LA CENERENTOLA Membro Di LA CENERENTOLA
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
ISBN: 978-88-98389-45-2 TEATRO MASSIMO TEATRO Gioachino Rossini Gioachino Rossini LA CENERENTOLA Membro di | LA CENERENTOLA STAGIONE seguici su: OPERE E BALLETTI teatromassimo.it Piazza Verdi - 90138 Palermo euro 10,00 STAGIONE OPERE E BALLETTI SOCI FONDATORI Fondazione Teatro Massimo Francesco Giambrone Sovrintendente CONSIGLIO DI INDIRIZZO Leoluca Orlando (sindaco di Palermo) Presidente Leonardo Di Franco Vicepresidente Daniele Ficola Francesco Giambrone Sovrintendente Enrico Maccarone Anna Sica COLLEGIO DEI REVISORI Maurizio Graffeo Presidente Marco Piepoli Gianpiero Tulelli Data Turno Ora Martedì 19 aprile Prime 20.30 Giovedì 21 aprile B 18.30 Venerdì 22 aprile C 18.30 Domenica 24 aprile D 17.30 Martedì 26 aprile S2 18.30 LA CENERENTOLA Dramma giocoso in due atti Libretto di Jacopo Ferretti Musica di Gioachino Rossini Prima rappresentazione: Roma, Teatro Valle, 25 gennaio 1817 Edizione critica a cura di Alberto Zedda Editore proprietario: Casa Ricordi, Milano Nuovo allestimento del Teatro Massimo in coproduzione con il Teatro delle Muse di Ancona INDICE 9 Argomento 13 Synopsis 17 Argument 21 Handlung 25 Maria Carmen Galeno | Introduzione all’opera 31 Libretto 32 Atto I 49 Atto II 65 Annalisa Albanese | Mille e una Cenerentola 85 Intervista a Giorgio Barberio Corsetti 91 La Cenerentola al Teatro Massimo 111 Bibliografia essenziale 113 Note biografiche ARGOMENTO ATTO I Nella casa ormai in rovina di Don Magnifico, il suo patrigno, Angelina (Cenerentola) è occupata a pulire, trattata da tutti come una cameriera, mentre le sue sorellastre, Clorinda e Tisbe, provano abiti e gioielli. Angelina canta una canzone che parla di un re che dopo lungo cercare ha trovato moglie disprezzando fasto e bellezza e scegliendo innocenza e bontà (“Una volta c’era un re”). Quando un mendicante entra in casa, Clorinda e Tisbe vogliono mandarlo via, ma Angelina gli offre pane e caffè. Mentre il mendicante sta mangiando, arrivano dei cavalieri ad annunciare che il principe Don Ramiro è alla ricerca di una sposa, e che presto verrà in visita da loro, per invitare al ballo le figlie di Don Magnifico. Le due sorelle entrano in grande agitazione, tanto da svegliare bruscamente Don Magnifico, che racconta il suo sogno beneaugurante (“miei rampolli femminini”). Arriva Don Ramiro, che ha indossato gli abiti del suo valletto, in modo da poter osservare il comportamento delle donne, come gli ha suggerito il suo tutore Alidoro. Il principe incontra Angelina ed entrambi si innamorano immediatamente (“Un soave non so che”). Don Ramiro è venuto per annunciare l’arrivo del principe, che è in realtà Dandini, cameriere di Ramiro, sotto mentite spoglie. Dandini, fingendo di essere il principe, fa una grandiosa entrata in scena (“Come un’ape nei giorni d’aprile”) e li invita tutti al ballo. Anche Angelina vorrebbe andare, ma Don Magnifico non intende consentirglielo. Don Ramiro e Dandini intercedono a favore della ragazza, ma Don Magnifico dice che è solo una serva ignobile; anzi, quando Alidoro chiede che fine abbia fatto la sua terza figlia, dice che è morta (“Nel volto estatico”). Angelina rimane sola in casa, ma LA CENERENTOLA presto la raggiunge il mendicante: è Alidoro, e promette alla fanciulla che la accompagnerà al ballo e che il cielo la ricompenserà per il suo buon cuore (“Là del ciel nell’arcano profondo”). Nel palazzo di Don Ramiro, Don Magnifico si dà da fare nella cantina del principe (“Conciosiacosaché”). Dandini intanto si libera delle due ragazze e riferisce a Don Ramiro che le due figlie di Don Magnifico gli sembrano due stupide; il principe è confuso, perché Alidoro gli ha assicurato che avrebbe trovato la sua futura sposa proprio in casa di Don Magnifico (“Zitto zitto, piano piano”). Clorinda e Tisbe arrivano e pressano Dandini perché dichiari quale ha scelto come sposa. Senza compromettersi, Dandini fa presente che potrà sposarne solo una e suggerisce Ramiro come possibile marito per la sorella respinta, ma entrambe offese disdegnano l’idea di sposare un semplice scudiero. Alidoro annuncia l’arrivo alla festa di una bella donna misteriosa. Si tratta di Angelina, ma nessuno la riconosce, anche se Don Ramiro e Don Magnifico notano la somiglianza. L’atto si conclude con un gran banchetto, mentre tutti hanno l’impressione di trovarsi in un sogno (“Mi par d’essere sognando”). ATTO II In una stanza nel palazzo del principe. Don Magnifico si congratula in anticipo con le figlie: una di loro sposerà il principe e lui acquisterà ricchezza e influenza (“Sia qualunque delle figlie”). Quando se ne vanno, giunge Don Ramiro, intento a fantasticare sulla signora sconosciuta e la sua somiglianza con Angelina, ma è interrotto dall’arrivo di Dandini, che chiede la mano di Angelina. Lei rifiuta e gli confessa schiettamente di essere innamorata del suo valletto; Don Ramiro, felice, le