Il Commercio Dell'onore

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Il Commercio Dell'onore Katia Visconti Il commercio dell’onore Un’indagine prosopografica della feudalità nel Milanese di età moderna CUEM La pubblicazione ha ricevuto il contributo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sulla base di una valutazione dei risultati di ricer- ca in essa espressi. Prima edizione Gennaio 2008 © CUEM Soc. Coop. Via Festa del Perdono, 3 20122 Milano [email protected] È vietata la riproduzione, effettuata con qualsiasi mezzo, non autorizzata. Stampa: Globalprint s.r.l. Via degli Abeti, 17/1-20064 Gorgonzola-Milano In copertina: Ritratto di Pietro Ottavio Ferreri Quadreria dei Luoghi Pii Elemosinieri (Azienda di Servizi alla Per- sona “Golgi-Redaelli” di Milano) 2 Indice Abbreviazioni 5 Introduzione 9 I. Una base di partenza: la mappa dei feudi nel Milane- se a mezzo Settecento 29 II. La feudalità nello Stato di Milano d’età moderna: strumento di ascesa sociale e utile presupposto per una carriera politica 37 III. Fortune (e sfortune) della feudalità in terra lombar- da: il marchesato dei Manriquez de Mendoza, 1580- 59 1779 IV. L’irresistibile esempio del modello di Spagna: l’espansione feudale dei marchesi Crivelli, 1640-1740 87 V. Il falò della vanità: sfortune feudali dei marchesi Lossetti, commercianti e proprietari terrieri nella Val d’Ossola, 1652-1695 113 VI. Prosopografia dei feudatari milanesi, 1752 147 Addendum 275 Appendice 279 Indice dei nomi 285 3 4 Abbreviazioni Abbreviazioni archivistiche ASCMi Archivio Storico Civico di Milano ASMi Archivio di Stato di Milano ASVS Archivio Castello Visconti di San Vito, Somma Lombardo Indice dei Feudi e dei Feudatari, 1752 ―, Catasto, c. 2997: Indice de’ Co- muni infeudati e non infeudati colli nomi e cognomi de’ loro respettivi Feudatari e di quanto ogni Comune paga per via d’imbottato, et altre convenzioni a detti Feudatari, oppu- re di Mezz’Annata ogni 15 anni ri- cavato dal primo capitolo delle rispo- ste date alli Quarantacinque Quesiti dell’Eccelsa Reale Giunta del Cen- simento, Milano, 1757. Abbreviazioni bibliografiche «ASL» «Archivio Storico Lombardo» Arese, I LX decurioni, 1535-1796 F. Arese, Elenco dei Magistrati Pa- trizi di Milano dal 1535 al 1796. I Sessanta perpetui decurioni, in «ASL», 1957, pp. 149-199. 5 Arese, Magistrati Patrizi F. Arese, Elenco dei Magistrati Pa- trizi di Milano dal 1535 al 1796. Le cariche della città di Milano, in «ASL», 1964-65, pp. 149-171. Arese, Supreme cariche 1531-1706 F. Arese, Le Supreme cariche del Ducato di Milano da Francesco II Sforza a Filippo V, in «ASL», 1970, pp. 57-156. Arese, Supreme cariche 1706-1796 F. Arese, Le Supreme cariche del Ducato di Milano e della Lombardia austriaca (1706-1796), in «ASL», 1983, pp. 535-598. Arese, Collegio Giureconsulti Arese, Il Collegio dei nobili Giure- consulti di Milano, in «ASL», 1977, pp. 129-197. Dizionario feudale E. Casanova, Dizionario feudale delle province componenti l’antico Stato di Milano all’epoca della cessa- zione del sistema feudale (1796), Bo- logna, Forni editore, 1930. Elenchus Benaglio 1714 Elenchus familiarum in Mediolani Do- minio feudis, jurisdictionibus, titulisque insignium, colligente J. C. Don Jose- pho Benalio, Reg. Duc. Fisci Patrono Generali, Mediolani, in Curia regia, Typis Marci Antonii Pandulphi Ma- latesta, Kal. Aprilis 1714. Teatro genealogico Teatro genealogico delle famiglie no- bili milanesi. Riproduzione del ma- noscritto 11500-11501 della Biblio- teca Nacional di Madrid, a cura di C. Cremonini, Mantova, Gianlui- gi Arcari editore, 2003, 2 voll. 6 Altre abbreviazioni c. cartella cs. cassetta f. fascicolo p. pagina t. tavola v. volume s.d. senza data s. l. senza luogo 7 8 Introduzione In un recente lavoro sul feudalesimo nell’Europa moderna, Au- relio Musi – sottolineandone la natura «una e molteplice» – ha for- nito una puntuale ricostruzione delle diverse tipologie che, tra il secolo XV e la fine del Settecento, assicurarono a quell’istituto una