Il Pensiero Della Poesia: Da Leopardi Ai Contemporanei. Letture Dal Mondo Di Poeti Italiani
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STUDI E SAGGI – 172 – STUDI DI ITALIANISTICA MODERNA E CONTEMPORANEA NEL MONDO ANGLOFONO STUDIES IN MODERN AND CONTEMPORARY ITALIANISTICA IN THE ANGLOPHONE WORLD Comitato scientifico / Editorial Board Joseph Francese, Direttore / Editor-in-chief (Michigan State University) Zygmunt G. Barański (University of Cambridge) Laura Benedetti (Georgetown University) Joseph A. Buttigieg (University of Notre Dame) Michael Caesar (University of Birmingham) Fabio Camilletti (University of Warwick) Derek Duncan (University of Bristol) Stephen Gundle (University of Warwick) Charles Klopp (The Ohio State University) Marcia Landy (University of Pittsburgh) Silvestra Mariniello (Université de Montréal) Annamaria Pagliaro (Monash University) Lucia Re (University of California at Los Angeles) Silvia Ross (University College Cork) Suzanne Stewart-Steinberg (Brown University) Titoli pubblicati / Published Titles Francese J., Leonardo Sciascia e la funzione sociale degli intellettuali Rosengarten F., Through Partisan Eyes. My Friendships, Literary Education, and Political Encounters in Italy (1956-2013). With Sidelights on My Experiences in the United States, France, and the Soviet Union Ferrara M.E., Il realismo teatrale nella narrativa del Novecento: Vittorini, Pasolini, Calvino Francese J., Vincenzo Consolo: gli anni de «l’Unità» (1992-2012), ovvero la poetica della colpa-espiazione Bilenchi R., The Conservatory of Santa Teresa Ross S. and Honess C. (edited by), Identity and Conflict in Tuscany Colucci D., L’Eleganza è frigida e L’Empire des signes. Un sogno fatto in Giappone Cauchi-Santoro R., Beyond the Suffering of Being: Desire in Giacomo Leopardi and Samuel Beckett Il pensiero della poesia Da Leopardi ai contemporanei. Letture dal mondo di poeti italiani a cura di Cristina Caracchini Enrico Minardi FIRENZE UNIVERSITY PRESS 2017 Il pensiero della poesia : da Leopardi ai contemporanei. Letture dal mondo di poeti italiani / a cura di Cristina Caracchini, Enrico Minardi. – Firenze : Firenze University Press, 2017. (Studi e saggi; 172) http://digital.casalini.it/9788864534800 ISBN 978-88-6453-479-4 (print) ISBN 978-88-6453-480-0 (online PDF) ISBN 978-88-6453-481-7 (online EPUB) Graphic design Alberto Pizarro Fernández, Pagina Maestra snc Certificazione scientifica delle Opere Tutti i volumi pubblicati sono soggetti ad un processo di referaggio esterno di cui sono responsabili il Consiglio editoriale della FUP e i Consigli scientifici delle singole collane. Le opere pubblicate nel catalogo della FUP sono valutate e approvate dal Consiglio editoriale della casa editrice. Per una descrizione più analitica del processo di referaggio si rimanda ai documenti ufficiali pubblicati sul catalogo on-line della casa editrice (www.fupress.com). Consiglio editoriale Firenze University Press A. Dolfi (Presidente), M. Boddi, A. Bucelli, R. Casalbuoni, M. Garzaniti, M.C. Grisolia, P. Guarnieri, R. Lanfredini, A. Lenzi, P. Lo Nostro, G. Mari, A. Mariani, P.M. Mariano, S. Marinai, R. Minuti, P. Nanni, G. Nigro, A. Perulli, M.C. Torricelli. This book is printed on acid-free paper. © 2017 Firenze University Press Università degli Studi di Firenze Firenze University Press via Cittadella, 7, 50144 www.fupress.com Printed in Italy SOMMARIO IL PENSIERO DELLA POESIA: PRELIMINARI PER UN’ESPLORAZIONE 1 Cristina Caracchini SOMMARIO DEI SAGGI 15 Enrico Minardi GIUSEPPE CONTE E LA MISSIONE DELLA POESIA 21 Irene Baccarini POESIA SINTETICA: IL PENSIERO DEL CORPO IN ELISA BIAGINI E GIAN MARIA ANNOVI 39 Giorgia Bongiorno L’OMBRA DEL PIROMANE. PALAZZESCHI E LA DIALETTICA DELLA POSSIBILITÀ 57 Mimmo Cangiano UN NOVECENTESCO ‘SAPERE DI NON SAPERE’: IL PROBLEMA DELLA CONOSCENZA NELLA POESIA CREPUSCOLARE 71 Danila Cannamela UNA MORTE SEDUCENTE: EROS-THANATOS, IL DESIDERIO E LA JOUISSANCE LACANIANA NELLE POESIE DEL CICLO DI ASPASIA DI GIACOMO LEOPARDI 87 Roberta Cauchi-Santoro WELT IM KOPF. ZANZOTTO E IL PAESAGGIO ALLA PROVA DELLA ‘SOVRIMPRESSIONE’ 99 Corrado Confalonieri LA CITTÀ IN VERSI: LITANIA DI GIORGIO CAPRONI 117 Andrea Malaguti SCHIZOMORFISMO E ACCRESCIMENTO DELLA VITALITÀ NEL NOVISSIMO ALFREDO GIULIANI 135 Federica Santini Cristina Caracchini, Enrico Minardi (a cura di), Il pensiero della poesia: da Leopardi ai contemporanei. Letture dal mondo di poeti italiani, ISBN 978-88-6453-479-4 (print) ISBN 978-88-6453-480-0 (online PDF) ISBN 978-88-6453-481-7 (online EPUB) © 2017 Firenze University Press I-SPIR-AZIONE IN TRADUZIONE: I SONETTI A ORFEO DI RILKE NELLE VERSIONI ITALIANE DEL PERIODO D’INTERGUERRA 147 Carlo Testa COME LAVORA IL PENSIERO DELLA POESIA: IL CASO DI VARIAZIONI BELLICHE DI AMELIA ROSSELLI 165 Ambra Zorat PROFILI DEGLI AUTORI 185 INDICE DEI NOMI 189 IL PENSIERO DELLA POESIA: PRELIMINARI