Antonio Gallus
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Famous Head Injuries of the First Aerial War: Deaths of the “Knights of the Air”
NEUROSURGICAL FOCUS Neurosurg Focus 39 (1):E5, 2015 Famous head injuries of the first aerial war: deaths of the “Knights of the Air” Prateeka Koul, BA,1 Christine Mau, BA,1 Victor M. Sabourin, MD,1 Chirag D. Gandhi, MD,1–3 and Charles J. Prestigiacomo, MD1–3 Departments of 1Neurological Surgery, 2Radiology, and 3Neurology and Neuroscience, Rutgers New Jersey Medical School, Newark, New Jersey World War I advanced the development of aviation from the concept of flight to the use of aircraft on the battlefield. Fighter planes advanced technologically as the war progressed. Fighter pilot aces Francesco Baracca and Manfred von Richthofen (the Red Baron) were two of the most famous pilots of this time period. These courageous fighter aces skill- fully maneuvered their SPAD and Albatros planes, respectively, while battling enemies and scoring aerial victories that contributed to the course of the war. The media thrilled the public with their depictions of the heroic feats of fighter pilots such as Baracca and the Red Baron. Despite their aerial prowess, both pilots would eventually be shot down in combat. Although the accounts of their deaths are debated, it is undeniable that both were victims of traumatic head injury. http://thejns.org/doi/abs/10.3171/2015.4.FOCUS15109 KEY WORDS neurosurgical history; World War I; Francesco Baracca; Manfred von Richthofen; Red Baron; aerial combat–related head injury FTER so much experience, after so many ex- World War I was unique for its time, with features unseen amples, there are still people who discuss -
Francesco Baracca (Lugo O San Potito, 9 Maggio 1888 – Nervesa Della Battaglia, 19 Giugno 1918) È Stato Il Principale Asso
Francesco Baracca (Lugo o San Potito, 9 maggio 1888 – Nervesa della Battaglia, 19 giugno 1918) è stato il principale asso dell'aviazione italiana e medaglia d'oro al valor militare nella prima guerra mondiale, durante la quale gli vengono attribuite trentaquattro vittorie aeree. Nato il 9 maggio 1888 da una famiglia ricca (il padre Enrico era uomo d'affari e proprietario terriero, mentre la madre era la contessa Paolina de Biancoli) Francesco Baracca studiò dapprima nella sua città natale di Lugo, in Emilia-Romagna, quindi a Firenze e in seguito scelse la vita militare nell'Accademia militare di Modena, dove fu ammesso nel 1907 e da cui due anni dopo uscì come sottotenente dell'Arma di Cavalleria del Regio Esercito. Nel 1909 frequentò il corso di specializzazione presso la Scuola di Cavalleria di Pinerolo e l'anno successivo venne assegnato al 2º Reggimento cavalleria "Piemonte Reale" di stanza a Roma nella caserma "Castro Pretorio", dove dimostrò le sue doti di cavaliere vincendo il concorso ippico di Tor di Quinto. Nel 1912, affascinato da un'esercitazione aerea presso l'aeroporto di Roma-Centocelle, passò in aviazione, che allora era parte dell'esercito. Frequentò i corsi della scuola di pilotaggio a Bétheny in Francia con un Nieuport 10, e il 9 luglio conseguì il brevetto di pilota numero 1037. Si distinse presto per l'eccezionale abilità nelle tecniche acrobatiche. Nel 1914 venne assegnato al Battaglione Aviatori, prima presso la 5ª e poi con la 6ª Squadriglia. Alla vigilia della prima guerra mondiale, Baracca fu inviato a Parigi dove si addestrò sul caccia Nieuport 10. -
Liitalia Di Carzano
