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R dell’Arma dei Carabinieri assegna 33 Anno LXVII lluglliio - settttembre 2020 La «Rassegna dell’Arma dei Carabinieri» è istituita per aggiornare la preparazione speci- fica dei suoi appartenenti offrendo loro argomenti originali sull’evoluzione del pensiero militare e delle discipline giuridiche, professionali e tecnico-scientifiche che più interessano il servizio d’Istituto. La collaborazione alla Rassegna dell’Arma è aperta a tutti. La Direzione è lieta di ricevere articoli o studi su argomenti di interesse, riservandosi il diritto di decidere la loro pubblicazione. Gli articoli di collaborazione diretta sono pubblicati sotto l’esclusiva responsabilità degli autori; le idee e le considerazioni sono personali, non hanno riferimento ad orientamenti uffi- ciali e non impegnano la Direzione della Rassegna. La Redazione si riserva il diritto di modificare il titolo e l’impostazione grafica degli articoli, secondo le proprie esigenze editoriali. La Rivista adotta un sistema di referaggio anonimo. La documentazione dell’esame valutativo degli scritti e l’elenco dei componenti del Comitato di Referaggio, sono conservati presso la Redazione. L’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), ha inserito negli Elenchi delle riviste Scientifiche la “Rassegna dell’Arma dei Carabinieri” includendola tra le riviste classificate in “Area scientifica 12” ovvero delle “Scienze giuridiche”. La presente pubblicazione aderisce e si conforma alle linee guida adottate dal Committee on Publication Ethics (COPE), http://publicationethics.org/resources/guidelines, a cui fa rin- vio il Regolamento ANVUR per la classificazione delle riviste nelle aree non bibliometriche. Il periodico è inserito nei database di alcuni siti web dedicati alla condivisione delle pub- blicazioni scientifiche [CINECA, DoGi Dottrina Giuridica, Catalogo Italiano dei Periodici ACNP, Scopus e WOS (Web of Science)]. La Rassegna è altresì presente in Academia.edu. È vietata la riproduzione anche parziale, senza autorizzazione, del contenuto della Rivista. COMITATO SCIENTIFICO Presidente Paola SEVERINO Componenti Paolo BARGIACCHI, Igor BARTSITS, Umberto BOCCHINO, Michel BOUDOT, Paolo BUSCO, Danilo CECCARELLI MOROLLI, Nando DALLA CHIESA, Andrea DE GUTTRY, Luca DE MARCHIS, Marco DE PAOLIS, Pasquale FIMIANI, Luigi FOFFANI, Oberdan FORLENZA, Maurizio FUMO, Marco GEMIGNANI, Virgilio ILARI, Massimiliano MASUCCI, Georg MEYR, Gian Piero Giuseppe MILANO, Gabriella PALMIERI, Giuseppe PIGNATONE, Franco ROBERTI, Antonio SABINO, Filippo SPIEZIA, Vito TENORE, Francesco VERMIGLIO. ORGANI DELLA RIVISTA Direttore responsabile: Generale di Divisione Claudio DOMIZI Redattore Capo: Colonnello Michele LIPPIELLO Redazione: Luogotenente CS Remo GONNELLA, Luogotenente Alessio RUMORI Brigadiere Capo Mario PASQUALE, Appuntato Scelto QS Lorenzo BUONO COMITATO EDITORIALE Silvia DE BLASIS, Andrea GIANNOTTI, Chiara PISTILLI, Clara SALPIETRO DAMIANO, Valentina VATTANI, Sirio ZOLEA COLLABORATORI ESTERNI Marta CAMPANELLI, Alfredo GIULIANELLI, Riccardo VOMMARO GENERALITÀ Direzione e Amministrazione Via Aurelia, 511 - 00165 Roma, tel. 06-66394680 - e-mail: [email protected] Grafica, Fotocomposizione e Impaginazione a cura della Redazione Fonti iconografiche Ministero della Difesa - Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri - Scuola Ufficiali Carabinieri Copertina a cura dell’incisore e bozzettista Maria Carmela Perrini Centro Filatelico dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato CARATTERISTICHE Periodico trimestrale a carattere tecnico-scientifico-professionale a cura della Scuola Ufficiali Carabinieri PROPRIETARIO ED EDITORE MINISTERO DELLA DIFESA Iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma al n. 305/2011 in data 27-X-2011 Diffuso attraverso la rete internet sul sito Istituzionale dal Service Provider “BT Italia” S.p.A. Via Tucidide, 56 - 20134 Milano www.carabinieri.it/editoria/rassegna-dell-arma/la-rassegna ISSN (on-line): 2533-3070 - ISSN (print): 0485-3997 ANVUR AGENZIA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA UNIVERSITARIO E DELLA RICERCA (AREA 12 - SCIENZE GIURIDICHE) Questo numero è arricchito da un Inserto dedicato al Vice Brigadiere MOVM Salvo D’Acquisto, luminoso esempio di Uomo e Carabiniere, in occasione del Centenario della sua nascita (1920 - 2020) EDITORIALE n importante riconosci- mento ci ha raggiunto nel Ucammino di crescita della nostra Rivista. L’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), al termine di un rigoroso processo valutativo, ha inserito la Rassegna dell’Arma dei Carabinieri negli Elenchi delle Riviste Scientifiche, includendola nell’Area 12, riservata alle Scienze giuridiche. Con questa importante attesta- zione la pubblicazione entra ufficial- mente, e a