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t .I vadem~umAICCRE per comprendere I'Europa dei poteri locali, Ile relazioni istauzionali oii Commissione e Parlamento Europem, I'impegno per un federaliuno solidile e fermamente europeista Anno LI1 - n. 5 nuovo serie - settembre 2004 Rivista delllAiccre, Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa

INTRODUZIONE Solo cinquant'anni fa di Raffaele Fino P%. 3 Parlamento e autonomie territoriali per un'Europa unita, democratica e federale di Fabio Pellegrini Pag- 6 Una lobby democratica e popolare di Roberto Di Giovan Paolo P%- 8 Che fine ha fatto l'Europa? Affidiamoci ai giovani di Michele Scandroglio pag. 10 "Riempiamoci la testa d'Europa!" esrrano dall'intervista con Giscard d'Esraing pag. 12 "La sfida futura del Parlamento europeon esrrarto dail'intervista con Pat Cox pag. 14

AICCRE Presentazione pag. 16 Organi pag. 17 Federazioni Regionali pag. 17 Direzione Nazionale pag. 20 Consiglio Nazionale pag. 32 Composizione statutaria e modalità per aderire pag. 30 Progetti e formazione pag. 35 Servizio Gemellaggi pag. 39 Progetto Aiccre/Acli: "Cornuni Gemelli" pag. 41 Consulta femminile pag. 42

CCRE Breve storia del CCRE e il parlamento europeo: "un po' di storia in comune..." pag. 44 La Carta europea delle libertà locali pag. 54 * Un significativo anniversario di Gianfranco Martini pag. 56 Disegnare l'avvenire d'Europa Dichiarazione finale XXII Stati Generali Poznan~pag. 60 Partecipazione al Cdr e CPLRE pag. 65 COPPEM - Comitato Permanente per i1 Partenariato Euromediterraneo pag. 68 Elenco dei presidenti del CCRE pag. 71 Composizione del Segretariato pag. 72 Comitati e gruppi di lavoro pag. 74 Associazioni nazionali del CCRE pag. 76 Associate Members pag. 94 Consulring Members P% 95

Comuni d'Europa Rivista dell'hiccre, Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa

Presidente Raffaele Fitto Vi~e~reside~iti: (vicario), Mercedcs Bresso, Giovanni Orsenigo, Franco Purizi, Nazzareno Salerno Segretario generale: Fabio Pellegriiii Segretari generali aggiunti: Roberto Di Giovan Paolo, Michele Scandroglio Tesoriere: Francesco Crocetto

Ilirrzione e redazione a ciira della srnitrura stampa Aiccre: Mario Mars~1.1,Pino D'Andrea, Lucia Corrias, hPennmri Piazza Fontana di Trevi, 86 - 00187 Roina rei. 06.69940461 - fax 06.6793275 - aww.aiccre.it - [email protected] Registrato al Tribunale di Ronia n. 4696 de11'11&1955 Direttore Responsabile: Umberto Serafitii L'Aiccre edita Comunid'Europa, EuropaRegioni -on line' e dossier 'cartaceo", la newsletrer settimanale on line e il suo sito wwn,.aiccre.it. Per ogni iniziativa ed informazione si può corrispondere con il responsabile della Segreteria politica per stampa e mulrimedialità: [email protected], [email protected]

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Vademecum europa INTRODUZIONE

Solo cinquant'anni fa

di Raffaele Fitto Presidente del1;4 iccre

Esattamente cinqu.anta anni fa (otto- diò il primo Parlamento europeo elet- bre 1953) la risoluzione politica iinale to dai cittadini, le battaglie politiche degli Stati generali di Venezia del della nostra Associazione hanno trova- CCRE (che all'epoca si chiamava to nell'Assemblea di Strasburgo un ancora CCE) chiedeva una Comunità alleato credibile e risoluto, soprattutto politica sopranazionale ed elezioni quando si è trattato di condurre lotte europee a suffragio universale. La riso- che avevano nell'inscindibile binomio luzione di Venezia era figlia di quel decentrarnento e democrazia il quadro filone federalista europeo e democrati- ideale di riferimento e nei poteri locali co della Resistenza antinazista europea e regionali i soggetti attuativi. Il Parla- sul quale il CCRE fondava radici idea- mento europeo ha sempre dimostrato li, culturali e politiche. La splendida di credere nel ruolo insostituibile dei intuizione del CCRE si basava sulla poteri territoriali per la gestione della convinzione che solo unlEuropa unita politica comunitaria e la realizzazione e democratica su basi federali avrebbe dei suoi obiettivi, nella cooperazione scongiurato permanentemente il internazionale e nel loro coinvolgi- dramma della guerra e per far questo mento per la riforma istituzionale necessitava partire dalla base, da quei europea. I1 Comitato delle Regioni e soggetti cioè istituzionalmente sono dei poteri locali, istituito nel 1992 dal prossimi ai cittadini: i poteri territoria- Trattato di Maastricht, è stato lunga- li. Portare l'Europa nei Comuni, nelle mente e fortemente voluto dal CCRE, Province e nelle Regioni e portare que- ma sarebbe rimasta una battaglia per- st'ultimi in Europa è stato il filo con- duta se non fosse intervenuto il soste- duttore delle battaglie politiche del gno politico ed istituzionale del Parla- CCRE e della sua sezione italiana mento europeo. Così come nel 1989 fu (llAICCRE) in questi cinquantatré importante e decisiva la risoluzione anni. Dal 1979, da quando cioè s'inse- del Parlamento europeo (voluta da settembre 2004 3 INTRODUZIONE

Nicole Fontaine) che creò una linea di hanno richiesto fermamente che il Par- bilancio per le attività di gemellaggio lamento europeo fosse il perno demo- tra le comunità locali, istituzionaliz- cratico intorno al quale far ruotare zando ed ampliando un'attività specifi- l'intero sistema europeo. Allargamen- ca del CCRE e della sua sezione italia- to, Costituzione europea, Politica na sin dalla propria fondazione. Non europea di difesa, Cittadinanza euro- solo: quella risoluzione, che prendo a pea, Coesione territoriale: sono sol- paradigma dell'affinità politica tra la tanto alcune delle numerose sfide che nostra Associazione e l'istituzione di siamo pronti a raccogliere come Strasburgo, centrava esattamente i CCRE e come AICCRE. La recente motivi ispiratori che avevano animati i Costituzione europea, pur nei suoi padri del CCRE subito dopo il dopo- limiti, ha tuttavia ampliato i poteri guerra e li rilanciava con lungimiranza del Parlamento di Strasburgo ed ha in un'Europa dove stavano cadendo i pienamente integrato la dimensione muri ed i regimi totalitari comunisti: regionale e locale nel testo costituti- il gemellaggio come strumento privi- vo, che prevede una nuova ripartizio- legiato di costruzione democratica, ne delle competenze tra il livello "dal basso", dell'Uiiione europea. La europeo e quello nazionale, regionale risoluzione Fontaine auspicava che lo e locale. E' stato inoltre rivisto il pro- strumento del geinellaggio fosse utiliz- tocollo sulla sussidiarietà ed è stato zato soprattutto per allacciare rapporti sancito ufficialmente il principio di con i comuni dei Paesi del centro-est. proporzionalità. I meccanismi di con- Proprio grazie alla rete gemellaggi tra i trollo di questi due principi sono stati Comuni della "vecchia Europa" e quel- rafforzati mediante il conferimento di li di recente adesione è stato possibile un ruolo attivo al Comitato delle preparare il terreno popolare al recen- Regioni. L'inserimento del principio te ampliamento dell'unione europea. di coesione economica e sociale ha Questi episodi citati sono solo alcuni finalmente sancito la pari dignità di di una lunga serie che hanno visto con- tutti i territori dell'unione: una pari vergere le iniziative della nostra Asso- dignità che esce addirittura accentuata ciazione con quelle del Parlamento nel testo finale della Costituzione. europeo, nel segno di affinità politiche Siamo sicuri che il potenziamento strutturali che affondano le radici nel istituzionale di soggetti quali gli enti terreno della territorialità e della rap- locali e regionali ed il Parlamento presentatività democratica. In questi europeo possa approfondire e ~erfe- decenni, come un filo politico che ne zionare il processo di democratizza- ha attraversato la storia, più volte i zione dell'unione europea. L'AIC- documenti politici dell'AICCRE CRE ed il CCRE, insieme ai centomi-

4 Vademecum europa Solo cinquant'anni fa la enti locali che rappresenta, e 1'As- democratiche della Costituzione e semblea di Strasburgo, insieme a tutti porre freno agli interessi nazionali e i cittadini dell'unione ampliata, pos- burocratici che rischiano di far regre- sono valorizzare le potenzialità dire l'intero Sistema europeo.

settembre 2004 INTRODUZIONE

Parlamento e autonomie territoriali per unfEuropa unita, democratica e federale di Fabio Pellegrini Segretario generale del1 'A iccre

Per una Associazione federalista di elet- I materiali qui raccolti e la sintetica ti locali e regionali, il Parlamento euro- documentazione della nostra attività peo è il più importante alleato per il rag- politica dalla fondazione del CCRE giungimento degli obiettivi che da oltre (allora CCE, Consiglio dei Comuni mezzo secolo danno la ragione del d'Europa) rappresentano la prova di un nostro esistere. E' l'unica istituzione comune lavoro ed impegno politico-isti- sopranazionale democratica, composta tuzionale tra Parlamento europeo e di eletti in rappresentanza di 450 milio- poteri territoriali. ni di cittadini di 25 Paesi aderenti all'U- L'obiettivo originario alla base delle nione europea. scelte dei padri fondatori del CCRE fu Per chi come noi, è impegnato nella quello di portare l'Europa nelle nostre costruzione di un'Europa unita, demo- comunità locali e portare i rappresen- cratica, di tipo federale, il Parlamento tanti di esse in Europa per far avanzare europeo ha sempre rappresentato un l'Unione europea in senso federale. punto di riferimento fondamentale. Erano consapevoli che senza la spinta Quasi in ogni nostro documento si chie- dei cittadini e dei Poteri territoriali, de la pienezza di poteri e si riconosce la l'Europa intergovernativa non avrebbe sua funzione democratica. Tutti noi, superato le contraddizioni derivanti da nelle diverse funzioni e ruoli, nei diver- interessi particolari e deile burocrazie si modi e forme di elezione, comunque nazionali. Anche le ultime vicende, da rappresentiamo la volontà popolare e Nizza alla Costituzione europea, hanno gli interessi generali dei cittadini ed purtroppo confermato la lungimiranza anche per questo non possiamo che politica dei fondatori del CCRE. essere alleati e cooperare per far avanza- Ogni risultato positivo che riteniamo re l'unità europea secondo il principio una nostra vittoria, non l'avremmo di sussidiarietà, interdipendente, di tipo ottenuto senza il sostegno del Parla- federale. mento europeo, senza che il Parlamento

6 Vademecum europa Parlamento e autonomie territoriali per unlEuropa unita, democratica e federale europeo stesso lo facesse un suo obietti- risultati, abbiamo oggi di fronte altri vo. Dall'istituzione del Fondo di Svi- nuovi ed inlpegnativi obiettivi: dare luppo regionale (1975), alla estensione ai allYEuropauna vera Costituzione che Poteri locali del Fondo Sociale Euro- preveda un sistema di tipo federale, peo; dalla elezione diretta del Parlamen- bicamerale, con il potere legislativo al to europeo (1979), alla istituzione del Parlamento europeo ed una seconda Comitato delle Regioni e dei Poteri ter- Camera degli Stati (rappresentati ritoriali (1992) nella prospettiva di giun- ognuno secondo il proprio ordina- gere ad una seconda Camera degli Stati. mento istituzionale senza voler Quest'ultimo risultato è legato addirit- imporre a nessuno un modello unico), tura al nome originario deila nostra ed un governo europeo che ad esse Associazione. Insieme ad un altro orga- risponda. Un comune impegno tra il no europeo, il Congresso dei Poteri Parlamento europeo ed il nostro locali e regionali del Consiglio d'Europa Comitato Permanente per il Panena- - CPLRE - (con il quale abbiamo svolto riato euromediterraneo dei Poteri un grande lavoro di assistenza e di esper- locali e regionali - COPPEM - per far tise nella definizione di sistema istitu- avanzare il "processo di Barcellonan zionale e per il radicamento dei processi nell'interesse dei PTM e dell'Eiiropa. democratici nell'Europa Centro Orien- Le Associazioni come il CCRE, il tale e dai Balcani fino all'Azerbaijan), il Comitato deile Regioni ed il Parlarnen- CdR è la creatura alla quale abbiamo to europeo dovranno continuare a man- dedicato gli sforzi maggiori per l'affer- tenere stretti collegamenti di coopera- mazione del ruolo dei Poteri territoriali zione, senza dubbi né gelosie e timori di neiia costruzione di una nuova demo- concorrenza corporativa, perché ne non crazia europea. Furono senz'altro deter- esistono le ragioni, ma solo comuni minanti le risoluzioni del Parlamento interessi democratici. Le centinaia di europeo e l'impegno dei suoi relatori: manifestazioni che ogni anno organiz- basti ricordare il belga Herman, gli ita- ziamo, anche come AICCRE, con i liani Colombo, De Pasquale e Raggio; nostri associati locali e regionali a livel- lo spagnolo Gutiérrez. Con il Parla- lo territoriale con le Istituzioni, le forze mento europeo, il CCRE costituì nella sociali, le scuole e la partecipazione dei seconda metà degli anni '80, un "Inter- parlamentari europei delle circoscrizio- gmppo del Parlamento europeo - Enti ni elettorali interessate, sono la prova locali" il quale svolse un'intensa attività incontestabile di questo legame e del di colloquio e di cooperazione positiva, valore insostiniibile del nostro comune fino alla istituzione del Cd.. impegno per un'Europa unita, demo- Ma oltre ad una esperienza ricca di cratica e quindi di tipo federale.

settembre 2004 7 INTRODUZIONE

Una lobby democratica e popolare

di Roberto Di Giovan Paolo Segretario generale aggiunto del1'A iccre

Lo confessiamo. Siamo una delle tante Siamo una lobby che trama contro lobby che vuole parlare con i Parla- l'uso indiscriminato degli Stati-Nazio- mentari europei. ne per far passare la "sussidiarietà" Effettivamente 1'Aiccre lo è da sempre, come la scorciatoia politica per azzop- da prima che esistesse il Parlamento pare la corsa del cavallo europeo. Europeo. Siamo una lobby che lavora per i fondi Siamo una lobby che, dal 1952, rap- strutturali europei partecipati a livello presenta tutti gli enti locali e regionali di enti locali e regionali europei. italiani che abbiano una aspirazione Siamo una "perfida" lobby europeista federalista (solidale) ed europeista. fino al punto di alzarci in piedi per Siamo una lobby di oltre duemila l'Inno da gioia senza dimenticare le gemellaggi italiani e più di quindicimi- ragioni da cui nasce questo awicina- la europei. Siamo una lobby capace di mento di pace. diventare una lobby europea di oltre Lo confessiamo, sentiamo un fremito 35 Paesi che fanno parte non solo del- quando si incontrano Sindaci di picco- l'Unione Europea ma di quello che li Comuni di Paesi che si sono com- noi amiamo chiamare lo "spazio euro- battuti nel passato e giurano fraternità peo". e "mai più" guerra. Siamo una lobby, dawero, che fa par- Siamo anche una lobby "scontenta". lare amministratori locali israeliani Scontenta quando la Costituzione con quelli palestinesi, quelli turco- Europea non avanza; quando non si ciprioti con quelli greco-ciprioti. vuole arrivare decondizioni per un Siamo una lobby che spinge e pro- possibile referendum europeo che muove il federalismo sopranazionale, renda i cittadini europei dawero egua- che ama le identità e le bandiere perché li davanti alla legge; quando si pensa sa che tutte sono contenute nella ban- che bastino i "verticin per poter pren- diera europea. dere le decisioni per tutti.

8 Vademecum europa Una lobby democratica e popolare

Siamo la lobby di garanzia del Difen- popolo che ragiona, partecipa, vota e sore Civico Europeo e della Corte di decide con i suoi rappresentanti. Giustizia. Siamo la lobby che difende Una lobby così fatta ama, speriamo la Carta dei Diritti e la porta nella ricambiata, la democrazia europea che Costituzione Europea. il Parlamento ed i suoi membri espri- Ma siamo una lobby democratica e mono al più alto livello. popolare: la lobby trasparente dei cit- Una lobby democratica e popolare tadini che rappresentano, come eletti, come quella del Ccre e dell'Aiccre non altri cittadini europei e nazionali, può che essere al fianco del Parlarnen- regionali e locali. to Europeo se saprà battagliare per una La lobby che crede che il federalismo è Europa Unita, protagonista nel qualcosa di più di un semplice appello mondo e capace di darsi una Costitu- o di un documento approvato, che è la zione ed Istituzioni rispettate dai pro- fatica stessa della democrazia, della pri cittadini e dal mondo intero. vera sussidiarietà, delle decisioni di E' una promessa piena di rispetto e di prossimità. affetto, da parte di una delle poche Siamo orgogliosi di rappresentare que- lobby che non conosce la parola sta lobby moderna, aperta e trasparen- minaccia ma molto bene il significato te. Una lobby popolare perché è del della parola "democrazia" ...

settembre 2004 INTRODUZIONE

Che fine ha fatto l'Europa? Affidiamoci ai giovani

di Michele Scandroglio Segretario generale aggiunto del1'A iccre

Il primo appuntamento elettorale del- no un'Europa diversa: un'Europa che l'Europa allargata ha registrato un rispetti le tradizioni, ma che ponga più forte astensionismo in tutti i Paesi ed attenzione sul motore dello sviluppo, in special modo nei nuovi Paesi mem- la sfera economica; l'euro non può bri. Gli elettori hanno manifestato una rappresentare solo il simbolo dell'inte- forte disaffezione, quasi indifferenza grazione europea, deve contribuire alla per le soni di quella che, fino al primo realizzazione di una maggiore conver- maggio, tutti consideravano come l'u- genza delle politiche economiche. nica strada per il progresso. Meno di In realtà gli elettori hanno punito chi un europeo su due è andato a votare (il non sa risolvere i loro problemi, che 45,6%). purtroppo, di base, restano sempre gli Nei Paesi dell'est la media di cittadini stessi: la stagnazione economica, la che non hanno votato cresce a tre su concorrenza globale, la gestione dei quattro; in Polonia, quattro cittadini flussi di immigrazione e non ultimo, il su cinque hanno disertato le urne. Per- terrorismo. Questo perché ogni gover- ché? no nazionale cerca la soluzione al pro- Le motivazioni sono molteplici, la prio interno, non volendo alzare lo Costituzione che doveva dare unità ai sguardo oltre i confini per aprirsi al popoli non è stata approvata; è ancora confronto e alla cooperazione. Senza vivace la querelle tra Europa sovrana- contare che i governi vengono sconfit- zionale ed Europa degli Stati; vi sono ti quando l'Unione Europea non è in molti interrogativi sul tipo di interlo- grado di realizzare le politiche per i cir- cutore che l'Europa potrà essere nei tadini; l'unico modo per uscirne vin- confronti dei Paesi vicini e in merito centi, è cercare la coincidenza tra gli alle questiorli di interesse umanitario. interessi politici dell'Europa con gli Fatte queste premesse viene quasi interessi elettorali dei governi naziona- naturale pensare che gli europei voglia- li; a questo stadio del processo di inte-

10 Vadernecurn europa Che fine ha fatto l'Europa? Affidiamoci ai giovani grazione gli Stati, divisi, sono anacro- ropa la paternità della pace che da ses- nistici e rappresentano un soggetto sant'anni si respira nelle nostre nazioni, ~assivodella storia e della politica. mentre i giovani si sentono già europei, In questa situazione comunque, 1'Eu- senza awertire la sensazione di dover ropa guadagna stabilità. I1 PPE, il rinunciare alle proprie tradizioni. gruppo già più numeroso, da sempre il Per questo l'Europa Unita deve affi- motore d'unificazione del continente darsi ai giovani, cominciando a radu- insieme ad aree culturali, liberali e narli sotto una bandiera azzurra a stel- socialisti, ha ottenuto grande fiducia. I le oro e regalando loro una Costitu- deputati che non sono euroscettici e zione che rispetti le tradizioni, il pen- soprattutto quelli inviati dai Paesi del- siero e la cultura dei popoli, nella quale l'Est, dovranno dimostrare con i fatti, sia facile identificarsi e per la quale sia che l'Europa è lo strumento per la giusto battersi. definizione di progetti che i singoli I nostri ragazzi hanno oggi bisogno di governi non potrebbero concretizzare. credere in una progettualità fatta di 11 conflitto generazionale si è riflesso lavoro, tradizioni, cultura, educazio- atipicamente nei risultati di questa tor- ne, storia, economia, competenza e in nata elettorale; giovani ed anziani uniti, un futuro di pace. per motivazioni differenti nella stessa Se l'Europa vincerà questa sfida i gio- espressione di voto. Questo perché da vani europei risponderanno con entu- un lato, gli anziani riconoscono d'Eu- siasmo.

settembre 2004 INTRODUZIONE

"Riempiamoci la testa d'Europa!"

estratto dall'intervista con Giscard dYEstaing Presidente CCRE e Convenzione europea

.... "La Costituzione contiene elemen- Sono infatti convinto che solo attra- ti importanti, che riguardano le realtà verso il superamento del metodo inter- locali e regionali. governativo la Convenzione sia potu- L'autonomia locale e regionale figura ta giungere ad un progetto di Cosritu- tra i primi articoli della Costituzione, zione europea. al pari della coesione territoriale, che Consentitemi di ribadire che sin dagli rappresenta, ormai, uno degli obiettivi inizi della costruzione europea, le principali dellYUnione.11 ruolo delle modifiche dei Trattati e le riforme isti- comunità locali e regionali, in osse- tuzionali si rifacevano ad un modello quio al principio di sussidiarietà, è pre- di negoziazione diplomatica tradizio- visto in maniera esplicita. Allo stesso nale. Queste venivano condotte dai modo è stato acquisito il principio di Ministri degli Affari Esteri, nel corso consultazione di queste comunità. di conferenze intergovernative che si Ecco, pertanto dei risultati che parlano riunivano a porte chiuse. Un tale stru- da soli e che non lasciano spazio a rim- mento ha mostrato i suoi limiti a par- pianti. Non è il momento di guardarsi tire dai negoziati di Amsterdam, sino a indietro, l'essenziale, invece, è di Nizza. proiettarsi verso l'avvenire. ... "La Convenzione ...ha deciso di I1 CCRE, sin dalla sua fondazione si riunire più soggetti: le personalità desi- batte per un'unione europea, ed è asso- gnate dai singoli governi, parlamentari lutamente destinato a proseguire la sua europei, parlamentari nazionali, mem- battaglia e questo nel pieno rispetto bri della Commissione europea, del dei suoi obiettivi originari. Comitato economico e sociale, del La Convenzione e la Costituzione Comitato delle regioni e, per finire, i costituiscono, per funzionamento e rappresentanti delle parti sociali. per i risultati raggiunti, la dimostrazio- ... "I 105 membri della Convenzio- ne di quanto siano valide cene analisi. ne ... hanno sviluppato un metodo che

