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Città metropolitana di Bologna

mercoledi 15 gennaio 2020

Comune di San Giovanni in Persiceto Ufficio Stampa

Servizi di Media Monitoring

Rassegna Stampa 15-01-2020

PRIME PAGINE LOCALI 15/01/2020 Prima Pagina 19 CORRIERE DI BOLOGNA

15/01/2020 Prima Pagina 21 REPUBBLICA BOLOGNA

RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 Prima Pagina 22 BOLOGNA

CITTA' METROPOLITANA WEB Banca dati dei corsi di italiano per stranieri, pubblicato l`avviso pubblico per i 14/01/2020 1 soggetti del terzo settore 23 bologna2000.com Redazione Firmato il decreto: 1,4 milioni per cittadini e imprese danneggiati dal maltempo di 14/01/2020 1 inizio 2019, compresa la rotta del Reno 24 regione.emilia-romagna.it Redazione

BENTIVOGLIO RESTO DEL CARLINO Tre milioni di euro dalla Regione per il centro di ricerca Ramazzini 15/01/2020 51 26 BOLOGNA Matteo Radogna

CASALECCHIO DI RENO Marca cresce tra bio e high tech L`expo apre con 850 espositori CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 9 27 Luciana Cavina AGGIORNATO - Marca cresce tra bio e high tech L`expo apre con 850 15/01/2020 9 espositori 28 CORRIERE DI BOLOGNA Luciana Cavina Art City 2020 nel segno delle donne = Art City 2020 : pittura, donne e nuove 15/01/2020 13 generazioni 29 CORRIERE DI BOLOGNA Piero Di Domenico Candidato, quanto ci costi? Chi è trasparente e chi meno REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 3 31 Silvia Bignami RESTO DEL CARLINO Casalecchio, Loiano e la Bassa: ritorna Salvini 15/01/2020 41 33 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Un errore chiudere la sede Polstrada 15/01/2020 41 34 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Tra venerdì e sabato chiusura per lavori 15/01/2020 48 35 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Un viaggio attraverso le religioni presentato alla Casa della pace 15/01/2020 52 36 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Incidenti, uno su 4 è per l`alcol 15/01/2020 52 37 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO I banchi del mercato settimanale montati nel `parcheggione` 15/01/2020 52 38 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Benedizione degli animali 15/01/2020 52 39 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Art City esplode dove non ti aspetti 15/01/2020 60 40 BOLOGNA Claudio Cumani

CASTEL GUELFO Sant`Agnese, ritorna il pranzo di solidarietà RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 42 41 Redazione

CASTEL MAGGIORE Pd-Lega, dieci giorni di eventi a caccia dell`ultimo voto GAZZETTA DI MODENA 15/01/2020 5 42 Redazione

RESTO DEL CARLINO Casalecchio, Loiano e la Bassa: ritorna Salvini 15/01/2020 41 43 BOLOGNA Redazione

I

Rassegna Stampa 15-01-2020

Fondazione Carisbo, in pista Panebianco e Federica Guidi = Fondazione RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 48 Carisbo, candidato Panebianco 44 BOLOGNA Riccardo Rimondi RESTO DEL CARLINO Topi d`auto scatenati Sei furti in poche ore 15/01/2020 54 45 BOLOGNA Matteo Radogna

CASTENASO Lo strano dedalo elettorale tra ribelli e voto disgiunto = Transfughi, ribelli e voti 15/01/2020 8 splittati Il duello degli ex nelle urne d`Emilia 46 CORRIERE DELLA SERA Marco Imarisio CORRIERE ROMAGNA DI Basket 2000 e Aics Junior al comando 15/01/2020 20 48 RIMINI E SAN MARINO Redazione CORRIERE ROMAGNA DI Ok Rossoblù e Only Sasso blocca la regina 15/01/2020 35 49 RIMINI E SAN MARINO Redazione CORRIERE ROMAGNA DI Il talento di Gasperoni è un ` arma preziosa per la capolista Diegaro 15/01/2020 36 50 RIMINI E SAN MARINO Matteo Dall'agata RESTO DEL CARLINO Casalecchio, Loiano e la Bassa: ritorna Salvini 15/01/2020 41 51 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Lettere - Dermatologia e Otorino Ecco dove farsi visitare 15/01/2020 50 52 BOLOGNA Posta Dai Lettori RESTO DEL CARLINO Pannello di catrame si surriscalda, principio d`incendio sul tetto del palazzetto 15/01/2020 53 53 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Il Massa può sorridere 15/01/2020 71 54 RAVENNA Redazione

CREVALCORE Calvelli, Pelmus e Claudio Carlini Tris d`assi per NonantoInvitalArte GAZZETTA DI MODENA 15/01/2020 28 55 Redazione Il misteri della bellissima Madonna PANORAMA 15/01/2020 90 56 Vittorio Sgarbi Bologna Giorno e Notte REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 18 58 Redazione RESTO DEL CARLINO Intervista - La mia Lolita si chiama Violetta Calabresi porta Nabokov a teatro 15/01/2020 61 60 BOLOGNA Redazione

MEDICINA RESTO DEL CARLINO Ha 2,5 chili di droga Bolognese nei guai 15/01/2020 46 61 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Auto elettriche, undici postazioni per la ricarica super veloce 15/01/2020 55 62 BOLOGNA Matteo Radogna Ro A metà giugno via ai lavori alla materna Vespignani RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 40 63 Redazione Le colonnine elettriche sono diventate undici = Entrano in funzione 11 colonnine 15/01/2020 42 elettriche 64 RESTO DEL CARLINO IMOLA Matteo Radogna

MONTERENZIO RESTO DEL CARLINO Partiti i lavori sul ponte Mingardona 15/01/2020 53 65 BOLOGNA Redazione

OZZANO Nuovi spazi al tecnopolo Rita Montalcini CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 7 66 Redazione Si allarga il tecnopolo Più ricerca dedicata alla Nobel Montalcini REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 11 67 Redazione

RESTO DEL CARLINO Lettere - Dermatologia e Otorino Ecco dove farsi visitare 15/01/2020 50 68 BOLOGNA Posta Dai Lettori II

Rassegna Stampa 15-01-2020

RESTO DEL CARLINO Il Polo Levi Montalcini diventa più grande 15/01/2020 51 69 BOLOGNA Zoe Pederzini RESTO DEL CARLINO Vestiti di carnevale in prestito 15/01/2020 53 70 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Il Massa può sorridere 15/01/2020 71 71 RAVENNA Redazione Via al processo Eternit Bis Ammesse tutte le parti civili SECOLO XIX GENOVA 15/01/2020 24 72 Silvana Mossano

PIANORO RESTO DEL CARLINO Nessuno pulisce il Savena, ci pensiamo noi 15/01/2020 53 73 BOLOGNA Zoe Pederzini

SASSO MARCONI CORRIERE ROMAGNA DI Anche il Progresso si è accorto che ora è tutto un altro Alfonsine 15/01/2020 17 74 RIMINI E SAN MARINO Redazione La graduatoria Fiorenzuola davanti all`Acm solo sui baby GAZZETTA DI MANTOVA 15/01/2020 42 75 Redazione Finale Emilia fa la voce grossa con l`Assigeco fra gli U16 Gold GAZZETTA DI MODENA 15/01/2020 38 76 Redazione Agenda GIORNALE DI BRESCIA 15/01/2020 34 77 Redazione Tesla, il genio vale più di una popstar "Tv, radar, smartphone: ha inventato tutto 15/01/2020 1 lui" 80 STAMPA TUTTO SCIENZE Luigi Grassia

SAN LAZZARO DI SAVENA Art City 2020 nel segno delle donne = Art City 2020 : pittura, donne e nuove 15/01/2020 13 generazioni 81 CORRIERE DI BOLOGNA Piero Di Domenico RESTO DEL CARLINO Ha 2,5 chili di droga Bolognese nei guai 15/01/2020 46 83 BOLOGNA Redazione Fondazione Carisbo, in pista Panebianco e Federica Guidi = Fondazione RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 48 Carisbo, candidato Panebianco 84 BOLOGNA Riccardo Rimondi RESTO DEL CARLINO Art City esplode dove non ti aspetti 15/01/2020 60 85 BOLOGNA Claudio Cumani RESTO DEL CARLINO All`Itc una Fallaci d`amore e di lotta 15/01/2020 61 86 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO L`incontro con il generale Morena e il viaggio nel cimitero polacco 15/01/2020 58 87 MACERATA Redazione

VALSAMOGGIA RESTO DEL CARLINO Falò di Sant`Antonio Fiaccolata dentro le mura del borgo 15/01/2020 52 88 BOLOGNA Redazione

ZOLA PREDOSA Finale Emilia fa la voce grossa con l`Assigeco fra gli U16 Gold GAZZETTA DI MODENA 15/01/2020 38 89 Redazione

APPENNINO Antigone, Giacoma e le altre, storie (e coraggio) di donne imperfette CORRIERE DELLA SERA 15/01/2020 35 90 Alessandro Cannavò

Da Lercaro a Don Matteo La religione che si fa politica e quei consigli dei pastori CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 4 91 Marco Marozzi

III

Rassegna Stampa 15-01-2020

Orfeo e Muscolo sono stati tratti in salvo CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 8 92 Redazione Velox, in un anno 51mila violazioni = I riminesi sfrecciano al volante: ben 51.150 CORRIERE ROMAGNA DI 15/01/2020 6 multe per la velocità 93 RIMINI E SAN MARINO Redazione Mete salubri, svetta la Valdichiana Senese GAZZETTA DI MODENA 15/01/2020 15 94 Redazione Mete salubri, svetta la Valdichiana Senese GAZZETTA DI REGGIO 15/01/2020 10 95 Redazione Il ministro ha ascoltato il grido di aiuto dei territori GAZZETTA DI REGGIO 15/01/2020 27 96 Redazione Trenta ore per estrarre due cani dal cunicolo LIBERO 15/01/2020 15 98 Redazione Mete salubri, svetta la Valdichiana Senese NUOVA FERRARA 15/01/2020 9 99 Redazione Preti sposati Ratzinger ritira firma dal libro = Ratzinger ritira la firma dal libro 15/01/2020 18 della discordia Il cardinale: sapeva tutto 100 REPUBBLICA Paolo Rodari Il 23 gennaio l`incontro per riaprire i punti nascita REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 7 102 Redazione Muscolo e Orfeo, i segugi salvati dai Vigili del fuoco REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 15 103 Redazione RESTO DEL CARLINO Riapertura punti nascita Giovedì il primo round 15/01/2020 40 104 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Casalecchio, Loiano e la Bassa: ritorna Salvini 15/01/2020 41 105 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Partiti i lavori sul ponte Mingardona 15/01/2020 53 106 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Nessuno pulisce il Savena, ci pensiamo noi 15/01/2020 53 107 BOLOGNA Zoe Pederzini RESTO DEL CARLINO Cani intrapolati nel tunnel Orfeo e Muscolo sono salvi 15/01/2020 57 108 BOLOGNA Matteo Radogna RESTO DEL CARLINO Annamaria festeggia i cent`anni 15/01/2020 57 109 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO I bimbi giocano mentre la mamma studia 15/01/2020 57 110 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Libro Aperto, in arrivo un volume sul presidente Luigi Einaudi 15/01/2020 46 111 RAVENNA Redazione Vogliono imbavagliare Ratzinger = Vogliono ridurre al silenzio il Papa emerito VERITÀ 15/01/2020 5 112 Maurizio Belpietro

ECONOMIA, LAVORO Fondazione Carisbo, i nuovi candidati = Stefano Golinelli e Panebianco in corsa 15/01/2020 9 per l`assemblea 114 CORRIERE DI BOLOGNA Redazione Perini licenzia A rischio in 66 Ira dei sindacati CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 9 115 Redazione L`azienda meccanica Perini licenzia sessantasei lavoratori REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 11 116 Marco Bettazzi Oggi i vincitori del bando Incredibol REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 19 117 Redazione RESTO DEL CARLINO Pd-coop, a volte ritornano = Bonaccini alla Sacmi, torna l`asse con le coop 15/01/2020 40 118 BOLOGNA Enrico Agnessi Intervista a Lucia Gazzotti - Investimenti per lo sviluppo delle aziende E vantaggi RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 42 fiscali contro la denatalità 120 BOLOGNA Luca Orsi Intervista a Amilcare Renzi - Amilcare Renzi Viabilità a misura di artigiani RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 44 Privatizzare la Fiera, opportunità di rilancio 121 BOLOGNA Mattia Grandi RESTO DEL CARLINO Due condanne per la bancarotta di Uniland 15/01/2020 47 123 BOLOGNA Nicola Bianchi RESTO DEL CARLINO Contratto coop, ecco la piattaforma 15/01/2020 48 124 BOLOGNA Redazione Fondazione Carisbo, in pista Panebianco e Federica Guidi = Fondazione RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 48 Carisbo, candidato Panebianco 125 BOLOGNA Riccardo Rimondi IV

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RESTO DEL CARLINO Fabio Perini, in 66 a rischio licenziamento 15/01/2020 55 126 BOLOGNA Riccardo Rimondi

TURISMO La Romagna `amata` dai turisti stranieri, lo dicono le recensioni. C`è anche 14/01/2020 1 Cesenatico 127 cesenatoday.it Redazione Fedeli divisi sul messaggio: È normale, non sta a loro CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 4 128 Beppe Facchini Art City 2020 nel segno delle donne = Art City 2020 : pittura, donne e nuove 15/01/2020 13 generazioni 129 CORRIERE DI BOLOGNA Piero Di Domenico Ravenna fra le destinazioni più amate dai turisti che vengono dall`estero ravenna24ore.it 14/01/2020 1 131 Redazione I turisti stranieri scelgono la Romagna: Ravenna nella top ten delle recensioni ravennatoday.it 14/01/2020 1 133 Redazione Aprite gli occhi, torna Art City da venerdì un`esplosione creativa = Art City caos 15/01/2020 16 creativo 134 REPUBBLICA BOLOGNA Paola Naldi Oggi i vincitori del bando Incredibol REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 19 136 Redazione Menu da leggere con lo smartphone Fondo investe nella Dishcovery RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 26 137 Redazione Intervista a Amilcare Renzi - Amilcare Renzi Viabilità a misura di artigiani RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 44 Privatizzare la Fiera, opportunità di rilancio 138 BOLOGNA Mattia Grandi RESTO DEL CARLINO Una serata colorata di rosso La Ducati e gli scatti di Lazzari 15/01/2020 56 140 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Art City esplode dove non ti aspetti 15/01/2020 60 141 BOLOGNA Claudio Cumani

MOBILITA' E TRASPORTI RESTO DEL CARLINO Piazza Minghetti e la pensilina ingombrante 15/01/2020 50 142 BOLOGNA Cesare Sughi

SCUOLA Da Lercaro a Don Matteo La religione che si fa politica e quei consigli dei pastori CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 4 143 Marco Marozzi Intervista a Stefano Zamagni - Hanno parlato chiaro, un documento senza precedenti nella storia = Non principi, ma cose da fare Si tratta di un documento CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 5 144 inedito

Daniela Corneo La prima volta del mago delle arterie qui la migliore sanità d`italia CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 5 146 Marina Amaduzzi L`inciampo delle coscienze = L`inciampo delle coscienze CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 8 147 Claudia Baccarani Candidato, quanto ci costi? Chi è trasparente e chi meno REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 3 148 Silvia Bignami RESTO DEL CARLINO Governatore-Borgonzoni L`ultimo scontro è sul taglio dell`Irap 15/01/2020 41 150 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Regionali, i cattolici in subbuglio = Cattolici divisi sul monito della Chiesa 15/01/2020 41 151 BOLOGNA Andrea Zanchi RESTO DEL CARLINO Violenze sulla bimba Otto anni al padre orco 15/01/2020 47 152 BOLOGNA Nicola Bianchi RESTO DEL CARLINO Il Polo Levi Montalcini diventa più grande 15/01/2020 51 153 BOLOGNA Zoe Pederzini

WELFARE, SOCIALE, SANITA`, CTSSM Bibbiano, 26 avvisi di fine indagine = Chiusa l`inchiesta su Bibbiano, in 26 si 15/01/2020 2 avvicinano al processo 154 CORRIERE DI BOLOGNA Redazione V

Rassegna Stampa 15-01-2020

L`Utopia di Carletti e Foti, il centro da 250 euro al giorno CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 3 156 Gianluca Rotondi Da Lercaro a Don Matteo La religione che si fa politica e quei consigli dei pastori CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 4 157 Marco Marozzi La prima volta del mago delle arterie qui la migliore sanità d`italia CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 5 158 Marina Amaduzzi Intervista a Stefano Zamagni - Hanno parlato chiaro, un documento senza precedenti nella storia = Non principi, ma cose da fare Si tratta di un documento CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 5 159 inedito

Daniela Corneo Morì dopo un intervento, 28 indagati = Morì dopo un`operazione al cuore 28 15/01/2020 8 indagati tra medici e infermieri 161 CORRIERE DI BOLOGNA Andreina Baccaro Art City 2020 nel segno delle donne = Art City 2020 : pittura, donne e nuove 15/01/2020 13 generazioni 162 CORRIERE DI BOLOGNA Piero Di Domenico Una morte sospetta ventotto indagati REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 5 164 Redazione Quelle consulenze concesse a chi non aveva titolo REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 5 165 Redazione Effetto Bibbiano = Bibbiano finisce nell`urna REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 5 166 Giuseppe Baldessarro Il 23 gennaio l`incontro per riaprire i punti nascita REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 7 167 Redazione Cammina dopo tredici anni con la caviglia stampata in 3D = Al Rizzoli impiantata 15/01/2020 7 la prima caviglia bionica 168 REPUBBLICA BOLOGNA Rosario Di Raimondo RESTO DEL CARLINO Intervista a Cesare Faldini - La caviglia 3d = Rizzoli, un successo in 3D 15/01/2020 38 169 BOLOGNA Donatella Barbetta RESTO DEL CARLINO Cavalli: Siamo orgogliosi 15/01/2020 39 170 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Intervista a Antonio Rotolo - Alma Mater a tutta tecnologia 15/01/2020 39 171 BOLOGNA Donatella Barbetta RESTO DEL CARLINO Riapertura punti nascita Giovedì il primo round 15/01/2020 40 172 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Regionali, i cattolici in subbuglio = Cattolici divisi sul monito della Chiesa 15/01/2020 41 173 BOLOGNA Andrea Zanchi RESTO DEL CARLINO Governatore-Borgonzoni L`ultimo scontro è sul taglio dell`Irap 15/01/2020 41 174 BOLOGNA Redazione Intervista a Gianni Tosi - Questa volta riusciamo a vincere Aiuti concreti alle RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 42 attività produttive 175 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Bernini (FI): Nella legge di bilancio mezzo milione di euro per l`Ant 15/01/2020 42 176 BOLOGNA Caterina Stamin Intervista a Giuseppe Paruolo - Il volontariato è una ricchezza da sostenere Più RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 43 fondi per tutelare l`ambiente 177 BOLOGNA Luca Orsi Intervista a Valentina Castaldini - Fare subito la riforma dei servizi sociali e una RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 43 legge sulla famiglia 178 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Poste di via dell`Industria, stop a febbraio 15/01/2020 45 179 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Morte sospetta Indagati in 28 15/01/2020 47 180 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Scioperano Ausl, Sant`Orsola e Rizzoli 15/01/2020 48 181 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Il Polo Levi Montalcini diventa più grande 15/01/2020 51 182 BOLOGNA Zoe Pederzini RESTO DEL CARLINO Tre milioni di euro dalla Regione per il centro di ricerca Ramazzini 15/01/2020 51 183 BOLOGNA Matteo Radogna RESTO DEL CARLINO Tre milioni di euro dalla Regione per il centro di ricerca Ramazzini 15/01/2020 51 184 BOLOGNA Matteo Radogna RESTO DEL CARLINO Nessuno pulisce il Savena, ci pensiamo noi 15/01/2020 53 185 BOLOGNA Zoe Pederzini RESTO DEL CARLINO In Regione per tenere il Cup aperto 15/01/2020 54 186 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Cancelliamo le barriere in via Albertazzi 15/01/2020 56 187 BOLOGNA Claudio Bolognesi VI

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RESTO DEL CARLINO Cani intrapolati nel tunnel Orfeo e Muscolo sono salvi 15/01/2020 57 188 BOLOGNA Matteo Radogna RESTO DEL CARLINO Art City esplode dove non ti aspetti 15/01/2020 60 189 BOLOGNA Claudio Cumani

URBANISTICA, PIANIFICAZIONE, AMBIENTE La campagna per le Regionali CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 4 190 Redazione Lugli: Con noi addio Hera-Iren CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 5 191 Redazione Orfeo e Muscolo sono stati tratti in salvo CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 8 192 Redazione Intervista a Alessandro Zanasi - Gennaio inquinato La tosse da smog aumentata 15/01/2020 9 del 10%" = L`esperto "La tosse da polveri sottili aumentata del 10%" 193 REPUBBLICA BOLOGNA Valerio Varesi Un gennaio senza respiro REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 9 194 Redazione Muscolo e Orfeo, i segugi salvati dai Vigili del fuoco REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 15 195 Redazione RESTO DEL CARLINO Intervista a Antonio Rotolo - Alma Mater a tutta tecnologia 15/01/2020 39 196 BOLOGNA Donatella Barbetta RESTO DEL CARLINO Piazza Minghetti e la pensilina ingombrante 15/01/2020 50 197 BOLOGNA Cesare Sughi RESTO DEL CARLINO Nessuno pulisce il Savena, ci pensiamo noi 15/01/2020 53 198 BOLOGNA Zoe Pederzini RESTO DEL CARLINO Cani intrapolati nel tunnel Orfeo e Muscolo sono salvi 15/01/2020 57 199 BOLOGNA Matteo Radogna

SEMPLIFICAZIONE E P.A. Effetto Bibbiano = Bibbiano finisce nell`urna REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 5 200 Giuseppe Baldessarro Quelle consulenze concesse a chi non aveva titolo REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 5 201 Redazione Bibbiano, fine indagini Un ciclone sulle elezioni = Bibbiano, si va verso il 15/01/2020 2 processo 202 RESTO DEL CARLINO Alessandra Codeluppi AGGIORNATO Bibbiano, fine indagini Un ciclone sulle elezioni = Bibbiano, si va 15/01/2020 2 verso il processo 203 RESTO DEL CARLINO Alessandra Codeluppi

PANORAMA POLITICO LOCALE Bibbiano, 26 avvisi di fine indagine = Chiusa l`inchiesta su Bibbiano, in 26 si 15/01/2020 2 avvicinano al processo 205 CORRIERE DI BOLOGNA Redazione La Cassazione: le misure contro il sindaco Carletti erano senza fondamento = La 15/01/2020 2 Cassazione sul sindaco Pd: infondate le misure contro di lui 207 CORRIERE DI BOLOGNA Redazione L`Utopia di Carletti e Foti, il centro da 250 euro al giorno CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 3 208 Gianluca Rotondi Ira della Lega sui vescovi Pensate alle anime = Salvini boccia la scelta dei 15/01/2020 4 vescovi 209 CORRIERE DI BOLOGNA Mauro Giordano La campagna per le Regionali CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 4 210 Redazione Passo indietro di Bugani, non è più socio di Rousseau CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 5 211 Redazione La prima volta del mago delle arterie qui la migliore sanità d`italia CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 5 212 Marina Amaduzzi

Art City 2020 nel segno delle donne = Art City 2020 : pittura, donne e nuove 15/01/2020 13 generazioni 213 CORRIERE DI BOLOGNA Piero Di Domenico

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Le regionali in parrocchia l`ultima frontiera del voto dei cattolici REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 2 215 Eleonora Capelli Il papà di Lucia Borgonzoni dona sei opere alle Sardine REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 2 216 Redazione Candidato, quanto ci costi? Chi è trasparente e chi meno REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 3 217 Silvia Bignami Candidato, quanto ci costi? Chi è trasparente e chi meno REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 3 219 Silvia Bignami Effetto Bibbiano = Bibbiano finisce nell`urna REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 5 221 Giuseppe Baldessarro Il 23 gennaio l`incontro per riaprire i punti nascita REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 7 222 Redazione Aprite gli occhi, torna Art City da venerdì un`esplosione creativa = Art City caos 15/01/2020 16 creativo 223 REPUBBLICA BOLOGNA Paola Naldi Oggi i vincitori del bando Incredibol REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 19 225 Redazione RESTO DEL CARLINO Pd-coop, a volte ritornano = Bonaccini alla Sacmi, torna l`asse con le coop 15/01/2020 40 226 BOLOGNA Enrico Agnessi RESTO DEL CARLINO Riapertura punti nascita Giovedì il primo round 15/01/2020 40 228 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Governatore-Borgonzoni L`ultimo scontro è sul taglio dell`Irap 15/01/2020 41 229 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Governatore-Borgonzoni L`ultimo scontro è sul taglio dell`Irap 15/01/2020 41 230 BOLOGNA Redazione Portici e Unesco, la Lega fa mancare l`unanimità Piazza (M5s): Così si mette a RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 43 rischio la candidatura 231 BOLOGNA Redazione Intervista a Giuseppe Paruolo - Il volontariato è una ricchezza da sostenere Più RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 43 fondi per tutelare l`ambiente 232 BOLOGNA Luca Orsi Portici e Unesco, la Lega fa mancare l`unanimità Piazza (M5s): Così si mette a RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 43 rischio la candidatura 233 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Tre milioni di euro dalla Regione per il centro di ricerca Ramazzini 15/01/2020 51 234 BOLOGNA Matteo Radogna RESTO DEL CARLINO Underdogs, motivo d`orgoglio della città 15/01/2020 70 235 BOLOGNA Alessandro Gallo Zolino, al centro sociale arriva il candidato del Movimento 5 stelle RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 38 236 Redazione Bonaccini cerca la pace con le coop RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 38 237 Enrico Agnessi

PANORAMA POLITICO NAZIONALE Zephyrus in San Barnaba nel nome di Priamo BRESCIAOGGI 15/01/2020 31 238 Redazione Lo strano dedalo elettorale tra ribelli e voto disgiunto = Transfughi, ribelli e voti 15/01/2020 8 splittati Il duello degli ex nelle urne d`Emilia 239 CORRIERE DELLA SERA Marco Imarisio Il cda della Rai si spacca sulle nuove nomine = Rai, il cda si spacca Senza 15/01/2020 9 maggioranza la metà delle nomine E Foa attacca Salini 241 CORRIERE DELLA SERA Antonella Baccaro Puglia, contro Emiliano il primo candidato di Iv CORRIERE DELLA SERA 15/01/2020 10 242 Redazione AGGIORNATO Asse col M5S, nel Pd c`è chi dice no Ma il leader: non siamo 15/01/2020 10 subalterni 243 CORRIERE DELLA SERA Redazione Intervista a Andrea Orlando - Il mio appello ai 5 Stelle Smettetela con 15/01/2020 10 l`antipolitica o il governo avrà problemi 244 CORRIERE DELLA SERA Maria Teresa Meli Asse col M5S, nel Pd c`è chi dice no Ma il leader: non siamo subalterni CORRIERE DELLA SERA 15/01/2020 10 245 Redazione Intervista a Giulia Trappoloni - Noi Sardine in piazza ma non per sempre Se 15/01/2020 11 Conte ci invita, andiamo 246 CORRIERE DELLA SERA Cesare Zapperi Salvini a processo? Nessuno può sottrarsi alla legge CORRIERE DELLA SERA 15/01/2020 11 247 Virginia Piccolillo VIII

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Così il Parlamento depotenzia la decisione della Consulta CORRIERE DELLA SERA 15/01/2020 13 248 Francesco Verderami L`Italia nel Mediterraneo il rischio di un declino CORRIERE DELLA SERA 15/01/2020 26 250 Maurizio Caprara CORRIERE ROMAGNA DI Europa Verde, niente facce ma idee sui manifesti 15/01/2020 5 252 FORLÌ E CESENA Gavino Cau CORRIERE ROMAGNA DI Milioni di danni e senza materie prime ma so che riusciremo a rialzarci 15/01/2020 12 253 FORLÌ E CESENA Giorgia Canali CORRIERE ROMAGNA DI Al manifesto per la famiglia ci sono poche adesioni 15/01/2020 47 254 FORLÌ E CESENA Redazione CORRIERE ROMAGNA DI Con Vicini su sanità e farmacie 15/01/2020 51 255 FORLÌ E CESENA Redazione CORRIERE ROMAGNA DI Montagna ed elezioni Il Pd replica a Baccini 15/01/2020 52 256 FORLÌ E CESENA Redazione CORRIERE ROMAGNA DI Per la frana Borgonzoni contro Bonaccini 15/01/2020 52 257 FORLÌ E CESENA Redazione CORRIERE ROMAGNA DI Parata di ministri nei prossimi giorni 15/01/2020 7 258 RAVENNA E IMOLA Redazione CORRIERE ROMAGNA DI Infrastrutture, si stringe nella prossima legislatura 15/01/2020 7 259 RAVENNA E IMOLA Chiara Bissi CORRIERE ROMAGNA DI Metromare fino a Cattolica Belluzzi incalza la Lega 15/01/2020 3 260 RIMINI E SAN MARINO Redazione Intervista a Paolo Maggioli - Industriali e sindacato: le richieste ai candidati = Noi CORRIERE ROMAGNA DI 15/01/2020 24 industriali ci auguriamo che dopo il voto non si cambi tutto 261 RIMINI E SAN MARINO Nicola Strazzacapa CORRIERE ROMAGNA DI A Bologna " La vita nuova " di Castellucci ispirato da Bloch 15/01/2020 41 263 RIMINI E SAN MARINO Redazione Romanzi d`evasione FATTO QUOTIDIANO 15/01/2020 1 264 Marco Travaglio I decreti Sicurezza accendono il ritiro dem FATTO QUOTIDIANO 15/01/2020 4 266 Wanda Marra Intervista a Laura Castelli - " La nostra riforma dell ` Irpef non si mette in 15/01/2020 5 discussione " 267 FATTO QUOTIDIANO Luca De Carolis Rai, promosse le nomine "bocciate" FATTO QUOTIDIANO 15/01/2020 5 269 Gianluca Roselli La Lega pressa la Consulta sul maggioritario FATTO QUOTIDIANO 15/01/2020 6 270 Ila Pro I giallorosa: la data del voto su Salvini la decida la Casellati FATTO QUOTIDIANO 15/01/2020 6 271 Ilaria Proietti Csm e processi Giochi di correnti sul pm Prestipino. Renzi testimone in aula su 15/01/2020 8 Consip = Csm diviso sul capo di Roma Via al risiko delle Procure 272 FATTO QUOTIDIANO Antonella Mascali Italia Viva, Pd e toghe: quelle riunioni per decidere i vertici dei magistrati FATTO QUOTIDIANO 15/01/2020 8 274 Antonio Massari Consip, la Procura vuole Matteo Renzi in aula come teste FATTO QUOTIDIANO 15/01/2020 9 275 Valeria Pacelli Haftar fa il prezioso, Conte: " Fondamentale il ruolo Usa " FATTO QUOTIDIANO 15/01/2020 10 276 Salvatore Cannavò Bonaccini attacca: Lega senza idee Salvini: Se vinco cambia il mondo GAZZETTA DI MODENA 15/01/2020 4 277 Redazione Pd-Lega, dieci giorni di eventi a caccia dell`ultimo voto GAZZETTA DI MODENA 15/01/2020 5 279 Redazione Intervista a Romano Prodi - Romano Prodi: Qui in Emilia c`è buongoverno e partecipazione = Prodi: Non tornerò più in campo E Zingaretti fa bene a GAZZETTA DI MODENA 15/01/2020 7 280 ripensare il Pd

Stefano Scansani Confagricoltura Regionali, confronto fra tre candidati GAZZETTA DI PARMA 15/01/2020 17 282 Cristian Calestani Punti nascita Bonaccini: Il 23 inizia l`iter per riaprirli GAZZETTA DI PARMA 15/01/2020 19 283 Redazione Lettere - I Comuni e la propaganda elettorale GAZZETTA DI PARMA 15/01/2020 45 284 Posta Dai Lettori Centrodestra va a... sinistra nella scheda elettorale GAZZETTA DI REGGIO 15/01/2020 2 285 Redazione Intervista a Romano Prodi - Perché la Lega vuole il laboratorio Emilia? C`è 15/01/2020 2 buongoverno c`è partecipazione 286 GAZZETTA DI REGGIO Stefano Scansani IX

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È Alessio Mammi (Pd) il Paperone di Facebook Ha speso 2.249 euro GAZZETTA DI REGGIO 15/01/2020 3 288 Gabriele Gatti Il ministro ha ascoltato il grido di aiuto dei territori GAZZETTA DI REGGIO 15/01/2020 27 290 Redazione Intervista a Nicola Zingaretti - Reggeremo noi la crisi M5S Renzi punta solo a 15/01/2020 5 rompere 292 GAZZETTINO Simone Canettieri Intervista a Mario Segni - Il proporzionale? Una sciagura: non avremo mai 15/01/2020 6 governi stabili 294 GIORNALE Pier Francesco Borgia Per gli anziani pochi posti letto GIORNALE DI SICILIA 15/01/2020 39 295 Redazione I beni presi alla mafia finiscono agli stranieri LIBERO 15/01/2020 3 296 Salvatore Dama I vescovi rossi emiliani contro Salvini = I vescovi rossi emiliani schierati contro 15/01/2020 5 Salvini 297 LIBERO Pietro Senaldi Intervista a Giuseppe De Bellis - Legge elettorale, non guardiamo indietro LIBERO 15/01/2020 6 299 Alberto Rapisarda Bonaccini: chiedo di votare sui fatti = Io parlo delle cose fatte e da fare i miei 15/01/2020 16 avversari non hanno proposte 300 LIBERTÀ Redazione Zingaretti: il Pd è unito. Ma non sui 5S = Zingaretti: il Pd è unito Ma non sui 5 15/01/2020 4 stelle e sui decreti Salvini 301 MANIFESTO Daniela Preziosi Intervista a Nicola Zingaretti - Il Pd reggerà la crisi del M5S Renzi punta solo a 15/01/2020 9 rompere = Reggeremo la crisi M5S Renzi punta a rompere 303 MATTINO Simone Canettieri AGGIORNATO - Il Pd reggerà la crisi del M5S Renzi punta solo a rompere = 15/01/2020 9 Reggeremo la crisi M5S Renzi punta a rompere 305 MATTINO Simone Canettieri II Pd reggerà la crisi del M5S Renzi punta solo a rompere = Reggeremo la crisi 15/01/2020 9 M5S Renzi punta a rompere 307 MATTINO CASERTA Simone Canettieri Intervista a Nicola Zingaretti - Zingaretti: Renzi punta a rompere Noi 15/01/2020 9 stabilizziamo = Reggeremo noi la crisi M5S Renzi punta solo a rompere 309 MESSAGGERO Simone Canettieri Arresto ingiusto per il sindaco La Cassazione smonta lo slogan leghista su 15/01/2020 4 Bibbiano 311 NOTIZIA GIORNALE Davide Manlio Ruffolo Vincere e vinceremo dopo la pretesa di pieni poteri Salvini evoca Mussolini al comizio in Emilia = Vincere e vinceremo Salvini trasforma l`Emilia in un voto su NOTIZIA GIORNALE 15/01/2020 5 312 se stesso

Laura Tecce Il Falò delle vanità PANORAMA 15/01/2020 3 314 Maurizio Belpietro Tutta la verità sul concorso universitario dei misteri PANORAMA 15/01/2020 8 316 Maurizio Antonio Belpietro Rossitto La supernova dei 5 stelle PANORAMA 15/01/2020 17 320 Giorgio Gondola Assistenza ospedaliera = Migliorare l`assistenza ospedaliera geriatrica Sigg e 15/01/2020 23 Sigot indicano la strada alle istituzioni 322 QUOTIDIANO DI SICILIA Redazione Zingaretti e il patto coi 5S "Una sfida, altro che subalterni" REPUBBLICA 15/01/2020 2 324 G.d.m È già aria di congresso Da Gori a Bonaccini ecco chi pensa alla mossa REPUBBLICA 15/01/2020 2 325 Goffredo De Marchis Intervista a Graziano Delrio - Cancellare Salvini = Delrio "Sui migranti non ci 15/01/2020 3 accontentiamo di modifiche soft Serve una nuova legge" 326 REPUBBLICA Annalisa Cuzzocrea Nave Gregoretti, in Senato battaglia sul rinvio del voto REPUBBLICA 15/01/2020 4 328 Carmelo Lopapa Haftar a Berlino per la firma Conte: "Sì alla missione Libia ma solo in contesti 15/01/2020 6 sicuri" 329 REPUBBLICA Tommaso Alberto Ciriaco D'argenio

Schiaffo a Salini dal cda Bocciati quattro direttori = Nomine Rai, il Cda si spacca 15/01/2020 8 L`ad Salini in minoranza 330 REPUBBLICA Giovanna Vitale

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Bibbiano, duello Cassazione-pm sul sindaco = Bibbiano, sulle accuse al sindaco 15/01/2020 10 braccio di ferro pm-Cassazione 332 REPUBBLICA Nn E il padre della Borgonzoni dona alle Sardine i quadri del nonno REPUBBLICA 15/01/2020 10 334 Ilaria Venturi M5S, Di Battista promosso dentro Rousseau: io sto con Di Maio = M5S, cambio 15/01/2020 11 ai vertici di Rousseau E per Di Battista c`è un nuovo ruolo 335 REPUBBLICA A Cuz Cuneo fiscale, con il piano Cinque stelle a rischio due milioni di redditi bassi REPUBBLICA 15/01/2020 12 336 Roberto Petrini Procura di Roma il Csm fa melina Quirinale inascoltato REPUBBLICA 15/01/2020 13 337 Liana Milella Cosa ci chiede la missione Libia = Cosa ci chiede la Libia REPUBBLICA 15/01/2020 34 338 Lucio Caracciolo Il Csm stia al riparo dalle correnti REPUBBLICA 15/01/2020 35 340 Armando Spataro Intervista a Marco Lacarra - Lacarra "Così rischiamo di cancellare quindici anni REPUBBLICA BARI 15/01/2020 3 341 Redazione Intervista a Vasilisa Berzhanskaya - Berzhanskaya `"Io mezzosoprano en 15/01/2020 15 travesti vi canto Romeo" 342 REPUBBLICA ROMA Andrea Penna RESTO DEL CARLINO Bonaccini: La Regione c`è vi rialzerete 15/01/2020 38 343 CESENA Redazione RESTO DEL CARLINO `Rodari` senza bibliotecari: Costretti a chiudere 15/01/2020 46 344 FERRARA Silvia Giatti La campagna dei Verdi: Senza facce = I Verdi: Meglio le idee delle facce RESTO DEL CARLINO FORLÌ 15/01/2020 42 345 Redazione Bonaccini cerca la pace con le coop RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 38 346 Enrico Agnessi RESTO DEL CARLINO Ospedale, i fondi ci sono Lavoriamo al progetto 15/01/2020 51 347 MODENA Silvia Saracino RESTO DEL CARLINO Mirandola, la denuncia Manifesti Pd strappati No ad alimentare l`odio 15/01/2020 53 348 MODENA Redazione RESTO DEL CARLINO Punti nascita, la Regione accelera Summit tre giorni prima del voto 15/01/2020 59 349 MODENA Maria Silvia Cabri RESTO DEL CARLINO Smettiamo di far pubblicità alla Borgonzoni 15/01/2020 43 350 RAVENNA Lorenzo Tazzari RESTO DEL CARLINO Confronto Pizzarotti e de Pascale 15/01/2020 43 352 RAVENNA Redazione RESTO DEL CARLINO Zero emissioni e rinnovabili verso le regionali 15/01/2020 51 353 RAVENNA Filippo Donati RESTO DEL CARLINO Manifesti scaduti Uno coperto, l`altro no 15/01/2020 48 354 REGGIO EMILIA Redazione RESTO DEL CARLINO Arrivano la Lorenzin e Bonaccini 15/01/2020 51 355 REGGIO EMILIA Redazione RESTO DEL CARLINO Già avviato l`iter per i punti nascite 15/01/2020 52 356 REGGIO EMILIA Giuliana Sciaboni Garulli mobilita i medici per Bonaccini: Con lui la nostra sanità è migliorata RESTO DEL CARLINO RIMINI 15/01/2020 43 357 Redazione Intervista a Romano Prodi - Prodi: Non tornerò più in campo E Zingaretti fa bene 15/01/2020 6 a ripensare il Pd 358 SECOLO XIX Stefano Scansani Mattarella: sostegno pubblico alle agenzie di stampa, sono decisive per la 15/01/2020 8 democrazia 360 SOLE 24 ORE Redazione Referendum elettorale, la scelta peserà su partiti e legislatura SOLE 24 ORE 15/01/2020 8 361 Emilia Patta Mano tesa di Zingaretti ai 5 stelle sul germanicum SOLE 24 ORE 15/01/2020 8 362 Lina Palmerini Ratzinger chiede di togliere la firma al libro sul celibato SOLE 24 ORE 15/01/2020 8 363 Ca.mar. Autostrade, il governo ha deciso: sarà revoca = Il governo ha deciso Revocherà 15/01/2020 2 la concessione alla società Autostrade 364 STAMPA Ilario Lombardo La Cassazione: infondate le misure cautelari per il sindaco di Bibbiano STAMPA 15/01/2020 6 366 Grazia Longo Zingaretti lancia l`agenda Pd "Si può governare col M5S" Gori e Orfini i più critici STAMPA 15/01/2020 6 367 Carlo Bertini XI

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Intervista a Romano Prodi - Prodi: nessun Ulivo 2 La lezione dell`Emilia è una larga coalizione = L`alt di Prodi: non tornerò in campo E Nicola fa bene a STAMPA 15/01/2020 7 368 ripensare i Dem

Stefano Scansani Cinque stelle, Di Battista entra in Rousseau STAMPA 15/01/2020 7 370 Federico Capurso

NORMATIVE ENTI LOCALI Una partita Iva con un reddito da 40-50 mila euro subisce dal fisco un salasso 15/01/2020 2 pari al 60% = Per incassare un euro deve guadagnarne tre 371 ITALIA OGGI Marino Longoni Un premio agli esclusi da Renzi ITALIA OGGI 15/01/2020 4 372 Franco Adriano Le scuole siciliane hanno perso 12 mila alunni = Le scuole siciliane hanno perso 15/01/2020 9 12 mila alunni 374 ITALIA OGGI Gaetano Costa Medici, concorsi deserti e ospedali a caccia di specialisti = La crisi del medico 15/01/2020 9 pubblico 375 ITALIA OGGI Carlo Valentini Periscopio ITALIA OGGI 15/01/2020 13 377 Paolo Siepi Marca del distributore, per Conad affare da 4 miliardi. Coop a quota 3 mld ITALIA OGGI 15/01/2020 16 379 Marco A Capisani Mille miliardi sul green ITALIA OGGI 15/01/2020 20 380 Luigi Chiarello Poltrone in erba ITALIA OGGI 15/01/2020 22 381 Redazione Allarme clima anche in finanza ITALIA OGGI 15/01/2020 25 382 Redazione Fincantieri, operativa jv Naviris ITALIA OGGI 15/01/2020 26 383 Redazione Brevi ITALIA OGGI 15/01/2020 26 384 Redazione Crisi d`impresa, obblighi troppo fumosi ITALIA OGGI 15/01/2020 31 385 Marcello Pollio Scontrini telematici, pressing per il software ITALIA OGGI 15/01/2020 33 387 Cristina Bartelli Misu re prem iali per la 231 ITALIA OGGI 15/01/2020 33 388 Cristina Bartelli Fatture false, fino a 14 anni per la sentenza di primo grado ITALIA OGGI 15/01/2020 35 389 Stefano Giulia Loconte Mentasti Brevi ITALIA OGGI 15/01/2020 36 390 Redazione Il ministro ITALIA OGGI 15/01/2020 36 391 Redazione Cassazione: la pace f iscale non risparmia le sanzioni Iva = Pace fiscale con 15/01/2020 36 sanzioni Iva 392 ITALIA OGGI Debora Alberici Netflix sposta utili tra il Regno Unito e i Paesi Bassi ITALIA OGGI 15/01/2020 37 393 Giulia Provino Brevi ITALIA OGGI 15/01/2020 37 394 Redazione L`occhio del f isco su Spotify per l`applicazione del reverse charge = Spotify, 15/01/2020 37 accertamento dal fisco 395 ITALIA OGGI Cristina Bartelli Sblocco turnover non per tutti: le soglie sono troppo selettive = Sblocco turnover 15/01/2020 38 non per tutti 396 ITALIA OGGI Matteo Barbero Amianto, fondi per le bonifiche ITALIA OGGI 15/01/2020 38 397 Redazione Dal Viminale contributi per la vigilanza delle scuole ITALIA OGGI 15/01/2020 38 398 Redazione Rottamazione licenze, esteso l`indennizzo ITALIA OGGI 15/01/2020 39 399 Carla De Lellis Isee, debutto precomplicato se ci sono altri magg iorenni = Isee, debutto 15/01/2020 39 precomplicato 400 ITALIA OGGI Daniele Cirioli XII

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L`Rdc non crea lavoro ITALIA OGGI 15/01/2020 40 402 Simona D'alessio Appalti, niente blocco 40 miliardi di gare in atto = Appalti in ripresa, 40 miliardi in 15/01/2020 2 gara 403 SOLE 24 ORE Giorgio Santilli Il Manifesto sul clima verso Assisi con 2mila firme SOLE 24 ORE 15/01/2020 2 405 Celestina Dominelli Ance: Anas in ritardo, ripartita la spesa dei Comuni (+16%) SOLE 24 ORE 15/01/2020 2 406 G.sa. All`Italia una dote da 400 milioni Una quota potrebbe andare al rilancio dell`area 15/01/2020 3 di Taranto = Gentiloni: sono risorse che potranno riguardare l`Ilva 407 SOLE 24 ORE Manuela Perrone Fink: Il cambiamento climatico rivoluzionerà la finanza globale SOLE 24 ORE 15/01/2020 3 408 Riccardo Barlaam Fisco, doppio binario per il taglio del cuneo = Taglio del cuneo: doppio binario 15/01/2020 5 con bonus rafforzato e detrazioni 409 SOLE 24 ORE Marco Mobili Claudio Tucci Gualtieri: entro aprile la delega fiscale con la riforma dell`Irpef SOLE 24 ORE 15/01/2020 5 411 M.mo. Le famiglie pagano lo shock del 2012 SOLE 24 ORE 15/01/2020 5 412 G.par. Cgil, Cisl e Uil: ok al taglio ma serve una riforma complessiva del fisco SOLE 24 ORE 15/01/2020 5 413 Giorgio Pogliotti Referendum elettorale, la scelta peserà su partiti e legislatura SOLE 24 ORE 15/01/2020 8 414 Emilia Patta Mano tesa di Zingaretti ai 5 stelle sul germanicum SOLE 24 ORE 15/01/2020 8 415 Lina Palmerini Pd, il piano di Governo in cinque punti nel segno dell`alleanza con il M5s SOLE 24 ORE 15/01/2020 8 416 Emilia Patta Milano evita lo spreco di 154mila pasti SOLE 24 ORE 15/01/2020 9 417 E.n. Ubi completa il piano 2020 con 300 uscite SOLE 24 ORE 15/01/2020 11 418 C.cas. Nel mirino di Trenitalia (Fs) le linee regionali francesi SOLE 24 ORE 15/01/2020 12 419 Marco Morino È ora che le fondazioni bancarie dialoghino con le università SOLE 24 ORE 15/01/2020 24 420 Alessandro Mazzucco Ricerca di base, le speranze di un ottimista SOLE 24 ORE 15/01/2020 24 422 Dario Braga Nel conto fiscale imposte e contributi SOLE 24 ORE 15/01/2020 27 424 G.gav. Manovra 2020 Controllo ritenute per logistica, facchinaggio e agenzie del lavoro 15/01/2020 27 = Appalti, controllo delle ritenute anche sulle agenzie del lavoro 425 SOLE 24 ORE Giorgio Gavelli Diritto al contraddittorio dopo l`accesso breve SOLE 24 ORE 15/01/2020 28 427 Laura Ambrosi La controllata estera non fa presumere una stabile organizzazione ai fini Iva SOLE 24 ORE 15/01/2020 28 428 Diego Costi di vendita all`esame deducibilità SOLE 24 ORE 15/01/2020 29 430 Redazione Bonus impatriati con limite di fondi per chi ha maturato i requisiti nel 2019 SOLE 24 ORE 15/01/2020 29 431 Redazione Pensioni, Quota 100 alimenta la fuga dalla Pa SOLE 24 ORE 15/01/2020 29 432 Davide Colombo Isee precompilato con carta d`identità SOLE 24 ORE 15/01/2020 30 433 Redazione Csm diviso sul nuovo procuratore di Roma SOLE 24 ORE 15/01/2020 31 434 Redazione Processi in calo e più rapidi In arrivo 400 magistrati nei tribunali SOLE 24 ORE 15/01/2020 31 435 Giovanni Negri Quaranta aziende in campo per bloccare la fuga all`estero di 80mila talenti = Il 15/01/2020 32 giro d`Italia per fermare la fuga degli 80mila talenti 436 SOLE 24 ORE Cristina Casadei Sconto sulle tasse per chi si trasferisce nel nostro Paese SOLE 24 ORE 15/01/2020 32 438 Antonello Orlando

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LE ALTRE NOTIZIE Bibbiano, 26 avvisi di fine indagine = Chiusa l`inchiesta su Bibbiano, in 26 si 15/01/2020 2 avvicinano al processo 440 CORRIERE DI BOLOGNA Redazione La Cassazione: le misure contro il sindaco Carletti erano senza fondamento = La 15/01/2020 2 Cassazione sul sindaco Pd: infondate le misure contro di lui 442 CORRIERE DI BOLOGNA Redazione L`Utopia di Carletti e Foti, il centro da 250 euro al giorno CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 3 443 Gianluca Rotondi Ira della Lega sui vescovi Pensate alle anime = Salvini boccia la scelta dei 15/01/2020 4 vescovi 444 CORRIERE DI BOLOGNA Mauro Giordano Da Lercaro a Don Matteo La religione che si fa politica e quei consigli dei pastori CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 4 445 Marco Marozzi Fedeli divisi sul messaggio: È normale, non sta a loro CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 4 446 Beppe Facchini La campagna per le Regionali CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 4 447 Redazione La campagna per le Regionali CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 4 448 Redazione Intervista a Stefano Zamagni - Hanno parlato chiaro, un documento senza precedenti nella storia = Non principi, ma cose da fare Si tratta di un documento CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 5 449 inedito

Daniela Corneo Passo indietro di Bugani, non è più socio di Rousseau CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 5 451 Redazione La prima volta del mago delle arterie qui la migliore sanità d`italia CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 5 452 Marina Amaduzzi Lugli: Con noi addio Hera-Iren CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 5 453 Redazione Ricostruita la caviglia in 3D, il primo caso al mondo al Rizzoli = Caviglia su 15/01/2020 7 misura in 3D Il nuovo primato al Rizzoli 454 CORRIERE DI BOLOGNA Marina Amaduzzi Il Ramazzini vuole diventare un nuovo Irccs CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 7 456 Redazione Nuovi spazi al tecnopolo Rita Montalcini CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 7 457 Redazione Morì dopo un intervento, 28 indagati = Morì dopo un`operazione al cuore 28 15/01/2020 8 indagati tra medici e infermieri 458 CORRIERE DI BOLOGNA Andreina Baccaro L`inciampo delle coscienze = L`inciampo delle coscienze CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 8 459 Claudia Baccarani Colpo Unicredit I due arrestati hanno agito in pausa pranzo CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 8 460 Luca Muleo Colpo Unicredit I due arrestati hanno agito in pausa pranzo CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 8 461 Luca Muleo Orfeo e Muscolo sono stati tratti in salvo CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 8 462 Redazione Fondazione Carisbo, i nuovi candidati = Stefano Golinelli e Panebianco in corsa 15/01/2020 9 per l`assemblea 463 CORRIERE DI BOLOGNA Redazione Marca cresce tra bio e high tech L`expo apre con 850 espositori CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 9 464 Luciana Cavina Perini licenzia A rischio in 66 Ira dei sindacati CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 9 465 Redazione Record Ducati La Panigale è la più amata CORRIERE DI BOLOGNA 15/01/2020 9 466 Redazione AGGIORNATO - Marca cresce tra bio e high tech L`expo apre con 850 15/01/2020 9 espositori 467 CORRIERE DI BOLOGNA Luciana Cavina Art City 2020 nel segno delle donne = Art City 2020 : pittura, donne e nuove 15/01/2020 13 generazioni 468 CORRIERE DI BOLOGNA Piero Di Domenico

La pausa pranzo dei rapinatori di via Rizzoli REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 1 470 Rosario Di Raimondo XIV

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La pausa pranzo dei rapinatori di via Rizzoli REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 1 471 Rosario Di Raimondo Le regionali in parrocchia l`ultima frontiera del voto dei cattolici REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 2 472 Eleonora Capelli Bugani lascia Rousseau ma resta in Campidoglio REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 2 473 Redazione Il papà di Lucia Borgonzoni dona sei opere alle Sardine REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 2 474 Redazione Candidato, quanto ci costi? Chi è trasparente e chi meno REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 3 475 Silvia Bignami Effetto Bibbiano = Bibbiano finisce nell`urna REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 5 477 Giuseppe Baldessarro Quelle consulenze concesse a chi non aveva titolo REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 5 478 Redazione Una morte sospetta ventotto indagati REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 5 479 Redazione Cammina dopo tredici anni con la caviglia stampata in 3D = Al Rizzoli impiantata 15/01/2020 7 la prima caviglia bionica 480 REPUBBLICA BOLOGNA Rosario Di Raimondo Il 23 gennaio l`incontro per riaprire i punti nascita REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 7 481 Redazione Ricerca il Ramazzini ora punta al grande salto REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 7 482 Redazione Intervista a Alessandro Zanasi - Gennaio inquinato La tosse da smog aumentata 15/01/2020 9 del 10%" = L`esperto "La tosse da polveri sottili aumentata del 10%" 483 REPUBBLICA BOLOGNA Valerio Varesi Un gennaio senza respiro REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 9 484 Redazione L`azienda meccanica Perini licenzia sessantasei lavoratori REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 11 485 Marco Bettazzi Il balzo dell`Urus Lamborghini E Ducati tiene REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 11 486 Redazione Si allarga il tecnopolo Più ricerca dedicata alla Nobel Montalcini REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 11 487 Redazione Lettere - La sanità e i diritti dei malati REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 15 488 Posta Dai Lettori Muscolo e Orfeo, i segugi salvati dai Vigili del fuoco REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 15 489 Redazione AGGIORNATO - Lettere - La sanità e i diritti dei malati REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 15 490 Posta Dai Lettori Bologna Giorno e Notte REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 18 491 Redazione Oggi i vincitori del bando Incredibol REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 19 493 Redazione Il tortellmo: il re delle tavole locali REPUBBLICA BOLOGNA 15/01/2020 27 494 Redazione RESTO DEL CARLINO Dal prototipo all`azienda 15/01/2020 38 495 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Intervista a Cesare Faldini - La caviglia 3d = Rizzoli, un successo in 3D 15/01/2020 38 496 BOLOGNA Donatella Barbetta RESTO DEL CARLINO Cavalli: Siamo orgogliosi 15/01/2020 39 497 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Intervista a Antonio Rotolo - Alma Mater a tutta tecnologia 15/01/2020 39 498 BOLOGNA Donatella Barbetta RESTO DEL CARLINO Pd-coop, a volte ritornano = Bonaccini alla Sacmi, torna l`asse con le coop 15/01/2020 40 499 BOLOGNA Enrico Agnessi RESTO DEL CARLINO Riapertura punti nascita Giovedì il primo round 15/01/2020 40 501 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Sardine, la raccolta fondi ha fatto boom 15/01/2020 40 502 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Casalecchio, Loiano e la Bassa: ritorna Salvini 15/01/2020 41 503 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Governatore-Borgonzoni L`ultimo scontro è sul taglio dell`Irap 15/01/2020 41 504 BOLOGNA Redazione

RESTO DEL CARLINO Un errore chiudere la sede Polstrada 15/01/2020 41 505 BOLOGNA Redazione XV

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RESTO DEL CARLINO Regionali, i cattolici in subbuglio = Cattolici divisi sul monito della Chiesa 15/01/2020 41 506 BOLOGNA Andrea Zanchi RESTO DEL CARLINO Un errore chiudere la sede Polstrada 15/01/2020 41 507 BOLOGNA Redazione Intervista a Lucia Gazzotti - Investimenti per lo sviluppo delle aziende E vantaggi RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 42 fiscali contro la denatalità 508 BOLOGNA Luca Orsi Intervista a Gianni Tosi - Questa volta riusciamo a vincere Aiuti concreti alle RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 42 attività produttive 509 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Bernini (FI): Nella legge di bilancio mezzo milione di euro per l`Ant 15/01/2020 42 510 BOLOGNA Caterina Stamin Intervista a Giuseppe Paruolo - Il volontariato è una ricchezza da sostenere Più RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 43 fondi per tutelare l`ambiente 511 BOLOGNA Luca Orsi Portici e Unesco, la Lega fa mancare l`unanimità Piazza (M5s): Così si mette a RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 43 rischio la candidatura 512 BOLOGNA Redazione Intervista a Valentina Castaldini - Fare subito la riforma dei servizi sociali e una RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 43 legge sulla famiglia 513 BOLOGNA Redazione Intervista a Amilcare Renzi - Amilcare Renzi Viabilità a misura di artigiani RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 44 Privatizzare la Fiera, opportunità di rilancio 514 BOLOGNA Mattia Grandi RESTO DEL CARLINO Poste di via dell`Industria, stop a febbraio 15/01/2020 45 516 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Rapina sotto le Due Torri, fermato il secondo complice 15/01/2020 46 517 BOLOGNA Federica Orlandi RESTO DEL CARLINO Rapina sotto le Due Torri, fermato il secondo complice 15/01/2020 46 518 BOLOGNA Federica Orlandi RESTO DEL CARLINO Ex baby bullo già in manette 15/01/2020 46 519 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Pattuglie in divisa, denunciato ragazzo 15/01/2020 46 520 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Ha 2,5 chili di droga Bolognese nei guai 15/01/2020 46 521 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Due condanne per la bancarotta di Uniland 15/01/2020 47 522 BOLOGNA Nicola Bianchi RESTO DEL CARLINO Tanti i dubbi, faremo appello 15/01/2020 47 523 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Morte sospetta Indagati in 28 15/01/2020 47 524 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Violenze sulla bimba Otto anni al padre orco 15/01/2020 47 525 BOLOGNA Nicola Bianchi RESTO DEL CARLINO Contratto coop, ecco la piattaforma 15/01/2020 48 526 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Radio Città del Capo, incontro il 17 15/01/2020 48 527 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Tra venerdì e sabato chiusura per lavori 15/01/2020 48 528 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Scioperano Ausl, Sant`Orsola e Rizzoli 15/01/2020 48 529 BOLOGNA Redazione Fondazione Carisbo, in pista Panebianco e Federica Guidi = Fondazione RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 48 Carisbo, candidato Panebianco 530 BOLOGNA Riccardo Rimondi Ecco le sfumature dell`estate A sfoggiarli, l`attrice Gloria Guida e l`influencer RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 49 Gianluca Vacchi 531 BOLOGNA Redazione Il blu accende l`inverno più profondo Elettra Lamborghini e Luca Carboni sulle RESTO DEL CARLINO 15/01/2020 49 note dei loro colori più intensi 532 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO L`autunno e i colori della terra scaldano Capua e Accorsi 15/01/2020 49 533 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO La primavera e la sua radiosità: Chiara Ferragni e Lodo Guenzi 15/01/2020 49 534 BOLOGNA Alessia Ussia

RESTO DEL CARLINO E tu, di che stagione sei? A lezione di Armocromia 15/01/2020 49 535 BOLOGNA Alessia Ussia

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RESTO DEL CARLINO Piazza Minghetti e la pensilina ingombrante 15/01/2020 50 536 BOLOGNA Cesare Sughi RESTO DEL CARLINO Lettere - La nostra bella Italia è ormai senza una guida 15/01/2020 50 537 BOLOGNA Posta Dai Lettori RESTO DEL CARLINO Risponde Beppe Boni - Pansa, l`uomo che scoprì il Coniglio mannaro 15/01/2020 50 538 BOLOGNA Beppe Boni RESTO DEL CARLINO Piazza Minghetti e la pensilina ingombrante 15/01/2020 50 539 BOLOGNA Cesare Sughi RESTO DEL CARLINO Lettere - Le sardine potevano scegliersi un altro nome 15/01/2020 50 540 BOLOGNA Posta Dai Lettori RESTO DEL CARLINO Lettere - Quante parole straniere Ma in che Paese siamo? 15/01/2020 50 541 BOLOGNA Posta Dai Lettori RESTO DEL CARLINO Lettere - Dermatologia e Otorino Ecco dove farsi visitare 15/01/2020 50 542 BOLOGNA Posta Dai Lettori RESTO DEL CARLINO Giovanni Truppi duetta con Niccolò Fabi e fa un concerto al 15/01/2020 51 543 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Il Polo Levi Montalcini diventa più grande 15/01/2020 51 544 BOLOGNA Zoe Pederzini RESTO DEL CARLINO Tre milioni di euro dalla Regione per il centro di ricerca Ramazzini 15/01/2020 51 545 BOLOGNA Matteo Radogna RESTO DEL CARLINO Falò di Sant`Antonio Fiaccolata dentro le mura del borgo 15/01/2020 52 546 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Un viaggio attraverso le religioni presentato alla Casa della pace 15/01/2020 52 547 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Incidenti, uno su 4 è per l`alcol 15/01/2020 52 548 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Benedizione degli animali 15/01/2020 52 549 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO I banchi del mercato settimanale montati nel `parcheggione` 15/01/2020 52 550 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Nessuno pulisce il Savena, ci pensiamo noi 15/01/2020 53 551 BOLOGNA Zoe Pederzini RESTO DEL CARLINO Pannello di catrame si surriscalda, principio d`incendio sul tetto del palazzetto 15/01/2020 53 552 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Vestiti di carnevale in prestito 15/01/2020 53 553 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Partiti i lavori sul ponte Mingardona 15/01/2020 53 554 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Paolo Castelli lancia Greenkiss 15/01/2020 53 555 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Topi d`auto scatenati Sei furti in poche ore 15/01/2020 54 556 BOLOGNA Matteo Radogna RESTO DEL CARLINO In Regione per tenere il Cup aperto 15/01/2020 54 557 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO La vera storia di Molly 15/01/2020 54 558 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Topi d`auto scatenati Sei furti in poche ore 15/01/2020 54 559 BOLOGNA Matteo Radogna RESTO DEL CARLINO Fabio Perini, in 66 a rischio licenziamento 15/01/2020 55 560 BOLOGNA Riccardo Rimondi RESTO DEL CARLINO Auto elettriche, undici postazioni per la ricarica super veloce 15/01/2020 55 561 BOLOGNA Matteo Radogna Ro RESTO DEL CARLINO Transtecno entra in Interpump E` un`opportunità di sviluppo 15/01/2020 55 562 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Cancelliamo le barriere in via Albertazzi 15/01/2020 56 563 BOLOGNA Claudio Bolognesi RESTO DEL CARLINO Venerdì al Jolly si ride in dialetto con la compagnia `Pezzoli` 15/01/2020 56 564 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Una serata colorata di rosso La Ducati e gli scatti di Lazzari 15/01/2020 56 565 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Cani intrapolati nel tunnel Orfeo e Muscolo sono salvi 15/01/2020 57 566 BOLOGNA Matteo Radogna RESTO DEL CARLINO I bimbi giocano mentre la mamma studia 15/01/2020 57 567 BOLOGNA Redazione

RESTO DEL CARLINO Annamaria festeggia i cent`anni 15/01/2020 57 568 BOLOGNA Redazione XVII

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RESTO DEL CARLINO Spazio Labò, collettiva sull`immaginario fotografico virtuale 15/01/2020 60 569 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Palazzo Fava, Medea archetipo femminile di un mondo che cambia 15/01/2020 60 570 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Dalla finestrella vista sul mosaico Galleggiano le sfere di Nittolo 15/01/2020 60 571 BOLOGNA Redazione RESTO DEL CARLINO Art City esplode dove non ti aspetti 15/01/2020 60 572 BOLOGNA Claudio Cumani Un giorno di sciopero in ospedale RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 37 573 Marco Principini Bonaccini cerca la pace con le coop RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 38 574 Enrico Agnessi Ci sono entusiasmo e voglia di cambiare RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 38 575 Redazione Zolino, al centro sociale arriva il candidato del Movimento 5 stelle RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 38 576 Redazione `Vediamoci chiaro`, il Comitato e le risposte sui temi ambientali RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 38 577 Redazione Intervista a Amilcare Renzi - Recuperare il tempo perso = Amilcare Renzi 15/01/2020 39 Condividere e partecipare Va recuperato il tempo perso in anni di stallo 578 RESTO DEL CARLINO IMOLA Mattia Grandi A metà giugno via ai lavori alla materna Vespignani RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 40 580 Redazione Cooperative metalmeccaniche, i sindacati chiedono un aumento RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 40 581 Riccardo Rimondi Il centenario di Confcooperative RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 40 582 Redazione Contributi alle associazioni RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 41 583 Redazione Pompieri in azione Salvati molti animali RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 41 584 Gabriele Tassi Le colonnine elettriche sono diventate undici = Entrano in funzione 11 colonnine 15/01/2020 42 elettriche 585 RESTO DEL CARLINO IMOLA Matteo Radogna A Sant`Antonio è tutto pronto per la festa del patrono e per i piatti di salsiccia RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 42 586 Redazione `Un ragazzo d`oro` alla sala del Suffragio RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 42 587 Redazione Sant`Agnese, ritorna il pranzo di solidarietà RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 42 588 Redazione Cancelliamo le barriere in via Albertazzi RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 43 589 Claudio Bolognesi Venerdì al Jolly si ride in dialetto con la compagnia `Pezzoli` RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 43 590 Redazione Una serata colorata di rosso La Ducati e gli scatti di Lazzari RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 43 591 Redazione Scuola, i nostri dubbi RESTO DEL CARLINO IMOLA 15/01/2020 45 592 Redazione

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HYUCAR HYUCAR CORRIERE Ø BOLOGNA comeredibofogna.it ÉÁ" m'ire di Demiiig: L'inchiesta Angeli e Demoni Nelle carie altri æ ñî àã: la psi teraix'uta Nadia Bolognini si travestiva da lupo rallivo;Sr1 ï Bibbiano, 26 avvisi di fine indagine róSubNZfc gj psissa da 102 a 108 capi d'imputazione. E a dieci giorni dal voto Sede lo scontro politico Sono pochi, nettamente: minoritari, ma: purtroppo ci sono.: Post pubblicati a: commento sui profili social: del Comune di Bologna che': riguardano le pietre: d'inciampo e che fanno: rimanere di stucco. Gente: che (si) chiede chissà; quanto saranno costate?.: Oppure sentenzia ii: Comune faceva meglio a: spendere quei soldi per: rifare i marciapiedi.: Memoria ñ Storia opposte a: una triste contabilità: quotidiana- Come se mettere: quelle pietre, testimoni si: spera durature atrocità: dei passato, fosse una: questione di soidi. Come se: l'inciampo che devono: provocare nelie vite di quelie: vittime, ebrei deportati da: Bologna e uccisi nei campi: di sterminio nazisti, fosse in: qualche modo paragonabile: all'inciampo di mettere il: piede nella buca di un: marciapiede. Da pochi: giorni Bologna ha le sue: prime 15 pietre d'inciampo:; sampietrini speciali ma: che si fondono e diventano: tutt'uno con la strada, unici: e insieme protetti (come: sarebbe dovuto essere anche: allora per ie vittime, e non: fu) da tutti gli altri, in: tedesco StoÍpersEeíne, le: pietre d'inciampo sono una: invenzione dell'artista: tedesco Gunter Demnig per: depositare, nel tessuto', urbanistico e sociale delle: città europee, una memoria: diffusa dei cittadini: deportati nei lager. E, per: rispondere anche ai: malpensanti, ecco svelato il: mistero: ii costo materiate: di ogni pietra (calcestruzzo e: una coperturai ottone con: le incisioni) è di 120 euro: (fonte sito Stolpersteine): mentre l'artista non prende: alcun compenso.: Ricostruita la caviglia3D, il primo caso al mondo al Rizzoli Un'intera caviglia ricostruita con una pratesi su misura stampata in 3D è stata impiantata fj 9 ottobre scorso dal professor Faldini all'istituto ortopedico Rizzoli su un paziente lombardo di 57 anni che nel 2007 aveva avuto un terribile incidente stradale per i] quale aveva rischiato di perdere la gamba. L'uomo, che era stato giudicato inoperabile, già quattro settimane dopo l'operazione camminava, è il nuovo primato mondiale messo a segno dal I oi Rizzo. messo a segno dal a pagina 7 AmaduzzI Art City 2020 nel segno delle donne Dal 17 al 2fì gennaio Ê 2 appunianx'nli in otta ilimilanraArte Fieni A voler cercare fili di raccordo tra i 162 tasseUi che compongono ta nuova edizione, l'ottava, di Art City, il direttore artistico Lorenzo Balbi cita la netta preponderanza di artiste donne, l'attenzione a!la pittura, elemento centrale anche della prossima Arte Fiera, e lo scontro generazionale tra artisti consolidati ñ nuove opere di giovani commissionate per l'occasione. Gli eventi, tutti gratuiti, si svolgeranno dal prossimo 17 gennaio fino al 26. pagina 13 Di Domenico Fondazione Carisbo, i nuovi candidati Stefano Golineili e Angelo Panebianco sono i candidali più in vista all'assemblea delta Fondazione Carisbo, che sarà rinnovata tra marzo e aprile. I nuovi soci da eleggere saranno nove. a pagina 9Gjanluca Rotondi À carabinieri di Reggio Emilia 1 hanno notificato a 26 persone i'awiso di fine indagine dell'inchiesta Angeli e Demoni sui presunti affidi illeciti nella Val d'Enza e che a maggio vide scattare misure cautelari. I capi di imputazione sono saliti a 108. Òòà loro anche il sindaco Pd di Bibbiano, Andrea Carletti. E a pochi giorni dal voto in Emilia si scalda l'atmosfera politica con if centrodestra che va all'attacco- Salvini ieri ha confermato che proprio a Bibbiano chiuderà ìa sua campagna. IN iïlil: ØÌÑÍ; 14UVATÌ; Morì dopo un intervento, 28 indagati di A. Baccani MOTIVAZIONI La Cassazione: le misure co ntro il sindaco Carletti erano senza fondamento Non c'erano gli elementi per imporre la misura coercitiva dell'obbligo di dimora nei confronti del sindaco di Bibbiano Andrea Carletti nell'ambito delle indagini sugli affidi ilieciti in Val d'Enza-1.0 scrive Ìa Cassazione nelle motivazioni del verdetto. I supremi giudici rifevano l'inesistenza dì concreti comportamenti di inquinamento probatorio e la mancanza di clementi concreti di reiterazione dei reali.pagina 2 1:L);ZIONI 1)014) IL DOCl'Mi:NTO CONTRO SOVRAN 1SMÎ i: i*Oi4ÌLIS MI Ira della Lega sui vescovi Pensate alle anime Ogni tanto qualche vescovo mi attacca perché ho il torto di credere Maria e di avere fede, ma alla fine i cattolici votano con il cuore e seguendo la propria coscienza. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ieri è tornato sulla polemica

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15-01-2020 Pag. 2 di 2 con la Chiesa bolognese ed emiliana che ha preso una posizione pubblica contro di lui. Ma se lui ci scherza anche un po' su dirigenti della Lega e del centrodestra sono irritati per l'intervento dei vescovi e li invitano a pensare alie anime e non alle prossime eiezioni regionali. 3 pagina 4 Giordano L'INTiiRVI.STA y'iïiî'ANO TAMAGNI Hanno parlato chiaro, un documento senza precedenti nella storia Questo documento è una novità assoluta, perché non è un documento generico: arriva al/acendum, alle cose da fare, ìndica un metodo senza fermarsi ai moralismi. Cosi Stefano Zamagni, docente di Economia polìtica dell'Alma Mater, analizza il testo sulle Regionali licenziato l'altro giorno dalla Conferenza episcopale dell'Emiiia-Romagna. a pagina 5 Corneo Provi INFORMATICA - WEB MARKETING - GRAFICA Via Granisci, 36 - Castel Maggiore (ÂÎ) Tel. 051 0826989 -www.provideant.it -tit_org-

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Mercoledì 15 gennaio 2020? Î2 Â 23 la Repubblica Bologna /

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MERCOLEDÌ 15 gennaio 2020 QJ i Resto del Carlino ifrestodeìcarlino.it/bologna Bologna cronaca, [email protected] Redazione: Via E. Mattei 106 Tel- 051 600G801/6208 (notturno) Fax 800 252871 Pubblicità: Speed, Via E. Mattel 106!. 051 6033889/6033890 - Fax 051 6033850QPellicani TAPPIO fi O A ffl. corn Nove posti perj'assemblea Fondazione Carisbo, in pista Panebianco e Federica Guidi Rimondi a pagina 12 II caso ctiyia delhndustna Poste, chiudono uffici da Roveri a San Mamólo Zalambania pagina 9 Regionali, i cattolici in subbuglio Critiche dai moderati e dall'aia radicale al documento dell'Osservatorio dei vescovi che dice no ai sovranismi Zanchi a pagina 5 Uniland: assolti Zuffa, Arienti e la Zerbini Bianchi a pagina 11 La storia di Orfeo e Muscolo Castiglione, salvati i cani intrappolati nel cunicolo Radogna a pagina 21 -tit_org-

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Banca dati dei corsi di italiano per stranieri, pubblicato l`avviso pubblico per i soggetti del terzo settore

[Redazione]

È stato pubblicato oggiavviso pubblico tramite il quale i soggetti del terzo settore possono manifestare il proprio interesse a partecipare e quindi a implementare la Banca dati on line dei corsi di italiano per stranieri.Per favorire quanto più possibileaccesso delle persone immigrate alla formazione linguistica, la Città metropolitana sta infatti realizzato una nuova banca dati on line per fornire indicazioni sui corsi di italiano L2 realizzati dal terzo settore e attivi nella città metropolitana.Accanto all offerta formativa pubblica realizzata dalle Istituzioni Scolastiche e dai CPIA-Centri Provinciali Istruzione Adulti, che possono rilasciare le certificazioni richieste dalla normativa, sono infatti attivi sul territorio metropolitano una trentina di soggetti del terzo settore che offrono corsi di lingua italiana per stranieri.La partecipazione a questi corsi è un fattore di inclusione sociale ed è propedeutica alla partecipazione ai corsi strutturati per sostenere i test previsti dalla normativa presso i CPIA del territorio metropolitano.La Banca dati della Città metropolitana riporterà dunqueofferta delle realtà del terzo settore e sarà periodicamente aggiornata autonomamente dagli stessi soggetti che realizzano i corsi, individuati in seguito alla manifestazione di interesse. I soggetti del Terzo settore coinvolti includeranno anche le Associazioni, le Parrocchie operanti sul territorio e i gruppi di volontari operanti presso strutture pubbliche (biblioteche, centri interculturali ).

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Firmato il decreto: 1,4 milioni per cittadini e imprese danneggiati dal maltempo di inizio 2019, compresa la rotta del Reno

[Redazione]

Prima i contributi regionali, ora i risarcimenti statali. Arrivano ulteriori 1,4 milioni di euro di fondi nazionali per rimborsare privati cittadini e imprese danneggiati dagli episodi di maltempo che tra fine gennaio e inizio febbraio 2019 hanno investito diverse aree del territorio regionale, in particolare i quattro Comuni del Bolognese - Argelato, Castel Maggiore, San Giorgio di Piano e Bologna interessati il 2 febbraio dell anno scorso dalla rotta del fiume Reno, alle porte del capoluogo emiliano. Si tratta di uno stanziamento assegnato dal Dipartimento nazionale della Protezione civile alla Regione Emilia-Romagna e ripartito tra 10 Comuni (8 nel bolognese e 2 nel modenese) con un decreto firmato nei giorni scorsi dal presidente della Regione, a conclusione delle istruttorie effettuate dalle singole amministrazioni locali, sulla base di apposite direttive regionali sulla corresponsione degli aiuti. Un elenco che comprende, oltre ai quattro Comuni già citati, anche Casalecchio di Reno, Grizzana Morandi, Sala Bolognese e Vergato, sempre in provincia di Bologna, oltre a Riolunato e Sestola, nel modenese. Il contributo statale fa seguito all erogazione di una prima tranche di 283 mila euro di risorse regionali aggiuntive già liquidate nelle scorse settimane a favore di 8 dei 10 Comuni del bolognese (Argelato, Bologna, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Grizzana Morandi, San Giorgio di Piano, Sala Bolognese, Vergato) ora in attesa di ricevere anche i risarcimenti nazionali.I contributi della Regione sono stati utilizzati per coprire alcune tipologie di danno che lo Stato non rimborsa: beni mobili registrati di proprietà di singoli cittadini (ad esempio automobili e motocicli), oltre a cantine, magazzini, autorimesse e cortili, comprese le relative spese di pulizia. Con le risorse messe a disposizione della Regione saranno inoltre indennizzati - negli 8 Comuni sopracitati, più Sasso Marconi e CastelloArgile - anche i danni a pertinenze (autorimesse, cantine, magazzini, ecc.), aree esterne, cortili e spese di pulizia sostenute delle imprese per ripartire dopo il forzato stop provocato dal maltempo.La ripartizione dei finanziamenti nazionaliLa parte più sostanziosa degli 1,4 milioni di fondi statali liquidati dalla Regione alle amministrazioni locali finirà al Comune di Argelato, che si è visto assegnare una somma di 930,519,83 euro. Seguono, in ordine di grandezza dell importo erogato, Bologna (222.439,89), Castel Maggiore (99.517,03), Riolunato (35.000) e Sestola (33.619), in provincia di Modena; San Giorgio di Piano (31.094,27), Casalecchio di Reno (20.000), Vergato (8.537,60), Sala Bolognese (8.353,60) e, infine, Grizzana Morandi (5.634,56).accredito dei fondi nazionali ai Comuni dovrebbe avvenire nei prossimi giorni per consentire alle singole amministrazioni di liquidare a loro volta le somme ai diretti interessati al massimo entro una quindicina di giorni. A beneficiare dei risarcimenti statali per i 10 Comuni compresi nella lista saranno in tutto 369 cittadini privati e 19 aziende.A chi sono andati i fondi regionali I fondi regionali aggiuntivi sono invece già stati liquidati nelle settimane scorse ai Comuni interessati, che ora stanno procedendo con le erogazioni a privati e imprese.Ecco la ripartizione dei 283.000 euro prelevati dal bilancio regionale: Argelato (164.071,37 euro), Castel Maggiore (38.501,84), Grizzana Morandi (28.572,11), San Giorgio di Piano (20.126,54), Bologna (12.957,12), Sasso Marconi (6.453), Sala Bolognese (4.000), Vergato (3.951,5), CastelloArgile (2.500) e Casalecchio di Reno (2.000). A beneficiarne saranno in tutto 126 privati e 4 imprese.I danni al settore agricolo Per quanto riguarda il settore agricolo, per il quale è previsto un iter specifico, la Regione, in attesa di ulteriori risorse da parte dello Stato, ha messo a disposizione dell Agenzia regionale per la Protezione civile uno stanziamento di 350.000 euro, con particolare riferimento ai danni provocati dall esondazione del fiume Reno.Le modalità di presentazione delle domande,iter istruttorio, i danni risarcibili e la documentazione da presentare perottenimento dei contributi sono state definite con una delibera approvata alla fine dello scorso mese di novembre. Alla concessione e alla liquidazione dei contributi provvederanno la Città Metropolitana di Bologna e i Comuni interessati dall evento calamitoso: Argelato, Castel Maggiore, CastelloArgile, Sala Bolognese e San Giorgio di Piano.Le risorse stanziate sono finalizzate ai seguenti

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interventi: ripristino strutturale e funzionale degli immobili agricoli danneggiati; consolidamento di aree esterne adiacenti tali fabbricati; ripristino o sostituzione degli impianti relativi al ciclo produttivo, di macchinari e attrezzature o acquisto di scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti, beni mobili (materiale informatico, ecc.) all interno della sede legale e/o operativa dell azienda distrutta o danneggiata; ripristino, recupero e manutenzione straordinaria di impianti agricoli produttivi e installazioni fisse in genere e altri beni funzionali all attività di impresa. In questa prima fase i contributi sono riconosciuti entro un massimale di 20.000 euro. Nel caso in cui sia superata tale soglia, la parte eccedente potrà essere eventualmente riconosciuta in un secondo momento, allorché vengano rese disponibili dallo Stato le relative risorse finanziarie.

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Tre milioni di euro dalla Regione per il centro di ricerca Ramazzini

[Matteo Radogna]

Tré milioni di euro dalla Regione per il centro di ricerca Ramazzini BENTIVOGLIO di Matteo Radogna II centro di ricerca sul cancro 'Ramazzini' di Bentivoglio, un'eccellenza per l'Emilia Romagna, ha formalizzato la richiesta di riconoscimento di 'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico' (Irccs). La proposta è stata formalizzata ieri direttamente al presidente uscente della Regione Stefano Bonaccini, che ha ritenuto di accogliere l'istanza e avviare immediatamente l'attività istruttoria. Ma le buone notizie, per il Ramazzini, l'istituto fondato dal professor Cesare Maltoni e da quarant'anni impegnato nella ricerca sul cancro e nella prevenzione oncologica non finiscono qui: il castello di Bentivoglio, sede dell'eccellenza sanitaria, verrà interessato da lavori per 3 milioni di euro per sistemare i luoghi lesionati dal sisma del 2012 e per riqualificare le parti agibili e, quindi, migliorarle. La parte dei laboratori è già sicura e, infatti, l'attività del centro continua senza sosta. Le risorse, quindi, serviranno per sistemare la 'parte turistica', dedicate alle visite, dove ci sono affreschi antichi, che raccontano la storia di Bologna e della provincia. I soldi sono stati stanziati quasi interamente dalla Regione, a parte 500mila euro investiti dal Comune di Bentivoglio del sindaco Erika Ferranti. Bonaccini ieri ha sottolineato l'importanza del Ramazzini: II centro è una realtà d'eccellenza indipendente, riconosciuta a livello internazionale; i risultati delle sue ricerche hanno avuto una ricaduta fondamentale sulla medicina ambientale e del lavoro. I successivi passi formali previsti dal percorso di costituzione e riconoscimento in Irccs spetteranno poi alla prossima giunta regionale. Dal punto di vista procedurale, servirà il pronunciamento favorevole dell'assemblea legislativa regionale. La dottoressa Fiorella Belpogg, una delle ricercatrici simbolo del centro, ha accolto ieri il governatore: L'apertura di questo percorso, per me che da 40 anni lavoro nel Centro di ricerca fondato dal professor Cesare Maltoni, è la chiusura di un cerchio e motivo di grande soddisfazione. Dopo anni di distanza, si riapre la sinergia tra l'Istituto Ramazzini e il sistema sanitario pubblico. Negli anni non abbiamo mai smesso di sentirci a servizio dei cittadini, e gli stessi cittadini questo ce l'hanno sempre riconosciuto con il loro sostegno continuo e tenace. L'accreditamento istituzionale, se realizzato, sarà innanzitutto una risposta a tutti loro, il riconoscimento non solo del nostro lavoro ma anche dei loro straordinari e preziosi sforzi. RIPRODUZIONE RISERVATA Intanto è stata formalizzata la richiesta di riconoscimento di 'istituto di ricovero e cura' Belpoggi: Che soddisfazione La dottoressa Fiorella Belpoggi con lo staff di ricercatori dell'istituto Ramazzini da quarant'anni impegnato nella ricerca sul cancro e nella prevenzione oncologica -tit_org-

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Marca cresce tra bio e high tech L`expo apre con 850 espositori

[Luciana Cavina]

Marca cresce tra bio e high ted L'expo apre con 850 espositori Oggi e domani il salone dei prodotti a marchio. Il padiglione 36 è per il non foo< C'è, ovviamente la grande distribuzione ma non solo: tanto che le aziende emilianoromagnole sono presenti in forze, con 150 espositori, su un totale di 850 ripartiti in 2imila metri quadri di superficie. Si apre oggi MarcabyBolognaFiere, il Salone intemazionale sui prodotti a marca del distributore organizzato da BolognaHere in collaborazione con l'associazione della distribuzione moderna (Adm), fino a domani nel quartiere fieristico già avviato al grande restyling. E il primo expo dell'anno. Per l'occasione, proprio i colossi emiliani della gdo, Coop e Conad, diffondono i risultati dei loro prodotti a marchio. I nostri dati continuano a essere positivi annuncia l'ad di Coop Italia Maura Latini La quota del nostro prodotto supera il 30% con un fatturato di circa 3 miliardi di euro, di cui il 40% proviene da filiere a completa tracciabilità. I dati diffusi da Conad, che ha ormai conquistato una quota di mercato del 13,3% parlano invece di un fatturato di 4 miliardi solo dei prodotti a marchio con una crescita dell'8 % nel 2019. Ha sede a Casalecchio anche Atlante, partner di diversi canali della distribuzione che informa, tra le altre cose, dell'avvio dell'export in Giappone della pasta di legumi bio e del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc e la creazione del corner Little nei supermercati svizzeri Migros. Numeri in crescita e focus sulla sostenibilità sono anche i dati del salone, al quale sono attesi io mila visitatori, provenienti da più Paesi. Gli stessi espositori, come da cinque anni a questa parte, sono costantemente in aumento di oltre il 10%. Quest'anno è più ampio, ancora, lo spazio dedicato al biologico (+15%, è un terzo degli spazi totali) e per la prima volta viene allestito nel padiglione 36 un'area completamente dedicata al non food con oltre 100 operatori dei settori cura della persona e della casa. Fra le nuove iniziative, l'esordio di Marca fresh, contenitore riservato al comparto del fresco e dell'ortofrutta. Spazio, ancora, ai prodotti per gli animali domestici, mentre con Marca Tech si da evidenza alle inno vazioni tecnologiche e ai materiali candidati a sostituire la plastica. Sedici anni fa Marca fu una felice intuizione ha ribadito il presidente di via Michelino Gianpiero Calzolari, perché in questi anni i prodotti a marchio del distributore hanno conquistato volumi e spazi importantissimi. In Italia, intanto, la quota sul mercato si attesta al 20% contro una media europea superiore al 30%. Daremo la nostra definizione di sviluppo sostenibile aggiunge Giorgio Santambrogio, presidente di Adm Negli studi che presenteremo vedremo quali realtà europee o mondiali fanno da stimolo oppure la correlazione positiva tra incidenza dei prodotti a marchio del distributore e l'attenzione allo sviluppo sostenibile da parte di aziende "copacker". Luciana Cavlna [email protected] -tit_org- Marca cresce tra bio e high techexpo apre con 850 espositori

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AGGIORNATO - Marca cresce tra bio e high tech L`expo apre con 850 espositori

[Luciana Cavina]

Marca cresce tra bio e high ted L'expo apre con 850 espositori Oggi e domani il salone dei prodotti a marchio. Il padiglione 36 è per il non foo< C'è, ovviamente la grande distribuzione ma non solo: tanto che le aziende emilianoromagnole sono presenti in forze, con 150 espositori, su un totale di 850 ripartiti in 2imila metri quadri di superficie. Si apre oggi MarcabyBolognaFiere, il Salone intemazionale sui prodotti a marca del distributore organizzato da BolognaHere in collaborazione con l'associazione della distribuzione moderna (Adm), fino a domani nel quartiere fieristico già avviato al grande restyling. E il primo expo dell'anno. Per l'occasione, proprio i colossi emiliani della gdo, Coop e Conad, diffondono i risultati dei loro prodotti a marchio. I nostri dati continuano a essere positivi annuncia l'ad di Coop Italia Maura Latini La quota del nostro prodotto supera il 30% con un fatturato di circa 3 miliardi di euro, di cui il 40% proviene da filiere a completa tracciabilità. I dati diffusi da Conad, che ha ormai conquistato una quota di mercato del 13,3% parlano invece di un fatturato di 4 miliardi solo dei prodotti a marchio con una crescita dell'8 % nel 2019. Ha sede a Casalecchio anche Atlante, partner di diversi canali della distribuzione che informa, tra le altre cose, dell'avvio dell'export in Giappone della pasta di legumi bio e del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc e la creazione del corner Little Italy nei supermercati svizzeri Migros. Numeri in crescita e focus sulla sostenibilità sono anche i dati del salone, al quale sono attesi io mila visitatori, provenienti da più Paesi. Gli stessi espositori, come da cinque anni a questa parte, sono costantemente in aumento di oltre il 10%. Quest'anno è più ampio, ancora, lo spazio dedicato al biologico (+15%, è un terzo degli spazi totali) e per la prima volta viene allestito nel padiglione 36 un'area completamente dedicata al non food con oltre 100 operatori dei settori cura della persona e della casa. Fra le nuove iniziative, l'esordio di Marca fresh, contenitore riservato al comparto del fresco e dell'ortofrutta. Spazio, ancora, ai prodotti per gli animali domestici, mentre con Marca Tech si da evidenza alle inno- 4 Sono i miliardi di fatturato raggiunto da Conad per i suoi prodotti 3 Ammonta a 3 miliardi il fatturato dei prodotti a marchio Coop vazioni tecnologiche e ai materiali candidati a sostituire la plastica. Sedici anni fa Marca fu una felice intuizione ha ribadito il presidente di via Michelino Gianpiero Calzolari, perché in questi anni i prodotti a marchio del distributore hanno conquistato volumi e spazi importantissimi. In Italia, intanto, la quota sul mercato si attesta al 20% contro una media europea superiore al 30%. Daremo la nostra definizione di sviluppo sostenibile aggiunge Giorgio Santambrogio, presidente di Adm Negli studi che presenteremo vedremo quali realtà europee o mondiali fanno da stimolo oppure la correlazione positiva tra incidenza dei prodotti a marchio del distributore e l'attenzione allo sviluppo sostenibile da parte di aziende "copacker". Luciana Cavlna [email protected] -tit_org- AGGIORNATO - Marca cresce tra bio e high techexpo apre con 850 espositori

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Art City 2020 nel segno delle donne = Art City 2020 : pittura, donne e nuove generazioni

[Piero Di Domenico]

Art City 2020 nel segno delle donne Dal 17 al 26 gennaio 162 appuntamenticitta in concomitanza con Arte Fiera A voler cercare fili di raccordo tra i 162 tasselli che compongono la nuova edizione, l'ottava, di Art City, il direttore artistico Lorenzo Balbi cita la netta preponderanza di artiste donne, l'attenzione alla pittura, elemento centrale anche della prossima Arte Fiera, e lo scontro generazionale tra artisti consolidati e nuove opere di giovani commissionate per l'occasione. Gli eventi, tutti gratuiti, si svolgeranno dal prossimo 17 gennaio fino al 26. a pagina 13 DI Domenico Art City 2020: pittura, donne e nuove generazioni di Piero Di Domenico A voler cercare oli di rac/\ cordo tra i 162 tasselli - X-che compongono la nuova edizione, l'ottava, di Art City, il direttore artistico Lorenzo Balbi cita la netta preponderanza di artiste donne, l'attenzione alla pittura, elemento centrale anche della prossima Arte Rera, e lo scontro generazionale tra artisti consolidati e nuove opere di giovani commissionate per l'occasione. Ci è un po'esplosa fra le mani, aggiunge Balbi, confermando anche la fortunata Notte Bianca di sabato 25. Quando gallerie, spazi espositivi, negozi e palazzi storici rimarranno aperti sino a mezzanotte e il Mambo approfitterà del tradizionale brindisi per presentare le sue proposte per il 2020. Art City è insomma lievitata, tanto che la dicitura settimana dell'arte contemporanea resta tale solo sulla carta, visto che il periodo andrà dal 17 al 26 gennaio. Avvolgendo il weekend centrale, dal 24 al 26, quando nei padiglioni 15 e 18 del quartiere fieristico si terrà Arte nera con, preannuncia il pre sidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari, più di una novità nell'allestimento. Un'ipertrofia destinata ad accontentare non solo i bolognesi ma anche i tanti turisti attesi in città, ai quali Bologna Welcome proporrà un libretto e una card ad hoc. Balbi rivendica però un altro primato: Non c'è nessun'altra settimana di arte contemporanea che come la nostra presenti un calendario senza alcuna sovrapposizione. Come si potrà verificare scorrendo il denso tabloid con il programma completo, che sarà distribuito in somila copie in tutti i luoghi di Art City, alternativa al sito www.artcity.bologna.it e alla app con geolocalizzazione. Nel calendario spiccano i 22 progetti principali, a cui si aggiunge la speciale performance di Romeo Castellucci, La vita nuova, presentata il 24 e 25 gennaioquattro repliche nel Capannone 4 del DumBO, nell'area dell'ex scalo ferroviario Ravone di via Casarini. Uno spazio che, assicura l'assessore comunale alla Cultura Matteo Lepore, dopo anni di dismissione verrà sempre più usato per produzioni artistiche. A partire proprio dal progetto di Castellucci, ispirato al saggio Lo spirito dell'Utopia di Ernst Bloch, che evoca un desolato parcheggio qualun que nel mondo, dove un gruppo di alti sacerdoti neri vestiti con lunghe tuniche bianche annunciano la necessità e la venuta di un mondo nuovo. La performance, come tutto il programma di Art City, sarà gratuita, ma in questo caso bisognerà prenotare dei coupon per l'accesso. Procedendo in senso cronologico, si potrà iniziare scoprendo la prima antologica dello spagnolo Antoni Muntadas, con i suoi artefatti che vanno attivati dai visitatori, collocati nella comice domestica di Villa delle Rose. Un nuovo spazio privato, il Kappanoun di San Lazzaro di Savena, del collezionista bolognese Marco Ghigi, ospiterà invece un'esposizione dell'americano Jimmie Durham, attivista per i diritti dei Nativi americani e Leone d'oro alla carriera dell'ultima Biennale d'Arte di Venezia, con una sua selezione di opere provenienti da collezioni private italiane. Attraverso diversi materiali, la pietra in particolare, e linguaggi come installazioni, sculture, video e scritti, Durham, che terrà an che una performance durante Arte Fiera, ama ribaltare luoghi comuni a modo suo. Tra gli artisti bolognesi, confermate la presenza di Sissi con Vestimenti a Palazzo Bentivogli o, ampia selezione delle sue scultureabito di vari materiali, a volte anche indossabili, e l'omaggio del duo Antonello Ghezzi a Gianni Rodari nel centenario della nascita. Con II semaforo blu, che prevede interventi all'intemo del Museo Davia Bargellini e quattro installazioni diffuse tra Palazzo d'Accursio, Aeroporto Marconi, Casa della Conoscenza a Casalecchio e reparto di Pediatria del Sant'Orsola. Per la prima volta verrà poi aperto, per piccoli gruppi, lo studio di Concetto Pozzati, scomparso nel 2017, con la voce dell'artista che risuonerà grazie all'attore Massimo Scola e alla

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regia di Angela Malfitano. Il Mambo ospiterà la collettiva AgaiNandAgaiNandAgaiN con sette artisti contemporanei impegnati in una riflessione sul tema del loop e della non linearità del tempo. Oltre a un percorso, ngurabilità. Pittura a Roma negli anni Sessanta, in una sala riallestita ex novo che ruota attorno a uno dei pezzi forti della collezione permanente, i Funerali di Togliatti di Renato Guttuso. Al Padiglione de l'Esprit Nouveau ci saranno le videoinstallazioni del finlandese Mika Taanila e allo Spazio Carbonesi le foto, commissionate da Hera, che Silvia Camporesi ha realizzato seguendo la costruzione dell'impianto di biometano a Sant'Agata Bolognese. Mentre il Mast ospiterà una mostra fotografica dedicata alle divise da lavoro e i ritratti di lavoratori del mondo dell'arte realizzati da Walead Beshty. Da sapere Art City Bologna è il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative, tutte gratuite, promosso dal Comune di Bologna Eventi dal 17 al 26 gennaio in collaborazione con BolognaFlere. Il tutto in concomitanza di Arte Fiera, appuntamento che apre il calendario artistico italiano. Informazioni sul sito www.artcity.bo logna.it.Trei filoni dell'edizione 2020: la pittura, le donne e lo scontro generazionale II cartellone Eventi ed artisti dell'ottava edizione: performance, Notte Bianca e nuovi spazi espositivi -tit_org- Art City 2020 nel segno delle donne - Art City 2020: pittura, donne e nuove generazioni

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Candidato, quanto ci costi? Chi è trasparente e chi meno II renziano Felicori resoconta tutti i costi sui social, Forza Italia spende 100 mila euro La leghista Borgonzoni in una settimana ha investito 21mila euro per sponsorizzare i suoi post

[Silvia Bignami]

II renziano Felicori resoconta tutti i costi sui social, Forza Italia spende 100 mila euro La leghista Borgonzoni in una settimana ha investito 21mila euro per sponsorizzare i suoi pò di Silvia Bignami Mauro Felicori, candidato di area Italia Viva nella lista di Stefano Bonaccini, aggiorna di giorno in giorno su Facebook il bilancio della propria campagna elettorale. Ottomila euro entrati, duemila usciti. Saldo: più seimila. Ma ci saranno altre grosse spese, quindi preparatevi a raddoppiare le entrate, avverte l'ex manager della Reggia di Caserta, che con le cinquanta donazioni piovute sul conto Iban dedicato s'è già pagato la sede elettorale in vicolo Ranocchi. La trasparenza, così sbandierata, diventa arma da campagna elettorale più che pegno da pagare per farla. È una strada possibile, ma non la più battuta, tra candidati presidenti e candidati consiglieri in corsa il 26 gennaio. Tanti tacciono, omettono e rimandano la resa dei conti. Anche con i propri elettori. Quanto spendiamo per la campagna? No, no, faremo il rendiconto alla fine, dopo il voto, liquida veloce il coordinatore della campagna di Bonaccini, Andrea Rossi. Per ora, su crowdchange-org, è possibile controllare solo l'andamento delle donazioni che il governatore chiede di tantotanto sui social: per ora il salvadanaio virtuale ha accumulato 28.216 euro. Scorrendo la pagina, c'è pure la lista dei benefattori e il loro pensiero appuntato accanto alla cifra donata. E ßç più, il presidente può contare sulla vendita dei suoi gadget. In casa Lega, d'altra parte, vedere oltre il cielo di carta è ancora più complicato. Tra lo staffe i parlamentari che seguono la campagna di Borgonzoni è un rimpallo di rinvii: Non me ne occupo io. Chiedete ad altri. I costi li stanno chiedendo tutti, ma li diciamo alla fine. Cuccando alla voce trasparenza sulla pagina Facebook di Borgonzoni, però, qualcosa si scopre. Ad esempio, che la candidata leghista ha speso, in appena sei giorni dal 5 all'll gennaio, 21.102 euro per sponsorizzare i suoi post. Non solo quelli su Bibbiano, stigmatizzati dal Pd, ma anche tanti altri, tutti pagati da "Lega - Salvini Premier". Non c'è da meravigliarsi che, come ha fatto notare Matteo Salvini, la pagina di Lucia sia cresciuta di 20mila like ßç pochi giorni. Compilativo, infine, il Movimento 5 Stelle, il cui staff fa sapere solo che tutta la campagna, compresi un addetto social, un addetto stampa, volantini, campagna radio, internet e organizzazione sale ed eventi, costerà 50mila euro. Si tratta comunque di più del tetto di spesa che i candidati presidenti sarebbero tenuti a spendere per legge: appena 38mila euro. Addirittura meno dei candidati al consiglio regionale, che aggiungono ai 38mila euro una percentuale sul numero di elettori della loro circoscrizione. Se però i candidati governatori possono contare sul supporto dei loro partiti, che hanno tetti ben più alti, i candidati all'assemblea regionale devono far tutto da soli. Spesso di tasca propria. Il candidato dem Raffaele Donini, terza punta del tridente di lista del Pd, ha già messo, ad esempio, 8mila euro suoi sulla sua campagna quasi presidenziale alle regionali, da aggiungere a cene e aperitivi elettorali. Una corsa che lo porta a spasso nei teatri (dalle Celebrazioni, a quelli di Calderara, Casalecchio, Molinella), e che ha convinto le altre due punte della terna Pd, Stefano Caliandro e Marilena Pillati, a far asse tra loro per evitare che l'assessore ai Trasporti finisca con l'arrivare primo nella corsa alle preferenze. Non a caso Caliandro punta a differenziarsi da Donini, anche sulle spese elettorali: Spenderemo meno di 20mila euro e non accetteremo soldi di privati, fa sapere il suo staff. Come fece nel 2014 Simonetta Saliera, che addirittura rinviò al mittente una donazione privata, per tenersi mani libere e coscienza pulita. C'è chi fa anche meno e ottiene comunque risultati. Valentina Castaldini, di Forza Italia, ha preventivato una spesa di 1500 euro. Tutti suoi. Non faccio pagar e neanche le cene. Oggi social e whatsapp sono spesso sufficienti. È tutto il partito di Beriusconi del resto a tenere la cinghia stretta: Spenderemo lOOmila euro - dice la senatrice Anna Maria Bemini - solo per la campagna del partito. I candidati devono fare da soli. Idem accade anche in Fdi, dove il coordinatore Galeazzo Bignami sta conducendo una campagna molto tradizionale: presidio a zona dei candidati e poche spese. Pochissimi anche i manifesti nelle plance

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elettorali, che una volta erano centinaia e ora a Bolo- gna sono appena una ventina. Oggi la vera plancia è quella virtuale, spiega Bignami, che pure ha evitato i post sponsorizzati sui social, per schivare il rischio di commettere errori e incorrere in multe salatissime, tra i 26 e i 50mila euro. Per la campagna, dice, oggi si fa molto affidamento sui leader. Certo, chi li ha. -tit_org-

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Casalecchio, Loiano e la Bassa: ritorna Salvini

[Redazione]

Giornata tutta bolognese per il leader leghista Tra gli appuntamenti anche una visita al Centergross Dopo un'intera giornata, quella di ieri, dedicata al territorio della provincia di Piacenza, Matteo Salvini fa ritorno 'alla base'. Oggi, infatti, il leader della Lega sarà tutto il giorno a Bologna e dintorni. Mentre la candidata del Carroccio e di tutto il centrodestra, Lucia Borgonzoni, in ossequio alla strategia di 'dividersi i compiti', sarà impegnata nel Ravennate. La giornata di Salvini inizierà alle 9 a Casalecchio al bar 'Dolce Lucia' di via Marconi per un primo caffè, poi alle 9,30 via alla visita del mercato casalecchiese e incontro con la cittadinanza presso il gazebo della Lega nei pressi della Casa della conoscenza. Tempo un paio di ore e il leader leghista si sposterà nel capoluogo: alle 11,15, infatti, è fissato un altro incontro con la cittadinanza presso il bar Tiffany di Via Emilia Marco Lepido n. 43 54/B e, successivamente, la visita al mercato di Borgo Panigaie. La macchina della campagna elettorale leghista toccherà poi anche la Bassa, a partire da Castel Maggiore: alle 12,15, infatti, è in programma un incontro con la cittadinanza presso il bar "Alter Ego Caffè" al Centro Commerciale Le Piazze di Via Pio La Torre 5/D. Alle 13, invece, pausa pranzo a Molinella, al ristorante 'Taverna del marchese' in via Provinciale inferiore n.13. Alle 14,45, invece, uno dei momenti più attesi della giornata, con la visita al Centegross ad Argelato. Alle 16,30 un altro incontro con la cittadinanza a San Pietro in Casale, presso il gazebo della Lega allestito per l'occasione in Piazza Martiri della Liberazione. Alle 18, poi, la carovana leghista si sposterà a Castenaso, per un altro incontro pubblico in piazza Zapelloni. Alle 19,30 ripartenza da Castenaso per l'ultimo appuntamento della giornata, ossia la cena a Loiano, al Palazzo Loup di Via Santa Margherita 21, a partire dalle otto di sera. -tit_org-

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LETTERA DEL SIULP Un errore chiudere la sede Polstrada

[Redazione]

LETTERA DEL SIULP II sindacato dei poliziotti scrive a Gabrielli sul caso di Casalecchio Sbagliata e inopportuna. Sul caso del decreto di soppressione del distaccamento della Polizia stradale di Casalecchio interviene il segretario generale nazionale del Siulp (sindacato di polizia) Felice Romano con una lettera indirizzata al capo della Polizia Gabrielli. È evidente che per rendere efficiente il distaccamento di Casalecchio la soluzione non è la sua chiusura ma solamente un intervento necessario ad aumentare le risorse umane e favorire, quindi, il servizio di polizia stradale a tutela della sicurezza di ogni cittadino. In tal senso l'incremento di 1.600 unità è stato presentato come la soluzione appro priata ai casi come appunto quello di Casalecchio, scrive Romano. g. m. RIPRODUZIONE RISERVATA - tit_org-

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

TANGENZIALE Tra venerdì e sabato chiusura per lavori

[Redazione]

TANGENZIALE Sarà chiuso il tratto della tangenziale tra l'uscita 2 'Borgo Panigale' e l'uscita l'Nuova Bazzanese', verso Casalecchio di Reno, dalle ore 22 di venerdì 17 alle ore 6 di sabato 18 gennaio per lavori di ripristino danni. Sarà chiusa, di conseguenza, anche l'entrata dello svincolo 2 'Borgo Panigale', verso Casalecchio. -tit_org-

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Un viaggio attraverso le religioni presentato alla Casa della pace

[Redazione]

Si presenta un libro e un documentario sulla realtà multireligiosa di Bologna domani alle 18,30 alla Casa per la pace Filanda di Casalecchio. 'Viaggio intorno al mondo' (Zikkaron ed.), curato da Fabrizio Mandreoli e Giulia Cella, racconta l'esperienza di otto giovani studenti universitari, di diversa estrazione religiosa, che hanno deciso di instaurare una conoscenza e un dialogo nel corso di un anno con 11 comunità religiose di Bologna, i cui luoghi di incontro e preghiera sono nascosti tra garage, scantinati, capannoni industriali e chiese. Alle 20,30 la proiezione del documentario I nostri di Marco Santarelli. -tit_org-

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Incidenti, uno su 4 è per l`alcol

[Redazione]

Incidenti, uno su 4 è per Falco!; I dati della Municipale. La comandante Maria Rosaria Sannino: Å' un fenomeno sempre più préoccupant RENO LAVINO di Gabriele Mignardi Una campagna informativatutti gli spazi pubblici ed un controllo intensificato sulle strade. Impegno straordinario da parte della Polizia locale Reno Lavino in tema di contrasto alla guida in stato di ebbrezza. Continuano anche nel 2020 i servizi speciali serali e diurni degli agenti della polizia locale tra Casalecchio, Zola e Monte San Pietro. Ed aumentano gli accertamenti specifici, le multe e le notizie di reato per il fenomeno che ultimamente è al centro di episodi quotidiani di cronaca. Così in totale sono stati 3779 i controlli su strada effettuati nel 2019 dalle pattuglie sulle strade delle vallate del Reno e del Lavino, di cui 3229 diurni e 550 serali. Di questi, nello specifico, i controlli sulla guida in stato di ebbrezza (la violazione prevista dall'art. 186 Codice della Strada) sono stati 259 nel corso della giornata e 213 serali (per untotale di 472 controlli). Gli accertamenti effettuati su sinistri sono stati 24, con 6 violazioni amministrative elevate e 4 notizie di reato - spiega la comandante Maria Rosaria Sannino -. Il tema della sicurezza passa anche attraverso la prevenzione. La guida in stato di ebbrezza è un fenomeno grave che può causare danni irreparabili. La Polizia locale Reno Lavino - aggiunge la comandante oltre alla repressione di questi illeciti, è impegnata in campagne di sensibilizzazione e prevenzione come occasione per rafforzare anche il ruolo educativo della Polizia locale al fianco dei cittadini. E anche nel 2020 abbiamo continuato questo lavoro, con l'ultimo recente caso di venerdì scorso. In caso di incidente poi si aggiunge l'incidenza della guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Sempre nel 2019 su 24 accertamenti svolti nel teatro di incidenti in sei casi sono state registrate violazioni all'art. 187 del Codice della strada. Insieme ai controlli sulle strade, per informare i cittadini sui rischi della guida in stato di ebbrezza prende ora il via una campagna comunicativa che prevede la diffusione on e offline di pieghevoli dedicati ai rischi, alle sanzioni, ai controlli con allegati alcuni suggerimenti utili da seguire. In generale, l'assunzione dell'alcol determina senso di euforia con conseguente aumento del rischio e sottovalutazione del pericolo. Poi riduzione della velocità di trasmissione degli stimoli e quindi tempi di reazione più lunghi -si legge nell'opuscolo curato dalla Polizia locale-. Di conseguenza cala la capacità di concentrazione e alterazione del senso della distanza e della velocità. RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org- Incidenti, uno su 4 è peralcol

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I banchi del mercato settimanale montati nel `parcheggione`

[Redazione]

I banchi del mercato settimanale montati nel 'parcheggione' Primo giorno di mercato al Parcheggione oggi a Casalecchio. E potrebbe essere uno spostamento molto più lungo di quello previsto dal momento che oltre all'avvio del cantiere delle bonifiche belliche l'intenzione del Comune è anche quella di verificare se lo spazio a fianco del cavalcavia e della via Porrettana possa essere più idoneo ad ospitare i banchi dei commercianti ambulanti e il relativo pubblico del mercoledì mattina. Non viene però confermata la voce di una decisione definitiva da parte dell'amministrazione comunale, impegnata dall'inizio dell'anno nella realizzazione di tutte le infrastrutture necessarie. Non possiamo dire quanto tempo sarà necessario a completare la ricerca e poi la bonifica che deve anticipare il cantie re della Nuova Porrettana -spiega l'assessore alle Attività Produttive Alessia Lollini (nella foto)-. Siamo consapevoli del disagio che comporta adesso questo trasferimento, ma anche delle difficoltà che la mancanza degli spazi di sosta comporta tutte le settimane per gli utenti della Casa della salute. Ad ora non ci sono decisioni definitive. Il percorso è stato concertato con le associazioni di categoria. Finita l'eventuale bonifica è previsto il ritorno nel piazzale Rita Levi Montalcini, in attesa della progressione del cantiere di costruzione della nuova strada con tempi che l'Anas non ci ha ancora comunicato. Lo spostamento, spiegano in Comune, è stato deliberato dal consiglio e condiviso con le organizzazioni di rappresentanza dei commer cianti ambulanti. La nuova sede poi è stata scelta dopo aver valutato sia la posizione - che rimane centrale e servita dai mezzi pubblici - sia l'ampiezza dell'area che ha le dimensioni sufficienti per ospitare tutti i banchi degli ambulanti. g.m. Trasloco per gli ambulanti che sono stati spostati a fianco del cavalcavia e della via Porrettana -tit_org- I banchi del mercato settimanale montati nel parcheggione

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

CASALECCHIO Benedizione degli animali

[Redazione]

CASALECCHIO Venerdì sul sagrato della chiesaCeretolo sulla Bazzanese , letture per i bambini e polentata finale venerdì prossimo alla chiesa dei santi Antonio ed Andrea di Ceretolo in occasione della festa di sant'Antonio Abate. Si inizia alle 16,30 sul sagrato della chiesa dei santi Antonio ed Andrea di via Bazzanese con la benedizione degli animali domestici. Alle 17 letture animate, alle 18,30 la messa solenne e al termine cena aperta a tutti negli spazi parrocchiali. -tit_org-

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Art City esplode dove non ti aspetti

[Claudio Cumani]

Art City esplode dove non ti aspett Gli eventi off della Fiera occupano nuovi luoghi corn DumBo, lo studio Pozzati, la stazione dell'alta veloci di Claudio dimani I numeri della grande festa del Bello che invaderà la città, a corollario e integrazione delle giornate di Arte Fiera previste dal 24 al 26 (inaugurazione il 23), sono imponenti: 126 gli spazi coinvolti, 23 i progetti speciali istituzionali a ingresso gratuito, dieci i giorni di kermesse (da venerdì al 26). Art City, il programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune in collaborazione con Bolognafiere, arriva insomma in questa sua ottava edizione a un punto di eccellenza che conferma ovviamente la tradizionale Notte Bianca dell'Arte prevista stavolta sabato 25. Non ci sarà un filo comune a legare mostre, performance e installazioni ma si potranno individuare - spiega il direttore artistico Lorenzo Balbi- alcuni elementi prevalenti. Che sono una forte presenza femminile fra gli artisti, un intrigante confronto generazionale fra nomi affermati ed emergenti, una massiccia incursione nella pittura, che è linguaggio molto presente anche ad Arte Fiera. E' una costellazione diversa dal solito quella dell'edizione 2020 di Art City. A partire dai luoghi inconsueti. Come DumBO, nell'area rigenerata dell'ex scalo ferroviario Ravone in via Cesarini 19: lì il 24 e 25 (due repliche alle 19 e alle 21, ingresso con coupon ritirabile domenica dalle 10 a MAMbo o on line su eventbrite) sarà il teatro dell'evento speciale 'La vita nuova' firmato da Romeo Castellucci. Ma spazi insoliti sono anche Kappanoun di San Lazzaro (ospita in via Lambertini da sabato al 29 marzo una personale di Jimmie Durham, Leone d'oro alla carriera alla Biennale), lo studio privato di Concetto Pozzati di via Zamboni 57 (dal 24 al 26 vi è prevista una performance diretta da Angela Malfitano con Massimo Scola), la hall dell'Alta Velocità al quarto piano sotterraneo della stazione dove fra i binari 17 e 18 Riccardo Benassi dal 24 al 28 presenterà una propria installazione. MamBO inaugura il 23 un'attesa collettiva di sette fra i più noti artisti contemporanei che resterà nella sala della Ciminiere fino al 3 maggio. Non solo: per l'occasione è stato pensato un riallestimento della prima sala della collezione permanente dedicata alla pittura romana degli anni '60, imperniato sui celebri 'Funerali di Togliatti' di Guttuso. Sempre nelle Collezioni troverà poi spazio, a partire da mercoledì prossimo, l'installazione Ossi' di Claudia Losi. Resterà fino al 18 aprile alla Fondazione del Monte di via delle Donzelle la collettiva che si inaugura sabato pomeriggio '3 Body Configurations' dedicato a Claude Cahun, VALIE EXPORT, Ottonella Mocellin, tré testimoni dei movimenti del XX secolo. Domenica pomeriggio apre invece a San Filippo Neri l'intervento site specific curato da Maura Pezzati 'Nave Nodriza', della spagnola Eulalia Validosera. E, a proposito di artisti noti, bisogna ricordare la personale di Antoni Muntadas, ospitata da sabato al 22 marzo a Villa delle Rose. Ancora per flash: i 'Vestimenti' di Sissi a Palazzo Bentivoglio, la robotica di Mika Taanila all'Esprit Nouveau, la performance di Valentina Vetturi nel foyer del Comunale. E ancora Nicola Toffolini a Palazzo Poggi, Donatella Lombardo al Museo della Musica, Silvia Costa alla Biblioteca delle donne. Silvia Camporesi allo Spazio Carbonesi, Alessandro Lupi al Cubo, Ann Veronica Janssens a Palazzo Rè Enzo e un gruppo di 13 pittori contemporanei alla Banca di Bologna. C'è altro. Come il progetto 'Via libera per volare' che, partendo dal Davia Bargellini, si irradierà nel cortile di Palazzo d'Accursio, nella lounge dell'aeroporto Marconi, nel reparto di pediatria del Sant'Orsola e e alla Casa della Conoscenza di Casalecchio. Ancora spazi nuovi, ancora luoghi inconsueti. RIPRODUZIONE RISERVATA La prima italiana de 'La vita nuova' di Romeo Castellucci si terrà negli spazi del DumBo all'ex Pavone il 24 e 25 -tit_org-

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Sant`Agnese, ritorna il pranzo di solidarietà

[Redazione]

Sant'Agnese, ritorna il pranzo di solidarietà In occasione dell'ormai prossima festività di Santa Agnese, patrona di Castel Guelfo festeggiata il 21 gennaio, l'amministrazione comunale, le associazioni e agli assistenti civici locali hanno organizzato un appuntamento di raccolta fondi in programma domenica 19 gennaio alle 12 nei locali dell'Arca di piazzale Dante Aligheri. 'Santa Agnese Solidale. Un pomeriggio con musica e allegria' è il titolo della nona edizione di un evento, con tanto di pranzo dal gustoso menu completo, dalla finalità quest'anno votata alla riqualificazione dell'aiuola e del giardino antestanti al torrione guelfese. Abbiamo iniziato nel 2012 - racconta il sindaco Claudio Franceschi - dopo il terremoto che colpi la nostra Regione. In quell'anno i nostri cittadini furono molto generosi e tra i vari sostegni che devolvemmo ci fu anche l'incasso di quel pranzo. Da allora, in questa ricorrenza così cara alla nostra comunità, abbiamo alternato le donazioni a favore di iniziative sul nostro territorio ad altre in cui, invece, focalizziamo situazioni di emergenza fuori dalla nostra area geografica. La zona del torrione è un importante biglietto da visita per chi arriva nel nostro Comune. Per le prenotazioni ci si può rivolgere alla Gioielleria Santini (338 2624945) o al negozio di frutta e verdura di Manuela e Martina (3341111762). RIPRODUZIONE RISERVATA Domenica nei locali dell'Arca in piazzale Dante Alighieri -tit_org- Sant Agnese, ritorna il pranzo di solidarietà

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

campagna elettorale Pd-Lega, dieci giorni di eventi a caccia dell`ultimo voto

[Redazione]

CAMPAGNA ELETTORALE Pd Lega, dieci giorni di eventi a caccia dell'ultimo vot< Nel Carroccio modenese fervono i preparativi in vista dell'appuntamento di Maranello Bonaccini oggi è nel bolognese, venerdì Giorgia Meloni in città Mancano solo undici giorni alle elezioni regionali che domenica 26 gennaio porteranno gli emiliano-romagnoli a scegliere il nuovo presidente e i cinquanta componenti dell'Assemblea legislativa. Un conto alla rovescia accompagnato da una serie di eventi sempre più fitti, che si chiuderanno venerdì 24, con la chiusura ufficiale della campagna elettorale. Diversigli appuntamenti in programma oggi: molto attivo il centrodestra, che stasera porterà a Modena il giornalista Nicola Porro, che alle 20, nel salone dell'hotel Canaigrande, presenterà il libro "Le tasse invisibili". Con lui ci sarà anche Antonio Platis, consigliere provinciale e candidato al Consiglio regionale per Forza Italia, che discuterà di tasse insieme alla parlamentare "azzur ra" Benedetta Fiorini e con il presidente Lapam Gilberto Luppi. Restando a Forza Italia, il capolista Andrea Galli sarà protagonista del dibattito "La sicurezza sul territorio": l'appuntamento è per oggi alle 18 alla biblioteca di Castelfranco, in piazza della Liberazione, per un incontro al quale parteciperanno anche Ottorino Orfello, segretario provinciale del sindacato di polizia Sap, e Roberto De Robertis, presidente aggiunto della Corte di Cassazione. Passando al centrosinistra, stasera alle 20.30 nella sede di Confesercenti di Carpi (via 3 Febbraio 1) si parlerà di sviluppo della rete commerciale, orari, fondi pubblici e incentivi per le piccole e medie imprese, oltre a sostegno al credito, piano regionale dell'aria e ampliamento della zona a traffico limitato. Protagonisti dell'incontro saranno Enrico Campedelli, consigliere regionale uscente e candidato all'Assemblea per il Partito democratico, e Palma Costi, assessore regiona le uscente e capolista del Pd. Per quanto riguarda i candidati alla presidenza della Regione, Stefano Bonaccini (governatore uscente e candidato del centrosinistra) oggi continuerà il suo tour nel bolognese: alle 11 sarà a Castel San Pietro Terme per l'incontro pubblico "Economia, lavoro, sviluppo" con il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, per spostarsi poi ad Argelato, a Castel Maggiore e Calderara di Reno. Alle 18.45 Bonaccini sarà a Bologna, per un incontro pubblico con l'europarlamentare Carlo Calenda, per chiudere la serata a San Giovanni inPersiceto. Tornando al centrodestra, nella Lega modenese sono partiti i preparativi per l'evento di Maranello, dove sabato alle 15 è previsto l'evento principale della campagna elettorale di Lucia Borgonzoni, che salirà sul palco allestito in piazza della Libertà insieme al leader Matteo Salvini, con il quale ieri ha chiuso la giornata a Piacenzza. Un evento sul quale l'ex ministro punta parecchio, con un tam-tam partito un mese fa e portato avanti con una provocazione: giocando sul binomio Maranello-Ferrari, il leader del Carroccio ha invitato tutti i presenti a vestirsi di rosso, che è il rosso che piace agli italiani. Ma primadisabato, Modena ospiterà l'altro leader del centrodestra: venerdì sera Giorgia Meloni sarà in città, per un incontro con il pubblico che si terrà alla Camera di Commercio. Con lei ci sarà Michele Barcaiuolo, storico esponente della destra modenese e capolista di Fratelli d'Italia alle elezioni regionali. La campagna si chiuderà dunque venerdì 24: Bonaccini ha in programma un evento a Forlì, mentre Borgonzoni farà un doppio incontro in Emilia e in Romagna. -tit_org- Pd-Lega, dieci giorni di eventi a caccia dell ultimo voto

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Casalecchio, Loiano e la Bassa: ritorna Salvini

[Redazione]

Giornata tutta bolognese per il leader leghista Tra gli appuntamenti anche una visita al Centergross Dopo un'intera giornata, quella di ieri, dedicata al territorio della provincia di Piacenza, Matteo Salvini fa ritorno 'alla base'. Oggi, infatti, il leader della Lega sarà tutto il giorno a Bologna e dintorni. Mentre la candidata del Carroccio e di tutto il centrodestra, Lucia Borgonzoni, in ossequio alla strategia di 'dividersi i compiti', sarà impegnata nel Ravennate. La giornata di Salvini inizierà alle 9 a Casalecchio al bar 'Dolce Lucia' di via Marconi per un primo caffè, poi alle 9,30 via alla visita del mercato casalecchiese e incontro con la cittadinanza presso il gazebo della Lega nei pressi della Casa della conoscenza. Tempo un paio di ore e il leader leghista si sposterà nel capoluogo: alle 11,15, infatti, è fissato un altro incontro con la cittadinanza presso il bar Tiffany di Via Emilia Marco Lepido n. 43 54/B e, successivamente, la visita al mercato di Borgo Panigaie. La macchina della campagna elettorale leghista toccherà poi anche la Bassa, a partire da Castel Maggiore: alle 12,15, infatti, è in programma un incontro con la cittadinanza presso il bar "Alter Ego Caffè" al Centro Commerciale Le Piazze di Via Pio La Torre 5/D. Alle 13, invece, pausa pranzo a Molinella, al ristorante 'Taverna del marchese' in via Provinciale inferiore n.13. Alle 14,45, invece, uno dei momenti più attesi della giornata, con la visita al Centegross ad Argelato. Alle 16,30 un altro incontro con la cittadinanza a San Pietro in Casale, presso il gazebo della Lega allestito per l'occasione in Piazza Martiri della Liberazione. Alle 18, poi, la carovana leghista si sposterà a Castenaso, per un altro incontro pubblico in piazza Zapelloni. Alle 19,30 ripartenza da Castenaso per l'ultimo appuntamento della giornata, ossia la cena a Loiano, al Palazzo Loup di Via Santa Margherita 21, a partire dalle otto di sera. -tit_org-

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Nove posti per l'assemblea Fondazione Carisbo, in pista Panebianco e Federica Guidi = Fondazione Carisbo, candidato Panebianco

[Riccardo Rimondi]

Nove posti per l'assemblea Fondazione Carisbo, in pista Panebianco e Federica Guidi Rimondi a pagina 12 Fondazione Carisbo, candidato Panebianco di Riccardo Rimondi Nove posti per l'Assemblea dei Cento di via Farini, ma non necessariamente saranno nove anche i nuovi soci. In Fondazione Carisbo, oggi, scadono i termini per presentare le candidature corredate dalle venti firme necessarie. I nomi in campo, per ora, sarebbero almeno otto, tra esponenti di primo piano dell'imprenditoria e dell'Università. Nutrita la rappresentanza femminile, a partire dall'imprenditrice Federica Guidi: un nome di primo piano, visto che è stata ai vertici dell'azienda di famiglia (la Ducati Energia) e delle istituzioni italiane, con l'esperienza da ministra dello Sviluppo economico tra il 2014 e il 2016, all'epoca del governo Renzi. Imprenditrice è anche un'altra persona che, secondo quanto trapela da Casa Saraceni, sarebbe nella rosa dei candidati: si tratta di Rosanna Masi Poggipolin, Cfo e Hr director di Poggipolini srl, azienda di San Lazzaro di Savena specializzata nella mec canica di precisione e rappresentante generale di Confindustria Emilia per il quadriennio 2018-22. Tra i 'big' di questa tornata c'è poi anche il politologo, saggista e professore dell'Alma Mater Angelo Panebianco. Firme raccolte pure per Stefano Golinelli, il figlio del filantropo e fondatore dell'Alfa Wasserman Marino Golinelli. È lui, oggi, a ricoprire il ruolo di presidente di Alfasigma, la società nata dalla fusione di Alfa Wasserman con Sigma Tau: l'azienda, che ha sede in via Ragazzi del '99, ha fatturato nel 2018 oltre un miliardo di euro. Un altro nome pronto a passare dal voto dei Cento di via Farini è quello di Rita Golfieri, direttrice della scuola di Radiologia dell'Università. Candidato pure Michelangelo Poletti: imprenditore e mecenate, ha fondato la Polfil di Castel Maggiore e, dagli anni '90, è proprietario del castello di San Martino in Soverzano, a Minerbio. Le firme sarebbero state raccolte anche per altre personalità di primo piano, come Renzo Servadei, amministratore delegato di Autopromotec (la fiera della componentisti ca per le auto, una delle manifestazioni più importanti di via Michelino) e l'ingegner Giovanni Manaresi, figlio di Franco Manaresi. L'ufficialità deve ancora arrivare, ma sembra che quest'anno, a differenza di quanto accaduto in passato, il numero dei candidati non sia superiore rispetto a quello dei posti disponibili. Merito anche di una sorta di 'concertazione', portata avanti in queste settimane dalle diverse anime che compongono la Fondazione. La strada, però, è ancora lunga. Dopo la presentazione delle liste, la palla passa a una commissione interna incaricata di valutare curriculum e profili dei candidati soci. Poi il voto di Casa Saraceni, che in quella occasione si esprimerà anche sul rinnovo di alcuni soci arrivati a scadenza: si tratta degli avvocati Giorgio Baratti e Giuseppe Coliva, del vice presidente dell'assemblea della Fondazione Lucio Strazziari e di Francesco Pintor. Il voto è atteso entro aprile. RIPRODUZIONE RISERVATA In corsa anche Federica Guidi, Rosanna Masi Poggipolini e Renzo Servadei: le liste vanno presentate entro oggi -tit_org- Fondazione Carisbo, in pista Panebianco e Federica Guidi - Fondazione Carisbo, candidato Panebianco

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Topi d`auto scatenati Sei furti in poche ore

[Matteo Radogna]

Topi d'auto scatenati Sei furti in poche ore Le chiamate ai carabinieri sono arrivate a distanze di poche ore da sei persone diverse, tra il parcheggio del centro anziani a Castel Maggiore e via Gramsci in direzione di Fuño ad Argelato, tutte per segnalare i topi d'auto in azione. In uno dei posteggi colpiti si vedono ancora i frammenti di vetro della macchina di Antonella Sibillano. La donna, dopo aver parcheggiato davanti al centro anziani di Castel Maggiore, ha trovato i finestrini divelti e, oltre al furto di una borsa, danni per centinaia di euro. Sono stata via pochissimo, ma questo breve lasso di tempo è bastato ai ladri per entrare in azione - racconta -. Avevo lasciato la borsa in auto e dentro c'erano soldi e documenti sia miei che dei miei figli. II portafoglio, all'interno, era di colore ro- Una delle vittime: Mi hanno rubato la borsa. Dentro c'erano i documenti, ma anche i miei affetti più cari sa, nel caso qualcuno lo trovasse. Dentro la borsa c'erano alcuni ricordi, che per i ladri non hanno nessun valore ma per me ne hanno tantissimo. Piccoli furti nelle auto sono ricorrenti sia a Fuño di Argelato che a Castel Maggiore: i ladri colpiscono le vetture soltanto per rubare pochi spiccioli e i militari consigliano di non lasciare nulla nelle macchine in sosta. I malviventi usano piccoli martelli con la punta di ferro, spesso rubati all'interno degli autobus del trasporto pubblico, e poi abbattono il vetro deflettere dell'auto di turno e allungano la mano per arrivare alla maniglia della portiera. In altri casi invece, quando le vetture sono in posti più isolati, i delinquenti infrangono i vetri con tubi di ferro. Il tutto per portare via oc chiali, borselli, borse e valigette, anche pochi spiccioli. Sibillano lancia un appello ai delinquenti: Almeno mi restituiscano i documenti miei e dei miei figli. La mia macchina è stata devastata in via Ungaretti proprio nel centro di Castel Maggiore. Nessuno, per ora, ha visto niente. Quelli del centro anziani mi hanno detto che l'ultimo furto risale a qualche anno fa. In realtà se ne sentono parecchi soprattutto negli ultimi tempi. Sempre a Castel Maggiore, in zona di Trebbo di Reno, sono state visitate dai soliti ignoti alcune villette tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020.1 ladri si introducono soprattutto verso sera, anche con i padroni di casa all'interno delle abitazioni. Matteo Radogna Antonella Sibillano, una delle vittime dei topi d'auto a Castel Maggiore -tit_org- Topiauto scatenati Sei furti in poche ore

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LE REGIONALI IN EMILIA-ROMAGNA VERSO LE ELEZIONI IL REPORTAGE Lo strano dedalo elettorale tra ribelli e voto disgiunto = Transfughi, ribelli e voti splittati Il duello degli ex nelle urne d`Emilia

[Marco Imarisio]

LE REGIONALI IN EMILIA ROMAGNA Lo strano dedalo elettorale tra ribelli e voto disgiunto di Marco Imarisio ÒÃ ransfiighi e ribelli. Le regionaliEmilia1 Romagna diventano un dedalo elettorale. a pagina 8 \ 'KRSO LI: KLL/IOM IL REPORTAGE______Transfughi, ribelli e voti splittati II duello degli ex nelle urne d'Emilia Dal sindaco già leghista in lista con Bonaccini al fa renziano che fa campagna per Meloni dal nostro inviato Marco Imarisio BOLOGNA Com'era bello quando c'erano Peppone, Don Camillo e il loro Mondo piccolo. Almeno si sapeva fin dall'inizio con chi stavano. E il voto disgiunto, o asimmetrico che sia, non era neanche una fantasia che sfiorava la mente di Giovannino Guareschi. Oggi è tutto più complicato. Anzi, se uno presta fede a un Matteo Salvini abbracciato in quel di Brescello alla statua del personaggio rosso con le fattezze di Gino Cervi, i vecchi comunisti votano per lui. Mentre a leggere il documento della Conferenza episcopale dell'Emilia-Romagna, no a sovranismi e populismi, appare chiaro come il bianco Don Camillo questa volta sceglierebbe Stefano Bonaccini, nato e cresciuto nelle filiere delPci. Roberto Pasquali si è portato avanti con il lavoro. Se voti il piano sanitario di Bonaccini, Salvini ti espelle. Tarda primavera del 2017, al telefono Matteo Ranean, consigliere regionale nonché fedelissimo del leader leghista. Digli di non scomodarsi che me ne vado da solo, è la risposta. Inverno del 2020, e Pasquali, il plurisindaco di Bobbio, premiato come borgo più bello d'Italia, è capolista della lista personale del presidente uscente. Se non una nemesi, senz'altro uno schiaffo per la Lega alla quale si iscrisse nel 2009, portandola dal io al 44 per cento alle ultime provinciali, in un territorio dove Salvini ha vinto 45 Comuni su 46. Mi chiamano traditore, ma sono soltanto un sindaco che vorrebbe sopra di sé un presidente capace. La politica si fa a Roma, qui si paria di amministrazione. La frammentazione emiliano-romagnola è dovuta al dilemma tra il voto locale auspicato da Bonaccini e il voto nazionale sul quale soffia Salvini. Ma le schegge andranno in ogni direzione, anche perché schiacciato tra i due contendenti c'è un MQS più diviso che mai. E saranno decisive. La scorsa primavera Manuela Sangiorgi era un astro nascente, profezia firmata Luigi Di Maio, della galassia pentastellata. Aveva espugnato Imola, sottratta a cinquant'anni di monocolore Pci e suoi derivati. Il giorno dell'Epifania, ormai decaduta da sindaca, era all'Antoniano di Bologna a farsi un selfie con Salvini, accompagnata dal suo compagno Simone Carapia, candidato leghista alle Regionali. Voterò secondo coscienza dice. Ð Movimento non è più antisistema e alleandosi con il Pd ha tradito i suoi ideali. Quanto a Bonaccini, spero di non rivederlo mai più alla guida di questa regione. Tragga lei le sue conclusioni. A proposito di selfie. Esiste su qualche bacheca una foto neppure troppo vecchia di Sangiorgi abbracciata a Raffaella Sensoli, consigliera regionale uscente del MgS. Anche lei in odore di eresia, con parole e motivazioni diametralmente opposte a quelle della fu sindaca di Imola. Io credo invece che i nostri ideali siano stati traditi quando ci siamo alleati a una destra "pericolosetta", come la deunisce Beppe Grillo. Per questo auspico un voto il più possibile disgiunto, lista Cinque Stelle ma Bonaccini presidente. Non è una posizione isolata, la sua. Negli ultimi giorni Max Bugani, plenipotenziario regionale di MgS che ha mal digerito la decisione di presentarsi a queste elezioni, sta mandando messaggi neppure troppo in codice a favore del voto disgiunto, mentre Fabio Massimo Castaido, vicepresidente MgS del Parlamento europeo, vede nell'Emilia-Romagna una Stalingrado di Matteo Salvini, e invita gli elettori penstastellati a valutare in coscienza l'appoggio a Bonaccini. Questa è una terra di musici e motori straordinari, ma anche di straordinaria creatività. Quindi non può mancare un fuoriuscito del Pd che fa campagna elettorale per Giorgia Meloni. E a llora? Capisco che nel mio caso il fossato da saltare sia molto ampio, ma non mi vergogno mica, tanto gli schemi ideologici sono saltati. Stefano Sermenghi, ex sindaco della popolosa Castenaso, cintura nera di judo, è un renziano della prima ora che invece di approdare a Italia viva ha scelto Fratelli d'Italia. Sto dando una mano. Non ci serve un

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buon amministratore di condominio come Bonaccini. L'incertezza delle elezioni intermedie più importanti degli ultimi anni è alimentata anche da questa nebulosa nella quale si cambia casacca e si predica il voto splittato, orrido neologismo sentito martedì pomeriggio all'evento pubblico dei Moderati. Che vengono dal centrodestra e forse lo voteranno anche, ma daranno la preferenza a Bonaccini. Non è facile per me, non ho mai votato Pd in vita mia... Presente nella sala dell'hotel dei Portici di via Indipendenza, non senza dissimulare un certo imbarazzo, l'ex ministro Gian Luca Galletti, che fu assessore al Bilancio nella giunta di Giorgio Guaz- zaioca. Non lo faccio per ideologia, lo giuro, ma per salvaguardare il benessere della regione. Il nume tutelare dell'iniziativa è Pier Ferdinando Casini, che si definisce esperto mondiale di queste alchimie, con qualche buona ragione. Suvvia, una volta caduti i muri è diventato ancora più lecito scegliere l'opzione che si giudica migliore per il proprio territorio. Parola di vecchio Yoda de. Ma che nostalgia, di quei due. La sfida Domenica 26 gennaio si vota in EmiliaRomagna per scegliere I governatore della Regione. I candidati alla presidenza sono nove. la sfida principale è tra Stefano Bonaccini (Pd) e Lucia Borgonzoni (Lega) L'elezione in EmiliaRomagna si configura come un test governativo dopo le vittorie del centrodestra nelle ultime sfide Regionali in Italia II M5S (con Simone Benini) corre da solo e il suo risultato potrebbe avere strascichi a livello nazionale La parola REGIONALI Si tratta della consultazione amministrativa, che si tiene di norma ogni 5 anni, per scegliere i governatori di una determinata Regione. Nel 2020 otto Regioni andranno al voto: a gennaio Emilia- Romagna e Calabria,primavera Veneto, Liguria, Marche, Toscana, Campania e Puglia Aflk Ho tradito la Lega per Bonaccini? ^77 Sono solo un sindaco che vuole sopra di sé un presidente capace '" SIT '" ' Io, ex sindaco M5S, voterò Carroccio? Dico solo che spero di non vedere mai più Bonaccini a guidare la Regione Raffaella Sensoll. 38 anni, consignera M5S uscente, voleva l'intesa con II Pd Gian luca Galletti, 58 anni, ex ministro.centrista darà sostegno a Bonaccini I nostri traditi quando ci siamo alleati con la destra. Quindi spero nel voto disgiunto per la lista M5S e Bonaccini Non è facile per me, non ho mai votato Pd in vita mia. Non lo faccio per ideologia ma per il bene della Regione -tit_org- Lo strano dedalo elettorale tra ribelli e voto disgiunto - Transfughi, ribelli e voti splittati Il duello degli ex nelle urneEmilia

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Basket 2000 e Aics Junior al comando

[Redazione]

RIMINI Doppio turno un po' spezzettato e ancora da completare per i due gironi romagnoli di Promozione. GIRONE E Castello 2010 24 punti; Medicina 20; Giallonero Imola* 18; Massa 201016; Faro Argenta*, Basket Project Faenza, Tatanka Imola 14; Party&SportOzzano* 12; Salus Bologna* 10; GardiniFusignano*, Virtus Castenaso 8; In Fieri San Lazzaro* 4; 289 Academy Basket 2000 e Aies Junior al comando Budrio 0. (* una partita in meno) GIRONEBasket 2000 San Marino e Aies Junior Foni* 18 punti; Fadamat Rimini**, Libertas Green Forl'i*, Crai Mattei Ravenna* 16;Artusiana Forlimpopoli***, Livio Neri Cesena* 14; Fisiokinetic Coriano, Eagles Mordano*, Sporting Club Cattoli ca* 8; SanPatrignano*, Tigers Foni** e Pirates Misano 6. (* una partita in meno, ** due partite in meno, *** tré partite inmeno). -tit_org-

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Ok Rossoblù e Only Sasso blocca la regina

[Redazione]

IMOLA Solo risultati positivi. Il 2020 è cominciato bene per tutti, a partire dalla Rossoblù Imolese, che ha vinto sul campo del Torconca Cattolica grazie alle reti di Gavanelli. Sabatini e Sarti che, unite alla doppietta di Visani, hanno firmato à 1 -5 esterno degli imolesi. Un successo della Rossoblù che fa il paio con quello della 0nly Sport, appaiata al terzo posto a quota 22 dopo la vittoria sul campo dell'Atletico Santarcangelo: il protagonista assoluto è Golferà, autore di un poker (3 reti nella ripresa) che, insieme ai centri di Mongardi e Manaresi, hanno scritto il 4-6 dei ravennati. Sorriso casalingo per l'Erba: 5-2 contro il Città del Rubicone steso dalle 2 reti di Taddeo e dai singoli di Marcello Sandri-Righini-Beschi, per 3 punti che lancia no le quotazioni in zona salvezza dei riolesi. Al comando è rimasto così solitario il Forlimpopoli, fermato sul 3-3 alla Bocciofila dal Sassoleone che ha segnato con Cremonini, Paolo Palladino e Quattrosoldi. In cartellone sabato 18 gennaio il calendario prevede il derby imolese che si giocherà a Mordano fra Rossoblù e Sassoleone, mentre la Only Sport tornerà a Glorie per sfidare il Ceisa Gatteo con l'Erba impegnata invece a Castenaso. La classifica Forlimpopoli 31; Rubicone 28; Only Sport e Rossoblù 22; Castenaso 20; Sassoleone 15; Atletico Santarcangelo e Gatteo 13; Torconca e Polisportiva 1980, Erba 11; Solaris Viserba 7. AM -tit_org-

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Il talento di Gasperoni è un ` arma preziosa per la capolista Diegaro

[Matteo Dall'agata]

II talento di Gasperoni è un'arma preziosa per la capolista Diegaro Nel 2016 passò dal Cesena all'Atalanta per 500.000 euro Ora voglio vincere il campionato con questa maglia CESENA MATTEO DALL'AGATA II treno Diegaro non fa più fermate. Col 3-1 esterno rifilato alla Cava, sono 6 i successi consecutivi inanellati dalla capolista, da domenica sola in vetta alla classifica. L'ultimo sigillo è quello delle prime volte: prima vittoria con più di un gol di scarto, e prima rete di Matteo Gasperoni, autore dello 0-1. Non mi capita spesso di concludere nello specchio, e ancor meno di segnare - racconta il centrocampista di scuola Cesena, con trascorsi nella Primavera dell'Atalanta - d'altra parte, non sono un goleador, ma un playmaker: mi piace toccare tremila palloni e impostare l'azione, giocando davanti alla difesa. A segnare se la Cava Domenica, però, ha finalizzato un contropiede da manuale, sbloccando all'ultimo minuto del primo tempo un match che rischiava di complicarsi. In tré passaggi siamo andati in porta: su un corner corto a favore della Cava, Gimelli è stato bravo a cambiare gioco per Radoi che mi ha scaricato la sfera al limite dell'area, da dove ho incrociato di prima sul palo più lontano. Gasperoni ha poi messo il suo timbro su altri due episodi chiave, propiziando l'espulsione di Maltoni, che l'ha steso dopo un dribbling, e dando il la all'azione dell'1-Ç. Ciò nonostante, il Diegaro non si è fatto mancare qualche brivido. Avanti 2-0 e con un uomo in più, nel recupero abbiamo incassato l'I-2, evidentemente, una gara tranquilla dall'inizio alla fine non è nelle nostre corde. D'altra parte, ci sarà un morivo se i nostri precedenti successi sono tuta di misura. Per me, però, alla fine è un pregio perché vincere così è da grande squadra, in quanto denota compattezza e caparbietà. Dal Cesena all'Atalanta Certo, avere in rosa dei fuoriclasse aiuta e Gasperoni, che nel 2016 l'Atalanta acquistò per 500.000 euro dal Cesena, soffiandolo alla Juventus, era un'autentica promessa. Il primo anno di Primavera a Bergamo fu molto positivo, tant'è che collezionai tré panchine in serie A, contro Genoa, Palermo, e Udinese, ed entrai nel giro della Nazionale. Purtroppo, una fastidiosa pubalgia mi tarpò le ali, e, come se non bastasse, quando tomai a Cesena, la società fallì. La rinascita è iniziata la passata stagione, a metà fra Savignanese e Castrocaro. Quest'estate, dopo la preparazione col Progresso, in D, è arrivata l'offerta del Diegaro, con un traguardo ambizioso. Frequentando l'Università a Cesena, era la combinazione perfetta. Obiettivi? Penso solo a vincere il campionato con questa maglia. Dopo quello che mi è successo, non faccio programmi a lunga scadenza, e sto meglio di quando volevo diventare un giocatore. Dopo tutto quello che mi è successo, non faccio programmi a lunga scadenza Il centrocampista del DIegaro, Matteo Gasperonl ZANOTTI 19a GIORNATA Argentana-Tropical Castenaso-MasI Torello Castrocaro-Sanpaimola Classe-Marignanese Copparese-Granamica Del Duca-MedIcina Diegaro-Vadese Fya Riccione-S.Agostino 20 BEI. Argentana-Del Duca Granamica-Cava Ronco Marignanese-Diegaro Medidna-Classe S.Agostino-CortIcella Sanpaimola-Fya Riccione Vadese-Castrocaro  domenica domenica domenica domenica domenica domenica domenica domenica domenica 11/2020 (0-3) (3-1) (0-1) (0-0) (2-0) (1-2) (0-0) (2-3) (3-2) I i Squadra DiegaroMarignaneseCorticella Del DucaFya RiccioneGranamica S.Agostino; Medicina Castenaso SanpaimolaVadeseArgentana Copparese Masi TorelloTropicalCava Ronco i Classe Castrocaro Pt 41 39 36 32 31 30 26 26 24 24 23 23 21 19 15 11 9 918 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 1813 11 11 10 8 8 7 6 6 6 6 6 4 3 4 2 2 2 2 6 3 2 7 6 5 8 6 6 5 5 9 10 3 5 3 3 ñ 3 1 4 6 3 4 6 4 6 6 7 7 5 5 11 11 13 13 g.f 25 40 27 30 25 33 28 29 21 19 22 23 20 23 16 17 17 16 g16 13 22 20 14 20 17 28 20 21 29 31 19 32 32 34 29 34 -tit_org- Il talento di Gasperoni è un arma preziosa per la capolista Diegaro

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Casalecchio, Loiano e la Bassa: ritorna Salvini

[Redazione]

Giornata tutta bolognese per il leader leghista Tra gli appuntamenti anche una visita al Centergross Dopo un'intera giornata, quella di ieri, dedicata al territorio della provincia di Piacenza, Matteo Salvini fa ritorno 'alla base'. Oggi, infatti, il leader della Lega sarà tutto il giorno a Bologna e dintorni. Mentre la candidata del Carroccio e di tutto il centrodestra, Lucia Borgonzoni, in ossequio alla strategia di 'dividersi i compiti', sarà impegnata nel Ravennate. La giornata di Salvini inizierà alle 9 a Casalecchio al bar 'Dolce Lucia' di via Marconi per un primo caffè, poi alle 9,30 via alla visita del mercato casalecchiese e incontro con la cittadinanza presso il gazebo della Lega nei pressi della Casa della conoscenza. Tempo un paio di ore e il leader leghista si sposterà nel capoluogo: alle 11,15, infatti, è fissato un altro incontro con la cittadinanza presso il bar Tiffany di Via Emilia Marco Lepido n. 43 54/B e, successivamente, la visita al mercato di Borgo Panigaie. La macchina della campagna elettorale leghista toccherà poi anche la Bassa, a partire da Castel Maggiore: alle 12,15, infatti, è in programma un incontro con la cittadinanza presso il bar "Alter Ego Caffè" al Centro Commerciale Le Piazze di Via Pio La Torre 5/D. Alle 13, invece, pausa pranzo a Molinella, al ristorante 'Taverna del marchese' in via Provinciale inferiore n.13. Alle 14,45, invece, uno dei momenti più attesi della giornata, con la visita al Centegross ad Argelato. Alle 16,30 un altro incontro con la cittadinanza a San Pietro in Casale, presso il gazebo della Lega allestito per l'occasione in Piazza Martiri della Liberazione. Alle 18, poi, la carovana leghista si sposterà a Castenaso, per un altro incontro pubblico in piazza Zapelloni. Alle 19,30 ripartenza da Castenaso per l'ultimo appuntamento della giornata, ossia la cena a Loiano, al Palazzo Loup di Via Santa Margherita 21, a partire dalle otto di sera. -tit_org-

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Lettere - Dermatologia e Otorino Ecco dove farsi visitare

[Posta Dai Lettori]

Dermatologia e Otorino Ecco dove farsi visitare In relazione alla lettera dell'8/1 la direzione sanitaria del Sant'Orsola precisa quanto segue. Dalle informazioni fornite dal lettore non è possibile sapere se abbia voluto scegliere una struttura dove eseguire l'esame prescritto. Tuttavia in linea generale oggi (lunedì 13 gennaio; ndr) le prime disponibilità per una visita dermatologica sono il 14 gennaio sia a Bologna, alla Casa della Salute Navile e a quella di Borgo Paniga- le, che a Budrio e a Castenaso. Al SantOrsola se la visita è stata prescritta con urgenza viene presa subito in carico. Per il secondo caso segnalato dal lettore, oggi è possibile ottenere una vista otorino, propedeutica a un intervento alle tonsille, già il 14 gennaio nel pubblico a Ozzano e Porretta e, dal 15 gennaio in strutture private accreditate. L'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Policlinico è a disposizione del signore F.G. per approfondimenti più specifici. Ufficio Stampa S.Orsola -tit_org-

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Pannello di catrame si surriscalda, principio d`incendio sul tetto del palazzetto

[Redazione]

Pannello di catrame si surriscalda, principio d'incendio sul tetto del palazzet E' partito tutto da un pannello per la coimbentazione che surriscaldandosi ha dato origine ad un principio d'incendio durante dei lavori sul tetto. E' scattato l'allarme ieri, nel primo pomeriggio, quando i vigili del fuoco sono stati allertati per un rogo al palazzetto dello sport di via dello Sport, a due passi dal centro del paese. I pompieri sono arrivati sul posto con due squadre e un'autoscala. Il surriscaldamento non ha provocato fiamme e neppure danni a persone o cose, ma ha creato tanto allarme. L'allerta era stato data dagli operai della ditta di manutenzione che, in quel momento, erano a lavoro. I vigili del fuoco hanno prontamente provveduto allo spegnimento del pannello evitando un'ulteriore propagazio ne dell'incendio. Sul posto sono giunti anche i carabinieri di Castenaso e i tecnici del Comune. Sul tetto dell'edificio si stavano svolgendo lavori di isolamento con posa di alcuni fogli di catrame. Il palazzetto è sottoposto a lavori di manutenzione sulla copertura e alle vetrate perché con le ultime piogge avevamo visto alcune infiltrazioni - spiega Fabrizio Ruscelloni, capo dell'ufficio tecnico - sono lavori che stiamo facendo in due tranche, adesso stiamo lavorando alla seconda. L'incidente durante i lavori di manutenzione della copertura -tit_org- Pannello di catrame si surriscalda, principioincendio sul tetto del palazzetto

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Il Massa può sorridere Basket Promozione: 4 posto dopo il successo di Castenaso, Faenza Project ko

[Redazione]

Basket Promozione: 4 posto dopo il successo di Castenaso, Faenza Project ko Continua tra alti e bassi la marcia delle formazioni 'cugine' ravennati di Promozione alla ricerca di una continuità di rendimento da trovare al più presto per un 2020 da protagonisti. Non si ferma la marcia del Massa Basket (Ugulini L. 5, Montanari 8, Orselline, Ugulini V. 3, Berardi L. 7, Brignani 4, Berardi R. ne, Asioli 2, Pinardi 15, Rivola 11, Linguerri 2, Spadoni 7. All. Land ) che sbanca il campo di Castenaso 64-57 (13-17; 35-31; 47-45) confermandosi al quarto posto. Stop casalingo invece per il Faenza Basket Project (Albonetti. Troni 7, Santo 17, Anghileanu 3, Ragazzi 3, Dal Monte, Turchiarulo, Pantani 3, Conti 8, Fabbri, Morsiani 9. All. Morigi) sconfitto 55-50 (12-17; 25-28; 39-44) dal Tatanka Imola. Non ha giocato nel week end il Fusi- gnano, che recupererà il match con San Lazzaro venerdì 22 febbraio alle 21.50, ma era sceso in campo la scorsa settimana nel posticipo della prima di ritorno perdendo 56-67 (20-19; 34-31; 51-45. Lugares! 3, Montanari A. 12, Montanari M. 5, Scardovi 12, Dalla Malva 2, Melandri, Zanzi 7, Berardinelli 6, Nigro 3, Vecchi 4, Bertazzoli 2, Pelliccia. Ali. Ortasi). Passando al girone F, il Crai Ravenna (Bramante 3, Bomben, Angeli 18, Polyeschuk 10, Fumólo 9, Molea, Caccamo 15, Bindi 6, Camassa 5, Niang, Ferizi 5. All. Borghi) ha battuto 71-67 i Misano Pirates con fatica e tornerà in campo stasera alle 21.15 a Forlì contro i Tigers nel posticipo dell'ultima di andata. Questo invece il programma della 2a di ritorno. Venerdì: Faenza-Budrio (ore 21.30). Domenica: Massa Lombarda-Faro Argenta (ore 17); Fusignano-Castenaso (ore 18); riposa il Crai Ravenna. Classifica girone E: Castel San Pietro 24; Medicina 20; Giallonero Imola 18; Massa 16; Faro*, Faenza e Tatanka Imola 14; Salus Âî e Ozzano 12; Fusignano* e Castenaso 8; San Lazzaro* 4; Budrio* O (* una gara in meno). Girone(tra parentesi le partite giocate): Basket 2000 San Marino (12) e Aies Forlì (12) 18; Fadamat Rimini (11), Libertas Green Forlì (12) e Ravenna (12) 16; Artusiana Forlimpopoli (10) e Cesena (12) 14; Fisiokinetic RN (13), Cattolica (12) e Mordano (12) 8; Tigers Forl'i (11), San Patrignano (12)eMisano(13)6. l.d.f. La formazione del Massa Basket che disputa il girone E di Promozione -tit_org-

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Oltre 3mila visite alla mostra di pittura e scultura in Abbazia Numerosi riconoscimenti anche per l'artista modenese Luisa Bruni Calvelli, Pelmus e Claudio Carlini Tris d`assi per NonantoInvitalArte

[Redazione]

Oltre Smila visite alla mostra di pittura e sculturaAbbazia Numerosi riconoscimenti anche per l'artista modenese Luisa Bruni Calvelli, Pelmus e Claudio Carlini Tris d'assi per NonantoInvitalArte Armando Calvelli, con l'opera "Caos nello stormo", è il vincitore della mostra di pittura e scultura NonantoInvitalArte - premio Iva Montepoli allestita nei suggestivi ambienti del palazzo Abbaziale di Nonantola. L'artista di Crevalcore è stato il prescelto tra una rosa di 226 persone provenienti da 32 provincie italiane. La mostra giuria presieduta da Michele Fuoco - ha avuto oltre Smila visite nelle tré settimane di apertura. Il mantovano Romulus Pelmus e Claudio Carlini da Serramazzoni si sono invece aggiudicati rispettivamente il premio della critica e il premio ricerca tecnica, consegnati durante l'ultimo atto allestito al Vox Club. E per l'occasione Iko Danza e Anne Juds, in collaborazione con Zen Land e Equilibra, hanno presentato "La Danza dei colori", una coreografia con le allieve dei corsi di danza. Inoltre si è esibito il trio Jazz "Thè Jupi-ters" in collaborazione con Asso2DU. Altri momenti clou del pomeriggio, presentato dagli artisti nonantolani Massimo Po e Barbara Tommasini, sono stati le parole della campionessa nonantolana di adetica Lucilia Celeghini, che ha raccontato la sua esperienza e i nuovi progetti, e la consegna del premio Città di Nonantola all'artista di livello intemazionale Andrea Chiesi mentre il premio alla carriera è andato a Maurizio Benassi. Gli Outfit di moda a sono statti curati da Artemisia e L'uomo di Barbara. A seguire i premiati della mostra "NonantoInvitalArte" - premio Iva Montepoli è organizzata dal gruppo NonantolArte, il gruppo PhotoNonantolArte, l'associazione "La Clessidra", l'assessorato alla Cultura del Comune, il museo Benedettino e Diocesano e la Parrocchia di Nonantola. Al quarto posto, a parimerito, si sono classificati i modenesi Luisa Bruni (vincitrice anche del premio Amministrazione Comunale), Enrico Barbi e Ewa Barbara Konopka. Quinta posizione, tra gli altri, per Giulia Severi di Bastiglia e Stella Camoratti di Nonantola. Il premio Originalità se lo sono aggiudicati Fabrizio Stomeo e Marzio Badari; il premio Fuorimostra a Loris Roncaglia e Bruno Greco; il premio Speciale va a Luciana Pinça; il premio Ragazzi a Gabriele Tinti e Giovanni Malavasi; il premio Pubblico a Luisa Bruni, Claudio Carlini, Elisa Gambetti e Cesare Pinotti; il premio Booklet a Umberta Cavazzoni e Maria Gloria Mondini; il premio Capolinea Carré ad Antonella Michelini, Viella Bregoli, Luisa Bruni, Maria Gloria Mondini e Meris Goldoni; il premio Artistica Grafica se lo aggiudicano Stella Camoratti, Maria Veca, Tea Campedelli, Leila Bergamini, Marco Zanellato e Silvana Marelli. La giuria apprezza la nonantolana Stella Camoratti e la bastigliese Severi -tit_org- Calvelli, Pelmus e Claudio Carlini Trisassi per NonantoInvitalArte

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Il misteri della bellissima Madonna

[Vittorio Sgarbi]

I: Tusteri de. la bellissima Madonna È tomato nel convento di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, lo straordinario quadro di Albrecht Dürer. Da qui era uscito 50 anni fa... La storia avventurosa e affascinante di questo dipinto dell'artista tedesco del Cinquecento viene ora ripercorsa da una mostra che, fino a febbraio, ne celebra la grandezza. [una delle più belle avventure del collezionismo italiano, e forse tra le emozioni più alte che può provare un uomo che sente lo spirito e l'impronta di Dio nelle opere d'arte, la scoperta, in un convento di monache di clausura, di un capolavoro della pittura del Rinascimento. Da quel convento uscì 50 anni fa la Madonna del Patrocinio di Albrecht Dürer, con il bambino più vero ed espressivo che sia mai stato dipinto. E in quel convento, oggi diventato il Museo Civico delle Cappuccine a Bagnacavailo, ora il dipinto è tornato. Negli anni in cui, dopo secoli di solitudine, la sua rivelazione accese una morbosa curiosità, la tavola era mostrata, su richiesta, attraverso la ruota degli innocenti, perché le suore potessero mantenere il riserbo della clausura. E oggi è ricollocato nella stessa posizione, con l'intelligente intuizione di Diego Galizzi, il curatore, il cui intendimento è riprodurre le emozioni della rivelazione. È leggendario lo scopritore casuale di un'opera tanto mirabile, don Antonio Savioli, che volle confrontare la sua sensazione con gli occhi infallibili di Roberto bonghi. È già nel settembre del 1959 che, accompagnando un amico sacerdote della zona, don Savioli si ritrovò a visitare il monastero bagnacavallese, con l'opportunità di osservare direttamente quell'opera d'arte di cui, come sarà lui stesso a ricordare, aveva avuto notizia da altri sacerdoti che frequentavano il convento. Approfittai dunque dell'occasione, fui presentato alla Madre Superiora e vidi il quadro attraverso la doppia grata, provandone grande impressione di grande opera. Espressi il desiderio di studiarla, e mi fu mandata una scialba cartolina, foto vecchia e sbiadita. Forse un po' sbiadito doveva essere anche il ricordo del Savioli perché, in realtà, già nel marzo 1958 il sacerdote cercava di ottenere dalle monache una buona fotografia dell'opera. È molto probabile che proprio quelle prime immagini fotografiche della tavola, fatte realizzare dalle suore nel 1957 e distribuite ai fedeli nel dicembre di quell'anno, abbiano stimolato la curiosità del Savioli. Il dipinto è attestato presso le suore dalla fondazione del convento. Rimase comunque totalmente sconosciuto fino al 1961, quando don Savioli sul Bollettino diocesano di Faenza ne diede segnalazione, citando l'indicazione attributiva di Roberto Longhi ad Albrecht Dürer, basata su una fotografia. Ð Savioli, per documentare l'antichità della presenza del quadro nel convento, ricorda una mediocre copia neoclassica, colà conservata, eseguita probabilmente per salvare il dipinto, certo tenuto in grande stima, dalle espropriazioni napoleoniche; ricorda inoltre che nella prima metà dell'Ottocento l'artista faentino Angelo Marabini ne trasse una debole incisione, sulla quale si legge la denominazione Madonna del Patrocinio, che indica una consuetudine devozionale di antica data. Il Longhi, che immediatamente dopo pubblicò il dipinto su Paragone, con l'accertata attribuzione al maestro tedesco, soggiunse alcune osservazioni sui restauri subiti dall'opera per denotarne le più remote origini: L'uno, forse inteso a ovviare gli effetti di una vecchia bruciatura, comprende un'intera ciocca della chioma ricadente sulla destra del volto della Vergine e, per la notevole perizia della esecuzione, mostra di essere stato condotto da mano "filologicamente" addestrata e pertanto, direi, non prima del secolo dei "lumi"; l'altro, più che un vero restauro, è un'aggiunta che, provvedendo a mascherare certe parti del Bimbo, mostra di essere stata indotta da scrupoli moralistici post-tridentini e infatti, anche tecnicamente, denota il tardo Cinquecento. Sarà dunque stato bene tramandarne notizia ed immagine prima che la giusta pul itura provveda a rimuoverla; anche perché gli scrupoli che la provocarono suggeriscono che già molto per tempo l'opera fosse entrata in un convento di clausura femminile, anche senza voler affacciare l'eventualità che essa fosse destinata per un ritiro emiliano piuttosto che per Venezia, città di cultura più libera e di meno stretta osservanza "tridentina". Quando il dipinto, nel 1969, con il pieno consenso delle autorità ecclesiastiche e degli uffici regionali delle Belle Arti, giunse nella raccolta di Luigi Magnani (dalle stanze private oggi è a disposizione di tutti, nella Fondazione

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Magnani Rocca) a Mamiano di Traversetolo, si provvide alla giusta pulitura e le condizioni originali furono mirabilmente risarcite grazie a un intervento dell'Istituto Centrale del Restauro nel 1970. Nel suo saggio il Longhi conferma la prima impressione che la Madonna del Patrocinio sia stata eseguita dal Dürer al tempo del secondo viaggio in Italia, dal 1505 al 1507, tra Venezia e Bologna. Caratteristica del primo soggiorno italiano, nel 1495, è per il Longhi il rapporto con Mantegna, il Pollaiolo e gli squarcioneschi, nella convinzione che in quel primo viaggio egli si appassionasse più a Bartolomeo Vivarini o ai ferraresi che al Bellini. Nell'altare di Wittenberg [a Dresda), del 1496, è impossibile non sentirsi richiamati a qualche squarcionesco ferrarese di seconda sfera, nel genere del Crevalcore: e nell'altare Paumgartner, già avvicinandosi la fine del secolo, è difficile non ammettere... che il Dürer avesse visto l'altare Roverella a Ferrara. Per quanto concerne il riferimento al Cre- Nell'ambito della più vasta mostra dedicata alla grafica di Albrecht Dürer, che ha presentato a Bagnacavallo 120 opere, fino al 2 febbraio sarà in mostra la straordinaria Madonna del patrocinio. Il dipinto è esposto al Museo civico delle Cappuccine nella città in provincia di Ravenna. Tutte le informazioni sul sito: www.museo civicobagnacavallo. ra.it valcore, va detto, per inciso, della straordinaria premonizione del Longhi che, probabilmente pensando alla Sacra Conversazione, datata 1493, già nel Museo di Berlino, o alla più tarda Madonna di Stoccarda del pittore emiliano sembra prefigurare un'invenzione che sarebbe apparsa molto tempo dopo: mi riferisco ai tré grandi dipinti del Crevalcore provenienti dal castello di Etrépy, in uno dei quali la figura del San Paolo fu la fonte diretta di Dürer per il Sant'Antonio del trittico di Wittenberg. Si osservino l'inclinazione pensosa del volto e il libro aperto fra le mani: certamente una desunzione meditata. E non è da escludere che si trovino un giorno i disegni del Dürer dall'opera dell'artista bolognese. Nello scomparto centrale con la Madonna, il muretto ai due lati come inquadratura, la pera, l'uso della tempera rada, sono in relazione con analoghe invenzioni del Crevalcore e di Francesco del Cossa nei dipinti bolognesi (Pala dei Mercanti). Il rapporto è notevole perché le tré opere del Crevalcore furono dipinte per Bologna, verso il 14801485, dove è quindi da presumere che il Durer si fosse recato anche prima del secondo soggiorno italiano, e cioè tra la fine dei 1494 e gli inizi del 1495, lasciando un'opera protetta in un convento, come potrebbe essere la Madonna del patrocinio. Questo conferma la ironica conclusione del Longhi: II fatto è che il grande artista di Norimberga aveva sull'arte italiana conoscenze molto più estese che non abbiano oggi i suoi esegeti. Ma la felicità di condividerne la scoperta supera la conoscenza.RIPRODUZIONE RISERVATA ' '. ', II. cfe/Vetroc/nto. L'attribuzione fa risalire 11 diptelo Ó Atbrecht DBrér g(Iio. Una xilografia di Albrecht Dürer incisa nel 1515. L'esemplare dell'opera Rinoceronte, esposto a Bagnacavallo nella mostra dedicata alle opere grafiche del maestro di Norimberga, risale al XVII secolo. -tit_org-

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Bologna Giorno e Notte

[Redazione]

Via Emilio Zago 16Â ore 21.30, ingresso libero Una vietnamitaIsraele, Keren Han ipnotizza con la voce Nata in Vietnam ma cresciuta a Tei Aviv, in Israele, Keren Han è una delle "brand new thing" della scena soulfül-pop/alt-folk internazionale. È suo Ep di debutto, intitolato "This Morning, Yesterday", ha immediatamente conquistato i favori della critica grazie alle sue atmosfere dreamy e alla sua voce ipnotica. Questa sera ia cantante sbarca allo Sghetto Club di via Emilio Zago, ospite del primo appuntamento della rassegna "She Live!". Via Orefici 19 ore 18, ingresso libero Le autrici più amatelessico femminile di Sandra Petrignani Sandra Petrignani conduce il lettore in un viaggio fra le parole di scrittrici e filosofe (da Virginia Woolf a Elsa Morante, da Natalia Ginzburg a Marguerite Duras). "Lessico Femminile" - questo il titolo del libro, edito da Laterza, che verrà presentato oggi pomeriggio - parte infatti da una prospettiva femminile per ricercare il senso della vita. Capire qualcosa di più della mia stirpe, trovare il bandolo del nostro comune sentire femminile. Così ho legato la mia parola a quella di tante donne che mi hanno preceduta e nutrita, le scrittrici di cui possiedo libri sottolineati. appuntati, defonnau. Amati. Crevalcore Auditorium Primo Maggio ore 21. Ingresso 19 euro 11 fascino acerbo di Lolita declamato da Paolo Calabrese "Lolita", il più noto romanzo di Nabokov, è la storia di Humbert, un uomo stregato dal fascino acerbo delle preadolescenti. In scena Paolo Calabresi legge ampi stralci del romanzo. Alla sua voce fa da contrappunto quella di una giovane cantante e polistrumentista. Violetta Zironi (divenuta famosa sul maxi schermo per aver partecipato nel 2013 al talent di X-Factor), che esegue brani anche inediti sul tema dell'amore. Ferrara Teatro Comunale, Corso Martiri 5 ore 21, ingresso 7-25 euro L'abbraccio mortale di tré fanciulle La passionale danza di tré giovani donne prima di ricevere il gelido abbraccio della nera mietitrice. È "La Morte e la Fanciulla" della Compagnia AbbondanzaBertoni in scena stasera alle 21 al Teatro Comunale di Ferrara. Già vincitore del premio della critica e osannato dal pubblico intemazionale alla scorsa Nid Platform di Reggio Emilia, questo impressionante lavoro, coreografato da Michele Abbondanza e Antonella Bertoni sull'omonimo quartetto d'archi di Franz Schubert, presenta la danza di tré giovani donne in nudo integrale. Un dialogo continuo tra corpi danzanti e partitura romantica, interrotto da varie proiezioni video che simboleggiano la morte. - e. zap. A Ìàãà Maìonchi, con ii marito e paroliere Andrea Salerno, stasera al Duse Via Cartoleria 42, ore 21. libero fino a esaurimento Mará Maionchi spiega perché non furono soltanto canzonette di Emanuela Giampaoli Era il 1960 quando Mará Maionchi, bolognese di nascita, sali nella Milano del boom per diventarvi una protagonista della scena produttiva musicale italiana. E stasera sarà lei, insieme al marito Alberto Salerno, celebre paroliere e autore di brani come "Non ho l'età", "Tu TOÓ fa l'americano", ma anche "Terra promessa" di Eros Ramazzotti, a inaugurare il ciclo di appuntamenti "Penso che un sogno così non ritorni mai più", organizzato da Incontri esistenziali in collaborazione con la mostra "Noi- Non erano solo canzonette", a Pa lazzo Belloni fmo al 12 aprile. Cinque appuntamenti con altrettanti protagonisti della musica italiana per raccontare attraverso le note certamente, ma anche tramite filmati e foto del periodo, qual era il punto sorgivo di tanta energia e delle luci di quel sogno, senza dimenticare le ambiguità già in nuce che poi esplosero nel decennio successivo, spiega Francesco Bernardi, presidente di Incontri Esistenziali. 1 prossimi appuntamenti saranno con Caterina Caselli (11 febbraio), Rita Pavone (10 marzo). Shel Shapiro (15 aprile) e un ospite a sorpresa a maggio. Condurrà le serate il giornalista Massimo Bernardini. mentre Oscar Giannino e Giovanni De Luna collocheranno motivi e cantanti nel contesto storico ed imp renditoriale dell'epoca. L'industria musicale divenne uno dei motori dell'economia - ricorda Bernardini - con un fatturato all'epoca di 21 miliardi di lire. Non era un caso se anche i Rolling Stones cantavano in italiano. Alla serata partecipano l'ex vicesindaco Giovanni Salizzoni. come testimone della vita politica del Paese, e l'imprenditrice Veronica Gozzi. Largo Respighi 1 ore 18.30, ingresso libero Enigmatico Wagn l'eterna sfida della messinscena In vista della prossima inaugurazione della Stagione d'Opera con il "Tristan und Isolde" di Richard Wagner (in cartellone

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dal 24 al 31 gennaio) nel Foyer Respighi del Teatro Comunale si tiene oggi pomeriggio la presentazionelibro "Mettere in scena Wagne: Opera e regia tra Ottocento e contemporaneità". Un volume che prende il teatro wagnerian come snodo cruciale del dibattito sulla regia d'opera. Il compositore di Lipsia è infatti una vera e propria "calamità"i registi, che nei suoi drammi trovano l'occasione per una rielaborazione radicale della messinscena. Intervengono i curatori Marco Targa e Marco Brighenti, il musicologo Maurizio Giani e il Sovrintendente Fulvio Macciardi. In Dissacra famiglia Un centinaio di disegni di oltre 50 artisti. La mostra "DisSacra Famiglia" apre alle Scuderìe di Piazza Verdi. IVIe-rcato Semate Alberto Condina in un viaggio nel repertorio trombettistico dal barocco alla musica da film. Ore 20.30 scrittrice irlandese Christine Dwyer Hickey presenta I suo nuovo romanzo "Parley" Confraternita dell'Uva, ore 19. -tit_org-

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Intervista - La mia Lolita si chiama Violetta Calabresi porta Nabokov a teatro

[Redazione]

La mia Lolita si chiama Violetta Calabresi porta Nabokov a teatro Crevalcore accoglie l'unica data del reading ideato da Zironi È riuscito a mantenere una totale assenza di morbosità Quando Paolo Calabresi scoprì dall'amico Pietro Sermonti che Giuseppe Zironi lo stava cercando per affidargli una partitura scenica di 'Lolita', la prima reazione fu di chiedersi perché avesse pensato proprio a lui. In fondo il romanzo di Nabokov rimane nell'immaginario collettivo il racconto di un tabù, quello del vecchio Humbert stregato dal fascino adolescenziale, un vizio che oggi ha preso il nome sinistro di pedofilia. Ma nel romanzo la dimensione della perversione manca completamente, specifica l'attore che a Bologna ha lasciato un pezzo di cuore insieme al figlio Arturo, il terzino del Bologna prestato all'Amiens dove sta benissimo ed è entrato pure nella top 11 del mese ma lui era innamorato di Bologna ed è stato straziante lasciarla. In attesa che vi faccia eventualmente ritorno Calabresi junior, papa Paolo porta stasera alle 21 all'auditorium Primo Maggio di Crevalcore 'Lolita', appunto, leggendo le pagine focali del lungo e tragico racconto uscito esattamente 65 anni fa. E Lolita dov'è? Aleggia sul palco ed è pure presente físicamente con le sem bianze di Violetta Zironi (una partecipazione a × Factor nel 2013, ç. d. r.) che ha poco più dell'età della protagonista e le da spessore con il contrappunto del suo suono e delle sue canzoni. Mentre il suo Humbert che personaggio è? Un uomo malato con la forte coscienza di esserlo e dotato di un'ironia feroce che ti fa affezionare a lui, malgrado tutto quello che combina. In fondo è una vittima. Nella nostra società esiste anche la versione al femminile. Un rapporto di profonda disparità anagrafica nasconde il desiderio di riagguantare la vita in chi ne sta percorrendo il viale del tramonto? Nabokov insiste sull'aspetto demoniaco della ninfetta. Lolita è la rappresentazione del male e instaura un rapporto con Humbert paragonabile a quello tra Faust e Mefistofele. Si rincorre una condizione di felicità così alta da ignorare il resto. Alla fine, i veri personaggi negativi sono però quelli che stanno intorno a loro due. In lui vive una strana purezza di fondo. Lo spettacolo diventerà una pièce? La ritengo un'impresa difficilissima, quasi più che mettere in scena Shakespeare. Ma quando mi è stata proposta questa for ma, ho accettato subito anche se ero stato solo un lettore di Nabokov. Mai avrei immaginato di portarlo a teatro. Quanto incide la popolarità televisiva sulla sua carriera teatrale e cinematografica? Sono approdato alle 'lene' perché per noia facevo spesso scelte disparate e in contrasto con quello che ho studiato e con le esperienze con Strehier, per esempio. La fase televisiva è frutto del periodo del mio trasformismo più folle, quando fingevo di essere altro da me e da 'Italian Job' su La7 arrivai involontariamente alle 'lene'. E che il successo fosse maturato entro un programma che stimo ma sul quale non avevo investito scientemente, per un certo tempo mi ha fatto soffrire. Mi sono salvato facendo altro in parallelo: ogni anno una nuova produzione teatrale o una ripresa e buon cinema tipo 'Smetto quando voglio'. Alla fine è una politica che ha pagato e mi permette adesso di selezionare di più e meglio cosa fare. Lorella Bolelli RIPRODUZIONE RISERVATA NEI PANNI Dl HUMBERT II protagonista è un uomo malato che sa di esserlo ed esercita una feroce ironia contro se stesso. I veri malvagi sono intorno a lui -tit_org-

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IN TANGENZIALE Ha 2,5 chili di droga Bolognese nei guai

[Redazione]

IN TANGENZIALE Nel bagagliaio della sua Ford Fiesta portava 25 panetti di hashish, per un totale di 2,5 chili. Così i carabinieri del Radiomobile di San Lazzaro hanno arrestato un 46enne bolognese, residente a Medicina, per produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti. È successo lunedì sera all'uscita 8 della tangenziale: durante un normale controllo alla circolazione, i militari hanno notato l'agitazione dell'uomo e hanno approfondito il controllo. Sequestrate droga e auto. -tit_org-

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Auto elettriche, undici postazioni per la ricarica super veloce

[Matteo Radogna Ro]

L'ultima colonnina 'fast charge' che verrà installata sarà in grado di ricaricare un'auto elettrica in appena 20 minuti. Dopo le installazioni di questi giorni, il Comune di Medicina presto arriverà a quota undici postazioni. La metà delle colonnine sono già funzionanti e le altre saranno pronte nel giro di pochi giorni. Dal centro commerciale alle piazza, dal capoluogo alle frazioni, gli automobilisti, che hanno scelto vetture elettriche, avranno l'imbarazzo della scelta a Medicina. Le postazioni saranno sparse in tutto il territorio. Il sindaco Matteo Montanari: Cinque colonnine sono finanziate dal bonus idrocarburi derivante dall'estrazione di gas nel nostro territorio, sei le installa Enel a seguito del protocollo firmato con lo stato e la Regione per la diffu- Gli impianti saranno sparsi su tutto il territorio In soli 20 minuti si riesce a fare il pieno di energia sione della mobilità elettrica. Sono tutte quick charge e una fast charge in zona ex stazione e quest'ultima ricarica un'auto elettrica in circa 20 minuti. Il primo cittadino è soddisfatto: Oltre la metà delle colonnine sono già state installate e le altre saranno posizionate in questi giorni. Soltanto con le prime due colonnine di ricarica del Comune abbiamo calcolato che sono stati risparmiati 8mila euro di gasolio o benzina e percorsi 130mila chilometri. Medicina ha scelto l'energia pulita: L'elettricità - conclude Montanari - è un combustibile pulito, idoneo in particolare a favorire la diffusione dei veicoli ad alimentazione elettrica, compresi quelli a due ruote, con vantaggi per la qualità dell'aria e l'inquinamento acustico. Matteo Radogna MATTEO MONTANARI Due sole postazioni hanno fatto risparmiare Smila euro di carburanti -tit_org-

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A metà giugno via ai lavori alla materna Vespignani Manutenzione straordinaria per 240mila euro nella scuola semi-chiusa Sopralluogo dei tecnici: le condizioni statiche non si sono aggravate

[Redazione]

Manutenzione straordinaria per 240mila euro nella scuola semi-chiusa Sopralluogo dei tecnici: le condizioni statiche non si sono aggravate Partiranno un po' prima del previsto, e cioè già a metà giugno, gli attesi lavori di manutenzione straordinaria nella scuola dell'infanzia statale Vespignani. La decisione è stata presa in accordo fra Comune, Istituto comprensivo 2 ed Area Blu, al termine del sopralluogo nell'edificio di piazza Romagna, oggi parzialmente inagibile, che si è svolto nei giorni scorsi alla presenza dei tecnici della società in house e della dirigente scolastica Maria Di Guardo. Il sopralluogo - fanno sapere dal Comune - ha confermato che, rispetto alle precedenti verifiche, non vi sono stati ulteriori aggravamenti delle condizioni della struttura che ospita la scuola e che gli ambienti attualmente in uso garantiscono le necessarie condizioni di sicurezza. A richiedere questo ulteriore sopralluogo era stato, nei giorni scorsi, il commissario straordinario del Comune, Nicola Izzo, di fronte alle sollecitazioni pervenute da parte di componenti del Comitato Genitori di una scuola, quella di piazza Romagna, che ospita oggi circa 80 bimbi tra i tré e cinque anni. Si può quindi dare attuazione - sottolineano sempre dall'ente di piazza Matteotti - al progetto di fattibilità tecnico economica dei lavori di manutenzione straordinaria, messo a punto da Area Blu, che è stato poi approvato e finanziato con delibera del 29 agosto 2019 dall'allora giunta comunale. Si parla di un importo lavori pari a 159mila euro, con un quadro economico complessivo di 240mila euro. La novità, rispetto a quanto fin qui programmato, è la possibilità di anticipare l'avvio dei lavori a metà giugno, anziché all'inizio di luglio, fanno sapere ancora dal Comune. E questo è possibile grazie alla disponibilità data dalla dirigente Di Guardo, di organizzare l'attività didattica in modo differente e funzionale all'avvio dei lavori di manuten zione straordinaria, proseguono dall'ente di piazza Matteotti. Fino ad allora, l'attività prosegue, come avvenuto fino ad oggi, nei locali della scuola ancora agibili. Già nei mesi scorsi, attraverso una loro relazione, i tecnici di Area Blu avevano infatti individuato l'origine delle criticità attuali della struttura in una presenza di acqua al piede del fabbricato. Una presenza che li aveva portati ad escludere che il dissesto statico fosse imputabile a una insufficienza delle strutture fondali, bensì a un abbassamento delle fondazioni dovuto a cedimenti dei terreni sottostanti. Nella relazione di Area Blu si ricorda inoltre che l'edificio, costruito fra il 1998 e il 2000, è stato oggetto di numerosi interventi puntuali di manutenzione negli anni scorsi. L'ANALISI II dissesto statico non è dovuto a lacune nelle fondamenta, ma alla presenza di acqua sotto lo stabile La scuola materna statale Vespignani ospita circa 80 bambini dai 3 ai 5 anni -tit_org-

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Le colonnine elettriche sono diventate undici = Entrano in funzione 11 colonnine elettriche

[Matteo Radogna]

Medicina, mobilità sostenìbile Le colonnine elettriche sono diventate undici Radogna a pagina 6 Entranofunzione 11 colonnine elettrich Sono tutte a carica rapida, mentre una superveloce è nella zona dell'ex stazione. Il sindaco: Agevoliamo la mobilità sostenibil L'ultima colonnina 'fast charge' che verrà attivata, sarà in grado di ricaricare un'auto elettrica in appena 20 minuti. Dopo le installazioni di questi giorni, il Comune di Medicina presto arriverà a quota undici postazioni elettriche. La metà delle colonnine sono già funzionanti e le altre saranno pronte nel giro di pochi giorni. Dal centro commerciale alle piazza, dal capoluogo alle frazioni, gli automobilisti che hanno scelto vetture elettriche, avranno l'imbarazzo della scelta a Medicina. Le postazioni saranno sparse in tutto il territorio, che, per dimensioni, è il terzo più grande della nostra provincia. Il sindaco Matteo Montanari spiega come è riuscito a ottenere questo importante servizio: Cinque colonnine sono finanziate dal bonus idrocarburi derivante dall'estrazione di gas nel nostro territorio. Sei le installa Enel a seguito del protocollo firmato con lo stato e la Regione per la diffusione della mobilità elettrica. Sono tutte quick charge e una fast charge in zona ex sta zione: quest'ultima ricarica un'auto elettrica in circa 20 minuti. Il primo cittadino è soddisfatto: Oltre la metà delle colonnine sono già state installate e le altre saranno posizionate in questi giorni. Soltanto con le prime due colonnine di ricarica del Comune abbiamo calcolato che sono stati risparmiati 8mila euro di gasolio o benzina e percorsi 130mila chilometri. Montanari spiega la scelta di sposare l'elettrico: La mobilità urbana rappresenta, per l'Unione Europea, un fattore di crescita e occupazione, oltre che un presupposto indispensabile per una politica di sviluppo sostenibile, tanto che la Commissione Europea ha adottato nel 2011 il 'Libro Bianco - Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti - Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile', allo scopo di promuovere il dibattito sui grandi temi e criticità della mobilità e ricercare, in collaborazione con tutte le parti interessate, soluzioni efficaci e percorribili. Lo scopo è lo sviluppo di sistemi di mobilità sostenibile. E così Medicina ha scelto l'energia pulita: L'elettricità - conclude Montanari - è un combustibile pulito, idoneo in particolare a favorire la diffusione dei veicoli ad alimentazione elettrica, compresi quelli a due ruote, negli agglomerati urbani con vantaggi in termini di miglioramento della qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento acustico. Matteo Radogna MINORI SPESE Due sole postazioni hanno fatto risparmiare Smila euro di carburanti Il sindaco Matteo Montanari, al centro, davanti a una delle colonnine elettriche di Medicina -tit_org- Le colonnine elettriche sono diventate undici - Entrano in funzione 11 colonnine elettriche

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Partiti i lavori sul ponte Mingardona

[Redazione]

È stato ufficialmente aperto il cantiere per i lavori del ponte Mingardona a San Clemente, località del comune di Monterenzio. I lavori di ripristino sono iniziati nella giornata di lunedì. Si tratta di un punto di collegamento importante, per il territorio, e per il servizio dei comuni di Monterenzio, Castel San Pietro e Casalfiumanese. Il tratto era stato chiuso al traffico nel marzo del 2019 a causa degli ingenti danni provocati dalle piene del torrente Sillaro, piene dovute alle forti precipitazioni. L'amministrazione comunale di Monterenzio rassicura, poi, i cittadini che, per la primavera 2020, sono stati programmati i lavori per sistemare le frane che si erano verifícate a maggio dello scorso anno. La circolazione era stata interrotta lo scorso marzo per la piena del Sillaro -tit_org-

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A Ozzano Nuovi spazi al tecnopolo Rita Montalcini

[Redazione]

A Ozzano Ô~ stato inaugurato ieri r\ l'ampliamento del -A-J Tecnopolo Rita LeviMontalcini a Ozzano. Con una superfíde di 750 metri quadri, la struttura potrà godere di nuovi laboratori e strumenti sempre più all'avanguardia per la ricerca nel campo delle malattie neurodegenerative. La gestione del Tecnopolo è da sempre affidata alla Fondazione Irei: ente di ricerca scientifica indipendente e nonprofit, guidato dalle docenti universitarie - allieve e collaboratrici per 15 anni di Mta Levi Montalcini Laura Calza e Luciana Giardino, rispettivamente direttore scientifico e presidente della Fondazione. Qui si studiano le malattie degenerative e lesioni del sistema nervoso centrale. -tit_org-

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Si allarga il tecnopolo Più ricerca dedicata alla Nobel Montalcini

[Redazione]

Si allarga il Tecnopolo di Ozzano intitolato a Rita Levi Montalcini e gestito dalla Fondazione Iret. Con un investimento complessivo che supera i 400mila euro, di cui 224mila dalla Regione, ha realizzato uffici e laboratori per 200 metri quadri, inaugurati ieri, che portano a 750 metri la superfìcie complessiva. Ci lavorano 15 ricercatori, in collaborazione con l'Università, che studiano malattie come Alzheimer, demenze vascolari, Parkinson e lesioni midollari. Da qui non usciranno annunci roboanti sui risultati della medicina, seguiremo sempre il rigore delle comunicazione scientifica, assi cura Laura Calza, direttore scientifico della Fondazione, che ha lanciato l'idea di fare dell'Emilia-Romagna la regione del benessere cognitivo. In un Paese che in molti casi ha l'odio come unico collante - ha detto invece l'assessore regionale Patrizio Bianchi - oggi qui celebriamo l'aggregazione tra pubblico, privato, istituzioni e persone. - m. bett. -tit_org-

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Lettere - Dermatologia e Otorino Ecco dove farsi visitare

[Posta Dai Lettori]

Dermatologia e Otorino Ecco dove farsi visitare In relazione alla lettera dell'8/1 la direzione sanitaria del Sant'Orsola precisa quanto segue. Dalle informazioni fornite dal lettore non è possibile sapere se abbia voluto scegliere una struttura dove eseguire l'esame prescritto. Tuttavia in linea generale oggi (lunedì 13 gennaio; ndr) le prime disponibilità per una visita dermatologica sono il 14 gennaio sia a Bologna, alla Casa della Salute Navile e a quella di Borgo Paniga- le, che a Budrio e a Castenaso. Al SantOrsola se la visita è stata prescritta con urgenza viene presa subito in carico. Per il secondo caso segnalato dal lettore, oggi è possibile ottenere una vista otorino, propedeutica a un intervento alle tonsille, già il 14 gennaio nel pubblico a Ozzano e Porretta e, dal 15 gennaio in strutture private accreditate. L'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Policlinico è a disposizione del signore F.G. per approfondimenti più specifici. Ufficio Stampa S.Orsola -tit_org-

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Il Polo Levi Montalcini diventa più grande

[Zoe Pederzini]

Il Polo Levi Montalcini diventa più grand La struttura avrà nuovi laboratori e strumentazioni sempre più all'avanguardia per la ricerca nel campo delle malattie neurodegenerat OZZANO di Zoe Pederzini Un ulteriore passo verso il futuro della ricerca è stato fatto, ieri, con l'inaugurazione dell'ampliamento del Tecnopolo di Bologna 'Rita Levi Montalcini', a Ozzano. Duecento metri quadri si aggiungono ai 550 già esistenti, per un totale di 750 metri quadri di struttura che si doterà, così, di nuovi laboratori e strumentazione all'avanguardia. Il Tecnopolo è gestito dalla Fondazione Iret, ente di ricerca scientifica, indipendente e no profit, dove, in sinergia con l'UniBo, si studiano le lesioni del sistema nervoso centrale e le malattie neurodegenerative che, oggi, rappresentano una delle emergenze sociali principali. L'ampliamento della struttura all'avanguardia è stato finanziato dalla Regione con una coper-OBIETTIVO Quando non si può intervenire sulle cause si deve limitare le disabilita gravi tura del 60%, pari a 224mila euro. Gli obiettivi che ci poniamo per il prossimo triennio sono chiari - commenta Luciana Giardino, presidente Iret - identificare due elementi di prevenzione secondaria per l'Alzheimer e definire la formulazione di un farmaco per lesioni acute di cervello e midollo spinale, il sostegno di chi crede nel valore del progresso è indispensabile. Le sue parole vengono, poi, sottolineate da Laura Calza, direttore scientifico di Iret: La ricerca di base è di primaria importanza e anche quando non si può intervenire sulle cause si può limitare l'insorgenza di disabilità gravi, utilizzando approcci innovativi. Entrambe sono state, per quindici anni, allieve e collaboratrici della luminare Rita Levi Montalcini. È una grande soddisfazione vedere crescere la rete dei Tecnopoli regionali e questo polo ozzanese è esempio positivo di una fondazione privata che collabora con la Regione nel siste ma dell'alta tecnologia aggiunge Lorenzo Bianchi, assessore regionale alla Ricerca e al Lavoro, che specifica: questa struttura guarda al futuro, allo sviluppo della ricerca in un settore importante come le neuroscienze, fondante visto anche l'invecchiamento della popolazione. Francesco Libertini, rettore dell'Università, si dice orgoglioso e commenta: Å' stata raggiunta una tappa soddisfacente, ma questo percorso ha ancora tanto futuro davanti, la Fondazione Iret, e i suoi ricercatori, sono il motore di questo successo. I laboratori del Tecnopolo sorgono su un terreno di 10mila metri quadri, antistante il dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Alma Mater, donato dall'imprenditore ozzanese Ezio Baldazzi, scomparso qualche mese fa e ricordato, durante la cerimonia di ieri, anche dal primo cittadino di Ozzano Luca Leili. RIPRODUZIONE RISERVATA - tit_org-

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Vestiti di carnevale in prestito

[Redazione]

Grandi novità alla biblioteca comunale '8 marzo 1908' di Ozzano in vista del carnevale. La struttura, in piazza Allende, infatti, da lunedì, ha iniziato un servizio per i cittadini molto particolare. I bambini e le bambine, da uno a dieci anni, potranno prendere qui in prestito i costumi per il prossimo carnevale. Gli abiti, puliti e impacchettati, vengono prestati ai piccoli della comunità in modo del tutto gratuito a fronte di un documento di riconoscimento e di una cauzione di 5 euro, che verrà restituita al rientro del capo. Gli abiti presi in prestiti vanno resi entro il 31 marzo come sono stati prestati, ovvero puliti e stirati. Il servizio è attivo da lunedì a venerdì, dalle 16.30 alle 18.30. Gli abiti per bambini si possono ritirare in biblioteca -tit_org-

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Il Massa può sorridere Basket Promozione: 4 posto dopo il successo di Castenaso, Faenza Project ko

[Redazione]

Basket Promozione: 4 posto dopo il successo di Castenaso, Faenza Project ko Continua tra alti e bassi la marcia delle formazioni 'cugine' ravennati di Promozione alla ricerca di una continuità di rendimento da trovare al più presto per un 2020 da protagonisti. Non si ferma la marcia del Massa Basket (Ugulini L. 5, Montanari 8, Orselline, Ugulini V. 3, Berardi L. 7, Brignani 4, Berardi R. ne, Asioli 2, Pinardi 15, Rivola 11, Linguerri 2, Spadoni 7. All. Land ) che sbanca il campo di Castenaso 64-57 (13-17; 35-31; 47-45) confermandosi al quarto posto. Stop casalingo invece per il Faenza Basket Project (Albonetti. Troni 7, Santo 17, Anghileanu 3, Ragazzi 3, Dal Monte, Turchiarulo, Pantani 3, Conti 8, Fabbri, Morsiani 9. All. Morigi) sconfitto 55-50 (12-17; 25-28; 39-44) dal Tatanka Imola. Non ha giocato nel week end il Fusi- gnano, che recupererà il match con San Lazzaro venerdì 22 febbraio alle 21.50, ma era sceso in campo la scorsa settimana nel posticipo della prima di ritorno perdendo 56-67 (20-19; 34-31; 51-45. Lugares! 3, Montanari A. 12, Montanari M. 5, Scardovi 12, Dalla Malva 2, Melandri, Zanzi 7, Berardinelli 6, Nigro 3, Vecchi 4, Bertazzoli 2, Pelliccia. Ali. Ortasi). Passando al girone F, il Crai Ravenna (Bramante 3, Bomben, Angeli 18, Polyeschuk 10, Fumólo 9, Molea, Caccamo 15, Bindi 6, Camassa 5, Niang, Ferizi 5. All. Borghi) ha battuto 71-67 i Misano Pirates con fatica e tornerà in campo stasera alle 21.15 a Forlì contro i Tigers nel posticipo dell'ultima di andata. Questo invece il programma della 2a di ritorno. Venerdì: Faenza-Budrio (ore 21.30). Domenica: Massa Lombarda-Faro Argenta (ore 17); Fusignano-Castenaso (ore 18); riposa il Crai Ravenna. Classifica girone E: Castel San Pietro 24; Medicina 20; Giallonero Imola 18; Massa 16; Faro*, Faenza e Tatanka Imola 14; Salus Âî e Ozzano 12; Fusignano* e Castenaso 8; San Lazzaro* 4; Budrio* O (* una gara in meno). Girone(tra parentesi le partite giocate): Basket 2000 San Marino (12) e Aies Forlì (12) 18; Fadamat Rimini (11), Libertas Green Forlì (12) e Ravenna (12) 16; Artusiana Forlimpopoli (10) e Cesena (12) 14; Fisiokinetic RN (13), Cattolica (12) e Mordano (12) 8; Tigers Forl'i (11), San Patrignano (12)eMisano(13)6. l.d.f. La formazione del Massa Basket che disputa il girone E di Promozione -tit_org-

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il caso dei 392 morti da amianto: prima udienza a vercelli Via al processo Eternit Bis Ammesse tutte le parti civili

[Silvana Mossano]

IL CASO DEI 392 MORTI DA AMIANTO: PRIMA UDIENZA A VERCELLI II giudice ha detto sì alle associazioni degli ambientalisti e al Comune di Casale Silvana Mossano Entro la fine di gennaio si saprà se l'imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny sarà processato per omicidio: il gup vercellese Fabrizio Filice sembra intenzionato a contenere lo svolgimento dell'udienza preliminare del cosiddetto Eternit Bis entro le quattro date fissate: la prima si è svolta ieri. Venerdì toccherà ai pubblici ministeri Gianfranco Colace, applicato dalla procura di Torino, Fabrizio Alvino e Mariagiovanna Compare, spiegare i motivi per cui chiedono che l'imputato sia processato in Corte d'Assise per l'omicidio volontario di 392 casalesi, morti a causa dell'amianto. Nella stesa data, sono previsti anche eventuali interventi dei legali che rappresentano le parti civili: Esther Gatti, che tutela cin que Comuni (Casale, Ozzano, Rosignano, Cella Monte e Ponzano), Laura D'Amico, Maurizio Riverditi, Roberto Nosenzo, Oberdan Forlenza. Paolo Liedholm, Laura Mará, Alberto Costanzo. Contro la costituzione di parte civile di enti e associazioni si sono battuti, ieri, i difensori dell'imputato, Astolfo Di Amato e Guido Cario Alleva: un'opposizione determinata soprattutto contro Ona, Legambiente, Anmil. Tra gli argomenti proposti, il fatto che il focus della loro attività è incentrato sulla difesa dell'ambiente, mentre l'Eternit Bis, a differenza del maxiprocesso di Torino (in cui veniva contestato il disastro doloso), riguarda i singoli casi di morte. Bruno Pesce, esponente storico dell'Afeva, ha commentato: Vero che le associazioni si occupano dell'ambiente, ma non per ammirare il cielo azzurro, ma perché in un ambiente salubre siano salvaguardate e non si ammalino le persone. Il gup ha comunque respinto le istanze e ha ammesso tut te le parti costituite: associazioni e parti lese. Secondo il calendario del giudice Filice, lunedì 20 parleranno i difensori Di Amato e Alleva, a spiegare i motivi per cui chiedono il proscioglimento di Schmidheiny: negli anni Settanta e Ottanta, quando l'imprenditore si occupava di Eternit, in Italia e in altri Paesi, a loro parere non era certa la conoscenza scientifica che stabilisce lo stretto rapporto di causa effetto tra la fibra di amianto e il mesotelioma. Peraltro, quando negli anni Sessanta lo scienziato Irvin Selikoff, alla Conferenza di New York, gridò al mondo il contrario ( di amianto si muore ), i produttori mondiali cercarono in tutti i modi di metterlo a tacere. L'udienza del 24 gennaio dovrebbe essere destinata a eventuali repliche e, non esduso, magari già al pronunciamento del gup sul rinvio a giudizio. Se dovesse prevalere la contestazione di omicidio doloso, Schmid heiny verrà giudicato in Corte d'Assise a Novara (perché Vercelli non ne è sede); se invece il fosse riqualificato in omicidio colposo, il processo si svolgerebbe davanti a un giudice vercellese. II presidio di ieri mattina davanti al tribunale di Vercelli BASSO PIEMONTE -tit_org-

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Nessuno pulisce il Savena, ci pensiamo noi Tam tam sui social: i cittadini stanchi di aspettare si organizzano. La situazione sta degenerando, nel fiume rami e sterpaglie

[Zoe Pederzini]

