ACTA ORDINIS FRATRUM MINORUM VEL AD ORDINEM QUOQUO MODO PERTINENTIA

IUSSU ET AUCTORITATE Fr. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO

TOTIUS ORD. FR. MIN. MINISTRI GENERALIS

IN COMMODUM PRAESERTIM RELIGIOSORUM SIBI SUBDITORUM IN LUCEM AEDITA

Veritatem facientes in caritate (Eph. 4,15). Peculiari prorsus laude dignum putavimus, dilecte Fili, consilium quo horum Actorum collectio atque editio suscepta est.

(Ex Epist. Leonis Pp. XIII ad Min. Gen.)

ROMA CURIA GENERALIS ORDINIS CUM APPROBATIONE ECCLESIASTICA Fr. José R. Carballo, ofm, Min. Gen.

Fr. Luigi Perugini Director

Fr. Gianpaolo Masotti Director responsabilis

Autoriz. N. 10240 del Trib. di Roma, 8-3-1965

Impaginazione e grafica fr. Joseph Magro per l’Ufficio Comunicazioni OFM – Roma

Stampato dalla Tipografia Mancini s.a.s. – Tivoli (Roma) nel mese di giugno dell’anno 2013 EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS

1. Benedetto XVI Dal Vaticano, 4 dicembre 2012

1. Fusione della Pontificia Accademia Tarcisio Card. Bertone dell’Immacolata con la Pontificia Accade- Segretario di Stato mia Mariana Internazionale 2. Messaggio per la XLVI Giornata Mondia- Segreteria di Stato le della Pace 1° gennaio 2013 Rescritto Beati gli operatori di pace Maria è la Stella luminosa del mattino alla quale la Chiesa guarda con fiducia e venera- 1. Ogni anno nuovo porta con sé l’attesa di zione e, insieme, con l’affettuoso desiderio di un mondo migliore. In tale prospettiva, prego conoscere sempre meglio il mistero profondo Dio, Padre dell’umanità, di concederci la con- che è racchiuso nella persona della Tutta San- cordia e la pace, perché possano compiersi per ta. È perciò ben comprensibile che, tra le più tutti le aspirazioni di una vita felice e prospera. assidue sollecitudini della Chiesa, vi sia la pro- A 50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano mozione degli studi mariologici e mariani. II, che ha consentito di rafforzare la missione A tale scopo esistono attualmente due Pon- della Chiesa nel mondo, rincuora constatare tificie Accademie che si prefiggono di pro- che i cristiani, quale Popolo di Dio in comu- muovere, coordinare e favorire gli studi sulla nione con Lui e in cammino tra gli uomini, si Beata Vergine Maria, e cioè la Pontificia Ac- impegnano nella storia condividendo gioie e cademia dell’Immacolata e la Pontificia Acca- speranze, tristezze ed angosce1, annunciando demia Mariana Internazionale. la salvezza di Cristo e promuovendo la pace Considerato che ad oggi la Pontificia Ac- per tutti. cademia dell’Immacolata, dopo la morte del In effetti, i nostri tempi, contrassegnati dal- compianto Em.mo Card. Andrea M. Deskur, la globalizzazione, con i suoi aspetti positivi e non ha più Membri al di fuori dei Componenti negativi, nonché da sanguinosi conflitti ancora del Consiglio Accademico, è parso opportuno in atto e da minacce di guerra, reclamano un unirla alla Pontificia Accademia Mariana In- rinnovato e corale impegno nella ricerca del ternazionale, facendo ivi confluire tutte le sue bene comune, dello sviluppo di tutti gli uomini attività accademiche, ad eccezione quindi del- e di tutto l’uomo. la Consulta giovanile. Allarmano i focolai di tensione e di con- Il Santo Padre Benedetto XVI, pertanto, trapposizione causati da crescenti disegua- nell’Udienza concessa al sottoscritto Cardina- glianze fra ricchi e poveri, dal prevalere di una le Segretario di Stato il giorno 12 ottobre 2012, mentalità egoistica e individualista espressa ha preso le seguenti Decisioni: anche da un capitalismo finanziario sregolato. 1. si approva la predetta fusione della Pon- Oltre a svariate forme di terrorismo e di cri- tificia Accademia dell’Immacolata con minalità internazionale, sono pericolosi per la la Pontificia Accademia Mariana Interna- pace quei fondamentalismi e quei fanatismi zionale; che stravolgono la vera natura della religione, 2. la persona giuridica canonica e civile Pon- chiamata a favorire la comunione e la riconci- tificia Accademia dell’Immacolata è estin- liazione tra gli uomini. ta ed i suoi beni, salvo diversa volontà dei E tuttavia, le molteplici opere di pace, di cui donatori, vanno alla Santa Sede, a norma di è ricco il mondo, testimoniano l’innata voca- Statuto; zione dell’umanità alla pace. In ogni persona 3. si ordina che il presente Rescritto, le cui il desiderio di pace è aspirazione essenziale e Decisioni hanno effetto immediato, sia coincide, in certa maniera, con il desiderio di pubblicato sugli Acta Apostolicae Sedis. una vita umana piena, felice e ben realizzata. 4 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

In altri termini, il desiderio di pace corrispon- su assunti teorico-pratici meramente soggetti- de ad un principio morale fondamentale, ossia, vistici e pragmatici, in forza dei quali i rapporti al dovere-diritto di uno sviluppo integrale, so- della convivenza vengono ispirati a criteri di ciale, comunitario, e ciò fa parte del disegno di potere o di profitto, i mezzi diventano fini e Dio sull’uomo. L’uomo è fatto per la pace che viceversa, la cultura e l’educazione sono cen- è dono di Dio. trate soltanto sugli strumenti, sulla tecnica e Tutto ciò mi ha suggerito di ispirarmi per sull’efficienza. Precondizione della pace è lo questo Messaggio alle parole di Gesù Cristo: smantellamento della dittatura del relativismo « Beati gli operatori di pace, perché saranno e dell’assunto di una morale totalmente auto- chiamati figli di Dio » (Mt 5,9). noma, che preclude il riconoscimento dell’im- prescindibile legge morale naturale scritta da La beatitudine evangelica Dio nella coscienza di ogni uomo. La pace è costruzione della convivenza in termini razio- 2. Le beatitudini, proclamate da Gesù (cfr nali e morali, poggiando su un fondamento la Mt 5,3-12 e Lc 6,20-23), sono promesse. Nella cui misura non è creata dall’uomo, bensì da tradizione biblica, infatti, quello della beatitu- Dio. « Il Signore darà potenza al suo popolo, dine è un genere letterario che porta sempre benedirà il suo popolo con la pace », ricorda il con sé una buona notizia, ossia un vangelo, Salmo 29 (v. 11). che culmina in una promessa. Quindi, le be- atitudini non sono solo raccomandazioni mo- La pace: rali, la cui osservanza prevede a tempo debito dono di Dio e opera dell’uomo – tempo situato di solito nell’altra vita – una ricompensa, ossia una situazione di futura feli- 3. La pace concerne l’integrità della perso- cità. La beatitudine consiste, piuttosto, nell’a- na umana ed implica il coinvolgimento di tutto dempimento di una promessa rivolta a tutti l’uomo. È pace con Dio, nel vivere secondo la coloro che si lasciano guidare dalle esigenze sua volontà. È pace interiore con se stessi, e della verità, della giustizia e dell’amore. Co- pace esteriore con il prossimo e con tutto il cre- loro che si affidano a Dio e alle sue promesse ato. Comporta principalmente, come scrisse il appaiono spesso agli occhi del mondo ingenui beato Giovanni XXIII nell’Enciclica Pacem o lontani dalla realtà. Ebbene, Gesù dichiara in terris, di cui tra pochi mesi ricorrerà il cin- ad essi che non solo nell’altra vita, ma già in quantesimo anniversario, la costruzione di una questa scopriranno di essere fi gli di Dio, e che convivenza fondata sulla verità, sulla libertà, da sempre e per sempre Dio è del tutto solidale sull’amore e sulla giustizia2. La negazione di con loro. Comprenderanno che non sono soli, ciò che costituisce la vera natura dell’essere perché Egli è dalla parte di coloro che s’impe- umano, nelle sue dimensioni essenziali, nella gnano per la verità, la giustizia e l’amore. Ge- sua intrinseca capacità di conoscere il vero e sù, rivelazione dell’amore del Padre, non esita il bene e, in ultima analisi, Dio stesso, mette a ad offrirsi nel sacrificio di se stesso. Quando si repentaglio la costruzione della pace. Senza la accoglie Gesù Cristo, Uomo-Dio, si vive l’e- verità sull’uomo, iscritta dal Creatore nel suo sperienza gioiosa di un dono immenso: la con- cuore, la libertà e l’amore sviliscono, la giusti- divisione della vita stessa di Dio, cioè la vita zia perde il fondamento del suo esercizio. della grazia, pegno di un’esistenza pienamente Per diventare autentici operatori di pace beata. Gesù Cristo, in particolare, ci dona la sono fondamentali l’attenzione alla dimen- pace vera che nasce dall’incontro fiducioso sione trascendente e il colloquio costante con dell’uomo con Dio. Dio, Padre misericordioso, mediante il quale La beatitudine di Gesù dice che la pace è si implora la redenzione conquistataci dal suo dono messianico e opera umana ad un tempo. Figlio Unigenito. Così l’uomo può vincere In effetti, la pace presuppone un umanesimo quel germe di oscuramento e di negazione del- aperto alla trascendenza. È frutto del dono re- la pace che è il peccato in tutte le sue forme: ciproco, di un mutuo arricchimento, grazie al egoismo e violenza, avidità e volontà di poten- dono che scaturisce da Dio e permette di vive- za e di dominio, intolleranza, odio e strutture re con gli altri e per gli altri. L’etica della pace ingiuste. è etica della comunione e della condivisione. La realizzazione della pace dipende so- È indispensabile, allora, che le varie culture prattutto dal riconoscimento di essere, in Dio, odierne superino antropologie ed etiche basate un’unica famiglia umana. Essa si struttura, co- EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 5 me ha insegnato l’Enciclica Pacem in terris, e della pace è anzitutto il rispetto per la vita mediante relazioni interpersonali ed istituzioni umana, considerata nella molteplicità dei suoi sorrette ed animate da un « noi » comunitario, aspetti, a cominciare dal suo concepimento, implicante un ordine morale, interno ed ester- nel suo svilupparsi, e sino alla sua fine natura- no, ove si riconoscono sinceramente, secondo le. Veri operatori di pace sono, allora, coloro verità e giustizia, i reciproci diritti e i vicende- che amano, difendono e promuovono la vita voli doveri. La pace è ordine vivificato ed in- umana in tutte le sue dimensioni: personale, tegrato dall’amore, così da sentire come propri comunitaria e trascendente. La vita in pienez- i bisogni e le esigenze altrui, fare partecipi gli za è il vertice della pace. Chi vuole la pace non altri dei propri beni e rendere sempre più diffu- può tollerare attentati e delitti contro la vita. sa nel mondo la comunione dei valori spiritua- Coloro che non apprezzano a sufficienza li. È ordine realizzato nella libertà, nel modo il valore della vita umana e, per conseguen- cioè che si addice alla dignità di persone, che za, sostengono per esempio la liberalizzazione per la loro stessa natura razionale, assumono la dell’aborto, forse non si rendono conto che in responsabilità del proprio operare3. tal modo propongono l’inseguimento di una La pace non è un sogno, non è un’utopia: pace illusoria. La fuga dalle responsabilità, è possibile. I nostri occhi devono vedere più che svilisce la persona umana, e tanto più l’uc- in profondità, sotto la superficie delle appa- cisione di un essere inerme e innocente, non renze e dei fenomeni, per scorgere una realtà potranno mai produrre felicità o pace. Come positiva che esiste nei cuori, perché ogni uo- si può, infatti, pensare di realizzare la pace, lo mo è creato ad immagine di Dio e chiamato sviluppo integrale dei popoli o la stessa salva- a crescere, contribuendo all’edificazione di guardia dell’ambiente, senza che sia tutelato il un mondo nuovo. Infatti, Dio stesso, median- diritto alla vita dei più deboli, a cominciare dai te l’incarnazione del Figlio e la redenzione da nascituri? Ogni lesione alla vita, specie nella Lui operata, è entrato nella storia facendo sor- sua origine, provoca inevitabilmente danni gere una nuova creazione e una nuova alleanza irreparabili allo sviluppo, alla pace, all’am- tra Dio e l’uomo (cfr Ger 31,31-34), dandoci biente. Nemmeno è giusto codificare in ma- la possibilità di avere « un cuore nuovo » e « niera subdola falsi diritti o arbitrii, che, basati uno spirito nuovo » (cfr Ez 36,26). su una visione riduttiva e relativistica dell’es- Proprio per questo, la Chiesa è convinta sere umano e sull’abile utilizzo di espressio- che vi sia l’urgenza di un nuovo annuncio di ni ambigue, volte a favorire un preteso diritto Gesù Cristo, primo e principale fattore dello all’aborto e all’eutanasia, minacciano il diritto sviluppo integrale dei popoli e anche della fondamentale alla vita. pace. Gesù, infatti, è la nostra pace, la nostra Anche la struttura naturale del matrimonio giustizia, la nostra riconciliazione (cfr Ef 2,14; va riconosciuta e promossa, quale unione fra 2 Cor 5,18). L’operatore di pace, secondo la un uomo e una donna, rispetto ai tentativi di beatitudine di Gesù, è colui che ricerca il bene renderla giuridicamente equivalente a forme dell’altro, il bene pieno dell’anima e del corpo, radicalmente diverse di unione che, in realtà, oggi e domani. la danneggiano e contribuiscono alla sua de- Da questo insegnamento si può evincere stabilizzazione, oscurando il suo carattere par- che ogni persona e ogni comunità – religiosa, ticolare e il suo insostituibile ruolo sociale. civile, educativa e culturale –, è chiamata ad Questi principi non sono verità di fede, né operare la pace. La pace è principalmente rea- sono solo una derivazione del diritto alla li- lizzazione del bene comune delle varie società, bertà religiosa. Essi sono inscritti nella natura primarie ed intermedie, nazionali, internazio- umana stessa, riconoscibili con la ragione, e nali e in quella mondiale. Proprio per questo si quindi sono comuni a tutta l’umanità. L’azio- può ritenere che le vie di attuazione del bene ne della Chiesa nel promuoverli non ha dun- comune siano anche le vie da percorrere per que carattere confessionale, ma è rivolta a tutte ottenere la pace. le persone, prescindendo dalla loro affiliazio- ne religiosa. Tale azione è tanto più necessaria Operatori di pace quanto più questi principi vengono negati o sono coloro che amano, difendono mal compresi, perché ciò costituisce un’offesa e promuovono la vita nella sua integralità contro la verità della persona umana, una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace. 4. Via di realizzazione del bene comune Perciò, è anche un’importante cooperazio- 6 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 ne alla pace che gli ordinamenti giuridici e per tutti»4. In vista della realizzazione di que- l’amministrazione della giustizia riconoscano sto ambizioso obiettivo è precondizione una il diritto all’uso del principio dell’obiezione di rinnovata considerazione del lavoro, basata su coscienza nei confronti di leggi e misure go- principi etici e valori spirituali, che ne irrobu- vernative che attentano contro la dignità uma- stisca la concezione come bene fondamentale na, come l’aborto e l’eutanasia. per la persona, la famiglia, la società. A un tale Tra i diritti umani basilari, anche per la vi- bene corrispondono un dovere e un diritto che ta pacifica dei popoli, vi è quello dei singoli e esigono coraggiose e nuove politiche del lavo- delle comunità alla libertà religiosa. In questo ro per tutti. momento storico, diventa sempre più impor- tante che tale diritto sia promosso non solo dal Costruire il bene della pace punto di vista negativo, come libertà da – ad mediante un nuovo modello esempio, da obblighi e costrizioni circa la li- di sviluppo e di economia bertà di scegliere la propria religione –, ma an- che dal punto di vista positivo, nelle sue varie 5. Da più parti viene riconosciuto che og- articolazioni, come libertà di: ad esempio, di gi è necessario un nuovo modello di sviluppo, testimoniare la propria religione, di annuncia- come anche un nuovo sguardo sull’economia. re e comunicare il suo insegnamento; di com- Sia uno sviluppo integrale, solidale e sosteni- piere attività educative, di beneficenza e di as- bile, sia il bene comune esigono una corretta sistenza che permettono di applicare i precetti scala di beni-valori, che è possibile strutturare religiosi; di esistere e agire come organismi avendo Dio come riferimento ultimo. Non è sociali, strutturati secondo i principi dottri- sufficiente avere a disposizione molti mezzi nali e i fini istituzionali che sono loro propri. e molte opportunità di scelta, pur apprezzabi- Purtroppo, anche in Paesi di antica tradizione li. Tanto i molteplici beni funzionali allo svi- cristiana si stanno moltiplicando gli episodi di luppo, quanto le opportunità di scelta devono intolleranza religiosa, specie nei confronti del essere usati secondo la prospettiva di una vita cristianesimo e di coloro che semplicemente buona, di una condotta retta che riconosca il indossano i segni identitari della propria reli- primato della dimensione spirituale e l’appel- gione. lo alla realizzazione del bene comune. In caso L’operatore di pace deve anche tener pre- contrario, essi perdono la loro giusta valenza, sente che, presso porzioni crescenti dell’o- finendo per assurgere a nuovi idoli. pinione pubblica, le ideologie del liberismo Per uscire dall’attuale crisi finanziaria ed radicale e della tecnocrazia insinuano il con- economica – che ha per effetto una crescita vincimento che la crescita economica sia da delle disuguaglianze – sono necessarie perso- conseguire anche a prezzo dell’erosione della ne, gruppi, istituzioni che promuovano la vita funzione sociale dello Stato e delle reti di so- favorendo la creatività umana per trarre, per- lidarietà della società civile, nonché dei diritti fino dalla crisi, un’occasione di discernimen- e dei doveri sociali. Ora, va considerato che to e di un nuovo modello economico. Quello questi diritti e doveri sono fondamentali per prevalso negli ultimi decenni postulava la ri- la piena realizzazione di altri, a cominciare da cerca della massimizzazione del profitto e del quelli civili e politici. consumo, in un’ottica individualistica ed egoi- Tra i diritti e i doveri sociali oggi maggior- stica, intesa a valutare le persone solo per la mente minacciati vi è il diritto al lavoro. Ciò loro capacità di rispondere alle esigenze della è dovuto al fatto che sempre più il lavoro e il competitività. In un’altra prospettiva, invece, giusto riconoscimento dello statuto giuridico il vero e duraturo successo lo si ottiene con il dei lavoratori non vengono adeguatamente dono di sé, delle proprie capacità intellettuali, valorizzati, perché lo sviluppo economico di- della propria intraprendenza, poiché lo svilup- penderebbe soprattutto dalla piena libertà dei po economico vivibile, cioè autenticamente mercati. Il lavoro viene considerato così una umano, ha bisogno del principio di gratuità co- variabile dipendente dei meccanismi economi- me espressione di fraternità e della logica del ci e finanziari. A tale proposito, ribadisco che dono5. Concretamente, nell’attività economica la dignità dell’uomo, nonché le ragioni econo- l’operatore di pace si configura come colui che miche, sociali e politiche, esigono che si con- instaura con i collaboratori e i colleghi, con i tinui «a perseguire quale priorità l’obiettivo committenti e gli utenti, rapporti di lealtà e di dell’accesso al lavoro o del suo mantenimento, reciprocità. Egli esercita l’attività economica EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 7 per il bene comune, vive il suo impegno come zione delle persone secondo la misura dell’a- qualcosa che va al di là del proprio interesse, more divino. La famiglia è uno dei soggetti so- a beneficio delle generazioni presenti e future. ciali indispensabili nella realizzazione di una Si trova così a lavorare non solo per sé, ma cultura della pace. Bisogna tutelare il diritto anche per dare agli altri un futuro e un lavoro dei genitori e il loro ruolo primario nell’edu- dignitoso. cazione dei figli, in primo luogo nell’ambito Nell’ambito economico, sono richieste, morale e religioso. Nella famiglia nascono e specialmente da parte degli Stati, politiche di crescono gli operatori di pace, i futuri promo- sviluppo industriale ed agricolo che abbiano tori di una cultura della vita e dell’amore6. cura del progresso sociale e dell’universa- In questo immenso compito di educazione lizzazione di uno Stato di diritto e democra- alla pace sono coinvolte in particolare le co- tico. È poi fondamentale ed imprescindibile munità religiose. La Chiesa si sente partecipe la strutturazione etica dei mercati monetari, di una così grande responsabilità attraverso finanziari e commerciali; essi vanno stabiliz- la nuova evangelizzazione, che ha come suoi zati e maggiormente coordinati e controllati, cardini la conversione alla verità e all’amore di in modo da non arrecare danno ai più pove- Cristo e, di conseguenza, la rinascita spirituale ri. La sollecitudine dei molteplici operatori di e morale delle persone e delle società. L’in- pace deve inoltre volgersi – con maggior ri- contro con Gesù Cristo plasma gli operatori di solutezza rispetto a quanto si è fatto sino ad pace impegnandoli alla comunione e al supe- oggi – a considerare la crisi alimentare, ben ramento dell’ingiustizia. più grave di quella finanziaria. Il tema della Una missione speciale nei confronti della sicurezza degli approvvigionamenti alimentari pace è ricoperta dalle istituzioni culturali, sco- è tornato ad essere centrale nell’agenda poli- lastiche ed universitarie. Da queste è richiesto tica internazionale, a causa di crisi connesse, un notevole contributo non solo alla formazio- tra l’altro, alle oscillazioni repentine dei prezzi ne di nuove generazioni di leader, ma anche delle materie prime agricole, a comportamenti al rinnovamento delle istituzioni pubbliche, irresponsabili da parte di taluni operatori eco- nazionali e internazionali. Esse possono anche nomici e a un insufficiente controllo da parte contribuire ad una riflessione scientifica che dei Governi e della Comunità internazionale. radichi le attività economiche e finanziarie in Per fronteggiare tale crisi, gli operatori di pace un solido fondamento antropologico ed etico. sono chiamati a operare insieme in spirito di Il mondo attuale, in particolare quello politico, solidarietà, dal livello locale a quello interna- necessita del supporto di un nuovo pensiero, di zionale, con l’obiettivo di mettere gli agricol- una nuova sintesi culturale, per superare tec- tori, in particolare nelle piccole realtà rurali, in nicismi ed armonizzare le molteplici tendenze condizione di poter svolgere la loro attività in politiche in vista del bene comune. Esso, con- modo dignitoso e sostenibile dal punto di vista siderato come insieme di relazioni interperso- sociale, ambientale ed economico. nali ed istituzionali positive, a servizio della crescita integrale degli individui e dei gruppi, Educazione per una cultura di pace: è alla base di ogni vera educazione alla pace. il ruolo della famiglia e delle istituzioni Una pedagogia dell’operatore di pace 6. Desidero ribadire con forza che i molte- plici operatori di pace sono chiamati a coltiva- 7. Emerge, in conclusione, la necessità di re la passione per il bene comune della fami- proporre e promuovere una pedagogia della glia e per la giustizia sociale, nonché l’impe- pace. Essa richiede una ricca vita interiore, gno di una valida educazione sociale. chiari e validi riferimenti morali, atteggiamen- Nessuno può ignorare o sottovalutare il ti e stili di vita appropriati. Difatti, le opere di ruolo decisivo della famiglia, cellula base del- pace concorrono a realizzare il bene comune e la società dal punto di vista demografico, eti- creano l’interesse per la pace, educando ad es- co, pedagogico, economico e politico. Essa ha sa. Pensieri, parole e gesti di pace creano una una naturale vocazione a promuovere la vita: mentalità e una cultura della pace, un’atmosfe- accompagna le persone nella loro crescita e le ra di rispetto, di onestà e di cordialità. Bisogna, sollecita al mutuo potenziamento mediante la allora, insegnare agli uomini ad amarsi e a edu- cura vicendevole. In specie, la famiglia cristia- carsi alla pace, e a vivere con benevolenza, più na reca in sé il germinale progetto dell’educa- che con semplice tolleranza. Incoraggiamento 8 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 fondamentale è quello di «dire no alla vendet- © Copyright 2012 - Libreria Editrice Va- ta, di riconoscere i propri torti, di accettare le ticana scuse senza cercarle, e infine di perdonare»7, in modo che gli sbagli e le offese possano esse- 1 Cfr Conc. Ecum. Vat. ii, Cost. past. sulla Chiesa nel re riconosciuti in verità per avanzare insieme mondo contemporaneo Gaudium et spes, 1. verso la riconciliazione. Ciò richiede il diffon- 2 Cfr Lett. enc. Pacem in terris (11 aprile 1963): AAS dersi di una pedagogia del perdono. Il male, 55 (1963), 265-266. infatti, si vince col bene, e la giustizia va ricer- 3 Cfr ibid.: AAS 55 (1963), 266. cataimitando Dio Padre che ama tutti i suoi fi 4 Benedetto xvi, Lett. enc. Cartitas in veritate: AAS gli (cfr Mt 5,21-48). È un lavoro lento, perché 101 (2009), 666-667. 5 Cfr ibid., 34 e 36: AAS 101 (2009), 668-670 e 671- suppone un’evoluzione spirituale, un’educa- 672. zione ai valori più alti, una visione nuova del- 6 Cfr Giovanni Paolo ii, Messaggio per la Giornata la storia umana. Occorre rinunciare alla falsa Mondiale della Pace 1994 (8 dicembre 1993): AAS pace che promettono gli idoli di questo mon- 86 (1994), 156-162. do e ai pericoli che la accompagnano, a quella 7 Benedetto xvi, Discorso nell’Incontro con i mem- falsa pace che rende le coscienze sempre più bri del Governo, delle istituzioni della Repubblica, insensibili, che porta verso il ripiegamento su con il copro diplomatico, i capi religiosi e rappre- se stessi, verso un’esistenza atrofizzata vissuta sentanze del mondo della cultura: L’Osservatore nell’indifferenza. Al contrario, la pedagogia Romano, 16 settembre 2012, p. 7. della pace implica azione, compassione, soli- 8 Cfr Lett. enc. Pacem in terris (11 aprile 1963): AAS darietà, coraggio e perseveranza. 55 (1963), 304. Gesù incarna l’insieme di questi atteggia- menti nella sua esistenza, fi no al dono totale 3. Omelia in occasione della XVII Giornata di sé, fino a « perdere la vita » (cfr Mt 10,39; della Vita Consacrata Lc 17,33; Gv 12,25). Egli promette ai suoi di- Basilica San Pietro, 2 febbraio 2013 scepoli che, prima o poi, faranno la straordi- naria scoperta di cui abbiamo parlato inizial- La sapienza della debolezza mente, e cioè che nel mondo c’è Dio, il Dio di Gesù, pienamente solidale con gli uomini. In Cari fratelli e sorelle! questo contesto, vorrei ricordare la preghiera con cui si chiede a Dio di renderci strumenti nel suo racconto dell’infanzia di Gesù, san della sua pace, per portare il suo amore ove è Luca sottolinea come Maria e Giuseppe fosse- odio, il suo perdono ove è offesa, la vera fede ro fedeli alla Legge del Signore. Con profonda ove è dubbio. Da parte nostra, insieme al beato devozione compiono tutto ciò che è prescritto Giovanni XXIII, chiediamo a Dio che illumini dopo il parto di un primogenito maschio. Si i responsabili dei popoli, affinché accanto alla tratta di due prescrizioni molto antiche: una sollecitudine per il giusto benessere dei loro riguarda la madre e l’altra il bambino neona- cittadini garantiscano e difendano il prezioso to. Per la donna è prescritto che si astenga per dono della pace; accenda le volontà di tutti a quaranta giorni dalle pratiche rituali, dopo di superare le barriere che dividono, a rafforzare che offra un duplice sacrificio: un agnello in i vincoli della mutua carità, a comprendere gli olocausto e una tortora o un colombo per il altri e a perdonare coloro che hanno recato in- peccato; ma se la donna è povera, può offri- giurie, così che in virtù della sua azione, tutti re due tortore o due colombi (cfr Lv 12,1-8). i popoli della terra si affratellino e fiorisca in 8 San Luca precisa che Maria e Giuseppe of- essi e sempre regni la desideratissima pace . frirono il sacrificio dei poveri (cfr 2,24), per Con questa invocazione, auspico che tutti evidenziare che Gesù è nato in una famiglia di possano essere veri operatori e costruttori di gente semplice, umile ma molto credente: una pace, in modo che la città dell’uomo cresca in famiglia appartenente a quei poveri di Israe- fraterna concordia, nella prosperità e nella pa- le che formano il vero popolo di Dio. Per il ce. primogenito maschio, che secondo la Legge di Dal Vaticano, 8 Dicembre 2012 Mosè è proprietà di Dio, era invece prescritto il riscatto, stabilito nell’offerta di cinque sicli, da pagare ad un sacerdote in qualunque luogo. Benedetto XVI Ciò a perenne memoria del fatto che, al tempo

EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 9 dell’Esodo, Dio risparmiò i primogeniti degli (Lc 2,34-35). La «salvezza» che Gesù porta al ebrei (cfr Es 13,11-16). suo popolo, e che incarna in se stesso, passa at- E’ importante osservare che per questi due traverso la croce, attraverso la morte violenta atti – la purificazione della madre e il riscat- che Egli vincerà e trasformerà con l’oblazione to del figlio – non era necessario andare al della vita per amore. Questa oblazione è già Tempio. Invece Maria e Giuseppe vogliono tutta preannunciata nel gesto della presenta- compiere tutto a Gerusalemme, e san Luca fa zione al Tempio, un gesto certamente mosso vedere come l’intera scena converga verso il dalle tradizioni dell’antica Alleanza, ma inti- Tempio, e quindi si focalizzi su Gesù che vi mamente animato dalla pienezza della fede e entra. Ed ecco che, proprio attraverso le pre- dell’amore che corrisponde alla pienezza dei scrizioni della Legge, l’avvenimento principa- tempi, alla presenza di Dio e del suo Santo le diventa un altro, cioè la “presentazione” di Spirito in Gesù. Lo Spirito, in effetti, aleggia Gesù al Tempio di Dio, che significa l’atto di su tutta la scena della presentazione di Gesù al offrire il Figlio dell’Altissimo al Padre che lo Tempio, in particolare sulla figura di Simeo- ha mandato (cfr Lc 1,32.35). ne, ma anche di Anna. È lo Spirito «Paraclito», Questa narrazione dell’Evangelista trova che porta la «consolazione» di Israele e muove riscontro nella parola del profeta Malachia i passi e il cuore di coloro che la attendono. E’ che abbiamo ascoltato all’inizio della prima lo Spirito che suggerisce le parole profetiche Lettura: «Così dice il Signore Dio: “Ecco, io di Simeone e Anna, parole di benedizione, di manderò un mio messaggero a preparare la via lode a Dio, di fede nel suo Consacrato, di rin- davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il graziamento perché finalmente i nostri occhi Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alle- possono vedere e le nostre braccia stringere anza, che voi sospirate, eccolo venire … Egli «la sua salvezza» (cfr 2,30). purificherà i figli di Levi … perché possano «Luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo offrire al Signore un’offerta secondo giusti- popolo, Israele» (2,32): così Simeone defini- zia» (3,1.3). Chiaramente qui non si parla di sce il Messia del Signore, al termine del suo un bambino, e tuttavia questa parola trova canto di benedizione. Il tema della luce, che compimento in Gesù, perché «subito», grazie riecheggia il primo e il secondo carme del Ser- alla fede dei suoi genitori, Egli è stato portato vo del Signore, nel Deutero-Isaia (cfr Is 42,6; al Tempio; e nell’atto della sua «presentazio- 49,6), è fortemente presente in questa liturgia. ne», o della sua «offerta» personale a Dio Pa- Essa infatti è stata aperta da una suggestiva dre, traspare chiaramente il tema del sacrifico processione, a cui hanno partecipato i Superio- e del sacerdozio, come nel passo del profeta. ri e le Superiore Generali degli Istituti di vita Il bambino Gesù, che viene subito presentato consacrata qui rappresentati, che portavano i al Tempio, è quello stesso che, una volta adul- ceri accesi. Questo segno, specifico della tradi- to, purificherà il Tempio (cfr Gv 2,13-22; Mc zione liturgica di questa Festa, è molto espres- 11,15,19 e par.) e soprattutto farà di se stesso sivo. Manifesta la bellezza e il valore della vita il sacrificio e il sommo sacerdote della nuova consacrata come riflesso della luce di Cristo; Alleanza. un segno che richiama l’ingresso di Maria nel Questa è anche la prospettiva della Lettera Tempio: la Vergine Maria, la Consacrata per agli Ebrei, di cui è stato proclamato un pas- eccellenza, portava in braccio la Luce stessa, il so nella seconda Lettura, così che il tema del Verbo incarnato, venuto a scacciare le tenebre nuovo sacerdozio viene rafforzato: un sacer- dal mondo con l’amore di Dio. dozio – quello inaugurato da Gesù – che è esi- Cari fratelli e sorelle consacrati, tutti voi stenziale: «Proprio per essere stato messo alla siete stati rappresentati in quel simbolico pel- prova e avere sofferto personalmente, egli è in legrinaggio, che nell’Anno della fede esprime grado di venire in aiuto a quelli che subiscono ancora di più il vostro convenire nella Chiesa, la prova» (Eb 2,18). E così troviamo anche il per essere confermati nella fede e rinnovare tema della sofferenza, molto marcato nel bra- l’offerta di voi stessi a Dio. A ciascuno di voi, no evangelico, là dove Simeone pronuncia la e ai vostri Istituti, rivolgo con affetto il mio sua profezia sul Bambino e sulla Madre: «Egli più cordiale saluto e vi ringrazio per la vostra è qui per la caduta e la risurrezione di molti in presenza. Nella luce di Cristo, con i molteplici Israele e come segno di contraddizione – e an- carismi di vita contemplativa e apostolica, voi che a te [Maria] una spada trafiggerà l’anima» cooperate alla vita e alla missione della Chiesa 10 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 nel mondo. In questo spirito di riconoscenza e ma ci conceda la sua grazia e la sua miseri- di comunione, vorrei rivolgervi tre inviti, af- cordia, perché possiamo vegliare sempre nella finché possiate entrare pienamente in quella fedeltà a Lui. Infatti la nostra fedeltà può ve- «porta della fede» che è sempre aperta per noi gliare in Cristo» (Sermone 32, 4). (cfr Lett. ap. Porta fidei, 1). Cari fratelli e sorelle, la gioia della vita con- Vi invito in primo luogo ad alimentare una sacrata passa necessariamente attraverso la fede in grado di illuminare la vostra vocazio- partecipazione alla Croce di Cristo. Così è sta- ne. Vi esorto per questo a fare memoria, co- to per Maria Santissima. La sua è la sofferenza me in un pellegrinaggio interiore, del «primo del cuore che forma un tutt’uno col Cuore del amore» con cui il Signore Gesù Cristo ha ri- Figlio di Dio, trafitto per amore. Da quella fe- scaldato il vostro cuore, non per nostalgia, ma rita sgorga la luce di Dio, e anche dalle soffe- per alimentare quella fiamma. E per questo renze, dai sacrifici, dal dono di se stessi che i occorre stare con Lui, nel silenzio dell’adora- consacrati vivono per amore di Dio e degli altri zione; e così risvegliare la volontà e la gioia si irradia la stessa luce, che evangelizza le gen- di condividerne la vita, le scelte, l’obbedienza ti. In questa Festa, auguro in modo particolare di fede, la beatitudine dei poveri, la radicalità a voi consacrati che la vostra vita abbia sempre dell’amore. A partire sempre nuovamente da il sapore della parresia evangelica, affinché in questo incontro d’amore voi lasciate ogni cosa voi la Buona Novella sia vissuta, testimoniata, per stare con Lui e mettervi come Lui al ser- annunciata e risplenda come Parola di verità vizio di Dio e dei fratelli (cfr Esort. ap. Vita (cfr Lett. ap. Porta fidei, 6). Amen. consecrata, 1). In secondo luogo vi invito a una fede che Benedetto XVI sappia riconoscere la sapienza della debolez- za. Nelle gioie e nelle afflizioni del tempo pre- [L’Osservatore Romano, 4-5 febbraio sente, quando la durezza e il peso della croce 2013] si fanno sentire, non dubitate che la kenosi di Cristo è già vittoria pasquale. Proprio nel li- 4. Benedetto XVI rinuncia al ministero pe- mite e nella debolezza umana siamo chiama- trino ti a vivere la conformazione a Cristo, in una Città del Vaticano, 10 febbraio 2013 tensione totalizzante che anticipa, nella misura Stampa possibile nel tempo, la perfezione escatologica Declaratio (ibid., 16). Nelle società dell’efficienza e del successo, la vostra vita segnata dal «minorità» Carissimi Fratelli, e dalla debolezza dei piccoli, dall’empatia con coloro che non hanno voce, diventa un evan- vi ho convocati a questo Concistoro non gelico segno di contraddizione. solo per le tre canonizzazioni, ma anche per Infine, vi invito a rinnovare la fede che vi comunicarvi una decisione di grande impor- fa essere pellegrini verso il futuro. Per sua na- tanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripe- tura la vita consacrata è pellegrinaggio dello tutamente esaminato la mia coscienza davanti spirito, alla ricerca di un Volto che talora si a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie manifesta e talora si vela: «Faciem tuam, Do- forze, per l’età avanzata, non sono più adat- mine, requiram» (Sal 26,8). Questo sia l’ane- te per esercitare in modo adeguato il ministe- lito costante del vostro cuore, il criterio fonda- ro petrino. Sono ben consapevole che questo mentale che orienta il vostro cammino, sia nei ministero, per la sua essenza spirituale, deve piccoli passi quotidiani che nelle decisioni più essere compiuto non solo con le opere e con importanti. Non unitevi ai profeti di sventura le parole, ma non meno soffrendo e pregando. che proclamano la fine o il non senso della vita Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapi- consacrata nella Chiesa dei nostri giorni; piut- di mutamenti e agitato da questioni di grande tosto rivestitevi di Gesù Cristo e indossate le rilevanza per la vita della fede, per governare armi della luce – come esorta san Paolo (cfr la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia Rm 13,11-14) – restando svegli e vigilanti. San dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in Cromazio di Aquileia scriveva: «Allontani da me è diminuito in modo tale da dover ricono- noi il Signore tale pericolo affinché mai ci la- scere la mia incapacità di amministrare bene il sciamo appesantire dal sonno dell’infedeltà; EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 11 ministero a me affidato. Per questo, ben con- questo particolare momento, rinnovando la sapevole della gravità di questo atto, con piena nostra fede nel Pastore Supremo, Cristo Signo- libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di re. Per me è un’occasione propizia per ringra- Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a ziare tutti, specialmente i fedeli della Diocesi me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile di Roma, mentre mi accingo a concludere il 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ministero petrino, e per chiedere un particolare ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pie- ricordo nella preghiera. tro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da Le Letture che sono state proclamate ci of- coloro a cui compete, il Conclave per l’elezio- frono spunti che, con la grazia di Dio, siamo ne del nuovo Sommo Pontefice. chiamati a far diventare atteggiamenti e com- Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore portamenti concreti in questa Quaresima. La per tutto l’amore e il lavoro con cui avete por- Chiesa ci ripropone, anzitutto, il forte richia- tato con me il peso del mio ministero, e chiedo mo che il profeta Gioele rivolge al popolo di perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo Israele: «Così dice il Signore: ritornate a me la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pa- con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e la- store, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploria- menti» (2,12). Va sottolineata l’espressione mo la sua santa Madre Maria, affinché assi- «con tutto il cuore», che significa dal centro sta con la sua bontà materna i Padri Cardinali dei nostri pensieri e sentimenti, dalle radici nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per delle nostre decisioni, scelte e azioni, con un quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò ser- gesto di totale e radicale libertà. Ma è possi- vire di tutto cuore, con una vita dedicata alla bile questo ritorno a Dio? Sì, perché c’è una preghiera, la Santa Chiesa di Dio. forza che non risiede nel nostro cuore, ma che si sprigiona dal cuore stesso di Dio. E’ la forza Dal Vaticano, 10 febbraio 2013 della sua misericordia. Dice ancora il profe- ta: «Ritornate al Signore, vostro Dio, perché Benedictus PP xvi egli è misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore, pronto a ravvedersi riguardo al [© Copyright 2013 - Libreria Editrice Va- male» (v.13). Il ritorno al Signore è possibile ticana] come ‘grazia’, perché è opera di Dio e frutto della fede che noi riponiamo nella sua mise- ricordia. Questo ritornare a Dio diventa realtà 5. Omelia nel Mercoledì delle ceneri concreta nella nostra vita solo quando la gra- Basilica Vaticana, 13 febbraio 2013 zia del Signore penetra nell’intimo e lo scuote donandoci la forza di «lacerare il cuore». E’ Ritorno a Dio ancora il profeta a far risuonare da parte di Dio per superare rivalità e divisioni queste parole: «Laceratevi il cuore e non le vesti» (v.13). In effetti, anche ai nostri gior- Venerati Fratelli, ni, molti sono pronti a “stracciarsi le vesti” di cari fratelli e sorelle! fronte a scandali e ingiustizie – naturalmente commessi da altri –, ma pochi sembrano di- Oggi, Mercoledì delle Ceneri, iniziamo un sponibili ad agire sul proprio “cuore”, sulla nuovo cammino quaresimale, un cammino che propria coscienza e sulle proprie intenzioni, si snoda per quaranta giorni e ci conduce al- lasciando che il Signore trasformi, rinnovi e la gioia della Pasqua del Signore, alla vittoria converta. della Vita sulla morte. Seguendo l’antichissi- Quel «ritornate a me con tutto il cuore», ma tradizione romana delle stationes quaresi- poi, è un richiamo che coinvolge non solo il mali, ci siamo radunati oggi per la Celebrazio- singolo, ma la comunità. Abbiamo ascoltato ne dell’Eucaristia. Tale tradizione prevede che sempre nella prima Lettura: «Suonate il corno la prima statio abbia luogo nella Basilica di in Sion, proclamate un solenne digiuno, con- Santa Sabina sul colle Aventino. Le circostan- vocate una riunione sacra. Radunate il popolo, ze hanno suggerito di radunarsi nella Basilica indite un’assemblea solenne, chiamate i vec- Vaticana. Siamo numerosi intorno alla Tomba chi, riunite i fanciulli, i bambini lattanti; esca dell’Apostolo Pietro anche a chiedere la sua lo sposo dalla sua camera e la sposa dal suo intercessione per il cammino della Chiesa in talamo» (vv.15-16). La dimensione comunita- ria è un elemento essenziale nella fede e nella 12 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 vita cristiana. Cristo è venuto «per riunire in- le di sé. E’ un cammino in cui imparare ogni sieme i figli di Dio che erano dispersi» (cfr Gv giorno ad uscire sempre più dal nostro egoi- 11,52). Il “Noi” della Chiesa è la comunità in smo e dalle nostre chiusure, per fare spazio a cui Gesù ci riunisce insieme (cfr Gv 12,32): la Dio che apre e trasforma il cuore. E san Paolo fede è necessariamente ecclesiale. E questo è ricorda come l’annuncio della Croce risuoni a importante ricordarlo e viverlo in questo Tem- noi grazie alla predicazione della Parola, di cui po della Quaresima: ognuno sia consapevole l’Apostolo stesso è ambasciatore; un richiamo che il cammino penitenziale non lo affronta per noi affinché questo cammino quaresimale da solo, ma insieme con tanti fratelli e sorelle, sia caratterizzato da un ascolto più attento e nella Chiesa. assiduo della Parola di Dio, luce che illumina Il profeta, infine, si sofferma sulla preghie- i nostri passi. ra dei sacerdoti, i quali, con le lacrime agli oc- Nella pagina del Vangelo di Matteo, che chi, si rivolgono a Dio dicendo: «Non esporre appartiene al cosiddetto Discorso della mon- la tua eredità al ludibrio e alla derisione del- tagna, Gesù fa riferimento a tre pratiche fon- le genti. Perché si dovrebbe dire fra i popoli: damentali previste dalla Legge mosaica: l’ele- “Dov’è il loro Dio?”» (v.17). Questa preghiera mosina, la preghiera e il digiuno; sono anche ci fa riflettere sull’importanza della testimo- indicazioni tradizionali nel cammino quare- nianza di fede e di vita cristiana di ciascuno simale per rispondere all’invito di «ritornare di noi e delle nostre comunità per manifestare a Dio con tutto il cuore». Ma Gesù sottolinea il volto della Chiesa e come questo volto ven- come sia la qualità e la verità del rapporto con ga, a volte, deturpato. Penso in particolare alle Dio ciò che qualifica l’autenticità di ogni gesto colpe contro l’unità della Chiesa, alle divisio- religioso. Per questo Egli denuncia l’ipocrisia ni nel corpo ecclesiale. Vivere la Quaresima religiosa, il comportamento che vuole appa- in una più intensa ed evidente comunione ec- rire, gli atteggiamenti che cercano l’applauso clesiale, superando individualismi e rivalità, è e l’approvazione. Il vero discepolo non serve un segno umile e prezioso per coloro che sono se stesso o il “pubblico”, ma il suo Signore, lontani dalla fede o indifferenti. nella semplicità e nella generosità: «E il Padre «Ecco ora il momento favorevole, ecco tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà» (Mt ora il giorno della salvezza!» (2 Cor 6,2). Le 6,4.6.18). La nostra testimonianza allora sarà parole dell’apostolo Paolo ai cristiani di Co- sempre più incisiva quanto meno cercheremo rinto risuonano anche per noi con un’urgenza la nostra gloria e saremo consapevoli che la che non ammette assenze o inerzie. Il termine ricompensa del giusto è Dio stesso, l’essere “ora” ripetuto più volte dice che questo mo- uniti a Lui, quaggiù, nel cammino della fede, mento non può essere lasciato sfuggire, esso e, al termine della vita, nella pace e nella luce viene offerto a noi come un’occasione unica e dell’incontro faccia a faccia con Lui per sem- irripetibile. E lo sguardo dell’Apostolo si con- pre (cfr 1 Cor 13,12). centra sulla condivisione con cui Cristo ha vo- Cari fratelli e sorelle, iniziamo fiduciosi e luto caratterizzare la sua esistenza, assumendo gioiosi l’itinerario quaresimale. Risuoni forte tutto l’umano fino a farsi carico dello stesso in noi l’invito alla conversione, a «ritornare a peccato degli uomini. La frase di san Paolo è Dio con tutto il cuore», accogliendo la sua gra- molto forte: Dio «lo fece peccato in nostro fa- zia che ci fa uomini nuovi, con quella sorpren- vore». Gesù, l’innocente, il Santo, «Colui che dente novità che è partecipazione alla vita stes- non aveva conosciuto peccato» (2 Cor 5,21), sa di Gesù. Nessuno di noi, dunque, sia sordo si fa carico del peso del peccato condividen- a questo appello, che ci viene rivolto anche done con l’umanità l’esito della morte, e della nell’austero rito, così semplice e insieme così morte di croce. La riconciliazione che ci vie- suggestivo, dell’imposizione delle ceneri, che ne offerta ha avuto un prezzo altissimo, quello tra poco compiremo. Ci accompagni in questo della croce innalzata sul Golgota, su cui è stato tempo la Vergine Maria, Madre della Chiesa appeso il Figlio di Dio fatto uomo. In questa e modello di ogni autentico discepolo del Si- immersione di Dio nella sofferenza umana e gnore. Amen! nell’abisso del male sta la radice della nostra giustificazione. Il «ritornare a Dio con tutto il Benedetto XVI cuore» nel nostro cammino quaresimale pas- [L’Osservatore Romano, 15 febbraio 2013] sa attraverso la Croce, il seguire Cristo sulla strada che conduce al Calvario, al dono tota- EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 13