12 Vademecum europa "Riempiamoci io testa d'Europa!" ha poggiato su tre cardini: l'apertura, particolarmente in Italia, attraverso la trasparenza e la regola del consenso. l'azione dell'AICCRE, che tengo a rin- Nel corso dei lavori ...abbiamo deciso graziare in modo speciale. di mantenere costantemente aperto un ... In modo particolare vi invito ad canale di ascolto. Le comunità territo- andare a parlare con i vostri concitta- riali europee hanno partecipato attiva- dini, a parlare loro di Europa. mente a tutti questi dibattiti, su inizia- Riempiamoci la testa d'Europa! tiva del Vice Presidente Jean-Luc L'Europa ha un'anima. Non possiamo Dehaene. Voglio cogliere l'occasione ignorarlo né, tanto meno dimenticarlo. per dare risalto al lavoro condotto L'Europa deve uscire dalla piccola cer- dalle Organizzazioni europee, tra le chia degli iniziati, degli addetti ai lavo- quali ha svolto una funzione di primo ri, per tornare alla politica, ai cittadini, piano proprio il CCRE (....) e l'impe- al dibattito pubblico. gno dei nostri Vice Presidenti, e del Voglio sperare che la Convenzione da primo tra loro, il Dr Hoffschulte, me presieduta abbia realmente contri- insieme al nostro Segretario Generale buito ad affermare sempre più questa Jeremy Srnith. E' bene ricordare che idea d'Europa. anche le associazioni nazionali delle (intervista pubblicata su "Comuni d'Eu- comunità locali si sono mobilitate, ropa", novembre 2003)

settembre 2004 INTRODUZIONE

"La sfida futura del Parlamento europeo"

estratto dall'intervista a Pat Cox Presidente Parlamento Europeo 2002-2004

Invitato a guardarsi indietro in una gue - promuoverà e sosterrà valori sorta di percorso a ritroso e a tirare le comuni in aree come la politica del- somme del periodo legislativo passato l'ambiente, sicurezza nucleare, lotta e fare previsioni su quello futuro, l'ex alla criminalità e ai traffici transnazio- Presidente del Parlamento europeo, nali, asilo e immigrazione, esso aumen- Pat Cox, afferma che il 2004, "è da terà sensibilmente la sicurezza euro- considerarsi senza dubbio un anno pea. In una fase di tensioni internazio- senza confronti, un anno straordina- nali, un'Europa allargata assicurerà un riamente europeo. Un anno di ridefi- baluardo di stabilità e prosperità ai nizione e rinnovo europeo. Un anno suoi popoli". nel quale finalmente, e di pieno dirit- Parlando delle sfide che attendono la - to, l'Unione ha visto crescere i suoi prossin~a Commissione, aggiunge membri da 15 a 25. Un anno in cui, inoltre che, dopo l'attuale grande allar- per la prima volta, è stato eletto un gamento, occorrerà tenere aperte le nuovo Parlamento europeo su scala porte dell'unione. I negoziati con realmente continentale. Romania e Bulgaria sono sulla buona L1 neo-eletto Parlamento avrà come strada. I rapporti della Commissione primo compito l'elezione di un nuovo hanno confermato i diversi progressi Presidente di una nuova Commissione compiuti da questi due paesi nei pre- europea". parativi in vista di una futura adesione. Cox ricorda il Summit di Copenaghen L'obiettivo comune per un ingresso del dicembre 2002, nel quale i Capi di nel 2007 può essere considerato reali- Stato e di Governo dei 15 avevano stico: da parte nostra, non dovrà veni- dato via libera al quinto e più ambi- re meno l'impegno e la determinazio- zioso allargamento dell'unione euro- ne a dar loro assistenza. Né tanto pea. meno dovremmo rinnegare il princi- "Questo nuovo allargamento - prose- pio dei "propri meriti": un paese can-

14 Vademecum europa "La sfida del Parlamento europeo" didato ha il diritto di essere valutato in decenni. La portata eccezionalmente base ai suoi meriti, a prescindere da positiva delle riforme legislative in indebite considerazioni politiche. Pari- atto è universalmente riconosciuta. La menti, il nostro impegno richiede una Turchia è prossima a soddisfare i crite- completa reciprociti di sforzi da parte ri di Copenaghen, e di ciò dobbiamo dei candidati: ci aspettiamo che ci dargliene riconoscimento". Tuttavia, venga dato quanto ci è stato promesso. aggiunge che "la soluzione del conflit- Non è un segreto che certi aspetti, in to su Cipro non è una precondizione particolar modo la capacità arnmini- per la Turchia: nessuna nuova precon- strativa e giudiziaria, necessitano anco- dizione può più essere imposta dopo il ra di cure ed attenzioni speciali". Summit di Helsinki." Sempre restando in tema di paesi can- Il Presidente Cox conclude afferman- didati all'adesione egli aggiunge che " i do che bisogna "fortemente incorag- notevoli progressi conseguiti dalla giare e stimolare il movimento verso Turchia, durante l'anno passato sotto l'Europa. Dobbiamo incoraggiare gli la guida del Primo Ministro Erdogan, Stati a cooperare fra loro". sono superiori a quelli realizzati dai (intervista pubblicata su "Comuni d 'Eu- precedenti governi nell'arco di quattro ropa", aprile 2004)

settembre 2004 AICCRE

L'Aiccre, dal 1 952 l'associazione federa lista ed europeista degli enti locali e regionali italiani in Europa

L'AICCRE è la sezione italiana del Venezia (ottobre), che ha portato fino Consiglio dei Comuni e delle Regioni ai Trattati di Roma; alla spinta per le d'Europa (CCRE), associazione che elezioni europee, con la proposta auto- raggruppa gli amministratori di oltre costituente (Stati generali di Vienna, 100 mila enti (Comuni, Enti interme- 1975) che ha aperto la strada al proget- di e Regioni) di 36 Paesi dell'Europa to Spinelli. occidentale, centrale ed orientale. I1 Tutti i promotori del CCRE erano CCRE si è costituito a Ginevra nel stati pionieri di federalismo negli "anni gennaio del 1951 ed è stato dal 1991 al difficili", e le loro idee ed intenzioni 2004 la Sezione europea della IULA trasposte da esercitazione teorica a (International Union of Local Autho- progetto politico hanno dimostrato rities). Dal Congresso di Parigi con la che malgrado le continue, terribili fusione della IULA e della FMCU è cadute, all'istituto barbaro della guer- nata la CGLU ed il CCRE ne è diven- ra, non c'è alternativa costruttiva al di tato la Sezione europea. là del federalismo. I1 CCRE ha svolto una capillare opera 11 CCRE ha una struttura democratica di educazione e promozione politica e sopranazionale, ma owiamente le sue anche di appoggio popolare alle ini- sezioni godono di una ragionevole ziative degli statisti che si sono impe- autonomia. gnati prioritariamente per il federali- L'AICCRE, sezione italiana, ha sem- smo. pre collaborato intensamente sia nel- Talvolta, dei rilevanti momenti del l'azione di vertice come in quella di processo di unificazione europea base di tutto il CCRE, apportando "lo hanno preso le mosse proprio in casa sviluppo e il contributo di uno straor- del CCRE: basti pensare al "rilancio dinario impegno collettivo che dura da europeo", dopo la caduta della CED anni". (agosto 1954)) con gli Stati generali di La battaglia per la democrazia e la

16 Vadernecurn europa Presentazione dell'Aiccre pace è la battaglia per il federalismo, 1'Aiccre e che speriamo di continuare cioè per la democrazia; ma è una bat- ad assolvere dopo 50 anni di lotta per taglia lungi dall'essere vinta e alla un vero federalismo, quello solidale e quale si oppongono privilegi di ogni cooperativo; e per una Europa fatta di genere, pregiudizi, egoistica pigrizia, unità (con il federalismo), di leggi

fanatismo: come semDreL nella storia (con la Costituzione Europea) e di del progresso umano. Questo però è il vera libertà (con e per i cittadini euro- compito impegnativo che si è assunto pei).

settembre 2004 AICCRE

Organi

Presidente RAFFAELE FITTO Vicepresidente MERCEDES BRESSO Vicepresidente Vicario NELLO MUSUMECI Vicepresiderite NAZZARENO SALERNO Vicepresidente GIOVANNI ORSENIGO Vicepresidente FRANCO PUNZI

Segretario Generale FABIO PELLEGRINI Segretario Generale Aggiunto ROBERTO DI GIOVAN PAOLO Segretario Generale Aggiunto MICHELE SCANDROGLIO

Tesoriere FRANCESCO CROCETTO

FEDERAZIONI REGIONALI

CALABRIA EMILI A-ROMAGNA 88063 CATANZARO LIDO - 40127 BOLOGNA Via Otranto, 2 (II p.) Viale Aldo Moro, 50 Presidente: Guido RHODIO (presso Consiglio Regionale) Segretario: Guido CARISTO rei. 051/516050 - fa O51/516378 aiccr®ione.emilia-romagna.it CAMPANIA Presidente: Silvia BARTOLINI 83 100 AVELLINO Via Carlo Del Balzo, 109 FRIULI VENEZIA GIULIA tel. e fax 0825/33062 33100 UDINE Presidente: Amato LAMBERTI Piazza XX Settembre, 2 Segretario: Onofrio SPITALERI te]. 0432/508605 -fax 0432/507213 (ceil. 347-9436777) [email protected] - Presidente: Antonio MARTINI Segretario: Lodovico Nevio PUNTIN

18 Vademecum europa Organi

LIGURIA PUGLIA 16121 GENOVA 70122 BARI Via Fieschi, 15 Corso Vittorio Einanuele 11, 68 (presso Consiglio Regionale) tel. 080/5772315 - fa. 080/5772314 tel. 010/5484078 - fax 010/5485432 [email protected] [email protected] Presidente: Ennio TRIGGIANI Presidente: Vincenzo Gianni PLINIO Segretario: Giuseppe VALERIO Segretario: Maria Pia BOZZO SARDEGNA LOMBARDIA 09 124 CAGLIARI 20159 MILANO Viale Regina Elena, 7 Piazza Fidia, 1 tel. e fax 070/664019 (presso Consiglio Regionale) Presidente: Mario FLORIS te]. 02/67482710 - fax 02/69007753 Segretario: Raffaele GALLUS aiccre.lombardia@coi~siglio.regione.lom- bardia.it SICILIA Presidente: Maria Teresa COPPO 90139 PALERMO Segretario: Giuseppe VIOLA Via Emerico Amari, 162 Segretario aggiunto: Marco DOSSENA tel. 091.6622238 - fax 091.6622304 [email protected] MARCHE Presidente: Franco PROVIDENTI 60121 ANCONA Segretario: Lino MOTTA Corso Garibaldi, 78 Segretario agg.: Francesco ROMEO tel. 071/55477 - fax 071/2072493 Presidente: Vito D'AMBROSIO TOSCANA Segretario: Aldo AMATI 50123 FIRENZE Segretario aggiunto: Bruno BRAVETTI Piazza San Lorenzo, 5 [email protected] MOLISE tel. 055/2387820 - fax 055/2387824 Presidente: Antonio D' AMBROSIO Presidente: Riccardo NENCINI Segretario: Gaspero DI LISA Segretario: Patrizia DINI

PIEMONTE TRENTINO-ALTO ADIGE () 10144 TORINO Provincia di Boizano: Via Schina, 26 Consorzio dei Comuni della Provincia di tel. e fa.. 01 1/4732843 Bolzano Presidente: Mercedes BRESSO 39100 BOLZANO Segretario: Domeiiico MORO Via Macello, 4 tel. 0471/304655 - fa0471/304625 Segretario: Benedikt GALLER Direttore del Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano settembre 2004 AICCRE

UMBRIA VENETO 06122 PERUGIA 30100 VENEZIA Via Alessi, 1 Isola di San Servolo (presso Federazione delle Associazioni (presso Venice International University) delle Autonomie locali) te1.04 1/2719564 - fax 041/2719540 tel. 075/5755444 - fax 075/5755417 [email protected] [email protected] Presidente: Luigino BUSATTO Presidente: Elvira BUSA' Segretario: Giampaolo PECCOLO Segretario: Vannio BROZZI

DIREZIONE NAZIONALE

WALTER ACCIAI (individuale) ALDO AMATI (individuale) GERARDO AMIRANTE Revisore dei conti GIUSEPPE ANZALONE (individuale) - Provincia Caltanissetta PIERO BADALONI membro di diritto ENZO BALDASSI membro di diritto SAVINO BARBAGALLO (individuale) SILVIA BARTOLINI (individuale) - Federazione Aiccre Erniha Romagna CLAUDIO BASSO Comune di Genova PAOLO BERNAGOZZI (individuale) - Federazione Aiccre Emilia Romagna GOFFREDO BETTINI membro di diritto ROBERTO BIGLIARDO (individuale) - Comune di Acerra GIOVANNI BOITANO Comune di Favale di Malvaro BATTISTA BONFANTI Regione Lombardia - Consiglio MARIA PIA BOZZO (individuale) - Federazione Aiccre Liguria MERCEDES BRESSO Vicepresidente Aiccre - (individuale) MERCEDES BRESSO FMCU GIORGIO BUCCELLI Comune di San Viro MORENO BUCCI (individuale) GIUSEPPE BUFARDECI membro di diritto ELVIRA BUSA' (individuale) - Federazione Aiccre Umbria LUCI0 CANGINi UNCEM GIACOMO CARTELLA Revisore dei Conti DOMENICO CAVORSI Comune S. Giovanni Rotondo PIETRO COLONNELLA (individuale) - Federazione Aiccre Marche MARIA TERESA COPPO GAVAZZI (individuale) AMELIA CORTESE ARDIAS membro di diritto FRANCESCO CROCETTO Tesoriere Aiccre VTTO D'AMBROSIO Regione Marche - Giunta

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SAVERIO D'AMELIO Comune di Ferrandina STELI0 DE CAROLIS membro di diritto GIANNI DE RITIS Comune di Pennadomo RORERTO DI GIOVAN PAOLO Segretario Generale Agg. Aiccre - (individuale) GASPERO DI LISA (individuale) - Federazione Aiccre Molise PATRIZIA DINI (individuale) NELLO DI PASQUALE Presidente - Consiglio Provinciale di Ragusa LEONARDO DOMENICI ANCI DARIO FALZONE Comune di Palermo RAFFAELE FITTO Presidente Aiccre RAFFAELE GALLUS (individuale) - Federazione Aiccre Sardegna ENZO GHJGO Conferenza dei Presidenti di Regione ALESSANDRO GIACCHETTI CIFE ALBERTO GIANNINI Revisore dei conti FRANCESCO GIGLIO AEDE PAOLO GIUNTARELLI (individuale) ALFONSO JOZZO MFE AMATO LAMBERTI (individuale) RORERTO LOUVIN Conferenza dei Presidenti dei Consigli Regionali e Provinciali e delle Province Aiintonome di Trento e Bolzano LUIGI LUCHERINI Comune di Arezzo GIUSEPPE MAGNI Comune di Calco ANTONIO MAROTTA Provincia di Palermo GIANFRANCO MARTINI membro di diritto BRUNO MARZIANO Provincia di Ragusa LUIGI MASSA Lega delle Autonomie Locali GIOVANNI MASTROCINQUE Provincia di Benevento MARCELLO MODENA Revisore dei conti GIUSEPPE MOGGIA (individuale) - Federazione Aiccre Puglia DOMENICO MORO (individuale) - Federazione Aiccre Piemonte LINO MOTTA (individuale) - Federazione Aiccre Sicilia ANTONIO MUOLO FICE FRANCESCO MUSOTTO Provincia di Palermo NELLO MUSUMECI Vicepresidente Vicario Aiccre GIORGIO NAPOLITANO CIME RICCARDO NENCINI Regione Toscana - Consiglio GIOVANNI ORSENIGO Vicepresidene Aiccre GABRIELE PAMZZI Comune di Terracina GIAMPAOLO PECCOLO (individuale) - Federazione Aiccre Veneto FABIO PELLEGRINI Segretario Generale Aiccre GIUSEPPE PERICU (individuale) - Federazione Aiccre Liguria PAOLO PETROZZI Comune di Assisi

settembre 2004 21 PIETRANGELO PETTENO' Regione Veneto - Consiglio TONINO PIAZZI Presidente dei Probiviri FRANCESCO PICARDI meilibro di diritto MICHELE PICCIANO (individuale) FRANCESCO PICHIERRI Comune di Cosenza GIANCARLO PIOMBINO membro di diritto FRANCO PROVIDENTI (individuale) - Federazione Aiccre Sicilia LODOVICO NEVI0 PUNTIN (individuale) - Federazione Aiccre F.V.G. FRANCO PUNZI Vicepresidente Aiccre GIORGIO RATTI (individuale) GUIDO RHODIO (individuale) - Federazione Aiccre LORENZO RIA UPI FRANCESCO ROMEO (individuale) - Federazione Aiccre Sicilia NAZZARENO SALERNO Vicepresidente Aiccre DINO SANLORENZO membro di diritto CESARE SAN MAURO Presidente Revisore dei conti MICHELE SCANDROGLIO Segretario Generale Aggiunto Aiccre GIUSEPPE SCOPELLITI UMBERTO SERAFINI membro di diritto LANFRANCO SETTE Provincia di Udine PAOLO SPAZIANI Cornune di Roma ONOFRIO SPITALERI (individuale) - Federazione Aiccre Carnpania SILVIA SQUADRONI (individuale) FRANCO TADDEO Comune di SS. Cosma e Damiano SALVATORE TATARELLA Comune di Bari ENNIO TRIGGIANI (individuale) - Federazione Aiccre GIROLAMO TRIPODI (individuale) - Federazione di Calabria LUCIANO VALAGUZZA (individuale) FULVIO VENTO INVITATO GIUSEPPE VIOLA (individuale) ROBERTO VITALI (individuale) PIETRO VITELLI Comune di Cori GIANCARLO ZOLI membro di diritto

CONSIGLIO NAZIONALE

GIUSEPPE ABBATI (individuale) WALTER ACCIAI Comune di Firenze MARILENA ADAMO (individuale) AGOSTINO AGRUSA Comune di Carini ELVWAMATA Comune di Messina

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ALDO AMATI (individuale) - Federazione Aiccre Marche ANTONIO AMENDOLARA Comune di Palo del Colle GERARDO AMIRANTE Revisore dei conti MARIA AMORELLI Comune di Vittoria GIUSEPPE ANZALONE Provincia di Caltanissetta SILVESTRO ARBUSE Comune di Messina RINO ARDICA Probiviro DANILO ARTIZZU Comune di Siurgus Donigala VINCENZO ASCRIZZI Comune di Monza GIUSEPPE ASTA (individuale) - Federazione Aiccre Veneto ANTONIO AZZARA' (individiiale) - Federazione Aiccre Veneto PIERO BADALONI membro di diritto ENZO BALDASSI membro di du-itto SAVINO BARBAGALLO (individiiale) SILVIA BARTOLINI (individuale) - Federazione Aiccre Emilia Romagna CLAUDIO BASSO Comune di Genova PAOLO BERNAGOZZI (individuale) - Federazione e Romagna GOFFREDO BETTINI membro di diritto ALESSANDRO BIAGGI Comune di Nemi ROBERTO BIGLIARDO (individuale) GIOVAhN BIONDI Provincia di Cremona FRANCESCO BISOGNO Provincia di Cosenza GIOVANNI BOITANO (individuale) BATTISTA BONFANTI Regione Lombardia - Consiglio UMBERTO BONANNO Comiine di Messina GASTONE BONZAGNI (individuale) MARLA PIA BOZZO (individuale) - Federazione Aiccre Liguria MERCEDES BRESSO VICEPRESIDENTE AICCRE MERCEDES BRESSO FMCU VITTORIO BRIENZA (individuale) VANNINO BROZZI Regione Umbria - Giunta GIORGIO BUCCELLI Comune di San Vito MORENO BUCCI (individuale) GIUSEPPE BUFARDECI membro di diritto ELVIRA BUSA' (individuale) - Federazione -4iccre Umbria EDOARDO CALDARELLA (individuale) MARIO CANAPINT Comune di Fiumicino LUCI0 CANGN UNCEM MARIA CAPEZZUOLI Probiviro ANNARITA CAPOBIANCO (individuale) GIANPIETRO CARBONI Comune di Montechiamgolo ANTONIO CARIDI Comune di Reggio Calabria settembre 2004 23 AICCRE

ALESSANDRO CARRI (individuale) GIACOMO CARTELLA Revisore dei conti ROBERTO CARVANA (individuale) PATRIZIA CASAGRANDE Provincia di Ancona LI0 CASINI (individuale) GIUSEPPE CASTIGLIONE (individuale) DOMENICO CAVORSI Comune di San Giovanni Rotondo LUCA CERISCIOLI Comune di Pesaro GENNARO CETARA Comune di Portici GIORGIO CHINNICI Comune di Palermo FRANCESCO CHIRILLI Comune di Maglie EMILIO CIANFANELLI (individuale) ORESTE CIASULLO Comunità Montana Ariano Irpino LUCA CLAUDIO Comune Montegrosso Terme GIUSEPPE COLOMBO Comune di Segrate PIETRO COLONNELLA Provincia di Ascoli Piceno MARIA TERESA COPPO GAVAZZI (individuale) AMELIA CORTESE ARDIAS membro di diritto ALESSANDRO COSIMI Provincia di Napoli ANDREA COSTA Comune di Beverino ARMANDO COSTA Comune di Bitetto GIULIO COZZARI Provincia di Perugia FRANCESCO CROCETTO Tesoriere Aiccre DANTE CRUICCHI (individuale) RENATO CUGINI Regione Sardegna - Consiglio LUIGI CULMONE Comune di Alcamo ERMINO D'AGOSTINO Provincia di Teramo ANTONIO D'AMBROSIO (individuale) - Federazione Aiccre Molise VITO D'AMBROSIO Regione Marche - Giunta SAVERIO D'AMELIO Comune di Ferrandina RAIMONDO D'AVANZO Comune di Bergamo RAFFAELLA DE BENEDETTI Comune di Favde di Malvaro STELI0 DE CAROLIS membro di diritto GIUSEPPE DE DOMINICIS Provincia di Pescara ALESSANDRO DE LISI (individuale) BRUNO DE LUCA Comune di Alberobello GIANNI DE RITIS Comune di Pennadomo GENNARO DE SIMONE (individuale) - Federazione Aiccre Campania GIORGIO DEL GHINGARO Comune di Capannori RUGGERO DEL VECCHIO (individuale) LORENZO DELLA1 Provincia Autonoma di Trento REMO DI GIANDOMENICO Comune di Termoli