straordinaria capacità di pervasione. Tra queste, al momento di passare in rassegna il caso italiano, non ha mancato di ricordare la peculiarità del Milanese, il cui esempio gli sembra di grande signi- ficato per ribadire la complessità della geografia feudale della pe- nisola e per sottolineare il differente valore – economico, sociale e politico – che l’istituto assunse nel quadro del sistema di potere dell’Italia spagnola1. Mentre nel Regno di Napoli e in quello di Sicilia il feudo si pro- pose quale il centro della vita economico-sociale, assumendo i trat- ti di una forma di governo su terre e uomini che comprendeva an- che un complesso di giurisdizioni deputate a conferire ricchezza e potere, nel caso lombardo esso prese altro significato perché decli- nò rapidamente nei termini di un istituto dal valore onorifico oltre che patrimoniale. Nel Milanese, insomma, il conseguimento di un titolo e la titolarità di un feudo sul quale poggiarlo non rappresen- tarono quasi mai il momento conclusivo di un processo di ascesa sociale bensì finirono per costituire, piuttosto, la mera, anche se indispensabile, premessa per intraprendere un lungo e contrastato cammino, che avrebbe dovuto condurre all’ingresso nel più alto rango nobiliare, ossia all’interno di quel patriziato cittadino che, come è noto, tanto segnò le vicende politico-amministrative del Milanese in età moderna2. 1 A. Musi, Il feudalesimo nell’Europa moderna, Bologna, il Mulino, 2007. 2 A questo riguardo il rinvio è alla recente raccolta degli scritti di Cesare Mozzarelli – Antico regime e modernità, Roma, Bulzoni, 2008 – sulla nobiltà 9 Ancora recentemente, d’altronde, non si è mancato di sottoline- are come tra gli inizi del XVI secolo e la metà del Settecento il pa- norama aristocratico milanese fosse caratterizzato da una precisa stratificazione gerarchica, che stabiliva un triplice ordine di distin- zione nobiliare3. Al vertice era il patriziato cittadino, che poteva vantare e puntualmente comprovare sicure ascendenze d’epoca comunale: esso era composto da un ristretto numero di famiglie di antica prosàpia, le quali avrebbero sempre ricordato di essere resi- denti nella città ambrosiana ab immemorabile tempore e proprio per questo motivo rivendicato il loro inalienabile diritto al governo della comunità4. Nel corso della lunga età spagnola non mancaro- no tuttavia significativi ampliamenti della nobiltà, che consentiro- no a molte nuove famiglie di aggiungersi a quelle i cui titoli risali- vano all’epoca comunale e che portarono alla nascita di una nobil- tà nuova e di una addirittura nuovissima. La prima risaliva al periodo visconteo-sforzesco ed era una no- biltà legata alla proprietà terriera che molto si era avvantaggiata dei favori del principe e dello sviluppo della statualità lungo le co- ordinate che sono proprie alla vicenda della nobiltà in una larga parte dell’Europa moderna. I Visconti prima e gli Sforza poi non avrebbero infatti lesinato nelle investiture feudali per allargare e e i patriziati, in particolare i saggi, Il sistema patrizio (pp. 11-20) e Strutture sociali e formazioni statali a Milano e a Napoli tra Cinquecento e Settecento (pp. 21-61) e ancora l’altro intervento Patrizi e governatori nello Stato di Milano a mezzo il Cinquecento. Il caso di Ferrante Gonzaga (pp. 305-20) dove le consi- derazioni rispetto al caso del Gonzaga, fatte le debite proporzioni, posso- no senza dubbio essere utilizzate per inquadrare la mentalità nobiliare di antico regime. 3 Per una recente e approfondita ricostruzione del panorama nobiliare milanese e lombardo si rimanda a C. Cremonini, Il “gran teatro” della no- biltà: l’aristocrazia milanese tra XVI e XVIII secolo, saggio introduttivo all’edizione del Teatro genealogico delle famiglie nobili milanesi (secolo XVIII), 2 voll., Mantova, Arcari, 2003, v. I, pp. 11-48 e a questo riguardo in parti- colare pp. 15-23. 4 C. Donati, Il patriziato e le sue istituzioni, in Storia illustrata di Milano, IV, Milano Moderna, a cura di F. Della Peruta, Milano, 1993, pp. 1041-60. 