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Chamelea Gallina)

Chamelea Gallina)

Terminale GNL Adriatico S.r.l.

“Piano di monitoraggio ambientale (fase di esercizio) del Terminale GNL di Porto Viro e della condotta di collegamento alla terraferma”

Popolamento a bivalvi filtratori ( gallina)

Area della Condotta offshore

Fase di esercizio provvisorio I - V anno di monitoraggio (45E)

Giugno 2016

Responsabili scientifici

Dott. Massimo Gabellini, D.ssa Claudia Virno Lamberti

Autori

Laboratorio di benthos, pesca ed acquacoltura ISPRA STS Chioggia

Dott. Gianluca Franceschini

D.ssa Valentina Bernarello

D.ssa Federica Cacciatore

D.ssa Camilla Antonini

D.ssa Elisa Coraci

Popolamenti a bivalvi filtratori -

INDICE

PREMESSA ...... 1 CAPITOLO 1 – MATERIALI E METODI ...... 2

1.1 BIOLOGIA DI CHAMELEA GALLINA ...... 4 1.2 LA PESCA DI CHAMELEA GALLINA ...... 5 1.3 AREA DI CAMPIONAMENTO ...... 8 1.4 ANALISI DI LABORATORIO ...... 9 CAPITOLO 2 – TEST DI SOPRAVVIVENZA ...... 12

2.1 RISULTATI ...... 12 2.2 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE ...... 20 CAPITOLO 3 – INDICE DI CONDIZIONE ...... 23

3.1 RISULTATI ...... 23 3.2 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE ...... 33 CAPITOLO 4 – STRUTTURA PER TAGLIE DEL POPOLAMENTO ...... 36

4.1 CONFRONTO TRA FASI (BIANCO, CANTIERE ED ESERCIZIO PROVVISORIO) DELLE TAGLIE NELLA FRAZIONE VAGLIATA DI CHAMELEA GALLINA 36 4.2 FASE DI ESERCIZIO PROVVISORIO: ANALISI DELLA STRUTTURA IN TAGLIA DEL POPOLAMENTO A CHAMELEA GALLINA ...... 43 4.3 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE ...... 48 CAPITOLO 5 – DENSITÀ DELLA FRAZIONE VAGLIATA: CONFRONTO TRA FASI, CAMPIONAMENTI E SITI ...... 51

5.1 RISULTATI ...... 51 5.2 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE ...... 57 BIBLIOGRAFIA ...... 59

Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

PREMESSA

In ottemperanza alle prescrizioni contenute nei decreti autorizzativi (DEC/VIA n. 4407 del 30.12.1999 e DEC/DSA/2004/0866 del 8.10.2004) per la realizzazione dell’impianto di rigassificazione di Porto Viro, l’ICRAM (oggi ISPRA) ha elaborato il piano ed eseguito le attività di monitoraggio ambientale previste dalla fase di bianco (ante operam) e dalla fase di cantiere. Attualmente ISPRA sta svolgendo le attività di monitoraggio ambientale per la fase di esercizio, di durata quinquennale, sotto la supervisione di ARPA Veneto. Il Terminale GNL si trova in fase di esercizio provvisorio o collaudo, periodo in cui progressivamente devono essere portate a regime tutte le operazioni connesse al processo di vaporizzazione e al trasporto del gas attraverso la condotta. Il periodo di collaudo, inizialmente programmato per un intervallo temporale di alcuni mesi, è stato prorogato più volte e ad oggi risulta protratto fino al mese di settembre 2016 (ai sensi del DPR 420/94).

Nella presente relazione tecnico-scientifica si riportano le metodologie ed i risultati delle indagini, svolte dal 2006 al 2015, per lo studio del popolamento della vongola Chamelea gallina nell’area della condotta offshore di collegamento del rigassificatore alla terraferma. Si evidenzia che la precedente relazione riguardante lo studio di tale popolamento (ISPRA 42E, dicembre 2015) è stata consegnata ufficialmente alla Società Terminale Adriatico S.r.l. e ad ARPAV in data 10.02.2016 (Prot. 8668).

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

Capitolo 1 – MATERIALI E METODI

Il progetto del Terminale GNL di Porto Viro ha previsto il monitoraggio del popolamento a Chamelea gallina (vongola, nota localmente come bevarassa) lungo la condotta che porta il gas dal Terminal ALNG off-shore verso terra a Porto Levante. Il campionamento di Chamelea gallina è stato effettuato mediante draga idraulica turbosoffiante lungo il tratto in mare della condotta, nella zona compresa tra le batimetriche -5 m e -10 m. Sui campioni raccolti sono state eseguite analisi comprendenti test di sopravvivenza in aria (LT50), indici di condizione (IC), composizione in taglia e struttura di popolazione e densità della frazione commerciale (g/m2). I risultati riportati nella presente relazione riguardano i campionamenti eseguiti nella fase di esercizio provvisorio (da novembre 2010 a luglio 2015 ovvero dal I al V anno di monitoraggio) messi in relazione con le fasi precedenti di bianco e cantiere (da febbraio 2006 a novembre 2008) per una valutazione complessiva di quanto sin’ora osservato. Nella Tabella 1.1 si riportano le date di campionamento per le differenti fasi di indagine.

Tabella 1.1. Dettaglio delle date di campionamento per lo studio del popolamento dei bivalvi filtratori (Chamelea gallina) nell’area della condotta. febbraio 2006 giugno 2006 Fase di bianco ottobre 2006 febbraio 2007

giugno 2008 Fase di cantiere novembre 2008

Fase di esercizio provvisorio – I anno di novembre 2010 monitoraggio giugno 2011

Fase di esercizio provvisorio – II anno di luglio 2012 (*) monitoraggio

Fase di esercizio provvisorio – III anno di settembre 2013 monitoraggio

Fase di esercizio provvisorio – IV anno di giugno 2014 monitoraggio

Fase di esercizio provvisorio – V anno di luglio 2015 monitoraggio

(*) Nella fase di esercizio provvisorio, come previsto dal Piano di monitoraggio, a partire dal II anno è stata eseguita una campagna/anno.

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1.1 Biologia di Chamelea gallina Chamelea gallina (Linneaus, 1758) è un mollusco bivalve, lamellibranco, filtratore. La conchiglia esterna è equivalve. Ogni valva è di forma ovale-lenticolare e ricoperta da costolature concentriche (Fig. 1.1.1). La colorazione è bruno biancastra o grigia, con macchie e strie bianche, brune o violette. La superficie interna delle valve, invece, è liscia e di colore bianco giallastro con macchie violacee. C. gallina è una specie gonocorica che presenta un periodo di riproduzione relativamente lungo che va da aprile a ottobre, durante il quale le emissioni dei gameti avvengono in modo intermittente, intervallate da periodi di riposo. La specie può raggiungere le dimensioni di 45-50 mm di lunghezza a circa 6-8 anni di età, ma comunemente presenta una taglia di 25-30 mm; si rinviene in aggregati di alta densità su fondali sabbiosi e sabbio-fangosi della zona costiera, fino a profondità di 15 m. In questi substrati vive infossata, lasciando esposti solo i sifoni (inalante ed esalante) che permettono l’entrata e l’uscita dell’acqua nell’organismo. L’acqua viene filtrata dalle branchie a lamelle e l’organismo ne trae sia l’ossigeno che il particellato organico ed inorganico di cui si nutre (microfagia). La distribuzione di questa specie comprende il Mar Mediterraneo, il Mar Caspio e l’Atlantico Orientale.

Classificazione Phylum: Classe: (Linneaus, 1758) Sottoclasse: (Neumayr, 1884) Ordine: (Gray, 1854) Superfamiglia: VENEROIDEA (Rafinesque, 1815) Famiglia: (Rafinesque, 1815) Genere: Chamelea (Mörch, 1853) Specie: Chamelea gallina (Linneaus, 1758) Fig. 1.1.1. Esemplare di Chamelea gallina.

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1.2 La pesca di Chamelea gallina C. gallina ha un notevole interesse commerciale tanto che l’eccessivo sforzo di pesca ha messo in seria crisi la risorsa: mentre negli anni Ottanta si pescavano quantità pari a 100.000 tonnellate annue, in media nell’ultimo decennio la produzione nazionale è stata di circa 20.000 tonnellate all’anno (Fig. 1.2.1). Per questo motivo questa attività di pesca è fortemente regolamentata da normative che prescrivono la taglia minima di commercializzazione del prodotto (25 mm), che impediscono lo svolgimento dell’attività in fondali inferiori a 3 m, che fissano almeno due mesi all’anno di fermo pesca (tra aprile e ottobre) e che stabiliscono il valore massimo di pescato giornaliero consentito per barca (600 kg) (Romanelli et al., 2009).

Figura 1.2.1. Produzione di C. gallina in Italia dal 2005 al 2014 (Dati FAO Fishery Statistics).

Lo strumento che viene utilizzato per la pesca della vongola è la draga idraulica, le cui dimensioni massime sono regolamentate da normative. La draga idraulica turbosoffiante (o vongolara) è costituita da una gabbia di ferro rigida a forma di parallelepipedo, la cui larghezza può arrivare ad un massimo di 3 m per un peso di 600 kg. Essa è provvista di una lama per tagliare il sedimento e di un sistema per inviare acqua ad una pressione di 1,8 bar attraverso ugelli posti in vari punti della struttura metallica (Figura 1.2.2; Foto 1.2.1). La tecnica di pesca è così articolata: • si cala l’ancora da poppa; • si fila il cavo;

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• si cala la gabbia da prora servendosi di un verricello; • viene azionata la pompa e contestualmente si salpa il cavo dell’ancora, facendo muovere il peschereccio a ritroso.

Figura 1.2.2. Schema della pesca con turbosoffiante e della gabbia metallica.

Foto 1.2.1. Gabbia metallica con tubo ad alta pressione e parte del sistema di vagliatura.

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Si procede così per cale della durata di circa 5 minuti. In questo modo il dragaggio avviene sia per spostamento della gabbia sul fondo che per azione dell’acqua che esce in pressione dagli ugelli. Il pescato, una volta a bordo, viene pulito (Foto 1.2.2) e avviato lungo un percorso meccanizzato e vibrante composto da una serie di vagli, che seleziona le vongole facendole passare prima attraverso un tamburo ruotante, poi una griglia forata ed infine alcune griglie a tondini (Foto 1.2.3).

Foto 1.2.2. Fine della cala: la gabbia metallica viene svuotata a prua ed il contenuto pulito dal sedimento.

Foto 1.2.3. Tamburo e griglia forata (sx), vagli a tondini e ceste di raccolta del prodotto per dimensione (dx).

Con questo percorso si ottiene la separazione di due categorie di prodotto: una frazione di scarto, composta da individui piccoli, che viene direttamente rigettata in mare attraverso una apertura laterale, ed una frazione da rifinire manualmente che contiene individui di taglia commerciale (≥25 mm) misti ad individui compresi soprattutto tra 22 e 24 mm (taglie sub- commerciali).

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La vagliatura finale che permette di ottenere il solo prodotto per la vendita (≥25 mm) è fatta con setaccio manuale, ed in questo stadio vengono inoltre allontanati eventuali organismi (piccoli pesci, granchi e molluschi) che non sono stati scartati dal vaglio meccanico.

1.3 Area di campionamento Le stazioni in cui sono stati effettuati i campionamenti dal I al V anno di esercizio provvisorio sono le stesse delle precedenti fasi (bianco e cantiere*). Le sei stazioni di prelievo sono disposte lungo il tracciato della condotta e a distanza crescente dalla stessa (Figura 1.3.1): C013 e C036 in corrisondenza del tracciato della condotta (in rosso nella mappa); C014 e C035 a circa 100 m dalla condotta (in giallo nella mappa); C037 e C034 a circa 1 km dalla condotta (in bianco nella mappa).

(*) Nella I campagna di cantiere svolta a giugno 2008 si è riscontrata l’impossibilità di campionare nelle stazioni C013 e C036 (stazioni poste in corrispondenza del tracciato della condotta) per il ritrovamento di pietrame nell’area di campionamento e pertanto si è deciso di campionare a maggiore distanza dal tracciato della condotta in corrispondenza di altre due stazioni denominate C045 e C046 (si veda la Relazione “Popolamenti a bivalvi filtratori Chamelea gallina - Fase di cantiere ” ISPRA - 2010); le stazioni C045 e C046 essendo state oggetto di studio solo a giugno 2008 non sono state utilizzate nella presente trattazione per i confronti tra le tre fasi di indagine (bianco, cantiere, esercizio provvisorio) per i test di sopravvivenza e per gli indici di condizione, ma sono state considerate per l’analisi della struttura della popolazione.