24 Vademecum europa Organi

FRANCESCO DI GIOVANNI Comune di Campofranco ROBERTO DI GIOVAN PAOLO Segretario Generale Aggiunto Aiccre GASPERO DI LISA (individuale) - Federazione Aiccre Molise RICCARDO DI PALMA Provincia di Napoli EUCLIDE DI PAOLO (individuale) NELLO DI PASQUALE Provincia di Ragusa TIZIANA DI TULLIO (individuale) PATRIZIA DINI (individuale) - Federazione Aiccre Toscana IGOR DOLENC (individuale) LEONARDO DOMENICI Presidente ANCI PIERINO DONADA (individuale) - Federazione Aiccre FVG GIORGIO DRAGOTTO Regione Emilia Romagna - Consiglio SALVATORE DURACCIO (individuale) Comune di Bari MICHELE ERRICO Provincia di Brindisi PIERO FABRETTI (individuale) DARIO FALZONE Provincia di Palermo GINA FASAN (individuale) MARZIO FAVINI Comune di Castelnuovo Magra RAFFAELE FITTO Presidente Aiccre FRANCO FLORIS Comune di Andora ATTEIO FONTANA Conferenza Presidenti Assemblee Regionali e Province auto- nome di Trento e Bolzano VINCENZO FONTANA Provincia di Agrigento ALESSANDRO FORLANI (individuale) ELISABETTA FOSCHI Comune di Urbino CENTURIO FRIGNANI (individuale) ALDO FUMAGALLI Probiviro SERGIO GADDI Comune di Como GIUSEPPE GALASSO Comune di Avellino RAFFAELE GALLUS (individuale) - Federazione Aiccre Sardegna ENRICO GASBARRA Provincia di Roma PIER FAUSTO GAZZANIGA (individuale) - Federazione Aiccre Lombardia GRAZIELLA GENTILINI (individuale) - Federazione Aiccre Marche ENZO GHIGO Conferenza dei Presidenti di Regioni ALESSANDRO GIACCHETTI CIFE ALBERTO GIANNINI Revisore dei conti FRANCESCO GIGLIO AEDE SIMONA GINZAGLIO Comune di Cassina de' Pecchi ROBERTO GIOVINAZZI Comunità Montana Murgia Taranrina PAOLO GIUNTARELLI (individuale) OTTORINO GOTTARDO Comune di Rubano

settembre 2004 2 5 AICCRE

OTTAVIANO GRASSI Comuiie di Sant'hngelo in Vado MARCO GRILLO Comune di Basiglio SANDRO GULINO Comune di Orvieto MARCO INNOCENTI DEGLI Provincia di Arezzo ALFONSO JOZZO MFE AMATO LAMBERTI (individuale) INES LANCELLOTTI (individuale) PIETRO LIUZZI Comune di Noci AGOSTINO LO MARTIRE Comune di Monza RENATO LOCCHI Comune di Perugia MASSIMO LOGLI Provincia di Prato SALVATORE LOMBARDO Comune di Marsala MARINO LORENZINI Comune di Monghidoro ROBERTO LOUVIN Regione Valle d'Aosta - Consiglio LUIGI LUCHERINI Comune di Arezzo VITO LUPO Comune di Napoli MARCO MACCIANTELLI Comune di San Lazzaro di Savena GIUSEPPE MAGNI Comune di Calco GABRIELE MANDELLI Comune Olgiate Molgora OSVALDO MANGONE Comune di Monza VIRGINANGELO MARABINI (individuale) MASSIMO MARCHIGNOLI Comune di Imola GIANLUCA MARCONI Comune Castelnuovo ne' Monti MARCO MARCUCCI Comune di Viareggio ANTONIO MAROTTA Provincia di Palermo (individuale) ANTONIO MARTN Regione F.V.G. - Consiglio CLAUDIO MARTINI Regione Toscana - Giunta GIANFRANCO MARTINI membro di diritto BRUNO MARZIANO Provincia di Siracusa VITO MASIELLO Comune di San Vito dei Normanni NADIA MASINI Comune di Forli' LUIGI MASSA Lega Autonomie Locali GIOVANNI MASTROCINQUE Provincia di Benevento SALVATORE MASTROLIA Comune di Contursi Terme MARCO MATTE1 Comune di Albano Laziale GIUSEPPE MATURO Comune di Cusano Mutri FOSCA MAURI TASCIOTTI Comune di Viterbo CARLO MELIS Comune Quartu Sant'Elena GIANERCOLE MENTASTI Comune di Luino WALTER MESCALCKIN (individuale) SILVIA MINARDI Comune di Magenta

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MARCELLO MODENA Revisore dei conti GIUSEPPE MOGGIA (individuale) - Federazione Aiccre Puglia FRANCESCO MOLLICA Regione Basilicata - Consiglio FRANCESCO MONDELLO Comune di Messina DOMENICO MORO (individuale) - Federazione Aiccre Piemonte LINO MOTTA (individuale) - Federazione Aiccre Sicilia ANTONIO MUOLO FICE FRANCESCO MUSOTTO Provincia di Palermo NELLO MUSUMECI Vicepresidetite vicario Aiccre GIORGIO NAPOLITANO CIME RICCARDO NENCINI Regione Toscana - Consiglio UMBERTO OPPUS Comune di Mandas GIOVANNI ORSENIGO Vicepresidente Accre ANNA PALADINO (individuale) PIETRO PALLANTE Comune di Eboli GABRIELE PANIZZI Comiine di Terracha RENZO PASCOLAT Comune di Udine GUIDO PASI Regione Emilia Rornagna - Giunta ANGELO PASSALEVA (individuale) GIAMPAOLO PECCOLO (individuale) - Federazione Aiccre Veneto FABIO PELLEGRINI Segretario Generale Aiccre GIUSEPPE PERICU (individuale) - Federazione Aiccre Liguria PAOLO PETROZZI Comune di Assisi PIETRANGELO PETTENO' Regione Veneto - Consiglio TONINO PIAZZI Presidente dei Probiviri FRANCESCO PICARDI membro di diritto MICHELE PICCIANO (individuale) FRANCESCO PICHIERRI Comune di Cosenza GIANCARLO PIOMBINO membro di duitto FRANCESCO PITOCCO Comune di Genazzmo GASPARE PORTOBELLO Comune di Isola delle Femmine FRANCESCO PRINA Comune di Corbetta MARIO PROIETTI (individuale) - Federazione Aiccre Umbria FRANCO PROVIDENTI (individuale) - Federazione Aiccre Sicilia LODOVICO NEVI0 PUNTIN (individuale) - Federazione Aiccre F.V.G. FRANCO PUNZI Vicepresidente Aiccre PAOLO RAFFAELLI Comune di Terni GIORGIO RATTI (individuale) ALESSANDRO REPETTO Provincia di Genova GUIDO RHODIO (individiiale) - Federazione Aiccre Calabria LORENZO RIA UPI DOMENICO RICCIO Comune di Lucca settembre 2004 2 7 AICCRE

ANTONIO RIGHI Provincia di Ancona FABIO ROCCUZZO Provincia di Catania TOMMASO ROMANO (individuale) FRANCESCO ROMEO (individuale) - Federazione Aiccre Sicilia MICHELE RUELLA Comune di San Mmino Alfieri GABRIELE RUGGIERI Comune di Castellalto PIERO ROSA SALVA Comune di Venezia - Delega del Sindaco PAOLO COSTA MARINO ROSELLI (individuale) FERNANDO ROSSI (individuale) GUIDO ROSSI Comune di Cerveteri MARA RUMIZ Comune di Venezia ANTONINO SAITTA Provincia di Torino DANIELE SALERNO Comune di Voghera NAZZARENO SALERNO Vicepresidente Aiccre UBALDO SALOMONI Regione Emilia Romagna - Consiglio CESARE SAN MAURO Presidente Revisore dei conti DINO SANLORENZO membro di diritto SALVATORE SANNA Comune di Villasimius SERGIO SANESE Comune di Sanarica GIANLUIGI SANTILLO Comune di San Potito Sannitico LUIGI SAPPA Comune di Imperia MICHELE SCANDROGLIO Segretario Generale Aggiunto Aiccre GIANFRANCO SCARPETTA Comune di Gargnano GIUSEPPE SCOPELLITI Comune di Reggio Calabria GIULIO SCHMIDT (individuale) GIAN MARJO SELIS Regione Sardegna - Consiglio ALESSANDRO SEMPLICI Comune di Ferentho UMBERTO SERAFINI membro di diritto LANFRANCO SETTE Provincia di Udine GIULIO SILENZI Provincia di Macerata ANTONINO SOLARINO Comune di Ragusa PAOLO SPAZIANI Comune di Roma- Consigliere ONOFRIO SPITALERI (individuale) - Federazione Aiccre Campania SILVLA SQUADRONI (individuale) GIOVANNI STEFANI (individuale) FRANCESCO STORACE Regione Lazio - Giunta MARZIO STRASSOLDO Provincia di Udirne FRANCO TADDEO Comune SS. Cosrna e Damiano FABRIZIO TATARELLA (individuale) SALVATORE TATARELLA Comune di Bari CORRADO TOMASSINI (individuale) SERGIO TREZZI Comune Laveno Mombello

Vademecum europa Organi

LORENZO TRICOLI Comune di Sommatino ENNIO TRIGGIANI Provincia di Bari GIROLAMO TRIPODI Comune di Polisrena GIANFRANCO UCCI Comune di Benevento LUCIANO VALAGUZZA Regione Lombardia - Consiglio GIORGIO VALFRE' Comune di Ventimiglia GIUSEPPE VALERIO (individuale) DAVIDE VALIA (individuale) FULVIO VENTO CISPEL FERANDO VERA (individuale) - Federazione Aiccre Piemonte GIUSEPPE VIOLA (individuale) ROBERTO VITALI (individuale) PIETRO VITELLI Comune di Cori MARCO ZAGO Comune di Vogogna DAVIDE ZOGGIA Provincia di Venezia GIANCARLO ZOLI membro di diritto

settembre 2004 AICCRE

Composizione statutaria modalità per aderire

Estratti dallo Statuto dell'Aiccre, approvato a Roma il 17 febbraio 2001

Articolo 1 Articolo 2 (Natura e finalità) (Compiti) L'Associazione italiana per il Consi- L' Aiccre glio dei Comuni e delle Regioni d'Eu- Assume e promuove iniziative dei ropa (AICCRE), con sede in Roma, è poteri regionali e locali: per lo svi- l'associazione nazionale che raccoglie luppo della cultura europea e per la liberamente in modo unitario le costruzione della democrazia istitu- Regioni, i Comuni, le Province e le zionale e dell'unità politica dell'Eu- altre rappresentanze elettive di Comu- ropa in forma federale, sulla base nità locali (Circoscrizioni dei Comuni del principio di sussidiarietà e di delle Aree metropolitane, Aree metro- interdipendenza; per la pace, la politane, Comunità montane) nel loro cooperazione decentrata per lo svi- impegno a operare per la costruzione luppo, la collaborazione pacifica e degli Stati uniti d'Europa fondati sul la fraternità dei popoli contro gli pieno riconoscimento, il rafforzarnen- odi nazionali, etnici e religiosi; per to e la valorizzazione delle autonomie la realizzazione della pari dignità e regionali e locali. L'Associazione è delle pari opportunità di tutti gli senza scopi di lucro. esseri umani; per la riduzione delle L'AICCRE è la Sezione italiana de! disparità regionali e per il supera- CCRE (Consiglio dei Comuni e delle mento degli squilibri in Europa e Regioni d'Europa), Sezione europea del crescente divario fra Nord e Sud dell'unione internazionale delle città. e del mondo; dei poteri locali (IULA), ai sensi del- sostiene una più ampia valorizza- l'articolo 11 dello Statuto del CCRE. zione delle autonomie locali e regionali nella Repubblica italiana la cui unità sia fondata su un moderno federalismo;

Vadernecurn europa Composizione statutaria e modalità per aderire

si ispira ai principi contenuti nella rappresentanza unitaria dei poteri Carta europea delle Libertà locali regionali e locali negli organi istitu- del CCE (ora CCRE) del 1953, zionali dell'unione europea e del nella Carta europea delle Autono- Consiglio d'Europa; mie locali (1985) e regionali (adotta- realizza in proprio e sostiene l'at- ta dal CPLRE nel 1998) del Consi- tuazione, da pane degli enti locali e glio d'Europa e si impegna per una regionali e delle loro associazioni, Carta mondiale delle autonomie; di progetti anche basati su forme di opera per la più stretta collabora- partenariato europeo nell'ambito di zione fra le associazioni delle auto- programmi e di iniziative deil'U- nomie locali, nella prospettiva di nione europea e del Consiglio d'Eu- una loro federazione; ropa. adotta e promuove iniziative di Per adempiere ai compiti di cui sopra, reciproca conoscenza, di incontri, può dar vita, partecipare o contribuire scambi di esperienze e gemellaggi ad Associazioni, Fondazioni, Istituzio- fra i poteri regionali e locali dei ni, Enti o Società anche unipersonali. Paesi d'Europa e tra questi e i Paesi extra europei con i quali l'Unione europea intrattiene rapporti: in Articolo 5 questo quadro una particolare (Struttura regionale) attenzione sarà rivolta ai Paesi del 5.1. L'AICCRE è un' Associazione bacino del Mediterraneo; nazionale federale articolata su basi effettua studi e ricerche sulle auto- regionali: le Federazioni regionali. nomie regionali e locali e con le Esse sono composte dalla rispettiva loro associazioni, attività di infor- Regione, dagli Enti locali della stessa mazione e di formazione degli aderenti all'Associazione, e dai soci amministratori e del personale sulle individuali residenti nella Regione. tematiche europee; 5.2. Le Federazioni regionali sono svolge attività di servizio agli enti rette da propri Statuti e Regolamenti associati nei loro rapporti con il che vengono trasmessi al Consiglio Governo e le amministrazioni dello Nazionale che ne valuta la congruità e Stato in relazione ai problemi euro- la coerenza con la natura, le finalità e i pei, e con le istituzioni e organizza- compiti dell'Associazione. Gli Statuti zioni europee, a partire da quelle saranno redatti nella forma dell'atto dell'unione europea e del Consi- pubblico o della scrittura privata glio d'Europa; autenticata o registrata. I Congressi opera per favorire, potenziare e regionali stabiliscono i programmi organizzare la partecipazione e la delle Federazioni, eleggono i loro settembre 2004 31 AICCRE

organi dirigenti e nominano i loro 7.4. La Consulta delle elette e nomina- delegati all'Assemblea congressuale te è composta da rappresentanti degli nazionale, secondo le modaliti previ- Enti locali e regionali designate dalle ste dal Regolariiento congressuale. Federazioni regionali e tiene i collega- menti con le donne elette nazionali ed europee. Articolo 6 7.5. Le Consulte si insediano entro 90 (Organi nazionali) giorni dalla prima riunione del Consi- Sono organi nazionali dell'Associazio- glio Nazionale. ne: l'Assemblea Congressuale naziona- le; Articolo 10 il Consiglio nazionale; (Consiglio nazionale - composizione) la Direzione nazionale; 10.1. Il Consiglio nazionale è eletto il Presidente e i Vice Presidenti; dallYAssembleanazionale ed è compo- il Segretario Generale e i Segretari sto da 180 membri (di cui almeno 120 Generali Aggiunti; fra soci titolari) e dai rappresentanti il Tesoriere; delle Federazioni regionali come da il Collegio dei Revisori; Regolamento congressuale. Sono rap- il Collegio dei Probiviri. presentanti delle Federazioni regionali i membri eletti dalle stesse, in ragione di tre per le Federazioni con dieci o Articolo 7 più delegati congressuali, due per le (Consulte) rimanenti. 7.1. Sono istituite la Consulta parla- Nella composizione del Consiglio mentare, la Consulta dei Funzionari e nazionale dovrà essere assicurata la a la Consulta delle elette o nominate. rappresentanza di tutte le Regioni ed 7.2. La Consulta parlamentare dellyAs- una rappresentanza equilibrata delle sociazione è composta da parlamentari Province, dei Comuni sia grandi che regionali, nazionali o europei impe- minori e delle Comunità montane. gnati a sostegno dei fini e dell'anività dell'~1CCe. Articolo 12 7.3. La Consulta dei funzionari dell'As- (Direzione nazionale - composizione) sociazione raccoglie funzionari delle 12.1. La Direzione nazionale è eletta dal Regioni e degli Enti locali impegnati Consiglio nazionale nel suo seno ed è nell'attività europeistica. I suoi membri composta da 60 membri esclusi il Presi- sono nominati dal Consiglio nazionale dente e i Vice Presidenti, il Segretario su proposta delle Federazioni. Generale e i Segretari Generali aggiun-

32 Vademecum europa Composizione statuiaria e modalità per aderire ti. Sono compresi fra i membri della la promozione di iniziative per lo Direzione 20 membri eletti su designa- sviluppo della cultura europea e la zione delle Federazioni regionali. costruzione della democrazia istitu- zionale e dell'unità politica dell'Eu- ropa; l'impegno a favorire la più stretta MODALITA' PER L'ADESIONE collaborazione fra gli enti locali e le ALL'AICCRE loro associazioni e il sostegno alla più ampia valorizzazione delle LA GIUNTA (comunale o provin- autonomie locali nella Repubblica ciale o regionale) esamina l'oppor- italiana sulla base di un moderno tunità dell'adesione, sulla base delle federalismo; finalità statutarie dellYAICCREe la promozione di gemellaggi e della sua prassi. scambi di esperienze fra i poteri LA GIUNTA (comunale o provin- regionali e locali dei diversi paesi ciale o regionale) investe il Consi- d'Europa; glio (comunale o provinciale o lo svolgimento di studi e ricerche regionale) della formale deliberazio- sulle autonomie regionali e locali in ne di adesione, sulla base della Europa e sui problemi di loro com- seguente "delibera tipo" che potrà petenza che investono la dimensio- essere ovviamente integrata a segui- ne europea; to del dibattito consiliare. l'organizzazione di attività di infor- mazione e di formazione degli amministratori e del personale sui PROPOSTA DI DELIBERA problemi europei; la fornitura di servizi agli enti asso- Visto lo Statuto dell'Associazione ita- ciati nei loro rapporti con il gover- liana per il Consiglio dei Comuni e no e le amministrazioni dello Stato delle Regioni d'Europa (AICCRE), in relazione ai problemi europei, e associazione di Enti regionali e locali con le istituzioni e le organizzazio- impegnati a operare per una Federa- ni europee; zione europea fondata sul pieno rico- l'impegno per favorire la rappresen- noscimento e la valorizzazione delle tanza unitaria dei poteri regionali e autonomie regionali e locali, sulla base locali negli organi istituzionali del- del principio di sussidiarietà. l'Unione europea e del Consiglio d'Europa; Considerato che a tale fine sono com- piti statutari dell'Associazione: delibera di aderire all'Associazione ita-

settembre 2004 33 AICCRE liana per il Consiglio dei Comuni e (con arrotondamento sul totale, come deile Regioni d'Europa, e fa voti per la da norme vigenti - Decreto Legislativo realizzazione dei suoi fini statutari; del 24/06/98 - N. 213 Art. 3 ) € 0,00775 pari a Lit. 15 per abitante dà incarico allYUfficioRagioneria di iscrivere nel bilancio dell'anno in Quote per Soci individuali: £ 25,83 corso e successivi di questo Ente la pari a Lit. 50.000 relativa spesa annuale per quota asso- ciativa. N.B. Per la riiscossione delle quote asso- ciative dei Comuni, delle Comunità mon- tane e delle Province, aderenti all'AIC- QUOTE ASSOCIATIVE CRE, (codice fiscale 80205530589) dwe Deliberate dagli organi competenti essere comunicato &'Ufficio Ammini- dell'AICCRE (in vigore dal lo gen- strativo dellYAssociazioneil numero di naio 2001): codice fiscale. Euro 77,47 pari a Lit 150.000 fisse annuali per Comuni (tutti) e Province; e poi:

COMUNI (con arrotondamento sul totale, come da norme vigenti - Decreto Legislativo del 24/06/98 - N. 213 Art. 3 ) € 0,02324 pari Lit. 45 per abitante

PROVINCE (con arrotondamento sul totale, come da norme vigenti - Decreto Legislativo del 24/06/98 - N. 213 Art. 3 ) € 0,01549 pari a Lit. 30 per abitante

REGIONI (con arrotondamento sul totale, come da norme vigenti - Decreto Legislativo del 24/06/98 - N. 213 Art. 3 ) € 0,01033 pari a Lit. 20 per abitante

COMUNITA' MONTANE

Vademecum europa AICCRE

Progetti e Formazione

Una scheda del lavoro progettuale dell'Aiccre Aggiornata al 27 luglio 2004

Appello ristretto Linea di bilancio B3-4000 DG Occupazione e Affari sociali Relazioni industriali e Dialogo sociale VP/2003/023 VP/2003/03

Titolo: "Reti. Migranti e Nativi. Reti di Sottoprogramma IV - Responsabilità esperienze, Reti di Accoglienza" sociale delle imprese e diritti sociali fonda- Durata: 2 anni (2004 - 2005) mentali Budget totale: 383.884 € (cof. 80%) Budget AICCRE: 62.000 € (contributo Titolo: LO.DE.RES - Local Development AICCRE 12.400 C) & corporate social RESponsability

Leader progetto: Università Ronia 3 Budget totale: 296.000 € Dipartimento Filosofia L'Aiccre è, dopo i1 leader, il principale Partners: IAL Emilia Roniagma, ECI- partner per budget e ruolo PAR, IAL Toscana, CEDIT, Politeia, MCCRE + 1 francese, 1 tedesco, 1 ingle- No parrners: 14 (7 Italia, 1 Germania, 1 se, 1 rumeno. Bulgaria, 1 Spagna, 1 Svezia, 1 Finlandia, 1 Francia, 1 Lituania) Progetto presentato: settembre 2003. Approvato gennaio 2004. Progetto presentato: giugno 2003. Appro- vato dicembre 2003. Avviata attività.

In corso di attuazione. Svolta riunione ini- Referente AICCRE: Einaniiele Farnetani ziale di prograrnmazioile e elaborazione scheda buone pratiche. Partecipazione seminario Finlandia e Conferenza Spagna mese di giugno.

