Editoriale

Un voto utile

Sono ormai molti anni che guido questa Mario Salvetti di straordinaria realtà editoriale che è il Ba - [email protected] co, che proprio in questi giorni diventa maggiorenne. Straordinaria nel senso di unica, in quanto nata e vissuta come attività di solo volontariato, portata avanti da più di cinquanta persone, dai quattordici agli ottant’anni, che vi dedicano quotidianamen - te qualità e intelligenza, senza sacrificare lavoro, studio e affetti ma sapendo conciliare tutto in un impegno importante e responsabile. Il risultato lo avete tra le mani, con que - sta rivista più ricca ad ogni uscita. Alla quale si aggiungono un aggiornatissimo sito inter - net, che viene letto in tutta la provincia, e seguitissimi canali Facebook, Twitter, Insta - gram, Google+, YouTube e Telegram. Il privilegio, grande, di dirigere questo piccolo ma robusto gruppo editoriale è anche quello di godere di un prezioso osservatorio dal qua - le monitorare, dall’interno, le dinamiche e le direttrici della vita pubblica locale. In questi diciotto anni di Baco abbiamo visto profondamente modificarsi il tessuto sociale del nostro Comune, e ne abbiamo scritto tante volte. I nostri paesi, soprattutto Lugagnano , ma in parte anche Palazzolo, San Giorgio in Salici e Sona, hanno visto progressiva - mente modificarsi la loro natura di piccole comunità rurali dotate di una forte identità specifica. Un fenomeno generato da fattori demografici e sociali, ad esempio per i tan - ti nuovi residenti che a Sona vi dormono solo e per l’aumento della presenza di stranieri (abbiamo superato il 10% della popolazione), e da fattori di sistema, per la pesante cri - si che ha colpito anche il nostro territorio e per il mutare di tanti assetti economici a li - vello provinciale. Eppure, a fronte di questi indicatori oggettivi che sembrano orientanti in una sola direzione, quella di una comunità che, da realtà di paese, si sta trasforman - do in un’alienante periferia lunga di Verona, molti altri indicatori ci mostrano una dire - zione opposta. Sono cresciute, infatti, in questi ultimi anni le iniziative includenti. Inizia - tive che, sorprendentemente in quanto contro corrente, stanno funzionando. E quindi stiamo registrando il riaccendersi di fiammelle di comunità vera anche fuori dai contesti tradizionali (e benemeriti) quali rimangono le nostre preziose parrocchie e gruppi solidi come, ad esempio, gli Alpini, l’AVIS e le associazioni sportive. Fiammelle che vedono concretizzarsi tante, tantissime, micro iniziative di quartiere, progetti sociali rivolti alle fasce tradizionalmente fragili della nostra popolazione, collaborazioni trasversali tra associazioni, forme di solidarietà diffusa. Porte che sembrano aprirsi. Una società, quella sonese, in trasformazione ma in direzione parzialmente opposta rispetto alle spinte individualistiche che registriamo appena alziamo lo sguardo verso fenomeni na - zionali. Significa che tutto va bene? Certo che no, anzi. C’è tantissimo da fare e da mi - gliorare. Tantissimo. Ma sarebbe miope non registrare quanto di positivo è, invece, evi - dente se si osserva la nostra realtà nella sua interezza. Un quadro d’insieme che porta, inevitabilmente, alla considerazione che la grande sfida sulla tenuta della nostra comu - nità, prima che su quello infrastrutturale, si gioca proprio sul piano sociale . E qui arrivia - mo al voto dei prossimi giorni. Tutti noi cittadini del Comune di Sona siamo chiamati il 10 giugno alle urne per scegliere la nuova Amministrazione ed il nuovo Sindaco, ne par - liamo molto all’interno di questo numero del Baco. Come votare? Come Baco l’unico consiglio che ci sentiamo di dare è quello che il voto di ciascuno di noi sia un voto utile. Non abbiamo bisogno di slogan e di grandi proclami, non abbiamo bisogno di bandiere e di capibastone. Non è a Sona che si determina la politica nazionale ed internazionale. Abbiamo bisogno di un’Amministrazione con i piedi e gli occhi ben saldi sul territorio, che sappia cosa fare e come farlo. Perché questa ancora gracile (ri)nascita della nostra comunità va accompagnata e favorita. Un voto utile. Sona al voto per il nuovo Sindaco SONA AL VOTO

Tre candidati Sindaci e sette liste corrono per Sona

La campagna elettorale che ci sta portando tra te da mille polemiche, volantino rifatto (senza For - pochi giorni al voto per la scelta del nuovo Sinda - za Italia e senza Fratelli d’Italia ) e nuova serata co e del nuovo Consiglio comunale è partita in convocata per il 27 aprile. In quella sede la Lega, maniera molto sonnacchiosa, per incendiarsi solo supportata da Indipendenza Veneta, dalla lista Da sinistra, nelle ultime settimane. Il primo candidato Sindaco civica (veronese) Verona domani e dalla lista ci - Gianluigi Mazzi, a rompere il ghiaccio, ancora lo scorso dicembre, vica Progetto Comune, ha indicato come candi - era stato Maurizio Moletta , ex Consigliere di mi - dato alla poltrona di primo cittadino il Consigliere Flavio Bono - noranza di lista Tosi, passato poi lo scorso aprile di minoranza Flavio Bonometti , già Sindaco a So - metti e Mauri - al Gruppo Misto, con due liste civiche di appog - na dal 2003 al 2008. Una candidatura, la sua, di zio Moletta. gio. È toccato successivamente al Sindaco uscen - cui in effetti si parlava ormai da mesi. Altri fuochi te Gianluigi Mazzi lanciare la propria candidatura d’artificio, dopo quelli nel centrodestra, si sono con una conferenza stampa tenutasi il 16 gen - successivamente registrati nel campo del centro naio. Mazzi si ripresenta con le sue tre liste civi - sinistra. Ad inizio maggio abbiamo, infatti, ricevu - che “PerSona al to un comunicato ufficiale dal Segretario del PD centro”, “Valore di Sona Giovanni Forlin , con il quale i Democratici famiglia” e “Giova - esprimevano la volontà di presentarsi nella forma ni per Sona”. La della lista civica, con il nome di “Impegno Comu - campagna eletto - ne” (nome curiosamente molto simile a quello rale per il centro della lista “Progetto Comune” di Bonometti), in destra sonese è appoggio al Candidato Sindaco Maurizio Molet - partita, invece, già ta. Dopo tre giorni arriva in redazione un nuovo servita con una po - comunicato ufficiale, stavolta di Maurizio Molet - lemica. Infatti, alla ta , che sorprendentemente annuncia il divorzio pubblicazione di dalla lista “Impegno Comune” – dopo un matrimo - un volantino della nio a questo punto mai nato - a causa del suo evi - Lega di Sona per dente riferimento ad un partito nazionale, il PD . promuovere la se - Anche qui coda di polemiche, con una nuova repli - Questo Numero rata di presentazio - ca del PD di Sona, che certo non ha preso bene il ne del candidato passo indietro di Moletta. “Dopo mesi estenuanti Sindaco hanno fat - per costruire una proposta elettorale autonoma e Il 96° numero de Il Baco da Seta è stato stampato in 2500 copie. to immediata repli - credibile – spiega Forlin - alla fine abbiamo accol - Chiuso in tipografia il 17 maggio 2017 ca le dichiarazioni to l’insistente proposta di Moletta di appoggiare, Stampa Ecologica di Davide Bendi - con una lista civica, la sua candidatura. Sabato 5 Pubblicazione realizzata impiegando carta nelli, Sindaco di maggio invece abbiamo ricevuto una mail infor - Fedrigoni Freelife, con marchio europeo di qualità Garda e Parlamen - male nella quale Moletta ci scriveva che non era ecologica Ecolabel - Rif. nr. IT/011/04 e tare di Forza Italia, più disponibile ad onorare l’accordo. Ieri 7 mag - certificata FSC Mixed Sources COC-000010 indicato in quel vo - gio, un testo a firma del candidato Sindaco Molet - lantino come pre - ta, francamente penoso, poneva fine alla allean - sente all’appunta - za”. E anche qui stracci che volano. Ma torniamo Il Prossimo Numero mento. Bendinelli, alla cronaca. Sabato 12 maggio è scaduto il ter - rivolgendosi al Ba - mine ultimo per la presentazione delle liste , e il Il prossimo numero del Baco sarà in edicola da co, ha spiegato di quadro è diventato finalmente ufficiale e definiti - sabato 4 agosto 2018 non essere stato vo. Gli elettori sonesi troveranno sulla scheda elet - invitato a quella se - torale a contendersi il governo di Sona tre candi - rata, alla quale co - dati Sindaci, Mazzi, Bonometti e Moletta, e sette munque non sa - liste a loro collegate. Rimangono sorprendente - Notizie Ogni Giorno rebbe andato in mente fuori dalla partita sia il Partito Democrati - quanto il suo ap - co (scelta partorita definitivamente dopo quanto Seguite ogni giorno le notizie aggiornate su poggio va, invece, successo con Moletta) e il Movimento 5 Stelle, Lugagnano, Palazzolo, San Giorgio e Sona al Sindaco uscen - che invece mai in questi mesi ha dato l’idea di vo - su www.ilbacodaseta.org e sulle nostre pagine te Gianluigi Mazzi . lersi impegnare per questo appuntamento eletto - Facebook, Twitter, Google+, YouTube Instagram ed Dichiarazioni segui - rale amministrativo. I tre schieramenti che si candidano a governare Sona

Persona al Centro Gianluigi Mazzi Sindaco

Candidato Valore Famiglia Sindaco Movimento Civico Gianluigi Mazzi

Giovani per Sona Gianluigi Mazzi Sindaco

Lega Salvini Liga Veneta Candidato Sindaco Flavio Progetto Comune Bonometti Bonometti

Noi per Sona Moletta Sindaco Candidato Sindaco Maurizio Testa e cuore per Sona Moletta Moletta Sindaco

5 S O N A A L V O T O

Uno studio definisce il profilo del “buon Sindaco”. Vale anche per il Comune di Sona?

pubbliche mi - di Gianmaria Busatta gliori. Si può [email protected] affermare che il capitale so - ciale in un Co - Uno studio statistico curato dal Birkbeck College mune gioca dell’Università di Londra ha approfondito il ruolo un ruolo fondamentale in vista delle elezioni am - del capitale sociale di un Comune in vista delle ministrative: la conferma o meno di un Sindaco elezioni amministrative. Per capitale sociale s’in - uscente per il successivo mandato dipende, ap - tende quell’insieme di relazioni fiduciarie tra i punto, dal voto dei cittadini, che riconoscono e concittadini all’interno di una comunità in grado premiano i bravi Sindaci per il capitale sociale ap - di determinare lo sviluppo eco - portato alla comunità. Il principale indicatore di Un “buon Sindaco” non è chi nomico di lungo periodo, identi - buona politica non consiste tanto nel completa - ficandosi nella causa di miglio - mento del programma condiviso, ma nella com - predilige le spese correnti, ramento del funzionamento de - posizione di spese e tasse: secondo la letteratu - ma chi effettua investimenti gli organi politici. Pertanto, un ra, un “buon Sindaco” non è chi predilige le spe - in capitale fisso territorio con un elevato capita - se correnti, ma chi effettua investimenti in capita - le sociale rende le politiche le fisso. Le spese per investimento, infatti, non

possono prescindere da un’attenta programma - zione e si realizzano nel lungo termine; le spese correnti, invece, possono avere una funzione stra - tegica, in quanto, se sfruttate durante l’ultimo an - no di mandato, hanno lo scopo di attirare il con - senso dell’elettorato verso l’Amministrazione uscente. L’analisi dell’Università di Londra, per - tanto, esclude le spese sostenute durante l’ulti - mo anno di mandato e si focalizza su tutti quegli elementi che compongono la spesa dei Comuni: trasferimenti dallo Stato centrale o da fondi euro - pei, la dimensione dell’ente, le entrate fiscali e tutte quelle caratteristiche che riflettono la “quali - tà” di un Sindaco (come, ad esempio, la profes - sione e il grado di formazione). L’approccio dell’a - nalisi non produce distorsioni nei risultati derivan - ti soprattutto dalle differenze socio-economiche persona di tut - tra tutti i Comuni d’Italia, in particolare tra Nord e ti quei compor - Sul nostro sito i Centro-Sud. La misura di capitale sociale è cal - tamenti ed ini - colata a livello provinciale mediante la percentua - ziative locali programmi dei tre le di affluenza alle elezioni pubbliche, il numero che i cittadini candidati Sindaci di associazioni di volontariato e il livello di cultura assumono e manifestato sul territorio in termini di libri pubbli - realizzano al fi - Sul nostro sito internet www.ilbacodaseta.org cati e acquistati in ogni provincia. Pur registrando ne di un be - potete leggere e scaricare i programmi elet - alcune differenze all’interno delle stesse Regioni, nessere collet - torali ufficiali e completi dei tre candidati Sin - il divario Nord-Sud è evidente, a causa della non tivo, non indivi - daci Gianluigi Mazzi, Flavio Bonometti e Mauri - costante efficienza delle politiche locali sul territo - duale. La dis - zio Moletta. rio italiano. I risultati dello studio indicano che nei parità econo - Comuni con un elevato capitale sociale la proba - mica tra le va - bilità di essere rieletti incrementa del 54%. Non rie Regioni italiane parte quindi dall’amministra - vi sono significative differenze per i Comuni con zione dei piccoli Comuni e dalla qualità dei politici una diversa dimensione né per i quali non si ap - locali. L’augurio da parte della redazione del Baco plica il patto di stabilità interno. Un buon Sindaco al futuro Sindaco di Sona è quello di aumentare e è colui che sa aumentare il livello di capitale so - migliorare le relazioni sociali con la cittadinanza ciale di un Comune, che, senza essere necessa - attraverso presupposti solidi ed in una prospettiva riamente onnipresente, è promotore in prima di lungo termine.

Al voto domenica 10 giugno

Ecco come si vota (e attenzione alle preferenze di genere)

Poiché il Comune di Sona conta oltre 17630 abitanti, il sistema di elezione del candidato Sindaco è differente rispetto ai Comuni con un numero di residenti inferio - re a 15 mila. Il prossimo 10 giugno ci trove - remo davanti una scheda elettorale con i nomi dei candidati Sindaci. Accanto al no - me di ogni candidato primo cittadino posso - no esserci i simboli di più liste che lo ap - poggiano. Gli elettori possono esprimere due scelte: una per il Sindaco e una per la lista dei Consiglieri. Il cittadino ha la facoltà di decidere di non esprimere una preferen - za ad alcuna lista, limitandosi ad attribuire un suffragio in favore di uno dei candidati Sindaci: in questo caso non sarà conteggia - to alcun voto alle liste. Se, al contrario, l'e - lettore opta per una delle liste senza trac - ciare un segno sul nome di alcun candidato Sindaco, il voto si estende al candidato Sindaco collegato al - Il seggio 10 di Lugagnano in occasione delle elezioni politi - la lista prescelta. Vicino al simbolo di ogni lista si trova, infi - che che si sono tenute lo scorso 4 marzo. ne, lo spazio per indicare eventualmente al massimo due preferenze. Come per gli enti tra 5mila e 15mila abitanti, se si indicano due preferenze devono essere di genere diverso maggioranza e si aggiudicheranno il 60% dei seggi. I seggi (un uomo ed una donna). Nei Comuni con più di 15 mila rimanenti vengono attribuiti in modo proporzionale a tutte le abitanti vi è la possibilità di effettuare anche il voto disgiun - altre liste che abbiano superato il 3%. Per effetto del voto to , quindi votare sia per un candidato Sindaco mediante un disgiunto si può anche verificare il caso della cosiddetta segno sul nome, sia per una lista collegata ad un candidato “anatra zoppa”: un candidato eletto Sindaco ma senza diverso. Il senso di questo meccanismo sta nel costringere i maggioranza in Consiglio comunale. Se nessun candidato partiti ad accordarsi sul nome di un candidato di valore in raggiunge il 50% + 1 dei consensi, si procede al ballottag - grado di strappare consensi anche agli schieramenti avver - gio tra i due più votati nella seconda domenica successiva sari. A Sona e nei Comuni con più di 15 mila abitanti verrà (nel nostro caso domenica 24 giugno). Tra il primo e secon - eletto Sindaco il candidato che avrà ottenuto la maggioran - do turno è possibile stringere alleanze (i cosiddetti apparen - za assoluta (50% + 1 dei voti). Inoltre, se le liste collegate tamenti) con chi è escluso dal ballottaggio. In fase di ballot - avranno superato il 40% delle preferenze (senza che altre taggio gli elettori possono scegliere soltanto il candidato liste abbiano superato il 50%), allora otterranno il premio di Sindaco; non sono ammessi voti alle liste. 7 novedomandenove Il Candidato Sindaco Mazzi: “Dare continuità a quanto fatto”

nostro territorio? Riduzione ed eliminazione del traffico di attraver - samento nei centri abitati; aumento delle piste ci - clabili e manutenzione/allargamento dei marcia - piedi. Asfalti nuovi gestiti con una continuità ope - rativa; segnaletica orizzontale e verticale puntua - le e funzionale. Maggior collaborazione dei resi - denti. Tasse e servizi: è possibile aumentare la qualità e/o il numero di servizi al cittadino? Se sì, co - me? Sulle tasse statali o regionali poco si può fare, non è una decisione su cui possiamo intervenire: è importante operare affinché le tasse vengano pagate da tutti e chi ha difficoltà possa essere aiutato. Sui tributi locali, in particolar modo sui ri - fiuti, possiamo proseguire la splendida avventura già iniziata di chi più ricicla meno paga! Spending review: è possibile ridurre i costi della macchina amministrativa? Se sì, come? Sona ha già avuto in questi cinque anni una forte ottimizzazione e dei tagli importanti. Abbiamo ri - dotto il personale ma sotto un certo numero ri - schiamo di far venire meno i servizi. Qualche eco - Candidato Sindaco Mazzi, si pre - nomia si può ancora fare, soprattutto con il con - senti ai nostri lettori. tributo dei cittadini nelle forme di volontariato e Gianluigi Mazzi, classe 1968 e nato collaborazione nella gestione della cosa pubblica. a Bussolengo. Abito a Lugagnano, ho Sociale: come aiutare le fasce più deboli del no - studiato nell’ambito della comunica - stro Comune? zione e per oltre un decennio ho fat - Innanzitutto rivolgendosi al Comune; ci sono casi to il docente presso la Scuola Grafi - sul territorio che si vergognano a chiedere un aiu - ca San Zeno. Dopo diverse esperien - to. Abbiamo una struttura fatta da assistenti so - ze manageriali ho iniziato un proget - ciali molto brave e possiamo aiutare chi ne ha bi - to imprenditoriale nel 2009, nella lo - sogno. Non serve per le fasce deboli la carità: gistica. Sono stato il Sindaco di Sona serve un lavoro, l’assistenza, il supporto, la colla - nell’ultimo quinquennio. borazione, la presenza. Nella foto della Interventi: quali saranno le vostre tre priorità Campagna elettorale: qual è stato il vostro bud - pagina seguen - nei primi 100 giorni di amministrazione? get? te la presenta - In 100 giorni si fa poco! Se potrò continuare Ci siamo posti come obiettivo di autofinanziarci e zione della can - quanto già iniziato, sicuramente tra le mie priorità di conseguenza ogni candidato darà un proprio didatura di ci sarà la conclusione dell’iter del PAT con gli ac - contributo. Ai giovani non abbiamo chiesto nulla, Gianluigi Mazzi cordi perequativi e relativi lavori, la gestione in af - ci aiuta chi ha un lavoro e qualche capello bianco a Palazzolo. fiancamento dei cittadini per gli espropri e la sor - in più. Non possiamo buttare i soldi ma allo stes - veglianza dei lavori della TAV, gli espropri per il Ci - so tempo serve promuovere il nostro progetto vi - mitero di Sona e il completamento della nuova sto che non abbiamo partiti che ci finanziano. Si - Scuola Silvio Pellico. curamente non spenderemo più di 4.000 euro. Sicurezza: quali politiche per il nostro territo - Appello finale: perché gli elettori dovrebbero vo - rio? tarvi? Investire sulle risorse e sulle attrezzature della Perché ci conoscono e sanno come amministria - polizia locale, maggior relazione e sinergia con le mo. Conoscono dopo cinque anni il sindaco Mazzi diverse forze dell’ordine, rafforzamento del Con - e possono contare su una persona onesta, che trollo di Vicinato, realizzazione di eventi per la co - vuole proseguire e crescere insieme alla cittadi - municazione ai cittadini sulle miglior pratiche da nanza. C’è ancora molto da fare e c’è la possibili - applicare, telecamere di controllo nei varchi di in - tà, dopo tantissimi anni, di avere un doppio man - gresso. dato: così si può dare continuità e velocità negli Viabilità e strade: come rendere più vivibile il interventi futuri. 8 Le liste che appoggiano il candidato Sindaco Mazzi

I Candidati

Tutti i candidati delle liste che appoggiano Mazzi PerSona al Centro 6. Pinotti Meri 7. Di Cicco Adamo 1. Bianco Gianmichele 8. Stevanoni Laura 2. Dalla Valentina Gianfranco 9. Hueller Claudio 3. Merzi Roberto 10. Catalano Elena 4. Busatta Corrado 11. Danese Matteo 5. Forante Luigi 12. Mannino Melinda 6. Bellotti Paolo 13. Molisani Mario 7. Bonetti Tatiana 14. Romagnoli Michela 8. Castioni Lara 15. La Grua Antonio 9. Gambini Arianna 16. Caprini Fabio 10. Nastasio Patrizia 11. Bertolazzi Ilenia Giovani Per Sona 12. Boron Luciana 13. Cimichella Monia 1. Ambrosi Giordano 14. Crea Giuseppe 2. Benedetti Matteo 15. Rigo Katia 3. Bonetti Agnese 16. Vicentini Orietta 4. Caliari Giovanni 5. Costa Silvia Valore Famiglia 6. Frinzi Elia 7. Leoni Mattia 1. Caltagirone Simone 8. Olioso Martino 2. Pomini Mattia 9. Recchia Davide 3. Etrari Lucia 10. Zancanaro Valentina 4. Dal Forno Antonella 11. Zoccatelli Beatrice 5. Tumicelli Elena novedomandenove Il Candidato Sindaco Bonometti: “Prima i cittadini di Sona”

sto servizio è unico nel panorama regionale e na - zionale. Sicurezza: quali politiche per il nostro territo - rio? Proponiamo la creazione in tempi brevi di un ser - vizio di Vigilanza composto da Guardie Giurate, che, previo adeguato corso di formazione presso le forze dell’ordine, ed in collaborazione con la nostra Polizia Municipale, effettueranno pattuglia - mento (soprattutto nelle ore notturne) delle quat - tro frazioni del Comune di Sona. Viabilità e strade: come rendere più vivibile il nostro territorio? Implementazione di nuovi parcheggi e di percorsi pedonali-ciclabili che passino attraverso le aree verdi. Completamento dei marciapiedi nelle zone residenziali e quindi nuovo arredo urbano. Riqua - lificazione delle piazze. Miglioramento illuminazio - ne. Riattivare telecamere in centro. Tasse e servizi: è possibile aumentare la qualità e/o il numero di servizi al cittadino? Se sì, co - me? Abbassamento delle imposte Comunali ai minimi consentiti. Durante la scorsa Amministrazione Bo - nometti la tassazione comunale è passata da ol - tre il 60% al 41%. Da sottolineare che non è stato tolto alcun servizio; anzi gli stessi sono stati im - plementati e migliorati. Spending review: è possibile ridurre i costi della macchina amministrativa? Se sì, come? Non si possono ulteriormente comprimere i costi della macchina amministrativa, per il semplice fatto che il personale amministrativo è appena sufficiente. Da ricordare che ha dato e dà sempre il massimo. Sicuramente toglieremo il costo de “il Candidato Sindaco Bonometti, si portavoce”, costo complessivo 7.200,00 € negli presenti ai nostri lettori. ultimi due anni. Flavio Bonometti, nato a Sona il 19 Sociale: come aiutare le fasce più deboli del no - novembre 1956, residente a Luga - stro Comune? gnano. Diploma di scuola media su - Buoni per i farmaci a pagamento a favore degli ul - periore, un figlio Michele. Già Sinda - tra 65anni che sono sotto una certa fascia di red - co di Sona nel quinquennio 2003- dito. Revisione dei criteri di assistenza sociale 2008. per le persone deboli e in difficoltà, dando la pre - Interventi: quali saranno le vostre cedenza ai cittadini di Sona. Stretta collaborazio - tre priorità nei primi 100 giorni di ne con le Associazioni di Volontari e “No Profit” amministrazione? così numerose nel nostro Comune. Nella foto della No campi nomadi. Ripristino servizi sociali: gratui - Campagna elettorale: qual è stato il vostro bud - pagina seguen - tà testi unici triennali per tutti i ragazzi delle scuo - get? te la presenta - le medie, ripristino delle convenzioni per il prelie - Poche migliaia di euro. zione della can - vo di analisi domiciliari gratuite con invio del re - Appello finale: perché gli elettori dovrebbero vo - didatura di Fla - ferto a domicilio (già realizzato con l’ex ULSS22), tarvi? vio Bonometti a prelievi domiciliari gratuiti per ultra 65 anni. Ripri - I nostri slogan sono “Prima i cittadini di Sona!”, San Giorgio in stino del servizio “Auto del comune al tuo Servi - “Cambiare si può… Anzi si deve! …Basta il Tuo Vo - zio” per accompagnare gli anziani e le fasce de - to!”, “Prima i cittadini di Sona ed il loro diritto alla Salici. boli della popolazione dal proprio domicilio alle sicurezza!” e “Prima i cittadini di Sona ed il loro strutture sanitarie della provincia e ritorno. Que - diritto a servizi migliori!”. 10 Le liste che appoggiano il candidato Sindaco Bonometti

I Candidati

Tutti i candidati delle liste che appoggiano Bonometti Lega Salvini – Liga Veneta Progetto Comune

1. Pesce Edgardo 1. Bellè Gaetano 2. Abidiaj Robert 2. Scandola Fernando 3. Bar Mariana 3. Boscaini Marco 4. Barbazza Roberto 4. Pastore Michele 5. Begnini Irene 5. Castelli Giulia 6. Dalla Pellegrina Alberto 6. Varotti Elia 7. Di Stefano Gaspare 7. Ferrari Nicolò 8. Furri Gianluigi 8. Sette Gianluigi 9. Gatti Luca 9. Scattolin Federica 10. Ghini Vanna 10. Michele 11. Giacomelli Giancarlo 11. Grigoli Daniela 12. Napoletani Federico 12. Bastiani Francesco 13. Piubello Massimo 13. Zamperini Valentina 14. Tortella Antonella 14. Bovo Marina 15. Venturelli Tania 15. Maccacaro Flavio 16. Fugatti Paola novedomandenove Il Candidato Sindaco Moletta: “Un nuovo legame con i cittadini”

forze di Polizia presenti sul territorio e con le Polizie Locali. Corsi di sicurezza partendo dalle scuole, po - tenziamento della videosorveglianza. Viabilità e strade: come rendere più vivibile il no - stro territorio? Le nostre strade sono state per anni abbandonate a loro stesse, è indispensabile una programmazio - ne annuale per la loro manutenzione non solo ordi - naria. Tasse e servizi: è possibile aumentare la qualità e/o il numero di servizi al cittadino? Se sì, co - me? Le risorse degli enti locali sono sempre più limitate, molte volte mi sono lamentato del patto di stabilità. Bisogna puntare sul volontariato, che deve essere riqualificato e sostenuto. Valorizzazione del nostro territorio iniziando dalle realtà locali: commercianti, aziende agricole, attività artigianali, industriali… Spending review: è possibile ridurre i costi della macchina amministrativa? Se sì, come? Una riduzione delle spese non la vedo nel breve Candidato Sindaco Moletta, si pre - realizzabile, dovrebbe essere fatta dallo Stato cen - senti ai nostri lettori. trale. Le amministrazioni locali ogni giorno devono Maurizio Moletta, nato a Verona il 3 combattere con il centesimo per venire incontro al - maggio 1964, residente in San Gior - le esigenze della comunità. gio in Salici. Dopo il diploma ho inizia - Sociale: come aiutare le fasce più deboli del no - to a lavorare presso uno studio di stro Comune? Dottori Commercialisti, dove sono tut - Le esigenze sociali sono sempre più in aumento tora. La passione della politica è ini - non solo per fortuna con l’allungamento dell’età, ziata da giovane con l’elezione alla ma la crisi economica, parzialmente risolta, non carica di Consigliere con l’amministra - aiuta le famiglie. L’amministrazione locale deve es - zione Franco Conti. Successivamente, sere in prima linea per alleviare questo disagio. ho ricoperto la carica di Vice coordinatore di Forza Campagna elettorale: qual è stato il vostro bud - Italia. Rieletto in Consiglio Comunale con l’ammini - get? strazione Mazzi Gualtiero, ricoprendo prima il ruolo Considerato che siamo due liste civiche e non ab - di Capogruppo e in seguito Assessore “Cultura, Far - biamo sponsor alle spalle abbiamo deciso di non macie, tributi”. Nell’anno 2013 rieletto Consigliere spendere cifre esorbitanti, ma ognuno di noi si de - Nella foto della in minoranza ricoprendo la carica di Vice Presiden - dicherà personalmente a divulgare il nostro proget - pagina seguen - te del Consiglio Comunale. Impegnato nell’ambito to. La cifra nel complesso non supererà euro te la presenta - del volontariato, ho anche la qualifica di Guardia 1.500. zione della can - Particolare Giurata. Appello finale: perché gli elettori dovrebbero vo - didatura di Interventi: quali saranno le vostre tre priorità nei tarvi? Maurizio Molet - primi 100 giorni di amministrazione? Caro elettore, sono un abitante di Sona come te ta a San Gior - Cento giorni sono pochissimi. Considerato che sicu - con le tue stesse idee, una grande passione per la ramente il passaggio delle consegne da un Sinda - politica e tanta voglia di fare. Quello che mi con - gio in Salici. co all’altro assorbe del tempo, i famosi 100 giorni traddistingue dagli altri candidati è il legame che si assottigliano. Primo, incontro con le cariche po - intendo instaurare con i cittadini. Voglio essere il ste sul territorio, iniziando dal Prefetto, il Questore, portavoce di tutti, chiunque deve essere certo che il Comandate della Polizia Locale, il Comandante la sua parola verrà ascoltata. Mi candido a Sindaco Provinciale dei Carabinieri e via di seguito tutti gli di Sona per dare voce a chi, finora, non si è sentito altri, per mettere la sicurezza come primo obiettivo. valorizzato e a chi è rimasto deluso delle iniziative Convocazione delle maestranze del Comune per non realizzate. Le nostre proposte sono tutte con - creare un rapporto di reciproca collaborazione. Por - crete e realizzabili, pensate per migliorare la nostra tare avanti i lavori iniziati e programmare i primi in - vita e dare un futuro migliore ai nostri figli. E’ com - terventi autunnali sulle nostre strade. pito della politica creare il cambiamento che tutti si Sicurezza: quali politiche per il nostro territorio? aspettano. Noi siamo pronti a farlo ma abbiamo bi - 12 Come detto, collaborazione massima con tutte le sogno di te! Le liste che appoggiano il candidato Sindaco Moletta

I Candidati

Tutti i candidati delle liste che appoggiano Moletta Noi per Sona Testa e Cuore per Sona

1. Boninsegna Mario 1. Dalla Pellegrina Ivan 2. Caliari Vittorio 2. Marsilio Giovanni 3. Oliosi Marco 3. Gamba Alberto 4. Oliosi Elisa 4. Ciresa Alessio 5. Fedriga Lorenzo 5. Manzati Michele 6. Girelli Mirko 6. Favaro Gian Battista 7. Fazio Antonio 7. Orizio Stefania 8. Tosoni Loreta 8. Granuzzo Alberto 9. Gagliano Laura 9. Ottolini Mirko 10. De Rossi Gabriele 10. Oliosi Adriana 11. Consolini Paolo 11. Ambrosi Angiolina 12. Ferrari Giorgio 12. Datres Manuela 13. Ferrari Orietta 13. Scienza Giancarlo 14. Marchi Fausto 14. Urraci Manuela 15. Marconi Giacomina 15. Laorno Michela 16. Saviano Alessandra 16. Bonomi Chiara S O N A A L V O T O

A volte ritornano: tanti gli ex Amministratori presenti nelle sette liste che si contendono Sona

di Mario Salvetti Storie di Copertina “A volte ritornano” è la prima raccolta di racconti del grande scrittore horror Stephen King, pubbli - Un uovo cata nel 1978 sulla scia di “Shining”. Negli anni il titolo di questa raccolta, che ebbe un immenso E’ facile lavorare su qualcosa che successo editoriale, è diventato un vero e proprio piace. Un po’ meno è, invece, avere paradigma, da utilizzare a piacimento ogni volta a che fare con argomenti con cui si che in una qualsiasi situazione si riaffacciano ha meno feeling. Sono Agnese, fac - all’attualità della cronaca personaggi di un qual - cio la graphic designer e abito a che passato più o meno recente. Come accade a San Giorgio. E realizzo le copertine Sona in occasione di questa tornata elettorale. per il Baco. La prima che ho realiz - Scorrendo i nominativi presenti nelle sette liste zato parlava di un argomento che mi che si propongono per amministrare Sona in ap - è familiare: i giovani. Avendo 25 an - poggio ai tre candidati Sindaci, sono, infatti, molti ni, non mi è stato difficile cogliere il i nomi di ex Amministratori di più o meno recen - tema e rappresentarlo. Tutt’altro te carica che balzano subito agli occhi. Innanzitut - paio di maniche questa volta, in cui to, nella lista del Sindaco uscente Mazzi (quindi si parla di elezioni comunali di So - ex a pieno diritto) si ricandidano tutti gli Assessori na, che io non ho mai vissuto in pri - che facevano parte della sua giunta: Gianmiche - ma persona e in cui non mi sono le Bianco, Simone Caltagirone, Antonella Dal mai realmente addentrata a capire Forno, Gianfranco Dalla Valentina ed Elena Ca - (almeno finora). Ma l’esperienza mi talano . Oltre a loro, si ricandidano anche il Presi - insegna che davanti a una difficoltà dente del consiglio uscente Roberto Merzi e mol - la soluzione è fare un profondo re - ti dei Consiglieri di maggioranza della passata le - spiro e affrontarla un passetto alla volta. E così ho fatto. Mi sono schiari - gislatura: Corrado Busatta, Paolo Bellotti, Tatia - ta le idee cercando di capire cosa rappresentano per me le elezioni: che na Bonetti, Lara Castioni, Arianna Gambini, Lau - immagini mi sorgono alla mente, riflettendoci? Ho pensato alla continuità ra Stevanoni e Mattia Leoni. A ricandidarsi è an - dell’amministrazione che rimane nella sua forma, ma che rinnova le per - che Luigi Forante, che per Mazzi è stato Assesso - sone e le teste che la compongono. Cosa sono allora le re nella prima parte dell’ultima le - elezioni? Un nuovo inizio. Un po’ come un uovo. Qualcu - gislatura, per poi dimettersi ed no l’ha prodotto e covato, qualcosa quindi già esisteva. assumere il ruolo (un po’ fumoso) Ma l’uovo è una totale novità che arriva e non si è ancora di “portavoce del Sindaco”. Ma manifestata. E questo è quello che viviamo nei giorni in andando indietro nel tempo (am - cui esce il Baco. Manca così poco alle elezioni della nuo - ministrativo) il primo ritorno ec - va amministrazione che l’uovo è già crepato. Cosa è suc - cellente lo troviamo proprio nelle cesso finora? Cosa ci aspetta poi? Quale scelta abbiamo? liste di Gianluigi Mazzi, dove riap - Un sacco di domande che sorgono e che in questo nu - pare Meri Pinotti che fu, tra le al - mero del Baco provano a trovare risposta. tre cose, anche Assessore nel - Agnese Bonetti l’amministrazione del Sindaco Gualtiero Mazzi. Più numerosi sono i ritorni se poi ci spostiamo nella lista del candidato, ed ex Sindaco, Flavio Bonometti, dove troviamo Edgardo Pesce (Assessore proprio con Bonometti), Gaspare Di Stefano (Vicesindaco con Gualtiero Mazzi), Marco Boscaini (Assessore nell’Amministrazione del Sindaco Tomelleri), Gae - tano Bellè (Assessore sempre con il Sindaco To - melleri), Giancarlo Giacomelli (Canditato Sindaco per Lega, Ulivo e Margherita nella tornata poi vin - ta dal Sindaco Conti) e Gianluigi Furri (Consiglie - re di minoranza uscente per la Lega Nord). Con Bonometti corre anche un ex amministratore di Verona: Massimo Piubello, che è stato Consiglie - re comunale di maggioranza con il Sindaco Flavio Tosi. Spostandoci, infine, nelle liste che appoggia - no il candidato Sindaco Maurizio Moletta, il pri - mo nome che balza agli occhi (oltre allo stesso Moletta che fu Assessore con Gual - gente ben nutrito e corposo, per tiero Mazzi in sostituzione proprio quanto del tutto eterogeneo. An - di Di Stefano, quando questo ulti - che perché non è raro, tra i nomi mo diede le dimissioni), è quello di citati, vedere ora schierati su po - Vittorio Caliari, Consigliere di mi - sizioni opposte politici che hanno noranza uscente per il Gruppo Mi - precedentemente amministrato sto, ma che fu Assessore con Gual - assieme. La classica situazione tiero Mazzi e addirittura candidato di nemici/amici (politicamente Sindaco per il Popolo delle Libertà parlando) che, inevitabilmente, in occasione della tornata ammini - genera contrasti, dispute accese strativa del 2013. Presente nelle li - e magari anche qualche piccolo ste di Moletta anche Mario Bonin - colpo basso. Chissà, forse Ste - segna, che fu, tra le altre cose, an - phen King dalle liste sonesi sa - Seduta del Consiglio comunale del 26 marzo 2013 che Consigliere comunale sempre prebbe tirare fuori addirittura (Sindaco Gualtiero Mazzi): gli Assessori Moletta, Ca - con Gualtiero Mazzi. Quello degli ex un’altra raccolta di successo. A liari e Pinotti. Ora i primi due corrono assieme e la è, quindi, sicuramente un contin - volte ritornano, anche a Sona. terza corre con il candidato Gianluigi Mazzi.