Tarn tam sui social: i cittadini stanchi di aspettare si organizzano. La situazione sta degenerando, nel fiume rami e sterpagl Rami, sterpaglie, tronchi, ma anche buste di plastica e rifiuti di vario genere. Questo quello che si vede nel greto del fiume Savena in corrispondenza di Pianoro e Rastignano e i cittadini non ci stanno più. La situazione sta degenerando e il tratto dove scorre il fiume è ormai al collasso - commenta Ivan Cavalieri, residente della zona - il letto del fiume è pieno di mille cose, alla prossima pioggia probabilmente entrerà l'acqua nelle case. La situazione del Savena è peggiorata dopo le piogge di novembre, piogge che hanno causato nondazioni, frane, caduta alberi e altri problemi in gran parte del territorio. Nessuno si è preoccupato di questo, nessuno è venuto prontamente a ripulire e, ora, siamo arrivati a questo punto, fuoriesce della sabbia, appena piove un po', vengono trasportati a riva cadaveri di animali morti, rimasti lì anche per molto - prosegue Cavalieri - per non parlare della sporcizia di vario genere, i tronchi e i rami fanno da uncini e trattengono qualsiasi cosa, da oggetti a buste di plastica. Questa situazione, portata alla luce e testimoniata da vari cittadini adirati, causa una inevitabile insalubrità della zona. Sono tanti i cittadini che, in merito, si sono espressi anche sulle pagine di quartiere dei social network. Anche i bordi delle strade non scherzano, sono pieni di lattine, bottigliette di plastica, aspettiamo che si decompongano? scrive un utente. C'è, poi, chi è propositivo e scrive: Ho deciso, con altri amici, di pulire i cespugli ai bordi del fiume, se il tempo si mantiene lo faremo sabato con appuntamento al parcheggio di Rastignano, se qualcuno del gruppo è a conoscenza di regole per cui non possiamo farlo ci informi. Il sindaco Franca Filippini, a conoscenza del problema, commenta: Vedo le condizioni del greto e mi dispiaccio di questa situazione di incuria, ho intenzione di occuparmene assolutamente, e al più presto. La Filip pini, però, sottolinea: È un intervento che purtroppo non dipende direttamente da noi, l'amministrazione comunale deve dare un avviso e fare una richiesta di intervento all'Autorità di Bacino competente e, solo a quel punto, con questo ente si possono programmare gli interventi di bonifica e ripulitura. Ho intenzione di avviare presto la pratica necessaria. Zoe Pederzini IL SINDACO FILIPPINI Solleciterò l'Autorità di Bacino competente per gli interventi di bonifica Due volontari di Legambiente impegnati nella pulizia di un fiume (foto d'archivio) -tit_org-

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Anche il Progresso si è accorto che ora è tutto un altro Alfonsine

[Redazione]

ALFONSINE-PROGRESSO Prosegue alla grande il 2020 della Juniores dell'Alfonsine. La squadra biancazzurra contro il Progresso conquista seconda vittoria consecutiva (la terza stagionale) e continua a scalare posizioni in classifica portandosi al 12 posto. Contro i bolognesi finisce 2-0 e sono decisive le reti di Kaja nel primo tempo e di Anas a chiudere definitivamente i conti poco prima del termine della gara. Per i biancazzurri di Zanzi sabato prossimo la prova del nove sarà al Brigata Cremona contro la capolista Grassina. ALFONSINE: Aversa, Cali, Bucchi, Tassinari, Belletti, Mariani, Kaja (46' st Manara), Savini (48' st Selva), Di Mauro (30' st Anas), Monti (9' st Farina), Pasi. A disp.: Corrado, Babini. All. Zanzi. SCANDICCI-SAVIGNANESE Un punto a testa (2-2) tra Scandicci e Savignanese al termine di una gara emozionante. Padroni di casa in vantaggio al 9' con Fellini, poi lo Scandicci ribalta il risultato al 40' e al 42' con Romanelli e Guidelli. Nella ripresa il definitivo 2-2 è di Sbrighi al 79'. SAVIGNANESE: Ambrosini, Amaduzzi (13' st Marconi), Buda, Nicolini, Severi, Biardi, Di Gilio (5' st Sbrighi), Novelli, Bascioni (4Ã st Mengozzi), Tafa (29' st Biondini), Fellini (46' st Bianchi). A disp.: Donini, Bianchi, Sbrighi, Biondini, Marconi, Mengozzi, Lasagni. Ali.: France- sconi. FORLÌ-PRATO II Forlì cade 0-1, pur reggendo bene il confronto con la capolista Prato. Un gol del 2003 Toccafondi al 28' del primo tempo condanna la squadra di Graffiedi. FORLÌ': Stella.Benini (Ã st De Castro), Marzocchi R., Togni, Samorè (17' st Ravaioli), Muccioli, Imolesi (20'st Strada), Deivecchio, Ndiaye (20' st Castelli) Ricuperato, Cozzino. Ali.: Graffìedi. SAMMAURESE-MEZZOLARA Un micidiale contropiede del Mezzolara punisce 0- 1 la Sammaurese al termine di una gara equilibrata. Partita nel complesso piuttosto equilibrata, con Sammaurese che spreca diverse occasioni e viene punita in contropiede nel secondo tempo. SAMMAURESE: Palumbo, Cordatore S., Cordatore M., Censi (35' st Es Saki), Paganelli, Sancisi M. (Ã st Bucci), Billi, Gjorretaj, Pollini (37' st Ponticelli), Campinoti, Spagnoletti (l' st Dospinescu). A disp.: Barbieri, Renzi, Sancisi N. Ali.: Fusco. Altri risultati girone E Grassina-Fiorenzuola 1-0, Lentigione-Sasso Marconi 1-3, Vigor Carpaneto-Correggese 1-0. CLASSIFICA GIRONE E Grassina 34 punti; Prato e Scandicci 33; Sasso Marconi 25; Forlì e Fiorenzuola 24; Progresso 23; Savignanese 21; Vigor Carpaneto 19; Correggese 18; Sammaurese 13; Alfonsine 11; Mezzolara 10; Lentigione 8. RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org-

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La graduatoria Fiorenzuola davanti all`Acm solo sui baby

[Redazione]

La Fiorenzuola davanti all'Acm solo sui baby II Fiorenzuola precede il Mantova ma soltanto nella graduatoria "Giovanivalore" stilata dalla Lnd sulla base del numero di baby (e della loro età) che ogni squadra schieracampionato. Nella classifica parziale l'Acm è penultima con 127 punti, davanti soltanto al Franciacorta (95).Fiorenzuola è 12esimo con 180 punti, mentre i primi tré posti sono occupati da Fanfulla (888), Progresso (764) e Sasso Marconi Zola (589). - tit_org- La graduatoria Fiorenzuola davanti all Acm solo sui baby

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Finale Emilia fa la voce grossa con l`Assigeco fra gli U16 Gold

[Redazione]

Finale Emilia fa la voce grossa con l'Assigeco fra gli U16 Gold II punto sui tornei giovanili, U20 Girone  (12à giornata): Na2areno-Masi 58-90 (Na2areno: Cavallotti 15, Rizzo 14, Lugli 13), Calderara-Scandiano 2012 67-71, SPV V-F.Francia (ieri). Classifica: Borghi*, F.Francia'''*, Masi, Scandiano 14; Fortitude* 12; Na2areno*, Pallavicini* 10; Adetico** 8; Calderara 6; PGS Smile* 4; SPVVignola**, Sasso Marconi* 2. U18 Gold, Girone A (14a giornata): Go Basket 2018 Correggio-Cus Parma 60-76, Na2areno-Correggio 48-68 (Na2areno: Sabbadini 14, Bernini 8), SPV- Magik Parma 91-41, US Reggio Emilia-Assigeco Piacenza Club (6/2), Fiorenzuola 1972-Academy Fidenza (21/01). Riposa: Pall.Fulgor Fidenza. Classifica: Correggio 22; SPV Vignola, Assigeco Pc** 20; Academy Fidenza** 16; US Reggio* 12; Fulgor Fidenza* 10; Na2areno Carpi, Fiorenzuola*, Cus Parma 8; Go Basket* 6; MagikPr2. U16 Gold, Girone A (13a giornata): Progresso Castel- maggiore-Correggio 84-46, Arena Montecchio-S.Ilario Basketvolley 44-79, F.Francia Zola Predosa-Basket 2000 Re 84-66, Basket Magreta-Masi Casalecchio 41-105, Pol.Pontevecchio Bo- Pall.Reggiolo 52-69, Basket Finale Emilia-Assigeco Piacenza 70-66, Nuova PSA Modena-Pall.Sangiorgiodi Piano 38- 73. Classifica: Progresso 26; Pontevecchio20; S.Ilario,Reggiolo 18; Assigeco Pc, Pall.Sangiorgio, F.Francia, Masi 16; Basket 2000 Re 14; Correggio 8; Montecchio 6; Finale Emilia 4; Magreta, Nuova PSA Mo 2. U15 Gold, Girone A (13a giornata): Vicus Parma-Assigeco Pc Club 85-71, Sorbolo Bk School-Basket 2000 Reggio Emilia 65-51, Magik Parma- Eagles Bk Riva del Po 64-54, Arena Montecchio-Pall.Correggio 37-56, Pall.Piacentina-Nuova PSA Modena49-89. Classifica: Vicus Pr 22; Assigeco Pc, Correggio 18; Basket 2000 Re, Sorbolo 16; Nuova PSA 14; Eagles 12; Piacentina, MagikPr6; Montecchio 2. U14 Gold, Girone A, 10a giornata: Eagles Basket Riva del Po-SBM Modena 51- 54, Magik Basket Pr-BPER Banca Virtus Bologna 54-106, Nuova PSA Modena-Vicus Parma (21/1), Assigeco Piacenza Club-Stars Bologna np. Nel torneo U15 la Nuova Psa si impone sul parquet della Piacentina U14: Sbm corsara contro Riva del Po Classifica: BPER Banca 20; Stars* 16; Assigeco*, Magik 12; Nuova PSA* 6; Eagles, Vicus* 4; SBM 2. U14 Gold, Girone(10a giornata): Na2areno Carpi-An- zola Basket 59-76 (Na2areno: Giovanelli 22, Govoni 15, Gasparotto 10), BSL S.Lazzaro-Fortitudo Bologna 72-48, Pall.Reggiana-Masi Casalecchio 98-73, Diablos Basket S.Agata Bolognese-Fulgor Fidenza 49-54. Classifica: BSL 20; Reggiana 18; Masi, Fidenza 12; Fortitude* 6; Diablos, Anzola 4; Na2areno* 2. U13 Gold, Girone A (10a giornata): UP Calderara-Bper Futurvirtus Âî 59-103, Masi- Benedetto Cento 73-48, Jolly Re-Na2areno Carpi 88-30, Pontevecchio-SB Reggio Emilia 90-52, PSA-Arena 38-88. Classifica: P.vecchio, Bper 20; Jolly 18; Masi 14; Calderara 12; Benedetto, SB Reggio 10; Bakery* 6; Sangiorgio* 4; Na2areno, PSA, Arena 2. lUfenbAflllBBiMalBEEjHBU -tit_org- Finale Emilia fa la voce grossa conAssigeco fra gli U16 Gold

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Agenda

[Redazione]

di Paola Baratto Nell'ottobre 1876, un visitatore illustre, in fuga adulterina, s'innamorò della Vittoria alata. Di chi parliamo? Di Giosué Carducci, É quale organizzò dei numerosi convegni amorosi con Ì'araata Lidia (Lina Cristofori Piva) proprio a Brescia, dove rivide la bronzea statua che tanto amava ( È ima gran bella cosa scriveva ad un amico) e per la quale, nel 1877, scriverà un'ode. Devozione che riaffiora nell'aitro componimento del ] 881, dedicato scrittore Victor Hugo. nei versi: Poeta, la Vittoria di Brescia a tè d'avante nella parete dice - qual nome e qual fiammante Anno nel sempiterno clipeo descriverti?. Ne! suo studio, infatti, il Carducci aveva appeso un ritratto del grande francese e suUa parete opposta un'immagine della Vittoria alata bresciana- Evocatrice,quel periodo, di sentimenti risorgimentali, non poteva non piacere ai Nobeî toscano. E toscano, anzi fiorentino, è il luogo dove la celebre statua, simbolo cittadino, è stata portata per il recente restauro:' Opifìcio delle Pietre Dure. Che succede se il piccolo Jojo, dieci anni, diventa un fan eli Hitler, mentre la mamma Rosie, \ U i vedova dì guerra, nasconde una ragazza ebrea in casa? Lo racconta Jojo Rabbit, il fiim del neozelandese Taika Waititi (sullo schermo nei panni del Führer) con Scarlett Johannson. la pellicola, che ha raccolto sei candidature agli Oscar 2020 (tra cui per il Miglior Film) sarà proiettato in anteprima oggi alle 21.30 alia muîtisala Oz di via Sorbaneîla; ingresso 7 per tutti. BOTTtCÌNO Presepio tradizionaie Presepio tradizionale, visitabiie fino al 19 gennaio nei giorni festivi: dalie 10. 30 affé 12 e dalie 14.30 a!le 19. Oratorio di San Gallo. BRESCIA L'irresistibile Baretti Tour Classe'82 II rap bresciano incontra ii rap romagnolo: Polly Me, Resho + Resho + Hakeem.0re2l.oo, Caffè letterario Primopiano, via Cesare Beccarla io. Ingresso libero riservato ai soci Arci 2020. tnfo: www.letterariopriniopìano-it/. BRESCIA Metropolitan Torna Acoustic show", a rassegna dedicata ai progetti acustici dei musicisti brescianiQuesta sera protagonisti i Metropolitan- Ore 22.00, Cherrydance, via della Piazza Çà. Ingresso libero, Info: it-it.facebook-com/cherrydanccpub/. BRESCIA Paolo Bacchetta e Simone Massaron Per ii ciclo La Torre in jazz", serata con!e chitarrePaolo Bacchetta e Simone Massaron. Prenotazione tavolo 338.3417165Ore 20.30, Bar La Torre, via San Faustino 97. Info: www.jazzontheroad.net/. CLASSKA E POPOLARE BRESCIA Talent music master concerts Per Talent Music Master Concerts, esibizione di pianisti internazionali che si perfezionano ail' accademia bresciana Talent Music Master Courses con il maestro Michel Beroff- Ore 21.00, Museo diocesano, via Gasparo da Salò 13. ingresso libero. Info: web.diocesi.brescia-it/museodiocesano/. BRESCÌA Buoni come il pane Concerto-tettura in onore del genio educativo e spirituale del Beato Giuseppe Tovini. Lettura di testi del Venerabile Alessandro Luzzago, del Beato Giuseppe Tovini e dei Servo di Dio Vittorio Chizzoiini. Esibizione di artisti del Festival pianistico internazionale diretti dal maestro Pier Carlo Orizio. Ore 20.30, Chiesa di Santa Maria della Pace, via Pace. BRESOA Orchestra Zephyrus Concerto dell ' orchestra di flauti Zephyrus, con Marco Zoni, primo flauto della Scaia di Milano. Ore 20-30, Auditorium S. Barnaba, corso Magenta. 44/A. BRESCIA Fuoriusciti Per la stagione del CTB, in scena Fuoriusciti di Giovanni Grasso, regia Piero Maccarineiii. Ore 20.30. Teatro Mina Mezzadri, contrada Santa Chiara 50a. Info: www.centroteatratebresciano.it. BRESCIA L'onore perduto di Katharina Blum Per la stagione Altri percorsi del CTB, in scena L'onore perduto di Katharina Blum" da) romanzo di Heinrich Boti, regia Franco Però- Ore 20.30, Teatro Sociale, via Felice Cavallotti- Info:. 030-2808600 - www-centroteatraiebresciano-it. BRESCIA Fucilateli Per ji La storia al cinema, in programmazione "Fucilateli. Commissione di inchiesta su Caporetto 19181919 di Manuel Zarpeilon e Giorgia Lorenzato, presenti in saia per incontrare i pubblico. Ore 20.50, Cinema teatro Sereno. Villaggio Sereno, traversa Xil 158. Ingresso 6 euro,per over 65 e soci Coop e Spi Cgll, 4 per Videoamici, ridotto 2 euro (under 18). Info: tel. 030.346026 www.cinemasereno.it/. BRESCIA La dolce vita Per il centenario della nascita di Feilini in programmazione "La dolce vita Ore 21.00, Nuovo Eden, via Nino Bixio 9. ingresso 6 euro, 5 ridotto.!nfo: www.nuovoeden.it BRESCIA Un giorno di pioggia a New York Un giorno di pioggia a New York" di Woody Alien- Ore 15-00. Nuovo Eden, via Bixio 9. Ingresso 4 euro. www.nuovoeden.Ìt LUMEZZANE Hostiles Per il

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ciclo Schegge di cinema, proiezione dei film "Hostiaes" di Scott Cooper, Ore 20.30. Teatro Odeon, vìa Guglielmo Marconi 5. Ingresso libero. Info: 030.8201Á2 - www.teatro-odeon, it. è è BRESCIA Pomeriggi dell'arte Paul Cezanne Appuntamento al mercoledì per i Pomeriggi dell ' arte con ii professor Mosca, oggi alta scoperta di Paul Cezanne, Costo della lezione 10 euro con consumazione. Prenotazioni: 030.49300. Ore 18.00. Libreria Tarantola 1899, via Frateili Porcellaga4.www.tarantola.it. CARPENEDOLO Conferenza su Alessandro Pianeti Conferenza di Marco Camisani e Fabiana suiìa mostra di Alessandro Pianeti Una porta socchiusa modernità, alto Spazio Aref di Brescia- Ore 20.45, Biblioteca civica, piazza Martiri della Libertà 1. ISEO Indagine sulla materia Prorogata al 14 marzo la mostra collettiva Indagine sulla materia", ore 10 - 12 e 15-19. Colossi Arte Contemporanea, Porto Gabriele Rosa 6. Info: www.colossiarte.it LEÑO Dieci, cento, mille terre Incontro con l'astronomo Claudio Eliderò su Dieci, cento, mille terre". Ore 15, Cassa padana forum, p. Dominato Leonense, REZZATO Adolescenza fragile e disturbi alimentali Incontro Adolescenza fragile e disturbi alimentari, reiatrici Rosa Maria Gozio e Gabrieila Affìnito, Ore 20.30, Saia Civica Cab ino, via Leonardo da Vinci 44. VOBARNO Tutti i bambini sanno volare lì libro Tutti i bambini sanno volare di Massimo Pesenti. Ore 20.30, Scuoia dell'infanzia Frascadoro, via San Sebastiano. BRESOA II grido della Terra. Amazzonia i grido delta Terra. Amazzonia" mostra fotografica ispirata aiì'enciclica Laudato Si' di Papa Francesco. Fino al 29 marzo: da mercoledì a sabato 9-12.30, domenica 15-18. Complesso San Cristo, via Piamarta 9. Info; www.missioneoggi. t. BRESCIA Mimesi di Davide Capra Mostra fotografica Mimesi, progetto di Davide Capra. Orari da venerd'i a domenica dalle 18 alie 21. Visual Art. ñ. Sant'Agata, 22. Fino al 15 febbraio. BRESCIA The Touch of History di Natalia LL Mostra The Touch of History dell'artista Natalia LL: da mercoledì a domenica dalle 16 à å20. C.AR.M.E. Sala Santi Filippo e Giacomo, via delle Battaglie 61. Fino al 16 febbaio- BRESCIA Edoardo Caimi: A Year Without Summer Mostra A Year Without Summer di Edoardo Caimi, fino al 19 gennaio. The Address Art Gaftery, via Trieste 39/A. BRESCÌA jorrit Tomquist: Contaci Jorrit Tornquist Contact, fino al 22 febbraio, Orari: dal martedì al venerdì. 15.30 -18.30, altri giorni su appuntamento- Galleria Brescia, corso Matteotti 44. Info: te, 335-5337314 / 333,1608665- BRESCIA Marialuna Storti: Somnium Ardoris Rno al 25 gennaio, installazione Somnium Ardoris di Mariatuna Storti a cura di Associazione per l'arte "Le Stelle e UCAi, Orari: da mercoledì a sabato dalle 16 19- San Zenone all'Arco, vicolo San Zenone. Ingresso libero. BRESCIA Markus Saile Finali sono inizi Finali sono inizi di Markus Saiie. Orari: dal giovedì ai sabato dalle 15 19 e su appuntamento. A+B galleria, via Gabriele Rosa, 20a. Fino atl'8 febbraio. BRESCÌA Massimo Caccia Cadenze animali Fino al 23 gennaio Cadenze animali di Massimo Caccia. Orari: Da mart edì a sabato dalle io 12 e dalle 15 alle 19. Domenica su appuntamento, Gallerìa Colossi arte contemporanea, corsia del Gambero 16. Info: 030.3758583, BRESCIA Maurizio Stacchi Cose quotidiane per una tragedia Fino al 15 febbraio, mostra di Maurizio Stacchi "Cose quotidiane per una tragedia. Orari: da giovedì a sabato dalle 15.30 19.30. Spazio contemporanea, corsetto Sant'Agata 22-Info: www-spaziocontemporanea-eu/. BRESCIA Michael Kenna: Rafu Mostra fotografica "Rafu" di Michael Kenna. fino al 22 gennaio. Galleria dell'Incisione, via Bezzecca, 4; mar-dom 17-20. BRESCIA Mino Raoul Colombo II percorso di Mino Mostra li percorso di Mino" di Mino Raoul Colombo. Fino a! 29 gennaio con orari 16-19,30, chiuso lunedì. associazione artisti bresciani, vicolo dette Ste ie,4. Ingresso libero. Info: www-aab.bs-ít BRESCIA Alessandro Pianeti Mostra di Alessandro Pianeti (1902-1938} "Una porta socchiusa sulla modernità. Fino al 19 gennaio; da giovedì a domenica 16-19-30, Tutti i sabati e le domeniche aiie 17 visita guidataSpazio Aref, p. Loggia 11 f. Info: te!. 030.3752369 - arcf-brescia.it/. BRESCÌA Personale di Simone Benedetto Fino ai 15 febbraio, mostra personale dì Simone Benedetto. Gare82, via Giulio Togni 31. info: 348.2669339 - www.gare82.net. BRESCIA Giovanni Franceschetti e Andrea Appiani Progetto PTM andata e ritorno, opere di Giovanni Franceschetti ("Carolina Lerà Brozzoni in veste di Flora ) e Andrea Appiani (Disegni), Ingresso con il biglietto della Pinacoteca Tosió Martinengo. piazza Moretto. Info: www.bresciamusei.com. BRESCIA Rodrigo Goda Surrealismo tropicale Mostra Surrealismo tropica e di Rodrigo Goda. Fino a! 18 gennaio, da martedì a sabato 10.00/12.30 e 15,00/18,00. Galleria A,M, Arte Moderna, via Soidin 6/A, Info:. 030.2944181 -

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www.amartemoderna.com. BRESCIA Zebra Dogan: Avremo anche giorni migliori Fino ali ' 1 marzo la mostra Avremo anche giorn migliori. Opere dalle carceri turche" dell'artista e giorna ista curda Zebra Dogan. Museo di Santa Giulia, via Musei 81- Ingresso 5 euro. Info: www.bresciamusei-com/. BEDIZZOLE Uubov Fedoseeva Fino al 15 febbraio, mostra di Uubov Fedoseeva "L'uomo artefice. Ritratti di vita. Orari: da lunedì a venerdì daile 14 alle 18, primo sabato del mese dalle 14 alle 16. ÂÀÌ Bedizzole Academy of Music, via Benaco lib. info: tel- 030.5636057 - www.bam- music.it. CASTELGOFFREDO(Mn) Rural Mostra personale di Stefano Santi Rural a Eiìsabetta Pozzetti. Orari: 10-12 ñ 16-19. Galleria Bazzani. portici di via Roma. Info; tei, 348.2313470, MONTICHÎARI Joseph Vemet Mostra Joseph Vernet (1714-1789) due magnifiche vedute italiane. Da mercoledì a sabato dalle 10 alie 13 e daile 14. 30 alle 18, domenica dalle 15 alle 19. Aperta fino ali'8 marzoMuseo Lechi, via Mart ri della Libertà 33. Info: tei, 030.9650455 - www.montichiarimusei.it/. MONTICHIARI Tra le pieghe La vita delle forme Tra le pieghe - La vita deile forme" personale di Silvana CrescinL Orari: dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 13 ñ daile 14. 30 alle 18, domenica 15-19. Museo Lechi, via Martiri della Libertà, 33. Info: 030.9650455 - www-montichiarimusei,it/, ii é E -tit_org-

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UNA MOSTRA A MILANO RACCONTA ANCHE IL SUO IMPATTO SULLA CULTURA DI MASSA, DAL FILM "THE PRESTIGE" ALLE AUTO DI ELON MUSK Tesla, il genio vale più di una popstar "Tv, radar, smartphone: ha inventato tutto lui"

[Luigi Grassia]

UNA MOSTRA A MILANO RACCONTA ANCHE IL SUO IMPATTO SULLA CULTURA DI MASSA, DAL FILM THE PRESTIGE" ALLE AUTO UI ELON MI Tesla, il genio vale più di una popstar "Tv, radar, smartphone: ha inventato tutto lui' LUIGI GRASSIA i Nikola Tesla, inventore geniale ma forse pazzo (sosteneva di viaggiare in mondi paralleli, dove individui ultra-umani gli svelavano segreti scientifici e meraviglie tecnologiche), si continua a parlare come di un talento incompreso, verso il quale il mondo è stato ingrato e in questo c'è del vero, senz'altro; tuttavia, da quando è comparso nel film Thè Prestige (2006), splendidamente interpretato da David Bowie, Tesla non è più sconosciuto alle masse e, anzi, i tributi alla sua figura si moltiplicano nella cultura pop e, tra questi, non si può non citare, ad esempio, l'auto elettrica che gli è stata intitolata da ElonMusk. Comunque, data la statura del personaggio, le riscoperte di Tesla non sono mai troppe e in particolare va segnalata quella attuale di Milano, che assume un punto di vista originale e fa un passo avanti, perché, oltre a ripresentare le attività di Tesla scienziato e inventore, fa il punto sul fenomeno stesso della sua riscoperta e della sua attuale presenza nella cultura popolare. La mostra si chiama Nikola Tesla Exhibition, è la tappa italiana di un tour mondiale, è fortemente interattiva ed è ospitata presso lo Spazio VenturaXVaLambrate; è organizzata da Venice Exhibition, in collaborazione con il Nikola Tesla Museum di Belgrado (Tesla è nato in Croazia da genitori serbi nel 1856 ed è morto negli Usa nel 1943) e resterà aperta fino al 15 marzo. Ovviamente vi si vede anche lo spettacolare apparato scroscia-saette del film Thè Prestige, identico a quello che Tesla installò nel suo laboratorio di Colorado Springs, una mega-bobina dalla quale lo scienziato-inventore faceva viaggiare l'elettricità a grande distanza, senza usare fili. Nonostante il fatto che il nome Tesla sia ormai noto, risulta da un sondaggio che il 90% dei visitatori della mostra di Milano ha su di lui informazioni vaghe; molti sanno, più o meno, chi è, ma po chi conoscono davvero l'enorme portata delle sue invenzioni. I più restano sorpresi nello scoprire fino a che punto Tesla abbia precorso i tempi e aperto strade infinite verso le innovazioni delXXI secolo. Per accennare appena alla superficie della storia di Tesla, c'è stato un suo contributo di base, diretto o indiretto, nella creazione delle lampadine a fluorescenza, dei generatori a corrente alternata, della radio, della televisione, del radar e persino dei telefoni cellulari, che erano di là da venire, quando lui lasciò questo mondo, ma hanno beneficiato in forma postuma di alcune sue intuizioni. Addirittura, Tesla ha prefigurato Internet; e i suoi studi preliminari hanno influenzato le ricerche sulle cosiddette armi a energia diretta che sono attualmente in fase di sviluppo. Insomma, Tesla sfoggia un pedigree da scienziato con tutti i crismi: fra l'altro si chiama tesla l'unità di misura dei campi magnetici, così battezzata in suo onore dai colleghi in un convegno internazionale. Nel 1912 Tesla è stato pure candidato al Premio Nobel per la Fisica, ma qui vennero fuori, assieme alle luci, anche le ombre del personaggio. Egli rifiutò sdegnosamente il riconoscimento, offeso per non averlo ricevuto già nel 1909, al posto di Guglielmo Marconi, che era stato premiato come inventore della radio, mentre Tesla riteneva di averla creata lui per primo. La faccenda è tuttora controversa. Ma questo e analoghi colpi di testa contribuirono a far morire Tesla povero ed emarginato. Come accennavamo, la Nikola Tesla Exhibition da spazio anche alla presenza del personaggio nella cultura popolare attuale; oltre al tributo cinematografico di The Prestige, si segnala un episodio dedicato a Tesla dalla serie tv Thè Big Bang Theory e un altro omaggio nella serie Doctor House. Poi, dicevamo, c'è la Tesla elettrica di Elon Musk. Perché lui, Musk, i soldi sì che li sa fare, nel nome di Tesla. Mentre il povero inventore non ci è p roprio riuscito. La mostra interattiva a Milano. Sotto Nikola Tesla (Smiljan, 10 luglio 1856 - New York, 7gennaio 1943) -tit_org-

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Art City 2020 nel segno delle donne = Art City 2020 : pittura, donne e nuove generazioni

[Piero Di Domenico]

Art City 2020 nel segno delle donne Dal 17 al 26 gennaio 162 appuntamenticitta in concomitanza con Arte Fiera A voler cercare fili di raccordo tra i 162 tasselli che compongono la nuova edizione, l'ottava, di Art City, il direttore artistico Lorenzo Balbi cita la netta preponderanza di artiste donne, l'attenzione alla pittura, elemento centrale anche della prossima Arte Fiera, e lo scontro generazionale tra artisti consolidati e nuove opere di giovani commissionate per l'occasione. Gli eventi, tutti gratuiti, si svolgeranno dal prossimo 17 gennaio fino al 26. a pagina 13 DI Domenico Art City 2020: pittura, donne e nuove generazioni di Piero Di Domenico A voler cercare oli di rac/\ cordo tra i 162 tasselli - X-che compongono la nuova edizione, l'ottava, di Art City, il direttore artistico Lorenzo Balbi cita la netta preponderanza di artiste donne, l'attenzione alla pittura, elemento centrale anche della prossima Arte Rera, e lo scontro generazionale tra artisti consolidati e nuove opere di giovani commissionate per l'occasione. Ci è un po'esplosa fra le mani, aggiunge Balbi, confermando anche la fortunata Notte Bianca di sabato 25. Quando gallerie, spazi espositivi, negozi e palazzi storici rimarranno aperti sino a mezzanotte e il Mambo approfitterà del tradizionale brindisi per presentare le sue proposte per il 2020. Art City è insomma lievitata, tanto che la dicitura settimana dell'arte contemporanea resta tale solo sulla carta, visto che il periodo andrà dal 17 al 26 gennaio. Avvolgendo il weekend centrale, dal 24 al 26, quando nei padiglioni 15 e 18 del quartiere fieristico si terrà Arte nera con, preannuncia il pre sidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari, più di una novità nell'allestimento. Un'ipertrofia destinata ad accontentare non solo i bolognesi ma anche i tanti turisti attesi in città, ai quali Bologna Welcome proporrà un libretto e una card ad hoc. Balbi rivendica però un altro primato: Non c'è nessun'altra settimana di arte contemporanea che come la nostra presenti un calendario senza alcuna sovrapposizione. Come si potrà verificare scorrendo il denso tabloid con il programma completo, che sarà distribuito in somila copie in tutti i luoghi di Art City, alternativa al sito www.artcity.bologna.it e alla app con geolocalizzazione. Nel calendario spiccano i 22 progetti principali, a cui si aggiunge la speciale performance di Romeo Castellucci, La vita nuova, presentata il 24 e 25 gennaioquattro repliche nel Capannone 4 del DumBO, nell'area dell'ex scalo ferroviario Ravone di via Casarini. Uno spazio che, assicura l'assessore comunale alla Cultura Matteo Lepore, dopo anni di dismissione verrà sempre più usato per produzioni artistiche. A partire proprio dal progetto di Castellucci, ispirato al saggio Lo spirito dell'Utopia di Ernst Bloch, che evoca un desolato parcheggio qualun que nel mondo, dove un gruppo di alti sacerdoti neri vestiti con lunghe tuniche bianche annunciano la necessità e la venuta di un mondo nuovo. La performance, come tutto il programma di Art City, sarà gratuita, ma in questo caso bisognerà prenotare dei coupon per l'accesso. Procedendo in senso cronologico, si potrà iniziare scoprendo la prima antologica dello spagnolo Antoni Muntadas, con i suoi artefatti che vanno attivati dai visitatori, collocati nella comice domestica di Villa delle Rose. Un nuovo spazio privato, il Kappanoun di San Lazzaro di Savena, del collezionista bolognese Marco Ghigi, ospiterà invece un'esposizione dell'americano Jimmie Durham, attivista per i diritti dei Nativi americani e Leone d'oro alla carriera dell'ultima Biennale d'Arte di Venezia, con una sua selezione di opere provenienti da collezioni private italiane. Attraverso diversi materiali, la pietra in particolare, e linguaggi come installazioni, sculture, video e scritti, Durham, che terrà an che una performance durante Arte Fiera, ama ribaltare luoghi comuni a modo suo. Tra gli artisti bolognesi, confermate la presenza di Sissi con Vestimenti a Palazzo Bentivogli o, ampia selezione delle sue scultureabito di vari materiali, a volte anche indossabili, e l'omaggio del duo Antonello Ghezzi a Gianni Rodari nel centenario della nascita. Con II semaforo blu, che prevede interventi all'intemo del Museo Davia Bargellini e quattro installazioni diffuse tra Palazzo d'Accursio, Aeroporto Marconi, Casa della Conoscenza a Casalecchio e reparto di Pediatria del Sant'Orsola. Per la prima volta verrà poi aperto, per piccoli gruppi, lo studio di Concetto Pozzati, scomparso nel 2017, con la voce dell'artista che risuonerà grazie all'attore Massimo Scola e alla

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regia di Angela Malfitano. Il Mambo ospiterà la collettiva AgaiNandAgaiNandAgaiN con sette artisti contemporanei impegnati in una riflessione sul tema del loop e della non linearità del tempo. Oltre a un percorso, ngurabilità. Pittura a Roma negli anni Sessanta, in una sala riallestita ex novo che ruota attorno a uno dei pezzi forti della collezione permanente, i Funerali di Togliatti di Renato Guttuso. Al Padiglione de l'Esprit Nouveau ci saranno le videoinstallazioni del finlandese Mika Taanila e allo Spazio Carbonesi le foto, commissionate da Hera, che Silvia Camporesi ha realizzato seguendo la costruzione dell'impianto di biometano a Sant'Agata Bolognese. Mentre il Mast ospiterà una mostra fotografica dedicata alle divise da lavoro e i ritratti di lavoratori del mondo dell'arte realizzati da Walead Beshty. Da sapere Art City Bologna è il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative, tutte gratuite, promosso dal Comune di Bologna Eventi dal 17 al 26 gennaio in collaborazione con BolognaFlere. Il tutto in concomitanza di Arte Fiera, appuntamento che apre il calendario artistico italiano. Informazioni sul sito www.artcity.bo logna.it.Trei filoni dell'edizione 2020: la pittura, le donne e lo scontro generazionale II cartellone Eventi ed artisti dell'ottava edizione: performance, Notte Bianca e nuovi spazi espositivi -tit_org- Art City 2020 nel segno delle donne - Art City 2020: pittura, donne e nuove generazioni

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IN TANGENZIALE Ha 2,5 chili di droga Bolognese nei guai

[Redazione]

IN TANGENZIALE Nel bagagliaio della sua Ford Fiesta portava 25 panetti di hashish, per un totale di 2,5 chili. Così i carabinieri del Radiomobile di San Lazzaro hanno arrestato un 46enne bolognese, residente a Medicina, per produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti. È successo lunedì sera all'uscita 8 della tangenziale: durante un normale controllo alla circolazione, i militari hanno notato l'agitazione dell'uomo e hanno approfondito il controllo. Sequestrate droga e auto. -tit_org-

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Nove posti per l'assemblea Fondazione Carisbo, in pista Panebianco e Federica Guidi = Fondazione Carisbo, candidato Panebianco

[Riccardo Rimondi]

Nove posti per l'assemblea Fondazione Carisbo, in pista Panebianco e Federica Guidi Rimondi a pagina 12 Fondazione Carisbo, candidato Panebianco di Riccardo Rimondi Nove posti per l'Assemblea dei Cento di via Farini, ma non necessariamente saranno nove anche i nuovi soci. In Fondazione Carisbo, oggi, scadono i termini per presentare le candidature corredate dalle venti firme necessarie. I nomi in campo, per ora, sarebbero almeno otto, tra esponenti di primo piano dell'imprenditoria e dell'Università. Nutrita la rappresentanza femminile, a partire dall'imprenditrice Federica Guidi: un nome di primo piano, visto che è stata ai vertici dell'azienda di famiglia (la Ducati Energia) e delle istituzioni italiane, con l'esperienza da ministra dello Sviluppo economico tra il 2014 e il 2016, all'epoca del governo Renzi. Imprenditrice è anche un'altra persona che, secondo quanto trapela da Casa Saraceni, sarebbe nella rosa dei candidati: si tratta di Rosanna Masi Poggipolin, Cfo e Hr director di Poggipolini srl, azienda di San Lazzaro di Savena specializzata nella mec canica di precisione e rappresentante generale di Confindustria Emilia per il quadriennio 2018-22. Tra i 'big' di questa tornata c'è poi anche il politologo, saggista e professore dell'Alma Mater Angelo Panebianco. Firme raccolte pure per Stefano Golinelli, il figlio del filantropo e fondatore dell'Alfa Wasserman Marino Golinelli. È lui, oggi, a ricoprire il ruolo di presidente di Alfasigma, la società nata dalla fusione di Alfa Wasserman con Sigma Tau: l'azienda, che ha sede in via Ragazzi del '99, ha fatturato nel 2018 oltre un miliardo di euro. Un altro nome pronto a passare dal voto dei Cento di via Farini è quello di Rita Golfieri, direttrice della scuola di Radiologia dell'Università. Candidato pure Michelangelo Poletti: imprenditore e mecenate, ha fondato la Polfil di Castel Maggiore e, dagli anni '90, è proprietario del castello di San Martino in Soverzano, a Minerbio. Le firme sarebbero state raccolte anche per altre personalità di primo piano, come Renzo Servadei, amministratore delegato di Autopromotec (la fiera della componentisti ca per le auto, una delle manifestazioni più importanti di via Michelino) e l'ingegner Giovanni Manaresi, figlio di Franco Manaresi. L'ufficialità deve ancora arrivare, ma sembra che quest'anno, a differenza di quanto accaduto in passato, il numero dei candidati non sia superiore rispetto a quello dei posti disponibili. Merito anche di una sorta di 'concertazione', portata avanti in queste settimane dalle diverse anime che compongono la Fondazione. La strada, però, è ancora lunga. Dopo la presentazione delle liste, la palla passa a una commissione interna incaricata di valutare curriculum e profili dei candidati soci. Poi il voto di Casa Saraceni, che in quella occasione si esprimerà anche sul rinnovo di alcuni soci arrivati a scadenza: si tratta degli avvocati Giorgio Baratti e Giuseppe Coliva, del vice presidente dell'assemblea della Fondazione Lucio Strazziari e di Francesco Pintor. Il voto è atteso entro aprile. RIPRODUZIONE RISERVATA In corsa anche Federica Guidi, Rosanna Masi Poggipolini e Renzo Servadei: le liste vanno presentate entro oggi -tit_org- Fondazione Carisbo, in pista Panebianco e Federica Guidi - Fondazione Carisbo, candidato Panebianco

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Art City esplode dove non ti aspetti

[Claudio Cumani]

Art City esplode dove non ti aspett Gli eventi off della Fiera occupano nuovi luoghi corn DumBo, lo studio Pozzati, la stazione dell'alta veloci di Claudio dimani I numeri della grande festa del Bello che invaderà la città, a corollario e integrazione delle giornate di Arte Fiera previste dal 24 al 26 (inaugurazione il 23), sono imponenti: 126 gli spazi coinvolti, 23 i progetti speciali istituzionali a ingresso gratuito, dieci i giorni di kermesse (da venerdì al 26). Art City, il programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune in collaborazione con Bolognafiere, arriva insomma in questa sua ottava edizione a un punto di eccellenza che conferma ovviamente la tradizionale Notte Bianca dell'Arte prevista stavolta sabato 25. Non ci sarà un filo comune a legare mostre, performance e installazioni ma si potranno individuare - spiega il direttore artistico Lorenzo Balbi- alcuni elementi prevalenti. Che sono una forte presenza femminile fra gli artisti, un intrigante confronto generazionale fra nomi affermati ed emergenti, una massiccia incursione nella pittura, che è linguaggio molto presente anche ad Arte Fiera. E' una costellazione diversa dal solito quella dell'edizione 2020 di Art City. A partire dai luoghi inconsueti. Come DumBO, nell'area rigenerata dell'ex scalo ferroviario Ravone in via Cesarini 19: lì il 24 e 25 (due repliche alle 19 e alle 21, ingresso con coupon ritirabile domenica dalle 10 a MAMbo o on line su eventbrite) sarà il teatro dell'evento speciale 'La vita nuova' firmato da Romeo Castellucci. Ma spazi insoliti sono anche Kappanoun di San Lazzaro (ospita in via Lambertini da sabato al 29 marzo una personale di Jimmie Durham, Leone d'oro alla carriera alla Biennale), lo studio privato di Concetto Pozzati di via Zamboni 57 (dal 24 al 26 vi è prevista una performance diretta da Angela Malfitano con Massimo Scola), la hall dell'Alta Velocità al quarto piano sotterraneo della stazione dove fra i binari 17 e 18 Riccardo Benassi dal 24 al 28 presenterà una propria installazione. MamBO inaugura il 23 un'attesa collettiva di sette fra i più noti artisti contemporanei che resterà nella sala della Ciminiere fino al 3 maggio. Non solo: per l'occasione è stato pensato un riallestimento della prima sala della collezione permanente dedicata alla pittura romana degli anni '60, imperniato sui celebri 'Funerali di Togliatti' di Guttuso. Sempre nelle Collezioni troverà poi spazio, a partire da mercoledì prossimo, l'installazione Ossi' di Claudia Losi. Resterà fino al 18 aprile alla Fondazione del Monte di via delle Donzelle la collettiva che si inaugura sabato pomeriggio '3 Body Configurations' dedicato a Claude Cahun, VALIE EXPORT, Ottonella Mocellin, tré testimoni dei movimenti del XX secolo. Domenica pomeriggio apre invece a San Filippo Neri l'intervento site specific curato da Maura Pezzati 'Nave Nodriza', della spagnola Eulalia Validosera. E, a proposito di artisti noti, bisogna ricordare la personale di Antoni Muntadas, ospitata da sabato al 22 marzo a Villa delle Rose. Ancora per flash: i 'Vestimenti' di Sissi a Palazzo Bentivoglio, la robotica di Mika Taanila all'Esprit Nouveau, la performance di Valentina Vetturi nel foyer del Comunale. E ancora Nicola Toffolini a Palazzo Poggi, Donatella Lombardo al Museo della Musica, Silvia Costa alla Biblioteca delle donne. Silvia Camporesi allo Spazio Carbonesi, Alessandro Lupi al Cubo, Ann Veronica Janssens a Palazzo Rè Enzo e un gruppo di 13 pittori contemporanei alla Banca di Bologna. C'è altro. Come il progetto 'Via libera per volare' che, partendo dal Davia Bargellini, si irradierà nel cortile di Palazzo d'Accursio, nella lounge dell'aeroporto Marconi, nel reparto di pediatria del Sant'Orsola e e alla Casa della Conoscenza di Casalecchio. Ancora spazi nuovi, ancora luoghi inconsueti. RIPRODUZIONE RISERVATA La prima italiana de 'La vita nuova' di Romeo Castellucci si terrà negli spazi del DumBo all'ex Pavone il 24 e 25 -tit_org-

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All`Itc una Fallaci d`amore e di lotta Elena Bucci a San Lazzaro con il melologo 'Nella lingua e nella spada' sulla storia tra Oriana e Panagulis

[Redazione]

Allitc una Fallaci d'amore e di lotte Elena Bucci a San Lazzaro con il metologo 'Nella lingua e nella spada' sulla storia tra Oriana e Panagu di Claudio Cumani Come si può raccontare Oriana Fallaci, ovvero la forza di trasformare il dolore in scrittura, di pagare fino alla fine la fedeltà alle proprie idee, di non rinunciare mai al concetto alto di libertà? In quanti modi si può definire una donna che ha insegnato alle ragazze un altro modo di vivere la femminilità e che ha dimostrato ai colleghi come si lavora sui fronti di guerra? La sua figura è iconica al punto da essere stata raccontata sul piccolo e sul grande schermo. In tv in passato ci hanno provato un paio di volte: nel 2015 Raiuno ha trasmesso la mini-serie 'LOriana' con Vittoria Puccini protagonista mentre 25 anni prima Raidue aveva prodotto quattro puntate dirette da Giuseppe Ferrara, 'Panagulis vive', dove la scrittrice fiorentina era interpretata da Marcella Michelangeli. Al cinema solo un'apparizione fugace, quella di Maria Rosaría Omaggio in un film del 2013 di Andrzej Wajda. Adesso, in chiave totalmente diversa, tocca al teatro. Si intitola 'Nella lingua e nella spada-In solo' il melologo scritto, diretto e interpretato da Elena Bucci che arriva sabato alle 21 all'Ite di San Lazzaro. Una partitura per voce e sonorità (musica e live electronics di Luigi Ceccarelli) per raccontare la storia di Oriana e del poeta e rivoluzionario greco Alekos Panagulis che lei volle narrare nel celeberrimo romanzo 'Un uomo'. Ma non saranno le pagine della scrittrice ad accompagnare la rappresentazione. Provo a raccontare - spiega la Bucci - con le mie parole di lei, di lui, di quell'epoca, di quella terra e della mia, dell'entusiasmo per alcuni artisti che vissero l'orrore della dittatura senza piegarsi. Niente gossip, solo poesia. Lui eccentrico, provocatore, bizzarro, lei decisa, lucida, concreta. La storia d'amore ai suoi tempi fu molto nota: la giornalista fiorentina incontrò Panagulis il giorno in cui il rivoluzionario usci dal carcere dove era stato rinchiuso dal regime dei Colonnelli per aver tentato di uccidere il dittatore Papadopoulos. Restarono legati fra passione, discussioni, lotte per la libertà, allegria, solitudini e speranze fino alla morte di lui per un misterioso incidente nel 1976. E anche oltre, attraverso i libri di Oriana che sarebbe scomparsa nel 2006 nella sua Firenze, stroncata dal cancro. Ma perché tornare con la memoria a questa para bola lontana nel tempo? Perché questa - spiega l'attrice - è una storia quasi simbolica, di cui voglio essere semplice testimone, che ci chiede il significato di parole importanti come politica, tirannide e libertà. Perché entrambi, Oriana e Alekos, hanno trovato nella scrittura uno strumento di resistenza e di trasformazione. E perché è una vicenda che pone domande attuali su questioni non superate e non risolte. Nel racconto non entrano le violente polemiche che sarebbero scaturiste dopo la tragedia dell'11 settembre dalla dura presa di posizione antiislamica della scrittrice. Nello spettacolo - dice la Bucci - metto in luce il fatto che fosse una donna libera e che questo l'ha resa un facile bersaglio. A volte la nostra società è indulgente con personaggi di scarso valore e spieiata con altri. RIPRODUZIONE RISERVATA VICENDA SIMBOLICA Voglio essere testimone di come la scrittura possa diventare uno strumento di resistenza Elena Bucci nello spettacolo 'Nella lingua e nella spada' fa dialogare la sua voce col suono di Luigi Ceccarelli -tit_org- All Itc una Fallaciamore e di lotta

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Beccacece e la ricercatrice Radozycka L`incontro con il generale Morena e il viaggio nel cimitero polacco

[Redazione]

Âåññàñåñå e la ricercatrice Radozycka L'incontro con il generale Morena e il viaggio nel cimitero polacco Sergio Beccacece, responsabile del corso di storia e personaggi di Recanati all'università d'istruzione permanente, accompagnato da Maria Alessandra Radozycka (insieme nella foto), ricercatrice di storia e traduttrice, vice presidente della Nuova associazione italo-polacca delle Marche, appassionata cultrice della storia del suo popolo, e da Antonio Baleani, culture di storia locale, ha fatto visita al cimitero Polacco di Loreto. Esso è non solo un suggestivo luogo fisico, posto tra la basilica ed il mare, ma soprattutto un luogo di storia ancora vivo. Il cimitero - dice Beccacece - venne iniziato a gennaio del 1945 ed inaugurato il 6 maggio 1946 e custodisce le spoglie di 1088 caduti polacchi di cui 8 sono ignoti. È il secondo per numero e per ampiezza dopo quello di San Lazzaro di Savena di Bologna. Questa visita ha fatto seguito alla conferenza che si è tenuta nella sala Ircer di Recanati dal generale Terenzio Morena, testimone diretto, allora ragazzino, della presenza dell'armata polacca a Recanati. Nel giugno 1944, infatti, dopo l'entrata vittoriosa dei polacchi a Montecassino, il secondo corpo d'armata, guidato dal generale Wladysiaw Anders, fu destinato al settore adriatico per combattere i tedeschi con il nuovo esercito italiano. Fece ingresso a Recanati il primo luglio dello stesso anno liberandola. Morena ha riferito particolari inediti e curiosi della presenza polacca in città che lui racconta anche in un libro pubblicato recentemente. -tit_org-incontro con il generale Morena e il viaggio nel cimitero polacco

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Falò di Sant`Antonio Fiaccolata dentro le mura del borgo

[Redazione]

Falò di Sant'Antonio Fiaccolata dentro le mura del borgo FalòSant'Antonio con una zuppa vegetariana davanti itinerario dal centro abitato al alle fiamme del falò allestito borgo di Castello di Serravalle nella piazzetta. Contorno di domani nel paesino dell'alta zirudelle, partite, canti e balli Valsamoggia. Alle 19,30 con con la società L'aj stéeca un ritrovo nella piazza del paese pò e della banda del serretto. con i soci dell'Iniziativa dell'associazione Terre di lacopino in testa alla fiaccolata tradizionale che dopo un'ora di cammino si conclude entro le mura del borgo medievale. All'arrivo il conforto di una polenta o di -tit_org- Falò di Sant Antonio Fiaccolata dentro le mura del borgo

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Finale Emilia fa la voce grossa con l`Assigeco fra gli U16 Gold

[Redazione]

Finale Emilia fa la voce grossa con l'Assigeco fra gli U16 Gold II punto sui tornei giovanili, U20 Girone  (12à giornata): Na2areno-Masi 58-90 (Na2areno: Cavallotti 15, Rizzo 14, Lugli 13), Calderara-Scandiano 2012 67-71, SPV V-F.Francia (ieri). Classifica: Borghi*, F.Francia'''*, Masi, Scandiano 14; Fortitude* 12; Na2areno*, Pallavicini* 10; Adetico** 8; Calderara 6; PGS Smile* 4; SPVVignola**, Sasso Marconi* 2. U18 Gold, Girone A (14a giornata): Go Basket 2018 Correggio-Cus Parma 60-76, Na2areno-Correggio 48-68 (Na2areno: Sabbadini 14, Bernini 8), SPV- Magik Parma 91-41, US Reggio Emilia-Assigeco Piacenza Club (6/2), Fiorenzuola 1972-Academy Fidenza (21/01). Riposa: Pall.Fulgor Fidenza. Classifica: Correggio 22; SPV Vignola, Assigeco Pc** 20; Academy Fidenza** 16; US Reggio* 12; Fulgor Fidenza* 10; Na2areno Carpi, Fiorenzuola*, Cus Parma 8; Go Basket* 6; MagikPr2. U16 Gold, Girone A (13a giornata): Progresso Castel- maggiore-Correggio 84-46, Arena Montecchio-S.Ilario Basketvolley 44-79, F.Francia Zola Predosa-Basket 2000 Re 84-66, Basket Magreta-Masi Casalecchio 41-105, Pol.Pontevecchio Bo- Pall.Reggiolo 52-69, Basket Finale Emilia-Assigeco Piacenza 70-66, Nuova PSA Modena-Pall.Sangiorgiodi Piano 38- 73. Classifica: Progresso 26; Pontevecchio20; S.Ilario,Reggiolo 18; Assigeco Pc, Pall.Sangiorgio, F.Francia, Masi 16; Basket 2000 Re 14; Correggio 8; Montecchio 6; Finale Emilia 4; Magreta, Nuova PSA Mo 2. U15 Gold, Girone A (13a giornata): Vicus Parma-Assigeco Pc Club 85-71, Sorbolo Bk School-Basket 2000 Reggio Emilia 65-51, Magik Parma- Eagles Bk Riva del Po 64-54, Arena Montecchio-Pall.Correggio 37-56, Pall.Piacentina-Nuova PSA Modena49-89. Classifica: Vicus Pr 22; Assigeco Pc, Correggio 18; Basket 2000 Re, Sorbolo 16; Nuova PSA 14; Eagles 12; Piacentina, MagikPr6; Montecchio 2. U14 Gold, Girone A, 10a giornata: Eagles Basket Riva del Po-SBM Modena 51- 54, Magik Basket Pr-BPER Banca Virtus Bologna 54-106, Nuova PSA Modena-Vicus Parma (21/1), Assigeco Piacenza Club-Stars Bologna np. Nel torneo U15 la Nuova Psa si impone sul parquet della Piacentina U14: Sbm corsara contro Riva del Po Classifica: BPER Banca 20; Stars* 16; Assigeco*, Magik 12; Nuova PSA* 6; Eagles, Vicus* 4; SBM 2. U14 Gold, Girone(10a giornata): Na2areno Carpi-An- zola Basket 59-76 (Na2areno: Giovanelli 22, Govoni 15, Gasparotto 10), BSL S.Lazzaro-Fortitudo Bologna 72-48, Pall.Reggiana-Masi Casalecchio 98-73, Diablos Basket S.Agata Bolognese-Fulgor Fidenza 49-54. Classifica: BSL 20; Reggiana 18; Masi, Fidenza 12; Fortitude* 6; Diablos, Anzola 4; Na2areno* 2. U13 Gold, Girone A (10a giornata): UP Calderara-Bper Futurvirtus Âî 59-103, Masi- Benedetto Cento 73-48, Jolly Re-Na2areno Carpi 88-30, Pontevecchio-SB Reggio Emilia 90-52, PSA-Arena 38-88. Classifica: P.vecchio, Bper 20; Jolly 18; Masi 14; Calderara 12; Benedetto, SB Reggio 10; Bakery* 6; Sangiorgio* 4; Na2areno, PSA, Arena 2. lUfenbAflllBBiMalBEEjHBU -tit_org- Finale Emilia fa la voce grossa conAssigeco fra gli U16 Gold

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Antigone, Giacoma e le altre, storie (e coraggio) di donne imperfette

[Alessandro Cannavò]

Vite A metà strada Ira biografia, romanxo ñ intervista immaginaria Edgarda Ferri racconta per La Tartaruga i destini di figure femminili non aliine; Antigone, Giacoma e le altre, storie (e coraggio) di donne imperfett di Alessandro Cannavo orse bisognerebbe comin|H ciarla dal finale la danza.IL. che Edgarda Ferri dirige con i suoi personaggi in Balìata delle donne imperfette. Da quell'Origine del mondo che tutto sembra ricomporre e riconciliare al termine di una serie di ritratti di ogni epoca che la scrittrice fa ruotare attorno al tema del corpo e della sessualità femminili. Sì, l'audace e scandaloso dipinto di Gustave Courbet, quel primissimo piano senza identità, fonte di curiosità segrete e pruriginose, qui parlaprima persona, rivendica la titolarità del mistero della vita e della culla del piacere, grida il dolore straziante delle violenze subite in ogni tempo e ad ogni latitudine. Dopo tanti libri monografici su donne che hanno segnato la storia, da Elena madre di Costammo a Maria Teresa d'Austria, da Giovanna la Pazza a Etty Hillesum, Edgarda Ferri qui crea una coreografia che è un elogio all'imperfezione. Fisica, innanzitutto; ma anche nei comportamenti imprevedibili e coraggiosi. La diversità, insomma: oggetto di emarginazione e condanna sociale; oggi bandiera dei principi di rispetto della dignità umana e delle pari opportunità. Ma anco ra vittima di discriminazioni. In uno stile che unisce la documentazione alla prosa romanzesca, il monologo all'intervista immaginaria, Ferri alterna ritratti noti a episodi minori ma emblematici. Come quello nella Mantova all'epoca napoleonica che ha per protagonista Giacoma Fioroni, di cui un gruppo di commissari francesi devono registrare una rara mostruosità: la compresenza nella ragazza dell'organo femminile e di quello, seppur non del tutto espresso, maschile. Un resoconto di fredda scientificità e bruciante umiliazione, risolto con umanità dal pittore incaricato di illustrare la rarità. L'identità sessuale da nascondere o da cambiare si ritrova nel mito di Ø, femmina negata fino alla pubertà per evitare di essere uccisa, che nelle Metamorfosi di Ovidio riesce a diventare uomo per sposare lante; o nel dramma di Víctor che si sente Lara e vuole fare la ballerina, storia vera raccontata nel film Girl. Il corpo inquietante è impersonato da Annie Jones, donna pelosa, uno dei fenomeni da baraccone del circo Bamum e poi fondatrice del movimento anti-freaks, anti-mostri; o da Dorothea Gonzaga che vede sfumare le nozze con Galeazze Maria Sforza per una presunta gobba, maledizione di famiglia; oppure in mamma Schiavona, la figlia brutta tra le sette di sant'Anna, solo perché nera: sì, una delle tante madonne nere, diventata al santuario di Montevergine protettrice degli omosessuali e dei transessuali. Ci sono infine le donne che vanno contro la legge o il sentire comune, spinte dal senso di giustizia o di realismo. Condannate tisicamente o moralmente: Antigone, mito fondante di una dicotomia esistenziale; la pittrice Artemisia Gentileschi che ebbe il coraggio di raccontare in tribunale lo stupro subito ma che per la gente rimase una puttana; e Lucia Sabbioni che non volle unirsi al rifiuto di ridurre la pena a Walter Reder, il carnefice di Marzabotto, in uno dei capitoli più emozionanti del libro. Sarebbe facile elogiare le donne di Ferri per il coraggio, la forza, la coerenza, la temerarietà. Dal fondo di questo affresco emerge invece l'ingiustizia di una storia che scorre scandita dalla protervia e dalla violenza maschili. Un passato che diventa cronaca. Amaramente attuale. II libro della scrittrice e giornalista Edgarda Ferri, Bolloto delle donne imperfette, è pubblicato da La Tartaruga (pp.180, 17) -tit_org-

Estratto da pag. 35 90

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Da Lercaro a Don Matteo La religione che si fa politica e quei consigli dei pastori

[Marco Marozzi]

Da Lercaro a Don Matteo La religione che si fa politica e quei consigli dei paston dl Marco Marozzi Gesù è stato il primo socialista, si diceva fra i nonni dei nostri nonni. Adesso a destra gira una battuta: Zuppi è l'ultimo comunista. Qualcuno nella sinistra la tramutasperanza. Ingenuità e rancori, plateali le prime, carsici i secondi, entrambi diffusi, non rendono conto della complessità dell'operato del cardinale, presidente della Conferenza episcopale emiliano- romagnola. Vale per l'arcivescovo di Bologna, vale per gli altri prelati della regione che hanno elaborato i documenti sulle elezioni del 26 gennaio. Facilissimo leggerli come un appoggio alla sinistra che qui governa, contro i sovranismi della Lega. Zuppi è don Camillo e Peppone, unisce le ragioni dell'altare e della terra, ma come un intellettuale che ha letto Guareschi e sa che tutto è cambiato. Nella società, nella Chiesa, nella politica. E diversissimo dai suoi predecessori, Caffarra e Biffi, ma lo è anche da Lercaro, a cui a sinistra si tende a paragonarlo. Se c'è un Lercaro a cui può assomigliare è quello del 1956: quello che lanciò la lista De capeggiata da Giuseppe Dossetti per contrastare il sindaco Dozza. Costrinse l'uomo più di sinistra del mondo cattolico a una sconfitta certa, ma capace di dare una serie di indicazioni storiche che sarebbero servite ai vincitori, quindi a Bologna: dall'urbanistica ai quartieri al traffico. Un cardinale veggente; segnò poi il Concilio Vaticano Ï, ma fu sconfitto per il papato da Giovanni Montini. E nel '64 che lui e Dozza ripresero a salutarsi: il sindaco aveva smesso di farlo nel '56, quando Lercaro fece suonare le campane per gli ungheresi in rivolta contro l'Urss. Gli anni 60 per Lercaro sono importanti, ma avviano al tramonto di cui la cittadinanza onoraria datagli dal nuovo sindaco di Bologna segnò una paradossale accelerazione. Se la sinistra vincerà ancora, a Zuppi onori simili li si dia quando va in pensione. Lercaro a Guareschi non piaceva, Zuppi è figlio per madre della Milano manzoniana, per padre della Roma dell'Osservatore Romano, della Comunità di San'Egidio, finezza e geometria diplomatiche per formazione. Questo corso e ricorso storico può servire altrettanto paradossalmente ai leghisti, se vinceranno. Zuppi è amico di Prodi ma non è lui: se lo ritrovano comunque, come gli altri vescovi, anche se sperano che buona parte del gregge (e pure Peppone) voti per loro. Una nota simile la fecero i vescovi umbri: la sinistra è stata schiantata. Ð documento dei vescovi non è solo una linea indicata ai fedeli prima delle urne, è un avviso ai politici di cosa chiedono i pastori che si assumono la responsabilità di parole nette: continuare un impegno politico che in questi anni ha portato anche buoni frutti, sinergia delle attività regionali con le istituzioni ecclesiali. Non scadono il 26 gennaio. Mai tanta chiarezza, nemmeno da Lercaro, nemmeno da Biffi che tifava per Giorgio Guazzaloca, ora icona della sinistra. Non volle la Lega in giunta, altri tempi. Matteo Maria Zuppi porta avanti una pastorale che mai si è conosciuta a Bologna. Piena di rischi, contaminazioni, forse eccessi ed errori. Che vede il futuro solo nell'incontro di fedi, credi, razze. Ha dato una delle parrocchie più borghesi, in cima a via Castiglione, a un sacerdote di rito romeno con 5 figli nell'ampia canonica. Ha cambiato il rettore della cattedrale di San Pietro. Ha messo a disposizione la chiesa del Gesso come riferimento delle parrocchie moldave ortodosse in Italia. La basilica di Santo Stefano sta passando dai benedettini ai francescani per fame un centro di formazione alla spiritualità per i giovani. È la stessa sfida di Bergoglio: religione che si fa politica nel momento in cui la povertà dei politici la rende egemonica. Bergoglio paria di scristianizzazione della società, ma lui è quello a cui si aggrappano una sinistra senza leadership (nel mondo) e una destra senza awersari all'altezza. Nel 1965 II cardinale Giacomo Lercaro con l'architetto Alvar Alto e il plastico della chiesa di Rióla di Vergato -tit_org-

Estratto da pag. 4 91

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Orfeo e Muscolo sono stati tratti in salvo

[Redazione]

Orfeo e Muscolo sono stati tratösalvo Ce l'hanno fatta Muscolo e Orfeo, estratti vivi dalla trappola in cui hanno passato oltre due giorni. Grazie a 30 ore di lavoro da parte dei vigili del fuoco dell'Emilia-Romagna e di reparti speciali lombardi, i segugi maremmani di 2 e 3 anni e mezzo, acciaccati ma in buone condizioni, sono stati portati via dalla cava di Baragazza, a Castiglione dei Pepoli, dove erano finiti durante una caccia al cinghiale, ((.m.) RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org-

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POLIZIA MUNICIPALE I NUMERI DEL 2019 DELLA POLIZIA LOCALE Velox, in un anno 51mila violazioni = I riminesi sfrecciano al volante: ben 51.150 multe per la velocità // pag. 6

[Redazione]

Velox,inunaimo cimila violazioni // pag. 6 DEI. I riminesi sfrecciano al volante; ben 51.150 multe per la velocità RIMINI Sono state 51.150 le infrazioni rilevate in tutto il 2019 dalla polizia locale di Rimini con l'ausilio degli strumenti elettronici: autovelox, vigile elettronico, vista red, speed scout. Un numero impressionante, tanto più che 29.126 violazioni della velocità provengono da due soli autovelox fissi: quello in via Euterpe (15.253) e l'altro in via Settembrini, di fronte all'ospedale (13.873). Nel totale sono 8.693 le multe "staccate" con i Vista Red ai semafori: spiccano le 2.701 sanzioni rilevate in via della Gazzella, dove l'impianto è entrato in funzione solo nello scorso mese di agosto. E sempre con il Vista red sono 2.425 le sanzioni effettuate invia Principe Amedeo, 1.519 quelle all'incrocio fra le vie Planeo e Marzabotto. Il Report 2019 Sono alcuni dei numeri che emergono daìReport2019 dell'attività della Polizia locale di Rimini, resi noti in vista del 20 gennaio, festa di San Sebastiano, patrono del Corpo della Polizia locale. Gli agenti di Rimini sono 177 con 18 ufficiali. Imponente il sistema di videosorveglianza che conta un centinaio di telecamere installate sul territorio più altre 20 che monitorano sempre i cinque importanti sottopassi ferroviari. Da segnalare anche la recente costituzione dell'Unità cinofila che sta operando con grande efficacia nelle attività legate allo spaccio e alla sicurezza urbana. Mentre nel quadro del Progetto Scuole sicure l'amministrazione ricorda le nove telecamere posizionate all'esterno dei plessi scolastici delle secondarie di I e II grado. Controlli e arresti Nel corso del 2019 sono state 7.208 le persone controllate nelle zone dove regna il maggior degrado, con 24 arresti, 20 accompagnamenti per l'identificazione. Sono stati 2.086 invece i servizi di controllo relativi a insediamenti di nomadi e extracomunitari; 2.916 i controlli nelle aree verdi. Sul fronte del contrasto alla prostituzione in strada sono state 181 le sanzioni e nove le denunce; contro il consumo di bevande alcoliche in alcune aree pubbliche del centro storico negli ultimi due mesi si contano sei sanzioni. Si registra anche una netta diminuzione del fenomeno del cosiddetto gioco delle tré campanelle, grazie all'arresto di 12pallinari. Per quanto riguarda la sicurezza stradale, sono stati 135.855 i veicoli sottoposti a controllo. Tra i diversi servizi effettuati anche quelli di viabilità 1.951; presidio delle scuole, 2.578; soccorso a utenti in diffi coltà 4.012; controlli dell'alcol 4.012; controllo dei veicoli abbandonati, 241. Gli incidenti stradali Nel bilancio della polizia locale si contano anche 1.425 incidenti stradali con 776 feriti, otto con conseguenze mortali. Fra i reati del codice della strada ne sono stati rilevati: 55 per omissione di soccorso, 8 per omicidio stradale, 27 per lesioni gravi e gravissime, 40 per guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Le principali violazioni accertate negli incidenti rilevati dalla Polizia locale nel 2019 sono da addebitarsi al mancato controllo del veicolo da parte del conducente, ben 138, seguiti dalla mancata precedenza all'intersezione con segnale (87) o stop all'intersezione (68), cambiamento di direzione - pericolo e intralcio (60), mancata precedenza a destra (44) o a pedoni (31), apertura della portiera senza verificare il pericolo (21), velocità pericolosa alle intersezioni (21), non osservanza della distanza di sicurezza (10). Quasi ÇÎò à violazioni registrate da due soli autovelox fissi; in via Euterpe e di fronte all'ospedale L'autovelox dl via Settembrini -tit_org- Velox, in un anno 51mila violazioni - I riminesi sfrecciano al volante: ben 51.150 multe per la velocità

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la rete del turismo sostenibile Mete salubri, svetta la Valdichiana Senese

[Redazione]

LA RETE DEL TURISMO SOSTENIBILE ROMA. La rete Eden (European Destinations of Excellence Network) è la più grande al mondo nel settore del turismo sostenibile. A Roma sono state presentate le mete di wellness italiane eccellenti selezionate. Al primo posto si sono classificati i Comuni che compongono la Valdichiana Senese, che entreranno così a far parte del circuito. Nelle posizioni "top five" delle nuove destinazioni più salutari, selezionate dall'Europa con Mibact ed Enit, si sono collocati anche Alto Reno Tenne (Âî), Duino Aurisina (Ts), Frasassi/Genga (An), Manciano (Gr). Il Progetto Eden è un'iniziativa importante nel solco del percorso che stiamo portando avanti come Mibact, legato alla valorizzazione dei territori, alla promozione di un turismo lento e in grado di aiutare a diffondere i flussi su tutto il territorio nazionale, mantenendo un'elevata qualità dell'offerta - dice la sottosegretaria del ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo Lorenza Bonaccorsi. -tit_org-

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la rete del turismo sostenibile Mete salubri, svetta la Valdichiana Senese

[Redazione]

LA RETE DEL TURISMO SOSTENIBILE ROMA. La rete Eden (European Destinations of Excellence Network) è la più grande al mondo nel settore del turismo sostenibile. A Roma sono state presentate le mete di wellness italiane eccellenti selezionate. Al primo posto si sono classificati i Comuni che compongono la Valdichiana Senese, che entreranno così a far parte del circuito. Nelle posizioni "top five" delle nuove destinazioni più salutari, selezionate dall'Europa con Mibact ed Enit, si sono collocati anche Alto Reno Tenne (Âî), Duino Aurisina (Ts), Frasassi/Genga (An), Manciano (Gr). Il Progetto Eden è un'iniziativa importante nel solco del percorso che stiamo portando avanti come Mibact, legato alla valorizzazione dei territori, alla promozione di un turismo lento e in grado di aiutare a diffondere i flussi su tutto il territorio nazionale, mantenendo un'elevata qualità dell'offerta - dice la sottosegretaria del ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo Lorenza Bonaccorsi. -tit_org-

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Il ministro ha ascoltato il grido di aiuto dei territori

[Redazione]

Punto nascite; Bini, presidente dell'Unione, racconta l'incontro con Speranza Dalla manovra più risorse, ma bisognerà adeguare I Piano attuativo locale CASTELNOVO MONTI. Per il comitato "Salviamo le Cicogne" è solo una mossa elettorale, attuata a pochi giorni dalle regionali. Ma gli amministratori locali, all'annuncio della riapertura del punta nascita, ci credono sul serio. Un incontro molto positivo, sono emersi aspetti importanti: ora si può davvero lavorare per la riapertura. Così il sindaco di Casteinovo Monti e presidente dell'Unione dei Comuni, Enrico Bini, commenta l'incontro con il ministro della Salute, Roberto Speranza, avvenuto prima dell'incontro pubblico tenuto al circolo "Buco Magico" di Reggio Emilia. L'incontro tra il ministro della Salute e sindaci dell'Appennino è stato favorito dalla lista "Emilia Romagna Coraggiosa". All'incontro era presente il candidato alle elezioni regionali Federico Amico, oltre al gruppo di amministratori dell'Appennino reggiano: al faccia a faccia con Speranza erano presenti Bini, il sindaco di Villa Minozzo Elio Ivo Sassi, il colle ga di Carpineti e vicepresidente dell'Unione Tiziano Borghi, ilvicesindaco di Vetto Aronne Ruffini, il dottor Mario Attolini, la dottoressa Clara Domenichini, la consigliera comunale di Casteinovo Monti Erica Spadaccini. OTTIMISMO L'incontro con il ministro Speranza arriva dopo un periodo di intenso lavoro portato avanti per sondare le opportunità di riaprire il punto nascite di Casteinovo Monti, iniziato con la visita che avevamo svolto a Roma lo scorso novembre, al ministero della salute, per capire gli orientamenti del governo da poco in carica, proseguita poi con la visita a Casteinovo Monti del viceministro Pierpaolo Sileri che ha attivato una serie di contatti tra il ministero eia Regione Emilia Romagna - spiega Bini -. Lunedì con il ministro Speranza sono emersi fatti importanti: attraverso il nuovo Patto per la salute sottoscritto da governo e tutte le Regioni,particolare la scheda 15, sono ora presenti maggiori spazi di dialogo e di manovra per arrivare a una revisione del Decreto ministeriale 70 che disciplina anche la questione dei punti nascite. Inoltre - evidenzia Bini il ministro ha sottolineato l'importanza per l'Appennino di far parte della Strategia Aree Interne, cosa che permette l'attivazione di progetti e azioni specifiche sulla salute, apprezzando anche la proposta che abbiamo avanzato da tempo di un'azione sperimentale per la riapertura del punto nascite. Conclude il presidente dell'Unione: Sia da parte del ministro che da parte del presidente della Regione Stefano Bonaccini è stata manifestata l'intenzione di procedere speditamente per impostare la riapertura. Speranza ha detto apertamente di voler ascoltare quello che ha definito "il grido di aiuto dei territori montani". È una notizia che ovviamente ci da grandi speranze, ma ci vorrà un lavoro consistente perché l'obiettivo prioritario è l'attivazione di un servizio che garantisca pienamente quelle condizioni di sicurezza per gestanti e neonati che avranno bisogno anche di una revisione organizzativa del personale medico. Da parte dell'Ausi infatti sarà necessario adeguare il Piano attuativo locale, prendendo sì atto delle difficoltà legate alla carenza di specialisti, gestendola però in una nuova prospettiva provinciale, che tenga conto della riattivazione del punto nascite, a cui sarà necessariamente legato anche il ripristino della guardia ginecologica H24. Speranza- conclude Bini - ha sottolineato come l'ultima manovra economica abbia finalmente fornito risorse in più alla Sanità, per 2 miliardi, dopo un lungo periodo di "razionalizzazioni" che aveva portato ad oggettive problematiche. ILSUHMIT Giovedì l'incontro per accelerare i tempi Arrivare a un "colpo di teatro", all'annuncio di una data o magari alla riapertura vera e propria del servizio entro la data delle elezioni; viene questo sospetto, sui punti nascita dell'Appennino, vista la netta acceleraz ione impressa sul tema da ministero e Regione. La stessa la Regione infatti ha fatto sapere che è già stato fissato per giovedì della prossima settimana il primo incontro tra governo, rappresentato dalla sottosegretaria di Stato alla Salute, e le istituzioni locali coinvolte, rappresentate dal presidente della Regione Stefano Bonacdni, dall'assessore regionale alla Salute Sergio Venturi e dai sindaci dei Comuni di Alto Reno Terme (Bologna), Pavullo nel Frignano (Modena), Casteinovo Monti (Reggio) e Borgo Val di Taro (Parma). L'obiettivo dichiarato è quello di avviare immediatamente le procedure per riaprire i punti nascita in applicazione delle disposizioni nazionali contenute nel Patto per la salute

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sottoscritto tra governo e Regioni. Il ministro Roberto Speranza durante l'incontro al Buco Magico di Reggio Emilia - tit_org-

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ECCEZIONALE INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO SULL'APPENNINO BOLOGNESE Trenta ore per estrarre due cani dal cunicolo

[Redazione]

ECCEZIONALE INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO SULL'APPENNINO BOLOGNESE Sono stati recuperati e sono vivi Muscolo e Orfeo, i due segugi (uno di razza maremmana) rimasti intrappolati per 30 ore in un cunicolo nel quale si erano infilati mentre erano nell'area di una vecchia cava a Baragazza di Castiglione dei Pepoli, sull'Appennino bolognese. Per salvarli in campo anche il nucleo Speleo Alpino Fluviale e una squadra Urban search and rescue e carabinieri, questi ultimi presenti anche perché la cava è vicino alla linea gotica e i due cagnoni potevano incappare in ordigni bellici. -tit_org-

Estratto da pag. 15 98

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la rete del turismo sostenibile Mete salubri, svetta la Valdichiana Senese

[Redazione]

LA RETE DEL TURISMO SOSTENIBILE ROMA. La rete Eden (European Destinations of Excellence Network) è la più grande al mondo nel settore del turismo sostenibile. A Roma sono state presentate le mete di wellness italiane eccellenti selezionate. Al primo posto si sono classificati i Comuni che compongono la Valdichiana Senese, che entreranno così a far parte del circuito. Nelle posizioni "top five" delle nuove destinazioni più salutari, selezionate dall'Europa con Mibact ed Enit, si sono collocati anche Alto Reno Tenne (Âî), Duino Aurisina (Ts), Frasassi/Genga (An), Manciano (Gr). Il Progetto Eden è un'iniziativa importante nel solco del percorso che stiamo portando avanti come Mibact, legato alla valorizzazione dei territori, alla promozione di un turismo lento e in grado di aiutare a diffondere i flussi su tutto il territorio nazionale, mantenendo un'elevata qualità dell'offerta - dice la sottosegretaria del ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo Lorenza Bonaccorsi. -tit_org-

Estratto da pag. 9 99

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Preti sposati Ratzinger ritira firma dal libro = Ratzinger ritira la firma dal libro della discordia Il cardinale: sapeva tutto

[Paolo Rodari]

L Preti sposati Ratzinger ritira nrma dal libro di Paolo Rodari Benedetto XVI non ci sta. Dopo il polverone causato dall'uscita del libro Dal profondo dei nostri cuori sul celibato sacerdotale presentato come vergato a quattro mani, da lui e dal cardinale conservatore Robert Sarah, ritira la sua firma. alle pagine 18 e 19 con un servizio di Anais Ginori er ritira la firma dal libro della discordia II cardinale: sapeva tutte Gänswein sul caso preti sposati: c'è stato un malinteso, dal Papa emerito solo un contributo Ma Sarah mostra il carteggio che ha preceduto la pubblicazione: ero stato autorizzato CITTÀ DEL VATICANO - Benedetto XVI non ci sta. Dopo il polverone causato dall'uscita del libro "Dal profondo dei nostri cuori" sul celibato sacerdotale presentato come vergato a quattro mani, da lui e dal cardinale conservatore Robert Sarah, ritira la sua fìrma tramite il segretario Georg Gänswein, che in una nota spiega come il Papa emerito non aveva approvato alcun progetto per un libro a doppia firma ne aveva visto e autorizzato la copertina. Si è trattato - scrive - di un malinteso senza mettere in dubbio la buona fede del cardinale Sarah. Le case editrici che oggi avevano in programma l'uscita, Fayard in Francia, Ignatius Press negli Stati Uniti, al momento confermano la dimisione con la doppia firma, ma per la seconda edizione si impegnano a fare come nel resto del mondo, ovvero una pubblicazione nella quale Benedetto XVI darà soltanto un suo con tributo. La decisione del ritiro della firma è tutta di Joseph Ratzinger. L'uscita del volume prima che Francesco si esprimesse con un suo testo sui lavori del Sínodo per l'Amazzonia, e quindi sul celibato sacerdotale, è stata letta da molti come una chiara volontà di influenzare il Papa re- gnante. Ed è da questa lettura che Benedetto vuole prendere le distanze, sostenendo di non essere stato messo al corrente del fatto che il suo testo fosse destinato ad essere inglobato in un libroa doppia firma. Prima della nota di Gänswein, il cardinale Sarah si mostra molto attivo sul suo profilo Twitter. Dice che il Papa emerito sapeva e in sua difesa pubblica uno scambio di lettere nelle quali Ratzinger parla con lui del suo testo sul sacerdozio dicendo, senza tuttavia citare l'uscita del libro, che da parte sua il testo può essere pubblicato nella forma da Lei prevista. Mentre poco dopo offre il suo sincero perdono a tutti coloro che mi calunniano o che vogliono mettermi in contrasto a Papa Francesco. E ancora: II mio attaccamento a Benedetto VI resta intatto e la mia obbedienza filiale a Papa Francesco assoluta. È nella mattinata di ieri che Sarah viene raggiunto telefonicamente II passo indietro di Benedetto su un testo letto da molti come un altóla a eventuali riforme del successore da Gänswein che gli comunica la decisione di Benedetto. Su Twitter, tuttavia, il porporato non si ferma e pubblica un lungo memoriale nel quale si spinge a dire che il 3 dicembre, incontrando il Papa emerito al Mater Ecclesiae, gli ha spiegato che il nostro libro sarebbe stato stampato durante le vacanze di Natale, che sarebbe apparso mercoledì 15 gennaio e che, quindi, sarei venuto a portargli il libro all'inizio di gennaio al ritorno da un viaggio nel mio paese natale. E ancora: La controversia che per diverse ore mira a sporcarmi insinuando che Benedetto XVI non è stato informato della pubblicazione del libro "Dal profondo dei nostri cuori", è profondamente abietta. E quindi offre il suo perdono a coloro che, sostiene, l'hanno calunniato. Oggi in ogni caso il contenuto del libro esce immutato. Il pensiero di Benedetto sul celibato è chiaro. Negli ambienti conservatori c'è preoc cupazione per un Sinodo della Chiesa tedesca che ha chiesto l'abolizione del celibato sacerdotale tanto che da alcuni settori si paventa la possibilità che se Francesco dovesse cambiare qualcosa in merito alla disciplina del celibato stesso si arriverebbe allo scisma. Di certo Bergoglio non è Papa che cede ai ricatti. La sua posizione sul celibato, fra l'altro, è in scia a quella di Ratzinger. Il celibato ecclesiastico è per lui un dono di Dio e, come ha detto tornando da Panama, non sarà certo lui ad abolirlo. Certo, Francesco è vescovo di Roma sempre in ascolto della Chiesa. Se questa con voce unanime gli chiedesse un cambiamento sarebbe il primo a farlo. L'esortazione post sinodale, firmata da Bergoglio, non dovrebbe tardare molto. Soltanto con la pubblicazione la sua posizione sarà del tutto chiara e servirà a spegnere una volta per tutte ogni polemica. - p.rod. ì è. 8èà 1 à: ' Lò;., testo.

Estratto da pag. 18 100

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Lasciò a '? ' ' 5 é 1. Qia ei ie..'.. CàstÀJElnitïaBaà, ',;..'.... '...... '/ '. /''; '. '..? -,. Le tré lettere di Benedetto rese note dal cardinale Sarah (foto sotto). Nella prima (datata 20 settembre) Ratzinger conferma di stare lavorando a un tes "sul sacerdozio con particolare attenzione a celibato". Nella seconda (12 ottobre) si affida a Sarah perché valuti "se trova qualche utilità nei miei poveri pensieri". Nell'ultima (25 novembr conclude: "II testo può essere pubblicato nella forma da Lei prevista" tenzioni: Avevo scritto in realtà 7 pagine di chiarimento metodologico del mio testo e sono realmente felice per dire che Lei ha saputo dire l'essenziale in una mezza pagina. Non vedo quindi una necessità di trasmetterLe le 7 pagne, dato che Lei ha espresso in una mezza pagina l'essenziale. Da parte mia fl testo può essere pubblicato nellaforma.da. Lei prevista.,.;',.. /' ',''''' '.' ' ' '. '... ' ' '. é '. ' - ', ', ', -tit_org- Preti sposati Ratzinger ritira firma dal libro - Ratzinger ritira la firma dal libro della discordia Il cardinale: sapeva tutto

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Il 23 gennaio l`incontro per riaprire i punti nascita

[Redazione]

n 23 gennaio l'incontro per riaprire i punti nascita Dopo il via libera di Roberto Speranza, c'è già un incontro fissato per la riapertura dei punti nascita in Emilia-Romagna. Governo, Regione e sindaci dei Comuni interessati si vedranno giovedì 23, a pochi giorni dal voto regionale. Obiettivo dell'incontro - informa una nota di viale Aldo Moro - è quello di avviare immediatamente le procedure per riaprire quei punti nascita in applicazione delle disposizioni nazionali contenute nel patto per la salute. Il percorso per la riapertura delle sale parto in montagna (fra cui quello di Porretta nel Bolognese) è dunque avviato anche ufficialmente. Al primo confronto del 23 gennaio parteciperanno il sottosegretario Sandra zampa, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l'assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi e i sindaci di Alto Reno Terme, Pavullo, Casteinuovo ne' Monti e Borgo Val di Taro. -tit_org- Il 23 gennaio l'incontro per riaprire i punti nascita

Estratto da pag. 7 102

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Muscolo e Orfeo, i segugi salvati dai Vigili del fuoco

[Redazione]

Dopo più di 24 ore di ricerche senza sosta - una vera e propria corsa contro il tempo - sono stati recuperati vivi dai Vigili del fuoco Muscolo e Orfeo, i due cani di razza maremmana che erano rimasti bloccati in un cunicolo, nel quale si erano infilati mentre erano nell'area di una vecchia cava a Baragazza di Castiglione dei Pepoli. I due segugi sono addestrati per la caccia al cinghiale: Orfeo ha due anni e mezzo, Muscolo tré. doit. Andrea Bergamini -tit_org-

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Riapertura punti nascita Giovedì il primo round

[Redazione]

II 23 tavolo tra governo, Regione e sindaci dei Comuni, tra cui Alto Reno Terme Critiche da Lega e Forza Italia Dopo il via libera del ministro Roberto Speranza c'è già un incontro fissato per la riapertura dei punti nascita in Emilia- Romagna. Governo, Regione e sindaci dei Comuni interessati si vedranno infatti giovedì prossimo, a pochi giorni dal voto regionale. Obiettivo dell'incontro - informa una nota della Regione è quello di avviare immediatamente le procedure per riaprire quei punti nascita in applicazione delle disposizioni nazionali contenute nel patto per la Salute sottoscritto tra Governo e Regioni. Il percorso per la riapertura delle sale parto in monta gna è dunque avviato anche ufficialmente. Giovedì 23, dunque, ci sarà I primo confronto a cui parteciperanno il sottosegretario Sandra Zampa, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l'assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi e i sindaci di Alto Reno Terme (Bologna), Pavullo nel Frignano (Modena), Casteinuovo Monti (Reggio Emilia) e Borgo Val di Taro (Parma). Ma non si ferma la polemica politica. Il senatore forzista Enrico Aimi ribadisce le responsabilità politiche della Regione sulla chiusura dei punti nascita. Era il 2017 quando l'assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi, sulla chiusura dei punti nascita dichiarava: 'Fra qualche anno riconoscerete che abbiamo avuto ragione'. E invece, a distanza di qualche anno, è Bonaccini a disconoscere le parole del suo assessore alla Sanità, annunciando con enfasi che riaprirà i punti nascita della montagna. E, consentiteci, qui la schizofrenia politica la fa da padrona. Polemiche arrivano anche dall'Umbria, dove l'assessore alla Sanità Luca Coletto (che già aveva ricoperto lo stesso ruolo in Veneto), attacca: In Veneto abbiamo ottenuto fin da subito delle deroghe. Il Pd sconfessa se stesso per andare a caccia di voti, che non ha più. Critiche anche dal consigliere emilianoromagnolo della Lega Daniele Marchetti, II Pd ha perso ogni credibilità: in ogni occasione ha sempre votato contro le nostre risoluzioni per il mantenimento dei presidi. E il verbale del voto lo dimostra. Non prendano in giro i cittadini. L'assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi -tit_org-

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Casalecchio, Loiano e la Bassa: ritorna Salvini

[Redazione]

Giornata tutta bolognese per il leader leghista Tra gli appuntamenti anche una visita al Centergross Dopo un'intera giornata, quella di ieri, dedicata al territorio della provincia di Piacenza, Matteo Salvini fa ritorno 'alla base'. Oggi, infatti, il leader della Lega sarà tutto il giorno a Bologna e dintorni. Mentre la candidata del Carroccio e di tutto il centrodestra, Lucia Borgonzoni, in ossequio alla strategia di 'dividersi i compiti', sarà impegnata nel Ravennate. La giornata di Salvini inizierà alle 9 a Casalecchio al bar 'Dolce Lucia' di via Marconi per un primo caffè, poi alle 9,30 via alla visita del mercato casalecchiese e incontro con la cittadinanza presso il gazebo della Lega nei pressi della Casa della conoscenza. Tempo un paio di ore e il leader leghista si sposterà nel capoluogo: alle 11,15, infatti, è fissato un altro incontro con la cittadinanza presso il bar Tiffany di Via Emilia Marco Lepido n. 43 54/B e, successivamente, la visita al mercato di Borgo Panigaie. La macchina della campagna elettorale leghista toccherà poi anche la Bassa, a partire da Castel Maggiore: alle 12,15, infatti, è in programma un incontro con la cittadinanza presso il bar "Alter Ego Caffè" al Centro Commerciale Le Piazze di Via Pio La Torre 5/D. Alle 13, invece, pausa pranzo a Molinella, al ristorante 'Taverna del marchese' in via Provinciale inferiore n.13. Alle 14,45, invece, uno dei momenti più attesi della giornata, con la visita al Centegross ad Argelato. Alle 16,30 un altro incontro con la cittadinanza a San Pietro in Casale, presso il gazebo della Lega allestito per l'occasione in Piazza Martiri della Liberazione. Alle 18, poi, la carovana leghista si sposterà a Castenaso, per un altro incontro pubblico in piazza Zapelloni. Alle 19,30 ripartenza da Castenaso per l'ultimo appuntamento della giornata, ossia la cena a Loiano, al Palazzo Loup di Via Santa Margherita 21, a partire dalle otto di sera. -tit_org-

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Partiti i lavori sul ponte Mingardona

[Redazione]

È stato ufficialmente aperto il cantiere per i lavori del ponte Mingardona a San Clemente, località del comune di Monterenzio. I lavori di ripristino sono iniziati nella giornata di lunedì. Si tratta di un punto di collegamento importante, per il territorio, e per il servizio dei comuni di Monterenzio, Castel San Pietro e Casalfiumanese. Il tratto era stato chiuso al traffico nel marzo del 2019 a causa degli ingenti danni provocati dalle piene del torrente Sillaro, piene dovute alle forti precipitazioni. L'amministrazione comunale di Monterenzio rassicura, poi, i cittadini che, per la primavera 2020, sono stati programmati i lavori per sistemare le frane che si erano verifícate a maggio dello scorso anno. La circolazione era stata interrotta lo scorso marzo per la piena del Sillaro -tit_org-

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Nessuno pulisce il Savena, ci pensiamo noi Tam tam sui social: i cittadini stanchi di aspettare si organizzano. La situazione sta degenerando, nel fiume rami e sterpaglie

[Zoe Pederzini]

Tarn tam sui social: i cittadini stanchi di aspettare si organizzano. La situazione sta degenerando, nel fiume rami e sterpagl Rami, sterpaglie, tronchi, ma anche buste di plastica e rifiuti di vario genere. Questo quello che si vede nel greto del fiume Savena in corrispondenza di Pianoro e Rastignano e i cittadini non ci stanno più. La situazione sta degenerando e il tratto dove scorre il fiume è ormai al collasso - commenta Ivan Cavalieri, residente della zona - il letto del fiume è pieno di mille cose, alla prossima pioggia probabilmente entrerà l'acqua nelle case. La situazione del Savena è peggiorata dopo le piogge di novembre, piogge che hanno causato nondazioni, frane, caduta alberi e altri problemi in gran parte del territorio. Nessuno si è preoccupato di questo, nessuno è venuto prontamente a ripulire e, ora, siamo arrivati a questo punto, fuoriesce della sabbia, appena piove un po', vengono trasportati a riva cadaveri di animali morti, rimasti lì anche per molto - prosegue Cavalieri - per non parlare della sporcizia di vario genere, i tronchi e i rami fanno da uncini e trattengono qualsiasi cosa, da oggetti a buste di plastica. Questa situazione, portata alla luce e testimoniata da vari cittadini adirati, causa una inevitabile insalubrità della zona. Sono tanti i cittadini che, in merito, si sono espressi anche sulle pagine di quartiere dei social network. Anche i bordi delle strade non scherzano, sono pieni di lattine, bottigliette di plastica, aspettiamo che si decompongano? scrive un utente. C'è, poi, chi è propositivo e scrive: Ho deciso, con altri amici, di pulire i cespugli ai bordi del fiume, se il tempo si mantiene lo faremo sabato con appuntamento al parcheggio di Rastignano, se qualcuno del gruppo è a conoscenza di regole per cui non possiamo farlo ci informi. Il sindaco Franca Filippini, a conoscenza del problema, commenta: Vedo le condizioni del greto e mi dispiaccio di questa situazione di incuria, ho intenzione di occuparmene assolutamente, e al più presto. La Filip pini, però, sottolinea: È un intervento che purtroppo non dipende direttamente da noi, l'amministrazione comunale deve dare un avviso e fare una richiesta di intervento all'Autorità di Bacino competente e, solo a quel punto, con questo ente si possono programmare gli interventi di bonifica e ripulitura. Ho intenzione di avviare presto la pratica necessaria. Zoe Pederzini IL SINDACO FILIPPINI Solleciterò l'Autorità di Bacino competente per gli interventi di bonifica Due volontari di Legambiente impegnati nella pulizia di un fiume (foto d'archivio) -tit_org-

Estratto da pag. 53 107

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Cani intrapolati nel tunnel Orfeo e Muscolo sono salvi I due segugi maremmani sono stati estratti dal cunicolo dopo quasi trenta ore Impegnate numerose squadre dei vigili del fuoco anche da Brescia e Ferrara

[Matteo Radogna]

Cani ntrapolati nel tunnel Orfeo e Muscolo sono salvi I due segugi maremmani sono stati estratti dal cunicolo dopo quasi trenta ore Impegnate numerose squadre dei vigili del fuoco anche da Brescia e Ferrara Impauriti e affamati, ma salvi. Sono stati recuperati, ieri sera, dopo più di 30 ore di ricerche e scavi, i due segugi maremmani. Orfeo e Muscolo, rimasti intrappolati nei cunicoli che portano a una cava nella montagna di Baragazza. Una grande operazione quella portata a termine dai vigili del fuoco, dopo che nel primo pomeriggio c'erano stati non pochi problemi nell'individuare i due animali. L'allarme era stato dato dal padrone che li aveva visti scomparire nel crepaccio. Non sono mancati gli intoppi: le termo-camere dei vigili del fuoco, ieri, avevano perso per qualche ora la loro posizione. I pompieri, però, non si sono dati per vinti e hanno continuato a cercare, nonostante il silenzio dei due cani, sempre più impauriti ed esausti. Alla fine sono stati localizzati, sempre grazie alle strumentazioni all'avanguardia, usate di solito per trovare le persone sotto le macerie. Gli scavi, quindi, sono continuati incessantemente, anche se sono diventati più difficili a causa della roccia. I vigili del fuoco hanno dovuto utilizzare un escavatore di grandi dimensioni. Ha premiato probabilmente la scelta di lavorare con il braccio meccanico in un terreno più morbido, proprio in corrispondenza della posizione presunta degli animali. Intanto che la pala affondava i colpi nella terra, i vigili del fuoco con la termo- camera hanno monitorato le condizioni degli animali. Per questo intervento, vista la complessità dello scenario, è stato necessario avvalersi di diverse risorse che il Corpo Nazionale può mettere in campo. Il comando provinciale di Bologna ha richiesto il supporto di uomini e attrezzature specializzati in questo tipo di attività. Gli USAR VVF della Lombardia insieme ai vigili del fuoco speleo alpino fluviali di Bologna si sono alternati senza sosta per circa trenta ore per operare nel migliore dei modi il salvataggio dei due cani. E ce l'hanno fatta. Ma hanno concorso alla buona riuscita delle operazioni anche le squadre di terra dei distaccamenti volontari di Monzuno e Castiglione dei Pepoli, le squadre della Centrale che hanno allestito la logistica per l'attività notturna, il Reparto Volo dei VVF Emilia Romagna per i sorvoli e l'attività di coordinamento della sala operativa 115 di Bologna e della Direzione Emiila Romagna. Intanto vicino al luogo delle ricerche si riversati molti curiosi. Tante associazioni di volontariato, in questi giorni, si sono offerte di dare una mano alle forze dell'ordine. Ma, alla fine, non ce n'è stato bisogno, perché i pompieri hanno portato a termine un'operazione di salvataggio a dir poco complessa. Matteo Radogna OPERAZIONE COMPLESSA Impiegati speleologi e uomini dell'Usar, reparto specializzato nella ricerca sotto le macerie dei terremoti il primo dei due cani estratto dai pompieri -tit_org-

Estratto da pag. 57 108

15-01-2020 Pag. 1 di 1

MONZUNO Annamaria festeggia i cent`anni

[Redazione]

MONZUNO Annamaria festeggia i cent'annij Festa nella residenza 'Bellavalle' di Monzuno per la signora Annamaria Pederzoli che ha compiuto 100 anni. La neo centenaria è ospite della struttura per anziani di Monzuno, dopo una vita trascorsa a far nascere bambini a Bologna, dove ha fatto l'ostetrica. Alla festa per Annamaria, oltre ai familiari, gli operatori e il sindaco Bruno Pasquini (nella foto). Ricevuta la pergamena la signora Annamaria ha subito indossato un paio di occhiali per leggere gli auguri. Una torta di compleanno condivisa con i famigliari e I sindaco Pasquini -tit_org- Annamaria festeggia i cent anni

Estratto da pag. 57 109

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Progetto del Comune I bimbi giocano mentre la mamma studia

[Redazione]

Progetto del Comune In biblioteca organizzato un corso di italiano per donne straniere. Intanto un'educatrice seguirà i figl Parte nel Comune di San Benedetto Val di Sambro in questi giorni un corso di italiano finanziato dal fondo europeo F.A.M.I. (Fondo asilo migrazione e integrazione). Si tratta di una serie di lezioni di alfabetizzazione per stranieri organizzati da Alessandro Borri, per conto del Centro provinciale per l'istruzione degli adulti dell'Appennino. Si tratta di una quindicina di lezioni di tré ore l'una che si terranno al mattino nella biblioteca comunale "Gastone Stefanini" di San Benedetto, fino a fine a febbraio. La novità di questa iniziativa è che insieme ad AGLI Bologna il Comune di San Benedetto offrirà ai partecipanti al corso, e in particolare alle donne, un servizio di assistenza ai bambini. L'idea infatti nasce dalla consapevolezza, da parte dell'amministrazione comunale, che spesso le donne straniere non riescono a partecipare a questi corsi perché devono occuparsi dei figli non ancora inseriti nel percorso scolastico. Ovviamente il servizio è esteso a tutte le famiglie FILIPPO DIACO (ACLI) Le immigrate devono imparare la lingua per poi poter trovare un lavoro del territorio, con l'idea quindi che possa nascere un gruppo di bambini, guidati da un educatore messo a disposizione dall'Adi, che favorisca la socializzazione e l'integrazione. I bambini saranno ospitati nell'ala della biblioteca dedicata ai più piccoli. Come osserva Filippo Diaco, presidente delle Adi di Bologna, La ricerca delle Adi sul tema dell'occupabilità femminile ha evidenziato come il livello di conoscenza B1 dell'italiano sia uno dei requisiti considerati determinanti dalle aziende per l'assunzione. Ecco perché è importante che queste donne migranti possano frequentare i corsi. Proprio per risolvere questo problema dunque le Adi hanno attivato un servizio di conciliazione dei tempi di formazione e di vita, mettendo a disposizione un'educatrice per i bambini delle allieve. Affianchiamo il Comune di San Benedetto con tale servizio, perché il fatto che queste donne imparino la lingua le aiuterà a trovare lavoro e, di con seguenza, a raggiungere l'indipendenza economica, con le conseguenze positive del caso sul loro benessere, quello dei figli e della società tutta conclude Diaco. A occuparsi dei bambini sarà un'educatrice che ha partecipato al progetto di inserimento lavorativo svolto dalle Adi proprio a San Benedetto nei mesi scorsi: in questo modo sono integrate due esperienze, per dimostrare che attività svolte in tema di occupazione femminile portano a conseguenze positive concrete. Inoltre, se la partecipazione di altre famiglie del territorio sarà apprezzabile, il Comune valuterà la possibilità di studiare un progetto stabile, da dedicare ai bambini piccoli ed alle loro famiglie. Sino ad oggi infatti tale attività non si è concretizzata proprio per la mancanza di un numero minimo di adesioni, necessario per l'erogazione del servizio. La biblioteca di San Benedetto Val di Sambro -tit_org-

Estratto da pag. 57 110

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Libro Aperto, in arrivo un volume sul presidente Luigi Einaudi

[Redazione]

'Libertà civili ed economiche' è incentrato soprattutto sui primi anni di carica del capo dello Stato Nella collana di pubblicazioni edita da Libro Aperto (éditrice senza scopo di lucro e frutto soltanto di volontariato, che trae il proprio nome dalla rivista fondata da Giovanni Malagodi e diretta da Antonio Patuelli) esce il libro 'Libertà civili ed economiche' (V volume della serie), curato da Corrado Sforza Fogliani con postfazione di Roberto Einaudi, che impreziosisce il tomo con una serie di interessanti fotografie di famiglia, con il Presidente della Repubblica immortalato nel pieno dei suoi più importanti affetti. Il volume riguarda il primo periodo del settennato einaudiano. Ne emergono episodi finora del tutto sconosciuti, ma anche la finezza del primo presidente della Repubblica eletto (De Nicola, com'è noto, era stato - prima di lui - solo Capo provvisorio dello Stato), che si trovò anche ad 'inventare' un nuovo cerimoniale repubblicano, al posto di quello monarchico. Einaudi ne sottoli nea l'importanza, anche dal punto di vista di evitare incidenti 'diplomatici' che non per niente, nella storia, causarono addirittura anche conflitti. Il fatto più éclatante che esce da questo volume è comunque quello che Einaudi minacciò le dimissioni, con una nota verbale, passata alla storia per la sua forma di comunicazione del tutto nuova e assolutamente inedita, così come storica è la precisazione ('La nota non esige risposta') che, finemente, espresse la Presidenza per dire che la stessa non avrebbe accettato in punto discussione alcuna. Da un appunto vergato di sua mano da Einaudi si apprende che I Capo dello Stato non avrebbe accettato che, con legge ordinaria, si stabilisse che i mèmbri della Corte costituzionale di spettanza del Presidente sarebbero stato nominati dallo stesso 'su proposta del Ministro della Giustizia'. Einaudi precisò di non accettare l'idea di trasmettere monchi al suo successore i poteri dalla Costituzione assegnati al Capo dello Stato. Commoventi le parole di Roberto Einaudi che chiudono una pubblicazione completata dall'esposizione dei maggiori problemi che Einaudi si trovò a dover affrontare, come quello dell'ingresso in ruolo di magistrati stabilizzati senza concorso pubblico (come invece prevede la Costituzione), o quello dell'obbligatoria indicazione del finanziamento delle spese, che proprio Einaudi, da Costituente, aveva voluto. Sia sull'uno che l'altro, Einaudi fu soccombente, ma - sottolinea il curatore Corrado Sforza Fogliani - sono state queste violazioni del dettato della Costituzione che hanno portato all'odierna situazione. Il volume è un supplemento alla rivista Libro Aperto o per richiesta diretta alla Casa Editrice Libro Aperto. -tit_org-

Estratto da pag. 46 111

VERITÀ 15-01-2020 Pag. 1 di 2

Vogliono imbavagliare Ratzinger = Vogliono ridurre al silenzio il Papa emerito

[Maurizio Belpietro]

SCONTRO FINALE IN VATICANO VOGLIONO IMBAVAGLIARE RATZINGER Scoppia un'incredibile e pretestuosa canea per la sua firma sul libro con il cardinale Sarah. Tutto allo scopo di oscurare la sostanz della questione (Benedetto XVI è contro l'abolizione del celibato dei preti) e di porre limiti alla facoltà di esprimersi del Papa emerit Padre Georg aveva la bosso del volume dai primi dell'anno, ma solo ieri ha sollevato il caseMAURIZIO BELPIETRO Che cosa c'è di male nel dire che i preti devono fare i preti e non essere dei capi fa miglia che per lavoro amministrano i sacramenti? A quanto pare molto, altrimenti non si capirebbe ciò che è successo dentro le mura vaticane in questi giorni. Quando si è scoperto che Benedetto XVI aveva scritto un saggio proprio per ribadire che il sacerdozio è una missione, non un mestiere da svolgere dopo aver aver baciato la moglie e por tato i bambini a scuola, e nemmeno qualche cosa che si possa interrompere per il weekend o per accompagnare i figli in piscina, i sacri palazzi devono aver tremato. Che il Papa emerito avesse scritto di proprio pugno un inno della funzione ecclesiastica, a favore (...) segue a pagina 5 BERTOCCHIe CANDÓLA alle pagine e 3 > NUOVO SCONTRO IN VATICANO Vogliono ridurre al silenzio il Papa emerite L'inno al sacerdozio di Ratanger contro l'abolizione del celibato poteva davvero diventare un ostacolo insormontabile da supera per quei prelati che intendono cambiare la dottrina. Solo così si spiega la macchina della nebbia che si è messa in moto oltre Tevt Segue dalla prima pagina di MAURIZIO BELPIETRO (...) della rinunzia alla vita coniugale e dunque alla famiglia, per dedicarsi agli altri e alla preghiera, deve essere stato considerato un atto dirompente, da bloccare sul nascere. Così è scattato un piano delle alte gerarchie per imbavagliare Batzinger prima che le sue parole risuonassero e potessero fare danni. E, soprattutto, prima che stoppassero i piani di chi vorrebbe trasformare i preti in pastori di anime a mezzo servizio, ministri di Dio ma anche mariti di una signora e magari domani, perché no, anche di un signore, come già accade con altre confessioni. LA GENESI DEL VOLUME Si, solo così si spiega ciò che è successo nelle ultime quarantotto ore, quando si è diffusa la voce di un libro a doppia firma, del Pontefice emerito e del cardinal Robert Sarah, sul sacerdozio e in particolare sul celibato. Solo in tal modo si comprende che la notizia di un intervento pubblico di Benedetto XVI contro le aperture sollecitate dal Sínodo per frenare l'emorragia di vocazioni deve aver suscitato grande fermentoquella parte della Chiesa secondo cui se i parroci avessero una moglie tutto sarebbe risolto, perché non ci sarebbe il problema dei preti pedofili e perché il reclutamento di sacerdoti sarebbe più facile con la prospettiva di essere allietati da una felice vita coniugale. Il Papa emerito ha scritto sull'argomento un saggio di 45.000 battute e ha scambiato lettere e opinioni con il cardinal Sarah e questo è un fatto che non può essere smentito. Il porporato, di cui sono note le tesi e in particolare la contrarietà all'addio al celibato, a sua volta ha vergato un altro saggio, a cui si sommano una nota introduttiva e una conclusiva. Ratzinger ha letto ciò che ha scritto Sarah e nelle lettere autorizza la pubblicazione del suo testo nei modi che il cardinale ritiene utili. Dalle missive scambiate si capisce che il libro è nato da uno spunto del Pontefice emerito e da quel che sappiamo l'entourage di Benedetto XVI sapeva del progetto fin dall'inizio. Ma dopo che la notizia della prossima uscita del volume è divenuta pubblica, la macchina della nebbia vaticana ha iniziato a mettersi in modo. Parola d'ordine: far sparire il saggio dal dibattito sul celibato. Anzi: cancellare ogni traccia del nome di Ratzin ger come autore del volume. Sulla stampa nazionale sono così iniziate a fiorire leggende di un libro apocrifo, scritto da altri, ma spacciato come se fosse del Pontefice emerito. Si è parlato di giallo, di firma estorta a s ua insaputa, di incomprensione fra Sarah e Ratzinger, fino a un annuncio di padre Georg Gänswein che rinnega in parte la paternità ratzingeriana dell'opera. Ma a leggere le lettere e ricostruire la nascita del saggio, si capisce che niente di tutto ciò è successo. Il volume si compone di due parti, una delle quali è di Benedetto XVI. Ma siccome l'inno al sacerdozio sconvolge i piani, si sta cercando di silenziarlo, perché la decisa presa di posizione contro l'abolizione del celibato rischia di diventare un ostacolo insormontabile da superare per quei prelati che intendono eambiare la

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VERITÀ 15-01-2020 Pag. 2 di 2

dottrina. CHIESA PROGRESSISTA La diminuzione delle vocazioni preoccupa, ma ancor più preoccupa la diminuzione dei fedeli e delle relative offerte. E dunque, per svecchiare la Chiesa, si pensa a far cadere l'ultimo tabù, accogliendo sull'altare anche i preti sposati. Non sappiamo se papa Francesco si apprestasse a un'apertura nei confronti di questa corrente di pensiero, dando la benedizione papale all'addio al celibato anche per i preti. Sappiamo però oggi più che mai che in Vaticano c'è chi non vede l'ora di far dimenticare il Papa emerito e il suo magistero. Un vicario di Cristo, per quanto dimissionario, che non si rassegna allo stravolgimento della dottrina, è infatti troppo ingombrante per una Chiesa che invece di fare progressi è diventata progressista. É ÐÉ ÆÉ ÎÇÄ RiSESWft E Hcafffifo un piano delle aliegemrcfue }er imbava filiarlo fjerché le,we [Miróle noti fìloppasKero ein vuole mulare i pretipwloii di ine a messo servizio Domenica in anteprima mondiale il Figaro ha pubblicato alcuni estratti del libro Dal prò fondo del nostro cuore, scritto dal cardinale Robert Sarah e da Benedetto XVI. I due autori si oppongono alla parziale apertura ai preti sposati avvenuta al Smodo sull'Amazzonia. Ieri l'arcivescovo Georg Gänswein, segretario particolare del Papa emerito, ha parlato di un malinteso, spiegando che Ratzinger non aveva approvato alcun progetto per un libro a doppia firma. Ha quindi chiesto di togliere il nome di Benedetto XVI come coautore del libro stesso e di togliere anche la sua firma dall'introduzione e dalle conclusioni comuni. A chi lo accusava di manipolazione, Sarah ha risposto pubblicando tré lettere di Ratzinger che mostrano come egli fosse al corrente del libro. In un dettagliato resoconto, ha anche dichiarato di averlo tenuto informato su tutti i dettagli editoriali. E iw/omhmnfe im vicario di ÑãØî, perquanlo diMtfwionarw, che non si vw)le mwef/nare (dio Ktmcoiffimeìdo della Iradisione -tit_org- Vogliono imbavagliare Ratzinger - Vogliono ridurre al silenzio il Papa emerito

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L'ASSEMBLEA Fondazione Carisbo Fondazione Carisbo, i nuovi candidati = Stefano Golinelli e Panebianco in corsa per l`assemblea

[Redazione]

L'ASSEMBLEA Fondazione Carisbo, i nuovi candidati Stefano Golinelli e Angelo Panebianco sono i candidati più in vista all'assemblea della Fondazione Carisbo, che sarà rinnovata tra marzo e aprile. I nuovi soci da eleggere saranno nove. a pagina 9 Fondazione Carisbo Stefano Golinelli e Panebianco in corsa per l'assemblea La Fondazione Carisbo si prepara a una infornata di nuovi soci per l'assemblea. Una tornata elettorale, quella che si giocherà tra marzo e aprile, più ricca del solito, perché i posti in palio sono ben nove, tanto che pare non sia stato facile trovare un numero così alto di candidati. Oggi scade il termine per presentare le liste corredate dalle firme necessarie (20 per ogni aspirante socio). Anche questa volta, in campo ci sono alcuni nomi eccellenti: sembra, infatti, che tra i candidati, proposti dall'ex presidente di Carisbo Gianguido Sacchi Morsiani, ci siano Stefano Golinelli, figlio di Marino, fondatore del colosso farmaceutico Alfa Wassermann e filantropo, e il politologo e docente dell'Alma Mater Angelo Panebianco. Negli scorsi anni, l'assemblea si è resa protago nista di bocciature clamorose: un destino toccato al rettore Francesco Ubertini, Maurizio Marchesini all'epoca numero uno di Confindustria.e, l'ultima volta, all'economista Stefano Zamagni. I nomi di Golinelli e Panebianco, però, sarebbero blindati. In campo, in altre liste, ci sono anche Rita Golfieri, direttore della scuola di Radiologia dell'Università, Michelangelo Poletti, imprenditore proprietario della Rocca di Minerbio. Intanto, la stessa Fondazione si prepara a pubblicare i bandi per erogare le risorse disponibili al primo semestre 2020. Come è ormai prassi di Casa Saraceni il sostegno alle attività della comunità del territorio avviene su diverse direttive, dall'economia, alla scuola alla cultura ma privilegiando l'aspetto dell'inclusione sociale, della formazione dei più giovani e dell'attenzione alle fasce più deboli. Nomine Tra marzo e aprile previste le elezioni per nove nuovi soci - tit_org- Fondazione Carisbo, i nuovi candidati - Stefano Golinelli e Panebianco in corsa perassemblea

Estratto da pag. 9 114

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Lo sciopero Perini licenzia A rischio in 66 Ira dei sindacati

[Redazione]

E sciopero alla Casmatic-Fabio Perini di Calderara di Reno (e nella sede di Lucca). I lavoratori dell'azienda, che fa capo alla multinazionale tedesca Koeber,ieri hanno incrociato le braccia per due ore per protestare contro i 66 licenziamenti annunciati ieri dalla proprietà e che colpiranno lo stabilimento di Bologna, che occupa u.8 dipendenti. È una decisione inconcepibile ed inaccettabile quella di spostare la parte produttiva nello stabilimento di Lucca, dato che Bologna è considerata la Silicon Valley delle macchine automatiche, che ormai non lascia spazi a dubbi sul futuro dello Lo sciopero stabilimento bolognese, contesta l'Usb. La direzione motiva la decisione presa con il semplice calo degli ordinativi che si protrae da diversi anni, ma non racconta che questo è frutto di strategie manageriali sbagliate: la mancanza di investimentiricerca di nuove tecnologie per l'impacchettamento e lo sviluppo di nuovi macchinari hanno prodotto questo disastro economico. Queste scelte hanno messo a rischio la stessa tenuta dello stabilimento, La Fabio Perini va avanti il sindacato di base è parte della Koerber con più di quaranta aziende nel mondo e 9.600 dipendenti. Ancora una volta nel nostro territorio si minaccia un processo di deindustrializzazione a causa delle scelte di multinazionali. Al di là della propaganda sulla tenuta del modello emiliano continua l'Usb la realtà è quella delle tante crisi: più di 150 aziende industriali solo nella provincia di Bologna con ottomila lavoratori e lavoratrici coinvolte. - tit_org-

Estratto da pag. 9 115

15-01-2020 Pag. 1 di 1

L`azienda meccanica Perini licenzia sessantasei lavoratori

[Marco Bettazzi]

L'azienda meccanica Perini licenzia sessantasei lavoratori di Marco Bettazzi Sessantasei licenziamenti su 118 dipendenti, perché l'azienda vuole trasferire la produzione a Lucca, dove ha un altro stabilimento. Alla Fabio Perini di Calderara ieri sono partiti gli scioperi contro una decisione che i sindacati definiscono inconcepibile e inaccettabile, anche perché metterebbe a rischio la tenuta stessa della fabbrica bolognese, dove si producono macchine automatiche per l'impacchettamento di rotoli e carta igienica. A lanciare l'allarme è il sindacato Usb, che se la prende con la multinazionale tedesca Körber che dal 1993 controlla l'azienda. Si sapeva che il gruppo volesse ridurre la sua presenza nel bolognese, per riequilibrare i conti e tagliare le spese. Lunedì però l'azienda ha annunciato l'avvio dei licenziamenti per le 66 persone che a Bologna lavorano in produzione, salvando solo impiegati e tecnici dello stabili mento di Calderara. La produzione vera e propria, sostiene l'Usb, verrebbe portata a Lucca, dove la Fabio Perini ha altri 500 dipendenti e dove si producono macchine per la realizzazione dei rotoli di carta. Assurdo spostare l'azienda da Bologna e dalla Packaging Valley, la dice lunga sul futuro dello stabilimento protesta l'Usb - La direzione motiva la decisione col calo degli ordinativi che si protrae da anni, ma non racconta che questo è frutto di strategie manageriali sbagliate e della mancanza di investimenti. Per questo ieri c'è stata un'assemblea in sciopero di due ore e altre verranno programmate nei prossimi giorni, mentre il sindacato chiede l'intervento delle istituzioni. La Fabio Perini è parte della multinazionale Körber, con più di 40 aziende nel mondo e 9.600 dipendenti - dice il sindacato - Ancora una volta nel nostro territorio si minaccia un proces so di deindustrializzazione per scelte di multinazionali che sacrificano posti di lavoro e patrimonio industriale per i propri interessi. Il sindaco di Calderara Giampiero Falzone e il M5s: Inaccettabile, aprire subito un tavolo istituzionale. Ieri sciopero contro la tedesca Körber. In azienda resterebbero solo 52 dipendenti -tit_org- L'azienda meccanica Perini licenzia sessantasei lavoratori

Estratto da pag. 11 116

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Oggi i vincitori del bando Incredibol

[Redazione]

Oggi i vincitori del bando IncrediboI L'industria culturale e creativa come motore di sviluppo. Se ne discute oggi in Salaborsa a partire dall'annuncio alle 16.30 dei vincitori del bando IncrediboI, le startup e i 2 progetti di innovazione che si aggiudicano un contributo complessivo del Comune di 150 mila euro. Alle 18 tavola rotonda per discutere di politiche culturali: tra gli altri, l'assessore alla Cultura Matteo Lepore dialoga con il suo collega di Milano, Filippo Del Como, con Vincenzo Santoro, responsabile dipartimento cultura e turismo Anci, e con Nicola Borrelli, direttore generale creatività contemporanea del Mibact. It logo di Incredibof -tit_org-

Estratto da pag. 19 117

15-01-2020 Pag. 1 di 2

Bonaccini alla Sacmi Pd-coop, a volte ritornano = Bonaccini alla Sacmi, torna l`asse con le coop Visita del governatore nella cooperativa imolese, che in passato aveva ospitato i vertici grillini: Fondamentale il dialogo con le imprese

[Enrico Agnessi]

Bonaccini alla Sacmi Pd-coop, a volte ritornano Enrico Agnessi rima un pranzo veloce in mensa, poi il saluto e le strette di mano con i lavoratori. Mattinata in Sacmi, ieri, per il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in corsa per un mandato-bis alla guida di viale Aldo Moro. Una visita, quella di Bonaccini nel quartier generale della cooperativa simbolo di Imola, da leggere anche come un tentativo di riallacciare il rapporto con una realtà storicamente satellite della sinistra, ma negli ultimi tempi decisamente più lontana al suo pianeta di riferimento rispetto al passato. Leggenda vuole infatti che il colosso imolese di via Selice, con i suoi 1.200 dipendenti, fosse diventato un grosso bacino elettorale grillino. A pagina 4 Bonaccini alla Sacmi, torna l'asse con le coo Visita del governatore nella cooperativa imolese, che in passato aveva ospitato i vertici grillini: Fondamentale I dialogo con le impre di Enrico Agnessi Prima un pranzo veloce in mensa, poi il saluto e le strette di mano con i lavoratori. Mattinata in Sacmi, ieri, per il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in corsa per un mandato-bis alla guida di viale Aldo Moro. Una visita, quella di Bonaccini nel quartier generale della cooperativa simbolo di Imola, da leggere anche come un tentativo di riallacciare il rapporto con una realtà storicamente satellite della sinistra, ma negli ultimi tempi decisamente più lontana al suo pianeta di riferimento rispetto al passato. Leggenda vuole infatti che, nel 2018, prima alle Politiche (quando qui arrivarono i candidati parlamentari del M5s) e poi alle Comunali, I colosso di via Selice con i suoi 1.200 dipendenti, a lungo guidato dall'ex numero uno della Legacoop locale Domenico Olivieri e oggi nelle mani del presidente Paolo Mongardi, fosse diventato un grosso bacino elettorale grillino. Ma in questi anni ho cercato di girare ovunque - ribatte il candidato presidente del centrosinistra, che non vuole sentir parlare di riavvicinamenti tra le due realtà -. E qui ero già venuto in tante altre occasioni. Questo mandato l'ho fatto nei territori, a Imola sarò stato cinquanta volte. Andare nelle imprese e tra i lavoratori è fondamentale. Di certo però i recenti provvedimenti del governo (del quale però fa oggi parte anche il M5s) in materia plastic tax, disinnescati in parte proprio grazie all'intervento di Bonaccini, non hanno aiutato a rasserenare il clima tra la coop e il Pd. Ho protestato e le cose sono cambiate di parecchio - rivendica il governatore -. Oltre due terzi del volume economico sono stati cancellati, l'export e il biomedicale non sono toccati, si incentiva il riciclo. E I fatto che il suo avvio sia stato spostato di sei mesi mi da fiducia che si possano fare ulteriori interventi. Senza contare il piano plastic-free messo a punto da viale Aldo Moro. Detto questo, il presidente della Regione - che oggi alle 11 sarà al Teatro Comunale di Castel San Pietro Terme con I ministro dell'Economia Roberto Gualtie- ri, in un incontro moderato dal giornalista Paolo Giacomin, coordinatore di Qn Economìa e Lavoro - parla di campagna elettorale un po' strana. E argomenta: Mi ritrovo senza avversaria, ma con un avversario (Salvini; ndr)che, per quanto benvenuto, è un ospite, lo qui sono a casa mia e la gioco tutta sull'Emilia- Romagna, loro invece la spostano sul Paese. Eppure, al netto delle proteste, l'altra mattina erano in tanti ad applaudire il leader leghista, che ha infranto il tabù del comizio in una piazza imolese. La Lega è il primo partito livello nazionale e lui ha I merito di averla portata in alto prendendola quando era al 4%, concede Bonaccini. Che poi però punge: Salvini elenca molto bene i problemi, ma fa fatica a trovare soluzioni. E non parla di Emilia-Romagna perché non la conosce. A Imola, dopo le dimissioni dell'ex sindaca grillina Manuela Sangiorgi, a primavera si torna alle urne. Ora penso davvero solo alle Regionali - ammette Bonaccini -. Il fatto che però qui si voti dopo soli due anni certifica il fallimento, più c he di un'esperienza politica, di un'idea che stava percorrendo il Paese. E cioè quella che non conta la competenza ne l'espe- FACCIA A FACCIA Stamattina alle 11, a Caste! San Pietro, incontro con il ministro dell'Economia Gualtieri rienza, ma basta essere nuovi. Credo che ora ci sia la possibilità di tornare al governo: bisogna cercare di fare una

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coalizione larga e civica. RIPRODUZIONE RISERVATA PLASTIC TAX Ho protestato e le cose sono cambiate di parecchio: possibili ulteriori interventi -tit_org- Pd-coop, a volte ritornano - Bonaccini alla Sacmi, tornaasse con le coop

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Intervista a Lucia Gazzotti - Investimenti per lo sviluppo delle aziende E vantaggi fiscali contro la denatalità

[Luca Orsi]

LISTA CIVICA - BONACCINI PRESIDENTE Investimenti per lo sviluppo delle aziende E vantaggi fiscali contro la denatalità^ Questa è la sua prima campagna elettorale. Co- nomici concreti. L'obiettivo è duplice: favorire la me la vive? formazione di nuove famiglie e consentire la sere Serenamente. Quando parlo con la gente, vedo na sopravvivenza di quelle già formate. che viene riconosciuto il valore del lavoro fatto al A che tipo di provvedimenti pensa? Centergross. Credo quindi che la mia esperienza A sostegni che, per esempio, seguano i figli nelle possa essere utile a favore del bene comune, varie fasi della crescita. A partire dall'azzeramenSe eletta, quale sarà la prima proposta? to delle rette dei nidi, anche privati; e ancora, per Investire nello sviluppo e l'internazionalizzazione esempio, il sostegno all'acquisto dei libri scolastidelle aziende, soprattutto le medio piccole. Le m- ci e contributi per corsi di studio all'estero. prese creano posti di lavoro e sostengono il per- Luca Orsi corso di crescita economica e sociale di unterrito- RIPRODUZIONE RISERVATA rio. Uscendo dal suo mondo di imprenditrice? Credo sia indispensabile una politica di contrasto alla denatalità. In che modo? Attraverso misure fiscali efficaci e sostegni eco- Lucia Gazzotti Lista civica - Bonaccini presidente Imprenditrice, è stata presidente del Centergoss dal 2010 al 2019; già presidente regionale dell'Uci, è nella giunta di Confcommercio Ascom LE IMPRESE Creano posti di lavoro e sostengono la crescita economica e sociale del territorio -tit_org-

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Intervista a Amilcare Renzi - Amilcare Renzi Viabilità a misura di artigiani Privatizzare la Fiera, opportunità di rilancio Il segretario di Confartigianato Emilia Romagna: Il nuovo governatore non si dimentichi delle piccole imprese: siamo pronti a collaborare

[Mattia Grandi]

Amilcare Renzi Viabilità a misura di artigiar Privatizzare la Fiera, opportunità di rilancio II segretario di Confartigianato Emilia Romagna: II nuovo governatore non si dimentichi delle piccole imprese: siamo pronti a collabora Mania Grandi amo arrivati al rettiliSneo finale della cam - pagna elettorale per le Regionali. Chi esce, a suo avviso, più forte dall'ultima curva in proiezione 26 gennaio? La sfera di cristallo non ce l'abbiamo - risponde Amilcare Renzi, segretario Confartigianato Emilia Romagna -, ma da chi taglierà per primo il traguardo ci aspettiamo un ruolo dirigenziale competente e autorevole in grado di guidare e far progredire un territorio complesso che concorre ai primi posti nel mondo. L'elettorato di oggi però è imprevedibile. Un tempo si puntava tutto sul programma, nell'epoca degli smartphone i consensi si raccolgono a suon di like. La nostra associazione ha apprezzato la presenza capillare dei due principali protagonisti di questa campagna elettorale anche per quanto concerne i territori più marginali. Il mondo è cambiato e si aggiungono nuovi linguaggi che non necessariamente sono negativi. Sta in noi valutare le idee e non gli slogan, fondamentali ancora le relazioni e le occasioni di incontro. La prima cosa che chiederebbe al nuovo governatore della Regione il giorno dopo la sua elezione? Confartigianato Emilia Romagna ha presentato ai candidati un vademécum programmatico. Una sorta di libro bianco con le nostre proposte, elaborate attraverso un grande lavoro di condivisione nei territori. Dunque quello che chiedo al prossimo presidente della Regione è di rileggerlo e di chiamarci per collaborare. Noi siamo pronti a iniziare un confronto e a fare la nostra parte. Lei ha sempre sostenuto fermamente che l'economia regionale è solida grazie a quella spina dorsale rappresentata dall'artigianato e dalle piccole imprese. Facciamo una fotografia settoriale ai dati del 2019 e proiettiamoci in quelle che saranno le possibili tendenze del 2020. Nel terzo trimestre del 2019 sono stati dieci i comparti, in cui operano complessivamente 6.029 imprese, pari al 22,6% dell'artigianato della provincia, che hanno registrato una crescita. Nello specifico, al primo posto troviamo riparazione, manutenzione e installazione di macchine e apparecchiature con un incremento tendenziale del numero di imprese del +5,7%. Sul podio virtuale ci sono poi il magazzinaggio e le attività di supporto ai trasporti, seguiti dai servizi d'informazione e da altri servizi informatici. Una crescita resa possibile dall'indubbio valore delle micro, piccole e medie imprese riconosciuto non solo da realtà industriali, ma anche da quelle estere. A fronte di questa spinta, però, le imprese lottano quotidianamente contro freni e ostacoli. In primis un accesso al credito sempre più complesso. Lente di ingrandimento posizionata su Bologna. Il 2020 sarà l'anno della progettazione definitiva della prima linea di tram felsinea, dal 2022 il via ai lavori con via Indipendenza proiettata al pedonale. Non sono però tutti contenti. Lei cosa ne pensa? È fondamentale per Bologna rivedere l'impianto viario e dei trasporti, anche per una maggiore tutela dell'ambiente e per un miglior servizio ai tanti turisti. Altrettanto necessario condividere i progetti e la loro fattibilità affinchè non incidano in modo negativo sulle imprese, in questo caso particolare gli artigiani e i commercianti del centro. Chiediamo rispetto per chi deve poter accedere in modo efficiente con mezzi di carico e scarico, sia nella fase realizzativa sia in quella finale, quando la nuova viabilità sarà pienamente operativa. Idea privatizzazione Bologna Fiere, lanciata sulle pagine del nostro giornale da Valerio Veronesi, presidente della Camera di Commercio. Il suo parere? Concordo con Veronesi. L'ingresso in Borsa rappresenta una grande opportunità di rilancio e di sviluppo per la Fiera e per tutto il territorio bolognese. Dobbiamo ricordare che c'è la legge Madia che porta all'uscita dei soci pubblici e questo potrebbe ess ere anche positivo poiché evita lo stallo della governance quando questi sono di segno politico diverso. Lei è un amante dello sport. La riqualificazione dello stadio Dall'Ara è una grande opportunità per lo sviluppo della città e il

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potenziamento del suo braccio sportivo. Sport e socialità sono un valore per la comunità, non solo dal punto di vista economico. Ben venga la riqualificazione del Dall'Ara e ben vengano altre realizzazioni per tutti gli sport, anche quelli considerati minori. Dopo le ormai imminenti elezioni regionali ci si tufferà nella campagna elettorale imolese. Quale scenario immagina per la politica cittadina? La partita vincente sarà a favore di coloro che presenteranno la squadra più competente e Le pmi sono la spina dorsale dell'economia. Ma per loro ci sono ancora troppi ostacoli più credibile. Auspico una situazione stabile gestita da persone che hanno a cuore la comunità e le capacità di tracciare un futuro di opportunità e sviluppo. Una classe dirigente politica all'altezza del ruolo, disponibile al dialogo costruttivo con il sistema delle imprese per recuperare il ritardo accumulato diquesti anni di stallo. Da imolese doc, tré cose che chiederebbe al nuovo sindaco per migliorare la città? Condivisione, capacità di ascolto e partecipazione. RIPRODUZIONE RISERVATA Nell'epoca dei social i consensi si raccolgono con i like: ma bisogna valutare le idee, non gli slogan Riqualificazione dello stadio Dall'Ara? Ben venga, così come il rilancio anche di sport minori Una vita a fianco dei commercianti L'imolese Amilcare Renzi, 59 anni, è in Confartigianato dal 1985. Ricopre dal 1994 il ruolo di segretario generale dell'associazione nell'Area metropolitana di Bologna e a marzo 2017 è stato eletto segretario regionale della Confartigianato Imprese Emilia Romagna. Conseguenti gli incarichi di componente di giunta esecutiva e segreteria nazionale della stessa realtà associativa. Direttore della società cooperativa Assimprese di (mola, è consigliere Carisbo dal 2013 e socio della Fondazione dell'istituto bancario dal 2015. Importante il suo operato nel mondo del sociale con la presidenza dell'Associazione Onius Città: Comunità solidale Bologna e l'ingresso nel consiglio della Fondazione Farabegoli. Amilcare Renzi è il segretario di Confartigianato Emilia-Romagna -tit_org-

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Due condanne per la bancarotta di Uniland

[Nicola Bianchi]

Due condanne per la bancarotta di Unilani Cinque anni a testa per Ascari e Mezzetti. Assolti gli altri compreso Zuffa che a febbraio tentò il suicidio in aula: Finalmente la veri di Nicola Bianchi Dieci anni di condanna a chi doveva controllare, assoluzioni perché il fatto non costituisce reato per tutti gli altri. Ci sono volute sei ore di camera di consiglio e oltre tré anni di dibattimento per mettere un punto fermo sul crac che fece crollare l'impero di Alberto Mezzini, l'ex patron di Uniland, società attiva nel settore immobiliare. Tra gli imputati, però, questa volta Mezzini non c'era, già uscito da tempo con un patteggiamento. C'erano però Riccardo Ascari, ex presidente del Cda di Uniland, condannato a 5 anni come aveva chiesto il pm Antonella Scandellari, così come Livio Mezzetti, revisore contabile. I due dovranno anche risarcire le parti civili. Il collegio, presieduto da Giovanni Mazza (a latere Fabio Cosentino e Nadia Buttelli) invece ha assolto Maurizio Zuffa, amministratore delegato della controllata House Building, Alessandro Arienti, componente del collegio sindacale, e Chiara Zerbini che, secondo l'accusa stilò una perizia truccata su un terreno di Mezzini. La Procura per tutti aveva chiesto 18 anni per false comunicazioni sociali e bancarotta fraudolenta. Siamo molto perplessi - il commento dell'avvocato Guido Magnisi che, con il collega Mariano Rossetti difende Ascari - , aspettiamo le motivazioni (180 giorni) poi presenteremo appello. Il bubbone scoppiò a febbraio 2011, quando la Finanza arrestò tré persone ed eseguì sequestri per 109 milioni, scoperchiando una maxi truffa e l'impero di carte, come venne definito dagli inquirenti, costruito dal domi- nus di Uniland, Alberto Mezzini. Migliaia le vittime tra i risparmiatori di Ber banca, a cui tra il 2006 e il 2011. secondo gli addebiti, vennero rifilate azioni dal valore gonfiato con operazioni e acquisizioni finanziarie fittizie e false perizie. Oggi termina un processo - così l'avvocato Nicola Mazzacuva per Arienti - molto difficile, con un contraddittorio complicato che ha ristabilito la verità. Soddisfazione che ha espresso anche Lorenzo Valgimigli, avvocato di Zuffa - unico imputato sempre presente - il quale, il 19 febbraio quando vennero chiesti quattro anni di condanna, in aula tentò di buttarsi dalla finestra. Ha sofferto tantissimo così il legale - e non appena ha saputo dell'assoluzione non riusciva più a smettere di piangere. Sul fronte delle sanzioni pecuniarie, Uniland dovrà pagare 250.000 euro, (contro i 4.818.666,67 chiesti). House Building 180.000 (chiesti 2.770.733.33) e Cemlux 180.600 (5.018.760 euro). RIPRODUZIONE RISERVATA LE DIFESE L'avvocato Magnisi: Molto perplessi, impugneremo Valgimigli: Fine della sofferenza I professor Nicola Mazzacuva -tit_org-

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METALMECCANICA Contratto coop, ecco la piattaforma

[Redazione]

METALMECCANICA Un aumento di stipendio dell'8%, 156 euro lordi al mese per un quinto livello, e maggior partecipazione alla vita dell'azienda. Sono le richieste di Firn Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, che eri hanno presentato la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale delle cooperative metalmeccaniche. Una scelta non casuale, quella di Bologna come sede dell'assemblea dei delegati: sui 12-13mila addetti delle cooperative del settore, circa il 90% si trova in Emilia-Romagna. La partita interessa soprattutto Imola, dove tra le sole Cefla e Sacmi sono impiegate con questo inquadramento circa 2.400 persone, secondo i numeri dei sindacati. Ma realtà importanti sono presenti anche a Reggio Emilia, Modena e Bologna. Le richieste riguardano anche il welfare integrativo. -tit_org-

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Nove posti per l'assemblea Fondazione Carisbo, in pista Panebianco e Federica Guidi = Fondazione Carisbo, candidato Panebianco

[Riccardo Rimondi]

Nove posti per l'assemblea Fondazione Carisbo, in pista Panebianco e Federica Guidi Rimondi a pagina 12 Fondazione Carisbo, candidato Panebianco di Riccardo Rimondi Nove posti per l'Assemblea dei Cento di via Farini, ma non necessariamente saranno nove anche i nuovi soci. In Fondazione Carisbo, oggi, scadono i termini per presentare le candidature corredate dalle venti firme necessarie. I nomi in campo, per ora, sarebbero almeno otto, tra esponenti di primo piano dell'imprenditoria e dell'Università. Nutrita la rappresentanza femminile, a partire dall'imprenditrice Federica Guidi: un nome di primo piano, visto che è stata ai vertici dell'azienda di famiglia (la Ducati Energia) e delle istituzioni italiane, con l'esperienza da ministra dello Sviluppo economico tra il 2014 e il 2016, all'epoca del governo Renzi. Imprenditrice è anche un'altra persona che, secondo quanto trapela da Casa Saraceni, sarebbe nella rosa dei candidati: si tratta di Rosanna Masi Poggipolin, Cfo e Hr director di Poggipolini srl, azienda di San Lazzaro di Savena specializzata nella mec canica di precisione e rappresentante generale di Confindustria Emilia per il quadriennio 2018-22. Tra i 'big' di questa tornata c'è poi anche il politologo, saggista e professore dell'Alma Mater Angelo Panebianco. Firme raccolte pure per Stefano Golinelli, il figlio del filantropo e fondatore dell'Alfa Wasserman Marino Golinelli. È lui, oggi, a ricoprire il ruolo di presidente di Alfasigma, la società nata dalla fusione di Alfa Wasserman con Sigma Tau: l'azienda, che ha sede in via Ragazzi del '99, ha fatturato nel 2018 oltre un miliardo di euro. Un altro nome pronto a passare dal voto dei Cento di via Farini è quello di Rita Golfieri, direttrice della scuola di Radiologia dell'Università. Candidato pure Michelangelo Poletti: imprenditore e mecenate, ha fondato la Polfil di Castel Maggiore e, dagli anni '90, è proprietario del castello di San Martino in Soverzano, a Minerbio. Le firme sarebbero state raccolte anche per altre personalità di primo piano, come Renzo Servadei, amministratore delegato di Autopromotec (la fiera della componentisti ca per le auto, una delle manifestazioni più importanti di via Michelino) e l'ingegner Giovanni Manaresi, figlio di Franco Manaresi. L'ufficialità deve ancora arrivare, ma sembra che quest'anno, a differenza di quanto accaduto in passato, il numero dei candidati non sia superiore rispetto a quello dei posti disponibili. Merito anche di una sorta di 'concertazione', portata avanti in queste settimane dalle diverse anime che compongono la Fondazione. La strada, però, è ancora lunga. Dopo la presentazione delle liste, la palla passa a una commissione interna incaricata di valutare curriculum e profili dei candidati soci. Poi il voto di Casa Saraceni, che in quella occasione si esprimerà anche sul rinnovo di alcuni soci arrivati a scadenza: si tratta degli avvocati Giorgio Baratti e Giuseppe Coliva, del vice presidente dell'assemblea della Fondazione Lucio Strazziari e di Francesco Pintor. Il voto è atteso entro aprile. RIPRODUZIONE RISERVATA In corsa anche Federica Guidi, Rosanna Masi Poggipolini e Renzo Servadei: le liste vanno presentate entro oggi -tit_org- Fondazione Carisbo, in pista Panebianco e Federica Guidi - Fondazione Carisbo, candidato Panebianco

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Fabio Perini, in 66 a rischio licenziamento L'azienda vuole concentrare la produzione a Lucca. Rabbia Usb: Sarebbe la morte dello stabilimento, decisione incomprensibile

[Riccardo Rimondi]

Fabio Perini, in 66 a rischio licenziamene L'azienda vuole concentrare la produzione a Lucca. Rabbia Usb: Sarebbe la morte dello stabilimento, decisione incomprensibi CALDERARA di Riccardo Rimondi Una lettera di licenziamento per 66 persone, destinata ad azzerare la produzione nella ex Casmatic, oggi Fabio Perini, di Calderara. E una realtà storica del packaging bolognese che rischia, come minimo, un forte ridimensionamento proprio nel cuore della Packaging Valley. Ieri i dipendenti dello stabilimento hanno scioperato due ore e si sono riuniti in assemblea: una prima risposta all'incontro i lunedì tra l'Unione sindacale di base e i vertici dell'azienda lucchese, che fa parte del colosso tedesco Körber Group. Nel corso dell'incontro, a cui hanno fatto seguito le lettere di licenziamento, l'azienda ha comunicato la decisione di tagliare 66 posti, sui 118 lavoratori attualmente presenti nello stabilimento. Una decisione che l'azienda spiega di aver preso, racconta Vincenzo Guerrieri dell'Usb, perché negli ultimi anni ci sono stati cali consistenti di ordini e ricavi e non riesce più a contenere i costi. L'idea è quindi di spostare la produzione a Lucca, come fra l'altro annunciato dalla stessa azienda in un comunicato stampa: obiettivo, ottimizzare le sinergie, implementare un nuovo assetto organizzativo e assicurare lo stesso standard qualitativo lungo tutta la filiera produttiva. A Bologna, insiste l'azienda, si avrebbe una struttura più snella ed efficiente, fecalizzata sulla ricerca e sviluppo e sul servizio ai clienti. Una scelta che però qui significa posti di lavoro in meno: Non è facile intraprendere azioni che hanno un impatto sulla vita dei nostri dipendenti e delle loro famiglie - riconosce l'ad Oswaldo Cruz Junior -. Il nostro prossimo impegno sarà quello di trovare, insieme alle organizzazioni sindacali, le migliori soluzioni per ridurre, per quanto possibile, l'impatto sociale che questa decisione comporta. Per l'Usb, il ridimensionamento sarebbe la morte dello stabilimento produttivo bolognese, una decisione incomprensibile, attacca Guerrieri. E anche la stessa decisione annunciata di focalizzarsi sulla ricerca e sviluppo solleva più di una perplessità: Da lì, negli ultimi anni, in molti sono andati via, ricorda il sindacalista. Per arrivare a una soluzione, i tempi sono stretti: le trattative dureranno al massimo 75 giorni, a meno che i licenziamenti non vengano sospesi. L'Usb non esclude l'ipotesi di ricorrere al contratto di solidarietà. Ed è possibile che nei prossimi giorni arrivino già altre iniziative di protesta dei dipendenti. Ieri si sono fermati anche i lavoratori lucchesi, per uno sciopero di solidarietà di un'ora e mezza indetto dalla Fiom. RIPRODUZIONE RISERVATA IL FUTURO DEL SITO Per il gruppo ci sarebbe una struttura più efficiente, focalizzata su ricerca e sviluppo BOLOGNAdipendenti della Fabio Perini di Calderara di Reno in manifestazione - tit_org-

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cesenatoday.it 15-01-2020 Pag. 1 di 1

La Romagna `amata` dai turisti stranieri, lo dicono le recensioni. C`è anche Cesenatico

[Redazione]

Sociometrica annuncia il lancio del Rapporto sulla percezione dell Italiaturistica, realizzato con la collaborazione di Expert System, che analizza lerecensioni dei viaggiatori fornite da TripAdvisor per misurare il grado disoddisfazione dei visitatori stranieri verso le principali destinazionituristiche italiane.Delle 35 maggiori destinazioni turistiche italiane, analizzate secondo il gradodi emozione e di soddisfazione che hanno offerto ai turisti stranieri, ben 5sulle prime 8 sono della Romagna.Il Rapporto, presentato oggi da Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretaria al Turismo;Giorgio Palmucci, Presidente ENIT; Antonio Preiti, Sociometrica e ValentinaQuattro, TripAdvisor, ha analizzato 135mila recensioni in lingua inglesepostate sul principale sito di viaggi e vacanze al mondo TripAdvisor perhotel, ristoranti e attrazioni delle 35 maggiori destinazioni turisticheitaliane nel periodo tra gennaio e novembre 2019. Per ciascuna destinazionesono state estratte conaiuto dell intelligenza artificiale di Expert Systemle emozioni e le valutazioni espresse dai turisti in relazione alla loroesperienza di soggiorno. Per ogni destinazione è stata calcolata la media delsentiment, su una scala da 0 a 100, a partite dalle emozioni identificate suogni aspetto del soggiorno. Il Rapporto basato sulle recensioni da parte dei turisti che visitano ilnostro Paese e provenienti da ogni parte del mondo è uno strumento moltointeressante che permetterà ad Enit di integrare tali informazioni nei pianidi marketing e promozione peranno appena iniziato e per gli anni a venire ha dichiarato Giorgio Palmucci, Presidente di ENIT. È stato un lavoro importante che ci permette di vedere il nostro Paese con gliocchi dei turisti, attraverso le loro testimonianze dirette e spontanee haspiegato Antonio Preiti di Sociometrica Il turismo italiano deve imparareda ciò che rende felici le persone che scelgonoItalia. Chi capisce leemozioni, ha il prodotto perfetto. Per leggere, comprendere e sintetizzare informazioni utili da decine dimigliaia di testi in tempi ragionevoli il lavoro umano non basta. È qui cheentra in giocointelligenza artificiale, ha affermato Filippo Nardelli,Business Development & Senior Consultant di Expert System. Siamo lieti di aversupportato con la nostra tecnologia questa interessante indagine diSociometrica per far emergere non solo giudizi e opinioni ma anche sentiment edemozioni: dall esaltazione alle paure, dalle descrizioni più piacevoli eseduttive alle arrabbiature.Le destinazioni della Romagna più amate dai turisti stranieri.Delle 35 maggiori destinazioni turistiche italiane, analizzate secondo il gradodi emozione e di soddisfazione che hanno offerto ai turisti stranieri, ben 5sulle prime 8 sono della Romagna: Riccione, Bellaria, Ravenna, Rimini eCesenatico. In generale vince la Romagna,unica area turistica, insieme allaVal Gardena, in cui i turisti hanno la sensazione di vivere nella stessa grandedestinazione turistica, pur cambiando il singolo comune del soggiorno. Fra lecittàarte, ottimo il piazzamento anche di Firenze che arriva al quintoposto, mentre è seguita ex-aequo da Torino, Milano, Bologna, Verona e Venezia.Le destinazioni più apprezzate del sud sono Sorrento e Ischia, entrambe nelleprime dieci posizioni.

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Fedeli divisi sul messaggio: È normale, non sta a loro

[Beppe Facchini]

on mi e piaciuta questa intromissione: la chiesa dovrebbe occuparsi delle anime, non delle croci sulla scheda elettorale. Nel via vai fra turisti e fedeli che entrano ed escono dalla parrocchia di San Paolo Maggiore, invia de' Carbonesi, pieno centro, c'è anche Alessandro, bolognese sulla cinquantina. Si ferma spesso per una preghiera nella basilica fatta ergere dai Bamabiti intomo al 1600 ( Qui si sono sposati i miei genitori ) e il giorno dopo l'uscita della Conferenza Episcopale dell'Emilia-Romagna in vista delle prossime Regionali, la sua è una presa di posizione chiara. Purtroppo la chiesa ha Fedeli divisi sul messaggio: Enormale, non sta a loro sempre messo il becco nella politica, ancora prima della De spiega. In questo caso però sarebbe stato meglio non sbilanciarsi. Che cosa voterò Io? Non la Lega. Sono un ex Msi, un purista di destra, non ce la farei mai. Poco più in là ci sono Giorgia e Silvia, studentesse universitarie in pausa per qualche momento di devozione. per loro al contrario i vescovi hanno dovere di dire la loro, sono le nostre guide spirituali. Ma sono eccezioni: la signora Maria, originaria di Foggia, appena uscita dalla basilica di Santa Maria dei Servi, in Strada Maggiore, afferma: La chiesa dovrebbe pensare solo al suo ministero e non alla politica. E poi non credo che chi è dall'altra parte sia cattivo: Salvini per tante cose non mi dispiace, forse a volte si pone in modo troppo violento, ma gli altri non è che siano tanto diversi. Michela, giovane mamma in congedo dal lavoro, invece è sicura: Ha ragione Salvini, alla fine gran parte dei cattolici voteranno per la Lega; mentre Sebastiano, pensionato, davanti alla chiesa di Santa Rita, in via Zamboni, appare combattuto: Zuppi mi piace, ma non tocca a lui indicarci come e per chi votare. Beppe Facchini è RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org-

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Art City 2020 nel segno delle donne = Art City 2020 : pittura, donne e nuove generazioni

[Piero Di Domenico]

Art City 2020 nel segno delle donne Dal 17 al 26 gennaio 162 appuntamenticitta in concomitanza con Arte Fiera A voler cercare fili di raccordo tra i 162 tasselli che compongono la nuova edizione, l'ottava, di Art City, il direttore artistico Lorenzo Balbi cita la netta preponderanza di artiste donne, l'attenzione alla pittura, elemento centrale anche della prossima Arte Fiera, e lo scontro generazionale tra artisti consolidati e nuove opere di giovani commissionate per l'occasione. Gli eventi, tutti gratuiti, si svolgeranno dal prossimo 17 gennaio fino al 26. a pagina 13 DI Domenico Art City 2020: pittura, donne e nuove generazioni di Piero Di Domenico A voler cercare oli di rac/\ cordo tra i 162 tasselli - X-che compongono la nuova edizione, l'ottava, di Art City, il direttore artistico Lorenzo Balbi cita la netta preponderanza di artiste donne, l'attenzione alla pittura, elemento centrale anche della prossima Arte Rera, e lo scontro generazionale tra artisti consolidati e nuove opere di giovani commissionate per l'occasione. Ci è un po'esplosa fra le mani, aggiunge Balbi, confermando anche la fortunata Notte Bianca di sabato 25. Quando gallerie, spazi espositivi, negozi e palazzi storici rimarranno aperti sino a mezzanotte e il Mambo approfitterà del tradizionale brindisi per presentare le sue proposte per il 2020. Art City è insomma lievitata, tanto che la dicitura settimana dell'arte contemporanea resta tale solo sulla carta, visto che il periodo andrà dal 17 al 26 gennaio. Avvolgendo il weekend centrale, dal 24 al 26, quando nei padiglioni 15 e 18 del quartiere fieristico si terrà Arte nera con, preannuncia il pre sidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari, più di una novità nell'allestimento. Un'ipertrofia destinata ad accontentare non solo i bolognesi ma anche i tanti turisti attesi in città, ai quali Bologna Welcome proporrà un libretto e una card ad hoc. Balbi rivendica però un altro primato: Non c'è nessun'altra settimana di arte contemporanea che come la nostra presenti un calendario senza alcuna sovrapposizione. Come si potrà verificare scorrendo il denso tabloid con il programma completo, che sarà distribuito in somila copie in tutti i luoghi di Art City, alternativa al sito www.artcity.bologna.it e alla app con geolocalizzazione. Nel calendario spiccano i 22 progetti principali, a cui si aggiunge la speciale performance di Romeo Castellucci, La vita nuova, presentata il 24 e 25 gennaioquattro repliche nel Capannone 4 del DumBO, nell'area dell'ex scalo ferroviario Ravone di via Casarini. Uno spazio che, assicura l'assessore comunale alla Cultura Matteo Lepore, dopo anni di dismissione verrà sempre più usato per produzioni artistiche. A partire proprio dal progetto di Castellucci, ispirato al saggio Lo spirito dell'Utopia di Ernst Bloch, che evoca un desolato parcheggio qualun que nel mondo, dove un gruppo di alti sacerdoti neri vestiti con lunghe tuniche bianche annunciano la necessità e la venuta di un mondo nuovo. La performance, come tutto il programma di Art City, sarà gratuita, ma in questo caso bisognerà prenotare dei coupon per l'accesso. Procedendo in senso cronologico, si potrà iniziare scoprendo la prima antologica dello spagnolo Antoni Muntadas, con i suoi artefatti che vanno attivati dai visitatori, collocati nella comice domestica di Villa delle Rose. Un nuovo spazio privato, il Kappanoun di San Lazzaro di Savena, del collezionista bolognese Marco Ghigi, ospiterà invece un'esposizione dell'americano Jimmie Durham, attivista per i diritti dei Nativi americani e Leone d'oro alla carriera dell'ultima Biennale d'Arte di Venezia, con una sua selezione di opere provenienti da collezioni private italiane. Attraverso diversi materiali, la pietra in particolare, e linguaggi come installazioni, sculture, video e scritti, Durham, che terrà an che una performance durante Arte Fiera, ama ribaltare luoghi comuni a modo suo. Tra gli artisti bolognesi, confermate la presenza di Sissi con Vestimenti a Palazzo Bentivogli o, ampia selezione delle sue scultureabito di vari materiali, a volte anche indossabili, e l'omaggio del duo Antonello Ghezzi a Gianni Rodari nel centenario della nascita. Con II semaforo blu, che prevede interventi all'intemo del Museo Davia Bargellini e quattro installazioni diffuse tra Palazzo d'Accursio, Aeroporto Marconi, Casa della Conoscenza a Casalecchio e reparto di Pediatria del Sant'Orsola. Per la prima volta verrà poi aperto, per piccoli gruppi, lo studio di Concetto Pozzati, scomparso nel 2017, con la voce dell'artista che risuonerà grazie all'attore Massimo Scola e alla

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regia di Angela Malfitano. Il Mambo ospiterà la collettiva AgaiNandAgaiNandAgaiN con sette artisti contemporanei impegnati in una riflessione sul tema del loop e della non linearità del tempo. Oltre a un percorso, ngurabilità. Pittura a Roma negli anni Sessanta, in una sala riallestita ex novo che ruota attorno a uno dei pezzi forti della collezione permanente, i Funerali di Togliatti di Renato Guttuso. Al Padiglione de l'Esprit Nouveau ci saranno le videoinstallazioni del finlandese Mika Taanila e allo Spazio Carbonesi le foto, commissionate da Hera, che Silvia Camporesi ha realizzato seguendo la costruzione dell'impianto di biometano a Sant'Agata Bolognese. Mentre il Mast ospiterà una mostra fotografica dedicata alle divise da lavoro e i ritratti di lavoratori del mondo dell'arte realizzati da Walead Beshty. Da sapere Art City Bologna è il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative, tutte gratuite, promosso dal Comune di Bologna Eventi dal 17 al 26 gennaio in collaborazione con BolognaFlere. Il tutto in concomitanza di Arte Fiera, appuntamento che apre il calendario artistico italiano. Informazioni sul sito www.artcity.bo logna.it.Trei filoni dell'edizione 2020: la pittura, le donne e lo scontro generazionale II cartellone Eventi ed artisti dell'ottava edizione: performance, Notte Bianca e nuovi spazi espositivi -tit_org- Art City 2020 nel segno delle donne - Art City 2020: pittura, donne e nuove generazioni

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Ravenna fra le destinazioni più amate dai turisti che vengono dall`estero

[Redazione]

[piazza-del-popolo-tramonto-shutt]Piazza del Popolo (foto di repertorio)Secondoanalisi per il Rapporto sulla percezione dell Italia turistica Indice dell'articolo: Recensioni e gradimento di viaggiatori in Italia Le destinazioni della Romagna le più amate dai turisti stranieri Il meglio dell Italia è il cibo Il mix vincente: affidabilità e fattore umano Le tabelle più significative del rapporto MetodologiaRecensioni e gradimento di viaggiatori in ItaliaSociometrica annuncia oggi il lancio del Rapporto sulla percezione dell Italiaturistica, realizzato con la collaborazione di Expert System, che analizza lerecensioni dei viaggiatori fornite da TripAdvisor per misurare il grado disoddisfazione dei visitatori stranieri verso le principali destinazionituristiche italiane.Il Rapporto, presentato oggi da Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretaria al Turismo;Giorgio Palmucci, Presidente ENIT; Antonio Preiti, Sociometrica e ValentinaQuattro, TripAdvisor, ha analizzato 135mila recensioni in linguainglese postate sul principale sito di viaggi e vacanze al mondo TripAdvisor per hotel, ristoranti e attrazioni delle 35 maggiori destinazioni turisticheitaliane nel periodo tra gennaio e novembre 2019. Per ciascuna destinazionesono state estratte conaiuto dell intelligenza artificiale di Expert Systemle emozioni e le valutazioni espresse dai turisti in relazione alla loroesperienza di soggiorno. Per ogni destinazione è stata calcolata la mediadel sentiment, su una scala da 0 a 100, a partite dalle emozioni identificatesu ogni aspetto del soggiorno. Il Rapporto basato sulle recensioni da parte dei turisti che visitano ilnostro Paese e provenienti da ogni parte del mondo è uno strumento moltointeressante che permetterà ad Enit di integrare tali informazioni nei pianidi marketing e promozione peranno appena iniziato e per gli anni a venire ha dichiarato Giorgio Palmucci, Presidente di ENIT. È stato un lavoro importante che ci permette di vedere il nostro Paese con gliocchi dei turisti, attraverso le loro testimonianze dirette e spontanee haspiegato Antonio Preiti di Sociometrica Il turismo italiano deve imparareda ciò che rende felici le persone che scelgonoItalia. Chi capisce leemozioni, ha il prodotto perfetto. Siamo felici di aver fornito le recensioni dei viaggiatori analizzate daExpert System per questo Rapporto. Le conclusioni forniscono una fotografiainteressante e approfondita della percezione dell Italia da parte dei turisti ha commentato Valentina Quattro, portavoce di TripAdvisor in Italia.importanza eutilità delle recensioni di viaggio non possono esseresottostimate nella valutazione dei punti di forza e di debolezza dell offertaturistica italiana, non solo da parte delle singole strutture ma anche perquanto riguarda le destinazioni. Per leggere, comprendere e sintetizzare informazioni utili da decine dimigliaia di testi in tempi ragionevoli il lavoro umano non basta. È qui cheentra in giocointelligenza artificiale, ha affermato FilippoNardelli, Business Development & Senior Consultant di Expert System. Siamolieti di aver supportato con la nostra tecnologia questa interessante indaginedi Sociometrica per far emergere non solo giudizi e opinioni ma anche sentimented emozioni: dall esaltazione alle paure, dalle descrizioni più piacevoli eseduttive alle arrabbiature.Le destinazioni della Romagna le più amate dai turisti stranieriDelle 35 maggiori destinazioni turistiche italiane, analizzate secondo il gradodi emozione e di soddisfazione che hanno offerto ai turisti stranieri, ben 5sulle prime 8 sono della Romagna: Riccione, Bellaria, Ravenna, Rimini eCesenatico. In generale vince la Romagna,unica area turistica, insieme allaVal Gardena, in cui i turisti hanno la sensazione di vivere nella stessa grandedestinazione turistica, pur cambiando il singolo comune del soggiorno. Fra lecittàarte, ottimo il piazzamento anche di Firenze che arriva al quintoposto, mentre è seguita ex-aequo da Torino, Milano, Bologna, Verona eVenezia. Le destinazioni più apprezzate del sud son o Sorrento eIschia, entrambe nelle prime dieci posizioni.Il meglio dell Italia è il ciboSecondo i visitatori stranierielemento dell offerta turistica italiana cheriserva le migliori emozioni è il cibo: al primo posto ci sono i ristoranti eal terzo i bar. Molto bene anche lo shopping e le spiagge. Bene anche altavelocità, alberghi e aeroporti, ma il resto della logistica presenta variaspetti critici. La condizione delle strade è quella ritenuta più critica, cosìcome il complessivo servizio dei taxi. Sui ristoranti, in particolare, vinceRoma, subito seguita da Firenze, Sorrento e Milano.

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Subito dopo Napoli eBologna. Sui bar vince Venezia, seguita da Roma, Milano e Napoli. Per loshopping nettamente in testa Milano.Il mix vincente: affidabilità e fattore umanoLe destinazioni che hanno regalato le maggiori emozioni, e perciò levalutazioni più alte, devono questo risultato alla loro capacità dioffrire servizi affidabili, in piena sicurezza e con un tratto distintivonella capacità di entrare in relazione con gli ospiti.Le tabelle più significative del rapportoRanking delle destinazioni turistiche italianeRanking delle destinazioni turistiche italianeFonte: semantica Expert System, elaborazione Sociometrica delle recensioniTripAdvisor, 2019Sentimento verso gli elementi principali dell offertaSentimento verso gli elementi principali dell offertaFonte: semantica Expert System, elaborazione Sociometrica delle recensioniTripAdvisor, 2019Il Rapporto completo può essere scaricato al seguente link: WWW.SOCIOMETRICA.ITMetodologiaIl Rapporto presenta un analisi condotta da Sociometrica su 135.000 recensioniin lingua inglese postate su TripAdvisor per hotel, ristoranti e attrazioni di35 destinazioni turistiche italiane (i principali comuni in cui si è registratoil maggior numero di arrivi turistici secondo le statistiche Istat) nel periodotra gennaio e novembre 2019. Da ogni recensione, attraversointelligenzaartificiale di Expert System, vengono estratti gli elementi di cui si parla(hotel, ristoranti, attrazioni) e per ogni item (elemento) citato si analizzaseè una o più parole, frasi, espressioni di tipo emotivo o valutativo.Queste frasi vengono analizzate dal punto di vista semantico e viene loroattribuito uno dei 90 sentimenti pre-impostati dalla tecnologia semantica diExpert System. Così per ogni destinazione abbiamo una lista di item citati(hotel, ristoranti, spiagge, ecc.) con a fianco, per ciascuno di essi, uno opiù sentimenti. Su questa base per ogni destinazione turistica si sommano gliargomenti e i loro sentimenti collegati e se ne calcola la media per item e poila media complessiva di tutti gli item relativi a ogni singola destinazione.Per rendere confrontabile la gamma di sentimenti di una destinazione con lagamma di sentimenti di un altra, si fa poi un ulteriore operazione: ognisentimento viene valutato secondo il grado di soddisfazione del visitatore (adesempio, il sentiment di felicità ha un valore massimo e quello di paura unvalore minimo) ed è tradotto in termini numerici che vanno da 0 a 100. La mediadi tutti i sentimenti relativi a una destinazione stabilisce il ranking delladestinazione stessa. Tutti i riferimenti a indici, classifiche o punteggi delledestinazioni si riferiscono specificatamente all analisi semantica condotta daSociometrica e non a classifiche o punteggi forniti da o mostrati suTripAdvisor.analisi del sentiment in questo Rapporto non è affiliata,sponsorizzata o promossa da TripAdvisor. Galleria immagini [grafico- ranking-delle-destinazioni-tur]Ranking delle destinazioni turistiche italiane [grafico-sentimento-vwerso-elementi- pri]Sentimento verso gli elementi principali dell offertaTag: turismo

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I turisti stranieri scelgono la Romagna: Ravenna nella top ten delle recensioni

[Redazione]

Delle 35 maggiori destinazioni turistiche italiane, analizzate secondo il gradodi emozione e di soddisfazione che hanno offerto ai turisti stranieri, ben 5sulle prime 8 sono della Romagna. Sociometrica annuncia il lancio del Rapportosulla percezione dell Italia turistica, realizzato con la collaborazione diExpert System, che analizza le recensioni dei viaggiatori fornite daTripAdvisor per misurare il grado di soddisfazione dei visitatori stranieriverso le principali destinazioni turistiche italiane.Il Rapporto, presentato martedì da Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretaria alTurismo; Giorgio Palmucci, Presidente ENIT; Antonio Preiti, Sociometrica eValentina Quattro, TripAdvisor, ha analizzato 135mila recensioni in linguainglese postate sul principale sito di viaggi e vacanze al mondo TripAdvisor per hotel, ristoranti e attrazioni delle 35 maggiori destinazioni turisticheitaliane nel periodo tra gennaio e novembre 2019. Per ciascuna destinazionesono state estratte, conaiuto dell intelligenza artificiale di ExpertSystem, le emozioni e le valutazioni espresse dai turisti in relazione allaloro esperienza di soggiorno. Per ogni destinazione è stata calcolata la mediadel sentiment, su una scala da 0 a 100, a partite dalle emozioni identificatesu ogni aspetto del soggiorno.Delle 35 maggiori destinazioni turistiche italiane, appunto, ben 5 sulle prime8 sono della Romagna: Riccione, Bellaria, Ravenna, Rimini e Cesenatico. Ravennasi piazza al sesto posto dietro Riccione, Ortisei, Bellaria, Selva Gardena eFirenze e prima di Rimini, Cesenatico, Ischia e Sorrento. In generale vince laRomagna,unica area turistica, insieme alla Val Gardena, in cui i turistihanno la sensazione di vivere nella stessa grande destinazione turistica, purcambiando il singolo comune del soggiorno. Fra le cittàarte, ottimo ilpiazzamento anche di Firenze che arriva al quinto posto, mentre è seguitaex-aequo da Torino, Milano, Bologna, Verona e Venezia. Le destinazioni piùapprezzate del sud sono Sorrento e Ischia, entrambe nelle prime dieciposizioni.

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Aprite gli occhi, torna Art City da venerdì un`esplosione creativa = Art City caos creativo

[Paola Naldi]

Aprite gli occhi, torna Art City da venerdì un'esplosione creativa diPaola Naidi È tempo di aprire l'agenda dell'artecittà. Mancano solo due giorni all'inaugurazione dell'ottava edizione di Art City, la più scoppiettante festa della creatività contemporanea che per dieci giorni fa rà di Bologna un centro d'attrazione internazionale grazie a mostre, azioni, performance, visioni. È la tradizionale manifestazione che accompagna Arte Fiera, al via il 24. alle pagine 16 e 17 A Art City La notte bianca Art City caos creativo È tempo di aprire l'agenda dell'arte in città. Mancano solo due giorni all'inaugurazione dell'ottava edizione di Art City, la più scoppiettante festa della creatività contemporanea che farà di Bologna un centro d'attrazione internazionale grazie a mostre, azioni, performance, visioni. È la tradizionale manifestazione che accompagna Arte Fiera, con la cura di Lorenzo Balbi (che è anche responsabile del Mambo), la promozione dal Comune di Bologna e il sostegno di numerosi sponsor privati a testimoniare come tutta la comunità sia coinvolta nell'organizzare un evento culturale che nel tem po è diventato volano per l'economia turistica. E se l'expo dura poco più di un weekend, dal 24 al 26 gennaio, le iniziative tra centro storico e periferia partiranno già da venerdì prossimo, invadendo letteralmente per dieci giorni palazzi, piazze, musei, biblioteche, capannoni, negozi ma anche ospedali, la hall della stazione ferroviaria, l'aeroporto Marconi. La programmazione di quest'anno ha preso la mano di Lorenzo Balbi ed è letteralmente esplosa, ma il pubblico risponde positivamente - scherza il presidente dell'Istituzione Bologna Musei Roberto Grandi -. Art City racconta come è l'arte contemporanea presentando tutti i linguaggi e dispositivi extra-artistici del presente. Basta questo per lasciarsi suggestionare da un calendario ricchissimo di appuntamenti che ogni anno è capace di stupire con le sue novità. Intanto, in tempi di nuovi movimenti femminili-femministi, in questa edizione di Art City ci sarà molto spazio per le artisti donne che, per la prima volta, in termini numerici supereranno i colleghi maschi. Senza particolari rivendicazioni politiche, ma semplicemente evidenziando una presenza naturale, ma mai data per scontata. Tra le altre cose, alla Fondazione del Monte, nella mostra "3 Body Configurations", ci saranno le opere di Claude Cahun, Valie Export e Ottonella Mocellin. Sissi è la protagonista a Palazzo Benti- voglio, mentre Donatella Lombardo presenterà i suoi "ricami" al Museo della Musica. L'artista finlandese Mika Taanila propone la sua ricerca filmica al Padiglione l'Esprit Nouveau mentre il gruppo Hera, tra gli sponsor di Art City, ha commissionato un particolare progetto fotografico a Silvia Camporesi che sarà presentato allo Spazio Carbonesi. L'altra novità è da cercare nella mappa geografica degli eventi che quest'anno aggiunge i capannoni del Dumbo in via Casarini 19/a. Qui il 24 e il 25 gennaio, con quattro repliche alle 19 e alle 21, si svolgerà la prima nazionale de "La via nuova", l'ultimo spettacolo di Romeo Castellucci che arriva in Italia dopo il debutto a Bruxelles nel 2018: l'ingresso è gratuito ma con coupon da ritirare presso la reception del Mambo domenica 19 gennaio. Il 2020 vedrà il decollo di quell'area - assicura l'assessore alla Cultura Matteo Lepore - con un salto di livello nell'utilizzo degli spazi dismessi: ci piacciono così, con la loro potenzialità ancora inespressa. Il fattore "nuovo", tuttavia, non è solo nell'apparenza dei contenitori, capaci di suggestionare i bolognesi e i turisti che scoprono lati inesplorati e insoliti della città, ma si rivela nella sostanza delle opere. In Art City c'è una grossa connessione con gli argomenti proposti da Arte Fiera - sottolinea Balbi - e grazie al continuo scambio con il curatore dell'expo, Simone Menegoi, diamo grande attenzione all'arte italiana e alla pittura. Presenteremo artisti di diverse generazioni, dai giovani Nicola Toffolini, Valentina Vetturi, Francesca Ferreri a i nomi affermati di Antoni Muntadas, Jimmie Durham, Eulalia Valldosera. La pittura sarà anche la protagonista della mostra "Le realtà ordinarie" a Palazzo De' Toschi" e la linea guida per il parziale riallestimento della collezione permanente del Mambo con una nuova sezione dedicata alla pittura figurativa a Roma negli anni Sessanta, a partire dai "Funerali di Togliatti" di Guttuso. Sempre al Mambo, poi, il 22 gennaio inaugurerà la mostra "AGAINandAGAINandAGAI- Nand", collettiva che esplora il tema della ciclicità del tempo. Ognuno potrà costruire la

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sua personalissima agenda, ma non è da non perdere l'apertura straordinaria dello studio privato di Concetto Pozzati dal 24 al 26 gennaio. diPaola Naidi Mostre, incontri, performance... Da venerdì 17 dieci giorni di appuntamenti per fare da corona ad Arte Fiera A lo sono un pittore Studio di Concetto Pezzati Via libera per volare Ai DavÌa Bargellini - tit_org- Aprite gli occhi, torna Art City da venerdì un'esplosione creativa - Art City caos creativo

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Oggi i vincitori del bando Incredibol

[Redazione]

Oggi i vincitori del bando IncrediboI L'industria culturale e creativa come motore di sviluppo. Se ne discute oggi in Salaborsa a partire dall'annuncio alle 16.30 dei vincitori del bando IncrediboI, le startup e i 2 progetti di innovazione che si aggiudicano un contributo complessivo del Comune di 150 mila euro. Alle 18 tavola rotonda per discutere di politiche culturali: tra gli altri, l'assessore alla Cultura Matteo Lepore dialoga con il suo collega di Milano, Filippo Del Como, con Vincenzo Santoro, responsabile dipartimento cultura e turismo Anci, e con Nicola Borrelli, direttore generale creatività contemporanea del Mibact. It logo di Incredibof -tit_org-

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Start up modenese Menu da leggere con lo smartphone Fondo investe nella Dishcovery

[Redazione]

up La Primomiglio sgr (investimenti in aziende innovative in ambito tecnologico), tramite il fondo Barcamper Ventures entra con 255mila euro in Dishcovery, start up modenese che fa leggere ai turisti i menu dei ristoranti con lo smartphone nella propria lingua e con contenuti aggiuntivi. -tit_org-

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Intervista a Amilcare Renzi - Amilcare Renzi Viabilità a misura di artigiani Privatizzare la Fiera, opportunità di rilancio Il segretario di Confartigianato Emilia Romagna: Il nuovo governatore non si dimentichi delle piccole imprese: siamo pronti a collaborare

[Mattia Grandi]

Amilcare Renzi Viabilità a misura di artigiar Privatizzare la Fiera, opportunità di rilancio II segretario di Confartigianato Emilia Romagna: II nuovo governatore non si dimentichi delle piccole imprese: siamo pronti a collabora Mania Grandi amo arrivati al rettiliSneo finale della cam - pagna elettorale per le Regionali. Chi esce, a suo avviso, più forte dall'ultima curva in proiezione 26 gennaio? La sfera di cristallo non ce l'abbiamo - risponde Amilcare Renzi, segretario Confartigianato Emilia Romagna -, ma da chi taglierà per primo il traguardo ci aspettiamo un ruolo dirigenziale competente e autorevole in grado di guidare e far progredire un territorio complesso che concorre ai primi posti nel mondo. L'elettorato di oggi però è imprevedibile. Un tempo si puntava tutto sul programma, nell'epoca degli smartphone i consensi si raccolgono a suon di like. La nostra associazione ha apprezzato la presenza capillare dei due principali protagonisti di questa campagna elettorale anche per quanto concerne i territori più marginali. Il mondo è cambiato e si aggiungono nuovi linguaggi che non necessariamente sono negativi. Sta in noi valutare le idee e non gli slogan, fondamentali ancora le relazioni e le occasioni di incontro. La prima cosa che chiederebbe al nuovo governatore della Regione il giorno dopo la sua elezione? Confartigianato Emilia Romagna ha presentato ai candidati un vademécum programmatico. Una sorta di libro bianco con le nostre proposte, elaborate attraverso un grande lavoro di condivisione nei territori. Dunque quello che chiedo al prossimo presidente della Regione è di rileggerlo e di chiamarci per collaborare. Noi siamo pronti a iniziare un confronto e a fare la nostra parte. Lei ha sempre sostenuto fermamente che l'economia regionale è solida grazie a quella spina dorsale rappresentata dall'artigianato e dalle piccole imprese. Facciamo una fotografia settoriale ai dati del 2019 e proiettiamoci in quelle che saranno le possibili tendenze del 2020. Nel terzo trimestre del 2019 sono stati dieci i comparti, in cui operano complessivamente 6.029 imprese, pari al 22,6% dell'artigianato della provincia, che hanno registrato una crescita. Nello specifico, al primo posto troviamo riparazione, manutenzione e installazione di macchine e apparecchiature con un incremento tendenziale del numero di imprese del +5,7%. Sul podio virtuale ci sono poi il magazzinaggio e le attività di supporto ai trasporti, seguiti dai servizi d'informazione e da altri servizi informatici. Una crescita resa possibile dall'indubbio valore delle micro, piccole e medie imprese riconosciuto non solo da realtà industriali, ma anche da quelle estere. A fronte di questa spinta, però, le imprese lottano quotidianamente contro freni e ostacoli. In primis un accesso al credito sempre più complesso. Lente di ingrandimento posizionata su Bologna. Il 2020 sarà l'anno della progettazione definitiva della prima linea di tram felsinea, dal 2022 il via ai lavori con via Indipendenza proiettata al pedonale. Non sono però tutti contenti. Lei cosa ne pensa? È fondamentale per Bologna rivedere l'impianto viario e dei trasporti, anche per una maggiore tutela dell'ambiente e per un miglior servizio ai tanti turisti. Altrettanto necessario condividere i progetti e la loro fattibilità affinchè non incidano in modo negativo sulle imprese, in questo caso particolare gli artigiani e i commercianti del centro. Chiediamo rispetto per chi deve poter accedere in modo efficiente con mezzi di carico e scarico, sia nella fase realizzativa sia in quella finale, quando la nuova viabilità sarà pienamente operativa. Idea privatizzazione Bologna Fiere, lanciata sulle pagine del nostro giornale da Valerio Veronesi, presidente della Camera di Commercio. Il suo parere? Concordo con Veronesi. L'ingresso in Borsa rappresenta una grande opportunità di rilancio e di sviluppo per la Fiera e per tutto il territorio bolognese. Dobbiamo ricordare che c'è la legge Madia che porta all'uscita dei soci pubblici e questo potrebbe ess ere anche positivo poiché evita lo stallo della governance quando questi sono di segno politico diverso. Lei è un amante dello sport. La riqualificazione dello stadio Dall'Ara è una grande opportunità per lo sviluppo della città e il

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potenziamento del suo braccio sportivo. Sport e socialità sono un valore per la comunità, non solo dal punto di vista economico. Ben venga la riqualificazione del Dall'Ara e ben vengano altre realizzazioni per tutti gli sport, anche quelli considerati minori. Dopo le ormai imminenti elezioni regionali ci si tufferà nella campagna elettorale imolese. Quale scenario immagina per la politica cittadina? La partita vincente sarà a favore di coloro che presenteranno la squadra più competente e Le pmi sono la spina dorsale dell'economia. Ma per loro ci sono ancora troppi ostacoli più credibile. Auspico una situazione stabile gestita da persone che hanno a cuore la comunità e le capacità di tracciare un futuro di opportunità e sviluppo. Una classe dirigente politica all'altezza del ruolo, disponibile al dialogo costruttivo con il sistema delle imprese per recuperare il ritardo accumulato diquesti anni di stallo. Da imolese doc, tré cose che chiederebbe al nuovo sindaco per migliorare la città? Condivisione, capacità di ascolto e partecipazione. RIPRODUZIONE RISERVATA Nell'epoca dei social i consensi si raccolgono con i like: ma bisogna valutare le idee, non gli slogan Riqualificazione dello stadio Dall'Ara? Ben venga, così come il rilancio anche di sport minori Una vita a fianco dei commercianti L'imolese Amilcare Renzi, 59 anni, è in Confartigianato dal 1985. Ricopre dal 1994 il ruolo di segretario generale dell'associazione nell'Area metropolitana di Bologna e a marzo 2017 è stato eletto segretario regionale della Confartigianato Imprese Emilia Romagna. Conseguenti gli incarichi di componente di giunta esecutiva e segreteria nazionale della stessa realtà associativa. Direttore della società cooperativa Assimprese di (mola, è consigliere Carisbo dal 2013 e socio della Fondazione dell'istituto bancario dal 2015. Importante il suo operato nel mondo del sociale con la presidenza dell'Associazione Onius Città: Comunità solidale Bologna e l'ingresso nel consiglio della Fondazione Farabegoli. Amilcare Renzi è il segretario di Confartigianato Emilia-Romagna -tit_org-

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Una serata colorata di rosso La Ducati e gli scatti di Lazzari

[Redazione]

Serata speciale oggi alle 20.30 nella Sala comunale di Arte Contemporanea in via Matteotti 79, un'occasione da non perdere per comprendere le emozioni, i racconti e gli aneddoti che hanno portato alla testimonianza di Mirco Lazzari e alla creazione della sua mostra 'Emozioni in rosso', dedicata al mondo Ducati. Oltre al fotografo autore degli scatti, saranno presenti personalità del mondo del motorsport, giornalisti, scrittori e addetti ai lavori. L'evento, che era stato rinviato, si tiene dunque nella stessa sede che ospita la mostra, in queste settimane molto frequentata e apprezzata, sia dagli appassionati di questo sport, sia dai tanti altri visitatori. proprio per le emozioni che Lazzari riesce a trasmettere con Alle 20.30 nella sala comunale in via Matteotti incontro con giornalisti, scrittori e addetti del motorsport i suoi scatti, di riconosciuto valore artistico e culturale. La mostra si può visitare fino a venerdì 24 tutti i giorni dalle 16,30 alle 19 a ingresso libero. In seguito diventerà itinerante e sarà ospitata in altri luoghi turistici di Castel San Pietro e non solo. Il fotografo Mirco Lazzari, già autore delle bellissime immagini della Carrera in esposizione permanente al primo piano del Palazzo Comunale, aveva collaborato insieme ad Angelo Orsi alla mostra fotografica 'Simply the Best' dedicata alla memoria dell'amico Ayrton Senna, inaugurata un anno fa nella stessa Sala di Arte Contemporanea e poi esposta in vari luoghi della città e del territorio nel corso del 2019. INGRESSO LIBERO La mostra può essere visitata fino al 24 gennaio, ogni giorno dalle 16.30 alle 19 L'inaugurazione della mostra sulla Ducati, avvenuta il 15 dicembre - tit_org-

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Art City esplode dove non ti aspetti

[Claudio Cumani]

Art City esplode dove non ti aspett Gli eventi off della Fiera occupano nuovi luoghi corn DumBo, lo studio Pozzati, la stazione dell'alta veloci di Claudio dimani I numeri della grande festa del Bello che invaderà la città, a corollario e integrazione delle giornate di Arte Fiera previste dal 24 al 26 (inaugurazione il 23), sono imponenti: 126 gli spazi coinvolti, 23 i progetti speciali istituzionali a ingresso gratuito, dieci i giorni di kermesse (da venerdì al 26). Art City, il programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune in collaborazione con Bolognafiere, arriva insomma in questa sua ottava edizione a un punto di eccellenza che conferma ovviamente la tradizionale Notte Bianca dell'Arte prevista stavolta sabato 25. Non ci sarà un filo comune a legare mostre, performance e installazioni ma si potranno individuare - spiega il direttore artistico Lorenzo Balbi- alcuni elementi prevalenti. Che sono una forte presenza femminile fra gli artisti, un intrigante confronto generazionale fra nomi affermati ed emergenti, una massiccia incursione nella pittura, che è linguaggio molto presente anche ad Arte Fiera. E' una costellazione diversa dal solito quella dell'edizione 2020 di Art City. A partire dai luoghi inconsueti. Come DumBO, nell'area rigenerata dell'ex scalo ferroviario Ravone in via Cesarini 19: lì il 24 e 25 (due repliche alle 19 e alle 21, ingresso con coupon ritirabile domenica dalle 10 a MAMbo o on line su eventbrite) sarà il teatro dell'evento speciale 'La vita nuova' firmato da Romeo Castellucci. Ma spazi insoliti sono anche Kappanoun di San Lazzaro (ospita in via Lambertini da sabato al 29 marzo una personale di Jimmie Durham, Leone d'oro alla carriera alla Biennale), lo studio privato di Concetto Pozzati di via Zamboni 57 (dal 24 al 26 vi è prevista una performance diretta da Angela Malfitano con Massimo Scola), la hall dell'Alta Velocità al quarto piano sotterraneo della stazione dove fra i binari 17 e 18 Riccardo Benassi dal 24 al 28 presenterà una propria installazione. MamBO inaugura il 23 un'attesa collettiva di sette fra i più noti artisti contemporanei che resterà nella sala della Ciminiere fino al 3 maggio. Non solo: per l'occasione è stato pensato un riallestimento della prima sala della collezione permanente dedicata alla pittura romana degli anni '60, imperniato sui celebri 'Funerali di Togliatti' di Guttuso. Sempre nelle Collezioni troverà poi spazio, a partire da mercoledì prossimo, l'installazione Ossi' di Claudia Losi. Resterà fino al 18 aprile alla Fondazione del Monte di via delle Donzelle la collettiva che si inaugura sabato pomeriggio '3 Body Configurations' dedicato a Claude Cahun, VALIE EXPORT, Ottonella Mocellin, tré testimoni dei movimenti del XX secolo. Domenica pomeriggio apre invece a San Filippo Neri l'intervento site specific curato da Maura Pezzati 'Nave Nodriza', della spagnola Eulalia Validosera. E, a proposito di artisti noti, bisogna ricordare la personale di Antoni Muntadas, ospitata da sabato al 22 marzo a Villa delle Rose. Ancora per flash: i 'Vestimenti' di Sissi a Palazzo Bentivoglio, la robotica di Mika Taanila all'Esprit Nouveau, la performance di Valentina Vetturi nel foyer del Comunale. E ancora Nicola Toffolini a Palazzo Poggi, Donatella Lombardo al Museo della Musica, Silvia Costa alla Biblioteca delle donne. Silvia Camporesi allo Spazio Carbonesi, Alessandro Lupi al Cubo, Ann Veronica Janssens a Palazzo Rè Enzo e un gruppo di 13 pittori contemporanei alla Banca di Bologna. C'è altro. Come il progetto 'Via libera per volare' che, partendo dal Davia Bargellini, si irradierà nel cortile di Palazzo d'Accursio, nella lounge dell'aeroporto Marconi, nel reparto di pediatria del Sant'Orsola e e alla Casa della Conoscenza di Casalecchio. Ancora spazi nuovi, ancora luoghi inconsueti. RIPRODUZIONE RISERVATA La prima italiana de 'La vita nuova' di Romeo Castellucci si terrà negli spazi del DumBo all'ex Pavone il 24 e 25 -tit_org-

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Piazza Minghetti e la pensilina ingombrante

[Cesare Sughi]

L'inaugurazione (19 luglio 2012) della rinnovata Piazza Minghetti avvenne in uno strascico di polemiche, lo stesso scrissi più volte la mia contrarietà, motivata non solo dall'abbattimento di una gloriosa magnolia rosa e dalla soppressione di 12 pruni, sebbene fosse un modo di spogliare la vegetazione per garantire una maggiore visibilità al palazzo della Cassa di Risparmio e a quello delle Poste, in cui si innesta la sede della Banca di Bologna. Da una piazza alberata, di tipo francese nasceva una piazza funzionale, logisticamente finalizzata, comoda al passaggio dei pedoni e all'accesso al museo della storia di Bologna in palazzo Pepoli. Resta, ancora oggi, l'invasività della grande pensilina sugli autobus affacciata su via Farini e non precisamente utile al mantenimento di una piazza pulita (un'esigenza, ricordiamolo, a cui non giovano neanche i mercatini qui allestiti). Detto tutto questo resta il fatto che Piazza Minghetti è al centro di un tracciato urbano prestigioso, immettendo verso San Domenico e il Pavaglione da un lato, e dall'altro verso I Mercato di Mezzo. Una ragione molto seria per occuparsene e ridarle un'esistenza più degna del decoro della città. mail: [email protected] Gentile dott. Sughi, la statua di Marco Minghetti sembra allargare con tristezza le braccia davanti alla devastazione della sua piazza, abbandonata a se stessa, sporca, con le siepi piene di foglie secche e rifiuti maleodoranti. Silvana Modelli -tit_org-

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Da Lercaro a Don Matteo La religione che si fa politica e quei consigli dei pastori

[Marco Marozzi]

Da Lercaro a Don Matteo La religione che si fa politica e quei consigli dei paston dl Marco Marozzi Gesù è stato il primo socialista, si diceva fra i nonni dei nostri nonni. Adesso a destra gira una battuta: Zuppi è l'ultimo comunista. Qualcuno nella sinistra la tramutasperanza. Ingenuità e rancori, plateali le prime, carsici i secondi, entrambi diffusi, non rendono conto della complessità dell'operato del cardinale, presidente della Conferenza episcopale emiliano- romagnola. Vale per l'arcivescovo di Bologna, vale per gli altri prelati della regione che hanno elaborato i documenti sulle elezioni del 26 gennaio. Facilissimo leggerli come un appoggio alla sinistra che qui governa, contro i sovranismi della Lega. Zuppi è don Camillo e Peppone, unisce le ragioni dell'altare e della terra, ma come un intellettuale che ha letto Guareschi e sa che tutto è cambiato. Nella società, nella Chiesa, nella politica. E diversissimo dai suoi predecessori, Caffarra e Biffi, ma lo è anche da Lercaro, a cui a sinistra si tende a paragonarlo. Se c'è un Lercaro a cui può assomigliare è quello del 1956: quello che lanciò la lista De capeggiata da Giuseppe Dossetti per contrastare il sindaco Dozza. Costrinse l'uomo più di sinistra del mondo cattolico a una sconfitta certa, ma capace di dare una serie di indicazioni storiche che sarebbero servite ai vincitori, quindi a Bologna: dall'urbanistica ai quartieri al traffico. Un cardinale veggente; segnò poi il Concilio Vaticano Ï, ma fu sconfitto per il papato da Giovanni Montini. E nel '64 che lui e Dozza ripresero a salutarsi: il sindaco aveva smesso di farlo nel '56, quando Lercaro fece suonare le campane per gli ungheresi in rivolta contro l'Urss. Gli anni 60 per Lercaro sono importanti, ma avviano al tramonto di cui la cittadinanza onoraria datagli dal nuovo sindaco di Bologna segnò una paradossale accelerazione. Se la sinistra vincerà ancora, a Zuppi onori simili li si dia quando va in pensione. Lercaro a Guareschi non piaceva, Zuppi è figlio per madre della Milano manzoniana, per padre della Roma dell'Osservatore Romano, della Comunità di San'Egidio, finezza e geometria diplomatiche per formazione. Questo corso e ricorso storico può servire altrettanto paradossalmente ai leghisti, se vinceranno. Zuppi è amico di Prodi ma non è lui: se lo ritrovano comunque, come gli altri vescovi, anche se sperano che buona parte del gregge (e pure Peppone) voti per loro. Una nota simile la fecero i vescovi umbri: la sinistra è stata schiantata. Ð documento dei vescovi non è solo una linea indicata ai fedeli prima delle urne, è un avviso ai politici di cosa chiedono i pastori che si assumono la responsabilità di parole nette: continuare un impegno politico che in questi anni ha portato anche buoni frutti, sinergia delle attività regionali con le istituzioni ecclesiali. Non scadono il 26 gennaio. Mai tanta chiarezza, nemmeno da Lercaro, nemmeno da Biffi che tifava per Giorgio Guazzaloca, ora icona della sinistra. Non volle la Lega in giunta, altri tempi. Matteo Maria Zuppi porta avanti una pastorale che mai si è conosciuta a Bologna. Piena di rischi, contaminazioni, forse eccessi ed errori. Che vede il futuro solo nell'incontro di fedi, credi, razze. Ha dato una delle parrocchie più borghesi, in cima a via Castiglione, a un sacerdote di rito romeno con 5 figli nell'ampia canonica. Ha cambiato il rettore della cattedrale di San Pietro. Ha messo a disposizione la chiesa del Gesso come riferimento delle parrocchie moldave ortodosse in Italia. La basilica di Santo Stefano sta passando dai benedettini ai francescani per fame un centro di formazione alla spiritualità per i giovani. È la stessa sfida di Bergoglio: religione che si fa politica nel momento in cui la povertà dei politici la rende egemonica. Bergoglio paria di scristianizzazione della società, ma lui è quello a cui si aggrappano una sinistra senza leadership (nel mondo) e una destra senza awersari all'altezza. Nel 1965 II cardinale Giacomo Lercaro con l'architetto Alvar Alto e il plastico della chiesa di Rióla di Vergato -tit_org-

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L'INTERVISTA A STEFANO ZAMAGNI Intervista a Stefano Zamagni - Hanno parlato chiaro, un documento senza precedenti nella storia = Non principi, ma cose da fare Si tratta di un documento inedito

[Daniela Corneo]

L'INTERVISTA A STEFANO TAMAGNI Hanno parlato chiaro, un documento senza precedenti nella storia Questo documento è una novità assoluta, perché non è un documento generico: arriva aljacendum, alle cose da fare, indica un metodo senza fermarsi ai moralismi. Così Stefano Zamagni, docente di Economia politica dell'Alma Mater, analizza il testo sulle Regionali licenziato l'altro giorno dalla Conferenza episcopale dell'Emilia-Romagna, a pagina 5 Corneo L'INTERVISTA Stefano Zamagni: Ma chi conosce Zuppi non si stupisce... Non principi, ma cose da fare Si tratta di un documento inedito) Un documento di questo tipo da parte della Chiesa non si è mai visto. Stefano Zamagni, docente di Economia politica dell'Alma Mater, presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali e autore del manifesto di Politica insieme il movimento che restate prossima deciderà se trasformarsi o meno in un partito di centro di ispirazione cristiana riconosce nel testo licenziato l'altro giorno dalla Conferenza episcopale dell'Emilia-Romagna guidata dal cardinale Matteo Zuppi elementi di assoluta novità. Anche se chi conosce bene Zuppi non si stupisce più di tanto..., ride il docente. Professor Zamagni, si era mai vista una presa di posizione così esplicita sul voto da parte della Chiesa? Si tratta a mio avviso di una novità nel panorama del l'Emilia-Romagna, perché non è un documento generai generico sui principi come se ne sono visti in passato. Nel testo si arriva al/acendum, alle cose da fare, senza fermarsi ai principi. Dai principi bisogna passare ai valori. Mi ha colpito il concetto di "scelta coerente" citato nel testo: i vescovi nel documento stanno dicendo che per essere coerenti ci deve essere corrispondenza tra l'adesione a certi valori e le scelte che si vanno a fare. Non ci sono moralismi. Questa novità assoluta che lei ravvede, la ritrova nello stile del documento? Certo che sì. È uno stile espositivo che applica a pieno il principio di laicità. Ci sono i riferimenti alle sacre scritture, ma ci sono anche quelli ai principi costituzionali e alle leggi regionali. È un modo giusto di interpretare il prin cipio di laicità.testo approvato dai 14 vescovi dell'Emilia- Romagna in vista del 26 gennaio parte dall'Europa: È casa nostra, scrivono i porporati. Il messaggio è senza dubbio chiaro... È un concetto davvero molto forte, mi ha colpito leggerlo al primo punto. I vescovi dicono chiaramente "no" agli atteggiamenti separatisti e di fuoriuscita dall'Europa. E poi parlano di "tragica ingenuità", avvertendo che se la nostra Regione si muovesse in un contesto anti-europeo, il suo benessere finirebbe. Non poteva mancare l'appello per l'attenzione ai poveri. Negli ultimi 10-15 anni ha iniziato a diffondersi l'aporofobia, il disprezzo per il povero e per il diverso. L'appello dei vescovi è contro l'aporofobia. Non basta erogare servizi e garantire benefici ai bisognosi, ma bisogna imparare a rispettarli. La cultura dell'Emilia-Romagna è da sempre stata ispirata al principio della compassione, invece negli ultimi anni si è diffuso un atteggiamento di disprezzo verso i più deboli. Nell'appello dei vescovi, che nel passaggio finale del documento dicono che le prossime elezioni regionali sono un'occasione importante perché la nostra democrazia non venga umiliata e disattesa, stanno dicendo in sostanza ai fedeli di tenersi lontani da sovranismi e populismi? Oggi siamo di fronte alla terza grande crisi della democrazia, dopo quella che seguì la prima guerra mondiale e quella di epoca fascista. I tré pilastri della democrazia sono l'universalità, la verità e la libertà, oggi tutti minacciati. L'universalità in particolare è minacciata dal sovranismo: senza universalità non c'è democrazia. E poi la Chiesa dice con grande chiarezza una cosa: no a una campagna elettorale basata su falsità e offese. C'è la condanna della politica in negativo, quella fatta parlando male dell'avversario. La politica per la Chiesa deve tornare a un pensiero forte, senza un pensiero forte no n c'è dialogo, ma solo conversazio ne e litigio. I vescovi indicano nella dottrina sociale della Chiesa il pensiero forte, ma non è l'unico possibile. L'importante è rialzare il livello della politica, sceso troppo. Daniela Corneo I vescovi stanno dicendo che per essere coerenti ci deve essere corrisponde nzatra l'adesione a certi valori e le scelte che si

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vanno a fare Dicono no agli atteggiamenti di ftioriuscila dall'Europa E parlano di tragica ingenuità, avvertendo che se la nostra regione si muovesse Insieme II professor Stefano Zamagni con l'arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi -tit_org- Intervista a Stefano Zamagni - Hanno parlato chiaro, un documento senza precedenti nella storia - Non principi, ma cose da fare Si tratta di un documento inedito

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Andrea Stella, 72 anni, chirurgo vascolare in pensione La prima volta del mago delle arterie qui la migliore sanità d`italia

[Marina Amaduzzi]

Andrea Stella, 72 anni, chirurgo vascolare in pensione LA PRIMA VOLTA DEL MAGO DELLE ARTERIE QUI LA MIGLIORE SANITÀ D'ITALIA E l'unico medico nella lista civica bolognese di Stefano Bonaccini ed è pronto a rendersi utile e a mettere a disposizione 40 anni di lavoro nella sanità pubblica della regione. Andrea Stella, 72 anni, pisano di nascita ma bolognese dai tempi dell'università, chirurgo vascolare, professore dell'Alma Mater in pensione da poco più di un anno, ha accettato la proposta del governatore uscente perché è il momento giusto per un impegno civico e civile, quindi politico, perché la deriva salviniana non mi piace per niente. Oggi alle 18,45 terrà un incontro con i miei sostenitori, dice a Palazzo Pepoli, in via Castiglione 8, insieme a Bonaccini e all'alleato e leader di Azione Carlo Calenda, per parlare di Emilia-Romagna Regione della conoscenza. Tutto è partito da una richiesta di Bonaccini, che avevo conosciuto e frequentato in alcune occasioni racconta il chirurgo. Ho deciso di accettare la sua proposta, era ed è il momento giusto per un impegno e per sostenere ciò che la Regione ha fatto in questi anni. Per lui che ha trascorso una vita in sala operatoria o sui banchi a insegnare ai chirurghi (è stato, tra i vari incarichi avuti in Ateneo, anche il presidente del corso di laurea in Medicina e chinirgia), la politica è sempre stata piuttosto lontana. Non sono mai stato un uomo di destra assicura e ho sempre condiviso idee progressiste. In questi cinque anni Bonaccini ha dimostrato di avere elaborato un suo percorso aprendo ad altre anime della sinistra. Non è mai stato un politico Stella, ma ha sicuramente masticato la politica, universitaria e sanitaria. Mi chiedono se la mia candidatura è contro l'assessore Venturi o se sono interessato a fare l'assessore confida. Posso assicurare che non ho chiesto niente a Bonaccini e gli ho detto che non parliamo del dopo. L'importante ora è vincere, questo è l'obiettivo a cui dobbiamo guardare e a cui dobbiamo tutti lavorare. Come non pensare però che, se le cose andranno positivamente (per Bonaccini), il medico Stella possa ambire alla gestione della sanità. La mia idea è di essere utile scandisce in più di quattro decadi ho messo insieme un'esperienza importante, ho lavorato anche a Rimini e a Modena oltre che al Sant'Orsola dove sono entrato come ricercatore nel '72. Il suo ultimo incarico, prima di andare in pensione, è stato quello di riorganizzare la chinirgia vascolare metropolitana, che è diventata la più grande d'Italia. Posso dire conclude di aver lavorato in quella che molti pensano sia la migliore sanità d'Italia. Marina Amaduzzi [email protected] - tit_org- La prima volta del mago delle arterie qui la migliore sanitàitalia

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L'editoriale L`inciampo delle coscienze = L`inciampo delle coscienze

[Claudia Baccarani]

L'INCIAMPO DELLE COSCIENZE di Claudia Baccarani ono pochi, nettamente minoritari, ma purtroppo ci sono. Post pubblicati a commento sui profili social del Comune di Bologna che riguardano le pietre d'inciampo e che fanno rimanere di stucco. Gente che (si) chiede chissà quanto saranno costate?. Oppure sentenzia il Comune faceva meglio a spendere quei soldi per rifare i marciapiedi. Memoria e Storia opposte a una triste contabilità ñ u ciascuna pietra, î nome di chi cadde vittima delle leggi nazifasciste contro gli ebrei: Leone Alberto Orvieto e Margherita Cantoni (via de' Gombrutì 9); Adelaide Di Segni, David Calò, Raimondo Calò, }ak Emanuele Calò, Sergio Calò, Aureliano Calò, Alberta Calò (strada Maggiore 13); Mario Fina (via del Cestello 4); Adelchi Baroncini, Teresa Benini, Jóle Baroncini, Angela Baroncini, Nella Baroncini (via Rimesse 25). Ora ogni quotidiana. Come se mettere quelle pietre, testimoni si spera durature delle atrocità del passato, fosse una questione di soldi. Come se l'inciampo che devono provocare nelle vite di quelle vittime, ebrei deportati da Bologna e uccisi nei campi di sterminio nazisti, fosse in qualche modo paragonabile all'inciampo di mettere il piede nella buca di un marciapiede. Da pochi giorni Bologna ha le sue prime 15 pietre d'inciampo: sampietrini speciali ma che si fondono e diventano tutfuno con la strada, unici e insieme protetti (come sarebbe dovuto essere anche allora per le vittime, e non fu) da tutti gli altri. In tedesco Stoipersteine, le pietre d'inciampo sono una invenzione dell'artista tedesco Gunter Demnig perL'editoriale L'inciampo delle coscienze bolognese potrà inciampare, per caso o per scelta, nelle loro storie. Storie ordinarie divenute loro malgrado tragicamente straordinarie, raccontate anche sul sito del Comune (www.comune.bologna.it/ pietre- inciampo). Storie da conoscere e tramandare, soprattutto agli studenti: una gita facile da organizzare per le scuole, una passeggiata della memoria che si potrebbe dipanare dal ghetto alle pietre, magari spingendosi fino al Memoriale della depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei lager. E, per rispondere anche ai malpensanti, ecco svelato il mistero: il costo materiale di ogni pietra (calcestruzzo e una copertura di ottone con le incisioni) è di 120 euro (fonte sito Stolpersteine) mentre l'artista non prende alcun compenso. continua a pagina 8 Shoah. Confidando che quei sorprendenti commenti da cui siamo partiti possano essere relegati (e dimenticati, essi si) a un inciampo delle coscienze. Claudia Baccarani RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org-inciampo delle coscienze -inciampo delle coscienze

