L A COLLABORAZIONE FUNZIONA FOTO © DAVID EDWARDS 012 013 copertina

FRANZ FERDINAND

SPARKS

di Giuseppe Zevolli

L A Lo sfzio di un supergruppo o il debutto di una band

COLLABORAZIONE alle prime armi? Durante un incontro londinese i Franz Ferdinand

FUNZIONA e gli SparkS ci raccontano il “rock con la r minuscola” di FFS. uando esordirono nei primi Russell Ron e io proviamo sempre a lanciarci in Duemila i Franz Ferdinand qualcosa che possa stupire innanzitutto noi stessi. sembravano determinati a spaz- Intendiamo ogni progetto come un’impresa rinvigo- zare via i lasciti del britpop più rente. Formare un gruppo con i Franz da una parte è statico e atteggione, pur rievo- una mossa “illogica”, rischiosa, dall’altra è logica per il candone i momenti danzerec- nostro modo di operare. ci, quelli che neanche i più scettici erano riusciti a Alex Per noi è lo stesso. Con FFS non c’è il minimo Qscampare. Complice l’accattivante crooning di Alex desiderio di dimostrare un’evoluzione “credibile” o ri- Kapranos, immagine semiseria e determinazione badire l’appartenenza al mondo rock. Quello che degli nel rianimare il pubblico indie rock inglese con con- Sparks ci ha sempre ispirato è la capacità di fregarsene tagiosa ritmicità funk, gli scozzesi vennero rinomi- dei generi e fare a modo loro. nati da John Peel “i salvatori del rock and roll” ancor prima del successo internazionale del brano Take Che cosa possono aspettarsi i fan? Perlustrando una Me Out (2004). Nelle prime session i Franz non si manciata di forum, scopro che alcuni ammiratori dei ispiravano di certo all’animo nascostamente emo di Franz Ferdinand, nell’attesa, si sono persi nei meandri Brett Anderson o dei Gallagher. Pescando in un mare della produzione degli Sparks: a spasso tra , di 45 giri usati, Alex acquistò a scatola chiusa un bel e operette prog, molti attendono l’ con un singolo rock del 1974, Amateur Hour. Non aveva mai misto di trepidazione e scetticismo. Certi amanti degli sentito nominare quella band, ma di lì a poco si sa- Sparks, invece, temono una sorta di “normalizzazio- rebbe trovato a scoprire la loro discografa e tentare ne” dei loro discoli del cuore. con i compagni una cover del loro onomatopeico inno allo starnuto Achoo. Fu così che i Franz conobbero Ron Oddio, i forum! Le aspettative, quando diven- la musica dei fratelli Russell e , in arte tano ossessive, si trasformano in limite. Sparks, due californiani sbarcati a Londra all’ini- Russell Esatto, non avevamo in testa un ascoltato- zio degli anni 70, alla ricerca di un’audience aperta re ideale per accontentare i fan di ambedue le band. Chi alle bizzarrie sonore e sceniche che gli allora amanti è appassionato di musica saprà chi sono i due gruppi di del folk losangelino erano lontanissimi dal digerire. partenza, ma speriamo ci sia anche un pubblico nuovo Outsider di professione, gli Sparks hanno cavalcato i che possa avvicinarsi a FFS come a un’entità a sé. generi più disparati per oltre quarant’anni. Resi cele- Alex Scrivere musica per soddisfare le aspettative bri dal rock operistico del classico dei fan è quel che considero la “morte creativa” di una (1974) e dall’immarcescibile estratto This Town Ain’t band. Ho un account Twitter e ho già notato reazioni Big Enough For The Both Of Us, tra alti e bassi i Mael integraliste che ho bellamente ignorato. Recentemente si trasformarono in una band di culto, capace di an- ho avuto fan arrabbiati perché mi sono tagliato i fot- ticipare crossover futuri e mantenere un sardonico tuti capelli in maniera diversa e ho “perso” la frangia. distacco nei confronti delle regole del “rock con la r Mica posso invecchiare pensando di far felici queste maiuscola”. Innamorati di I Feel Love di Donna Sum- persone. Ha molto a che fare coi social media... mer, passarono alla disco con l’aiuto di Giorgio Mo- Russell Di questi tempi è importante sapere quali roder in Number 1. In Heaven (1979), anticiparono il opinioni lasciar cadere nel vuoto. synthpop in (1980) e barcamenandosi tra eurodance e pop-rock attraversarono i tre decen- ni successivi ispirando tra gli altri Kurt Cobain, Mor- rissey e persino Genesis P-Orridge. NON AVEVAMO IN TESTA Nel 2004 i Mael ascoltarono Take Me Out dei Franz Ferdinand alla radio e, da Los Angeles, si sentirono UN ASCOLTATORE IDEALE immediatamente catapultati nella loro patria adottiva. Quando si trovarono citati da Kapranos in un articolo PER ACCONTENTARE I FAN dell’“NME”, nacque l’idea di una collaborazione. Dopo anni di posticipazioni dovute ai rispettivi impegni, D I A M B E D U E L E B A N D . oggi i due gruppi uniscono le forze e diventano FFS. L’album omonimo, molto più che una somma delle S P E R I A M O C I S I A A N C H E parti, riserva più sorprese di quanto lasciasse intrave- dere lo scanzonato assaggio Piss Off, uscito lo scorso UN PUBBLICO NUOVO CHE Aprile. In un pub di Shoreditch inevitabilmente im- pregnato dai fumi della birra, i fratelli Mael e Kapra- POSSA AVVICINARSI A FFS nos sorseggiano tè, scambiandosi sguardi di assenso e battute. Guardando Alex interagire con i suoi idoli COME A UN’ENTITÀ A SÉ. non ho alcun dubbio, per i Franz questa è una roba da sogno. Ma come vedono FFS gli Sparks, in coda a una carriera così ricca e ostinatamente discontinua? 014 015 musica

