N. BUCCIO, Il Pian D’Oneda , 2008, Grafo Edizioni - L
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a cura di Alessandro Crescini I N Unità d’Italia N A ma senza retorica bilanci, di dare la stura ai ricordi, gio - strazione Comunale ha infatti ban - 0 iosi o malinconici che siano. Qual - dito un concorso che prevedeva il 5 cuno chiude o apre parentesi. Altri si coinvolgimento di classi, alunni o fermano a meditare. E’ proprio con gruppi su due temi specifici: “Tante 1 questa volontà di uscire dagli schemi esperienze, una bandiera” e “Idro e retorici, ma di promuovere occasioni la Valle Sabbia nell’Italia Unita”. di riflessione e conoscenza sul tema Con grande passione le nostre E dell’Unità e dell’Identità nazionale, scuole si sono messe all’opera per che l’Amministrazione Comunale di L presentare i propri elaborati artistici, Idro ha promosso tre diverse inizia - grafici, testuali, multimediali e labo - tive collegate alla ricorrenza dei 150 A ratoriali. Un gran fermento in - anni dell’Unità d’Italia. I somma, che era un po’ l’obiettivo si La prima occasione è stato il ciclo di incontri dal titolo “L’Unità d’Italia voleva raggiungere con questo con - C sulle vie della Valle Sabbia e… non corso... solo” organizzato con l’Istituto Perla - In questo inserto speciale di Idro In - E sca e tenutosi presso l’Aula Magna forma vengono pubblicati in ante - dio la retorica. In specie la del Centro Polivalente. Cinque incon - prima alcuni lavori del concorso. P retorica nazionalista o po - tri serali di grande spessore storico e La loro qualità ci ha lasciato davvero pulista. Per esempio quella S OO culturale, con relatori di spicco a illu - molto soddisfatti. Particolarmente che ha preso al volo l’occasione dei strare momenti specifici dell’Unità emozionante, debbo dire, è stata la centocinquant’anni dell’Unità d’Italia d’Italia in questi 150 anni, e come la giornata laboratorio della scuola pri - per raccontare una favola che non Valle Sabbia ne sia stata protagonista. maria presso l’oratorio, così come esiste, di un paese solido e armo - La seconda occasione è stata l’ade - assai pregevoli sono molti degli ela - nioso, quasi fosse l’eden dell’Europa sione al progetto Pro Patria , l’inizia - borati dei ragazzi delle medie. contemporanea. Così non è. tiva dell’Associazione Capitolium Dal Polivalente infine sono giunti E’ pur vero però che l’Italia è un volta al recupero architettonico, sto - elaborati, testuali e multimediali, paese straordinariamente ricco di rico e culturale dell’Ossario di davvero eccellenti. A settembre ci storia, tradizioni, cultura, esperienze. Monte Suello. Oltre alla visita di al - saranno le premiazioni ufficiali, con L’Italia è insomma tante cose , gene - cune classi delle nostre scuole a la consegna ai vincitori dei premi e ralmente mai banali, spesso agli an - questo monumento troppo poco degli attestati. Per ora, un ringrazia - tipodi fra loro, variamente collocate conosciuto, si è tenuto nella Chiesa mento ai tutti gli studenti parteci - fra eccellenza e miseria. di Santa Maria ad Undas un bellis - I compleanni, come questo cento - simo concerto di fiati intervallato da panti ed ai loro insegnanti. cinquantesimo, non sono solo fe - letture risorgimentali a testimo - In questo inserto speciale sull’Unità steggiamenti. Sono anche momenti nianza della battaglia di Monte - d’Italia infine, oltre ad alcuni elabo - di riflessione. Pensiamo al comple - suello. rati del concorso, trovate tre contri - anno di ciascuno di noi. Qualcuno Infine, il Concorso sull’Unità d’Italia buti legati sempre alla ricorrenza certo festeggia con enfasi. Ma c’è rivolto alle nostre scuole elemen - dell’Unità d’Italia. anche chi coglie l’occasione di fare tari, medie e superiori. L’Ammini - Buona lettura II Scuola Primaria “Stare insieme” per uno scopo comune C O Laboratorio collettivo della Scuola Primaria, tenuto il 10/06/2011 N er spiegare meglio ai bambini sono espressione delle specie più ti - C il significato più profondo piche del nostro patrimonio arboreo. dell’Unità d’Italia, le insegnanti PP O hanno proposto in un primo momento Attività di laboratorio una discussione collettiva sulla ne - Il 10 giugno presso l’oratorio di Idro cessità di rispettare delle regole per R si è svolta la giornata conclusiva re - poter convivere serenamente. Suc - lativa ai festeggiamenti del 150° an - cessivamente, la riflessione è stata S niversario dell’Unità d’Italia. Tutti gli spostata sulla Costituzione italiana, alunni, suddivisi in gruppi, hanno co - O la legge fondamentale del nostro struito, utilizzando sagome e palline Stato, che contiene le norme essenziali giante di cinque punte» ed eventual - di carta crespa, le regioni d’Italia, suc - regolatrici della vita civile e politica, mente dal motto UNITÀ, LIBERTÀ. cessivamente, le hanno assemblate imperniate sui valori di libertà, giustizia, 1 Ai partecipanti venne pure suggerita per realizzare un pannello