6. Discorso all’Udienza del Mercoledì fronte alle domande fondamentali dell’esisten- Aula Paolo VI, 13 febbraio 2013 za, è spinto ad andare all’essenziale e proprio per questo gli è più facile incontrare Dio. Ma Il Signore non si stanca il deserto è anche il luogo della morte, perché di bussare alla porta dell’uomo dove non c’è acqua non c’è neppure vita, ed è il luogo della solitudine, in cui l’uomo sente Cari fratelli e sorelle, più intensa la tentazione. Gesù va nel deserto, e là subisce la tentazione di lasciare la via indi- come sapete – grazie per la vostra simpatia! – cata dal Padre per seguire altre strade più facili ho deciso di rinunciare al ministero che il Signore e mondane (cfr Lc 4,1-13). Così Egli si carica mi ha affidato il 19 aprile 2005. Ho fatto questo in delle nostre tentazioni, porta con Sè la nostra piena libertà per il bene della Chiesa, dopo aver miseria, per vincere il maligno e aprirci il cam- pregato a lungo ed aver esaminato davanti a Dio mino verso Dio, il cammino della conversione. la mia coscienza, ben consapevole della gravità Riflettere sulle tentazioni a cui è sottoposto di tale atto, ma altrettanto consapevole di non es- Gesù nel deserto è un invito per ciascuno di sere più in grado di svolgere il ministero petrino noi a rispondere ad una domanda fondamen- con quella forza che esso richiede. Mi sostiene e tale: che cosa conta davvero nella mia vita? mi illumina la certezza che la Chiesa è di Cristo, Nella prima tentazione il diavolo propone a il Quale non le farà mai mancare la sua guida e Gesù di cambiare una pietra in pane per spe- la sua cura. Ringrazio tutti per l’amore e per la gnere la fame. Gesù ribatte che l’uomo vive preghiera con cui mi avete accompagnato. Grazie! anche di pane, ma non di solo pane: senza una Ho sentito quasi fisicamente in questi giorni, per risposta alla fame di verità, alla fame di Dio, me non facili, la forza della preghiera, che l’amore l’uomo non si può salvare (cfr vv. 3-4). Nella della Chiesa, la vostra preghiera, mi porta. Conti- seconda tentazione, il diavolo propone a Gesù nuate a pregare per me, per la Chiesa, per il futuro la via del potere: lo conduce in alto e gli offre il Papa. Il Signore ci guiderà. dominio del mondo; ma non è questa la strada di Dio: Gesù ha ben chiaro che non è il potere mondano che salva il mondo, ma il potere del- Cari fratelli e sorelle, la croce, dell’umiltà, dell’amore (cfr vv. 5-8). Nella terza tentazione, il diavolo propone a oggi, Mercoledì delle Ceneri, iniziamo il Gesù di gettarsi dal pinnacolo del Tempio di Tempo liturgico della Quaresima, quaranta Gerusalemme e farsi salvare da Dio median- giorni che ci preparano alla celebrazione della te i suoi angeli, di compiere cioè qualcosa di Santa Pasqua; è un tempo di particolare im- sensazionale per mettere alla prova Dio stesso; pegno nel nostro cammino spirituale. Il nu- ma la risposta è che Dio non è un oggetto a mero quaranta ricorre varie volte nella Sacra cui imporre le nostre condizioni: è il Signore Scrittura. In particolare, come sappiamo, es- di tutto (cfr vv. 9-12). Qual è il nocciolo delle so richiama i quarant’anni in cui il popolo di tre tentazioni che subisce Gesù? E’ la proposta Israele peregrinò nel deserto: un lungo periodo di strumentalizzare Dio, di usarlo per i propri di formazione per diventare il popolo di Dio, interessi, per la propria gloria e per il proprio ma anche un lungo periodo in cui la tentazio- successo. E dunque, in sostanza, di mettere se ne di essere infedeli all’alleanza con il Signore stessi al posto di Dio, rimuovendolo dalla pro- era sempre presente. Quaranta furono anche pria esistenza e facendolo sembrare superfluo. i giorni di cammino del profeta Elia per rag- Ognuno dovrebbe chiedersi allora: che posto giungere il Monte di Dio, l’Horeb; come pure ha Dio nella mia vita? E’ Lui il Signore o sono il periodo che Gesù passò nel deserto prima di io? iniziare la sua vita pubblica e dove fu tenta- Superare la tentazione di sottomettere Dio to dal diavolo. Nell’odierna Catechesi vorrei a sé e ai propri interessi o di metterlo in un soffermarmi proprio su questo momento del- angolo e convertirsi al giusto ordine di prio- la vita terrena del Signore, che leggeremo nel rità, dare a Dio il primo posto, è un cammino Vangelo di domenica prossima. che ogni cristiano deve percorrere sempre di Anzitutto il deserto, dove Gesù si ritira, è il nuovo. “Convertirsi”, un invito che ascoltere- luogo del silenzio, della povertà, dove l’uomo mo molte volte in Quaresima, significa segui- è privato degli appoggi materiali e si trova di re Gesù in modo che il suo Vangelo sia guida concreta della vita; significa lasciare che Dio 14 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 ci trasformi, smettere di pensare che siamo tra e sabbia lo coprono: allora Dio è sepolto. noi gli unici costruttori della nostra esistenza; Bisogna di nuovo che lo dissotterri” (Diario, significa riconoscere che siamo creature, che 97). Nella sua vita dispersa e inquieta, ritrova dipendiamo da Dio, dal suo amore, e soltan- Dio proprio in mezzo alla grande tragedia del to «perdendo» la nostra vita in Lui possiamo Novecento, la Shoah. Questa giovane fragile guadagnarla. Questo esige di operare le no- e insoddisfatta, trasfigurata dalla fede, si tra- stre scelte alla luce della Parola di Dio. Oggi sforma in una donna piena di amore e di pace non si può più essere cristiani come semplice interiore, capace di affermare: “Vivo costante- conseguenza del fatto di vivere in una società mente in intimità con Dio”. che ha radici cristiane: anche chi nasce da una La capacità di contrapporsi alle lusinghe famiglia cristiana ed è educato religiosamente ideologiche del suo tempo per scegliere la ri- deve, ogni giorno, rinnovare la scelta di esse- cerca della verità e aprirsi alla scoperta della re cristiano, cioè dare a Dio il primo posto, di fede è testimoniata da un’altra donna del no- fronte alle tentazioni che una cultura secolariz- stro tempo, la statunitense Dorothy Day. Nella zata gli propone di continuo, di fronte al giudi- sua autobiografia, confessa apertamente di es- zio critico di molti contemporanei. sere caduta nella tentazione di risolvere tutto Le prove a cui la società attuale sottopone con la politica, aderendo alla proposta marxi- il cristiano, infatti, sono tante, e toccano la vita sta: “Volevo andare con i manifestanti, anda- personale e sociale. Non è facile essere fedeli re in prigione, scrivere, influenzare gli altri e al matrimonio cristiano, praticare la misericor- lasciare il mio sogno al mondo. Quanta am- dia nella vita quotidiana, lasciare spazio alla bizione e quanta ricerca di me stessa c’era in preghiera e al silenzio interiore; non è facile tutto questo!”. Il cammino verso la fede in un opporsi pubblicamente a scelte che molti con- ambiente così secolarizzato era particolarmen- siderano ovvie, quali l’aborto in caso di gravi- te difficile, ma la Grazia agisce lo stesso, come danza indesiderata, l’eutanasia in caso di ma- lei stessa sottolinea: “È certo che io sentii più lattie gravi, o la selezione degli embrioni per spesso il bisogno di andare in chiesa, a ingi- prevenire malattie ereditarie. La tentazione di nocchiarmi, a piegare la testa in preghiera. Un metter da parte la propria fede è sempre pre- istinto cieco, si potrebbe dire, perché non ero sente e la conversione diventa una risposta a cosciente di pregare. Ma andavo, mi inserivo Dio che deve essere confermata più volte nella nell’atmosfera di preghiera…”. Dio l’ha con- vita. dotta ad una consapevole adesione alla Chiesa, Ci sono di esempio e di stimolo le grandi in una vita dedicata ai diseredati. conversioni come quella di san Paolo sulla via Nella nostra epoca non sono poche le con- di Damasco, o di sant’Agostino, ma anche nel- versioni intese come il ritorno di chi, dopo la nostra epoca di eclissi del senso del sacro, un’educazione cristiana magari superficiale, si la grazia di Dio è al lavoro e opera meraviglie è allontanato per anni dalla fede e poi riscopre nella vita di tante persone. Il Signore non si Cristo e il suo Vangelo. Nel Libro dell’Apoca- stanca di bussare alla porta dell’uomo in con- lisse leggiamo: «Ecco: sto alla porta e busso. testi sociali e culturali che sembrano inghiottiti Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la dalla secolarizzazione, come è avvenuto per il porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli russo ortodosso Pavel Florenskij. Dopo un’e- con me» (3, 20). Il nostro uomo interiore deve ducazione completamente agnostica, tanto da prepararsi per essere visitato da Dio, e proprio provare vera e propria ostilità verso gli inse- per questo non deve lasciarsi invadere dalle il- gnamenti religiosi impartiti a scuola, lo scien- lusioni, dalle apparenze, dalle cose materiali. ziato Florenskij si trova ad esclamare: “No, In questo Tempo di Quaresima, nell’Anno non si può vivere senza Dio!”, e a cambiare della fede, rinnoviamo il nostro impegno nel completamente la sua vita, tanto da diventare cammino di conversione, per superare la ten- sacerdote. denza di chiuderci in noi stessi e per fare, inve- Penso anche alla figura di Etty Hillesum, ce, spazio a Dio, guardando con i suoi occhi la una giovane olandese di origine ebraica che realtà quotidiana. L’alternativa tra la chiusura morirà ad Auschwitz. Inizialmente lontana da nel nostro egoismo e l’apertura all’amore di Dio, lo scopre guardando in profondità dentro Dio e degli altri, potremmo dire che corrispon- se stessa e scrive: “Un pozzo molto profondo de all’alternativa delle tentazioni di Gesù: al- è dentro di me. E Dio c’è in quel pozzo. Tal- ternativa, cioè, tra potere umano e amore della volta mi riesce di raggiungerlo, più spesso pie- Croce, tra una redenzione vista nel solo benes- EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 15 sere materiale e una redenzione come opera di condotta?» (Discorso 78,3: PL 38,491). Dio, cui diamo il primato nell’esistenza. Con- Meditando questo brano del Vangelo, pos- vertirsi significa non chiudersi nella ricerca del siamo trarne un insegnamento molto impor- proprio successo, del proprio prestigio, della tante. Innanzitutto, il primato della preghiera, propria posizione, ma far sì che ogni giorno, senza la quale tutto l’impegno dell’apostolato nelle piccole cose, la verità, la fede in Dio e e della carità si riduce ad attivismo. Nella Qua- l’amore diventino la cosa più importante. resima impariamo a dare il giusto tempo alla preghiera, personale e comunitaria, che dà re- Benedetto XVI spiro alla nostra vita spirituale. Inoltre, la pre- ghiera non è un isolarsi dal mondo e dalle sue [L’Osservatore Romano, 14 febbraio 2013] contraddizioni, come sul Tabor avrebbe voluto fare Pietro, ma l’orazione riconduce al cam- mino, all’azione. «L’esistenza cristiana – ho 7. Discorso all’Angelus scritto nel Messaggio per questa Quaresima – Piazza S. Pietro, 24 febbraio 2013 consiste in un continuo salire il monte dell’in- contro con Dio, per poi ridiscendere portando Chiamato a salire l’amore e la forza che ne derivano, in modo da sul monte servire i nostri fratelli e sorelle con lo stesso amore di Dio» (n. 3). Cari fratelli e sorelle! Cari fratelli e sorelle, questa Parola di Dio la sento in modo particolare rivolta a me, in Grazie per il vostro affetto! questo momento della mia vita. Grazie! Il Si- Oggi, seconda domenica di Quaresima, gnore mi chiama a “salire sul monte”, a dedi- abbiamo un Vangelo particolarmente bello, carmi ancora di più alla preghiera e alla medi- quello della Trasfigurazione del Signore. L’e- tazione. Ma questo non significa abbandonare vangelista Luca pone in particolare risalto il la Chiesa, anzi, se Dio mi chiede questo è pro- fatto che Gesù si trasfigurò mentre pregava: la prio perché io possa continuare a servirla con sua è un’esperienza profonda di rapporto con la stessa dedizione e lo stesso amore con cui ho il Padre durante una sorta di ritiro spirituale cercato di farlo fino ad ora, ma in un modo più che Gesù vive su un alto monte in compagnia adatto alla mia età e alle mie forze. Invochia- di Pietro, Giacomo e Giovanni, i tre discepoli mo l’intercessione della Vergine Maria: lei ci sempre presenti nei momenti della manifesta- aiuti tutti a seguire sempre il Signore Gesù, zione divina del Maestro (Lc 5,10; 8,51; 9,28). nella preghiera e nella carità operosa. Il Signore, che poco prima aveva preannuncia- Benedetto XVI to la sua morte e risurrezione (9,22), offre ai discepoli un anticipo della sua gloria. E anche nella Trasfigurazione, come nel battesimo, ri- [L’Osservatore Romano, 25-26 febbraio suona la voce del Padre celeste: «Questi è il 2013] figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!» (9,35). La presenza poi di Mosè ed Elia, che rappresen- 8. Discorso all’Udienza generale tano la Legge e i Profeti dell’antica Allean- Piazza S. Pietro, 27 febbraio 2013 za, è quanto mai significativa: tutta la storia dell’Alleanza è orientata a Lui, il Cristo, che Non mi sono mai compie un nuovo «esodo» (9,31), non verso sentito solo la terra promessa come al tempo di Mosè, ma verso il Cielo. L’intervento di Pietro: «Mae- Venerati Fratelli nell’Episcopato e stro, è bello per noi essere qui» (9,33) rappre- nel Presbiterato! senta il tentativo impossibile di fermare tale Distinte Autorità! esperienza mistica. Commenta sant’Agostino: Cari fratelli e sorelle! «[Pietro]…sul monte…aveva Cristo come ci- bo dell’anima. Perché avrebbe dovuto scende- Vi ringrazio di essere venuti così numerosi re per tornare alle fatiche e ai dolori, mentre a questa mia ultima Udienza generale. lassù era pieno di sentimenti di santo amore Grazie di cuore! Sono veramente commos- verso Dio e che gli ispiravano perciò una santa so! E vedo la Chiesa viva! E penso che dob- biamo anche dire un grazie al Creatore per il 16 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 tempo bello che ci dona adesso ancora nell’in- bondante; vi sono stati anche momenti in cui le verno. acque erano agitate ed il vento contrario, come Come l’apostolo Paolo nel testo biblico in tutta la storia della Chiesa, e il Signore sem- che abbiamo ascoltato, anch’io sento nel mio brava dormire. Ma ho sempre saputo che in cuore di dover soprattutto ringraziare Dio, che quella barca c’è il Signore e ho sempre saputo guida e fa crescere la Chiesa, che semina la sua che la barca della Chiesa non è mia, non è no- Parola e così alimenta la fede nel suo Popolo. stra, ma è sua. E il Signore non la lascia affon- In questo momento il mio animo si allarga ed dare; è Lui che la conduce, certamente anche abbraccia tutta la Chiesa sparsa nel mondo; attraverso gli uomini che ha scelto, perché co- e rendo grazie a Dio per le «notizie» che in sì ha voluto. Questa è stata ed è una certezza, questi anni del ministero petrino ho potuto ri- che nulla può offuscare. Ed è per questo che cevere circa la fede nel Signore Gesù Cristo, oggi il mio cuore è colmo di ringraziamento e della carità che circola realmente nel Corpo a Dio perché non ha fatto mai mancare a tutta della Chiesa e lo fa vivere nell’amore, e della la Chiesa e anche a me la sua consolazione, la speranza che ci apre e ci orienta verso la vita in sua luce, il suo amore. pienezza, verso la patria del Cielo. Siamo nell’Anno della fede, che ho voluto Sento di portare tutti nella preghiera, in un per rafforzare proprio la nostra fede in Dio in presente che è quello di Dio, dove raccolgo un contesto che sembra metterlo sempre più ogni incontro, ogni viaggio, ogni visita pasto- in secondo piano. Vorrei invitare tutti a rinno- rale. Tutto e tutti raccolgo nella preghiera per vare la ferma fiducia nel Signore, ad affidarci affidarli al Signore: perché abbiamo piena co- come bambini nelle braccia di Dio, certi che noscenza della sua volontà, con ogni sapienza quelle braccia ci sostengono sempre e sono ciò e intelligenza spirituale, e perché possiamo che ci permette di camminare ogni giorno, an- comportarci in maniera degna di Lui, del suo che nella fatica. Vorrei che ognuno si sentisse amore, portando frutto in ogni opera buona amato da quel Dio che ha donato il suo Figlio (cfr Col 1,9-10). per noi e che ci ha mostrato il suo amore senza In questo momento, c’è in me una grande confini. Vorrei che ognuno sentisse la gioia di fiducia, perché so, sappiamo tutti noi, che la essere cristiano. In una bella preghiera da re- Parola di verità del Vangelo è la forza della citarsi quotidianamente al mattino si dice: «Ti Chiesa, è la sua vita. Il Vangelo purifica e rin- adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti nova, porta frutto, dovunque la comunità dei ringrazio di avermi creato, fatto cristiano…». credenti lo ascolta e accoglie la grazia di Dio Sì, siamo contenti per il dono della fede; è il nella verità e nella carità. Questa è la mia fidu- bene più prezioso, che nessuno ci può togliere! cia, questa è la mia gioia. Ringraziamo il Signore di questo ogni giorno, Quando, il 19 aprile di quasi otto anni fa, con la preghiera e con una vita cristiana coe- ho accettato di assumere il ministero petrino, rente. Dio ci ama, ma attende che anche noi lo ho avuto la ferma certezza che mi ha sempre amiamo! accompagnato: questa certezza della vita della Ma non è solamente Dio che voglio ringra- Chiesa dalla Parola di Dio. In quel momen- ziare in questo momento. Un Papa non è solo to, come ho già espresso più volte, le parole nella guida della barca di Pietro, anche se è la che sono risuonate nel mio cuore sono state: sua prima responsabilità. Io non mi sono mai Signore, perché mi chiedi questo e che cosa sentito solo nel portare la gioia e il peso del mi- mi chiedi? E’ un peso grande quello che mi nistero petrino; il Signore mi ha messo accan- poni sulle spalle, ma se Tu me lo chiedi, sul- to tante persone che, con generosità e amore a la tua parola getterò le reti, sicuro che Tu mi Dio e alla Chiesa, mi hanno aiutato e mi sono guiderai, anche con tutte le mie debolezze. E state vicine. Anzitutto voi, cari Fratelli Cardi- otto anni dopo posso dire che il Signore mi ha nali: la vostra saggezza, i vostri consigli, la vo- guidato, mi è stato vicino, ho potuto percepire stra amicizia sono stati per me preziosi; i miei quotidianamente la sua presenza. E’ stato un Collaboratori, ad iniziare dal mio Segretario tratto di cammino della Chiesa che ha avuto di Stato che mi ha accompagnato con fedeltà momenti di gioia e di luce, ma anche momenti in questi anni; la Segreteria di Stato e l’intera non facili; mi sono sentito come san Pietro con Curia Romana, come pure tutti coloro che, nei gli Apostoli nella barca sul lago di Galilea: il vari settori, prestano il loro servizio alla Santa Signore ci ha donato tanti giorni di sole e di Sede: sono tanti volti che non emergono, ri- brezza leggera, giorni in cui la pesca è stata ab- mangono nell’ombra, ma proprio nel silenzio, EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 17 nella dedizione quotidiana, con spirito di fede In questi ultimi mesi, ho sentito che le mie e umiltà sono stati per me un sostegno sicuro forze erano diminuite, e ho chiesto a Dio con e affidabile. Un pensiero speciale alla Chiesa insistenza, nella preghiera, di illuminarmi con di Roma, la mia Diocesi! Non posso dimenti- la sua luce per farmi prendere la decisione più care i Fratelli nell’Episcopato e nel Presbitera- giusta non per il mio bene, ma per il bene della to, le persone consacrate e l’intero Popolo di Chiesa. Ho fatto questo passo nella piena con- Dio: nelle visite pastorali, negli incontri, nelle sapevolezza della sua gravità e anche novità, udienze, nei viaggi, ho sempre percepito gran- ma con una profonda serenità d’animo. Amare de attenzione e profondo affetto; ma anch’io la Chiesa significa anche avere il coraggio di ho voluto bene a tutti e a ciascuno, senza di- fare scelte difficili, sofferte, avendo sempre stinzioni, con quella carità pastorale che è il davanti il bene della Chiesa e non se stessi. cuore di ogni Pastore, soprattutto del Vescovo Qui permettetemi di tornare ancora una di Roma, del Successore dell’Apostolo Pietro. volta al 19 aprile 2005. La gravità della de- Ogni giorno ho portato ciascuno di voi nella cisione è stata proprio anche nel fatto che da preghiera, con il cuore di padre. quel momento in poi ero impegnato sempre e Vorrei che il mio saluto e il mio ringrazia- per sempre dal Signore. Sempre – chi assume mento giungesse poi a tutti: il cuore di un Papa il ministero petrino non ha più alcuna privacy. si allarga al mondo intero. E vorrei esprimere Appartiene sempre e totalmente a tutti, a tutta la mia gratitudine al Corpo diplomatico pres- la Chiesa. Alla sua vita viene, per così dire, to- so la Santa Sede, che rende presente la grande talmente tolta la dimensione privata. Ho potu- famiglia delle Nazioni. Qui penso anche a tutti to sperimentare, e lo sperimento precisamente coloro che lavorano per una buona comuni- ora, che uno riceve la vita proprio quando la cazione e che ringrazio per il loro importante dona. Prima ho detto che molte persone che servizio. amano il Signore amano anche il Successore A questo punto vorrei ringraziare di vero di san Pietro e sono affezionate a lui; che il cuore anche tutte le numerose persone in tutto Papa ha veramente fratelli e sorelle, figli e fi- il mondo, che nelle ultime settimane mi han- glie in tutto il mondo, e che si sente al sicuro no inviato segni commoventi di attenzione, di nell’abbraccio della vostra comunione; perché amicizia e di preghiera. Sì, il Papa non è mai non appartiene più a se stesso, appartiene a tut- solo, ora lo sperimento ancora una volta in un ti e tutti appartengono a lui. modo così grande che tocca il cuore. Il Papa Il “sempre” è anche un “per sempre” - non appartiene a tutti e tantissime persone si sento- c’è più un ritornare nel privato. La mia deci- no molto vicine a lui. E’ vero che ricevo lettere sione di rinunciare all’esercizio attivo del mi- dai grandi del mondo – dai Capi di Stato, dai nistero, non revoca questo. Non ritorno alla Capi religiosi, dai rappresentanti del mondo vita privata, a una vita di viaggi, incontri, ri- della cultura eccetera. Ma ricevo anche mol- cevimenti, conferenze eccetera. Non abbando- tissime lettere da persone semplici che mi scri- no la croce, ma resto in modo nuovo presso il vono semplicemente dal loro cuore e mi fanno Signore Crocifisso. Non porto più la potestà sentire il loro affetto, che nasce dall’essere in- dell’officio per il governo della Chiesa, ma nel sieme con Cristo Gesù, nella Chiesa. Queste servizio della preghiera resto, per così dire, nel persone non mi scrivono come si scrive ad recinto di san Pietro. San Benedetto, il cui no- esempio ad un principe o ad un grande che non me porto da Papa, mi sarà di grande esempio si conosce. Mi scrivono come fratelli e sorelle in questo. Egli ci ha mostrato la via per una vi- o come figli e figlie, con il senso di un legame ta, che, attiva o passiva, appartiene totalmente familiare molto affettuoso. Qui si può toccare all’opera di Dio. con mano che cosa sia Chiesa – non un’orga- Ringrazio tutti e ciascuno anche per il ri- nizzazione, un’associazione per fini religiosi o spetto e la comprensione con cui avete accolto umanitari, ma un corpo vivo, una comunione questa decisione così importante. Io continue- di fratelli e sorelle nel Corpo di Gesù Cristo, rò ad accompagnare il cammino della Chiesa che ci unisce tutti. Sperimentare la Chiesa in con la preghiera e la riflessione, con quella questo modo e poter quasi toccare con le mani dedizione al Signore e alla sua Sposa che ho la forza della sua verità e del suo amore, è mo- cercato di vivere fino ad ora ogni giorno e che tivo di gioia, in un tempo in cui tanti parlano vorrei vivere sempre. Vi chiedo di ricordar- del suo declino. Ma vediamo come la Chiesa mi davanti a Dio, e soprattutto di pregare per è viva oggi! i Cardinali, chiamati ad un compito così rile- 18 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 vante, e per il nuovo Successore dell’Apostolo la carità tutte le Chiese. Un cammino di fratel- Pietro: il Signore lo accompagni con la luce e lanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo la forza del suo Spirito. sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo Invochiamo la materna intercessione della per tutto il mondo, perché ci sia una grande Vergine Maria Madre di Dio e della Chiesa fratellanza. Vi auguro che questo cammino di perché accompagni ciascuno di noi e l’intera Chiesa, che oggi incominciamo e nel quale mi comunità ecclesiale; a Lei ci affidiamo, con aiuterà il mio Cardinale Vicario, qui presente, profonda fiducia. sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa Cari amici! Dio guida la sua Chiesa, la sor- città tanto bella! regge sempre anche e soprattutto nei momenti E adesso vorrei dare la Benedizione, ma difficili. Non perdiamo mai questa visione di prima, prima, vi chiedo un favore: prima che fede, che è l’unica vera visione del cammino il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che della Chiesa e del mondo. Nel nostro cuore, voi preghiate il Signore perché mi benedica: nel cuore di ciascuno di voi, ci sia sempre la la preghiera del popolo, chiedendo la Benedi- gioiosa certezza che il Signore ci è accanto, zione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio non ci abbandona, ci è vicino e ci avvolge con questa preghiera di voi su di me. il suo amore. Grazie! […] Benedetto XVI [L’Osservatore Romano, 28 febbraio 2012] Adesso darò la Benedizione a voi e a tutto il mondo, a tutti gli uomini e le donne di buona 2. Papa Francesco volontà.

1. Il Card. Jorge Mario Bergoglio, eletto [Benedizione] Sommo Pontefice, 265° successore di Pietro Piazza S. Pietro, 13 marzo 2013 Fratelli e sorelle, vi lascio. Grazie tante dell’accoglienza. Pregate per me e a presto! Ci Annuntio vobis gaudium magnum; vediamo presto: domani voglio andare a pre- habemus Papam: gare la Madonna, perché custodisca tutta Ro- Eminentissimum ac Reverendissimum ma. Buona notte e buon riposo. Dominum, Dominum Georgium Marium [L’Osservartore Romano, 14 marzo 2013, Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem edizione straordinaria] Bergoglio qui sibi nomen imposuit Franciscum 2. Omelia nella santa Messa con i Cardinali Città del Vaticano, Cappella Sistina, 14 marzo 2013 Fratelli e sorelle, buonasera! La nostra vita Voi sapete che il dovere del Conclave era è un cammino di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo qua- In queste tre Letture vedo che c’è qualcosa si alla fine del mondo … ma siamo qui … Vi di comune: è il movimento. Nella Prima Let- ringrazio dell’accoglienza. La comunità dio- tura il movimento nel cammino; nella Seconda cesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie! E Lettura, il movimento nell’edificazione della prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il Chiesa; nella terza, nel Vangelo, il movimento nostro Vescovo emerito, Benedetto XVI. Pre- nella confessione. Camminare, edificare, con- ghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore fessare. lo benedica e la Madonna lo custodisca. Camminare. «Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signore» (Is 2,5). [Recita del Padre Nostro, dell’Ave Maria e Questa è la prima cosa che Dio ha detto ad del Gloria al Padre] Abramo: cammina nella mia presenza e sii irreprensibile. Camminare: la nostra vita è un E adesso, incominciamo questo cammi- cammino e quando ci fermiamo, la cosa non no: Vescovo e popolo. Questo cammino della va. Camminare sempre, in presenza del Signo- Chiesa di Roma, che è quella che presiede nel- re, alla luce del Signore, cercando di vivere EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 19 con quella irreprensibilità che Dio chiedeva ad 3. Discorso nell’Udienza ai Cardinali Abramo, nella sua promessa. Città del Vaticano, Sala Clementina, 15 marzo 2013 Edificare. Edificare la Chiesa. Si parla di pietre: le pietre hanno consistenza; ma pietre Il senso della responsabilità vive, pietre unte dallo Spirito Santo. Edificare la Chiesa, la Sposa di Cristo, su quella pietra angolare che è lo stesso Signore. Ecco un altro Fratelli Cardinali! movimento della nostra vita: edificare. Terzo, confessare. Noi possiamo cammi- Questo periodo dedicato al Conclave è sta- nare quanto vogliamo, noi possiamo edificare to carico di significato non solo per il Colle- tante cose, ma se non confessiamo Gesù Cri- gio Cardinalizio, ma anche per tutti i fedeli. sto, la cosa non va. Diventeremo una ONG In questi giorni abbiamo avvertito quasi sensi- assistenziale, ma non la Chiesa, Sposa del Si- bilmente l’affetto e la solidarietà della Chiesa gnore. Quando non si cammina, ci si ferma. universale, come anche l’attenzione di tante Quando non si edifica sulle pietre cosa suc- persone che, pur non condividendo la nostra cede? Succede quello che succede ai bambi- fede, guardano con rispetto e ammirazione alla ni sulla spiaggia quando fanno dei palazzi di Chiesa e alla Santa Sede. Da ogni angolo della sabbia, tutto viene giù, è senza consistenza. terra si è innalzata fervida e corale la preghiera Quando non si confessa Gesù Cristo, mi sov- del Popolo cristiano per il nuovo Papa, e cari- viene la frase di Léon Bloy: “Chi non prega co di emozione è stato il mio primo incontro il Signore, prega il diavolo”. Quando non si con la folla assiepata in Piazza San Pietro. Con confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità quella suggestiva immagine del popolo orante del diavolo, la mondanità del demonio. e gioioso ancora impressa nella mia mente, de- Camminare, edificare-costruire, confes- sidero manifestare la mia sincera riconoscenza sare. Ma la cosa non è così facile, perché nel ai Vescovi, ai sacerdoti, alle persone consacra- camminare, nel costruire, nel confessare, a te, ai giovani, alle famiglie, agli anziani per la volte ci sono scosse, ci sono movimenti che loro vicinanza spirituale, così toccante e fer- non sono proprio movimenti del cammino: so- vorosa. no movimenti che ci tirano indietro. Sento il bisogno di esprimere la mia più vi- Questo Vangelo prosegue con una situazio- va e profonda gratitudine a tutti voi, venerati e ne speciale. Lo stesso Pietro che ha confessato cari Fratelli Cardinali, per la sollecita collabo- Gesù Cristo, gli dice: Tu sei Cristo, il Figlio razione alla conduzione della Chiesa durante del Dio vivo. Io ti seguo, ma non parliamo di la Sede Vacante. Rivolgo a ciascuno un cor- Croce. Questo non c’entra. Ti seguo con altre diale saluto, ad iniziare dal Decano del Colle- possibilità, senza la Croce. Quando camminia- gio Cardinalizio, il Signor Cardinale Angelo mo senza la Croce, quando edifichiamo senza Sodano, che ringrazio per le espressioni di de- la Croce e quando confessiamo un Cristo sen- vozione e per i fervidi auguri che mi ha rivolto za Croce, non siamo discepoli del Signore: sia- a nome vostro. Con lui ringrazio il Signor Car- mo mondani, siamo Vescovi, Preti, Cardinali, dinale Tarcisio Bertone, Camerlengo di Santa Papi, ma non discepoli del Signore. Romana Chiesa, per la sua premurosa opera in Io vorrei che tutti, dopo questi giorni di gra- questa delicata fase di transizione, e anche al zia, abbiamo il coraggio, proprio il coraggio, carissimo Cardinale Giovanni Battista Re, che di camminare in presenza del Signore, con la ha fatto da nostro capo nel Conclave: grazie Croce del Signore; di edificare la Chiesa sul tante! Il mio pensiero va con particolare affet- sangue del Signore, che è versato sulla Croce; to ai venerati Cardinali che, a causa dell’età o e di confessare l’unica gloria: Cristo Crocifis- della malattia, hanno assicurato la loro parte- so. E così la Chiesa andrà avanti. cipazione e il loro amore alla Chiesa attraverso Io auguro a tutti noi che lo Spirito Santo, l’offerta della sofferenza e della preghiera. E per la preghiera della Madonna, nostra Madre, vorrei dirvi che l’altro ieri il Cardinale Mejia ci conceda questa grazia: camminare, edifica- ha avuto un infarto cardiaco: è ricoverato alla re, confessare Gesù Cristo Crocifisso. Così sia. Pio XI. Ma si crede che la sua salute sia stabi- le, e ci ha mandato i suoi saluti. Papa Francesco Non può mancare il mio grazie anche a quanti, nelle diverse mansioni, si sono ado- [L’Osservatore Romano, 16 marzo 2013] perati attivamente nella preparazione e nello 20 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 svolgimento del Conclave, favorendo la sicu- esprimo la mia volontà di servire il Vangelo rezza e la tranquillità dei Cardinali in questo con rinnovato amore, aiutando la Chiesa a periodo così importante per la vita della Chie- diventare sempre più in Cristo e con Cristo, sa. la vite feconda del Signore. Stimolati anche Un pensiero colmo di grande affetto e di dalla celebrazione dell’Anno delle fede, tutti profonda gratitudine rivolgo al mio venerato insieme, Pastori e fedeli, ci sforzeremo di ri- Predecessore Benedetto XVI, che in questi spondere fedelmente alla missione di sempre: anni di Pontificato ha arricchito e rinvigorito portare Gesù Cristo all’uomo e condurre l’uo- la Chiesa con il Suo magistero, la Sua bontà, mo all’incontro con Gesù Cristo Via, Verità e la Sua guida, la Sua fede, la Sua umiltà e la Vita, realmente presente nella Chiesa e con- Sua mitezza. Rimarranno un patrimonio spi- temporaneo in ogni uomo. Tale incontro por- rituale per tutti! Il ministero petrino, vissuto ta a diventare uomini nuovi nel mistero del- con totale dedizione, ha avuto in Lui un inter- la Grazia, suscitando nell’animo quella gioia prete sapiente e umile, con lo sguardo sempre cristiana che costituisce il centuplo donato da fisso a Cristo, Cristo risorto, presente e vivo Cristo a chi lo accoglie nella propria esistenza. nell’Eucaristia. Lo accompagneranno sempre Come ci ha ricordato tante volte nei suoi in- la nostra fervida preghiera, il nostro incessan- segnamenti e, da ultimo, con quel gesto corag- te ricordo, la nostra imperitura e affettuosa gioso e umile, il Papa Benedetto XVI, è Cristo riconoscenza. Sentiamo che Benedetto XVI che guida la Chiesa per mezzo del suo Spirito. ha acceso nel profondo dei nostri cuori una Lo Spirito Santo è l’anima della Chiesa con fiamma: essa continuerà ad ardere perché sa- la sua forza vivificante e unificante: di molti rà alimentata dalla Sua preghiera, che sosterrà fa un corpo solo, il Corpo mistico di Cristo. ancora la Chiesa nel suo cammino spirituale e Non cediamo mai al pessimismo, a quell’ama- missionario. rezza che il diavolo ci offre ogni giorno; non Cari Fratelli Cardinali, questo nostro in- cediamo al pessimismo e allo scoraggiamento: contro vuol’essere quasi un prolungamento abbiamo la ferma certezza che lo Spirito Santo dell’intensa comunione ecclesiale sperimen- dona alla Chiesa, con il suo soffio possente, tata in questo periodo. Animati da profondo il coraggio di perseverare e anche di cercare senso di responsabilità e sorretti da un gran- nuovi metodi di evangelizzazione, per portare de amore per Cristo e per la Chiesa, abbiamo il Vangelo fino agli estremi confini della ter- pregato insieme, condividendo fraternamente ra (cfr At 1,8). La verità cristiana è attraente e i nostri sentimenti, le nostre esperienze e ri- persuasiva perché risponde al bisogno profon- flessioni. In questo clima di grande cordialità do dell’esistenza umana, annunciando in ma- è così cresciuta la reciproca conoscenza e la niera convincente che Cristo è l’unico Salvato- mutua apertura; e questo è buono, perché noi re di tutto l’uomo e di tutti gli uomini. Questo siamo fratelli. Qualcuno mi diceva: i Cardinali annuncio resta valido oggi come lo fu all’ini- sono i preti del Santo Padre. Quella comunità, zio del cristianesimo, quando si operò la prima quell’amicizia, quella vicinanza ci farà bene grande espansione missionaria del Vangelo. a tutti. E questa conoscenza e questa mutua Cari Fratelli, forza! La metà di noi siamo apertura ci hanno facilitato la docilità all’azio- in età avanzata: la vecchiaia è – mi piace dirlo ne dello Spirito Santo. Egli, il Paraclito, è il così – la sede della sapienza della vita. I vecchi supremo protagonista di ogni iniziativa e ma- hanno la sapienza di avere camminato nella vi- nifestazione di fede. E’ curioso: a me fa pen- ta, come il vecchio Simeone, la vecchia Anna sare, questo. Il Paraclito fa tutte le differenze al Tempio. E proprio quella sapienza ha fatto nelle Chiese, e sembra che sia un apostolo di loro riconoscere Gesù. Doniamo questa sa- Babele. Ma dall’altra parte, è Colui che fa l’u- pienza ai giovani: come il buon vino, che con nità di queste differenze, non nella “ugualità”, gli anni diventa più buono, doniamo ai giovani ma nell’armonia. Io ricordo quel Padre della la sapienza della vita. Mi viene in mente quello Chiesa che lo definiva così: “Ipse harmonia che un poeta tedesco diceva della vecchiaia: est”. Il Paraclito che dà a ciascuno di noi ca- “Es ist ruhig, das Alter, und fromm”: è il tem- rismi diversi, ci unisce in questa comunità di po della tranquillità e della preghiera. E anche Chiesa, che adora il Padre, il Figlio e Lui, lo di dare ai giovani questa saggezza. Tornerete Spirito Santo. ora nelle rispettive sedi per continuare il vostro Proprio partendo dall’autentico affetto col- ministero, arricchiti dall’esperienza di questi legiale che unisce il Collegio Cardinalizio, giorni, così carichi di fede e di comunione ec- EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 21 clesiale. Tale esperienza unica e incompara- vono essere letti, quella della fede. Gli avveni- bile, ci ha permesso di cogliere in profondità menti della storia chiedono quasi sempre una tutta la bellezza della realtà ecclesiale, che è lettura complessa, che a volte può anche com- un riverbero del fulgore di Cristo Risorto: un prendere la dimensione della fede. Gli eventi giorno guarderemo quel volto bellissimo del ecclesiali non sono certamente più complicati Cristo Risorto! di quelli politici o economici! Essi però hanno Alla potente intercessione di Maria, nostra una caratteristica di fondo particolare: rispon- Madre, Madre della Chiesa, affido il mio mini- dono a una logica che non è principalmente stero e il vostro ministero. Sotto il suo sguardo quella delle categorie, per così dire, mondane, materno, ciascuno di noi possa camminare lie- e proprio per questo non è facile interpretarli to e docile alla voce del suo Figlio divino, raf- e comunicarli ad un pubblico vasto e variega- forzando l’unità, perseverando concordemente to. La Chiesa, infatti, pur essendo certamente nella preghiera e testimoniando la genuina fede anche un’istituzione umana, storica, con tutto nella presenza continua del Signore. Con questi quello che comporta, non ha una natura poli- sentimenti – sono veri! – con questi sentimenti, tica, ma essenzialmente spirituale: è il Popolo vi imparto di cuore la Benedizione Apostolica, di Dio, il Santo Popolo di Dio, che cammina che estendo ai vostri collaboratori e alle perso- verso l’incontro con Gesù Cristo. Soltanto po- ne affidate alla vostra cura pastorale. nendosi in questa prospettiva si può rendere pienamente ragione di quanto la Chiesa Cat- Papa Francesco tolica opera. Cristo è il Pastore della Chiesa, ma la sua [L’Osservatore Romano, 16 marzo 2013] presenza nella storia passa attraverso la libertà degli uomini: tra di essi uno viene scelto per servire come suo Vicario, Successore dell’A- 4. Discorso ai Rappresentanti dei Media postolo Pietro, ma Cristo è il centro, non il Città del Vaticano, Aula Paolo VI, 16 marzo 2013 Successore di Pietro: Cristo. Cristo è il centro. Cristo è il riferimento fondamentale, il cuore Cari amici, della Chiesa. Senza di Lui, Pietro e la Chiesa non esisterebbero né avrebbero ragion d’esse- sono lieto, all’inizio del mio ministero nel- re. Come ha ripetuto più volte Benedetto XVI, la Sede di Pietro, di incontrare voi, che avete Cristo è presente e guida la sua Chiesa. In tutto lavorato qui a Roma in questo periodo così quanto è accaduto il protagonista è, in ultima intenso, iniziato con il sorprendente annun- analisi, lo Spirito Santo. Egli ha ispirato la cio del mio venerato Predecessore Benedetto decisione di Benedetto XVI per il bene della XVI, l’11 febbraio scorso. Saluto cordialmen- Chiesa; Egli ha indirizzato nella preghiera e te ciascuno di voi. nell’elezione i Cardinali. Il ruolo dei mass-media è andato sempre È importante, cari amici, tenere in debito crescendo in questi ultimi tempi, tanto che conto questo orizzonte interpretativo, questa esso è diventato indispensabile per narrare al ermeneutica, per mettere a fuoco il cuore degli mondo gli eventi della storia contemporanea. eventi di questi giorni. Un ringraziamento speciale rivolgo quindi a Da qui nasce anzitutto un rinnovato e sin- voi per il vostro qualificato servizio dei giorni cero ringraziamento per le fatiche di questi scorsi – avete lavorato, eh! avete lavorato! –, giorni particolarmente impegnativi, ma anche in cui gli occhi del mondo cattolico e non solo un invito a cercare di conoscere sempre di più si sono rivolti alla Città Eterna, in particolare la vera natura della Chiesa e anche il suo cam- a questo territorio che ha per “baricentro” la mino nel mondo, con le sue virtù e con i suoi tomba di San Pietro. In queste settimane avete peccati, e conoscere e le motivazioni spiritua- avuto modo di parlare della Santa Sede, della li che la guidano e che sono le più autentiche Chiesa, dei suoi riti e tradizioni, della sua fede per comprenderla. Siate certi che la Chiesa, da e in particolare del ruolo del Papa e del suo parte sua, riserva una grande attenzione alla ministero. vostra preziosa opera; voi avete la capacità di Un ringraziamento particolarmente sentito raccogliere ed esprimere le attese e le esigenze va a quanti hanno saputo osservare e presenta- del nostro tempo, di offrire gli elementi per una re questi eventi della storia della Chiesa tenen- lettura della realtà. Il vostro lavoro necessita di do conto della prospettiva più giusta in cui de- studio, di sensibilità, di esperienza, come tante 22 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 altre professioni, ma comporta una particola- 5. Discorso all’Angelus re attenzione nei confronti della verità, della Piazza S. Pietro, 17 marzo 2013 bontà e della bellezza; e questo ci rende parti- colarmente vicini, perché la Chiesa esiste per Dio non si stanca comunicare proprio questo: la Verità, la Bontà e la Bellezza “in persona”. Dovrebbe apparire di perdonare chiaramente che siamo chiamati tutti non a co- municare noi stessi, ma questa triade esisten- Fratelli e sorelle, buongiorno! ziale che conformano verità, bontà e bellezza. Alcuni non sapevano perché il Vescovo di Dopo il primo incontro di mercoledì scorso, Roma ha voluto chiamarsi Francesco. Alcuni oggi posso rivolgere di nuovo il mio saluto a pensavano a Francesco Saverio, a Francesco tutti! E sono felice di farlo di domenica, nel di Sales, anche a Francesco d’Assisi. Io vi rac- giorno del Signore! Questo è bello è impor- conterò la storia. Nell’elezione, io avevo ac- tante per noi cristiani: incontrarci di domenica, canto a me l’arcivescovo emerito di San Paolo salutarci, parlarci come ora qui, nella piazza. e anche prefetto emerito della Congregazione Una piazza che, grazie ai media, ha le dimen- per il Clero, il cardinale Claudio Hummes: un sioni del mondo. grande amico, un grande amico! Quando la In questa quinta domenica di Quaresima, cosa diveniva un po’ pericolosa, lui mi con- il Vangelo ci presenta l’episodio della donna fortava. E quando i voti sono saliti a due ter- adultera (cfr Gv 8,1-11), che Gesù salva dalla zi, viene l’applauso consueto, perché è stato condanna a morte. Colpisce l’atteggiamento eletto il Papa. E lui mi abbracciò, mi baciò di Gesù: non sentiamo parole di disprezzo, e mi disse: “Non dimenticarti dei poveri!”. E non sentiamo parole di condanna, ma soltanto quella parola è entrata qui: i poveri, i poveri. parole di amore, di misericordia, che invitano Poi, subito, in relazione ai poveri ho pensa- alla conversione. “Neanche io ti condanno: va to a Francesco d’Assisi. Poi, ho pensato alle e d’ora in poi non peccare più!” (v. 11). Eh!, guerre, mentre lo scrutinio proseguiva, fino a fratelli e sorelle, il volto di Dio è quello di un tutti i voti. E Francesco è l’uomo della pace. padre misericordioso, che sempre ha pazienza. E così, è venuto il nome, nel mio cuore: Fran- Avete pensato voi alla pazienza di Dio, la pa- cesco d’Assisi. È per me l’uomo della povertà, zienza che lui ha con ciascuno di noi? Quella l’uomo della pace, l’uomo che ama e custo- è la sua misericordia. Sempre ha pazienza, pa- disce il creato; in questo momento anche noi zienza con noi, ci comprende, ci attende, non abbiamo con il creato una relazione non tanto si stanca di perdonarci se sappiamo tornare a buona, no? È l’uomo che ci dà questo spiri- lui con il cuore contrito. “Grande è la miseri- to di pace, l’uomo povero … Ah, come vorrei cordia del Signore”, dice il Salmo. una Chiesa povera e per i poveri! Dopo, alcuni In questi giorni, ho potuto leggere un libro hanno fatto diverse battute. “Ma, tu dovresti di un Cardinale – il Cardinale Kasper, un teo- chiamarti Adriano, perché Adriano VI è stato logo in gamba, un buon teologo – sulla mise- il riformatore, bisogna riformare …”. E un al- ricordia. E mi ha fatto tanto bene, quel libro, tro mi ha detto: “No, no: il tuo nome dovrebbe ma non crediate che faccia pubblicità ai libri essere Clemente”. “Ma perché?”. “Clemente dei miei cardinali! Non è così! Ma mi ha fatto XV: così ti vendichi di Clemente XIV che ha tanto bene, tanto bene … Il Cardinale Kasper soppresso la Compagnia di Gesù!”. Sono bat- diceva che sentire misericordia, questa parola tute … Vi voglio tanto bene, vi ringrazio per cambia tutto. E’ il meglio che noi possiamo tutto quello che avete fatto. E penso al vostro sentire: cambia il mondo. Un po’ di misericor- lavoro: vi auguro di lavorare con serenità e con dia rende il mondo meno freddo e più giusto. frutto, e di conoscere sempre meglio il Vange- Abbiamo bisogno di capire bene questa mise- lo di Gesù Cristo e la realtà della Chiesa. Vi ricordia di Dio, questo Padre misericordioso affido all’intercessione della Beata Vergine che ha tanta pazienza … Ricordiamo il profeta Maria, Stella dell’evangelizzazione. E auguro Isaia, che afferma che anche se i nostri pec- il meglio a voi e alle vostre famiglie, a ciascu- cati fossero rossi scarlatti, l’amore di Dio li na delle vostre famiglie. E imparto di cuore a renderà bianchi come la neve. E’ bello, quello tutti voi la benedizione. Grazie. della misericordia! Ricordo, appena Vesco- vo, nell’anno 1992, è arrivata a Buenos Aires Papa Francesco la Madonna di Fatima e si è fatta una grande EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 23