Eppure qualche interrogativo sulla ricezione di FFS deve essersi fatto largo nell’inconscio “collettivo” del- la band. Il brano Collaborations Don’t Work, nato da un’idea di Ron e scritto a distanza in una serie di bot- ta e risposta, trasforma la recalcitranza nei confron- ti delle aspettative in un tortuoso “motto di spirito”. “Where is this thing a-going?”, cantano Russell e Alex in coro, accompagnati dal piano classicheggiante di Ron. Il modo in cui le varie sezioni si accavallano con agilità, formando una suite tra turbolenze operistiche Police Encounters, uno degli episodi più contagiosi di in stile Queen e semi-improvvisazioni jazz, dà l’im- FFS, infatti non sfgurerebbe nei primi due album dei pressione che il pezzo possa continuare ben oltre i suoi Franz. Il testo, invece, è Ron Mael al 100 per cento. quasi sette minuti. Un ragazzo in fuga, incerto se stabilizzarsi ad Harlem, quartiere storico della comunità afroamericana di Alex Ci hai preso, la versione completa superava i New York, fnisce per innamorarsi della moglie di un 20 minuti! poliziotto. “Credo che dovremmo disarmarlo / Credo Russell Volevamo creare qualcosa di monumen- che dovremmo usare le maniere forti”, mormora l’a- tale, che combinasse diversi stili scelti e coordinati da gente. Una sorta di dandy con un debole per i drammi entrambe le band. Il testo è ovviamente ironico. di Pinter e Albee, il personaggio dipinto da Ron lascia Alex Ci siamo resi conto solo adesso, parlando con i l’ascoltatore in sospeso riguardo la sua storia d’amore giornalisti, che gli stralci di quel brano, ma anche altre impossibile e la sua stessa incolumità. parti del disco, rifettono stadi diversi nella vita delle due band. Le nostre sezioni in Collaborations Don’t Ron Avevo in mente un personaggio naïve, disinte- Work sono più vicine al nostro ultimo album, mentre ressato a questioni politiche, al punto che nonostante Police Encounters, uno dei primi pezzi che abbiamo sia preso di mira dalle forze dell’ordine, tutto ciò su mandato agli Sparks, rifette i primi Franz. cui si focalizza è la moglie dell’agente. Ammetto che la I FRANZ FERDINAND NEL 2004 situazione politica attuale e i recenti avvenimenti ne- proprio in quegli anni, dichiaravano di trovare ispira- gli Stati Uniti rendano praticamente impossibile non zione nella musica del passato, negli anni 70 in parti- pensare a quel tipo di “police encounters”. colare, con gli Sparks di Propaganda e l’Eno di Here Alex: La memoria dei riot di Londra (del 2011, scate- Come The Warm Jets in prima linea. Come si sono re- natisi in seguito alla morte di Mark Duggan, ucciso lazionati al tema della nostalgia e dell’innovazione per a Tottenham da un poliziotto, NdR) rimane indelebi- questo progetto intergenerazionale? le. Lo scontro con le forze armate non è solo fsico, è anche uno scontro tra il messaggio che i dimostranti Alex Non intendevo dire che volevo ricreare il suo- vogliono rendere visibile e le autorità. no degli anni 70, ma ispirarmi alla loro sfrontatezza artistica, al fatto che guardavano al futuro sperimen- Un altro testo che attirerà l’attenzione dei cultori degli tando con gli stili, mentre il britpop in cui ero immer- Sparks è la sfavillante Save Me From Myself, uno dei so da ragazzo mi pareva troppo nostalgico. Quando i tanti brani scritti da Ron in cui troviamo un perso- Franz hanno iniziato, il britpop era già bello saturo e naggio di fronte allo specchio, diviso tra narcisismo e trafelazione. Quando chiedo a Ron di possibili connes- SPARKS sioni con Falling In Love With Myself Again, da Kimo- NEL 1974 no My House, e I Married Myself, da Lil’ Beethoven (2002), sorride, si aggiusta gli occhiali e rifette.