10 rafforzare una capacità di governo del territorio altrimenti sacrifi- cata in modo probabilmente irrimediabile5. Questo processo, che ebbe un forte impulso tra il tardo Medioevo e il XV secolo, conob- be poi una ulteriore accelerazione quando alla nuova nobiltà, feu- dale e cortigiana al tempo stesso, se ne affiancò altra ancora, che era la conseguenza del vorticoso processo di infeudazione condot- to negli anni di governo degli Asburgo di Spagna. La massiccia vendita di terre e di titoli tra il XVI e il XVII secolo trovava ragione, come è noto, nelle difficoltà finanziarie della Co- rona, la quale per sopperire alle proprie necessità mise in atto una massiccia opera di alienazione di rendite camerali e di feudi. Prati- ca che riscosse largo successo perché non mancarono mai gli ac- quirenti, rappresentati da un folto gruppo di famiglie presto più che disposte ad investire parte della liquidità altrimenti accumula- ta nell’acquisto dei cosiddetti “simboli del prestigio”: un titolo ed un feudo su cui poggiare tale privilegio6. Per questo motivo, la 5 Come è stato sottolineato durante il periodo visconteo-sforzesco i rap- porti che diverse famiglie riuscirono a tessere all’interno della corte pote- vano condurre a ritorni in “soldi e prestigio”. Cfr. G. Lubkin, Strutture, funzioni e funzionamento della corte milanese nel Quattrocento in Milano e Borgogna. Due stati principeschi tra Medioevo e Rinascimento, a cura di G. Chittolini, Roma, Bulzoni, 1990, pp. 75-83. In particolare sulla politica feudale si veda G. Chittolini, La formazione dello stato regionale e le istituzio- ni del contado. Secoli XIV e XV, Torino, Einaudi, 1979, in particolare le pp. 36-100; Id., Signorie rurali e feudi alla fine del medioevo, in Comuni e Signorie: istituzioni, società e lotte per l’egemonia, in Storia d’Italia, Torino, Utet, 1981, v. IV, pp. 589-676; Id., Città e feudi negli Stati dell’Italia centro-settentrionale (secoli XIV-XVI), Milano 1996; e ancora sulla politica feudale in età vi- scontea si veda il recente lavoro di F.
Recommended publications
  • E AVONAE EX TYPOGRAPHIA A
    COLLECTIO SCRIPTORUM UTRIUSQUE CONGREGATIONIS ET SEXUS P. F. Bartholomaei a S. Angelo Provinciae Longobardicae OPERA. ET SOLERTIA EXARATA CM ACCIDIT SUPPLEMENTUM SCRIPTORUM ORDINIS QUI AUT OBLITI FUERUNT AUT RECENTI! 8 VIXERUNT AUCTORE ET COLLECTORE F. F. Eeswlco M. % SS. Sacramsn.io Alumno Provincia? Genuensis. Accedunt insuper CATALOGUS EPISCOPORUM INDEX PREPOSITORUM GENERALIUM KT PROSPECTUS PROVINCIARUM ET CCENOBIORUM ORDINIS. Tomus primus e AVONAE EX TYPOGRAPHIA A. RICCI MDCCCI.XK1V. Digitized by Google Z- 7^4 0 c a- 'B 3 v, I Digitized by Google X UNX X F. HIERONYMUS M.* AB IMMACULATA CONCEPTIONE PRAEPOSITUS GENERALIS FRATRUM EXCALCEATORUM ORDINIS BEATISSIMI VIRGINIS MARII DE MONTE CARMELO EJFSDEMQUE SACRI MONTIS PRIOR. Cura Opus cui titulus ~ Collectio Scriptorum Ordinis Cai'melilarum Excalceatorum utriusque Congregationis et Seocus a R. P. Bartolouuoo a S. Angelo Sacerdote Provinciae Dongobardiae exaratum, et Supplementum ejusdem Operis a R. P. Henrico M.* a SS.““ Sacramento Magistro Novitiorum Provinciae N/“ Januensis compositum, duo e Nostris Theolo- gis examinaverint, nihilque in eo offenderint, quod Catholicae Fidei, et bonis moribus adversetur licentiam, quantum ad nos attinet concedimus ut typis edatur, servatis omnibus de Jure servandis. In cujus fidem etc. Datum Genua;, ex Conventu Nostro S. Annae die 4’ Octobris 1883. a F. HIERONYAIUS M. ab Immaculata Conceptione Prcvpositus Generalis. F. Seraphini s a S. Theresia — Sccrctarius. Digitized by Google PRAEFATIO AD LECTOREM CARMEUTAM DISCALCEATUM Cum,jam multis abhinc annis, benevole lector, manuscri- ptwm opusR. P. F. Bariholo?naei a S. Angelo N. Provinciae, Pongobardicae Alumni, repererim, quod ad trutinam revo- catum magni faciendum esse jure ac merito existimaverim, statim illud typis mandandum ex plurimorum nostrorum Religiosomim consilio in votis habui et statui.