Condotta

Figura 1.3.1: C. gallina: disposizione delle stazioni di campionamento. La linea bianca rappresenta il tracciato della condotta.

Per ogni stazione sono state effettuate due repliche, è stata eseguita una singola replica solo nel caso di pescato sufficiente ad effettuare tutte le analisi; per ogni cala sono state annotate le coordinate di inizio e fine della dragata, la durata, la lunghezza della cala stessa e le quantità totali del pescato, sia per la frazione commerciale pre-vagliatura manuale che per lo scarto. Nel periodo di riferimento del presente report (novembre 2010 - luglio 2015) i campionamenti sono stati svolti con un motopeschereccio professionale, attrezzato con turbosoffiante (larghezza gabbia: 2,80 m; fori griglia di selezione: 21,5 mm).

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

Per quanto possibile, nei confronti tra fasi si è cercato di standardizzare i dati per le caratteristiche dei pescherecci impiegati nel campionamento. Dal pescato così ottenuto, per ogni stazione sono stati poi sub-campionati gli esemplari necessari a determinare gli altri parametri analizzati: distribuzione/frequenza delle classi di taglia (min. 120, max. 240 individui/stazione), test di sopravvivenza in aria (40 individui/stazione) e indici di condizione (40 individui/stazione).

1.4 Analisi di Laboratorio 1.4.1 Test di sopravvivenza in aria Gli organismi destinati al test di sopravvivenza (40 per ogni stazione) devono essere immediatamente posizionati in contenitori a chiusura ermetica sul cui fondo è situato uno strato di carta assorbente saturo di umidità. I contenitori vengono mantenuti a temperatura costante in cella termostatica a 18 ± 0.5°C. Quotidianamente si contano gli individui morti, che si riconoscono dalle valve aperte e dal fatto che non rispondono a stimoli di tipo meccanico. I dati di sopravvivenza sono stati processati con il metodo di Kaplan e Meier (1958), mediante software STATISTICA 8.0, grazie al quale è possibile calcolare il valore di LT50, ossia il numero di giorni in cui il 50% degli organismi muore. I dati sono stati rappresentati graficamente tramite curve cumulative di sopravvivenza. Il confronto degli andamenti delle curve è stato fatto tramite il test F di Cox. Le differenze sono state considerate non significative per p>0,05.

1.4.2 Indice di condizione L’indice di condizione è una misura che serve a monitorare lo stato fisiologico degli organismi nel tempo, soprattutto per avere indicazioni delle variazioni delle popolazioni a livello stagionale. Un incremento dell’indice di condizione riflette un aumento dei costituenti organici associato alla crescita e dipende dall’equilibrio tra disponibilità di cibo, tasso di alimentazione e tasso di catabolismo. Una riduzione dell’indice, invece, corrisponde a periodi di stress che coinvolgono l’utilizzo di riserve, oppure corrisponde al periodo di emissione dei gameti (Hickman e Illingworth, 1980; Smaal e van Stralen, 1990). Nell’ambito del presente monitoraggio è stato scelto di utilizzare l’indice Ps/Pc (Peso secco delle carni/Peso secco delle conchiglie), in quanto, i risultati delle analisi statistiche effettuate nella campagna di bianco, hanno dimostrato che questo rapporto risulta il più significativo per descrivere il popolamento di bivalvi filtratori per questo studio. Una volta giunti i campioni in laboratorio, per ogni stazione si scelgono casualmente 40 esemplari, sui quali misurare tre diversi parametri biometrici (lunghezza, peso umido totale e delle carni). In precedenza si sono approntate le capsule (stagnole) per ottenere il peso secco delle carni di ogni individuo, secondo un protocollo che prevede un passaggio in muffola per almeno 4 ore a 450-550° C, al fine di ottenere un valore reale del loro peso eliminando ogni traccia di sostanza organica e di umidità. Le stagnole vengono poi lasciate raffreddare per 30 minuti in contenitori di plastica contenenti sali essiccatori, per passare quindi alla pesata (al centomillesimo di grammo, standardizzata su un tempo di 30 secondi) di ogni stagnola.

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Dopo aver disposto sia le stagnole che i 40 individui misurati su supporti con griglia numerata, si prelevano mediante bisturi i tessuti molli dalle valve degli esemplari e si posizionano nelle stagnole prestando attenzione all’ordine numerico. Il peso umido delle carni viene misurato con bilancia analitica fino al millesimo di grammo; le stagnole contenenti le carni vengono quindi poste in stufa a 104° C per 48 ore. Contestualmente si ordinano anche le valve e si seccano in stufa a 104° C per 24 ore. Al termine di questa fase si procede alla misura standardizzata a 30 secondi sia del peso secco dell’individuo che di quello delle valve mediante bilancia analitica fino al centomillesimo di grammo. I dati morfometrici degli organismi sono stati tabulati e l’indice di condizione Ps/Pc è stato calcolato, utilizzando il software Excel. I dati sono poi stati importati nel software STATISTICA 8.0 per essere elaborati: prima sono state testate la normalità (test di Kolmogorov Smirnov)e l’omogeneità della varianza (test di Levene) per procedere eventualmente all’ANOVA; dal momento che gli assunti dell’ANOVA non sono mai stati rispettati sono stati applicati test non parametrici per l’analisi della varianza (test di Kruskal-Wallis e confronti multipli post-hoc). Ai confronti multipli è stata applicata la correzione di Bonferroni: il livello di significatività p<0,05 viene diviso per il numero complessivo di confronti del test (esempio: per 15 confronti => 0,05/15 => p<0,0033).

1.4.3 Struttura di popolazione Questo parametro è l’unico che abbia richiesto anche il campionamento di individui della frazione scartata. Ad ogni stazione sono stati campionati almeno 120 individui per le due frazioni descritte (§ 1.2), rappresentate dallo scarto (raccolto prima del suo rigetto in mare) e dal commerciale pre-vagliatura manuale finale (composto soprattutto da individui di taglia ≥22 mm). Per comodità si farà riferimento d’ora in poi a queste due categorie con i termini “frazione di scarto” e “frazione vagliata”. Di ogni individuo è stata infine misurata la lunghezza latero-laterale, ed i dati così raccolti sono stati successivamente elaborati con i programmi Excel e STATISTICA 8.0, in modo da ottenere la distribuzione di frequenza delle classi di taglia; questo ha permesso di valutare eventuali variazioni a livello di popolamento, sia nel confronto tra gli anni, che tra le stazioni di campionamento.

1.4.4 Densità I valori di densità (biomassa per unità di superficie: g/m2) del popolamento di Chamelea gallina sono stati ottenuti standardizzando il peso totale del pescato della frazione vagliata (§1.4.3) per la superficie dragata, calcolata moltiplicando la lunghezza della cala per la larghezza dell’attrezzo.

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Capitolo 2 – TEST DI SOPRAVVIVENZA

2.1 Risultati

L’andamento complessivo dei test di sopravvivenza in tutte le fasi di campionamento (da febbraio 2006 a luglio 2015) è illustrato nelle figure seguenti. Non è stato possibile effettuare l’esperimento a novembre 2010 per un guasto al sistema di raffreddamento della cella termostatica.

Febbraio 2006 (Fase di bianco)

1,0

0,9

0,8 Durata esperimento: 11 giorni 0,7

0,6 Primi organismi morti: 0,5 stazioni C034 e C035 dopo 4 0,4 gg. 0,3 Ultimi organismi morti: 0,2

Percentuale cumulativa dei sopravvissuti stazione C014, dopo 11 gg. 0,1 C035 C034 0,0 C037 C036 -0,1 C013 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 C014 N° di giorni

Giugno 2006 (Fase di bianco)

1,0

0,9

0,8

0,7 Durata esperimento: 9 giorni 0,6 Primi organismi morti: 0,5 stazione C014 dopo 3 gg. 0,4

0,3 Ultimi organismi morti:

0,2 stazioni C034 e C035, dopo 9

Percentuale cumulativa dei sopravvissuti 0,1 C035 gg. C034 0,0 C037 C036 -0,1 C013 2 3 4 5 6 7 8 9 10 C014 N° di giorni

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Ottobre 2006 (Fase di bianco)

1,0

0,9

0,8

0,7 Durata esperimento: 15 giorni 0,6 Primi organismi morti: 0,5

0,4 stazione C013 dopo 1 gg. 0,3 Ultimi organismi morti: 0,2 stazione C014, dopo 15 gg.

Percentuale cumulativa dei sopravvissuti 0,1 C035 C034 0,0 C037 C036 -0,1 C013 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 C014 N° di giorni

Febbraio 2007 (Fase di bianco)

1,0

0,9

0,8

0,7 Durata esperimento: 9 giorni

0,6 Primi organismi morti: 0,5 stazioni C036, C013 e C037 0,4 dopo 3 gg. 0,3 Ultimi organismi morti: 0,2

Percentuale cumulativa dei sopravvissuti stazione C036, dopo 9 gg. 0,1 C035 C034 0,0 C037 C036 -0,1 C013 2 3 4 5 6 7 8 9 10 C014 N° di giorni

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Giugno 2008 (Fase di cantiere)

1,0 Durata esperimento: 15 giorni

0,9 Primi organismi morti:

0,8 stazione C014 dopo 2 gg. 0,7 Ultimi organismi morti: 0,6 stazione C034, dopo 15 gg. 0,5

0,4 In questa occasione non è

0,3 stato possibile campionare le 0,2 due stazioni sulla condotta

Percentuale cumulativa dei sopravvissuti 0,1 (C036 e C013) per la presenza 0,0 C035 C034 di pietrame dovuto alle -0,1 C037 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 C014 operazioni di posa della N° di giorni condotta.

Novembre 2008 (Fase di cantiere)

1,0

0,9

0,8

0,7 Durata esperimento: 18 giorni

0,6 Primi organismi morti: 0,5 stazione C036 dopo 3 gg. 0,4 Ultimi organismi morti: 0,3 stazioni C034 e C013, dopo 0,2

Percentuale cumulativa dei sopravvissuti 18 gg. 0,1 C035 C034 0,0 C037 C036 -0,1 C013 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 C014 N° di giorni

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Giugno 2011 (Fase di esercizio provvisorio)

1,0

0,9

0,8

0,7 Durata esperimento: 8 giorni 0,6 Primi organismi morti: 0,5 stazioni C034, C035 e C013 0,4 dopo 2 gg. 0,3

0,2 Ultimi organismi morti:

Percentuale cumulativa dei sopravvissuti 0,1 C035 stazione C014, dopo 8 gg. C034 0,0 C037 C036 -0,1 C013 1 2 3 4 5 6 7 8 9 C014 N° di giorni

Luglio 2012 (Fase di esercizio provvisorio)

1,0

0,9

0,8 Durata esperimento: 7 giorni 0,7 Primi organismi morti: 0,6 stazioni C034 e C013 dopo 1 0,5 gg. 0,4

0,3 Ultimi organismi morti: 0,2 stazioni C035, C036 e C013,

Percentuale cumulativa dei sopravvissuti 0,1 C035 C034 dopo 7 gg. 0,0 C037 C036 -0,1 C013 0 1 2 3 4 5 6 7 8 C014 N° di giorni

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

Settembre 2013 (Fase di esercizio provvisorio)

1,0

0,9 0,8 0,7 Durata esperimento: 17 giorni. 0,6

0,5 Primi organismi morti: dopo 4

0,4 gg in tutte le stazioni. 0,3 Ultimi organismi morti: dopo 0,2 17 gg in C013.

Percentuale cumulativa dei sopravvissuti 0,1 C035 C034 0,0 C037 C036 -0,1 C013 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 C014 N° di giorni

Giugno 2014 (Fase di esercizio provvisorio)

1,0

0,9

0,8 Durata esperimento: 11 giorni. 0,7

0,6 Primi organismi morti: dopo 2 0,5 gg in C035, C036, C013 e 0,4 C014. 0,3 Ultimi organismi morti: dopo 0,2

Percentuale cumulativa dei sopravvissuti 11 gg in C036. 0,1 C035 C034 0,0 C037 C036 -0,1 C013 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 C014 N° di giorni

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Luglio 2015 (Fase di esercizio provvisorio)

1,0

0,9

0,8

0,7 Durata esperimento: 11 giorni. 0,6 Primi organismi morti: dopo 0,5

0,4 un giorno in tutte le stazioni.

0,3 Ultimi organismi morti: dopo 0,2 11 gg in C035.

Percentuale cumulativa dei sopravvissuti 0,1 C035 C034 0,0 C037 C036 -0,1 C013 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 C014 N° di giorni

Le medie dei valori di LT50, con relativa deviazione standard, sono riportate in figura 2.1.2.

