l'Unità / lunedi 13 giugno 1977 sport / PAG. 7 Un belga sul podio di Milano dopo un Giro d'Italia piuttosto deludente POLLENTIER: UN TRIONFO MERITATO

Enorme folla attorno ai corridori giunti all'ultima fatica Moser ha perso la sua Per un soffio Borgognoni marcialonga brucia Demeyer a Milano MILANO — Il belga Michel tracciati precedenti, ma quel 11 velocista varesino ha così regalato il terzo successo alla Vibor di Italo Zilioli Pollentier, un ottimo scala­ finale di alture, quel concen­ tore e un buon passista, un trato dt monti pallidi non era corridore senza sttle e tanto per loro. E infatti Moser ci MILANO — Si è ormai instau­ ria sotto il traguardo di Mila­ vigore, un tipo che aggredi­ ha lanciato le gambe. rata una tradizione e Torria- no è pubblicitariamente trop­ sce la bicicletta invece dt ac­ Moser, dodici giornate in ni si guarda bene dal rom- po importante per sperare che carezzarla, è il degno vinci- maglia rosa, becca 2'32" da periu: ha inventato un giocat­ le squadre che allineano i mi­ tore del sessantesimo Giro Pollentier. E il distacco di tolo che sa interessare, diver­ gliori velocisti possano rasse­ Scrive il vincitore d'Italia. Non è la prima vol­ Baronchelli è di 4'02" e per­ tire e appassionare una città gnarsi alla batosta. ta che un luogotenente s'ag­ eto il Belgio batte nuovamen­ intera; un balocco che, qua­ Manco a dirlo, la tornata giudica una grande competi­ te l'Italia. Bisogna anche scri­ si ce ne fosse bisogno, ag­ successiva già predice qualco­ zione a tappe e non sarà vere che un po' a Pollentier giunge popolarità ad una ma­ sa dal punto di vista tatti­ l'ultima. I luogotenenti, negli hanno spianato il cammino. anni di grazia, possono vale­ nifestazione che, forse, non co. Le compagini escluse dal­ La Scic che teneva in nafta­ teme concorrenze. Il Giro di la fuga lavorano per ricon­ re più del cajritant anche per­ lina Baronchelli non ha ca­ Continuerò a fare chè non partono col peso e Milano, da qualche anno ul­ giungere la fila, il biscione pito che btsognavu osare m timo atto del Giro d'Italia. multicolore si allunga sotto le l'emozione dei favoriti, per­ ogni occasione per lavorare chè vengono lasciati in pace ha conquistato di prepotenza spinte di Caverzasi e Knud- ai fianchi Pollentier. Natural­ il diritto di chiudere la no­ sen e la rimonta dei ritarda­ dal lampi dei fotografi, per­ mente erano da sacrificare, tari prende forma. lo scudiero di Freddy chè strada facendo pedalano da mandare allo sbaraglio Pa­ stra corsa a tappe e, ancora una volta, ha confermato di Il vantaggio dei quattro si al coperto, e se in alcune oc- trizza e Riccomi, anche se la Ho vinto il sessantesi­ accontentarmi di vincere castoni aiutano il comandan­ tattica appariva rischiosa. Era saper offrire uno spettacolo assottiglia giro dopo giro ed di rara bellezza. Del tutto in­ al suono della campana, quan­ mo Giro d'Italia, provo molte tappe e tu potresti te, maggiormente ingannano l'unica, però, da mettere sul una gran gioia, ma nulla essere il tipo che inette il prossimo. tappeto- agendo in sordina, significante, dal punto di vi­ do cioè mancano poco più di sta squisitamente tecnico, il sette chilometri alla conclusio­ cambtera nel mio futuro tutti nel sacco... ». lasciando tranquillo Michel, dt ciclista Voglio dire, in Pollentier era il principale invece di un tappeto con qual­ carosello meneghino ha la for­ ne, il gruppo fa tutt'uno coi Il trionfo di Milano è da quattro movimentatori della queste righe scritte per mettere in cornice, e la scudiero di Maertens, era la che chiodo, le ruote del fiam­ za di attirare folla e nessuno l'Unità, che rimarrò sem­ carta segreta di quel volpone potrà convincerci