Piano Di Protezione Civile Comunale
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Piano di Protezione Civile del Comune di Monteriggioni Luglio 2017 COMUNE DI PIANO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE INTRODUZIONE MONTERIGGIONI PAGINA 2 DI 26 Il Piano di Protezione Civile del Comune di Monteriggioni è impostato secondo il Metodo Augustus e segue quindi i concetti di semplicità, flessibilità e facile consultazione delle procedure operative definite per ogni rischio previsto nel territorio comunale. Il Piano è composto da due sezioni: la Parte Strutturale e gli Allegati. La Parte Strutturale è approvata dal Consiglio Comunale, mentre gli Allegati possono essere aggiornati dal Responsabile di Protezione Civile, senza l’approvazione del Consiglio Comunale, con una semplice delibera di Giunta di presa d’atto. La Parte Strutturale è divisa in tre parti: A – Parte generale, contiene l’indicazione degli Enti preposti al monitoraggio e le procedure per recepire le attività di monitoraggio previsionale probabilistico del Centro Funzionale della Regione Toscana, i riferimenti alla cartografia di base e a quella tematica e degli scenari di rischio, l’individuazione delle aree di emergenza (attesa, ricovero, ammassamento) eseguita dalla Amministrazione Comunale nei territori non a rischio. B – Lineamenti della Pianificazione, sono elencate: le Componenti e le Strutture Operative (artt. 6 e 11, L. 225/1992) del Servizio Nazionale della Protezione Civile presenti nel territorio comunale e che a vario titolo partecipano al Piano Comunale; le priorità d’intervento rispetto agli obiettivi da raggiungere per la risposta di protezione civile comunale dall'attivazione del Centro Operativo Comunale in poi. Le procedure generali di intervento per ogni rischio sono allegate al Piano. C – Modello di Intervento, è descritto il luogo e il funzionamento del Centro Operativo Comunale, le Funzioni di Supporto organizzate, i flussi della comunicazione interna ed esterna al C.O.C. sia per l’attivazione del principio di Sussidiarietà verticale che per il principio di Sussidiarietà orizzontale o circolare per l’informazione ai cittadini. È codificata per ogni tipo di rischio atteso o manifestato la relativa procedura di base da adottare, tenendo sempre conto dei modelli probabilistici per il preannuncio di alcuni eventi. Sono altresì considerate parte integrante di questo Piano di Emergenza Comunale tutte le attività descritte negli “Allegati al Piano”, a cui si rimanda. L’operatività di risposta di Protezione Civile contenuta in questo Piano ubbidisce al Principio di Sussidiarietà. COMUNE DI PIANO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE A – PARTE GENERALE MONTERIGGIONI PAGINA 3 DI 26 A - PARTE GENERALE A.1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE E DEMOGRAFICO Il Comune di Monteriggioni si trova nella Val d’Elsa e confina con i Comuni di Poggibonsi e Castellina in Chianti, a Nord, con il Comune di Colle di Val d’Elsa, a Ovest, con il Comune di Casole d’Elsa, a Sud-Ovest, con il Comune di Sovicille, a Sud, con il Comune di Siena, a Sud-Est, con il Comune di Castelnuovo Berardenga, a Est. Il suo paesaggio è prevalentemente collinare e ricco di aree boscate. L’orografia di Monteriggioni comprende il rilievo di Montemaggio, costituito dal Calcare Cavernoso, limitato a nord dai piani di Abbadia e dal solco dello Staggia, a Est dal fondovalle del Fosso della Ruota e dal Pian del Lago, a sud dal confine comunale e a ovest dalle colline plioceniche che si estendono da Strove a Scorgiano. Ad ovest del comune, le colline che si staccano dal Montemaggio e si affacciano sul fondovalle dell’Elsa, sono caratterizzate dalla presenza significativa di bosco e da un sistema insediativo anche di origine medievale (Pieve a Castello) distribuito sulle colline e lungo i crinali. L’area centrale più elevata del Montemaggio è caratterizzata dal dominio pressoché assoluto del bosco (in prevalenza Leccete) con limitatissimi coltivi e piccole radure residuali minacciate dal progredire del bosco, fenomeno incontrastato e accentuato dal graduale declino delle attività agricole che si è avuto nel tempo. Nella zona assume importanza la viabilità storica talora bordata con muretti a secco di grande qualità formale e con resti di antichi selciati. Alle pendici del Montemaggio fino ad Est verso Pian del Lago e a Nord a partire dal colle sul quale sorge il Castello di Monteriggioni, fino ai rilievi ondulati intorno a Fornacelle, troviamo una sequenza di boschi e di coltivi, sia di carattere insulare che disposti secondo distese continue e articolate. sulla collina di Lornano e di Basciano (litotipo argilloso-sabbioso) e sulle colline di Strove e di Castiglionalto , intorno a Querciagrossa (litotipo sabbioso- ciottoloso), l’uso del suolo è caratterizzato da coltivi continui quali: seminativi nudi, pascoli e vigneti meccanizzati in gran parte ristrutturati e semplificati con frequenti isole di bosco (eccezione fa la collina di Lornano, quasi completamente nuda). Le zone a prevalenza di argille sono caratterizzate da instabilità potenziale