«Il Gioco Irresistibile Della Vita» Ricerche Su Ennio Contini (1914-2006): Poeta, Scrittore, Pittore

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

«Il Gioco Irresistibile Della Vita» Ricerche Su Ennio Contini (1914-2006): Poeta, Scrittore, Pittore Università degli Studi di Genova Scuola di Scienze umanistiche Dottorato di ricerca in letterature e culture classiche e moderne XXIX ciclo Anno Accademico 2017-2018 «Il gioco irresistibile della vita» Ricerche su Ennio Contini (1914-2006): poeta, scrittore, pittore Relatore: prof. Franco Contorbia Correlatore: prof. Andrea Aveto Candidata: Francesca Bergadano Ai grilli, ai gatti, agli acari della polvere Indice Premessa p.0 1 1. La Liguria, Savona, l’adolescenza e i primi passi nell’ambiente letterario p.0 6 2. Un poeta alla guerra: da Magnolia al fronte e ritorno (1939-1945) p.0 31 3. La condanna a morte: 1945-1947 p.0 64 4. Gli anni di reclusione a Civitavecchia : L’Alleluja, Ezra Pound, la libertà p.0 100 5. Rinascere a nuova vita (1954-fine anni ’60) p.0 168 6. Contini pittore e romanziere ‘céliniano’ p.0 223 Appendice testuale p. 241 Appendice iconografica p. 260 Inventario dell’archivio Contini p. 285 Bibliografia p. 301 Premessa Ennio Contini, chi era costui? Le motivazioni che ci hanno convinto a dedicare una tesi di dottorato a questa dimenticata figura di poeta e scrittore si esplicitano in una frase che il grande poeta americano Ezra Pound aveva scritto in una lettera a Giambattista Vicari: «Caro Vic, tranne tu e Contini c’è tanta perfidia in Italia». Ma chi era colui che Pound annoverava, al pari di Vicari, tra i suoi amici italiani? La figura di Ennio Contini, poeta e scrittore, sardo di origine ma ligure di adozione, è sempre stata avvolta da un fitto alone di mistero. Ferrania, piccolo paese dell’entroterra ligure – celebre per la produzione di pellicole fotografiche e cinematografiche, quest’ultime scelte da registi come Rossellini per il suo Roma città aperta e da Pasolini per Uccellacci e uccellini – è stato la dimora di Contini per oltre cinquantanni e ancora oggi qui vive la sua famiglia ed è custodito il suo archivio personale. Di Ennio Contini si è parlato poco e la sua figura, protetta da un riservato silenzio e segnata da un passato tormentato, è sempre stata associata a un anedotto della sua vita: aver pubblicato un libro di poesie insieme a Ezra Pound. A Ferrania risuonava quasi come una leggenda il binomio Pound-Contini perché in fondo nessuno sapeva davvero che cosa avesse scritto e pubblicato Ennio Contini. Poeta condannato a morte – come avremo modo di approfondire – per fatti legati alla Seconda guerra mondiale Contini aveva scontato, dopo la commutazione della pena, nove anni di detenzione tra le carceri di Savona, Procida e Civitavecchia per i suoi trascorsi legati alla militanza tra le file della Repubblica Sociale Italiana; questo passato così oscuro e drammatico lo aveva di fatto confinato ad una vita solitaria e appartata. Oggi, a distanza di molto tempo dagli anni bui e tragici del nostro dopoguerra e trascorsi ormai dodici anni dalla morte di Contini è forse giunto il momento di dipanare le nebbie che ancora circondano la figura di questo poeta, ingiustamente dimenticato. Ennio Contini nasce in Sardegna nel 1914 ma si trasferisce a Savona all’età di tre anni: qui muoverà i primi passi nell’ambiente letterario. Scoperto da Aldo Capasso che lo aveva definito ‘ungarettiano’ Contini «è un poeta che ha scritto relativamente 1 poco incidendo molto»1: ha pubblicato quattro raccolte in tutto che vanno da Magnolia, del 1939, passando per L’Alleluja con Ezra Pound (1952), Schegge d’anima (1962) e Viaggio nel buio (1969). A metà degli anni ’90 pubblica il suo unico romanzo, No haya cuartel!, notevole prova narrativa dallo stile céliniano e sperimentale. Le quattro raccolte, pur preservando ognuna la propria individuale originalità, rinviano una all’altra in un intenso gioco di rimandi e di