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Candidato, quanto ci costi? Chi è trasparente e chi meno II renziano Felicori resoconta tutti i costi sui social, Forza Italia spende 100 mila euro La leghista Borgonzoni in una settimana ha investito 21mila euro per sponsorizzare i suoi post

[Silvia Bignami]

II renziano Felicori resoconta tutti i costi sui social, Forza Italia spende 100 mila euro La leghista Borgonzoni in una settimana ha investito 21mila euro per sponsorizzare i suoi pò di Silvia Bignami Mauro Felicori, candidato di area Italia Viva nella lista di Stefano Bonaccini, aggiorna di giorno in giorno su Facebook il bilancio della propria campagna elettorale. Ottomila euro entrati, duemila usciti. Saldo: più seimila. Ma ci saranno altre grosse spese, quindi preparatevi a raddoppiare le entrate, avverte l'ex manager della Reggia di Caserta, che con le cinquanta donazioni piovute sul conto Iban dedicato s'è già pagato la sede elettorale in vicolo Ranocchi. La trasparenza, così sbandierata, diventa arma da campagna elettorale più che pegno da pagare per farla. È una strada possibile, ma non la più battuta, tra candidati presidenti e candidati consiglieri in corsa il 26 gennaio. Tanti tacciono, omettono e rimandano la resa dei conti. Anche con i propri elettori. Quanto spendiamo per la campagna? No, no, faremo il rendiconto alla fine, dopo il voto, liquida veloce il coordinatore della campagna di Bonaccini, Andrea Rossi. Per ora, su crowdchange-org, è possibile controllare solo l'andamento delle donazioni che il governatore chiede di tantotanto sui social: per ora il salvadanaio virtuale ha accumulato 28.216 euro. Scorrendo la pagina, c'è pure la lista dei benefattori e il loro pensiero appuntato accanto alla cifra donata. E ßç più, il presidente può contare sulla vendita dei suoi gadget. In casa Lega, d'altra parte, vedere oltre il cielo di carta è ancora più complicato. Tra lo staffe i parlamentari che seguono la campagna di Borgonzoni è un rimpallo di rinvii: Non me ne occupo io. Chiedete ad altri. I costi li stanno chiedendo tutti, ma li diciamo alla fine. Cuccando alla voce trasparenza sulla pagina Facebook di Borgonzoni, però, qualcosa si scopre. Ad esempio, che la candidata leghista ha speso, in appena sei giorni dal 5 all'll gennaio, 21.102 euro per sponsorizzare i suoi post. Non solo quelli su Bibbiano, stigmatizzati dal Pd, ma anche tanti altri, tutti pagati da "Lega - Salvini Premier". Non c'è da meravigliarsi che, come ha fatto notare Matteo Salvini, la pagina di Lucia sia cresciuta di 20mila like ßç pochi giorni. Compilativo, infine, il Movimento 5 Stelle, il cui staff fa sapere solo che tutta la campagna, compresi un addetto social, un addetto stampa, volantini, campagna radio, internet e organizzazione sale ed eventi, costerà 50mila euro. Si tratta comunque di più del tetto di spesa che i candidati presidenti sarebbero tenuti a spendere per legge: appena 38mila euro. Addirittura meno dei candidati al consiglio regionale, che aggiungono ai 38mila euro una percentuale sul numero di elettori della loro circoscrizione. Se però i candidati governatori possono contare sul supporto dei loro partiti, che hanno tetti ben più alti, i candidati all'assemblea regionale devono far tutto da soli. Spesso di tasca propria. Il candidato dem Raffaele Donini, terza punta del tridente di lista del Pd, ha già messo, ad esempio, 8mila euro suoi sulla sua campagna quasi presidenziale alle regionali, da aggiungere a cene e aperitivi elettorali. Una corsa che lo porta a spasso nei teatri (dalle Celebrazioni, a quelli di Calderara, Casalecchio, Molinella), e che ha convinto le altre due punte della terna Pd, Stefano Caliandro e Marilena Pillati, a far asse tra loro per evitare che l'assessore ai Trasporti finisca con l'arrivare primo nella corsa alle preferenze. Non a caso Caliandro punta a differenziarsi da Donini, anche sulle spese elettorali: Spenderemo meno di 20mila euro e non accetteremo soldi di privati, fa sapere il suo staff. Come fece nel 2014 Simonetta Saliera, che addirittura rinviò al mittente una donazione privata, per tenersi mani libere e coscienza pulita. C'è chi fa anche meno e ottiene comunque risultati. Valentina Castaldini, di Forza Italia, ha preventivato una spesa di 1500 euro. Tutti suoi. Non faccio pagar e neanche le cene. Oggi social e whatsapp sono spesso sufficienti. È tutto il partito di Beriusconi del resto a tenere la cinghia stretta: Spenderemo lOOmila euro - dice la senatrice Anna Maria Bemini - solo per la campagna del partito. I candidati devono fare da soli. Idem accade anche in Fdi, dove il coordinatore Galeazzo Bignami sta conducendo una campagna molto tradizionale: presidio a zona dei candidati e poche spese. Pochissimi anche i manifesti nelle plance

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elettorali, che una volta erano centinaia e ora a Bolo- gna sono appena una ventina. Oggi la vera plancia è quella virtuale, spiega Bignami, che pure ha evitato i post sponsorizzati sui social, per schivare il rischio di commettere errori e incorrere in multe salatissime, tra i 26 e i 50mila euro. Per la campagna, dice, oggi si fa molto affidamento sui leader. Certo, chi li ha. -tit_org-

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Governatore-Borgonzoni L`ultimo scontro è sul taglio dell`Irap

[Redazione]

Anche il taglio dell'Irap per le imprese finisce al centro del braccio di ferro tra il governatore uscente Stefano Bonaccini e la candidata leghista Lucia Borgonzoni. Ieri, in visita ad alcune aziende del Parmense, la senatrice del Carroccio ha lanciato la sua nuova proposta. Azzeramento dell'Irap per chi assume - afferma Borgonzoni - le aziende sono per noi un bene sociale da tutelare, perché sono lavoro e sviluppo. Il Pd le ha mortificate con tasse, burocrazia, collegamenti inadeguati. Noi vogliamo liberarle da costi inutili, paletti e impedimenti e garantire investimenti e infrastrutture. L'Emilia-Romagna ha un potenziale formidabile, liberiamolo. Scettico però Bonaccini, ai microfoni di TvBologna. Se dici che tagli l'Irpef e totalmente Governatore-Borgonzoni L'ultimo scontro è sul taglio dell'Irap l'Irap, come ho sentito in queste ore - afferma il presidente uscente - devi avere il coraggio di dire allora che taglierai sulla sanità pubblica, sull'istruzione pubblica e gli asili nido, mentre noi vogliamo garantire più servizi sulla non autosufficienza, la disabilità e un grande progetto educativo zero-sei anni. Insomma, c'è un'idea proprio diversa di società. Nella sfida si inserisce anche Simone Benini, candidato M5s alla presidenza della Regione, che eri ha incontrato Confprofessioni Emilia- Romagna, l'associazione di categoria che riunisce i libero professionisti. Una delle proposte concrete che abbiamo illustrato - spiega Benini- riguarda l'adozione di misure che consentano a tutti i giova ni di accedere con più' facilità al credito, ovvero passare da due a 10 milioni di euro per il microcredito regionale e abbattere l'Irap per i primi tré anni alle imprese giovanili e start-up. La candidata del Carroccio: Imposta azzerata per chi assume. Il presidente dem: Così si tagliano i servizi -tit_org- Governatore-Borgonzoniultimo scontro è sul taglio dell Irap

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Regionali, i cattolici in subbuglio = Cattolici divisi sul monito della Chiesa Il documento dell'Osservatorio della Conferenza episcopale boccia i sovranisti, l'ex parlamentare Garagnani: Un aiuto al centrosinistra

[Andrea Zanchi]

Regionali, i cattolici in subbuglio Critiche dai moderati e dall'ala radicale al documento dell'Osservatorio dei vescovi che dice no ai sovranismi zanchi a pagina 5 Cattolici divisi sul monito della Chiesa II documento dell'Osservatorio della Conferenza episcopale boccia i sovranisti, l'ex parlamentare Garagnani: Un aiuto al centrosinis di Andrea Zanchi Imbarazzo, fastidio, delusione: il mondo cattolico di centrodestra è in subbuglio per la presa di posizione in vista delle Regionati da parte dell'Osservatorio regionale sulle tematiche politico-sociali della Conferenza episcopale dell'Emilia- Romagna. Le parole dell'Osservatorio che stroncano sovranisimi e populismi, ben più della nota della Conferenza episcopale dell'Emilia-Romagna sulla campagna elettorale (l'Osservatorio è un organo distinto dalla Conferenza e non rappresenta la posizione dei vescovi) hanno lasciato molti a bocca aperta. Sono in totale disaccordo tuona l'ex parlamentare di centrodestra Fabio Garagnani -, pur rispettando l'autonomia di giudizio della Chiesa e I suo ruolo magisteriale. Quel documento è un modo per dare indirettamente aiuto a Bonaccini e al centrosinistra. La Chiesa non dovrebbe scendere in campo così palesemente a favore di qualcuno. Non credo che questa presa di posizione orientera il voto dei fedeli, ma sono co munque sorpreso e scandalizzato, e con me tanti cattolici di centrodestra che ho sentito. Più che una interferenza è una forma di autodistruzione della Chiesa medesima: da quello che mi risulta molti fedeli non sanno che farsene di una Chiesa sindacalista priva della propria identità e tradizione storico-spirituale. Critico anche il poeta Davide Rondoni: Le parole dell'Osservatorio lasciano un po' il tempo che trovano - ragiona -. È una lettura un po' superficiale della realtà, fatta indossando degli occhiali sbagliati. Non penso che influenzerà gli elettori, perché il peso di quel documento è quasi zero. Posizione completamente opposta, invece, per la nota dei vescovi: È piena di buon senso, saggezza e mi pare non attacchi nessuno. E credo che farebbe più fatica Bonaccini che la Borgonzoni a controfirmarla. La Chiesa deve richiamare tutti a volare alto, e ad agire in modo saggio e giusto. Ma per farlo bisogna leggere i documenti e non i titoli di giornale. Filippo Diaco, presidente provinciale delle Adi, spiega, sul documento dell'Osservatorio, che sarebbe stato meglio coinvolgere tutte le associazioni del terzo settore vicine al mondo cristiano, noi non lo siamo stati, aggiungendo poi di essere invece in totale accordo con le parole dei vescovi su Europa, immigrazione, accoglienza e toni della campagna elettorale. Mentre il governatore Bonaccini, dai microfoni di TvBologna, plaude alla nota dei vescovi ( li ringrazio per il riconoscimento dei passi in avanti ). Elena Ugolini, preside del Liceo Malpighi ed ex sottosegretario alla Scuola nel governo Monti, da invece una lettura diversa: II documento chiede di allargare e cambiare radicalmente l'orizzonte con cui è stata amministrata fino ad ora la nostra regione. Va letto con grande attenzione. Un esempio? Dire che la famiglia, da Oggetto' di politiche, deve diventare 'soggetto' di politiche, significa aiutarla a svolgere il proprio compito educativo con strumenti diversi, lasciando libertà di scelta. Gli asilo nido non bastano. E la stessa cosa vale per gli anziani. RIPRODUZIONE RISERVATA LE POSIZIONI Rondoni: Lettura sbagliata della realtà Ugolini: II testo chiede di cambiare il modo di amministrare la nostra Regione Da sinistra, in senso orario: Fabio Garagnani, Davide Rondoni, Filippo Diaco ed Elena Ugolini -tit_org- Regionali, i cattolici in subbuglio - Cattolici divisi sul monito della Chiesa

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Violenze sulla bimba Otto anni al padre orco

[Nicola Bianchi]

A 11 anni la prima volta. In macchina, in un luogo isolato, 'caricata' davanti a scuola da chi si fidava ciecamente: suo padre. E qui, i suoi sogni di bambina spezzati per sempre. Ora per lui, un 47enne che vive nel bolognese, è arrivata la scure della giustizia: otto anni di condanna, 60mila euro di multa, 40mila di provvisionale e soprattutto la perdita della responsabilità genitoriale. La giovane figlia, secondo il pm Roberto Ceroni, ieri in udienza sostituto dal collega Domenico Ambrosino, era costretta a rapporti sia nella loro abitazione, sia sull'auto e nei pressi di un non meglio individuato casolare. Ma prove mediche certe - ha sempre sostenuto Lamberto Carraro, l'avvocato dell'imputato giudicato in abbreviato - non ce ne sono. La prova chiave è la visita ginecologica che esclude al 100% ciò che afferma la minore. Una vicenda che ha preso vita grazie alle segnalazioni di alcuni compagni di classe della vittima (rappresentata dall'avvocato Stefania Sacchetti). Ad incuriosire i giovanissimi era sempre lo stesso fatto: la loro amica arrivava con la corriera davanti a scuola, ma in classe, in qualche occasione, non entrava. Cosa stranissima per coetanei e insegnanti che, davanti ai cancelli dell'istituto bolognese, la vedevano salire su un'auto e scomparire. Auto condotta dal padre che, per la Procura (che aveva chiesto nove anni), seguiva la corriera nel tragitto casa-scuola per poi fare salire la figlia e portarla all'inferno. Gli orrori sarebbero proseguiti tra l'ottobre 2015 e l'ottobre dell'anno successivo. Le prime volte la minorenne sarebbe stata indotta dal genitore, forte del legame affettivo, a inviarle foto choc, poi i palpeggiamenti, gli atti sessuali e i plurimi rapporti consumati. Nel corso dell'indagine, era stata formulata una prima richiesta di archiviazione per mancan za della prova, poi revocata per la volontà di procedere con un incidente probatorio per poter ascoltare la piccola. Al termine dell'udienza, il gup Grazia Nart ha inviato alla Procura gli atti per valutare eventuali nuovi profili penali, cosa che verrà specificata meglio nelle motivazioni della sentenza attese tra due mesi. Nicola Bianchi Secondo le accuse l'orrore era andato avanti per un anno Prima le foto choc, poi abusi in auto e in casa L'INFERNO Le violenze sarebbero avvenute anche in un casolare abbandonato -tit_org-

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Il Polo Levi Montalcini diventa più grande

[Zoe Pederzini]

Il Polo Levi Montalcini diventa più grand La struttura avrà nuovi laboratori e strumentazioni sempre più all'avanguardia per la ricerca nel campo delle malattie neurodegenerat OZZANO di Zoe Pederzini Un ulteriore passo verso il futuro della ricerca è stato fatto, ieri, con l'inaugurazione dell'ampliamento del Tecnopolo di Bologna 'Rita Levi Montalcini', a Ozzano. Duecento metri quadri si aggiungono ai 550 già esistenti, per un totale di 750 metri quadri di struttura che si doterà, così, di nuovi laboratori e strumentazione all'avanguardia. Il Tecnopolo è gestito dalla Fondazione Iret, ente di ricerca scientifica, indipendente e no profit, dove, in sinergia con l'UniBo, si studiano le lesioni del sistema nervoso centrale e le malattie neurodegenerative che, oggi, rappresentano una delle emergenze sociali principali. L'ampliamento della struttura all'avanguardia è stato finanziato dalla Regione con una coper-OBIETTIVO Quando non si può intervenire sulle cause si deve limitare le disabilita gravi tura del 60%, pari a 224mila euro. Gli obiettivi che ci poniamo per il prossimo triennio sono chiari - commenta Luciana Giardino, presidente Iret - identificare due elementi di prevenzione secondaria per l'Alzheimer e definire la formulazione di un farmaco per lesioni acute di cervello e midollo spinale, il sostegno di chi crede nel valore del progresso è indispensabile. Le sue parole vengono, poi, sottolineate da Laura Calza, direttore scientifico di Iret: La ricerca di base è di primaria importanza e anche quando non si può intervenire sulle cause si può limitare l'insorgenza di disabilità gravi, utilizzando approcci innovativi. Entrambe sono state, per quindici anni, allieve e collaboratrici della luminare Rita Levi Montalcini. È una grande soddisfazione vedere crescere la rete dei Tecnopoli regionali e questo polo ozzanese è esempio positivo di una fondazione privata che collabora con la Regione nel siste ma dell'alta tecnologia aggiunge Lorenzo Bianchi, assessore regionale alla Ricerca e al Lavoro, che specifica: questa struttura guarda al futuro, allo sviluppo della ricerca in un settore importante come le neuroscienze, fondante visto anche l'invecchiamento della popolazione. Francesco Libertini, rettore dell'Università, si dice orgoglioso e commenta: Å' stata raggiunta una tappa soddisfacente, ma questo percorso ha ancora tanto futuro davanti, la Fondazione Iret, e i suoi ricercatori, sono il motore di questo successo. I laboratori del Tecnopolo sorgono su un terreno di 10mila metri quadri, antistante il dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Alma Mater, donato dall'imprenditore ozzanese Ezio Baldazzi, scomparso qualche mese fa e ricordato, durante la cerimonia di ieri, anche dal primo cittadino di Ozzano Luca Leili. RIPRODUZIONE RISERVATA - tit_org-

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L'inchiesta Angeli e Demoni Nelle carte altri particolari: la psicoterapeuta Nadia Bolognini si travestiva da lupo cattivo Bibbiano, 26 avvisi di fine indagine = Chiusa l`inchiesta su Bibbiano, in 26 si avvicinano al processo Si passa da 102 a 108 capi d'imputazione. E a dieci giorni dal voto sale lo scontro politico I capi di imputazione passano da 102 a 108. A pochi giorni dal voto si riaccende la polemica politica

[Redazione]

L'inchiesta Angeli e Demoni Nelle carte altri particolari: la psicoterapeuta Nadia Bolognini si travestiva da lupo catti1 Bibbiano, 26 avvisi di fine mdagin< Si passa da 102 a 108 capi d'imputazione. E a dieci giorni dal voto sale lo scontro politio di Gianluca Rotondicarabinieri di Reggio Emilia 1 hanno notificato a 26 persone l'avviso di fine indagine dell'inchiesta Angeli e Demoni sui presunti affidi illeciti nella Val d'Enza e che a maggio vide scattare misure cautelari. I capi di imputazione sono saliti a 108. Tra loro anche il sindaco Pd di Bibbiano, Andrea Carletti. E a pochi giorni dal voto in Emilia si scalda l'atmosfera politica con il centrodestra che va all'attacco. Salvini ieri ha confermato che proprio a Bibbiano chiuderà la sua campagna. a pagina 2 Chiusa l'inchiesta su Bibbiano, in 26 si avvicinano al processo I capi di imputazione passano da 102 a 108. A pochi giorni dal voto si riaccende la polemica politi A sette mesi dalla deflagrazione dell'inchiesta Angeli e Demoni sui presunti affidi illeciti dei minori in Val d'Enza, con gli arresti eccellenti del sindaco Pd Andrea Carletti, dei vertici dei servizi sociali e del noto psicoterapeuta torinese Claudio Foti, il caso Bibbiano, diventato nel frattempo materia da campagna elettorale permanente, toma a far parlare di sé. La Procura di Reggio Emilia ha infatti chiuso l'inchiesta che ha terremotato i servizi sociali reggiani disvelando un presunto sistema nel quale i ricordi dei minori venivano manipolati e le relazioni falsificate al fine di allontanarli dalle proprie famiglie, con l'obiettivo secondo l'accusa di alimentare un meccanismo che faceva perno sul centro La Cura di Bibbiano, considerato fino ad allora il fiore all'occhiello per il recupero dei bambini abusati, e sulle sedute terapeutiche pagate con i soldi pubblici e organizzate nella struttura col supporto della onlus Hansel e Gretel del discusso guru Foti. Uno snodo fondamentale che arriva a dieci giorni dalle elezioni Regionali e toma ad ali mentare Io scontro politico intorno a un caso che resta ancora aperto e molto delicato. L'impianto accusatorio originario ipotizzato dal procuratore capo Marco Mescolini e dalla pm Valentina Salvi, che hanno coordinato le indagini dei carabinieri, non solo ha retto alle successive verifiche ma, come sottolineato in una nota della Procura, si è rafforzato passando da 102 a 108 capi d'imputazione. Degli originari 30 indagati - tra amministratori e funzionari pubblici, assistenti sociali, psicoterapeuti e molto altro - in 26 hanno ricevuto l'avviso di fine indagine che di fatto li avvicina al processo. Sono molti e pesanti i reati contestati a vario titolo: peculato d'uso, abuso d'ufficio, falsa perizia anche attraverso l'altrui inganno, frode processuale, depistaggio o frode in processo penale, rivelazione di segreti, falso ideologico, maltrattamenti in famiglia, lesioni dolose gravissime, violenza privata, tentata estorsione e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Tra i destinatari del fine indagine ci sono ancora il sindaco Carletti, che risponde di abuso d'ufficio e falso ideologico per aver affidato il servizio di psicoterapia senza gara alla Hansel e Gretel, la capa dei servizi sociali Federica Anghinolfi, vero perno del presunto sistema illecito e convinta sostenitrice del metodo Foti, oltre allo stesso psicoterapeuta e alla moglie Nadia Bolognini. La Procura ha stralciato, chiedendone l'archiviazione, le posizioni di Fausto Nicolini, direttore generale dell'Ausi di Reggio Emilia, della funzionarla amministrativa dell'azienda sanitaria Federica Cazzotti e dell'ex presidente dell'Unione comuni della Val d'Enza Paolo Burani. Per l'avvocato Marco Scarpati, cui erano state affidate le pratiche legali, è stata già disposta l'archiviazione. L'ormai ex assistente sociale Cinzia Magnarelli, che in questi mesi ha collaborato con gli inquirenti confessando di aver falsificato le relazioni per convincere il Tribunale dei minori a dare in affido a terzi i bambini al centro dell'inchiesta, ha chiesto e ottenuto di poter patteggiare. Per la campagna elettorale, ad appena 12 giorni dal voto, è l'ennesimo exploit del caso Bibbiano. Non sarà l'ultimo, visto che Matteo Salvini ha ribadito ieri che il 23 gennaio chiuderà la corsa in Val d'Enza: Tornerò in mezzo alle mamme e ai bambini di Bibbiano, perché con i bimbi non si gioca. Per il Carroccio la chiusura dell'indagine

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sugli affidi è la prova che il caso Bibbiano non sarebbe stato solo un piccolo raffreddore dice Stefano Bargi, capolista nel Modenese come lo aveva definito Giuliano Limonta, presidente della Commissione sui minori voluta dal governatore Stefano Bonaccini. Mentre il segretario della Lega Emilia, Gianluca Vinci, plaude alla magistratura reggiana: Sta proseguendo sulla strada della verità e della giustizia, affrontando un'indagine politicamente difficile per i tentativi di soffocare ogni evidenza messi in atto dalla sinistra. Benedetta Fiorini, deputata reggiana di Forza Italia, accusa la sinistra di voler derubricare a vicenda locale un'in chiesta che è una pagina nerissima non solo per la nostra comunità, ma per tutto il Paese. Giulia Gibertoni del M5S si dice invece orgogliosa di aver preso le distanze e aver votato contro il documento finale della Commissione regionale presieduta dal Pd. Al segretario regionale del Pd, Paolo Calvano, il compito di spegnere l'ennesima ondata di polemiche. I magistrati devono poter fare il loro lavoro senza che nessuno, a cominciare da certa politica, agiti la clava su Bibbiano, come si è ripromessa di fare la Lega solo per screditare una regione, l'Emilia-Romagna, che in caso di conferma delle accuse sarebbe parte lesa ed è pronta a dichiararsi parte civile nel processo. F.Ro. G.Rot. RIPRODUZIONE RISERVATA La vicenda Angeli e demoni, gli afflai illeciti L'inchiesta della Procura di Reggio Emilia, Angeli e Demoni, nasce per far luce su una serie di presunti affidi illecitiminori nella Val d'Enza. Il 27 giugno scattano arresti e misure cautelari per 18 persone, incluso il sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti, indagato per abuso d'ufficio falso L'inchiesta diventa guerra politica Nelle successive settimane (e negli ultimi mesi) la vicenda diventa sempre più guerra politica. Lega, M5S e Fratelli d'Italia attaccano il sistema Bibbiano e il Pd che governa lEmilia-Romagna. arlateci i Bibbiano diventa slogan più utilizzato i centrodestra. Chiuse le indagini, tremano in 26 La Procura ha inviato il fine indagine a 26 persone, atto che le avvicina al processo: c'è il sindaco Pd Carletti, lo psicoterapeuta Claudio Foti e i vertici degli assistenti sociali. Inchiesta ipotizza illeciti Egli affidi dei minori, fee relazioni e truffa.verso l'archiviazione, la patteggerà Caso nazionale Un presidio di protesta davanti al Tribunale dei minori di Bologna -tit_org- Bibbiano, 26 avvisi di fine indagine - Chiusainchiesta su Bibbiano, in 26 si avvicinano al processo

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L`Utopia di Carletti e Foti, il centro da 250 euro al giorno

[Gianluca Rotondi]

^ Utopia di Carletti e Foti, il centro da 250 euro al giornc Nelle carte dell'inchiesta spunta il progetto con lo psicoterapeuta di una comunit per minori abusati. E sua moglie si vestiva da lupo cattivo nelle sedute con i Al centro di tutto c'è, ancora e fin dall'inizio, un metodo. Quello del guru Claudio Foti: il ricordo degli abusi da ripescare ad ogni costo e con ogni mezzo dalla mente dei presunti bambini maltrattati. Anche quando circostanze ed elementi portano in tutt'altra direzione, anche a costo di falsificare relazioni, manipolare disegni e stati d'animo, screditare i genitori dei piccoli. Un obiettivo raggiunto sottoponendo i minori tolti alle famiglie a sedute estenuanti, con modalità suggestive e domande mirate per arrivare a certificare gli abusi sessuali per nulla provati da parte del padre o della madre. Poi ci sono i soldi, certo. Che hanno coagulato interessi e appetiti, fino a garantire agli psicoterapeuti di Foti e della moglie Nadia Bolognini, 135 euro l'ora per ogni minore a fronte di un prezzo di mercato della metà, senza dover nemmeno pagare un canone per i locali, concessi gratuitamente, nella struttura La Cura dove esercitavano a nessun titolo, il servizio di psicoterapia, a titolo oneroso, con minori asseritamente vittime di abusi, procurando loro un ingiusto vantaggio patrimoniale. E ciò, scrivono i pm, nonostante l'Ausi di Reggio Emilia potesse farsi carico gratuitamente mediante i propri professionisti del predetto servizio. Un danno alle casse pubbliche che la Procura stima in 200 mila euro. Ma in questa inchiesta c'è soprattutto rasservimento dei servizi sociali a quel metodo portato alle ennesime conseguenze. Ne è riprova lo strapotere di Federica Anghinolfl, dirigente del servizio sociale e vero perno del sistema a cui i magistrati contestano oltre 70 dei 108 capi d'imputazione complessivi: soprattutto falsi nelle relazioni ma anche lesioni, frodi e depistaggi a danno dei magistrati, e un'estorsione ai danni del papa di un bimbo allontanato: gli concedeva divedere il figlio solo a patto che acconsentisse a farlo seguire da Foti. Il numero dei falsi contestati alla Anghinolfi e, in minor parte ai suoi sottoposti, è impressionante. Ð sindaco Andrea Carletti del Pd paga soprattutto questo: l'aver spianato la strada a Foti e ai suoi metodi già discussi in letteratura ancor prima dell'inchiesta. Le accuse nei confronti di Carletti, a cui vengono contestati reati amministrativi e non abusi sui bambini, si sono ridotte da 4 a 2 capi d'imputazione. I pm gli contestano l'abuso d'ufficio e il falso ideologico, cioè aver forzato le regole omettendo di predisporre una gara per il servizio di psicoterapia provocando così un ingiusto vantaggio patrimoniale a Foti e alla sua onius. Per l'accusa era pienamente consapevole della totale illiceità del sistema di affidamento del servizio ai privati nella struttura La Cura ma ciononostante ne ha consentito la permanenza e, anzi, progettava nuove collaborazioni. In un capo d'imputazione già contenuto nell'ordinanza del gip ma ampliato, i pm danno conto del progetto di costituire a Bibbiano, su precisa indicazione di Carletti, una comunità per 18 minori in affido e vittime di abusi. Avrebbe dovuto chiamarsi "Utopia", c'era già la divisone dei ruoli e la retta giornaliera da 250 euro a minore, con servizio di psicoterapia interamente affidato, senza gara, alla Hansel e Gretel che avrebbe potuto contare su un centro studi adiacente per formare, dietro corrispettivo, gli operatori sociali. La comunità sarebbe stata gestita dalla onius Rompe re il silenzio, nel cui direttivo secondo ipm c'erano proprio Foti, Bolognini e come socia occulta la Anghinolfi. Alla moglie di Foti viene contestata la manipolazione dei minori nel corso di estenuanti sedute nelle quali senza valido consenso dei genitori o della autorità giudiziaria li sottoponeva a un trattamento sanitario non consentito. La cosiddetta macchinetta dei ricordi, uno strumento ad impulsi elettromagnetici che avrebbe dovuto far emergere gli abusi, un'altra occas ione si travestiva da lupo o da personaggi cattivi e inseguiva il minore all'intemo del proprio studio urlandogli contro, col dichiarato fine di punirlo e sottometterlo, anche con chiaro significato sessuale. Nelle relazioni finali per il Tribunale dei minori venivano taciute verità favorevoli alle famiglie originarie e aggiunte circostanze del tutto false che servivano a motivare l'allontanamento dalle famiglie. Gianluca Rotondi -tit_org-Utopia di Carletti e Foti, il centro da 250 euro al giorno

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Da Lercaro a Don Matteo La religione che si fa politica e quei consigli dei pastori

[Marco Marozzi]

Da Lercaro a Don Matteo La religione che si fa politica e quei consigli dei paston dl Marco Marozzi Gesù è stato il primo socialista, si diceva fra i nonni dei nostri nonni. Adesso a destra gira una battuta: Zuppi è l'ultimo comunista. Qualcuno nella sinistra la tramutasperanza. Ingenuità e rancori, plateali le prime, carsici i secondi, entrambi diffusi, non rendono conto della complessità dell'operato del cardinale, presidente della Conferenza episcopale emiliano- romagnola. Vale per l'arcivescovo di Bologna, vale per gli altri prelati della regione che hanno elaborato i documenti sulle elezioni del 26 gennaio. Facilissimo leggerli come un appoggio alla sinistra che qui governa, contro i sovranismi della Lega. Zuppi è don Camillo e Peppone, unisce le ragioni dell'altare e della terra, ma come un intellettuale che ha letto Guareschi e sa che tutto è cambiato. Nella società, nella Chiesa, nella politica. E diversissimo dai suoi predecessori, Caffarra e Biffi, ma lo è anche da Lercaro, a cui a sinistra si tende a paragonarlo. Se c'è un Lercaro a cui può assomigliare è quello del 1956: quello che lanciò la lista De capeggiata da Giuseppe Dossetti per contrastare il sindaco Dozza. Costrinse l'uomo più di sinistra del mondo cattolico a una sconfitta certa, ma capace di dare una serie di indicazioni storiche che sarebbero servite ai vincitori, quindi a Bologna: dall'urbanistica ai quartieri al traffico. Un cardinale veggente; segnò poi il Concilio Vaticano Ï, ma fu sconfitto per il papato da Giovanni Montini. E nel '64 che lui e Dozza ripresero a salutarsi: il sindaco aveva smesso di farlo nel '56, quando Lercaro fece suonare le campane per gli ungheresi in rivolta contro l'Urss. Gli anni 60 per Lercaro sono importanti, ma avviano al tramonto di cui la cittadinanza onoraria datagli dal nuovo sindaco di Bologna segnò una paradossale accelerazione. Se la sinistra vincerà ancora, a Zuppi onori simili li si dia quando va in pensione. Lercaro a Guareschi non piaceva, Zuppi è figlio per madre della Milano manzoniana, per padre della Roma dell'Osservatore Romano, della Comunità di San'Egidio, finezza e geometria diplomatiche per formazione. Questo corso e ricorso storico può servire altrettanto paradossalmente ai leghisti, se vinceranno. Zuppi è amico di Prodi ma non è lui: se lo ritrovano comunque, come gli altri vescovi, anche se sperano che buona parte del gregge (e pure Peppone) voti per loro. Una nota simile la fecero i vescovi umbri: la sinistra è stata schiantata. Ð documento dei vescovi non è solo una linea indicata ai fedeli prima delle urne, è un avviso ai politici di cosa chiedono i pastori che si assumono la responsabilità di parole nette: continuare un impegno politico che in questi anni ha portato anche buoni frutti, sinergia delle attività regionali con le istituzioni ecclesiali. Non scadono il 26 gennaio. Mai tanta chiarezza, nemmeno da Lercaro, nemmeno da Biffi che tifava per Giorgio Guazzaloca, ora icona della sinistra. Non volle la Lega in giunta, altri tempi. Matteo Maria Zuppi porta avanti una pastorale che mai si è conosciuta a Bologna. Piena di rischi, contaminazioni, forse eccessi ed errori. Che vede il futuro solo nell'incontro di fedi, credi, razze. Ha dato una delle parrocchie più borghesi, in cima a via Castiglione, a un sacerdote di rito romeno con 5 figli nell'ampia canonica. Ha cambiato il rettore della cattedrale di San Pietro. Ha messo a disposizione la chiesa del Gesso come riferimento delle parrocchie moldave ortodosse in Italia. La basilica di Santo Stefano sta passando dai benedettini ai francescani per fame un centro di formazione alla spiritualità per i giovani. È la stessa sfida di Bergoglio: religione che si fa politica nel momento in cui la povertà dei politici la rende egemonica. Bergoglio paria di scristianizzazione della società, ma lui è quello a cui si aggrappano una sinistra senza leadership (nel mondo) e una destra senza awersari all'altezza. Nel 1965 II cardinale Giacomo Lercaro con l'architetto Alvar Alto e il plastico della chiesa di Rióla di Vergato -tit_org-

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Andrea Stella, 72 anni, chirurgo vascolare in pensione La prima volta del mago delle arterie qui la migliore sanità d`italia

[Marina Amaduzzi]

Andrea Stella, 72 anni, chirurgo vascolare in pensione LA PRIMA VOLTA DEL MAGO DELLE ARTERIE QUI LA MIGLIORE SANITÀ D'ITALIA E l'unico medico nella lista civica bolognese di Stefano Bonaccini ed è pronto a rendersi utile e a mettere a disposizione 40 anni di lavoro nella sanità pubblica della regione. Andrea Stella, 72 anni, pisano di nascita ma bolognese dai tempi dell'università, chirurgo vascolare, professore dell'Alma Mater in pensione da poco più di un anno, ha accettato la proposta del governatore uscente perché è il momento giusto per un impegno civico e civile, quindi politico, perché la deriva salviniana non mi piace per niente. Oggi alle 18,45 terrà un incontro con i miei sostenitori, dice a Palazzo Pepoli, in via Castiglione 8, insieme a Bonaccini e all'alleato e leader di Azione Carlo Calenda, per parlare di Emilia-Romagna Regione della conoscenza. Tutto è partito da una richiesta di Bonaccini, che avevo conosciuto e frequentato in alcune occasioni racconta il chirurgo. Ho deciso di accettare la sua proposta, era ed è il momento giusto per un impegno e per sostenere ciò che la Regione ha fatto in questi anni. Per lui che ha trascorso una vita in sala operatoria o sui banchi a insegnare ai chirurghi (è stato, tra i vari incarichi avuti in Ateneo, anche il presidente del corso di laurea in Medicina e chinirgia), la politica è sempre stata piuttosto lontana. Non sono mai stato un uomo di destra assicura e ho sempre condiviso idee progressiste. In questi cinque anni Bonaccini ha dimostrato di avere elaborato un suo percorso aprendo ad altre anime della sinistra. Non è mai stato un politico Stella, ma ha sicuramente masticato la politica, universitaria e sanitaria. Mi chiedono se la mia candidatura è contro l'assessore Venturi o se sono interessato a fare l'assessore confida. Posso assicurare che non ho chiesto niente a Bonaccini e gli ho detto che non parliamo del dopo. L'importante ora è vincere, questo è l'obiettivo a cui dobbiamo guardare e a cui dobbiamo tutti lavorare. Come non pensare però che, se le cose andranno positivamente (per Bonaccini), il medico Stella possa ambire alla gestione della sanità. La mia idea è di essere utile scandisce in più di quattro decadi ho messo insieme un'esperienza importante, ho lavorato anche a Rimini e a Modena oltre che al Sant'Orsola dove sono entrato come ricercatore nel '72. Il suo ultimo incarico, prima di andare in pensione, è stato quello di riorganizzare la chinirgia vascolare metropolitana, che è diventata la più grande d'Italia. Posso dire conclude di aver lavorato in quella che molti pensano sia la migliore sanità d'Italia. Marina Amaduzzi [email protected] - tit_org- La prima volta del mago delle arterie qui la migliore sanitàitalia

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L'INTERVISTA A STEFANO ZAMAGNI Intervista a Stefano Zamagni - Hanno parlato chiaro, un documento senza precedenti nella storia = Non principi, ma cose da fare Si tratta di un documento inedito

[Daniela Corneo]

L'INTERVISTA A STEFANO TAMAGNI Hanno parlato chiaro, un documento senza precedenti nella storia Questo documento è una novità assoluta, perché non è un documento generico: arriva aljacendum, alle cose da fare, indica un metodo senza fermarsi ai moralismi. Così Stefano Zamagni, docente di Economia politica dell'Alma Mater, analizza il testo sulle Regionali licenziato l'altro giorno dalla Conferenza episcopale dell'Emilia-Romagna, a pagina 5 Corneo L'INTERVISTA Stefano Zamagni: Ma chi conosce Zuppi non si stupisce... Non principi, ma cose da fare Si tratta di un documento inedito) Un documento di questo tipo da parte della Chiesa non si è mai visto. Stefano Zamagni, docente di Economia politica dell'Alma Mater, presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali e autore del manifesto di Politica insieme il movimento che restate prossima deciderà se trasformarsi o meno in un partito di centro di ispirazione cristiana riconosce nel testo licenziato l'altro giorno dalla Conferenza episcopale dell'Emilia-Romagna guidata dal cardinale Matteo Zuppi elementi di assoluta novità. Anche se chi conosce bene Zuppi non si stupisce più di tanto..., ride il docente. Professor Zamagni, si era mai vista una presa di posizione così esplicita sul voto da parte della Chiesa? Si tratta a mio avviso di una novità nel panorama del l'Emilia-Romagna, perché non è un documento generai generico sui principi come se ne sono visti in passato. Nel testo si arriva al/acendum, alle cose da fare, senza fermarsi ai principi. Dai principi bisogna passare ai valori. Mi ha colpito il concetto di "scelta coerente" citato nel testo: i vescovi nel documento stanno dicendo che per essere coerenti ci deve essere corrispondenza tra l'adesione a certi valori e le scelte che si vanno a fare. Non ci sono moralismi. Questa novità assoluta che lei ravvede, la ritrova nello stile del documento? Certo che sì. È uno stile espositivo che applica a pieno il principio di laicità. Ci sono i riferimenti alle sacre scritture, ma ci sono anche quelli ai principi costituzionali e alle leggi regionali. È un modo giusto di interpretare il prin cipio di laicità.testo approvato dai 14 vescovi dell'Emilia- Romagna in vista del 26 gennaio parte dall'Europa: È casa nostra, scrivono i porporati. Il messaggio è senza dubbio chiaro... È un concetto davvero molto forte, mi ha colpito leggerlo al primo punto. I vescovi dicono chiaramente "no" agli atteggiamenti separatisti e di fuoriuscita dall'Europa. E poi parlano di "tragica ingenuità", avvertendo che se la nostra Regione si muovesse in un contesto anti-europeo, il suo benessere finirebbe. Non poteva mancare l'appello per l'attenzione ai poveri. Negli ultimi 10-15 anni ha iniziato a diffondersi l'aporofobia, il disprezzo per il povero e per il diverso. L'appello dei vescovi è contro l'aporofobia. Non basta erogare servizi e garantire benefici ai bisognosi, ma bisogna imparare a rispettarli. La cultura dell'Emilia-Romagna è da sempre stata ispirata al principio della compassione, invece negli ultimi anni si è diffuso un atteggiamento di disprezzo verso i più deboli. Nell'appello dei vescovi, che nel passaggio finale del documento dicono che le prossime elezioni regionali sono un'occasione importante perché la nostra democrazia non venga umiliata e disattesa, stanno dicendo in sostanza ai fedeli di tenersi lontani da sovranismi e populismi? Oggi siamo di fronte alla terza grande crisi della democrazia, dopo quella che seguì la prima guerra mondiale e quella di epoca fascista. I tré pilastri della democrazia sono l'universalità, la verità e la libertà, oggi tutti minacciati. L'universalità in particolare è minacciata dal sovranismo: senza universalità non c'è democrazia. E poi la Chiesa dice con grande chiarezza una cosa: no a una campagna elettorale basata su falsità e offese. C'è la condanna della politica in negativo, quella fatta parlando male dell'avversario. La politica per la Chiesa deve tornare a un pensiero forte, senza un pensiero forte no n c'è dialogo, ma solo conversazio ne e litigio. I vescovi indicano nella dottrina sociale della Chiesa il pensiero forte, ma non è l'unico possibile. L'importante è rialzare il livello della politica, sceso troppo. Daniela Corneo I vescovi stanno dicendo che per essere coerenti ci deve essere corrisponde nzatra l'adesione a certi valori e le scelte che si

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vanno a fare Dicono no agli atteggiamenti di ftioriuscila dall'Europa E parlano di tragica ingenuità, avvertendo che se la nostra regione si muovesse Insieme II professor Stefano Zamagni con l'arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi -tit_org- Intervista a Stefano Zamagni - Hanno parlato chiaro, un documento senza precedenti nella storia - Non principi, ma cose da fare Si tratta di un documento inedito

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IN DUE CLINICHE PRIVATE Morì dopo un intervento, 28 indagati = Morì dopo un`operazione al cuore 28 indagati tra medici e infermieri Il caso di una donna di 68 anni ricoverata a Villa Torri e deceduta a Villalba

[Andreina Baccaro]

IN DIJE CLINICHE PRIVATE Morì dopo un intervento, 28 indagati di A. Baccaro a pagina 8 Morì dopo un'operazione al cuon 28 indagati tra medici e infermier II caso di una donna di 68 anni ricoverata a Villa Torri e deceduta a Villalba Ventotto persone tra medici e infermieri sono finiti indagati per la morte di una donna di 68 anni, operata il 25 novembre nella clínica privata Villa Torri e deceduta 1'8 gennaio a Villalba, dove era stata trasferita per trascorrere la degenza. La donna, residente nel Ferrarese, era affetta da gravi problemi cardiaci ed era stata sottoposta a una complessa operazione cardiochirugica per la sostituzione di tré valvole cardiache. Dopo l'intervento, l'equipe che la aveva in cura avrebbe dato il via libera per le dimissioni circa un mese dopo e il trasferimento nella clínica bolognese Villalba, dove la paziente doveva trascorrere la degenza, è avvenuto il 23 dicembre. Ma secondo i familiari, che hanno presentato denuncia, dopo l'operazione le condizioni della paziente sarebbero via via peggiorate, fino al decesso avvenuto 1'8 gennaio. I parenti, assistiti dall'avvocato Massimiliano Saitta del Foro di Ferrara, hanno dichiarato di essere stati informati dai medici della seconda cllnica di una grave infezione in atto quattro giorni prima della morte della 68enne. Il pm Luca Venturi, in seguito all'esposto dei familiari, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e conferito l'incarico per l'autopsia al medico legale Paolo Fais e a Roberto Bianco del dipartimento di scienze cardiovascolari. Tutti gli esami cimici e le cartelle della donna sono stati sequestrati dagli inquirenti. Bisognerà accertare cosa sia successo nel lungo lasso di tempo trascorso dal primo ricovero e dall'operazione. Il pm, infatti, ha chiesto ai consulenti di approfondire se la morte possa essere stata causata da una lesione dovuta all'intervento, da successive complicanze non trattate adeguatamente, da imperizia o negligenza di chi l'ha presa in carico successivamente nella seconda struttura, o se invece la morte sia sopraggiunta inevitabilmente a causa delle condizioni di salute della donna. Una ricostruzione complessa, che dovrà anche stabilire, se la responsabilità verrà accertata, se la colpa medica possa essere contestata esclusivamente a una delle due equipe o se ci sia stata una concorrenza di fattori. L'autopsia è stata eseguita ieri pomeriggio, i periti della Procura avranno 90 giorni di tempo per depositare le conclusioni. La raffica di iscrizioni nel registro degli indagati, tra cui ci sono cardiochirurghi, anestesista, infermieri, cardiologi di entrambe le cliniche, è un atto dovuto a garanzia delle persone coinvolte che hanno potuto nominare avvocati e consulenti in vista dell'esame sul corpo. I sanitari sono difesi dai legali Sabrina Di Giampietro, Antonio De Renzis, Lorenzo Marangoni, Chiara Rinaldi, Andrea Martinelli, Roberto Piati, Fabio Mennino, Egidio Oronzo, Tiziana Paltrenieri, Roberto Giorgi Ronchi. Andreina Baccaro La vicenda Una donna di 68 anni, residente nel Ferrarese, è morta 1'8 gennaio nella clínica Villalba Operata per la sostituzione di tré valvole cardiache il 25 novembre a Villa Torri era stata trasferita successiva mente nella cllnica di via Roncrio il 23 dicembre II fascicolo è stato aperto in seguito alla querela dei parenti della donna Hanno dichiarato di essere informati di un'Infezione grave solo quattro giorni prima del decesso -tit_org- Morì dopo un intervento, 28 indagati - Morì dopo un operazione al cuore 28 indagati tra medici e infermieri

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Art City 2020 nel segno delle donne = Art City 2020 : pittura, donne e nuove generazioni

[Piero Di Domenico]

Art City 2020 nel segno delle donne Dal 17 al 26 gennaio 162 appuntamenticitta in concomitanza con Arte Fiera A voler cercare fili di raccordo tra i 162 tasselli che compongono la nuova edizione, l'ottava, di Art City, il direttore artistico Lorenzo Balbi cita la netta preponderanza di artiste donne, l'attenzione alla pittura, elemento centrale anche della prossima Arte Fiera, e lo scontro generazionale tra artisti consolidati e nuove opere di giovani commissionate per l'occasione. Gli eventi, tutti gratuiti, si svolgeranno dal prossimo 17 gennaio fino al 26. a pagina 13 DI Domenico Art City 2020: pittura, donne e nuove generazioni di Piero Di Domenico A voler cercare oli di rac/\ cordo tra i 162 tasselli - X-che compongono la nuova edizione, l'ottava, di Art City, il direttore artistico Lorenzo Balbi cita la netta preponderanza di artiste donne, l'attenzione alla pittura, elemento centrale anche della prossima Arte Rera, e lo scontro generazionale tra artisti consolidati e nuove opere di giovani commissionate per l'occasione. Ci è un po'esplosa fra le mani, aggiunge Balbi, confermando anche la fortunata Notte Bianca di sabato 25. Quando gallerie, spazi espositivi, negozi e palazzi storici rimarranno aperti sino a mezzanotte e il Mambo approfitterà del tradizionale brindisi per presentare le sue proposte per il 2020. Art City è insomma lievitata, tanto che la dicitura settimana dell'arte contemporanea resta tale solo sulla carta, visto che il periodo andrà dal 17 al 26 gennaio. Avvolgendo il weekend centrale, dal 24 al 26, quando nei padiglioni 15 e 18 del quartiere fieristico si terrà Arte nera con, preannuncia il pre sidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari, più di una novità nell'allestimento. Un'ipertrofia destinata ad accontentare non solo i bolognesi ma anche i tanti turisti attesi in città, ai quali Bologna Welcome proporrà un libretto e una card ad hoc. Balbi rivendica però un altro primato: Non c'è nessun'altra settimana di arte contemporanea che come la nostra presenti un calendario senza alcuna sovrapposizione. Come si potrà verificare scorrendo il denso tabloid con il programma completo, che sarà distribuito in somila copie in tutti i luoghi di Art City, alternativa al sito www.artcity.bologna.it e alla app con geolocalizzazione. Nel calendario spiccano i 22 progetti principali, a cui si aggiunge la speciale performance di Romeo Castellucci, La vita nuova, presentata il 24 e 25 gennaioquattro repliche nel Capannone 4 del DumBO, nell'area dell'ex scalo ferroviario Ravone di via Casarini. Uno spazio che, assicura l'assessore comunale alla Cultura Matteo Lepore, dopo anni di dismissione verrà sempre più usato per produzioni artistiche. A partire proprio dal progetto di Castellucci, ispirato al saggio Lo spirito dell'Utopia di Ernst Bloch, che evoca un desolato parcheggio qualun que nel mondo, dove un gruppo di alti sacerdoti neri vestiti con lunghe tuniche bianche annunciano la necessità e la venuta di un mondo nuovo. La performance, come tutto il programma di Art City, sarà gratuita, ma in questo caso bisognerà prenotare dei coupon per l'accesso. Procedendo in senso cronologico, si potrà iniziare scoprendo la prima antologica dello spagnolo Antoni Muntadas, con i suoi artefatti che vanno attivati dai visitatori, collocati nella comice domestica di Villa delle Rose. Un nuovo spazio privato, il Kappanoun di San Lazzaro di Savena, del collezionista bolognese Marco Ghigi, ospiterà invece un'esposizione dell'americano Jimmie Durham, attivista per i diritti dei Nativi americani e Leone d'oro alla carriera dell'ultima Biennale d'Arte di Venezia, con una sua selezione di opere provenienti da collezioni private italiane. Attraverso diversi materiali, la pietra in particolare, e linguaggi come installazioni, sculture, video e scritti, Durham, che terrà an che una performance durante Arte Fiera, ama ribaltare luoghi comuni a modo suo. Tra gli artisti bolognesi, confermate la presenza di Sissi con Vestimenti a Palazzo Bentivogli o, ampia selezione delle sue scultureabito di vari materiali, a volte anche indossabili, e l'omaggio del duo Antonello Ghezzi a Gianni Rodari nel centenario della nascita. Con II semaforo blu, che prevede interventi all'intemo del Museo Davia Bargellini e quattro installazioni diffuse tra Palazzo d'Accursio, Aeroporto Marconi, Casa della Conoscenza a Casalecchio e reparto di Pediatria del Sant'Orsola. Per la prima volta verrà poi aperto, per piccoli gruppi, lo studio di Concetto Pozzati, scomparso nel 2017, con la voce dell'artista che risuonerà grazie all'attore Massimo Scola e alla

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regia di Angela Malfitano. Il Mambo ospiterà la collettiva AgaiNandAgaiNandAgaiN con sette artisti contemporanei impegnati in una riflessione sul tema del loop e della non linearità del tempo. Oltre a un percorso, ngurabilità. Pittura a Roma negli anni Sessanta, in una sala riallestita ex novo che ruota attorno a uno dei pezzi forti della collezione permanente, i Funerali di Togliatti di Renato Guttuso. Al Padiglione de l'Esprit Nouveau ci saranno le videoinstallazioni del finlandese Mika Taanila e allo Spazio Carbonesi le foto, commissionate da Hera, che Silvia Camporesi ha realizzato seguendo la costruzione dell'impianto di biometano a Sant'Agata Bolognese. Mentre il Mast ospiterà una mostra fotografica dedicata alle divise da lavoro e i ritratti di lavoratori del mondo dell'arte realizzati da Walead Beshty. Da sapere Art City Bologna è il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative, tutte gratuite, promosso dal Comune di Bologna Eventi dal 17 al 26 gennaio in collaborazione con BolognaFlere. Il tutto in concomitanza di Arte Fiera, appuntamento che apre il calendario artistico italiano. Informazioni sul sito www.artcity.bo logna.it.Trei filoni dell'edizione 2020: la pittura, le donne e lo scontro generazionale II cartellone Eventi ed artisti dell'ottava edizione: performance, Notte Bianca e nuovi spazi espositivi -tit_org- Art City 2020 nel segno delle donne - Art City 2020: pittura, donne e nuove generazioni

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Una morte sospetta ventotto indagati

[Redazione]

Ventotto, tra medici e infermieri di due cliniche private, sono indagati dopo la morte di una donna di 68 anni, residente nel Ferrarese, operata per la sostituzione di tré valvole cardiache il 25 novembre a Villa Torri e deceduta 1'8 gennaio a Villalba. L'iscrizione è un atto di garanzia in vista della consulenza tecnica, disposta dal pm Luca Ventur. Il fascicolo è stato aperto in seguito alla querela dei parenti della donna (difesi dall'avvocato Massimiliano Sitta): hanno riferito che dopo l'operazione è peggiorata e che è stata trasferita da una struttura all'altra il 23 dicembre. Hanno anche dichiarato di essere stati informati dai medici di una grave infezione in atto solo quattro giorni prima della morte. - tit_org-

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Quelle consulenze concesse a chi non aveva titolo

[Redazione]

Sono praticamente identiche le accuse rivolte dai magistrati di Reggio Emilia al sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, e all'ex sindaco di Montecchio Emilia, Paolo Colli. Si tratta di contestazioni relative al ruolo che i due hanno avuto come amministratori dell'Unione dei comuni della Val d'Enza. Carletti, contro cui sono caduti due imputazioni su quattro, è indagato per la sua delega ai servizi sociali. Colli invece in qualità di presidente dell'assemblea dei comuni. Le accuse riguardano fatti amministrativi e non collegati con la parte che riguarda direttamente i minori. Attraverso le carte si nota che degli iniziali capi d'imputazione la contestazione a Carletti e Colli si riduce a due episodi. La madre delle accuse che vengono rivolte dai pm nelle 71 pagine della conclusione indagini, è l'abuso d'ufficio, per aver assegnato il servizio di psicoterapia dei minori segnalati dai servi zi sociali all'associazione "Hansel e Gretel". Un incarico, per oltre 57 mila euro diviso in due parti e affidato sotto soglia, per evitare di fare una gara pubblica. Operazione a favore dell'associazione che, attraverso tré psicoterapisti (Claudio Foti, Nadia Bolognini e Sarà Testah), svolgevano attività senza averne titolo. Il tutto mentre quel servizio, sempre secondo i documenti, era prerogativa dell'Asl di Reggio Emilia. Agli amministratori viene inoltre contestato di aver messo a disposizione degli operatori della "Hansel e Gretel" i locali della struttura pubblica "La Cura" di Bibbiano. Spazi pagati dall'Unione (utenze comprese) nei quali avvenivano le sedute di psicoterapia con i minori vittime di abusi o di violenze. In più, sempre secondo gli inquirenti, ogni terapia veniva pagata 135 euro l'ora, a fronte del prezzo medio di mercato di 60/70 euro. Carletti e Colli erano anche sostenitori della "Hansel e Gretel" attraverso convegni pubbli ci a cui i due politici partecipavano come relatori e Foti e Bolognini come ospiti retribuiti. La seconda accusa ai due esponenti dell'Unione della Val d'Enza riguarda una irregolarità contabile per consentire i pagamenti degli psicoterapeuti. In sostanza hanno usato una voce nel bilancio dell'Unione, ("trasferimenti per contributi affidi") per mascherare il pagamento delle terapie. In questa maniera, dicono i magistrati, i compensi arrivavano alle famiglie affidatarie e queste pagavano direttamente la "Hansel e Gretel". Operazione irregolare. -g.bal. Per Carletti cadono due accuse su quattro Resta l'abuso A Paolo Colli, ex sindaco indagato Fotostudio 13, Gazzetta di Reggio -tit_org-

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Effetto Bibbiano = Bibbiano finisce nell`urna

[Giuseppe Baldessarro]

í ÷ Effetto Bibbiano Verso il processo 25 persone tra cui il sindaco Carletti (per lui dimezzati i capi di imputazione) Un paese segnato dalle indagini e dalle polemiche. Qui Salvini chiuderà la sua campagna elettora Regionali, le spese dei candidati. E il dibattito si fa in parrocchi di Giuseppe Baldessarro, Silvia Bignami e Eleonora Capelli alle pagine 2,3, 5 e in nazionale Bibbiano finisce nell'urna Svolta nell'inchiesta sui presunti illeciti negli affidi di minori. Verso il processo 25 persone, 108 i capi di imputazio C'è anche il sindaco Carletti (i cui arresti per la Cassazione sono infondati). Qui Salvini finirà il suo tour elettorale di Giuseppe Baldessarro Oltre al sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, c'è anche l'ex sindaco di Montecchio Emilia, Paolo Colli, tra le 25 persone a cui è stata notificata la fine dell'indagine "Angeli e Demoni" della procura di Reggio Emilia. A meno di due settimane dal voto per le regionali dell'Emilia Romagna il "caso Bibbiano", l'inchiesta sugli affidi illeciti di minori in Val d'Enza, irrompe nuovamente sulla scena politica, stavolta in piena campagna elettorale con il segretario della Lega Matteo Salvini che chiuderà proprio a Bibbiano il suo tour emiliano il 23 gennaio. Sono 108 i capi di imputazione. Colli, del Pd, è indagato in qualità di presidente dell'Unione dei comuni della Val d'Enza (dal 2015 al 2108) e, in buona sostanza, le accuse che gli vengono rivolte sono quelle di abuso d'ufficio: le stesse contestate a Carletti. Ieri pomeriggio il docu mento di 71 pagine sulla chiusura dell'inchiesta, firmato dalla pm Valentina Salvi e dal procuratore Marco Mescolini, è stato notificato agli indagati, aprendo la strada alla richiesta di andare a processo che potrebbe arrivare nel giro di un mese. L'impianto dell'indagine sull'illecita sottrazione dei minori alle famiglie da parte dei servizi sociali è rimasta quella iniziale. Quattro indagati escono di scena e le loro posizioni vengono stralciate. Entrano nell'inchiesta ufficialmente due nuovi personaggi. Colli, appunto, e Daniela Scrittori, assistente sociale del Comune di Reggio Emilia. Le posizioni più difficili restano quelle Federica Anghinolfi, dirigente del servizio sociale della Val d'Enza, dell'assistente sociale Francesco Monopoli e della psicoterapeuta dell'associazione "Hansel e Gretel" Nadia Bolognini (legata a Claudio Foti, a capo della stessa associazione, anche lui indagato). Gli assistenti sociali, gli operatori e alcuni psicoterapeuti, da una parte attestavano falsamente che i bambini erano stati oggetto di violenze (anche sessuali) da parte dei genitori, dall'altra facevano pressione psicologica sui minori per far raccontare loro episodi di violenza mai avvenuti. Poi, relazioni alla mano, secondo l'accusa, inducevano in errore il tribunale dei minori di Bologna portandolo a ritenere l'allontanamento dalla famiglia d'origine una decisione necessaria. I bambini, sono stati accertati una mezza dozzina di casi, venivano quindi affidati a coppie di amici degli assistenti sociali. Agli amministratori come Carletti e Colli, i magistrati contestano l'affido senza gara del servizio di psicoterapia ai professionisti della "Hansel e Gretel" e l'assegnazione (nel caso di Carletti) di uno spazio pagato dall'Unione, nel quale svolgere le terapie con i minori. Andrea Carletti, sindaco di Bibb ano,èuno dei due politici indagati La Federica Anghinolfi, dirigente dei servizi sociali della Val d'Enza Lo Claudio Poti, responsabile dell'associazione "Hansel e Gretel" diPinerolo. I carabinieri Nel comune di Bibbiano diventato simbolo dell'inchiesta -tit_org- Effetto Bibbiano - Bibbiano finisce nell'urna

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Il 23 gennaio l`incontro per riaprire i punti nascita

[Redazione]

n 23 gennaio l'incontro per riaprire i punti nascita Dopo il via libera di Roberto Speranza, c'è già un incontro fissato per la riapertura dei punti nascita in Emilia-Romagna. Governo, Regione e sindaci dei Comuni interessati si vedranno giovedì 23, a pochi giorni dal voto regionale. Obiettivo dell'incontro - informa una nota di viale Aldo Moro - è quello di avviare immediatamente le procedure per riaprire quei punti nascita in applicazione delle disposizioni nazionali contenute nel patto per la salute. Il percorso per la riapertura delle sale parto in montagna (fra cui quello di Porretta nel Bolognese) è dunque avviato anche ufficialmente. Al primo confronto del 23 gennaio parteciperanno il sottosegretario Sandra zampa, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l'assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi e i sindaci di Alto Reno Terme, Pavullo, Casteinuovo ne' Monti e Borgo Val di Taro. -tit_org- Il 23 gennaio l'incontro per riaprire i punti nascita

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Cammina dopo tredici anni con la caviglia stampata in 3D = Al Rizzoli impiantata la prima caviglia bionica

[Rosario Di Raimondo]

ALL'ISTITUTO ORTOPEDICO RIZZOLI Cammina dopo tredici anni con la caviglia stampata in 3D apagina 7 Al Rizzoli impiantata la prima caviglia bionica Realizzata con una stampante 3D per un paziente lombardo di 53 anni Dopo un incidente avvenuto nel 2007 ora è tornato a camminare come prima di Rosario Di Raimondo Grazie a un intervento di un'ora è tornato a camminare come non faceva da tredici anni. Da quando un incidente in moto gli distrusse la caviglia e rischiò l'amputazione. Oggi, che di candeline ne ha già spente 57, le telecamere lo in quadrano mentre cammina, fa riabilitazione, muove il piede, non zoppica più. A un paziente lombardo, finito sotto i ferri dei chirurghi dell'Istituto ortopedico Rizzoli, è stata impiantata una protesi personalizzata stampata in 3D, un caso unico al mondo nel suo genere. Uno dei protagonisti dell'impre sa è Cesare Faldini, direttore del reparto di Clínica ortopedica 1: arriva in conferenza stampa di corsa, qualche minuto dopo aver finito un altro intervento; racconta che a questo progetto, al quale ha dedicato la sua tesi di laurea, lavora da oltre vent'anni sulle orme del suo maestro, il professor San- dro Giannini, storico luminare del Rizzoli. Quei sessanta minuti di operazione sono la punta dell'iceberg di una tecnologia che d'ora in poi potrà dare risposte ai malati prima considerati inoperabili, inguaribili. Quelli che dopo un incidente stradale terribile o un infortunio sul lavoro, potevano sperare al massimo di rialzarsi in piedi ma non di camminare come prima. Spiega Faldini: È la prima volta che usiamo su un paziente una caviglia personalizzata stampata in 3D. È una tecnica innovativa che parte dalle caratteristiche del singolo malato che ha avuto delle gravi distruzioni articolari. Serve a ridare il movimento a pazienti prima inoperabili. Questo risultato è stato possibile grazie alla fusione delle competenze di ortopedici e ingegneri e risponde alle esigenze di vittime di gravi traumi, spesso persone giovani. Questo trattamento è un'innovazione a livello mondiale. Quest'anno saranno una ventina i pazienti già sottoposti a esami specifici e pronti a operarsi. Uno di loro entro gennaio: Siamo partiti dai casi peggiori, senza soluzioni, aggiunge Faldini. Ma c'è da scommettere che le liste d'attesa s'allungheranno ancora, anche per il richiamo a livello nazionale della nuova tecnologia. Nel caso del paziente lombardo, operato a ottobre, i medici sono partiti da una tac alla caviglia, fatta in posizione eretta in modo da ricostruire in 3D la tibia e il collo del piede. Poi, chirurghi e ingegneri hanno simulato al computer la miglior protesi possibile e, nei laboratori del Rizzoli, è stato stampato un prototipo dell'intero arto ricostruito. Il modello è stato mandato a un'azienda esterna, che ha realizzato la protesi in metallo biocompatibile. Infine l'operazione vera e propria, con una tecnica chirurgica mini-invasiva. In quattro settimane, il paziente è tornato a camminare correttamente. Secondo Alberto Leardini, direttore del Laboratorio di analisi del movimento dello lor, ora abbiamo la possibilità di fare lo stesso per altri pazienti e su grossi numeri. Entusiasta Mario Cavalli, direttore generale dell'Istituto, che sottolinea fra l'altro la collaborazione tra professionisti, mentre Maurizia Rolli, direttrice sanitaria, punta sulle tecnologie dell'ospedale: Anche la tac in verticale è possibile farla solo qui e permette di avere elementi più utili per ottenere risultati come questo. // chirurgo Faldini "Tecnica innovativa rivolta ai pazienti che non erano operabili. Si può fare su larga scala, in venti sono già in lista d'attesa" A In prima linea A destra il chirurgo Cesare Faldini, che ha operato il paziente. Con lui Alberto Leardini, direttore del Laboratorio di analisi del movimen -tit_org- Cammina dopo tredici anni con la caviglia stampata in 3D - Al Rizzoli impiantata la prima caviglia bionica

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AL RIZZOLI IL PRIMO INTERVENTO AL MONDO Intervista a Cesare Faldini - La caviglia 3d = Rizzoli, un successo in 3D Barbetta Barbetta alle alle pagine pagine 2 2 e e 3 3 e e in in Nazionale Nazionale

[Donatella Barbetta]

RizzolL un successo in 3E di Donatella Barbetta Ricostruita, per la prima volta al mondo, un'intera caviglia con una protesi su misura stampata in 3D messa a punto da chirurghi ortopedici e ingegneri del Rizzoli. L'intervento è stato eseguito a ottobre, su un paziente lombardo di 57 anni, dal professor Cesare Faldini, direttore della Clinica ortopedica I. Da dove è nata l'idea di arrivare a questa innovativa ricostruzione? Le innovazioni partono sempre dai problemi di un gruppo di pazienti che si rivolge a noi con problematiche che non trovano soluzioni. Davanti a persone a cui non potevano impiantare le protesi tradizionali, abbiamo pensato che dovevamo fare qualcosa. L'uomo operato aveva perso la funzionalità articolare dopo un incidente stradale nel 2007, aveva fatto vari giri in altri ospedali ed era stato considerato non operabile. Sulla sua caviglia si sarebbe potuta eseguire solo la tecnica dell'artro- desi, che consiste nella fusione di tibia e astragalo con perdita del movimento. Il paziente sof friva di una leggera zoppia e indossava calzature ortopediche e plantari. Cosi è iniziata la sinergia con il laboratorio di Analisi del movimento? Sì - risponde il professore -, ci siamo mossi fondendo le com- petenze di varie aree di ricerca dell'istituto, la mia chirurgica, quella degli ingegneri, gli studi anatomici del dipartimento di Anatomia dell'Alma Mater, l'esperienza acquisita dal mio maestro, il professor Sandro Giannini, che già venti anni fa, con l'università Oxford, mise a punto I primo prototipo di impianto protesico della caviglia, rispettando i legamenti che legamenti non venivano alterati. A quei tempi si usava una protesi standard e poteva essere applicata solo a pazienti con artrosi non complicate e non a persone con distruzioni articolari causati da incidenti stradali o infortuni sul lavoro. Torniamo a oggi: quanto tempo è servito per arrivare alla nuova protesi? Sei mesi. Nel 2019 abbiamo avuto l'idea, poi è stato fatto il prototipo e alla fine il primo paziente è stato operato. Il prossimo entrerà entro gennaio in sala operatoria. Ci spiega i vari passaggi? Il paziente è venuto a una visita ed è stato reclutato. Gli sono sta te fatte le radiografie standard e poi la Tac in piedi. Quest'ultimo esame è servito per ricostruire la forma delle sue ossa che poi ci è servita per realizzare il modello plastico stampato in 3D. A quel punto tutte le informazioni sono state inserite in un software di simulazione con cui gli ingegneri hanno progettato la protesi su misura, anche questa in materiale plastico. Quindi avevate il finto osso del paziente e la protesi: tutto in plastica. Quando avviene il passaggio al metallo? Prima abbiamo fatto il collaudo con le simulazioni di movimento: funzionava. E solo a quel punto abbiamo inviato il disegno definitivo protesico all'azienda che ha usato una stampante in 3D per avere la protesti in metallo, si tratta di una lega di metallo cromo-cobalto-molibdeno con tecnologia Ebm, un fascio di elettroni fonde strato per strato la polvere metallica in base al file fornito dal Rizzoli. Poi la protesi è arrivata in ospedale? Sì. Così il paziente è stato chiamato e operato. Quanto è durato l'intervento? Un'ora. Abbiamo usato una tecnica mini invasiva e siamo ricorsi a mascherine di taglio, fatte appositamente per il paziente in 3D: permettono di creare l'alloggio della protesi con una incisione ridotta, di circa 6 centimetri, per favorire il recupero del movimento precocemente. Il momento più emozionante? A fine intervento, quando ho capito che il cerchio era chiuso perché ho potuto muovere la caviglia del paziente che prima era bloccata. Gli è stato programmato uno schema riabilitativo e dopo quattro settimane è tornato in piedi. Nel 2020 opereremo altri 20 pazienti. RIPRODUZIONE RISERVATA Una caviglia dalla stampante E' I primo intervento al mondo II professor Faldini: Un paziente di 57 anni aveva l'articolazione bloccata È tornato a camminare senza calzature ortopediche dopo un grave incident e IL PROGRAMMA DEL 2020 Adottata una tecnica mini-invasiva: ferita di 6 centimetri Venti persone in lista d'attesa - tit_org- Intervista a Cesare Faldini - La caviglia 3d - Rizzoli, un successo in 3D

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Cavalli: Siamo orgogliosi

[Redazione]

Siamo molto orgogliosi di questo intervento. Qui abbiamo la possibilità di fare lavorare insieme i nostri professionisti - spiega Mario Cavalli, direttore generale del Rizzoli per raggiungere risultati come questo. Dal momento che i traumi sono unici e le condizioni che presentano i pazienti sono tutte diverse, è necessario proseguire nel percorso verso una personalizzazione delle protesi da impiantare quando non esiste la possibilità di trattamento con quelle standard. Cavalli prosegue precisando che questa strategia, pensata per pazienti resi disabili da gravi incidenti che hanno compromesso la funzione articolare della caviglia è anche frutto della collaborazione tra il Rizzoli, con i suoi chirurghi ortopedici, gli ingegneri, i fisiatri, e gli Istituti di anatomia e di Ingegneria dell'Università. Il costo di una protesi standard di caviglia è di 2.500 euro, mentre quella realizzata per il paziente lombardo, tra le fasi del prototipo e della stampa a cura dell'azienda italiana, è il doppio. In futuro avremo solo il costo della commessa, assicura Cavalli. Anche Maurizia Rolli, direttrice sanitaria dello lor, richiama le eccellenze dello lor. Anche la Tac in verticale è possibile farla solo qui, non altrove - rimarca - e permette di avere elementi in più utili per ottenere risultati come questo. d.b. -tit_org-

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Intervista a Antonio Rotolo - Alma Mater a tutta tecnologia

[Donatella Barbetta]

Alma Mater a tutta tecnologi di Donatella Barbetta Professor Antonino Rotolo, come affronta l'Alma Mater l'innovazione tecnologica? È un settore in cui siamo in prima linea - risponde il prorettore alla Ricerca -. Intanto, con il Rizzoli è stata avviata da tempo una collaborazione stretta tra il personale medico dell'università, i colleghi non convenzionati che lavorano con l'istituto ortopedico e ingegneri, bioingegneri ed esperti di materiali. Che cosa è nato da questo impegno comune? Sono state messe a punto varie protesi d'anca, materiali per la ricostruzione dell'osso e sono state applicate le nanotecnologie in ambito ortopedico, attraverso progetti per la cura del tumore osseo. Altri esempi in ambito sanitario? Se pensiamo al tridimensionale, allora è bene ricordare la ricostruzione maxillo-facciale a cui lavora I professor Claudio Marchetti con un team interdisciplinare in cui sono presenti anche bioingegneri. L'università, inoltre partecipa, con 51 partner europei, a un progetto su big data e cancro, in particolare le neoplasie ematologiche. È un progetto da 20 milioni di euro, finanziato dalla Commissione europea: si studiano i tumori del sangue e i tassi di sopravvivenza, poi, attraverso l'analisi dei dati si sviluppano tecniche di medicina personalizzata. Sono coinvolti ematologi e bioinformatici che si applicano allo studio dei dati sanitari per estrarre le informazioni necessarie. In quali altri settori la tecnologia porta risultati innovativi in chiave disciplinare? Sono vari. Quando la ricerca impatta a livello sociale, può generare benefici e questo è il futuro. Certo, sono richieste reti di ricercatori e un Ateneo come il nostro ha il vantaggio di avere tutte le competenze: penso a chimici, ingegneri, giuristi. Quando entrano in campo i giuristi? Mi viene in mente il settore delle intelligenze artificiali e delle auto a guida autonoma, temi di cui si occupano coloro che lavorano nel centro interdipartimentale sull'intelligenza artificiale: questo tipo di applicazioni ha risvolti di carattere tecnologico, ma anche urbanistico e legale. Quali? Faccio un esempio: se si guida nel traffico, dove le altre auto violano i limiti di velocità, non è detto che il comportamento più sicuro sia quello della guida autonoma che rispetterebbe i limiti, ma forse rischierebbe di essere tamponata. Quindi, bisogna tenere presente il contesto urbano in cui quell'auto viene utilizzata e le regole giuridiche che vengono imposte. In campo climatico ci sono applicazioni tecnologiche? Sì, sono già state avviate reti di laboratorio. Il progetto 'Operandum', per esempio, nasce con l'obiettivo di ridurre il rischio idrogeologico con soluzioni naturali, studiate attraverso varie tecnologie. In questo modo, si hanno indicazioni su come gestire fiumi e foreste attraverso modelli di simulazione al computer. Ci sono, quindi, informatici che sviluppano i software per capire come affrontare il rischio, e con loro lavorano i sociologi per analizzare la reazione della popolazione alle catastrofi e come vengono accettate le varie indicazioni messe in campo. RIPRODUZIONE RISERVATA Dalle intelligenze artificiali ai progetti in campo climatico II prorettore Rotolo: La ricerca genera benefici se impatta a livello sociale Noi abbiamo le competenze per lavorare in rete: un grande vantaggio AUTO A GUIDA AUTONOMA In questo settore entrano in campo anche i giuristi per le regole che vengono imposte LE ECCELLENZE II trapianto di vertebre umane grazie al donatore Intervento di 12 ore Alessandro Gasbarrìni La Banca dell'osso Struttura regionale II Rizzoli a ottobre è stato proiettato nel panorama scientifico internazionale per il primo trapianto al mondo di vertebre umane su un uomo di 77 anni colpito da un tumore osseo. L'intervento è stato eseguito da Alessandro Gasbarrini (foto), direttore della Chirurgia vertebrale II Ripo è nato nel 1990 Registro implantologia protesicaIAttiva dal 1962, la prima in Italia, fornisce il 50% di tutto il tessuto muscolo- scheletrico utilizzato nel nostro Paese. La Banca consente ogni anno di effettuare oltre 5 mila interventi su deformità come la scoliosi, mali oncologici o traumi in ambito ortopedico, neurochirurgico ed odontostomatologico - II Ripo, nato nel 1990, come garanzia di monitoraggio nel tempo delle e protesi primarie e delle revisioni per l'anca e il ginocchio. Una banca dati unica in Italia: consente di verificare l'efficacia di oltre "lOOmila casi Marlo Cavalli e Maurizia Rolli, rispettivamente direttore generale e sanitario lor -tit_org-

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Riapertura punti nascita Giovedì il primo round

[Redazione]

II 23 tavolo tra governo, Regione e sindaci dei Comuni, tra cui Alto Reno Terme Critiche da Lega e Forza Italia Dopo il via libera del ministro Roberto Speranza c'è già un incontro fissato per la riapertura dei punti nascita in Emilia- Romagna. Governo, Regione e sindaci dei Comuni interessati si vedranno infatti giovedì prossimo, a pochi giorni dal voto regionale. Obiettivo dell'incontro - informa una nota della Regione è quello di avviare immediatamente le procedure per riaprire quei punti nascita in applicazione delle disposizioni nazionali contenute nel patto per la Salute sottoscritto tra Governo e Regioni. Il percorso per la riapertura delle sale parto in monta gna è dunque avviato anche ufficialmente. Giovedì 23, dunque, ci sarà I primo confronto a cui parteciperanno il sottosegretario Sandra Zampa, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l'assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi e i sindaci di Alto Reno Terme (Bologna), Pavullo nel Frignano (Modena), Casteinuovo Monti (Reggio Emilia) e Borgo Val di Taro (Parma). Ma non si ferma la polemica politica. Il senatore forzista Enrico Aimi ribadisce le responsabilità politiche della Regione sulla chiusura dei punti nascita. Era il 2017 quando l'assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi, sulla chiusura dei punti nascita dichiarava: 'Fra qualche anno riconoscerete che abbiamo avuto ragione'. E invece, a distanza di qualche anno, è Bonaccini a disconoscere le parole del suo assessore alla Sanità, annunciando con enfasi che riaprirà i punti nascita della montagna. E, consentiteci, qui la schizofrenia politica la fa da padrona. Polemiche arrivano anche dall'Umbria, dove l'assessore alla Sanità Luca Coletto (che già aveva ricoperto lo stesso ruolo in Veneto), attacca: In Veneto abbiamo ottenuto fin da subito delle deroghe. Il Pd sconfessa se stesso per andare a caccia di voti, che non ha più. Critiche anche dal consigliere emilianoromagnolo della Lega Daniele Marchetti, II Pd ha perso ogni credibilità: in ogni occasione ha sempre votato contro le nostre risoluzioni per il mantenimento dei presidi. E il verbale del voto lo dimostra. Non prendano in giro i cittadini. L'assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi -tit_org-

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Regionali, i cattolici in subbuglio = Cattolici divisi sul monito della Chiesa Il documento dell'Osservatorio della Conferenza episcopale boccia i sovranisti, l'ex parlamentare Garagnani: Un aiuto al centrosinistra

[Andrea Zanchi]

Regionali, i cattolici in subbuglio Critiche dai moderati e dall'ala radicale al documento dell'Osservatorio dei vescovi che dice no ai sovranismi zanchi a pagina 5 Cattolici divisi sul monito della Chiesa II documento dell'Osservatorio della Conferenza episcopale boccia i sovranisti, l'ex parlamentare Garagnani: Un aiuto al centrosinis di Andrea Zanchi Imbarazzo, fastidio, delusione: il mondo cattolico di centrodestra è in subbuglio per la presa di posizione in vista delle Regionati da parte dell'Osservatorio regionale sulle tematiche politico-sociali della Conferenza episcopale dell'Emilia- Romagna. Le parole dell'Osservatorio che stroncano sovranisimi e populismi, ben più della nota della Conferenza episcopale dell'Emilia-Romagna sulla campagna elettorale (l'Osservatorio è un organo distinto dalla Conferenza e non rappresenta la posizione dei vescovi) hanno lasciato molti a bocca aperta. Sono in totale disaccordo tuona l'ex parlamentare di centrodestra Fabio Garagnani -, pur rispettando l'autonomia di giudizio della Chiesa e I suo ruolo magisteriale. Quel documento è un modo per dare indirettamente aiuto a Bonaccini e al centrosinistra. La Chiesa non dovrebbe scendere in campo così palesemente a favore di qualcuno. Non credo che questa presa di posizione orientera il voto dei fedeli, ma sono co munque sorpreso e scandalizzato, e con me tanti cattolici di centrodestra che ho sentito. Più che una interferenza è una forma di autodistruzione della Chiesa medesima: da quello che mi risulta molti fedeli non sanno che farsene di una Chiesa sindacalista priva della propria identità e tradizione storico-spirituale. Critico anche il poeta Davide Rondoni: Le parole dell'Osservatorio lasciano un po' il tempo che trovano - ragiona -. È una lettura un po' superficiale della realtà, fatta indossando degli occhiali sbagliati. Non penso che influenzerà gli elettori, perché il peso di quel documento è quasi zero. Posizione completamente opposta, invece, per la nota dei vescovi: È piena di buon senso, saggezza e mi pare non attacchi nessuno. E credo che farebbe più fatica Bonaccini che la Borgonzoni a controfirmarla. La Chiesa deve richiamare tutti a volare alto, e ad agire in modo saggio e giusto. Ma per farlo bisogna leggere i documenti e non i titoli di giornale. Filippo Diaco, presidente provinciale delle Adi, spiega, sul documento dell'Osservatorio, che sarebbe stato meglio coinvolgere tutte le associazioni del terzo settore vicine al mondo cristiano, noi non lo siamo stati, aggiungendo poi di essere invece in totale accordo con le parole dei vescovi su Europa, immigrazione, accoglienza e toni della campagna elettorale. Mentre il governatore Bonaccini, dai microfoni di TvBologna, plaude alla nota dei vescovi ( li ringrazio per il riconoscimento dei passi in avanti ). Elena Ugolini, preside del Liceo Malpighi ed ex sottosegretario alla Scuola nel governo Monti, da invece una lettura diversa: II documento chiede di allargare e cambiare radicalmente l'orizzonte con cui è stata amministrata fino ad ora la nostra regione. Va letto con grande attenzione. Un esempio? Dire che la famiglia, da Oggetto' di politiche, deve diventare 'soggetto' di politiche, significa aiutarla a svolgere il proprio compito educativo con strumenti diversi, lasciando libertà di scelta. Gli asilo nido non bastano. E la stessa cosa vale per gli anziani. RIPRODUZIONE RISERVATA LE POSIZIONI Rondoni: Lettura sbagliata della realtà Ugolini: II testo chiede di cambiare il modo di amministrare la nostra Regione Da sinistra, in senso orario: Fabio Garagnani, Davide Rondoni, Filippo Diaco ed Elena Ugolini -tit_org- Regionali, i cattolici in subbuglio - Cattolici divisi sul monito della Chiesa

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Governatore-Borgonzoni L`ultimo scontro è sul taglio dell`Irap

[Redazione]

Anche il taglio dell'Irap per le imprese finisce al centro del braccio di ferro tra il governatore uscente Stefano Bonaccini e la candidata leghista Lucia Borgonzoni. Ieri, in visita ad alcune aziende del Parmense, la senatrice del Carroccio ha lanciato la sua nuova proposta. Azzeramento dell'Irap per chi assume - afferma Borgonzoni - le aziende sono per noi un bene sociale da tutelare, perché sono lavoro e sviluppo. Il Pd le ha mortificate con tasse, burocrazia, collegamenti inadeguati. Noi vogliamo liberarle da costi inutili, paletti e impedimenti e garantire investimenti e infrastrutture. L'Emilia-Romagna ha un potenziale formidabile, liberiamolo. Scettico però Bonaccini, ai microfoni di TvBologna. Se dici che tagli l'Irpef e totalmente Governatore-Borgonzoni L'ultimo scontro è sul taglio dell'Irap l'Irap, come ho sentito in queste ore - afferma il presidente uscente - devi avere il coraggio di dire allora che taglierai sulla sanità pubblica, sull'istruzione pubblica e gli asili nido, mentre noi vogliamo garantire più servizi sulla non autosufficienza, la disabilità e un grande progetto educativo zero-sei anni. Insomma, c'è un'idea proprio diversa di società. Nella sfida si inserisce anche Simone Benini, candidato M5s alla presidenza della Regione, che eri ha incontrato Confprofessioni Emilia- Romagna, l'associazione di categoria che riunisce i libero professionisti. Una delle proposte concrete che abbiamo illustrato - spiega Benini- riguarda l'adozione di misure che consentano a tutti i giova ni di accedere con più' facilità al credito, ovvero passare da due a 10 milioni di euro per il microcredito regionale e abbattere l'Irap per i primi tré anni alle imprese giovanili e start-up. La candidata del Carroccio: Imposta azzerata per chi assume. Il presidente dem: Così si tagliano i servizi -tit_org- Governatore-Borgonzoniultimo scontro è sul taglio dell Irap

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Intervista a Gianni Tosi - Questa volta riusciamo a vincere Aiuti concreti alle attività produttive

[Redazione]

FRATELLI D'ITALIA Questa volta riusciamo a vincere Aiuti concreti alle attività produttive ) Si profila un testa a testa Bonaccini-Borgonzoni. Azzarda un pronostico? È certo. Vinciamo. Questa volta riusciamo a cambiare l'Emilia- Romagna. Ha segnali così favorevoli al centrodestra? La sinistra è in grande difficoltà, lo si vede andando in giro. E la gente dimostra grande interesse per le nostre proposte, chiare e concrete. Lei è un agricoltore. Su cosa punterebbe, se eletto? Abbiamo emergenze da affrontare subito: la cimice asiatica sta mettendo in ginocchio la frutticoltura, che in pochi anni rischia di sparire. C'è poi la difficoltà in cui versano le colture estensive. Le aziende agricole vanno sostenute con politiche strutturali. Più in generale? Gianni Tosi Fratelli d'Italia Agricoltore, allevatore suinicolo, è stato presidente provinciale di Confagricoltura, poi presidente regionale fino al 2018 Bisognerà lavorare per tutelare di più e meglio le attività produttive, per fare crescere il lavoro. La nostra regione è fra le prime in Italia. Ma si sente in giro tanto sconforto. Tutto il benessere che ci viene raccontato non si riscontra nella realtà quotidiana della gente. Voi siete critici anche sulla sanità, che è un fiore all'occhiello. Sarà, ma tutti sanno che se devo fare un esame urgente devo pagare. Alltrimenti aspetto mesi. I. o. AGRICOLTURA Le aziende vanno sostenute con politiche strutturali, non possiamo solo rincorrere le emergenze -tit_org-

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Bernini (FI): Nella legge di bilancio mezzo milione di euro per l`Ant Il finanziamento grazie a un emendamento della senatrice azzurra. Pannuti: Aumenteremo l'assistenza per le famiglie

[Caterina Stamin]

Collaborazione fra pubblico e privato in sanità Bernini (FI): Nella legge di bilancio mezzo milione di euro per l'Ani II finanziamento grazie a un emendamento della senatrice azzurra. Pannuti: Aumenteremo l'assistenza per le famiglie Un regalo per Ant, direttamente dal Parlamento. Non si fa mai abbastanza, ma finalmente, in questa Legge di bilancio, si fa qualcosa di buono. Anna Maria Bernini, capogruppo di FI in Senato, presenta i SOOmila euro di finanziamento per le attività 2020 dell'Ani, che offre assistenza medico specialistica gratuita a domicilio per i malati di tumore. Ho presentato un emendamento alla manovra, ricevendo la disponibilità di maggioranza e opposizione - spiega la Bernini -. Tutti riconoscono il lavoro straordinario di Ant. Un regalo di Natale diventato il mio regalo di compleanno confessa Raffaella Pannuti, presidente di Ant -. In 40 anni di attività abbiamo dimostrato l'efficienza e l'efficacia di un terzo settore maturo, che da un aiuto per la buona vita delle persone. Nel 2019, in regione, Ant ha garantito 113mila visite gratuite. Con questo finanziamento si punta a fare di più, tramite l'integrazione del pubblico con il terzo settore. Ora - spiega la Pan nuti - implementeremo l'assistenza medico specialistica, aumentando i servizi socio assistenziali per i pazienti e le loro famiglie e attivando due nuovi posti letto nella residenza Melloni Ant a Pieve di Cento, a disposizione di pazienti non autosufficienti o solo parzialmente. Pubblico e privato insieme nella sanità: un tema forte nella campagna elettorale dei centrodestra per regionali. Il tumore non deve togliere la storia e la dignità della persona - conclude la Bernini -. Dire che il pubblico può funzionare per tutti è ingannevole, perché non è sufficiente a dare un servizio sanitario e socio assistenziale a tutti quelli che ne hanno bisogno. Chi ne fa le spese sono gli anziani e i più poveri, che non si possono pagare servizi alternativi e sono costretti a lunghe liste di attesa. È necessaria una collaborazione tra pubblico e privato: non si deve fare politica, ma il bene della gente. La Bernini 'stoppa' Fratelli d'Italia, che chiede alla Regione di aiutare i malati di tumore che in tendano curarsi con il metodo Di Bella. Non facciamo politica sulla pelle delle persone. Le cure tradizionali funzionano sempre meglio. Se ci potrà essere una terapia ulteriore ugualmente performante va bene, ma non lo può dire la politica. Lo devono dire degli scienziati. Caterina Stamin STOPAFDI Sul metodo Di Bella per la cura dei tumori devono decidere gli scienziati, non la poltiica Da sinistra, la senatrice Anna Maria Bernini e Raffaella Pannuti, presidente Ant -tit_org- Bernini (FI): Nella legge di bilancio mezzo milione di euro perAnt

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Intervista a Giuseppe Paruolo - Il volontariato è una ricchezza da sostenere Più fondi per tutelare l`ambiente

[Luca Orsi]

LISTA PD - BONACCINI PRESIDENTE II volontariato è una ricchezza da sostenere Più fondi per tutelare! l'ambiente Su cosa sta puntando la campagna elettorale? Cerco di discutere entrando sempre nel merito delle cose. Da parte dei nostri avversari, invece, troppo spesso sento solo una sfilza di accuse non circostanziate. Può fare un bilancio del primo mandato Bonaccini alla presidenza della Regione? Ci sono evidenti successi da rivendicare e qualche errore da correggere. Credo che la politica debba sapersi mettere in discussione, senza supponenza. Da dove, allora, comincerebbe? Dal prezioso tessuto di volontariato e associazionismo che è un tesoro della nostra regione. Dobbiamo fare di più per mantenerlo vivo e valorizzarlo, Da questo mondo ci viene un messaggio forte di attenzione agli altri, contro gli egoismi. Giuseppe Paruolo Lista Pd - Bonaccini presidente Laureato in Matematica, è stato assessore e vicesindaco a Palazzo d'Accursio; dal 2012 è consigliere regionale Un altro tema per cui si impegnerà? L'ambiente. Servono più investimenti, con più decisione. Magari liberandoci da certe sudditanze nei confronti delle società partecipate, che spesso ragionano solo in termini aziendali, senza tenere conto abbastanza degli input della politica. Su tutti questi temi, la destra ha proposte che peggiorano la situazione. Chi vuole cambiare in meglio può farlo, con un voto a Stefano Bonaccini e la preferenza a qualcuno di cui ci si può fidare. Luca Orsi AVVERSARI Dalla destra accuse non circostanziate e proposte che peggiorano la situazione -tit_org- Intervista a Giuseppe Paruolo - Il volontariato è una ricchezza da sostenere Più fondi per tutelareambiente

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Intervista a Valentina Castaldini - Fare subito la riforma dei servizi sociali e una legge sulla famiglia

[Redazione]

LISTA FORZA ITALIA Fare subito la riforma dei servizi sociali e una legge sulla famiglia Quale significato ha il voto del 26 gennaio? In queste elezioni regionali c'è in ballo una scelta di campo relativa alla visione dell'individuo. In pratica? Per 70 anni siamo stati abituati a uno Stato invadente nelle nostre vite. Noi crediamo invece che sia l'individuo a sapere meglio dello Stato cos'è I bene per sé. È ora di cambiare paradigma: di fare emergere il principio di sussidiarietà. Nell'educazione, nella formazione, nel fare impresa, lo Stato deve essere a sostegno della libertà dell'individuo. Se eletta, che cosa proporrà da subito? La riforma dei servizi sociali e dell'accesso alle cure per gli anziani. Ricordiamoci che in Emilia-Romagna, nel 2035 gli anziani saranno più di un mi- Valentina Castaldini Forza /ta/f'a Laureata in Scienze politiche, dipendente pubblica dal 2008, è stata consigliera comunale a Palazzo d'Accursio per Forza Italia lione e mezzo. Un altro tema? Le politiche sulla famiglia. Significa mettere in campo azioni strutturali, non basare i servìzi solo sull'Isee, ma introdurre correttivi in base al carico famigliare. In questa regione abbiamo bisogno di una legge sulla famiglia che guardi da qui ai prossimi quindici anni, e siamo già in forte ritardo. Luca Orsi RIPRODUZIONE RISERVATA ORIZZONTE È ora di cambiare paradigma e di fare emergere il principio di sussidiarietà -tit_org-

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Poste di via dell`Industria, stop a febbraio Fissata per fine gennaio l'udienza conoscitiva. Borsari:Presidio importante per il territorio. Anche San Mamolo nel mirino

[Redazione]

Poste di via dellindustria, stop a febbrai Fissata per fine gennaio l'udienza conoscitiva. Borsari: Presidio importante per il territorio. Anche San Mamólo nel mirino Chiuderà lunedì 10 febbraio l'ufficio postale di via dell'Industria, 13. Lo ha notificato la stessa filiale quando qualche giorno fa ha esposto un cartello informativo per i clienti che, dal mese prossimo dovranno rivolgersi alla filiale di piazza Canova o a quella di via dell'Artigiano. Entrambe difficili da raggiungere anche coi mezzi - dice il presidente dell'associazione 'II Parco' Gino Bernardi, che ha dato il via ad una petizione -. Abbiamo raccolto per ora 400 firme e non ci fermeremo. È una chiusura incongrua al flusso che quotidianamente coinvolge l'ufficio di via dell'Industria - ha continuato Bernardi -. Non siamo molti residenti ma qui c'è il polo Roveri, quattro supermercati, l'agenzia dell'entrate e gli uffici dell'Unipol. La speranza è l'ultima a morire, infatti i firmatari della petizione confidano ancora che i funzionari di Poste Italiane decidano per il mantenimento in attività della filiale. È stata fissata per mercoledì 29 gennaio l'udienza conoscitiva attraverso la quale i firmatari sperano di salvare le poste di via dell'Industria, considerando il precedente di San Ruffillo. Attraverso l'associazione abbiamo attivato una mailing list per invitare cittadini a partecipare all'udienza - ha affermato Bernardi -. Capiamo che ci siano questioni di business in ballo però il servizio postale è di utilità pubblica. È d'accordo l'assessore al lavoro e al terzo settore Marco Lombardo: Sarò presente all'udienza conoscitiva. Faremo tutto il possibile per ribadire quanto già detto in passato a Poste italiane, in merito all'importante funzione di presidio sociale rappresentata dagli uffici postali. Dalla parte della cittadinanza anche il presidente del quartiere San Donato-San Vitale Simone Borsari che si augura che la chiusura del presidio venga scongiurata: ln quell'ufficio vengono svolti servizi non solamente postali ma anche bancari. È una zona ad alta urbanizzazione in cui ci sono molte realtà produttive, per cui le poste di via dell'Industria sono un presidio importante per il territorio. Ma non c'è solo San DonatoSan Vitale nel mirino. Secondo il piano di riorganizzazione presentato da Poste Italiane anche la filiale di San Mamólo sarebbe destinato alla chiusura. Nel quartiere è ormai dato per certo, anche se non ci sono, ad oggi, conferme ufficiali. Nicolo Zaiambani L'ASSESSORE MARCO LOMBARDO Sarò all'udienza Gli Uffici postali hanno un'importante funzione sociale Una cliente delle poste di via dell'Industria indica il cartello che notifica la chiusura della filiale -tit_org- Poste di via dell Industria, stop a febbraio

Estratto da pag. 45 179

15-01-2020 Pag. 1 di 1

TRAGEDIA IN CLINICA Morte sospetta Indagati in 28

[Redazione]

TRAGEDIA IN CLÍNICA Ventotto, tra medici e infermieri di due cliniche private bolognesi, sono stati indagati per la morte di una donna di 68 anni, residente nel Ferrarese, operata per la sostituzione di tré valvole cardiache il 25 novembre a Villa Torri e deceduta 1'8 gennaio a Villalba. L'iscrizione è un atto di garanzia in vista della consulenza tecnica, che ieri pomeriggio il pm Luca Venturi ha conferito al medico legale Paolo Fais e a Roberto Bianco del dipartimento di scienze cardiovascolari e che dovrà chiarire quanto successo dopo l'intervento. Il fascicolo, per omicidio colposo, è stato aperto in seguito alla querela dei parenti della donna. Questi hanno riferito che dopo l'operazione è via via peggiorata e che è trasferita da una struttura all'altra il 23 dicembre. Gli stesi hanno anche spiegato di essere stati informati dai medici di una grave infezione in atto solo Quattro aiorni îïòà. -tit_org-

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Scioperano Ausl, Sant`Orsola e Rizzoli

[Redazione]

Scioperano Ausi, Sant'Orsola e Rizzoli II sindacato autonomo Fiais ha proclamato uno sciopero generale della sanità per tutta la giornata di oggi. Stop dell'intero personale del comparto nelle Ausi, al Policlinico Sant'Orsola e all'Istituto ortopedico Rizzoli. Saranno comunque garantite le urgenze e i livelli minimi di attività. -tit_org- Scioperano Ausl, Sant Orsola e Rizzoli

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Il Polo Levi Montalcini diventa più grande

[Zoe Pederzini]

Il Polo Levi Montalcini diventa più grand La struttura avrà nuovi laboratori e strumentazioni sempre più all'avanguardia per la ricerca nel campo delle malattie neurodegenerat OZZANO di Zoe Pederzini Un ulteriore passo verso il futuro della ricerca è stato fatto, ieri, con l'inaugurazione dell'ampliamento del Tecnopolo di Bologna 'Rita Levi Montalcini', a Ozzano. Duecento metri quadri si aggiungono ai 550 già esistenti, per un totale di 750 metri quadri di struttura che si doterà, così, di nuovi laboratori e strumentazione all'avanguardia. Il Tecnopolo è gestito dalla Fondazione Iret, ente di ricerca scientifica, indipendente e no profit, dove, in sinergia con l'UniBo, si studiano le lesioni del sistema nervoso centrale e le malattie neurodegenerative che, oggi, rappresentano una delle emergenze sociali principali. L'ampliamento della struttura all'avanguardia è stato finanziato dalla Regione con una coper-OBIETTIVO Quando non si può intervenire sulle cause si deve limitare le disabilita gravi tura del 60%, pari a 224mila euro. Gli obiettivi che ci poniamo per il prossimo triennio sono chiari - commenta Luciana Giardino, presidente Iret - identificare due elementi di prevenzione secondaria per l'Alzheimer e definire la formulazione di un farmaco per lesioni acute di cervello e midollo spinale, il sostegno di chi crede nel valore del progresso è indispensabile. Le sue parole vengono, poi, sottolineate da Laura Calza, direttore scientifico di Iret: La ricerca di base è di primaria importanza e anche quando non si può intervenire sulle cause si può limitare l'insorgenza di disabilità gravi, utilizzando approcci innovativi. Entrambe sono state, per quindici anni, allieve e collaboratrici della luminare Rita Levi Montalcini. È una grande soddisfazione vedere crescere la rete dei Tecnopoli regionali e questo polo ozzanese è esempio positivo di una fondazione privata che collabora con la Regione nel siste ma dell'alta tecnologia aggiunge Lorenzo Bianchi, assessore regionale alla Ricerca e al Lavoro, che specifica: questa struttura guarda al futuro, allo sviluppo della ricerca in un settore importante come le neuroscienze, fondante visto anche l'invecchiamento della popolazione. Francesco Libertini, rettore dell'Università, si dice orgoglioso e commenta: Å' stata raggiunta una tappa soddisfacente, ma questo percorso ha ancora tanto futuro davanti, la Fondazione Iret, e i suoi ricercatori, sono il motore di questo successo. I laboratori del Tecnopolo sorgono su un terreno di 10mila metri quadri, antistante il dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Alma Mater, donato dall'imprenditore ozzanese Ezio Baldazzi, scomparso qualche mese fa e ricordato, durante la cerimonia di ieri, anche dal primo cittadino di Ozzano Luca Leili. RIPRODUZIONE RISERVATA - tit_org-

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Tre milioni di euro dalla Regione per il centro di ricerca Ramazzini

[Matteo Radogna]

Tré milioni di euro dalla Regione per il centro di ricerca Ramazzini BENTIVOGLIO di Matteo Radogna II centro di ricerca sul cancro 'Ramazzini' di Bentivoglio, un'eccellenza per l'Emilia Romagna, ha formalizzato la richiesta di riconoscimento di 'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico' (Irccs). La proposta è stata formalizzata ieri direttamente al presidente uscente della Regione Stefano Bonaccini, che ha ritenuto di accogliere l'istanza e avviare immediatamente l'attività istruttoria. Ma le buone notizie, per il Ramazzini, l'istituto fondato dal professor Cesare Maltoni e da quarant'anni impegnato nella ricerca sul cancro e nella prevenzione oncologica non finiscono qui: il castello di Bentivoglio, sede dell'eccellenza sanitaria, verrà interessato da lavori per 3 milioni di euro per sistemare i luoghi lesionati dal sisma del 2012 e per riqualificare le parti agibili e, quindi, migliorarle. La parte dei laboratori è già sicura e, infatti, l'attività del centro continua senza sosta. Le risorse, quindi, serviranno per sistemare la 'parte turistica', dedicate alle visite, dove ci sono affreschi antichi, che raccontano la storia di Bologna e della provincia. I soldi sono stati stanziati quasi interamente dalla Regione, a parte 500mila euro investiti dal Comune di Bentivoglio del sindaco Erika Ferranti. Bonaccini ieri ha sottolineato l'importanza del Ramazzini: II centro è una realtà d'eccellenza indipendente, riconosciuta a livello internazionale; i risultati delle sue ricerche hanno avuto una ricaduta fondamentale sulla medicina ambientale e del lavoro. I successivi passi formali previsti dal percorso di costituzione e riconoscimento in Irccs spetteranno poi alla prossima giunta regionale. Dal punto di vista procedurale, servirà il pronunciamento favorevole dell'assemblea legislativa regionale. La dottoressa Fiorella Belpogg, una delle ricercatrici simbolo del centro, ha accolto ieri il governatore: L'apertura di questo percorso, per me che da 40 anni lavoro nel Centro di ricerca fondato dal professor Cesare Maltoni, è la chiusura di un cerchio e motivo di grande soddisfazione. Dopo anni di distanza, si riapre la sinergia tra l'Istituto Ramazzini e il sistema sanitario pubblico. Negli anni non abbiamo mai smesso di sentirci a servizio dei cittadini, e gli stessi cittadini questo ce l'hanno sempre riconosciuto con il loro sostegno continuo e tenace. L'accreditamento istituzionale, se realizzato, sarà innanzitutto una risposta a tutti loro, il riconoscimento non solo del nostro lavoro ma anche dei loro straordinari e preziosi sforzi. RIPRODUZIONE RISERVATA Intanto è stata formalizzata la richiesta di riconoscimento di 'istituto di ricovero e cura' Belpoggi: Che soddisfazione La dottoressa Fiorella Belpoggi con lo staff di ricercatori dell'istituto Ramazzini da quarant'anni impegnato nella ricerca sul cancro e nella prevenzione oncologica -tit_org-

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Tre milioni di euro dalla Regione per il centro di ricerca Ramazzini

[Matteo Radogna]

Tré milioni di euro dalla Regione per il centro di ricerca Ramazzini BENTIVOGLIO di Matteo Radogna II centro di ricerca sul cancro 'Ramazzini' di Bentivoglio, un'eccellenza per l'Emilia Romagna, ha formalizzato la richiesta di riconoscimento di 'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico' (Irccs). La proposta è stata formalizzata ieri direttamente al presidente uscente della Regione Stefano Bonaccini, che ha ritenuto di accogliere l'istanza e avviare immediatamente l'attività istruttoria. Ma le buone notizie, per il Ramazzini, l'istituto fondato dal professor Cesare Maltoni e da quarant'anni impegnato nella ricerca sul cancro e nella prevenzione oncologica non finiscono qui: il castello di Bentivoglio, sede dell'eccellenza sanitaria, verrà interessato da lavori per 3 milioni di euro per sistemare i luoghi lesionati dal sisma del 2012 e per riqualificare le parti agibili e, quindi, migliorarle. La parte dei laboratori è già sicura e, infatti, l'attività del centro continua senza sosta. Le risorse, quindi, serviranno per sistemare la 'parte turistica', dedicate alle visite, dove ci sono affreschi antichi, che raccontano la storia di Bologna e della provincia. I soldi sono stati stanziati quasi interamente dalla Regione, a parte 500mila euro investiti dal Comune di Bentivoglio del sindaco Erika Ferranti. Bonaccini ieri ha sottolineato l'importanza del Ramazzini: II centro è una realtà d'eccellenza indipendente, riconosciuta a livello internazionale; i risultati delle sue ricerche hanno avuto una ricaduta fondamentale sulla medicina ambientale e del lavoro. I successivi passi formali previsti dal percorso di costituzione e riconoscimento in Irccs spetteranno poi alla prossima giunta regionale. Dal punto di vista procedurale, servirà il pronunciamento favorevole dell'assemblea legislativa regionale. La dottoressa Fiorella Belpogg, una delle ricercatrici simbolo del centro, ha accolto ieri il governatore: L'apertura di questo percorso, per me che da 40 anni lavoro nel Centro di ricerca fondato dal professor Cesare Maltoni, è la chiusura di un cerchio e motivo di grande soddisfazione. Dopo anni di distanza, si riapre la sinergia tra l'Istituto Ramazzini e il sistema sanitario pubblico. Negli anni non abbiamo mai smesso di sentirci a servizio dei cittadini, e gli stessi cittadini questo ce l'hanno sempre riconosciuto con il loro sostegno continuo e tenace. L'accreditamento istituzionale, se realizzato, sarà innanzitutto una risposta a tutti loro, il riconoscimento non solo del nostro lavoro ma anche dei loro straordinari e preziosi sforzi. RIPRODUZIONE RISERVATA Intanto è stata formalizzata la richiesta di riconoscimento di 'istituto di ricovero e cura' Belpoggi: Che soddisfazione La dottoressa Fiorella Belpoggi con lo staff di ricercatori dell'istituto Ramazzini da quarant'anni impegnato nella ricerca sul cancro e nella prevenzione oncologica -tit_org-

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Nessuno pulisce il Savena, ci pensiamo noi Tam tam sui social: i cittadini stanchi di aspettare si organizzano. La situazione sta degenerando, nel fiume rami e sterpaglie

[Zoe Pederzini]

Tarn tam sui social: i cittadini stanchi di aspettare si organizzano. La situazione sta degenerando, nel fiume rami e sterpagl Rami, sterpaglie, tronchi, ma anche buste di plastica e rifiuti di vario genere. Questo quello che si vede nel greto del fiume Savena in corrispondenza di Pianoro e Rastignano e i cittadini non ci stanno più. La situazione sta degenerando e il tratto dove scorre il fiume è ormai al collasso - commenta Ivan Cavalieri, residente della zona - il letto del fiume è pieno di mille cose, alla prossima pioggia probabilmente entrerà l'acqua nelle case. La situazione del Savena è peggiorata dopo le piogge di novembre, piogge che hanno causato nondazioni, frane, caduta alberi e altri problemi in gran parte del territorio. Nessuno si è preoccupato di questo, nessuno è venuto prontamente a ripulire e, ora, siamo arrivati a questo punto, fuoriesce della sabbia, appena piove un po', vengono trasportati a riva cadaveri di animali morti, rimasti lì anche per molto - prosegue Cavalieri - per non parlare della sporcizia di vario genere, i tronchi e i rami fanno da uncini e trattengono qualsiasi cosa, da oggetti a buste di plastica. Questa situazione, portata alla luce e testimoniata da vari cittadini adirati, causa una inevitabile insalubrità della zona. Sono tanti i cittadini che, in merito, si sono espressi anche sulle pagine di quartiere dei social network. Anche i bordi delle strade non scherzano, sono pieni di lattine, bottigliette di plastica, aspettiamo che si decompongano? scrive un utente. C'è, poi, chi è propositivo e scrive: Ho deciso, con altri amici, di pulire i cespugli ai bordi del fiume, se il tempo si mantiene lo faremo sabato con appuntamento al parcheggio di Rastignano, se qualcuno del gruppo è a conoscenza di regole per cui non possiamo farlo ci informi. Il sindaco Franca Filippini, a conoscenza del problema, commenta: Vedo le condizioni del greto e mi dispiaccio di questa situazione di incuria, ho intenzione di occuparmene assolutamente, e al più presto. La Filip pini, però, sottolinea: È un intervento che purtroppo non dipende direttamente da noi, l'amministrazione comunale deve dare un avviso e fare una richiesta di intervento all'Autorità di Bacino competente e, solo a quel punto, con questo ente si possono programmare gli interventi di bonifica e ripulitura. Ho intenzione di avviare presto la pratica necessaria. Zoe Pederzini IL SINDACO FILIPPINI Solleciterò l'Autorità di Bacino competente per gli interventi di bonifica Due volontari di Legambiente impegnati nella pulizia di un fiume (foto d'archivio) -tit_org-

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In Regione per tenere il Cup aperto

[Redazione]

Venerdì, alle 9,30, il comitato per la riapertura a sei giorni del cup di Baricella andrà a protestare davanti alla Regione per sensibilizzare viale Aldo Moro su un problema sentito in quel territorio. I cittadini del comitato, alla luce delle circa 1.800 firme raccolte per un servizio che comprende anche i territori limitrofi, critica il taglio a tré giorni dell'apertura del cup e anagrafe sanitaria, all'interno del poliambulatorio, in viale Europa. Alla protesta parteciperanno anche cittadini provenienti da Minerbio e Malalbergo. La portavoce del comitato. Diana Zanetti, ha scritto, negli anni, decine di lettere alla Regione e, dopo un lungo silenzio, ha deciso di promuovere questa protesta. I cittadini distribuiranno volanti davanti alla sede della Regione, sperando di essere ascoltati. -tit_org-

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Cancelliamo le barriere in via Albertazzi

[Claudio Bolognesi]

II Comune da il via al cantiere sul marciapiede da piazza Dante a piazza dei Poeti, a favore di carrozzine e passeggini per bin II Comitato 'La voce di chi non ha voce' chiama, il Comune risponde con un intervento in via Albertazzi per abbattere le barriere architettoniche. Pochi giorni dopo l'inizio dell'anno nuovo il portavoce del Comitato Giovanni Bellosi era intervenuto con una lunga lettera che conteneva le richieste formulate al Comune per l'anno in corso, tra lavori non realizzati nel 2019 e interventi ritenuti prioritari da eseguire nell'anno appena iniziato. Tra le tante, molte riguardavano l'abbattimento delle barriere architettoniche, da sempre uno dei temi sui quali 'La voce di chi non ha voce' si è dimostrato più sensibile negli anni. Chiediamo I rifacimento o la riparazione dei marciapiedi spesso difficilmente praticabili per portatori di handicap in carrozzina o genitori che spingono un passeggino, aveva detto Bellosi, aggiungendo anche di ritenere prioritaria la sistemazione di via Cavour e Matteotti, una maggior illuminazione e un arredo degno per la piazza principale della nostra città (XX Settembre, ndr), e il superamento degli scivoli pericolosi per i portatori di handicap ancora presenti nella zona del Cassero. Ebbene, prima ancora di leggere la lista del Comitato, il Comune ha pianificato un primo passo importante. E' notizia di ieri, infatti, che prenderà il via oggi un intervento per eliminare le barriere nel tratto di marciapiede di via Albertazzi, che si trova sul lato destro, a partire da piazzale Dante fino a piazza dei Poeti. Il marciapiede è largo circa un metro, ma è interrotto da numerosi 'cercini', piccole aiuole quadrate, larghe circa 70 centimetri, e quindi non può essere fruito dai disabili o dai bambini in carrozzina, che attualmente sono spesso costretti a spostarsi sulla sede stradale. Proprio per tutelare l'incolumità di chi si muove in carrozzina, la Giunta, in accordo con il servizio viabilità, ha deciso di intervenire con questa opera di sistemazione - si legge nel comunicato del Comune -, che consisterà nell'eliminazione dei cercini esistenti e nell'asfaltatura dell'intero tratto di marciapiede, che avrà anche rampe di pendenza regolare per accedervi, rendendolo cosi totalmente fruibile. L'intervento comporterà anche un'ovvia modifica della sosta. Come indicato dalla segnaletica già presente, infatti, lungo il lato della strada costeggiato dal marciapiede interessato dal cantiere ci sarà divieto di sosta con rimozione forzata dalle 7 alle 17 fino alla data del termine dei lavori che, in caso di condizioni meteo favorevoli, è previsto entro venerdì 24 gennaio. Claudio Bolognesi RIPRODUZIONE RISERVATA L'ELENCO L'intervento era in una lista di istanze del comitato 'La voce di chi non ha voce' Un cantiere per la sistemazione di un marciapiede in una foto d'archivio -tit_org-

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Cani intrapolati nel tunnel Orfeo e Muscolo sono salvi I due segugi maremmani sono stati estratti dal cunicolo dopo quasi trenta ore Impegnate numerose squadre dei vigili del fuoco anche da Brescia e Ferrara

[Matteo Radogna]

Cani ntrapolati nel tunnel Orfeo e Muscolo sono salvi I due segugi maremmani sono stati estratti dal cunicolo dopo quasi trenta ore Impegnate numerose squadre dei vigili del fuoco anche da Brescia e Ferrara Impauriti e affamati, ma salvi. Sono stati recuperati, ieri sera, dopo più di 30 ore di ricerche e scavi, i due segugi maremmani. Orfeo e Muscolo, rimasti intrappolati nei cunicoli che portano a una cava nella montagna di Baragazza. Una grande operazione quella portata a termine dai vigili del fuoco, dopo che nel primo pomeriggio c'erano stati non pochi problemi nell'individuare i due animali. L'allarme era stato dato dal padrone che li aveva visti scomparire nel crepaccio. Non sono mancati gli intoppi: le termo-camere dei vigili del fuoco, ieri, avevano perso per qualche ora la loro posizione. I pompieri, però, non si sono dati per vinti e hanno continuato a cercare, nonostante il silenzio dei due cani, sempre più impauriti ed esausti. Alla fine sono stati localizzati, sempre grazie alle strumentazioni all'avanguardia, usate di solito per trovare le persone sotto le macerie. Gli scavi, quindi, sono continuati incessantemente, anche se sono diventati più difficili a causa della roccia. I vigili del fuoco hanno dovuto utilizzare un escavatore di grandi dimensioni. Ha premiato probabilmente la scelta di lavorare con il braccio meccanico in un terreno più morbido, proprio in corrispondenza della posizione presunta degli animali. Intanto che la pala affondava i colpi nella terra, i vigili del fuoco con la termo- camera hanno monitorato le condizioni degli animali. Per questo intervento, vista la complessità dello scenario, è stato necessario avvalersi di diverse risorse che il Corpo Nazionale può mettere in campo. Il comando provinciale di Bologna ha richiesto il supporto di uomini e attrezzature specializzati in questo tipo di attività. Gli USAR VVF della Lombardia insieme ai vigili del fuoco speleo alpino fluviali di Bologna si sono alternati senza sosta per circa trenta ore per operare nel migliore dei modi il salvataggio dei due cani. E ce l'hanno fatta. Ma hanno concorso alla buona riuscita delle operazioni anche le squadre di terra dei distaccamenti volontari di Monzuno e Castiglione dei Pepoli, le squadre della Centrale che hanno allestito la logistica per l'attività notturna, il Reparto Volo dei VVF Emilia Romagna per i sorvoli e l'attività di coordinamento della sala operativa 115 di Bologna e della Direzione Emiila Romagna. Intanto vicino al luogo delle ricerche si riversati molti curiosi. Tante associazioni di volontariato, in questi giorni, si sono offerte di dare una mano alle forze dell'ordine. Ma, alla fine, non ce n'è stato bisogno, perché i pompieri hanno portato a termine un'operazione di salvataggio a dir poco complessa. Matteo Radogna OPERAZIONE COMPLESSA Impiegati speleologi e uomini dell'Usar, reparto specializzato nella ricerca sotto le macerie dei terremoti il primo dei due cani estratto dai pompieri -tit_org-

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Art City esplode dove non ti aspetti

[Claudio Cumani]

Art City esplode dove non ti aspett Gli eventi off della Fiera occupano nuovi luoghi corn DumBo, lo studio Pozzati, la stazione dell'alta veloci di Claudio dimani I numeri della grande festa del Bello che invaderà la città, a corollario e integrazione delle giornate di Arte Fiera previste dal 24 al 26 (inaugurazione il 23), sono imponenti: 126 gli spazi coinvolti, 23 i progetti speciali istituzionali a ingresso gratuito, dieci i giorni di kermesse (da venerdì al 26). Art City, il programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune in collaborazione con Bolognafiere, arriva insomma in questa sua ottava edizione a un punto di eccellenza che conferma ovviamente la tradizionale Notte Bianca dell'Arte prevista stavolta sabato 25. Non ci sarà un filo comune a legare mostre, performance e installazioni ma si potranno individuare - spiega il direttore artistico Lorenzo Balbi- alcuni elementi prevalenti. Che sono una forte presenza femminile fra gli artisti, un intrigante confronto generazionale fra nomi affermati ed emergenti, una massiccia incursione nella pittura, che è linguaggio molto presente anche ad Arte Fiera. E' una costellazione diversa dal solito quella dell'edizione 2020 di Art City. A partire dai luoghi inconsueti. Come DumBO, nell'area rigenerata dell'ex scalo ferroviario Ravone in via Cesarini 19: lì il 24 e 25 (due repliche alle 19 e alle 21, ingresso con coupon ritirabile domenica dalle 10 a MAMbo o on line su eventbrite) sarà il teatro dell'evento speciale 'La vita nuova' firmato da Romeo Castellucci. Ma spazi insoliti sono anche Kappanoun di San Lazzaro (ospita in via Lambertini da sabato al 29 marzo una personale di Jimmie Durham, Leone d'oro alla carriera alla Biennale), lo studio privato di Concetto Pozzati di via Zamboni 57 (dal 24 al 26 vi è prevista una performance diretta da Angela Malfitano con Massimo Scola), la hall dell'Alta Velocità al quarto piano sotterraneo della stazione dove fra i binari 17 e 18 Riccardo Benassi dal 24 al 28 presenterà una propria installazione. MamBO inaugura il 23 un'attesa collettiva di sette fra i più noti artisti contemporanei che resterà nella sala della Ciminiere fino al 3 maggio. Non solo: per l'occasione è stato pensato un riallestimento della prima sala della collezione permanente dedicata alla pittura romana degli anni '60, imperniato sui celebri 'Funerali di Togliatti' di Guttuso. Sempre nelle Collezioni troverà poi spazio, a partire da mercoledì prossimo, l'installazione Ossi' di Claudia Losi. Resterà fino al 18 aprile alla Fondazione del Monte di via delle Donzelle la collettiva che si inaugura sabato pomeriggio '3 Body Configurations' dedicato a Claude Cahun, VALIE EXPORT, Ottonella Mocellin, tré testimoni dei movimenti del XX secolo. Domenica pomeriggio apre invece a San Filippo Neri l'intervento site specific curato da Maura Pezzati 'Nave Nodriza', della spagnola Eulalia Validosera. E, a proposito di artisti noti, bisogna ricordare la personale di Antoni Muntadas, ospitata da sabato al 22 marzo a Villa delle Rose. Ancora per flash: i 'Vestimenti' di Sissi a Palazzo Bentivoglio, la robotica di Mika Taanila all'Esprit Nouveau, la performance di Valentina Vetturi nel foyer del Comunale. E ancora Nicola Toffolini a Palazzo Poggi, Donatella Lombardo al Museo della Musica, Silvia Costa alla Biblioteca delle donne. Silvia Camporesi allo Spazio Carbonesi, Alessandro Lupi al Cubo, Ann Veronica Janssens a Palazzo Rè Enzo e un gruppo di 13 pittori contemporanei alla Banca di Bologna. C'è altro. Come il progetto 'Via libera per volare' che, partendo dal Davia Bargellini, si irradierà nel cortile di Palazzo d'Accursio, nella lounge dell'aeroporto Marconi, nel reparto di pediatria del Sant'Orsola e e alla Casa della Conoscenza di Casalecchio. Ancora spazi nuovi, ancora luoghi inconsueti. RIPRODUZIONE RISERVATA La prima italiana de 'La vita nuova' di Romeo Castellucci si terrà negli spazi del DumBo all'ex Pavone il 24 e 25 -tit_org-

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La campagna per le Regionali

[Redazione]

Gli emiliano romagnoli saranno chiamati alte urne Ð 26 gennaio Punti nasata, Bonaccini accelera [topo il via libera die! ministro deìla Salute Roberto Speranza, c'è già un incontro fissato per la riapertura dei punti nascita in Emilia- Romagna. Governo, Regione e sindaci dei Comuni interessati si vedranno infatti giovedì 23, a pochi giorni dai voto regionale. Obiettivo dell'incontro informa una nota della Regione è quello di avviare immediatamente le procedure per riaprire quei punti nascita in applicazione delle disposizioni nazionali contenute nel patto per la Salute sottoscritto tra Governo e Regioni. Borgonzoni: azzerare l'Ira i per chi assume La candidata teghista alla presidenza della Regione, Lucia Borgonzoni, ha proposto l'azzeramento dell'Irap per imprese che assumono. Con che so; I tagliando i servizi? la replica dell i presidente uscente Stefano Bonacdr Decreti sicurezza, Salvini contro il Pd 11 Pd dì Bonaccini vuote cancellare i Decreti sicurezza che, tra le altre cose, hanno dato più impulso a!l'attività dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati alla criminaiità organizzata- Ora it Pd dì Bonaccini vuoìe utilizzare i beni confiscati per l'accoglienza degli immigrati, l'accusa di Matteo Saivini, ieri in tour elettorale a Piacenza e provincia. Permeglio l'Ant di Di Beila; stop alla proposta di Fdl Non si gioca sulla petie delle persone. Anna Maria Bernini (FI) stoppa gli alleati di Fdl che avevano fatto entrare im campagna elettorale la richiesta di aiutare i malati che intendano usare il metodo Di Bella. Bernini ieri all'Ani ha presentato lo stanziamento di SOOmila euro a favore della onìus inserito in legge di bitancio- Lugli: Con noi addio Hera-Iren Proponiamo l'uscita dal modello Hera-Iren, per tornare a una gestione pubblica dei servizi ai cittadin e rompere it palese conflitto di interessi che si:concretizza concentrando nello stesso soggetto:raccolta e smaltimento dei rifiuti. Questa la proposta di Stefano Lugli, candidato a presidente della Region:per 'Altra Emilia-Romagna. uà tii iffidnaiiiiiTiBi inaiiBi* -tit_org-

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Lugli: Con noi addio Hera-Iren

[Redazione]

,SÌ Primo piano La campagna per le Regionali Proponiamo l'uscita dal modello Hera-Iren, per tornare a una gestione pubblica dei servizi ai cittadini e rompere il palese conflitto di interessi che si concretizza concentrando nello stesso soggetto raccolta e smaltimento dei rifiuti. Questa la proposta dì Stefano Lugli, candidato a presidente della Regione per l'Altra Emilia-Romagna. -tit_org-

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Orfeo e Muscolo sono stati tratti in salvo

[Redazione]

Orfeo e Muscolo sono stati tratösalvo Ce l'hanno fatta Muscolo e Orfeo, estratti vivi dalla trappola in cui hanno passato oltre due giorni. Grazie a 30 ore di lavoro da parte dei vigili del fuoco dell'Emilia-Romagna e di reparti speciali lombardi, i segugi maremmani di 2 e 3 anni e mezzo, acciaccati ma in buone condizioni, sono stati portati via dalla cava di Baragazza, a Castiglione dei Pepoli, dove erano finiti durante una caccia al cinghiale, ((.m.) RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org-

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Intervista a Alessandro Zanasi - Gennaio inquinato La tosse da smog aumentata del 10%" = L`esperto "La tosse da polveri sottili aumentata del 10%"

[Valerio Varesi]

Gennaio inquinato La tosse da smog aumentata del 10%" di Valerio Varesi Dall'inizio dell'anno abbiamo vissuto 8 giorni a tutto smog. In regione è andata ancora peggio con Modena che ha il primato con ben 12 superamenti giornalieri. La situazione non è destinata a migliorare almeno fino a venerdì. Nel frattempo lo pneumologo Alessandro Zanasi avverte: In cinque anni le affezioni respiratorie, in primis la broncopneumopatia cronico ostruttiva, è cresciuta del 10%. iili a pagina 9 à.. Polveri sottili In città aumentano L'esperto "La tosse da polveri sottili aumentata del 10%" di Valerio Varesi Negli ultimi cinque anni le persone affette da quella che ormai si definisce "tosse da smog", sono aumentate del 10 per cento spiega Alessandro Zanasi direttore del "Sismer" il centro per la cura della tosse di Bologna. Professore, ma questo aumento è dovuto solo alla presenza di inquinanti nell'aria? Non solo. La quasi totalità di coloro che presentano quella che noi chiamiamo Bpco, vale a dire la broncopneumopatia cronico ostruttiva, secondo la definizione medica, sono fumatori. Certamente, però, lo smog, in particolare le polveri sottili, aggrava la malattia. Prova ne è che i picchi di questa patologia e il ricorso alle nostre cure, si hanno con l'accensione dei riscaldamenti a partire da novembre. È possibile stabilire quanto incida l'inquinamento sull'insorgere delle patologie? C'è uno studio, fatto proprio a Bologna il quale dimostra che con l'aumento di 10 microgrammi di polveri sottili crescono dell'l% gli infarti. Detto in numeri, ciò equivale a 196 ricoveri per patologie vascolari e 261 per patologie respiratorie. Dal nostro punto di vista "Sismer", riscontriamo un incremento di pazienti, in particolare nei mesi di gennaio e febbraio. Un'indagine iniziata nel 2018 e tuttora in corso, condotta in collaborazione con l'Aist, l'associazione italiana per lo studio della tosse, sta evidenziando una stretta correlazione tra l'aumento delle riacutizzazioni delle problematiche respiratorie e le impennate dei valori di inquinamento atmosferico. Stando ai dati, dal 2000 al 2017, le polveri sottili sono calate: c'è stato un miglioramento clínico? È vero che l'aria è un po' migliorata, ma tenga presente che solo nella provincia di Bologna ci sono oltre mille pazienti costretti ad assumere ossigeno al proprio domicilio per tutta la giornata e che nel 2025 si calcola che le malattie respiratorie saranno la terza patologia più diffusa a livello mondiale. Come si riconosce la Bpco? Il primo sintomo è il cosiddetto "fiato corto". Chi ne è affetto va in affanno anche per sforzi non particolarmente impegnativi. Tutto ciò accompagnato da una tosse cronica e catarro. La difficoltà di respiro peggiora col tempo proprio perché l'efficienza polmonare decresce e arriva sempre meno ossigeno ai tessuti. Ma quando si è a questo stadio, la malattia è già avanzata. Occorrerebbe una diagnosi precoce che si effettua con un esame molto semplice come la spirometria. Quali sono le precauzioni da prendere per evitare l'insorgere della malattia? Prima di tutto non fumare e non esporsi troppo all'inquinamento nei limiti del possibile, per esempio non correre lungo strade trafficate. Per chi ha già la malattia, oltre ad azzerare le sigarette, il consiglio è di vaccinarsi perché i picchi di pazienti in gennaio e febbraio coincidono coi mesi più a rischio smog, ma anche con quelli in cui avvengono i picchi delle malattie da raffreddamento e le influenze. Vaccinazione antinfluenzale, quindi, ma anche antipneumococcica. SISMER ALESSANDRO ({ ZANASI Riscontriamo storicamente un incremento dipazienti, inparticolare nei primi due mesi dell'anno ___ _ -tit_org- Intervista a Alessandro Zanasi - Gennaio inquinato La tosse da smog aumentata del 10%" - L'esperto "La tosse da polveri sottili aumentata del 10%"

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Un gennaio senza respiro

[Redazione]

Già registrati otto sforamenti delle centraline anti-smog nei primi 14 giorni del mese. E in regione va peg Le previsioni meteo per adesso non rassicurano, un cambiamento è infatti atteso solo tra giovedì e venere II 2020 comincia color nero smog. Se si prendono in considerazione i primi quattordici giorni dell'anno, ben otto sono stati una vera sofferenza per i polmoni con le centraline della rete Arpae che hanno registrato valori al di sopra della soglia di legge di 50 microgrammi di polveri sottili pm 10 per metro cubo d'aria. Ed è solo per una casualità che il meccanismo in grado di far scattare le misure emergenziali non ha decretato il giro di vite nel traffico con lo stop anche ai Diesel Euro 4 com'è successo quasi ovunque in Emilia Romagna. Questa casualità è l'abbassamento appena al di sotto dei 50 microgrammi delle polveri registrato domenica (47). Siccome l'emergenza scatta dopo tré giorni consecutivi di valori fuori norma e la verifica si fa il lunedì e il venerdì, il lieve abbassamento domenicale ha evitato l'obbligo delle restrizioni. Tuttavia, dopo la pausa, ieri il livello delle polveri è di nuovo risalito a 56 microgrammi. Non sono state sufficienti le brezze che scendono dalle colline a ridosso della città a disperdere la cappa che grava sulle Due Torri. È in virtù di questo che Bologna, malgrado la mole di traffico e la concentrazione di auto strade che l'attraversa, si mantiene nella fascia più virtuosa riguardo lo smog. Non solo a livello padano, ma anche nel confronto con le altre città lungo la via Emilia. Con i suoi pur ragguardevoli otto superamenti è con Forlì-Cesena la meno peggio tra i nove capoluoghi di provincia. Ferrara, che la segue ha registrato nove superamenti, dieci Ravenna, poi un lotto di quattro province con undici giornate su quattordici fuorilegge, vale a dire Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Rimini. Sorprendente il dato di quest'ultima località vista la sua posizione sul mare, luogo in generale più favorevole alla dispersione degli inquinanti perché più esposto alla ventilazione. Chiude la classifica Modena che ha avuto solo due giorni di tregua nel periodo considerato benché proprio sull'orlo del limite con 50 microgrammi. La situazione, stando alle previsioni meteorologiche, non sembra prossima a un cambiamento visto che l'anticiclone che domina mezza Europa, non si sposterà fino a oltre metà settimana. Un cambiamento è forse previsto solo tra giovedì e venerdì quando una perturbazione dovrebbe scalfire il bordo settentrionale dell'alta pressione apportando un po' di pioggia e qualche turbolenza. Stante così le cose, continuerà ancora a dominare il fenomeno dell'inversione termica con l'aria più fredda e pesante al suolo che non riuscirà a sollevarsi perché poche centinaia di metri più in alto il maggiore soleggiamento dovuto all'assenza di nebbie e foschie manterrà l'aria stessa più calda impedendo a quella al suolo di sollevarsi. Il risultato è un ristagno di inquinanti che forma un cuscino venefico dannoso per i polmoni e foriero di malattie respiratorie. v.v. A In bici Chi va in bicicletta deve proteggersi dall'altro livello di smog -tit_org-

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Muscolo e Orfeo, i segugi salvati dai Vigili del fuoco

[Redazione]

Dopo più di 24 ore di ricerche senza sosta - una vera e propria corsa contro il tempo - sono stati recuperati vivi dai Vigili del fuoco Muscolo e Orfeo, i due cani di razza maremmana che erano rimasti bloccati in un cunicolo, nel quale si erano infilati mentre erano nell'area di una vecchia cava a Baragazza di Castiglione dei Pepoli. I due segugi sono addestrati per la caccia al cinghiale: Orfeo ha due anni e mezzo, Muscolo tré. doit. Andrea Bergamini -tit_org-

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Intervista a Antonio Rotolo - Alma Mater a tutta tecnologia

[Donatella Barbetta]

Alma Mater a tutta tecnologi di Donatella Barbetta Professor Antonino Rotolo, come affronta l'Alma Mater l'innovazione tecnologica? È un settore in cui siamo in prima linea - risponde il prorettore alla Ricerca -. Intanto, con il Rizzoli è stata avviata da tempo una collaborazione stretta tra il personale medico dell'università, i colleghi non convenzionati che lavorano con l'istituto ortopedico e ingegneri, bioingegneri ed esperti di materiali. Che cosa è nato da questo impegno comune? Sono state messe a punto varie protesi d'anca, materiali per la ricostruzione dell'osso e sono state applicate le nanotecnologie in ambito ortopedico, attraverso progetti per la cura del tumore osseo. Altri esempi in ambito sanitario? Se pensiamo al tridimensionale, allora è bene ricordare la ricostruzione maxillo-facciale a cui lavora I professor Claudio Marchetti con un team interdisciplinare in cui sono presenti anche bioingegneri. L'università, inoltre partecipa, con 51 partner europei, a un progetto su big data e cancro, in particolare le neoplasie ematologiche. È un progetto da 20 milioni di euro, finanziato dalla Commissione europea: si studiano i tumori del sangue e i tassi di sopravvivenza, poi, attraverso l'analisi dei dati si sviluppano tecniche di medicina personalizzata. Sono coinvolti ematologi e bioinformatici che si applicano allo studio dei dati sanitari per estrarre le informazioni necessarie. In quali altri settori la tecnologia porta risultati innovativi in chiave disciplinare? Sono vari. Quando la ricerca impatta a livello sociale, può generare benefici e questo è il futuro. Certo, sono richieste reti di ricercatori e un Ateneo come il nostro ha il vantaggio di avere tutte le competenze: penso a chimici, ingegneri, giuristi. Quando entrano in campo i giuristi? Mi viene in mente il settore delle intelligenze artificiali e delle auto a guida autonoma, temi di cui si occupano coloro che lavorano nel centro interdipartimentale sull'intelligenza artificiale: questo tipo di applicazioni ha risvolti di carattere tecnologico, ma anche urbanistico e legale. Quali? Faccio un esempio: se si guida nel traffico, dove le altre auto violano i limiti di velocità, non è detto che il comportamento più sicuro sia quello della guida autonoma che rispetterebbe i limiti, ma forse rischierebbe di essere tamponata. Quindi, bisogna tenere presente il contesto urbano in cui quell'auto viene utilizzata e le regole giuridiche che vengono imposte. In campo climatico ci sono applicazioni tecnologiche? Sì, sono già state avviate reti di laboratorio. Il progetto 'Operandum', per esempio, nasce con l'obiettivo di ridurre il rischio idrogeologico con soluzioni naturali, studiate attraverso varie tecnologie. In questo modo, si hanno indicazioni su come gestire fiumi e foreste attraverso modelli di simulazione al computer. Ci sono, quindi, informatici che sviluppano i software per capire come affrontare il rischio, e con loro lavorano i sociologi per analizzare la reazione della popolazione alle catastrofi e come vengono accettate le varie indicazioni messe in campo. RIPRODUZIONE RISERVATA Dalle intelligenze artificiali ai progetti in campo climatico II prorettore Rotolo: La ricerca genera benefici se impatta a livello sociale Noi abbiamo le competenze per lavorare in rete: un grande vantaggio AUTO A GUIDA AUTONOMA In questo settore entrano in campo anche i giuristi per le regole che vengono imposte LE ECCELLENZE II trapianto di vertebre umane grazie al donatore Intervento di 12 ore Alessandro Gasbarrìni La Banca dell'osso Struttura regionale II Rizzoli a ottobre è stato proiettato nel panorama scientifico internazionale per il primo trapianto al mondo di vertebre umane su un uomo di 77 anni colpito da un tumore osseo. L'intervento è stato eseguito da Alessandro Gasbarrini (foto), direttore della Chirurgia vertebrale II Ripo è nato nel 1990 Registro implantologia protesicaIAttiva dal 1962, la prima in Italia, fornisce il 50% di tutto il tessuto muscolo- scheletrico utilizzato nel nostro Paese. La Banca consente ogni anno di effettuare oltre 5 mila interventi su deformità come la scoliosi, mali oncologici o traumi in ambito ortopedico, neurochirurgico ed odontostomatologico - II Ripo, nato nel 1990, come garanzia di monitoraggio nel tempo delle e protesi primarie e delle revisioni per l'anca e il ginocchio. Una banca dati unica in Italia: consente di verificare l'efficacia di oltre "lOOmila casi Marlo Cavalli e Maurizia Rolli, rispettivamente direttore generale e sanitario lor -tit_org-

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Piazza Minghetti e la pensilina ingombrante

[Cesare Sughi]

L'inaugurazione (19 luglio 2012) della rinnovata Piazza Minghetti avvenne in uno strascico di polemiche, lo stesso scrissi più volte la mia contrarietà, motivata non solo dall'abbattimento di una gloriosa magnolia rosa e dalla soppressione di 12 pruni, sebbene fosse un modo di spogliare la vegetazione per garantire una maggiore visibilità al palazzo della Cassa di Risparmio e a quello delle Poste, in cui si innesta la sede della Banca di Bologna. Da una piazza alberata, di tipo francese nasceva una piazza funzionale, logisticamente finalizzata, comoda al passaggio dei pedoni e all'accesso al museo della storia di Bologna in palazzo Pepoli. Resta, ancora oggi, l'invasività della grande pensilina sugli autobus affacciata su via Farini e non precisamente utile al mantenimento di una piazza pulita (un'esigenza, ricordiamolo, a cui non giovano neanche i mercatini qui allestiti). Detto tutto questo resta il fatto che Piazza Minghetti è al centro di un tracciato urbano prestigioso, immettendo verso San Domenico e il Pavaglione da un lato, e dall'altro verso I Mercato di Mezzo. Una ragione molto seria per occuparsene e ridarle un'esistenza più degna del decoro della città. mail: [email protected] Gentile dott. Sughi, la statua di Marco Minghetti sembra allargare con tristezza le braccia davanti alla devastazione della sua piazza, abbandonata a se stessa, sporca, con le siepi piene di foglie secche e rifiuti maleodoranti. Silvana Modelli -tit_org-

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Nessuno pulisce il Savena, ci pensiamo noi Tam tam sui social: i cittadini stanchi di aspettare si organizzano. La situazione sta degenerando, nel fiume rami e sterpaglie

[Zoe Pederzini]

Tarn tam sui social: i cittadini stanchi di aspettare si organizzano. La situazione sta degenerando, nel fiume rami e sterpagl Rami, sterpaglie, tronchi, ma anche buste di plastica e rifiuti di vario genere. Questo quello che si vede nel greto del fiume Savena in corrispondenza di Pianoro e Rastignano e i cittadini non ci stanno più. La situazione sta degenerando e il tratto dove scorre il fiume è ormai al collasso - commenta Ivan Cavalieri, residente della zona - il letto del fiume è pieno di mille cose, alla prossima pioggia probabilmente entrerà l'acqua nelle case. La situazione del Savena è peggiorata dopo le piogge di novembre, piogge che hanno causato nondazioni, frane, caduta alberi e altri problemi in gran parte del territorio. Nessuno si è preoccupato di questo, nessuno è venuto prontamente a ripulire e, ora, siamo arrivati a questo punto, fuoriesce della sabbia, appena piove un po', vengono trasportati a riva cadaveri di animali morti, rimasti lì anche per molto - prosegue Cavalieri - per non parlare della sporcizia di vario genere, i tronchi e i rami fanno da uncini e trattengono qualsiasi cosa, da oggetti a buste di plastica. Questa situazione, portata alla luce e testimoniata da vari cittadini adirati, causa una inevitabile insalubrità della zona. Sono tanti i cittadini che, in merito, si sono espressi anche sulle pagine di quartiere dei social network. Anche i bordi delle strade non scherzano, sono pieni di lattine, bottigliette di plastica, aspettiamo che si decompongano? scrive un utente. C'è, poi, chi è propositivo e scrive: Ho deciso, con altri amici, di pulire i cespugli ai bordi del fiume, se il tempo si mantiene lo faremo sabato con appuntamento al parcheggio di Rastignano, se qualcuno del gruppo è a conoscenza di regole per cui non possiamo farlo ci informi. Il sindaco Franca Filippini, a conoscenza del problema, commenta: Vedo le condizioni del greto e mi dispiaccio di questa situazione di incuria, ho intenzione di occuparmene assolutamente, e al più presto. La Filip pini, però, sottolinea: È un intervento che purtroppo non dipende direttamente da noi, l'amministrazione comunale deve dare un avviso e fare una richiesta di intervento all'Autorità di Bacino competente e, solo a quel punto, con questo ente si possono programmare gli interventi di bonifica e ripulitura. Ho intenzione di avviare presto la pratica necessaria. Zoe Pederzini IL SINDACO FILIPPINI Solleciterò l'Autorità di Bacino competente per gli interventi di bonifica Due volontari di Legambiente impegnati nella pulizia di un fiume (foto d'archivio) -tit_org-

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Cani intrapolati nel tunnel Orfeo e Muscolo sono salvi I due segugi maremmani sono stati estratti dal cunicolo dopo quasi trenta ore Impegnate numerose squadre dei vigili del fuoco anche da Brescia e Ferrara

[Matteo Radogna]

Cani ntrapolati nel tunnel Orfeo e Muscolo sono salvi I due segugi maremmani sono stati estratti dal cunicolo dopo quasi trenta ore Impegnate numerose squadre dei vigili del fuoco anche da Brescia e Ferrara Impauriti e affamati, ma salvi. Sono stati recuperati, ieri sera, dopo più di 30 ore di ricerche e scavi, i due segugi maremmani. Orfeo e Muscolo, rimasti intrappolati nei cunicoli che portano a una cava nella montagna di Baragazza. Una grande operazione quella portata a termine dai vigili del fuoco, dopo che nel primo pomeriggio c'erano stati non pochi problemi nell'individuare i due animali. L'allarme era stato dato dal padrone che li aveva visti scomparire nel crepaccio. Non sono mancati gli intoppi: le termo-camere dei vigili del fuoco, ieri, avevano perso per qualche ora la loro posizione. I pompieri, però, non si sono dati per vinti e hanno continuato a cercare, nonostante il silenzio dei due cani, sempre più impauriti ed esausti. Alla fine sono stati localizzati, sempre grazie alle strumentazioni all'avanguardia, usate di solito per trovare le persone sotto le macerie. Gli scavi, quindi, sono continuati incessantemente, anche se sono diventati più difficili a causa della roccia. I vigili del fuoco hanno dovuto utilizzare un escavatore di grandi dimensioni. Ha premiato probabilmente la scelta di lavorare con il braccio meccanico in un terreno più morbido, proprio in corrispondenza della posizione presunta degli animali. Intanto che la pala affondava i colpi nella terra, i vigili del fuoco con la termo- camera hanno monitorato le condizioni degli animali. Per questo intervento, vista la complessità dello scenario, è stato necessario avvalersi di diverse risorse che il Corpo Nazionale può mettere in campo. Il comando provinciale di Bologna ha richiesto il supporto di uomini e attrezzature specializzati in questo tipo di attività. Gli USAR VVF della Lombardia insieme ai vigili del fuoco speleo alpino fluviali di Bologna si sono alternati senza sosta per circa trenta ore per operare nel migliore dei modi il salvataggio dei due cani. E ce l'hanno fatta. Ma hanno concorso alla buona riuscita delle operazioni anche le squadre di terra dei distaccamenti volontari di Monzuno e Castiglione dei Pepoli, le squadre della Centrale che hanno allestito la logistica per l'attività notturna, il Reparto Volo dei VVF Emilia Romagna per i sorvoli e l'attività di coordinamento della sala operativa 115 di Bologna e della Direzione Emiila Romagna. Intanto vicino al luogo delle ricerche si riversati molti curiosi. Tante associazioni di volontariato, in questi giorni, si sono offerte di dare una mano alle forze dell'ordine. Ma, alla fine, non ce n'è stato bisogno, perché i pompieri hanno portato a termine un'operazione di salvataggio a dir poco complessa. Matteo Radogna OPERAZIONE COMPLESSA Impiegati speleologi e uomini dell'Usar, reparto specializzato nella ricerca sotto le macerie dei terremoti il primo dei due cani estratto dai pompieri -tit_org-

Estratto da pag. 57 199

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Effetto Bibbiano = Bibbiano finisce nell`urna

[Giuseppe Baldessarro]

í ÷ Effetto Bibbiano Verso il processo 25 persone tra cui il sindaco Carletti (per lui dimezzati i capi di imputazione) Un paese segnato dalle indagini e dalle polemiche. Qui Salvini chiuderà la sua campagna elettora Regionali, le spese dei candidati. E il dibattito si fa in parrocchi di Giuseppe Baldessarro, Silvia Bignami e Eleonora Capelli alle pagine 2,3, 5 e in nazionale Bibbiano finisce nell'urna Svolta nell'inchiesta sui presunti illeciti negli affidi di minori. Verso il processo 25 persone, 108 i capi di imputazio C'è anche il sindaco Carletti (i cui arresti per la Cassazione sono infondati). Qui Salvini finirà il suo tour elettorale di Giuseppe Baldessarro Oltre al sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, c'è anche l'ex sindaco di Montecchio Emilia, Paolo Colli, tra le 25 persone a cui è stata notificata la fine dell'indagine "Angeli e Demoni" della procura di Reggio Emilia. A meno di due settimane dal voto per le regionali dell'Emilia Romagna il "caso Bibbiano", l'inchiesta sugli affidi illeciti di minori in Val d'Enza, irrompe nuovamente sulla scena politica, stavolta in piena campagna elettorale con il segretario della Lega Matteo Salvini che chiuderà proprio a Bibbiano il suo tour emiliano il 23 gennaio. Sono 108 i capi di imputazione. Colli, del Pd, è indagato in qualità di presidente dell'Unione dei comuni della Val d'Enza (dal 2015 al 2108) e, in buona sostanza, le accuse che gli vengono rivolte sono quelle di abuso d'ufficio: le stesse contestate a Carletti. Ieri pomeriggio il docu mento di 71 pagine sulla chiusura dell'inchiesta, firmato dalla pm Valentina Salvi e dal procuratore Marco Mescolini, è stato notificato agli indagati, aprendo la strada alla richiesta di andare a processo che potrebbe arrivare nel giro di un mese. L'impianto dell'indagine sull'illecita sottrazione dei minori alle famiglie da parte dei servizi sociali è rimasta quella iniziale. Quattro indagati escono di scena e le loro posizioni vengono stralciate. Entrano nell'inchiesta ufficialmente due nuovi personaggi. Colli, appunto, e Daniela Scrittori, assistente sociale del Comune di Reggio Emilia. Le posizioni più difficili restano quelle Federica Anghinolfi, dirigente del servizio sociale della Val d'Enza, dell'assistente sociale Francesco Monopoli e della psicoterapeuta dell'associazione "Hansel e Gretel" Nadia Bolognini (legata a Claudio Foti, a capo della stessa associazione, anche lui indagato). Gli assistenti sociali, gli operatori e alcuni psicoterapeuti, da una parte attestavano falsamente che i bambini erano stati oggetto di violenze (anche sessuali) da parte dei genitori, dall'altra facevano pressione psicologica sui minori per far raccontare loro episodi di violenza mai avvenuti. Poi, relazioni alla mano, secondo l'accusa, inducevano in errore il tribunale dei minori di Bologna portandolo a ritenere l'allontanamento dalla famiglia d'origine una decisione necessaria. I bambini, sono stati accertati una mezza dozzina di casi, venivano quindi affidati a coppie di amici degli assistenti sociali. Agli amministratori come Carletti e Colli, i magistrati contestano l'affido senza gara del servizio di psicoterapia ai professionisti della "Hansel e Gretel" e l'assegnazione (nel caso di Carletti) di uno spazio pagato dall'Unione, nel quale svolgere le terapie con i minori. Andrea Carletti, sindaco di Bibb ano,èuno dei due politici indagati La Federica Anghinolfi, dirigente dei servizi sociali della Val d'Enza Lo Claudio Poti, responsabile dell'associazione "Hansel e Gretel" diPinerolo. I carabinieri Nel comune di Bibbiano diventato simbolo dell'inchiesta -tit_org- Effetto Bibbiano - Bibbiano finisce nell'urna

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Quelle consulenze concesse a chi non aveva titolo

[Redazione]

Sono praticamente identiche le accuse rivolte dai magistrati di Reggio Emilia al sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, e all'ex sindaco di Montecchio Emilia, Paolo Colli. Si tratta di contestazioni relative al ruolo che i due hanno avuto come amministratori dell'Unione dei comuni della Val d'Enza. Carletti, contro cui sono caduti due imputazioni su quattro, è indagato per la sua delega ai servizi sociali. Colli invece in qualità di presidente dell'assemblea dei comuni. Le accuse riguardano fatti amministrativi e non collegati con la parte che riguarda direttamente i minori. Attraverso le carte si nota che degli iniziali capi d'imputazione la contestazione a Carletti e Colli si riduce a due episodi. La madre delle accuse che vengono rivolte dai pm nelle 71 pagine della conclusione indagini, è l'abuso d'ufficio, per aver assegnato il servizio di psicoterapia dei minori segnalati dai servi zi sociali all'associazione "Hansel e Gretel". Un incarico, per oltre 57 mila euro diviso in due parti e affidato sotto soglia, per evitare di fare una gara pubblica. Operazione a favore dell'associazione che, attraverso tré psicoterapisti (Claudio Foti, Nadia Bolognini e Sarà Testah), svolgevano attività senza averne titolo. Il tutto mentre quel servizio, sempre secondo i documenti, era prerogativa dell'Asl di Reggio Emilia. Agli amministratori viene inoltre contestato di aver messo a disposizione degli operatori della "Hansel e Gretel" i locali della struttura pubblica "La Cura" di Bibbiano. Spazi pagati dall'Unione (utenze comprese) nei quali avvenivano le sedute di psicoterapia con i minori vittime di abusi o di violenze. In più, sempre secondo gli inquirenti, ogni terapia veniva pagata 135 euro l'ora, a fronte del prezzo medio di mercato di 60/70 euro. Carletti e Colli erano anche sostenitori della "Hansel e Gretel" attraverso convegni pubbli ci a cui i due politici partecipavano come relatori e Foti e Bolognini come ospiti retribuiti. La seconda accusa ai due esponenti dell'Unione della Val d'Enza riguarda una irregolarità contabile per consentire i pagamenti degli psicoterapeuti. In sostanza hanno usato una voce nel bilancio dell'Unione, ("trasferimenti per contributi affidi") per mascherare il pagamento delle terapie. In questa maniera, dicono i magistrati, i compensi arrivavano alle famiglie affidatarie e queste pagavano direttamente la "Hansel e Gretel". Operazione irregolare. -g.bal. Per Carletti cadono due accuse su quattro Resta l'abuso A Paolo Colli, ex sindaco indagato Fotostudio 13, Gazzetta di Reggio -tit_org-

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Caso affidi, si va verso il processo per 25 persone Bibbiano, fine indagini Un ciclone sulle elezioni = Bibbiano, si va verso il processo Codeluppi , Petrone e commento di Boni alle pagine 2 e 3

[Alessandra Codeluppi]

Caso affidi, si va verso il processo per 25 persone Bibbiano, fine indagini Un ciclone sulle elezioni Codeluppi, Pétrone e commento di Boni alle pagine 2 e 3 Bibbiano, si va verso il processe Chiusura indagini per 25: c'è anche il sindaco La Procura pronta a chiedere i rinvii a giudizio Sono 108 i capi di imputazione: dai maltrattamenti alle lesioni gravissime alla tentata estorsione In quattro escono puliti dall'inchiesta: posizione già stralciata. Salvini arriva il 23 per il comizio finale di Alessandra Codeluppi REGGIO EMILIA Un avviso di fine indagini che scotta, e che renderà ancora più infuocato l'ultimo strascico di campagna elettorale per le ormai imminenti elezioni regionali del 26 gennaio con il duello Bonaccini-Borgonzoni. L'avviso è quello relativo all'indagine 'Angeli e demoni' sui presunti affidi illeciti di bambini a opera di alcuni assistenti sociali dell'Unione Val d'Enza, che è stato notificato ieri a venticinque indagati. a pochi giorni di distanza dal voto, in vista del quale il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha già fissato per il 23 una visita. strategica, a Bibbiano. Inizialmente erano sott'inchiesta ventisette persone, ma poi ci sono state variazioni: la posizione dell'avvocato Marco Scarpati è già stata archiviata, mentre per il direttore dell'Ausi reggiana Fausto Nicolini, l'addetta stampa Federica Gazzotti e l'ex sindaco di Cavriago Paolo Burani la Procura reggiana ha già chiesto l'archiviazione. Restano i nomichiave di quest'inchiesta, seguita dal pm Valentina Salvi che ha coordinato gli accertamenti dei carabinieri reggiani. Come l'ex responsabile dei servizi sociali Federica Anghinolfi, l'assistente sociale Francesco Monopoli, lo psicoterapeuta del centro di Torino 'Hansel e Grétel' Claudio Foti e la moglie Nadia Bolognini, per i quali si ipotizzano a vario titolo relazioni falsate per allontanare i bambini e sedute di dialogo con i minori suggestive. Cinzia Magnarelli, assistente sociale che ha confessato di aver fatto relazioni sui minori Orientate', patteggerà il 27gennaio la pena. Ma resta indagato, così come l'ex sindaco di Montecchio Paolo Colli e la funzionaria del Comune di Reggio Daniela Scrittore, anche il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, per abuso d'ufficio e falso ideologico, per le vicende dell'affidamento della psicotera pia al personale di 'Hansel e Grétel' senza procedura pubblica e per aver indotto l'Unione dei Comuni ad attestare il falso nel 2016, 2017, 2018 con la voce 'contributi affidi', somme relative alla psicoterapia. Proprio per Carletti la Cassazione ha depositato ieri le motivazioni con cui ha disposto, il 3 dicembre, la liberazione, accogliendo il suo ricorso contro l'ordinanza del Riesame che aveva deciso, in luogo degli iniziali arresti domiciliari, l'obbligo di dimora. Per gli ermellini restano congetture sia il pericolo di reiterazione del reato sia di inquinamento delle prove: II Riesame, pur ammettendo l'insistenza di concreti comportamenti dell'indagato, ne ha ravvisato contraddittoriamente una possibile influenza sulle persone a lui vici- ne in ambito politico-amministrativo. Nel complesso l'inchiesta ha visto allargare le ipotesi di accusa con nuovi reati da 102 capi d'imputazione iniziali a 108, che includono anche maltrattamenti, lesioni gravissime, violenza privata e tentata estorsione e truffa per conseguire erogazioni pubbliche. La massiccia attività istruttoria seguita alle misure cautelari eseguite il 27 giugno scorso, ha permesso non solo di confermare le ipotesi già riconosciute dal gip Luca Ram poni - scrive il procuratore capo Marco Mescolini - ma anche di integrare il quadro probatorio su alcune non riconosciute dal gip in fase di emissione delle misure, e anche di individuare puntualizza - nuove fattispecie. Dall'atto di fine indagini emergono nuovi particolari pesanti sulle vicende dei minori tolti alle famiglie. Ad Anghinolfi, in particolare, si contesta anche di aver tentato di truffare la Fondazione Emiliano romagnola per le vittime dei reati. RIPRODUZIONE RISERVATA IL PRIMO CITTADINO Carletti è nella lista ma ieri la Cassazione ha spiegato perché in giugno non doveva essere arrestato I numeri 5,%;ift( agijne^^ loa!; à 1; - ione 3 u ari ò é ' ri?:::: 27Wfmt, ini u % i ^sieättätc^il blitz -tit_org- Bibbiano, fine indagini Un ciclone sulle elezioni - Bibbiano, si va verso il processo

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Caso affidi, si va verso il processo per 25 persone AGGIORNATO Bibbiano, fine indagini Un ciclone sulle elezioni = Bibbiano, si va verso il processo Codeluppi , Petrone e commento di Boni alle pagine 2 e 3

[Alessandra Codeluppi]

Caso affidi, si va verso il processo per 25 persone Bibbiano, fine indagini Un ciclone sulle elezioni Codeluppi, Pétrone e commento di Boni alle pagine 2 e 3 Bibbiano, si va verso il processe Chiusura indagini per 25: c'è anche il sindaco La Procura pronta a chiedere i rinvii a giudizio Sono 108 i capi di imputazione: dai maltrattamenti alle lesioni gravissime alla tentata estorsione In quattro escono puliti dall'inchiesta: posizione già stralciata. Salvini arriva il 23 per il comizio finale di Alessandra Codeluppi REGGIO EMILIA Un avviso di fine indagini che scotta, e che renderà ancora più infuocato l'ultimo strascico di campagna elettorale per le ormai imminenti elezioni regionali del 26 gennaio con il duello Bonaccini-Borgonzoni. L'avviso è quello relativo all'indagine 'Angeli e demoni' sui presunti affidi illeciti di bambini a opera di alcuni assistenti sociali dell'Unione Val d'Enza, che è stato notificato ieri a venticinque indagati, a pochi giorni di distanza dal voto, in vista del quale il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha già fissato per il 23 una visita, strategica, a Bibbiano. Inizialmente erano sott'inchiesta ventisette persone, ma poi ci sono state variazioni: la posizione dell'avvocato Marco Scarpati è già stata archiviata, mentre per il direttore dell'Ausi reggiana Fausto Nicolini, l'addetta stampa Federica Gazzotti e 'ex sindaco di Cavriago Paolo Burani la Procura reggiana ha già chiesto l'archiviazione. Restano i nomichiave di quest'inchiesta, seguita dal pm Valentina Salvi che ha coordinato gli accertamenti dei carabinieri reggiani. Come l'ex responsabile dei servizi sociali Federica Anghinolfi, l'assistente sociale Francesco Monopoli, lo psicoterapeuta del centro di Torino 'Hansel e Grétel' Claudio Foti e la moglie Nadia Bolognini, per i quali si ipotizzano a vario titolo relazioni falsate per allontanare i bambini e sedute di dialogo con i minori suggestive. Cinzia Magnarelli, assistente sociale che ha confessato di aver fatto relazioni sui minori Orientate', patteggerà il 27gennaio la pena. Ma resta indagato, così come l'ex sindaco di Montecchio Paolo Colli e la funzionaria del Comune di Reggio Daniela Scrittore, anche il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, per abuso d'ufficio e falso ideologico, per le vicende dell'affidamento della psicotera pia al personale di 'Hansel e Grétel' senza procedura pubblica e per aver indotto l'Unione dei Comuni ad attestare il falso nel 2016, 2017, 2018 con la voce 'contributi affidi', somme relative alla psicoterapia. Proprio per Carletti la Cassazione ha depositato ieri le motivazioni con cui ha disposto, il 3 dicembre, la liberazione, accogliendo il suo ricorso contro l'ordinanza del Riesame che aveva deciso, in luogo degli iniziali arresti domiciliari, l'obbligo di dimora. Per gli ermellini restano congetture sia il pericolo di reiterazione del reato sia di inquinamento delle prove: II Riesame, pur ammettendo l'insistenza di concreti comportamenti dell'indagato, ne ha ravvisato contraddittoriamente una possibile influenza sulle persone a lui vici- ne in ambito politico-amministrativo. Nel complesso 'inchiesta ha visto allargare le ipotesi di accusa con nuovi reati da 102 capi d'imputazione iniziali a 108, che includono anche maltrattamenti, lesioni gravissime, violenza privata e tentata estorsione e truffa per conseguire erogazioni pubbliche. La massiccia attività istruttoria seguita alle misure cautelari eseguite il 27 giugno scorso, ha permesso non solo di confermare le ipotesi già riconosciute dal gip Luca Ram poni - scrive il procuratore capo Marco Mescolini - ma anche di integrare il quadro probatorio su alcune non riconosciute dal gip in fase di emissione delle misure, e anche di individuare puntualizza - nuove fattispecie. Dall'atto di fine indagini emergono nuovi particolari pesanti sulle vicende dei minori tolti alle famiglie. Ad Anghinolfi, in particolare, si contesta anche di aver tentato di truffare la Fondazione Emiliano romagnola per le vittime dei reati. RIPRODUZIONE RISERVATA IL PRIMO CITTADINO Carletti è nella lista ma ieri la Cassazione ha spiegato perché in giugno non doveva essere arrestato numeri NIENTE GARA Sempre secondo l'accusa, gli inquirenti nelle carte spiegano che il progetto di Psicoterapia per 18 minori a Bibbiano sarebbe stato affidato al centro studi Hansel e Grete senza gara. Incasso annuale: 130mila euro ^;...... ,..-;:.;;. w...;..:..,.; é::::: %.; 108 ' ' à d? i i '.'':: - c; % ' à ò '

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giiLiigriO^jn^i.li 1 NIENTE REGALI Pacchi con regali per bambini allontanati dalle famiglie mai consegnati dagli operatori. E' quanto emerge dale carte dei Pm illegali. In un passaggio si riporta una messaggistica whatsapp nel quale appunto veniva spiegato questo metodo. Una protesta davanti al Municipio di Bibbiano e, da sinistra, tré indagati doc: Claudio Poti, Federica Anghinolfi e Andrea Carletti Una delle manifestazioni che si sono svolte in questi sette mesi nel Reggiano: le serpe dei bambini nello scalone del Comune -tit_org- AGGIORNATO Bibbiano, fine indagini Un ciclone sulle elezioni - Bibbiano, si va verso il processo

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L'inchiesta Angeli e Demoni Nelle carte altri particolari: la psicoterapeuta Nadia Bolognini si travestiva da lupo cattivo Bibbiano, 26 avvisi di fine indagine = Chiusa l`inchiesta su Bibbiano, in 26 si avvicinano al processo Si passa da 102 a 108 capi d'imputazione. E a dieci giorni dal voto sale lo scontro politico I capi di imputazione passano da 102 a 108. A pochi giorni dal voto si riaccende la polemica politica

[Redazione]

L'inchiesta Angeli e Demoni Nelle carte altri particolari: la psicoterapeuta Nadia Bolognini si travestiva da lupo catti1 Bibbiano, 26 avvisi di fine mdagin< Si passa da 102 a 108 capi d'imputazione. E a dieci giorni dal voto sale lo scontro politio di Gianluca Rotondicarabinieri di Reggio Emilia 1 hanno notificato a 26 persone l'avviso di fine indagine dell'inchiesta Angeli e Demoni sui presunti affidi illeciti nella Val d'Enza e che a maggio vide scattare misure cautelari. I capi di imputazione sono saliti a 108. Tra loro anche il sindaco Pd di Bibbiano, Andrea Carletti. E a pochi giorni dal voto in Emilia si scalda l'atmosfera politica con il centrodestra che va all'attacco. Salvini ieri ha confermato che proprio a Bibbiano chiuderà la sua campagna. a pagina 2 Chiusa l'inchiesta su Bibbiano, in 26 si avvicinano al processo I capi di imputazione passano da 102 a 108. A pochi giorni dal voto si riaccende la polemica politi A sette mesi dalla deflagrazione dell'inchiesta Angeli e Demoni sui presunti affidi illeciti dei minori in Val d'Enza, con gli arresti eccellenti del sindaco Pd Andrea Carletti, dei vertici dei servizi sociali e del noto psicoterapeuta torinese Claudio Foti, il caso Bibbiano, diventato nel frattempo materia da campagna elettorale permanente, toma a far parlare di sé. La Procura di Reggio Emilia ha infatti chiuso l'inchiesta che ha terremotato i servizi sociali reggiani disvelando un presunto sistema nel quale i ricordi dei minori venivano manipolati e le relazioni falsificate al fine di allontanarli dalle proprie famiglie, con l'obiettivo secondo l'accusa di alimentare un meccanismo che faceva perno sul centro La Cura di Bibbiano, considerato fino ad allora il fiore all'occhiello per il recupero dei bambini abusati, e sulle sedute terapeutiche pagate con i soldi pubblici e organizzate nella struttura col supporto della onlus Hansel e Gretel del discusso guru Foti. Uno snodo fondamentale che arriva a dieci giorni dalle elezioni Regionali e toma ad ali mentare Io scontro politico intorno a un caso che resta ancora aperto e molto delicato. L'impianto accusatorio originario ipotizzato dal procuratore capo Marco Mescolini e dalla pm Valentina Salvi, che hanno coordinato le indagini dei carabinieri, non solo ha retto alle successive verifiche ma, come sottolineato in una nota della Procura, si è rafforzato passando da 102 a 108 capi d'imputazione. Degli originari 30 indagati - tra amministratori e funzionari pubblici, assistenti sociali, psicoterapeuti e molto altro - in 26 hanno ricevuto l'avviso di fine indagine che di fatto li avvicina al processo. Sono molti e pesanti i reati contestati a vario titolo: peculato d'uso, abuso d'ufficio, falsa perizia anche attraverso l'altrui inganno, frode processuale, depistaggio o frode in processo penale, rivelazione di segreti, falso ideologico, maltrattamenti in famiglia, lesioni dolose gravissime, violenza privata, tentata estorsione e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Tra i destinatari del fine indagine ci sono ancora il sindaco Carletti, che risponde di abuso d'ufficio e falso ideologico per aver affidato il servizio di psicoterapia senza gara alla Hansel e Gretel, la capa dei servizi sociali Federica Anghinolfi, vero perno del presunto sistema illecito e convinta sostenitrice del metodo Foti, oltre allo stesso psicoterapeuta e alla moglie Nadia Bolognini. La Procura ha stralciato, chiedendone l'archiviazione, le posizioni di Fausto Nicolini, direttore generale dell'Ausi di Reggio Emilia, della funzionarla amministrativa dell'azienda sanitaria Federica Cazzotti e dell'ex presidente dell'Unione comuni della Val d'Enza Paolo Burani. Per l'avvocato Marco Scarpati, cui erano state affidate le pratiche legali, è stata già disposta l'archiviazione. L'ormai ex assistente sociale Cinzia Magnarelli, che in questi mesi ha collaborato con gli inquirenti confessando di aver falsificato le relazioni per convincere il Tribunale dei minori a dare in affido a terzi i bambini al centro dell'inchiesta, ha chiesto e ottenuto di poter patteggiare. Per la campagna elettorale, ad appena 12 giorni dal voto, è l'ennesimo exploit del caso Bibbiano. Non sarà l'ultimo, visto che Matteo Salvini ha ribadito ieri che il 23 gennaio chiuderà la corsa in Val d'Enza: Tornerò in mezzo alle mamme e ai bambini di Bibbiano, perché con i bimbi non si gioca. Per il Carroccio la chiusura dell'indagine

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sugli affidi è la prova che il caso Bibbiano non sarebbe stato solo un piccolo raffreddore dice Stefano Bargi, capolista nel Modenese come lo aveva definito Giuliano Limonta, presidente della Commissione sui minori voluta dal governatore Stefano Bonaccini. Mentre il segretario della Lega Emilia, Gianluca Vinci, plaude alla magistratura reggiana: Sta proseguendo sulla strada della verità e della giustizia, affrontando un'indagine politicamente difficile per i tentativi di soffocare ogni evidenza messi in atto dalla sinistra. Benedetta Fiorini, deputata reggiana di Forza Italia, accusa la sinistra di voler derubricare a vicenda locale un'in chiesta che è una pagina nerissima non solo per la nostra comunità, ma per tutto il Paese. Giulia Gibertoni del M5S si dice invece orgogliosa di aver preso le distanze e aver votato contro il documento finale della Commissione regionale presieduta dal Pd. Al segretario regionale del Pd, Paolo Calvano, il compito di spegnere l'ennesima ondata di polemiche. I magistrati devono poter fare il loro lavoro senza che nessuno, a cominciare da certa politica, agiti la clava su Bibbiano, come si è ripromessa di fare la Lega solo per screditare una regione, l'Emilia-Romagna, che in caso di conferma delle accuse sarebbe parte lesa ed è pronta a dichiararsi parte civile nel processo. F.Ro. G.Rot. RIPRODUZIONE RISERVATA La vicenda Angeli e demoni, gli afflai illeciti L'inchiesta della Procura di Reggio Emilia, Angeli e Demoni, nasce per far luce su una serie di presunti affidi illecitiminori nella Val d'Enza. Il 27 giugno scattano arresti e misure cautelari per 18 persone, incluso il sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti, indagato per abuso d'ufficio falso L'inchiesta diventa guerra politica Nelle successive settimane (e negli ultimi mesi) la vicenda diventa sempre più guerra politica. Lega, M5S e Fratelli d'Italia attaccano il sistema Bibbiano e il Pd che governa lEmilia-Romagna. arlateci i Bibbiano diventa slogan più utilizzato i centrodestra. Chiuse le indagini, tremano in 26 La Procura ha inviato il fine indagine a 26 persone, atto che le avvicina al processo: c'è il sindaco Pd Carletti, lo psicoterapeuta Claudio Foti e i vertici degli assistenti sociali. Inchiesta ipotizza illeciti Egli affidi dei minori, fee relazioni e truffa.verso l'archiviazione, la patteggerà Caso nazionale Un presidio di protesta davanti al Tribunale dei minori di Bologna -tit_org- Bibbiano, 26 avvisi di fine indagine - Chiusainchiesta su Bibbiano, in 26 si avvicinano al processo

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La Cassazione: le misure contro il sindaco Carletti erano senza fondamento = La Cassazione sul sindaco Pd: infondate le misure contro di lui

[Redazione]

La Cassazione: le misure contro il sindaco Carleta erano senza fondamento Non c'erano gli elementi per imporre la misura coercitiva dell'obbligo di dimora nei confronti del sindaco di Bibbiano Andrea Carleta nell'ambito delle indagini sugli affidi illeciti in Val d'Enza. Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni del verdetto. I supremi giudici rilevano l'inesistenza di concreti comportamenti di inquinamento probatorio e la mancanza di elementi concreti di reiterazione dei reati. a pagina 2 La Cassazione sul sindaco Pd: infondate le misure contro di lui Le motivazioni della sentenza che revocò l'obbligo di dimora REGGIO EMILIA Mancavano i presupposti. Non c'erano i comportamenti concreti, scrivono i giudici della Cassazione, per imporre ad Andrea Carletti la misura coercitiva dell'obbligo di dimora. La sesta sezione penale della Suprema Corte motiva così la decisione presa la sera dello scorso 3 dicembre: quella di revocare al sindaco Pd di Bibbiano la misura dell'obbligo di dimora che a suo carico aveva disposto il Riesame il 20 settembre, accogliendo all'epoca solo in parte, con la revoca dei domiciliari, la richiesta dei legali difensori Giovanni Tarquini e Vittorio Manes. In un passaggio la Cassazione parla di natura meramente congetturale riferendosi agli elementi che erano stati portati dal Riesame come rischio di reiterazione del reato, parole che risul tano critiche secondo Tarquini rispetto all'intero impianto accusatorio a carico del mio cliente. Un commento che suona contrario rispetto a quello del procuratore capo di Reggio Emilia Marco Mescolini che, parlando della chiusura della fase preliminare dell'inchiesta, afferma che l'attività istruttoria non solo ha confermato le ipotesi accusatorie ma le ha integrate. Così la soddisfazione per le motivazioni dei giudici supremi per il sindaco dura lo spazio di poche ore: perché Carletti non esce affatto dall'inchiesta in quanto è una delle 26 persone cui è arrivato l'avviso di fine indagine. È accusato di falso e abuso d'ufficio, anche se altri due capi d'imputazione sono caduti. Però è un uomo libero. Già il Riesame, del resto, aveva revocato i domiciliari al sindaco 4yenne all'epoca sospeso dal suo ruolo amministrativo, decidendo però per l'obbligo di dimora. Secondo il tribunale bolognese infatti sussisteva il pericolo di inquinamento delle prove, per la non cessata influenza politico-amministrativa di Carletti su persone a lui vicine. Nelle motivazioni i giudici della Cassazione spiegano che la decisione del Riesame non si è basata su una prognosi incentrata sul probabile accadimento di una situazione di paventata compromissione delle esigenze di giustizia. Pur ammettendo l'inesistenza di concreti comportamenti posti in essere dall'indagato, il tribunale ne ha contraddittoriamente ravvisato una possibile influenza sulle persone a lui vicine nell'ambito politico amministrativo per poi inferirne, astrattamente e in assenza di specifici elementi di collegamento storico-fattuale con la fase procedimentale in atto, il pericolo di possibili ripercussioni sulle indagini. M.G. Simbolo 11 sindaco di Bibbìano Andrea Carletti, delPd -tit_org- La Cassazione: le misure contro il sindaco Carletti erano senza fondamento - La Cassazione sul sindaco Pd: infondate le misure contro di lui

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L`Utopia di Carletti e Foti, il centro da 250 euro al giorno

[Gianluca Rotondi]

^ Utopia di Carletti e Foti, il centro da 250 euro al giornc Nelle carte dell'inchiesta spunta il progetto con lo psicoterapeuta di una comunit per minori abusati. E sua moglie si vestiva da lupo cattivo nelle sedute con i Al centro di tutto c'è, ancora e fin dall'inizio, un metodo. Quello del guru Claudio Foti: il ricordo degli abusi da ripescare ad ogni costo e con ogni mezzo dalla mente dei presunti bambini maltrattati. Anche quando circostanze ed elementi portano in tutt'altra direzione, anche a costo di falsificare relazioni, manipolare disegni e stati d'animo, screditare i genitori dei piccoli. Un obiettivo raggiunto sottoponendo i minori tolti alle famiglie a sedute estenuanti, con modalità suggestive e domande mirate per arrivare a certificare gli abusi sessuali per nulla provati da parte del padre o della madre. Poi ci sono i soldi, certo. Che hanno coagulato interessi e appetiti, fino a garantire agli psicoterapeuti di Foti e della moglie Nadia Bolognini, 135 euro l'ora per ogni minore a fronte di un prezzo di mercato della metà, senza dover nemmeno pagare un canone per i locali, concessi gratuitamente, nella struttura La Cura dove esercitavano a nessun titolo, il servizio di psicoterapia, a titolo oneroso, con minori asseritamente vittime di abusi, procurando loro un ingiusto vantaggio patrimoniale. E ciò, scrivono i pm, nonostante l'Ausi di Reggio Emilia potesse farsi carico gratuitamente mediante i propri professionisti del predetto servizio. Un danno alle casse pubbliche che la Procura stima in 200 mila euro. Ma in questa inchiesta c'è soprattutto rasservimento dei servizi sociali a quel metodo portato alle ennesime conseguenze. Ne è riprova lo strapotere di Federica Anghinolfl, dirigente del servizio sociale e vero perno del sistema a cui i magistrati contestano oltre 70 dei 108 capi d'imputazione complessivi: soprattutto falsi nelle relazioni ma anche lesioni, frodi e depistaggi a danno dei magistrati, e un'estorsione ai danni del papa di un bimbo allontanato: gli concedeva divedere il figlio solo a patto che acconsentisse a farlo seguire da Foti. Il numero dei falsi contestati alla Anghinolfi e, in minor parte ai suoi sottoposti, è impressionante. Ð sindaco Andrea Carletti del Pd paga soprattutto questo: l'aver spianato la strada a Foti e ai suoi metodi già discussi in letteratura ancor prima dell'inchiesta. Le accuse nei confronti di Carletti, a cui vengono contestati reati amministrativi e non abusi sui bambini, si sono ridotte da 4 a 2 capi d'imputazione. I pm gli contestano l'abuso d'ufficio e il falso ideologico, cioè aver forzato le regole omettendo di predisporre una gara per il servizio di psicoterapia provocando così un ingiusto vantaggio patrimoniale a Foti e alla sua onius. Per l'accusa era pienamente consapevole della totale illiceità del sistema di affidamento del servizio ai privati nella struttura La Cura ma ciononostante ne ha consentito la permanenza e, anzi, progettava nuove collaborazioni. In un capo d'imputazione già contenuto nell'ordinanza del gip ma ampliato, i pm danno conto del progetto di costituire a Bibbiano, su precisa indicazione di Carletti, una comunità per 18 minori in affido e vittime di abusi. Avrebbe dovuto chiamarsi "Utopia", c'era già la divisone dei ruoli e la retta giornaliera da 250 euro a minore, con servizio di psicoterapia interamente affidato, senza gara, alla Hansel e Gretel che avrebbe potuto contare su un centro studi adiacente per formare, dietro corrispettivo, gli operatori sociali. La comunità sarebbe stata gestita dalla onius Rompe re il silenzio, nel cui direttivo secondo ipm c'erano proprio Foti, Bolognini e come socia occulta la Anghinolfi. Alla moglie di Foti viene contestata la manipolazione dei minori nel corso di estenuanti sedute nelle quali senza valido consenso dei genitori o della autorità giudiziaria li sottoponeva a un trattamento sanitario non consentito. La cosiddetta macchinetta dei ricordi, uno strumento ad impulsi elettromagnetici che avrebbe dovuto far emergere gli abusi, un'altra occas ione si travestiva da lupo o da personaggi cattivi e inseguiva il minore all'intemo del proprio studio urlandogli contro, col dichiarato fine di punirlo e sottometterlo, anche con chiaro significato sessuale. Nelle relazioni finali per il Tribunale dei minori venivano taciute verità favorevoli alle famiglie originarie e aggiunte circostanze del tutto false che servivano a motivare l'allontanamento dalle famiglie. Gianluca Rotondi -tit_org-Utopia di Carletti e Foti, il centro da 250 euro al giorno

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ELEZIONI DOPO IL DOCUMENTO CONTRO SOVRANISMI E POPULISMI Ira della Lega sui vescovi Pensate alle anime = Salvini boccia la scelta dei vescovi Anche Don Camillo voterebbe per noi. Centrodestra spiazzato dall'appello anti-sovranista

[Mauro Giordano]

ELEZIONI DOTO IL DOCUMENTO CONTRO SOVRANISMI E POPULISMI Ira della Lega sui vescovi Pensate alle anime Ogni tanto qualche vescovo nú attacca perché ho il torto di credere in Maria e di avere fede, ma alla fine i cattolici votano con il cuore e seguendo la propria coscienza. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ieri è tornato sulla polemica con la Chiesa bolognese ed emiliana che ha preso una posizione pubblica contro di lui. Ma se lui ci scherza anche un po' su i dirigenti della Lega e del centrodestra sono irrita ti per l'intervento dei vescovi e li invitano a pensare alle anime e non alle prossime elezioni regionali. a pagina 4 Giordano Salvmi boccia la scelta dei vescov Anche Don Camillo voterebbe per noi. Centrodestra spiazzato dall'appello anti-sovranista Ogni tanto qualche vescovo mi attacca perché ho il torto di credere in Maria e di avere fede, ma alla fine i cattolici votano con il cuore e seguendo la propria coscienza. Il leader della Lega, Matteo Salvini, non chiude la polemica con la Chiesa bolognese ed emiliano- romagnola dopo la pubblicazione dei documenti nei quali la Conferenza episcopale regionale e l'Osservatorio sulle tematiche politicosociali Giovanni Bersani, hanno preso posizione nella campagna elettorale invitando a non cedere il passo a sovranismi e populismi e a un linguaggio libero da offese e falsità. Un monito che ha imbarazzato e fatto arrabbiare la coalizione di centrodestra, con i vertici della Lega emiliano-romagnola che hanno lasciato a Salvini l'onere di replicare: a Pianello Val Tidone, durante una delle tappe del suo tour piacentino di ieri, l'ex ministro è tornato sulla polemica alla quale aveva già risposto a caldo i cattolici voteranno me. Probabilmente anche Don Camillo, ha aggiunto, dopo che aveva già arruolato pure Peppone. Il candidato del centrosinistra e governatore uscente Stefano Bonaccini ha invece ringraziato i vescovi per il riconoscimento dei passi avanti fatti in questi anni in regione e condivido anche la loro posizione europeista contro chi vorrebbe alzare muri. Tra i candidati di centrodestra non è mancato chi ha duramente risposto all'affondo dei vescovi. Zuppi commenta Erika Seta, candidata di Forza Italia invece di preoccuparsi della crisi della fede contrasta le idee politiche che non gli piacciono. Perplessa la senatrice forzista Anna Maria Bernini: I vescovi hanno scoccato una freccia ma non ho ben capito il bersaglio. Dalla Lega arrivano osservazioni critiche da Michele Facci, candidato alla Regionali: II sovranismo può essere anche fratellanza, ogni giorno decine di fedeli e sacerdoti mi esprimono sostegno. Ilaria Giorgetti, altra candidata leghista, è rammaricata perché si da l'impressione che un governo di centrodestra non possa essere solidale e invece al Santo Stefano avevo fatto molto per i poveri. Il candidato nella lista civica Borgonzoni presidente, Giulio Venturi, esprime una condanna per l'entrata a gamba tesa in campagna elettorale dei vescovi ma apprezzo il richiamo ai toni moderati. Dalla lista di Fdl, Marco Lisei, aggiunge siamo convinti che gli elettori premieranno il centrodestra. Fuori dalla competizione elettorale, il leghista Umberto Bosco, che in passato si è confrontato lealmente con Zuppi, non è tenero: La Cei dovrebbe mettersi il cuore in pace e occuparsi di anime. Mauro Giordano Da sapere II mondo cattolico dell'EmiliaRomagna è sceso in campo ella partita elettorale per le Regionali con una serie di documenti che contengono considerazioni rivolte a elettori e politici II documento più esplicito è quel lo dell'osservatori o Giovanni Bersani, emanazione della Conferenza episcopale dell'EmiliaRomagna, in cui si dice chiaramente di non cedere a sovranismi e populismi Più diplomatico ma chiaro nei contenuti quello ufficiale dei vescovi -tit_org- Ira della Lega sui vescovi Pensate alle anime - Salvini boccia la scelta dei vescovi

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La campagna per le Regionali

[Redazione]

Gli emiliano romagnoli saranno chiamati alte urne Ð 26 gennaio Punti nasata, Bonaccini accelera [topo il via libera die! ministro deìla Salute Roberto Speranza, c'è già un incontro fissato per la riapertura dei punti nascita in Emilia- Romagna. Governo, Regione e sindaci dei Comuni interessati si vedranno infatti giovedì 23, a pochi giorni dai voto regionale. Obiettivo dell'incontro informa una nota della Regione è quello di avviare immediatamente le procedure per riaprire quei punti nascita in applicazione delle disposizioni nazionali contenute nel patto per la Salute sottoscritto tra Governo e Regioni. Borgonzoni: azzerare l'Ira i per chi assume La candidata teghista alla presidenza della Regione, Lucia Borgonzoni, ha proposto l'azzeramento dell'Irap per imprese che assumono. Con che so; I tagliando i servizi? la replica dell i presidente uscente Stefano Bonacdr Decreti sicurezza, Salvini contro il Pd 11 Pd dì Bonaccini vuote cancellare i Decreti sicurezza che, tra le altre cose, hanno dato più impulso a!l'attività dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati alla criminaiità organizzata- Ora it Pd dì Bonaccini vuoìe utilizzare i beni confiscati per l'accoglienza degli immigrati, l'accusa di Matteo Saivini, ieri in tour elettorale a Piacenza e provincia. Permeglio l'Ant di Di Beila; stop alla proposta di Fdl Non si gioca sulla petie delle persone. Anna Maria Bernini (FI) stoppa gli alleati di Fdl che avevano fatto entrare im campagna elettorale la richiesta di aiutare i malati che intendano usare il metodo Di Bella. Bernini ieri all'Ani ha presentato lo stanziamento di SOOmila euro a favore della onìus inserito in legge di bitancio- Lugli: Con noi addio Hera-Iren Proponiamo l'uscita dal modello Hera-Iren, per tornare a una gestione pubblica dei servizi ai cittadin e rompere it palese conflitto di interessi che si:concretizza concentrando nello stesso soggetto:raccolta e smaltimento dei rifiuti. Questa la proposta di Stefano Lugli, candidato a presidente della Region:per 'Altra Emilia-Romagna. uà tii iffidnaiiiiiTiBi inaiiBi* -tit_org-

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Passo indietro di Bugani, non è più socio di Rousseau

[Redazione]

Passo indietro per Massimo Bugani, capogruppo bolognese del MgS, dall'associazione Rousseau. Oggi impegnato nello staff della sindaca di Roma Virginia Raggi e sempre meno presente lungo la via Emilia, tanto da non comparire nemmeno all'incontro di Bologna con il candidato alle Regionali Simone Benini, Bugani è stato per anni una figura chiave di Rousseau, l'associazione che gestisce la piattaforma per il voto online dei 5 Stelle. Da ieri, però, i rumors su un suo allontanamento da Rousseau sono diventati realtà, visto che Bugani ha abbandonato il ruolo di socio dell'associazione, dove rimarrà solo referente della funzione Sharing con Marco Piazza. Un passo indietro che arriva dopo mesi difficili per Bugani. A inizio agosto, poco prima che esplodesse la crisi di governo, il capogruppo del M5S lasciò lo staff di Luigi Di Maio: pesarono, allora, le tensioni per il via libera al Passante di Bologna del governo gialloverde. A settembre il nuovo incarico con Raggi, un impegno che lo ha allontanato dall'Emilia-Romagna, dove avrebbe preferito non vedere una corsa del M5S (in difficoltà) alle Regionali. Ð voto su Rousseau è andato in un'altra direzione, così come i rapporti tra Bugani e il presidente di Rousseau, Davide Casaleggio. Ieri lo strappo è stato certificato (come sempre) via blog. F.Ro.RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org-

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Andrea Stella, 72 anni, chirurgo vascolare in pensione La prima volta del mago delle arterie qui la migliore sanità d`italia

[Marina Amaduzzi]

Andrea Stella, 72 anni, chirurgo vascolare in pensione LA PRIMA VOLTA DEL MAGO DELLE ARTERIE QUI LA MIGLIORE SANITÀ D'ITALIA E l'unico medico nella lista civica bolognese di Stefano Bonaccini ed è pronto a rendersi utile e a mettere a disposizione 40 anni di lavoro nella sanità pubblica della regione. Andrea Stella, 72 anni, pisano di nascita ma bolognese dai tempi dell'università, chirurgo vascolare, professore dell'Alma Mater in pensione da poco più di un anno, ha accettato la proposta del governatore uscente perché è il momento giusto per un impegno civico e civile, quindi politico, perché la deriva salviniana non mi piace per niente. Oggi alle 18,45 terrà un incontro con i miei sostenitori, dice a Palazzo Pepoli, in via Castiglione 8, insieme a Bonaccini e all'alleato e leader di Azione Carlo Calenda, per parlare di Emilia-Romagna Regione della conoscenza. Tutto è partito da una richiesta di Bonaccini, che avevo conosciuto e frequentato in alcune occasioni racconta il chirurgo. Ho deciso di accettare la sua proposta, era ed è il momento giusto per un impegno e per sostenere ciò che la Regione ha fatto in questi anni. Per lui che ha trascorso una vita in sala operatoria o sui banchi a insegnare ai chirurghi (è stato, tra i vari incarichi avuti in Ateneo, anche il presidente del corso di laurea in Medicina e chinirgia), la politica è sempre stata piuttosto lontana. Non sono mai stato un uomo di destra assicura e ho sempre condiviso idee progressiste. In questi cinque anni Bonaccini ha dimostrato di avere elaborato un suo percorso aprendo ad altre anime della sinistra. Non è mai stato un politico Stella, ma ha sicuramente masticato la politica, universitaria e sanitaria. Mi chiedono se la mia candidatura è contro l'assessore Venturi o se sono interessato a fare l'assessore confida. Posso assicurare che non ho chiesto niente a Bonaccini e gli ho detto che non parliamo del dopo. L'importante ora è vincere, questo è l'obiettivo a cui dobbiamo guardare e a cui dobbiamo tutti lavorare. Come non pensare però che, se le cose andranno positivamente (per Bonaccini), il medico Stella possa ambire alla gestione della sanità. La mia idea è di essere utile scandisce in più di quattro decadi ho messo insieme un'esperienza importante, ho lavorato anche a Rimini e a Modena oltre che al Sant'Orsola dove sono entrato come ricercatore nel '72. Il suo ultimo incarico, prima di andare in pensione, è stato quello di riorganizzare la chinirgia vascolare metropolitana, che è diventata la più grande d'Italia. Posso dire conclude di aver lavorato in quella che molti pensano sia la migliore sanità d'Italia. Marina Amaduzzi [email protected] - tit_org- La prima volta del mago delle arterie qui la migliore sanitàitalia

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Art City 2020 nel segno delle donne = Art City 2020 : pittura, donne e nuove generazioni

[Piero Di Domenico]

Art City 2020 nel segno delle donne Dal 17 al 26 gennaio 162 appuntamenticitta in concomitanza con Arte Fiera A voler cercare fili di raccordo tra i 162 tasselli che compongono la nuova edizione, l'ottava, di Art City, il direttore artistico Lorenzo Balbi cita la netta preponderanza di artiste donne, l'attenzione alla pittura, elemento centrale anche della prossima Arte Fiera, e lo scontro generazionale tra artisti consolidati e nuove opere di giovani commissionate per l'occasione. Gli eventi, tutti gratuiti, si svolgeranno dal prossimo 17 gennaio fino al 26. a pagina 13 DI Domenico Art City 2020: pittura, donne e nuove generazioni di Piero Di Domenico A voler cercare oli di rac/\ cordo tra i 162 tasselli - X-che compongono la nuova edizione, l'ottava, di Art City, il direttore artistico Lorenzo Balbi cita la netta preponderanza di artiste donne, l'attenzione alla pittura, elemento centrale anche della prossima Arte Rera, e lo scontro generazionale tra artisti consolidati e nuove opere di giovani commissionate per l'occasione. Ci è un po'esplosa fra le mani, aggiunge Balbi, confermando anche la fortunata Notte Bianca di sabato 25. Quando gallerie, spazi espositivi, negozi e palazzi storici rimarranno aperti sino a mezzanotte e il Mambo approfitterà del tradizionale brindisi per presentare le sue proposte per il 2020. Art City è insomma lievitata, tanto che la dicitura settimana dell'arte contemporanea resta tale solo sulla carta, visto che il periodo andrà dal 17 al 26 gennaio. Avvolgendo il weekend centrale, dal 24 al 26, quando nei padiglioni 15 e 18 del quartiere fieristico si terrà Arte nera con, preannuncia il pre sidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari, più di una novità nell'allestimento. Un'ipertrofia destinata ad accontentare non solo i bolognesi ma anche i tanti turisti attesi in città, ai quali Bologna Welcome proporrà un libretto e una card ad hoc. Balbi rivendica però un altro primato: Non c'è nessun'altra settimana di arte contemporanea che come la nostra presenti un calendario senza alcuna sovrapposizione. Come si potrà verificare scorrendo il denso tabloid con il programma completo, che sarà distribuito in somila copie in tutti i luoghi di Art City, alternativa al sito www.artcity.bologna.it e alla app con geolocalizzazione. Nel calendario spiccano i 22 progetti principali, a cui si aggiunge la speciale performance di Romeo Castellucci, La vita nuova, presentata il 24 e 25 gennaioquattro repliche nel Capannone 4 del DumBO, nell'area dell'ex scalo ferroviario Ravone di via Casarini. Uno spazio che, assicura l'assessore comunale alla Cultura Matteo Lepore, dopo anni di dismissione verrà sempre più usato per produzioni artistiche. A partire proprio dal progetto di Castellucci, ispirato al saggio Lo spirito dell'Utopia di Ernst Bloch, che evoca un desolato parcheggio qualun que nel mondo, dove un gruppo di alti sacerdoti neri vestiti con lunghe tuniche bianche annunciano la necessità e la venuta di un mondo nuovo. La performance, come tutto il programma di Art City, sarà gratuita, ma in questo caso bisognerà prenotare dei coupon per l'accesso. Procedendo in senso cronologico, si potrà iniziare scoprendo la prima antologica dello spagnolo Antoni Muntadas, con i suoi artefatti che vanno attivati dai visitatori, collocati nella comice domestica di Villa delle Rose. Un nuovo spazio privato, il Kappanoun di San Lazzaro di Savena, del collezionista bolognese Marco Ghigi, ospiterà invece un'esposizione dell'americano Jimmie Durham, attivista per i diritti dei Nativi americani e Leone d'oro alla carriera dell'ultima Biennale d'Arte di Venezia, con una sua selezione di opere provenienti da collezioni private italiane. Attraverso diversi materiali, la pietra in particolare, e linguaggi come installazioni, sculture, video e scritti, Durham, che terrà an che una performance durante Arte Fiera, ama ribaltare luoghi comuni a modo suo. Tra gli artisti bolognesi, confermate la presenza di Sissi con Vestimenti a Palazzo Bentivogli o, ampia selezione delle sue scultureabito di vari materiali, a volte anche indossabili, e l'omaggio del duo Antonello Ghezzi a Gianni Rodari nel centenario della nascita. Con II semaforo blu, che prevede interventi all'intemo del Museo Davia Bargellini e quattro installazioni diffuse tra Palazzo d'Accursio, Aeroporto Marconi, Casa della Conoscenza a Casalecchio e reparto di Pediatria del Sant'Orsola. Per la prima volta verrà poi aperto, per piccoli gruppi, lo studio di Concetto Pozzati, scomparso nel 2017, con la voce dell'artista che risuonerà grazie all'attore Massimo Scola e alla

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regia di Angela Malfitano. Il Mambo ospiterà la collettiva AgaiNandAgaiNandAgaiN con sette artisti contemporanei impegnati in una riflessione sul tema del loop e della non linearità del tempo. Oltre a un percorso, ngurabilità. Pittura a Roma negli anni Sessanta, in una sala riallestita ex novo che ruota attorno a uno dei pezzi forti della collezione permanente, i Funerali di Togliatti di Renato Guttuso. Al Padiglione de l'Esprit Nouveau ci saranno le videoinstallazioni del finlandese Mika Taanila e allo Spazio Carbonesi le foto, commissionate da Hera, che Silvia Camporesi ha realizzato seguendo la costruzione dell'impianto di biometano a Sant'Agata Bolognese. Mentre il Mast ospiterà una mostra fotografica dedicata alle divise da lavoro e i ritratti di lavoratori del mondo dell'arte realizzati da Walead Beshty. Da sapere Art City Bologna è il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative, tutte gratuite, promosso dal Comune di Bologna Eventi dal 17 al 26 gennaio in collaborazione con BolognaFlere. Il tutto in concomitanza di Arte Fiera, appuntamento che apre il calendario artistico italiano. Informazioni sul sito www.artcity.bo logna.it.Trei filoni dell'edizione 2020: la pittura, le donne e lo scontro generazionale II cartellone Eventi ed artisti dell'ottava edizione: performance, Notte Bianca e nuovi spazi espositivi -tit_org- Art City 2020 nel segno delle donne - Art City 2020: pittura, donne e nuove generazioni

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Le regionali in parrocchia l`ultima frontiera del voto dei cattolici

[Eleonora Capelli]

Le regionali in parrocchia l'ultima frontiera del voto dei cattolici Dopo la nota dei vescovi contro il populismo, stasera all'oratorio Sant'Antonio di Savena in Massarent ci sarà un faccia a faccia tra Valentina Castaldini del centrodestra e Giuseppe Paruolo del centrosinist] eli Eleonora Capelli La nuova trincea delle elezioni del 26 gennaio, che si preannunciano come una gara all'ultimo voto, sono le parrocchie. Il voto dei cattolici alle regionali può fare la differenza e la nota dei vescovi, con il richiamo ai temi come l'Europa e la solidarietà, e il rifiuto dei sovranismi, contenuto nel documento dell'osservatorio della Ceer, e l'attenzione a un linguaggio libero da offese e falsità, arriva in un campo molto conteso. Tanto che oggi nella parrocchia di Sant'Antonio di Savena, in via Massarenti 59, alle 21 ci sarà un vero e proprio faccia a faccia tra due consiglieri di ispirazione cattolica, ma che si trovano sui fronti opposti della barricata elettorale. Valentina Castaldini che si candida con Forza Italia nella coalizione che sostiene la leghista Lucia Borgonzoni e Giuseppe Paruolo del Pd a sostegno di Stefano Bonaccini, che ieri ha ringraziato i vescovi per il riconoscimento dei passi avanti fatti. L'incontro di stasera è stato organizzato da alcuni parrocchiani e promosso da Azione Cattolica, Movimento lavoratori di azione cattolica e dalla Compagnia delle Opere. L'idea è quella di proporre un in contro per riflettere sulla responsabilità dei credenti nel mondo civile, sull'importanza del voto e della partecipazione. Ma forse sarà anche un modo per rispondere alla domanda che sfugge ai sondaggi: per chi voteranno i cattolici alle prossime regionali? Io credo che il 33% dei voti che Matteo Salvini ha preso alle ultime elezioni europee in Emilia sia rappresentato anche nelle parrocchie - dice Castaldini, quindi, da questo punto di vista. Salvini ha ragione quando dice che i cattolici votano per lui. Andrebbero ascoltati senza arroganza e superbia. Personalmente, questo è il primo invito che ricevo in una parrocchia. Si tratterà probabilmente anche dell'unico confronto elettorale di questo genere. Castaldini vuole sottolineare il richiamo all'Europa dei vescovi e anche l'invito a recarsi alle urne, ma glissa sul sovranismo. Mentre ha tutto l'interesse a spostare il confronto sui temi sensibili dell'utero in affitto e della famiglia. Non è più il momento delle ambiguità - dice la candidata con Forza Italia -, io dico chiaramente che la legge regionale contro l'omotransnegatività andrebbe cambiata, io non l'avrei votata. Dall'altra parte, Paruolo invece punta a fare il pieno dei cattolici nel centrosinistra. Ci sono orientamenti diversi, l'esigenza del confronto c'è - dice il consigliere regionale uscente io sono dispiaciuto del fatto che si prenda in mezzo persino il Papa. Quando Benedetto XVI parlava dei temi della famiglia, nessuno metteva in discussione la sua autorità. Oggi posso capire che non sia gradito parlare di solidarietà ai migranti, ma è sbagliato e pericoloso contestare apertamente Papa Francesco. La partita insomma si gioca anche qui, nei campetti degli oratori. Lo testimonia anche Giorgio Tonelli, vicepresidente delle Adi candidato col Pd. I vescovi hanno avuto co Newsletter sulle elezioni 126 gennaio 2020 l'Emilia Romagna sceglierà il presidente della Regione: la newsletter gratuita di Repubblica è dedicata a questo appuntamento: https://quotidia no.repubblica.it/ edicola/profilo/ newsletter.jsp?w here=newsletter raggio con il documento e hanno voluto dire a tutti: occhio, in gioco non c'è solo un'elezione regionale, ma anche una serie di valori cui noi teniamo molto. Quelli tra l'altro su cui è stata fondata l'Europa, non a caso da politici cattolici, come hanno ricordato i vescovi con Zuppi. A Ai seggi II 26 gennaio si voterà con un turno unico per eleggere il nuvo governatore dell'Emilia-Romagna e i componenti dell'assemblea regionale Urne aperte alle 7 alle 23 -tit_org- Le regionali in parrocchia l'ultima frontiera del voto dei cattolici