1 2 Fabio Mentasti L’Italia Di Carzano Earth’s tales COLLANA DI LETTERATURA DI APPROFONDIMENTO www.innovari.it/scudo.htm www.shortstoriesmag.splinder.com 3 Vorrei dedicare queste pagine alla mia meravigliosa moglie Flavia, al mio carissi- mo nonno Mario, reduce di Etiopia, Jugoslavia e Sicilia, che mi ha permesso di legge- re il libro su Carzano di Pettorelli Lalatta da cui ho tratto l’idea per questo lavoro, e al maggiore Ramorino e ai suoi bersaglieri del LXXII/20°, caduti nell’operazione Carza- no. “Perché il nome di Carzano ha dato vita per due mesi al mio sogno più bello. Desidero riviverlo nella nostra bella terra, in mezzo ai miei soldati che sono tutti qui a ricordare a me e a quanti verranno dopo di me, che il sognare e l’osare per la Patria è sempre bello. Anche se il sogno resta tale e l’osare non è servito a nulla .” [Cesare Pettorelli Lalatta] 4 Premessa La prima guerra mondiale, la cosiddetta ‘grande guerra’ fu un conflitto per la prima volta combattuto in tutto il mondo, dalle savane dell’Africa ai fiumi di fango del fronte occidentale, dai deserti della palestina alle nevi perenni del fron- te alpino. Il fronte italiano si aprì il 24 maggio 1915, con vigorose offensive italiane sull’Isonzo, e un cauto avanzamento in Trentino. Nel giugno del 1916 venne lanciata la ‘spedizione punitiva’ austriaca contro l’ex alleato italiano, per costringerlo alla pace, ma l’offensiva venne fermata ap- pena prima di irrompere nella pianura veneta dall’altopiano dei Sette Comuni e prendere alle spalle il grosso del Regio Esercito Italiano. -
Università Degli Studi Di Padova Il Profugato Di
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI SCIENZE STORICHE, GEOGRAFICHE E DELL’ANTICHITÀ CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN STORIA IL PROFUGATO DI QUERO E VALDOBBIADENE: STORIA DI UNA FUGA Relatore: Ch.mo Prof. Gianpaolo Romanato Laureando: Luca Nardi Matricola n. 615474/HS ANNO ACCADEMICO 2011 – 2012 La Passione e la Determinazione ci permettono di raggiungere anche gli obbiettivi più difficili ed inaspettati. Ogni sforzo, per quanto faticoso, non è mai compiuto inutilmente perché dopo ogni salita c’è sempre una discesa. La felicità nei volti di coloro che ci sono vicini giorno per giorno come miglior dono per ripagare ogni momento di difficoltà. A Voi tutti un Grazie di cuore! Un pensiero speciale a Mamma e Papà, ai quali devo molto e che non so se riuscirò mai a ricambiare abbastanza; a Beatrice Elisabetta, che con il suo sorriso mi accompagna in ogni istante; a Lidia, compagna di chiacchierate scherzose ed aiuto prezioso; a Voi, gentili testimoni di ricordi indelebili, per aver desiderato intraprendere insieme un viaggio di conoscenza nel passato e di speranza nel domani. INTRODUZIONE Ad oggi studi di vario genere si sono occupati della Grande Guerra; le vicende belliche sono state analizzate cercando di dare al lettore una visione “simultanea” delle battaglie, delle conquiste e delle perdite degli eserciti combattenti su tutti i fronti. Forse avrebbe potuto essere altresì proficuo occuparsi degli stati d’animo dei combattenti: coloro che la guerra l’hanno vissuta, per volere superiore e in nome di ideali tutt’altro che compresi e condivisi. Allo stesso modo, sarebbe opportuno cercare di riportare alla luce il dramma che visse la popolazione civile dei territori invasi del Veneto – comprendente allora anche l’attuale provincia di Udine – durante il medesimo conflitto e, in particolare, dopo di esso. -
Capitano FULCO RUFFO Di Calabria