che ieri, corsa. conquista più importante. mingo hanno incontrato un pre l'amico, anzi lo scu­ E che altro posso aggiunge­ di Driessens, un direttore asfalto di velluto. E l'auda­ lungo i settemilaseicento me­ Parte come una scheggia diero fedele di Maertens. saortivo con la vista lunga cia di Baronchelli nell'ultima tri del suo tracciato, non ci , fratello mino­ re? Abito a Keiem, un pae­ sia stato almeno un milione E' il campione del mondo. se delle Fiandre. Da ragaz­ e la parola convincente. E via parte è stata un fiammifero re di Pietro, ma in vista del­ è il corridore che ha vin­ zo lavoravo nel garage di Maertens dopo il drammati­ acceso in ritardo. di persone. I ragazzi abbarbi­ l'ultimo chilometro è tutto da to fior di classiche, è un cati sulla statua di Vittorio mio padre, credo di es­ co epilogo del Mugello, il luo­ rifare. capitano e un fratello per sere un buon meccanico. gotenente ha alzato il capino Giovanbattista Baronchelli è Emanuele, secondo per l'ana­ I velocisti bene piazzati gui­ me. Sapete che siamo na­ ho un buon numero di ti­ biondo, ha cominciato a sor- tuttavia uscito dal letargo. Il grafe. hanno colorato la sug­ dano la fila ed escono nelle ti tutti e due nello stesso 7 fosi, preferisco il formag­ ridere, a capire che poteva bambino è cresciuto e può gestiva piazza del Duomo con prime posizioni da piazza San giorno, il 13 febbraio gio alla carne e sono pa­ e doveva entrare in scena. crescere ancora, può diventa­ una pennellata di gioventù e Babila. Demeyer. un gregario Freddy ha 25 anni, io 26. dre di due bambini, uno re un uomo, un vero cam­ di spirito d'altri tempi. Lo sce­ di Maertens e per l'occasione IM prima volta che ci sia­ dei quali e nato mentre MILANO — Luciano Borgognoni « brucia » in rimonta il tolga Dcmeyer e s'aggiudica l'ultima tappa nario ne ha ulteriormente gua­ di Pollentier. si ingobbisce ai mo conosciuti è stato in stavo disputando questo pione. Il problema è quello dagnato sotto l'aspetto uma­ trecento metri, Parecchmi ter­ di trovare la giusta dimen­ dal Giro d'Italia. corsa, ovviamente. una Giro d'Italia. Si chiama no e il cuore della città, per giversa più del consentito. corsa vinta da Maertens Federico, mi ha portato La crono sione. Al momento, il ritrat­ qualche ora rubato al traffi­ mentre Borgognoni, rimasto davanti al sottoscritto fortuna e la maglia rosa to di Baronchelli non è ben co, ha respirato aria più sa­ al coperto sino ai centocin­ Visto, allora, che è giusto la conserverò per lui. E di Pisa incorniciato. La sua figura lubre. quanta, parte come una fuci­ che faceta ti secondo, la prima di fare punto voglio che si era oscurata ha ripre­ lata in caccia di Demeyer e spilla di Freddy. Tanto. affermare che Diiesscns lo supera di una gomma sul­ Ricordate la crono di Pi­ so luce, ma non il colore e Il Duomo, però, incuteva u- aitando è il momento, è lui è il più grande direttore 9 gualmente qualche timore e la striscia grazie ad una ri­ il primo ad incoraqatar- sportivo del mondo- il cin­ sa Ebbene, nella piazza dei la posizione che gli compe­ monta davvero incredibile. tono. E" pure una questione sembrava volesse raggiungere mi, ad aiutarmi per vince­ quanta per cento della mia Miracoli il signor Pollentier si con le sue guglie più alte un Terzo è Paolini. re. Insomma, più che un affermazione è merito suo. e piazzato a 6" da Moser e di psicologia, un'opera cui cielo irriverente e color piom­ Per il varesino si tratta del grepario sono un luogote­ Più che un tecnico. Dries­ pochi hanno dato importan­ manca il cesello della convin­ bo. Lo smog si sposava con secondo successo, e per la nente. sens e un uomo vicino al zione. C'è stato un migliora­ za alla