Referente AICCRE: Emanuele Farnetani settembre 2004 35 AICCRE

INTERREG 111 C East zone International Communal NetWork

Local Governrnents Network of centra1 L'AICCRE ha dato la sua adesione al and Eastern European Countries - CEEC- progetto di presentare su INTERREG III LOGON C

Partner: Osterrechischer Stadtebund, Aic- Partner promotore: Austrian Association cre, Rat Der Gemeinden und Regionen of Municipalities Europas- Deutsche Sektion, Suomen Kun- taliitto Finlands Kornmunforbund, Sven- Budget totale: 1.900.000 € ska Kommunforbundet, altri Data presentazione: 26 settembre 2003. Budget totale: 831.000 € Data risultati: approvato e in fase di attua- Presentato: Gennaio 2003. zione. Il 26 e 27 aprile u.s. si è svolta a Approvato ed in corso Vienna la riunione di awio di attività. L'AICCRE è membro dello Steeering L'AICCRE ha organizzato il Convegno Board e dovrà organizzare nel 2005 no 1 di apertura nei giorni 14-15-16 settembre Working Group e no 1 Steering Group . u.s a Roma. L'iniziativa ha avuto partico- Nel mese di giugno 1'AICCRE ha parteci- lare successo. pato al Working Group che si è svolto in Rep. Slovacca. Prossimi impegni settem- Referente AICCRE: Roberto Di Giovan bre 2004. Paolo - Francesca Battisti - Emanuele Far- netani Referente AICCRE: Roberto Di Giovan Paolo - Francesca Battisti - Emanuele Far- netani

Vademecum europa Progetti e formazione

Invito a manifestare interesse - Rappre- EU-Proiect Management School sentanza in Italia della CE Con la collaborazione della Federazione AICCRE del Veneto dal 28 giugno al 2 Invito a presentare proposte per attività luglio 2004 si è svolta con successo la d'informazione e comunicazione riguar- prinia edizione del corso in gestione e ren- do: Allargamento, 11 Futuro deU'Europa, dicontazione di progetti comunitari. lo spazio di libertà, Sicurezza e Giustizia Referente: Emanuele Farnetani Data presentazione: 20 novembre 2003. Approvato e concluso il 15 maggio 2004. In fase di rendicontazione. Art. 6 FSE

Titolo: [email protected] Nell'ambito dell'art. 6 del FSE è stato pre- nicazione sentato alla scadenza del 18 febbraio 2004 Sono stati prodotti 6 numeri speciali di un progetto con leader la Provincia di EuropaRegioni. Sono stati organizzati tre Caserta. seminari provinciali: 27 marzo Provincia di Salerno; 23 aprile Provincia di Brindisi; Data per risultati: settembre 2004 29 aprile Provincia di Viterbo Budget totale previsto: 900.000 € Referente AICCRE: Emanuele Farnetani - Giuseppe D'Andrea Referente: Emanuele Farnetani

Progetto di formazione per italiani resi- Master in Europrogettazione denti in Paesi non UE

Dal 1999 in stretta collaborazione con la Awiso 1/2004 Ministero del Lavoro e Federazione AICCRE del Veneto sono delle Politiche social. state organizzate 16 edizioni presso la Venice International University - Isola di Data presentazione: 24 maggio 2004 San Servolo - Venezia. L'ultima edizione si è svolta 8-12 marzo u.s.. La prossima Titolo: Cile - Europa in comune: un ponte edizione è prevista nel mese di ottobre italo-cileno tra Municipalità per lo svilup- p.v. In sedici edizioni si è avuta la parteci- po locale pazione di circa 1.000 persone. Data per risultati: settembre 2004 Referente: Emanuele Farnetani - Giam- paolo Pecco10 (Aiccre Veneto) Budget totale previsto: 450.000 €

Referente: Emanuele Farnetani

settembre 2004 AICCRE

Equa1 Azioni congiunte Socrates - Leonardo

Nell'ambito del PIC Equal è stato presen- Progetto F.R.1.E.N.D.S promosso dalla tato a giugno 2004 un progetto con leader Provincia di Rovigo. L'AICCRE svolge il WZND. ruolo di partner per la disseminazione dei risultati di progetto Data per risultati: novembre 2004 Data per risultati: ottobre 2004 Budget totale previsto: 1.000.000 € Budget totale previsto: 390.000 C Referente: Emanuele Farnetani - France- sca Battisti Referente: Emanuele Farnetani

INTERACT

Nell'ambito del programma INTERACT è in presentazione un progetto di studio e ricerca sull'attuazione di INTERREG. L'AICCRE svolge il ruolo di presentatore.

Data per risultati: ottobre 2004

Budget totale previsto: 450.000 €

Referente: Emanuele Farnetani

Vadernecum europa AICCRE

Servizio Gemellaggi

Il Gemellaggio, con tutto quello che esso forte impegno per l~ sensibilizzazione comporta, nella preparazione, nello svolgi- degli enti locali alla partecipazione e aila mento e nei suoi successivi indispensabili costruzione dell'Europa federale. Da sviluppi, costituisce un utilissimo stnimen- quando i1 Parlamento europeo, dietro la to di sensibilizzazione politica, di mobilita- sollecitazione del CCRE, ha istituito un zione europeista e di cooperazione tra enti Fondo per aiuto ai gemellaggi (1989), l'a- locali di Paesi diversi, oltre che una concre- zione dell'_4ICCREsi è accentuata data la ta e diretta possibilità di contatto dell'AIC- possibilità degli enti di accedere in manie- CRE con i propri soci anche sotto l'aspet- ra rapida alle possibilità finanziarie messe to organizzativo e di supporto per l'accesso a disposizione. all'aiuto comunitario. L'attività dei gemellaggi è stata, da sempre Purtroppo l'irdazione e la contraffazione quella su cui 1'AICCRE ha puntato con del gemellaggio ha spesso deviato il giudi- zio dell'opinione pubblica e di superficiali Per richiedere l'elenco dei Comuni politologi: ma il gemellaggio, come è stato Gemellati e/o altre informazioni sull'at- inventato da Jean B,areih - uno dei promo- tività del Settore contattare: tori del CCRE -, è stato ed è uno dei pila- stri della società europea in divenire, oltre Ufficio Gemellaggi dell'AICCRE che uno dei massimi strumenti di edifica- Responsabile politico Direzione Aiccre: zione della pace in forma concreta. Aw. Gianfranco Martini Marijke Vanbiervliet (Resp. Settore) Cos'è il gemellaggio tel. 0039 06 69940461 - int 222 email: [email protected] è un'azione complessa, ricca di pro- Vanessa Bianchi spettive; è principalmente uno stru- tel. 0039 06 69940461 - int 232 mento straordinario di azione intercul- fax 0039 06 6793275 turale fra Regioni diverse dell'Europa: email: [email protected] vince pregiudizi, procura un incontro iimano fra Nord e Sud, cuce in una settembre 2004 39 AICCRE

prospettiva unitaria le "diversitàn euro- promuovere la formazione del Cornita- pee; to di gemellaggio, incaricato della realiz- crea autentici legaini di amicizia fra gio- zazione pratica, la cui presidenza spette- vani di lingue e costumi diversi; rà al Sindaco o ad un Consigliere comu- verifica complementarietà economica nale delegato, ma la cui animazione sarà fra Città di Regioni assai distanti d'Eu- assicurata dal protagonismo dei cittadini ropa. singoli o riuniti in associazione; Ai gemellaggi partecipano tutti i settori individuare, in contatto con I'AIC- delle rispettive comunità locali. CRE, uno o più partners tenendo conto della dimensione demografica e I gemellaggi collegano un generico del fattore distanza, valutando inoltre i "embrassons-nous" con concreti obiettivi vantaggi di relazioni fondate sull'affini- politici ed istituzionali. Ci sono stati e ci tà o sulla complementarietà delle situa- sono gemellaggi binazionali e stellari, fra zioni; Comuni di tre o di parecchi Paesi europei. individuare le possibili fonti di finan- Occorre sottolieare l'importanza dei ziamento complementari a quelle del Comitati dei gemellaggi. Le Ammnistra- bilancio comunale, utilizzando a tal zioni locali passano, i Comitati restano. fine le normative comunitaria, regiona- le ed eventuali sponsorizzazioni, e Sono composti da cittadini volo~itari,che aiiche collette popolari; lavorano localmente in aiuto dei Comuni deliberare in Consiglio comunale il ma che hanno soprattutto l'impegno idea- gemellaggio, aderendo nel contempo. . le di far progredire un'amicizia, una (se non già fatto) alllAICCRE, di cui si ailemza, una fraternità "al di sopra deile godrà l'assistenza in tutto l'iter del frontiere". gemellaggio; curare che il gemellaggio si alimenti continuamente di adeguate iniziative MODALITÀ (scambi, incontri, ecc.) valorizzando L'AICCRE, per costruire un gemellaggio, anche il ruolo delle famiglie tramite l'o- suggerisce all'Amininistrazione comunale spitalità ai cittadini dei Comuni part- interessata di: ners; valutare positivamente l'apertura dei formulare l'ipotesi di gemellaggio con gemellaggi intercomunitari all'Europa altri Comuni d'Europa avendo ben centrale ed orientale, liberando inventi- presente i bisogni dei cittadini e i pro- va e creatività e mettendole al servizio blemi del territorio e collocandoli nel delia solidarietà federalista e della pace. contesto di un'azione di sensibilizza- zione e di impegno comune per Presso la Commissione europea a Bruxel- costruire un'Europa federata al servizio les è stato isrituiro, su proposta e sollecita- della pace, che valorizzi le identità civi- zione del Parlamento europeo, un sistema che fondate sulle tradizioni municipali di sostegno finanziario ai gemellaggi, che di libertà ed autonomia; contribuisce a sviluppare iniziative di

40 Vademecum europa SeMzio Gemellaggi gemellaggio tra Comuni appartenenti ai i nuovi gemellaggi; Paesi membri dell'unione europea ed i Comuni geinellati di ~iccoladimen- anche tra questi e quelli dell'Europa cen- siorle; trale ed orientale. Ne possono beneficiare le attività di gemellaggio che presenta- tutti i Comuni, ma godranno di una con- no un alto livello di sensibilizzazione siderazione prioritaria: verso una unificazione europea demo- i gemellaggi fra Comuni meno favoriti cratica e sovranazionale, cha affronta- in ragione sia della loro situazione geo- no temi originali e nuovi, che utilizza- grafica, sia dell'uso di una lingua poco no buoni mezzi pedagogici e di comu- diffusa, sia ancora della loro apprirtenen- nicazione, nonché quelle con un livello za a paesi di recente adesione all'unione; di partecipazione di alta qualità.

INIZIATIVA AICCRWACLI Comuni gemelli

PER LA PACE NON SERVONO Crediamo che la mancanza di pace derivi MURI MA PONTI sempre dalla paura di qualcosa che non si I ponti che sogniamo di costniire conosce veramente. vogliono essere la via dell'incontro Attraverso i gemellaggi tra Comuni del Sud e della conoscenza dell'altro: e del Nord del mondo si possono costruire ponti eterni, percorribili ponti di collegamento tra realtà diverse da tanti altri dopo di noi. invece che muri di difesa. Anche così potremo dare concretezza La proposta quindi è quella di utilizzare lo alla parola pace. strumento del gemellaggio come traccia per tessere relazioni stabili con comunità, La campagna "Comuni Gemelli" è un'ini- situazioni, persone lontane e diverse da ziativa proposta dalle Acli realizzata in col- noi; per superare i pregiudizi e la poca laborazione con 1'Aiccre. conoscenza che spesso caratterizzano la Con questo progetto chiediamo ai Comuni nostra visione dell'altro; per awicinare le italiani di attivare geniellaggi con le città nuove realtà grazie ai ponti che insieme del Sud del mondo per costruire situazioni intendiamo costruire tra il Sud ed il Nord di pace concreta ua popoli. città, famiglie, del mondo. persone differenti tra loro. Per maggiori informazioni è possibile visi- Ci rivolgiamo anche a tutte le associazioni, tare le sezioni accanto indicate oppure con- scuole, parrocchie, imprese interessate alla tattate l'ufficio del progetto al numero proposta perchè sollecitino il proprio 06/5840470 e all'indirizzo e-mai1 comuni- Comune a sottoscrivere i gemellaggi. [email protected]. settembre 2004 41 AICCRE

Consulta femminile

La Consulta femminile dell'Aiccre delle elette locali e regionali - di cui la opera da più di dieci anni su tutto il ter- prima a Pisa nel 1980, riunione che è ritorio nazionale in collaborazione con stata organizzata dallYAiccre prima le elette dei tre livelli dei poteri territo- ancora di dare vita alla propria Con- riali (Comuni, Province e regioni). sulta Femminile, ponendo l'Associa- zione, da sempre, particolare interesse È una rete che fornisce sostegno e alla parità uomo-donna, tanto da pre- informazione alle amministratrici, vedere statutariamente una percen- assume iniziative per una maggiore tuale di donne nei propri organi diret- presenza delle donne nelle elezioni tivi. locali, regionali, nazionali ed europee, Ha partecipato e fatto partecipare le tiene i collegamenti con le elette dei elette italiane a numerosi progetti Paesi dell'U.E., e si sforza di promuo- europei nel 3" 4O e 5' programma d'a- vere la parità uomodonna in tutti i zione per le Pari Opportunità della settori. Commissione europea ed ha operato perché nellYUnioneprogredisse la cul- La Consulta è stata recentemente rin- tura della parità. novata con l'approvazione del Nuovo Statuto dell'Associazione Nazionale Dopo la recente scomparsa della sto- (17 febbraio 2001) ed è dotata di un rica Presidente Fausta Giani Cecchi- proprio Regolamento (16 marzo 2001). ni, già Sindaco e poi Presidente della Provincia di Pisa, il coordinamento è La Consulta, inoltre, è rappresentata assicurato dalle 2 Vice-Presidenti: nella Commissione delle elette del Maria Teresa Coppo Gavazzi (Diret- CCRE (Consiglio dei Comuni e delle tivo Nazionale AICCRE, Consigliere Regioni d'Europa) e assieme a questa Circoscrizionale Milano) e Patrizia ha organizzato 4 Conferenze europee Dini (Direttivo Nazionale AICCRE)

42 Vadernecurn europa Consulta femminile

Direttivo Elvira Busà - Presidente Federazione AICCRE Umbria; Graziella Gentilini - Federazione AICCRE Marche; Luisa Laurelli - Consigliere Comune Roma; Adua Tesserini - Direttivo AICCRE Toscana; Elvira Amata - Consigliere Comune Messina; Paola Colla - Assessore Attività produttive Comune Parma; Clara Funicello - Assessore Affari generali e Servizi Comune Taranto; Fosca Tasciotti - Vice-Sindaco Comune Viterbo.

Contatti e-mail: [email protected]

settembre 2004 CCRE

Il CCRE (e I'Aiccre ...) e il Parlamento Europeo: II un po' di storia in comune. .. I'

L'Assemblea costitutiva del CCE, si svolse I1 CCRE si distingue dalle altre organizza- a Ginevra nel gennaio 1951, le Regioni par- zioni di Poteri locali per la sua volontà di teciparono alla fondazione, ma in quella far seguire ad ogni studio e ad ogni incon- stagione le Regioni istituzionalizzate erano tro, qualunque sia in apparenza il loro scarse e nel 1984 la denominazione conter- grado di tecnicismo, conclusioni che per- rà anche le Regioni e, conseguentemente, la mettano di ispirare una comune azione modifica in Consiglio dei Comuni e delle europea ad essere orientata costantemente Regioni d'Europa - CCRE. a far trionfare le concezioni federaliste: in I1 fine del CCE era preciso: ottenere una pari tempo non ci si doveva limitare ai federazione degli stati europei basata su un temi politico-istituzionali, ma mirare ad rilancio delle autonomie territoriali, a una costante evoluzione della società cominciare dai Comuni. I1 modus operan- europea. di prevedeva di organizzare una pressione I1 CCRE aveva sempre svolto un "servi- reale, politica, popolare per realizzare la zio europeon per gli Enti associati, cioè Federazione sopranazionale, creare legami informazioni e supporto per meglio uti- diretti fra le diverse comunità locali dei lizzare i fondi finanziari e tutte le oppor- Paesi democratici d'Europa, per formare tunità offerte dalla Comunità europea, una "società european tale da deterniinare basti pensare che per merito del CCRE l'esigenza sempre piìi viva di istituzioni fu utilizzato dai Comuni e dagli altri Enti sopranazionali. locali il Fondo sociale, che in un primo I1 CCRE fu dunque sin daila fondazione tempo era utilizzato solo a beneficio un'associazione politica, autonoma dai degli imprenditori economici e delle governi e dai partiti nazionali, ma anche comuiiità di lavoratori. Ma il CCRE non un'organizzazione sociale e culturale, voleva e non doveva trasformarsi in una impegnata a definire e sperimentare le "agenzia commerciale" al servizio degli forme più avanzate di partecipazione Enti associati e i suoi meriti insostituibili democratica dei cittadini, di politica erano soprattutto - oltre che nell'impe- ambientale e di pianificazione del terriro- gno politico - nella progettazione di ini- rio, di politica finanziaria ed economica ziative e di istituti, comunitari o meno, a delle autonomie. favore dei Soci (basti pensare al suggeri-

44 Vademecum europa Breve storia del CCRE e il parlamento europeo: "un po' di storia in comune..." mento del Fondo regionale della Comu- rato nel corso degli anni esercitando pres- nità). sioni per i suoi poteri e la sua democratiz- Nell'ottobre 1953, i primi Stati generali zazione, sostenendone il suo potenzia- del CCE, che videro tra i vari relatori uno mento e la sua elezione a suffragio univer- dei leaders dei federalisti proudhoniani sale e respingendo quindi, la proposta di Alexandre Marc e Paul Henri Spaak, Pompidou di creare una Confederazione sono stati importanti per il lancio della (e non una Federazione) europea, lascian- "Carta europea delle libertà locali" docu- do intatte le sovranità nazionali. mento senza precedenti e che prevedeva Elezioni europee sono state chieste fin dal un accordo tra Poteri locali e regionali "al 1954; la Costituente europea richiesta nel- di sopra delle frontieren. La Carta non l'Appello di Esslingen del 1955; l'inseri- ebbe gestazione brevissima: alla Comrnis- mento di elezioni europee a suffragio uni- sione incaricata della redazione partecipa- versale e diretto è stato ottenuto nei Trat- rono amministratori locali europei di tati di Roma anche per suggerimento di grande esperienza dall'italiano Alessan- dirigenti del CCE ai negoziatori dei Trat- dro Schiavi, al giurista spagnolo in esilio a tati di Roma. Ronia Josè Semprun y Gurrea ed i giuristi Parallelamente, prendeva corpo il disegno Costantino Mortati e Giambattista Rizzo. di un'Europa delle regioni: le Regioni Assoluta novità fu la richiesta di "mezzi "formeranno la scala intermedia tra lo stabili affinché ogni cittadino prenda parte Stato centrale e le comunità locali e dun- attiva alla vita locale". (Per ulteriori que saranno ancora prossime ai cittadinin. approfondimenti vedi "Carta europea Infatti, nel 1972, agli Stati Generali di delle libertà localin a pag. 54 e l'intervento Nizza si evidenziò la battaglia per la di Gianfranco Martini "Un significativo democratizzazione del Parlamento euro- anniversarion a pag. 56, ndr) peo e la sua elezione a suffragio universale Tra gli obiettivi sostenuti nel corso di que- e diretto e simultaneamente una politica sti anni è stata la creazione di un "fronte regionale autenticamente sopranazionale. democratico europeon, ovvero di un fron- La pressione fiale culminerà nel 1975, te popolare europeo, mosso da una "forza con gli Stati generali di Vienna che deter- coordinata" di tutte le organizzazioni mineranno le iniziative del Presidente europeiste e federaliste. francese Giscard d'Estaing e del Cancellie- Già dal giugno 1963 i1 Parlamento euro- re tedesco Helmut Schmidt. peo e la Commissione di Bruxelles aveva- Le co~~clusionidi Nizza sono state il tram- no avviato un costruttivo dialogo con il polino di lancio per i successivi Stati gene- CCE, che si farà via via sempre piìi fitto. rali di Vienna del 1975 che daranno la Al riguardo, si vuole ricordare il Memo- "spallara fialen, decisiva per le elezioni randum del CCE sulla politica regionale europee del 1979 e per un mandato costi- nel MEC presentato nel gennaio 1965 alla tuente. Commissione esecutiva della CEE . A Vienna ci furono importanti interven- Ma soprattutto è nell'ambito della batta- ti: quello di Ortoli, Presidente della Com- glia di riconoscimento istituzionale del missione di Bruxelles, accompagnato dai Parlainento europeo che il CCRE ha ope- due ex Presidenti dell'esecutivo Hallstein settembre 2004 45 CCRE e Rey, quello del Commissario Spinelli e smo consultivo delle collettività locali e l'intervento del Presidente del Parlamento regionali", autonomo, nell'ambito della europeo, Spinale, il quale, ricordando Comunità europea, ma anche su temi anche lui essere sindaco, sottolineò "l'im- quali modello di sviluppo della società portanza che l'autonomia dei comuni, la europea nel quadro del processo di unifi- personalità delle Regioni, l'integrazione cazione federale. Fu così che venne affron- democratica dell'Europa, non sono pro- tato il problema di una "Carta europea del blemi distinti, ma si presentano come CCE sui problemi ambientai" con l'ela- aspetti complementari che debbono per- borazione di un progetto di "Carta per la mettere l'avanzata di una società europea salvaguardia dell'ambiente naturale e basata sulla partecipazione dei cittadini a umano", progetto severo e d'avanguardia tutti i livelli". che avrebbe sollevato discussioni, riserve e Spinelli sottolineò che l'Europa deve perplessità. affrontare una crisi economica assai grave Gli attacchi alla carenza politico-istituzio- e deve superarla non già ricostruendo il naie della Comunità e il tentativo dei vecchio modello di sviluppo, ma dandose- governi di svalutare la Commissione ese- ne uno in cui la crescita sia al servizio del- cutiva, sono anch'essi punti chiavi del l'uomo, non viceversa; "l'Europa deve cammino dell'Associazione. L'intervento riacquistare una sua personalità e deve di Chaban Delmas - Primo Ministro ed al assumere responsabilità crescenti nello contempo Sindaco di Bordeaux nonché sviluppo del Terzo Mondo, ma non può vicepresidente della sezione francese di venire a capo di queste "sfide" con una quel CCE di cui è uno dei fondatori - debole Comunità minata dalle gelosie dei evoca l'esigenza di una politica comune in Governi nazionalin; e allora "perché aspet- tutti i rapporti extraeuropei e l'approfon- tare a potenziare un Parlamento europeo, dimento dell'integrazione economico- eletto a suffragio universale dinnanzi al monetaria e sociale interna. Egli ha spo- quale sia responsabile un autentico Gover- sato la causa delle Regioni europee, ma ha no europeo?". praticamente ammonito - con una ventina E' noto altresì che Altiero Spinelli, dive- d'anni d'anticipo - a non cadere nella trap- nuto parlamentare europeo e presentatore pola di un micronazionalismo regionale, del progetto costituzioriale approvato dal inoltre sui problemi ambientali ha invita- Parlamento, nel febbraio 1984, riconosce- to gli amniinistratori a non essere inerti va i meriti del CCE, i1 quale fece da batti- di fronte a una "urbanistica selvaggian. strada. I1 Progetto Spinelli fu appoggiato Con gli Stati generali a Losanna, nel giu- dagli Stati generali di Torino del CCE - gno 1977, viene ribadita la vocazione fede- aprile 1984 - e fatto proprio da Mitterand. rale del CCE, il fermo appoggio alle ele- divenuto Presidente della Repubblica zioni europee, l'esigenza di persuadere i francese, in un indimenticabile discorso a partiti politici a raggrupparsi secondo Strasburgo nel maggio dello stesso anno. obiettivi trasnazionali. Si continua ad accrescere, nel frattempo, Vengono proposte, nei riguardi delle ele- l'impegno del CCE per l'Europa delle zioni europee e dell'evoluzione democra- Regioni, insistendo a chiedere "un organi- tica di tutto il processo di integrazione

