Il Nostro Carlo Del Conte All'historic Minardi

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Il Nostro Carlo Del Conte All'historic Minardi Il nostro Carlo Del Conte all’Historic Minardi Day Milano, 11 maggio 2018 – Nel weekend del 5 e 6 maggio all’autodromo di Imola si è tenuta la terza edizione dell’”Historic Minardi Day”: si tratta di un evento, organizzato da Gian Carlo Minardiper riavvicinare il pubblico alla F1, che sta crescendo di anno in anno (http://minardiday.it). 9000 spettatori hanno potuto ammirare da vicino e veder correre in pista un vero “museo dinamico” composto da oltre 150 vetture dagli anni 50 ad oggi. Tra di esse erano presenti ben 28 monoposto di Formula 1, dalle Cooper grand prix dei primi anni ’50 a molti dei modelli più o meno blasonati dei decenni successivi, come Ferrari, Arrows, Tecno, Wolf, Fittipaldi, Fondmetal, Dallara, Tyrrell (la famosa P34 a 6 ruote di Ronnie Peterson, portata in pista dall’ex pilota Minardi Pierluigi Martini), De Tomaso, Toro Rosso e, naturalmente, diverse Minardi, dalla prima M185 dell’85 , alla più moderna PS04, condotta in pista dall’ingegner Gabriele Tredozi che l’aveva disegnata. Tanti gli ex piloti di F1, presenti, molti dei quali cresciuti nel team Minardi: oltre al già citato Martini, erano presenti Gabriele Tarquini, Gianni Morbidelli, Paolo Barilla, Alessandro Nannini, Luca Badoer, Riccardo Patrese, Miguel Angel Guerra, Gabriele Lancieri, Sergio Campana, Emanuele Pirro, Paolo Barilla, Matteo Bobbi, Alex Caffi, Carlo Facetti e Roberto Ravaglia. A questi devono aggiungersi anche i piloti che hanno preso il volante delle 2 vetture portate a Imola dalla squadra ufficiale Mercedes: Vallteri Bottas, che ha condotto la W07, campione del Mondo con Hamilton nel 2016, da Faenza a Brisighella, dove ha ricevuto il “Premio Lorenzo Bandini”, e l’ingegner Aldo Costa, progettista delle Mercedes che hanno dominato le ultime stagioni di F1, cui Toto Wolff ha affidato la guida in pista di una delle sue creature, la W04 del 2013. Nella griglia delle F1 era presente anche il nostro socio Carlo Del Conte, al volante della Surtees TS8 (Telaio 06) del 1971. Si tratta di una vettura, gemella della coeva F1 TS7, ma equipaggiata, anziché con il classico Cosworth DFV 8 cilindri di 3 litri, con un propulsore di derivazione Chevrolet 8 cilindri di 5 litri, con una potenza superiore a 500 cavalli. Tale vettura, oltre a competere nel campionato Americano di F5000 negli anni compresi tra il 1971 ed il 1974, partecipò, il 28 marzo del 1971, con il pilota americano Sam Posey, al “Questor Grand Prix”, rimasto famoso anche come “la sfida dei 2 mondi”, in cui 20 F1 del Campionato Mondiale corsero assieme a 17 F5000 del campionato Americano. Il vincitore fu Mario Andretti, su Ferrari 312B2, mentre la Surtees TS8#06 si qualificò al 15° posto assoluto (lasciando indietro qualche F1 ufficiale, tra cui la March 711 di Ronnie Peterson) e, a causa di una collisione, terminò al 22° posto. Anche se non si è trattato di una vera gara, ma di una serie di esibizioni, è stata comunque una grande emozione riportare in pista, dopo 47 anni, la Surtees in mezzo a così tante F1! E la vettura se l’è cavata egregiamente, come ci racconta Carlo: “Dopo essere stati superati dalla Ferrari 312B2 di Jacky Ickx siamo riusciti a riprenderla e, se non fosse stato per una bandiera rossa, avremmo provato a risorpassarla. Comunque, ci siamo tolti la soddisfazione di effettuare un sorpasso ai danni della Ferrari F189 di Nigel Mansell … sia pure con una certa cautela, pensando (forse per deformazione professionale!) alle possibili conseguenze economiche che un eventuale “tamponamento” avrebbe potuto comportare … Grande emozione anche essere sorpassati dalla Mercedes del 2013: dopo averla tenuta dietro per qualche curva, a metà del rettilineo, pure a 260 all’ora, non abbiamo potuto fare altro che farci da parte per permettere all’ingegner Costa di passarci come un’astronave diretta nell’iperspazio!! Ma che effetto sentirsi in “bagarre” (sia pure per pochi secondi!) con la F1 di Hamilton!” Un bellissimo weekend di motori, impregnato di storia, tecnica e cultura dell’automobilismo, realizzato grazie alla passione e all’organizzazione di Gian Carlo Minardi, che ha regalato delle splendide emozioni a piloti ed appassionati..
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