Un Bilancio Per I 5 Anni Dell'urbanistica
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Un bilancio per i 5 anni dell’urbanistica milanese I primi di Luglio del 2015 sono stato chiamato a sostituire l’Assessore dimissionario Ada Lucia de Cesaris, con delega all’urbanistica, edilizia privata e agricoltura. Le note che seguono non si limitano all’ultimo anno ma all’intero periodo, anche se naturalmente le (poche) opinioni espresse sono le mie. Dal momento che il Direttore non mi ha dato limiti di spazio, ho preferito rendere conto dell’insieme delle attività condotte, così che gli interessati possano capire la estrema articolazione dell’attività amministrativa in questo settore. Rimando invece una riflessione critica sul senso del percorso realizzato ad un’altra occasione. 1. Strategia di urbanistica generale A Milano la Giunta del Sindaco Pisapia si era trovata di fronte ad un Piano di Governo del Territorio adottato dopo oltre 5 anni di elaborazione dal precedente governo di centro-destra della città. Il Piano pur contenendo una serie di innovazioni interessanti, certamente esprimeva la logica neo-liberista propria di una coalizione pro-development: alti indici di edificabilità, possibilità di costruire anche nelle aree agricole del Sud-Milano, minore attenzione ai temi sociali e, in particolare, all’housing sociale. La Giunta aveva deciso allora, opportunamente a mio giudizio, di non far decadere il Piano appena adottato, ma di modificarlo approfittando della fase delle controdeduzioni alle osservazioni, che era in quel momento aperta. Molte correzioni sono state apportate allo strumento ereditato, abbassando gli indici di edificabilità, inserendo l’obbligo di quote significative di edilizia sociale nei nuovi programmi, eliminando le previsioni di sviluppo in aree agricole. L’aver assunto un atteggiamento pragmatico su questo importante aspetto ha dato l’indiscutibile vantaggio di disporre quasi subito di un nuovo strumento di governo del territorio efficace, anche se, allo stesso tempo, trattandosi di un adattamento, le strategie proprie della nuova coalizione hanno potuto emergere solo per sottrazione rispetto all’impalcato ereditato dalla precedente giunta e non da un disegno proprio e chiaro. L’impostazione dell’urbanistica durante il mandato emerge dunque dalle molte iniziative assunte nel periodo piuttosto che dalla attuazione di quel disegno. Uno degli obiettivi importanti della nuova amministrazione è stata la salvaguardia del territorio agricolo di confine, che è stata perseguita anche realizzando processi espropriativi (es. l’acquisizione di Cascina Campazzo) e concludendo transazioni, quali quella relativa alle cosiddette “aree d’oro” che ha consentito l’acquisizione al patrimonio comunale di un milione di mq ad ampliamento del Parco del Ticinello e a completamento del Parco della Vettabbia. Nella prospettiva di una visione integrata della sostenibilità si è dato avvio al processo per “Milano Città Resiliente”, con il supporto di Fondazione Rockfeller che ha incluso Milano nel programma “100 Resilient Cities”, al “Progetto dei Confini”, concreta iniziativa di cooperazione con i comuni di cintura per individuare e attuare interventi di riqualificazione delle aree di margine poste ai confini delle municipalità. Si sono poi prodotti studi di fattibilità su ambiti significativi come lo studio affidato al Politecnico per la riapertura dei Navigli, e gli studi sostenuti da Fondazione Cariplo per il recupero dell’ambito fluviale del Lambro ReLambro, il Parco delle Risaie, il progetto “Rotaie Verdi”. Recentemente, assieme all’Assessorato al Verde è stato portato a termine un documento strategico sul verde e lo spazio aperto della Città. Il documento dal titolo “Paesaggi Futuri” presenta un bilancio di quanto è stato realizzato e traccia le linee strategiche per le future politiche sullo spazio aperto. 2. Rigenerazione del Territorio attraverso l’attuazione di interventi di bonifica dei suoli Il tema delle bonifiche si è imposto come un tema rilevantissimo per un orientamento dell’amministrazione verso un riutilizzo sistematico dei brown-fields anziché degli spazi verdi di confine. Una legislazione particolarmente rigida e dalle competenze ancora troppo frammentate hanno costretto attori pubblici e privati ad investire risorse ingenti in questa direzione e l’Amministrazione: ha dato impulso agli interventi di bonifica in carico a soggetti privati, con particolare attenzione alle porzioni pubbliche dei Piani attuativi o a funzioni di pubblico interesse; è intervenuta direttamente per l’esecuzione delle bonifiche sulle aree di proprietà pubblica; è intervenuta in via sostitutiva rispetto ai soggetti privati inadempienti, con interventi d’ufficio. Tra le bonifiche in carico a soggetti privati, avviate e concluse si ricordano: l’area a parco di Porta Nuova (“Biblioteca degli alberi”); la porzione già attuata (e abitata) del PII S.Giulia (area sud, ex Redaelli); la Fondazione Prada e il Silos Armani. Tra le bonifiche di aree pubbliche si segnalano in particolare l’avvio degli interventi per il futuro Parco della Vettabbia (ormai prossimi alla conclusione) e l’avvio delle bonifiche nell’ex Sito contaminato di Interesse Nazionale “Bovisa Gasometri. 