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Il papà di Lucia Borgonzoni dona sei opere alle Sardine

[Redazione]

Il papa di Lucia Borgonzoni dona sei opere alle Sardine Sei opere del pittore Aldo Borgonzoni, serigrafie, incisioni e un dipinto, donate alle Sardine. Serviranno a sostenere l'evento di domenica in piazza Vili Agosto - sei ore di musica, arte e riflessioni per battere la Lega nelle urne - e per fare una donazione, una volta vendute, ad associazioni che si occupano di bambini e adolescenti. È il figlio, l'architetto Giambattista, papa della candidata leghista Lucia Borgonzoni, ad aver ceduto le opere al movimento: Questi giovani sono una ventata d'aria fresca nelle politica italiana, la partita elettorale è tutta da giocare, ma io riconosco in loro la gioventù migliore, il suo commento al gesto. Giambattista Borgonzoni, presente nella piazza delle sardine a Bologna già al loro debutto, sostiene il governatore uscente Stefano Bonaccini. Diviso dalla figlia nella fede politica, di lei ha sempre detto: Brava, ma ha scelto il cavallo sbagliato. il.ve -tit_org-

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Candidato, quanto ci costi? Chi è trasparente e chi meno II renziano Felicori resoconta tutti i costi sui social, Forza Italia spende 100 mila euro La leghista Borgonzoni in una settimana ha investito 21mila euro per sponsorizzare i suoi post

[Silvia Bignami]

II renziano Felicori resoconta tutti i costi sui social, Forza Italia spende 100 mila euro La leghista Borgonzoni in una settimana ha investito 21mila euro per sponsorizzare i suoi pò di Silvia Bignami Mauro Felicori, candidato di area Italia Viva nella lista di Stefano Bonaccini, aggiorna di giorno in giorno su Facebook il bilancio della propria campagna elettorale. Ottomila euro entrati, duemila usciti. Saldo: più seimila. Ma ci saranno altre grosse spese, quindi preparatevi a raddoppiare le entrate, avverte l'ex manager della Reggia di Caserta, che con le cinquanta donazioni piovute sul conto Iban dedicato s'è già pagato la sede elettorale in vicolo Ranocchi. La trasparenza, così sbandierata, diventa arma da campagna elettorale più che pegno da pagare per farla. È una strada possibile, ma non la più battuta, tra candidati presidenti e candidati consiglieri in corsa il 26 gennaio. Tanti tacciono, omettono e rimandano la resa dei conti. Anche con i propri elettori. Quanto spendiamo per la campagna? No, no, faremo il rendiconto alla fine, dopo il voto, liquida veloce il coordinatore della campagna di Bonaccini, Andrea Rossi. Per ora, su crowdchange-org, è possibile controllare solo l'andamento delle donazioni che il governatore chiede di tantotanto sui social: per ora il salvadanaio virtuale ha accumulato 28.216 euro. Scorrendo la pagina, c'è pure la lista dei benefattori e il loro pensiero appuntato accanto alla cifra donata. E ßç più, il presidente può contare sulla vendita dei suoi gadget. In casa Lega, d'altra parte, vedere oltre il cielo di carta è ancora più complicato. Tra lo staffe i parlamentari che seguono la campagna di Borgonzoni è un rimpallo di rinvii: Non me ne occupo io. Chiedete ad altri. I costi li stanno chiedendo tutti, ma li diciamo alla fine. Cuccando alla voce trasparenza sulla pagina Facebook di Borgonzoni, però, qualcosa si scopre. Ad esempio, che la candidata leghista ha speso, in appena sei giorni dal 5 all'll gennaio, 21.102 euro per sponsorizzare i suoi post. Non solo quelli su Bibbiano, stigmatizzati dal Pd, ma anche tanti altri, tutti pagati da "Lega - Salvini Premier". Non c'è da meravigliarsi che, come ha fatto notare Matteo Salvini, la pagina di Lucia sia cresciuta di 20mila like ßç pochi giorni. Compilativo, infine, il Movimento 5 Stelle, il cui staff fa sapere solo che tutta la campagna, compresi un addetto social, un addetto stampa, volantini, campagna radio, internet e organizzazione sale ed eventi, costerà 50mila euro. Si tratta comunque di più del tetto di spesa che i candidati presidenti sarebbero tenuti a spendere per legge: appena 38mila euro. Addirittura meno dei candidati al consiglio regionale, che aggiungono ai 38mila euro una percentuale sul numero di elettori della loro circoscrizione. Se però i candidati governatori possono contare sul supporto dei loro partiti, che hanno tetti ben più alti, i candidati all'assemblea regionale devono far tutto da soli. Spesso di tasca propria. Il candidato dem Raffaele Donini, terza punta del tridente di lista del Pd, ha già messo, ad esempio, 8mila euro suoi sulla sua campagna quasi presidenziale alle regionali, da aggiungere a cene e aperitivi elettorali. Una corsa che lo porta a spasso nei teatri (dalle Celebrazioni, a quelli di Calderara, Casalecchio, Molinella), e che ha convinto le altre due punte della terna Pd, Stefano Caliandro e Marilena Pillati, a far asse tra loro per evitare che l'assessore ai Trasporti finisca con l'arrivare primo nella corsa alle preferenze. Non a caso Caliandro punta a differenziarsi da Donini, anche sulle spese elettorali: Spenderemo meno di 20mila euro e non accetteremo soldi di privati, fa sapere il suo staff. Come fece nel 2014 Simonetta Saliera, che addirittura rinviò al mittente una donazione privata, per tenersi mani libere e coscienza pulita. C'è chi fa anche meno e ottiene comunque risultati. Valentina Castaldini, di Forza Italia, ha preventivato una spesa di 1500 euro. Tutti suoi. Non faccio pagar e neanche le cene. Oggi social e whatsapp sono spesso sufficienti. È tutto il partito di Beriusconi del resto a tenere la cinghia stretta: Spenderemo lOOmila euro - dice la senatrice Anna Maria Bemini - solo per la campagna del partito. I candidati devono fare da soli. Idem accade anche in Fdi, dove il coordinatore Galeazzo Bignami sta conducendo una campagna molto tradizionale: presidio a zona dei candidati e poche spese. Pochissimi anche i manifesti nelle plance

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elettorali, che una volta erano centinaia e ora a Bolo- gna sono appena una ventina. Oggi la vera plancia è quella virtuale, spiega Bignami, che pure ha evitato i post sponsorizzati sui social, per schivare il rischio di commettere errori e incorrere in multe salatissime, tra i 26 e i 50mila euro. Per la campagna, dice, oggi si fa molto affidamento sui leader. Certo, chi li ha. -tit_org-

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Candidato, quanto ci costi? Chi è trasparente e chi meno II renziano Felicori resoconta tutti i costi sui social, Forza Italia spende 100 mila euro La leghista Borgonzoni in una settimana ha investito 21mila euro per sponsorizzare i suoi post

[Silvia Bignami]

II renziano Felicori resoconta tutti i costi sui social, Forza Italia spende 100 mila euro La leghista Borgonzoni in una settimana ha investito 21mila euro per sponsorizzare i suoi pò di Silvia Bignami Mauro Felicori, candidato di area Italia Viva nella lista di Stefano Bonaccini, aggiorna di giorno in giorno su Facebook il bilancio della propria campagna elettorale. Ottomila euro entrati, duemila usciti. Saldo: più seimila. Ma ci saranno altre grosse spese, quindi preparatevi a raddoppiare le entrate, avverte l'ex manager della Reggia di Caserta, che con le cinquanta donazioni piovute sul conto Iban dedicato s'è già pagato la sede elettorale in vicolo Ranocchi. La trasparenza, così sbandierata, diventa arma da campagna elettorale più che pegno da pagare per farla. È una strada possibile, ma non la più battuta, tra candidati presidenti e candidati consiglieri in corsa il 26 gennaio. Tanti tacciono, omettono e rimandano la resa dei conti. Anche con i propri elettori. Quanto spendiamo per la campagna? No, no, faremo il rendiconto alla fine, dopo il voto, liquida veloce il coordinatore della campagna di Bonaccini, Andrea Rossi. Per ora, su crowdchange-org, è possibile controllare solo l'andamento delle donazioni che il governatore chiede di tantotanto sui social: per ora il salvadanaio virtuale ha accumulato 28.216 euro. Scorrendo la pagina, c'è pure la lista dei benefattori e il loro pensiero appuntato accanto alla cifra donata. E ßç più, il presidente può contare sulla vendita dei suoi gadget. In casa Lega, d'altra parte, vedere oltre il cielo di carta è ancora più complicato. Tra lo staffe i parlamentari che seguono la campagna di Borgonzoni è un rimpallo di rinvii: Non me ne occupo io. Chiedete ad altri. I costi li stanno chiedendo tutti, ma li diciamo alla fine. Cuccando alla voce trasparenza sulla pagina Facebook di Borgonzoni, però, qualcosa si scopre. Ad esempio, che la candidata leghista ha speso, in appena sei giorni dal 5 all'll gennaio, 21.102 euro per sponsorizzare i suoi post. Non solo quelli su Bibbiano, stigmatizzati dal Pd, ma anche tanti altri, tutti pagati da "Lega - Salvini Premier". Non c'è da meravigliarsi che, come ha fatto notare Matteo Salvini, la pagina di Lucia sia cresciuta di 20mila like ßç pochi giorni. Compilativo, infine, il Movimento 5 Stelle, il cui staff fa sapere solo che tutta la campagna, compresi un addetto social, un addetto stampa, volantini, campagna radio, internet e organizzazione sale ed eventi, costerà 50mila euro. Si tratta comunque di più del tetto di spesa che i candidati presidenti sarebbero tenuti a spendere per legge: appena 38mila euro. Addirittura meno dei candidati al consiglio regionale, che aggiungono ai 38mila euro una percentuale sul numero di elettori della loro circoscrizione. Se però i candidati governatori possono contare sul supporto dei loro partiti, che hanno tetti ben più alti, i candidati all'assemblea regionale devono far tutto da soli. Spesso di tasca propria. Il candidato dem Raffaele Donini, terza punta del tridente di lista del Pd, ha già messo, ad esempio, 8mila euro suoi sulla sua campagna quasi presidenziale alle regionali, da aggiungere a cene e aperitivi elettorali. Una corsa che lo porta a spasso nei teatri (dalle Celebrazioni, a quelli di Calderara, Casalecchio, Molinella), e che ha convinto le altre due punte della terna Pd, Stefano Caliandro e Marilena Pillati, a far asse tra loro per evitare che l'assessore ai Trasporti finisca con l'arrivare primo nella corsa alle preferenze. Non a caso Caliandro punta a differenziarsi da Donini, anche sulle spese elettorali: Spenderemo meno di 20mila euro e non accetteremo soldi di privati, fa sapere il suo staff. Come fece nel 2014 Simonetta Saliera, che addirittura rinviò al mittente una donazione privata, per tenersi mani libere e coscienza pulita. C'è chi fa anche meno e ottiene comunque risultati. Valentina Castaldini, di Forza Italia, ha preventivato una spesa di 1500 euro. Tutti suoi. Non faccio pagar e neanche le cene. Oggi social e whatsapp sono spesso sufficienti. È tutto il partito di Beriusconi del resto a tenere la cinghia stretta: Spenderemo lOOmila euro - dice la senatrice Anna Maria Bemini - solo per la campagna del partito. I candidati devono fare da soli. Idem accade anche in Fdi, dove il coordinatore Galeazzo Bignami sta conducendo una campagna molto tradizionale: presidio a zona dei candidati e poche spese. Pochissimi anche i manifesti nelle plance

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elettorali, che una volta erano centinaia e ora a Bolo- gna sono appena una ventina. Oggi la vera plancia è quella virtuale, spiega Bignami, che pure ha evitato i post sponsorizzati sui social, per schivare il rischio di commettere errori e incorrere in multe salatissime, tra i 26 e i 50mila euro. Per la campagna, dice, oggi si fa molto affidamento sui leader. Certo, chi li ha. -tit_org-

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Effetto Bibbiano = Bibbiano finisce nell`urna

[Giuseppe Baldessarro]

í ÷ Effetto Bibbiano Verso il processo 25 persone tra cui il sindaco Carletti (per lui dimezzati i capi di imputazione) Un paese segnato dalle indagini e dalle polemiche. Qui Salvini chiuderà la sua campagna elettora Regionali, le spese dei candidati. E il dibattito si fa in parrocchi di Giuseppe Baldessarro, Silvia Bignami e Eleonora Capelli alle pagine 2,3, 5 e in nazionale Bibbiano finisce nell'urna Svolta nell'inchiesta sui presunti illeciti negli affidi di minori. Verso il processo 25 persone, 108 i capi di imputazio C'è anche il sindaco Carletti (i cui arresti per la Cassazione sono infondati). Qui Salvini finirà il suo tour elettorale di Giuseppe Baldessarro Oltre al sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, c'è anche l'ex sindaco di Montecchio Emilia, Paolo Colli, tra le 25 persone a cui è stata notificata la fine dell'indagine "Angeli e Demoni" della procura di Reggio Emilia. A meno di due settimane dal voto per le regionali dell'Emilia Romagna il "caso Bibbiano", l'inchiesta sugli affidi illeciti di minori in Val d'Enza, irrompe nuovamente sulla scena politica, stavolta in piena campagna elettorale con il segretario della Lega Matteo Salvini che chiuderà proprio a Bibbiano il suo tour emiliano il 23 gennaio. Sono 108 i capi di imputazione. Colli, del Pd, è indagato in qualità di presidente dell'Unione dei comuni della Val d'Enza (dal 2015 al 2108) e, in buona sostanza, le accuse che gli vengono rivolte sono quelle di abuso d'ufficio: le stesse contestate a Carletti. Ieri pomeriggio il docu mento di 71 pagine sulla chiusura dell'inchiesta, firmato dalla pm Valentina Salvi e dal procuratore Marco Mescolini, è stato notificato agli indagati, aprendo la strada alla richiesta di andare a processo che potrebbe arrivare nel giro di un mese. L'impianto dell'indagine sull'illecita sottrazione dei minori alle famiglie da parte dei servizi sociali è rimasta quella iniziale. Quattro indagati escono di scena e le loro posizioni vengono stralciate. Entrano nell'inchiesta ufficialmente due nuovi personaggi. Colli, appunto, e Daniela Scrittori, assistente sociale del Comune di Reggio Emilia. Le posizioni più difficili restano quelle Federica Anghinolfi, dirigente del servizio sociale della Val d'Enza, dell'assistente sociale Francesco Monopoli e della psicoterapeuta dell'associazione "Hansel e Gretel" Nadia Bolognini (legata a Claudio Foti, a capo della stessa associazione, anche lui indagato). Gli assistenti sociali, gli operatori e alcuni psicoterapeuti, da una parte attestavano falsamente che i bambini erano stati oggetto di violenze (anche sessuali) da parte dei genitori, dall'altra facevano pressione psicologica sui minori per far raccontare loro episodi di violenza mai avvenuti. Poi, relazioni alla mano, secondo l'accusa, inducevano in errore il tribunale dei minori di Bologna portandolo a ritenere l'allontanamento dalla famiglia d'origine una decisione necessaria. I bambini, sono stati accertati una mezza dozzina di casi, venivano quindi affidati a coppie di amici degli assistenti sociali. Agli amministratori come Carletti e Colli, i magistrati contestano l'affido senza gara del servizio di psicoterapia ai professionisti della "Hansel e Gretel" e l'assegnazione (nel caso di Carletti) di uno spazio pagato dall'Unione, nel quale svolgere le terapie con i minori. Andrea Carletti, sindaco di Bibb ano,èuno dei due politici indagati La Federica Anghinolfi, dirigente dei servizi sociali della Val d'Enza Lo Claudio Poti, responsabile dell'associazione "Hansel e Gretel" diPinerolo. I carabinieri Nel comune di Bibbiano diventato simbolo dell'inchiesta -tit_org- Effetto Bibbiano - Bibbiano finisce nell'urna

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Il 23 gennaio l`incontro per riaprire i punti nascita

[Redazione]

n 23 gennaio l'incontro per riaprire i punti nascita Dopo il via libera di Roberto Speranza, c'è già un incontro fissato per la riapertura dei punti nascita in Emilia-Romagna. Governo, Regione e sindaci dei Comuni interessati si vedranno giovedì 23, a pochi giorni dal voto regionale. Obiettivo dell'incontro - informa una nota di viale Aldo Moro - è quello di avviare immediatamente le procedure per riaprire quei punti nascita in applicazione delle disposizioni nazionali contenute nel patto per la salute. Il percorso per la riapertura delle sale parto in montagna (fra cui quello di Porretta nel Bolognese) è dunque avviato anche ufficialmente. Al primo confronto del 23 gennaio parteciperanno il sottosegretario Sandra zampa, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l'assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi e i sindaci di Alto Reno Terme, Pavullo, Casteinuovo ne' Monti e Borgo Val di Taro. -tit_org- Il 23 gennaio l'incontro per riaprire i punti nascita

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Aprite gli occhi, torna Art City da venerdì un`esplosione creativa = Art City caos creativo

[Paola Naldi]

Aprite gli occhi, torna Art City da venerdì un'esplosione creativa diPaola Naidi È tempo di aprire l'agenda dell'artecittà. Mancano solo due giorni all'inaugurazione dell'ottava edizione di Art City, la più scoppiettante festa della creatività contemporanea che per dieci giorni fa rà di Bologna un centro d'attrazione internazionale grazie a mostre, azioni, performance, visioni. È la tradizionale manifestazione che accompagna Arte Fiera, al via il 24. alle pagine 16 e 17 A Art City La notte bianca Art City caos creativo È tempo di aprire l'agenda dell'arte in città. Mancano solo due giorni all'inaugurazione dell'ottava edizione di Art City, la più scoppiettante festa della creatività contemporanea che farà di Bologna un centro d'attrazione internazionale grazie a mostre, azioni, performance, visioni. È la tradizionale manifestazione che accompagna Arte Fiera, con la cura di Lorenzo Balbi (che è anche responsabile del Mambo), la promozione dal Comune di Bologna e il sostegno di numerosi sponsor privati a testimoniare come tutta la comunità sia coinvolta nell'organizzare un evento culturale che nel tem po è diventato volano per l'economia turistica. E se l'expo dura poco più di un weekend, dal 24 al 26 gennaio, le iniziative tra centro storico e periferia partiranno già da venerdì prossimo, invadendo letteralmente per dieci giorni palazzi, piazze, musei, biblioteche, capannoni, negozi ma anche ospedali, la hall della stazione ferroviaria, l'aeroporto Marconi. La programmazione di quest'anno ha preso la mano di Lorenzo Balbi ed è letteralmente esplosa, ma il pubblico risponde positivamente - scherza il presidente dell'Istituzione Bologna Musei Roberto Grandi -. Art City racconta come è l'arte contemporanea presentando tutti i linguaggi e dispositivi extra-artistici del presente. Basta questo per lasciarsi suggestionare da un calendario ricchissimo di appuntamenti che ogni anno è capace di stupire con le sue novità. Intanto, in tempi di nuovi movimenti femminili-femministi, in questa edizione di Art City ci sarà molto spazio per le artisti donne che, per la prima volta, in termini numerici supereranno i colleghi maschi. Senza particolari rivendicazioni politiche, ma semplicemente evidenziando una presenza naturale, ma mai data per scontata. Tra le altre cose, alla Fondazione del Monte, nella mostra "3 Body Configurations", ci saranno le opere di Claude Cahun, Valie Export e Ottonella Mocellin. Sissi è la protagonista a Palazzo Benti- voglio, mentre Donatella Lombardo presenterà i suoi "ricami" al Museo della Musica. L'artista finlandese Mika Taanila propone la sua ricerca filmica al Padiglione l'Esprit Nouveau mentre il gruppo Hera, tra gli sponsor di Art City, ha commissionato un particolare progetto fotografico a Silvia Camporesi che sarà presentato allo Spazio Carbonesi. L'altra novità è da cercare nella mappa geografica degli eventi che quest'anno aggiunge i capannoni del Dumbo in via Casarini 19/a. Qui il 24 e il 25 gennaio, con quattro repliche alle 19 e alle 21, si svolgerà la prima nazionale de "La via nuova", l'ultimo spettacolo di Romeo Castellucci che arriva in Italia dopo il debutto a Bruxelles nel 2018: l'ingresso è gratuito ma con coupon da ritirare presso la reception del Mambo domenica 19 gennaio. Il 2020 vedrà il decollo di quell'area - assicura l'assessore alla Cultura Matteo Lepore - con un salto di livello nell'utilizzo degli spazi dismessi: ci piacciono così, con la loro potenzialità ancora inespressa. Il fattore "nuovo", tuttavia, non è solo nell'apparenza dei contenitori, capaci di suggestionare i bolognesi e i turisti che scoprono lati inesplorati e insoliti della città, ma si rivela nella sostanza delle opere. In Art City c'è una grossa connessione con gli argomenti proposti da Arte Fiera - sottolinea Balbi - e grazie al continuo scambio con il curatore dell'expo, Simone Menegoi, diamo grande attenzione all'arte italiana e alla pittura. Presenteremo artisti di diverse generazioni, dai giovani Nicola Toffolini, Valentina Vetturi, Francesca Ferreri a i nomi affermati di Antoni Muntadas, Jimmie Durham, Eulalia Valldosera. La pittura sarà anche la protagonista della mostra "Le realtà ordinarie" a Palazzo De' Toschi" e la linea guida per il parziale riallestimento della collezione permanente del Mambo con una nuova sezione dedicata alla pittura figurativa a Roma negli anni Sessanta, a partire dai "Funerali di Togliatti" di Guttuso. Sempre al Mambo, poi, il 22 gennaio inaugurerà la mostra "AGAINandAGAINandAGAI- Nand", collettiva che esplora il tema della ciclicità del tempo. Ognuno potrà costruire la

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sua personalissima agenda, ma non è da non perdere l'apertura straordinaria dello studio privato di Concetto Pozzati dal 24 al 26 gennaio. diPaola Naidi Mostre, incontri, performance... Da venerdì 17 dieci giorni di appuntamenti per fare da corona ad Arte Fiera A lo sono un pittore Studio di Concetto Pezzati Via libera per volare Ai DavÌa Bargellini - tit_org- Aprite gli occhi, torna Art City da venerdì un'esplosione creativa - Art City caos creativo

Estratto da pag. 16 224

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Oggi i vincitori del bando Incredibol

[Redazione]

Oggi i vincitori del bando IncrediboI L'industria culturale e creativa come motore di sviluppo. Se ne discute oggi in Salaborsa a partire dall'annuncio alle 16.30 dei vincitori del bando IncrediboI, le startup e i 2 progetti di innovazione che si aggiudicano un contributo complessivo del Comune di 150 mila euro. Alle 18 tavola rotonda per discutere di politiche culturali: tra gli altri, l'assessore alla Cultura Matteo Lepore dialoga con il suo collega di Milano, Filippo Del Como, con Vincenzo Santoro, responsabile dipartimento cultura e turismo Anci, e con Nicola Borrelli, direttore generale creatività contemporanea del Mibact. It logo di Incredibof -tit_org-

Estratto da pag. 19 225

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Bonaccini alla Sacmi Pd-coop, a volte ritornano = Bonaccini alla Sacmi, torna l`asse con le coop Visita del governatore nella cooperativa imolese, che in passato aveva ospitato i vertici grillini: Fondamentale il dialogo con le imprese

[Enrico Agnessi]

Bonaccini alla Sacmi Pd-coop, a volte ritornano Enrico Agnessi rima un pranzo veloce in mensa, poi il saluto e le strette di mano con i lavoratori. Mattinata in Sacmi, ieri, per il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in corsa per un mandato-bis alla guida di viale Aldo Moro. Una visita, quella di Bonaccini nel quartier generale della cooperativa simbolo di Imola, da leggere anche come un tentativo di riallacciare il rapporto con una realtà storicamente satellite della sinistra, ma negli ultimi tempi decisamente più lontana al suo pianeta di riferimento rispetto al passato. Leggenda vuole infatti che il colosso imolese di via Selice, con i suoi 1.200 dipendenti, fosse diventato un grosso bacino elettorale grillino. A pagina 4 Bonaccini alla Sacmi, torna l'asse con le coo Visita del governatore nella cooperativa imolese, che in passato aveva ospitato i vertici grillini: Fondamentale I dialogo con le impre di Enrico Agnessi Prima un pranzo veloce in mensa, poi il saluto e le strette di mano con i lavoratori. Mattinata in Sacmi, ieri, per il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in corsa per un mandato-bis alla guida di viale Aldo Moro. Una visita, quella di Bonaccini nel quartier generale della cooperativa simbolo di Imola, da leggere anche come un tentativo di riallacciare il rapporto con una realtà storicamente satellite della sinistra, ma negli ultimi tempi decisamente più lontana al suo pianeta di riferimento rispetto al passato. Leggenda vuole infatti che, nel 2018, prima alle Politiche (quando qui arrivarono i candidati parlamentari del M5s) e poi alle Comunali, I colosso di via Selice con i suoi 1.200 dipendenti, a lungo guidato dall'ex numero uno della Legacoop locale Domenico Olivieri e oggi nelle mani del presidente Paolo Mongardi, fosse diventato un grosso bacino elettorale grillino. Ma in questi anni ho cercato di girare ovunque - ribatte il candidato presidente del centrosinistra, che non vuole sentir parlare di riavvicinamenti tra le due realtà -. E qui ero già venuto in tante altre occasioni. Questo mandato l'ho fatto nei territori, a Imola sarò stato cinquanta volte. Andare nelle imprese e tra i lavoratori è fondamentale. Di certo però i recenti provvedimenti del governo (del quale però fa oggi parte anche il M5s) in materia plastic tax, disinnescati in parte proprio grazie all'intervento di Bonaccini, non hanno aiutato a rasserenare il clima tra la coop e il Pd. Ho protestato e le cose sono cambiate di parecchio - rivendica il governatore -. Oltre due terzi del volume economico sono stati cancellati, l'export e il biomedicale non sono toccati, si incentiva il riciclo. E I fatto che il suo avvio sia stato spostato di sei mesi mi da fiducia che si possano fare ulteriori interventi. Senza contare il piano plastic-free messo a punto da viale Aldo Moro. Detto questo, il presidente della Regione - che oggi alle 11 sarà al Teatro Comunale di Castel San Pietro Terme con I ministro dell'Economia Roberto Gualtie- ri, in un incontro moderato dal giornalista Paolo Giacomin, coordinatore di Qn Economìa e Lavoro - parla di campagna elettorale un po' strana. E argomenta: Mi ritrovo senza avversaria, ma con un avversario (Salvini; ndr)che, per quanto benvenuto, è un ospite, lo qui sono a casa mia e la gioco tutta sull'Emilia- Romagna, loro invece la spostano sul Paese. Eppure, al netto delle proteste, l'altra mattina erano in tanti ad applaudire il leader leghista, che ha infranto il tabù del comizio in una piazza imolese. La Lega è il primo partito livello nazionale e lui ha I merito di averla portata in alto prendendola quando era al 4%, concede Bonaccini. Che poi però punge: Salvini elenca molto bene i problemi, ma fa fatica a trovare soluzioni. E non parla di Emilia-Romagna perché non la conosce. A Imola, dopo le dimissioni dell'ex sindaca grillina Manuela Sangiorgi, a primavera si torna alle urne. Ora penso davvero solo alle Regionali - ammette Bonaccini -. Il fatto che però qui si voti dopo soli due anni certifica il fallimento, più c he di un'esperienza politica, di un'idea che stava percorrendo il Paese. E cioè quella che non conta la competenza ne l'espe- FACCIA A FACCIA Stamattina alle 11, a Caste! San Pietro, incontro con il ministro dell'Economia Gualtieri rienza, ma basta essere nuovi. Credo che ora ci sia la possibilità di tornare al governo: bisogna cercare di fare una

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coalizione larga e civica. RIPRODUZIONE RISERVATA PLASTIC TAX Ho protestato e le cose sono cambiate di parecchio: possibili ulteriori interventi -tit_org- Pd-coop, a volte ritornano - Bonaccini alla Sacmi, tornaasse con le coop

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Riapertura punti nascita Giovedì il primo round

[Redazione]

II 23 tavolo tra governo, Regione e sindaci dei Comuni, tra cui Alto Reno Terme Critiche da Lega e Forza Italia Dopo il via libera del ministro Roberto Speranza c'è già un incontro fissato per la riapertura dei punti nascita in Emilia- Romagna. Governo, Regione e sindaci dei Comuni interessati si vedranno infatti giovedì prossimo, a pochi giorni dal voto regionale. Obiettivo dell'incontro - informa una nota della Regione è quello di avviare immediatamente le procedure per riaprire quei punti nascita in applicazione delle disposizioni nazionali contenute nel patto per la Salute sottoscritto tra Governo e Regioni. Il percorso per la riapertura delle sale parto in monta gna è dunque avviato anche ufficialmente. Giovedì 23, dunque, ci sarà I primo confronto a cui parteciperanno il sottosegretario Sandra Zampa, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l'assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi e i sindaci di Alto Reno Terme (Bologna), Pavullo nel Frignano (Modena), Casteinuovo Monti (Reggio Emilia) e Borgo Val di Taro (Parma). Ma non si ferma la polemica politica. Il senatore forzista Enrico Aimi ribadisce le responsabilità politiche della Regione sulla chiusura dei punti nascita. Era il 2017 quando l'assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi, sulla chiusura dei punti nascita dichiarava: 'Fra qualche anno riconoscerete che abbiamo avuto ragione'. E invece, a distanza di qualche anno, è Bonaccini a disconoscere le parole del suo assessore alla Sanità, annunciando con enfasi che riaprirà i punti nascita della montagna. E, consentiteci, qui la schizofrenia politica la fa da padrona. Polemiche arrivano anche dall'Umbria, dove l'assessore alla Sanità Luca Coletto (che già aveva ricoperto lo stesso ruolo in Veneto), attacca: In Veneto abbiamo ottenuto fin da subito delle deroghe. Il Pd sconfessa se stesso per andare a caccia di voti, che non ha più. Critiche anche dal consigliere emilianoromagnolo della Lega Daniele Marchetti, II Pd ha perso ogni credibilità: in ogni occasione ha sempre votato contro le nostre risoluzioni per il mantenimento dei presidi. E il verbale del voto lo dimostra. Non prendano in giro i cittadini. L'assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi -tit_org-

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Governatore-Borgonzoni L`ultimo scontro è sul taglio dell`Irap

[Redazione]

Anche il taglio dell'Irap per le imprese finisce al centro del braccio di ferro tra il governatore uscente Stefano Bonaccini e la candidata leghista Lucia Borgonzoni. Ieri, in visita ad alcune aziende del Parmense, la senatrice del Carroccio ha lanciato la sua nuova proposta. Azzeramento dell'Irap per chi assume - afferma Borgonzoni - le aziende sono per noi un bene sociale da tutelare, perché sono lavoro e sviluppo. Il Pd le ha mortificate con tasse, burocrazia, collegamenti inadeguati. Noi vogliamo liberarle da costi inutili, paletti e impedimenti e garantire investimenti e infrastrutture. L'Emilia-Romagna ha un potenziale formidabile, liberiamolo. Scettico però Bonaccini, ai microfoni di TvBologna. Se dici che tagli l'Irpef e totalmente Governatore-Borgonzoni L'ultimo scontro è sul taglio dell'Irap l'Irap, come ho sentito in queste ore - afferma il presidente uscente - devi avere il coraggio di dire allora che taglierai sulla sanità pubblica, sull'istruzione pubblica e gli asili nido, mentre noi vogliamo garantire più servizi sulla non autosufficienza, la disabilità e un grande progetto educativo zero-sei anni. Insomma, c'è un'idea proprio diversa di società. Nella sfida si inserisce anche Simone Benini, candidato M5s alla presidenza della Regione, che eri ha incontrato Confprofessioni Emilia- Romagna, l'associazione di categoria che riunisce i libero professionisti. Una delle proposte concrete che abbiamo illustrato - spiega Benini- riguarda l'adozione di misure che consentano a tutti i giova ni di accedere con più' facilità al credito, ovvero passare da due a 10 milioni di euro per il microcredito regionale e abbattere l'Irap per i primi tré anni alle imprese giovanili e start-up. La candidata del Carroccio: Imposta azzerata per chi assume. Il presidente dem: Così si tagliano i servizi -tit_org- Governatore-Borgonzoniultimo scontro è sul taglio dell Irap

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Governatore-Borgonzoni L`ultimo scontro è sul taglio dell`Irap

[Redazione]

Anche il taglio dell'Irap per le imprese finisce al centro del braccio di ferro tra il governatore uscente Stefano Bonaccini e la candidata leghista Lucia Borgonzoni. Ieri, in visita ad alcune aziende del Parmense, la senatrice del Carroccio ha lanciato la sua nuova proposta. Azzeramento dell'Irap per chi assume - afferma Borgonzoni - le aziende sono per noi un bene sociale da tutelare, perché sono lavoro e sviluppo. Il Pd le ha mortificate con tasse, burocrazia, collegamenti inadeguati. Noi vogliamo liberarle da costi inutili, paletti e impedimenti e garantire investimenti e infrastrutture. L'Emilia-Romagna ha un potenziale formidabile, liberiamolo. Scettico però Bonaccini, ai microfoni di TvBologna. Se dici che tagli l'Irpef e totalmente Governatore-Borgonzoni L'ultimo scontro è sul taglio dell'Irap l'Irap, come ho sentito in queste ore - afferma il presidente uscente - devi avere il coraggio di dire allora che taglierai sulla sanità pubblica, sull'istruzione pubblica e gli asili nido, mentre noi vogliamo garantire più servizi sulla non autosufficienza, la disabilità e un grande progetto educativo zero-sei anni. Insomma, c'è un'idea proprio diversa di società. Nella sfida si inserisce anche Simone Benini, candidato M5s alla presidenza della Regione, che eri ha incontrato Confprofessioni Emilia- Romagna, l'associazione di categoria che riunisce i libero professionisti. Una delle proposte concrete che abbiamo illustrato - spiega Benini- riguarda l'adozione di misure che consentano a tutti i giova ni di accedere con più' facilità al credito, ovvero passare da due a 10 milioni di euro per il microcredito regionale e abbattere l'Irap per i primi tré anni alle imprese giovanili e start-up. La candidata del Carroccio: Imposta azzerata per chi assume. Il presidente dem: Così si tagliano i servizi -tit_org- Governatore-Borgonzoniultimo scontro è sul taglio dell Irap

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Portici e Unesco, la Lega fa mancare l`unanimità Piazza (M5s): Così si mette a rischio la candidatura

[Redazione]

Portici e Unesco, la Lega fa mancare l'unanimità Piazza (M5s): Così si mette a rischio la candidatura Altro passo avanti nella corsa dei portici verso l'agognato riconoscimento di patrimonio mondiale dell'umanità Unesco.Lunedì, il consiglio comunale ha approvato la delibera sul Piano di gestione, atto necessario perché l'iter della candidatura prosegua. L'aula, però, non vota compatta: a fare mancare l'unanimità sono i tré consiglieri della Lega presenti alla seduta Francesca Scarano, Mirka Cocconcelli e Umberto Bosco - che si sono astenuti. La cosa non sfugge ne all'assessore alla Cultura Matteo Lepore, ne al consigliere comunale Marco Piazza (M5s). Adesso siamo pronti per batterci nella selezione finale, commenta Lepore. Che attacca la candidata della Lega alla presidenza della Regione, consigliera comunale in cari ca: Come sempre. Lucia Borgonzoni è assente dall'aula. Poi aggiunge: Tutti i gruppi hanno votato a favore, tranne la Lega. Mi chiedo con quale coraggio si candidino a governare la Regione. Di certo non con quello che stanno dimostrando per questo importante progetto. L'astensione della Lega purtroppo fa mancare l'unanimità su uno degli atti dove, più che mai, l'unanimità sarebbe stata utile, dichiara Piazza. Era importante - afferma - che all'Unesco arrivasse un segnale chiaro sulla compattezza e l'impegno di tutta la città. Per dimostrare che tutta la città è convinta, coinvolta e ci crede. Per il consigliere dei Cinque stelle, la mancanza di unanimità causata dalla Lega è un vero peccato, ma soprattutto un rischio per l'esito della procedura. E sarebbe una perdita gravissima per Bologna se i nostri portici non venissero dichiarato patrimonio Unesco, dopo 25 anni che ne parliamo. Dopo 25 anni che ci lavoriamo. Tra pochi giorni il 'dossier portici' sarà presentato a Parigi. Verso settembre ci sarà probabilmente una prima visita ispettiva dei commissari Unesco. A febbraio 2021 ci sarà un primo giudizio importante (quello di Icomos). La risposta definitiva sarà a giugno 2021. -tit_org- Portici e Unesco, la Lega fa mancareunanimità Piazza (M5s): Così si mette a rischio la candidatura

Estratto da pag. 43 231

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Intervista a Giuseppe Paruolo - Il volontariato è una ricchezza da sostenere Più fondi per tutelare l`ambiente

[Luca Orsi]

LISTA PD - BONACCINI PRESIDENTE II volontariato è una ricchezza da sostenere Più fondi per tutelare! l'ambiente Su cosa sta puntando la campagna elettorale? Cerco di discutere entrando sempre nel merito delle cose. Da parte dei nostri avversari, invece, troppo spesso sento solo una sfilza di accuse non circostanziate. Può fare un bilancio del primo mandato Bonaccini alla presidenza della Regione? Ci sono evidenti successi da rivendicare e qualche errore da correggere. Credo che la politica debba sapersi mettere in discussione, senza supponenza. Da dove, allora, comincerebbe? Dal prezioso tessuto di volontariato e associazionismo che è un tesoro della nostra regione. Dobbiamo fare di più per mantenerlo vivo e valorizzarlo, Da questo mondo ci viene un messaggio forte di attenzione agli altri, contro gli egoismi. Giuseppe Paruolo Lista Pd - Bonaccini presidente Laureato in Matematica, è stato assessore e vicesindaco a Palazzo d'Accursio; dal 2012 è consigliere regionale Un altro tema per cui si impegnerà? L'ambiente. Servono più investimenti, con più decisione. Magari liberandoci da certe sudditanze nei confronti delle società partecipate, che spesso ragionano solo in termini aziendali, senza tenere conto abbastanza degli input della politica. Su tutti questi temi, la destra ha proposte che peggiorano la situazione. Chi vuole cambiare in meglio può farlo, con un voto a Stefano Bonaccini e la preferenza a qualcuno di cui ci si può fidare. Luca Orsi AVVERSARI Dalla destra accuse non circostanziate e proposte che peggiorano la situazione -tit_org- Intervista a Giuseppe Paruolo - Il volontariato è una ricchezza da sostenere Più fondi per tutelareambiente

Estratto da pag. 43 232

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Portici e Unesco, la Lega fa mancare l`unanimità Piazza (M5s): Così si mette a rischio la candidatura

[Redazione]

Portici e Unesco, la Lega fa mancare l'unanimità Piazza (M5s): Così si mette a rischio la candidatura Altro passo avanti nella corsa dei portici verso l'agognato riconoscimento di patrimonio mondiale dell'umanità Unesco.Lunedì, il consiglio comunale ha approvato la delibera sul Piano di gestione, atto necessario perché l'iter della candidatura prosegua. L'aula, però, non vota compatta: a fare mancare l'unanimità sono i tré consiglieri della Lega presenti alla seduta Francesca Scarano, Mirka Cocconcelli e Umberto Bosco - che si sono astenuti. La cosa non sfugge ne all'assessore alla Cultura Matteo Lepore, ne al consigliere comunale Marco Piazza (M5s). Adesso siamo pronti per batterci nella selezione finale, commenta Lepore. Che attacca la candidata della Lega alla presidenza della Regione, consigliera comunale in cari ca: Come sempre. Lucia Borgonzoni è assente dall'aula. Poi aggiunge: Tutti i gruppi hanno votato a favore, tranne la Lega. Mi chiedo con quale coraggio si candidino a governare la Regione. Di certo non con quello che stanno dimostrando per questo importante progetto. L'astensione della Lega purtroppo fa mancare l'unanimità su uno degli atti dove, più che mai, l'unanimità sarebbe stata utile, dichiara Piazza. Era importante - afferma - che all'Unesco arrivasse un segnale chiaro sulla compattezza e l'impegno di tutta la città. Per dimostrare che tutta la città è convinta, coinvolta e ci crede. Per il consigliere dei Cinque stelle, la mancanza di unanimità causata dalla Lega è un vero peccato, ma soprattutto un rischio per l'esito della procedura. E sarebbe una perdita gravissima per Bologna se i nostri portici non venissero dichiarato patrimonio Unesco, dopo 25 anni che ne parliamo. Dopo 25 anni che ci lavoriamo. Tra pochi giorni il 'dossier portici' sarà presentato a Parigi. Verso settembre ci sarà probabilmente una prima visita ispettiva dei commissari Unesco. A febbraio 2021 ci sarà un primo giudizio importante (quello di Icomos). La risposta definitiva sarà a giugno 2021. -tit_org- Portici e Unesco, la Lega fa mancareunanimità Piazza (M5s): Così si mette a rischio la candidatura

Estratto da pag. 43 233

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Tre milioni di euro dalla Regione per il centro di ricerca Ramazzini

[Matteo Radogna]

Tré milioni di euro dalla Regione per il centro di ricerca Ramazzini BENTIVOGLIO di Matteo Radogna II centro di ricerca sul cancro 'Ramazzini' di Bentivoglio, un'eccellenza per l'Emilia Romagna, ha formalizzato la richiesta di riconoscimento di 'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico' (Irccs). La proposta è stata formalizzata ieri direttamente al presidente uscente della Regione Stefano Bonaccini, che ha ritenuto di accogliere l'istanza e avviare immediatamente l'attività istruttoria. Ma le buone notizie, per il Ramazzini, l'istituto fondato dal professor Cesare Maltoni e da quarant'anni impegnato nella ricerca sul cancro e nella prevenzione oncologica non finiscono qui: il castello di Bentivoglio, sede dell'eccellenza sanitaria, verrà interessato da lavori per 3 milioni di euro per sistemare i luoghi lesionati dal sisma del 2012 e per riqualificare le parti agibili e, quindi, migliorarle. La parte dei laboratori è già sicura e, infatti, l'attività del centro continua senza sosta. Le risorse, quindi, serviranno per sistemare la 'parte turistica', dedicate alle visite, dove ci sono affreschi antichi, che raccontano la storia di Bologna e della provincia. I soldi sono stati stanziati quasi interamente dalla Regione, a parte 500mila euro investiti dal Comune di Bentivoglio del sindaco Erika Ferranti. Bonaccini ieri ha sottolineato l'importanza del Ramazzini: II centro è una realtà d'eccellenza indipendente, riconosciuta a livello internazionale; i risultati delle sue ricerche hanno avuto una ricaduta fondamentale sulla medicina ambientale e del lavoro. I successivi passi formali previsti dal percorso di costituzione e riconoscimento in Irccs spetteranno poi alla prossima giunta regionale. Dal punto di vista procedurale, servirà il pronunciamento favorevole dell'assemblea legislativa regionale. La dottoressa Fiorella Belpogg, una delle ricercatrici simbolo del centro, ha accolto ieri il governatore: L'apertura di questo percorso, per me che da 40 anni lavoro nel Centro di ricerca fondato dal professor Cesare Maltoni, è la chiusura di un cerchio e motivo di grande soddisfazione. Dopo anni di distanza, si riapre la sinergia tra l'Istituto Ramazzini e il sistema sanitario pubblico. Negli anni non abbiamo mai smesso di sentirci a servizio dei cittadini, e gli stessi cittadini questo ce l'hanno sempre riconosciuto con il loro sostegno continuo e tenace. L'accreditamento istituzionale, se realizzato, sarà innanzitutto una risposta a tutti loro, il riconoscimento non solo del nostro lavoro ma anche dei loro straordinari e preziosi sforzi. RIPRODUZIONE RISERVATA Intanto è stata formalizzata la richiesta di riconoscimento di 'istituto di ricovero e cura' Belpoggi: Che soddisfazione La dottoressa Fiorella Belpoggi con lo staff di ricercatori dell'istituto Ramazzini da quarant'anni impegnato nella ricerca sul cancro e nella prevenzione oncologica -tit_org-

Estratto da pag. 51 234

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Underdogs, motivo d`orgoglio della città L'assessore Lepore ha ricevuto le ragazze campioni d'Italia a Palazzo D'Accursio: Lo sport rosa ci sta regalando davvero tanti successi

[Alessandro Gallo]

Underdogs, motivo d'orgoglio della città L'assessore Lepore ha ricevuto le ragazze campioni d'Italia a Palazzo D'Accursio: Lo sport rosa ci sta regalando davvero tanti successi di Alessandro Gallo Siete un motivo d'orgoglio perla città. Per questo vi ospitiamo in Sala Rossa come abbiamo fatto spesso, in quest'ultimo periodo, con lo sport femminile capace di regalare tanti successi a Bologna. L'assessore allo sport Matteo Lepore, con Roberta Li Calzi del consiglio comunale, riceve le Underdogs, le ragazze che hanno appena conquistato I titolo di football americano. Scudetto memorabile perché arrivato dopo cinque finali perse. Sfilano orgogliose le Underdogs e due ragazze (che preferiscono mantenere l'anonimato), onoreranno una scommessa: si tatueranno, visto il trionfo, il volto di Francesco Muzzioli, l'allenatore della squadra. Nella Sala Rossa (intitolata a Maurizio Cevenini) di Palazzo d'Accursio ci sono i dirigenti Irene Labanti e Giampaolo Bernagozzi (da giocatore campione d'Italia nel 1985 con i Doves), gli allenatori Francesco Muzzioli, Nicola Benassi e Nicola Garbin e le atlete Costanza Alberighi, Francesca Bertocchi, Giorgia Costantini, Gaia Giovannini, Sarà Olivieri ed Elena Vogrig. Storie di amicizia e sogni per I futuro. Siamo felici di avere vinto - racconta coach Muzzioli -. Vogliamo riconfermarci al più presto. Il mondo Underdogs è composto da 4 tecnici e da 24 ragazze. L'obiettivo è quello di rimpolpare l'organico. Å' stato il mio primo anno da capo allenatore prosegue Muzzioli -. Allenare delle ragazze è più complicato, ma anche stimolante. A livello individuale abbiamo elementi di talento e qualità. Dobbiamo crescere, però. Per questo dobbiamo reclutare nuove ragazze. Per arrivare almeno a trenta. Le Underdogs dopo il successo del 4 gennaio al Vigorelli di Milano, 32-14 sulle Apuania Unicorns, si sono prese qualche settimana di relax. Compatibilmente con gli infortuni - sono ancora ferme Oriana Pallaoro e Valentina Pizzuti - vorrebbero riprendere al più presto. Ci alleniamo tré volte la settimana - prosegue Muzzioli -. Credo che la differenza l'abbia fatta la coesione del gruppo, l'amicizia. Dopo cinque assalti andati a vuoto, le Underdogs sentivano il peso della finale. Il discorso di Muzzioli, prima dell'inizio, è servito a smuovere qualcosa. Non ho detto nulla di particolare, ma ho ricordato che, in finale, dovevamo moltiplicare gli sforzi. Farlo pure per le ragazze che, infortunate, non potevano aiutarci. Qualche Underdogs ha pianto. Ma la commozione nello spogliatoio del Vigorelli si è trasformata in una carica che ha travolto tutte le avversarie. Diversi, ora, i nuovi traguardi da raggiungere: ampliare la base attraverso il reclutamento giovanile, trovare la copertura economica (una stagione costa fino a 15mila euro), risolvere i problemi di Elena Vogrig e della nazionale. Elena è italianissima ma, essendo stata tesserata per una formazione australiana, viene equiparata a una straniera e non può giocare. Si allena con le compagne ma, quando ci sono le gare, resta a bordo campo, come fotografa. E la nazionale? Per ora solo amichevoli perché il football americano non è uno sport ricco. Il sogno è giocare anche con la Nazionale manifestazioni ufficiali. Perché il football è entusiasmo, passione, amicizia. E voglia di affrontare e superare gli ostacoli, come hanno fatto le Underdogs, tutte insieme. RIPRODUZIONE RISERVATA COACH MUZZIOLI ma il Sopra l'assessore Matteo Lepore mentre consegna un premio, a destra e Underdogs (Schicchi) -tit_org- Underdogs, motivoorgoglio della città

Estratto da pag. 70 235

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Zolino, al centro sociale arriva il candidato del Movimento 5 stelle

[Redazione]

Domani sera, giovedì, sarà a Imola Simone Benini, candidato del M5s alla presidenza della Regione. L'appuntamento è alle 20 al centro sociale di Zolino. A seguire ci sarà una cena con i candidati consiglieri grillini all'Osteria il Caffè di Zolino. Presenti anche gli ex assessori Claudio Frati, Claudia Resta e Patrik Cavina. Nel frattempo, c'è soddisfazione nel M5s imolese per l'inizio dei lavori lungo via Pola, a due passi dall'ospedale nuovo. Un altro importante intervento di messa in sicurezza della viabilità, esultano i grillini, per il quale occorre ringraziare i dipendenti comunali e l'ex assessore Frati per essere riusciti a trovare le risorse utili. Un altro nitido esempio - sottolineano dal M5s - della positiva operatività che ha animato, nei mesi scorsi, l'impegno politico di molti ex assessori pentastellati nonostante un epilogo di mandato indipendente dalla loro volontà. -tit_org-

Estratto da pag. 38 236

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Bonaccini cerca la pace con le coop Il presidente a pranzo alla Sacmi in via Selice. E' servito protestare con il Governo sulla plastic-tax

[Enrico Agnessi]

Bonaccjnj cerca la pace con le cooj II presidente a pranzo alla Sacmi in via Selice. E' servito protestare con il Governo sulla plastic-tax di Enrico Agnessi Prima un pranzo veloce in mensa, poi il saluto e le strette di mano con i lavoratori. Mattinata in Sacmi, ieri, per il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in corsa per un mandato-bis alla guida di viale Aldo Moro. Una visita, quella di Bonaccini nel quartier generale della cooperativa simbolo di Imola, da leggere anche come un tentativo di riallacciare il rapporto con una realtà storicamente satellite della sinistra, ma negli ultimi tempi decisamente più lontana al suo pianeta di riferimento rispetto al passato. Leggenda vuole infatti che, nel 2018, prima alle politiche (quando qui arrivarono i candidati parlamentari del M5s) e poi alle comunali, il colosso di via Selice con i suoi 1.200 dipendenti, a lungo guidato dall'ex numero uno della Legacoop locale Domenico Olivieri e oggi nelle mani del presidente Paolo Mongardi, fosse diventato un grosso bacino elettorale grillino. Ma in questi anni ho cercato di girare ovunque - ribatte il candidato presidente del centrosinistra, che non vuole sentir parlare di riavvicinamenti tra le due realtà -. Questo mandato l'ho fatto nei territori, a Imola sarò stato cinquanta volte. Andare nelle imprese e tra i lavoratori è fondamentale. Di certo però i recenti provvedimenti del governo (del quale però fa oggi parte anche il M5s) in materia plastic tax, disinnescati in parte proprio grazie all'intervento di Bonaccini, non hanno aiutato a rasserenare il clima tra la coop ultracentenaria e il Pd. Ho protestato e le cose sono cambiate di parecchio - rivendica il governatore -. Oltre due terzi del volume economico sono stati cancellati, l'export e il biomedicale non sono toccati, si incentiva il riciclo. E il fatto che il suo avvio sia stato spostato di sei mesi mi da fiducia che si possano fare altri interventi. Quanto alle contro-mosse di viale Aldo Moro, il piano regionale plastic-free che abbiamo adottato, il più avanzato in Italia, non prevede un solo centesimo di tasse - rimarca Bonaccini -, ma solo incentivi per famiglie, imprese e cittadini virtuosi. La nostra parte l'abbiamo fatta. Detto questo, a ormai meno di due settimane dalla sfida con la candidata del centrodestra. Lucia Borgonzoni, il presidente parla di campagna elettorale un po' strana. Mi ritrovo senza avversaria, ma con un avversario (Salvini, ndr) che, per quanto benvenuto, è un ospite, lo qui sono a casa mia e la gioco tutta sull'Emilia-Romagna, loro invece la spostano sul Paese. Eppure, al netto delle proteste, l'altra mattina sotto l'Orologio erano in tanti ad applaudire il leader leghista, che ha così infranto il tabù del comizio in una piazza imolese. La Lega è il primo partito livello nazionale e lui ha il merito di averla portata in alto, prendendola quando era al 4%, concede Bonaccini. Che poi però punge: Salvini elenca molto bene i problemi, ma fa fatica a trovare soluzioni. E non parla di Emilia-Romagna perché non la conosce. A Imola, dopo le dimissioni dell'ex sindaca Sangiorgi, che nel 2018 aveva strappato per la prima volta il Comune al centrosinistra, a primavera si torna alle urne. Ora penso davvero solo alle Regionali - ammette Bonaccini - anche perché mancano pochi giorni. Il fatto che però qui si voti dopo soli due anni certifica il fallimento, più che di un'esperienza politica, di un'idea che stava percorrendo il Paese. E cioè quella che non conta la competenza ne l'esperienza, ma basta essere nuovi. Credo che ora ci sia la possibilità di tornare al governo: bisogna cercare di fare una coalizione larga e civica, al sovranismo. Sempre sul fronte del centrosinistra, da segnalare che oggi alle 11 a Castel San Pietro arriva il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. NON CONOSCE LA REGIONE Salvini elenca molto bene ß problemi, ma fa fatica a trovare soluzioni - tit_org-

Estratto da pag. 38 237

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Alle 20.30 esibizione benefica a favore dell'associazione che si occupa del supporto psicologico al malato oncologico Zephyrus in San Barnaba nel nome di Priamo

[Redazione]

ILCONCERTO.AIIe 20.30 esibizione benefica a favore dell'associazione che si occupa del supporto psicologico al malato oncologico Zephyrus in San Bamaba nel nome di Piiamo; Concerto benefico a favore dell'associazione Priamo, che si occupa del supporto psicologico al malato oncologico, questa sera alle 20.30 in San Barnaba con l'Orchestra di flauti Zephyrus e Marco Zoni, primo flauto dell'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Il programma propone brani famosi a cominciare dall'Ouverture Egmont e dalla Romanza in fa magg. op. 50 di Ludwig van Beethoven; seguiranno l'Andante e Rondò per due flauti e orchestra op. 25 di Franz Doppler, brani dal mondo operistico come il Preludio dal terzo atto della Traviata di Verdi, la Sinfonia dalla Cenerentola di Rossini, il Finale del secondo atto della Bohème pucciniana e la Danza delle Ore dalla Gioconda di Amilcare Ponchieffi. L'ORCHESTRA, fondata nel 2011 da Marco Zoni, primo flauto dell'orchestra del Teatro alla Scala di Milano, ha in repertorio trascrizioni di celebri brani del repertorio cameristico, sinfonico e lirico-sinfonico. I suoi componenti sono professori d'orchestra provenienti da alcune tra le più importanti realtà musicali del territorio nazionale come il Teatro alla Scala di Milano, il Carlo Felice di Genova e il Teatro Comunale di Bologna, suonano in orchestre come la Verdi di Milano e l'Orchestra dei Pomeriggi Musicali, insegnano in Conservatori e Istituti Musicali italiani. L'Orchestra Zephyrus ha debuttato al Teatro alla Scala nel 2014 con II Mio Verdi, spettacolo di musica e prosa in collaborazione con l'attrice Mariangela Granelli. Per Stradivarius ha inciso il ed...in un soffio! con musiche di Bach, Mozart, Mendelssohn, Rossini, Verdi, Ciajkovskj e Mascagni. Nel 2017 l'Orchestra ha partecipato a una tournée in Giappone alla Japan Flute Convention, unica realtà italiana. Di prossima pubblicazione un 2 ed su Sinfonie d'opera italiane. In San Barnaba l'orchestra si esibisce nella seguente formazione: all'ottavino Petrella Ninoska, ai flauti Pier Filippo Barbano, Gianni Biocotino, Giulia Carlutti Agnese Lecchi, Nicolo Manachino Chiara Scucces e Marco Zoni, ai flauti contralti Alice Mafessoni ed Enrico Giacomin, ai flauti bassi Davide Calcagno e Massimo Orlando, al flauto basso in fa Stefania Maratti e a] flauto contrabbasso Giorgio Ratto. LFERT. L'Orchestra di flauti Zephyrus, fondata da Marco Zoni -tit_org-

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LE REGIONALI IN EMILIA-ROMAGNA VERSO LE ELEZIONI IL REPORTAGE Lo strano dedalo elettorale tra ribelli e voto disgiunto = Transfughi, ribelli e voti splittati Il duello degli ex nelle urne d`Emilia

[Marco Imarisio]

LE REGIONALI IN EMILIA ROMAGNA Lo strano dedalo elettorale tra ribelli e voto disgiunto di Marco Imarisio ÒÃ ransfiighi e ribelli. Le regionaliEmilia1 Romagna diventano un dedalo elettorale. a pagina 8 \ 'KRSO LI: KLL/IOM IL REPORTAGE______Transfughi, ribelli e voti splittati II duello degli ex nelle urne d'Emilia Dal sindaco già leghista in lista con Bonaccini al fa renziano che fa campagna per Meloni dal nostro inviato Marco Imarisio BOLOGNA Com'era bello quando c'erano Peppone, Don Camillo e il loro Mondo piccolo. Almeno si sapeva fin dall'inizio con chi stavano. E il voto disgiunto, o asimmetrico che sia, non era neanche una fantasia che sfiorava la mente di Giovannino Guareschi. Oggi è tutto più complicato. Anzi, se uno presta fede a un Matteo Salvini abbracciato in quel di Brescello alla statua del personaggio rosso con le fattezze di Gino Cervi, i vecchi comunisti votano per lui. Mentre a leggere il documento della Conferenza episcopale dell'Emilia-Romagna, no a sovranismi e populismi, appare chiaro come il bianco Don Camillo questa volta sceglierebbe Stefano Bonaccini, nato e cresciuto nelle filiere delPci. Roberto Pasquali si è portato avanti con il lavoro. Se voti il piano sanitario di Bonaccini, Salvini ti espelle. Tarda primavera del 2017, al telefono Matteo Ranean, consigliere regionale nonché fedelissimo del leader leghista. Digli di non scomodarsi che me ne vado da solo, è la risposta. Inverno del 2020, e Pasquali, il plurisindaco di Bobbio, premiato come borgo più bello d'Italia, è capolista della lista personale del presidente uscente. Se non una nemesi, senz'altro uno schiaffo per la Lega alla quale si iscrisse nel 2009, portandola dal io al 44 per cento alle ultime provinciali, in un territorio dove Salvini ha vinto 45 Comuni su 46. Mi chiamano traditore, ma sono soltanto un sindaco che vorrebbe sopra di sé un presidente capace. La politica si fa a Roma, qui si paria di amministrazione. La frammentazione emiliano-romagnola è dovuta al dilemma tra il voto locale auspicato da Bonaccini e il voto nazionale sul quale soffia Salvini. Ma le schegge andranno in ogni direzione, anche perché schiacciato tra i due contendenti c'è un MQS più diviso che mai. E saranno decisive. La scorsa primavera Manuela Sangiorgi era un astro nascente, profezia firmata Luigi Di Maio, della galassia pentastellata. Aveva espugnato Imola, sottratta a cinquant'anni di monocolore Pci e suoi derivati. Il giorno dell'Epifania, ormai decaduta da sindaca, era all'Antoniano di Bologna a farsi un selfie con Salvini, accompagnata dal suo compagno Simone Carapia, candidato leghista alle Regionali. Voterò secondo coscienza dice. Ð Movimento non è più antisistema e alleandosi con il Pd ha tradito i suoi ideali. Quanto a Bonaccini, spero di non rivederlo mai più alla guida di questa regione. Tragga lei le sue conclusioni. A proposito di selfie. Esiste su qualche bacheca una foto neppure troppo vecchia di Sangiorgi abbracciata a Raffaella Sensoli, consigliera regionale uscente del MgS. Anche lei in odore di eresia, con parole e motivazioni diametralmente opposte a quelle della fu sindaca di Imola. Io credo invece che i nostri ideali siano stati traditi quando ci siamo alleati a una destra "pericolosetta", come la deunisce Beppe Grillo. Per questo auspico un voto il più possibile disgiunto, lista Cinque Stelle ma Bonaccini presidente. Non è una posizione isolata, la sua. Negli ultimi giorni Max Bugani, plenipotenziario regionale di MgS che ha mal digerito la decisione di presentarsi a queste elezioni, sta mandando messaggi neppure troppo in codice a favore del voto disgiunto, mentre Fabio Massimo Castaido, vicepresidente MgS del Parlamento europeo, vede nell'Emilia-Romagna una Stalingrado di Matteo Salvini, e invita gli elettori penstastellati a valutare in coscienza l'appoggio a Bonaccini. Questa è una terra di musici e motori straordinari, ma anche di straordinaria creatività. Quindi non può mancare un fuoriuscito del Pd che fa campagna elettorale per Giorgia Meloni. E a llora? Capisco che nel mio caso il fossato da saltare sia molto ampio, ma non mi vergogno mica, tanto gli schemi ideologici sono saltati. Stefano Sermenghi, ex sindaco della popolosa Castenaso, cintura nera di judo, è un renziano della prima ora che invece di approdare a Italia viva ha scelto Fratelli d'Italia. Sto dando una mano. Non ci serve un

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buon amministratore di condominio come Bonaccini. L'incertezza delle elezioni intermedie più importanti degli ultimi anni è alimentata anche da questa nebulosa nella quale si cambia casacca e si predica il voto splittato, orrido neologismo sentito martedì pomeriggio all'evento pubblico dei Moderati. Che vengono dal centrodestra e forse lo voteranno anche, ma daranno la preferenza a Bonaccini. Non è facile per me, non ho mai votato Pd in vita mia... Presente nella sala dell'hotel dei Portici di via Indipendenza, non senza dissimulare un certo imbarazzo, l'ex ministro Gian Luca Galletti, che fu assessore al Bilancio nella giunta di Giorgio Guaz- zaioca. Non lo faccio per ideologia, lo giuro, ma per salvaguardare il benessere della regione. Il nume tutelare dell'iniziativa è Pier Ferdinando Casini, che si definisce esperto mondiale di queste alchimie, con qualche buona ragione. Suvvia, una volta caduti i muri è diventato ancora più lecito scegliere l'opzione che si giudica migliore per il proprio territorio. Parola di vecchio Yoda de. Ma che nostalgia, di quei due. La sfida Domenica 26 gennaio si vota in EmiliaRomagna per scegliere I governatore della Regione. I candidati alla presidenza sono nove. la sfida principale è tra Stefano Bonaccini (Pd) e Lucia Borgonzoni (Lega) L'elezione in EmiliaRomagna si configura come un test governativo dopo le vittorie del centrodestra nelle ultime sfide Regionali in Italia II M5S (con Simone Benini) corre da solo e il suo risultato potrebbe avere strascichi a livello nazionale La parola REGIONALI Si tratta della consultazione amministrativa, che si tiene di norma ogni 5 anni, per scegliere i governatori di una determinata Regione. Nel 2020 otto Regioni andranno al voto: a gennaio Emilia- Romagna e Calabria,primavera Veneto, Liguria, Marche, Toscana, Campania e Puglia Aflk Ho tradito la Lega per Bonaccini? ^77 Sono solo un sindaco che vuole sopra di sé un presidente capace '" SIT '" ' Io, ex sindaco M5S, voterò Carroccio? Dico solo che spero di non vedere mai più Bonaccini a guidare la Regione Raffaella Sensoll. 38 anni, consignera M5S uscente, voleva l'intesa con II Pd Gian luca Galletti, 58 anni, ex ministro.centrista darà sostegno a Bonaccini I nostri traditi quando ci siamo alleati con la destra. Quindi spero nel voto disgiunto per la lista M5S e Bonaccini Non è facile per me, non ho mai votato Pd in vita mia. Non lo faccio per ideologia ma per il bene della Regione -tit_org- Lo strano dedalo elettorale tra ribelli e voto disgiunto - Transfughi, ribelli e voti splittati Il duello degli ex nelle urneEmilia

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Il cda della Rai si spacca sulle nuove nomine = Rai, il cda si spacca Senza maggioranza la metà delle nomine E Foa attacca Salini

[Antonella Baccaro]

MA IL PARERE NON E VINCOLANTE II cda della Rai si spacca sulle nuove nomine di Antonella Baccaro T) ai, il cda si spacca sulle nomine dei I\. direttori. L'ad Salini: Passo importante. a pagina 9 Rai, il cda si spacca Senza maggioranza la metà delle nomine E Foa attacca Salini II voto non è vincolante. L'ad: passo importante ROMA Passano le nomine degli otto direttori della Rai, proposti ieri dall'amministratore delegato Fabrizio Salini. Ma al prezzo di una spaccatura nel consiglio di amministrazione che, tra astensioni e voti contrari, ha fatto mancare la maggioranza alla metà dei candidati. Solo la norma che rende non vincolante questa votazione salva Salini da conseguenze più gravi. Dal momento che il cda si è espresso su ciascuno dei nomi, a ottenere la maggioranza dei voti sono stati Stefano Coletta a Rail e Prime time, Angelo Teodoli al Coordinamento generi. Franco Di Mare al Day time e Luca Milano alla direzione Ragazzi. Non rhanno ottenuta Ludovico di Meo a Rai2, Cinema e Series, Silvia Calandrelli a Rai3 e Cultura, Eleonora Andreatta alla Fiction e Duilio Giammaria ai Documentari. Questo è il risultato di scelte molto diverse dei vari consiglieri. Da una parte Salini ha approvato tutte le nomine insieme con Beatrice Coletti (M5S) e Giampiero Rossi (Fdl, che si è astenuto solo su Giammaria), di fatto inaugurando una maggioranza Rai inedita tra grillini e melomani. Il presidente Marcello Foa si è astenuto su tutti i nomi, ma si è lanciato in una durissima requisitoria contro Salini (con cui i rapporti sono ormai gelidi dopo l'affaire del finto ministro dell'Economia), sottolineando come l'ad abbia sbagliato i tempi e i modi delle nomine. I tempi, perché ha rinviato troppo; i modi, perché le proposte non sono state condivise e non hanno neppure una decorrenza nota. Foa poi ha difeso la direttrice di Rail Teresa De Santis, avvicendata senza un motivo alla vigilia di Sanremo e senza tenere conto dei risultati (+ 1,2% rispetto al 2019, il secondo miglior risultato degli ultimi dieci anni). Anche Rita Borioni (Pd) ha scelto l'astensione su tutti i nomi, per non fare figli e figliastri, criticando duramente Salini per i modi, i contenuti, i percorsi di scelta, la mancanza di trasparenza, l'assenza totale di interlocuzione con l'amministratore delegato, la fumosità nelle procedure, i pasticci incomprensibili. Prevedibile il voto contrario su tutta la linea del leghista Igor De Biasio. La sorpresa sono state le scelte del consigliere indipendente Riccardo Lagaña che ha chiesto lo spacchettamento dei voti, accordato dietro il parere favorevole del collegio sindacale. La sua proposta ha sparigliato le carte. Lagaña ha approvato Giammaria, bocciato Calandrelli e si è astenuto su Andreatta e Di Meo, determinando così l'esito finale. Dal settimo piano di viale Mazzini, fonti vicine a Salini rendono nota la soddisfazione dell'ad perché le nomine sono un passo importante verso la realizzazione del piano industriale, attraverso la valorizzazione di risorse interne. Per Salini insomma conta il risultato, poi, tra sei mesi, si sottoporrà al giudizio sul suo operato. A lui fa arrivare il massimo sostegno la consigliera Coletti: Salini ha agito correttamente, nel pieno dei poteri a lui conferiti e forte della sua pluriennale esperienza. Fuori da viale Mazzini fioccano le reazioni: il Pd l'ha giurata all'ad. Farà partire un monitoraggio ossessivo dei Tg (dei quali non ha ottenuto il cambio delle direzioni) per denunciare episodi di sovraesposizione di MgS e Lega. Salini esce con le ossa rotte: bocciato il tentativo di inciucio, isolato totalmente l'ad, il quale potrà fare i cambiamenti solo grazie alla riforma renziana che premierà un Pd pronto a far man bassa della tv di Stato sostiene Alessandro Morelli per la Lega. Aria nuova a Rai Fiction twitta ironicamente Maurizio Gasparri (FI) dopo la conferma di Andreatta. Michele Anzaldi (Iv) attacca Foa sull'astensione: In ogni altra azienda il presidente si dimetterebbe o chiederebbe le dimissioni dell'ad. Foa si dimette?. Anto nella Baccaro Gli equilibri Asse medito tra Movimento 5 Stelle e Fratelli d'Italia Le proteste di Pd e Lega Fabrizio Salini, 52 anni, dal 27 luglio 2018 è amministratore delegato e direttore generale della Rai su nomina del Governo Conte I In precedenza dal 2015 al 2017 aveva diretto La 7 -tit_org- Il cda della Rai si spacca sulle nuove nomine - Rai, il cda si spacca Senza maggioranza la metà delle nomine E Foa attacca Salini

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Puglia, contro Emiliano il primo candidato di Iv

[Redazione]

Alle Regionali :Ã In Puglia il Pd appoggerà ilgovernatore uscente, noi no. ' Avremo un candidato diverso da Emiliano e da Fitto e lo annunceremo a febbraio. Lo ha detto il leader di Italia viva Matteo Renzi, a L'aria che tira, su Lay. Su Tap, Ilva, sanità, Xylella, popolare di Bari Emiliano ha idee opposte alle nostre. Sostenere le sue idee significa negare ciò che noi siamo, ha precisato l'ex premier. Non sono sorpreso che qualcuno non si senta parte di questa comunità. Lo sapevo da tempo e per questo avevo voluto a tutti i costi le primarie, nonostante fossi il presidente uscente, ha invece scritto su Facebook Michele Emiliano. -tit_org-

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AGGIORNATO Asse col M5S, nel Pd c`è chi dice no Ma il leader: non siamo subalterni Zingaretti chiude il summit dem: Abbiamo salvato l'Italia. Ora un piano in 5 punti

[Redazione]

Asse col M5S, nel Pd ñ è chi dice ø Ma il leader: non siamo subalterni Zingaretti chiude il summit dem: Abbiamo salvato l'Italia. Ora un piano in 5 punti DALLA NOSTRA INVIATA CONTIGLIANO L'accusa aleggiava nell'aria già lunedì. Ieri si è concretizzata in alcuni interventi dal palco del seminario dem nell'ex abbazia di San Pastore. Interventi non teneri con il segretario: il Pd va a rimorchio dei 5 Stelle, dicono, ognuno declinando la critica con il proprio stile, Matteo Orfini, Giorgio Gori, Vincenzo De Luca e Andrea Marcucci. Nicola Zingaretti, però, non ci sta. L'accusa gli sembra non solo infondata, ma anche pretestuosa: Altro che subalterni, siamo gli unici che vogliono far fare al governo uno scatto in avanti per la fase due. Quello a cui mira veramente, il leader del Pd lo ha spiegato con chiarezza ai suoi: 15 Stelle alla fine non vorranno fare nessuna alleanza organica con noi. Non ci riusciranno anche se Ãé dentro c'è chi vorrebbe. Ma con il propor zionale corretto con lo sbarramento, che pure non era la nostra posizione di partenza, un'alleanza post elezioni sarà possibile. Non solo, con quel sistema che non ci vincola ci sarà possibile lanciare un'Opa sul loro elettorato. Per questo l'accusa di subaltemità non ha alcun senso. Ma quali erano stati i rilievi mossi nel seminario? Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori (che qualcuno nel Pd individua come il possibile competitor del segretario) aveva espresso perplessità: Non mi convince il posizionamento verso i 5 Stelle. Dario Franceschini dice che loro devono venire di qua, invece mi sembra che stiamo andando noi di là. Molto duro l'intervento di Matteo Orfini: Costruire una forza di centrosinistra con un partito che di sinistra non è, sarebbe un errore gravissimo. Anche il governatore campano Vincenzo De Luca non le aveva mandate a dire: Evitiamo di omologarci con i partiti che si rinnovano sotto la guida di Toninelli. E pure il capogruppo al Senato Andrea Marcucci aveva usato come esempio l'ex ministro delle Infra stnitture per dire il suo no all'unione con il M5S: Non mi voglio fidanzare con Toninelli. Zingaretti però tira dritto e a chi gli fa notare i limiti di questo governo ricorda che tutti lo hanno votato, inclusi i suoi detrattori: Eravamo tutti figli di un compromesso che tutti abbiamo accettato nel giorno del varo del governo. Per questo il segretario invita alla calma sui decreti sicurezza: Ð che non significa non condurre una battaglia, ma dentro una dialettica politica o diventa solo una polemica dentro di noi. Poi il leader indica un programma possibile. E fattibile, perché non mette in difficoltà il premier e non risulta indigesto al MgS. Cinque gli obiettivi del programma per l'Italia: Una rivoluzione verde per tornare a crescere, il passaggio dall'Italia della burocrazia all'Italia semplice, un Equality act per ridurre le distanze sociali e territoriali, l'incremento di 4 miliardi annui per la spesa per la conoscenza, un piano per sanità e assistenza. La platea applau- de il segretario. Alcuni si convincono. Altri meno. Come De Luca, che sbuffa: Mi sono rotto le scatole di venire a sentire ste chiacchiere del cavolo. M.T.M. Gli attacchi Attacchi all'ipotesi di patto con 5 Stelle dal capogruppo Marcucci e dal sindaco Gori -tit_org- AGGIORNATO Asse col M5S, nel Pdè chi dice no Ma il leader: non siamo subalterni

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Intervista a Andrea Orlando - Il mio appello ai 5 Stelle Smettetela con l`antipolitica o il governo avrà problemi

[Maria Teresa Meli]

Il mio a ýðå î ai 5 Stelle Smettete a con l'antipolitica o il governo avrà problemi Ð vice segretario Orlando: tra loro ce anche chi vuole un'alleanza di Maria Teresa Meli CONTIGUANO (RIETI) Onorevole Andrea Orlando, lei dal palco ha accusato il M5S di fare antipolitica, ma lunedì aveva aperto a un'alleanza... Io ho semplicemente detto quali sono le condizioni per governare. La prima è smetterla con l'antipolitica. Se loro continuano ad avere queste fiammate di antipolitica alla fine distruggono loro stessi. Ed è un nostro problema nella misura in cui alla fine non solo si indeboliscono in modo irreversibile, ma riflettono anche una luce negativa sull'azione di governo. Può fare esempi concreti di questa antipolitica? Il problema è il racconto della politica che il Movimento Cinque Stelle continua a utilizzare tutte le volte che entra in una fase di conflitto. Se la politica viene associata in automatico alla corruzione, se il Parlamento viene associato allo spreco, alla fine tutto questo racconto peggiora la percezione della realtà degli italiani che già non è positiva e quindi finisce per generare quelle paure che vengono cavalcate da Salvini. Non solo: così si depotenziano i risultati che si riescono a mettere in campo con questo governo. Comunque il sottosegretario 5 Stelle Stefano Buffagni ha detto al Corriere: no alle nozze con il Pd. Noi abbiamo grande rispetto per la discussione che si è aperta dentro i Cinque Stelle. Naturalmente non ci sfugge che se non avessimo fatto la proposta di un'alleanza che poi dovrà tenere anche conto di quella che sarà la legge elettorale non avremmo oggi la discussione che si è aperta nel Movimento, perché la posizione di Buffagni è diversa da quella di altri. L'altro giorno c'è stato un documento di alcuni loro senatori che sosteneva tesi molto diverse da quelle di Buffagni. Dario Franceschini ha rivendicato la discontinuità rispetto al Conte I. Alle volte però si fatica a vederla. La discontinuità si dovrebbe cogliere a partire dal posizionamento in Europa. Banalizzando: Gentiloni non ha esattamente lo stesso profilo e approccio alle istituzioni europee di Centinaio. Non sfugge a nessuno il fatto che l'Italia abbia ripreso un ruolo e una funzione nel contesto europeo che il governo precedente aveva perduto. Se vogliamo restare nel quadro della politica intemazionale c'è una piccola differenza tra quello che ha dichiarato Salvini dopo il raid Usa in Iraq e la posizione del governo italiano. Capisco che queste cose potrebbero non bastare ma va aggiunto però che la legge di bilancio è una legge che è l'opposto della logica della flat tax. È una legge che prova, seppur in condizioni molto difficili, a redistribuire. Dica la verità: avete paura del voto dell'Emilia-Romagna? Sappiamo che questa volta la partita è aperta e che dovremo fare più fatica che in passato, però ci sono tutte le condizioni per vincere. Il partito sta facendo un lavoro enorme: c'è una mobilitazione eccezionale e credo che l'entrata in campo delle Sardine abbia migliorato il clima. Si parla di un congresso, ma non si capisce bene a che cosa dovrebbe servire... Bisogna sempre guardare l'obiettivo più che il percorso. L'obiettivo adesso è fare il punto sulla situazione che è completamente diversa rispetto a quella del passato congresso. Il Partito democratico prima stava all'opposizione in uno schema di centrosinistra, oggi si tratta di costrui- re un campo anti-sovranista più largo, che forse sarebbe riduttivo continuare a chiamare centrosinistra, e questa costruzione richiede anche una nuova elaborazione. In più ci sono state anche delle spinte della società civile che credo meritino di essere raccolte e con le quali è comunque utile interloquire. Questi due fatti rendono necessario un passaggio che abbia anche caratteri rifondativi. Del resto, la questione si pone non solo al Pd ma a tutte le grandi forze progressiste europee. Come si è progressisti nel tempo del populismo? Questo è il nuovo tema. E il Partito democratico lo deve assolutamente a ffrontare. VotoEmiliaRomagna Questa volta la partita è aperta, dovremo fare più fatica, il lavoro del partito è enorme Andrea Orlando, 50 anni, vicesegretario del Pd dal 2019, è stato più volte ministro Orlando è alla sua quarta legislatura in Parlamento -tit_org- Intervista a Andrea Orlando - Il mio appello ai 5 Stelle Smettetela conantipolitica o il governo avrà problemi

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Asse col M5S, nel Pd c`è chi dice no Ma il leader: non siamo subalterni Zingaretti chiude il summit dem: Abbiamo salvato l'Italia. Ora un piano in 5 punti

[Redazione]

Asse col M5S, nel Pd ñ è chi dice ø Ma il leader: non siamo subalterni Zingaretti chiude il summit dem: Abbiamo salvato l'Italia. Ora un piano in 5 punti DALLA NOSTRA INVIATA CONTIGLIANO L'accusa aleggiava nell'aria già lunedì. Ieri si è concretizzata in alcuni interventi dal palco del seminario dem nell'ex abbazia di San Pastore. Interventi non teneri con il segretario: il Pd va a rimorchio dei 5 Stelle, dicono, ognuno declinando la critica con il proprio stile, Matteo Orfini, Giorgio Gori, Vincenzo De Luca e Andrea Marcucci. Nicola Zingaretti, però, non ci sta. L'accusa gli sembra non solo infondata, ma anche pretestuosa: Altro che subalterni, siamo gli unici che vogliono far fare al governo uno scatto in avanti per la fase due. Quello a cui mira veramente, il leader del Pd lo ha spiegato con chiarezza ai suoi: 15 Stelle alla fine non vorranno fare nessuna alleanza organica con noi. Non ci riusciranno anche se Ãé dentro c'è chi vorrebbe. Ma con il propor zionale corretto con lo sbarramento, che pure non era la nostra posizione di partenza, un'alleanza post elezioni sarà possibile. Non solo, con quel sistema che non ci vincola ci sarà possibile lanciare un'Opa sul loro elettorato. Per questo l'accusa di subaltemità non ha alcun senso. Ma quali erano stati i rilievi mossi nel seminario? Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori (che qualcuno nel Pd individua come il possibile competitor del segretario) aveva espresso perplessità: Non mi convince il posizionamento verso i 5 Stelle. Dario Franceschini dice che loro devono venire di qua, invece mi sembra che stiamo andando noi di là. Molto duro l'intervento di Matteo Orfini: Costruire una forza di centrosinistra con un partito che di sinistra non è, sarebbe un errore gravissimo. Anche il governatore campano Vincenzo De Luca non le aveva mandate a dire: Evitiamo di omologarci con i partiti che si rinnovano sotto la guida di Toninelli. E pure il capogruppo al Senato Andrea Marcucci aveva usato come esempio l'ex ministro delle Infra stnitture per dire il suo no all'unione con il M5S: Non mi voglio fidanzare con Toninelli. Zingaretti però tira dritto e a chi gli fa notare i limiti di questo governo ricorda che tutti lo hanno votato, inclusi i suoi detrattori: Eravamo tutti figli di un compromesso che tutti abbiamo accettato nel giorno del varo del governo. Per questo il segretario invita alla calma sui decreti sicurezza: Ð che non significa non condurre una battaglia, ma dentro una dialettica politica o diventa solo una polemica dentro di noi. Poi il leader indica un programma possibile. E fattibile, perché non mette in difficoltà il premier e non risulta indigesto al MgS. Cinque gli obiettivi del programma per l'Italia: Una rivoluzione verde per tornare a crescere, il passaggio dall'Italia della burocrazia all'Italia semplice, un Equality act per ridurre le distanze sociali e territoriali, l'incremento di 4 miliardi annui per la spesa per la conoscenza, un piano per sanità e assistenza. La platea applau- de il segretario. Alcuni si convincono. Altri meno. Come De Luca, che sbuffa: Mi sono rotto le scatole di venire a sentire ste chiacchiere del cavolo. M.T.M. Gli attacchi Attacchi all'ipotesi di patto con 5 Stelle dal capogruppo Marcucci e dal sindaco Gori -tit_org- Asse col M5S, nel Pdè chi dice no Ma il leader: non siamo subalterni

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Intervista a Giulia Trappoloni - Noi Sardine in piazza ma non per sempre Se Conte ci invita, andiamo Giulia Trappoloni: Santori iperesposto? Per noi un parafulmine

[Cesare Zapperi]

Noi Sardine in piazza ma non per sempre Se Conte ci invita, andiamo Giulia Trappoloni: Santori iperesposto? Per noi un parafulmine L'intervista dal nostro inviato Cesare Zapperi BOLOGNAsuo sogno era diventare una ballerina classica. È diventata, suo malgrado, una (possibile) leader politica. In due mesi la mia vita è stata travolta e stravolta, dice Giulia Trappoloni, 29 anni, fisioterapista, il volto femminile della banda dei quattro che il 14 novembre ha creato il movimento delle Sardine. A lei, occhi vispi e una vivacità travolgente, è toccato organizzare la nuova adunata di domenica in piazza 8 agosto. Giulia per la prima volta parla con un giornale. Tutti vi attendono al varco. Se al debutto avete richiamato 15 mila persone, ora quanti ne arriveranno a Bologna? Le aspettative sono altissime. È chiaro che ci piacerebbe andare oltre quei numeri. Alziamo l'asticella non per ego personale ma per dimostrare che c'è ancora tanta gente che ha voglia di andare in piazza. Volete salvare Bonaccini. Ci siamo mossi per bloccare Salvini e questo significa indirettamente sostenere il governatore uscente, che apprezziamo per il lavoro che ha fatto. Ma volevamo soprattutto dimostrare che la partita non era già chiusa. Non volevamo che l'Emilia-Romagna finisse a Salvini senza che ci fosse battaglia. La Lega governa già diverse Regioni. Dov'è il pericolo? Noi facciamo politica con le associazioni, con il volontariato, con gli enti intermedi. Un certo tipo di amministrazione può lesinare i fondi a questi soggetti. Cosa le fa paura di Salvini? La diffidenza verso gli immigrati, la poca umanità verso chi lascia il proprio Paese per cercare un futuro. Tutti vi corteggiano perché potete essere un argine alla Lega. Chi si è fatto avanti? Nessuno del mondo politico ha bussato alla nostra porta, anche se i segnali non sono mancati. Il segretario Pd Zingaretti vi vorrebbe nel suo nuovo partito. Vi interessa? Ci dobbiamo ragionare. A marzo ci riuniremo in un'assemblea, non chiamatelo congresso, e vedremo cosa fare in futuro. Il presidente del Consiglio Conte ha detto che vi vorrebbe incontrare. Se ci invita a Palazzo Chigi ci andiamo volentieri. Rimarrete un movimento? Non saremo mai un partito. Siamo un ponte fra la società civile e la politica. Però dovete decidere cosa fare da grandi. A marzo ne capiremo di più. La piazza non può conti nuare per sempre. Dovremo lavorare su altri canali. Se in Emilia-Romagna vince la Borgonzoni... ScappoPortogallo... Battute a parte, vorrà dire che dovremo raddoppiare gli sforzi perché la battaglia è più dura di quanto pensavamo. Secondo lei chi vince? Bonaccini perché alla propaganda può rispondere con il suo buon governo. In una eventuale giunta Bonaccini bis ci potrà essere un assessore Sardina? A titolo personale sì, in nome nostro no. Per voi finora si è esposto solo Mattia Santori. Non ha esagerato in presenzialismo? Si è esposto ed ha fatto da parafulmine. È stato bravissimo. Non aveva mai fatto politica eppure si muove con una disinvoltura incredibile. Mai avuto crisi? Momenti di scoraggiamento sì perché ha ricevuto anche attacchi pesanti. Ma si è sempre saputo difendere con calma e intelligenza. Qual è l'accusa che vi fa più male? Che dietro di noi ci sia qualcuno che ci finanzia. Una bugia colossale. Giulia, lei per chi vota? Sono una donna di sinistra. Che ruolo ha nelle Sardine? Mattia è l'ideologo, Andrea l'equilibratore, Roberto cura la logistica, io sono l'entusiasta. Ma cosa sono le Sardine? Una rivoluzione umana. La dimostrazione che il singolo se si muove può, insieme agli altri, cambiare la società. Lo ammetta: senza Salvini non sareste mai nate. Dirgli grazie è dura. Ma certo senza la paura che ci ha provocato non saremmo qui. -tit_org-

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Salvini a processo? Nessuno può sottrarsi alla legge

[Virginia Piccolillo]

Salvini aprocesso? Nessuno può sottrarsi alla legge; II ministro dell'Interno Lamorgese sul caso Gregoretti. È ancora battaglia sulla data del voto in Giunta ROMA Io credo che nessuno possa sottrarsi alla legge. Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, sferra un colpo al suo predecessore. La regola non vale solo per Salvini. Un ex ministro va davanti al tribunale dei ministri e poi lì si deciderà se dovrà essere processato o meno, rincara l'ex prefetto a Otto e mezzo su Lay, convinta che un ministro dell'Interno non deve parlare tanto, deve operare. Parole giunte nel giorno in cui si registra un nuovo colpo di scena nel caso Gregoretti. Per il trattenimento a bordo dei migranti salvati in mare nello scorso luglio, il Tribunale dei Ministri di Catania ha chiesto alla Giunta per le immunità del Senato l'autorizzazione a procedere contro il leader leghista, all'epoca ministro dell'Interno, per sequestro di persona. Il voto era stato fissato per il 20 gennaio. Ma la maggioranza, che intende concedere il via libera, ha chiesto e ottenuto dalla capigruppo di far slittare tutto a dopo le Regionali del 26 gennaio per non dare un'arma di propaganda all'ex titolare del Viminale. Il presidente forzi- sta, Maurizio Gasparri, favorevole invece a respingere la richiesta dei magistrati, non vuole alcun rinvio. E ha convocato per oggi alle 19 l'Ufficio di presidenza. Un colpo di mano per il senatore del Movimento 5 Stelle Mattia Crucioli, che ieri, insieme ad altri componenti della maggioranza, ha annunciato l'abbandono dei lavori della Giunta, in polemica col fatto che la convocazione è stata fatta malgrado l'assenza di Pietro Grasso e Michele Giarrusso, impegnati all'estero. La Lega va all'attacco: La maggioranza ha abbandonato i lavori della Giunta dopo essere andata sotto con i voti. Quella di Pd-5Stelle-Iv è una continua fuga. Abbiano il coraggio di votare il 20 gennaio, e si facciano giudicare da calabresi ed emiliano-romagnoli, dice Erika Stefani, alludendo alla richiesta (respinta) della maggioranza di acquisire nuova documentazione sullo stato di salute dei migranti a bordo della Gregoretti. Maurizio Gasparri rivendica correttezza totale ed esemplare: Mi attengo al calendario approvato all'unanimità a dicembre. La questione è ora nelle mani della presidente del Senato Elisabetta Casellati. La decisione della capigruppo di sospendere i lavori di aula e commissioni dal 20 al 24, vale anche per la Giunta, come sostiene la maggioranza? Matteo Salvini da Piacenza attacca: L'Italia è un Paese strano, perché c'è la sinistra che mi vuole mandare a processo per sequestro di persona aggravato, perché ho bloccato l'ennesimo sbarco di 131 clandestini. Lamorgese rivendica discontinuità: II ruolo del ministero dell'Interno è di garanzia, fuori dalle scene, dice. E aggiunge: Vanno aumentate le categorie per la concessione dei permessi umanitari, per evitare quello che stava avvenendo a fine dicembre, quando abbiamo rischiato che finissero in strada migliaia di persone. Virginia Piccolillo La vicenda Sarà la conferenza dei capigruppo del Senato del 20 gennaio a decidere la data del voto della Giunta per le Immunità su Matteo Salvini (nella foto, l'eri in campagna electorate) per il caso Gregoretti -tit_org-

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Così il Parlamento depotenzia la decisione della Consulta Legge elettorale, la spinta al Germanicum

[Francesco Verderami]

Legge elettorale, la spinta al Germanicum di Francesco Verderami ROMA Ora si capisce perché a dicembre il capo delegazione del Pd Franceschini sollecitasse la maggioranza a chiudere l'accordo sul proporzionale prima possibile, nonostante le obiezioni di quanti temevano così di caricare involontariamente l'arma del voto anticipato. In realtà ieri incardinando il Germanicum a Montecitorio l'alleanza giallorossa ha di fatto blindato la legislatura, depotenziando politicamente la sentenza con la quale la Corte costituzionale deciderà sul referendum promosso dalla Lega per un modello elettorale iper-maggioritario. Qualunque fosse il responso della Consulta, infatti, la materia oggetto di valutazione sarebbe superata dagli eventi parlamentari, dato che come ha spiegato il ministro della Cultura alla stampa nulla può ostacolare la sovranità delle Camere a legiferare: e le Camere hanno deciso di cambiare il Rosatellum su cui pende il referendum. È una manovra spericolata che taglia la strada a Salvini e al suo progetto di tornare presto alle urne, ma soprattutto si ripromette di cambiare radicalmente lo scenario politico nazionale e di chiudere la lunga stagione bipolare iniziata con l'introduzione del Mattarellum. Non a caso il leghista Giorgetti intervistato dal Foglio ha proposto di tornare al Mattarellum. L'ex sottosegretario alla presidenza, più che alla maggioranza, si è rivolto al nostro presidente della Repubblica, e il suo appello è parso una richiesta d'intercessione, una sorta di cero votivo al Colle che travalica il responso della Consulta, su cui peraltro il centrodestra (dallo stesso Salvini alla Meloni) non nutre speranze. E vero che oggi l'attenzione sarà concentrata sulla Corte, e che nel Carroccio sono pronti ad attaccare alzo zero: Se sotto il profilo giuridico la richiesta di referendum è ineccepibile dice infatti il leghista Galli una sua bocciatura avverrebbe per altre motivazioni. Traduzione: sarebbe una sentenza politica, e su questo il Carroccio leverebbe un (ennesimo) atto d'accusa verso i giudici costituzionali, anche a fini di campagna elettorale alla vigilia delle Regionali. Ma il tentativo in extremis di Giorgetti guarda oltre, il suo intento era (ed è) quello di trovare udienza ai vertici delle istituzioni per evitare che la maggioranza vari un modello elettorale ostile al maggior partito di opposizione. Se non fosse che la Lega in passato insieme agli alleati di centrodestra si comportò allo stesso modo, approvando il Porcellum e abrogando proprio il Mattarellum. Ð fatto è che in Parlamento si respira già un'aria da regime-change, e quindi c'è un motivo se un dicci di lungo corso come Tabacci considera la mossa di Giorgetti dettata dalla disperazione di Salvini: Con il proporzionale tutti dovranno cambiare, anche la Lega. Magari candiderà premier Zaia e noi a quel punto potremmo anche sostener- Ieri, invece, è stato incardinato il Germanicum alla Camera A Roma II Palazzo della Consulta è dal 1955 sede della Corte L'iter della proposta di riforma della legge elettorale voluta dalla maggioranza sarà definito molto probabilmente oggi Le opposizioni stanno facendo muro e l'iter potrebbe essere in salita per la maggioranza lo. E una provocazione che anticipa una possibile rivoluzione, se davvero venisse approvato il Germanicum e la legislatura arrivasse a compimento. E questi dureranno, secondo Giorgetti: Al massimo Renzi proverà a sostituire Conte. E fra tré anni la geografía politica potrebbe essere un'altra. Alla convention del Pd non è sfuggito un passaggio del discorso di Franceschini, che parlando di alleanze future ha citato M5S Le proposte La legge in vigore: il Rosatellum La legge elettorale oggi in vigore è il Rosatellum, con il quale si è votato alle ultime Politiche di marzo 2018. È un sistema misto: circa due terzi dei parlamentari sono eletti su base proporzionale (386 deputati e 193 senatori); un terzo (232 alla C amera e 116 al Senato) è eletto in collegi uninominali II quesito leghista per il maggioritario La proposta leghista di legge elettorale è invece in senso maggioritario. Otto consigli regionali, guidati dal centrodestra, hanno presentato una richiesta di referendum abolire la quota >rzionale del:ellum: resterebbe piedi un sistema ba^to interamente su i uninominali II proporzionale con sbarramento Anche il Parlamento lavora a una nuova legge: nella commissione Affari costituzionali di Montecitorio è stato depositato il testo del Germanicum. Si tratta di cisterna proporzionale

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sbarramento al 5 % a prevede un diritto di!na, ad alcune i izioni, anche per chi ìrma sotto il 5%) e quei moderati che oggi stanno ancora a destra. Si fanno già i conti su quanti forzisti voteranno per il proporzionale a scrutinio segre- IO... La vicenda Oggi, al massimo domani, sarà nota ìa decisione deiia Consulta su! referendum maggioritario della Lega - tit_org-

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L`Italia nel Mediterraneo il rischio di un declino

[Maurizio Caprara]

Diplomazia In il. può se ha. già di pur 'Ira. ñ di ni ANELM ITERM IL RISCHIO DI UN DECLINO di Maurizio Caprara Se si volesse scrivere un manuale su come in politica internazionale non conviene agire, una parte del testo potrebbe consistere nel riepilogo di varie mosse compiute di recente dall'Italia sulla Libia. La questione non va considerata futile motivo di sfottò per singole persone. Siamo di fronte a un problema del Paese: in questi giorni su Tripoli rischiamo di perdere, se non abbiamo già perduto, gran parte di un'influenza che pur tra mille contraddizioni, e a fasi alterne, è stata di rilievo nell'indicare quanto conta l'Italia nel Mediterraneo. Comparire sui mezzi di informazione, per chi rappresenta uno Stato di fronte ad altri Stati, è un mezzo per far conoscere quelle che si ritengono le proprie ragioni. Non un fine. Avere velleitariamente preteso di ricevere nello stesso giorno Payez al Serraj e Khalifa Haftar a Palazzo Chigi, una settimana fa, serviva innanzitutto ad avere spazio su tv, web e giornali. Lo scopo più alto, diciamo così, era coprire l'arretramento nel proprio ruolo politico-diplomatico subito dall'Italia da quando al Serraj, il presidente del cosiddetto Governo di accordo nazionale libico, ha ottenuto droni e militari dalla Turchia e Haftar, il comandante del cosiddetto Esercito nazionale libico, viene aiutato dalla Russia con mercenari. Il risultato è stato che al Serraj - nel 2016 arrivato con l'appoggio dell'Italia alla guida dei precari poteri di Tripoli - non è potuto venire a Roma subito. Si è reso necessario pregarlo. Alla pessima figura in campo intemazionale si è aggiunto un debito nei suoi confronti. Le agende in politica internazionale parlano. L'ordine temporale degli appuntamenti può esprimere messaggi su materie delicate. Se un rappresentante della Repubblica Italiana va in Israele in veste ufficiale, per esempio, non è consuetudine che si diriga a Ramallah prima di aver dedicato almeno una parte della visita a Tei Aviv e/o Gerusalemme. Ne in genere va nei Territori palestinesi e basta. Non è per fare paragoni di qualità, ma come non si riserva la precedenza a un'entità territoriale che non è uno Stato, sull'attuale Libia, a meno che non sia stato concordato con entrambe le parti, nell'agenda del giorno di un presidente del Consiglio italiano non può venire prima l'entità non riconosciuta dalle Nazioni Unite e poi la riconosciuta. Peggio ancora se le due parti si sparano addosso, se quella che ottiene priorità negli appuntamenti ha in corso un'offensiva contro l'altra e se le ha appena massacrato allievi di un'accademia militare. Haftar è stato per di più accolto dal presidente del Consiglio nel cortile di Palazzo Chigi. Seppure senza picchetto d'onore, un trattamento simile a ciò che è previsto per capi di governo. Non di milizie irregolari. Stupisce che Giuseppe Conte, tra le doti del quale rientrano misura e prudenza, non abbia avvertito l'inopportunità di un riguardo del genere. Altro capitolo del manuale. Non è scelta avveduta partecipare a incontri facoltativi se è già prevedibile che ci si dovrà sottrarre all'adesione di un documento comune. Il ministro degli Esteri italiano, mercoledì scorso, è andato al Cairo per una riunione con i colleghi di Egitto, Francia, Grecia e Cipro. Poi ha fatto sapere di non aver firmato la dichiarazione conclusiva perché sbilanciata e di essersi battuto per smussare la dura posizione degli altri Paesi nei confronti di turchi e al Serraj. L'Egitto si riserva di entrare in armi in Libia se la Turchia rafforzerà troppo l'embrione di governo di Tripoli. La Francia è un altro Stato che appoggia il generale. La Grecia ha rapporti difficili con la Turchia da (almeno) decenni. Cipro si vede arrivare vicino navi da guerra turche, mandate a scoraggiare le ricerche di idrocarburi dell'Eni. Dal Cairo ci si aspettavano inni in gloria del presidente turco Recep Tayyp Erdogan? No. Andarci ha scontentato i presenti senza accontentare Ankara. La quantità di dichiarazioni e foto inviate tutti i giorni a giornalisti per conto di Luigi Di Maio è incomparabile con quelle dei precedenti titolari della Farnesina. Compresi Franco Frattini, Emma Bonino, Paolo Gentiloni, in carica in tempi di social network. A chi fa politica estera invece un profilo non troppo esposto ai riflettori può servire. A Enzo Moavero alcuni hanno addebitato di aver fatto parlare poco di quanto faceva da mini stro. Valutazione da sottoporre a revisione. Quando contribuì ad attenuare l'irritazione del governo francese per l'incontro di Di Maio con gilet gialli che infiammavano le piazze, e chiedevano le dimissioni del presidente Emmanuel Macron, Moavero i contatti con Parigi li ebbe senza clamore.

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Anche per questo abbassarono la tensione. Se si domandassero ai parlamentari italiani, non a gente comune, i nomi di ministri degli Esteri di Germania, Francia e Regno Unito non tanti ne risulterebbero a conoscenza. In questo caso, l'ignoranza sarebbe anche un merito degli ignorati. ^'@dbcdan RIPRODUZIONE RISERVATA Problemi. indicano invece come non bisognerebbe agire -tit_org-Italia nel Mediterraneo il rischio di un declino

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Europa Verde, niente facce ma idee sui manifesti

[Gavino Cau]

Invece dei soliti volti dei candidati l'attenzione è sulle proposte Agricoltura biologica, trasporto sostenibile, clima, lavoro, animali ed alberi FORLI CAVINO CAU Meno facce, più contenuti. Europa Verde ha lanciato la sua campagna di affissioni in vista delle elezioni regionali del 26 gennaio con un cambio di rotta dal punto divista grafico. Nei manifesti, infatti, non ci sono le foto dei candidati alla Regione, ma i punti che Europa Verde promuove in vista della consultazione, alla quale il movimento si presenta nellacoalizione che sostiene Stefano Bonaccini, e i cui candidati nella provincia di Foriì-Cesena sono Linda Maggiori, Alessandro Ronchi, Sarà Londrillo, Maurizio Pascucci e Giuseppe Tolo. Le urgenze Ecco allora che nei manifesti affissi per la città sarà possibile vedere le proposte promosse: emergenza climatica, raddoppio in 5 anni della superficie per l'agricoltura biologica, difesa delle bellezze del territorio dal dissesto, mobilità sostenibile, energie rinnovabili, benessere animale, lavoro, piantumazione di 4,5 milioni nuovi alberi e tutela delle foreste esistenti. In questa campagna dove molti mettono la loro faccia, ma non si parla di contenuti - spiega Alessandro Ronchi - abbiamo ritenuto di evidenziare le nostre proposte per la Regione. Sosteniamo Bonaccini, ma abbiamo un nostro programma. Perché tanti dicono di essere a favore delle misure contro il cambiamento climatico, ma poi non c'è omogeneità. Noi siamo quelli che si occupano maggiormente di clima. Ad esempio in uno dei manifesti c'è una pala eolica: tra le nostre proposte c'è una costa solare eolica per sfruttare il vento, lontano dalle spiagge, senza impatto, per renderci autonomi. I punti del programma rappresentati nei manifesti aggiunge Giuseppe Tolo - sono complementari, si integrano l'un l'altro. Sulla mobilità sostenibile siamo in ritardo di anni rispetto alle nostre proposte, avremmo dovuto fare un passaggio più lento, ma ora non c'è più tempo. Sul lavoro puntiamo anche a un'economia verde, che vuoi dire combattere ed eliminare lavoro nero e caporalato. Sulla mobi lità sostenibile - interviene Linda Maggiori - pensiamo a trasporto gratuito per le bici sui treni, oltre agli abbonamenti a prezzi vantaggiosi. Chiediamo che almeno il 50 per cento dei fondi per le infrastrutture sia destinato al trasporto sostenibile. Adesso è circa un terzo. E poi incentivi alle famiglie per viaggiare in treno. Dobbiamo ridurre il traffico su gomma. L'eccezione Unica eccezione ai manifesti tematici - conclude Ronchi - è stata la decisione di proporre in provincia anche qualche copia del manifesto con la capolista Linda Maggiori: l'immagine di una mamma in bicicletta con un cesto di prodotti biologici, che rappresenta con il suo stile di vita e le sue storiche battaglie écologiste un esempio per tutti. Da sinistra Giuseppe Tolo, Alessandro Ronchi e Linda Maggiori, a flanco del manifesti FOTO FABIO BLACO -tit_org-

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L ' IMPRENDITORE MARCO CAMPOMAGGI RACCONTA IL DISASTRO Milioni di danni e senza materie prime ma so che riusciremo a rialzarci

[Giorgia Canali]

IL Milioni di danni e senza materie primi ma so che riusciremo a rialzarci CESENA GIORGIA CANALI I vigili del fuoco al lavoro, l'odore acre del fumo è quello che ancora rimane del fuoco che lunedì notte ha distrutto magazzino e uffici dell'azienda Caterina Lucchi e Campomaggi. Ed è qui, nello stabile che si è salvato dalle fiamme che Marco Campomaggi ieri sera ha accolto il presidente della Regione Stefano Bonaccini, arrivato di persona a portare la vicinanza dell'ente che presiede. Ad accoglierlo anche il sindaco Enzo Lattuca e la consigliera regionale Lia Montalti. Il racconto di Campomaggi È stato proprio Campomaggi il primo ad accorgersi delle fiamme: Eravamo rimasti solo io, Caterina e Agnese, avevamo già i giubbotti pronti ad uscire quando si è attivato Fallarme anticendio, ho controllato le telecamere immaginando un falso allarme e invece ho visto il fumo, sono corso per provare a spegnerlo ma c'erano già le fiamme e la stanza si stava riempiendo di fumo. Il racconto prosegue con l'attesa dei vigili del fuoco e di quelle prime ore concitate per cercare di contenere le fiamme: Erano instancabili, hanno lavorato senza mai fermarsi, ma loro arrivano su un posto che non conoscono, io ho cercato di aiutarli in questo, a capire come era fatto il posto e dove era prioritario contenere il fuoco. Bruciate materie prime Abbiamo già attivato un'unità di crisi per capire il da farsi - spiega con tono più pratico l'imprenditore -. Il problema più grosso è che attualmente non abbiamo nemmeno un centimetto di pelle in casa. È andato a fuoco il capannone peggiore, quello delle materie prime. Da gennaio ad aprile per noi sono i mesi della produzione più intensa, proprio ieri mattina (lunedì ndr), era arrivato un camion pieno di pelle. I ringraziamenti Nel racconto di quelle ore drammatiche e della mattinata successiva traspare anche un grande senso di graditudine, verso le forze dell'ordine e i vigili del fuoco che ancora stanno lavorando per mettere in sicurezza l'area e spegnere definitivamente l'incendio, ma anche verso i dipendenti che nella mattinata di ieri hanno lavorato per bonificare la parte rimasta intatta, È stato quasi imbarazzante dal gran che si sono dati da fare per far sì che si potesse quanto prima tornare a lavorare. Per ora, ha spiegato, potranno cominciare a lavorare sul prodotto finito, il grosso del danno però sono i milioni di euro di pelle persi, adesso dobbia mo cominciare a riacquistarla, nel frattempo abbiamo cominciato ad avvisare i clienti dei possibili ritardi nelle consegne. La solidarietà di Bonaccini Sono subito stato informato della vicenda - ha detto il presidente regionale Stefano Bonaccini -, ci siamo sentiti anche con il sindaco. L'importante è che non si sia fatto male nessuno, conosco la tempra di Marco e Caterina e sono sicuro che si ricostruirà tutto. Hanno tutta la nostra vicinanza, siamo abituati a stare al fianco di chi subisce tragedie, stiamo terminando la ricostruzione di un terremoto da 14 miliardi di euro, siamo pronti a fare fronte anche a questo. Il mio essere qui è segno di vicinanza della Regione a chi fa impresa e produce, tutto quello che è in nostra potestà lo faremo. L'importante è non perdere fiducia. CI rialzeremo Lo dicevo con mia figlia... Le cose cambiano nell'arco di un secondo, ha la voce roca Marco Montemaggi per il fumo respirato due notti fa ma anche per la stanchezza. Ieri ero disperato, ma oggi so che ci rialzeremo. Il presidente della Regione Bonacdni eri sera è venuto di persona: Faremo tutto il possibile Da sinistra Lia Montait), Enzo Lattuca, Stefano Bonacdnl e Marco Campomaggi -tit_org-

Estratto da pag. 12 253

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Al manifesto per la famiglia ci sono poche adesioni

[Redazione]

CESENA II Forum delle Famiglie dell'Emilia-Romagna lo scorso 28 dicembre aveva chiesto ai candidati alla presidenza della Regione e anche a quelli delle varie liste di rispondere a una serie di domande sul tema famiglia, chiedendo una eventuale adesione ai vari punti proposti. Fino a ieri sono stati 4 i candidati presidenti ad avere aderito al "Manifesto perla Natalità e la famiglia": Simone Benini (M5S), Laura Bergamini (Partito Comunista), Stefano Bonaccini (Pd e altre liste) e Simone Berti (Movimento 3V). Non ancora pervenute le risposte di Marta Collot (Potere al Popolo), Stefano Lugli (L'Altra Emilia-Romagna) e Lucia Borgonzoni (Lega e altre liste). Come consiglieri hanno a- derito in tutto 42 candidati e tra questi ce ne sono solo 2 della provincia di Forlì Cesena. Si tratta di Massimo Pistoia del Pdfe e di Stefano Spinelli di Fratelli d'Italia. Un po' pochini visto che si tratta di uno dei temi più dibattuti in questa campagna elettorale e che in tanti tirano spesso fuo ri. -tit_org-

Estratto da pag. 47 254

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Con Vicini su sanità e farmacie

[Redazione]

GAMBETTOLA In vista delle elezioni regionali, oggi pomenggio alle 17,30 incontro alla saletta riunioni della Confcommercio in via Pascucci 139 con Claudio Vicini, candidato della lista che sostiene Stefano Bonaccini per la riconferma alla presidenza della Regione. Si parlerà di "Valorizzare il servizio sanitario, il servizio farmaceutico e le imprese del territorio". Claudio Vicini -tit_org-

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Montagna ed elezioni Il Pd replica a Baccini

[Redazione]

Montagna ed elezioni II Pd replica a Baccini SAN PIERO IN BAGNO L'intervento del sindaco Marco Baccini sui partiti e i candidati che riscoprono la montagna solo a pochi giorni dalle elezioni provoca il rammarico di Lauro Giovannini, segretario uscente del circolo Pd di Bagno di Romagna: Ciò che scrivi è in larga parte condivisibile, ma il richiamo al Pd è quantomeno ingeneroso. Almeno negli ultimi 3 anni il Pd di Bagno di Romagna ha posto l'attenzione su problematiche del territorio in quantità e qualità considerevoli, in periodi ben distanti dalle elezioni e portando assessori e consiglieri regionali. E ricorda le assemblee su sanità e protezione presidio ospedaliero Angioloni, gli incontri su aggregazioni di servizi con unioni e/o fusioni, la serata su lavoro e impresa quando avevamo anche sottolineato l'importanza di realizzare un corso scolastico relativo alle attività professionali poi finito a Sarsina. Poi i temi dello spopolamento della montagna e della rivitalizzazione dei centri storici e la partecipazione agli incontri sulla proposta di ampliamento del Parco dove il Pd richiamava alla prudenza. E in tante assemblee e incontri ricorda il supporto della consigliera regionale Lia Montait!. Ma Baccini ribadisce che l'unico che salva è il presidente regionale uscente Stefano Bonaccini: La questione è che il tema della montagna è lontano dalle agende politiche, anche del Pd, ma ritorna all'attenzione vicino alle elezioni. Assistiamo perió dicamente a molti proclami ma seguiti da pochi fatti concreti. L'unica regia che si è dimostrata concreta e coerente è stata quella di Stefano Bonaccini. Giovannini elenca i temi e trova ingenerosa la disamina del sindaco che sta con Bonaccini -tit_org-

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Per la frana Borgonzoni contro Bonaccini

[Redazione]

VERGHERETO Come pubblicato ieri sul Corriere, i lavori per la frana di otto mesi fa sulla strada provinciale sono fermi da tempo. Per la candidata leghista della destra alle imminenti elezioni regionali, la colpa è del suo avversario Stefano Bonaccini, attuale presidente della Regione. E ne approfitta per ripetere le "cifre del dissesto" cn i soldi che il presidente regionale non avrebbe speso e alle quali Bonaccini ha già risposto con altri numeri. Borgonzoni lamneta: Non basta lo stato di totale ab bandono in cui continua a versare la E45, pure la viabilità alternativa viene lasciata a se stessa, tra frane e interruzioni. E' questa l'attenzione al territorio e alle infrastrutture sbandierata da Bonaccini? Dal 27 gennaio lavoreremo seriamente per dare subito corso al piano delle manutenzioni e aprire i cantieri con i fondi già disponibili. -tit_org-

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Parata di ministri nei prossimi giorni

[Redazione]

Proseguono senza sosta le iniziative pubbliche del partito democratico per la campagna elettorale. Questa sera II ministro dell'economia, Roberto GualtlerI, sarà alle 18,30 a Casa Conti Guidi a Bagnacavallo; domani Graziano Deirio alle 20,30 al teatro di Consellce; sabato alle 10,30 il ministro Darlo Franceschini sarò alla sala Strocchi; alle 20,30 all- Almagià saranno protagonisti Nicola Zingaretti e Stefano Bonaccini con II sindaco Michele De Pascale. La prossima settimana sono invece attesi la ministra De Micheli e l'ex ministro Orlando. -tit_org-

Estratto da pag. 7 258

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Infrastrutture, si stringe nella prossima legislatura Corsini annuncia lo sblocco fondi per la Classicana, lavori sulla Ravegnana e il ritorno della E55. Rontini propone un ' agenzia regionale per la manutenzione delle strade

[Chiara Bissi]

Infrastnitture, si stringe nella prossima legislatura Corsini annuncia lo sblocco fondi per la Classicana, lavori sulla Ravegnana e il ntorr della E55, Pontini propone un'agenzia regionale per la manutenzione delle strade RAVENNA CHIARA BISSI Erano partiti in ordine sparso, bruciando le consolidate logiche territoriali; ieri i candidati Pd si sono ritrovati attorno al segretario provinciale Alessandro Barattoni per l'ultima fatica in vista delle elezioni regionali del 26 gennaio. Infine arriverà anche il sostegno del partito nazionale con la presenza del segretario e di alcuni ministri. Mirella Dalfíume, Manuela Rontini, Andrea Corsini e Gianni Bessi sono in corsa per un seggio all'assemblea regionale: due i posti disponibili in caso di vittoria di Bonaccini, uno in caso di sconfitta. Le proposte Infrastrutture, sanità, welfare i temi più battuti e non mancano le proposte dall'assessore uscente al turismo Andrea Corsini che pone come imperativo per il prossimo mandato la realizzazione di alcune infrastnitture in Romagna con lo sblocco dei finanziamenti per la Classicana, con i lavori sulla Ravegnana e con il ritorno dell'E55, progetto archiviato qualche anno fa. Ho avuto l'onore e il privilegio di servire la mia Regione a fianco di Stefano Bonaccini. Sulle infrastrutture abbiamo lavorato per l'apertura dell'aeroporto di Foriì ottenendo i finanziamenti non arrivati dal precedente governo. Cercheremo risorse per un servizio ferroviario metropolitano di costa per la mobilità dei turisti e dei cittadini. Sul fronte della sanità, Corsini chiede un riequilibrio della spesa prò capite oggi a favore dell'Emilia rispetto alla Romagna. Sul tema delle infrastrutture Manuela Rontini lancia l'idea di costituire un'agenzia regionale che si occupi della manutenzione delle strade prelevando le competenze oggi in mano alle Province aggiungendo risorse e mezzi. In 5 anni non ho mai mancato le sedute, mi ricandido con convinzione. Ci sono due proposte diverse in campo, gli altri speculano solo per mandare a casa il governo. Mirella Dalfíume, 63 anni espressione della Bassa Romagna, alla prima campagna elet- GLI IMPEGNI DI BESSI EDAUFIUME Mirella Dalfiume conferma l'impegno su formazione e pari opportunità. Gianni Bessi richiama la necessità di mantenere il dibattito sui temi regionali torale da candidata, conferma il proprio impegno nel mondo della formazione e delle pari opportunità, mentre Gianni Bessi in corsa per il secondo mandato - dopo essersi occupato di bilancio e attività produttive richiama la necessità di mantenere il dibattito sui temi regionali. Credo nel lavoro di squadra: porterò il mio contributo, anche non in prima fila, perché è il risultato che conta più della singola persona. Clima positivo Le considerazioni politiche spettano al segretario Barattoni, che assicura: Avverto un clima positivo. Non ci manda a casa nessuno. Siamo già a casa. Abbiamo una squadra aperta e competente che parla a tante sensibilità. Non siamo preoccupati, i nostri awersari sono quelli di sempre, quelli che abbiamo già sfidato in questi anni, sappiamo come affrontarli. Quanto alle alleanze larghe le facciamo da tempo perché non consideriamo il partito autosufficiente ma non ho mai pensato a un post Pd. Mlrella Dalflume, Manuela Rontlnl, II segretario Alessandro Barattonl, Andrea Corsinl e Gianni Bessl -tit_org-

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Metromare fino a Cattolica Belluzzi incalza la Lega

[Redazione]

RIMINI II Metromare è fondamentale che arrivi fíno a Cattolica. Ma come la pensano le candidate della Lega Pontis e Cipriani? E' quanto si domanda il candidato al consiglio regionale al seguito di Stefano Bonaccini Alessandro Belluzzi, rammentando come uno degli impegni assunti in campagna elettorale sia proprio quello di fare in modo che il Metromare raggiunga le stazioni di Misano Adriatico e Cattolica. Ricordando che ü consigliere comunale di Piccione, Fabrizio Pullè ci ha tenuto a fare sapere che fino a quando governerà il centrodestra a Riccione il Metromare non arriverà mai e così i cittadini e i turisti dovranno arrivare nelle due città a Sud di Riccione utilizzando un servizio mongolfiere. Dichiarando invece la sua ferrea volontà nel portare il Metromare a Misano Adriatico e Cattolica fino all'altezza dell'Acquario, Belluzzi si rivolge alle due candidate della Lega Valli Cipriani e Veronica Pontis. Mi piacerebbe, tra le altre cose, conoscere l'opinione di entrambe su questa questione visto che rappresentano per il loro schieramento politico la zona Sud della provincia di Rimini. Vorrei capire se anche loro sono d'accordo con Pullè. Il candidato del Partito democratico: Vorrei sapere se VaUi e Pontis sono contro come Pullè -tit_org-

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VERSO IL VOTO Intervista a Paolo Maggioli - Industriali e sindacato: le richieste ai candidati = Noi industriali ci auguriamo che dopo il voto non si cambi tutto

[Nicola Strazzacapa]

ERSOIL OTO Industriali e sindacato le richieste ai candidati Le interviste al presidente di Confìndustria Romagna Paolo Maggioli e al segretario di Cisl Romaena Francesco Mannelli //pag.24e25srRAzzAcApA Paolo Maggloll Noi industriali ci auguriamo che dopo il voto non si cambi tutto) È imprescindibile affrontare con una presa di coscienza individuale e quindi collettiva il tema dell'economia sommersa: dobbiamo fare tutti la nostra parte NICOLA STRAZZACAPA II conto alla rovescia dice meno undici, una settimana e mezzo alla consultazione che designerà la guida dell'Emilia-Romagna per il prossimo quinquennio con possibili scossoni sul governo nazionale e chi meglio del presidente di Confindustria Romagna Paolo Maggioli per una panoramica a 360 gradi sulle aspettatìve e le possibili ricadute dell'esito delle urne? Presidente Maggioli, quello di domenica 26 maggio è un croce- via per il futuro di una regione in cul Confindustria ha avviato un bel percorso di aggregazione: cosa pensa potrebbe cambiare in caso di affermazione di Stefano Bonaccini o di Lucia Borgonzoni? Mi auguro innanzitutto che qualunque sia l'esito non si pensi che dal 27 gennaio si debba cambiare tutto. Questa è una Regione che negli anni è cresciuta bene, anche grazie al traino di attività importanti che ci hanno reso il territorio numero uno in Italia in termini di esportazioni. Il tessuto generale, non solo economico, è positivo e bisogna ripartire da lì. Facendolo tutti insieme. Il cambio di passo fondamentale è infatti considerare la Romagna una realtà unica, spingere sempre più in questa direzione: i campanili ci sono e continueranno a esserci, ma riteniamo fondamentale ci sia anche una struttura che faccia sintesi e affronti i 4-5 temi che ci farebbero ancora più forti per dare un contributo decisivo all'intera regione. Il Pii delle nostre province è più basso di quelle da Modena in su? Recuperiamo il terreno perduto partendo da temi quali infrastnitture e Università-formazione e negli anni questo farà la differenza. Non è possibile ad esempio che in Romagna non esista un'alta velocità vera: basta vedere quanto la stessa abbia reso Bologna uno snodo eccezionale con grandissima ricadutasul turismo percapire quanto sia vitale. E quando dico alta velocità in Romagna parlo di tutto, sia del trasporto di persone che di quello delle merci con l'alta capacità. E' un discorso di infrastruttura, non si tratta di far passare un Frecciarossa a velocità limitata. Consideriamo che un imprenditore di questo territorio ha un gap di due ore rispetto a quelli di Bologna nei collegamenti con l'estero. Come prosegue e si svilupperà ora II vostro progetto? A fine 2019 con l'ingresso di Forlì-Cesena si è finalmente concluso un lunghissimo per corso e di questo siamo molto contenti. Oggi si può parlare a tutti gli effetti di Confindustria Romagna, siamo una struttura di 1.200 imprese e più di 50.000 dipendenti e non è una cosa banale visto che sono quasi 15 anni che si parlava di un tale obiettivo. Ora è il momento del decollo definitivo con la concretezza e la sintesi di progetti mirati. Entro fine mese contiamo di presentare il presidente di quella che sarà Città Romagna o Fondazione Romagna, che dovrà appunto individuare i 4-5 temi prioritari e gli sviluppi per far crescere il territorio. Fra i primi c'è come detto l'Università: il Campus romagnolo è per fortuna oramai una realtà, va dato atto a chi lo ha lanciato di essere stato un visionario, ma serve il passaggio successivo per dare una stabilizzazione alle varie università. Ad esempio la facoltà di Medicina a Foriì e Ravenna avrà riscontri e ricadute enormi sul territorio e Rimini deve fare lo stesso su altre aree e settori. Questo è uno sforzo entusiasmante. Tornando alla scadenza elettorale, avete pensato a un confronto fra i candidati e nel caso da quali temi partireste? Lo abbiamo proposto e attendiamo risposte, ma dubito ci sarà e stiamo anche procedendo con incontri singoli. Come detto uno dei punti di partenza è necessariamente quello della formazione e qui e ntra in gioco non solo l'università ma anche la scuola secondaria: per anni è stata purtroppo sottovalutata, ma per fortuna si sta acquisendo piena consapevolezza di quanto sia vitale per la competitivita delle aziende. Chi vuole stare sul mercato deve avere rapporti sia con il Campus che con gli istituti tecnici superiori per assicurarsi il futuro. Noi

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aziende non possiamo più avere la scusa della lontananza dai bisogni delle imprese, perché le università oggi hanno invece ben chiare le esigenze e quello che serve. Hanno risposte pronte che vanno sfruttate al meglio. Un altro tema cui Confindustria tiene particolarmente è la creazione di una Scuola Internazionale dalle elementari al Liceo, indispensabile per fornire una formazione adeguata ai nostri giovani. Qualche Istanza da sottoporre in fatto di lavoro, vista la nostra vocazione turistica? Il discorso è più ampio. La Romagna ha potenzialità enormi fra mare, turismo, manifattura, entroterra, cibo e alimentazione e bisogna "speculare" in senso positivo su quello che siamo: una piccola California. C'è fra l'altro la concomitanza fortunata e positiva di avere una serie di am- Paolo Maggioli ministratori giovani che stanno lavorando bene e va sfruttato il momento. Cosi come diventa imprescindibile affrontare anche con una presa di coscienza individuale e quindi collettiva il tema dell'economia sommersa: se tutti faremo veramente la nostra parte anche come semplici cittadini il territorio avrà tantissimo da guadagnarci. Non si tratta di addossare responsabilità e di fare giustizialismo a buon mercato, ma di sciogliere un nodo che frena non poco l'economia e la voglia di investire. Dobbiamo viverla come una battaglia di civiltà che va di pari passo con la necessaria modernizzazione delle strutture, che siano hotel o quant'altro. Ultimo tema cardine è quello degli aeroporti: ce ne sono due, Rimini e Forlì, in mano a privati e questo è un bei segnale. Il privato rischia infatti in proprio ed è portato a investire. Rimini ha già dimostrato di lavorare bene, ha numeri positivi, conti in ordine e progetti per 20 milioni di euro. Fori'i è pronta a fare la sua parte e questa è una bella cartolina che trasmettiamo all'esterno. I privati credono e investono nel territorio. L'importante sarà evitare deleterie concorrenze che in passato hanno messo in guerra i due scali con risultati negativi per entrambi. Un'ultima curiosità: ciclicamente viene fatto il suo nome quando si ipotizzano candidature future, ha mai preso in considerazione un impegno politico o azienda e Confindustria sono più che esaustive? Sono più che soddisfatto di quello che faccio, bisogna far bene il proprio mestiere. Qualche istanza da sottoporre In fatto di lavoro, vista la nostra vocazione turistica? Il discorso è più ampio. La Romagna ha potenzialità enormi fra mare, turismo, manifattura, entroterra, cibo e alimentazione e bisogna "speculare" in senso positivo su quello che siamo: una piccola California. C'è fra l'altro la concomitanza fortunata e positivadiavereunaseriediamministratori giovani che stanno lavorando bene e va sfruttato il momento, ù Così come diventa im- py prescindibile affronta- pfSff] rè anche con una presa ni ELI UNO DEI PUNTI DI È FORMAZIONE di coscienza indivi- FORM duale e quindi collettiva il tema dell'econo mia sommersa: se tutti faremo veramente la nostra parte anche come semplici cittadini il territorio avrà tantissimo da guadagnarci. Non si tratta di addossare responsabilità e di fare giustizialismo a buon mercato, ma di sciogliere un nodo che frenanon poco l'economia e la voglia di investire. Dobbiamo viverla come una battaglia di civiltà che va di pari passo con la necessaria modernizzazione delle strutture, Abbiamo proposto un confronto tra i candidati ma lo vedo diffìcile: andiamo avanti intanto con incontri individuali Ç î candidato alle elezioni? Sono più che soddisfatto di quello che faccio, bisogna far bene il proprio mestiere Paolo Maggio! -tit_org- Intervista a Paolo Maggioli - Industriali e sindacato: le richieste ai candidati - Noi industriali ci auguriamo che dopo il voto non si cambi tutto

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TE ATR O A Bologna " La vita nuova " di Castellucci ispirato da Bloch

[Redazione]

A Bologna "La vita nuova" di Castellucci ispirato da Bloch BOLOGNA "La vita nuova" di Romeo Castellucci sarà il progetto speciale diArf City Bologna 2020. In prima nazionale l'ultimo lavoro del drammaturgo e regista cesenate sarà protagonista dell'ottava edizione del programma di mostre, eventi e iniziative che il Comune di Bologna metterà in campo per affiancare l'annuale appuntamento con Arte Fiera. Venerdì 24 e sabato 25 gennaio (alle ore 19 e alle ore 21) il Capannone 4 di DumBo diventerà un parcheggio di auto, in cui prenderà vita questo spettacolo ispirato al celebre testo "Lo spirito dell'Utopia" del filosofo Ernst Bloch. In un mondo dominato dall'alienazione, dall'omologazione, dall'indifferenza, un gruppo di uomini, profeti di un tempo che verrà, si ritrovano per immaginare e realizzare una nuova vita, una realtà diversa dal grigiore dell'esistenza dell'oggi. Auto, coperte da lenzuola bianche, allineate come feretri in una dimensione cimiteriale, diventano simbolo della morte a cui seguirà un'alba di speranza. Sacerdoti di un'era, che urla l'urgenza della sua realizzazione, annunciano con parole e gestualità il risveglio delle coscienze, I'utopia che assume le forme della quotidianità. Un'opera dal forte valore simbolico-rituale, cifra stilistica inconfondibile di Castellucci, regista, autore, artista visivo già insignito del Leone d'oro alla carriera per il teatro dalla Biennale di Venezia nel 2013 oltre a essere stato premiato con nu merosi riconoscimenti nazionali e intemazionali. "La vita nuova" ha debuttato nel 2018 al Kanal-Centre Pompidou di Bruxelles e ha partecipato a diversi festival europei, tra cui il Wiener Festwochen di Vienna, YHellenic festival di Atene, il Festiva? d'automne à Paris. Lo spettacolo si svolgerà in via Casarini 19/a. L'ingresso è gratuito. Posti limitati con coupon. Info: www.artcity.bologna.it SERENA MACRELU Lo spettacolo in scena al capannone 4 di DumBo all'interno di ArtCity Bologna 2020 Romeo Castellucci, "La vita nuova" STEPHAN GLAGLA -tit_org- A Bologna La vita nuova di Castellucci ispirato da Bloch

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Romanzi d`evasione

[Marco Travaglio]

Romanzi d'evasione La sapete l'ultima? Craxi era un "romanziere". E pure un "poeta ermetico". La scottante rivelazione si deve al Corriere e al Messaggero. Il primo ha avuto in anteprima un brano del "thriller medito di Craxi, curato dalla fondazione presieduta dalla figlia Stefania" e pubblicato da Mondadori (e da chi se no?). Il secondo lo ha recensito col rilievo che merita il Simenon socialista (definito "esule"), in un'intera pagina impreziosita da due liriche (anch'esse inedite) composte dal Petrarca di Hammamet e "trovate tra le sue carte dal figlio.Bobo". Ora, se questi capolavori letterari sono rimasti inediti per vent'anni, un motivo ci sarà. E chi vuoi bene alla Buonanima dovrebbe porsi una domanda semplice semplice: perché Craxi non le ha mai ne diffuse ne pubblicate? E darsi una risposta altrettanto elementare: perché aveva il senso del limite e del ridicolo e non voleva svilire la sua notevole carriera politico-criminale con quella sottoletteratura di quarf ordine. Va detto infatti, senza tema di smentita, che sia il "romanzo thriller" sia le "poesie ermetiche" sono delle cágate pazzesche. La prosa di Parigi-Hammamet è di una banalità e di una sciatteria imbarazzanti, roba che neanche un impiegato del catasto. E la trama, che il Messaggero promuove a "spy story" di "Bettino il romanziere", "plot gonßo di trame e misteri, storie d'amore e di tradimenti, vendette epaure", "romanzo che sembra avere una sua forza", è un improbabile frittomisto di complotti internazionali di una Spectre russo-american-tedesca contro l'immacolato "Ghino". Cioè Ghino di Tacco, lo pseudonimo che si era scelto Craxi (ovviamente un bandito). Quanto alle poesie, bastacitare quella intitolata (non stiamo scherzando) "Contabilità": "Lasciando le mie rime e i miei racconti a mezza strada/ eccomi a chiedere i conti del genere umano/per mettere sul gran libro II Capitale/ io mi dedico agli scritti del giornale/io passo dalla cassa della mercé/ venduta in contanti/dignità, lealtà, sincerità/vecchio, stanco, a un tanto". Roba da controllo antidoping o da perizia psichiatrica, chespiegaperché Craxi tenesse quella robaccia nascosta nei cassetti: non poteva sospettare che quei geni dei figli l'avrebbero data alle stampe, contribuendo al suo definitivo sputtanamento postumo. Ora, prima che cedano aqualche settimanale la lista della spesa vergata di suo pugno, i suoi calzini usati e i fondi dei suoi caffè come le reliquie di Padre Pio, si spera in un bell'incendiodolosoche inceneriscagli effetti personali rimasti. Ma, nel manicomio in cui viviamo, è improbabile che qualcuno provveda a quel gesto pietoso. Teri, per dire, La Stampa lacril.mava perché "ilPdsarà l'unico assente adHammamet" alle "celebrazioni" del pregiudicato latitante e così "consegna CraxialIa(iestra"(testuale).El'altroieri il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che non sembra ma è del Pd, ha pubblicato sul Foglio una pompa funebre a Craxi. Il titolo "E adesso diamo a Craxiquelche è di Craxi" ne ricorda uno celeberrimo di Cuore su Previti: "DiamoaCesarequelcheèdi Cesare: Iugulerà".A16 anni, invece di pensare alle ragazze, Gori stravedeva per Craxi "innovatore coraggioso" e "fu grazie a lui che divenni - e tuttora sono-un socialista liberale". Il terzo fratello Rosselli. Poi purtroppo nel '92 "arrivò la bufera", detta anche "rivoluzione dei giudici" (meglio non parlare di Tangentopoli e di tangenti) e Craxi finì "all'indice come il peggiore dei ladri" (infatti rubava). E il piccolo Gori che fece? "Vacillai". Perbacco: "non seppi leggere la torsione della democrazia nascosta dietro lo scontro tra i poteri" (cioè i processi per le mazzette che Craxi si faceva portare sul letto o versare sui tré conti svizzeri personali Northern Holding, Constellation Financière e Arano). Ora però ha capito e vuole "restituirgliunpo'di quello che da lui ho ricevuto" (il verbo "restituire", applicato a Craxi, è decisamente affascinante). "Se hofeirfeec/ieho", tipo sulla "redistribuzione della ricchezza, lo devo a Bettino". Che purtroppo di ricchezza ne redistribuì pochina, a parte i 40 miliardi nascostiSvizzera e redistribuiti fra il barista Raggio, la contessa Vacca, il figlio Bobo (villa a Saint Tropez), il fratello Antonio, un'amante e soprattutto sé medesimo. Insomma "Berlinguer aveva torto e Craxi aveva ragione" (Berlinguer, colpevolmente, non rubava). Che ideone "l'elezione diretta del presidente della Repubblica" (da. un'idea di Licio Gelli), "la battaglia per salvare Moro" (trattando sottobanco con le Br), "quella della scala mobile" (abolita per scendere l'inflazione a spese dei lavoratori), "il no agli Usa sulla consegna deiterroristidell'AchilleLauroa Sigonella" (con

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l'impunità al capo del commando Abu Abbas, mandante dell'omicidio di un ebreo paralitico, sottratto alla giustizia e spedito in omaggio a Saddam). E soprattutto "l'apertura alle tv private": così Gori chiama pudico i due "decreti Berlusconi" per legalizzare l'illegalità delle tvFininvest contro i sequestri dei pretori e la legge Mammì, tagliata su misura del monopolio berlusconiano e imposta da Craxi mentre B. gli sganciava 23 miliardi sui conti svizzeri di cui sopra. Ma Gori non ne parla, forse perché di quelle tv illegali fu per 17 anni dirigente e poi amministratore, conlauti stipendi pagati dal noto corruttore. Delle condanne di Craxi, invece, non s'è accorto: parla di "inchieste", peraltro "strabiche" perché - tenetevi forte - "tutti sapevano, ma solo alcuni sono stati colpiti", ergo Mani Pulite "fu un'operazione di giustizia politica". Non male, come alibi: è come se un rapinatore di banche colto in flagrante pretendesse di non essere processato perché in giro è pieno di rapinatori a piede libero. Una minchiata che nessun rapinatore serio userebbe mai a sua discolpa: infatti la usa il compagno Giorgio Gori. -tit_org- Romanzievasione

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GI A L L OROSA I decreti Sicurezza accendono il ritiro dem

[Wanda Marra]

In clausura Termina la due giorni del Pd nell'abbazia di Contigliano: il dibattito sul futuro coi 55 inviata a Contigliano (Rieti) ""NToi possiamo anche par- 1lare di modificare i decreti Sicurezza e di provare a farlo oltre i rilievi di Sergio Mattarella. Ma se siamo minoranza nella maggioranza, non ci riusciremo". Secondo giorno del "Conclave" del Pd, all'Abbazia di San Pastore a Contigliano. Fa un po' meno freddo del giorno prima e il dibattito si anima. Non ha ancora parlato Nicola Zingaretti. Ma è Cecilia D'Elia, da sempre vicina al segretario, a indicare con lucidità il nodo politico. Da Dario Franceschini per finire allo stesso Zingaretti, i vertici del Na2areno ieri si sono spinti in maniera abbastanza compatta a ribadire come la prospettiva politica irrinunciabile per il Pd in questo momento sia arrivare a un'alleanza organica con M5s. Sentire Andrea Orlando: "Noi non vogliamo nessun matrimonio, ma per governare il paese serve un'alleanza con un progetto". Avvertimento: "Ai nostri alleati dobbiamo dire: o rinunciate all'antipolitica o la difficoltà di portare avanti questo governo crescerà". Maintanto la possibilità dei dem di dettare l'agenda è relativa. "Non siamo subalterni", enuncia Zingaretti nella sua relazione. E elenca 5 punti programmatici. Rivoluzione verde,sburocratizzazione,Equity Act per parità salariale uomo-donna ed equilibrio nord-sud, aumento della spesa per l'educazione, piano per la salute. Vorrebbe essere una direzionestrategicaper l'esecutivo. Ìàå talmente vasta da essere vaga, talmente "lunare" in quanto a scelta di tempi (il 26 si vota in Emilia-Romagna) e a concrete possibilità di arrivare amediazionidasembrare fuori contesto. RESTA la realtà. Tanto per cominciare, appunto, i decretisicurezza. DenunciaMatteoOrfini(chesullaprospettivadiun matrimonio con M5S è molto critico): "Non mi convince l'idea che arriviamo in Parlamento senza un accordo di maggioranza. Se non alziamo l'asticella con il M5s non otteniamo un risultato". La mette un po' più morbida il capogruppo alla Camera, Graziano Deirio: "Possiamo rè introdurre lo Sprar perché su questo M5s sono d'accordo, ma dobbiamo pretendere che la gestione di questo passaggio vada fatta su principi non mediabili". Conclusione del segretario: "Io mi rifiuto di chiamare quei decreti 'decreti sicurezza'. E solo propaganda. Ma siamo figli di un compromesso che tutti abbiamo accettato il giorno del giuramento del governo. Ora dobbiamo capire dentro questa situazione come arrivare all'obiettivo più alto e ambizioso possibile". Chiosa Orlando uscendo: "II segretario questo lo ha spiegato bene". Per restare sul dossier è Matteo Mauri, viceministro dell'Interno, achiarire che la titolare del Viminale, Luciana Lamorgese, vorrebbe portare i decreti in Cdm. Quando lo farà e soprattutto se il Pd riuscirà aintrodurre delle modifiche è tutto da vedere. E POI c'è il reddito di cittadinanza. Sia Zingaretti sia Franceschini lo hanno di fatto difeso, ma c'è una parte del partito, capitanata da Lorenzo Guerini che mette l'accento sulla crescita. Mezzo Pd risponde da sinistra. Dopo l'Emilia e la Calabria ci sono le altre Regionali. Un assaggio di quanto può accadere si è avuto ieri, con un Vincenzo De Luca che si aggirava per il monastero con una postura molto poco pacifica. Mini-vertice finale tra lui, il figlio Piero De Luca e il segretario. InCampanianoncipensaproprio a non ricandidarsi. Ma Italia Viva non lo vuole e nell'ottica di un tentativo di alleanza col M5S - non è esattamente il candidato ideale. RIPRODUZIONE RISERVATA L'intruso Nel monastero irrompe anche il governatore De Luca vuole assicurazioni sulla Campania Ecumenico Nicola Zingaretti durante il suo intervento di ieri Anso -tit_org-

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Laura Castelli Parla la viceministra dell ' Economia del M5S dopo lo scontro con Gualtieri sul taglio del cuneo: " Ci siamo parlati e lui ha aperto " Intervista a Laura Castelli - " La nostra riforma dell ` Irpef non si mette in discussione "

[Luca De Carolis]

Laura Castelli Parìa ia viceministra deiì'Economia del Ìæ5 dopo lo scontro con Gualtieri sul taglio del cuneo: "Ci siamo parlati e lui ha aperto" "La nostra riforma deUIrpef non si mette in discussione" In questi giorni Laura Castelli incontramolta gente: "Ho sentito i sindacati e ho incontrato Manisha Singh,ass síanísecreíuryper gli Affari economici del Segretario di Stato americano, Mike Pompeo". Soprattutto, ieri pomeriggio la viceministra all'Economia per i Cinque Stelle ha visto il suo ministro Roberto Gualtieri dopo avergli recapitato giovedì un avviso sulle agenzie: "Prima di discutere con i sindacati del taglio del cuneo fiscale deve parlare con noi". Ieri hanno parlato, eastelli pare soddisfatta: "II taglio del cuneo fiscale deve essere coordinato con la riforma del Fisco, di cui ha parlato anche il presidente del Consiglio Conte. E su questo ho riscontrato un'apertura interessante da parte di Gualtieri". Giovedì avete litigato pubblicamente con il Pd. Gualtieri è scappato avanti sul decreto per ripartire il "bonus" ai lavoratori dipendenti per cui la manovra ha stanziato 3 miliardi. Nessun litigio. Ci tenevo a esprimere, come ha fattoonte, che il taglio del cuneo deve essere organico rispetto a una riforma dell'Irpef. Oggi conii ministro abbiamo lavorato su soluzioni condivise in vista dell'incontro di venerdì con i sindacati. Per il Pd è prioritario il taglio del cuneo, lei invece vuole che sia unito alla riforma dell'Irpef. È una visione diversa, no? Il premier ha parlato della necessità di una profonda riforma dell'Irpef, e io e il M5S siamo d'accordo. Serve una riforma strutturale perché oggi così com'è l'Irpef non funziona, è troppo complicata. Anche il Pd è d'accordo. Bisogna scendere da cinque a tré scaglioni? La base di lavoro è quella, contenuta anche nel programma del Movimento. Ne parleremo assieme. Se avete dovuto precisarlo pubblicamente, temevate che il Pd tagliasse le tasse sul lavoro da un lato e le alzasse dall'altro. Il punto è questo. Inutile tagliare il cuneo fiscale e poi fare una riforma che penalizzi qualcuno. Il taglio non deve rimettere in discussione la riforma dell'imposta sulle persone fisiche. Dobbiamo semplificare. Tagliando il cuneo si conferma e magari amplia il bonus degli 80 euro. Si, ma ci auguriamo che siano nella forma di detrazioni. Come procederete? Oggi il segretario della Cgil Maurizio Landini ci ha invitato a non fare promesse che non possiamo mantenere. E io sono molto d'accordo con lui. Dobbiamo calcolare esattamente il costo della riforma dell'Irpef. Abbiamo lavorato assieme per trovare le risorse per ridurre le tasse: ora non facciamo i gattini ciechi per troppa fretta. Non ci servono interventi spot. Ma il ministro oggi ha dato ottimi segnali. Ci dica tempi, modi e costi. Per le cifre è presto. Però per luglio deve essere varata una legge delega sul Fisco che ab bia i necessari paletti. Per capirci chi prende oggi gli 80 euroNon perderà nulla. Nel tavolo sul cronoprogramma con il Pd dovrete discutere molto, per esempio del reddito di cittadinanza. Quanto si può cambiare? La priorità deve essere la riduzione delle tasse, e sono concentrata su questo. Oggi in audizione in Variamento il presidente dell'Inps Pasquale Tridico, da voi indicato, lo ha detto dritto: "II reddito di cittadinanza non crea lavoro". Ha detto che aiuta la ricerca di posti di lavoro ma non li crea. Voleva intendere che il reddito reintroduce nel mondo del lavoro persone che ne erano uscite. Ma con il Pd come va? Molti dem vorrebbero un'allean- za strutturale con voi. E la auspica anche Beppe Grillo. Lavoriamo bene assieme, ma non capisco questo insistere su un'alleanza a lungo termine. Il Movimento è alternativo alle vecchie ideologie. Credo che queste pressioni vadano ridotte. Quindi niente accordi nelle Regioni? Non mi occupo di questo, penso a realizzare il programma di governo. Gli stati generali del MSSamarzo dovrannoessere un vero congresso? Dovranno servire per proiettarci nel futuro, rimanendo sempre post-ideologici. Non è faci le, ma va fatto. E invece la piattaforma web Rousseau cos'è, un problema e una risorsa? E una grande risorsa per la democrazia diretta. E uno strumento importante, ma non è il Movimento. Di Maio invece è un capo sotto attacco? Subisce attacchi ingiusti, perché ha sempre ascoltato tutti. E spesso questi attacchi non sono alla luce del sole. â RIPRODUZIONE RISERVATA Alleanza strutturale conilPd? Governiamo bene assieme, ma noi slamo post-

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ideoìogìci Basta pressioni Colleghi La vicemmistra all'Economia, Laura CastelU. Accanto, il ministro Roberto Gualtíeri LaPresse/Ansa -tit_org- Intervista a Laura Castelli - La nostra riforma dell Irpef non si mette in discussione

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Rai, promosse le nomine "bocciate"

[Gianluca Roselli]

VIALE MAZZINI Cda II parere sulle proposte di Salini non è vincolante: l'inedita maggioranza MsS-Fdl Rai, promosse le nomme 'bocciate"nuovi direttori delle tré reti J-Rai proposti daFabrizio Salini passano, tra mille intoppi e difficoltà, in un cda lunghissimo (oltre 8 ore), che ha visto momenti di grande tensione tra alcuni consiglieri, l'amministratore delegato e il presidente Marcello Foa. "Un bagno di sangue", dice qualcuno. Il parere del cda non è vincolante e infatti quattro nomi sono passati in minoranza, con 3 voti su 7. Senza la fiducia del cda, infatti, passano il nuovo direttore di Raidue Ludovico Di Meo, la neo direttrice di Raitre Silvia Calandrelli, il direttore di Rai Doc Duilio Gianmaria e quella di Rai Fiction Eleonora Andreatta. Sono passati invece a maggioranza, con 4 voti su 7, il direttore di Raiuno Stefano Coletta, Franco Di Mare all'intrattenimento day time, Luca Mi lano a Rai Kids e Angelo Teodoli al coordinamento dei generi. Ago della bilancia è stato il consigliere dei dipendenti Riccardo Lagaña, che un po' ha votato a favore e un po' si è astenuto. Sempre a favore hanno votato Beatrice Coletti, Giampaolo Rossi e lo stesso Salini. Sempre contro, invece, il consigliere leghista Igor De Biasio. Mentre si sono astenuti il presidente Foa e la consiglieradiareaPdRitaBorioni.Che al termine del consiglio è stata assai dura con Salini. "L'azienda continua a essere mal gestita, perde pubblico e laresponsabilità è soprattutto dell'ad", dice Borioni. Che si lamenta del fatto che Salini non abbia affrontato "il problema urgente del pluralismo nei Tg, totalmente in mano a Lega e 5 Stelle". Il Pd, infatti, da tempo, con toni barricaderi, chiede un riequilibrio in suo favore dei telegiornali, terreno bollente che Salini per il momento nonvuoletoc care. CRITICO è stato anche Foa, che nonha gradito la gestazione di nomine non condivise, a suo dire, col resto del consiglio, ma soprattutto si è lamentato della defenestrazione di Teresa De Santis da Raiuno "proprio alla vigilia del Festival di Sanremo, esponendo l'azienda a un grave danno d'immagine". Altro bubbone scoppiato ieri riguarda i doppi incarichi di Coletta, Di Meo e Calandrelli. Secondo il collegio sindacale, i tré non possono guidare le reti principali e al contempo le direzioni orizzontali. Cosìl'escamotage trovato in consiglio è stato che i tré avranno le direzioni di genere (Coletta 'Aprirne time, Di Meo cinema e serie tv e Calandrelli la cultura) e guideranno Raiuno, Raidue e Raitre con l'intérim. Insomma, un pasticcio, che però non preoccupa Salini, secondo cui le sovrapposizioni tra direzioni di genere e reti erano previste in questa fase di transizione. L'ad alla fine si è detto "molto soddisfatto" per un voto che "non era affatto scontato" e segna "un primo e fondamentale passo per la realizzazione del piano industriale". Queste nomine confermano l'asse prò-Salini tra M5S e Fdl. In questa fase, infatti, Rossi ha fatto il pieno, portando a casa, oltre a Di Meo, diversi manager: Ventura, Gaffuri, Zucca. Un feeling, quello tra Salini e Rossi, cementato nel corso dei mesi del Conte 1, quando l'ad era sotto l'assedio della Lega e di Foa e Rossi in più occasioni gli ha fatto da scudo, difendendolo. e RIPRODUZIONE RISERVATA Vincitore a meta L'ad della Rai Fabrizio Salini, sostenuto dall'inedito asse tra M5S e Fratelli d'Italia Anso -tit_org- Rai, promosse le nomine bocciate

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M A NOV R E La Lega pressa la Consulta sul maggioritario

[Ila Pro]

Legge elettorale Oggi la sentenza sul referendum chiesto da Calderoli, che vuole I Mattarellum Dalle parti dei SStelle la proposta di Matteo Salvini ditornare al Matarellum è vista più o meno così: vuole precostituirsi una exit strategy perché ha paura che la Consulta dichiari inammissibile il referendum che chiede il Carroccio per imporre una legge elettorale maggioritaria. "In un mese ha già proposto tré sistemi diversi", commenta il pentastellato Giuseppe Brescia che è l'estensore del Germanicum, la propostadi legge elettorale proporzionale che è frutto dell'intesa della maggioranza. Incardinata proprio ieri alla Camera a poche oredalladecisionedella Corte, tanto per riaffermare che le leggi le fa il Parlamento. Ma nel Pd, altro azionista di riferimento del governo insieme ai 5 Stelle, il pensiero corre all'eventualità che la Corte costituzionale possa ammettere il referendum in questione. E così stroncare sul nascere la discussione sul Germanicum. "La proposta di Salvini sul Mattarellum fa parte di una precisa strategia processuale in vista della de cisione della Corte, ma diventa credibile solo se la richiesta viene ammessa. In caso contrario la Lega sarà costretta a trattare sul proporzionale, maconuna forza negoziale ridotta" si ragiona tra i dem. Che ovviamente sperano che vada a finire proprio così. E così nessuno è disponibile, almeno ufficialmente, a ragionare su un piano B, laddove le cose dovessero andare diversamente. "AL MOMENTO la nostra proposta rimane questa: un proporzionale con uno sbarramento al 5 per cento e il diritto di tribuna per i piccoli che ci ha consentito di fare una sintesi all'interno di tutte le forze di maggioranza. Non stiamo valutando ipotesi alternative" mette le mani avantiEmanueleFiano relatore per il Pd del Germanicum. Un testo che però resta aperto "al contributo di tutti i partiti anche quelli dell'opposizione. Quanto a Salvini dovrebbe pure riflettere sulla storia degli ultimi 25 anni: il maggioritario nongarantisce necessariamente una mag giore governabilità". Ma la Lega insiste. E per rendere più appetitoso il piatto, mette nero su bianco la sua proposta: ieri Roberto Calderoli ha depositato il testo di legge per reintrodurre il Mattarellum per dimostrare che il Carroccio è disponibile ad abbandonare lastrada delreferendumpur di andare alle urne al più presto. Salvini suona la carica. "Usiamo il Mattarellum e andiamo a votare: poi chi vince vince". Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti per ora gioca a carte coperte, ma qualcosa pur dice. "Il Germanicum è un buon punto di approdo ma siamo disponibili per rafforzare il bipolarismo a puntare sul rafforzamento dei poteri governativi. Non so con quale formula, forse il cancellierato". Opzione che però potrebbe andare di traverso ai 5 Stelle perché incardinare subito una nuova riforma costituzionale potrebbe determinare il rinvio del referendum che si dovrebbe tenere tra qualche mese (sempre che non si torni a votare prima) per confermare quella sul ta glio dei parlamentari. Un sudoku di proposte, controproposte (pure Forza Italia è pronta a presentare la sua legge elettorale) e rilanci a ridosso delle elezioni in Emilia-Romagna e prima ancora della decisione della Consulta sul referendum di Salvini. Una manciata di giorni che per il capo della Lega, contando pure la decisione del Senato sulla richiesta diautorizzazioneaprocedere nei suoi confronti, sono decisivi: tré colpi micidiali o tré gol formidabili. Un ali in, almeno sulla carta, senza possibilità di pareggio. IlA. PRO. éÝ) RIPRODUZIONERISERVATA Corte decisiva La Consulta esaminerà la richiesta leghista di un referendum sul maggioritario -tit_org-

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I giallorosa: la data del voto su Salvini la decida la Casellati

[Ilaria Proietti]

Gregoretti II presidente della Giunta Gasparri ha anticipato la scelta ora la maggioranza chiede l'intervento della numero uno del Senato II presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato, Maurizio Gasparri, ha intenzione di tirare dritto: nessun rinvio del voto previsto per il 20 gennaio sulla richiesta dei magistrati di Catania che chiedono di mandare a processo Matteo Salvini, accusato di sequestro aggravato di persona per la gestione dei migranti trattenuti a bordo della nave Gregoretti. Ma oggi la maggioranza alzerà il tiro formalizzando la richiesta di spostare la decisione dopo il 26 gennaio direttamente nella conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, nonostante lo stesso Gasparri ritenga che sia solo la Giunta a poter decidere sui propri lavori. I GIALLOROSA - M5S, Pd, Italia Viva e Leu - vogliono invece obbligare la presidente del Senato Alberti Casellati a rompere il silenzio. Per sentire dalla sua viva voce se la sospensione dei lavori nella settimana precedente alle Regionali, che ha stabilito la scorsa settimana all'unanimità, vale anche per la Giunta, i cui lavori sono in stretta correlazione con le decisioni dellacapigruppo, come parrebbe dimostrare il precedentedel2013 quando si trattò di votare sulla decadenza di Silvio Berlusconi. La maggioranza è sul piede di guerra perché la settimana scorsa Gasparri si era impegnato a chiedere lumi proprio alla presidente del Senato per sapere come regolarsi e per questo non era stato convocato l'ufficio di presidenza della Giunta per decidere il calendario. Convocato invece solo ieri, quando ormai Pietro Grasso, unico rappresentante di LeU, era ormai partito in missione con l'Antimafia facendo pendere la bilancia dei numeri verso l'opposizione. Un tiro mancino che ha mandato su tutte le furie Grasso che dagliUsasièfatto sentire: "Gasparri avrebbe dovuto convocare immediatamente, o comunque ben prima della mia partenza di lunedU'ufficiodipresidenza per decidere sul calendario e successivamente la Giunta nel caso di mancata unanimità. Così pure per decidere sulle numerose istanze di integrazione istruttoria avanzate da tutti i gruppi di maggioranza e una addirittura dall'opposizione". E invece si è atteso che passassero i giorni prima della nuova seduta in cui non ci si è limitati a dare per confermata la data del 20. Da parte sua Gasparri respinge ogni accusa, certo di aver sempre rispettato il regolamento. LA SUA TERZIETÀ, però, è messa in discussione dalla maggioranza, che ora chiede l'intervento di Casellati: "Per noi l'organo che decide il calendario è la capigruppo", ha detto il renziano Francesco Bonifazi, mentre in Giunta i giallorosa tornavano alla carica sulla necessità, in vista della decisione su Salvini, di acquisire alcune perizie tecnico-sanitarie dei migranti a bordo della Gregoretti e sulla catena di comando di quei giorni di fine luglio finiti sotto la lente di ingrandimento dei magistrati. Istanza, però, già bocciata due giorni fa grazie al voto determinante di Gaspar ri, al quale - dopo la capigruppo di oggi - verrà chiesto di convocare un altro ufficio di presidenza, ma in una data in cui tutti i mèmbri dell'organismo, compreso Grasso, possano essere presenti. La scheda IL CASO risale a luglio, quando la nave Gregoretti della Guardia Costiera, con a bordo 131 migranti, fu bloccata nel porto di Augusta per giorni ORA IL TRIBUNALE dei ministri chiede di processare l'ex ministro dell'Interno per sequestro di persona: per Conte e Di Maio, a differenzadel caso Diciotti, Salvini a luglio agì da solo Manovre Pd,M5Sesoci vogliono rinviare tutto a dopo le Regionali, ma sono stati presi in contropiede Palazzo Madama La capigruppo sceglierà la data del voto su Salvini Ansa/La Presse -tit_org-

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Csm e processi Giochi di correnti sul pm Prestipino. Renzi testimone in aula su Consip = Csm diviso sul capo di Roma Via al risiko delle Procure q MASCALI E PACELLI A PAG. 8 - 9

[Antonella Mascali]

Csm e processi Giochi di correnti suIpmPrestìpina Renzi testimone inaulasuConsip MASCALI E PACELLI APAG.8-9 Csm diviso sul capo di Rome Via al risiko delle Procure Spaccatura in tré incommissione del Csm, con tanto di astensione senza precedenti del presidente, sul voto più atteso: quello del procuratore di Roma. Ora entrano nel vivo le trattative per una maggioranza ampia e non risicata come è adesso, su uncandidatoche era dato in pôle position: Michele Prestipino, il reggente della Procura di Roma. Per alcuni, resta il favorito, per altri la sua vittoria è più incerta. Per diversi fattori la sua corsa è sempre più in salita, dovrà vedersela non solo con il procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo, ma anche con il procuratore di Palermo, Franco Lo Voi, che ha ripreso quota. Sia Lo Voi sia Prestipino sono i candidati più vicini a Giuseppe Pignatone, che ha guidato la Procura della Capitale fino alla pensione. L'incertezza regna a Palazzo dei Marescialli, da qui al voto definitivo del plenum ci sono almeno tre-quattro settimane in cui può succedere di tutto. Dunque, otto mesi dopo lo scandalo nomine che ha fatto precipitare il Csm sull'orlo dello scioglimento, i consiglieri non sono riusciti a trovare neppure una maggioranza ampia, se non l'unanimità, sulla nomina delle nomine, quella che ha fatto emergere rapporti indecenti tra consiglieri, ex consiglieri e politici. Non certo i primi, ma finora gli unici a essere registrati da unroyan, inoculato nel cellulare dell'ex Csm Luca Palamara, indagato a Perugia per corruzione. Ieri, in Quinta, Lo Voi ha avuto il voto del laico di FI, Michele Cerabona e, come da previsione, di Loredana Micciché, togata di Magistratura Indipendente,lasuacorrente che l'anno scorso, invece, lo aveva scaricato, preferendo il PgdiFirenze, Marcello Viola, pure lui di Mi, il candidato suo malgrado di Palamara, Cosimo Ferri e Luca Lotti nel famoso incontro notturno di maggio con 5 togati, poi costretti alle dimissioni. Per Prestipino ha votato Piercamillo Davigo, di Ael, l'unico del suo gruppo a essere convinto di questa candidatura, gli altri quattro propendono per Creazzo, anche se un paio di loro, più incerti, alla fine potrebbero optare per Prestipino. Una variabile che pesa, e non poco, sull'esito finale di questapartitaall'ultimovoto. Per Creazzo ha votato Marco Mancinetti di Unicost, come il procuratore. Si è astenuto Alberto Benedetti, laico di M5s e - come detto - il pre sidente Mario Suriano, che è togato di Area. LE DUE PREFERENZE per Lo Voi in Commissione, però, non fanno del procuratore di Palermo il procuratore in pectore di Roma. Per lui, i voti certi in plenum, al momento, sono 6-8 tra togati e laici del centro-destra. D'altronde, l'astensione di Area, attraverso il suo presidente e quella del laico M5S Benedetti è il segnale lampante che si tratta ancora. Area ha provato prima del voto di ieri a trovare una maggioranza ampia a favore di Prestipino, ma senza riuscirci. Ce la farà prima del plenum odovràcambiare candidato in nome della convergenza? L'anno scorso, prima dell'azzeramento del voto della Commissione per lo scandalo nomine, che aveva visto vincente Viola, Area era per Lo Voi. Anche l'astensione di Benedetti è il segnale che neppure tra i 7 laici (il vicepresidente David Ermini si asterrà) c'è intesa e il loro voto potrebbe essere determinante. Benedetti, Protagonisti In senso orario da sinistra: Pristipino, Lo Voi, Creazzo e Viola; a destra, il plenum del Csm; sotto, il vicepresidente Enni- Ï Ansa dunque, non ha voluto scoprire la sua preferenza. Secondo voci di Palazzo dei Marescialli, il suo collega di gruppo, Donati, fiorentino, vorrebbe convincere altri laici a votare Creazzo. Che si voglia evitare di nominare il procuratore di Roma con una manciata di voti, anche per non disattendere l'auspicio del Quirinale, è chiaro dal tono dei comunicati sulle astensioni. Il gruppo di Area si stringe attorno al presidente Suriano: "La delicatezzadellapraticasoprattutto dopo i fatti di maggio, imponevano ogni sforzo per il perseguimen to di una soluzione unitaria" e Suriano, come presidente, "hascelto di astenersi al fine di favorire una più ampia convergenza su un unico candidato". Idem Benedetti. Ma su questa nomina incombe lo spettro ricorsi, ben chia- Giustizia Dopo lo scandalo cambia tutto. Per l'ufficio più ambito della Capitale due voti a Lo Voi, uno al reggente

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Prestipino e uno a Creazzo Astenuti Area (sinistra) e MsS ro ai consiglieri. Prestipino, che in diversi vorrebbero, ha "un'aggravante": è procuratore aggiunto, ragionano alcuni consiglieri del Csm, mentre gli altri candidati sono o procuratori, Lo Voi e Creazzo o procuratore generale, Viola. Ameno che al Consiglio si continui con le nomine a pacchetto e si pensi di fare tutti contenti. Per esempio, nominando almeno due degli esclusi in posti prestigiosi. Il caso vuole che sia libero il posto di Pg di Roma, lasciato da Giovanni Salvi, ora Pg della Cassazione e a breve quello di Pg di Milano, Roberto Alfonso, andrà in pensione. RIPRODUZIONE RISERVATA Ci vorrà un mese Ora si cerca un'ampia maggioranza, altri importanti incarichi prossimi alla scadenza GIUDICI NELLA BUFERA Piazzale Clodio La cittadella giudiziaria della Capitale attende il nuovo procuratore capo LoPresse Due voti in otto mesi LA PROCURA DI ROMA attende la nomina del nuovo capo dopo che Giuseppe Pignatone, lo scorso 9 maggio, è andato in pensione. Attualmente l'ufficio è retto dal procuratore aggiunto Michele Prestipino LACOMMISSIONE DEL CSM lo scorso 23 maggio aveva già votato le proposte da sottoporre al plenum. In testa c'era il Pg di Firenze Marcello Viola con 4 voti, un voto ciascuno per il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo e il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi LA PROCURA DI PERUGIA indaga per corruzione sul pm ed ex consigliere del Csm Luca Palamara. Si viene a sapere a fine maggio. Nelle intercettazioni un incontro dei primi di maggio che coinvolge, oltre Palamara, i parlamentari Luca Lotti (Pd) e Cosimo Ferri (ora Italia Viva) e 5 mèmbri del Csm costretti a dimettersi: puntavano su Viola, all'oscuro di tutto ma da alcuni ritenuto più manovrabile e in rottura con Pignatone LACOMMISSIONE ieri ha votato di nuovo, dopo l'azzeramento del voto di maggio: Viola non ha più voti, Lo Voi ne ha due, uno ciascuno Creazzo e Prestipino -tit_org- Csm e processi Giochi di correnti sul pm Prestipino. Renzi testimone in aula su Consip - Csm diviso sul capo di Roma Via al risiko delle Procure

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Italia Viva, Pd e toghe: quelle riunioni per decidere i vertici dei magistrati

[Antonio Massari]

Palamara&.C. Ecco cosa ha rivelato l'indagine che ha terremotato I Consiglio it Ïévirasu Viola, sì ragazzi". OÈ la mezzanotte del 9 maggio scorso: il trojan installato nel cellulare del pm romano Luca Palamara intercetta le parole di Luca Lotti. Il parlamentare Pd è parecchio interessato alla nomina del futuro procuratore capo di Roma. Alla conversazione partecipa anche un altro parlamentare Pd, oggi transitato in Italia Viva: Cosimo Ferri, magistrato, ex sottosegretario al ministero della Giustizia, ex membro del Csm ed ex segretario di Magistraturaindipendente. C'è anche un consigliere del Csm in carica, Luigi Spina, con il quale Palamara discute del futuro di Giuseppe Creazzo, attuale capo della Procura di Firenze, candidato anch'egli a guidare la Procura di Roma. Piazzato Viola a Roma, Creazzo che farà? "Masecondo tè - interviene Ferri - poi Creazzo se una volta che perde Roma, ci vuole andare a Reggio Calabria?". "Pe rò a Torino, chi ci va?", chiede Lotti. Il punto è che Creazzo non ha fatto domanda per Torino e Lotti riflette: "Se quello di Reggio va a Torino, è evidente che quel posto è libero e quando lo capisce che non c'è più posto per Roma fa domanda... E che se non fa domanda non lo sposta nessuno". L'intercettazione del maggio scorso,intercettata dalGicodella Guardia di Finanza di Roma e depositata nel fascicolo aperto dalla Procura di Perugia, è soltanto una delle conversazioni imbarazzanti che hanno devastato il Csm la scorsaestate. Spina, indagato per rivelazione del segreto d'ufficio e favoreggiamento nei confronti di Palamara, s'è dimesso. PERSINO il procuratore gene rale della Corte di Cassazione Riccardo Fuzio lascia in anticipo il suo posto. E indagato a Perugiaperrivelazionedelsegreto d'ufficio: secondo l'accusa avrebbe raccontato a Palamara dettagli sull'inchiesta che lo riguardavano quando al Csm, la scorsa estate, sono giunte le comunicazioni ufficiali dell'indagine in corso. Indagato per rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento nei confronti di Palamara anche il pm romano Stefano Rocco Fava. Non risultano indagati invece Lotti e Ferri. Il nome di Lotti, peraltro, aveva qualche relazione con la Procura di Roma, dove è imputato per favoreggiamento in un filone dell'inchiesta Consip. In fondo queste (e molte altre) devastanti conversazioni nulla hanno da spartire con il reato per il quale procede la Procura di Perugia: la corruzione di Palamara, indagato in concorso con Piero Amara, Giuseppe Calafiore, Fabrizio Centofanti e Giancarlo Longo. Amaraèstato alungoun avvocato esterno dell'Eni ed è indagato o imputato in più procure, incluse Milano e Roma, in fascicoli per corruzione inatti giudiziari.Longoèunex pm che ha già patteggiato l'accusad'essere stato corrotto da Amara. L'avvocato Calafiore, secondo le accuse, diAmaraera una sorta di braccio destro. Centofanti è un imprenditore che per la procura di Perugia s'affiancava alla cricca. IL TERREMOTO arriva il 30 maggio scorso, quando Palamara viene perquisito. Amara e Centofanti sono accusati di avergli "corrisposto varie e reiterate utilità" consistenti in "viaggi e vacanze" che "appaiono direttamente collegate alla sua funzione di consigliere" del Csm. Perl'accusaavrebbe ricevuto anche 40mila euro per agevolare Longo nella nomina (mai avvenuta) di Pmsospeso Luca Palamara è accusato a Perugia di corruzione e rivelazione di segreto. Ex presidente dell'Associazione nazionale dei magistrati, ora è stato sospeso dal Csm (-apresse Procuratore di Gela. L'inchiesta è ancora in corso. Ma alcune posizioni, come quelle nei confronti Spina, Fuzio e Fava, almeno teoricamente, potrebbero essere travolte da una recente sentenza della Cassazione:tranneincasi circoscritti - per esempio: accuse che prevedono una pena superiore ai 5 anni di reclusione - non sono utilizzabili intercettazioni captate indagando su altri reati. E le posizioni di Fuzio, Spina e Fava, sono emerse proprio dalle intercettazioni nell'inchiesta per l a presunta corruzione di Palamara e della cricca Amara, Calafiore e Centofanti. RIPRODUZIONE RISERVATA Intercettati Le cimici a maggio scorso captano le trame dell'ex ministro dem ora imputato e di Costalo Ferri -tit_org-

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Consip, la Procura vuole Matteo Renzi in aula come teste Oggi par te il processo per favoreggiamento a Lotti & C . Nella lista dei pm anche Rosato e il capitano " Ultimo "

[Valeria Pacelli]

Consip, la Procura vuole Matteo Renziaula corne teste Oggi parte il processo per favoreggiamento a Lotti C. Nella lista dei pm anche Rosato e il capitano "Ultimo" La Procura di Roma, nel processo che inizierà oggi contro Luca Lotti, vuole che a testimoniareaula si presenti anche l'ex premier Matteo Renzi. C'è infatti anche l'attuale leader di Italia Viva - al quale l'ex ministro Lotti non è più legato come un tempo - frai 54testimoni che i pm chiedono di sentire. Sarà poi il giudice a decidere chi ammettere. Stiamo parlando del processo che riguarda chi avrebbe spifferato alle orecchie dell'ex amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni, l'esistenza di un'indagine sui vertici della stazione appaltante. È un filone di un'inchiesta più complessa in cui, in un'altra tranche, è iscritto per traffico di influenze anche Tiziano Renzi, ilpadre di Matteo: per lui però la Procura ha chiesto l'archiviazione e si attende la decisione del gip. SOLO PER LA FUGA di notizie quindi oltre al parlamentare Pd Lotti accusato di favoreggiamento, è imputato anche l'ex comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette, accusato di rivelazione di segreto. E poi ci sono il generale Emanuele Sal- talamacchia e l'ex presidente della fiorentina Publiacqua, Filippo Vannoni, entrambi imputati solo per favoreggiamento. Nell'ambito di questo processo i pm hanno depositato una lista di persone, tutte non indagate, da sentire in udienza. Tra loro anche l'ex capogruppo Pd Ettore Rosato (cordinatore di Italia Viva) e Roberto "Billy" Bargilli, l'autista del camper di Renzi per le primarie del 2012. Nonpotevamancareowiamente il teste chiave Luigi Marroni, che a verbale ha fatto i nomi di chi lo avrebbe avvisato dell'indagine in corso. E poi ci sono alcuni militari come Sergio De Caprio, alias Ultimo, il carabiniere che arrestò Totò Riina. O anche chi ha svolto le indagini Consip, come Gianpaolo Scafar to, finito sotto inchiesta anche per falso, per aver attribuito volontariamente in un'informativa lafrase "Renzi l'ultima volta che l'ho incontrato" all'imprenditore Alfredo Romeo quando in realtà era stata pronunciata dall'ex parlamentare Italo Bocchino, che comunque si riferiva a Matteo e non al padre. Le accuse a Scafarto sono cadute ma la Procura farà ricorso contro il proscioglimento. MA TORNIAMO al processo a Lotti. I pm vogliono sentire Matteo Renzi "in ordine a quanto da lui conosciuto in relazione ai fatti di cui alle imputazioni e in particolare su quanto dichiarato a sommarie informazioni rese il 5 aprile e il 20 giugno 2018". Sono le date in cui l'ex premier è stato convocato come persona informata sui fatti. Nel primo caso, ad aprile 2018,imagistratiglihannochiestodella nomina di Marroni. Renzi ha spiegato che ù lui a proporla: "Preferivo che in un centro di spesa come Consip - ha detto - non ci fosse una persona direttamente riconducibile alla mia area politica". In quell'occasione chiese il parere di Lotti: "Tale parere - ha detto a verbale - fu decisamente negativo". Due mesi dopo, a giugno 2018, l'ex premier è tornato in Procura. I pm gli chiedono la natura dei rapporti "tra suo padre Tiziano siaconCarlo Russo che con Alfredo Romeo" (Renzi rispose in sostanza di non saperne nulla). Il riferimento comunque era alla posizione del padre, indagato nell'altro filone. Accuse per le quali i magistrati hanno chiesto l'archiviazione convinti che Russo, quando faceva accordi con l'imprenditore Romeo, offrendo in cambio influenze sui vertici Consip, millantava all'insaputa di Tiziano Renzi. Russo così è stato accusato di millantato credito: anche lui è imputato nel processo che inizia oggi. Ho proposto Marroni comeAd, ho chiesto parere all'onorevole Lotti che fil decisamente negativo 5 -tit_org-

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Haftar fa il prezioso, Conte: " Fondamentale il ruolo Usa "

[Salvatore Cannavò]

Haftar fa il prezioso. Conte: Tondamentale il ruolo UsaM generaie sarà alia Conferenza di Benino. Litaiia per una missione, ma solo di pace Chi pensava che il vertice a Mosca, presenti Khalifa Haftar e Fayez al Serraj sotto la tutela interessata di Russia e Turchia fosse il punto di svolta, ieri mattina, si è dovuto ricredere. Vladimir Putin non ha ancora messo le mani sul "mare nostrum", ma ha dovuto invece prendere atto della partenza da Mosca del generale libico indisponibile a firmare l'accordo del Cremlino. Haftar non si è tirato ancora fuori dalle trattative prendendosi due giorni per decidere se firmare la tregua e assicurando che sarà presente alla Conferenza di Berlino domenica prossima. La Germania ha reso noto ieri la lista dei presenti composta da Usa, Russia, Gran Bretagna, Francia, Ciña, Emirati arabi, Turchia, Repubblica del Congo, Italia, Egitto, Algeria, le Nazioni Unite, l'Unione europea, l'Unione africana e la Lega araba. MA ANCHE se Haftar non ha smesso di trattare, fonti militari legate al governo di Sarraj hanno riferito ieri che veicoli militari e cannoni degli Emirati arabi uniti sono giunti nel quartier generale del generale per un possibile nuovo attacco a Tripoli. Gli Eau e l'Arabia saudita sostengono attivamente il generale, che ieri è andato ad Amman in Giordania, e la linea di frattura chevede contrapposti quegli Stati alla Turchia aiuta a cogliere il nodo principale. Non a caso ieri il presidente turco ha dichiarato che "la Libia può apparire lontana nella mappa, ma per noi è un luogo importante. In quel Paese abbiamo fratelli che non accettano il golpista Haftar. Haftar vuole eliminarli e compiere una pulizia etnica". Se accadrà, lui, Erdogan, è disposto "a dare una lezione" al generale. Poi c'è l'Egitto dove ieri si è recato il presidente del Consiglio per continuare a tessere una tela di compromesso e di "facilitazione" della pace. L'idea di Conte resta quella di farsi garante per entrambi gli schieramentie in questo gioco di contrapposizioni a cerchi concentrici - le fazioni libiche,gli alleati arabi, poi la Turchia, la Russia e, ancora, l'Unione europea - il gioco italiano può risultare velleitario. Oppure vincente, se alla fine gli scontri incrociati dovessero determinare un'impasse. ANCHE PER QUESTO il pre mier ha aperto, in modo sempre più netto, al possibile invio di militari in Libia. Non una missione di guerra italiana, ma unachiaramissione dipeacekeeping possibile solo dopo la sigla di una tregua e finalizzata al mantenimento della pace. Sul modello del Libano, ma non necessariamente sotto il cappello dell'Onu bensì dell'Ue. Cosache eviterebbe il coinvolgimento della Russia. E su questo c'è un gioco di spondaconHaftarchehafatto sapere in ogni modo che non vuole assolutamente la presenza turca. Ma ieri Conte lo ha sottolineato con forza, "rimane fondamentale laconsultazione con gli Stati Unid" Sulla missione c'è l'intesa con Luigi Di Maio: "Sul modello Unifil in Libano" spiega il responsabile della Farnesina che, intervenuto a Cartabianca, chiude all'idea di Marco Minniti come "inviato della Uè": "Semmai dovremmo avere un inviato italiano". Anche Conte sottolinea che se soldati saranno inviati sarà solo in condizioni "di massima sicurezza". E ieri sera il premier ha convocato i capigruppo di maggioranza e opposi- Verso il 19 gennaio La Germania rende nota la lista dei Paesi della Conferenza. Pesa il ruolo della Turchia zione per informare tutti dei viaggi compiuti finora. La Lega non ha inviato il suo e dal fronte delle opposizioni solo Fratelli d'Italia ha espresso qualche apprezzamento per una missione militare, mentre Forza Italia è tornata ad accusare il premier di dilettantismo. "Ho incontrato più volte Haftar - ha detto Conte - allorché mi informò della iniziativa militare, gli dissi subito che stava commettendo un grave errore". "L'Italia ha fatto una scelta ben precisa: siamo disponibili a investire tut to il nostro capitale per indirizzare gli attori libici e la comunità internazionale verso una soluzione politica, manon sia mo disponibili a fornire armi o militari per alimentare un conflitto armato". Tessiturepremier italiano all'incontro avuto con Haftar a Roma. A fianco, al-Serraj I punti II leader della Cirenaica non ha ancora firmato l'accordo proposto al Cremlino 2 La Germania ha reso nota la lista dei partecipanti alla conferenza di Beri ino: tutte le potenze e molto Mediterraneo 3 Conte apre all'idea di una missione di peacekeeping -tit_org- Haftar fa il prezioso, Conte: Fondamentale il ruolo Usa

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Bonaccini attacca: Lega senza idee Salvini: Se vinco cambia il mondo Il governatore ai vescovi emiliani dopo la presa di posizione No ai nuovi muri. Borgonzoni: Taglieremo l'Irap

[Redazione]

II governatore ai vescovi emiliani dopo la presa di posizione No ai nuovi muri, Borgonzoni: Taglieremo l'Irap Un'oretta insieme al mattino presto per esigenze televisive, poi via verso i tanti appuntamenti della giornata, rigorosamente in direzioni opposte: nell'area est del bolognese lui, tra Parma e Piacenza lei. Ieri le strade di Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni, i due principali sfidanti alle elezioni regionali del 26 gennaio, si sono incrociate in mattinata, per registrare il dibattito con tutti gli altri candidati andato in scena su Rai3. Un breve saluto, e poi di nuovo scintille, con il governatore uscente che ha attaccato l'avversaria per le poche proposte avanzate, mentre sul fronte Lega a lanciare l'affondo è stato ancora una volta il leader Matteo Salvini. Il primo ad attaccare è stato dunque Stefano Bonaccini: Da tré settimane - fa sapere il candidato del centrosinistra dalla sua pagina Facebook- sto avanzando proposte per il futuro dell'Emilia Romagna su lavoro e formazione, sanità e casa, assistenza e ambiente. Racconto il lavoro fatto in questi cinque anni e indico ciò che serve per fare un altro passo avanti. I miei awersari non fanno altro che discutere di me e di simboli di partito - aggiunge il governatore uscente - non hanno propo ste per questa Regione e hanno nascosto la loro candidata. Awersari a parte, ieri Bonaccini è tornato sul documento approvato lunedì dai vescovi dell'Emilia Romagna, in cui si dice no ai populismi e ai sovranismi. Ringrazio i vescovi dell'Emilia Romagna per il riconoscimento dei passi avanti che sono stati fatti in questi anni - spiega ancora il presidente - in questi anni obiettivamente abbiamo dimezzato la disoccupazione, con ÇÎãï à posti di lavoro in più. E' sufficiente? No, bisogna fare ancora meglio: bisogna contrastare la povertà e dare più risorse in tasca ai cittadini per far ripartire i consumi. E credo che i vescovi abbiano posto anche questioni rilevanti e centrali sul tema della dignità della persona, che non va mai messa in secondo piano. Il governatore condivide poi anche la presa di posizione europeista dei vescovi, che si affianca al deciso rifiuto nei confronti di sovranismo e populismo: C'è chi vorrebbe alzare muri - chiude il presidente - ma se li alziamo troppo alti uccidiamo metà dell'economia di questa regione e ci giochiamo l'arrivo di milioni di turisti da fuori Paese. Passando al centrodestra, dopo il passaggio bolo gnese per il dibattito televisivo, ieri Lucia Borgonzoni ha trascorso la giornata tra Parma e Piacenza, dove alle 18.30 ha incontrato i cittadini con Matteoalvini. E proprio dal leader nazionale del Carroccio ieri è arrivato un nuovo affondo nei confronti del Pd e di Stefano Bonaccini: a chi gli chiedeva se in caso di vittoria del centrodestra anche il governo nazionale sarà al capolinea, l'ex ministro degli Interni ha replicato con un eloquente "sì": L'ha scritto persino il Financial Times ha detto Salvini - se vinciamo, cambia il mondo. Ma ieri il leader della Lega ha attaccato anche politiche di welfare della Regione: Più di quattromila case popolari indisponibili perché in perenne manutenzione in tutta l'Emilia Romagna - fa sapere Salvini - ma il Pd di Bonaccini si preoccupa di destinare agli immigrati i beni confiscati alle mafie. La Lega preferisce pensare alle migliaia di emiliano-romagnoli rimasti senza un tetto per la distrazione della giunta Bonaccini: sono più di 1.400 le case popolari in perenne manutenzione in provincia di Bologna, più di 200 in provincia di Modena, più di 450 di provincia di Reggio Emilia. E solo ora, in campagna elettorale chiude il leader del Carroccio - il Pd di Bonaccini scopre il problema e promette interventi. Ma ai temi al centro delle polemiche ieri si è aggiunto anche quello del taglio dell'Irap per le imprese, con la proposta lanciata dalla candidata del centrodestra durante una visita alle aziende del parmense: Azzereremo l'Irap per chi assume - ha fatto sapere l'ex sott osegretario - le aziende sono per noi un bene sociale da tutelare, perché sono lavoro e sviluppo. Il Pd le ha mortificate con tasse, burocrazia, collegamenti inadeguati. Noi invece vogliamo liberarle da costi inutili, paletti e impedimenti e garantire investimenti e infrastrutture. Immediata la replica del presidente uscente: Se dici che tagli l'Irpefe totalmente l'Irap, come ho sentito in queste ore - afferma il presidente - devi avere il coraggio di dire allora che taglierai sulla sanità pubblica, sull'istruzione e sugli asili nido. L.G. I due sfidanti si sono incrociati a Bologna, poi l'ex sottosegretario

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è andato a Parma -tit_org-

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campagna elettorale Pd-Lega, dieci giorni di eventi a caccia dell`ultimo voto

[Redazione]

CAMPAGNA ELETTORALE Pd Lega, dieci giorni di eventi a caccia dell'ultimo vot< Nel Carroccio modenese fervono i preparativi in vista dell'appuntamento di Maranello Bonaccini oggi è nel bolognese, venerdì Giorgia Meloni in città Mancano solo undici giorni alle elezioni regionali che domenica 26 gennaio porteranno gli emiliano-romagnoli a scegliere il nuovo presidente e i cinquanta componenti dell'Assemblea legislativa. Un conto alla rovescia accompagnato da una serie di eventi sempre più fitti, che si chiuderanno venerdì 24, con la chiusura ufficiale della campagna elettorale. Diversigli appuntamenti in programma oggi: molto attivo il centrodestra, che stasera porterà a Modena il giornalista Nicola Porro, che alle 20, nel salone dell'hotel Canaigrande, presenterà il libro "Le tasse invisibili". Con lui ci sarà anche Antonio Platis, consigliere provinciale e candidato al Consiglio regionale per Forza Italia, che discuterà di tasse insieme alla parlamentare "azzur ra" Benedetta Fiorini e con il presidente Lapam Gilberto Luppi. Restando a Forza Italia, il capolista Andrea Galli sarà protagonista del dibattito "La sicurezza sul territorio": l'appuntamento è per oggi alle 18 alla biblioteca di Castelfranco, in piazza della Liberazione, per un incontro al quale parteciperanno anche Ottorino Orfello, segretario provinciale del sindacato di polizia Sap, e Roberto De Robertis, presidente aggiunto della Corte di Cassazione. Passando al centrosinistra, stasera alle 20.30 nella sede di Confesercenti di Carpi (via 3 Febbraio 1) si parlerà di sviluppo della rete commerciale, orari, fondi pubblici e incentivi per le piccole e medie imprese, oltre a sostegno al credito, piano regionale dell'aria e ampliamento della zona a traffico limitato. Protagonisti dell'incontro saranno Enrico Campedelli, consigliere regionale uscente e candidato all'Assemblea per il Partito democratico, e Palma Costi, assessore regiona le uscente e capolista del Pd. Per quanto riguarda i candidati alla presidenza della Regione, Stefano Bonaccini (governatore uscente e candidato del centrosinistra) oggi continuerà il suo tour nel bolognese: alle 11 sarà a Castel San Pietro Terme per l'incontro pubblico "Economia, lavoro, sviluppo" con il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, per spostarsi poi ad Argelato, a Castel Maggiore e Calderara di Reno. Alle 18.45 Bonaccini sarà a Bologna, per un incontro pubblico con l'europarlamentare Carlo Calenda, per chiudere la serata a San Giovanni inPersiceto. Tornando al centrodestra, nella Lega modenese sono partiti i preparativi per l'evento di Maranello, dove sabato alle 15 è previsto l'evento principale della campagna elettorale di Lucia Borgonzoni, che salirà sul palco allestito in piazza della Libertà insieme al leader Matteo Salvini, con il quale ieri ha chiuso la giornata a Piacenzza. Un evento sul quale l'ex ministro punta parecchio, con un tam-tam partito un mese fa e portato avanti con una provocazione: giocando sul binomio Maranello-Ferrari, il leader del Carroccio ha invitato tutti i presenti a vestirsi di rosso, che è il rosso che piace agli italiani. Ma primadisabato, Modena ospiterà l'altro leader del centrodestra: venerdì sera Giorgia Meloni sarà in città, per un incontro con il pubblico che si terrà alla Camera di Commercio. Con lei ci sarà Michele Barcaiuolo, storico esponente della destra modenese e capolista di Fratelli d'Italia alle elezioni regionali. La campagna si chiuderà dunque venerdì 24: Bonaccini ha in programma un evento a Forlì, mentre Borgonzoni farà un doppio incontro in Emilia e in Romagna. -tit_org- Pd-Lega, dieci giorni di eventi a caccia dell ultimo voto

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Intervista a Romano Prodi - Romano Prodi: Qui in Emilia c`è buongoverno e partecipazione = Prodi: Non tornerò più in campo E Zingaretti fa bene a ripensare il Pd

[Stefano Scansani]

L'INTERVISTA Romano Prodi: Qui in Emilia c'è buongovemo e partecipazione II padre dell'Ulivo parla del voto e della sua terra. Il giudizio sulla candidata leghista Borgonzoni: È una prigioniera. SCANSANI / A PAG. 5 II fondatore dell'Ulivo: Purtroppo non ho creato io le Sardine. La Lega vuole l'Emilia perché è un laboratorio politice Prodi: Non tornerò più in campo E Zingaretti fa bene a ripensare il Pd STEFANO SCANSANI Presidente gliePhanno già chiesto, ma io ci riprovo: dicono che all'origine delle Sardine ci sia lei, ci sia l'ottantenne ex premier, ex presidente della Commissione europea Romano Prodi, è vero? No, purtroppo non è vero. Avrei voluto essere all'origine delle Sardine che hanno creato un clima molto, molto particolare. È per questo che la Lega vuole prendere l'Emilia. Perché da noi è nato l'Ulivo, è nato il Vana! Anche Grillo cominciò in Emilia. Questa è una regione che è di per se stessa un laboratorio. E non c'è bisogno che Prodi organizzi niente. Sempre l'Emilia, sempre Bologna. Qui c'è l'incubatrice nazionale dei sommovimenti più che dei movimenti. È d'accordo? Movimenti, non sommovimenti. Altrimenti sembrerebbero animati o finalizzati alla violenza. Questa è una regione dove la gente amava e spero continuerà ad amare lo stare insieme. E dove si sta insieme è facile che si producano i movimenti. Quando qui ho fatto l'Ulivo c'era un'atmosfera che mi aiutava. La Lega promette di liberare l'Emilia-Romagna. Da chi e da che cosa? Lei come risponderebbe a Matteo Salvini? Da che cosa intende liberarla? Da un buongovemo? Questo è il punto. Proprio in questi giorni ho analizzato tutti i dati possibili e immaginabili. L'Emilia-Roma gna cresce più delle altre regioni italiane, ha meno disoccupati, ha un'occupazione femminile che non ha confronti, ha speso bene tutti i soldi europei, ha conseguito investimenti nuovi dall'estero, la sanità che da sola, come in tutte le regioni, è la più elevata voce di spesa richiama migliaia di pazienti che qui vogliono farsi curare. Abbiamo assistito a una straordinaria, corale e pressoché completa ricostruzione del terremoto del 2012. Allora, quando un attivista di Salvini lascia tra i suoi appunti l'ordine di cercare una famiglia che non abbia avuto ancora la casa, beh, significa che la cosa è strumentale. Vogliono dunque liberare l'Emilia-Romagna da tutto questo? Il fatto inequivocabile è che in Emilia-Romagna siamo più avanti degli altri. Che cosa è successo a questa regione che da caposaldo o roccaforte del centrosinistra è diventata il territorio di sbarco e conquista del centrodestra? Di sbarco direi proprio di no. L'Emilia-Romagna è descritta come l'ultima realtà con storia e vocazione progressiste ed è dunque rimasta appunto una terra non conquistata. C'è una tendenza di carattere mondiale. Siamo di fronte a un generalizzato fenomeno di delega di autorità dalle Filippine alla Russia, dall'India agli Stati Uniti, dal Brasile all'Australia. C'è una specie di stanchezza della democrazia, ed è interessante che già dallo scorso anno siano in corso rivolte popolari che secondo me vanno preparando una riflessione nuova da Hong Kong al Libano, dalla Francia all'Algeria, fino dal Cile. Rivolte popolari, tutte senza un leader, sono il segno di un risveglio. Questo è molto interessante. Il suo giudizio sulla candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni? Non esiste. Come posso quindi dare un giudizio su una persona che non ha un progetto? E soprattutto è difficile capire che cosa fa, che cosa vorrà fare e che cosa le lascerebbero fare perché è sostanzialmente una prigioniera. E quello sul candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini? Quando arrivò alla guida della Regione Emilia-Romagna avevo più delle attese che delle conferme. Invece, ora, ho delle conferme, perché il suo governo ha raggiunto gli obiettivi che si proponeva, anche se oggi in politica dire quello che si è fatto sembra servire a poco. Bonaccini ha saputo preparare alcune tappe future che saranno importantissime e che oggi la gente valuta poco. L'Emili a-Romagna sta diventando, infatti, il centro di progettazione e produzione dei grandi nuovi computer e avremo i due terzi della capacità di calcolo dell'intera Italia, e questi saranno i fondamenti del futuro della nostra pubblica amministrazione e di tutte le imprese. Il cambiamento epocale sarà rappresentato dai Big Data. Certo, siamo ancora indietro rispetto agli Usa e alla Ciña, ma in con fronto al resto d'Italia siamo nettamente più avanti. Un minimo di

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premessa sul futuro l'abbiamo posta. Qual è il suo pensiero sulla nuova creatura politica che il segretario Pd Zingaretti va elaborando a un soffio dalle rischiosissime elezioni regionali? Zingaretti sta elaborando per il dopo. Dopo le elezioni regionali. Da quel che ho capito il seminario di Contigliano è fatto per una riforma del partito che verrà successivamente. Di questo c'è bisogno. E circa il giudizio vedremo, perché non ho notizia di come questa riforma verrà fatta. Credo che lo sforzo di Zingaretti sia assolutamente condivisibile in quanto vuole riportare il partito al dialogo con la gente. Dialogo indispensabile: l'unico che lo può fare è il Partito democratico. Cosa che finora non ha fatto bene. L'obiettivo è quello di ricostruire la fiducia nella democrazia attraverso la partecipazione, e se darà frutti o meno lo vedremo nei mesi prossimi. O conseguirà una grandissima partecipazione oppure servirà a poco. Oggi, con i travagli politici e di governo, il montare della Lega e le spinte suicidarie del centrosinistra, ci vorrebbe un nuovo Ulivo? Un nuovo Ulivo? Le cose del passato non si ripetono mai. Di fatto in Emilia-Romagna attualmente c'è una larga coalizione che comprende sostanzialmente le forze che componevano allora l'Ulivo: va dai partiti di sinistra a porzioni del centro. C'è davvero uno schieramento larghissimo che tradotto nel linguaggio del 2020 è una coalizione indispensabile in ogni democrazia moderna. E la risposta all'esigenza di una democrazia che è diventata molto complessa. Anche Prodi è pronto a tornare in campo? Non intendo a tornare in campo. Lei sa che sono più di undici anni che sono fuori dalla politica. In questo tempo non mi sono mai esposto per alcuna carriera, per nessun incarico e per nessun ruolo. E così continuerò a fare per il futuro. Però continuerò sempre a esprimere le mie idee e le mie riflessioni. Se la Provvidenza mi conserverà la salute credo sarà utile come esercizio mentale a me, e forse a qualcun altro. Anche Grillo cominciòquesta regione. Qui da noi è natoilVaffa Bonaccini ha governato bene mentre Borgonzoni è inesistente L'idea di Nicola o trova grandissima partecipazione o servirà a poco Un nuovo Ulivo? Il passato non si ripete Una larga coalizione ora è la risposta -tit_org- Intervista a Romano Prodi - Romano Prodi: Qui in Emiliaè buongoverno e partecipazione - Prodi: Non tornerò più in campo E Zingaretti fa bene a ripensare il Pd

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Confagricoltura Regionali, confronto fra tre candidati

[Cristian Calestani]

Confagricoltura Regionali, confronto fra tré candidati Trevisan (sV): No agli allevamenti intensivi. Distante (58): Sì alle nuove tecnologi< Bertinelli: Lotta al consumo di suolo. Oggi un incontro con le liste pro-Bonaccini CRISTIAN CALESTANI Proposte per la crescita della food valley e per contrastare il declino di collina e montagna. Questi i temi posti sul tavolo ieri sera da Confagricoltura Parma durante un incontro, moderato dal presidente Mario Marini, che ha coinvolto i candidati alle elezioni regionali Riccardo Trevisan (Movimento 3v); Giuseppe Distante (Movimento 5 stelle) e Ugo Bertinelli (Partito comunista). Il principio di precauzione, cardine del nostro programma - ha dichiarato Trevisan - vale anche per il settore agricolo. Questo si traduce in maggiori e migliori analisi dei terreni, della qualità dell'acqua e dei cicli produttivi delle aziende. Siamo contrari ad ogni forma di agricoltura ed allevamento intensivo, siamo per forme di coltivazione e di allevamento più rispettose. Sosteniamo sistemi integrati di agricoltura biodinamica e di lotta integrata che possono avvicinare i giovani al mondo agricolo. Dobbiamo iniziare a trattare meglio la nostra terra per trattare meglio noi stessi. Per la montagna crediamo nei bioparchi e nella coltivazione delle specie antiche nel giusto mix di tradizione ed innovazione. Per Bertinelli tema centrale è la lotta al consumo di suolo: Si perde terreno in pianura per le alluvioni ed in montagna per le frane. Servono opere di canalizzazione efficienti. Diciamo no alle grandi opere e sì agli interventi realmente utili come i piccoli invasi in montagna per garantire l'approvvigionamento idrico tutto l'anno. Sosteniamo la filiera corta. Per salvare la montagna servono vie di comunicazione in buono stato ed il superamento della demagogia che ha visto nell'abolizione di province e comunità montane e nell'accorpamento della forestale con i carabinieri l'unico risultato di togliere certezze e compiti ai vari enti. Distante ha elencato tanti dei provvedimenti assunti dal Movimento 5 stelle, a livello governativo, per il bene dell'agri coltura. La manovra ha stanziato 600 milioni di euro in più per il primario. Abbiamo sostenuto le forme di agricoltura 4.0 con uso delle nuove tecnologie. Siamo stati i primi firmatari della legge contro la contraffazione e la tutela del made in Italy per la tracciabilità. Abbiamo garantito l'esenzione dall'Irpefpergli agricoltori. Beppe Grillo fu il primo a parlare del rischio di una food valley alla diossina e per questo ribadiamo, con convinzione, che per noi l'agricoltura e l'economia non possono essere slegate dall'ambiente. In regione potremo essere le sentinellegrado di controllare lo schieramento che vincerà. All'incontro di ieri erano stati invitati anche Potere al popolo e L'Altra Emilia Romagna che non hanno inviato rappresentanti. I confronti di Confagricoltura Parma con i candidati alle elezioni regionali, nella sede di San Pancrazio, proseguono oggi alle 18.45 con i rappresentanti delle liste a sostegno di Stefano Bonaccini e domani alle 18.45 con i rappresentanti delle liste a sostegno di Lucia Borgonzoni. INCONTRO IN CONFAGRICOLTURA Da sinistra Zedda, Marini, Distante, Bertinelli e Trevisan. -tit_org-

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Punti nascita Bonaccini: Il 23 inizia l`iter per riaprirli

[Redazione]

Punti nascita Bonaccini: II 23 inizia l'iter per riaprirli Stupisce veder polemizzare chi è stato mesi al Governo senza fare nulla di nulla. Preferisco continuare a parlare coi fatti, rivolgendomi a tutti gli emiliano-romagnoli, che hanno bisogno di risposte concrete, non di sole parole. Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, commenta rincontro del 23 gennaio in Regione sui punti nascita al quale parteciperanno, oltre allo stesso governatore uscente e al suo assessore Sergio Venturi, il sottosegretario alla Sanità Sandra Zampa e i sindaci Giuseppe Nanni (Porretta), Luciano Biolchini (Pavullo), Enrico Bini (Castelnovo ne Monti), e Diego Rossi (Borgo Val di Taro). L'obiettivo dell'incontro e' quello di avviare immediatamente le procedure per riaprire i punti nascita, definendo insieme i passaggi necessari, sottolinea Bonaccini in una nota. Dopo aver atteso inutilmente per oltre un anno di essere convocato dal precedente Governo per poter discutere di come rivedere la normativa nazionale che ha portato molte Regioni a dover chiudere alcuni punti nascita - scrive ancora Bonaccini in una nota - adesso siamo nelle condizioni di poterli riaprire, mettendo davanti a tutto la sicurezza delle mamme e dei nascituri. CINQUE STELLE Punti nascita? Il merito è tutto nostro! candidati alla carica di consigliere regionale per il Movimento 5 stelle (Distante, Speranza, Amoruso, Cióla e Aimi) sono intervenuti per rivendicare il merito della loro formazione nel procedimento per la riapertura dei Punti nascita. L'obiettivo - dicono - è stato raggiunto grazie al lavoro del viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. Il nostro impegno sarà ora per controllare che la riapertura avvenga nel più breve tempo possibile. AIMI (FI) Sui punti nascita non abbiamo dimenticato. La Regione ha precise responsabilità politiche. Era il 2017 quando l'assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi, sulla chiusura dei punti nascita dichiarava: "Fra qualche anno riconoscerete che abbiamo avuto ragione". E invece, a distanza di qualche anno, è Bonaccini a disconoscere le parole del suo assessore alla Sanità, annunciando con enfasi che riaprirà i punti nascita della montagna. E, consentiteci, qui la schizofrenia politica la fa da padrona. Negli ultimi 5 anni è mancata del tutto la volontà politica di riaprire i presidi di assistenza al parto di Borgotaro, Pavullo e Casteinovo ne Monti: la possibilità c'era e risiedeva in una dettagliata ri chiesta di deroga al Ministero. Oggi Bonaccini ne promette la riapertura sostenendo che il Ministro Speranza ha avviato la revisione del DM 70. Un modo per scrollarsi di dosso responsabilità precise, che sono tutte della politica e del Partito democratico in particolare. E allora si tenta di correre malamente ai ripari, pensando che gli abitanti della montagna abbiano dimenticato. L'ASSESSORE UMBRO COLETTO L'assessore Venturi è stato tra i principali sponsor della scelta di chiudere i punti nascita. Non a caso dal 2017 il suo presidente, Bonaccini, ne ha chiusi tré. In Veneto abbiamo ottenuto fin da subito delle deroghe. Il Pd sconfessa se stesso per andare a caccia di voti, che non ha più. Così l'attuale assessore alla Salute in Regione Umbria, già assessore in Regione Veneto, Luca Coletto che precisa: Nel patto per la salute le Regioni in cui la Lega governa, tra cui Umbria, Veneto, Lombardia, Sardegna, con la provincia autonoma di Trento, hanno fatto asse per introdurre la norma per la revisione dei criteri sui punti nascita, che comprende limiti per le chiusure e deroghe. Vedere esponenti Pd che oggi parlano di riaprire i punti nascita fa scrollare la testa. NICOLETTA NAPOLI La candidata della Lega alle elezioni regionali per Borgonzoni presidente dichiara: Bonaccini è così terrorizzato che inizia ad applicare il programma della Lega ancora prima di aver perso le elezioni. L'annuncio, a pochi giorni dal voto, di voler riaprire i punti nascitamontagna che lui stesso a chiuso è una presa in giro dei cittadini. Il presidente della Regione e il P D hanno abbandonato ogni forma di pudore. Cinque stelle: Merito nostro Fi e Lega: Pd senza pudore ïftS=aA. -tit_org- Punti nascita Bonaccini: Il 23 inizia l'iter per riaprirli

