Archivio Vittorio Bodini

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Archivio Vittorio Bodini PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO QUADERNI DELLA RASSEGNA DEGLI ARCHIVI DI STATO 66 ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO Archivio Vittorio Bodini Inventario a cura di PAOLA CAGIANO DE AZEVEDO, MARGHERITA MARTELLI e RITA NOTARIANNI MINISTERO PER I BENI CULTURA LI E AMBIENTALI UFFICIO CENTRALE PER I BENI ARCHIVISTICI 1992 UFFICIO CENTRALE PER I BENI ARCHIVISTICI DIVISIONE STUDI E PUBBLICAZIONI SOMMARIO Comitato per le pubblicazioni: Renato Grispo, presidente, Giulia Bologna, Paola Carucci, Antonio Dentoni Litta, Cosimo Damiano Fonseca, Romualdo Giuffrida, Lucio Premessa Lume, Enrica Ormanni, Giuseppe Pansini, Claudio Pavone, Luigi Prosdocimi, Leopoldo p. 7 Puncuh, Isidoro Soffietti, Isabella Zanni Rosiello, Lucia Moro, segretaria. Introduzione )) 9 Cura redazionale: Manuela Cacioli Inventario )) 15 Serie I - Carteggio )) 17 Serie II - Poesia )) 93 Serie III - Prosa Invenzione 105 Serie IV - Prosa Critica )) 109 Serie V - Traduzioni poesia e prosa )) 120 Serie VI - Rassegna stampa )) 131 Serie VII - Documenti personali )) 132 Indice dei nomi 135 © 1992 Ministero per i beni culturali e ambientali Ufficio centrale per i beni archivistici ISBN 88-7 125- 04 1-9 Vendita: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Libreria dello Stato Piazza Verdi 10- 00198 Roma. Stampa Arti Grafiche Panetto & Petrelli - Spoleto PREMESSA La pubblicazione dell'inventario dell'archivio di Vittorio Bodini è frutto di un rapporto di collaborazione tra l'Archivio centrale dello Stato e l'Uni­ versità degli studi di Lecce. L 'archivio è stato acquisito dall'Università nel1987 ed è stato successiva­ mente ordinato ed inventariato da archivisti dell'Archivio centrale dello Sta­ to, che ne conserva una fotoriproduzione, per la consultazione da parte de­ gli studiosi. Il rapporto di collaborazione tra le due istituzioni costituisce testimo­ nianza significativa di una convergenza di intenti sui problemi dell'acquisi­ zione, della conservazione e della metodologia di redazione degli strumenti di consultazione degli archivi privati di poeti e scrittori. Indica, inoltre, che solo attraverso un'azione coordinata di tutte le istituzioni interessate, e in primo luogo archivi, biblioteche, università, si può contrastare la tendenza alla dispersione o allo smembramento di fonti essenziali per la storia della letteratura contemporanea. L'archivio di Vittorio Bodini contiene sia i testi poetici e letterari sia i carteggi. Questa caratteristica, della quale si è tenuto conto nella scelta dei criteri seguiti nell'ordinamento e nell'inventariazione, suggeriti da Oreste Macrì, lo connota come un esempio di complesso documentario conservato nella sua integrità e per questo fonte di particolare interesse per la ricerca. Da ciò l'affermazione metodologica di una filologia del contemporaneo, fondamento della formazione del giudizio e de/linguaggio critico. Il crescente interesse del mondo della ricerca, anche in ambito interna­ zionale, sollecita l'adozione di iniziative tendenti all'individuazione di ar­ chivi per la storia della letteratura, come presupposto conoscitivo per nuovi interventi sul piano della tutela, della conservazione e dell'utilizzazione a fini di ricerca e per un più adeguato sostegno dell'attività di istituzioni che già operano in questo ambito. Mario Serio Donato Valli Sovrintendente dell 'Archivio Rettore dell'Università centrale dello Stato degli studi di Lecce IN TRODUZIONE Vittorio Bodini nacque a Bari il 6 gennaio 1914, da Benedetto, commissario di pubblica sicurezza, e da Anita Marti. Di famiglia ed educazione leccese, rima­ sto orfano a tre anni, trovò nel nonno materno Pietro Marti, apprezzato storico di cultura salentina, la sua guida morale e culturale. Sarebbe stato questi ad in­ dirizzarlo, a sedici anni, nel 1930, verso le prime esperienze letterarie. Risalgo­ no a quel periodo, dal gennaio 1932 al febbraio 1933, le sue prime collabora­ zioni a riviste locali, " La Voce del Salento "e" Vecchio e nuovo », in cui Vitto­ rio Bodini manifestò la sua adesione al fu turismo; fu però questa un'adesione esclusivamente letteraria contro: « La nausea della coniugazione perifrastica o di un Carducci che un professore di italiano si ostinava a leggerei su costruzio­ ne diretta , 1. Iscrittosi nel 1934 alla facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Roma, fu costretto ad interrompere gli studi per un dissesto economico che colpì la famiglia; si trasferì a Domodossola e poi ad Asti per motivi di lavoro, quindi a Firenze nel 193 7, dove, ripresi gli studi interrotti, si laureò in lettere nel 1940 con una tesi su« Teoria dell'incivilimento in G. D. Romagnosi "· Al periodo fiorentino risale la sua collaborazione alla rivista « Letteratura », ove pubblicò, per la prima volta, le sue poesie, scelte