Messa per gli ammalati. Io sono andato a con- e si mise ad insegnare loro: il popolo che vole- fessare, a quella Messa. E quasi alla fine della va sentire le parole di Gesù, il popolo di cuore Messa mi sono alzato, perché dovevo ammini- aperto, bisognoso della Parola di Dio. C’erano strare una cresima. E’ venuta da me una donna altri, che non sentivano niente, non potevano anziana, umile, molto umile, ultraottantenne. sentire; e sono quelli che sono andati con quel- Io l’ho guardata e le ho detto: “Nonna – per- la donna: Senti, Maestro, questa è una tale, è ché da noi si dice così agli anziani: nonna – lei una quale … Dobbiamo fare quello che Mosè vuole confessarsi?”. “Sì”, mi ha detto. “Ma se ci ha comandato di fare con queste donne (cfr lei non ha peccato …”. E lei mi ha detto: “Tutti vv. 4-5). abbiamo peccati …”. “Ma forse il Signore non Anche noi credo che siamo questo popo- li perdona …”. “Il Signore perdona tutto”, mi lo che, da una parte vuole sentire Gesù, ma ha detto: sicura. “Ma come lo sa, lei, signora?”. dall’altra, a volte, ci piace bastonare gli altri, “Se il Signore non perdonasse tutto, il mondo condannare gli altri. E il messaggio di Gesù è non esisterebbe”. Io ho sentito una voglia di quello: la misericordia. Per me, lo dico umil- domandarle: “Mi dica, signora, lei ha studiato mente, è il messaggio più forte del Signore: la alla Gregoriana?”, perché quella è la sapienza misericordia. Ma Lui stesso l’ha detto: Io non che dà lo Spirito Santo: la sapienza interiore sono venuto per i giusti; i giusti si giustifica- verso la misericordia di Dio. Non dimentichia- no da soli. Va’, benedetto Signore, se tu puoi mo questa parola: Dio mai si stanca di perdo- farlo, io non posso farlo! Ma loro credono di narci, mai! “Eh, padre, qual è il problema?”. poterlo fare. Io sono venuto per i peccatori (cfr Eh, il problema è che noi ci stanchiamo, noi Mc 2,17). non vogliamo, ci stanchiamo di chiedere per- Pensate a quella chiacchiera dopo la voca- dono. Lui mai si stanca di perdonare, ma noi, a zione di Matteo: Ma questo va con i peccatori! volte, ci stanchiamo di chiedere perdono. Non (cfr Mc 2,16). E Lui è venuto per noi, quando ci stanchiamo mai, non ci stanchiamo mai! Lui noi riconosciamo che siamo peccatori. Ma se è il Padre amoroso che sempre perdona, che noi siamo come quel fariseo, davanti all’al- ha quel cuore di misericordia per tutti noi. E tare: Ti ringrazio Signore, perché non sono anche noi impariamo ad essere misericordio- come tutti gli altri uomini, e nemmeno come si con tutti. Invochiamo l’intercessione della quello che è alla porta, come quel pubblicano Madonna che ha avuto tra le sue braccia la Mi- (cfr Lc 18,11-12), non conosciamo il cuore del sericordia di Dio fatta uomo. Signore, e non avremo mai la gioia di sentire questa misericordia! Non è facile affidarsi alla Papa Francesco misericordia di Dio, perché quello è un abisso incomprensibile. Ma dobbiamo farlo! “Oh, pa- [L’Osservatore Romano, 18-19 marzo dre, se lei conoscesse la mia vita, non mi parle- 2013] rebbe così!”. “Perché?, cosa hai fatto?”. “Oh, ne ho fatte di grosse!”. “Meglio! Vai da Gesù: 6. Omelia nella V Domenica di Quaresima a Lui piace se gli racconti queste cose!”. Lui si Città del Vaticano, Parrocchia Sant’Anna, 17 marzo 2013 dimentica, Lui ha una capacità di dimenticar- si, speciale. Si dimentica, ti bacia, ti abbrac- La gioia della misericordia cia e ti dice soltanto: “Neanch’io ti condanno; va’, e d’ora in poi non peccare più” (Gv 8,11). È bello questo: prima, Gesù solo sul mon- Soltanto quel consiglio ti da. Dopo un mese, te, pregando. Pregava solo (cfr Gv 8,1). Poi, si siamo nelle stesse condizioni… Torniamo al recò di nuovo nel Tempio, e tutto il popolo an- Signore. Il Signore mai si stanca di perdonare: dava da lui (cfr v. 2). Gesù in mezzo al popolo. mai! Siamo noi che ci stanchiamo di chieder- E poi, alla fine, lo lasciarono solo con la donna gli perdono. E chiediamo la grazia di non stan- (cfr v. 9). Quella solitudine di Gesù! Ma una carci di chiedere perdono, perché Lui mai si solitudine feconda: quella della preghiera con stanca di perdonare. Chiediamo questa grazia. il Padre e quella, tanto bella, che è proprio il messaggio di oggi della Chiesa, quella della Papa Francesco sua misericordia con questa donna. Anche c’è una differenza tra il popolo: C’e- [L’Osservatore Romano, 18-19 marzo ra tutto il popolo che andava da lui; egli sedette 2013] 24 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

7. Omelia per l’inizio del ministero petrino Come vive Giuseppe la sua vocazione di Città del Vaticano, Piazza S. Pietro, 19 marzo 2013 custode di Maria, di Gesù, della Chiesa? Nella costante attenzione a Dio, aperto ai suoi segni, La vocazione disponibile al suo progetto, non tanto al pro- del custodire prio; ed è quello che Dio chiede a Davide, co- me abbiamo ascoltato nella prima Lettura: Dio Cari fratelli e sorelle! non desidera una casa costruita dall’uomo, ma desidera la fedeltà alla sua Parola, al suo dise- Ringrazio il Signore di poter celebrare que- gno; ed è Dio stesso che costruisce la casa, ma sta Santa Messa di inizio del ministero petrino di pietre vive segnate dal suo Spirito. E Giu- nella solennità di San Giuseppe, sposo della seppe è “custode”, perché sa ascoltare Dio, si Vergine Maria e patrono della Chiesa univer- lascia guidare dalla sua volontà, e proprio per sale: è una coincidenza molto ricca di signifi- questo è ancora più sensibile alle persone che cato, ed è anche l’onomastico del mio venerato gli sono affidate, sa leggere con realismo gli Predecessore: gli siamo vicini con la preghie- avvenimenti, è attento a ciò che lo circonda, e ra, piena di affetto e di riconoscenza. sa prendere le decisioni più sagge. In lui cari Con affetto saluto i Fratelli Cardinali e Ve- amici, vediamo come si risponde alla vocazio- scovi, i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le reli- ne di Dio, con disponibilità, con prontezza, ma giose e tutti i fedeli laici. Ringrazio per la loro vediamo anche qual è il centro della vocazione presenza i Rappresentanti delle altre Chiese e cristiana: Cristo! Custodiamo Cristo nella no- Comunità ecclesiali, come pure i rappresen- stra vita, per custodire gli altri, per custodire il tanti della comunità ebraica e di altre comu- creato! nità religiose. Rivolgo il mio cordiale saluto La vocazione del custodire, però, non ri- ai Capi di Stato e di Governo, alle Delegazioni guarda solamente noi cristiani, ha una dimen- ufficiali di tanti Paesi del mondo e al Corpo sione che precede e che è semplicemente uma- Diplomatico. na, riguarda tutti. È il custodire l’intero creato, Abbiamo ascoltato nel Vangelo che «Giu- la bellezza del creato, come ci viene detto nel seppe fece come gli aveva ordinato l’Angelo Libro della Genesi e come ci ha mostrato san del Signore e prese con sé la sua sposa» (Mt Francesco d’Assisi: è l’avere rispetto per ogni 1,24). In queste parole è già racchiusa la mis- creatura di Dio e per l’ambiente in cui vivia- sione che Dio affida a Giuseppe, quella di es- mo. È il custodire la gente, l’aver cura di tutti, sere custos, custode. Custode di chi? Di Maria di ogni persona, con amore, specialmente dei e di Gesù; ma è una custodia che si estende bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fra- poi alla Chiesa, come ha sottolineato il beato gili e che spesso sono nella periferia del nostro Giovanni Paolo II: «San Giuseppe, come ebbe cuore. È l’aver cura l’uno dell’altro nella fami- amorevole cura di Maria e si dedicò con gio- glia: i coniugi si custodiscono reciprocamente, ioso impegno all’educazione di Gesù Cristo, poi come genitori si prendono cura dei figli, e così custodisce e protegge il suo mistico cor- col tempo anche i figli diventano custodi dei po, la Chiesa, di cui la Vergine Santa è figura genitori. È il vivere con sincerità le amicizie, e modello» (Esort. ap. Redemptoris Custos, 1). che sono un reciproco custodirsi nella confi- Come esercita Giuseppe questa custodia? denza, nel rispetto e nel bene. In fondo, tutto è Con discrezione, con umiltà, nel silenzio, ma affidato alla custodia dell’uomo, ed è una re- con una presenza costante e una fedeltà totale, sponsabilità che ci riguarda tutti. Siate custodi anche quando non comprende. Dal matrimonio dei doni di Dio! con Maria fino all’episodio di Gesù dodicen- E quando l’uomo viene meno a questa re- ne nel Tempio di Gerusalemme, accompagna sponsabilità di custodire, quando non ci pren- con premura e tutto l’amore ogni momento. È diamo cura del creato e dei fratelli, allora tro- accanto a Maria sua sposa nei momenti sereni va spazio la distruzione e il cuore inaridisce. e in quelli difficili della vita, nel viaggio a Bet- In ogni epoca della storia, purtroppo, ci sono lemme per il censimento e nelle ore trepidanti degli “Erode” che tramano disegni di morte, e gioiose del parto; nel momento drammatico distruggono e deturpano il volto dell’uomo e della fuga in Egitto e nella ricerca affannosa della donna. del figlio al Tempio; e poi nella quotidianità Vorrei chiedere, per favore, a tutti coloro della casa di Nazaret, nel laboratorio dove ha che occupano ruoli di responsabilità in ambito insegnato il mestiere a Gesù. economico, politico o sociale, a tutti gli uomi- EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 25 ni e le donne di buona volontà: siamo “custo- della speranza, è aprire uno squarcio di luce di” della creazione, del disegno di Dio iscritto in mezzo a tante nubi, è portare il calore della nella natura, custodi dell’altro, dell’ambien- speranza! E per il credente, per noi cristiani, te; non lasciamo che segni di distruzione e di come Abramo, come san Giuseppe, la speran- morte accompagnino il cammino di questo za che portiamo ha l’orizzonte di Dio che ci nostro mondo! Ma per “custodire” dobbiamo è stato aperto in Cristo, è fondata sulla roccia anche avere cura di noi stessi! Ricordiamo che che è Dio. l’odio, l’invidia, la superbia sporcano la vita! Custodire Gesù con Maria, custodire l’in- Custodire vuol dire allora vigilare sui nostri tera creazione, custodire ogni persona, specie sentimenti, sul nostro cuore, perché è proprio la più povera, custodire noi stessi: ecco un da lì che escono le intenzioni buone e cattive: servizio che il Vescovo di Roma è chiamato a quelle che costruiscono e quelle che distrug- compiere, ma a cui tutti siamo chiamati per far gono! Non dobbiamo avere paura della bontà, risplendere la stella della speranza: Custodia- anzi neanche della tenerezza! mo con amore ciò che Dio ci ha donato! E qui aggiungo, allora, un’ulteriore anno- Chiedo l’intercessione della Vergine Ma- tazione: il prendersi cura, il custodire chiede ria, di san Giuseppe, dei santi Pietro e Paolo, bontà, chiede di essere vissuto con tenerezza. di san Francesco, affinché lo Spirito Santo ac- Nei Vangeli, san Giuseppe appare come un compagni il mio ministero, e a voi tutti dico: uomo forte, coraggioso, lavoratore, ma nel suo pregate per me! Amen. animo emerge una grande tenerezza, che non è la virtù del debole, anzi, al contrario, deno- Papa Francesco ta fortezza d’animo e capacità di attenzione, di compassione, di vera apertura all’altro, ca- [L’Osservatore Romano, 20 marzo 2013] pacità di amore. Non dobbiamo avere timore della bontà, della tenerezza! 8. Discorso all’Udienza generale Oggi, insieme con la festa di san Giuseppe, Città del Vaticano, Piazza S. Pietro, 27 marzo 2013 celebriamo l’inizio del ministero del nuovo Vescovo di Roma, Successore di Pietro, che È la gente comporta anche un potere. Certo, Gesù Cristo la casa di Gesù ha dato un potere a Pietro, ma di quale potere si tratta? Alla triplice domanda di Gesù a Pie- Fratelli e sorelle, buongiorno! tro sull’amore, segue il triplice invito: pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle. Non di- Sono lieto di accogliervi in questa mia pri- mentichiamo mai che il vero potere è il servi- ma Udienza generale. Con grande riconoscen- zio e che anche il Papa per esercitare il potere za e venerazione raccolgo il “testimone” dalle deve entrare sempre più in quel servizio che mani del mio amato predecessore Benedetto ha il suo vertice luminoso sulla Croce; deve XVI. Dopo la Pasqua riprenderemo le cateche- guardare al servizio umile, concreto, ricco di si dell’Anno della fede. Oggi vorrei soffermar- fede, di san Giuseppe e come lui aprire le brac- mi un po’ sulla Settimana Santa. Con la Dome- cia per custodire tutto il Popolo di Dio e acco- nica delle Palme abbiamo iniziato questa Set- gliere con affetto e tenerezza l’intera umanità, timana – centro di tutto l’Anno Liturgico – in specie i più poveri, i più deboli, i più piccoli, cui accompagniamo Gesù nella sua Passione, quelli che Matteo descrive nel giudizio finale Morte e Risurrezione. sulla carità: chi ha fame, sete, chi è straniero, Ma che cosa può voler dire vivere la Setti- nudo, malato, in carcere (cfr Mt 25,31-46). So- mana Santa per noi? Che cosa significa seguire lo chi serve con amore sa custodire! Gesù nel suo cammino sul Calvario verso la Nella seconda Lettura, san Paolo parla di Croce e la Risurrezione? Nella sua missione Abramo, il quale «credette, saldo nella speran- terrena, Gesù ha percorso le strade della Ter- za contro ogni speranza» (Rm 4,18). Saldo nel- ra Santa; ha chiamato dodici persone semplici la speranza, contro ogni speranza! Anche oggi perché rimanessero con Lui, condividessero il davanti a tanti tratti di cielo grigio, abbiamo suo cammino e continuassero la sua missione; bisogno di vedere la luce della speranza e di le ha scelte tra il popolo pieno di fede nelle dare noi stessi la speranza. Custodire il crea- promesse di Dio. Ha parlato a tutti, senza di- to, ogni uomo ed ogni donna, con uno sguar- stinzione, ai grandi e agli umili, al giovane do di tenerezza e amore, è aprire l’orizzonte ricco e alla povera vedova, ai potenti e ai de- 26 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 boli; ha portato la misericordia e il perdono di Significa che questa è anche la mia, la tua, Dio; ha guarito, consolato, compreso; ha dato la nostra strada. Vivere la Settimana Santa speranza; ha portato a tutti la presenza di Dio seguendo Gesù non solo con la commozione che si interessa di ogni uomo e ogni donna, co- del cuore; vivere la Settimana Santa seguendo me fa un buon padre e una buona madre verso Gesù vuol dire imparare ad uscire da noi stessi ciascuno dei suoi figli. Dio non ha aspettato – come dicevo domenica scorsa – per andare che andassimo da Lui, ma è Lui che si è mos- incontro agli altri, per andare verso le periferie so verso di noi, senza calcoli, senza misure. dell’esistenza, muoverci noi per primi verso Dio è così: Lui fa sempre il primo passo, Lui i nostri fratelli e le nostre sorelle, soprattutto si muove verso di noi. Gesù ha vissuto le re- quelli più lontani, quelli che sono dimenticati, altà quotidiane della gente più comune: si è quelli che hanno più bisogno di comprensione, commosso davanti alla folla che sembrava un di consolazione, di aiuto. C’è tanto bisogno di gregge senza pastore; ha pianto davanti alla portare la presenza viva di Gesù misericordio- sofferenza di Marta e Maria per la morte del so e ricco di amore! fratello Lazzaro; ha chiamato un pubblicano Vivere la Settimana Santa è entrare sempre come suo discepolo; ha subito anche il tradi- più nella logica di Dio, nella logica della Cro- mento di un amico. In Lui Dio ci ha dato la ce, che non è prima di tutto quella del dolore e certezza che è con noi, in mezzo a noi. «Le della morte, ma quella dell’amore e del dono volpi – ha detto Lui, Gesù – le volpi hanno le di sé che porta vita. È entrare nella logica del loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Vangelo. Seguire, accompagnare Cristo, rima- Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo» nere con Lui esige un “uscire”, uscire. Uscire (Mt 8,20). Gesù non ha casa perché la sua casa da se stessi, da un modo di vivere la fede stanco è la gente, siamo noi, la sua missione è aprire a e abitudinario, dalla tentazione di chiudersi nei tutti le porte di Dio, essere la presenza di amo- propri schemi che finiscono per chiudere l’oriz- re di Dio. zonte dell’azione creativa di Dio. Dio è uscito Nella Settimana Santa noi viviamo il ver- da se stesso per venire in mezzo a noi, ha posto tice di questo cammino, di questo disegno di la sua tenda tra noi per portarci la sua miseri- amore che percorre tutta la storia dei rapporti cordia che salva e dona speranza. Anche noi, tra Dio e l’umanità. Gesù entra in Gerusalem- se vogliamo seguirlo e rimanere con Lui, non me per compiere l’ultimo passo, in cui riassu- dobbiamo accontentarci di restare nel recinto me tutta la sua esistenza: si dona totalmente, delle novantanove pecore, dobbiamo “uscire”, non tiene nulla per sé, neppure la vita. Nell’Ul- cercare con Lui la pecorella smarrita, quella più tima Cena, con i suoi amici, condivide il pane lontana. Ricordate bene: uscire da noi, come e distribuisce il calice “per noi”. Il Figlio di Gesù, come Dio è uscito da se stesso in Gesù e Dio si offre a noi, consegna nelle nostre mani Gesù è uscito da se stesso per tutti noi. il suo Corpo e il suo Sangue per essere sempre Qualcuno potrebbe dirmi: “Ma, padre, non con noi, per abitare in mezzo a noi. E nell’Orto ho tempo”, “ho tante cose da fare”, “è diffi- degli Ulivi, come nel processo davanti a Pila- cile”, “che cosa posso fare io con le mie po- to, non oppone resistenza, si dona; è il Servo che forze, anche con il mio peccato, con tan- sofferente preannunciato da Isaia che spoglia te cose? Spesso ci accontentiamo di qualche se stesso fino alla morte (cfr Is 53,12). preghiera, di una Messa domenicale distratta Gesù non vive questo amore che conduce al e non costante, di qualche gesto di carità, ma sacrificio in modo passivo o come un destino non abbiamo questo coraggio di “uscire” per fatale; certo non nasconde il suo profondo tur- portare Cristo. Siamo un po’ come san Pietro. bamento umano di fronte alla morte violenta, Non appena Gesù parla di passione, morte e ri- ma si affida con piena fiducia al Padre. Gesù surrezione, di dono di sé, di amore verso tutti, si è consegnato volontariamente alla morte per l’Apostolo lo prende in disparte e lo rimpro- corrispondere all’amore di Dio Padre, in per- vera. Quello che dice Gesù sconvolge i suoi fetta unione con la sua volontà, per dimostrare piani, appare inaccettabile, mette in difficoltà il suo amore per noi. Sulla croce Gesù «mi ha le sicurezze che si era costruito, la sua idea di amato e ha consegnato se stesso per me» (Gal Messia. E Gesù guarda i discepoli e rivolge a 2,20). Ciascuno di noi può dire: Mi ha amato e Pietro forse una delle parole più dure dei Van- ha consegnato se stesso per me. Ciascuno può geli: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non dire questo “per me”. pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini» Che cosa significa tutto questo per noi? (Mc 8,33). Dio pensa sempre con misericordia: EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 27 non dimenticate questo. Dio pensa sempre con lasciarsi guardare. Questo Volto ha gli occhi misericordia: è il Padre misericordioso! Dio chiusi, è il volto di un defunto, eppure miste- pensa come il padre che attende il ritorno del riosamente ci guarda, e nel silenzio ci parla. figlio e gli va incontro, lo vede venire quan- Come è possibile? Come mai il popolo fedele, do è ancora lontano… Questo che significa? come voi, vuole fermarsi davanti a questa Ico- Che tutti i giorni andava a vedere se il figlio na di un Uomo flagellato e crocifisso? Perché tornava a casa: questo è il nostro Padre miseri- l’Uomo della Sindone ci invita a contemplare cordioso. È il segno che lo aspettava di cuore Gesù di Nazaret. Questa immagine – impres- nella terrazza della sua casa. Dio pensa come sa nel telo – parla al nostro cuore e ci spinge il samaritano che non passa vicino al malca- a salire il Monte del Calvario, a guardare al pitato commiserandolo o guardando dall’altra legno della Croce, a immergerci nel silenzio parte, ma soccorrendolo senza chiedere nulla eloquente dell’amore. in cambio; senza chiedere se era ebreo, se era Lasciamoci dunque raggiungere da que- pagano, se era samaritano, se era ricco, se era sto sguardo, che non cerca i nostri occhi ma il povero: non domanda niente. Non domanda nostro cuore. Ascoltiamo ciò che vuole dirci, queste cose, non chiede nulla. Va in suo aiuto: nel silenzio, oltrepassando la stessa morte. At- così è Dio. Dio pensa come il pastore che dona traverso la sacra Sindone ci giunge la Parola la sua vita per difendere e salvare le pecore. unica ed ultima di Dio: l’Amore fatto uomo, La Settimana Santa è un tempo di grazia incarnato nella nostra storia; l’Amore mise- che il Signore ci dona per aprire le porte del ricordioso di Dio che ha preso su di sé tutto nostro cuore, della nostra vita, delle nostre par- il male del mondo per liberarci dal suo domi- rocchie – che pena tante parrocchie chiuse! – nio. Questo Volto sfigurato assomiglia a tanti dei movimenti, delle associazioni, ed “uscire” volti di uomini e donne feriti da una vita non incontro agli altri, farci noi vicini per portare rispettosa della loro dignità, da guerre e vio- la luce e la gioia della nostra fede. Uscire sem- lenze che colpiscono i più deboli… Eppure pre! E questo con amore e con la tenerezza di il Volto della Sindone comunica una grande Dio, nel rispetto e nella pazienza, sapendo che pace; questo Corpo torturato esprime una so- noi mettiamo le nostre mani, i nostri piedi, il vrana maestà. E’ come se lasciasse trasparire nostro cuore, ma poi è Dio che li guida e rende un’energia contenuta ma potente, è come se ci feconda ogni nostra azione. dicesse: abbi fiducia, non perdere la speranza; Auguro a tutti di vivere bene questi giorni la forza dell’amore di Dio, la forza del Risorto seguendo il Signore con coraggio, portando in vince tutto. noi stessi un raggio del suo amore a quanti in- Per questo, contemplando l’Uomo della contriamo. Sindone, faccio mia, in questo momento, la preghiera che san Francesco d’Assisi pronun- Papa Francesco ciò davanti al Crocifisso:

[L’Osservatore Romano, 28 marzo 2013] Altissimo e glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mio. 9. Video-messaggio per l’ostensione straor- E dammi fede retta, speranza certa, dinaria della Sindone carità perfetta, Sabato Santo, 30 marzo 2013 senno e conoscimento, Signore, che faccia il tuo santo e Quello sguardo verace comandamento. Amen. che cerca il nostro cuore Papa Francesco

Cari fratelli e sorelle, [L’Osservatore Romano, 31 marazo 2013]

mi pongo anch’io con voi davanti alla sa- 10. Messaggio del Vescovo di Assisi cra Sindone, e ringrazio il Signore che ci offre, con gli strumenti di oggi, questa possibilità. Papa Francesco! Anche se avviene in questa forma, il nostro non è un semplice osservare, ma è un venerare, Da Assisi un grande abbraccio, affettuoso è uno sguardo di preghiera. Direi di più: è un e filiale, a te, Papa Francesco, nuovo vicario 28 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 di Cristo. Questa Chiesa che diede i natali al do, Padre Santo, ritrovando la semplicità ed il Poverello ti saluta con i suoi accenti di gioia e fervore degli inizi. di lode: «Laudato si’, mi Signore, cum tucte le Poi quel giorno, il giorno dell’elezione, tue creature». Laudato si’ per il nuovo Padre quando siamo andati alla loggia, quando lei si e Pastore che hai dato alla tua Chiesa. Siamo è affacciato per il primo saluto noi cardinali con te, caro Santo Padre. «Tu es Petrus»! Sia- eravamo nelle loggette laterali, gli altoparlanti mo con te come l’unica Chiesa di Gesù, nostro erano rivolti verso la piazza, pertanto noi non Signore e Salvatore. vedevamo niente, né sentivamo niente. Non Tu ce lo rappresenterai come Buon Pastore. avevamo capito l’invito a pregare e all’im- Avrai molto da fare. Forse da soffrire. Ma sap- provviso tutti zitti! Quando sono uscito ho piamo che Gesù è al timone della sua Chiesa. chiesto, «che è successo?». L’ho chiesto al Noi ti seguiremo, nell’affetto e nell’obbedien- primo che ho trovato, credo che fosse un ope- za. Ed esprimiamo fin d’ora la fiducia che, co- ratore del Centro TV. Mi ha detto: «lo sa che me tanti tuoi predecessori, fino all’amato Be- cosa è successo? Il Papa ha chiesto alla gente: nedetto XVI, anche tu venga presto in questa pregate per me. Si è inchinato per ricevere la Città dove Francesco continua a dire con tutto preghiera della gente». E ha aggiunto «lo sa se stesso, alla Chiesa e al mondo, il Vangelo che io ho sentito il profumo di Betlemme, il che salva. profumo del Vangelo e due lacrime sono scese Viva Gesù! Viva il Papa! dagli occhi»! Sono scese, mi commuovo facil- mente, anche dai miei occhi. «Padre Santo, il + Domenico Sorrentino mondo aspetta il profumo di Betlemme, il pro- Vescovo fumo di Vangelo. Riempia la Chiesa del pro- fumo del Vangelo che è il profumo di Gesù, 11. Il saluto del cardinale Comastri a Papa evidentemente. La seguiremo. Grazie! Francesco Card. Angelo Comastri Il 17 marzo 2013 nel rivolgersi a Papa Francesco per un saluto al termine della 12. Secretarii Congregationis pro Institutis S. Messa, celebrata nella parrocchia di S. Anna, vitæ consecratæ et Societatibus vitae apos- l’Arciprete della Basilica di San Pietro, tolicae nominatio cardinale Angelo Comastri ha rivelato un retroscena del Conclave appena terminato. Dilecto Filio Iosepho Rodríguez Carballo, OFM «Padre Santo in questi giorni abbiamo sen- tito il vento della Pentecoste che ha scosso le Ad bonum Ecclesiae Universae providen- pareti della nostra anima. Quando mercoledì dum et Sedis Apostolicae servitium efficacius scorso alle 19,05, ho guardato l’orologio, lei reddendum, cum rem in Domino mature per- ha detto mi chiamerò Francesco. Doveva guar- pendi, decrevi Te Secretarium Congregationis dare le facce dei cardinali: da duemila anni pro Institutis vitae consecratae et Societatibus non era mai accaduto che un Papa si chiamasse vitae apostolicae ad quinquennium nominare Francesco! Chi stava accanto ha chiesto: «Che et constituere, simul Te elevans ad Sedem Ar- ha detto?». «Francesco». «Francesco!?». E chiepiscopalem tit. Bellicastrensem. tutti a passare la voce, via via, a tutti i cardina- Proinde Tibi omnia et singula huic officio li: «Abbiamo Papa Francesco». adiuncta iura et honores concedo et onera tri- A me personalmente è venuto subito in buo. mente un episodio. Il 17 settembre 1993 Gio- Vota faciens ut Deus Tibi propitius adsit in vanni Paolo II andò alla Verna, io ero Vescovo huiusmodi munere ad gloriam suam et Chris- in Toscana e noi Vescovi della Toscana an- tifidelium utilitatem implendo, Benedictio- dammo ad accoglierlo. Nel grande refettorio nem Apostolicam, fraterni amoris testem, Tibi della Verna al termine del pranzo, Giovanni libenter impertio. Paolo II, conversando con i Frati e con noi Ve- scovi, disse: qui alla Verna e ad Assisi è nato il Ex Aedibus Vaticanis, die VI mensis Aprilis, anno francescanesimo ma in qualche modo è rinato MMCIII. il cristianesimo, ritrovando la semplicità ed il fervore degli inizi». È quello che sta accaden- Franciscus EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 29

3. Saluto alla “Giornata di studio su Arte, tamente quella via pulchritudinis che tanto ha spiritualità e trasmissione della fede” affascinato l’uomo di tutti i tempi, ferito dal- Roma, PUA, 23 aprile 2013 la nostalgia divina. L’uomo attraverso l’arte, nelle sue diverse forme, esprime quanto di più Arte, spiritualità e profondo si trova nel proprio cuore. In defini- trasmissione della fede tiva l’uomo nell’arte esprime la propria ricerca dell’Incondizionato, di ciò che solo può appa- Stimatissime autorità accademiche e gare la propria sete di infinito e che va oltre il religiose, semplice soddisfacimento dei bisogni. Cari studenti, fratelli e sorelle: Diceva il Beato Giovanni Paolo II nella sua vi saluto caramente nella gioia del Signore, lettera agli artisti: «In quanto ricerca del bello, il Risorto crocifisso. frutto di un’immaginazione che va al di là del quotidiano, l’arte è, per sua natura, una sorta 1. «Tu sei bellezza!». Con questa folgorante di appello al Mistero. Persino quando scruta le espressione san Francesco d’Assisi si rivolge profondità più oscure dell’anima o gli aspet- a Dio nelle Lodi di Dio altissimo. Ed è proprio ti più sconvolgenti del male, l’artista si fa in a partire da queste semplici ed abissali parole qualche modo voce dell’universale attesa di dell’Assisiate che mi rivolgo a tutti voi oggi, redenzione […]. La bellezza è cifra del miste- qui riuniti per la celebrazione della Giornata di ro e richiamo al trascendente»2. Studio annuale promossa dall’Istituto France- scano di Spiritualità. 2. Nella via pulchritudinis l’uomo si sco- Assai opportunamente l’Istituto ha pensato pre essere veramente Homo Viator. Proprio la di dedicare questo incontro al tema arte, spi- tradizione francescana, a partire dallo stesso ritualità e trasmissione della fede, ponendo- santo di Assisi, ha visto in tutto questo una via si in continuità con l’argomento affrontato lo privilegiata per l’itinerario verso quel Dio che scorso anno, circa la nuova evangelizzazione può davvero essere appellato come “Bellez- e il carisma francescano. Teologi e artisti si za”. confronteranno quest’oggi su come l’arte sia Con particolare intensità, la tradizione fran- espressione peculiare della vita spirituale al cescana circa il tema della bellezza si esprime punto da rappresentare una peculiare testimo- nel pensiero del dottore serafico. San Bona- nianza della fede stessa. ventura, infatti, ritiene la bellezza un attributo Vorrei a questo proposito ricordare che pro- che attraversa tutta la realtà creata e che ha la prio al termine del recente Sinodo sulla Nuova sua fonte in Dio Trinità e la sua manifestazio- evangelizzazione per la trasmissione della fe- ne compiuta in Cristo, nel suo mistero pasqua- de, celebrato lo scorso mese di ottobre, i Padri le, di morte e risurrezione. Egli è lo sponsus sinodali si sono significativamente rivolti nel speciosissimus et desiderabilis totus3, lo sposo Messaggio al Popolo di Dio proprio agli arti- bellissimo e desiderabilissimo, nell’Hexaëme- sti con le seguenti parole di gratitudine: «Un ron egli parla del Figlio come splendor pul- grazie […] vogliamo rivolgere anche a uomini cherrimus et fulgentissimus4. e donne impegnati in un’altra espressione del Ma ciò che più colpisce nella teologia del- genio umano, quella dell’arte nelle sue varie la bellezza del dottore serafico è la capacità forme, dalle più antiche alle più recenti. Nel- trasformativa che la bellezza divina possiede le loro opere, in quanto tendono a dare forma sulla realtà e specialmente nell’uomo credente alla tensione dell’uomo verso la bellezza, noi che si lascia rapire dalla luce radiosa del croci- riconosciamo un modo particolarmente signi- fisso: ancora nell’Hexaëmeron si afferma, in- ficativo di espressione della spiritualità. Siamo fatti, di Gesù Cristo: «egli rende belle le cose grati quando con le loro creazioni di bellezza deformi, quelle belle ancora più belle, e que- ci aiutano a rendere evidente la bellezza del ste, infine, bellissime»5. volto di Dio e di quello delle sue creature. La Gesù è la bellezza che, purificando, fa belle via della bellezza è una strada particolarmente tutte le cose: pulchitudo pulchrificativa uni- efficace nella nuova evangelizzazione»1. versorum6. In effetti, l’espressione artistica rappresenta Questo processo di trasfigurazione di tutte indubbiamente una risorsa importantissima per le cose nella bellezza divina acquista un tono la diffusione della fede. Ciò è particolarmente particolarmente intenso se riferita alla persona vero nel nostro tempo. Essa evoca immedia- umana toccata intimamente da Dio: «anima 30 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 contemplativa, quae Deum videt in contempla- rito dalle sue contraffazioni e dalle seduzioni, tione, tota pulchrificatur»7. L’anima che vede che dapprima attraggono e poi, invece, delu- Dio nella contemplazione, viene resa tutta bel- dono il cuore dell’uomo? «L’autentica bellez- la. za – ha detto Benedetto XVI nel suo discorso Così l’uomo interiormente plasmato dalla del 21 novembre 2009 agli artisti – schiude il gloria divina è reso capace di guardare in mo- cuore umano alla nostalgia, al desiderio pro- do nuovo tutte le cose. È questa come sappia- fondo di conoscere, di amare, di andare verso mo per Bonaventura proprio l’esperienza di l’Altro, verso l’Oltre da sé. Se accettiamo che Francesco d’Assisi. Nella Legenda Maior il la bellezza ci tocchi intimamente, ci ferisca, dottore serafico a tale proposito afferma: «Egli ci apra gli occhi, allora riscopriamo la gioia [Francesco] vide nelle cose belle colui che è della visione, della capacità di cogliere il sen- bellissimo [contuebatur in pulchris pulcherri- so profondo del nostro esistere, il Mistero di mum] e seguì dappertutto l’amato seguendo le cui siamo parte e da cui possiamo attingere la tracce [vestigia] impresse nelle cose […]. Egli pienezza, la felicità, la passione dell’impegno gustò nelle singole creature, come in ruscelli, quotidiano»10. quella bontà sorgiva, e non appena percepì un Per questo la vera bellezza «non è una sem- celeste concerto nell’accordo delle capacità plice armonia di forme; “il più bello tra i figli loro concesse da Dio e delle loro azioni, dolce- dell’uomo” (Sal 45 [44],3) è anche misteriosa- mente le esortò a lodare Dio»8. mente colui che “non ha apparenza né bellez- In tal modo vediamo anche il fondamento za per attirare i nostri sguardi” (Is 53,2). Gesù di quell’amore a tutte le creature che deve ca- Cristo ci mostra come la verità dell’amore sa ratterizzare lo spirito francescano, come Pa- trasfigurare anche l’oscuro mistero della morte pa Francesco ha ricordato all’indomani della nella luce irradiante della risurrezione. Qui il sua elezione a Vescovo di Roma. La custodia fulgore della gloria di Dio supera ogni bellezza del creato diviene così cura di quella bellezza intramondana. La vera bellezza è l’amore di iscritta in tutte le cose, che da Dio viene e a Dio che si è definitivamente a noi rivelato nel Dio conduce. Mistero pasquale»11. Come non vedere in tutto ciò quella via del- 3. Da questa “teologia della bellezza”, che la bellezza vissuta da san Francesco d’Assisi da sempre ha accompagnato l’intelligenza del- nella sua esperienza spirituale che culmina la fede, sia in Oriente che in Occidente, sca- nella impressione delle stigmate, in cui l’Arti- turisce il profondo dialogo tra l’esperienza sta per eccellenza disegna nella sua stessa car- spirituale e l’arte, tra la vita della Chiesa e gli ne i segni del mistero della nostra redenzione? artisti. A tale proposito vorrei ricordare come in particolare a partire dal Concilio Vaticano Cari fratelli e sorelle, ringrazio vivamente II, di cui quest’anno facciamo speciale memo- tutte le realtà accademiche che hanno pensato ria a 50 anni dal suo inizio, i sommi pontefici alla odierna giornata di studio; vorrei espri- abbiano sentito la necessità di rivolgersi a co- mere particolare gratitudine a tutti coloro che loro che operano nel mondo dell’arte. oggi, artisti e teologi, daranno il loro contribu- Come non ricordare a questo proposito le to per illustrare il profondo legame tra l’arte, celeberrime parole del servo di Dio Paolo VI l’esperienza spirituale e la trasmissione della rivolte agli artisti l’8 dicembre 1965: «A voi fede. Questo incontro ci aiuti in particolare a tutti la Chiesa del Concilio dice con la nostra scoprire come una autentica vita spirituale sia voce: se voi siete gli amici della vera arte, capace di esprimersi attraverso l’arte e la bel- voi siete nostri amici! […] Questo mondo nel lezza così da provocare quel contagio e quel- quale viviamo ha bisogno di bellezza per non la attrattiva per le cose di Dio che permettono sprofondare nella disperazione. La bellezza, di scoprire anche all’uomo contemporaneo il come la verità, è ciò che infonde gioia al cuore mistero dell’amore di Dio che trasfigura l’e- degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste sistenza appagando la nostra sete di infinito, al logorio del tempo, che unisce le generazioni giacché «ci hai fatti per te, o Signore, e il no- e le fa comunicare nell’ammirazione. E questo stro cuore è inquieto fin quando non riposa in grazie alle vostre mani… Ricordatevi che siete Te»12. i custodi della bellezza nel mondo»9. A tutti buon ascolto e buon lavoro. Ma come discernere la vera bellezza, quale espressione dell’autentica vita secondo lo Spi- EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 31

Mons. José Rodríguez Carballo, OFM 5 «Deformia facit pulchra, pulchra pulchriora et pil- Segretario della Congregazione chriora pulcherrima»: In Hexaem., I,34 (San Bo- per gli Istituti di Vita Consacrata naventura, Opere, VI/1, pp. 66-67). e Società di Vita Apostolica 6 Sermones de nativitate b. Mariae virginis, II, Opera Omnia, IX, p. 709). 7 De S. Agnete virgine et martyre. Serm. II, 2, Opera Omnia, [Quaracchi], IX, p. 509). 8 San Bonaventura, Leg. mai., IX,1, Opere¸ XIV/1, 1 Sinodo dei Vescovi, Messaggio al Popolo di Dio, p. 286). XIII Assemblea, Città del Vaticano 2012, n. 10. 9 Enchiridion Vaticanum, 1, p. 305. 2 Giovanni Paolo II, Lettera agli artisti, 4 aprile 10 Benedetto XVI, Discorso agli artisti, 21 novembre 1999, nn. 10.16. 2009. 3 San Bonaventura, Brevil., V,6 , Opere, V/2, p. 11 Sacramentum caritatis, 35. 226). 12 S. Agostino, Conf. 1,1. 4 San Bonaventura, In Hexaem., XXI,1, Opere, VI/1, p. 380).