Una campagna elettorale attraverso le foto

Edgardo Pesce apre la serata di presentazione del candidato Sindaco Bono - metti a Palazzolo. Alla sua sinistra Bonometti stesso e Gianmaria Bu - satta del Baco, che ha moderato l’incontro. Alla sua destra Gian - luigi Sette.

Sopra, il candidato Sindaco Moletta e Monia Cimichella, in lista per il candidato Sindaco Mazzi, si riparano assieme dalla pioggia durante un volantinaggio ef - fettuato su fronti (politici) opposti. Sotto, la serata di presentazione di Moletta e delle sue liste a San Giorgio in Salici.

Uno dei tanti gazebo presenti in queste setti - mane nelle nostre piazze. Qui si tratta di “Gio - vani per Sona”, del candidato Sindaco Mazzi, con Beatrice Zoccatelli e Mattia Leoni. 15 SONA AL VOTO

Dove eravamo rimasti? Cinque anni fa i candidati Sindaci erano sette e le liste in gioco addirittura quattordici

Volpi e Leoni Il panorama che si presentava agli di Gianmaria Busatta elettori sonesi in occasione delle ul - time elezioni ammi - nistrative cinque Quel 95% che non convince anni fa, nel 2013 , Uno dei cavalli di battaglia del nel frattempo il Comune conti - era ben differente Sindaco Mazzi durante questa nua a pagare circa 60 mila eu - e molto più compli - campagna elettorale è afferma - ro all’anno per la custodia del cato di quello at - re di aver realizzato il 95% sito. La seconda è la man - tuale. A presentarsi al voto erano stati allora, in - del programma elettora - cata realizzazione del fatti, ben sette candidati Sindaci supportati da le. Confrontando, tut - completamento della tavia, il programma tangenziale Nord condiviso nel 2013 e da Via Sacharov la relazione di fine presso Lugagnano mandato , balzano (“fondamentale” nel all’occhio due cose: la programma). Siamo prima è la Sun Oil, sito che consapevoli che gli ammi - era da “mettere in sicurezza” in - nistratori non sono stati certo sieme alla discarica Cà di Capri con le mani in mano di fronte a (risultato questo invece portato a queste situazioni, ma considera - casa dopo decenni di processi e re la faccenda della Sun Oil an - di preoccupazioni, seppur non che solo una quota del 5% del ancora del tutto concluso). L’uni - programma irrealizzato ci sem - co passo fatto in avanti riguardo bra una sottovalutazione azzar - al sito posizionato alle spalle del - data. Soprattutto nella conside - la Grande Mela è stato, invece, razione che, a fronte delle tante capire cosa ci fosse dentro alle opere invece realizzate , anche cisterne , grazie alle analisi di una quota minore del 95% può una ditta specializzata: alcuni rappresentare un risultato otti - dei cinquanta silos contengono mo , l’importante è darne una co - ancora dei prodotti pericolosi, e municazione trasparente.

Presidente Renato Farina, Agnese Bonetti, IL BACO DA SETA Mario Salvetti Valentina Farina e Gloria Valbusa Appuntamento Direttore Responsabile Redazione di Palazzolo di Cultura e Società Pietro Cristofoli Luigi Tacconi, Aurora Pernigotti, di Lugagnano, Palazzolo, Federica Slanzi ed Elisa Tezza San Giorgio e Sona Redazione di Lugagnano Gianmaria Busatta, Elisa Sona, Foto e Immagini Periodico registrato al numero 1918 del Francesca Tenerelli, Alfredo Cottini, Studio Mario Pachera 12 maggio 2011 Massimo Gasparato, Giovanni Signorato, Gaetano Fattori presso il Tribunale di Verona Chiara Giacomi, Suelen Salvetti, Veronica Posenato, Francesco Lorenzini, Riccardo Grafica e Design Sede presso Studio Associato Chesini, Giorgia Adami, Glenda Orlandi, Agnese Bonetti Trentini e Zandotti Giulia Grigolini, Arianna Bianco, Andrea Via XXIV Maggio 1/c 37060 Lugagnano Grigolini, Diletta Gasparato, Silvia Berga - Segretaria di Redazione C.F. 93139380237 min, Maddalena Marchi, Milena Fasoli, Stefania Paon P.IVA 03366490237 Federica Valbusa, Manuela Taietta, Alessandro Donadi, Alfredo Forlin Stampato presso e Renato Salvetti Grafiche Aurora srl e-mail: [email protected] Via della Scienza, 21 www.ilbacodaseta.org Redazione di Sona 37139 Verona - Tel. 0458511447 Facebook Ilbacodaseta Mario Nicoli, Enrico Olioso, Franco Twitter @ilbacodaseta Fedrigo, Marco Bertoncelli e Instagram ilbacodaseta Manuel Olioso Google+ Il Baco da Seta Periodico fondato nell’anno 2000 Casella di posta elettronica certificata: Redazione di San Giorgio da Mario Salvetti, Gianluigi Mazzi, [email protected] Giulio Braggio, Valentino Venturini, Gianmichele Bianco e Gianfranco Dalla Valentina addirittura quattordici liste e un vero e proprio esercito di 205 candidati per il Consiglio comu - nale. Candidati Sindaco erano Enrico Cordioli Internet per il Partito Democratico e la Lista Civica Nuove Prospettive; Gualtiero Mazzi con la Lega Nord, la Sul sito del Baco le videointerviste Lista Tosi per Sona e la lista Giovani Punto!; Vit - torio Caliari con PDL, UDC e Civica per Sona; Fe - ai candidati Sindaci derico Zanella per il Movimento Cinque Stelle; Gianluigi Sette con Indipendenza Veneta; Flavio Nell’ultima settimana prima del voto del 10 giugno potrete trovare sul Bonometti con la lista civica Cittadini per Sona - nostro sito internet www.ilbacodaseta.org le tre videointerviste che Progetto Comune e Gianluigi Mazzi con le civi - Il Baco ha dedicato ai candidati Sindaci Gianluigi Mazzi, Flavio Bono - che PerSona al Centro, Valore Famiglia e Giovani metti e Maurizio Moletta. Nelle videointerviste, che sono state girate Per Sona. Allora si votò per il primo turno il 26 e nella bellissima location della Sala Affreschi a Sona, i tre canddiati ri - 27 maggio e ad andare al ballottaggio furono spondono ad alcune domande poste dal nostro Gianmaria Bussatta Gianluigi Mazzi, che aveva ottenuto il primo po - della redazione politica, su temi di primo interesse per il territorio. Le sto con il 27,28% e 2.266 voti, ed il Sindaco tre videointerviste si chiudono con un appello dei tre candidati Sinda - uscente Gualtiero Mazzi , che si era piazzato se - ci agli elettoria di Sona. Quella delle videointerviste si inserisce in una condo con il 20,84% e 1.731 voti. Dopo di loro serie di nuove iniziative di potenziamento dell’offerta informativa arrivarono Enrico Cordioli che raggiunse il che il Baco sta implementando in questi mesi, in maniera da offrire sempre maggiori servizi ai nostri lettori. Tra queste la creazione del nuovo canale Telegram tramite il quale potete essere informati in tempo reale su tutto quanto accade sul nostro territorio. Nell’immagi - ne sotto, un momento della videointervista dedicata al candidato Sin - daco Maurizio Moletta.

18,80%, quarto in graduatoria Vittorio Caliari con il 12,64%, quinto Federico Zanella con il 9,43%, sesto Flavio Bonometti che prese il 9,14% e, infine, settimo Gianluigi Sette che arri - vò all’1,87%. Se poi andiamo a vedere le prefe - renze , i primi cinque più votati in tutto il Comune risultarono essere Gianmichele Bianco di PerSo - na al Centro con 156 preferenze, secondo Gian - franco Dalla Valentina di PerSona al Centro con 155 preferenze, terzo Maurizio Moletta della Li - sta Tosi con 153 preferenze, quarto Alfredo For - lin del Partito Democratico con 152 preferenze e quinta Meri Pinotti del PDL con 139 preferenze. La percentuale dei votanti al primo turno fu del 64,89%. Il secondo turno si tenne il 9 e 10 giu - gno vide prevalere Gianluigi Mazzi con il 61,91% dei consensi (con 4.046 voti), contro il 38,09% (e 2.489 voti) raggiunto da Gualtiero Mazzi. A votare al secondo turno furono il 50,57% degli aventi diritto. Nella foto sopra, 11 maggio 2013, il neo Sindaco Mazzi festeggia fuo - ri dal Municipio appena resi noti i risultati del ballottaggio. S O N A A L V O T O

Il voto oggi: Virna e Valentina, due diciottenni che per la prima volta si confrontano con la scheda elettorale

di Milena Fasoli scante aperi - [email protected] tivo. Non - ostante l’ini - ziale imba - Essendo ormai prossimi alle elezioni comunali, razzo e timi - abbiamo colto l’opportunità di ascoltare il punto dezza, la con - di vista e le riflessioni di due ragazze di Lugagna - versazione no da poco maggiorenni, Virna Chiamenti e Va - diventa, tra un salatino e l’altro, sempre più fluida lentina Perina (foto sotto), dunque entrate solo e ricca di contenuti. recentemente nel mondo della politica. Ci incon - Che stima avete del voto? triamo così in un soleggiato pomeriggio dal sapo - Con la premessa che l’Italia è fondata sulla de - re più estivo che primaverile, di fronte un rinfre - mocrazia, comportando così una facoltà decisio - nale al popolo, siamo d’accordo nel ritenere che il voto oltre a costituire un diritto, è soprattutto un dovere del buon cittadino. Per que - sto pensiamo sia essenziale, per un cambiamen - to in positivo, ed una grande possibilità da coglie - re per poter esprimere le nostre opinioni. Come vivete la politica? Dato che solo recentemente abbiamo iniziato ad avvicinarci a questo mondo, il nostro coinvolgi - mento è piuttosto relativo, complice è l’immagine e gli atteggiamenti non sempre corretti che abbia - mo ricevuto dei nostri politici nazionali, che ci ren - de ancora più arduo l’appassionarcisi. Questo pe - rò non ha influito sulla nostra volontà di votare, infatti confidiamo nella speranza che esso, come sostenne anche il filosofo Rousseau, possa con - durci ad un governo costituito dai più saggi, i qua - li rispettano fermamente la volontà generale. Dove raccogliete le informazioni per il voto? Le nostre principali fonti sono il telegiornale, i quotidiani online e la famiglia. Tra questi, credia - mo che però ciò che influisce maggiormente su di noi sia proprio l’ambiente familiare, con il quale siamo a contatto quotidianamente. Riteniamo inoltre che il processo di informazione dovrebbe essere maggiore e più approfondito, in particolare in quelle scuole dove materie come diritto ed eco - nomia non sono previste, poiché è proprio la scuola il luogo dove noi ragazzi trascorriamo buo - na parte della giornata, oltre che essere il nostro principale centro d’apprendimento. In occasione delle elezioni comunali, che scelte prioritarie dovrebbe prendere il nuovo Sindaco? Alcuni miglioramenti che potrebbero essere effet - tuati sono il proseguo della riparazione delle stra - de, una maggiore attenzione verso un’illuminazio - Via Berto Barbarani 2 - 37060 Lugagnano ne notturna più efficace e un incremento di inizia - tive per i giovani. Secondo noi, comunque, in que - Tel. 045984552 - 045984644 sti ultimi anni sono stati portati a termine molti progetti positivi, come la ristrutturazione della Isolamenti scuola media e la costruzione della nuova scuola a cappotto garantiti elementare di Lugagnano e l’iniziativa del Book - crossing nei parchi. S O N A A L V O T O

Il voto ieri: Antonio Zanoni, 85 anni, e la politica di chi partecipa

di Valentina Farina [email protected]

Lo scorso 10 aprile, prima dello svolgimento del Consiglio comunale, l’Amministrazione ha conferito i riconoscimenti delle “Attività Storiche” del Comu - ne di Sona. Tra questi, due sono stati assegnati ai fratelli Fernando e Antonio Zanoni, originari di San Giorgio in Salici. La motivazione: da oltre tren - t’anni, garantiscono la loro presenza costante e assidua nell’assemblea dei Consigli comunali, nella veste di instancabili spettatori. Antonio, 85 Fare politica oggi vuol dire venire coin - anni, falegname di professione, papà, zio, nonno volti in un mondo contraddittorio. Spes - ma soprattutto cittadino di Sona da una vita, ci ha so hanno le idee poco chiare sia chi go - raccontato la sua esperienza e la sua passione verna sia chi è governato. Anche una per la politica del territorio , che coltiva da sempre volta c’erano tanti partiti, ma adesso l’è mettendola in pratica anche con la fedele parteci - tutta n’à confusiòn . L’unica cosa che pazione ai Consigli. non è mai cambiata è il numero di per - Com’è nata la tua passione per la politica? sone che partecipa ai Consigli comunali: Ho seguito la politica fin da giovane, da quando è sempre stato molto basso. avevo 18 anni. Nessuno mi ha mai indirizzato verso Dicci della tua esperienza politica a questa strada, semplicemente sentivo che mi at - Sona: perchè non ti sei mai candidato? traeva. Negli anni successivi alla guerra, sognavo Innanzitutto, nel nostro Comune c’era un gruppo di citta - un’Italia democratica e libera di progredire e ho co - dini che si riuniva per proporre idee: quello era il concetto minciato a seguire quello che succedeva intorno a che avevamo del “Partito”. La vita della Sezione e del Di - me perché non volevo restare indifferente. Avevo la rettivo era una grande responsabilità per me: lì nasceva - voglia di crearmi una sana “cultura politica”. no membri per le Commissioni comunali. Io ho fatto par - Ti ricordi la prima volta che sei andato a votare? te di quelle di Sanità e Assistenza e di quella Tributaria. Sì, è stato nel ’57...mi pare. A quel tempo si anda - Dai 21 anni ero anche scrutatore: il problema era chiede - va a votare dopo i 21 anni, perché si diventava re un giorno di ferie per essere presente ai seggi! Invece, maggiorenni a quell’età. In quegli anni mi era stato non mi sono mai candidato per il timore di non essere al - suggerito di entrare a far parte di un partito, ed io l’altezza. Ho sempre avuto l’idea di farlo, anche se non avevo scelto la Democrazia Cristiana. Questo vole - l’ho mai fatto. Ma non mi sono pentito, non ho rimpianti. va dire far parte di un gruppo e per me era impor - Hai iniziato a partecipare alla vita politica e parroc - tante, bisognava sostenerlo. Collaboravo con il par - chiale fin da ragazzo. Sotto questo punto di vista, co - tito e nel frattempo mi sono iscritto al Direttivo, do - me vedi tu i giovani di oggi? Sono come quelli di una ve si studiavano i programmi amministrativi del co - volta? mune. Ho anche restaurato una delle sale della Beh... quando ero giovane, la gente aveva fiducia in chi parrocchia, che era diventata la nostra sede. doveva governare. Poi con la caduta dei partiti è venuta a Cosa ti spinge a partecipare da sempre ai Consi - mancare la volontà di tenersi informati sullo sviluppo so - gli comunali? ciale. Riguardo alla politica, spesso sento dire dai ragazzi: Penso soprattutto il senso di responsabilità. La “Non ci capisco niente”, “Non mi interessa”. Ma prima o gente pensa di poter ottenere senza dover interve - poi bisogna per forza mettersi a confronto con la società nire, ma non è così che funziona, a mio parere. In e con chi la amministra! La politica coinvolge tutti. più, partecipare significa anche incoraggiare la Sei anche un papà e un nonno. Com’è stato vedere cre - classe dirigente. È anche questo il compito di un scere sotto i tuoi occhi tante generazioni così diverse? cittadino. Alcuni rimangono alla seduta solo fino a Nella mia famiglia, da piccolo, ero il più grande di tanti che non si discute dell’argomento che li riguarda in fratelli, a cui mancava il papà. Sono sempre stato visto prima persona, poi quando si passa al successivo come il più “anziano”, e adesso, tra figli, parenti e nipoti, se ne vanno. Io non lo faccio per diretto interesse lo sono ancora di più. Ho visto crescere i miei giovani se - personale, ma rimango per essere informato su guendo le mie orme, ma non ho voluto inculcare forzata - tutto. Anche se a volte si fa notte... e l’è dura! mente nessuna delle mie idee. Ho cercato di dare il buon Cosa ne pensi, in generale, del “fare politica” og - esempio e trasmettere un forte senso civico, perché è gi? È diverso rispetto a 40 anni fa? quello che conta nella vita, soprattutto quella politica. 19 Elezioni a Sona:

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Dobbiamo convincere gli invisibili che fare politica nel proprio quotidiano fa bene. E che non vince chi batte l’avversario

di Glenda Orlandi mi sono mai posta il problema fino ai 23 anni, età [email protected] in cui ho iniziato a comprendere l’importanza di in - formarmi anche in quest’ambito. Eppure non ap - partengo a una famiglia in difficoltà, nota ai servi - zi, con problematiche socio-sanitarie di un certo ri - Nel 2003 Marco Berry condusse su Italia 1 un lievo. Semplicemente, nessuno si è mai posto la programma televisivo intitolato “Invisibili”, che af - questione di discutere insieme di questo argo - frontava il tema dei senzatetto, raccontando le mento . E ho l’impressione di non essere l’unica. Il storie di alcuni di essi, con cui il giornalista tra - punto è: non l’abbiamo mai fatto perché nessuno scorreva una giornata. Il programma ottenne un ci ha pensato o perché nessuno era informato? enorme successo di pubblico e critica, e diede Perché pensare in modo politico, nel senso più eti - paradossalmente grande visibilità mediatica al mologico del termine, richiede impegno, appro - tema. I senzatetto forse non hanno alcun potere fondimento, tempo, responsabilità. Tutte cose politico o civile, ma si vedono, ci rendiamo conto che sembrano quasi incompatibili con la nostra vi - che ci sono, tuttavia ci giriamo dall’altra parte o ta quotidiana. Ne è una dimostrazione il fenome - semplicemente li ignoriamo. I veri invisibili, a mio no dilagante delle polemiche su Facebook, rispet -

avviso, sono altri: sono quelli cui non si può attri - to al quale sociologi ed esperti di comunicazione buire alcuna etichetta, quelli che si nascondono si sono sperticati nel definire i social la nuova sia dalla nostra vista (anche virtuale), o che, ancor piazza . No, la piazza è una, ed è quella in cui la peggio, mostrano una certa immagine di sé del gente si guarda in faccia e non si vergogna a dire tutto fuorviante rispetto alla sostanza quotidiana. quello che pensa, o ad ammettere che non sa. Lo Dal punto di vista politico, queste persone non dico da ex invisibile, che non si è mai sentita og - hanno alcun peso, spesso perché non lo vogliono getto di attenzione politica perché non ha mai avere: l’educazione civica è l’ultimo dei loro pro - pensato di essere meritevole di attenzione: mi ver - blemi, anzi, non lo è affatto, perché manca loro gognavo. Mi vergognavo di non sapere bene le un’identità, un’appartenenza , perché sono rasse - idee dei vari partiti, o come funzionasse la demo - gnati, arrabbiati , e vivono alla giornata. Probabil - crazia. Poi finalmente mi sono resa conto che ci mente se siete nati nel secondo dopoguerra i vo - sono tanti modi di fare politica: cercare di aiuta - stri genitori vi hanno insegnato che votare è un di - re le persone, non buttare i mozziconi per strada, ritto e un dovere fondamentale, che la democrazia lasciare il posto a sedere sull’autobus, ma non funziona quando le persone si interessano della perché lo dice la legge, ma perché dentro di te res publica, e che il contributo di tutti è imprescin - senti che è quella la cosa giusta e quella cosa giu - dibile. Ecco, la politica è quasi completamente sta ti fa vivere meglio. Ecco, forse la politica do - sparita dall’educazione dei genitori di oggi. Parlo vrebbe aiutare gli invisibili a comprendere che fa - per esperienza personale, di donna nata negli an - re politica, nel proprio quotidiano, fa bene; che ni ’80 e cresciuta a suon di Mediaset e Goleador: si può anche cambiare gioco in tavola, smettere di io e la mia famiglia non abbiamo mai parlato di pensare agli scacchi, in cui vince chi batte l’altro, politica a tavola , non ho la minima idea di cosa e imparare a giocare a Go, dove trionfa chi fa la pensino a riguardo mio padre o mio fratello, e non cosa migliore per sé e per gli altri. 20 idee e opinioni

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La dottrina sociale della Chiesa insegna che l’impegno politico è un’espressione dell’impegno cristiano a servizio degli altri

“Non dubitare mai che un piccolo gruppo di uno spirito di servizio; lo sviluppo del - Alessandro Donadi cittadini coscienziosi ed di la giustizia con un’attenzione partico - [email protected] lare verso le situazioni di povertà e impegnati possa cambiare sofferenza; il rispetto dell’autonomia il mondo. In verità è delle realtà terrene; il principio di sus - l’unica cosa che è Aristotele, nel suo libro La Politica del IV secolo sidiarietà; la promozione del dialogo sempre accaduta” a.C., afferma che l’uomo è portato naturalmente nell’orizzonte della solidarietà”. Riten - a vivere in comunità , e che, quindi, la forma tipica go che, come riportato nell’Esortazio - Margaret Mead della vita sociale è la Polis , parola dalla quale deri - ne Apostolica Evangelii Gaudium , la va il termine politica. La Politica, infatti, è l’arte che Politica, tanto denigrata, sia una vocazione altissima, è una attiene alla Polis ovvero alla Città–Stato. Partecipa - delle forme più preziose della carità, perché cerca il bene re attivamente alla vita pubblica vuol dire interes - comune. Voglio, dunque, poter votare delle persone che si sarsi della propria Comunità e un educatore, un dedicheranno all’amministrazione del Comune di Sona con insegnante, un genitore, ciascuno di noi, ogni gior - spirito di servizio per il bene della Comunità. Pretendo che i no, rispettando le regole della Società e dando l’e - candidati siano prima di tutto delle persone oneste, delle sempio agli altri, compie delle azioni politiche. Sa - persone che hanno fatto della loro vita un esempio di rettitu -

rebbe già un bel passo avanti che ognuno di noi ri - dine, delle persone che siano disposte a rinunciare ad alcuni spettasse sempre le regole; ma il solo rispetto del - aspetti della loro vita privata in favore della trasparenza che le regole sarebbero sufficienti per il “buon vivere” richiede una carica pubblica. Non si pretende di poter elegge - all’interno di una Comunità? La risposta è No! Da re dei Santi ma è altrettanto importante affermare che chi sempre, infatti, l’uomo si è dato delle strutture ed vuole rivestire un incarico pubblico deve sapere che sarà ha delegato ad altri, più o meno volontariamente, chiamato a testimoniare la sua appartenenza alle istituzio - la responsabilità della gestione dell’apparato bu - ni dando l’esempio agli altri. Mi aspetto che i candidati eletti rocratico–amministrativo della Città o dello Stato alle prossime elezioni, indipendentemente dal fatto che siano in cui vive. In una democrazia rappresentativa, co - Credenti o meno, si impegnino affinché le singole Persone, me lo è la nostra, tutti gli aventi diritto al voto del le Famiglie e le Associazioni siano sostenute in modo che Comune di Sona saranno chiamati il 10 giugno ad possano sentirsi al centro dell’azione amministrativa, con eleggere i propri rappresentanti per il rinnovo del un’attenzione particolare verso le situazioni di povertà e sof - Consiglio Comunale e l’elezione del Sindaco. Ma al ferenza. Il principio di sussidiarietà e la promozione del dialo - di là dei programmi, ci siamo mai interessati a sco - go e della pace nell’orizzonte della solidarietà sono valori uni - prire quali sono i valori che stanno alla base di versalmente riconosciuti per il perseguimento della giustizia una candidatura politica? Conosciamo i candidati sociale. Un buon Amministratore, avendo questi valori come o li votiamo solo per simpatia o conoscenza indi - riferimento, favorisce i processi di avvicinamento dei cittadi - retta da parte di qualcuno che ce li ha consigliati? ni alla Politica . Penso che fare il Politico, a partire dall’esse - Personalmente condivido quanto riportato nella re un Consigliere di un piccolo Comune fino alle più alte cari - Dottrina Sociale della Chiesa e cioè che “per i fe - che dello Stato, sia una vocazione a servizio degli altri per la deli laici l’impegno politico è un’espressione quali - quale gli interessi della comunità vengono prima dei propri. ficata ed esigente dell’impegno cristiano a servizio Auguro a tutti i candidati di poter scoprire quanto è bello po - degli altri. Il perseguimento del bene comune in ter lasciare una traccia nella vita della propria Comunità. 21 S O N A A L V O T O

“Auguri al nuovo Sindaco, lavori per il bene del territorio” L’intervento di tre ex Sindaci di Sona su politica e partecipazione Renato Salvetti, Sindaco a Sona meglio chi avrà l'onere di guidare Sona nei prossi - mi anni. Secondo la mia esperienza ci sono alcune dal 1975 al 1980 cose che sono necessarie nella borsa di chi si avvi - Ricordando le mie precedenti esperienze in cina alla politica: non ci si può improvvisare ammi - ruoli amministrativi pubblici mi viene da ri - nistratori pubblici, ci vuole preparazione; ci si deve pensare al valore del voto democratico che è avvicinare a questo impegno con esperienza; avere da tempo prassi consolidata in Italia e che ri - un approccio alla politica con spirito di volontariato; mane fondamentale ed insostituibile nella vita essere sempre pronti al dialogo ed avere rispetto civica di una Comunità. Sono passati settan - per l'avversario (non il nemico) e vivere in mezzo t’anni dalla fine della guerra e dalla caduta del alla gente per valutare le vere esigenze. Da parte Regime fascista e possiamo scrivere che da allora mia, faccio al nuovo Sindaco tanti auguri affinché i nel nostro Comune il confronto civico è sempre sta - progetti che il nostro paese richiede to improntato alla tolleranza ed al rispetto delle possano trovare realizzazione. idee di tutti e questo fa onore a chi si è cimentato nella difficile arte del politico-amministratore. Me - no lusinghiero è invece il giudizio che possiamo da - Raffaele Tomelleri, re sul rapporto istituzioni–cittadini. Infatti è assai Sindaco a Sona modesta la partecipazione dei nostri concittadini alla vita pubblica ed è difficile trovare una motiva - dal 1998 al 2003 zione che la giustifichi, se si pensa che sono Passione, impegno, coeren - più di cento le Associazioni di volontariato za. Questo diceva il tema impegnate in settori assai diversi. Ammini - della serata organizzata di re - strare la nostra Comunità invece, da molti cente per ricordare Franco Con - anni pare interessi a poche persone e sola - ti. Passione, impegno, coerenza, i mente alcune settimane prima del voto. Per cardini della politica di ieri, ma anche di quella di questa ragione forse merita ricordare quan - oggi e, di sicuro, anche quella di domani. La politi - to Alexis de Tocqueville, uno dei “Padri”, del - ca è questo, la politica è tanto altro ancora. È co - le democrazie moderne, nel 1835 scriveva: raggio, partecipazione, confronto. La politica è ri - “Succede spesso in Europa che i governanti spetto, sacrificio. La politica è coraggio. Il coraggio lamentino l’assenza di spirito comunale… di scendere in campo, di lasciare la poltrona di ca - ma non sanno come farlo nascere… togliete sa, il divano, di mettersi in gioco. Di metterci la fac - la forza e l’indipendenza al Comune e non vi trove - cia, per te stesso, per la comunità in cui vivi. Per rete più dei cittadini ma dei semplici amministrati. quella che sarà la comunità dei tuoi figli. La politi - E’ nel Comune che vengono a concentrarsi il desi - ca è partecipazione. E' buttarsi, farsi coinvolgere, a derio di stima, il bisogno di interessi, il gusto del volte travolgere dalla passione, dall'entusiasmo, potere e della fama; quelle passioni che turbano la dalla voglia di provare a cambiare. Partecipo, dun - società cambiano carattere quando possono eser - que sono. Non critico per il gusto di farlo. Vado. Ci citarsi così vicino al focolare domestico, quasi in provo. La politica è confronto. Con se stessi, con i seno alla famiglia”. Partecipazione e confronto so - compagni di cordata, con gli avversari. Solo il con - no valori che vanno coltivati soprattutto in una pic - fronto e il dialogo ci fanno diventare più grandi. La cola comunità qual è il Comune, se vogliamo tra - politica è rispetto. Di se stessi e degli altri. Di quel - mandarlo migliore di come lo abbiamo ricevuto. lo che hanno fatto e di quello che vorrebbero fare. Di idee che forse son diverse dalle tue ma non per questo sono necessariamente sbagliate. La politica Giorgio Gatto, Sindaco a Sona è rispetto; della comunità, di chi ti ha scelto e an - dal 1980 al 1985 che di chi non l'ha fatto. La politica è sacrificio. Cer - Mi è stato richiesto qualche pensiero sulla to, quando ti butti, accorci i tempi degli altri. Della politica attuale quale sindaco di Sona negli famiglia. Degli amici. Degli hobby. Magari, pure del anni ottanta. Quel periodo è ormai lontano, lavoro. Tu sei Sindaco, Assessore, Consigliere, 24 sia come tempo sia come modo di essere al ore al giorno per 365 giorni, per cinque anni. Da lì giorno d'oggi. Alle volte mi sembra essere un no - non si scappa. La politica è tutto questo e anche di vello che, intervistato in TV, diceva con più. È una straordinaria avventura, che, vissuta con la sua tipica parlata toscana: “i è tutto sbagliato i è amore e, attenzione, è destinata a restare per tutto da rifare”. In effetti guardando il teatrino della sempre dentro di te. No, la politica non è sporca, politica a Roma dopo le elezioni politiche mi sem - come tante volte si dice e sentiamo. Vissuta come bra veramente “tutto da rifare”. Sono convinto, pe - servizio è una splendida missione. Per questo, mi rò, che a Sona le cose andranno meglio perché la piace pensare che i ragazzi riscoprano dentro di se gente conosce personalmente chi si presenta co - la voglia di provarci. Non è un salto nel buio, ma, 22 me Sindaco ed amministratore e saprà scegliere al piuttosto, uno splendido balzo nel futuro. Il Punto Perchè in tanti rinunciano a votare?

di Renato Farina disponibili; insisto, come già altre volte, nel sottoli - [email protected] neare che non è corretta informazione qualche spot sui social ma sarebbe invece molto proficuo un co - stante coinvolgimento sullo stato di avanzamento dei Siamo arrivati, anche per noi a Sona è l’ora delle lavori sia infrastrutturali, sia sociali, sia economici. Il scelte. Il tempo passa veloce, sembra ieri che Gian - terzo, il più importante, è la mancanza di capacità di luigi Mazzi è salito al colle da Sindaco e sono passati dare emozioni, di proporre obiettivi coinvolgenti, di già cinque anni. Ora si rinnova il rito delle elezioni dare un sogno e quindi la voglia di mettersi in gioco che porta con se inevitabilmente dis - cussioni, polemiche, programmi, elenchi di cose da fare. Un rito stan - co che convince sempre di meno e infatti molti elettori disertano le ur - ne. Cittadini che sbagliano, certo, ma la motivazione non c’è più e allo - ra, quasi per fare un dispetto ai poli - tici, si resta a casa o si va al mare se c’è il sole. La colpa però non può essere sempre e solo di chi diserta le urne, ci sarà pure una motivazio - ne che va al di là della protesta. In queste poche righe esprimo quelle che secondo me sono alcune delle motivazioni più importanti della dis - affezione e specifico che, per non essere frainteso in queste mie brevi considerazioni, non mi riferisco al - l’Amministrazione in carica e al suo impegno in questi anni ma alla politi - ca in generale. Il primo punto è che la divisione dei compiti fra la struttura tecnica e la per realizzarlo. Nel passato è successo poche volte di Elezioni poli - politica è fallito. Sentiamo sempre più spesso gli sentirsi emotivamente coinvolti, altrimenti non ci sa - eletti che si confrontano su questioni tecniche riguar - rebbero così tante astensioni dalla politica. Ecco io tiche dello danti il proprio ruolo. Amministrare un comune, se - vorrei, e con me credo molti altri cittadini, che per le scorso 4 condo i più, è essere esperti in economia o ingegne - prossime elezioni i candidati esprimessero proposte marzo: il seg - ria dimenticando che la visione politica della comuni - capaci di farci innamorare ancora della politica; gio 7 di Lu - tà non è fare a gara con gli economisti o gli ingegne - non abbiamo bisogno di politici ingegneri o economi - gagnano. ri, perché questi ne sapranno sempre una pagina in sti ma di Sindaci che indichino una rotta per lo svi - più di aspetti tecnici. Il secondo punto è quello della luppo della nostra comunità, di darci un sogno capa - carente informazione nonostante i molteplici canali ce di risvegliare la nostra passione politica.

23 S O N A A L V O T O

La Storia: Giovanni Ledro di San Giorgio in Salici, primo Sindaco di Sona dopo la caduta del Regime Fascista

agricoltore, de - Renato Salvetti di mocristiano. Il [email protected] Comitato si costi - tuì in “Giunta” il 29 aprile 1945. All’interno di que - sto organismo, che resterà in carica fino al 24 mar - zo 1946, data delle prime elezioni libere, figurano alcuni personaggi che per alcuni anni, con ruoli di - versi, reggeranno le sorti del Comune. Oltre a Gio - vanni Ledro del quale scriveremo più avanti figura - vano Carlo Scattolini di Palazzolo, che fu Sindaco per la D.C. per tre mandati amministrativi dal 1960 al 1975, Giovanni Foroni di Palazzolo , Consigliere ed Assessore per la D.C. per quattro mandati, nel primo 1945-1950 e per altri tre fra il 1960 ed il 1975, Guerrino Cagliari di Lugagnano , Assessore e Vicesindaco per la D.C. nel terzo mandato del Sindaco Ledro fra il 1955 e il 1960, Ettore Gaspa - rato di Lugagnano, Consigliere per il P.C.I., nel pri - mo mandato fra il 1945 ed il 1950 e Mario Cam - pagnari di Lugagnano , Consigliere per il P.C.I., nel terzo mandato fra il 1955 ed il 1960. Ma chi era Giovanni Ledro, il primo Sindaco di Sona dopo il Regime Fascista? Era nato a Castelnuovo del Gar - da l’8 febbraio del 1902. Il padre era un agricolto - re e la madre una casalinga. Aveva tre fratelli. Si di - plomò perito e dal 1920 al 1922 lavorò all’ufficio postale di Pastrengo . Non soddisfatto della vita sedentaria, scelse di ricercare in Europa una diver - sa occupazione. Girò l’Europa e visitò altre parti del mondo. Visse in Francia ed in Belgio, svolgen - do attività diverse. Si sposò nel 1930 con Emilia Girardi di Castelnuovo e con la moglie andò a vive - re nel Congo , avendo firmato un contratto con una ditta francese e con la mansione di capo-squadra fu impegnato nella costruzione di una ferrovia. Dal matrimonio nacque un primo figlio ma, al concepi - mento del secondo, la moglie dovette rientrare in Italia per problemi di salute. Rimase nel Congo fino al 1934, quando decise di rientrare lui stesso ed Per fornire il profilo personale e di Amministratore acquistò un appezzamento di terreno a S. Giorgio del Sindaco Ledro è necessario innanzitutto scri - in Salici in località Bettola (ora Betulla) , coltivan - Il Sindaco Gio - vere del Comitato di Liberazione Nazionale dola in mezzadria. In Italia gli nacque anche un ter - vanni Ledro (a si - (C.L.N.) che era la formazione interpartitica compo - zo figlio. Venne eletto Sindaco nel 1946 nelle liste nistra) e il Vice - sta da rappresentanti del Partito Comunista Italia - della D.C. a 44 anni e chiuse l’esperienza ammini - sindaco Guerrino no , della Democrazia Cristiana , del Partito d'Azio - strativa dopo tre legislature nel 1960 . Nel 1958, Tomezzoli di Lu - ne , del Partito Liberale Italiano, del Partito Socia - quando la costruenda Autostrada Brescia-Venezia gagnano con le lista Italiano di Unità Proletaria e della Democra - tagliò in due la proprietà, vendette una delle due consorti in Fran - zia del Lavoro, che assunse transitoriamente il po - parti ed acquistò a Milano un negozio di sali e ta - cia ad una riunio - tere in Italia, dopo la caduta del Regime Fascista. Il bacchi, che affidò in gestione ai figli. La passione ne di ex combat - C.L.N. si avvaleva sui territori di Comitati locali: a per l’agricoltura lo porterà a continuare a condurre tenti nel 1965. Sona il Comitato si costituì con Giuseppe Manzini, in gestione diretta la proprietà terriera, continuan - meccanico, comunista, Guerrino Cagliari, studente do a vivere a S. Giorgio in Salici. Morì il 9 giugno in medicina, liberale, Angelo Ambrosi, agricoltore, del 1972 e venne sepolto nella tomba di famiglia socialista e dal futuro Sindaco Giovanni Ledro , nel cimitero di Castelnuovo del Garda. La Nostra Storia

I Sindaci di Sona dall’annessione al Regno d’Italia ad oggi 1. Svidercoschi Vincenzo , residente a 7. Manzini Giusep - Verona, Sindaco dal 21 ottobre 1866 al pe , residente a S. 7 novembre 1885 (Sindaco anche nel Giorgio, Sindaco dal Regno Lombardo – Veneto). 29 aprile 1945 al 2. Fiorini Achille Antonio , residente a 23 marzo 1946 (no - Palazzolo, Sindaco dal 1885 al 13 no - minato dal Comitato vembre 1893. di Liberazione Nazio - 3. Sparavieri Ferdinando , residente a nale). Verona e a Sona, Sindaco dal 1893 al 8. Ledro Giovanni, 10 settembre 1907. residente a S. Gior - 4. Merighi E. Vittorio , residente a S. gio, Sindaco dal 24 Giorgio, Sindaco dal 10 settembre marzo 1946 al 6 no - 1907 all’11 agosto 1914. vembre 1960. 5. Raineri Temistocle , residente a Vero - 9. Scattolini Carlo , na e a Sona, Sindaco dal 12 agosto residente a Palazzo - 1914 al 7 ottobre del 1920. lo, Sindaco dal 7 no - 6. Zampieri Giacinto , residente a Luga - vembre 1960 al 20 gnano, Sindaco dall’8 ottobre 1920 al giugno 1975. 15 luglio 1923. 10. Salvetti Renato , Periodo dei Podestà e dei Commissari residente a Lugagna - Angelo Boscaini di Lugagnano, Sindaco di Sona dal 1985 al del Governo. no, Sindaco dal 21 1992. Mondini Gaetano , residente a Castel - giugno 1975 all’8 nuovo, Commissario dal 18 luglio 1923 giugno 1980. Sona, Sindaco dal 14 luglio 1997 al 29 al 19 aprile 1927. 11. Gatto Giorgio , residente a Sona, novembre 1998 (vice-Sindaco facente Tonelato Luigi , residente a S. Giorgio, Sindaco dal 9 giugno 1980 al 12 mag - funzioni dopo la scomparsa di Conti). Podestà dal 20 aprile 1927 al 17 aprile gio 1985. 16. Tomelleri Raffaele , residente a Lu - 1942. 12. Boscaini Angelo , residente a Luga - gagnano, Sindaco dal 30 novembre Cappellani Sante , residente a Verona, gnano, Sindaco dal 12 maggio 1985 al 1998 al 26 maggio 2003. Commissario dal 14 maggio 1942 al 7 13 ottobre 1992. 17. Bonometti Flavio , residente a Luga - luglio 1942. 18. Aldrighetti Michelangelo , residen - gnano, Sindaco dal 27 maggio 2003 al Innocenti Guglielmo , residente a Luga - te a Sona, Sindaco dal 16 ottobre 1992 14 aprile 2008. gnano, Podestà dal 8 luglio 1942 al 24 al 23 aprile 1995. 18. Mazzi Gualtiero , residente a Luga - settembre 1943. 14. Conti Franco , residente a Lugagna - gnano, Sindaco dal 15 aprile 2008 al Rinaldi Alfonso , residente a Sona, no, Sindaco dal 24 aprile 1995 al 13 lu - 10 giugno 2013. Commissario dal 30 ottobre 1943 al 28 glio 1997. 19. Mazzi Gianluigi , residente a Luga - aprile 1945. 15. Morone Maria Rosa , residente a gnano, Sindaco dall’11 giugno 2013.