46 Vademecurn europa Breve storia del CCRE e il parlamento europeo: "un po' di storio in comune..." europea, quattro attività: presentazione di sumo di armi, che sono acquistate da stati una piattaforma comune da parte delle ricciu e poveri, grandi e piccoli; d'altra sezioni nazionali del CCE, al fine di parte pochi paesi industrializzati del pia- esporre le ragioni del loro attivo impegno neta (nord) si allontanano per ricchezza per queste elezioni; organizzazione di sempre più da una maggioranza di Paesi ampi dibattiti tra eletti locali e regionali poveri (sud) - e non si possono sottacere i sui punti qualificanti della costruzione "consumi" degli Stati industrializzati del- europea; mobilitazione delle città già lega- l'est europeo - : dietro il feticcio della te dai gemellaggi; creazione, nei Nove sovranità si nascondono privilegi, colonia- Paesi della Comunità, di centri di diffusio- lismo, razzismo. Quindi, il problema ne e di informazione europea. "hale" riguarda i compiti e struttiira delle Prima delle elezioni europee il CCE dette Nazioni Unite: frattanto la costruzione un contributo rilevante lanciando 1'Ap- del primo nucleo federale europeo deve pello di Parigi, dell'ottobre 1977 ed invi- tener presente il "quadro mondiale" in cui tando a dibatterlo in seno ai Consigli deve crescere (e la federazione europea, comunali, regionali e degli enti intermedi. non un coacervo intergovernativo, non ha L'Appello sottolineava le interdipendenze alternative razionali). ambientali, quelle ecoiiomiche e sociali e La preparazione del CCE alle prime ele- politiche che legano i Paesi della Comuni- zioni europee fu incessante e impegnata: ti . I1 CCE si impegnò a chiarire sempre nel 1979 si svolsero due Convegni, a meglio queste interdipendenze, con con- Genova e a Roma. I1 primo su "Le Regio- vegni e documenti nell'arco del biennio ni e l'allargamento della Comuniti euro- 1977-1979. pea a Grecia, Portogallo e Spagna", con Rilievo particolare ebbe nel settembre l'intervento del cornrnissario della Comu- 1978 il Convegno "Comuni e cittadini di nità europea Antonio Giolitti intitolato: fronte alle elezioni europeen svoltosi a "Per lo sviluppo equilibrato e program- Magonza al quale parteciparono il Presi- mato della Comunità". Intervenne anche dente del Bundestag, Carstens, il Ministro "il pioniere del Federalisino - UEF -" federale degli Interni Bann e il Presidente Altiero Spinelli, ormai deputato europeo - del Parlamento europeo Colombo, e che ancora di secondo grado - su "Conseguen- culminò con la relazione - svolta dal ze e implicazioni istituzionali dell'allarga- Segretario generale della sezione italiana, mento della Comunitàn. 11 secondo conve- Umberto Serafini - "Gli europei adulti". gno, a Roma, su "Le Regioni per la nuova La relazione fornì elementi essenziali alla Europa. Dalle Regioni periferiche deli'Eu- presa di posizione politica, strategica e ropa l'impulso per un equilibrato proces- durissimo fu l'attacco del relatore ail'eu- so di sviluppon. Nella dichiarazione finale, rocentrismo: sottolineò l'esigenza di un la Segretaria generale aggiunta europea. "modello globale" per la produzione mon- Elisabeth Gateau, criticò la debolezza diale e per una costruzione seria della della politica regionale comunitaria met- pace; la parcellizzazione del mondo in 150 tendo sotto accusa il non coordinamento Stati "sovrani" incrementa - accusò il rela- dei fondi finanziari della Comunità, in tore - una folle produzione e un folle con- particolare il FEOGA.

settembre 2004 47 CCRE

Nel 1979, gli Stati generali dell'Aja trac- assai generico del Consiglio d'Europa) ciarono il programma del CCE per la sono stati sempre critici sulla incapacità nuova èra di una Comunità dotata di un costruttiva dei governi nazionali, mentre Parlamento eletto a suffragio universale e hanno condotto un'azione costante di diretto ed il programma che lo stesso CCE appoggio e di suggerimenti al Parlamento avrebbe condotto negli anni successivi. europeo eletto per la prima volta diretta- Anzitutto esigere che sia realizzato tutto mente dalle popolazioni europee. quello che i Trattati di Roma implicano All'indomani delle elezioni europee del ed al contempo mobilitare rnetodicamen- 1979, il CCE ne criticò subito i temi: te tutti gli elementi della società europea, sovente troppo presenti quelli nazionali - per porre le basi di un passaggio non reto- per cui in alcuni Paesi potevano sembrare rico dall7Europa intergovernativa all'Eu- un semplice tentativo di conferma o di ropa dei popoli - che i Poteri locah e le rivincita su precedenti elezioni interne -, Regioni rappresentano democraticamente. ma complessivamente vedeva con favore Le prime elezioni europee si svolsero dal 7 come il nuovo Parlamento stava articolan- ai 10 giugno 1979. La Sezione tedesca del dosi, e pertanto guardava con fiducia alla CCE rivolse un pressante appello agli formazione di un Intergruppo per i pro- eletti tedeschi: il CCE aveva chiesto ele- blemi locali e regionali. zioni europee a partire dal 1954 e ora , malgrado i progressi compiuti, pesanti Nell'ottobre 1980 il CCE lancia l'allarme problemi si presentavano agli europei, per la crescita del razzismo in Europa, problemi che non potevano essere risolti stigmatizza i governi nazionali che tengo- soltanto con uno sforzo a livello naziona- no ferme le insufficienti risorse finanziarie le, ma solo insieme; in particolare, la crea- della Comunità, incoraggia il Parlamento zione di posti di lavoro, difesa militare, europeo ad intraprendere i lavori per un garanzia del rifornimento energetico, progetto di Costituzione politica europea. lotta contro l'inflazione, difesa dell'am- Nel 1981 a Madrid , gli Stati generali si biente. L'Appello chiedeva l'impegno per svolgono sotto l'impatto di un aweni- una Costituzione europea, in vista di una mento storico: il 9 luglio precedente il reale Unione politica, con una moneta e Parlamento europeo ha approvato a larga leggi fiscali comuni che fossero in grado di maggioranza la proposta del cosiddetto fare una politica economica europea. L'ap- Club del Coccodrillo, cioè dei Parlamen- pello chiedeva subito l'elaborazione di tari che, su incitamento del collega Altie- una legge elettorale per le elezioni al Par- ro Spinelli e dopo una riunione nel risto- lamento europeo, comune a tutti i nove rante di Strasburgo - che ha dato il nome Stati membri. al gruppo - si sono impegnati a far lavora- Il CCE , tramite i suoi organi statutari, i re subito il Parlamento europeo in senso suoi molteplici convegni, le sue commis- costituente. sioni di lavoro, i suoi rappresentanti impe- Appoggiano la linea politica di Spinelli, gnati nel Comitato consultivo delle istitu- Brandt, Tindemans, Vicentini, Pisoni e la zioni locali e regionali della Comunità ( e Presidente del Parlamento europeo, Simo- nella stessa CPLRE, malgrado il quadro ne Veil, mette ai voti la richiesta,appog-

48 Vademecum europa Breve storia del CCRE e il parlamento europeo: "un po' di storia in comune..." giara da 160 firme di creare una Commis- cui si sottolinea l'entusiasmo con cui Spa- sione ad hoc incaricata di "fare delle pro- gna e altri Paesi meridionali sono entrati poste suilo stato e sull'evoluzione della nella Comunità, ma non per adeguarsi alle Comunitàn. In altri termini il Parlamento sue regole, anche se superate, quanto per europeo ha inteso fissare, autonomamente partecipare a una evoluzione comunitaria dai governi e dalle diplomazie nazionali, i radicale; inoltre, accanto ai problemi tempi e i modi per il rilancio dell'unione interni dell'assetto comunitario, bisogna europea. avere ben altra sensibilità per la "fame nel I1 CCE va a questi Stati generali convinto mondo", e - egli afferma mostrando acuta che i governi nazionali hanno largamente preveggenza - guardare più attentamente dimostrato la loro incapacità di costruire a una politica "europea mediterranea, a l'unione economica e politica dell'Europa, una maggiore apertura verso i Paesi del- e quindi i Poteri locali e regionali ripon- l'Est europeo e ad un approccio assai più gono la loro fiducia nel Parlamento euro- impegnato verso l'America latina e il peo e nella sua iniziativa costituente, lavo- mondo arabo. rando frattanto alla base della società Il Segretario generale delle sezione tedesca europea, anche con l'iutenzione di favori- approvando la relazione di Piombino, re la formazione operativa di un "fronte chiede che si insista altresì per una Carta democratico europeon. europea dei diritti fondamentali. A Madrid, la relazione politica del Sinda- Tra il 1981 ed i1 1984 si attua, quindi, una co di Genova, Giancarlo Piombino, "Il collaborazione molto stretta fra il Parla- Parlarilento europeo, poteri e risorse mento europeo, che dal 9 luglio 1981 comunitarien partendo dal 9 luglio e aveva intrapreso il cammino verso la pre- dando il pieno appoggio del CCE, simul- sentazione di un "Progetto di Trattato che taneaniente critica l'inadeguata presenza istituisce l'Unione european (il cosiddetto della Comunità in una Europa in via di Progetto Spinelli) e il CCE. trasformazione produttiva (nuova indu- I1 14 febbraio 1984 - proprio alla vigilia stria e terziario) e l'assoluta carenza della degli Stati generali di Torino - viene politica regionale, col dislivello in crescita approvato a larghissima maggioranza il tra aree ricche e aree povere; i vantaggi Progetto, "una delle più belle vittorie del dell'unione doganale si sono visti ma sono CCE" e frutto di attività incessante e di risultate del tutto inadeguate le "politiche perfetta sintonia con i federalisti del Parla- comuni", come ad esempio quella agrico- mento europeo. I1 testo del Progetto la, le "infrastrutture europeen, le incenti- riportava nel Preambolo: "(le Alte Parti vazioni aiie zone arretrate: in conclusione Contraenti) convinte della necessità di per Piombino il nodo europeo era la permettere la partecipazione degli enti carenza politica e la necessità di avere un locali e regionali aila costruzione europea autentico governo sopranaiionale. secondo forme adeguate...". La seconda relazione politica fu del sinda- L'assise di Torino rappresentò poi in co del comune spagnolo di Vigo, Manuel Aprile l'espressione del primo grande Soto, "L'allargamento della CEE nella appoggio popolare al progetto del Parla- prospettiva dell'Europa meridionalen, in mento europeo. In quanto al passaggio settembre 2004 49 CCRE citilto dal Preambolo esso fu l'inizio di un democratico possono avere una soluzione inserimento stabile, secondo lo Statuto del corretta acuti problemi sociali; del Proget- CCE di Ginevra del 1951, delle autono- to Spinelli andranno appoggiate, senza mie territoriali nei progetti di Costituzio- contorcimenti, le ratifiche nazionali. ne europea. Prevalentemente incentrata sull'adozione Già negli anni Cinquanta la creazione del Progetto di Costituzione istitutiva di della Conferenza dei poteri locali nell'am- una Unione politica ed economica euro- bito del Consiglio d'Europa, dovuta ad pea, che faceva sua, impegnando il CCE a uno dei padri fondatori del CCE Chaban favorire le ratifiche nazionali: anche que- Delmas, e poi ai suggerimenti di due pio- sta era approvata a larghissima maggioran- nieri, Bareth e Serafini, era stata una vitto- za, ma con alcune imprevedibili astensioni ria di principio, ma il Consiglio d'Europa ed una dichiarazione di voto contraria da era lontano dall'idea di una Unione euro- parte de delegati francesi. pea effettiva, politica. Dopo la posizione in favore del progetto Ora, con l'affermazione contenuta nel di Unione del Parlamento europeo, il 24 Preambolo del Progetto Spinelli e valen- maggio 1984 arriva una clamorosa e posi- dosi dell'esperienza del Comitato consul- tiva risposta dell'Europa "intergovernati- rivo dei Poteri locali e regionali, incomin- van: Mitterand, Capo dello Stato francese, cia il percorso che, attraverso successivi pronuncia un meniorabile discorso a Stra- Progetti del Parlamento europeo, arriverà sburgo, rivolgendosi al Parlamento euro- sino al Trattato di Maastricht e al Comi- peo nella sua qualità di presidente di turno tato delle Regioni e delle Collettività loca- del Consiglio europeo e anche come li previsto nel Trattato. "europeo di Francian che si esprimeva con Il CCE, con l'appoggio ai lavori del Parla- quello stesso "impegno personalen con cui mento europeo, aveva continuato senza ha accompagnato ogni tappa della nascita soste il suo lavoro diretto neila società dell'Europan ("j'y adhérais et j'y croyaisn). europea e nell'ambito specifico delle auto- Mitterand biasimò il "giusto ritornon chie- nomie territoriali. sto dalla Thatcher, mettendo solo par- Gli Stati generali di Torino dell'aprile ticolari "atti di solidarietàn; elogiò la 1984, si svolgono con la relazione base Corte di giustizia comunitaria "dove si "L'Europa che noi vogliamo: le ragioni edifica un ordine giuridico europeon; irri- politiche, economiche e sociali e di sicu- se a una Comunià che "vorrebben proce- rezza che spingono le comunità locali e dere "secondo le regole della Dieta di quel- regionali a chiedere l'adozione di una l'antico regno di Polonia, di cui ogni Costituzione istitutiva dell'unione econo- niembro poteva bloccare le decisionin, mica e politica european . anche se ciò risultava inevitabile senza L'Europa ormai deve agire come un Sog- regole sopranazionali comuni (e frattanto getto politico unitario in un mondo in occorreva rendere la sua autorità alla cerca del futuro; solo un'economia di scala Commissione di Bruxelles); occorreva - sopranazionale può reggere nel confronto aggiunse Mitterand - chiamare costante- con molte nuove realtà mondiali emer- mente in causa il Parlamento europeo elet- genti; solo a livello sopranazionale e to direttamente (si era alla vigilia di nuove

50 Vademecum europa Breve storia del CCRE e il parlamento europeo: "un po' di storia in comune..." elezioni europee). Un'Europa a geometria no diversi suoi colleghi, non era vero che variabile? No, rispondeva Mitterand, ma il popolo europeo non era pronto, perché un'Europa che ~rocedaarditamente verso sembravano viceversa non essere pronti i l'Unione politica fra "coloro che vorran- governi (e quindi invocare la non prep.ara- no" ("ceux d'entre nous qui le voudront). zione dei cittadini era un vero e proprio Lo scopo è l'Europa integrata nella politi- alibi). ca, non delia semplice cooperazione poli- I1 Vertice varò "a maggioranzan (come tica. I1 Parlamento europeo aveva propo- prevedeva art. 236 del Trattato CEE) la sto un progetto di Trattato istituivo del- Conferenza istituzionale rimandata a l'Unione europea; ebbene la Francia è dis- Dublino ponibile, concluse Mitterand :"esprimen- Approvato dalla Conferenza intergover- domi in suo nome la dichiaro pronta ad nativa (Ministri degli Esteri) il 16-17 esaminare e a difendere il progetto del Par- dicembre il cosiddetto Atto Unico, molti lamento europeon. militanti del CCRE, in sintonia coi fede- Poco dopo, a fine giugno, si svolse il Ver- ralisti più duri e coerenti, dissero che tice europeo di Fontainbleau, che decise la dopo tante attese, era nato i1 "topolino di creazione del Comitato ad hoc Dooge Lussemburgo". Per usare la stessa espres- composto dai rappresentanti personali dei sione che Spinelli, presidente della com- Capi di Stato e di Governo incaricato di missione istituzionale al Parlamento euro- affrontare le quenioni istituzionali dell'in- peo, invia in un messaggio (perché grave- tegrazione comunitaria. I1 CCE esercitò mente ammalato), agli Stati generali del subito una pressione precisa sul Comitato. 1986" «...I governi stanno ora pensando I1 CCRE lanciò un "Appello per l'Unione solo alla ratifica del cosiddetto "Atto european, rivolto alle grandi Città e alle Unicon, il topolino nato dalla montagna Regioni europee. L'Appello ebbe grande della Conferenza intergovernativa di Lus- successo e notevole significato: successo, semburgo... La situazione della Comunità perché non solo e non tanto attraverso gli intanto si aggrava... In queste circostanze, Enti firmatari coinvolse più di 120 milio- nella commissione affari istituzionali del ni di cittadini, ma perché le Amministra- Parlamento europeo stiamo battendoci zioni coinvolte avevano rilevante impor- per impostare la battaglia per il mandato tanza culturale, economica e politica; costituente da riconoscere al Parlamento significato, proprio perché la mancata europeo che sarà eletto nel giugno 1989, firma o il rifiuto di qualche Ainnkistra- unica via per uscire dalla crisi della Comu- zione indicava il non automatismo dell'o- nità ...A voi, come a tutti i federalisti di perazione, che sollevava talune evidenti Eitrop:~, spetta il compito non solo di riserve politiche. ammonire sui pericoli cui i nostri popoli L'Appello suscitò una indubbia impressio- vanno incontro e sul significato democra- ne sul Vertice europeo di Milano (38-29 tico della Costituente europea, ma anche giugno 1985) con cui si concluse il seme- il compito di vegliare da vicino sui depu- stre di presidenza italiana della Comunità: tati europei, spronandoli se esitano, il presidente del Consiglio Europeo rilevò approvandoli se agiscono bene, critican- che, contrariamente a quel che aifermava- doli se agiscono male. Sono certo che settembre 2004 5 1 CCRE

saprete rispondere a questa sfida, poiché temi che interessavano, in pari tempo, le avete dimostrato di esserne capaci durante autonomie territoriali e la società europea tutta l'azione che ha portato il Parlamen- nel suo insieme: problemi dell'inquina- to europeo ad approvare il progetto del 14 mento marino; industria automobilistica; febbraio 1981... » E in punto di morte Spi- città di fronte aila droga; società pluri-etni- nelli concludeva : «Siate tenaci!,,. ca e pluriculturale in Europa; programmi L'Atto Unico di Lussemburgo viene dife- integrati mediterranei; enti intermedi so in sede intergovernativa, mentre il Par- nella Comunità; sulle Regioni, l'Unione lamento europeo, dopo molte esitazioni e europea e le nuove tecnologie; reinseri- spinto dal suo Intergnippo federalista, mento sociale dei nomadi; problema dei riprende la linea del Progetto costituzio- trasponi aerei nelle regioni, ed altri anco- nale Spinelli e il 17 giugno 1987 approva il ra. rapporto del belga Herman, il quale chie- Il CCRE ha dimostrato, e tuttora dimo- de che al Parlamento Europeo sia affidato stra, la sua sensibilità e la sua anticipazio- il mandato, riprendendo il Progetto Spi- ne in tutti gli eventi europei, e non ci stan- nelli, di redigere un nuovo Progetto Costi- cheremo di ricordare ancora una volta tuzionale di unione politica europea. che, fin dal 1956 si additò prima di qual- In seno al CCRE pochi credono cieca- siasi accenno in merito di governi nazio- mente all'attuazione delle riforme stnittu- nali o di movimenti europeisti, l'esigenza rali promesse dall'Atto Unico, ma "riten- di una Ostpolitik europea, gono di dover essere possibilisti e di impe- Seppur sommariamente, si è visto come gli gnarsi per l'attivazione effettiva di queste Stati generali, iniziativa storica del CCRE, riforme e della reale costruzione di quel abbiano rappresentato e rappresentino tut- mercato unico, che pure era dagli inizi lo tora, tappe essenziali del suo cammino. E scopo del Trattato della CEE; altri vice- non si può dimenticare che i medesimi versa giudicano utopico sperare in radicali hanno avuto e hanno una forte incidenza riforme strutturali, se non c'è la volontà di sul mondo esterno, soprattutto quel realizzare l'Unione politica. Questi ultimi mondo che gestisce la "grande politica". si battono per la parola d'ordine "si al 1989 (elezioni europee con la richiesta del Breve cronologia dal 1985 ad oggi mandato costituente), no al 1992 (esclusi- Tra gli Stati generali di Lisbona del 1990 va realizzazione del mercato unico, secon- in cui si ribadisce la richiesta della costi- do il progetto intergovernativo)". tuente europea e gli Stati generali di Stra- Concludendo, la storia del lavoro del sburgo del 1993, si e avuto il Trattato di CCRE in questo mezzo secolo di vita è Maastricht con il quale si è confermata la complessa e difficile da riassumere in validità del principio di sussidiarietà e l'i- poche pagine senza far torto a persone che stituzione del Comitato delle Regioni vi hanno lavorato tutta una vita con prese (vedi p. 65, n.d.r.). di posizione sui temi europei più scortan- Tuttavia, malgrado le due vittorie, anche ti del momento e sull'azione politica e CUI- se non prive di critiche, per l'affermazio- turale da intraprendere. ne del principio e la creazione dell'organi- I1 CCRE, ha svolto una attività sii tutti i srno (e non istituzione) europeo, gli Stati

52 Vademecum europa Breve storia del CCRE e il parlamento europeo: "un po' di storia in comune..." generali di Strasburgo sono stati fonda- minuti a braccion richiamando la sua vec- mentali per l'orientamento del CCRE nei chia amicizia per Henry Frenay, leader riguardi del Trattato di Maastricht e della del federalismo europeo durante la Resi- sua revisione. I1 Manifesto "L'Europa che stenza francese. vogliamon è stato il frutto di un lavoro di Altra tappa importante sono gli Stati élite di amministratori locali e regionali a generali di Oulu (Finlandia) del 2000. prescindere dalla frontiere nazionali. Nel Nel documento finale si ribadisce ancora Manifesto si lamenta la "mancanza di la possibilità di un quadro costituzionale Europa" e la "vocazione federalen dell'im- europeo, l'introduzione delle riforme pegno del CCRE. Vi si dichiara che la politiche , tra cui il voto a maggioranza e costruzione europea non può più conti- forti collegamenti con il Parlamento euro- nuare a limitarsi alla semplice "coopera- peo ed il Comitato delle Regioni oltre zione intergovernativa" e che il mercato all'attenzione posta al movimento politi- unico "non basta per creare l'Europa dei co dei gemellaggi e delle ambasciate locali cittadinin. Si insiste sul principio di sussi- della pace. diarietà ma si riconosce, per la realti di un Si auspicano progressi istituzionali per diritto europeo l'esigenza di una "Costitu- assicurare maggiore efficienza, trasparenza zione dell'unione european. Si richiede la e comprensione del processo decisionale rapida messa in opera delia Carta sociale in Europa; il rafforzamento della struttura europea e di un sistema monetario stabile, istituzionale, garantendo il successo del- attraverso la moneta unica. Inoltre, in l'ampliamento; la riaffermazione dei vista deli'appuntamento del 1996 per la Comuni quali chiave del modello demo- revisione del Trattato, si richiede un Par- cratico europeo. lamento che eserciti poteri costituenti ...." È inoltre da menzionare il memorabile Tratto cia "Breve storia del Consiglio dei l'intervento di Mitterand, il quale "messo Comrrni e delle Regioni d'Europa nel qua- in disparte, ostentatamente, i foglietti pre- dro di due secoli di lottafedw~lista",a crrra parati dalla burocrazia per un saluto di dell'rrficio stampa dellAlCCRE, Salemi prammatica, ha parlato per cinquanta Pro.Edit., Rorna 1995, pp. 203.

settembre 2004 CCRE

La Carta europea delle libertà locali

Approvata durante i I Stati Generali del Consiglio dei Comuni d'Europa, Versailles 16-18 ottobre 1953

I - Preambolo né collettivamente imposizioni dall'al- Le comunità locali d'Europa, unite al to. disopra delle frontiere nel Consiglio 2) L'applicazione della legge deve esse- dei Comuni d'Europa, fermamente re tale che il diritto della comunità decise a creare nell'interesse dei loro inferiore sia salvo nei confronti delle cittadini unYEuropalibera e pacifica, comunità superiori ed il diritto del cit- hanno nuovamente stabilito e fissato tadino nei confronti della comunità, come segue i diritti che, santificati da 3) Le comunità devono essere consape- un'esperienza millenaria quale uno dei voli di costituire il fondamento dello fondamenti della libertà umana, sono Stato. Esse devono sviluppare una ora minacciati e spesso soppressi. azione amministrativa e creare i mezzi I1 Consiglio dei Comuni d'Europa stabili perché ogni cittadino, cosciente difenderà questi diritti e si affiancherà di essere membro della comunità e ad ogni comunità locale in lotta per vincolato alla collaborazione per il essi, con la forza di tutte le sue comu- sano sviluppo della comunità stessa, nità. prenda parte attiva alla vita locale.