riletture che l’autore fa di se stesso e delle proprie parole. Leggere le poesie di Ennio Contini significa sapere che ci si trova di fronte a uno di quei casi in cui vita e arte sono strettamente collegate, lo stesso Contini era solito ripetere che la sua poesia, che ogni sua parola era ‘sentita, scritta con il sangue’ e che nulla aveva di quella fredda composizione a tavolino che ravvisava in tanti altri poeti. Leggere Ennio Contini significa intraprendere un viaggio attraverso la vita di questo sfortunato e dimenticato poeta, che ha conosciuto poca fama e molto dolore. Leggere Contini significa comprendere la storia di un uomo che non ha smesso mai, fino alla fine, di avere fiducia nell’alto valore della letterarura che permette di «credere e sperare nonostante tutto»2. Magnolia3, primo libro di poesie pubblicato nel 1939, raccoglie la produzione degli anni della giovinezza; quella di Contini qui è una poesia per certi versi ancora acerba, ricca di echi e di rimandi ma già capace di esprimere con forza la propria originalità. Il giovane Contini osserva la natura che lo circonda e ne coglie attimi essenziali, riproponendoli al lettore come paesaggi interiori: «A luna piena, parlò più forte/ al silenzio l’argentea voce dei rivi./ Poi, sospirava suo fresco languore, / sui docili fili dell’erba, / muta la rugiada. / All’alba / fiorirà sul prato lo smeraldo». Gli echi e i rimandi vanno all’amato Ungaretti, a Montale e Sbarbaro, maestri indiscussi della sua giovinezza. In Magnolia c’è la Liguria – sua terra d’adozione – ma è una Liguria lontana dalla riarsa e desolata terra montaliana, più vicina alla natura cantata da d’Annunzio, quasi panica. Giannino Balbis fa notare come in Contini non si trovi quel «male di vivere che è quasi un segno distintivo della scuola ligure, da Sbarbaro a Barile, da Montale a Caproni. Contini, d’altronde, è un ligure sui generis» ma come i suoi paesaggi restituiscano piuttosto un messaggio di positività. Qui il ricordo viene in soccorso come un’ancora di salvezza, il mare è «limpido», i giardini sono «aperti», il «tuffo» è «felice» e la malinconia riporta alla memoria immagini serene di «marini compagni / vocianti tra reti salmastre e lampàre». Un abisso separa le poesie di 1 Giannino Balbis, Ennio Contini e il poema della speranza, in «Val Bormida. Storia e cultura», IV, 1988, pp. 127-129. 2 Giannino Balbis, Ennio Contini e il poema della speranza, cit., p. 129. 3 Ennio Contini, Magnolia, Genova, Emiliano degli Orfini, 1939. 2 Magnolia da quelle dell’Alleluja4, pubblicate nel 1952. Un abisso fatto di dolore, di tragedie, di sofferenze ma anche di letture e di profondi cambiamenti. Travolto da «passioni politiche e da una vita irrequieta e avventurosa», come ha scritto l’amico Bonaventura Tecchi, Contini conosce nel 1945 quella che Renzo Laurano ha definito la sua ‘morte civile’: incarcerato e condannato a morte per collaborazionismo ha scontato – come abbiamo visto – nove anni di reclusione tra i penitenziari di Savona, Procida e Civitavecchia. Il carcere lo aveva segnato profondamente, come uomo e come poeta, marchiando a fuoco la sua vita indelebilmente. In questi anni Contini legge Eliot, Joyce, Pound ma anche Gide, Mauriac e Godoy, ripensa i classici e la Bibbia. La fede e la poesia sono unico conforto: «il lavoro è l’unica mia risorsa, la poesia è la mia anima, la lettura il mio pane» scrive nel suo diario. Sono questi gli anni delle lettere a Ezra Pound che porteranno poi alla pubblicazione del volume in silloge; le poesie dell’Alleluja vengono infatti pubblicate insieme alla prima decade dei Cantos del grande poeta americano e costituiscono un unicum nella storia poetica di Contini5. Il carteggio che fa da corollario a questo amichevole sodalizio rimane un’importante testimonianza (ironia della sorte Contini – rinchiuso nel carcere di Civitavecchia – scrive al maestro Ezra Pound, segregato a sua volta nel manicomio di St. Elizabeth a Washington