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TAV a Sona: espropri e cantieri tra pochi mesi, ma mancano ancora le date. Accolte alcune richieste del Comune

, fortemente voluto dai Sindaci della tratta tra De - di Francesco Lorenzini senzano e Sona e dall’ Assessore regionale De [email protected] Berti, che opera in continuo contatto con gli am - ministratori del territorio, aveva lo scopo di fare un quadro della situazione e rendere noto ai Sin - Da mesi si dà per imminente l’inizio degli espropri daci stessi il cronoprogramma dei prossimi mesi . e la messa in cantiere dell’alta velocità ferrovia - Inoltre si voleva fare chiarezza sulle osservazioni ria sul nostro territorio. Volendo perciò tenervi presentate dalle Amministrazioni locali e recepite aggiornati su ogni possibile evoluzione di questa dal Cipe con la Delibera n°42 del 10 luglio 2017 importante vicenda, siamo tornati nuovamente a (pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 24 marzo discuterne con il Sindaco di Sona Gianluigi Mazzi, 2018). All’esterno della sala dove si sono incon - il quale ci ha comunicato le no - trati i Sindaci, segnaliamo an - vità dell’ultimo periodo. Venerdì che una manifestazione di pro - 20 aprile, a Peschiera, si è te - Il 20 aprile si è tenuta a testa da parte dei No Tav. nuto un incontro a porte chiu - Peschiera una riunione se al quale hanno preso parte riservata tra i Sindaci Sindaco, durante l’incontro del tutti i Sindaci della tratta Bre - 20 aprile, quali novità sono scia-Verona, della tratta e le ferrovie emerse in merito alle osserva - i quali hanno zioni dei Comuni recepite dalla potuto confrontarsi con RFI, Delibera Cipe? Italferr e Cepav2. L’evento, Con la Delibera Cipe sono state imposte 303 pre - scrizioni e 23 raccomandazioni: tra le più signifi - cative ricordiamo la completa eliminazione di nuo - ve cave, l’ottimizzazione della cantierizzazione, la salvaguardia dei beni architettonici e paesaggisti - ci, la rimozione dal progetto dei cavalcaferrovia in via Stazione e in via De Amicis a Lugagnano. Tutte le osservazioni recepite, che ci riguardano diretta - mente, ci sono poi state presentate con maggiore dettaglio in un incontro che si è tenuto il giorno 4 Approfondisci maggio. sul nostro sito Per quel che riguarda il cronoprogramma dei prossimi mesi, nello specifico, cosa vi è stato Facendo riconoscere al vostro smartphone il comunicato durante la riunione? codice accanto (o visitando il nostro sito in - In questo momento sono in corso le ispezioni pie - ternet) potete leggere tutti gli articoli del zometriche e la riprogettazione delle intersezioni. Baco dedicati all’arrivo della TAV a Sona , Terminata questa fase avremo: la delocalizzazio - con le novità e i dati del progetto. ne dello stabilimento dell’Ancap, che è una realtà produttiva alla quale teniamo particolarmente e abbiamo già in cantiere una soluzione affinché si qui la strategia che ci ha possa ricollocare sul nostro territorio (magari nel - permesso di raggiungere la zona industriale della Grande Mela), senza che buoni risultati di com - si perda nemmeno un giorno di lavoro; poi ci sarà promesso, soprat - la bonifica per individuare, disinnescare e rimuo - tutto perché pos - vere eventuali ordigni bellici inesplosi della Se - siamo contare su conda Guerra Mondiale lungo la tratta interessa - una maggiore ta; infine avranno inizio gli espropri dei terreni in - rappresentanza. teressati dal passaggio della tratta . Tutto questo Inoltre, quando dovrebbe avvenire nel giro di pochi mesi, purtrop - avrà inizio la fa - po non ci è stata fornita nessuna data certa, che se operativa, anche noi avremmo voluto. Una volta terminati gli avremo il vantag - espropri comincerà la fase di cantierizzazione con gio di poterci suddi - i lavori che dovrebbero durare per i successivi ot - videre i compiti. Se - to anni circa. Siccome si è scelto di dare priorità gnaliamo solamente alle opere più significative, la prima opera ad es - che negli ultimi mesi, in sere realizzata sul nostro territorio sarà la galleria seguito ad un di San Giorgio, lunga 3393m. In totale la tratta a cambio di ammi - Sona sarà di circa 6 chilometri. nistrazione, il Co - Il Sindaco: “Abbiamo ottenuto la Abbiamo già parlato degli espropri nelle prece - mune di Desen - completa eliminazione di nuove cave, denti interviste, possiamo aggiungere qualcosa zano ha deciso di per i cittadini del nostro Comune? intraprendere l’ottimizzazione della cantierizzazione, Credo che le trattative per gli espropri verranno un’altra strada. la salvaguardia dei beni architettonici portate avanti come già si è fatto nel bresciano: il Ovviamente ne ri - e paesaggistici, la rimozione dal valore dei terreni sarà stabilito basandosi su delle spettiamo la posi - tabelle di riferimento e si procederà stipulando zione, ma da par - progetto dei cavalcaferrovia in via accordi con i vari enti di categoria (per esempio te nostra assicuro Stazione e De Amicis a Lugagnano” Coldiretti) e di volta in volta si andrà a trattare che proseguire - con i singoli cittadini nei casi di situazioni critiche mo su questa li - particolari. Da parte nostra, posso dire che il Co - nea. In più, di recente, si è associato al nostro mune metterà a disposizione gli uffici e degli spa - gruppo anche il Comune di Calcinato. zi dove sarà possibile incontrare dei rappresen - Possiamo aggiungere qualcos’altro per comple - tanti di Cepav2 su appuntamento. Raccomando tare il quadro? comunque a tutti coloro che sono coinvolti di farsi Aggiungo che il Comune di Sona è presente an - trovare pronti con una perizia tecnica, con un’as - che al tavolo della tratta di Verona Città, dove sistenza legale o dell’ente di categoria, e con una stiamo portando avanti un progetto per la salva - documentazione fotografica dello stato attuale guardia del percorso che unisce via De Amicis e il delle cose. Cason di San Massimo. Ci stiamo muovendo af - Ai cittadini che invece non verranno espropriati, finché sia realizzata una pista ciclopedonale che ma subiranno comunque una perdita di valore metta in comunicazione le due zone. degli immobili, cosa possiamo dire? Anche in questo caso esistono delle tabelle che quantificano la perdita di valore dell’immobile in base alla distanza dalla linea ferroviaria del TAV, ma credo che si apriranno delle trattative per i ca - si specifici. Anche per loro gli uffici del Comune saranno a disposizione per incontrare i rappre - sentanti di Cepav2. Nelle scorse interviste si era parlato dell’impor - tanza della cooperazione tra diversi Comuni per affrontare la trattativa nel miglior modo possibi - Via Capitello n. 3 - 37060 Lugagnano di Sona VR le. Si proseguirà su questa strada in futuro? Tel 045/8680410 Fax 045/8680411 Il fronte comune dei sette Sindaci è stata fino a VERTENZE

Il TAR nega la sospensiva sullo spostamento del campo nomadi di Lugagnano e dà ragione al Comune

di Mario Salvetti to che sospenda l’efficacia degli atti impugnat i, in attesa che il Tribunale Amministrativo stesso si pronunci sulla materia. Una richiesta che, se accol - La vicenda era esplosa a metà dello scorso feb - ta, avrebbe significato per il Comune avere le mani braio, quando dieci ditte presenti nella zona indu - legate e non poter procedere con la realizzazione striale attorno alla Grande Mela avevano fatto ri - dell’area di sosta fino a sentenza di merito. Contro corso al Tribunale Amministrativo Regionale contro quel ricorso, e contro la richiesta di sospensiva, si la decisione del Consiglio comunale di Sona di era quindi costituito anche il Comune di Sona , creare in quella zona, in via Liguria, “un’area di so - contestando ogni addebito e argomentando sulla sta a lungo termine” che dovrebbe accogliere i nu - bontà e sulla legittimità della condotta tenuta. Ma clei famigliari che ora sono presenti nel campo no - arriviamo alle novità di queste ore. Sulla richiesta madi in via Le Mase a Lugagnano. Quel campo di sospensiva il Tribunale Amministrativo Regio - nomadi è inserito praticamente nel centro di Luga - nale ha pronunciato venerdì 9 marzo un’Ordinanza gnano da moltissimi anni, proprio a ridosso di una con la quale respinge la richiesta di sospensiva zona molta frequentata, che comprende gli impian - delle dieci ditte ricorrenti. “Non sussiste un pregiu - ti sportivi e la Casa di Riposo. Cresciuto ben oltre i dizio grave ed irreparabile – scrivono infatti i giu - limiti previsti, quel campo suscita da tempo le vi - dici amministrativi. – È contestata la previsione brate proteste dei residenti di quella zona, a causa dell’area nei pressi di via Liguria a Lugagnano di soprattutto delle condizioni in cui versa l’area. An - Sona quale area di sosta a lungo termine. Trattasi che l’AC Lugagnano, che utilizza gli impianti adia - di area di proprietà comunale per la quale il p.a.t. centi il campo nomadi, ha più volte segnalato come prevede la destinazione a servizi. La previsione la presenza di quel campo costituisca un vero pro - contestata non incide sulla conformazione e sul blema per i giovani atleti, che per arrivare agli im - possesso dei lotti in cui vengono svolte le attività pianti “sono costretti a passare proprio all’interno produttive, commerciali e direzionali. Né appare Nel tondo il dell’accampamento, rasentando baracche e altri grave il lamentato pregiudizio conseguente all’ipo - campo nomadi mezzi abitati da persone. Senza dimenticare il pro - tesi che su tale area venga ad insediarsi una fami - a Lugagnano, blema dei palloni che spesso finiscono nell’accam - glia di nomadi, attualmente residente in zona non proprio a ridos - pamento e non sono più recuperabili”, come scrive idonea, considerando che l’allocazione di tale fami - Presidente Giovanni Forlin so del campo il in una lettera inviata glia nella zona contestata non costituisce l’oggetto al Comune. Contro la decisione del Comune di spo - dei provvedimenti impugnati. L’istanza cautelare – sportivo e delle stare quel campo in zona Grande Mela era arrivato, conclude il TAR nell’Ordinanza del 9 marzo – non tribune. come si diceva, il ricorso al TAR di dieci imprendito - può pertanto essere accolta”. Primo set quindi che (Foto Studio ri di quell’area. I ricorrenti, tra le altre cose, conte - va al Comune di Sona. Ora i giudici dovranno entra - Mario Pachera) stano al Comune di aver operato in maniera abnor - re nel merito di quanto contestato e decidere se le me, utilizzando in modo illegittimo le disposizioni procedure utilizzate dal Comune per arrivare a deli - normative in materia. Nel ricorso le dieci ditte, inol - berare lo spostamento del campo nomadi siano le - tre, chiedono al giudice da subito un provvedimen - gittime o meno. C O M U N I T A ’

Tra marzo ed aprile il Comune ha inaugurato nuove opere al servizio del territorio

di Francesca Tenerelli

L’inizio della primavera è stato un periodo di novità sul nostro territorio, grazie all’inaugurazione di al - cune opere che segnano il potenziamento di servi - zi dedicati alla cittadinanza. Si è iniziato il 24 mar - zo con l’intitolazione della rinnovata scuola ma - terna di Sona al Cav. Romani. Presenti il Sindaco Mazzi e molti amministratori. Sono intervenuti, tra gli altri, i Dirigenti Squarzoni dell’Istituto Com - prensivo di Sona e Cattaneo dell’Istituto Com - prensivo di Lugagnano , l’Assessore Regionale Elisa De Berti e il Presidente della Provincia di Verona Antonio Pastorello . “Questa è una data memorabile per la Comunità – ha dichiarato il Sindaco Gianluigi Mazzi – che può festeggiare la ristrutturazione totale di questa meravigliosa scuo - la. Sono stati spesi un milione e 300mila euro per questa ristrutturazione: abbiamo saputo sfruttare con successo i contributi regionali”. Interventi an - che dell’Assessore Dalla Valentina e dell’ Inge - gnere Ferrari che ha raccontato i lavori svolti: “og - gi in termini di sicurezza è al primo posto tra gli edifici del Comune” . Lo stesso giorno, al pomerig - gio, è stata poi inaugurata la nuova struttura po - liambulatoriale e riabilitativa presso il Centro Po - lifunzionale Giovanni Paolo II di Lugagnano. Con la definizione delle opere di manutenzione straordi - naria previste per il rinnovo della concessione, l’Amministrazione Comunale ha voluto porre l’at - tenzione all’ampliamento del Centro Diurno per anzian i, resosi ormai necessario per meglio soddi - sfare le esigenze degli utenti. Nel centro è stata realizzata una nuova piscina, più ampia, caratteriz - zata da una zona con seduta per idromassaggio e dotata di un sollevatore per l’ingresso in acqua di utenti disabili; avrà una vocazione principalmente riabilitativa. La palestra completamente rinnova - ta , avrà anch’essa una destinazione prevalente - mente riabilitativa. Ma la vera novità del Centro Po - lifunzionale è la realizzazione di sette ambulatori dedicati ad attività sanitarie di medicina specialisti - Dall’alto, inaugurazione del rinnovo di Villa Trevisani a Sona, taglio del na - ca e ad attività riabilitative e di prevenzione. Conti - nuerà, inoltre, l’attività dell’Ambulatorio Pazienti stro della nuova struttura poliambulatoriale e riabilitativa presso il Centro Fragili con un punto prelievi e di medicazione in Polifunzionale di Lugagnano e inaugurazione della nuova isola ecologica in un ambiente completamente rinnovato. In occasio - val di Sona (Foto Studio Mario Pachera). ne dell’inaugurazione è stato presentato anche il nuovo impianto solar cooling . Successivamente, rabili ed è in grado di accogliere fino a 15 postazioni di grande sabato 21 aprile, si è tenuta l’inaugurazione della capacità, per un totale di un volume di 30 metri cubi. È previ - nuova isola ecologica in via Terminon, in località sta poi un’ampia zona coperta di 110 metri quadri dedicata valle di Sona. Sarà a disposizione della cittadinan - alla raccolta di rifiuti di specifiche categorie merceologiche. In - za delle frazioni di Sona e San Giorgio in Salici . fine, un’ulteriore area pari a 160 metri quadri è strutturata Progettata dall’ingegnere Stefano Baciga , l’opera per lo stoccaggio a terra di quei rifiuti per i quali risulta mag - è strutturata su 4 mila metri quadri interamente giormente funzionale tale modalità di conferimento. L’attuale pavimentati e si sviluppa lungo un percorso a sen - piazzola in via San Quirico a Sona verrà, pertanto, dismessa. so unico, che delimita una pedana rialzata centra - L’opera è costata complessivamente 670 mila euro, inclusi le di superficie pari a 550 metri quadri. La pedana 140 mila euro necessari all’acquisizione dell’intero mappale è accessibile tramite scale metalliche e rampe car - di pertinenza e cofinanziata dalla Regione Veneto. 29 Due mesi di notizie da www.ilbacodaseta.org ca Compagnia Teatrale di Palazzolo, come si diceva, Riportiamo alcune delle più di 100 notizie che abbia - ha bissato – migliorandolo – il risultato dello scorso mo pubblicato sul nostro sito negli ultimi due mesi. An - anno in questo importante concorso, aggiudicandosi che in questi due mesi abbiamo registrato più di due - sabato 17 marzo addirittura il Primo Premio assolu - mila accessi al giorno da parte dei nostri lettori. Conti - to ed il Premio per il Migliore Testo Originale, con la nuate a visitarci. loro divertentissima commedia “Stramaledettamen - te a pan e pesin”. Complimenti quindi a regista, at - tori, scenografi e all’intera Compagnia “La Polvere “La Polvere Magica” di Palazzolo trionfa a Sangui - Magica”, una vera eccellenza culturale del nostro netto: primo premio assoluto territorio. 19 marzo 2018 Passano gli anni ma una certezza per il nostro terri - Un nuovo mezzo in forza al Comune di Sona per le torio rimangono i riconoscimenti che la Compagnia manutenzioni stradali Teatrale “La Polvere Magica” di Palazzolo colleziona 29 marzo 2018 con eccezionale regolarità. Lo scorso anno avevamo Il settore manutenzioni del Comune di Sona si è do - festeggiato il trionfo della Compagnia teatrale di Pa - La targa che tato in questi giorni di un nuovo mezzo dedicato alla lazzolo al Concorso “Le Contrà” di Sanguinetto, dove premia la com - manutenzione delle strade, un Porter Maxxi della aveva ottenuto il primo premio per i migliori costumi pagnia “La Pol - Piaggio. “E’ stato necessario dotare il Comune di un e per il testo più originale. Passa un anno, e siamo nuovo mezzo a servizio del personale operaio per le vere Magica” nuovamente a festeggiare un nuovo trionfo sempre tante manutenzioni delle nostre strade e a procede - con il primo al concorso di Sanguinetto, questa volta con un rico - re al ritiro di veicoli usati non più idonei – spiega al premio assolu - noscimento ancora più importante. Il premio “Le Baco il Sindaco Mazzi -. Abbiamo quindi optato per to ed il premio Contrà”, giunto alla 17esima edizione e dedicato al un nuovo mezzo alimentato a benzina e metano, do - per il testo più teatro dialettale amatoriale, è organizzato dal Comu - tato di pianale ribaltabile e motore euro 6”. “Fin ne di Sanguinetto e dalla locale Pro Loco ed il rica - originale. dall’inizio del nostro mandato – prosegue Mazzi – vato dello spettacolo finale è per tradizione devoluto abbiamo operato cercando di utilizzare i mezzi già ad iniziative di volontariato o di solidarietà. La stori - nel parco auto a disposizione: ma alcuni risultano troppo vecchi ed è troppo tempo che non veniva fat - to un investimento in tal senso. Abbiamo quindi op - tato per far ritirare i due Piaggio Porter in servizio, ormai del tutto obsoleti e che necessitavano di inter - venti di manutenzione straordinaria tali da non es - sere convenienti. Abbiamo chiesto anche il ritiro e lo smaltimento del Nissan Vanette non più riparabile in dotazione al personale operaio”. Il nuovo mezzo ap - pena acquistato è costato al Comune 20.480 euro, comprensivi del ritiro dei mezzi dismessi. Inoltre il ri - venditore ha riconosciuto al Comune 700 euro per la cessione dei due Porter non più utilizzabili.

Sport per tutti: tre atleti del Comune di Sona al primo torneo nazionale di pallanuoto integrata 2 aprile 2018 Domenica 18 marzo si è svolto a Piacenza il primo torneo nazionale di pallanuoto integrata, cioè di squadre con atleti disabili integrate con atleti nor - modotati. Erano rappresentate 5 regioni, l’Emilia Ro - magna, regione ospite con la Kosmo PnPc, la Lom - bardia con l’Asd Waterpolo Ability Lombardia, il Lazio con l’AC Roma, la Sicilia con la Delfini Blu Asd e il Veneto con l’Asd Polisportiva Don Calabria. L’Asd Po - lisportiva Don Calabria, accompagnata dal coach Enrico Tosi, ha schierato 7 atleti con diverse disabili - tà, sia fisiche sia intellettivo-relazionali supportati da 4 atleti dell’Under 16. La pallanuoto al Centro Poli - funzionale è presente solo da 4 stagioni, ma conta già su oltre 70 atleti di età compresa tra i 12 ed i 21 anni che giocano nel campionato promozionale 30 Pallanuoto Italia in ben 5 categorie, under 12, under 14, under 16, under 18 e under 21. La particolarità di queste squadre è che fin dall’inizio sono stati in - seriti atleti con diverse disabilità i quali partecipano al campionato insieme ai loro compagni con l’unica “agevolazione” di poter chiedere la deroga per gio - Internet care nelle categorie inferiori alla loro età. Gli atleti Le dieci notizie più lette sul nostro sito www.ilbacodaseta.org

Di seguito la classifica delle dieci notizie più lette negli ultimi due mesi sul nostro sito internet www.ilbacodaseta.org e sulle nostre pagine facebook e twitter . Continuate a seguirci. 1) Il Baco compie diciotto anni: un 2018 pieno di iniziative per un’informazione che cresce. Letto 11.936 volte. 2) “Quando ho liberato Patrizia Tacchella”. Il Comandante Alfa dei GIS ha raccontato a Sona quarant’anni sotto copertura. Letto 10.935 volte. che fanno parte, per ora, della squadra “Ability” so - no: Smaila Jacopo (2008), Nicolò Gobetti (2006), Viktor Andriolo Stagno (2005), Alessio Dalla Pozza (2005), Mattia Cipolla (2003), Nicolò Tortella (2003), Michael Marcolini (2002), Matteo Donadi (2000), e Lorenzo Vacca (1999). Con questo primo torneo si spera che altre società seguano questa strada e di poter, negli anni a venire, fare tornei con squadre interamente Ability. Intanto, la Finp (Federa - zione Italiana Nuoto Paralimpico) a marzo 2017 ha ufficialmente introdotto come nuova disciplina pro - mozionale la Pallanuoto Paralimpica. I nostri atleti sono molto giovani: chissà se riusciremo a vederli in qualche prossima Paralimpiade! E a Sona abbiamo ben tre motivi in più per fare il tifo per la pallanuoto 3) Lugagnano, lunedì iniziano i lavori alla rotatoria ad inizio paese. paralimpica visto che Alessio, Matteo e Lorenzo so - Previste modifiche alla circolazione Letto 9.674 volte. no nostri concittadini! 4) Grandine nella notte, tanta paura per le coltivazioni del nostro La Sala Lettura di Lugagnano aperta di sera e nei territorio. Letto 9.243 volte. festivi. L’Assessore Bianco: “La cultura non avrà 5) La neve in arrivo a Sona, il sale sulle strade e le virgole di Mon - orari” tanelli. Letto 9.198 volte. 5 aprile 2018 6) Una tartaruga gigante di neve a Lugagnano. La nuova opera del - Con deliberazione della Giunta comunale del 27 la famiglia Vantini. Letto 9.049 volte. marzo sono state definite le linee guida per l’apertu - 7) Prestigioso secondo posto per i ragazzi della Banda di Sona al ra in orario pomeridiano, serale, prefestivo e festivo della Sala Lettura di Lugagnano. Nell’ambito della concorso internazionale di Udine. Letto 7.667 volte. frazione più popolosa del Comune di Sona, infatti, è 8) Vandalismo e (è) noia. Il valore delle cose ed i nostri ragazzi, emersa con chiarezza l’esigenza, soprattutto da par - una riflessione che vale anche per Sona. Letto 7.538 volte. te dei giovani, di poter disporre di spazi pubblici 9) Comunione per 71 bambine e bambini oggi a Lugagnano, hanno adatti allo studio o ad iniziative socio-culturali. “La celebrato in quattro sacerdoti. Letto 7.412 volte Sala Lettura di Lugagnano è uno spazio già aperto 10) San Giorgio in Salici: adeguata la rete fognaria in via Giacomo - al pubblico per attività di biblioteca per diverse ore settimanali – spiega Gianmichele Bianco, Assessore alla Cultura – ma anche per la realizzazione di ini - ziative di carattere culturale. Negli orari nei quali non è utilizzata per attività istituzionali o già pianifi - cate la Sala Lettura può essere messa a disposizio - ne per iniziative di carattere socio-culturale dedicate Pubblicità ai cittadini residenti. Questo è quello che abbiamo fatto con incredibile successo presso la Biblioteca di La vostra pubblicità sul Baco e sul Sona quattro anni fa, ed è quello che faremo anche con la Sala Lettura dopo averne approvato in Giunta nostro sito www.ilbacodaseta.org Comunale le linee guida di utilizzo il 27 marzo.” La responsabilità dell’apertura, custodia e chiusura Volete proporre la pubblicità del vostro negozio o della vostra atti - della Sala Lettura, in una prima fase, sarà a cura di vità sulla nostra rivista sul sito internet del Baco? I prezzi sono as - un responsabile incaricato dal Comune e, in una se - sai contenuti e la visibilità sul territorio altissima . Per informazio - conda fase, da volontari civici anch’essi apposita - ni scrivete a [email protected]. Due mesi di notizie da www.ilbacodaseta.org mente incaricati. “Partiremo a breve – dichiara Bian - co – e ci stiamo già coordinando con l’Assessore Caltagirone per un progetto che sarà condotto nel - l’ambito delle azioni sociali dell’iniziativa ABC Ammi - nistratore Benessere di Comunità già operativo pres - so la zona di via Volturno a Lugagnano, ma ora pre - sente anche nel centro della frazione. L’idea è la stessa della Biblioteca: abbiamo bisogno di volontari civici per aprire la Sala Lettura per farla diventare punto di aggregazione culturale e sociale di Luga - gnano. Se hai un’idea sottoponicela. Questo è il ruo - lo di un amministratore: dare spazio alle idee e faci - litarne la realizzazione per il bene di tutti.”

Ripristinata l’area per famiglie distrutta a San Giorgio in Salici. Dalla Valentina: “Era stato un at - to vile” 15 aprile 2018 L’Elzeviro Era stato un episodio che lo scorso agosto aveva colpito duramente tutta la nostra comunità, proprio per la stupidità violenta di un atto di teppismo del Veneto - Europa tutto insensato. Ci troviamo a San Giorgio in Salici, in località Bulgarella, a sud di Corte Guastalla Nuova E’ successo in Belgio (per 6 mesi fra il 2007 e il 2008 e per 18 in direzione Custoza, sicuramente una delle più bel - mesi dal giugno 2010 al dicembre 2011), in Olanda (per 7 mesi le zone dell’intero territorio Comunale. Nello slargo dal marzo ad ottobre 2017), in Spagna (elezioni inconcludenti che introduce a quello straordinario percorso ombro - nel 2015, bis nel 2016 e 4 mesi per formare un governo) e in so conosciuto come il “tunnel dell’amore” l’Ammini - Germania (da settembre 2017 a marzo 2018). L’Italia non è dun - strazione Comunale, tramite Acque Vive, stava rea - que un caso isolato. Eppure niente sfracelli! Perché? Perché non lizzando un’area attrezzata per famiglie, con la posa è più il tempo di temere invasioni da Francia o Spagna, e perché di una bacheca in legno e di una bella staccionata la moneta è coniata a Francoforte. Le elezioni “politiche” nazio - sempre in legno. Ma poi l’incredibile atto di vandali - nali in Europa assomigliano quindi sempre più ad elezioni “am - smo. Nella notte tra il 13 ed il 14 agosto ignoti, in - ministrative” nazionali. Anche in un’Unione Europea attualmen - fatti, avevano dato fuoco alla bacheca e distrutto, te a funzionamento piuttosto "intergovernativo". Anzi, solo per pezzo per pezzo, tutta la robusta staccionata appe - questo prima o poi c'è bisogno di un governo nazionale: na realizzata. Massacrando un lavoro che non era per far funzionare l'Europa intergovernativa! Erano so - ancora stato inaugurato e consegnato all’uso della prattutto gli altri governi europei a premere perché la comunità. A distanza di qualche mese, arriva però in Germania avesse un governo... questo ci dà la misu - questi giorni una notizia positiva, che pone rimedio ra di che cos'è l'Europa del XXI secolo! Certo, a quello scempio. Dopo un iter assicurativo abba - ci sono ancora Comuni in Italia che amano stanza lungo, con l’arrivo della bella stagione si è, discutere di politica estera e prendere infatti, finalmente potuto ripristinare quanto danneg - posizioni su di essa e ugualmente giato (foto in alto). I materiali utilizzati per riallestire può darsi che qualche ministro na - l’area sono ecocompatibili, ad alta resistenza al fuo - zionale sia convinto di avere sovra - co e agli urti, in modo da poter evitare altri atti van - nità in campo militare od econo - dalici. “Quello di agosto è stato un atto vile, – spiega mico o che viva come indebita in - l’Assessore Gianfranco Dalla Valentina– che ci ha gerenza il dibattito europeo sulle sue decisioni, ma la ferito in modo particolare perchè quell’area era sta - realtà è che le vere elezioni “politiche” saranno quelle ta ripulita e sistemata in una delle nostre giornate del 26 maggio 2019, cioè quelle europee . Solo in quell'ambito si ecologiche grazie al contributo di tanta gente, di tan - affronteranno le questioni esiziali: la difesa dei confini europei, ti ragazzi delle scuole, che vedevano in questo spa - l’approfondimento dell’unione monetaria e la promozione dei va - zio un luogo a disposizione di tutti, in uno dei luoghi lori europei di pluralismo, non discriminazione, tolleranza, giu - più belli del Comune di Sona, un punto di partenza stizia, solidarietà e parità tra donne e uomini. Il rito quotidiano per biciclettate e passeggiate, dove poter conoscere dei media, che parlano solo dal punto di vista nazionale, ce lo fa il nostro territorio.” “Ora il prossimo passo, – prose - dimenticare. Al punto che si parla di Italia che deve gue Dalla Valentina – sarà quello di collocare una “farsi sentire in Europa”, ancora più assurdo che se mappa che illustri i percorsi ciclopedonali nella zona dicessimo che Sona “deve farsi sentire in Italia”... che già abbiamo riportato nelle nostre cartine turi - Marco Spazzini stiche e posare alcune tavole con panche. Tra qual - [email protected] che settimana, all’interno della giornata ecologica, proseguiremo con l’attività volontaria di pulizia e si - 32 stemazione dell’area.” L’auspicio è che le giornate ecologiche organizzate dal Comune possano far co - Associazioni noscere ed apprezzare il nostro territorio, in modo che accresca sempre più la volontà di valorizzare e preservare questo meraviglioso territorio anche per Gli Tzigani di Lugagnano girano un video le generazioni che verranno. Augurandoci che la pia - ga del vandalismo non colpisca nuovamente. per promuovere Verona Una prima assoluta quella che domenica 15 aprile ha visto gli Tzigani di Apre a Sona l’Emporio della solidarietà: un soste - Lugagnano sfilare assieme per il centro di Verona . L’occasione è stata gno al disagio economico temporaneo la realizzazione di un video promozionale sulle meraviglie del nostro ter - 17 aprile 2018 ritorio, da presentare alla convention della Federazione Europea delle Lunedì 16 aprile l’Amministrazione Comunale di So - Città del Carnevale , che si terrà a maggio a Sabac in Serbia . La secon - na, congiuntamente a Caritas Diocesana Veronese, da parte del video è stata girata sul lago, tra Bardolino e Lazise . “Il pas - Rete Talenti, Amministrazione Comunale di Somma - saggio dei nostri Tzigani per le vie del centro di Verona e sul lago – ci campagna, Parrocchie e Associazioni del territorio si spiega uno degli Tzigani, Tiziano Zocca – ha suscitato grande interesse sono incontrate nella Sala del Consiglio di Sona per per i turisti presenti, in molti ci hanno chiesto di potersi fotografare assie - una doppia occasione: il rinnovo dell’Intesa Rete Ta - me a noi”. Il video è stato realizzato dallo studio Liber e verrà presentato lenti e la sigla del Protocollo per l’apertura dell’Em - in Serbia, dove andranno come ambasciatori del nostro territorio il Presi - porio di Sona-Sommacampagna, il settimo Emporio dente del Comitato Carnevale Benefico di Lugagnano Eliseo Merzari e della Solidarietà attivo sul territorio veronese dopo lo Tzigano Zocca. Nelle foto gli Tzigani in piazza Bra a Verona e sul lago. quelli di Verona (Emporio don Giacomelli ed Emporio Casa del Colle), Villafranca, San Martino Buon Alber - go, Bardolino e Legnago. L’Emporio della Solidarietà è un progetto sociale organizzato come un super - mercato all’interno del quale i beneficiari possono reperire non solo beni alimentari (nella quantità con - cordata con gli enti socio-assistenziali che elaborano il progetto di accompagnamento), ma anche rico - struire reti relazionali e partecipare a incontri educa - tivo-formativi su temi come il risparmio energetico, l’economia domestica, la corretta alimentazione, per rivedere i propri stili di vita. Il progetto infatti si confi - gura come un sostegno al disagio economico tem - poraneo, finalizzato a supportare i beneficiari nella costruzione di un percorso di autonomia. Superando il tradizionale modello del “pacco spesa”, l’Emporio prevede principalmente un servizio di raccolta e dis - tribuzione di prodotti alimentari coordinato e gratui - to, in cui i nuclei famigliari in difficoltà possono sce - gliere i prodotti dagli scaffali secondo le loro esigen - ze reali. L’accesso è consentito tramite l’erogazione di una tessera, sulla quale vengono caricati mensil - mente dei punti che consentono l’acquisizione dei prodotti scelti. Il credito da assegnare alla famiglia viene calcolato sulla base della composizione del nucleo famigliare. I volontari presenti nel market ac - compagnano le famiglie nella spesa in una prospet - tiva di educazione al consumo. All’interno dell’Empo - rio vengono garantiti prodotti di prima necessità (co - me frutta, verdura, pane, etc.) ma nel complesso l’approvvigionamento dipende dalla quantità e varie - tà dei prodotti donati e recuperati. Pertanto, per ga - rantire un servizio di qualità, è necessario che tutta la comunità contribuisca a migliorare il servizio: è possibile aderire riempiendo uno scaffale con una donazione di alimenti o un contributo economico per il loro acquisto. Il progetto coinvolge le Ammini - strazioni Comunali di Sona e Sommacampagna, tut - te le parrocchie dei territori di Sona e Sommacam - pagna, le Associazioni che si occupano di servizi so - cio-assistenziali, Caritas e Croce Rossa. I lavori del - l’Emporio della Solidarietà di Sona–Sommacampa - gna, che avrà sede a Sona in via Don Nascimbeni 1, inizieranno entro il mese di giugno. Il moderatore dell’incontro, l’Assessore Gianmichele Bianco, ha in - trodotto i lavori lasciando la parola al Sindaco di So - Due mesi di notizie da www.ilbacodaseta.org na, Gianluigi Mazzi, il quale ha ringraziato i numero - innovativi e che costituiscono un modello per tutto il si presenti e ha sottolineato l’importanza di “creare territorio dal punto di vista sociale e culturale: il pas - una struttura solida per quella parte di comunità saggio dall’assistenzialismo al welfare generativo che spesso rimane invisibile”. Ha proseguito il Vice - comporta un cambiamento su entrambi i fronti. sindaco di Sona, Simone Caltagirone: “L’Emporio della Solidarietà è un progetto di inclusione sociale San Giorgio in Salici: adeguata la rete fognaria in al 100%: tutto questo non sarebbe stato possibile via Giacomona Nelle foto alcu - senza il contributo di tutti gli Enti coinvolti.” Anche il 2 maggio 2018 ne premiazioni Sindaco di Sommacampagna, Graziella Manzato, e Nell’ambito del progetto di adeguamento della rete delle eccellen - il Parroco di Lugagnano, Don Antonio Sona, hanno fognaria del Comune di Sona, sono stati da poco ul - ze sportive: qui concordato nel sostenere l’importanza della rete. timati anche i lavori di posa della rete fognaria in via sotto i ragazzi “L’Emporio è anche un tentativo di creare un’espres - Giacomona a San Giorgio in Salici. L’intervento, che del West Vero - sione di vicinanza tra Parrocchie, perché non siamo permetterà ai residenti di poter scaricare le acque na Rugby, nella più solo Parroci nella nostra Parrocchia, ma nelle e reflue derivanti dalle proprie unità abitative nella fo - delle Parrocchie”, ha sottolineato il Parroco. Presenti pagina seguen - gnatura, va a determinare un evidente beneficio an - anche Monsignor Giuliano Ceschi, Direttore della Ca - che per l’ambiente in quanto non vi sarà più recapi - te i ragazzini ritas Diocesana Veronese, il dott. Fabrizio Faccinca - to di scarichi fognari, responsabili dell’inquinamento dell’AC Luga - ni, Presidente Conferenze S. Vincenzo de Paoli, e il di suolo ed acqua. I lavori si sono sviluppati su una gnano e le ra - dott. Alessandro Ortombina, Presidente Croce Rossa lunghezza di circa 350 metri per un costo di 50 mila gazze del Vol - Italiana–Verona. L’incontro si è concluso con la sigla euro. L’Amministrazione Comunale, compatibilmente ley Palazzolo. formale del Protocollo e una foto di gruppo, che con le disponibilità economiche residue derivanti dai esprime simbolicamente l’importanza del lavoro in lavori appena terminati, sta valutando la possibilità rete tra soggetti diversi per mettere in piedi progetti di procedere ad altri interventi analoghi (Via Caboto, Via Generale Graziani, ecc.) dove siano evidenti si - tuazioni di criticità ambientale dovute alla mancan - za da sempre di rete fognaria.

