Imprese Iscritte Al Registro Provinciale Per Il Recupero
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RAPPORTO SULLE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI E LE PROCEDURE DI BONIFICA DEI SITI INQUINATI DI COMPETENZA DELLA PROVINCIA DI PESARO E URBINO ◊ RIFIUTI BONIFICHE SITI INQUINATI SCARICHI IN CORPI IDRICI SUPERFICIALI O SUL SUOLO- ACQUE REFLUE URBANE IMPIANTI ALIMENTATI AD ENERGIE RINNOVABILI (FOTOVOLTAICI - EOLICI) aggiornato al 10 novembre 2017 Il presente Rapporto è stato elaborato dal Servizio Ambiente della Provincia di Pesaro e Urbino allo scopo di fornire in modo sintetico ma esaustivo il quadro delle autorizzazioni ambientali vigenti nei settori dei rifiuti, degli scarichi in acque superficiali, degli impianti alimentati ad energie rinnovabili e delle procedure in corso di bonifica dei siti inquinati a conferma dell’impegno della Provincia affinché le informazioni e le conoscenze relative al settore ambientale , siano a disposizione di tutti. Il Rapporto è suddiviso attualmente in quattro sezioni: o IMPIANTI DI GESTIONE DEI RIFIUTI o BONIFICHE SITI INQUINATI o SCARICHI DI ACQUE REFLE INDUSTRIALI IN ACQUE SUPERFICIALI E SUL SUOLO – SCARICHI DI ACQUE REFLUE URBANE o IMPIANTI ALIMENTATI AD ENERGIE RINNOVABILI (FOTOVOLTAICI - EOLICI) RIFIUTI Sono individuate tutte le attività di recupero e/o smaltimento dei rifiuti che operano sulla base di iscrizioni e/o autorizzazione il cui rilascio è di competenza provinciale, sia essa stata attribuita direttamente da norme statali che delegata dalla Regione Marche. Per completezza sono individuate anche le attività di recupero dei rifiuti ricomprese nelle autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale . Gli impianti di gestione dei rifiuti di recupero o smaltimento sono soggetti ad iscrizione nel caso di operazioni di recupero rientranti nelle procedure semplificate (art.214 e 216 del DLgs n.152/2006 ; DM 05/02/1998;DM 12/06/2002 n.161) e nel caso di impianti di recupero o smaltimento non rientranti nella procedura semplificata sono soggetti ad autorizzazione ordinaria ai sensi degli art.208 ,art.209 (rinnovo delle autorizzazioni alle imprese in possesso di certificazione ambientale),art.211 (autorizzazione di impianti di ricerca e sperimentazione) ,art.213 (autorizzazioni integrate ambientali). La competenza provinciale relativa alle operazioni di recupero in procedura semplificata è assegnata direttamente dallo Stato prima con il DLgs n.22/1997 e poi con il DLgs n.152/2006 che lo ha abrogato mentre le altre competenze autorizzatorie sono state assegnate dalla Regione Marche tramite leggi di delega (attualmente è vigente la Legge Regionale Marche n.24/2009). Le comunicazioni di recupero di rifiuti in procedura semplificata possono essere ricomprese nell’’Autorizzazione Unica Ambientale prevista dal DPR n.59/2013. La richiesta di AUA in caso di operazioni di recupero di rifiuti in procedura semplificata può essere a seconda dei casi obbligatoria o facoltativa (si veda sezione AUA).Le procedure semplificate rappresentano una deroga di legge all’autorizzazione all’esercizio di una attività di recupero di rifiuti. Esse sostituiscono esclusivamente l'autorizzazione all'esercizio di una attività, prevista in via ordinaria dagli artt. 208-209-211 e 213 del decreto legislativo 152/2006. Le prescrizioni, le modalità operative ed i requisiti necessari per operare non sono stabiliti dalla Provincia, ma sono fissati da standard ministeriali nella forma del DM 05.02.1998, per i rifiuti non pericolosi, e del DM 161 del 12.06.2002, per i rifiuti pericolosi. BONIFICHE DEI SITI INQUINATI Sono individuati i siti classificati inquinati ai sensi del Dlgs n.152/2006 presso i quali sono in corso procedura di bonifica che vedono la Provincia svolgere un preciso ruolo durante tutte le varie fasi del procedimento fino all’epilogo definitivo a cui si giunge con il rilascio, ove previsto, del certificato di avvenuta bonifica. SCARICHI IN CORPI IDRICI SUPERFICIALI O SUL SUOLO –SCARICHI DI ACQUE REFLUE URBANE Sono Individuati gli scarichi di acque reflue industriali recapitanti in acque superficiali o suolo e di acque reflue urbane in possesso di autorizzazioni il cui rilascio è di competenza della Provincia. Le autorizzazioni agli scarichi di acque reflue industriali recapitanti in acque superficiali o suolo sono ricomprese nell’Autorizzazione Unica Ambientale di cui al DPR 59/2015 , in occasione del primo rilascio o al verificarsi prima scadenza della vigente autorizzazione allo scarico che ha valenza quadriennale .Considerato che il DPR n.59/2013 è entrato in vigore dal 13 giugno 2013 dal 2018,in caso di rinnovo,tutte le autorizzazioni allo scarico in acque reflue superficiali passeranno in regime di AUA. IMPIANTI ALIMENTATI AD ENERGIE RINNOVABILI (FOTOVOLTAICI-EOLICI) Sono