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

12

11

10

9

8 LT50 7

6

5

4

3 Feb_06 Giu_06 Ott_06 Feb_07 Giu_08 Nov_08 Giu_11 Lug_12 Set_13 Giu_14 Lug_15 Bianco Cantiere Esercizio provvisorio

Figura 2.1.1. Valori di LT50 medi (± deviazione standard) per i campionamenti effettuati nelle diverse fasi: bianco, cantiere ed esercizio provvisorio – Chamelea gallina – Area della condotta.

Si può notare che il valore di LT50 segue un andamento stagionale, con valori più alti nei periodi autunno-invernali e più bassi in quelli estivi.

I contributi delle singole stazioni in termini di LT50 sono riportati di seguito (Tab. 2.1.1).

Tabella 2.1.1. Valori calcolati di LT50 per le diverse stazioni e periodi di campionamento (in verde sono rappresentate le stazioni più lontane, in giallo le stazioni a 100 m dalla condotta e in arancione le stazioni sulla condotta). Bianco Cantiere Esercizio provvisorio Stazione Feb_06 Giu_06 Ott_06 Feb_07 Giu_08 Nov_08 Giu_11 Lug_12 Set_13 Giu_14 Lug_15 C034 7 6 6 6 6 11 5 4 7 5 4 C035 7 7 8 6 6 9 5 4 7 6 4 C036 7 6 8 6 8 6 4 7 6 4 C013 7 6 7 6 12 5 3 8 5 4 C014 7 6 7 5 6 10 5 4 7 5 5 C037 7 6 7 5 7 11 6 4 7 6 4 (*) Nella campagna di cantiere svolta a giugno 2008 si è riscontrata l’impossibilità di campionare nelle stazioni C013 e C036 (stazioni poste in corrispondenza del tracciato della condotta) per il ritrovamento di pietrame nell’area di campionamento (si veda il capitolo 1, paragrafo 1.3).

I valori di sopravvivenza vengono infine valutati con il test F di Cox (Tab. 2.1.2), che permette di ottenere la significatività statistica dei confronti tra tutte le stazioni.

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Tabella 2.1.2. Significatività dei confronti (*) tra siti per tipologia (lontane, sulla condotta e vicine alla condotta) con il test F di Cox, in funzione del mese di campionamento ed evidenziate per stagione (in azzurro le stagioni con fotoperiodo più breve, in giallo le stagioni con fotoperiodo maggiore).

Bianco Cantiere Esercizio feb '06 giu '06 ott '06 feb '07 giu '08 nov '08 giu '11 lug '12 set ‘13 giu ‘14 lug ‘15 Tipologia Stazioni inv pri aut inv pri aut pri est est pri est

Lontane C034 vs C037 ns ns ns *** ns ns ns ns ns ** ns

Vicine C035 vs C014 ns *** * * ns ** ns ns ns * ns

Condotta C036 vs C013 ns ** * ns *** *** ns * *** ns Condotta vs. Lontana C036 vs C034 ** ns ns ns *** * ns ns *** ns Condotta vs. Lontana C036 vs C037 ns ns ns * *** ns ns ns ns ns Condotta vs. Lontana C013 vs C034 ns * ns * ns * ns ns * ns Condotta vs. Lontana C013 vs C037 ns ** ns ns * ** ns ns *** ns Vicina vs. Lontana C035 vs C034 *** ** *** ns ns *** ns ns ns *** ns Vicina vs. Lontana C035 vs C037 * *** *** ** ns *** ns ns ns ns * Vicina vs. Lontana C014 vs C034 ** ns ns ns ns ns ns ns ns ns * Vicina vs. Lontana C014 vs C037 * ns ns ns ns ns ns ns ns ** * Condotta vs. Vicina C036 vs C035 ns ** * ns ns ns ns * ns ns Condotta vs. Vicina C036 vs C014 ns ns ns ns *** ns ns ns ** ns Condotta vs. Vicina C013 vs C035 * *** *** * *** * ns ns *** ns Condotta vs. Vicina C013 vs C014 * ns * ns ns ** ns * ** ns * in grigio sono evidenziati i confronti che coinvolgono le stazioni C013 e C036 sulla condotta, per i quali non si hanno dati nel mese di giugno 2008 (cfr. Materiali e Metodi). * p<0,05; ** p<0,01; *** p<0,001; ns: non significativo.

Per agevolare l’esame spazio-temporale (fasi e stazioni) dei dati, nella tabella i confronti tra le stazioni sono stati separati per tipologia (lontane, sulla condotta e vicine alla condotta), mentre i mesi di campionamento sono stati ragruppati per stagioni (primavera-estate – autunno-inverno). Poiché nella fase di esercizio i campionamenti si sono concentrati in primavera-estate, di seguito si riportano i confronti tra fasi (bianco, cantiere ed esercizio) relativi solamente a questa stagione. Si rimanda alle relazioni precedenti per i confronti tra bianco e cantiere della stagione autunno-inverno. Le stazioni lontane dalla condotta sono sempre simili tra loro, fatta eccezione per giugno 2014 (C037>C034), mentre le stazioni a 100 m dalla condotta (vicine) hanno presentato condizioni di sopravvivenza in aria significativamente diverse sia a giugno 2014, che nella fase di bianco (C035>C014 in entrambi i casi). Al contrario, le stazioni sulla condotta hanno mostrato condizioni diverse tra loro, sia nella fase di bianco (C036>C013), che nell’esercizio provvisorio a giugno ’11, settembre ’13 e giugno ’14 (C036>C013 tranne che a settembre 2013). Partendo dalla stazione più a nord (C034), considerata come controllo, le differenze significative si osservano nei confronti con la stazione C035 nel bianco e a giugno ’14 (C034 sempre migliore), mentre nei confronti con le stazioni sulla condotta (C036 e C013) a giugno 2006 (solo con C013, con C034>C013), giugno 2011 e giugno 2014 (rispettivamente C034>C013 e

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C034C014) e luglio ’15 (C037C013) e con la stazione C035 in fase di bianco e a luglio 2015 (sempre C037

2.2 Considerazioni conclusive La sopravvivenza in aria è un indice di stress che sfrutta la naturale abilità dei bivalvi di sopravvivere a periodi di esposizione all’aria (Eertman et al., 1993). Questo indice fisiologico è considerato in letteratura un buon metodo con cui valutare lo stress dei molluschi dovuto all’inquinamento marino (Eertman et al., 1993; Viarengo et al., 1995) o più, in generale, per verificare gli effetti che la variazione dei parametri ambientali può avere sulla fitness degli individui (Eertman e de Zwaan, 1994; de Zwaan e Eertman, 1996; Boscolo et al., 2003). La specie presa in esame ha, in particolare, capacità molto limitate di sopravvivenza a periodi anossici, che a loro volta possono cambiare molto in funzione della stagione (Brooks et al., 1991; Moschino e Marin, 2006). In questo studio sono state osservate oscillazioni stagionali, con valori di sopravvivenza in aria maggiori nei periodi freddi rispetto a quelli primaverili-estivi. Le differenze osservate in termini di media di LT50 tra bianco ed esercizio provvisorio sono in parte attribuibili al fatto che in quest’ultima fase (per i motivi ricordati nei materiali e metodi) i dati utili sono relativi solo a stagioni medio calde (primavera ed estate), quando gli organismi tendono naturalmente ad avere una minore resistenza all’esposizione all’aria (Boscolo et al., 2003; Moschino e Marin, 2006). La temperatura ha, in particolare, un ruolo dominante in C. gallina in quanto influenza l’insieme delle risposte fisiologiche degli individui di questa specie, causando pesanti condizioni di stress quando si raggiungono i valori massimi estivi (Moschino e Marin, 2006). Vi è inoltre da considerare che la LT50 è fortemente influenzata in senso negativo anche da sbalzi di salinità ed anossie tipiche del periodo estivo: la resistenza all’esposizione all’aria di vongole C. gallina tenute in laboratorio in vasche con salinità del 28 e 40‰ diminuisce

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significativamente, e i valori di LT50 passano da 7 (al 34‰) a 4 (28‰) e 5 gg (40‰) (Matozzo et al., 2005; Matozzo et al., 2007). Negli ultimi anni, nel Nord Adriatico, sono stati osservati degli incrementi delle temperature superficiali dell’acqua in tutte le stagioni, fino ai 10 metri di profondità, accompagnati da una maggiore variabilità nei valori di salinità, con riduzioni in autunno e aumenti in estate, dovuti alle variazioni delle portate del Po (Russo et al., 2002). L’area nella quale sono posizionate le stazioni (in particolar modo la C035 e la C036) è soggetta sicuramente agli apporti di acqua dolce di almeno un ramo del Po (Po di Maistra), soprattutto da quando ne è stato aperto uno sbocco in mare (inverno 2007-2008). A tutti questi fattori potrebbe aggiungersi anche la pesca, che può ulteriormente aumentare lo stress a cui gli organismi sono sottoposti grazie all’azione di scuotimento all’interno della gabbia della turbosoffiante (Ballarin et al., 2003; Marin et al., 2003). Durante la fase di cantiere (anno 2008), si sono osservati periodi di fermo pesca o limitazioni sui quantitativi di pescato, nel periodo estivo, maggiori rispetto sia agli anni precedenti che successivi (Fonte dato: ordinanze della Capitaneria di Chioggia dal 2005 al 2015), tali da supporre minori condizioni di stress per gli individui e quindi una maggiore capacità di resistenza all’anossia. I confronti tra le stazioni in base alla tipologia (siti distanti dalla condotta e siti potenzialmente impattati, vicini o sul tracciato) mostrano l’esistenza di differenze significative nei valori di LT50 in alcuni periodi, con un gradiente peggiorativo da nord verso sud e man mano che ci si allontana dalla costa. Tale andamento spaziale potrebbe essere dovuto principalmente alla variazione della salinità dovuta all’influenza del Po. Va segnalato però che le vongole raccolte nella stazione C013, situata sulla condotta al largo, hanno mostrato i valori peggiori di sopravvivenza rispetto alle altre stazioni, indipendentemente dalla fase di campionamento. Infine, il mese di giugno 2014 è stato caratterizzato da una maggiore diversificazione delle condizioni fisiologiche delle vongole campionate nelle diverse stazioni. Nello stesso periodo si sono riscontrate lievi differenze anche tra le temperature registrate nei due transetti della rete 2000/60/CE monitorati da ARPAV a giugno 2014 (fonte dati: http://www.arpa.veneto.it/dati-ambientali/open-data/idrosfera). Seppur misurate non esattamente in prossimità delle stazioni del presente report, le temperature delle acque, sia superficiali che profonde, hanno mostrato differenze (range delle temperature medie: 21-27°C) non solo tra nord e sud, ma anche in base alla distanza dalla costa. Come riportato in Moschino e Marin (2006), si possono riscontrare differenze significative tra i risultati di sopravvivenza in aria, già a pochi gradi di differenza. Inoltre, le temperature medie di giugno 2014 oscillano attorno ai 24°C, temperatura risultata critica per la variazione del tasso di respirazione delle vongole (Moschino e Marin, 2006). Alla luce di quanto rilevato, alla data dell’ultimo campionamento non sono quindi emerse evidenze circa un impatto negativo dell’opera sulla sopravvivenza degli esemplari di C. gallina esaminati.

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Capitolo 3 – INDICE DI CONDIZIONE

3.1 Risultati Come riportato nelle relazioni precedenti, l’indice di condizione (IC) selezionato per i confronti tra stazioni e fasi è rappresentato dal peso secco delle carni su peso secco della conchiglia (Ps/Pc). L’andamento generale dell’indice di condizione nei diversi campioni raggruppati per mese di campionamento è mostrato in figura 3.1.1.

0,08

0,07

0,06

0,05

0,04

0,03

0,02 Feb_06 Giu_06 Ott_06 Feb_07 Giu_08 Nov_08 Nov_10 Giu_11 Lug_12 Set_13 Giu_14 Lug_15 Bianco Cantiere Esercizio Figura 3.1.1. Valori medi (± deviazione standard) degli indici di condizione in tutti i campioni raggruppati per mese di campionamento. Sono evidenziate in ascissa le 3 fasi di monitoraggio.