3. Riqualificazione della città attraverso interventi urbanistici e interventi integrati nelle periferie e nei quartieri popolari Si è provveduto ad effettuare azioni di riqualificazione della città attraverso interventi urbanistici e interventi integrati nelle periferie e nei quartieri popolari. In particolare: a. interventi urbanistici E’ stato pianificato il completamento del progetto Porta Nuova di piazza Gae Aulenti, riconosciuta come nuova centralità della città e modello urbano innovativo; E’ stato pianificato il completamento dell’intervento di Piazza Gino Valle al Portello che, con le annesse infrastrutture di connessione, si avvia a chiudere uno dei primi piani di riconversione urbana della città. Sono stati inoltre accompagnati al superamento di momenti difficili legati alla crisi che in questi anni ha particolarmente colpito il settore delle costruzioni altri interventi quali CityLife, Cascina Merlata, Santa Giulia, il PII Marelli-Adriano, il PL Bicocca, PII Calchi Taeggi. Si è concluso il processo di pianificazione relativo al nuovo Campus Bocconi con il quale verranno realizzati anche servizi di interesse generale. Sono stati avviati i percorsi progettuali per la riqualificazione e riutilizzazione delle Caserme dismesse: la caserma Mameli, Piazza d’Armi e Magazzini di Baggio, assieme alla complessa operazione che consentirà l’ampliamento dell’Università Cattolica sulla caserma Garibaldi e favorirà la ristrutturazione della Caserma Montello per le necessità della Polizia di Stato Si è avviato il processo di pianificazione riguardante l'ambito San Siro ex Trotto. Con riguardo all’evento Expo 2015 il Comune si è occupato della complessa attività pianificazione urbanistica finalizzata alla realizzazione dell’evento e si è impegnato nella altrettanto complessa operazione di definizione degli usi temporanei e definitivi nella fase post-evento. Le condizioni critiche del mercato immobiliare negli ultimi anni hanno impedito di realizzare il percorso prefigurato, con l’individuazione di una società di promozione immobiliare che rilevasse l’intera area, dando attuazione alle previsioni urbanistiche dell’Accordo di Programma e del Master Plan che era stato preparato con questa finalità. Si è dovuto quindi ripensare l’intero processo di riutilizzazione ridefinendo obiettivi e modalità di attuazione dei nuovi interventi. L’Assessorato si è a lungo impegnato per la redazione del nuovo Accordo di Programma per gli Scali ferroviari, che come è noto non ha visto la ratifica da parte del Consiglio Comunale, ma su questo rinvio alla discussione del caso che ho presentato sul numero 18 di Arcipelago Milano. b. interventi integrati nelle periferie e nei quartieri popolari In attuazione delle politiche di edilizia residenziale sociale previste dal PGT, sono stati completati una serie di interventi sperimentali, condotti anche in collaborazione con Fondazione Housing Sociale -via Fratelli Zoia, via Voltri, via Cenni e via Rasario- con assegnazione dei relativi alloggi. Il meccanismo previsto dal PGT di destinare il 50% delle capacità edificatorie delle ATU all’housing sociale comincia ora a vedere le prime attuazioni negli ambiti delle caserme dismesse che quindi potranno offrire opportunità interessanti per alloggi in affitto o a costi accessibili di cui la città ha molto bisogno. In collaborazione con la DC Casa, è stato approvato il Protocollo d’Intesa con la Regione per la riqualificazione urbanistica del quartiere Lorenteggio da attuarsi mediante la sperimentazione di un progetto integrato fortemente innovativo. L’investimento complessivo ammonta a 90 milioni di euro e gode di importanti finanziamenti dell’Unione Europea, della Regione e del Comune di Milano. Si è dato anche avvio alla costruzione di un portafoglio di progetti per la riqualificazione delle aree periferiche indipendente dalle fonti di finanziamento con l’obiettivo di preparare progetti significativi che possano poi essere candidati alla acquisizione di fondi competitivi di carattere nazionale o europeo. Una prima applicazione è stata sperimentata nell'ambito di Porto di Mare, dove sono stati avviati gli studi per la definizione di un master plan, per l’attuazione del quale è in corso la verifica circa la possibilità di utilizzo del Fondo Sviluppo Urbano in fase di sperimentazione tra Comune e Banca Europea degli Investimenti e sono state presentate candidature ai finanziamenti nell’ambito del Piano