negli Stati Uniti) e proprio al poeta maestro Contini dedica la poesia che apre il volume Signore il muro è cresciuto: «Da cinque anni non vedo il verde delle querce / da cinque anni, Signore […] Signore, il muro è cresciuto e vedo solo il cielo / le querce son sepolte nel mio cuore / Signore, se vuoi / gli occhi diverranno verdi / come il cielo». Con la raccolta, o meglio, con la breve antologia Schegge d’anima6 (1962) – che comprende poesie tratte da Magnolia e L’Alleluja unite a poesie mai pubblicate – Contini rinasce come uomo e come poeta e inaugura quella fase di rilettura di se stesso che caratterizzerà le ultime fasi della sua poesia. In Schegge d’anima ripercorriamo le tappe che Contini ha attraversato fino a questo momento e continuiamo con lui sulla nuova strada intrapresa; alle spalle si lascia la giovinezza e il dolore e si guarda avanti. Il carcere però è una ferita dolorosa che continua in un 4 Ennio Contini e Ezra Pound, L’Alleluja, Mazara, Società Editrice Siciliana, 1952. 5 In un’intervista a Graziella Vallero del novembre 2002 pubblicata sulla rivista locale «Alta Val Bormida» (XLIII, 11, novembre 2002, pp. 12-13, citazione a p. 13) Ennio Contini ci tiene a precisare di essere stato l’unico al mondo a pubblicare insieme al padre della poesia anglo-americana: «Il libro L’Alleluja conteneva oltre alle mie poesie – d’accordo con il grande Ezra Pound – anche la Prima Decade dei Cantos. Il libro ebbe successo nonostante i tempi burrascosi». 6 Ennio Contini, Schegge d’anima, Sarzana, Carpena, 1962. Il titolo di questa raccolta era stato suggerito a Contini dal poeta Adriano Grande, che ne aveva firmato la lusinghiera prefazione. 3 qualche modo a segnare il presente del poeta «il ricordo è una diga / che duole»; ma Contini sa andare oltre e riesce a trarre maggiore ispirazione dalla nuova realtà che lo circonda. Non a caso la dedica che apre la raccolta è «A Maria»7, la compagna di tutta una vita che Contini aveva conosciuto negli anni seguiti alla sua scarcerazione.
Recommended publications
  • 32-Dicembre-2020-Poeti-E-Scrittori-Dimenticati
    RIVISTA DI POESIA E CRITICA LETTERARIA “EUTERPE” APERIODICO TEMATICO DI LETTERATURA ONLINE NATO NEL 2011 ISSN: 2280-8108 N°32 * DICEMBRE 2020 * – WWW.ASSOCIAZIONEEUTERPE.COM RIVISTA DI POESIA E CRITICA LETTERARIA “EUTERPE” APERIODICO TEMATICO DI LETTERATURA ONLINE NATO NEL 2011 ISSN: 2280-8108 - N° 32 / DICEMBRE 2020 POETI E SCRITTORI NASCOSTI E DIMENTICATI 1 RIVISTA DI POESIA E CRITICA LETTERARIA “EUTERPE” APERIODICO TEMATICO DI LETTERATURA ONLINE NATO NEL 2011 ISSN: 2280-8108 N°32 * DICEMBRE 2020 * – WWW.ASSOCIAZIONEEUTERPE.COM RIVISTA DI POESIA E CRITICA LETTERARIA “EUTERPE” Aperiodico tematico di letteratura online nato nel 2011 ISSN: 2280-8108 N°32 / Dicembre 2020 Associazione Euterpe - c/o Dott. Lorenzo Spurio – Via Toscana 3 - 60035 Jesi (AN) – Italia Sito internet: https://associazioneeuterpe.com/rivista-di-letteratura-euterpe/ Mail: [email protected] Pec: [email protected] Tel: (+39) 327-5914963 [anche Sms e WhattsApp] Facebook: https://www.facebook.com/rivistaeuterpe/ Instagram: ass.euterpe Redazione: LORENZO SPURIO, MICHELA ZANARELLA, EMANUELE MARCUCCIO, CRISTINA LANIA, LUIGI PIO CARMINA, FRANCESCO MARTILLOTTO, FRANCESCA LUZZIO, LUCIA BONANNI, VALTERO CURZI, LAURA VARGIU. Tema del numero: Poeti e scrittori nascosti e dimenticati Immagine di copertina: Prima fila da sx: Giuliana Brescia, Margherita Guidacci. Seconda fila da sx: Gino Scartaghiande, Sergio Corazzini (china) e, sotto, Silvio Pellico (ritratto). Il collage è a cura di Emanuele Marcuccio. Numero dedicato a GINO SCARTAGHIANDE Le foto che accompagnano l’intervista a Scartaghiande appartengono all’autore, che ne ha concessa la pubblicazione senza nulla richiedere all’atto della pubblicazione né in futuro. La foto più recente che ritrae Scartaghiande è uno scatto del fotografo Dino Ignani che ha autorizzato alla pubblicazione sulle pagine della rivista.