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POLITICA Lettere - I Comuni e la propaganda elettorale

[Posta Dai Lettori]

POLITICA I Comuni e la propaganda elettorale Gentile direttore, alcuni giorni fa la pagina facebook del Comune di Medesano è stata utilizzata per trasmettere la diretta streaming di un evento elettorale al quale stava intervenendo il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. E' stato un errore che immediatamente il sindaco e la sua amministrazione hanno riconosciuto e al quale hanno prontamente posto rimedio, cancellando il video e scusandosi pubblicamente. Per questa sensibilità, sento di doverli ringraziare. Un episodio che Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni hanno subito strumentalizzato per finalità elettorali nazionali. Ma... da che pulpito! A Fontevivo ancora aspettiamo le scuse del sindaco della Lega per aver utilizzato la pagina istituzionale del Comune per promuovere il suo incontro con Salvini al raduno annuale di Pontida (il post è ancora pubblicato sulla pagina), per aver in più occasioni utilizzato la fascia tricolore in occasione di eventi partitici e per aver, anche recentemente, utilizzato la sala del Consiglio comunale per svolgere conferenze stampa di partito. Tutti episodi istituzionalmente gravi e prontamente denunciati, anche se con scarso risalto mediático. In quelle occasioni Salvini e Borgonzoni, che hanno già annunciato interrogazioni parlamentari sul caso Medesano, non hanno avuto nulla da eccepire, anzi. Le Istituzioni vanno sempre tenute fuori dalla contesa politica. Lo dice la legge, il buon senso e il rispetto che a loro è dovuto da parte di tutti i cittadini, soprattutto se ricoprono o si candidano a ricoprire incarichi pubblici. Vale per tutti, soprattutto per chi, poi, ritiene di avere il diritto di giudicare gli errori degli altri. Fabio Moroni Fontevivo, 7 gennaio -tit_org-

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Centrodestra va a... sinistra nella scheda elettorale

[Redazione]

Sorteggiata per seconda, dopo la rappresentante di Potere al Popolo Marta Collot, la candidata alla presidenza dell'Emilia Romagna Lucia Borgonzoni, alla guida della coalizione del centrodestra, ha portato le cinque liste che la sostengono nella parte... sinistra della scheda elettorale. Le sei liste che sostengono Stefano Bonaccini vanno invece a destra. -tit_org-

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Intervista a Romano Prodi - Perché la Lega vuole il laboratorio Emilia? C`è buongoverno c`è partecipazione

[Stefano Scansani]

Il padre dell'Ulivo Romano Prodi parla della sua terra "non conquistata" II giudizio sulla candidata leghista Borgonzoni; È una prigioniera Perché la Lega vuole il laboratorio Emilia? C'è buongoverno c'è partecipazione STEFANO SCANSANI Presidente Prodi, la Lega promette di liberare l'Emilia-Romagna. Da chi e da che cosa? Lei come risponderebbe a Matteo Salvini? Da che cosa intende liberarla? Da un buongoverno? Questo è il punto. Proprio in questi giorni ho analizzato tutti i dati possibili immaginabili. L'Emilia-Romagna cresce più delle altre regioni italiane, ha meno disoccupati, ha un'occupazione femminile che non ha confronti, ha speso bene tutti i soldi europei, ha conseguito investimenti nuovi dall'estero, la sanità che da sola, come in tutte le regioni, è la più elevata voce di spesa richiama migliaia di pazienti che qui vogliono farsi curare. Abbiamo assistito a una straordinaria, corale e pressoché completa ricostruzione del terremoto del 2012. Allora, quando un attivista di Salvini lascia tra i suoi appunti l'ordine di cercare una famiglia che non abbia avuto ancora la casa, beh, significa che la cosa è strumentale. Vogliono dunque liberare l'Emilia-Romagna da tutto questo? Il fatto inequivocabile è che in Emilia-Romagna siamo più avanti degli altri". Che cosa è successo a questa Regione che da caposal- do o roccaforte del centrosinistra è diventata il territorio di sbarco e conquista del centrodestra? "Di sbarco direi proprio di no. L'Emilia-Romagna è descritta come l'ultima realtà con storia e vocazione progressiste ed è dunque rimasta appunto una terra non conquistata. C'è una tendenza di carattere mondiale. Siamo di fronte aun generalizzato fenomeno di delega di autorità dalle Filippine alla Russia, dall'India agli Stati Uniti, dal Brasile all'Australia. C'è una specie di stanchezza della democrazia, ed è interessante che già dallo scorso anno siano in corso rivolte popolari che secondo me vanno preparando una riflessione nuova da Hong Kong al Libano, dalla Francia all'Algeria, fino dal Cile. Rivolte popolari, tutte senza un leader, sono il segno di un risveglio. Questo è molto interessante. Gliel'hanno già chiesto, ma ioriprovo: dicono che all'origine delle Sardine ci sia lei, ci sia l'ottantenne ex premier, ex presidente della Commissione europea Romano Prodi, è vero? No, purtroppo non è vero. Avrei voluto essere all'origine delle Sardine che hanno creato un clima molto, molto particolare. È per questo che la Lega vuole prendere l'Emilia. Perché da noi è nato l'Ulivo, è nato il Vaffa! Anche Gril lo cominciò in Emilia. Questa è una regione che è di per se stessa un laboratorio. E non c'è bisogno che Prodi organizzi niente. Sempre l'Emilia, sempre Bologna. Qui c'è l'incubatrice nazionale dei sommovimenti più che dei movimenti. È d'accordo? Movimenti, non sommovimenti. Altrimenti sembrerebbero animati o finalizzati alla violenza. Questa è una regione dove la gente amava e spero continuerà ad amare lo stare insieme. E dove si sta insieme è facile che si producano i movimenti. Quando qui ho fatto l'Ulivo c'era un'atmosfera che mi aiutava. Il suo giudizio sulla candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni qual è? Non esiste. Come posso quindi dare un giudizio su una persona che non ha un progetto? E soprattutto è difficile capire che cosa fa, che cosa vorrà fare e che cosa le lascerebbero fare perché è sostanzialmente una prigioniera. Il suo giudizio sul candi- dato del centrosinistra Stefano Bonaccini qual è? Quando arrivò alla guida della Regione Emilia-Romagna avevo più delle attese che delle conferme. Invece, ora, ho delle conferme, perché il suo governo ha raggiunto gli obiettivi che si proponeva, anche se oggi in politica dire quello che si è fatto sembra servire a poco. Bonaccini ha saputo preparare alcune tappe future che saranno importantissime e che oggi la gente valuta poco. L'Emilia-Romagna sta diventando infatti il centro di progettazione e produzione dei grandi nuovi computer e awemo i due terzi della capacità di calcolo dell'intera I talia, e questi saranno i fondamenti del futuro della nostra pubblica amministrazione e di tutte le imprese. Il cambiamento epocale sarà rappresentato dai Big Data. Certo, siamo ancora indietro rispetto agli Usa e alla Ciña, ma in confronto al resto d'Italia siamo nettamente più avanti. Un minimo di premessa sul futuro l'abbiamo posta. Qual è il suo pensiero sul la nuova creatura politica che il segretario del Pd Zingaretti va elaborando a un soffio dalle

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rischiosissime elezioni regionali? Zingaretti sta elaborando per il dopo. Dopo le elezioni regionali. Da quel che ho capito il seminario di Contigliano è fatto per una riforma del partito che verrà successivamente. Di questo c'è bisogno. E circa il giudizio vedremo, perché non ho notizia di come questa riforma verrà fatta. Credo che lo sforzo di Zingaretti sia assolutamente condivisibile in quanto vuole riportare il partito al dialogo con la gente. Dialogo indispensabile: l'unico che lo può fare è il Partito democratico. Cosa che finora non ha fatto bene. L'obiettivo è quello di ricostruire la fiducia nella democrazia attraverso la partecipazione, e se darà frutti o meno lo vedremo nei mesi prossimi. O conseguirà una grandissima partecipazione oppure servirà a poco. Oggi, con i travagli politici e di governo, il montare della Lega e le spinte suicidarie del centrosinistra, ci vorrebbe un nuovo Ulivo? Un nuovo Ulivo? Le cose del passato non si ripetono mai. Di fatto in Emilia-Romagna attualmente c'è una larga coalizione che comprende sostanzialmente le forze che componevano allora l'Ulivo: va dai partiti di sinistra a porzioni del centro. C'è davvero uno schieramento larghissimo che tradotto nel linguaggio del 2020 è una coalizione indispensabile in ogni democrazia moderna. È la risposta all'esigenza di una democrazia che è diventata molto complessa. Anche Prodi è pronto a tornare in campo? Non intendo a tornare in campo. Lei sa che sono più di undici anni che sono fuori dalla politica. In questo tempo non mi sono mai esposto per alcuna carriera, per nessun incarico e per nessun ruolo. E così continuerò a fare per il futuro. Però continuerò sempre ad esprimere le mie idee e le mie riflessioni. Se la Provvidenza mi conserverà la salute credo sarà utile come esercizio mentale a me, e forse a qualcun altro. Io all'origine delle Sardine? Non c'è bisogno che Prodi organizzi niente REGGIANO DI SCANDIANO Creatore dell'Ulivo ai vertici della Ile e due volte premier Reggiano di Scandiano, residente a Bologna, Romano Prodi ha compiuto 80 anni il 9 agosto scorso. Studente del liceo classico Ariosto di Reggio Emilia, laureato in Giurisprudenza all'Università cattolica del Sacro Cuore di Milano è stato docente di Economia e politica industriale nell'ateneo di Bologna. Ha sposato la reggiana Flavia Franzoni, economista e docente universitaria. Per due volte presidente deU'Iri, Prodi nel 2007 è stato fondatore dell'Ulivo e quindi presidente del Comitato nazionale per il Partito democratico. Nel 2008 è stato creatore della Fondazione per la Collaborazione fra i Popoli e nel 2012 ha ricevuto l'incarico Onu di inviato speciale del Segretario Generale per ilSahel. Oltre che ministro, per due volte Prodi è stato presidente del Consiglio: dal 1996 al 1998 e quindi dal 2006al2008. Dal 1999 al 2004 (in coincidenza con l'introduzione dell'euro) Prodi è stato presidente della Commissione europea. -tit_org- Intervista a Romano Prodi - Perché la Lega vuole il laboratorio Emilia?è buongovernoè partecipazione

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la campagna sui social È Alessio Mammi (Pd) il Paperone di Facebook Ha speso 2.249 euro

[Gabriele Gatti]

LA CAMPAGNA SUI SOCIAL È Alessio Mammi (Pd) il Pápenme di Facebook Ha speso 2.249 euro Gabriele Gatti REGGIO EMILIA. La campagna elettorale per la conquista della presidenza della Regione 'Emilia-Romagna e di una poltrona in consiglio regionale ha dimostrato come le piazze contino ancora. Una piccola folla ad esempio, se fotografata con l'obiettivo giusto, una volta rilanciata sui social può rinsaldare anche l'animo dell'elettore più sconsolato. La piazza virtuale, sebbene a un occhio meno esperto possa risultare una rappresentazione fallace della realtà, circoscrive comunque un luogo ipotetico dove i consensi vengono spostati, persiorinsaldati. Così anche la piazza reggiana si è a poco a poco popolata delle pagine Facebook dei candidati al Consiglio Regionale. Dei 94 concorrenti per le poltrone bolognesi, risulta infatti che solo 41 possiedono una pagina nel social network più popolato. Di questi, ben 18 hanno pensato di fare il passo solo da novembre in poi, in periodo elettorale (44%). L'attuale torna ta di elezioni ha dunque delineato una nuova tendenza alla modernizzazione e al rinnovamento delle modalità di comunicazione con il proprio popolo di riferimento. Complice probabilmente l'indiscusso successo riscontrato dal leader della Lega Matteo Salvini, che ha da poco festeggiato i quattro milioni di seguaci sulle piattaforme online. In termini assoluti, nel panorama delle candidature reggiane è il Partito Democratico ad avere il maggior numero di seguaci su Facebook; con quasi 28.500 persone che seguono i vari candidati, rincorso dalla Lega con20.823. L'aspirante consigliere regionale con il maggior numero di follower personali rimane però il consigliere comunale Matteo Melato della lista Lega-Matteo Salvini Premier, con 9581 "mi piace", seguito dall'ex sindaco di Scandiano Alessio Mammi, che però si ferma a 8719like. Sulle piattaforme virtuali i candidati, soprattutto a poco meno di due settimane dalle Elezioni Regionali dell'Emilia Romagna, duellano a colpi di storie e di post sponsorizzati. Lo stesso Alessio Mammi risulta essere in assoluto il politico locale che ha investi to di più nella sponsorizzazione di contenuti social con finalità politiche, che da inizio marzo 2019 all'undici gennaio 2020 ha speso 2.249 euro, dei quali 704 solo nella settimana che va dal 5 gennaio ad oggi, circa il 31%. Proprio ieri Mammi ha incassato l'endorsement del consigliere comunale del Pd e chirurgo Claudio Pedrazzoli, che fino a qualche mese fa, per 15 anni, ha diretto la Chirurgia oncologica del dipartimento oncologico e tecnologie avanzate del Core. Conosco Alessio da diversi anni, posso solo che parlarne bene, vedo in lui competenza, serietà e l'energia di un giovane preparato. Con piacere darò la mia preferenza a lui, ha detto Claudio Pedrazzoli. Il secondo posto per il candidato che ha messo più soldi nei social network rimane in casa Pd. Con 1.840 euro spesi nel medesimo arco di tempo, Roberta Mori si fa distaccare di poco dal compagno di partito, distinguendosi però per una maggiore morigeratezza negli investimenti pubblicitari sul breve periodo che, nell'ultima settimana, non superano i 100 euro. Il gradino più basso del podio lo conquista Cinzia Rubertelli, in corsa con Lega-Salvini Premier che, nel corso di un anno circa, spende 1.043 euro per pubblicizzare i suoi post su Face- book. Nel panorama delle liste civiche che accompagnano la ricandidatura di Stefano Bonaccini, l'imprenditore Carlo Fagioli della lista del Presidente sbaraglia concorrenti e alleati mettendo nella pubblicità sui social 796 euro, dei quali 464 nella settimana dal 5 aU'undicigennaio, il58%. Messi da parte manifesti e volantini, che nell'era del digitale rappresentano una forma di comunicazione decisamente retro, i candidati provano a entrare nei cellulari dei cittadini a colpi di pubblicità a pagamento. Un fenomeno che su questa scala risulta nuovo per i votanti reggiani che dal 2014 hanno assistito, spesso ignari, a un cambiamento di paradigma comunicativo da parte dei propri rappresentanti, che sono pro nti a sacrificare un comizio pubblico per una diretta su Facebook o per una foto diffusa tramite Instagram. Grazie al principio "più paghi, più sei visibile" messo in atto da Face book, si riconferma il paradigma da sempre valido per cui sono coloro che hanno più disponibilità economica a essere più visibili ai cittadini votanti. L'ex sindaco di Scandiano precede la collega di partito Roberta Mori (1.840 euro) e Cinzia Rubertelli (Lega) che ha speso 1.043 euroci 91

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reggiani candidati consiglieri solo 41 possiedono un profilo Facebook Fagioli primeggia tra i candidati delle liste chiche spendendo 796 euro L'endorsement del chirurgo Pedrazzoli all'ex sindaco Mammi Voterò per lui II candidato consigliere Alessio Mammi col chirurgo Claudio Pedrazzoli -tit_org-

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Il ministro ha ascoltato il grido di aiuto dei territori

[Redazione]

Punto nascite; Bini, presidente dell'Unione, racconta l'incontro con Speranza Dalla manovra più risorse, ma bisognerà adeguare I Piano attuativo locale CASTELNOVO MONTI. Per il comitato "Salviamo le Cicogne" è solo una mossa elettorale, attuata a pochi giorni dalle regionali. Ma gli amministratori locali, all'annuncio della riapertura del punta nascita, ci credono sul serio. Un incontro molto positivo, sono emersi aspetti importanti: ora si può davvero lavorare per la riapertura. Così il sindaco di Casteinovo Monti e presidente dell'Unione dei Comuni, Enrico Bini, commenta l'incontro con il ministro della Salute, Roberto Speranza, avvenuto prima dell'incontro pubblico tenuto al circolo "Buco Magico" di Reggio Emilia. L'incontro tra il ministro della Salute e sindaci dell'Appennino è stato favorito dalla lista "Emilia Romagna Coraggiosa". All'incontro era presente il candidato alle elezioni regionali Federico Amico, oltre al gruppo di amministratori dell'Appennino reggiano: al faccia a faccia con Speranza erano presenti Bini, il sindaco di Villa Minozzo Elio Ivo Sassi, il colle ga di Carpineti e vicepresidente dell'Unione Tiziano Borghi, ilvicesindaco di Vetto Aronne Ruffini, il dottor Mario Attolini, la dottoressa Clara Domenichini, la consigliera comunale di Casteinovo Monti Erica Spadaccini. OTTIMISMO L'incontro con il ministro Speranza arriva dopo un periodo di intenso lavoro portato avanti per sondare le opportunità di riaprire il punto nascite di Casteinovo Monti, iniziato con la visita che avevamo svolto a Roma lo scorso novembre, al ministero della salute, per capire gli orientamenti del governo da poco in carica, proseguita poi con la visita a Casteinovo Monti del viceministro Pierpaolo Sileri che ha attivato una serie di contatti tra il ministero eia Regione Emilia Romagna - spiega Bini -. Lunedì con il ministro Speranza sono emersi fatti importanti: attraverso il nuovo Patto per la salute sottoscritto da governo e tutte le Regioni,particolare la scheda 15, sono ora presenti maggiori spazi di dialogo e di manovra per arrivare a una revisione del Decreto ministeriale 70 che disciplina anche la questione dei punti nascite. Inoltre - evidenzia Bini il ministro ha sottolineato l'importanza per l'Appennino di far parte della Strategia Aree Interne, cosa che permette l'attivazione di progetti e azioni specifiche sulla salute, apprezzando anche la proposta che abbiamo avanzato da tempo di un'azione sperimentale per la riapertura del punto nascite. Conclude il presidente dell'Unione: Sia da parte del ministro che da parte del presidente della Regione Stefano Bonaccini è stata manifestata l'intenzione di procedere speditamente per impostare la riapertura. Speranza ha detto apertamente di voler ascoltare quello che ha definito "il grido di aiuto dei territori montani". È una notizia che ovviamente ci da grandi speranze, ma ci vorrà un lavoro consistente perché l'obiettivo prioritario è l'attivazione di un servizio che garantisca pienamente quelle condizioni di sicurezza per gestanti e neonati che avranno bisogno anche di una revisione organizzativa del personale medico. Da parte dell'Ausi infatti sarà necessario adeguare il Piano attuativo locale, prendendo sì atto delle difficoltà legate alla carenza di specialisti, gestendola però in una nuova prospettiva provinciale, che tenga conto della riattivazione del punto nascite, a cui sarà necessariamente legato anche il ripristino della guardia ginecologica H24. Speranza- conclude Bini - ha sottolineato come l'ultima manovra economica abbia finalmente fornito risorse in più alla Sanità, per 2 miliardi, dopo un lungo periodo di "razionalizzazioni" che aveva portato ad oggettive problematiche. ILSUHMIT Giovedì l'incontro per accelerare i tempi Arrivare a un "colpo di teatro", all'annuncio di una data o magari alla riapertura vera e propria del servizio entro la data delle elezioni; viene questo sospetto, sui punti nascita dell'Appennino, vista la netta acceleraz ione impressa sul tema da ministero e Regione. La stessa la Regione infatti ha fatto sapere che è già stato fissato per giovedì della prossima settimana il primo incontro tra governo, rappresentato dalla sottosegretaria di Stato alla Salute, e le istituzioni locali coinvolte, rappresentate dal presidente della Regione Stefano Bonacdni, dall'assessore regionale alla Salute Sergio Venturi e dai sindaci dei Comuni di Alto Reno Terme (Bologna), Pavullo nel Frignano (Modena), Casteinovo Monti (Reggio) e Borgo Val di Taro (Parma). L'obiettivo dichiarato è quello di avviare immediatamente le procedure per riaprire i punti nascita in applicazione delle disposizioni nazionali contenute nel Patto per la salute

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sottoscritto tra governo e Regioni. Il ministro Roberto Speranza durante l'incontro al Buco Magico di Reggio Emilia - tit_org-

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Il colloquio Nicola Zingaretti Intervista a Nicola Zingaretti - Reggeremo noi la crisi M5S Renzi punta solo a rompere

[Simone Canettieri]

Le mosse dei rosso-gialli I] colloquio Nicola Zingaretti Reggeremo noi la crisi M5S Renzi punta solo a rompere lo e Conte vogliamo stabilizzare, Matteo ^ Altro che subalternità ai, 5 proposte per invece vuoi fare il capo di tutti i partiti nani il governo. Sì al reddito, però serve occupazionerendo giusto un po' di maiale e qualche verdura. Il piatto d^ piange. Sarà perché si trovaun con- vento o forse perché non vuole sgarrare la dieta, alla fine Nicola Zingaretti lunedì sera, al termine della prima giornata di ritiro, si concede un pasto frugale. A tavola lo aspettano gli altri big della confraternita Pd: gli affiatatissimi ministri Giuseppe Provenzano ed Enzo Amendola, il serioso vice Andrea Orlando e poi Beatrice Lorenzin e Roberta Pinotti, c'è anche l'ex Sei Marco Furfaro. Insomma, volti e storie di centro, sinistra e destra. Tutti adesso nel correntone della maggioranza zingarettiana. Il leader del Na2areno si lascia a qualche riflessione guardando i commensali che lo attendono per il brindisi a base di rosso locale: Siamo un partito unito e plurale - dice lasciando trasparire un bei po' di soddisfazione - e questo non è fatto un scontato. Veniamo d'altronde da stagioni di guerre interne, di veleni, di franchi tiratori e accoltellamenti vari. Invece, eccoci: il tasso di litigiosità che storicamente contraddistingue il Pd non c'è più. E abbiamo subito una scissione.... Ecco. il nome di Matteo Renzi in questa due giorni sospesa tra la voglia di incidere sul governo ( incalzeremo il primier per una fase due ) e disegnare il partito che verrà non viene mai pro nunciato dal palco. Lo fa Zingaretti, ora: Come Pd stiamo dimostrando di essere una forza responsabile che stabilizza l'esecutivo, senza protagonismi. Matteo? No, credo che lui invece punti a rompere, che prima o poi proverà ad andare a elezioni anticipate per tentare di riprendersi la scena. Viene però spontaneo pensare che una manovra tale potrebbe essere esiziale per il segretario di Italia Viva e la sua creatura: i sondaggi non sono proprio esaltanti e la soglia del 5% rischia di essere un muro. Insomma, segretario non sarebbe azzardo? Attento - si ferma Zingaretti - Renzi punta a essere il capo di tutti i partiti nani, il federatore di una serie di piccole formazioni che si stanno formando e che tutti insieme possono superare la soglia di sbarramento. Questa è troppo facile: Conte stai sereno? Con il premier abbiamo, e parlo del Pd in generale, un rapporto sano, volto a perseguire obiettivi chiari per il Paese, guardando alla fine della legislatura. Intanto stiamo qui per porre fine a chi dice che siamo subalterni e cosi annunceremo le nostre proposte da portare sul tavolo dell'esecutivo. LE5PROPROSTE Zingaretti spiega che bisogna puntare su cinque pilastri: una rivoluzione verde per tornare a crescere (politicamente un mo do per togliere un tema ai grillini), un processo di sburocratizzazione del Paese, un Equity Act per ridurre le distanze sociali e territoriali, poi portare in 5 anni la spesa per la conoscenza ai livelli Ocse con un investimento complessivo di 20 miliardi e infine un piano per la sanità, la cura e l'assistenza per non lasciare soli i più deboli. Titoli forti da libro dei sogni, ma snocciolati nel merito con coperture e proposte: Siamoconcreti. Peccato per Zingaretti che questo non è un governo monocolore dem. Anzi, come sa benissimo la maggioranza in Parlamento continua a essere (pesantemente) nelle mani del M5S, un partito in piena crisi esistenziale. Il pensiero di un'implosione grillina non le rovina la cena? Sono consapevole del dibattito interno e non è corretto mettere il naso nella vita degli altri partiti, seppur alleati. Sono però consapevole che un'eventuale tensione M5S potrebbe riverberarsi sul governo. E se dovesse servire, con il premier Conte che rimane centrale, saremo pronti come Pd a farci carico anche di questo problema. Ah, sì e come? Forza tranquilla. Lo ripeto: cerchiamo di stabilizzare. Insomma, potremmo essere chiamati agli straordinari, ride ancora Zingaretti, strizzando gli occhi fino a farli diventare una fessura. Un passaggio non semplice e di sicuro graduale. Come poi ha ripetuto e fatto capire ieri dal palco. Anche perché prima vuole scrollarsi di dosso le accuse di subalternità che gli piovono addosso da un pezzo minoritario di partito (la partita sui decreti sicurezza, rinviata a dopo l'Emilia Romagna e al Parlamento sarà fondamentale). Intanto lo sguardo sembra puntato a quel mondo che votava M5S, pecorelle smarrite da riportare a casa: Ãîðà. Si spiegano così i plausi al reddito di cittadinanza ( Ma creare lavoro è un'altra cosa e noi 11 dobbiamo battere ) la possibile apertura di una revoca alla

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concessione di Autostrade e la forza con cui spinge sul un nuovo corso verde, su Greta e gretismo. Per non parlare poi delle sardine, pronte a essere abbracciate se il 27 mattina Stefano Bonaccini non sarà sbolognato. Cosi tanta carne al fuoco che questa sera, forse, è meglio rimanere leggeri. Anche per non fare incubi nella notte. Simone CanettieriRIPRODUZiONE RISERVATA Nicola Zingaretti, segretario del Pd foto MISTRULLI) -tit_org-

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Intervista a Mario Segni - Il proporzionale? Una sciagura: non avremo mai governi stabili L'ex leader referendario: Pd M5s sanno che non possono vincere

[Pier Francesco Borgia]

Il proporzionale? Una sciagura: non avremo mai governi stabili L'ex leader referendario: Pd-M5s sanno che non possono vincere MffiElillliBJ Mario Segni Milano L'udienza di oggi nella quale la Corte costituzionale deve decidere sull'ammissibilità del referendum proposto da otto Consigli regionali per abrogare la parte proporzionale del sistema elettorale potrebbe rappresentare un punto di svolta nello scenario politico. Un clima carico di aspettativa che ricorda la stagione dei referendum proposti da Mario Segni nei primi anni Novanta, da sempre favorevole al maggioritario. Come vive questa vigilia? Mi auguro di cuore che diano parere favorevole. Lo considererei una benedizione per l'Italia. Sarebbero i cittadini a scegliersi il sistema che vogliono, come avvenne nel '93. Addirittura? Perché altrimenti si aprirebbe una stagione cupa, un declino inarrestabile. Si riferisce alla possibilità che il parlamento faccia diventa re legge la riforma elettorale in senso proporzionale con sbarramento al 5%, proposta dalla maggioranza? Siamo ben lontani dal consiglio scellerato che diede Betuno Craxi, nel '91, di andare al mare invece che ai seggi, ma l'intento è quello di dare comunque un messaggio forte di scelta di campo. Non le piace questa nuova legge proporzionale che già chiamano Germanicum? La Germania non c'entra niente. Lì i collegi in verità sono uninominali mentre noi avremo le liste bloccate con i parlamentari scelti dall'alto. E poi nel nostro muro del 5% c'è già un buco che farà entrare con pochi voti per il cosiddetto "diritto di tribuna". Vedrà che ne aggiungeranno altri. Perché secondo lei la maggioranza ha tanta fretta di fare una nuova legge elettorale proporzionale? Perché i partiti che compongono la maggioranza hanno la consapevolezza di non poter vincere le elezioni. La loro è una scelta scellerata. È la scelta di chi sa di non poter vincere e allora avvelena i pozzi. In Italia non è mai stata facile la vita di chi difendeva il sistema maggioritario. Perché secondo lei? Non solo in Italia, E poi non sono gli elettori a non volere il maggioritario ma i politici. Perché? Le cito una definizione del celebre politologo francese Maurice Duverger che diceva che la classe politica è per sua natura favorevole al proporzionale perché il maggioritario toglie potere ai partiti per darlo agli elettori mentre il pro porzionale fa l'esatto contrario. Cosa succederebbe se la Consulta desse via libera ai referendum ma nel frattempo il parlamento votasse la legge elettorale in senso proporzionale? È uno scenario davvero poco augurabile. Spero che la Corte non si faccia influenzare dal clima politico e deliberi soltanto in punta di diritto. Tante volte è successo che il legislatore promulgasse una legge per evitare un referendum, però lo ha sempre fatto rispettando il senso di quel quesito referendario. Non vedo proprio come questo principio possa venir rispettato ora con il parlamento che adotta un sistema proporzionale quando il referendum propone l'esatto contra rio. Dalla stagione del suo referendum che aboliva le preferenze plurime molto è cambiato. Dovremo rinunciare alla speranza di governi stabili, a un paese dinamico che guarda in avanti, al potere dei cittadini di scegliere i governi e mandarli a casa quando fanno male. Pier Francesco Borgia Ceatrodefira 9 -, -tit_org-

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Per gli anziani pochi posti letto

[Redazione]

Geriatria II costante aumento della longevità e delle malattie croniche, oltre alla carenze degli specialisti/ rende critica anche la gestione dei reparti di Pronto Soccorso Per gli anziani pochi posti lette Un milione e trecentomila è il numero di ricoveri l'anno di over 75 in Italia. 9 sono i giorni di degenza media. Eppure i posti letto in geriatria sono appena 3.560, non sufficienti a reggere l'onda d'urto del numero crescente di over 75 con malattie croniche che rendono indispensabile il ricorso agli ospedali. Una vera e propria contraddizione per uno dei paesi più attempati del mondo. Dati alla mano, ci sono, infatti, 168,9 over 65, ogni 100 giovani: un indice di vecchiaia che segna il nuovo record nazionale, come emerso dal Rapporto Istat 2019. L'aumento della longevità, e quindi anche del numero assoluto di anziani con malattie croniche, rende critica anche la gestione dei Pronto Soccorso. Nonostante, infatti, il ricorso al Pronto Soccorso e il successivo ricovero ospedaliero siano quasi sempre appropriati negli anziani, mancano corsie preferenziali per questi pazienti, che spesso non sono in grado di attendere le cure, magari prestate su una barella. A complicare ulteriormente il quadro, sono soltanto 2.500 i geriatri, specialisti nella gestione mirata ed efficace di pazienti particolarmente complessi, e quindi in grado di ridurre il rischio di mortalità e peggioramento della disabilità. Per queste ragioni la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg) e la Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (Sigot), lanciano l'allarme e chiedono che vengaaccresciuta la disponibilità di posti letto di geriatria e vengano implementati nei Pronto Soccorso i percorsi dedicati ai pazienti geriatrici. Suggeriscono, inoltre, di istituire la figura dell'infermiere di emergenza geriatrica, debitamente formato, e aumentare il numero dei posti di specializzazione in geriatria. Tutte indicazioni già messe nero su bianco nel documento "II ricorso dei pazienti geriatrici al Pronto Soccorso e al ricovero ospedaliero", predisposto da un gruppo tecnico istituito presso il Ministero della Salute con la partecipazione dei rappresentanti delle due società scientifiche. Documento trasmesso il 28 marzo del 2018 dal Ministero alla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, con l'obiettivo di approdare alle Conferenza Stato-Regioni per essere definitivamente approvato, ma che, incomprensibilmente, a quasi due anni di distanza è ancora in attesa di essere calendarizzato in Conferenza Stato- Regioni. Le due società scientifiche si appellano al ministro della Salute Roberto Speranza e al presidente delle Regioni Stefano Bonaccini perché accelerino l'iter per l'approvazione del documento. "Ogni anno cresce il numero di grandi anziani e quindi di anziani malati che si rivolgono in modo del tutto appropriato al Pronto Soccorso e all'ospedale spiegano Raffaele Antonelli Incalzi e Filippo Luca Fimognari, presidenti Sigg e Sigot -. Gli accessi in Pronto Soccorso si attestano tra i 230 e 300 per mille abitanti nell'arco di etàchevada40a69anniperpoi impennarsi, superando i 500 per mille tra 75 e 80 anni. E all'aumento dell'età corrisponde anche il carico di malattie e disabilità: per questo i medici di Pronto Soccorso, quando decidono di ricoverare gli anziani, lo fanno a ragion veduta, trattandosi quasi sempre di condizioni gravi. La gestione del paziente è però complessa, a fronte dell'esiguità dei posti letto geriatrici. Le indicazioni fornite dal Documento di indirizzo ministeriale permetterebbero di migliorare sensibilmente l'assistenza a questi pazienti e alleggerire il carico di lavoro del Pronto Soccorso". Diventa strategico che il documento stilato dal Ministero della Salute venga approvato al più presto: "II rischio - concludono Antonelli Incalzi e Fimognari - è che si perda una preziosa occasione per migliorare à assistenza sanitaria agli anziani in Ospedale". Le associazioni Sigg e Sigot chiedono di applicare le nuove linee guida ministeriali -tit_org- Per gli anzia ni pochi posti letto

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La denuncia di Salvini I beni presi alla mafia finiscono agli stranieri

[Salvatore Dama]

La denuncia di Salvini SALVATORE DAMA L'Emilia Romagna assegna gli immobili della criminalità organizzata alle cooperative che si occupano di ospitare i migranti. Un modello di accoglienza di cui, oltretutto, Stefano Bonaccini va fiero, perché la sua Regione è la prima (e l'unica) a farlo in Italia. Ma è una roba che fa venire l'orticaria a Matteo Salvini.leader della Lega anche ieri era in terra emiliano-romagnola per comizi. Ed è proprio da  che ha sollevato il caso: II Pd di Bonaccini vuole cancellare i decreti sicurezza, che tra le altre cose hanno dato più impulso all'attività dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati alla criminalità organizzata. Ma non basta: La sinistra vuole utilizzare i beni confiscati per l'accoglienza degli immigrati. In realtà già lo fa. E questa cosa non va giù al Capitano: La Lega la pensa diversamente: i boss si combattono sempre e comunque, i Decreti sicurezza non si toccano e i beni sequestrati vanno restituiti ai cittadini emiliano-romagnoli, non ai migranti. Sono orgoglioso, prosegue l'ex ministro dell'Interno, di aver combattuto la criminalità organizzata. Quan do ho lasciato il Viminale in tutta l'Emilia-Romagna contavamo 564 beni immobiligestione e 144 destinati, oltre a 108 aziendegestione e 13 destinate. È l'antimafia dei fatti e non delle chiacchiere. U Pd dica con chiarezza se vuole combattere i boss fino in fondo oppure no. Come funzionano le cose? Delle confische di cui parla Salvini, già 41 immobili - tra ville, appartamenti e case indipendenti - sono stati affidati a cooperative che si occupano dell'accoglienza o sono in procinto di essere assegnate. E questo in funzione di una legge nazionale (la 109/96 per il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie) e di una norma regionale, il testo unico sulla legalità, approvato nel 2016. Già Marco Minniti, quando sedeva al Viminale, aveva pensato a qualcosa del genere. Poi il Pd aveva perso le elezioni, anche a causa della gestione impopolare dell'emergenza migratoria, e lui aveva dovuto lasciare il ministero. Nel frattempo ci hanno pensato i compagni emiliani a tenere alta la bandiera dell'accoglienza. Nel 2017 sono stati stanziati, sempre dalla Regione guidata da Bonaccini, 600mila euro per il recupero "a fini sociali" delle case dei boss della mafia che avevano messo radici nel Centro Nord. Le associazioni che si occupano di accoglienza ottengono il bene e, ovviamente, anche i soldi per assistere e provvedere ai migranti. Da poco sono stati emessi i nuovi bandi: 400 richiedenti asilo andranno sistemati a Bologna, 830 se li divideranno Foriì e Cesena, altri 700 finiranno a Modena e Ravenna. Non tutti, ma molti di loro finiranno nelle case confiscate: l'articolo 19 del Testo unico per la legalità, spiega Matteo Ranean, consigliere regionale della Lega e capolista a Piacenza del Carroccio, consente di cedere i beni immobili alle cooperative che si occupano di richiedenti asilo. Se penso ai salti mortali che fanno i sindaca per mettere da parte ogni singolo euro per le case popolari mentre la Regione appena ha nuovi alloggi li da ai migranti, mi cascano le braccia.... Se al Viminale dovessero rispolverare l'idea, seguendo l'esempio Bonaccini, ci sarebbero ben Smila immobili da utilizzare per fini sociali, buona parte dei quali nelle Regioni del Sud. Il Pd genera insicurezza e preferisce i migranti agli emiliani e romagnoli, attacca la candidata Lucia Borgonzoni. -tit_org-

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Rinasce il fronte catto-comunista, ennesimo autogol Disperato tentativo di frenare la fuga dei cattolici verso la Lega I vescovi rossi emiliani contro Salvini = I vescovi rossi emiliani schierati contro Salvini

[Pietro Senaldi]

Rinasce il fronte catto-comumsta, ennesimo autogol I vescovi rossi emiliani contro Salvini PIETRO SENALDI - a pagina 5 Disperato tentativo di frenare la fuga dei cattolici verso la Lega I vescovi rossi emiliani schierati contro Salvin L'appello della Curia a sostegno della sinistra risuscita il fronte catto-comunista. Ma questa volta può essere un autoi PIETRO SENALDI Salvini ha fatto il miracolo. In Emilia Romagna Peppone e don Camillo sono tomati compagni di merende, senza più neanche il bisogno di far finta di farsi i dispetti. La possibilità che il centrodestra conquisti per la prima volta nella storia la regione rossa per eccellenza ha fatto risorgere il cattocomunismo inteso come benedizione spirituale della Chiesa al potere temporale della sinistra. I vescovi hanno emesso un documento che non da luogo a equivoci, è una via di mezzo tra un manifesto elettorale e una scomunica politica al leader della Lega. Le prossime elezioni scrive la conferenza episcopale emiliano-romagnola sono un'occasione impor tante perché la democrazia non venga umiliata e disattesa e i principi costituzionali ritrovino nelle nostre terre rinnovate forme d'espressione e persone. L'appello si conclude, a beneficio di chi non l'avesse ancora capito, con una feroce condanna a sovranismi e populismi, nemici della società fraterna e forieri di regimi, la cui affermazione sarebbe intollerabile per la curia. LA SCELTA DEI PRATICANTI Salvini ha provato a sottrarsi alla scomunica, sottoscrivendo i valori indicati dai vescovi e ricordando che lui sta facendo una campagna costruttiva, a differenza della sinistra e che forse anche per questo i cattolici alla fine voteranno per lui. Affermazione suffragata da tutti gli ultimi sondaggi, da Noto a Pagnoncelli, secondo i quali il centrodestra è scelto da oltre il 60% dei cattolici praticanti e la Lega in particolare da oltre il 30%. Il leghista scommette che proprio domenica 26 le preferenze di chi va a messa si riveleranno decisive a favore della sua candidata, Lucia Borgonzoni. NESSUNA NOVITÀ II sodalizio tra gerarchie ec- clesiastiche e potentato sinistrorso locale non è una novità in Emilia-Romagna. Affonda nella tradizione della comunità di Sant'Egidio, dell'arcivescovo Lercaro, di padre Dossetd, della rivista storica II Regno, nata negli anni Cinquanta e tuttora edita, e ha la sua massima rappresentanza politica in Romano Prodi I cardinali Biffi e Caffarra, che provarono ad affrancare la curia regionale dal mortifero abbraccio rosso sono state due eccezioni. Il cardinale Zuppi, l'attuale tonaca regnante in città, ha riportato l'orologio indietro di 35 anni, prima Repubblica piena, quando il cattocomunismo imperversava nella Regione. Anche per questo l'endorsement curiale nei confronti di Bonaccini non stupisce. È la difesa di un potentato che da settant'anni fa il bello e il cattivo tempo nel feudo rosso e che si sta battendo con ogni mezzo per non cedere la gestione di una terra grassa, straordinariamente ric ca. L'APPELLO DI NICOLA L'appello di Zingaretti ad allargare il Pd, nell'annunciato prossimo congresso, a quante più anime possibile, da quella verde a quella ittica delle sardine a quella grillina a quella curiale a Bologna è già realtà. Basta fare un giro per la città per rendersene conto, magari facendo tappa nella chiesa di Santa Maria della Vita, dove campeggia un immenso presepe che pare l'Arca di Noè; ci stanno dentro tutti, da Romano Prodi in bicicletta alla pornostar Moana Pozzi. Sesi sforza, defilato, si può intrawedere anche Gesù Bambino. Sono tutti schierati contro l'invasore, che poi sarebbe il centrodestra, che si presenta per far respirare la Regione e garantirle alternanza democratica, dopo settant'anni di monocolore. La partita è aperta ma il rischio che la benedizione del cardinal Zuppi si riveli un'estrema unzione per il candidato della sinistra, Stefano Bonaccini è concreto. Il governatore uscente per tutta la campagna elettorale si è prodigato per far dimenticare ai suoi concittadini che ha la tessera dem in tasca. Nei suoi cartelloni pubblicitari non appare il simbolo del Pd e il colore scelto è un verde-Padania che lo fa sembrare più un seguace di Salvini che di Zingaretti. Il segretario piddino da parte sua le ha provate tutte per far perdere il suo presidente, come la tré giorni a Bologna sul cambio dello statuto del partito, dal quale è uscito come unico messaggio la ripresa della battaglia per l'introduzione dello ius soli. Bonaccini lo avrebbe ammazzato e lo ha pregato di girare il più al largo possibile. GOCCIA FATALE? La santa mano del cardinale sulla pelata del candidato piddino, che preferirebbe correre da solo anziché mal accompagnato, porta il sapore

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dell'incenso, dei vecchi riti e dei tortellini ripieni di pollo anziché di maiale per venire incontro agli islamici, che nelle vie commerciali del centro sono ormai più numerosi dei bolognesi. Anziché elevare in cielo, può scaraventare agli inferi. Perché da sempre la maggioranza cattolici nel Nord Italia ha simpatie per il centrodestra ed è irritata quando vede la sinistra in tonaca o le gerarchle ecclesiastiche con il colbacco. Nella regione delle Coop, dello ong, degli assistenti sociali, dei centri sociali e dei sacerdoti compagni, l'appello dei vescovi può essere la goccia d'acqua santa che fa traboccare il vaso della tolleranza dei fedeli nei confronti di settant'anni di potere tutti dalla stessa strabenedetta parte. Ý RÌPRODUZiONE RISERVATA L'APPELLO DEI VESCOVI Le elezioni sono un'occasione perché la democrazia non venga umiliata e disattesa e i principi costituzionali ritrovino nelle nostre terre rinnovate forme d'espressione VADE RETRO POPULISTA In una società giusta, ma non fraterna, la democrazia prima o poi cede il passo alle tante forme, oggi ritornate di moda, di sovranismi e populismi. Non possiamo tollerare che ciò abbia a realizzarsi nella nostra Emilia-Romagna I cardinal Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna (LaPresse) -tit_org- I vescovi rossi emiliani contro Salvini - I vescovi rossi emiliani schierati contro Salvini

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Il direttore di SkyTg24 De Bellis presenta "La Regola del gioco" Intervista a Giuseppe De Bellis - Legge elettorale, non guardiamo indietro

[Alberto Rapisarda]

Il direttore di SkyTg24 De Bellis presenta "La Regola del gioco" Legge elettorale, non guardiamo indietro ALBERTO RAPISARDA Una maratona tv sulla legge elettorale? Di più. Un appello alla politica che vuole piegare le regole a suo piacimento. Giuseppe De Bellis - direttore di SkyTg24, classe '77 - fa parte di quella generazione cresciuta nel solco di quel bipolarismo che oggi fa parte del dna degli italiani. Per questo motivo, davanti al tentativo in atto di restaurazione proporzionalista, ha organizzato "La Regola del gioco", una settimana di incontri con i maggiori esperti - e con i politici rigorosamente alla porta - partendo da una riflessione: La legge elettorale è la regola più importante, perché stabilisce un contratto morale con l'elettore che deve sapere cosa ne sarà della sua scelta nelle urne. Per questo in una democrazia matura la legge elettorale non si piega alla politica, ma è la politica che si piega ad essa. Il suo obiettivo più importante è la governabilità, quindi la stabilità, la crescita economica, il benessere dei cittadini. Direttore, per lei quella tra maggioritario o proporzionale è più di una regola del gioco: è una scelta con la quale si gioca il futuro. Argomento "alto" in questi tempi. Forse troppo? Non possiamo rassegnarci all'idea che le regole base della politica siano lo strumento per fare da stampella all'incapacità della politica vera di trovare un accordo. Se in venticinque anni per quattro volte si rifa la legge elettorale non si può pensare sempre di cavarsela con "è questa la fotografia del Paese" e che quindi dobbiamo fame un'altra perché il Paese è cambiato. È proprio il contrario: il Paese cambia perché non si è capaci di dare una regola certa alla quale tutti si devono adeguare. Che cosa registra invece? Si vogliono cambiare le regole per farci adattare alle necessità dei partiti. Per cui se un partito oggi vale il 5%, si farà in modo che la prossima legge elettorale Io faccia accedere in Parlamento col 5%. Così non ha senso. Dalla maggioranza Pd-M5S, col Gennanicum, dicono proprio questo... La convergenza sul proporzionale è molto più ampia di quanto pensiamo. In ogni caso è un ritomo al passato: è un guardare il Paese con gli occhi nella nuca. Lo scopo sembra quello di trovare un equilibrio rispetto all'assetto istituzionale che c'è ora, non rispetto alla situazione reale del Paese. Mi chiedo sinceramente allora se il "Gennanicum" sia davvero ciò che risponde alle esigenze dell'Italia. Un freno ai populismi, dicono i promotori. Siamo sicuri - invece - che non porti alle conseguenze opposte: che spinga cioè la gente a dire "state facendo un provvedimento che complica le cose e che rende la partitocrazia centrale rispetto alla volontà popolare"? Che così non stanno facendo altro che aiutare i vari populismi? È il vizio antico: fare una legge convinti di disegnarla su misura per se stessi. Salvo poi... Da quando è caduta la Prima Repubblica il Parlamento non ha ancora una sua stabilità. Il territorio, invece, è riuscito a trovarla. Come? Attorno a delle leggi elettorali che non sono mai cambiate, semplici ed efficaci. E non è che nelle Regioni o nei comuni il grado di complessità istituzionale e politica sia inferiore a Roma: anzi, è ancora più frastagliato. Nonostante questo, però, vi è un sistema semplice in cui, alla fine, chi prende un voto in più vince e governa. Questa cosa, poi, ha garantito l'alternanza in molte Regioni in questi venticinque anni. Per cui abbiamo nel nostro dna abbiamo qualcosa che riesce a dare stabilità senza guardare al passato. Giuseppe De Beliis -tit_org-

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IL CENTROSINISTRA Bonaccini: chiedo di votare sui fatti = Io parlo delle cose fatte e da fare i miei avversari non hanno proposte

[Redazione]

Bonaccíní: chiedo di votare sui fat II candidato governatore del Pd accusa il centrodestra di non avere proposte. E io ci metto la faccia. SERVZloapag na16 Io parió delle cose fatte e da fare i miei awersari non hanno pn)poste> Da tré settimane sto avanzando proposte per il futuro dell'Emilia-Romagna su lavoro e formazione, sanità e casa, assistenza e ambiente. Racconto il lavoro fatto in questi 5 anni e indico ciò che serve per fare un altro passo avanti. I miei awersari non fanno altro che discutere di me e di simboli di partito: non hanno proposte per questa Regione e hanno nascosto la loro candidata così Stefano Bonaccini ieri sera su La7 nel corso del programma Di Martedì condotto da Giovanni Floris. Salvini in Emilia Romagna è il benvenuto, ci mancherebbe altro, ma è un ospite. Lui il 27 gennaio tornerà da altre parti e non lo vedremo più. In Regione ce la giochiamo io e la Borgonzoni ha continuato il governatore uscente della regione sottolineando come abbiamo messo insieme forze politiche che pensano al bene pubblico, penso sia un buon mes saggio anche per la coalizione di governo nazionale: evitino tutti i giorni di dire quello per cui non sono d'accordo e invece parlino delle cose buone che fanno. Sono il presidente dell'EmiliaRomagna - ha scritto Bonaccini su Facebook - mi candido per un secondo mandato e ho il diritto di rivolgermiatuttiicittadini, anche a prescindere dalla loro appartenenza politica. Chiedo un voto per poter proseguire il mio lavoro, lo chiedo sulla mia persona, mettendoci la faccia (perché, lo ricordo, si elegge direttamente il Presidente della Regione) e lo chiedo sul nostro progetto, perché bisogna occuparsi di questo territorio e delle persone che ci vivono. 1126 gennaio si vota per scegliere il miglior presidente e il miglior programma per questa Regione, non per altro. Parlando poi dei Punti nascitaAppennino ha sottolineato come Bonaccini rivendica il suo programma politico e "bacchetta" il governo: Meno litigi, parlino dei risultati raggiunti abbiamo avviato subito il percorso per la loro riapertura. Insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza, presente in Emilia-Romagna, abbiamo avuto la conferma della possibile revisione dei parametri che regolano laloro attività, contenuta nel nuovo Patto per la Salute firmato dal Governo con tutte le Regioni, e oggi siamo già in grado di parlarne concretamente insieme ai sindaci interessati. Abbiamo infatti calendarizzato per giovedì della prossima settimana, il 23, il primo incontro fra tutte le parti interessate: Governo, Regione e Comuni. L'obiettivo dell'incontro è quello di avviare immediatamente le procedure per riaprire i Punti nascita, definendo insieme i passaggi necessari. -tit_org- Bonaccini: chiedo di votare sui fatti - Io parlo delle cose fatte e da fare i miei avversari non hanno proposte

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Zingaretti: il Pd è unito. Ma non sui 5S = Zingaretti: il Pd è unito Ma non sui 5 stelle e sui decreti Salvini Il segretario lancia il piano dem per governare fino al 2023 Orfini attacca sulla sicurezza e gli ex renziani sono freddi sui 5S

[Daniela Preziosi]

Zingaretti: il Pd è unito. Ma non sui 5Í PARTITO DEMOCRATICO II Dal pulpito della chiesa sconsacrata dell'abbazia del San Pastore a Contigliano, il segretario del Pd chiude il ritiro del partito proponendo una visionerosa dell'alleanza con i 5 Stelle. E lancia un piano strategico per l'Italia in 5 punti, che dimentica le proposte più applaudite come il superamento del jobs act. Per Zingaretti, come per Franceschini, è un'idiozia dire che non c'è discontinuità tra il Conte 1 e il Conte 2. Ma non tutti la pensano allo stesso modo. Per Orfìni la discontinuità sui decreti sicurezza non si vede, stiamo continuando ad applica re il protocollo di Salvini. Mentre per l'ala ex renziana l'alleanza strategica con i grillini non si può fare. Il segretario ottiene che non si parli della sua proposta di sciogliere il partito, ma è un modo per rinviare la resa dei conti. In attesa delle regionali, anche oltre l'esito in bilico dell'Emilia. Ballano ancora le alleanze in Puglia e Campania. PREZIOSIAPAGINA4 Zingaretti: il Pd è unito Ma non sui 5 stelle e sui decreti Salvini U segretario landa è piano dem per governare fino al 2023 Orfini attacca sulla sicurezza e gli ex renziani sono freddi sui 5S DANIELA PREZIOSI Inviata a Contigliano (Rieti) II Dalla vocazione maggioritaria alla vocazione unitaria. Dal pulpito della chiesa sconsacrata dell'abbazia del San Pastore a Contigliano, nella reatina Valle Santa, Nicola Zingaretti celebra con orgoglio il suo partito unito, pilastro della ritrovata democrazia liberale italiana dopo l'avventura gialloverde. Agli ex avversali ora alleati propone un patto di legislatura per arrivare al 2023 e, nell'immediato, passare in ogni caso indenne la nottata delle regionali del 26 gennaio. La vera sfida è quella di un paese che non cresce e della solitudine delle persone in difficoltà che si affidano a Salvini, non il chiacchiericcio inutile sui rapporti tra di noi, questo problema lo abbiamo lasciato alle spalle, dice Zingaretti a conclusione del conclave dem. Alle spalle comeil 2019 segnato dalla precipito sa nascita del governo e dal faticoso parto della manovra.EFFETTI IL TITOLO piano strategico per l'Italia è roboante e suggestivo. E non si può sostenere che sotto gli slogan della proposta dem per l'annunciata verifica di governo non ci sia niente. C'è la trasformazione di Taranto in atta verde simbolo del rilancio del paese; l'incremento della spesa per la conoscenza - così bassa che per il momento ha provocato le dimissioni del ministro dell'Istruzione; 500 mila nuove assunzioni nella pubblica amministrazione (Qui accanto proponiamo una scheda riepilogativa). MA CERTO IL SEGRETARIO PD tende a valorizzare molto l'apporto del Pd al governo. E a semplificare altrettanto il rapporto con gli alleati 5 stelle. E infine a dare per approvata l'idea che negare la discontinuità fra governi Conte 1 e Conte 2 sia un'idiozia, tesi sostenuta il giorno prima dallo stesso pulpito da Dario Franceschini. È UNA VISIONE IN ROSA della maggioranza e del Pd, complice l'illuminazione della navata del San Pastore. Quasi un abbaglio. Nel dibattito che lo precede le differenze interne vengono alla luce. Matteo Orfini è contrario alle nozze con i 5 stelle. E anche alla subaltemità nei fatti del Pd sull'azione di governo. Sulla sicurezza, attacca, continuiamo ad applicare il protocollo di Salvini. Possiamo dire che su questo non c'è discontinuità o sono un idiota a dirlo?, Se vogliamo abrogare i decreti sicurezza facciamo una battaglia davvero o lo didamo ma siccome sappiamo che è impopolare poi non lo facciamo?. Il presidente dei deputati Graziano Deirio, di matrice cattolica, cercherà una mediazione spiegando che sul ripristino degli Sprar - i progetti di integrazione per richiedenti asilo e rifugiati, gestiti dagli enti locali e smantellati dal primo decreto Salvini - qui chiesto anche dal sindaco di Bologna Merola, i 5 stelle sono d'accordo. Ma nella relazione di Zingaretti non viene ripreso. La linea ddel segretario, anticipata il gior no prima ancora da Franceschini, punta solo alla modifica del secondo decreto Salvini, partendo dal recepire i rilievi del presidente della repubblica, su cui c'è accordo di maggioranza, per poi eventualmente cercareparlamento i per il

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migliorare i testi. Ma senza un precedente accordo di maggioranza quei testi non saranno mai migliorati ne tantomeno abrogati. E dire che il segretario Pd li chia ma decreti propaganda. Nella relazione finale non c'è traccia neanche dell'urgenza dello ius culturae, che pure il segretario aveva proclamato a novembre all'assemblea di Bologna. IL VICESEGRETARIO ORLANDO è fra più favorevoli all'alleanza con i 5 stelle, anche oltre il governo, eppure, spiega, ai nostri alleati dobbiamo dire, visto che l'antipolitica crea angoscia, o rinunciate all'antipolitica o la difficoltà di portare avanti questo governo crescerà. Se Franceschini bacchetta chi, dal Pd e dal partito di Renzi, chiede la cancellazione del reddito di cittadinanza ( una battaglia difficile da capire ), d'altro canto fra le molte proposte sul lavoro il segretario non ne comprende quella, del ministro Provenzano, di riscrivere lo statuto dei lavoratori, a 50 anni di distanza dal primo. Sarebbe un superamento di fatto del jobs act. Ai tavoli se n'era discusso. Ed era una delle richieste anche di Maurizio Landini, segretario della Cgil, l'ospite più applaudito dall'assemblea di Bologna. IL PARTITO SARÀ ANCHE UlUtO COme mai, come assicura Zingaretti. Ma dal sindaco di Bergamo Gori, emergente leader dell'area ex renziana, al capogruppo dei senatori Marcucd, l'alleanza organica con i 5 stelle è considerata un errore. A CONTIGLIANO viene per lo più rispettata la richiesta di non discutere dello scioglimento del Pd avanzata da Zingaretti a mezzo stampa. Ma tutto il gruppo dirigente è perplesso di fronte a una proposta giudicata estemporanea. Ci sarà tempo per discuterne a congresso, certo. Ma prima del congresso c'è la tornata delle regionali di primavera. Anche lì per il Pd non sono tutte rose e fiori. In Puglia l'uscente Emiliano ha vinto le primarie, ma i renziani presenteranno un candidato proprio. E in Campania De Luca, che ieri ha avuto un lungo colloquio con Zingaretti, è il candidato Pd. Per Di Maio, per pensare a una convergenza, il ritiro di De Luca è una precondizione. Orlando: agli alleati chiediamo di rinunciare all'antipolitica, ci indebolisce Nicola Zingaretti a Contigliano foto LaPresse -tit_org- Zingaretti: il Pd è unito. Ma non sui 5S - Zingaretti: il Pd è unito Ma non sui 5 stelle e sui decreti Salvini

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Il colloquio Il colloquio a Nicola Zingaretti Intervista a Nicola Zingaretti - Il Pd reggerà la crisi del M5S Renzi punta solo a rompere = Reggeremo la crisi M5S Renzi punta a rompere

[Simone Canettieri]

Il colloquio II Pd reggerà la crisi del M5S Renzi punta solo a rompere II Pd reggerà la crisi del M5s, assicura il segretario pd Zingaretti che aggiunge: Renzi punta a spaccare; Conte e io vogliamo stabilizzare. Canettieri a pag. 9 Ö Zingaretti Io e noi ai Le mosse dei giallorossi Qj il Reggeremo la crisi M5H Renzi punta a rompere > ìo e Conte vogliamo stabilizzare, Matteo ^ Altro che subalternità ai grillini, 5 proposte invece vuoi fare il capo di tutti i partiti nani per il governo. Sì al reddito, però serve il lavon Prendo giusto un po' di maiale e qualche verdura. Il piatto piange. Sarà perché si trovaun convento o forse perché non vuole sgarrare la dieta, alla fine Nicola Zingaretti lunedì sera, al termine della prima giornata di ritiro, si concede un pasto frugale. A tavola lo aspettano gli altri big della confraternita Pd: gli affiatatissimi ministri Giuseppe Provenzano ed Enzo Amendola, il serioso vice Andrea Orlando e poi Beatrice Lorenzin e Roberta Pinotti, c'è anche l'ex Sei Marco Furfaro. Insomma, volti e storie di centro, sinistra e destra. Tutti adesso nel correntone della maggioranza zingarettiana. Il leader del Na2areno si lascia a qualche riflessione guardando i commensali che lo attendono per il brindisi a base di rosso locale: Siamo un partito unito e plurale - dice lasciando trasparire un bei po' di soddisfazione - e questo non è fatto un scontato. Veniamo d'altronde da stagioni di guerre interne, di veleni, di franchi tiratori e accoltellamenti vari. Invece, eccoci: il tasso di litigiosità che storicamente contraddistingue il Pd non c'è più. E abbiamo subito una scissione.... Ecco, il nome di Matteo Renzi in questa due giorni sospesa tra la voglia di incidere sul governo ( incalzeremo il primier per una fase due ) e disegnare il partito che verrà non viene mai pronunciato dal palco. Lo fa Zingaretti, ora: Come Pd stia mo dimostrando di essere una forza responsabile che stabilizza l'esecutivo, senza protagonismi. Matteo? No, credo che lui invece punti a rompere, che prima o poi proverà ad andare a elezioni anticipate per tentare di riprendersi la scena. Viene però spontaneo pensare che una manovra tale potrebbe essere esiziale per il segretario di Italia Viva e la sua creatura: i sondaggi non sono proprio esaltanti e la soglia del 5% rischia di essere un muro. Insomma, segretario non sarebbe azzardo? Attento - si ferma Zingaretti - Renzi punta a essere il capo di tutti i partiti nani, il federatore di una serie di piccole formazioni che si stanno formando e che tutti insieme possono superare la soglia di sbarramento. Questa è troppo facile: Conte stai sereno? Con il premier abbiamo, e parlo del Pd in generale, un rapporto sano, volto a perseguire obiettivi chiari per il Paese, guardando alla fine della legislatura. Intanto stiamo qui per porre fine a chi dice che siamo subalterni e così annunceremo le nostre proposte da portare sul tavolo dell'esecutivo, LE 5 PROPOSTE Zingaretti spiega che bisogna puntare su cinque pilastri: una rivoluzione verde per tornare a crescere (politicamente un modo per togliere un tema ai grillini), un processo di sburocratiz zazione del Paese, un Equity Act per ridurre le distanze sociali e territoriali, poi portare in 5 anni la spesa per la conoscenza ai livelli Ocse con un investimento complessivo di 20 miliardi e infine un piano per la sanità, la cura e l'assistenza per non lasciare soli i più deboli. Titoli forti da libro dei sogni, ma snocciolati nel merito con coperture e proposte: Siamo concreti. Peccato per Zingaretti che questo non è un governo monocolore dem. Anzi, come sa benissimo la maggioranza in Parlamento continua a essere (pesantemente) nelle mani del M5S, un partito in piena crisi esistenziale. Il pensiero di un'implosione grillina non le rovina la cena? Sono consapevole del dibattito interno e non è corretto mettere il naso nella vita degli altri partiti, seppur alleati. Sono però consapevole che un'eventuale tensione M5S potrebbe riverberarsi sul governo. E se dove sse servire, con il premier Conte che rimane centrale, saremo pronti come Pd a farci carico anche di questo problema. Ah, sì e come? Forza tranquilla. Lo ripeto: cerchiamo di stabilizzare. Insomma, potremmo essere chiamati agli straordinari, ride ancora Zingaretti, strizzando gli occhi fino a farli diventare una fessura. Un passaggio non semplice e di sicuro graduale. Come poi ha ripetuto e fatto capire ieri dal palco. Anche perché prima vuole scrollarsi di dosso le

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accuse di subalternità che gli piovono addosso da un pezzo minoritàrio di partito (la partita sui decreti sicurezza, rinviata a dopo l'Emilia Romagna e al Parlamento sarà fondamentale). Intanto lo sguardo sembra puntato a quel mondo che votava M5S, pecorelle smarrite da riportare a casa: Ãîðà. Si spiegano così i plausi al reddito di cittadinanza ( Ma creare lavoro è un'altra cosa e noi lì dobbiamo battere ) la possibile apertura di una revoca alla concessione di Autostrade e la forza con cui spinge sul un nuovo corso verde, su Greta e gretismo. Per non parlare poi delle sardine, pronte a essere abbracciate se il 27 mattina Stefano Bonaccini non sarà sbolognato. Così tanta carne al fuoco che questa sera, forse, è meglio rimanere leggeri. Anche per non fare incubi nella notte. Simone Canettieri RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org- Intervista a Nicola Zingaretti - Il Pd reggerà la crisi del M5S Renzi punta solo a rompere - Reggeremo la crisi M5S Renzi punta a rompere

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Il colloquio AGGIORNATO - Il Pd reggerà la crisi del M5S Renzi punta solo a rompere = Reggeremo la crisi M5S Renzi punta a rompere

[Simone Canettieri]

Il colloquio II Pd reggerà la crisi del M5S Renzi punta solo a rompere II Pd reggerà la crisi del M5s, assicura il segretario pd Zingaretti che aggiunge: Renzi punta a spaccare; Conte e io vogliamo stabilizzare. Canettieri á pag. 9 Ö Zingaretti Io e noi ai Le mosse dei giallorossi QJ II colloquio Nicola Zingaretti eremo la crisi M5 Renzi punta a rompere > ìo e Conte vogliamo stabilizzare, Matteo ^ Altro che subalternità ai grillini, 5 proposte invece vuoi fare il capo di tutti i partiti nani per il governo. Sì al reddito, però serve il lavori Prendo giusto un po' di maiale e qualche verdura. Il piatto piange. Sarà perché si trovaun convento o forse perché non vuole sgarrare la dieta, alla fine Nicola Zingaretti lunedì sera, al termine della prima giornata di ritiro, si concede un pasto frugale. A tavola lo aspettano gli altri big della confraternita Pd: gli affiatatissimi ministri Giuseppe Provenzano ed Enzo Amendola, il serioso vice Andrea Orlando e poi Beatrice Lorenzin e Roberta Pinotti, c'è anche l'ex Sei Marco Furfaro. Insomma, volti e storie di centro, sinistra e destra. Tutti adesso nel correntone della maggioranza zingarettiana. Il leader del Na2areno si lascia a qualche riflessione guardando i commensali che lo attendono per il brindisi a base di rosso locale: Siamo un partito unito e plurale - dice lasciando trasparire un bei po' di soddisfazione - e questo non è fatto un scontato. Veniamo d'altronde da stagioni di guerre interne, di veleni, di franchi tiratori e accoltellamenti vari. Invece, eccoci: il tasso di litigiosità che storicamente contraddistingue il Pd non c'è più. E abbiamo subito una scissione.... Ecco, il nome di Matteo Renzi in questa due giorni sospesa tra la voglia di incidere sul governo ( incalzeremo il primier per una fase due ) e disegnare il partito che verrà non viene mai pronunciato dal palco. Lo fa Zingaretti, ora: Come Pd stia-mo dimostrando di essere una forza responsabile che stabilizza l'esecutivo, senza protagonismi. Matteo? No, credo che lui invece punti a rompere, che prima o poi proverà ad andare a elezioni anticipate per tentare di riprendersi la scena. Viene però spontaneo pensare che una manovra tale potrebbe essere esiziale per il segretario di Italia Viva e la sua creatura: i sondaggi non sono proprio esaltanti e la soglia del 5% rischia di essere un muro. Insomma, segretario non sarebbe azzardo? Attento - si ferma Zingaretti - Renzi punta a essere il capo di tutti i partiti nani, il federatore di una serie di piccole formazioni che si stanno formando e che tutti insieme possono superare la soglia di sbarramento. Questa è troppo facile: Conte stai sereno? Con il premier abbiamo, e parlo del Pd in generale, un rapporto sano, volto a perseguire obiettivi chiari per il Paese, guardando alla fine della legislatura. Intanto stiamo qui per porre fine a chi dice che siamo subalterni e così annunceremo le nostre proposte da portare sul tavolo dell'esecutivo. LE 5 PROPOSTE Zingaretti spiega che bisogna puntare su cinque pilastri: una rivoluzione verde per tornare a crescere (politicamente un modo per togliere un tema ai grillini), un processo di sburocratiz zazione del Paese, un Equity Act per ridurre le distanze sociali e territoriali, poi portare in 5 anni la spesa per la conoscenza ai livelli Ocse con un investimento complessivo di 20 miliardi e infine un piano per la sanità, la cura e l'assistenza per non lasciare soli i più deboli. Titoli forti da libro dei sogni, ma snocciolati nel merito con coperture e proposte: Siamo concreti. Peccato per Zingaretti che questo non è un governo monocolore dem. Anzi, come sa benissimo la maggioranza in Parlamento continua a essere (pesantemente) nelle mani del M5S, un partito in piena crisi esistenziale. Il pensiero di un'implosione grillina non le rovina la cena? Sono consapevole del dibattito interno e non è corretto mettere il naso nella vita degli altri partiti, seppur alleati. Sono però consapevole che un'eventuale tensione M5S potrebbe riverberarsi sul governo. E se dovesse servire, con il premier Conte che rimane centrale, saremo pronti come Pd a farci carico anche di questo problema. Ah, sì e come? Forza tranquilla. Lo ripeto: cerchiamo di stabilizzare. Insomma, potremmo essere chiamati agli straordinari, ride ancora Zingaretti, strizzando gli occhi fino a farli diventare una fessura. Un passaggio non semplice e di sicuro graduale. Come poi ha ripetuto e fatto capire ieri dal palco. Anche perché prima vuole scrollarsi di

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dosso le accuse di subalternità che gli piovono addosso da un pezzo minoritàrio di partito (la partita sui decreti sicurezza, rinviata a dopo l'Emilia Romagna e al Parlamento sarà fondamentale). Intanto lo sguardo sembra puntato a quel mondo che votava M5S, pecorelle smarrite da riportare a casa: Ãîðà. Si spiegano così i plausi al reddito di cittadinanza ( Ma creare lavoro è un'altra cosa e noi lì dobbiamo battere ) la possibile apertura di una revoca alla concessione di Autostrade e la forza con cui spinge sul un nuovo corso verde, su Greta e gretismo. Per non parlare poi delle sardine, pronte a essere abbracciate se il 27 mattina Stefano Bonaccini non sarà sbolognato. Così tanta carne al fuoco che questa sera, forse, è meglio rimanere leggeri. Anche per non fare incubi nella notte. Simone Canettieri RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org- AGGIORNATO - Il Pd reggerà la crisi del M5S Renzi punta solo a rompere - Reggeremo la crisi M5S Renzi punta a rompere

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Il colloquio II Pd reggerà la crisi del M5S Renzi punta solo a rompere = Reggeremo la crisi M5S Renzi punta a rompere

[Simone Canettieri]

Il colloquio Ð Pd reggerà la crisi del M5S Renzi punta solo a rompere Zingaretti Io e noi ai II Pd reggerà la crisi del M5s, assicura il segretario pd Zingaretti che aggiunge: Renzi punta a spaccare; Conte e io vogliamo stabilizzare. Canettieri a pag. 9 Reggeremo la crisi M5S Renzi punta a rompere > lo e Conte vogliamo stabilizzare, Matteo ^ Altro che subalternità ai grillini, 5 proposte invece vuoi fare il capo di tutti i partiti nani per il governo. Sì al reddito, però serve il lavoro II Prendo giusto un po' di maiale e qualche verdura. Il piatto piange. Sarà perché si trova in un convento o forse perché non vuole sgarrare la dieta, alla fine Nicola Zingaretti lunedì sera, al termine della prima giornata di ritiro, si concede un pasto frugale. A tavola lo aspettano gli al tri big della confraternita Pd: gli affiatatissimi ministri Giuseppe Provenzano ed Enzo Amendola, il serioso vice Andrea Orlando e poi Beatrice Lorenzin e Roberta Pinotti, c'è anche l'ex Sei Marco Furfaro. Insomma, volti e storie di centro, sinistra e destra. Tutti adesso nel corren- tone della maggioranza zingarettiana. Il leader del Na2areno si lascia a qualche riflessione guardando i commensali che lo attendono per il brindisi a base di rosso locale; Siamo un partito unito e plurale - dice lasciando trasparire un bel po' di soddisfazione - e questo non è fatto un scontato. Veniamo d'altronde da stagioni di guerre interne, di veleni, di franchi tiratori e accoltellamenti vari. Invece, eccoci: il tasso di litigiosità che storicamente contraddistingue il Pd non c'è più. E abbiamo subito una scissione.... Ecco, il nome di Matteo Renzi in questa due giorni sospesa tra la voglia di incidere sul governo ( incalzeremo il primier per una fase due ) e disegnare il partito che verrà non viene mai pronunciato dal palco. Lo fa Zingaretti, ora: Come Pd stiamo dimostrando di essere una forza responsabile che stabilizza l'esecutivo, senza protagonismi. Matteo? No, credo che lui invece punti a rompere, che prima o poi proverà ad andare a elezioni anticipate per tentare di riprendersi la scena. Viene però spontaneo pensare che una manovra tale potrebbe essere esiziale per il segretario di Italia Viva e la sua creatura: i sondaggi non sono proprio esaltanti e la soglia del 5% rischia di essere un muro. Insomma, segretario non sarebbe azzardo? Attento - si ferma Zingaretti - Renzi punta a essere il capo di tutti i partiti nani, il federatore di una serie di piccole formazioni che si stanno formando e che tutti insieme possono superare la soglia di sbarramento. Questa è troppo facile; Conte stai sereno? Con il premier abbiamo, e parlo del Pd in generale, un rapporto sano, volto a perseguire obiettivi chiari per il Paese, guardando alla fine della legislatura. Intanto stiamo qui per porre fine a chi dice che siamo subalterni e così annunceremo le nostre proposte da porta re sul tavolo dell'esecutivo. LE 5 PROPOSTE Zingaretti spiega che bisogna puntare su cinque pilastri: una rivoluzione verde per tornare a crescere (politicamente un modo per togliere un tema ai grillini), un processo di sburocratizzazione del Paese, un Equity Act per ridurre le distanze sociali e territoriali, poi portare in 5 anni la spesa per la conoscenza ai livelli Ocse con un investimento complessivo di 20 miliardi e infine un piano per la sanità, la cura e l'assistenza per non lasciare soli i più deboli. Titoli forti da libro dei sogni, ma snocciolati nel merito con coperture e proposte: Siamo concreti. Peccato per Zingaretti che questo non è un governo monocolore dem. Anzi, come sa benissimo la maggioranza in Parlamento continua a essere (pesantemente) nelle mani del M5S, un partito in piena crisi esistenziale. Il pensiero di un'implosione grillina non le rovina la cena? Sono consapevole del dibattito intemo e non è corretto mettere il naso nella vita degli altri partiti, seppur alleati. Sono però consapevole che un'eventuale tensione M5S potrebbe riverberarsi sul governo. E se dovesse servire, con il premier Conte che rimane centrale, saremo pronti come Pd a farci carico anche di questo problema. Ah, sì e come? Forza tranquilla. Lo ripeto: cerchiamo di stabilizzare. Insomma, potremmo essere chiamati agli straordinari, ride ancora Zingaretti, strizzando gli occhi fino a farli diventare una fessura. Un passaggio non semplice e di sicuro graduale. Come poi ha ripetuto e fatto capire ieri dal palco. Anche perché prima vuole scrollarsi di dosso le accuse di subaltemità che gli piovono addosso

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da un pezzo minoritàrio di partito (la partita sui decreti sicurezza, rinviata a dopo l'Emilia Romagna e al Parlamento sarà fondamentale). Intanto lo sguardo sembra puntato a quel mondo che votava M5S, pecorelle smarrite da riportare a casa: Ãîðà. Si spiegano così i plausi al reddito di cittadinanza ( Ma creare lavoro è un'altra cosa e noi Ãé dobbiamo battere ) la possibile apertura di una revoca alla concessione di Autostrade e la forza con cui spinge sul un nuovo corso verde, su Greta e gretismo. Per non parlare poi delle sardine, pronte a essere abbracciate se il 27 mattina Stefano Bonaccini non sarà sbolognato. Così tanta carne al fuoco che questa sera, forse, è meglio rimanere leggeri. Anche per non fare incubi nella notte. Simone CanettieriRIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org- II Pd reggerà la crisi del M5S Renzi punta solo a rompere - Reggeremo la crisi M5S Renzi punta a rompere

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Il colloquio Intervista a Nicola Zingaretti - Zingaretti: Renzi punta a rompere Noi stabilizziamo = Reggeremo noi la crisi M5S Renzi punta solo a rompere

[Simone Canettieri]

Il colloquio Zingaretti: Renzi punta a rompere Noi stabilizziamo Simone Canettieri Renzi punta solo a rom. pere, reggeremo noi la crisi M5S. Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, avanza nuove proposte algovemo. Apag.9 La strategia dei rosso-gialli Ä| II colloquio Nicola Zingaretti eremo noi la crisi M5S >; Renzi punta solo a rompere Io e Conte vogliamo stabilizzare, l'obiettivo ^ Altro che subaltemità ai grillini, cinque propost di Matteo è fare il capo di tutti i partiti nani per il governo, al reddito, però con occupazione^ dal nostro inviato rendo giusto un po' Idi maiale e qualche verdura. Il piatto piange. Sarà perché ^9 si trova in un con- vento o forse perché non vuole sgarrare la dieta, alla fine Nicola Zingaretti lunedì sera, al termine della prima giornata di ritiro, si concede un pasto frugale. A tavola lo aspettano gli altri big della confraternita Pd: gli affiatatissimi ministri Giuseppe Provenzano ed Enzo Amendola, il serioso vice Andrea Orlando e poi Beatrice Lorenzin e Roberta Pinotti, c'è an che l'ex Sei Marco Furfaro. Insomma, volti e storie di centro, sinistra e destra. Tutti adesso nel correntone della maggioranza zingarettiana. Il leader del Na2areno si lascia a qualche riflessione guardando i commensali che lo attendono per il brindisi a base di rosso locale: Siamo un partito unito e plurale - dice lasciando trasparire un bei po' di soddisfazione - e questo non è un fatto scontato. Veniamo d'altronde da stagioni di guerre interne, di veleni, di franchi tiratori e accoltellamenti vari. Invece, eccoci: il tasso di litigiosità che storica mente contraddistingue il Pd non c'è più. E abbiamo subito una scissione.... Ecco, il nome di Matteo Renzi in questa due giorni sospesa tra la voglia di incidere sul governo ( incalzeremo il primier per una fase due ) e disegnare il partito che verrà non viene mai pro- nunciato dal palco. Lo fa Zingaretti, ora: Come Pd stiamo dimostrando di essere una forza responsabile che stabilizza l'esecutivo, senza protagonismi. Matteo? No, credo che lui invece punti a rompere, che prima o poi proverà ad andare a elezioni anticipate per tentare di riprendersi la scena. Viene però spontaneo pensare che una manovra tale potrebbe essere esiziale per il segretario di Italia Viva e la sua creatura: i sondaggi non sono proprio esaltanti e la soglia del 5% rischia di essere un muro. Insomma, segretario non sarebbe azzardo? Attento - si ferma Zingaretti - Renzi punta a essere il capo di tutti i partiti nani, il federatore di una serie di piccole formazioni che si stanno formando e che tutti insieme possono superare la soglia di sbarramento. Questa è troppo facile: Conte stai sereno? Con il premier abbiamo, e parlo del Pd in generale, un rapporto sano, volto a perseguire obiettivi chiari per il Paese, guardando alla fine della legislatura. Intanto stiamo qui per porre fine a chi dice che siamo subalterni e così annunceremo le nostre proposte da portare sul tavolo dell'esecutivo. LE5PROPROSTE Zingaretti spiega che bisogna puntare su cinque pilastri: una rivoluzione verde per tornare a crescere (politicamente un mo do per togliere un tema ai grillini), un processo di sburocratizzazione del Paese, un Equity Act per ridurre le distanze sociali e territoriali, poi portare in 5 anni la spesa per la conoscenza ai livelli Ocse con un investimento complessivo di 20 miliardi e infine un piano per la sanità, la cura e l'assistenza per non lasciare soli i più deboli. Titoli forti da libro dei sogni, ma snocciolati nel merito con coperture e proposte: Siamo concreti. Peccato per Zingaretti che questo non è un governo monocolore dem. Anzi, come sa benissimo la maggioranza in Parlamento continua a essere (pesantemente) nelle mani del M5S, un partito in piena crisi esistenziale. Il pensiero di un'implosione grillina non le rovina la cena? Sono consapevole del dibattito interno e non è corretto mettere il naso nella vita degli altri partiti, seppur alleati. Sono però consapevole che u n'eventuale tensione M5S potrebbe riverberarsi sul governo. E se dovesse servire, con il premier Conte che rimane centrale, saremo pronti come Pd a farci carico anche di questo problema. Ah, sì e come? Forza tranquilla. Lo ripeto: cerchiamo di stabilizzare. Insomma, potremmo essere chiamati agli straordinari, ride ancora Zingaretti, strizzando gli occhi fino a farli diventare una fessura. Un passaggio non semplice e di sicuro graduale. Come poi ha ripetuto e fatto

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capire ieri dal palco. Anche perché prima vuole scrollarsi di dosso le accuse di subalternità che gli piovono addosso da un pezzo minoritario di partito (la partita sui decreti sicurezza, rinviata a dopo l'Emilia Romagna e al Parlamento sarà fondamentale). Intanto lo sguardo sembra puntato a quel mondo che votava M5S, pecorelle smarrite da riportare a casa: Ãîðà. Si spiegano così i plausi al reddito di cittadinanza ( Ma creare lavoro è un'altra cosa e noi 11 dobbiamo battere ) la possibile apertura di una revoca alla concessione di Autostrade e la forza con cui spinge sul un nuovo corso verde, su Greta e gretismo. Per non parlare poi delle sardine, pronte a essere abbracciate se il 27 mattina Stefano Bonaccini non sarà sbolognato. Così tanta carne al fuoco che questa sera, forse, è meglio rimanere leggeri. Anche per non fare incubi nella notte. Simone Canottieri RIPROWZIONE RISERVATA -tit_org- Intervista a Nicola Zingaretti - Zingaretti: Renzi punta a rompere Noi stabilizziamo - Reggeremo noi la crisi M5S Renzi punta solo a rompere

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Arresto ingiusto per il sindaco La Cassazione smonta lo slogan leghista su Bibbiano

[Davide Manlio Ruffolo]

Arresto ingiusto sindac La Cassazione smonti slogan leghista su Bibbiani di DAVIDE MANLIO RUFFOLO Fino a qualche mese fa, in molti erano sicuri della colpevolezza del sindaco di Bibbiano. Del resto l'indagine Angeli e Demoni sui presunti affidamenti illeciti in Emilia Romagna, arrivata a conclusione ieri e per la quale rischiano il processo 26 persone accusate di ben 108 capi d'imputazione, aveva indignato tutto il Paese soprattutto per la presenza tra gli arrestati del primo cittadino dem, Andrea Carletti. Peccato che secondo la Cassazione la colpevolezza del politico non fosse affatto scontata, anzi secondo i giudici non c'erano gli elementi per imporre la misura coercitiva dell'obbligo di dimora, ossia quella ritenuta la più lieve tra quelle possibili, nei confronti del sindaco. Basterebbe questo per capire il terribile abbaglio che tutti i giustizialisti d'Italia, tra giornaloni e politici, hanno preso ma la situazione sembra essere addirittura peggiore. Che in questa brutta vicenda la figura del sindaco dem fosse marginale emergeva già dalle indagini in cui, carte alla mano, gli veniva contestato un abuso d'ufficio e un falso per aver affidato degli spazi pubblici all'associazione Hansel e Gretel travolta dallo scandalo. Accuse che si sono ulteriormente ridimensionate con la chiusura indagini di ieri in cui Carletti è vero che figura tra i 26 de- stinatari dell'avviso ma per il solo reato di abuso d'ufficio. Ben più gravi le contestazioni mosse agli altri indagati accusati, a vario titolo, di peculato d'uso, abuso d'ufficio, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, falsa perizia anche attraverso l'altrui inganno, frode processuale, depistaggio, rivelazioni di segreto in procedimento penale, falso ideologico in atto pubblico, maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni dolose gravissime, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, SLOGAN SUPERATO In un Paese che vive di contrapposizioni e contrasti tra tifoserie, proprio come avviene in un big match di Serie A, la vicenda di Bibbiano non poteva che venire strumentalizzata in politica. Del resto il caso, senza dubbio spinoso, ben si prestava a feroci polemiche interessando giovani vittime, per giunta strappate alle famiglie, e coinvolgendo, seppur di striscio, anche la politica per via del sindaco dem. Anzi questa brut- ta storia diventava il cavallo di battaglia su cui costruire l'intera campagna elettorale della leghista Lucia Borgonzoni che con una maglietta aveva reso celebre lo slogan "Parlateci di Bibbiano" rivolto, ovviamente, al Pd e ai suoi alleati. Un motto gridato ai quattro venti nei talk show, durante i comizi e nei salotti buoni, al solo scopo di catturare qualche voto a spese del rivale dem Stefano Bonaccini e senza il minimo rispetto delle giovani vittime o dei semplici indagati. Ma con l'inchiesta giunta al termine e il pesante giudizio della Cassazione quello slogan sembra stonare pe santemente al punto che sembra giunto il momento di dimenticarlo per tornare a parlare di proposte politiche. Proprio quelle che la Lega, in Italia e in particolar modo in Emilia Romagna, ha completamente dimenticato. Al capolinea Chiuse le indagini sugli affidi illeciti Per il dem Carlettì resta l'abuso d'ufficio ma sparisce l'accusa di falso 1 Andrea Carlettì -tit_org-

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Vincere e vinceremo dopo la pretesa di pieni poteri Salvini evoca Mussolini al comizio in Emilia = Vincere e vinceremo Salvini trasforma l`Emilia in un voto su se stesso Il Capitano evoca ancora Mussolini Vuole la Regione per marciare su Roma

[Laura Tecce]

VINCERE EVINCEREMO DOPO LA PRETESA DI PIENI POTERI SALVINI EVOCA MUSSOLINI AL COMIZIO IN EMILIA di LAURA CON DAVIDE M. RUFFOLO ALLE PAGINE 4 I TECCE Salvini ci ricasca. Dopo la richiesta di pieni poteri dalla spiaggia del Papeete, evoca di nuovo Mussolini durante un comizio in Emilia Romagna. E al grido di "vincere e vinceremo" prepara la sua marcia su Roma. Vincere e vinceremo Salvinl trasforma l'Emilia in un voto su se stesso II Capitano evoca ancora Mussolini Vuole la Regione per marciare su Roma di LAURA TECCEa a a parola d'ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti.... Vincere e vinceremo". Settanf anni dopo la dichiarazione di guerra di Benito Mussolini i toni spavaldi e perentori sono i medesimi ma ad utilizzarli è il leader della Lega Matteo Salvini. Non dal balcone di piazza Venzia ma dal palco di un comizio a Bobbio, nel piacentino ha tuonato: "Noi siamo avanti e io sono convinto che vinceremo, però, se ho un desiderio non è quello di vincere ma è quello di stravincere il 26 gennaio. Vi do la mia parola che se si vince, come si vince, in Emilia Romagna, io il giorno dopo mi prendo la soddisfazione di andare a Roma e portare la lettera di licenziamento a Conte, Renzi, Di Maio e Zingaretti", Che il voto per le elezioni regionali in Emilia Romagna sia diventato ormai per il Capitano una sfida personale è cosa ormai nota, lo è stato sin dalla convention di apertura della campagna elettorale al PalaDozza di Bologna, e il fatto che stia battendo a tappeto il territorio in comi zi e incontri "paralleli" rispetto alla candidata ufficiale - ricordiamolo, è Lucia Borgonzoni - lo dimostra ogni giorno di più. Comizi in cui i temi locali sono appena accennati. Salvini non ha interesse a criticare l'opera dell'amministrazione dell'uscente Stefano Bonaccini e a proporre soluzioni alternative, il suo obiettivo è portare il più possibile la sfida a livello nazionale: la sua strategia è "usare" le regionali per vincere a Roma, mostrare i muscoli e misurare il suo consenso per sfrattare Conte esibendo lo scalpo della regione rossa per eccellenza. In questo disegno la conquista del governo dell'Emilia Romagna è un effetto collaterale, o meglio Borgonzoni è una figura collaterale del successo di Salvini: aut caesar aut nihil, o Cesare o nulla, motto del condottiero Cesare Borgia, ben si attanaglia alla concezione di leadership salviniana che incarna appieno quella che il sociologo Max Weber definì Ã "autorità carismatica". Il modello di leadership carismatica, così come definita dal sociologo tedesco, è "il potere legittimato sulla base delle eccezionali qualità personali di un capo o la dimostrazione di straordinario acume e successo, che ispirano lealtà ed obbedienza tra i seguaci". Ed è proprio nel rap- porto con i seguaci, vale a dire nella relazione tra "capo e discepoli" e non tanto nei tratti particolari del leader politico che la validità del carisma si fonda: sul suo "riconoscimento" da parte dei seguaci/elettori/follower, su una sorta di atto di fede nato dall'entusiasmo, dall'identificazione o da necessità e speranza. Il capo carismatico non deve per forza essere una forza positiva, pertanto anche il Duce Mussolini potrebbe ragionevolmente essere considerato un leader carismatico. In questo senso le considerazioni qui espresse sono assiologicamente neutrali, non vi è un giudizio di valore etico. Spesso si considera l'etica, che tratta del bene morale, come associata alla politica: nulla di più sbagliato, l'agire etico e l'agire politico sono talvolta correlati ma mai sovrapponibili. Semmai la considerazione da fare in riferimento alla strategia di ipersonaiizzazione messa in atto da Salvini riguarda il fatto che la personalizzazione estrema in politica non è mai una buona idea. A partire dagli anni Ottanta, la politica occidentale ha vissuto una radicale trasformazione sul piano comunicativo e simbolico, e sempre di più si è osservata una perdita di identificazione degli elettori con un partito o con un mo vimento: dal voto di appartenenza [espresso sulla base di un ideale condiviso) si è passati rapidamente al voto di opinione. Ma qui siamo oltre, siamo al voto fideistico sulla figura del capo. Salvini arriva a paragonare la consultazione locale ad un referendum (su se stesso): "Vorrei che passasse questo messaggio: il 26 gennaio non sono elezioni, è

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una scelta di vita, un referendum tra il passato e il futuro", ha detto due giorni fa. Lo fece Matteo Renzi a suo tempo con la riforma costituzionale e sappiamo come è andata a finire e lo sta facendo il leader della Lega adesso, come nella miglior tradizione degli ego ipertrofici. Cattivi presagi La personalizzazione estrema in politica non porta bene Lo fece Renzi e sappiamo com'è andata a finire -tit_org- Vincere e vinceremo dopo la pretesa di pieni poteri Salvini evoca Mussolini al comizio in Emilia - Vincere e vinceremo Salvini trasformaEmilia in un voto su se stesso

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Il Falò delle vanità

[Maurizio Belpietro]

EDITORIALE di Maurizio Belpietro II FALÒ DELLE VANITA I residente, ma perché ha tenuto per sé la delega sui servizi segreti? Certi suoi predecessori hanno scelto di non farlo. Era il pomeriggio del 27 novembre dello scorso anno quando io e il collega Antonio Rossitto, al termine di una lunga conversazione, rivolgemmo questa domanda a Giuseppe Conte. Il capo del governo aveva quasi perso la pazienza quando avevamo insistito a chiedere lumi sui suoi rapporti con Guido Alpa, il professore che lo giudicò al concorso che lo fece diventare docente ordinario all'Università di Firenze. Ma appena passammo ad altro, cioè al suo ruolo nel cosiddetto affaire Mifsud, dal nome del misterioso insegnante maltese che la Giustizia americana insegue da mesi, I premier si sciolse, lasciandosi andare a un panegirico sull'acume della scelta di tenere per sé il controllo sulle agenzie per la sicurezza nazionale. C'è una ragione precisa rispose. Il presidente del Consiglio ha comunque la responsabilità di tutto il comparto, un'eventuale delega non mi metteva al riparo dalla responsabilità. A questo punto, il giurista che è in me ha fatto una riflessione: se ne devo rispondere dovrei nominare un alter ego, oppure un fratello, ma non li ho. Allora ho preferito tenermi la rogna. Immaginate se ci fosse stato un altro al posto mio, senza contezza dei rischi e della complessità giuridica. Chissà che casino sarebbe successo. Le parole mi sono ritornate in mente nei giorni scorsi, quando si è parlato del pasticcio combinato da Conte con Fayez al-Sarraj. Il capo del governo libico riconosciuto dall'Onu, la sera dell'8 gennaio doveva essere a Roma per discutere con i premier italiano del cessate il fuoco. Peccato che qualche ora prima abbia annullato l'incontro, avendo saputo che a Palazzo Chigi, prima di lui, era stato ricevuto il generale Khalifa Hartar, ossia il comandante delle truppe che vogliono rovesciare proprio al-Sarraj. Un bei casino, per usare le parole del premier. Per di più scatenato proprio con l'ausilio di quei servizi segreti che Conte aveva voluto tenere sotto il suo controllo. Già, perché il presidente del Consiglio, o meglio il giurista che è in lui, per preparare l'incontro con Haftar prima, e al-Sarraj dopo, si è affidato agli 007, tagliando completamente fuori la Farnesina, cioè i canali più esperti in questo genere di affari. Doveva essere il suo capolavoro, la dimostrazione della sua abilità di mediatore, la certificazione di quel ruolo di esperto di diritto costruitolunghi anni di studio. Quel 27 novembre in cui andammo a trovarlo, prima di consegnare le bozze del libro su di lui che anticipiamo a pagina 8, Conte parlò a lungo della sua competenza giuridica al servizio della politica. Ho la capacità d'inquadrare i rischi delle cose. lo sono terribile come avvocato! I miei collaboratori hanno calcolato il 90 per cento delle vittorie. Meglio non avermi contro. Il presidente si dilungò su quel ruolo conquistato in poco tempo con i partner europei, rivelando una vocazione per le relazioni internazionali e per i vertici con i grandi della terra. Hanno imparato a rispettarmi. Ero appena arrivato. Ero l'ultimo. Pensate al primo Consiglio europeo: non sapevo neanche come muovermi. Invece, siamo rimasti lì tutta la notte a litigare con Merket e Macron. Non in modo velleitario, ma con argomentazioni giuridiche. Alla fine, sono dovuti stare zitti. Meglio ancora andò a Biarritz, quando Conte si presentò dopo aver rassegnato le dimissioni, È lì che capì di avere un'autostrada spianata davanti a sé: Per un premier dimissionario come me, andare al vertice non era una gran cosa, anche psicologicamente. Ma tu, Rocco, - disse rivolgendosi a Casalino, il suo portavoce - mi hai visto sfiduciato o depresso?. Domanda retorica. Rocco scosse la testa e Conte potè riprendere il filo del discorso gongolante: I colleghi non mi evitavano. Anzi, mi apprezzavano e mi stimavano. Però, diciamocela tutta; è un fatto personale. Chiaro il concetto? Non era rispetto e considerazione per l'Italia, ma proprio per lui, per l' avvocato del popolo, di cui all'improvviso avevano scoperto le qualità. Al punto da dirgli, in separata sede: Ci piacerebbe che tu rimanessi primo ministro. Ma chi c'era a tifare per Conte? Dal premier indiano, Narendra Modi, al presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk. Per non parlare di Trump. Quando stavamo andando via, mi chiamò: Giuseppe, devi rimanere in politica. Ma fidatevi, è più un fatto personale. Sì, non si trattava di squisite questioni politiche, ma proprio di una sintonia fra persone che se la intendono: Dovreste conoscere Trump, buttò lì a un certo

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punto come se parlasse di uno stravagante vicino di casa. La prima volta che ci siamo visti, mi ha preso da parte: Giuseppe, sei simpatico. Cosa posso fare perte? Vieni a trovarmi negli Stati Uniti. Facciamo una grande visita di Stato. A conferma di questa relazione speciale, Casalino aggiunge un aneddoto: Al primo G7, appena eletto, c'era uno spettacolo a notte fonda. Chiunque voleva sedersi accanto a Trump. Lui invece chiese al presidente di stare accanto a lui. Hanno chiacchierato tutta la sera. Da questo racconto sono passati poco più di due mesi, ma le frasi aiutano a capire quel che è successo. Dal rapporto personale con lo special one, si è passati alla mancata telefonata per anticipare il lancio del missile contro il generale iraniano Soleimani. La Casa Bianca ha chiamato tutti i partner - Francia, Germania, Gran Bretagna - ma non quello che ha I contingente militare più consistente a Bagdad. Nella ricostruzione dei rapporti personali con i grandi della terra, conquistati nei vertici internazionali, c'è anche la spiegazione del disastro diplomatico in Libia, con lo sgarbo ad al-Sarraj, ossia a colui che avrebbe dovuto essere il nostro alleato e che invece abbiamo regalato alla Turchia. Per dirla con Giuseppi, come lo chiamò in un tweet Donald Trump, forse Conte si è fidato troppo del giurista che è in lui. O semplicemente ha confuso le pacche sulle spalle con i pacchi che, nell'interesse nazionale, i capi di Stato sono soliti tirare ai partner. Un peccato di ingenuità, insomma. O forse solo di vanità. RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org-

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Tutta la verità sul concorso universitario dei misteri

[Maurizio Antonio Belpietro Rossitto]

uando gli danno sconosciuto -to, Conte trasecola. ^^L Ma se ho centinaia di clienti... si sfoga i collaboratori più fidati. Ed è pure diventato ordinario a soli 38 anni. Ha ragione da vendere, il premier. Nelle università italiane, storicamente asfissiate da baronie e familismo, si arriva in media a scalare il gradino più alto della carriera accademica quasi all'età della pensione. I docenti di prima fascia con meno di quarant'anni, certifica l'ultimo rapporto del ministero dell'Istruzione, sono appena 20 su 12.975: meno dello 0,2 per cento. State allegri, italiani: in quel laghetto dalle acque cristalline ha nuotato anche l'anguilla di Palazzo Chigi, docente di Diritto privato all'Università di Firenze. Onore al merito: il figlio del segretario comunale di San Giovanni Rotondo ha tagliato il traguardo quasi imberbe, più rapido di un centometrista. (...) La vera ascesa comincia quando, dopo aver vinto l'apposito concorso, ad aprile 1998 viene nominato ricercatore di Diritto privato a Firenze. Da quel momento brucerà tutte le tappe: in poco più di quattro anni scalerà ogni vetta accademica, A giugno 2000 vince il concorso per professore associato. Il posto viene bandito dalla Seconda Università di Napoli. Nella commissione ci sono Raffaele Rascio, della Federico II, i! più prestigioso ateneo campano, e Giovanni Furgiuele, che sarà vicino di stanza di Conte all'Università di Firenze. Rascio e Furgiuele, meno di due anni più tardi, si ritrovano di nuovo insieme in una commissione. Di nuovo nella Seconda Università di Napoli. Sempre per un concorso, ma da ordinario. E, ancora una volta, il prescelto è il giurista di Volturara Appula. Ira i cinque docenti che lo giudicano c'è anche Guido Alpa. Insegna Diritto civile alla Sapienza di Roma ed è un celebratissimo avvocato italiano. La sua presenza in quella commissione cela un'accusa di favoritismo che il presidente del Consiglio rifiuterà con sdegno. Perché Alpa e Conte non sono legati solo da reciproca stima e sicura fiducia: i due nel 2002, poco prima di quel concorso, decidono di aprire insieme uno studio professionale. Anzi, una semplice condivisione di spazi, derubricherà il premier. Di certo, però, a quel tempo, esaminatore ed esaminato già collaborano proficuamente. Come dimostra l'incarico affidato a entrambi il 29 gennaio 2002 dal Garante per la privacy, all'epoca Stefano Rodotà. E Alpa, ricostruisce La Verità, il 1 marzo 2002 è indicato commissario a Napoli: appena un mese dopo aver accettato quel mandato. Per farla breve: non c'è un conflitto d'interessi? Talmente plateale, assaltano i più barricaderi, da invalidare quel concorso? Per scoprirlo, bisogna consultare i documenti ufficiali e incrociare le date. La prima cosa da fare è leggere tutti gli atti del concorso vinto da Conte. [...) Il 5 novembre 2019 scriviamo alla Vanviteffi. (...) U 4 dicembre 2019 arriva la replica, con una telegrafica pec. Ci informa di aver chiesto preventiva autorizzazione ai soggetti controinteressati (....). Non resta che tentare l'ultima carta: quella della disperazione. Chiedere direttamente a Palazzo Chigi, raccontando le nostre tribolazioni. Sorpresa. Qualche giorno più tardi, gli agognati documenti di quel concorso sono sulla nostra scrivania. Il primo foglio del fascicolo è una lettera d'accompagnamento inviata dalla Vanvitelli: Si trasmettono le copie degli atti richiesti, relativi alla procedura in oggetto. Il destinatario della missiva è la persona che ha richiesto quei plico. Sarà stato il premier, pensiamo subito. Le accuse di scarsa trasparenza, d'altronde, lo inseguono dal giorno della sua prima nomina. Invece, no: curiosamente, gli atti di quel concorso sono stati richiesti da Alpa. È a lui, quindi, che vengono spediti. Il professore, poi, deve aver girato quel malloppo cartaceo alla presidenza del Consiglio. È l'ennesima prova delle cointeressenze? Lo studio legale in comune viene aperto all'inizio del 2002. Proprio mentre Alpa si appresta a giud icare il suo pupillo. In un'intervista al Secolo XIX, il luminare chiarirà: La commissione era stata estratta a sorte. (...) Una modalità che, in effetti, allontanerebbe ogni malevola insinuazione. Peccato che dai documenti risulti il contrario. Alpa viene eletto, non sorteggiato. Ed è perfino il più votato tra i commissari: 54 preferenze. (...) E alle sue spalle, con 39 indicazioni, c'è ancora Furgiuele. Morale: Conte diventa ordinario anche grazie agli entusiastici giudizi dell'allora vicino di studio professionale e del venturo vicino di stanza in facoltà. 1 loro voti contano come quelli degli altri, certo, ma dai giudizi traspare una stima incondizionata nei confronti del giovane (lui sì...) Conte. Dopo aver esaminato la

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produzione scientifica del discepolo, Alpa argomenta: Le monografie e i contributi presentati, concementi temi di notevole difficoltà, esprimono una solida preparazione tecnica associata a una vasta e brillante prospettiva storico- sociale e letteraria, un uso sapiente delle categorie dogmatiche e del metodo comparatistico ai fini dello studio del Diritto civile, e l'attenzione per una pluralità di interessi. Fino alla solenne indicazione conclusiva: II candidato merita un giudizio di piena maturità scientifica, sì da poter essere collocato in una posizione eminente ai fini del presente concorso. Non meno strabiliante il verdetto a cui giunge Furgiuele: Sicuro e pieno giudizio positivo in ordine al particolarmente elevato livello di maturità scientifica. Alle 9 e 30 del 13 luglio 2002, assieme agli altri tré mèmbri, i due giuristi si ritrovano nel dipartimento di Diritto comune patrimoniale dell'Università Federico II. È il momento del verdetto. Dopo una breve discussione, si procede alle valutazioni. Quattro candidati non ottengono nemmeno una preferenza. Conte invece fa l'en plein: cinque voti su cinque. Con la stessa percentuale bulgara, viene dichiarato idoneo anche Carlo Venditti, figlio di Antonio, già ordinario di Diritto commerciale proprio alla Federico II di Napoli. Due plebisciti. Ciascun commissario, annota il verbale finale, prima del voto dichiara di non avere relazioni di parentela o affinità fino al quarto grado con i candidati e che non sussistono cause di astensione di cui all'articolo 51 del Codice di procedura civile. E che cosa prevede la succitata norma? Il giudice deve astenersi dal giudizio se ha un interesse personale. Insomma, quando rischia di essere imparziale. È il caso di Alpa? L'Autorità nazionale anticorruzione, con la delibera 209 del 2017, chiarirà: nei concorsi universitari 12 Panorama ] 15 gennaio 2020 c'è l'incompatibilità esiste quando tra un commissario e un candidato esiste una comunione di interessi economici di particolare intensità e sistematicità. Ossia, quando c'è un vero e proprio sodalizio professionale (..,). E Conte e Alpa, all'epoca del concorso, a loro dire condividono solo spazi comuni. Sarebbero gli antesignani dello spopolante coworking. Spulciando tra gli archivi giuridici, si scopre però che, il 29 gennaio 2002, esaminatore ed esaminato ricevono un prestigioso incarico in comune: la difesa dell'Autorità per la protezione dei dati personali, al tempo guidata da Stefano Rodotà. Il presidente del Consiglio è allora un arrembante associato, mentre il suo esaminatore è già un accademico con i controfiocchi. Rodotà decide di assegnare a entrambi il ricorso: una controversia che vede contrapposta l'autorità da lui presieduta alla Rai. Viene dunque spedito il mandato. Gli avvocati sono due, ma l'indirizzo è soltanto uno: via Sardegna 38, Roma. È la sede condivisa inizialmente da mentore e allievo, prima del trasferimento in piazza Cairoli. Ma perché inviare un'unica lettera se, come spergiurano gli interessati, si tratta di incarichi distinti e non c'è nessuna associazione professionale tra loro? 11 premier replicherà con sufficienza e ardore: cosi va il mondo degli studi legali. Basta chiedere a qualsiasi collega o praticante. Ben meno usuale sembra il documento scovato dalla trasmissione televisiva Le Iene e pubblicat o da La Verità. È un progetto di parcella datato 21 gennaio 2009. E riguarda proprio quella causa. La richiesta di fattura, firmata sia da Alpa che da Conte, viene inviata al garante della privacy. L'aimporto complessivo richiesto, solo per il giudizio di primo grado, è di 26.830,15 euro. 11 saldo, scrivono i due avvocati, potrà avvenire su un conto corrente aperto in una filiale genovese di Banca Intesa. È quello di Alpa. L'iban è il suo. E Conte? Non ha visto un euro. (...) Niente paura, però. 11 premier si rifarà, seppur parzialmente, in seguito. Nei gradi successivi dello stesso ricorso saranno entrambi a fatturare. Lo confermano gli archivi del Garante, aggiornati al 12 dicembre 2019, che siamo riusciti a consultare: il 25 luglio 2018, mentre Conte è a Palazzo Chigi da quasi due mesi, riceve un compenso di 6.270 euro. I servigi di Alpa vengono invece retribuiti un po' meglio, con 7.978 euro, il 27 novembre 2019: curiosamente, è proprio il giorno in cui incontreremo il premier a Palazzo Chigi. Nella stessa data, il noto cattedratico incasserà altri 9.707 euro, per una comune difesa assunta a ottobre del 2010. In questo caso, però, sarà il presidente del Consiglio a ottenere qualcosina in più: 9.979 euro. La cifra era stata saldata, pure stavolta, nell'estate 2018, mentre era già a Palazzo Chigi. A questo punto, urge il pallottoliere: Conte e Alpa, negli ultimi anni, solo dall'Autorità per la protezione dei dati personali hanno avuto complessivamente otto incarichi. Sempre insieme. Cheek to cheek, guancia a guancia, cantava Frank Sinatra. Il primo affidamento, come abbiamo visto, è del 29 gennaio 2002. Il secondo risale al 2009. Un paio sono del 2010. Quattro vengono conferiti tra il 2011 e il 2016. E basta incrociare date

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e nomi, per scoprire che quel primo progetto di parcella potrebbe non essere l'unico a doppia firma. Il 16 dicembre 2014 il Garante liquida ai due professionisti i compensi per altri tré di questi otto mandati. Il primo pagamento è per una causa assegnata a entrambi il 14 gennaio 2009. Il secondo riguarda il protocollo 22471/76231 del 24 ottobre 2011. Il terzo è per una tutela conferita il 19 luglio 2012. Conte chiede complessivamente 9.335 euro. Praticamente la stessa cifra ottenuta da Alpa, che incassa 9.367 euro. Anche stavolta, quindi, le somme liquidate sono pressoché uguali. Nulla da eccepire. Incuriosisce però la data. Le sei fatture, tré a testa, sono saldate il 16 dicembre 2014. Quindi, azzardiamo, probabilmente sono state presentate insieme, come avvenuto già nel 2009. Eppure, il premier sottolinea che gli incarichi sono distinti. Ma allora perché vengono liquidati lo stesso giorno? Si tratta di altre parcelle congiunte? L'elenco completo delle tutelegiudizio affidate dall'autorità, non lo specifica. In compenso rivela che Conte e Alpa sono due assi pigliatutto: su 13 cause conferite ad avvocati estemi negli ultimi anni, se ne aggiudicano, come abbiamo già visto, ben otto. Ovviamente non ci sono solo le difese in nome e per conto del Garante. ServirebBe un elenco completo dei processi in cui i due hanno lavorato insieme. Ma nessuno dei due ci tiene a fornirlo. Cosi bisogna attingere alla banca dati delle sentenze, che però contiene decisioni èmblematiche e di scuola, cioè utili ai colleghi avvocati. Una goccia neH'oceano. Eppure in quella goccia giuridica i nomi di Alpa e Conte si ritrovano insieme spesso. Nel 2006 rappresentano Craft, la sodetà che ha brevettato i tutor, contro Autostrade, accusata di aver contraffatto il loro brevetto industriale. Nel 2013 difendono l'ospedale San Giovanni di Roma in una causa per la gestione del servizio di mensa. E nel 2014 i due si alternano nella difesa della Granarolo, il famoso gruppo alimentare. Sono indizi di un sodalizio? Nemmeno per sogno: eravamo solo coinquilini, ripete Conte fino alla noia. (...) Ma c'è un particolare che complica il quadro. E non è affatto di scarso rilievo. Perché è lo stesso Conte ad aver seminato dubbi su dubbi. Nell'autunno 2013 invia alla Camera dei deputati il suo smisurato curriculum per conc orrere all'elezione nel Consiglio di presi denza della giustizia amministrativa. Il futuro capo del governo, lasciando poco spazio all'immaginazione, scrive di sé: Dal 2002 ha aperto con il prof. avv. Guido Alpa un nuovo studio legale dedicandosi al Diritto civile, societario e amministrativo. Così, il 18 settembre 2013, assieme ai mèmbri laici delle magistrature speciali, il professore viene scelto per la rinomata carica. Si dimetterà a marzo 2018, soltanto dopo aver accettato la candidatura come ministro della Pubblica amministrazione in un ipotetico governo grillino. Ancora ignaro che il fato avrà in serbo per lui qualcosa di ben più sbalorditivo: la guida di due governi. E persino d'opposta foggia: il primo di centrodestra e il secondo di centrosinistra. All'epoca questa sembra però un'ipotesi fantascientifica, sebbene l'avvocato goda già di trasversali e insospettàbili appoggi. Quel 18 settembre 2013, oltre ai 5 Stelle, lo sostengono pure i futuri alleati democratici (...). Nell'aula di Montecitorio, in quella tiepida mattina di fine estate, siedono 417 onorevoli: 383 votano a suo favore. Un trionfo. Solo che, in mezzo allo stuolo di referenze protocollate alla Camera, c'è n'è una che rischia di mandare la sua carriera a carte quarantotto: lo Nel 2013 Conte invia alla Camera dei deputati uno smisurato curriculum studio aperto insieme ad Alpa. È vero? O magari è una millanteria, come quei neolaureati che imbellettano i propri trascorsi per impressionare i recrutatori. In questo caso non si tratterebbe di un'innocente bugia. C'era in lizza una poltrona pubblica. Giuridica, per di più: la nomina nell'organo di autogoverno della giustizia amministrativa. Conte ha gonfiato il suo curriculum? È una delle domande che gli abbiamo rivolto a Palazzo Chigi. ñ RIPRODUZIONE RISERVATA In esclusiva per Panorama un'anticipazione di Giuseppe Conte. Il trasformista. II libro che svela segreti e retroscena dell'Irresistibile carriera del premier. Dalla vicinanza al Vaticano alle trame Intemazionali fino ai rapporti con I servizi segreti e gli 007 americani. Pubblichiamo un estratto che, grazie a documenti Inediti, fa luce sull'esame per ordinario vinto del presidente del Consiglio e I rapporti con Guido Alpa, suo mentore e membro della commissione esaminatrice. Tra parcelle in comune, incroci professionali e sperticati giudizi. Dai documenti inediti del concorso vinto da Conte nel 2002 emerge l'entusiastico giudizio di Alpa, eletto nella commissione un mese dopo aver ricevuto, insieme a Conte, un incarico dalla Privacy. Con 54 voti, Alpa è il più votato dai colleghi. Conte e Alpa condividono l'ufficio prima in via Sardegna e poi in piazza Cairoli a Roma I Procedura di valutazione comparativa per la copertura di un posto di professore ordinario presso la Facoltà di Giurisprudenza della

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Seconda Università degli Studi di Napoli - Settore scientifico disciplinare lus 01 (diritto i privato) - Gazzetta Ufficiale delta Repubblica Italiana (IV Serie Speciale) n. 81 del 12 ottobre 2001 Giudizio del Prof. Alpa: runivaïil* ' '. i '.ðella l. 12000; à à à é di OiurispraA ' ' ' SMciato raAvene UMverataiialMeeall'est^ Unive^ita di Firenze nel 2001; ha (emito atei con, a, o,n posizione eminente ai firn del presente concorso. Guido Alpa, 72 anni, è une dei giuristi italiani più acclamati. All'inizio del 2002 decide di aprire uno studio legale con Giuseppe Conte, poi derubricate a semplice condivisione di spazi. Poco dopo, è nella commissione che nomina Conte ordinarlo. Sotto, uno dei documenti ottenuti dalli presidenza del Consiglio, La richiesta viene però proprio dal professor Alpa. 15 gennàio 2 120 Panorama11 Un'immagine inedita di Giuseppe Conte da bambino, pubblicata da lui stesso su Twitter nei giorni delle tensioni Iran- Usa. -tit_org-

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La supernova dei 5 stelle

[Giorgio Gondola]

di Giorgio Candóla on ho restituito lo stipendio perché ho dimenticato la password. Ha provato per un anno a farsi tornare la memoria ma proprio non c'è riuscito, Santi Cappellani, catanese e studente di psicologia, simbolo dei peones in uscita dai Cinque stelle in questo gelido gennaio dello scontento grillino. Approda ai gruppo misto, già ribattezzato gruppo Conte (potrebbe essere lo zoccolo duro del partito del premier), e come lui sono pronti a percorrere il breve tragitto una trentina di colleghi dei 47 non in regola con la restituzione, alcuni dei quali messi in mora dai probiviri per il mancato pagamento delle guarentigie di partito. Si tratta di 2 mila euro al mese più 300 per la manutenzione della piattaforma Rousseau. Per Luigi Di Maio è il costo della politica che impone un pugno di ferro nei confronti dei morosi. Peri ribelli invece è una shit stomi provocata dalla macchina del fango con la quale i vertici vogliono coprire le ambiguità, i tradimenti, le deviazioni dal grillismo in purezza in questa stagione di abbracci letali con l'odiata Casta. Sono le parole chiave della fuga di Cappellani, altro che password. Non ha più senso rimanere in una squadra in cui non ci si riconosce, ci siamo imborghesiti, siamo finiti in una spirale di autoreferenzialità. Come tutte le crisi esistenziali, anche questa parte dal basso. Il malessere è duplice: politico per la mutazione genetica del movimento, che lentamente si sta trasformando in una mosca cocchiera del Pd, e amministrativo, legato ai piccioli, ai danè. Lo spiega un'altra parlamentare nel 13 gennaio (KO i Panorama 17 mirino, Nadia Aprile: Ho sospeso il versamento perché il destinatario non è più il microcredito, ma un comitato di tré parlamentari. Aggiunge Flora Frate: Dobbiamo chiamare le cose con il loro nome, aveva senso parlare di restituzione fintanto che i soldi andavano al bilancio dello Stato e non a u conto corrente privato. Espulsioni? Come dice un vecchio film, ne rimarrà soltanto uno. Al cinema è l'Highlander, dopo un duello infinito. E qui affiora un aspetto tenuto sottotracda per mesi, la sensazione fra le terze file che la Casaleggio associati non sia soltanto un istituto di assistenza e beneficenza. Delle ultime ore è la notizia di un documento firmato da alcuni senatori, da mettere ai voti negli Stati generali pentastellati a marzo: si prova a fermare proprio Davide Casaleggio e la piattaforma Rousseau, nonché a togliere agibilità politica a Di Maio. La primavera però è lontana. Anche gli entusiasti della prima ora, quelli dello sbarco in Parlamento con lo zainetto, dell'upgrade sociale al primo cedolino dello stipendio, del mutuo acceso per ü bilocale con vista sul Pantheon ( Questi voteranno tutto e si legheranno alle poltrone per non andare mai a casa, profetizzò dopo una settimana di legislatura un perfido e profetico senatore di Forza Italia), cominciano a realizzare un curioso dettaglio, messo a fuoco durante le vacanze di Natale. Ovvero che, nei territori, gli elettori li aspettano con i forconi. Così nel mare grillino l'acqua ribolle, la frustrazione moltìplica l'incertezza e cominciano a venire a galla resti di sommergibili affondati. 1 due più ingombranti sono quelli del ministro all'Istruzione Lorenzo Fioramonti, che ha camuffato il fallimento con lo spirito di sacrificio e si è dimesso lasciando il governo più grigio senza le sue gaffe, e di Gianluigi Paragone. Il giornalista televisivo, frontman dialettico del movimento, è stato espulso dai probiviri (assurti a tribunale bolscevico per volere di Beppe Grillo nello spirito del colpirne uno per educarne cento) per eccesso di coerenza e deficit di globuli rossi, lui che non ha votato la manovra e da mesi attaccava la dirigenza del partito accusandola di deviazionismo. Mi hanno cacciato perché credo nel movimento e nei suoi principi fondati vi. I L'anchorman silurato spiega articolando meglio il disorientamento che arriva da Cappellani e dalla pancia grillina. Dopo il bacio avvelenato di Nicola Zingaretti e Matteo Renzi, niente è più com e prima. Oggi l'Europa matrigna è un paradiso di pascoli, il sistema finanziario non una Spectre ma una onius, il mondo del lavoro funziona a meraviglia, il Pd è un interlocutore affidabile, il presidente Sergio Mattarella è passato dall'impeachment alla santificazione e Renzi un alleato con l'alitosi. Basta staigli a distanza. C'era una volta il Movimento al 33 per cento butta lì Paragone con un sospiro al napalm, perché cene scelte si pagano e l'imborghesimento trasforma i nuovi barbari in sardine senza il poster di Che Guevara in cameretta. I numeri sono

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effettivamente impietosi. In meno di due anni la galassia pentastellata ha perso più della metà dei consensi (dal 33 per cento delle elezioni 2018 al 16 degli ultimi sondaggi, da 11 milioni di voti a 4,5 milioni) e il tonfo alle Europee dello scorso maggio non è stato il punto di caduta finale. Nel senso che secondo le previsioni degli analisti il pavimento non è ancora stato raggiunto. Il primo ad accorgersi della crisi d'identità è stato Alessandro Di Battista, l'outsider per antonomasia, che mai avrebbe voluto l'alleanza con il Pd (imposta da Beppe Grillo e da Roberto Fico) e ha preso le difese di Paragone con una frase che ha fatto venire l'orticaria a Di Maio: Abbiamo cacciato uno più grillino di molti altri, il movimento si è imborghesito. Secondo una ricerca dell'istituto Swg, per gli elettori pentastellati la vera anima dei Cinque stelle è incarnata proprio da Di Battista (34 per cento) davanti a Grillo (30 per cento) e a Di Maio (21 per cento). Fico e Casaleggio, rispettivamente all'8 e al 4 per cento, sono molto lontani. Ma in questa fase è proprio l'ala ortodossa rappresentata dal presidente della Camera a contare di più nel Palazzo con l'accordo a sinistra, seguita dall'ala governista che ha Giuseppe Conte come leader, mentre l'ala movimentista del Dibba morde il treno depressa. Il suo leader si è turato il naso e ha deciso di partire per un altro viaggio, proprio in Iran, dove alcuni rivali dentro il movimento confidano che gli ayatollah se lo tengano in ostaggio. Il governo fa male al partito, alla prova dei fatti l'establishment grillino sta fallendo. L'incapacità di affrontare dossier come quelli dell'Alitalia, dell'Uva, della Giustizia, della Rai (sempre dominata dalla sinistra), la lontananza dalla gente, l'abbandono progressivo dei decreti Sicurezza sotto la pressione piddina, lo smarcamento di Conte in fuga verso il partito di Mattarella ( Ho sempre votato a sinistra ) sono segnali di impotenza, di sbandamento, voragini che lasciano macerie. La gente se ne va alla chetichella a sedersi vicino a Fioramonti e nel corridoio dei passi perduti aleggia una battuta: Fra poco il premier potrà stringere alleanze col gruppo misto. Poi c'è Di Maio, quel suo essere un feroce Saladino dentro il partito e un Paperoga alla Farnesina. L'incapacità di andare oltre il compitino. Pressato sulla crisi Stati Uniti-Iran e sull'incendio libico che può destabilizzare gli equilibri nel Mediterraneo, non ha saputo mettere insieme altro che la dichiarazione: La Costituzione dice che l'Italia ripudia la guerra. Frase da temino di terza media, senza sapere die purtroppo la guerra non ripudia l'Italia. Secondo Mario Giarrusso, potente senatore siciliano (aneli'egli implicato nella querelle delle restituzioni) la colpa dello sbandamento a ovest di Grillo è sua: Di Maio deve lasciare, è lui il responsabile di tutto. E le espulsioni non sono ritenute una soluzione. Ormai è un circolo vizioso, la crisi d'identità provoca emorragia di consensi e l'emorragia di consensi acuisce la crisi d'identità politica. Così si arriva alla polvere di stelle. In tutto questo Davide Casaleggio fatica a essere il collante organizzativo di un mondo in ebollizione continua. Anzi, l'ambiguità del suo ruolo complica la situazione: la notizia che il Piano per rinnovazione tecnologica e digitale del Paese ha avuto il suo contributo (come ha scritto con ingenuità mista a orgoglio il ministro Paola Pisano) ha creato più di un imbarazzo, come la semi genuflessione del premi er Conte davanti a Casaleggio junior e a Grillo al Tempio di Adriano. Segnali potenti e primitivi di gente al potere. Però i peones trasformati in sudditi vi guardano, come gli elettori- E rispondono con questo dissanguarvi lieve, elezione dopo elezione, defezione dopo defezione. Stelle cadenti all'orizzonte, senza neppure la follia da Joker di un Big Bang.

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Assistenza ospedaliera = Migliorare l`assistenza ospedaliera geriatrica Sigg e Sigot indicano la strada alle istituzioni Servizio a pag. 23

[Redazione]

Sanità Assistenza ospedaliera Servizio a ðàä. 23 II numero dei posti letto in geriatria non è sufficiente a reggere il numero di over 65 e 75 che hanno bisogno di cu Migliorare I9 assistenza ospedaliera geriatrics Sise e Sigot indicano la strada alle istítuzion ROMA - L'Italia è uno dei Paesi più "attempati" del mondo. Dati alla mano, ci sono 168,9 over 65, ogni cento giovani: un indice di vecchiaia che segna il nuovo record nazionale, come emerso dal Rapporto Istat 2019. Una longevità che implica anche un importante aumento del numero assoluto di over 75 con malattie croniche, che spesso rendono indispensabile il ricorso agli ospedali, con 1,3 milioni di ricoveri all'anno e una degenza media di nove giorni. Ma il numero dei posti letto in geriatria, appena 3.560, non è sufficiente a reggere l'onda d'urto, e anche la gestione nei Pronto soccorso di questi malati "fragili" mostra criticità: nonostante il ricorso al Pronto soccorso e il successivo ricovero ospedaliero siano quasi sempre appropriati negli anziani, mancano corsie preferenziali per questi pazienti, spesso non in grado di attendere le cure, magari prestate su una barella. Infine, sono appena 2.500 i geriatri, specialisti vocati alla gestione mirata ed efficace di pazienti particolarmente complessi e in grado di ridurre il rischio di mortalità e peggioramento della disabilità. Per queste ragioni la Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) e la Società italiana di geriatria ospedale e territorio (Sigot), lanciano l'allarme e chiedono che venga accresciuta la disponibilità di posti letto di geriatria e vengano implementati nei Pronto soccorso i percorsi dedicati ai pazienti geriatrici. Occorre inoltre istituire la figura dell'infermiere di emergenza geriatrica, debitamente formato, e aumentare il numero dei posti di specializzazione in geriatria. Tutte indicazioni già messe nero su bianco nel documento "II ricorso dei pazienti geriatrici al Pronto soccorso e al ricovero ospedaliero", predisposto da un gruppo tecnico istituito presso il ministero della Salute con la partecipazione dei rappresentanti delle due società scientifiche. Documento trasmesso il 28 marzo del 2018 dal ministero alla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, con l'obiettivo di approdare alle Conferenza Stato-Regioni per essere definitivamente approvato ma che, incomprensibilmente, a quasi due anni di distanza è ancora in attesa di essere calendarizzato in Conferenza Stato- Regioni. La Sigg e la Sigot si appellano al ministro della Salute Roberto Speranza e al presidente delle Regioni Stefano Bonaccini perché accelerino l'iter per l'approvazione del documento. "Ogni anno - spiegano Raffaele Antonelli Incalzi e Filippo Luca Fimognari, rispettivamente presidente di Sigg e Sigot -cresce il numero assoluto di grandi anziani e quindi anche di anziani malati che si rivolgono in modo del tutto appropriato al Pronto soccorso e all'ospedale. Gli accessi, alla base della maggior parte dei ricoveri, si attestano tra i 230 e 300 per mille abitanti nell'arco di età che va da 40 a 69 anni per poi impennarsi, superando i cinquecento per mille tra 75 e 80 anni. E all'aumento dell'età corrisponde anche il carico di molteplici malattie e disabilità: per questo i medici di Pronto soccorso, quando decidono di ricoverare gli anziani, lo fanno a ragion veduta, trattandosi quasi sempre di pazienti in condizioni gravi. La gestione del paziente è però particolarmente complessa, a fronte dell'esiguità dei posti letto geriatrici disponibili. Le indicazioni fomite dal Documento di indirizzo ministeriale permetterebbero di migliorare sensibilmente l'assistenza a questi pazienti e alleggerire il carico di lavoro del Pronto soccorso". Diventa quindi strategico che il documento stilato dal ministero della Salute - il quale contiene preziose proposte di organizzazione sanitaria finalizzate a migliorare l'assistenza ospedaliera geriatrica - venga approvato al più presto: "II rischio - concludono Antonelli Incalzi e Fimognari - è che si perda una prezio sa occasione per migliorare à assistenza sanitaria agli anziani in Ospedale, proprio in un momento in cui l'affollamento del Pronto soccorso è divenuta un' emergenza sanitaria nazionale, soprattutto come conseguenza della continua crescita della popolazione anziana". -tit_org- Assistenza ospedaliera - Migliorareassistenza ospedaliera

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geriatrica Sigg e Sigot indicano la strada alle istituzioni

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Zingaretti e il patto coi 5S "Una sfida, altro che subalterni"

[G.d.m]

Zingaretti e il patto coi SS "Una sfida, altro che subalterni" II leader Pd rivendica l'alleanza: "Con questo governo cambiamento e discontinuità. Noi l'unico pilastro contro le destre" E per la fase 2 lancia un programma in cinque punti, dalla "rivoluzione verde" alla parità salariale uomo-donna dal nostro inviato CONTIGLIANO (RIETI) - C'è Stato un cambio di indirizzo non banale, dice Nicola Zingaretti. Vale a dire che la discontinuità tanto invocata rispetto ai giallo- verdi è evidente. Chiediamo un'alleanza ai 5 stelle non perché abbiamo paura, ma per essere coerenti. Ovvero: altro che subaltemità. Siamo orgogliosi di come stiamo al governo. Senza il chiacchiericcio, ma accettando la sfida di tenere le persone nel processo democratico. 11 segretario del Pd chiude la due giorni nell'abbazia di San Pastore, conclave dem con tutti i mèmbri del governo, i parlamentari, i sindaci e i governatori e usa anche lui le slide. Solo tré, non esageriamo. Per dire che la crescita del Pii in Italia (uno stentato 3,5% negli ultimi anni) è molto al di sotto della media Uè; che sono triplicate le persone in povertà; che siamo terzi in Europa per il reddito più diseguale. Allora siccome non siamo una bocciofila o un circolo culturale dobbiamo dare delle risposte a questi problemi. Altrimenti esplode la rabbia delle destre. Quando parla di bella politica Zingaretti pensa a un'azione di governo più vicina alla gente. Rifiuta le etichette che vengono date alla sua gestione di sinistra del Pd. Non guardo al passato, non dobbiamo neanche guardare al presente e basta. Bisogna pensare al futuro. Io ho vinto tutte le elezioni alle quali ho partecipato con il riformismo. Dunque, via gli stereotipi: il Pd non è il partito delle tasse, non è il partito della spesa, non è la riedizione dei Ds. Le cretinate di Salvini sono sempre esistite nella storia italiana, ma ora intorno a quelle cretinate c'è il consenso. Un bei problema. Che il leader dem conferma di voler affrontare nell'alleanza con i 5 Stelle e con Conte. Ma non a rimorchio. Anche il reddito di cittadinanza che è un ottimo strumento per la lotta alla povertà ma non sostituisce le politiche per il lavoro lo abbiamo inventato noi con il Rei. La verità, dice ancora, è che siamo l'unico pilastro contro le destre. E ora dobbiamo lanciare una nuova fase. Con 5 punti di programma. La rivoluzione verde come motore della crescita anche grazie al mega-stanziamento europeo, l'Italia semplice contro l'Italia della burocrazia, parità salariale uomo-donna, aumento della spesa per la scuola e l'educazione, piano per l'assistenza sanitaria soprattutto verso le persone sole. Penso anche all'infermiere di condominio, a uno Stato che si avvicina ai cittadini. Un'agenda di cose per cambiare l'Italia, per dare una visione. E che, semmai si farà la verifica di governo, sono la posizione del Pd. -g.d.m. "Il reddito di cittadinanza lo abbiamo inventato noi con il Rei. È un ottimo strumento, ma non sostituisce le politiche del lavoro" Col "Germanicum" destra maggioranza Se entrasse in vigore il "Germanicum", la legge elettorale proposta da M5S e Pd (proporzionale con sbarramento al 5 per cento), alla Camera il centrodestra avrebbe la maggioranza, con 222 deputati. La Lega infatti otterrebbe 143 seggi, Fi 30 e Fdi 49. All'opposizione il Pd, con 86 deputati, il M5S, con 76, e Italia Viva di Renzi, con 5. La simulazione è stata effettuata dall'Istituto di sondaggi Youtrend sulla base del testo depositato in commissione alla Camera e delle percentuali dell'ultimo sondaggio del 9 gennaio. E tiene conto della riduzione dei parlamentari. Al Senato, la Lega otterrebbe 72 seggi che, sommati ai 16 di Fi e 24 di Fdi, porterebbero I centrodestra alla maggioranza con 112 senatori. Pd e M5S avrebbero 43 e 37 senatori -tit_org-

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È già aria di congresso Da Gori a Bonaccini ecco chi pensa alla mossa

[Goffredo De Marchis]

Il retroscena E già aria di congresso Da Gori a Bonaccini ecco chi pensa alla mossa dal nostro inviato GoHredo De Marchis CONTIGLIANO (RIETI) - Allearsi O rubargli i voti? C'è un pezzo del Pd che pensa sia arrivato il momento di mettere i 5 stelle con le spalle al muro e di approfittare delle loro difficoltà. Magari innescando la loro esplosione. Il vicesegretario Andrea Orlando li invita alla scelta che non vogliono fare: Cari grillini, o rinunciate all'antipolitica o la paura crescerà ancora e i frutti li raccoglieranno altri. Se volete suicidarvi fate pure ma se si sta al governo non esiste l'opzione dell'antipolitica. Ad esempio, queste mani libere grazie alla legge elettorale proporzionale vanno un po' limitate. Orlando non ha paura di tornare sul luogo del delitto, dopo il referendum del 2016: la riforma costituzionale. Andiamo verso un sistema più frammentato e più confuso. Beh, allora è giusto riequilibrare la forza del governo, con il Cancellierato e con la sfiducia costruttiva. Ecco, si, non è il caso di lasciare campo libero ai grillini e a Di Maio che viene sempre sospettato di avere un'altra carta da giocare con Salvini, magari una carica istituzionale. Non abbiamo paura del rafforzamento del ruolo del governo, dice anche Zingaretti, tanto più che

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I m m i g r a z i o n e Intervista a Graziano Delrio - Cancellare Salvini = Delrio "Sui migranti non ci accontentiamo di modifiche soft Serve una nuova legge"

[Annalisa Cuzzocrea]

Cancellare Salvini Intervista a Deirio: non ci basta modificare i decreti sicurezza, serve nuova legge Zingaretti: "Avanti con i Cinquestelle". Ma nel Pd parte la sfida per la segreteria Sui migranti non ci accontentiamo di modifiche soft, occorre una nuova legge. Cosi Graziano Deirio, capogruppo del Pd alla Camera, nell'intervista a Repubblica su immigrazione e decreti Salvini. di Cuzzocrea, De Marchia LopapaeZiniti alle pagine 2, 3,4 e 11 L'IINTERVISTA Debió "Sui migranti non ci accontentiamo di modifiche soft Serve una nuova le ROMA - Presidente Graziano Deirio, ci sono decine di migliaia di persone che saranno sbattute fuori dai circuiti di accoglienza quest'anno a causa del primo decreto sicurezza. Siete al governo da mesi e gli effetti del secondo, con le multe per le Ong che salvano vite, sono ancora li. È arrivato il momento di cambiare? Dopo la legge di bilancio è arrivato il momento di intervenire sui decreti Salvini. Partendo dalle cose che sicuramente condividiamo e che abbiamo già scritto: accogliere i rilievi fatti dal presidente della Repubblica e scrivere una nuova legge sull'immigrazione che superi l'emergenza e affronti il problema dal punto di vista strutturale. Con decreti flussi, persone che arrivano con nome e cognome, viaggi regolati dalle ambasciate e non affidati a scafisti senza scrupoli. L'impressione è che stiate di nuovo subendo le scelte dei 5 stelle. I rilievi del presidente riguardano il secondo decreto, la questione della chiusura degli Sprar il primo. Il Pd avrà il coraggio di affrontarli entrambi, nonostante Di Maio dica che loro non ci stanno? Di togliere le multe a chi salva vite in mare, invece che limitarsi ad abbassarle come se a essere inaccettabile non fosse lo stesso principio di sanzioni per i soccorritori? Per noi la parte immigrazione di quei decreti è totalmente sbagliata, il giudizio politico del Pd su questo è netto e chiaro. Sulla necessità di ripristinare il sistema degli Sprar c'è grande condivisione anche nel di Annalisa Cuzzocrea gruppo parlamentare M5S. Dovremo fare anche quello. Ma Darío Franceschini ha proposto di accontentarsi delle modifiche soft studiate dalla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, per poi ottenere di più in Parlamento. Come al solito, dopo. Non credo nessuno si voglia accontentare. Il dovere di chi governa è valutare gli effetti delle cose che sono state fatte: l'aumento della clandestinità, l'assenza di percorsi legali, sono storture da correggere. Siete uniti su questo? Non è in discussione il nostro no ai decreti sicurezza, è in discussione da dove partire per cambiarli. Si potrebbe partire cancellandoli. Avete accettato dai 5 stelle quota 100, reddito di cittadinanza, taglio dei parlamentari, blocco della prescrizione. Non è ora di far sentire il peso del Pd in quest'alleanza? Nella verifica di maggioranza che andiamo a fare.... Dopo le regionali. Tra due settimane. In quella sede porremo diverse questioni con chiarezza: il lavoro con la parità salariale uomo-donna, l'equo compenso per i giovani professionisti, l'assegno unico per i figli. Prima del nostro ingresso nel governo l'Italia aveva un posizionamento intemazionale discutibile. Grazie alla discesa dello spread abbiamo guadagnato miliardi impiegati per abbattere le tasse sul lavoro dipendente. Quando siamo arrivati si parlava di condoni, adesso si parla di lotta all'evasione. Quando c'era la Lega il discorso pubblico era occupato da un'inesistente "invasione", adesso siamo concentrati a creare posti di lavoro sostenibili. E lotteremo per una giustizia giusta, interverremo per equilibrare la riforma della prescrizione in modo che nessuno debba subire processi infiniti. Arriverà mai il tempo dello lus culturae? Il fatto che il presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera, un 5 stelle, abbia incardinato la legge, è un primo passo. Bisogna trovare dentro il Parlamento la forza di approvare una riforma giusta. Il Paese che vogliamo costruire è meno impaurilo, più forte e più giusto. E da a tutti uguali diritti e doveri. Zingaretti apre al Movimento 5 stelle, apertamente e orgogliosamente populista, e alle Sardine, nate contro il populismo. Non è una contraddizione? Se vuoi essere un grande partito riformatore dentro una società complessa devi essere in grado di tener dentro tante istanze. Sono affezionato alle Sardine, perché mi ricordano quel che diceva Hannah Arendt sulle rivoluzioni. La manifestazione

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fisica dell'essere cittadino, nelle piazze, fa parte della ricchezza di un Paese. I partiti devono sapersi mettere in ascolto di questo civismo e trasformare l'ascolto in proposta. D'altro canto, il centrosinistra ha davanti a sé un centrodestra forte, nuovo, organizzato: per combatterlo è necessario che forze che non si conoscono provino a dialogare. Rischiando di perdere se stessi? No. Io vengo dall'Emilia-Romagna, il modello è quello: se ci stai a portare avanti un progetto in un certo modo, bene. Altrimenti non importa. Non dobbiamo essere arroganti, ma non dobbiamo neanche corteggiare nessuno. Per potersi aprire il Pd deve cambiare nome e forma? Non è un rischio? Sono affezionato alla sfida del Pd. I nomi possono cambiare, ma quello che mi interessa è l'unione di culture popolari, comunitarie, che si sono unite per portare libertà, eguaglianza, fraternità. Credo che quella intuizione profonda abbia ancora tanto da dire. Conte è un punto di riferimento importante per il campo riformista? Conte è il punto di equilibrio di questa alleanza. Esprime una sensibilità di centrosinistra. Può diventare una delle persone che aiuta il percorso. Come si resiste all'avanzata della destra, perfino in luoghi simbolo di buon governo come in Emilia-Romagna? La sinistra deve trovare il suo modo di rispondere a paura e solitudine. Che non sono solo frutto delle diseguaglianze, sono qualcosa di ancora più profondo. L'economista indiano Rajan ha spiegato come non si possano prendere in considerazione solo Stato e mercato. Un indicatore importante è il senso di comunità, la Di Maio non ci sta? Ma sulla necessità di riaprire gli Sprar ñ e larga condivisione nel gruppo dei SStelle Inomipossono cambiare ma io sono affezionato alla sfida delPd e al riformismo comunitario protezione e la creazione di reti, di un tessuto sociale. È da lì, dal riformismo comunitario che è dentro la nostra cultura, che dobbiamo ripartire. -tit_org- Intervista a Graziano Delrio - Cancellare Salvini - Delrio "Sui migranti non ci accontentiamo di modifiche soft Serve una nuova legge"

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Nave Gregoretti, in Senato battaglia sul rinvio del voto

[Carmelo Lopapa]

Header leghista rassegnato al si al processo, ma vuole che arrivi prima delle regionali Nave Gregoretti, in Senato battaglia sul rinvio del vot di Carmelo Lopapa ROMA. - La battaglia sul voto per il processo a Salvini si fa campale, al Senato. L'ufficio di presidenza della giunta per le Immunità, che fa capo a Maurizio Gasparri, conferma il voto per lunedì 20, come previsto dal calendario. E come invoca da giorni lo stesso leader della Lega, intenzionato a costruire l'ultimo miglio della campagna in Emilia Romagna e in Calabria (si vota domenica 26) proprio sull'autorizzazione al processo per sequestro di persona dei 131 migranti della nave Gregoretti, vicenda risalente allo scorso luglio. Il tribunale dei ministri di Catania vuole portarlo a giudizio. Lui vuole lucrare consensi da "vittima della giustizia" per aver difeso i confini. Sta di fatto che dopo la riunione di ieri sera, il presidente forzista della Giunta - che nella sua relazione si è espresso contro l'autorizzazione ai giudici - conferma la data del 20, ignorando la richiesta della maggioranza (M5S, Pd e Leu) che punta al rinvio della votazione a dopo le elezioni regionali. Proprio per evitare strumentalizzazioni politiche. Così, nella conferenza dei capigruppo di oggi pomeriggio i senatori di maggioranza cercheranno di far valere i loro numeri per ottenere lo slittamento. Faranno leva sullo stop ai lavori di Palazzo Madama dal 20 al 24 proprio per l'imminenza delle elezioni. Ma si applica o no anche alla giunta? L'ultima parola spetterà alla presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati. Abbiamo confermato la data perché nessuno ha proposto di modificare il calendario deciso all'unanimità, spiega a fine riunione il presidente della Giunta, Gasparri. E l'interruzione dei lavori d'aula a suo dire non vale per l'organismo da lui presieduto. Il Pd ritiene che io sia un criminale? Ditelo e gli italiani decideranno votando, se stanno con un criminale che ha bloccato gli sbarchi o con chi ha riempito il paese di clandestini, incalza Matteo Salvini accendendo i suoi dal comizio di Piacenza. Cercando di far passare la personalissima tesi per cui il voto del 26 sarebbe un referendum sulla sua persona. E sul suo operato da ministro dell'Interno. A un gruppo di contestatori dal palco poi si è rivolto col consueto stile: Se ci fosse qua Berlinguer vi prenderebbe a sputazzi. Nelle stesse ore, quando la giunta riprende la riunione sul caso Gregoretti, la maggioranza abbandona di nuovo i lavori per protesta. Non hanno i voti in giunta, come i consensi nel Paese, e scappano, provoca la leghista Erika Stefani. Ma ieri sul caso Gregoretti è intervenuta anche la titolare del Viminale, Luciana Lamorgese. Lapidaria: Ritengo che nessuno di noi è sottratto o può sottrarsi alle leggi vigenti. Un ex ministro va davanti al tribunale dei ministri e non ritengo di dover essere io a giudicare. Ex Matteo Salvini, 46 anni, leader della Lega, è accusato di sequestro di persona -tit_org-

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Haftar a Berlino per la firma Conte: "Sì alla missione Libia ma solo in contesti sicuri"

[Tommaso Alberto Ciriaco D'argenio]

Haftar a Berlino per la firma Conte: "Sì alla missione Libie ma solo in contesti sicuri" II leader della Cirenaica lascia Mosca senza intesa, sarà però presente domenica alla Conferenza di pa( L'Europa punta all'invio di soldati con compiti di interposizione. Gli interessi paralleli di Italia e Frane rfz'Tommaso Ciríaco Alberto D'Argenio ROMA - II generale Haftar lascia Mosca e si prende due giorni per consultare i leader delle tribù libiche che lo sostengono prima di firmare la tregua con le forze del governo di Serraj, riconosciuto dalla comunità internazionale. Tra le diplomazie europee, però, c'è ottimismo. Tanto che a metà giornata Angela Merkel annuncia che la Conferenza di Berlino sul futuro della Libia è fissata per domenica. E in serata arriva la notizia che l'uomo forte della Cirenaica sarà presente nella capitale tedesca, così come il premier di Tripoli. L'ostacolo principale, a questo punto, è Haftar. Che pone le sue condizioni per accettare la tregua: Erdogan, che sostiene anche militarmente Serraj, non deve partecipare alla mediazione tra le parti. Le milizie, inoltre, devono essere totalmente disarmate entro 90 giorni. Intanto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, conferma che i soldati italiani sono pronti a partecipare a una missione europea in Libia: Non escludiamo affatto questa possibilità, ma non manderemo uno solo dei nostri ragazzi se non in un contesto di sicurezza e con un mandato chiaro. E aggiunge il ministro degli Esteri Lui gi di Maio: La nostra ambizione è schierare forze europee sotto ombrello dell'Orni. Ruoterà proprio intorno a questa ipotesi la Conferenza di Berlino di domenica: arrivare a un cessate il fuoco garantito da una missione di interposizione europea che al contempo assicuri anche l'efficacia dell'embargo all'ingresso di nuove armi in Libia con un controllo delle acque territoriali, del cielo e dei confini del Paese. Se il summit andrà a buon fine, lunedì l'Alto rappresentante Uè, Josep Borrell, presenterà ai ministri degli Esteri europei una serie di opzioni per lanciare la missione. In quelle stesse ore, al Palazzo di Vetro di New York le diplomazie inizieranno a discutere la risoluzione per il mandato legale dell'Onu. Gli europei sono convinti che la spedizione sia l'unica strada per blindare una tregua duratura che permetta di innescare un processo politico. E che solo così si possa arrivare ad una soluzione del conflitto. Una scommessa difficile, ma l'unica che l'Europa può portare avanti visto l'alternativa: scontri armati, altri morti e un Paese trasformato in un doppio protettorato sotto il controllo di Erdogan e Putin, registi (anche militari) dei due contendenti. Eppure alle Cancellerie Uè non sfugge il rischio che la situazione possa cristallizzarsi, sancendo la presenza di due Libie in perenne tregua armata. Il governo italiano ha preso in considerazione questo scenario. Ed è pronto ad affrontarlo, giudicandolo il male minore: meglio lo stallo che una guerra vera e propria. E anzi, una situazione del genere avrebbe almeno il vantaggio di preservare in parte l'interesse di Eni in quel teatro. In fondo, è lo stesso ragionamento che ha guidato Parigi nell'ultima settimana, dopo mesi di braccio di ferro con Roma: salvaguardare le ambizioni di Total in Libia. Italia e Francia, insomma, gra A,. La sicurezza Militari schierati in Libia per trasportare armi nel quartiere Tajura, a Est della capitale Tripoli, assediato dagli uomini del generale Haftar zie soprattutto alla mediazione di Berlino, sono pronti a sigiare una tregua in nome della missione Uè. Del controllo dell'immigrazione. E dei comuni interessi energetici. Ridimensionati, certo, dall'interventismo di Putin ed Erdogan. Ma almeno in partita. & I due (eader A sinistra il premier Fayez Al Serra] e a destra il generale Khalifa Haftar Le tappe Dall'offensiva alla mancata firma 1 Ad aprile 20Î9 i generale Khalifa Mattar che controlla gran parte dell'Est e dei Sud della Libia ha lanciato la sua offensiva contro Ìa capitale Tripoli retta da! governo di accordo nazi onale di Fayez at-Serraj 2 L'egennaio presidente russo Vladimir Putin e il leader turco Recep Tayyp Erdogan hanno concordato di chiedere una tregua atie due fazioni libiche a partire da domenica 12 gennaio 3 Per sigiare ta tregua t'aìtroieri a Mosca i tavolo convocato da Putin e Erdogan ha firmato solamente Serraj Ìt generale Haftar ha asciato la capitale russa senza firmare ìlcessate-il-fuoco -tit_org-

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Schiaffo a Salini dal cda Bocciati quattro direttori = Nomine Rai, il Cda si spacca L`ad Salini in minoranza

[Giovanna Vitale]

NOMINE RAI INEL CAOS Schiaffo a Salini dal cda Bocciati quattro direttori Nomine Rai, il Cda si spacca L'ad Salini in minoranza II parere (non vincolante) del Consiglio promuove Coletta, Teodoli, Di Mare e Milano Non gradite le scelte su Calandrelli, Andreatta, Di Meo e Giammaria di Giovanna Vitale ROMA - Un'azienda nel caos. Incapace persino di trovare un accordo sul pacchetto di nomine che, secondo i piani dell'amministratore delegato, awebbe dovuto regalare testa e gambe alla riorganizzazione della Rai da lui fortemente voluta e invece azzoppata in partenza. Indebolita dal voto che, sebbene non vincolante, ieri ha spaccato il cda e prodotto la bocciatura di quattro proposte su otto, suonando come una sfiducia nei suoi confronti. Subito formalizzata da Pd e Lega, ma ignorata dal manager romano: Sono soddisfatto, si trattava solo di un parere, io vado avanti, ha sibilato al termine della seduta-fiume. Tré mesi di rinvii, riunioni andate a vuoto, estenuanti trattative con gli azionisti di maggioranza e minoranza non sono bastati a Fabrizio Salini per convincere i consiglieri di Viale Mazzini a schierarsi compatti a favore dei direttori di rete ed aree tematiche designati con l'intento di riequilibrare gli assetti del servizio pubblico dopo il cambio di governo. Un impianto sul quale però i giallo-rossi i primi decisi a non toccare i notiziari, gli altri convinti di dover esprimere almeno la guida del Tg3 - non hanno mai trovato la quadra. Spin gendo l'ad ad puntare sull'inedito asse 5S-FdI pur di portare a casa il risultato: il Movimento che lo ha promosso sulla tolda Rai e il partito di Giorgia Meloni che più ha ottenuto in termini di poltrone e prebende. Una strana alleanza che tuttavia non ha scongiurato lo scivolone. Nel corso del cda durato la bellezza di nove ore Salini non solo è andato sotto su metà delle nomine proposte, ma dopo i rilievi del collegio sindacale ha pure dovuto fare marcia indietro sulle doppie direzioni, di genere e di rete, assegnate ai nuovi responsabili di Rail (Stefano Coletta), Rai2 (Ludovico Di Meo) e Rai3 (Silvia Calandrelli). Costretti ora a guidare le tré strutture ad interim. Una battaglia dagli strascichi imprevedibili. Nella guerra di tutti contro tutti che ormai da mesi si combatte a Viale Mazzini, il presidente salviniano Marcello Foa si è astenuto in polemica con l'ad, cosi come la consigliera in quota Pd Rita Borioni. Il leghista Igor De Biasio ha votato sempre contro. La grillina Beatrice Coletti, l'ad Salini e il "fratello d'Italia" Giampaolo Rossi sempre a favore. Mentre il consigliere indipendente Riccardo Lagaña, vero ago della contesa, ha fatto un po' e un po'. È stato lui a chiedere che si votasse nome per nome, determinando pro mossi e bocciati. A incassare la maggioranza, ovvero 4 sì su 7, sono stati Angelo Teodoli (al Coordinamento generi), Stefano Coletta (al Prime time), Franco Di Mare (al Day time) e Luca Milano (Rai Kids). A sorpresa, a finire in minoranza, è stata invece Eleonora Andreatta alla Fiction, settore che guida da anni con ottimi risultati: a lei sono andati solo tré voti. Gli stessi ricevuti da Ludovico Di Meo (Cinema e serie tv). Silvia Calandrelli (Intrattenimento culturale) e Duilio Giammaria (Documentari). A riprova di come non sia stato solo il merito, ma lo scontro politico, a decidere il risultato. Destinato ad avere conseguenze. Il Pd è sul piede di guerra. Tentato, dopo le elezioni in Emilia, a chiedere lo scalpo di un ad che si è consegnato mani e piedi a Lega e 5S. Denuncia infatti la consigliera Borioni: La più grande azienda culturale del Paese continua a essere mal gestita, perde pubblico e soprattutto autorevolezza. E la responsabilità è principalmente di Salini. In linea con il collega leghista De Biasio: L'uomo che avrebbe dovuto rivoluzionare la Rai si è dimostrato inadeguato: la legge Renzi gli consente di proseguire con le nomine infischiandosene del voto in cda, il buon senso no. Rincara il segretario del Carroccio in Vigilanza Massimiliano Capitanio: Oggi l'ad è stato di fatto sfiduciato, un a lottizzazione così spudorata non si era mai vista. E Fdl deve dirci da che parte sta. Un caos totale a cui Leu chiede di porre rimedio: La Rai non può sopportare a lungo questa ingovernabilità. Fabrizio Salini 52 anni, dal 27 luglio del 2018 è amministratore delegato della Rai. È stato direttore di La7 È il nuovo direttore di Rai 2 È stato autore per Unomattina Franco Di Si occuperà dell'Intrattenimento del Daytime E il nuovo responsabile della sezione Documentan

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È stato proposto da Salini per la guida di Rai Kids -tit_org- Schiaffo a Salini dal cda Bocciati quattro direttori - Nomine Rai, il Cda si spaccaad Salini in minoranza

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Bibbiano, duello Cassazione-pm sul sindaco = Bibbiano, sulle accuse al sindaco braccio di ferro pm-Cassazione

[Nn]

2 î Bibbiano, duello Cassazione-pm sul sindaco di Baldessarro e Capelli La chiusura delle indagini su Bibbiano è arrivata nel pieno della campagna elettorale. Ieri, nel giorno in cui la Cassazione ha spiegato perché il sindaco Carletti andava rimesso in libertà, la Procura di Reggio Emilia ha concluso l'inchiesta sulla base di 108 capi d'imputazione. e a pagina 10 GLI AFFIÖI IN EMILIA Bibbiano, sulle accuse al sindacc braccio di ferro pm-Cassazione di Giuseppe Baldessarro Eleonora Capelli BOLOGNA La chiusura delle indagini su Bibbiano è arrivata nel pieno della campagna elettorale per le regionali emiliane del 26 gennaio. Ieri, nel giorno in cui la Cassazione ha spiegato perché il sindaco, Andrea Carletti, andava rimesso in libertà per mancanza di esigenze cautelari, la Procura di Reggio Emilia ha concluso l'inchiesta sulla base di 108 capi d'imputazione. Contestati a 25 persone tra cui il primo cittadino. Notizia che è stata subito amplificata dal palco di Matteo Salvini, a Piacenza per un comizio: II 23 gennaio tornerò a Bibbiano - ha rilanciato il leader della Lega - in mezzo alle mamme, ai papa e ai bambini. La pm Valentina Salvi, ha confermato le accuse della scorsa estate, quando scattarono gli arresti. Quasi tutti i reati dell'indagine "Angeli e Demoni" sugli affidi dei bambini, allontanati illegittimamente dalle famiglie d'origine, vengono imputati ai vertici dei servizi sociali dell'Unione dei Comuni della Val d'Enza. In particolare alla dirigente Federica Anghinolfi, agli assistenti sociali e agli psicologi della Onlus "Hansel e Gretel" di Pinerolo (Torino). Per la pm gli uni e gli altri falsificavano relazioni e facevano pressioni sui minori per costringerli a parlare di inesistenti abusi e violenze in famiglia. Sulla base delle relazioni quindi inducevano in errore il tribunale dei minori di Bologna portandolo a decidere per l'allontanamento dai genitori (7 episodi accertati). La "Hansel e Gretel", diretta da Claudio Poti e dalla ex moglie Nadia Bolognini, si occupava sia prima che dopo l'allontanamento della psicoterapia per i ragazzini. Mentre il servizio sociale decideva l'affido a famiglie "amiche". Più bambini venivano allontanati, più aumentavano gli incarichi alla Onlus e il suo giro d'affari. Capitolo a parte è quello che riguarda gli amministratori. La conclusione delle indagini ha confermato l'accusa a Carletti di abuso d'ufficio (anche se i capi d'imputazione si sono dimezzati passando da 4 a 2). da canto suo la Cassazione aveva bacchettato i magistrati reggiani spiegando che non era necessario la sciare l'obbligo di dimora al sindaco, ma che poteva essere rimesso in piena libertà già da tempo, non essendoci il pericolo di possibili ripercussioni sulle indagini. I magistrati poi non hanno spiegato quali siano i reali rischi di interferenza con il regolare svolgimento di attività investigative ormai da tempo avviate. Insomma le misure adottate contro Carletti al momento del riesame non erano giustificate. Al sindaco di Bibbiano, che aveva la delega ai minori dell'Unione, nella conclusione delle indagini si è aggiunto anche l'ex sindaco di Montecchio Emilia, anch'esso del Pd, ex presidente della Val d'Enza. Sulla posi- zione degli amministratori del Pd si è scatenata la polemica politica che, di fatto, ha segnato tutto il corso della campagna elettorale per le regionali. Aperta in settembre dalla candidata leghista Lucia Borgonzoni con l'ormai celebre t-shirt esibita in Senato "Parliamo di Bibbiano", la campagna elettorale del Carroccio si chiuderà sulle note dello stesso refrain, nel paesino della Val d'Enza. I due amministratori sono accusati di aver assegnato il servizio di psicoterapia dei minori alla "Hansel e Gretel" irregolarmente. Un incarico, per 57 mila euro diviso in due parti e affidato sotto soglia, evitando la gara pubblica. Il tutto, mentre quel servizio era prerogativa dell'Asl di Reggio Emilia. La seconda accusa riguarda le irregolarità contabili per i pagamenti degli psicoterapeuti. In sostanza usavano una voce nel bilancio del l'Unione, ("trasferimenti per contributi affidi") per mascherare il pagamento delle terapie. In questa maniera i compensi arrivavano alle famiglie affidatarie e queste pagavano direttamente la "Hansel e Gretel". Operazione giudicata irregolare. La Suprema Corte: ecco perché le misure cautelari erano infondate. Ma la procura chiude le indagini: in 25 vanno verso il rinvio a giudizio Æ Abuso di ufficio II sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti accusato di abuso di ufficio.

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In alto le scarpette bianche deposte davanti al municipio dopo le rivelazioni dell'inchiesta "Angeli e demoni" L'accelerazione dei magistrati arriva mentre la vicenda è al centro della campagna elettorale per l'elezione del governatore 1 (.'inchiesta L'indagine "Angeli e Demoni"è partita nel 2019, a luglio scorso le prime misure cautelari nei confronti di operatori dei servizi sociali e amministratori 2 Le Secondo la procura di Reggio Emilia, i servizi sociali falsificavano le relazioni sui bambini per toglierli alle famiglie e darli in affido 311 113 dicembre la Cassazione boccia l'obbligo di dimora per il sindaco: "Misura illegittima". Ieri sono arrivate IP motivayinni della derisinne -tit_org- Bibbiano, duello Cassazione-pm sul sindaco - Bibbiano, sulle accuse al sindaco braccio di ferro pm-Cassazione

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E il padre della Borgonzoni dona alle Sardine i quadri del nonno

[Ilaria Venturi]

Il caso di Ilaria Venturi BOLOGNA - Lo spirito creativo del nonno pittore incombe sulla campagna elettorale della candidata leghista in Emilia Romagna. Sei opere di Aldo Borgonzoni sono state donate alle Sardine, un gesto di sostegno che riaccende la faida politica in famiglia. Il regalo, infatti, è del padre di Lucia Borgonzoni, l'architetto Giambattista, da lungo tempo diviso dalla figlia nelle urne. Lui alle Regionali vota il governatore uscente Pd Stefano Bonaccini. Il dono pittorico al movimento che combatte il populismo di Salvini è composto da serigrafie, incisioni e un piccolo dipinto di pregio. Raffigurazioni sul lavoro contadino e la Chiesa conciliare, i temi più cari ad Aldo Borgonzoni, esponente della pittura realista ed espressionista del '900 presente nei musei europei e al Pushkin di Mosca. È un gesto di stima, si schermisce Giambattista, il figlio cresciuto a pane ed arte, negli studi incontrava Morandi, Guttuso. De Chineo. Un atto politico a dodici giorni dal voto. Il ricavato della vendita delle opere contribuirà a sostenere l'evento delle Sardine domenica a Bologna, con decine di artisti, tra cui Afterhours, Subsonica, Pif, e in video Ezio Bosso e Francesco Guccini. Da quando siamo nati il mon do dell'arte e della creatività ci ha ricoperto di attenzione, questa è la donazione più importante - spiega il leader bolognese Mattia Santori - E visto che i fondi raccolti sono già molti, stiamo pensando a un'azione benefica a favore di un'associazione che si occupa di infanzia. Anche in risposta a chi ha fatto sciacallaggio mediático su Bibbiano sul quale sta indagando la magistratura. Borgonzoni, con la t-shirt esibita in Senato, per dire. Il padre della candidata era presente al debutto delle Sardine a Bologna mentre in contemporanea la figlia era con Salvini ad aprire la campagna elettorale. E ha incontrato Mattia Santori a fine anno, una foto e auguri con inequivocabile messaggio: La Lega non mi piace per il disprezzo che esprime verso gli ultimi. La donazione? Riconosco nelle Sardine una ventata di aria fresca, spero rappresentino la primavera della politica, sono la gioventù migliore. Padre e figlia non si sentono da lungo tempo. Quando dissi che non la votavo fui attaccato dai leoni da tastiera leghisti, le chiesi di cancellare quei commenti dalla sua pagina Facebook, non lo fece l'amarezza di Giambattista Borgonzoni, intellettuale di sinistra, la tessera del Pd da poco più di un anno. E poi Lucia non si è presentata all'inaugu razione del giardino dedicato al pittore, nemmeno alla presentazione del catalogo delle sue opere, non può farsi bella con il nonno artista e poi non rispettarlo nei fatti, lo trovo grave. Così alcune opere vanno alle Sardine. L'ho fatto perché credo che siano l'unica speranza per il Paese. Il voto? Spero vinca Bonaccini. Ma se dovesse vincere Lucia il mio sarà uno dei primi telegrammi di complimenti che riceverà. Ai. L'incontro Giambattista Borgonzoni con Mattia Santori e Roberto Morgantini, anima delle "Cucine popolari" di Bologna -tit_org-

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M5S, Di Battista promosso dentro Rousseau: io sto con Di Maio = M5S, cambio ai vertici di Rousseau E per Di Battista c`è un nuovo ruolo

[A Cuz]

M5S, Di Battista promosso dentro Rousseau: io sto con Di Maio M5S, cambio ai vertici di Rousseai E per Di Battista c'è un nuovo ruob L'ex deputato si occuperà del "portale eventi". Passo indietro per Bugani. Fuori dall'organigramma quasi tutti i mèmbri del governo. Di Maio ai nemici interni: "Stanco delle pugnalate alle spalle: non lascio" ROMA Proprio nel momento in cui la piattaforma Rousseau comincia ad essere messa in discussione pubblicamente all'interno dello stesso M5S, Davide Casaleggio mischia le carte, rimodula gli incarichi e così tenta di rinforzarne funzione e controllo. Via Max Bugani, storico attivista della prima ora del Movimento bolognese, che lascia e da socio e numero 2 retrocede a co-gestore della funzione "Sharing" assieme a Marco Piazza. Una piccola rivoluzione seguita alla rottura tra Bugani e Luigi Di Maio: per un'intervista in cui il primo parlava dell'importanza di Alessandro Di Battista nel Movimento. E per la scelta di correre soli in Emilia-Romagna, dove secondo il consigliere comunale di Bologna sarebbe stato meglio non correre affatto almeno a questo giro. Bugani è oggi nella squadra di collaboratori della sindaca di Roma Virginia Raggi. Mentre in Rousseau ha un nuovo ruolo proprio Di Battista, responsabile del "Portale eventi" con Marco Croatti e Paola Taverna. È un errore parlare di rientro: Alessandro è sempre stato una presenza preziosa e importante in Rousseau, tanto sul fronte delle idee quanto dal punto divista operativo, puntualizza Croatti. In realtà il tentativo di coinvolgere di più "Dibba", battitore libero ma pericolosamente molto, troppo vicino all'espulso Gianluigi Paragone, è concreto. Sia da parte di Casaleggio che di Di Maio. Che ieri a Cartabianca ha ripetuto: Chi pensa che mi stanchi del Movimento si sbaglia. Sono solo stanco delle pugnalate. Così, escono dall'organigramma di Rousseau alcuni mèmbri del governo, cioè Fabiana Dadone, Stefano Patuanelli, Nunzia Catalfo e Giancarlo Cancelleri. Si aggiunge, per la funzione che dovrebbe fornire al M5S proposte di legge formulate dai portavoce e dagli iscritti alla piattaforma, l'europarlamentare Eleonora Evi (per Lex Europa). Ci sono Manlio Di Stefano. Anna Macina e Giorgio Fede (Lex Parlamento), Davide Bono e Andrea Liberati (Lex Regioni), Francesco Berti, Susy Matrisciano (Lex Iscritti). Altri ingressi: Vittoria Baldino come responsabile della funzione "Scudo della rete" e Barbara Floridia (E- Leaming). Rimangono soci, in fine, Pietro Dettori, ancora oggi nello staff del capo politico e ministro degli Esteri come spin doctor, ed Enrica Sabatini, che pure è una facilitatrice del M5S. A dimostrazione che l'accordo di potere tra Casaleggio e Di Maio è quanto mai saldo, o almeno necessario a entrambi, in una fase di guerra intema mai vissuta a questi livelli. I nuovi referenti di Rousseau? Tutti nomi rispettabili ma il metodo di scelta è totalmente antidemocratico, replica Luigi Gallo, presidente della commissione Cultura di Montecitorio e vicino all'area di Roberto Fico. La gestione della piattaforma Rousseau può diventare il vero limite del Movimento - aggiunge ad Adnkronos Giorgio Trizzino I presupposti che ne hanno determinato la sua costituzione sono mutati nel tempo. È stata elemento essenziale alcuni anni fa per la costruzione delle fondamenta del Movimento ed oggi rischia di frenarne la crescita. Per questo, continua Trizzino, Rousseau deve rimanere strumento libero e trasparente di esercizio della democrazia. Sta a tutti noi preservarlo da attacchi pretestuosi ma sta anche a noi pretenderne la massima trasparenza ed efficienza. - a.cuz. A Alessandro Di Battista, 41 anni, con Davide Casaleggio, 44 anni, figlio del co-fondatore del M5S -tit_org- M5S, Di Battista promosso dentro Rousseau: io sto con Di Maio - M5S, cambio ai vertici di Rousseau E per Di Battistaè un nuovo ruolo

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Cuneo fiscale, con il piano Cinque stelle a rischio due milioni di redditi bassi

[Roberto Petrini]

Cuneo fiscale, con il piano Cinque steli a rischio due milioni di redditi bassi di Roberto Petrilli ROMA - La proposta dei Cinque stelle di trasformare il bonus da 80 euro in una normale detrazione Irpef mette a rischio le buste paga di due milioni di lavoratori a basso reddito. Il pressing in atto da parte della viceministra dell'Economia, Laura Castelli, che ieri ha incontrato più volte il titolare dell'Economia, Roberto Gualtieri, è infatti tutto centrato sull'Irpef. I Cinque stelle sostengono che Irpef e cuneo debbono viaggiare insieme e che, come ha detto ieri sera Laura Castelli a Gualtieri, Irpef e cuneo devono essere complementari. Il Pd e il Tesoro puntano, invece, ad una operazione più pulita con un incremento dell'attuale meccanismo del bonus degli 80 euro. I grillini, lo ha sottolineato anche il viceministro allo Sviluppo Stefano Buffagni, non solo mirano ad un taglio repentino delle aliquote (il loro obiettivo è tré: 23, 37,42 per cento), ma vogliono anche trasformare il bonus Renzi di 80 euro da erogazione monetaria standard in una normale detrazione Irpef. Cosa che non rientra nei programmi di Pd e Tesoro. Il problema non è solo di carattere tecnico: attualmente il bonus di 80 euro viene "agganciato" e ottenuto quasi completamente da circa 2 milioni di lavoratori dipendenti tra gli 8 mila e gli 11 mila euro che sono appena fiscalmente capienti; bastano 10 euro di imposta dovuta e il bonus scatta. Se il bonus fosse trasformato in una nonnaie detrazione fiscale, questi lavoratori vedrebbero ridimensionare il proprio beneficio all'interno della propria capienza fiscale dovendo rinunciare fino a 960 euro. Entrambe le parti ieri sera, dopo l'incontro, hanno fatto sapere di un esito positivo. Ma la quadratura del cerchio toccherà some al solito ai tecnici. Del resto, prima dell'incontro con i sindacati di venerdì prossimo, Gualtieri sta facendo un vero e proprio giro di consultazioni all'interno della maggioranza: ieri ha visto anche la sottosegretaria al Tesoro Maria Cecilia Guerra di Leu e oggi vedrà Marattin (Iv). Del resto non sono solo i Cinque stelle a puntare i piedi. Sull'altro fronte Renzi torna all'attacco puntando sulla sugar tax: Un'azienda legata alla Coca cola lascia la Sicilia per l'Albania: questa tassa non dovrà mai entrare in vi gore, ha detto ieri l'ex premier in vista dell'entrata in vigore dell'imposta ad ottobre. A Marattin, deputato ed economista di Italia Viva, tocca invece puntare il dito sul "cuore" delle tasse: II 2020 è l'anno zero dell'Irpef, ha detto, nel senso che si dovrà azzerare l'intero sistema fiscale e riscriverlo. Nel montare del nuovo scontro sulle tasse, il ministro dell'Economia Gualtieri sembra tuttavia tirare diritto e ieri, dal seminario del Pd, ha annunciato un timing preciso: entro gennaio il decreto sul taglio del cuneo per 14 milioni di lavoratori dipendenti ed entro aprile il varo di una legge delega di riforma che riguarderà detrazioni fiscali, alleggerimento su redditi bassi e medi, sostegno alle famiglie e ambiente. La trasformazione del bonus 80 euro in detrazioni Irpef taglia il benefìcio per chi ha un imponibile tra 8 e 11 mila euro Come si pagano le tasse SCAGLIONI IRPEF 2019 fino a 15.000 euro, IMPOSTA DOVUTA I REDDITO 23% 23% del reddito da 15.001 fino 28.000 euro27% 3.450 euro 27 % sul reddito che supera i 15.000 euro da 28.001 fino a 55.000 euro 38% 6.960 euro +38% sul reddito che supera i 28.000 euro da 55.001 fino a 75.000 euro 4Î% 17.220 euro *41% sul reddito che supera i 55.000 euro oltre M'SO/ L'Irpef non è dovuta per i redditi che non superano S. 174 euro (no tax area) -tit_org-

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Procura di Roma il Csm fa melina Quirinale inascoltato

[Liana Milella]

LA SUCCESSIONE DI PICINATOINE Procura di Roma ilsm fa melina Quirinale inascoltato di Liana Milella ROMA - Oggi si volti pagina. Era il 21 giugno 2019. E Mattarella, dopo lo scandalo Palamara, era stato reciso, relegando in un passato da cancellare il coacervo di manovre nascoste e la convinzione di poter orientare il Csm. Passano i mesi, e il vento che soffia da palazzo dei Marescialli è lo stesso. Il 14 novembre Mattarella ripete che le nomine devono essere guidate solo da indiscutibili criteri attinenti a capacità professionali dei candidati. Niente inciuci sotto banco e niente correnti. Invece il Csm è sempre uguale. Sul voto in commissione per il procuratore di Roma gli appelli di Mattarella si fanno carta straccia. Perché le correnti dominano. Sempre con i vecchi criteri. Quelli che una volta Davigo riassunse con la battuta uno a me, uno a tè, uno a lui. Le uniche novità sono l'astensione di Area, la corrente di sinistra delle toghe, e del laico grillino Benedetti. E il voto di Piercamillo Davigo per l'attuale procuratore aggiunto di Roma Michele Prestipino. Che fanno invece Mi e Unicost, le due correnti protagoniste dei traffici scoperti dalla procura di Perugia? Propongono i candidati da sempre della loro corrente. Targandoli anche ingiustamente come scelte correntizie. Mi vota il procuratore di Palermo Franco Lo Voi, seguita dal laico forzista Cerabona. Unicost, la corrente di Palamara, si esprime a favore del "suo" Giuseppe Creazzo, attuale capo della procura di Firenze. Davigo vota per Prestipino, che certo non è di Autonomia e indipendenza. M5S si astiene e Area, con il presidente della commissione Suriano, fa altrettanto. A lavori appena chiusi Ciccio Zaccaro di Area e Alberto Maria Benedetti pigliano le distanze. Benedetti chiede un'ampia convergenza; Zaccaro svela che il presidente Suriano ha lavorato a lungo per una proposta condivisa in commissione, ma purtroppo il risultato non è stato raggiunto. Obiettivo fallito che lascia l'amaro in bocca al vice presidente del Csm David Ermini che ha tentato tutte le mediazioni possibili mettendo tutti di fronte ai moniti di Mattarella. Ed è deciso a proseguire nella moral suasion per evitare che la nomina del procuratore di Roma, tra più o meno un mese e mezzo sia decisa dal ballottaggio. Un'odiosa roulette russa. Alla quale Area ha tentato di opporsi. Dice Eugenio Albamonte, segretario di Area, pm a Roma ed ex magistrato segretario del Csm: II risultato di oggi è facilmente interpretabile come un'onda che non supera le vicende di maggio, mentre serviva un salto di qualità. Abbiamo lavorato per questo. Ci siamo fermati all'astensione per tutelare l'immagine del consiglio nel tentativo di bocciare le logiche di parte e garantire un respiro istituzionale. Ma finora Area non c'è riu scita. Tuffarsi nei pronostici numerici è rischioso. Ma proviamo a ipotizzare che potrebbe accadere nel ballottaggio. Tenendo conto che, mentre Area, Unicost e Mi sono correnti compatte, non lo è Autonomia e indipendenza, dove la scelta di Davigo potrebbe non essere condivisa da Nino Di Matteo (di fatto un indipendente) e da Sebastiano Ardita, Primo ballottaggio con Lo Voi, Creazzo e Prestipino. Proiettando il voto della commissione Lo Voi guadagnerebbe 3 voti di Mi, 2 di Fi, 2 della Lega (molti ricordano la sua foto sorridente con Salvini). Siamo a 7. Per Creazzo dicono sì i 3 di Unicost, forse Di Matteo e Ardita. Siamo a 5. Per Prestipino i 5 di Area, 3 di Davigo, forse i 3 di M5S. Quindi 10. Restano Lo Voi e Prestipino. E qui Mi e Unicost saranno decisive. i Tré correnti in corsa Lo Vai Capo procura di Palermo, di Magistratura indipendente Votato da MI Procuratore dì Firenze, della corrente di Unicost. Votato da Unicost Fr^&tsptrio Procuratore aggiunto a Roma, votato da Piercamìllo Davigo Il Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura -tit_org-

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Il dilemma di Conte Il dilemma di Conte Cosa ci chiede la missione Libia = Cosa ci chiede la Libia

[Lucio Caracciolo]

Cosa ci chiede la missione Libia di Lucio Caracciolo Per mantenere la pace servono molte cose, soprattutto una: la pace. Discettare di missione di pace Onu a forte partecipazione italiana in Libia è periodo ipotetico del terzo tipo. Ovvero dell'irrealtà. e a pagina 34 II dilemma di Conte Cosa ci chiede la Libia di Lucio Caracciolo Per mantenere la pace servono molte cose, soprattutto una: la pace. Discettare di missione di pace Onu a forte partecipazione italiana in Libia è quindi periodo ipotetico del terzo tipo. Ovvero dell'irrealtà. La realtà è perfettamente opposta. Infatti: non c'è Libia; non c'è pace; l'Onu è sbiadita franchigia impiegata dalle potenze quando non volendosi esporre si accordano su come servirsene; e il presidente del Consiglio correttamente ci informa che non manderemo uno solo dei nostri ragazzi se non in condizioni di sicurezza e con un percorso politico molto chiaro. Dunque a lume di logica non manderemo nessuno. Ma la storia non è logica. Il rischio che a forza di parlarne si finisca per fare ciò che si dichiara di non volere è apprezzabile. Anzi, l'abbiamo già fatto. Mentre escludiamo di inviare militari in teatro, trascuriamo che li abbiamo già mandati. Oltre trecento uomini, tra cui soldati di élite paracadutisti della Folgore - impegnati nella protezione di se stessi. Qualsiasi ragionamento sull'impiego della forza parte dalle condizioni di teatro, avendo determinato lo scopo geopolitico dell'intervento, quindi le risorse materiali e immateriali necessarie a raggiungerlo. La guerra serve per fare la pace. Altrimenti è follia criminale. In Italia tutto ciò non è ovvio. Consideriamo guerra e politica attività opposte. Peccato si sia quasi soli a pensarlo, salvo Costarica, Andorra, Liechtenstein e analoghi micro-Stati. Di più: quando facciamo la guerra evitiamo di dirlo a noi stessi, in ossequio a una selettiva interpretazione del dettato costituzionale. In queste condizioni, andare a sbattere contro dati di realtà che abbiamo inteso rimuovere, spesso in ottima fede, è inevitabile. Ciò rende particolarmente apprezzabile il caveat di Conte. Sempre che ne seguano comportamenti conseguenti. Tra cui la consapevolezza che al tavolo della pace, dove non siedono solo galantuomini, hai titolo per pesare solo se puoi poggiarvi una pistola (talvolta non metaforicamente). Regola estranea alla nostra tradizione diplomatica, per cui l'essenziale è esserci. Tutto il resto viene dopo, se viene. Risultato: rendiamo più visibile la nostra scarsa influenza. Però offriamo un attimo di buonumore a chi ci siede accanto. Nel caso in questione, le rimozioni gravi sono due. La prima riguarda la Libia. Sarà che l'abbiamo inventata noi - in specie Italo Balbo, poi abbattuto dal fuoco amico (?) nel cielo di Tobruk - sicché ci riesce amaro ammetterne la scomparsa. Eppure sulla quarta sponda non c'è Stato. Ne vale la classica tripartizione in Cirenaica, Fezzan, Tripolitania, tracciata con geometrie coloniali. Di quello spazio grande sei volte l'Italia con un decimo della nostra popolazione restano coriandoli. Terre e risorse contese fra centinaia di milizie, più o meno afferenti a sponsor di peso - Russia, Turchia, Francia, petromonarchie arabe rivali eccetera. Noi abbiamo sposato la causa del più debole - il signor al-Serraj, capo di se stesso. Operazione umanitaria? Cambiare idea per provare a stare anche con Haftar non giova alla nostra credibilità. In politica, tanto più in guerra, è meglio non finire fra due sedie. Fra due fuochi. L'altra negazione della realtà riguarda il fatto che questa guerra - come quasi tutte quelle in corso, forse più di tutte - non risponde ai canoni dell'accademia. Non c'è fronte. Ne linee di separazione. I focolai bellici dilagano, si spengono per riaccendersi con andamento carsico, nel caos che solo i combattimenti fra irregolari e/o regolari mascherati sanno generare. Le guerre d'oggi iniziano, difficilmente finiscono. La buona notizia è che per ciò stesso tendono a non assumere dimensioni incontrollabili. La cattiva è che non riesci a spegnerne i fuochi, ben cu rati dai piromani, ovvero dai molti che di guerra vivono e di pace morirebbero. La certezza è che se finisci nel fuoco incrociato, animato dal tentativo di sedarlo, sei bersaglio di tutti. "Amici" compresi. Non resta che sperare di vedere presto installarsi sulla quarta sponda un robusto contingente italiano inquadrato in concorde e autorevole missione intemazionale. Vorrà dire che il postulato di Conte - "condizioni di sicurezza" e "percorso politico molto chiaro" - sarà stato realizzato. Pace fatta, Libia rifatta, Onu rinata. Magari già domenica a Berlino. -tit_org- Cosa ci chiede la

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missione Libia - Cosa ci chiede la Libia

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La scelta del procuratore di Roma Il Csm stia al riparo dalle correnti

[Armando Spataro]

La scelta del procuratore di Roma II Csm stia al riparo dalle correnti di Armando Spataro II Consiglio Superiore della Magistratura assume le sue decisioni nelle assemblee plenarie sulla base di rapporti e proposte delle Commissioni referenti. Tra le commissioni con compiti più delicati c'è la "quinta", per il conferimento di incarichi direttivi e semidirettivi ai magistrati che ne fanno domanda dopo bandi di concorso. Ed è proprio in relazione a queste procedure che si agitano polemiche, accuse, recriminazioni, soprattutto nei confronti del Csm, quasi tutte gravitanti attorno alla denuncia di interessi e accordi correntizi che le condizionerebbero. Ne nascono ipotesi di modifica del sistema di elezione dei suoi componenti e la "vicenda Palamara-Ferri-Lotti", esplosa lo scorso maggio, ha generato la impresentabile proposta di sorteggio per designare i componenti togati del Consiglio. Il 23 maggio dell'anno scorso, prima dell'emergere del caso citato, laCommissione aveva trattato la pratica per la nomina del Procuratore della Repubblica di Roma, arrivando a formulare tré proposte: una in favore del procuratore generale di Firenze sostenuta da quattro componenti del Csm (due togati e due laici), e altre due rispettivamente per i procuratori di Palermo e di Firenze (ciascuno sostenuto dal voto di un membro togato). Gli elementi emersi nel corso delle indagini, tra cui le aspettative per le nomine oggetto di conversazioni intercettate, inducevano però laCommissione a settembre scorso, a revocare le tré proposte e a riaprire la discussione, mentre cinque mèmbri togati si dimettevano dall'incarico. Mutava, quindi, anche la composizione della Commissione: sostituiti due dei togati dimessi e, per normale rotazione, i due laici, solo due togati continuavano a farne ancora parte. Intanto nuovi esiti di indagini e conseguenti polemiche inducevano anche alte cariche istituzionali (tra cui il vice presidente del Csm) e magistrati (inclusa l'Anm) a ferme prese di posizione: il Capo dello Stato, a giugno, nel corso di un plenum straordinario, affermava la necessità di far comprendere alla pubblica opinione che magistratura e il Csm hanno al proprio interno gli anticorpi necessari e sono in grado di assicurare nelle proprie scelte rigore e piena linearità. E tutti i componenti del Consiglio sottoscrivevano un documento manifestando forte amarezza. A poco più di sette mesi dai fatti ricordati, laCommissione ha ridiscusso la nomina del Procuratore di Roma, formulando di nuovo tré proposte: una in favore del procuratore di Palermo, sostenuta da due componenti del Csm (un togato e un laico), e altre due per il procuratore di Firenze e per il procuratore aggiunto di Roma (ciascuna sostenuta dal voto di un membro togato). La novità è costituita da due astensioni, quelle di un membro togato e di uno laico, e il quadro diventa di ancor più incerta comprensibilità rispetto al voto del 23 maggio. Certo non si può tacere sulla complessità dei criteri previsti dalla circolare del Csm per la nomina dei dirigenti delle Procure. Nella loro quadriennale successione, i Consigli subentranti tentano spesso di riscriverli, per migliorarne interp relazione e applicazione, tentando di ancorare a parametri oggettivi la selezione dei candidati da nominare. Ma anche il caso in questione dimostra che non sarà mai possibile eliminare una quota di discrezionalità nelle scelte. Nell'attesa di conoscere le motivazioni delle proposte, l'elevata professionalità dei tré candidati alla guida della più importante procura italiana, può tranquillizzare tutti, senza dimenticare che anche in altre occasioni il Csm ha dovuto prendere in considerazione proposte plurime e decidere con maggioranze esigue. Ma il futuro dibattito in assemblea plenaria sarà comunque necessario per comprendere la ragioni di tali divergenti scelte: la piena trasparenza del processo decisionale deve essere auspicata non solo a tutela del prestigio della magistratura e per fugare ogni rischio di polemica, ma anche perché il futuro Procuratore di Roma dovrà operare i n condizioni di meritata e riconosciuta legittimità. -tit_org-

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Intervista a Marco Lacarra - Lacarra "Così rischiamo di cancellare quindici anni

[Redazione]

Lacarra "Così rischiamo di cancellare quindici anni Spero che quella di Matteo Renzi sia solo una mossa strategica. In Puglia rischiamo di buttare all'aria 15 anni di governo di centrosinistra solo per contrasti personali che non hanno nulla di politico. Marco Lacarra, parlamentare e segretario regionale del Pd, mette in guardia sulle conseguenze dello strappo. "Mi auguro che non ci siano pugliesi disponibili ad assecondare il desiderio di vendetta personale di Renzi" ha scritto lei su Facebook. Quelle di Renzi sono dichiarazioni inaccettabili. Chiunque fra i pugliesi abbia a cuore l'interesse della Puglia e voglia difenderla dall'attacco della destra non può aderire a quell'invito. Mi auguro non ci siano pugliesi pronti a fare da kamikaze. Adesso però non c'è più nulla da fare. Mai dire mai nella politica. Mi auguro che quella di Renzi sia una mossa strategica, al massimo una provocazione, anche se io non la comprendo. La rottura sembra totale. Renzi ha ricordato che Emiliano lo accusava di ammazzare i bambini a Taranto per l'Uva. I toni sono stati troppo alti da parte di Emiliano in questi anni. Sono stati toni forti, dopodiché la politica va avanti. Vogliamointervista ricordare i commmenti stessi di Renzi contro i 5 Stelle e viceversa? Eppure sono insieme nel governo per salvare il Paese. Ma l'obiettivo di Renzi sembra far perdere Emiliano. Se è questo è ovviamente autolesionistico perché noi non abbiamo più la stragrande maggioranza delle Regioni governate dalla sinistra. Ha parlato con il segretario del Pd Nicola Zingaretti? Ancora no, ne parlerò. Italia Viva in Emilia Romagna sostiene il governatore uscente Stefano Bonaccini. Non si capisce perché non si possa sostenere il governatore uscente in Puglia. Eppure c'è stato un tempo in cui molti erano renziani, anche lei che alle primarie del 2017 sostenne Renzi candidato contro Andrea Orlando e lo stesso Emiliano per la guida della segreteria. Non rinnego quel passato. Era il Renzi che due anni prima aveva preso il 40 per cento alle Europee e che stava facendo cose molto positive al governo. Ma io sono e sarò sempre nel Pd. Anche Carlo Calenda e Più Europa sostengono la proposta di Renzi. Non mi stupisce che Calenda si sia Mi auguro non ci siano pugliesi pronti a fare da kamikaze toni sono stati/orti da tutte le parti accodato. Ma non c'è nulla di politico. Emiliano però è riuscito a inimicarsi troppe persone. I rapporti personali non mi appassionano per niente. Faccio notare che ci è stato chiesto che il ruolo di presidente fosse reso contendibile. Questo la stessa Teresa Bellanova lo chiedeva nell'estate del 2018. Abbiamo deciso di indire le primarie e abbiamo cominciato a parlarne a novembre 2018. Le abbiamo spostate dopo l'estate e poi infine a gennaio. A quelle primarie vinte da Emiliano nessuno dei detrattori si è presentato per sfidarlo. Se qualcuno pensava che si potesse dire a Emiliano "è stato un piacere, si faccia da parte" solo perché ha avuto modi bruschi con qualcun altro, questo è un modo di fare politica lontano anni luce dal mio. Puglia in Più di Dario Stefano pone dubbi sulla regolarità del risultato delle primarie. Dicono sciocchezze, mai ho visto tanta precisione sia nella individuazione dei votanti che nell'esame dei voti e delle schede. - a. cas. emp MARCO LACARRA SEGRETARIO REGIONALE PD -tit_org-

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Intervista a Vasilisa Berzhanskaya - Berzhanskaya `"Io mezzosoprano en travesti vi canto Romeo"

[Andrea Penna]

Il personaggio Berzhanskaya ï mezzosoprano en travesti vi canto Romeo" A vederla non si inimagina che la bionda Vasilisa Berzhanskaya si possa trasformare sul palcoscenico dell'Opera di Roma nell'appassionato Romeo dei Capuleti e Montecchi di Bellini, in scena dal 23 gennaio in un nuovo spettacolo di Denis Krief. La seconda opera dopo l'inaugurazione vede ancora sul podio Daniele Gatti, con un titolo affrontato solo quando era al Comunale di Bologna. Accanto al giovane mezzosoprano moscovita, che ha debuttato nella capitale in Cenerentola di Rossini la scorsa stagione, ci saranno Mariangela Sicilia, Giulietta, e Nicola Ulivieri come Frate Lorenzo. Si tratta di un debutto nella parte di Romeo? Non soltanto è il mio primo Romeo ma anche il mio primo Bellini. Sono felice di cantarlo qui con Daniele Gatti e nell'edizione critica: Gatti ritorna a quest'opera dopo quasi vent'anni, è incredibile l'approfondimento che stiamo facendo sul testo e sullo stile durante le prove. Come si trova con un ruolo en travesti, aveva interpretato altre parti maschili? Nel Faust e in un opera barocca e di Andrea Penna mi piace molto: Bellini scrive benissimo per la voce e le caratterizzazioni di Romeo e Giulietta sono riuscite anche se difficili. Mi aiuta la mia statura e ci sostiene il regista Denis Krief, che peraltro parla russo molto bene. La sua regia pensa ai personaggi anche come cantanti, nessuna azione è costruita contro la musica o impedendo il canto, magari solo per stupire. È una regia rispettosa. Come si è avvicinata all'opera italiana? Sono sempre stata attratta dal belcanto italiano e anche da altri ambiti come quello barocco. Non è usuale in Russia, ma i grandi ruoli da mezzosoprano russo per ora sono pesanti per la mia voce. Per questo ha scelto di perfezionarsi in Italia? Il mio insegnante di canto a Mosca si è accorto che ero portata per le agilità e mi ha proposto di iscrivermi all'accademia del Rossini Opera Festival. C'era un programma di scambio fra Russia e Italia, per i cantanti, ma non mi aspettavo di essere scelta: invece fui presa, insomma il primo incontro con l'Italia è stato a] Rofdi Pesaro, a studiare Rossini con Alberto Zedda. é6 Boishoi e Opera sono due grandi teatri. Qui l'acustica è stupenda, cantare diventa facile Roma e Mosca sono due città simili, come anche la gente 11 Un passaggio fondamentale, ho imparato tantissimo. E la seconda volta che viene a Roma, come vive la città? Roma è bellissima ed è molto più simile alla mia città di quanto voi possiate immaginare, anche se io ormai passo poco tempo a Mosca, sono sempre in giro per l'Europa, torno per vedere il mio professore. Le dimensioni, la varietà, gli aspetti caotici e anche la gente di Roma mi ricordano molto Mosca, ci sono anche vari aspetti di vicinanza fra italiani e russi nel carattere. Ormai sto imparando bene l'italiano, questa è una seconda patria. E fra i teatri delle due capitali? Sono due grandi teatri con un'importante tradizione. Anche se io amo il Boishoi va detto che la sua acustica è faticosa per le voci. A Roma invece l'acustica è stupenda, cantare qui diventa facile. I suoi prossimo impegni? Tanto Rossini: Italiana in Algeri, Maometto II a Napoli e Moise et Pharaon a Pesaro. -tit_org- Intervista a Vasilisa Berzhanskaya - Berzhanskaya '"Io mezzosoprano en travesti vi canto Romeo"

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Bonaccini: La Regione c`è vi rialzerete

[Redazione]

Ha visitato la Campomaggi&Caterina Lucchi ieri sera attorno alle 19 il presidente della Regione Stefano Bonaccini, candidato per il centrosinistra al secondo mandato. Con lui il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, la candidata dem in Regione Lia Montait! e Marco Campomaggi, con il quale ha poi visitato poi l'azienda. È importante che non sia sia fatto male Bonaccini: La Regione c'è vi rialzerete nessuno - ha chiarito Bonaccini -. Questa è l'unica cosa che conta e tutto il resto, le cose materiali e i danni, si possono riparare. Conosco la Campomaggi&Caterina Lucchi, conosco la vostra tempra e so che vi rimetterete in piedi. Bonaccini, che era comunque già in Romagna per una serie di appuntamenti elettorali, ha detto di essere venuto a Cesena per dare un segnale da parte della Regione: Noi ci siamo. Stiamo ultimando la ricostruzione post-terremoto. Ci occuperemo anche di questo. -tit_org- Bonaccini: La Regioneè vi rialzerete

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`Rodari` senza bibliotecari: Costretti a chiudere Servizio garantito soltanto domani per i bambini e sabato mattina. Gulinelli: Un caso legato a malattie del personale. Ma l'opposizione attacca

[Silvia Giatti]

'Rodar!' senza bibliotecari: Costretti a chiudere Servizio garantito soltanto domani per i bambini e sabato mattina. Gulinelli: Un caso legato a malattie del personale. Ma l'opposizione attacca Un post su Facebook della Rodari di viale Krasnodar, con qualche parola puntuta, solleva il caso delle biblioteche comunali. La direzione ieri si è dichiarata costretta a comunicare che la biblioteca, fra le più attive del territorio comunale, questa settimana resterà chiusa per mancanza di personale. Il post precisa inoltre che, grazie alla disponibilità del personale delle Bassani e Ariostea, la biblioteca resterà comunque aperta solo domani pomeriggio, dalle 15 alle 18,30, per l'incontro di lettura per bambini che fa parte dell'iniziativa Belle storie e sabato mattina, dalle 9 alle 13. Un avviso pubblicato sui social dallo stile forse poco istituzionale che evidenzia i problemi, da tempo denunciati soprattutto dal sindacato, sulla gestione dell sistema bibliotecario comunale, e sopratutto sul tema del personale. L'assessore alla cultura Marco Gulinelli tuttavia non vuole cogliere la possibile provocazione e getta acqua sul fuoco: Non c'è nessuna discussione o frizione in atto. Purtroppo due operatori della Rodari si sono ammalati contemporaneamente e quindi il servizio obiettivamente ha dovuto chiudere. Ma il disguido non riguarda tutta la settimana ma solo tré mattine. Se qualcuno dei dipendenti, inoltre, si rimetterà in salute c'è anche la possibilità che proprio domani la biblioteca torni ad aprire al pubblico precisa l'amministratore. Che preferisce non commentare anche il tono del post, aggiungendo: Abbiamo ben presente il problema della carenza di personale che c'è nel settore, ma le decisioni sul da farsi non possono essere prese da un giorno all'altro: la macchina comunale funziona in modo complesso e per questo servono soluzioni ben ponderate, specie quando si parla di personale specializzato come quello che opera nelle biblioteche. Sulla questione cultura, tuttavia, l'opposizione va all'attacco e la prima a farsi sentire è Angela Alvisi, ex presidente dell'Asp e oggi oggi in corsa per le Regionali, nella lista Emilia- Romagna Coraggiosa che appoggia Stefano Bonaccini: Caro sindaco scrive in un comunicato - quando alcune forze civiche hanno proposto di candidare Ferrara a città italiana della cultura lo facevano consapevoli del fatto che per diventarlo bisognasse puntare sulla cultura diffusa e sui progetti a lungo termine. Ovvero aprire nuove biblioteche, e non chiudere quelle che già ci sono perché incapaci di gestirne il personale. Non basta copiare gli slogan, insomma, bisogna sapere anche cosa c'è dietro. Non si fa attendere anche la reazione della consigliera Pd Ilaria Baraldi, che ha presentato un question time al Consiglio comunale che ha al centro proprio la questione biblioteca Rodari. La Baraldi, che nella premessa del documento ricorda che già nei mesi scorsi si era interessata della vicenda con il collega Aldo Modonesi (specie sul progetto poi abortito della nuova biblioteca alle Corti di Medoro), manifesta una forte preoccupazione per il futuro del settore e chiede quali siano le reali intenzioni dell'amministrazione in merito al sistema bibliotecario ferrarese e al personale necessario per consentire un'adeguata risposta ai bisogni culturali dei cittadini. Silvia Giatti L'ANNUNCIO Post su Facebook: Siamo fra i più attivi del territorio. Alvisi al sindaco: Incapacità di gestione -tit_org- Rodari senza bibliotecari: Costretti a chiudere

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RESTO DEL CARLINO FORLÌ 15-01-2020 Pag. 1 di 1

Verso le regionali La campagna dei Verdi: Senza facce = I Verdi: Meglio le idee delle facce

[Redazione]

Verso le regionali La campagna dei Verdi: Senza facce Servizio a pagina 6 I Verdi: Meglio le idee delle facce; Per le regionali, manifesti senza volti dei candidati. Le priorità: incentivi a bici, treni, bio e green econon Hanno scelto di privilegiare i contenuti alle facce, i componenti di Europa Verde, lista ambientalista che appoggia il governatore uscente Stefano Bonaccini. Per questo i manifesti elettorali - con l'eccezione della blogger e scrittrice faentina Linda Maggiori - raffigurano alcuni punti del programma. Migliore sarà il nostro risultato, maggiori saranno le possibilità di realizzare questi punti, sintetizza Giuseppe Tolo, 57enne dovadolese di origine, residente a Forli e imprenditore nel campo della comunicazione. Tolo, insieme a Maggiori, Alessandro Ronchi, Sarà Londrillo e Maurizio Pascucci è candidato al consiglio regionale per Europa Verde. Gli ambientalisti chiedono politiche sulla mobilità sostenibile. Dovrebbe essere gratuito il trasporto della bicicletta sul treno, non solo per chi ha l'abbonamento ma anche per gli altri, propone Maggiori, che della mobilità sostenibile ha fatto uno stile di vita (la candidata non utilizza infatti l'automobile per spostarsi). La candidata ritie ne anche che sia necessario aumentare gli incentivi alle famiglie per viaggiare in treno, riducendo il traffico su gomma. Proponiamo di piantare 4,5 milioni di alberi, uno per ogni residente dell'Emilia Romagna. Non basterà, perché occorre tutelare quelli che già ci sono - prosegue Ronchi -. Un'idea che ora propone anche il Movimento 5 Stelle.... C'è poi la proposta di realizzare una costa solare eolica, installando pale eoliche off shore, lontane dalle spiagge e non visibili dai turisti. Interviene sul tema del biologico Tolo, impegnato con Slow Food a Forli. Gli agricoltori che vogliono ottenere la certificazione biologica devono pagare, quando invece chi inquina e non è virtuoso non lo deve pagare. La proposta su questa tematica è di raddoppiare la superficie agricola utilizzata per agricoltura biologica, portandola dal 15 al 30%. I Verdi nel loro programma includono la tutela degli animali. Siamo da sempre contro la caccia - si legge e lottiamo per i diritti degli ani mali. Occorre ridurre il consumo di carne e parallelamente rivedere le norme degli allevamenti intensivi, favorendo una maggiore diffusione di diete alternative più sostenibili per l'ambiente e per i suoi abitanti. Va trovato un equilibrio tra lavoro e salute, che non devono essere alternativi. Grazie alla conversione ecologica si apriranno nuove opportunità lavorative di qualità, che andranno sfruttate per fare dell'Emilia Romagna il traino ecologico del Paese. l.b. SCELTA AMBIENTALISTA Linda Maggiori, blogger candidata, ha deciso di non utilizzare l'auto per spostarsi Da sinistra: Giuseppe Tolo, Linda Maggiori e Alessandro Ronchi -tit_org- La campagna dei Verdi: Senza facce - I Verdi: Meglio le idee delle facce