foratura che l'aveva incredibile facilità con l'afa e Vibor è il terzo. Per Pollen­ Ilo uno stato di servizio quale ti senti sicuro an­ danneggiato a quattro chilo­ mento. e auguriamoci che si i due elementi davano vita tier, invece, è ancor più gior­ inferiore, molto inferiore che nelle giornate balor­ metri dalla conclusione. Una giunga al tocco della perfe­ ad un connubio che indispet­ no di festa. Il ritorno nella a quello del min capita­ de. tiva gli attori principali, i sua Diksmuide questa volta foratura, quando si è lanciati zione. no. Peccato che Maertens corridori. sarà da vincitore assoluto, da sia stato costretto al riti­ sul ritmo dei cinquanta ora­ Gli altri? Vandi non era in primo della classe, da gran­ perfetta salute e non aveva Poi, piano, piano ma con ro perchè resto del pare­ ri, costa una perdita di venti, de mattatore, ma, all'indoma­ re che Freddy avrebbe po­ molto coraggio. Il vecchio Gi- insistenza, il sole, quasi vo­ ni, tutto tornerà come prima venticinque secondi, perciò lesse partecipare ad uno spet­ tuto vincere il Giro. Ilo quel giorno Michel è andato mondì è affogato sul Col MILANO — Il Giro è finito, la carovana si è ché l'affanno ti soffocava, e trascorsi un pa­ e quel Pollentier che ha zit­ vinto io. e sino a quel io di minuti, incitato dai compagni, rimesso tacolo diverso, ha picchiato tito senza strafare i nostri più forte dt Francesco, soltan­ Drusciè e adesso c'è da chie­ sciolta, mille strette di mano e mille arri­ con costanza sulla cappa gri­ drammatico pomeriggio dersi se non è giunto sul via­ vederci dopo un mesetto di lavoro in com­ in sella, preso per la maglia, trascinato di Moser e Baronchelli, tornerà del Mugello. Freddy mi to che la maggioranza aveva gia, si è fatto largo, e cosi a fianco dell'iridato di Ostu- l'interesse di esaltare il tren­ le del tramonto. In un Giro pagnia. Siamo partiti col caldo feroce del forza nel gruppo, andavi a vincere a Como. nuova luce si è accesa pro­ diceva continuamente- «At­ ni, . tento, Michel, to potrei tino. di sottolineare it van­ che ha lamentato gli abban­ Sud e siamo arrivati a Milano che non è Poi il cuore s'è aggiustato, però il vizio di prio qualche attimo prima doni di De Vlaeminck. Maer­ ancora estate, pizzicati da un giugno di correre in coda al plotone non l'hai mai che la caravona si mettesse taggio acquisito da Moser nei in moto. Angelo Zomegnan confronti di Baronchelli e tens e Bertoglio, c'era un De chiaroscuri. Ho salutato con perduto. In coda nei momenti di calma, si un po' di nostalgia perché fra qualche mese compagnia, diversamente chi Muynck in disarmo, c'era un capisce, perché appena tirava aria di fronda Maertens, venuto dal Belgio Panizza calcolatore, c'era un lo perderemo, e perdere un veterano in ma­ con due mosse eri al comando per vedere per salutare i compagni di dt Pollentier sapeva poco, a- glia tricolore è come perdere una bandiera. squadra, ma soprattutto per vrebbe intuito. E poi. non si Beccia legato al carro di Mo­ cosa succedeva e cosa si doveva fare. ser. c'erano dei giovani (Vit­ Questo personaggio ha scritto pagine di ci­ Caro Bitossi: molti ti giudicano un tipo assistere alai galoppata trion­ era sempre detto che era un clismo che messe insieme diventano il ro­ fale del suo luogotenente, il Giro da vincere in cordata? torio Algeri, Sgalbazzi, Ceru­ stravagante, un furbo, un astuto, una vec­ biondo e tranquillo Pollentier, ti) troppo timidi, c'è stato un manzo di un uomo e di un paese, di un chia volpe che mangia l'uva del vicino, ma, sorride con noncuranza, ma i Il parere di Martini Così il dottor Lincei Appunto in cordata, sul col pezzo di terra della Toscana, di quella gen­ Drusciè, nello