Premiate le eccellenze sportive del Comune di So - na. Con momenti di forte commozione 7 maggio 2018 Si è svolta anche quest’anno la ormai tradizionale consegna dei riconoscimenti per le eccellenze spor - tive del Comune di Sona. Alla presenza del Sindaco Mazzi, dell’Assessore allo sport Gianfranco Dalla Va - lentina e dei componenti del Consiglio Comunale, aiutati dal calciatore Marco Zamboni (che ha milita - to anche nel Chievo, nella Juventus e nel Napoli), so - no stati premiati gli sportivi e le squadre che si sono distinti oltre che per i risultati raggiunti anche per la promozione dei valori che lo sport rappresenta. So - no state premiate, infatti, per la maggior parte, real - tà sportive rappresentate da squadre; dai giovanissi - mi Pulcini calcio 2007 dell’Ac Lugagnano ai meno giovani Amatori Calcio Sona, passando dalle ragazze del Volley Palazzolo e del Volley Academy Not Stop di Lugagnano ai ragazzi del Rugby Sona, dove vengono esaltati la partecipazione e l’impegno e lo spirito di gruppo e non l’agonismo esasperato. Sono stati pre - miati anche i pallanuotisti dell’Asd Don Calabria– Ability nelle figure dei singoli atleti residenti nel no - stro Comune, anche come auspicio che l’integrazio - ne tra atleti disabili e normodotati, dimostrata possi - bile nello sport della pallanuoto, possa essere appli - cata anche ad altre realtà. È stato sottolineato come lo sport, e specialmente quello di squadra, possa unire e creare legami che durano nel tempo e di cui a distanza di anni non ci si dimentica. Come il primo amore… la prima squadra non si scorda mai! Questo 34 l’elenco completo degli atleti e delle squadre pre - miati: Pulcini calcio 2007 Ac Lugagnano, la grande arrampicatrice Giorgia Strazieri, Asd Amatori Calcio Sona, Under 13 Volley Academy Not Stop, Scuola se - condaria di Sona – Volley e Tennis, Nicola Baltieri, Pallanuoto Ability (Matteo Donadi, Lorenzo Vacca, Alessio Dalla Pozza), Joel Turrini dell’Atletica Luga - gnano, Under 14 Rugby Sona, Sona United Calcio, Esordienti 2006 Calcio Ac Sona, Andrea Barbieri e Volley Femminile Palazzolo. Di grande coinvolgimen - to il momento dedicato ad una premiazione alla me - moria di chi non c’è più. Particolarmente toccante e commovente è stato, infatti, l’intervento della madre per il riconoscimento dato al giovanissimo atleta Ni - cola da Palazzolo, scomparso lo scorso ottobre. E non meno commossa è apparsa la sala per il ricono - scimento dato ad Andrea Barbieri, grandissima figu - ra di atleta e di uomo di Lugagnano, scomparso an - ch’esso ad ottobre, e ritirato dalla moglie Alberta.

“Tu e l’Eternità”: le elementari di Lugagnano pri - me ad un concorso del Festival Biblico 2018 10 maggio 2018 Grande soddisfazione per la classe 4B della Prima - ria “Silvio Pellico” di Lugagnano, classificatasi al pri - mo posto nella prima edizione del concorso “Tu e l’eternità. Esercizi di Futuro”, lanciato dal Festival Bi - blico 2018, che li ha visti protagonisti durante le premiazioni presso la chiesa di Sant’Eufemia, vener - dì 4 maggio. Il tema del concorso ha offerto l’occa - sione ai partecipanti (scuole primarie e secondarie di I e II grado) di porsi in relazione con temi com - plessi, come l’eternità, l’oltre e l’infinito. Il lavoro di approfondimento dell’argomento è partito dall’opera di Federico Bellomi “Arbor Redemptionis”, che si tro - va nella chiesa di Lugagnano. Il Giudizio Universale dell’artista ha avuto l’importante funzione di stimo - lare interrogativi e curiosità nei bambini a proposito dell’origine del mondo e del mistero che lega vita e morte, in quanto l’affresco è stato concepito come un’unica rappresentazione teatrale, che invita lo spettatore a diventare co-protagonista dell’opera, a fare cioè un’esperienza personale e totale delle im - magini impresse sulla parete. Gli studenti, dopo questa prima fase di osservazione in chiesa sotto la guida del Parroco di Lugagnano don Antonio Sona, hanno proseguito il lavoro a scuola con l’insegnante di italiano Alessandra Gazzani, che li ha guidati nella lettura di una fiaba di Andersen e nella creazione poi di metafore a partire dalle parole “tempo”, “futu - ro”, “eternità”. Grazie alla docente della secondaria Giuliva Di Bernardino, i bambini hanno provato a ri - creare con il corpo, il movimento e la musica, i tratti essenziali dell’atteggiamento dei salvati e dei dan - nati, così come sono stati dipinti sul grande affre - sco. I disegni del Bellomi sono stati poi riprodotti usando gli acquerelli, ragionando sui colori che me - glio possono esprimere la voglia di infinito dell’uomo Infine, su un grandissimo rotolo di carta, disteso nel corridoio della scuola, gli studenti di quarta hanno provato coi pennelli a lasciare traccia della loro per - sonale visione dell’eternità. Questa interessantissi - ma attività è stata coordinata dalla docente di Reli - gione Cattolica della classe, Sonia Rudari, che ha accompagnato a Sant’Eufemia i piccoli vincitori, giu - stamente pieni di entusiasmo per l’apprezzamento pubblico del loro impegno. IL DIBATTITO

“La politica locale deve tornare ad appassionare”. Sei Sindaci di Sona hanno parlato di impegno, ricordando Conti

di Mario Salvetti Il Baco da Seta , che prima di passare la parola ai Sindaci ha aperto la discussione con una riflessio - ne su cosa sia e cosa debba essere la politica co - Un mazzo di fiori e la commozione della moglie del me impegno depurato da interessi personali e con - Sindaco Conti ha chiuso la serata dedicata alla venienze di bottega. Il dibattito ha seguito un anda - memoria del primo cittadino di Sona, Sindaco dal mento temporale e, pertanto, primo ad intervenire Da sinistra, Raf - 1995 al 1998 quando scomparve prematuramen - è stato Renato Salvetti, ora anche storico del Ba - faele Tomelleri, te, proprio vent’anni fa. Tenutasi il 20 marzo in sala co, che fu Sindaco a Sona nel quinquennio 1975- Flavio Bono - consigliare, e non poteva esserci ambientazione 1980. “Io devo parlarvi di un’era geologica fa – ha metti, Renato più adeguata, organizzata da Il Maestrale, di cui esordito Salvetti -, quella della politica dagli anni Salvetti, Rosan - Conti è stato tra i fondatori, e che ha coinvolto Il sessanta in poi. Allora grazie soprattutto alla pre - Baco da Seta come media partner , la serata ha vi - senza forte dei corpi intermedi la politica era ap - na Boni (moglie sto confrontarsi sui temi dell’impegno in politica profondimento e discussione, ora mi sembra so - di Franco Con - tutti sei i Sindaci viventi del nostro Comune: Rena - prattutto chiacchiericcio. Tutti gli attori sociali, dai ti), Gianluigi to Salvetti, Giorgio Gatto, Raffaele Tomelleri, Fla - Sindacati alle associazioni di categoria alle Parroc - Mazzi, Giorgio vio Bonometti, Gualtiero Mazzi e il Sindaco in ca - chie ai partiti, erano scuola di formazione persona - Gatto e Gualtie - rica Gianluigi Mazzi. Presenti in sala anche la mo - le e politica. La frammentazione successiva, dopo ro Mazzi. Nel glie e i due figli di Conti, oltre a tanti ex Amministra - Tangentopoli, con l’addio alla politica dell’ottanta tondo, Ezio Co - tori del Maestrale e molti politici di ieri e di oggi. per cento di chi la faceva, ha azzerato tutto, ed ora sta. Presente tra il pubblico anche Mariarosaria Moro - mi sembra che si navighi molto a vista”. Dopo di lui ne, che dopo la scomparsa di Conti ha svolto le ad intervenire è stato Giorgio Gatto, che fu primo funzioni di Sindaco fino al termine della legislatura, cittadino di Sona nel quinquennio 1980-1985. “Ho dal 14 luglio 1997 al 28 novembre 1998. Ad intro - iniziato a fare l’amministratore come Assessore durre la serata è stato Ezio Costa, anche lui nella Giunta di Salvetti. Avevo poca esperienza, ma scuola Maestrale e che è stato Vicesindaco la vera scuola di politica in cui ero inserito mi ha nell’Amministrazione Tomelleri, che ha trat - permesso di imparare e di crescere – ha racconta - teggiato cosa fu quella lista civica e la capaci - to Gatto -, fino poi ad affrontare il ruolo di Sindaco. tà che ebbe di introdurre il cambiamento a Ho bellissimi ricordi di quegli anni, e qui non posso Sona a seguito del crollo dei partiti ad inizio non menzionare il mio Vicesindaco Walter Tomez - degli anni novanta. Moderatore della serata è zoli, scomparso giovanissimo proprio durante il mio stato Gianmaria Busatta , cronista politico de mandato. Anche oggi ricordo le cose fatte, le sfide affrontate. Ci tengo anche a menzionare due Sin - cosa sia l’impegno di fare l’amministratore, che in tutti i ruoli, daci venuti dopo di me e che ora non ci sono più: dal Consigliere al Sindaco, è complesso e gratificante. È ri - Boscaini ed Aldrighetti”. La parola successivamen - chiesto un impegno totale, che ti costringe a non staccare mai te è andata a Raffaele Tomelleri, Sindaco a Sona dai problemi del Comune”. A chiudere il primo giro di interven - dal 1998 al 2003. Tomelleri, anche lui del Mae - ti l’attuale Sindaco di Sona, Gianluigi Mazzi, in carica dal strale, si sofferma sulla figura di Conti e su cosa fu - 2013. “Chi fa il Sindaco non è normale – ha indicato Gianlui - rono quegli anni. E’ stato quindi il turno di Flavio gi Mazzi, provocatoriamente -. Le decisioni da prendere sono Bonometti, che è stato Sindaco a Sona nel quin - tante e difficili, abbiamo Consiglieri e Assessori che ci aiutano quennio 2003-2008 e tra i fondatori del Maestrale. ma alla fine le decisioni spettano sempre a noi. Se guardo “Ho iniziato pure io giovanissimo, come Consigliere all’esperienza della mia generazione di amministratori, a noi con il Sindaco Gatto – ha esordito Bonometti -. La manca la politica come scuola. I giovani non fanno politica, la politica è una passione con pochi altri paragoni: ri - partecipazione non esiste: sono dati di fatto, e la colpa è no - cordo che un mio professore alle superiori mi dice - stra. La mia scelta di fare politica nasce nel 1997, quando va che la politica è una malattia da cui non si gua - scrissi il volume ‘Fregole di Storia’ con Massimo Gasparato e risce, che non ha cura. Per fare l’Amministratore è iniziai ad incuriosirmi della vita della mia comunità. Da lì poi necessario essere molto preparati, una certezza l’esperienza de Il Baco da Seta, quindi l’arrivo in Consiglio co - che ho ben sperimentato nel mio mandato di Sin - munale come minoranza e poi da Sindaco”. Si sono quindi daco”. Il microfono quindi passa a Gualtiero Mazzi, susseguiti alcuni interventi del folto pubblico presente in sala. Sindaco a Sona dal 2008 al 2013. “Ringrazio Al termine, come si diceva, un mazzo di fiori consegnato alla dell’opportunità offerta da questa serata – ha moglie di Conti, molto commossa, e una foto di gruppo hanno spiegato Mazzi – perché ci permette di parlare di suggellato una serata di politica vera, ragionata e non urlata.

Il Commento Quel Maestrale fu un’intuizione geniale

che questa una piccola medaglia da tenere sul petto. L'asilo nido di di Raffaele Tomelleri Lugagnano, l'arredo urbano di Pa - [email protected] lazzolo, il centro servizi di San Giorgio in Salici, il nuovo stadio di Sona; e ancora, la palestra delle medie di Lugagnano diventata Pa - Un'intuizione geniale, l'idea che si po - lazzetto, il nuovo cimitero di Palazzolo, tesse uscire dagli schemi per riscopri - l'ampliamento di quello di Lugagnano re qualcosa che la politica pareva ave - e San Giorgio, tra le opere pubbliche re perduto. Il Maestrale soffiò così, al - realizzate. E tra quelle messe in can - l'improvviso, scombinando le carte sul tiere, il nuovo ufficio postale di Sona, tavolo. Primi anni '90, il baratro di la nuova piazza di Lugagnano, che do - Tangentopoli si stava aprendo di brut - veva diventare il primo passo per rive - to sotto i piedi della Prima Repubblica, dere il centro storico del paese, ancor frantumando certezze, obbligando a ri - oggi privo, purtroppo, di una sua iden - scrivere la storia. Franco Conti fu tra i tità; e ancora, la piazza di Sona, già primi a cavalcarne l'onda. Lui, Angelo "disegnata" più volte con i residenti. E Boscaini, Raffaello Manzato, Ernesto poi scelte coraggiose : l'apertura della Toffali, Flavio Bonometti, Livia Bena - Casa di riposo, la raccolta differenzia - mati. Lo chiamarono Maestrale, il no - ta, primo Comune della provincia, tra i me di un vento, che spazzasse via le primi in Italia, assieme a Sommacam - nubi, che aprisse, fosse stato possibi - pagna. E il senso unico di Lugagnano. Il Sindaco Franco Conti de Il Maestrale. le, orizzonti diversi. Franco Conti ven - E le mille iniziative culturali e sociali, ne eletto, forse a sorpresa, forse no, la riscoperta delle ville come teatro di nell'aprile del '95. Era una delle pri - cultura, il piatto tipico di Sona, la valo - non viceversa. A distanza di anni, que - missime liste civiche autentiche. rizzazione delle Terre moreniche, un sto resta di un movimento che, piaccia Non nasceva da frammenti di partiti, senso di appartenenza al territorio che a no, ha segnato una svolta. E che re - ma univa esperienze e percorsi diver - ha indubbiamente indicato una rotta. sta comunque un punto di riferimento si, fondendoli in un'unica anima. Sem - E infine, ultimo, ma forse primo, un per tutti quelli che, ancor oggi, pensa - brava un azzardo, stava indicando una rapporto molto stretto con la gente, no alla politica sganciata dalle logiche, strada. Il Maestrale amministrò dal sottolineato dall'apertura quotidiana spesso strane, talvolta lontane dalla '95 al 2003, spartiacque tra la prima del Palazzo al pubblico e da giorni di gente, dei partiti "veri". A distanza di e la seconda Repubblica, accompa - ricevimento in tutte le frazioni. Il Co - vent'anni e più, quell'intuizione conti - gnando l'arrivo del nuovo secolo, an - mune che andava verso il cittadino, nua a essere geniale. Sona-Mondo Andata e ritorno Prosegue in questo numero la rubrica stri cittadini. In questa puntata raccon - lavoro in Germania a Francoforte. Cer - del Baco dedicata a raccontare le tiamo l’esperienza di Pietro Carcereri chiamo di capire dalla sua esperienza esperienze nel mondo che fanno i no - di Sona che, da qualche anno, vive per la Germania nella sua quotidianità.

ESPERIENZE

Pietro Carcereri, da Sona a Francoforte, alle prese con 23 programmatori indiani (e con le auto in car-sharing)

proseguito lo studio all’università di ingegneria dell’informazione a Trento con la laurea triennale di Enrico Olioso conclusa nell’estate del 2011. Infine ho proseguito lo studio con il biennio magistrale e mi sono lau - [email protected] reato con lode in ingegneria informatica nel 2013. La particolarità di questa ultima parte del mio per - Ciao Pietro, innanzitutto grazie per la disponibili - corso di studi è che ho seguito un programma di tà a questa intervista. Iniziamo con la presenta - doppia laurea tra l’università di Trento e il politecni - zione. Chi sei e da dove provieni? co di Aquisgrana in Germania. Ciao Enrico ed un saluto a tutti i lettori del Baco! É Considerando la tua esperienza di studi, la Ger - un onore poter condividere con il Baco da Seta la mania come opportunità era nelle tue corde, non mia esperienza di questi ultimi anni. Io sono Pietro è stato un caso. Ma che lavoro fai adesso? Carcereri, ho 29 anni e sono nato a cresciuto a So - Sul fatto che la Germania non sia stata un caso… na fino ai tempi dell’università. Da quasi 6 anni abi - qualcosa devo dire o meglio precisare. Sai quando to in Germania per lavoro. ho scelto di fare la doppia laurea? Nel 2011 men - La Germania da Sona la vediamo in versione turi - tre stavo aspettando il bus che era in ritardo a cau - stica sul Lago di Garda. Tu invece la vedi quando sa di un incidente, mi ero messo a navigare in In - Pietro Carcereri a lavora. Una prospettiva sicuramente diversa: co - ternet e casualmente mi trovai sulla pagina che Francoforte, dove me sei finito in Germania? Quali studi hai fatto? presentava il bando per la doppia laurea. Evidente - vive e lavora. Il mio percorso di studi è iniziato con le superiori al mente quella condizione particolare è stata un se - Marconi di Verona dove mi sono diplomato in infor - gno che non mi sono fatto sfuggire e che ha condi - matica nel 2008 (10 anni fa… caspita!). Ho quindi zionato il mio futuro in modo tale da farmi trasferi - re di fatto a Francoforte. Riguardo il lavoro che fac - cio adesso come informatico, tecnicamente ho il ruolo che è definito “Lead Software Engineer”. In altre parole mi occupo della supervisione del lavoro di un team di 23 programmatori indiani per conto di un’azienda americana che si occupa di trans - azioni di carte di credito e di debito. Un progetto che vede ogni notte elaborare svariati milioni di transazioni e quindi di pagamenti. È molto probabi - le che, quando utilizzate la vostra carta di credito, il circuito a cui si appoggia abbia usufruito dei nostri servizi. Ho colleghi tedeschi e indiani, con i primi parlo in tedesco mentre con i secondi parlo in in - glese, anche se mi capita spesso di invertire le lin - gue mettendo a disagio i colleghi indiani che mi guardano con aria intimorita… sharing in abbonamento, con la possibilità di prenotare Un ruolo e una responsabilità importanti control - un’automobile, utilizzando un’app sullo smartphone. Co - Pietro Car - lare il lavoro di 23 programmatori. Ma quando sta circa 20 centesimi al km compreso di parcheggi riser - cereri con hai capito che saresti andando all’estero a lavo - vati e corsie preferenziali in tutta Francoforte in barba a la famiglia rare invece che trovare una soluzione in Italia vi - chi l’automobile la vuole acquistare. Al lavoro completo le il giorno sto che gli informatici sono molto richiesti? mie 8 ore staccando in genere verso le 16.30. Qui gli della lau - Prima di laurearmi, nell’estate del 2013, iniziai a straordinari pagati non esistono e le ore lavorate in più rea. fare colloqui di lavoro naturalmente in Italia. Ma in vengono riconosciute come equivalente di ferie. realtà ad un neolaureato come me non veniva of - Mi pare di capire che la tua non sia una andata e ritor - ferta chissà quale opportunità. Trovai infatti sola - no da Sona. Come vedi il futuro? Rimanere all’estero o mente uno stage a Torino (800 euro al mese con rientrare in Italia prima o poi? un contratto di tre mesi). Tra i vari colloqui fatti, ri - La voglia di tornare in Italia è inevitabile, ma presenta due cordo di aver fatto uno anche a Verona. Mi intervi - problematiche. Il sistema previdenziale in Germania lo ri - stò una signora di mezza età che mi fece aspettare tengo equilibrato in quanto, con 41 anni di contributi ti 40 minuti all’ingresso e, una volta iniziato il collo - viene riconosciuta la pensione. Inoltre il governo incenti - quio, si limitò a compilare un formulario in base a va le pensioni integrative riconoscendo uno sconto fiscale quello che le dicevo. Un colloquio decisamente tri - di 50 euro ogni 100 euro che si investe in un fondo pen - ste… Nel frattempo inizia a muovermi anche in Ger - sione. Se invece guardo come funziona in Italia… oggi la mania e ti dirò che lì ho trovato molta più professio - mia generazione ha una prospettiva di lavoro fino a 70 nalità, e anche più rispetto nei miei confronti. Ricor - anni. La seconda problematica è rappresentata dal rico - do che mi chiesero anche quanto volessi guada - noscimento di reali meriti sul lavoro. Siamo in una fase gnare e cosa mi aspettassi da un’azienda come la storica per la quale ci sono ruoli dirigenziali protetti da loro. Di fatto, da quel momento alla firma del con - contratti diciamo “vecchio stampo” per i quali non conta - tratto, il passo fu veramente breve. no le competenze reali come conoscere la lingua inglese. Mi pare di capire che lavorare all’estero per te Quindi mi piacerebbe tornare in Italia ma, se fai due conti, sia stata una necessità più che un’opportunità? in Germania si è più garantiti e riconosciuti. Certamente è iniziata come necessità ma è diven - Concludendo, cosa suggerisci a chi ti sta leggendo e si tata in breve una opportunità. Va detto che all’ini - sta chiedendo se nel proprio futuro ci dovrà essere o zio è stata dura in quanto mi facevano notare, in meno un’esperienza all’estero? maniera più o meno diretta, che avevano assunto Le nazioni più ricche sono anche quelle con un mercato me e non un tedesco... Quindi devi dimostrare loro del lavoro molto competitivo. In Italia non c’è molta diffe - di valere ed inoltre devi integrarti quanto prima nel renza tra lo stipendio di una cassiera e quello di una se - tuo gruppo di lavoro. Ricordo di un ragazzo spagno - gretaria. Qui la differenza salariale tra mestieri più o me - lo che iniziò con me ma che fu licenziato dopo soli no qualificati c’è ed è enorme. Una cassiera in Germania 5 giorni per aver risposto in maniera un po' sgarba - è pagata meno dell’Italia, mentre la segretaria viene pa - ta ad un collega. Superata questa barriera iniziale gata il doppio. Se hai le idee chiare su quello che sai fare e quindi una volta “entrato” nella dinamica tede - e dove vuoi arrivare, la Germania è un paese che ha tanto sca, i miei colleghi si sono dimostrati leali con me, da offrire. Ma attenzione alla mentalità “dell’arrivo e poi apprezzando il mio lavoro e il mio impegno. qualcosa trovo”. Il quel caso ci si trova a competere con Entriamo adesso a descrivere la vita dove attual - un mercato del lavoro poco qualificato colmo di persone mente risiedi, a Francoforte. Rispetto all’Italia ed provenienti dall’est Europa rispetto alle quali non siamo in a Sona in particolare ci sono differenze? grado di reggere una guerra al ribasso. Decisamente molto diversa la vita qui a Francofor - Grazie Pietro per la disponibilità e per avere condiviso te. La mattina vado al lavoro in metropolitana, è la questa tua interessante esperienza professionale. soluzione più veloce che mi permette di fare 25 km Grazie a te ed ai lettori del Baco che riuscirò ad incuriosi - in circa 20 minuti. Devi pensare a riguardo che re. A riguardo, mi farebbe piacere avere un riscontro di quasi tutti i miei amici e colleghi non hanno un’au - quello che i lettori pensano di questa mia esperienza rac - tomobile e si muovono esclusivamente utilizzando contata. Per questo lascio i miei contatti social (Pietro Car - la metro. C’è comunque chi preferisce l’automobile, cereri su Facebook) e mail [email protected]. anche se non ha un proprio auto, ma utilizza il car Spero di aver dato un contributo utile! 39 S O C I A L E

“Un percorso con ACAT può salvare realmente la vita” Incontriamo l’Associazione Alcologici Territoriali

precisare la Presidente. Infatti questo fenomeno Silvia Bergamin di risulta, anche dalle statistiche, essere universal - [email protected] mente diffuso. Qualsiasi persona che entra in con - tatto con l’alcool ne diventa potenzialmente dipen - dente e quindi si tratta di “una vera e propria dro - Ritornando sull’argomento scottante della dipen - ga legalizzata” , supportata anche da interessi poli - denza dall’alcool, già trattato sul Baco in passato, tici ed economici. A riprova di ciò basti guardare incontriamo Mara Cameraria e Alberto Perina ri - quanto previsto dal Codice della strada agli articoli spettivamente Vicepresidente e Presidente del - 186 e 186bis, che prevedono una tolleranza di tas - l’Associazione ACAT Club Alcologici Territoriali. so alcolemico pari a 0,5 g/L non vietandone total - “L’alcool è spietatamente democratico, non fa di - mente l'uso. Emerge quindi la sottomissione dello stinzioni né di sesso né di età” , ci tiene subito a Stato rispetto alle grandi aziende produttrici di al -

colici. Il problema e la diffusione dell’alcolismo risultano difficili da misurare , un po’ per la vergo - gna un po’ perché una persona fa fatica anche ad ammetterlo a se stesso o meglio, solitamente la persona riconosce la dipen - denza ma prima di compiere il passo verso la disintossicazione ci vuole molto tempo. Proprio per questo motivo il supporto e l’in - clusione delle famiglie nel per - corso proposto da ACAT è di fon - damentale importanza. Il tutto si svolge tramite terapie di gruppo, guidate da servitori insegnanti , che hanno il compito di mediare e guidare l’incontro. Dopo qual - che settimana non si parla quasi più di alcool, in quanto il corpo inizia a disintossicarsi, ed inizia - no ad emergere i problemi che hanno portato a questa situazio - ne. Ogni persona porta e raccon - ta la sua personale esperienza, che inevitabilmente non travolge solo la sua vita ma anche quella di tutti i suoi cari. E' proprio que - sto il punto saliente, ovvero che non risulta difficile solamente uscire dalla dipendenza ma an - che ricostruire gli equilibri nella propria vita andati persi, talvolta per anni. Il Club rappresenta un luogo di riferimento dove le per - sone possono parlare liberamen - te senza temere di essere giudicate e, al contem - La Testimonianza po, soprattutto si sentono capiti e supportati in questo doloroso cammino. “Ho un signore nel mio gruppo da ben 18 anni”, racconta fieramente Ma - “Io ne sono uscita ra, la quale ci trasmette fin da subito il suo entusia - smo e ci fa capire che queste realtà sono in grado ma mio fratello non ce l’ha fatta” di creare un ambiente para-famigliare che le per - sone difficilmente vogliono lasciare. Circa l’80% di Ciao a tutti, vi racconto come ho cominciato ad andare al Club: sono coloro che partecipano alle iniziative di ACAT riesce stata chiamata come famigliare in Alcologia ad Auronzo nel 2000 e lì a disintossicarsi definitivamente. Ciò che va sotto - ho conosciuto i Clubs. Quando agli incontri settimanali mi è stato chie - lineato è che la persona che cade in questa trap - sto di togliere l’alcol dalla mia vita il primo pensiero è stato: ma questi pola non lo fa sempre o solo perché debole, come cosa stanno dicendo? Io sono così arrabbiata con mio fratello che be - l’immaginario comune ci porta a pensare. Il vero ve alcol a fiumi e loro pensano al mio mezzo bicchiere al giorno! Mi ci problema risiede nella nostra società che “non la - sono voluti mesi di Club per capire che se ero così arrabbiata per scia la libertà alle persone di non bere” . Tradotta in togliere quel poco, qualche problema l’avevo. Poi, ma sempre con il poche parole, la tradizione del bere fa parte del no - senno di poi, mi sono detta: se io faccio tutte queste storie per così po - stro bagaglio culturale; basti pensare ai tempi dei co, quanta fatica e cosa prova mio fratello per smettere? Con il ritorno nostri avi dove abusare delle sostanze alcoliche di Claudio da Auronzo è stato aperto un club dove lui abitava. Dopo era la normalità. E’ proprio a causa di ciò che è dif - due anni di Club insieme abbiamo frequentato la settimana di sensibi - ficile debellare questa dipendenza in quanto biso - lizzazione. Io ho continuato al Club, mentre lui alternava periodi di asti - gnerebbe lavorare sulla mentalità della società nenza e ricadute. Nel 2005 ho cominciato come servitrice insegnante che, come è risaputo, cambia molto difficilmente e in un club di Bussolengo. Claudio non ce l’ha fatta, nel 2007 lo abbia - lentamente le proprie consuetudini. Sicuramente lo mo trovato morto sul divano di casa sua. Il Club mi è stato vicino ed ha condiviso il mio lutto, aiutandomi a superarlo. Stato dovrebbe intervenire con leggi più restrittive, Marisa ma anche la collettività dovrebbe guardare con

“L’alcool è spietatamente La Scheda democratico, non fa distinzioni nè di sesso nè di età. Qualsiasi persona che entra in contatto con Ecco come contattare ACAT l’alcool ne diventa potenzialmente Per tutti coloro che volessero saperne di più è possibile contattare dipendente” ACAT Villafranca “Castel Scaligero” – Associazione Club Alcologici Terri - toriali, con sede in via Fantoni, 1 a Villafranca di Verona. Telefono 045.987337, sito internet www.acatcastelscaligero.it. maggior interesse a questo problema insegnando anche ai più giovani i rischi che possono derivare da questa dipendenza, sia a livello fisico che psico - possono anche essere frequentati da persone non logico. L’associazione ACAT si articola in vari Club residenti in quel Comune. L’amore per se stessi, sparsi su tutto il territorio di Verona e provincia. Se per i propri cari e la voglia di mettersi in gioco e ne può trovare uno anche nel paese di Lugagnano ricominciare deve essere ciò che spinge le perso - presso il “Centro anziani” . Non necessariamente ne a riiniziare una vita senza alcool. Mara e Alberto una persona del Comune di Sona deve recarsi in ci dicono senza dubbi e con forza che “questo per - questo, infatti proprio con lo scopo di vincere la corso, se fatto con diligenza, può cambiare e salva - paura del pregiudizio e l’imbarazzo, questi Club re la vita”.

41 La Psicologa Alcolismo: un disturbo che colpisce il dieci per cento della popolazione

renti problemi sociali o interpersonali oggetto o comportamento gratificante. causati o esacerbati dagli effetti del - In tutti questi casi è coinvolto il siste - di Paola Spera l’alcol; ma cerebrale della ricompensa e del - la gratificazione, [email protected] 7. Importanti attività sociali, lavorative sistema regolato da o ricreative vengono abbandonate o un neurotrasmettitore che si chiama ridotte a causa dell’uso di alcol; dopamina. Tutto ciò che produce ri - Quello che comunemente viene defini - 8. Uso ricorrente di alcol in situazioni compensa e gratificazione (buon cibo, to “alcolismo” è definito dagli addetti nelle quali è fisicamente pericoloso; sole, cioccolato, sesso, musica) stimo - ai lavori “disturbo da uso di alcol” ed 9. Uso continuato di alcol nonostante la il rilascio, in specifiche aree cere - è un disturbo comune, che colpisce la consapevolezza di un problema per - brali, di dopamina. Ricerche che risal - circa il 10% della popolazione, e che sistente o ricorrente, fisico o psicolo - gono già agli anni ’50 hanno dimostra - ha un esordio di solito nella tarda gico, che è stato probabilmente causa - to che se ad un ratto veniva concesso adolescenza, intorno ai 20 anni e co - to o esacerbato dall’alcol; di stimolare queste aree cerebrali at - munque entro i 40. Viene diagnostica - 10. Tolleranza (bisogno di quantità traverso un elettrodo che poteva atti - to quando sono presenti i seguenti marcatamente aumentate di alcol per vare premendo una leva, il ratto pre - sintomi: 1. L’alcol è spesso assunto in quan - titativi maggiori o per un periodo più lungo di quanto fosse nelle in - tenzioni; 2. Desiderio persistente o sforzi in - fruttuosi di ridurre o controllare l’u - so di alcol; 3. Una gran parte del tempo è impie - gata in attività necessarie a procu - rarsi l’alcol, usare alcol o recupera - re dai suoi effetti; 4. Craving , o forte desiderio o spin - ta all’uso di alcol; 5. Uso ricorrente di alcol, che causa un fallimento nell’adempimento dei principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola, a casa; 6. Uso continuato di alcol nonostan - te la presenza di persistenti o ricor -

ottenere intossicazione o l’effetto de - meva la leva all’infinito, ignorando siderato, e marcata diminuzione qualsiasi altra distrazione. Queste dell’effetto con l’uso continuato della aree furono in seguito soprannomina - stessa quantità di alcol); te “centri del piacere” e sono quelle 11. Astinenza (sintomi che seguono coinvolte appunto nelle dipendenze: la cessazione o riduzione dell’uso di che si parli di alcol, di cibo, o di com - alcol: sudorazione, tremore, insonnia, portamenti come il gioco d’azzardo. tachicardia, nausea o vomito, alluci - Pare che in alcune persone il rilascio nazioni, ansia, agitazione psicomoto - di dopamina in seguito ad attività gra - ria). tificanti sia maggiore che in altre, e È interessante notare che il semplice che siano proprio queste le persone consumo di alcol, anche quotidiano, predisposte a sviluppare una dipen - e anche un’occasionale intossicazio - denza, da alcol ma non solo. Certo, la ne, non sono determinanti per la dia - responsabilità non è sempre e solo gnosi. Quello che fa realmente la dif - della biologia, tuttavia è sempre bene ferenza è l’impatto sulla qualità del - ricordarsi che stiamo parlando di un la vita: chi ha questo disturbo beve disturbo vero e proprio e non di un per bisogno, per il bisogno di ridurre “vizio” o di una “cattiva abitudine”, co - il craving : un termine tecnico che in - me spesso facilmente tendiamo ad Via Betlemme, 15 dica semplicemente il desiderio im - etichettarlo. provviso e incontrollabile per una 37060 Lugagnano (VR) Paola Spera sostanza, un cibo o qualunque altro Psicologa Psicoterapeuta e Dottore di Ricerca Tel. 045 8680653 tel. 3493499369 VOLONTARIATO

Una primavera all’insegna della promozione del dono del sangue per la Sezione Avis di Lugagnano

del Direttivo AVIS Lugagnano

Questi alcuni degli appuntamenti primaverili che coinvolgono la Sezione Avis di Lugagnano. Avis Lugagnano e A.D.M.O.R. Sabato 17 e domenica 18 marzo abbiamo alle - stito i nostri gazebo per la vendita delle colom - be pasquali. E’ una iniziativa che rientra nel - l’ambito della campagna “Con una colomba do - ni la vita” , promossa dall’ A.D.M.O.R. (Associa - zione Donatori Midollo Osseo e Ricerca). L’A.D.M.O.R. vive grazie alla sensibilità delle persone generose ed è impegnata in varie ini - ziative: informazione sulle malattie del sangue, sensibilizzazione alla donazione del midollo os - seo, istituzione di borse di studio per la promo - zione della ricerca e numerose altre attività mi - rate alla salvaguardia della salute. Il Gruppo Avis di Lugagnano condivide queste nobili finali - tà e offre il suo aiuto per contribuire alla raccol - ta dei fondi. I nostri concittadini hanno dimo - strato ancora una volta la loro generosità re - candosi numerosi a dare il proprio contributo ri - cevendo in cambio una colomba pasquale. Avis Lugagnano e la Scuola L’Avis pone grande importanza all’attività di sensibilizzazione nel mondo della Scuola. Per questo, anche quest’anno si sono svolti gli in - contri fra i rappresentanti dell’Associazione e gli alunni delle quinte elementari e seconde gue, la necessità di averne sempre a disposizione per sal - medie della scuola Anna Frank di Lugagnano vare tante vite e quindi l’importanza della Donazione. Alla con lo scopo di promuovere la cultura della do - fine ognuno di loro ha ricevuto in omaggio un kit conte - nazione. In quattro date nel mese di maggio, nente materiale di cancelleria e materiale informativo sul - grazie alla disponibilità della dirigente Dott.ssa le attività dell’Associazione. Con questi incontri l’Avis si Piera Cattaneo e dei docenti, in particolare del propone di divulgare tramite i ragazzi il messaggio di soli - Prof. Neri, abbiamo potuto illustrare in otto clas - darietà nelle famiglie coinvolgendo i genitori, potenziali si l’importanza del sangue e della sua funzione. donatori da subito, e gli stessi ragazzi potenziali donatori Come sempre ci siamo avvalsi della competen - di domani. za dell’amico Norberto Masi dell’Avis di Busso - Situazione donazioni Gruppo Avis Lugagnano lengo che con l’ausilio di materiale audiovisivo Dopo un buon avvio nel primo periodo dell’anno 2018 le ma specialmente con la sua passione, ha illu - donazioni cominciano a diminuire rispetto allo stesso pe - strato con efficacia la storia della donazione riodo del 2017. Attualmente dobbiamo riscontrare un del sangue evidenziando i grandi progressi preoccupante calo. L’invito è sempre lo stesso: rechiamoci compiuti dalla scienza medica dai primi tentati - al centro trasfusionale puntualmente per la nostra dona - vi fino ai giorni nostri. Ai ragazzi, che hanno di - zione anche dovendo affrontare qualche disagio. Il nostro mostrato notevole interesse sull’argomento, so - gesto assumerà ancora maggior valore e le persone biso - no state poste in risalto l’insostituibilità del san - gnose di sangue ce ne saranno maggiormente grate. 43 “Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce” S C U O L A

Un prezioso progetto delle scuole elementari di Lugagnano la realizzazione del progetto è stata affidata alle maestre di religione Alessandra Bogoni e Sonia Rudari che in classe, partendo proprio da quell’as - sunto e da una vecchia vignetta del Giovane Mis - di Francesca Tenerelli sionario che rappresentava varie forme di coraggio, [email protected] hanno invitato i bambini a riflettere sulle sensazio - ni che provoca il rumore assordante di un albero che cade e il dolce silenzio di una foresta che cresce. Negli alunni è scattata un’intuizione. Chi “Fa più rumore un albero che cade sono le persone che in silenzio ma con coraggio la - di una foresta che cresce” . Questa vorano per il bene e la pace? Ne conosciamo è la frase che ha scelto il gruppo qualcuna? Le maestre hanno lasciato che fossero i delle maestre di quarta elementa - bambini stessi ad andare alla ricerca di questi al - re della scuola di Lugagnano per beri che crescono silenziosamente e che portano proporre agli alunni un progetto semi di speranza e di vita intorno a loro. Ogni set - aperto e svincolato dalle materie timana, lavorando in coppia, gli alunni dovevano scolastiche. La necessità didattica presentare alla classe la loro ricerca in piena liber - era quella di proporre uno stimolo tà di scelta e di espressione. Il lavoro di ogni grup - alla riflessione soffermandosi sui po doveva poi essere rappresentato su un foglio valori, sulla vita, su se stessi. Per sotto forma di un albero così da creare una fore - motivi pratici di disponibilità oraria sta nel corridoio della scuola . I bambini si sono scelti tra loro in armonia e le maestre Sonia e Ales - sandra hanno calendarizzato in anticipo le presen - tazioni, così da inizio gennaio a fine maggio tutte le coppie hanno presentato il proprio lavoro. Fuori dall’orario scolastico hanno identificato il perso - naggio o l’associazione da rappresentare , hanno svolto la loro ricerca, spesso anche incontrando le persone prescelte o recandosi nelle sedi delle as - sociazioni, e hanno prodotto l’elaborato da raccon - tare in classe. Da subito il progetto è stato accolto con entusiasmo, dai bambini ma anche dai geni - tori che hanno dovuto dedicare tempo e attenzio - ne a questa attività. Persino l’attesa della propria esposizione è stata corroborante. Gli elaborati poi sono stati sorprendenti. Cartelloni, video-intervi - ste, interpretazioni teatrali, power point. Nessuno si è presentato impreparato o semplicemente leg - di famiglia che si prestano per la Clown-terapia. I bambini si gendo un testo scritto e tutti hanno poi saputo ri - sono stimolati a vicenda e da questo progetto, che in realtà è spondere alle curiosità dei compagni. Moltissime le stato un percorso costruito in divenire dagli alunni stessi, è ef - persone identificate che si adoperano in silenzio fettivamente cresciuta una foresta, come si può vedere dalle per il bene comune: dall’Avis al Centro Aiuto Vita , bellissime foto di Mario Pachera . Un tale successo è stato da Bebe Vio al Sindaco Gianluigi Mazzi, dall’ Ants inaspettato anche per le maestre, non sempre far lavorare gli a Gasparato Andrea e Cristina, e poi Medici Sen - alunni in gruppo è facile e da risultati positivi se poi si chiede za Frontiere , ENPA, Gruppo Primavera, Art4sport, di farlo fuori dall’orario scolastico la faccenda si complica per - Ronda della Carità, Abio, WWF e molte altre. Con ché non è semplice per le famiglie coordinarsi e ritagliarsi del molte informazioni prese proprio dal nostro Baco tempo libero ma l’entusiasmo dei bambini è stato contagio - da Seta . Nel confronto in classe è stata ulterior - so. Loro hanno già espresso la volontà di ripetere un’esperien - mente una grande emozione rendersi conto che za simile “Maestra ma l’anno prossimo cosa facciamo? Cosa ogni alunno conosceva direttamente qualcuno che cerchiamo?” e adesso alle maestre tocca una grande sfida, era una foglia dell’albero. Come il bidello Giusep - alzare l’asticella e trovare un percorso per il ragionamento pe donatore Avis o il bidello Federico del Gruppo astratto più stimolante. Ancora una volta la nostra comunità Primavera, oppure i genitori di un compagno che ha dimostrato di essere attiva e attenta ai valori e persino hanno adottato un bambino a distanza o gli amici questi giovani cittadini ne hanno saputo dare la prova.