I1 - Premesse generali 111- Definizione 1) L'autonomia delle comunità può delle libertà comunitarie esistere soltanto se nel popolo vive un 1) Le libertà delle comunità territoria- tenace desiderio di autogoverno locale. li devono essere garantite dalla Costi- Essa può svilupparsi solo quando non tuzione con possibilità di ricorso, in predomina il principio autoritario e se caso di violazione da parte dei poteri tanto i cittadini quanto le comunità centrali, ad organi giurisdizionali indi- sono pronti ad assumere la responsabi- pendenti. lità di subordinarsi alla legge, ma sono 2) I progetti di legge organici degli Enti decisi a non accettare personalmente locali devono, salvo il caso di urgenza

54 Vademecum europa La Carta europea deilelibertà locali dichiarato dal Parlamento, essere sot- quadro delle disposizioni legislative toposti al parere di una rappresentanza statali se necessarie, spettano alle delle Comunità interessate. Comunità stesse. 3) Tutti i compiti di carattere locale 6) Gli amministratori locali sono sono attribuiti alle Comunità. Esse, responsabili del buon assolvin~ento nei limiti della legislazione statale, sta- delie loro funzioni davanti alla Comu- biliscono le norme per l'adempimento nità. Ad ogni membro della Comunità è dei compiti predetti, nonché quelle concesso di promuovere le azioni per delegate dallo Stato necessarie ad adat- far valere le responsabilità dei medesimi. tare l'esecuzione delle leggi generali 7) Il controllo amministrativo si limita alle particolarità locali. al giudizio di legittimità ed è esercitato 4) Per l'assolvimento dei loro compiti da organi indipendenti. In casi deter- debbono essere riservate alle Comuni- minati dalla legge, può essere ammesso tà proprie fonti di imposizioni. Se non un controllo di merito soltanto al fine fossero sufficienti, i mezzi finanziari di invitare le Comunitrì locali a riesa- saranno completati mediante un siste- minare le loro deliberazioni. ma di compensazione senza che ne 8) Le modificazioni territoriali delle possano derivare limiti all'autonomia Comunità devono effettuarsi secondo delle Comunità. un procedimento legale che contempli 5) I1 potere di decisione negli affari la consultazione delle popolazioni comunitari e l'utilizzazione dei mezzi interessate. finanziari spettano ai cittadini o ai rap- 9) Le Comunità e le loro Associazioni presentanti da essi eletti. L'assunzione, hanno il diritto di aderire ad organiz- il trattamento economico, le promo- zazioni comunitarie internazionali, zioni ed i prowedimenti disciplinari che riconoscano formalmente i princi- degli impiegati delle Comunità, nel pi fondamentali di questa Carta.

settembre 2004 CCRE

Un significativo anniversario: io c'ero ...

di Gianfranco Martini Responsabile politico per i gemellaggi del1'A iccre

Mezzo secolo è trascorso da quando te nel contesto del processo di unifica- nell'ottobre del 1953 circa mille sinda- zione, allora appena avviato con la ci ed amministratori locali appartenen- prima Comunità europea, la CECA ti a 16 paesi europei si riunirono nellY- (Comunità del carbone e dell'acciaio), Hotel de Ville di Versailles su iniziati- lanciata solo un anno prima della fon- va del Consiglio dei Comuni d'Europa dazione del CCE da Robert Schuman - CCE (questa era infatti allora la deno- col famoso suo discorso, detto dellyO- minazione della nostra Associazione, rologio, del 9 maggio 1950. prima che vi aderissero le Regioni e a I primi Stati generali si caratterizzaro- soli due anni dalla sua formale costitu- no non solo per una esplicita e chiara zione a Ginevra). scelta federalista per l'unificazione Si trattava dei primi Stati generali del europea, ma anche perché in quell'oc- CCE, inizio di una lunga e ininterrot- casione fu adottata la "Carta europea ta serie giunta alla XXIT edizione mol- delle libertà locali", un documento tasi a Poznan nel maggio 2003, caratte- che, già cinquant'anni fa e quindi in rizzati dalla partecipazione di persona- epoca non sospetta, tracciò le linee di lità europee prestigiose, tra le quali azione che successivamente la nostra vanno ricordati il ministro degli esteri Associazione avrebbe sempre coeren- belga Paul Henry Spaak e il sindaco di temente seguito e ulteriormente svi- Bordeaux e poi Presidente dell'Assem- luppato, in varie sedi istituzionali e nei blea nazionale francese Chaban Del- dibattiti molti nell'ambito deile socie- mas. Presenze che già agli albori della tà dei vari paesi europei. I1 testo della vita del CCE testimoniarono l'atten- Carta è annesso al presente articolo e si zione e l'impegno che gli ambienti commenta da sé. politici, amministrativi e de1l"'intelli- Bene ha fatto quindi il CCRE a ricor- ghenzia" europea dimostrarono per i dare solennemente, il 16 gennaio 2004 problemi delle autonomie locali inseri- scorso nello stesso Hotel de Ville di

56 Vademecum europa Un significativo awersario

Versailles, quel lontano evento, non naturalmente. Quest'ultimo, cioè con una retorica commemorazione, ancora io, assieme ai francesi Lucien ma con una attualizzazione degli impe- Sergent e Lucien Martin (tuttora attivi gni politici assunti cinquant'anni nel CCRE), "superstite" della delega- prima e con una meritata rievocazione zione italiana presente nel 1953, assie- di alcuni principi contenuti nella me a Umberto Serafini, purtroppo ora Carta europea delle libertà locali, ed assente per ragioni di salute. Serafini anche degli sviluppi di questi principi aveva svolto, tra i primi Stati generali nella Carta europea dell'autonomia di Versailles ed i successivi di Venezia, locale del Consiglio d'Europa del 1985 ad una riunione dellYAssemblea del (firmata da 41 Stati di cui 38 l'hanno CCE a Palermo, una relazione sul già ratificata) e successivamente, nel tema "Costituzione europea e libertà Trattato di Maastricht, con la creazio- locali", evidente testimonianza di un ne, nell'ambito dellYUnioneeuropea, disegno politico di grandi prospettive, del Comitato delle Regioni (e degli fin d'allora ben presente alla nostra Enti locali). Associazione e solo recentemente Alla Conferenza rievocativa del gen- ripreso con la Convenzione; il proget- naio 2004 a Versailles erano presenti, to di Trattato costituzionale europeo oltre al Sindaco della città, il Presiden- da quest'ultima predisposto si è urtato te e il 1" Vicepresidente del CCRE, con le difficoltà del voto unanime pre- Valery Giscard dYEstainge Heinrich visto, con incredibile insensibilità e Hoffschulte, il Segretario generale irrazionalità politica, dall'attuale nor- della nostra Associazione europea, mativa che disciplina ancora i lavori Jeremy Smith, Sindaci e Presidenti di della Conferenza intergovernativa Regioni provenienti da vari paesi euro- (CIG) e non è stato adottato. pei, rappresentanti del Comitato delle Una citazione particolare merita l'in- Regioni e del Congresso dei Poteri tervento a Versailles del Presidente del locali e regionali del Consiglio dyEuro- CCRE Giscard dYEstaingche, anche pa, esponenti politici di Sezioni nazio- nella sua qualità di Presidente delia nali del CCRE: in totale circa 150 per- Convenzione preparatoria del proget- sone, tutte investite di rilevanti to di Trattato costituzionale, ha con responsabilità politiche e amministra- vigore sintetizzato e commentato i tive, provenienti anche dallYEuropa lavori della CIG e ha delineato con centrale e orientale. Per lYAiccre,oltre cauto ottimismo le prospettive che ora ad altri rappresentanti locali e regiona- si aprono allYUnioneeuropea per giun- li italiani, il Segretario generale Pelle- gere finalmente ad un primo risultato grini, il Segretario generale aggiunto di questo faticoso iter costituzionale. Di Giovan Paolo, ed il sottoscritto, È opportuno e doveroso fare qualche

settembre 2004 57 CCRE considerazione scheinatica di com- dei rappresentanti locali italiani; mento politico a quanto sopra descrit- una forte rivendicazione dell'autono- to e sottolineare: mia finanziaria degli enti territoriali, la lungimiranza della nostra Associa- garanzia della loro autonomia politi- zione, che già nel 1953, con la Carta ca, e integrata in un efficiente sistema delle libertà locali e con la citata rela- di perequazione; zione di Serafini, aveva precorso gli la stretta collaborazione tra il CCRE eventi, mettendo a fuoco due degli (e in particolare la sua Sezione italia- obiettivi permanenti e cruciali per il na) e i Movimenti federalisti, chiave processo di unificazione europea: la di volta di una coerente visione poli- necessità di una Costituzione demo- tica volta alla costruzione di un'Eu- cratica europea e il riconoscimento ropa unita in forma federale. Quante del ruolo insostituibile degli enti ter- Sezioni nazionali del CCRE si carat- ritoriali nella costruzione dellYEuro- terizzano oggi per una analoga deter- pa unita, per il legame indissolubile minazione di intenti e per un chiaro esistente tra libertà locali e libertà dei progetto politico in tal senso? cittadini. Vanno richiamati in propo- *il parallelismo costante tra azione per sito due articoli del progetto di l'Europa federale e valorizzazione Costituziorie europea, l'art. 5.1 delle autonomie territoriali, nella (autonomia locale) e l'art. 9 (sussidia- convinzione, tuttora valida, che non rietà); è indifferente per il ruolo riconosciu- il contribiito di pensiero e di azione to ed efficace delle autonomie locali e che personalità investite di forte regionali nel quadro europeo, che autorità politica (ministri, parlarnen- l'unità europea sia costruita seguen- tari, operatori economici, intellema- do criteri intergovernativi o in senso li) diedero fin dall'inizio alla nostra federale. La prima ipotesi si traduce Associazione, tra cui rappresentanti infatti in una netta prevalenza dei di grandi città italiane, da Nord a governi e quindi dei poteri centrali Sud, da Torino a Milano, da Firenze nazionali, mentre una federazione si a Palermo, da Ancona ad Agrigento, distingue per un pluralismo di livelli da Udine a Lucca, da Trieste a Geno- istituzionali, autonomi e interdipen- va, a Venezia, a Imperia, per citarne denti: un'unione nella diversità. Lo solo alcuni, tutti determinati a impe- ricordava espressamente anche Luigi gnarsi nella battaglia europea, non- Einaudi nel suo libro "La guerra e ostante i loro gravosi impegni di elet- l'unità european. ti locali, certamente non minori, Attualmente abbiamo l'impressione anche se in parte diversi, da quelli che che il CCRE privilegi nettamente l'im- oggi caratterizzano le responsabilità pegno a difesa del molo delle autono-

5 8 Vademecum europa Un significativo awersario mie rispetto alla battaglia politica fede- cinquant'anni, da quel lontano 1953: ralista europea. Nessuna riserva, anzi sono cambiate le società nazionali, incondizionato appoggio alla prima sono cambiate, sotto alcuni aspetti, la esigenza, necessaria, ma non sufficien- mentalità degli eletti e le attese dei cit- te se al tempo stesso non progredisce tadini, ma riteniamo non fino al punto risolutamente il cammino verso 1'Eu- da far cadere quelle due priorità, nella ropa federale. Si impone quindi iin battaglia europea, sopra richiamate e forte riequilibrio delle due esigenze, al tra loro inscindibilmente connesse. quale anche 1'AICCRE è chiamata a Saprà il CCRE mantenere ferma la dare un decisivo contributo. barra del timone politico in questa Certamente il mondo è cambiato in direzione?

settembre 2004 CCRE

Disegnare I'awenire delI'Europa

Dichiarazioile finale XXII Stati Generali Poznan

La dic/~iarazioneJinale approvata ai XXII ai suoi cittadini, artigiana della pace sulla Stati generali del Consiglio dei Comtrni e scena internazionale, determinata a delle Regioni d'Elrropa, a Poznan in Polo- costruire uno spazio di solidarietà, polo di nia il 14-16 maggio 2003. Gli obiettivi dello stabilità nel mondo. svilrrppo comune. L 'occasione della Costitu- zione europea. La riconciliazione della gran- 1. Un'Europa politicamente forte de Europa. La partecipazione dei cittadini ai 1.1 La Convenzione sull'awenire deli'Eu- processi decisionali. La determinante impor- ropa ~resenteràprossimamente il proget- tanza &l1 'allargamento. to di Costituzione dell'Europa. Così si vedrà concretizzato uno degli obiettivi Noi, elette ed eletti locali e regionali, sin- che ha guidato il CCRE sin dalla sua crea- daci e responsabili politici delle città e dei zione, e che è stato richiamato ancora comuni, presidenti delle contee, dei dipar- recentemente in occasione degli ultimi timenti, delle province e delle regioni Stati Generali. A Oulu, nel 2000, sottoli- d'Europa; neammo che "l'Unione Europea ha biso- Riuniti a Poznan per i XXII Stati Genera- gno di una struttura costituzionale che sta- li dei Comuni e delle Regioni d'Europa; bilisca, per i nostri concittadini, gli obiet- Consapevoli di vivere, con l'allargamento tivi del nostro sviluppo comunen. In que- dell'unione e l'elaborazione della futura sto spirito accogliamo con soddisfazione Costituzione europea, un periodo chiave le proposte contenute nel progetto di delia storia del nostro continente segnato, Costituzione, ed in particolare nell'artico- in questo inizio del XXI secolo, dalla vio- lo 1.1. lenza che si è scatenata nel mondo. La 1.2 Teniamo a rendere omaggio al lavoro guerra in Iraq ha così recentemente rivela- immenso svolto dai membri della Con- to la costernante debolezza politica del- venzione e siamo particolarmente fieri del l'Europa. contributo eminente del nostro Presiden- Affermiamo con determinazione di volere te, Valery Giscard dlEstaing, che ha gui- essere attrici e attori di questa tappa essen- dato con determinazione e ambizione i ziale per disegnare l'avvenire di unyEuro- lavori della Convenzione. pa riconciliata, politicamente forte, vicina 1.3 La situazione internazionale e le divi-

60 Vademecum europa Disegnare I'awenire d'Europa sioni che sono apparse fra di loro - nel enti locali e regionali e le loro organizza- contesto della guerra in Iraq - impongono zioni rappresentative, sia europee che agli Europei di riprendere il cammino nazionali, siano regolarmente associate sia verso l'uniti. La Costituzione europea all'elaborazione che all'applicazione delle costituisce a questo proposito una occasio- decisioni che le concernono. Vogliamo ne unica per finalizzare la costruzione di l'organizzazione di un dialogo strutturale un'Europa ~oliticamente forte, unita, e permanente, attraverso sia delle riunioni rispettosa delle sue diversità e attrice sulla politiche ad alto livello che delle riunioni scena internazionale. tecniche allo stadio iniziale di formulazio- 1.4 Invitiamo dunque i capi di Stato e di ne delle politiche, il quale ci permetta di Governo a dibattere rapidamente del pro- pronunciarci sulle grandi politiche euro- getto di Costituzione europea e a privile- pee che ci riguardano e ci toccano da vici- giare nella loro scelta, in occasione del no. I poteri territoriali e le loro associa- Consiglio di Salonicco e poi nel quadro zioni rappresentative, grazie alla vicinanza della futura Conferenza Intergovernativa, ai cittadini, apportano in effetti un contri- una visione mirante a dotare l'Unione di buto decisivo all'emergere di una coscien- Istituzioni politicamente forti e con a dis- za europea. Le associazioni europee e posizione dei mezzi per funzionare secon- nazionali costituiscono così dei partners do le regole dell'efficienza, della semplifi- sui quali possono in particolare appoggiar- cazione e della trasparenza. La Costituzio- si sia il Comitato delle Regioni che il Con- ne europea, in effetti, deve innanzitutto gresso dei Poteri Locali e Regionali d'Eu- rispondere alla sfida democratica. ropa. 1.5 La diversità culturale, sociale ed eco- nomica costituisce la caratteristica comu- 2. Un'Europa riconciliata ne del19Europa.E dunque indispensabile 2.1. Apportiamo il nostro sostegno al che, al momento della definizione delle nuovo allargamento dell'unione europea competenze, queste siano attribuite al che segna la riconciliazione del nostro livello più appropriato. Siamo particolar- continente e farà dell'Europa la più vasta mente attenti al necessario rispetto dei federazione di Stati democratici e solidali principi di autonomia locale e regionale al mondo. tali quali figurano neiia Carta europea del- 2.2. Rendiamo omaggio all'immenso lavo- l'autonomia locale, al ruolo e al posto ro svolto al fine di preparare il più grande degli enti locali che ci aspettiamo di vede- allargamento dell'Europa fino ad oggi e re riconosciuti nella futura Costituzione. invitiamo i cittadini dei paesi candidati a A tale proposito ricordiamo che è essen- confermare, con il loro voto in occasione ziale che l'Unione continui a sostenere e dei referendum, la loro adesione a questo appoggiare i livelli decisionali più vicini ai destino comune. cittadini, cioè gli enti territoriali. 2.3. Teniamo a ricordare, per congratular- 1.6 Ricordiamo il nostro attaccamento ai cene, la tappa fondamentale costituita dal- principi del buon governo e invitiamo l'introduzione dell'euro come moneta tutte le Istituzioni delllUnione, ed in par- unica della maggior parte degli Stati mem- ticolare la Commissione, a far sì che gli bri dell'unione. settembre 2004 61 CCRE

2.4. R;cordiamo che i poteri territoriali que, devono essere applicati secondo que- avranno iin ruolo da svolgere se vogliamo sto obiettivo. A questo proposito bisogne- che l'allargamento riesca. Invitiamo quin- rà sottolineare il ritardo tecnologico del- di l'Unione Europea a impegnarsi con l'Unione rispetto agli Stati Uniti e al determinazione per sostenere e rafforzare Giappone e, quindi, porvi rimedio. Per le strutture locali e regionali negli attuali e concludere, la politica commerciale del- futuri Stati membri. l'Unione deve essere più ambiziosa e più 2.5. Ci impegniamo a spiegare meglio, preoccupata di preservare e di sviluppare nelle nostre città e nelle nostre regioni, la l'occupazione. posta in gioco legata all'allargamento e ad 3.2. Ripetiamo la nostra opposizione ad agire concretamente, per esempio attra- una rinazionalizzazione delle politiche di verso i gemellaggi e le azioni di partena- coesione. Siamo particolarmente attaccati riato, per sviluppare gli scambi fra tutti i ad una ~oliticaregionale europea volonta- cittadini dellYUnioneallargata. Un nuovo ria ed ambiziosa che, dopo il 2006, deve impulso dovrà essere dato anche agli scam- permettere di rafforzare la coesione fra i bi con i cittadini dei paesi che costituisco- territori e al loro interno disponendo inol- no le nuove frontiere dellYUnioneeuro- tre dei mezzi più adeguati al fine di poter pea, includendo in particolare i paesi dei favorire le relazioni fra le cinà e la campa- Balcani occidentali al fine di contribuire gna. Insistiamo, più in particolare, sulla alla preparazione delle condizioni di una necessità di ridurre le disparità di sviluppo futura adesione all'unione. nelle zone urbane e rurali. Lo stesso vale 2.6. Ricordiaino inoltre il nostro attacca- per le zone periferiche, la montagna e le mento al ruolo del Consiglio d'Europa e isole dellYUnione. rendiamo omaggio al suo contributo. L'I- 3.3. In una Europa confrontata alla doppia stituzione della Grande Europa dovrà più sfida del e del "locale", in cui gli che mai servire da ponte fra l'Unione enti locali e regionali hanno la responsabi- allargata e l'insieme dei paesi che non pos- lità principale di risolvere le tensioni ed sono immediatamente o non potranno offrire delle opportunità per tutti, siamo mai entrare nell'unione. convinti che tutte le politiche di sviluppo devono basarsi imperativamente sulla 3. Un'Europa solidale e sostenibile valorizzazione dei potenziali locali e 3.1. Riteniamo che la riduzione delle dis- regionali, sulla mobilità e la creatività parità fra le varie regioni del nostro conti- degli attori, sul partenariato pubblico/pri- nente dovrebbe essere una delle priorità vato. più importanti dell'unione. È questa una 3.4. Allo stesso modo, siamo convinti che sfida di rilievo nel quadro dell'Europa una Europa solidale e sostenibile presup- allargata. Lo sviluppo delle regioni econo- pone l'esistenza ed il rdforzamento dei micamente in ritardo non sarà efficace se servizi di interesse generale e dei servizi non si iscrive in una crescita importante pubblici. Gli enti locali e regionali sono in dell'economia t1ell'Unione europea. Tutti gran parte responsabili della fornitura cii gli strumenti della politica economica e questi servizi ai cittadini. Essi devono monetaria dei Quindici, poi dei Venticin- poter scegliere liberamente il modo di

62 Vademecum europa Disegnare I'awenire d'Europa gestione di questi servizi, nel rispetto del costruzione europea che sembra allonta- principio dell'autonomia amministrativa narsi dalle loro preoccupazioni. degli enti locali e regionali. 4.2. Se le questioni legate alla futura Costi- 3.5. Ricordiamo infine il nostro attacca- tuzione europea e al successo dell'allarga- mento d'applicazione di politiche di svi- mento ci appaiono determinanti, dobbia- luppo sostenibile nel rispetto degli impe- mo riconoscere che è prima di tutto attra- gni presi a Rio e a Johannesburg e ci impe- verso la nostra capacità collettiva di gniamo a mobilitarci, in questa prospetti- rispondere alle preoccupazioni quotidiane va, con tutte le parti attive deile nostre che rafforzeremo il patto democratico. comunità. 4.3. In questo senso la nostra capacità di Ci congratuliamo con la Commissione rispondere alle sfide legate ai fenomeni europea per il sostegno che apporta alle migratori e ad assicurare l'integrazione azioni di promozione dello sviluppo soste- deile popolazioni immigrate è fondainen- nibile nelle nostre città e nei nostri comu- tale. L'Europa è diversa al suo interno, ni e riconosciamo che il ruolo regionale dobbiamo tenerne conto e farne il punto deve essere rafforzato. Ci impegniamo a forte del nostro sviluppo. È di vitale cooperare al livello locale e regionale per importanza che le politiche comuni euro- applicare l'Agenda locale 2 1. pee nel campo del diritto di asilo e delle 3.6 In questo spirito riaffermiamo che migrazioni siano fondate sull'esperienza restiamo convinti che l'Europa deve assu- dei poteri territoriali. Allo stesso modo, mere un molo motore in favore dello svi- dovremo portare avanti delle politiche di luppo. Ci riconosciarno completan~er-ite solidarietà affinché ciascuna e ciascuno di negli obiettivi stabiliti dai Capi di Stato e noi si senta a proprio agio nelle nostre di Governo nella "Dichiarazione del M- città e nelle nostre regioni. Riteniamo che lennio" delle Nazioni Unite. I1 raggiungi- il principio di inclusione debba essere uno mento di questi obiettivi presuppone, dei principi direttivi dell'Unione europea. secondo noi, un governo locale e regiona- Questo necessita l'implicazione totale e la le forte ed efficiente. Una delle nostre partecipazione alla società, e sulle stesse priorità sarà di agire a favore dei paesi in basi, di tutti i cittadini. Non dovrebbe via di sviluppo, in particolare attraverso la essere permessa nessuna discriminazione. cooperazione internazionale degli enti ter- Lnfine, dovremo assumerci tutte le nostre ritoriali. Infine, diamo tutto il nostro responsabilità comuni per assicurare l'u- sostegno alla creazione prossima della guaglianza di tutti di fronte alle politiche nostra futura Organizzazione mondiale dell'educazione, portare avanti delle poli- unita "Città e Governi Locali Uniti". tiche educative di qualità e lottare contro i mancati successi scolastici. 4. UnYEuropavicina ai suoi cittadini 4.4. Dobbiamo inoltre operare a favore 4.1. È perchè rappresentiamo i livelli e le della partecipazione di tutti i nostri con- sfere di decisione vicini ai nostri con- cittadini ai processi decisionali, sviluppan- cittadini che siamo consapevoli delle loro do, secondo la regola deila prossimità, la forti richieste e delle loro inquietudini sussidiarietà e l'interdipendenza, le politi- sempre più ~rofonderiguardo a una che participative e di consultazione. Allo CCRE stesso modo, dobbiamo essere vigilanti tenariato, ed in particolare gli scambi fra affinché la presenza equilibrata delle studenti e fra i gruppi che beneficiano di donne e degli uomini nei processi decisio- formazione, restano gli strumenti fonda- nali sia garantita e applicata ovunque e mentali per permettere ai nostri concitta- affinché l'uguaglianza dei due generi sia dini di vivere l'Europa nel loro quotidia- ricercata in tutte le politiche delllUnione no. A questo titolo devono beneficiare del europea. sostegno adeguato da parte delle Istituzio- 4.5. Per concludere, ripetiamo che siamo ni europee e del rinnovato impegno delle convinti che i gemellaggi e le azioni di par- nostre città e delle nostre regioni.