    [Show full text]
  • Laurea Honoris Causa, Il Dottor Muti Al San Carlo: D
    Elio Matteo Palumbo BIBLIOAUDIOVIDEOEFFEMERIDOTECA PRIVATA Altri 11 volumi tematici introduttivi e di primo approfondimento più un supplemento di giornale sull’Alimentazione, dopo i 137 pubblicati fino al 20 maggio 2015. (v. pdf in “La mia biblioaudiovideoeffemeridoteca” e “Cultura e Società”) 25 giugno 2016 --------------------- https://eliomatteopalumbo.files.wordpress.com/2015/05/elio-matteo-palumbo- biblioaudiovideoeffemeridoteca-tutti-i-volumi-tematici-allestiti-20-maggio-2015.pdf https://eliomatteopalumbo.wordpress.com/la-mia-biblioaudiovideoeffemeridoteca/ https://eliomatteopalumbo.wordpress.com/areetematiche/cultura-e-societa/ https://eliomatteopalumbo.wordpress.com/ ALCUNE CASE EDITRICI Fondatori, Storia { doc. AA.VV. PERSONAGGI dell’ EDITORIA e del GIORNALISMO ◆1°◆ ADELPHI: Roberto (detto Bobi) Bazlen, Luciano Foà, Roberto Olivetti, Roberto Calasso * - Franco ANGELI { Ada Gigli Marchetti - Nino ARAGNO { Paolo Mauri, Bruno Quaranta - Armando ARMANDO - BALDINI&CASTOLDI: Ettore Baldini e Antenore Castoldi; soci Alceste Borella e Gian Pietro Lucini - BOLLATI BORINGHIERI: Giulio Bollati e Paolo Boringhieri { Marco Dotti, Luciana Sica - BOMPIANI: Valentino Bompiani { Natalia Aspesi, Enrico Bonerandi, Carlo Carena, Maria Corti *, Paolo Cremonese, Cesare De Michelis, Umberto Eco *, Laura Lilli, Daniela Pasti, Enrico Regazzoni, Stefano Salis - BULZONI: Mario Bulzoni ➔ v. Riviste Ariel, Biblioteca teatrale, Quaderni Ist. Studi Pirandelliani - CAPPELLI: Licinio Cappelli { Paolo Cremonese, Elena Venturi Nenzioni - Armando CURCIO { Emanuela
    [Show full text]
  • Archivio Di Ardengo Soffici Inventario Sommario
    1 ARCHIVIO DI ARDENGO SOFFICI INVENTARIO SOMMARIO a cura di Silvia Baggio e Alessandro Marucelli 2 Firenze, febbraio 2005 SOMMARIO Serie I – Corrispondenza ……….……………………………………………...p. 1 Serie II – Documenti …………..………………………………………………p. 48 Serie III – Taccuini e diari ………..…………………………………………..p. 60 Serie IV – Manoscritti e bozze a stampa ………..………………………..…..p. 64 Serie V – Materiale a stampa ……………………………………………….…p.75 Ritagli di giornale contenenti articoli di A. Soffici Numeri di giornali e periodici italiani e stranieri Raccolta di periodici legati Opere a stampa di A. Soffici Opere a stampa su A. Soffici Rassegna stampa su A. Soffici Cataloghi di mostre Serie VI – Fotografie……………………………………………………………p.89 Serie VII – Strumenti di corredo…………………………………………….…p.92 Indice alfabetico………………………………………………………………….p.93 3 SERIE I – CORRISPONDENZA La corrispondenza inviata ad Ardengo Soffici era già in gran parte ordinata alfabeticamente per mittente. Ad essa si sono riunite le lettere trovate confuse nella documentazione, dopo aver identificato vari corrispondenti non precedentemente individuati. Non si è proceduto all’inventariazione analitica, ma si è dato conto del numero complessivo delle lettere e degli estremi cronologici per ogni mittente. 1 Corrispondenza lettera A Scatola contenente 20 buste. 1/1 Pierre Marcel Adèma Venticinque lettere 1948-1956 1/2 Fernando Agnoletti Trentotto lettere, tre cartoline postali, una cartolina illustrata e un biglietto postale 1912-1927 1/3 Sibilla Aleramo Quattro lettere e tre cartoline 1913-1915 1/4 Rino Alessi Una lettera 1934 1/5 Dino Alfieri 4 Una lettera e un telegramma 1918 e 1938 1/6 Adriano Alloati Un biglietto 1961 1/7 Ettore Allodoli Una lettera 1923 1/8 Corrado Alvaro Due lettere 1921-1923 1/9 Eva Amendola Quattro lettere 1920 e 1957 1/10 Giovanni Amendola Tredici lettere e due cartoline postali 1908-1924 Copia dattiloscritta di una lettera di Giovanni Amendola a Giovanni Papini, non firmata 1908 Copia dattiloscritta di una lettera non datata s.d.
