I Parchi Nazionali Italiani

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I Parchi Nazionali Italiani DETERMINAZIONE DELLO STATO DI CONSERVAZIONE A LIVELLO DI SITO: I PARCHI NAZIONALI ITALIANI Rapporto tecnico finale Progetto svolto su incarico del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare Aprile 2009 Relazione LIPU a cura di: Marco Gustin (Responsabile Specie e ricerca, LIPU – BirdLife Italia); Claudio Celada (Direttore Conservazione Natura, LIPU – BirdLife Italia) Con il Contributo di: Dott. Enrico Bassi, Redazione della scheda sul Parco Nazionale dello Stelvio; Dott. Mauro Bernoni, Redazione della scheda sul Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise; Dott. Andrea Pirovano, Redazione della scheda sul Parco Nazionale Gran Paradiso; Dott. Marco Zenatello, Redazione della scheda sul Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena LIPU - Lega Italiana Protezione Uccelli Valutazione dello stato di conservazione dei Parchi Nazionali italiani INDICE 1. Introduzione 3 2. Metodi 3 3. Trattazione dei singoli Parchi Nazionali 4 3.1. Parco Nazionale del Gran Paradiso 5 3.2. Parco Nazionale dello Stelvio 12 3.3. Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi 84 3.4. Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna 119 3.5. Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano 151 3.6. Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise 170 3.7. Parco Nazionale della Majella 219 3.8. Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena 242 3.9. Parco Nazionale del Circeo 269 4. Conclusioni 277 Ringraziamenti 283 2 LIPU - Lega Italiana Protezione Uccelli Valutazione dello stato di conservazione dei Parchi Nazionali italiani 1. Introduzione A livello di sito, è stata condotta un’indagine complessiva della disponibilità di dati ornitologici rilevanti per il presente progetto (essenzialmente informazioni demografiche e inerenti la distribuzione di dettaglio), all’interno dei seguenti Parchi Nazionali: i) Parco Nazionale del Gran paradiso; ii) Parco Nazionale dello Stelvio; iii) Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi; iv) Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna; v) Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano; vi) Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise; vii) Parco nazionale della Majella; viii) Parco dell’arcipelago della Maddalena; ix) Parco Nazionale del Circeo. Per quanto concerne il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, è stato realizzato tramite l’obiettivo 5 del progetto un Caso studio: “Specie steppiche e qualità ambientale. Fattori che impediscono uno stato di conservazione favorevole: un approccio comparato”, i cui risultati vengono descritti in un report separato. 2. Metodi All’inizio del progetto, è stata inviata una lettera ad ogni singolo Parco Nazionale in cui veniva descritto il progetto e si richiedeva un incontro per verificare la disponibilità di elementi bibliografici inediti e report non pubblicati. Successivamente, è stato effettuato un incontro con tutti i Parchi Nazionali oggetto del presente report. Oltre alle informazioni bibliografiche inedite raccolte direttamente durante la visita ai Parchi nazionali, altre informazioni sono state ottenute tramite bibliografia pubblicata su riviste specializzate di settore. Per l’elaborazione delle schede relative a quattro Parchi Nazionali la LIPU si è avvalsa di consulenti che hanno svolto o stanno svolgendo da diversi anni ricerche specifiche in queste aree (Parco Nazionale del Gran Paradiso: Dott. Andrea Pirovano, Parco Nazionale dello Stelvio: Dott. Enrico Bassi, Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: Dott. Mauro Bernoni, e Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena: Dott. Marco Zenatello). Tali esperti hanno operato in stretto coordinamento con la LIPU per garantire un’omogeneità tra i siti della metodologia adottata per la compilazione delle schede. La scheda complessiva della disponibilità di dati ornitologici per ogni singolo Parco Nazionale è stata impostata come segue: i) introduzione generale; ii) elenco delle specie in Direttiva Uccelli (79/409) analizzate come nidificanti e di cui si è potuto raccogliere 3 LIPU - Lega Italiana Protezione Uccelli Valutazione dello stato di conservazione dei Parchi Nazionali italiani informazioni sufficienti per elaborare una paragrafo specifico; iii) Distribuzione storica e attuale della singola specie analizzata nel Parco Nazionale; iv) Principali minacce per la specie; v) Status di conservazione attuale; vi) Indicazioni per la conservazione. All’interno del paragrafo “status di conservazione attuale” é stato valutato il range, la popolazione e l’habitat di ogni singola specie analizzata, fornendo un giudizio complessivo della specie secondo la classificazione a “semaforo” (Favorevole = verde, Inadeguato = Giallo, Cattivo = Rosso), già descritto nei metodi (paragrafo 2.3) della relazione del primo