Vademecum europa CCRE

Aiccre: da sempre la guida al la partecipazione italiana al CdR e CPLRE

Il CCRE fin dalla sua creazione, è stata tà regionali e locali nella costruzione coerente al suo obiettivo storico di di una Europa democratica. promuovere, nel quadro costituziona- Nei progetti costituzionali parlarnen- le europeo, istituzioni rappresentative tari successivi a quello di Spinelli, dei Poteri locali e regionali. Infatti, già come ad esempio il Progetto Colombo negli anni Cinquanta, nell'ambito del , trova spazio un Comitato dei Poteri Consiglio d'Europa, il CCRE ottiene locali e regionali. la creazione della Conferenza europea Da ora in avanti, il CCRE ribadisce la dei Poteri locali (poi anche regionali e sua posizione ed afferma il principio per questo rinominata Congresso dei difeso che i Governi nazionali a Maa- Poteri Locali e Regionali - CPLRE). stricht finiranno col prevedere, nell'U- Successivamente il CCRE fa rilevanti nione europea, un Comitato delle progressi anche nell'ambito della regioni e delle Collettività locali. Comunità europea. Fin dal 1976, il Nel campo politico-istituzionale il Comitato consultivo dei poteri locali e CCRE fissa precisi traguardi federali- regionali - Forum creato, negli anni sti all'unione europea e precisa il precedenti dal CCE - ebbe un ricono- rispetto del principio di sussidiarietà, scimento dalla Commissione di Bru- La validità di tale principio si è affer- xelles. Nel 1988, la Commissione ese- mata in seguito al Trattato di Maa- cutiva decise formalmente l'istituzione stricht mostrando, tuttavia, la sua di un Consiglio degli Enti locali e ambiguità se privo di indirizzo da regionali della Comunità. Frattanto, parte di una Costituzione europea, per nel progetto Spinelli di Unione politi- la quale il CCRE si è battuto in tutta la ca era stato riconosciuto il ruolo delle sua storia. autonomie territoriali, ed il 13 aprile Da Maastricht, è scaturito - dopo una 1984 il Parlamento europeo adottò battaglia ventennale del CCRE, - il una risoluzione sul ruolo delle aurori- Comitato delle Regioni e dei poteri

settembre 2004 65 CCRE locali (C&) e sebbene il Trattato sia Stato e di Governo, che si sarebbero considerato complesso e diseguale, riuniti ad Amsterdarn nel giugno dello esso richiama però al rispetto del prin- stesso anno per firmare un nuovo cipio di sussidiarietà oltre a quello del Trattato, un segnale forte e presentare rapporto armonico - cioè la ricono- loro il progetto politico delle regioni e sciuta interdipendenza - tra i diversi delle città dei 15 Stati membri. livelli istituzionali della democrazia Con l'entrata in vigore del Trattato di europea. Amsterdarn (l0 maggio 1999), il CdR Fin dall'istituzione del CdR, nel 1994, ha visto ampliate le sue competenze I'AICCRE ha collaborato attivamente oltre alla possibilità di essere consulta- all'interno del tessuto istituzionale del to dal Parlamento europeo. C& e della struttura creata a suppor- Alla luce di tutto ciò, all'inizio del to della delegazione italiana e formata 1998, l'Assemblea ha deciso di riorga- dai rappresentanti delle altre Associa- nizzare il numero, la composizione e zioni nazionali, incaricata di sviluppa- le competenze delle Commissioni al re e divulgare il lavoro istituzionale, fine di poter far fronte con maggiore redigere documenti e supportare poli- efficacia alle nuove funzioni attribuite ticamente ed organizzativamente i al CdR dal Trattato. membri, agendo tempestivamente Per la prima volta, il 20 e 21 settembre sulle questioni di interesse più urgente 2000 la sessione plenaria del CdR si è ed attuale. svolta a latere a quella del Parlamento L'AICCRE ha partecipato alla prepa- europeo. L'evento rientra nel quadro razione della prima Conferenza Parla- più ampio del rawicinarnento al Parla- mento europeo - Enti territoriali : I1 mento al fine di mettere in stretto con- Parlamento europeo ed i poteri regio- tatto europarlamentari nazionali e nali e locali per un'Europa democrati- rappresentanti degli enti territoriali, ca e solidale svoltasi a Bruxelles il lo e con la partecipazione diretta dell'AIC- 3 ottobre 1996. CRE nello stabilire relazioni istituzio- Inoltre, come sezione italiana del nali tra eletti locali e regionali e il PE. CCRE, si è attivata nell'affiancare que- st'ultimo nella preparazione del primo Le relazioni con il Congresso dei pote- Vertice delle regioni e delle città, svol- ri locali e regionali del Consiglio d'Eu- tosi sotto la Presidenza CdR di Mara- ropa gall , allora Presidente CCRE e Sinda- I1 Congresso dei Poteri Locali e regio- co di Barcellona, organizzato Il 15 e 16 nali del Consiglio d'Europa (CPLRE) maggio 1997 ad Amsterdam. Scopo ed il Comitato delle regioni dell1Unio- era di riunire i rappresentanti degli ne europea hanno instaurato un dialo- enti locali e regionali e dare ai Capi di go costruttivo condividendo alcuni

66 Vadernecum europa Partecipazione al CdR e al CPLRE importanti punti di vista in articolare sul modello dell'Assemblea parlarnen- quelli concernenti gli interessi, le tare del Consiglio d'Europa, esso preoccupazioni e il ruolo dei poteri conta 286 membri e 286 supplenti dei regionali e locali nel processo di inte- Paesi membri del Consiglio d'Europa. grazione comunitaria. L'esistenza delle Dal 1996, 1'AICCRE partecipa con affinità tra i due organi è provata ancor un suo rappresentante, che ne assicu- dal fatto che numerosi membri del ra la Presidenza, ai lavori del Comita- CdR sono al tempo stesso membri del to di pilotaggio per le Ambasciate CPLRE della democrazia Locale che da grup- Fin dalla sua costituzione, nel 1997, il po di lavoro è divenuto nel corso gruppo di contatto tra il Comitato degli anni "Associazione delle ADLn. delle Regioni e il Congresso dei poteri Artraverso incontri, ha tradotto con- locali e regionali si è riunito in diverse cretamente la volontà di sostenere occasioni per individuare le possibilità nella loro difficile responsabilità i di collaborazione e per operare scambi rappresentanti degli enti territoriali d'informazioni, a cui 1'AICCRE ha dei paesi venuti fuori dal crollo del- partecipato detenendo anche il segreta- l'ex Jugoslavia, al fine di attivare in riato del CPLRE. tale area degli strumenti di supporto alla democrazia locale intesa nel I1 CONGRESSO dei POTERI senso più ampio, in particolare nei LOCALI e REGIONALI del CON- comuni che, malgrado la guerra, SIGLIO d'EUROPA (CPLRE). hanno cercato di preservare il loro Il Congresso è l'organo consultivo del carattere multiculturale e di permet- Consiglio d'Europa che rappresenta tere a comunità assai diverse tra loro gli enti locali e regionali. Organizzato di vivere insieme.

settembre 2004 CCRE

COPPEM Comitato Permanente Partena riato Euromediterraneo

Nel 2010 tra Unione europea e regione del Obiettivi, oltre a quello già ricordato rela- Mediterraneo sarà realizzata un'area di tivo alla realizzazione nel 2010 di un'area libero scambio che comprenderà 27 Paesi di libero scambio, sono: la crescita della con 600 milioni di abitanti. società civile, il rispetto dei diritti umani, Questa è la sfida lanciata dalla Conferenza il consolidamento della democrazia e delle di Barcellona del 1995 e subito raccolta, libertà. La cooperazione tra i popoli euro- con grande sensibilità politica e lungirni- pei e quelli mediterranei diventa una rante attenzione, dalle comunità territo- forma ed un metodo essenziale per il rag- riali interessate. Protagonisti di tale pro- giungimento di tali proponimenti. cesso sono, innanzitutto, i poteri locali il In tale contesto, si inserisce il Comitato cui fervore sopperisce a talune tiepidezze permanente per il Partenariato Euromedi- riscontrate a livello centrale, sia in ambito terraneo dei Poteri Locali e Regionali comunitario sia all'interno dei singoli (COPPEM), primo organismo internazio- Stati dell'unione europea. nale degli Enti locali e regionali dei 27 La Conferenza di Barcellona del 27-28 Stati firmatari della Dichiarazione di Bar- novembre 1995, alla quale parteciparono i cellona. Creato nel novembre 2000, da 15 Paesi membri dellYUnioneeuropea e i 12 un'iniziativa dell'AICCRE, con il soste- Paesi Terzi Mediterranei (PTM), ha offer- gno della Regione Sicilia, il COPPEM to, oltre al quadro strategico generale della frutto di un'esperienza maturata in un ~oliticamediterranea dell'unione europea, decennio di lavoro e di iniziative del obiettivi politici ed operativi su cui fonda- CCRE e dell'Organizzazione delle Città re una cooperazione attiva, nonché alcuni Arabe (OCA), intende diventare strumen- strumenti finanziari di sostegno (MEDA). to di consultazione tra l'Unione europea Nella Dichiarazione di Barcellona e nelle ed i Paesi Terzi Mediterranei, dato che la successive Conferenze dei Ministri dei 27 diversità dei componenti di questo forum, Stati firmatari, si fa esplicito riferimento rende possibile il fatto che allo stesso tavo- alla cooperazione decentrata, cioè all'im- lo si trovino anche quei paesi che in prin- portanza che può avere la partecipazione cipio potrebbero essere in "conflitto", dei poteri locali e regionali alla realizza- conie è il caso del Medio Oriente. zione degli obiettivi fissati a Barcellona. Prova ne è che nel 1999, durante l'ufficio

68 Vademecum europa COPPEM

Esecutivo del CCRE, sotto la presidenza indeterminatezza e ricadere negli stessi di Valéry Giscard d'Estaing, i dirigenti del limiti e difetti che si volevano superare. CCRE s'impegnarono a rilanciare questo Non si tratta, pertanto, di insensibilità o dialogo. In questa riunione si firmò il di sottovalutazione politica rispetto alla primo accordo di cooperazione della sto- difficile situazione adriatica e balcanica, ria tra l'Unione dei Poteri Locali di Israe- ma di una scelta funzionale agli obiettivi le e l'Associazione dei Poteri Locah in di Barcellona che offre più chiaramente le Palestina. indicazioni per l'operato del COPPEM. L'obiettivo di questo nuovo forum è che i Gli avvenimenti politici dell'ultimo Paesi della sponda settentrionale del Medi- decennio hanno sicuramente rilanciato il terraneo concorrano allo sviluppo dei tema dei rapporti Est/Ovest a scapito del paesi della sponda meridionale e orientale, superamento dei tradizionali squilibri non solo da un punto di vista quantitativo lungo l'asse Nord/Sud. ma soprattutto qualitativo. La conclusione della nuova e recente Il COPPEM è una realtà politico-istitu- tappa della costruzione europea attraverso zionale in crescita, come dimostrano le l'ampliamento verso l'Europa Centrale ed ultime adesioni delle organizzazioni degli Orientale ne è sicuramente la prova, ma enti locali della Finlandia e della Svezia l'obiettivo è quello di non trascurare la (osservatori) dell'Egitto, della Siria, del politica mediterranea dell'unione euro- Libano, della Giordania e le città kancesi pea, riproponendo la funzione strategica di Marsiglia, Tolone e Bordeaux, il coinu- delle regioni mediterranee dell'Europa. ne inglese di Manchester e altri comuni Spetta alle collettività locali e regionali turchi e algerini, indicano che l'interesse "euromediterranee" contribuire in manie- delle autonomie locali per il partenariato ra efficace e coerente a rilanciare il proces- euro-mediterraneo diventa sempre più so di Barcellona: un cammino che deve rispondente agli obiettivi della Dichiara- continuare a potenziarsi attraverso tutti i zione del 1995 e dei documenti conclusivi forum e gli incontri. successivi (Malta 1997 e Stoccarda 1999). A Barcellona, tuttavia, non tutto il Medi- terraneo era rappresentato: una parte di Struttura del COPPEM esso, quella adriatica e balcanica ad esem- pio, richiede non meno attenzione e susci- UFFICIO DI PRESIDENZA ra non poche preoccupazioni per la situa- zione politica ancora instabile. Molti Enti Presidente locali e regionali dell'unione europea sono Fabio Pellegrini impegnati in diverse forme in quei Paesi, (Segretario Generale AICCRE e Consi- anche con progetti di assistenza e di inter- gliere comunale Rapolano Terme -SI) vento sul territorio. Con il COPPEM si è inteso scegliere un ancoraggio ben definito Primo Vice Presidente in termini politico-strategici ed organizzati- Omar Bahraoui vo-finanziari in modo da dare una prospet- (Sindaco di Rabat e parlamentare nazio- tiva che non comportasse dispersioni ed nale Marocco)

settembre 2004 69 CCRE

e lo stesso Mediterraneo : il Partenariato. Vice Presidenti Adly Hussein Web-site : www.coppem.org (Governatore di Qailobiyah - EG); e-mail: [email protected] Fernando Giner Giner (Presidente provincia di Valentia- ES), Louis Le Pensec (Presidente Sezione Francese CCRE e parlamentare nazionale), Nikos Paparnikroulis (Sindaco di Nea Hahdona -GR)

Segretario generale COPPEM: Lino Morta

COMMISSIONI PERMANENTI

Quattro Commissioni, ognuna composta da un Presidente, due Vice-Presidenti, due oratori e circa venti membri scelti fra i 27 paesi del Partenariato Euro-mediterrra- neo:

I Commissione "Commissione Politica ed Istituzionale"; II Commissione "Commissione per la cooperazione tra città e regioni"; III Commissione "Commissione per la cooperazione economica e finanziaria"; IV Commissione "Commissione per la cultura, la tecnologia, il turismo e l'am- biente

STAMPA Coppem News, bimestrale di informazio- ne e di dibattito inultilingue, il cui obiet- tivo è di contribuire a tenere vivo l'inte- resse generale attorno al grande pro- getto di cooperazione e di pace che sia mai stato impostato tra l'Europa continentale

Vademecum europa CCRE

Elenco dei presidenti del CCRE

1997 - ad oggi Valery Giscard d'Estaing già Presidente della Repubblica Francese, già Presidente Regione Auvergne

1992 - 1997 Pasqua11 Maragall y Mira - Sindaco di Barcellona

1983 - 1992 Josef Hofmann - Borgomastro di Magonza

1962 - 1983 Henry Cravatte - Borgomastro di Diekirch (Lussemburgo)

1954-1962 Emile Hamilius - Borgomastro di Lussemburgo

1951-1954 Fernand Cottier - Consigliere del Comune di Ginevra e Presidente dell'unione delle Città Svizzere

n. 3 aprile 2004 CCRE

Struttura tecnica del Segreta riato europeo

Paris: Director of Administration and Finance 15 Rue de Richelieu F - 75001 Paris DOMINIQL.. ARRESTAT Te1 : + 33 1 44 50 59 59 Mail: [email protected] Fax : + 33 1 44 50 59 60 Phone: + 33 1 44 50 59 59

Brussels : Press and Comrnunication Officer 22 Rue d'Arlon B - 1050 Bruxelles PATRIZIO FIORILLI Te1 : + 32 2 511 74 77 Mail: patrizio.fiorilli@b?rl-ccre.org Fax : + 32 511 09 49 Phone: + 32 2 500 05 34

Secretary CÉCILE GRAUVOGEL Secretary genera1 Mail: cecil&cre.org JEREMY SMITH Phone: + 33 1 44 50 59 59 Mail: rnlambertQbx1-ccre.org External consultant, information society Phone: + 32 2 500 05 32 CÉLM LYOEN Mail: [email protected] Head of Policy Phone: + 32 2 500 05 39 ANGELU POTH-MOGELE Mail: angelika.pot h-moegeleabxl-ccre.org Finance and administration Phone: + 32 2 500 05 40 officer (Brussels) CHANTAL SAMPOUX Director of the Cabinet Mail: [email protected] of the Secretary Genera1 Phone: + 32 2 500 05 33 CHRISTOPHE CHAILLOU Mail: [email protected] Accountant Phone: + 33 1 44 50 59 59 CORINNE DOLLE Mail: adminp&cre.org Phone: + 33 1 44 50 59 59

Vademecum europa Composizione del Segretariato

Receptionist/Switchboard operator Assistant / Translator ISABELLE ARCHI THOMAS CATTERMOLE Mail: [email protected] Mail: [email protected] Phone: + 33 1 44 50 59 59 Phone: + 33 1 44 50 59 59

Assistant to the Secretary Genera1 Policy Officer (environment, transport, MYRIAM LAMBERT public procurement) Mail: [email protected] vacant Phone: + 32 2 500 05 32 Mail: [email protected] Phone: + 32 2 500 05 40 Projects Officer PIRITA LINDHOLM Assistant Mail: [email protected] vIILÉRIE SOLLE Phone: + 32 2 500 05 38 Md: [email protected] Policy Officer (employment, cohesion, Phone: + 32 2 500 05 37 structural funds, social affairs) RACHEL BUCHANAN Mail: [email protected] Phone: + 32 2 500 05 36

Policy Officer (Twinning, women elec- ted, decentralised cooperation) SANDRA CECIARINI Mail: [email protected] Phone: + 33 1 44 50 59 59

settembre 2004 Comitati e gruppi di lavoro livello europeo

Environment committee Employers' platform Chair: Axel Welge Chair: Aleksander Aagaard Contact: Lucy Swan Contact: Rachel Buchanan Tel: + 32 2 500 05 35 Tel: +32 2 500 05 36 E-mail: [email protected] E-mail: [email protected]

Transport committee ELANET Chair: Jacques Auxiette (network on information society) Contact: Lucy Swan Chair: Javier Ossandon Tel: + 32 2 500 05 35 Contact: Céline Lyoen E-mail: [email protected] tel: + 32 2 500 05 39 E-mail: [email protected] Network on energy policy Contact: Lucy Swan Working group on govemance Tel: +32 2 500 05 35 Contact: Christophe Chaillou E-mail: [email protected] Tel: + 33 1 44 50 59 59 E-mail: [email protected] Working group on cohesion policy Contact: Rachel Buchanan Working group on twinning Tel: +32 2 500 05 36 Chair: Anders Knape E-mail: [email protected] Contact: Sandra Ceciarini Tel: + 33 1 44 50 59 59 Working group on employment and E-mail: [email protected] social policy Chair: Dr. Matthias Schulze-Boeing Committee of women elected represen- Contact: Rachel Buchanan tatives of local and regional authorities Tel: +32 2 500 05 36 Chair: Vincenta Bosch Palanca E-mail: [email protected] Contact: Sandra Ceciarini Tel: + 33 1 44 50 59 59 E-mail: [email protected]

74 Vadernecurn europa Corniioti e gruppi di Icrvoro

Working group on public services Standing committee for euro-mediter- and procurement ranean partriership (COPPEM) Chair: Britr Vonger Chair: Fabio Pellegrini Contact: Lucy Swan Tel: + 39 091 6622238 Tel: + 32 2 500 05 35 E-mail: [email protected] E-mail: [email protected] LOGON Working group (Working group on enlargement) on North South cooperation Chair: Erich Prambock Contact: Sandra Ceciarini Tel:+00 43-1-4000 89 980 Tel: + 33 1 44 50 59 59 E-mail: [email protected] E-mail: s;uidra.c&cre.org

settembre 2004 CCRE

Associazioni nazionali del CCRE

RÉPUBLIQUEFÉDÉRALE D'ALLEMAGNE FEDERAL REPUBLIC OF GERMANY

COUNCIL OF EUROPEAN MUNICIPALITIES AND REGIONS / GERMAN SECTION

President: Dr. Wolfgang SCHUSTER 1st Vice President: Frau Barbe1 DIECKW Secretary General: Dr. Stephan ARTICUS Deputy Secretary General: Herr Walter LEITERMANN

Rat der Gemeinden und Regionen Europas Lindenallee 13-17 - 50968 KOLN Tel. : (49 221) 377 10 ou/or 377 13 11 Fax : (49 221) 377 11 50 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.rgre.de

GERMAN ASSOCIATION OF CITIES AND TOWNS

President: Frau Petra ROTH Secretary General: Dr Stephan ARTICUS

Deutscher Stadtetag (Ausland + Europa) Lindenallee 13-17 - 50968 KOLN Tel. : (49 221) 377 10 Fa: (49 221) 377 11 00 StraBe des 17. Juni 112 - 10623 BERLIN Te]. : (49 30) 377 11-0

Vademecum europa Associazioni nazionali del CCRE

Fa: (49 30) 377 11-999 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.staedtetag.de