ed approvate da Montale. Con il ritorno a Lecce, alla fine del 1940, dopo la dichiarazione di guerra, ebbe inizio la stimolante collaborazione con Oreste Macrì, incontrato per la prima volta a Maglie alla fine del 1939 e con il quale diede vita, nel marzo del 1941, alla terza pagina di « Vedetta mediterranea ", rivista settimanale di politi­ ca e cultura. Fu quella un'« esperienza memorabile "• soprattutto per i tentativi di sprovincializzazione della cultura locale e di adeguamento di questa a mo­ delli letterari fiorentini ed italiani. Contemporaneamente insegnò nel Liceo classico di Galatina e nel Liceo scientifico di Lecce. All'attività letteraria affian­ cò anche l'impegno politico con la fondazione a Lecce di una sezione del Parti­ to d'azione e con la collaborazione a " Libera voce »; fallì, però, il suo tentativo di arruolarsi nel corpo armato antifascista del generale Pavoni. Nel 1946 si trasferì a Roma quale segretario di Meuccio Ruini, l'allora mini­ stro per la ricostruzione ed esponente di spicco di Democrazia del lavoro. Nello stesso anno realizzò il suo antico sogno di andare in Spagna, prima come lettore presso la facoltà di Lingue e letteratura straniera di Granada, e quindi a Madrid presso l'Istituto italiano di cultura. Terminato tale incarico, vi ' V. BoDJNI, l fu turisti a Lecce, in" Il Critone •, 1949, 1-2. IO Introduzione Introduzione 11 rimase per circa tre anni, dedicandosi al commercio antiquario e frequentando uno schema, come già ricordato, dato dallo stesso Bodini alla documentazione. i principali circoli artistico-culturali ed i maggiori esponenti dell'arte spagnola. La prima serie, « Carteggio » (sedici buste contenenti circa novecento corri­ Tornato a Lecce, nel 1949, scrisse gran parte di quelle poesie che furono spondenti), conserva la corrispondenza intercorsa tra il poeta e letterati e uo­ poi pubblicate nella sua prima raccolta La luna dei Borboni (1952); negli anni mini di cultura, sia italiani che stranieri, dal 1940 al 1970. successivi si dedicò all'insegnamento universitario di letteratura spagnola pres­ Il carteggio, suddiviso in origine in tre sezioni - corrispondenza italiana, so l'ateneo di Bari e contemporaneamente ai suoi studi di critica e di filologia corrispondenza spagnola, corrispondenza relativa alla rivista « L'Esperienza spagnola. poetica , - è stato inventariato cronologicamente, per corrispondente e in or­ Il 1954 fu per lui un anno assai importante sia dal punto di vista personale, dine alfabetico. Risulta così composto da trentuno fascicoli, ciascuno dei quali per il matrimonio con Antonella Minelli, sia da quello culturale, per la creazio­ si riferisce ad un anno, e da più sottofascicoli nominativi, uno per ogni corri­ ne della rivista« L'Esperienza poetica "· Fu questa la conclusione di una lunga e spondente. tormentata polemica sul ruolo della poesia nel Sud e sulla necessità di dare, se­ È opportuno precisare che l'intestazione della sezione « Corrispondenza condo Vittorio Bodini, un punto di riferimento per i poeti che avessero la stes­ italiana '' va intesa in senso estensivo, dal momento che è possibile trovare in sa matrice storico-culturale. È questo anche il periodo d'avvio delle grandi tra­ essa corrispondenti stranieri che ebbero però con il mondo culturale italiano duzioni spagnole: il teatro di Lorca, le poesie di Salinas, il Don Chisciotte di un rapporto preferenziale, facendone spesso parte a pieno titolo. I corrispon­ Cervantes, etc. denti scrivevano a volte a titolo personale, a volte per conto di case editrici, Nel 1956, con la raccolta poetica Dopo la luna, ottenne il prestigioso pre­ giornali o riviste. Tale commistione è stata segnalata in inventario lasciando mio di poesia« Carducci ''·Ad un soggiorno di due anni a Bari seguì, nel 1960, sempre nella sede originale i documenti ed indicando, per le singole lettere o il suo definitivo trasferimento a Roma, dove pubblicò nel 1962 la raccolta per interi sottofascicoli, il mittente primario (editore, giornale, rivista o il cor­ completa dei suoi versi nello « Specchio » con il titolo La luna dei Borboni ed rispondente stesso). Nei casi in cui il mittente è il giornale, la rivista o un istitu­ altre poesie (1945-1961). to, laddove è stato possibile, si è sempre segnalato l'ufficio o la carica o a che Raccolse finalmente i frutti di anni di studio e di lavoro pubblicando i Poeti titolo il firmatario avesse scritto. surrealisti sp agnoli (1963), Studi sul barocco di Gongora (1964), Segni e sim­ Mentre una piccola parte di tale corrispondenza riveste carattere occasio- . boli nella « Vida es sueilo » (1968), la raccolta di versi Metamor ( 1967) (titolo naie, dovuto a rapporti di lavoro o di amicizia superficiale, quella più consi­ che abbraccia le tre tematiche centrali del nuovo libro: metamorfosi, metà-a­ stente ed interessante è espressione
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