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS

1. Entrevista a José Rodríguez Carballo En este momento puedo señalar tres gran- Presidente de la Unión de Superiores des prioridades. La primera es coordinar el tra- Generales bajo de reflexión que se está llevando a cabo en el área de la VRyC, sobre todo en lo que se refiere a la identidad de los religiosos y a la El drama de la Vida Religiosa teología de la VRyC. Para ello contaremos en no es el envejecimiento, todo momento con la Comisión Teológica de sino que deje de ser religiosa. la USG. En segundo lugar, fortalecer la cola- boración en posibles iniciativas y la reflexión conjunta con la Congregación para los Insti- El gallego José Rodríguez Carballo, Mi- tutos de Vida Consagrada y las Sociedades de nistro General de la Orden de los Frailes Me- Vida Apostólica. En la figura del prefecto con- nores, es el nuevo presidente de la Unión de tamos con gran apoyo en este campo. Ese mis- Superiores Generales (USG). Sustituye al sa- mo apoyo estoy seguro que lo encontraremos lesiano mexicano Pascual Chávez. El francis- en el secretario de dicha Congregación, cuyo cano analiza la situación que afronta hoy la Vi- nombramiento se espera en breve tiempo, así da Religiosa y Consagrada (VRyC) y recuerda como con los oficiales de esa congregación. A que su mayor problema sería que dejase de ser través de ella deseamos una estrecha relación ella misma, no el envejecimiento o la reduc- con la Santa Sede y con el mismo Santo Padre, ción numérica. como signo de profunda comunión con el Su- cesor de Pedro. Y, en tercer lugar, estrechar la ¿Qué significa para usted el nombramiento colaboración con la UISG (Unión Internacio- como presidente? nal de Superioras Generales), sobre todo para Supone un mayor compromiso en el trabajo llevar a cabo iniciativas comunes, como será el a favor de la VRyC, particularmente la mascu- II Congreso Internacional de Vida Consagra- lina. Es un compromiso que asumo con gozo da, previsto para 2016, y algún otro Seminario y como un reto, pues amo apasionadamente sobre Teología de la VRyC, como el que se la VRyC; no podría ser de otro modo pues es celebró en febrero del 2011. mi vida, y creo profundamente en su actuali- dad. Por otra parte, en este trabajo no parto de ¿Qué proyectos tiene en mente? cero. Desde hace años conozco bien la USG Continuaremos con las ya tradicionales en cuanto miembro de su Consejo Ejecutivo y Asambleas de la USG (dos al año), en las que, anterior presidente de la Comisión Teológica. entre otras cosas, seguiremos estudiando la si- Este nombramiento, además, supone un voto tuación de la VRyC en cada continente. Esta- de confianza que espero no defraudar. Recibo mos, además, estudiando la posibilidad de un una herencia rica en iniciativas y en reflexión. encuentro anual con los nuevos superiores ge- La USG lleva trabajando mucho en estos años. nerales. También estamos poniendo en marcha A mí me toca ahora recoger dicha herencia y el próximo Congreso Internacional de VRyC. hacerla fructificar, enriqueciéndola en la me- Otros proyectos irán saliendo con la aporta- dida de lo posible. Cuento para ello con una ción del Consejo Ejecutivo y las aportaciones secretaría permanente eficaz y con un buen de los distintos superiores generales. Consejo Ejecutivo con el que pienso que será fácil colaborar. Algunos de ellos los conozco ¿Cómo vive el envejecimiento y la disminu- bien, por haber trabajado juntos en el anterior ción en el número de miembros de la ma- consejo. Son personas con gran experiencia y yoría de las congregaciones clásicas? buena capacidad de reflexión. Con cierta preocupación, pero no como una obsesión. Preocupación, pues en los países oc- Estrechar relaciones cidentales la disminución es clara y el enve- ¿Cuál será su prioridad? jecimiento también, debido, entre otras cosas, 34 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 al envejecimiento de la población y al secu- La Iglesia, y en ella la VRyC, está viviendo larismo en dichos países. Esta disminución y un momento hermoso, ante todo, porque es el envejecimiento hace que tengamos que dejar momento de Dios. Por otra parte, es un mo- muchas obras en el campo de la educación, de mento desafiante, como en toda transición. No la sanidad y en el campo social; obras que con- olvidemos que estamos viviendo un cambio sidero todavía importantes y, en muchos ca- de época. Como todo momento de transición, sos, necesarias, sobre todo en estos momentos también el nuestro está lleno de desafíos para de crisis que estarnos viviendo. No obstante, la Iglesia, ante los cuales se necesitan lucidez dicha situación no la vivo como obsesión, pues y audacia. Lucidez para una lectura atenta de esta “crisis”, en el sentido etimológico del tér- los signos de los tiempos y responder a pre- mino, es un “momento para tomar decisiones”, guntas tan simples e importantes como ¿dónde y nos está ayudando a volver a lo esencial, a lo estamos?, ¿hacia dónde vamos?, ¿hacia dónde que no es negociable porque afecta a nuestra nos empuja el Espíritu? Se necesita también identidad. El drama no es la disminución y el audacia evangélica para dar una respuesta a envejecimiento. El drama estaría en que dicha esos desafíos desde el Evangelio. En cualquier opción de vida dejase de ser religiosa. caso, el momento que está atravesando la Igle- sia no es peor, ni mucho menos, que los que Intercongregacionalidad atravesó en otros momentos de transición. ¿Hasta dónde se puede llegar en el trabajo conjunto entre las distintas congregacio- ¿Cómo puede la VRyC volver a ser atractiva nes religiosas? para los jóvenes de los países occidenta- Es difícil prever lo que el Espíritu prepara les? para el futuro. Lo cierto es que, viniendo de Él, La atracción está en ser verdaderamente ciertamente será lo mejor para la VRyC. Estoy evangélica, “exégesis viviente del Evangelio”, convencido de que está llamada a trabajar más como nos pide Benedicto XVI. La actualidad en la intercongregacionalidad y a colaborar de la VRyC, entre jóvenes y no jóvenes, está más en proyectos comunes. En algunos casos, en la vivencia de una espiritualidad unifica- no hay que descartar la fusión de algunas con- da, que nos haga hijos del cielo y de la tierra, gregaciones con un carisma afín. Ejemplos de místicos y profetas al mismo tiempo; en una esto tenemos varios en estos últimos años. espiritualidad de presencia, que nos lleve a vi- vir como discípulos y misioneros a la vez. La ¿Cómo puede la VRyC reavivar las parroquias, VRyC será atractiva por su radicalidad evan- elemento clave en la vida de la Iglesia? gélica, sin rebajas en sus exigencias evangéli- Fundamentalmente trasladando a ellas su cas y carismáticas. También lo será por su vida experiencia de fraternidad y comunidad. En fraterna en comunidad, humana y humanizan- este sentido, sería bueno que con mayor fre- te; por una misión que sitúe a los religiosos y cuencia los obispos encargasen una parroquia consagrados ínter gentes, con preferencia por a una fraternidad o comunidad, in solidum. los lugares de frontera, por los “claustros inhu- Creo que esto enriquecería mucho a la parro- manos”. La VRyC será atractiva a los jóvenes quia y libraría a los religiosos de un cierto in- si se mantiene en constante actitud de discerni- dividualismo. miento y de búsqueda, en cuanto “mendican- tes de sentido”. ¿Cree usted que, en la actualidad, la Vida Religiosa y Contemplativa está amenaza- Texto: Darío Menor da por un cierto clericalismo? Ciertamente, sobre todo en estos momentos [Vida Nueva, 5-11.01.2013, n. 2830, 40-41] en que, en muchas Iglesias locales, hay mu- cha escasez de vocaciones sacerdotales. Para 2. Omelia per la Solennità dell’Epifania evitar ese riesgo, los religiosos y consagrados Roma, Basilica dell’Aracoeli, 6 gennaio 2013 hemos de ahondar más en nuestra identidad práctica. “Chiamati in Gesù Cristo ¿Cómo analiza el momento que vive hoy la a condividere la stessa eredità” Iglesia teniendo en cuenta sus dos mile- (cf. Ef 3, 6) nios de historia? EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 35

Eminenza Reverendissima, sono proprio quelli che non erano attesi: i figli Carissimi concelebranti, che vengono da lontano (cf. Is 60,4), i gentili, i Signor Sindaco di Roma, pagani (cf. Ef 3, 6); giungono i Magi da oriente Autorità civili e militari, (cf. Mt 2,11). Dio, il nostro Dio, si lascia co- Carissimi bambini, Fratelli e Sorelle noscere dagli sconosciuti, da gente, potremmo in Cristo: dire, che non è nella lista degli invitati, nei re- il Signore vi dia la sua pace! gistri di quelli che “hanno diritto”. I Magi, al centro del racconto di questa bel- La Chiesa celebra oggi la solennità dell’E- lissima pagina evangelica, rappresentano co- pifania del Signore Gesù. “Epifania” nella lin- loro che sono alla ricerca di Dio: si mettono gua greca significa “manifestazione”. Il Natale in cammino, ricordava questa mattina il Santo è la grande epifania di Dio all’umanità, per- Padre, con coraggio e umiltà, verso l’ignoto, ché nel “Salvatore, il Messia Signore” (cf. Lc mossi dall’amore per la verità. Sono uomini 2,11) abbiamo contemplato il vero volto del “mendicanti di senso”, del senso profondo Padre (cf. Gv 1, 18). Celebrando questa solen- della vita. Non si accontentano di quello che nità, nel contesto del Natale, la Chiesa vuole sanno, si sentono pellegrini verso l’essenziale. sottolineare che Cristo è venuto per tutti e, E l’essenziale lo trovano in segni molto sem- quindi, la nascita e la manifestazione del Sal- plici: una famiglia apparentemente come tutte vatore costituiscono la gioia non soltanto per le altre, una casa qualunque: “entrati nella ca- il popolo di Israele (cf. Lc 2,10), ma per tutti sa, videro il bambino con Maria sua madre” i popoli. Tutti coloro che camminavano nelle (Mt 2,11). Ecco tutto. Ma adesso entra in gioco tenebre finalmente videro una grande luce e su la fede: “…si prostrarono e lo adorarono. Poi quanti abitavano in terra tenebrosa una luce ri- aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono fulse (cf. Is 9,1ss). Il giorno del Natale, nella oro, incenso e mirra” (Mt 2,11). È soltanto la persona dei pastori, il Signore si è manifestato fede a permettere di vedere oltre le apparen- in modo particolare a coloro che, appartenen- ze e, conseguentemente, di adorare. Soltanto do al popolo di Israele, attendevano con cuore la fede consente di contemplare la gloria, la aperto, il Signore. Nei Magi, venuti da lonta- grandezza infinita contenuta nella piccolezza. no (cf. Mt 2,1), il Signore si manifesta oggi a La piccolezza, l’umiltà dell’incarnazione non tutte le genti. D’ora in poi, anche coloro che è un limite. Per gli uomini e le donne di fede, non appartengono al popolo eletto di Israele come per i Magi, la piccolezza e l’umiltà non potranno sentirsi “redenti dal Signore”, poiché sono impedimento, ma un ostensorio. I Magi sono stati chiamati a far parte del “popolo san- ci mostrano come cercare il Signore: occorre to”. Anche i pagani sono stati “ricercati” dal un cuore che sappia interrogare le Scritture al- Signore (cf. Is 62,11-12) e “la bontà di Dio, la luce dei segni dei tempi ed i segni alla luce salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini delle Scritture. si sono manifestati” (Tit 3,4). Tutti gli uomini, All’atteggiamento di ricerca dei Magi si senza esclusioni, sono chiamati “in Cristo Ge- contrappone l’atteggiamento di coloro che sù” alla salvezza: ecco il “mistero” nascosto credono di sapere tutto su Dio o hanno paura e che san Paolo proclama con forza nel brano della manifestazione di Dio: Erode, i capi dei della lettera agli Efesini che abbiamo ascoltato sacerdoti e gli scribi. La loro sicurezza su Dio (cf. Ef 3,2-3.5-6). impedisce loro di arrivare in tempo all’appun- A Natale Dio si è messo in cammino, ve- tamento con il Dio che viene incontro all’uo- nendo ad abitare in mezzo a noi (cf. Gv 1,14). mo. Il possesso del sapere li priva dell’essen- Nell’Epifania contempliamo il movimento op- ziale, della sorpresa dell’incontro. Si illudono posto: sono gli uomini, attratti dalla rivelazio- che Dio dipenda da loro e non si rendono conto ne del suo mistero, che si mettono in cammino che Dio è libero di scegliere il suo cammino verso il Signore. Oggi si compie in pienezza la per incontrarsi con l’uomo. profezia di Isaia, che, come abbiamo ascoltato Queste due tipi di figure – da una parte i nella prima lettura, aveva proclamato: “cam- Magi e dall’altra Erode, i capi dei sacerdoti mineranno le genti alla tua luce, i re allo splen- e gli scribi del popolo – ci mostrano che non dore del suo sorgere” (Is 60,3). L’Epifania è la basta avere notizie su Dio, c’è bisogno di in- festa della luce, una luce che guida verso Gesù, contrarlo. In questo incontro consiste precisa- una luce che da lui proviene e a lui conduce. mente la fede: un lasciarsi incontrare da Lui, Le letture di oggi ci dicono che ad arrivare lasciare che sia Lui a entrare nel nostro cuore, 36 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 nella nostra vita e per incontrarlo c’è bisogno nostra in questo pellegrinaggio all’Aracoeli, di mettersi in cammino, di mettersi alla ricerca per venerare l’effigie del Bambinello: Signo- di Dio. re, fa di me uno strumento della tua pace: do- Si dice spesso che il problema nella chiesa ve è odio, fa ch’io porti amore, dove è offesa, sono i “lontani”. Penso che il problema non ch’io porti il perdono, dove è discordia, ch’io siano soltanto i “lontani”, ma anche i “vicini” porti la fede,dove è l’errore, ch’io porti la Ve- che non cercano, che rimangono accanto alla rità. Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto: porta senza entrare mai. Il dramma della Chie- ad essere compreso, quanto a comprendere, ad sa non è soltanto il fatto che molti abbandona- essere amato, quanto ad amare. Sì: dando, che no la fede, ma il fatto che molti cristiani sono si riceve, perdonando che si è perdonati. poco cristiani. La fede che deve caratterizzare Cari Fratelli e Sorelle, a tutti una santa e il credente, come ha detto una cardinale ben gioiosa Epifania del Signore Gesù noto, è sempre “una fede elemosiniera”, come quella dei Magi, mai una fede “prefabbrica- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm ta”, come quella degli scribi. Non di rado si Ministro generale, OFM trovano cristiani che dicono: “per me la fede è... “. Posso capire questa espressione, ma non 3. Omelia nell’incontro con i Ministri pro- possiamo dimenticare che l’importante non è vinciali il “per me”, ma il punto di vista di Dio. La fede Greccio, Italia, 09.01.2013 non sono le mie opinioni, ma le scelte di Dio. A me tocca accogliere questo punto di vista di Facciamo silenzio, Dio. contempliamo, adoriamo Cari Fratelli e Sorelle, ripensando alle pa- role della prima lettura, lasciamoci dire: siate Cari fratelli Ministri e membri del raggianti, dilatate il vostro cuore (cf. Is 60,5), Definitorio generale: perché il bambino nato nell’umiltà della no- il Signore vi dia pace! stra carne è il Salvatore, il Messia, il Signore; è la luce che risplende nella nebbia fitta che ci In questo luogo così suggestivo com’è avvolge (cf. Is 60,2). Nello stesso tempo ascol- Greccio, mentre ancora avvertiamo l’eco del tiamo l’imperativo del profeta: alzatevi, mette- tempo natalizio, desideriamo fare memoria tevi in cammino, rivestitevi di Cristo, luce del di quella tenerissima Natività del 1223 in cui mondo; come la stella guidò i Magi alla casa Francesco desiderò rivivere la nascita del Fi- dove era Maria con il Bambino (cf. Mt 2,11), glio di Dio. siate anche voi guida per quanti cercano la lu- In questo contesto, avendo come centro del- ce, cercano Colui che è la luce vera. L’Epifa- la nostra attenzione il mistero dell’incarnazio- nia da incontro si trasforma in missione. Dopo ne, vi invito, prima di tutto, ad aprire gli “occhi aver incontrato il Signore e adorato, bisogna del cuore”, gli “occhi spirituali” per vedere in partire, “per un’altra strada” (cf. Mt 2,12), per un bambino come qualsiasi altro bambino, il annunciare, soprattutto con la propria vita, Cri- Figlio dell’eterno Padre, che essendo eterno sto a quanti incontreremo nel nostro cammino. come Lui, entrò nella storia dell’umanità per Siamo dunque veri missionari: nel lavoro quo- farci figli di Dio (cf. Gv 1,12). tidiano, nella politica, in un altro servizio pub- Apriamo, miei cari fratelli, il nostro cuo- blico o nella Chiesa o in qualunque impegno re allo stupore e all’ammirazione, perché il a noi affidato. Anche voi cari bambini siate bambino che contempliamo è il Verbo, “per missionari tra i vostri coetanei. Non per caso mezzo del quale sono state fatte tutte le cose” si celebra oggi la giornata dell’Infanzia mis- (Gv 1,3); Colui che, essendo il primo, perché sionaria. Dite agli altri bambini quanto è bello esisteva fin dal principio, e dal principio era credere in Gesù. Ma perché questo sia possi- presso Dio, perché era Dio (cf. Gv 1, 1-2), al bile, tutti noi, ma particolarmente voi genitori, compiersi della “pienezza dei tempi” (cf. Gal dobbiamo mostrare con la nostra vita quanta 4,4), piantò la sua tenda in mezzo a noi (cf. gioia ci sia nell’accogliere Gesù, e lasciarci Gv 1,14); Colui che essendo la vita e l’origine modellare in ogni momento da Gesù. di ogni vita (cf. Gv 1,4), ha assunto la condi- Quest’anno si compiono 100 anni dalla zione di peccato (2Cor 5,21) fino alle estreme pubblicazione integrale della Preghiera per la conseguenze, la morte e la morte in croce (cf. pace, attribuita a san Francesco. Facciamola Fil 2,8); l’Eterno entra nel tempo, l’altissimo EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 37 e onnipotente Signore, si fa buon e misericor- cio “colmati di gioia”, dando testimonianza di dioso Signore. Grande è il mistero che oggi quanto abbiamo visto con gli occhi del cuo- riviviamo a Greccio! Grande è la gioia che de- re, in modo che Gesù, sepolto e dimenticato ve sgorgare dal nostro cuore, come vissuta dal in molti cuori resusciti per grazia”, per mezzo Poverello nella contemplazione del presepe! nostro (l’affresco che contempliamo ci mostra Ravviviamo, anche noi oggi, quel “giorno di Gesù bambino avvolto in fasce e uscendo da gioia, di esultanza” che ha vissuto Francesco un sepolcro), e la sua immagine rimanga “im- con gli abitanti di Greccio (cf. 1Cel 85). pressa nei cuori innamorati” (cf. 1Cel 86). Dall’ammirazione passiamo alla contem- Fratelli, facciamo silenzio, contempliamo, plazione: “in qualche modo intravedere con gli adoriamo, lasciamo che l’immagine di Gesù occhi del corpo – disse Francesco a Giovanni rimanga impressa nei nostri cuori. Velita, i cui resti riposano proprio in questa cappella –, i disagi in cui si è trovato per la Fra José Rodríguez Carballo, ofm mancanza delle cose necessarie a un neonato; Ministro generale, OFM come fu adagiato in una mangiatoia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello”(1Cel 4. Lettera ai Frati delle Case dipendenti dal 84). Ascoltiamo ora Sorella Chiara che ieri Ministro generale scriveva ad Agnese e oggi dice a noi: “Guarda con attenzione il principio di questo specchio, Roma, 18 gennaio 2013 la povertà di Colui che è posto in una man- giatoia e avvolto in pannicelli (cf. Lc 1,12). O Cari fratelli, mirabile umiltà, o povertà che dà stupore. Il Re Pace e Bene. degli angeli, il Signore del cielo e della terra (cf. Mt 11,15), è reclinato in una mangiatoia” Nella catechesi del 17 ottobre 2012 il Santo (4LAg 19-21). Chiudiamo, quindi, gli occhi Padre afferma di aver indetto l’Anno della fede della carne e apriamo, spalanchiamo, quel- «perché la Chiesa rinnovi l’entusiasmo di cre- li dello spirito, e, nel contemplare il mistero dere in Gesù Cristo, unico Salvatore del mon- dell’incarnazione, il nostro cuore, come quello do, ravvivi la gioia di camminare sulla via che di Francesco, si scioglierà “in una gioia ineffa- ci ha indicato; e testimoni in modo concreto bile”, nel parlare di Gesù il “Bambino di Bet- la forza trasformante della fede». Inoltre, nel lemme”. Miei cari fratelli: non cessi l’ammira- “Motu Proprio” Porta Fidei, il Papa presen- zione, lo stupore e la meraviglia che risveglia ta quest’Anno della fede come una occasione in noi la contemplazione di così alto mistero: propizia per professare, celebrare e confessare Dio, il nostro Dio, è così vicino all’uomo che è la fede, riscoprendo la gioia di essere credenti» un uomo, che ha assunto la nostra condizione (cf. PF 8.9). umana per innalzarci alla sua condizione di- Per raggiungere tale scopo, Benedetto XVI vina. ci propone di fare memoria durante quest’anno La liturgia avvolge la nascita di Gesù nel del dono della fede e di riflettere sull’atto della silenzio: “Dum medium silentium tenerent om- fede e sui suoi contenuti. Il tutto all’interno di nia”, mentre tutto intorno era silenzio ... Stille una chiamata alla conversione e in vista della Nacht, notte silenziosa, è chiamato il Natale, nuova evangelizzazione. nel canto di Natale più conosciuto. In una cir- Pienamente inseriti in quest’Anno, voglia- costanza come questa in cui stiamo facendo mo approfittarne per rispondere adeguatamen- “memoria” del Natale, dovremmo ascoltare, te agli inviti del Papa. Per questo il Definitorio come rivolto a ciascuno di noi, l’invito del sal- generale propone a tutte le case dipendenti dal mo: “Fermatevi e sappiate che io sono Dio” Ministro generale quanto segue: (Sal 46, 11). Nelle icone bizantine, Maria, la • dedicare tutti i ritiri mensili e gli Esercizi donna del silenzio meditativo (cf. Lc 2,19), Spirituali di quest’anno al tema della fede; appare sempre con gli occhi ben aperti, come • dedicare la Giornata annuale dedicata alla qualcuno che ha visto cose che non si possono Fraternità per riflettere e celebrare la nostra dire con le parole. Il silenzio di Maria nel Na- fede. tale è contemplativo di adorazione. Come lei e Colgo l’occasione per annunciare che gli con lei eleviamo a Dio un “inno di silenzio”, Esercizi Spirituali di quest’anno per le case come dice Gregorio Nazianzeno (PG 37, 507). dipendenti dal Ministro generale saranno in Partiamo da questa celebrazione a Grec- Curia generale. Inizieranno il 6 maggio e si 38 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 concluderanno l’11 con la festa di Santa Maria ti». Voi saresti, almeno in parte, questi “esper- Mediatrice, titolare della Chiesa della Curia ti” di cui si avvale la Commissione. generale. Gli Esercizi Spirituali saranno guida- È chiaro, dunque, che questi due Seminari, ti da Fr. Frederic Mans, ofm, professore presso particolarmente il secondo, hanno come unico la nostra Facoltà biblica di Gerusalemme. obiettivo finale offrire all’Ordine delle propo- Inoltre la Giornata di Fraternità delle ca- ste in vista di un’evangelizzazione adeguata ai se dipendenti dal Ministro generale si terrà il nostri tempi. Cioè: giorno 24 maggio. Dopo una riflessione sulla – un’evangelizzazione che dia priorità all’e- fede, ci recheremo in pellegrinaggio presso la vento Gesù, con tutta la singolarità di tale tomba dell’Apostolo San Pietro, dove rinnove- evento, come appare nella confessione di remo solennemente la nostra fede. Una volta fede in Gesù della Chiesa primitiva e. quin- pronto il programma nei dettagli, vi sarà co- di, si misuri sull’evento kenosi. Nello stesso municato. tempo manifesti l’originalità e la differenza Cari Fratelli, mentre vi ringrazio per il ser- del Dio rivelato in Gesù nell’esperienza del vizio che prestate nelle case che dipendono Abbà-Padre. direttamente da me, vi chiedo di prendere in – Un’evangelizzazione che ci porti a vivere considerazione queste indicazioni, comprese nella logica del Regno, mostrando come il le date, per poter vivere quest’Anno della fede Vangelo è una vera Buona Notizia, capace come una vera opportunità per rianimare, pro- di dare forma a un mondo nuovo e ad una fessare, celebrare e confessare la nostra fede. terra nuova, caratterizzati dalla giustizia, Vi saluto tutti con la benedizione del sera- dalla pace, dal rispetto per il creato, dalla fico Padre fraternità, dalla solidarietà… Vostro fratello, Ministro e servo – Un’evangelizzazione che abbia presente lo sviluppo integrale dell’uomo (cf. GS 22; Fr. José Rodríguez Carballo, ofm EN 29-31; PP 5), secondo un’antropolo- Ministro generale, OFM gia biblico-francescana. Dice al riguardo Carmelo Dotolo: «Con molta provabilità, il compito più significativo della Nuova 5. Intervento al 2° Seminario di Studio Evangelizzazione è quello di indicare e Roma, PUA, 29.01.2013 suggerire l’idea che la proposta cristiana è profondamente umanizzante»1. L’evangelizzazione francescana – Un’evangelizzazione esperta nell’esercizio in dialogo con la cultura contemporanea del dialogo, che si attui come dialogo inter- culturale, in modo tale che, evangelizzando Carissimi Membri del Definitorio genera- la cultura, il Vangelo sia, nel contempo, in- le OFM, Professori della PUA, membri della culturato2 e si attui come dialogo interreli- Commissione per lo Studio interdisciplinare gioso ed ecumenico, basato sul rispetto re- sulla situazione dell’Ordine, partecipanti tutti ciproco, nel dare fiducia agli interlocutori, a questo Seminario intitolato Ripensare l’e- nel dare tempo all’altro per comprendere le vangelizzazione francescana di fronte alle sfi- sue ragioni, nella critica costruttiva... de della cultura contemporanea: Pace e Bene. – Un’evangelizzazione che sappia cogliere e Dopo aver partecipato al primo, tenutosi in integrare i “segni dei tempi” (cf. GS 11), in questa stessa sede qualche mese fa, iniziamo quanto esprimono i modi e le forme dell’a- oggi questo secondo Seminario. Voglio con gire di Dio nella storia. queste brevi parole ricordare il contesto in cui – Un’evangelizzazione che sappia ridire la furono approvati questi due Seminari da par- fede, coscienti che le formule di fede che te del Definitorio generale, e cioè: il Mandato professiamo nel Credo «sono grandi e vere, 14 dell’ultimo Capitolo generale celebrato nel ma che non trovano più posto nella nostra 2009 che recita: «Al fine di suggerire strategie forma mentis e nella nostra immagine del di intervento sull’evangelizzazione il Defini- mondo; che devono essere per così dire tra- torio generale promuova uno studio interdisci- dotte e comprese in modo nuovo”3. plinare sulla situazione dell’Ordine, formando – Un’evangelizzazione che dia priorità all’e- una commissione a livello centrale che coordi- sperienza di fede e alla qualità della testi- ni il lavoro con delle commissioni costituite a monianza cristiana, poiché, come ci ricor- livello di Conferenze, e avvalendosi di esper- dava l’Instumentum laboris del Sinodo, la EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 39

Nuova Evangelizazzione non consiste tanto d’essere del nostro Ordine, come della stessa nelle strategie, ma nel ridare qualità alla te- Chiesa: l’evangelizzazione. stimonianza. Riguardo alle proposte mi permetto di sug- – Un’evangelizzazione caratterizzata da gerire quanto segue: “scelte” di qualità, frutto di un discerni- – Devono evidenziare uno stretto rapporto tra mento comunitario che porti al superamen- elaborazioni culturali in atto, riflessione te- to della dissociazione tra cultura, fede e vi- ologica e processi di evangelizzazione, così ta4. che siano frutto di un dialogo fecondo con – Un’evangelizzazione che attualizzi proces- le domande della storia e del mondo attua- si di formazione nelle comunità evange- le e, contemporaneamente, evidenzino una lizzatrici, tenendo ben presente che sarà la corretta interconnessione tra sapere teolo- comunità il soggetto di tali processi e sarà gico e stili di evangelizzazione. formativa nella misura in cui dia una testi- – Puntino sull’essenziale e determinante, as- monianza qualificata del Vangelo. sumendo come criterio l’umano, secondo la – Un’evangelizzazione che dia qualità alle svolta antropologica e interpretativa della diverse e concrete esperienze di evangeliz- Sacra Scrittura alla luce delle vicende stori- zazione. che e sociali, caratterizzate da un’intenzio- – Un’evangelizzazione che manifesti una nalità salvifica. Proposte, quindi, che pren- grande simpatia per il nostro mondo e ab- dano in seria considerazione la condizione bia, nello stesso tempo, un vero spirito cri- umana bisognosa di salvezza e redenzione, tico fondato sul discernimento per vedere secondo il loro significato biblico. quello che viene dallo Spirito e quello che – Prendano in seria considerazione la tra- gli è contrario (cf. VC 53). smissione della fede oggi, con tutte le dif- – Un’evangelizzazione, infine, che si svilup- ficoltà provenienti dalla cultura attuale e pi tenendo conto dei criteri offerti dall’ulti- anche con le sue possibilità. mo Capitolo generale 2009: – Propongano il Vangelo come proposta di * sia sostenuta da una forte esperienza di vita piena e, quindi, provochino a un di Dio; più che si innesta nelle domande profonde * sia fatta in fraternità e a partire della fra- dell’uomo. ternità; Carissimi partecipanti a questo Seminario, * sia inter gentes, in stretta relazione con siate lungimiranti nelle vostre proposte. Ci il popolo, preferibilmente in luoghi di guidi lo Spirito in questo cammino per niente frontiera e periferici, in quanto minori facile, ma certamente molto affascinante. tra i minori; * sia aperta alla collaborazione con la Famiglia Francescana e con i laici (cf. Fr. José Rodríguez Carballo, ofm Mandato 13; PdV 25-26); Ministro generale, OFM * sia attenta alla chiamata della missione “ad gentes” (cf. Mandati 21-27); 1 Carmelo Dotolo - Luciano Meddi, Evangelizzare la * tenga conto delle forme tradizionali di vita cristiana. Teologia e pratiche di Nuova Evange- evangelizzazione, aggiornandole in tutto lizzazione, Citadella, Assisi, 2012, 46. Questo libro quello che c’è d’aggiornare (cf. Manda- non è tanto una riflessione sulla Nuova Evangeliz- to 19), ma dando priorità a nuove forme zazione, ma una rilettura di tutta la teologia a partire e presenze (cf. Mandato 20). della novità del Vaticano II e un ripensamento delle pratiche di evangelizzazione (Benedetto XVI, Luce Dopo aver analizzato nel primo Semina- del mondo, 192) rio il contesto culturale in cui ci moviamo – si 2 È urgente il confrontarsi con quello che la cultura attuale pone alla trasmissione della fede e alla fede chiami questo post-modernità, tarda moder- stessa, tanto a livello di riflessione teologica come nità, pre-cristiano o post-cristiano, per dire dell’agire pastorale. Gli agenti dell’evangelizzazione soltanto alcune denominazione che si danno devono essere consapevoli degli interrogativi che al momento affascinante che stiamo vivendo l’impatto con la cultura attuale, a livello di rilevanza –, è giunto il momento di passare al concreto, e di significatività, pone al cristianesimo. obbiettivo questo che diverrà realtà nella mi- 3 Benedetto XVI, Luce del mondo, 174. Afferma il sura in cui l’attuale Seminario riesce ad offrire Vaticano II: «È dovere di tutto il popolo di Dio […] proposte adeguate per portare avanti la ragione ascoltare attentamente, discernere e interpretare i 40 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