dichiara il suo amore, ma la fanciulla non lo accetta subito: gli porge uno dei suoi bracciali e gli dice che se davvero la ama, saprà ritrovarla, usando il braccialetto come segno di riconoscimento, poi scompare. Don Ramiro si prepara a iniziare la ricerca della sua amata ( “Sì, ritrovarla io giuro”). Dandini confessa a Don Magnifico che lui è solamente il valletto del 10 ARGOMENTO principe (“Un segreto d’importanza”). Il barone è inizialmente incredulo, poi furibondo quando Dandini lo scaccia dal palazzo. Tornata in casa di Don Magnifico, Angelina canta di nuovo la ballata iniziale. Don Magnifico e le due sorellastre ritornano dal ballo, di pessimo umore. Un temporale infuria e fa rovesciare la carrozza del principe, costringendo Dandini e Ramiro a cercare riparo appunto in casa di Don Magnifico. Cenerentola scopre così che don Ramiro è il principe, mentre lui riconosce con gioia e stupore il secondo braccialetto (“Questo è un nodo avviluppato”). Don Magnifico, Clorinda e Tisbe sono furibondi e si sfogano contro Angelina. Don Ramiro minaccia di punirli, ma la buona fanciulla gli chiede di perdonarli. Nella scena finale, Angelina perdona tutti e sposa il principe, dichiarando che i suoi giorni tra i maltrattamenti e la cenere sono ormai finiti (“Nacqui all’affanno e al pianto”). 11 SYNOPSIS ACT I In the house of her ruined stepfather Don Magnifico, Angelina (Cenerentola) is busy working as maid, while her stepsisters, Clorinda and Tisbe, try on their gowns and jewelry. Angelina sings a song about a King who found his wife among common folk (“Una volta c’era un re”). When a beggar comes, Clorinda and Tisbe want to send him away, but Angelina offers him bread and coffee. While the beggar is eating, courtiers arrive to announce that Prince Don Ramiro is looking for a bride, and that he will soon stop by: the two sisters are all aflutter, and their father Don Magnifico, woken up from deep sleep, tells them his auspicious dream (“Miei rampolli femminini”). The prince arrives, disguised as his own valet in order to observe the women, as his tutor Alidoro suggested. He meets Angelina and both fall immediately in love (“Un soave non so che”). Don Ramiro annouces the arrive of the Prince, who is actually Dandini, Ramiro’s valet, in disguise. Dandini arrives, dressed as the prince (“Come un’ape nei giorni d’aprile”) and invites them all to the ball. Angelina would like to go, too, but Don Magnifico forbids her from attending. Alidoro, Don Ramiro and Dandini all pleads for the girl, but Don Magnifico says she is only a servant and that his third daughter is dead, and leave Angelina alone (“Nel volto estatico”). The beggar comes back: he is Alidoro, and tells Angelina he will accompany her to the ball, and that the heaven will reward her kind heart (“Là del ciel nell’arcano profondo”). In Don Ramiro’s palace, Don Magnifico is busy with the prince’s wine cellar (“Conciosiacosaché”). Dandini disentangles himself from the two girls and tells Ramiro how stupid Don Magnifico’s daughters are; Don LA CENERENTOLA Ramiro is confused, because Alidoro insisted that one of them had to be his bride (“Zitto zitto, piano piano”). Clorinda and Tisbe arrive and ask Dandini to declare his choice. Without committing, Dandini suggests Ramiro as a possible husband for the rejected sister, but they disdain the offer. Alidoro announces the arrival of a beautiful, mysterious lady. She is Angelina, but nobody can recognize her. Everyone thinks to be in a dream (“Mi par d’essere sognando”). ACT II In a room in the Prince’s palace. Don Magnifico reassures his daughters: one of them will marry the prince (“Sia qualunque delle figlie”). When they leave, Don Ramiro enters daydreaming about the unknown lady and her resemblance to Angelina. He hides when Dandini arrives with Angelina and tries to court her. She refuses, because she is in love with his valet; Don Ramiro declares his love, but she hands him one of her bracelets and tells him that if he really cares for her, he will find her, then disappears. Don Ramiro is ready to search her everywhere (“Sì, ritrovarla io giuro”). Dandini confesses to Don Magnifico that he is really the prince’s valet (“Un segreto d’importanza”). Don Magnifico becomes highly indignant, and Dandini orders him out of the palace. Back in Don Magnifico’s house, Angelina sings again her ballad. Don Magnifico and his two daughters arrive from the ball in bad mood. A thunderstorm rages. Dandini and Ramiro arrive, seeking shelter because the carriage has overturned. Cenerentola discovers that Don Ramiro is the prince, and he recognizes her bracelet (“Questo è un nodo avviluppato”). Don Magnifico, Clorinda and Tisbe are angry. Don Ramiro threatens to punish them, but Angelina ask him to forgive them. In the final scene, Angelina forgive everyone and marries the prince, declaring that her days serving as maid are over (“Nacqui all’affanno e al pianto”).