Intraprendenza in alta Vallemaggia

Progetti – Nella strategia di sviluppo si prevedono anche interventi immediati sul territorio in risposta alle criticità post-pandemia

/ 29.03.2021 di Elena Robert

Mai come nel 2020 la bella stagione unita al desiderio di svago, natura e cultura hanno finito col mettere sotto pressione il territorio dell’alta Vallemaggia. Per l’anno in corso le prospettive non sono poi così diverse. Lo sviluppo del comparto, definito nelle sue linee direttive prima della pandemia con il Masterplan Alta Vallemaggia 2016-2030, ben risponde a questa crescita d’interesse per le regioni poco densamente abitate. La strategia locale che mira a mantenere stabile il numero dei residenti in valle attraverso una crescita delle attività turistiche è però improntata sul medio-lungo termine. È stato pertanto necessario delineare un piano di rilancio rivolto al presente per gestire i flussi dei visitatori e sensibilizzare la popolazione locale sull’importanza della cosiddetta «industria dei forestieri».

Il pallino è in mano agli attori locali che con sostegni mirati di politica economica regionale possono avviare o rivitalizzare iniziative con esiti importanti sul territorio. In sostanza, anche attraverso aiuti finanziari, si realizzano e mettono in rete progetti condivisi meritevoli, garantendone la visibilità: «Il territorio è vastissimo, le potenzialità da sviluppare enormi, tutte da cogliere: si tratta di attivare un’economia basata sulla valorizzazione del paesaggio, continuando a migliorare la qualità dell’offerta ricettiva. La Valle mira a posizionarsi come luogo ideale dove scoprire la cultura nella natura: la risorsa principale è appunto il paesaggio, sul quale nel tempo si è già investito tanto, grazie a promotori storici. Il turismo, adducendo flussi economici concreti dall’esterno, resta l’asse di sviluppo prioritario» ci dice il coordinatore del Masterplan AVM Timo Cadlolo. Il suo ruolo è supportare i promotori locali dei progetti allineati alla strategia di sviluppo. Ne sono coinvolti sei Comuni dell’Alta Vallemaggia: , Campo Vallemaggia e rappresentati nel team strategico-politico dai rispettivi sindaci, insieme a , e Bosco Gurin.

Come trovare gli sbocchi sul mercato turistico capaci di generare valore aggiunto attraverso iniziative locali? «Per l’Alta Vallemaggia si vuole un turismo sostenibile, vicino alla sensibilità ambientale, attento alla dimensione sociale, che crei cioè opportunità di occupazione tra chi vi abita. Dopo la scorsa primavera eravamo consapevoli che le valli sarebbero state prese d’assalto. Ci siamo detti – aggiunge Cadlolo – “Benvenuti, ma con rispetto!” e abbiamo approntato un piano di rilancio, fatto di misure concrete focalizzate su informazione e accoglienza, su case di vacanza, rustici e capanne, su prodotti locali».

Il Masterplan AVM è operativo da metà 2018. Basta entrare nel portale www.invallemaggia.ch, attivo dall’estate del 2019 e che si rinnova man mano, per rendersi conto che la regione desidera aprirsi e condividere la bellezza del paesaggio naturale e antropizzato. Il sito è un accattivante biglietto da visita: la scorsa primavera si è arricchito ulteriormente di proposte volte a attirare il pubblico su luoghi e itinerari meno conosciuti o battuti. E si è intervenuti su diversi fronti. La popolazione residente è stata sensibilizzata sulla necessità di migliorare qualitativamente e aumentare la capacità ricettiva e dall’inizio dell’estate 2020 il sito ospita una guida pratica per mettere sul mercato gli oggetti. Sulla rete sentieristica dell’alta valle, tra i più importanti attrattori turistici della regione, si è concretizzata un’iniziativa a sostegno di proprietari e gestori di capanne e rifugi lungo la Via Alta Valmaggia. Per compensare le restrizioni sanitarie, la loro capacità ricettiva è stata aumentata grazie a venticinque tende, gestite dalle capanne, che permettono di dormire in sicurezza lungo il percorso. Quest’anno poi verranno fatte conoscere le aree picnic attrezzate e i parchi gioco esistenti in Valle. Una riorganizzazione dei posteggi è in corso sul territorio del Comune di Cevio, in particolare a Foroglio verranno ricavati settanta posti auto entro l’estate.

Nel Masterplan un’attenzione particolare è riservata a una maggiore diffusione dei prodotti locali: il negozio e infopoint Val Magìa e l’azienda biologica del giovane contadino Matteo Ambrosini sono iniziative imprenditoriali concretizzatesi tra il 2019 e il 2020 a Cevio col sostegno del piano di sviluppo regionale. Inoltre quest’anno entra nella fase realizzativa il progetto Eccellenze alpestri per la valorizzazione del formaggio d’alpe e la sensibilizzazione del pubblico sulla cultura agricola e alpestre, accompagnandolo sul territorio, sui luoghi e nei caseifici di diversi alpi. «Con lo sguardo rivolto alla fine del primo quadriennio 2018-2022 del Masterplan, sul territorio abbiamo notato positivi segnali di ripresa, ma il processo è ancora lungo» conferma Timo Cadlolo. Pensiamo ad esempio all’offerta di turismo esperienziale attuato dall’estate 2020 con Cà Vegia a Cerentino, a interessanti piccole iniziative artigianali e imprenditoriali nate in Valle Rovana e Lavizzara o ancora al punto di accoglienza e ristoro che presto sarà aperto vicino alla diga del Sambuco. Per l’Albergo Basodino, in posizione strategica a Cevio ma chiuso da un paio d’anni, è in dirittura d’arrivo un progetto architettonico accompagnato da uno studio di fattibilità turistica per orientare i futuri investimenti di ristrutturazione.

I progetti faro delineati a suo tempo dal Masterplan AVM rimangono d’attualità. Uno slancio importante per l’intera Valle l’hanno dato il completamento nel 2020 della Via Alta Vallemaggia (www.viaaltavallemaggia.ch) e la pubblicazione del bel libro bilingue del fotografo locarnese Roberto Buzzini Via Alta Vallemaggia. Dal lago alle nuvole e ritorno (2020, Edizioni Salvioni) che documenta passo dopo passo questo straordinario percorso in quota lungo quasi 200 chilometri. Il futuro del Centro ricreativo di Bignasco sta cominciando a delinearsi con il concorso di progettazione in corso. Lo sviluppo di Bosco Gurin è tra gli obiettivi più importanti del Masterplan. Con nuovi investimenti si intende consolidare quanto intrapreso finora e sviluppare in modo sostenibile l’offerta lungo tutto l’arco dell’anno: sono in corso approfondimenti per il tunnel di sei chilometri che collegherà Bosco alla Valle Formazza, unendo Piemonte e Lombardia al Canton , e che ospiterà un impianto a fune per il trasporto delle persone.