volume: “ Valutazione dello stato di conservazione dell’avifauna italiana” e che ha permesso una prima valutazione di analisi dello stato di conservazione delle specie dell’Allegato I della Direttiva Uccelli nei singoli Parchi Nazionali. Inoltre, il range, la popolazione e l’habitat di ogni singola specie sono state confrontate con quello generale o se possibile, di regione biogeografica, analizzate nella descrizione specifica di ogni singola specie nel primo volume “Valutazione dello stato di conservazione dell’avifauna italiana”. Infine, dopo l’analisi specifica di ogni singola specie trattata all’interno di ogni Parco Nazionale, è stato effettuato un riepilogo complessivo del “semaforo” di ogni singola specie trattata nel Parco Nazionale (non nel caso di una sola specie trattata). 3. Trattazione dei singoli Parchi Nazionali Vengono di seguito presentate le trattazioni sintetiche inerenti l’avifauna dei singoli Parchi Nazionali, per quanto concerne le specie nidificanti comprese nell’Allegato I alla Direttiva Uccelli (79/409) i e per le quali si dispone di materiale sufficiente per la trattazione specifica. Solo nel caso del Parco nazionale del Circeo sono state trattate specie svernanti 4 LIPU - Lega Italiana Protezione Uccelli Valutazione dello stato di conservazione dei Parchi Nazionali italiani 3.1. PARCO NAZIONALE GRAN PARADISO 3.1.1. Descrizione generale del Parco Nazionale del Gran Paradiso Il Parco Nazionale Gran Paradiso, istituito nel 1922 per salvaguardare dall’estinzione le ultime popolazioni di Stambecco alpino ( Capra ibex ), si sviluppa su di un territorio un tempo riserva reale di caccia. Il Parco Nazionale si estende per 72.000 ha a cavallo tra Piemonte e Valle d’Aosta occupando nel settore piemontese le valli dell’Orco e di Soana e, in quello valdostano, le valli di Cogne, Valsavarenche e Rhemes. Insieme al confinante Parco Nazionale francese della Vanoise, costituisce un’area protetta di oltre 120.000 ha. Gran parte del territorio del Parco Nazionale è localizzato al di sopra dei 1.500 m s.l.m. ed è caratterizzato da un paesaggio aspro, con valli profonde, versanti scoscesi e numerosi ghiacciai. Il massiccio del Gran Paradiso, intorno al quale si sviluppa il Parco Nazionale, tocca, con la cima più alta, i 4.061 m. La vegetazione arborea interessa circa il 20% della superficie complessiva del Parco Nazionale. I boschi di latifoglie si estendono principalmente nel settore piemontese e sono costituiti da faggete e castagneti. Le conifere rappresentano le tipologie forestali dominanti: le pinete a pino silvestre ( Pinus sylvestris ) sono presenti principalmente nel settore valdostano, mentre le peccete, dominate dall’abete rosso ( Picea abies ) spesso mescolato al larice ( Larix decidua ), costituiscono i boschi più diffusi all’interno del Parco Nazionale ed occupano la fascia intermedia del piano subalpino fino a 1.800-2.000 m di quota. Alle quote superiori, fino al limite superiore del piano sub-alpino (2.200-2.300 m), si trovano le laricete, pure o miste con il pino cembro ( Pinus cembra ). Dal punto di vista faunistico, il Parco ospita una delle più ricche e meglio strutturate zoocenosi alpine; accanto infatti agli erbivori, tra i quali spiccano lo stambecco presente nel Parco con circa 2.600 individui e il Camoscio ( Rupicapra rupicapra ), di cui si contano approssimativamente 9.000 individui, è segnalata la presenza di predatori quali, il Lupo ( Canis lupus ), l’Aquila reale ( Aquila chrysaetos ) e, occasionalmente, la lince ( Lynx lynx ). Recentemente nel Parco Nazionale è sempre più comune la presenza del Gipeto ( Gypaetus barbatus ), il cui ultimo esemplare si estinse in Italia proprio in Valle d’Aosta nel 1913 ed oggi tornato a volare sull’arco alpino grazie ad un progetto internazionale di reintroduzione. 5 LIPU - Lega Italiana Protezione Uccelli Valutazione dello stato di conservazione dei Parchi Nazionali italiani L’area del Paco Nazionale Gran Paradiso è compresa nell’ Important Birds Areas (IBA) IT 008 “Gran Paradiso”, estesa per 117.275 ha e comprendente anche il territorio del Parco Regionale Naturale Mont Avic. Il Parco Gran Paradiso coincide inoltre con il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e la Zona di Protezione Speciale (ZPS) IT1201000 “Parco Nazionale del Gran Paradiso” inserite nella Rete Natura 2000 della Comunità Europea. Il SIC e ZPS proteggono 27 habitat di interesse comunitario, di cui 6 prioritari e specie animali e vegetali inseriti negli Allegati delle Direttive Habitat 92/43/CEE e Uccelli 79/409/CEE. 3.1.2. Specie in Direttiva Uccelli (79/409) analizzate come nidificanti nel Parco Nazionale del Gran Paradiso: Aquila reale – Aquila chrysaetos 6 LIPU - Lega Italiana Protezione Uccelli Valutazione dello stato di conservazione dei Parchi Nazionali italiani 3.1.3. Aquila reale – Aquila chyrsaetos 3.1.3.1. Distribuzione storica ed attuale della
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