e da una particolare sensibilità al fenomeno dell’erosione superficiale, molto diffusa e resa più grave in concomitanza con pendenze accentuate e pratiche colturali inadatte come arature profonde e vigneti a rittochino. Il sistema delle acque, costituito dalle acque superficiali e dalle aree formate per deposito di materiale alluvionale, comprende i fondivalle dell’Elsa, dello Staggia e del Fosso della Ruota e l’invaso lacustre bonificato di Pian del Lago. Nel territorio di Monteriggioni ricade una parte della Montagnola senese, zona collinare di quasi 14.000 ettari sulla quale si trovano le sorgenti del Fiume Elsa. Il Fiume Elsa nasce in Località Molli (comune di Sovicille) alla quota di circa 580 m s.l.m.. L’attuale assetto strutturale del bacino della val d’Elsa è il risultato di più fasi COMUNE DI PIANO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE A – PARTE GENERALE MONTERIGGIONI PAGINA 4 DI 26 deformative; esso si è originato in seguito a regimi compressivi e distensivi dovuti rispettivamente a un ispessimento ed a un assottigliamento della crosta, costituendo così un bacino neogenico rappresentato da un segmento di fossa tettonica lunga oltre 300 km, che dalla valle del Serchio si estende verso SSE fino alla valle del Tevere. La portata media annua del Fiume Elsa, a Castelfiorentino, è 5,38 m3/s. Le portate minime sono molto costanti durante l’anno, grazie alla presenza di sorgenti il cui apporto, soprattutto durante i periodi più siccitosi, rappresenta il flusso di base. Suo affluente di sinistra è il torrente Foci, di destra il torrente Staggia. Lo Staggia è il corso d’acqua dal quale prese il nome il castello di Staggia di cui il torrente stesso bagna le mura da nord est a nord-ovest. Esso nasce nella sommità orientale del Poggio di Fonte Rutoli, due miglia a levante di Castellina. È costeggiato dalla SS2 (Via Cassia) e davanti a Quercegrossa attraversa la strada rotabile di Castellina per accogliere dal lato di ponente il tributo che gli reca il borro di S. Leonino in Conio; quindi scende a piè del Poggio di Resciano, dove voltando faccia, prima a ponente e poi a nord -ovest, s’incammina lungo il fianco orientale del poggio di Monteriggioni. Da qui rasentando a destra la Via Cassia passa fra Rencine e Castiglioncelllo per accogliere di lato di Castellina i torrenti di Gena e Gagliano. Arricchito da questi e da altri minori fossi passa davanti alla villa dei Pini divergendo per breve tratto il cammino da sud-est a nord-ovest e poi da sud-ovest per attraversare sotto un ponte di pietra la Via Cassia. Il 22% del territorio comunale di Monteriggioni ricade nel bacino Ombrone-Grossetano. Tale Bacino ha un’estensione di 3.494 km2 e comprende i 3/5 della Provincia di Siena. Il Fiume Ombrone, il più grande fiume della Toscana meridionale, nasce sul versante sud- orientale dei Monti del Chianti presso S. Gusmè e, dopo circa 160 km, sfocia nel Mar Tirreno a sud-ovest di Grosseto. Il clima di Monteriggioni è caratterizzato da temperature di circa 13-14 °C calcolate su base media annua. Sull’area soffiano venti deboli per lo più provenienti da Nord-Ovest con frequenza essenzialmente estiva e venti da Est, subprevalenti, distribuiti in modo uniforme nelle altre stagioni. Le precipitazioni, anch’esse calcolate su base media annua, sono di circa 850 mm. Concludendo possiamo affermare che il clima riscontrato nel comune di Monteriggioni è di tipo sub- mediterraneo, caratterizzato da inverni miti e piovosi e da estati calde e siccitose. Il periodo arido può essere di conseguenza considerato da Maggio a Settembre, periodo nel quale mediamente diminuiscono le precipitazioni in concomitanza con un aumento delle temperature. I mesi più piovosi sono invece individuati in Ottobre e Novembre. La popolazione totale residente nel Comune di Monteriggioni, riferita all’anno 2016, è di 9.833 abitanti, di cui 4.809 maschi (49% del totale) e 5.024 femmine (51% del totale). Nella tabella successiva, riportiamo le principali frazioni con i relativi abitanti al 30/09/2016. NOME FRAZIONE N. ABITANTI CASTELLINA SCALO 2846 UOPINI 873 SAN MARTINO 678 MONTARIOSO 652 BADESSE 614 COMUNE DI PIANO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE A – PARTE GENERALE MONTERIGGIONI PAGINA 5 DI 26 POPOLAZIONE TOTALE al 30/09/2016 9.833 numero maschi 4.809 numero femmine 5.024 FASCE D`ETA` DELLA POPOLAZIONE : Popolazione in età prescolare n. 598 maschi n. 310 femmine n. 288 Popolazione non maggiorenne n. 1.709 maschi n. 881 femmine n. 828 Popolazione ultrasessantenne n. 2.724 maschi n. 1.256 femmine n. 1.468 INDICE DI VECCHIAIA Indica quante persone anziane vivono ogni 100 giovani 145,4 Numero medio dei componenti nucleo familiare 2,26 A.2. ENTI PREPOSTI AL MONITORAGGIO A.2.1. INGV L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è stato istituito con decreto legge (D.L. 29 settembre 1999, n. 381) per sostenere dal punto di vista scientifico le attività di protezione civile e, tra gli altri, per “svolgere funzioni di sorveglianza sismica e vulcanica del territorio nazionale e di coordinamento delle reti sismiche regionali e locali […]”.