scenario delle Borgognoni che s'è rivalutato, gratta gratta, chi ti conosce scopre e tira suoi occhi tradiscono uno sta­ un Francionl da dieci con lo­ te di f'amaioni, di quel fiume, di quel bar­ fuori quello che hai dentro, quello che sei to d'animo difficile da celare: Dolomiti, il belga ha indos­ caiolo che ti portava da una sponda all'al­ è soddisfatto. Freddy si com­ sato la maglia rosa e non l'ha de, un Perletto spadaccino e. veramente. Vn bambinone, un duro che ho tra. E' dal 19fil che Bitossi ha nel taschino visto piangere, un romantico. E adesso che plimenta con Michel e gli sus­ più mollata. Sapete: Moser al contrario, un Battaglin fiac­ surra qualcosa all'orecchio. co, vuoto, un Tino Conti spen­ della tuta la licenza del professionista, e bi­ ti avvicini al trentasettesimo compleanno, il Tranne Algeri e Michel brutto? sperava di riconquistare il pri­ sognerebbe andare in archivio e sfogliare, La maglia rosa dimena il ca­ mato e al contrario è preci­ to. Eh. sì: tanti hanno falli­ tuo desiderio è quello di conquistare ancora po scompigliando i pochi ca­ sfogliare, sfogliare per p.ven* il quadro del­ un grosso traguardo. Pensa un po' se il 26 pelli: non vuole correre il pitato. In cordata è diminui­ to il bersaglio, tanti hanno la sua carriera. Ha vinto molto, e il corri­ to Francesco ed è cresciuto recitato in tono dimesso. giugno, nel , ti riuscisse e probabil­ il pivello Beccia Se ha tutto del dore italiano che ha vinto il maggior nume­ di rivincere il titolo italiano: sarebbe il mente anche Maertens, privo Michel. Infine il successo del­ ro di gare, 137 dicono le statistiche, 140 dice di una simile valida spalla, lo scorso sabato a 48.132 di trionfo del veterano prossimo a dare l'addio, lui, ma se abbiamo parlato tanto di Franco secondo i tuoi piani, ma avresti poi il corag­ diserterà la corsa francese. media, un Pollentier che ri­ non è per i suoi successi. Semmai hanno fat­ giovani deludenti grande ciclista!.. Ciclismo gio di smettere, oppure in inverno ti rive­ E via. si parte. II plotone badiva di essere il migliore. to più colpo le sconfitte, quella batosta subita attraversava piazza del Duo­ il primo della classe, ti do­ ad opera di nel campionato dremmo nel ciclocross e in primavera ai na­ Da maresciallo a generale: questa è stata Questo Giro, come al solito, mi suggerisce stri della Milano-Sanremo? Già, ho questo mo, via Dante, si lascia alla minatore. scadente mondiale di Gcp. ad esempio, quel fmale spa­ destra il Castello Sforzesco la promozione di Mtchel Pollentier dopo il al suo termine alcune osservazioni, si trat smodico, il grande Merckx ingobbito sul ma­ dubbio, il dubbio che avendo percorso tut­ prima di entrare nel verde ritiro dt Maertens. Analizzando la sua corsa ta, ovviamente, di un giudizio medico-sporti­ Proprio ieri mattina, uscen­ te le strade del mondo, ci mediteresti sopra si può rilevare che il solo vantaggio sul vo, della valutazione, cioè, della macchina do dall'albergo di Varese, un Dorerà essere una storia ri- nubrio nel tentativo di rimontare in extre­ della zona Sempione. Si pro­ race e per vari moffn siamo prima d'infilare l'ultima scorciatoia. segue per via della Moscova. quale ha costruito la sua vittoria è stato umana in rapporto ad una prestazione tanto connazionale di Pollentier, il mis, e Bitossi davanti, Bitossi che negli ul­ quello di aver corso sino al Mugello dietro impegnativa. Prendo ad esempio due casi- il stati testimoni di un viaggio timi metri si volta un attimo, e Bxsso che Ciao, Bitossi. Nel giorno di chiusura del ina Manin. Corso Venezia e simpatico, equilibrato De Wit- piazza San Babila per sfocia­ le quinte. Se un torto da parte dei nostri