Durante la fase di bianco (febbraio ’06 – febbraio ’07) i campioni hanno mostrato valori medi di IC abbastanza stabili; tale andamento ha caratterizzato anche il primo campionamento del cantiere. È a novembre 2008 (ancora in fase di cantiere) che si è osservata una netta diminuzione dell’IC, anche paragonata al periodo autunnale del bianco (ottobre 2006). Il valore più basso dell’IC è stato raggiunto – ancora in autunno – nel primo campionamento dell’esercizio provvisorio (novembre 2010), ma nei prelievi degli anni successivi si sono misurati valori via via maggiori (ad eccezione del 2013), anche se i livelli della fase di bianco non sono ancora stati raggiunti. Di seguito si riporta l’andamento temporale dell’IC in dettaglio per ciascuna stazione (Fig. 3.1.2-3.1.4).

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C034 C037 0,14 0,14

0,12 0,12

0,10 0,10

0,08 0,08

Ps/Pc

Ps/Pc 0,06 0,06

0,04 0,04

0,02 0,02

Median Median 0,00 25%-75% 0,00 25%-75% feb_06 ott_06 giu_08 dic_10nov_10 lug_12 giu_14 Min-Max feb_06 ott_06 giu_08 ndic_10ov_10 lug_12 giu_14 Min-Max giu_06 feb_07 nov_08 giu_11 sett_13 lug_15 giu_06 feb_07 nov_08 giu_11 sett_13 lug_15 Figura 3.1.2. Evoluzione temporale dell’IC nelle due stazioni distanti 1 Km (C034 a nord e C037 a sud).

C035 C014 0,14 0,14

0,12 0,12

0,10 0,10

0,08 0,08

Ps/Pc

Ps/Pc 0,06 0,06

0,04 0,04

0,02 0,02

Median Median 0,00 25%-75% 0,00 25%-75% feb_06 ott_06 giu_08 ndic_10ov_10 lug_12 giu_14 Min-Max feb_06 ott_06 giu_08 dic_10nov_10 lug_12 giu_14 Min-Max giu_06 feb_07 nov_08 giu_11 sett_13 lug_15 giu_06 feb_07 nov_08 giu_11 sett_13 lug_15 Figura 3.1.3. Evoluzione temporale dell’IC nelle due stazioni a 100 m dalla condotta (C035 e C014).

C036 C013 0,14 0,14

0,12 0,12

0,10 0,10

0,08 0,08

Ps/Pc Ps/Pc 0,06 0,06

0,04 0,04

0,02 0,02

Median Median 0,00 25%-75% 0,00 25%-75% feb_06 ott_06 giu_08 ndic_10ov_10 lug_12 giu_14 Min-Max feb_06 ott_06 giu_08 ndic_10ov_10 lug_12 giu_14 Min-Max giu_06 feb_07 nov_08 giu_11 sett_13 lug_15 giu_06 feb_07 nov_08 giu_11 sett_13 lug_15 Figura 3.1.4. Evoluzione temporale dell’IC nelle due stazioni sulla condotta (C036 e C013). A giugno 2008 non è stato possibile campionare nelle due stazioni sulla condotta per la presenza di pietrame dovuto alle operazioni di posa.

Scomponendo nelle varie stazioni l’evoluzione temporale dell’IC, si nota che la mediana oscilla tra 0,063 e 0,036 e che in questo intervallo la stazione C037 (1 Km a sud) e la C035 (a 100 m dalla condotta sul lato nord) hanno presentato, rispettivamente, valori di IC meno e più variabili.

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Le stazioni C036 (sulla condotta) e C014 (a 100 m dalla condotta sul lato sud) hanno presentato campioni di vongole con valori massimi e minimi dell’IC più contenuti (rispettivamente, C036 tra 0,017 e 0,086; C014 tra 0,009 e 0,084) mentre in tutte le altre stazioni si è osservato almeno un campione (generalmente raccolto in un periodo freddo) nel quale tali valori sono stati ampiamente superati, soprattutto nei massimi: febbraio ’06 (C037, C013) e febbraio ’07 (C034), novembre ’10 (C035).

È stata testata la significatività degli andamenti temporali osservati per ciascuna stazione (Tab. 3.1.1) e sono stati effettuati i test post-hoc per l’identificazione dei confronti significativi (Tab. 3.1.2-3.1.4).

Tabella 3.1.1. ANOVA non parametrica di Kruskal-Wallis: risultati del test generale sugli effetti stagionali nell’andamento dell’IC. Stazione Test di Kruskal-Wallis P level C034 H ( 11, N= 520) =297,6937 p =0,000 C035 H ( 11, N= 518) =266,7962 p =0,000 C036 H ( 10, N= 480) =216,2696 p =0,000 C013 H ( 10, N= 439) =221,3578 p =0,000 C014 H ( 11, N= 479) =245,1397 p =0,000 C037 H ( 11, N= 480) =140,3923 p =0,000

Tabella 3.1.2. ANOVA non parametrica di Kruskal-Wallis: risultati dei test post-hoc per i siti lontani. È stata applicata la correzione di Bonferroni per confronti multipli (0,05/66= p<0,000757). (Le caselle sono colorate in base alla stagione: Azzurro= inverno; Verde= estate; Arancione= autunno).

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C034 BIANCO CANTIERE ESERCIZIO feb_06 feb_06 giu_06 ns giu_06 ott_06 ns ns ott_06 feb_07 ns ns ns feb_07 giu_08 ns ns ns ns giu_08 nov_08 *** * ** ns ns nov_08 nov_10 *** *** *** *** *** ns nov_10 giu_11 *** *** *** *** * ns ns giu_11 lug_12 ns ns ns ns ns ns *** ns lug_12 sett_13 *** *** *** *** *** ** ns ns *** sett_13 giu_14 *** ns * ns ns ns ns ns ns *** giu_14 lug_15 ns ns ns ns ns ns *** ns ns *** ns lug_15 C037 BIANCO CANTIERE ESERCIZIO feb_06 feb_06 giu_06 ns giu_06 ott_06 ns ns ott_06 feb_07 ns ns ns feb_07 giu_08 ns ns ns ns giu_08 nov_08 * *** *** * ns nov_08 nov_10 ns *** * ns ns ns nov_10 giu_11 ns *** * ns ns ns ns giu_11 lug_12 ns ns ns ns ns ** ns ns lug_12 sett_13 *** *** *** *** ns ns ns ns *** sett_13 giu_14 ns ns ns ns ns ns ns ns ns ns giu_14 lug_15 ns *** ** ns ns ns ns ns * ns ns lug_15 * p<0,0007, ** p<0,00001, *** p<0,000001; ns: non significativo.

Tabella 3.1.3. ANOVA non parametrica di Kruskal-Wallis: risultati dei test post-hoc per le stazioni a 100 m dalla condotta. È stata applicata la correzione di Bonferroni per confronti multipli (0,05/66= p<0,000757). (Le caselle sono colorate in base alla stagione: Azzurro= inverno; Verde= estate; Arancione= autunno). C035 BIANCO CANTIERE ESERCIZIO feb_06 feb_06 giu_06 ns giu_06 ott_06 ns ns ott_06 feb_07 ns ns ns feb_07 giu_08 ns ns ns ns giu_08 nov_08 ns *** ns ns *** nov_08 nov_10 *** *** *** *** *** * nov_10 giu_11 ns *** ns ns *** ns ** giu_11 lug_12 ns *** ns ns *** ns *** ns lug_12 sett_13 * *** ns ns *** ns ns ns ns sett_13 giu_14 ns ns ns ns ns ns *** ns ns ns giu_14 lug_15 ns *** ns ns *** ns *** ns ns ns ns lug_15 C014 BIANCO CANTIERE ESERCIZIO feb_06 feb_06 giu_06 ns giu_06 ott_06 ns ns ott_06 feb_07 ns ns ns feb_07 giu_08 ns ns ns ns giu_08 nov_08 *** *** *** *** *** nov_08 nov_10 *** *** ** * *** ns nov_10 giu_11 *** *** ns ns *** ns ns giu_11 lug_12 *** ns ns ns ns ns ns ns lug_12 sett_13 *** *** *** *** *** ns ns ns * sett_13 giu_14 ns ns ns ns ns *** ** * ns *** giu_14 lug_15 *** *** * ns *** ns ns ns ns ns * lug_15 * p<0,0007, ** p<0,00001, *** p<0,000001; ns: non significativo.

Tabella 3.1.4. ANOVA non parametrica di Kruskal-Wallis: risultati dei test post-hoc per le stazioni sulla condotta. E’ stata applicata la correzione di Bonferroni per confronti multipli (0,05/55 = p<0,000909). (Le caselle sono colorate in base alla stagione: Azzurro= inverno; Verde= estate; Arancione= autunno).

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C036 BIANCO CANTIERE ESERCIZIO C013 BIANCO CANTIERE ESERCIZIO feb_06 feb_06 feb_06 feb_06 giu_06 ns giu_06 giu_06 ns giu_06 ott_06 ns ns ott_06 ott_06 ns ns ott_06 feb_07 ns ns ns feb_07 feb_07 ns ns ns feb_07 nov_08 ns *** ns * nov_08 nov_08 *** *** *** * nov_08 nov_10 *** *** *** *** ns nov_10 nov_10 *** *** *** *** ns nov_10 giu_11 ** *** * *** ns ns giu_11 giu_11 *** *** ** ns ns ns giu_11 lug_12 * *** ns ** ns ns ns lug_12 lug_12 ns ns ns ns ns * ns lug_12 sett_13 ns * ns ns ns ** ns ns sett_13 sett_13 *** *** *** *** ns ns ns *** sett_13 giu_14 *** *** *** *** ns ns ns ns ns giu_14 giu_14 ns ns ns ns *** *** *** ns *** giu_14 lug_15 * *** ns ** ns ns ns ns ns ns lug_15 lug_15 *** *** ns ns ns ns ns ns ns * lug_15 * p<0,0009, ** p<0,00001, *** p<0,000001; ns: non significativo.

In ogni stazione le misurazioni di IC effettuate nei vari campionamenti mostrano differenze temporali significative (test generale di Kruskal-Wallis, Tab. 3.1.1), ma se si esaminano i soli confronti a parità di stagione (azzurro l’inverno, verde l’estate e arancione l’autunno) si può notare che: 1) Controlli. In entrambe le stazioni (C034 e C037) l’IC dei campioni autunnali del cantiere (novembre ’08) e dell’esercizio provvisorio (novembre ’10) è significativamente minore rispetto al bianco. Per quanto riguarda i mesi estivi, bianco e cantiere sono simili in entrambe le stazioni, mentre l’IC del bianco (giugno ’06) risulta sempre significativamente maggiore in 3 casi su 5 rispetto all’esercizio provvisorio (campioni di giugno ’11, settembre ’13 e luglio ’15, ma quest’ultimo solo per la stazione C037). Tra i campioni raccolti in fase di esercizio provvisorio non c’è un trend apprezzabile di miglioramento o peggioramento, ma eventi occasionali nei quali l’IC è significativamente più basso (stazione C034, settembre 2013) o più elevato (C037, luglio 2012) rispetto agli altri della stessa fase di campionamento; 2) Stazioni a 100 m dalla condotta. In una delle due stazioni (C014) si è osservato un peggioramento degli indici di condizione dalla fase di bianco alla fase di cantiere, nel periodo autunnale, mentre nel periodo estivo i valori di IC sono stati simili tra le due fasi per entrambe le stazioni (C014 e C035). In fase di esercizio provvisorio si sono riscontrate condizioni peggiorative rispetto al bianco (giugno ’06) nei campioni di giugno 2011, luglio 2012 (solo per C014), settembre 2013 e luglio 2015. Lo stesso andamento si è osservato anche nel confronto dei campioni estivi tra fase di cantiere ed esercizio. Come per i controlli, all’interno della fase d’esercizio provvisorio non sono stati osservati andamenti particolari dell’IC nelle stazioni a 100 m dalla condotta, con la differenza che in entrambe il campionamento di giugno 2014 ha fatto registrare in media i valori più elevati dell’intera fase, simili addirittura a quella di bianco. Nella stazione C035, però, nessun confronto temporale tra campioni in esercizio è risultato significativo, mentre alla C014 i valori di IC osservati a giugno ’14 sono risultati significativamente più elevati in 3 su 4 confronti (tranne luglio ‘12); 3) Stazioni sulla condotta. Le indagini hanno evidenziato un peggioramento dell’IC nell’unico campione raccolto nella fase di cantiere rispetto al bianco, ma solo nella stazione più lontana dalla costa (C013). Sempre in autunno, nella fase di esercizio provvisorio, si è osservato un abbassamento delle condizioni fisiologiche degli organismi rispetto alla fase di bianco in entrambe le stazioni. Anche nel periodo estivo gli indici di condizione dei campioni raccolti in fase di esercizio provvisorio sono risultati significativamentre peggiori rispetto al bianco, tranne che per i campioni di luglio 2012 e giugno 2014 della stazione C013. Durante la fase d’esercizio provvisorio le misure di IC nelle stazioni sulla condotta hanno messo in luce una situazione simile a quella dei siti di campionamento a 100 m (C035 e C014): nessuna differenza temporale significativa per la stazione più costiera (C036), mentre nel sito al largo (C013) è stato rilevato un miglioramento significativo delle condizioni

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina fisiologiche degli organismi campionati a giugno ’14 rispetto agli altri (tranne luglio 2012), con un ritorno verso i livelli del bianco.