vari linguaggi del nostro tempo. E saperli giudicare no specialmente ai Fratelli che lavorano e te- alla luce della parola di Dio. Perché la verità rivelata stimoniano il Vangelo in situazioni di frontie- sia capita sempre più a fondo, sia meglio compresa e ra, in modo particolare in Siria, Libia ed Egit- possa venir presentata in forma più adatta» (GS 44). to. Attraverso le notizie che possiedo, i Fratelli 4 Un testo dell’Evangelii Nuntiandi continua che vivono in questi Paesi stanno fisicamente ad’essere fondamentale per la comprensione bene, ma la situazione che stanno vivendo è dell’evangelizzazione e, pertanto, merita di essere preso in grande considerazione: «Evangelizzare è molto difficile, specialmente in Libia e Siria. trasformare dal di dentro, rendere nuova l’umanità, Infatti, per ciò che sappiamo, ci si aspetta mo- convertire la coscienza personale e insieme collet- menti molto difficili. tiva degli uomini, raggiungere e quasi sconvolgere, La loro decisione di rimanere in quei Pae- mediante la forza del Vangelo i criteri di giudizio, si, appesantita dalle minacce che alcuni di loro i valori determinanti, i punti di interesse, le linee stanno ricevendo, è una manifestazione chia- di pensiero, le forze ispiratrici e i modelli di vita ra del loro amore per Gesù e per i più poveri. dell’umanità che sono in contrasto con la parola di La loro testimonianza s’impone e ci interpella Dio e il disegno di salvezza» (EN 19). tutti. A nome di tutto l’Ordine, mentre espri- mo loro una immensa gratitudine per questo 6. Lettera a tutti i Frati nella Giornata della servizio alla frontiera della missione, li assi- Vita Consacrata curo della preghiera di tutti noi. Non siete soli, Roma, 2 febbraio 2013 miei cari Fratelli. Con voi siamo tutti noi, Frati sparsi per il mondo intero, ma con voi sta so- Prot. 103559 prattutto Gesù che non vi abbandonerà. A voi dico ciò che il serafico Padre diceva ai suoi fi- Cari Fratelli, gli: «confidate in Dio ed Egli avrà cura di voi». pace e bene! E con il Beato Junípero Serra, missionario e apostolo della California, di cui celebriamo Oggi, 2 febbraio, è il giorno della Vita Con- quest’anno il 3° centenario della nascita, vi di- sacrata. Il nostro ricordo va a tutti i consacra- co: AVANTI, SEMPRE AVANTI! ti, specialmente a noi che abbiamo professato Cari fratelli, preghiamo per la pace e la ri- la Forma vitæ che ci ha lasciato il padre san conciliazione in questi Paesi e in tutto il mon- Francesco. In questo giorno, mentre rendiamo do. Preghiamo per i nostri fratelli in Libia, Si- grazie al Signore per averci chiamato ad ab- ria ed Egitto. Il Signore sia la loro sicurezza, il bracciare la vita francescana e per sostenerci loro custode e difensore (cf. LodAl 4.6). in questo santo proposito, accogliamo l’invito La benedizione del padre san Francesco, che ci fa oggi la Chiesa: rinnoviamo la nostra che impartisco di cuore, vi accompagni tutti. consacrazione a Colui al quale abbiamo pro- Vostro fratello, ministro e servo messo di seguirlo «più da vicino» (cf. CCGG 5,2); a Colui che, seguendo l’esempio di Fran- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm cesco, desideriamo ardentemente scoprire co- Ministro generale, OFM me il TUTTO nella nostra esistenza (cf. Lo- dAl, 4); a Colui che confessiamo come «il bene 7. A colloquio con José Rodríguez Carballo pieno, ogni bene, tutto il bene, vero e sommo ministro generale dei frati minori bene» (Rnb 23,9). Davanti alla Tomba dell’Apostolo Pietro, Per una fedeltà creativa dove avrò la grazia di concelebrare con il San- to Padre, pregherò per tutti voi, miei cari fra- La questione della fede è cruciale per ogni telli, perché possiate continuare «nel santo ser- cristiano, a maggior ragione per i consacrati. vizio che avete intrapreso con ardente deside- Da essa dipende la realizzazione della consa- rio» (1LAg 32); possiate proseguire «crescen- crazione in quanto tale e la testimonianza di do di bene in meglio, di virtù in virtù» (1LAg vita. Senza questo dono non si può parlare di 32), aderendo «con il più profondo del cuore a autentica vita religiosa e quando esso manca colui... il cui affetto appassiona» (4LAg 9.11). tutto è possibile, anche l’abbandono e la defe- Pregate anche voi per me, affinché raggiunga zione dagli istituti. Ne parla in questa intervi- assieme a voi la stessa mèta alla quale tutti sia- sta al nostro giornale José Rodríguez Carballo, mo stati chiamati. ministro generale dell’ordine dei frati minori, Il mio pensiero e la mia preghiera oggi van- che fa il punto della situazione della vita reli- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 41 giosa a cinquanta anni dell’apertura del conci- molta lucidità e con molta umiltà, in atteggia- lio vaticano II. mento di minorità, riconosciamo i nostri erro- ri, le deviazioni e le infedeltà. Ma allo stesso 1. Il processo di rinnovamento ecclesiale tempo, tutt’altro che scoraggiati per la man- del Concilio Vaticano II ha influito in modo canza di vocazioni in alcuni continenti e per determinante sugli equilibri che fino allora il conseguente aumento dell’età media in non reggevano la vita consacrata, mettendo in pochi Istituti, ci sentiamo chiamati, in comu- moto energie, ma determinando anche ripen- nione con la Chiesa, a una maggiore “fedeltà samenti e defezioni. Questo cammino si è con- creativa” (cf. VC 37), per dare maggiore signi- cluso positivamente? ficatività evangelica alla nostra vita e missio- Il Concilio Vaticano II è stato un soffio del- ne, e per “innovare” le nostre strutture perché lo Spirito per la Chiesa e il mondo intero. La rispondano più e meglio alle esigenze di ogni vita consacrata non può fare a meno di ricorda- carisma, scoprendo, attraverso il discernimen- re con gratitudine questa Visita straordinaria to e la costante conversione (cf. VC 73.109), dello Spirito Santo. In effetti è stato un evento le nuove e grandi possibilità che ha oggi la che ha influito molto e molto positivamente vita consacrata nel rispondere alle doman- nella vita dei religiosi e dei consacrati. Quelli de esistenziali dei nostri contemporanei. Per che hanno ricevuto questa chiamata sono grati tutto questo, si può affermare che il cammino al Concilio per averli sollecitati a un adeguato iniziato con il Concilio Vaticano II non solo rinnovamento, tenendo conto della fedeltà a è stato molto positivo, ma deve continuare in Gesù, alla Chiesa, al carisma del proprio Istitu- fedeltà creativa ed in comunione con il proprio to e agli uomini e donne del nostro tempo (cf. carisma, con la Chiesa e con gli uomini e le PC 2 e 3) . Noi consacrati siamo grati al Con- donne del nostro tempo . cilio per averci lasciato un messaggio che è quello della conversione e della missione. Sia- 2. In quale modo l’Anno della fede potrà mo grati all’ispirazione che ci viene dal Con- essere vissuta come nuovo impulso per la vita cilio e dal Magistero di questi anni, noi consa- consacrata? crati abbiamo potuto acquisire una coscienza L’Anno della Fede, dono prezioso di Bene- più ampia delle implicazioni della spiritualità detto XVI alla Chiesa e quindi alla vita consa- dei carismi, del nostro impegno con gli ulti- crata, è un’occasione propizia per ricordare il mi e gli emarginati, della nostra disponibili- dono inestimabile della fede, per intensificare tà missionaria nei luoghi di frontiera. Grazie la riflessione su di essa e per una adesione «più alla riflessione svolta all’interno della stessa cosciente e vigorosa» di noi tutti al Vangelo. vita religiosa e consacrata e guidati dagli ulti- So che sono molti i consacrati, direi la stra- mi Pontefici – basti pensare a Vita Consecrata grande maggioranza, che stanno approfittando di Giovanni Paolo II e ai diversi interventi di di quest’Anno per realizzare tutto questo. Noi Benedetto XVI, particolarmente il discorso ai consacrati siamo coscienti che una fede che Superiori Generali del 18 febbraio 2008 e del non è professata, celebrata, pregata e confes- 16 novembre 2010 – ci siamo centrati sui tre sata nella quotidianità della propria esistenza e pilastri della vita consacrata: la spiritualità, la della vita delle nostre fraternità, non può dirsi vita fraterna in comunità, e la missione. Oggi i tale; inoltre, siamo consapevoli che il modo consacrati dispongono di una buona riflessio- di vivere la fede influisce decisamente sulle ne biblica, storica, carismatica, ecclesiologica vocazioni e sugli abbandoni. Molti di questi sulla loro vita e missione. E tutto è iniziato dal abbandoni, in effetti, sono dovuti a una crisi di Vaticano II. Per questo riteniamo il Vaticano fede, che si manifesta all’inizio con un allon- II come un grande dono alla vita consacrata. tanamento dalla vita fraterna in comunità, con Certo, dobbiamo anche fare autocritica. Con una missione individualista, e terminano con Giovanni Paolo II riconosciamo che in questo problemi di tipo affettivo. La fede è un dono cammino di rinnovamento non sono mancati prezioso che abbiamo in vasi di creta e dobbia- momenti “delicati” e “faticosi” e che assieme mo fare molta attenzione. Nello stesso tempo a “speranze, tentativi e proposte innovatrici dobbiamo dire che la crisi delle vocazioni è miranti a rinvigorire la professione dei con- molto complessa. Ad esempio, in questa cri- sigli evangelici”, abbiamo anche attraversato si colpiscono vari fattori: il momento critico “un periodo non privo di tensioni e travagli” in che sta attraversando l’istituzione familiare, cui non tutto è stato positivo (cf. VC 13). Con la diminuzione della natalità e l’ambiente di 42 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 secolarismo che vive la nostra società. La crisi semblea di maggio dell’Unione superiori ge- delle vocazioni e gli abbandoni sono una que- nerali tornerà sul tema. Per questa riflessione stione che merita un’approfondita riflessione abbiamo un documento importante, Il servizio e tanta preghiera in spirito di docilità a ciò dell’autorità e l’obbedienza, promulgato dalla che il Signore ci chiede. Personalmente sono Congregazione per gli Istituti di Vita Consa- cosciente del fatto che dobbiamo cambiare in crata e le Società di Vita Apostolica nel 2008. molti atteggiamenti dinnanzi ai giovani di og- gi e nella proposta vocazionale che facciamo 4. La formazione spirituale è un’urgenza loro, così come nell’accompagnamento spi- per i nostri tempi. Può diventare un antidoto rituale e vocazionale. Molti dei nostri istituti alla secolarizzazione? stanno facendo uno studio dettagliato e serio La formazione deve essere integrale, «ab- sulla fedeltà e perseveranza, così come sulla bracciare l’intera persona», tenendo presenti pastorale giovanile e vocazionale. Ma al di là tutte le dimensioni della persona: l’umana – dei risultati, lontani dalla tentazione del nume- psicologica e intellettuale –, la cristiana – in ro e dell’efficacia, alla vita consacrata viene particolare nel campo della fede – e la cari- chiesto oggi di vivere pienamente la propria smatica. Dato che l’obiettivo ultimo della for- donazione a Dio, essere «persone docili all’a- mazione nella vita consacrata è di preparare la zione dello Spirito Santo che camminano spe- persona per la totale consacrazione a Cristo e dite nella fedeltà al carisma della chiamata e alla missione, la formazione ad una solida e della missione». profonda spiritualità è irrinunciabile e priori- taria. Senza di essa non ci può essere nessuna 3. Uno dei punti delicati è il servizio configurazione o conformazione a Cristo, fine dell’autorità. Troppe volte si è passati da un ultimo della nostra vocazione e, quindi, di tutta autoritarismo rigido a un permissivismo ec- la formazione; né è possibile aspirare alla san- cessivo, fino ad arrivare a fenomeni di aperta tità, sintesi cui deve tendere il programma di contestazione. Come riscoprirne l’autentico ogni vita consacrata. Chiamata ad essere una valore? scuola di spiritualità evangelica, la vita consa- Il servizio dell’autorità è sempre un servi- crata deve privilegiare la sua qualità spirituale. zio delicato e di grande equilibrio, perché fa- Parlando di spiritualità, come si è sottolineato cilmente si passa dall’autoritarismo al lasciar nel febbraio del 2011 durante il Seminario di “fare”. L’esercizio dell’autorità secondo i cri- teologia della vita religiosa, penso che questa teri del mondo, come potere o privilegio, può dovrebbe essere una spiritualità unificata, che anche essere una tentazione tra noi consacrati. renda noi consacrati figli del cielo e della ter- È per questo che dobbiamo essere attenti, vigi- ra, una spiritualità in tensione dinamica, che ci li, per non allontanarci dalla visione evangelica faccia mistici e profeti insieme, una spiritua- dell’autorità che è sempre servizio: il servizio lità di presenza, che ci converta in discepoli e di lavare i piedi, come ci insegna Gesù stesso. missionari. Qui abbiamo attualmente una delle Tenendo presente che l’autorità «deve essere maggiori sfide della vita consacrata. prima di tutto fraterna e spirituale... e chi ne è rivestito deve saper coinvolgere mediante il 5. L’attuale formazione dei religiosi ri- dialogo i confratelli e le consorelle nel proces- sponde alla necessità di una presenza sempre so decisionale», l’autorità nella vita consacrata più solida ed efficace nel mondo della cultura? non può cadere né nell’autoritarismo, né può È una delle mie grandi preoccupazioni, si- abdicare al compito che le è proprio, in quanto curamente condivisa da molti altri, dentro e animatrice e responsabile dei fratelli affidati. fuori la vita consacrata. Credo che stiamo vi- L’autorità in chiave evangelica sa dialogare, vendo una crisi culturale molto forte all’inter- sa ascoltare, sa condividere le responsabilità, no della nostra società, una crisi che si esten- ma sa anche decidere e far sì che le decisioni de alla Chiesa e alla vita consacrata. È vero vengano eseguite. Ciò contribuirà a rafforzare che la vita consacrata conta su molte persone la comunione fraterna e promuovere un’ob- con tanti titoli accademici. Ma la mia impres- bedienza responsabile o, per usare un’espres- sione è che i titoli non sempre vanno di pari sione familiare a san Francesco d’Assisi, «una passo con una solida formazione intellettuale obbedienza caritativa». Nei diversi istituti, adeguata ai tempi attuali; una formazione che compresa l’USG, si è riflettuto su questo ser- renda possibile il dialogo con la nostra cultu- vizio, in diverse occasioni. La prossima As- ra, senza complessi di superiorità, ma anche EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 43 senza complessi di inferiorità. In questo senso, glossa, così come da una profonda comunione lo studio, che certamente richiede impegno, con la Chiesa; da un’esistenza segnata dalla dedizione e disciplina, un investimento intel- radicalità evangelica, offrendo così un’alter- lettuale prolungato, profondo e, senza dubbio, nativa di vita a quella del mondo di oggi; da austero, è un requisito per l’evangelizzazione una vita fraterna in comunità, segno e profe- e per il dialogo con la cultura attuale. Nella zia di comunione; dal vivere sine proprio, ri- Chiesa, e in particolare nella vita consacrata, velazione che Dio è tutto per noi, «ricchezza dobbiamo apprezzare lo studio come cammino a sufficienza» ed espressione di libertà dalle per cercare, conoscere e apprezzare la Verità cose e libertà per il Regno; da un soprassalto di rivelata nel Verbo fatto carne: su Dio, sull’uo- missionarietà e dalla generosa dedizione agli mo e la creazione. Dobbiamo valorizzare lo ultimi, ai poveri; da una formazione adeguata studio e la formazione intellettuale come itine- ai nostri tempi, molto umana ed insieme esi- rario per essere illuminati da Dio nella mente e gente. nel cuore, e così poter essere, con grande umil- tà, testimoni, annunciatori e servitori della Ve- Nicola Gori rità e del Bene. Lo studio, come direbbe san Bonaventura, deve alimentare il “dialogo” tra [L’Osservatore Romano, 3 febbraio 2013] conoscenza e devozione, tra ricerca e contem- plazione, tra scienza e carità. Se la nuova evan- gelizzazione richiede «nuovi evangelizzatori», 8. Carta a la Orden para la renuncia del Pa- come ha detto l’ultimo Sinodo dei Vescovi, pa Benedicto XVI una formazione intellettuale adeguata alle esi- genze del momento attuale è un esigenza per Gracias Santo Padre essere “nuovi” evangelizzatori, per proporre e promuovere un nuovo modello culturale. El día 11 de este mes, encontrándome de visita en la Provincia de Michoacán (México), 6. Le forme di vita consacrata ormai con- sobre las 04 de la madrugada, a través de una solidate nella storia della Chiesa, sono messe llamada de mi Secretario personal, me entera- in pericolo o vengono stimolate positivamente ba de la renuncia de Benedicto XVI a Obispo dalle nuove presenze di vita consacrata? de Roma, Sucesor de San Pedro. Os confieso Non vedo alcun pericolo per la vita consa- que la noticia me causó profunda tristeza. Hoy, crata consolidata nel corso dei secoli a cau- a distancia de dos días, y ya de regreso en Ro- sa delle nuove forme di vita consacrata. Dal ma, acojo esa decisión con respeto y con mu- momento che tutto ciò viene dal Signore, le cha admiración. ¡Cuánta humildad, libertad, nuove forme di vita consacrata devono essere sentido de responsabilidad! ¡Cuánto amor a la prese come un incoraggiamento per passare Iglesia! Gracias, Beatísimo Padre. dal «buono al meglio» e per «avanzare di virtù En este momento considero importante di- in virtù» per quanti desiderano seguire «più da rigirme, queridos hermanos, a todos vosotros vicino» Cristo. Tenendo presente che ci sono con esta breve carta. Y lo hago, en primer lu- molti elementi positivi nelle nuove forme di gar, para manifestar, en nombre propio y en vita consacrata, queste devono stimolare quan- el de toda la Orden, mi gratitud a Su Santidad ti appartengono agli istituti consolidati non so- Benedicto XVI por tantas muestras de cerca- lo a ricordare «una storia ricca e gloriosa», ma nía y de cariño hacia mi persona y hacia la anche a raccontare e a «costruire una grande Orden. Con él me encontré muchas veces con storia». Ciò sarà possibile nella misura in cui motivo de los cuatro sínodos en los que par- la vita consacrata “classica” manterrà la sua ticipé, en los dos encuentros que tuvo con el forza profetica continuando ad essere fermen- Consejo Ejecutivo de la Unión de Superiores to evangelico in grado di purificare la cultura Generales, en la V Conferencia de Obispos de contemporanea, penetrandola, con la forza ri- América Latina, en las canonizaciones de san- generante del Vangelo. Tale forza profetica le tos franciscanos, y en algunas Visitas Pastora- viene: dal primato di Dio e dei valori evangeli- les en las que participé por invitación perso- ci che la vita consacrata è chiamata a ravviva- nal. Muy vivas están en mí las tres audiencias re continuamente; dalla ricerca appassionata e privadas que me concedió y en las que pude costante della volontà di Dio; dall’adesione a compartir temas de interés para la Orden. En Cristo senza tentennamenti e al Vangelo sine todas ellas percibí en Benedicto XVI una per- 44 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 sona humilde y con gran capacidad de escucha Iglesia y por el Evangelio, en cuyas manos se y de comprensión, así como su gran amor ha- palpa el paso de los años, y en cuya mirada, cia nuestra Orden y su profundo conocimiento tímida, profunda, y penetrante, se entrevé el de nuestra espiritualidad. Frescas están en mi corazón de un padre que ama de verdad y sin memoria las visitas del Papa a Tierra Santa y fingimientos. Así lo recuerdo yo y así os pido a Asís. En Tierra Santa fue para mí una gracia que lo recordéis también vosotros, mis que- poder recibirle en el Monte Nebo, en Nazaret, ridos hermanos, más allá de tantos “retratos” en el Cenáculo y en el Santo Sepulcro; y en que de él nos presentaron los medios de comu- Asís poder acogerlo también en la Porciúncula nicación y que, cuando menos, están muy lejos y en San Damián. De su peregrinación a Tierra de la realidad. Santa recuerdo con particular gratitud las pa- Haciendo un balance de estos años en que labras de aprecio por el servicio que la Orden le conocí y durante los cuales le traté, puedo presta en la “perla de las misiones”, manifes- deciros, mis queridos hermanos, que el Señor tado particularmente en el Monte Nebo, en el nos ha bendecido con el regalo de Benedicto Cenáculo y en las palabras improvisadas en el XVI, y que las relaciones con la Orden han si- comedor de Nazaret. De Asís recordaré siem- do excelentes. Gracias, Santo Padre. pre las palabras de admiración por san Fran- Querido Santo Padre: Cuando Su Pontifi- cisco. Todos sabemos que estaba programa- cado toca a su fin por un gesto que yo conside- da su visita al Santuario del Monte Alvernia. ro profético y valiente, fruto de la oración, de No pudo llevarse a cabo por las inclemencias una gran lucidez, humildad y de Su amor a la metereológicas. Sé cuánto le costó tener que Iglesia, en nombre propio y de toda la Orden: renunciar a ello. De todos modos en aquella GRACIAS. Gracias por confirmarnos en la fe ocasión nos dejó un hermoso mensaje del que con su Magisterio lleno de sabiduría, claridad todavía hoy seguimos haciendo tesoro. Por to- y firmeza evangélica. Gracias por habernos dos estos gestos de paterna solicitud: Gracias, acercado a Cristo a través de Su palabra sen- Santo Padre. cilla y profunda a la vez; y por medio de sus En otras muchas otras ocasiones Benedicto escritos, siempre oportunos y clarificadores. XVI ha puesto de manifiesto su amor por el Gracias por su mirada atenta al mundo y a la franciscanismo y su no menor conocimiento sociedad actual, como se muestra en sus Encí- de nuestra tradición. En estos años nos deja clicas y en múltiples discursos. Gracias por su muchos textos que merecen ser releídos y me- amor a la Iglesia, lo que le ha llevado a buscar ditados con atención. Además de numerosas su purificación y a pedir perdón por el pecado referencias a nuestra Forma de Vida hechas de sus miembros. Gracias por su amor a la vida en diversas ocasiones, nos deja sus Catequesis consagrada y por manifestarlo en tantas oca- sobre san Francisco, santa Clara, san Antonio, siones, por último al presidir la última Jornada san Buenaventura, el Beato Juan Duns Escoto de la Vida Consagrada, el pasado día 2 de fe- y otros autores de la Escuela Franciscana. Por brero. Gracias por el gesto de Su renuncia. Lo el magisterio franciscano que nos deja: Gra- recibimos con tristeza y, al mismo tiempo con cias, Santidad. admiración. Al inicio de su Pontificado nos La última vez que le encontré fue el día 2 de dijo que se consideraba un sencillo, humilde este mes, con motivo de la Jornada de la Vida trabajador en la viña del Señor. Si la humildad Consagrada. Después de concelebrar con él, es la medida de la grandeza de una persona, la tuve la dicha de saludarle personalmente. Tan confesión pública que nos hizo el día 11 de fe- pronto como me vio me reconoció y dijo: ¡El brero confirman la verdad de aquellas palabras Ministro general de la Orden de los Frailes y Su grandeza, Santidad. Gracias por habernos Menores! Y añadió: San Francisco, ¡qué gran enseñado, desde la cátedra de la vida, que la santo y qué actual, como actual es su carisma! autoridad en la Iglesia es servicio. Gracias por Después le pedí Su bendición apostólica para el hermoso regalo que nos deja con el Año de mí y para todos los Hermanos y él benigna- la fe. Gracias, Santo Padre, por todo ello. mente, accedió. Hoy, mis queridos hermanos Queridos hermanos: En estos momentos, os trasmito esa bendición. Lo hago lleno de acojamos con fe esta decisión del Santo Padre. gratitud hacia el Sucesor de Pedro. En mi men- Oremos por Benedicto XVI para que pueda te y en mi corazón quedarán impresa la imagen seguir sirviendo a la Santa Iglesia con todo el de un hombre en cuyo rostro y caminar se ven corazón, con una vida dedicada a la oración, las huellas de un trabajo sin descanso por la como es su deseo. Además de la oración por Su EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 45 persona, nuestro mejor homenaje a este hom- In questo momento, noi Consacrati, deside- bre de Dios y gran Pontífice, será hacer tesoro riamo manifestarLe l’abbondanza della nostra de su alto Magisterio, a través del estudio, la riconoscenza, con una parola riassuntiva: Gra- reflexión y la oración de sus escritos. Oremos zie, Santo Padre! también por la Iglesia y para que el Espíritu Grazie, per voler concludere il Suo pontifi- del Señor ilumine el corazón y las mentes de cato con un gesto profetico e coraggioso, frut- los electores del nuevo sucesor de San Pedro. to di preghiera, di grande lucidità, di profonda umiltà e del Suo amore per la Chiesa. Vuestro hermano, Ministro y siervo Grazie, per il Suo incommensurabile amore per la Chiesa, per la parresia evangelica con Roma, 13 de febrero de 2013, cui ha rintracciato le vie della purificazione, Miércoles de ceniza. fino a chiedere perdono per il peccato dei suoi membri. Fr. José Rodríguez Carballo, ofm Grazie, per il Suo sguardo attento alla com- Ministro general, OFM plessità del mondo, alle sue debolezze, alle vacue attrattive di ciò che è penultimo, ai lac- ci seducenti del consumismo e, ancor più, al 9. Lettera a Benedetto XVI a nome dei Con- pericolo del relativismo: le Sue encicliche e i sacrati in occasione della rinuncia al molteplici discorsi, puntuali e chiarificatori, ci “ministero petrino” hanno sempre indicato con chiarezza e deter- minazione la via di Cristo. Hanno anche nutri- La sapienza della debolezza to la comune aspirazione, iscritta nel cuore di ciascuno, a ricercare Dio. Sì, grazie per averci Beatissimo Padre! confermato nella fede con un Magistero oltre- modo ricco di sapienza e di fermezza evange- Nell’omelia della Festa della Presentazione lica. Grazie, per il dono della Sua parola sem- del Signore al tempio, esortava noi Consacra- plice e ad un tempo tanto profonda. Grazie, ti ad una fede che sapesse riconoscere la sa- ancora, per il bel regalo dell’Anno della Fede. pienza della debolezza. Anzi, ci rassicurava Grazie, soprattutto, per il Suo amore verso affermando che «quando la durezza e il peso la Vita consacrata e per averlo manifestato in della croce si fanno sentire, non dubitate che innumerevoli occasioni. Per averci più volte la kenosi di Cristo è già vittoria pasquale». A scosso, invitandoci a fare continua memoria qualche giorno di distanza, la forza autorevo- del “primo amore” con cui il Signore ci ha le di queste Sue parole diviene per noi l’icona incontrati e fatti suoi. Per averci richiamato il nella quale ammirare il gesto d’amore con il primato dello “stare con il Signore” e poi così quale, lasciando il Pontificato, intende dedi- poterlo annunciare agli altri. Per averci indi- carsi con tutto il cuore ad una vita dedita alla cato l’urgenza della missione e della nuova preghiera per il bene della santa madre Chie- evangelizzazione, cooperando, con la multi- sa. Sì, proprio nella Sua kenosi, Santo Padre, forme ricchezza dei nostri carismi, al compito noi contempliamo la vittoria pasquale di Cri- primario della Chiesa che è quello di annun- sto! Proprio nel Suo volto, scorgiamo la luce ciare il Vangelo. Per averci ricondotto a quello gloriosa di Colui che, morto sulla croce, ci ha spirito di pellegrinaggio, che ci dà la forza di inondati di splendore! sacrificare tutto per amore di Dio e dei fratelli. In questo grave momento, per Lei e per noi, Per averci detto che la nostra gioia deve ne- quanto vorremmo che sentisse vicini tutti i cessariamente passare attraverso la Croce di Consacrati, che ho l’onore di rappresentare e Cristo. Quanta ricchezza d’insegnamento! Fa- che, in qualche modo, li pongo davanti ai Suoi remo tesoro del suo alto Magistero, attraverso occhi. Ci senta ac­can­to a Lei, carissimo nostro lo studio e la riflessione orante dei suoi scrit- Santo Padre! Avverta il battito del nostro cuo- ti. Sì, Santo Padre, Lei ha veramente amato la re di figli, che con devo­zione desiderano espri- Vita Consacrata! Questo amore lo abbiamo merLe il loro amore e la loro riconoscenza! Sì, percepito, così come avvertiamo in noi la sua Le vogliamo bene, e desideriamo dirLe che il efficacia propositiva e stimolante. nostro affetto filiale La accompagnerà giorno All’inizio del Suo pontificato, ci ha detto per giorno nel Suo futuro servizio di preghiera di considerarsi un semplice, umile lavoratore a beneficio di tutti. nella vigna del Signore. Se l’umiltà è la misura 46 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 della grandezza di una persona, la confessione Riscoprire la gioia del credere pubblica resa l’11 febbraio conferma la verità e ritrovare l’entusiasmo di quelle parole e, insieme, la Sua grandezza. nel comunicare la fede Grazie per averci insegnato, dalla cattedra del- la vita, che l’autorità nella Chiesa è servizio. Carissimi Confratelli, Da tutti noi Consacrati: Grazie, Santo Pa- il Signore vi dia pace! dre! Mi consenta, infine, di aggiungere una spe- Sono veramente contento di incontrarmi ciale parola di gratitudine che proviene dal con voi nel contesto della celebrazione euca- mio essere Ministro generale e servo di tutta la ristica e di poter celebrare per voi e con voi il Fraternità dei Minori. Avverto il dovere di rin- sacramento dell’amore. Mentre ringrazio an- graziarLa per il suo altissimo magistero fran- cora una volta gli organizzatori e voi per que- cescano, entrato a piene mani nella nostra ri- sto incontro, ringrazio il Signore per la bellez- flessione e nell’impegno a concretizzarlo nella za che ha messo nel vostro cuore giovanile, e nostra vita. Il suo amore per san Francesco e per quanto di buono opera in voi e attraverso per la spiritualità francescana è ben noto a tut- di voi. A Lui, che è la Bellezza e al quale ap- ti: oltre ai numerosi riferimenti concernenti la partiene ogni Bene (cf. LodAl 5.3), restituite nostra forma di vita, brillano le sue catechesi con la vostra vita e con le vostre parole, quanto su san Francesco, santa Chiara, sant’Antonio, avete da lui ricevuto (cf. Rnb 17,17). san Bonaventura, il beato Giovanni Duns Sco- In questo contesto di restituzione vi esorto, to e su altri Autori della Scuola francescana. In amati dal Signore, con le parole della Sorella tal modo, non solo ci ha rivelato la sua profon- Chiara: memori del vostro proposito di seguire da conoscenza del carisma e dei capisaldi della Cristo secondo la Forma di vita francescana, spiritualità francescana, ma ne ha anche data come un’altra Rachele, tenete sempre davanti un’originalissima interpretazione tanto più fe- agli occhi il punto di partenza (cf. 2LAg 11), conda per il nostro tempo, quanto numerose e senza dimenticare mai il vostro primo amore sono state le Sue indicazioni a coniugarla con (cf. Os 2,9); seguitelo «con corsa veloce, passo la complessità del mondo attuale. Il Suo stesso leggero, senza inciampi ai piedi, così che i [vo- peregrinare per le terre di San Francesco, come stri] passi nemmeno raccolgano la polvere» pure la Sua indimenticabile visita nella Terra (2LAg 12). Ricordate costantemente la vostra Santa, “perla delle missioni francescane”, con professione, compite fedelmente quello che il corredo delle Sue preziose parole di incorag- avete promesso al Signore Dio (cf. LErm 8) e giamento, sono stati una patente dimostrazio- in questo modo portate a compimento il bene ne del suo grande amore per il Santo di Assisi che avete incominciato (cf. LErm 13). e per i suoi attuali figli. E come tanti anni fa, Carissimi Fratelli giovani, tra i molti doni il Poverello si impegnava ad essere “suddito e che ha lasciato il santo Padre Benedetto XVI soggetto ai piedi” della santa Madre Chiesa e mi piace sottolineare in questo momento l’An- del Signor Papa, anch’io oggi Le rinnovo con no della fede, da lui voluto per riscoprire la devozione la promessa di obbedienza e rive- gioia del credere e ritrovare l’entusiasmo nel renza, scorgendo nel Suo volto la bellezza del- comunicare la fede (cf. Porta fidei 7). Gioia ed la Chiesa, Sposa di Cristo. entusiasmo, gioia della fede in sé ed entusia- smo nella fede che in vario modo viene testi- moniata e comunicata agli altri. Roma, 13 febbraio 2013 Tutti i credenti, ma particolarmente voi in Mercoledì delle Ceneri. quanto giovani, sono chiamati ad essere mis- sionari della gioia che viene dell’incontro con Fr. José Rodríguez Carballo, ofm Cristo, incontro che è alla base della nostra Ministro generale, OFM fede in Colui al quale con Francesco confes- Presidente USG siamo come il TUTTO, la nostra ricchezza a sufficienza (cf. LodAl 4). La gioia per un cri- 10. Omelia in occasione dell’incontro con i stiano, soprattutto per un giovane francescano, giovani Frati della Conferenza Sud Sla- non è una possibilità, ma una responsabilità. vica Ma che cosa è la gioia? Per me la gioia è Samobor, Croazia, 2 marzo 2013 la scoperta di essere soddisfatti, l’esperienza della pienezza di senso che apre il futuro di EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 47 ciascuno di noi alla speranza. E questo ci vie- grande responsabilità e gioia, la vostra mis- ne, come già detto, dell’incontro con Cristo, sione. l’unico che può soddisfare pienamente la no- Ma ricordate che gli uomini del nostro tem- stra sete di pienezza, come si evidenza nell’in- po, particolarmente i giovani, vi chiedono, co- contro con la samaritana (cf. Gv 4,14). Questa me ve lo chiedo io, non soltanto di parlare di è la gioia che abita nel profondo del credente Cristo, ma che in certo modo lo facciate vedere. e che consiste nella sua vita nascosta con Dio. E per questo vi chiedo di essere contemplatori È una gioia cosi profonda che ci permette di del suo volto. In ogni momento tenete il vostro trovare gioia «anche nelle tribolazioni» (2Cor cuore rivolto al Signore (cf. Rnb 22,19): nulla 7,4; Col 1, 24). Questa è la gioia che nessuno impedisca il vostro rapporto familiare con Lui, ci può togliere. I martiri di ogni tempo sono lì nulla vi separi da Lui, nulla si interponga tra per ricordarcelo. voi a Lui (cf. Rnb 23,10). La contemplazione Sento indirizzate particolarmente a voi, del volto del Signore vi farà diventare un do- miei cari Confratelli, le parole di Paolo ai Fi- no speciale dello Spirito per l’Ordine, per il lippesi: «Siate sempre lieti nel Signore, ve lo mondo e per la Chiesa stessa. Oggi, nell’Anno ripeto, siate lieti» (Fil 4,4). Essendo una vostra della fede vi chiedo una scelta radicale di fede responsabilità, siete chiamati ad esercitarvi e di vita, in modo tale da essere «sentinelle del nella gioia, da un lato per sconfiggere lo spiri- mattino» (cf. Is 21,11-12). tus tristittiae che sempre vi minaccia, dall’al- «Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino tro perché non potete privare il mondo della alla fine del mondo» (Mt 28,20). Queste parole testimonianza della gioia che sgorga dalla fe- accompagnino il vostro e il nostro cammino, de. Siate dunque, cari giovani Frati, missionari ravvivino la speranza dei vostri e nostri cuori della gioia che ci viene dal credere in Gesù, ed alimentino la vostra e nostra fede, così che ricordando che lo sarete nella misura in cui con volontà decisa possiamo seguire le orme la vostra sequela di Gesù sarà gioiosa, anche del Signore Gesù Cristo. quando il seguire Gesù comporti il prendere Ci accompagni sempre la protezione della la croce ogni giorno (cf. Mt 9,23). Ricordate «Vergine fatta Chiesa» (SalV 1). A Lei, «elet- sempre che una sequela triste è una triste se- ta dal santissimo Padre celeste» e «consacrata quela, non gradita a Dio e perniciosa per gli insieme con il santissimo suo Figlio diletto» uomini, particolarmente per i giovani. (SalV 2), affido la vostra e nostra fedeltà, ora e È questa sequela gioiosa che genererà in sempre. Amen, amen, fiat, fiat. voi entusiasmo per comunicare la fede. Non risparmiate energie nel comunicare Gesù co- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm me sorgente di gioia piena, di una pienezza Ministro generale, OFM nel senso più profondo della vita. Racconta- te agli altri, come la samaritana ai suoi con- cittadini, che avete incontrato il Signore (cf. 11. Omelia conclusiva al IV Seminario sulle Gv 4,28-29). Siate, come Giovanni Battista, nuove forme di evangelizzazione Andrea o come Filippo, annunciatori gioiosi Greccio, 08.03.2013 dell’incontro con Colui, al quale avete consa- Nuove presenze, crato la vostra vita e che volete seguire più da nuove forme di evangelizzazione vicino, consegnando a Lui il vostro cuore gio- vanile. Se voi rinunciate ad essere missiona- Carissimi confratelli, ri tra i giovani, chi potrà evangelizzarli? Voi il Signore vi dia pace! siete i missionari naturali dei vostri coetanei. Sia il vostro cuore, riscaldato dall’ascolto del- Con questa celebrazione eucaristica con- la parola del Signore e dall’incontro con Lui, cludiamo il IV Seminario sulle nuove forme di a muovere i vostri piedi a correre verso gli evangelizzazione, organizzato dal nostro SG- altri giovani per annunciare la buona notizia ME. Rinnovo la mia gratitudine al Segretario del Vangelo e la bella notizia della vocazione generale Fr. Massimo Tedoldi e agli altri due francescana (cf. Lc 24, 33). Gesù ha voluto membri del Segretariato, Fr. Arturo Ríos e Fr. avere bisogno di voi, così come la Chiesa e Adriano Busatto per la cura, con la quale han- l’Ordine avvertono il bisogno di giovani che, no preparato questo incontro, e ringrazio an- lasciandosi evangelizzare da Cristo stesso, che tutti voi per la vostra partecipazione attiva evangelizzino gli altri giovani. Assumete, con e per il vostro contributo alla vita dell’Ordine. 48 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

Immersi pienamente nel tempo liturgico Mentre attendiamo dal SGME la formu- della quaresima, ritorna costantemente nei te- lazione, in un breve sussidio, delle linee gui- sti della Parola l’invito alla conversione. Inuti- da che costituiscono il nucleo del progetto di le dire che la quaresima non è un tempo in cui vita e missione delle nuove presenze e nuove devono moltiplicarsi le mortificazioni fini a se forme di evangelizzazione, così che possano stesse, ma è uno spazio propizio, un kairos, il dirsi veramente francescane, vi consegno nuo- cui scopo è quello di diventare semplicemente vamente alcuni pensieri che possono aiutarci, più cristiani, e quindi, di convertirci. anche nell’elaborazione di detto sussidio, e «Torna, Israele, al Signore tuo Dio» (Os che rispondono alla domanda: dove risiede la 14,2). È l’esigenza prima della conversione, novità delle nuove forme o presenze di evan- come indica l’espressione ebraica sub, che gelizzazione? nelle nostre lingue si traduce con «convertiti». Per me la vera novità risiede non tanto Il peccato di Israele, come il nostro, consiste nell’attività che si svolge nelle vostre Frater- nell’allontanarsi da Dio, dimenticare l’amore nità, quanto in quello che anima l’essere e il della sua e nostra giovinezza (cf. Gr 2,1ss); fare delle nuove forme o presenze. Sono ben abbandonare la fonte di acqua viva per sca- cosciente che non si possono separare essere e vare delle cisterne che non possono contene- fare, ma il fare deve essere la conseguenza na- re acqua (cf. Gr 2,13); lasciare lo Sposo per turale dell’essere. Il dinamismo e la fecondità prostituirsi ad altri dei (cf. Gr 3,6ss). In questo del nostro fare deve scaturire da un progetto di contesto Israele è chiamato ad ascoltare e rico- vita entro il quale ci sia una dinamica circolare noscere Dio come unico Signore: «torna Isra- di alimentazione reciproca (cf. PdV 28) tra le ele» (Os 14, 2), «ascolta, Israele». Anche noi, priorità della nostra forma di vita e la missione quindi, viene detto: tornate, ascoltate questo evangelizzatrice appello – convertitevi –, perché il Signore Dio In questo senso, queste nuove forme o pre- nostro è l’unico Signore. Allora, «amerai il Si- senze hanno un cuore: Dio. Ecco allora che gnore Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la una nuova forma o presenza non può fare a tua mente e con tutta le tue forze» (Mc 12,29). meno di dare a Dio il primato che gli spetta Ascoltando questi testi, miei cari confratelli, nella nostra vita, di mostrare che Dio è l’unica possiamo dire che la conversione chiestaci è vera ragione del nostro essere. Questo com- di avere Dio come signore della propria vita, porta avere una profonda vita di preghiera, e manifestare con la fede la nostra risposta all’a- coltivare una spiritualità incarnata che vi fac- more di Dio, in modo da lasciare che Lui viva cia diventare figli del cielo-figli della terra, in noi. mistici-profeti, discepoli-missionari. Ma c’è un altro aspetto importante: l’amore Le nove forme e presenze hanno un humus, a Lui deve portarci ad amare con Lui, in Lui che per me è l’humus della vita francescana: e come Lui: «amerai il prossimo tuo come vivere sine proprio. Questo ci porta a: te stesso» (Mc 12,31). «Solo allora la nostra – essere disponibili, aperti, accoglienti senza fede diventa veramente operosa per mezzo condizioni; della carità» (Gal 5,6). Non possiamo, infatti, – vivere nella logica del dono fino alle ultime separare o, tanto meno, opporre fede e carità. conseguenze; La vera conversione consiste «in un continuo – sentirci veramente liberi di fronte a noi salire il monte dell’incontro con Dio per poi stessi, agli altri e di fronte allo stesso Dio; ridiscendere, portando l’amore e la forza che – vivere la reciprocità-interdependeza, gli uni ne derivano, in modo di amare i nostri fratelli verso gli altri, in una vita fraterna in comu- con lo stesso amore di Dio» (Benedetto XVI, nità; Messaggio per la Quaresima 2013). – vivere nella gioia di sentirsi amati dal “Pa- Amare, ecco il cuore di ogni progetto di vi- dre delle misericordie” e, quindi, in atteg- ta di un cristiano, di un frate minore. Dare a giamento di ringraziamento perché tutto è Dio il primato gli è dovuto come principio in- dono, e di restituzione perché nulla di buo- tegratore della nostra vita e missione, e amare, no mi appartiene. vivendo della e nella logica del dono, gli altri Le nuove forme e presenze di evangelizza- come Dio li ama. In questo si gioca la speranza zione hanno, infine, un elemento particolar- che anima la nostra missione evangelizzatrice, mente profetico: la vita fraterna in comunità. anche, e direi soprattutto, nelle nuove presenze Questa è profezia, in quanto denuncia l’indi- e nelle nuove forme di evangelizzazione. vidualismo regnante nel momento attuale e EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 49 annuncia un mondo dove è possibile vivere abbracciato la forma di vita che ci ha lasciato da fratelli, pur essendo diversi. Perché la vita san Francesco, oggi, con profonda emozione, fraterna in comunità sia veramente profetica, prometto obbedienza e reverenza al Signor Pa- deve essere reale, non virtuale, deve essere pa Francesco (cf. Rb 2). Può contare su di noi profondamente umana e umanizzante e deve Santità: con il nostro amore di figli, con la no- essere alimentata costantemente da un’ade- stra obbedienza sincera, con la nostra costante guata comunicazione, che diventa comunione. preghiera e con la nostra leale collaborazione. Ecco miei cari fratelli quanto vi consegno Può contare anche sulle Sorelle contempla- in questo momento qui a Greccio. Che le no- tive francescane, le Sorelle Clarisse e le So- stre presenze, siano strumenti al servizio della relle Concezioniste francescane, che dai loro nuova evangelizzazione, risvegliando il Cristo Monasteri elevano le loro preghiere al Padre che giace addormentato o forze anche sepolto delle Misericordie per il suo ministero al ser- nel cuore di tanti battezzati, come avvenne un vizio della Chiesa universale. giorno nell’esperienza di Francesco proprio Mentre chiedo a san Francesco che interce- qui a Greccio; proclamino che Gesù Cristo è da per la Sua persona, supplico la sua Benedi- l’unico Signore, anche a chi non ha sentito par- zione Apostolica per me, per i miei confratel- lare mai di Lui. li francescani e per tutte le Sorelle Clarisse e Concezioniste francescane. Fr. José Rodríguez Carballo, ofm Suo dev.mo figlio nel Signore e in san Ministro generale, OFM Francesco.

Roma, 13 marzo 2013 12. Lettera a Papa Francesco per la sua ele- zione Fr. José Rodríguez Carballo, ofm Ministro generale, OFM Beatissimo Padre!

“Benedetto è colui che viene nel nome del 13. Omelia nella sua festa onomastica Signore”. È il grido di gioia di coloro che at- tendevano nella preghiera che il Signore do- San Giuseppe, nasse alla sua Chiesa un nuovo Pastore. Per il padre nella fede nostro Papa Francesco, “Laudato sii mi Signo- re”. Questa è la preghiera di gratitudine che Eminenze, Eccellenze, noi, figli di san Francesco, sparsi per il mondo Fratelli ed Amici: intero, eleviamo con gioia dopo aver accolto la Pace e Bene. notizia della Sua elezione a Vescovo di Roma e come Successore dell’Apostolo Pietro. Vi saluto con vero affetto fraterno nel Si- Santità! Pur non conoscendo la notizia di gnore e nel Poverello e vi ringrazio profon- chi il Signore avesse scelto, già l’amavamo. damente per la vostra presenza. Qualunque Ancora non conoscevamo il suo nome che già motivo è buono per fare festa, per incontrasi pregavamo per Lei. E quando abbiamo udito come famiglia e con gli amici. Serva questa il suo nome, quanti lo conoscevamo, abbiamo circostanza, del tutto casuale, del mio onoma- esultato di grande gioia. La nostra gioia si è stico per fare festa e incontrarci come famiglia moltiplicata quando abbiamo conosciuto la unita in Cristo. scelta del suo nome come Papa: Francesco. Celebriamo oggi la solennità di san Giusep- A nome di tutti i Frati Minori: congratula- pe, patrono della Chiesa universale e anche del zioni Santità! Il Signore ha fissato lo sguardo nostro Ordine. Una figura che appare sempre, su di Lei e i Signori Cardinali hanno ricono- e giustamente, in terza fila, dopo Gesù e Ma- sciuto lo sguardo dell’Altissimo e l’hanno ria, e che, tuttavia, viene presentata dai testi scelta. Grazie Santità per aver scelto un nome biblici come un nuovo Abramo e, quindi, co- significativo per il mondo, per la Chiesa e, me uno dei padri nella fede. Come Abramo, certamente, per tutti i Francescani: il nome di anche Giuseppe ha creduto contro ogni spe- Francesco. ranza. Come Abramo, anche Giuseppe partì Santità, con filiale affetto e profonda ve- per una terra sconosciuta, aprendosi ad un fu- nerazione, a nome di tutti coloro che hanno turo incerto. Come Abramo, anche Giuseppe 50 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 fu premiato per la sua fede, essendo costituito za crepe, con tutte le fibre del cuore, a Cristo; capo della casa di Nazaret. Sì, Giuseppe, come un’adesione alimentata da una profonda ami- Abramo, ha creduto: è l’uomo dell’obbedienza cizia con il Signore; una adesione, in ogni mo- nella fede. Come Maria, la donna credente, an- mento, alla volontà del Signore. Questo è ciò che Giuseppe si abbandona a Dio, permetten- che chiede Francesco nella preghiera davanti dogli – a Lui nulla è impossibile – di realizzare al Cristo di San Damiano: «dammi fede dritta, il suo progetto. speranza certa e carità perfetta» (PCr 2). Alla luce di questo straordinario esempio di Papa Francesco, nell’omelia con i Cardina- fede, nel contesto dell’Anno della Fede, chie- li nella Cappella Sistina, a Conclave appena diamoci: siamo credenti o semplici atei pra- concluso, ha usato tre verbi che ben potrebbe- ticanti? Oppure: che cosa significa essere un ro riassumere il cammino di fede: camminare credente? alla presenza del Signore, edificare sulla salda Sant’Agostino distingue tre gradi della fe- roccia, la roccia che è Cristo, e confessare Cri- de: credere Deum, credere che Dio esiste; cre- sto crocifisso. Tutto un cammino di fede, tutto dere Deo, credere a Dio, a quello che dice; cre- un progetto di vita per arrivare ad essere un dere in Deum, credere in Dio, confidare in lui autentico credente. e abbandonarsi a Lui. In altre parole: per esse- E, infine, per terminare permettetemi, cari re credenti non basta credere che Dio esiste, fratelli e sorelle, che torni alla domanda ini- né credere a quello che dice, ma è necessario ziale: sono credente o un semplice ateo pra- credere in lui, fino al punto di consegnargli la ticante? È dalla risposta che diamo a questa propria vita. domanda che dipende la qualità profetica della Tutto ciò presuppone, secondo il ricco ma- nostra vita e missione, dove la profezia evan- gistero che ci ha lasciato Benedetto XVI sul te- gelica sta nel riconoscere e confessare il Si- ma della fede, in quest’anno dedicato ad esso, gnore presente nella storia umana, discernere incontrarsi con il Tu di Dio. A tal proposito, i segni dell’alba quando è ancora buio, essere ricordiamo la bellissima preghiera di san Fran- «sentinelle del mattino», corno sul muro che cesco, Lodi di Dio Altissimo, per riconoscerlo allerta all’arrivo di un estraneo e faro quando come il tutto. «Tu sei tutto: ricchezza nostra a siamo ancora in alto mare. sufficienza», confessa Francesco. «Tu sei tut- Giuseppe, uomo credente, ci ottenga dal to: ricchezza a sufficienza», confessa ogni ve- Signore un cuore di bambino, un cuore di po- ro credente. Avere fede è, possiamo dirlo, un vero, come quello di Francesco, nostro padre e vedere di più, confidare, obbedire, gettare le fratello. Maria, donna beata, perché ha credu- reti, confidando solamente sulla sua Parola. La to, ci ottenga la grazia di riscoprire la gioia di fede non è, pertanto, il risultato di un contatto credere. Signore, noi crediamo, ma aumenta la sporadico con il Signore, ma una dimensione nostra povera fede. Fiat, fiat, amen, amen. che avvolge tutta l’esistenza, che abbraccia tutta la persona: mente, volontà, cuore, pen- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm sieri, sentimenti. Solo così la fede può essere Ministro generale OFM fonte inesauribile di speranza e forza che si trasforma in testimonianza. Credere, secondo una bella espressione del 14. Convocatoria del Consejo plenario de la Papa emerito, è consegnare il nostro amen, Orden personale ed ecclesiale, al Signore, e decidere di «stare» con lui, per vivere con lui e donare Carta a los Ministros provinciales, la vita a Colui, che Sorella Chiara, confessa a los Custodios y a todos los hermanos come l’amore che seduce, «l’amore che inna- mora». Queridos hermanos: Sì, cari fratelli e sorelle, credere è amare il ¡El Señor os dé la paz! Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze (Dt 6,4). «Mi ami?». Chiede Conforme a nuestra legislación (cf. EEGG Gesù a Pietro. Mi ami?, credi in me?, chiede 144), el Capítulo general de la Orden decidió Gesù a ciascuno di noi in questa celebrazione que durante este sexenio se celebrase un Con- in onore di san Giuseppe. sejo plenario de la Orden (cf. Capítulo general Credere è anche confessare: «è il Signore» 2009, mandato 46). (Gv 22,7). Questo suppone una adesione sen- Con la presente, después de haber escu- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 51 chado el Definitorio general, en virtud de la el art. 190 §1 y 194 §5 de las Constituciones autoridad que me concede la legislación de la generales, el CPO ofrecerá su parecer sobre el Orden (cf. EEGG 144), lugar del próximo Capítulo General. En estos convoco el Consejo plenario de la Orden. casos, el voto del consejo será solo consultivo – Fechas y lugar. Dicho Consejo plenario (cf. EEGG 195 §1). tendrá lugar del 17 al 30 de noviembre Dado el interés e importancia del tema de 2013, en Konstancin, en Polonia. Los tra- los Definidores generales, su número y su bajos del Consejo comenzarán a primera modalidad de elección, pido a todos los par- hora del día 18. Los participantes deberán ticipantes que vengan convenientemente pre- llegar a la sede del Consejo plenario el día parados para poder llegar a decisiones lo más 17 y no podrán dejarla antes del día 30. Si consensuadas posibles. alguno llegara antes deberá comunicarlo a – Participantes. Como establece nuestra le- la Secretaría del Consejo plenario. gislación, en el Consejo Plenario partici- – Temas. El tema principal del Consejo ple- parán: El Ministro general con su Defini- nario será, como determinó el último Ca- torio, el Secretario general, dos Delegados pítulo general (cf. Capítulo general 2009, por cada Conferencia, y algunos Conseje- mandato 45), el examen de los resultados ros nombrados por el Ministro (cf. CCGG del estudio llevado a cabo por una Comi- 193; EEGG 145 §2). Los Delegados de sión internacional, con la participación de las Conferencia, que pueden ser Ministros las Entidades y de las Conferencias, sobre provinciales o no, serán elegidos por las el gobierno general, más concretamente, Conferencias de Ministros al menos tres sobre el número y el método de elección meses antes de la Celebración del Consejo de los Definidores generales. Este Consejo plenario y sus nombres serán comunicados plenario, por decisión del Capítulo general oportunamente al Ministro general. Cada 2009 (cf. Capítulo general 2009, mandato Conferencia deberá elegir dos sustitutos, 46), según la decisión del Capítulo general para que puedan participar en caso que los 2009, como ya se prevé en el artículo 195 Consejos no pudieran participar al Consejo §1 de nuestras Constituciones generales, plenario. (cf. EEGG 145 §§1.3). tendrá un carácter deliberativo, de tal modo – Instrumentum laboris. Éste ha sido elabora- que cuanto se decida sobre el número y el do por una Comisión internacional ad hoc. método de elección de los Definidores ge- El primer borrador ha sido estudiado por el nerales entrará en vigor, ad experimentum, Definitorio general en los tiempos fuertes en el Capítulo general 2015 (cf. Capítulo de enero y de marzo 2013 y en el mes de general 2009, mandatos 45 y 46). mayor 2013 será estudiado por el Consejo Otros temas sobre los que se reflexionará de Presidentes de las Conferencias. En un durante el Consejo plenario son los referentes tiempo prudencial, con los cambios opor- a la situación interna de la Orden y sobre los tunos que se harán, teniendo en cuenta las abandonos, teniendo en cuenta los resultados aportaciones de los Presidentes, se enviará de los estudios llevados a cabo por las respec- a todos los participantes en el Consejo ple- tivas Comisiones ad hoc, nombradas por el nario, junto con el Reglamento del Conse- Definitorio general, obedeciendo a dos man- jo. Es entonces cuando espero poder hacer datos del Capítulo general 2009: el mandato pública la lista con los nombres de todos los 14 sobre la situación interna de la Orden y el participantes. mandato 48 sobre los abandonos. En este caso – Otras informaciones. La Secretaría del se trata solo de una información, lo más com- Consejo plenario, con el Secretario general pleta posible, y de una reflexión adecuada, te- del Consejo, Fr. Sinisa Balajic, ofm, como niendo en cuenta el tiempo del que se dispone, responsable, dará las oportunas informacio- sobre dos argumentos que interesan particular- nes sobre el desarrollo del mismo Consejo mente a la Orden en estos momentos. y sobre otros aspectos prácticos importan- Por su parte, el Ministro general presenta- tes para los participantes. rá algunas propuestas concretas referentes a – Oración por el Consejo. Pido que, dada la otras estructuras, tales como la duración del importancia de este Consejo plenario para mandato del Ministro general y del Ministro el futuro inmediato de la vida de la Orden, provincial, así como la composición de las todos los hermanos acompañen su celebra- Conferencias. También, como está previsto en ción con la oración. En todas las casas de 52 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

la Orden se celebre el día 17 o el día 18 de el gran “sí” de Dios Padre a su Hijo y, en él, a noviembre 2013 una Eucaristía del Espíritu nosotros, por eso es también el tema del anun- Santo y que durante la celebración del Con- cio y el fundamento de nuestra fe. sejo se añada alguna petición por el mismo en la celebración de las laudes y de las vís- “¡Sí, verdaderamente ha resucitado!” peras. La Virgen Inmaculada, Reina y Madre de Siempre me impresionó que los cristianos la Orden de los Hermanos Menores, el Padre orientales en este período se saludan con es- san Francisco y todos los Santos de la Orden tas palabras: “¡Cristo ha resucitado!”, a lo que Seráfica intercedan por todos nosotros, nos al- se responde “¡Sí, verdaderamente ha resuci- cancen la gracia de crecer siempre más en la tado!” Sí, ha resucitado. Esta confesión de fe fidelidad a nuestra vocación como Hermanos la hacemos en esta ocasión en el contexto del Menores, y hagan fecunda nuestra misión al Año de la fe, querido por Benedicto XVI “para servicio de la Iglesia y de todos los hombres que la Iglesia renueve el entusiasmo de creer de buena voluntad. en Jesucristo, único salvador del mundo, rea- Fraternamente en san Francisco vive la alegría de caminar por el camino que nos ha indicado; y testimonie de modo concre- Roma, 19 de marzo de 2013, to la fuerza trasformadora de la fe” (Benedicto solemnidad de San José XVI, Audiencia, 17.10.2012).