    [Show full text]
  • Parrocchia Di San Giorgio in Jerago
    Parrocchia di San Giorgio in Jerago Elenco dei Parroci A far tempo dal 1455 - Nel 1455 Macchi Dionigi Rettore - Dal 1559 al 1567 Uggeri Gerolamo - “ 1568 1587 Giussani Camillo - “ 1588 1596 Soldano Lazzaro - “ 1597 1601 Gattoni Gabriele - “ 1602 1609 Mazzucchelli Tommaso - “ 1609 1626 Curioni Antonio - “ 1626 1636 Coerezio Francesco - “ 1636 1675 Bonomi Giovanni - “ 1675 1704 Onetti Giuseppe - “ 1705 1732 Pozzi Carlo Francesco - “ 1732 1750 Mazzucchelli G. Battista - “ 1750 1784 Fontana Carlo Antonio - “ 1784 1797 Pellegatta Giuseppe Maria - “ 1797 1824 Castagnola Giovanni - “ 1824 1869 Moroni G.Battista - “ 1870 1873 Rossi Carlo - “ 1874 1881 Pessina Giuseppe - “ 1881 1916 Nebuloni Angelo - “ 1917 1945 Cervini Massimo - “ 1945 1952 Crespi Carlo - “ 1952 1987 Mauri Luigi - “ 1987 2006 Cassani Angelo - - “ dal 2007 è Parroco Ciapparella Remo Fin verso il 1800 il Parroco di Orago era vice parroco di Jerago Coadiutori o Vice-Parroci - Dal 1955 al 1962 Don Ausonio Colombo ( nato 20-11-1931) Parroco a Clivio - Dal 1962 al 1965 Don Luigi Colnaghi ( poi parroco di Cocquio Trevisago) Vicario per aiuto domenicale - Dal 1965 al 1974 Don Mario Panizza ( dott. Prof. Presso il Seminario Maggiore) 1 Visite pastorali - Mons Gabriele Sforza, 3-5 agosto 1455 - Card. Carlo Borromeo, 2 luglio 1570 - Mons Gaspare Visconti , 12 agosto 1586 - Card Federico Borromeo, 18 novembre 1606 - Card Federico Borromeo ottobre 1620 - Card Cesare Monti 21 settembre 1646 - Card Federico Visconti 29 giugno 1684 - Card Giuseppe Pozzobonelli 18 maggio 1750 - Card Andrea Carlo Ferrari 18-19 gennaio 1899 - Card Andrea Carlo Ferrari 18-19 ottobre 1903 - Card Andrea Carlo Ferrari 24-25 ottobre 1911 - Card Andrea Carlo Ferrari 26-27 luglio 1917 - Card Eugenio Tosi 20-21 agosto 1927 - Card Ildefonso Schuster 13-14 sett.1932 - Card Ildefonso Schuster 26-27 ottobre 1938 - Card Ildefonso Schuster 10-11 ottobre 1948 - Card Ildefonso Schuster 13-14 ottobre 1953 - Card.
    [Show full text]
  • Archivio Odescalchi (Famiglia)
    Archivio Odescalchi (famiglia) Inventario 417 A cura di Soprintendenza archivistica per il Lazio Fausta Dommarco, 2009 integrazioni Ferruccio Ferruzzi ASR - Sezione Archivi di famiglie e di persone responsabile: Michele Di Sivo editing 2018: Paolo Buonora Inventario 1A1, n. 1 Copia della bolla di Urbano III su la Prepositura e Canonica regolare di S. Giorgio di Bernate, in diocesi di Milano, concessa in perpetuo agli Agostiniani dell'Osservanza (cfr. Iaffé), 1186 novembre 25. Copia cartacea sec. XVIII; cfr. 1523 novembre 26 (1 A 1, n. 27) 1A1, n. 2 Istromento di vendita di terreni, posti in territorio di Berbenno nella Valtellina, uno dei quali in località 'ad Pessinam' confinante con proprietà della eredità di ser Guidolo Odescalchi, 1380 ottobre 19. In pergamena: copia autenticata in Como il 22 marzo 1384; e trascrizione 1A1, n. 3 Elenco di documenti offerti in vendita all'Ecc.ma Casa Odescalchi 1A1, n. 4 Istromento di vendita e di concessione in enfiteusi - stipulato fra Comelo di Lacorna e Giovannino di Fondra di un terreno posto 'in Colorma', territorio di Berbenno di Valtellina, 1393 gennaio 26. In pergamena deteriorata: rogito del notaio Antonio di Fondra; e trascrizione 1A1, n. 5 manca dal 2008 Bolla di Giovanni XXIII con la quale concede a Francesco Orsini il vicariato di Bracciano, Torrita, Corchiano e Castel S. Pietro, che già teneva Paolo Orsini ribelle alla chiesa, per il censo annuo di un astore, 1414 settembre 8. Copia semplice del transunto autenticato in Ponticelli il 18 luglio 1519 1A1, n. 6 manca dal 2008 Bolla di Giovanni XXIII: sulla erezione della contea di Nerola in Sabina, 1415 marzo 12.
