Evasioni Allo Specchio. Evoluzione E Aspetti Della Narrativa Di Arturo Loria Dai Primi Inediti a La Scuola Di Ballo

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Evasioni Allo Specchio. Evoluzione E Aspetti Della Narrativa Di Arturo Loria Dai Primi Inediti a La Scuola Di Ballo View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by AIR Universita degli studi di Milano UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Scuola di dottorato «Humanae Litterae» Dipartimento di Filologia moderna Corso di dottorato in Storia della lingua e della letteratura italiana XXII ciclo Evasioni allo specchio. Evoluzione e aspetti della narrativa di Arturo Loria dai primi inediti a La scuola di ballo Settore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/11 Tesi di dottorato di Marcello Ferrario R07125 Tutor: chiar.mo prof. Giovanni Turchetta Coordinatore del dottorato: chiar.mo prof. Francesco Spera A.A. 2009 - 2010 La realizzazione di questa Tesi di dottorato è stata possibile grazie a una borsa di studio generosamente concessa dalla Fondazione Fratelli Confalonieri, PALAZZO CONFALONIERI, via Vincenzo Monti, 25. a Massimo Indice Introduzione . 1 Ringraziamenti . 9 1 Prima di Il cieco e la Bellona . 10 1.1 I racconti del 1920-1922 . 11 1.1.1 Lo stato degli studi sui racconti giovanili . 11 1.1.2 Eran quasi tutti giovani ancora... 17 1.1.3 Una retorica dell’eccesso e del delirio . 55 1.1.4 Ritratto dell’artista da giovane . 71 1.2 Racconti inediti e dispersi (1922-1926) . 77 1.2.1 Un’evoluzione coerente . 77 1.2.2 Esperimenti e divagazioni . 93 2 Genesi e struttura delle raccolte . 101 2.1 Il cieco e la Bellona . 102 2.2 Fannias Ventosca . 124 2.3 La scuola di ballo . 149 3 Vicissitudini narrative di una mendicante . 166 3.1 Autobiografia della narrazione . 167 3.2 Le ambiguità del grottesco . 174 3.3 La fase degli specchi . 198 4 Un’incompiuta modernità . 221 4.1 Giudizi d’autore . 222 4.2 Metafore dell’arte e dell’artista . 255 Appendici . 266 Riferimenti bibliografici . 275 Introduzione Per più di mezzo secolo dell’opera di Arturo Loria come di un iceberg [...] abbia- mo conosciuto, ammirato e un poco temuto la luminosa asperità dei picchi della parte emergente. Ad ogni indagine l’abbiamo ritrovata modellata ma non sminuita dal tem- po. Ora l’iceberg si è capovolto. Altrettanto modellate dal tempo, si offrono alla let- tura e all’analisi carte rimaste sommerse per decenni. Testi e documenti. Non possia- mo eludere la loro presenza nel rileggere Loria: ci permettono di operare una seg- mentazione della fabula loriana (oggi si può parlare di un ‘primo Loria’); è grazie ad esse, manifestanti una così stretta connessione con quella che è stata la parte emer- gente, che siamo in grado di individuare nuove correlazioni, di formulare reinterpre- tazioni, di ricompattare un’opera importante ma a lungo apparsa frammentata e di- sconnessa al suo interno. Quando avremo integrato ‘l’altro Loria’, il Loria della parte sommersa dell’iceberg, con il Loria che abbiamo fino ad ora conosciuto, la sua opera non potrà non offrire un nuovo contenuto. 1 Con queste parole Franca Celli Olivagnoli, agli inizi degli anni Novanta, invi- tava alla riscoperta di Arturo Loria (1902-1957) attraverso lo studio dei materiali inediti autografi presenti nel Fondo Loria dell’Archivio contemporaneo “Ales- sandro Bonsanti”, Gabinetto G. P. Vieusseux di Firenze. 2 La stessa Celli Olivagno- li aveva fornito un contributo di rilievo in tal senso, pubblicando nel biennio 1989-1990 l’antologia di racconti editi ed inediti Memorie di fatti inventati 3 e la biografia Avventure personali , condotta attraverso la presentazione di docu- menti fino ad allora sconosciuti. 4 Le carte inedite venivano così ad integrare l’opera edita, che, dopo quasi un quarto di secolo, iniziava allora ad essere ri- proposta al pubblico. Nella seconda metà degli anni Ottanta La scuola di ballo entrava infatti nei cataloghi prima di Vallecchi e poi di Sellerio; 5 nel frattempo per i caratteri di Lombardi compariva la silloge di cinque racconti intitolata La le- 1 Cfr. F. Celli Olivagnoli, Le case di Loria , in AA.VV, L’opera di Arturo Loria . Atti del convegno di Firenze 21-23 febbraio 1991, a cura di R. Guerricchio, Festina Lente, Impruneta (Fi) 1993, p. 171. 2 Per alcune notizie sulla storia e la consistenza del Fondo Loria si vedano G. Manghetti, Il Fondo Loria , in AA.VV., L’opera di Arturo Loria , cit., p. 171-182 e G. Gozzini, Il Fondo Arturo Loria al Gabinetto Vieusseux , in AA.VV., I mondi di Loria. Saggi e testimonianze , Atti della giornata di studi, Carpi, 19 ottobre 2002, a cura di M. Marchi, ETS, Pisa 2004, pp. 89-92. 3 A. Loria, Memorie di fatti inventati. Racconti editi e inediti a cura di Franca Celli Olivagnoli , Ponte alle Grazie, Firenze 1989. 4 F. Celli Olivagnoli, Avventure personali. Biografia di Arturo Loria attraverso gli scritti , Ponte alle Grazie, Firenze 1990. 5 A. Loria, La scuola di ballo , Edizioni di Solaria, Firenze 1932; poi Mondadori, Milano 1962; quindi Vallecchi, Firenze 1986; infine Sellerio, Palermo 1989. 