Di seguito si riportano le analisi effettuate per confrontare le diverse stazioni nelle stagioni in comune alle tre fasi di monitoraggio (Fig. 3.1.5-3.1.7)

Giugno 2006 (bianco) Ottobre 2006 (bianco) 0,14 0,14

0,12 0,12

0,10 0,10

0,08 0,08

IC IC

0,06 0,06

0,04 0,04

0,02 0,02

Median Median 0,00 0,00 25%-75% 25%-75% C034 C035 C036 C013 C014 C037 C034 C035 C036 C013 C014 C037 Min-Max Min-Max Stazione Stazione Figura 3.1.5. Valori di IC registrati nelle stazioni campionate nella fase di bianco.

Giugno 2008 (cantiere) Novembre 2008 (cantiere) 0,14 0,14

0,12 0,12

0,10 0,10

0,08 0,08

IC IC

0,06 0,06

0,04 0,04

0,02 0,02

Median Median 0,00 0,00 25%-75% 25%-75% C034 C035 C036 C013 C014 C037 C034 C035 C036 C013 C014 C037 Min-Max Min-Max Stazione Stazione Figura 3.1.6. Valori di IC registrati nelle stazioni campionate nella fase di cantiere (solo 4 stazioni a giugno).

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

Giugno 2011 (esercizio) Novembre 2010 (esercizio) 0,14 0,14

0,12 0,12

0,10 0,10

0,08 0,08

IC

IC 0,06 0,06

0,04 0,04

0,02 0,02

Median Median 0,00 0,00 25%-75% 25%-75% C034 C035 C036 C013 C014 C037 C034 C035 C036 C013 C014 C037 Min-Max Min-Max Stazione Stazione Luglio 2012 (esercizio) 0,14

0,12

0,10

0,08

IC

0,06

0,04

0,02 Median 25%-75% 0,00 Min-Max C034 C035 C036 C013 C014 C037 Settembre 2013 (esercizio) 0,14

0,12

0,10

0,08

IC

0,06

0,04

0,02 Median 25%-75% 0,00 Min-Max C034 C035 C036 C013 C014 C037

ISPRA (2016) Popolamenti a bivalvi filtratori – Condotta offshore - Fase di esercizio provvisorio I-Vanno (45E) 26

Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

Giugno 2014 (esercizio) 0,14

0,12

0,10

0,08

IC

0,06

0,04

0,02 Median 25%-75% 0,00 Min-Max C034 C035 C036 C013 C014 C037 Luglio 2015 (esercizio) 0,14

0,12

0,10

0,08

Ps/Pc 0,06

0,04

0,02 Median 25%-75% 0,00 Min-Max C034 C035 C036 C013 C014 C037 Figura 3.1.7. Valori di IC registrati nelle stazioni campionate nella fase di esercizio provvisorio. (A sx i grafici relativi ai mesi estivi, a dx quelli autunnali)

Come per l’analisi precedente, è stata testata la significatività degli andamenti temporali osservati a livello generale (Tab. 3.1.5), e sono stati effettuati i test post-hoc per l’identificazione di quali fossero i confronti significativamente differenti tra stazioni (Tab. 3.1.6).

Tabella 3.1.5. ANOVA non parametrica di Kruskal-Wallis: risultati del test generale sull’effetto del sito nell’andamento dell’IC nei periodi di campionamento. Fase Mese Test di Kruskal-Wallis P level Giugno ‘06 H ( 5, N= 240) =20,82816 p =,0009 Bianco Ottobre ‘06 H ( 5, N= 240) =5,974554 ns Giugno ‘08* H ( 3, N= 160) =29,77731 p =,0000 Cantiere Novembre ‘08 H ( 5, N= 238) =19,60770 p =,0015 Novembre ‘10 H ( 5, N= 360) =83,31534 p =,0000 Giugno ‘11 H ( 5, N= 240) =18,10616 p =,0028 Esercizio Luglio ‘12 H ( 5, N= 240) =29,77975 p=,0000 provvisorio Settembre ‘13 H ( 5, N= 240) =74,62724 p=,0000 Giugno ‘14 H ( 5, N= 240) =64,31280 p=,0000

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

Luglio ‘15 H (5, N= 240) =13,14041 P=,0221 * senza le due stazioni sulla condotta (C036 e C013); ns: non significativo.

Tabella 3.1.6. ANOVA non parametrica di Kruskal-Wallis: risultati dei test post-hoc tra periodi di campionamento (correzione di Bonferroni per confronti multipli: 0,05/15 = p<0,003; 0,05/6= p<0,008).

BIANCO giu-06 C034 ott-06 C034 C034 C035 C034 C035 C035 * C036 C035 ns C036 C036 ns ns C013 C036 ns ns C013 C013 ns ns ns C014 C013 ns ns ns C014 C014 ns ns ns ns C037 C014 ns ns ns ns C037 C037 ns ns ns ns ns C037 ns ns ns ns ns CANTIERE giu-08 C034 nov-08 C034 C034 C035 C034 C035 C035 *** C014 C035 ns C036 C014 ns ns C037 C036 ns ns C013 C037 ns *** ns C013 ns ns ns C014 C014 ns * ns ns C037 * p<0,008 ** p<0,0001 *** p<0,00001; ns=non significativo C037 ns ns ns ns ns ESERCIZIO PROVVISORIO nov-10 C034 giu-11 C034 C034 C035 C034 C035 C035 * C036 C035 ns C036 C036 ns ns C013 C036 ns * C013 C013 ns ns ns C014 C013 ns * ns C014 C014 ns ns ns ns C037 C014 * *** * ns C037 C037 ns ns ns ns ns C037 *** *** ** ns ns lug-12 C034 set-13 C034 C034 C035 C034 C035 C035 ns C036 C035 *** C036 C036 ns ns C013 C036 *** ns C013 C013 ns ns ns C014 C013 ns ns *** C014 C014 ns ns ns ns C037 C014 ns ns *** ns C037 C037 ns ns *** ns ns C037 *** ns ns ns ns giu-14 C034 lug-15 C034 C034 C035 C034 C035 C035 ns C036 C035 ns C036 C036 ns *** C013 C036 ns ns C013 C013 ** ns *** C014 C013 ns ns ns C014 C014 ns ns *** ns C037 C014 * ns ns ns C037 C037 ns ns ns ns ns C037 ns ns ns ns ns * p<0,003, ** p<0,0001, *** p<0,00001; ns=non significativo.

Anche se il test generale mostra la dipendenza dei valori di IC dalla stazione in tutti i periodi, tranne che ad ottobre ’06, i test post-hoc ci permettono di visualizzare alcune importanti differenze: 1) nei mesi autunnali vi è molta più omogeneità tra siti, in quanto i confronti sono in gran parte non significativi, eccetto che per C035 con C014 a novembre 2008 e C034 con C035 a novembre 2010; 2) in estate si osservano maggiori differenze tra le stazioni, ma non si osserva un pattern univoco dovuto al gradiente di distanza dalla condotta. Osserviamo infine che i confronti tra le stazioni a sud della condotta e più lontane dalla costa (C013, C014 e C037) sono sempre non significativi.

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3.2 Considerazioni conclusive

Gli indici di condizione sono generalmente considerati degli utili strumenti per determinare lo stato di salute dei bivalvi. Vengono utilizzati per monitorare i cambiamenti stagionali dei costituenti organici dei molluschi, sia a scopo commerciale per individuare il perido migliore di vendita, sia in monitoraggi o studi ambientali per valutare lo stato di stress fisiologico degli organismi (Orban et al., 2006; Moschino et al., 2010). Come per tutti i bivalvi, anche la specie presa in esame mostra delle fluttuazioni stagionali degli indici di condizione legate sia al ciclo gametogenico, che alle condizioni ambientali (Luca e Benniger, 1985; Okumus e Stirling, 1998). Generalmente nell’area d’interesse, C. gallina presenta diminuzioni dell’indice di condizione in estate, in corrispondenza del periodo nel quale lo sforzo biologico per la produzione e il rilascio dei gameti è maggiore, fino a raggiungere il minimo in autunno- inverno, quando le riserve sono più basse (Moschino e Marin, 2006). Successivamente si possono osservare dei picchi verso la fine del periodo invernale, poco prima del periodo di emissione dei gameti (Orban et al., 2006). Come per la sopravvivenza in aria, anche l’indice di condizione è sensibile alle variazioni di temperatura e Chamelea gallina si conferma essere una specie molto sensibile e poco tollerante a repentine variazioni di tale parametro. In questo studio, se si considerano le stazioni come un insieme unico, si è osservata una diminuzione dei valori dell’indice di condizione a partire dal secondo campionamento effettuato durante la fase di cantiere. Il peggioramento delle condizioni fisiologiche degli organismi si è mantenuto tale anche nella successiva fase di esercizio provvisorio: pur osservando delle oscillazioni nell’andamento dei valori, questi si sono mantenuti bassi e non sono mai saliti fino a raggiungere i livelli iniziali della fase di bianco. Si sottolinea, però, che in fase di cantiere ed esercizio provvisorio i campionamenti sono stati effettuati in mesi differenti rispetto alla fase di bianco e, come sopra riportato va ricordato che l’indice di condizione in C. gallina subisce delle fluttuazioni in base alla stagione (Orban et al., 2006; Moschino e Marin, 2006). Tuttavia considerando solo il mese di giugno, comune a tutte le fasi, si è osservato un peggioramento delle condizioni fisiologiche dei molluschi nel 2011 (fase di esercizio provvisorio), per poi osservare un recupero nel 2014. Tali oscillazioni potrebbero, però, a loro volta essere dovute a slittamenti nel periodo di emissione dei gameti rispetto al periodo di riposo. In Adriatico centrale, ad esempio, sono stati osservati due distinti periodi di emissione dei gameti, uno tra maggio e luglio ed uno tra settembre ed ottobre (Froglia, 1975), ma è stato altresì dimostrato che cambiamenti di temperatura attorno alla soglia critica dei 24°C possono determinare dei cambiamenti significativi delle condizioni fisiologiche degli organismi di C. gallina (Moschino e Marin, 2006). Considerando le singole stazioni raggruppate in base alla fase di campionamento e alla stagione, si sono riscontrate differenze significative soprattutto in autunno, con valori mediamente maggiori nella fase di bianco, una diminuzione consistente a cavallo della fase di cantiere ed un lento recupero nella fase d’esercizio provvisorio. Nel periodo estivo invece è risultata meno marcata la differenza tra bianco e cantiere, mentre si è confermato un peggioramento significativo delle condizioni fisiologiche degli organismi, se si confronta ciascun campionamento della fase di esercizio provvisorio con la fase di bianco. In generale, invece, per la sola fase di esercizio provvisorio si è osservata una situazione di omogeneità, senza differenze significative tra i diversi campionamenti.

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

Dal punto di vista spaziale si è riscontrata un’elevata omogeneità tra le stazioni, salvo rare eccezioni ad ogni modo non riconducibili ad un semplice schema ordinato in base alla distanza dalla condotta. Rispetto ad una situazione di impatto dei lavori di posa della condotta, ci si aspetterebbe di osservare nella fase di cantiere dei valori di IC sistematicamente più bassi nelle stazioni in prossimità della condotta rispetto ai controlli, per poi assistere ad un recupero più o meno graduale. Al contrario, non si distingue un gradiente univoco dovuto alla distanza dalla condotta stessa, ma piuttosto, nei rari casi in cui è significativa, la differenza è dovuta alla lontanza rispetto alla linea di costa. Ancora una volta, quindi, non è ravvisabile con costanza una misura dell’IC più elevata nei siti di controllo rispetto agli altri, ed i valori di Ps/Pc rimangono confinati in intervalli piuttosto ristretti. Alla luce di quanto rilevato, alla data dell’ultimo campionamento non sono quindi emerse evidenze circa un impatto negativo dell’opera sull’indice di condizione degli esemplari di C. gallina esaminati.