    [Show full text]
  • Andrea Pozzo and the Jesuit “Theatres” of the Seventeenth Century
    journal of jesuit studies 6 (2019) 213-248 brill.com/jjs Andrea Pozzo and the Jesuit “Theatres” of the Seventeenth Century Andrew Horn University of Edinburgh, School of History of Art [email protected] Abstract Considered within the context of Jesuit theatre and liturgy, and within the broader culture of spectacle and ritual in the era of Counter-Reform, the works of art and ar- chitecture commissioned by the Jesuits in the seventeenth century can be read as “the- atres” of religious performance. This concept is given an ideal case study in the work of Jesuit artist Andrea Pozzo (1642–1709). In this essay I present Pozzo’s work within the context of ritual and prayer for which it was produced, focusing on two of his religious scenographies and two of his lesser-known painting projects. As I consider their use of allegory, emblems and symbols, visual narratives, spatial illusions, and architecture, I argue that both the scenographies and the permanent church decorations achieve persuasion through the engagement of the observer as a performer in a ritual involving both internal and external performance. Keywords Jesuit – Andrea Pozzo – baroque – illusionism – theatre – spectacle – scenography – painting Although it is an established overarching theme in studies of early modern cul- ture, “theatricality” is a topic which has only recently received the kind of fo- cused and detailed treatment needed to make it a useful framework for the art and architecture of the sixteenth and seventeenth centuries.1 The Jesuits have 1 Recent work in this area includes Genevieve Warwick, Bernini: Art as Theatre (New Ha- ven: Yale University Press, 2012); Performativity and Performance in Baroque Rome, ed.
    [Show full text]
  • Charles Borromeo from Archbishop of Milan to Saint of the Monarchy
    CON SER SANTO PUSO A RIESGO DE DESCOMPONERSE MUCHO ESTA CIUDAD Y ESTADO: CARLO BORROMEO Da arCIVESCovo DI MIlaNO A saNto DElla moNarCHIA Con ser Santo puso a riesgo de descomponerse mucho esta ciudad y estado: Charles Borromeo from archbishop of Milan to saint of the Monarchy MASSIMO carlo giannini* Recibido: 04-04-2017 Aprobado: 24-10-2017 RESUMEN Entre los muchos santos de la Contrarreforma Carlos Borromeo es uno de los casos más citados. En este artículo se pretende desmenuzar los elementos de su santidad, de acuerdo con la imagen de obispo santo contrarreformista que ofrece buena parte de la historiografía, analizando el proceso mediante el cual se construye dicha imagen. Diversos especialistas se han interesado en los mecanismos de una canonización que se realizó con relativa rapidez: el cardenal y arzobispo de Milán falleció el 3 de noviembre de 1584, y fue elevado a la gloria de los altares en julio de 1610. Sin embargo, aún falta un cuadro capaz de recomponer en conjunto las numerosas y dispersas teselas que la hagiografía, en primer lugar, y la historiografía, en segundo lugar, han recogido. El mosaico creado en este estudio muestra cómo hay numerosos elementos disonantes con respecto a la tradición hagiográfica, y a la historiografía, que más recientemente se ha ocupado de la santidad borromaica en su parte puramente censitaria e inquisitorial. De este nuevo análisis de su proceso de canonización se desprende en especial una estratificación de los distintos problemas y tensiones que se sucedieron en el camino, tanto en los círculos eclesiásticos como en los laicos.
    [Show full text]
  • An Overview of the Pre-Suppression Society of Jesus in Spain Brill Research Perspectives in Jesuit Studies
    An Overview of the Pre-Suppression Society of Jesus in Spain Brill Research Perspectives in Jesuit Studies Editor Robert A. Maryks (Independent Scholar) Editorial Board Ariane Boltanski (Université Rennes 2) Carlos Eire (Yale University) Alison Fleming (Winston-Salem State University) Paul Grendler (University of Toronto, emeritus) Stephen Schloesser, S.J. (Loyola University Chicago) Volumes published in this Brill Research Perspectives title are listed at brill.com/rpjs An Overview of the Pre-Suppression Society of Jesus in Spain By Patricia W. Manning Volumes published in this Brill Research Perspectives title are listed at brill.com/rpjs LEIDEN | BOSTON This is an open access title distributed under the terms of the CC BY-NC-ND 4.0 license, which permits any non-commercial use, distribution, and reproduction in any medium, provided no alterations are made and the original author(s) and source are credited. Further information and the complete license text can be found at https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/ The terms of the CC license apply only to the original material. The use of material from other sources (indicated by a reference) such as diagrams, illustrations, photos and text samples may require further permission from the respective copyright holder. This publication is also available in Open Access at www.brill.com/rpjs thanks to generous support from the following institutions: – College of the Holy Cross, Worcester (MA) – Le Moyne College, Syracuse (NY) – Santa Clara University (CA) – Saint Louis University (MO) – Ateneo de Manila University (Philippines) – Georgia Southern University (GA) This paperback book edition is simultaneously published as issue 2.3 (2020) of Brill Research Perspectives in Jesuit Studies, DOI:10.1163/25897454-12340007.