* * * Dalla DOMENICA DEL CORRIERE del 27 maggio 1917 Cap. Fulco Ruffo di Calabria 12/08/1884 – Napoli Entrato nel Nobile Collegio Mondragone come convittore nel 1898 23/08/1946 - Ronchi di Apuania Fulco Ruffo di Calabria nasce a Napoli 12 alla propria azienda agraria ed alla società agosto.1884. italo belga per cui aveva già lavorato in Africa Di carattere mitissimo, modesto e gentile di cui diviene presidente. A lui si deve nel nascondeva nervi d'acciaio sotto apparenza di campo della scienza agraria la scoperta di una squisita delicatezza. Ora una notizia che varietà di trifoglio gigante, nominato appunto completa la figura di Fulco nell'ambito della trifoglio Ruffo. Nel '34 è nominato Senatore sua famiglia. Suo fratello sposò una Signorina del Regno. Muore ai Ronchi nella sua casa in Belga e Belga era anche la loro madre perché toscana il 23 agosto 1946. la moglie del Duca di Guardia Lombarda Fulco Ruffo di Calabria nasce a Napoli il nasceva Mosselman du Chenoy e dal Belgio 12 Agosto 1884, nobile rampollo di un'antica venne in Italia allo scoppio della guerra. Ci famiglia.principesca. siamo attardati su questi particolari perché Il padre era stato per anni sindaco di sembra che la provvidenza abbia voluto unire Napoli. La madre, Laura Mosselman du la famiglia Ruffo di Calabria alla nobile Chenoy, era di.nobile.famiglia.belga. nazione Belga giacché l'attuale Regina dei Giovane dinamico ed irrequieto, ben poco Belgi Paola è proprio di questa famiglia. si adattava alla pigra vita della nobiltà Dopo aver compiuto gli studi dal 1898 nel partenopea. -
Der Zweite Weltkrieg / Band 08
Der Zweite Weltkrieg / Band 08 Luftkrieg Europa-bezogen Vorwort und Themen dieses Buches Vorwort zum Luftkrieg Europa bezogen Der Verlauf des Luftkrieges in fünf Phasen Zusatzthemen zum Luftkrieg Navigation und Abwurf der Bomben Flugabwehrkanonen und Jäger in Deutschland Luftwaffen der am Krieg in Europa beteiligten Länder Vorwort und Themen dieses Buches Der Zweite Weltkrieg von 1939 bis 1945 war der zweite global geführte Krieg sämtlicher Grossmächte des 20. Jahrhunderts und stellt den grössten militärischen Konflikt in der Geschichte der Menschheit dar. Er begann in Europa mit dem deutschen Überfall auf Polen am 1. September 1939. In Ostasien befand sich das mit Deutschland verbündete Japan seit 1938 in einem Grenzkrieg mit der Sowjetunion und seit 1937 im Pazifikkrieg mit China. Im Kriegsverlauf bildeten sich zwei militärische Allianzen, die als Achsenmächte und Alliierte bezeichnet werden. Direkt oder indirekt waren über 60 Staaten an diesem Krieg beteiligt, mehr als 110 Millionen Menschen standen unter Waffen. Der Krieg kostete über 60 Millionen Menschen das Leben und erfasste den ganzen Erdball. Der Zweite Weltkrieg bestand in Europa aus Blitzkriegen, Eroberungsfeldzügen gegen die deutschen Nachbarländer mit Eingliederung besetzter Gebiete, der Einsetzung von Marionettenregierungen, Flächenbombardements sowie im letzten Jahr dem Einsatz von Atomwaffen in Japan; er verlief in drei Hauptphasen. Mittelbar starben Millionen Menschen durch Holocaust (Shoa), Porajmos und weitere Massenmorde, durch Zwangsarbeit und zahllose Kriegsverbrechen. Das vorliegende Buch ist ein Zusammenzug von vorhandenen Daten und Dokumente und der Versuch diese in einen chronologischen Ablauf zu bringen. Die Quellen sind jeweils zu Beginn eines Themas aufgeführt. Keiner dachte nach dem 1. Weltkrieg, dass ein solches furchtbares Ereignis noch übertroffen werden könnte. -
Gli Italiani Sanno Morire»