vincitore Pollentier e un atleta che ha delu­ piuttosto deludente. L'attendi­ per un centimetro lo batte. Un azzurro, un Giro il mio pensiero e per te. Ritorno a corridori vi è stato, va ricercato infatti nel­ te. ha detto al sottoscritto: smo ha soffocato l'iniziativa. quella chiaccluerata di Napoli, a quella con­ re sulla linea del traguardo so. Battaglin. Premetto che non sono in gra­ fratello aveva ucciso un fratello, telefono un posta tra la Galleria ed il la paura incussa da Maertens. Il campione do di dare una valutazione dettaglila dei « Solo il Merckx di due, tre ma è necessario, estremamen­ fidenza, a quel « basta con le corse quando del mondo, reduce dal vittorioso Giro di anni fa avrebbe potuto rea­ olandese al suo giornale. E quelli di Camaio- verrà ottobre » e forse avrai già acquistato Duomo. Un percorso tortuo­ dati fisici dell'atleta belga, ma posso ugual­ te necessario andare alle ra­ ni che gridavano e chiedevano: « Ma perché so, ricco di curve, nervoso, da Spagna, ha a ammazzato > la competizione mente esprimere un giudizio avendolo visto lizzare il tempo di Pollentier dici di questo ciclismo sca­ il podere per seminare e raccogliere. Farei impedendo ai nostri di correre a modo loro s'è girato? Perché?, perche? ». l'aqncoltore, mi hai detto, e io t'invidio per­ ripetere alla noia, ben sedi­ impegnato sotto sforzo. nella prova individuale di Bi- dente. La sommossa, la con­ ci volte. Complessivamente e condizionandoli a tenere una condotta di Caro Bitossi. corridore dal cuore ballerino ché mia madre era di ceppo contadino, e gara a lui congeniale. Discordo innanzitutto con chi Io ha defi­ nago e ciò spiega le brillanti testazione di Gabicce dimo­ che per anni ci hai tenuto in allarme chia­ 122 i chilometri in program­ nito un fisico disarmonico, per non dire condizioni di Michel. Ascolta: Camaioni è un po' come Retorbido. come stra che i corridori hanno a- mando il medico a tutte le ore, mentre pe­ Rocca Stuella, come i posti m cui solo il ma. La folla si infoltisce a vi­ Di riflesso Pollentier non ha faticato per sgraziato. Preciso subito che il ciclista non era in forma smagliante e di perto gti occhi, che ti Giro dalavi e mentre dormivi, che durante il Giro canto del gallo ti disturba. sta d'occhio e gli sportivi, gli portare in carrozza il suo capitano, ma già va valutato sul metro della perfezione ana­ proposito ci ha risparmiati in di Torrioni era sbagliato per di Lombardia ti fermavi sul ponte di Lecco appassionati veri si mescolano in alcuni frangenti, ad esempio nella tappa tomica. ma su quello ben più importante montagna, altrimenti si sareb­ e non volevi più saperne di proseguire per­ gisa agli osservatori occasionali ed di Forlì allorquando Panizza e Baronchelli della funzionalità e sotto questo aspetto la le sue levatacce, per le sue spararono le prime cartucce, dimostrò di be imposto con uno scarto un tantino distaccati. E tut­ figura di Pollentier si collega direttamente a tre giornate con doppi tra­ ti si incollano alle transenne essere sorretto da una grande condizione quella di grandi campioni del passato. Non superiore. In alta quota Mi­ guardi. per i suoi ostacoli di­ sgomitando. L'interesse cresce atletica tanto da zittire con estrema facilità era « bello » Robic e nemmeno il grande chel poteva staccarci lutti. stribuiti malamente, e tornia­ e i contendenti si trovano a gli attaccanti. La cronometro Lucca-Pisa, do­ Coppi, eppure in bicicletta hanno dato dimo­ Nessuno di noi aveva il suo mo a battere sui solili tasti. giostrare in un budello uma­ ve si piazzò a ridosso di Moser staccato di strazioni di valori superiori. scatto.. ». a insistere perchè la commis­ no. soli 5" nonostante