    [Show full text]
  • Institute of History Faculty of Arts and Philosophy University of Pardubice
    Institute of History Faculty of Arts and Philosophy University of Pardubice Theatrum historiae The House of Habsburg and the Papacy 23 2018 Pardubice 2019 Theatrum historiae 23/2018 The House of Habsburg and the Papacy On the cover is used the image of ingraving by Nicolas Van Aelst depicting a view of the St. Peter’s Basilica and the Apostolic Palace in Vatican City (before 1591). The original image is archived in SOA Plzeň, Nostická sbírka grafiky (č. M 44/29. EL NAD 104208). - (State Regional Archive in Pilsen, Nostic’s Collection of Graphic Arts). © University of Pardubice, 2019 Registration number MK ČR E 19534 ISSN 1802–2502 Contents Guido BRAUN The Habsburg Monarchy from a Roman Perspective: Potential Insights of the “Nuncial Reports from Germany” for International Historical Research 9 Blythe Alice RAVIOLA The Ideal Cardinal and the Role of the Papacy in Dell’uffizio del cardinale (1599) by Giovanni Botero 27 Péter TUSOR Habsburg Hungary and the Papal Court (1605–1689) 39 Tomáš ČERNUŠÁK The relationship network of nuncios and forms of reward for its members at the imperial court of Rudolf II (1576–1612) 55 Paolo PERIATI Behind the negotiations: Nuncio Antonio Caetani’s experience at the court of Madrid (1611–1618) 75 Pavel MAREK Cardinal Purple for Maximilian of Pernstein. A Contribution to Aristocratic Women‘s Political Communication 97 Rubén GONZÁLEZ CUERVA Vienna, the Spanish Ambassador and the Nuncio: the 3rd Marquis of Aytona and the Fading Catholic Alliance (1624–1629) 113 Rafaella PILO The Imperial ambassador, the nuncio
    [Show full text]
  • Dizionario Visite Pastorali
    Dizionario Visite Pastorali Dizionario VISITE PASTORALI Le visite pastorali documentano lo stato in cui si trovano nel XVI secolo le chiese locali. I visitatori pastorali effettuano la descrizione materiale degli edifici ecclesiastici, dei loro beni, dello stato di conservazione della suppellettile religiosa, la presenza di cappelle, la tenuta dei libri anagrafici (nascite, matrimoni, morti) ed altri registri di carattere prettamente spirituale (cresimati, comunicandi, ecc.), vengono inoltre riportate notizie sulla condotta morale di alcuni personaggi più o meno noti, che vengono pubblicamente richiamati a tenere un comportamento ispirato ai principi religiosi dominanti nel tempo. Si possono inoltre recuperare i nominativi del clero locale, cappellani, curati e vescovi. UNITA’ DI MISURA PER CENSIMENTI Nelle visite pastorali capitava spesso che venisse richiesto il numero degli abitanti della parrocchia o della pieve, fu per questo istituito lo “stato delle anime” , registro presso il quale venivano riportati i nomi e il numero degli abitanti. ANIME o ANIME DA COMUNIONE – Utilizzato nei censimenti ecclesiastici per indicare il numero delle persone con età superiore a 12 anni. BOCCHE – Utilizzato nei censimenti per indicare il numero delle persone. FUOCHI o FOCOLARI – Utilizzato nei censimenti per indicare il numero delle famiglie. I nomi delle persone, per miglior identificazione, venivano elencati indicando il nome del genitore. Es. : “ Bernardino fu Jacobo di 50 anni ”, il fu viene riportato in latino “quondam” per esteso oppure molte volte viene abbreviato con la sigla “qm”. CITAZIONI nei DOCUMENTI delle VISITE ACQUA LUSTRALE – Usata dai Greci e Romani per aspergere la vittima sacrificale, nelle visite pastorali usata per indicare l’acqua benedetta. ANCONA – Tavola dipinta racchiusa in una cornice architettonica posta come immagine sopra l’altare.