45 Centro Vesalius a Lugagnano Salute, benessere e professionalità

la struttura non trova solamente spazio per la riabi - litazione fisica e motoria, ma ha la possibilità di es - sere seguito da un team di esperti della salute a 360°. Il bisogno di una struttura che si focalizzi an - di Elisa Sona che sulla cardiologia, la cura del diabete e la dieto - [email protected] logia nasce dai problemi della modernità: al giorno d’oggi è facile farsi travolgere dal vortice delle atti - vità e dal flusso continuo di richieste che la quoti - “E’ necessario salvaguardare la nostra salute, in - dianità impone, dimenticandosi quali siano le vere traprendendo un percorso consapevole e preventi - necessità del corretto stile di vita. Ecco perchè la vo rispetto alle malattie di questi ultimi decenni”, dieta ed il monitoraggio fisico a cardiovascolare ri - queste le parole del dott. Francesco Caparra , Le - sultano così importanti. Da novembre 2016 l’offer - gale Rappresentante del centro Vesalius di Luga - ta dei servizi di Vesalius si è ulteriormente amplia - gnano. Da alcuni anni il Vesalius è passato dall’es - ta con l’inserimento del Centro Analisi. I pacchetti sere una struttura strettamente riabilitativa ad una analisi che la struttura offre non hanno solo finalità realtà più articolata, comprendente anche un po - curativa ma soprattutto preventiva. Di seguito i liambulatorio, un centro analisi e diagnostica . pacchetti offerti da Vesalius: Dal 2014 è stato infatti avviato il “Progetto Cuo - • Prevenzione di base (emocromo, creatinina, cole - re”, mirato ad includere nella struttura alcune atti - sterolo totale, triglicelidi, glicemia…) vità fondamentali per il benessere completo della • Prevenzione cardiovascolare di base persona: cardiologia, dietologia, cura del diabete. • Prevenzione cardiovascolare completa (Emocro - In quest’ottica moderna il paziente che si rivolge al - mo, Omocisteina, LDH, CPK…) • Prevenzione renale • Prevenzione anemia • Quadro lipidico completo • Profilo delle allergie • Prevenzione reumatologica di base • Prevenzione reumatologica di II livello • Prevenzione della funzionalità tiroidea • Prevenzione della funzionalità epato pancreatica • Prevenzione del diabete • Profili minerali Ci sono poi anche pacchetti di prevenzione specifi - ci per l’uomo: under 40, infertilità maschile, over 40, check acne; e per la prevenzione femminile, per cui si offrono servizi come il monitoraggio della pillola, la prevenzione base (under 40, over 40), dosaggi ormonali anche per la menopausa e il check dell’acne. I pacchetti analisi del centro Vesa - lius si rivolgono alla cittadinanza nel suo insie - me, con l’idea di garantire a chiunque la possibilità di intraprendere sia un percorso di cura rispetto ad una specifica problematica, ma anche e soprattut - to un percorso di prevenzione e monitoraggio a chi necessita di visite di routine o di specifici accorgi - menti medici. Ricordiamo che all’interno del Vesa - lius è presente anche una palestra che svolge at - tività riabilitativa, di screening e di accompagna - mento per specifici percorsi di benessere fisico e motorio. È possibile infatti effettuare gratuitamen - te lo screening della colonna vertebrale per l’ana - lisi posturale attraverso un macchinario che effet - tua la scansione 4D della colonna: in questo modo si può osservare all’istante se ci sono problemati - che particolari su cui intervenire. In base alle esi - genze e alle necessità del singolo paziente viene redatta una scheda palestra personale e “su mi - sura”, in collaborazione diretta con il personale preposto. Tutto questo con l’obiettivo di accompa - gnare la persona in un percorso di salute comple - to . Vesalius non è una realtà statica, ma estrema - mente visibile e dinamica su tutto il territorio. Per il prossimo futuro l’idea è quella di creare una rete di imprese, ovvero di strutture simili a Vesalius, che in convenzione tra loro offriranno servizi sempre più efficienti e all’avanguardia alla cittadinanza. Gli ac - cordi riguardano nello specifico un centro dentisti - co ed estetico di Arbizzano nel quale ci sarà un nuovo punto prelievi ed una struttura Padovana specializzata in problematiche ginecologiche ed estetiche. Creare questi rapporti di cooperazione ha lo scopo di ampliare i servizi a disposizione dei cittadini e di aumentare il numero degli specialisti borazione con loro e con la farmacia di Lugagnano è continua. sul territorio. Al cittadino viene data la possibilità di Ecco quindi che si possono prenotare esami del sangue, delle uri - usufruire di una rete medica più ampia e specializ - ne o visite specifiche senza passare direttamente dal proprio me - zata nel territorio senza recarsi in strutture pubbli - dico che comunicherà direttamente con il centro analisi per i re - che limitrofe. Uno dei vantaggi di Vesalius riguarda ferti ed i risultati dei monitoraggi medici. Vesalius quindi si rin - la possibilità di effettuare le visite e le analisi sen - nova e si amplia di continuo per la cittadinanza, per amore del ter - za che sia necessaria l’impegnativa del medico ritorio ed i progetti futuri che lo riguardano non fanno altro che curante. Alcuni dei medici di base di Lugagnano confermare l’interesse nell’offrire al cittadino servizi di grande effi - si trovano al primo piano della struttura e la colla - cienza e qualità.

Via Pelacane 49-51-53 Lugagnano

tel. 0458680445/0458538130 fax 0458699899 e-mail [email protected]

Il centro è aperto tutti i giorni dalle 7.30 alle 21, il venerdì dalle 7.30 alle 20 ed il sabato dalle 7.30 alle 16

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1) La famiglia Berti a Phert West, in Australia, nel marzo 2018. 2) Federico Mazzi ad Atene, in piazza Syntagma. 3) Federica Valbusa a New York davanti alla sede del prestigioso New York Times.

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Come proteggere i denti permanenti dei bambini dalla carie? posizione sia perchè i solchi di questi denti appena erotti sono molto profon - di. L’applicazione è veloce, indolore ed è un ottimo modo per iniziare un bam - bino alle cure odontoiatriche. Le sigilla - ture vanno controllate periodicamente e se si staccano vanno riapplicate, in ge - nere però durano diversi anni. Il costo è di molto inferiore alla cura di un dente e soprattutto evita la carie quindi si paga meno per avere denti più sani. Tutti i bambini possono trarre giova - mento dalla sigillatura, anche chi non La sigillatura dei denti ha mai avuto carie e già effettua pre - consiste nell’applicare venzione con il fluoro. Statisticamente una pellicola protettiva nei pazienti di età inferiore ai 15 anni di materiale composito l’80% delle carie si sviluppano proprio sui solchi profondi dei su queste superfici. La sigillatura è di - denti permanenti in parti - ventata oggi un’arma indispensabile colare i primi molari che nella lotta contro la carie, ma è molto erompono a 6 anni. Que - importante che venga effettuata pre - ste sostanze proteggono cocemente, subito dopo l’eruzione del le superfici masticanti dei dente permanente, altrimenti potrebbe denti posteriori, frequentemente sogget - essere troppo tardi. Durante le varie te nei bambini alla carie dentale per va - settimane che il dente impiega per ri motivi: i bambini a sei anni hanno erompere completamente, se i genitori scarsa manualità nel lavare corretta - non aiutano il bambino a pulire perfet - mente i denti, i molari sono più difficol - tamente questo dente, succede spesso tosi da detergere bene sia per la loro che si formi la carie.

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l I Fanti a Lugagnano Inaugurata la nuova sede

Sicuramente un grande evento quello che si è te - nuto domenica 8 aprile a Lugagnano, con la Sezio - ne di Lugagnano dell’Associazione Nazionale del Fante che ha organizzato il 41esimo Raduno In - terregionale dei Fanti . La giornata è stata anche importante occasione per l’inaugurazione della nuova sede dei Fanti della frazione. Il nutrito pro - Le foto del ser - gramma ha visto l’ammassamento presso la sede vizio sono di del Club Enologico e Culturale, dove era presente Gaetano anche un punto ristoro. Molte le Sezioni di Fanti Fattori. presenti, tra le quali quelle di Erbè, di Caprino Ve - ronese, di Vigasio, di Castel D’Azzano e di Veste -

presa della sfilata su via Don Fracasso fino alla nuova Sede Sociale dei Fanti di Lugagnano in via Kennedy, presso “La Casa di Alice”. Qui si è tenuta l’importante momento dell’inaugurazione della se - de, con il taglio del nastro e la benedizione del Co - parroco don Pietro Pasqualotto , e i discorsi cele - brativi del Presidente provinciale dei Fanti vero - nanuova . Di grande nesi Vasco Bellin, del Presidente dei Fanti di Lu - impatto anche la gagnano Francesco Gasparato e delle Autorità presenza di figuranti presenti, tra le quali vi erano il Sindaco Mazzi, con divise d’epoca e l’Assessore Bianco, il Presidente del Consiglio con mezzi militari. Al - comunale Merzi e il Consigliere comunale Molet - le 10 si è tenuta la ta. Gli ultimi due presenti anche nella loro veste di sfilata alla presenza appartenenti al Gruppo dei Fanti. Alle 13 si è tenu - delle tante Autorità, to il pranzo sociale presso il Ristorante “Al Fiore” in accompagnati dalle Peschiera del Garda, con premiazione dei fanti pre - festanti note della senti. Si è trattata di una bellissima giornata, che Banda Musicale di ha visto la partecipazione di una vera folla di citta - Sona , con arrivo al dini a dimostrazione dell’affetto che sempre lega Monumento ai cadu - la nostra comunità al Corpo dei Fanti. ti accanto alla chie - sa. Si è, quindi, tenu - ta la solenne cerimo - nia di deposizione di una corona di fiori al Monumento, con In - no Nazionale esegui - to dalla Banda Musi - cale, onori alla Ban - diera ed ai Caduti delle due guerre. A seguire la Santa Messa presso la Chiesa Parrocchiale, officiata dal Parroco don Antonio Sona . Dopo la messa, ri -

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CULTURA

Si è chiuso un altro anno di Università Popolare a

Sona, con numeri da record

di Chiara Giacomi [email protected]

Da quando, nel 2015, si è reso vacante il ruolo che Marino Bonomi aveva ricoperto per vent’an - ni, Onorina Cinquetti, conosciuta da tutti come Nora, è stata indicata dall’Amministrazione co - munale quale Rettore dell’Università Popolare di Sona. Lavorando con passione ed energia, ha portato tante novità, grazie alle idee e al soste - gno costante dell’ Assessore alla Cultura Gianmi - chele Bianco, il vero motore della cultura a Sona in questi anni, e all’infaticabile collaboratrice bi - bliotecaria Irene Canzan, che si occupa dell’a - spetto organizzativo con grande competenza. “In - novazione” è sicuramente la parola chiave che ben si associa all’anno accademico ormai al ter - mine. “Abbiamo lavorato per rinnovare e creare posti) sono stati frequentati da 718 persone, Sopra, il Rettore flessibilità, non solo nella proposta dei corsi. E’ quindi è evidente che un buon numero ha parteci - stato dato spazio anche quest’anno a nuovi temi pato a ben due corsi. Tra le novità, molto apprez - Nora Cinquetti e a nuove opportunità di conoscere ed approfon - zati sono stati Russo, Grafologia, Francese, Trai - con la biblioteca - dire – dice il rettore Cinquetti – c ercando di ac - ning autogeno, Ricamo e il percorso “Conoscere ria Irene Canzan. contentare l’utenza anche nell’orario, spalmando la Lessinia”. Quest’ultimo, come molti altri corsi Sotto, un gruppo i corsi su tutti i giorni della settimana, sabato (per esempio quelli che portano alla scoperta di di studenti del - compreso, senza alcun conflitto con il principio di Verona e del patrimonio artistico italiano più in l’Università Po - continuità e con i corsi "storici" che da tanto tem - generale) prevede uscite sul territorio molto ap - polare a Bolo - po costituiscono un pilastro importante dell'Uni - prezzate. “A queste visite – precisa il rettore – gna, accompa - versità. Grazie alle quote di adesione, nel com - possono partecipare tutti. Abbiamo allargato in - gnati dall’Asses - plesso contenute, e ad una buona organizzazione fatti la possibilità di accedervi anche a chi non è sore Bianco e degli orari, per molti è stato possibile addirittura iscritto. Con una quota piuttosto contenuta, chiun - dal Rettore Cin - aderire a più corsi. Infatti gli iscritti sono stati que può aggregarsi ai vari gruppi in uscite sul ter - quest’anno 451, ma i 55 corsi attivati (su 64 pro - ritorio cittadino e non. Pochi giorni fa chi ha ap - quetti.

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Popolare dimostrano di apprezzare non soltanto il valore culturale ma anche quello associativo, in poche parole, lo stare insieme, la condivisione, il piacere della leggerezza.” Alla visita di Bologna hanno partecipato anche l’Assessore Bianco ed il Rettore. “L’organizzazione dell’Università Popolare e l’inserimento di tante novità è faticoso per me, Irene Canzan e il Comitato di gestione, ma indub - biamente molto gratificante. Cerco di essere pre - sente nella vita dei vari corsi, di informare, di veri - ficare il buon funzionamento dell’anno accademi - co; al tempo stesso desidero salvaguardare la mia privacy e la mia libertà personale, in partico - lare per non creare confusione tra la mia persona e un ruolo pro tempore volontario, senza vincoli particolari se non quelli previsti dallo statuto dell’università.” profondito la conoscenza della Lessinia si è spin - Nora Cinquetti ci tiene a sottolineare anche la L’Assessore alla to fin sul Corno D’Aquilio, per esempio, e, a chiu - grande partecipazione e il valore delle due con - Cultura Gianmi - sura delle varie attività dell’Università Popolare, il ferenze a tema storico sull’Eredità del Novecento chele Bianco. 7 aprile è stata organizzata una bella gita a Bolo - e quella a tema artistico su Caravaggio, tenute ri - gna. I vari partecipanti alle uscite dell’Università spettivamente dal prof. Marino Rama e dalla sto - rica dell’arte Sabrina Baldanza. Anche queste so - no state aperte a tutta la cittadinanza e hanno re - gistrato un grande interesse . “Un ulteriore ele - Comunità mento innovativo è rappresentato dal questiona - rio di gradimento, che prima di essere distribuito Trent’anni per la Cooperativa Sociale L’Infanzia agli iscritti, è stato testato dal comitato organizza - tivo. I dati emersi mostrano risultati lusinghieri: la stragrande maggioranza degli utenti dell’Universi - tà Popolare è soddisfatta della docenza e si sente arricchita da quanto appreso. Anche l’organizza - zione ha ricevuto quasi tutti riscontri positivi, an - che per quanto riguarda i corsi di breve durata, che si sono rivelati un’ottima soluzione. Giudizio positivo anche per gli spazi, ma su questo punto si può senza dubbio migliorare. Con la conclusio - ne dei lavori relativi alla nuova scuola primaria – spiega il Rettore Cinquetti – speriamo si possa - no aprire nuovi spazi nel vecchio edificio per la Sala Lettura di Lugagnano e per i corsi dell’Uni - versità Popolare. Per il prossimo anno accademi - co, stiamo già ricevendo numerose proposte, de - dicheremo energie a sostenere le iniziative di po - Proseguono sul territorio i festeggiamenti per i trent’anni di fonda - tenziamento che alcuni corsi autonomamente zione della Cooperativa L’Infanzia , di cui abbiamo già parlato. Ve - promuovono e organizzeremo anche il fascicolo nerdì 13 e sabato 14 un programma ricco di eventi ha fatto da corni - informativo per aree d’interesse, così da renderlo ce a Lugagnano a questa ricorrenza con l’obbiettivo di promuovere ancor più di facile ed immediata fruizione.” una cultura dell’infanzia che veda protagonista il bambino e la sua Tante idee in circolo, tante innovazioni, tante famiglia. Il programma, molto nutrito, ha visto venerdì i saluti delle energie spese ma anche tanti risultati gratifican - autorità, il Vicesindaco di Sona Caltagirone ed il Sindaco di Castel - ti, che vedono l’arricchimento culturale dei citta - nuovo Peretti, e la benedizione del Parroco don Antonio Sona. A se - dini al centro dell’interesse di quanti collaborano guire inaugurazione della Mostra Fotografica “I diritti dei bambini”, a questo grande progetto da anni. “Il fiore all’oc - narrazioni d’infanzia dei servizi della Cooperativa Sociale L’Infanzia. chiello del nostro Comune – dice infatti l’Asses - Sabato si è tenuto un seminario formativo gratuito per educatrici e sore alla Cultura Bianco - è di sicuro l’Università insegnanti. Tema è stato “L’arte dell’apprendere… curricolo 0/6”, con popolare: si tratta dell’università popolare più il contributo di alcuni componenti del Gruppo Nazionale Nidi e Infan - grande della provincia. I frequentanti nel 2013 zia al quale la Cooperativa aderisce da tanti anni. Nel pomeriggio sono stati 641, nel 2017 sono aumentati del presso la tensostruttura posizionata nel campo sportivo parrocchiale 10%, un risultato straordinario che ci riempie di ci sono stati giochi e laboratori, con la collaborazione di tante asso - orgoglio per il tanto lavoro fatto. È bene ricordare ciazioni che hanno aderito. Un intermezzo magico curato da Diversa - che la spesa dell’Università popolare non è a cari - mente in danza e una cena curata dal Circolo NOI hanno chiuso la co del Comune: l’Università si mantiene da sola bella ed intensa due giorni. Nella foto di Mario Pachera l’inaugura - grazie alle iscrizioni dei partecipanti e con queste zione della mostra fotografica. somme si provvede a pagare anche i vari docenti. Ma al Comune costa zero”. COMUNITA’

Palazzolo: la 30esima festa dei falegnami e la loro storia centenaria cordiamo alcuni di Palazzolo: Aquilino e Dario Ti - di Luigi Tacconi nelli (1933), Antonio Facci (“Togno Rosso” ), Igino Ambrosi (1935-2001) e Secondo Antonio Tacconi Per la festa di S. Giuseppe anche quest’anno si (1923-2001) ai quali subentrarono i rispettivi figli sono riuniti i falegnami di Palazzolo e del circonda - Giuseppe (1966) e Alberto (1956) che proseguono rio. Anticipata il sabato 17 diciassette marzo, la ancora oggi l’attività; Giuseppe (1937) e Giancarlo giornata si è svolta come tradi - zione con la messa, il rinfresco nella sala parrocchiale e il pran - zo. In questa occasione è stato anche benedetto un quadro con l’immagine di San Giusep - pe nella sua bottega con la Ma - donna e il Bambin Gesù. Il qua - dro, donato da Umberto Tacco - ni, ha una cornice singolare, tondeggiante e in unico pezzo, fatta con il legno del platano cresciuto come cicatrizzazione attorno a una ferita. La falegna - meria è un’arte antica e a Pa - lazzolo ha una lunga storia. Nel 1927 questi erano gli artigiani falegnami: Ambrosi Giovanni (1899-1985) fu Adolfo, Ambro - si Giobatta fu Luigi, Tacconi Guglielmo (1873-1957) fu Pie - tro (1835-1915), Tacconi Luigi (1896-1948) fu Giuseppe che era il fratello di Guglielmo (1867-1919). Pietro era Ambrosi (1941) ai quali subentrarono recentemen - Da sinistra in al - figlio di Luigi nato nel 1801, morto nel 1872 che te i rispettivi figli Andrea (1975) e Michele (1968); to. Prima fila: fu consigliere Comunale di Sona sotto l’Austria ed Renzo Manzati (1943) che dopo la pensione portò Don Angelo Bel - eletto Assessore nel 1867 con il primo Consiglio don Abel Durand, in Congo, nella parrocchia di i lesini, Adriano comunale Italiano. Lo sviluppo della falegnameria suoi macchinari e andò anche un paio di volte per Carraro, Alessan - ha accompagnato, insieme al calzaturiero e all’edi - insegnarne l’uso. Un altro dipendente di Leone, dro Cona e Giu - lizia, il boom economico degli anni ’60 raggiun - Santo Facci (1935), imparata l’arte, fu assunto al - gendo almeno una decina di imprese, delle quali la Scala di Milano per costruire le scenografie. La seppe Ambrosi. cinque ancora esistenti. Nel dopoguerra c’erano a seconda bottega storica , che restò sempre di di - Seconda fila: Mi - Palazzolo tre o quattro botteghe che lavoravano il mensioni familiari, era dei cugini di Leone, Luigi chele Ambrosi, legno. La principale era di Tacconi Leone (1908- Tacconi (1896-1948) cui subentrò il figlio Umberto Giorgio Peranto - 1970) subentrato al padre Guglielmo , che aveva (1929) e il fratello Francesco Tacconi (1910- ni, Bongiovanni e iniziato costruendo carriole e carrozze. Nel primo 2009). La terza bottega storica era quella del Perina. Terza fila: dopoguerra Leone e il fratello Nereo (1910-1962), carradore Giovanni Ambrosi (detto “ Pessa” , Sergio Givani, che gestiva il forno, acquistarono il palazzo Maggi 1899-1985) che proseguiva l’attività del padre Dario Fasoli, dagli eredi di Andrea Fiorini. La bottega di Leone Adolfo, in via Gatta, specializzato in carretti che Renzo Manzati, si fece un nome in tutta la provincia costruendo avevano ancora le ruote di legno e botti per il vi - Agostino Doardo, mobili, camere, cucine e serramenti. Diventò un’in - no; un’attività che non aveva futuro per cui i figli dustria fino ad avere ventisei dipendenti e lavoran - Giuseppe e Giancarlo andarono alla bottega di Giancarlo Am - do molto anche per la Fiera di Verona e la Camera Leone. Vicino di bottega in via Gatta c’era anche brosi e Vittorino di Commercio. A Leone, scomparso prematura - Bertoli Attilio detto “el Magro” (1881-1963) spe - Tacconi. Quarta mente nel 1970 per un incidente stradale a Man - cializzato in mastelli e brente che aveva lavorato fila: Bruno Ra - calacqua, subentrò in giovane età il figlio Vittorino anche al saponificio Pinali di Bussolengo. C’era gazzo, Giuseppe (1939) che allargò l’attività anche con il commer - poi anche Fasoli Giuseppe (1937-2017) che ave - Ambrosi e Um - cio di qualità e costruì una nuova falegnameria e va imparato a S. Massimo e costruì anche slitte berto Tacconi. Al un’esposizione con gli uffici. Ora l’attività prosegue manovrabili brevettate “Cobra” per cui al sopran - centro, il quadro con il figlio Francesco (1976), vale a dire la quarta nome di “Bepino Nebia” aggiunse anche quello di di San Giuseppe. generazione dei falegnami Tacconi. Dalla falegna - “Bepo Slita” . Un suo allievo è Bruno Ragazzo che meria di Leone nel tempo uscirono almeno una lavorò dai nove ai vent’anni, anche in proprio, e dozzina di dipendenti che si misero in proprio. Ri - poi fondò la ferramenta gestita ora dai figli. 61 C O M U N I T A ’

“Il SOS di Sona ci ha salvato la vita”, testimonianze forti che raccontano dell’importanza di interventi qualificati ed immediati

gni” nelle mani degli specialisti e poi... run! Pronti per un altro intervento. A volte però capita che si di Alfredo Cottini abbia un riscontro su quanto fatto, perché ti arriva [email protected] una notizia o, meglio ancora, il riscontro ti si pre - senta in carne ed ossa davanti a te. Raccontiamo il caso di due persone (e non sono le uniche) che so - “Come starà la persona che abbiamo soccorso? Il no state soccorse dal S.O.S. e che poi si sono fisi - nostro intervento è stato efficace?” Sono questi al - camente riprese dalle loro disavventure di salute e cuni dei tanti quesiti, spesso senza risposta, che i che ora conducono una vita quasi normale. Parlia - Soccorritori del S.O.S. Sona si pongono dopo un mo di Bruno Beffa di 59 anni di Castelnuovo del servizio di soccorso. Il soccorso in emergenza ad Garda e di Fabio Vesentini, 54 anni, di Lugagna - una persona è un intervento definito, in gergo tec - no. Entrambi sono stati colpiti da problemi cardia - nico, “scoop and run”. Cioè “raccogli e corri” ov - ci improvvisi: un infarto miocardico nel caso di Bru - viamente verso l’ospedale più vicino o più qualifi - no e una fibrillazione ventricolare nel caso di Fabio. cato. Definizione in parte vera perché l’obiettivo di Situazioni che, se non soccorse in maniera tempe - un buon soccorso sul territorio è quello di “portare stiva, possono portare anche alla morte. Bruno, bri - l’ospedale al paziente” più che il contrario. Si ten - gadiere dei Carabinieri in pensione, ci racconta che de a garantire, alla persona soccorsa, l’intervento il 31 maggio del 2009 alle ore 14 circa era a casa più qualificato possibile che tende a stabilizzare e stava guardando la TV, quando è stato colto da le sue condizioni di salute, in modo che il successi - dei dolori al petto fortissimi. Stava per svenire sul Fabio Vesentini e vo ricovero presso l’ospedale trovi la stessa in con - divano quando il figlio Marino lo ha visto in preda a Bruno Beffa, con dizioni abbastanza stabili o quantomeno non ec - grande sofferenza e, pur preso dal panico, ha avu - i baffi, tra il Presi - cessivamente critiche . E poi? Che ne è della perso - to la prontezza di chiamare subito il 118 . Dopo po - dente del SOS na soccorsa? Il lavoro dei Soccorritori è servito a chi minuti i soccorsi sono arrivati a bordo dell’am - Pierluigi Briggi (a qualcosa? E’ ancora viva? Le leggi sulla privacy ab - bulanza del SOS provenienti da Sona. Il fatto che sinistra) e il Vice - binate al senso di rispetto per l’intimità delle per - fosse presente il medico ha permesso a Bruno di ri - presidente Alfre - sone porta, ineluttabilmente, ad un distacco dalla cevere subito il soccorso adeguato con la sommi - nistrazione di farmaci salvavita. Poi il successivo do Cottini. situazione che hai appena incontrato. Soccorri al meglio delle tue possibilità una persona, la “conse - trasferimento all’ospedale di Peschiera per le cure. Nel 2009 la Clinica Pederzoli non era ancora un Soccorso HUB Cardiologico (Punto di Riferimento Territoriale) come è attualmente. Da lì quindi, sempre con l’am - Inaugurato il punto defibrillatore a Mancalacqua bulanza del S.O.S., Bruno è stato trasportato all’O - spedale di Borgo Trento per essere sottoposto ad operazione chirurgica. Bruno è convinto (e a ragio - ne) che l’intervento tempestivo del S.O.S., e la for - tuna che l’ambulanza fosse in quel momento dis - ponibile, hanno fatto la differenza per la sua sor - te. Per Fabio, di professione elettricista, il caso è un po’ diverso. Più grave di quello di Bruno e per certi aspetti più significativo per quanto concerne l’importanza della tempestività dei soccorsi. La sua vicenda risale al 16 maggio 2015 a Lugagnano. Era da un amico in un garage, risalendo è stato vi - sto cadere a terra improvvisamente, come se gli fosse stata staccata la spina, ed è entrato subito in uno stato di incoscienza. Il fatto che sia stato visto è stata la sua fortuna. Il suo caso, come anche quello di Bruno, sono gli eventi che vengono classi - ficati come “testimoniati”. Ne è nota quindi l‘insor - genza (l’ora) e, chi assiste, è in grado di prestare Sabato 7 aprile si è tenuta a Lugagnano la cerimonia di inaugurazio - tempestivamente un Primo Soccorso e attivare i ne del DAE, posizionato nel cuore di via Volturno a Mancalacqua. La mezzi di Soccorso Avanzati. E’ il primo anello di conduttrice dell’evento, Jessica Guerra del Comitato Mancalcqua quella che viene chiamata la “Catena del Soccor - Project, ha ricordato il percorso che ha portato a questa inaugurazio - so”, cioè una serie di azioni tra di loro concatenate ne e tutti coloro che vi hanno contribuito. Quindi vi è stata la benedi - e consecutive che permettono di prestare un soc - zione del Coparroco di Lugagnano don Antonio Sona e l’intervento corso immediato alla persona infortunata. Ritor - del Sindaco Gianluigi Mazzi, che ha sottolineato il valore del volon - nando a Fabio: un amico presente avendo fatto la tariato in contesti come questi. Parola poi al Vicesindaco Simone settimana prima il corso di Primo Soccorso presso Caltagirone, anima di questo progetto all’interno dell’Amministrazio - l’azienda in cui lavorava, ha iniziato subito a prati - ne, e ad Alessandro Molon di Casa Molon, che, assieme al Comune care il massaggio cardiaco. Dopo qualche minuto, e ai fondi del Comitato, ha contribuito all’acquisto del DAE. Presenti allertata dal 118, è intervenuta l’ambulanza del nel loro ruolo di coordinatori dell’evento gli operatori ABC: la Dotto - S.O.S. con l’equipaggio che ha iniziato immediata - ressa Glenda Orlandi ed il Dottor Nicola De Bortoli. mente le manovre di Rianimazione Cardio Polmo - nare avanzate coordinate dal medico. Fabio è sta - to più volte sottoposto a scarica del defibrillatore, loro diffusione sul territorio, sta aumentando il livello delle essendo il ritmo del suo cuore non asistolico (piat - competenze di Primo Soccorso tra la popolazione, ma c’è to) ma fibrillante (ritmo irregolare) quindi compati - ancora molto da fare. Partendo dalla considerazione che i bile con l’uso dello strumento. Durante il trasporto mezzi sono limitati, esiste un'unica possibilità per aumenta - in ambulanza verso l’ospedale di Borgo Trento il re la possibilità di successo per casi come quelli di Bruno e suo cuore è andato di nuovo in fibrillazione e le Fabio: che sempre più cittadini diventino il braccio operati - manovre rianimatorie sono state ripetute più volte. vo dei soccorsi qualificati (fatti con medici, infermieri o soc - Fabio è stato ricoverato subito nel reparto di riani - corritori) assumendosi la responsabilità di agire in prima mazione e successivamente, dopo una decina di persona in caso di bisogno. Al S.O.S. viene, però, spesso po - giorni, in cardiologia. Ora ha un pacemaker impian - sto un quesito: “Ma se nel fare una manovra di rianimazio - tato sottocute che gestisce e regolarizza le possibili ne cagiono del male ulteriore alla persona che assisto a co - fibrillazioni a cui Fabio potrebbe andare incontro sa vado incontro? Preferisco non fare nulla”. La domanda è nel corso della sua vita. Il raccogliere la testimo - lecita, la conclusione è sbagliata. Fare una manovra di riani - nianza di persone che ce l’hanno fatta anche gra - mazione, opportunamente informati e formati, è un’azione zie all’intervento del SOS è un evento raro e dal va - di forza maggiore. L’art. 54 del Codice Penale indica lo stato lore umano immenso. I casi di Bruno e Fabio sono di necessità: “Non è punibile chi ha commesso il fatto per emblematici di come valga sempre la pena mette - esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri re in campo un’azione di aiuto verso una persona dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo in difficoltà. Abbiamo davanti la testimonianza di da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, due persone che, pur con qualche piccola limitazio - sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo”. Nessun ne, stanno conducendo ancora una vita regolare. giudice condannerà un’azione rianimatoria, purché propor - Abbiamo davanti però due persone che hanno avu - zionata alla esigenza dei fatti. Per tutti questi motivi il S.O.S. to la fortuna di ricevere un soccorso qualificato e si spende da sempre per trasmettere conoscenze e compe - tempestivo. Se non si opera nel settore dell’emer - tenze di Primo Soccorso. E’ la base dell’azione del volonta - genza o, come commenta bene Bruno tra i suoi fol - riato e del cittadino che agisce il suo senso etico in prima ti baffi, non si vivono in prima persona eventi così persona a favore degli altri: tutte le azioni svolte al servizio traumatici, non ci rende conto che non esiste una degli altri, indipendentemente dalla natura e dal fine del ge - garanzia della tempestività di un intervento. Con sto, sono straordinarie! Il non voltarsi dall’altra parte quando l’avvento dei Defibrillatori Semi Automatici, e la accade qualcosa è già, di per sé, un’azione positiva. 63 C O M U N I T A ’

Martina, da Lugagnano al Palazzo di Vetro dell’ONU a New York per imparare l’importanza delle relazioni internazionali

di Martina Adami dalle scuole veronesi che hanno aderito al pro - getto, si sono recati a Milano Malpensa e tramite un volo diretto hanno raggiunto l’aeroporto JFK L’associazione Italian Diplomatic Academy, acca - di New York City . I ragazzi italiani presenti erano demia italiana per la formazione e gli alti studi in - circa 1500 e tutti insieme hanno alloggiato al ternazionali, propone da ormai 12 anni l’iniziativa prestigioso Grand Hyatt Hotel a Manhattan, cuo - “Studenti ambasciatori alle Nazioni Unite” per re della città americana. I primi quattro giorni so - permettere la partecipazione degli studenti di tut - no stati dedicati interamente alla visita delle prin - ta Italia ai Model Uni - cipali attrazioni turistiche, come la Statua della ted Nations ovvero Libertà, l’Empire State Building e altro ancora. E’ “È stata un’esperienza che mi ha meeting internazionali sicuramente una città che stupisce grazie alla sicuramente segnata, soprattutto di studenti provenienti sua modernità e alla presenza multietnica e cul - nel vedere tanti ragazzi della mia da ogni parte del mon - turale che la caratterizza. Il via ai lavori è stato do che hanno come dato con una cerimonia di apertura durante la età così propensi a lavorare e a scopo la simulazione quale il presidente di Italian Diplomatic Acade - darsi da fare per migliorare la del meccanismo di mi (IDA) ha spiegato il vero significato di questi società in cui viviamo” funzionamento degli incontri e cosa possono fruttare per le giovani ge - organi dell’ONU. I Mo - nerazioni di oggi. Successivamente i 2000 dele - del United Nations si gati si sono divisi nelle 12 commissioni tra cui sostanziano in una simulazione che consiste nel quella sullo stato delle donne e sui problemi am - Nella foto sotto, rappresentare, durante una sessione di lavori, i bientali o, per quanto riguarda la mia commissio - Martina Adami, a Paesi membri assegnati durante i corsi di forma - ne centrata sullo Stato africano del Togo, i pro - destra, insieme ad zione che sono iniziati a novembre 2017. I dele - blemi sociali, culturali e umanitari. Le simulazioni una sua collega gati lavorano nelle singole commissioni, di cui fa sono state tenute in tre diversi hotel a pochi pas - parte lo Stato assegnato, sui topics (argomenti) si dalla celebre Times Square e non al Palazzo durante l'esperien - presenti in agenda fino alla votazione finale delle delle Nazioni Unite a causa di mancanza di spa - za di ambasciatri - risoluzioni, che avviene in Assemblea Generale zio, dato che per il maltempo sono state rimanda - ce all'ONU. alla sede ufficiale delle Nazioni Unite a New York. te agli stessi giorni altre conferenze per la Giorna - Lunedì 5 marzo scorso 82 ragazzi, provenienti ta Mondiale della Donna, di maggior importanza. Oltre alle simulazioni abbiamo avuto l’occasione breve. Penso che la parte più dinamica ed effica - di conoscere meglio altri giovani durante il Net - ce dell’intera sessione fossero i caucus, dei di - working Event , una serata al nostro hotel dove battiti durante il quale ci si poteva alzare e trova - con un po’ di coraggio ci si andava a presentare re con gli altri stati una risoluzione ai vari proble - agli altri e a scambiare qualche chiacchiera, par - mi che ciascuno stato presentasse. I lavori sono lando del proprio Paese di provenienza e della terminati il lunedì mattina, nel momento in cui è propria commissione. Ho avuto la fortuna di cono - stata decretata un’unica soluzione congruente scere alcune ragazze thailandesi e messicane, un alle proposte fatte da tutti e approvata da cia - israeliano, un polacco, numerosi canadesi e degli scuno Stato a pieni voti. La cerimonia di chiusu - americani che arrivavano direttamente da Seattle ra è stata molto commovente, in quanto ci è stato e Boston. La giornata più impegnativa è stata ricordato che siamo noi giovani il futuro del mon - senza ombra di dubbio la domenica, che ci ha te - do e che possiamo iniziare a rimediare a tutti gli nuti impegnati dalle 8 di mattina alle 10 della se - errori che sono stati commessi in passato. ra. Durante la mattinata la mia commissione è Dopo averci consegnato un attestato di partecipa - stata tenuta all’Hilton Hotel mentre il pomeriggio zione ci siamo stretti tutti calorosamente la mano ci siamo spostati autonomamente al Palazzo di dicendoci che abbiamo la fortuna di vivere in un Vetro, la sede delle Nazioni Unite, al quale sia - mondo di popoli, lingue, culture e religioni di - mo giunti con mezz’ora di ritardo dopo esserci verse ed è ciò che lo rende più bello, ma che bi - persi nella Grande Mela. Dopo aver superato il sogna fare qualcosa perché tutti accettino queste metal detector abbiamo iniziato la seconda ses - differenze. Dopo un’ultima passeggiata per il sione di lavori della giornata. Proprio qua abbia - Central Park e un pranzo di gruppo all’Hard Rock mo compreso la grande “macchina” che sono le di Times Square con il gruppo di ragazze della Nazioni Unite, e cosa significa lavorarci all’inter - mia scuola, ci siamo dirette verso l’aeroporto per no . Avevamo la nostra posizione con il nostro Sta - rientrare in Italia il 13 marzo. È stata un’esperien - to, un microfono e un megaschermo che mostra - za che mi ha sicuramente segnata, soprattutto va in primo piano coloro che desideravano espor - nel vedere così tanti ragazzi della mia età così re le proprie idee. Devo ammettere che un po’ mi propensi a lavorare e a darsi da fare per migliora - metteva a disagio essere in una stanza con così re la società in cui viviamo. Vedere come si impe - tanta gente e con tre telecamere pronte a inqua - gnavano mi ha dato più motivazioni per fare e da - drarmi anche se il mio intervento era di per sé re del meglio nel posto in cui vivo io.