una forature negli ultimi chilometri l'avesse costretto allo stop, con­ E' dalla perfetta funzionalità cardio-respi­ Dunque. Pollentier sul po­ sione tecnica metta il naso Poche battute di prammati­ fermò il suo stato di grazia. Sulle Dolomi­ ratoria, dall'equilibrio psico-nervoso e dalla fra le carte di Torrmni. per­ Tutte le classifiche della gara dio e Moser sconfitto. Moser ca poi Pietro Algeri accende ti. poi, Pollentier ha saputo dimostrare di potenza muscolare specie degli arti inferiori era da verificare alla distan­ chè Rodoni non rimanga alla la «bagarre»: si stacca dal essere un ottimo scalatore e senza fare bizze che scaturisce il corridore di eccellenza; sot­ za. da verificare in salita, da finestra accontentandosi di grosso sbucando da una cur­ si è difeso nel migliore dei modi dagli attac­ to quest'aspetto le gambe di Pollentier non L'uitimo arrivo Classifica a punti Campionato delle Regioni sono affatto malstrutturate e possiedono tut­ verificare insieme a Maertens banchetti e di medaglie, per­ va a tutta birra trascinandosi chi dt Baronchelli e Vandi. Ha vissuto di chè i ciclisti discutano a tem­ Ecco l'ordine d'anivo del Ciro 1. (Saiuon). 1. FR%\'C!OM (Magnifico, p. Bonini. Sutter e Jakst. Il grup­ rendita sulle crisi di fame di Baronchelli e ti I requisiti del pedalatore di vaglia. E si­ come pedalatore di fondo. Mo­ di Milano: 1. LI CIANO BORtlO- p. 226: 2. C.avanl (Jolljcerami- 57: 3. Foresti (Scic). 12; 3. San­ po lascia fare ed il quartetto di Moser nella tappa di Pinzolo; suggellan­ mili leve per rendere tanto debbono essere ser ha perso la sua marcia­ po debito i tempi di lavoro. ».\ONI (Vibor). Km. IH in 2 ore ca). 185: 3. Borgognoni (Vibor). tambrogio (). 10; 4. Pa­ n-echini (BrooMjn). 10; 5. Alce- in avanscoperta prende il lar­ do l'impresa con la cronometro di Binago, sicuramente azionate, per cosi dire, da un longa. e probabilmente l'a­ perchè il calendario non sia 31 "4*". media 41.921: 2. DrmtTfr 185: 4. Pollentier (Latina Flan­ go. , dall'alto un successo, quest'ultimo, che non meravi­ apparato propulsore perfetto. più una follia, perchè si ot­ (Latina Flandrla): 3. Facilini (Scic): dria), 153: 5. Francionl (Magni­ ri P-. Bortolotto, OMer, 8; 8. Za- vrebbe persa anche Maertens 4. FJorriaja (Trita): 5. Parecchi- nonJ. 6. del podio, scruta interessato glia considerato che agli inizi di carriera Ha deluso Battaglin: qui il discorso è più tenga. finalmente, un profes­ fico. 143; 6. Demever. Ili; 7. Pao- il movimento d'assieme e se­ complicato e non è nemmeno necessario che sino al Mugello si era n| (Brockljn): fi. Ceruti; 7. -Soa- llnl. 133; 8. Baronchelli C B.. 125: seppe battere nelle prove contro il tempo in comportato più come un cac­ sionismo di qualità e non di rrx Cuna; 8. Gavazzi; 9. Palrarl; gue con la sguardo i corrido­ due occasioni il Merckx dei tempi d'oro. soffermarsi sul quesito se il suo mancato quantità. 10. ChinrtU. 9. Lata e Farrcthlnl. 105. Traguardi FIAT 127 ri che. lavorando di buona Ie­ rendimento sia dipeso da questa o da quel­ ciatore di tappe che un pre­ na. guadagnano secondi su Gli exploit più evidenti, comunque, sono la causa. C'è solo da dire che Battaglin è tendente al trionfo di Milano. 1. StAREZ GL'EVI (Teka). p. secondi nei confronti del plo­ venuti da Vandi e Francioni. Il primo ha I corridori si difendono an­ Classifica a squadre 33; 2. Pemrena (Kaa), 2<; 3. Pel- confermato di essere m possesso di mezzi reduce da guai fisici piuttosto seri avuti e comunque mentre France­ dando piano e non è questa la classifica finale la (Selle Rotai). 