REPORT SULLE VIOLAZIONI DELLE LIBERTÀ FONDAMENTALI CAUSATE DALLE LEGGI SULL’OMOTRANSFOBIA Il presente Report è aggiornato a giungo 2021. Redatto sulla base di norme che possono variare nel tempo. Per ogni aggiornamento, fare riferimento alla versione on-line disponibile su: www.provitaefamiglia.it © 2021, by Pro Vita e Famiglia Onlus È vietata la riproduzione anche parziale del testo. CONTATTI
[email protected] www.provitaefamiglia.it Report sulle violazioni delle libertà fondamentali causate dalle leggi sull’omotransfobia L’omotransfobia è diventata una “clava” utile a colpire chi si oppone all’agenda LGBT- QIA+ (lesbica, gay, bisessuale, transgender, queer, intersessuale, asessuale e panses- suale). Le accuse di “omofobia” e di “transfobia” sono spesso utilizzate come pretesto per attaccare le persone, comprimendo il diritto alla libertà di pensiero e di religione, o per negare altri diritti, ad esempio nell’ambito del lavoro e dell’iniziativa economica privata. In questo documento elencheremo, nella prima parte, esempi di quello che accade nei paesi dove vigono leggi anti omotransfobia simili a quelle proposte in Italia. Le leggi anti omotransfobia tipicamente impongono il concetto di “identità di genere”, obbligando a trattare la persona c.d. “transgender” in base all’identità soggettivamen- te percepita nonostante ogni contraria evidenza fisica, biologica, morfologica, ecc. Ad esempio, se un maschio si percepisse come “donna”, sarebbe obbligatorio con- siderarlo e trattarlo in tutto e per tutto come una donna, sotto pena di commettere o istigare alla disciminazione. L’imposizione dell’identità di genere ha favorito, in molti paesi, situazioni in cui le donne sono state discriminate o messe in pericolo in quanto ambiti a loro usualmente riservati (ad es.