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Capitolo 4 – STRUTTURA PER TAGLIE DEL POPOLAMENTO

4.1 Confronto tra fasi (Bianco, Cantiere ed Esercizio provvisorio) delle taglie nella frazione vagliata di Chamelea gallina

In Tab. 4.1.1 sono riportate le abbondanze per classe di taglia (LTclasse) di C. gallina nelle tre fasi; la frazione vagliata di vongole è stata complessivamente caratterizzata da individui compresi tra 15 e 33 mm di lunghezza della conchiglia, misurata in senso latero-laterale.

Tabella 4.1.1. Abbondanza per classe di taglia (LTclasse) di C. gallina osservata nella frazione vagliata delle tre fasi. In giallo le classi di taglia con contributo maggiore dell’1%. LTclasse Esercizio (mm) Bianco Cantiere provvisorio Tot Tot % 15,0 1 1 0,01%

16,0 3 3 0,03%

17,0 1 5 6 0,07%

18,0 1 12 13 0,14%

19,0 13 1 17 31 0,34% 20,0 15 1 47 63 0,69% 21,0 53 10 168 231 2,52% 22,0 407 113 578 1098 11,96% 23,0 996 360 1314 2670 29,07% 24,0 858 459 1182 2499 27,21% 25,0 520 380 610 1510 16,44% 26,0 188 195 198 581 6,33% 27,0 95 136 47 278 3,03% 28,0 35 51 12 98 1,07% 29,0 11 20 3 34 0,37% 30,0 2 42 2 46 0,50% 31,0 1 14 15 0,16%

32,0 1 3 4 0,04%

33,0 1 2 3 0,03%

Tot 3197 1788 3526 9184

Nell’area monitorata le catture di C. gallina nel periodo 2006-2015 (inizio fase di bianco - fine esercizio provvisorio) sono state quindi determinate da individui compresi tra 21 e 28 mm LT (evidenziati in giallo), che hanno contribuito in abbondanza a più del 97% della frazione vagliata. In Fig. 4.1.1 sono riportate le abbondanze % per taglia nella frazione vagliata dall’inizio del monitoraggio. C’è una sostanziale omogeneità tra i campioni delle stazioni raggruppate, in particolare tra le curve di bianco ed esercizio provvisorio che si

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina sovrappongono quasi completamente (con un picco sulla classe da 23 mm), mentre nel cantiere si è osservato uno spostamento della curva verso la classe modale dei 24 mm. Come riportato nelle precedenti relazioni, a giugno 2008 non è stato possibile pescare nelle due stazioni sulla condotta C036 e C013 a causa del pietrisco deposto durante i lavori di riempimento della trincea. Si è fatto quindi ricorso a due stazioni sostitutive nelle vicinanze, la C046 per la C036 e la C045 per la C013. Questa soluzione ha permesso di avere esemplari a sufficienza almeno per l’analisi delle taglie.

Bianco Cantiere Esercizio

35%

30%

25%

20%

15% Numeroindividui 10%

5%

0% 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 LT mm

Figura 4.1.1. Frazione vagliata. Abbondanza % nelle classi di taglia di C. gallina nelle tre fasi di monitoraggio.

Di seguito si riportano i risultati del test di Kruskal-Wallis applicato alle lunghezze (LT), divise per classi di taglia (LTclasse) al fine di verificarne l’andamento temporale. I siti sono stati raggruppati in base alla tipologia: stazioni lontane - controlli (stazioni C034 e C037), sulla condotta (stazioni C036 e C013; a giugno 2008 sostituite da C046 e C045 rispettivamente), in vicinanza della condotta (stazioni C035 e C014, a 100 m) (Tab. 4.1.2).

Tabella 4.1.2. ANOVA non parametrica di Kruskal-Wallis: test sulle differenze temporali delle LTclasse raggruppate in funzione delle tipologie di stazione. Tipologia Test di Kruskal-Wallis P level Controlli H (11, N=3112) =449,1838 p =0,000 Condotta H (11, N=3066) =410,0164 p =0,000 100 m H (11, N=3006) =337,2635 p =0,000

Dai risultati dei test statistici si evince quindi che sussistono delle differenze significative nella distribuzione delle taglie delle vongole tra bianco, cantiere ed esercizio provvisorio sia nei controlli che nelle stazioni sulla condotta o in vicinanza della stessa. Dai test post hoc riportati in Tab. 4.1.3-4.1.5 è possibile discriminare quali mesi siano effettivamente risultati significativamente diversi, mentre in Fig. 4.1.2-4.1.4 è illustrato in dettaglio l’andamento della LTclasse nelle varie occasioni di campionamento.

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

Tabella 4.1.3. ANOVA non parametrica di Kruskal-Wallis: risultati dei test post-hoc per LTclasse nelle stazioni lontane - controlli (C034, C037). Correzione di Bonferroni per confronti multipli: 0,05/66 = p<0,000757. CONTROLLI BIANCO CANTIERE ESERCIZIO PROVVISORIO feb-06 feb-06

giu-06 ns giu-06 ns ns ott-06 ott-06 ns ns ns feb-07 feb-07 giu-08 *** *** *** *** giu-08 nov-08 *** *** *** *** ns nov-08 ns ns ns ns *** *** nov-10 nov-10 ns ns ns ns *** *** ns giu-11 giu-11 lug-12 *** *** *** *** ns ns *** *** lug-12 ns ns ns ns *** * ns ns * set-13 set-13 giu-14 ns ns ns ns *** *** ns ns *** ns giu-14 lug-15 ns ns ns ns *** *** ns ns *** ns ns lug-15 * p<0,0007, ** p<0,00001, *** p<0,000001; ns=non significativo.

Controlli 36

34

32

30

28

26

classe 24

LT

22

20

18

16

14 Median Feb_06 Ott_06 Giu_08 Nov_10 Lug_12 Giu_14 25%-75% Giu_06 Feb_07 Nov_08 Giu_11 Set_13 Lug_15 Min-Max Periodo Figura 4.1.2. Distribuzione per taglia (LT) nei campioni di C. gallina nelle stazioni distanti dalla condotta (C034 e C037) in funzione del tempo.

L’andamento temporale delle lunghezze delle vongole nei siti distanti dalla condotta (controlli) mostra dei valori iniziali nel range di 19-31 mm (minimo-massimo), che subiscono un aumento significativo in fase di cantiere (21-32 mm), per poi tornare nell’esercizio provvisorio a valori paragonabili a quelli della fase di bianco, fatta eccezione per il campione di luglio 2012, che presenta valori non significativamente differenti a quelli della fase di cantiere (Fig. 4.1.2 e Tab 4.1.3).

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

Tabella 4.1.4. ANOVA non parametrica di Kruskal-Wallis: risultati dei test post-hoc per LTclasse nelle sulla condotta (C036, C013). Correzione di Bonferroni per confronti multipli: 0,05/66 = p<0,000757. CONDOTTA BIANCO CANTIERE ESERCIZIO PROVVISORIO feb-06 feb-06

giu-06 ns giu-06 ns ns ott-06 ott-06 * ns ns feb-07 feb-07 giu-08 *** *** *** *** giu-08 nov-08 ns ns ns ns *** nov-08 *** *** *** * *** *** nov-10 nov-10 *** ns ns ns *** ** ns giu-11 giu-11 lug-12 ns *** *** *** ns ** ** *** lug-12 * ns ns ns *** ns ns ns *** set-13 set-13 giu-14 * ns ns ns *** ns ns ns *** ns giu-14 lug-15 * ns ns ns *** ns ns ns *** ns ns lug-15 * p<0,0007, ** p<0,00001, *** p<0,000001; ns=non significativo.

Condotta 36

34

32

30

28

26

classe 24

LT

22

20

18

16

14 Median Feb_06 Ott_06 Giu_08 Nov_10 Lug_12 Giu_14 25%-75% Giu_06 Feb_07 Nov_08 Giu_11 Set_13 Lug_15 Min-Max Periodo Figura 4.1.3. Distribuzione per taglia (LT) dei campioni di C. gallina nelle stazioni sulla condotta (C036 e C013) in funzione del tempo.

Osservando i risultati dei campioni raccolti nelle stazioni sulla condotta nelle diverse fasi (Fig. 4.1.3 e Tab. 4.1.4) si evidenzia che, contrariamente alle stazioni di controllo, già a partire dall’ultimo campionamento della fase di bianco i valori di LTclasse subiscono delle variazioni significative, per poi mostrare a giugno 2008 i valori statisticamente più alti dell’intero monitoraggio. Successivamente i valori di LTclasse tornano ai livelli del bianco a novembre 2008, per poi subire delle oscillazioni più o meno significative. A luglio 2012 i valori risultano paragonabili a quelli riscontrati nel primo campionamento del bianco e del cantiere. Infine gli ultimi tre campionamenti della fase di esercizio provvisorio presentano valori significativamente inferiori rispetto a luglio 2012, ma paragonabili a quelli della fase di bianco.

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Tabella 4.1.5. ANOVA non parametrica di Kruskal-Wallis: risultati dei test post-hoc per LTclasse nelle stazioni vicine alla condotta (C035, C014). Correzione di Bonferroni per confronti multipli: 0,05/66 = p<0,000757. 100 m BIANCO CANTIERE ESERCIZIO PROVVISORIO feb-06 feb-06

giu-06 ns giu-06 ns ns ott-06 ott-06 ns ns ns feb-07 feb-07 giu-08 *** *** *** *** giu-08 nov-08 *** *** *** *** ns nov-08 ns ns ns ns *** *** nov-10 nov-10 ns ns ns ns *** *** ns giu-11 giu-11 lug-12 *** *** *** *** ns ns *** *** lug-12 ns ns ns ns *** * ns ns * set-13 set-13 giu-14 ns ns ns ns *** *** ns ns *** ns giu-14 lug-15 ns ns ns ns *** *** ns ns *** ns ns lug-15 * p<0,0007, ** p<0,00001, *** p<0,000001; ns=non significativo.

100 m 36

34

32

30

28

26

classe 24

LT

22

20

18

16

14 Median Feb_06 Ott_06 Giu_08 Giu_11 Lug_12 Giu_14 25%-75% Giu_06 Feb_07 Nov_08 Nov_10 Set_13 Lug_15 Min-Max Periodo Figura 4.1.4. Distribuzione per taglia (LT) dei campioni di C. gallina vicino la condotta (C035 e C014) in funzione del tempo.

Per quanto riguarda la situazione nelle stazioni a 100 m dalla condotta (Tab 4.1.5 e Fig 4.1.4) questa risulta confrontabile a quanto riscontrato per le stazioni di controllo. Si osserva infatti un aumento dei valori di LTclasse in fase di cantiere rispetto alla fase di bianco e un ritorno ai valori iniziali in fase di esercizio provvisorio, fatta eccezione per luglio 2012 nel quale i valori sono significativamente più alti e simili a quelli del cantiere.

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

4.2 Fase di esercizio provvisorio: analisi della struttura in taglia del popolamento a Chamelea gallina Nelle sei uscite in esercizio provvisorio, oltre alla frazione vagliata, è stata campionata anche la frazione di scarto (cfr. § 1.2 e 1.3), rendendo possibile valutare la struttura del popolamento in termini di abbondanza per classi di taglia anche nell’intervallo di LT che comprende gli individui più piccoli. Il confronto tra le due frazioni è illustrato in Tab. 4.2.1.

Tabella 4.2.1. Abbondanze a): numero di individui per classe di taglia campionati; b): per classi di taglia (LTclasse) di C. gallina nei campioni di vagliato (FV) e scarto (FS), in fase d’esercizio provvisorio.