Fr. José Rodríguez Carballo, ofm Creer, un camino que dura cuanto la vida Ministro general, OFM Tal vez pueda parecer extraño que dedique esta carta de Pascua al tema de la fe. Algunos Prot. 103711 pudieran pensar que la fe es un presupuesto obvio en la vida de un religioso y franciscano. Yo no lo creo así. Realmente la fe no se puede 15. Carta con ocasión de la Pascua 2013 dar nunca por descontada, particularmente en nuestro tiempo en el que “una profunda cri- Creo Señor, sis de fe afecta a muchas personas” (PF 2). Y pero aumenta mi pobre fe puesto que atravesar “la Puerta de la fe” (cf. (cf. Mc 9,24) Hch 14,27) “supone emprender un camino que dura toda la vida”, que “empieza con el “¡Ha resucitado!” (Lc 24, 6) bautismo (cf. Rom 6,4) […] y se concluye con el paso de la muerte a la vida eterna” (PF 1), Esta es, mis queridos hermanos y herma- es necesario que en todo tiempo y en toda cir- nas, la experiencia de quienes han comido y cunstancia de la vida se haga verdad (verifi- bebido con Él después de su resurrección (cf. car) sobre nuestra fe, a fin que ésta crezca de Hch 10,41), y de cuantos se sienten renacidos día en día y pueda “iluminar de manera cada “para una esperanza viva, para una herencia vez más clara la alegría y el entusiasmo reno- incorruptible” (1P 1,4). “¡Ha resucitado!” Es- vado del encuentro con Cristo” (PF 2). Hemos te es el fundamento de nuestra fe, la razón de de tener la valentía de preguntarnos: ¿Soy cre- nuestra esperanza y el motivo de nuestra ca- yente o un simple ateo practicante? ¿Cuál es ridad: “Si no resucitó Cristo, es vacía nues- el estado real de “salud” de mi fe? Hemos de tra predicación, y es vacía también vuestra fe tener también la lucidez necesaria para dar una (1Cor 15,14). Sin esa experiencia, la cruz de respuesta sincera y profunda a preguntas tan Jesús y las nuestras serían una tragedia, y la vitales como estas. vida cristiana un absurdo. Desde ella, en cam- Pienso no alejarme de la verdad si afirmo bio, podemos cantar con la liturgia: “O Crux, que la crisis de fe que se vive dentro de la ave, spes unica”, “¡Salve, oh cruz, esperan- Iglesia, como muchas veces denunció el Pa- za única!”. El Crucificado “resucitó al tercer pa, también se palpa entre nosotros. Al afirmar día, según las Escrituras” (1Cor 15,4). He ahí eso no pienso tanto a una fe teórica y de nocio- el núcleo central de nuestra fe y del kerigma nes, sino a una fe celebrada, vivida y confesa- primitivo: “Tanto ellos como yo eso es lo que da en la vida cotidiana. Sin negar que la mayor predicamos” (1Cor 15,11). La resurrección es parte de los hermanos dan cotidianamente, sin EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 53 brillos, sin aplausos y sin grandes locuciones, en sintonía con los valores del Evangelio, sere- testimonio humilde de una fe confesada, vivi- mos “signos vivos de la presencia del Resuci- da y celebrada, permaneciendo fieles contra tado en el mundo” (PF 15). Con razón el Capí- toda esperanza y haciendo de su vida hábito tulo del 2006 nos decía en el documento final: del misterio pascual, también es verdad que el “La fe implica todo lo que somos, […] La vida secularismo, entendido como un conjunto de de la fe es la fuente absoluta de nuestra alegría actitudes hostiles a la fe y que afecta a vastos y de nuestra esperanza, de nuestro seguimiento sectores de la sociedad, puede haber entrado de Jesucristo, de nuestro testimonio al mundo” en nuestras fraternidades y en nuestras vidas; (Shc, 18). Fe y vida son inseparables. y que la caída del horizonte de la eternidad y San Buenaventura, en el Prólogo del Bre- la reducción de lo real a la sola dimensión te- viloquium, define la fe con tres imágenes que rrena tiene sobre la fe el efecto que tiene la considero muy esclarecedoras en relación con arena echada sobre la llama: la sofoca, y ter- cuanto estamos diciendo: “fundamentum sta- mina apagándola. Creo necesario que, espe- biliens”, fundamento que da estabilidad; “lu- cialmente durante este Año de la fe, hagamos cerna dirigens”, lámpara que dirige; “ianua una pausa, moratorium, para verificar nuestra introducens”, puerta que introduce. En cuanto fe. ¡Qué actuales son las palabras del entonces fundamento, la fe es lo que da estabilidad a Cardenal Ratzinger cuando en el 1989 afirma- nuestra vida; en cuanto lámpara, la fe es la luz ba: “la apostasía de la edad moderna se funda que consiente ver e indica la dirección justa; y sobre la caída de una verifica de la fe en la vida en cuanto puerta, la fe es la que permite andar de los cristianos”. más allá y que introduce en la comunión con el Santo de los santos. La fe es la luz que nos Una fe que es vida consiente llegar y poder abrir la puerta que nos introduce de par en par el mundo de Dios y que El Papa actual en su primera catequesis nos permite caminar según él. sobre la fe (17.10.2012) afirma: “Tener fe en el Señor no es un hecho que interesa solo a La fe: gracia y responsabilidad nuestra inteligencia, el área del saber intelec- tual, sino que es un cambio que involucra la Creer supone, ante todo, acoger un don con vida, la totalidad de nosotros mismos: senti- el cual somos agraciados inmerecidamente: miento, corazón, inteligencia, voluntad, cor- el don de la fe. “El Señor le abrió el corazón poreidad, emociones, relaciones humanas”. para adherirse a las palabras de Pablo”, afir- Y en esa misma ocasión el Papa Benedicto se man los Hechos hablando de Lidia (cf. Hch pregunta: “¿La fe es verdaderamente la fuerza 16,14). Francisco así lo reconoce también en transformadora en nuestra vida, en mi vida? su Testamento: “El Señor me dio una fe tal ¿O es solo uno de los elementos que forman […] El Señor me dio y me sigue dando una fe parte de la existencia, sin ser el determinan- tan grande…(cf. Test 4.6). Para Francisco, y te que la involucra totalmente?”. Es esto, mis también para nosotros, todo es gracia (cf. Test queridos hermanos y hermanas, lo que hemos 1.2.4.6.14.25), también la fe. Por eso la fe mira de plantearnos, pues la fe, lejos de ser algo se- siempre a actuar y transformar la persona des- parado de la vida, es su alma: “La fe cristiana, de dentro, mira a la conversión de la mente y operosa en la caridad y fuerte en la esperan- el corazón. za, no limita, sino que humaniza la vida; más La fe, sin embargo, es también compromiso aún, la hace plenamente humana” (Benedicto personal para conservarla y hacerla crecer. Pa- XVI, Audiencia cit.). No podemos hablar de ra ello Benedicto XVI nos propone que duran- fe sin hacer referencia a la vida, pues es ésta te este Año de la fe hagamos “memoria del don la que hace comprensible y atractiva aquella precioso de la fe” (PF 8). Ya el santo Obis- (cf. Sant 2,1ss). Fe y vida se exigen recípro- po de Hipona en una de sus homilías sobre la camente, y una sostiene la otra. Por otra parte, redditio symboli, es decir sobre la entrega del sostenidos por la fe, miramos con confianza a Credo, dice: “Vosotros lo habéis recibido [el nuestro compromiso en la trasformación de las Credo], pero en la mente y en el corazón lo de- estructuras de pecado, “esperando cielos nue- béis tener siempre presente, lo debéis repetir en vos y una tierra nueva, en los cuales habita la cama, repensarlo en las plazas y no olvidarlo justicia” (2P 3,13). Solo uniendo fe y vida, fe durante las comidas; e incluso cuando dormís y compromiso en favor de una sociedad más con el cuerpo, debéis vigilar en él con el cora- 54 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 zón” (San Agustín, Sermo 215, 1). La Iglesia reflexión profunda sobre ellos, así como una primitiva pedía que se aprendiese de memoria visión de fe sobre la misma Iglesia. No se trata el Credo (cf. PF 9), para conservar la fe y para de profesar “mi fe”, sino de hacer mía la fe de recordar la propia condición de creyentes. Este la Iglesia, lo que se traduce en obediencia ca- re-cordar, pasar de nuevo por el corazón, no se ritativa (cf. Adm 3,6) y en asentimiento, “con limita al pasado, sino que hace que la fe entre la inteligencia y la voluntad a lo que propone en el presente, cualificando la propia vida, y se la Iglesia” (PF 9; Dei Verbum 5; Dei Filius abra al futuro desarrollándose, como crece el III). Hago mía la invitación del último Sínodo grano de mostaza (Mt 13,31). De este modo el a reanimar nuestro entusiasmo de pertenecer a contenido del Credo, síntesis de nuestra fe, se la Iglesia (cf. Instrumentum Laboris 87). Solo hace historia, se hace vida y se abre a las mira- desde este entusiasmo podremos “restaurarla”, bilia Dei, “obras admirables de Dios”, que el como hizo Francisco. Señor sigue haciendo en nosotros. La fe, es pues una gracia que hemos de aco- La fe de la mano de Francisco ger con verdadera y profunda gratitud, y una responsabilidad que nos lleva a tomar concien- En cuanto Hermanos Menores o seguidores cia de ella, “para reanimarla, para purificarla, de Francisco, es importante detenernos, aun- para confirmarla y para confesarla” (Pablo que sea muy brevemente, sobre el camino de VI, Exhort. ap. Petrum et Paulum Apostolos, fe de Francisco y sus expresiones. Teniendo 1967). La fe, si no queremos que se apague y en cuenta sus Escritos es fácil descubrir que la perder así nuestra condición de ser sal y luz fe del Asisiense es, ante todo, una fe teologal, en nuestro mundo (cf. Mt 5,13-16), ha de ser con una clara estructura trinitaria y cristocén- redescubierta constantemente (cf. PF 4), y vi- trica (cf. Adm 1; 1R 22,41-55; 23,11; LM 9,7). vida con gozo, de tal modo que podamos con- Su experiencia espiritual se caracteriza por fesarla, individualmente y comunitariamente, una relación de familiaridad con la Trinidad. interiormente y exteriormente (cf. Petrum ... ) Por otra parte, algo que salta inmediatamen- y celebrarla en la liturgia y en nuestra vida co- te a la vista es que su fe tiene una dimensión tidiana (cf. PF 8.9). La fe que me ha sido dada, eclesial, superando así una visión meramen- me ha sido también confiada para que la con- te individualista. Francisco, como la Iglesia serve y la haga crecer. “Con el corazón […] se misma, nos enseña a decir: “creo”, “creemos” cree […] y con la boca se hace profesión de fe” (cf. PF 9). En el Testamento hace confesión (Rom 10,10). Acogida y responsabilidad son de su “fe en las iglesias y en los sacerdotes” inseparables. (cf. Test 4-7). Esta “fe en las iglesias y en los sacerdotes” nos lleva a comprender también La fe: adhesión a Cristo y a la Iglesia otro aspecto digno de tenerse muy en cuenta: la importancia existencial de la Iglesia en la Intentando sintetizar al máximo pienso que vida de la fe de Francisco; importancia que no una palabra que podría ayudarnos a responder se debe a la perfección de sus miembros, parti- a la pregunta qué es la fe sea adhesión: Ad- cularmente de la jerarquía o de los sacerdotes, hesión cordial a una persona, la persona de sino a que en ella se puede encontrar a Cristo. Cristo, y adhesión gozosa a unos contenidos, Dios habla a Francisco en la Iglesia y a través los que la Iglesia nos propone en el Credo y a de ella, también cuando ésta “amenaza ruina” través del Magisterio. La adhesión a la persona (cf. 2Cel 10-11; TC 13), pues también enton- de Jesucristo, esencial en la vida de un creyen- ces en ella está Cristo. Francisco nunca verá te, comporta un encuentro personal con Jesús la Iglesia –la Iglesia Romana de la que habla a través de una vida intensa de oración, de una él-, como una amenaza para vivir el Evangelio, rica vida sacramental, y de la Lectura orante de ni siquiera cuando ésta pueda ser una iglesia la Palabra. Hemos de ser muy conscientes de “herida” y “pecadora”: “Y no quiero tomar que en el campo de la fe nos lo jugamos todo en consideración su pecado –dirá hablando de en el encuentro con la persona de Jesús. Sin los sacerdotes-, porque veo en ellos al Hijo de ese encuentro nuestra adhesión será a una idea Dios, y son mis señores” (Test 9). Desde su fe o ideología, nunca a una persona o a una forma en Cristo, que se encuentra en la Iglesia y que de vida. Por otra parte la adhesión a los conte- pasa a través de la fe “en las iglesias y en los nidos de fe que nos presenta la Iglesia compor- sacerdotes”, se entiende el porqué el Poverello ta el conocimiento de dichos contenidos y una haya entregado su Forma de vida, revelada por EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 55 el Altísimo (cf. Test 14), a la aprobación de la El Año que estamos viviendo es una invi- Iglesia, y que en la Regla prometa “obediencia tación urgente a atravesar la Puerta de la fe, y reverencia al señor papa Honorio y a sus su- a considerarnos peregrinos en la noche, a po- cesores canónicamente elegidos y a la Iglesia nernos en camino para encontrar a Aquel al Romana” (2R 1, 2). Desde esa misma óptica, que nunca buscaríamos si no hubiese venido se entiende muy bien que pida a sus hermanos él antes a buscarnos (cf. San Agustín, Confe- que vivan según “la fe y la vida católica”, y siones 13,1). Como ha afirmado el Cardenal que sea ello una condición para permanecer Martini, la fe es siempre “una fe limosnera”, dentro de la Fraternidad (cf. 1R 19,1). Tam- como la de los Magos, nunca una fe “prefabri- bién es fácilmente comprensible que la “fe cada”, como la de los Escribas (cf. Mt 2,1ss). católica” sea para san Francisco uno de los Pablo pide a su discípulo Timoteo de “buscar criterios fundamentales del discernimiento de la fe” (cf. 2Tm 2,22), con la misma constancia un candidato (cf. 2R 2, 2), y la Iglesia criterio como cuando era joven (cf. 2Tm 3,15). Acoja- para la verdadera fe (cf. T. Matura, Francesco mos esta invitación como hecha a cada uno de parla di Dio, Milano 1992). nosotros mismos y aprovechemos este Año de Una penúltima anotación. En su camino,”el gracia para “hacer memoria del don de la fe” misterio eucarístico constituye para Francis- (PF 8). co el corazón de la vida de fe” (P. Martinelli, ¡Cristo ha resucitado! Dammi fede diritta, Porziuncula 2012), como ¡Sí, verdaderamente ha resucitado! aparece, entre otros muchos textos, en la pri- Mis queridos hermanos y hermanas: ¡Feliz mera Admonición. Ante este misterio es nece- Pascua de Resurrección! ¡Feliz camino en este sario activar los ojos del espíritu o los ojos de Año de la fe! la fe, en expresión que ya encontramos en san Vuestro hermano, Ministro y siervo Agustín, para evitar el ver según la carne y, co- mo consecuencia, “no ver ni creer” (cf. Adm 1, Roma, 19 de marzo, 8; C. Vaiani, Vedere e credere. L’esperienza fiesta de san José, 2013 cristiana di Francesco, Milano 2000). Final- mente, hemos de recordar que para Francisco, Fr. José Rodríguez Carballo, ofm el misterio eucarístico está íntimamente uni- Ministro general, OFM do a la Palabra, hasta el punto de considerar ésta en la misma lógica que aquel, por lo que 16. Ponencia a la 42ª Semana Nacional de pide para ella “veneración” (cf. CtaO 34-37), Vida Religiosa pues en ella se ha de honorar “al Señor” (cf. Madrid, España, 02. 04. 2013 CtaO 36). Tras las palabras, Francisco “ve” a la Palabra; en las palabras escucha la Palabra ¿Qué quiero decir cuando digo salvífica del Padre en el momento presente (cf. “creo en Dios? 2CtaF 34). Como se puede ver, la fe de Francisco no es, en absoluto, una fe abstracta. Hoy se nos Año 2012 – 2013: Año de la fe. Un Año en presenta como un testigo de fe: la confesó o el que todos somos invitados a atravesar la profesó; la celebró, y la testimonió en con su Puerta de la fe (cf. Hch 14,27)1. Un Año en el vida, en un ambiente nada fácil. ¿Qué nos es- que los creyentes somos llamados a redescu- tá diciendo Francisco como confesor de la fe? brir el gozo de ser tales, y en el que, al mismo ¿Qué cambios se nos están pidiendo en lo que tiempo, somos urgidos a reforzar, y tal vez a a la fe se refiere? recuperar, el entusiasmo necesario para testi- moniar nuestra fe y comunicarla a los de lejos Conclusión y a los de cerca (cf. Ef 2, 17). Leemos en Porta fidei: “… también hoy es necesario un com- Queridos hermanos y hermanas: a menudo promiso eclesial más convencido en favor de se dice que el problema de la Iglesia son los una nueva evangelización para redescubrir la “lejanos”. Personalmente pienso que no solo alegría de creer y volver a encontrar el entu- ellos son el problema, sino que también los “de siasmo de comunicar la fe”2. cerca” pueden ser un problema cuando estos Reflexionar sobre la fe, redescubrir el gozo permanecen en la “Puerta de la fe”, sin nunca de creer, redoblar el entusiasmo por una nueva atravesarla. evangelización, celebrar, confesar, testimo- 56 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 niar, “encontrar el sendero justo para acceder cir: la adhesión al Dios único y vivo, explicado a la puerta de la fe”3, son todos verbos acti- y narrado (cf. Jn 1, 18) en modo definitivo por vos que piden una respuesta activa de cuantos Jesús, el Mesías y Señor, entonces, en la res- se confiesan discípulos del Señor Jesús; co- puesta que demos a esta pregunta, que está a mo activos son los verbos usados por el Papa la base del tema que me ha sido asignado para Francisco en su homilía a los Cardenales en la esta intervención, se declina la calidad profé- Capilla Sixtina, al día siguiente de su elección. tica de nuestra vocación consagrada, en la que En aquella ocasión el Sucesor de Pedro invita- profecía evangélica, (cf. Lc 1, 67-79) es reco- ba a los creyentes a caminar en la presencia del nocer y señalar la presencia del Señor, su visita Señor, a edificar con piedras vivas y a confesar a la historia humana; es discernir los signos del a Cristo crucificado4. Todo un camino de fe el alba cuando todavía es de noche, ser faro de que nos propone el Papa. luz en alta mar, centinelas de la mañana (cf. El Año de la fe es una ocasión propicia para Is 21, 11-12) que anuncian un nuevo día aún hacer verdad sobre nuestra fe (verificar), a fin en medio de la noche oscura. En la respuesta que ésta crezca de día en día y pueda “ilumi- a esta pregunta se declina también la sustan- nar de manera cada vez más clara la alegría cia y la eficacia de nuestra consagración: no y el entusiasmo renovado del encuentro con en nuestros proyectos, ni siquiera en la cohe- Cristo”5. Hemos de tener la valentía de pregun- rencia de nuestro testimonio –sabiendo cuánto tarnos: ¿Soy creyente o un simple ateo practi- estamos expuestos a la fragilidad-, sino sobre cante? ¿Cuál es el estado real de salud de mi la palabra del Señor que haciéndose encuentro fe? Creo necesario que, especialmente durante con nosotros, lanza de nuevo nuestra vocación este Año, hagamos una pausa, moratorium, y misión: “¿ Pedro, me amas? …Sígueme” (cf. para verificar nuestra fe. ¡Qué actuales son Jn 21, 15-19). las palabras del entonces Cardenal Ratzinger ¿Qué quiero decir cuando digo “Creo en cuando en 1989 afirmaba: “La apostasía de la Dios”? Esta pregunta ha de ser acompañada edad moderna se funda sobre la caída de una de otra que tal vez la debiera preceder: ¿Qué verifica de la fe en la vida de los cristianos!”. significa creer?8 . Ya no podemos considerar la fe como un pre- En cuanto consagrados, la pregunta qué supuesto obvio de la vida de los cristianos y quiero decir cuando digo “creo en Dios” nos de los religiosos6. Pienso no alejarme dema- coloca delante del elemento constitutivo de siado de la verdad si afirmo que la crisis de fe nuestra fe. Una fe “que no se confía a frases, que se vive dentro de la Iglesia, como muchas sino a una realidad que se despliega delante de veces ha denunciado Benedicto XVI, también nosotros: una realidad que es al mismo tiem- se palpa entre los consagrados y religiosos. Y po la Verdad y la Salvación más profunda”9. no me refiero a una fe teórica, sino a una fe Entonces creer no significa solo saber y pro- que “involucre la vida, la totalidad de nosotros clamar que Dios existe, credere Deum, ni si- mismos: sentimiento, corazón, inteligencia, quiera credere Deo, creer lo que dice, si no que voluntad, corporeidad, emociones, relaciones significa, credere in Deum, es decir: dejarse humanas7. cuestionar por tal verdad, adherirse plenamen- En lo que sigue parto de dos preguntas fun- te a su voluntad, escuchar y poner en práctica damentales: ¿Qué quiero decir cuando digo su Palabra (cf. Lc 11, 27)10. Cuando afirmamos “Creo en Dios”? y ¿Qué es la fe?, para plan- “creo en Dios” estamos diciendo como Abra- tearme otras muchas que piden una respuesta ham y como María: “Me fío de ti; me entrego a lúcida por parte de cada uno de nosotros. ti, Señor” (cf. Gn 12, 1; Rm 4, 18; Lc 1, 45). La fe es una entrega confiada Dios. Decir “creo ¿Qué quiero decir cuando digo “Creo en en Dios” es estar enamorado de él, el primer Dios”? amor. En este sentido “creer” es sinónimo de “conocer a Dios” (cf. 1Ts 4, 5; Tit 1, 16)11. De- En este contexto y dentro de las ya bien en- cir “creo en Dios” supone una experiencia per- raizadas Semanas de Teología de la Vida Re- sonal de Dios; experiencia que de momento es ligiosa que este año llega a la 42 edición, es parcial pero que anticipa la experiencia plena: justo y necesario que nos preguntemos: ¿Qué “Ahora vemos como en un espejo, confusa- quiero decir cuando digo creo en Dios? mente, entonces le veremos cara a cara”, como Si lo que caracteriza ante todo al cristiano, dice el Apóstol Pablo (1Cor 13, 12). Esto hace y con más razón al consagrado, es la fe, es de- que nadie puede tener fe por otro12. Decir “creo EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 57 en Dios” es reconocimiento y acogida humilde cumplir la voluntad del Padre14. Para un con- y grata del amor que proviene de Dios, como sagrado, creer es aprender a ser y obrar como nos enseña san Juan: “Hemos conocido y creí- Jesús: vivir con él, en libertad interior y en co- do el amor que Dios tiene por nosotros” (1Jn municación fraterna, para expresar y expandir 4, 16). Decir “creo en Dios” significa fundar así su obra de evangelio. mi vida en él, dejar que su palabra oriente cada Marcel Gauchet ha escrito que lo específico día las opciones concretas de la propia vida, del cristianismo es la salida de la religión. Si hasta decir con David: “Aquí estoy: el Señor esto es así, para nosotros creer en Dios no es haga conmigo como bien le parezca” (2Sam nunca creer solo en una realidad trascendente: 15, 26), sin temer perder algo de uno mismo, nuestra fe es una fe cristológica. Jesús, Verbo como la viuda de Sarepta (cf. 1Re 17, 12-14). hecho carne, es el centro de nuestra fe. El Dios Todo ello no impide, sin embargo, el grito de en quien creemos es el Dios de Jesucristo y la fe probada: “¿Por qué…? ¿Por qué?”, como Cristo es el sentido de nuestra fe, la meta y el dirá el profeta Jeremías (cf. Jr 12, 1), o “¿Has- camino de nuestro itinerario como creyentes: ta cuándo…?”, como gritará el justo (Hab 1, “El Hijo de Dios se hizo para nosotros cami- 2.12). no”, dirá la Plantita de Francisco, Clara de Abraham, el creyente, nos enseña qué es la Asís15. En las otras religiones es el libro, la en- fe, y, como extranjero en la tierra, nos indica señanza lo que pide la atención y todo el amor. la verdadera patria. La fe nos hace peregrinos, En el cristianismo no es así. Para nosotros el mendicantes de sentido. Metidos de lleno en el centro es Jesús: es él el Evangelio, él es el ca- mundo y en la historia, sin embargo nos senti- mino para ir a Dios (cf. Jn 14, 6). Dice un texto mos sin morada fija aquí, peregrinos hacia la sapiencial de Oriente al discípulo budista: “si patria celestial. Escribe Benedicto XVI: “Afir- encuentras a Buda, mátalo”. En el cristianismo mar “yo creo en Dios” nos impulsa, entonces, solo podemos decir: “Si encuentras a Jesús tie- a ponernos en camino, a salir constantemente nes la vida eterna” (cf. Jn 6, 68; 1Jn 1, 2). de nosotros mismos, justamente como Abra- Por este motivo, la fe, como ha afirmado ham, para llevar a la realidad cotidiana la cer- Benedicto XVI en repetidas ocasiones, supo- teza que nos viene de la fe: es decir, también la ne un encuentro vivo con la persona de Jesús, certeza de la presencia de Dios en la historia; encuentro que plasma y transfigura la vida una presencia que trae vida y salvación, y nos del creyente “en la novedad radical de la re- abre a un futuro con él para una plenitud de surrección”16. El creyente es un hombre, una vida que jamás conocerá el ocaso”13. Siendo mujer nuevos; novedad que viene del encuen- experiencia de seguimiento integral de Jesús, tro con Cristo. Es el encuentro con Cristo el la vida consagrada resulta esencialmente iti- que hace al cristiano, el que hace creer la fe. nerante. Este encuentro se realiza a través de una vida A este punto creo necesario dejar claro que sacramental intensa, de la oración en cuanto nuestra fe es cristológica, o no es fe cristiana. diálogo con el Amigo, y de la Lectura orante Por ello para nosotros decir “creo en Dios” es de la Palabra. Hemos de ser muy conscientes conformarse plenamente a Cristo, hasta poder de que en el campo de la fe nos lo jugamos to- decir con Pablo de Tarso: “Vivo, más no vivo do en el encuentro con la persona de Jesús. Sin yo, es Cristo quien vive en mí” (Gal 2, 20). El ese encuentro nuestra adhesión no será a una cristiano lo es en la medida en que se identi- persona o a una forma de vida, sino a una idea fica con Cristo, en cuanto sigue a Cristo, y su o ideología. La pregunta sobre nuestra fe en vida se dice cristiana porque se inspira a la de Dios nos lleva, por tanto, a algo muy esencial: Jesús. Otro tanto, y todavía con más razón, se el encuentro con Cristo, en quien el Padre se puede y debe decir del consagrado. Por ello, revela (cf. Jn 7, 1ss), y nos lleva a preguntar- para un cristiano y para un consagrado creer nos: ¿cómo ilumina y transforma mi vida con- es sinónimo de secuela-seguimiento de quien sagrada? ¿Qué sello le imprime? ¿Qué belle- es la encarnación de Dios, de aquel que ha na- za, verdad y bondad le confía como testimonio rrado al Dios invisible: seguimiento de Jesús. eclesial? Porque creen, los consagrados deciden seguir La exhortación apostólica post-sinodal Vita sus huellas, estar con él, permanecer con él, consecrata habla de las personas llamadas a seguirlo más de cerca y representar perpetua- una especial consagración diciendo que hacen mente en la Iglesia aquella forma de vida que “una experiencia singular de la luz que ema- el Hijo de Dios escogió al venir al mundo para na del Verbo encarnado es ciertamente la que 58 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 tienen los llamados a la vida consagrada. En sostenidos por la fe, miramos con confianza efecto, la profesión de los consejos evangéli- a nuestro compromiso en la trasformación de cos los presenta como signo y profecía para la las estructuras de pecado, “esperando cielos comunidad de los hermanos y para el mundo; nuevos y una tierra nueva, en los cuales habita encuentran pues en ellos particular resonan- la justicia” (2P 3, 13). Solo uniendo fe y vida, cia las palabras extasiadas de Pedro: “Bueno fe y compromiso en favor de una sociedad más es que estemos aquí” (Mt 17, 4). Estas pala- en sintonía con los valores del Evangelio, sere- bras muestran la orientación cristocéntrica de mos “signos vivos de la presencia del Resuci- toda la vida cristiana. Sin embargo, expresan tado en el mundo” (PF 15). Y es que la vida de con particular elocuencia el carácter absolu- la fe es la fuente absoluta de nuestra alegría y to que constituye el dinamismo profundo de de nuestra esperanza, de nuestro seguimiento la vocación a la vida consagrada: ¡qué hermo- de Jesucristo, de nuestro testimonio al mundo. so es estar contigo, dedicarnos a ti, concentrar Fe y vida son inseparables. de modo exclusivo nuestra existencia a ti! En Mucho es lo que hemos dicho sobre lo qué efecto, quien ha recibido la gracia de esta es- quiero decir cuando digo “creo en Dios”, y pecial comunión de amor con Cristo, se siente mucho más es lo que, sin duda alguna, se po- como seducido por su fulgor. Él es el más her- dría decir. Es la hora de preguntarnos: Cris- mamos de los hijos de Adán” (Sal 45, 3), el to ¿es realmente el centro que unifica nuestra incomparable”17. existencia de consagrados? Nuestra vida con- Los consagrados deberíamos preguntarnos sagrada ¿es realmente “pensada y construida si la fe en Dios se declina en esta experiencia de tal manera que la preocupación del Dios de “totalizante”, en esta “especial” y “exclusi- Jesús y de su servicio aflore come el tronco de va comunión de amor con Cristo”. San Bue- un árbol despojado de su corteza?”21. En los naventura define la fe con tres imágenes que grandes creyentes la fe lo relativiza todo, no considero muy esclarecedoras para cuanto es- porque borre del horizonte todo aquello que tamos diciendo: fundamentum stabiliens, fun- no es Dios, sino porque coloca cada cosa en damento que da estabilidad; lucerna dirigens, el lugar que le corresponde. Los consagrados lámpara que dirige; ianua introducens, puerta ¿podemos decir que tenemos una jerarquía de que introduce18. En cuanto fundamento, la fe valores tal que cada uno está en el lugar que es la que da estabilidad en la vida; en cuan- le corresponde? La palabra hebrea que tradu- to lámpara, la fe es la luz que consiente ver e cimos por “creer” (he’min) deriva de la raíz indica la dirección justa; y en cuanto puerta, ‘mn (estar firme) y significa “saberse seguro”, la fe es la que permite andar más allá, hasta apoyarse en alguien, fundamentar toda la vida introducirnos en la comunión Cristo. La fe es sobre alguien. Esto le lleva a Isaías a afirmar: la luz que nos consiente llegar y abrir la puerta “Si no creéis, no estaréis firmes” (Is 7, 9). ¿En que nos introduce en el mundo de Dios y que quién depositamos nuestra confianza, sobre nos permite caminar hacia él. qué roca fundamentamos nuestra vida? La fe Una última anotación sobre lo qué es la fe. en Cristo es como “un segundo nacimiento” Vida y fe van siempre de la mano. Benedic- (cf. Jn 3, 3-8) ¿En qué modo nuestra fe cam- to XVI, en su primera catequesis sobre la fe bia nuestra vida, de tal modo que haya un an- afirmó: “Tener fe en el Señor no es un hecho tes y un después? “¿La fe es verdaderamente que interesa solo a nuestra inteligencia, el área la fuerza transformadora en nuestra vida, en del saber intelectual, sino que es un camino mi vida? ¿O es solo uno de los elementos que que involucra la vida, la totalidad de nosotros forman parte de la existencia, sin ser el deter- mismos: sentimiento, corazón, inteligencia, minante que la involucra totalmente?”22. “Tú voluntad, corporeidad, emociones, relaciones eres todo, riqueza a saciedad”, confesaba san humanas”19. La fe, lejos de ser algo separado Francisco23. ¿Podríamos decir nosotros lo mis- de la vida, es su alma: “La fe cristiana, operosa mo? ¿Es este el horizonte de nuestras opciones en la caridad y fuerte en la esperanza, no limi- cotidianas? ta, sino que humaniza la vida; más aún, la hace plenamente humana”20. No podemos hablar de ¿Ocultamiento o revelación de Dios? fe sin hacer referencia a la vida, pues es ésta la que hace comprensible y atractiva aquella Antes de preguntarnos de forma negati- (cf. Sant 2, 1ss). Fe y vida se exigen recípro- va si ocultamos el rostro de Dios en nuestra camente, y una sostiene la otra. Por otra parte, vida y misión, deberíamos urgentemente re- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 59 apropiarnos de la fuerza reveladora de nuestra meten a la persona. En el momento actual, “el vocación: ¡tenemos el deber de hacer resplan- amor oblativo y la fidelidad parecen no encon- decer un aspecto específico, según el propio trar espacio, suplantados por la búsqueda de la carisma, del misterio de Dios-Amor, de su libertad individual, de la relación personal y de voluntad salvífica y santificante! Esta humilde la consecución del suceso a cualquier precio”25. y gozosa autoconciencia es más que necesaria Dado que la capacidad relacional está atrofia- en el contexto actual, el cual, en sus cada vez da en la base, el individuo no hace experiencia más fuertes aspectos de fragmentación y de de intimidad profunda, canal privilegiado que desorientación, evoca sin saberlo la epifanía abra a las preguntas de sentido, a la búsqueda del Evangelio hecho carne en nuestra carne de del misterio y de la presencia de Dios que ha- hombres y mujeres conquistados por Cristo en bita la raíz de la persona. En este contexto, a modo exclusivo. los consagrados se nos pide ser mendicantes Hecha esta premisa, hemos de recordar de sentido; se nos pide la entrega sin reservas, algunos “signos” bien conocidos de nuestra el ágape hasta las últimas consecuencias. cultura actual, que sin duda alguna están influ- El último rasgo a destacar es el consumis- yendo en nuestra vida y que pueden dificultar mo. Dejándose atraer por las necesidades su- la epifanía de Dios en nuestra existencia. Me perfluas y creadas y la cultura del “usa – con- limito a señalar cuatro rasgos –podrían ser mu- suma – tira”, los hombres y mujeres de hoy no chos más-, de la cultura actual. siempre demuestran reconocer y gestionar las Un primer dato a tener presente es que vivi- necesidades auténticas, ni son capaces de lla- mos en un contexto sociocultural en continua mar por nombre sus propios sentimientos que, transformación. Una transformación tan rápi- en el proyectar la vida, representan “el carbu- da que a veces resulta difícil darnos cuenta de rante de las motivaciones, la motivación para lo que nos envuelve y nos condiciona. En este superar la pasividad y entrar en relación con contexto, a los consagrados se nos pide saber la realidad”26. En este contexto, a los consa- descubrir el sentido profundo de lo que parece grados se nos pide vivir en lo esencial, se nos escapar de la conciencia de muchos de nues- pide llevar un estilo de vida que no desdiga de tros contemporáneos, para narrar con la vida lo nuestra profesión de pobreza. que hace parte de la eternidad aquí en la tierra. Como vemos, es mucho lo que se nos pide. Otro rasgo característico de nuestra socie- En la vida consagrada hay mucha coherencia dad son las relaciones virtuales. Sabemos muy y son muchos los hombres y mujeres que, con bien que hoy cualquier acontecimiento puede su vida, son epifanías del Señor. Pero también ser vivido como espectáculo, en la apariencia nosotros, haciendo parte de esta historia flui- o en la ficción, y que si el individuo pierde el da y contemporáneamente habitada por Dios, contacto con la realidad, para sobrevivir, crea inmersos en la gran aldea de la globalización, un mundo paralelo; un mundo muchas veces y llevando con nosotros los rasgos culturales virtual, en detrimento de unas relaciones que de la sociedad actual, no siempre respondemos abren constantemente a un tú, a otro que inter- a nuestra vocación de ser epifanía, influencia- pela, provoca, incomoda, que espera respues- dos, como estamos –y sin entrar en detalles-, tas auténticas, caracterizadas sobre todo por por algunos condicionamientos culturales un acercamiento narcisista a la vida, centrado actuales que no favorecen el discernimiento “en la exaltación de la individualidad y de la evangélico para una calidad de vida diversa, autosuficiencia”24. En este contexto, a los con- caracterizada por la búsqueda auténtica del sagrados se nos pide hacer un largo camino en rostro de Dios. profundidad, para no quedarnos en la superfi- Debido a todo ello, un reto que tenemos por cialidad, y la capacidad de establecer relacio- delante todos los consagrados es el de revita- nes auténticas basadas en la “lógica del don” y lizar nuestra vida y misión para evangelizar la en la aceptación gozosa del otro como regalo. postmodernidad. El tiempo en que vivimos, Un tercer rasgo cultural de nuestros tiem- “rico de esperanzas, proyectos y propuestas pos es el contacto exaltado o inexistente con innovadoras encaminadas a reforzar la profe- la propia corporeidad, aspecto que no permite sión de los consejos evangélicos”, es también acoger en modo auténtico la belleza de la vida un tiempo delicado y duro, como ya nos recor- en todas sus tonalidades. Tampoco hay que ol- daba Juan Pablo II27. La vida consagrada tiene vidar la gestión de la afectividad: se establecen necesidad de una renovación profunda que, y se sufren relaciones líquidas que no compro- desde la fidelidad creativa28 al propio carisma, 60 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 la lleve a responder también a los signos de los Hacer memoria no es tanto un recuperar en- tiempos y de los lugares. Para ello es necesario tusiasmo, sino el re-colocarnos en la medida re-visitar la propia identidad y escuchar aten- alta de aquel amor que, por gracia, ha sido de- tamente la llamada del Señor a la conversión rramado en nuestros corazones, y re-leer to- (cf. Mc 1, 15). Solo así podremos ser epifa- da nuestra historia, de tal modo que pueda ser nías del Señor, y manifestar nuestra pasión por transparencia del Señor, epifanía suya, en los Cristo y por la humanidad. Para la vida consa- sentimientos, en nuestras acciones y en nues- grada ha sonado la hora de cultivar seriamente tras palabras. las raíces, de vivir la radicalidad evangélica. En la vida de los consagrados ¿hay cosas que no hablan del primer amor que hacen opa- Un camino de fe co el amor de Cristo? ¿Cómo alimentamos la llama de nuestra vocación? ¿Somos conscien- En la homilía de la fiesta de la Presentación tes de que solamente en la calidad siempre re- del Señor, en ocasión de la XVII Jornada de la novada de este amor está la profecía y nuestro Vida Consagrada (2 de febrero 2013), el Pa- mayor servicio a la humanidad?30. Este es el pa Benedicto XVI ha hecho tres invitaciones a gran reto al que la vida consagrada debe dar todos los consagrados que nos permitirán en- una respuesta positiva si no quiere ser arras- trar de lleno en la puerta de la fe. Profundizar trada por el viento de la insignificancia y del en las propuestas que nos llegan de Benedicto conformismo, de la mediocridad y del anti- XVI puede ser de relevante importancia para testimonio. comprender cuál es la respuesta específica de Segunda invitación: “Os invito, en segun- fe que permita a los consagrados su dedicación do lugar, a una fe que sepa reconocer la sabi- exclusiva a Dios, como prometimos en nuestra duría de la debilidad. En las alegrías y en las profesión religiosa. aflicciones del momento presente, cuando la Primera invitación: “Os invito, en primer dureza y el peso de la cruz se hacen sentir, no lugar, a alimentar una fe en grado de iluminar dudéis que la kenosis de Cristo es ya victoria vuestra vocación. Os exhorto, por tanto, a ha- pascual. Precisamente en la limitación y en la cer memoria como en una peregrinación inte- debilidad humana somos llamados a vivir la rior, del primer amor con el cual el Señor Jesu- conformación con Cristo, en una tensión tota- cristo ha hecho arder vuestro corazón, no por lizante que anticipa en la medida de lo posible nostalgia, sino para alimentar aquella llama. Y en el tiempo, la perfección escatológica. En la para ello es necesario estar con él, en el silen- sociedad de la eficiencia y del suceso, vuestra cio de la adoración, y, de este modo, despertar vida marcada por la “minoridad” y la debilidad la voluntad y la alegría de compartir la vida, de los pequeños, por la empatía de los que no las opciones y la obediencia de fe, la beatitud tienen voz, se convierte en un signo evangéli- de los pobres, la radicalidad del amor. A partir co de contradicción”31. siempre de este encuentro de amor, vosotros La del Papa es una invitación a madurar y dejáis todo para estar con él y ponerse como él testimoniar una fe que sepa reconocer la sabi- al servicio de Dios y de los hermanos”29. duría de la debilidad. Somos testimonios con- “Hacer memoria”, como una peregrinación vencidos y libres de que “el suceso no es uno interior, del “primer amor”. Es éste el primer de los nombres de Dios” y que “los caminos de acto de fe, que ilumina nuestra vocación. El Dios son diferentes y que su suceso llega me- texto del Apocalipsis (2, 4) que subyace a es- diante la Cruz y está siempre bajo este signo” ta primera invitación de Benedicto XVI es al (J. Ratzinger). mismo tiempo un reproche y una consolación. ¿Vivimos en actitud de gratitud cuando en El punto central es el amor por él, un amor que cualquier situación de minoridad, de aparente puede venir a menos también en la estructura fracaso, de incomprensión del mundo, y, con- de la vida consagrada. Se habla de un “antes”, cretamente, de la disminución numérica, del cuando el amor era más auténtico. Se trata, por envejecimiento, de la pobreza vocacional, na- tanto, de un “volver” (sub, conversión), de re- da nos impide vivir el misterio pascual? ¿No encontrar una pasión más intensa en la pasión estamos corriendo el riesgo de caer, también por Cristo. El primer amor es, ante todo, el nosotros, en la lógica del “papel” que desem- amor con el cual él nos ha amado, nos ha esco- peñamos, de la competición, del éxito a cual- gido; el primer amor es el que le ha llevado a quier precio? En cuanto hombres y mujeres de amarnos hasta el extremo, con amor pascual. fe, a los consagrados se nos pide una profunda EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 61 reconciliación y adhesión a la “minoridad”, amorosa, obediencia filial y gozosa a la volun- conscientes que la fragilidad manifestada en tad del Señor, purificación de las falsas imáge- muchas formas puede ser su fuerza, y que di- nes de Dios. En este sentido, los consagrados cha fragilidad podría ser un paso obligado pa- hemos de colocar en el centro de su jornada ra una verdadera revitalización y una profunda a Dios, dándole la prioridad de intensidad y renovación. Los consagrados no conocemos de tiempo que le corresponde, si no queremos el horizonte y el futuro que nos espera, pero estar sujetos a tantas insinuaciones del mate- teniendo presente el momento actual, con sus rialismo, del pragmatismo, de la autoreferen- elementos contrastantes, podemos presentir cialidad. que todavía hay cartas que jugar, energías que Las últimas palabras de la homilía de Bene- poner en juego para que puedan reemerger dicto XVI a la que estamos haciendo referen- fuerzas vivas. A condición de que nos mova- cia sigilan, en la verdad más profunda, nuestra mos ya. existencia dedicada exclusivamente a Dios: Tercera invitación: “Finalmente os invi- “Queridos hermanos y hermanas: la alegría de to a renovar la fe que os hace peregrinos ha- la vida consagrada pasa necesariamente a tra- cia el futuro. Por su misma naturaleza, la vi- vés de la participación en la cruz de Cristo”. da consagrada es peregrinación del espíritu, Solo adhiriéndose existencialmente a la cruz en búsqueda de un Rostro que unas veces se de Cristo el consagrado muestra de ser un ver- manifiesta, otras se esconde […] Sea ésta el dadero creyente y no un simple ateo practican- deseo constante de vuestro corazón, el criterio te. constante que orienta vuestro camino, tanto en los pequeños pasos de cada día, como en las Identikit de un hombre o una mujer de fe decisiones más importantes. No os unáis a los profetas de desventuras que proclaman el fin No es suficiente hacer las cosas por Dios, y la falta de sentido de la vida consagrada en zambullirse en multitud de cosas religiosas o la Iglesia de nuestro tiempo, antes bien, reves- sagradas para poder decirse personas creyen- tíos de Jesucristo y vestiros de las armaduras tes y “dar razón de nuestra esperanza” (cf. 1P de la luz –como exhorta san Pablo (cf Rm 13, 3,15). Aunque quienes encontramos o a quie- 11-14)-, permaneciendo despiertos y vigilan- nes nos acercamos con frecuencia se sienten tes…32. atraídas por las cosas que hacemos, no quiere La última invitación que Benedicto XVI decir que nuestras obras interroguen, provo- lanza a los consagrados para hacer verdad so- quen, acerquen las personas a Dios, entre otras bre su fe remite a nuestro ser signo de la única cosas porque sabemos bien que hay muchas esperanza que no defrauda, y desafía directa- asociaciones o movimientos que, a veces, pue- mente la perspectiva del secularismo: ser pe- den ofrecer servicios óptimos. “Los consagra- regrinos hacia el futuro. “Tu rostro busco Se- dos de hoy son llamados a un descentramien- ñor” (Sal 26, 8). Contra tantas tendencias que to de los problemas internos para ponerse en cierran al hombre en la esfera puramente ma- juego, con sus fuerzas actuales, y también con terial, en la exaltación de una autonomía que el deseo, que permanece fuerte, en lo que es hace irreconciliable la libertad del individuo esencial: Cristo. Este esencial debe movilizar y la verdad, en la indiferencia hacia Dios y la todas sus energías. Encontrar a Cristo, tener consiguiente pérdida del sentido vocacional de una estrecha amistad con él, hablar de él y ha- la vida, el Papa emérito coloca de nuevo la ple- cerlo conocer: es aquí que se juega la identidad na realización de la persona consagrada como de los religiosos, y no en los roles o funciones camino en búsqueda del rostro de Dios, como a las cuales la sociedad podría darle valor”33. éxodo constante del propio yo para encontrar Los hombres y mujeres que se acercan a el Tú de Dios, con el cual vivir una íntima rela- nosotros deben descubrir en nosotros nuestro ción de amistad, hasta el pleno cumplimiento ser en Dios, nuestro ser creyentes, a través de de la comunión escatológica. relaciones sencillas, espontáneas, íntimas, gra- Los consagrados hemos de adquirir de nue- tuitas, respetuosas, de igualdad; deben poder vo la conciencia del gran testimonio de fe que sentir toda la cercanía y acogida, y no la au- desborda de nuestro ser “la generación que tosuficiencia; deben poder acoger a través de busca el rostro del Señor” (cf. Sal 24), con una comunicación abierta a la búsqueda y a la todo lo que comporta esa búsqueda: oración acogida recíproca, una modalidad auténtica de constante, fidelidad al don recibido, vigilancia relación que habla al corazón también a través 62 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 de un estilo de vida diverso. Hoy somos lla- unificado y no fragmentado; mados a decir con nuestro ser: “Dios ha roto • es capaz de proyectualidad que permite el el silencio y ha hablado, Dios existe, Dios nos desarrollo integral de sí mismo y de los conoce, Dios nos ama, Dios ha entrado en la otros en libertad; historia. Jesús es su palabra, el Dios con no- • adquiere la capacidad de discernimiento sotros, el Dios que nos muestra que nos ama, evangélico, instrumento que consolida la que sufre con nosotros hasta la muerte y que adquisición de un método autoformativo; resucita”34. • es portador de paz y de justicia; siente la Teniendo como telón de fondo cuanto he- belleza y la custodia; difunde esperanza. mos dicho, el consagrado que vive de fe, don del Espíritu, Conclusión • es consciente de ser misterio a sí mismo, vive en el umbral del límite y del infinito, Como bien sabemos, creer supone, ante donde se descubre creatura a la presencia todo, acoger un don con el cual somos agra- del Totalmente Otro que tiene el rostro del ciados inmerecidamente: el don de la fe. “El Padre de Jesucristo y reconoce tal dimen- Señor le abrió el corazón para adherirse a las sión en los otros; palabras de Pablo”, afirman los Hechos ha- • cuida el silencio, la dimensión contempla- blando de Lidia (cf. Hch 16, 14). Francisco de tiva que “permite a la persona observar la Asís, como otros muchos, así lo reconoce tam- realidad desde otra perspectiva, desde la ci- bién en su Testamento: “El Señor me dio una ma, aparentemente estático e inmóvil, pero fe tal[…] El Señor me dio y me sigue dando fundamentalmente capaz de acoger realida- una fe tan grande…”36. Como para Francisco des nuevas, vivas, para llegar contemporá- también para nosotros todo es gracia37, tam- neamente al corazón de sí mismos y de la bién la fe. Por eso, como ya hemos dicho, la fe realidad”35; mira siempre a actuar y transformar la persona • vive en continua escucha de Dios, de las desde dentro, mira a la conversión de la mente personas que encuentra, en la historia, en y el corazón. actitud de obediencia; La fe, sin embargo, es también compromiso • no navega en solitario, no vive como solte- personal para conservarla y hacerla crecer. Pa- rón, sino que se siente parte de un circuito, ra ello Benedicto XVI nos propone que duran- hace espacio al otro y estructura el tiempo te este Año de la fe hagamos “memoria del don para cuidar las relaciones ad intra y ad ex- precioso de la fe”38. Ya el santo Obispo de Hi- tra: acoge y trasmite la fe en comunión, tra- pona en una de sus homilías sobre la redditio bajando en red en el propio ambiente según symboli, es decir sobre la entrega del Credo, el mandamiento nuevo del amor, custodia dice: “Vosotros lo habéis recibido [el Credo], el bien común; permanece siempre en re- pero en la mente y en el corazón lo debéis tener lación con todos los hombres y mujeres de siempre presente, lo debéis repetir en cama, re- su tiempo, a partir de los hermanos y de las pensarlo en las plazas y no olvidarlo durante hermanas de la comunidad o fraternidad, las comidas; e incluso cuando dormís con el acoge al otro sin condiciones; cuerpo, debéis vigilar en él con el corazón”39. • consolida en el tiempo el sentido de perte- La Iglesia primitiva pedía que se aprendiese de nencia a la propia comunidad con la cual memoria el Credo40, para conservar la fe y pa- comparte su vida humana y espiritual; ra recordar la propia condición de creyentes. • percibe su vida como don de Dios y madura Este re-cordar, pasar de nuevo por el corazón, la conciencia que la existencia vivida en el no se limita al pasado, sino que hace que la Espíritu, potencia la humanidad y libera las fe entre en el presente, cualificando la propia personas; vida, y se abra al futuro desarrollándose y cre- • asume un estilo de vida sobrio, vive con lo ciendo, como crece el grano de mostaza (Mt poco que recibe, funda su vida en la esen- 13, 31). De este modo el contenido del Credo, cialidad, no busca el bienestar a cualquier síntesis de nuestra fe, se hace historia, se hace costo, no acapara para sí, comparte lo que vida y se abre a las mirabilia Dei, “obras admi- posee, cree en la Providencia; rables de Dios”, que el Señor sigue haciendo • vive el servicio en la gratuidad y en la lógi- en nosotros. ca del don y de la restitución; La fe, es pues una gracia que hemos de aco- • se pone y se entiende a sí mismo de modo ger con verdadera y profunda gratitud, y una EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 63 responsabilidad que nos lleva a tomar concien- 4 Cf. Papa Francisco, Homilía 14/03/2013. cia de ella, “para reanimarla, para purificarla, 5 PF 2. para confirmarla y para confesarla”41. La fe, si 6 PF 2. 7 Benedicto xvi, Catequesis 17/10/2012. no queremos que se apague y perder así nues- tra condición de ser sal y luz en nuestro mun- 8 Es importante clarificar el significado preciso de do (cf. Mt 5, 13-16), ha de ser redescubierta las palabras “fe” y “creer”, pues son palabras “ex- traordinariamente ambiguas”, que pueden padecer constantemente (cf. PF 4), y vivida con gozo, tantas malinterpretaciones y distorsiones; cf. Luis de tal modo que podamos confesarla, indivi- Conzález-Carvajal, La fe, un. tesoro en vasijas de dualmente y comunitariamente, interiormente barro, Sal Terrae, Santander 2012, 15. y exteriormente, y celebrarla en la liturgia y en 9 H. U. Von Balthasar, Il Credo. Meditazioni sul 42 nuestra vida cotidiana . La fe que me ha sido Simbolo apostolico, Jaka Book, Milano 1991, 31. dada, me ha sido también confiada para que 10 Cf. Naturalmente, “este tercer sentido de la palabra la conserve y la haga crecer. “Con el corazón “creer” supone los dos anteriores. No sería posible […] se cree […] y con la boca se hace profe- creer en Dios sin antes creer que existe y sin creer sión de fe” (Rm 10, 10). Acogida y responsa- cuanto nos diga. Credere Deum, creeré Deo, cre- bilidad son inseparables. dere in Deum no son tres formas de creer, sino tres Considero que el Año de la fe es una bue- dimensiones del creer, cf. Luis González –Carva- na ocasión para que la vida consagrada y cada jal, o.ct. 25ss. uno de nosotros, acoja ese don con renovada 11 El verbo hebreo yd’ que es traducido por “conocer” gratitud y al mismo tiempo lo asuma con ver- una relación íntima entre dos personas o entre Dios dadera responsabilidad. Por otra parte, siento y el hombre. En este sentido bien podemos decir que “creer” denota una experiencia mística, es decir: que el Señor nos dice hoy a los consagrados, “Un conocimiento no intelectual de Dios, sino ex- como ayer a sus discípulos: “Ánimo, soy yo”, perimental”, Luis González –Carvajal, o.ct. 40. porqué dudáis (cf. Mt 14, 31), y como dijo, a 12 Esta experiencia personal de Dios no es de tipo sen- través del profeta Ageo al pueblo de Israel en timental. Se trata de una experiencia que toca la vida momentos muy difíciles para él, también hoy más que el sentimiento. nos dice a nosotros: “¡Ánimo, al trabajo, por- 13 Benedicto xvi, Mi legado espiritual, San Pablo, que yo estoy con vosotros!” (Ag 2, 4). Siento 2013, 25. como dirigidas en primera persona a nosotros 14 Cf. Vaticano ii, Lumen gentium 44. los consagrados aquellas palabras de la Car- 15 Santa Clara, Testamento 5. ta a los Hebreos: “Mantengámonos firmes en 16 PF 6. la esperanza que profesamos, porque fiel es 17 Juan Pablo ii, Vita Consecrata 15. quien hizo la promesa” (Heb 10, 23). Las di- 18 San Buenaventura, Prol. Breviloquium. ficultades no faltan en la vida consagrada. Las 19 Benedicto xvi, Catequesis, 17/10/2012. experimentamos diariamente. Pero nosotros, 20 Idem. como dice siempre la Carta a los Hebreos, 21 J.M.R. Tillard, Davanti a Dio e per il mondo, Ed- izione Pauline, Alba 1975, 87. “no somos gente que se arredra […], sino 22 Benedicto xvi, Catequesis 17/10/2012. hombres y mujeres de fe” (cf. Heb 10, 39), y 23 San Francisco de Asís, Alabanzas al Dios altísimo, desde nuestra pobreza gritamos, seguros de ser 4. escuchados: “Señor, creo pero aumenta mi fe”. 24 T. Cantelmi – G. Congedo, Psicologia per la vita La fe será el único recurso para rehacer consacrata. Ed. Franco Angeli, Milano 2012, 57. de nuevo la vida consagrada. “Cualquier otra 25 Idem. cosa nos distanciará de la realidad, del centro 26 L. Leuzzi – F. Montuschi, Aiutare i giovani a pro- vital de nuestras vidas, y también nos dismi- gettare la vita, Ed. OCD, Roma Morena 2009, 32. nuirá”. La fe es la única que hará posible que 27 Juan Pablo ii, Vita consecrata 13. la vida consagrada “sea hoy lo que fue en el 28 Cf. Juan Pablo ii, Vita consecrata 37. pasado: catalizadora de la presencia divina y 29 Benedicto xvi, Homilía en la fiesta de la presenta- voz profética en medio de nuestro mundo”43. ción del Señor, 2 de febrero 2013. 30 “La verdadera profecía nace de Dios, de la amistad Fr. José Rodríguez Carballo, ofm con él, de la escucha atenta de su Palabra en las di- Ministro general OFM versas circunstancias de la historia. El profeta siete arder en su corazón la pasión por la santidad de Dios y, tras haber acogido la palabra en el diálogo de la 1 Porta fidei (=PF) 1 oración, la proclama con la vida, con los labios y PF 2 7. con los hechos”, Juan Pablo ii, Vita consecrata 84. 3 Cf. PF 7; cf. PF 8. 9. 64 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