    [Show full text]
  • Dimensioni Sommario Rubriche In
    INDICE CRONOLOGICO DEI SOMMARI a. I - 1957, 1 giugno, n. 1 La Redazione, Quasi un’introduzione, p. 3 Auguri per Dimensioni, p. 5: Gioacchino Volpe, p. 5 Ettore Paratore, p. 5 Giovanni Titta Rosa, p. 6 Laudomia Bonanni, p. 6 Mario Pomilio, p. 6 Laudomia Bonanni, Terremoto [racconto], p. 7 Fausto Brindesi, La crisi di un’epoca – 1. Monografie Sallustiane, p. 14 Ottaviano Giannangeli, Oltrecielo e oltre tempo: parole nuove in Montale, p. 19 Alfredo Postiglione, Tre streghe, dal Dizionario illustrato degli Incisori italiani [illustrazione], p. 24 Taverna delle Muse, p. 25 Giovanni Titta Rosa: Festa in Trastevere [poesia], p. 25 Forse questo ti giova [poesia], p. 26 Le Arti, p. 28 Pasquale Scarpitti, Remo Brindisi, p. 28 Giornale intimo [nota], p. 30 Giuseppe Bolino, Meditazione sulla cultura, p. 30 Ricordo di Maestri, p. 33: Ottaviano Giannangeli, Giuseppe De Robertis, p. 33 Giammario Sgattoni, Francesco Flora, p. 35 Biblioteca, p. 39 Giuseppe Sorge: Domenico Ciampoli romanziere, p. 39 o. g. [Ottaviano Giannangeli], Giammario Sgattoni: Poesie, p. 39 Giuseppe Rosato, Francesco Paolo Giancristofaro: Cesare De Titta nella poesia dialettale abruzzese, p. 40 a. I - 1957, luglio-agosto, n. 2-3 Mario Pomilio, Zia Clara [racconto], p. 3 Glauco Curci, I due volti dell’energia atomica. Il nostro tempo, p. 7 David Gazzani, L’incredibile Abruzzo. Urbanistica, p. 13 Ettore Paratore, Uno strano atteggiamento della cultura abruzzese, p. 25 Fausto Brindesi, La crisi di un’epoca – 2. Monografie Sallustiane, p. 36 Luigi Illuminati, Ovidio autobiografico e didascalico. Il bimillenario, p. 41 Ottaviano Giannangeli, Un amico del Petrarca [lettere a Barbato di Sulmona], p.
    [Show full text]
  • Edizioni Originali Degli Scrittori Italiani (1900-1947)
    DOMENICO FUSCO EDIZIONI ORIGINALI DEGLI SCRITTORI ITALIANI (1900-1947) a cura di Rinalda Brussino Fusco e Peter John Mazzoglio PREMESSA La riedizione delle Edizioni originali degli scrittori italiani (1900-1947) di Domenico Fusco, stampata a Torino nel 1948 da Silvio Berruto, è stata realizzata utilizzando il materiale accumulato dal Fusco, cercando di non alterare la veste tipografica originale, ma apportandovi le correzioni necessarie (seppur molte saranno sfuggite) e le aggiunte che derivano dalle schede confluite nell'edizione postuma Miscellanea bibliografica italiana (secc. XV-XX). Volendo seguire le intenzioni del Fusco, sono state compiute alcune integrazioni alle notizie tipografiche, a volte imprecise o carenti, consultando il materiale bibliografico conservato nella Biblioteca Civica e nella Biblioteca Nazionale di Torino. Non si tratta di un'operazione esauriente, perché ben altro avrebbe dovuto essere lo sforzo per consegnare al Lettore un'opera completa. Questa riedizione ha esclusivamente lo scopo di riproporre il lavoro del Fusco scevro di refusi e inesattezze e arricchito dei dati che lo stesso autore aveva raccolto in mezzo secolo di ricerche bibliografiche. I curatori DELLO STESSO AUTORE : L'enigma di Somerset Street - Padova, 1933. Una poesia Satirica di Sordello - Bologna, 1934. Navi Mercantili e da guerra - Milano, 1938. A mia moglie Ai miei figli AVVERTENZA Questo manualetto, modesto e scheletrico, pra- tico e — forse — non del tutto superfluo per chi ha bisogno di avere sott'occhio la produzione più significativa di questi ultimi cinquant' anni e non ha tempo da perdere, è stato compilato sulla fal- sariga dell'ormai famoso manuale, più completo ed accurato, di Marino Parenti. Di quel Parenti ch' io considero mio iniziatore agli studi bibliogra- fici, perchè, sotto il pseudonimo di Biblio, re- dasse, quindic i o sedici anni fa, la rubrica « La settimana del bibliofilo » della fu Italia Letteraria, a cui collaborai tra i primi e, se ben ricordo, per ultimo.