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Bonaccini cerca la pace con le coop Il presidente a pranzo alla Sacmi in via Selice. E' servito protestare con il Governo sulla plastic-tax

[Enrico Agnessi]

Bonaccjnj cerca la pace con le cooj II presidente a pranzo alla Sacmi in via Selice. E' servito protestare con il Governo sulla plastic-tax di Enrico Agnessi Prima un pranzo veloce in mensa, poi il saluto e le strette di mano con i lavoratori. Mattinata in Sacmi, ieri, per il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in corsa per un mandato-bis alla guida di viale Aldo Moro. Una visita, quella di Bonaccini nel quartier generale della cooperativa simbolo di Imola, da leggere anche come un tentativo di riallacciare il rapporto con una realtà storicamente satellite della sinistra, ma negli ultimi tempi decisamente più lontana al suo pianeta di riferimento rispetto al passato. Leggenda vuole infatti che, nel 2018, prima alle politiche (quando qui arrivarono i candidati parlamentari del M5s) e poi alle comunali, il colosso di via Selice con i suoi 1.200 dipendenti, a lungo guidato dall'ex numero uno della Legacoop locale Domenico Olivieri e oggi nelle mani del presidente Paolo Mongardi, fosse diventato un grosso bacino elettorale grillino. Ma in questi anni ho cercato di girare ovunque - ribatte il candidato presidente del centrosinistra, che non vuole sentir parlare di riavvicinamenti tra le due realtà -. Questo mandato l'ho fatto nei territori, a Imola sarò stato cinquanta volte. Andare nelle imprese e tra i lavoratori è fondamentale. Di certo però i recenti provvedimenti del governo (del quale però fa oggi parte anche il M5s) in materia plastic tax, disinnescati in parte proprio grazie all'intervento di Bonaccini, non hanno aiutato a rasserenare il clima tra la coop ultracentenaria e il Pd. Ho protestato e le cose sono cambiate di parecchio - rivendica il governatore -. Oltre due terzi del volume economico sono stati cancellati, l'export e il biomedicale non sono toccati, si incentiva il riciclo. E il fatto che il suo avvio sia stato spostato di sei mesi mi da fiducia che si possano fare altri interventi. Quanto alle contro-mosse di viale Aldo Moro, il piano regionale plastic-free che abbiamo adottato, il più avanzato in Italia, non prevede un solo centesimo di tasse - rimarca Bonaccini -, ma solo incentivi per famiglie, imprese e cittadini virtuosi. La nostra parte l'abbiamo fatta. Detto questo, a ormai meno di due settimane dalla sfida con la candidata del centrodestra. Lucia Borgonzoni, il presidente parla di campagna elettorale un po' strana. Mi ritrovo senza avversaria, ma con un avversario (Salvini, ndr) che, per quanto benvenuto, è un ospite, lo qui sono a casa mia e la gioco tutta sull'Emilia-Romagna, loro invece la spostano sul Paese. Eppure, al netto delle proteste, l'altra mattina sotto l'Orologio erano in tanti ad applaudire il leader leghista, che ha così infranto il tabù del comizio in una piazza imolese. La Lega è il primo partito livello nazionale e lui ha il merito di averla portata in alto, prendendola quando era al 4%, concede Bonaccini. Che poi però punge: Salvini elenca molto bene i problemi, ma fa fatica a trovare soluzioni. E non parla di Emilia-Romagna perché non la conosce. A Imola, dopo le dimissioni dell'ex sindaca Sangiorgi, che nel 2018 aveva strappato per la prima volta il Comune al centrosinistra, a primavera si torna alle urne. Ora penso davvero solo alle Regionali - ammette Bonaccini - anche perché mancano pochi giorni. Il fatto che però qui si voti dopo soli due anni certifica il fallimento, più che di un'esperienza politica, di un'idea che stava percorrendo il Paese. E cioè quella che non conta la competenza ne l'esperienza, ma basta essere nuovi. Credo che ora ci sia la possibilità di tornare al governo: bisogna cercare di fare una coalizione larga e civica, al sovranismo. Sempre sul fronte del centrosinistra, da segnalare che oggi alle 11 a Castel San Pietro arriva il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. NON CONOSCE LA REGIONE Salvini elenca molto bene ß problemi, ma fa fatica a trovare soluzioni - tit_org-

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Ospedale, i fondi ci sono Lavoriamo al progetto Nuovo Ramazzini, il direttore Ausl Antonio Brambilla smentisce Fratelli d'Italia: Terminato il confronto con i tecnici andremo a Roma per l'ok al finanziamento

[Silvia Saracino]

Nuovo Ramazzini, il direttore Ausi Antonio Brambilla smentisce Fratelli d'Italia: Terminato I confronto con i tecnici andremo a Roma per l'ok al finanziamento di Silvia Saracino L'Ausi di Modena contrattacca alle bordate di Fratelli d'Italia sulla costruzione del nuovo ospedale di Carpi. Non è vero che i soldi non ci sono e l'onorevole Tommaso Foti, che è stato consigliere regionale, sa perfettamente che i finanziamenti delle strutture sanitarie seguono un iter preciso dice il direttore dell'Ausi Antonio Brambilla (nella foto). Il Ministero assegnerà le risorse quando porteremo a Roma il progetto che stiamo elaborando spiega il dirigente. La sanità, dalla costruzione di nuovi ospedali alla riapertura dei punti nascita passando per le liste d'attesa, resta un tema centrale nella campagna elettorale per le elezioni regionali del 26 gennaio. Nei giorni scorsi il candidato di Fdl Michele Barcaiuolo, assieme al parlamentare Tommaso Foti, ha attaccato il presidente Stefano Bonaccini dicendo che nel bilancio della Regione sono stati inseriti solo 3 dei 60 milioni promessi per la prima fase di costruzione dell'ospedale nuovo. Sono sorpreso che si pensi che vengano raccontati fatti non veri ha detto Brambilla a margine della presentazione dei nuovi ambulatori di oncologia al Ramazzini. I finanziamenti per le strutture sanitarie vengono assegnati dallo Stato alle Regioni le quali decidono come utilizzarli e le aziende sanitarie locali si occupano della progettazione. Lo scorso novembre l'assemblea legislativa di via Aldo Moro ha approvato un investimento straordinario di áÎ -nilioni di euro per il nuovo ospedale di Carpi di cui 57milioni dallo Stato e 3 milioni dalle casse regionali. Abbiamo consegnato lo studio di prefattibilità e domani (oggi, ndr) saremo in Regione per confrontarci con i tecnici e proseguire con il progetto - spiega il dirigente - poi torneremo con il progetto a Roma per sottoscrivere un accordo con il Ministero che deve verificare che la progettazione sia coerente con l'utilizzo dei fondi: una volta ricevuto l'ok proseguiremo e riceveremo il finanziamento. Un iter 'classico', nessun intoppo come sostiene Fratelli d'Italia: Ci sono regole da rispettare, è chiaro che non potevano darci i soldi adesso. Il progetto, in questa prima fase, prevede 90 milioni di risorse di cui 60 già assegnati e 35milioni che dovranno dividersi Ausi e Regione. Abbiamo visto lo studio di prefattibilità che ci da un'idea di come l'ospedale verrà realizzato, è il primo passo - spiega l'assessore comunale alla Sanità Tamara Calzolari - le polemiche sul finanziamento sono solo pre- elettorali. Brambilla ha inoltre confermato l'impegno di Ausi per i primari mancanti, urologia, gastroenterologia e otorinolaringoiatria. L'ASSESSORE CALZOLARI Abbiamo visto lo studio di prefattibilità } Le polemiche sui soldi sono solo elettorali -tit_org-

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Mirandola, la denuncia Manifesti Pd strappati No ad alimentare l`odio

[Redazione]

Mirandola, la denuncia Manifesti Pd strappati No ad alimentare l'odio II segretario del Pd di Mirando- sta Bonaccini, mentre sono inla Marco Azzolini denuncia co- tatti quelli di tutte le altre forze me in via Pico e in via San Marti- politiche. A questo punto l'aziono Carano, siano stati strappati ne è intenzionale e risponde al manifesti elettorali. Domenica clima di odio che qualcuno alisiamo stati avvisati che i mani- menta. A questi incivili diciamo testi di Stefano Bonaccini e che i manifesti saranno di nuodell'assessore uscente Palma vo affissi e faremo denuncia. Costi, erano stati strappati. Abbiamo pensato a una 'ragazzata' e abbiamo provveduto a nuova affissione. Questa mattina (ieri, ndr) abbiamo purtroppo scoperto che gli stessi manifesti sono stati nuovamente strappati. Strappati anche i cartelloni di un candidato della Li- -tit_org- Mirandola, la denuncia Manifesti Pd strappati No ad alimentareodio

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Punti nascita, la Regione accelera Summit tre giorni prima del voto

[Maria Silvia Cabri]

Punti nascita, la Regione accelera Summit tré giorni prima del voto II via libera del ministro della Salute, Roberto Speranza, lanciato lunedì in tema di possibile riapertura dei Punti nascita della montagna ha già dato dei frutti. E' stato infatti fissato per giovedì prossimo (tré giorni prima del voto per le regionali) un incontro a Bologna alla presenza del Governo con il sottosegretario alla Sanità Sandra Zampa, Regione con il presidente Stefano Bonaccini e l'assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi, e i sindaci dei Comuni interessati, tra cui Luciano Biolchini di Pavullo. Obiettivo dell'incontro informa la Regione - è quello di avviare immediatamente le procedure per riaprire i punti nascita in applicazione delle disposizioni nazionali contenute nel patto per la Salute. Se da una lato il percorso per la riapertura II 23 convocati il sindaco di Pavullo e il sottosegretario Zampa: Avviamo subito l'iter Ma è scontro elettorale delle sale parto in montagna è stato avviato ufficialmente, dall'altro non si ferma la polemica politica. Enrico Aimi, senatore di FI, ribadisce le responsabilità politiche della Regione sulla chiusura dei punti nascita. Critico anche il consigliere regionale della Lega, e candidato, Daniele Marchetti: II Pd ha perso ogni credibilità: ha sempre votato contro le nostre risoluzioni per I mantenimento dei presidi. Ha chiuso i punti nascita adducendo fantomatici motivi di 'sicurezza'. E ora, a pochi giorni dal voto, la sicurezza non è più un problema? Non prendano in giro i cittadini. Stupisce veder polemizzare chi è stato mesi al Governo senza fare nulla di nulla - replica Bonaccini - Dopo aver atteso inutilmente per oltre un anno di essere convocato L'ASSOCIAZIONE PAVULLO 95 Necessario riaprirli senza limitazioni numeriche e facendo sinergie con Sassuolo dal precedente Governo, ora siamo nelle condizioni di poterli riaprire, mettendo davanti a tutto la sicurezza di mamme e nascituri. Sul punto interviene anche l'associazione Pavullo 95: Siamo contenti di questo incontro - spiega il presidente Gaetano Vandelli - anche se restiamo in 'attesa'. Come più volte abbiamo detto a Bonaccini, occorre riaprire senza limitazioni numeriche. Il nostro auspicio è che siano finalmente realizzate anche per il Punto Nascita quelle sinergie come già in essere tra la Chirurgia e l'ospedale di Sassuolo. Solo facendo rete questo percorso potrà portare a dei risultati e non restare una 'cattedrale nel deserto'. Maria Silvia Cabri -tit_org-

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Smettiamo di far pubblicità alla Borgonzoni

[Lorenzo Tazzari]

^ segretario del Pd Barattoni: Ci occupiamo troppo di lei. Il clima è positivo, Bonaccini attira consenso. Tanti big in arrivo La Borgonzoni non dobbiamo pubblicizzarla. Se vuole prendere voti si faccia la campagna elettorale. Non facciamola noi per lei. Il segretario provinciale Pd, Alessandrio Barattoni, si toglie probabilmente qualche sassolino dalle scarpe in merito alle strategie di campagna elettorale in vista del voto per le Regionali. I continui attacchi, anche personali, alla candidata del centrodestra potrebbero finire col metterla fin troppo in luce, una sorte di 'effetto Berlusconi' fanno notare alcuni Pd. Così la presentazione dei candidati del partito democratico alle Regionali diventa anche l'occasione per fare chiarezza sulla campagna elettorale ravennate. Riscontro un clima positivo dice Barattoni. In ogni iniziativa a cui partecipiamo, troviamo cittadini interessati alle politiche del presidente Stefano Bonaccini e alle proposte dei nostri candidati. Non siamo preoccupati, anche perché gli avversari sono i soliti e li abbiamo già battuti in altre elezioni: Ancarani, Gardin, Liverani... hanno sempre perso. Per cercare un'altra vittoria, il Pd ravennate mette in campo come capolista Andrea Corsini, assessore regionale uscente al Turismo, molto vicino a Bonaccini, tanto da puntare a un successo importante, per poi tornare, in caso di vittoria del centrosinistra, alla guida dello stesso assessorato. Quattro i temi sui quali insiste: sanità, welfare diffuso, infrastrutture, sviluppo economico. Poi Manuela Rontini, faentina, consigliere regionale uscente, che lancia l'idea di una agenzia regionale che si occupi di manutenzione delle strade. Gianni Bessi, consigliere regionale uscente, impegnato sulle tematiche del lavoro e delle attività economiche, ritiene decisivi gli ultimi dieci giorni di campagna elettorale. Mirella Dalfiume, della Bassa Romagna, si occupa di formazione, avverte il clima di preoccupazione che c'è tra i cittadini e proprio per questo adobbiamo rieleggere Bonaccini che ha portato la regione Emilia Romagna in una posizione di vertice in Italia. Quella per 'Bonaccini presidente' sembrava una campagna elettorale tutta all'insegna delle liste civiche, con un Pd tenuto inizialmente quasi in second'ordine. Da alcuni giorni una brusca sterzata: è venuto Paolo De Castro, sono attesi il ministro Gualtieri, Graziano Deirio, il ministro Franceschini, sabato sera il clou con Zingaretti e Bonaccini, lunedì il ministro Paola De Micheli, il 23 Andrea Orlando. Insomma, il partito democratico è in prima fila. Noi facciamo la campagna elettorale a testa alta - dice Barattoni - sapendo che le liste civiche sono un valore aggiunto. In provincia di Ravenna, dove c'è un forte radicamento, con orgoglio non abbiamo mai nascosto il nostro simbolo. Con le liste civiche che sostengono Bonaccini abbiamo un ottimo rapporto. Stiamo programmando assieme la trasferta in pullman a Forlì per la chiusura della campagna elettorale. E poi l'orgoglio. Non abbiamo paura degli avversari, figuriamoci degli alleati. Sul tavolo ora c'è il tema di un 'nuovo' Pd, lanciato proprio in questi giorni dal segretario Zingaretti. Ha voluto dare un segnale, affinchè il Pd non appaia, all'esterno, chiuso. Ma io non ho mai pensato a un post Pd. D'altronde, nel ravennate, le cose dette da Zingaretti noi le facciamo da tempo, a partire dal radicamento nei territori e dal volontariato. Lorenzo Tazzari II ministro dell'Economia, Roberto Guaitieri, partecipa oggi atta campagna elettorale per le elezioni regionaii. Alle ore 18.30 sarà a Casa Conti Guidi, In via Boncellino, a Bagnacavailo. Con Gualtieri interverrà il sindaco Eleonora Proni, II ministro interverrà sui principali fatti di economia, a partire dalla Legge di Bilancio e sui recenti fatti internazionali. Uno dei big del Pd, Graziano Deirio, porta it suo contributo alla campagna elettorale per Stefano Bonaccini presidente. li presidente del gruppo parlamentare Pd alla Camera dei Deputati sarà domani alle ore 20.30, al teatro Comunale di Consetice. All'incontro partecipano Alessandro Barattoni (segretario provinciale del Pd ravennate) e it sindaco della cittadina delta Bassa Romagna, Paola Pula. Dario Franceschini Sabato afe Þ.ÇÎ alla sala Streccili Sabato sarà la giornata più intensa del Pd. Si comincia con ti ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini. L'esponente di governo sarà alle ore 10.30 alla Sala Strocchi, in via Maggiore 71. Con lui dialogheranno il sindaco Michele de Pascale, I segretario provinciale Pd, AÌessandro Barattoni, e Andrea Corsini, attuale assessore regionale al Turismo e candidato. BonaccÌni e Zingaretti Sabato alle 20.30 Sabato, ore 20.30, Almagià. E' il giorno di Nicola

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Zingaretti, a Ravenna per la campagna elettorale a sostegno dei presidente uscente e candidato, Stefano BonaccÌni. Con it segretario nazionate del Pd e Bonaccini, ci sarà il sindaco Michele de Pascale. Sarà il clou deiia competizione elettorale dei centrosinistra. Si parlerà anche della proposta di 'nuovo Pd' lanciata da Zingaretti- Da sinistra Mirella Dalfiume, Manuela Pontini, Alessandro Barattoni, Andrea Corsini e Gianni Bessi (Foto Zani) -tit_org-

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DOMENICA Confronto Pizzarotti e de Pascale

[Redazione]

DOMENICA Quali sono gli impatti delle decisioni regionali sulle amministrazioni locali? Ne parlano due importanti sindaci dell'Emilia-Romagna: quello di Parma, Federico Pizzarotti, e Michele de Pascale, sindaco ravennate, che daranno le loro visioni, confrontandosi come controparte 'civica' e 'partitica'. L'appuntamento è per domenica 19 gennaio, ore 18, al piano superiore del Mercato Coperto di Ravenna. Modera l'incontro Pietro Vandini, candidato nella lista a sostegno di Bonaccini Presidente. Pizzarotti e de Pascale sostengono Stefano Bonaccini, candidato presidente del centrosinistra. -tit_org-

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Zero emissioni e rinnovabili verso le regionali I capisaldi del programma della lista Europa verde, nella coalizione di centrosinistra. Ecco i candidati della provincia di Ravenna

[Filippo Donati]

Zero emissioni e rinnovabili verso le regional I capisaldi del programma della lista Europa verde, nella coalizione di centrosinistra. Ecco i candidati della provincia di Ravenr Zero emissioni entro il 2050, 100% di energia da fonti rinnovabili entro il 2035, la deviazione verso le ferrovie del 50% degli investimenti destinati alla mobilità. Sono tré dei capisaldi del programma della lista Europa Verde in vista delle regionali del 26 gennaio, dove si presenta all'interno della coalizione di centrosinistra candidando in provincia di Ravenna la scrittrice e blogger Linda Maggiori che è capolista - l'educatore Roberto Papetti, il sindacalista proveniente dal mondo agricolo Diño Tartagni, e l'attivista Fernanda Useri, volto storico del 'Sole che ride' nella Bassa Romagna. Per alcuni di loro si tratta della prima avventura politica, a coronamento di esperienze precedenti nel segno dell'ecologismo, come nel caso di Roberto Papetti, che a Ravenna è stato animatore di quello che era uno dei soli quattro centri di educazione ambientale d'Italia nel momento in cui vide la luce. La nostra è una lista in difesa della vita sul pianeta, replica a chi gli fa notare che tra i punti del pro gramma ce ne sono diversi probabilmente non graditi al candidato presidente Stefano Bonaccini, tra cui il no alla Cispadana e alla quarta corsia dell'A14, oltre alla contrarietà all'ipotesi di nuovi caselli. La presa di posizione sul Piano dell'aria è del resto molto dura: II Pair è stato un fallimento - attacca Linda Maggiori -. I livelli di Pm10 alle stelle di questi giorni lo dimostrano. Motivo in più, per Maggiori, per portare avanti alcune delle sue battaglie storiche, come le strade scolastiche davanti agli istituti, riservati ai soli pedoni, l'incentivo dell'uso della bicicletta, la riduzione della produzione di rifiuti. Tra le proposte del loro programma la diminuzione del consumo di carne, norme più rigide per gli allevamenti intensivi, il sostegno alla diffusione di diete alternative. Inoltre proporremo il divieto totale di utilizzo di animali nei circhi su tutto il territorio della regione, evidenzia Fernanda Useri. Anche la pesca dovrà essere ripensata: Devono poter essere gli esperti di fauna ittica a dire l'ultima parola su quanto, come e dove si può pescare - ribadisce Papetti -. L'Adriatico è stato sottoposto a forme di sfruttamento tali da compromettere la vita marina. I Verdi propongono poi la piantumazione di quattro milioni e mezzo di alberi (quanti gli abitanti dell'Emilia Romagna), e il raddoppio in cinque anni della percentuale di superficie agricola coltivata biologicamente, portandola dal 15 al 30%. Filippo Donati RIPRODUZIONE RISERVATA BLOGGER, ATTIVISTA, EDUCATORE Maggiori è scrittrice, Useri volto storico del 'Sole che ride' e Papetti educatore Da sinistra i candidati della lista Europa Verde Linda Maggiori, Fernanda Useri e Diño Tartagni -tit_org-

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Manifesti scaduti Uno coperto, l`altro no

[Redazione]

Manifesti scaduti Uno coperto, l'altro no Due manifesti elettorali: uno di un candidato di Centrodestra, il leghista Riccardo Rovesti; l'altro del Centrosinistra, del presidente in carica Stefano Bonaccini del Pd. Sono sulla stessa bacheca, a Luzzara. Entrambi, in teoria, dovrebbero essere scaduti, in quanto la normativa prevede che alla vigilia del voto i manifesti elettorali trovino posto solo negli appositi spazi e non altrove. Nel periodo precedente, invece, i manifesti possono essere installati anche in altri spazi autorizzati alle affissioni. Ma al momento di esporre un altro manifesto, relativo alle convocazioni della Commissione elettorale, l'addetto della società di affissioni ha coperto in gran parte il manifestato del candidato leghista, lasciando in evidenza quello di Bonaccini. Di fronte a questa situazione il candidato Rovesti ha protestato, ritenendo che fosse regolare la copertura totale del suo manifestato e non solo la parziale sovrapposizione di un altro manifesto. Va detto che il periodo di affissione del manifesto di Rovesti era scaduto già da giorni. E, dunque, poteva essere coperto o rimosso. Ma, secondo logica, anche quello del candidato di Centrosinistra doveva essere coperto o rimosso. Anche perché la normativa prevede che i manifesti di partiti e candidati vengano esposti solo nei pannelli elettorali appositamente allestiti alla vigilia di ogni chiamata alle urne. Rovesti sospetta che l'aver co perto il suo manifesto, lasciando invece in bella vista quello di Bonaccini, possa far parte di un'azione voluta: proprio a Luzzara, dove è avvenuto il fatto, il sindaco è Andrea Costa, segretario provinciale del Pd, oltre che uno dei candidati alle elezioni regionali, concorrente diretto dell'esponente leghista. Va precisato che del servizio e della gestione delle affissioni a Luzzara non si occupa direttamente il Comune, quanto invece un'agenzia esterna con propri operatori. RIPRODUZIONE RISERVATA Polemiche a Luzzara: la ditta di affissioni cancella il candidato leghista Rovesti e salva il democratico Bonaccini Dispetti da campagna elettorale. Secondo Rovesti non è un caso: II sindaco di Luzzara è segretario del Pd e candidato alle elezioni a sostegno di Bonaccini -tit_org- Manifesti scaduti Uno coperto,altro no

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POLITICA Arrivano la Lorenzin e Bonaccini

[Redazione]

POLITICA Venerdì a Casalgrande incontro sulla sanità Sabato tocca al presidente Un weekend elettorale a Casalgrande e Scandiano. Venerdì, alle 21, in Sala espositiva Incontro (Piazza Ruffilli a fianco del Teatro De Andre) avrà luogo l'iniziativa "Buona Sanità Emilia-Romagna" con la partecipazione di Beatrice Lorenzin, deputata Pd ed ex Ministro della salute, Claudio Pedrazzoli, chirurgo e consigliere comunale a Reggio e Sergio Venturi, assessore regionale alla sanità. Sabato a Scandiano in Piazza Primo Maggio alle 15.30 incontro con Stefano Bonaccini. A seguire, alle ore 18, aperitivo con Stefano Bonaccini a Salvaterra, in Piazza Farri. Due appuntamenti per parlare del futuro della Regione con Stefano Bonaccini e i candidati reggiani delle liste che lo sostengono. -tit_org-

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Già avviato l`iter per i punti nascite

[Giuliana Sciaboni]

Già avviato l'iter per i punti nascite Bonaccini rilancia sulla riapertura. Comitati e opposizioni scettici: Annunci già fatti in passato, lui è il politico che li ha fatti chiudei CASTELNOVO MONTI di Giuliana Sciaboni Già avviato percorso per riapertura punti nascita in Appennino. Il 23 gennaio in Regione incontro con Governo e Comuni interessati. Dopo l'annuncio di voler riaprire i punti nascita il presidente della Regione uscente e ricandidato, Stefano Bonaccini (Pd) rilancia. Abbiamo avviato subito il percorso per la riapertura - rivela -. Lunedì, insieme al ministro della Salute, abbiamo avuto la conferma della possibile revisione dei parametri. contenuta nel nuovo 'Patto per la Salute' firmato dal Governo con le Regioni, e oggi siamo già in grado di parlarne concretamente insieme ai sindaci interessati. L'incontro fra le parti interessate è programmato per giovedì 23 gennaio. Vi prenderanno parte Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, Sergio Venturi, assessore regionale alla Salute, e i sindaci della montagna emiliana tra cui Enrico Bini. L'obiettivo è avviare immediatamente le procedure per riaprire punti nascita - ribadisce Bonaccini - definendo insieme i passaggi necessari. Adesso sia mo nelle condizioni di poterli riaprire, mettendo davanti a tutto la sicurezza di mamme e nascituri. La Regione è pronta a mettere a disposizione tutte le risorse professionali, organizzative ed economiche per garantire l'operatività delle strutture anche nelle aree appenniniche. Risposte concrete, non parole. A una decina di giorni dalle prossime elezioni regionali, la questione della riapertura dei punti nascita montani torna più viva che mai. Scettiche le Cicogne: Vorremmo poter dire: 'Abbiamo vinto!' ma il cuore e la testa ci dicono che è solo l'ennesima e cinica beffa sulla pelle delle donne, per raccogliere qualche voto. A 13 giorni dalle elezioni e in una girandola di fakenews, Bonaccini torna ad annunciare la riapertura dei punti nascita, esattamente come un anno fa. Bonaccini faccia prima delle elezioni la delìbera di riapertura. Mattia Rontevroli del comitato Di.Na.Mo commenta sui social: Tutti vogliono riaprire il punto nascite. Che diano un segnale forte: reinserire subito il ginecologo N24, quello serve subito. Per il sindaco Bini, l'intenzione di procedere speditamente per impostare la riapertura è una notizia che da grandi speranze, ma ci vorrà un lavoro consisten te e da parte dell'Ausi sarà necessario adeguare il 'Piano Attuativo Locale', tenendo conto della riattivazione del punto nascite, cui sarà legato anche il ripristino della guardia ginecologica H24. Gli avversari del governatore uscente ricordano che li ha chiusi lui. Duro l'attacco di Maura Catellani, candidata Lega: Sembra che la Regione non sia stata governata da Bonaccini, ma da un suo aiter ego cattivo. Quando sono stati chiusi i punti nascita, al governo c'era lui. I punti nascita li riaprirà la Lega. Mirko De Carli, del 'Popolo della Famiglia', sottolinea che la miglior risposta concreta a Bonaccini che straparla sui punti nascita sono le 2.340 firme raccolte dalla nostra lista in Regione per chiederne la riapertura. Anna Maria Pia Pettolino, referente locale 'Popolo della Famiglia', e Primo Gonzaga, referente locale 'Cambiamo! Insieme per l'Emilia- Romagna', aggiungono che ridare futuro alla nostre campagne e zone montane passa anche da presidi di servizi pubblici garantiti. RIPRODUZIONE RISERVATA NUOVO INCONTRO II presidente candidato ha fissato un tavolo per il 23 gennaio L'incontro dell'altra sera tra il ministro Speranza e i sindaci della montagna -tit_org- Già avviatoiter per i punti nascite

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Garulli mobilita i medici per Bonaccini: Con lui la nostra sanità è migliorata

[Redazione]

Garulli mobilita i medici per Bonaccini: Con lui la nostra sanità è migliora Cene e incontri per il primario di chirurgia, candidato nella lista del presidente È l'uomo forte della lista Bonaccini presidente. Secondo molti, Gianluca Garulli, primario di chirurgia sceso in campo con il governatore, sarà uno dei 'mister preferenze' delle regionali. E lui, a una decina di giorni dal voto, si prepara a un tour de force. Il primo appuntamento è in programma stasera alle 20 a Riccio- ne, al ristorante II Casale. Tantissimi i medici che si sono prenotati per la cena di Garulli. Venerdì lui, Kristian Gianfreda, Adriana Pellegrini e 'Lilly' Varo (i 4 in corsa della lista) parteciperanno insieme a tutti gli altri candidati alla festa per Bonaccini alla Vecchia pescheria a basa di sardoncini e Sangiovese. Il giorno dopo, sabato 18 gennaio, Garulli terrà un incontro alle 10.30 al ristorante Jolly La Matta a Novafeltria, mentre nel pomeriggio sarà a Riccione, insieme agli altri 3 candidati della lista, per illustrare con il ministro alle Pari opportunità Elena Bonetti il progetto sugli asili nidi gratuiti. Mercoledì 22 gennaio Garulli sarà invece a Santarcangelo, insieme alla Pellegrini. Ho deciso di candidarmi - ribadisce il primario di chirurgia degli ospedali di Rimini, Santarcangelo e Novafeltria - perché come medico conosco molto bene il sistema sanitario regionale, so quanto è stato fatto e ne riconosco il suo valore. Per questo intendo sostenerlo e migliorarlo proseguendo in linea col buon lavoro fatto dal nostro presidente Stefano Bonaccini in questi anni, per garantire cure di qualità, uguali e gratuite per tutti. Restando al centrosinistra, domani sera a Santarcangelo ci sarà l'incontro (allo Spazio Saigi) con i 4 candidati alle regionali del Pd: Emma Petitti, Nadia Rossi, Giorgio Pruccoli e Alessandro Belluzzi. Sarà il sindaco Alice Parma a moderare il confronto con i candidati, che prenderà il via alle 18,30. -tit_org-

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15-01-2020 Pag. 1 di 2

Intervista a Romano Prodi - Prodi: Non tornerò più in campo E Zingaretti fa bene a ripensare il Pd

[Stefano Scansani]

Il fondatore dell'Ulivo: Purtroppo non ho creato io le Sardine, La Lega vuole l'Emilia perché è un laboratorio politice Prodi: Non tornerò più in campo E Zingaretti fa bene a ripensare il Pd STEFANO SCANSANI Presidente gliel'hanno già chiesto, ma io ci riprovo: dicono che all'origine delle Sardine ci sia lei, ci sia l'ottantenne ex premier, ex presidente della Commissione europea Romano Prodi, è vero? No, purtroppo non è vero. Avrei voluto essere all'origine delle Sardine che hanno creato un clima molto, molto particolare. E per questo che la Lega vuole prendere l'Emilia. Perché da noi è nato l'Ulivo, è nato il Vaffa! Anche Grillo cominciò in Emilia. Questa è una regione che è di per se stessa un laboratorio. E non c'è bisogno che Prodi organizzi niente. Sempre l'Emilia, sempre Bologna. Qui c'è l'incubatrice nazionale dei sommovimenti più che dei movimenti. È d'accordo? Movimenti, non sommovimenti. Altrimenti sembrerebbero animati o finalizzati alla violenza. Questa è una regione dove la gente amava e spero continuerà ad amare lo stare insieme. E dove si sta insieme è facile che si producano i movimenti. Quando qui ho fatto l'Ulivo c'era un'atmosfera che mi aiutava. La Lega promette di liberare l'Emilia-Romagna. Da chi e da che cosa? Lei come risponderebbe a Matteo Salvini? Da che cosa intende liberarla? Da un buongovemo? Questo è il punto. Proprio in questi giorni ho analizzato tutti i dati possibili e immaginabili. L'Emilia-Romagna cresce più delle altre re gioni italiane, ha meno disoccupati, ha un'occupazione femminile che non ha confronti, ha speso bene tutti i soldi europei, ha conseguito investimenti nuovi dall'estero, la sanità che da sola, come in tutte le regioni, è la più elevata voce di spesa richiama migliaia di pazienti che qui vogliono farsi curare. Abbiamo assistito a una straordinaria, corale e pressoché completa ricostruzione del terremoto del 2012. Allora, quando un attivista di Salvini lascia trai suoi appunti l'ordine di cercare una famiglia che non abbia avuto ancora la casa, beh, significa che la cosa è strumentale. Vogliono dunque liberare l'Emilia-Romagna da tutto questo? Il fatto inequivocabile è che in Emilia-Romagna siamo più avanti degli altri. Che cosa è successo a questa regione che da caposaldo o roccaforte del centrosinistra è diventata il territorio di sbarco e conquista del centrodestra? Di sbarco direi proprio di no. L'Emilia-Romagna è descritta come l'ultima realtà con storia e vocazione progressiste ed è dunque rimasta appunto una terra non conquistata. C'è una tendenza di carattere mondiale. Siamo di fronte a un generalizzato fenomeno di delega di autorità dalle Filippine alla Russia, dall'India agli Stati Uniti, dal Brasile all'Australia. C'è una specie di stanchezza della democrazia, ed è interessante che già dallo scorso anno siano in corso rivolte popolari che secondo me vanno preparando una riflessione nuova da Hong Kong al Libano, dalla Francia all'Algeria, fino dal Cile. Rivolte popolari, tutte senza un leader, sono il segno di un risveglio. Questo è molto interessante. Il suo giudizio sulla candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni? Non esiste. Come posso quindi dare un giudizio su una persona che non ha un progetto? E soprattutto è difficile capire che cosa fa, che cosa vorrà fare e che cosa le lascerebbero fare perché è sostanzialmente una prigioniera. E quello sul candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini? Quando arrivò alla guida della Regione Emilia-Romagna avevo più delle attese che delle conferme. Invece, ora, ho delle conferme, perché il suo governo ha raggiunto gli obiettivi che si proponeva, anche se oggi in politica dire quello che si è fatto sembra servire a poco. Bonaccini ha saputo preparare alcune tappe future che saranno importantissime e che oggi la gente valuta poco. L'Emilia-Romagna sta diventando, infatti, il centro di progettazione e produzione dei grandi nuovi computer e avremo i due terzi della capacità di calcolo dell'intera Italia, e questi saranno i fondamenti del futuro della nostra pub blica amministrazione e di tutte le imprese. Il cambiamento epocale sarà rappresentato dai Big Data. Certo, siamo ancora indietro rispetto agli Usa e alla Ciña, ma in confronto al resto d'Italia siamo nettamente più avanti. Un minimo di premessa sul futuro l'abbiamo posta. Qual è il suo pensiero sulla nuova creatura politica che il segretario Pd Zingaretti va elaborando a un soffio dalle rischiosissime elezioni regionali? Zingaretti sta elaborando per il dopo. Dopo

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le elezioni regionali. Da quel che ho capito il seminario di Contigliano è fatto per una riforma del partito che verrà successivamente. Di questo c'è bisogno. E circa il giudizio vedremo, perché non ho notizia di come questa riforma verrà fatta. Credo che lo sforzo di Zingaretti sia assolutamente condivisibile in quanto vuole riportare il partito al dialogo con la gente. Dialogo indispensabile: l'unico che lo può fare è il Partito democratico. Cosa che finora non ha fatto bene. L'obiettivo è quello di ricostruire la fiducia nella democrazia attraverso la partecipazione, e se darà frutti o meno lo vedremo nei mesi prossimi. O conseguirà una grandissima partecipazione oppure servirà a poco. Oggi, con i travagli politici e di governo, il montare della Lega e le spinte suicidarie del centrosinistra, ci vorrebbe un nuovo Ulivo? Un nuovo Ulivo? Le cose del passato non si ripetono mai. Di fatto in Emilia-Romagna attualmente c'è una larga coalizione che comprende sostanzialmente le forze che componevano allora l'Ulivo: va dai partiti di sinistra a porzioni del centro. C'è davvero uno schieramento larghissimo che tradotto nel linguaggio del 2020 è una coalizione indispensabile in ogni democrazia moderna. E la risposta all'esigenza di una democrazia che è diventata molto complessa. Anche Prodi è pronto a tornare in campo? Non intendo a tornare in campo. Lei sa che sono più di undici anni che sono mori dalla politica. In questo tempo non mi sono mai esposto per alcuna cartiera, per nessun incarico e pernessun ruolo. Ecosì continuerò a fare per il futuro. Però continuerò sempre a esprimere le mie idee e le mie riflessioni. Se la Provvidenza mi conserverà la salute credo sarà utile come esercizio mentale a me, e forse a qualcun altro. Anche èçÀÀï cominciò in questa regione. Qui da noi è nato il Vaffa Bonaccini ha governato bene mentre Borgonzoni è inesistente L'idea di Nicola o trova grandissima partecipazione o servirà a poco Un nuovo Ulivo? Il passato non si ripete Una larga coalizione ora è la risposta -tit_org-

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Mattarella: sostegno pubblico alle agenzie di stampa, sono decisive per la democrazia

[Redazione]

LA GIORNATA INFORMAZIONE Questa formula delle agenzie di stampa che intende garantire l'informazione agli organi di informazione conferisce un carattere pubblico a que sta attività: lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante un incontro all'Ansa. Informare gli organi di informazione costituisce elemento decisivo per la democrazia nel nostro Paese - ha aggiunto -. Questo fa comprendere le esigenze di sostegno da parte delle istituzioni. La libertà di stampa è fra i principi portanti della democrazia e della nostra Costituzione. La dimensione digitale, ha spiegato ancora il capo dello Stato, presenta delle sfide particolarmente impegnative per le agenzie e per tutti gli organi di stampa. Questa - ha continuato Mattarella - è un'altra condizione che richiama l'esigenza di sostegno e di interesse pubblico al buon funzionamento delle agenzie e degli organi di stampa, alla loro solidità, alla certezza che i cittadini abbiano organi di informazione primaria come le agenzie, che siano solide e in grado di fornire adeguatamente l'informazione necessaria alla vita democratica. Quella della verifica delle notizie è la tradizione delle grandi agenzie. Questo è sempre più importante, anche perché siamo nella stagione delle fake news, con cui è facile costruire notizie e titoli che disorientano,non corrispondenti alla realtà ha concluso Mattarella. Nella redazione dell'Ansa. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella -tit_org-

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Referendum elettorale, la scelta peserà su partiti e legislatura

[Emilia Patta]

Politica Referendum elettorale, la scelte peserà su partiti e legislatura LA CONSULTA DECIDE Oggi, o al massimo domani, la Consulta deciderà sull'ammissibilità o meno II via libera alla consultazione potrebbe blindare la legislatura fino al 2023 Emilia Patta Tutti gli occhi della politica italiana sono puntati in queste ore sulla Corte costituzionale. Già stasera o al massimo domani, infatti,! giudici decideranno sull'ammissibilità del quesito referendario presentato da otto Regioni a guida centrodestra e messo a punto dal leghista Roberto Calderoli: l'obiettivo è trasformare il nostro sistema elettorale in un maggioritario secco basato interamente sui collegi uninominali come in Gran Bretagna. Come già avvenuto nel 2014 e nel 2017, il sì o il no determineranno insomma gli scenari politici futuri e avranno riflessi sul destino della legislatura. Se il quesito pro-maggioritario dovesse essere accolto si andrebbe verso una primavera referendaria: da una parte il referendum confermativo sulla riforma costituzionale che taglia il numero di parlamentari (senza quorum), dall'altra il referendum abrogativo sulla legge elettorale (con il quorum del5o% più uno degli aventi diritto). Dal momento che per entrambi i referendum è facile immaginare la vittoria dei sì, nei Palazzi si teme che qualcuno dei leader dei partiti della maggioranza potrebbe avere la tentazione di staccare la spina per rieleggere l'attuale numero dei parlamentari (circa mille invece di 600) utilizzando la legge elettorale in vigore, ossia il Rosatellum con il suo quasi 65% di quota proporzionale. Tuttavia questo scenario è piuttosto improbabile, dal momento che la Lega di Salvini vincerebbe con un certo margine di sicurezza anche con il Rosatellum, vista l'omogeneità dei consensi del centrodestra sul territorio nazionale (per avere il 30% dei seggi con il Rosatellum basta ottenere il 40% dei voti e vincere nel 70% dei collegi uninominali). Ma è anche vero che la perdita dell'Emilia Romagna per il Pd e il centrosinistra il 26 gennaio in favore della Lega potrebbe far deflagrare la maggioranza con conseguenze ora non del tutto prevedibili. Più probabile, ad ogni modo, l'effetto opposto sulla durata della legislatura, ossia un effetto btindatura. Se il quesito pro-maggioritario dovesse essere accolto si andrebbe verso un sistema elettorale basato interamente o in gran parte sui collegi uninominali: il sistema ideale per il centrodestra a trazione salviniana anche se si trovasse a quel punto l'accordo bipartisan sulla forma più soft del Mattarellum (75% di collegi uninominali e 25% di proporzionale). A quel punto nessun leader della maggioranza oserebbe più staccare la spina e la legislatura sarebbe blindata fino al 2023, quando si dovrà eleggere il successore di Sergio Mattarella al Quirinale. Sono considerazioni politiche e non giuridiche di cui però i giudici costituzionali non potranno non tener conto nelle prossime ore. Con il sì al quesito leghista si stopperebbe inoltre il tentativo di ri-proporzionalizzare il sistema: invece del Germanicum appena depositato alla Camera dai partiti della maggioranza (un proporzionale con soglia di sbarramento al 5%) si andrebbe con ogni probabilità - come lo stesso Sal vini ha fatto intendere - verso una riedizione del vecchio Mattarellum. L'ipotesi di approvare comunque il Germanicum con l'obiettivo di far saltare il referendum è infatti politicamente improponibile (con il rischio aggiuntivo che aquel punto il comitato promotore, in quanto potere dello Stato, potrebbe tentare la strada di qualche conflitto di attribuzione). Tornare al vecchio Mattarellum significherebbe obbligo di coalizioni pre-elettorali per vincere nei collegi e riaggregazione dei partiti attorno a due poli: uno di centrodestra a trazione salviniana e uno democratico ed europeista con il Pd come perno. Il MSS dovrebbe scegliere da che parte stare - ossia con il premier Giuseppe Conte assieme al Pd - e non ci sarebbe più spazio per la "terza via" tra destra e sinistra più volte evocata dal capo politico Luigi Di Maio n elle scorse settimane. Così come la ri-bipolarizzazione del sistema politico renderebbe la vita più difficile al progetto liberal-democrático alternativo al Pd messo in campo da Matteo Renzi con la sua Italia viva. )ecisione sul referendum. Attesa per il verdetto della Corte costituzionale -tit_org-

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Mano tesa di Zingaretti ai 5 stelle sul germanicum

[Lina Palmerini]

POLITICA 2.0 ECONOMIA & SOCIETÀ di Lina Palmeriniattesa delle elezioni in Emilia-Romagna, che saranno un altro momento del redde ratioïåò inatto, ieri sono arrivate altre due scosse di assestamento per i Stelle. Lascia il ruolo di socio nell'associazione Rousseau Max Bugani, che era il numero due, mentre entra Alessandro Di Battista nel team dei referenti nell'area del Portale eventi. Non è chiaro verso dove stia andando il mondo grillino sempre più spaccato sulle vicende interne legate alla leadership di Luigi Di Maio, sta di fatto che un'offerta aiuto gli arriva dal Pd. Anche ieri Nicola Zingaretti e Darío Franceschini hanno teso la mano riproponendo un patto strategico e un'agenda senza temi urticanti ma il refrain dei principali esponenti del Movimento è che si continuerà come prima a scegliere di volta in volta. In realtà è una versione di comodo per evitare la definitiva deflagrazione tra chi - e sono maggioranza in Parlamento - vuole seguire il tandem Grillo-Conte e stringere un patto con Zingaretti e chi invece continua a guardare a destra e a Salvini. Stiamo scriven- MANO TESA DI ZINGARETTI AI 5 STELLE SULGERMANICUM do una legge elettorale proporzionale che non prevede coalizioni, ha detto Di Maio al programma tv Cartabianca e in effetti, quel modello è un altro dono del Pd ai 5 Stelle. Solo una legge proporzionale, infatti, può consentire ai grillini di non spaccarsi ulteriormente nella scelta delle alleanze lasciando il Movimento nell'ambiguità e nelle condizioni di non fare patti prima del voto al contrario di un maggioritario, che è il modello su cui sta spingendo la Lega con un referendum su cui la Consulta deciderà stasera o domani. E sarebbe un modello politicamente sensato pure per il Partito democratico che avrebbe lo strumento elettorale più corretto per riproporre unbipolarismo destra/sinistra assorbendo una parte di grillini. Invece il primo comandamento di questi tempi per Zingaretti e Franceschini è quello di far durare il Governo e proteggere i 5 Stelle da deflagrazioni che avrebbero conseguenze sulla legislatura e per il Pd. Un dono accompagnato da altri doni come quello di imma ginare una nuova agenda in 5 punti, di cui ieri ha parlato il segretario Pd concludendo il conclave del partito, in cui si assecondano i desiderata dei grillini senza mettere in discussone nessuna delle misure "intoccabili" come quota 100, reddito di cittadinanza e, soprattutto, decreti sicurezza. Una generosità politica che ha le sue convenienze pratiche, quella appunto di tenere in vita il Conte II, ma su cui prima o poi Zingaretti immagina di essere contraccambiato aprendo la strada a una lenta "annessione" del mondo grillino nell'orbita del centro-sinistra. Di certo il voto in Emilia darà una risposta al leader Pd quando andrà a contare i consensi non solo a Bonaccini ma alla lista del suo partito. Già ieri sono usciti allo scoperto Orfini e Gori contestando la linea del segretario, dopo le regionali sarà più facile attribuire torti e ragioni. E soprattutto verificare la tenuta dell'alleato Di Maio che dopo il 26 gennaio dovrà affrontare un cammino tutto in salita. -tit_org-

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P O L E M I C A S U L T E S T O D I S A R A H S U L S A C E R D O Z I O Ratzinger chiede di togliere la firma al libro sul celibato

[Ca.mar.]

POLEMICA SUL TESTO DI SARAH SUL SACERDOZIO Dilaga il caso del libro (in usata oggi in Francia) sul celibato, annunciato come opera del Papa emerito Bene dettoXVIedelcardinale conservatore Robert Sarah. Ratzinger ieri hachie stoufndalmente,attraversoilsuosegretarioGeorgGanswein.diritirarela suafirmadallibro.maand'iedaintroduzionee conclusioni. Una soluzione drastica dopo due giorni in cui il caso ha investitoiSacri Palazzi, visto che il libro tratta di un tema, il celibato, che sarà trattatoda Papa Francesco (che pure mai ha messo in discussione il celibato dei pretì)neldocumentopostSinodosull'Amazzonia.Laconferma ufficiale del ritiro della firma arrivail giorno dopo la notizia informale che Ratzinger fosse all'oscuro del fatto che alcuni suoi appunti sul celibato, affidati a Sarah, sarebbero stati pubblicati in un libro. Ma il cardinale ha reagito,einuntweet(unodeitantì)ha scritto: Affermo solennemente che Benedetto XVI sapeva che il nostro progettoavrebbepresolafor- ma di un libro. Posso dire che abbiamo scambiato più bozze per stabilire le correzioni. CaJMar. Ratzinger. Il Papa emerito Benedetto XVI -tit_org-

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Autostrade, il governo ha deciso: sarà revoca = Il governo ha deciso Revocherà la concessione alla società Autostrade

[Ilario Lombardo]

BRUXELLES VARA IL "GREEN DEAL". GUALTIERI: NUOVE REGOLE PER GLI AIUTI DI STATO Autostrade, il governo ha deciso: sarà revoca Iniziativa al consiglio dei ministri di venerdì, i dubbi dei tecnici del Tesoro Ira dei Benetton: siamo sotto attacco. Gli azionisti pronti a ricorrere all'Ue II governo verso la revoca della concessione alla società Autostrade: l'iniziativa forse al consiglio dei ministri di venerdì. Le perplessità dei tecnici del Tesoro. Gli azionisti di Atlantia intanto preparano la contromossa: C'è un contratto, faremo ricorso all'Ue. Bruxelles vara il Green deal. SERVIZI - PP. 2-5 Ð governo ha deciso Revocherà la concessione alla società Autostrade Dopo mesi di confronto anche Conte sposa la linea del grillino Di Maio Ma nella maggioranza non c'è pieno accordo. Le perplessità del Tesoro ILABIO LOMBARDO ROMA Se non sarà al Consiglio dei ministri di venerdì, sarà in quello successivo, ma ormai Giuseppe Conteèdeciso: Mi sembra inevitabile la revoca per Autostrade. Luigi Di Maio è convinto che fl premier non retrocederà. Nel Pd invece ci sono moiri più dubbi, anche su quando sia più opportuno uscire con la notizia, se prima o dopo il voto in Emilia-Romagna, per non dare a Matteo Renzi un argomento che lo aiuti a fare il guastatore alla vigilia del voto. Un aneddoto raccolto dalla Stampa è rivelatore delle incertezzedeidem. Sul volo Alitalia Milano- Roma di lunedì mattina c'è una passeggera che ha un tono di voce più alto degli altri. Qualcuno la riconosce subito: è la ministra dei Trasporti Paola De Micheli. Sta parlando al telefono in modo agitato. Chi le è vicino sente in maniera chiara cosa sta dicendo e sente che cita Nicola Zingaretti, il segretario del suo partito, il Pd: Non si decide, non si capisce che posizione abbiamo. Ma io devo saperlo!. De Micheli parla in quanto titolare di un ministero che è cruciale nella definizione del destino diAutostrade. Parla perché costretta a galleggiare in un guado tra partito e governo, nella nebbia politica di queste ore dove ogni decisione si mescola al calcolo elettorale e ai rapporti di forza con gli alleati. Qualche ora dopo, dall'abbazia di Contigliano, nel Reatino, al seminario Pd quello sfogo si trasformerà in una dichiarazione più diplomatica: Sui concessionari autostradali, sui quali c'è una discussione e un dibattito anche dentro di noi, vorrei avere quanto prima un approfondimento, soprattutto nei gruppi parlamentari. De Micheli sa bene che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è ormai decisamente orientato verso la revoca. I due si sono visti giovedì scorso, in un vertice ristretto prima dell'ultimo Cdm. In quell'occasione la ministra ha portato con sé e mostrato al premier il dossier della commissione del Mit che inchioda alle proprie responsabilità Autostrade per l'Italia, la società che fa capo al gruppo Atlantia, della famiglia Benetton. L'analisi è chiusa e non lascia scampo. Anche per questo negli ultimi giorni Conte non ha avuto timore a esporsi e a parlare pubblicamente di gravi inadempienze sulle quali il governo non farà sconti, nonostante al Tesoro i tecnici abbiano espresso perplessità per la ricaduta finanziaria delle penali. Manca ancora l'ultimo parere dell'Avvocatura, quello che serve a capire quali siano i margini in caso di un prevedibile contenzioso legale a suon di miliardi. Sulla carta con Paddio ad Aspi si rischiano 23 miliardi di euro. Con la modifica introdotta nel decreto Milleproroghe M5S e Pd sperano di ridurla a 7 miliardi. Conte sta decidendo se puntare sulla via del diritto amministrativo o su quella del civile. Propenderebbe per quest'ultima perché gli darebbe uno scudo più solido contro i ricorsi. Si potrebbe appellare a un articolo del Codice che considera nullo qualsiasi accordo che non preveda una responsabilità per dolo o colpa grave. Ora tocca alla politica. I mille imbarazzi di De Micheli e Zingaretti svelano due preoccupazioni. Primo: le divisioni del Pd, dove non tutti, soprattutto gli ex renziani, sembrano contenti di rimanere sulla scia Di Maio che a ncora ieri sosteneva che non si devono più fare profitti sulle nostre autostrade, mettendo a rischio la vita di molti italiani. Il secondo timore è sempre il solito: Renzi. L'ex rottamatore insiste a chiedere di non pronunciarsi prima dei processi: Chi decide? accusa - Le regole e le leggi sono cose serie. Dargli l'occasione di lanciare i fuochi d'artificio alla vigilia del voto in Emilia, dove Zingaretti si gioca tutto, è la migliore risposta a chi si chiede perché il segretario stia

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ancora tentennando. II provvedimento dovrebbe essere firmato nel prossimo Consiglio dei ministri II segretario dem vorrebbe dare la notizia dopo il voto in Emilia I NUMERI 3.000 I chilometri dì strade gestiti dalle società dei BoneUon 80% La percentuale di relè affidata ad Autostrade perl'Ualia 7.350 I dipendenti delle società del gruppo Adanlia 64% Caumento dei pedaggi negli uliimi 20 anni LUIGI DI MAIO CAPO POLITICO DELMOVIMENTO SSTELLE Chi non ha fatto la manutenzione non deve fare profitti mettendo a rischio la vita degli italiani PAOLA DE MICHELI MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE Sulla gestione delle autostrade è in corso un dibattito, attendo un approfondimento ÌÀÏÅÎ RENZI FONDATORE DI ITALIA VIVA Chi è che fa scelte così importanti? Le regole e le leggi sono cose serie 3,5 I miliardi inca-ssati ogni anno da Autostrade grazie ai pedaggi â II ponte Morandi a Genova dopo il crollodel 14 agosto 2018 che ha causato la morte di 43 persone, oltre a 566 sfollati che hanno dovuto abbandonare le proprie case - tit_org- Autostrade, il governo ha deciso: sarà revoca - Il governo ha deciso Revocherà la concessione alla società Autostrade

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La Procura rilancia: indagini concluse, 26 indagati tra cui il primo cittadino verso il processo La Cassazione: infondate le misure cautelari per il sindaco di Bibbiano

[Grazia Longo]

La Procura rilancia: indagini concluse, 26 indagati tra cui il primo cittadino verso il processo GRAZIALONGO ROMA Dallo scorso 3 dicembre non ha più avuto l'obbligo di dimora ed è tornato a fare il sindaco di Bibbiano, ma ieri la procura di Reggio Emilia ha ribadito che il dem Andrea Canetti è coinvolto nell'inchiesta Angeli e demoni sui presunti affidi illeciti in Val d'Enza, tanto che per lui si prefigura il rinvio a giudizio per abuso d'ufficio e falso ideologico. Proprio nel giorno in cui sono state rese note le motivazioni con cui la Cassazione ha eliminato la misura coercitiva dell'obbligo di dimora nei suoi confronti, la procura ha infatti comunicato la fine delle indagini con la contestazione di 108 illeciti a 26 indagati. Atto che prelude, appunto, al rinvio a giudizio. Ma contemporaneamente la Cassazione, nelle motivazioni del verdetto 1238 della Sesta sezione penale, ha stabilito per il sindaco l'inesistenza di concreti comportamenti, ammessa anche dai giudici di merito, di inquina mento probatorio e la mancanza di elementi concreti a suffragio del rischio di reiterazione dei reati. Inevitabili le reazioni politiche. Con l'inchiesta Angeli e demoni il Pd è stato aspramente attaccato da Lega, M5S e Fdl e le polemiche hanno infiammato la campagna elettorale per le regionali emiliane del prossimo 26 gennaio. Ecco dunque intervenire Simona Malpezzi, sottosegretaria Pd ai Rapporti conii Parlamento: La Cassazione rileva che erano infondati gli arresti contro il sindaco di Bibbiano. Questo ci dice due cose: che la gogna a cui è stato sottoposto Carletti e il tentativo di certa politica di strumentalizzare sono stati indegni. E che la giustizia deve fare il suo corso. A difendere Canetti anche i parlamentari Pd di Reggio Emilia Vanna lori. Graziano Delrio, Antonella Incerti, Andrea Rossi: Ci addolora che alcune forze politiche abbiano inteso lucrare in modo indegno su questi accadimenti, pretendendo di svolgere il processo nelle piazze. Dalla parte del primo cittadino si schiera il leader di Italia viva Matteo Renzi che su Twitter scrive: L'arresto del sindaco di Bibbiano era infondato. Ci sarà oggi qualche coraggioso grillino o leghista pronto a scusarsi per lo squallido sciacallaggio?. Resta, invece, critico il segretario della Lega Matteo Salvini: Prima di chiudere la campagna elettorale sarò a Bibbiano perché i bimbi non si toccano. Non si entra nelle case delle mamme e dei papa. Da un punto di vista giudiziario, la Suprema corte bacchetta il Tribunale della libertà di Bologna che pur ammettendo l'inesistenza di concreti comportamenti posti in essere dall'indagato Carletti, ne ha contraddittoriamente ravvisato una possibile influenza sulle persone a lui vicine nell'ambito politico amministrativo per poi inferirne il pericolo di possibili ripercussioni sulle indagini. Mentre per la pro cura di Reggio Emilia il sindaco era pienamente consapevole della totale illiceità del sistema. Il caso, insomma, è destinato ancora a far discutere. II sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti del Pd -tit_org-

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Marcucci: "No a fidanzamenti con Toninelli". Sui decreti sicurezza pressing per far riaprire gli Sprar Zingaretti lancia l`agenda Pd "Si può governare col M5S" Gori e Orfini i più critici

[Carlo Bertini]

Marcucd; "No a fidanzamenti con Toninelli". Sui decreti sicurezza pressing per far riaprire gli Sprar Zingarettì lancia l'agenda Pd "Si può governare col M5S" Gori e Orfini i più critici RETROSCENA CABLOBERTINI ROMA O ra basta picconare, è l'invito rivolto su twitter agli alleati renziani e grillini. Nessun ritomo al passato e nessuna caricatura, please, è quello rivolto agli ex renziani che temono di ritrovarsi sotto le bandiere degli ex Ds. In mattinata, per scacciare il malocchio di chi paventa la sconfitta in Emilia e la frana del suo partito, Nicola Zingarettì parte da una battuta: Visto che sono stato accusato di voler sciogliere il partito, grazie per queste due giornate fredde, scherza come se avesse voluto mettere nel congelatore Ð Pd, nel gelo dell'abbazia del reatino che ospita il conclave. Ma poi vista la serietà del momento, il leader si carica sulle spalle la croce: tirare avanti a governare con grillini e renziani non significa tirare acampare. Dal palco molti sparano su questa al leanza, senza proporre soluzioni awenturistiche o elezioni anticipate. Ad agosto ero tra i più dubbiosi, ora sono convinto che abbiamo fatto bene a varare questo governo. Era una scommessa. Giorgio Gori, che domani potrebbe essere è suo sfidante al congresso, indica il rischio di piegare la nostra identità all'assistenzialismo dei 5S e di andare noi di là invece che portare loro di qua. Matteo Orfini, bolla come drammatico errore un'alleanza con una forza che non è di sinistra. Stiamo incubando i virus di subaltemità, avverte l'expresidente. Sulla sicurezza continuiamo ad applicare il protocollo di Salvini. Possiamo dire che su questo non c'è discontinuità o sono un idiota a dirlo? Franceschini guida una delegazione di ministri tecnici?. La vis polemica non cade nel vuoto. Altro che subaltemità, siamo gli unid che vogliamo uno scatto in avanti del governo, ribatte Zingaretti. E sui decreti di Salvini, varati anche dai grillini, richiama tutti a uno scatto di sincerità. Siamo figli di un compromesso che tutti, tutti, abbiamo accettato. Sapevamo quale era il costo di questa stagione di governo. Ora dobbiamo capire come arrivare all'obiettivo più alto e ambizioso possibile. Insomma, in Parlamento si rivedranno i decreti, cominciando dalla riapertura degli Sprar per gli immigrati invocata dal sindaco di Bologna Virginio Merola, benvolutapuredaMSS. Ma ora è tempo di una nuova fase che deve vedere protagonista il Pd. Partendo da un'analisi dei dati di crollo della crescita e di impennata delle disuguaglianze negli ultimi vent'anni, Zingaretti indica tré nodi. Il primo - Cresdta sostenibile - occhieggia ai grillini; il secondo, Lavoro, pure: perché la premessa è che il reddito di cittadinanza è un ottimo strumento di lotta alla povertà, ma bisogna investire su formazione e servizi pubblid moderni. Ï terzo è la Conoscenza. Ed ecco i cinque puntidel Piano strategico: 1) rivoluzioneverde. Decarbonizzazione Uva, un piano straordinario di effidentamento energetico di tutti gli edifici pubblid 2) Italia semplice. Con 500 mila assunzioni di giovani per rendere la pubblica amministrazione più moderna; un piano per l'accesso al 5G in tutto il paese; un attore di livello mondiale nel campodeirinfomiationtechnology; 3) Equity act, che comprende anche il Fisco, secondo ledirettridindicatedalministro Gualtieri: abbassare la terza aliquota del 38% sui ceti medi e alzare leggermente la più alta ma senza patrimoniali; sanare le disparità di genere; 4) Più4miliardi per la spesa per istruzione, adeguando gli stipendi dei docenti; 5) Salute. Dall'infermiere di condominio all'aumento di indennità di accompagnamento di 100 euro l'anno. Infine la legge proporzionale, Siamo pronti anche ad un rafforzamento dei poteri dei governi, non so se un cancellierato alla tedesca, ma apriamo un confronto. punti Ã'

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Intervista a Romano Prodi - Prodi: nessun Ulivo 2 La lezione dell`Emilia è una larga coalizione = L`alt di Prodi: non tornerò in campo E Nicola fa bene a ripensare i Dem STEFANO SCANSANI P.7

[Stefano Scansani]

Prodi: nessun Ulivo 2 La lezione dell'Emilia è una larga coalizione STEFANO SCANSAMI - P.7 "Purtroppo non sono io ad aver creato le sardine, ma è per questo che la Lega vuole prendere l'Emilia: perché è labórate Da noi è nato l'Ulivo, è nato il Vaffa, anche Grillo cominciò in Emilia. Bonaccini ha governato bene, Borgonzoni inesistente' Lalt di Prodi: non tornerò in campo E Nicola fa bene a ripensare i Dem INTERVISTA STEFANO SCANSANI Presidente gliel'hanno già chiesto, ma io ci riprovo: dicono che all'origine delle Sardine ci sia lei, ci sia l'ottantenne ex premier, ex presidente della Commissione europea Romano Prodi, è vero? No, purtroppo non è vero. Avrei voluto essere all'origine delle Sardine che hanno creato un clima molto, molto particolare. È per questo che la Lega vuole prendere l'Emilia. Perché da noi è nato l'Ulivo, è nato il Vaffa! Anche Grillo cominciò in Emilia. Questa è una regione che è di per se stessa un laboratorio. E non c'è bisogno che Prodi organizzi niente. Sempre l'Emilia, sempre Bologna. Qui c'è l'incubatrice nazionale dei sommovimenti più che dei movimenti. È d'accordo? Movimenti, non sommovimenti. Altrimenti sembrerebbero animati o finalizzati alla violenza. Questa è una regione dove la gente amava e spero continuerà ad amare lo stare insieme. E dove si sta insieme è facile che si producano i movimenti. Quando qui ho fatto l'Ulivo c'era un'atmosfera che mi aiutava. La Lega promette di liberare l'Emilia-Romagna. Da chi e da che cosa? Lei come risponderebbe a Matteo Salvi ni? Da che cosa intende liberarla? Daunbuongovemo? Questo è il punto. Proprio in questi giorni ho analizzato tutti i dati possibili e immaginabili. L'Emilia-Romagna cresce più delle altre regioni italiane, ha meno disoccupati, ha un'occupazione femminile che non ha confronti, ha speso bene tutti i soldi europei, ha conseguito investimenti nuovi dall'estero, la sanità che da sola, come in tutte le regioni, è la più elevata voce di spesa richiama migliaia di pazienti che qui vogliono farsi curare. Abbiamo assistito a una straordinaria, corale e pressoché completa ricostruzione del terremoto del 2012. Allora, quando un attivista di Salvini lascia tra i suoi appunti l'ordine di cercare una famiglia che non abbia avuto ancora la casa, beh, significa che la cosa è strumentale. Vogliono dunque liberare l'Emilia-Romagna da tutto questo? Il fatto inequivocabile è che in Emilia-Romagna siamo più avanti degli altri. Che cosa è successo a questa regione che da caposaldo o roccaforte del centrosinistra è diventata il territorio di sbarco e conquista del centrodestra? Di sbarco direi proprio di no. L'Emilia-Romagna è descritta come l'ultima realtà con storia e vocazione progressiste ed è dunque rimasta appunto una terra non conquistata. C'è una tendenza di carattere mondiale. Siamo di fronte a un generalizzato fenomeno di delega di autorità dalle Filippine alla Russia, dall'India agli Stati Uniti, dal Brasile all'Australia. C'è una specie di stanchezza della democrazia, ed è interessante che già dallo scorso anno siano in corso rivolte popolari che secondo me vanno preparando una riflessione nuova da Hong Kong al Libano, dalla Francia all'Algeria, fino dal Cile. Rivolte popolari, tutte senza un leader, sono il segno di un risveglio. Questo è molto interessante. Il suo giudizio sulla candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni? Non esiste. Come posso quindi dare un giudizio su una per sona che non ha un progetto? E soprattutto è difficile capire che cosa fa, che cosa vorrà fare e che cosa le lascerebbero fare perché è sostanzialmente una prigioniera. E quello sul candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini? Quando arrivò alla guida della Regione Emilia-Romagna avevo più delle attese che delle conferme. Invece, ora, ho delle conferme, perché il suo governo ha raggiunto gli obiettivi che si proponeva, anche se oggi in politica dire quello che si è fatto sembra servire a poco. Bonaccini ha saputo preparare alcune tappe future che saranno importantissime e che oggi la gente valuta poco. L'Emilia-Romagna sta diventando infatti il centro di progettazione e produzione dei grandi nuovi computer e avremo i due terzi della capacità di calcolo dell'intera Italia, e questi saranno i fondamenti del futuro della nostra pubblica amministrazione e di tutte le imprese. Il cambiamento epocale sarà rappresentato dai Big Data. Certo,

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siamo ancora indietro rispetto agli Usa e alla Ciña, ma in confronto al resto d'Italia siamo nettamente più avanti. Un minimo di premessa sul futuro l'abbiamo posta. Qual è il suo pensiero sulla nuova creatura politica che il segretario del Pd Zingaretti va elaborando a un soffio dalle rischiosissime elezioni regionali? Zingaretti sta elaborando ROMANO PRODI EX PREMIER L'idea del segretario? O conseguirà un grandissimo coinvolgimento o servirà a poco Un nuovo Ulivo? Le cose del passato non si ripetono mai. L'esempio emiliano è una larga coalizione per il dopo. Dopo le elezioni regionali. Da quel che ho capito il seminario di Contigliano è fatto per una riforma del partito che verrà successivamente. Di questo c'è bisogno. E circa il giudizio vedremo, perché non ho notizia di come questa riforma verrà fatta. Credo che lo sforzo di Zingaretti sia assolutamente condivisibile in quanto vuole riportare il partito al dialogo con la gente. Dialogo indispensabile: l'unico che lo può fare è il Partito democratico. Cosa che finora non ha fatto bene. L'obiettivo è quello di ricostruire la fiducia nella democrazia attraverso la partecipazione, e se darà frutti o meno lo vedremo nei mesi prossimi. O conseguirà una grandissima partecipazione oppure servirà a poco. Oggi, con i travagli politici e di governo, il montare della Lega e le spinte suicidarie del centrosinistra, ci vorrebbe un nuovo Ulivo? Un nuovo Ulivo? Le cose del passato non si ripetono mai. Di fatto in Emilia-Romagna attualmente c'è una larga coalizione che comprende so stanzialmente le forze che componevano allora l'Ulivo: va dai partid di sinistra a porzioni del centro. C'è davvero uno schieramento larghissimo che tradotto nel linguaggio del 2020 è una coalizione indispensabile in ogni democrazia moderna. È la risposta all'esigenza di una democrazia che è diventata molto complessa. Anche Prodi è pronto a tornare in campo? Non intendo a tornare in campo. Lei sa che sono più di undici anni che sono fuori dalla politica. In questo tempo non mi sono mai esposto per alcuna carriera, per nessun incarico e per nessun ruolo. E così continuerò a fare per il futuro. Però continuerò sempre ad esprimere le mie idee e le mie riflessioni. Se la Provvidenza mi conserverà la salute credo sarà utile come esercizio mentale a me, e forse a qualcun altro. L'ex premier Romano Prodi, fondatore dell'Ulivo TANiA/AB/CONTRASTO -tit_org- Intervista a Romano Prodi - Prodi: nessun Ulivo 2 La lezione dell'Emilia è una larga coalizione - L'alt di Prodi: non tornerò in campo E Nicola fa bene a ripensare i Dem

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Cinque stelle, Di Battista entra in Rousseau

[Federico Capurso]

FEDERIGO CAPURSO 9 L'emorragia del Movimento 5 stelle non si ferma. Prima l'addio di Massimo Bugani, volto storico grillino che rinuncia alla carica di socio di Rousseau e compie un passo di lato dalla vita del partito. Poi le voci insistenti di due nuovi deputati dati in uscita verso "Eco", il gruppo di Lorenzo Fioramonti, nei prossimi giorni. Si fanno i nomi di Francesca Galizia e Andrea Vallascas. Manon sono loro a preoccupare di più Luigi Di Maio. L'incubo, come sempre, arriva da Palazzo Madama. La senatrice di Latina Marinella Pacifico secondo i rumors provenienti dal gruppo pentastellato - avrebbe deciso di abbandonare il partito per andare a infoltire le file del- ñèçâãèà la Lega. Ritroverebbe così Ugo Grassi, Stefano Lucidi e Francesco Urraro, gli ex compagni di partito che prima di lei hanno compiuto un passo verso Matteo Salvini e provocato le ire delleader M5S. Di Maio non lascia trapelare la preoccupazione e mostra invece un piglio deciso: Chi pensa che io mi stanchi del Movimento ha sbagliato - dice ospite di "Carta Bianca" su Rai 3 -. Semmai, sono stanco che qualcuno dalle retrovie venga al fronte per darmi una pugnalata. Questa volta il riferimento è ai dissidenti e solo a loro. Nessun accenno ad Alessandro Di Battista, che pure lo aveva fatto imbestialire difendendo Gianluigi Paragone dalla sua espulsione. Il capo politico dei Cinque stelle sta cercando di riportare "Dibba" dalla sua parte e di scardinare l'asse pericoloso con Paragone. In quest'ottica - ragiona un membro di governo del Movimento -va letta la decisione di Di Maio di assegnargli un nuovo ruolo in Rousseau, come referente del portale "Eventi" insieme a Marco Croatti e a Paola Taverna. Un ruolo più incisivo rispetto a quello del portale "Call to action", cui era designato dal 2015, finito in un angolo delle attività di partito. Di Battista, d'altronde, è la voce più forte che il capo politico può usare per respingere chi vorrebbe entrare stabilmente nel campo progressista, a partire da Beppe Grillo. Corriamo da soli, come è sempre stato - dice Di Maio -. Anche nei periodi di difficoltà, dobbiamo essere un'alternativa ai due poli. Solo che il ministro degli Esteri adesso vuole continuare a governare con il Pd. Di Battista no. La conciliazione rischia di durare poco. -tit_org-

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L'ANALISI Una partita Iva con un reddito da 40-50 mila euro subisce dal fisco un salasso pari al 60% = Per incassare un euro deve guadagnarne tre Marino Longoni a pag. 2

[Marino Longoni]

Una partita Iva con un reddito da 40-50 mila euro subisce dal fisco un salasso pari al 60% Murino Ijonsoni a pus. 2' ANALISI Per incassare un euro deve tré DI MARINO LONGONI Qualche settimana fa il presidente della Repubblica, parlando agli studenti, ha definito indecente l'evasione fiscale. Un'espressione ripresa da molti media e spesso utilizzata per la tradizionale filippica contro i lavoratori autonomi, considerati responsabili di gran parte dell'evasione (perché le imposte dei dipendenti sono pagate in gran parte dal datore di lavoro, quindi sarebbero impossibilitati a evadere). Tutto vero, tutto corretto. Ma c'è anche l'altro lato della medaglia, che si preferisce tralasciare: secondo una recente ricerca di Federcontribuenti, il carico fiscale complessivo sopportato da una partita Iva con un reddito tra i 40 e i 50 mila euro è superiore al 60%. Vuoi dire che, per portare a casa un euro, ne deve guadagnare tré, gli altri vanno allo stato. Non è un caso se nel 2016 i lavoratori autonomi erano 8,6 milioni e nel 2019 sono scesi a 5,3 milioni. E se il reddito medio di una partita Iva è calato di 7 mila euro negli ultimi 10 anni. Tanto che solo il 25% di loro riesce a tenere aperta l'attività fino all'età pensionabile. Una vera e propria strage che, a pensar male, sembra essere voluta e pia nificata, soprattutto dai governi di sinistra (forse perché questi elettori difficilmente danno il voto a loro). Se l'equazione lavoratore autonomo uguale evasore viene considerata talmente ovvia che nessuno si prende la briga di dimostrarla, i dati reali dicono che il 98% di questi lavoratori ha in corso rateizzazioni per debiti fiscali o previdenziali. Il novantotto per cento! Eppure ogni anno si inventa qualche nuovo marchingegno giustificato dalla necessità della lotta all'evasione, che si trasforma in nuovi adempimenti e nuove armi nelle mani dei verificatori (alla fine, in accertamenti e sanzioni), tanto che ormai ogni autonomo subisce mediamente ogni anno 100 controlli da parte di 15 enti diversi. Nel frattempo, secondo un rapporto pubblicato da Fair Tax, società specializzata in indagini fiscali, Amazon, Facebook, Google, Netflix, Apple e Microsoft hanno eluso negli ultimi 10 anni circa 100 miliardi di dollari, sfruttando i paradisi fiscali sparsi per mondo, riuscendo a giustificare un carico fiscale medio intorno al 10%, contro il 60% di una partita Iva, l'evasore per antonomasia. Riproduzione riservata - li é; % 1 11 -tit_org- Una partita Iva con un reddito da 40-50 mila euro subisce dal fisco un salasso pari al 60% - Per incassare un euro deve guadagnarne tre

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Gualtieri: a gennaio un decreto per tagliare il cuneo fiscale a 14 mln di lavoratori senza gli 80 euro Un premio agli esclusi da Renzi Libia senza tregua. Ratzinger ritira la firma da libro su celibato

[Franco Adriano]

Gualtierí: a gennaio un decreto per il cuneo fiscale a 14 min di lavoratori senza gli 80 eu, Un premio agli esclusi da Renz Libia senza tregua. Ratzinger ritira la firma da libro su célibat DI FRANCO ADRIANO a prima tranche ë ë Ë della riforma fiscale ^\ Övogliamo farla pari ire subito: abbiamo fatto naturalmente una valutazione tecnica sulla possibile allocazione delle risorse non indifferenti per la riduzione del cuneo fiscale. Entro gennaio un decreto che consenta di ridurre le tasse fino a 14 milioni di lavoratori, di redditi medio bassi finora esclusi dagli 80 euro.ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri ha annunciato così la riduzione delle tasse in busta paga pensata per chi è stato escluso dal bonus introdotto dal governo di Mat - teo Renzi, ossia i percettori di redditi tra i 26 mila e i 35 mila euro. Il finanziamento, pari a 3 miliardi, è già stanziato in manovra. Italia Viva ha accolto favorevolmente le parole di Gualtieri, anche se lo vede come un obiettivo una tantum, puntando invece su una riforma complessiva dell'Irpef L'idea, che sembrava prevalere, di estendere il bonus 80 euro anche a chi guadagna dai 26.600 ai 35 milaeuro (e magari trasformarlo in detrazione per la maggior parte dei beneficiari) ci sembra un buon punto di partenza, ha dichiarato Luigi Marattin. Anche perché quando Renzi era segretario del Pd, gli 80 euro per qualcuno era una mancetta. Ora, invece, devono essere allargati anche ad altri. Quindi accogliamo con favore questo cambio di prospettiva. Ma noi siamo più che altro interessati alla complessiva riforma Irpef del 2021, ha specificato l'esponente di Italia Viva. Al seminario del Pd, Gualtieri in enetti ha detto che l'obiettivo del governo è quello di arrivare ad aprile con una legge delega sulla riforma fiscale ispirata a quattro principi: Semplificazione e ra- zionalizzazione del sistema fiscale a partire dalle detrazioni, alleggerimento del carico per i redditi bassi e medi, concorso alla semplificazione del sostegno alla famiglia e contributo alla transizione ambientale. Il generale Khalifa Haf- tar ha lasciato la Russia senza firmare la tregua per la Libia proposta da Vladimir Putin e Recep Tayyp Erdogan e firmata invece dal presidente Fayez Al Sarraj. Fa pulizia etnica, se attacca avrà una lezione, è stata la reazione del presidente turco, mentre Mosca ha manifestato un atteggiamento più morbido: Ha accolto positivamente l'intesa ma prima di firmare gli servono due giorni per discutere il documento con i leader delle tribù che sostengono l'esercito nazionale libico; ha dichiarato il ministero della Difesa russo. Confermata la conferenza sulla Libia a Berlino il 19 gennaio. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte non esclude rinvio di militari in Libia: Prematuro parlarne, ma la missione deve avvenire in condizioni di sicurezza. Importante un cessate il fuoco sostanziale, ha aggiunto. Diversi razzi Katiusha sono caduti in una base aerea a Nord di Baghdad dove si trovano militari americani. Lo hanno riferito ieri sera i media iracheni. I razzi sarebbero caduti su Camp al Taji, che si trova in un distretto appena a nord della capitale irachena dove sono di stanza militari della coalizione intemazionale anti - Isis guidata dagli Stati Uniti. Le basi Usa in Iraq sono stati oggetto di diversi attacchi di milizie sciite irachene dopo l'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani in un raid Usa a Baghdad lo scorso 3 gennaio. Il presidente Sergio Mattarella, in occasione dei 75 anni dell'agenzia Ansa, ha affermato che la formula delle agenzie di stampa garantisce l'informazione. Informare gli organi di informazione costituisce un elemento decisivo per la democrazia nel nostro paese, ha spiegato. Questo fa comprendere le esigenze di sostegno da parte delle istituzioni. La libertà di stampa è fra i principi portanti della democrazia e della Costituzione, ha concluso. Il cardinale Robert Sarah ha accolto la richiesta del papa emerito Benedetto XVI di togliere la firma dal libro sul celibato pubblicato in Franc ia. Dunque il libro Dal profondo dei nostri cuori, che sarà firmato dal solo cardinale. Tuttavia, Sarah, in un tweet, ha confermato che Benedetto XVI sapeva che il nostro progetto avrebbe preso la forma di un libro.Papa emerito sapeva che il cardinale stava preparando un libro e aveva inviato un suo testo sul sacerdozio autorizzandolo a fame l'uso che voleva, ma non aveva approvato alcun progetto per un libro a doppia firma ne aveva visto e autorizzato la copertina, ha replicato il segretario di Joseph Ratzinger, Georg Gänswein. Proporremo al governo un vero e proprio piano

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strategico per l'Italia: 5 obiettivi politici con misure concrete da adottare. Il segretario Nicola Zingaretti, al seminario Pd, ha fissato i nuovi obiettivi del suo partito: una rivoluzione verde per tornare a crescere, Italia semplice per sburocratizzare a favore di imprese e cittadini, Equity Act per parità salariale uomo-donna ed equilibrio nordsud, aumento della spesa per l'educazione, piano per la salute e l'assistenza. Sulla legge elettorale, Zingaretti si è detto pronto a valutare il rafforzamento dei poteri governativi. Non so con quale formula; ma non dobbiamo aver paura, ha sottolineato. Non c'erano gli elementi per imporre la misura coercitiva dell'obbligo di dimora nei confronti del sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, nell'ambito delle indagini sugli affidi illeciti in Val d'Enza. Lo si legge nelle motivazioni del verdetto della Cassazione che il 3 dicembre ha annullato senza rinvio la misura cautelare. I supremi giudici hanno rilevato l'inesistenza di concreti comportamenti tali da giustificare la misura cautelare. Un'assenza ammessa anche dai giudici di merito. La Commissione sugli incarichi direttivi del Consiglio superiore della magistratura si è spaccata sulla nomina del nuovo procuratore di Roma. Il Procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, ha ottenuto 2 voti. Un voto ciascuno è andato invece al Procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo, e all'attuale reggente della procura di Roma, Michele Prestipino. Due consiglieri si sono astenuti. L'uso prolungato del tele fono cellulare può causare tumori alla testa. Lo sostiene la Corte d'Appello di Torino che ha confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Ivrea, emessa nel 2017, sul caso sollevato da un dipendente Telecom Italia colpito da neurinoma del nervo acustico. Le pensioni pagate con Quota 100 nel 2019 sono state 150 mila. Il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, ha sottolineato che Quota 100 ha indotto a un aumento delle prestazioni molto inferiore rispetto a quello preventivato mentre l'impatto sul lavoro è stato lievemente positivo. L'importo medio mensile delle pensioni ottenute con quota 100 è di 1.983 euro. Il reddito di cittadinanza, invece, oggi copre un milione e 77mila famiglie, aiuta il mercato del lavoro ma non crea posti. L'importo medio del reddito di cittadinanza è di 520 euro. Si terrà oggi, presso la Corte costituzionale, la camera di consiglio sull'ammissibilità del referendum elettorale proposto dalla Lega. Interverranno gli avvocati rappresentanti delle Regioni che hanno promosso il referendum e i legali delle associazioni che invece si oppongono alla consultazione. Ammesso a partecipare anche il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, come rappresentante della Basilicata, tuttavia non potrà intervenire. La Lega, con Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini, ha proposto il ritomo al siste ma elettorale Mattarellum. La commissione europea ha varato due proposte per il Green Deal europeo per il clima e l'ambiento: il regolamento Uè sul Just transition mechanism (meccanismo per una transizione energetica equa), comprendente un nuovo fondo dedicato e investimenti per 100 miliardi nel periodo 2021-2027, e il Piano per l'Europa sostenibile, una strategia che prevede la mobilitazione di investimenti pubblici e privati per mille miliardi di euro dal 2021 al 2030. Ï presidente Usa, Donaid Trump, si prepara a trasferire ulteriori 7,2 miliardi di dollari di fondi del Pentagono ai lavori per la cost ruzione del muro al confine con il Messico. Saranno sottratti ai progetti per le costruzioni militari e ai finanziamenti antinarcotici. I fondi consentirebbero di completare 1.424,2 chilometri di recinzione al confine entro la primavera del 2022, più degli 819,1 chilometri previsti. Ï regista americano Spike Lee, 62 anni, è stato scelto come presidente della giuria del Festival del cinema di Cannes, in programma dal 12 al 23 maggio 2020. Succede a Alejandro Inarritu. Emergenza smog. A Torino confermate fino a giovedì le limitazioni del traffico. In Emilia-Romagna negli ultimi tré giorni i livelli di polveri sottili pmIO hanno sforato la soglia limite di 50 microgrammi per me. A Roma stop per le auto diesel da Euro 3 fino a Euro 6. Riproduzione riservata Ö -tit_org-

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IN UN SOLO ANNO Le scuole siciliane hanno perso 12 mila alunni = Le scuole siciliane hanno perso 12 mila alunni

[Gaetano Costa]

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TROPPI PERICOLI I concorsi vanno deserti. Gli ospedali cercano specialisti ma non li trovano: troppi rischi Medici, concorsi deserti e ospedali a caccia di specialisti = La crisi del medico pubblico Valentini a pag. 9 Sempre meno sono disposti a indossare il camice bianco

[Carlo Valentini]

Medici, concorsi deserti e ospedali a caccia di specialisti tt /Ìßá'. 9 / concorsi vanno deserti. Gli ospedali cercano specialisti ma non li trovano: troppi risei La crisi del medico pubblice Sempre meno sono disposti a indossare il camice bianci DI CARLO VÀLENTTOIultimo allarme ar riva dal Veneto: gli ospedali sono sguarniti perché un terzo dei posti vacanti non riescono a essere coperti. Nessuno partecipa ai concorsi o tutt'al più la partecipazione è assai al di sotto del numero dei posti disponibili. La regione ha censito 357 posti che attendono un medico che non arriva e il motivo è l'insufficiente partecipazione di candidati alle selezioni. Quella del medico pubblico è diventata una professione a rischio e con una remunerazione poco appetibile. Negli ultimi tempi si sono moltiplicate le aggressioni, non solo nei pronto soccorso ma anche nei reparti. È un bollettino di guerra. In questo gennaio già 5 episodi a Napoli oltre a un petardo lanciato contro un'ambulanza (ha investito il medico a bordo), un 'ambulanza incendiata e tré medici percossi in Sardegna, 4 aggressioni in Emilia-Romagna, e così via. Poi ci sono società legali in agguato, pronte a chiamare in causa medici e Asl anche per un nonnulla. Tra l'altro la copertura assicurativa che le aziende sanitarie concedono ai propri medici è limitata e quindi gli interessati debbono ricorrere a un assicurazione integrativa, con un notevole costo. In Veneto sono andati deserti i concorsi per l'Urgenza e il Pronto soccorso (108 posti scoperti), per l'Anestesia- Rianimazione (76), la Ginecologia (42), la Pediatria (30), la Radiodiagnostica (28), l'Ortopedia (16), e così via. Due terzi dei posti vacanti, dice Giovanni Leoni, segretario véneto del sindacato dei medici ospedalieri Cimo, sono legati alla fuga di tanti colleghi, in numero sempre maggiore, verso il privato, sul territorio, all'estero. Non è vero che non ci sono medici specialisti, ce ne sono sempre meno nel pubblico. Aggiunge Massimiliano Zaramella, presidente di Obiettivo Ippocrate. Fare il medico oggi ha meno appeal, evoca meno rispetto di qualsiasi altro professionista. La tutela della salute, così come il valore della cultura e dell'istruzione, sono ormai dei disvalori, per cui medici e insegnanti diventano burattini nel teatro di una quotidianità grigia di non valori. Non abbiamo una tutela adeguata al tipo di lavoro che svolgiamo, non abbiamo la possibilità di una carriera professionale legata alle capacità e ai meriti, la nostra autonomia decisionale è affondata da catene amministrative, economiche e da ingerenze politiche. Gli ultimi casi. L'azienda sanitaria del Polesine ha cercato inutilmente 11 professionisti per i reparti di medicina e chirurgia d'urgenza. Per facilitare la partecipazione, la selezione era stata aperta anche agli specializzandi all'ultimo anno. Nonostante questo, nessuno si è presentato. In Molise è andato deserto un concorso per due pediatri tanto che il commissario alla sanità, ha autorizzato incarichi libero-professionali a medici in pensione per turare la falla. Dice il direttore sanitario dell'Azienda molisana, Antonio Lucchetti: Bandiremo nuovi concorsi nella speranza di avere nuove unità ma i numeri dicono questo: su 13 posti per dirigente medico del Pronto soccorso si sono presentati solo 3 candidati, per Ortopedia 2 su 4, Ostetricia e Ginecologia 2 su 5 e per Neonatologia non si è presentato nessuno. E una carenza che sta mettendo in crisi i vari servizi. A Lecco il pronto soccorso è sotto di cinque unità e il primario Luciano d'Angelo alza le braccia al cielo: E un mestiere ad alto rischio, sempre in trincea, senza margini per organizzare con calma un fine settimana, per non parlare di periodi natalizi o estivi... è una dedizione unica al lavoro che non tutti accettano. Ma qualcosa per cambiare bisogna fare. Stiamo cominciando, anche a Lecco, ad assumere medici stranieri, non europei. E la tendenza sarà sempre più quella.... A Lamezia ha chiuso l'ambulatorio di Ginecologia, in Umbria sono stati richiamati i m edici in pensione, ad Agrigento l'Asl ha avviato le selezioni pubbliche per medici da destinare ai pronto soccorso delle strutture ospedaliere e alla fine ha dovuto ammettere: Non è stato possibile reperire un numero di professionisti utile a coprire i posti vacanti e disponibili della disciplina di medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza. Nei pronto soccorso italiani mancano 2 mila medici, 800 in più rispetto allo scorso anno. E ogni anno si registra un incremento

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del 10% del sovraffollamento, inteso come inappropriata permanenza in barella in pronto soccorso di pazienti in attesa di posto letto, dice un dossier redatto da Simeu, Società italiana di medicina di emergenza-urgenza. Si tratta di una situazione che rischia di diventare esplosiva per l'intero sistema sanitario e per l'impatto sulle cure ai pazienti. Sul fronte ortopedico una testimonianza è quella di un primario dell'Istituto Rizzoli di Bologna, Cesare Faldini: L'insuccesso in chirurgia fa parte di quanto può accadere: nessun intervento (nemmeno il più semplice) garantisce buoni risultati a tutti, figuriamoci le procedure complesse. Ecco perché una pubblicità che promuove azioni legali contro i medici danneggia i pazienti perché crea un grave malinteso, come se ogni risultato insoddisfacente dovuto a una complicanza fosse la conseguenza di un errore medico. Ma complicanza ed errore medico sono due evenienze ben diverse. Promuovere azioni legali contro gli insuccessi della chirurgia non farà altro che aumentare la paura e l'astensionismo da parte dei medici, e i pazienti ci rimetteranno perché si rischia di rendere insostenibile la scelta, mai facile, tra astenersi per non prendere una denuncia oppure operare fregandosene del rischio. Interviene anche Filippo La Torre, presidente del Collegio italiano dei chirurghi (Cic): Ci sono concorsi per centinaia di posti nei vari ospedali italiani per riempire le carenze che vanno vacanti. Perché nessuno vuole più fare questa bellissima professione? Non la vogliono fare perché la considerano di altissimo rischio, con alti costi di assicurazione, si finisce per passare moltissimo tempo con gli avvocati e nei tribunali e poi rischiare anche una cosa terribile, quella dell'aggressione fisica poiché è venuto a mancare il rispetto del cosiddetto camice bianco che è colpevolizzato sistematicamente. La mappa delle carenze è disegnata dal sindacato medico dell'Anaao. A guidare la classifica delle regioni è il Piemonte al Nord, la Toscana al Centro, la Sicilia al Sud. In Piemonte il saldo negativo è di 2.004 medici, in Emilia si arriva a 597 figure mancanti (soprattutto cardiologi, pediatri, psichiatri e radiologi). Per la Campania il saldo negativo è di 1.090 unità. Tutti gli ospedali pubblici stanno cercando medici e non li trovano. Sarà uno dei problemi da risolvere per il ministro Roberto Speranza. Twitter: @cavalent Riproduzione riservata È -tit_org- Medici, concorsi deserti e ospedali a caccia di specialisti - La crisi del medico pubblico

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Periscopio

[Paolo Siepi]

[ÇÇÏØÏÇÏÇ DI PAOLO SIEPI Aumenta il consuino degli ansiolitici. Alcuni causeranno ansiolitigi? Diño Basili. Uffa News. Noi di Forza Italia siamo il partito del bello, della cultura. Vittorio Sgarbi, candidato Fi alle regionali dell'EmiliaRomagna. (Luca Pazzo), il Giornale. Bocca diceva che i suoi articoli erano già nella macchina da scrivere. E io li trovo nel mio computer. Quando mi siedo alla scrivania non so mai cosa scrivere, non ho memoria di niente. Poi provo un paio di attacchi e mi ricordo tutto. Non so perché. È il computer che mi salva. Natalia Aspesi, 90 anni, giornalista. (Simonetta Fiori), la Repubblica. A 15 anni ero molto preso dai miei impegni. Ma ho avuto fortuna, c'è chi ha indovinato in me un qualche talento. Sennò sarei oggi un mediocre avvocato, chissà. Riccardo Muti. (Pietro Visconti). Libertà. Cala il tramonto. Roma sospira. Alla fine poteva scegliere tra essere medio oriente o Parigi. Ha scelto di essere medio oriente. Marina Cicogna. (Michele Masneri). Il Foglio. Torino grazie al collegamento ad alta velocità con la Francia stava per diventare una capitale industriale europea. Ma il governatore del Piemonte, Mercedes Bresso, eletta con i voti di Val Susa si schierò coi no Tav.Pd di Chiamparino e Passino, succeduto a Bresso ha rilanciato il sì Tav con un progetto che ha allungato i tempi. Francesco Forte, il Giornale. Non sappiamo davvero come potranno evolvere le cose. Per la prima volta il cambiamento della società non dipende dalla politica, ma dalla tecnologia. Possiamo solo sperare che resista la democrazia, la quale tuttavia resta un emblema del Novecento. Enrico Montana. LaVerità. Io del Sessantotto do un giudizio solo positivo. Tutto quello che accade non può non accadere diceva Croce. Fu un grande cambiamento nel giro di un decennio. Nel gennaio del '61 la Consulta stabilì che l'adulterio femminile era ancora reato e pochi mesi dopo si cominciò a parlare di divorzio. Sergio Lepri, per 30 anni direttore dell'Ansa, ha cent'anni. (Concetto Vecchio), il venerdì. In quel film-capolavoro di Vittorio De Sica che si chiamava Miracolo a Milano, si vede un ragazzino che, nella Milano del 1951, esce dall'orfanotrofio e inizia a salutare tutti. Al quinto buongiorno, un passante gli chiede perché. Lui risponde che non c'è una ragione. Ecco, dobbiamo tutti tornare a salutare come quel ragazzino. Giuseppe De Rita, presidente del Censis. (Alessandro Fulloni). Corsera. La vita mi ha insegnato tré cose importanti: il rispetto per la persona. E poi se puoi aiutare chi vale hai il dovere di aiutarlo. Infine se porti odio arriva la guerra. Riño Barillari, paparazzo. (Massimo M. Veronese), il Giornale. La presa dell'Austria sull'Italia era ferrea: il Lombardo-Véneto faceva parte dell'Impero austroungarico, i ducati di Parma- Piacenza e Modena-Reggio e il Granducato di Toscana erano pertinenze degli Asburgo, che avevano diritto di veto sull'elezione del Papa. Il rè di Napoli aveva la ferrovia per andare dalla reggia di Napoli a quella di Portici, il bidet e l'oro del Banco, che ovviamente non era dello Stato e tantomeno del popolo ma appunto del sovrano assoluto, i cui cannoni puntavano sulla città e non su invasori che non erano alle viste. Va riconosciuto però che Napoli fu oggettivamente sfavorita dall'unificazione. Milano ne trasse invece vantaggio. La sua antica tradizione mercantile e le sue relazioni con il Nord Europa ne uscirono rafforzate. E la definizione di capitale morale non deve dispiacere: lo si è visto anche martedì scorso in Galleria, con seicento fasce tricolori attorno a Liliana Segre. Questo non deve far dimenticare che Milano fu anche la città natale del fascismo. E per un tempo fu ribattezzata Tangentopoli. Aldo Cazzullo. Corsera. Vissi anche la grande esperienza di Cuo- re fatto da Serra. Forse senza il mio Tango non ci sarebbe stato Cuore. Con la differenza che io facevo satira dentro il Pci, Michele indirizzò la propria verso il rampantismo socialista, era la satira sul successo berlusconiano. Oggi c'è meno bisogno di satira. Oggi i p olitici si dissacrano da sé. Sergio Staino, disegnatore satirico, creatore di Bobo. (Antonio Gnoli). la Repubblica. Erano in 6, con i loro taxi bianchi allineati, e non facevano assolutamente nulla se non aspettare il pollo da spennare. Scendevo giorni fa da un volo all'aeroporto di Ciampino, succursale cenerentola di Fiumicino, e tutto, in quell'ora di primo pomeriggio, sonnecchiava. Non c'erano vigili ne altre divise, salvo un paio di soldati che tenevano in braccio la mitraglietta come un bebé. Ai tassisti sfaccendati, chiedo: Chi è primo?. Io, fa uno. Gli dico: Piazza Fiume, centro di

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Roma. Niente tassametro, tariffa fissa. Mi riferivo a quella comunale: 30 euro da Ciampino al centro città. Il tassista si ferma di botto e dice: Non sono sicuro di essere il primo. Ammicca al collega e fa: Me sa che er primo sei tu. So l'urtimo, replica l'altro e si rivolge a un terzo del branco: Prendilo tu sto Piazza Fiume. Tanto devi annà ar Muro torto a du' passi. Quello non risponde e tutti cominciano a fischiettare. Non vogliono me: cercano il tacchino cui fare la festa. Giancarlo Pema. LaVerità. Ciò che mi colpisce nella descrizione del milieu Einaudi dove si svolge questo libro autobiografico della Ginsburg di 450 pagine (La Corsara) è nell'essere tutti comunisti, tutti ebrei, che tutti i loro amici lo siano, come se a Torino, a Roma, in Italia, gli scrittori che non appartenevano a questa cerchia non esistessero. Uscirò da questa biografia amando un po' meno Natalia Ginzburg di quanto non la amassi prima di leggerla. Gabriel Matzneff. (Stenio Solinas). il Giornale. DARLA BIGNARDI, 3 - Prima Le invasioni barbariche, ora L'assedio. Gli ascolti sembrano in linea con i titoli bellici che la conduttrice predilige per i suoi programmi: un cumulo di macerie fumanti. Alla puntata di esordio, appena 281 mila spettatori, pari all'1,3 per cento di share. Va in onda sul Nove, ma è da sottomultiplo: tré. Per le prossime stagioni suggeriamo Waterloo o Caporetto. Stefano Lorenzetto. Arbiter. La sua parentela era anche più complicata della Saga dei Forsyte e le sue mamme avevano continuato a ripetergli che non conosce la douceur de vivre chi non ha provato i moschettieri del Duce. Perciò ogni sera si spingeva dietro l'Ara Patriae dove montavano la guardia (cambiando ogni quindicina) aviatori e granatieri e marinai e guardie di finanza, bersaglieri e pompieri e altre armi più nuove e più strane. Alberto Arbasino, SuperEliogabalo. Einaudi, 1969. Ci si innamora tutti allo stesso modo, ma guai a dirlo agli innamorati. Roberto Ger vaso. il Giornale. Riproduzione riservata -tit_org-

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Marca del distributore, per Conad affare da 4 miliardi. Coop a quota 3 mld

[Marco A Capisani]

Marca del distributore., per Conad affare da 4 miliardi. Coop a quota 3 mid DI MARCO A. CAPISANI Su il sipario oggi a Bologna per Marca, la fiera bolognese dedicata alla marca privata che ora le insegne della distribnzione moderna preferiscono chiamare marca del distributore (mdd, vedere ItaliaOggi del 14/1/2020). Così alcune società hanno annunciato ieri con una nota il dato specifico sul loro business legato alla mdd. Conad, per esempio, arriva a quota 4 miliardi di euro, generati da 4 mila prodotti di cui 1.700 lanciati o rilanciati nel 2019. Coop, invece, tocca la soglia dei 3 miliardi di euro con di 4.500 prodotti (oltre 100 al debutto l'anno scorso). Infine per il gruppo Végé la marca del distributore rappresenta un affare da 390 milioni di euro, con 780 referenze (e 75 nate nell'ultimo esercizio). Al di là dei differenti casi di mercato, italianità delle referenze, prodotti specifici nel segmento benessere o bio o free from (lattosio per esempio) o rich in (fibre tra gli altri) e ancora la sicurezza alimentare sono i tratti comuni delle diverse offerte. Sulla sicurezza alimentare, in particolare, Coop dichiara investimenti per oltre 5 milioni di euro. Mentre da Conad aggiungono come il valore della mdd consente di fare investimenti per diffondere le buone pratiche di sviluppo sostenibile. Ne sono alcuni esempi, i progetti di efflcientamento della logistica e dei magazzini della mdd. Riproduzione riservata -tit_org-

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L'Europarlamento vara il piano per la transizione all'economia sostenibile Mille miliardi sul green Gentiloni: nuove regole sugli aiuti di stato

[Luigi Chiarello]

HEnroparlamento vara il piano per la transizione à Ãåñîïîò à sostenibih Mille miliardi sul Centiloni: nuove regole sugli aiuti di state DI LUIGI CHIARELLO Obiettivo dichiarato: mobilitare mille miliardi di euro di investimenti in dieci anni. Ambizione celata: arrivare a mobilitarne circa tremila. Obiettivo auspicato: fare dell'Unione europea un mercato a emissioni zero entro il 2050. Gli strumenti? Un budget da 100 mid di euro, finalizzato a favorire una transizione equa del sistema economico continentale, cioè la trasformazione in senso green dei settori, delle regioni europee e dei cittadini che dipendono che in maggior misura dai combustibili fossili. Un universo, a cui l'esecutivo Uè da priorità, perché più in difficoltà nel tenere il passo con le politiche di sostenibilità. Questo il canovaccio del Green Deal, il grande piano per l'economia verde varato ieri dall'Europarlamento e cuore del mandato della Commissione guidata da Ursula Gertrud von der Leyen. Una strategia che chiama in causa anche la produzione agricola e alimentare, la tutela della biodiversità, l'utilizzo di fitofarmaci e pone al centro delle produzioni future il biologico. Le nuove risorse, in realtà, ammontano appena a 7,5 mid di euro e saranno in un apposito nuovo Fondo denominato per la transizione giusta. Ogni stato Uè dovrà individuare i territori da finanziare e impegnarsi a integrare ogni euro versato da questo Fondo con risorse nazionali supplementari e con contributi del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo Plus. Secondo Bruxelles, tutte queste risorse daranno vita a investimenti pubblici per 30- 50 mid di euro. Il fondo per a transizione giusta concederà principalmente sovvenzioni per sostenere lavoratori, pmi, startup e incubatori. A questi investimenti se ne aggiungeranno altri, fino a 45 mid di euro, grazie al vecchio programma InvestEU. In più, altri 25-30 mid saranno in prestiti alle autorità locali; a erogarli sarà la Banca europea degli investimenti. Le risorse saranno destinate a progetti come reti di teleriscaldamento e ristrutturazioni edilizie. La Commissione presenterà una proposta legislativa a riguardo, a marzo del 2020. Un meccanismo finanziario complesso insomma, che richiede anche uno sforzo riformatore: Correggeremo la normativa europea sugli aiuti di Stato in linea con gli obiettivi politici del Green deal, ha chiosato in proposito il vicepresidente della commissione. Paolo Gentiloni. Riproduzione riservata ^ -tit_org-

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Poltrone in erba

[Redazione]

Å.Ø ØÇÅ ÇÏÇÇ CHEN LICHTENSTEIN nominato chief financial officer (cfo) del gruppo Syngenta, nuova holding agricola di ChemChina e Sinochem. Lichtenstein succede a Mark Patrick. Chen Lichtenstein, attualmente presidente e ad di Adama Agricultural Solutions, è stato presidente e ceo della divisione business strategico di ChemChina - China National agrochimici Corporation (Ñïàñ). È stato direttore esecutivo della Investment Banking di Goldman Sachs a New York e Londra. Ha conseguito dottorati congiunti dalla Graduate School of Business e la School of Law, e B.Sc. della Stanford University (Fisica) e LL.B. presso 'Università Ebraica di Gerusalemme. CONFAGRICOLTURA DONNA LOMBARDIA ha confermato Caterina Brazzola nel ruolo di presidente. Associata aonagricoltura Pavia, Âãàããî à è impegnata nel settore vitivinicolo e cerealicolo. Fanno parte del consiglio di Confagricoltura Donna Lombardia anche la vicepresidente Gabriella Poli, Simonetta Brunelli, Natalia De Poli, Maria Vida, Caterina Bevilacqua e Mariangela Saccomani. segreteria@confagr colturalombardia.it BENNO PICHLMAIEB, responsabile sviluppo avanzato Fendi e direttore global technology&innovation del gruppo Agco. È stato ammesso a far parte del Club of Bologna associazione di esperti internazionali di ingegneria agraria. Attualmente composto da 93 mèmbri, I club si occupa di argomenti di particolare importanza per è settore delle macchine agricole. Pichimaier è in azienda dal 2011. Presidente del Club di Bologna è Paolo Balsari, segretario generale Marco Fiala, mentre il segretario amministrativo è Patrizia Menicucci info@federunacoma. it E MAURIZIO SOAVE il nuovo presidente di Cantina di Nizza (At). 54 anni, viticoltore, alla guida dell'azienda agricola La Golondrina con vigneti a Casteinuovo Belbo, Nizza e Fontanile, sostituisce Franco Bussi Entrano nel consiglio di amministrazione Carlo Roggero Fossati e Walter Roggero in qualità di vicepresidenti. Sono stati eletti consiglieri Giovanni Gallo, Federica Gatti, Luisa Gazzetta, Diño Crea, Lorenzo Ivaldi, Ivano Morando, Mauro Olivieri e Mauro Roggero. Direttore generale è stato con fermato Giovanni Chiarie. [email protected] ÐÅÏ LA PKIMA VOLTA CONFAGKICOLTUBA MOLISE sarà guidata da una donna. Maria Concetta Raimondo è stata eletta nuovo presidente dell'associazione. Raimando è agronomo ed enologo presso una cantina del territorio, titolare di azienda agricola in regime biologico, già presidente Anga Molise dal 2010 al 2018 e rappresentante di Anga in Enapra fino al 2016. [email protected] Si CHIAMA TERKA VIVA, associazione libero produttori agricoli, il nuovo soggetto nato da Caacopagri-Ugc, Unione generale coltivatori, e Assolapa e rappresenterà dentro la Cisl Viterbo il mondo degli agricoltori della Tuscia. Presidente è Giovanni Maria Pira, 47 anni, imprenditore nel settore zootecnico che guida assieme alla famiglia l'omonima azienda di Farnese (Vt). [email protected] EMANUELE CAPATO è stato eletto presidente del Consorzio di Tutela dell'Insalata di LiUsiaIGP. Capato sostituisce Alessandro Braggion alla guida dall'atto di costituzione dell'ente che tutela una produzione che nasce tra le province di Rovigo e Padova. Oltre al presidente, la carica di vicepresidente è andata a Mauro Magon mentre è entrato a far parte del cda Giovanni Pavarin. Emanuele Capato è un giovane imprenditore di Lusia. [email protected] BRUNO TRENTINI HA lasciato la direzione della Cantina di Soave per raggiunto pensionamento. Trentini ha passato il testimone di direttore generale a Wolfgang Raifer. Enologo altoatesino, classe 1973, già direttore della Cantina Colterenzio, negli ultimi tré anni è stato al fianco di Trentini in Cantina di Soave in qualità di vicedirettore, cantina cantinasoave. it -tit_org-

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Lettera di Fink (BlackRock) agli a.d. Allarme clima anche in finanza

[Redazione]

Lettera di Fink (BlackRock) agli a.d. II II cambiamento climatico è divenuto ^( per le società un fattore determinante da prendere in considerazione nell'elaborare le strategie di lungo periodo. Lo scorso settembre, quando milioni di persone si sono riversate per le strade per richiedere un intervento in merito al cambiamento climatico, molte di loro hanno evidenziato l'impatto significativo e duraturo che questo fenomeno avrà sulla crescita e sulla prosperità economica: un rischio che i mercati fino a oggi sono stati più lenti a recepire. Ma la consapevolezza sta cambiando rapidamente e credo che siamo sull'orlo di una completa trasformazione della finanza. Ad affermarlo è Laurence Fink, presidente e a.d. di BlackRock, in una lettera agli amministratori delegati americani, aggiungendo che i dati sui rischi climatici obbligano gli investitori a riconsiderare le fondamenta stesse della finanza moderna. Il rischio climatico avrà un impatto non solo sul mondo fisico, ma anche sul sistema globale che finanzia la crescita economica. Inoltre il cambiamento climatico comporta una profonda rivalutazione del rischio e del valore degli asset. E poiché i mercati dei capitali anticipano il rischio futuro, registreremo i cambiamenti nell'allocazione di capitali più rapidamente rispetto a quelli nel clima. Fink ha quindi lanciato un avvertimento: Riteniamo che, quando una società non affronta efficacemente un problema materiale, i suoi amministratori debbano essere ritenuti responsabili. L'anno scorso BlackRock ha votato contro o negato i voti a 4.800 amministratori di 2.700 società. Laddove riteniamo che le società e i consigli di amministrazione non stiano producendo informative efficaci sulla sostenibilità o non stiano implementando procedure per la gestione di questi problemi, considereremo i mèmbri del consiglio di amministrazione responsabili. Alla luce del lavoro già effettuato nella divulgazione, e considerando i crescenti rischi di investimento che circondano la sostenibilità, saremo sempre più propensi a votare contro i dirigenti e i consiglieri di amministrazione quando le società non svolgeranno progressi sufficienti in materia di informativa sulla sostenibilità e non predisporranno linee guida e piani aziendali a essa connessi. Riproduzione riservata È Tsjligr -tit_org-

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NAVAL GROUP Fincantieri, operativa jv Naviris

[Redazione]

Naviris, la joint venture tra Fíncantieri e Naval Group, è pienamente operativa dopo la riunione del primo cda. Questa partnership, spiega la società, consolida il desiderio condiviso di costruire un futuro di eccellenza per l'industria navalmeccanica e per le marine. Con oltre vent'anni di collaborazione, Naval Group e Fincantieri hanno raggiunto traguardi di successo: già negli anni 1090 con il programma di cacciatorpediniere per la difesa aerea Horizon (quattro navi) e con il programma di fregate multi-missione Fremm in corso dal 2005 (20 navi). Naviris, che sarà un'alleanza alla pari, apre la strada al consolidamento della difesa navale europea in risposta alla crescente pressione dei concorrenti mondiali. Con sede principale a Genova e una controllata a Ollioules, il team di Naviris si concentrerà su pro- NAVAL GROUP FincantierL operativa jv Naviris getti bilaterali e di export. Per sottolineare la volontà strategica e di sviluppo che Fincantieri e Naval Group assegnano all'operazione, a Giuseppe Bono è stata assegnata la presidenza, mentre Hervé Guillou è membro del consiglio di amministrazione. Al timone operativo sono insediati l'a.d. Claude Centofanti e il chief operational officer Enrico Bonetti. L'obiettivo di Naviris è creare valore per i clienti attraverso progetti comuni di ricerca e sviluppo, la capacità di offerta in tutto il mondo, prime contractorship e design authority, l'ottimizzazione del procurement. Sono previste opportunità di export e iniziative comuni franco-italiane, come i primi studi per l'ammodemamento di mezza vita dei cacciatorpediniere classe Horizon francesi e italiani, oltre a progetti europei come lo sviluppo di una corvetta per il pattugliamento di nuova generazione. Siamo grati ai nostri governi, hanno dichiarato Bono e Guillou, per l'incondizionato sostegno ricevuto per la creazione di un nuovo leader europeo nel settore strategico della difesa navale. Insieme accelereremo il nostro progresso tecnologico e manterremo nostri principali fattori di differenziazione combinando le nostre capacità di ricerca e sviluppo, rinnovando i prodotti a vantaggio dei nostri clienti. Naviris apre la strada per la costruzione di una vera difesa navale europea. Riproduzione riservata È -tit_org-

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Brevi

[Redazione]

BREVI Ubi banca ha raggiunto un accordo con i sindacati per 150 assunzioni a fronte di 300 uscite su base volontaria, con accesso al Fondo di solidarietà o alla pensione. Interpump ha effettuato il closing dell'acquisizione del 60% di Transtecno per 22 milioni di euro in contanti, più 488.533 azioni Interpump prelevate dalla riserva azioni proprie e valorizzate 28,6572 euro. P&G sgr,attiva nel segmento del credito strutturato e delle asset backed securities, ha istituito la business unit di credit management con una famiglia di fondi riservati a investitori istituzionali. Il primo, P&G Credit Management Uno, ha avviato l'operatività con il conferimento, da parie di cinque banche e una cofidi, di crediti non performing di gross book value pari a circa 50 milioni di euro. Opel punta a un massimo di 2.100 uscite volontarie tra i dipendenti, mentre non ci saranno licenziamenti in Germania fino a luglio2025: è quanto risulta dall'accordo con i sindacati. Wrm Group del finanziere Raffaele Mincione ha siglato un accordo quadro per il salvataggio del gruppo Kipre, principale produttore di Prosciutto di San Daniele attraverso i marchi Principe e King's. Monnalisa ha annunciato la prima apertura dell'anno con il taglio del nastro di uno spazio al quinto piano di Galeries Lafayette. Retelit. La controllata Retelit Digital Services ha perfezionato l'acquisto del 100% di Partners Associates. Fire, attiva nella gestione del credito, ha chiuso il 2019 con masse in gestione sopra i 20 miliardi di euro, 30 due diligence e circa 5 milioni di posizioni gestite. Cbi, think tank di innovazione per l'industria finanziaria nel mercato dei pagamenti promosso dall'Abi, ha scelto Nexi come partner tecnologico. Takeaway.com, che la scorsa settimana ha vinto la battaglia per l'acquisizione di Just Eat, ha registrato nel quarto trimestre un aumento degli ordini del 56% su base annua a 46,6 milioni. China Railway Construction sì è aggiudicata un contratto per la progettazione e la costruzione di una rete stradale in Ciña del valore di 10 miliardi di yuan. Riproduzione riservata-tit_org-

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Crisi d`impresa, obblighi troppo fumosi

[Marcello Pollio]

Sugli allerta rischio di inadeguatezza della vigilanza. E responsabilità scarsamente bilancia Crisi Vimpresa obblighi troppo fumosi DI MARCELLO POLLIO Compensi minimi non determinati per legge e indeterminatezza degli adeguati assetti organizzativi imposti alle imprese per prevenire la crisi non garantiscono di raggiungere i risultati ricercati dalla riforma del Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza. Le piccolissime società obbligate alla nomina dei controllori non hanno interesse a essere sottoposte ad audit, con la conseguenza che le risorse economiche che le stesse sono disposte a pagare per i revisori rischiano di essere irrisorie e non idonee a retribuire l'attività e le ore necessarie a volgere una corretta e appropriata funzione di controllo. Mentre nelle grandi società i compensi sono determinati dall'assemblea dei soci che ha interesse a che i revisori e sindaci controllino l'operato dei manager, nelle nano imprese proprietà e amministrazione coincidono, con un conflitto che porta a svilire il significato della riforma. Sono questi i gridi di allarme emersi dalla terza tavola rotonda del 3 Forum dei commercialisti ed esperti contabili di ItaliaOggi. L'occasione ha permesso di discutere e approfondire luci e ombre della nuova normativa introdotta dal rinnovato art. 2086 del codice civile, ad opera dell'art. 375 digs 14/2019 (Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, Ccii) che rappresenta il perno dei sistemi di allerta introdotti dal Ccii che andrà a sostituire la legge fallimentare dal prossimo 15 agosto 2020. Il nuovo istituto dell'allerta previsto dall'art. 12 Ccii prevede che controllori e revisori debbano denunciare (art. 14) ai futuri Ocri (Organismi di composizione della crisi d'impresa) che verranno istituti dal 15 agosto 2020 presso ciascuna camera di commercio, le aziende che si trovino in stato di crisi o semplicemente a rischio di crisi, qualora non si siano attivate per attuare uno strumento di composizione previsto dallo stesso Ccii, ovvero un piano di risanamento (art. 56), un accordo di ristrutturazione dei debiti (art. 57 e ss.), un concordato preventivo (art. 84) o un procedimento di composizione della crisi (art. 19). Il sistema di allerta prevede, inoltre, che le denunce agli Ocri possano avve nire anche a cura dei creditori pubblici qualificati (art. 15) qualora i debiti fiscali o previdenziali siano superiori ad una certa soglia e i cui limiti sono in via di abbassamento a cura del decreto correttivo al Ccii che il governo è in procinto di approvare (si veda ItaliaOggi del 31 dicembre 2019). L'art. 2086 c.c. stabilisce, dal 16 marzo 2019, che ciascun imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell'impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell'impresa e della perdita della continuità aziendale. Il termine adeguato utilizzato dal legislatore è troppo generico e rende la norma incerta e fumosa, facendo emergere ancora una volta come il legislatore sia portato ad emanare norme indeterminate che fanno perdere di senso al concetto di certezza del diritto. Tale nebulosità della disposizione comporterà un arbitrio eccessivo sia in chi deve applicare la disposizione in via preventiva sia in chi, e qui sta soprattutto il difetto più grande, dovrà valutare i comportamenti tenuti dalle imprese con una visione postuma al verificarsi di eventi che hanno portato alla crisi se non alla liquidazione giudiziale (ovvero il futuro fallimento). Il sistema congeniato dal legislatore è quello di avere obbligato tutte le imprese con soglie molto limitate: 4 milioni di attivo patrimoniale, 4 milioni di ricavi o 20 dipendenti (anche un solo paramento superato per due esercizi consecutivi) a nominare i controllori o il revisore interni alla società, rendendosi poi conto che nelle piccolissime imprese il termine per eseguire le denunce agli Ocri entro il 15 agosto 2020 è inappropriato (si veda ItaliaOggi del 24 dicemb re 2019), perché le piccole imprese non sono pronte a ricevere in così poco tempo controlli e pressioni da parte di organi esterni e terzi alla società. Proprio sulla terzietà dei controllori un elemento fondamentale è rappresentato dai compensi che oggi non sono in alcun modo obbligatori e determinabili secondo parametri oggettivi, tanto da rendere difficile la determinazione persino per il tribunale che dovesse intervenire in sostituzione dell'imprenditore a nominare i controllori (art. 2477 c.c.). In tema di revisione l'art. 10 del digs 39/2010 stabilisce che il corrispettivo per l'incarico di

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revisione legale è determinato in modo da garantire la qualità e l'affidabilità dei lavori e l'art 11 dello stesso decreto prevede che II revisore legale o la società di revisione legale, prima di accettare o proseguire un incarico di revisione legale, deve valutare e documentare il possesso dei requisiti di indipendenza ed obiettività di cui all'articolo 10 e la disponibilità di personale professionale competente, tempo e risorse necessari per svolgere in modo adeguato l'incarico di revisione. La mancanza di tariffe minime o di una normativa che obblighi almeno alla corresponsione di un equo compenso rischia di provocare un effetto inverso a quello auspicato dal legislatore. I piccoli imprenditori andranno alla ricerca di soggetti disposti ad accettare incarichi con compensi vili e non appropriati alla organizzazione e risorse necessarie a vigilare che gli assetti organizzativi siano idonei alla dimensione e natura delle imprese. L'adeguatezza dei sistemi di allerta dipenderà dalla adeguatezza dei compensi dei professionisti chiamati ad attuare la riforma dei sistemi di allerta. C'è dunque bisogni che il legislatore prenda atto che una riforma per essere concreta sia completata in ogni suo tassello. Da sinistra, Franco Ferraro, Massimiliano Bosaro, Giorgio Moroni, Ermando Bozza, Pietro Minnella, Antonio Ciccia Messina e Marcello Pollio -tit_org- Crisiimpresa, obblighi troppo fumosi

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Scontrini telematici, pressing per il software

[Cristina Bartelli]

Scontrini telematici., pressing per il software Scontrini telematici, pressing sul software per gli invii. Lo strumento è in preparazione e consentirà di trasmettere i dati senza dover cambiare il registratore telematico, con un software, è necessario che l'Agenzia delle entrate ci convochi e che ci dia gli elementi per poter predisporre lo strumento per l'invio dei corrispettivi, afferma Roberto Bellini, direttore generale di Assosoftware intervenuto al III forum di ItaliaOggi sulle novità della legge di Bilancio. La questione, continua Bellini, è ancora più urgente se si pensa che attualmente sono solo poco più di 500 mila i nuovi registratori telematici consegnati a fronte di un milione e mezzo di soggetti obbligati. C'è ancora ritardo per la predisposizione di strumenti che devono essere ultimati entro luglio, data di entrata in vigore dell'obbligo, ricorda Bellini. A ottobre 2019, rispondendo a un question time alla camera, il sottosegretario all'economia PierPaolo Baretta aveva dichiarato che: In merito alla richiesta di agevolare l'introduzione di soluzioni software per la trasmissione e memorizzazione dei corrispettivi, si fa presente, che l'Agenzia delle entrate ha già attivato tavoli di lavoro con gli operatori di settore per individuare soluzioni software che consentano da un lato di offrire più possibilità agli esercenti tenuti all'obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi, dall'altro di garantire l'amministrazione relativamente alla memorizzazione, sicurezza e inalterabilità dei dati con gli stessi livelli di garanzia offerti dai registratori telematici. Questi ultimi, infatti, per le loro caratteristiche tecniche e per il fatto che sono sottoposti ad apposito processo di omologa da parte della Commissione sui misuratori fiscali (prevista dall'articolo 5 del decreto ministeriale 23 marzo 1983), offrono elevati livelli di garanzia atteso che la registrazione dell'operazione effettuata dall'esercente non può più essere modificata. Peraltro, la procedura web denominata "documento commerciale online", offerta gratuitamente dall'Agenzia delle entrate, garantisce la sicurezza e inalterabilità dei dati registrati dall'operatore Iva, in quanto tale registrazione avviene in tempo reale nel sistema centralizzato dell'Agenzia delle entrate. Cristina Bartelli Riproduzione riservata È -tit_org-

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Il procuratore capo di Milano ha lanciato una proposta di riforma della normativa Misu re prem iali per la 231

[Cristina Bartelli]

Il procuratore capo di Milano ha lanciato una proposta eli riforma della normatii Misure premiali per la 231 Greco: se una società collabora le va riconosciuto DI CRISTINA BARTELLI Misure premiali nella normativa 231 sulla responsabilità penale delle imprese. A lanciare la proposta, in uno scenario di vero e proprio restyling per le disposizioni che, nel 2020, compiono 19 anni (il digs 231 è del 2001), è Francesco Greco, procuratore capo del tribunale di Milano intervenuto al III forum dei commercialisti organizzato da ItaliaOggi il 13 gennaio 2020. Manca nella normativa 231 un diritto premiale per le società che collaborano. Se la società si impegna e l'interlocutore accetta l'impostazione, senza giocare al rialzo si ottengono dei risultati seri. Il procuratore è da sempre a favore di disposizioni che portino con sé una non punibilità nei limiti non criminogeni: tutte le opere di disclosure, sottolinea Greco, che il contribuente può fare devono essere premiate. Questo non vuoi dire resa di fronte all'evasione fiscale. Tutt'altro: II legislatore ci ha provato, il problema dell'evasione fiscale c'è. Da una parte c'è un vero e proprio autofinanziamento che fa l'impresa non versando soldi all'erario, evidenzia il magistrato che, a Milano, ha creato un vero e proprio modello per il contrasto di evasione e elusione fiscale, l'omesso versamento Iva e contributi ammonta a 108 miliardi, 10 mid solo sul territorio di Milano, stima Greco che conferma come spesso le imprese si costituiscano per poi chiudersi nel giro di pochissimi mesi, trequattro, percependo contributi e poi sparendo. Per Greco, un paese che ha bisogno di risorse deve rivolgersi a chi queste risorse le ha distratte alla collettività, evadendo e portando i soldi fuori dai confini nazionali: I tré scudi fiscali e le due voluntary disclosure hanno dimostrato una realtà di quasi 1.000 mid di soldi sottratti all'erario. A Milano il lavoro portato avanti ha prodotto non solo un risultato consistente ma anche quello della cultura della legalità e della fedeltà fiscale, evidenzia il procuratore. Tornando, dunque, alla normativa 231, Greco ha ricordato l'importanza della novità contenuta nel decreto fiscale dell'allargamento della responsabilità in capo alle società ai reati tributari: il problema, se male affrontato, rischierà di coinvolgere i consigli di amministrazione, prevede Greco. Diventa, dun que, strategico rivedere i modelli organizzativi alla luce di queste novità in ottica di tax corporate responsability. Sulle proposte di modifica alla 231, il procuratore di Milano ha evidenziato che i modelli contenuti nell'impianto della legge non sono tarati nei confronti della realtà industriale italiana, per lo più costituita da piccole e medie imprese. E soprattutto quello che manca per Greco, il problema enorme del decreto 231 è l'assenza di un diritto premiale. La società, oggi, non ha convenienza a collaborare o anticipare l'intervento dell'autorità giudiziaria perché ne risponde. Stesso discorso per i nuovi manager che arrivano, scoprono reati e non hanno convenienza a dissociarsi perché sono chiamati a risponderne loro. Ecco dunque l'invito di Greco, di fronte alla complessità del sistema tributario, dove tutti rischiano di evadere il fisco, ne percorrere nella strada della collaborazione mettendo bene in chiaro che chi non paga le tasse è giusto che ne risponda. E i casi chiusi dalla procura, che ha restituito all'erario oltre cinque miliardi di imposte non versate nell'ultimo anno, parlano da soli. Riproduzione riservata Ä -tit_org-

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LA FRODE FISCALE DIVENTA IMPRESCRITTIBILE Fatture false, fino a 14 anni per la sentenza di primo grado

[Stefano Giulia Loconte Mentasti]

LA FRODE FISCALE DIVENTA IMPRESCRITTIBILE. 1. 1 1:: 11 Fatture false, fino a 14 anni per la sentenza di primo grad 1 I A. ' A, J. -. _'. * Per le fatture false, la giustizia italiana avrà 14 anni di tempo per emettere la sentenza di primo grado. Per gli altri gradi un tempo in finito. La stretta del decreto fiscale 124/2019, convertito nella legge 157/2019 pubblicata in G.U. lo scorso 24 dicembre, rende i reati tributari praticamente imprescrittibili: punendo le frodi con il carcere sino a 8 anni allunga la prescrizione a quasi 11, che superano addirittura i 13 anni al realizzarsi di un atto interruttivo. Il doppio rispetto alla maggior parte dei delitti contemplati dal nostro sistema penale. Inoltre, se tale tempo non decorre prima della pronuncia di primo grado, una volta emanata la sentenza il termine prescrizionale si arresta per sempre e il processo potrebbe durare in eterno: è quanto stabilisce l'ulteriore riforma, che riguarda l'art. 159 c.p. in materia di prescrizione, e che, nonostante sia in corso un acceso dibattito al vertice del Governo che invoca una pronta ulteriore modifica, è in vigore dal primo gennaio 2020. Ma ecco perché per l'uso di fatture false anche il primo grado di giudizio può durare così tanto. Il codice penale prevede che decorso un tempo corrispondente al massimo della pena stabilita per quel reato (che per i delitti non può essere inferiore a 6 anni), da calcolarsi dal giorno della consumazione (che per l'uso di fatture false coincide con la presentazione della dichiarazione fiscale, ovvero con il 30 settembre successivo alla chiusura dell'anno di imposta), il reato si estingue per intervenuta prescrizione. Ma se si verificano alcuni adempimenti (quali l'ordinanza che applica una misura cautelare personale, il decreto di fissazione della udienza preliminare, o ancora, per gli illeciti fiscali, il verbale di constatazione o l'atto di accertamento), la prescrizione si interrompe e il termine ricomincia a decorrere da lì, pur non potendosi superare di più di un quarto il tempo originario Inoltre, il legislatore nel 2011 ha introdotto nel digs. 74/2000 una norma specifica per la prescrizione dei reati tributari, aumentandone i tempi di un terzo. Se ora si considera pure l'inasprimento sanzionatorio previsto dalla riforma per la frode fiscale, il calcolo è presto fatto: se aggiungiamo infatti, come illustrato, al massimo edittale di 8 anni un terzo, arriviamo a 10 anni e 8 mesi. Che diventano 13 anni e 4 mesi al verificarsi di un atto interruttivo. Da ultimo, la suddetta riforma del c.p. sulla prescrizione (che è in vigore dal 1 gennaio 2020) reintroduce una previsione che era stata abrogata nel 2005 e che inciderà pesantemente anche sui reati tributari: si tratta della regola che, valutando unitariamente il reato continuato (cioè quell'illecito penale che in sostanza consiste in più condotte illecite avvinte dal medesimo criminoso), fa decorrere la prescrizione dal momento in cui è cessata la continuazione e non più, come adesso, da quello in cui è stata commessa ciascuna violazione; con l'effetto di spostare avanti la punibilità di tutti i reati uniti dallo stesso scopo, e così (come ha già avuto modo di chiarire la cassazione) anche le frodi perpetrate dall'evasore per più annualità consecutive. In definitiva, basta che in 13 anni e 4 mesi sia stata emessa una sentenza di primo grado, perché il reato non si prescriva mai più. di Stefano Locante e Giulia Mentasti Riproduzione riservata -tit_org-

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Brevi

[Redazione]

Le sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti, nell'adunanza di ieri, hanno rilasciato, con osservazioni e raccomandazioni, certificazione positiva all'ipotesi di accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con gli specialisti ambulatoriali intemi, veterinari ed altre professionalità sanitarie (biologi, chimici, psicologi) ambulatoriali, ai sensi dell'art. 8 del digs n. 502 del 1992, per il triennio 2016-2018. La riforma della giustizia tributaria deve rispettare la Costituzione. Condizione che non viene assolta dalle proposte avanzate dal premier Conte nella conferenza di fine anno e, prima ancora, dall'ufficio di presidenza della Carie dei conti. Sembra si tratti di un progetto politico non compatibile con principi costituzionali. Così il presidente dell'Unione nazionale delle camere degli avvocati tributaristi, Antonio Damascelli, è intervenuto ieri al convegno organizzato dal Consiglio dell'Ordine forense di Roma in Corte di cassazione; incontro nel quale è stata illustrata la proposta di riforma della giustizia tributaria elaborata da Uncat e condivisa dal Coa di Roma. Sono state esaminate le specifiche caratteristiche della riforma Uncat e le differenze rispetto ai progetti di riforma attualmente pendenti in parlamento, con l'auspicio condiviso che le camere ne fissino urgentemente l'esame. Solo una minima parte dei contratti censiti risulta essere siglato dalle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative. E imperiante avere criteri di misurazione della rappresentanza, passo fondamentale per contrastare dumping contrattuale e solari bassi. Lo ha detto il presidente del Cnel Tiziano Treu, in audizione ieri davanti alla XI Commissione lavoro della camera sulle pdl su rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, rappresentatività sindacale ed efficacia dei Ceni. Il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli ha firmato i decreti che autorizzano 6 accordi per l'innovazione tra il Mise e le regioni Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia e Sicilia. L'obiettivo è quello di favorire la competitivita del territorio e salvaguardare l'occupazione attraversogli investimenti delle imprese in progetti di ricerca e sviluppo di notevole impatto tecnologico. Per la realizzazione diprodotti e processi produttivi innovativi sono previsti investimenti complessivi pari a circa 66 milioni di euro, a sostegno dei quali il Mise ha messo a disposizione circa 23 milioni di euro di agevolazioni. Ilpresidente dell'Istituto nazionale tributaristi (Int), Riccardo Alemanno, si legge in una nota, ha accolto con favore il progetto di riforma fiscale annunciato dal sottosegretario di stato del ministero dell'economia e delle finanze, Pierpaolo Baretta (si veda ItaliaOggi di ieri, ndr), pur volendo meglio capire cosa comporti la rimodulazione delle aliquote Iva ed evidenziando comunque che la priorità resta la sburocratizzazione e semplificazione del sistema fiscale. Maggiore impulso nel processo di realizzazione di un sistema di contabilizzazione dei costi del degrado ambientale nei bilanci pubblici, miglioramento del sistema di informazione ambientale, una più attiva partecipazione dei rappresentanti degli enti territoriali al comitato tecnico istituito per la Strategia marina, massimizzazione del coordinamento nell'impiego delle risorse e dei mezzi delle attività di monitoraggio continuo dell'ambiente marino. Lo auspica la sezione centrale del controllo sulla gestione delle amministrazioni dello stato della Corte dei conti nella relazione Lo stato di attuazione degli interventi per la protezione dell'ambiente marino volti a conseguire un buono stato ambientale entro il 2020 (ex digs 19012010) (delibera 2012019). Riproduzione riservata È -tit_org-

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Il ministro

[Redazione]

dello sviluppo economico Stefano Patuanelli ha firmato i decreti che autorizzano 6 accordi per l'innovazione tra il Mise e le regioni Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia e Sicilia. L'obiettivo è quello di favorire la competitivita del territorio e salvaguardare l'occupazione attraverso gli investimenti delle imprese in progetti di ricerca e sviluppo di notevole impatto tecnologico. Per la realizzazione di prodotti e processi produttivi innovativi sono previsti investimenti complessivi pari a circa 66 milioni di euro, a sostegno dei quali il Mise ha messo a disposizione circa 23 milioni di euro di agevolazioni. -tit_org-

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ROTTAMAZIONE-TER Le prime interpretazioni della Cassazione per chi ha aderito alla rottamazione-ter Cassazione: la pace f iscale non risparmia le sanzioni Iva = Pace fiscale con sanzioni Iva

[Debora Alberici]

ROTTAMAZ10NE-TER Cassazione: la pace fiscale non risparmia le sanzioni Iva Le prune interpret azioni della Cassazione per chi ha aderito alla rottamazione-t Pace fiscale con sanzioni Iva Condono per irregolarità formali a portata limitata DI DEBOBA ALBERICI* Dalla Cassazione prime interpretaziuni sulla rottamazioneter. Sono infatti applicabili le sanzioni Iva anche quando il contribuente ha aderito alla pace fiscale per sanare le irregolarità formali che ha commesso. Lo ha sancito la Suprema corte che, con l'ordinanza 439 del 14 gennaio 2020, ha accolto il secondo motivo presentato dall'Agenzia delle entrate. Il caso riguarda un imprenditore che si era detratto l'Iva all'importazione nonostante la mancata fisica introduzione del deposito fiscale di imbarcazioni. La Ctr aveva annullato l'atto impositivo. Contro la decisione l'Agenzia delle entrate ha presentato ricorso alla Suprema corte incassando la vittoria solo sul fronte delle sanzioni. Il primo motivo presentato dalla difesa erariale è stato infatti respinto sulla base del principio secondo cui l'amministrazione finanziaria non può pretendere il pagamento dell'imposta sul valore aggiunto all'importazione dal soggetto passivo che, non avendo materialmente immesso i beni nel deposito fiscale, si è illegittimamente avvalso del regime di sospensione di cui all'art. 50-bis, comma 4, lett. b), di n. 331 cit., qualora costui abbia già provveduto all'adempimento, sebbene tardivo, dell'obbligazione tributaria nell'ambito del meccanismo dell'inversione contabile mediante un'autofatturazione e una registrazione nel registro degli acquisti e delle vendite, atteso che la violazione del sistema del versamento dell'Iva, realizzata dall'importatore per effetto dell'immissione solo "virtuale" della mercé nel deposito, ha natura formale e non può mettere, pertanto, in discussione il suo diritto alla detrazione, come chiarito dalla Corte di giustizia nella sentenza del 17 luglio 2014, in C-272/13, a tenore della quale detta violazione può essere però punita, in relazione allo scarto temporale tra la dichiarazione e l'autofatturazione, con una specifica sanzione per il ritardo, non fissa e che può consistere anche nel computo degli interessi di mora, purché sia rispettato il principio di proporzionalità, la cui adeguata determinazione, implicando un accertamento di fatto, compete al giudice di merito. Sul fronte della rottamazione-ter, invece, gli Ermellini hanno per la prima volta chiarito che contrariamente a quanto sostenuto dalla contribuente nelle rammentate memorie, l'esito del giudizio sulle sanzioni non è dipendente da quello dell'accertamento Iva; e, ciò, anche in relazione alla definizione delle irregolarità formali oggetto della lite sull'accertamento tramite condono ex art. 9 dl n. 119/2018 convertito con modificazioni nella legge n. 136/2018; In effetti, le sanzioni di cui si discute sono quelle sostanziali che colpiscono l'omesso o ritardato pagamento dell'imposta, anche se dalla mancata non immissione fisica nel deposito fiscale, come ricordato, non può farsi discendere la perdita del diritto alla detrazione e la conseguente violazione del principio di neutralità, che è essenziale al regime Iva. * cassazione.net Riproduzione riservata È -tit_org- Cassazione: la paceiscale non risparmia le sanzioni Iva - Pace fiscale con sanzioni Iva

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

PARADISI FISCALI Netflix sposta utili tra il Regno Unito e i Paesi Bassi

[Giulia Provino]

PARADISI FISCALI DI GIULIA PROVINO Come Google, Facebook e Amazon anche Netflix è andata a caccia del fisco light, trovandolo in Olanda e Gran Bretagna. Nel 2018, nonostante profitti globali pari a 1,2 miliardi di dollari ed entrate stimate per circa 860 milioni di sterline, Netflix non ha pagato alcuna imposta nel Regno Unito. Secondo nn rapporto di TaxWatch, No Tax and Chill. Netflix's offshore network, la piattaforma di streaming on demand più famosa al mondo ha spostato profitti fino a 430 milioni di dollari dalle sne filiali internazionali verso paradisi fiscali nel 2018. Da un'analisi dei conti della società di streaming video negli Stati Uniti, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito, infatti, è emerso che anche Netflix utilizza una rete di società offshore per spostare i profitti nelle giurisdizioni più favorevoli ed evitare di pagare le imposte. In Gran Bretagna, ad esempio, sebbene Netflix gestisca alcune società a Londra, le vendite nel Regno Unito vengono fatturate da una società offshore con sede nei Paesi Bassi, che a sua volta acquista servizi dalla filiale britannica di Netflix con un margine basso, con conseguenti scarsi profìtti o tasse sia nel Regno Unito che nei Paesi Bassi, dove la società olandese paga miliardi ad altre società Netflix sconosciute, lasciando i Paesi Bassi a bocca asciutta. Riproduzione riservata -tit_org-

Estratto da pag. 37 393

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Brevi

[Redazione]

Quest'anno per la decima edizione del Forum economico Gaidar, intitolata Russia and the World: Challenges of the New Decade, dall'Italia sono stati nuovamente invitati Giulio Tremanti, presidente di Aspen Institute Italia, e Franco Frattini, presidente dell'Istituto di Studi Eurasiatici. La prima edizione del Forum Gajdar risale al 2010. L'evento è organizzato dall'Accademia presidenziale russa di economia e pubblica amministrazione (Ranepa), uno dei maggiori centri universitari e di alta formazione della Federazione russa, con 56 filiali in tutto il paese e quasi 100 mila studenti. Dalle sue aule esce buona parta della dirigenza politica e amministrativa e molti manager delle grandi aziende. La pressione fiscale delle famiglie italiane, pari al 17,82% del pii, risulta sostanzialmente stabile (+0,04%) nell'ultimo anno, ma non ha ancora assorbito lo shock fiscale del 2012. In particolare, permangono ancora 1,63 punti da recuperare rispetto all'incremento dovuto alla crisi del debito verificatasi nel 2011. Da allora il recupero è stato solo di 0,18 punti. Una situazione differente rispetto al dato della pressione fiscale generale che, nello stesso periodo ha lasciato un avanzo più contenuto pari a 0,66 punti nel 2019. Le famiglie, dunque, rispetto agli altri settori istituzionali dell'economia, inparticolare impresee isti tuzioni finanziarie, hanno subito quasi interamente sulle proprie spalle il peso dell'aggiustamento fiscale dell'inizio dello scorso decennio. Il dato emerge dall'osservatorio economico del Consiglio e della Fondazione nazionale dei commercialisti che ha rielaborato la pressione fiscale delle famiglie sulla base di dati Istat di contabilità nazionale e Mef sulle entrate tributarie mensili attraverso l'analisi dettagliata del gettito delle singole imposte con una proiezione dei dati al 2019. Sono 117 i nuovi magistrati destinati a ricoprire incarichi nelle Corti d'appello e nelle relative procure generali. Questo uno dei passaggi della Relazione tecnica del ministero della Giustizia che fa parte della proposta di rideterminazione delle piante organiche del personale di magistratura di merito (Uffici giudiziari di primo grado e secondo grado, sorveglianza e minori) pubblicata su www.giustizia.it e sul quotidiano di informazione www.gnewsonline.it II progetto prevede la complessiva assegnazione di 402 nuove unità alla magistratura di merito. Con decreto del 17 aprile 2019 era già stato assegnato un contingente di 70 magistrati alla Corte di cassazione. Ora si attende il parere del Csm. Nel 2019 le scommesse sportive in agenzia hanno totalizzato una raccolta di 4,78 miliardi di euro: è il totale elaborato da Agipronews sui dati contenuti nel report dell'Agenzia dogane e monopoli. Napoli si conferma in vetta alla classifica delle città dove si è giocato di più con 721,6 milioni di euro, davanti a Roma con 416,4 milioni e a Milano con 272,6 milioni. Scopriamo in questi giorni dalla Tv che l'introduzione dello scontrino elettronico non ha lo scopo di contrastare l'evasione ne di avviare la tanto annunciata semplificazione degli adempimenti, ma solo l'obiettivo di eliminare la tenuta della contabilità rendendola automatica. Nello spot dell'Agenzia delle entrate che sta andando in onda in questi giorni sui principali network televisivi, infatti, viene "spiegato" che dal 2020 la gestione della contabilità diventerà automatica con il registratore di cassa telematico. Si tratta di una pubblicità ingannevole che svilisce il lavoro di un'intera categoria professionale, perché agli addetti ai lavori ma anche a tutti i contribuenti è già piuttosto chiaro ed evidente che anche con lo scontrino elettronico la contabilità continuerà ad esistere e di certo non diventerà automatica. Così l'Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili in una nota. Riproduzione riservata-tit_org-

Estratto da pag. 37 394

15-01-2020 Pag. 1 di 1

L`occhio del f isco su Spotify per l`applicazione del reverse charge = Spotify, accertamento dal fisco Bartelli a pag. 37 Verifiche in corso per l'applicazione del reverse charge

[Cristina Bartelli]

VERIFICHE IN CORSO L'Occhio del fìsco su Spotify per l'applicazione del reverse charge' Agenzia delle entrate sta concludendo una verifica alla società di streaming musical Spotify, accertamento dal Verifiche in corso per Vapplicazione del reverse charge DI CRISTINA BARTELLI J1 ccertamento fiscale per arm Spotify. L'Agenzia delle SsS^L entrate, secondo quanß ÷þî ItaliaOggi ègrado di anticipare, sta ultimando in queste settimane una verifica fiscale sul colosso svedese della musica in streaming. Le contestazioni riguardano gli anni di imposta dal 2014 al 2019 e si stanno concentrando su presunte violazioni in tema di assolvimento dell'imposta sul valore aggiunto e nell'applicazione del meccanismo del reverse charge ai fini Iva, dell'inversione contabile. Sotto la lente dell'Agenzia potrebbe essere finito un meccanismo per cui Spotify Italia compra servizi dalla casa madre (ad esempio i diritti sulla musica che si trova sulla piattaforma) e li rivende in Italia. Il consumatore, italiano, ascolta il file musicale che la casa madre svedese ha rivenduto a quella italiana che a sua volta arriva al destinatario finale che è l'utente italiano. Nel passaggio tra la società svedese e la controllata italiana,' Iva è assolta da quest'ultima con il reverse charge ma non se la prima può essere considerata una stabile organizzazione. Nell'e-commerce le cessioni B2C (i.e. nei confronti di privati consumatori) sono assoggettate a Iva nel Paese di residenza del consumatore finale. Quindi, le cessioni sono assoggettate a Iva in Italia e il venditore comunitario si troverà a dover adempiere l'obbligazione tributaria tramite l'identificazione diretta oppure la nomina del rappresentate fiscale. La contestazione, dunque, potrebbe rappresentare un grimaldello per arrivare a configurare una stabile organizzazione da parte della società svedese in Italia. Ancora in via di formalizzazione l'intera entità della verifica anche se, poiché è stata informata anche l'autorità giudiziaria, è ipotìzzabile siano state superate le soglie per cui si applicano le norme del digs 74/2000 (reati tributari). Dall'ultimo bilancio depositato dalla sri italiana, a giugno 2019, si legge che Spotify Italia sri è interamente controllata dalla società SpotifyAB che è a sua volta controllata da Spotify Technology SA. La società svolge attività di vendita e commercializzazione per conto di Spotify per mezzo della sede legale sita a Milano, che risulta essere anche Punica sede come unità locale. Spotify Italia è soggetta, si legge ancora nel bilancio, all'attività di direzione e coordinamento da parte di Spotify AB che ha sede a Stoccolma, in Svezia. Gli ultimi dati disponibili sono quelli riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017. L'attività italiana è consistita principalmente in servizi pubblicitari, display advertising, pubblicità audio e pubblicità video. La principale attività intragruppo riguarda il pagamento dei costi relativi alla licenza a Spotify AB. Per la musica in streaming, si legge nel documento, la società dipende dall'acquisto delle licenze relative ai contenuti da un numero limitato di proprietari di contenuti di maggiore o minore rilevanza, nonché dai titolari di diritti. L'obiettivo è quello di trasformare gli utenti in abbonati. Riproduzione riservata È -tit_org-occhio delisco su Spotify perapplicazione del reverse charge - Spotify, accertamento dal fisco

Estratto da pag. 37 395

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Sblocco turnover non per tutti: le soglie sono troppo selettive = Sblocco turnover non per tutti Barbero a pag. 38 Prog ra m m a z i on e m obi l e. E sog l i e t roppo se l ett i ve

[Matteo Barbero]

Et Tl LOCALI Sblocco turnover non per tutti: le soglie sono troppo selettive lì(ll ()(44> II ì. 'Î'S Lo.schema di dpcm licenziato dalla Conferenza stato-città sta spiazzando molti em Sblocco turnover non per tutti Programmazione mobile. E soglie troppo selettiv DI MATTEO BARBERO Sblocco del turnover non per tutti i comuni. Lo schema di decreto del presidente del consiglio dei ministri, attuativo dell'art. 33 del di 34/2019 licenziato dalla Conferenza stato- città e autonomie locali delFll dicembre scorso, ha spiazzato molti enti, che si aspettavano un via libera più generalizzato. Come noto, l'intento è quello di sganciare i nuovi reclutamenti dalle cessazioni, misurando l'ampiezza del turnover in base al peso della spesa per il pagamento degli stipendi sulle entrate correnti. Ma le soglie fissate rischiano di essere troppo selettive e non mancano i dubbi interpretativi. Proviamo a fare chiarezza. Le amministrazioni nelle quali il rapporto si colloca al di sotto della soglia minima possono effettuare assunzioni a tempo indeterminato in misura superiore alla propria capacità assunzionale. Per contro, le amministrazioni nelle quali tale rapporto si colloca al di sotto della soglia massima fissata dal provvedimento dovranno adottare un piano che consenta loro di rientrare nel 2025 entro i parametri fissati. Infine, le amministrazioni comunali che presentano un rapporto intermedio fra i due valori soglia dovranno restare nel tetto delle capacità assunzionali, ma non sono obbligati ad adottare un piano di rientro. Ai fini del calcolo del rapporto, le entrate correnti corrispondono alla media degli accertamenti relativi ai primi tré titoli relativi agli ultimi tré rendiconti approvati, al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato nel bilancio di previsione relativo all'ultima annualità considerata. La spesa per il personale, invece, deve essere così conteggiata considerando tutti gli impegni di competenza senza detrazioni oltre all'Irap, come rilevati nell'ultimo rendiconto della gestione approvato. Qui si pone una prima questione riguardante i dati da considerare. È ovvio che al momento il riferimento sia ai rendiconti 2016, 2017 e 2018 per le entrate e per la spesa di personale, mentre già sul Fede iniziano i primi dubbi: riteniamo che lettera della norma indichi il preventivo 2018 e che occorra considerare il dato di previsione finale. Cosa succederà, però, quando approveremo il rendiconto 2019? Dovremo rifare tutti i calcoli ed eventualmente rivedere di nuovo la programmazione? Dal tenore letterale del provvedimento sembrerebbe di sì, per cui avremmo una programmazione molto (forse troppo) mobile. Per gli enti virtuosi è detto chiaramente che la maggiore spesa derivante dalle assunzioni disposte in base al dpcm non rileva ai fini della verifica dei limiti di cui ai commi 557 e 562 della legge n. 296/2006, che quindi rimangono vigenti: ne deriva che, in sede di verifica, occorrerà depurare la spesa di tale quota. Per gli enti sopra soglia massima, invece, si tratta di definire un percorso di graduale riduzione annuale del rapporto anche applicando un turnover inferiore al 100% e solo dal 2025 scatterebbe, in caso di mancato conseguimento del target, la limitazione del turnover al 30%. Idem per il caso, ancora più indefinito, degli enti mediani, ossia di quelli che si trovano a metà fra il valore minimo e quello massimo. Per essi, il decreto di palazzo Chigi si limita a precisare che non posso incrementare la spesa di personale rispetto all'ultimo rendiconto approvato. Il che pare introdurre per tali enti un doppio limite: da un lato, quello fisso, ex commi 557 e 562 della legge n. 296/2006, dall'altro quello mobile dell'ultimo rendiconto. Limiti, per di più, diversi (in quanto il primo da veri ficare su un aggregato più limitato rispetto a quello rilevante per il secondo) e paradossalmente più restrittivi di quelli degli enti fuori linea. La speranza è che l'attesa per la pubblicazione del provvedimento sia la conseguenza di un (parziale) ripensamento dei suoi contenuti. Riproduzione riservata-tit_org- Sblocco turnover non per tutti: le soglie sono troppo selettive - Sblocco turnover non per tutti

Estratto da pag. 38 396

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Il Minambiente mette sul piatto 385 mln Amianto, fondi per le bonifiche

[Redazione]

Ð MinaiTibiente inette sul piatto 385 min Amianto^ fondi per le bonifiche Fondi pari a 385 milioni di euro per la bonifica dall'amianto negli edifici pubblici, in particolare per la rimozione e lo smaltimento nelle scuole e negli ospedali. Lo prevede il Piano di bonifica da amianto, previsto nel secondo addendum al Piano operativo ambiente approvato dal Cipe nel 2016 e adottato dal ministero guidato da Sergio Costa. Nel piano, sono individuati i soggetti beneficiari delle risorse (regioni e province autonome di Trento e Bolzano) e le modalità di trasferimento. I soggetti beneficiari dovranno individuare, a loro volta, gli interventi da finanziare e dovranno curarne la gestione, il controllo e il monitoraggio sulla realizzazione. L'impegno del Minambiente è garantire che le regioni e le province autonome ricevano tutte le informazioni utili all'attuazione degli interventi, in particolare le istruzioni sulle modalità per la corretta gestione, verifica e rendicontazione delle spese, attraverso anche la condivisione di quanto previsto dal Sistema di gestione e controllo del Piano operativo ambiente. Tutti gli interventi dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2025. I 385 milioni di euro sono stati ripartiti secondo i coefficienti di assegnazione regionale utilizzati per le risorse del Fondo sviluppo e coesione. Alla regione Sicilia sono stati assegnati i finanziamenti più corposi: 107,8 milioni di euro. In seconda posizione la Puglia, con 74,8 milioni di euro, e al terzo la Calabria, con 43 milioni di euro. Segue la Sardegna con 35 milioni e l'Abruzzo con 20. Alla Lombardia andranno 16,7 milioni mentre il Lazio ne riceverà 14. Fanalino di coda la Valle d'Aosta con 800 mila euro. Con questi fondi per la rimozione dell'amianto dagli edifici pubblici daremo priorità al risanamento delle scuole e degli ospedali italiani. Confido nella collaborazione con le regioni e le province autonome per dare avvio subito ai progetti più urgenti. È fondamentale accelerare la messa in sicurezza del Paese perché i soldi ci sono e vanno spesi. I cittadini hanno atteso abbastanza, ha commentato il ministro dell'ambiente Costa. Riproduzione riservata Ä -tit_org-

Estratto da pag. 38 397

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Dal Viminale contributi per la vigilanza delle scuole

[Redazione]

II Viminale finanzia assunzioni straordinarie di personale stagionale della polizia locale, impianti tecnologici a uso interforze e la videosorveglianza delle scuole. Per prevenire e contrastare lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti. Ma saranno soltanto un centinaio i comuni che potranno beneficiare di questa iniziativa. Lo ha chiarito il Ministero dell'interno con la circolare n. 17287/110/1 del 10 gennaio 2020. Il potenziamento delle iniziative in materia di sicurezza urbana ai sensi del di 113/2018, convcrtito nella legge n. 132/2018, è stato oggetto di una specifica direttiva del Ministero dell'interno del 18 dicembre 2018 a cui ha fatto seguito una ulteriore istruzione del Viminale dedicata alla complessa materia. Le risorse del fondo, che sono state ulteriormente incrementate con la legge di bilancio 2019, sono destinate al finanziamento di iniziative di materia di sicurezza cittadina da parte dei comuni. Ovvero all'acquisto di tecnologie e all'assunzione di personale a tempo determinato per la polizia locale. Per il prossimo anno scolastico 2020/2021 per l'iniziativa scuole sicure il Viminale metterà a disposizione complessivamente 2,8 milioni di euro. Che saranno destinati a 100 comuni che sono già stati selezionati dal ministero sulla base di particolari indici anche demografici. Per questi soggetti sarà ora necessario predisporre dei progetti ad hoc e presentare domanda alla prefettura entro il 30 aprile 2020. Utilizzando gli appositi modelli messi a disposizione dal ministero dell'interno. Gli ambiti di intervento generali dei progetti scuole sicure sono l'assunzione di personale della polizia locale a tempo determinato ma anche l'acquisto e l'installazione di impianti tecnologici. Ovvero in particolare il potenziamento degli impianti di videosorveglianza che non abbiano già beneficiato di contribuzione pubblica. I progetti dovranno passare al vaglio del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. E se si tratta di impianti di videosorveglianza anche delle zone telecomunicazioni della polizia di stato. Previo rispetto di tutte le indicazioni normative ed in particolare della tutela della privacy. Stefano Manzelli Riproduzione riservata- -tit_org-

Estratto da pag. 38 398

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Rottamazione licenze, esteso l`indennizzo

[Carla De Lellis]

Rottamazione licenze. esteso rindennizzo Al via l'indennizzo a favore di chi ha abbassato le serrande negli anni 2017 e 2018. Non serve rifare domanda se già presentata all'Inps e rigettata: l'istituto la riesaminerà d'ufficio concedendo l'indennizzo, in presenza dei requisiti, a partire da dicembre 2019. Lo spiega, tra l'altro, l'Inps nella circolare n. 4/2020, illustrando l'art, li-ter del di n. 101/2019, convcrtito dalla legge n. 128/2019, che ha introdotto questa sorta di sanatoria, per il biennio 2017/2018, per la c.d. rottamazione licenze, operativa fino al 2016 e resa strutturale (senza più scadenza) dal 1 gennaio 2019. Rottamazione licenze. Si chiama così perché agganciata alla chiusura definitiva della licenza commerciale. Per avervi diritto occorre essere in possesso dei seguenti requisiti: età di 62 anni se uomo ovvero di 57 anni se donna; anzianità d'iscrizione di almeno 5 anni alla gestione artigiani e commercianti Inps, come titolare o come coadiutore familiare, al momento di cessazione dell'attività. Maturati i requisiti e realizzate le condizioni (chiusura attività, consegna licenza ecc.) si può fare domanda all'Inps. L'indennizzo viene erogato dal mese successivo alla domanda fino al mese in cui il beneficiario compie l'età per la pensione di vecchiaia (dal mese successivo gli è erogata la pensione). La misura dell'indennizzo è pari al trattamento minimo di pensione per gli iscritti alla gestione artigiani e commercianti Inps, pari a euro 513,01 dal 1 gennaio 2019 e a 515,07 dal 1 gennaio 2020. Decorrenza dell'indennizzo. Per effetto della citata legge n. 128/2019, spiega l'Inps, dal 3 novembre 2019 possono fare domanda d'indennizzo i soggetti che hanno cessato definitivamente l'attività commerciale dal 1 gennaio 2017, purché, al momento della domanda siano in possesso dei previsti requisiti. In ogni caso, la decorrenza dell'indennizzo non potrà essere anteriore al 1 dicembre 2019. Carla De Leilis Riproduzione riservata È -tit_org- Rottamazione licenze, estesoindennizzo

Estratto da pag. 39 399

15-01-2020 Pag. 1 di 2

Isee, debutto precomplicato se ci sono altri magg iorenni = Isee, debutto precomplicato Cirioli a pag. 39 Per i maggiorenni delega e doppi riscontri su redditi e c/c

[Daniele Cirioli]

MESSAGGIO lIsee, debutto precomplicato se ci sono altri maggiorenni ( ' no i (i.. Un messaggio Inps spiega la nuova modalità li presentazione (sperimentale) della Ds Isee, debutto precomplicato Per i maggiorenni delega e doppi riscontri su redditi e e/ DI DANIELE CIRIOLI Un rompicapo l'Isee precompilato se in famiglia ci sono altri maggiorenni. Per l'accesso, infatti, occorre premunirsi della loro delega e indicare, per ognuno di loro, il codice fiscale e il numero di tessera sanitaria con relativa data di scadenza. E non è tutto; fatto dò, occorre poi affrontare la lotteria del doppio riscontro per ciascuno di loro: il primo di reddito, indicando un dato del modello 730 o Redditi di due anni precedenti; ü secondo di patrimonio mobiliare, indicando il saldo al 31 dicembre di due anni precedenti di uno dei depositi o eie. Se tutto corrisponde, si accede alla pre-compilata: una DSU parzialmente preconfezionata con i dati di Inps, agenzia entrate, catasto e dei rapporti finanziari (saldi e giacenze medie). A spiegarlo, tra l'altro, è l'Inps nel messaggio n. 96/2020. Ancora in sperimentazione. La DSU precompilata è l'attesa novità di quest'anno. In teoria dovrebbe già essere disponibile per i cittadini, online, sul sito dell'Inps, potendovi accedere o direttamente o tramite Caf delegato. Ci sarà un periodo di sperimentazione, spiega l'Inps (non si sa però, da quando) durante il quale sarà resa accessibile solo ai nuclei familiari con una DSU in modalità web sul sito web dell'Inps. Resta ferma, comunque, la possibilità, a scelta del dichiarante, di fare la DSU nella modalità già in uso, cioè non precompilata. Accesso rompicapo. Per l'accesso alla DSU precompilata direttamente da parte del cittadino, online, occorre prima di tutto dichiarare di aver acquisito le delega degli altri componenti della famiglia maggiorenni e indicare, per ognuno di loro, codice fiscale, numero di tessera sanitaria e data di scadenza (dati verificati dall'Inps). Fatto l'accesso, si avvia il processo di precompilazione della DSU. Processo di precompilazione DSU. Al dichiarante viene chiesto di compilare solo alcuni dati, tra cui quelli relativi al nucleo e altri non completamente disponibili negli archivi amministrativi (ad esempio la casa di abitazione). Se l'Isee è già stato chiesto in passato, c'è la possibilità di richiedere all'Inps di precaricare le informazioni dell'ultima DSU (c.d. dati precaricati, si veda tabella). Poi occorre superare il test privacy (se ci sono familiari maggiorenni), tramite i c.d. elementi di riscontro, controllati dall'agenzia delle entrate. Ð riscontro per i familiari. Il test va fatto per ogni familiare maggiorenne, per ognuno dei quali il dichiarante deve fornire sia un elemento di riscontro del reddito sia un elemento di riscontro del patrimonio mobiliare, entrambi riferiti al secondo anno solare precedente la presentazione della DSU (per il 2020 Ãàïïî di riferimento è il 2018). Se l'accesso alla precompilata avviene tramite Caf, gli elementi di riscontro vanno forniti anche con riferimento al dichiarante. Sottoscrizione e invio. Ultimo passaggio è la sottoscrizione di quanto dichiarato. Poi, presentata la DSU, il dichiarante ottiene una ricevuta, ma non l'Isee calcolato. Per il completamento della DSU e il conseguente calcolo dell'Isee sono necessarie altre attività che, però, non coinvolgono i cittadini. I dati autodichiarati e/o precaricati e gli elementi di riscontro, infatti, sono controllati dall'agenzia delle entrate; se il riscontro è positivo e per tutti i componenti, l'agenzia invia all'Inps propri dati, c.d. dati Dati precaricati precompilatì. Viene così a confezionarsi la DSU precompilata che resterà a disposizione del dichiarante per tré mesi, per essere accettata o modificata. Entro lo stesso tempo il dichiarante deve indicare gli ulteriori dati richiesti, che non sono precompilati (si veda tabella). Solo dopo aver completato tutte queste attività, l'Isee viene calcolato e reso disponibile al cittadino. Riproduzione riservata  Dati contenuti nell'ultima DSU: composizione del nucleo familiare; casa di abitazione; assegni periodici perconiuge e figli; autoveicoli e altri beni durevoli; disabilità e non autosufficienza Datí precomp/'/at/ Redditi ed alcune tipologie di spese ordinariamente dichiarati all'Agenzia delle entrate; trattamenti erogati dall'Inps; patrimonio mobiliare detenuto in Italia (con esclusione: di partecipazioni in spa non quotate e in società non azionarie, altri strumenti e rapporti finanziari, valore del patrimonio imprese individuali); patrimonio immobiliare detenuto in Italia relativo ai fabbricati; canone di

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locazione della casa di abitazione -tit_org- Isee, debutto precomplicato se ci sono altri magg iorenni - Isee, debutto precomplicato

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L`Rdc non crea lavoro

[Simona D'alessio]

Reddito di cittadinanza e decreto Dignità come benzina nel motore di una macchina che non cammina, perché non creano posti in senso letterale, aiutano ad allocare il lavoro sul mercato attraverso l'incrocio tra domanda e offerta, come qualsiasi altra politica attiva Ma per generare (vera) occupazione occorre altro, in particolare servono gli investimenti. Parola del presidente dell'Inps Pasquale Tridico che, durante l'audizione ieri mattina nella commissione bicamerale d'inchiesta sugli Enti previdenziali, ha tirato le somme sui più rilevanti provvedimenti del primo governo di Giuseppe Conte: se il reddito di cittadinanza, ha riferito, copre un ammontare di poco oltre i 2,5 milioni di persone di questi 200 mila sono disabili, circa 400 mila bambini e 739 mila i soggetti occupabili e, nel complesso, l'importo medio della misura è URdc non crea lavoro pari a 520 euro, quello della pensione di cittadinanza di 219. Ð 2019, nel frattempo, si è chiuso con il pagamento di 150 mila pensioni a coloro che hanno scelto di aderire alla quota 100 per anticipare l'andataquiescenza, e la cifra media mensile di tali presentazioni, ha aggiunto, è pari a 1.983 euro, giacché si va dai 1.400 euro medi per gli autonomi, ai 2.100 per privati fino ai 2.160 euro dei pubblici; sempre nell'anno che ha appena chiuso i battenti le domande di pensione anticipata presentate dai lavoratori del settore privato sono state il 32,9% in più rispetto al 2018, mentre quelle del comparto pubblico hanno avuto un incremento di circa il 300%, perciò il flusso di quota 100 in entrata ha causato un aumento dei trattamenti, ma molto inferiore a quello preventivato, è stata la rassicurazione di Tridico, sostenitore, infine, di un fondo integrativo pubblico: oggi la previdenza completare raccoglie 167 miliardi e il 75% viene investito all'estero. Io penso a un fondo integrativo pensionistico pubblico e volontario gestito dall'Inps che possa investire risorse nel Paese. Simona D'Alessio Riproduzione riservata Ö -tit_org- Rdc non crea lavoro

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Appalti, niente blocco 40 miliardi di gare in atto = Appalti in ripresa, 40 miliardi in gara

[Giorgio Santilli]

Appalti, niente blocco 40 miliardi di sare in atto Nel20i9laripresadegliappaltihaac- structi'italiaarretranelmercatoeuro- celerato con lavori e concessioni per peo: pesalametà della Germania.At- 39,9miliardi(+39,2%).Sesiconsidera- tesi oggi i datiAnce: Anas in ritardo, no i soli lavori (28 miliardi) la crescita ripartita la spesa dei Comuni. saleal5o%.Secondoidatidell'Osser- Sanimi acag.z vatorioCresmenonc'èstato il temuto blocco delle gare acausa delle nume- rose modifiche legislative del codice. Il grande boom nasce al Nord: il solo Nord-Ovestsegna+65,2%,ilNord-Est +40,1; piatto il dato complessivo del Centro-Sud. Tornano a crescere le grandi opere di impoitosuperioreago milioni (+132,7%). Ma per Eurocon- IL BILANCIO 2019 La temuta paralisi perle continue revisioni delle regole non c'è stata II Cresme: +40% per i bandi trainati dalla vivacità del mercato nel Nord Italia Ance: cresciuta la spesa dei Comuni, ma preoccupa il forte ritardo dell'Anas Edizione chiusaredazione alle 22 Appalti in ripresa, 40 miliardi in gar Bilancio 2019. Cresme: +40% dei bandi, traino al Nord Non c'è stato blocco per modifiche al codice e regolamento EuroconstrucL II mercato europeo rallenta ma ancora a +2,3% L'Italia pesa la metà della Germania: 175 miliardi contro 352 Giorgio Santini 11 bilancio 2019 del mercato degli appalti dice chiaramente che non c'è stato il blocco delle gare come avrebbero potuto far temere le numerose modifiche legislative del codice - a partire dal decreto sblocca cantieri - intervenute nel corso dell'anno. Al contrario, i dati dell'Osservatorio Cresme-Edilizia e Territorio evidenziano che la ripresa già in corso da un paio di anni ha avuto una brusca accelerazione con lavori e concessioni messi in gara per 39.970 milioni di euro e un incremento del 39,2% rispetto ai 28.717 milioni del 2018. Senza le concessioni di servizi, con riferimento quindi ai soli lavori.la crescita è ancora più marcata: si passa dai 18,7 miliardi del 2018 ai 28,3 del 2019 con un incremento del 50,7 per cento. In quest'ultimo conto il mese di dicembre ha fatto segnare un dato record con 6.098 milioni di euro messi in gara. Occorre sempre ricordare nel valutare questi numeri - che la pubblicazione di un bando non corrisponde a spesa effettiva di investimento, soprattutto in Italia, dove i tempi tra la gara e l'apertura del cantiere risultano particolarmente lunghi. Non si può comunque non notare che il dato dei bandi di gara è un buon termometro sia dello stato della progettazione delle amministrazioni (una delle grandi strozzature del sistema italiano) sia dell'impatto di rallentamento che la nuova normativa ha sulle procedure. La fotografia scattata dal Cresme entra nel dettaglio dei vari mercati. A partire da quelli territoriali. Il grande boom nasce tutto al Nord: il Nord-Ovest segna un +65,2%, con un dato straordinario della Liguria del dopo-Morandi (+109%), seguito a ruota dal NordEst con un 40, 1 per cento. Piatto il dato complessivo del centrosud con le eccezioni del Lazio (+18%), del Molise (+19,6%) e della Sicilia (+19,8%). Sulle dimensioni delle opere messe in gara, scontata la flessione delle micropere fino a isomila euro, liberalizzate dalla legge di bilancio 2019 prima e dallo sbloccacantieri poi. Tornano a crescere le grandi opere di importo superiore a 50 milioni di euro: con un incremento del 132,7% si attestano a 17 miliardi e tornano a totalizzare quasi la metà dell'intero mercato. Quanto alla tipologia delle stazioni appaltanti, crescono i comuni (+11,5%) che pure avevano registrato un forte aumento lo scorso anno e che sono maggiormente interessati alla liberalizzazione delle opere (senza gara) disposta lo scorso anno, ma soprattutto crescono le utilities locali (+57,8%), la sanità pubblica (+64,3%), l'Anas (+105%), le concessionarie autostradali (+56,8%), le ferrovie (+28,6%). Il Cresme ha reso noti anche i dati dell'ultima sessione di Euroconstruct, l'organizzazione che associa 19 istituti di ricerca del settore de lle costruzioni di tutta Europa. Il mercato europeo delle costruzioni ha segnato nel 2019 una crescita del 2,3%: pesa la spinta dell'Europa orientale che non tocca più le punte vicine al 20% di crescita degli anni scorsi ma con il suo +7,3% stacca comunque l'Europa occidentale, ferma a +2%. I singoli Paesi che più tirano sono Ungheria (+13,3%), Irlanda (10,5%) e Polonia (8%). L'Italia è nelle posizioni medio-basse della classifica con +2,6%. La frenata dell'Europa orientale prevista per il 2020 (+3,7%) ridimensiona l'intero settore europeo, che si ferma a +1,1%. Nel 2021, poi, la tendenza si accentua con l'Europa occidentale a 1%, l'Europa orientale a 1,3% e l'Europa nel complesso a +0,9%. Il

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mercato europeo delle opere pubbliche continuerà invece a tirare ancora a lungo. Nel 2019 la stima è di +5,1% (io,8% nell'Est), nel 2020 +2,6%, nel 2021 +2,2%. Anche qui è l'Irlanda il Paese più in salute (+13% l'anno scorso, +15,4% quest'anno). L'esercizio più interessante sui numeri Euroconstruct è però quello sui rapporti di forza fra Paesi. La fotografia evidenzia in modo crudo gli effetti della lunga crisi sull'Italia che ancora fino a dieci anni fa competeva, per dimensione del mercato, con i big europei. Oggi il mercato italiano è stimato a 175 miliardi, la metà di quello tedesco (353 miliardi) e staccato comunque molto da quello francese (228 miliardi) e da quello britannico (216 miliardi). Il bilancio; à.;, é. é 5é! ' - 1 1 ' 11 1; è 1.;;;.,? 2 ai 200 o% QOB ' 2Q 17 MILIARDI II valore 2019 degli appalti per le grandi opere di importo superiore ai so milioni. Con una crescita del 132,7% totalizzano quasi la metà dell'intero mercato Per il solo settore dei lavori il mer cato vale 28 miliardi e segna un'accelera zione anco ra più forte (+50%). é ' é:::;::;::;::;::;::; ' ' à ' à -.,. ' ' - ìé.^Valore Rr '. i ' zii é é ' é:;; -tit_org- Appalti, niente blocco 40 miliardi di gare in atto - Appalti in ripresa, 40 miliardi in gara

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A M B I E N T E Il Manifesto sul clima verso Assisi con 2mila firme

[Celestina Dominelli]

AMBIENTE II 24 gennaio l'incontro per una economia a misura d'uomo Celestina Dominelli L'obiettivo è a un passo a conferma che la sfida per un futuro capace di conciliare la tutela dell'ambiente e l'attenzione alle comunità e alle persone è in grado di riunire le migliori risorse del paese. Perché il Manifesto contro la crisi climatica per un'economia a misura d'uomo, presentato ufficialmente ieri a Roma ha già raccolto i.goo sottoscrizioni e viaggia speditamente verso quota 2mila. Un ottimo biglietto da visita, dunque, in vista dell'appuntamento del prossimo 24 gennaio quando nel cuore dell'Umbria, ad Assisi, si riuniranno i firmatari del documento che vede tra i suoi promotori Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, Padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi, Ettore Prandini, presidente Coldiretti, Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola (sul cui sito web è disponibile il manifesto per chi volesse aderire) e Francesco Starace, numero uno di Enel. Iniziativa di cui il gruppo Sole 24 Ore è media partner. Un'iniziativa trasversale, dunque, che ha registrato anche l'ade- II Manifesto sul clima verso Assisi con 2mila firme sione convinta dell'Anci (i Comuni italiani), con Enzo Bianco, presidente del consiglio nazionale dell'associazione, a fare ieri gli onori di casa con il vicepresidente vicario Roberto Pella. Il documento è riuscito a coagulare il consenso di tanti amministratori locali di ogni colore politico, dai sindaci di grandi città, come Milano, Napoli, Torino, Bologna e Firenze, ai primi cittadini dei piccoli e piccolissimi Centri, ha spiegato l'ex sindaco di Catania non prima di aver annunciato anche il sì al Manifesto del presidente dell'Anci, Antonio Decaro, del vice Pella, nonché del coordinatore dei piccoli Comuni Massimo Castelli. Sulle tematiche ambientali - ha aggiunto Bianco - i Comuni italiani lavorano da tempo e su questo argomento c'è già una collaborazione molto forte a livello europeo. E il manifesto, ha fatto capire Bianco, apre nuovi fronti di impegno per gli amministratori dislocati sul territorio sia nelle grandi città che nei piccoli centri decisi - gli ha fatto eco Pella che è anche sindaco di Valdengo, in Piemonte -, a giocare questa partita in prima linea. È una missione importante, ha spiegato il vicepresidente vicario dell'Anci, che dobbiamo portare avanti per il bene dell'Italia e delle generazioni future. Insomma, il manifesto come punto di partenza e non come approdo finale. È un percorso aperto quello che presentiamo e il 24 gennaio non sarà un momento conclusivo, ha sottolineato Realacci per poi porre l'accento sulla capacità del documento di mettere insieme le energie vitali di tanti mondi e chi verrà ad Assisi potrà annusare l'Italia che sfida il futuro. Il messaggio di fondo dell'iniziativa è molto chiaro, quindi: l'emergenza climatica, ha rimarcato Realacci, non è solo una necessità da affrontare con coraggio, ma costituisce anche una straordinaria opportunità per costruire un'economia più forte perché più a misura d'uomo. E l'Italia - ha ricordato ancora il numero uno di Symbola - può declinarla mettendo a frutto la sua leadership in Europa nell'economia circolare. La strada e gli obiettivi da perseguire sono quindi tracciati. Ora serve, per dirla con le parole di Padre Fortunato, imparare a camminare insieme. E l'appuntamento di Assisi, è la chiosa del direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi, rappresenterà con il manifesto un prima e un dopo segnando l'impegno "green" del nostro paese. Ermete Realaccl. II presidente di Symbola; L'emergenza climatica, non è solo una necessità da affrontare con coraggio, ma anche una straordinaria opportunità per costruire un'economia più forte -tit_org-

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O G G I L ' O S S E R V A T O R I O C O N G I U N T U R A L E Ance: Anas in ritardo, ripartita la spesa dei Comuni (+16%)

[G.sa.]

OGGI L'OSSERVATORIO CONGIUNTURALE Ance: Anas in ritardo, ripartita la spesa dei Comuni (+16%^ Buia: grave che l'azienda delle strade spenda il 39% di quanto programmato ROMA Oggi anche l'Ance, l'associazione nazionale dei costruttori edili che presenta a Roma il suo Osservatorio congiunturale, evidenzierà alcuni primi segnali di risveglio del mercato delle opere pubbliche, come la crescita della spesa effettiva dei comuni che nei primi dieci mesi del 2019 ha registrato un +16%. Qui non parliamo di bandi di gara ma di spesa di investimenti vera, di cassa fumante, trainata anche in questo caso dal NordOvest che registra una crescita del 27%. Vanno bene anche il Nord- Est (+20%) e il Centro (+19%) mentre resta indietro il Sud (+4%). Su scala regionale, i sindaci che hanno accelerato di più la spesa di investimento (+37%) sono quelli del Lazio. Buona parte del merito di questo risultato - dice il presidente dell'Ance, Gabriele Buia - è attribuibile al modello spagnolo che ha consentito la spesa soprattutto per manutenzioni con procedure estremamente semplificate. Abbiamo proposto noi per primi quel modello e pensiamo che bisognerebbe insistere su quella strada. Il modello spagnolo, rilanciato dal governo gialloverde su proposta dell'allora ministro per il Parlamento, Riccardo Fraccaro, e confermato dall'attuale governo con una nuova dote di 400 milioni, prevede l'assegnazione di una dote finanziaria ai comuni che devono spenderli in termini temporali strettissimi senza obbligo di gara per l'affidamento dell'appalto. I segnali positivi provenienti dai comuni non si traducono nell'analisi dell'Ance ne in ottimismo, ne, tanto meno, in trionfalismo. Anzi, l'invito è a restare con i piedi per terra. E non vengono meno motivi di profonda preoccupazione rispetto al quadro complessivo del settore. Il primo elemento di preoccupazione - dice Buia - resta il Sud, perché il Sud soffre ancora. E se soffre il Sud, soffriamo tutti. In effetti nel Mezzogiorno non ci sono segnali di ripresa. Il secondo motivo di preoccupazione per l'Ance è che la produzione edilizia resta sotto i livelli del 2008. Soprattutto - dice Buia - preoccupa che la spesa per investimenti resti ancora il 47% al di sotto del livello del 2008 mentre la spesa corrente è cresciuta del 13% da allora. Con una legge di bilancio appena approvata che accresce ancora la spesa corrente e taglia le risorse per gli investimenti. Ma in cima alla lista dei motivi di preoccupazione dell'Ance c'è Costruttori. I presidente dell'Ance, Gabriele Buia, chiede al governo che faccia funzionare l'Anas e che decida al più presto sulle autostrade. Non si possono bloccare gli investimenti l'Anas che - dice l'Osservatorio ha speso a consuntivo nel 2019 soltanto il 39% di quanto previsto: 1, 1 miliardi su tré. Anche nel 2018 l'Anas aveva speso il 39% di quanto previsto dal piano investimenti. Accanto alla buona performance degli enti locali - dice l'Osservatorio congiunturale Ance permangono difficoltà per i grandi enti di spesa, quali Anas,a causa dei tempi lunghissimi di approvazione dei rispettivi contratti di programma che hanno determinato l'accumularsi di ritardi rispetto alla programmazione. Buia su questo attacca e chiede chiarezza al governo. Noi non facciamo politica - dice - e lasciamo certe scelte alla politica, ma pretendiamo che l'Anas funzioni. Il governo deve far funzionare l'Anas per rilanciare gli investimenti pubblici e per mettere in sicurezza il patrimonio infrastrutturale. Buia è pronto a porre anche l'accento sulla questione autostradale. Il governo deve decidere in fretta - dice il presidente dell'Ance - che cosa vuole fare della rete autostradale e della concessione ad Aspi. Decida in base agli elementi acquisiti ma lo faccia in fretta perché ciò che non è assolutamente tollerabile è che si blocchino gli investimenti autostradali che invece devono accelerare al più presto. G.Sa. L'andamento é.: ' Sgi Ri:: ' ' ft vi ii. 42 %;39% - 1 é: riaio -. à. ' é é é; '. 203 7;2èÀ8 -tit_org-

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L E R I C A D U T E I M M E D I A T E P E R L ' I T A L I A All`Italia una dote da 400 milioni Una quota potrebbe andare al rilancio dell`area di Taranto = Gentiloni: sono risorse che potranno riguardare l`Ilva

[Manuela Perrone]

IL CASO EX ILVA All'Italia una dote da 400 milioni Una quota potrebbe andare al rilancio dell'area di Taranto Manuela Perrone á pag. 3 LE RICADUTE IMMEDIATE PER L'ITALIA Gentiloni: sono risorse che potranno riguardare Ulva II programma green italiano individua le aree su cui indirizzare la transizione Manuela Perrone ROMA L'Italia saluta entusiasta il Piano di investimenti perun'Europasostenibile e il Meccanismo per una transizione equa. Sono un importante passo avanti verso un'Europa verde e una transizione industriale socialmente giusta, commenta a caldo il premier Giuseppe Conte. Bene gli obiettivi di vonderLeyen.L'Italiacoglieràquesta storicaopportunità di crescitaedi lavoro, soprattutto per i giovani. Dietro allapromessa, però, la strategia è ancora tutta da disegnare. Dipenderà dai singoli Governi presentare progetti credibili didecarbonizzazione, rispettando i criteri fissati da Bruxelles. Ne è consapevole il sottosegretario Mario Turco(M5S), che aPalazzo Chigi ha la delega agli investimenti: Penso sia opportuno istituire un tavolo presso la presidenza del Consiglio per coordinare il lavoro sui diversi progetti di transizione energetica. Vale innanzitutto per la fetta della torta del Just Transition Fund chesiconndaarriveràaTaranto.dopo chesièriuscitiafar rientrare nel nuovo Fondo tutte le imprese altamente inquinanti. Il commissario agli Affari economici. Paolo Gentiloni, ha sottolineato come il Meccanismo può certamente riguardare l'Uva, la Puglia e la zona di Taranto, considerata tipica manifestazione di regione in transizioneversounaindustria meno intensiva da un puntodi vista energetico. La quota cui può ambire l'Italia, ha aggiunto Gentiloni, si aggira intorno a centinaia di milioni sui 7,5 miliardi "freschi" attinti dal bilancio Uè previsti dal Fondo. A Palazzo Chigi si spera in qualcosa di più: quanto basti per mobilitare per Uva almeno 2,5miliardi e altri tré per la Sardegna, per il polopetrolchimicodiPortoTorres,la Lombardia e il Piemonte. Un aiuto, per l'ex Uva, arriverà anche dalla revisione delle regole sugli aiuti di Stato, prevista entro il 2021, orientataanch'essaafavorirerafflusso di risorse verso i settori industriali in affanno che necessitano di essere riconvertiti. È nelle pieghe di quelle modifiche che si potrà annidare la facoltà per lo Stato di entrare nell'equity dell'aziendapuglieseconArcelorMittal. Ma è lo stesso Gentiloni a mettere le mani avanti: Ciò non vuoi dire che il problema dell'Uva sarà risolto dal Just Transition Fund. Il programma green italiano, abbozzato dal Comitato interministeriale per gli affari europei, individua le aree privilegiate su cui indirizzare la transizione (e gli investimenti) con l'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050: infrastrutture, energie rinnovabili, mobilità sostenibile, agricoltura, economia circolare, industrieeinterventi sociali. Sonocoinvolti tutti i ministeri, con il supporto strategico di Cassa depositi e prestiti. La svolta verde - avverte il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa - dovrà essere recepita da tutta la filiera amministrativa e saremo al fianco di Regioni e Comuni per la progettazione degli interventi. Perché il nodo italiano non è accedere ai fondi, quanto riuscire a spenderli. Dal nostro Paese è tornata la richiesta di scorporare dal calcolo del deficit gli investimenti verdi. Lo sforzo di cofinanziamentova ripagato, sottolinea Turco. E il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, ha esortato: Bisogna superare le miopi resistenze di alcuni Paesi. Taranto. Fumo dalle ciminiere dell'impianto siderurgico ex I Iva. La Uè ha creato un Meccanismo per la transizione equa con dotazione di 100 miliardi. Parte di queste risorse finanzieranno la riconversione -tit_org- All Italia una dote da 400 milioni Una quota potrebbe andare al rilancio dell area di Taranto - Gentiloni: sono risorse che potranno riguardareIlva

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I L C E O D I B L A C K R O C K Fink: Il cambiamento climatico rivoluzionerà la finanza globale

[Riccardo Barlaam]

ILCEODIBLACKROCK Fink: II cambiamento climatico rivoluzionerà la finanza globale II finanziere indica a Wall Street le linee guida per investimenti sostenibili Riccardo Barlaam Dal nostro corrispondente NEW YORK II cambiamento climatico rivoluzionerà la finanza globale prima di quanto si possa pensare. Larry Fink nella sua lettera annuale indirizzata ai business leader, ai politici e agli investitori mette al centro delle strategie di investimento il "elimate change". Una sfida enorme, per molti aspetti rivoluzionaria, per il ceo di BlackRock, prima società finanziaria mondiale con 7mUa miliardi di asset in gestione, due terzi dei quali costituiti da prodotti finanziari legati a indici. Si potrebbe dire che la finanza è più avanti della politica, o almeno di certa politica negazionista. Tornano in mente le immagini del pompiere australiano che rifiuta di stringere lamano al primo ministro Scott Morrison, in vacanza alle Hawaii mentre il paese bruciava. O, vicino a noi, al Consiglio regionale del Veneto che si allaga dopo aver bocciato le misure contro i cambia menti climatici. Il cambiamento climatico è diventato un fattore determinante nelle prospettive di lungo termine delle società scrive Fink. La consapevolezza sta cambiando rapidamente, e io credo che siamo al vertice di un ripensamento generalizzato della finanza. Parole che per BlackRock sono già linee di azione. Il finanziere simbolo di Wall Street nella lettera indica una serie di cambiamenti: la progressiva sostenibilità del portfolio e della gestione del rischio degli investimenti esistenti; il lancio di nuovi prodotti finanziari senza investimenti in combustibili fossili, un rafforzamento dell'impegno aziendale per la sostenibilità e la trasparenza. Fink in una seconda lettera a metà 2020 annuncerà che BlackRock uscirà dagli investimenti in società con più del 25% dei ricavi generati dalla produzione di carbone termico. Raddoppierà il suo impegno negli Etf sostenibili, a circa 150. E vuole aumentare l'azione di lobbing verso le società finanziarie per creare una versione sostenibile degli indici bandiera. Sfide tutt'affatto facili considerando che BlackRock operaoltre 30 paesi. Ha asset nelle prin- 25% IL TETTO MASSIMO II limite dei ricavi generati dalla produzione di carbone termico che BlackRock accetterà per poter investire in una società cipali aziende americane, anche quelle inquinanti. Tra i suoi clienti figurano fondi sovrani, fondi pensione statali, istituzioni finanziarie, con punti di vista che non sempre coincidono in termini di cambiamento climatico e giustizia sociale. Nella lettera Fink cita la parola "clima" 29 volte. Un invito pressante ai ceo a orientare le attività nel lungo termine. Lo scorso anno, nella precedente lettera agli azionisti, il ceo di BlackRock, aveva scritto che lo scopo, la missione sociale di un'azienda è fondamentale per fare aumentare i profitti. BlackRock ha appena aderito a Climate Action 100+, un gruppo di oltre 370 investment manager, con asset combinati di 4imila miliardi di dollari, che promuove le riforme per ridurre le emissioni. La lettera di Fink allinea BlackRock agli obiettivi stabiliti dall'Accordo sul clima di Parigi del 2015. Ed è in contrasto con la visione di Trump che ha spinto nella produzione di combustibili fossili. Il manager. Larry Fink è amministratore delegato di BlackRock, la prima società finanziaria mondiale con 7mila miliardi di dollari di asset in gestione, di cui un terzo In Europa -tit_org-

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Fisco, doppio binario per il taglio del cuneo = Taglio del cuneo: doppio binario con bonus rafforzato e detrazioni Sgravi sul lavoro. Ipotesi mantenimento degli ?? euro portati a ??? per redditi da ?.??? a ??mila euro, estensione fino a ??-??mila con lo sconto sull'imposta. Gualtieri vede Castelli, intesa vicina

[Marco Mobili Claudio Tucci]

Fisco, doppio binario per il taglio del cune< IL CANTIERE FISCALE Roberto Gualtieri (Pd) e la suavice Laura Castelli (MgS). Il via libera al provvedimento attuativo del taglio del cuneo fiscale, ha confermato il ministro dell'Economia Roberto Gualtìeri, è previsto prima della fine del mese di gennaio e, scattando come prevede la manovra dal mese di luglio, rappresenterà di fatto il primo modulo di riduzione dell'Irpef per almeno 14 milioni di lavoratori. Gualtieri ha anche annunciato una nuova delega fiscale da presentare in Parlamento ad aprile. Mobili e Tucd a pag. 5 Gualtieri: Entro aprile la delega fiscale con la riforma dell'Irpef Per l'operazione "taglia-cuneo" spunta il doppio binario: il mantenimento del bonus 80 euro introdotto dal governo Renzi per redditi da 8.200 e fino a 2omila euro, maggiorato di ulteriori 20 euro (da erogare forse sotto forma di assegno); dopo i 2omila euro, invece, e fino a 35/4omila euro di reddito l'estensione, totale o parziale, degli 80 euro, ma sotto forma di detrazione d'imposta. Sarebbe questa una delle ipotesi allo studio al ministero dell'Economia per rispondere ai dubbi avanzati dai Stelle sul taglio del cuneo; e approfondita ieri sera al tavolo di confronto tra il titolare del Mef Primo Piano Taglio del cuneo: doppio binario con bonus rafforzato e detrazioni Sgravi sul lavoro. Ipotesi mantenimento degli 80 euro portati a 100 per redditi da 8.200 a 2omila eur estensione fino a 35-4omila con lo sconto sull'imposta. Gualtieri vede Castelli, intesa vicina Marco Mobili Claudio Tucci ROMA ÐåãÃîðåãàã îïå'^ à-ñéïåî'^ðéïta il doppio binario: il mantenimento del bonus 80 euro introdotto dal governo Renzi per redditi da 8.200 e fino a 2omila euro, maggioratodi ulteriori 20 euro (da erogare forse sotto forma di assegno); dopo i 2omila euro, invece, e fino a 33/4omila euro di reddito l'estensione, totale o parziale, degli 80 euro, ma sotto forma di detrazione d'imposta. Sarebbe questauna delle ipotesitec- niche allo studio al ministero dell'Economiaper rispondere aidubbiavanzati dai ^Stelle sul tagliodelcuneo;eapprofondita ieri sera al tavolo di confronto tra il titolare del Mef, Roberto Gualtieri (Pd)ela sua vice. Laura Castelli(M5S). L'incontrosarebbestatopositfvoeoggi Gualtìeridovrebbevederel'esponente di Italia Viva Luigi Marattfn. Il "doppio binario" troverebbe la suagiustificazione nell'impossibilità di trasformareil bonus Renzi indetrazione soprattutto per i redditi bassi. Nellafasciatra8.2ooeuroeflnoadrca 2omila euro, infatti, il meccanismo delle detrazioni potrebbe portare auna perdita da parte del contribuente di una fetta, anche consistente, del vantaggio fiscale. Una perdita che finirebbe per classificare questi soggetti nella categoriadei contribuenti "incapienti". Nel caso, ad esempio, di un lavoratore dipendenteconunreddito annuo di çò à euro, e che beneficia, contemporaneamente, della detrazione per lavoro dipendenteeanche diquella per i familiari a carico, la trasformazione degli 80 euro in detrazione non avrebbe alcun effetto in quanto l'Irpef dovuta,nelsuocasospecifico, verrebbe già azzerata dalle altre detrazioni. Finoaoggi,perevitarequesta"beffa",sierapariatodnmpostanegativa; doè di una sortadi assegno pari all'importo persocon la detrazione. La soluzione, invece, allo studio eviterebbe tutti questi problemi, almeno fino a chi ha 2omilaeuro. Questi soggetti continuerebbero a vedersiriconoscere, come adesso, gli 80 euro, maggiorati di 2oeurocirca,conlerisorseaggiuntive inseritenellamanovra(3miliardique- st'anno, che diventano 5 nel 2021, destinati a salire ancora fino a sei). La maggiorazione di 20 euro, al momento, potrebbe essere erogata sottoforma di assegno. Nonèancora statodeciso se in una unica soluzione, o mese per mese. Per i redditi sopra i 2omila åéãî,åïïîàç5/4îò 1à euro, invece, sitrasformerebberogli8oeuro in detrazione d'imposta. Misura che piace ai sstelle, maanehe al Pd, perché potrebbe essere il primo passo per una più complessiva riforma dell'Irpef(si veda approfondimento qui accanto). Lad etrazioned'imposta verrebbe applicata in forma di decalage, ossia lo sconto fiscale diminuisce al crescere del reddito fino ad azzerarsi a quota 33/4omila euro. Anche questa soglia saràfissatadalladisponibilitàdellerisorse (e dal confronto

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col sindacato). Il ministro Gualtieri haricordato chequesto modo la riduzione delle tasse riguarderebbe,prima battuta, circa 14 milioni di soggetti Irpef, confermando l'arrivo del decreto attuativo per fine mese. L'obiettivo, conferma Marco Leonardi,consigUereeconomicodel ministro Gualtieri, è quello di incremento gli stipendidi circa 500 euro medi quest'anno(l'interventoparte infattìdaluglio), che salgono a mille euro in più l'anno successivo. Al momento restanoesclusi gli oltre 4milionidicontribuentìcherientrano nella no tax area, valeadire coloro che hannoredditì fino a8milaeurol'anno; per costoro, tuttavia, sonogià operatìveuna serie di agevolazioni, compreso il reddito di cittadinanza. Occorre ricordare che per gli 80 euro la no tax area sale a poco meno di 8.200 euro. Uneventuale loro ingresso nell'operazione, ripetono fonti del governo, comporterebbe, giocoforza, unari-discussione della misura bandiera del MgS per evitare sovrapposizioni di strumenti, e soprattutto disparità di trattamenti. Roberto Gualtieri. li ministro dell'Economia ha ricordato che al momento restano esclusi 4 milioni di contribuenti che rientrano nella no tax area -tit_org- Fisco, doppio binario per il taglio del cuneo - Taglio del cuneo: doppio binario con bonus rafforzato e detrazioni

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I L C R O N O P R O G R A M M A Gualtieri: entro aprile la delega fiscale con la riforma dell`Irpef

[M.mo.]

IL CRONOPROGRAMMA Gualtieri: entro aprile la delega fiscale con la riforma dellirpef I principi: semplificazione, famiglie, redditi medio-bassi e transizione ambiente ROMA Una nuova delega fiscale da presentare in Parlamento ad aprile e, prima della fine del mese di gennaio, via libera al provvedimento attuativo del tagliodel cuneo fiscale. Che, dalprossimo mese di luglio come stabilisce la legge di bilancio, rappresenterà di fatto il primo modulo di riduzione dell'Irpef per almeno 14 milioni di lavoratori. Ai 9,5 milioni di dipendenti che già oggi beneficiano del bonus da 80 euro il Governo conta di aggiungerne almeno altri 4,5milioni dilavoratori che al contrario oggi sono esclusi dal benefìcio in quanto percettori di redditi tra i 26mila e i 35/4omila euro annui. Afissare il cronoprogrammaperla riduzione delle tasse è stato ieri il ministro dell'Economia, Roberto Gualtìeri, parlando a margine del seminario Pd a Rieti e garantendo la piena condivisione delle scelte che saranno adottate: Nelle prossime ore avvieremo un confronto con le forze di maggioranza e poi incontreremo le parti sociali con l'obiettivo di varare entro questo mese un decreto che consenta di ridurre le tasse a 14 milioni di lavoratorie una fasda significativa di percettori di redditi medio bassi finora esclusi dall'intervento degli 80 euro. Con il via libera al decreto sul taglio del cuneo si aprirà ufficialmente il cantieredell'Irpef cui parteciperanno tutte le forze di maggioranza con l'obiettivo dichiarato di arrivare, come detto, ad aprile conunalegge delega sulla riforma fiscale ispirata, secondo Gualtieri, a 4 principi: semplificazione e razionalizzazione del sistema fiscale a partire dall'attuale giungla di detrazioni e agevolazioni che riducono il prelievo Irpef ma alterando di fatto la progres sività dell'imposta andando ad intaccare il meccanismo di aliquote e scaglioni su cuioggi poggial'imposta sulle persone fisiche; alleggerimento del carico per i redditi bassi e medi con un ampliamento della no tax area e, come detto, del bonus da 80 euro potenziato; concorso alla semplificazione del sostegno alla famiglia con la possibile riscrittura degli sconti per i carichi familiari; contributo alla transizione ambientale. Le ipotesi e le simulazioni al Mef sulla nuova Irpefnon mancano. Si va dalla riduzionedelleattualis aliquote a soli tré scaglioni e tré aliquote. Sul tavolo, già sotto la guida del ministro Tria, tra i tecnia era avanzata l'ipotesi di un'Irpef alla tedesca e comunque con un numero di aliquote crescenti all'aumentare del reddito (un'aliquota ogni mille euro ad esempio) con la contestuale cancellazione delle detrazioni e deduzioni esistenti. Tra le più recenti c'è anche l'ipotesi disegnata dal Pd in queste ore nella due giorni di Rieti: abbassare lapressione sulla terza aliquota Irpef, quella del 38% per chi haredditi tra i28mila Marattin. L'esponente di!v si esprime così sul taglio dei velocemente questi tré miliardi sui 2020, ma subito a lavorare sul vero tema: la riforma dell'irper, Che deve avere ben altra dimensione e i gemila euro (contribuenti definiti del ceto medio), e prevedere un lieve incremento sulle aliquote più alte, senza avventurarsi in patrimoniali. Almeno stando a quanto si legge nel punto dedicato all'equity act, all'internodel Piano strategico perl'Italia elaborato dai Dem. Il primo modulo di riforma sarà dunque dedicatoallavorodipendente e nel quadro dell'intervento sul taglio del cuneo fiscale, traleopzionipiùaccreditate ci sarebbe quelladi trasformare ilbonus da 80 euro in una detrazione per i redditi sopra i 2omila euro. Operazione, questa, non ritenuta dai tecnia particolarmente complessa da realizzare con una "curva" che potrebbe ripercorrere quella dell'attuale bonus da 80 euro. Conia possibilità di ampliare la platea dei beneficiari che oggi, con il bonus, si ferma a 26mila euro. L'ipotesi potrebbe essere quella di spingersi fino alla soglia dei 4onula eurodi redditi dichiarati con undecalagecheprevedalariduzionedella detrazione al crescere d el reddito. M.Mo. Laura CastefIL 11 viceministro dell'Economia Laura Castelli, del MovimentoS Steile, ieri ha illustrato i dubbi dei pentastellati al tavolo di confronto con il titolare del Mef -tit_org- Gualtieri: entro aprile la delega fiscale con la riforma dell Irpef

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L ' A L L A R M E D E I C O M M E R C I A L I S T I Le famiglie pagano lo shock del 2012

[G.par.]