31 Benedicto xvi, Homilía en la fiesta de la presenta- affidandomi compiti di grande responsabili- ción del Señor, 2 de febrero de 2013. tà, soprattutto nel campo della formazione e 32 Benedicto xvi, Homilía en la fiesta de la present- di governo, poi i Frati dell’Ordine fecero al- ación del Señor, 2 de febrero de 2013. trettanto, eleggendomi Definitore, Segretario 33 Jean-Claude Lavigne, Perché abbiano la vita in generale per la Formazione e gli Studi e Mini- abbondanza, Ed. Qiqajon, Magnano 2011, 34. stro generale. In tutto questo tempo ho sempre 34 Benedicto xvi, Meditación, XIII Asamblea General Ordinaria del Sínodo de los Obispos, 8/10/2012. sentito la mano del Signore proteggermi e la 35 L. Leuzzi – F. Montuschi, Aiutare i giovani a pro- fiducia dei Fratelli che non è venuta mai meno. gettare la vita, Ed. OCD, Roma, 2009, 40. Continuerò, pertanto, a ringraziare il Signore 36 Cf. San Francisco, Testamento 4. 6. per la sua bontà e misericordia nei miei con- 37 Cf. San Francisco, Testamento 1. 2. 4. 6. 14. 25. fronti. 38 PF 8. Un grazie particolare desidero esprimerlo 39 San Agustín, Sermo 215, 1 ai Frati che mi hanno formato, molti dei quali 40 Cf. PF 9. sono già nella casa del Padre, e a quelli con i 41 Pablo vi, Exhort. ap. Petrum et Paulum Apostolos, quali ho condiviso la responsabilità dell’ani- 1967. mazione e del governo, prima nella mia Pro- 42 Cf. PF 8. 9. vincia e poi nell’Ordine. Grazie, caro fratello 43 Joan Chisttister, Las ocho montañas de la vida Giacomo Bini per la tua vicinanza ed la tua consagrada. Espiritualidad para hoy, Publicacio- amicizia in questi anni. Da te ho appreso mol- nes claretianas 2010, 11. to! Grazie a voi, fratelli Definitori del primo e del secondo sessennio del mio servizio come 17. Il saluto l’Ordine Ministro. Con voi non mi è stato difficile col- laborare. Siete stati sempre comprensivi con Carissimi Fratelli, i miei limiti ed avete avuto sempre fiducia in il Signore vi dia Pace! me. Grazie ai miei Segretari particolari, par- ticolarmente a Fr. Francisco Arellano, fedele Quando leggerete questa Lettera, sarà stata fratello e collaboratore, e ai Frati della Curia già pubblicata la mia nomina, da parte di Sua generale, senza i quali sarebbero stati impos- Santità il Papa Francesco, a Segretario della sibili l’animazione e il governo della Fraterni- Congregazione per gli Istituti di Vita Consa- tà universale. Grazie a voi, Frati dell’Ordine: crata e le Società di Vita Apostolica. Desidero, con voi ho sofferto, con voi ho gioito; con voi pertanto, condividere con voi alcuni sentimenti. ho sopportato le fatiche e le gioie della nostra Il primo sentimento è di immensa gratitu- vita. Quale sollievo è stato per me sapere di dine al Padre delle misericordie per la bon- essere accompagnato da quasi 15.000 Frati tà che mi ha manifestato in tutti questi anni. dell’Ordine! Probabilmente ho dato molto in Dalle sue viscere materne mi ha scelto e mi questi 10 anni di Ministro e 6 anni di Defini- ha eletto. Mi ha donato dei genitori, Ángel e tore e Segretario per la Formazione e Studi, Celia, ai quali devo non solo la vita, ma anche ma certamente molto, moltissimo è stato quel- l’educazione alla fede. Ciò mi ha permesso, fin lo che ho ricevuto da voi. Grazie mille! Siete dalla fanciullezza, di sentirmi chiamato alla stati per me un grande regalo, un grande dono! vita francescana e sacerdotale, e di rispondere Ora che mi separo temporaneamente da voi, con grande generosità ed entusiasmo a detta vi supplico, baciandovi i piedi, di continuare chiamata. Essi, con l’esempio di lavoratori e ad essermi di sostegno e di benedizione con la testimonianza dell’amore per il Signore, mi la vostra preghiera e con il dono della vostra sostennero sempre in questo cammino e furo- fraternità ed amicizia. no veri formatori nella sequela di Cristo. Ad Accanto al rendimento di grazie non posso essi si unirono mia sorella, mio cognato e i non riconoscere i miei limiti. Se è vero, e lo è, miei nipoti, ai quali devo molto nella mia vita che a chi molto è stato dato, molto verrà richie- umana, francescana e sacerdotale. Più tardi, da sto, in questo momento sento forte più che mai quando avevo 10 anni e mezzo, il Signore mi il peso delle mie debolezze, per le quali chiedo diede dei Fratelli francescani, che mi accolse- perdono. Anzitutto a Dio, che mi giudicherà e ro e mi formarono, anzitutto nella mia Provin- che mi conosce meglio di quanto mi conosca cia di origine, S. Giacomo di Compostela, e io stesso; poi a voi, miei amati fratelli, ai quali poi nella Custodia di Terra Santa. I Frati della ho promesso di servire secondo la logica del mia Provincia mi mostrarono grande fiducia, dono senza riserve. Perdonatemi per tutte le EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 65 volte che vi ho potuto offendere. Ponendomi il vostro fratello José davanti al Signore, vi posso assicurare che mai vi augura salute e pace (cf. LErm 1). ho voluto offendervi e che non ho mai voluto cadere in favoritismi. Se l’umiltà è la verità, Come già molte di voi sanno, Sua Santità vi posso assicurare, con grande umiltà, che il Papa Francesco mi ha nominato Segretario sempre e in ogni momento ho cercato il bene della Congregazione per gli Istituti di Vita dell’Ordine, senza pensare a me né a quello Consacrata e le Società di Vita Apostolica. che gli uni o gli altri avrebbero potuto dire. Desidero, in questo momento importante della Confesso anche che ho sempre inteso fare io mia vita, condividere con voi alcuni stati d’a- stesso quello che vi chiedevo di fare. Se ciò nimo, carissime Sorelle contemplative. non è avvenuto, mi affido alla misericordia di Nel mio cuore si mescolano sentimenti di Dio e alla vostra comprensione fraterna. gioia, di tristezza, di timore. Gioia per la fi- In questo momento sento nel cuore un dop- ducia che il Signore, al di là delle mie molte pio sentimento: di gioia e di tristezza. Di gio- debolezze, continua a riporre in me. Gioia per- ia, perché il Signore continua ad avere fiducia ché il Santo Padre confida nell’Ordine e in me, in me e perché il Santo Padre, il mio «Signor ponendo nelle mie mani una grande responsa- Papa» Francesco, mi ha affidato una grande bilità: l’animazione della Vita religiosa e con- responsabilità al servizio della vita religiosa e sacrata nella Chiesa. Tristezza perché sono ob- consacrata, segno anche della sua fiducia nella bligato a vivere separato dai miei Frati, anche mia persona e nell’Ordine. Tristezza, perché se solo temporaneamente. Timore perché non mi mancate, cari fratelli. Infatti, mi mancherà so che cosa comporterà per me questa nuova la vostra compagnia nella preghiera, nella ri- responsabilità e non so se sarò all’altezza della creazione, nel desinare, in ogni momento. Mi situazione. Nonostante la tristezza e il timore mancheranno i vostri saggi consigli e la vostra che provo, ho accettato la nomina perché «so mano tesa in qualsiasi necessità. Sì, mi man- in chi ho posto la mia fede» (2Tm 1,12), parole cherete... Ma mi consola il fatto che continue- che ho scelto per il mio motto episcopale. Ho rò a lavorare per la vita che amo, perché è la accettato anche perché, nel fare voto di obbe- mia: la vita religiosa e, pertanto, anche per la dienza, ho promesso, come Francesco, «obbe- vita francescana. Sentitemi a vostro servizio. dienza e riverenza» al Signor Papa (cf. Rb 1,2). Ogni volta che lo crederete opportuno, non ab- Per fede, accetto questa nomina come un “do- biate timore di ricorrere a me e, secondo le mie no”, che mi ha fatto il Signore e la Chiesa, e in possibilità, mi troverete disponibile, se non al- atteggiamento di “restituzione” proverò a vi- tro per camminare con voi. verlo secondo la logica del dono senza riserve. La mia ordinazione episcopale è prevista Guardando indietro, posso solo confessare per il 18 maggio, Vigilia di Pentecoste. Avver- che il Signore è stato buono con me (cf. Sal rà a Santiago de Compostela e mi ordinerà Sua 126,3), la sua misericordia e il suo amore mi Eminenza il Card. Tarcisio Bertone, Segretario sono stati donati senza limiti. Desidero, perciò, di Stato di Sua Santità. Mio piacerebbe avervi fare mie le parole del salmista quando procla- tutti fisicamente presenti. So che non sarà pos- ma: «canterò in eterno l’amore del Signore» sibile. Vi chiedo, allora, un ricordo nell’Euca- (Sal 89,2). Con Maria, la «vergine fatta Chie- ristia e nella vostra preghiera. Ne ho bisogno. sa», proclamo la grandezza del Signore, per- Pregate per me, come io prego per voi. ché ha guardato la mia pochezza (cf. Lc 1,48) È la mia ultima Lettera firmata come vostro e con la Sorella Chiara rendo grazie al Signore Ministro generale e servo. Con questa consa- che mi ha pensato, amato, chiamato alla vita e pevolezza e con profonda emozione vi benedi- alla vita francescana. co nel serafico Padre. La mia gratitudine va anche a voi, mie ca- rissime Sorelle Clarisse e Concezioniste. Mol- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm to è stato quello che assieme abbiamo fatto in Ministro generale, OFM questi anni. Grande è stato l’aiuto reciproco. Enorme l’affetto fraterno che ci siamo scam- 18. Saluto alle Sorelle Clarisse e Concezio- biati. Da parte mia ho cercato di essere fedele niste alla promessa di san Francesco a santa Chiara (cf. RsC 6,3-4) e alla responsabilità storica che Care Sorelle Clarisse, abbiamo acquisito con il carisma concezioni- care Sorelle Concezioniste: sta-francescano. Alle une e alle altre ho cercato 66 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 di prestare “cura” e “sollecitudine” di fratello. Few of us would have imagined that with Voi avete risposto con una grande generosità the election of our new Francis the ed oggi mi sento debitore di tanto amore ed Franciscan Order would be called upon to of- affetto che mi avete dato nel corso dei 10 an- fer its Minister General in the service of the ni di servizio come Ministro della Fraternità Holy See as Secretary of the Congregation for universale e successore del serafico padre san Consecrated Life. The appointment of our ex- Francesco. Grazie Sorelle. Minister Bro. José Rodríguez Carballo to this La mia ordinazione episcopale è prevista office by the Holy Father demonstrates His re- per il 18 maggio, vigilia di Pentecoste. Vi pre- spect for our Order and His recognition of the go, per amore di Dio e «baciandovi i piedi», di faithful commitment and many talents of our unirvi a me nella preghiera. Brother José. We pledge our prayerful support Carissime Sorelle nel Signore, non vi scri- to our Brother José as he undertakes his new verò più le lettere come ho fatto ogni anno, responsibilities. While we mourn his loss to non vi visiterò come facevo ogni volta che vi- the Order, we also celebrate the tremendous sitavo i Frati nelle diverse Entità. Ma sappiate contribution he will make to the life of the che dovunque starò, qualunque cosa faccia, vi Universal Church. porterò nel cuore e potrete sempre contare sul In conformity with Article 201 §1 of the mio aiuto fraterno. Credo fermamente nell’at- General Constitutions, I as Vicar General of tualità del vostro carisma francescano, claria- the Order convoke you General Definitors, no e concezionista. Credo nell’importanza e Presidents and Vice Presidents of the Confer- nella necessità della vostra missione di con- ences, and the Custos of the Holy Land to a templative nella Chiesa e nel mondo. Credo in meeting in at the General Curia to elect voi, poiché conosco la santità che si nasconde a new Minister General for the Order of Fri- dentro le mura dei vostri monasteri. Contate su ars Minor. The process will begin on Tuesday, di me come io conto su di voi. May 21, 2013 with prayer and a process of dis- Ora che il Signore mi chiama ad assumere cernment and listening. On Wednesday, May altre responsabilità per il bene della Chiesa e 22, we will undertake the process of election. della Vita religiosa e consacrata, vengo a voi, The new Minister General will serve until the come mendicante, per chiedervi con forza di next General Chapter, which is scheduled for continuare a pregare per me. Ho bisogno delle 2015. We read in Article 201 §1 of the General vostre preghiere, come ne avuto bisogno fino Constitutions: «Vacante officio Ministri gener- ad ora. Continuiamo ad essere uniti nell’affet- alis extra Capitulum ante festum Pentecostes to fraterno e nella preghiera. anni Capitulo generali praecedentis, electio Dal momento che questa è l’ultima lettera novi Ministri generalis ad sexennium comp- che vi scrivo come Ministro e servo, con pro- lendum fit a Praesidibus et Vice Praesidibus fonda emozione, vi benedico nel serafico Padre. Conferentiarum Ministrorum provincialium, una cum Definitorio generali a Vicario gen- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm erali convocatis, et collegialiter coadunatis, Ministro generale, OFM inter duos menses a vacatione computandos». The Presidents of the Conferences and the 19. Convocation of the General Definitors, Custos of the Holy Land are asked to arrive no Presidents and Vice Presidents of the later than Sunday, May 19 and to remain until Conferences Thursday evening, May 23 so that we might conduct the process of the election of the new Rome, 10th April 2013 Minister General and also discuss matters re- lated to the upcoming Plenary Council of the Prot. N°. 103735 Order scheduled for November 17-30, 2013 in Warsaw, Poland. The Vice-Presidents are My Dear brother kindly asked to arrive no later than May 20, General Definitors, and to remain until the evening of May 23. I re- Presidents and Vice-Presidents alize that many of you brother presidents have of the Conferences, made travel plans. Given the unusual circum- and Custos of the Holy Land, stances in which the Order finds itself, I ask may the peace of the Risen Lord Jesus that you make every effort to alter your plans be with you! so that you might participate in these two pro- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 67 cesses, the election and the discussions regard- the Order, we have indeed admired you as a ing the Plenary Council of the Order. Please tireless formator and missionary; always rea- forward to the Office of the General Secretary dy to promote life from the good to the better. of the Order your travel plans, including the Your courage and boldness came from your name of the airlines, the flight number, and the heart, a heart full of Paschal joy and a positi- day and hour that you will arrive to and de- ve alleluia. We all have experienced it: from part from Rome. We will make every effort the victory of the grave you have judged the to organize transport to and from the airport. events of the life of the Order, always recogni- For those needing a visa to enter Italy, please zing them as buds of hope, and possibilities forward to the Office of the General Secretary of resurrection. Your understanding soul was a copy of your passport as soon as possible. often an icon of Divine Mercy, of welcome, Also, please indicate if you have any specific comfort, forgiveness and a stimulus to everyo- dietary restrictions or other specific needs. The ne toward ways of reconciliation and peace. email of the Office of the General Secretary is We can not number the innumerable miles [email protected]. The fax number is (39) 06- that you have travelled as a pilgrim and stran- 638-0292. ger in order to teach us that every journey has I ask that you invite all of the brothers of the to be undertaken with total faith in the Lord provinces and entities of the Order to join with and with a heart always turned toward him. us in a spirit of prayer as we elect a new Minis- In many fraternities of the Order you went to ter General and prepare for the Plenary Coun- implant passion for the Franciscan life and cil of the Order. We also unite our prayers with renewed ways to retrieve the marrow of our those of our Brother José as he begins a new identity as Friars Minor. journey of faith, hope and love. For all of us you were a wise formator ca- May the Spirit of the Risen Lord Jesus fill pable of showing the way of true freedom, and your hearts with joy and expectation and may you did it with dedication. In all these years of the Blessed Virgin Mary extend her special service to the Order you spared no pains, spen- blessings upon you and all the brothers of the ding all you physical and spiritual energy for Order. the good of your brothers. How many times we Fraternally yours, counseled you to rest, that you deserved a rest, but your pace was always to the bearable limit. Bro. Michael A. Perry, OFM In your eyes we read the verse of the Psalm: Vicar General “Zeal for your house has consumed me!” (Ps 69, 9). 20. The General Definitory thanks Br. José Dear Br. José, for many years you have li- ved in the heart of the Order, sharing with the Dear Br. José, brothers their joys and sorrows. From this he- art you pulsed for us the lifeblood of hope and During the Octave of Easter, while the uni- strength that comes from the Word of God. versal Church raised the joyous song of Alle- You intoned always the Alleluia of victory. luia, the voice of called you to be We want to assure that this harmony will stay Archbishop Secretary of the Congregation for in the memory of the Order, and it will conti- Institutes of Consecrated Life and Societies of nue to beat in the body of the Fraternity. Apostolic Life. In your ministry as Minister General, you Your emotional communication to the Fra- always taught us that obedience and reverence ternity took place on the Vigil of the Feast of for the Lord Pope, that in this moment you are Divine Mercy, and it is in these signs, that we living in a very particular way. Know that in your brothers want to find a way to understand your obedience and also in ours, we declare this moment of happiness, and the same time with you our yes to Pope Francis. In your no- an understandably sad moment for the Order. mination we are living the honor and the re- We are convinced, in fact, that yardstick sponsibility for this election. of Alleluia is the way to measure the event of As the Episcopal motto you have chosen your nomination as a close collaborator of the a passage from the Second Letter to Timothy Pope, and at the same time, the leave-taking that affirms: “I know him in whom I have be- from your beloved Order. lieved” (2Tm 1, 12). We will be with you in In all that you have done in your service to your trust in the Lord of mercy, in the return 68 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 to the Lord the gift that you are and of all the rejoice with the universal Church knowing of good that you will do as Secretary Archbishop the tremendous contributions he will make as of the Congregation. he carries forward his new responsibilities. As Often, when you spoke to us about Frater- we pray for him, we pray also that we might nity, you recalled the image of a bird’s nest. listen attentively to the movement of the Spi- Today, as we salute you, we offer it again: rit of God among us and, through the sharing yes, your Fraternity is this nest where you will of his Word and Eucharist, we might discover always return every time that you wish; in the with eyes of faith what the Lord is asking of us nest we await you, to listen to you again and to at this particular moment in history. live together the song of Alleluia! Many brothers have asked what the nomi- Dear Br. José, the Lord bless you and keep nation of Br. Jose means for the functioning of you. May He show His face to and be merciful the government and the life of the Order. The to you. May He turn His countenance to you mandates and animation we have undertaken and give you peace. remain as vital as ever to the renewal of our In the name of General Definitory and the lives both individually and at the level of the whole Order. provinces and the Order. We must recommit ourselves to fulfilling these mandates with all 15 April 2013 of our hearts, minds and souls. At the same time, our General Constitutions and General Br. Michael A. Perry, OFM Statutes outline a process we must undertake Vicar General to prayerfully discern and elect a new Mini- ster General. We read in Article 201.1 of the 21. Novi Ministris generalis electio Constitutions (Latin, the definitive version): «Vacante officio Ministri generalis extra Ca- 1. Letter to all of the Brothers of the Order of pitulum ante festum Pentecostes anni Capitu- Friars Minor lo generali praecedentis, electio novi Ministri generalis ad sexennium complendum fit a Pra- Dear Brothers, esidibus et Vice Praesidibus Conferentiarum May the peace and joy of the risen Ministrorum provincialium, una cum Defini- Lord Jesus be with you! torio generali a Vicario generali convocatis, et collegialiter coadunatis, intra duos menses a In recent weeks, we have followed narra- vacatione computandos». tives of the resurrection appearances in the In conformity with Article 201.1 of the Gospel of St. Luke. One of those stories tells General Constitutions, the Vicar General to- of two disheartened disciples who were met gether with the General Definitorium have on the road from Jerusalem to Emmaus by convoked the Presidents and Vice Presidents a stranger who did not seem to know about of the Conferences, and the Custos of the Holy the events that had transpired in the life of Land to gather at the General Curia on May Jesus. Cleophas and the other disciple asked 21-22 to participate in a process of prayerful the stranger in frustration, “Are you the only discernment that will lead to the election of stranger in Jerusalem who does not know the our new Minister General who will serve until things that have taken place in these days?” St. the General Chapter in 2015. Luke makes abundantly clear that these two The election process for the new Minister disciples of Jesus did not understand the dee- General will begin with a day of reflection and per meaning of Jesus’ suffering and death until prayer on May 21. A specialist in Franciscan he opened their eyes in the sharing of the Word spirituality will help the brother electors re- and the breaking of the bread. flect on the role of the Minister General ac- We Friars Minor have also experienced cording to our Franciscan sources. This reflec- recent and unanticipated events that are chan- tion will be followed by time for prayer and ging the course of the life of our brother and adoration before the blessed sacrament. In the former minister general, Archbishop-elect Jo- afternoon of May 21, the brother electors will sé Rodríguez Carballo, Secretary of the Con- be provided time to discuss freely their expec- gregation for Consecrated Life, and the life tations of the new minister and, eventually, to of the Order. While we mourn the loss of our propose names of the brothers they feel capa- beloved brother José to our brotherhood, we ble of fulfilling this role. The morning of May EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 69

22, the brother electors will gather in prayer, 2. Prayer for the Discernment and Election of followed by a process of election of the new our new Minister General Minister General. According to Article 208 of the General Constitutions, in the event the Vi- Lord Jesus Christ, you call us as you called car General is elected to serve as Minister Ge- St. Francis of Assisi to live faithfully the Go- neral, the General Definitory will elect a new spel in fraternity, mission and in service to the Vicar General to serve until the next General poor and marginalized and in communion with Chapter. The General Definitorium will then the Church. proceed to elect a new Vicar General. In the You appoint brothers who, following your event a General Definitor is elected the Mini- example, offer their lives in service as Minister ster General, the General Definitory will elect General after your own heart, and to likewise a new General Definitor “after consultation give themselves away in love. with the Ministers Provincial of the Conferen- We thank you for our brother José, our for- ce for which the Definitor who left office had mer Minister General, for his faithful service been elected.” to the Order, the Church and the world. We urge you our dear brothers to strive to We ask that you now give him the grace ne- live the Gospel faithfully each and every day, cessary to accomplish his new apostolic min- walking together the road to Emmaus, reco- stry. gnizing in the breaking of the Word and Bre- We ask you, Lord Jesus together with the ad of life the presence of the resurrected Lord Father, to send the Holy Spirit upon the Order Jesus. We call upon you to recite the prayer in a special way during this time of the election for the discerment of a new Minister General, of a new Minister General. Accompany the di- which is found below, and to celebrate the vo- scernment process and decisions of the frater- tive Mass of the Holy Spirit on May 22 for this nity with your divine wisdom and intelligence. purpose. Most Holy Trinity, give the new Minister May the Spirit of the Risen Lord Jesus fill General whom you have already chosen, holi- your hearts with joy and expectation and may ness and strength to carry out the ministry and the Blessed Virgin Mary extend her special your mission. blessings upon you. May your Word reign supreme in his life, On behalf of the Defintory general, frater- and with his every word and action, may he nally yours, direct the Order to you who are the good, all Rome, 17 April 2013 good, the highest good. Continue to bless and guide the Order of Br. Michael A. Perry, OFM Friars Minor so that all of us might accomplish Vicar General your holy and true command. May the Blessed Virgin Mary, Mother of Prot:103769 God, intercede for us. Now and forever. Amen.