    [Show full text]
  • The Female Voice in Italian Narrative of the 1930S
    The Female Voice in Italian Narrative of the 1930s Susannah Mary Wintersgill University College London This thesis is submitted for the degree of Doctor of Philosophy ProQuest Number: U643329 All rights reserved INFORMATION TO ALL USERS The quality of this reproduction is dependent upon the quality of the copy submitted. In the unlikely event that the author did not send a complete manuscript and there are missing pages, these will be noted. Also, if material had to be removed, a note will indicate the deletion. uest. ProQuest U643329 Published by ProQuest LLC(2016). Copyright of the Dissertation is held by the Author. All rights reserved. This work is protected against unauthorized copying under Title 17, United States Code. Microform Edition © ProQuest LLC. ProQuest LLC 789 East Eisenhower Parkway P.O. Box 1346 Ann Arbor, Ml 48106-1346 Abstract This thesis represents a study of Italian female narrative of the 1930s, a period which has been regarded as a hiatus in female literary production in Italy. Focusing on the work of Anna Banti, Maria Bellonci, Fausta Cialente, Alba de Céspedes, Gianna Manzini, Paola Masino, Elsa Morante, and Anna Maria Ortese, I site their early literary production in the political, social, and cultural context of 1930s’ Italy and reveal how these writers not only created models of female subjectivity which challenged the dominant representations of femininity but also how they came to be regarded as a vital new force in Italian narrative at a time when the Fascist regime was at the height of its power. The thesis is composed of two parts.
    [Show full text]
  • Incredibile: E' Morto Un Fascista!
    INCREDIBILE: E’ MORTO UN FASCISTA! di Antonio Serena Giorgio Albertazzi era troppo grande perché la stampa di regime potesse silenziare la sua morte. Tv e giornali non hanno detto che non ha mai rinnegato la sua fede giovanile pur onorando le altrui scelte, ma un passo avanti è stato fatto. Lo hanno ricordato come artista e come comandante di plotoni d’esecuzione, ovviamente senza entrare nel merito. Ma almeno adesso sappiamo che anche i fascisti muoiono. Qualche dubbio in merito ci era sorto nel febbraio scorso alla morte di Piero Buscaroli. I giornali e mamma RAI non ne hanno quasi parlato. Era mica Nessuno, Buscaroli. Era quello del “Bach” finito negli Oscar Mondadori; quello de “La morte di Mozart”, quello del “Beethoven” pubblicato da Rizzoli. Un padre del giornalismo. Al “ Borghese” con Leo Longanesi, al “Giornale” con Indro Montanelli e Vittorio Feltri, direttore del “ Roma”, inviato di guerra, raffinato cronista di costume sotto pseudonimo, critico musicale tra i più validi, battitore libero di sconfinate conoscenze, direttore di collane editoriali curate per Rusconi e Mondadori. La mediocrità e la bassezza del mondo intellettuale non gli ha mai perdonato le posizioni di destra. “Vade retro”, Satana! In realtà quello che non perdonano, questi servi a tempo pieno, è la coerenza. Non per nulla questa è la nazione in cui tien botta un personaggio come Giorgio Napolitano, che passò in un battibaleno dal fascismo al comunismo e dall’elogio della sanguinosa repressione di Ungheria del ’56 alle lezioni di democrazia dal Quirinale, fino alle recenti mosse golpiste per perorare la causa di un governo di “nominati”.
    [Show full text]
  • Architecture and the Novel Under the Italian Fascist Regime
    Architecture and the Novel under the Italian Fascist Regime Francesca Billiani Laura Pennacchietti Architecture and the Novel under the Italian Fascist Regime Francesca Billiani • Laura Pennacchietti Architecture and the Novel under the Italian Fascist Regime Francesca Billiani Laura Pennacchietti School of Arts, Languages and Cultures School of Arts, Languages and Cultures University of Manchester University of Manchester Manchester, UK Manchester, UK ISBN 978-3-030-19427-7 ISBN 978-3-030-19428-4 (eBook) https://doi.org/10.1007/978-3-030-19428-4 © The Editor(s) (if applicable) and The Author(s) 2019. This book is an open access publication. Open Access This book is licensed under the terms of the Creative Commons Attribution 4.0 International License (http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/), which permits use, sharing, adaptation, distribution and reproduction in any medium or format, as long as you give appropriate credit to the original author(s) and the source, provide a link to the Creative Commons licence and indicate if changes were made. The images or other third party material in this book are included in the book’s Creative Commons licence, unless indicated otherwise in a credit line to the material. If material is not included in the book’s Creative Commons licence and your intended use is not permitted by statutory regulation or exceeds the permitted use, you will need to obtain permission directly from the copyright holder. The use of general descriptive names, registered names, trademarks, service marks, etc. in this publication does not imply, even in the absence of a specific statement, that such names are exempt from the relevant protective laws and regulations and therefore free for general use.