PER UN’ESPLORAZIONE Cristina Caracchini Forse è possibile che questo ci appaia: ogni meditante pensare è un poetare, ogni poetare è un pensare. Pensiero e poesia si coappartengono. M. Heidegger, In cammino verso il linguaggio Mi viene in mente un’esperienza recente. Mi trovo a dover trascorrere del tempo inquieto in una città non mia, Trieste. La conosco già bene, in passato vi ho soggiornato per lunghi periodi. Ho letto di tutto su Trieste, articoli sulle assicurazioni o sulle questioni di immigrazione, saggi sul- le vicissitudini storiche della città, narrativa, e soprattutto Svevo. Posso anche cantarne le canzoni dialettali. Eppure, mentre giro la sera d’estate nelle vie affollatissime del centro, tra le mille tavole che i ristoratori hanno approntato per chi vuole godersi, fra schiamazzi e risate, la bella stagione fuori, in testa mi risuonano e non mi abbandonano quei versi, ripescati in una parte remota della memoria, con cui Umberto Saba raccontava la sua città dall’«aria strana, un’aria tormentosa», una città che «da ogni parte viva» aveva il «cantuccio a [lui] fatto, alla [sua] vita / pensosa schiva». Al- lora Trieste si sdoppia, e insieme a quella estiva e chiassosa che vedo, so che c’è quella molto diversa, e altrettanto vera per me in quel momento, fissata da Saba in versi che ne distillano un altro spirito. Ma perché Sa- ba e non Svevo? Su Svevo ho appena tenuto una lunga conferenza. È fre- sco nella memoria. E allora perché, per esempio, non mi viene in mente lo Zeno della Coscienza, come me inquieto dopo che la passeggiata di un amico l’ha colto in flagrante accanto alla sua giovane amante, su una pan- china dei giardini pubblici che forse è la stessa su cui ora mi sono seduta a guardare la movida serale? Ci sono versi che diventano concreti come cose e ammobiliano il nostro mondo, anzi, sono magnetici ricettacoli di esperienze e incidono sulla nostra percezione e relazione con le cose e, tra le cose, anche con il sapere. Il pensiero della poesia è il titolo dato a questa raccolta di saggi. Come pensa, che cosa pensa, e che cosa fa pensare la poesia? È necessario fin da subito circoscrivere il campo e definire a che cosa ci si riferisca, per gli scopi di questo studio, con la parola ‘poesia’. Per questioni di economia intellet- tuale, intendiamo concentrarci sulla poesia moderna e contemporanea in cui, a prezzo di un’estrema semplificazione (e senza che questo significhi porre un limite cronologico), si può riconoscere un tenore baudeleriano in testi lirici di preponderante soggettività (che ha fatto parlare Mazzoni di «genere egocentrico») (2005, 37); così come una matrice mallarmeiana, Cristina Caracchini, Enrico Minardi (a cura di), Il pensiero della poesia: da Leopardi ai contemporanei. Letture dal mondo di poeti italiani, ISBN 978-88-6453-479-4 (print) ISBN 978-88-6453-480-0 (online PDF) ISBN 978-88-6453-481-7 (online EPUB) © 2017 Firenze University Press 2 Cristina Caracchini per componimenti che lasciano alla parola e alle sue reazioni chimiche il primo piano, come fa molta poesia sperimentale. Parlare di pensiero della poesia significa porre l’accento sulla specificità riconosciuta del discorso poetico, la quale viene modulata di volta in volta secondo diverse accezioni. Può intendersi, infatti, nel senso di pensare in po- esia, come fa il poeta quando compone. «Chi scrive versi», sostiene Magrelli, lo fa per «cercare qualcosa che non potrebbe trovare altrove» (2015, 13). Può intendersi poi nel senso di pensare la poesia, come nel caso dei testi che te- matizzano la poesia stessa; o anche pensare con la poesia, come fa il lettore la cui enciclopedia semiotica (o orizzonte d’attesa, o bagaglio di erudizione che sia) entra in contatto con un insieme di segni e/o con la manifestazione di una coscienza altra (secondo gli approcci) nel processo ermeneutico che prende forma nell’atto del pensare e che conduce alla creazione del senso. È il 1933, e Croce sceglie Difesa della poesia come titolo di una confe- renza che deve tenere a Oxford. È un titolo che gli permette di stabilire un ponte tra il suo lavoro e la cultura inglese: il riferimento al notissimo sag- gio di Shelley Defence of Poetry è patente. E infatti, fin già dall’apertura, Croce chiama in causa Shelley, ricordando come avesse composto quelle pagine, nel 1821, per combattere l’idea che si fosse arrivati alla fine della poesia o almeno al suo superamento nel mondo moderno, «nella civiltà matura o, come avrebbe detto il Vico, nella mente tutta spiegata». Si trat- tava di un’idea – dice Croce – che aveva avuto vasta diffusione all’inizio del XIX secolo e aveva trovato la sua più articolata elaborazione nel siste- ma hegeliano (Croce 1934, 1). Quello della «morte dell’arte» è un concetto che si presta a essere posto in relazione con la costatazione della fioritu- ra di poetiche romantiche in cui la poesia