Tesi Di Laurea Beatrice Cinelli
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SCUOLA SUPERIORE PER MEDIATORI LINGUISTICI Abilitata con il Decreto Ministeriale dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 31/07/2003 Via Stanislao Mancini-00196 Roma TESI DI DIPLOMA IN MEDIAZIONE LINGUISTICA E COMUNICAZIONE INTERCULTURALE (Curriculum Interprete e Traduttore) Equipollente ai Diplomi di Laurea rilasciati dalle Università al termine dei corsi afferenti alla classe delle LAUREE UNIVERSITARIE IN MEDIAZIONE LINGUISTICA Gli italiani nel mondo. Dalla storia dell’emigrazione alla situazione attuale dei nostri connazionali residenti all’estero. RELATORE: CORRELATORI: Prof.ssa Adriana Bisirri Prof.ssa Anna Rita Gerardi Prof.ssa Luciana Banegas Prof.ssa Claudia Piemonte CANDIDATO: Beatrice Cinelli Matr.N. 1282 ANNO ACCADEMICO 2010-2011 1 INDICE PARTE ITALIANA 4 Prefazione 7 Capitolo 1. Storia dell’emigrazione italiana. 10 1.1. Le cause e gli eventi. 11 Capitolo 2. Emigrazione italiana oggi e gli italiani all’estero. 14 Capitolo 3. Giovani emigranti: cause e soluzioni. 17 3.1. Lascio l’Italia. Le testimonianze. 21 Capitolo 4. Gli italiani in Canada. 28 4.1. Gli italiani di Toronto: tra associazionismo e tradizione. 31 4.2. Gli italiani di Montreal e la Petite Italie. 36 4.3. Un sogno realizzato: il Canada. 40 Capitolo 5. Gli italiani negli U.S.A. 44 5.1. La diffusione dell’Italian Style. 47 5.2. Gli stereotipi italiani e la mafia in America. 49 5.3. Le Little Italy di New York City e Boston. 51 Approfondimento (Film sugli italo-americani; Bibliografia 55 Italo-americana; Personaggi famosi italo-americani) Capitolo 6. Gli italiani in Argentina. 59 6.1. Gli italiani in Argentina: profilo attuale. 61 6.2. La Boca di Buenos Aires. Cultura genovese in Argentina. 66 Capitolo 7. Gli italiani in Australia. 71 7.1. La stampa italiana in Australia. 73 7.2. L’impegno della Chiesa per gli italiani d’Australia. 75 7.3. Piazza Italia e gli Italiani di Melbourne. 77 Capitolo 8. Gli italiani in Europa. 81 8.1. Gli italiani in Germania. 81 8.2. Gli italiani in Svizzera. 83 8.3. Gli italiani in Francia. 84 8.4. Gli italiani nel Regno Unito. 86 Considerazioni conclusive. 89 PARTE INGLESE 90 Introduction. 93 Chapter 1. Italians in Canada. 96 1.1. Toronto: association and tradition. 98 2 1.2. Italians of Montreal and the Petite Italie. 100 Chapter 2. Italians in the U.S.A. 104 2.1. The diffusion of Italian Style. 106 2.2. Italian Stereotypes. The mafia in America. 108 2.3. The Little Italy of New York and Boston. 110 Chapter 3. Italians in Argentina. 113 3.1. Italians in Argentina: current profile. 115 3.2. La Boca of Buenos Aires. Genovese culture in Argentina. 119 Chapter 4. Italians in Australia. 121 4.1. The Italian press in Australia. 123 4.2. How the Church supported the Italians of Australia. 124 4.3. Piazza Italia and the Italians of Melbourne. 126 Conclusions. 130 PARTE SPAGNOLA 131 Prefacio. 134 Capítulo 1. Los italianos en Canadá. 137 1.1. Italianos en Toronto: entre asociación y tradición. 138 1.2. Italianos en Montreal: la Petite Italie. 141 Capítulo 2. Los italianos en los Estados Unidos. 144 2.1. La difusión del estilo italiano. 146 2.2. Estereotipos italianos. La mafia en los Estados Unidos. 147 2.3. La Little Italy de Nueva York y Boston. 149 Capítulo 3. Los italianos en Argentina. 151 3.1. Italianos en Argentina: perfil actual. 153 3.2. La Boca de Buenos Aires. Cultura genovesa en Argentina. 157 Capítulo 4. Los italianos en Australia. 159 4.1. La prensa italiana en Australia. 161 4.2. El compromiso de la Iglesia para los italianos de Australia. 162 4.3. Piazza Italia y los italianos de Melbourne. 164 Consideraciones conclusivas. 167 APPENDICE 168 BIBLIOGRAFIA 183 3 Parte Italiana 4 GLI ITALIANI NEL MONDO. Dalla storia dell’emigrazione italiana alla situazione attuale dei nostri connazionali residenti all’estero. 5 “Le bellezze della natura sono ricchezze inestimabili, prove di vita e amore. L’arte è l’espressione più disinvolta di noi stessi. I viaggi ci fanno sentire vivi e curiosi.” B.C. 6 Prefazione Il mio lavoro nasce con l’intenzione di documentare quella che è la realtà italiana all’estero. Grazie ai miei viaggi ho potuto osservare la presenza, piuttosto radicata, di connazionali che risiedono fuori dal Paese. Prima di allora, non avevo alcuna idea di quante persone italiane, o loro discendenti, vivessero in Canada, negli Stati Uniti, in Argentina, in Australia e nel resto del mondo. È stata anche la presenza di alcuni miei parenti in Canada a farmi entusiasmare a tal punto da volerne sapere di più sulle loro scelte e sulle scelte di altre centinaia di immigrati che, come loro, hanno lasciato l’Italia prima o dopo la Seconda Guerra Mondiale. L’argomento mi ha coinvolto fin da subito, suscitando in me grande stupore e una curiosità tale che mi ha spinto a documentarmi su questo fenomeno. In ognuno dei Paesi analizzati, in America, Australia o in Europa, la presenza italiana è molto