    [Show full text]
  • Il Premio Bagutta Di Paolo Colussi
    Il Premio Bagutta di Paolo Colussi Nell'aprile del 1926 un bolognese - Riccardo Bacchelli - e un fiorentino - Adolfo Franci - scoprono la trattoria di Oreste Pepoli in via Bagutta. I due "non milanesi" convincono gli amici che la cucina toscana del Pepoli, originario di Fucecchio, meritava un sopralluogo più accurato da parte dell'intero gruppo, che era piuttosto eterogeneo come provenienza ed anche come attività. Oltre ai due scopritori, nel gruppo c'erano due milanesi - Massimo Del Curto e Orio Vergani -, il pittore piemontese Mario Alessandrini, l'avvocato marchigiano Ottavio Steffenini, il pittore e illustratore modenese Mario Vellani Marchi. Prima di scoprire la trattoria di via Bagutta, si trovavano al Bœucc, che allora era nella vecchia via Borgogna, all'angolo con via Durini. Entrambe le trattorie erano situate in una posizione molto comoda soprattutto per quelli tra loro che collaboravano con la "Fiera letteraria", la nuova rivista letteraria che aveva la redazione in via Spiga 24. La rivista settimanale era stata fondata nel 1925 da Umberto Fracchia, un giornalista e scrittore di origine toscana che lavorava al Corriere. Nell'ambito della rivista, Bacchelli si occupava della critica teatrale, Titta Rosa di quella letteraria, Franci, Gino Scarpa, Anselmo Bucci e Vellani Marchi erano illustratori. I collaboratori della rivista si trovavano spesso anche nella libreria della Fiera letteraria in fondo ai portici di destra di piazza San Carlo, oppure nella celebre pasticceria "Le tre Marie", all'angolo tra corso Vittorio Emanuele e via San Pietro all'Orto, dove non era raro imbattersi nelle graziose ragazze della celebre “casa” che si trovava proprio di fronte.
    [Show full text]
  • Tempo Letterariω 366 Giorni
    TEMPO LETTERARIΩ 366 GIORNI ─────────────────────════♦ 1 Gennaio ♦════───────────────────── 1449 - Nasce a Firenze Lorenzo il Magnifico (Lorenzo di Piero de’ Medici), letterato e mecenate (Caccia col falcone, Corinto) († 1492). 1774 - Nasce a Piacenza Pietro Giordani, scrittore (Descrizione del Foro Bonaparte, Panegirico alla sacra maestà di Napoleone) († 1848). 1823 - Nasce a Kiskőrös (Bács-Kiskun) Sándor Petőfi, poeta e patriota ungherese (Felhök, János Vitéz) († 1849). 1829 - Nasce a Palermo Concettina Ramondetta Fileti, poetessa (Poesie di Concettina Fileti) († 1900). 1840 - Nasce a Milano La Marchesa Colombi (pseudonimo di Maria Antonietta Torriani), scrittrice (Troppo tardi, Serate d'inverno, Il tramonto d'un ideale) († 1920). 1856 - Nasce a Venezia Virginia Olper Monis, scrittrice (Racconti veneziani e novelle sentimentali, Il raggio, Gloria di sole) († 1919). 1861 - Emilio Treves fonda a Milano la Casa editrice Fratelli Treves. 1863 - Nasce a Parigi Pierre de Coubertin (Pierre de Frédy, barone di Coubertin), pedagogista e storico francese, fondatore delle Olimpiadi moderne (Mémoires olympiques) († 1937). 1879 - Nasce a Londra E. M. Forster (Edward Morgan Forster), scrittore inglese (Passaggio in India, Camera con vista, Casa Howard, Monteriano) († 1970). 1883 - Nasce a Siena Federigo Tozzi, scrittore (Con gli occhi chiusi, Tre croci, Il podere) († 1920). 1886 - Muore a Pomigliano d’Arco (Napoli) Vittorio Imbriani, scrittore (Dio ne scampi dagli Orsenigo, Merope IV) (n. 1840). 1891 - Nasce a Catania Titomanlio Manzella (Tito Manlio Giovanni Manzella. Pseudonimo di Alessio Karassik), insegnante, scrittore e giornalista (Le strane avventure di Nikola Karassoff, Hulla-sciah-du, Come divenni calmucco) († 1966). 1898 - Nasce a Mistretta Antonino Pagliaro, glottologo e filosofo (Ironia e verità, Epica e romanzo nel Medioevo Persiano) († 1973). 1900 - Muore a Palermo Concettina Ramondetta Fileti, poetessa (Poesie di Concettina Fileti) (n.
    [Show full text]
  • Com'è Cambiato Il Modo Di Leggere?