    [Show full text]
  • Copia Di BEATO CHI ABITA
    BEATO CHI ABITA LA TUA CASA: SEMPRE CANTA LE TUE LODI Dall’Oratorio di San Carlo Borromeo in Cassina Arienti All’erezione canonica della Parrocchia “San Carlo” 1604 - 1905 ricordando con gioia il centenario dell’erezione a Parrocchia dell’Oratorio di San Carlo in Cassina Arienti il giorno trenta di ottobre millenovecentocinque per il ministero del Beato Cardinale Andrea Carlo Ferrari 1 2 Correva l’anno … LE ORIGINI ell’apprestarci a scrivere questo capitolo, ci siamo posti l’obiettivo di rispondere alla domanda che, se avesse trovato una N risposta, segnerebbe “il principio” della storia che stiamo per raccontare. Per noi che oggi abitiamo nella frazione mista tra i comuni di Desio e Seregno chiamata attualmente quartiere “San Carlo” è fondamentale cercare di dare una risposta alla domanda:“in che anno, per quale motivo, fu decisa la costruzione dell’Oratorio di San Carlo in Cassina Arienti?” Fino ad oggi nulla di preciso è balzato fuori di qualsivoglia archivio, ma solo deboli tracce che però, se unite tra loro come tessere dai mille colori che compongono un mosaico, possono darci almeno una visuale della situazione storica, religiosa e sociale di quel periodo e degli avvenimenti che lo caratterizzarono. Un silenzio questo comprensibile, infatti, i primi decenni del diciassettesimo secolo hanno visto nel territorio lombardo diverse guerre e come sempre accadeva a queste seguivano carestie. Anni difficili dunque, ma noi cercheremo attraverso la cronaca conosciuta e le tracce lasciateci dai nostri padri di dare un volto, un nome, una realtà storica agli antichi abitanti di quella che un giorno portava il nome, “Cassina Arienti” 3 ANNO 1592 Quando il Santo Arcivescovo Carlo Borromeo prese possesso della diocesi di Milano, nel suo lungo peregrinare per le visite pastorali, si rese subito conto quanto la stessa liturgia fosse trascurata.
    [Show full text]
  • Breve Guida Alla Visita Di PALAZZO ISIMBARDI Short Guide Tour Of
    Breve guida alla visita di PALAZZO ISIMBARDI Short guide tour of PALAZZO ISIMBARDI Breve guida alla visita di PALAZZO ISIMBARDI Short guide tour of PALAZZO ISIMBARDI Palazzo Isimbardi - la facciata su Corso Monforte - 1888 Arch. Emilio Alemagna. Current facade of Palazzo Isimbardi overlooking Corso Monforte. Cura e testi: Maurizio Fenini Traduzioni a cura di Logofax srl, Claudio Zen, Miriam Tedeschi Progetto grafico e impaginazione: Luca Romano Crediti fotografici: FM/Roberto Ponzani, Studio Saporetti, Alessandra Ianniello, Ornella Bongiorni, Luca Romano Finito di stampare nel mese di dicembre 2012 da Roto2000 spa, via L. Da Vinci 18/20 Casarile (Mi) Settima edizione Supplemento al numero 23 de La Provincia in Casa Direttore responsabile: Angelo De Vivo Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità: Provincia di Milano, Palazzo Isimbardi via Vivaio 1 - 20122 Milano COME RICHIEDERE UN TOUR GUIDATO I singoli visitatori possono prenotare una visita per il primo venerdì ore 10,00 e il terzo mercoledì ore 18,00 di ogni mese, rivolgendosi a: INFOMILANO: Sportello Informazioni e Accoglienza Turistica Galleria Vittorio Emanuele II, angolo P.zza Scala, tel. 02 8845.5555 I gruppi organizzati possono invece concordare e prenotare giorno ed orario di visita rivolgendosi a: Città metropolitana di Milano - Ufficio Visite a Palazzo Via Vivaio, 1 20122 Milano - Tel: 02 77402645/2895/6940 E-mail: [email protected] How to request a guided tour Individual visitors can book a visit for the first Friday at 10.00 a.m. and third Wednesday at 6.00 p.m. every month Front office Info Milano - Galleria Vittorio Emanuele II corner Piazza Scala, Milan Tel: 02 8845.5555 Organised groups can agree and book the day and the time of their visit by contacting Città metropolitana di Milano 1 Via Vivaio, Milan - Tel: 02 7740 2895/2645/6940 E-mail: [email protected] 5 Palazzo Lambertenghi (1745 circa), acquaforte/etching, di Marc’Antonio del Re, mm.110x166 - Civica Raccolta stampe Bertarelli, Milano.
