3.0 Diagnosi E Valutazione Del Territorio Il Parco Nazionale Del
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3.0 Diagnosi e valutazione del territorio ecologici del Europeo e del Consiglio del 30 maggio (Dott. Ric. Giuliano Tallone) funzionamento degli 2002 relativa all’attuazione della gestione ecosistemi, sia pure integrata delle zone costiere in Europa; e Il Parco Nazionale del Circeo è stato integrati in una più recentemente incluso in un Protocollo oggetto in passato di numerose attività di ampia visione che della Convenzione di Barcellona studio e ricerca che hanno costituito un include gli aspetti specificamente dedicato a questo tema, corpus conoscitivo di particolare socioeconomici ed nella Conferenza dei Plenipotenziari della rilevanza. Per molti anni la gestione del urbanistici. La capacità Convenzione del 21 gennaio 2008 a Corpo Forestale dello Stato, attraverso di integrare in Madrid (Protocollo di Madrid). l’Azienda di Stato per le Foreste un’unica visione Demaniali e quindi la Gestione ex-ASFD questa molteplicità di In questo ambito speciale attenzione ha prodotto numerosi studi e ricerche, obiettivi, tenendo al alcune delle quali espressamente andrà posta allo stato di conservazione centro quelli ecologici, degli ambienti dunali e retrodunali indirizzate alla gestione del territorio. è la principale carat-teristica che deve Per quanto riguarda la foresta negli anni redazione del Piano, ma non arrivò a (lagune costiere) – anche grazie allo essere propria della pianificazione di un strumento della rete ecologica in corso ’60 è stato elaborato un “piano di taglio” proporre elaborati di pianificazione. parco nazionale. In questo contesto non dal CFS che ha indirizzato le attività di autonoma elaborazione a cura della può essere sottovalutato il fatto che il struttura del Parco supportata da alcuni gestionali negli anni seguenti e fino ai 3.1 I Valori: gli ecosistemi PNC è uno dei più interessanti ecosistemi giorni nostri. Nel 1988 il Ministero esperti esterni coordinati dal Consigliere Il Piano del Parco non può e non deve costieri del Lazio. Si impone quindi delegato per questo tema, alle dinamiche Agricoltura e Foreste commissionò alla essere pensato come un piano urbanistico, l’integrazione dello strumento del Piano società Aquater l’elaborazione di un dell’erosione in collaborazione con gli o meglio non solo in quanto tale. A partire del Parco con le esperienze che fanno altri Enti deputati ad affrontare questi “piano di gestione”, basato su diversi studi dalla metà degli anni ’90 si è sviluppata capo all’approccio ICZM (Integrated di tipo territoriale (Aquater, 1988). temi (vedi Regione Lazio - Provincia di una specifica esperienza di pianificazione Coastal Zone Management), sviluppato Latina, Commissione Tecnica SIDICAP Il Comitato di Gestione, costituito con di area vasta che riguarda i parchi dall’Unione Europea, in particolare con DM n. 206 del 8 ottobre 1994, e nominato “Studi ed Interventi di Difesa della nazionali. La specificità degli obiettivi di riferimento alla Comunicazione della Costa in Aree Protette della Provincia di con DM n. 54 del 8 febbraio 1996, aveva un parco nazionale, che pongono al centro Commissione al Consiglio e al Parlamento il principale compito di elaborare il Piano Latina ex art. 18 L.R. 16/2005, Rapporto la conservazione degli ecosistemi, degli europeo “Gestione Integrata delle Zone preliminare del 28/4/2008), al del Parco e il Regolamento previsto dalla habitat, delle specie, della biodiversità Costiere: una strategia per l’Europa” L. 394/91. Il Comitato produsse quindi fondamentale tema del restauro impongono un approccio più ampio che (COM/00/547 del 17 settembre 2000); con ambientale e del recupero degli habitat una serie di studi relativi a molti degli abbia particolare attenzione agli aspetti la Raccomandazione del Parlamento aspetti conoscitivi rilevanti per la degradati. anche per la Provincia di Latina, e quindi Geologiche dell’Università di Roma 3 formando un’ampia insenatura che si Oltre all’aspetto costiero non deve essere anche per il territorio del Parco. (Prof. M.Parotto) ha realizzato una Carta protende fino ad Anzio. La spiaggia ha dimenticato il valore del PNC come area E’ disponibile inoltre una carta Geologica e una Carta Geomorfologica un’ampiezza media di circa 200 m, mentre di interesse per le politiche di protezione topografica al 1:10.000 su volo del 2000 per conto del Comitato di Gestione del le dimensioni della duna diminuiscono del mare. La ZPS del Circeo, gestita in formato .DWG (STA Firenze, direzione Parco. Tale cartografia è disponibile in procedendo da sud verso nord; l’intera dall’Ente Parco, include una ampia fascia lavori Laboratorio di GIS e Fotogeologia formato vettoriale (Freehand 9 “.FH9”), area è soggetta ad intensi fenomeni erosivi a mare che include a sua volta diversi SIC dell’Università di Roma 3) del Ministero ed è suddivisa in 8 tavole per ciascuno dei che hanno determinato la chiusura al marini. Il territorio del PNC include Politiche Agricole e Forestali, Gestioni due temi. Un riepilogo dei dati sulla traffico, circa venti anni fa, di un tratto l’Isola di Zannone, che fa parte a sua volta Beni