pieno titolo, nella comu- nità scientifica. Frutto di quanti, nel tempo, hanno saputo contribuire alla sua affermazio- ne: dai Direttori responsabili che mi hanno preceduto, ai Redattori capo e alla Redazione, ai componenti dei Comitati scientifico ed editoriale. Merito del profilo sempre più alto dei contenuti degli articoli e dell’auto- revolezza dei suoi autori. Sentiamo, quindi, ancor più doveroso spendere d’ora in poi ogni ulteriore energia per continuare a meritare il credito acquisito, valorizzando la vocazione della rivista quale luogo ideale e d’elezione per il confronto intellettuale, per il dialogo interdisciplinare e per lo studio dei fenomeni e delle dinamiche del nostro tempo. Nel solco dei valori istituzionali e in linea con le peculiari finalità formative e di studio, il periodico ha saputo adeguarsi costantemente all’evoluzione della dottrina militare e agli sviluppi delle discipline giuridiche e scientifiche, ancoran- dosi sempre di più al mondo accademico e sviluppando l’approfondimento soprattutto di quelle tematiche maggiormente orientate a favorire la preparazio- ne e l’aggiornamento professionale di quanti prestano servizio nei ranghi dell’Arma e che possano, nello stesso tempo, utilmente suscitare l’interesse di ogni lettore. 3 Ed è lungo queste direttrici che continueremo, con coerenza e tenacia, ad affrontare il nostro cammino. Questo numero della rivista si apre con la voce del professor Nando dalla Chiesa, verso il quale avvertiamo ben comprensibilmente un fortissimo e spe- ciale legame di affetto e di amicizia, e della dottoressa Ilaria Meli, con la prima parte di un lavoro di ricostruzione storica, che riguarda le origini delle nuove mafie a Roma, dal dopoguerra alla fine del secolo scorso, e degl’illeciti interessi coltivati dalle ben più note consorterie criminali. La Capitale ha da sempre rappresentato un luogo di naturale attrazione per le organizzazioni criminali, un ambiente complesso, snodo di possibile illecita canalizzazione di ingenti risorse economiche, ideale per tentare di sta- bilire legami e intese con funzionari infedeli operanti negli apparati statali decisionali. È nel periodo tra gli anni Settanta e Ottanta che tali sodalizi mafiosi hanno concentrato le loro attività criminali nell’Urbe, sfruttandone tutte le debolezze, attraverso reati predatori, le estorsioni e l’usura, il traffico di stupe- facenti, l’inquinamento degli appalti e il riciclaggio di denaro di dubbia prove- nienza, così da destabilizzare il mercato e soffocare la libera iniziativa impren- ditoriale. Si tratta di un’indagine storica sulle vicende romane sicuramente utile alla lettura e all’interpretazione dei fenomeni criminali che si sviluppano tra le pie- ghe dell’ipertrofia burocratica, al riparo dei grandi numeri, di una città dalle tante anime. L’argomento affrontato dall’avvocato Giulio Mancini ha, invece, natura squisitamente giuridica e riguarda l’accesso civico generalizzato dei cittadini ai dati in possesso della Pubblica Amministrazione. Nell’approfondire l’istituto, l’autore pone in evidenza il delicato equilibrio tra il diritto di accesso dei citta- dini a tali dati, coerente con i principi di pubblicità e di trasparenza, e l’esigenza di garantire il buon funzionamento dell’apparato istituzionale. In tale prospet- tiva, concentra l’attenzione su alcune specifiche limitazioni alla conoscenza di quelle informazioni, cosiddette protette, la cui divulgazione potrebbe recare nocumento alla sicurezza nazionale. Il lavoro successivo riguarda un tema portato alla ribalta da una recente sentenza della Corte Costituzionale, che ha fatto seguito alla pronuncia della Corte europea dei diritti dell’uomo in merito a quel regime particolare, che ha sollevato da più parti non poche perplessità, definito in dottrina ergastolo osta- tivo, volto ad inibire l’accesso ai benefici penitenziari per tutti quei condannati per reati di particolare gravità che non collaborino con la giustizia. 4 Un argomento che viene affrontato dal professor Giandomenico Salcuni e dal dottor Felice Piemontese nella duplice luce della giurisprudenza europea e di quella costituzionale nazionale e con particolare riferimento ai profili di possibile violazione delle finalità rieducative della pena affermate nella Carta costituzionale. I professori Adriano Schimmenti, Vincenzo Caretti e il dottor Gianluca Santoro, esaminano, invece, la delicata tematica della valutazione del rischio di recidiva criminale e delle forme di prevenzione discendenti dalla conseguente esigenza di tutela sociale. In particolare, nell’evidenziare che metodologie avan- zate consentono oggi di affrontare la problematica con sempre più ampi mar- gini di successo, descrivono diffusamente proprio uno dei più efficaci e affida- bili strumenti di analisi del rischio di recidiva