“CONTEMPORANEA”, 2015, n. 2, pp. 245-266 (Editore Il Mulino) The definitive version is available publisher's home MASSIMO BAIONI «Gli italiani sanno morire». Una collana storica per le guerre del fascismo Nel 1934 la casa editrice Oberdan Zucchi di Milano annunciava l’esordio de La centuria di ferro, una collana di storia che sin dal titolo faceva presagire l’impianto delle cento agili biografie che avrebbero dovuto comporla. Caso paradigmatico della crescente militarizzazione della cultura, che negli anni Trenta si estese rapidamente anche agli studi storici, La centuria di ferro ambiva a qualificarsi come uno strumento di informazione in cui la veste divulgativa e la cifra ideologica si saldavano con eguale chiarezza d’intenti. L’obiettivo era quello di creare «una piccola enciclopedia del nostro Risorgimento», inteso volpianamente come un processo «in cammino». Dagli anni della prima guerra dell’indipendenza e dello statuto albertino fino al tempo presente, i volumi avrebbero dovuto documentare la genealogia della «grandezza» e della «supremazia politica» dell’Italia fascista, facendo risaltare l’apporto dato all’«immancabile destino» da uomini di pensiero e di azione, «di ogni classe e di ogni levatura»1. È noto che durante il Ventennio l’ipertrofia dei richiami al passato fu parte integrante dell’autorappresentazione del fascismo e insieme del processo di ri-nazionalizzazione degli italiani avviato dal regime. Sul terreno della divulgazione storica, anche a fronte delle nuove esigenze poste dalla società di massa, le iniziative furono perciò rilevanti e variamente articolate: tuttavia non si può dire che abbiano ricevuto un’attenzione storiografica paragonabile a quella che ha riguardato la produzione scientifica e l’organizzazione degli studi2. -
Francesco Baracca: L'uomo Oltre Il Mito
Francesco Baracca: l’uomo oltre il mito (la sua storia, il suo mondo e i luoghi del ricordo) di Angelo Nataloni e Mauro Antonellini Fig. 1 Monumento a Francesco Baracca Non siamo due tour-operators, ma abbiamo una gita bellissima da consigliarvi. La destinazione è una cittadina Romagnola, distante appena qualche chilometro da Ravenna (capitale spesso dimenticata dell’impero romano d’occidente). Si chiama Lugo di Romagna, per l’appunto. 33.000 abitanti, abbastanza per apparire sulla cartina geografica, ma storicamente non così incisiva da essere conosciuta dai più. Eppure è un capoluogo importantissimo nelle regioni della nostra memoria. Qui è nato, qui riposa, qui sopravvivrà per sempre Francesco Baracca. L’asso degli assi dell’aviazione italiana della Grande Guerra. E anche se il superlativo non può essere assoluto, perché altri assi sono 1 stati più vittoriosi di lui, resta valido per la storia che ha espresso, perennemente in bilico tra il mito suo e del suo cavallino. Il 19 giugno 2018 cadrà un secolo dalla morte, di quella celebre, misteriosa, inaccettabile morte a 30 anni, per un colpo sparato non si saprà mai da chi. La casa museo ed il comune hanno previsto tutto un fitto programma di celebrazioni. Saranno giornate piene, inevitabilmente confuse. Meglio allora una gita in un giorno qualunque. Se non altro perché non sappiamo quando leggerete queste nostre righe. L'itinerario è di una semplicità elementare. Ve lo raccontiamo in una fredda giornata di fine gennaio, a debita distanza dalle celebrazioni ufficiali che verranno. Per arrivare a Lugo uscite all’ultimo casello autostradale della diramazione A14 per Ravenna. -
Cross & Cockade International