A Novembre_2010 Giugno_2011 Luglio_2012 Settembre_2013 Giugno_2014 Luglio_2015 LTclasse FV FS FV FS FV FS FV FS FV FS FV FS 7,0 2 8,0 1 6 9,0 1 5 3 10,0 11 18 10 3 11,0 28 32 21 3 12,0 41 3 40 18 2 3 13,0 69 5 36 18 6 8 14,0 68 16 30 23 20 16 15,0 114 1 12 20 19 29 14 16,0 1 106 2 38 21 31 42 36 17,0 1 93 3 47 22 55 1 67 37 18,0 2 67 10 66 29 59 79 61 19,0 3 49 11 67 62 89 2 103 1 87 20,0 11 62 18 93 79 6 90 10 124 2 125 21,0 51 48 36 74 6 110 21 88 42 151 12 146 22,0 186 41 69 86 25 92 110 58 122 65 66 114 23,0 342 28 124 111 116 82 213 17 236 26 283 58 24,0 211 10 109 78 245 27 182 1 201 4 234 7 25,0 100 3 34 19 211 7 122 76 2 67 2 26,0 31 4 4 103 36 19 5 27,0 16 3 1 12 5 8 3 28,0 4 1 1 3 3 29,0 1 1 1 30,0 1 1 960 840 426 720 720 720 700 600 720 720 673 720

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

B Novembre_2010 Giugno_2011 Luglio_2012 Settembre_2013 Giugno_2014 Luglio_2015 LTclasse FV FS FV FS FV FS FV FS FV FS FV FS 7,0 0,28% 8,0 0,12% 0,83% 9,0 0,12% 0,69% 0,50% 10,0 1,31% 2,50% 1,67% 0,42% 11,0 3,33% 4,44% 3,50% 0,42% 12,0 4,88% 0,42% 5,56% 3,00% 0,28% 0,42% 13,0 8,21% 0,69% 5,00% 3,00% 0,83% 1,11% 14,0 8,10% 2,22% 4,17% 3,83% 2,78% 2,22% 15,0 13,57% 0,23% 1,67% 2,78% 3,17% 4,03% 1,94% 16,0 0,10% 12,62% 0,47% 5,28% 2,92% 5,17% 5,83% 5,00% 17,0 0,10% 11,07% 0,70% 6,53% 3,06% 9,17% 0,14% 9,31% 5,14% 18,0 0,21% 7,98% 2,35% 9,17% 4,03% 9,83% 10,97% 8,47% 19,0 0,31% 5,83% 2,58% 9,31% 8,61% 14,83% 0,28% 14,31% 0,15% 12,08% 20,0 1,15% 7,38% 4,23% 12,92% 10,97% 0,86% 15,00% 1,39% 17,22% 0,30% 17,36% 21,0 5,31% 5,71% 8,45% 10,28% 0,83% 15,28% 3,00% 14,67% 5,83% 20,97% 1,78% 20,28% 22,0 19,38% 4,88% 16,20% 11,94% 3,47% 12,78% 15,71% 9,67% 16,94% 9,03% 9,81% 15,83% 23,0 35,63% 3,33% 29,11% 15,42% 16,11% 11,39% 30,43% 2,83% 32,78% 3,61% 42,05% 8,06% 24,0 21,98% 1,19% 25,59% 10,83% 34,03% 3,75% 26,00% 0,17% 27,92% 0,56% 34,77% 0,97% 25,0 10,42% 0,36% 7,98% 2,64% 29,31% 0,97% 17,43% 10,56% 0,28% 9,96% 0,28% 26,0 3,23% 0,94% 0,56% 14,31% 5,14% 2,64% 0,74% 27,0 1,67% 0,70% 0,14% 1,67% 0,71% 1,11% 0,45% 28,0 0,42% 0,23% 0,14% 0,43% 0,42% 29,0 0,10% 0,23% 0,00% 0,14% 30,0 0,14% 0,14%

Complessivamente l’intervallo di taglia risultante dall’analisi congiunta della frazione vagliata e di scarto è risultato essere compreso tra 7 e 30 mm LT, con la prima compresa tra 15 e 30 mm e la seconda tra 7 e 27 mm LT. L’andamento temporale delle abbondanze % per taglia sia per la frazione vagliata che per quella di scarto (Fig. 4.2.1) permette di osservare una relativa stabilità della composizione della prima ed una maggiore variabilità della seconda. Se si osservano le abbondanze delle classi di taglia più rappresentative nella frazione vagliata, queste si attestano nell’intervallo 23- 24 mm, con valori che oscillano tra il 30 e il 35% da novembre 2010 fino a giugno 2014, mentre nell’ultimo campionamento (luglio 2015) raggiungono il 40%. Per quanto riguarda, invece, la frazione di scarto le curve non presentano la gaussiana tipica della frazione vagliata, ma mostrano forme più frastagliate probabilmente dovute a tempi di reclutamento diversi, fenomeno piuttosto comune nelle popolazioni naturali.

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

Novembre 2010 Giugno 2011 45,0% 45,0% C C 40,0% 40,0% S S 35,0% 35,0%

30,0% 30,0%

25,0% 25,0%

20,0% 20,0%

Abbondanza Abbondanza % Abbondanza % 15,0% 15,0%

10,0% 10,0%

5,0% 5,0%

0,0% 0,0% 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 33 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 33

LTclasse LTclasse

Luglio 2012 Settembre 2013 45,0% 45,0% C C 40,0% 40,0% S S 35,0% 35,0%

30,0% 30,0%

25,0% 25,0%

20,0% 20,0%

Abbondanza Abbondanza % Abbondanza % 15,0% 15,0%

10,0% 10,0%

5,0% 5,0%

0,0% 0,0% 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 33 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 33

LTclasse LTclasse

Giugno 2014 Luglio 2015 45,0% 45,0% C C 40,0% 40,0% S S 35,0% 35,0%

30,0% 30,0%

25,0% 25,0%

20,0% 20,0%

Abbondanza Abbondanza % 15,0%

15,0% Abbondanza %

10,0% 10,0%

5,0% 5,0% 0,0% 0,0% 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 33 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 33 -5,0% LT LT classe classe Figura 4.2.1 Abbondanza percentuale ( ) delle classi di taglia di C. gallina nella frazione “commerciale” (C) e nello “scarto” (S).

Considerando i cinque campionamenti insieme, la sovrapposizione per classi di taglia tra vagliato e scartato si colloca nell’intervallo 15-27 mm. Il contributo % delle due frazioni è rappresentato in Fig. 4.2.2.

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

FV FS T

1.800 100% FS) 1.600 90% -

1.400 80% 70% 1.200 60% 1.000 50% 800 40% 600 30% 400 Numero totale di individui (T) individuidi totale Numero 20% 200 10% 0 0%

7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 (FV frazioni nelledueindividui di Percentuale LT mm

Figura 4.2.2 Numero di individui misurati (linea continua) e contributo % delle due frazioni (istogrammi) rispetto al totale. Gli intervalli di taglia 7-14 e 28-30 mm LT non sono rappresentati, in quanto caratterizzati dall’essere al 100% o nella frazione dello scarto o in quella vagliata, rispettivamente. La linea tratteggiata segna la taglia minima commercializzabile (25 mm).

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

4.3 Considerazioni conclusive L’analisi della struttura per taglia dei popolamenti di C. gallina nei pressi della condotta, per il periodo che va dal 2005 al 2015, ha evidenziato che la frazione vagliata è stata caratterizzata da individui che vanno dai 15 ai 30 mm di lunghezza della conchiglia e che l’intervallo più rappresentativo (90%) di tale frazione risulta compreso tra i 22 e 26 mm di lunghezza, con classe modale di 23 mm. Tale intervallo può essere confrontato con quanto riportato da Morello et al. (2011) per l’area dell’Adriatico centrale, i quali segnalavano un drastico cambiamento nella composizione per taglie delle popolazioni dal 1984 al 2001, strettamente correlato alla pressione di pesca. Nei primi anni ottanta le popolazioni esaminate mostravano, infatti, una situazione “in salute” con distribuzioni per taglie bi- o trimodali e con coorti con classi di modalità attorno ai 22 e 32 mm. Successivamente si osservava un progressivo decremento degli individui di taglia maggiore e della lunghezza delle classi più abbondanti, fino ad arrivare, negli ultimi anni dello studio, a classi modali attorno ai 15 mm di lunghezza. Nell’area presa in esame nel presente report la taglia modale dei 32 mm non è stata riscontrata già a partire dal 2005, mentre ha resistito nel tempo quella dei 23 mm, rappresentata da animali di età compresa tra 1 e 2 anni. In Adriatico, infatti, gli individui di C. gallina compiono il primo anno d’età al raggiungimento dei 18 mm di lunghezza ed il secondo ai 25 mm (taglia commerciale). La taglia di prima maturità sessuale è fissata intorno ai 13-15 mm, mentre tra 20 e 25 mm le vongole raggiungono la piena maturità sessuale, dove il peso delle gonadi può arrivare a rappresentare il 50% circa del peso fresco (Poggiani et al., 1973; Froglia, 1975, 1989; Casali, 1984). Studi successivi hanno confermano il basso tasso di crescita di C. gallina, identificando però il primo anno di età con la taglia di 11 mm e calcolando un periodo di circa 2,5 anni per raggiungere la taglia commerciale di 25 mm (Keller et al., 2002). Osservando le distribuzioni per taglia suddivise per fase di monitoraggio, si conferma per tutte le tre fasi una distribuzione unimodale e con pochi individui che superano i 27-28 mm. L’intervallo rappresentativo del 90% degli individui, si è ad ogni modo differenziato nelle fasi di monitoraggio: nel bianco e nell’esercizio provvisorio il range è stato tra 22 e 25 mm, con classe di modalità a 23 mm, mentre nel cantiere l’intervallo è risultato compreso tra 23 e 26 mm, con classe di modalità a 24 mm. Questo lieve incremento della taglia potrebbe essere dovuto ad una minore pressione di pesca nel periodo del cantiere (Fonte dato: Ordinanze Capitaneria di Porto di Chioggia, periodo 2004-2016). Il suddetto andamento temporale è però comune a tutte le stazioni di campionamento, a prescindere dalla localizzazione rispetto alla condotta e/o alla linea di costa: scomponendo, infatti, i dati per tipologia di sito si sono confermate le differenze temporali tra fasi, con un andamento delle mediane relativamente costante durante i mesi del bianco, sia sui controlli che sulla condotta e nelle vicinanze della stessa, a cui fa seguito un aumento di LT - limitato al primo campionamento del cantiere - e un ritorno nell’esercizio provvisorio su valori simili o leggermente inferiori al bianco. Tale comportamento, comune a prescindere dalla localizzazione delle stazioni, potrebbe indicare che la condotta, sia per quanto riguarda le attività di posa (cantiere) che di trasporto del gas (esercizio), non sembra aver influenzato le dinamiche dei popolamenti nell’area di studio. Un confronto con i dati di pescato del compartimento di Chioggia (ad es.: dati Co.Ge.Vo.) e la raccolta di informazioni su eventi anomali nell’Alto Adriatico (come per esempio le morie di adulti che talvolta coinvolgono la specie

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina anche in condizioni normossiche, European Parliament, 2016) potrebbero o meno confermare che si tratti di una situazione generale e non localizzata nell’area di interesse. Durante la fase esercizio provvisorio è stato possibile esaminare anche la frazione di scarto, e ciò ha permesso di caratterizzare più approfonditamente il popolamento di C. gallina dell’area. Da tale analisi è emerso che, considerando l’intero campione, si possono individuare distribuzioni con diverse coorti corrispondenti a possibili differenti tempi di reclutamento. Contrariamente a quanto riportato per le popolazioni “in salute” dei primi anni Ottanta (Morello et al., 2011) e nei limiti dei confronti con le diverse metodiche di raccolta dei dati di questo e dello studio di riferimento, nella frazione scartata le classi modali sono risultate sempre più basse in abbondanza rispetto a quelle delle frazioni vagliate negli anni successivi. Ad esempio, confrontando i campionamenti di novembre 2010 e giugno 2011, nei campioni di scarto primaverili si è osservato uno spostamento in blocco verso taglie maggiori e l’assenza di individui con LTclasse<12, segnale attribuibile alla crescita del popolamento; tale comportamento è visibile anche nel confronto tra settembre 2013 e giugno 2014. A luglio 2012 e in parte anche a settembre dell’anno successivo, invece, è interessante notare la presenza di due picchi distinti, possibile indizio di una semina programmata o di un reclutamento naturale. Va ad ogni modo segnalato che la poca rappresentatività delle classi di individui più piccoli nello scarto di pesca potrebbe dipendere anche dalla selettività dello strumento utilizzato, che dovrebbe infatti limitare le catture delle taglie più piccole (Morello et al., 2011). Dall’analisi riportata in questo studio si è osservato che le abbondanze della frazione vagliata hanno presentano i valori maggiori al di sotto della taglia commerciale di 25 mm. In Morello et al. (2001) si riscontrava già per il periodo dal 1984 al 2001 un significativo trend di diminuzione della lunghezza media della taglia commerciale (≥25 mm) da circa 29 mm a poco più di 26 mm. A livello complessivo i campioni di scarto osservati durante l’esercizio provvisorio sono risultati essere composti per la maggior parte (61,3%) da individui di lunghezze comprese tra i 18 e 25 mm che avevano quindi, secondo le valutazioni meno recenti (Poggiani et al., 1973; Froglia, 1975, 1989; Casali, 1984), tra 1 e 2 anni, dal 38,5% di esemplari entro il 1° anno d’età (<18 mm) ed una ridottissima quota di animali (0,9%) con età superiore ai 2 anni (>25 mm). Per quanto riguarda la maturità sessuale della totalità del pescato, invece, gli immaturi (<13mm) hanno rappresentato l’1,9% del totale, quelli a cavallo tra prima e piena maturità (13-19 mm) il 13,8% e gli individui con piena maturità sessuale vanno da un minimo del 19,6% (≥25 mm) ad un massimo del 84,4% (≥20 mm). Alla luce di quanto rilevato, alla data dell’ultimo campionamento non sono quindi emerse evidenze circa un impatto negativo dell’opera sulla densità degli esemplari di C. gallina nelle stazioni esaminate.