18; 4. Baronchel­ tone. nella stagione agonistica dello scorso anno. 1. LATIN \ FUNDRIA. p. 1I.8JW-. di eccelsa Ifratura; il secondo ha svolto in sco ha ceduto sul campo, non la giusta soluzione. Il cicli­ I. MICHEL POILENTlFR (Lati­ li G.B. (Scic): DonadcIIo (San­ II carosello si fa sempre maniera egregia il «o compito iincendo Battaglin ne paga ancora le conseguenze, ma si può affermare altrettanto na Flandria). :n I07.27I6""; 2. Mo- 2. Sanson, 1I.07S; 3. Scic. 7151: 4. soni: La*a (TcLi): Panizza (Scic): posso affermare con una certa sicurezza smo piace, esalta quando è Magnine*. 345S; V Jotljceramlca. Parecchlni (Brookltn); 1and| (Ma­ più interessante, dietro acce­ due tappe e la classifica delie Regioni. per Freddy. uscito di trincea combattuto, e per essere un *rr (Saiwon). a i~32": 3. Baron­ lerano vistosamente ma i fug­ che il corridore vicentino non è finito. Ci chelli «i.B. (««IO. a 41tt": 4. \an- USS; «. Xìhor. 3113: 7. manchi. rni Me \>. 5. Eccezion fatta per Beccia e per qualcosi- sarà ancora d'attendere senz'altro qualche prima delta prova del nove. ciclismo di fasi roventi, con di (Magnifico, a •"50": 5. Paniz­ 3362: 8. BronVlyn. 3209. 9. Selle gitivi. marnando ad una me­ na fatta da Vittorio Algeri, i giovani non za (Scic), a ~'X ': 6. Dr Wltte dia che oscilla dai quaranta­ hanno pienamente convinto. Il perché della tempo, ma la sua giovane età, gli opportuni sebbene avesse mollato le in­ i capitani, i luocotenenti e i Renai. 31*4; 10. ha*. 3070. e adejrusti trattamenti e soprattutto la sua segne del « leader » sul cocuz­ (Brookltn). a 10TM ": 7. Riccomi Neo-professionisti cinque ai quarantasette ora­ mancata esplosione dei corridori dell'ulti­ gregari al massimo del ren­ (Scici, a ll'is": S. Bortolotto (S*n- ri tengono le distanze. E co­ volontà faranno «;l che eeli possa ripetere le zolo di Monteluco e ben altre dimento bisogna portare or­ 1. BECCIA (Sansoni, in 107 ore ma leva va forse ricercato nel fatto che si an- Il Gran Premio 4101": 2. Alteri \. (GBC IT1-A). si a metà corsa, quando so­ sono immaginati un Giro molto più duro e imprese che lo hanno reso simpatico e caro cime t'aspettassero. Insomma. dine nel disordine, bisogna uml. a 13"1V": 10. Franc;oni (Ma­ a 7"34*': 3. inalbata! (Jolljceraml- no stati inanellati otto dei se­ difficile di quello che in effetti si è rivelato. alle folle. l'avvertimento dato a Moser che gli uomini di buona vo­ gnifica). a 1S11"; II. rraccaro. a ca). a 11*21": I. Johamaon (Fio­ dici giri in programma, il IT 29"; 12. Bellini, a l«tS": 13. delia montagna Il tempo parla a loro favore e le occasioni e Maertens verso la fine di lontà diano un colpo di ti­ rella Moca«inl). a 14'13"; 5. Ba­ cronometro li premia con un per un pronto riscatto non mancano. Vlejc.. a 20-5V: il. Alcrrt V.. a 1. FERN%M>rz OVIES (Kas). rone (Fiorella Mocassini), a 2I"28". febbraio, quando Torrioni pre­ mone alla barca che fa ac­ 21~J2": 15. r.lmondi. a «•59": 1«- abbuono di due minuti e no­ p. 615: 2. Sutter (Znnca Santini). ve secondi. sentò l'itinerario della corsa. qua. bisogna rimboccarsi le Aia. a 24D3": 17. Sollazzi, a 4«0; 3. Pollentier (Latina FlandrU). * 0^ S31U": 18. Perfetto, a 2*T»": 19. non era fuori luogo. I due maniche e agire con chiarez­ La»*. a 28"27". 20. Joharoson. a 310: I. Beccia. 220; 5. Lithl. 1P3-. Classifico combinata Pietro Algeri, il maggiore campioni del mondo sembra­ za, onestà e competenza. 27 SI". 6. Baronchelli Ct.B.. Ili. T. Vandi. 1. FRANCIOM: 2. Beccia; 3. Ba­ dei due. Bonini. Sutter e Jak­ st ci danno dentro senza per­ vano soddisfatti del percorso I* media centrale, dopo 3968 120: 8. Perletto. VJcjo, 110-, 10. Pa­ ronchelli Ct.B-: 4. Bortolotto: 5. rVr- perchè meno aspro di alcuni Gino Sala chilometri, è di 3C.923. nizza. 100. letto. dersi d'animo, ma una vitto­ I