L'ALLARME DEI COMMERCIALISTI Pressione fiscale sui nuclei al 17,82% del Pii, limitato l'impatto della manovra Le soluzioni allo studio del Governo per avviare la riduzione del cuneo fiscale per cui sono stati appostati 3 miliardi in manovra può essere un aiuto ma non sarà decisiva. La pressione fiscale sulle famiglie resta, infatti, ancora troppo elevata, dopo lo shock registrato nel 2012. Arilevarlo è l'Osservatorio economico del Consiglio e della Fondazione nazionale dei Commercialisti, che ha rielaborato la pressione fiscale delle famiglie sulla base di dati Istatdi contabilità nazionale e del Mef sulle entrate tributarie mensili. Ad avviso dello studio condotto dai commercialisti, la pressione fiscale delle famiglie italiane (17,82% del É1) risulta sostanzialmente stabile (+o,04%)nell'ultìmoanno,ma nonna ancora assorbito lo shock fiscale del 2012. Da allora il recupero è stato solo dio,i8punti.Adifferenzadellapressione fiscale generale, che risulta in calocostantedal20i4,lapressionefiscale sulle famiglie, stabile nel 2013 (-o,o8 punti di Pii), si è incrementata ulteriormente nel 20i4(+o,22%)enel 20i3(+o,30%),perpoiriprenderearidursi nel 2016 (-0,46 punti) e nel 2017 (-o,i7 punti di Pii) fino a stabilizzarsi nel 2018 e nel 2019. Una ragione c'è e l'Osservatorio la ravvisa nell'incrementodelgettitoImu/Tasi, delle addizionali Irpefedeicontributi sociali a carico delle famiglie, controbilanciato dal calo del gettito 1res e Irap e dalla stazionarietà dei contributi sociali a carico dei datori di lavoro. La legge di Bilancio 2020 con la riduzione del cuneo fiscale dei lavoratori dipendenti avrà, secondo le stime dei commercialisti, un impatto positivo sulla pressione fiscale delle famiglie sebbene in maniera contenuta pari alloo,i7%del Pii che salirà a 0,28 punti nel 2021. Come sottolinea il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti (Cndcec), Massimo Miani, si tratta ora di insistere nello sforzo di riduzione del carico fiscale, dando però la giusta priorità a interventi mirati verso chi è stato sino ad oggi più trascurato, in primo luogo le famiglie. L'auspicio di Miani è che il Governo possa ampliare l'intervento agendo direttamente sulle aliquote Irpef, così daestendeme ilbeneficio a tutte le famiglie italiane e non solo a quelle il cui reddito proviene prevalentemente da lavoro dipendente. Nel commentare i dati diffusi dall'Osservatorio dei commercialisti, Confedilizia sottolinea che l'unico modoper superare lo shockprodotto dall'introduzione dell'Imu sarebbe realizzarne uno di segno opposto, dimezzandoquestapatrimonialeda 22 miliardi l'anno (l'Ici ne valeva 9). Invece la manovra appena varata ha formalmente "benedetto" l'Imu del governo Monti, addirittura peggiorandola continua la confederazione dellaproprietà immobiliare ed èstata cancellata una misura essenziale come la cedolare secca per gli affitti dei negozi, varata appena un anno fa per arginare almeno la drammatica crisi dei locali commerciali. Il Forum delle associazioni familiari definisce i dati diffusi dai commercialisti drammatici a conferma della stanchezza edella delusione del Paese reale. G.Par. Massimo É àï. li presidente del Consìglio commerciaìisti chiede al Governo direttamente sulle al quote Irpef in Biodo da estendere il beneficio a tutte le famiglie italiane -tit_org-

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Cgil, Cisl e Uil: ok al taglio ma serve una riforma complessiva del fisco

[Giorgio Pogliotti]

VENERDÌ L'INCONTRO CON IL GOVERNO I sindacati sollecitano la convocazione dei tavoli su investimenti e Pa Giorgio Foglietti II taglio del cuneo fiscale è una misura che va nella giusta direzione ma non basta; serve un intervento più complessivo di riforma del fisco per ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati che contribuiscono all'85% del gettito Irpef: può essere sintetizzata così la posizione di Cgil, Cisl e Uil che ieri hanno riunito le segreterie unitarie. Questa posizione verrà espressa dai leader dei tré sindacati, rispettivamente, Maurizio Landini, Annamaria Purlan e Carmelo Barbagallo nell'incontro che si svolgerà venerdì mattina a Palazzo chigi sul cuneo fiscale. I tré leader sindacali rivendicano come la "dote" di 3 miliardi per il secondo semestre del 2020 e di 5 miliardi per il 2021 (che potrebbero diventare 6 miliardi) per appesantire le buste paga, con l'abbattimento del differenziale tra retribuzioni lorde e nette dei lavoratori, sia il frutto di un anno di mobilitazioni, iniziate a febbraio del 2019 a sostegno della piattaforma unitaria. L'annuncio dei sindacati di una conferenza stampa per ieri alle 12 è stato anticipato dall'invio di due convocazioni da parte del premier Giuseppe Conte per venerdì, e del ministro del Lavoro Nunzia Catalfo per lunedì 27 gennaio al dicastero di Via Venetodove ripartirà il tavolo sulle pensioni. In vista del Def i sindacati sollecitano anche la convocazione di altri due tavoli di cui si sono perse le tracce; quello su investimenti e Mezzogiorno (che si occupaanche di politiche industriali e infrastrutture) e quello sulla Pa (rinnovo dei contratti pubblici, assunzioni nella sanità e nella scuola). Abbiamo davanti un anno difficile che rappresenta anche una grande opportunità di cambiamento - ha detto Maurizio Landini - noi siamo disponibili adare il nostro contributo al Governo, ma non faremo sconti. Servonorisposte, non possono discutere tra noi eppoi dover ridiscutere tra le forze di governo. La richiesta di avviare unnegoziato vero è stata ribadita daAnnamaria Furian: Serve il confronto, non bastano gli annunci sulla stampa - ha aggiunto -. Se vogliamo abbattere il cuneo su buste paga è fondamentale stabilire come farlo, con quali stru menti. Se intervenire con il bonus di Soeurooconledetrazionièun argomento che va maneggiato con molta cura, perché se si sbaglia, qualche lavoratore rischia di diventare incapiente o di superare il tetto delle detrazioni. Nessuno pensi di presentare al tavoloproposte daapprovarea scatola chiusa. Carmelo Barbagallo ha detto di apprezzare le risorse assegnate per il taglio del cuneo, considerandoleuna rispostainsufficiente rispetto alla piattaforma sostenuta da mobilitazioni di milioni di lavoratori, ricordando che il Paese è fermo, bisogna puntare sulla crescitaperaumentare i redditi e rilanciare l'economia. RiPRODUZaOME RfSERVATA Per i redditi sopra i 2omila euro e fino ai 35/4omila, gli so euro si trasformano in detrazione d'imposta -tit_org-

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Referendum elettorale, la scelta peserà su partiti e legislatura

[Emilia Patta]

Politica Referendum elettorale, la scelte peserà su partiti e legislatura LA CONSULTA DECIDE Oggi, o al massimo domani, la Consulta deciderà sull'ammissibilità o meno II via libera alla consultazione potrebbe blindare la legislatura fino al 2023 Emilia Patta Tutti gli occhi della politica italiana sono puntati in queste ore sulla Corte costituzionale. Già stasera o al massimo domani, infatti,! giudici decideranno sull'ammissibilità del quesito referendario presentato da otto Regioni a guida centrodestra e messo a punto dal leghista Roberto Calderoli: l'obiettivo è trasformare il nostro sistema elettorale in un maggioritario secco basato interamente sui collegi uninominali come in Gran Bretagna. Come già avvenuto nel 2014 e nel 2017, il sì o il no determineranno insomma gli scenari politici futuri e avranno riflessi sul destino della legislatura. Se il quesito pro-maggioritario dovesse essere accolto si andrebbe verso una primavera referendaria: da una parte il referendum confermativo sulla riforma costituzionale che taglia il numero di parlamentari (senza quorum), dall'altra il referendum abrogativo sulla legge elettorale (con il quorum del5o% più uno degli aventi diritto). Dal momento che per entrambi i referendum è facile immaginare la vittoria dei sì, nei Palazzi si teme che qualcuno dei leader dei partiti della maggioranza potrebbe avere la tentazione di staccare la spina per rieleggere l'attuale numero dei parlamentari (circa mille invece di 600) utilizzando la legge elettorale in vigore, ossia il Rosatellum con il suo quasi 65% di quota proporzionale. Tuttavia questo scenario è piuttosto improbabile, dal momento che la Lega di Salvini vincerebbe con un certo margine di sicurezza anche con il Rosatellum, vista l'omogeneità dei consensi del centrodestra sul territorio nazionale (per avere il 30% dei seggi con il Rosatellum basta ottenere il 40% dei voti e vincere nel 70% dei collegi uninominali). Ma è anche vero che la perdita dell'Emilia Romagna per il Pd e il centrosinistra il 26 gennaio in favore della Lega potrebbe far deflagrare la maggioranza con conseguenze ora non del tutto prevedibili. Più probabile, ad ogni modo, l'effetto opposto sulla durata della legislatura, ossia un effetto btindatura. Se il quesito pro-maggioritario dovesse essere accolto si andrebbe verso un sistema elettorale basato interamente o in gran parte sui collegi uninominali: il sistema ideale per il centrodestra a trazione salviniana anche se si trovasse a quel punto l'accordo bipartisan sulla forma più soft del Mattarellum (75% di collegi uninominali e 25% di proporzionale). A quel punto nessun leader della maggioranza oserebbe più staccare la spina e la legislatura sarebbe blindata fino al 2023, quando si dovrà eleggere il successore di Sergio Mattarella al Quirinale. Sono considerazioni politiche e non giuridiche di cui però i giudici costituzionali non potranno non tener conto nelle prossime ore. Con il sì al quesito leghista si stopperebbe inoltre il tentativo di ri-proporzionalizzare il sistema: invece del Germanicum appena depositato alla Camera dai partiti della maggioranza (un proporzionale con soglia di sbarramento al 5%) si andrebbe con ogni probabilità - come lo stesso Sal vini ha fatto intendere - verso una riedizione del vecchio Mattarellum. L'ipotesi di approvare comunque il Germanicum con l'obiettivo di far saltare il referendum è infatti politicamente improponibile (con il rischio aggiuntivo che aquel punto il comitato promotore, in quanto potere dello Stato, potrebbe tentare la strada di qualche conflitto di attribuzione). Tornare al vecchio Mattarellum significherebbe obbligo di coalizioni pre-elettorali per vincere nei collegi e riaggregazione dei partiti attorno a due poli: uno di centrodestra a trazione salviniana e uno democratico ed europeista con il Pd come perno. Il MSS dovrebbe scegliere da che parte stare - ossia con il premier Giuseppe Conte assieme al Pd - e non ci sarebbe più spazio per la "terza via" tra destra e sinistra più volte evocata dal capo politico Luigi Di Maio n elle scorse settimane. Così come la ri-bipolarizzazione del sistema politico renderebbe la vita più difficile al progetto liberal-democrático alternativo al Pd messo in campo da Matteo Renzi con la sua Italia viva. )ecisione sul referendum. Attesa per il verdetto della Corte costituzionale -tit_org-

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Mano tesa di Zingaretti ai 5 stelle sul germanicum

[Lina Palmerini]

POLITICA 2.0 ECONOMIA & SOCIETÀ di Lina Palmeriniattesa delle elezioni in Emilia-Romagna, che saranno un altro momento del redde ratioïåò inatto, ieri sono arrivate altre due scosse di assestamento per i Stelle. Lascia il ruolo di socio nell'associazione Rousseau Max Bugani, che era il numero due, mentre entra Alessandro Di Battista nel team dei referenti nell'area del Portale eventi. Non è chiaro verso dove stia andando il mondo grillino sempre più spaccato sulle vicende interne legate alla leadership di Luigi Di Maio, sta di fatto che un'offerta aiuto gli arriva dal Pd. Anche ieri Nicola Zingaretti e Darío Franceschini hanno teso la mano riproponendo un patto strategico e un'agenda senza temi urticanti ma il refrain dei principali esponenti del Movimento è che si continuerà come prima a scegliere di volta in volta. In realtà è una versione di comodo per evitare la definitiva deflagrazione tra chi - e sono maggioranza in Parlamento - vuole seguire il tandem Grillo-Conte e stringere un patto con Zingaretti e chi invece continua a guardare a destra e a Salvini. Stiamo scriven- MANO TESA DI ZINGARETTI AI 5 STELLE SULGERMANICUM do una legge elettorale proporzionale che non prevede coalizioni, ha detto Di Maio al programma tv Cartabianca e in effetti, quel modello è un altro dono del Pd ai 5 Stelle. Solo una legge proporzionale, infatti, può consentire ai grillini di non spaccarsi ulteriormente nella scelta delle alleanze lasciando il Movimento nell'ambiguità e nelle condizioni di non fare patti prima del voto al contrario di un maggioritario, che è il modello su cui sta spingendo la Lega con un referendum su cui la Consulta deciderà stasera o domani. E sarebbe un modello politicamente sensato pure per il Partito democratico che avrebbe lo strumento elettorale più corretto per riproporre unbipolarismo destra/sinistra assorbendo una parte di grillini. Invece il primo comandamento di questi tempi per Zingaretti e Franceschini è quello di far durare il Governo e proteggere i 5 Stelle da deflagrazioni che avrebbero conseguenze sulla legislatura e per il Pd. Un dono accompagnato da altri doni come quello di imma ginare una nuova agenda in 5 punti, di cui ieri ha parlato il segretario Pd concludendo il conclave del partito, in cui si assecondano i desiderata dei grillini senza mettere in discussone nessuna delle misure "intoccabili" come quota 100, reddito di cittadinanza e, soprattutto, decreti sicurezza. Una generosità politica che ha le sue convenienze pratiche, quella appunto di tenere in vita il Conte II, ma su cui prima o poi Zingaretti immagina di essere contraccambiato aprendo la strada a una lenta "annessione" del mondo grillino nell'orbita del centro-sinistra. Di certo il voto in Emilia darà una risposta al leader Pd quando andrà a contare i consensi non solo a Bonaccini ma alla lista del suo partito. Già ieri sono usciti allo scoperto Orfini e Gori contestando la linea del segretario, dopo le regionali sarà più facile attribuire torti e ragioni. E soprattutto verificare la tenuta dell'alleato Di Maio che dopo il 26 gennaio dovrà affrontare un cammino tutto in salita. -tit_org-

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Pd, il piano di Governo in cinque punti nel segno dell`alleanza con il M5s ANSA

[Emilia Patta]

il piano di Governo in cinque punt segno dell'alleanza con il M5s IL CONCLAVE Rafforzamento dell'esecutivo a prescindere dalle elezioni in Emilia-Romagna Emilia Patta Dal nostro inviato RIETI Dalla rivoluzione verde per far crescere l'economia nel rispetto dell'ambiente - non a caso nel giorno del Green Deal della uè da mille miliardi - alla sburocratizzazione della Pa, dalla svolta digitale all"'Equity Act" per la parità tra donne e uomini e tra Nord e Sud, dagli investimenti nella scuola al piano salute e assistenza. Quello che esce dal "conclave" di Rietí raccolto dal segretario del Pd Nicola Zingaretti è un vero e proprio piano strategico per rilanciare l'azione di governo in alleanza con il Mgs fino alla fine della legislatura. Si tratta di un programma in cinque punti che sarà sottoposto all'attenzione del premier Giuseppe Conte e degli alleati di governo nell'attesa verifica che si terrà dopo le regionali in Emilia Romagna e Calabria il 26 gennaio. E non passa inosservato che tra le proposte in cui sono declinati i cinque punti ce ne sono molte che guardano al Mgs per costruire la futura "alleanza strategica" alla quale non tutti nel partito guardano con favore: de-carbonizzazione dell'Ilvae progetto Tarato atta verde d'Europa, 500 mila nuove assunzioni per ringiovanire la pubblica amministrazione, accesso al digitale e al 5G per tutta Italia. E ancora: lieve incremento Irpef sulle aliquote più alte ( senza avventurarsi in patrimoniali, si precisa), scuole aperte di pomeriggio e libri gratuiti fino al liceo, concorso per lomila nuovi ricercatori universitari, gratuità delle cure odontoiatriche per famiglie con Isee fino a çîò àåéãî. Ce ne è abbastanza per andare avanti in alleanza con il Mgs, sperando in Beppe Grillo per superare le resistenze dell'attuale dirigenza pentastellata, fino al 2023. D'altra parte il "conclave" rietino è stato pensato da Zingaretti prima delle regionali proprio per dare un segnale di stabilità del governo indipendentemente dal risultato. Difficile pensare che una eventuale vittoria della Leganella regione rossa per eccellenza non avrebbe conseguenze sulla leadership di Zingaretti e sulla tenuta del governo, ma il messaggio che si è voluto mandare da Rieti è proprio questo: una btindatura del governo Conte e una blindatura del Pd nel governo Conte. E a chi, come la minoranza di Base riformista e di Matteo Orfini, lamenta una subaltemità all'agenda del Mgs e una scarsa discontinuità con il Conte i, Zingaretti risponde piccato: Altro che subaltemità al Mgs: il reddito di cittadinanza è un ottimo strumento di lotta alla povertà, lo abbiamo inventato noi con il Rei. Nessuno pensa a un ritorno al passato, ma sono le diseguaglianze sociali a minacciare la democrazia e il Pd ha ü dovere morale di trovare risposte. Risposta indiretta ad Andrea Orlando, sempre più critico con l'attuale gestione, che aveva criticato il Mgs: Ai nostri alleati dobbiamo dire "o rinunciate all'antipolitica o la difficoltà di portare avanti questo governo crescerà". Emilia Romagna, ma anche decisione della Consulta sul quesito promaggioritario della Lega. Il messaggio di Zingareti è chiaro: difesa della legge proporzionale alla tedesca con sbarramento al 5% presentata dalla maggioranza e rilando del premiera- to, proprio come in Germania: Valutiamo il rafforzamento dei poteri governativi. Ma già domani, come scriviamo sopra, potrebbe essere un altro giorno. Segretario Pd. Nicola Zingaretti -tit_org- Pd, il piano di Governo in cinque punti nel segno dell alleanza con il M5s

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A S S O L O M B A R D A Milano evita lo spreco di 154mila pasti

[E.n.]

ASSOLOMBARDA Con il partemariato pubblico e privato decolla a Milano la lottaagtísprectüalimentari.GrazieallaFood Policy del capoluogo nascerà un secondo hub ßç cui verrà stoccato il cibo raccolto da supermarket e mense aziendali per poi essere distribuito alle famiglie in stato di bisogno. Un modello organizzatìvo facilmente replicabile anche nell'ambitodellacittametropolitana sottolinea Anna Scavuzzo, vicesindaco con delega alla Foodpolicy.L'hubdiquartierenasceinseno alprogetto Zerosprechi promosso dal comune di Milano,Assolombarda, Politecnico di Milano in collaborazione con Banco alimentaredellaLombardiaesostenutodal Programma QuBì (contro la povertà infantile) promosso dallaFondazione Cariplo. Unruolo chiave l'hanno le aziende, molte assodate ad Assolombarda,chedonanoiprodotti ancora commestibili raccolti da supermarket (Carrefour,Lidl,IlGiganteeCoop), gestori di mense (Pellegrini) e mense aziendali (Pirelli, Siemens, Maire Tecnimont, Deutsche Bank). Nel primo anno sonostatirecuperate77tonnellatedidbo,pariai54mila pasti l'anno, distribuite a 1.300 famiglie. Oltre al valore sodale della raccoltaleaziendechepartedpanoalprogettebeneficiano della riduzione Tari e detrazione dell'Iva. E.N. 77 TONNELLATE DI CIBO Nel 2019 il primo hub di Milano ha distribuito 77 tonnellate di cibo, equivalenti a i54mila pasti, a 1.300 famiglie. Nel 2020 verranno creati altri hub -tit_org-

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Ubi completa il piano 2020 con 300 uscite

[C.cas.]

Estratto daUbi completa il piano 2020 con 300 usciti oltre al consolidamento dei rapporti vailsegretarionazionaleFabioScola, CREDITO II costo è di 70 milioni lordi In arrivo anche 150 assunzioni di giovani Conl'accordoraggiuntol'altranotte con i sindacati, il gruppo Ubi completa l'ultimo tassello del piano industriale al 2020. E si prepara a quello nuovo che potrebbe arrivare entro marzo. L'ultimo tassello prevede 300 uscite volontarie attraverso il Fondo di solidarietà e l'accesso alla pensione, a cui faranno da contrappeso 150 assunzioni di giovani, le prime con il nuovo contratto dei bancari che prevede il superamento del salario di ingresso peri giovani. Di queste 100 saranno nuove assunzioni (50 entro il 30 giugno 2020 e 50 entro il 31 dicembre 2021) e 42 stabilizzazioni di contratti a termine in contratti a tempo indeterminato. L'accordo, spiegano dalla banca, prosegue in coerenza con le previsioni di Piano Industriale, il ricambio generazionale correlato all'iniziativa di esodo, che consentirà, a sostegno anche dell'occupazione giovanile, l'ingresso di nuove risorse oltre al consolidamento dei rapporti a tempo determinato già operanti nel Gruppo. L'accordo di Ubi risultacosì un'ulteriore conferma del benchmark di un'assunzione ogni due uscite del credito. Un benchmark che i sindacati vorrebbero confermare anche in UniCredit dove la prossima settimana partiranno le trattative sul piano industriale. Come spieganodalla banca, l'uscitadellerisorseèprevistaprogressivamente già a partire da febbraio del 2020.1 relativi oneri, pari a circa 70 milioni di euro lordi (circa 50 netti), saranno contabilizzati nei risultati relativi al quarto trimestre del 2019. Le sinergie di costo sono stimate in oltre 20 milioni nel 2020, e in oltre 25 milioni annui a regime a partire dal 2021. Per la banca di tratta di un'ulteriore fase del processo di razionalizzazione degli organici del gruppo che prosegue in linea con le previsioni del Piano Industriale attualmente in essere e che permetterà il raggiungimento dell'obiettivo di organico pari a 19.500 risorse previsto dal Piano per il 2020. È un importante momento di tutela dell'occupazione nel settore creditìzio, commenta il coordinatore Fabi gruppo Ubi Banca, Paolo Citterio, e da unmessaggio positivo, osser va il segretario nazionale Fabio Scola, che tiene conto della recente ipotesi di accordo rinnovo Ceni, che prevede l'eliminazione del salario d'ingresso peri giovani, del rapporto uscite/entrate di a 2 e soprattutto della nuova proposta del nostro segretario generale Lando Sileoni per unnuovo patto sull'occupazione nel settore. Pur ribadendo la nostraperplessità di fronte all'emorragia di personale che continua ad interessare ü settore, nonostante la situazione economica e di redditività decisamente in miglioramento, vogliamo sottolineare - commenta la segretaria nazionale con delega per il gruppo Ubi Sabrina Brezzo - come sia prioritario continuare ad impegnarci per invertire la rotta ed investire nella effettiva valorizzazione del patrimonio umano. C.Cas. -tit_org-

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C O N C O R R E N Z A Nel mirino di Trenitalia (Fs) le linee regionali francesi

[Marco Morino]

CONCORRENZA Due regioni sono pronte a mettere in gara il servizio ferroviario locale Marco Morino MILANO II processo è solo agli inizi ma promette sviluppi molto interessanti. Stiamo panandodella liberalizzazione del mercato ferroviario europeo, settore nelqualeFItaliafa scuola visto che ha due imprese, Trenitalia (Fs) e Italo, che si fanno concorrenza da anni nell'Alta velocità. Presto anche il mercato europeo, sulla spinta del IV pacchettoferroviario,dovrà progressivamente abbattere le barriere. Uno dei Paesi più interessanti è la Francia, dove domina l'operatore nazionale Sncf. Ma il gruppo Fs Italiane, attraverso l'amministratore delegato Gianfranco Battìsti.ha già espresso la volontà diportare il Frecciarossa sui binari transalpini e landare la sfida diretta al Tgv: entro il 2020 sarà avviato il nuovo collegamento con il Frecciarossa tra Milano e Parigi. Va ricordato che Trenitalia già opera in Francia attraverso la controllata Thello(4i milioni di fatturato, 95 dipendenti), che svolge servizi passeggeri notturni Parigi- MilanoVeneziaecollegamenti diurni da Milano a Genova, Nizza e Marsiglia. Tuttavia, l'alta velocità potrebbe non essere il solo fronte di espansione per leFsin Francia: ci sono anche i servizi regionali. Due regioni francesi sono pronte a mettere in gara il servizio ferroviario locale. Lo scrive il quotidianoeconomico francese La Tribune spiegando che si tratta di Paca(Provenza-Alpi-CostaAzzura) e Grand Est (Alsazia, Champagne e Lorena). I rispettivi consigli regionali hanno valutato l'opportunità loro concessa dallo scorso 3 dicembre e pubblicheranno in marzo i bandi di gara. I possibili concorrenti di Sncf potrebbero arrivare già all'inizio del 2022. Tra questi sono indicati Transdev, controllata al 66% dalla Cdp francese e al 34% dalla tedesca Rethmann, attiva già da tempo in Germania, Nuova Zelanda, Olanda e Svezia; la Ratp, che gestisce i trasporti parigini, nell'Ile de France e a Pretoria (Sudafrica) e Trenitalia (gruppo Fs). Non mancano la tedesca Arriva (gruppo Db), attiva in Germania, Danimarca, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca e nel Tpl in Italia; l'olandese Abellio,attíva anche in Germania e nel Regno Unito e Mtr, gestore della metropolitana di Hong Kong, sbarcato poi a Stoccolma, e di servizi ferroviari in Australia, nel Regno Unitoein Svezia. C'èpoila tedesca FlixTrain (gruppo FlixBus), che opera già in Germania e vuole concorrere per alcune grandi direttrici in Francia. None esdusaandiela partecipazione alle gare di Kreolis, controllata al 70% da Sncf, attiva in Germania, Usa, Olanda e Regno Unito. Un nutrito gruppo di pretendenti per il ricco mercato regionale francese, tra i quali l'azienda italiana si segnala come tra le più agguerrite. Trenitalia - spiegano fonti aziendali contattate dal Sole 24 Ore - confer ma la propria attenzione verso il mercato ferroviario europeo, sempre più mercato di riferimento in quanto nuovo mercato domestico. Obiettivo principale è l'espansione progressiva e selettiva che vedrà anche l'ingresso e il consolidamento nei Paesi dove Trenitalia è già presente con le proprie società controllate, fra cui la Francia. In Europa Trenitalia è presente con società controllate anche in Gran Bretagna con Trenitalia C2c(trasporto pendolare) e Trenitalia UK che dal 9 dicembre scorso gestisce i servizi Intercity da Londra a Glasgow/ Edimburgo;Germania con Netinera; in Grecia con Trainose (servizi passeggeri). LA FLOTTA. I treni Frecciarossa nella flotta di Trenitalia (di cui 50 Frecciarossa 1000) -tit_org-

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È ora che le fondazioni bancarie dialoghino con le università

[Alessandro Mazzucco]

E ORA CHE LE FONDAZIONI BANCARII DIALOGHINO CON LE UNIVERSITÀ di Alessandro Mazzucco aro Direttore, le questioni di merito sollevate dalle recenti dimissioni del ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca Lorenzo Fioramonti non possono non interrogare chi si trova a presiedere una Fondazione di orìgine bancaria dopo aver ricoperto il rettorato di un'università statale. Preoccupa, naturalmente, che anche l'emergenza "ricerca e alta formazione" sia finita nel tritacarne della conflittualità politica, con puntuali scambi di accuse e rimpalli di responsabilità fra partiti di turno nella maggioranza o all'opposizione. Ma i governi di ogni colore si susseguono e la crisi dell'università italiana non fa che aggravarsi, all'interno della lunga stagnazione dell'Azienda-Italia. I riflettori dei media si accendono improvvisamente sulla carenza di medici negli ospedali italiani, ma lasciano nella penombra il calo tendenziale di docenti e ricercatori universitari. Autodenunciamo una ventennale crisi della produttività del lavoro in Italia, ma continuiamo a non fare i conti con un cronico gap nella capacità di spesa in Ricerca & sviluppo: Ã,ç8% del Pii - secondo gli ultimi dati Eurostat disponibili contro il 2,15% medio nella Unione europea, dove solo la Germania ha per ora raggiunto l'obiettivo del 3%, individuato nell'Agenda di Lisbona. Che nella manovra 2020 siano venuti a mancare in blocco 3 miliardi per l'università - spingendo il ministro a dimettersi un minuto dopo averla firmata assie me i colleghi - può suscitare clamore, ma non è purtroppo un fulmine a ciel sereno. Le Fondazioni di origine bancaria sono consapevoli da tempo di questa nuova emergenza italiana, cui sono chiamate a rispondere dalle normative e dai loro statuti, che fissano l'éducation e il sostegno allo sviluppo economico dei territori fra i grandi ambiti d'intervento istituzionale. La creazione - nell'orbita universitaria - di capitale umano utile a generare innovazione, imprenditorialità e occupazione di qualità sta quindi crescendo rapidamente fra le priorità d'agenda a fianco degli impegni divenuti tradizionali nel welfare sussidiario. Come segnalano i rapporti annuali dell'Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa) e i singoli bilanci di missione, la larga maggioranza degli Enti ha intensificato negli ultimi anni la propria azione lungo queste direttrici strategiche, convogliando più risorse - in una congiuntura caratterizzata da nette contrazioni di bilancio - e soprattutto più attenzione nello sperimentare modelli nuovi. È in questa logica che Fondazione Cariverona ha focalizzato il suo piano triennale 2020-22 su tré soli obiettivi strategici, due dei quali ("Ambiente e Valorizzazione dei territori" e "Capitale umano e promozione giovani") direttamente collegati con le sfide della Ricerca & sviluppo e per questo dotati di più della metà del budget erogativo. Voglio brevemente sottolineare - ma solo a titolo segnaletico di uno sforzo diffuso nella comunità delle Fondazioni - due piani che Cariverona ha lanciato ultimamente in partnership con due consorelle del Nordest (e la cooperazione strutturata fra Enti di una stessa macro-area si propone come specifico momento di sviluppo istituzionale). Assieme alla Fondazione Caritro sono stati selezionati e finanziati 17 progetti di ricerca industriale di processo e di prodotto, con particolare attenzione alla manifattura green e 4.0. Ciascun progetto ha messo in rete un'impresa e un'istituzione di ricerca tipicamente universitaria - con sede in Triveneto o nelle province di Mantova e Ancona, con il coinvolgimento di un dottore di ricer ca meno che quarantenne. Con Fondazione Cariparo abbiamo invece testato un bando di ricerca di eccellenza nelle Università di Verona, Padova e Politecnica delle Marche: i 28 vincitori sono stati selezionati da una giuria esterna di esperti di fama internazionale, con una particolare attenzione alle bioscienze. Entrambe le iniziative hanno poggiato su un/ormat meritocratico e sulla scelta di finanziare per importi adeg uati un numero ristretto di proposte di ricerca capaci di riversare nei territori nuovo sviluppo reale, generato da talenti universitari e imprenditoriali cresciuti o attratti negli stessi territori. Il dibattito sul ruolo delle Fondazioni - nei trent'anni, ormai, seguiti al varo della riformaAmatoCarli - ha affrontato via via grandi sfide: il presidio e l'accompagnamento strategico dei gruppi ban- cari, la più efficace sussidiarietà nel welfare, la partecipazione a grandi iniziative pubblico- private di finanza per lo sviluppo del Paese. Su tutti questi fronti singole Fondazioni, poo! di Enti o l'intero sistema Acri

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hanno sempre retto la prova. Personalmente non ho dubbi che la famiglia delle Fondazioni saprà ora confrontarsi in modo fruttuoso con tutti gli stafeehozdercui sta a cuore il grande "motore" universitario del sistema-Paese. Presidente di Fondazione Cariverona, già rettore dell'Università di Verona TROPPO SPESSO GLI ATENEI SCONTANO TAGLI ALLA SPESA E CONFLITTUALITÀ POLITICA -tit_org-

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Ricerca di base, le speranze di un ottimista

[Dario Braga]

RICERCA DI BASE, LE SPERANZE DI UN OTTIMISTA di Dario BragaAgenzia nazionale per la ricerca (Anr) parte male. Non è neanche stata varata che ha già sulle spalle l'opposizione di oltre Smila firme di docenti e ricercatori che la considerano la pietra tombale sulle (residue) speranze di vedere finanziata la ricerca di base. Altre critiche alla Anr vengono da chi vede una struttura "asservita" al governo dal momento che la nomina del vertice e di una parte consistente della Agenzia è in capo alla Presidenza del Consiglio e ai ministri. Altri ancora denunciano il varo di un nuovo carrozzone clientelare buono solo per dissipare risorse e spartire poltrone. Lo stesso ex-ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca Lorenzo Fioramonti si è espresso duramente contro la nascita dell'Agenzia in fase di approvazione della legge di bilancio. A questa vasta coorte di detrattori non si può dare torto del tutto. La diffidenza è ben motivata. L'Ocse ce lo ricorda di anno in anno: l'Italia è un Paese a bassissimo investimento su ricerca e formazione, in particolare per quanto riguarda l'ambito universitario. Abbiamo pochi laureati, soprattutto nelle aree scientifiche, mediche e tecnologiche, non siamo in grado di attrarre studiosi dall'estero mentre assistiamo ai fenomeni migratori verso altri Paesi che valutano (e retribuiscono) meglio i talenti e le competenze acquisite nelle nostre università. Per non pariaredelle nostre imprese, molte delle quali sono ormai ancelle di imprese innovative di altri Paesi. Sono dati oggettiviche continuiamo a ricordare ai partiti politici, ma senza risultati: c'è sempre un'elezione che ci aspetta e studio e cultura non scaldano i cuori e non portano voti. Ma siamo all'inizio di un nuovissimo anno. Provo un esercizio mentale: scelgo di essere ottimi sta. Da ottimista per scelta e non per convinzione provo a immaginare uno scenario che smentisca i profeti di sventura, uno scenario che rappresenti una prospettiva positiva per l'Anr e per le nostre università. In effetti, negli anni in cui sono stato Prorettore alla Ricerca dell'Università di Bologna mi sono spesso trovato a occuparmi dei "rivoli di finanziamento" dei vari ministeri: Sanità, Agricoltura, Beni culturali. Difesa, Economia, Esteri ecc. e ovviamente Miur. Ogni ministero aveva propri programmi di finanziamento per ricerca, sviluppo, trasferimento tecnologico, sostegno alle relazioni internazionali e industriali, e via dicendo. La situazione non è mutata. Programmi di finanziamento che si affiancano e spesso si sovrappongono a quelli delle Regioni e spesso intersecano i finanziamenti europei convogliati dai vari programmi H2020 e Por-Fesr, Pon-Pnr ecc. A questo scenario (dis)articolato si aggiungono i progetti di ricerca che fanno capo agli Enti di ricerca e ai grandi Istituti nazionali (Inaf, Infn, Invg, Inram, ecc.) e ai numerosi consorzi nazionali e interuniversitari che, a loro volta, accedono ai finanziamenti europei e ai finanziamenti dei diversi ministeri. Una giungla inestricabile nella quale, tuttavia, chi sa muoversi vive bene perché ci sono molte opportunità e possibilità di fare convergere finanziamenti da fonti diverse. Nulla di male, ma ho visto molte volte "piovere sul bagnato", mentre altre aree, anche di ricerca applicata, rimanevano a secco. Quindi attrezzarsi per condurre finalmente un'attività di indirizzo delle risorse è buona pratica: si eviteranno concentrazioni impro- prie da un lato e zone desertiche dall'altro. E chi altri, se non esperti delegati dei diversi ministeri, dovrebbero poi essere chiamati ad assolvere a questo compito? È domanda "ingenua", me ne rendo conto. In questo Paese è buona norma diffidare delle iniziative collegate al mutevole potere politico, ma l'Agenzia nazionale della ricerca è stranamente "quasi-bipartisan": faceva già parte dei progetti del precedente governo. Resta il grande problema del finanziamento della ricerca di base, che ormai può contare solo sui bilanci (in sofferenza) degli atenei. I gmila firmatari temono che le risorse gestite da Anr sa ranno concentrate su ricerche finalizzate o orientate, facendo mancare finanziamenti alla ricerca fondamentale che è linfa della ricerca applicata, ma che non è più sostenuta da molto tempo. Da ottimista per scelta, tuttavia, immagino uno scenario in cui l'Anr, concentrando la sua azione sul coordinamento delle iniziative ministeriali nei diversi settori strategici, garantisca un migliore utilizzo dei diversi canali finanziari anche in rapporto alle priorità europee, attivando "effetti leva" e nuove sinergie tra atenei e centri di ricerca. Siccome l'Anr riuscirà certamente, sulla base di princìpi

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operativi chiari, trasparenti e stabili, nel compito strategico di garantire una maggiore copertura della ricerca orientata e finalizzata, i 300 milioni di finanziamento destinati all'Anr potranno senza dubbio andare al finanziamento dei progetti di ricerca fondamentale. È wishful thinking ma, con i tempi che corrono, perché no? Direttore dell'Istituto di studi avanzati Alma Mater Studiorum Ateneo di Bologna L'ATTIVITÀ DI INDIRIZZO DELLANR SARÀ UTILE SOLO SE STABILE E TRASPARENTE 300 MILIONI DI EURO A tanto ammonterà la dotazione della nascitura - e già piuttosto controversa tra gli addetti ai lavori - Agenzia nazionale per la -tit_org-

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G L I A L T R I C H I A R I M E N T I Nel conto fiscale imposte e contributi

[G.gav.]

GLI ALTRI CHIARIMENTI Tra i chiarimenti ancora non ufficiali forniti dall'agenzia delle Entrate, particolarmente utile sembra quello riguardante l'ammontare dei versamenti sul conto fiscale che, per consentire l'emissione del certificato di affidabilità fiscale, deve superare il 10% dei ricavi o compensi dichiarati nel triennio: viene, infatti, confermato che tali versamenti comprendono non solo le imposte sui redditi e l'Irap ma, ad esempio, anche l'Iva, le ritenute, i contributi ecc. Sta di fatto che se vi è la simultanea presenza di perdite fiscali, reverse charge o split payment e esternalizzazione di manodopera, è ben possibile che in alcuni casi il parametro non venga raggiunto. Sull'aspetto relativo ai carichi a ruolo, occorrerà fare attenzione alle procedure: sarebbe spiacevole che una società che ha visto accogliere integralmente il proprio ricorso dal giudice tributario avesse dei problemi perché l'Agenzia non ha "lavorato" il relativo sgravio. Particolare attenzione dovrà, infine, essere posta dal committente sul riscontro delle certificazioni ricevute da appaltatori e subappaltatori, che, secondo quanto si legge nella risoluzione n. þñ/Å/çî ñ, potranno essere consultati sul proprio cassetto fiscale. G.Gav. -tit_org-

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Manovra 2020 Controllo ritenute per logistica, facchinaggio e agenzie del lavoro = Appalti, controllo delle ritenute anche sulle agenzie del lavoro

[Giorgio Gavelli]

Manovra 2020 Controllo ritenute per logistica, facchinaggio e agenzie del lavoro Gavelli, Polsinelli e Santacroce a pagina 27 Appalti, controllo delle ritenuta anche sulle agenzie del lavoro DECRETO FISCALE La verifica riguarda anche i versamenti relativi a gennaio Niente Dure fiscale a chi ha meno di 3 anni di attività e ruoli oltre i gomila euro Giorgio Gavelli Appalti, subappalti ed affidamenti di opere o servizi in piena rincorsa, almeno per i contratti che presentano i limiti oggettivi e quantitativi del nuovo articolo ly-bis, comma i del DI 241/1997, di cui trattano anche le prime risposte rese non ancora in forma ufficiale dall'agenzia delle Entrate. Vediamo le principali criticità che deve affrontare chi si trova ad applicare le nuove disposi zioni, considerando che, come confermato dall'Agenzia (risoluzione 108/E/2019) e ribadito in questi giorni, anche le ritenute operate in gennaio relative agli appalti già in corso rientrano nel perimetro della nuova disciplina. Requisiti oggettivi e soggettivi Dalle prime risposte emerge che il limite di 20omila euro annui va inteso per singola impresa. Qualora il committente affidi il compimento di più opere e servizi alla stessa im presa con diversi contratti o rapporti negoziali comunque denominati, il limite va riferito alla somma degli importi annui dei singoli contratti e, all'atto del superamento del parametro, le nuove regole scattano per tutti i contratti ancora in essere a tale momento. Dal lato soggettivo, l'Agenzia chiarisce che, diversamente dall'estensione del reverse charge prevista dal comma 3 dell'articolo 4 del DI 124/2019 (e non ancora in vigore), le regole sulle ritenute riguardano anche le agenzie per il lavoro disciplinate dal decreto legislativo 276/2003. Fermo restando, tuttavia, che il rapporto da esse sottoscritto deve presentare tutte le caratteristiche di importo ed oggettive previste dal testo convertito. Dal lato oggettìvo, invece, non si ricade nella previsione normativa tutte le volte in cui il prestatore, dotato di una propria effettiva organizzazione imprenditoriale in termini di mezzi umani e tecnici, utilizzi beni strumentali non riconducibili al committente, perché di proprietà del prestatore medesimo, ovvero riconducibili a terzi non correlati in alcun modo con il committente. Ma l'analisi non si deve fermare alla sola attività core del committente, estendendosi a quelle accessorie e straordinarie. L'Agenzia fa l'esempio dei servizi di logistica e di facchinaggio, che rientrano (sussistendo gli ulteriori requisiti) nella nuova previsione normativa, anche qualora rese nei confronti di committenti operanti in diversi settori di attività (ad esempio, pro duzione o distribuzione). Il Dure fiscale Come più volte osservato (si veda, da ultimo. II Sole-24 Ore del 19 e del 24 dicembre scorsi), è interesse di tutte le imprese coinvolte evitare i complessi adempimenti previsti attraverso la procedura del certificato di affidabilità fiscale di cui al comma æ, attualmente non ancora disponibile. L'allarme rosso scatta per chi non rispetta le condizioni, come nel caso delle imprese con meno tré anni di attività e con carichi a ruolo scaduti e non sospesi superiori alla soglia dei gomila euro. Nel primo caso, particolarmente delicata è la posizione dell'impresa che ha ottenuto la partita Iva da un tempo inferiore, ma deriva da un'operazione straordinaria riguardante i soggetti (fusione o scissione) ovvero il patrimonio aziendale (cessioni, conferimenti e affitti di azienda): in proposito, potrebbe essere controproducente che operazioni di riorganizzazione aziendale (o veri e propri "salvataggi") ne mettessero a rischio l'operatività impedendo l'accesso al Dure fiscale. In questi giorni l'Agenzia ha chiarito che il concetto di operatività triennale segue quanto previsto con provvedimento del 12 giugno 2017, contenente criteri e modalità di cessazione della partita Iva e dell'esclusione della stessa dalla banca dati Vies; il riferimento non appare particolarmente centrato perché il decreto contiene più che altro indicazioni sull'analisi del rischio e non le modalità di computo del periodo previsto dal legislatore. MANOVRA 2020 La stretta dell'articolo 4 del decreto legge 124 è stato riscritto con la legge di conversione Così si applicano le nuove regole Invio la certificazione rilasciata all'A.E. (valida 4 mesi dal rilascio) e non ha ulteriori obblighi (ne ne ha il committente) Commissiona opere/servizi di importo > 200.000 con:prevalente utilizzo presso la propria sede di manodopera dell'impresa appaltatrice/affidataria [2] messa a disposizione di propri beni

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strumentali APPALTATRICE/AFFiDATARIA * fiifegíüaicony^i é:, à % % ' à:, effettuato versamenti nel; eiami Mt;Béiisitlièliiai ' i; ';; é ìì ò -; i ''. oo t. NN NON HA I REQUISITI entro 5 gg lavorativi dalla scadenza dei versamenti invia, oltre a copia degli F24 pagati, elenco dei lavoratori direttamente impiegati (codice fiscale, ore lavorate, retribuzione) e delle ritenute fiscali operate (con dettaglio di quelle relative all'opera/ servizio commissionato) In caso di mancato invio ' ' ' é é tali dipendenti (se: ' '. ' i. ' re.;NORSA S. è:?.i JRSAte -? é é é é % ii ell Uw %;; V% - ' é ì ò. '. à é é i ei - l.. ''.ß:à. ( ðå,Ï^ãå).;'. It Sospende il pagamento dei corrispettivi finché perduro l'inadempimento e rischia una somma par alla sanzione irrogata all'impresa inadempiente ( ) lo schei ripete per tutti i subappaltatori contrattualizzati dal appaltatrice/affidataria -tit_org- Manovra 2020 Controllo ritenute per logistica, facchinaggio e agenzie del lavoro - Appalti, controllo delle ritenute anche sulle agenzie del lavoro

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Diritto al contraddittorio dopo l`accesso breve

[Laura Ambrosi]

Diritto al contraddittorio dopo l'accesso brevi CASSAZIONE La Corte ribadisce le garanzie a tutela del contribuente Laura Ambrosi È illegittimo l'accertamento emesso prima del termine dilatorio di 60 giorni a seguito di accesso breve anche se privo di contestazioni. In questa ipotesi, peraltro, non è necessaria la prova di resistenza dapartedel contribuente per la nullità della pretesa. E l'imminente decadenza non è una valida ragione di urgenza perché dipende solo da come si è organizzato l'ufficio. A confermare questi principi è la Corte di cassazione con l'ordinanza 474 depositata ieri. La vicenda riguarda un avviso di accertamento emesso a una societàseguito ad una richiesta documenti da parte dell'agenzia delle Entrate. Prima di tale richiesta, l'Ufficio aveva effettuato un accesso breve riferito anche ad altre annualità, senza formalizzare alcuna contestazione. Il provvedimento veniva impugnato dalla contribuente eccependo, tra i diversi motivi, la violazione del diritto al contraddittorio previsto dall'articolo 12, comma 7 dello Statuto del contribuente, perché emesso prima del termine di 60 giorni. Entrambi i giudici di merito confermavano la nullità dell'avviso di accertamento così l'Agenzia ricorreva in Cassazione. In particolare, l'Ufficio lamentava un'errata interpretazione della norma perché: la pretesa non era conseguente all'accesso, bensì alla richiesta di documenti tramite specifico questionario; la disposizione doveva comunque ritenersi derogata poiché ricorreva una evidente ragione di urgenza; in ogni caso, i giudici della Ctr non avevano valutato la "prova di resistenza", ossia i motivi sostanziali per i quali l'emissione prima del tempo avrebbe leso i diritti del contribuente. La Corte, rigettando il ricorso, ha ricordato l'orientamento ormai consolidato sul punto. Le Sezioni unite (sentenza 24823/2015) hanno stabilito che le garanzie dell'articolo 12, comma 7 dello Statutodel contribuente trovano applicazione solo in relazione agli accertamenti conseguenti ad accessi, ispezioni e verifiche fiscali effettuate nei locali dove è esercitata l'attività di im presa o professionale. L'accesso quindi, anche se breve, presso la sede della società controllata comporta l'applicazione del contraddittorio preventivo. Quanto all'imminente decadenza dei termini, i giudici di legittimità hanno precisato che non costituiva una valida ragione di urgenza derogante il diritto di contraddittorio poiché si trattava di una circostanza oggettivamente prevedibile e rimessa alla organizzazione dell'Ufficio. Infine, la Cassazione ha ricordato che la "prova di resistenza" è necessaria per i tributi armonizzati, come adesempio l'Iva, solo se la normativa interna non preveda espressamente la sanzione di nullità del provvedimento emesso in violazione del contraddittorio. -tit_org- Diritto al contraddittorio dopoaccesso breve

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La controllata estera non fa presumere una stabile organizzazione ai fini Iva

[Diego]

La controllata estera non fa presumen una stabile organizzazione ai fini Iva OPERAZIONI INFRAGRUPPO Principio derogabile solo in caso di pratiche abusive fra prestatore e committente La conclusione fondata sul principio della neutralità dell'imposta Diego Avolio Benedetto Santacroce Inambito unionale si ètomati aparlare di stabile organizzazione occulta ai fini dell'Iva con le conclusioni presentate il 14 novembre dall'Avvocato generale Kokott nella causa Dong Yang Electronics (C-547/iS). La possibilità che una società controllatalocale possa costituire una stabile organizzazione "occulta" della propria controllante non residente non andrebbe confinataal solo comparto delle imposte dirette. Nonostante i precedentidella Corte di giustizia abbiano interpretato lanozionedistabileorganizzazione Ivamaniera estensiva, applicando il principio della prevalenza della sostanza economica, le condusionidell'Awocato generale forniscono un'interpretazione restrittiva di talenozione, con la conseguenza che gli accertamenti di stabili organizzazioni "occulte" dovrebbero essere confinati alle sole ipotesi di abuso. Sulla tematica si era già espressala Corte di giustiziacon le sentenze nei procedimenti Dfds (C260/93), Daimler (0-318/11 e 6-319/11) e,piùdirecente,Welmory(C-6o5/i2). L'attualità del tema è pure dimostrata dalla circostanza cheilVeg(flVat Expert Group della Commissione Uè), dopo la pubblicazionedellasentenzaWelmory, hapredisposto impaperinoli sonosta- te individuate le circostanze fattuali che dovrebbero verificarsi per l'esistenza di una stabile organizzazione ai fini Iva all'intemo di un gruppo. La possibile influenza della forma giuridica in cui è costituito un soggetto passivo, al fine di individuare in esso una stabile organizzazione di un soggetto non residente, è stata affrontata dalla Corte di giustizia dapprima nella sentenza Dfds,cui i giudici di Lussemburgo hanno ammesso la configurabilità di una stabile organizzazione Ivacapo a una società autonoma sul presupposto che la stessa non fosse realmente indipendente dalla "casa madre" situata in altro Stato membro. D'altro canto, la sentenza Daimler permette di delineare il paradigma per cui il controllo non sarebbe condizione sufficiente a pregiudicare, agli effetti dell'Iva, l'autonomia giuridica della società controllata. Diverso è il caso della subsidiary che nello Stato membro in cui è stabilita mette adisposizione della "casa madre" estera mezzi umani e tecnici per l'esecuzione, da parte di quest'ultima, di prestazioni di servizi nello Stato della subsidiary. Questa casistìcaèstataal centro della causa Welmory, in cui l'Avvocato generale Kokott ha osservato che perritenere integrata una stabile organizzazione Iva non sono necessari mezzi umani e tecnici propri nella misura in cui l'organizzazione disponga di mezzi terzi come se fossero propri. La Corte digiustizia(C-6o5/i2) badi fatto recepito questo orientamento, rimettendo l'accertamento dei fatti allacompetenza del giudice nazionale del rinvio. Nello stesso senso sie espresso il Veg, secondo cui, laddove i dipendenti di una società sono posti sotto il co ntrollo e la direzione di un'altra, dò potrebbe integrare una stabile organizzazione Iva. Ancora, più di recente, un orientamento del Comitato Iva (Documento working papern974/20i9), hapredsato che quando il magazzino in cui le mera sono trasportate in regime di "cali offstod^^gestitodaunapersonaopersonediversedalfomitore, tale magazzino nondeveessereconsideratouna stabile organizzazione Iva del fornitore. Lapossibilitàdiconsiderareunasocietàcontrollata quale stabile organizzazione è stata di recente sottoposta a unnuovoesamenell'ambitodella causa Dong Yang Electronics. In tale ultimo caso, la posizione dell'Avvocato generale Kokott è piuttosto netta, nelsensodi affermare che una sodetà controllata non può mai costituire una stabileorganizzazione Iva della sua controllante salvo ipotesi - di carattere eccezionale - di gruppi societari che progettino strutture contrattuali finalizzate ad aggirare il divieto di prati che abusive. Tale condusione appare corretta, in quanto fondata sull'applicazione del prindpio di neutralità dell'imposta. Invero, nel valutare l'esistenza di una stabile organizzazione "occulta" ai Ðéû Iva viene in considerazione il possibile danno erariale conseguente allo "spostamento"delluogo ditassazione deiservizi.tenendocontodelcorrelato diritto alla detrazione delle parti coinvolte nell'operazione. Così, quando il destinatario dei servizi è un soggetto

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passivo (una stabile organizzazione) autorizzato alladetrazione Iva, lariscossione delle imposte non sarebbe a rischio e l'abuso dovrebbe essere esduso. -tit_org-

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I R A P Costi di vendita all`esame deducibilità

[Redazione]

I RAP Costì di vendita all'esame deducibilìtà Nella determinazione della base imponibile Irap resta in bilico il trattamento dei costi accessori all'operazione di cessione d'azienda sostenuti dal venditore, quali consulenze o perizie. Angelo Conte II testo integrale dell'articolo su: quotidianofisco.ilsole24ore.com i fe' SWDi; ß -tit_org- Costi di vendita all esame deducibilità

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Bonus impatriati con limite di fondi per chi ha maturato i requisiti nel 2019

[Redazione]

Norme & Tributi Bonus impatriati con limite di fondi per chi ha maturato i requisiti nel 20Ã LAVORO Riconoscimento fino a esaurimento del budget fissato in 3 milioni di euro Dal 30 aprile la base imponibile si riduce fra il 70 e il 90 per cento Michela Magnani AntoneIIo Orlando Per i lavoratori che si sono trasferiti in Italia dal 30 aprile al 2 luglio 2019 la possibilità di fruire del bonus fiscale per gli "impatriati" (articolo 16 del decreto legislativo 147/2015) rimane poco chiara. Da un punto di vista operativo, i sostituti d'imposta si domandano se, a seguito di richiesta dell'agevolazione da parte di tali lavoratori, debbano riconoscere in sede di conguaglio i maggiori benefici fiscali previsti dal decreto crescita oppure le condizioni precedenti. L'articolo 13-ter del decreto legge 124/2019, inserito in sede di conversione, ha anticipato al 2019 la decorrenza delle nuove e più favorevoli misure (platea più estesa, durata fino a io anni, estensione fra il 70 e il 90% della riduzione della base imponibile fiscale dei redditi) agli impatriati che abbiano trasferito la propria residenza in Italia, in base a quanto richiesto dall'articolo 2 del Testo unico delle imposte sui redditi, a decorrere dal 30 aprile 2019. Però, alla luce dei commi 203 dell'articolo 13 -ter, sembrerebbe che non possa darsi per scontata la fruizione anticipata delle condizioni di maggior favore, in quanto le stesse vengono riconosciute fino ad esaurimento del fondo controesodo, istituito con una limitata dotazione annuale di 3 milioni di euro a partire dal 2020. Il nuovo testo specifica, infine, che solo un decreto del ministero dell'Economia, di cui non è fissato un termine massimo di pubblicazione, stabilirà i criteri per la richiesta dell'incentivo fiscale, senza precisare se sarà applicato un metodo di assegnazione cronologico o basato su altri elementi. C'è poi un altro aspetto, legato alla data del 30 aprile che dovrebbe essere chiarito. Mentre tutti coloro che hanno trasferito la propria residenza in Italia dal 3 luglio 2019 (come stabilito in origine) sarebbero comunque stati destinati a fruire del bonus "rafforzato" solo dal 2020 (in quanto fiscalmente residenti in Italia a partire da tale anno), aver ampliato la platea ai trasferiti dal 30 aprile crea un discrimine tra coloro che hanno fatto tale scelta prima o dopo tale data acquisendo l'iscrizione all'anagrafe di uno dei comuni italiani nel 2019. Per il nostro sistema fiscale queste due tipologie di soggetti sarebbero da considerare entrambe residenti in Italia, con la differenza però che la persona trasferi ta fino al 29 aprile beneficerebbe del minor incentivo (il 50% della riduzione dell'imponibile per un massimo di 5 anni d'imposta) applicando la versione con requisiti più stringenti, mentre i trasferiti a partire dal 30 aprile dello scorso anno (e comunque prima del 3 luglio) fino a esaurimento del fondo controesodo usufruirebbero del maggior beneficio. Pur creando notevoli difficoltà di gestione, lo spartiacque al 30 aprile si potrebbe giustificare con il principio di irretroattività delle norme, mentre dovrà essere chiarito il ruolo dei sostituti d'imposta nell'eventuale riconoscimento dell'anticipazione dell'agevolazione al 2019, specie a causa della necessità di operare un conguaglio fortemente a credito per il percipiente e dell'incertezza dei fondi rimasti. -tit_org-

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Pensioni, Quota 100 alimenta la fuga dalla Pa

[Davide Colombo]

Pensioni, Quota 100 alimenta la fuga dalla P; PREVIDENZA Uscite anticipate cresciute del 307% nel pubblico impiego e del 33% nel privato Davide Colombo ROMA Nel primo anno di sperimentazione quota 100 ha consentito il pensionamento anticipato a igomila lavoratori (sono gli assegni liquidati su ç8îò 1à domandepresentate all'Inps),undato molto inferiore al previsto ha affermato ieri il presidente dell'Istituto, Pa- squaleTridico,nelcorso di un'audizione parlamentare. Le uscite agevolate con 62 anni e 38 di contributi minimi hafatto aumentare del 33%glianticipi nelsettoreprivatoedel 307% quelli nel pubblico impiego, passati da circa loomila del 2018 a icomila dell'anno scorso (-35% i pensionamenti di vecchiaia e, appunto, +307% gli anticipi). Unrisultato, quest'ultimo, daattribuire probabilmente anche all'effettodella finestra semestrale che ha indotto i pubbliciconirequisitìaconcentrarele domande di pensionamento. Complessivamente l'anno scorso sono state accolte 586miladomandedi pensionamento, contro le 554mila del 2018 (+5,7%) e l'Istituto ha liquidato le nuove pensioni nel 79% dei casi in 30 giomi(76,4%nel20i8),menn eperidipendentipubblid il tempomediodi pagamento è stato di 52 giorni (57 nel 2018). liehe significa - secondoTridico - che quota 100 non ha compresso i tempi medi di erogazione delle altre pensioni.comedurantel'annoerastato contestato: Abbiamocostituitounpolovirtualeconi5o nuovi assuntìsolo per velodzzarelaliquidazionedellepensioni pubbliche ha affermato. L'importo mediodellepensioniquotaiooèattornoaii.983eurolordimensilieperil70% dei casi i beneficiari sono uomini. Tridico ha dato anche qualche numero diconsuntìvo20i9per il reddito di cittadinanza, prestazione erogata a 1,1 milioni di nudei familiari (2,5 milioni di individui di cui drca 20omila disabili e oltre40omilabambini). Diquestibenefidari-haspiegato- 739milasonopersone occupabili: L'importo mediodel redditoèparia52oeuromentrequello della pensione di cittadinanza è di 219 euro.Sull'effettocheilRdCavrebbesul tassodi povertàassoluto, Tridico s'è limitato a ricordare che l'assegno massimo è di 1.380 euro per un nucleo con quattro figli, unafamigliache secondo lesoglielstatusdrebbedallostatodipovertà solo con piùdi 2.129 euro se residentemunagrandedttàsettentrionale. Il reddito di dttadinanza, e così il decretodignità, non creano lavoro in sensoletterale.aiutanoadadallocareillavoro sul mercato attraverso l'incrocio tra domanda e offerta, come qualsiasi altra politica attiva. Per creare lavoro servonoinvestimenti hadettoTridico sottolineando che anche quota 100 ha avutoun effetto positivo sul mercatodel lavoroandie se il tasso di sostituzione al momento è indeterminato. Tra gli altri temi toccati la proposta del fondo integrativopubblicogestitodainps: È qualcosa di cui si sta parlando e sono contento: oggi laprevidenzacompletare raccoglie 167 miliardi e il 75% viene investìtoall'estero. lopensoaunfondo integrativopensionisticopubblicoe volontario gestito dall'Inps che possa investire risorse nel Paese. -tit_org-

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Isee precompilato con carta d`identità

[Redazione]

MODALITÀ DI ACCESSO Isee precompilato con carta d'identità Nel messaggio 96/2020 Inps ha illustrato le novità legate all'avvio in fase sperimentale dell'Isee precompilato, con particolare riferimento alle modalità di accesso alla procedura disponibile dall'inizio dell'anno sul sito internet dello stesso istituto di previdenza. M.Pri 1; 1: 'Ø -tit_org- Isee precompilato con cartaidentità

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N O M I N E A O S T A C O L I Csm diviso sul nuovo procuratore di Roma

[Redazione]

NOMINE A OSTACOLI II Csm si spacca sulla nomina del nuovo procuratore di Roma. È fallito il tentativo di arrivare ad una soluzione unitaria per la scelta del successore di Giuseppe Pignatone andato in pensione ormai da maggio dello scorso anno, perché la gran parte dei gruppi dei togati non ha rinunciato a sostenere il proprio candidato. Così la Commissione per gli Incarichi direttivi ha proposto al plenum, rimettendogli di fatto la scelta, 3 concorrenti alternativi: in testa, ma con uno scarto minimo, il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, che ha ricevuto 2 voti. Hanno ottenuto invece un voto ciascuno il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo e Michele Prestipino, procuratore reggente di Roma. educazioni -tit_org-

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Processi in calo e più rapidi In arrivo 400 magistrati nei tribunali

[Giovanni Negri]

Processi in calo e più rapidi In arrivo 400 magistrati nei tribunal EFFICIENZA E GIUSTIZIA II Ministero ha completato le nuove piante organiche Nel periodo 2014-2019 segnali confortanti su tempi e arretrato Giovanni Negri Dai 50 di Roma ai 2 di Trento, il ministero della Giustizia ha messo nero su bianco le nuove piante organiche degli uffici giudiziari, ripartendo, distretto per distretto, 1402 nuovi magistrati destinati al merito(la Cassazione aveva già visto assegnati 70 nuovi consiglieri dall'aprile scorso). Un lavoro imponente, ora all'esame deICsmperilparere, soprattutto perché preceduto da una significativa ricerca sui dati, per capire meglio dove piùurgente sarebbe statoil rafforzamento: Non ci siamo limitati - spiega Barbara Fabbrini, capo Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria - a una valutazione statica con il saldo tra giudizi sopravvenuti e definiti, ma abbiamo preso in considerazione i flussi, in maniera più dinamica e prospettica. Come riferimento temprale, per esempio, sonostati valorizzati gli ultimi 5 anni, per potere considerare gli effetti della riforma della geografia giudiziaria. Inquesta chiave unvalorepartico- lare hanno assunto elementi come il numero dei procedimenti iscritti su organico e i pendenti su organico che ha reso evidenti profonde differenze territoriali. Per le Corti d'appello, per esempio a fronte di un dato nazionale di 185 procedimenti iscritti per magistrato, se ne registrano 72 a Bolzano e 287 adAncona. Le differenze risultano ancora più marcate con riguardo alle pendenze: ilnumerodeiprocedimen- ti pendenti in rapporto all'organico varia da un minimo di 73 nella corte di Trento aun mas simo di 612 in quella di Napoli. Nonmoltodiversoilquadrodeitribunali. A fronte di un dato nazionale di 662 procedimenti iscritti e 745 procedimentipendentiin rapporto all'organico totale, aTivoli gli iscritti (1.146) superano di circa4volte quelli di Caltanissetta(298).ATempioPausania, il rapporto tra pendenze e organico è di 1.879 procedimenti, un valoredi oltre 5 volte superiore rispetto a quello di Bolzano (348). Centrale, quanto alla durata il disposition time, calcolato rapportando ilnumerodiprocedimentipendential 31 dicembre 2018 alla media dei procedimenti definiti nel triennio 2016i8. Su questa base, i più significativi punti critici sono in Corte d'appello, convalorinazionalideldispositiontime di 702 giorni per il civile e di 889 giorni perii penale, superiori di oltre due volte i corrispondenti valori dei tribunali. In particolare vengono in evidenza i 1.293 giorni di disposition time avile della sezione distaccata di Taranto, e, nel penaleii.56ogiorniei 1.498 giorni di Napoli e Roma. Però, sarebbe assolutamente sbagliato, puntualizza Fabbrini, pensare alla giustizia italiana come ferma, se non in peggioramento. In ambitocivile, sono 115 i tribunali (82%) e 25 le Corti d'appello (90%) che hanno fatto registrare una riduzione delle pendenze tra il 2018 e il 2014. Nello stesso periodo, l'arretrato si è ridotto in 117 tribunali (84%) e nella quasi totalità delle Corti d'appello (28). Miglioramenti anche nel penale. Nel 2018 ben 86 tribunali (61%) avevano pendenze inferiori a quelle del 2014; in 72 la riduzione è stata maggiore del 10% (dato nazionale); 67 tribunali (48%) nel 2018 avevano un disposition tìmepenaleinferiore aquello del 2014. Le pendenze si sono ridotte in 11 Corti d'appello, il disposition time in 15. educazioni 1 rafforzamenti previsti Aumenti previsti dal DISTRETTO Ancona Bari Bologna Brescia Cagliari Caltanissetta Campobasso Catania Catanzaro Firenze Genova L'Aquila Lecce Messina Milano Napoli Palermo Perugia Potenza Reggio Calabria Roma Salerno Torino Trento Trieste Venezia: 1à % é % % Nota: non sono conteggiati i 2 posti assegnati alla Direzione distrettuale antimafia e nuove piante AUMENTI 11 23 33 13 13 6 3 16 13 26 7 8 14 6 35 31 9 8 4 15 50 12 13 2 6 23 é % % 400 organiche per rRIBUN ALI PR 5 9 14 3 6 1 2 7 7 15 2 4 7 4 14 9 4 5 2 6 25 7 4 1 2 5 di stretto di WCURE,5 5 4 2 0 0 1 1 4 2 0 1 1 8 9 0 1 0 0 11 2 4 0 2 4 CorteCORTI PELLO 4 7 7 4 3 2 1 6 3 5 2 3 4 1 7 9 2 2 2 5 9 3 2 1 2 10 appello PROCURE GENERALIl0 00 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 1 2 0 0 0 0 2 ' é à. ' é - é BUNALI E TR UFFICI DI PROC GLIANZA MI 0 0 3 0 2 0 0 1 2 0 0 1 2 0 2 1 2 0 0 1 1 0 2 0 0 0 BUNALI E UREPERI NORENNI 03 2 0 2 0 1 0 2 1 0 0 0 3 2 1 0 0 2 2 0 1 0 0 2 educazioni -tit_org-

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Quaranta aziende in campo per bloccare la fuga all`estero di 80mila talenti = Il giro d`Italia per fermare la fuga degli 80mila talenti

[Cristina Casadei]

Quaranta aziende in campo per bloccare la fuga all'estero di SOmila talenti Cristina Casadel a pag. 32 lavoro Mismatch. Talentsmotion porterà da Nord a Sud un Think tank per capire come rendere più attrattivo il Paese: dalla qualità della vita, alle competenze ai benefici fiscali II giro ditalia per fermare la fuga degli SOmila talenti Cristina Casadei ome migliorare il mik smatchtradomandaddle aziende e offerta universitaria sembra un i rompicapo irrisolvibile. C'è un dibattito ormai storico sul tema, alimentato anche da numeri sempre moltoelevatì di aziende checercanongurechenontrovano,a]lo stesso modocui migliaia di talenti non riescono a trovare un ruolo adeguatoalproprioprofflo.E,magari,sene vanno all'estero. Per provare a fare un passoavanti, Talents in motion ha creato un Think tank intitolato "Competenza vs conoscenza" che il 25 febbraio farà tappa all'Iit di Genova-Èil secondo incontro, dopo quello che si è svolto in UniCredit, a Milano, in cui la presidente di Talents in motion. Patrizia Fontana, e Retro Campagna, coheadglobal transaction bankingltaly di UniCredit spa, hanno incontrato 250 studentìuniversitariprovenientiperlo piùda Politecnico di Milano, Cattolicae Bicocca, per discutere dicome stiacambiandoilmondoddiavoroequali competenze richiedaoggi. Gli incontri andranno avanti concadenza mensile e si svolgeranno in tutta Italia. Saranno chiusi da un grande Forum a cui Fontana conta di arrivare con i rappresentanti delle istituzioni e gli enti di ricerca interessati e forte di 250 aziende sostenitrici che si saranno unitealprogetto,mbuonaparteanche Pmi. C'è un gap forte che separa il nostro Paese daiparmercomunitariintermini di competenze digitali e knowhowtecnologid, oggi patrimonio indispensabiletanto perle grandi imprese quanto per le Pmi. Vogliamo implementare l'offerta formativa grazie al coinvolgimentodelleUniversità italiane, accelerare lo scambiodi conoscenze e favorire cosi l'attrattività del nostro Paese per i talenti italiani e stranieri. Per ora. Talents inmotion,progettoapolitico, senza scopi di lucro, ma con il chiaroobiettivodifarsìcheleeccellenze chel'Italiahasianovalorizzate,èsostenutodaunaquarantinadi grandi aziende di settoridiversi,daUniCreditaIntesa Sanpaolo, Leonardo, Ducati, Lamborghini.Coesia, CocaCola, Bosch,Ey, Pwc, Enel solo per dtame alcune. L'Italiaeilpaeseincuisipotrebbero raccontare migliaiadistoriedi giovani e meno giovani con curriculum molto brillanäche scelgonodi andare alavorare all'estero. Perfareun'esperienzaed arricchire ilpropriobagagUo professionaie.percrescereingli incontesti internazionaliedareloro un'opportunità in più, per raggiungere obiettivi che nel nostro paese hanno troppi ostacoli o, magari neanche troppo banalmente, perguadagnaredipiù. Perfarlirientrare, la normativa strizza rocchio con le agevolazionifìscali(sivedaaltropezzo in pagina), le regioni aprono bandi, stanziando importanti risorse. Al di là degli strumenti, però, l'attrattività del nostropaesenonèaltissima, nemmeno per i talenti di altri paesi. Quindi? CM può se ne va, alimentando la fuga dei cervelli che, stimaFontana, hauncosto in Italia di circa 14 miliardi di euro all'anno, equivalente a un punto percentuale di Pu. Sono drca Somilagliitalianicheogniannointraprendonopercorsifuoridalrltalia.contribuendoanchealdivariocheesisteoggicongli altri partnerintemazionalisulle competenze digitali Ilnostropaeseè25esimotra i28statiUenelladassificasucompetitivitàdigitaleecompetenzedigitalidove svettano i paesi nordici. Nelle grandi imprese, ma sempre piùanchenellePmilacorporatesocial responsibility è diventata, anno dopo anno, una prioritàe Talents inmotion siponecome obiettivo quellodiaccrescere l'attrattivitàdell'Italiaper i talenti italiani, ma anche stranieri, favorirne la circolazione e valorizzamele opportunitàdilavoro.Inumeridel brain drain sono imponenti: degli Somila italiani chesenevannoalrestero,25milasono laureati.conun'etàcompresatra 25039 anni, principalmente in materieStem. Tré suquattrosi stabiliscono inaltripaesieuropeitracuiGermania.Gra nBretagna, Franciae Spagna, mentre gli altri vannooltreoceano.traAustralia.Brasile e Stati Uniti. Tra le motivazioni che li muovonosono gli stipendi troppo bassidelnostropaese, rover education rispettoalruolosvoltoelascarsa differenza

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retributivarispettoai diplomati, diceFontana.Faimpressionel'usdtadi risorse chepotrebberodareun contributoalsistemapaeseeche,traraltro,ha anche unimpatto in termini economici, perii mancatogettitodellafugadei cervelli all'estero e, al contrario.peribenefidintermini di Pii delloro rientro. Talents in motion, basandosi su dati del Ministero dell'Economiaedellefinanze eAgenziadelleentrate,hastimatoche per talenti rientrati in Italia dal 20ioal20i6c'èstatounimpattopositi- 11 ranking delle competenze digitali vo sul Pii pari a 500 milioni di euro. Per far sì che nella circolazione dei talentinonrnanchi ánchela tappaltalia, Talents in motion ha ideato il think tank, maanche uno strumento pratico, il Digital hub, una piattaforma dove le aziende che hanno aderito all'associazione possono mettere il loro companyprofileegli aspetti chele rendono attrataveperitalentLConladescrizione deiprofilie leopportunitàprofessionali cheoffrono, dice Fontana. Italentiitalianieintemazionalipossonopoicandidarsi per le opportunitàche vengono offerte sulsitoesullapaginaLinkedIn. Per aiutarli a capire il contesto italiano vengonofomitepillole su aspetti fiscali, legalieamministrativipercomprendere vantaggi, agevolazioni e modalità di realizzazione di un arrivo o trasferimento in Italia. PATRIZIA FONTANA È presidente di Talents in motion L'Itaiìa è 25a tra gii Stati Uè in competitivita e competenze digitali I CONNETTIV1TÀ Â CAPITALE UMANO I INTEGRAZIONE Dt TECNOLOGIA DIGITALE I USO DI SEHVÌZI INTERNET I SERVIZI PUBBLICI DIGITAL! Danimarca Svezia Finlandia Paesi Bassi Lussemburgo Irlanda Regno Unito Belgio Estonia Spagna Austria Malta Lettonia Germania Unione Europea Slovenia Portogallo Rep. Ceca Francia Lituania Slovacchia Cipro Croazia Ungheria Polonia Ä^^^^ à à Bulgaria Grecia Romania ^ -tit_org- Quaranta aziende in campo per bloccare la fuga all estero di 80mila talenti - Il giroItalia per fermare la fuga degli 80mila talenti

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I N C E N T I V I Sconto sulle tasse per chi si trasferisce nel nostro Paese

[Antonello Orlando]

IL FOCUS NORMATIVO INCENTIVI L'agevolazione per gli "impatriati", cioè per le persone che vengono avivere in Italia dopo un periodo all'estero, è tra gli incentivi più significativi per i lavoratori. Regolata dall'articolo 16 del Digs 147/2015 consiste in un bonus fiscale che consente di ridurre notevolmente la base imponibile di calcolo dell'Irpef. Laversioneoriginariapermettevadidimezzareil proprio imponibile fiscalenell'annoditrasferimentodella residenza fiscale in Italia e nei successivi 4 anni. La scorsaestate, il decretocrescitahaulteriormenteampliatoilbonus.dauniatoallargandolaplateadeipotenzialibeneficiari.dall'altroestendendo la durata e la misura del bonus. La versione vigente dellanormaconsente,achisiètrasferitofiscalmenteinltalia apartire dal30 aprile 2019, di godere di un abbattimento del reddito imponibile del 70 per cento. Il beneficio si applica a lavoratori dipendenti, ma anche a coloro che percepiscono redditi assimilati, nonché agli autonomi, inclusi gli imprenditori. La riduzione, neiprimisanni, puòsalireal90% nel cascasi trasferiscainunadelleSregioni del Mezzogiorno. Inoltre il periodo di durata del bonus può raddoppiare a io anni, di cui i primi cinque al 70% e gli altri cinque al 5o%diriduzioneperlavoratoriconalmeno un figlio minorenne o acarico o, in alternativa, nepproprietaridi almeno un'abitazioneinltalia, anche se acquistatadalconiuge, dal convivente o dai figU. Gli anni dal 6 al 10 possono poi essere ulteriormente ridotti del 90% dellabase imponibile perlavoratoriimpatriaticonnonmenodi3figli(minorennioacarico, anche in affido preadottivo). La platea deilavoratoriincentivabilièdoppia. La primaècostituitadalaureati(cittadiniitaliani,comunitarioprovenientidaStati extra Ueconaccordi fiscali conritalia)cheabbianosvolto continuativamenteun'attivitàdilavoroostudiofuoridalnostro Paesenegliultimi24mesiopiùesisiano successivamente trasferiti in Italia per lavorare. La seconda platea, resapiùampiadaldecretocresdta.ècosntuitadaidttadinidiqualsiasiStato, senza alcun titolo di studio richiesto, che non siano stati residenti in Italia neidueperiodid'impostaprecedenti il trasferimentoesiimpegninoarisiedereinltaliaperalmenodueannidaquandospostanolaresidenza.acon- dizionechelavorinonelterritoriodelnostro Paese per lamaggiorpartedell'anno. Nel caso non rispettinol'impegnoamantenerelaresidenzafiscaleinltaliaperalmeno2anni, devono restituire tottiibenefidfiscaligià fruiti, conapplicazione delle relative sanzioni ed interessi Se invece trasferiscono laresidenza fiscale fuoridallltaliadopo2anni, semplicemente il bonus non viene più applicato per gli anni oltre il secondo. Nelcasodidttadmiitaliamcheavevanolasdatol'Italiaper almeno2anni, ulteriore condizionenecessariaerachendperiodominimodi residenza all'estero sifossero cancellati dall'anagrafeddpropriocomunedi residenza iscrivendosiall'Aire.Ildecretocresdtahaulteriormentesemplificato.ancheper fl passato, tale requisito, concedendo una sorta di sanatoria. Infatti, nel caso di soggetti che avessero solo formalmente mantenuto lapropriaresidenzainltalia.potràessere stabilita la "enettiva"residenzaall'esteronelperiodopregresso grazie all'articolo 4 delle convenzioni intemazionali bilaterali (su modello Ocse)ilqualeindividua lo statodi residenza sulla base dell'abitazione permanente e del centro di interessi vitali. Superando unorientamentooriginariamentepiù severo espresso con la circolare 17/2017, l'agenzia delle Entrate (in particolare conia risoluzione76/20i8elarispostaainterpello 492/2019) ha considerato alcuni casicui l'incentivo può essere legittimamente goduto anche da soggetti che siano stati residentiaU'esteropereffettodiundistacco.mantenendo tuttavia il proprio datore di lavoro, prima, durante e dopo. Necessario però che il rientro in Italia del dipendente non si ponga incontinuitàconla precedente posizionelavorativae di conseguenzail lavoratore deve assumere un ruolo aziendale differente rispetto a quello originario, anchee soprattutto pereffettodellemaggioricompetenzeed esperienzeprofessionali maturate. Nelcasodellapiùrecenterispostadello scorso novembre,l'Agenziasottolineainolu eche il lavoratore,al momentoddrientroèstatopromossodaimpiegatoaquadro, passando aun nuovo incarico purnello

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stesso gruppo. L'incentivo,tuttavia,nonsitraduceinunrisparmiodiretto per il datore di lavoro, in quanto lasda inalterata la base di calcolo dei contributi, cosìcome delTfr. Nd caso di potenziali lavoratori impatriati, la negoziazione della retribuzione va operata tenendo contodelmaggiorpoterediacquistodaloro mantenuto fino alla fine del quinquennio (o decennio). Infine, vale la pena di ricordare che la legge di bilancio 2020 ha previsto unnuovo credito d'impostaper investimenti in ricerca e sviluppo, da utilizzare in compensazione fino al 12% delle spese. Fragli investimenti che generano ilo-edito sono comprese (e valorizzate al 130% del loro valore effettivo) lespeseddpersonalelegatealleassunzioniatempoindeterminatodipersoneconmenodi 35 anni.inpossesso dielevate qualifiche (dottorati di ricerca o lauree magistrali), che siano alloro primo impiego e dedicati esdusivamente nelle attività di ricerca e sviluppo. Antonello Orlando 10 ANNI Chi sposta la residenza fiscale nel nostro Paese può beneficiare di una riduzione del reddito imponìbile fi no al 90% e per un massimo di dieci anni -tit_org-

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L'inchiesta Angeli e Demoni Nelle carte altri particolari: la psicoterapeuta Nadia Bolognini si travestiva da lupo cattivo Bibbiano, 26 avvisi di fine indagine = Chiusa l`inchiesta su Bibbiano, in 26 si avvicinano al processo Si passa da 102 a 108 capi d'imputazione. E a dieci giorni dal voto sale lo scontro politico I capi di imputazione passano da 102 a 108. A pochi giorni dal voto si riaccende la polemica politica

[Redazione]

L'inchiesta Angeli e Demoni Nelle carte altri particolari: la psicoterapeuta Nadia Bolognini si travestiva da lupo catti1 Bibbiano, 26 avvisi di fine mdagin< Si passa da 102 a 108 capi d'imputazione. E a dieci giorni dal voto sale lo scontro politio di Gianluca Rotondicarabinieri di Reggio Emilia 1 hanno notificato a 26 persone l'avviso di fine indagine dell'inchiesta Angeli e Demoni sui presunti affidi illeciti nella Val d'Enza e che a maggio vide scattare misure cautelari. I capi di imputazione sono saliti a 108. Tra loro anche il sindaco Pd di Bibbiano, Andrea Carletti. E a pochi giorni dal voto in Emilia si scalda l'atmosfera politica con il centrodestra che va all'attacco. Salvini ieri ha confermato che proprio a Bibbiano chiuderà la sua campagna. a pagina 2 Chiusa l'inchiesta su Bibbiano, in 26 si avvicinano al processo I capi di imputazione passano da 102 a 108. A pochi giorni dal voto si riaccende la polemica politi A sette mesi dalla deflagrazione dell'inchiesta Angeli e Demoni sui presunti affidi illeciti dei minori in Val d'Enza, con gli arresti eccellenti del sindaco Pd Andrea Carletti, dei vertici dei servizi sociali e del noto psicoterapeuta torinese Claudio Foti, il caso Bibbiano, diventato nel frattempo materia da campagna elettorale permanente, toma a far parlare di sé. La Procura di Reggio Emilia ha infatti chiuso l'inchiesta che ha terremotato i servizi sociali reggiani disvelando un presunto sistema nel quale i ricordi dei minori venivano manipolati e le relazioni falsificate al fine di allontanarli dalle proprie famiglie, con l'obiettivo secondo l'accusa di alimentare un meccanismo che faceva perno sul centro La Cura di Bibbiano, considerato fino ad allora il fiore all'occhiello per il recupero dei bambini abusati, e sulle sedute terapeutiche pagate con i soldi pubblici e organizzate nella struttura col supporto della onlus Hansel e Gretel del discusso guru Foti. Uno snodo fondamentale che arriva a dieci giorni dalle elezioni Regionali e toma ad ali mentare Io scontro politico intorno a un caso che resta ancora aperto e molto delicato. L'impianto accusatorio originario ipotizzato dal procuratore capo Marco Mescolini e dalla pm Valentina Salvi, che hanno coordinato le indagini dei carabinieri, non solo ha retto alle successive verifiche ma, come sottolineato in una nota della Procura, si è rafforzato passando da 102 a 108 capi d'imputazione. Degli originari 30 indagati - tra amministratori e funzionari pubblici, assistenti sociali, psicoterapeuti e molto altro - in 26 hanno ricevuto l'avviso di fine indagine che di fatto li avvicina al processo. Sono molti e pesanti i reati contestati a vario titolo: peculato d'uso, abuso d'ufficio, falsa perizia anche attraverso l'altrui inganno, frode processuale, depistaggio o frode in processo penale, rivelazione di segreti, falso ideologico, maltrattamenti in famiglia, lesioni dolose gravissime, violenza privata, tentata estorsione e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Tra i destinatari del fine indagine ci sono ancora il sindaco Carletti, che risponde di abuso d'ufficio e falso ideologico per aver affidato il servizio di psicoterapia senza gara alla Hansel e Gretel, la capa dei servizi sociali Federica Anghinolfi, vero perno del presunto sistema illecito e convinta sostenitrice del metodo Foti, oltre allo stesso psicoterapeuta e alla moglie Nadia Bolognini. La Procura ha stralciato, chiedendone l'archiviazione, le posizioni di Fausto Nicolini, direttore generale dell'Ausi di Reggio Emilia, della funzionarla amministrativa dell'azienda sanitaria Federica Cazzotti e dell'ex presidente dell'Unione comuni della Val d'Enza Paolo Burani. Per l'avvocato Marco Scarpati, cui erano state affidate le pratiche legali, è stata già disposta l'archiviazione. L'ormai ex assistente sociale Cinzia Magnarelli, che in questi mesi ha collaborato con gli inquirenti confessando di aver falsificato le relazioni per convincere il Tribunale dei minori a dare in affido a terzi i bambini al centro dell'inchiesta, ha chiesto e ottenuto di poter patteggiare. Per la campagna elettorale, ad appena 12 giorni dal voto, è l'ennesimo exploit del caso Bibbiano. Non sarà l'ultimo, visto che Matteo Salvini ha ribadito ieri che il 23 gennaio chiuderà la corsa in Val d'Enza: Tornerò in mezzo alle mamme e ai bambini di Bibbiano, perché con i bimbi non si gioca. Per il Carroccio la chiusura dell'indagine

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sugli affidi è la prova che il caso Bibbiano non sarebbe stato solo un piccolo raffreddore dice Stefano Bargi, capolista nel Modenese come lo aveva definito Giuliano Limonta, presidente della Commissione sui minori voluta dal governatore Stefano Bonaccini. Mentre il segretario della Lega Emilia, Gianluca Vinci, plaude alla magistratura reggiana: Sta proseguendo sulla strada della verità e della giustizia, affrontando un'indagine politicamente difficile per i tentativi di soffocare ogni evidenza messi in atto dalla sinistra. Benedetta Fiorini, deputata reggiana di Forza Italia, accusa la sinistra di voler derubricare a vicenda locale un'in chiesta che è una pagina nerissima non solo per la nostra comunità, ma per tutto il Paese. Giulia Gibertoni del M5S si dice invece orgogliosa di aver preso le distanze e aver votato contro il documento finale della Commissione regionale presieduta dal Pd. Al segretario regionale del Pd, Paolo Calvano, il compito di spegnere l'ennesima ondata di polemiche. I magistrati devono poter fare il loro lavoro senza che nessuno, a cominciare da certa politica, agiti la clava su Bibbiano, come si è ripromessa di fare la Lega solo per screditare una regione, l'Emilia-Romagna, che in caso di conferma delle accuse sarebbe parte lesa ed è pronta a dichiararsi parte civile nel processo. F.Ro. G.Rot. RIPRODUZIONE RISERVATA La vicenda Angeli e demoni, gli afflai illeciti L'inchiesta della Procura di Reggio Emilia, Angeli e Demoni, nasce per far luce su una serie di presunti affidi illecitiminori nella Val d'Enza. Il 27 giugno scattano arresti e misure cautelari per 18 persone, incluso il sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti, indagato per abuso d'ufficio falso L'inchiesta diventa guerra politica Nelle successive settimane (e negli ultimi mesi) la vicenda diventa sempre più guerra politica. Lega, M5S e Fratelli d'Italia attaccano il sistema Bibbiano e il Pd che governa lEmilia-Romagna. arlateci i Bibbiano diventa slogan più utilizzato i centrodestra. Chiuse le indagini, tremano in 26 La Procura ha inviato il fine indagine a 26 persone, atto che le avvicina al processo: c'è il sindaco Pd Carletti, lo psicoterapeuta Claudio Foti e i vertici degli assistenti sociali. Inchiesta ipotizza illeciti Egli affidi dei minori, fee relazioni e truffa.verso l'archiviazione, la patteggerà Caso nazionale Un presidio di protesta davanti al Tribunale dei minori di Bologna -tit_org- Bibbiano, 26 avvisi di fine indagine - Chiusainchiesta su Bibbiano, in 26 si avvicinano al processo

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La Cassazione: le misure contro il sindaco Carletti erano senza fondamento = La Cassazione sul sindaco Pd: infondate le misure contro di lui

[Redazione]

La Cassazione: le misure contro il sindaco Carleta erano senza fondamento Non c'erano gli elementi per imporre la misura coercitiva dell'obbligo di dimora nei confronti del sindaco di Bibbiano Andrea Carleta nell'ambito delle indagini sugli affidi illeciti in Val d'Enza. Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni del verdetto. I supremi giudici rilevano l'inesistenza di concreti comportamenti di inquinamento probatorio e la mancanza di elementi concreti di reiterazione dei reati. a pagina 2 La Cassazione sul sindaco Pd: infondate le misure contro di lui Le motivazioni della sentenza che revocò l'obbligo di dimora REGGIO EMILIA Mancavano i presupposti. Non c'erano i comportamenti concreti, scrivono i giudici della Cassazione, per imporre ad Andrea Carletti la misura coercitiva dell'obbligo di dimora. La sesta sezione penale della Suprema Corte motiva così la decisione presa la sera dello scorso 3 dicembre: quella di revocare al sindaco Pd di Bibbiano la misura dell'obbligo di dimora che a suo carico aveva disposto il Riesame il 20 settembre, accogliendo all'epoca solo in parte, con la revoca dei domiciliari, la richiesta dei legali difensori Giovanni Tarquini e Vittorio Manes. In un passaggio la Cassazione parla di natura meramente congetturale riferendosi agli elementi che erano stati portati dal Riesame come rischio di reiterazione del reato, parole che risul tano critiche secondo Tarquini rispetto all'intero impianto accusatorio a carico del mio cliente. Un commento che suona contrario rispetto a quello del procuratore capo di Reggio Emilia Marco Mescolini che, parlando della chiusura della fase preliminare dell'inchiesta, afferma che l'attività istruttoria non solo ha confermato le ipotesi accusatorie ma le ha integrate. Così la soddisfazione per le motivazioni dei giudici supremi per il sindaco dura lo spazio di poche ore: perché Carletti non esce affatto dall'inchiesta in quanto è una delle 26 persone cui è arrivato l'avviso di fine indagine. È accusato di falso e abuso d'ufficio, anche se altri due capi d'imputazione sono caduti. Però è un uomo libero. Già il Riesame, del resto, aveva revocato i domiciliari al sindaco 4yenne all'epoca sospeso dal suo ruolo amministrativo, decidendo però per l'obbligo di dimora. Secondo il tribunale bolognese infatti sussisteva il pericolo di inquinamento delle prove, per la non cessata influenza politico-amministrativa di Carletti su persone a lui vicine. Nelle motivazioni i giudici della Cassazione spiegano che la decisione del Riesame non si è basata su una prognosi incentrata sul probabile accadimento di una situazione di paventata compromissione delle esigenze di giustizia. Pur ammettendo l'inesistenza di concreti comportamenti posti in essere dall'indagato, il tribunale ne ha contraddittoriamente ravvisato una possibile influenza sulle persone a lui vicine nell'ambito politico amministrativo per poi inferirne, astrattamente e in assenza di specifici elementi di collegamento storico-fattuale con la fase procedimentale in atto, il pericolo di possibili ripercussioni sulle indagini. M.G. Simbolo 11 sindaco di Bibbìano Andrea Carletti, delPd -tit_org- La Cassazione: le misure contro il sindaco Carletti erano senza fondamento - La Cassazione sul sindaco Pd: infondate le misure contro di lui

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L`Utopia di Carletti e Foti, il centro da 250 euro al giorno

[Gianluca Rotondi]

^ Utopia di Carletti e Foti, il centro da 250 euro al giornc Nelle carte dell'inchiesta spunta il progetto con lo psicoterapeuta di una comunit per minori abusati. E sua moglie si vestiva da lupo cattivo nelle sedute con i Al centro di tutto c'è, ancora e fin dall'inizio, un metodo. Quello del guru Claudio Foti: il ricordo degli abusi da ripescare ad ogni costo e con ogni mezzo dalla mente dei presunti bambini maltrattati. Anche quando circostanze ed elementi portano in tutt'altra direzione, anche a costo di falsificare relazioni, manipolare disegni e stati d'animo, screditare i genitori dei piccoli. Un obiettivo raggiunto sottoponendo i minori tolti alle famiglie a sedute estenuanti, con modalità suggestive e domande mirate per arrivare a certificare gli abusi sessuali per nulla provati da parte del padre o della madre. Poi ci sono i soldi, certo. Che hanno coagulato interessi e appetiti, fino a garantire agli psicoterapeuti di Foti e della moglie Nadia Bolognini, 135 euro l'ora per ogni minore a fronte di un prezzo di mercato della metà, senza dover nemmeno pagare un canone per i locali, concessi gratuitamente, nella struttura La Cura dove esercitavano a nessun titolo, il servizio di psicoterapia, a titolo oneroso, con minori asseritamente vittime di abusi, procurando loro un ingiusto vantaggio patrimoniale. E ciò, scrivono i pm, nonostante l'Ausi di Reggio Emilia potesse farsi carico gratuitamente mediante i propri professionisti del predetto servizio. Un danno alle casse pubbliche che la Procura stima in 200 mila euro. Ma in questa inchiesta c'è soprattutto rasservimento dei servizi sociali a quel metodo portato alle ennesime conseguenze. Ne è riprova lo strapotere di Federica Anghinolfl, dirigente del servizio sociale e vero perno del sistema a cui i magistrati contestano oltre 70 dei 108 capi d'imputazione complessivi: soprattutto falsi nelle relazioni ma anche lesioni, frodi e depistaggi a danno dei magistrati, e un'estorsione ai danni del papa di un bimbo allontanato: gli concedeva divedere il figlio solo a patto che acconsentisse a farlo seguire da Foti. Il numero dei falsi contestati alla Anghinolfi e, in minor parte ai suoi sottoposti, è impressionante. Ð sindaco Andrea Carletti del Pd paga soprattutto questo: l'aver spianato la strada a Foti e ai suoi metodi già discussi in letteratura ancor prima dell'inchiesta. Le accuse nei confronti di Carletti, a cui vengono contestati reati amministrativi e non abusi sui bambini, si sono ridotte da 4 a 2 capi d'imputazione. I pm gli contestano l'abuso d'ufficio e il falso ideologico, cioè aver forzato le regole omettendo di predisporre una gara per il servizio di psicoterapia provocando così un ingiusto vantaggio patrimoniale a Foti e alla sua onius. Per l'accusa era pienamente consapevole della totale illiceità del sistema di affidamento del servizio ai privati nella struttura La Cura ma ciononostante ne ha consentito la permanenza e, anzi, progettava nuove collaborazioni. In un capo d'imputazione già contenuto nell'ordinanza del gip ma ampliato, i pm danno conto del progetto di costituire a Bibbiano, su precisa indicazione di Carletti, una comunità per 18 minori in affido e vittime di abusi. Avrebbe dovuto chiamarsi "Utopia", c'era già la divisone dei ruoli e la retta giornaliera da 250 euro a minore, con servizio di psicoterapia interamente affidato, senza gara, alla Hansel e Gretel che avrebbe potuto contare su un centro studi adiacente per formare, dietro corrispettivo, gli operatori sociali. La comunità sarebbe stata gestita dalla onius Rompe re il silenzio, nel cui direttivo secondo ipm c'erano proprio Foti, Bolognini e come socia occulta la Anghinolfi. Alla moglie di Foti viene contestata la manipolazione dei minori nel corso di estenuanti sedute nelle quali senza valido consenso dei genitori o della autorità giudiziaria li sottoponeva a un trattamento sanitario non consentito. La cosiddetta macchinetta dei ricordi, uno strumento ad impulsi elettromagnetici che avrebbe dovuto far emergere gli abusi, un'altra occas ione si travestiva da lupo o da personaggi cattivi e inseguiva il minore all'intemo del proprio studio urlandogli contro, col dichiarato fine di punirlo e sottometterlo, anche con chiaro significato sessuale. Nelle relazioni finali per il Tribunale dei minori venivano taciute verità favorevoli alle famiglie originarie e aggiunte circostanze del tutto false che servivano a motivare l'allontanamento dalle famiglie. Gianluca Rotondi -tit_org-Utopia di Carletti e Foti, il centro da 250 euro al giorno

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ELEZIONI DOPO IL DOCUMENTO CONTRO SOVRANISMI E POPULISMI Ira della Lega sui vescovi Pensate alle anime = Salvini boccia la scelta dei vescovi Anche Don Camillo voterebbe per noi. Centrodestra spiazzato dall'appello anti-sovranista

[Mauro Giordano]

ELEZIONI DOTO IL DOCUMENTO CONTRO SOVRANISMI E POPULISMI Ira della Lega sui vescovi Pensate alle anime Ogni tanto qualche vescovo nú attacca perché ho il torto di credere in Maria e di avere fede, ma alla fine i cattolici votano con il cuore e seguendo la propria coscienza. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ieri è tornato sulla polemica con la Chiesa bolognese ed emiliana che ha preso una posizione pubblica contro di lui. Ma se lui ci scherza anche un po' su i dirigenti della Lega e del centrodestra sono irrita ti per l'intervento dei vescovi e li invitano a pensare alle anime e non alle prossime elezioni regionali. a pagina 4 Giordano Salvmi boccia la scelta dei vescov Anche Don Camillo voterebbe per noi. Centrodestra spiazzato dall'appello anti-sovranista Ogni tanto qualche vescovo mi attacca perché ho il torto di credere in Maria e di avere fede, ma alla fine i cattolici votano con il cuore e seguendo la propria coscienza. Il leader della Lega, Matteo Salvini, non chiude la polemica con la Chiesa bolognese ed emiliano- romagnola dopo la pubblicazione dei documenti nei quali la Conferenza episcopale regionale e l'Osservatorio sulle tematiche politicosociali Giovanni Bersani, hanno preso posizione nella campagna elettorale invitando a non cedere il passo a sovranismi e populismi e a un linguaggio libero da offese e falsità. Un monito che ha imbarazzato e fatto arrabbiare la coalizione di centrodestra, con i vertici della Lega emiliano-romagnola che hanno lasciato a Salvini l'onere di replicare: a Pianello Val Tidone, durante una delle tappe del suo tour piacentino di ieri, l'ex ministro è tornato sulla polemica alla quale aveva già risposto a caldo i cattolici voteranno me. Probabilmente anche Don Camillo, ha aggiunto, dopo che aveva già arruolato pure Peppone. Il candidato del centrosinistra e governatore uscente Stefano Bonaccini ha invece ringraziato i vescovi per il riconoscimento dei passi avanti fatti in questi anni in regione e condivido anche la loro posizione europeista contro chi vorrebbe alzare muri. Tra i candidati di centrodestra non è mancato chi ha duramente risposto all'affondo dei vescovi. Zuppi commenta Erika Seta, candidata di Forza Italia invece di preoccuparsi della crisi della fede contrasta le idee politiche che non gli piacciono. Perplessa la senatrice forzista Anna Maria Bernini: I vescovi hanno scoccato una freccia ma non ho ben capito il bersaglio. Dalla Lega arrivano osservazioni critiche da Michele Facci, candidato alla Regionali: II sovranismo può essere anche fratellanza, ogni giorno decine di fedeli e sacerdoti mi esprimono sostegno. Ilaria Giorgetti, altra candidata leghista, è rammaricata perché si da l'impressione che un governo di centrodestra non possa essere solidale e invece al Santo Stefano avevo fatto molto per i poveri. Il candidato nella lista civica Borgonzoni presidente, Giulio Venturi, esprime una condanna per l'entrata a gamba tesa in campagna elettorale dei vescovi ma apprezzo il richiamo ai toni moderati. Dalla lista di Fdl, Marco Lisei, aggiunge siamo convinti che gli elettori premieranno il centrodestra. Fuori dalla competizione elettorale, il leghista Umberto Bosco, che in passato si è confrontato lealmente con Zuppi, non è tenero: La Cei dovrebbe mettersi il cuore in pace e occuparsi di anime. Mauro Giordano Da sapere II mondo cattolico dell'EmiliaRomagna è sceso in campo ella partita elettorale per le Regionali con una serie di documenti che contengono considerazioni rivolte a elettori e politici II documento più esplicito è quel lo dell'osservatori o Giovanni Bersani, emanazione della Conferenza episcopale dell'EmiliaRomagna, in cui si dice chiaramente di non cedere a sovranismi e populismi Più diplomatico ma chiaro nei contenuti quello ufficiale dei vescovi -tit_org- Ira della Lega sui vescovi Pensate alle anime - Salvini boccia la scelta dei vescovi

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Da Lercaro a Don Matteo La religione che si fa politica e quei consigli dei pastori

[Marco Marozzi]

Da Lercaro a Don Matteo La religione che si fa politica e quei consigli dei paston dl Marco Marozzi Gesù è stato il primo socialista, si diceva fra i nonni dei nostri nonni. Adesso a destra gira una battuta: Zuppi è l'ultimo comunista. Qualcuno nella sinistra la tramutasperanza. Ingenuità e rancori, plateali le prime, carsici i secondi, entrambi diffusi, non rendono conto della complessità dell'operato del cardinale, presidente della Conferenza episcopale emiliano- romagnola. Vale per l'arcivescovo di Bologna, vale per gli altri prelati della regione che hanno elaborato i documenti sulle elezioni del 26 gennaio. Facilissimo leggerli come un appoggio alla sinistra che qui governa, contro i sovranismi della Lega. Zuppi è don Camillo e Peppone, unisce le ragioni dell'altare e della terra, ma come un intellettuale che ha letto Guareschi e sa che tutto è cambiato. Nella società, nella Chiesa, nella politica. E diversissimo dai suoi predecessori, Caffarra e Biffi, ma lo è anche da Lercaro, a cui a sinistra si tende a paragonarlo. Se c'è un Lercaro a cui può assomigliare è quello del 1956: quello che lanciò la lista De capeggiata da Giuseppe Dossetti per contrastare il sindaco Dozza. Costrinse l'uomo più di sinistra del mondo cattolico a una sconfitta certa, ma capace di dare una serie di indicazioni storiche che sarebbero servite ai vincitori, quindi a Bologna: dall'urbanistica ai quartieri al traffico. Un cardinale veggente; segnò poi il Concilio Vaticano Ï, ma fu sconfitto per il papato da Giovanni Montini. E nel '64 che lui e Dozza ripresero a salutarsi: il sindaco aveva smesso di farlo nel '56, quando Lercaro fece suonare le campane per gli ungheresi in rivolta contro l'Urss. Gli anni 60 per Lercaro sono importanti, ma avviano al tramonto di cui la cittadinanza onoraria datagli dal nuovo sindaco di Bologna segnò una paradossale accelerazione. Se la sinistra vincerà ancora, a Zuppi onori simili li si dia quando va in pensione. Lercaro a Guareschi non piaceva, Zuppi è figlio per madre della Milano manzoniana, per padre della Roma dell'Osservatore Romano, della Comunità di San'Egidio, finezza e geometria diplomatiche per formazione. Questo corso e ricorso storico può servire altrettanto paradossalmente ai leghisti, se vinceranno. Zuppi è amico di Prodi ma non è lui: se lo ritrovano comunque, come gli altri vescovi, anche se sperano che buona parte del gregge (e pure Peppone) voti per loro. Una nota simile la fecero i vescovi umbri: la sinistra è stata schiantata. Ð documento dei vescovi non è solo una linea indicata ai fedeli prima delle urne, è un avviso ai politici di cosa chiedono i pastori che si assumono la responsabilità di parole nette: continuare un impegno politico che in questi anni ha portato anche buoni frutti, sinergia delle attività regionali con le istituzioni ecclesiali. Non scadono il 26 gennaio. Mai tanta chiarezza, nemmeno da Lercaro, nemmeno da Biffi che tifava per Giorgio Guazzaloca, ora icona della sinistra. Non volle la Lega in giunta, altri tempi. Matteo Maria Zuppi porta avanti una pastorale che mai si è conosciuta a Bologna. Piena di rischi, contaminazioni, forse eccessi ed errori. Che vede il futuro solo nell'incontro di fedi, credi, razze. Ha dato una delle parrocchie più borghesi, in cima a via Castiglione, a un sacerdote di rito romeno con 5 figli nell'ampia canonica. Ha cambiato il rettore della cattedrale di San Pietro. Ha messo a disposizione la chiesa del Gesso come riferimento delle parrocchie moldave ortodosse in Italia. La basilica di Santo Stefano sta passando dai benedettini ai francescani per fame un centro di formazione alla spiritualità per i giovani. È la stessa sfida di Bergoglio: religione che si fa politica nel momento in cui la povertà dei politici la rende egemonica. Bergoglio paria di scristianizzazione della società, ma lui è quello a cui si aggrappano una sinistra senza leadership (nel mondo) e una destra senza awersari all'altezza. Nel 1965 II cardinale Giacomo Lercaro con l'architetto Alvar Alto e il plastico della chiesa di Rióla di Vergato -tit_org-

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Fedeli divisi sul messaggio: È normale, non sta a loro

[Beppe Facchini]

on mi e piaciuta questa intromissione: la chiesa dovrebbe occuparsi delle anime, non delle croci sulla scheda elettorale. Nel via vai fra turisti e fedeli che entrano ed escono dalla parrocchia di San Paolo Maggiore, invia de' Carbonesi, pieno centro, c'è anche Alessandro, bolognese sulla cinquantina. Si ferma spesso per una preghiera nella basilica fatta ergere dai Bamabiti intomo al 1600 ( Qui si sono sposati i miei genitori ) e il giorno dopo l'uscita della Conferenza Episcopale dell'Emilia-Romagna in vista delle prossime Regionali, la sua è una presa di posizione chiara. Purtroppo la chiesa ha Fedeli divisi sul messaggio: Enormale, non sta a loro sempre messo il becco nella politica, ancora prima della De spiega. In questo caso però sarebbe stato meglio non sbilanciarsi. Che cosa voterò Io? Non la Lega. Sono un ex Msi, un purista di destra, non ce la farei mai. Poco più in là ci sono Giorgia e Silvia, studentesse universitarie in pausa per qualche momento di devozione. per loro al contrario i vescovi hanno dovere di dire la loro, sono le nostre guide spirituali. Ma sono eccezioni: la signora Maria, originaria di Foggia, appena uscita dalla basilica di Santa Maria dei Servi, in Strada Maggiore, afferma: La chiesa dovrebbe pensare solo al suo ministero e non alla politica. E poi non credo che chi è dall'altra parte sia cattivo: Salvini per tante cose non mi dispiace, forse a volte si pone in modo troppo violento, ma gli altri non è che siano tanto diversi. Michela, giovane mamma in congedo dal lavoro, invece è sicura: Ha ragione Salvini, alla fine gran parte dei cattolici voteranno per la Lega; mentre Sebastiano, pensionato, davanti alla chiesa di Santa Rita, in via Zamboni, appare combattuto: Zuppi mi piace, ma non tocca a lui indicarci come e per chi votare. Beppe Facchini è RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org-

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La campagna per le Regionali

[Redazione]

Gli emiliano romagnoli saranno chiamati alie urne I 26 gennaio Punti nascita, Bonacdm accelera Dopo il via ibera diel ministro della Salute Roberto Speranza, c'è già un incontro fissato per la riapertura dei punti nascita in Emilia- Romagna. Governo, Regione e sindad dei Comuni interessati si vedranno infatti giovedì 23, a pochi giorni dal voto regionale. Obiettivo dell'incontro informa una nota della Regione è quello di avviare immediatamente ie procedure per riaprire quei punti nasataapplicazione delle disposizioni nazionali contenute nel patto per la Salute sottoscritto tra Governo e Regioni. Borgonzoni: azzerare ×ãã per chi assume La candidata leghista alla presidenza della Regione. Lucia Borgonzoni. ha proposto l'azzeramento dell'Irap per imprese che assumono. Con che so tagliando i servizi? la replica dei) presidente uscente Stefano Bonacch -tit_org-

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La campagna per le Regionali

[Redazione]

Gli emiliano romagnoli saranno chiamati alte urne Ð 26 gennaio Punti nasata, Bonaccini accelera [topo il via libera die! ministro deìla Salute Roberto Speranza, c'è già un incontro fissato per la riapertura dei punti nascita in Emilia- Romagna. Governo, Regione e sindaci dei Comuni interessati si vedranno infatti giovedì 23, a pochi giorni dai voto regionale. Obiettivo dell'incontro informa una nota della Regione è quello di avviare immediatamente le procedure per riaprire quei punti nascita in applicazione delle disposizioni nazionali contenute nel patto per la Salute sottoscritto tra Governo e Regioni. Borgonzoni: azzerare l'Ira i per chi assume La candidata teghista alla presidenza della Regione, Lucia Borgonzoni, ha proposto l'azzeramento dell'Irap per imprese che assumono. Con che so; I tagliando i servizi? la replica dell i presidente uscente Stefano Bonacdr Decreti sicurezza, Salvini contro il Pd 11 Pd dì Bonaccini vuote cancellare i Decreti sicurezza che, tra le altre cose, hanno dato più impulso a!l'attività dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati alla criminaiità organizzata- Ora it Pd dì Bonaccini vuoìe utilizzare i beni confiscati per l'accoglienza degli immigrati, l'accusa di Matteo Saivini, ieri in tour elettorale a Piacenza e provincia. Permeglio l'Ant di Di Beila; stop alla proposta di Fdl Non si gioca sulla petie delle persone. Anna Maria Bernini (FI) stoppa gli alleati di Fdl che avevano fatto entrare im campagna elettorale la richiesta di aiutare i malati che intendano usare il metodo Di Bella. Bernini ieri all'Ani ha presentato lo stanziamento di SOOmila euro a favore della onìus inserito in legge di bitancio- Lugli: Con noi addio Hera-Iren Proponiamo l'uscita dal modello Hera-Iren, per tornare a una gestione pubblica dei servizi ai cittadin e rompere it palese conflitto di interessi che si:concretizza concentrando nello stesso soggetto:raccolta e smaltimento dei rifiuti. Questa la proposta di Stefano Lugli, candidato a presidente della Region:per 'Altra Emilia-Romagna. uà tii iffidnaiiiiiTiBi inaiiBi* -tit_org-

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L'INTERVISTA A STEFANO ZAMAGNI Intervista a Stefano Zamagni - Hanno parlato chiaro, un documento senza precedenti nella storia = Non principi, ma cose da fare Si tratta di un documento inedito

[Daniela Corneo]

L'INTERVISTA A STEFANO TAMAGNI Hanno parlato chiaro, un documento senza precedenti nella storia Questo documento è una novità assoluta, perché non è un documento generico: arriva aljacendum, alle cose da fare, indica un metodo senza fermarsi ai moralismi. Così Stefano Zamagni, docente di Economia politica dell'Alma Mater, analizza il testo sulle Regionali licenziato l'altro giorno dalla Conferenza episcopale dell'Emilia-Romagna, a pagina 5 Corneo L'INTERVISTA Stefano Zamagni: Ma chi conosce Zuppi non si stupisce... Non principi, ma cose da fare Si tratta di un documento inedito) Un documento di questo tipo da parte della Chiesa non si è mai visto. Stefano Zamagni, docente di Economia politica dell'Alma Mater, presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali e autore del manifesto di Politica insieme il movimento che restate prossima deciderà se trasformarsi o meno in un partito di centro di ispirazione cristiana riconosce nel testo licenziato l'altro giorno dalla Conferenza episcopale dell'Emilia-Romagna guidata dal cardinale Matteo Zuppi elementi di assoluta novità. Anche se chi conosce bene Zuppi non si stupisce più di tanto..., ride il docente. Professor Zamagni, si era mai vista una presa di posizione così esplicita sul voto da parte della Chiesa? Si tratta a mio avviso di una novità nel panorama del l'Emilia-Romagna, perché non è un documento generai generico sui principi come se ne sono visti in passato. Nel testo si arriva al/acendum, alle cose da fare, senza fermarsi ai principi. Dai principi bisogna passare ai valori. Mi ha colpito il concetto di "scelta coerente" citato nel testo: i vescovi nel documento stanno dicendo che per essere coerenti ci deve essere corrispondenza tra l'adesione a certi valori e le scelte che si vanno a fare. Non ci sono moralismi. Questa novità assoluta che lei ravvede, la ritrova nello stile del documento? Certo che sì. È uno stile espositivo che applica a pieno il principio di laicità. Ci sono i riferimenti alle sacre scritture, ma ci sono anche quelli ai principi costituzionali e alle leggi regionali. È un modo giusto di interpretare il prin cipio di laicità.testo approvato dai 14 vescovi dell'Emilia- Romagna in vista del 26 gennaio parte dall'Europa: È casa nostra, scrivono i porporati. Il messaggio è senza dubbio chiaro... È un concetto davvero molto forte, mi ha colpito leggerlo al primo punto. I vescovi dicono chiaramente "no" agli atteggiamenti separatisti e di fuoriuscita dall'Europa. E poi parlano di "tragica ingenuità", avvertendo che se la nostra Regione si muovesse in un contesto anti-europeo, il suo benessere finirebbe. Non poteva mancare l'appello per l'attenzione ai poveri. Negli ultimi 10-15 anni ha iniziato a diffondersi l'aporofobia, il disprezzo per il povero e per il diverso. L'appello dei vescovi è contro l'aporofobia. Non basta erogare servizi e garantire benefici ai bisognosi, ma bisogna imparare a rispettarli. La cultura dell'Emilia-Romagna è da sempre stata ispirata al principio della compassione, invece negli ultimi anni si è diffuso un atteggiamento di disprezzo verso i più deboli. Nell'appello dei vescovi, che nel passaggio finale del documento dicono che le prossime elezioni regionali sono un'occasione importante perché la nostra democrazia non venga umiliata e disattesa, stanno dicendo in sostanza ai fedeli di tenersi lontani da sovranismi e populismi? Oggi siamo di fronte alla terza grande crisi della democrazia, dopo quella che seguì la prima guerra mondiale e quella di epoca fascista. I tré pilastri della democrazia sono l'universalità, la verità e la libertà, oggi tutti minacciati. L'universalità in particolare è minacciata dal sovranismo: senza universalità non c'è democrazia. E poi la Chiesa dice con grande chiarezza una cosa: no a una campagna elettorale basata su falsità e offese. C'è la condanna della politica in negativo, quella fatta parlando male dell'avversario. La politica per la Chiesa deve tornare a un pensiero forte, senza un pensiero forte no n c'è dialogo, ma solo conversazio ne e litigio. I vescovi indicano nella dottrina sociale della Chiesa il pensiero forte, ma non è l'unico possibile. L'importante è rialzare il livello della politica, sceso troppo. Daniela Corneo I vescovi stanno dicendo che per essere coerenti ci deve essere corrisponde nzatra l'adesione a certi valori e le scelte che si

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vanno a fare Dicono no agli atteggiamenti di ftioriuscila dall'Europa E parlano di tragica ingenuità, avvertendo che se la nostra regione si muovesse Insieme II professor Stefano Zamagni con l'arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi -tit_org- Intervista a Stefano Zamagni - Hanno parlato chiaro, un documento senza precedenti nella storia - Non principi, ma cose da fare Si tratta di un documento inedito

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Passo indietro di Bugani, non è più socio di Rousseau

[Redazione]

Passo indietro per Massimo Bugani, capogruppo bolognese del MgS, dall'associazione Rousseau. Oggi impegnato nello staff della sindaca di Roma Virginia Raggi e sempre meno presente lungo la via Emilia, tanto da non comparire nemmeno all'incontro di Bologna con il candidato alle Regionali Simone Benini, Bugani è stato per anni una figura chiave di Rousseau, l'associazione che gestisce la piattaforma per il voto online dei 5 Stelle. Da ieri, però, i rumors su un suo allontanamento da Rousseau sono diventati realtà, visto che Bugani ha abbandonato il ruolo di socio dell'associazione, dove rimarrà solo referente della funzione Sharing con Marco Piazza. Un passo indietro che arriva dopo mesi difficili per Bugani. A inizio agosto, poco prima che esplodesse la crisi di governo, il capogruppo del M5S lasciò lo staff di Luigi Di Maio: pesarono, allora, le tensioni per il via libera al Passante di Bologna del governo gialloverde. A settembre il nuovo incarico con Raggi, un impegno che lo ha allontanato dall'Emilia-Romagna, dove avrebbe preferito non vedere una corsa del M5S (in difficoltà) alle Regionali. Ð voto su Rousseau è andato in un'altra direzione, così come i rapporti tra Bugani e il presidente di Rousseau, Davide Casaleggio. Ieri lo strappo è stato certificato (come sempre) via blog. F.Ro.RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org-

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Andrea Stella, 72 anni, chirurgo vascolare in pensione La prima volta del mago delle arterie qui la migliore sanità d`italia

[Marina Amaduzzi]

Andrea Stella, 72 anni, chirurgo vascolare in pensione LA PRIMA VOLTA DEL MAGO DELLE ARTERIE QUI LA MIGLIORE SANITÀ D'ITALIA E l'unico medico nella lista civica bolognese di Stefano Bonaccini ed è pronto a rendersi utile e a mettere a disposizione 40 anni di lavoro nella sanità pubblica della regione. Andrea Stella, 72 anni, pisano di nascita ma bolognese dai tempi dell'università, chirurgo vascolare, professore dell'Alma Mater in pensione da poco più di un anno, ha accettato la proposta del governatore uscente perché è il momento giusto per un impegno civico e civile, quindi politico, perché la deriva salviniana non mi piace per niente. Oggi alle 18,45 terrà un incontro con i miei sostenitori, dice a Palazzo Pepoli, in via Castiglione 8, insieme a Bonaccini e all'alleato e leader di Azione Carlo Calenda, per parlare di Emilia-Romagna Regione della conoscenza. Tutto è partito da una richiesta di Bonaccini, che avevo conosciuto e frequentato in alcune occasioni racconta il chirurgo. Ho deciso di accettare la sua proposta, era ed è il momento giusto per un impegno e per sostenere ciò che la Regione ha fatto in questi anni. Per lui che ha trascorso una vita in sala operatoria o sui banchi a insegnare ai chirurghi (è stato, tra i vari incarichi avuti in Ateneo, anche il presidente del corso di laurea in Medicina e chinirgia), la politica è sempre stata piuttosto lontana. Non sono mai stato un uomo di destra assicura e ho sempre condiviso idee progressiste. In questi cinque anni Bonaccini ha dimostrato di avere elaborato un suo percorso aprendo ad altre anime della sinistra. Non è mai stato un politico Stella, ma ha sicuramente masticato la politica, universitaria e sanitaria. Mi chiedono se la mia candidatura è contro l'assessore Venturi o se sono interessato a fare l'assessore confida. Posso assicurare che non ho chiesto niente a Bonaccini e gli ho detto che non parliamo del dopo. L'importante ora è vincere, questo è l'obiettivo a cui dobbiamo guardare e a cui dobbiamo tutti lavorare. Come non pensare però che, se le cose andranno positivamente (per Bonaccini), il medico Stella possa ambire alla gestione della sanità. La mia idea è di essere utile scandisce in più di quattro decadi ho messo insieme un'esperienza importante, ho lavorato anche a Rimini e a Modena oltre che al Sant'Orsola dove sono entrato come ricercatore nel '72. Il suo ultimo incarico, prima di andare in pensione, è stato quello di riorganizzare la chinirgia vascolare metropolitana, che è diventata la più grande d'Italia. Posso dire conclude di aver lavorato in quella che molti pensano sia la migliore sanità d'Italia. Marina Amaduzzi [email protected] - tit_org- La prima volta del mago delle arterie qui la migliore sanitàitalia

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Lugli: Con noi addio Hera-Iren

[Redazione]

,SÌ Primo piano La campagna per le Regionali Proponiamo l'uscita dal modello Hera-Iren, per tornare a una gestione pubblica dei servizi ai cittadini e rompere il palese conflitto di interessi che si concretizza concentrando nello stesso soggetto raccolta e smaltimento dei rifiuti. Questa la proposta dì Stefano Lugli, candidato a presidente della Regione per l'Altra Emilia-Romagna. -tit_org-

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Ricostruita la caviglia in 3D, il primo caso al mondo al Rizzoli = Caviglia su misura in 3D Il nuovo primato al Rizzoli Impiantata dal professor Faldini su un paziente giudicato inoperabile

[Marina Amaduzzi]

Ricostruita la caviglia in 3D, il primo caso al mondo al Rizzoli Un'intera caviglia deostruita con una protesi su misura stampata in 3D è stata impiantata il 9 ottobre scorso dal professor Faldini all'istituto ortopedico Rizzoli su un paziente lombardo di 57 anni che nel 2007 aveva avuto un terribile incidente stradale per il quale aveva rischiato di perdere la gamba. L'uomo, che era stato giudicato inoperabile, già quattro settimane dopo l'operazione camminava. È il nuovo primato mondiale messo a segno dal Rizzoli. a pagina 7 Amaduzzi Caviglia su misura in 3D Ð nuovo primato al Rizzoli Impiantata dal professor Faldini su un paziente giudicato inoperabile Un'intera caviglia ricostruita con una protesi su misura stampata in 3D è stata impiantata il 9 ottobre scorso all'istituto ortopedico Rizzoli su un paziente lombardo di 57 anni che nel 2007 aveva avuto un terribile incidente stradale per il quale aveva rischiato di perdere la gamba. L'uomo, che era stato giudicato inoperabile, già quattro settimane dopo l'operazione camminava. È il nuovo primato mondiale messo a segno dall'istituto, grazie alla mano chirurgica del professore Cesare Faldini, direttore della Clinica Ortopedica i, che ha lavorato a stretto contatto con il gruppo di ricerca dell'ingegnere Alberto Leardini nel Laboratorio di analisi del movimento del Rizzoli. Ingegneri e chirurghi hanno messo a punto così un nuovo intervento che da speranza alle tante vittime di incidenti a cui non possono essere impiantate protesi tradizionali. Entro la fine del mese sarà operato un secondo paziente, e contiamo di fare una ventina di operazioni in un anno, anche se la lista di attesa è molto numerosa, sottolinea Faldini. Le fratture che distruggono la caviglia non sono rare e possono essere causate da incidenti appunto o infortuni. In questo caso spiega Faldini il salvataggio della gamba dall'amputazione aveva avuto il costo secondario della distruzione della caviglia per cui la protesi tradizionale non poteva essere utilizzata. Il danno comporta la perdita del movimento, una severa zoppia e il necessario uso di scarpe ortopediche o plantari. L'unica soluzione per pazienti come questo è la fusione articolare, l'artrodesi, per ridurre il dolore. Il Rizzoli ha una tradizione, iniziata con il professor Sandro Giannini, negli impianti protesici innovativi che avevano portato al progetto Box, tra le Università di Bologna e Oxford. Da qui si è partiti per studiare una nuova soluzione protesica, personalizzata sulle caratteristiche del paziente. Qualche settimana prima dell'intervento il paziente ha eseguito una Tac della caviglia, in posizione eretta. Da questo esame, un'attenta ricostruzione 3D ha permesso di ricavare un modello iridili primario E stato un intervento mini-invasivo di un'ora e dopo un mese il paziente camminava mensionale della gamba e del piede del paziente, tramite software e procedure sviluppati dal gruppo di Leardini. Chirurghi ortopedici e ingegneri biomedici hanno simulato l'intervento chirurgico al computer, lavorando su forma e dimensione di ogni componente protesica pervenire incontro alle caratteristiche anatomiche specifiche del paziente, fino a trovare la combinazione ottimale delle componenti di astragalo e tibia, le due ossa che compongono la caviglia.È stato poi prodotto un corrispondente modello osseo e protesico in stampa 3D in materiale plastico, per le prove. Raggiunto il risultato più soddisfacente sia per il chirurgo che per l'ingegnere, la protesi vera e propria per l'impianto finale è stata stampata in una lega di cromo, cobalto e molibdeno, materiali biocompatibili, dall'azienda Adler. L'intervento per impiantare la protesi chiarisce Faldini è stato mini-invasivo, un taglio di pochi centimetri nella parte anteriore della caviglia. È durato un'ora e già al termine è stato possibile valutare il recupero dell'arco di movimento dell'articolazione. In sala operatoria aggiunge Leardini abbiamo riscontrato ciò che avevamo studiato al calcolatore. È solo il primo passo di una grande rea di personalizzazione dei trattamenti. Dopo l'intervento è iniziata la non semplice riabilitazione della caviglia ferma da anni, in collaborazione con il reparto di Medicina fisica e riabilitativa della professoressa Maria Grazia Benedetti. Dopo quattro settimane il paziente è tornato a camminare. Dovrà sottoporsi a controlli prima mensili, per la valutazione del recupero funzionale, e poi annuali per valutare la sopravvivenza della protesi. La valorizzazione

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della diverse competenze conclude il direttore generale del Rizzoli Mario Cavalli ha permesso di dare una risposta clinica di altissima innovazione ai pazienti. Marina Amaduzzi [email protected] L'Ingegnere In sala operatoria è stato realizzato ciò che avevamo studiato al calcolatore La vicenda Un uomo di 57 anni, dopo un incidente stradale nel 2007 si era distrutto la caviglia gliel'hanno Non era operabile, una protesi tradizionale non era utilizzabile Al Rizzoli hanno studiato una protesi su misura per lui, l'hanno realizzata con la stampante 3D e in ottobre impiantata -tit_org- Ricostruita la caviglia in 3D, il primo caso al mondo al Rizzoli - Caviglia su misura in 3D Il nuovo primato al Rizzoli

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Il Ramazzini vuole diventare un nuovo Irccs

[Redazione]

L Istituto Ramazzini, fondato dal professor Cesare Maltoni e da 40 anni impegnato nella ricerca sul cancro e nella prevenzione oncologica, ha formalizzato alla Regione la proposta di riconoscimento di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). E, vista la caratura delTIstituto, la Regione ha ritenuto opportuno accogliere l'istanza e avviare immediatamente l'attività istruttoria,Ramazzini, ricorda la Regione, è una realtà d'eccellenza indipendente, riconosciuta a livello intemazionale; i risultati delle sue ricerche hanno avuto una ricaduta fondamentale sulla medicina. I prossimi passi formali spetteranno e alla prossima giunta e assemblea legislativa. -tit_org-

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A Ozzano Nuovi spazi al tecnopolo Rita Montalcini

[Redazione]

A Ozzano Ô~ stato inaugurato ieri r\ l'ampliamento del -A-J Tecnopolo Rita LeviMontalcini a Ozzano. Con una superfíde di 750 metri quadri, la struttura potrà godere di nuovi laboratori e strumenti sempre più all'avanguardia per la ricerca nel campo delle malattie neurodegenerative. La gestione del Tecnopolo è da sempre affidata alla Fondazione Irei: ente di ricerca scientifica indipendente e nonprofit, guidato dalle docenti universitarie - allieve e collaboratrici per 15 anni di Mta Levi Montalcini Laura Calza e Luciana Giardino, rispettivamente direttore scientifico e presidente della Fondazione. Qui si studiano le malattie degenerative e lesioni del sistema nervoso centrale. -tit_org-

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IN DUE CLINICHE PRIVATE Morì dopo un intervento, 28 indagati = Morì dopo un`operazione al cuore 28 indagati tra medici e infermieri Il caso di una donna di 68 anni ricoverata a Villa Torri e deceduta a Villalba

[Andreina Baccaro]

IN DIJE CLINICHE PRIVATE Morì dopo un intervento, 28 indagati di A. Baccaro a pagina 8 Morì dopo un'operazione al cuon 28 indagati tra medici e infermier II caso di una donna di 68 anni ricoverata a Villa Torri e deceduta a Villalba Ventotto persone tra medici e infermieri sono finiti indagati per la morte di una donna di 68 anni, operata il 25 novembre nella clínica privata Villa Torri e deceduta 1'8 gennaio a Villalba, dove era stata trasferita per trascorrere la degenza. La donna, residente nel Ferrarese, era affetta da gravi problemi cardiaci ed era stata sottoposta a una complessa operazione cardiochirugica per la sostituzione di tré valvole cardiache. Dopo l'intervento, l'equipe che la aveva in cura avrebbe dato il via libera per le dimissioni circa un mese dopo e il trasferimento nella clínica bolognese Villalba, dove la paziente doveva trascorrere la degenza, è avvenuto il 23 dicembre. Ma secondo i familiari, che hanno presentato denuncia, dopo l'operazione le condizioni della paziente sarebbero via via peggiorate, fino al decesso avvenuto 1'8 gennaio. I parenti, assistiti dall'avvocato Massimiliano Saitta del Foro di Ferrara, hanno dichiarato di essere stati informati dai medici della seconda cllnica di una grave infezione in atto quattro giorni prima della morte della 68enne. Il pm Luca Venturi, in seguito all'esposto dei familiari, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e conferito l'incarico per l'autopsia al medico legale Paolo Fais e a Roberto Bianco del dipartimento di scienze cardiovascolari. Tutti gli esami cimici e le cartelle della donna sono stati sequestrati dagli inquirenti. Bisognerà accertare cosa sia successo nel lungo lasso di tempo trascorso dal primo ricovero e dall'operazione. Il pm, infatti, ha chiesto ai consulenti di approfondire se la morte possa essere stata causata da una lesione dovuta all'intervento, da successive complicanze non trattate adeguatamente, da imperizia o negligenza di chi l'ha presa in carico successivamente nella seconda struttura, o se invece la morte sia sopraggiunta inevitabilmente a causa delle condizioni di salute della donna. Una ricostruzione complessa, che dovrà anche stabilire, se la responsabilità verrà accertata, se la colpa medica possa essere contestata esclusivamente a una delle due equipe o se ci sia stata una concorrenza di fattori. L'autopsia è stata eseguita ieri pomeriggio, i periti della Procura avranno 90 giorni di tempo per depositare le conclusioni. La raffica di iscrizioni nel registro degli indagati, tra cui ci sono cardiochirurghi, anestesista, infermieri, cardiologi di entrambe le cliniche, è un atto dovuto a garanzia delle persone coinvolte che hanno potuto nominare avvocati e consulenti in vista dell'esame sul corpo. I sanitari sono difesi dai legali Sabrina Di Giampietro, Antonio De Renzis, Lorenzo Marangoni, Chiara Rinaldi, Andrea Martinelli, Roberto Piati, Fabio Mennino, Egidio Oronzo, Tiziana Paltrenieri, Roberto Giorgi Ronchi. Andreina Baccaro La vicenda Una donna di 68 anni, residente nel Ferrarese, è morta 1'8 gennaio nella clínica Villalba Operata per la sostituzione di tré valvole cardiache il 25 novembre a Villa Torri era stata trasferita successiva mente nella cllnica di via Roncrio il 23 dicembre II fascicolo è stato aperto in seguito alla querela dei parenti della donna Hanno dichiarato di essere informati di un'Infezione grave solo quattro giorni prima del decesso -tit_org- Morì dopo un intervento, 28 indagati - Morì dopo un operazione al cuore 28 indagati tra medici e infermieri

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L'editoriale L`inciampo delle coscienze = L`inciampo delle coscienze

[Claudia Baccarani]

L'INCIAMPO DELLE COSCIENZE di Claudia Baccarani ono pochi, nettamente minoritari, ma purtroppo ci sono. Post pubblicati a commento sui profili social del Comune di Bologna che riguardano le pietre d'inciampo e che fanno rimanere di stucco. Gente che (si) chiede chissà quanto saranno costate?. Oppure sentenzia il Comune faceva meglio a spendere quei soldi per rifare i marciapiedi. Memoria e Storia opposte a una triste contabilità ñ u ciascuna pietra, î nome di chi cadde vittima delle leggi nazifasciste contro gli ebrei: Leone Alberto Orvieto e Margherita Cantoni (via de' Gombrutì 9); Adelaide Di Segni, David Calò, Raimondo Calò, }ak Emanuele Calò, Sergio Calò, Aureliano Calò, Alberta Calò (strada Maggiore 13); Mario Fina (via del Cestello 4); Adelchi Baroncini, Teresa Benini, Jóle Baroncini, Angela Baroncini, Nella Baroncini (via Rimesse 25). Ora ogni quotidiana. Come se mettere quelle pietre, testimoni si spera durature delle atrocità del passato, fosse una questione di soldi. Come se l'inciampo che devono provocare nelle vite di quelle vittime, ebrei deportati da Bologna e uccisi nei campi di sterminio nazisti, fosse in qualche modo paragonabile all'inciampo di mettere il piede nella buca di un marciapiede. Da pochi giorni Bologna ha le sue prime 15 pietre d'inciampo: sampietrini speciali ma che si fondono e diventano tutfuno con la strada, unici e insieme protetti (come sarebbe dovuto essere anche allora per le vittime, e non fu) da tutti gli altri. In tedesco Stoipersteine, le pietre d'inciampo sono una invenzione dell'artista tedesco Gunter Demnig perL'editoriale L'inciampo delle coscienze bolognese potrà inciampare, per caso o per scelta, nelle loro storie. Storie ordinarie divenute loro malgrado tragicamente straordinarie, raccontate anche sul sito del Comune (www.comune.bologna.it/ pietre- inciampo). Storie da conoscere e tramandare, soprattutto agli studenti: una gita facile da organizzare per le scuole, una passeggiata della memoria che si potrebbe dipanare dal ghetto alle pietre, magari spingendosi fino al Memoriale della depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei lager. E, per rispondere anche ai malpensanti, ecco svelato il mistero: il costo materiale di ogni pietra (calcestruzzo e una copertura di ottone con le incisioni) è di 120 euro (fonte sito Stolpersteine) mentre l'artista non prende alcun compenso. continua a pagina 8 Shoah. Confidando che quei sorprendenti commenti da cui siamo partiti possano essere relegati (e dimenticati, essi si) a un inciampo delle coscienze. Claudia Baccarani RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org-inciampo delle coscienze -inciampo delle coscienze

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La rapina in banca Colpo Unicredit I due arrestati hanno agito in pausa pranzo

[Luca Muleo]

Ò~1 rano in pausa pranzo |× dal loro lavoro in un JLJ cantiere edile di via de' Musei, i due campani che lunedì scorso attorno alle 13 hanno cercato il colpo alTUnicredit di via Mzzoli. Le indagini della squadra mobile di Bologna hanno stretto il cerchio anche sul secondo ritenuto responsabile dell'assalto alla banca. Giuseppe Puocci, 29 enne di Casal di Principe, in provincia di Casería, piccoli precedenti per truffa e droga, si è costituito nella notte tra lunedì e martedì alla stazione dei carabinieri del paese d'origine, quando ormai era stato individuato dalle forze dell'ordine e ripreso da una telecamera mentre prendeva il treno verso casa. Un tentativo taglierini in mano tra i clienti prima e i passanti poi, un bottino misero e l'arresto immediato di uno dei due, ostacolato dall'intervento di alcuni cittadini nel suo tentativo di fuga. In manette per La rapina in banca rapina aggravata in concorso era già finito Michele Simonetti, 25enne originario di Santa Maria Capua Vetere, sempre nel casertano, anche lui con precedenti per reati contro il patrimonio e stupefacenti, bloccato dagli agenti delle volanti della polizia mentre stava cercando di dileguarsi. I due, che avrebbero già ammesso le responsabilità, si sono introdotti nell'istituto di credito con i cappucci dei giubbotti sollevati a coprire il volto, hanno scavalcato il bancone e arraffato 6 blister, ciascuno contenenti 80 euro in monetine, minacciando i dipendenti con due cutter. Fuggendo, uno ha urtato una lavoratrice, provocandole una leggera ecchimosi alla spalla. Alla vista della volante, chiamata da una dipendente al secondo piano, Simonetti si è diretto verso la piazza Maggiore ed è stato bloccato all'incrocio tra via Orefici e via Drapperie. Poco distante è stato trovato il coltello, non il bottino che la coppia ha perduto e che qualcuno potrebbe aver raccolto da terra. Sul posto, incuriositi, anche due parenti del 25 enne, assieme a lui e a Puocci al lavoro nel cantiere di via de Musei, del tutto ignari, come i colleghi e i datori di lavoro, dell'attività criminosa. I poliziotti hanno cercato il fuggiasco nella sua casa di Modena, sorvegliata nelle ore seguenti. Grazie al lavoro di Upg e squadra mobile ha detto Luca Armeni, capo della mobile di Bologna siamo riusciti ad arrestare uno dei responsabili e acquisire elementi sufficienti per fare emettere il fermo dalla procura e costringere l'altro, sentendosi braccato, a costituirsi. Luca Muleo -tit_org-

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La rapina in banca Colpo Unicredit I due arrestati hanno agito in pausa pranzo

[Luca Muleo]

Ò~1 rano in pausa pranzo |× dal loro lavoro in un JLJ cantiere edile di via de' Musei, i due campani che lunedì scorso attorno alle 13 hanno cercato il colpo alTUnicredit di via Mzzoli. Le indagini della squadra mobile di Bologna hanno stretto il cerchio anche sul secondo ritenuto responsabile dell'assalto alla banca. Giuseppe Puocci, 29 enne di Casal di Principe, in provincia di Casería, piccoli precedenti per truffa e droga, si è costituito nella notte tra lunedì e martedì alla stazione dei carabinieri del paese d'origine, quando ormai era stato individuato dalle forze dell'ordine e ripreso da una telecamera mentre prendeva il treno verso casa. Un tentativo taglierini in mano tra i clienti prima e i passanti poi, un bottino misero e l'arresto immediato di uno dei due, ostacolato dall'intervento di alcuni cittadini nel suo tentativo di fuga. In manette per La rapina in banca rapina aggravata in concorso era già finito Michele Simonetti, 25enne originario di Santa Maria Capua Vetere, sempre nel casertano, anche lui con precedenti per reati contro il patrimonio e stupefacenti, bloccato dagli agenti delle volanti della polizia mentre stava cercando di dileguarsi. I due, che avrebbero già ammesso le responsabilità, si sono introdotti nell'istituto di credito con i cappucci dei giubbotti sollevati a coprire il volto, hanno scavalcato il bancone e arraffato 6 blister, ciascuno contenenti 80 euro in monetine, minacciando i dipendenti con due cutter. Fuggendo, uno ha urtato una lavoratrice, provocandole una leggera ecchimosi alla spalla. Alla vista della volante, chiamata da una dipendente al secondo piano, Simonetti si è diretto verso la piazza Maggiore ed è stato bloccato all'incrocio tra via Orefici e via Drapperie. Poco distante è stato trovato il coltello, non il bottino che la coppia ha perduto e che qualcuno potrebbe aver raccolto da terra. Sul posto, incuriositi, anche due parenti del 25 enne, assieme a lui e a Puocci al lavoro nel cantiere di via de Musei, del tutto ignari, come i colleghi e i datori di lavoro, dell'attività criminosa. I poliziotti hanno cercato il fuggiasco nella sua casa di Modena, sorvegliata nelle ore seguenti. Grazie al lavoro di Upg e squadra mobile ha detto Luca Armeni, capo della mobile di Bologna siamo riusciti ad arrestare uno dei responsabili e acquisire elementi sufficienti per fare emettere il fermo dalla procura e costringere l'altro, sentendosi braccato, a costituirsi. Luca Muleo -tit_org-

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Orfeo e Muscolo sono stati tratti in salvo

[Redazione]

Orfeo e Muscolo sono stati tratösalvo Ce l'hanno fatta Muscolo e Orfeo, estratti vivi dalla trappola in cui hanno passato oltre due giorni. Grazie a 30 ore di lavoro da parte dei vigili del fuoco dell'Emilia-Romagna e di reparti speciali lombardi, i segugi maremmani di 2 e 3 anni e mezzo, acciaccati ma in buone condizioni, sono stati portati via dalla cava di Baragazza, a Castiglione dei Pepoli, dove erano finiti durante una caccia al cinghiale, ((.m.) RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org-

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L'ASSEMBLEA Fondazione Carisbo Fondazione Carisbo, i nuovi candidati = Stefano Golinelli e Panebianco in corsa per l`assemblea

[Redazione]

L'ASSEMBLEA Fondazione Carisbo, i nuovi candidati Stefano Golinelli e Angelo Panebianco sono i candidati più in vista all'assemblea della Fondazione Carisbo, che sarà rinnovata tra marzo e aprile. I nuovi soci da eleggere saranno nove. a pagina 9 Fondazione Carisbo Stefano Golinelli e Panebianco in corsa per l'assemblea La Fondazione Carisbo si prepara a una infornata di nuovi soci per l'assemblea. Una tornata elettorale, quella che si giocherà tra marzo e aprile, più ricca del solito, perché i posti in palio sono ben nove, tanto che pare non sia stato facile trovare un numero così alto di candidati. Oggi scade il termine per presentare le liste corredate dalle firme necessarie (20 per ogni aspirante socio). Anche questa volta, in campo ci sono alcuni nomi eccellenti: sembra, infatti, che tra i candidati, proposti dall'ex presidente di Carisbo Gianguido Sacchi Morsiani, ci siano Stefano Golinelli, figlio di Marino, fondatore del colosso farmaceutico Alfa Wassermann e filantropo, e il politologo e docente dell'Alma Mater Angelo Panebianco. Negli scorsi anni, l'assemblea si è resa protago nista di bocciature clamorose: un destino toccato al rettore Francesco Ubertini, Maurizio Marchesini all'epoca numero uno di Confindustria.e, l'ultima volta, all'economista Stefano Zamagni. I nomi di Golinelli e Panebianco, però, sarebbero blindati. In campo, in altre liste, ci sono anche Rita Golfieri, direttore della scuola di Radiologia dell'Università, Michelangelo Poletti, imprenditore proprietario della Rocca di Minerbio. Intanto, la stessa Fondazione si prepara a pubblicare i bandi per erogare le risorse disponibili al primo semestre 2020. Come è ormai prassi di Casa Saraceni il sostegno alle attività della comunità del territorio avviene su diverse direttive, dall'economia, alla scuola alla cultura ma privilegiando l'aspetto dell'inclusione sociale, della formazione dei più giovani e dell'attenzione alle fasce più deboli. Nomine Tra marzo e aprile previste le elezioni per nove nuovi soci - tit_org- Fondazione Carisbo, i nuovi candidati - Stefano Golinelli e Panebianco in corsa perassemblea

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Marca cresce tra bio e high tech L`expo apre con 850 espositori

[Luciana Cavina]

Marca cresce tra bio e high ted L'expo apre con 850 espositori Oggi e domani il salone dei prodotti a marchio. Il padiglione 36 è per il non foo< C'è, ovviamente la grande distribuzione ma non solo: tanto che le aziende emilianoromagnole sono presenti in forze, con 150 espositori, su un totale di 850 ripartiti in 2imila metri quadri di superficie. Si apre oggi MarcabyBolognaFiere, il Salone intemazionale sui prodotti a marca del distributore organizzato da BolognaHere in collaborazione con l'associazione della distribuzione moderna (Adm), fino a domani nel quartiere fieristico già avviato al grande restyling. E il primo expo dell'anno. Per l'occasione, proprio i colossi emiliani della gdo, Coop e Conad, diffondono i risultati dei loro prodotti a marchio. I nostri dati continuano a essere positivi annuncia l'ad di Coop Italia Maura Latini La quota del nostro prodotto supera il 30% con un fatturato di circa 3 miliardi di euro, di cui il 40% proviene da filiere a completa tracciabilità. I dati diffusi da Conad, che ha ormai conquistato una quota di mercato del 13,3% parlano invece di un fatturato di 4 miliardi solo dei prodotti a marchio con una crescita dell'8 % nel 2019. Ha sede a Casalecchio anche Atlante, partner di diversi canali della distribuzione che informa, tra le altre cose, dell'avvio dell'export in Giappone della pasta di legumi bio e del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc e la creazione del corner Little Italy nei supermercati svizzeri Migros. Numeri in crescita e focus sulla sostenibilità sono anche i dati del salone, al quale sono attesi io mila visitatori, provenienti da più Paesi. Gli stessi espositori, come da cinque anni a questa parte, sono costantemente in aumento di oltre il 10%. Quest'anno è più ampio, ancora, lo spazio dedicato al biologico (+15%, è un terzo degli spazi totali) e per la prima volta viene allestito nel padiglione 36 un'area completamente dedicata al non food con oltre 100 operatori dei settori cura della persona e della casa. Fra le nuove iniziative, l'esordio di Marca fresh, contenitore riservato al comparto del fresco e dell'ortofrutta. Spazio, ancora, ai prodotti per gli animali domestici, mentre con Marca Tech si da evidenza alle inno vazioni tecnologiche e ai materiali candidati a sostituire la plastica. Sedici anni fa Marca fu una felice intuizione ha ribadito il presidente di via Michelino Gianpiero Calzolari, perché in questi anni i prodotti a marchio del distributore hanno conquistato volumi e spazi importantissimi. In Italia, intanto, la quota sul mercato si attesta al 20% contro una media europea superiore al 30%. Daremo la nostra definizione di sviluppo sostenibile aggiunge Giorgio Santambrogio, presidente di Adm Negli studi che presenteremo vedremo quali realtà europee o mondiali fanno da stimolo oppure la correlazione positiva tra incidenza dei prodotti a marchio del distributore e l'attenzione allo sviluppo sostenibile da parte di aziende "copacker". Luciana Cavlna [email protected] -tit_org- Marca cresce tra bio e high techexpo apre con 850 espositori

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Lo sciopero Perini licenzia A rischio in 66 Ira dei sindacati

[Redazione]

E sciopero alla Casmatic-Fabio Perini di Calderara di Reno (e nella sede di Lucca). I lavoratori dell'azienda, che fa capo alla multinazionale tedesca Koeber,ieri hanno incrociato le braccia per due ore per protestare contro i 66 licenziamenti annunciati ieri dalla proprietà e che colpiranno lo stabilimento di Bologna, che occupa u.8 dipendenti. È una decisione inconcepibile ed inaccettabile quella di spostare la parte produttiva nello stabilimento di Lucca, dato che Bologna è considerata la Silicon Valley delle macchine automatiche, che ormai non lascia spazi a dubbi sul futuro dello Lo sciopero stabilimento bolognese, contesta l'Usb. La direzione motiva la decisione presa con il semplice calo degli ordinativi che si protrae da diversi anni, ma non racconta che questo è frutto di strategie manageriali sbagliate: la mancanza di investimentiricerca di nuove tecnologie per l'impacchettamento e lo sviluppo di nuovi macchinari hanno prodotto questo disastro economico. Queste scelte hanno messo a rischio la stessa tenuta dello stabilimento, La Fabio Perini va avanti il sindacato di base è parte della Koerber con più di quaranta aziende nel mondo e 9.600 dipendenti. Ancora una volta nel nostro territorio si minaccia un processo di deindustrializzazione a causa delle scelte di multinazionali. Al di là della propaganda sulla tenuta del modello emiliano continua l'Usb la realtà è quella delle tante crisi: più di 150 aziende industriali solo nella provincia di Bologna con ottomila lavoratori e lavoratrici coinvolte. - tit_org-

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Record Ducati La Panigale è la più amata

[Redazione]

Si è chiuso con 53.183 moto consegnate il 90 Paesi (l'anno scorso erano 53.004) l'esercizio 2019 di Ducati. Al vertice delle vendite la Panigale che, con 8.304 modelli, si conferma la supersportiva più venduta, con una quota di mercato pari al 25%.e novità Hypermotard 950 e il Diavei 1260, due hanno raggiunto rispettivamente le 4.472 e 3.129 moto vendute. L'Italia si conferma il primo mercato a livello mondiale con 9.474 unità ed un +3% sul 2018 e un +20% nell'ultimo triennio. Nel 2020 arriverà nelle concessionarie la StreetfighterV4. -tit_org-

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AGGIORNATO - Marca cresce tra bio e high tech L`expo apre con 850 espositori

[Luciana Cavina]

Marca cresce tra bio e high ted L'expo apre con 850 espositori Oggi e domani il salone dei prodotti a marchio. Il padiglione 36 è per il non foo< C'è, ovviamente la grande distribuzione ma non solo: tanto che le aziende emilianoromagnole sono presenti in forze, con 150 espositori, su un totale di 850 ripartiti in 2imila metri quadri di superficie. Si apre oggi MarcabyBolognaFiere, il Salone intemazionale sui prodotti a marca del distributore organizzato da BolognaHere in collaborazione con l'associazione della distribuzione moderna (Adm), fino a domani nel quartiere fieristico già avviato al grande restyling. E il primo expo dell'anno. Per l'occasione, proprio i colossi emiliani della gdo, Coop e Conad, diffondono i risultati dei loro prodotti a marchio. I nostri dati continuano a essere positivi annuncia l'ad di Coop Italia Maura Latini La quota del nostro prodotto supera il 30% con un fatturato di circa 3 miliardi di euro, di cui il 40% proviene da filiere a completa tracciabilità. I dati diffusi da Conad, che ha ormai conquistato una quota di mercato del 13,3% parlano invece di un fatturato di 4 miliardi solo dei prodotti a marchio con una crescita dell'8 % nel 2019. Ha sede a Casalecchio anche Atlante, partner di diversi canali della distribuzione che informa, tra le altre cose, dell'avvio dell'export in Giappone della pasta di legumi bio e del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc e la creazione del corner Little Italy nei supermercati svizzeri Migros. Numeri in crescita e focus sulla sostenibilità sono anche i dati del salone, al quale sono attesi io mila visitatori, provenienti da più Paesi. Gli stessi espositori, come da cinque anni a questa parte, sono costantemente in aumento di oltre il 10%. Quest'anno è più ampio, ancora, lo spazio dedicato al biologico (+15%, è un terzo degli spazi totali) e per la prima volta viene allestito nel padiglione 36 un'area completamente dedicata al non food con oltre 100 operatori dei settori cura della persona e della casa. Fra le nuove iniziative, l'esordio di Marca fresh, contenitore riservato al comparto del fresco e dell'ortofrutta. Spazio, ancora, ai prodotti per gli animali domestici, mentre con Marca Tech si da evidenza alle inno- 4 Sono i miliardi di fatturato raggiunto da Conad per i suoi prodotti 3 Ammonta a 3 miliardi il fatturato dei prodotti a marchio Coop vazioni tecnologiche e ai materiali candidati a sostituire la plastica. Sedici anni fa Marca fu una felice intuizione ha ribadito il presidente di via Michelino Gianpiero Calzolari, perché in questi anni i prodotti a marchio del distributore hanno conquistato volumi e spazi importantissimi. In Italia, intanto, la quota sul mercato si attesta al 20% contro una media europea superiore al 30%. Daremo la nostra definizione di sviluppo sostenibile aggiunge Giorgio Santambrogio, presidente di Adm Negli studi che presenteremo vedremo quali realtà europee o mondiali fanno da stimolo oppure la correlazione positiva tra incidenza dei prodotti a marchio del distributore e l'attenzione allo sviluppo sostenibile da parte di aziende "copacker". Luciana Cavlna [email protected] -tit_org- AGGIORNATO - Marca cresce tra bio e high techexpo apre con 850 espositori

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Art City 2020 nel segno delle donne = Art City 2020 : pittura, donne e nuove generazioni

[Piero Di Domenico]

Art City 2020 nel segno delle donne Dal 17 al 26 gennaio 162 appuntamenticitta in concomitanza con Arte Fiera A voler cercare fili di raccordo tra i 162 tasselli che compongono la nuova edizione, l'ottava, di Art City, il direttore artistico Lorenzo Balbi cita la netta preponderanza di artiste donne, l'attenzione alla pittura, elemento centrale anche della prossima Arte Fiera, e lo scontro generazionale tra artisti consolidati e nuove opere di giovani commissionate per l'occasione. Gli eventi, tutti gratuiti, si svolgeranno dal prossimo 17 gennaio fino al 26. a pagina 13 DI Domenico Art City 2020: pittura, donne e nuove generazioni di Piero Di Domenico A voler cercare oli di rac/\ cordo tra i 162 tasselli - X-che compongono la nuova edizione, l'ottava, di Art City, il direttore artistico Lorenzo Balbi cita la netta preponderanza di artiste donne, l'attenzione alla pittura, elemento centrale anche della prossima Arte Rera, e lo scontro generazionale tra artisti consolidati e nuove opere di giovani commissionate per l'occasione. Ci è un po'esplosa fra le mani, aggiunge Balbi, confermando anche la fortunata Notte Bianca di sabato 25. Quando gallerie, spazi espositivi, negozi e palazzi storici rimarranno aperti sino a mezzanotte e il Mambo approfitterà del tradizionale brindisi per presentare le sue proposte per il 2020. Art City è insomma lievitata, tanto che la dicitura settimana dell'arte contemporanea resta tale solo sulla carta, visto che il periodo andrà dal 17 al 26 gennaio. Avvolgendo il weekend centrale, dal 24 al 26, quando nei padiglioni 15 e 18 del quartiere fieristico si terrà Arte nera con, preannuncia il pre sidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari, più di una novità nell'allestimento. Un'ipertrofia destinata ad accontentare non solo i bolognesi ma anche i tanti turisti attesi in città, ai quali Bologna Welcome proporrà un libretto e una card ad hoc. Balbi rivendica però un altro primato: Non c'è nessun'altra settimana di arte contemporanea che come la nostra presenti un calendario senza alcuna sovrapposizione. Come si potrà verificare scorrendo il denso tabloid con il programma completo, che sarà distribuito in somila copie in tutti i luoghi di Art City, alternativa al sito www.artcity.bologna.it e alla app con geolocalizzazione. Nel calendario spiccano i 22 progetti principali, a cui si aggiunge la speciale performance di Romeo Castellucci, La vita nuova, presentata il 24 e 25 gennaioquattro repliche nel Capannone 4 del DumBO, nell'area dell'ex scalo ferroviario Ravone di via Casarini. Uno spazio che, assicura l'assessore comunale alla Cultura Matteo Lepore, dopo anni di dismissione verrà sempre più usato per produzioni artistiche. A partire proprio dal progetto di Castellucci, ispirato al saggio Lo spirito dell'Utopia di Ernst Bloch, che evoca un desolato parcheggio qualun que nel mondo, dove un gruppo di alti sacerdoti neri vestiti con lunghe tuniche bianche annunciano la necessità e la venuta di un mondo nuovo. La performance, come tutto il programma di Art City, sarà gratuita, ma in questo caso bisognerà prenotare dei coupon per l'accesso. Procedendo in senso cronologico, si potrà iniziare scoprendo la prima antologica dello spagnolo Antoni Muntadas, con i suoi artefatti che vanno attivati dai visitatori, collocati nella comice domestica di Villa delle Rose. Un nuovo spazio privato, il Kappanoun di San Lazzaro di Savena, del collezionista bolognese Marco Ghigi, ospiterà invece un'esposizione dell'americano Jimmie Durham, attivista per i diritti dei Nativi americani e Leone d'oro alla carriera dell'ultima Biennale d'Arte di Venezia, con una sua selezione di opere provenienti da collezioni private italiane. Attraverso diversi materiali, la pietra in particolare, e linguaggi come installazioni, sculture, video e scritti, Durham, che terrà an che una performance durante Arte Fiera, ama ribaltare luoghi comuni a modo suo. Tra gli artisti bolognesi, confermate la presenza di Sissi con Vestimenti a Palazzo Bentivogli o, ampia selezione delle sue scultureabito di vari materiali, a volte anche indossabili, e l'omaggio del duo Antonello Ghezzi a Gianni Rodari nel centenario della nascita. Con II semaforo blu, che prevede interventi all'intemo del Museo Davia Bargellini e quattro installazioni diffuse tra Palazzo d'Accursio, Aeroporto Marconi, Casa della Conoscenza a Casalecchio e reparto di Pediatria del Sant'Orsola. Per la prima volta verrà poi aperto, per piccoli gruppi, lo studio di Concetto Pozzati, scomparso nel 2017, con la voce dell'artista che risuonerà grazie all'attore Massimo Scola e alla

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regia di Angela Malfitano. Il Mambo ospiterà la collettiva AgaiNandAgaiNandAgaiN con sette artisti contemporanei impegnati in una riflessione sul tema del loop e della non linearità del tempo. Oltre a un percorso, ngurabilità. Pittura a Roma negli anni Sessanta, in una sala riallestita ex novo che ruota attorno a uno dei pezzi forti della collezione permanente, i Funerali di Togliatti di Renato Guttuso. Al Padiglione de l'Esprit Nouveau ci saranno le videoinstallazioni del finlandese Mika Taanila e allo Spazio Carbonesi le foto, commissionate da Hera, che Silvia Camporesi ha realizzato seguendo la costruzione dell'impianto di biometano a Sant'Agata Bolognese. Mentre il Mast ospiterà una mostra fotografica dedicata alle divise da lavoro e i ritratti di lavoratori del mondo dell'arte realizzati da Walead Beshty. Da sapere Art City Bologna è il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative, tutte gratuite, promosso dal Comune di Bologna Eventi dal 17 al 26 gennaio in collaborazione con BolognaFlere. Il tutto in concomitanza di Arte Fiera, appuntamento che apre il calendario artistico italiano. Informazioni sul sito www.artcity.bo logna.it.Trei filoni dell'edizione 2020: la pittura, le donne e lo scontro generazionale II cartellone Eventi ed artisti dell'ottava edizione: performance, Notte Bianca e nuovi spazi espositivi -tit_org- Art City 2020 nel segno delle donne - Art City 2020: pittura, donne e nuove generazioni

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La pausa pranzo dei rapinatori di via Rizzoli

[Rosario Di Raimondo]

di Rosario Di Raimondo Uno dei due si è costituito ieri notte a Casal di Principe, in provincia di Caserta, dopo una fuga in treno. L'altro lo avevano preso quasi subito tra le viuzze del Quadrilatero, bloccato dai passanti prima e arrestato dalla polizia dopo. Parte della refurtiva - 500 euro in monetine durante l'inseguimento è finita per terra e probabilmente è stata raccattata dai passanti, che certo non s'aspettavano la pioggia di spiccioli spuntata dal nulla. Si chiude così l'audace colpo dei banditi in pausa pranzo, i due operai di una ditta che restaura palazzi in tré diversi cantieri di via de' Musei che lunedì pomeriggio, in pieno orario di punta, hanno pensato bene di rapinare la centralissima filiale dell'Unicredit di via Rizzoli, a due passi dalle Due Torri, mentre i loro colleghi andavano a mangiare un panino e bere una birretta. Col volto nascosto sono entrati in banca brandendo un taglierino e hanno cercato di raccattare il possibile nei pochi minuti a disposizione. L'intenzione dei soliti ignoti cherealtà avevano un curriculum già abbastanza corposo in materia di reati - in realtà andava ben oltre quella di rubare un pugno di monetine. In manette sono finiti Michele Simonetti, 25 anni, il ragazzo fermato in via Drapperie, e Giuseppe Puocci, di 29, che invece è scappato in Campania nel tentativo di scontare la pena lontano da Bologna. Fondamentale, per la loro cattura, sia l'aiuto dei passanti sia il lavoro delle Volanti e degli investigatori di squadra Mobile e Scientifica. Un po' meno utile, a quanto pare, il contributo dei colleghi di cantiere, di certo all'oscuro della rapina ma non proprio prodighi di informazioni utili alla cattura dei ladri in pausa pranzo. -tit_org-

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La pausa pranzo dei rapinatori di via Rizzoli

[Rosario Di Raimondo]

di Rosario Di Raimondo Uno dei due si è costituito ieri notte a Casal di Principe, in provincia di Caserta, dopo una fuga in treno. L'altro lo avevano preso quasi subito tra le viuzze del Quadrilatero, bloccato dai passanti prima e arrestato dalla polizia dopo. Parte della refurtiva - 500 euro in monetine durante l'inseguimento è finita per terra e probabilmente è stata raccattata dai passanti, che certo non s'aspettavano la pioggia di spiccioli spuntata dal nulla. Si chiude così l'audace colpo dei banditi in pausa pranzo, i due operai di una ditta che restaura palazzi in tré diversi cantieri di via de' Musei che lunedì pomeriggio, in pieno orario di punta, hanno pensato bene di rapinare la centralissima filiale dell'Unicredit di via Rizzoli, a due passi dalle Due Torri, mentre i loro colleghi andavano a mangiare un panino e bere una birretta. Col volto nascosto sono entrati in banca brandendo un taglierino e hanno cercato di raccattare il possibile nei pochi minuti a disposizione. L'intenzione dei soliti ignoti cherealtà avevano un curriculum già abbastanza corposo in materia di reati - in realtà andava ben oltre quella di rubare un pugno di monetine. In manette sono finiti Michele Simonetti, 25 anni, il ragazzo fermato in via Drapperie, e Giuseppe Puocci, di 29, che invece è scappato in Campania nel tentativo di scontare la pena lontano da Bologna. Fondamentale, per la loro cattura, sia l'aiuto dei passanti sia il lavoro delle Volanti e degli investigatori di squadra Mobile e Scientifica. Un po' meno utile, a quanto pare, il contributo dei colleghi di cantiere, di certo all'oscuro della rapina ma non proprio prodighi di informazioni utili alla cattura dei ladri in pausa pranzo. -tit_org-

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Le regionali in parrocchia l`ultima frontiera del voto dei cattolici

[Eleonora Capelli]

Le regionali in parrocchia l'ultima frontiera del voto dei cattolici Dopo la nota dei vescovi contro il populismo, stasera all'oratorio Sant'Antonio di Savena in Massarent ci sarà un faccia a faccia tra Valentina Castaldini del centrodestra e Giuseppe Paruolo del centrosinist] eli Eleonora Capelli La nuova trincea delle elezioni del 26 gennaio, che si preannunciano come una gara all'ultimo voto, sono le parrocchie. Il voto dei cattolici alle regionali può fare la differenza e la nota dei vescovi, con il richiamo ai temi come l'Europa e la solidarietà, e il rifiuto dei sovranismi, contenuto nel documento dell'osservatorio della Ceer, e l'attenzione a un linguaggio libero da offese e falsità, arriva in un campo molto conteso. Tanto che oggi nella parrocchia di Sant'Antonio di Savena, in via Massarenti 59, alle 21 ci sarà un vero e proprio faccia a faccia tra due consiglieri di ispirazione cattolica, ma che si trovano sui fronti opposti della barricata elettorale. Valentina Castaldini che si candida con Forza Italia nella coalizione che sostiene la leghista Lucia Borgonzoni e Giuseppe Paruolo del Pd a sostegno di Stefano Bonaccini, che ieri ha ringraziato i vescovi per il riconoscimento dei passi avanti fatti. L'incontro di stasera è stato organizzato da alcuni parrocchiani e promosso da Azione Cattolica, Movimento lavoratori di azione cattolica e dalla Compagnia delle Opere. L'idea è quella di proporre un in contro per riflettere sulla responsabilità dei credenti nel mondo civile, sull'importanza del voto e della partecipazione. Ma forse sarà anche un modo per rispondere alla domanda che sfugge ai sondaggi: per chi voteranno i cattolici alle prossime regionali? Io credo che il 33% dei voti che Matteo Salvini ha preso alle ultime elezioni europee in Emilia sia rappresentato anche nelle parrocchie - dice Castaldini, quindi, da questo punto di vista. Salvini ha ragione quando dice che i cattolici votano per lui. Andrebbero ascoltati senza arroganza e superbia. Personalmente, questo è il primo invito che ricevo in una parrocchia. Si tratterà probabilmente anche dell'unico confronto elettorale di questo genere. Castaldini vuole sottolineare il richiamo all'Europa dei vescovi e anche l'invito a recarsi alle urne, ma glissa sul sovranismo. Mentre ha tutto l'interesse a spostare il confronto sui temi sensibili dell'utero in affitto e della famiglia. Non è più il momento delle ambiguità - dice la candidata con Forza Italia -, io dico chiaramente che la legge regionale contro l'omotransnegatività andrebbe cambiata, io non l'avrei votata. Dall'altra parte, Paruolo invece punta a fare il pieno dei cattolici nel centrosinistra. Ci sono orientamenti diversi, l'esigenza del confronto c'è - dice il consigliere regionale uscente io sono dispiaciuto del fatto che si prenda in mezzo persino il Papa. Quando Benedetto XVI parlava dei temi della famiglia, nessuno metteva in discussione la sua autorità. Oggi posso capire che non sia gradito parlare di solidarietà ai migranti, ma è sbagliato e pericoloso contestare apertamente Papa Francesco. La partita insomma si gioca anche qui, nei campetti degli oratori. Lo testimonia anche Giorgio Tonelli, vicepresidente delle Adi candidato col Pd. I vescovi hanno avuto co Newsletter sulle elezioni 126 gennaio 2020 l'Emilia Romagna sceglierà il presidente della Regione: la newsletter gratuita di Repubblica è dedicata a questo appuntamento: https://quotidia no.repubblica.it/ edicola/profilo/ newsletter.jsp?w here=newsletter raggio con il documento e hanno voluto dire a tutti: occhio, in gioco non c'è solo un'elezione regionale, ma anche una serie di valori cui noi teniamo molto. Quelli tra l'altro su cui è stata fondata l'Europa, non a caso da politici cattolici, come hanno ricordato i vescovi con Zuppi. A Ai seggi II 26 gennaio si voterà con un turno unico per eleggere il nuvo governatore dell'Emilia-Romagna e i componenti dell'assemblea regionale Urne aperte alle 7 alle 23 -tit_org- Le regionali in parrocchia l'ultima frontiera del voto dei cattolici

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Il Movimento 5 Stelle Bugani lascia Rousseau ma resta in Campidoglio

[Redazione]

Il Movimento 5 Stelle Massimo Bugani non è più socio di Rousseau. Ufficialmente il capogruppo dei 5 Stelle a Bologna, che resterà comunque responsabile della funzione sharing della piattaforma insieme a Marco Piazza, fa un passo indietro per concentrarsi sulla sfida più importante che lo vede impegnato in Campidoglio, al fianco della sindaca Virginia Raggi. Ma secondo fonti vicine al consigliere dietro questa decisione ci sarebbe la volontà di evitare un potenziale conflitto di interessi, visto che Bugani a Roma si occupa proprio di digitale e innovazione. Sullo sfondo poi c'è la riorganizzazione in atto all'interno del Movimento, con le candidature per i nuovi ruoli di facili latori regionali che si sono chiuse proprio ieri. In Emilia-Romagna saranno in tutto sei: Bugani non si è candidato, mentre il senatore Gabriele Lanzi e il collega Marco Croatti correranno rispettivamente agli affari interni e alla formazione. - e. gius. Il consigliere grillino vuole evitare un potenziale connitto di interessi perché a Roma si occupa di digitale e innovazione per la sindaca Raggi -tit_org-

Estratto da pag. 2 473

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Il papà di Lucia Borgonzoni dona sei opere alle Sardine

[Redazione]

Il papa di Lucia Borgonzoni dona sei opere alle Sardine Sei opere del pittore Aldo Borgonzoni, serigrafie, incisioni e un dipinto, donate alle Sardine. Serviranno a sostenere l'evento di domenica in piazza Vili Agosto - sei ore di musica, arte e riflessioni per battere la Lega nelle urne - e per fare una donazione, una volta vendute, ad associazioni che si occupano di bambini e adolescenti. È il figlio, l'architetto Giambattista, papa della candidata leghista Lucia Borgonzoni, ad aver ceduto le opere al movimento: Questi giovani sono una ventata d'aria fresca nelle politica italiana, la partita elettorale è tutta da giocare, ma io riconosco in loro la gioventù migliore, il suo commento al gesto. Giambattista Borgonzoni, presente nella piazza delle sardine a Bologna già al loro debutto, sostiene il governatore uscente Stefano Bonaccini. Diviso dalla figlia nella fede politica, di lei ha sempre detto: Brava, ma ha scelto il cavallo sbagliato. il.ve -tit_org-

Estratto da pag. 2 474

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Candidato, quanto ci costi? Chi è trasparente e chi meno II renziano Felicori resoconta tutti i costi sui social, Forza Italia spende 100 mila euro La leghista Borgonzoni in una settimana ha investito 21mila euro per sponsorizzare i suoi post

[Silvia Bignami]

II renziano Felicori resoconta tutti i costi sui social, Forza Italia spende 100 mila euro La leghista Borgonzoni in una settimana ha investito 21mila euro per sponsorizzare i suoi pò di Silvia Bignami Mauro Felicori, candidato di area Italia Viva nella lista di Stefano Bonaccini, aggiorna di giorno in giorno su Facebook il bilancio della propria campagna elettorale. Ottomila euro entrati, duemila usciti. Saldo: più seimila. Ma ci saranno altre grosse spese, quindi preparatevi a raddoppiare le entrate, avverte l'ex manager della Reggia di Caserta, che con le cinquanta donazioni piovute sul conto Iban dedicato s'è già pagato la sede elettorale in vicolo Ranocchi. La trasparenza, così sbandierata, diventa arma da campagna elettorale più che pegno da pagare per farla. È una strada possibile, ma non la più battuta, tra candidati presidenti e candidati consiglieri in corsa il 26 gennaio. Tanti tacciono, omettono e rimandano la resa dei conti. Anche con i propri elettori. Quanto spendiamo per la campagna? No, no, faremo il rendiconto alla fine, dopo il voto, liquida veloce il coordinatore della campagna di Bonaccini, Andrea Rossi. Per ora, su crowdchange-org, è possibile controllare solo l'andamento delle donazioni che il governatore chiede di tantotanto sui social: per ora il salvadanaio virtuale ha accumulato 28.216 euro. Scorrendo la pagina, c'è pure la lista dei benefattori e il loro pensiero appuntato accanto alla cifra donata. E ßç più, il presidente può contare sulla vendita dei suoi gadget. In casa Lega, d'altra parte, vedere oltre il cielo di carta è ancora più complicato. Tra lo staffe i parlamentari che seguono la campagna di Borgonzoni è un rimpallo di rinvii: Non me ne occupo io. Chiedete ad altri. I costi li stanno chiedendo tutti, ma li diciamo alla fine. Cuccando alla voce trasparenza sulla pagina Facebook di Borgonzoni, però, qualcosa si scopre. Ad esempio, che la candidata leghista ha speso, in appena sei giorni dal 5 all'll gennaio, 21.102 euro per sponsorizzare i suoi post. Non solo quelli su Bibbiano, stigmatizzati dal Pd, ma anche tanti altri, tutti pagati da "Lega - Salvini Premier". Non c'è da meravigliarsi che, come ha fatto notare Matteo Salvini, la pagina di Lucia sia cresciuta di 20mila like ßç pochi giorni. Compilativo, infine, il Movimento 5 Stelle, il cui staff fa sapere solo che tutta la campagna, compresi un addetto social, un addetto stampa, volantini, campagna radio, internet e organizzazione sale ed eventi, costerà 50mila euro. Si tratta comunque di più del tetto di spesa che i candidati presidenti sarebbero tenuti a spendere per legge: appena 38mila euro. Addirittura meno dei candidati al consiglio regionale, che aggiungono ai 38mila euro una percentuale sul numero di elettori della loro circoscrizione. Se però i candidati governatori possono contare sul supporto dei loro partiti, che hanno tetti ben più alti, i candidati all'assemblea regionale devono far tutto da soli. Spesso di tasca propria. Il candidato dem Raffaele Donini, terza punta del tridente di lista del Pd, ha già messo, ad esempio, 8mila euro suoi sulla sua campagna quasi presidenziale alle regionali, da aggiungere a cene e aperitivi elettorali. Una corsa che lo porta a spasso nei teatri (dalle Celebrazioni, a quelli di Calderara, Casalecchio, Molinella), e che ha convinto le altre due punte della terna Pd, Stefano Caliandro e Marilena Pillati, a far asse tra loro per evitare che l'assessore ai Trasporti finisca con l'arrivare primo nella corsa alle preferenze. Non a caso Caliandro punta a differenziarsi da Donini, anche sulle spese elettorali: Spenderemo meno di 20mila euro e non accetteremo soldi di privati, fa sapere il suo staff. Come fece nel 2014 Simonetta Saliera, che addirittura rinviò al mittente una donazione privata, per tenersi mani libere e coscienza pulita. C'è chi fa anche meno e ottiene comunque risultati. Valentina Castaldini, di Forza Italia, ha preventivato una spesa di 1500 euro. Tutti suoi. Non faccio pagar e neanche le cene. Oggi social e whatsapp sono spesso sufficienti. È tutto il partito di Beriusconi del resto a tenere la cinghia stretta: Spenderemo lOOmila euro - dice la senatrice Anna Maria Bemini - solo per la campagna del partito. I candidati devono fare da soli. Idem accade anche in Fdi, dove il coordinatore Galeazzo Bignami sta conducendo una campagna molto tradizionale: presidio a zona dei candidati e poche spese. Pochissimi anche i manifesti nelle plance

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elettorali, che una volta erano centinaia e ora a Bolo- gna sono appena una ventina. Oggi la vera plancia è quella virtuale, spiega Bignami, che pure ha evitato i post sponsorizzati sui social, per schivare il rischio di commettere errori e incorrere in multe salatissime, tra i 26 e i 50mila euro. Per la campagna, dice, oggi si fa molto affidamento sui leader. Certo, chi li ha. -tit_org-

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Effetto Bibbiano = Bibbiano finisce nell`urna

[Giuseppe Baldessarro]

í ÷ Effetto Bibbiano Verso il processo 25 persone tra cui il sindaco Carletti (per lui dimezzati i capi di imputazione) Un paese segnato dalle indagini e dalle polemiche. Qui Salvini chiuderà la sua campagna elettora Regionali, le spese dei candidati. E il dibattito si fa in parrocchi di Giuseppe Baldessarro, Silvia Bignami e Eleonora Capelli alle pagine 2,3, 5 e in nazionale Bibbiano finisce nell'urna Svolta nell'inchiesta sui presunti illeciti negli affidi di minori. Verso il processo 25 persone, 108 i capi di imputazio C'è anche il sindaco Carletti (i cui arresti per la Cassazione sono infondati). Qui Salvini finirà il suo tour elettorale di Giuseppe Baldessarro Oltre al sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, c'è anche l'ex sindaco di Montecchio Emilia, Paolo Colli, tra le 25 persone a cui è stata notificata la fine dell'indagine "Angeli e Demoni" della procura di Reggio Emilia. A meno di due settimane dal voto per le regionali dell'Emilia Romagna il "caso Bibbiano", l'inchiesta sugli affidi illeciti di minori in Val d'Enza, irrompe nuovamente sulla scena politica, stavolta in piena campagna elettorale con il segretario della Lega Matteo Salvini che chiuderà proprio a Bibbiano il suo tour emiliano il 23 gennaio. Sono 108 i capi di imputazione. Colli, del Pd, è indagato in qualità di presidente dell'Unione dei comuni della Val d'Enza (dal 2015 al 2108) e, in buona sostanza, le accuse che gli vengono rivolte sono quelle di abuso d'ufficio: le stesse contestate a Carletti. Ieri pomeriggio il docu mento di 71 pagine sulla chiusura dell'inchiesta, firmato dalla pm Valentina Salvi e dal procuratore Marco Mescolini, è stato notificato agli indagati, aprendo la strada alla richiesta di andare a processo che potrebbe arrivare nel giro di un mese. L'impianto dell'indagine sull'illecita sottrazione dei minori alle famiglie da parte dei servizi sociali è rimasta quella iniziale. Quattro indagati escono di scena e le loro posizioni vengono stralciate. Entrano nell'inchiesta ufficialmente due nuovi personaggi. Colli, appunto, e Daniela Scrittori, assistente sociale del Comune di Reggio Emilia. Le posizioni più difficili restano quelle Federica Anghinolfi, dirigente del servizio sociale della Val d'Enza, dell'assistente sociale Francesco Monopoli e della psicoterapeuta dell'associazione "Hansel e Gretel" Nadia Bolognini (legata a Claudio Foti, a capo della stessa associazione, anche lui indagato). Gli assistenti sociali, gli operatori e alcuni psicoterapeuti, da una parte attestavano falsamente che i bambini erano stati oggetto di violenze (anche sessuali) da parte dei genitori, dall'altra facevano pressione psicologica sui minori per far raccontare loro episodi di violenza mai avvenuti. Poi, relazioni alla mano, secondo l'accusa, inducevano in errore il tribunale dei minori di Bologna portandolo a ritenere l'allontanamento dalla famiglia d'origine una decisione necessaria. I bambini, sono stati accertati una mezza dozzina di casi, venivano quindi affidati a coppie di amici degli assistenti sociali. Agli amministratori come Carletti e Colli, i magistrati contestano l'affido senza gara del servizio di psicoterapia ai professionisti della "Hansel e Gretel" e l'assegnazione (nel caso di Carletti) di uno spazio pagato dall'Unione, nel quale svolgere le terapie con i minori. Andrea Carletti, sindaco di Bibb ano,èuno dei due politici indagati La Federica Anghinolfi, dirigente dei servizi sociali della Val d'Enza Lo Claudio Poti, responsabile dell'associazione "Hansel e Gretel" diPinerolo. I carabinieri Nel comune di Bibbiano diventato simbolo dell'inchiesta -tit_org- Effetto Bibbiano - Bibbiano finisce nell'urna

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Quelle consulenze concesse a chi non aveva titolo

[Redazione]

Sono praticamente identiche le accuse rivolte dai magistrati di Reggio Emilia al sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, e all'ex sindaco di Montecchio Emilia, Paolo Colli. Si tratta di contestazioni relative al ruolo che i due hanno avuto come amministratori dell'Unione dei comuni della Val d'Enza. Carletti, contro cui sono caduti due imputazioni su quattro, è indagato per la sua delega ai servizi sociali. Colli invece in qualità di presidente dell'assemblea dei comuni. Le accuse riguardano fatti amministrativi e non collegati con la parte che riguarda direttamente i minori. Attraverso le carte si nota che degli iniziali capi d'imputazione la contestazione a Carletti e Colli si riduce a due episodi. La madre delle accuse che vengono rivolte dai pm nelle 71 pagine della conclusione indagini, è l'abuso d'ufficio, per aver assegnato il servizio di psicoterapia dei minori segnalati dai servi zi sociali all'associazione "Hansel e Gretel". Un incarico, per oltre 57 mila euro diviso in due parti e affidato sotto soglia, per evitare di fare una gara pubblica. Operazione a favore dell'associazione che, attraverso tré psicoterapisti (Claudio Foti, Nadia Bolognini e Sarà Testah), svolgevano attività senza averne titolo. Il tutto mentre quel servizio, sempre secondo i documenti, era prerogativa dell'Asl di Reggio Emilia. Agli amministratori viene inoltre contestato di aver messo a disposizione degli operatori della "Hansel e Gretel" i locali della struttura pubblica "La Cura" di Bibbiano. Spazi pagati dall'Unione (utenze comprese) nei quali avvenivano le sedute di psicoterapia con i minori vittime di abusi o di violenze. In più, sempre secondo gli inquirenti, ogni terapia veniva pagata 135 euro l'ora, a fronte del prezzo medio di mercato di 60/70 euro. Carletti e Colli erano anche sostenitori della "Hansel e Gretel" attraverso convegni pubbli ci a cui i due politici partecipavano come relatori e Foti e Bolognini come ospiti retribuiti. La seconda accusa ai due esponenti dell'Unione della Val d'Enza riguarda una irregolarità contabile per consentire i pagamenti degli psicoterapeuti. In sostanza hanno usato una voce nel bilancio dell'Unione, ("trasferimenti per contributi affidi") per mascherare il pagamento delle terapie. In questa maniera, dicono i magistrati, i compensi arrivavano alle famiglie affidatarie e queste pagavano direttamente la "Hansel e Gretel". Operazione irregolare. -g.bal. Per Carletti cadono due accuse su quattro Resta l'abuso A Paolo Colli, ex sindaco indagato Fotostudio 13, Gazzetta di Reggio -tit_org-

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Una morte sospetta ventotto indagati

[Redazione]

Ventotto, tra medici e infermieri di due cliniche private, sono indagati dopo la morte di una donna di 68 anni, residente nel Ferrarese, operata per la sostituzione di tré valvole cardiache il 25 novembre a Villa Torri e deceduta 1'8 gennaio a Villalba. L'iscrizione è un atto di garanzia in vista della consulenza tecnica, disposta dal pm Luca Ventur. Il fascicolo è stato aperto in seguito alla querela dei parenti della donna (difesi dall'avvocato Massimiliano Sitta): hanno riferito che dopo l'operazione è peggiorata e che è stata trasferita da una struttura all'altra il 23 dicembre. Hanno anche dichiarato di essere stati informati dai medici di una grave infezione in atto solo quattro giorni prima della morte. - tit_org-

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Cammina dopo tredici anni con la caviglia stampata in 3D = Al Rizzoli impiantata la prima caviglia bionica

[Rosario Di Raimondo]

ALL'ISTITUTO ORTOPEDICO RIZZOLI Cammina dopo tredici anni con la caviglia stampata in 3D apagina 7 Al Rizzoli impiantata la prima caviglia bionica Realizzata con una stampante 3D per un paziente lombardo di 53 anni Dopo un incidente avvenuto nel 2007 ora è tornato a camminare come prima di Rosario Di Raimondo Grazie a un intervento di un'ora è tornato a camminare come non faceva da tredici anni. Da quando un incidente in moto gli distrusse la caviglia e rischiò l'amputazione. Oggi, che di candeline ne ha già spente 57, le telecamere lo in quadrano mentre cammina, fa riabilitazione, muove il piede, non zoppica più. A un paziente lombardo, finito sotto i ferri dei chirurghi dell'Istituto ortopedico Rizzoli, è stata impiantata una protesi personalizzata stampata in 3D, un caso unico al mondo nel suo genere. Uno dei protagonisti dell'impre sa è Cesare Faldini, direttore del reparto di Clínica ortopedica 1: arriva in conferenza stampa di corsa, qualche minuto dopo aver finito un altro intervento; racconta che a questo progetto, al quale ha dedicato la sua tesi di laurea, lavora da oltre vent'anni sulle orme del suo maestro, il professor San- dro Giannini, storico luminare del Rizzoli. Quei sessanta minuti di operazione sono la punta dell'iceberg di una tecnologia che d'ora in poi potrà dare risposte ai malati prima considerati inoperabili, inguaribili. Quelli che dopo un incidente stradale terribile o un infortunio sul lavoro, potevano sperare al massimo di rialzarsi in piedi ma non di camminare come prima. Spiega Faldini: È la prima volta che usiamo su un paziente una caviglia personalizzata stampata in 3D. È una tecnica innovativa che parte dalle caratteristiche del singolo malato che ha avuto delle gravi distruzioni articolari. Serve a ridare il movimento a pazienti prima inoperabili. Questo risultato è stato possibile grazie alla fusione delle competenze di ortopedici e ingegneri e risponde alle esigenze di vittime di gravi traumi, spesso persone giovani. Questo trattamento è un'innovazione a livello mondiale. Quest'anno saranno una ventina i pazienti già sottoposti a esami specifici e pronti a operarsi. Uno di loro entro gennaio: Siamo partiti dai casi peggiori, senza soluzioni, aggiunge Faldini. Ma c'è da scommettere che le liste d'attesa s'allungheranno ancora, anche per il richiamo a livello nazionale della nuova tecnologia. Nel caso del paziente lombardo, operato a ottobre, i medici sono partiti da una tac alla caviglia, fatta in posizione eretta in modo da ricostruire in 3D la tibia e il collo del piede. Poi, chirurghi e ingegneri hanno simulato al computer la miglior protesi possibile e, nei laboratori del Rizzoli, è stato stampato un prototipo dell'intero arto ricostruito. Il modello è stato mandato a un'azienda esterna, che ha realizzato la protesi in metallo biocompatibile. Infine l'operazione vera e propria, con una tecnica chirurgica mini-invasiva. In quattro settimane, il paziente è tornato a camminare correttamente. Secondo Alberto Leardini, direttore del Laboratorio di analisi del movimento dello lor, ora abbiamo la possibilità di fare lo stesso per altri pazienti e su grossi numeri. Entusiasta Mario Cavalli, direttore generale dell'Istituto, che sottolinea fra l'altro la collaborazione tra professionisti, mentre Maurizia Rolli, direttrice sanitaria, punta sulle tecnologie dell'ospedale: Anche la tac in verticale è possibile farla solo qui e permette di avere elementi più utili per ottenere risultati come questo. // chirurgo Faldini "Tecnica innovativa rivolta ai pazienti che non erano operabili. Si può fare su larga scala, in venti sono già in lista d'attesa" A In prima linea A destra il chirurgo Cesare Faldini, che ha operato il paziente. Con lui Alberto Leardini, direttore del Laboratorio di analisi del movimen -tit_org- Cammina dopo tredici anni con la caviglia stampata in 3D - Al Rizzoli impiantata la prima caviglia bionica

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Il 23 gennaio l`incontro per riaprire i punti nascita

[Redazione]

n 23 gennaio l'incontro per riaprire i punti nascita Dopo il via libera di Roberto Speranza, c'è già un incontro fissato per la riapertura dei punti nascita in Emilia-Romagna. Governo, Regione e sindaci dei Comuni interessati si vedranno giovedì 23, a pochi giorni dal voto regionale. Obiettivo dell'incontro - informa una nota di viale Aldo Moro - è quello di avviare immediatamente le procedure per riaprire quei punti nascita in applicazione delle disposizioni nazionali contenute nel patto per la salute. Il percorso per la riapertura delle sale parto in montagna (fra cui quello di Porretta nel Bolognese) è dunque avviato anche ufficialmente. Al primo confronto del 23 gennaio parteciperanno il sottosegretario Sandra zampa, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l'assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi e i sindaci di Alto Reno Terme, Pavullo, Casteinuovo ne' Monti e Borgo Val di Taro. -tit_org- Il 23 gennaio l'incontro per riaprire i punti nascita

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Ricerca il Ramazzini ora punta al grande salto

[Redazione]

È stata accolta, dalla Regione, la prò- dio e la cura dei tumori di Meldola. posta dell'Istituto Ramazzinidi esse- L'Istituto Ramazzini rappresenta rè riconosciuto come Istituto di rico- un'eccellenza nel campo della ricervero e cura a carattere scientifico ca contro il cancro e nella prevenzio(Irccs). L'istituto è stato fondato dal ne oncologica - ha detto Stefano Boprofessor Cesare Maltoni è da qua- naccini - con una straordinaria attirant'anni è impegnato nella ricerca vita legata allo studio dei fattori amsul cancro e nella prevenzione onco- bientali e del lavoro. logica: viale Aldo Moro ha ritenuto opportuno avviare subito l'istruttoria. I passi successivi spetteranno al prossimo governo regionale. Gli Irccs uniscono ricerca e assistenza. In Emilia-Romagna ce ne sono quattro: il Rizzoli e il Bellaria Bologna, uno a Reggio Emilia e l'Istituto scientifico Romagnolo per lo stu- -tit_org-

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Intervista a Alessandro Zanasi - Gennaio inquinato La tosse da smog aumentata del 10%" = L`esperto "La tosse da polveri sottili aumentata del 10%"

[Valerio Varesi]

Gennaio inquinato La tosse da smog aumentata del 10%" di Valerio Varesi Dall'inizio dell'anno abbiamo vissuto 8 giorni a tutto smog. In regione è andata ancora peggio con Modena che ha il primato con ben 12 superamenti giornalieri. La situazione non è destinata a migliorare almeno fino a venerdì. Nel frattempo lo pneumologo Alessandro Zanasi avverte: In cinque anni le affezioni respiratorie, in primis la broncopneumopatia cronico ostruttiva, è cresciuta del 10%. iili a pagina 9 à.. Polveri sottili In città aumentano L'esperto "La tosse da polveri sottili aumentata del 10%" di Valerio Varesi Negli ultimi cinque anni le persone affette da quella che ormai si definisce "tosse da smog", sono aumentate del 10 per cento spiega Alessandro Zanasi direttore del "Sismer" il centro per la cura della tosse di Bologna. Professore, ma questo aumento è dovuto solo alla presenza di inquinanti nell'aria? Non solo. La quasi totalità di coloro che presentano quella che noi chiamiamo Bpco, vale a dire la broncopneumopatia cronico ostruttiva, secondo la definizione medica, sono fumatori. Certamente, però, lo smog, in particolare le polveri sottili, aggrava la malattia. Prova ne è che i picchi di questa patologia e il ricorso alle nostre cure, si hanno con l'accensione dei riscaldamenti a partire da novembre. È possibile stabilire quanto incida l'inquinamento sull'insorgere delle patologie? C'è uno studio, fatto proprio a Bologna il quale dimostra che con l'aumento di 10 microgrammi di polveri sottili crescono dell'l% gli infarti. Detto in numeri, ciò equivale a 196 ricoveri per patologie vascolari e 261 per patologie respiratorie. Dal nostro punto di vista "Sismer", riscontriamo un incremento di pazienti, in particolare nei mesi di gennaio e febbraio. Un'indagine iniziata nel 2018 e tuttora in corso, condotta in collaborazione con l'Aist, l'associazione italiana per lo studio della tosse, sta evidenziando una stretta correlazione tra l'aumento delle riacutizzazioni delle problematiche respiratorie e le impennate dei valori di inquinamento atmosferico. Stando ai dati, dal 2000 al 2017, le polveri sottili sono calate: c'è stato un miglioramento clínico? È vero che l'aria è un po' migliorata, ma tenga presente che solo nella provincia di Bologna ci sono oltre mille pazienti costretti ad assumere ossigeno al proprio domicilio per tutta la giornata e che nel 2025 si calcola che le malattie respiratorie saranno la terza patologia più diffusa a livello mondiale. Come si riconosce la Bpco? Il primo sintomo è il cosiddetto "fiato corto". Chi ne è affetto va in affanno anche per sforzi non particolarmente impegnativi. Tutto ciò accompagnato da una tosse cronica e catarro. La difficoltà di respiro peggiora col tempo proprio perché l'efficienza polmonare decresce e arriva sempre meno ossigeno ai tessuti. Ma quando si è a questo stadio, la malattia è già avanzata. Occorrerebbe una diagnosi precoce che si effettua con un esame molto semplice come la spirometria. Quali sono le precauzioni da prendere per evitare l'insorgere della malattia? Prima di tutto non fumare e non esporsi troppo all'inquinamento nei limiti del possibile, per esempio non correre lungo strade trafficate. Per chi ha già la malattia, oltre ad azzerare le sigarette, il consiglio è di vaccinarsi perché i picchi di pazienti in gennaio e febbraio coincidono coi mesi più a rischio smog, ma anche con quelli in cui avvengono i picchi delle malattie da raffreddamento e le influenze. Vaccinazione antinfluenzale, quindi, ma anche antipneumococcica. SISMER ALESSANDRO ({ ZANASI Riscontriamo storicamente un incremento dipazienti, inparticolare nei primi due mesi dell'anno ___ _ -tit_org- Intervista a Alessandro Zanasi - Gennaio inquinato La tosse da smog aumentata del 10%" - L'esperto "La tosse da polveri sottili aumentata del 10%"

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Un gennaio senza respiro

[Redazione]

Già registrati otto sforamenti delle centraline anti-smog nei primi 14 giorni del mese. E in regione va peg Le previsioni meteo per adesso non rassicurano, un cambiamento è infatti atteso solo tra giovedì e venere II 2020 comincia color nero smog. Se si prendono in considerazione i primi quattordici giorni dell'anno, ben otto sono stati una vera sofferenza per i polmoni con le centraline della rete Arpae che hanno registrato valori al di sopra della soglia di legge di 50 microgrammi di polveri sottili pm 10 per metro cubo d'aria. Ed è solo per una casualità che il meccanismo in grado di far scattare le misure emergenziali non ha decretato il giro di vite nel traffico con lo stop anche ai Diesel Euro 4 com'è successo quasi ovunque in Emilia Romagna. Questa casualità è l'abbassamento appena al di sotto dei 50 microgrammi delle polveri registrato domenica (47). Siccome l'emergenza scatta dopo tré giorni consecutivi di valori fuori norma e la verifica si fa il lunedì e il venerdì, il lieve abbassamento domenicale ha evitato l'obbligo delle restrizioni. Tuttavia, dopo la pausa, ieri il livello delle polveri è di nuovo risalito a 56 microgrammi. Non sono state sufficienti le brezze che scendono dalle colline a ridosso della città a disperdere la cappa che grava sulle Due Torri. È in virtù di questo che Bologna, malgrado la mole di traffico e la concentrazione di auto strade che l'attraversa, si mantiene nella fascia più virtuosa riguardo lo smog. Non solo a livello padano, ma anche nel confronto con le altre città lungo la via Emilia. Con i suoi pur ragguardevoli otto superamenti è con Forlì-Cesena la meno peggio tra i nove capoluoghi di provincia. Ferrara, che la segue ha registrato nove superamenti, dieci Ravenna, poi un lotto di quattro province con undici giornate su quattordici fuorilegge, vale a dire Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Rimini. Sorprendente il dato di quest'ultima località vista la sua posizione sul mare, luogo in generale più favorevole alla dispersione degli inquinanti perché più esposto alla ventilazione. Chiude la classifica Modena che ha avuto solo due giorni di tregua nel periodo considerato benché proprio sull'orlo del limite con 50 microgrammi. La situazione, stando alle previsioni meteorologiche, non sembra prossima a un cambiamento visto che l'anticiclone che domina mezza Europa, non si sposterà fino a oltre metà settimana. Un cambiamento è forse previsto solo tra giovedì e venerdì quando una perturbazione dovrebbe scalfire il bordo settentrionale dell'alta pressione apportando un po' di pioggia e qualche turbolenza. Stante così le cose, continuerà ancora a dominare il fenomeno dell'inversione termica con l'aria più fredda e pesante al suolo che non riuscirà a sollevarsi perché poche centinaia di metri più in alto il maggiore soleggiamento dovuto all'assenza di nebbie e foschie manterrà l'aria stessa più calda impedendo a quella al suolo di sollevarsi. Il risultato è un ristagno di inquinanti che forma un cuscino venefico dannoso per i polmoni e foriero di malattie respiratorie. v.v. A In bici Chi va in bicicletta deve proteggersi dall'altro livello di smog -tit_org-

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L`azienda meccanica Perini licenzia sessantasei lavoratori

[Marco Bettazzi]

L'azienda meccanica Perini licenzia sessantasei lavoratori di Marco Bettazzi Sessantasei licenziamenti su 118 dipendenti, perché l'azienda vuole trasferire la produzione a Lucca, dove ha un altro stabilimento. Alla Fabio Perini di Calderara ieri sono partiti gli scioperi contro una decisione che i sindacati definiscono inconcepibile e inaccettabile, anche perché metterebbe a rischio la tenuta stessa della fabbrica bolognese, dove si producono macchine automatiche per l'impacchettamento di rotoli e carta igienica. A lanciare l'allarme è il sindacato Usb, che se la prende con la multinazionale tedesca Körber che dal 1993 controlla l'azienda. Si sapeva che il gruppo volesse ridurre la sua presenza nel bolognese, per riequilibrare i conti e tagliare le spese. Lunedì però l'azienda ha annunciato l'avvio dei licenziamenti per le 66 persone che a Bologna lavorano in produzione, salvando solo impiegati e tecnici dello stabili mento di Calderara. La produzione vera e propria, sostiene l'Usb, verrebbe portata a Lucca, dove la Fabio Perini ha altri 500 dipendenti e dove si producono macchine per la realizzazione dei rotoli di carta. Assurdo spostare l'azienda da Bologna e dalla Packaging Valley, la dice lunga sul futuro dello stabilimento protesta l'Usb - La direzione motiva la decisione col calo degli ordinativi che si protrae da anni, ma non racconta che questo è frutto di strategie manageriali sbagliate e della mancanza di investimenti. Per questo ieri c'è stata un'assemblea in sciopero di due ore e altre verranno programmate nei prossimi giorni, mentre il sindacato chiede l'intervento delle istituzioni. La Fabio Perini è parte della multinazionale Körber, con più di 40 aziende nel mondo e 9.600 dipendenti - dice il sindacato - Ancora una volta nel nostro territorio si minaccia un proces so di deindustrializzazione per scelte di multinazionali che sacrificano posti di lavoro e patrimonio industriale per i propri interessi. Il sindaco di Calderara Giampiero Falzone e il M5s: Inaccettabile, aprire subito un tavolo istituzionale. Ieri sciopero contro la tedesca Körber. In azienda resterebbero solo 52 dipendenti -tit_org- L'azienda meccanica Perini licenzia sessantasei lavoratori

Estratto da pag. 11 485

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I bilanci Il balzo dell`Urus Lamborghini E Ducati tiene

[Redazione]

bilanci II balzo deirUrus Lamborghini E Ducati tiene II balzo dell'Urus fa sorridere Lamborghini, che aumenta le vendite del 43%. Mentre Ducati conferma i risultati del 2018. Giorni di bilanci per le due case bolognesi controllate dal gruppo Audi-Volkswagen. A Sant'Agata il primo anno pieno del terzo modello, il suv Urus, consente di portare da 5.750 a 8.205 le auto vendute, di cui quasi 5mila Urus (erano 1.761 nel 2018). In flessione invece l'Aventadorcon 1.104 consegne (-8,7%) e Huracán con 2.139 (-23%), che tuttavia, con 14mila vendite in 5 anni raggiunge il precedente record fatto segnare, in 10 anni, dalla Gallardo. Nel 2020 Lamborghini si dedi cherà allo sviluppo di varianti ibride dei modelli supersportivi. Ducati invece chiude il 2019 con 53.183 moto vendute, contro le 53.004 del 2018. L'Italia si conferma primo mercato, anche se crescono a doppia cifra Ciña, Brasile e Spagna. La Panigale - spiega l'azienda - per il secondo anno consecutivo è la supersportiva più venduta al mondo. m. bett. A L'auto Urus Lamborghini -tit_org- Il balzo dell'Urus Lamborghini E Ducati tiene

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Si allarga il tecnopolo Più ricerca dedicata alla Nobel Montalcini

[Redazione]

Si allarga il Tecnopolo di Ozzano intitolato a Rita Levi Montalcini e gestito dalla Fondazione Iret. Con un investimento complessivo che supera i 400mila euro, di cui 224mila dalla Regione, ha realizzato uffici e laboratori per 200 metri quadri, inaugurati ieri, che portano a 750 metri la superfìcie complessiva. Ci lavorano 15 ricercatori, in collaborazione con l'Università, che studiano malattie come Alzheimer, demenze vascolari, Parkinson e lesioni midollari. Da qui non usciranno annunci roboanti sui risultati della medicina, seguiremo sempre il rigore delle comunicazione scientifica, assi cura Laura Calza, direttore scientifico della Fondazione, che ha lanciato l'idea di fare dell'Emilia-Romagna la regione del benessere cognitivo. In un Paese che in molti casi ha l'odio come unico collante - ha detto invece l'assessore regionale Patrizio Bianchi - oggi qui celebriamo l'aggregazione tra pubblico, privato, istituzioni e persone. - m. bett. -tit_org-

Estratto da pag. 11 487

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Lettere - La sanità e i diritti dei malati

[Posta Dai Lettori]

La sanità e i diritti dei malati Carla Galazzi II sistema Sanità in Emilia-Romagna è uno dei migliori in Italia e questo è risaputo ma ogni volta che ci capita di andare al Pronto Soccorso si vive una esperienza generalmente negativa che vanifica tutta l'ottima organizzazione che caratterizza questo Sistema. Non riusciamo ad accettare che chista male venga trattato come un "numero ". Credo che l'atteggiamento degli operatori del Pronto Soccorso sia una dei principali motivi di insofferenza da parte degli utenti. Non pretendiamo che debbano farsi carico di ogni singolo paziente, ma un atteggiamento più comprensivo ed "umano " sarebbe certamente più auspicabile. La mie esperienza del giorno 8 gennaio è emblematica: ho accompagnato mia figlia al Pronto Soccorso del Sant'Orsola in quanto da tré giorni stava malissimo a causa di crampi addominali, nausea, scariche diarroiche e febbre alta. Nonostante i vari medicinali utilizzati indicati per le patologie sopra citate, la situazione non migliorava ed era la terza volta nel giro di IO giorni, che questo problema si presentava. All'arrivo presso il Pronto Soccorso (con febbre quasi a 39 ) dopo un breve colloquio con un operatore, mia figlia viene subito fatta sistemare nella sala di attesa (pienissima) con prospettiva di 5/6 ore di attesa soloper fare le analisi del sangue e in tale attesa avrebbe dovuto stare seduta su una sedia di metallo e una busta di ghiaccio sulla fronte per la febbre. A quel punto abbiamo fatto la scelta di tornare a casa ma quando abbiamo espresso la nostra decisione in tono assolutamente tranquillo un infermiere con atteggiamento arrogante ci ha comunicato che i tempi di attesa non li decide lui e che non capiva la nostra scelta. Capisco che non è semplice organizzare un Pronto Soccorso e lungi da me l'idea di dare indicazioni in tal senso, indubbiamente vi vorrebbero più risorse per avere più medici a disposizione, ma credo che come inizio sarebbe sufficiente che si modificasse il comportamento degli addetti al cosiddetto "Triage" e, soprattutto, che gli stessi tenessero sempre presente che non si chiede un "favore" nel presentar si al Pronto Soccorso ma si esprime un diritto: il diritto alla Salute. E questo sarebbe a costo zero. doit. Andrea Bergamini -tit_org-