Individuati gli impianti alimentati ad energia rinnovabile suddivisi tra impianti fotovoltaici e impianti eolici realizzati operanti in base alle seguenti di autorizzazioni di competenza della Provincia: o impianti fotovoltaici a terra di potenza superiore a 20 kW o impianti fotovoltaici su copertura (fino all’anno 2010) o impianti eolici di potenza superiore a 60kWp e inferiore a 999kWp. Il rapporto è aggiornato al 10 novembre 2017 . APPROFONDIMENTO SULL’AUA Cos'è l'AUA Si tratta di un provvedimento, previsto dal DPR n.59/2013 , emanato da una sola Autorità competente (nella Regione Marche è la Provincia) che sostituisce, ricomprendendole, fino a 7 diverse autorizzazioni ambientali che prima della sua un’impresa doveva chiedere separatamente. Le norme regionali, inoltre, hanno la facoltà di includere altri atti oltre ai 7 previsti dalla normativa nazionale, ampliando così gli intenti semplificatori previsti dal regolamento. Lo scopo del provvedimento è infatti quello di agevolare la vita delle imprese di piccole dimensioni ('PMI') e degli impianti che non hanno dimensioni tali da dovere essere sottoposti all'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale, articolo 29-bis e seguenti, D.lgs. 152/2006 e s.m.i.). A chi si chiede l'AUA L’Autorizzazione unica ambientale va richiesta con un'unica domanda allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) competente per territorio ed è questo che in seguito provvede ad inoltrare le richieste alla Provincia. La Provincia adotta il provvedimento di AUA e lo trasmette al SUAP che poi rilascia il titolo. Quali sono i titoli abilitativi sostituiti I gestori di impianti presentano domanda di AUA nel caso in cui siano assoggettati al rilascio, rinnovo o aggiornamento di almeno uno dei sette titoli abilitativi previsti dal regolamento: 1. autorizzazione agli scarichi (Capo II del Titolo IV della Sezione II della Parte terza del D.lgs. 152/2006); 2. comunicazione preventiva di cui all'art. 112 del D.lgs. 152/2006 per l'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste (aziende di cui all'art. 101, comma 7, lettere a), b, c) e piccole aziende agroalimentari); 3. autorizzazione alle emissioni in atmosfera (art. 269, D.lgs. 152/2006); 4. autorizzazione generale in deroga per gli impianti a emissioni scarsamente rilevanti (art. 272 del D.lgs. 152/2006); 5. nulla osta per le emissioni sonore relativamente alle attività produttive o edilizie ai sensi dell'art. 8, commi 4 e 6 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 (valutazione previsionale di impatto acustico); 6. autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura (art. 9 del D.lgs. 27 gennaio 1992, n. 99); 7. comunicazioni in materia di rifiuti: autosmaltimento rifiuti pericolosi ed esercizio di operazioni di recupero di rifiuti (pericolosi e non), artt. 215 e 216 del D.lgs.152/2006. È possibile non richiedere l’Autorizzazione unica ambientale nel caso di attività soggette solo a comunicazione, ferma restando la presentazione della comunicazione tramite il SUAP. Quando non è possibile richiedere l'AUA L'Autorizzazione unica ambientale non si può chiedere se il progetto è sottoposto a valutazione di impatto ambientale (Via). Se il progetto è sottoposto a screening preventivo (fase di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale), l'Autorizzazione unica ambientale può essere richiesta solo dopo che l'Autorità competente ha stabilito che il progetto non va sottoposto a Via. Cosa contiene l'AUA L'Autorizzazione unica ambientale contiene tutti gli elementi previsti dalle norme di settore per le autorizzazioni e gli atti che sostituisce (o, meglio, che ricomprende), definendo anche le specifiche prescrizioni individuate dall'Autorità competente. Durata e rinnovo dell’AUA – Autocontrolli L'autorizzazione unica ambientale dura 15 anni dal suo rilascio. Il rinnovo deve essere richiesto 6 mesi prima della scadenza. Nel caso l’attività dia origine a scarichi contenenti sostanze pericolose (art. 108 del D.lgs. 152/2006) il gestore deve presentare ogni 4 anni una comunicazione contenente gli esiti dell'attività di autocontrollo prevista dell'Autorità competente (con prescrizioni ad hoc), che può procedere all'aggiornamento delle condizioni autorizzative se dalla comunicazione emerga che l'inquinamento dell'impianto è tale da renderle necessarie. APPROFONDIMENTO SULL’AIA Per Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) si intende il provvedimento che autorizza l’esercizio di una installazione o di parte di esso, a determinate condizioni che devono garantire che l’impianto sia conforme ai requisiti enunciati dal D.Lgs 152/06 e s.m.i. alla parte II, Titolo III-bis. L’Autorizzazione Integrata Ambientale ha per oggetto la prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento proveniente dalle attività