Cross & Cockade International THE FIRST WORLD WAR AVIATION HISTORICAL SOCIETY Registered Charity No 1117741 1970 – 2019 www.crossandcockade.com BOOK REVIEWS for JOURNAL 1 to 49 11, LUSTRATION IN ACTION John Batchelor and Geraldine Christy 240 17.2.090 100 DECISIVE BATTLES: from Ancient Times to the Present. Paul K. Davis 462 31.4.237 100 YEARS OF ADVERTISING IN BRITISH AVIATION Colin Cruddas 192 39.4.278 100 YEARS OF BRITISH NAVAL AVIATION Christopher Shores 311 40.3.210 100 YEARS OF CONFLICT 1900-2000 Simon Trew & Gary Sheffield 344 32.2.126 1914: GLORY OF DEPARTING Edward Owen 192 17.4.184 1915: THE DEATH OF INNOCENCE Lynn MacDonald 625 25.4.217 1918 A VERY BRITISH VICTORY Peter Hart 552 39.4.278 1940 THE STORY OF No 11 GROUP FIGHTER COMMAND Peter G. Cooksley 224 14.3.142 2F.1 SHIP’S CAMEL: Windsock Datafile No 170 Colin A. Owers 32 47.1.079 50 ANS D’AVIATION FRANÇAISE EN COULEURS 1910-1960 Avions Hors Série No 9 Jean-Claude Soumille 96 33.2.130 75 EVENTFUL YEARS: A TRIBUTE TO THE ROYAL AIR FORCE 1918-1993 Wingham Aviation Books 300 24.4.217 A BOY MESSENGER'S WAR MEMORIES OF GUERNSEY AND HERM 1938-45 Martin J. Le Page 100 26.4.219 A CLASP FOR THE FEW Kenneth G Wynn 470 13.2.090 A CONTEMPTIBLE LIlTLE FLYING CORPS I. McInnes and J.V. Webb 517 23.2.107 A FLYING FIGHTER: AN AMERICAN ABOVE THE LINES IN FRANCE E.M. Roberts 349 19.4.203 A GERMAN AIRMAN REMEMBERS Hans Schroder 214 18.1.043 A GREAT ADVENTURE IN EAST AFRICA: An RFC Observer’s WWI Exploits Frederick W. -
City Research Online
City Research Online City, University of London Institutional Repository Citation: Aversa, P. ORCID: 0000-0003-3175-9477, Schreiter, K. and Guerrini, F. (2021). The birth of a business icon through cultural branding: Ferrari and the Prancing Horse, 1923 - 1947. Enterprise and Society: the international journal of business and history, pp. 1-31. doi: 10.1017/eso.2021.22 This is the accepted version of the paper. This version of the publication may differ from the final published version. Permanent repository link: https://openaccess.city.ac.uk/id/eprint/25916/ Link to published version: https://doi.org/10.1017/eso.2021.22 Copyright: City Research Online aims to make research outputs of City, University of London available to a wider audience. Copyright and Moral Rights remain with the author(s) and/or copyright holders. URLs from City Research Online may be freely distributed and linked to. Reuse: Copies of full items can be used for personal research or study, educational, or not-for-profit purposes without prior permission or charge. Provided that the authors, title and full bibliographic details are credited, a hyperlink and/or URL is given for the original metadata page and the content is not changed in any way. City Research Online: http://openaccess.city.ac.uk/ [email protected] 1 The birth of a business icon through cultural branding: Ferrari and the Prancing Horse, 1923 - 1947 Paolo Aversa* Cass Business School, City, University of London Katrin Schreiter King’s College London Filippo Guerrini Cass Business School, City, University of London *Corresponding author: [email protected] [Forthcoming in Enterprise and Society] ABSTRACT This article examines the origin of the ‘Prancing Horse’ symbol, and its role in helping the racing team Ferrari survive under the Fascist regime in Italy. -
SPAD VII Vs Albatros D III: 1917-18