forte e ovunque la realtà italiana è espressa in modo più o meno simile. Associazioni, enti pubblici, settimanali e quotidiani di matrice italiana, la presenza delle Little Italy, ma, soprattutto, la storia delle prime immigrazioni, con le varie difficoltà incontrate ed i viaggi estenuanti, sono gli elementi che maggiormente accumunano i diversi paesi nel mondo, ma ognuno di loro ha delle peculiarità e curiosità proprie circa il modo di esprimere la cultura italiana. La ricerca si apre con un breve accenno alla storia dell’emigrazione italiana ricordando che fin dai tempi più remoti gli italiani furono un popolo di emigranti e che soprattutto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento e nel Novecento si ebbe una vera e propria emigrazione di massa spinta dalla necessità di trovare fortuna altrove. Oggi, invece, il fenomeno delle partenze riguarda soprattutto i giovani che sono motivati dalla ricerca di avventura, dalla curiosità di visitare posti nuovi e vivere nuove esperienze. Inoltre, sempre più spesso i giovani italiani restano insoddisfatti di quello che la Patria offre loro, accusata di non saper trattenere i suoi “figli” ed offrire un futuro stabile. Nel secondo capitolo troverete testimonianze dirette che descrivono questa realtà. L’analisi diventa più dettagliata a partire dal terzo capitolo, dedicato al Canada. Gli italiani raggiunsero questo Stato a partire dalla seconda metà dell’Ottocento con un picco di immigrazione registrato soprattutto tra il 1951 e il 1961. Oggi, le aree in cui c’è la maggior 7 presenza di nostri connazionali, se si tiene conto sia degli emigrati del periodo delle Guerre, sia dei tanti giovani partiti in cerca di maggiori opportunità di lavoro, sono l’aria dell’Ontario (soprattutto nella città di Toronto) e l’area del Quebec (nella città di Montreal). Il Canada come territorio si distingue per una forte solidarietà nei confronti di popoli di altre culture, istaurando un rapporto con i “nuovi arrivati” decisamente positivo. Gli italiani di Toronto sono fortemente sostenuti da una fitta rete di associazioni che si preoccupano di mantenere viva la cultura e la lingua italiana, e di sostenere anche i giovani che dalla Penisola decidono di trasferirsi in questa città multietnica. A Montreal, invece, la Petite Italie, nel quartiere di San Lorenzo, è centro di importanti manifestazioni e festeggiamenti in onore dell’Italia come la “Settimana Italiana”, che si svolge ogni anno ad agosto, dentro una cornice fatta da negozi, supermercati, bar e caffetterie italiane che mantengono alto il nome del made in Italy. Dal Canada ci spostiamo negli U.S.A. La terra dei blue jenas, dei juke box e delle chewing gum ha sempre suscitato particolare fascino nell’animo degli italiani che la raggiunsero fin dalla fine dell’Ottocento e per tutto il Novecento. La maggior presenza di italiani oggi è concentrata nello stato di New York, seguito dal Florida e dal Colorado. Molto forte è la diffusione dell’Italian Style tramite la nascita di canali televisivi come il Made in Italy Channel o il lavoro svolto da grandi associazioni come la National Italian American Foundation (NIAF). Una parte è dedicata alla storica immagine piuttosto stereotipata dell’italiano o meglio italo-americano mafioso. Immagine ancora oggi presente negli USA espressa in maniera molto diretta tramite alcuni spot pubblicitari o film che riguardando personaggi italo- americani, attribuisco a loro accenti e modi di fare tipici della mafia siciliana. Negli Stati Uniti, tra le più famose Little Italy troviamo quella di New York City, precisamente nella zona di Mulberry Street, e il quartiere italiano di Boston, nella zona del North End. La prima ormai ha perso gran parte della sua italianità, in parte assorbita dal quartiere cinese e in parte cancellata dai traslochi degli italiani che ci vivevano in passato. Il quartiere italiano di Boston, secondo alcune testimonianze, resta caratteristico e presenta un’italianità ancora pura e genuina. In Argentina, invece, la fusione tra la cultura italiana e quella del posto è molto più forte rispetto agli altri Stati analizzati. Le due culture sono molto simili e questo ha favorito da sempre l’integrazione dei nostri antenati nello stato sudamericano. La maggior presenza di 8 italiani è concentrata nella città di Buenos Aires e particolarmente suggestivo resta La Boca, il quartiere “genovese” della città. Oggi, in questo Paese, si assiste ad un particolare fenomeno di “rientro in Italia”: numerosi soggetti di una classe media impoverita (universitari, tecnici, professionisti) o bisnipoti e pronipoti di italiani, continuano a valutare la possibilità di raggiungere l’Europa. Il sesto capitolo riguarda l’Australia, meta di moltissimi giovani italiani o stranieri che intendono crearsi un futuro fuori dal paese di origine. Sono quasi 60 mila gli italiani che risiedono in Australia e la maggior parte di essi vive nel Victoria, soprattutto nelle città di Melbourne e Sydney.