Risultati Della Ricerca Nel Corpus
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Archivio di Stato del Canton Ticino Le pergamene ticinesi in rete Risultati della ricerca nel corpus 1182, Torre Patto giurato I vallerani di Blenio e di Leventina giurano di assediare fino all'espugnazione il castello costruito a Curtero, salvo ordine contrario dell'arciprete O(berto) e di impedire di costruire un castello nelle Valli Blenio e Leventina senza il loro consenso. Se tuttavia venisse edificato un castello nelle dette valli e la maggioranza dei vallerani di Blenio richiedesse ai leventinesi, o viceversa, un aiuto per la distruzione del castello, le due valli si soccerreranno reciprocamente. Inoltre i vallerani di Blenio giurano che se Artusio da Torre non dovesse consegnare il castello nelle mani dell'arciprete e dei vallerani entro la domenica successiva, né lui, né suo figlio, né i loro discendenti otterranno l'ufficio di avogadro, giudice o notaio nella corte di Sala. Infine i vallerani di Blenio giurano che i «placita» che si celebrano a Sala ogni anno a novembre non saranno più tenuti sotto qualsiasi «potestas» abitante nelle valli di Blenio e Leventina o nel territorio che si estende dal Monte Ceneri e 'Sass da Pin' (Gambarogno) fino al Lucomagno e al culmine della Greina. Notaio scrivente: Iohannes n. Notaio autenticante: Philippus de Leventina n. Copia autentica (1230 ca.); lat. ASTi, Pergamene, Blenio 1 150 x 250 mm, righe 20. Cinque fori lungo le piegature. Edizione: Biscaro, Origini, p. 67; Meyer, Blenio e Leventina, pp. 259-260; BSSI II (1927), p. 49; Besta, Giuramento di Torre, p. 122; Clemente, Castelli, BSSI (1974), p. 178; Aureglia, Serment de Torre, pp. 19-21; MDT Bl., pp. 14-17, nr. 1; Cavanna, Vismara, Il Patto di Torre, p. 15; Il Medioevo nelle carte, pp. 44-48. Regesto: Dalberti, Cartolaro, p. 178; Martinola, Il «Cartolaro» di Blenio, BSSI LXXXVII (1975), p. 190-191; Bertoni, Cenni storici, p. 10; Toschini, Valle di Blenio, p. 45. ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 29 maggio 1195, Piacenza Privilegio imperiale / Privilegium L'imperatore Enrico VI, in considerazione della fedeltà e dei servizi resi da Veneroso, figlio di Brandalisio «comitis palatini de Venerosis de Ripa Insule Suçarie et Bardine et quarte partis totius civitatis Verone», conferma al detto Veneroso il diritto di legittimare figli illegittimi, creare notai e giudici e concedere la grazia a due banditi o prigionieri in ogni città. Il detto Veneroso giura fedeltà all'imperatore contro qualsiasi persona, ad eccezione del papa e della Chiesa romana. Notaio autenticante (della copia da originale): Gerardus filius olim domini Iuncte de Sancto Miniate i.a.n. Notaio autenticante (della copia da originale): Iohannes Curadus de Sancto Laurentio n. Cumanus f.c. Bola<...> de Sancto Laurentio de Cumis. www.ti.ch/archivio/archivio-pergamene 07.10.2021 Pagina 1 di 1444 Archivio di Stato del Canton Ticino Le pergamene ticinesi in rete Notaio autenticante (della copia da originale): Petracinus Brocus n. Cumanus et scriba palacii Cumani f.q. domini Anrici Broci iurisperiti Cumani. Notaio autenticante (della copia da originale): Egidius de Rubeis de Cassio Parmensis n. et iudex ordinarius domini comitis Bartholotti [de Venerosis] a.i. Copia autentica (di originale) (1298 gennaio 28, Como); lat. ASTi, Pergamene, Pometta 1 610 x 605 mm, righe 60. Sulla stessa membrana figurano le copie del privilegio imperiale del 29 maggio 1195 e del consilium del 27 giugno 1286, entrambe autenticate e pubblicate il 28 gennaio 1298, nel contesto della legittimazione di Benedusio del fu Nicola «de Castello» compiuta da Bartolotto, nipote di Veneroso «de Venerosis». Alcuni fori di piccole dimensioni lungo le pieghe, un piccolo strappo cucito durante il restauro e due grossi fori, dei quali uno risalente alla lavorazione della pelle nell'angolo inferiore sinistro. Regesto: Regesta Imperii IV/3, pp. 182-183, nr. 447 (da altri esemplari, con indicazioni delle edizioni precedenti). ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... Sec. xii (?) - / - Due frammenti di codice ecclesiastico. Copia; lat. ASTi, Torriani 1 (= cart. 88, nr. 2+3) 375 x 280 mm, righe 60. Il primo frammento (Torriani 2) è costituito da un unico foglio scritto nel recto e nel verso, il secondo (Torriani 3), che è stato tagliato lungo i margini, è invece costituito da due fogli scritti nel recto e nel verso. Fori di piccole dimensioni, in particolare lungo le pieghe. ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 26 novembre 1214, Lugano Vendita / Carta Ottobono del fu Martino Fioroni di Arosio, agente anche a nome del nipote Guglielmetto figlio di suo fratello il fu Zanato, vende alla chiesa di S. Maria e S. Agata di Mugena, rappresentata da Martino Ferrari e da Uberto di Martino «de Guida», consoli di Mugena, nove appezzamenti situati «in fondo» e nel territorio di Arosio, che i detti venditori avevano acquistato da Guidotto di San Michele e dai canonici della chiesa di S. Maria di Como. Il prezzo della vendita è di 12 lire di denari nuovi. Notaio rogatario: Ospinus qui dicor de Trevano iudex. Originale; lat. ASTi, Pergamene, Brentani Mugena 2 280 x 495 mm, righe 23. Gravi lacune dovute a lacerazioni di medie e grosse dimensioni, in particolare nelle pieghe. L'inchiostro della pergamena risulta sbiadito. Regesto: Monitore Ecclesiastico, 1923, p. 117. www.ti.ch/archivio/archivio-pergamene 07.10.2021 Pagina 2 di 1444 Archivio di Stato del Canton Ticino Le pergamene ticinesi in rete ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 26 novembre 1214, Lugano Locazione / Carta Martino «de Ferrariis» e Uberto di Martino detto «de Guida», consoli di Mugena, e il vicino Anselmo Rosso, rappresentanti di Mugena e della chiesa di S. Maria e S. Agata di Mugena, investono a titolo di eredità ed enfiteusi Ottobono del fu Martino Fioroni di Arosio, agente anche a nome di suo nipote Guglielmetto, di nove appezzamenti situati «in fondo» e nel territorio di Arosio, venduti il giorno stesso alla detta chiesa dal medesimo Ottobono, al canone annuo di un sestario di olio d'oliva. Notaio rogatario: Ospinus qui dicor de Trevano iudex. Originale; lat. ASTi, Pergamene, Brentani Mugena 1 230 x 355 mm, righe 21. Fori di piccole e medie dimensioni, in particolare nelle pieghe, e qualche macchia. Edizione: CDT, vol. iii, pp. 20-22, nr. cxciii. Regesto: Monitore Ecclesiastico, 1923, p. 117. ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 15 (?) novembre 1225, Giornico Vendita / Instrumentum venditionis, dati et cessionis Altro esemplare del documento ASTi, Pergamene, Patriziato di Leontica 1. Notaio rogatario: Vallentius n. de Leventina. Notaio autenticante (della copia da originale): Abrazabenus de Ture n. de Somargua f. c. ser Guilielmi n. de Ture. Notaio autenticante (della copia di altra copia): Antoniollus n., f. ser Iohanoli iudicis de Malvallia. Copia autentica di altra copia (prima metà del xv sec.); lat. ASTi, Pergamene, Patriziato di Leontica 2 460 x 290 mm, righe 51. Cinque piccoli fori, in particolare lungo le pieghe. Gli elementi della datazione riportati dal notaio non concordano tra loro: il 10 novembre 1225 cadeva di lunedì e non di sabato, inoltre correva l'indizione quattordicesima e non la quindicesima; per la data proposta v. MDT Bl., nr. 56.1. Edizione: MDT Bl., pp. 207-210, nr. 56.1. Altri esemplari: ASTi, Pergamene, Patriziato di Leontica 1 ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 15 (?) novembre 1225, Giornico Vendita / Carta venditionis, dati et cessionis www.ti.ch/archivio/archivio-pergamene 07.10.2021 Pagina 3 di 1444 Archivio di Stato del Canton Ticino Le pergamene ticinesi in rete Enrico del fu «Iamantea», agente anche a nome del fratello minorenne Enrico «Pillionus» del