    [Show full text]
  • C:\Users\User\Documents\Aaadocs\Arc\It Rome Propaganda Fide Compact 1622-1846\2 Acta 1622-1846 Compact.Wpd
    CALENDAR OF DOCUMENTS RELATING TO NORTH AMERICA (CANADA AND THE UNITED STATES) IN THE ARCHIVES OF THE SACRED CONGREGATION "DE PROPAGANDA FIDE" IN ROME 1622-1846 compiled by Luca Codignola vol. 2 "Acta" series 1622-1846 Library and Archives Canada and the Research Centre for Religious History in Canada of Saint Paul University 2012 2 Table of Contents 5 Part 1: 1622-1799 7 Entries nos. 001-235 91 Part 2: 1800-30 93 Entries nos. 001-200 179 Part 3: 1831-46 181 Entries nos. 001-092 3 4 Vatican Archives of the Sacred Congregation "de Propaganda Fide" 1622-1846 vol. 2 ACTA 1622-1846 PART 1 1622-1799 [entries nos. 001-235] 5 6 ENTRIES 1622-1799 (nos. 001-235) 7 8 ENTRIES ENTRY NUMBER: 001 SERIES: Acta VOLUME: 3 (1622-5) FOLIOS: 3rv-5rv LANGUAGE: Latin LOCATION: Rome DATE: 08 mar 1622 TYPE OF DOCUMENT: Memorandum DESCRIPTION: General congregation. Division of the whole world into 13 provinces; a cardinal is to be responsible for each of them. As for America, only the West Indies and Brazil are mentioned. REMARKS: Cross-references: Cal. 1622-1799 II 001, VI 582-583. Another copy: Cal. 1622-1799 IV 210 212 384, VI 582-583. ENTRY NUMBER: 002 SERIES: Acta VOLUME: 3 (1622-5) FOLIOS: 208v LANGUAGE: Latin LOCATION: Rome DATE: 22 mar 1625 AUTHOR: [Sacred Congregation "de Propaganda Fide"] RECIPIENT: [Sacred Congregation "de Propaganda Fide"] TYPE OF DOCUMENT: Memorandum DESCRIPTION: General congregation no. 33, item no. 18. [Rapporteur: Giovanni Garcia Millini]. [According to his letters of 15 nov 1624 and 20 dec 1624; see Cal.
    [Show full text]
  • L'iconografia Della SS. Trinità Nel Sacro Monte Di Ghiffa
    Il volume contiene contributi di: Claudio Silvestri, Direttore Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte della SS. Trinità di Ghiffa La Riserva del Sacro Monte di Ghiffa accoglie all’interno del Mons. Pasquale Iacobone, Membro del L’Iconografia della SS. Trinità Pontificio Consiglio della Cultura, Pontificia Santuario e delle Cappelle Università Gregoriana di Roma diverse rappresentazioni della Trinità, che rispecchiano l’evo- Fra Agostino Colli, Ordine dei Frati Minori nel Sacro Monte di Ghiffa Cappuccini, Istituto Teologico di Addis luzione di questo tema icono- Abeba, Etiopia grafico nel tempo. Contesto e confronti I recenti restauri all’altare della Gianbattista Beccaria, Storico, SS. Trinità nel Santuario hanno Associazione Storia della Chiesa Novarese inoltre rivelato nuovi elementi Giancarlo Andenna, Dipartimento di Studi dell’affresco, prima celati dal Medievali, Umanistici e Rinascimentali, paliotto settecentesco. Università Cattolica di Milano Atti del Convegno Internazionale Il desiderio di meglio compren- Jessica Gritti, Università Cattolica di Milano dere queste testimonianze e cogliere la genesi e lo sviluppo Massimiliano Caldera, Soprintendenza per del culto trinitario a Ghiffa ha il Patrimonio Storico, Artistico e Verbania, Villa Giulia Demoetnoantropologico del Piemonte offerto lo spunto per l’organiz- Venerdì 23 - Sabato 24 marzo 2007 zazione di un convegno di Marina Dell’Omo, Soprintendenza per il vasto respiro che ponesse a Patrimonio Storico, Artistico e confronto la realtà locale con la Demoetnoantropologico del Piemonte rappresentazione ed il culto Federica Bianchi, Storica dell’Arte della SS. Trinità in Italia ed in Europa. Gian Vittorio Moro, Storico dell’Arte Il presente volume raccoglie i Angelo Torre, Università del Piemonte contributi degli studiosi inter- Orientale, Dipartimento POLIS - Politiche venuti al Convegno, segnando pubbliche e scelte collettive un punto di arrivo negli studi Gelsomina Spione, Università del sulla rappresentazione della Piemonte Orientale, Dipartimento POLIS - gh SS.
    [Show full text]