1 zione di anatomia .6 Nel corso degli anni Novanta si assiste a quella che Marco Marchi, sul finire di quel decennio, definiva una «contrastata ma promettente riscoperta di Loria», una rinnovata attenzione allo scrittore che «passa attraver- so due convegni di studio (rispettivamente a Carpi, nel 1991 e nel 1992, e dei quali restano atti a stampa), una mostra di documenti corredata di catalogo e una serie di iniziative [...] di sensibilizzazione, individuali e realizzate con il con- corso di forze; un’attenzione partecipata, culminata nella disponibilità sul mer- cato librario dei maggiori testi di Loria». 7 Tra il 1996 e il 1998 la fiorentina Giunti pubblica infatti, nell’ordine, Il cieco e la Bellona ,8 Fannias Ventosca 9 e Il compa- gno dormente .10 Altrettanto importante, dello stesso editore, è il volume di Ni- coletta Mainardi, Il caso Loria. Storia e antologia della critica (1998), che ripub- blica saggi di difficile reperimento e traccia un’accurata storia della critica loria- na – il che mi dispensa dall’affrontare la questione della fortuna dello scrittore. Proprio la Mainardi mostra come nella sinergia tra editoria e critica si riattiva tra il finire degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta un «circuito spezzato», mentre lo «strettissimo rapporto interlocutorio [...] tra realtà e virtualità della scrittura loriana», 11 suggerito in primis dai lavori della Celli Olivagnoli, sollecita una riconsiderazione globale della produzione letteraria di Arturo Loria. Nell’introdurre il terzo volume di atti, nel 2004 Marco Marchi, uno degli stu- diosi più attivi nel promuovere l’opera loriana, deve però riconoscere che, «no- nostante i molti sforzi [...] compiuti e le non poche qualificate partecipazioni all’impresa di una riscoperta», Loria rimane poco «letto ed apprezzato presso i critici e soprattutto presso il vasto pubblico di chi legge secondo i propri valo- 6 A. Loria, La lezione di anatomia , Lombardi, Milano 1987. 7 Cfr. M. Marchi, Introduzione , in N. Mainardi, Il caso Loria. Storia e antologia della critica , Giunti, Firenze 1998, pp. 15- 16. Gli atti dei due convegni ai quali fa riferimento Marco Marchi sono rispettivamente il già citato L’opera di Arturo Loria e AA.VV., La zona dolente. Studi su Arturo Loria , Atti del Convegno di studi «Omaggio a Arturo Loria», Carpi, 8-9 maggio 1992, a cura di M. Marchi, Giunti, Firenze 1996. Il catalogo della mostra è invece Arturo Loria, mostra di docu- menti , a cura di M. Marchi, con la collaborazione di S. Loria e L. Melosi, Grafis Edizioni, Casalecchio di Reno (Bo) 1992. 8 A. Loria, Il cieco e la Bellona , Edizioni di Solaria, Firenze 1928; poi Mondadori, Milano 1959; poi Giunti, Firenze 1996. 9 A. Loria, Fannias Ventosca , F.lli Buratti Editori, Torino 1929; poi Mondadori, Milano 1961; poi Giunti, Firenze 1997. 10 A. Loria, Il compagno dormente , Mondadori, Milano 1960; poi Giunti, Firenze 1998. 11 Cfr. N. Mainardi, op. cit. , p. 129. 2 ri». 12 Le raccolte di racconti, uscite dai cataloghi di Giunti e di Sellerio, tornano alla consueta vita di semiclandestinità. Sul versante degli studi, negli anni successivi alla pubblicazione del libro del- la Mainardi, oltre agli atti del convegno menzionati, vanno segnalate anzitutto due riproposte in volume di saggi precedentemente comparsi su rivista o in o- pere miscellanee. Nel 1998 Ernestina Pellegrini raccoglie in volume i suoi lavori su Loria composti in tempi diversi, offrendo così un’indagine omogenea sulle ra- dici ebraiche della narrativa loriana e proponendo con forza l’immagine di un autore moderno, la cui opera può avere consonanze con altre esperienze di ini- zio Novecento. 13 Tre anni dopo, nel suo Finzioni e confessioni. Paesaggi letterari del Novecento italiano , Rita Guerricchio ripresenta tre suoi interventi, 14 tra i quali La trilogia solariana di Arturo Loria (1986) ha avuto un ruolo fondamentale nel preparare la rilettura di questi testi avvenuta negli anni Novanta. Tra i più recenti contributi critici mi pare abbiano particolare peso i lavori di Davide Cancellieri e di Serenella Baggio, poiché colmano lacune evidenti nel complesso della critica. Nella sua tesi di dottorato, discussa nel 2002, Cancellieri ha reso disponibile l’edizione genetica dei primi quattro racconti di La scuola di ballo e compiuto un’indagine filologica sui materiali inediti relativi all’intera rac- colta, provvedendo così a un primo serio approccio scientifico alle carte deposi- tate nel Fondo Loria. 15 Le ricerche d’archivio hanno inoltre consentito al giovane studioso di fare luce, con la pubblicazione di un articolo, 16 su alcune delle que- stioni relative alla “preistoria” dell’incompiuto romanzo loriano Le memorie inu- 12 Cfr. M. Marchi, Introduzione , in AA.VV., I mondi di Loria , cit., p. IX. 13 E. Pellegrini, La riserva ebraica. Il mondo fantastico di Arturo Loria , Diabasis, Reggio Emilia 1998. Un confronto tra l’opera di Loria e quella di Kafka è stato istituito recentemente anche nel saggio S.
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