Luigi Des Ambrois Di Névache Consigliere Provinciale Di Torino Protagonista Del Risorgimento
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Levio Bottazzi Luigi Des Ambrois di Névache Consigliere Provinciale di Torino protagonista del Risorgimento Prefazione a cura di Marco Canavoso Premessa a cura di Sergio Bisacca e Antonio Saitta Contributo di Laura Odiard Des Ambrois Edizioni SGI Torino Proprietà letteraria: © 2014 SGI Edizioni Prima edizione In copertina: foto di Luigi Des Ambrois CONSULTA PERMANENTE DEI CONSIGLIERI ED AMMINISTRATORI A Gigi Rivalta per i suoi preziosi consigli anche in occasione dell’avvio di questa ricerca Ringraziamenti Alla signora Laura Odiard Des Ambrois per i molti consigli ed informazioni gentilmente forniti. Al personale dell’Archivio Storico e della biblioteca G. Grosso della Provincia di Torino per l’aiuto prestato durante la ricerca. All’Archivio Storico della Città di Torino (ASCT) per il materiale cartografico ed al Museo del Risorgimento per la copia dell’arazzo sulla firma dello Statuto. Al prof. Roberto Borgis per le informazioni tratte dal suo volume “Luigi Des Ambrois de Névache”. Infine un particolare ringraziamento ad Angela Liccione ed alla Segretaria della Consulta Patrizia Pignatelli per la preziosa collaborazione fornita. Indice pagina 1. Premessa 1 2. Il “Regio Editto” di Des Ambrois per i Comuni e le Province - 27/11/1847 6 3. La Commissione Des Ambrois del 1860 per un progetto regionalista dello Stato 12 4. L’attività nel Consiglio Provinciale di Torino 16 Consiglio Divisionale di Torino (1849 - 1858) 16 Consiglio Provinciale di Torino (1860 - 1861) 24 La delegazione all’Expo di Londra del 1862 e la nascita del “Museo Industriale” di Torino 25 5. L’attività in Consiglio Comunale di Torino (1848 - 1857) 29 1848 - Consiglio Decurionale 29 1848 - L’episodio dei “voraces” a Chambery nei verbali del Consiglio Decurionale 30 1849 - 1857 Consiglio Comunale 32 6. Des Ambrois e la nascita delle ferrovie Sabaude (1844 – 1858) 38 Il ritardo del Piemonte e la “svolta” attuata dal Ministro Des Ambrois 40 Linea Torino - Genova e diramazione Alessandria - Novara - Lago Maggiore 44 Ruolo di queste ferrovie nelle vittorie di Magenta e S. Martino e Solferino nel 1859 48 Lo stabilimento ferroviario Taylor e Prandi a San Pier d’Arena 51 L’avvio del progetto per il traforo del Frejus 54 La localizzazione delle stazioni ferroviarie di Porta Nuova e Porta Susa 60 7. Relazione della commissione Des Ambrois sulla seconda ferrovia dal Piemonte al Litorale (1858) 67 8. Le iniziative come Ministro ed i suoi riflessi nel dibattito in Consiglio Provinciale 71 Legge 30 ottobre 1847 sulla libertà di stampa 71 Patrimonio boschivo, agricoltura e l’Istituto agrario-forestale e veterinario di Venaria Reale 75 La nascita dell’attuale “distretto industriale” di Cluses in Savoia 81 9. Des Ambrois e la politica urbanistica a Torino Le R. Patenti del 1846 ed il “Piano Regolatore di ampliazione della città” del 1848 84 La politica urbanistica a Torino prima di Des Ambrois 85 Sovraffollamento e condizioni igienico-sanitarie a Torino prima del 1846 87 pagina 1845-1848 - I progetti urbanistici di ampliamento della Capitale 90 Il piano di Vanchiglia - R. Patenti 12 settembre 1846 92 Il Piano per San Salvario - R. Patenti 7 agosto 1846 95 Il “Piano Regolatore di ampliamento della Città” del 1848 97 Il “Piano d’ingrandimento della Capitale” 1851-1852 ed i suoi collegamenti 106 con i provvedimenti urbanistici precedenti 10. Le riforme nella Pubblica Istruzione 110 “Scuole di Metodo” per la formazione dei Maestri elementari 112 Scuole femminili 116 Scuole serali per operai 116 Istruzione Tecnica Superiore e Università 118 11. Il Sistema Metrico Decimale - SMD 124 12. “La Generala” e la “R. Società pel patrocinio dei giovani liberati dal correzionale” 126 “La Generala - Correzionale agricolo per giovani discoli” - 1845 126 “R. Società pel patrocinio dei giovani liberati dalla casa di educazione correzionale” 128 13. Indagini sul “cretinismo negli Stati Sardi” e sulla Pellagra 129 “Cretinismo” 129 La Pellagra 132 14. Provvedimenti di Governo emessi dal Ministro Des Ambrois 134 Anno 1844 135 Anno 1845 136 Anno 1846 138 Anno 1847 140 Anno 1848 143 15. Considerazioni conclusive 145 Allegati 149 Tavole fuori testo 163 Sfogliando questo libro su Luigi Des Ambrois de Nevache, si capisce quanto il processo unitario nazionale sia stato un insieme articolato e complesso alla cui composizione felice – accanto alla retorica degli squilli di trombe e del tintinnar di spade insieme ai ritratti apologetici dei padri della Patria – abbia contribuito, nella realtà quotidiana di quei tempi, l’organizzazione di un nuovo Stato: il Regno d’Italia, frutto di un’idea unitaria che discendeva da un ideale, da un sogno caro a molti. Un’aspirazione però di due tinte diverse: da un lato l’idea repubblicana, che