Congratulazioni! Laurea per Giulia e Massimo, qualità e sostanza per il Baco

Ci fa immensamente piacere fare i complimenti di tutta la redazione del Baco a due nostri preziosi collaboratori che negli scorsi mesi hanno raggiunto l’importante traguardo della laurea. La prima è Giulia Grigolini, di Luga - gnano, che il 7 marzo si è laureata presso l’ Università degli Studi di Trento nel corso di lingue moderne, per - corso di mediazione linguistica per il turismo ed il commercio , con una tesi in inglese dal titolo “A journey into the dance of death”. Il secondo è Massimo Gasparato, sempre di Lugagnano, che si è laureato lo scorso 27 marzo presso la facoltà di storia, lettere e beni culturali dell’Università degli Studi di Bologna con una tesi dal titolo “La campanea major di Ve - rona in età moderna”. Per Massimo si tratta della seconda lau - rea in quan - to è già dot - tore in Giuri - sprudenza. Nelle foto Giulia con mamma e papà e Mas - simo con i fi - gli, il giorno della procla - mazione. 65 M U S I C A

Un Corpo Bandistico in continua crescita: la “Scorribanda” vince il concorso internazionale per bande giovanili “Musicup” di Udine

“Incantation”, di esecuzione obbligatoria per vole - Francesca Baratta di re della commissione del concorso, e “Centuria”, [email protected] scelto invece liberamente dalla “Scorribanda” al fi - ne di mettere in risalto le proprie capacità. I due brani comunque, a detta dei direttori, risultavano Il Comune di Sona vanta un ormai storico Corpo essere di difficoltà paragonabili e affrontabili senza Bandistico che non perde occasione per dimostra - eccessive difficoltà dai musicisti del nostro Corpo re di coltivare fruttuosamente le notevoli e indiscu - Bandistico, un Corpo Bandistico caratterizzato da tibili doti dei musicisti che ne fanno parte. La più evidente eterogeneità. La formazione con cui lo recente dimostrazione di ciò è rappresentata dalla vittoria che la “Scorribanda” ha conseguito nel Concorso Internazionale per Bande Giovanili I Maestri Favari ed Olioso: “MusiCup”, il 17 e 18 marzo scorso presso il Tea - “Lavorare con un gruppo di tro Nuovo Giovanni di Udine. Infatti, con il fantasti - amici garantisce anche Sotto. la “Scorri - co punteggio di 83,81, il nostro Corpo Bandistico banda” al con - ha di fatto riportato la votazione più elevata tra qualità musicale” corso internazio - quelle attribuite a tutti i partecipanti della categoria nale di Udine. under 21. Immaginabile è stata la soddisfazione stesso si è presentato al concorso comprendeva Nella pagina se - provata dai due capisaldi della “Scorribanda”, i infatti 51 giovani musicisti di età comprese tra i guente i Maestri Maestri Giulia Favari e Fabrizio Olioso , che abbia - 10 e i 20 anni, oltre che 3 fuoriquota. E' proprio mo avuto il piacere di incontrare. Questi ultimi si l'eterogeneità del gruppo ad essere considerata Giulia Favari e sono presentati rispettivamente come Direttrice e dalla sua direttrice un punto di forza della “Scorri - Fabrizio Olioso. come Direttore Artistico del Corpo Bandistico di banda”. La presenza di ragazzi più grandi e di Sona. Giulia Favari si è quindi occupata di prepara - maggiore esperienza e maturità è infatti di stimolo re e dirigere i giovani musicisti, tanto durante le per i più giovani componenti del Corpo Bandistico prove precedenti al concorso quanto nel corso del - che, di fronte alla prospettiva di partecipare ad un l'esecuzione vera e propria, potendo tuttavia conta - prestigioso concorso , hanno dimostrato incredibi - re sul costante supporto e sull'esperienza di Fabri - le determinazione e senso di responsabilità. “Lavo - zio Olioso, con il quale ha collaborato e ha avuto rare con un gruppo di amici garantisce anche qua - modo di confrontarsi. Il Corpo Bandistico di Sona, lità musicale” afferma Giulia Favari e, da quanto che vanta un organico completo di legni, ottoni e raccontano lei e Fabrizio Olioso, la coesione sem - percussioni, ha dovuto preparare due brani apposi - bra non evidenziarsi solo tra i membri del Corpo tamente composti per una formazione bandistica: Bandistico, ma anche tra i genitori degli stessi, che hanno interamente occupato una delle due corrie - re che hanno raggiunto Udine. Insomma, una vera e propria esperienza di comunità! I due Direttori, visto anche l'ottimo risultato conseguito dalla “Scorribanda”, intendono spingere la stessa verso ulteriori progressi ed evoluzioni che coinvolgano in particolare il modo di concepire il Corpo Bandisti - co , nonché l'attività didattica portata avanti dallo stesso. “L'immagine di Corpo Bandistico è ancora troppo legata al passato, quando in realtà è in cor - so un'attività di rinnovamento pedagogico e musi - cale che lo riguarda da vicino e che non viene sempre riconosciuta” , spiega Fabrizio Olioso, che intende quindi insistere affinché la realtà della Banda e le sue molteplici sfaccettature emergano maggiormente. Per questo motivo i Direttori inten - dono valorizzare il repertorio bandistico, ad esem - pio individuando fili conduttori che permettano di ricreare un ordine all'interno della grande varietà di brani per formazione bandistica. Questo inverno hanno ad esempio avuto modo di lavorare su un repertorio legato a differenti tradizioni musicali di ricerche portate avanti dai direttori del nostro Corpo Paesi che affacciano sul Mediterraneo. Prossima - Bandistico riguardano poi una sezione di repertorio mente svilupperanno invece un altro progetto che più tradizionale, legata ad esempio al periodo Otto - chiamano “Atlantide” : con esso intendono studia - centesco. Insomma, il Corpo Bandistico di Sona non re e approfondire tendenze musicali che hanno se - manca di stimoli e di motivazione , requisiti fonda - gnato la storia da una parte all'altra dell'Atlantico. mentali affinché lo stesso possa continuare a diffon - In questo ambito rientrano ad esempio la musica dere amore per la musica e per la magia che essa jazz, la musica africana e sud-americana, etc. Altre può generare tra i giovani del nostro Comune.

DANZA

Le scuole elementari di San Giorgio hanno ballato a ritmo… di pasticceria alle olimpiadi della danza a Villafranca

di Valentina Farina rienza, sperando, l’anno prossimo, di poter coinvolgere Farina, uova, burro, acqua, zucchero… no, non è la tutta la scuola.” I lista della spesa! Sono tutti gli elementi essenziali bambini di seconda per comporre un magnifico balletto. Eh sì, perché e di terza elementa - domenica 8 aprile scorso le classi seconda e terza re hanno lavorato elementare dell’Istituto Comprensivo di San Gior - assieme, seguiti gio in Salici hanno partecipato, per il secondo an - dall’inizio alla fine no consecutivo, alle Olimpiadi della danza a Villa - dalla bravissima in - franca, assieme ad altre scuole primarie e secon - segnante della darie della provincia di Verona e conquistando il scuola “DanzArt” di Villafranca Sara Ferrari. Il gioco, il terzo posto in classifica . I ragazzi hanno messo in divertimento e la passione è stato quello che si è cerca - Le targhe di scena una “dolcissima” coreografia, il cui tema era to di trasmettere agli alunni attraverso questo progetto: partecipa - proprio la pasticceria: quattro eccellenti piccoli cuo - lo spettacolo finale, come ribadito dagli organizzatori del - zione della chi hanno dato sfogo alle loro abilità culinarie, de - le Olimpiadi della danza saliti sul palco alla fine dell’e - scuola di streggiando abilmente cinque ingredienti di base vento, deve innanzitutto suscitare un’emozione. Non im - San Giorgio della cucina, raffigurati da tutti gli altri bambini. “È porta chi vince, non importa se qualcuno sbaglia un mo - alle edizioni stata una fantastica esperienza – ha commentato vimento… non è una gara, ma una manifestazione spor - dell’Olim - Stefania Castagnaro, una delle maestre che ha tiva, dove lo spirito di gruppo supera ogni tipo di esube - piadi della accompagnato gli alunni lungo tutto il percorso che ranza. I bambini, oltre che aver dato prova della loro per - Danza li ha portati fino alla loro esibizione al palazzetto formance in modo brillante, si sono comportati in manie - 2017 e dello sport -. La danza, oltre che a essere diverten - ra corretta anche durante l’esibizione delle altre scuole. te e motivo di svago per i bambini, ha anche dei ri - È risaputo: sia la danza che la cucina sono due forme 2018. svolti utili a livello cognitivo: ricordarsi i propri passi predilette dell’arte. E quando si uniscono, ne nasce 67 aiuta la memoria e la coordinazione, sia a livello fi - qualcosa di unico. Se, in più, a dare vita a quest’arte so - sico che mentale. Sicuramente ripeteremo l’espe - no dei bambini, allora tutto diventa ancora più speciale! C O M U N I T A ’

“Mia mamma nel 1972, con cinque figli, aprì la Tabaccheria Mazzola a Lugagnano. Ed dopo tanti anni siamo ancora qui”

crea il negozio. Ci vogliono bene tutti. Quando è di Maddalena Marchi morta mia mamma sono venuti gli zingari al fune - [email protected] rale. Anche quando è morto mio papà Arturo. È lì che capisci che qualcosa hai seminato”. Incontriamo Mariagrazia Mazzola nella sua stori - “Mi ricordo qualche signora che ogni tanto entrava ca tabaccheria di Lugagnano , in zona scuole ele - nel negozio in cerca di aiuto, raccontando a volte mentari, per provare con lei a raccontare questo vero negozio che è ben fisso nella memoria dei Lu - Mariagrazia anche cose personali, e mia mamma, tenendosi sempre tutto per sé, era sempre disponibile con gagnanesi storici ma anche dei nuovi residenti. Mazzola oggi un consiglio. Mi ricordo tanto mia mamma dietro il Mariagrazia, come e perché è nata la tabacche - nella sua tabac - banco così. Mi ricordo quando ero piccola e lei mi ria Mazzola? cheria “Miss prendeva e mi metteva sul banco per dare le siga - Qua mio papà voleva aprire la pasticceria. Dietro Mary’, Sotto, rette, cosa che ora si potrebbe finire in prigione. doveva prendere il socio. Veniva un capannone fino Santina ed Artu - Queste cose me le ricordo bene. Oppure quando a tutta la strada. Dopo non è andata così perché il ro Mazzola, nel - compivamo gli anni non si facevano feste: gli ultimi socio di mio papà aveva vinto un concorso a Torino, la stessa tabac - minuti di apertura del negozio, mia mamma face - era un tenore con una bellissima voce. È entrato cheria in uno va pentoloni di cioccolato e chiamava tutti i bambi - nel coro della Rai di Torino ed è andato avanti con scatto del 1992. ni che passavano per dare la tazza di cioccolata. il suo percorso. Allora qua l’hanno affittato per un Questo era il nostro compleanno. Non voleva asso - anno o due. Mia mamma Santina è sempre stata lutamente che qualcuno portasse qualcosa. Il persona intraprendente. Lei stava a casa, aveva compleanno doveva essere una festa così, fatta al cinque figli e, anche se con qualche aiuto, faceva momento. Il ricordo più bello è la comunità che tutti i lavori domestici. Però voleva il suo lavoro, e anche la sua indipendenza, ed è venuta fuori que - sta occasione. Allora hanno fatto la domanda e gli hanno dato la tabaccheria. Poi con cinque figli si pensa al futuro e forse avevano già pensato qual - cosa nella loro testa. La tabaccheria è nata così: in modo semplicissimo. Era il 1972. In famiglia poi ci si aiutava quindi non avevano paura ad affrontare un’altra attività (mio papà aveva aperto la pasticce - ria in centro paese). Abitavamo sopra il negozio e sulla porta c’era un campanello e quando suonava mia mamma scendeva a servire le persone. Quan - do lei stava cucinando qualcuno dei fratelli più grandi era sempre in negozio. Una volta, quando si apriva un’attività, era tutto il nucleo familiare a ge - stirla. Col passare del tempo, il passaggio di gestione, l’avvento della tecnologia come sono cambiati i prodotti maggiormente venduti? Una cosa che è sempre rimasta impressa è che il primo giorno che la tabaccheria ha aperto, mia mamma aveva venduto una scatola di fiammiferi e basta. Era chiamato il negozio “dallo spillo al vago - ne”. C’era di tutto dentro. C’era di tutto perché non c’erano i centri commerciali. Aveva dai quaderni ai profumi, aveva i dolci (fatti da mio papà) e il ma - gazzino era formato da centinaia di articoli. Aveva sì le sigarette ma anche alimenti importanti che la cosa particolare: una volta si comprava la tortina non potevano mancare dopo la guerra. C’erano i che c’era e si mangiava quella. C’era meno, però te lo La famiglia fiammiferi e il sale quello vero, quello di tabacche - gustavi. Mazzola al ria. Il sale di tabaccheria, perché marino, è come la In questa epoca di produzione e distribuzione di completo. coca cola o la nutella: inimitabile. Anche chi fa i sa - massa che effetto fa avere ancora i bambini delle lami ad esempio deve usare il sale marino altri - elementari e delle medie che vengono a comprare le menti vanno a male. Mi ricordo poi il tabacco da caramelle al dettaglio? fiuto e le marche sanitarie. Per un periodo ha tenu - Questo è rimasto ancora adesso da allora: ogni giorno, to anche i gelati sciolti. Il negozio, da un posto do - quando sono le quattro e mezza del pomeriggio arriva - ve si vendeva un po’ di tutto, dove il cliente veniva no i bambini del calcio e della scuola e si prendono le a comprare anche con piccolissimi importi, è diven - caramelle singole come una volta. Si mettono fuori, tato un centro servizi. Con i centri commerciali, sia - stanno li e si divertono. È sempre stata una caratteri - mo scoparsi da quel tipo di mercato. Nelle strade stica avendo fuori lo spazio, le elementari e il campo adesso sono rimasti i commercianti, i parrucchieri, sportivo vicino. Una volta c’erano tanti bambini che ve - i bar e le agenzie. Praticamente andiamo via tutti nivano a giocare davanti il negozio perché non c’era ‘petenè imbriaghi’ ! Ma il bello è quando le persone traffico, non era asfaltata la strada. “Andiamo da Maz - si trovano in difficoltà, per qualsiasi cosa, e vengo - zola” dicevano una volta, adesso “andiamo da Miss no qua perché sanno che trovano una risposta, un Mary” . Sono passate generazione da qua ed è rima - aiuto. Per esempio facciamo trasferimento di soldi sto. Adesso vedo quei bambini che sono sposati e so - e quindi vengono tanti extracomunitari, con i quali no diventati adulti. Mamma che vecia! abbiamo un ottimo rapporto. Qua c’è sempre stata Cosa si prova quindi ad aver preso l’eredità di questo una conoscenza maggiore della clientela, c’è più negozio storico per il paese? rapporto e questo giro di persone è rimasto, anche Stare qua è bello. Tutti i giorni capitano cose diverten - se compra prodotti diversi. Ricordo poi i bambini ti. Sarà poi il fatto che l’hanno lasciato i genitori e allo - che dovevano andare a scuola, entrare nel negozio ra è ancora più speciale e bello. L’impronta dell’attività per comprare il dolce della domenica. Non c’erano non è mai cambiata: l’ambiente familiare, la cordialità, tante pasticcerie ed erano meno sofisticate come il sorriso sono rimasti. E questa come eredità è una anche la clientela. Non come adesso che si ricerca bella eredità. Comunità Un successo il primo raduno delle Fiat Cinquecento a Lugagnano

Grande successo per il primo raduno di Fiat Cinquecento e auto storiche organizzato do - menica 13 maggio in centro a Lugagnano. Chi è passato lungo via XXVI aprile ha potuto ammirare, in un'esplosione di colori, moltis - sime auto storiche, principalmente Fiat Cin - quecento . In una bella mattinata primaveri - le, tanti appassionati, curiosi e fotografi han - no goduto di uno spettacolo unico, ideato con grande impegno e passione dall' Asso - ciazione "100% Cinquecento", di cui abbia - mo raccontato la storia sul nostro sito, e pa - trocinato dal Comune di Sona. CG 69 L ’ I N T E R V I S T A

“Valecrea”, un esempio di piccola ma orgogliosa imprenditoria femminile di qualità a Lugagnano

“Valecrea, la sarta creativa che dà una nuova vita di Diletta Gasparato ai tessuti” così si definisce Valentina Tessari e direi [email protected] che è più che azzeccato! Valentina è un esempio interessante di imprenditoria femminile nel nostro Comune, ma soprattutto di come con passione e dedizione si possano superare anche i momenti più difficili.

Da dove è nata questa tua passione? E’ partito tutto come un hobby. Non sapevo neppu - re attaccare un bottone. Durante la mia prima gra - vidanza però ho iniziato a fare alcuni lavori a punto croce. Così ha preso forma il primo corredino, poi il primo bavaglino ed ero molto fiera del mio lavoro, anche se stavo imparando da autodidatta quindi non erano lavori perfetti. Però man mano che lavo - ravo mi accorgevo che mi stavo appassionando sempre di più. Cosi ho deciso di iscrivermi a un cor - so di taglio e cucito. Poi una cosa tira l’altra e così quattro anni fa, quando ho dovuto lasciare il lavoro per motivi di salute di mio figlio, la mia passione è esplosa e mi sono rifugiata nel cucito realizzando ‘Valecrea’, che era un po’ il mio mondo parallelo. Non è stato facile rinunciare al lavoro, ma per fortu - na sono riuscita a trovare una via di fuga con Vale - crea. E ora che mio figlio sta meglio posso concen - trarmi a pieno su questo progetto e sono molto ca - rica! Dove realizzi i tuoi prodotti? Mi sono creata un laboratorio a casa, a Lugagnano, dove posso lavorare tranquillamente con i miei ma - teriali e le mie attrezzature. Inoltre in questo modo poi posso gestirmi la giornata con la più completa libertà. Quando ti è venuta l’idea di aprire il tuo banchet - to al mercato di Lugagnano? Non ci ho pensato subito, è una decisione abba - stanza recente. Grazie ai social, dove pubblico qua - si quotidianamente foto dei miei lavori, avevo inizia - to a far conoscere le mie creazioni e vedevo che piacevano. Di fatto l’idea è nata perché volevo far conoscere ‘Valecrea’ nella mia realtà, nel mio pae - se. Così avrei avuto modo di farmi conoscere non solo virtualmente ma anche dal vivo, interagendo con le persone. E quale posto meglio del mercato per farlo? Inoltre, se qualcuno avesse voluto chie - dermi di preparargli qualcosa ispirandosi ai miei modelli, nell’arco della settimana avrei avuto modo di farlo. Poi volevo aver modo di mostrare come la - voro, perciò portavo al banchetto la macchina da cucire per poter lavorare dal vivo. Naturalmente al - cuni prodotti non si possono fare in diretta perché richiedono delle macchine particolari, ma quando posso sono bene contenta di cucire sul momento. Che genere di lavori fai? Inizialmente mi ero focalizzata più su oggetti utili per la casa: portatovaglioli, sciarpe, borse portapane… Poi con la nascita dei miei figli mi sono concentrata di più su prodotti per bambini e devo dire che mi stanno dando molta soddisfazione, anche perché uso tessuti biologici e vedo che piacciono. Inoltre i miei bambini mi ispirano e mi spronano a creare prodotti sempre nuovi dandomi l’oc - casione di sbizzarrirmi. Mi dicevi prima che utilizzi dei tessuti biologici, di cosa si tratta nello specifico? Conosco una ragazza che me li procura. Va a prenderli in Trentino Alto Adige e sono tessuti 100% cotone o comun - que biologici. Inoltre hanno delle fantasie che non si tro - vano in giro e questo li rende ancora più speciali. Tante volte creare un prodotto con un materiale di un certo livel - lo e poi magari rifarlo con un altro dà risultati completa - mente diversi. Lo so perché ho visto come alcune mie creazioni risultassero opposte, cambiando semplicemente la qualità del tessuto. Per questo ci tengo a usare tessuti buoni.

Dunque se siete interessati e volete toccare con mano le realizzazioni di Valentina potete vedere dal vivo i suoi pro - dotti ogni martedì al mercato di Lugagnano. Inoltre, per contattare Valentina e vedere le sue opere è possibile vi - sitare la pagina Facebook “Valecrea ” o pagina Istagram “valecrea”.

Negozi Storici Quattro attività produttive premiate in Consiglio comunale

Prima del Consiglio comunale del 10 aprile scorso sono ne per acconciature Recchia di S. Giorgio in Salici, fon- state consegnate targhe di merito a quattro attività produt- dato nel 1974 dalla signora Maria Pia Recchia che oggi tive del Comune di Sona. Ad essere premiato è stato il ne- guida il numeroso staff con le figlie Chiara e Aurora. Si gozio di materiale elettrico Dalla Piazza (meglio cono- prendono cura delle acconciature delle signore con parti- sciuto a Lugagnano come “da Isacchini”) con una licenza colare cortesia, professionalità e offrono attenzione al del primo settembre 1982. La signora Giuliana è la titola- cliente e prodotti di qualità. Il riconoscimento è andato an- re, supportata da marito e figlio. Vantano una preziosa che ad Ancap, storica azienda sonese che produce por- esperienza di oltre 20 anni nell'ambito della quadristica in- cellane di alta qualità e design made in Italy dal 1964. In- dustriale e della realizzazione di automatismi. Premiata sieme a Richard Ginori, è l’unica azienda nel panorama anche la cartoleria Quintarelli Giuseppe di Lugagnano, italiano a produrre ceramiche e porcellane d'eccellenza con una licenza che risale al 1977. Attività fondata da Giu- per vestire le tavole, per la ristorazione e la torrefazione. seppe con la mo- glie ed ora condot- ta anche dalla figlia Vania. Punto di rife- rimento per tutti gli scolari e per i ra- gazzi delle "foto in bianco e nero", che dai mitici cestoni pescavano i pac- chetti di figurine Panini. Materiale per la scuola e l'uf- ficio e articoli da regalo sono le loro migliori proposte. Ad essere premiato è stato poi il salo- S C O U T

Gli Scout di Lugagnano con le mamme e i loro bambini di Casa Iride: una serata per sperimentare la ricchezza delle diversità

di Ermnno Mazzi, Francesco Zumerle messo in contatto con l’associazione che gestisce e il Clan “Le Cime” la casa (la Cooperativa "Spazio Aperto" ), France - sco ha incontrato gli operatori che vi lavorano per organizzare al meglio una serata di incontro con Durante le riunioni del “Clan”, l’ultima fase del per - tutto il Clan, svoltasi martedì 10 aprile nella nostra corso Scout che comprende ragazzi tra 17 e 20 sede, nella quale sono state coinvolte le donne, i anni, discutiamo spesso di tematiche attuali, di loro bambini (molto piccoli, tutti sotto i tre anni) ambito sia locale che internazionale. Infatti, uno e due operatrici del centro. Nonostante un leggero dei nostri principali obiettivi è diventare cittadini imbarazzo iniziale, è bastato qualche gioco per attivi, coscienti del mondo che ci circonda e sen - rompere il ghiaccio e fare conoscenza. Le nostre sibili alle problematiche del territorio e delle varie ospiti si sono subito dimostrate un gruppo forte e comunità con cui ci relazioniamo. Per riuscire in coeso , proponendoci diversi canti e balli tradizio - questo intento è essenziale sapersi informare e ri - nali. Noi abbiamo ricambiato con varie attività, cer - cercare il confronto con gli altri, che può sempre di - cando di accoglierle al meglio. Dopo questa prima ventare occasione di arricchimento; tuttavia, noi parte, ha finalmente avuto inizio una cena a buffet scout crediamo sia fondamentale non fermarsi alle con torte, pizza e altri piatti preparati e condivisi da parole, ma riuscire a compiere azioni concrete vol - entrambi i gruppi. Durante il pasto abbiamo avuto te a migliorare la realtà o l’ambito in cui agiamo. modo di parlare e fare conoscenza con diverse ra - A tal proposito, uno di noi ragazzi, Francesco Zu - gazze, discutendo spesso in inglese e qualche vol - merle, quest’estate parteciperà al “Roverway”, un ta in italiano; infatti, per quanto tutte stiano stu - evento che porterà scout (tra 18 e 22 anni) prove - diando la nostra lingua, solo alcune la parlano già nienti da tutta Europa a incontrarsi in Olanda per con una certa sicurezza. Infine, dopo aver cenato ci Scout, mamme conoscersi e condividere differenti opinioni, culture siamo seduti in cerchio condividendo domande, e bambini uniti e tradizioni. Eppure, l’esperienza non si ridurrà a dubbi e curiosità: ad esempio, noi abbiamo rac - in una bellissi - quei pochi giorni: infatti, durante l’anno i ragazzi contato cosa facciamo e il significato di essere ma foto di grup - che vi parteciperanno hanno ricevuto diverse “sfi - scout. Tuttavia, quello che ci ha maggiormente col - po al termine de”, la prima delle quali chiedeva di scegliere una pito dell’incontro sono state la loro curiosità e la lo - ro voglia di conoscere meglio l'Italia per potersi in - della cena. realtà nel proprio territorio a cui aprirsi per poter “fare la differenza”. La scelta è quindi ricaduta su tegrare sempre più nella comunità di Lugagnano. “Casa Iride”, una struttura aperta a Lugagnano da Con il loro entusiasmo sono riuscite a rendere le quasi un anno che ospita mamme e bambini ri - molte differenze culturali, che quotidianamente ve - chiedenti protezione internazionale. Dopo essersi diamo essere causa di pregiudizi e incomprensioni, il vero punto di forza della serata . Sono stati suffi - la sera verrà mantenuto e approfondito con suc - cienti pochi minuti per creare un’intesa dove prima cessive collaborazioni e attività di servizio. Que - c’erano solo imbarazzo e qualche idea stereotipa - sta esperienza ci ha ricordato che ponendosi con ta: molto spesso non viene concesso nemmeno umiltà verso “l’ignoto”, provando ad accantonare i questo poco tempo alle persone che non si cono - propri preconcetti, si può rimanere sorpresi dalla scono. A fine incontro ci siamo lasciati con la pro - ricchezza che gli altri possono condividere con messa di ritrovarci, certi che il legame creato quel - noi.

SCOUT

“La riscoperta dei cinque sensi”, un’esperienza forte e sorprendente per il reparto femminile

di Reparto La Fenice

Quest’anno come reparto femminile del Lugagna - no 1 abbiamo deciso che l’impresa sarebbe stata “la riscoperta dei 5 sensi”. Così ci siamo divise in 5 pattuglie (una per ogni senso), con lo scopo di trovare delle attività specifiche con cui mettere in risalto ognuna quello scelto. Per il gusto sono stati preparati due tipi di menù: uno insapore a base di riso, patate e uova e uno con i medesimi ingredien - ti, ma molto saporito per farne percepire la grande differenza. Per il tatto si dovevano indovinare delle scritte tridimensionali fatte con la colla a caldo, creare delle forme con la plastilina e riconoscere diversi tipi di materiali. Per l’olfatto si dovevano di - stinguere diversi tipi di spezie mentre si mangiava una fetta di torta (per capire quanto gli odori in - fluenzino il gusto) e preparare candele profumate in base ad alcune fragranze provenienti da varie boccette. Per l’udito e la vista abbiamo invece pro - grammato una gita a Milano che si sarebbe conclu - sa con un’importante esperienza presso l’Istituto dei ciechi. Così alle 8.30 del 25 marzo scorso noi del reparto femminile del Lugagnano 1 eravamo tutte pronte, zaino in spalla, destinazione Milano... logicamente in pullman. Dopo circa due ore di viag - gio siamo arrivate a destinazione con un tempo so - leggiato e ci siamo fermate per il pranzo all’interno del bellissimo parco Indro Montanelli. Qui avevamo in programma anche la penultima fase dell’impre - sa “la riscoperta dell’udito”, che mirava a farci ca - faccia, come se stessimo davvero navigando. Dentro un’altra pire quanto fosse importante questo senso attra - stanza ci hanno dato degli animali di plastica con lo scopo di verso vari giochi, quali ad esempio la comprensio - farci indovinare al tatto di che specie fossero. Poi ci siamo spo - ne del linguaggio dei segni e il tentativo di indovi - state in città: abbiamo imparato come muoverci con attenzio - nare determinate parole solo dal movimento delle ne, come attraversare la strada e stare attente ai molteplici ru - labbra. Alle 14.30 circa ci siamo recate presso l’I - mori (moto, mercato, gente…). Ancora una volta il tatto ci ha aiu - stituto dove, divise in 8 gruppi e ad intervalli di tate a riconoscere il modello di un’auto (Fiat Panda) e a trovare un’ora, siamo entrate in una stanza completa - la cassetta delle lettere nella quale spedire per finta una busta. mente buia, ci hanno consegnato il tipico bastone Attraverso l’odore dovevamo poi riconoscere i semi di cacao, pri - per ciechi e due guide ci hanno aiutato a vivere la ma di spostarci, per l’ultima attività in programma, in un bar, per giornata tipo di un non vedente . Dapprima siamo vivere anche questo tipo di esperienza completamente al buio : entrate in un giardino per percepire diversi tipi di ci siamo messe in fila, abbiamo ordinato da bere e ci siamo se - terreno (erba e ghiaia), di rumori (cascata, uccelli - dute al tavolo dove, assieme alla guida, abbiamo condiviso le ni…), di piante (rosmarino e fiori vari) e di forme emozioni provate durante una giornata così particolare. Ci sia - (mucca finta): il tutto logicamente utilizzando gli al - mo trovate tutte d’accordo nell’affermare che, quella vissuta al - tri sensi. Attraverso un corridoio di bamboo siamo l’istituto per ciechi, sia stata un’esperienza molto profonda , in - poi giunte in una spiaggia con tanto di rumore delle tensa e formativa e che tutti dovrebbero provare, per capire co - onde e dei gabbiani. Una barca ci ha fatto addirittu - me ci si sente a perdere anche un solo senso e quanto ognuno ra sentire il movimento del mare e il vento sulla di essi sia estremamente importante. 73 C O M U N I T A ’

Rinnovato il gemellaggio di Sona con Wadowice, per il venticinquesimo della stipula. Presente in Polonia anche una corriera da Lugagnano

di Giulio Braggio

Lo scorso 25 aprile presso il Municipio di Wado - I Sindaci di So - wice, in Polonia, si è tenuta la cerimonia di com - na e Wadovice memorazione del venticinquesimo anniversario firmano il rinno - della sottoscrizione dell’accordo di gemellaggio vo del gemellag - tra le Amministrazioni comunali di Sona e della gio. Sotto, un cittadina polacca che diede i natali a Papa Gio - momento della vanni Paolo i I 18 maggio 1920. “Le nostre due cerimonia e il Amministrazioni comunali – hanno dichiarato il Sindaco di Sona Gianluigi Mazzi e il Sindaco di gruppo di Luga - Wadovice Mateusz Klinowski al momento della gnano con gli firma del documento congiunto che celebra i 25 Amministratori anni di gemellaggio – rinnovano la gioia per il so - a vantaggio della crescita umana, culturale e so - di Sona. dalizio e l’impegno di promuovere anche in futuro ciale di entrambe le comunità”. Presenti per Sona l’amicizia e la collaborazione tra le rispettive città alla cerimonia in Polonia anche gli Assessori Gianmichele Bianco e Antonella Dal Forno. La bella occasione è stata im - preziosita anche da un simpatico evento. Infatti proprio il 25 aprile a Wadovice è arrivata anche una corrie - ra di nostri concittadini della Parroc - chia di Lugagnano , capitanati dal sempre attivissimo Mario Nichele , in viaggio culturale in Polonia. La comiti - va è stata invitata ad entrare in Consi - glio comunale ed ha partecipato a pieno titolo e con grande emozione alla celebrazione . Tanti abbracci e l’immancabile foto di gruppo con gli Amministratori di Sona hanno poi sug - gellato il momento di festa. COMUNITA’

SanGio al Fredo: un successo l’evento invernale. E tra pochi giorni arriva il Palio hanno, a loro volta, coinvolto molte persone del paese per venire a conoscenza di parti - colari storici di San Giorgio. di Giulio Braggio Quindi tanti giovani e famiglie [email protected] che hanno attinto alla memo - ria e saggezza dei nostri an - ziani. Tanta allegria ha animato le strade del pae - Sopra, alcuni vo - Immersi in un clima polare che non si registrava da se: il clima particolarmente rigido delle due giorna - lontati dell’Asso - anni, sabato 24 e domenica 25 febbraio scorsi, per te non ha intimorito i partecipanti e comunque è ciazione ViviSan - la seconda volta la piazza di San Giorgio in Salici stato mitigato da buon brulè, cioccolata calda, ha preso vita per elargire generosità con il trasci - bombardini e da piatti prelibati dispensati negli Giorgio. Sotto, la nante evento di “Sangio al Fredo” edizione 2018. stand gastronomici. “Per noi organizzatori di Vivi - consegna al SOS L’Associazione ViviSanGiorgio ha saputo ideare SanGiorgio non è stata una passeggiata – spiega di quanto raccolto ed organizzare anche quest’anno un evento che ha Moris Vantini, un altro degli organizzatori -; sono con la manifesta - saputo muovere alla solidarietà moltissime perso - stati due giorni davvero intensi, ma vedere l’entu - zione di febbraio. ne. “Il ricavato dell’intera manifestazione, pari a siasmo ed il sostegno negli occhi di chi partecipa 2.028 euro, è andato al SOS di Sona per l’acquisto non ha prezzo, di una nuova ambulanza – racconta infatti Massi - sono la scintilla mo Barrichello, uno degli organizzatori – ed è del nostro opera - Dall’8 al 10 giugno stato consegnato direttamente nelle mani del pre - re!”. “Un ringra - sidente del SOS, Pierluigi Briggi che era presente ziamento specia - Il programma della terza edizione con altri volontari alla serata del resoconto della le – prosegue Massimo Barri - festa tenutasi lunedì 12 marzo scorso. I nostri Il programma della terza edizione di “Sangio in chello – va alla compaesani conoscono l’organizzazione di ViviSan - Palio” prevede venerdì 8 alle 19 l’apertura cucina parrocchia per Giorgio: puntuale, capillare ed entusiasmante”. Ma (con piatti tipici per una serata all’insegna dei sa - averci concesso come è andata la bellissima seconda edizione di pori messicani), alle 21 il gruppo musicale “Cac - gli spazi, alle va - Sangio al Fredo? Numerose persone sia nel pome - tus Quillers” e alle 23 musica con Menny Deejay e rie associazioni riggio che nella serata del sabato 24 febbraio han - Cristian Voice. Sabato 9 apertura cucina sempre del paese che no partecipato ad una tombolata “interattiva ” nel alle 19 e alle 19.30 presentazione delle squadre. sempre collabo - salone parrocchiale, con premi molto allettanti! Nel Alle 21 sfida palio: “Sangio Go Un Talent”, alle rano con noi e a frattempo, sul piazzale della chiesa, il grande fred - 22.30 musica con Menny Deejay e Cristian Voice. tutti gli abitanti do non ha certo affievolito il caloroso entusiasmo Domenica 10 giugno alle 14 ritrovo presso gli im - di San Giorgio di bambini, giovani e famiglie alle prese con i gio - pianti sportivi per un pomeriggio dedicato ai giochi per la loro gene - chi in piazza. Tra le varie postazioni allestite, c’era - sfida: football game, percorsi ad ostacoli, tris gi - rosità e fiducia no: lo schiaccianoci , il gioco dei barattoli, indovi - gante, urta la bala de paia, corse coi sacchi e tan - che puntualmen - na la misura dell’altezza della forma di formag - to altro. Alle 18.30 presso il campo sportivo par - te, ormai, ci re - gio Asiago appesa alla parete con la lettiga e altri rocchiale apertura cucina e alle 20.30 musica con galano”. E gli oc - ancora. La domenica pomeriggio poi si sono tenute il gruppo “Vittoria e i Gorilla”. Alle 21.30 ultima sfi - chi sono ora sal - le due modalità di caccia al tesoro per le vie di da di Sangio in Palio: “Gara dello sbranabigoli”. Al - damenti puntati San Giorgio: una versione Family con domande e le 22.30 premiazione della squadra vincitrice del - al Palio ormai percorso più adatto ai ragazzi e una versione Ad - la terza edizione del Palio. venture per i più temerari! Ben undici squadre imminente.

