Gli Anni Di Craxi
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GLI ANNI DI CRAXI Democristiani, cattolici e Chiesa negli anni di Craxi a cura di Gennaro Acquaviva, Michele Marchi e Paolo Pombeni Marsilio © 2018 by Marsilio Editori® s.p.a. in Venezia Prima edizione: giugno 2018 ISBN 978-88-317-2942-0 www.marsilioeditori.it Realizzazione editoriale: passaggio a sud-est INDICE 9 Nota di Gennaro Acquaviva 13 Introduzione di Michele Marchi i cattolici, la dc, la politica, la riforma 21 La «questione cattolica» e la sfida socialista di Craxi di Paolo Pombeni 77 Chiesa, dc e politica nel post Concilio italiano di Guido Formigoni 107 Il progetto moroteo per la stabilizzazione dell’esperienza politica dei cattolici di Piero Craveri 123 L’annullamento del ruolo politico del cattolicesimo sociale. Ragioni e conseguenze di Gennaro Acquaviva dc e chiesa di fronte alla centralità craxiana 139 Un quadro d’insieme di Gennaro Acquaviva 155 La cei nell’epoca di Craxi di Alessandro Santagata 187 «Duello al centro»: Craxi versus De Mita di Giovanni Mario Ceci 247 dc, mondo cattolico e «Grande riforma» di Michele Marchi 5 indice 307 Craxi e i cattolici di sinistra (1978-1987) di Paolo Zanini 339 L’ultimo congresso (1989). La dc nella crisi della Repubblica di Paolo Acanfora documentazione 389 Nota introduttiva 391 L’azione dei padri gesuiti 393 La matrice culturale del craxismo di Italo Vaccarini 415 Sequestro della nave Achille Lauro e crisi del governo Craxi di Angelo Macchi 427 «Convenzione programmatica» del pci e «riformismo» del psi di Giuseppe De Rosa 441 La strategia dei gesuiti di Gianni Baget Bozzo 445 L’obiettivo dei gesuiti di Gianni Baget Bozzo 449 Il «caso Palermo» di Bartolomeo Sorge 469 «Per un socialismo liberale», la Conferenza del psi a Rimini di Giuseppe De Rosa 483 Il problema dell’unità politica dei cattolici di Giuseppe De Rosa 489 Le proposte dei cattolici democratici 491 L’artificioso mito craxiano di Beppe Tognon 497 Nove tesi per l’alternanza di Pietro Scoppola 503 Un pentapartito per l’alternanza di Stefano Ceccanti e Giorgio Tonini 511 La democrazia e l’alternanza di Daniele Cabras 517 Quanti partiti per i cattolici? di Pietro Scoppola 527 Gollismo all’italiana di Pietro Scoppola 6 indice 531 Quattro casi esemplari 533 Lo «scandalo» Scalzone-De Michelis (gennaio1985) 533 Un racconto veritiero di Gennaro Acquaviva 536 Un atto irresponsabile 537 Difendere lo Stato è una montatura? 539 Una vicenda che va chiarita 540 Dal Quirinale una conferma. Pertini ha scritto a Craxi di Giorgio Battistini 543 Craxi polemico con il Quirinale: «quella lettera era riservata» di Giorgio Battistini 545 Le regole del «buon governo» di Paolo Cabras 547 Dove è la «fabbrica dei casi» di Marcello Gilmozzi 549 Che cosa succede fra Craxi e Pertini di Eugenio Scalfari 553 Sull’ora di religione (ottobre 1987) 553 Breve cronaca di una tragedia mancata di Gennaro Acquaviva 555 Intervento di Achille Occhetto alla Camera dei Deputati 559 Intervento di Gennaro Acquaviva al Senato della Repubblica 565 Il rapporto dei socialisti con Comunione e Liberazione (1988-1990) 565 Gli abbracci di Rimini di Simonetta Pagnotti 568 I ciellini tra garofano e scudo crociato di Gianluigi Da Rold 571 Non è una manovra tattica 573 Un amore che non può durare 574 Il voto cattolico in libera uscita di Lucio Colletti 576 Chi sono i veri nemici di cl e del garofano di Augusto Del Noce 579 Il psi ribalta la scala dei valori nella vecchia cultura della sinistra di Gennaro Acquaviva 582 Un cattolico alla corte di Craxi 586 Ma il psi non è ancora quello di Acquaviva di Giuseppe De Rosa 589 Marco Biagi di fronte alla Conferenza episcopale (gennaio 2002) 589 Il riformista fra i Dottori di Gennaro Acquaviva 597 La dottrina immaginaria di Marco Biagi 7 indice appendice 603 I rapporti Stato-Chiesa. Risoluzione della Direzione del Partito Socialista Italiano approvata il 6 agosto 1987 609 Gli autori 8 gennaro acquaviva NOTA Concludiamo con questo decimo volume la ricerca storico-critica dedicata a «Gli anni di Craxi», che impostammo nell’autunno del 2000 poco dopo la morte in esilio del suo maggiore protagonista e che abbiamo proseguito con continuità lungo questi diciotto anni di proficuo lavoro1. La spinta che ci mosse fin dall’inizio, discutendone in particolare con Luciano Cafagna e Luigi Covatta, nasceva da un’esigenza che sentivamo irresistibile dentro di noi, quasi un “moto dell’anima” che ci interpellava con particolare forza. Volevamo che la storia del psi di Craxi fosse leggibile, da tutti, nella sua verità e reale fattualità. Voleva- mo che le passioni e le volontà, le intelligenze e la cultura, la grandez- za e il coraggio, i guai, gli errori, le miserie che allora, e per quasi due decenni, avevamo visto in azione dinnanzi ai nostri occhi, non fossero solo banalizzate, imbarbarite, immiserite e poi proclamate da quella che era la “vulgata” prevalente: una storia tanto spesso raccontata da moralisti da un tanto al chilo e non raramente propagandata da furbi che intendevano così provare ad allontanarsi dalle loro perso- nali vergogne. Volevamo, al contrario, che questa storia fosse portata 1 La politica estera italiana negli anni ottanta, Venezia, Marsilio, 2007; La politica econo- mica italiana negli anni ottanta, Venezia, Marsilio, 2005; La grande riforma del Concordato, Venezia, Marsilio, 2006; Moro-Craxi. Fermezza e trattativa trenta anni dopo, Venezia, Marsilio, 2009; La «Grande Riforma» di Craxi, Venezia, Marsilio, 2010; Socialisti e comunisti negli anni di Craxi, Venezia, Marsilio, 2011; Il Crollo. Il PSI nella crisi della prima Repubblica, Venezia, Marsilio, 2012; Decisione e processo politico. La lezione del governo Craxi (1983-1987), Venezia, Marsilio, 2014; I primi trent’anni del Concordato Craxi-Casaroli (1984-2014), Venezia, Marsilio, 2016. 