Ron Beh, è diffcile scappare dalla propria sensibi- lità. Nonostante siano passati tanti anni tra un pezzo e l’altro e assieme non formino una trilogia, è sicura- mente un argomento che mi affascina. Queste conti- nuità tematiche dimostrano che è impossibile liberarsi del tutto di se stessi!

Liberarsi di una certa versione di sé è stato uno dei segreti della longevità degli Sparks. Quando Morris- sey li invitò a suonare Kimono My House per intero al Meltdown Festival di Londra da lui curato nel 2004, i Mael accettarono con entusiasmo, ma a patto di suo- nare anche materiale dal loro disco allora più recente, Lil’ Beethoven. “ è attaccato al nostro pri- mo periodo. L’unico modo per andare avanti per noi è stato negare il passato in generale”, disse Russell ai tempi in un’intervista. Una tattica per certi versi op- posta a quella dei Franz, che a partire dal loro debutto, 016 017 copertina

non volevamo riprodurre il passato. Al contempo non mi sono mai bevuto la teoria di Reynolds: persino i 8 Rolling Stones suonavano canzoni di Chuck Berry in pratica... Fa parte della natura delle cose. FFS Ron In questo mestiere ho imparato che concettua- FFS lizzare la musica rock va benissimo, ma quando tocca Domino/Self a te in prima persona creare qualcosa, è necessario agire d’istinto. Russell Beh, sì. Quando abbiamo deciso di creare Ci sono più i Franz Ferdinand o più gli Sparks FFS non abbiamo avuto incontri preliminari per ca- nel progetto FFS? La teatraleggiante Piss Of, pire se ciò che stavamo facendo fosse nostalgico o no. difusa mesi fa per antipasto, farebbe pensare Alex In passato si associavano i Franz a una vena che a prevalere siano i secondi, ma il responso post-punk, ma non ci siamo mai sentiti parte di quel f- sarebbe fuorviante. Quindi, siamo più dalle lone. Oggi mi pento di non essere stato sufcientemen- parti di Tonight o di Kimono My House? Cosa te arrogante da inventare io stesso un nuovo genere! A hanno in comune il quartetto scozzese e il duo ben vedere la stessa cosa è capitata agli Sparks quando americano? L’ironia, l’approccio intellettuale venivano inclusi nel glam rock. alla canzone, il mix di groove e melodia? Registrate nell’arco di due settimane a Londra, I FRANZ I fratelli Mael mandano gli occhi al cielo al solo sentir le dodici tracce - accompagnate da altre quattro FERDINAND nominare la dicitura “glam rock”. In un libro di pros- nell’edizione deluxe - si pongono nell’insieme NEL 2004 sima uscita si scrive degli Sparks come appartenenti come un collage di diferenti spunti, ad attivare all’ondata glam dei primi anni 70, ma al contempo ciascuno dei sei partecipanti. Ne risulta un come outsider del fenomeno, complice lo status di album energico, che procede per continue americani all’estero (gli States furono sempre refratta- sterzate e possiede il dono dell’immediatezza ri al glam made in UK) e l’oscillare tra movenze intel- contagiosa. Oppure una sorta di fumetto sonoro, lettuali alla e glitter-pop più commerciale dalle strisce