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

Capitolo 5 – Densità della frazione vagliata: confronto tra fasi, campionamenti e siti

5.1 Risultati Le densità della frazione vagliata (in g/m2) in ciascuna stazione, rilevate nel bianco, cantiere ed esercizio provvisorio, sono riportate in Tab. 5.1.1. Si osservano valori medi che vanno da 278,6 g/m2 a 7,5 g/m2. Tabella 5.1.1. Densità (g/m2) di C. gallina nelle 6 stazioni in funzione dei periodi di campionamento. Bianco Cantiere Esercizio provvisorio Tipo Sito Feb-06 Giu-06 Ott-06 Feb-07 Giu-08 Nov-08 Nov-10 Giu-11 Lug-12 Set-13 Giu-14 Lug-15 1 Km C034 31 42 151 73 20,7 22,5 12 4,6 35,1 45,1 32,6 15,7 100 m C035 13 42 468,9 177 16,4 8,2 3,9 8,8 4,6 8,0 6,1 5,6 Condotta C036 14 75 448 125 * 7,7 5 3,4 3,6 7,4 8,9 3,8 Condotta C013 64 35 241 78 * 5,3 8,1 30,2 34 42,1 47,1 17,7 100 m C014 38 35 221,5 84 7,4 26,8 12 16 39,1 41,2 61,6 17,3 1 Km C037 25 34 141 58 37,8 19,6 3,7 38,2 4 36,0 46,2 15,2 media 30,8 43,8 278,6 99,2 20,6 15 7,5 16,9 20,1 30,0 33,7 12,6 * non campionate per la presenza di pietrame.

Prendendo in considerazione tutte le stazioni insieme, l’ANOVA di Kruskal-Wallis mostra differenze significative tra gli 11 campionamenti (H (11, N=70)=43,44666 p=0,0000), ma il test post-hoc per confronti multipli (correzione di Bonferroni per 66 confronti: 0,05/66=0,00075) evidenzia che è il solo confronto tra i dati di Ottobre 2006 (bianco) e Novembre 2010 (Esercizio provvisorio) ad essere statisticamente diverso (Ott ’06 > Nov ’10); tali campioni sono stati quelli con i valori medi di densità più alti e più bassi, rispettivamente. La figura 5.1.1 mostra l’andamento temporale delle densità in termini di mediane, minimi e massimi e distribuzione del 50% centrale delle osservazioni.

Densità delle vongole 500

400

300

2

g/m

200

100

0 Median Feb_06 Ott_06 Giu_08 Dic_10Nov_10 Lug_12 giu_14 25%-75% Giu_06 Feb_07 Nov_08 Giu_11 set_13 lug_15 Min-Max Campionamento

Figura 5.1.1. Densità della frazione vagliata (g/m2) di C. gallina nell’area dei campionamenti in funzione del tempo.

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

Il campionamento di ottobre ’06, oltre ad essere quello dai valori più elevati, è anche quello dove la metà dei dati si distribuisce in un intervallo molto ampio - da 150 a 450 g/m2 - a differenza di tutti gli altri casi, nei quali questo range è non solo centrato su valori molto minori, ma anche più ristretto. Dato che il confronto generale dei valori di densità in tutte le stazioni non ha evidenziato differenze statisticamente rilevanti se non in un solo caso, si riportano in Fig. 5.1.2 i grafici di densità con le stazioni raggruppate in base alla distanza dalla condotta: le due stazioni sulla condotta (C036 e C013), le due stazioni a 100 m dalla condotta (C035 a nord e C014 a sud) e le due stazioni più distanti dalla condotta - controlli (C034 a nord, C037 a sud).

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

C036 C013 Media

500 450 400 350 300 250 200

Densità (g/mq)Densità 150 100 50 0 feb-06 giu-06 ott-06 feb-07 giu-08 nov-08 nov-10 giu-11 lug-12 set-13 giu-14 lug-15 Bianco Cantiere Esercizio provvisorio

C035 C014 Media

500 450 400 350 300 250 200

Densità (g/mq)Densità 150 100 50 0 feb-06 giu-06 ott-06 feb-07 giu-08 nov-08 nov-10 giu-11 lug-12 set-13 giu-14 lug-15 Bianco Cantiere Esercizio provvisorio

C034 C037 Media

500 450 400 350 300 250 200

Densità (g/mq)Densità 150 100 50 0 feb-06 giu-06 ott-06 feb-07 giu-08 nov-08 nov-10 giu-11 lug-12 set-13 giu-14 lug-15 Bianco Cantiere Esercizio provvisorio

Figura 5.1.2. Densità della frazione vagliata (g/m2) di C. gallina nelle stazioni raggruppate in base alla lontananza dalla condotta.

Osservando l’andamento temporale, pur non riscontrando differenze statisticamente significative (Tabella 5.1.2), si evidenzia che a prescindere dalla distanza dalla condotta, nella fase di bianco le stazioni a nord dell’opera presentano densità maggiori rispetto a quelle posizionate a sud. Il picco evidenziato in generale ad ottobre 2006 (Figura 5.1.1) è riscontrabile in tutte le

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina stazioni. Durante la fase di cantiere le densità si attestano verso valori paragonabili a quelli dei primi mesi della fase di bianco. Infine nell’esercizio provvisorio si vede un costante aumento del valore medio della densità passando dal 2010 al 2014, con valori relativamente più alti nei campioni raccolti a sud della condotta rispetto a quelli a nord (in particolare C013 e C014 paragonati a C036 e C035). Di seguito si riporta in dettaglio il confronto delle sole fasi di cantiere ed esercizio provvisorio, sia raggruppate in base alla distanza dalla condotta (Fig. 5.1.3), sia raggruppate in base alla posizione a nord e a sud dell’opera (Fig 5.1.4).

ISPRA (2016) Popolamenti a bivalvi filtratori – Condotta offshore - Fase di esercizio provvisorio I-Vanno (45E) 45

Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

C036 C013 Media

70

60

50

40

30

Densità (g/mq)Densità 20

10

0 giu-08 nov-08 nov-10 giu-11 lug-12 set-13 giu-14 lug-15 Cantiere Esercizio provvisorio

C035 C014 Media

70

60

50

40

30

Densità (g/mq)Densità 20

10

0 giu-08 nov-08 nov-10 giu-11 lug-12 set-13 giu-14 lug-15 Cantiere Esercizio provvisorio

C034 C037 Media

70

60

50

40

30 Densità (g/mq) 20

10

0 giu-08 nov-08 nov-10 giu-11 lug-12 set-13 giu-14 lug-15 Cantiere Esercizio provvisorio

Figura 5.1.3. Densità della frazione vagliata (g/m2) di C. gallina nelle stazioni raggruppate in base alla lontananza dalla condotta per le fasi di cantiere ed esercizio provvisorio.

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

C034 C035 C036 Media

70

60

50

40

30 Densità (g/mq)

20

10

0 giu-08 nov-08 nov-10 giu-11 lug-12 set-13 giu-14 lug-15 Cantiere Esercizio provvisorio

C013 C014 C037 Media

70

60

50

40

30 Densità (g/mq)Densità

20

10

0 giu-08 nov-08 nov-10 giu-11 lug-12 set-13 giu-14 lug-15 Cantiere Esercizio provvisorio

Figura 5.1.4. Densità della frazione vagliata (g/m2) di C. gallina nel cantiere e nell’esercizio provvisorio in funzione della posizione rispetto alla condotta: a sinistra i siti a nord; a destra quelli a sud.

Nelle stazioni posizionate sulla condotta, salvo rare eccezioni (Novembre 2008), si osserva una densità relativamente maggiore nella stazione più distante dalla costa (C013) rispetto a quella vicina (C036), così come nelle stazioni a 100 m dalla condotta il campione raccolto nella stazione C014 risulta relativamente migliore rispetto alla stazione C035, fatta eccezione per giugno 2008. Nei controlli invece l’andamento è altalenante. Dalla Fig 5.1.4 si evidenzia infine che la stazione di controllo a nord della condotta (C034) ha presentato quasi sempre valori relativamente maggiori di densità rispetto alle stazioni vicine o sulla condotta fatta eccezione per giugno 2011. Per quanto riguarda il controllo a sud (C037) questo ha presentato valori relativamente migliori solo a giugno 2008 e giugno 2011.

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

5.2 Considerazioni conclusive

Le indagini effettuate hanno consentito di rilevare un andamento temporale altalenante dei valori della densità di Chamelea gallina tra fase di bianco, cantiere ed esercizio provvisorio. Sono stati osservati due periodi “estremi”, il primo in fase di bianco (massimi valori di densità; circa 280 g/m2 in media tra tutte le stazioni) ed il secondo in fase d’esercizio provvisorio, durante il primo anno (minimi valori di densità; 7,5 g/m2 in media). Se si escludono questi estremi, la densità media nell’intero periodo monitorato è stata di poco superiore ai 30 g/m2, sia considerando tutte le stazioni sia scorporando i controlli (31.8 g/m2) dai siti vicini alla condotta (32.1 g/m2). Per contestualizzare questo dato, si riporta quanto descritto nel Piano Nazionale di Gestione delle Draghe (G.U. 10/10/2014 n° 236, Suppl. n° 77): “…è possibile definire dei valori medi di densità di vongole, sia come valori limite al di sotto dei quali non permettere l’attività di pesca ed un valore ottimale al quale tendere per ottenere dei rendimenti di pesca ottimali. Il reference point che viene considerato nel piano è di 10 gr/m², come valore di riferimento per una buona gestione. La riduzione a 5 gr/m² come valore medio di vongole commerciali per sub area determina la chiusura alla pesca della sub area fino a quando non sia superato nuovamente il limite di 5 gr/m²”. Possiamo quindi dedurre che, per quanto variabile, la densità del prodotto commerciale nell’area indagata è sempre stata (prima, durante e dopo la posa della condotta) su livelli riconosciuti come “ottimali” per la pesca. I valori riscontrati, inoltre, sono confrontabili con le medie di produzione regionale raccolte in studi condotti nella stessa zona e nella stessa fascia batimetrica (Pellizzato et. al., 2005; Veneto Agricoltura, 2014). In particolare nelle relazioni più recenti (Veneto Agricoltura, 2014) viene riportato che le maggiori densità sono state registrate nel 2006-2007, mentre le più basse si sono osservate nel 2010. In generale le oscillazioni osservate nell’intero monitoraggio potrebbero rientrare nei normali cicli biologici e/o essere correlabili al medesimo decremento riscontrato in tutto l’Adriatico settentrionale (Romanelli et al., 2009). A conferma di ciò si può osservare che i massimi e i minimi registrati sono comuni a tutte le stazioni a prescindere dalla loro posizione rispetto alla condotta. Analizzando in dettaglio le fasi di cantiere ed esercizio provvisorio, infatti, si osservano prevalentemente due gradienti: uno direttamente correlato con la distanza dalla costa - densità maggiori nelle stazioni a batimetria maggiore - ed uno invece legato al posizionamento a nord o a sud rispetto alla condotta, con valori più elevati nelle stazioni a sud. Va segnalato però che il controllo a nord della condotta (C034) ha presentato densità relativamente più alte rispetto alle stazioni posizionate a 100 m nord e sulla condotta (C035 e C036), mentre il controllo a sud (C037) raramente è risultato migliore rispetto alle altre stazioni (C013 e C014). A loro volta le stazioni vicino alla costa, nei pressi della condotta (C035 e C036) hanno evidenziato una diminuzione delle densità passando dal cantiere all’esercizio provvisorio. Tale andamento potrebbe essere dovuto agli aumentati apporti di acqua dolce e solidi sospesi connessi all’apertura dello sbocco a mare di un ramo del Po (avvenuta a gennaio 2008) proprio davanti a queste stazioni.

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Popolamenti a bivalvi filtratori - Chamelea gallina

In ultima analisi i valori di densità di C. gallina misurati vicino o sulla condotta, pur variabili nel tempo, non sono risultati essere significativamente diversi dai controlli, elemento che fa ritenere che la posa e la messa in esercizio della condotta non abbia avuto un impatto negativo sulla variabile misurata.

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