Estratto da pag. 15 488

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Muscolo e Orfeo, i segugi salvati dai Vigili del fuoco

[Redazione]

Dopo più di 24 ore di ricerche senza sosta - una vera e propria corsa contro il tempo - sono stati recuperati vivi dai Vigili del fuoco Muscolo e Orfeo, i due cani di razza maremmana che erano rimasti bloccati in un cunicolo, nel quale si erano infilati mentre erano nell'area di una vecchia cava a Baragazza di Castiglione dei Pepoli. I due segugi sono addestrati per la caccia al cinghiale: Orfeo ha due anni e mezzo, Muscolo tré. doit. Andrea Bergamini -tit_org-

Estratto da pag. 15 489

15-01-2020 Pag. 1 di 1

AGGIORNATO - Lettere - La sanità e i diritti dei malati

[Posta Dai Lettori]

La sanità e i diritti dei malati Carla Galazzi II sistema Sanità in Emilia-Romagna è uno dei migliori in Italia e questo è risaputo ma ogni volta che ci capita di andare al Pronto Soccorso si vive una esperienza generalmente negativa che vanifica tutta l'ottima organizzazione che caratterizza questo Sistema. Non riusciamo ad accettare che chista male venga trattato come un "numero ". Credo che l'atteggiamento degli operatori del Pronto Soccorso sia una dei principali motivi di insofferenza da parte degli utenti. Non pretendiamo che debbano farsi carico di ogni singolo paziente, ma un atteggiamento più comprensivo ed "umano " sarebbe certamente più auspicabile. La mie esperienza del giorno 8 gennaio è emblematica: ho accompagnato mia figlia al Pronto Soccorso del Sant'Orsola in quanto da tré giorni stava malissimo a causa di crampi addominali, nausea, scariche diarroiche e febbre alta. Nonostante i vari medicinali utilizzati indicati per le patologie sopra citate, la situazione non migliorava ed era la terza volta nel giro di IO giorni, che questo problema si presentava. All'arrivo presso il Pronto Soccorso (con febbre quasi a 39 ) dopo un breve colloquio con un operatore, mia figlia viene subito fatta sistemare nella sala di attesa (pienissima) con prospettiva di 5/6 ore di attesa soloper fare le analisi del sangue e in tale attesa avrebbe dovuto stare seduta su una sedia di metallo e una busta di ghiaccio sulla fronte per la febbre. A quel punto abbiamo fatto la scelta di tornare a casa ma quando abbiamo espresso la nostra decisione in tono assolutamente tranquillo un infermiere con atteggiamento arrogante ciba comunicato che i tempi di attesa non li decide lui eche non capiva la nostra scelta. Capisco che non è semplice organizzare un Pronto Soccorso e lungi da me l'idea di dare indicazioni in tal senso, indubbiamente vi vorrebbero più risorse per avere più medici a disposizione, ma credo che come inizio sarebbe sufficiente che si modificasse il comportamento degli addetti al cosiddetto "Triage" e, soprattutto, che gli stessi tenessero sempre presente che non si chiede un "favore "nel presentarsi al Pronto Soccorso ma si esprime un diritto: il diritto alla Salute. E questo sarebbe a costo zero. Il Rizzoli risponde Comunicazione e Relazioni con i Media Istituto Ortopedico Rizzoli In relazione alla lettera intitolata "Odissea al Rizzali" pubblicata ieri, martedì 7 gennaio, l'Istituto Ortopedico Rizzali desidera rassicurare il signor Zacchi in merito alle cure ricevute da sua madre presso il Pronto Soccorso. La signora è stata visitata dopo 45 minuti dall'arrivo in ospedale e durante la sua permanenza prolungata a causa dei numerosi accessi e dalla gestione di diversi casi complessi sono stati eseguiti trattamenti e medicazioni all'arto dolorante. Al momento della dimissione oltre alla terapia è stato indicato di effettuare un controllo ortopedico specialistico in caso di persistenza del dolore. Questo perché le microfratture, per loro natura, molto spesso sono visibili solo dopo diversi giorni dal trauma. Si assicura che l'indicazione di "deambulare con girello come consentito dal dolore" non può averalcun modo peggiorato la situazione e che la terapia prescritta era conforme a quanto evidenziato. doti. Andrea Bergamini -tit_org-

Estratto da pag. 15 490

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Bologna Giorno e Notte

[Redazione]

Via Emilio Zago 16Â ore 21.30, ingresso libero Una vietnamitaIsraele, Keren Han ipnotizza con la voce Nata in Vietnam ma cresciuta a Tei Aviv, in Israele, Keren Han è una delle "brand new thing" della scena soulfül-pop/alt-folk internazionale. È suo Ep di debutto, intitolato "This Morning, Yesterday", ha immediatamente conquistato i favori della critica grazie alle sue atmosfere dreamy e alla sua voce ipnotica. Questa sera ia cantante sbarca allo Sghetto Club di via Emilio Zago, ospite del primo appuntamento della rassegna "She Live!". Via Orefici 19 ore 18, ingresso libero Le autrici più amatelessico femminile di Sandra Petrignani Sandra Petrignani conduce il lettore in un viaggio fra le parole di scrittrici e filosofe (da Virginia Woolf a Elsa Morante, da Natalia Ginzburg a Marguerite Duras). "Lessico Femminile" - questo il titolo del libro, edito da Laterza, che verrà presentato oggi pomeriggio - parte infatti da una prospettiva femminile per ricercare il senso della vita. Capire qualcosa di più della mia stirpe, trovare il bandolo del nostro comune sentire femminile. Così ho legato la mia parola a quella di tante donne che mi hanno preceduta e nutrita, le scrittrici di cui possiedo libri sottolineati. appuntati, defonnau. Amati. Crevalcore Auditorium Primo Maggio ore 21. Ingresso 19 euro 11 fascino acerbo di Lolita declamato da Paolo Calabrese "Lolita", il più noto romanzo di Nabokov, è la storia di Humbert, un uomo stregato dal fascino acerbo delle preadolescenti. In scena Paolo Calabresi legge ampi stralci del romanzo. Alla sua voce fa da contrappunto quella di una giovane cantante e polistrumentista. Violetta Zironi (divenuta famosa sul maxi schermo per aver partecipato nel 2013 al talent di X-Factor), che esegue brani anche inediti sul tema dell'amore. Ferrara Teatro Comunale, Corso Martiri 5 ore 21, ingresso 7-25 euro L'abbraccio mortale di tré fanciulle La passionale danza di tré giovani donne prima di ricevere il gelido abbraccio della nera mietitrice. È "La Morte e la Fanciulla" della Compagnia AbbondanzaBertoni in scena stasera alle 21 al Teatro Comunale di Ferrara. Già vincitore del premio della critica e osannato dal pubblico intemazionale alla scorsa Nid Platform di Reggio Emilia, questo impressionante lavoro, coreografato da Michele Abbondanza e Antonella Bertoni sull'omonimo quartetto d'archi di Franz Schubert, presenta la danza di tré giovani donne in nudo integrale. Un dialogo continuo tra corpi danzanti e partitura romantica, interrotto da varie proiezioni video che simboleggiano la morte. - e. zap. A Ìàãà Maìonchi, con ii marito e paroliere Andrea Salerno, stasera al Duse Via Cartoleria 42, ore 21. libero fino a esaurimento Mará Maionchi spiega perché non furono soltanto canzonette di Emanuela Giampaoli Era il 1960 quando Mará Maionchi, bolognese di nascita, sali nella Milano del boom per diventarvi una protagonista della scena produttiva musicale italiana. E stasera sarà lei, insieme al marito Alberto Salerno, celebre paroliere e autore di brani come "Non ho l'età", "Tu TOÓ fa l'americano", ma anche "Terra promessa" di Eros Ramazzotti, a inaugurare il ciclo di appuntamenti "Penso che un sogno così non ritorni mai più", organizzato da Incontri esistenziali in collaborazione con la mostra "Noi- Non erano solo canzonette", a Pa lazzo Belloni fmo al 12 aprile. Cinque appuntamenti con altrettanti protagonisti della musica italiana per raccontare attraverso le note certamente, ma anche tramite filmati e foto del periodo, qual era il punto sorgivo di tanta energia e delle luci di quel sogno, senza dimenticare le ambiguità già in nuce che poi esplosero nel decennio successivo, spiega Francesco Bernardi, presidente di Incontri Esistenziali. 1 prossimi appuntamenti saranno con Caterina Caselli (11 febbraio), Rita Pavone (10 marzo). Shel Shapiro (15 aprile) e un ospite a sorpresa a maggio. Condurrà le serate il giornalista Massimo Bernardini. mentre Oscar Giannino e Giovanni De Luna collocheranno motivi e cantanti nel contesto storico ed imp renditoriale dell'epoca. L'industria musicale divenne uno dei motori dell'economia - ricorda Bernardini - con un fatturato all'epoca di 21 miliardi di lire. Non era un caso se anche i Rolling Stones cantavano in italiano. Alla serata partecipano l'ex vicesindaco Giovanni Salizzoni. come testimone della vita politica del Paese, e l'imprenditrice Veronica Gozzi. Largo Respighi 1 ore 18.30, ingresso libero Enigmatico Wagn l'eterna sfida della messinscena In vista della prossima inaugurazione della Stagione d'Opera con il "Tristan und Isolde" di Richard Wagner (in cartellone

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dal 24 al 31 gennaio) nel Foyer Respighi del Teatro Comunale si tiene oggi pomeriggio la presentazionelibro "Mettere in scena Wagne: Opera e regia tra Ottocento e contemporaneità". Un volume che prende il teatro wagnerian come snodo cruciale del dibattito sulla regia d'opera. Il compositore di Lipsia è infatti una vera e propria "calamità"i registi, che nei suoi drammi trovano l'occasione per una rielaborazione radicale della messinscena. Intervengono i curatori Marco Targa e Marco Brighenti, il musicologo Maurizio Giani e il Sovrintendente Fulvio Macciardi. In Dissacra famiglia Un centinaio di disegni di oltre 50 artisti. La mostra "DisSacra Famiglia" apre alle Scuderìe di Piazza Verdi. IVIe-rcato Semate Alberto Condina in un viaggio nel repertorio trombettistico dal barocco alla musica da film. Ore 20.30 scrittrice irlandese Christine Dwyer Hickey presenta I suo nuovo romanzo "Parley" Confraternita dell'Uva, ore 19. -tit_org-

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Oggi i vincitori del bando Incredibol

[Redazione]

Oggi i vincitori del bando IncrediboI L'industria culturale e creativa come motore di sviluppo. Se ne discute oggi in Salaborsa a partire dall'annuncio alle 16.30 dei vincitori del bando IncrediboI, le startup e i 2 progetti di innovazione che si aggiudicano un contributo complessivo del Comune di 150 mila euro. Alle 18 tavola rotonda per discutere di politiche culturali: tra gli altri, l'assessore alla Cultura Matteo Lepore dialoga con il suo collega di Milano, Filippo Del Como, con Vincenzo Santoro, responsabile dipartimento cultura e turismo Anci, e con Nicola Borrelli, direttore generale creatività contemporanea del Mibact. It logo di Incredibof -tit_org-

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> PRODOTTI TIPICI Il tortellmo: il re delle tavole locali

[Redazione]

> PRODOTTI TIPICI II tortellino: il rè delle tavole locali Fra i vari tipi di pasta all'uovo con ripieno spicca senza dubbio il tortellino, prodotto tipicamente emiliano. Trovare l'origine di questo piatto, conteso da Bologna e Modena, è praticamente impossibile, a causa delle numerose leggende che ruotano intorno alla sua nascita. Il nome (che in dialetto bolognese è "turilén" e in modenese "turtlein") deriva da "tortello", diminutivo di torta. Una delle storie più originali dedicate all'origine del tortellino fa riferimento a un locandiere, che spiò una bellissima fanciulla mentre questa si cambiava nella sua stanza, rimanendo affascinato dalla forma del suo ombelico. Cercò quindi di replicarlo, dando forma al primo tortellino. Di sicuro, il celebre piatto nacque molti secoli fa, poiché nei ricettari che possediamo compare a partire dal 1300. Il tortellino fa parte di diritto anche del mondo della letteratura. Ad esempio, Boccaccio lo cita nel Decameron, spiegando che veniva cotto in un brodo di cappone. Il pastificio La Lanterna produce diverse tipologie di tortellini, per accontentare tutti i gusti. Ad esempio, propone la versione classica da mangiare nel brodo (proprio come nel testo di Boccaccio), che deve essere molto piccola. In alternativa si può scegliere il "casereccio", di media grandezza e più adatto a essere condito con sughi e ragù. Non importa quale versione piaccia di più: se si decide di visitare Bologna, è obbligatorio assaggiare questa prelibatezza, invidiata in tutto il mondo e impossibile da replicare. Serve infatti una grande esperienza, spesso impossibile da raggiungere se non si conoscono tutti i segreti tramandati da generazioni. -tit_org-

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Monitoraggio dei servizi radio-televisivi

Data 15/01/2020 Ora Emittente RESTO DEL CARLINO BOLOGNA Titolo Trasmissione Dal prototipo all`azienda

Dal prototipo all`azienda

IL PROGETTO Dal prototipo all'azienda L'ingegner Leardinh Le due componenti definite al computer Siamo molto soddisfatti del risultato e. grazie a questa innovazione, abbiamo la possibilità di replicare l'intera procedura su altri pazienti per trovare la soluzione su misura adatta a ognuno di loro . Alberto Leardini (nella foto), direttore del Laboratorio analisi del movimento del Rizzoli, pensa già al futuro. Le protesi totali di caviglia sono spesso soggette a fallimenti sottolinea l'ingegnere -, principalmente dovuti al mancato accoppiamento tra la protesi e le ossa sottostanti. Il prototipo realizzato nel nostro laboratorio è stato fondamentale per definire la progettazione insieme ai chirurghi: al computer abbiamo dimensionato le due componente protesiche, quella che si appoggia sulla tibia e l'altra, che viene posta sull'astragalo. Tutto questo per conformarsi al meglio sull'osso ospitante . Poi il file finale di progetto viene spedito all'azienda per la produzione. E attraverso la tecnologia della stampa 3D l'azienda ha realizzato la protesi in metallo, mediante la fusione di polveri metalliche, strato dopo strato. La nuova procedura per la protesizzazione è completamente personalizzata nell'artroplastica di caviglia conclude Leardini. d.b. RIPRODUZIONE RISERVATA Íß Â - tit_org- Dal prototipo all azienda

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AL RIZZOLI IL PRIMO INTERVENTO AL MONDO Intervista a Cesare Faldini - La caviglia 3d = Rizzoli, un successo in 3D Barbetta Barbetta alle alle pagine pagine 2 2 e e 3 3 e e in in Nazionale Nazionale

[Donatella Barbetta]

RizzolL un successo in 3E di Donatella Barbetta Ricostruita, per la prima volta al mondo, un'intera caviglia con una protesi su misura stampata in 3D messa a punto da chirurghi ortopedici e ingegneri del Rizzoli. L'intervento è stato eseguito a ottobre, su un paziente lombardo di 57 anni, dal professor Cesare Faldini, direttore della Clinica ortopedica I. Da dove è nata l'idea di arrivare a questa innovativa ricostruzione? Le innovazioni partono sempre dai problemi di un gruppo di pazienti che si rivolge a noi con problematiche che non trovano soluzioni. Davanti a persone a cui non potevano impiantare le protesi tradizionali, abbiamo pensato che dovevamo fare qualcosa. L'uomo operato aveva perso la funzionalità articolare dopo un incidente stradale nel 2007, aveva fatto vari giri in altri ospedali ed era stato considerato non operabile. Sulla sua caviglia si sarebbe potuta eseguire solo la tecnica dell'artro- desi, che consiste nella fusione di tibia e astragalo con perdita del movimento. Il paziente sof friva di una leggera zoppia e indossava calzature ortopediche e plantari. Cosi è iniziata la sinergia con il laboratorio di Analisi del movimento? Sì - risponde il professore -, ci siamo mossi fondendo le com- petenze di varie aree di ricerca dell'istituto, la mia chirurgica, quella degli ingegneri, gli studi anatomici del dipartimento di Anatomia dell'Alma Mater, l'esperienza acquisita dal mio maestro, il professor Sandro Giannini, che già venti anni fa, con l'università Oxford, mise a punto I primo prototipo di impianto protesico della caviglia, rispettando i legamenti che legamenti non venivano alterati. A quei tempi si usava una protesi standard e poteva essere applicata solo a pazienti con artrosi non complicate e non a persone con distruzioni articolari causati da incidenti stradali o infortuni sul lavoro. Torniamo a oggi: quanto tempo è servito per arrivare alla nuova protesi? Sei mesi. Nel 2019 abbiamo avuto l'idea, poi è stato fatto il prototipo e alla fine il primo paziente è stato operato. Il prossimo entrerà entro gennaio in sala operatoria. Ci spiega i vari passaggi? Il paziente è venuto a una visita ed è stato reclutato. Gli sono sta te fatte le radiografie standard e poi la Tac in piedi. Quest'ultimo esame è servito per ricostruire la forma delle sue ossa che poi ci è servita per realizzare il modello plastico stampato in 3D. A quel punto tutte le informazioni sono state inserite in un software di simulazione con cui gli ingegneri hanno progettato la protesi su misura, anche questa in materiale plastico. Quindi avevate il finto osso del paziente e la protesi: tutto in plastica. Quando avviene il passaggio al metallo? Prima abbiamo fatto il collaudo con le simulazioni di movimento: funzionava. E solo a quel punto abbiamo inviato il disegno definitivo protesico all'azienda che ha usato una stampante in 3D per avere la protesti in metallo, si tratta di una lega di metallo cromo-cobalto-molibdeno con tecnologia Ebm, un fascio di elettroni fonde strato per strato la polvere metallica in base al file fornito dal Rizzoli. Poi la protesi è arrivata in ospedale? Sì. Così il paziente è stato chiamato e operato. Quanto è durato l'intervento? Un'ora. Abbiamo usato una tecnica mini invasiva e siamo ricorsi a mascherine di taglio, fatte appositamente per il paziente in 3D: permettono di creare l'alloggio della protesi con una incisione ridotta, di circa 6 centimetri, per favorire il recupero del movimento precocemente. Il momento più emozionante? A fine intervento, quando ho capito che il cerchio era chiuso perché ho potuto muovere la caviglia del paziente che prima era bloccata. Gli è stato programmato uno schema riabilitativo e dopo quattro settimane è tornato in piedi. Nel 2020 opereremo altri 20 pazienti. RIPRODUZIONE RISERVATA Una caviglia dalla stampante E' I primo intervento al mondo II professor Faldini: Un paziente di 57 anni aveva l'articolazione bloccata È tornato a camminare senza calzature ortopediche dopo un grave incident e IL PROGRAMMA DEL 2020 Adottata una tecnica mini-invasiva: ferita di 6 centimetri Venti persone in lista d'attesa - tit_org- Intervista a Cesare Faldini - La caviglia 3d - Rizzoli, un successo in 3D

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Cavalli: Siamo orgogliosi

[Redazione]

Siamo molto orgogliosi di questo intervento. Qui abbiamo la possibilità di fare lavorare insieme i nostri professionisti - spiega Mario Cavalli, direttore generale del Rizzoli per raggiungere risultati come questo. Dal momento che i traumi sono unici e le condizioni che presentano i pazienti sono tutte diverse, è necessario proseguire nel percorso verso una personalizzazione delle protesi da impiantare quando non esiste la possibilità di trattamento con quelle standard. Cavalli prosegue precisando che questa strategia, pensata per pazienti resi disabili da gravi incidenti che hanno compromesso la funzione articolare della caviglia è anche frutto della collaborazione tra il Rizzoli, con i suoi chirurghi ortopedici, gli ingegneri, i fisiatri, e gli Istituti di anatomia e di Ingegneria dell'Università. Il costo di una protesi standard di caviglia è di 2.500 euro, mentre quella realizzata per il paziente lombardo, tra le fasi del prototipo e della stampa a cura dell'azienda italiana, è il doppio. In futuro avremo solo il costo della commessa, assicura Cavalli. Anche Maurizia Rolli, direttrice sanitaria dello lor, richiama le eccellenze dello lor. Anche la Tac in verticale è possibile farla solo qui, non altrove - rimarca - e permette di avere elementi in più utili per ottenere risultati come questo. d.b. -tit_org-

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Intervista a Antonio Rotolo - Alma Mater a tutta tecnologia

[Donatella Barbetta]

Alma Mater a tutta tecnologi di Donatella Barbetta Professor Antonino Rotolo, come affronta l'Alma Mater l'innovazione tecnologica? È un settore in cui siamo in prima linea - risponde il prorettore alla Ricerca -. Intanto, con il Rizzoli è stata avviata da tempo una collaborazione stretta tra il personale medico dell'università, i colleghi non convenzionati che lavorano con l'istituto ortopedico e ingegneri, bioingegneri ed esperti di materiali. Che cosa è nato da questo impegno comune? Sono state messe a punto varie protesi d'anca, materiali per la ricostruzione dell'osso e sono state applicate le nanotecnologie in ambito ortopedico, attraverso progetti per la cura del tumore osseo. Altri esempi in ambito sanitario? Se pensiamo al tridimensionale, allora è bene ricordare la ricostruzione maxillo-facciale a cui lavora I professor Claudio Marchetti con un team interdisciplinare in cui sono presenti anche bioingegneri. L'università, inoltre partecipa, con 51 partner europei, a un progetto su big data e cancro, in particolare le neoplasie ematologiche. È un progetto da 20 milioni di euro, finanziato dalla Commissione europea: si studiano i tumori del sangue e i tassi di sopravvivenza, poi, attraverso l'analisi dei dati si sviluppano tecniche di medicina personalizzata. Sono coinvolti ematologi e bioinformatici che si applicano allo studio dei dati sanitari per estrarre le informazioni necessarie. In quali altri settori la tecnologia porta risultati innovativi in chiave disciplinare? Sono vari. Quando la ricerca impatta a livello sociale, può generare benefici e questo è il futuro. Certo, sono richieste reti di ricercatori e un Ateneo come il nostro ha il vantaggio di avere tutte le competenze: penso a chimici, ingegneri, giuristi. Quando entrano in campo i giuristi? Mi viene in mente il settore delle intelligenze artificiali e delle auto a guida autonoma, temi di cui si occupano coloro che lavorano nel centro interdipartimentale sull'intelligenza artificiale: questo tipo di applicazioni ha risvolti di carattere tecnologico, ma anche urbanistico e legale. Quali? Faccio un esempio: se si guida nel traffico, dove le altre auto violano i limiti di velocità, non è detto che il comportamento più sicuro sia quello della guida autonoma che rispetterebbe i limiti, ma forse rischierebbe di essere tamponata. Quindi, bisogna tenere presente il contesto urbano in cui quell'auto viene utilizzata e le regole giuridiche che vengono imposte. In campo climatico ci sono applicazioni tecnologiche? Sì, sono già state avviate reti di laboratorio. Il progetto 'Operandum', per esempio, nasce con l'obiettivo di ridurre il rischio idrogeologico con soluzioni naturali, studiate attraverso varie tecnologie. In questo modo, si hanno indicazioni su come gestire fiumi e foreste attraverso modelli di simulazione al computer. Ci sono, quindi, informatici che sviluppano i software per capire come affrontare il rischio, e con loro lavorano i sociologi per analizzare la reazione della popolazione alle catastrofi e come vengono accettate le varie indicazioni messe in campo. RIPRODUZIONE RISERVATA Dalle intelligenze artificiali ai progetti in campo climatico II prorettore Rotolo: La ricerca genera benefici se impatta a livello sociale Noi abbiamo le competenze per lavorare in rete: un grande vantaggio AUTO A GUIDA AUTONOMA In questo settore entrano in campo anche i giuristi per le regole che vengono imposte LE ECCELLENZE II trapianto di vertebre umane grazie al donatore Intervento di 12 ore Alessandro Gasbarrìni La Banca dell'osso Struttura regionale II Rizzoli a ottobre è stato proiettato nel panorama scientifico internazionale per il primo trapianto al mondo di vertebre umane su un uomo di 77 anni colpito da un tumore osseo. L'intervento è stato eseguito da Alessandro Gasbarrini (foto), direttore della Chirurgia vertebrale II Ripo è nato nel 1990 Registro implantologia protesicaIAttiva dal 1962, la prima in Italia, fornisce il 50% di tutto il tessuto muscolo- scheletrico utilizzato nel nostro Paese. La Banca consente ogni anno di effettuare oltre 5 mila interventi su deformità come la scoliosi, mali oncologici o traumi in ambito ortopedico, neurochirurgico ed odontostomatologico - II Ripo, nato nel 1990, come garanzia di monitoraggio nel tempo delle e protesi primarie e delle revisioni per l'anca e il ginocchio. Una banca dati unica in Italia: consente di verificare l'efficacia di oltre "lOOmila casi Marlo Cavalli e Maurizia Rolli, rispettivamente direttore generale e sanitario lor -tit_org-

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Bonaccini alla Sacmi Pd-coop, a volte ritornano = Bonaccini alla Sacmi, torna l`asse con le coop Visita del governatore nella cooperativa imolese, che in passato aveva ospitato i vertici grillini: Fondamentale il dialogo con le imprese

[Enrico Agnessi]

Bonaccini alla Sacmi Pd-coop, a volte ritornano Enrico Agnessi rima un pranzo veloce in mensa, poi il saluto e le strette di mano con i lavoratori. Mattinata in Sacmi, ieri, per il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in corsa per un mandato-bis alla guida di viale Aldo Moro. Una visita, quella di Bonaccini nel quartier generale della cooperativa simbolo di Imola, da leggere anche come un tentativo di riallacciare il rapporto con una realtà storicamente satellite della sinistra, ma negli ultimi tempi decisamente più lontana al suo pianeta di riferimento rispetto al passato. Leggenda vuole infatti che il colosso imolese di via Selice, con i suoi 1.200 dipendenti, fosse diventato un grosso bacino elettorale grillino. A pagina 4 Bonaccini alla Sacmi, torna l'asse con le coo Visita del governatore nella cooperativa imolese, che in passato aveva ospitato i vertici grillini: Fondamentale I dialogo con le impre di Enrico Agnessi Prima un pranzo veloce in mensa, poi il saluto e le strette di mano con i lavoratori. Mattinata in Sacmi, ieri, per il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in corsa per un mandato-bis alla guida di viale Aldo Moro. Una visita, quella di Bonaccini nel quartier generale della cooperativa simbolo di Imola, da leggere anche come un tentativo di riallacciare il rapporto con una realtà storicamente satellite della sinistra, ma negli ultimi tempi decisamente più lontana al suo pianeta di riferimento rispetto al passato. Leggenda vuole infatti che, nel 2018, prima alle Politiche (quando qui arrivarono i candidati parlamentari del M5s) e poi alle Comunali, I colosso di via Selice con i suoi 1.200 dipendenti, a lungo guidato dall'ex numero uno della Legacoop locale Domenico Olivieri e oggi nelle mani del presidente Paolo Mongardi, fosse diventato un grosso bacino elettorale grillino. Ma in questi anni ho cercato di girare ovunque - ribatte il candidato presidente del centrosinistra, che non vuole sentir parlare di riavvicinamenti tra le due realtà -. E qui ero già venuto in tante altre occasioni. Questo mandato l'ho fatto nei territori, a Imola sarò stato cinquanta volte. Andare nelle imprese e tra i lavoratori è fondamentale. Di certo però i recenti provvedimenti del governo (del quale però fa oggi parte anche il M5s) in materia plastic tax, disinnescati in parte proprio grazie all'intervento di Bonaccini, non hanno aiutato a rasserenare il clima tra la coop e il Pd. Ho protestato e le cose sono cambiate di parecchio - rivendica il governatore -. Oltre due terzi del volume economico sono stati cancellati, l'export e il biomedicale non sono toccati, si incentiva il riciclo. E I fatto che il suo avvio sia stato spostato di sei mesi mi da fiducia che si possano fare ulteriori interventi. Senza contare il piano plastic-free messo a punto da viale Aldo Moro. Detto questo, il presidente della Regione - che oggi alle 11 sarà al Teatro Comunale di Castel San Pietro Terme con I ministro dell'Economia Roberto Gualtie- ri, in un incontro moderato dal giornalista Paolo Giacomin, coordinatore di Qn Economìa e Lavoro - parla di campagna elettorale un po' strana. E argomenta: Mi ritrovo senza avversaria, ma con un avversario (Salvini; ndr)che, per quanto benvenuto, è un ospite, lo qui sono a casa mia e la gioco tutta sull'Emilia- Romagna, loro invece la spostano sul Paese. Eppure, al netto delle proteste, l'altra mattina erano in tanti ad applaudire il leader leghista, che ha infranto il tabù del comizio in una piazza imolese. La Lega è il primo partito livello nazionale e lui ha I merito di averla portata in alto prendendola quando era al 4%, concede Bonaccini. Che poi però punge: Salvini elenca molto bene i problemi, ma fa fatica a trovare soluzioni. E non parla di Emilia-Romagna perché non la conosce. A Imola, dopo le dimissioni dell'ex sindaca grillina Manuela Sangiorgi, a primavera si torna alle urne. Ora penso davvero solo alle Regionali - ammette Bonaccini -. Il fatto che però qui si voti dopo soli due anni certifica il fallimento, più c he di un'esperienza politica, di un'idea che stava percorrendo il Paese. E cioè quella che non conta la competenza ne l'espe- FACCIA A FACCIA Stamattina alle 11, a Caste! San Pietro, incontro con il ministro dell'Economia Gualtieri rienza, ma basta essere nuovi. Credo che ora ci sia la possibilità di tornare al governo: bisogna cercare di fare una

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coalizione larga e civica. RIPRODUZIONE RISERVATA PLASTIC TAX Ho protestato e le cose sono cambiate di parecchio: possibili ulteriori interventi -tit_org- Pd-coop, a volte ritornano - Bonaccini alla Sacmi, tornaasse con le coop

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Riapertura punti nascita Giovedì il primo round

[Redazione]

II 23 tavolo tra governo, Regione e sindaci dei Comuni, tra cui Alto Reno Terme Critiche da Lega e Forza Italia Dopo il via libera del ministro Roberto Speranza c'è già un incontro fissato per la riapertura dei punti nascita in Emilia- Romagna. Governo, Regione e sindaci dei Comuni interessati si vedranno infatti giovedì prossimo, a pochi giorni dal voto regionale. Obiettivo dell'incontro - informa una nota della Regione è quello di avviare immediatamente le procedure per riaprire quei punti nascita in applicazione delle disposizioni nazionali contenute nel patto per la Salute sottoscritto tra Governo e Regioni. Il percorso per la riapertura delle sale parto in monta gna è dunque avviato anche ufficialmente. Giovedì 23, dunque, ci sarà I primo confronto a cui parteciperanno il sottosegretario Sandra Zampa, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l'assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi e i sindaci di Alto Reno Terme (Bologna), Pavullo nel Frignano (Modena), Casteinuovo Monti (Reggio Emilia) e Borgo Val di Taro (Parma). Ma non si ferma la polemica politica. Il senatore forzista Enrico Aimi ribadisce le responsabilità politiche della Regione sulla chiusura dei punti nascita. Era il 2017 quando l'assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi, sulla chiusura dei punti nascita dichiarava: 'Fra qualche anno riconoscerete che abbiamo avuto ragione'. E invece, a distanza di qualche anno, è Bonaccini a disconoscere le parole del suo assessore alla Sanità, annunciando con enfasi che riaprirà i punti nascita della montagna. E, consentiteci, qui la schizofrenia politica la fa da padrona. Polemiche arrivano anche dall'Umbria, dove l'assessore alla Sanità Luca Coletto (che già aveva ricoperto lo stesso ruolo in Veneto), attacca: In Veneto abbiamo ottenuto fin da subito delle deroghe. Il Pd sconfessa se stesso per andare a caccia di voti, che non ha più. Critiche anche dal consigliere emilianoromagnolo della Lega Daniele Marchetti, II Pd ha perso ogni credibilità: in ogni occasione ha sempre votato contro le nostre risoluzioni per il mantenimento dei presidi. E il verbale del voto lo dimostra. Non prendano in giro i cittadini. L'assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi -tit_org-

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L'INIZIATIVA Sardine, la raccolta fondi ha fatto boom

[Redazione]

L'INIZIATIVA Già donati 68mila euro per l'evento di domenica in piazza Vili Agosto Oltre le previsioni la raccolta fondi lanciata dai quattro fondatori delle sardine per la manifestazione di domenica in piazza Vili Agosto. A fronte di un obiettivo di 50mila euro, infatti sono stati superati î 68mila euro con il contributo di oltre 2.900 sostenitori. La raccolta sarà chiusa giovedì prossimo. I donatori sono stati moltissimi hanno scritto le sardine sul loro sito - e il loro gesto sarà ricordato da Bologna, dalla regione, dall'Italia e dal mondo intero. -tit_org-

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Casalecchio, Loiano e la Bassa: ritorna Salvini

[Redazione]

Giornata tutta bolognese per il leader leghista Tra gli appuntamenti anche una visita al Centergross Dopo un'intera giornata, quella di ieri, dedicata al territorio della provincia di Piacenza, Matteo Salvini fa ritorno 'alla base'. Oggi, infatti, il leader della Lega sarà tutto il giorno a Bologna e dintorni. Mentre la candidata del Carroccio e di tutto il centrodestra, Lucia Borgonzoni, in ossequio alla strategia di 'dividersi i compiti', sarà impegnata nel Ravennate. La giornata di Salvini inizierà alle 9 a Casalecchio al bar 'Dolce Lucia' di via Marconi per un primo caffè, poi alle 9,30 via alla visita del mercato casalecchiese e incontro con la cittadinanza presso il gazebo della Lega nei pressi della Casa della conoscenza. Tempo un paio di ore e il leader leghista si sposterà nel capoluogo: alle 11,15, infatti, è fissato un altro incontro con la cittadinanza presso il bar Tiffany di Via Emilia Marco Lepido n. 43 54/B e, successivamente, la visita al mercato di Borgo Panigaie. La macchina della campagna elettorale leghista toccherà poi anche la Bassa, a partire da Castel Maggiore: alle 12,15, infatti, è in programma un incontro con la cittadinanza presso il bar "Alter Ego Caffè" al Centro Commerciale Le Piazze di Via Pio La Torre 5/D. Alle 13, invece, pausa pranzo a Molinella, al ristorante 'Taverna del marchese' in via Provinciale inferiore n.13. Alle 14,45, invece, uno dei momenti più attesi della giornata, con la visita al Centegross ad Argelato. Alle 16,30 un altro incontro con la cittadinanza a San Pietro in Casale, presso il gazebo della Lega allestito per l'occasione in Piazza Martiri della Liberazione. Alle 18, poi, la carovana leghista si sposterà a Castenaso, per un altro incontro pubblico in piazza Zapelloni. Alle 19,30 ripartenza da Castenaso per l'ultimo appuntamento della giornata, ossia la cena a Loiano, al Palazzo Loup di Via Santa Margherita 21, a partire dalle otto di sera. -tit_org-

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Governatore-Borgonzoni L`ultimo scontro è sul taglio dell`Irap

[Redazione]

Anche il taglio dell'Irap per le imprese finisce al centro del braccio di ferro tra il governatore uscente Stefano Bonaccini e la candidata leghista Lucia Borgonzoni. Ieri, in visita ad alcune aziende del Parmense, la senatrice del Carroccio ha lanciato la sua nuova proposta. Azzeramento dell'Irap per chi assume - afferma Borgonzoni - le aziende sono per noi un bene sociale da tutelare, perché sono lavoro e sviluppo. Il Pd le ha mortificate con tasse, burocrazia, collegamenti inadeguati. Noi vogliamo liberarle da costi inutili, paletti e impedimenti e garantire investimenti e infrastrutture. L'Emilia-Romagna ha un potenziale formidabile, liberiamolo. Scettico però Bonaccini, ai microfoni di TvBologna. Se dici che tagli l'Irpef e totalmente Governatore-Borgonzoni L'ultimo scontro è sul taglio dell'Irap l'Irap, come ho sentito in queste ore - afferma il presidente uscente - devi avere il coraggio di dire allora che taglierai sulla sanità pubblica, sull'istruzione pubblica e gli asili nido, mentre noi vogliamo garantire più servizi sulla non autosufficienza, la disabilità e un grande progetto educativo zero-sei anni. Insomma, c'è un'idea proprio diversa di società. Nella sfida si inserisce anche Simone Benini, candidato M5s alla presidenza della Regione, che eri ha incontrato Confprofessioni Emilia- Romagna, l'associazione di categoria che riunisce i libero professionisti. Una delle proposte concrete che abbiamo illustrato - spiega Benini- riguarda l'adozione di misure che consentano a tutti i giova ni di accedere con più' facilità al credito, ovvero passare da due a 10 milioni di euro per il microcredito regionale e abbattere l'Irap per i primi tré anni alle imprese giovanili e start-up. La candidata del Carroccio: Imposta azzerata per chi assume. Il presidente dem: Così si tagliano i servizi -tit_org- Governatore-Borgonzoniultimo scontro è sul taglio dell Irap

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LETTERA DEL SIULP Un errore chiudere la sede Polstrada

[Redazione]

LETTERA DEL SIULP II sindacato dei poliziotti scrive a Gabrielli sul caso di Casalecchio Sbagliata e inopportuna. Sul caso del decreto di soppressione del distaccamento della Polizia stradale di Casalecchio interviene il segretario generale nazionale del Siulp (sindacato di polizia) Felice Romano con una lettera indirizzata al capo della Polizia Gabrielli. È evidente che per rendere efficiente il distaccamento di Casalecchio la soluzione non è la sua chiusura ma solamente un intervento necessario ad aumentare le risorse umane e favorire, quindi, il servizio di polizia stradale a tutela della sicurezza di ogni cittadino. In tal senso l'incremento di 1.600 unità è stato presentato come la soluzione appro priata ai casi come appunto quello di Casalecchio, scrive Romano. g. m. RIPRODUZIONE RISERVATA - tit_org-

Estratto da pag. 41 505

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Regionali, i cattolici in subbuglio = Cattolici divisi sul monito della Chiesa Il documento dell'Osservatorio della Conferenza episcopale boccia i sovranisti, l'ex parlamentare Garagnani: Un aiuto al centrosinistra

[Andrea Zanchi]

Regionali, i cattolici in subbuglio Critiche dai moderati e dall'ala radicale al documento dell'Osservatorio dei vescovi che dice no ai sovranismi zanchi a pagina 5 Cattolici divisi sul monito della Chiesa II documento dell'Osservatorio della Conferenza episcopale boccia i sovranisti, l'ex parlamentare Garagnani: Un aiuto al centrosinis di Andrea Zanchi Imbarazzo, fastidio, delusione: il mondo cattolico di centrodestra è in subbuglio per la presa di posizione in vista delle Regionati da parte dell'Osservatorio regionale sulle tematiche politico-sociali della Conferenza episcopale dell'Emilia- Romagna. Le parole dell'Osservatorio che stroncano sovranisimi e populismi, ben più della nota della Conferenza episcopale dell'Emilia-Romagna sulla campagna elettorale (l'Osservatorio è un organo distinto dalla Conferenza e non rappresenta la posizione dei vescovi) hanno lasciato molti a bocca aperta. Sono in totale disaccordo tuona l'ex parlamentare di centrodestra Fabio Garagnani -, pur rispettando l'autonomia di giudizio della Chiesa e I suo ruolo magisteriale. Quel documento è un modo per dare indirettamente aiuto a Bonaccini e al centrosinistra. La Chiesa non dovrebbe scendere in campo così palesemente a favore di qualcuno. Non credo che questa presa di posizione orientera il voto dei fedeli, ma sono co munque sorpreso e scandalizzato, e con me tanti cattolici di centrodestra che ho sentito. Più che una interferenza è una forma di autodistruzione della Chiesa medesima: da quello che mi risulta molti fedeli non sanno che farsene di una Chiesa sindacalista priva della propria identità e tradizione storico-spirituale. Critico anche il poeta Davide Rondoni: Le parole dell'Osservatorio lasciano un po' il tempo che trovano - ragiona -. È una lettura un po' superficiale della realtà, fatta indossando degli occhiali sbagliati. Non penso che influenzerà gli elettori, perché il peso di quel documento è quasi zero. Posizione completamente opposta, invece, per la nota dei vescovi: È piena di buon senso, saggezza e mi pare non attacchi nessuno. E credo che farebbe più fatica Bonaccini che la Borgonzoni a controfirmarla. La Chiesa deve richiamare tutti a volare alto, e ad agire in modo saggio e giusto. Ma per farlo bisogna leggere i documenti e non i titoli di giornale. Filippo Diaco, presidente provinciale delle Adi, spiega, sul documento dell'Osservatorio, che sarebbe stato meglio coinvolgere tutte le associazioni del terzo settore vicine al mondo cristiano, noi non lo siamo stati, aggiungendo poi di essere invece in totale accordo con le parole dei vescovi su Europa, immigrazione, accoglienza e toni della campagna elettorale. Mentre il governatore Bonaccini, dai microfoni di TvBologna, plaude alla nota dei vescovi ( li ringrazio per il riconoscimento dei passi in avanti ). Elena Ugolini, preside del Liceo Malpighi ed ex sottosegretario alla Scuola nel governo Monti, da invece una lettura diversa: II documento chiede di allargare e cambiare radicalmente l'orizzonte con cui è stata amministrata fino ad ora la nostra regione. Va letto con grande attenzione. Un esempio? Dire che la famiglia, da Oggetto' di politiche, deve diventare 'soggetto' di politiche, significa aiutarla a svolgere il proprio compito educativo con strumenti diversi, lasciando libertà di scelta. Gli asilo nido non bastano. E la stessa cosa vale per gli anziani. RIPRODUZIONE RISERVATA LE POSIZIONI Rondoni: Lettura sbagliata della realtà Ugolini: II testo chiede di cambiare il modo di amministrare la nostra Regione Da sinistra, in senso orario: Fabio Garagnani, Davide Rondoni, Filippo Diaco ed Elena Ugolini -tit_org- Regionali, i cattolici in subbuglio - Cattolici divisi sul monito della Chiesa

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LETTERA DEL SIULP Un errore chiudere la sede Polstrada

[Redazione]

LETTERA DEL SIULP II sindacato dei poliziotti scrive a Gabrielli sul caso di Casalecchio Sbagliata e inopportuna. Sul caso del decreto di soppressione del distaccamento della Polizia stradale di Casalecchio interviene il segretario generale nazionale del Siulp (sindacato di polizia) Felice Romano con una lettera indirizzata al capo della Polizia Gabrielli. È evidente che per rendere efficiente il distaccamento di Casalecchio la soluzione non è la sua chiusura ma solamente un intervento necessario ad aumentare le risorse umane e favorire, quindi, il servizio di polizia stradale a tutela della sicurezza di ogni cittadino. In tal senso l'incremento di 1.600 unità è stato presentato come la soluzione appro priata ai casi come appunto quello di Casalecchio, scrive Romano. g. m. RIPRODUZIONE RISERVATA - tit_org-

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Intervista a Lucia Gazzotti - Investimenti per lo sviluppo delle aziende E vantaggi fiscali contro la denatalità

[Luca Orsi]

LISTA CIVICA - BONACCINI PRESIDENTE Investimenti per lo sviluppo delle aziende E vantaggi fiscali contro la denatalità^ Questa è la sua prima campagna elettorale. Co- nomici concreti. L'obiettivo è duplice: favorire la me la vive? formazione di nuove famiglie e consentire la sere Serenamente. Quando parlo con la gente, vedo na sopravvivenza di quelle già formate. che viene riconosciuto il valore del lavoro fatto al A che tipo di provvedimenti pensa? Centergross. Credo quindi che la mia esperienza A sostegni che, per esempio, seguano i figli nelle possa essere utile a favore del bene comune, varie fasi della crescita. A partire dall'azzeramenSe eletta, quale sarà la prima proposta? to delle rette dei nidi, anche privati; e ancora, per Investire nello sviluppo e l'internazionalizzazione esempio, il sostegno all'acquisto dei libri scolastidelle aziende, soprattutto le medio piccole. Le m- ci e contributi per corsi di studio all'estero. prese creano posti di lavoro e sostengono il per- Luca Orsi corso di crescita economica e sociale di unterrito- RIPRODUZIONE RISERVATA rio. Uscendo dal suo mondo di imprenditrice? Credo sia indispensabile una politica di contrasto alla denatalità. In che modo? Attraverso misure fiscali efficaci e sostegni eco- Lucia Gazzotti Lista civica - Bonaccini presidente Imprenditrice, è stata presidente del Centergoss dal 2010 al 2019; già presidente regionale dell'Uci, è nella giunta di Confcommercio Ascom LE IMPRESE Creano posti di lavoro e sostengono la crescita economica e sociale del territorio -tit_org-

Estratto da pag. 42 508

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Intervista a Gianni Tosi - Questa volta riusciamo a vincere Aiuti concreti alle attività produttive

[Redazione]

FRATELLI D'ITALIA Questa volta riusciamo a vincere Aiuti concreti alle attività produttive ) Si profila un testa a testa Bonaccini-Borgonzoni. Azzarda un pronostico? È certo. Vinciamo. Questa volta riusciamo a cambiare l'Emilia- Romagna. Ha segnali così favorevoli al centrodestra? La sinistra è in grande difficoltà, lo si vede andando in giro. E la gente dimostra grande interesse per le nostre proposte, chiare e concrete. Lei è un agricoltore. Su cosa punterebbe, se eletto? Abbiamo emergenze da affrontare subito: la cimice asiatica sta mettendo in ginocchio la frutticoltura, che in pochi anni rischia di sparire. C'è poi la difficoltà in cui versano le colture estensive. Le aziende agricole vanno sostenute con politiche strutturali. Più in generale? Gianni Tosi Fratelli d'Italia Agricoltore, allevatore suinicolo, è stato presidente provinciale di Confagricoltura, poi presidente regionale fino al 2018 Bisognerà lavorare per tutelare di più e meglio le attività produttive, per fare crescere il lavoro. La nostra regione è fra le prime in Italia. Ma si sente in giro tanto sconforto. Tutto il benessere che ci viene raccontato non si riscontra nella realtà quotidiana della gente. Voi siete critici anche sulla sanità, che è un fiore all'occhiello. Sarà, ma tutti sanno che se devo fare un esame urgente devo pagare. Alltrimenti aspetto mesi. I. o. AGRICOLTURA Le aziende vanno sostenute con politiche strutturali, non possiamo solo rincorrere le emergenze -tit_org-

Estratto da pag. 42 509

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Bernini (FI): Nella legge di bilancio mezzo milione di euro per l`Ant Il finanziamento grazie a un emendamento della senatrice azzurra. Pannuti: Aumenteremo l'assistenza per le famiglie

[Caterina Stamin]

Collaborazione fra pubblico e privato in sanità Bernini (FI): Nella legge di bilancio mezzo milione di euro per l'Ani II finanziamento grazie a un emendamento della senatrice azzurra. Pannuti: Aumenteremo l'assistenza per le famiglie Un regalo per Ant, direttamente dal Parlamento. Non si fa mai abbastanza, ma finalmente, in questa Legge di bilancio, si fa qualcosa di buono. Anna Maria Bernini, capogruppo di FI in Senato, presenta i SOOmila euro di finanziamento per le attività 2020 dell'Ani, che offre assistenza medico specialistica gratuita a domicilio per i malati di tumore. Ho presentato un emendamento alla manovra, ricevendo la disponibilità di maggioranza e opposizione - spiega la Bernini -. Tutti riconoscono il lavoro straordinario di Ant. Un regalo di Natale diventato il mio regalo di compleanno confessa Raffaella Pannuti, presidente di Ant -. In 40 anni di attività abbiamo dimostrato l'efficienza e l'efficacia di un terzo settore maturo, che da un aiuto per la buona vita delle persone. Nel 2019, in regione, Ant ha garantito 113mila visite gratuite. Con questo finanziamento si punta a fare di più, tramite l'integrazione del pubblico con il terzo settore. Ora - spiega la Pan nuti - implementeremo l'assistenza medico specialistica, aumentando i servizi socio assistenziali per i pazienti e le loro famiglie e attivando due nuovi posti letto nella residenza Melloni Ant a Pieve di Cento, a disposizione di pazienti non autosufficienti o solo parzialmente. Pubblico e privato insieme nella sanità: un tema forte nella campagna elettorale dei centrodestra per regionali. Il tumore non deve togliere la storia e la dignità della persona - conclude la Bernini -. Dire che il pubblico può funzionare per tutti è ingannevole, perché non è sufficiente a dare un servizio sanitario e socio assistenziale a tutti quelli che ne hanno bisogno. Chi ne fa le spese sono gli anziani e i più poveri, che non si possono pagare servizi alternativi e sono costretti a lunghe liste di attesa. È necessaria una collaborazione tra pubblico e privato: non si deve fare politica, ma il bene della gente. La Bernini 'stoppa' Fratelli d'Italia, che chiede alla Regione di aiutare i malati di tumore che in tendano curarsi con il metodo Di Bella. Non facciamo politica sulla pelle delle persone. Le cure tradizionali funzionano sempre meglio. Se ci potrà essere una terapia ulteriore ugualmente performante va bene, ma non lo può dire la politica. Lo devono dire degli scienziati. Caterina Stamin STOPAFDI Sul metodo Di Bella per la cura dei tumori devono decidere gli scienziati, non la poltiica Da sinistra, la senatrice Anna Maria Bernini e Raffaella Pannuti, presidente Ant -tit_org- Bernini (FI): Nella legge di bilancio mezzo milione di euro perAnt

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Intervista a Giuseppe Paruolo - Il volontariato è una ricchezza da sostenere Più fondi per tutelare l`ambiente

[Luca Orsi]

LISTA PD - BONACCINI PRESIDENTE II volontariato è una ricchezza da sostenere Più fondi per tutelare! l'ambiente Su cosa sta puntando la campagna elettorale? Cerco di discutere entrando sempre nel merito delle cose. Da parte dei nostri avversari, invece, troppo spesso sento solo una sfilza di accuse non circostanziate. Può fare un bilancio del primo mandato Bonaccini alla presidenza della Regione? Ci sono evidenti successi da rivendicare e qualche errore da correggere. Credo che la politica debba sapersi mettere in discussione, senza supponenza. Da dove, allora, comincerebbe? Dal prezioso tessuto di volontariato e associazionismo che è un tesoro della nostra regione. Dobbiamo fare di più per mantenerlo vivo e valorizzarlo, Da questo mondo ci viene un messaggio forte di attenzione agli altri, contro gli egoismi. Giuseppe Paruolo Lista Pd - Bonaccini presidente Laureato in Matematica, è stato assessore e vicesindaco a Palazzo d'Accursio; dal 2012 è consigliere regionale Un altro tema per cui si impegnerà? L'ambiente. Servono più investimenti, con più decisione. Magari liberandoci da certe sudditanze nei confronti delle società partecipate, che spesso ragionano solo in termini aziendali, senza tenere conto abbastanza degli input della politica. Su tutti questi temi, la destra ha proposte che peggiorano la situazione. Chi vuole cambiare in meglio può farlo, con un voto a Stefano Bonaccini e la preferenza a qualcuno di cui ci si può fidare. Luca Orsi AVVERSARI Dalla destra accuse non circostanziate e proposte che peggiorano la situazione -tit_org- Intervista a Giuseppe Paruolo - Il volontariato è una ricchezza da sostenere Più fondi per tutelareambiente

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Portici e Unesco, la Lega fa mancare l`unanimità Piazza (M5s): Così si mette a rischio la candidatura

[Redazione]

Portici e Unesco, la Lega fa mancare l'unanimità Piazza (M5s): Così si mette a rischio la candidatura Altro passo avanti nella corsa dei portici verso l'agognato riconoscimento di patrimonio mondiale dell'umanità Unesco.Lunedì, il consiglio comunale ha approvato la delibera sul Piano di gestione, atto necessario perché l'iter della candidatura prosegua. L'aula, però, non vota compatta: a fare mancare l'unanimità sono i tré consiglieri della Lega presenti alla seduta Francesca Scarano, Mirka Cocconcelli e Umberto Bosco - che si sono astenuti. La cosa non sfugge ne all'assessore alla Cultura Matteo Lepore, ne al consigliere comunale Marco Piazza (M5s). Adesso siamo pronti per batterci nella selezione finale, commenta Lepore. Che attacca la candidata della Lega alla presidenza della Regione, consigliera comunale in cari ca: Come sempre. Lucia Borgonzoni è assente dall'aula. Poi aggiunge: Tutti i gruppi hanno votato a favore, tranne la Lega. Mi chiedo con quale coraggio si candidino a governare la Regione. Di certo non con quello che stanno dimostrando per questo importante progetto. L'astensione della Lega purtroppo fa mancare l'unanimità su uno degli atti dove, più che mai, l'unanimità sarebbe stata utile, dichiara Piazza. Era importante - afferma - che all'Unesco arrivasse un segnale chiaro sulla compattezza e l'impegno di tutta la città. Per dimostrare che tutta la città è convinta, coinvolta e ci crede. Per il consigliere dei Cinque stelle, la mancanza di unanimità causata dalla Lega è un vero peccato, ma soprattutto un rischio per l'esito della procedura. E sarebbe una perdita gravissima per Bologna se i nostri portici non venissero dichiarato patrimonio Unesco, dopo 25 anni che ne parliamo. Dopo 25 anni che ci lavoriamo. Tra pochi giorni il 'dossier portici' sarà presentato a Parigi. Verso settembre ci sarà probabilmente una prima visita ispettiva dei commissari Unesco. A febbraio 2021 ci sarà un primo giudizio importante (quello di Icomos). La risposta definitiva sarà a giugno 2021. -tit_org- Portici e Unesco, la Lega fa mancareunanimità Piazza (M5s): Così si mette a rischio la candidatura

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Intervista a Valentina Castaldini - Fare subito la riforma dei servizi sociali e una legge sulla famiglia

[Redazione]

LISTA FORZA ITALIA Fare subito la riforma dei servizi sociali e una legge sulla famiglia Quale significato ha il voto del 26 gennaio? In queste elezioni regionali c'è in ballo una scelta di campo relativa alla visione dell'individuo. In pratica? Per 70 anni siamo stati abituati a uno Stato invadente nelle nostre vite. Noi crediamo invece che sia l'individuo a sapere meglio dello Stato cos'è I bene per sé. È ora di cambiare paradigma: di fare emergere il principio di sussidiarietà. Nell'educazione, nella formazione, nel fare impresa, lo Stato deve essere a sostegno della libertà dell'individuo. Se eletta, che cosa proporrà da subito? La riforma dei servizi sociali e dell'accesso alle cure per gli anziani. Ricordiamoci che in Emilia-Romagna, nel 2035 gli anziani saranno più di un mi- Valentina Castaldini Forza /ta/f'a Laureata in Scienze politiche, dipendente pubblica dal 2008, è stata consigliera comunale a Palazzo d'Accursio per Forza Italia lione e mezzo. Un altro tema? Le politiche sulla famiglia. Significa mettere in campo azioni strutturali, non basare i servìzi solo sull'Isee, ma introdurre correttivi in base al carico famigliare. In questa regione abbiamo bisogno di una legge sulla famiglia che guardi da qui ai prossimi quindici anni, e siamo già in forte ritardo. Luca Orsi RIPRODUZIONE RISERVATA ORIZZONTE È ora di cambiare paradigma e di fare emergere il principio di sussidiarietà -tit_org-

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Intervista a Amilcare Renzi - Amilcare Renzi Viabilità a misura di artigiani Privatizzare la Fiera, opportunità di rilancio Il segretario di Confartigianato Emilia Romagna: Il nuovo governatore non si dimentichi delle piccole imprese: siamo pronti a collaborare

[Mattia Grandi]

Amilcare Renzi Viabilità a misura di artigiar Privatizzare la Fiera, opportunità di rilancio II segretario di Confartigianato Emilia Romagna: II nuovo governatore non si dimentichi delle piccole imprese: siamo pronti a collabora Mania Grandi amo arrivati al rettiliSneo finale della cam - pagna elettorale per le Regionali. Chi esce, a suo avviso, più forte dall'ultima curva in proiezione 26 gennaio? La sfera di cristallo non ce l'abbiamo - risponde Amilcare Renzi, segretario Confartigianato Emilia Romagna -, ma da chi taglierà per primo il traguardo ci aspettiamo un ruolo dirigenziale competente e autorevole in grado di guidare e far progredire un territorio complesso che concorre ai primi posti nel mondo. L'elettorato di oggi però è imprevedibile. Un tempo si puntava tutto sul programma, nell'epoca degli smartphone i consensi si raccolgono a suon di like. La nostra associazione ha apprezzato la presenza capillare dei due principali protagonisti di questa campagna elettorale anche per quanto concerne i territori più marginali. Il mondo è cambiato e si aggiungono nuovi linguaggi che non necessariamente sono negativi. Sta in noi valutare le idee e non gli slogan, fondamentali ancora le relazioni e le occasioni di incontro. La prima cosa che chiederebbe al nuovo governatore della Regione il giorno dopo la sua elezione? Confartigianato Emilia Romagna ha presentato ai candidati un vademécum programmatico. Una sorta di libro bianco con le nostre proposte, elaborate attraverso un grande lavoro di condivisione nei territori. Dunque quello che chiedo al prossimo presidente della Regione è di rileggerlo e di chiamarci per collaborare. Noi siamo pronti a iniziare un confronto e a fare la nostra parte. Lei ha sempre sostenuto fermamente che l'economia regionale è solida grazie a quella spina dorsale rappresentata dall'artigianato e dalle piccole imprese. Facciamo una fotografia settoriale ai dati del 2019 e proiettiamoci in quelle che saranno le possibili tendenze del 2020. Nel terzo trimestre del 2019 sono stati dieci i comparti, in cui operano complessivamente 6.029 imprese, pari al 22,6% dell'artigianato della provincia, che hanno registrato una crescita. Nello specifico, al primo posto troviamo riparazione, manutenzione e installazione di macchine e apparecchiature con un incremento tendenziale del numero di imprese del +5,7%. Sul podio virtuale ci sono poi il magazzinaggio e le attività di supporto ai trasporti, seguiti dai servizi d'informazione e da altri servizi informatici. Una crescita resa possibile dall'indubbio valore delle micro, piccole e medie imprese riconosciuto non solo da realtà industriali, ma anche da quelle estere. A fronte di questa spinta, però, le imprese lottano quotidianamente contro freni e ostacoli. In primis un accesso al credito sempre più complesso. Lente di ingrandimento posizionata su Bologna. Il 2020 sarà l'anno della progettazione definitiva della prima linea di tram felsinea, dal 2022 il via ai lavori con via Indipendenza proiettata al pedonale. Non sono però tutti contenti. Lei cosa ne pensa? È fondamentale per Bologna rivedere l'impianto viario e dei trasporti, anche per una maggiore tutela dell'ambiente e per un miglior servizio ai tanti turisti. Altrettanto necessario condividere i progetti e la loro fattibilità affinchè non incidano in modo negativo sulle imprese, in questo caso particolare gli artigiani e i commercianti del centro. Chiediamo rispetto per chi deve poter accedere in modo efficiente con mezzi di carico e scarico, sia nella fase realizzativa sia in quella finale, quando la nuova viabilità sarà pienamente operativa. Idea privatizzazione Bologna Fiere, lanciata sulle pagine del nostro giornale da Valerio Veronesi, presidente della Camera di Commercio. Il suo parere? Concordo con Veronesi. L'ingresso in Borsa rappresenta una grande opportunità di rilancio e di sviluppo per la Fiera e per tutto il territorio bolognese. Dobbiamo ricordare che c'è la legge Madia che porta all'uscita dei soci pubblici e questo potrebbe ess ere anche positivo poiché evita lo stallo della governance quando questi sono di segno politico diverso. Lei è un amante dello sport. La riqualificazione dello stadio Dall'Ara è una grande opportunità per lo sviluppo della città e il

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potenziamento del suo braccio sportivo. Sport e socialità sono un valore per la comunità, non solo dal punto di vista economico. Ben venga la riqualificazione del Dall'Ara e ben vengano altre realizzazioni per tutti gli sport, anche quelli considerati minori. Dopo le ormai imminenti elezioni regionali ci si tufferà nella campagna elettorale imolese. Quale scenario immagina per la politica cittadina? La partita vincente sarà a favore di coloro che presenteranno la squadra più competente e Le pmi sono la spina dorsale dell'economia. Ma per loro ci sono ancora troppi ostacoli più credibile. Auspico una situazione stabile gestita da persone che hanno a cuore la comunità e le capacità di tracciare un futuro di opportunità e sviluppo. Una classe dirigente politica all'altezza del ruolo, disponibile al dialogo costruttivo con il sistema delle imprese per recuperare il ritardo accumulato diquesti anni di stallo. Da imolese doc, tré cose che chiederebbe al nuovo sindaco per migliorare la città? Condivisione, capacità di ascolto e partecipazione. RIPRODUZIONE RISERVATA Nell'epoca dei social i consensi si raccolgono con i like: ma bisogna valutare le idee, non gli slogan Riqualificazione dello stadio Dall'Ara? Ben venga, così come il rilancio anche di sport minori Una vita a fianco dei commercianti L'imolese Amilcare Renzi, 59 anni, è in Confartigianato dal 1985. Ricopre dal 1994 il ruolo di segretario generale dell'associazione nell'Area metropolitana di Bologna e a marzo 2017 è stato eletto segretario regionale della Confartigianato Imprese Emilia Romagna. Conseguenti gli incarichi di componente di giunta esecutiva e segreteria nazionale della stessa realtà associativa. Direttore della società cooperativa Assimprese di (mola, è consigliere Carisbo dal 2013 e socio della Fondazione dell'istituto bancario dal 2015. Importante il suo operato nel mondo del sociale con la presidenza dell'Associazione Onius Città: Comunità solidale Bologna e l'ingresso nel consiglio della Fondazione Farabegoli. Amilcare Renzi è il segretario di Confartigianato Emilia-Romagna -tit_org-

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Poste di via dell`Industria, stop a febbraio Fissata per fine gennaio l'udienza conoscitiva. Borsari:Presidio importante per il territorio. Anche San Mamolo nel mirino

[Redazione]

Poste di via dellindustria, stop a febbrai Fissata per fine gennaio l'udienza conoscitiva. Borsari: Presidio importante per il territorio. Anche San Mamólo nel mirino Chiuderà lunedì 10 febbraio l'ufficio postale di via dell'Industria, 13. Lo ha notificato la stessa filiale quando qualche giorno fa ha esposto un cartello informativo per i clienti che, dal mese prossimo dovranno rivolgersi alla filiale di piazza Canova o a quella di via dell'Artigiano. Entrambe difficili da raggiungere anche coi mezzi - dice il presidente dell'associazione 'II Parco' Gino Bernardi, che ha dato il via ad una petizione -. Abbiamo raccolto per ora 400 firme e non ci fermeremo. È una chiusura incongrua al flusso che quotidianamente coinvolge l'ufficio di via dell'Industria - ha continuato Bernardi -. Non siamo molti residenti ma qui c'è il polo Roveri, quattro supermercati, l'agenzia dell'entrate e gli uffici dell'Unipol. La speranza è l'ultima a morire, infatti i firmatari della petizione confidano ancora che i funzionari di Poste Italiane decidano per il mantenimento in attività della filiale. È stata fissata per mercoledì 29 gennaio l'udienza conoscitiva attraverso la quale i firmatari sperano di salvare le poste di via dell'Industria, considerando il precedente di San Ruffillo. Attraverso l'associazione abbiamo attivato una mailing list per invitare cittadini a partecipare all'udienza - ha affermato Bernardi -. Capiamo che ci siano questioni di business in ballo però il servizio postale è di utilità pubblica. È d'accordo l'assessore al lavoro e al terzo settore Marco Lombardo: Sarò presente all'udienza conoscitiva. Faremo tutto il possibile per ribadire quanto già detto in passato a Poste italiane, in merito all'importante funzione di presidio sociale rappresentata dagli uffici postali. Dalla parte della cittadinanza anche il presidente del quartiere San Donato-San Vitale Simone Borsari che si augura che la chiusura del presidio venga scongiurata: ln quell'ufficio vengono svolti servizi non solamente postali ma anche bancari. È una zona ad alta urbanizzazione in cui ci sono molte realtà produttive, per cui le poste di via dell'Industria sono un presidio importante per il territorio. Ma non c'è solo San DonatoSan Vitale nel mirino. Secondo il piano di riorganizzazione presentato da Poste Italiane anche la filiale di San Mamólo sarebbe destinato alla chiusura. Nel quartiere è ormai dato per certo, anche se non ci sono, ad oggi, conferme ufficiali. Nicolo Zaiambani L'ASSESSORE MARCO LOMBARDO Sarò all'udienza Gli Uffici postali hanno un'importante funzione sociale Una cliente delle poste di via dell'Industria indica il cartello che notifica la chiusura della filiale -tit_org- Poste di via dell Industria, stop a febbraio

Estratto da pag. 45 516

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Rapina sotto le Due Torri, fermato il secondo complice

[Federica Orlandi]

I due, colleghi di lavoro in un cantiere edile, hanno messo a segno il colpo durante la pausa pram Uno arrestato in flagrante, dispiegamento di forze per trovare l'altro: braccato, si è costituito a Casei di Federica Orlandi Un'indagine lampo, distribuita tra via Rizzoli, Modena e Casal di Principe, in provincia di Caserta. E che in meno di 24 ore ha permesso agli agenti della Squadra mobile agli ordini di Luca Armeni e a quelli dell'Ufficio prevenzione generale guidati da Annalisa Magliuolo di arrestare i due uomini che lunedì all'ora di pranzo hanno rapinato la banca Unicredit di via Rizzoli. E proprio in pausa pranzo erano i due, colleghi in un cantiere che sta ristrutturando un palazzo in via de' Musei, quando hanno compiuto la rapina armati di In meno di 24 ore siamo riusciti a prenderli, merito del lavoro di squadra Luca Armeni Capo della Squadra mobile coltello a seghetto e con i cappucci calati per non farsi riconoscere. Sono riusciti a portarsi via sei blister di monete, per un totale di 480 euro, che hanno poi abbandonato per strada nella fuga (non sono stati ritrovati dagli agenti, a differenza del coltello a seghetto, sequestrato). Uno dei due. Michele Simonett, 25 anni, di Casal di Principe, è stato subito fermato dagli agenti dell'Upg. Ha ammesso le proprie responsabilità. Poi, i poliziotti della Mobile hanno sentito i suoi colleghi al cantiere - del tutto estranei alla vicenda - e si sono accorti che un lavoratore mancava all'appello: tale 'Peppe', originario dello stesso paese dell'arrestato, ma con casa a Modena. Cosi, poliziotti sono stati inviati alla casa modenese e a quella campana dell'uomo, che però non si è fatto vivo. Finché alle 19.20 è stato ripreso dalle telecamere della stazione Centrale mentre saliva su un treno per Casería. Alle 3.30 di ieri mattina si è presentato spontaneamente alla caserma dei carabinieri di Casal di Principe. Nel frattempo, la pm Manuela Cavallo aveva emesso un fermo nei suoi confronti: ora perciò Giuseppe Puocci, 28 anni, è in carcere in Campania. Con il collega dovrà rispondere di rapina aggravata in concorso. Soddisfatto il capo della Mobile Armeni: In meno di 24 ore, grazie al sincronismo e alla prontezza di Upg e Squadra mobile, abbiamo effettuato un arresto in flagrante e acquisito elementi tali da fare emettere un fermo verso il complice che poi, braccato, ha scelto di consegnarsi. I dirigenti di Squadra Mobile e Volanti Luca Armeni e Annalisa Magliuolo -tit_org-

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Rapina sotto le Due Torri, fermato il secondo complice

[Federica Orlandi]

I due, colleghi di lavoro in un cantiere edile, hanno messo a segno il colpo durante la pausa pram Uno arrestato in flagrante, dispiegamento di forze per trovare l'altro: braccato, si è costituito a Casei di Federica Orlandi Un'indagine lampo, distribuita tra via Rizzoli, Modena e Casal di Principe, in provincia di Caserta. E che in meno di 24 ore ha permesso agli agenti della Squadra mobile agli ordini di Luca Armeni e a quelli dell'Ufficio prevenzione generale guidati da Annalisa Magliuolo di arrestare i due uomini che lunedì all'ora di pranzo hanno rapinato la banca Unicredit di via Rizzoli. E proprio in pausa pranzo erano i due, colleghi in un cantiere che sta ristrutturando un palazzo in via de' Musei, quando hanno compiuto la rapina armati di In meno di 24 ore siamo riusciti a prenderli, merito del lavoro di squadra Luca Armeni Capo della Squadra mobile coltello a seghetto e con i cappucci calati per non farsi riconoscere. Sono riusciti a portarsi via sei blister di monete, per un totale di 480 euro, che hanno poi abbandonato per strada nella fuga (non sono stati ritrovati dagli agenti, a differenza del coltello a seghetto, sequestrato). Uno dei due. Michele Simonett, 25 anni, di Casal di Principe, è stato subito fermato dagli agenti dell'Upg. Ha ammesso le proprie responsabilità. Poi, i poliziotti della Mobile hanno sentito i suoi colleghi al cantiere - del tutto estranei alla vicenda - e si sono accorti che un lavoratore mancava all'appello: tale 'Peppe', originario dello stesso paese dell'arrestato, ma con casa a Modena. Cosi, poliziotti sono stati inviati alla casa modenese e a quella campana dell'uomo, che però non si è fatto vivo. Finché alle 19.20 è stato ripreso dalle telecamere della stazione Centrale mentre saliva su un treno per Casería. Alle 3.30 di ieri mattina si è presentato spontaneamente alla caserma dei carabinieri di Casal di Principe. Nel frattempo, la pm Manuela Cavallo aveva emesso un fermo nei suoi confronti: ora perciò Giuseppe Puocci, 28 anni, è in carcere in Campania. Con il collega dovrà rispondere di rapina aggravata in concorso. Soddisfatto il capo della Mobile Armeni: In meno di 24 ore, grazie al sincronismo e alla prontezza di Upg e Squadra mobile, abbiamo effettuato un arresto in flagrante e acquisito elementi tali da fare emettere un fermo verso il complice che poi, braccato, ha scelto di consegnarsi. I dirigenti di Squadra Mobile e Volanti Luca Armeni e Annalisa Magliuolo -tit_org-

Estratto da pag. 46 518

15-01-2020 Pag. 1 di 1

CARABINIERI Ex baby bullo già in manette

[Redazione]

Giovani delle baby gang crescono. Ha compiuto 18 anni da poco ed è già finito in carcere il bolognese che era membro della baby gang che terrorizzò, dal 2016 al 2017, San Donato e piazza Spadolini. Il gip del Tribunale dei Minori aveva infatti aggravato la misura cautelare nei suoi confronti, dato che era evaso dalla comunità in cui aveva l'obbligo di dimora. Latitanza conclusa l'altra sera in piazza Verdi, quando a notarlo è stata una pattuglia dei carabinieri della Stazione Navile, agli ordini del luogotenente Nicola Patti. I quali lo hanno riconosciuto e arre- -tit_org-

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

VICOLO DE' FACCHINI Pattuglie in divisa, denunciato ragazzo

[Redazione]

VICOLO DE' FACCHINI Continuano i controlli della polizia in vicolo de' Facchini e dintorni. Proprio l'altra sera infatti, attorno alle 20.30, una pattuglia del Reparto prevenzione crimine ha notato due giovani che, all'altezza di via Marsala, alla vista dell'auto di servizio si nascondevano dietro le colonne del portico e poi fuggivano facendo perdere le proprie tracce. Finché poco dopo, proprio in vicolo de' Facchini, i poliziotti riconosciuto uno dei due, che ha subito iniziato a scappare: inseguito lungo via delle Belle Arti e via delle Moline, dove peraltro è caduto a terra ma si è subito rialzato per continuare a correre, è stato infine intercettato in via del Borgo di San Pietro e qui bloccato. Si è scoperto che aveva a proprio carico un ordine di espulsione del Questore: per questo motivo il ragazzo, un gambiano di 25 anni, è stato denunciato per inottemperanza all'ordine e per resistenza a pubblico ufficiale, data la fuga e il successivo tentativo di opporsi al controllo, una volta fermato dai poliziotti. -tit_org-

Estratto da pag. 46 520

15-01-2020 Pag. 1 di 1

IN TANGENZIALE Ha 2,5 chili di droga Bolognese nei guai

[Redazione]

IN TANGENZIALE Nel bagagliaio della sua Ford Fiesta portava 25 panetti di hashish, per un totale di 2,5 chili. Così i carabinieri del Radiomobile di San Lazzaro hanno arrestato un 46enne bolognese, residente a Medicina, per produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti. È successo lunedì sera all'uscita 8 della tangenziale: durante un normale controllo alla circolazione, i militari hanno notato l'agitazione dell'uomo e hanno approfondito il controllo. Sequestrate droga e auto. -tit_org-

Estratto da pag. 46 521

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Due condanne per la bancarotta di Uniland

[Nicola Bianchi]

Due condanne per la bancarotta di Unilani Cinque anni a testa per Ascari e Mezzetti. Assolti gli altri compreso Zuffa che a febbraio tentò il suicidio in aula: Finalmente la veri di Nicola Bianchi Dieci anni di condanna a chi doveva controllare, assoluzioni perché il fatto non costituisce reato per tutti gli altri. Ci sono volute sei ore di camera di consiglio e oltre tré anni di dibattimento per mettere un punto fermo sul crac che fece crollare l'impero di Alberto Mezzini, l'ex patron di Uniland, società attiva nel settore immobiliare. Tra gli imputati, però, questa volta Mezzini non c'era, già uscito da tempo con un patteggiamento. C'erano però Riccardo Ascari, ex presidente del Cda di Uniland, condannato a 5 anni come aveva chiesto il pm Antonella Scandellari, così come Livio Mezzetti, revisore contabile. I due dovranno anche risarcire le parti civili. Il collegio, presieduto da Giovanni Mazza (a latere Fabio Cosentino e Nadia Buttelli) invece ha assolto Maurizio Zuffa, amministratore delegato della controllata House Building, Alessandro Arienti, componente del collegio sindacale, e Chiara Zerbini che, secondo l'accusa stilò una perizia truccata su un terreno di Mezzini. La Procura per tutti aveva chiesto 18 anni per false comunicazioni sociali e bancarotta fraudolenta. Siamo molto perplessi - il commento dell'avvocato Guido Magnisi che, con il collega Mariano Rossetti difende Ascari - , aspettiamo le motivazioni (180 giorni) poi presenteremo appello. Il bubbone scoppiò a febbraio 2011, quando la Finanza arrestò tré persone ed eseguì sequestri per 109 milioni, scoperchiando una maxi truffa e l'impero di carte, come venne definito dagli inquirenti, costruito dal domi- nus di Uniland, Alberto Mezzini. Migliaia le vittime tra i risparmiatori di Ber banca, a cui tra il 2006 e il 2011. secondo gli addebiti, vennero rifilate azioni dal valore gonfiato con operazioni e acquisizioni finanziarie fittizie e false perizie. Oggi termina un processo - così l'avvocato Nicola Mazzacuva per Arienti - molto difficile, con un contraddittorio complicato che ha ristabilito la verità. Soddisfazione che ha espresso anche Lorenzo Valgimigli, avvocato di Zuffa - unico imputato sempre presente - il quale, il 19 febbraio quando vennero chiesti quattro anni di condanna, in aula tentò di buttarsi dalla finestra. Ha sofferto tantissimo così il legale - e non appena ha saputo dell'assoluzione non riusciva più a smettere di piangere. Sul fronte delle sanzioni pecuniarie, Uniland dovrà pagare 250.000 euro, (contro i 4.818.666,67 chiesti). House Building 180.000 (chiesti 2.770.733.33) e Cemlux 180.600 (5.018.760 euro). RIPRODUZIONE RISERVATA LE DIFESE L'avvocato Magnisi: Molto perplessi, impugneremo Valgimigli: Fine della sofferenza I professor Nicola Mazzacuva -tit_org-

Estratto da pag. 47 522

15-01-2020 Pag. 1 di 1

IL LEGALE Tanti i dubbi, faremo appello

[Redazione]

L'appello? Lo faremo al 100% perché riteniamo ci siano talmente tanti dubbi in merito.... Così l'avvocato Lamberto Carraro che aggiunge: Ci sono contraddizioni sulla versione fornita dalla minorenne che non possono supportare una condanna a otto anni. La visita ginecologica esclude la responsabilità del mio assistito. Aspettiamo le motivazioni, poi impugneremo. -tit_org-

Estratto da pag. 47 523

15-01-2020 Pag. 1 di 1

TRAGEDIA IN CLINICA Morte sospetta Indagati in 28

[Redazione]

TRAGEDIA IN CLÍNICA Ventotto, tra medici e infermieri di due cliniche private bolognesi, sono stati indagati per la morte di una donna di 68 anni, residente nel Ferrarese, operata per la sostituzione di tré valvole cardiache il 25 novembre a Villa Torri e deceduta 1'8 gennaio a Villalba. L'iscrizione è un atto di garanzia in vista della consulenza tecnica, che ieri pomeriggio il pm Luca Venturi ha conferito al medico legale Paolo Fais e a Roberto Bianco del dipartimento di scienze cardiovascolari e che dovrà chiarire quanto successo dopo l'intervento. Il fascicolo, per omicidio colposo, è stato aperto in seguito alla querela dei parenti della donna. Questi hanno riferito che dopo l'operazione è via via peggiorata e che è trasferita da una struttura all'altra il 23 dicembre. Gli stesi hanno anche spiegato di essere stati informati dai medici di una grave infezione in atto solo Quattro aiorni îïòà. -tit_org-

Estratto da pag. 47 524

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Violenze sulla bimba Otto anni al padre orco

[Nicola Bianchi]

A 11 anni la prima volta. In macchina, in un luogo isolato, 'caricata' davanti a scuola da chi si fidava ciecamente: suo padre. E qui, i suoi sogni di bambina spezzati per sempre. Ora per lui, un 47enne che vive nel bolognese, è arrivata la scure della giustizia: otto anni di condanna, 60mila euro di multa, 40mila di provvisionale e soprattutto la perdita della responsabilità genitoriale. La giovane figlia, secondo il pm Roberto Ceroni, ieri in udienza sostituto dal collega Domenico Ambrosino, era costretta a rapporti sia nella loro abitazione, sia sull'auto e nei pressi di un non meglio individuato casolare. Ma prove mediche certe - ha sempre sostenuto Lamberto Carraro, l'avvocato dell'imputato giudicato in abbreviato - non ce ne sono. La prova chiave è la visita ginecologica che esclude al 100% ciò che afferma la minore. Una vicenda che ha preso vita grazie alle segnalazioni di alcuni compagni di classe della vittima (rappresentata dall'avvocato Stefania Sacchetti). Ad incuriosire i giovanissimi era sempre lo stesso fatto: la loro amica arrivava con la corriera davanti a scuola, ma in classe, in qualche occasione, non entrava. Cosa stranissima per coetanei e insegnanti che, davanti ai cancelli dell'istituto bolognese, la vedevano salire su un'auto e scomparire. Auto condotta dal padre che, per la Procura (che aveva chiesto nove anni), seguiva la corriera nel tragitto casa-scuola per poi fare salire la figlia e portarla all'inferno. Gli orrori sarebbero proseguiti tra l'ottobre 2015 e l'ottobre dell'anno successivo. Le prime volte la minorenne sarebbe stata indotta dal genitore, forte del legame affettivo, a inviarle foto choc, poi i palpeggiamenti, gli atti sessuali e i plurimi rapporti consumati. Nel corso dell'indagine, era stata formulata una prima richiesta di archiviazione per mancan za della prova, poi revocata per la volontà di procedere con un incidente probatorio per poter ascoltare la piccola. Al termine dell'udienza, il gup Grazia Nart ha inviato alla Procura gli atti per valutare eventuali nuovi profili penali, cosa che verrà specificata meglio nelle motivazioni della sentenza attese tra due mesi. Nicola Bianchi Secondo le accuse l'orrore era andato avanti per un anno Prima le foto choc, poi abusi in auto e in casa L'INFERNO Le violenze sarebbero avvenute anche in un casolare abbandonato -tit_org-

Estratto da pag. 47 525

15-01-2020 Pag. 1 di 1

METALMECCANICA Contratto coop, ecco la piattaforma

[Redazione]

METALMECCANICA Un aumento di stipendio dell'8%, 156 euro lordi al mese per un quinto livello, e maggior partecipazione alla vita dell'azienda. Sono le richieste di Firn Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, che eri hanno presentato la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale delle cooperative metalmeccaniche. Una scelta non casuale, quella di Bologna come sede dell'assemblea dei delegati: sui 12-13mila addetti delle cooperative del settore, circa il 90% si trova in Emilia-Romagna. La partita interessa soprattutto Imola, dove tra le sole Cefla e Sacmi sono impiegate con questo inquadramento circa 2.400 persone, secondo i numeri dei sindacati. Ma realtà importanti sono presenti anche a Reggio Emilia, Modena e Bologna. Le richieste riguardano anche il welfare integrativo. -tit_org-

Estratto da pag. 48 526

15-01-2020 Pag. 1 di 1

LA VERTENZA Radio Città del Capo, incontro il 17

[Redazione]

Radio Cinà del Capo, incontro il 17 Non si ferma la vertenza che coinvolge i giornalisti di Radio città del Capo, che hanno indetto un'iniziativa, venerdì 17, allo spazio Ateliersì di via San Vitale 69. L'appuntamento è per le 17 ed è finalizzato ad aprire un momento di riflessione e discutere di come rilanciare un progetto che sempre più deve diventare un bene comune per la città. Il tutto in un momento difficile: la radio, ricordano i dipendenti, è a rischio chiusura per le scelte dell'editore. Sempre in giornata, ma prima, si terrà pure il tavolo di confronto convocato dal Comune. All'iniziativa del pomeriggio, coordinata da Vincenzo Branà, interverranno il presidente Aser, Matteo Naccari, il segretario generale aggiunto della Fnsi, Mattia Motta, e il presidente dell'Ordine dei giornalisti Emilia-Romagna, Giovanni Rossi. -tit_org-

Estratto da pag. 48 527

15-01-2020 Pag. 1 di 1

TANGENZIALE Tra venerdì e sabato chiusura per lavori

[Redazione]

TANGENZIALE Sarà chiuso il tratto della tangenziale tra l'uscita 2 'Borgo Panigale' e l'uscita l'Nuova Bazzanese', verso Casalecchio di Reno, dalle ore 22 di venerdì 17 alle ore 6 di sabato 18 gennaio per lavori di ripristino danni. Sarà chiusa, di conseguenza, anche l'entrata dello svincolo 2 'Borgo Panigale', verso Casalecchio. -tit_org-

Estratto da pag. 48 528

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Scioperano Ausl, Sant`Orsola e Rizzoli

[Redazione]

Scioperano Ausi, Sant'Orsola e Rizzoli II sindacato autonomo Fiais ha proclamato uno sciopero generale della sanità per tutta la giornata di oggi. Stop dell'intero personale del comparto nelle Ausi, al Policlinico Sant'Orsola e all'Istituto ortopedico Rizzoli. Saranno comunque garantite le urgenze e i livelli minimi di attività. -tit_org- Scioperano Ausl, Sant Orsola e Rizzoli

Estratto da pag. 48 529

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Nove posti per l'assemblea Fondazione Carisbo, in pista Panebianco e Federica Guidi = Fondazione Carisbo, candidato Panebianco

[Riccardo Rimondi]

Nove posti per l'assemblea Fondazione Carisbo, in pista Panebianco e Federica Guidi Rimondi a pagina 12 Fondazione Carisbo, candidato Panebianco di Riccardo Rimondi Nove posti per l'Assemblea dei Cento di via Farini, ma non necessariamente saranno nove anche i nuovi soci. In Fondazione Carisbo, oggi, scadono i termini per presentare le candidature corredate dalle venti firme necessarie. I nomi in campo, per ora, sarebbero almeno otto, tra esponenti di primo piano dell'imprenditoria e dell'Università. Nutrita la rappresentanza femminile, a partire dall'imprenditrice Federica Guidi: un nome di primo piano, visto che è stata ai vertici dell'azienda di famiglia (la Ducati Energia) e delle istituzioni italiane, con l'esperienza da ministra dello Sviluppo economico tra il 2014 e il 2016, all'epoca del governo Renzi. Imprenditrice è anche un'altra persona che, secondo quanto trapela da Casa Saraceni, sarebbe nella rosa dei candidati: si tratta di Rosanna Masi Poggipolin, Cfo e Hr director di Poggipolini srl, azienda di San Lazzaro di Savena specializzata nella mec canica di precisione e rappresentante generale di Confindustria Emilia per il quadriennio 2018-22. Tra i 'big' di questa tornata c'è poi anche il politologo, saggista e professore dell'Alma Mater Angelo Panebianco. Firme raccolte pure per Stefano Golinelli, il figlio del filantropo e fondatore dell'Alfa Wasserman Marino Golinelli. È lui, oggi, a ricoprire il ruolo di presidente di Alfasigma, la società nata dalla fusione di Alfa Wasserman con Sigma Tau: l'azienda, che ha sede in via Ragazzi del '99, ha fatturato nel 2018 oltre un miliardo di euro. Un altro nome pronto a passare dal voto dei Cento di via Farini è quello di Rita Golfieri, direttrice della scuola di Radiologia dell'Università. Candidato pure Michelangelo Poletti: imprenditore e mecenate, ha fondato la Polfil di Castel Maggiore e, dagli anni '90, è proprietario del castello di San Martino in Soverzano, a Minerbio. Le firme sarebbero state raccolte anche per altre personalità di primo piano, come Renzo Servadei, amministratore delegato di Autopromotec (la fiera della componentisti ca per le auto, una delle manifestazioni più importanti di via Michelino) e l'ingegner Giovanni Manaresi, figlio di Franco Manaresi. L'ufficialità deve ancora arrivare, ma sembra che quest'anno, a differenza di quanto accaduto in passato, il numero dei candidati non sia superiore rispetto a quello dei posti disponibili. Merito anche di una sorta di 'concertazione', portata avanti in queste settimane dalle diverse anime che compongono la Fondazione. La strada, però, è ancora lunga. Dopo la presentazione delle liste, la palla passa a una commissione interna incaricata di valutare curriculum e profili dei candidati soci. Poi il voto di Casa Saraceni, che in quella occasione si esprimerà anche sul rinnovo di alcuni soci arrivati a scadenza: si tratta degli avvocati Giorgio Baratti e Giuseppe Coliva, del vice presidente dell'assemblea della Fondazione Lucio Strazziari e di Francesco Pintor. Il voto è atteso entro aprile. RIPRODUZIONE RISERVATA In corsa anche Federica Guidi, Rosanna Masi Poggipolini e Renzo Servadei: le liste vanno presentate entro oggi -tit_org- Fondazione Carisbo, in pista Panebianco e Federica Guidi - Fondazione Carisbo, candidato Panebianco

Estratto da pag. 48 530

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Ecco le sfumature dell`estate A sfoggiarli, l`attrice Gloria Guida e l`influencer Gianluca Vacchi

[Redazione]

Ecco le sfumature dell'estate A sfoggiarli, l'attrice Gloria Guida e l'influencer Gianluca Vacchi Scordatevi dei colori accessi e caldi, perché in armocromia l'estate si presenta come una stagione dalla temperatura fredda, con tonalità chiare e a bassa intensità. La palette perfetta per chi rientra in questo gruppo, proprio come l'attrice Gloria Guida e l'influencer Gianluca Vacchi, punta infatti sui colori pastello, più tenui: perfetti per voi saranno le tonalità del rosa antico, del celeste come il mare, e del malva. Il vostro incarnato tende verso il blu, quindi evitate gli arancioni e i gialli caldi. O, se proprio non potete farne a meno, cercate di distogliere lo sguardo dal dettaglio caldo con accessori della vostra palette. Per l'estate, si al rosa antico e al celeste Elettra Lamborghini e Luca Carboni in blu -tit_org- Ecco le sfumature dell estate A sfoggiarli,attrice Gloria Guida einfluencer Gianluca Vacchi

Estratto da pag. 49 531

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Il blu accende l`inverno più profondo Elettra Lamborghini e Luca Carboni sulle note dei loro colori più intensi

[Redazione]

Il blu accende l'inverno più profondo Elettra Lamborghini e Luca Carboni sulle note dei loro colori più intensi Passiamo ora all'inverno. A mostrarci i colori perfetti per questa stagione sono i cantanti bolognesi Elettra Lamborghini e Luca Carboni, che condividono la stessa palette cromatica fatta di una temperatura fredda, valori medio-scuri e un'alta intensità. Se anche voi avete un contrasto così accentuato, i colori che non possono proprio mancare nel vostro armadio sono lo smeraldo, il blu, il petrolio e il verde pino. Colori che risalteranno ancora di più la vostra carnagione e le vostre forme. Per quanto riguarda, invece, i colori da evitare - essendo una stagione fredda come l'estate -, non possono che essere il beige e il senape. -tit_org- Il blu accendeinverno più profondo Elettra Lamborghini e Luca Carboni sulle note dei loro colori più intensi

Estratto da pag. 49 532

15-01-2020 Pag. 1 di 1

L`autunno e i colori della terra scaldano Capua e Accorsi

[Redazione]

L'autunno e é colori della terra scaldano Capua e Accorsi Pensare all'autunno significa avere a che fare con un mondo caldo, a bassa intensità, in cui prevalgono i colori della terra, tipici della stagione. In questo caso la palette ideale è la stessa dell'attore Stefano Accorsi e della conduttrice Roberta Capua: le sfumature che valorizzano il vostro incarnato sono, infatti, il caramello, il rosso paprika e il verde oliva. La tonalità che vi valorizza di meno è, invece, il nero, che al contrario vi spegne, rendendo i vostri lineamenti cupi e accentuando di più i vostri difetti. -tit_org-autunno e i colori della terra scaldano Capua e Accorsi

Estratto da pag. 49 533

15-01-2020 Pag. 1 di 1

La primavera e la sua radiosità: Chiara Ferragni e Lodo Guenzi

[Alessia Ussia]

Infine, parliamo di primavera. Una delle stagioni più rare da trovare. Eppure, quando la si ha di fronte, è impossibile non riconoscerla. Chi appartiene a questa stagione, come la stilista Chiara Ferragni e il musicista bolognese Lodovico Guenzi, si illumina grazie alla sua unica radiosità. Nella vostra palette non può mancare assolutamente il color corallo. il blu elettrico, il mango, il turchese, colori che enfatizzano i vostri punti forti. Ricordate che siete caldi, proprio come la stagione autunnale, e quindi è da evitare assolutamente il nero e il grigio antracite. Alessia Ussia -tit_org-

Estratto da pag. 49 534

15-01-2020 Pag. 1 di 1

E tu, di che stagione sei? A lezione di Armocromia La consulente d'immagine Enrica Chicchio ci spiega i segreti dei colori Occhi, incarnato e capelli rivelano le combinazioni per un look perfetto

[Alessia Ussia]

La consulente d'immagine Enrica Chicchio ci spiega i segreti dei colori Occhi, incarnato e capelli rivelano le combinazioni per un look perfetto di Alessia Ussia Stanchi di avere l'armadio pieno di abiti e quella sensazione di non avere mai niente di bello da indossare? In realtà una soluzione esiste, ed è racchiusa nella potenza dei colori. Stiamo parlando dell'Armocromia: una vera e propria scienza che, a partire dalle star della tv, è arrivata anche qui, a Bologna, catturando la curiosità di tutti. Attraverso un'attenta analisi della combinazione di occhi, incarnato e capelli, è possibile metterli in armonia con una palette di colori su misura. Insomma, il segreto per farci apparire più belli, più giovani e in forma. Come scoprire, allora, quali colori ci valorizzano? A risponderei è la bolognese Enrica Chicchio, consulente d'immagine ed esperta di analisi dei colori. Tutto parte dalla voglia di cambiare o, semplicemente, per stare meglio con sé stessi. Si comincia con la neutralizzazione dei colori non naturali, coprendo viso e décolleté del cliente con drappi bianchi, per lavorare sulla pelle naturale e scoprire così il sottotono reale. Le caratteristiche che si andranno a studiare sono temperatura, valore, intensità e contrasto: quattro variabili che ci consentono di stabilire la palette ideale del cliente, e quindi a quale stagione appartiene. Andiamo a scoprire, ora, le tonalità di ciascuna stagione, con qualche esempio pratico che ci aiuti a navigare in questo mare magnum di colori e sfumature. Le stagioni sono quattro, come in natura - continua Chicchio -. Si parte dall'estate, con una temperatura fredda e tonalità chiare a bassa intensità: è la stagione di Gloria Guida e Gianluca Vacchi, con una palette di colori pastello come il rosa antico, il celeste e il malva, in cui evitare gli arancioni e i gialli caldi. Anche l'inverno, come nel caso di Elettra Lamborghini e Luca Carboni, ha una temperatura fredda, con valori cromatici medio-scuri ad alta intensità: i colori più consigliati sono lo smeraldo, il blu, il petrolio, il verde pino, mentre il beige e il senape sono da evitare. L'autunno invece è un mondo caldo, a bassa intensità, in cui prevalgono i colori della terra, come nel caso di Stefano Accorsi e Roberta Capua: dal caramello al rosso paprika o il verde oliva, queste le tonalità migliori per risaltare i vostri lineamenti, evitando invece il nero che, al contrario, vi spegne e accentua i difetti. Infine, la primavera: chi appartiene a questa stagione, come Chiara Ferragni e Lodovico Guenzi, ha una radiosità unica. In questo caso nella vostra palette non può mancare assolutamente il color corallo, il blu elettrico, il mango, il turchese, mentre è da evitare il nero e il grigio antracite. Poi continua: II prezzo per una consulenza è accessibile a tutti e vi permetterà di risparmiare a lungo termine, fornendovi per sempre gli strumenti per orientarvi negli acquisti più giusti per voi. Vale anche per le aziende: organizzo, infatti, molti eventi in boutique, per istruire i dipendenti a voler bene al proprio cliente, ad ascoltarlo e a seguirlo in quelle che sono le sue reali necessità. L'OBIETTIVO Tutto parte dalla voglia di cambiare o per stare meglio con sé stessi L'esperta Enrica Chicchio all'opera, durante la consulenza con una cliente -tit_org-

Estratto da pag. 49 535

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Piazza Minghetti e la pensilina ingombrante

[Cesare Sughi]

L'inaugurazione (19 luglio 2012) della rinnovata Piazza Minghetti avvenne in uno strascico di polemiche, lo stesso scrissi più volte la mia contrarietà, motivata non solo dall'abbattimento di una gloriosa magnolia rosa e dalla soppressione di 12 pruni, sebbene fosse un modo di spogliare la vegetazione per garantire una maggiore visibilità al palazzo della Cassa di Risparmio e a quello delle Poste, in cui si innesta la sede della Banca di Bologna. Da una piazza alberata, di tipo francese nasceva una piazza funzionale, logisticamente finalizzata, comoda al passaggio dei pedoni e all'accesso al museo della storia di Bologna in palazzo Pepoli. Resta, ancora oggi, l'invasività della grande pensilina sugli autobus affacciata su via Farini e non precisamente utile al mantenimento di una piazza pulita (un'esigenza, ricordiamolo, a cui non giovano neanche i mercatini qui allestiti). Detto tutto questo resta il fatto che Piazza Minghetti è al centro di un tracciato urbano prestigioso, immettendo verso San Domenico e il Pavaglione da un lato, e dall'altro verso I Mercato di Mezzo. Una ragione molto seria per occuparsene e ridarle un'esistenza più degna del decoro della città. mail: [email protected] Gentile dott. Sughi, la statua di Marco Minghetti sembra allargare con tristezza le braccia davanti alla devastazione della sua piazza, abbandonata a se stessa, sporca, con le siepi piene di foglie secche e rifiuti maleodoranti. Silvana Modelli -tit_org-

Estratto da pag. 50 536

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Lettere - La nostra bella Italia è ormai senza una guida

[Posta Dai Lettori]

La nostra bella Italia è ormai senza una guida Quando smetteranno di sgovernare l'Italia. Che benefici dall'Unione europea? Le aziende chiudono e una parte delocalizza in altri Stati della Uè. La spesa pubblica sale. Dove finiscono tanti miliardi visto che non si vedono risultati e le cose peggiorano? Roberto Bianchi, Cervia (Ra)-.. - - à -tit_org-

Estratto da pag. 50 537

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Risponde Beppe Boni - Pansa, l`uomo che scoprì il Coniglio mannaro

[Beppe Boni]

1 - ETTERE REDAZIONE l_gg rigorosamente firmate (max 15 righe) vanno indirizzate a il Resto del Carlino via Enrico Mattei 106,40138 Bologna. risponde BEPPE BONI de 800 252871 o all'indirizzo mail: condirettore II Resto del Carlino redazione.centrale@il carlino.net Pansa, l'uomo che scoprì il Coniglio mannaro Nei libri scritti da Giampaolo Pansa, è stato raccontato il contesto delle violenze dei partigiani comunisti che pensavano alla rivoluzione armata. Fascisti e nazisti sono stati feroci e Pansa non lo ha negato. Ha dato voce ai vinti e la novità sta anche nel fatto che il lato oscuro della guerra civile è stato narrato e ampliato da uno scrittore che veniva dalla sinistra. Da destra altri lo avevano fatto, ma per un pubblico di nicchia. Giampa fece anche scoop storici e fu un osservatore arguto della politica. Per i politici inventò definizioni come Coniglio mannaro, Dalemoni, Parolaio rosso. Balena bianca (la De), Elefante rosso (il Pci). Lui, Giampa, era un Gigante. [email protected] RIPRODUZIONE RISERVATA Giampaolo Pansa, grande giornalista e scrittore, ha una colpa che non è quella di aver dato voce ai 'vinti' della guerra civile. Ha sbagliato a non narrare gli episodi che hanno prodotto, negli anni della dittatura fascista e della guerra civile, odio e risentimento. La responsabilità dell'odio è di fascisti e nazisti. Mauro Chiostri, Bologna -tit_org- Risponde Beppe Boni - Pansa,uomo che scoprì il Coniglio mannaro

Estratto da pag. 50 538

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Piazza Minghetti e la pensilina ingombrante

[Cesare Sughi]

L'inaugurazione (19 luglio 2012) della rinnovata Piazza Minghetti avvenne in uno strascico di polemiche, lo stesso scrissi più volte la mia contrarietà, motivata non solo dall'abbattimento di una gloriosa magnolia rosa e dalla soppressione di 12 pruni, sebbene fosse un modo di spogliare la vegetazione per garantire una maggiore visibilità al palazzo della Cassa di Risparmio e a quello delle Poste, in cui si innesta la sede della Banca di Bologna. Da una piazza alberata, di tipo francese nasceva una piazza funzionale, logisticamente finalizzata, comoda al passaggio dei pedoni e all'accesso al museo della storia di Bologna in palazzo Pepoli. Resta, ancora oggi, l'invasività della grande pensilina sugli autobus affacciata su via Farini e non precisamente utile al mantenimento di una piazza pulita (un'esigenza, ricordiamolo, a cui non giovano neanche i mercatini qui allestiti). Detto tutto questo resta il fatto che Piazza Minghetti è al centro di un tracciato urbano prestigioso, immettendo verso San Domenico e il Pavaglione da un lato, e dall'altro verso I Mercato di Mezzo. Una ragione molto seria per occuparsene e ridarle un'esistenza più degna del decoro della città. mail: [email protected] Gentile dott. Sughi, la statua di Marco Minghetti sembra allargare con tristezza le braccia davanti alla devastazione della sua piazza, abbandonata a se stessa, sporca, con le siepi piene di foglie secche e rifiuti maleodoranti. Silvana Modelli -tit_org-

Estratto da pag. 50 539

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Lettere - Le sardine potevano scegliersi un altro nome

[Posta Dai Lettori]

Le sardine potevano scegliersi un altro nome Le sardine, a mio modesto avviso, avrebbero potuto scegliere un nome diverso. È noto I detto 'il pesce dopo tré giorni puzza'. A deteriorarsi con maggior facilità è proprio il pesce azzurro. Ma le 'sardine' già variano dall'azzurro verso il rosso. Elio Cataldo, Ferrara-.. - - à -tit_org-

Estratto da pag. 50 540

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Lettere - Quante parole straniere Ma in che Paese siamo?

[Posta Dai Lettori]

Quante parole straniere Ma in che Paese siamo? Leggo su un quotidiano nazionale: Outfit e must have, nuovi gadget, nostro habitat, shopping natalizio, catering eventi, un tocco di glamour al look, nel cuore delle fashion addict, mix di total gold, sparklin... Ma in che Paese siamo? Antonio Gridi, Bologna-.. - - à ã^ é éé -tit_org-

Estratto da pag. 50 541

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Lettere - Dermatologia e Otorino Ecco dove farsi visitare

[Posta Dai Lettori]

Dermatologia e Otorino Ecco dove farsi visitare In relazione alla lettera dell'8/1 la direzione sanitaria del Sant'Orsola precisa quanto segue. Dalle informazioni fornite dal lettore non è possibile sapere se abbia voluto scegliere una struttura dove eseguire l'esame prescritto. Tuttavia in linea generale oggi (lunedì 13 gennaio; ndr) le prime disponibilità per una visita dermatologica sono il 14 gennaio sia a Bologna, alla Casa della Salute Navile e a quella di Borgo Paniga- le, che a Budrio e a Castenaso. Al SantOrsola se la visita è stata prescritta con urgenza viene presa subito in carico. Per il secondo caso segnalato dal lettore, oggi è possibile ottenere una vista otorino, propedeutica a un intervento alle tonsille, già il 14 gennaio nel pubblico a Ozzano e Porretta e, dal 15 gennaio in strutture private accreditate. L'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Policlinico è a disposizione del signore F.G. per approfondimenti più specifici. Ufficio Stampa S.Orsola -tit_org-

Estratto da pag. 50 542

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Sant'Agata Bolognese Giovanni Truppi duetta con Niccolò Fabi e fa un concerto al teatro Bibiena

[Redazione]

Sant'Agata Bolognese Giovanni Truppi diletta con Niccolo Fabi e fa un concerto al teatro Bibiena Giovanni Truppi che da venerdì sarà negli store digitali con il brano 'Conoscersi in una situazione di difficoltà' in duetto con Niccolo Fabi, sarà poi live sabato 25 con la sua band al Teatro Bibiena di Sant'Agata Bolognese -tit_org-

Estratto da pag. 51 543

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Il Polo Levi Montalcini diventa più grande

[Zoe Pederzini]

Il Polo Levi Montalcini diventa più grand La struttura avrà nuovi laboratori e strumentazioni sempre più all'avanguardia per la ricerca nel campo delle malattie neurodegenerat OZZANO di Zoe Pederzini Un ulteriore passo verso il futuro della ricerca è stato fatto, ieri, con l'inaugurazione dell'ampliamento del Tecnopolo di Bologna 'Rita Levi Montalcini', a Ozzano. Duecento metri quadri si aggiungono ai 550 già esistenti, per un totale di 750 metri quadri di struttura che si doterà, così, di nuovi laboratori e strumentazione all'avanguardia. Il Tecnopolo è gestito dalla Fondazione Iret, ente di ricerca scientifica, indipendente e no profit, dove, in sinergia con l'UniBo, si studiano le lesioni del sistema nervoso centrale e le malattie neurodegenerative che, oggi, rappresentano una delle emergenze sociali principali. L'ampliamento della struttura all'avanguardia è stato finanziato dalla Regione con una coper-OBIETTIVO Quando non si può intervenire sulle cause si deve limitare le disabilita gravi tura del 60%, pari a 224mila euro. Gli obiettivi che ci poniamo per il prossimo triennio sono chiari - commenta Luciana Giardino, presidente Iret - identificare due elementi di prevenzione secondaria per l'Alzheimer e definire la formulazione di un farmaco per lesioni acute di cervello e midollo spinale, il sostegno di chi crede nel valore del progresso è indispensabile. Le sue parole vengono, poi, sottolineate da Laura Calza, direttore scientifico di Iret: La ricerca di base è di primaria importanza e anche quando non si può intervenire sulle cause si può limitare l'insorgenza di disabilità gravi, utilizzando approcci innovativi. Entrambe sono state, per quindici anni, allieve e collaboratrici della luminare Rita Levi Montalcini. È una grande soddisfazione vedere crescere la rete dei Tecnopoli regionali e questo polo ozzanese è esempio positivo di una fondazione privata che collabora con la Regione nel siste ma dell'alta tecnologia aggiunge Lorenzo Bianchi, assessore regionale alla Ricerca e al Lavoro, che specifica: questa struttura guarda al futuro, allo sviluppo della ricerca in un settore importante come le neuroscienze, fondante visto anche l'invecchiamento della popolazione. Francesco Libertini, rettore dell'Università, si dice orgoglioso e commenta: Å' stata raggiunta una tappa soddisfacente, ma questo percorso ha ancora tanto futuro davanti, la Fondazione Iret, e i suoi ricercatori, sono il motore di questo successo. I laboratori del Tecnopolo sorgono su un terreno di 10mila metri quadri, antistante il dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Alma Mater, donato dall'imprenditore ozzanese Ezio Baldazzi, scomparso qualche mese fa e ricordato, durante la cerimonia di ieri, anche dal primo cittadino di Ozzano Luca Leili. RIPRODUZIONE RISERVATA - tit_org-

Estratto da pag. 51 544

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Tre milioni di euro dalla Regione per il centro di ricerca Ramazzini

[Matteo Radogna]

Tré milioni di euro dalla Regione per il centro di ricerca Ramazzini BENTIVOGLIO di Matteo Radogna II centro di ricerca sul cancro 'Ramazzini' di Bentivoglio, un'eccellenza per l'Emilia Romagna, ha formalizzato la richiesta di riconoscimento di 'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico' (Irccs). La proposta è stata formalizzata ieri direttamente al presidente uscente della Regione Stefano Bonaccini, che ha ritenuto di accogliere l'istanza e avviare immediatamente l'attività istruttoria. Ma le buone notizie, per il Ramazzini, l'istituto fondato dal professor Cesare Maltoni e da quarant'anni impegnato nella ricerca sul cancro e nella prevenzione oncologica non finiscono qui: il castello di Bentivoglio, sede dell'eccellenza sanitaria, verrà interessato da lavori per 3 milioni di euro per sistemare i luoghi lesionati dal sisma del 2012 e per riqualificare le parti agibili e, quindi, migliorarle. La parte dei laboratori è già sicura e, infatti, l'attività del centro continua senza sosta. Le risorse, quindi, serviranno per sistemare la 'parte turistica', dedicate alle visite, dove ci sono affreschi antichi, che raccontano la storia di Bologna e della provincia. I soldi sono stati stanziati quasi interamente dalla Regione, a parte 500mila euro investiti dal Comune di Bentivoglio del sindaco Erika Ferranti. Bonaccini ieri ha sottolineato l'importanza del Ramazzini: II centro è una realtà d'eccellenza indipendente, riconosciuta a livello internazionale; i risultati delle sue ricerche hanno avuto una ricaduta fondamentale sulla medicina ambientale e del lavoro. I successivi passi formali previsti dal percorso di costituzione e riconoscimento in Irccs spetteranno poi alla prossima giunta regionale. Dal punto di vista procedurale, servirà il pronunciamento favorevole dell'assemblea legislativa regionale. La dottoressa Fiorella Belpogg, una delle ricercatrici simbolo del centro, ha accolto ieri il governatore: L'apertura di questo percorso, per me che da 40 anni lavoro nel Centro di ricerca fondato dal professor Cesare Maltoni, è la chiusura di un cerchio e motivo di grande soddisfazione. Dopo anni di distanza, si riapre la sinergia tra l'Istituto Ramazzini e il sistema sanitario pubblico. Negli anni non abbiamo mai smesso di sentirci a servizio dei cittadini, e gli stessi cittadini questo ce l'hanno sempre riconosciuto con il loro sostegno continuo e tenace. L'accreditamento istituzionale, se realizzato, sarà innanzitutto una risposta a tutti loro, il riconoscimento non solo del nostro lavoro ma anche dei loro straordinari e preziosi sforzi. RIPRODUZIONE RISERVATA Intanto è stata formalizzata la richiesta di riconoscimento di 'istituto di ricovero e cura' Belpoggi: Che soddisfazione La dottoressa Fiorella Belpoggi con lo staff di ricercatori dell'istituto Ramazzini da quarant'anni impegnato nella ricerca sul cancro e nella prevenzione oncologica -tit_org-

Estratto da pag. 51 545

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Falò di Sant`Antonio Fiaccolata dentro le mura del borgo

[Redazione]

Falò di Sant'Antonio Fiaccolata dentro le mura del borgo FalòSant'Antonio con una zuppa vegetariana davanti itinerario dal centro abitato al alle fiamme del falò allestito borgo di Castello di Serravalle nella piazzetta. Contorno di domani nel paesino dell'alta zirudelle, partite, canti e balli Valsamoggia. Alle 19,30 con con la società L'aj stéeca un ritrovo nella piazza del paese pò e della banda del serretto. con i soci dell'Iniziativa dell'associazione Terre di lacopino in testa alla fiaccolata tradizionale che dopo un'ora di cammino si conclude entro le mura del borgo medievale. All'arrivo il conforto di una polenta o di -tit_org- Falò di Sant Antonio Fiaccolata dentro le mura del borgo

Estratto da pag. 52 546

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Un viaggio attraverso le religioni presentato alla Casa della pace

[Redazione]

Si presenta un libro e un documentario sulla realtà multireligiosa di Bologna domani alle 18,30 alla Casa per la pace Filanda di Casalecchio. 'Viaggio intorno al mondo' (Zikkaron ed.), curato da Fabrizio Mandreoli e Giulia Cella, racconta l'esperienza di otto giovani studenti universitari, di diversa estrazione religiosa, che hanno deciso di instaurare una conoscenza e un dialogo nel corso di un anno con 11 comunità religiose di Bologna, i cui luoghi di incontro e preghiera sono nascosti tra garage, scantinati, capannoni industriali e chiese. Alle 20,30 la proiezione del documentario I nostri di Marco Santarelli. -tit_org-

Estratto da pag. 52 547

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Incidenti, uno su 4 è per l`alcol

[Redazione]

Incidenti, uno su 4 è per Falco!; I dati della Municipale. La comandante Maria Rosaria Sannino: Å' un fenomeno sempre più préoccupant RENO LAVINO di Gabriele Mignardi Una campagna informativatutti gli spazi pubblici ed un controllo intensificato sulle strade. Impegno straordinario da parte della Polizia locale Reno Lavino in tema di contrasto alla guida in stato di ebbrezza. Continuano anche nel 2020 i servizi speciali serali e diurni degli agenti della polizia locale tra Casalecchio, Zola e Monte San Pietro. Ed aumentano gli accertamenti specifici, le multe e le notizie di reato per il fenomeno che ultimamente è al centro di episodi quotidiani di cronaca. Così in totale sono stati 3779 i controlli su strada effettuati nel 2019 dalle pattuglie sulle strade delle vallate del Reno e del Lavino, di cui 3229 diurni e 550 serali. Di questi, nello specifico, i controlli sulla guida in stato di ebbrezza (la violazione prevista dall'art. 186 Codice della Strada) sono stati 259 nel corso della giornata e 213 serali (per untotale di 472 controlli). Gli accertamenti effettuati su sinistri sono stati 24, con 6 violazioni amministrative elevate e 4 notizie di reato - spiega la comandante Maria Rosaria Sannino -. Il tema della sicurezza passa anche attraverso la prevenzione. La guida in stato di ebbrezza è un fenomeno grave che può causare danni irreparabili. La Polizia locale Reno Lavino - aggiunge la comandante oltre alla repressione di questi illeciti, è impegnata in campagne di sensibilizzazione e prevenzione come occasione per rafforzare anche il ruolo educativo della Polizia locale al fianco dei cittadini. E anche nel 2020 abbiamo continuato questo lavoro, con l'ultimo recente caso di venerdì scorso. In caso di incidente poi si aggiunge l'incidenza della guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Sempre nel 2019 su 24 accertamenti svolti nel teatro di incidenti in sei casi sono state registrate violazioni all'art. 187 del Codice della strada. Insieme ai controlli sulle strade, per informare i cittadini sui rischi della guida in stato di ebbrezza prende ora il via una campagna comunicativa che prevede la diffusione on e offline di pieghevoli dedicati ai rischi, alle sanzioni, ai controlli con allegati alcuni suggerimenti utili da seguire. In generale, l'assunzione dell'alcol determina senso di euforia con conseguente aumento del rischio e sottovalutazione del pericolo. Poi riduzione della velocità di trasmissione degli stimoli e quindi tempi di reazione più lunghi -si legge nell'opuscolo curato dalla Polizia locale-. Di conseguenza cala la capacità di concentrazione e alterazione del senso della distanza e della velocità. RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org- Incidenti, uno su 4 è peralcol

Estratto da pag. 52 548

15-01-2020 Pag. 1 di 1

CASALECCHIO Benedizione degli animali

[Redazione]

CASALECCHIO Venerdì sul sagrato della chiesaCeretolo sulla Bazzanese , letture per i bambini e polentata finale venerdì prossimo alla chiesa dei santi Antonio ed Andrea di Ceretolo in occasione della festa di sant'Antonio Abate. Si inizia alle 16,30 sul sagrato della chiesa dei santi Antonio ed Andrea di via Bazzanese con la benedizione degli animali domestici. Alle 17 letture animate, alle 18,30 la messa solenne e al termine cena aperta a tutti negli spazi parrocchiali. -tit_org-

Estratto da pag. 52 549

15-01-2020 Pag. 1 di 1

I banchi del mercato settimanale montati nel `parcheggione`

[Redazione]

I banchi del mercato settimanale montati nel 'parcheggione' Primo giorno di mercato al Parcheggione oggi a Casalecchio. E potrebbe essere uno spostamento molto più lungo di quello previsto dal momento che oltre all'avvio del cantiere delle bonifiche belliche l'intenzione del Comune è anche quella di verificare se lo spazio a fianco del cavalcavia e della via Porrettana possa essere più idoneo ad ospitare i banchi dei commercianti ambulanti e il relativo pubblico del mercoledì mattina. Non viene però confermata la voce di una decisione definitiva da parte dell'amministrazione comunale, impegnata dall'inizio dell'anno nella realizzazione di tutte le infrastrutture necessarie. Non possiamo dire quanto tempo sarà necessario a completare la ricerca e poi la bonifica che deve anticipare il cantie re della Nuova Porrettana -spiega l'assessore alle Attività Produttive Alessia Lollini (nella foto)-. Siamo consapevoli del disagio che comporta adesso questo trasferimento, ma anche delle difficoltà che la mancanza degli spazi di sosta comporta tutte le settimane per gli utenti della Casa della salute. Ad ora non ci sono decisioni definitive. Il percorso è stato concertato con le associazioni di categoria. Finita l'eventuale bonifica è previsto il ritorno nel piazzale Rita Levi Montalcini, in attesa della progressione del cantiere di costruzione della nuova strada con tempi che l'Anas non ci ha ancora comunicato. Lo spostamento, spiegano in Comune, è stato deliberato dal consiglio e condiviso con le organizzazioni di rappresentanza dei commer cianti ambulanti. La nuova sede poi è stata scelta dopo aver valutato sia la posizione - che rimane centrale e servita dai mezzi pubblici - sia l'ampiezza dell'area che ha le dimensioni sufficienti per ospitare tutti i banchi degli ambulanti. g.m. Trasloco per gli ambulanti che sono stati spostati a fianco del cavalcavia e della via Porrettana -tit_org- I banchi del mercato settimanale montati nel parcheggione

Estratto da pag. 52 550

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Nessuno pulisce il Savena, ci pensiamo noi Tam tam sui social: i cittadini stanchi di aspettare si organizzano. La situazione sta degenerando, nel fiume rami e sterpaglie

[Zoe Pederzini]

Tarn tam sui social: i cittadini stanchi di aspettare si organizzano. La situazione sta degenerando, nel fiume rami e sterpagl Rami, sterpaglie, tronchi, ma anche buste di plastica e rifiuti di vario genere. Questo quello che si vede nel greto del fiume Savena in corrispondenza di Pianoro e Rastignano e i cittadini non ci stanno più. La situazione sta degenerando e il tratto dove scorre il fiume è ormai al collasso - commenta Ivan Cavalieri, residente della zona - il letto del fiume è pieno di mille cose, alla prossima pioggia probabilmente entrerà l'acqua nelle case. La situazione del Savena è peggiorata dopo le piogge di novembre, piogge che hanno causato nondazioni, frane, caduta alberi e altri problemi in gran parte del territorio. Nessuno si è preoccupato di questo, nessuno è venuto prontamente a ripulire e, ora, siamo arrivati a questo punto, fuoriesce della sabbia, appena piove un po', vengono trasportati a riva cadaveri di animali morti, rimasti lì anche per molto - prosegue Cavalieri - per non parlare della sporcizia di vario genere, i tronchi e i rami fanno da uncini e trattengono qualsiasi cosa, da oggetti a buste di plastica. Questa situazione, portata alla luce e testimoniata da vari cittadini adirati, causa una inevitabile insalubrità della zona. Sono tanti i cittadini che, in merito, si sono espressi anche sulle pagine di quartiere dei social network. Anche i bordi delle strade non scherzano, sono pieni di lattine, bottigliette di plastica, aspettiamo che si decompongano? scrive un utente. C'è, poi, chi è propositivo e scrive: Ho deciso, con altri amici, di pulire i cespugli ai bordi del fiume, se il tempo si mantiene lo faremo sabato con appuntamento al parcheggio di Rastignano, se qualcuno del gruppo è a conoscenza di regole per cui non possiamo farlo ci informi. Il sindaco Franca Filippini, a conoscenza del problema, commenta: Vedo le condizioni del greto e mi dispiaccio di questa situazione di incuria, ho intenzione di occuparmene assolutamente, e al più presto. La Filip pini, però, sottolinea: È un intervento che purtroppo non dipende direttamente da noi, l'amministrazione comunale deve dare un avviso e fare una richiesta di intervento all'Autorità di Bacino competente e, solo a quel punto, con questo ente si possono programmare gli interventi di bonifica e ripulitura. Ho intenzione di avviare presto la pratica necessaria. Zoe Pederzini IL SINDACO FILIPPINI Solleciterò l'Autorità di Bacino competente per gli interventi di bonifica Due volontari di Legambiente impegnati nella pulizia di un fiume (foto d'archivio) -tit_org-

Estratto da pag. 53 551

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Pannello di catrame si surriscalda, principio d`incendio sul tetto del palazzetto

[Redazione]

Pannello di catrame si surriscalda, principio d'incendio sul tetto del palazzet E' partito tutto da un pannello per la coimbentazione che surriscaldandosi ha dato origine ad un principio d'incendio durante dei lavori sul tetto. E' scattato l'allarme ieri, nel primo pomeriggio, quando i vigili del fuoco sono stati allertati per un rogo al palazzetto dello sport di via dello Sport, a due passi dal centro del paese. I pompieri sono arrivati sul posto con due squadre e un'autoscala. Il surriscaldamento non ha provocato fiamme e neppure danni a persone o cose, ma ha creato tanto allarme. L'allerta era stato data dagli operai della ditta di manutenzione che, in quel momento, erano a lavoro. I vigili del fuoco hanno prontamente provveduto allo spegnimento del pannello evitando un'ulteriore propagazio ne dell'incendio. Sul posto sono giunti anche i carabinieri di Castenaso e i tecnici del Comune. Sul tetto dell'edificio si stavano svolgendo lavori di isolamento con posa di alcuni fogli di catrame. Il palazzetto è sottoposto a lavori di manutenzione sulla copertura e alle vetrate perché con le ultime piogge avevamo visto alcune infiltrazioni - spiega Fabrizio Ruscelloni, capo dell'ufficio tecnico - sono lavori che stiamo facendo in due tranche, adesso stiamo lavorando alla seconda. L'incidente durante i lavori di manutenzione della copertura -tit_org- Pannello di catrame si surriscalda, principioincendio sul tetto del palazzetto

Estratto da pag. 53 552

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Vestiti di carnevale in prestito

[Redazione]

Grandi novità alla biblioteca comunale '8 marzo 1908' di Ozzano in vista del carnevale. La struttura, in piazza Allende, infatti, da lunedì, ha iniziato un servizio per i cittadini molto particolare. I bambini e le bambine, da uno a dieci anni, potranno prendere qui in prestito i costumi per il prossimo carnevale. Gli abiti, puliti e impacchettati, vengono prestati ai piccoli della comunità in modo del tutto gratuito a fronte di un documento di riconoscimento e di una cauzione di 5 euro, che verrà restituita al rientro del capo. Gli abiti presi in prestiti vanno resi entro il 31 marzo come sono stati prestati, ovvero puliti e stirati. Il servizio è attivo da lunedì a venerdì, dalle 16.30 alle 18.30. Gli abiti per bambini si possono ritirare in biblioteca -tit_org-

Estratto da pag. 53 553

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Partiti i lavori sul ponte Mingardona

[Redazione]

È stato ufficialmente aperto il cantiere per i lavori del ponte Mingardona a San Clemente, località del comune di Monterenzio. I lavori di ripristino sono iniziati nella giornata di lunedì. Si tratta di un punto di collegamento importante, per il territorio, e per il servizio dei comuni di Monterenzio, Castel San Pietro e Casalfiumanese. Il tratto era stato chiuso al traffico nel marzo del 2019 a causa degli ingenti danni provocati dalle piene del torrente Sillaro, piene dovute alle forti precipitazioni. L'amministrazione comunale di Monterenzio rassicura, poi, i cittadini che, per la primavera 2020, sono stati programmati i lavori per sistemare le frane che si erano verifícate a maggio dello scorso anno. La circolazione era stata interrotta lo scorso marzo per la piena del Sillaro -tit_org-

Estratto da pag. 53 554

15-01-2020 Pag. 1 di 1

OZZANO Paolo Castelli lancia Greenkiss

[Redazione]

Da venerdì al 21 il salone parigino Maison & Objet ospita l'anteprima mondiale della capsule collection 'Greenkiss' nata dalla collaborazione tra Paolo Castelli, dell'omonima azienda ozzanese, con Hubert de Malherbe e Thierry Lemaire. La linea si compone di tavoli, poltrone, sedute e corpi illuminanti. -tit_org-

Estratto da pag. 53 555

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Topi d`auto scatenati Sei furti in poche ore

[Matteo Radogna]

Topi d'auto scatenati Sei furti in poche ore Le chiamate ai carabinieri sono arrivate a distanze di poche ore da sei persone diverse, tra il parcheggio del centro anziani a Castel Maggiore e via Gramsci in direzione di Fuño ad Argelato, tutte per segnalare i topi d'auto in azione. In uno dei posteggi colpiti si vedono ancora i frammenti di vetro della macchina di Antonella Sibillano. La donna, dopo aver parcheggiato davanti al centro anziani di Castel Maggiore, ha trovato i finestrini divelti e, oltre al furto di una borsa, danni per centinaia di euro. Sono stata via pochissimo, ma questo breve lasso di tempo è bastato ai ladri per entrare in azione - racconta -. Avevo lasciato la borsa in auto e dentro c'erano soldi e documenti sia miei che dei miei figli. II portafoglio, all'interno, era di colore ro- Una delle vittime: Mi hanno rubato la borsa. Dentro c'erano i documenti, ma anche i miei affetti più cari sa, nel caso qualcuno lo trovasse. Dentro la borsa c'erano alcuni ricordi, che per i ladri non hanno nessun valore ma per me ne hanno tantissimo. Piccoli furti nelle auto sono ricorrenti sia a Fuño di Argelato che a Castel Maggiore: i ladri colpiscono le vetture soltanto per rubare pochi spiccioli e i militari consigliano di non lasciare nulla nelle macchine in sosta. I malviventi usano piccoli martelli con la punta di ferro, spesso rubati all'interno degli autobus del trasporto pubblico, e poi abbattono il vetro deflettere dell'auto di turno e allungano la mano per arrivare alla maniglia della portiera. In altri casi invece, quando le vetture sono in posti più isolati, i delinquenti infrangono i vetri con tubi di ferro. Il tutto per portare via oc chiali, borselli, borse e valigette, anche pochi spiccioli. Sibillano lancia un appello ai delinquenti: Almeno mi restituiscano i documenti miei e dei miei figli. La mia macchina è stata devastata in via Ungaretti proprio nel centro di Castel Maggiore. Nessuno, per ora, ha visto niente. Quelli del centro anziani mi hanno detto che l'ultimo furto risale a qualche anno fa. In realtà se ne sentono parecchi soprattutto negli ultimi tempi. Sempre a Castel Maggiore, in zona di Trebbo di Reno, sono state visitate dai soliti ignoti alcune villette tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020.1 ladri si introducono soprattutto verso sera, anche con i padroni di casa all'interno delle abitazioni. Matteo Radogna Antonella Sibillano, una delle vittime dei topi d'auto a Castel Maggiore -tit_org- Topiauto scatenati Sei furti in poche ore

Estratto da pag. 54 556

15-01-2020 Pag. 1 di 1

In Regione per tenere il Cup aperto

[Redazione]

Venerdì, alle 9,30, il comitato per la riapertura a sei giorni del cup di Baricella andrà a protestare davanti alla Regione per sensibilizzare viale Aldo Moro su un problema sentito in quel territorio. I cittadini del comitato, alla luce delle circa 1.800 firme raccolte per un servizio che comprende anche i territori limitrofi, critica il taglio a tré giorni dell'apertura del cup e anagrafe sanitaria, all'interno del poliambulatorio, in viale Europa. Alla protesta parteciperanno anche cittadini provenienti da Minerbio e Malalbergo. La portavoce del comitato. Diana Zanetti, ha scritto, negli anni, decine di lettere alla Regione e, dopo un lungo silenzio, ha deciso di promuovere questa protesta. I cittadini distribuiranno volanti davanti alla sede della Regione, sperando di essere ascoltati. -tit_org-

Estratto da pag. 54 557

15-01-2020 Pag. 1 di 1

GRANAROLO La vera storia di Molly Bloom

[Redazione]

GRANAROLO Alle 21 il TaG - Teatro a Granarolo diventa grande schermo per la pellicola 'Molly's Game' (inizio alle 21). La storia è quella vera dell'atleta Molly Bloom che si costruì un impero con il poker clandestino di Hollywood - tit_org-

Estratto da pag. 54 558

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Topi d`auto scatenati Sei furti in poche ore

[Matteo Radogna]

Topi d'auto scatenati Sei furti in poche ore Le chiamate ai carabinieri sono arrivate a distanze di poche ore da sei persone diverse, tra il parcheggio del centro anziani a Castel Maggiore e via Gramsci in direzione di Fuño ad Argelato, tutte per segnalare i topi d'auto in azione. In uno dei posteggi colpiti si vedono ancora i frammenti di vetro della macchina di Antonella Sibillano. La donna, dopo aver parcheggiato davanti al centro anziani di Castel Maggiore, ha trovato i finestrini divelti e, oltre al furto di una borsa, danni per centinaia di euro. Sono stata via pochissimo, ma questo breve lasso di tempo è bastato ai ladri per entrare in azione - racconta -. Avevo lasciato la borsa in auto e dentro c'erano soldi e documenti sia miei che dei miei figli. II portafoglio, all'interno, era di colore ro- Una delle vittime: Mi hanno rubato la borsa. Dentro c'erano i documenti, ma anche i miei affetti più cari sa, nel caso qualcuno lo trovasse. Dentro la borsa c'erano alcuni ricordi, che per i ladri non hanno nessun valore ma per me ne hanno tantissimo. Piccoli furti nelle auto sono ricorrenti sia a Fuño di Argelato che a Castel Maggiore: i ladri colpiscono le vetture soltanto per rubare pochi spiccioli e i militari consigliano di non lasciare nulla nelle macchine in sosta. I malviventi usano piccoli martelli con la punta di ferro, spesso rubati all'interno degli autobus del trasporto pubblico, e poi abbattono il vetro deflettere dell'auto di turno e allungano la mano per arrivare alla maniglia della portiera. In altri casi invece, quando le vetture sono in posti più isolati, i delinquenti infrangono i vetri con tubi di ferro. Il tutto per portare via oc chiali, borselli, borse e valigette, anche pochi spiccioli. Sibillano lancia un appello ai delinquenti: Almeno mi restituiscano i documenti miei e dei miei figli. La mia macchina è stata devastata in via Ungaretti proprio nel centro di Castel Maggiore. Nessuno, per ora, ha visto niente. Quelli del centro anziani mi hanno detto che l'ultimo furto risale a qualche anno fa. In realtà se ne sentono parecchi soprattutto negli ultimi tempi. Sempre a Castel Maggiore, in zona di Trebbo di Reno, sono state visitate dai soliti ignoti alcune villette tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020.1 ladri si introducono soprattutto verso sera, anche con i padroni di casa all'interno delle abitazioni. Matteo Radogna Antonella Sibillano, una delle vittime dei topi d'auto a Castel Maggiore -tit_org- Topiauto scatenati Sei furti in poche ore

Estratto da pag. 54 559

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Fabio Perini, in 66 a rischio licenziamento L'azienda vuole concentrare la produzione a Lucca. Rabbia Usb: Sarebbe la morte dello stabilimento, decisione incomprensibile

[Riccardo Rimondi]

Fabio Perini, in 66 a rischio licenziamene L'azienda vuole concentrare la produzione a Lucca. Rabbia Usb: Sarebbe la morte dello stabilimento, decisione incomprensibi CALDERARA di Riccardo Rimondi Una lettera di licenziamento per 66 persone, destinata ad azzerare la produzione nella ex Casmatic, oggi Fabio Perini, di Calderara. E una realtà storica del packaging bolognese che rischia, come minimo, un forte ridimensionamento proprio nel cuore della Packaging Valley. Ieri i dipendenti dello stabilimento hanno scioperato due ore e si sono riuniti in assemblea: una prima risposta all'incontro i lunedì tra l'Unione sindacale di base e i vertici dell'azienda lucchese, che fa parte del colosso tedesco Körber Group. Nel corso dell'incontro, a cui hanno fatto seguito le lettere di licenziamento, l'azienda ha comunicato la decisione di tagliare 66 posti, sui 118 lavoratori attualmente presenti nello stabilimento. Una decisione che l'azienda spiega di aver preso, racconta Vincenzo Guerrieri dell'Usb, perché negli ultimi anni ci sono stati cali consistenti di ordini e ricavi e non riesce più a contenere i costi. L'idea è quindi di spostare la produzione a Lucca, come fra l'altro annunciato dalla stessa azienda in un comunicato stampa: obiettivo, ottimizzare le sinergie, implementare un nuovo assetto organizzativo e assicurare lo stesso standard qualitativo lungo tutta la filiera produttiva. A Bologna, insiste l'azienda, si avrebbe una struttura più snella ed efficiente, fecalizzata sulla ricerca e sviluppo e sul servizio ai clienti. Una scelta che però qui significa posti di lavoro in meno: Non è facile intraprendere azioni che hanno un impatto sulla vita dei nostri dipendenti e delle loro famiglie - riconosce l'ad Oswaldo Cruz Junior -. Il nostro prossimo impegno sarà quello di trovare, insieme alle organizzazioni sindacali, le migliori soluzioni per ridurre, per quanto possibile, l'impatto sociale che questa decisione comporta. Per l'Usb, il ridimensionamento sarebbe la morte dello stabilimento produttivo bolognese, una decisione incomprensibile, attacca Guerrieri. E anche la stessa decisione annunciata di focalizzarsi sulla ricerca e sviluppo solleva più di una perplessità: Da lì, negli ultimi anni, in molti sono andati via, ricorda il sindacalista. Per arrivare a una soluzione, i tempi sono stretti: le trattative dureranno al massimo 75 giorni, a meno che i licenziamenti non vengano sospesi. L'Usb non esclude l'ipotesi di ricorrere al contratto di solidarietà. Ed è possibile che nei prossimi giorni arrivino già altre iniziative di protesta dei dipendenti. Ieri si sono fermati anche i lavoratori lucchesi, per uno sciopero di solidarietà di un'ora e mezza indetto dalla Fiom. RIPRODUZIONE RISERVATA IL FUTURO DEL SITO Per il gruppo ci sarebbe una struttura più efficiente, focalizzata su ricerca e sviluppo BOLOGNAdipendenti della Fabio Perini di Calderara di Reno in manifestazione - tit_org-

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Auto elettriche, undici postazioni per la ricarica super veloce

[Matteo Radogna Ro]

L'ultima colonnina 'fast charge' che verrà installata sarà in grado di ricaricare un'auto elettrica in appena 20 minuti. Dopo le installazioni di questi giorni, il Comune di Medicina presto arriverà a quota undici postazioni. La metà delle colonnine sono già funzionanti e le altre saranno pronte nel giro di pochi giorni. Dal centro commerciale alle piazza, dal capoluogo alle frazioni, gli automobilisti, che hanno scelto vetture elettriche, avranno l'imbarazzo della scelta a Medicina. Le postazioni saranno sparse in tutto il territorio. Il sindaco Matteo Montanari: Cinque colonnine sono finanziate dal bonus idrocarburi derivante dall'estrazione di gas nel nostro territorio, sei le installa Enel a seguito del protocollo firmato con lo stato e la Regione per la diffu- Gli impianti saranno sparsi su tutto il territorio In soli 20 minuti si riesce a fare il pieno di energia sione della mobilità elettrica. Sono tutte quick charge e una fast charge in zona ex stazione e quest'ultima ricarica un'auto elettrica in circa 20 minuti. Il primo cittadino è soddisfatto: Oltre la metà delle colonnine sono già state installate e le altre saranno posizionate in questi giorni. Soltanto con le prime due colonnine di ricarica del Comune abbiamo calcolato che sono stati risparmiati 8mila euro di gasolio o benzina e percorsi 130mila chilometri. Medicina ha scelto l'energia pulita: L'elettricità - conclude Montanari - è un combustibile pulito, idoneo in particolare a favorire la diffusione dei veicoli ad alimentazione elettrica, compresi quelli a due ruote, con vantaggi per la qualità dell'aria e l'inquinamento acustico. Matteo Radogna MATTEO MONTANARI Due sole postazioni hanno fatto risparmiare Smila euro di carburanti -tit_org-

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Operazione da 22 milioni di euro Transtecno entra in Interpump E` un`opportunità di sviluppo Acquisito il 60 per cento dell'azienda di Anzola

[Redazione]

Operazione da 22 milioni di euro Transtecno entra in Interpump Å' un'opportunità di sviluppo Acquisito il 60 per cento dell'azienda di Anzola Transtecno entra ufficialmente nella galassia del colosso Interpump. Ieri il gruppo con sede a Sant'Ilario d'Enza (Reggio Emilia) ha annunciato l'acquisizione del 60% dell'azienda di Anzola dell'Emilia, attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di riduttori e motoriduttori. L'operazione fa seguito all'accordo vincolante firmato a fine dicembre: il closing è arrivato dopo la due diligence. Per la quota di maggioranza Interpump ha pagato 22 milioni di euro, oltre a 488.533 azioni valorizzate al prezzo di chiusura del 13 gennaio (che era di 28,6572 euro). Transtecno è una realtà in grado di registrare un fatturato, nel 2018, di 45 milioni di euro, con un margine operativo lordo pari a 8,7 milioni. Il 2019 ha visto una crescita dei ricavi consolidati nell'ordine del 10%, con cassa positiva pari a due milioni di euro. L'azienda, col cuore ad Anzola Emilia, ha filiali anche in Ciña, Paesi Bassi, Spagna, Usa e Messico e opera in molti settori, con linee di progettazione per avicoltura, autolavaggi ed energie rinnovabili. Una realtà con numeri in espansione, quindi, che ora passa sotto il controllo del gruppo reggiano, che dal canto suo nel 2018 ha registrato un fatturato pari a 1,28 miliardi di euro. Nel Bolognese Interpump è già presente a Calderara, con uno stabilimen to che vede al lavoro oltre 200 persone. Soddisfatto per l'operazione Fulvio Montipò, presidente di Interpump: L'acquisizione di Transtecno è in linea con il nostro obiettivo di realizzare un polo di rilevanza internazionale nelle trasmissioni di potenza. Grazie alla gamma prodotti complementare con quella di Reggiana Riduttori, l'ingresso di Transtecno nel nostro gruppo amplia le potenzialità di offerta e le opportunità di sviluppo. r.r. RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org- Transtecno entra in Interpump E un opportunità di sviluppo

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Cancelliamo le barriere in via Albertazzi

[Claudio Bolognesi]

II Comune da il via al cantiere sul marciapiede da piazza Dante a piazza dei Poeti, a favore di carrozzine e passeggini per bin II Comitato 'La voce di chi non ha voce' chiama, il Comune risponde con un intervento in via Albertazzi per abbattere le barriere architettoniche. Pochi giorni dopo l'inizio dell'anno nuovo il portavoce del Comitato Giovanni Bellosi era intervenuto con una lunga lettera che conteneva le richieste formulate al Comune per l'anno in corso, tra lavori non realizzati nel 2019 e interventi ritenuti prioritari da eseguire nell'anno appena iniziato. Tra le tante, molte riguardavano l'abbattimento delle barriere architettoniche, da sempre uno dei temi sui quali 'La voce di chi non ha voce' si è dimostrato più sensibile negli anni. Chiediamo I rifacimento o la riparazione dei marciapiedi spesso difficilmente praticabili per portatori di handicap in carrozzina o genitori che spingono un passeggino, aveva detto Bellosi, aggiungendo anche di ritenere prioritaria la sistemazione di via Cavour e Matteotti, una maggior illuminazione e un arredo degno per la piazza principale della nostra città (XX Settembre, ndr), e il superamento degli scivoli pericolosi per i portatori di handicap ancora presenti nella zona del Cassero. Ebbene, prima ancora di leggere la lista del Comitato, il Comune ha pianificato un primo passo importante. E' notizia di ieri, infatti, che prenderà il via oggi un intervento per eliminare le barriere nel tratto di marciapiede di via Albertazzi, che si trova sul lato destro, a partire da piazzale Dante fino a piazza dei Poeti. Il marciapiede è largo circa un metro, ma è interrotto da numerosi 'cercini', piccole aiuole quadrate, larghe circa 70 centimetri, e quindi non può essere fruito dai disabili o dai bambini in carrozzina, che attualmente sono spesso costretti a spostarsi sulla sede stradale. Proprio per tutelare l'incolumità di chi si muove in carrozzina, la Giunta, in accordo con il servizio viabilità, ha deciso di intervenire con questa opera di sistemazione - si legge nel comunicato del Comune -, che consisterà nell'eliminazione dei cercini esistenti e nell'asfaltatura dell'intero tratto di marciapiede, che avrà anche rampe di pendenza regolare per accedervi, rendendolo cosi totalmente fruibile. L'intervento comporterà anche un'ovvia modifica della sosta. Come indicato dalla segnaletica già presente, infatti, lungo il lato della strada costeggiato dal marciapiede interessato dal cantiere ci sarà divieto di sosta con rimozione forzata dalle 7 alle 17 fino alla data del termine dei lavori che, in caso di condizioni meteo favorevoli, è previsto entro venerdì 24 gennaio. Claudio Bolognesi RIPRODUZIONE RISERVATA L'ELENCO L'intervento era in una lista di istanze del comitato 'La voce di chi non ha voce' Un cantiere per la sistemazione di un marciapiede in una foto d'archivio -tit_org-

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Venerdì al Jolly si ride in dialetto con la compagnia `Pezzoli`

[Redazione]

Venerdì al Jolly si ride in dialetto con la compagnia Tozzoli' Venerdì 17 alle 21,15 andrà in scena 'Bra2adela' con la Compagnia Gloria Pezzoli, quarto spettacolo della rassegna dialettale al Jolly in via Matteotti 99; testi di Gloria Pezzoli e Giorgio Giusti, he cura anche la regia. La Compagnia Gloria Pezzoli è presente da 10 anni in tutti i migliori teatri di genere di Bologna e provincia e, recentemente, anche di Modena. Rappresenta solo testi originali dei suoi autori Gloria Pezzoli e Giorgio Giusti. I testi raccontano storie vere o aderenti al reale e si discostano dai temi consueti del teatro tialettale, situazioni equivoche, corna ecc., alternando momenti comici, umoristici e sentimentali. Gli attori sono 16, fra i quali numerosi sono i giovani, autentica linfa vitale della Compagnia. Biglietto unico 8 euro, prenotazioni 333 9434148. -tit_org- Venerdì al Jolly si ride in dialetto con la compagnia Pezzoli

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Una serata colorata di rosso La Ducati e gli scatti di Lazzari

[Redazione]

Serata speciale oggi alle 20.30 nella Sala comunale di Arte Contemporanea in via Matteotti 79, un'occasione da non perdere per comprendere le emozioni, i racconti e gli aneddoti che hanno portato alla testimonianza di Mirco Lazzari e alla creazione della sua mostra 'Emozioni in rosso', dedicata al mondo Ducati. Oltre al fotografo autore degli scatti, saranno presenti personalità del mondo del motorsport, giornalisti, scrittori e addetti ai lavori. L'evento, che era stato rinviato, si tiene dunque nella stessa sede che ospita la mostra, in queste settimane molto frequentata e apprezzata, sia dagli appassionati di questo sport, sia dai tanti altri visitatori. proprio per le emozioni che Lazzari riesce a trasmettere con Alle 20.30 nella sala comunale in via Matteotti incontro con giornalisti, scrittori e addetti del motorsport i suoi scatti, di riconosciuto valore artistico e culturale. La mostra si può visitare fino a venerdì 24 tutti i giorni dalle 16,30 alle 19 a ingresso libero. In seguito diventerà itinerante e sarà ospitata in altri luoghi turistici di Castel San Pietro e non solo. Il fotografo Mirco Lazzari, già autore delle bellissime immagini della Carrera in esposizione permanente al primo piano del Palazzo Comunale, aveva collaborato insieme ad Angelo Orsi alla mostra fotografica 'Simply the Best' dedicata alla memoria dell'amico Ayrton Senna, inaugurata un anno fa nella stessa Sala di Arte Contemporanea e poi esposta in vari luoghi della città e del territorio nel corso del 2019. INGRESSO LIBERO La mostra può essere visitata fino al 24 gennaio, ogni giorno dalle 16.30 alle 19 L'inaugurazione della mostra sulla Ducati, avvenuta il 15 dicembre - tit_org-

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Cani intrapolati nel tunnel Orfeo e Muscolo sono salvi I due segugi maremmani sono stati estratti dal cunicolo dopo quasi trenta ore Impegnate numerose squadre dei vigili del fuoco anche da Brescia e Ferrara

[Matteo Radogna]

Cani ntrapolati nel tunnel Orfeo e Muscolo sono salvi I due segugi maremmani sono stati estratti dal cunicolo dopo quasi trenta ore Impegnate numerose squadre dei vigili del fuoco anche da Brescia e Ferrara Impauriti e affamati, ma salvi. Sono stati recuperati, ieri sera, dopo più di 30 ore di ricerche e scavi, i due segugi maremmani. Orfeo e Muscolo, rimasti intrappolati nei cunicoli che portano a una cava nella montagna di Baragazza. Una grande operazione quella portata a termine dai vigili del fuoco, dopo che nel primo pomeriggio c'erano stati non pochi problemi nell'individuare i due animali. L'allarme era stato dato dal padrone che li aveva visti scomparire nel crepaccio. Non sono mancati gli intoppi: le termo-camere dei vigili del fuoco, ieri, avevano perso per qualche ora la loro posizione. I pompieri, però, non si sono dati per vinti e hanno continuato a cercare, nonostante il silenzio dei due cani, sempre più impauriti ed esausti. Alla fine sono stati localizzati, sempre grazie alle strumentazioni all'avanguardia, usate di solito per trovare le persone sotto le macerie. Gli scavi, quindi, sono continuati incessantemente, anche se sono diventati più difficili a causa della roccia. I vigili del fuoco hanno dovuto utilizzare un escavatore di grandi dimensioni. Ha premiato probabilmente la scelta di lavorare con il braccio meccanico in un terreno più morbido, proprio in corrispondenza della posizione presunta degli animali. Intanto che la pala affondava i colpi nella terra, i vigili del fuoco con la termo- camera hanno monitorato le condizioni degli animali. Per questo intervento, vista la complessità dello scenario, è stato necessario avvalersi di diverse risorse che il Corpo Nazionale può mettere in campo. Il comando provinciale di Bologna ha richiesto il supporto di uomini e attrezzature specializzati in questo tipo di attività. Gli USAR VVF della Lombardia insieme ai vigili del fuoco speleo alpino fluviali di Bologna si sono alternati senza sosta per circa trenta ore per operare nel migliore dei modi il salvataggio dei due cani. E ce l'hanno fatta. Ma hanno concorso alla buona riuscita delle operazioni anche le squadre di terra dei distaccamenti volontari di Monzuno e Castiglione dei Pepoli, le squadre della Centrale che hanno allestito la logistica per l'attività notturna, il Reparto Volo dei VVF Emilia Romagna per i sorvoli e l'attività di coordinamento della sala operativa 115 di Bologna e della Direzione Emiila Romagna. Intanto vicino al luogo delle ricerche si riversati molti curiosi. Tante associazioni di volontariato, in questi giorni, si sono offerte di dare una mano alle forze dell'ordine. Ma, alla fine, non ce n'è stato bisogno, perché i pompieri hanno portato a termine un'operazione di salvataggio a dir poco complessa. Matteo Radogna OPERAZIONE COMPLESSA Impiegati speleologi e uomini dell'Usar, reparto specializzato nella ricerca sotto le macerie dei terremoti il primo dei due cani estratto dai pompieri -tit_org-

Estratto da pag. 57 566

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Progetto del Comune I bimbi giocano mentre la mamma studia

[Redazione]

Progetto del Comune In biblioteca organizzato un corso di italiano per donne straniere. Intanto un'educatrice seguirà i figl Parte nel Comune di San Benedetto Val di Sambro in questi giorni un corso di italiano finanziato dal fondo europeo F.A.M.I. (Fondo asilo migrazione e integrazione). Si tratta di una serie di lezioni di alfabetizzazione per stranieri organizzati da Alessandro Borri, per conto del Centro provinciale per l'istruzione degli adulti dell'Appennino. Si tratta di una quindicina di lezioni di tré ore l'una che si terranno al mattino nella biblioteca comunale "Gastone Stefanini" di San Benedetto, fino a fine a febbraio. La novità di questa iniziativa è che insieme ad AGLI Bologna il Comune di San Benedetto offrirà ai partecipanti al corso, e in particolare alle donne, un servizio di assistenza ai bambini. L'idea infatti nasce dalla consapevolezza, da parte dell'amministrazione comunale, che spesso le donne straniere non riescono a partecipare a questi corsi perché devono occuparsi dei figli non ancora inseriti nel percorso scolastico. Ovviamente il servizio è esteso a tutte le famiglie FILIPPO DIACO (ACLI) Le immigrate devono imparare la lingua per poi poter trovare un lavoro del territorio, con l'idea quindi che possa nascere un gruppo di bambini, guidati da un educatore messo a disposizione dall'Adi, che favorisca la socializzazione e l'integrazione. I bambini saranno ospitati nell'ala della biblioteca dedicata ai più piccoli. Come osserva Filippo Diaco, presidente delle Adi di Bologna, La ricerca delle Adi sul tema dell'occupabilità femminile ha evidenziato come il livello di conoscenza B1 dell'italiano sia uno dei requisiti considerati determinanti dalle aziende per l'assunzione. Ecco perché è importante che queste donne migranti possano frequentare i corsi. Proprio per risolvere questo problema dunque le Adi hanno attivato un servizio di conciliazione dei tempi di formazione e di vita, mettendo a disposizione un'educatrice per i bambini delle allieve. Affianchiamo il Comune di San Benedetto con tale servizio, perché il fatto che queste donne imparino la lingua le aiuterà a trovare lavoro e, di con seguenza, a raggiungere l'indipendenza economica, con le conseguenze positive del caso sul loro benessere, quello dei figli e della società tutta conclude Diaco. A occuparsi dei bambini sarà un'educatrice che ha partecipato al progetto di inserimento lavorativo svolto dalle Adi proprio a San Benedetto nei mesi scorsi: in questo modo sono integrate due esperienze, per dimostrare che attività svolte in tema di occupazione femminile portano a conseguenze positive concrete. Inoltre, se la partecipazione di altre famiglie del territorio sarà apprezzabile, il Comune valuterà la possibilità di studiare un progetto stabile, da dedicare ai bambini piccoli ed alle loro famiglie. Sino ad oggi infatti tale attività non si è concretizzata proprio per la mancanza di un numero minimo di adesioni, necessario per l'erogazione del servizio. La biblioteca di San Benedetto Val di Sambro -tit_org-

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

MONZUNO Annamaria festeggia i cent`anni

[Redazione]

MONZUNO Annamaria festeggia i cent'annij Festa nella residenza 'Bellavalle' di Monzuno per la signora Annamaria Pederzoli che ha compiuto 100 anni. La neo centenaria è ospite della struttura per anziani di Monzuno, dopo una vita trascorsa a far nascere bambini a Bologna, dove ha fatto l'ostetrica. Alla festa per Annamaria, oltre ai familiari, gli operatori e il sindaco Bruno Pasquini (nella foto). Ricevuta la pergamena la signora Annamaria ha subito indossato un paio di occhiali per leggere gli auguri. Una torta di compleanno condivisa con i famigliari e I sindaco Pasquini -tit_org- Annamaria festeggia i cent anni

Estratto da pag. 57 568

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Spazio Labò, collettiva sull`immaginario fotografico virtuale

[Redazione]

Spazio Labò, collettiva sull'immaginario fotografico virtuale Apre alle 19 allo Spazio Labò di dell'esposizione che il 25 alle 18 Strada Maggiore 29 la mostra fo- ospita la presentazione di 'Famitografica 'Familiär Stranger - Im- liar Stranger' e il 25 e 26 ospita maginari collettivi nell'epoca un workshop dello stesso Kesdella fotografia mobile'. Nella sels su 'Who are you and your postfazione del libro 'Familiar work?'. Fino al 5 marzo. Strager' scrive Erik Kessels: Ognuno di noi ha il diritto di realizzare e condividere fotografie, ma vorrei che vi chiedeste quali immagini vogliate realmente scattare. I comportamenti messi in atto nel mondo virtuale sono il core business -tit_org- Spazio Labò, collettiva sull immaginario fotografico virtuale

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Palazzo Fava, Medea archetipo femminile di un mondo che cambia

[Redazione]

Alle 18 la biblioteca di Palazzo Fava (via Manzoni 2) ospita la conferenza di Cristina Tuoi 'Lungo la trama del Mito: Medea regina dell'archetipo femminino'. La relatrice indicherà i caratteri identitari della Medea mitica fino a rintracciarne i contorni che la definiscono Signora dell'archetipo femminile, eroina drammatica, protagonista di un passaggio storico che andava definendo il tramonto di una civiltà antica e l'affermazione prepotente di un nuovo ordine. -tit_org-

Estratto da pag. 60 570

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Dalla finestrella vista sul mosaico Galleggiano le sfere di Nittolo

[Redazione]

L'installazione 'Emergenze' rimarrà visibile fino al 9 febbraio II forte e profondo legame che unisce Bologna alle sue acque fin dal Medioevo resta ormai ancorato a pochi struggenti frammenti. Uno di questi è la finestrella di via Piella che affaccia sul canale di Reno, da oggi arricchito dall'installazione 'Emergenze' del maestro del mosaico Felice Nittolo, campano di nascita e ravennate d'adozione. Fino al 9 febbraio numerose sfere affioreranno dalla superficie con la poliedricità di migliaia di frammenti colorati. Il mosaico è utilizzato come principio e come mezzo e non come tecnica - specifica l'autore -. Può essere parola, suono pulsazione, può essere interpretato come un insieme di elementi eterogenei che si fondono in un unico soggetto e strumento di narrazione, un medium molto attuale per dimostrare come tante piccole entità diverse tra loro, se prese e unite tra loro con rigore e armonia, possono creare una stupenda opera d'arte. Il curatore è Franco Betti che ha raccolto l'input di Canali Bologna e di Alessandro Vitiello della Home Gallery: In un periodo come il nostro - argomenta caratterizzato da forti contrasti, l'arte e la cultura sono gli strumenti in grado di rafforzare i legami di cooperazione e condivisione fra i popoli: le diverse tessere del mosaico si uniscono a fornare un unico grande coro. E il moto delle onde sarà il propulsore di una propagazione ancora più rapida della voce di tale coro, così di rimettere in circolo il flusso di energia tra la città e i suoi corsi d'acqua. -tit_org-

Estratto da pag. 60 571

15-01-2020 Pag. 1 di 1

Art City esplode dove non ti aspetti

[Claudio Cumani]

Art City esplode dove non ti aspett Gli eventi off della Fiera occupano nuovi luoghi corn DumBo, lo studio Pozzati, la stazione dell'alta veloci di Claudio dimani I numeri della grande festa del Bello che invaderà la città, a corollario e integrazione delle giornate di Arte Fiera previste dal 24 al 26 (inaugurazione il 23), sono imponenti: 126 gli spazi coinvolti, 23 i progetti speciali istituzionali a ingresso gratuito, dieci i giorni di kermesse (da venerdì al 26). Art City, il programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune in collaborazione con Bolognafiere, arriva insomma in questa sua ottava edizione a un punto di eccellenza che conferma ovviamente la tradizionale Notte Bianca dell'Arte prevista stavolta sabato 25. Non ci sarà un filo comune a legare mostre, performance e installazioni ma si potranno individuare - spiega il direttore artistico Lorenzo Balbi- alcuni elementi prevalenti. Che sono una forte presenza femminile fra gli artisti, un intrigante confronto generazionale fra nomi affermati ed emergenti, una massiccia incursione nella pittura, che è linguaggio molto presente anche ad Arte Fiera. E' una costellazione diversa dal solito quella dell'edizione 2020 di Art City. A partire dai luoghi inconsueti. Come DumBO, nell'area rigenerata dell'ex scalo ferroviario Ravone in via Cesarini 19: lì il 24 e 25 (due repliche alle 19 e alle 21, ingresso con coupon ritirabile domenica dalle 10 a MAMbo o on line su eventbrite) sarà il teatro dell'evento speciale 'La vita nuova' firmato da Romeo Castellucci. Ma spazi insoliti sono anche Kappanoun di San Lazzaro (ospita in via Lambertini da sabato al 29 marzo una personale di Jimmie Durham, Leone d'oro alla carriera alla Biennale), lo studio privato di Concetto Pozzati di via Zamboni 57 (dal 24 al 26 vi è prevista una performance diretta da Angela Malfitano con Massimo Scola), la hall dell'Alta Velocità al quarto piano sotterraneo della stazione dove fra i binari 17 e 18 Riccardo Benassi dal 24 al 28 presenterà una propria installazione. MamBO inaugura il 23 un'attesa collettiva di sette fra i più noti artisti contemporanei che resterà nella sala della Ciminiere fino al 3 maggio. Non solo: per l'occasione è stato pensato un riallestimento della prima sala della collezione permanente dedicata alla pittura romana degli anni '60, imperniato sui celebri 'Funerali di Togliatti' di Guttuso. Sempre nelle Collezioni troverà poi spazio, a partire da mercoledì prossimo, l'installazione Ossi' di Claudia Losi. Resterà fino al 18 aprile alla Fondazione del Monte di via delle Donzelle la collettiva che si inaugura sabato pomeriggio '3 Body Configurations' dedicato a Claude Cahun, VALIE EXPORT, Ottonella Mocellin, tré testimoni dei movimenti del XX secolo. Domenica pomeriggio apre invece a San Filippo Neri l'intervento site specific curato da Maura Pezzati 'Nave Nodriza', della spagnola Eulalia Validosera. E, a proposito di artisti noti, bisogna ricordare la personale di Antoni Muntadas, ospitata da sabato al 22 marzo a Villa delle Rose. Ancora per flash: i 'Vestimenti' di Sissi a Palazzo Bentivoglio, la robotica di Mika Taanila all'Esprit Nouveau, la performance di Valentina Vetturi nel foyer del Comunale. E ancora Nicola Toffolini a Palazzo Poggi, Donatella Lombardo al Museo della Musica, Silvia Costa alla Biblioteca delle donne. Silvia Camporesi allo Spazio Carbonesi, Alessandro Lupi al Cubo, Ann Veronica Janssens a Palazzo Rè Enzo e un gruppo di 13 pittori contemporanei alla Banca di Bologna. C'è altro. Come il progetto 'Via libera per volare' che, partendo dal Davia Bargellini, si irradierà nel cortile di Palazzo d'Accursio, nella lounge dell'aeroporto Marconi, nel reparto di pediatria del Sant'Orsola e e alla Casa della Conoscenza di Casalecchio. Ancora spazi nuovi, ancora luoghi inconsueti. RIPRODUZIONE RISERVATA La prima italiana de 'La vita nuova' di Romeo Castellucci si terrà negli spazi del DumBo all'ex Pavone il 24 e 25 -tit_org-

Estratto da pag. 60 572

15-01-2020 Pag. 1 di 1

La protesta Fials Un giorno di sciopero in ospedale

[Marco Principini]

La protesta Fiais Marco Principini canto suo' garantirà comunque le urgenze e i livelli minimi i prevede una giorna- di attività previsti dagli accordi Sta di disagi oggi in sindacali in caso di sciopero, ^Ó ospedale. Il sindacato come da normativa di riferiautonomo Fiais ha infatti prò- mento. Per quanto riguarda le clamato indetto uno sciopero attività di laboratorio per pad 24 ore per il personale del zienti esterni, saranno eseguibicomparto sanità delle aziende esclusivamente prelievi urd Bologna e Imola. L'Ausi, dal genti indifferibili (entro 24 ore), terapie anticoagulanti, percorsi nascita e controlli terapia. Le prestazioni non erogabili per sciopero dovranno essere nuovamente prenotate ai Cup aziendali o al Cup telefonico. -tit_org-

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Bonaccini cerca la pace con le coop Il presidente a pranzo alla Sacmi in via Selice. E' servito protestare con il Governo sulla plastic-tax

[Enrico Agnessi]

Bonaccjnj cerca la pace con le cooj II presidente a pranzo alla Sacmi in via Selice. E' servito protestare con il Governo sulla plastic-tax di Enrico Agnessi Prima un pranzo veloce in mensa, poi il saluto e le strette di mano con i lavoratori. Mattinata in Sacmi, ieri, per il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in corsa per un mandato-bis alla guida di viale Aldo Moro. Una visita, quella di Bonaccini nel quartier generale della cooperativa simbolo di Imola, da leggere anche come un tentativo di riallacciare il rapporto con una realtà storicamente satellite della sinistra, ma negli ultimi tempi decisamente più lontana al suo pianeta di riferimento rispetto al passato. Leggenda vuole infatti che, nel 2018, prima alle politiche (quando qui arrivarono i candidati parlamentari del M5s) e poi alle comunali, il colosso di via Selice con i suoi 1.200 dipendenti, a lungo guidato dall'ex numero uno della Legacoop locale Domenico Olivieri e oggi nelle mani del presidente Paolo Mongardi, fosse diventato un grosso bacino elettorale grillino. Ma in questi anni ho cercato di girare ovunque - ribatte il candidato presidente del centrosinistra, che non vuole sentir parlare di riavvicinamenti tra le due realtà -. Questo mandato l'ho fatto nei territori, a Imola sarò stato cinquanta volte. Andare nelle imprese e tra i lavoratori è fondamentale. Di certo però i recenti provvedimenti del governo (del quale però fa oggi parte anche il M5s) in materia plastic tax, disinnescati in parte proprio grazie all'intervento di Bonaccini, non hanno aiutato a rasserenare il clima tra la coop ultracentenaria e il Pd. Ho protestato e le cose sono cambiate di parecchio - rivendica il governatore -. Oltre due terzi del volume economico sono stati cancellati, l'export e il biomedicale non sono toccati, si incentiva il riciclo. E il fatto che il suo avvio sia stato spostato di sei mesi mi da fiducia che si possano fare altri interventi. Quanto alle contro-mosse di viale Aldo Moro, il piano regionale plastic-free che abbiamo adottato, il più avanzato in Italia, non prevede un solo centesimo di tasse - rimarca Bonaccini -, ma solo incentivi per famiglie, imprese e cittadini virtuosi. La nostra parte l'abbiamo fatta. Detto questo, a ormai meno di due settimane dalla sfida con la candidata del centrodestra. Lucia Borgonzoni, il presidente parla di campagna elettorale un po' strana. Mi ritrovo senza avversaria, ma con un avversario (Salvini, ndr) che, per quanto benvenuto, è un ospite, lo qui sono a casa mia e la gioco tutta sull'Emilia-Romagna, loro invece la spostano sul Paese. Eppure, al netto delle proteste, l'altra mattina sotto l'Orologio erano in tanti ad applaudire il leader leghista, che ha così infranto il tabù del comizio in una piazza imolese. La Lega è il primo partito livello nazionale e lui ha il merito di averla portata in alto, prendendola quando era al 4%, concede Bonaccini. Che poi però punge: Salvini elenca molto bene i problemi, ma fa fatica a trovare soluzioni. E non parla di Emilia-Romagna perché non la conosce. A Imola, dopo le dimissioni dell'ex sindaca Sangiorgi, che nel 2018 aveva strappato per la prima volta il Comune al centrosinistra, a primavera si torna alle urne. Ora penso davvero solo alle Regionali - ammette Bonaccini - anche perché mancano pochi giorni. Il fatto che però qui si voti dopo soli due anni certifica il fallimento, più che di un'esperienza politica, di un'idea che stava percorrendo il Paese. E cioè quella che non conta la competenza ne l'esperienza, ma basta essere nuovi. Credo che ora ci sia la possibilità di tornare al governo: bisogna cercare di fare una coalizione larga e civica, al sovranismo. Sempre sul fronte del centrosinistra, da segnalare che oggi alle 11 a Castel San Pietro arriva il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. NON CONOSCE LA REGIONE Salvini elenca molto bene ß problemi, ma fa fatica a trovare soluzioni - tit_org-

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Ci sono entusiasmo e voglia di cambiare

[Redazione]

Marchetti, capolista il Carroccio alle Regionali: Convinti di ottenere un ottimo risultato Entusiasmo e tanta voglia di cambiare. È questo il clima che riscontriamo sul territorio. A dirlo è Daniele Marchetti, candidato consigliere della Lega, a meno di due settimane dal voto per le regionali. Fermato ai box da una brutta influenza, che lo ha costretto a rinviare il confronto pubblico sulla sanità in programma l'altra sera con uno dei candidati imolesi del centrosinistra, l'ex consigliere comunale civico Romano Linguerri (Bonaccini presidente), l'esponente del Carroccio ne approfitta per fare il punto su questa prima della campagna elettorale. E si dimostra pronto a tornare subito in pista in vista dell'appuntamento del 26 gennaio. Stiamo incontrando associazioni, aziende e commercianti, cercando di restare I più possi bile tra la gente - sottolinea Marchetti -, come ad esempio nei mercati con volantinaggi itineranti. La persone ci vengono incontro per confrontarsi e conoscere le nostre idee e proposte, incentrate principalmente su sanità, lavoro e sicurezza, Già eletto nel 2014, e reduce dunque da un primo mandato in viale Aldo Moro, stavolta Marchetti è capolista del Carroccio. E, in attesa di tornare al voto a Imola per le elezioni comunali che dovrebbero svolgersi verso la fine di giugno dopo il periodo di commissariamento, mai come adesso sente che per la coalizione di centrodestra a trazione leghista, che alla presidenza della Regione candida Lucia Borgonzoni, l'impresa è possibile. Siamo convinti di poter ottenere un ottimo risultato anche sul nostro territorio - ammette il candidato del Carroccio -. D'altronde l'affetto e il calore visto durante le due visite del nostro segretario federale, Matteo Sal- vini, e della tappa imolese di Lucia Borgonzoni, che tornerà presto, ne sono la dimostrazione. Ora però - conclude Marchetti - siamo giunti alla tirata finale di una corsa che potrebbe realmente scrivere una pagina di storia, una sfida che ci vogliamo giocare fino alla fine. RIPRODUZIONE RISERVATA Daniele Marchetti, Matteo Salvini e Simone Carapia durante la visita del segretario del Carroccio a Imola -tit_org-

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Zolino, al centro sociale arriva il candidato del Movimento 5 stelle

[Redazione]

Domani sera, giovedì, sarà a Imola Simone Benini, candidato del M5s alla presidenza della Regione. L'appuntamento è alle 20 al centro sociale di Zolino. A seguire ci sarà una cena con i candidati consiglieri grillini all'Osteria il Caffè di Zolino. Presenti anche gli ex assessori Claudio Frati, Claudia Resta e Patrik Cavina. Nel frattempo, c'è soddisfazione nel M5s imolese per l'inizio dei lavori lungo via Pola, a due passi dall'ospedale nuovo. Un altro importante intervento di messa in sicurezza della viabilità, esultano i grillini, per il quale occorre ringraziare i dipendenti comunali e l'ex assessore Frati per essere riusciti a trovare le risorse utili. Un altro nitido esempio - sottolineano dal M5s - della positiva operatività che ha animato, nei mesi scorsi, l'impegno politico di molti ex assessori pentastellati nonostante un epilogo di mandato indipendente dalla loro volontà. -tit_org-

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`Vediamoci chiaro`, il Comitato e le risposte sui temi ambientali

[Redazione]

'Vediamoci chiaro', il Comitato e le risposte sui temi ambientali Ha come titolo 'Quali proposte per l'ambiente?' il confronto pubblico tra candidati alla presidenza della Regione organizzato dal comitato 'Vediamoci chiaro' e che andrà in scena domani, giovedì 16 gennaio, alle 18, all'hotel Molino Rosso. In attesa di capire chi parteciperà, sono diverse le domande che gli organizzatori rivolgeranno agli aspiranti governatori. Si va dalla richiesta di conoscere i finanziatori della campagna elettorale dei candidati, e degli eventuali conflitti d'interesse che questi potrebbero avere con i temi di tutela dell'ambiente e della salute pubblica, a quella di pronunciamento sul futuro delle discariche temporaneamente chiuse ma ancora non avviate alla gestione post mortem come la Tré Monti. Ma l'accento verrà posto anche sul Piano regionale dei rifiuti, sull'emergenza della qualità dell'aria e sull'utilizzo dei veleni in agricoltura, con un'attenzione particolare sulla qualità dei prodotti e sulle pratiche più ecosostenibili. -tit_org- Vediamoci chiaro, il Comitato e le risposte sui temi ambientali

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AMILCARE AMILCARE RENZI RENZI (CONFARTIGIANATO) (CONFARTIGIANATO) E E LE LE SFIDE SFIDE DEL DEL 2020 2020 Intervista a Amilcare Renzi - Recuperare il tempo perso = Amilcare Renzi Condividere e partecipare Va recuperato il tempo perso in anni di stallo

[Mattia Grandi]

Amilcare Renzi Condividere e partecipar Va recuperato I tempo perso in anni di stallo II segretario di Confartigianato Area Metropolitana analizza la situazione della città: Le aziende innovano, i consumi interni soffron di Mania Grandi milcare Renzi, segretario Confartigianato Emilia Romagna, ha sempre auspicato per il bene di Imola all'elezione di un primo cittadino capace di adottare scelte coraggiose. Cosa non ha funzionato nel mandato Sangiorgi? Auspicavo un'azione coraggio sa, capace di non disperdere energie nei personalismi e di coinvolgere le anime della comunità cittadina in una grande visione di rinascita per un territorio. Il giorno dopo le elezioni, invece, la città si è messa in posizione attendista e la politica è rimasta in una continua contrapposizione. A quali scelte coraggiose faceva riferimento? In primo luogo occorre un cambio di mentalità perché la com petitivita territoriale per attrarre risorse è oggi molto forte. Il sindaco deve diventare un manager che ci mette la faccia per promuovere la città. Una vocazione alla relazione extraterritoriale, saper valorizzare le positi- vita di una comunità nella quale persiste una cultura del lavoro radicata da generazioni, un'elevata qualità di vita e una rete efficiente di servizi alla persona e alle imprese. La mobilità, per esempio, è fondamentale e sta vivendo una fase storica di trasformazione, servono dee chiare e capacità di stare al passo. Pensiamo all'asse ferroviario Imola-Castel San Pietro-Bologna inserendolo in un vero sistema metropolitano, con treni anche di notte, per un costante scambio di relazioni, opportunità e fruizioni utili all'economia dell'intero circondario. La città è quindi al cospetto del secondo periodo di commissariamento nell'arco di un anno e mezzo. Uno stallo che si contrappone allo sviluppo locale del settore artigianale e delle piccole imprese. Che anno è stato, in tal senso, il 2019? Luci ed ombre con aziende che hanno mantenuto il processo di innovazione contribuendo al brillante dato regionale dell'export. L'area dedicata ai consumi interni, invece, ha sofferto per il contesto generale e per la concorrenza. Il proliferare di punti vendita della grande distribuzione organizzata, benché in regola con tutte le pianificazioni locali e metropolitane, è sicuramente penalizzante. Occorre, inoltre, una politica per il centro storico che sappia inte grare le tante iniziative che avvengono in prossimità per attrarne i partecipanti. Un'impresa locale è una luce sulla comunità con un ruolo importante anche nella rete welfare locale. Imolesi e partita iva. I giovani del comprensorio optano per il lavoro autonomo o l'impiego da dipendente resta un affascinante evergreen? Qui è forte la cultura dell'intraprendere e questo è un elemento che produce ricchezza per la comunità. Ogni giorno entrano in Confartigianato dei giovani con le loro idee imprenditoriali, ma anche dipendenti con un sogno nel cassetto. Lo scopo delle associazioni come la nostra è quello di non lasciare sole queste persone e di essere al centro di una rete sociale che sia di supporto a chi vuole creare un'attività. Dopo le ormai imminenti elezioni regionali ci si tufferà nella campagna elettorale imolese. Quale scenario immagina per la politica cittadina? La partita vincente sarà a favore di coloro che presenteranno la squadra più competente e più credibile. Auspico una situazione stabile gestita da persone che hanno a cuore la comunità e le capacità di tracciare un futuro di opportunità e sviluppo. Una classe dirigente politica all'altezza del ruolo, disponibile al dialogo costruttivo con il sistema delle imprese per recupe- é à é ' é 111é11? à 1 à, 'ýäéâàþâæ ÿâÿâââ à é é ' é à à é '. é é à à é é ' é ' é é - ' é é à é é é é é é; 8 8 é é é % rare il ritardo accumulato in questi anni di stallo. Da imolese doc, tré cose che chiederebbe al nuovo aindaco per migliorare la città? Condivisione, capacità di ascolto e partecipazione. Di Maio e Bonaccini hanno scelto in tempi diversi la stessa location, quella dell'autodromo Enzo e Diño Ferrari, per parlare al proprio elettorato. Lei che idea ha del circuito imolese? L'autodromo è un forte elemento identitario per Imola e per il suo sistema economico. Un contenitore così importante e unico non si può fermare. Occorre investire per ridurne al massimo l'impatto sonoro, con le migliori tecnologie, ma nel contempo va valorizzato, strizzando l'occhio a un'offerta anche diversificata comprendente eventi

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di business e del sistema fieristico bolognese. Per il governo della città auspico una situazione stabile, gestita da persone che hanno a cuore la comunità La mobilità è fondamentale: occorrono treni anche di notte sull'asse Imola, Castel San Pietro e Bologna' a un forte elemento dentitarlo; è importante -tit_org- Intervista a Amilcare Renzi - Recuperare il tempo perso - Amilcare Renzi Condividere e partecipare Va recuperato il tempo perso in anni di stallo

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A metà giugno via ai lavori alla materna Vespignani Manutenzione straordinaria per 240mila euro nella scuola semi-chiusa Sopralluogo dei tecnici: le condizioni statiche non si sono aggravate

[Redazione]

Manutenzione straordinaria per 240mila euro nella scuola semi-chiusa Sopralluogo dei tecnici: le condizioni statiche non si sono aggravate Partiranno un po' prima del previsto, e cioè già a metà giugno, gli attesi lavori di manutenzione straordinaria nella scuola dell'infanzia statale Vespignani. La decisione è stata presa in accordo fra Comune, Istituto comprensivo 2 ed Area Blu, al termine del sopralluogo nell'edificio di piazza Romagna, oggi parzialmente inagibile, che si è svolto nei giorni scorsi alla presenza dei tecnici della società in house e della dirigente scolastica Maria Di Guardo. Il sopralluogo - fanno sapere dal Comune - ha confermato che, rispetto alle precedenti verifiche, non vi sono stati ulteriori aggravamenti delle condizioni della struttura che ospita la scuola e che gli ambienti attualmente in uso garantiscono le necessarie condizioni di sicurezza. A richiedere questo ulteriore sopralluogo era stato, nei giorni scorsi, il commissario straordinario del Comune, Nicola Izzo, di fronte alle sollecitazioni pervenute da parte di componenti del Comitato Genitori di una scuola, quella di piazza Romagna, che ospita oggi circa 80 bimbi tra i tré e cinque anni. Si può quindi dare attuazione - sottolineano sempre dall'ente di piazza Matteotti - al progetto di fattibilità tecnico economica dei lavori di manutenzione straordinaria, messo a punto da Area Blu, che è stato poi approvato e finanziato con delibera del 29 agosto 2019 dall'allora giunta comunale. Si parla di un importo lavori pari a 159mila euro, con un quadro economico complessivo di 240mila euro. La novità, rispetto a quanto fin qui programmato, è la possibilità di anticipare l'avvio dei lavori a metà giugno, anziché all'inizio di luglio, fanno sapere ancora dal Comune. E questo è possibile grazie alla disponibilità data dalla dirigente Di Guardo, di organizzare l'attività didattica in modo differente e funzionale all'avvio dei lavori di manuten zione straordinaria, proseguono dall'ente di piazza Matteotti. Fino ad allora, l'attività prosegue, come avvenuto fino ad oggi, nei locali della scuola ancora agibili. Già nei mesi scorsi, attraverso una loro relazione, i tecnici di Area Blu avevano infatti individuato l'origine delle criticità attuali della struttura in una presenza di acqua al piede del fabbricato. Una presenza che li aveva portati ad escludere che il dissesto statico fosse imputabile a una insufficienza delle strutture fondali, bensì a un abbassamento delle fondazioni dovuto a cedimenti dei terreni sottostanti. Nella relazione di Area Blu si ricorda inoltre che l'edificio, costruito fra il 1998 e il 2000, è stato oggetto di numerosi interventi puntuali di manutenzione negli anni scorsi. L'ANALISI II dissesto statico non è dovuto a lacune nelle fondamenta, ma alla presenza di acqua sotto lo stabile La scuola materna statale Vespignani ospita circa 80 bambini dai 3 ai 5 anni -tit_org-

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Cooperative metalmeccaniche, i sindacati chiedono un aumento

[Riccardo Rimondi]

Cooperative metalmeccaniche, i sindacati chiedono un aument La piattaforma per il rinnovo del contratto: 150 euro in più al mese per i dipendenti e una maggiore partcipazione alle decisio Un aumento di stipendio dell'8%, cioè 156 euro lordi al mese per un quinto livello, e una maggior partecipazione nella vita dell'azienda. Ieri Firn Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil hanno presentato, a Bologna, la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale delle cooperative metalmeccaniche. Una scelta non casuale, quella del capoluogo emiliano come sede dell'assemblea dei delegati: sui 12-13mila addetti delle cooperative del settore, circa il 90% si trova in Emilia-Romagna. La partita interessa soprattutto Imola, dove tra le sole Cefla e Sacmi sono impiegate con questo inquadramento circa 2.400 persone, secondo i numeri dei sindacati. I punti su cui le sigle intendono trattare con il mondo cooperativo sono molti, a partire dalla richiesta di arrivare a un aumento dell'8% dei salari entro il 2022 (il periodo di vigenza del contratto sarebbe triennale): significa, per un quinto livello, 156 euro lordi, con un tasso di crescita più alto dell'inflazione programmata che, nello stesso periodo, dovrebbe essere del 3,2%. Le aziende in questione hanno prodotto una maggiore redditività in questi ultimi anni, tra innovazione e nuove tecnologie, che non è stata nemmeno minimamente redistribuita tra i lavora tori - sottolinea Samuele Lodi, segretario della Fiom regionale -. Vorremmo inoltre poter governare meglio gli orari di lavoro con le nostre rappresentanze, ma anche la flessibilità, che è sostanzialmente libera nell'ambito delle cooperative. Su questi aspetti si concentrano altri due punti della piattaforma, che affrontano temi come il telelavoro e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Per Giovanni Caruso, segretario della Firn regionale, al centro della piattaforma c'è anche la necessità di valorizzare il ruolo e la storia delle cooperative - spiega - e quindi di rinnovare il legame tra lavoratori, soci lavoratori e luoghi di lavoro. Anche in questo senso, i sindacati chiedono una maggiore centralità dei lavoratori nei processi decisionali, anche attraverso l'evoluzione dei comitati esecutivi di partecipazione verso funzioni di comitati di sorveglianza, sulla scia di quanto accade in Germania. Altro aspetto è quello del welfare aziendale: la piattaforma punta a portare l'importo dei flexible benefits a 250 euro all'anno, con l'idea di una piattaforma unica gestita dalle parti, anche per venire incontro alle necessità delle cooperative più piccole. Sullo sfondo, le rivoluzioni che l'Industria 4.0 sta portando: Dovremo monitorare gli interventi economici che si fanno a supporto di questi cambiamenti egli impatti che potrebbero avere - sottolinea Paolo Da Lan, della Uilm nazionale -. Le ricadute occupazionali sono una priorità da monitorare. Ora il documento dei sindacati sarà discusso nelle assemblee aziendali, poi le sigle presenteranno la loro piattaforma alle associazioni dei cooperatori e, a quel punto, inizierà la trattativa vera e propria. Riccardo Rimondi i MOTIVI Le aziende hanno prodotto una maggiore redditività, mai redistribuita tra i lavoratori Un operaio metalmeccanico all'opera con una saldatrice -tit_org-

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LE CELEBRAZIONI Il centenario di Confcooperative

[Redazione]

LE CELEBRAZIONI Venerdì incontro con docenti e cooperatori nella sala Âåñ Proseguono le celebrazioni per il centenario di Confcooperative, la Confederazione nata poco dopo la fine della Prima guerra mondiale. L'evento 'L'impresa che non ti aspetti. Cento anni di storia cooperstiva' farà tappa venerdì alle 17 alla II centenario di Confcooperative sala Âåñ Città e cultura in piazza Matteotti. Sono attesi Luca Dal Pozzo, presidente del Circondario Imolese di Confcooperative Bologna Metropolitano, Daniele Passini, presidente di Confcooperative Bologna, Leonardo Becchetti, docente di Economia all'Università di Roma Tor Vergata, il vescovo di I mola Giovanni Mosciatt! e un esponente della Confederazione nazionale. -tit_org-

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COMUNE Contributi alle associazioni

[Redazione]

Domande entro la fine di gennaio, esclusi partiti e sindacati II Comune intende sostenere e valorizzare le forme associative con contributi economici e altri benefici, in agricoltura, ambiente, centro storico, cultura, promozione sociale e partecipazione-promozione della legalità. Possono chiedere contributi e vantaggi economici gli enti e le associazioni già iscritti ali' elenco comunale degli enti e associazioni (l'iscrizione può essere formalizzata anche contestualmente alla richiesta di contributo); esclusi partiti e sindacati. Le richieste vanno presentate entro il 31 gennaio. -tit_org-

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Pompieri in azione Salvati molti animali

[Gabriele Tassi]

Incendio in due baracche a Mezzocolle. Messe in sicurezza anche due grosse bombole di gpl Cosa c'è dietro i quasi duemila interventi (fra Imola e Circondario) fatti dai vigili del fuoco nel 2019? C'è tanto lavoro che ogni giorno si svolge lontano dagli occhi dei comuni cittadini, proprio come nel caso dell'incendio che l'altra sera ha coinvolto due grossi capanni agricoli. In ballo - oltre alla vita dei pompieri - c'era quella di tanti animali presenti nel terreno situato nella zona di via Mezzocolle, sulle prime colline imolesi. La chiamata di soccorso alla caserma di via Manfredi è arrivata poco dopo le 19: a quel punto i caschi rossi si sono precipitati sul posto con un'autobotte e un altro mezzo di supporto dal distaccamento di Medicina. Le prime lingue di fuoco, con ogni probabilità, sarebbero partite da un ricovero per attrezzi agricoli, fra i quali anche trattori e macchinari a benzina, e quindi altamente infiammabili. La prima difficoltà per i grossi mezzi dei pompieri è stata quella proprio di raggiungere il luogo del rogo, alla fine di un'impervia stradina che scorre lungo un calanco. Una via sterrata, per giunta colpita recentemente da una piccola frana, che ne limita in parte il passaggio. Le fiamme, a quel punto, dopo aver avvolto i due grossi edifici avevano cominciato a lambire persino il bosco poco distante dalla recinzione della proprietà, con il rischio di propagarsi ancora. Le due grosse baracche in legno e lamiera (circa 80 metri quadrati l'una) sono andate completamente distrutte, ma in compenso, lo sforzo degli uomini 'in rosso' ha permesso di salvare la vita a due cani, due cavalli, un grosso gruppo di oche e galline. In poco più di 3 ore i pompieri hanno avuto ragione delle fiamme, riuscendo a mettere in sicurezza anche un paio di bombole di gas Gpl a grandissimo rischio di esplosione e a spegnere anche il piccolo incendio nel bosco prima della mezzanotte. Gabriele Tassi RIPRODUZIONE RISERVATA I pompieri hanno anche evitato che le fiamme distruggessero un bosco -tit_org-

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Le colonnine elettriche sono diventate undici = Entrano in funzione 11 colonnine elettriche

[Matteo Radogna]

Medicina, mobilità sostenìbile Le colonnine elettriche sono diventate undici Radogna a pagina 6 Entranofunzione 11 colonnine elettrich Sono tutte a carica rapida, mentre una superveloce è nella zona dell'ex stazione. Il sindaco: Agevoliamo la mobilità sostenibil L'ultima colonnina 'fast charge' che verrà attivata, sarà in grado di ricaricare un'auto elettrica in appena 20 minuti. Dopo le installazioni di questi giorni, il Comune di Medicina presto arriverà a quota undici postazioni elettriche. La metà delle colonnine sono già funzionanti e le altre saranno pronte nel giro di pochi giorni. Dal centro commerciale alle piazza, dal capoluogo alle frazioni, gli automobilisti che hanno scelto vetture elettriche, avranno l'imbarazzo della scelta a Medicina. Le postazioni saranno sparse in tutto il territorio, che, per dimensioni, è il terzo più grande della nostra provincia. Il sindaco Matteo Montanari spiega come è riuscito a ottenere questo importante servizio: Cinque colonnine sono finanziate dal bonus idrocarburi derivante dall'estrazione di gas nel nostro territorio. Sei le installa Enel a seguito del protocollo firmato con lo stato e la Regione per la diffusione della mobilità elettrica. Sono tutte quick charge e una fast charge in zona ex sta zione: quest'ultima ricarica un'auto elettrica in circa 20 minuti. Il primo cittadino è soddisfatto: Oltre la metà delle colonnine sono già state installate e le altre saranno posizionate in questi giorni. Soltanto con le prime due colonnine di ricarica del Comune abbiamo calcolato che sono stati risparmiati 8mila euro di gasolio o benzina e percorsi 130mila chilometri. Montanari spiega la scelta di sposare l'elettrico: La mobilità urbana rappresenta, per l'Unione Europea, un fattore di crescita e occupazione, oltre che un presupposto indispensabile per una politica di sviluppo sostenibile, tanto che la Commissione Europea ha adottato nel 2011 il 'Libro Bianco - Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti - Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile', allo scopo di promuovere il dibattito sui grandi temi e criticità della mobilità e ricercare, in collaborazione con tutte le parti interessate, soluzioni efficaci e percorribili. Lo scopo è lo sviluppo di sistemi di mobilità sostenibile. E così Medicina ha scelto l'energia pulita: L'elettricità - conclude Montanari - è un combustibile pulito, idoneo in particolare a favorire la diffusione dei veicoli ad alimentazione elettrica, compresi quelli a due ruote, negli agglomerati urbani con vantaggi in termini di miglioramento della qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento acustico. Matteo Radogna MINORI SPESE Due sole postazioni hanno fatto risparmiare Smila euro di carburanti Il sindaco Matteo Montanari, al centro, davanti a una delle colonnine elettriche di Medicina -tit_org- Le colonnine elettriche sono diventate undici - Entrano in funzione 11 colonnine elettriche

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A Sant`Antonio è tutto pronto per la festa del patrono e per i piatti di salsiccia

[Redazione]

A Sant'Antonio è tutto pronto per la festa del patrono e per i piatti di salsicc Un enorme tendone, i pentoloni fumanti, le grandi griglie con la carne e le arzdore. Un mix senza eguali, che accoglierà a Sant'Antonio di Medicina i residenti della Bassa. La frazione festeggerà il santo patrono, Sant' Antonio Abate, venerdì, non dimenticando però di ricordare, dalle 18.30 in poi, all'interno del centro sociale, il fedele compagno del santo, il maiale, celebrato nella seguitissima festa della 'Sanzuzezza'. Questa serata goliardica nacque nel 1992 quando alcuni residenti decisero di approfittare della festa patronale per dare vita a un momento di aggregazione di tutta la frazione. Quale motivazione migliore, allora, di un panino con la salsiccia, per stare tutti insieme? L'insaccato, seppur protagonista, non sarà l'unica bontà servita, perché le volontarie e i volontari del paese hanno preparato anche il mitico 'frizòn a volonté', la coppa calda e la polenta. Come da usanza le signore di Sant' Antonio offrono il dolce a tutti in una zuccherosa gara senza vincitori. Il grande banchetto verrà annaffiato da vin brulé, vino rosso e punch caldi. La festa - spiegano gli organizzatori - si è rivelata negli anni particolarmente attesa e seguita, facendo giungere gente sia dal territorio comunale sia dai comuni vicini. Noi vogliamo con queste iniziative rendere viva la nostra frazione. Giovani e meno giovani fanno squadra per il proprio paese. La manifestazione, infatti, ha visto ogni anno aumentare il numero dei visitatori, attratti oramai non solo dalle leccornie offerte, ma anche dalla piacevolezza del vivere una vera festa paesana in piazza fra antichi sapori, musica e giochi di una volta. L'iniziativa è organizzata dall'associazione 'Torre dei Cavalli', in collaborazione con il centro sociale di S. Antonio e il patrocinio del Comune. Venerdì al centro sociale della frazione gastronomia e allegria -tit_org- A Sant Antonio è tutto pronto per la festa del patrono e per i piatti di salsiccia

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`Un ragazzo d`oro` alla sala del Suffragio

[Redazione]

'Un ragazzo d'oro' alla sala del Suffragio 'Un ragazzo d'oro' alla sala del Suffragio Domani omaggio al grande regista bolognese Pupi Avati MEDICINA La trilogia dedicata al grande Pupi Avati propone domani sera alle 21 nella sala del Suffragio la proiezione del film 'Un ragazzo d'oro', pellicola del 2014 scritta e diretta da Avati. Nel cast, oltre a Riccardo Scamarcio e Cristiana Caporóndi, spicca Sharon Stone nel suo primo ruolo in un film italiano e di Simone Masci alla sua prima interpretazione. Il film è stato premiato nel 2014 come miglior sceneggiatura alla 38a edizione del Montreal World Film Festival in Canada. Davide Bias vive a Milano, è fidanzato con Silvia ed è un creativo pubblicitario, ma ha un sogno: scrivere un libro e riuscire a pubblicarlo. Nella vita di tutti i giorni viene assalito da ansia e insoddisfazione, e riesce a tenerle a bada solo con le pillole. Alla morte del padre, uno sceneggiatore di film di serie B, torna a Roma e incontra Ludovi- Domani omaggio al grande regista bolognese Pupi Avati -tit_org- Un ragazzooro alla sala del Suffragio

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Sant`Agnese, ritorna il pranzo di solidarietà

[Redazione]

Sant'Agnese, ritorna il pranzo di solidarietà In occasione dell'ormai prossima festività di Santa Agnese, patrona di Castel Guelfo festeggiata il 21 gennaio, l'amministrazione comunale, le associazioni e agli assistenti civici locali hanno organizzato un appuntamento di raccolta fondi in programma domenica 19 gennaio alle 12 nei locali dell'Arca di piazzale Dante Aligheri. 'Santa Agnese Solidale. Un pomeriggio con musica e allegria' è il titolo della nona edizione di un evento, con tanto di pranzo dal gustoso menu completo, dalla finalità quest'anno votata alla riqualificazione dell'aiuola e del giardino antestanti al torrione guelfese. Abbiamo iniziato nel 2012 - racconta il sindaco Claudio Franceschi - dopo il terremoto che colpi la nostra Regione. In quell'anno i nostri cittadini furono molto generosi e tra i vari sostegni che devolvemmo ci fu anche l'incasso di quel pranzo. Da allora, in questa ricorrenza così cara alla nostra comunità, abbiamo alternato le donazioni a favore di iniziative sul nostro territorio ad altre in cui, invece, focalizziamo situazioni di emergenza fuori dalla nostra area geografica. La zona del torrione è un importante biglietto da visita per chi arriva nel nostro Comune. Per le prenotazioni ci si può rivolgere alla Gioielleria Santini (338 2624945) o al negozio di frutta e verdura di Manuela e Martina (3341111762). RIPRODUZIONE RISERVATA Domenica nei locali dell'Arca in piazzale Dante Alighieri -tit_org- Sant Agnese, ritorna il pranzo di solidarietà

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Cancelliamo le barriere in via Albertazzi

[Claudio Bolognesi]

II Comune da il via al cantiere sul marciapiede da piazza Dante a piazza dei Poeti, a favore di carrozzine e passeggini per bin II Comitato 'La voce di chi non ha voce' chiama, il Comune risponde con un intervento in via Albertazzi per abbattere le barriere architettoniche. Pochi giorni dopo l'inizio dell'anno nuovo il portavoce del Comitato Giovanni Bellosi era intervenuto con una lunga lettera che conteneva le richieste formulate al Comune per l'anno in corso, tra lavori non realizzati nel 2019 e interventi ritenuti prioritari da eseguire nell'anno appena iniziato. Tra le tante, molte riguardavano l'abbattimento delle barriere architettoniche, da sempre uno dei temi sui quali 'La voce di chi non ha voce' si è dimostrato più sensibile negli anni. Chiediamo I rifacimento o la riparazione dei marciapiedi spesso difficilmente praticabili per portatori di handicap in carrozzina o genitori che spingono un passeggino, aveva detto Bellosi, aggiungendo anche di ritenere prioritaria la sistemazione di via Cavour e Matteotti, una maggior illuminazione e un arredo degno per la piazza principale della nostra città (XX Settembre, ndr), e il superamento degli scivoli pericolosi per i portatori di handicap ancora presenti nella zona del Cassero. Ebbene, prima ancora di leggere la lista del Comitato, il Comune ha pianificato un primo passo importante. E' notizia di ieri, infatti, che prenderà il via oggi un intervento per eliminare le barriere nel tratto di marciapiede di via Albertazzi, che si trova sul lato destro, a partire da piazzale Dante fino a piazza dei Poeti. Il marciapiede è largo circa un metro, ma è interrotto da numerosi 'cercini', piccole aiuole quadrate, larghe circa 70 centimetri, e quindi non può essere fruito dai disabili o dai bambini in carrozzina, che attualmente sono spesso costretti a spostarsi sulla sede stradale. Proprio per tutelare l'incolumità di chi si muove in carrozzina, la Giunta, in accordo con il servizio viabilità, ha deciso di intervenire con questa opera di sistemazione - si legge nel comunicato del Comune -, che consisterà nell'eliminazione dei cercini esistenti e nell'asfaltatura dell'intero tratto di marciapiede, che avrà anche rampe di pendenza regolare per accedervi, rendendolo cosi totalmente fruibile. L'intervento comporterà anche un'ovvia modifica della sosta. Come indicato dalla segnaletica già presente, infatti, lungo il lato della strada costeggiato dal marciapiede interessato dal cantiere ci sarà divieto di sosta con rimozione forzata dalle 7 alle 17 fino alla data del termine dei lavori che, in caso di condizioni meteo favorevoli, è previsto entro venerdì 24 gennaio. Claudio Bolognesi RIPRODUZIONE RISERVATA L'ELENCO L'intervento era in una lista di istanze del comitato 'La voce di chi non ha voce' Un cantiere per la sistemazione di un marciapiede in una foto d'archivio -tit_org-

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Venerdì al Jolly si ride in dialetto con la compagnia `Pezzoli`

[Redazione]

Venerdì al Jolly si ride in dialetto con la compagnia Tozzoli' Venerdì 17 alle 21,15 andrà in scena 'Bra2adela' con la Compagnia Gloria Pezzoli, quarto spettacolo della rassegna dialettale al Jolly in via Matteotti 99; testi di Gloria Pezzoli e Giorgio Giusti, he cura anche la regia. La Compagnia Gloria Pezzoli è presente da 10 anni in tutti i migliori teatri di genere di Bologna e provincia e, recentemente, anche di Modena. Rappresenta solo testi originali dei suoi autori Gloria Pezzoli e Giorgio Giusti. I testi raccontano storie vere o aderenti al reale e si discostano dai temi consueti del teatro tialettale, situazioni equivoche, corna ecc., alternando momenti comici, umoristici e sentimentali. Gli attori sono 16, fra i quali numerosi sono i giovani, autentica linfa vitale della Compagnia. Biglietto unico 8 euro, prenotazioni 333 9434148. -tit_org- Venerdì al Jolly si ride in dialetto con la compagnia Pezzoli

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Una serata colorata di rosso La Ducati e gli scatti di Lazzari

[Redazione]

Serata speciale oggi alle 20.30 nella Sala comunale di Arte Contemporanea in via Matteotti 79, un'occasione da non perdere per comprendere le emozioni, i racconti e gli aneddoti che hanno portato alla testimonianza di Mirco Lazzari e alla creazione della sua mostra 'Emozioni in rosso', dedicata al mondo Ducati. Oltre al fotografo autore degli scatti, saranno presenti personalità del mondo del motorsport, giornalisti, scrittori e addetti ai lavori. L'evento, che era stato rinviato, si tiene dunque nella stessa sede che ospita la mostra, in queste settimane molto frequentata e apprezzata, sia dagli appassionati di questo sport, sia dai tanti altri visitatori. proprio per le emozioni che Lazzari riesce a trasmettere con Alle 20.30 nella sala comunale in via Matteotti incontro con giornalisti, scrittori e addetti del motorsport i suoi scatti, di riconosciuto valore artistico e culturale. La mostra si può visitare fino a venerdì 24 tutti i giorni dalle 16,30 alle 19 a ingresso libero. In seguito diventerà itinerante e sarà ospitata in altri luoghi turistici di Castel San Pietro e non solo. Il fotografo Mirco Lazzari, già autore delle bellissime immagini della Carrera in esposizione permanente al primo piano del Palazzo Comunale, aveva collaborato insieme ad Angelo Orsi alla mostra fotografica 'Simply the Best' dedicata alla memoria dell'amico Ayrton Senna, inaugurata un anno fa nella stessa Sala di Arte Contemporanea e poi esposta in vari luoghi della città e del territorio nel corso del 2019. INGRESSO LIBERO La mostra può essere visitata fino al 24 gennaio, ogni giorno dalle 16.30 alle 19 L'inaugurazione della mostra sulla Ducati, avvenuta il 15 dicembre - tit_org-

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15-01-2020 Pag. 1 di 1

Scuola, i nostri dubbi

[Redazione]

Spettabile redazione, inviamo per conoscenza questa lettera spedita alla dirigente dell'Itis Alberghetti, e anche alle locali Confindustria e Confartigianato, in quanto riteniamo doveroso rendere noto il motivo per cui da questo istituto tecnico ogni anno si diplomano un numero di tecnici non sufficienti per coprire le esigenze del mondo lavorativo artigianale. Egregia dottoressa Vanna Maria Monducci, chi le scrive è un gruppo di genitori i cui figli frequentano il triennio nell'Istituto tecnico industriale che lei dirige e in particolare la specialistica di meccanica-meccatronica. Purtroppo siamo costretti a scrivere in anonimato in quanto non tutti sono disposti a esporsi direttamente. A noi a tré mesi dall'inizio dell'anno scolastico sorgono spontanee alcune domande: sono solo i ragazzi che scelgono meccanica-meccatronica a essere poco volenterosi e svogliati? (...) Questa lettera le è stata inviata non per fare polemica ma come spunto di riflessione. Molti ragazzi scelgono l'Itis in quanto interessati a un futuro lavorativo nel settore industriale o dell'artigianato. Che senso ha avere professori nel triennio di meccanica meccatronicache danno alle loro lezioni un'impronta demoralizzante piuttosto che incentivante? Ragazzi che si demotivano, in quanto devono stare ore e ore sui libri per poi essere giudicati con voti bassissimi e con 'l'incoraggiamento' siete ancora in tempo a cambiare scuola o andare a lavorare? Con questo non vogliamo dire che devono uscire dei tecnici ignoranti, ma neanche 'tecnici liceali'. Purtroppo ciò che viene detto all'open day tutti gli anni viene poi smentito sistematicamente dai fatti per gli alunni che scelgono il triennio di meccanica-meccatronica, ciò confermato anche da chi questa scuola l'ha frequentata negli anni passati. Cordiali saluti. -tit_org-

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