75 S P O R T

La straordinaria stagione sportiva del Volley Palazzolo La Presidente Bonfichi: “Continueremo a fare del nostro meglio”

nitori, svolgono il compito fondamentale e molto Federica Slanzi di importante di arbitri e segnapunti. Altre colonne [email protected] portanti del team sono gli allenatori, che oltre ai quotidiani allenamenti, si sono resi disponibili or - mai da qualche anno a promuovere il Volley an - Le prime squadre Un solo aggettivo sembra appropriato per definire che nelle scuole del territorio. Infatti, anche femmili e maschili. la stagione 2017/18 per il Volley Palazzolo : quest’anno il Volley Palazzolo sarà presente alle Nella pagina se - straordinaria. Proprio per questo motivo, un’inter - giornate dello sport nelle scuole elementari di guente la Presiden - vista alla Presidente dell’Associazione sportiva, Sona, San Giorgio e Palazzolo. “Tutte queste per - te Barbara Bonfi - Barbara Bonfichi, e al direttore tecnico-sportivo, sone compongono un magnifico gruppo che esi - Mario Zorzi, è all’ordine del giorno. Innanzitutto, ste da oltre 30 anni e che ancora oggi, cerca di chi, il coach della ecco alcune informazioni sul Volley Palazzolo per i creare sul territorio un punto di riferimento per i maschile Alessan - meno informati. L’associazione è composta da un giovani, in modo che possano condividere nello dro Zambelli ed il Direttivo che comprende una decina di giovani di - sport di squadra anche esperienze di vita perso - Direttore Tecnico rigenti, un direttore sportivo e un direttore tecni - nale” , sostiene orgogliosamente il presidente. Per Mario Zorzi (Foto co che coordina un team di sei allenatori. Inol - quanto riguarda la stagione 2017/18, Mario Zorzi Marco Bonfichi) tre, circa quindici dirigenti, prevalentemente ge - precisa che è stata, prima di tutto, un successo dal punto di vista dei numeri: oltre 100 gli atleti tesserati, 10 squadre, 11 campionati disputati, quasi 200 partite giocate, 2 finali di coppa Ve - rona vinte, la prima divisione femmi - nile ha raggiunto i Play off promozio - ne, la prima divisione maschile ha chiuso il campionato al primo posto ed ottenuto così la promozione in se - rie D, l’Under 14 femminile ha rag - giunto i quarti di finale provinciale, mentre l’Under 16 ha vinto le finali di campionato tenutesi lo scorso 6 mag - gio a Castel D’Azzano contro Alfavol - ley. Questi risultati sono stati resi pos - sibili grazie soprattutto alla volontà di un team dirigenziale molto unito, co - ordinato da Mario Zorzi, uno staff di allenatori molto preparati e alla dispo - nibilità di alcuni genitori e sponsor che sostengono il team. La prima divi - sione maschile e femminile hanno partecipato anche a Coppa Verona, un’esperienza unica, in quanto il 18 febbraio 2018 è stato coronato un so - gno non realizzato per un soffio lo scorso anno: la vittoria! Barbara Bon - fichi descrive la giornata così: “è stato emozionante ed eccitante aver gioca - to le finali provinciali in un palazzetto straripante di tifosi, che per quasi quattro ore non hanno smesso di inci - tare le formazioni del Palazzolo. È sta - ta una domenica strepitosa conclusa con una grande festa all’insegna del Volley Palazzolo”. Per quanto riguarda invece il trofeo delle Province, si è trattato di un’esperienza unica ed esaltante. La squadra femminile del coach Legrottaglie si è fermata alle semifinali contro il Vicenza, mentre la maschile ha giocato la finale a Padova , regalando ai molti tifosi pre - senti una partita mozzafiato e avvincente, persa solo al quinto set, 15 a 17. Nonostante ciò, è sta - ta comunque grande la soddisfazione sia per la società, che per i ragazzi guidati dal coach Zam - belli. Dopo una stagione così avvincente, moti - vante e soddisfacente, non mancano però i gran - di propositi per quella in arrivo. Sebbene il prossi - mo anno sembri ancora lontano, in realtà il Diret - tivo è già al lavoro da diverse settimane per pro - grammare al meglio la stagione 2018/2019. L’o - biettivo principale è quello di incrementare ulte - riormente il settore giovanile, sia maschile che femminile, in modo da creare nuove leve per le squadre maggiori. Ciò che è certo è che il Volley Palazzolo non si fermerà ai risultati ottenuti du - rante questa magnifica stagione. Al termine del - l’intervista la Presidente afferma, appunto: “Con - tinueremo a fare del nostro meglio cercando di portare sempre più qualità in palestra, cercando di fare del Volley una vera passione sia per gli at - leti, che per i tifosi. Naturalmente, siamo sempre alla ricerca di nuove forze e collaborazioni, sia fi - siche che economiche, che ci permettano di rag - giungere traguardi sempre più alti.”

SPORT

Maganza della Scaligera Basket incontra a sorpresa i piccoli cestisti della Pallacanestro Lugagnano

Scaligera Basket, che si è fatto da tramite per ren - di Francesca Tenerelli dere possibile questa sorpresa. Grande merito poi all’allenatore Davide Caldelli e alla società Palla - È stata un’autentica sorpresa quella di mercoledì canestro Lugagnano per questa piacevole espe - 11 aprile durante l’allenamento dei Tigrotti della rienza che ha certamente rafforzato l’amore per la Pallacanestro Lugagnano . L’arrivo di Marco Ma - pallacanestro. Nella foto i giovani atleti con i due ganza , centro di 205 cm della Scaligera Basket campioni e con l’allenatore Caldelli. Non poteva, Verona ha scaldato i cuori dei piccoli cestisti, tutti ovviamente, mancare una copia del Baco. tra i nove e i dieci anni. Il pivot ha deli - ziato con autografi e simpatia i momenti trascorsi in palestra con i giovani atleti. Marco gioca da lungo ma ha anche una buona mano da fuori con il 57,5% in carriera, vanta inoltre un passato nelle nazionali giovanili. Insieme a lui il Diri - gente Accompagnatore Cristiano Za - nus Fortes , friulano come Marco ed ex cestista. La sua è una lunga carriera im - preziosita anche da uno scudetto e una super coppa con la Pallacanestro Vare - se. Ora vive a Verona dove segue la Scaligera Basket. Gli atleti sono stati sti - molati e hanno potuto “allenarsi” con dei veri campioni. Ognuno di loro porta ora nel cuore un sogno e l’esempio di due giocatori che si sono affermati pur restando semplici. Un grazie ad Andrea 77 Sordelli, Responsabile Marketing della ASSOCIAZIONI

Molte le iniziative in cantiere per i NAL di Lugagnano, sia per i soci che per la comunità

Siamo ormai giunti a metà del 2018 e possia - ro strumento mo dire che questo nuovo anno sta segnando per permet - veramente un importante momento di intensifi - tere ai Negozi Associati di Lugagnano di diven - cazione delle attività e delle iniziative per i NAL tare sempre più un interlocutore autorevole Negozi Associati di Lugagnano. Innanzitutto ha per il Comune di Sona e per l’intera comunità. preso piena forma la collaborazione tra NAL e E, di conseguenza, per poter proporre sempre L’edizione Progetto ABC per creare delle sinergie che per - nuovi progetti e nuove iniziative per i propri as - 2015 di “Pizza mettano di animare la comunità di Lugagnano sociati. Ulteriore importante iniziativa è stata in Piazza”, or - con iniziative mirate e importanti dal punto di quella che ha visto firmare una convenzione ganizzata dal vista sociale . In questa fase operatori del pro - tra Planetel e NAL. Planetel, che ha una sede a NAL. getto ABC sono passati e stanno passando da Lugagnano in via 2 Giugno nella zona industria - ogni negozio di Lugagnano al fine di riproporre le della Grande Mela, è un operatore indipen - l’importanza del NAL e del tesseramento , il ve - dente di telefonia fissa con un’offerta di servizi voce, Internet e dati improntata all’innovazione e alla qualità ed è tra i leader riconosciuti del mercato italiano dei servizi Internet a larga ban - da e nello sviluppo di soluzioni e di network in - tegrate per negozi ed aziende. La convenzione permette interessanti possibilità di accedere ai servizi di telefonia ed internet a condizioni estremamente vantaggiose per i soci del NAL. Una bella ed importante opportunità per il tes - suto produttivo locale. Prossimo, imperdibile, appuntamento targato NAL è invece l’apprezza - tissima e ormai tradizionale serata della “Pizza in Piazza” , che quest’anno si tiene mercoledì 20 giugno nella piazza della chiesa di Lugagna - no. Un bellissimo evento di comunità che vedrà anche la presenza del Baco da Seta quale me - dia partner.

Panificio Bendinelli Ragazzo Bruno Tel. 045 6080957 Il Baco da Seta Panearte Via Prele, 11 Edicola El Giornal lo puoi trovare Via XXVI Aprile, 21 Tel. 045 6080042 di Venturi Elisa Tel. 045 514130 Panificio Tacconi f.lli Piazza Roma 3 a presso... Studio Fotografico Via 4 Novembre 29 Tel 045 6081749 Mario Pachera Tel. 045 6080055 Giornali & Tabacchi Via Cao del Prà, 20 Pizza time di Brian Raissa LUGAGNANO Tel. 045 984068 Pizza al taglio Via Bosco, 1/a Cartoleria Quintarelli Ottica Lucido Via Castello n. 2, Tel. 045 6080850 Via Cao Prà 26 Via Case Nuove, 63 Tel. 349 1368941 Macelleria Tel. 045 514189 Tel. 045514513 Tacconi Fashion S.r.l. Massagrande Edicola Castioni Sergio Tabaccheria Abbigliamento, via Mon - Via Vallecchia 4 Via Cao Prà, 30 Calumet te Paul 4 tel. Tel. 045 6080811 Tel. 045.514268 Via San Francesco, 26/A 0456080496. Motoscooter service Edicola Mancalacqua Tel. 045984292 di Tacconi S. Via Mancalacqua SAN GIORGIO IN SALICI Via Bosco 25/A Tel/fax 045 8680991 PALAZZOLO Alimentari da Alberto Tel. 045 3194018 La Cornice Alimentari Via Santini, 14 di Salvetti Elena Carnielli Ornella L’Arcobaleno VERONA Via di Mezzo, 8 Via 4 Novembre 9 di Zaramella Nadia Edicola Tel. 045 514456 tel. 045 6080524 Via Celà, 5 Lo Scarabocchio L’Edicola Grande Mela Cartolibreria Tel. 0457190000 di Bombieri Nicola Via Trentino 1 Villaboni Via Bassone 46, Lavanderia Fasoli Via IV Novembre, 24 SONA Tel/Fax 045 8510653 Via Pelacane, 2 Tel. 045 6080402 Alimentari Cherubini Tel: 045 984296 Ferramenta Piazza Vittoria, 1 ASSOCIAZIONI

Metti un dopo cena con gli Alpini di Lugagnano

Metti a sera, dopo cena, un incontro in baita degli alpini a Lugagnano e scopri eventi culturali sem - pre più diversificati ed interessanti. Un pubblico oramai affezionato di persone frequenta questo che è diventato un appuntamento culturale fisso in baita. Per il 2018 sono già stati fissati una de - cina di incontri. Ovviamente siamo nel centena - però vi erano decine di persone che cercavano rio della Grande Guerra e la parte del leone la fa - qualcosa di utile. La popolazione, ridotta dalla guer - ranno gli argomenti che toccheranno gli eventi di ra in stato di povertà cercava di recuperare l'ottone cent'anni fa. Infatti si è iniziato con una serata dei bossoli di munizioni per poi rivenderlo. I proietti - che ha ripercorso le vicende che hanno portato li erano sbattuti sulle pietre e la polvere da sparo alla disfatta di Caporetto nel 1917 , con una ri - abbandonata a terra in quantità. Ormai era tanta la lettura delle cause politiche e militari e delle vi - confidenza col pericolo che addirittura si fumava in cende umane, di soldati e generali, che hanno maniera abituale. Una scintilla o una sigaretta cau - portato a questa sconfitta, dalla quale si è capito sò quanto si può vedere oggigiorno. Il bilancio del - per l'ennesima volta che avvenimenti storici che l'esplosione fu di almeno 30 morti (tra cui anche poi caratterizzano decenni, devono sempre esse - bambini, donne ed anziani) e moltissimi furono an - re valutati alla luce di molteplici fattori umani e che i feriti. Argomenti quindi interessantissimi e naturali. Si è proseguito il 28 febbraio con una assolutamente vari, che hanno fino ad ora richia - serata che ha ripercorso le fasi che hanno porta - mato molte persone in baita. E avvincenti sono an - to alla c ostruzione tra il 1938 e il 1943 del ca - che i prossimi appuntamenti: mercoledì 6 giugno, nale Biffis, ne parliamo più avanti in questo nu - ricorrendo anche l'anniversario, si parlerà del D- mero del Baco. Il 22 marzo grazie al prezioso la - Day, il giorno più lungo, che segnò il definitivo crol - voro del Direttore dell'archivio storico di Verona , lo della dominazione nazista in Europa, ma che fi - è stato interessante scoprire le vicende dei sone - no all'ultimo rimase nell'incertezza sull'esito della si che parteciparono alla campagna militare di battaglia. Il 20 settembre ricorderemo il prezioso Russia a partire dal 1942 e scoprire, anche gra - apporto degli animali nelle vicende belliche della zie al contributo del Baco, che sul nostro monu - prima Guerra mondiale. Il 18 ottobre, proprio in mento non sono riportati tutti i caduti di quella prossimità del centenario della fine della Grande guerra. Lo scorso 19 aprile si è parlato del Lazza - Guerra, si ripercorreranno le fasi del riscatto dell'e - Ciò che resta retto di Verona la cui costruzione iniziò nel gen - sercito italiano, dalla disfatta di Caporetto, all'eroi - naio 1549 in località Porto San Pancrazio, in ca resistenza sul Piave, sino alla vittoria di Vittorio del Lazzaretto un’ansa dell'Adige. Lo scopo fu quello di ricovera - Veneto. Infine il 29 novembre si parlerà del ponte di Verona, la re i malati contagiosi in località isolata e agevol - sul fiume Kiri, in Albania, terra di scontri per gli al - cui costruzione mente raggiungibile attraverso il fiume e come ta - pini durante la seconda guerra e poi successiva - iniziò nel 1549. le fu utilizzato sin dalla terribile peste di manzo - mente impegno e volontariato per la costruzione e niana memoria del 1630. Ma fu anche un ospe - restauro di questo ponte. Obiettivo del Gruppo Alpi - dale per essere poi convertito sino alla seconda ni Lugagnano è che la Baita possa essere sempre guerra mondiale in deposito d'esplosivi. Nell'apri - più riconosciuta come un luogo dove incontrarsi e le del 1945, i nazisti in fuga da Verona lo lascia - fare cultura. rono incustodito e vi fu un'esplosione: all'interno Gianfranco Dalla Valentina

79 Il Barbecue e altre stravaganti avventure

CUCINA, TRADIZIONI E MOLTO ALTRO

Anche a Sona ci vuole fegato (alla veneziana)

avranno la macchina, si troveranno la fidanzata e di Marco Bertoncelli scapperanno via, lasciandosi alle spalle i loro sogni [email protected] di calciatori, di artisti e di navigatori. Eppure… Ep - pure esiste un mondo normale, dove è normale fa - Ci vuole coraggio oggi, ad essere artisti; oggi che re e credere in cose straordinarie, dove è normale non esistono più i mecenati che sostengono le spe - il sacrificio, fare il bene della famiglia, l’interesse se e che erogano contributi, oggi che l’arte viene dei parenti, degli amici e della comunità. Esiste un sempre più temuta e tenuta come un “di più” da mondo che ha fegato e che ha coraggio da vende - seguire a tempo perso. Eppure… E ci vuole fegato re e che non si muove in base alle aride leggi del - oggi, un fegato grosso così, per organizzare una l’economia, ma si muove con il cuore, con le ali di mostra , mettere insieme una sagra, tirar su un un futuro migliore da costruire o anche, semplice - evento , una rassegna, una serata un po’ diversa, mente, di un presente da vivere serenamente. ci vuole un coraggio da leoni per accettare critiche Quanti esempi di questi “personaggi” potremmo gratuite e saggi suggerimenti del giorno dopo , se trovare sfogliando le pagine del nostro giornale! A non rimbrotti per un “servizio lento” o per “servizi volte però, ci vuole anche un po’ di fegato di un ti - igienici non puliti”. Eppure… E ancora ci vuole fega - po diverso. Ci vuole un buon fegato, per esempio, a to e coraggio, oggi, ad essere atleti di serie B, atle - criticare il sale sulle strade distribuito quando poi ti che per lo sport sacrificano la vita, la famiglia, il non nevica e criticare lo stesso sale se viene distri - lavoro… ci vuole passione e fegato per macinare buito quando nevica, ci vuole un buon fegato a chilometri di allenamenti, per portare i figli a calcio parcheggiare liberi un po’ di qua e un po’ di là e o a rugby o a pallacanestro… tutte le settimane, a prendere contromano le corsie dei parcheggi ai tutte le domeniche, tutto l’anno, fin quando i figli supermercati. Ma ci vuole anche un buon fegato a

80 passare col rosso o a superare i limiti di velocità Approfondisci pur sapendo che sono anni che fioccano le multe sul nostro sito (7 al giorno!) e ormai dovrebbe essere cosa risapu - ta… per fare questo ci vuole un buon fegato e un Facendo leggere al vostro smart - buon portafoglio. Insomma, ci pare di capire che phone il codice qui accanto potete oggi noi si viva in un mondo in cui ci vuole fegato! accedere alla sezione “Il Barbecue Un fegato da leoni! Per questo oggi proponiamo il ed altre stravaganti avventure” del fegato alla veneziana, che per stavolta facciamo nostro sito internet, dove potete tro - finta che sia anche un po’ veronese. E visto che vare tutte le buonissime ricette - tra siamo in argomento, cominciano a piangere ta - cucina, letteratura ed attualità - del gliando le cipolle, tante cipolle… quante? Fino a nostro cuoco Marco Bertoncelli. La sezione è raggiungibile anche dal - che gli occhi cominciano a piangere da soli, anche la home page del nostro sito www.ilbacodaseta.org senza dover pensare alle tristezze di questo mon - do. Poi, le cipolle, a loro volta tristi per l’amara fine che gli è stata riservata, si adagino in una capien - che si usa per l’arrosto, vi consiglio di provarlo per - te casseruola antiaderente, si salino (ma non con ché noterete la differenza. Altri, aggiungono un po’ lo stesso tipo di sale usato per la neve, mi racco - di succo di limone. Infine una curiosità: perché, mando!) e si lascino indorare e ammorbidire, con - quando una persona dimostra coraggio e lo stesso dite con un abbondante spruzzo di olio di oliva. si dice che ci vuole fegato per fare una certa cosa? Quando le cipolle sono indorate al punto giusto, si Sembra che, ancora una volta, tutto dipenda da versi il fegato precedentemente tagliato a listarel - Prometeo, l’eroe mitologico che ha rubato il fuoco le e lo si lasci cuocere fino al punto desiderato (a agli dei per donarlo agli uomini: scoperto, è stato noi piace che rimanga morbido ma altri preferisco - condannato per l’eternità ad avere roso il fegato da no che sia ben cotto). Personalmente, in questa fa - un corvo, fegato che, divorato durante il giorno, gli se, aggiungo una abbondante (senza esagerare) ricresce durante la notte… Aimè, come abbiamo vi - dose di Ariosto , il famoso preparato a base di erbe sto, l’altruismo non sempre paga… Eppure… Comunità Il Consiglio Comunale Ragazze e Ragazzi in visita in Regione

Lo scorso martedì 8 maggio, i componenti del Consiglio Comunale Ragazze e Ragazzi delle Scuole di Lugagnano e Sona si sono recati in visita ufficiale a Palazzo Ferro Fini, a Venezia, sede del Consiglio Regionale Veneto , per conoscere da vicino gli organi rappresentativi regionali. Nella loro uscita sono stati accompagnati oltre che dagli in - segnanti anche dal Dirigente scolastico di Sona Marco Squarzon i, dal Sindaco di Sona e dall’Assessore alla Scuola Antonella Dal Forno . Nella foto il gruppo davanti alla sede del Consiglio Regionale. Il Baco Enigmistico A cura di Mario Nicoli, Marco Bertoncelli Baco Intrecciato e Sofia Bertoncelli

Cancellate nello schema tutti i nomi di località elencati, le lettere restanti daranno il nome di una famosa casa discografica di Lugagnano

ARTISTI COMANDANTE EDICOLANTE IRONMAN PASTICCERA AUTISTA DIRIGENTI ESATTORE OPERAIO POLITICI BIRRAIO DJ GUIDA PAPA RICERCATORI CAPO DON IMPRENDITORI PARROCO VETERINARIA

Trasporto Canfora……..; Orma……. (…..) Pianeta………; Corto……. (…..) Annale……….; Pena…….. (…..) Ciocca………..; Avara……. (…..) Carlo………….; Fola………. (…..) Viole………….; Canne…….(…..) Banco………..; Frode…… (…..)

Togliete una lettera dalla parola di sinistra, aggiungetela a quella di destra e formate nuo - ve parole di senso compiuto: LEGNA – G = LENA; RENI + G = REGNI (G). Le lettere così ri - portate nelle parentesi a lato, prese nel loro ordine, vi daranno il nome di una località che si trova nella campagna di San Giorgio in Salici. CruciBaco Per facilitare la soluzione, tra paren - tesi viene riportato il numero della pagina de “Il Baco” numero 95 (il Baco dello scorso marzo) nella qua - le si trova la soluzione del quesito.

Orizzontali 2. La sua storia nasce e cresce a So - na (72); 9. Prescrivono le medicine (25); 14. La Leone che, piccolina, ve - diamo in Via del Sole, nel punto do - ve ora inizia il senso unico (97); 15. Insieme con quella di Spiazzi, è sta - ta un’uscita molto apprezzata (79); 16. Valentina incontra Sara (5); 17. La fine delle indagini (10); 18. Dove finisce Suelen inizia Salvetti (62); 19. Scarpolin Andrea (85); 20. Il conduttore de “L’eredità”, trasmis - sione di Rai 1 alla quale ha parteci - pato una nostra concittadina (inizia - li) (31); 21. Tatiana della ditta Ciabilli (31); 23. Il duello a mezza voce (12); 24. Può essere remota o rurale (26/27), e a volte, per lei, si costrui - scono anche dei piani (30); 25. Le consonanti della nave (80) e della neve (62); 26. Per Giampaolo, insieme alla fatica è un “compagno di viaggio” (80); 29. Alla fine, riesce a stare sempre sia nel superiore che nel minore (30); 33. Gli Scout vi hanno tenuto un campo invernale (34); 34. Ha scritto una testimonianza di chi ha vissuto la tragedia del - l’alcolismo (33); 37. Il solo vincitore che non è stato scelto (59); 38. La responsabile della Sala Lettura di Lugagnano (Iniziali) (5); 40. Azione Cattolica (15); 41. Torino – Sigla (28); 43. Le vocali in Renzo (67); 44. Quello che rimane se togli nel a Nigel (72); 45. Uno dei cinque Paesi africani con il maggior numero di rifu - giati (27); 47. Le vocali di Calcutta (71); 48. “Fatto a mano” (43).. Verticali 1. Serve forte e di tutti (56); 3. Guida al centro (79); 4. Il merlo che è tornato a San Giorgio in Salici (28); 5. Giardini Mario, nato a Sona il 17 settembre, è uno di quelli del’99 (94); 6. Fornire al centro (37); 7. Annulla - re (19) o Annunciare (28) l’Anniversario (79), all’inizio ci sta tutto!; 8. Ha portato a Lugagnano 5 dischi di platino e uno d’oro (28); 10. Elisa e Riki (46); 11. La fine del guerrafondaio (3); 12. In quello contrario, una multa o un pauroso incidente sono molto probabili (96); 13. I fatti indicati su una cartina geografica sono stati prima… (93); 20. Forlin dall’inizio alla fine (74); 22. Botter, Carli e Pareti fra i genitori eletti nei nuovi consigli di Istituto – Iniziali dei loro nomi (21); 27. Federica Slanzi della redazione di Palazzolo (19); 28. Or - ganizzazione delle Nazioni Unite (26); 30. Il centro di Zero (71); 31. Al centro di un grandE Tenore (83); 32. Con Davide e Gabriele, è stato premiato fra i ragazzi di classe seconda (60); 34. Ha svolto 50 anni a favore di tante persone della Comunità – Nome (69); 35. Ernesto, Angelo, Gianni, Nicola (61); 36. È stata recente - mente eletta alla Vicepresidenza del Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato – Iniziali (23); 39. Gruppo beat/rock storico italiano, noto per la canzone “Un ragazzo di strada” (67); 42. Be - nedetti, Merzi, Gamba “Quei de la merla” – Iniziali dei loro nomi (85); 44. Irene e Adelina – Iniziali dei loro nomi (60); 45. Le consonanti in cima (42); 46. Precede il Paoli (21).

Le soluzioni del Baco Bendinelli Serrande Enigmistico di Bendinelli Giorgio Gregorio & C. le trovate Fabbrica serrande avvolgibili - Cancelletti riducibili - Porte basculanti a pag. 85 Motorizzazione serrande Via Lugagnano 4 - Caselle (Verona) - Tel. e Fax 045 8581194 83 Il Questionario del Baco Risponde Stefano Speri, Capogruppo degli Alpini di San Giorgio in Salici In questo numero risponde al questionario del Il tratto principale del suo carattere? Baco Stefano Speri. Nato il 10 luglio del 1962, Disponibilità. ha sempre vissuto a San Giorgio in Salici. Gran - La qualità che preferisce in un uomo? de appassionato di storia, lavora presso una Lealtà e serietà. multinazionale e dedica il suo tempo libero La qualità che preferisce in una donna? (quando ne ha) alla montagna, sua grande pas - Sincerità. sione, e soprattutto al Gruppo Alpini, di qui è Quel che apprezza di più nei suoi amici? Capogruppo, e al volontariato. Disponibilità e lealtà. Il suo principale difetto? Testardaggine. Il suo sogno di felicità? Viaggiare e visitare. Quale sarebbe, per lei, la più grande disgrazia? Guerra. La nazione dove vorrebbe vivere? Paesi nordici. Il colore che preferisce? Verde. La bevanda preferita? Vino. Il piatto preferito? La pasta. I suoi eroi nella vita reale? Mio nonno, reduce di Russia. La sua canzone preferita? La colonna sonora de “L’ultimo dei Mohicani”. Il suo libro preferito? “Nelle terre estreme” di Jon Krakauer. Il giorno più importante della sua vita? Quando arriverò alla pensione. Quel che detesta più di tutto? Incoerenza ed ingiustizia. In che città vorrebbe vivere? Pulita, ordinata e sicura. Cosa le piace di più di San Giorgio in Salici? La comunità, le persone, l’aggregazione. Il Gioco Cosa le piace di meno di San Giorgio in Salici? Non saprei. Il dono di natura che vorrebbe avere? Il Questionario del Baco Tanta salute. Come vorrebbe morire? Liberamente ispirato al famoso Proust, il grande scrittore fran- Senza accorgermene. questionario di Proust, il Que- cese si limitò a fornire le pro- Stato attuale del suo animo? stionario del Baco consiste in prie risposte. Non si tratta di una serie di domande volte a un test psicologico; ha il solo Sereno. conoscere i gusti e le aspirazio- scopo di conoscere meglio se Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza? ni personali di chi vi risponde. stessi e gli altri. Di volta in vol- Difesa della famiglia e dei diritti. Malgrado la denominazione ta viene proposto a persone Il suo motto? possa indurre a pensare che note e meno note che risiedo- Chi la dura la vince. sia stato creato da Marcel no nel nostro Comune Soluzioni Baco Enigmistico CruciBaco Baco Intrecciato

Soluzione: The Saifam Group Trasporti Canfora……..; Orma……. (…F..) Pianeta………; Corto……. (…E..) Annale……….; Pena…….. (..N..) Ciocca………..; Avara……. (…I..) Carlo………….; Fola………. (…L..) Viole………….; Canne…… (…O..) Banco………..; Frode…… (…N..)

FENILON Iniziative Il Baco su RadioVerona per raccontare una storia editoriale unica: la nostra

Lo scorso 13 marzo nella location del bellissimo Museo del- del Baco. Nel corso dell’intervista, a la Radio presente all’interno dell’edificio dell’Istituto Tecnico cui ha assistito fuori scena anche il Galileo Ferraris a Verona, Il Baco da Seta ha registrato Presidente del Baco Mario Salvetti, un’intervista per il programma Live Social che va in onda Gianmaria e Giorgia hanno anche su Radio Verona. Ad essere intervistati sono stati due no- spiegato come funziona la nostra re- stri redattori, Gianmaria Busatta e Giorgia Adami, che ri- dazione, composta da circa cinquan- volgendosi ad un target, quello del programma, costituito ta persone, tutti assolutamente vo- soprattutto da giovani, hanno raccontato come sia nata an- lontari, dai quattordici agli ottant’an- cora diciotto anni fa, e come sia poi cresciuta, l’esperienza ni. Insistendo sul valore della passio- ne e del- l’amore per il proprio territorio come vero collante del Baco. Si è poi parlato delle tante attività del Baco, sia nel raccontare ogni giorno la cronaca del nostro territorio, sia negli approfondi- menti culturali, sia nella ricer- ca storica con la pubblicazio- ne di volumi dedicati al nostro territorio sia quale media part- ner di tanti eventi locali. In- somma, per una volta invece di parlare degli altri abbiamo parlato di noi. Facendo legge- re al vostro smartphone il co- dice QR qui accanto è possi- bile vedere e ascoltare l’inter- vista integrale. 85 PARROCCHIE

A Palazzolo sono state benedette le tre nuove campane, che poi hanno suonato nel loro primo concerto

di Davide Recchia la ditta Carbell di Montorso Vicentino , che ha provveduto alla realizzazione della meccanica ne - cessaria per farle suonare “alla veronese”. Rien - “Un evento importante per la nostra comunità, trate così in parrocchia si è fissata la data per la che ha visto la partecipazione di molti fedeli”. Du - benedizione e quella della prima suonata. Le rante la messa di sabato 17 marzo scorso sono campane sono personalizzate con un’immagine state benedette dai parroci Don Angelo Bellesini e una scritta, eccole nel dettaglio. Campana nu - e Don Andrea Mascalzoni le tre nuove campane mero 3: “L'angelo disse alle donne: Voi non ab - donate alla parrocchia di Palazzolo . I tre Sacri biate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Bronzi, che erano stati fusi il 10 febbraio 2017 , Non è qui. È risorto". (Mt 28,5). L’immagine è la presso la ditta Grassmayr di Insbruck , prestigio - Formella 22 del Portale di S. Zeno di Verona. sa fonderia di campane austriaca dal 1599, era - Campana numero 2 : “Elisabetta fu colmata di no arrivati nella chiesa di Palazzolo il Giovedì Spirito Santo ed esclamò a gran voce: Benedetta Santo del 2017 ed hanno atteso impazienti il via tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grem - libera dal Comune per poter essere collocati sulla bo”. (Lc 1.41-42) L’immagine è il Battistero di San Torre Scaligera . A dicembre finalmente la loro in - Giovanni in Fonte, dietro la Cattedrale di Verona. stallazione è stata approvata e così le campane Campana numero 1 : “La tua sposa come vite fe - sono partite alla volta di un’officina specializzata, conda nell'intimità della tua casa; i tuoi figli come virgulti d'ulivo intorno alla tua mensa”. (Salmo 128,3). L’immagine riproduce le case dei nostri colli con la pergola di vite. Il concerto di Palazzolo era composto da sei campane a sistema verone - se , in scala di Mi Maggiore, e le tre nuove com - pleteranno “l’ottava” musicale e in più con la più piccola si raggiungerà anche il nono grado della scala portando così il concerto a nove campane, il più tradizionale per il veronese. I pesi dei tre sa - cri bronzi sono rispettivamente di 75, 108, e 125 chili. Le campane hanno squillato la prima volta al Gloria della Veglia Pasquale, quando sono sta - te “slegate” come da tradizione, dando alla comu - nità il “segno” della Pasqua di Risurrezione . Il si - stema di suono “alla veronese” nasce a fine 1700 nel campanile di San Giorgio in Braida a Verona , grazie al genio dei campanari incaricati La Scheda al suono del locale concerto. Il sistema prevede un concerto avente un minimo di cinque campa - ne in scala diatonica di modo maggiore e le ese - I dati tecnici del concerto di Palazzolo cuzioni avvengono portando progressivamente le dati completi tecnici campane a bicchiere, ossia a “bocca in su” . Do - Nella scheda riportiamo i del rinnovato concerto po le scale, ovvero il susseguirsi di rintocchi dalla di Palazzolo. minore alla maggiore, iniziano i brani diretti da un maestro, “el ciamador”, che scandisce ai cam - panari i numeri corrispondenti ad ogni campana andando così a comporre la suonata vera e pro - pria. Il “segno” termina con gli accordi tra due o più campane , e la calata delle campane riportan - dole nella posizione a riposo. Le cinque campane storiche di Palazzolo sono state create nel 1826 dalla fonderia Cavadini di Verona, ma nel corso degli anni hanno subito tutte delle rifusioni. La sesta campana è stata donata nel 2003 ed è opera della fonderia Allanconi di Crema. I campa - nari di Palazzolo hanno alle loro spalle una lun - ga tradizione, con dati certi della loro presenza già agli inizi del 1900, e tutt’oggi un nutrito grup - po di giovani porta avanti una tradizione secolare solennizzando i momenti salienti della vita religio - sa del paese. Ora non resta che apprezzare le nuove melodie tra le nostre colline.