rappresen - pace ed uguaglianza. A questo pro - l’opportunità di «non trascurare le norme tante il nostro Stato. posito è stato realizzato un libricino, 5 del Regolamento tecnico-araldico». “Il quaderno della Costituzione”, che Il bozzetto finale , scelto in via defini - Durante le attività sono intervenuti il è stato letto, commentato e comple - 0 tiva come emblema della Repubblica. Sindaco e l’Assessore alla pubblica tato collettivamente nelle varie classi. L’emblema della Repubblica Italiana istruzione e una rappresentanza del All’interno dell’opuscolo sono state è caratterizzato da tre elementi: la gruppo degli Alpini di Idro, che, con inserite delle pagine riportanti alcuni A gli alunni, hanno intonato il nostro documenti storici riguardanti l’em - stella, la ruota dentata, i rami di ulivo inno nazionale, il cui testo era stato blema della Repubblica Italiana. e di quercia. La stella è uno degli og - getti più antichi del patrimonio ico - precedentemente analizzato insieme. N L’emblema della nografico italiano ed è sempre stata associata alla personificazione del - N Repubblica Italiana l’Italia, sul cui capo appunto, una stella splende raggiante. Così fu rap - Il primo bozzetto a colori di Paolo Pa - I schetto approvato dalla Commissione presentata nell’iconografia del Risor - per l’emblema. L’elemento principale gimento e così comparve, fino al 1890, avrebbe dovuto essere una «cinta tur - nel grande stemma del Regno unitario rita con porta aperta che abbia forma (il famoso stellone); la stella caratte - di corona, ma apparenza anche di no - rizzò, poi, la prima onorificenza re - bile edificio», completata dalla «figu - pubblicana della ricostruzione, la Stella razione del mare», da una «stella rag - della Solidarietà Italiana e ancora oggi indica l’appartenenza alle Forze Armate del nostro Paese. La ruota dentata d’acciaio , simbolo dell’attività lavo - rativa, traduce il primo articolo della Carta Costituzionale: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Il ramo di ulivo simboleggia la volontà di pace della nazione, sia nel senso della concordia interna che della fratellanza internazionale, mentre la quercia incarna la forza e la dignità del popolo italiano. Entrambi, poi, III Fratelli d’Italia, Il sangue d’Italia piace pensare che abbia voluto lui l’Italia s’è desta, E il 13sangue Polacco stesso giocare sul doppio senso (in dell’elmo di Scipio Bevé col Cosacco, fondo i suoi rapporti con il Vaticano s’è cinta la testa. Ma il cor le bruciò. non erano buonissimi, tant’è vero che I Dov’è la Vittoria? Stringiamci a coorte, è morto proprio a Roma dove com - 1Le porga la chioma, siam pronti alla morte. che schiava di Roma Siam pronti alla morte, batteva per la Repubblica) N Iddio la creò. l’Italia chiamò, sì! 8 Dovunque è Legnano : ogni città ita - 2 Stringiamci a coorte, l’elmo di Scipio: liana è Legnano, il luogo dove nel N siam pronti alla morte. 1176 i comuni lombardi sconfissero Siam pronti alla morte, 1 Le porga la chioma : La Vittoria sarà l’Imperatore tedesco Federico Barba - l’Italia chiamò. A di Roma, cioè dell’Italia. Nell’antica Stringiamci a coorte, rossa Roma alle schiave venivano tagliati i siam pronti alla morte. 9 Ferruccio : ogni uomo è come France - capelli. Così la Vittoria dovrà porgere Siam pronti alla morte, sco Ferrucci, l’uomo che nel 1530 difese 0 la sua chioma perché sia tagliata, per - l’Italia chiamò, sì! Firenze dall’imperatore Carlo V. ché la Vittoria è schiava di Roma che 10 5 Noi fummo da secoli sarà appunto vincitrice. Balilla : è il soprannome del bambino 3calpesti, derisi, che con il lancio di una pietra nel 2 coorte : nell’esercito romano le legioni 1 perché non siam popoli, 1746 diede inizio alla rivolta di Genova perché siam divisi. (cioè l’esercito), era diviso in molte contro gli Austro-piemontesi 4Raccolgaci un’unica coorti. Stringiamci a coorte significa 11 bandiera, una 5speme: quindi restiamo uniti fra noi combat - I Vespri : Nel 1282 i siciliani si ribel - O di 6fonderci insieme tenti che siamo pronti a morire per il lano ai francesi invasori una sera, già l’ora suonò. nostro ideale. all’ora del vespro. La rivolta si è poi S Stringiamci a coorte, chiamata la rivolta dei Vespri siciliani 3 siam pronti alla morte. calpesti : calpestati 12 Le spade vendute : i soldati merce - R Siam pronti alla morte, 4 Raccolgaci : la lingua di Mameli è la l’Italia chiamò, sì! nari si piegano come giunchi e l’aquila, lingua poetica dell’Ottocento. Questo simbolo dell’Austria, perde le penne O raccolgaci in italiano moderno sarebbe Uniamoci, uniamoci, 13 Il sangue polacco : L’Austria, alleata ci raccolga, un congiuntivo esortativo l’unione e l’amore con la Russia (il cosacco), ha bevuto il C rivelano ai popoli che assimila il pronome diretto. Il si - sangue Polacco, ha diviso e smembrato le vie del Signore. gnificato è: ci deve raccogliere, tenere la Polonia. Ma quel sangue bevuto av - Giuriamo far libero insieme.