9 gennaro acquaviva alla luce per quello che essa era realmente stata: nel bene e nel male, nei successi e nelle sconfitte, nella preveggenza e nell’arretramento, nell’azione dei singoli, magari troppo egoisti ed egocentrici, come in quella di un’intera comunità politica di uomini liberi. La verità è l’unica cura che può essere applicabile positivamente alle malattie di un popolo. Questa era la convinzione che allora ci spin- se ad agire; ed essa, ripeto, era così pressante che, inoltrandoci viepiù nella ricerca sugli “anni di Craxi” – e quindi anche noi maturati e resi più liberi – siamo riusciti infine a costruire e intestarci l’unica “con- fessione collettiva” a tutt’oggi seriamente raccontata da parte dei tanti protagonisti usciti sconfitti di quella che fu la “Repubblica dei partiti”. Vorrei aggiungere che nell’avviare questo lungo percorso fummo aiutati, fin dall’inizio, dal consiglio pieno di saggezza che ci conse- gnò un nostro caro compagno che non c’è più, un illustre membro dell’Accademia degli storici che curò con noi il primo volume della collana, che volemmo non a caso dedicata alla politica estera di Craxi. Allora, era il lontano gennaio del 2002, Ennio di Nolfo nell’affiancar- ci e sostenerci nel lavoro di quella ricerca, che era durata quasi due anni, volle appunto insistere su questa semplice verità dicendoci: «impegniamoci in uno sforzo comune per sostituire la storiografia all’agiografia, alla nostalgia ma anche alla polemica sterile ed aprio- ristica». È quanto abbiamo cercato di fare, ritengo seriamente e con buona coerenza, consegnando alla comunità degli storici una mole di materiale che, ne siamo certi, potrà aiutarli costruttivamente nel comporre il lavoro necessario alla ricostruzione veritiera di quegli anni decisivi per i destini della Repubblica. Una parola su questo ultimo prodotto del nostro lavoro comune. Era inevitabile, a guardar bene, che le fasi conclusive della ricerca fossero indirizzate allo scavo del complesso rapporto tra i socialisti, rinnovati dall’azione di Craxi, e la presenza decisiva nella “Repub- blica dei partiti” dei cattolici, della dc ma anche degli influentissimi responsabili della Chiesa cattolica. Spesso ci dimentichiamo, noi po- liticanti, che le prime esperienze del cattolicesimo social-politico in Italia e l’avvio parallelo e contemporaneo del movimento socialista insistono su di un territorio e si appellano a degli uomini, occupa- no uno spazio sociale e producono una cultura che è molto spesso simile, se non addirittura sovrapponibile. Eppure, partendo da quei lontani decenni di fine Ottocento, se escludiamo la ridotta parentesi preparatoria al primo “centrosinistra”, è solo negli “anni di Craxi”, cioè tra il 1976 e il 1992, che questi due soggetti storici della nazione 10 nota italiana iniziano a guardarsi seriamente e nel profondo, a confrontar- si con attenzione e coscienza, ad approfondire le ragioni della loro diversità come delle possibili convergenze. L’andare della storia col- locò questa esperienza ben dentro la stagione in cui giungeva ormai a scadenza il tempo della crisi finale del nostro sistema rappresenta- tivo, nato dalla guerra fredda e anche per questa ragione dominato dalla dc; una stagione ingarbugliata e difficile da gestire, parecchio complicata, che però, forse, poteva ancora essere di segno positivo per la politica italiana. Essa non poté trovare sbocchi praticabili, si imbarbarì rapidamente, evocando e proponendo assai più ombre peccaminose e spesso grettamente egoistiche che dialogo, spazi di corresponsabilizzazione, reciproco arricchimento e visioni di lungo respiro, da parte delle tante forze sane allora ancora in campo, pre- parando, forse, possibili soluzioni compatibili con la gravità della crisi. Sono questi gli snodi a cui tenta di rispondere la ricerca contenu- ta nel volume. Esso, come per i nove precedenti, viene consegnato innanzitutto alla lettura critica degli storici di professione, con l’au- spicio che possa essere stimolo positivo al loro approfondimento e alla prosecuzione della ricerca. Ma è naturalmente dedicato anche ai tanti appassionati della politica, come noi, che non hanno ancora dimenticato che praticare e impegnarsi nella politica, cercare da cit- tadini il bene comune è una fondamentale virtù civica ma anche la prima opera di carità per un cristiano.