trovò il suo più alto momento nell’eroica e sfortunata Repubblica romana del 1849, dall’altro la monarchia sabauda che nel 1861 concretizzò l’opera. E furono tanti coloro i quali, seppur su sponde diverse, seppero superare le divisioni (anche senza mai cancellarle) per portare a compimento il fine ultimo, quello dell’Italia unita. Torino nel decennio di preparazione fu fulcro e coagulo dell’impegno di tanti “da più parti d’Italia giunti” per questo cammino irto di difficoltà, ma illuminato dalla speranza, figlia di un costante lavoro quotidiano. L’accurato volume di Levio Bottazzi, attivo componente della Consulta permanente dei consiglieri ed amministratori della Provincia di Torino, risulta proprio essere dettagliata testimonianza di un’epoca chiave del nostro Paese, letta attraverso la poliedrica attività di Luigi Des Ambrois de Nevache che fu, nel senso alto un uomo di Stato. Come ricorda la lapide posta a sua memoria nel 1875, un anno dopo la sua scomparsa, sotto i portici di Piazza Castello a due passi proprio dall’aula del Consiglio provinciale, Des Ambrois compì il suo cursus honorum come membro di quest’assemblea provinciale, ministro di Carlo Alberto, con cui collaborò alla stesura dello Statuto, infine come componente del primo ministero costituzionale, deputato al Parlamento nazionale e presidente del Senato. Per molti studiosi però il suo merito maggiore – e non a caso la lapide lo ricorda perfettamente – fu quello di proporre “la prima idea del traforo delle Alpi dal sovrano sapientemente accolta” . Un politico attento al mondo, si direbbe oggi, convinto che il progresso, così come la considerazione all’estero e il ruolo di una nazione dovesse passare necessariamente nella sua capacità di essere propositiva in fatti ed opere, agganciandosi al corso delle cose nel resto d’Europa per affrontare la sfida della modernità: e cioè collegamenti veloci per dare spinta ed impulso alle industrie nascenti, pensando anche a quelle che ad esempio in Piemonte si nutriva l’ambizione di veder sviluppare. Così accadde e in qualche modo poi la perdita di ruolo di capitale di Torino riuscì ad essere rimodellata una manciata di decenni dopo quando il Torinese divenne perno e fulcro tra i più importanti dell’industrializzazione nazionale. A uomini come Luigi Des Ambrois, al loro sguardo verso il futuro intriso di certezze arricchite di speranze, si deve in parte tutto questo e le pagine di Levio Bottazzi oltre all’interesse storico documentario che trasudano sono anche uno sprone per confidare nel futuro del nostro territorio. Sergio Bisacca Presidente Consiglio Provinciale Antonio Saitta Presidente della Provincia di Torino L’impegno della Consulta Permanente dei Consiglieri Provinciali è stato, fin dalla sua fondazione , nell’autunno del 2002, quello di promuovere e valorizzare le competenze e l’impegno prodotto, nel corso di quasi centosettanta anni di storia, dagli uomini e dalle donne che hanno rivestito l’incarico di Amministratori Provinciali, al di là delle diverse opinioni politiche e culturali. In un tempo in cui la Provincia si appresta a trasformarsi, in una confusione di provvedimenti spesso in contraddizione, nella Città Metropolitana (per la quale la riforma sembra voler mantenere gli stessi confini, quelli definiti 300 anni fa dal Trattato di Utrecht), questo impegno alla conservazione della memoria appare ancora più attuale: la presentazione del ruolo di Luigi Des Ambrois de Nevache nella sua poco conosciuta veste di Consigliere Provinciale, curata in questo volume dal Vice Presidente della Consulta Levio Bottazzi cui va la mia gratitudine, sincera e non formale, per l’impegno faticoso e puntuale, vuole essere il segno dell’attenzione per un aspetto fino ad ora trascurato del grande statista piemontese. Un ruolo in cui Des Ambrois, ancora una volta, mette in luce una singolare capacità di guardare con lungimiranza al futuro del territorio interpretando con grande intelligenza le esigenze di una Società in divenire, figlia di una trasformazione epocale, quella che, in pochi decenni, ha generato le pietre miliari della Storia d’Italia, dallo Statuto Albertino all’Unità Nazionale. L’augurio è quindi che i lettori vogliano apprezzare questo lavoro, la certezza invece è quella di avere riportato alla luce un pezzo della nostra storia. Marco Canavoso Presidente Consulta Permanente Consiglieri della Provincia di Torino Luigi Francesco Des Ambrois de Névache è ricordato dagli ‘addetti ai lavori’, principalmente storici e biografi, come un grande amministratore, ministro e uomo di Stato. Spiccavano in lui un profondo senso di giustizia, una cristallina onestà e nobili ideali politici, civili, religiosi, ai quali si affiancava una forte volontà congiunta a un’intelligenza laboriosa e lungimirante. Per queste ragioni è considerato uno dei principali attuatori della trasformazione