    PreTextNUMERO 11 - OTTOBRE 2019 LIBRI & PERIODICI, DEL LORO PASSATO DEL LORO FUTURO COM'È CAMBIATO IL MODO DI LEGGERE? TROPPO SUPERFICIALI, SEMPRE MENO RIFLESSIVI. E ORA L'AUDIOLIBRO... Con il contributo di: NUMERO 11- OTTOBRE 2019 LIBRI & PERIODICI, DEL LORO PASSATO DEL LORO FUTURO PreText n. 11– Ottobre 2019 Direttore responsabile Pier Luigi Vercesi Direttore scientifico Ada Gigli Marchetti Redazione Maria Canella, Antonella Minetto editing e iconografia Michela Taloni Comitato scientifico Maria Luisa Betri, Luca Clerici, Silvia Frittoli, Piergaetano Marchetti, Luigi Mascilli Migliorini, Silvia Morgana, Irene Piazzoni, Oliviero Ponte di Pino, Elena Puccinelli, Adolfo Scotto di Luzio Centro Studi per la Storia dell'Editoria e del Giornalismo Corso Garibaldi 75 - 20121 Milano @ 2019 Istituto Lombardo di Storia Contemporanea http://www.ilscmilano.it Sede legale: Corso Garibaldi 75 - 20121 Milano - tel. 02 6575317 Registrazione Tribunale di Milano: n° 363 del 19-11-2013 Stampa: Galli Thierry stampa s.r.l. - via Caviglia 3 - 20139 Milano @ Istituto Lombardo di Storia Contemporanea Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale, a uso interno e didattico, con qualsiasi mezzo effettuata, non autorizzata dall'editore. L'editore rimane a disposizione per eventuali diritti sui materiali iconografici non individuati. PreText è scaricabile in PDF gratuitamente dai siti: http://www.bookcitymilano.it/ Per ricevere la rivista stampata in contrassegno scrivere a: [email protected] ISSN 2284-2659 In copertina, Biblioteca Palatina - Parma © Massimio Listri ❨ 4 ❩ PreText DI QUESTO UNDICESIMO NUMERO DI SONO STATE STAMPATE N. 1000 COPIE NUMERATE Copia n. di 1000 PreText n. 11 – Ottobre 2019 PreText ❨ 5 ❩ L'EDITORIALE CHI NON LEGGE SI FA "RUBARE IL FUTURO" I@G8IK@8DF;8CC8J:LFC8 I RAGAZZI DI TUTTO IL MONDO PROTESTANO, ACCUSANDO LE GENERAZIONI PRECEDENTI DI MALTRATTARE LA TERRA, PATRIMONIO COMUNE DI TUTTE LE GENERAZIONI.
    [Show full text]
  • Valentino Bompiani. Un Editore Italiano Tra Fascismo E Dopoguerra
    Irene Piazzoni Valentino Bompiani Un editore italiano tra fascismo e dopoguerra INTRODUZIONE «Valentino Bompiani è l’editore del presente: le altre due dimensioni di tempo non lo preoccupano, tanta è in lui la certezza che il futuro dovrà necessariamente divenire attuale e che il passato esiste come nutrimento del presente»: con queste parole si apre il catalogo della Esposizione delle edizioni Bompiani, allestita ad Atene, a cura dell’Istituto italiano di cultura, nel novembre del 1955 1, che così puntualizza, proseguendo: La sua opera difatti ne ha l’irrequietudine e la baldanza: ne accetta i rischi e le responsabilità, è solidale e fusa con questa sempre fuggevole particella di tempo. E la varietà dei libri che appaiono nelle vetrine con la sua sigla non vuol significare un acuto eclettismo di editore quanto il suo costante aderire all’essenza multiforme dell’attuale. Aderenza al presente e sostanziale eclettismo, in effetti, sono peculiarità che ben si prestano a definire la fisionomia della Bompiani, siglando i pri- mi venticinque anni della sua vita, quelli che si identificano con le scelte, gli orientamenti, l’habitus e la formazione culturale del suo fondatore. L’attività della casa editrice milanese, dai suoi passi iniziali, nel 1929, ai primi anni cinquanta, «s’è andata allargando come i cerchi intorno a un sasso gettato nell’acqua» – scrive nel 1949 Arnaldo Frateili, romanziere e giornalista che è tra i primi autori del catalogo e a lungo amico e collabo- ratore dell’editore: Ho visto che in ogni caso il movimento partiva da un centro, e che quel centro era la mente di Valentino Bompiani, sempre in vedetta sulla coffa 1 Esposizione delle edizioni Bompiani, a cura dell’Istituto italiano di cultura in Atene (Atene, 21-30 novembre 1955), p.
    [Show full text]