ABOUT THE AUTHOR AND ILLUSTRATOR JON GUTTMAN, a resident of Leesburg, Virginia, is currently research editor for Weider History Publications. Specializing in World War I aviation, he has written 11 titles for Osprey including the popular Aircraft of the Aces 66: Balloon-Busting AcesofWorldWarl. JIM LAURIER is a native of New England and lives in New Hampshire. He attended Paier School of Art in Hamden, Connecticut, from 19?4-?8, and since graduating with Honors, he has been working professionally in the field of Fine Art and Illustration. He has been commissioned to paint for the US Air Force and has aviation paintings on permanent display at the Pentagon. SPAD VII ALBATRO1917-18 S D III JON GUTTMAN First published in Great Britain in 2011 by Osprey Publishing, Cover Art Midland House, West Way, Botley, Oxford OX2 OPH, UK On 22 April 1917, SPAD VIIs of the Royal Flying Corps' No. 23 Sqn and 443 Park Avenue South, New York, NY 10016, USA Sopwith Pups of the Royal Naval Air Service's 3 Naval Squadron were E-mail: [email protected] escorting FE 2bs of No. 18 Sqn on a bombing mission when the SPADs became separated from the rest of the formation. At 1900 hrs the No. 23 © 2011 Osprey Publishing Ltd Sqn pilots spotted what they thought to be British aircraft at higher altitude between the French town of Marcoing and Havrincourt Wood, but as they All rights reserved. Apart from any fair dealing for the purpose of private climbed to join them, they suddenly came under attack from what turned study, research, criticism or review, as permitted under the Copyright, out to be a mixed formation of Albatros D Ills from Jastas 5 and 12. -
Tesi Di Laurea La Missione Militare Aeronautica Italiana in Cina (1933)
Corso di Laurea Magistrale in Lingue e Istituzioni Economiche e Giuridiche dell’Asia e dell’Africa Mediterranea Tesi di Laurea La Missione Militare Aeronautica Italiana In Cina (1933) Relatore Ch. Prof. Guido Samarani Correlatrice Prof.ssa Laura De Giorgi Laureanda Olimpia de Mari Matricola 838702 Anno Accademico 2013 / 2014 Introduzione Durante il mio percorso di studi ho avuto la possibilità di studiare e comprendere diverse sfaccettature e realtà della complessa storia e società cinese. La storia cinese presenta una tale vastità di situazioni ed aneddoti che è quasi impossibile riuscire ad analizzarli tutti, e di conseguenza narrarli in maniera esaustiva. Mentre mi trovavo in Cina mi sono imbattuta in uno di questi: a Nanchino sono venuta a conoscenza della presenza in passato di un programma di formazione scientifica, presso l’Università di Nanchino dove negli Anni Quaranta venne aperta una facoltà di ingegneria aeronautica ad opera degli italiani. Informandomi ulteriormente, ho saputo dell’esistenza di una missione aeronautica militare italiana inviata presso il governo di Nanchino negli stessi anni. Partendo da questo punto ho cominciato ad orientare le mie ricerche proprio sul periodo in cui avvenne questa missione, concentrandomi in particolar modo sulle relazioni tra il governo italiano e quello cinese in questo campo, nonché sulla missione stessa. Ho trovato non poche difficoltà poiché si tratta di un lasso di tempo relativamente breve del quale si trovano solo accenni o poco meno nei libri di storia. Tramite un minuzioso lavoro di ricerca ho voluto raggruppare più materiale possibile che potesse mostrare il quadro completo di un evento storico quasi sconosciuto, dalle origini delle relazioni sino-italiane sino agli eventi che portarono la Cina a sviluppare una moderna forza aeronautica, grazie anche alla presenza della missione italiana, soffermandomi in particolar modo sulle tecniche che gli italiani introdussero nella neonata forza aerea cinese.