GERMAN ASSOCIATION OF TOWNS AND MUNICIPALITIES

President: Herr Christian SCHRAMM Secretary General: Dr Gerd LANDSBERG

Deutscher Stidte- und Gemeindebund Marienstrde 6 - 12207 BERLIN Tel. : (49 30) 773 07-0 Fas : (49 30) 773 07-200 E-mail : [email protected] Web : http://wmw.dstgb.de

GEWNCOUNTIES ASSOCIATION

President: Herr Jorg DUPPRÉ Secretary General: Dr Hans-Gunter HENNEKE

Deutscher Landkreistag Lennéstrde 17 - 10785 BERLrrV- MaiVcourrier : Postfach 11 02 52 - 10832 BERLIN Tel. : (49 30) 59 00 97-0 Fax : (49 30) 59 00 97-450 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.landkreistag.de

AUTRICHE / AUSTRIA

AUSTRIAN ASSOCIATION OF MUNICIPALITIES

President: Bgm. Helrnut MODLHAMMER Secretary General: Dr Robert HINK

Osterreichischer Gerneindebund LowelstraBe 6 - 1010 WIEN Tel. : (43 1) 512 14 80 Fax : (43 1) 512 14 80 72 settembre 2004 CCRE

E-mai1 : [email protected] Web : http://w~w.~emeindebund.at

AUSTRIAN ASSOCIATION OF CITIES AND TOWNS

President: Dr Michael MUPL Secretary General: Dr Erich PRAMBOCK

~sterreichischerSradtebund Rathaus - 1082 WIEN Tel. : (43 1) 40 00 89 980 Fax : (43 1) 40 00 71 35 E-niail : [email protected] Web : http://staedtebund.wien.at ou/or http://www.staedte.at

BELGIQUE / BELGIUM

UNION DES VILLES ET COMMUNES BELGES

Président: M. Jef GABRIELS Secrétaire Fédérale: Mine Thérèse RENIER

Rue d'Arlon 53 - B.4 - 1040 BRUXELLES Tel. : (32 2) 233 20 01 Fa: (32 2) 231 15 23 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.uvcbvbsg.be/choifed.htm

BULGARIE / BULGARIA

NATIONAL ASSOCIATION OF MUNICIPALITIES IN THE REPUBLIC OF BULGARIA

President: Mr Venelin UZUNOV Executive Director: Ms Ginka TCHAVDAROVA

16-20 Alabin Street - 1000 SOFIA Tel. : (359 2) 980 03 04 ou/or 988 46 60

Vademecum europa Associazioni nazionali del CCRE

Fax : (359 2) 980 03 13 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.namrb.org

CHYPRE / CYPRUS

UNION OF CYPRUS MUNICIPALITIES

President: Mr Michael ZAMPELAS Secretary General: Mr Athos GERMANOS

P0 box 22033 - 1516 NICOSIA Tel. : (357 22) 669 l50 Fax : (357 22) 677 230 E-mai1 : [email protected] Web : http://w~~.ucm.org.cy

DANEMARK / DENMARK

LOCAL GOVERNMENT DENMARK (LGDK)

President: Mr Anker BOYE Managing Director: Mr Peter GORM HANSEN

Kommunernes Landsforening Weidekampsgade 10, postboks 3370 - 2300 COPENHAGEN S Tel. : (45 33) 70 33 70 Fax : (45 33) 70 30 51 E-rilail : [email protected] ou/or [email protected] Web : http://www.kl.dk

DANiSH REGIONS

President: Mr Kresten PHILIPSEN Managing Director: Mr Otto LARSEN Director for International Affairs: Mr Ove NISSEN

settembre 2004 79 CCRE

Amrsrid~forenin~eni Danmark Dan~~fzrgevej22, P0Box 2593 - 2100 COPENHAGEN 0 Tel. : (45 35) 29 81 00 Fax : (45 35) 29 83 00 E-marl : [email protected] Web : http://www.arf.dk/english/index.html

ESPAGNE / SPAIN

FEDERATION ESPAGNOLE DES MUNICIPALITES ET PROVINCES SECTION ESPAGNOLE

Président: M. Francisco VASQUEZ VASQUEZ Secrétaire Général: M. Julio Alberto TORRES PÉREZ

Federacion Espaiiola de Municipios y Provincias Calle del Nuncio 8 - 28005 MADRID Tel. : (34 91) 364 37 00 Fax : (34 91) 365 54 82 E-mai1 : [email protected] ou/or [email protected] Web : http://www.femp.es

ESTONIE / ESTONIA

ASSOCIATION OF ESTONIAN CITIES

President: Mr Toornas VALIMAE Executive Director:Mr Ain KALMARU

Eesri Linnade Liit Vana Vini 12 - 15078 TALLINN Tel. : (372) 6 94 34 11 Fax : (372) 6 94 34 25 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.ell.ee

Vademecum europa Associazioni nazionali del CCRE

FINLANDE 1 FINLAND

ASSOCIATION OF FINNISH LOCAL AND REGIONAL AUTHORITIES

President: Mr Pekka NOUSIAINEN Managing Director: Mr Risto PARJANNE Director of International Affairs: Mr Heiu TELAKIVI

Suomen Kuntaliitto Toinen linja 14 - 00530 HELSINKI Tel. : (358 9) 77 11 Fax : (358 9) 77 12 291 E-mail : [email protected] Web: http://www.kuntaliitto.fi/indexeng.htm

FRANCE / FRANCE

ASSOCIATION FRANCAISE POUR LE CONSEIL DES COMMUNES ET REGIONS D'EUROPE

Président: M. Louis LE PENSEC Secrétaire Général: M. Olivier BERTRAND Directeur Général: M. Francois ZARAGOZA

30 me Alsace Lorraine - 45000 ORLEANS Tel.: (33) 2 38 77 83 83 Fax: (33) 2 38 77 21 03 E-mail : [email protected] Web : hnp://wnw.afccre.asso.fr

CENTRAL UNION OF MUNICIPALITIES AND COMMUNITIES

Presidenr: Mr Pkis KOUKOULOPOULOS Director: Mr Stelios GIANNARAKIS

settembre 2004 81 CCRE

65 Akadtmias & Genadiou Street - ATHENS 106 78 Tel. : (30 210) 38 99 600 Fax : (30 210) 38 20 807 ou 33 02 044 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.kedke.gr

HONGRIE / HUNGARY

Hungarian National Association Association of Hungarian Local of Local Authorities (TOOSZ) Governments and Representatives (MOSZ)

President: Mr LAszl6 DIOSSY President Dr Gyorgy GÉ-MESI Co-President: Mr Gibor MAGDA Secrerary Mr Jozsef KISS Secretary General: Dr Ferenc KOLLNER Secretary General Mr GAbor ZONGOR Secretary: Dr Gyorgy CSALOZTKY

Telepiilesi ~nkorman~zatokOrszagos Szovetsege (ToosZ) Eotvos u. 10 - 1067 BUDAPEST Tel. : (36 1) 322 7407 Fax : (36 1) 322 3843 E-mail : [email protected] Web : http://www.toosz.hu

PARTNERSHIP OF HUNGARIAN LOCAL GOVERNMENT ASSOCIA- TIONS (KOOSZ)

President: Mr J6zsef LAGER Secretary General: Ms Judit DEILINGER

Kisvarosi ~nkorman~zatokOrszagos Erdekvedelnii Szovetsege Boszorményi ilt 20-22 - 1126 BUDAPEST Tel. : (36 1) 214 4856 Fax : (36 1) 457 0901 E-mai1 : deilingerj~dit@~roiiet.hu

Vadernecurn europa Associazioni nazionali del CCRE

IRLANDE / IRELAND

GENERAI, COUNCIL OF COUNTY COUNCILS OF IRELAND

President: Cllr Tom KELLEHER Director General: Mr Liam KENNY

3, Greenmount House - Harold's Cross Road - DUBLIN 6W Tel. : (353 1) 454 87 00 ou/or 454 87 02 Fax : (353 1) 473 09 95 E-mai1 : [email protected]

ASSOCIATION OF MUNICIPAL AUTHORITIES OF IRELAND

President: Cllr Patsy TREANOR Secretary General: Mr Bertie WHITE

40 M& Street - DUNGARVAN Co. Waterford Tel. : (353 58) 422 82 Fax : (353 58) 425 77

ISLANDE / ICELAND

ASSOCIATION OF LOCAL AUTHORITIES IN ICELAND

President: Mr Vilhjhlmur Th. VILHJALMSSON Director: Mr Thordur SKULASON

Samband islenskra sveitarfelaga Haaleitisbraut 11 - Pbsthblf 8100 - 128 REYKJA~ Tel. : (354) 515 4900 Fax : (354) 515 4903 E-mai1 : [email protected] Web : http://m'w.sarnband.is

settembre 2004 CCRE

UNION OF LOCAL AUTHORITIES IN ISRAEL

President: Mr Adi ELDAR Secretary General: Mr Avi RABINOVITCH Director General: Mr Giora ROSENTHAL

Merkaz Hashilton Hamekomi Be-Israel Rehov Ha'Arbaa 19, 10th Floor - TEL AVTV 64739 Tel. : (972 3) 68 44 222 Fax : (972 3) 68 44 259 E-n~ad: [email protected] Web : http://www.ladpc.gov.il/shilton/eng/open.htm

ITALIE /

CONSEIL DES COMMUNES ET REGIONS D'EUROPE SECTION ITALIENNE

Président: M. Raffaele FITTO Secrétaire Général: M. Fabio PELLEGRINI Secrétaire Général Adjoint: M. Roberto DI GIOVAN PAOLO/M. Michele SCANDRO- GLI0

Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa Piazza di Trevi 86 - 00187 ROMA Tel. : (39 06) 699 404 61 Fax : (39 06) 679 32 75 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.aiccre.it

LETTONE / LATVIA

UNION OF LOCAL AND REGIONAL GOVERNMENTS OF LATVIA

President: M. Andris JAUNSLEINIS Secretary General: Ms Ligita ZACESTA

84 Vademecum europa Associazioni nazionali del CCRE

Head of department for international relations: Ms Dace DAMKEVICA Latvijas PaSvaldibu Savieniba 1 Maza Pils Str. - 1050 R~GA Tel. : (371) 722 65 36 Fax : (371) 7212 241 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.lps.lv

LITUANIE / LITHUANIA

ASSOCIATION OF LOCAL AUTHORITIES IN LITHUANIA

President: Mr Ricardas MALINAUSKAS Director: Mr Sigitas SIUPSINSKAS Advisor on International Relations: Mr Justas SAKENAS

Lietuvos Savivaldybiu Asociacija Vrublevskio g. 6 - LT - 2001 VILNIUS Tel. : (370 5) 2616 063 Fax : (370 5) 2615 366 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.lsa.lt

LUXEMBOURG / LUXEMBOURG

SYNDICAT DES VILLES ET COMMUNES LUXEMBOURGEOISES (SYVI- COL) / SECTION LUXEMBOURGEOISE

Président: M. Jean-Pierre KLEIN Secrétaire Général: M. Jean-Marie I-IALSDORF Directeur M. Alphonse CRUCHTEN

3 rue Guido Oppenheim - 2263 LUXEMBOURG Tel. : (35 2) 44 36 58 Fax : (35 2) 45 30 15 E-mai1 : [email protected] Web : http://w~*.s~vicol.lu

settembre 2004 CCRL

MACÉDOINE / MACEDONIA

ASSOCIATION OF THE UNITS OF LOCAL SELF-GOVERNMENT OF MACEDONIA (ZELS)

President: Mr Goran ANGELOV Executive Director: Ms Dusica PERISIC

U1. Zeleznicka bb - 1000 SKOPJE Tel. : (389 2) 3 109 773 Fari : (389 2) 3230 456 E-mai1 : [email protected] - [email protected] Web : http://www.zels.org.mk

MALTE / MALTA

MALTESE ASSOCIATION OF LOCAL COUNCILS

President: Dr Ian MICALLEF, LL. D. Executive Secretary: Mr Oreste ALESSANDRO

Assocjazzjoni Tal-Kunsilli Lokali Malta 153 Main Street - BALZAN BZN. 06 Tel. : (356 21) 446 428 Fax : (356 21) 446 427 E-mai1 : [email protected]

NORWEGIAN ASSOCIATION OF LOCAL AND REGIONAL AUTHOFUTIES

President: Mr Halvdan SKARD Secretary General: Mr Olav ULLEREN Director General: Mr Tom VEIEROED Executive Director: Mr Gunnar GUSSGARD

Kommunenes Sentralforbund Kommunenes Hus, Haakon Wsgate 9 - 0114 OSLO

86 Vademecum europo Associazioni nazionali del CCRE

Adresse postale : Postboks 1378 Vika - 0114 OSLO Tel. : (47 24) 13 26 00 Fax : (47 22) 83 62 04 E-mai1 [email protected] Web : http://ww.ks.no

PAYS BAS / NETHERLANDS

COUNCIL OF EUROPEAN MUNICIPALITIES AND REGIONS DUTCH SECTION

President: Drs Jan H. MANS Director: Mr Harrie JEURISSEN

Raad der Europese Gemeenten en Regio's Batterijstraat 36a - 621 1 SJ MAASTRICHT Tel. : (31 43) 325 03 45 Fax : (31 43) 321 77 42 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.regr.nl

ASSOCLATION OF NETHERLANDS MUNICIPALITIES

President: Mr Wim DEETMAN Director General: Mr Ralph PLWS

Vereniging van Nederlandse Gemeenten Nassaulaan 12 - Postbus 30435 - 2500 GK THE HAGUE Tel. : (31 70) 373 83 93 Fax : (31 70) 363 56 82 E-mail : [email protected] Web : http://wmw.vng.nl

ASSOCIATION OF PROVINCES OF THE NETHERLANDS

President: Mr Jan FRANSSEN General Director: Mr Gerard BEUKEMA European Affairs Officer: Mr Henk van LEEUWEN

settembre 2004 87 CCRE

Interprovinciaal Overleg (IPO) Visitors and express mai1 : Muzenstraat 61 - 2511 WB DEN HAAG Mawcourrier : P.O. Box 16107 - 2500 BC DEN HAAG Tel. : (31 70) 888 12 12 Fax : (31 70) 888 12 80 E-mail : [email protected] Web : http://www.ipo.nl

POLOGNE / POLAND

ASSOCIATION OF POLISM CITIES

President: Mr Ryszard GROBELNY Executive Director: Mr Andrzej PORAWSKI

Zwiazek Miast Polskich U1. Robocza 46A - 61-5 17 POZNAN Tel. : (48 61) 863 50 50 Fax : (48 61) 863 50 60 E-mail : [email protected] Web : http://www.zmp.poznan.pl

ASSOCIATION OF POLISH COUNTIES

President: Mr Ludwik WEGRZYN Secretary General: Mr Rudolf BORUSIEWICZ

Zwiazek Powiatow Polskich Skr. pocztowa 119 - 33-300 NOWY SACZ Tel. : (48 18) 477 86 00 Fax : (48 18) 477 86 11 E-mai1 : zb@?zpp.pl Web : http://www.zpp.pl

Vademecurn europa Associazioni nazionali del CCRE

PORTUGAL / PORTUGAL

ASSOCIATION NATIONALE DES MLNCIPALITES PORTUGAISES SECTION PORTUGAISE

Président: M. Fernando RUAS Secrétaire Général: M. Artur Jose PONTE\IANNE HOMEM DA TRINDADE

Associacao Nacional de Municipios Portugueses (ANMP) Av. Marnoco e Sousa, 52 - 3004-51 1 COIMBRA Tel. : (351 239) 404 434 Fax : (351 239) 701 862 or 701 760 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.anmp.pt

ROYAUME UNI / UNITED KINGDOM

LOCAL GOVERNMENT INTERNATIONAL BUREAU

President: Cllr Ken BODFISH Director: Mr Michael ASHLEY

Local Government International Bureau Local Government House, Srnith Square - LONDON SW1P 3HZ Tel. : (44 20) 7664 3 100 Fax : (44 20) 7664 3128 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.lgib.gov.uk

Constituted by :

CONVENTION OF SCOTTISH LOCAL AUTHORITIES

President: Mr Pat WATTERS Chief Executive: Mr Rory MAIR

Rosebery House - 9 Haymarket Terrace - EDINBURGH EH12 5x2 Tel. : (44 131) 474 92 00 Fax : (44 131) 474 92 92 settembre 2004 89 CCRE

E-mai1 : [email protected] Web : http://www.cosla.gov.uk

LOCAL GOVERNMENT ASSOCIATION

President: The Lord OUSELEY Chief Executive: Mr Brian RRISCOE

Local Government House, Smitli Square - LONDON SW1P 3HZ Tel. : (44 20) 7664 3000 E-mai1 : [email protected] \Veb : http://~~~.lga.gov.uk

NORTHERN IRELAND LOCAL GOVERNMENT ASSOCIATION

President: Chief Executive Officer: Ms Heather MOORHEAD

Philip House, 123 York Street - BELFAST BT15 1AB Tel. : +44 (0)2890 249 286 Fax : +44 (0) 2890 233 328 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.nilga.org

WELSH LOCAL GOVERNMENT ASSOCIATION

Presiding Officer: Cllr Noel Crowley CBE Director: Mr Sandy BLAIR

Local Government House, Drake Walk - CARDLFF CF10 4LG Tel. : (44 29) 2046 8600 Fax : (44 29) 2046 8601 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.wlga.org

Vademecurn europa Associazioni nazionali del CCRE

SLOVAQUIE / SLOVAKIA

ASSOCIATION OF TOWNS AND COMMUNITIES OF SLOVAKIA

President: Mr Michal SYKORA Secrctary General: Mr Gejza BALOGH

Zdruzenie miest a obci Slovenska Bezrucova 9 - 8 11 09 BRATISLAVA Tel. : (421 2) 5296 4914 ou/or 2256 Fax : (421 2) 5296 4256 ou/or 5949 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.zmos.sk

SLOVÉNIE/ SLOVENIA

ASSOCIATION OF MUNICIPALITIES AND TOWNS OF SLOVENIA

President: Mr Boris SOVIC Secretary Geiieral: Ms Jasmina VIDMAR

Skupnost Obcin Slovenije Partizanska 1 - 2000 MARIBOR Tel. : + 386-2-234 1500 / 1502 Fax: : +386-2-234 1503 E-mai1 : [email protected] Web : http://mw.zrcalo.si/skls

ASSOCIATION OF MUNICIPALITIES OF SLOVENIA

President: Mr Anton KOKALJ International Secretary: Mr Marko JUVANCIC

Zdruienje Obcin Slovenije Zrinjskega 9, p.p. 201 1 - 1000 LJUBLJANA Tel. : +386-1-230 63 30 Fas : +386-1-230 63 36 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.zdruzenjeobcin.si settembre 2004 91 CCRE

THE SWEDISH ASSOCIATION OF LOCAL AUTHORITIES

President: Mr Ilmar REEPALU Director: Mr Evert LINDHOLM Director for International Affairs: Mr Johan ORTENGREN

Svenska Kommunforbundet Hornsgatan 20 - 118 82 STOCKHOLM Tel. : (46 8) 452 70 00 Fax : (46 8) 641 15 35 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.svekom.se

SWEDISH FEDERATION OF COUNTY COUNCILS

President: Mr Lars ISAKSSON Director: Mr Ulf WETERSBERG Director for Lnternarional Affairs: Mr Johan ORTENGREN

Landstingsforbunder Hornsgatan 20 - 118 82 STOCKHOLM Tel. : (46 8) 452 72 00 Fax : (46 8) 452 72 10 E-mail : [email protected] Web : http://www.lf.se

SUISSE / SWITZERLAND

ASSOCIATION SUISSE DU CONSEIL DES COMMUNES ET REGIONS D'EUROPE

Président: M. Josef BURGE Secrétaire Général: M. Jean MEYLAN

Escaliers du Marché 2 - 1003 LAUSANNE Maivcourrier : Hotel de Ville, case ~ostale- 1002 LAUSANNE Tel. : (41 21) 315 24 39

92 Vademecum europa Associazioni nazionali del CCRE

Fax : (41 21) 3 15 20 08 E-mai1 : [email protected] Web : http://wmv.asccre.ch

UNION OF TOWNS AND COMMUNITIES OF THE CZECH REPUBLIC

President: Mr Oldrich VLAS~ Executive Vice President and Director: Mr Jaromir JECH

Svaz mest a obci Ceské republiky Pacovska 31,II. p. - 140 00 PRAHA 4 Tel. : t-420-2-417 33 589 ou/or 582 Fax : +420-2-417 33 586 E-mad : [email protected] Web : http://www.smocr.cz

ASSOCIATION OF UKRAINIAN CITIES

President: Mr Oleksandr OMELCHENKO Managing Director: Mr Myroslav PITTSYK Head of International Policy Dept: Ms Olena TOMNYUK

Ukraine 01023 - KYIV-23, str.esplanadna. 4, of.709 Tel./fax : +380-44-227 01 11 ou/or 227 5527 Fax : +380-44220 9032 E-mail : [email protected] Web : http://www.auc.org.ua

settembre 2004 CCRE MEMBRES ASSOCIES / ASSOCIATE MEMBERS

IRLANDE / IRELAND

INSTITUTE OF PUBLIC ADMINISTRATION

Director: Ms Anne O'KEEFE

57-61 L,ansdowne Road, Ballsbridge - DUBLIN 4 Tel. : (353 1) 668 62 33 Fax : (353 1) 668 91 35 E-mai1 : [email protected] Web : http://wwnr.ipa.ie

SERBIE ET MONTÉNÉGRO / SERBL4 AND MONTENEGRO

STANDING CONFERENCE OF TOWNS AND MUNICIPALITIES OF SER- BIA AND MONTENEGRO

President: Mr Goran CIRIC Secretary General: Mr Djordje STANICIC Deputy Secretary General: Mrs Zorica VUKELIC

22, Makedonska - 11000 BELGRADE Tel. : + 38 1 11 3223 446 Fax : +381 11 3221 215 E-mai1 : [email protected] Web : http://www.skgoj.org

Vademecurn europa Associazioni nazionali del CCRE MEMBRE CONSULTANT / CONSULTING MEMBER

TERRITOIRES ET CINEMAS

Présidente: Mme Carole TONGUE Secrétaire Général: M. Jacques GUENEE

25 me Deparciew - F - 75014 PARIS Tel. : (33 1) 43 70 29 29 Fax : (33 1) 43 20 52 55 E-mai1 : [email protected]

ASSOCIATION AYANT LE STATUT D'OBSERVATEUR ASSOCIATION WITH OBSERVER STATUS

CE1 / CIS

TWIN CITIES INTERNATIONAL ASSOCIATION

Executive Vice-President: Mr Sergei PAIWMONOV Deputy Director: Mr Vadim A. GALUSHKO

Vozdvizhenka 14 - MOSCOW 103885 Tel. : (7 095) 290 12 97 ou/or 203 42 03 Fa: (7 095) 290 63 25 ou/or 290 15 33

settembre 2004 L'Aiccre edira Comunid'Europa. EuropaRegioni "on line" e dossier "canaceo", la ncwslener serrimanalc on line e il suo sito a~-w.iccre.it.Per osni iniziativa ed informazione si può corrispondere con il responsabile della Segreteria polirice per stampa e mulrimedialità: segrerariaroaccre.ic, [email protected] Associmzione italiana

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