imprevedibili. alla Sweet. Tutti i brani sono potenziali tormentoni, farciti liricamente di storie, personaggi, nomi e Ron Fantastico, troppo strani persino per il glam! citazioni. Il primo singolo Johnny Delusional è Quando siamo arrivati in Inghilterra eravamo consa- gioco di cantati in alternanza, in un crescendo pevoli di quel che stava accadendo musicalmente, e ci di euforia che è puro nonsense se abbinato alla piacevano alcuni dischi glam, ma non volevamo rien- frustrazione sentimentale del testo, mentre il trare nella categoria, in cui ci includevano soprattutto groove incalzante e il ritornello mega pop di per gli elementi teatrali delle nostre performance. Call Girl si fccano prepotentemente in testa. Le tastiere ossessive di Dictator’s Son, inno di Elementi che, uniti alle provocazioni delle liriche, ribellione contro patriarcato e patria, elevano SPARKS hanno fatto guadagnare agli Sparks una fama di com- il melodramma ai massimi livelli, spezzato da NEL 1974 medianti. Basti pensare alla copertina di Angst In My un rif alla St. Vincent (non è forse un caso Pants (1982), in cui i Mael sono ritratti come marito e che a produrre vi sia l’onnipresente John moglie, o a titoli di pezzi più recenti come Lighten Up, Congleton). La velocità, i “Bomp bom diddy Morrissey o . Ai tempi della transizione diddy”, le ariose sottotrame sintetiche di Police verso la disco trovarono persino modo di reagire alle Encounters trainano l’apparente contrasto fra accuse di selling out con il brano Rock’N’Roll People innamoramento e pericolo. Quest’ultimo torna in In A Disco World (1980), anticipando il menefreghi- Save Me From Myself, dove la paura è scatenata smo indie rave di Happy Mondays e Primal Scream. da se stessi in un mix di pathos e grottesco Gli stessi Franz Ferdinand hanno fatto dell’ironia un operistico. Si prosegue con i ritmi ballabili tratto distintivo fn dal primo ep Darts Of Pleasure ed esotici di So Desu Ne (compare anche la (2003). Nella traccia Shopping For Blood prendevano parola “kimono”, ehm), il saloon flo-sinfonico di mira la gentry scozzese fagocitata dal prestigio an- di The Man Without A Tan e il rock sotto forma glocentrico, quasi a invitare i recensori a non scrivere di musical di The Power Couple (“We must ovvietà sulla loro appartenenza al panorama rock in- make a great impression”). Si rallenta con la glese. Che sia l’ironia uno dei maggiori punti d’incon- splendida ballata crepuscolare Little Guy From tro alla base di FFS? Non è un caso che il nome del The Suburbs - “There are no heroes in this life”, gruppo evochi l’abbreviazione di “For fuck’s sake” (“E su enfatici giri acustici - oppure con il cinismo che cazzo”). soave di Things I Won’t Get e il meta-humour di una Collaborations Don’t Work jazzy, con un Alex Nessuno di noi crede al rock con la r maiu- verso intonato da ogni neosocio. È altamente scola o che rifessioni serie debbano essere anteposte probabile che si tratti del disco più divertente all’umorismo. × dell’anno.ElEna RaugEi ×