Ex-ASFD, Ufficio Amministrazione geologia ed idrogeologia del Parco sono della strada costiera. I fenomeni erosivi si della ZPS “Isole Pontine” che include di Sabaudia. contenuti nel progetto ENEA “Parchi in concentrano in particolare nel tratto l’intero arcipelago. Il Piano del Parco Qualità”4, dal quale si riporta interamente antistante i laghi di Caprolace e Monaci. I Geologia e Idrogeologia deve quindi includere specifiche politiche il capitolo che sviluppa la seguente laghi hanno acque salmastre; in alcuni In letteratura esistono diversi studi che di integrazione della gestione terrestre e descrizione. “Il Promontorio del Circeo, periodi, a causa delle caratteristiche riguardano la geologia del Circeo1. Per costiera degli ecosistemi con quelli rilievo calcareo che raggiunge i 541 m idrodinamiche dei bacini, la salinità arriva quanto riguarda l’idrogeologia esistono marini. slm, è indubbiamente l’elemento a superare quella del mare. Il lago più studi che riguardano la Pianura Pontina paesistico più significativo dell’intera meridionale è quello di Sabaudia, il più nel suo insieme, od anche territori più 3.2 Le conoscenze pregresse sul area; il versante sud, che rappresenta il articolato, che raggiunge i dieci metri di ampi2. Il Parco pubblicò nel 1982 una territorio del Parco confine meridionale del parco, è profondità e presenta, sulla sponda prima guida al “Paesaggio geologico del caratterizzato da numerose grotte e cavità, interna, cinque profonde insenature Topografia Parco Nazionale del Circeo”3 e quindi gli e dalle imponenti pareti rocciose del perpendicolari alla linea di costa; il lago Per l’intero territorio della Regione Lazio, atti di un convegno su “Incontro con la “Precipizio”. Il versante settentrionale ha ha un’estensione prossima ai 4 km2. e quindi anche per l’area considerata dal Geologia”, che rappresentavano un quadro invece un andamento meno aspro ed Seguono il lago di Caprolace, di forma Piano, è disponibile una Carta Tecnica di insieme informativo sui valori geologici articolato. Alle falde del monte, si grossomodo rettangolare, con estensione Regionale alla scala 1:10.000 (anche in del Parco. Il Dipartimento di Scienze estende, per circa 24 km verso nord sino prossima ai 3 km2 e profondità massima 4 versione immagine .TIFF). Inoltre sono 1 Pantosti D., Salvini F. e Velonà M. , 1986. Assetto alla località Capo Portiere, la duna m; il lago di Monaci, il più piccolo, disponibili cartografie IGM 1:25.000 e geologico strutturale del promontorio del Circeo (Italia centrale). Mem. Soc. Geol. It., 35, 611-621. recente, costituita da una successione trapezoidale, con profondità tra 80 cm e 1.50.000, anche con versioni storiche, 2 Boni C. Bono P. e Capelli G., 1988. Carta Idrogeologica del Territorio della Regione Lazio (Scala 1:250.000). continua di rilievi sabbiosi. La duna 1,5 m, esteso per circa 0,9 km2; ultimo, il risalenti all’epoca della Bonifica. Assessorato Programmazione, Ufficio Parchi e Riserve Naturali della Regione Lazio Dipartimento di Scienze della separa i quattro laghi costieri dal mare, lago di Fogliano che si estende per La Regione Lazio ha di recente rilasciato Terra, Università degli Studi la Sapienza di Roma. 3 Gisotti G., M. Quoiani e A. Russi, 1982. Il paesaggio 4 Noal A., M. Bucci, 2003. Geologia ed idrogeologia. complessivi 4 km2 con una profondità una C.T.R. al 1:5.000 che è disponibile geologico del Parco Nazionale del Circeo. Collana Progetto “Parchi in qualità” ovvero “applicazione pilota del Quaderni del Parco n. 3. Edizione del MAF (ex ASFD), Sistema di Gestione Ambientale nelle aree naturali media di circa 2 metri; ha forma allungata. PNC. Sabaudia Pp:1-31. protette”. Rapporto non pubbl., Pp:1-88. Enea, Roma. Questi ultimi tre laghi hanno subito nel parco nel 1979. Appartiene al gruppo una valutazione attendibile della interventi di arginatura e regimazione delle isole Pontine, e presenta, in situazione. La maggior parte degli studi degli scambi idrici che ne hanno affioramento, rocce vulcaniche, esaminati si riferisce infatti all’intera profondamente modificato il chimismo e metamorfiche e sedimentarie. All’interno Pianura Pontina. Il settore della Pianura le caratteristiche idrodinamiche. Tra un del parco sono interamente comprese le Pontina che comprende il Parco Nazionale lago e l’altro si interpongono pascoli e due città di Sabaudia e San Felice Circeo; del Circeo, è delimitato verso NE dalle campi coltivati. Procedendo verso le zone fuori parco ospitano catene montuose dei Monti Lepini ed l’interno, il parco si allarga a comprendere prevalentemente attività agricole e Ausoni; verso S e SW dal mar Tirreno e la Selva del Circeo, 32,60 km2 di antiche zootecniche. Ovviamente, i confini del verso NW dalle propaggini delle strutture dune su cui si sviluppa una parco non coincidono con i limiti delle vulcaniche dei Colli Albani. I terreni in caratteristica foresta, con aree soggette a strutture geologiche ed idrogeologiche; affioramento sono costituiti periodici impaludamenti. Di fronte al pertanto, si è presa in esame una zona essenzialmente da sedimenti terrigeni di promontorio, l’isola di Zannone, inclusa molto più ampia, per poter giungere ad tipo continentale.