COMUNITA’

Palazzolo: consegnata al reduce di 98 anni Marino Ambrosi una targa, in occasione del 25 aprile

Il 25 aprile, 73° anniversario della liberazione d’I - talia, anche a Palazzolo, come a Lugagnano, San Giorgio e Sona, si è svolta la consueta celebrazio - ne organizzata dall’ Associazione Combattenti e Reduci con il presidente Luigi Tacconi e il presi - dente onorario Emanuele Fiorini, e con la prezio - sa collaborazione del Gruppo Alpini, con il Capo - gruppo Gianfranco Tacconi e tutti i suoi collabora - tori. Presente l’Amministrazione comunale con l’Assessore Elena Catalano. La cerimonia è inizia - ta con la deposizione della corona d’alloro al mo - numento agli Alpini, quindi la S. Messa celebrata del parroco Don Angelo Bellesini. Le autorità, gli alpini e molti cittadini si sono quindi recati presso l’abitazione di Marino Ambrosi, il veterano del pae - se, Artigliere Alpino della Tridentina, che ha fatto tutta la seconda guerra mondiale, cinque anni e sei mesi di incredibili traversie, che si possono leg - gere nel suo commovente racconto sul libro “Redu - strazione e la comunità di Sona sono liete di condi - ci” di Renzo Baldo. Dal fronte francese ha combat - videre il traguardo di 98 anni del Reduce Marino tuto su quello greco-albanese e poi in Russia con Ambrosi, orgogliosi di ascoltare la voce della memo - la disastrosa ritirata del Don, per finire poi prigio - ria e riconoscere l’impronta nella storia. Buon com - niero in Germania a patire la fame con i maltratta - pleanno!”. La giornata è terminata con il pranzo alla menti dei tedeschi in una fabbrica di munizioni. Baita nel corso del quale i numerosi presenti, per la Marino ha una forte fibra, ha superato anche l’in - prima volta, hanno cantato l’Inno Nazionale . Nella fluenza, gode di buona salute e solo per prudenza foto Marino Ambrosi, al centro, festeggiato il 25 non ha partecipato alla Messa. L’Assessore gli ha aprile. Tra gli altri sono presenti l’Assessore Catala - consegnato una pergamena con una bella compo - no, il Parroco Bellesini, il Presidente dell’Associazio - sizione dialettale composta e letta da Mariuccia ne Combattenti Luigi Tacconi, Mariuccia Armani, e il Armani e una targa con questa dedica: “L’Ammini - Capogruppo degli Alpini Gianfranco Tacconi. 87 LA NOSTRA STORIA

Don Felice Pindemonte, Parroco di Sona dal 1775 al 1805 Una storia di maldicenze e calunnie

di Mario Nicoli ziata , in cui si accusava il sacerdote di colpe in - famanti, di cui citeremo le principali. Anzitutto si insinuava che don Felice avesse avuto rapporti Ben trent’anni durò la guida della parrocchia di carnali con tre donne che, in tempi successivi, Sona da parte di don Felice Pindemonte , origina - avevano svolto compiti di servizio nella canonica; rio di Zevio dove nacque nel 1735 , figlio di un addirittura, le avrebbe ingravidate tutt’e tre! La medico. Il suo apostolato, tuttavia, fu funestato seconda accusa era quella di giacobinismo, os - da fatti incresciosi che sia l’aver dimostrato meritano di essere ri - simpatia verso l’eserci - portati per la loro gravi - Anzitutto si insinuava che don Felice to napoleonico invaso - tà. Nel capoluogo esi - avesse avuto rapporti carnali con tre re , con discorsi inneg - steva una congregazio - donne che, in tempi successivi, gianti alla rivoluzione ne religiosa di laici, det - francese. Infine, egli ta Compagnia di Santa avevano svolto compiti di servizio avrebbe fatto sparire gli Elisabetta , un gruppo nella canonica; addirittura, le oggetti d’argento che di preghiera presieduto avrebbe ingravidate tutt’e tre addobbavano gli altari da un certo Giovanni della chiesa. Il vescovo, Malenza, ricco possi - venuto a conoscenza di dente. Questi pretese che la chiesetta del cimi - una simile scandalosa condotta, nel 1798 sospe - Le firme dei capi - tero di Sona venisse assegnata alla congregazio - se subito don Pindemonte, che andò in esilio famiglia di Sona ne, per farne la propria sede. Don Felice rispose nella campagna di San Floriano, e fu sostituito da in appoggio a don che ciò non era possibile, in quanto quel tempio don Michele Marola come vicario parrocchiale. Felice Pindemonte era di proprietà della Pieve di Sandrà . Il Malenza, Naturalmente gli si diede la possibilità di difen - persona vendicativa, non perdonò al parroco quel in una lettera del dersi, infatti nel 1800 fu aperto un processo rifiuto, e ordì un piano per farlo cacciare dal presso il Tribunale Ecclesiastico , i cui atti furono 1800, quasi tutte paese . Spalleggiato dal cognato Agostino Strap - raccolti in un corposo volume, sulla cui lettura si con la croce per parava , anch’egli ricco possidente, e da altre per - basa il presente articolo. L’avvocato difensore analfabetismo. sone che avevano in antipatia don Pindemonte, Silvio Fedele Fontana smontò una per una tutte inviò al vescovo di Verona una querela circostan - le accuse, che si rivelarono essere nient’altro che vergognose menzogne . Iniziò con il dimostrare, portando prove inoppugnabili, che il comporta - La parola mento del sacerdote verso le suddette donne fu sempre improntato alle massime onestà e cor - “Giacobinismo” rettezza . Per quanto riguardava il presunto giaco - Con il termine giacobinismo si intende un movimento e un'i - binismo, ecco come andarono veramente le cose. deologia politica risalenti all'esperienza del Club dei Gia - Nel 1797 alcune truppe francesi, provenienti da cobini durante la Rivoluzione francese. Il giacobinismo si Verona, vennero a Sona, nella cui piazza fecero diffuse in buona parte dell'Europa durante l'epoca rivolu - piantare dai cittadini un “albero della libertà”, zionaria ed ebbe un'influenza politica notevole nella storia france - simbolo della rivoluzione (di solito un palo sor - se per tutto il XIX secolo, in particolare negli eventi della Rivoluzio - montato da un berretto frigio con bandiere e coc - ne di luglio, della Rivoluzione francese del 1848 e, soprattutto, carde), e costrinsero il parroco a benedirlo e a te - nell'esperienza della Comune di Parigi del 1871. nere un discorso; don Felice, intimorito dalle guardie armate che gli stavano accanto, si limitò a pronunciare poche parole di circostanza con - re il giudice erano state anche alcune lettere inviate da sistenti in vaghi complimenti al valore dei soldati molti capifamiglia del paese , che testimoniavano della napoleonici, nulla di più; anzi, quando il 28 gen - retta condotta e dello zelo apostolico che don Felice naio 1798 furono le milizie austriache a entrare aveva sempre dimostrato nei tanti anni in cui era vissu - a Sona, egli cantò una messa solenne di ringra - to in mezzo a loro; le missive recavano in calce le loro ziamento. Per quanto riguardava, infine, la spari - firme, o meglio le loro croci, in quanto quasi tutti erano zione dell’argenteria dalla chiesa, si trattò di una analfabeti . Fu pertanto intimato alle autorità municipali requisizione forzata effettuata dall’amministra - dell’epoca (il massaro , il sindaco e i consiglieri comu - zione francese , rapace e ladrona: tutti i parroci nali ) di rispettare e far rispettare la reputazione del sa - furono obbligati a consegnare gli oggetti d’argen - cerdote, così turpemente infangata. Alla fine, tutto be - to degli altari, e don Felice dovette privarsi di 4 ne, dunque? Don Antonio Pighi , studioso ottocentesco candelieri, una croce, una lampada, un turibolo della parrocchia di Sona, su questa intricata vicenda ci con navicella e cucchiaio, una medaglia da gonfa - informa che nel maggio 1805 don Felice Pindemonte lone. Il processo si concluse con la piena assolu - rinunciò al suo incarico, e fuggì di soppiatto. Tempi zione del sacerdote, che fu subito reintegrato bui, quelli che abbiamo raccontato, per la parrocchia di nelle sue funzioni di parroco di Sona. A convince - Sona! La Foto Storica Palazzolo, l’ingresso del Parroco don Brunelli nel 1961

Palazzolo 1961, arrivo del nuovo parroco Don Giancarlo Brunelli (1914-1998): da sinistra in primo piano Don Enri- co Consolini (1914-1972) vicario foraneo di Sandrà, al centro Igino Tacconi (1933-2018) e Maria Ambrosi, quindi Don Giancarlo con il Sindaco Carlo Scattolini (1916- 2007) e a destra l’Ing. Prof. Angelo Fiorini (1920-1984) . Nel riquadro, il passaggio in via 4 novembre.

89 L A N O S T R A S T O R I A

Don Enrico Gaburro, giovane sacerdote di San Giorgio di cui si era persa la memoria. Riapparso grazie ad una foto

di Valentino Venturini [email protected]

Ogni parrocchia custodisce gelosamente nel suo archivio preziosi tesori di carta riguardanti la vita di generazioni e generazioni di persone che viveva - Sotto, la foto ri - no in quel territorio. Si tratta principalmente di libri trovata di don dove sono registrati i nati, meglio i battezzati, i Enrico Gaburro. matrimoni e i morti dei nostri avi: sono documenti A destra la sorel - unici e irripetibili. Qualche volta, in questi archivi, si la Virginia. possono trovare i diari lasciati dai parroci durante la loro permanenza in quella comunità: descrivono i momenti salienti non solo di vita e di tradizioni locali religiose, ma anche di cronaca come grandi - nate o siccità, passaggi distruttivi degli eserciti o al - tri fatti che incisero in maniera forte sulla quotidia - nità della popolazione. Si trovano anche i libri della “Fabbriceria” che aveva lo status di persona giuri - dica; i fabbricieri ave - vano il compito di ge - Don Enrico Gaburro era figlio di stire il patrimonio per Giuseppe e Giuseppina, nato a San la manutenzione ma - Giorgio il 6 maggio 1872 e morto teriale degli edifici di culto : chiese, oratori, giovanissimo il 21 marzo 1897 campanili; al loro ab - bellimento e alle spese per il culto. Fino a qualche secolo fa, la “fede di nascita” di una persona, era dimostrata dall’atto di battesimo redatto dal par - roco, che era anche ufficiale di stato civile. Ma po - niamo attenzione anche al recupero e alla conser - vazione dei piccoli archivi custoditi nelle nostre case, specialmente in quelle abitate per generazio - ni dalla stessa famiglia, dove oggetti, documenti, fotografie e altre cose sono finiti in granaio o in cantina. Spesso si fa la pulizia di questi luoghi ricol - mi di cose inutilizzate e così fogli, libri, documenti e quant’altro vanno dispersi. Lo raccomando perché ho avuto un’esperienza di recupero di qualche foto - grafia di una famiglia di oltre un secolo fa, che mi ha permesso di dare un volto ad un giovane prete di San Giorgio in Salici , di cui si erano perse le tracce visive della sua esistenza: don Enrico Ga - burro. Durante i lavori di abbattimento di una vec - chia e malandata casa di proprietà, abitata da al - cuni suoi parenti, piena di materiale da discarica, sono state trovate alcune fotografie messe in cor - nice in quadri totalmente rovinati. Il tutto stava per essere inviato all’isola ecologica insieme ad altre suppellettili inutilizzabili dell’abitazione, quando il direttore dei lavori, vista l’immagine di un prete, le ha messe da parte per consegnarle all’archivio del - la parrocchia. Quando me le hanno mostrate ho ca - pito subito che si trattava del giovane prete don En - rico Gaburro di cui sapevo l’esistenza dai molti ri - cordi lasciati scritti dal parroco del suo tempo, don Eliseo Panardo. E’ stato facile quindi, con la con - ferma dei parenti ormai di terza e quarta genera - zione, risalire al volto del giovane presbitero , alle sue due sorelle e anche ad una foto inedita dello stesso don Panardo. Un tempo quando mancava una persona giovane in una famiglia, per mantene - re il suo ricordo, si metteva in cornice la sua foto - grafia immersa in un passe-partout di stoffa rica - mata e accanto un nastrino che raccoglieva una ciocca dei suoi capelli, come nel quadro ritrovato, sicuramente confezionato dalla mamma o dalla so - rella. E’ riemersa quindi la persona, Don Enrico, che era figlio di Giuseppe e di Giuseppa, era nato a San Giorgio il 6 maggio 1872, e morto il 21 marzo 1897. La famiglia viveva nella corte Castel - letto nella casa patriarcale del nonno Bernardo; aveva due sorelle, Maria e Virginia. Morì giovanis - simo. Così lo ricorda il parroco don Eliseo : “Era Sacerdote esemplarissimo. Celebrò la sua prima Messa il 16 Agosto 1896. Fu Cooperatore a Tar - Nella foto di gruppo don Panardo è il secondo seduto a sinistra; don Enrico massia in novembre e dicembre, successivamente ritornò ammalato di tubercolosi acutissima e morì è dietro in piedi senza capello, in mezzo a due preti. in luogo a casa sua il 21 marzo 1897. Fu compian - to da tutti ed ebbe imponente dimostrazione d’af - memorie che traboccano di figliale tenerezza. L’ar - fetto al funerale”. Doveva essere stato la gioia e chivio storico della parrocchia e l’archivio di ogni l’orgoglio di tutta la comunità di San Giorgio avere famiglia, sono due mondi che a volte si completa - un proprio paesano sacerdote; il Parroco lo seguiva no, nel custodire le preziose memorie dei nostri e lo incoraggiava in tutte le sue tappe della prepa - antenati, del nostro territorio e raccontarle al mo - razione, come ha lasciato scritto nelle sue lunghe mento opportuno. La Foto Storica 1925 a Palazzolo: festa dei coscritti della classe 1906

L’anno è il 1925: a Palazzolo i coscritti dell’anno 1906 si ritrovano per la loro festa annuale. Da sinistra in alto, prima fila: 3° Giacinto Bettelini, 6° Guido Carnielli, 7° Giacomo Olioso. Seconda fila: 2° Arturo Turri, 3° Um- berto Ambrosi, 4° Basilio Fasoli, 5° Luigi Ambrosi (Martin) 6° Augusto Bagnara.

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Villa Maria a Lugagnano, una storia affascinante che inizia nel XVI secolo, ricostruita in una tesi di laurea

è nato il progetto su Villa Maria. Fin da piccolo ho sempre provato interesse per questo edificio e con il tempo me ne sono appas - di Giorgia Adami sionato tanto da farne il progetto per la mia tesi. [email protected] Questa grande casa, semi abbandonata, mi ha sempre incuriosito e scoprirla è stato fantastico! Spiegaci in cosa consiste il tuo progetto. Nel cuore di Lugagnano, frazione sempre più am - Per non dilungarmi molto vi posso dire che al termi - pia del nostro Comune, si nasconde un gioiello ar - ne della laurea magistrale in architettura dovevo chitettonico di grande prestigio che forse i più realizzare un'analisi e una verosimile ipotesi di ri - giovani non conoscono. Si tratta di Villa Maria, uso per un edificio storico, di conseguenza non po - Nicolò Silvestri il un’enorme abitazione situata in via XXVI aprile, tevo non scegliere Villa Maria. Quello che non sa - giorno della lau - proprio nel centro del paese. Ammetto personal - pevo inizialmente era quanto poi mi avrebbe cattu - rea. Sotto, Villa mente di esserci passata davanti molteplici volte, rato e incuriosito la storia non solo della villa in sé, ma inquadrandola sempre e solo come un edificio ma anche delle famiglie che vi hanno abitato. Maria e sullo semi abbandonato e mai restaurato, non le ho mai Raccontaci pure. sfondo la chiesa dato un’occhiata da vicino e non ho mai nemmeno Dovete sapere che per realizzare la mia tesi ho im - di Lugagnano. provato la curiosità di conoscerne la storia. Compli - piegato circa un anno tra ricerche, approfondimenti ce una vita frenetica e focalizzata a risolvere i mille e la stesura in sé, che prevede non solo la parte problemi che incombono perdiamo di vista quello scritta, ma anche tutta una parte di tavole in scala che dovrebbe esserci più caro. La nostra storia. che riproducono l’edificio come è ora, come poteva Grazie a Nicolò Silvestri ho avuto la possibilità, ol - essere stato un tempo e come potrebbe essere un tre che al piacere, di scoprire Villa Maria in giorno. Per cominciare ho iniziato con il conoscere tutta la sua bellezza. Nicolò ha conseguito la storia del mio paese, o meglio nello specifico la a dicembre dello scorso anno la laurea zona in cui sorge la villa. Ho consultato l’archivio di magistrale in architettura compiendo una stato di Verona e di Venezia e, a dirvi la sincera ve - straordinaria analisi proprio di Villa Maria. rità, ho trascorso non so quante ore a leggere volu - Lo abbiamo incontrato e parlando con lui, mi in merito alla storia di Lugagnano situato nella abbiamo raggiunto una consapevolezza “splendida campagna della città di Verona" . I ma - maggiore di questa meraviglia che arricchi - noscritti non riportano una data precisa in cui la vil - sce il nostro territorio. la possa essere stata edificata, ma a mio parere Ciao Nicolò, intanto congratulazioni per il credo possa trattarsi del XVI o XVII secolo. I primi risultato ottenuto e grazie per aver ac - proprietari di cui si conosce il nome sono i compo - cettato di incontrarci! Raccontaci come nenti della famiglia Ferrante intorno al 1700. Noti - Villa Maria in una rara foto di inzio novecento (da “Fregole de Storia”). Alle spalle dell’edificio si vede il campanile della vecchia chiesa di Lugagnano, non più esistente. zie più certe e documentate si hanno solo a partire monio della figlia Maria. dal 1901 quando la villa venne acquistata da Gu - Come è proseguito il tuo progetto? gliemo Merchiori, il quale ne fece la sua dimora di La seconda parte del progetto consisteva nel - campagna a cui annessi vi erano le coltivazioni di l’analizzare la struttura in sé e pro - alberi da frutto. Guglielmo ebbe solo una figlia fem - porre eventuali restauri per riportare mina, Maria, a cui venne intitolato l’edificio stesso. in vita un edificio sicuramente vec - Maria si sposò ed ebbe dei figli la cui progenie è chio, ma nemmeno da demolire. Alcu - attualmente proprietaria della villa. Si tratta del no - ne parti, come ad esempio i muri por - to avvocato Innocenti il quale abitò a Lugagnano fi - tanti, sono ancora oggi ben solidi e si - no al 1970 circa per poi spostarsi in centro città, curi. Il passaggio più complicato è sta - più comodo per svolgere la sua attività. Da allora to ricostruire storicamente la villa come Villa Maria rimane disabitata, solo un custode, un si presentava in passato, per poi pro - simpatico pensionato di nome Aldo, se ne prende porla come progetto vero e proprio. As - cura a nome della famiglia Innocenti. sieme ad un amico abbiamo realizzato Come è strutturata la villa in sé? Ha subito dei circa 3000 foto per riprodurre i due cambiamenti nel corso degli anni? prospetti di maggiore interesse, ovvero Villa Maria non è sempre stata così come possia - il lato che si affaccia sulla strada prin - mo vederla ora. Quando il signor Merchiori l’acqui - cipale di Lugagnano e il lato che guar - stò nel 1901 l’edificio era sicuramente più piccolo da il cortile interno. In seguito ho ese - composto solo dalla parte centrale, la parte nobile, guito dei campionamenti degli intonaci dove la famiglia risiedeva. Col tempo Guglielmo al - per capire la colorazione che le faccia - largò la villa aggiungendo porzioni all'esistente e fa - te possano aver avuto in passato. Il ri - cendo costruire dei nuovi edifici per la lavorazione sultato a cui sono giunto mi rende dei prodotti agricoli, ne approfittò anche per dedi - molto fiero del mio lavoro. care l'intero complesso alla sua unica figlia, Maria. Lo scopo finale della tua tesi è quello di far rinascere la Nel 1920 venne inoltre edificata una piccola chie - struttura per ricavarne qualcos’altro. Qual è la tua idea sa all’interno del cortile (foto a destra). Sul retro quindi? della villa, che da fuori non è possibile vedere, si La mia ipotesi di riuso della villa è quello di edificare al suo estende anche tutto il parco, dove un tempo sorge - interno 12 appartamenti abitabili. All'interno dell'immenso vano le coltivazioni della famiglia Merchiori. Tutti gli parco avrei dedicato una porzione al parcheggio per i resi - interventi compiuti negli anni da Guglielmo sono denti degli appartamenti, così da non dover lasciare la pro - stati meticolosamente segnati su registri che ho pria auto sulla strada principale al centro di Lugagnano. Villa avuto il privilegio di consultare per capire meglio Maria è sicuramente un posto affascinante e che di recente l’evoluzione della costruzione della villa. In merito a è stata aperta anche alle scuole così da poter mostrare an - questo, un grosso intervento di restauro venne fat - che ai più piccoli i tesori che la villa, e il nostro territorio in ge - to nel 1913, forse proprio in occasione del matri - nerale, sono in grado di regalarci ad ogni angolo. 93 L A N O S T R A S T O R I A

Claudio Malini ha raccontato a Lugagnano la storia del Canale Biffis, che ha portato la ricchezza anche nelle nostre campagne

raggiunta una fase decisiva per realizzazione di un progetto i cui benefici saranno benefici e duraturi stop. Ora si tratta di troncare ogni altro indugio per di Luigi Tacconi iniziare i lavori stop. Agro Veronese ha fin troppo [email protected] sofferto della siccità perché sia tollerabile qualche nuovo ritardo stop. Sono lieto che mio intervento abbia risolto in una settimana una questione che minacciava di diventare annosa et sarò soprattutto Lo studioso di Caprino Claudio Malini , in occasio - lieto quando acqua ristoratrice irrigherà una terra ne della stampa della seconda edizione del libro “Il che amo e darà nuovo impulso vita alla bella e fa - canale Biffis”, scritto nel 2014, ha illustrato pres - scista e per me inobliabile città di Verona”. Il pode - so la Baita degli Alpini di Lugagnano le vicende stà Tonelato così comunicava la notizia ai Busso - sulla costruzione e le caratteristiche di quest’opera lenghesi il nove settembre 1928: “La lieta novella gigantesca che tutti vediamo ma non ne conoscia - segna il raggiungimento di un ideale che pareva mo la storia, che ha preso il nome dall’ingegnere sogno e sta per diventare realtà. Il generale Grazia - progettista Ferdinando Biffis, con la proiezione di ni Presidente del Consorzio acque medio Adige ha Il professor Pic - quasi centocinquanta immagini, sulle 400 contenu - preso impegno dinanzi al Duce di iniziare i lavori con migliaia di operai entro il prossimo ottobre. coli di Sona e, in te nel libro. Il progetto dell’ing. Biffis risale al 1921 ma la costruzione iniziò solo nel 1928 dopo aver Abitanti di Sona esponete il tricolore per manife - basso, il canale superato molte opposizioni di vari enti coinvolti e stare la vostra riconoscenza al Governo Nazionale. Biffis in costru - molte discussioni sul progetto da scegliere. Erano E per il Duce eia, eia, eia!”. La costruzione, è inizia - zione nel 1941 stati presentati altri tre progetti per utilizzare le ta nel 1928 con il parziale sbarramento dell’Adi - acque dell’Adige e alla fine rima - ge nei pressi di Pilcante in comune di Ala, e fu in - se in lizza insieme a quello pre - terrotta nel 1931, quando erano stati costruiti col sentato dalla Galtarossa-Milani. metodo dei cassoni pneumatici solo alcuni piloni Per decidere intervenne lo stes - della diga. La causa fu la grave crisi mondiale dei so Mussolini con questo un tele - primi anni trenta e i lavori poterono riprendere so - gramma al prefetto di Verona poi lo nel 1938 ed essere ultimati nel 1943 con l’en - girato anche al podestà di Sona : trata in funzione l’anno successivo. La concessione “Consiglio Superiore Lavori Pub - venne nel frattempo rilevata dalla S.I.M.A Società blici ha approvato progetto Biffis Idroelettrica Medio Adige formata dalle tre socie - stop. Segue lettera con testo de - tà elettriche Sade, Edison e Valdarno con direzio - cisione e motivazione stop. Chia - ne dei lavori affidata all’ing. Sartori di Ala. Succes - mi immediatamente gli interes - sivamente la proprietà passò all’ENEL ed ora alla sati e dica loro che IO considero Hydro Dolomiti Energia. Il canale Biffis parte dalla diga a Pilcante in comune di Ala dove preleva un Il Documento massimo di 145 metri cubi al secondo di acqua dell’Adige, prosegue con una pendenza minima sul fianco della Valdadige, passa attraverso alcune Mussolini: “Basta ritardi!” gallerie e sul g randioso ponte-canale alla Sega di Cavaion, necessario per superare la valle del tor - Il manifesto del Comune di Sona del 9 settembre 1928 che riporta il rente Tasso che scende da Caprino e dal Baldo, e telegramma di Mussolini e l’esortazione del Podestà di Sona Tonelato. arriva a Bussolengo. Qui attiva la centrale idroelet - trica con un salto di 37 metri e aziona tre grandi alternatori per produrre energia pulita e rinnovabi - le. Riprende poi fino al Chievo dove alimenta un’al - tra centrale idroelettrica e quindi restituisce le ac - que all’Adige. In totale la lunghezza del canale è di 47 chilometri di cui 8,5 in galleria: il primo tratto, da Pilcante fino Bussolengo è lungo Km 38,687 con una pendenza del 0,26 per mille (solo ventisei centimetri per ogni chilometro) sufficiente ad impri - mere all’acqua una velocità di 30-35 Km/ora quin - di riprende e arriva fino al Chievo dopo altri 7,639 chilometri dove un salto di 28 metri aziona un’altra centrale e quindi ritorna in Adige. Le due centrali producono energia elettrica per 800.000 persone evitando la produzione di 320.000 tonnellate di anidride carbonica con i vantaggi per l’applicazione del protocollo di Kyoto. Il Biffis è stato appaltato in diversi tronchi a più ditte e costruito quasi intera - mente a mano con badili picconi e carriole, carrelli su binari e pochi macchinari da scavo che qualche ditta possedeva, oltre all’esplosivo per le gallerie. Ogni giorno lavoravano un migliaio di lavoratori appartenenti a una ventina di ditte fra imprese edi - lizie ed elettromeccaniche; molte erano veronesi ma anche di Milano, Bergamo, Trento e Belluno. La più importante era la Cerutti di Milano che costruì la centrale e l’imponente ponte-canale della Sega, usando solo armature di legno, e senza interrom - pere il servizio del trenino Verona-Caprino-Garda, che passava sotto il ponte e saliva su per la valle del Tasso. Molti lavoratori erano dei paesi vicini che così ritraevano in periodo di guerra una importante fonte di sostentamento, c’erano anche dei berga - maschi che erano abili carpentieri. Furono utilizzate anche centinaia di prigionieri dei campi di Pol di Bussolengo e di Sabbionara d’Avio. Parteciparono alla costruzione quindici imprese edili e cinque ma importanza per il comune di Sona , come per tanti altri co - elettromeccaniche per le centrali. Recentemente il muni dell’alta pianura veronese e delle colline moreniche, per - Biffis è stato valorizzato anche turisticamente con ché parte delle sue acque servono, da aprile a ottobre, anche la costruzione di una bella e panoramica pista ci - per l’irrigazione delle campagne , le quali hanno sempre sof - clopedonale lunga 23 chilometri che parte dal ferto la siccità con l’incertezza dei raccolti per l’aridità dei suo - Chievo e arriva fino a Rivoli, con dei ponti a Piovez - li. Con l’irrigazione la nostra agricoltura ha avuto enormi bene - zano e Sega di Cavaion per evitare attraversamenti fici economici potendo introdurre anche colture più redditizie stradali; è giudicata abbastanza facile e adatta an - come il pesco e poi l’actinidia (kiwi). Dal Biffis deriva a Busso - che per pattinatori e bambini. A Sona abita ancora lengo, poco prima del salto della centrale, il canale Alto Vero - il prof. Dario Piccoli, classe 1924, insegnante alla nese che attraversa anche il territorio di Sona passando dal Scuola di Avviamento di Bussolengo e Zevio, diret - Bosco e da S. Giorgio. Insieme alle derivazioni minori di Cam - tore per molti anni del mercato delle pesche, che para, Affi, Rivoli e altre le acque del Biffis irrigano oltre durante la costruzione del canale aveva l’incarico 20.000 ettari di terreni dei quali metà a scorrimento e l’altra di portare gli ordini degli ingegneri, che risiedevano metà a pioggia. Il Consorzio di Bonifica Veronese, che ha ri - all’albergo Agnello d’oro, ai capi cantieri delle ditte unito tutti i consorzi precedenti, gestisce l’irrigazione delle ac - che lavoravano al canale; per strada incontrava i que provenienti dal Biffis come pure le altre provenienti diret - prigionieri neozelandesi del campo di Pol che lavo - tamente dall’Adige. Da anni ha un progetto di risparmio del - ravano al canale. La domenica vedeva molti Busso - l’acqua trasformando a pioggia anche l’irrigazione a scorri - lenghesi che assistevano dall’alto ai lavori e alle mento, che però resta in attesa di finanziamenti. Il libro si può gare di abilità degli “scariolanti” con le loro carrio - acquistare rivolgendosi all’autore, indirizzo mail cmalini@libe - le su strette passerelle . Il canale Biffis è di estre - ro.it o telefono 3355622760. 95 Fregole de Storia LA NOSTRA STORIA

“Quella volta che durante la tappa di Verona...“. Mario Zocca di Lugagnano, storia di un campione di casa nostra

un’epoca meno sofisticata, più genuina, più uma - Massimo Gasparato di na insomma. Possiamo immaginarci un nostro ra - [email protected] gazzo, appassionato di bicicletta , che punti (e arrivi!) al professionismo solo dopo aver passato i Magari il tempo passato ci sembra sempre mi - vent’anni, che approdi oltretutto alla mitica Le - gliore o più semplice solo perché manca l’incer - gnano, la più forte squadra ciclistica del tempo e che, dopo un paio di stagioni, se ne torni tranquil - Mario Zocca nel tezza che sentiamo nel tempo presente o, a mag - gior ragione, rispetto al futuro. Nel passato tutto lamente al suo paese per vivere una lunga vita 1959 con la pre - si è già compiuto e, in un modo o nell’altro, non serena, facendo l’autista al neonato incubatoio stigiosa maglia c’è più nulla da temere… Ma il raccogliere i ricordi dell’Agripol (che, per i meno giovani e per i nuovi della . della vita sportiva di Mario Zocca , che se ne è residenti, si ampliò poi nel sito oggi occupato da andato lo scorso dicembre, poco dopo aver com - ‘La Casa di Alice’)? Niente esagerazioni, niente piuto i suoi 84 anni, dà veramente il senso di depressioni: il calmo scorrere della vita, con den - tro però esperienze riservate a ben pochi. Certo, occorre anche incrociare le persone giuste. Ma andiamo con ordine. Il giovane Mario nasce a Lu - gagnano nel 1933 e, come tutti i bambini ed i ra - gazzi dei suoi tempi, ha la rara possibilità di veder arrivare di tanto in tanto nel nostro - allora davve - ro piccolo - paese i grandi nomi del ciclismo. Quelli che si leggono sui giornali o si ascoltano trepidando di fianco alla radio. Sì, perché il for - naio di Lugagnano di quei tempi fa “anche” il pane, ma la sua vita l’ha dedicata alla bici. Pio - niere a inizio secolo di questo sport, allora popo - lare almeno quanto il calcio, allenatore ed amico di giganti delle due ruote, ricordato da tutti gli ad - detti ai lavori come il “Papà dei ciclisti veronesi”, Assuero Barlottini, questo il suo nome – cui da poco è dedicata la via degli impianti sportivi verso Mancalacqua - ospita di volta in volta Costante Girardengo (il primo Campionissimo), (la Locomotiva Umana), Andrea Piubello (sette volte iridato su pista) e fermiamo l’elenco per non fare torto a tanti altri. E quando arrivano le celebrità, la voce naturalmente corre veloce ed i bambini ed i giovanotti si assiepano fuori dal ne - gozio del pane (che ancora oggi è aperto nei me - desimi locali fin dal 1909, gestito dal nipote Pa - po Bendinelli ), ansiosi di scorgere le stelle sporti - ve che magari poi si spostano al vicino caffè sull’angolo, quello delle Pàtine (ormai invece chiuso), ma allora doverosamente denominato Bar Sport. Così come si affollano e sbirciano quando, di anno in anno, arriva il macchinone ne - ro dell’organizzazione del Giro d’Italia con lo stori - co patròn Vincenzo Torriani che passa a prende - re l’amico Assuero e se lo porta a seguire le tap - pe dolomitiche. E allora, se nasci a quei tempi a Lugagnano, un pensiero alle corse in bici lo devi proprio fare, no? E così anche il giovane Mario sogna, come i suoi coetanei. Ma in quei tempi - lizio, già allora al top nel Veronese, Mario si rivela forse più semplici, ma certo non più facili - i piedi ottimo passista, inanellando piazzamenti ma bec - 2013: Mario Zoc - bisogna tenerli a terra: prima ci si deve cercare candosi poi la temibile Asiatica, che lo costringe ca (a destra) con un lavoro. Che agli inizi degli Anni Cinquanta , ad interrompere la corsa a tappe di San Pellegri - il suo grande con i disastri bellici appena alle spalle, ancora no, dove era in classifica, per tornare da Bologna amico Severino scarseggia: voglia di fare tantissima, fermento addirittura in ambulanza. Prostrato nel fisico e nel Andreoli, oro di tanto, ma soldi pochi… Così il giovane Mario pe - morale, dato che l’autostima non è mai stato il ciclismo ai cam - dala da appassionato, lo fa bene ma cerca prima suo punto forte, l’impulsivo Zocca decide di pian - di tutto una occupazione, che però resta precaria tare tutto, ma apriti cielo: l’appassionatissimo pa - pionati mondiali perché prima c’è ancora il servizio militare da pà si mette addirittura a piangere, Il focoso As - di Albertville del svolgere. E sebbene la cartolina di chiamata non suero Barlottini gli rovescia addosso ogni genere 1964, in sala arrivi certo a sorpresa, di contumelie… Fatto sta consigliare a So - Zocca si presenta al cen - Il 1958 si conclude per Mario che Mario rimonta in sella, na in occasione tro addestramento reclu - ma con il proposito di pas - Zocca con otto vittorie e dodici della premiazio - te di Merano con un gior - sare professionista in fretta ne delle eccellen - no di ritardo. Eh sì, perché secondi posti ed il 1959 si apre oppure di smettere. E arri - ze sportive da nella data giusta c’era una con un secondo posto alla vano finalmente anche le parte dell’Ammi - corsa e insomma, quella vittorie, tante, fra le quali nistrazione Co - viene prima, no? A Mario prestigiosa corsa di San Geo una Trento-Merano-Trento munale. dice bene che l’ufficiale per distacco. Ormai il suo degli Alpini che lo riceve gli lasci spiegare il moti - nome circola e non è più un sogno addirittura vo del ritardo: gli chiede poi come è andata que - nemmeno la maglia azzurra , per la prossima cor - sta corsa ( “sono arrivato secondo, signor tenen - sa iridata per dilettanti che deve disputarsi in te” ) e, da appassionato pure lui della bici, invece Francia, a Reims. Ma dopo le due prime gare pre - di mandarlo in prigione se lo prende sotto l’ala. mondiali, dove riesce a ben figurare, Zocca capi - Ma i 18 mesi in caserma Zocca se li deve natural - sce che il c.t. Proietti ha già scelto i suoi uomini, mente fare tutti e, quando torna, il vitto militare si sente ingiustamente ignorato e va a dirglielo in ha inciso non poco sulla sua… shiluette, tanto faccia. Dopo di che, il ragazzo di Lugagnano pren - che Barlottini lo apostrofa : “te sì come un porse - de e se ne torna a casa, e per ingoiare la delusio - lèto pronto da copàr!”. Dopo di che lo mette in ne va a vincere con un minuto di vantaggio l’In - sella e lo sprona per tutto l’inverno, spesso ac - ternazionale di Bergamo . Il 1958 si conclude compagnandolo. All’apertura della stagione cicli - dunque con 8 vittorie e 12 secondi posti ed il stica del 1957, gli infila la maglia dell’U.S. Borgo 1959 si apre con un secondo posto alla prestigio - Trento, di cui è direttore sportivo e con quel soda - sa corsa di San Geo: il suo mèntore, Assuero Bar - 97 d’Italia, con un quinto ed un ottavo po - sto nelle tappe di Teramo e di Rimini, e pure delle belle frazioni a cronometro, sul Vesuvio, a Ischia e in Val di Susa, ma anche momenti di sconforto. Come quando confida a Bartali di voler molla - re e Ginettaccio gli ribatte: “Se te ne vai tu, sai quanti altri dovrebbe tornarsene a casa?” . E poi la tappa di Verona: un sogno nel sogno, dentro la volata in cui Mario si infila alla ruota di un signore dello sprint come il campione del mon - do Van Looy, sicuro di poter beneficiar - ne, e infatti il belga arriverà secondo. Ma un altro corridore ha la stessa idea e, nel tentativo di intromettersi lo tocca quando ormai il traguardo è a soli 200 metri “e nella strisciata sull’asfalto ci la - scio un chilo di carne” , ricorderà sorri - Storico scatto per lottini, non deve dire molto altro per convincere il dendo ancora molti anni dopo. L’anno successivo tre campionissimi fraterno amico Eberardo Pavesi ad ingaggiarlo Mario Zocca raccoglie bei piazzamenti, inseguen - di casa nostra. Da alla Legnano . La Legnano, addirittura! La mitica do la prima vittoria fra i professionisti, ma una sinistra: Mario squadra di , che solo l’anno prece - grave caduta in discesa al Giro di Campania lo fa Zocca, Assuero dente ha dominato il Giro con Ercole Baldini! As - decidere di smettere, a soli 26 anni. Le sue vitto - suero lo accompagna a Milano per firmare il con - rie si chiameranno Antonella, Stefania, Vanna: le Barlottini e Luigi - tratto e al neo professionista Zocca sembra di tre figlie che allieteranno il suo matrimonio con no Tezza. toccare il cielo con un dito. Ed è ben presto Giro Anna Tomelleri.

La Foto Storica Palazzolo, uno scatto per la famiglia Tacconi nel 1946

Nella foto, scattata in via Punte 1, da sinistra in alto in prima fila Tacconi Giuseppe (1873-1951), Ambrosi Giulia vedo- va Tacconi Angelo, Tacconi Mario (1911-1995) e Montresor Rosa (1913-2007). In seconda fila Tacconi Luigi (1939), Tacconi Luigina (Suor Angelita 1933-1966), Tacconi Angelo (1941) e Tacconi Carlo (1944).

98 Lavorazioni quali: apertura di serrature (porte blindate, ecc...), sostituzione di serrature di qualsiasi genere, controllo di cancelli automatici, preventivi per automatizzare cancelli automatici, costruzione di cancelli e cancellate, costruzione di inferriate lavorate e semplici, costruzione di serramenti in alluminio, costuzione di scale d'arredamento, manutenzione di condomini.