E SECRETARIA GENERALI

1. Electiones Prov. Annuntiationis BMV in Nenenas Br. Andrius Albania Peškaitis Br. Arūnas. The General Definitory, during its session Il Definitorio generale, nella sessione del 28 of the 25th January 2013, carefully examined gennaio 2013, a norma dell’art. 170 §2 degli and ratified the elections. SSGG, ha eletto “ad instar Gubernii regularis” Prot. 103491/S029-13 della nostra Provincia dell’Annunciazione della Beata Vergine Maria in Albania, per un 3. Capitulum Intermedium Prov. S. Mariæ triennio: Reginæ Sinarum in Taivania Ministro provinciale, Tinaj Fr. Gazmend During the Provincial Chapter of our Vicario provinciale, Province of the BVM Queen of China, Taiwan, Gjerkaj Fr. Aurel regularly celebrated according to the norms Definitori provinciali, of Canon Law in the House of Taishan, New Catania Fr. Nunzio Taipei City, on the 16th day of January 2013, Kalaj Fr. Gjon presided over by the Minister Provincial, Përlala Fr. Fran Pegoraro Br. Claudio, the following were Pllumaj Fr Mikel. elected: In virtù del presente Decreto confermo to the office of Provincial Definitors, queste elezioni, conferendo ai singoli eletti Chan Moon-hung Br. Stephen tutti i diritti e le facoltà previsti dalle CCGG Huang Ming-cheng Br. John Baptist e dagli SSGG dell’Ordine. Questo Decreto Ng Wei-lit Br. William entra in vigore dal giorno della proclamazione, Woo Sung-hoon Br. Michael. che ne farà il Visitatore generale, Blanco Fr. The General Definitory, during its session Manuel, durante il Capitolo provinciale 2013. of the 12th March 2013, carefully examined Roma, Curia Generale dell’Ordine dei Frati and ratified the election. Minori, 28 gennaio 2013. Prot. 103607/S082-13 Rodríguez Carballo Fr. José Ministro generale 4. Suppressio Prov. B. Pacifici et Trium McGrath Fr. Aidan Sociorum et erectio Prov. Ioannis Duns Segretario generale Scoti in Gallia/Belgio Prot. 103507/S026-13 Le Définitoire Général de l’Ordre des Frères 2. Capitulum Prov. S. Casimiri in Lithuania Mineurs, en sa session du 21 mars 2013, sous la présidence de fr. José Rodríguez Carballo In the Provincial Chapter of the Province of OFM, Ministre Général de tout l’Ordre des St. Casimir, in Lithuania, regularly celebrated Frères Mineurs, en accord avec l’Art. 170 §1 according to the norms of Canon Law, in the des Constitutions Générales de l’Ordre des House of Kretinga, under the presidency of the Frères Mineurs, donne son consentement à ce Visitator General, Sztyk Br. Witosław, the qui suit: following were elected on the 9th and 10th days – La suppression de la Province du of January 2013: Bienheureux Pacifique et de la Province for the office of Minister Provincial des Trois-Compagnons de France et de Kungys Br. Astijus Belgique. for the office of Vicar Provincial – L’érection de la nouvelle Province en Malakauskis Br. Algirdas France et en Belgique avec le titre de for the office of Provincial Definitors, «Bienheureux Jean Duns Scot». Blužas Br. Antanas Par l’autorité conférée par les canons 581 et Mizgiris Br. Ramūnas 585 du Code de Droit Canonique et par l’art. 72 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

170 des Constitutions Générales de l’Ordre Roma, il 5 aprile 2013. des Frères Mineurs et en vertu de ce décret, je déclare donc que les Provinces du Bienheureux Fr. José Rodríguez Carballo ofm, Pacifique et des Trois-Compagnons en France Ministro generale et en Belgique ont été supprimées et que la Fr. Aidan McGrath ofm, nouvelle Province du Bienheureux Jean Duns Segretario generale Scot en France et en Belgique a été érigée Prot. 103665 avec tous les droits et obligations des deux anciennes Provinces. 6. Electio Prov. «Jean Duns Scot» in Gallia/ Ce Décret prendra effet le 30 avril 2013. Toutes Belgio choses contraires étant nulles et non avenues, En vertu de l’autorité conférée par l’Art. 170 Donné en la Curie Générale de l’Ordre, §1 des Constitutions Générales et l’Art. 124 Rome, le 25 mars 2013. §1 des Statuts Généraux et après avoir dûment examiné le rapport du Délégué Général, le Fr. José Rodríguez Carballo, OFM Définitoire Général, en sa session du 17 Minister Generalis avril 2013, sous la présidence du Rodríguez Fr. Aidan McGrath, OFM Carballo Fr. José OFM, Ministre Général, Secretarius Generalis a élu le nouveau gouvernement de la Prot.103676 nouvellement érigée Province du Bienheureux Jean Duns Scot, en France et en Belgique: 5. Prov. Aprutiorum S. Bernardini Senensis Comme Ministre Provincial: in Italia electio Laloux Fr Michel Comme Vicaire Provincial: Durante la sessione del 5 aprile 2013, Mignot Fr. Alexis tenendo conto del Decreto del 14 marzo 2013 Comme Définiteurs Provinciaux: per mezzo del quale il Definitorio generale ha Dubigeon Fr Benoit dato il suo consenso espresso a voto segreto Joly Fr Dominique secondo l’Art. 170 §2 degli SSGG, affinché Mercatbide Fr Batitte il Ministro generale possa avocare a sé e al Van Hecke Fr Didier. Definitorio l’elezione del Ministro provinciale Ce Décret prend acte le 30 avril 2013. e di tutto il Definitorio, il Definitorio generale Toutes choses contraires étant nulles et non ha eletto il governo della Provincia di S. avenues. Bernardino (Abruzzo), in Italia. Donné en la Curie Générale de l’Ordre, Sono stati eletti i seguenti: Rome, le 19 avril 2013 Ministro provinciale: Serri Fr Carlo Fr. Michel Anthony Perry, ofm. Vicario provinciale: Vicarius Generalis Federici Fr. Marco Fr. Aidan McGrath, OFM Definitori provinciali: Secretarius Generalis Di Sipio Fr. Daniele Prot. 103682/S130-13 di Stefano Fr. Damiano Milantoni Fr. Luciano 7. Domus suppressæ simonetti Fr. Nando. Per virtù di questo decreto confermo e – “Los Protomártires”, Medellín, Colombia: dichiaro confermate queste elezioni. Tutti 12.03.2013; prot. 103569/S061-13. quanti sono stati eletti per un triennio che – Nostra Signora di Lavasina, Corsica, inizierà con l’apertura del Capitolo Provinciale. Francia: 12.03.2013; prot. 103622/S094- Dalla Curia Generale dei Frati Minori, in 13. E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 1. Visite, Incontri, Avvenimenti ma ed è erede del ricco patrimonio intellettua- le dell’antico Collegio di San Bonaventura di 1. Visita alla Fraternità Internazionale “P. Grottaferrata e dei Frati Editori di Quaracchi. Gabriele Allegra OFM”. 3. Il Ministro e Definitorio generale incontra- Il Ministro generale, Fr. José Rodríguez no il “Servizio Fedeltà e Perseveranza” Carballo, come è ormai consuetudine, ha vi- sitato nel pomeriggio del 6 dicembre, la Fra- Il 18 dicembre 2012 il Ministro e il Defi- ternità P. Allegra di Roma per incoraggiare gli nitorio generale hanno avuto un incontro con studenti a camminare intensamente in questo il Servizio “Fedeltà e Perseveranza” (Fr. M. tempo liturgico, al fine di celebrare il mistero Perry ofm, Fr. V. Menegatti ofm, Fr. V. Rodri- del Natale con speranza. Sono stati celebrati guez ofm, Fr. S. Baldyga ofm, Fr. P. Martinel- con particolare solennità i Vespri, presieduti li, ofmcap, Fr. A. Schumucki ofm e il Prof. G. dal Ministro. Nell’omelia, in linea con la Paro- Dal Piaz). Erano all’OdG tre punti. Il primo, la di Dio (cf. 1Cor 1,10), Fr. José ha esortato i presentare al Definitorio il cammino fatto. Il fratelli, a vivere la mistica della comunità met- secondo, l’illustrazione dell’analisi, a partire tendo Dio al centro del cuore e della Fraternità, dai dati numerici e dagli abbandoni dell’Or- cercando sempre l’unità nel progetto di vita, dine, secondo le statistiche ufficiali di ACTA apprendendo la logica del dono che Cristo con ORDINIS e la consultazione con i Presidenti la sua incarnazione ci insegna. delle Conferenze OFM, svolta da P. Giovan- Dopo i Vespri c’è stata la processione, con ni Dal Piaz, monaco camaldolese dell’eremo l’immagine di Gesù Bambino e il canto tradi- di San Giorgio (Verona) e professore di So- zionale messicano delle “posadas”, fino al Re- ciologia presso vari Istituti Teologici. Il terzo, fettorio. Lì il Guardiano, Fr. Eulalio Gomez, e presentazione del programma di un seminario il Rettore, Siniša Balajic, hanno ringraziato il e una giornata di studio sul tema, in collabora- Ministro per la sua visita e per la sua vicinanza, zione con l’Istituto Francescano di Spiritualità estendendo i ringraziamenti a Fr. Vidal Rodri- della Pontificia Università Antonianum. L’in- guez, Segretario generale per la Formazione e gli contro ha fornito l’occasione per un proficuo Studi, e al Vicesegretario, Fr Sergiusz Baldyga. dialogo sulla realtà preoccupante degli abban- Erano anche presenti Fr Francisco J. Arellano, doni e sulla difficoltà di individuarne le cause. Segretario particolare del Ministro, e Fr. Joseph Magro, dell’Ufficio delle comunicazioni. 4. Verso un noviziato comune di lingua porto- ghese in Africa 2. Visita al Collegio Sant’Isidoro di Roma Convocati dal Ministro generale, Fr. José In prossimità delle festività natalizie il Mi- Rodríguez Carballo, e coordinati dal Segreta- nistro generale, Fr. José Rodríguez Carballo, il rio generale per la Formazione e gli Studi, Fr. 18 dicembre 2012, ha visitato la Fraternità del Vidal Rodriguez Lopez, si sono riuniti dal 18 Collegio Sant’Isidoro di Roma, accompagnato al 20 dicembre 2012 presso la Curia Genera- dal Segretario generale per la Formazione e gli lizia OFM (Roma), i Rappresentanti delle En- Studi, Fr. Vidal Rodríguez López. tità di lingua portoghese in Africa: Fr. Victor Durante la celebrazione dei Vespri il Mi- Luis Quematcha, Custode di San Francesco in nistro si è rivolto ai fratelli con parole di gra- Guinea-Bissau, dipendente dalla Provincia di titudine per la loro vita francescana e per il Sant’Antonio (Venezia) in Italia; Fr. Antonio servizio all’Ordine. Ha anche ricordato anche Scabio, Ministro di Venezia; Fr. José Manuel Fr. Solanus Hughes ofm, morto nel mese di Juma, Delegato della Custodia Santa Chiara di agosto. Fr. José ha sottolineato l’importanza Assisi in Mozambico; Fr. Stefano Ottenbreit, di questa Fraternità Internazionale, “Casa di- Delegato della Fondazione della Madre di Dio pendente dal Ministro generale”, che raccoglie in Angola, dipendente dalla Provincia dell’Im- la lunga tradizione irlandese francescana a Ro- macolata BVM in Brasile. 74 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

Lo scopo era quello di maturare il progetto prima lettura interpretativa delle risposte al di un noviziato comune di lingua portoghese, questionario inviato a oltre 1.500 frati dell’Or- per garantire meglio la qualità formativa nella dine. L’inchiesta è stata condotta dall’Istituto tappa della formazione del noviziato, unendo di Sociologia dell’UPS di Roma, coordinata le forze in un’esperienza internazionale che fa- dal Prof. Renato Mion sdb. ciliti una maggiore inculturazione del carisma La riunione della Commissione è stata pre- francescano in Africa. Tenendo conto delle sieduta dal Ministro generale, Fr. José Ro- varie fasi del processo, si è dato spazio agli dríguez Carballo. Hanno partecipato anche il Statuti particolari della casa (regolamento di Segretario delle Missioni ed Evangelizzazione vita, formazione e economia della Fraternità); e il Segretario della Formazione e Studi. si sono studiati i possibili luoghi dove erigere la casa nei Territori delle Entità coinvolte; si è 7. Mercoledì delle Ceneri all’Antonianum fatto il discernimento sui frati che potrebbero essere chiamati a realizzare la Fraternità e si è Il Ministro generale, Fr. José Rodríguez abbozzato un progetto formativo per accom- Carballo, ha presieduto il 13 febbraio 2013 la pagnare i novizi secondo la Ratio Formationis celebrazione Eucaristica del Mercoledì delle Franciscanae, programmando, inoltre, i passi Ceneri nella Basilica di Sant’Antonio di Pado- per continuare il lavoro nelle fasi successive. va a Roma per le due Fraternità del Collegio, quella di Sant’Antonio e quella del Beato Ga- 5. Incontro dei Ministri generali della Fami- briele Allegra. glia Francescana e dei loro Segretari ge- Nell’omelia il Ministro ha invitato i Frati a nerali per la Formazione e gli Studi vivere questo tempo di grazia con profondità, lasciandoci evangelizzare dalla Parola di Dio Nella prima parte della mattina del 24 di- e dalla Liturgia della Chiesa, per crescere in cembre 2012, presso la Curia generale dei Fra- quella conversione che ci sprona a cammina- ti Minori a Roma, si è tenuta la riunione abi- re “con il cuore rivolto al Signore “. Compi- tuale dei Ministri generali della Famiglia Fran- to questo, a cui tutti sono invitati durante la cescana: Fr. Mauro Jöhri ofmCap, Fr. Marco Quaresima e che coinvolge l’intera vita del Tasca ofmConv, Fr. Michael Higgins Tor e Fr. credente. Il cammino quaresimale, infine, in José Rodríguez Carballo, ofm. vista della celebrazione della Pasqua di Cristo Questi incontri regolari oltre che favorire la richiede la disponibilità a cambiare evangeli- conoscenza e la mutua comunione, hanno lo sco- camente il nostro cuore per vivere la santità in po di promuovere una riflessione comune sulla Fraternità. vita e missione dei francescani, coordinare gli Al termine della celebrazione, Fr. José ha sforzi comuni dinanzi alle attuali sfide della vita espresso il suo dolore per le dimissioni del consacrata e favorire una maggiore collaborazio- Santo Padre Benedetto XVI e, al tempo stes- ne all’interno della Famiglia francescana. so, il rispetto per la decisione che il Ministro Nella seconda parte della mattinata si sono qualifica come profetica, coraggiosa e frutto aggiunti i Segretari generali per la Formazione del suo amore alla Chiesa, e che mostra una e gli Studi, per condividere le linee di azione grande umiltà da parte del Santo Padre. Egli di fronte alle sfide della formazione e gli studi, ha anche ringraziato il Papa per la vicinanza tra l’altro, la formazione internazionale e l’ac- speciale che ha avuto verso l’Ordine dei Frati compagnamento francescano. Minori, riflessa in tanti gesti e nel suo insegna- mento. 6. Studio Interdisciplinare dell’OFM Il Ministro ha anche chiesto preghiere per il Papa Benedetto XVI, perché il Signore lo Venerdì, 1 Febbraio 2013, presso la sede benedica in questa nuova fase; per il prossi- della Pontificia Università Antonianum di Ro- mo Conclave e per il prossimo Papa perché lo ma, si è riunita la Commissione Internaziona- assista con la sua grazia; per tutta la Chiesa le per lo studio interdisciplinare dell’Ordine perché viva questo momento con la maturità Francescano, al fine di suggerire strategie per credente e unità nello speranza in Dio, poiché l’evangelizzazione (mandato n. 14 del Docu- si prende cura e ama la sua Chiesa. mento del Capitolo generale OFM di Assisi del 2009). 8. Il Presidente dell’Irlanda in visita al Colle- In questa occasione è stata presentata una gio S. Isidoro E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 75

Venerdì 8 febbraio 2013, il Presidente Come negli anni precedenti il 6 marzo dell’Irlanda, Michael D. Higgins, nel corso di 2013, si è tenuto un incontro formativo nella una visita formale in Italia, ha fatto una breve Fraternità Francescana Internazionale “Ga- sosta presso il Collegio S. Isidoro, a Roma. Il briele M. Allegra, OFM” di Roma, sul tema: collegio è stato fondato dal francescano irlan- ”formare per la missione”, presentato da Fr. dese Luke Wadding, nel 1625, per la prepara- Massimo Tedoldi, ofm, Segretario generale zione dei Frati di Irlanda alla missione e come per la Missione e l’Evangelizzazione, e da Fr. centro di ricerca. Vidal Rodriguez Lopez ofm, Segretario gene- La Fraternità internazionale, che vi resiede, rale per la Formazione e gli Studi. attualmente dipende dal Ministro generale. Il L’illuminazione reciproca della formazio- Presidente, accompagnato dalla moglie Sabi- ne e missione, vuole essere uno sviluppo del na, è stato accolto dal Guardiano, Fr Mícheál mandato n. 1 del Capitolo generale OFM di Mac Craith, dal Vicario, Fr Bogdan Fajdek, e Assisi, 2009, che aveva chiesto un’articolazio- da altri membri della Fraternità. Dopo un bre- ne in chiave evangelizzatrice dell’insieme del- ve visita alla chiesa e al chiostro, il Presidente le priorità. In questa prospettiva, Fr. Massimo ha potuto vedere nell’Aula Magna un piccolo ha insistito sul fatto che la vocazione e mis- esempio dei tesori della Biblioteca Wadding. sione sono inseparabili sia nella Scrittura che nelle Fonti Francescane; per questo l’Ordine 9. Incontro con i Professi temporanei della è impegnato tanto nell’accompagnare la voca- Conferenza Sud Slavica zione e la formazione a partire da una chiara animazione missionaria, come nell’offrire alla Dal 28 al 3 marzo 2013, a Samobor, Zaga- missione una solida formazione, perché possa bria (Croazia), si è tenuto un incontro del Mi- sviluppare il dinamismo evangelizzatore che è nistro generale, Fr. José Rodríguez Carballo, proprio della spiritualità francescana. con i Frati professi temporanei della Conferen- Fr. Vidal ha parlato della necessità di con- za Sud Slavica (Croazia, Bosnia-Erzegovina, tinuare a rinnovare la formazione francesca- Slovenia). Hanno accompagnato il Ministro na, permanente e iniziale, dinanzi ai profondi generale, Fr. Ernest Siekierka, ofm, Definitore cambiamenti culturali che richiedono risposte generale, Fr. Vidal Rodriguez Lopez, ofm, Se- inedite per attivare una “nuova evangelizza- gretario generale per la Formazione e gli Studi, zione”. Per questo ha incoraggiato a impegnar- e il Vice segretario Fr. Sergiusz Baldyga, ofm. si in una formazione intellettuale della sequela Insieme ai giovani Frati, hanno partecipato sapienziale di Cristo, attivando mediazioni pe- all’incontro i Formatori e i Ministri provincia- dagogiche adeguate per integrare formazione li della Conferenza. Il numero si avvicinava a e missione, secondo il nostro carisma. 170 Frati. Entrambi hanno ricordato come il beato Nell’incontro, a carattere fraterno e forma- Gabriele M. Allegra, intellettuale e missiona- tivo, dopo la presentazione della situazione rio, sia riuscito a coniugare la passione per lo della formazione in seno alla Conferenza, sono studio e la ricerca con la vocazione a tradurre stati illustrati alcuni argomenti: “La formazio- la Bibbia in cinese, promuovendo così l’evan- ne francescana alla luce delle sfide del nostro gelizzazione della Chiesa in Cina. tempo” (Fr. Josè R. Carballo), “L’importanza degli studi nella nostra formazione” (Fr Vidal 11. Formazione dei Formatori, Conferenza Rodriguez), “La fedeltà e la perseveranza nel- Nordslavica la vocazione” (Fr. Sergiusz Baldyga). C’è stato un lungo spazio per il dialogo del Presso il Convento di Bronowice della Pro- Ministro generale, prima con i professi tempo- vincia di Santa Maria degli Angeli, in Cra- ranei, dopo con i Ministri e i Formatori insieme covia, dall’8 al 13 aprile 2013 si è tenuto il ed, infine, con i Ministri. Si è lavorato in grup- seminario e i workshop per i Formatori della po e presentato in assemblea le proposte per Conferenza Nordslavica. Hanno partecipa- continuare a migliorare la formazione france- to 17 Formatori delle seguenti Province: San scana in questa zona d’Europa, in particolare Francesco (Poznań), Santa Maria degli Angeli nel tempo della professione temporanea. (Kraków), Immacolata Concezione (Kraków) e dell’Assunzione della BVM (Katowice). 10. Fraternità “Allegra”, formare per la Mis- Inoltre hanno partecipato i Frati dalle Pro- sione vince di San Michele Arcangelo (Zhytomyr 76 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

-Ucraina) e del Sa.mo Salvatore (Bratislava- Martinelli, ofmcap, Presidente dell’Istituto di Slovacchia). Spiritualità della PUA, si sono succeduti gli L’incontro dei formatori è stato arricchito interventi di Fr. Johannes B. Freyer, ofm, Pro- dalla presenza del Vice Segretario generale fessore di teologia Francescana della PUA, e per la Formazione e gli Studi, Fr. Sergiusz di Anna Bissi, Psicologa e Psicoterapeuta. En- Bałdyga, che ha illustrato il tema ed ha ani- trambi hanno valutato positivamente il lavoro mato le esercitazioni sul discernimento voca- nel contesto della letteratura formativa con- zionale francescano. L’incontro è stato coor- temporanea, mettendo in evidenza il suo con- dinato da Fr. Witosław Sztyk (Segretario per tributo in chiave di formazione francescana la Formazione e gli Studi della Conferenza sotto il profilo nettamente spirituale, partendo Nordslavica). Attualmente nella Conferenza dall’antropologia francescana in dialogo con Nordslavica ci sono 246 formandi, compresi i le scienze formative. Frati di rito bizantino (42 postulanti, 28 novizi, L’atto si è concluso con le parole di Fr. Al- 176 del post noviziato). bert Schmucki, curatore del volume, che con- tiene vari contributi dei docenti del Master in 12. Pre-seminario del “Servizio Fedeltà e formazione francescana, offerto dalla Pontifi- Perseveranza” cia Università Antonianum dal 2006. Il libro è, quindi, il frutto della collaborazione della Fa- Nel pomeriggio del 23 aprile 2013 si è tenu- miglia Francescana della PUA e vuole essere to presso la Pontificia Università Antonianum, un contributo alla trasmissione del patrimonio il secondo pre-seminario organizzato dal ser- del carisma francescano. vizio “Fedeltà e Perseveranza”, in linea con il mandato n. 48 del Capitolo generale di Assisi 2. Festa della PUA e del Gran Cancelliere OFM 2009. Il tema, “Dinamiche degli abbandoni nella – Cronaca vita consacrata e criteri di accompagnamen- Anche quest’anno presso la Pontificia to della crisi”, è stato presentato da P. Lucio Università Antonianum si è celebrata la Festa Pinkus, servo di Maria, psicologo e psicotera- dell’Università e del Gran Cancelliere, il 16 peuta. Dopo la presentazione c’è stato un inte- gennaio 2013. Giorno particolarmente inten- ressante dialogo sul modo di proporre, sempre so, questo, perché è il giorno in cui si ricorda sotto l’aspetto della psicologia, orientamenti la proclamazione di Antonio di Padova quale di prevenzione e accompagnamento dei Frati doctor evangelicus, avvenuta nel 1946, e si in difficoltà vocazionale. fa memoria dei protomartiri francescani a cui Il servizio di “fedeltà e perseveranza” è tradizionalmente si riconduce la sua vocazione composto dalla Procura Generale e dalla Se- minoritica. greteria generale per la Formazione e gli Stu- Quest’anno l’Antonianum ha voluto inserir- di, con il sostegno dell’Istituto Francescano di si, durante questa ricorrenza, nel vivo dell’an- Spiritualità della Pontificia Università Anto- no della fede, dando il proprio contributo di nianum. riflessione dalla peculiare prospettiva france- scana e organizzando, accanto ai momenti di 2. Pontificia Università Antonianum festa, una giornata di studio e di approfondi- mento dal titolo: «L’anno della fede: un con- 1. Presentazione del Libro “Formazione tributo alla sua celebrazione». francescana oggi” Tutte le tre Facoltà della sede romana sono state coinvolte. Già nel pomeriggio del 15 gen- Nel pomeriggio del 6 dicembre, presso la naio si sono aperti i lavori con due sostanziose Pontificia Università Antonianum, è stato pre- e gustose relazioni offerte dei proff. Horta (Fa- sentato il libro “Formazione Francescana og- coltà di diritto) e Oppes (Facoltà di filosofia), gi”, edito dalle Edizioni Dehoniane di Bolo- introdotte e moderate dal P. Vidal Rodriguez gna nel 2012. Il moderatore è stato Fr. Siniša Lopez, Segretario Generale per la formazione Balajic, ofm, con la partecipazione di molti e studi dell’Ordine. studenti e professori e la presenza a Fr. Vidal L’intervento del prof. Horta aveva come Rodriguez Lopez, Segretario generale della titolo: «Il Motu proprio Porta fidei: il suo con- Formazione e gli Studi ofm. tenuto e la sua collocazione nel Pontificato di Dopo le parole introduttive di Fr. Paolo Benedetto XVI». Dopo aver presentato, con la E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 77 sua competenza da canonista, la struttura del Francesco Petrarca, al Laudario di Cortona e a Motu proprio, cogliendone i passaggi fonda- Francisco Guerriero». mentali, il prof. Horta ha messo in relazione questo documento con l’intero pontificato di Sr. Mary Melone Benedetto XVI, sottolineando come i temi che hanno accompagnato e segnato maggiormente – Saluto del Rettore i suoi 7 anni alla guida della Chiesa si ritrovino L’annuale celebrazione della Festa della tutti ripresentati e richiamati come essenziali nostra Pontificia Università “Antonianum” nel Motu proprio. e del suo Gran Cancelliere nel giorno in cui, Il prof. Oppes, con il suo stile dotto e ironi- nell’ormai lontano 1946, il nostro Patrono co ad un tempo, ha tenuto una relazione dal ti- sant’Antonio di Padova fu proclamato Dottore tolo: «L’esistenza umana a stabilitate fidei per della Chiesa, è un’occasione privilegiata per serenitatem rationis». Prendendo spunto dalla salutare e ringraziare anzitutto il nostro Rev. prospettiva di Bonaventura, e dal suo modo di mo Ministro Generale e Magnus Cancella- intendere la stabilitas della fede, il prof. Oppes rius, Fr. José Rodríguez Carballo, e con Lui ha richiamato con forza la necessità di consi- tutte le Autorità religiose e accademiche pre- derare la fede nella sua complessità quale atto senti, i Professori, gli Officiali, i cari Studenti umano, come esperienza che segna definitiva- e i generosi Collaboratori, nonché gli illustri mente l’approccio del cristiano alla realtà. Ospiti - tra i quali mi è gradito menzionare in Il giorno 16 gennaio è stato aperto dal sa- particolare i componenti del Quintetto Polifo- luto del Rettore Magnifico, prof. Priamo Etzi, nico Italiano “Clemente Terni” di Firenze che, sempre attento a collocare il cammino della per liberalità, allietano questo evento coi loro Pontificia Università Antonianum all’interno splendidi canti- che ci onorano della loro pre- del vissuto ecclesiale. La relazione prevista senza. per la mattinata, dal titolo «Vivere la fede tra A voi tutti, fratelli e sorelle, che vi prodiga- decisione e responsabilità. La prospettiva dei te, ognuno nel proprio ruolo, per l’incremento Sermoni di Antonio di Padova», è stata tenu- e lo sviluppo di questo nostro Ateneo, vada il ta dalla prof.ssa Melone (Facoltà di teologia), cordiale ringraziamento dell’intera Comunità che ha approfondito il tema della fede nei Ser- accademica antoniana e il sentimento della moni di Antonio di Padova, autore molto ama- mia riconoscenza per il servizio che svolgete to per la sua santità ma poco stimato come teo- con dedizione. logo. La presentazione del pensiero di Antonio La Pontificia Università “Antonianum”, ha sottolineato come si ritrovino in lui le due che è anche lo Studium Generale dell’Ordine coordinate prioritarie secondo il Motu proprio dei Frati Minori, oltre al suo compito accade- per il cammino del cristiano, e cioè la deci- mico, qual è la formazione intellettuale degli sione e la responsabilità, in una visione molto studenti, ha un ruolo più ampio, quello di esse- articolata in cui la fede coinvolge dimensione re cioè una presenza nel campo culturale della razionale ed affettiva del credente. Chiesa e della società con una specifica identi- Nel suo intervento conclusivo, infine, il tà fondata sul patrimonio del pensiero france- Gran Cancelliere ha voluto ringraziare l’Uni- scano e sulla “missione” che l’Ordine oggi è versità per il contributo dato alla celebrazione chiamato a svolgere a nome della Chiesa. dell’Anno della fede, indicando quattro priori- Abbiamo ricordato più volte che lo studio, tà per il lavoro accademico dell’Antonianum: inteso e compreso nel più vasto e articolato l’approfondimento e lo studio del Concilio ambito della formazione, è una delle dimen- Vaticano II; l’attenzione al dialogo con il mon- sioni portanti della vita religiosa e francescana. do; l’attualizzazione del patrimonio francesca- Esso occupa sempre di più l’interesse non solo no e l’impegno a curare l’attenzione formativa del nostro Ordine ma anche di tutta la Chie- come propria dell’iter di studi. sa, perché, come già ricordava il beato Papa La mattinata, guidata dal Segretario gene- Giovanni Paolo II nel suo Messaggio al Capi- rale dell’Università, P. Marek Wach, è stata tolo Generale dell’Ordine dei Frati Minori del arricchita dagli interventi musicali del «Quin- 1991, lo studio è la condizione imprescindibi- tetto Polifonico Italiano “Clemente Terni”», le per poter essere annunciatori migliori e più che ha eseguito, con autentica maestria, un credibili del Vangelo nel mondo di oggi. repertorio di gran pregio comprendente bra- In questa sede, mi preme di ribadire, ancora ni dedicati legati alla «Memoria di Dante, a una volta, l’importanza della formazione nelle 78 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 discipline sacre per poter vivere pienamente il Francesco è un tema complesso, tuttora lonta- mistero di Cristo e poter essere così più uti- no dall’essere compiutamente illustrato. Una li all’edificazione del Regno di Dio: sciant ut cosa comunque è certa: il Santo si rese conto serviant! Per fare ciò occorre infatti una for- che lo studio era un’esigenza pratica, finaliz- mazione solida e una cultura di tale livello che zata all’evangelizzazione e alla confutazione ci consenta di dare risposte concrete alle se- degli eretici, e non si sottrasse alla responsabi- rie sfide che ci lancia il mondo di oggi, con lità ed al rischio di introdurlo nell’Ordine. La tutta la sua complessità ed urgenza. Penso, ad sua celeberrima lettera ad Antonio di Padova esempio, alle questioni scottanti della bioetica, (cf. EAnt, FontesFranc., p. 53) ne è una prova della giustizia, di un nuovo ordine economi- lampante: Francesco lo autorizza ad insegnare co mondiale, della pace e della non violenza. la teologia ai frati, ma a condizione che lo stu- Abbiamo quindi bisogno di conoscere in pro- dio “non estingua in loro lo spirito della santa fondità il pensiero francescano, che ha un’in- orazione e devozione”. Tali raccomandazioni negabile attualità, pur restando sempre aperti erano espressione del suo intento di evitare che alle culture emergenti. Ciò esige che ciascuno lo studio divenisse fine a se stesso, generasse di noi sia attento alla vita e a creare nuovi abiti orgoglio o, peggio ancora, avesse per scopo il mentali e spirituali per saper leggere i “segni conseguimento di un verbalismo vano ed in- dei tempi”, in modo da poter offrire delle ri- concludente (cf. Admon. VII, FontesFranc., sposte adeguate secondo lo spirito francesca- p. 29), mentre egli auspicava che esso ridon- no. Anche la nostra vita cristiana e religiosa dasse a servizio e nutrimento delle più profon- non può essere infatti una realtà a sé stante, ma de esigenze della vita cristiana. Fedele all’e- deve porsi al servizio della Chiesa e del mon- sortazione di Francesco, Antonio non solo in- do, affinché il progetto del Dio-Amore possa segnò nelle scuole la scienza del tempo e con il realizzarsi pienamente nella vita dell’uomo. metodo allora in uso, non solo la possedette in La cultura – mi pare – sostiene la vita cristiana un grado assai elevato, ma seppe comunicar- e religiosa in questo duplice senso. E’ un ser- la efficacemente al popolo cristiano mediante vizio alla “intelligenza della fede” e, insieme, l’apostolato della parola viva, che affascinava alla radicalità e alla consistenza della nostra i suoi ascoltatori, nonché trasmetterla ai poste- sequela di Cristo. ri consegnata nei suoi scritti, ciò che gli meritò Inoltre, la cultura sorregge, nutre e raffina da parte della Chiesa il titolo e l’appellativo di sempre la “missione” di ciascun credente. In “Doctor Evangelicus”. una parola, la cultura e una formazione seria Lo “stile” della sua riflessione teologica e aprono gli occhi e purificano il cuore per una della comunicazione di essa attraverso la pre- più intelligente lettura del nostro presente e per dicazione può ancor oggi ispirare quanti si de- una migliore comprensione dei mandati del Si- dicano all’approfondimento delle insondabili gnore. ricchezze della verità divina. Altrettanto si può Il nostro Ordine, come voi ben sapete, in- dire anche degli altri grandi Maestri francesca- tende promuovere con coraggio gli studi ad ni. alto livello scientifico e la “qualità” di essi per E proprio seguendo l’insegnamento di que- esercitare con maggiore efficacia il ministero sti nostri confratelli santi e sapienti, non do- dell’evangelizzazione e, quindi, per illuminare vremmo mai perder di vista che i testimoni e promuovere una “pratica” personale e socia- della fede sono più importanti dei maestri, i le della fede. profeti e i “sognatori” più importanti dei no- Del resto, l’epoca di Francesco d’Assisi stalgici del passato e degli amministratori del- si distinse per il suo vivissimo amore per la lo “status quo”. Infatti, dalla “memoria” del “scuola” (da cui il termine “Scolastica”, che passato deve germogliare sempre una nuova designa la riflessione filosofica e teologi- “profezia”. Questo significa che anche la no- ca del tempo), in ragione della sua funzione stra Università deve porsi le questioni attuali, sociale, e l’Ordine francescano, ponte tra il nuove, sulla vita dell’uomo e del cosmo; con- Medioevo e l’Età moderna, fondato sull’al- siderare l’uomo più importante del sabato; non tissima povertà, fin dall’inizio si trovò dinan- solo conoscere e studiare, ma “fare” la verità; zi l’arduo problema di come armonizzare la non considerare ultime le realtà che sono pe- cultura, fecondo strumento di apostolato, con nultime; unificare nella vita il servizio di Dio la sua scelta radicalmente pauperistica. E, in e il servizio dei fratelli; rendere possibile una realtà, quello dello studio nel pensiero di san molteplicità di voci nel concerto delle scienze E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 79 sacre, poiché una vivace varietà è la migliore L’esigenza di fedeltà a Dio e all’uomo e la garanzia per una unità duratura. “passione per la Sapienza” ci stimoleranno­ a Molte volte il nostro Rev.mo Ministro Ge- trovare ancora nel patrimonio universale della nerale ci ha ricordato, a voce o per iscritto, Chiesa – ed in quello che ci è stato tramanda- che tutta l’attività accademica e intellettuale to dai grandi Maestri francescani – le risposte - come l’insegnamento, la ricerca, le pubblica- adeguate ai gravi problemi dell’uomo, del- zioni - deve essere un servizio alla Vita e alla la Chiesa e del mondo contemporanei, in un Verità, ciò che ci permette di sfuggire alla su- momento in cui “sembra quasi che una coltre perficialità e ci educa a trattare ogni cosa con di oscurità sia scesa sul nostro tempo e non rispetto e devozione. permetta di vedere con chiarezza la luce del D’altra parte, mi sia consentito ribadirlo, giorno” (Benedetto XVI, Messaggio per la la Pontificia Università “Antonianum” non Giornata mondiale della pace 2012). è soltanto un Centro accademico dell’Ordi- Interceda per noi S. Antonio di Padova, ne. Appartiene alla Chiesa e all’umanità, così Dottore della Chiesa e inclito Patrono della no- com’è patrimonio della Chiesa e dell’umani- stra Università, la cui “testimonianza, il mes- tà san Francesco, di cui siamo eredi. Si tratta, saggio, la sapienza e l’ardore missionario”, perciò, d’incarnare, per mezzo della cultura, non meno che “la sua predicazione, gli scritti e quella sensibilità che tutti i figli e le figlie di soprattutto la santità di vita offrono anche agli san Francesco cercano di testimoniare attra- uomini del nostro tempo indicazioni assai vive verso la “forma di vita” ispirata a lui, al suo e stimolanti circa l’impegno che occorre per la umanesimo e alla sua santità, alla sua attualità nuova evangelizzazione” (Giovanni Paolo II, e profezia, alla sua “sapienza cristiana”. Messaggio alla Famiglia Francescana in oc- E invero, in un’epoca in cui sembra emer- casione dell’ottavo centenario della nascita di gere il dato della frammentarietà del sapere, S. Antonio di Padova, OR, 1-2.08.1994, p. 5). è importante che la “sapienza cristiana” trovi per prima forme che permettano l’identifica- Priamo Etzi, ofm zione dell’unità fondamentale che collega fra Rettore Magnifico loro i vari cammini di ricerca, mostrandone la Pontificia Università “Antonianum” meta ultima nella verità rivelata da Dio in Ge- sù Cristo. – Intervento del Gran Cancelliere Il beato Giovanni Paolo II, nell’Allocu- zione che tenne proprio in questa sede il 16 Contributo della PUA alla gennaio 1982, in occasione della sua visita all’ celebrazione dell’Anno della Fede “Antonianum”, tra le altre cose ebbe a dire: “Io vorrei che l’Ordine dei Frati Minori, in Immessi in pieno nell’Anno della Fede, e particolar modo mediante questo suo Ateneo, accompagnando il battito della Chiesa, la no- contribuisse a colmare questo bisogno […] stra Pontificia Università Antonianum ha vo- con l’apporto originario che a San Francesco luto in questi due Giornate di studio e di rifles- si ispira. Io confido che ogni sforzo sia fatto, sione, in occasione del giorno dell’Università affinché, con la multiforme attività propria di e del Gran Cancelliere, tener presente questo una Istituzione accademica, essa possa e sap- grande evento ecclesiale, aperto ufficialmente pia, nella società odierna, allargare gli spazi lo scorso 11 ottobre da Sua Santità Papa Bene- ai valori contenuti nel Vangelo, i soli capaci di detto XVI, e che si chiuderà il prossimo 24 no- generare ed alimentare non illusorie speran- vembre. Questo avvicinamento all’Anno della ze […] Ognuno, perciò, stimerà suo primario Fede la nostra Università lo compie, chie- dovere di saper interpretare, come si addice dendosi: quale deve essere il contributo della ai cultori di scienze sacre, i vari linguaggi del nostra Università alla celebrazione dell’Anno nostro tempo e giudicarli alla luce della Paro- della fede? la di Dio, affinché la Verità rivelata possa es- Congratulandomi per questa iniziativa, sere sempre più profondamente intesa, meglio saluto il Rettore Magnifico, il Vicerettore, i capita e presentata nella maniera più adatta, Decani, i Professori, gli Studenti e tutto il per- di modo che sia resa testimonianza alla verità sonale dell’Università. Voglio esprimere, inol- che tutte le altre racchiude: Cristo, il Figlio di tre, la mia riconoscenza per le parole di saluto Dio, è morto per salvare il mondo e illuminar- e gratitudine che mi sono state rivolte in occa- lo di speranza”. 80 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 sione del giorno del Gran Cancelliere. due grandi eventi ecclesiali – 50 anni della Che questo atto possa giovare a ciascun celebrazione del Concilio Vaticano II e 20 membro di questa comunità accademica, af- anni della promulgazione del Catechismo finché continui ad approfondire il tema della della Chiesa Cattolica – fanno sì che l’a- propria fede e all’Università per dare risposte more al Concilio conduca naturalmente ad adeguate, sempre nel proprio campo di inse- amare il Catechismo e viceversa. gnamento, studio e di ricerca, alla questione 3. Un nuovo contesto culturale. L’umanità sta che preoccupa la Chiesa in questo momento: vivendo un cambiamento radicale e profon- la trasmissione della fede cristiana nella cul- do, che, in molti campi, anche nel campo tura di oggi, come si è evidenziato nel recente della fede, porta a vivere momenti delicati Sinodo dei Vescovi, tenutosi lo scorso mese di e duri (cf. VC 13). In effetti, viviamo in una ottobre. società profondamente secolarizzata, nella quale le condizioni per credere sono nuove: Contesto dell’Anno della Fede siamo passati da epoche nelle quali di fatto era difficile non credere in Dio, ad un’epo- Per rispondere alla domanda sul contribu- ca culturale nella quale credere in Dio è una to della nostra Università all’Anno della fede, possibilità tra molte altre. Scrive, a questo credo sia opportuno partire dal contesto di proposito, Enzo Bianchi: «Non solo è spari- questo evento ecclesiale, segnato da tre circo- ta la cristianità costantiniana, caratterizzata stanze. dalle strutture cristiane di tutta la società, 1. 50 anni del Concilio Vaticano II. L’Anno ma sono venute meno alla radice le condi- della Fede coincide con la celebrazione dei zioni che spingono a credere in Dio [...], si 50 anni del Concilio Vaticano II, in cui il è realizzato un disincanto del mondo. In nostro Ordine e questa Università hanno questo contesto la stessa fede cristiana ha svolto un ruolo importante. Intorno alle fatto molte migrazioni: da una lettura lette- quattro Costituzioni – Lumen Gentium, Sa- rale della Scrittura, si è passati a una lettura crosanctum Concilium, Dei Verbum, Gau- storico critica; da una fede essenzialmente dium et Spes –, vere colonne del Vaticano dogmatica si è passati ad una adesione al II, si raggruppano le Dichiarazioni e i De- Signore in maniera più relazionale; da una creti che affrontano alcune delle maggiori morale legalistica ricevuta dalla tradizione sfide del tempo. Essendo stata «la grande a un’etica pensata [...], da una fede ereditata grazia di cui la Chiesa ha beneficiato nel a una fede che si nutre della ricerca perso- secolo XX», come scriveva Giovanni Pa- nale» (Enzo Bianchi, Nuovi stili di evan- olo II (NMI 57), il Concilio dopo 50 anni gelizzazione, San Paolo, Milano 2012, 34- conserva tutta la sua attualità e continua ad 35). Inoltre ci sono tre fenomeni con i quali essere «una sicura bussola per orientarci dobbiamo confrontarci quotidianamente: nel cammino del secolo che si apre» (NMI l’indifferenza propria dell’Homo techno- 57); «esso può essere e diventare sempre di logicus, convinto di poter dominare tutto più una grande forza per il sempre necessa- mediante la tecnica; il pluralismo religioso, rio rinnovamento della Chiesa» (Benedetto caratterizzato dal camminare l’uno accanto XVI, Discorso alla Curia, 22.12.2005). all’altro; il relativismo che il Papa chiama 2. 20 anni dalla promulgazione del Catechi- «dittatura del relativismo», che domina una smo della Chiesa Cattolica. Il Catechismo larga parte della nostra società, anche uo- della Chiesa Cattolica, suggerito dal Si- mini e donne che si definiscono credenti e nodo Straordinario del 1985 e promulgato cattolici. da Giovanni Paolo II nel 1992, deve essere visto in stretta relazione con il Concilio ed Obiettivi dell’Anno della Fede uno dei «suoi frutti più importanti», «sus- sidio prezioso e indispensabile» (PF 11), Questi e altri contesti hanno fatto sì che in «strumento valido e legittimo al servizio pochi anni sono stati convocati due Anni della della comunione ecclesiale e norma sicura fede: il primo ad opera di Paolo VI, il secondo per l’insegnamento della fede» (Giovanni dall’attuale Pontefice. Quali sono gli obiettivi Paolo II, Fidei depositum, Roma 1992, IV). di questo Anno della fede indetto da Benedetto In questo momento mi limito, per ovvie ra- XVI? gioni, a sottolineare che il rapporto di questi Nella catechesi del 17 ottobre 2012, il Santo E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 81

Padre ha detto di aver convocato questo Anno esige di tener conto, in primo luogo, del- «perché la Chiesa rinnovi l’entusiasmo di cre- la chiamata che viene dai “segni dei tem- dere in Gesù Cristo, unico salvatore del mon- pi”, attraverso i quali lo Spirito continua a do, ravvivi la gioia di camminare per il cam- parlare alla Chiesa; a tener conto anche del mino che ci ha indicato, e testimoni in modo Magistero della Chiesa in questi anni post- concreto la forza trasformante della fede». Nel conciliari. Queste sono due condizioni indi- «Motu Proprio» Porta Fidei, il Papa presen- spensabili se vogliamo che l’eredità dottri- ta quest’Anno della fede come un’occasione nale conciliare continui a mantenere tutta la propizia per professare, celebrare e confessare sua attualità. A questi due criteri di lettura la fede, riscoprendo la gioia di essere credenti è necessario aggiungere un altro, proprio (cf. PF 8.9). di una Università francescana. Si tratta di Per ottenere tutto questo, il Papa ci propone leggere e interpretare la dottrina concilia- durante quest’Anno di fare memoria del dono re tenendo conto del patrimonio filosofico, della fede e di prestare attenzione all’atto e ai teologico e spirituale della Scuola france- contenuti di questa, conducendo una profonda scana. Convinto, come voi, della grande riflessione su di essa. E tutto questo all’inter- attualità di questo patrimonio, un’Univer- no di una chiamata alla conversione e in vista sità francescana come la nostra, non può dell’evangelizzazione. ricorrere solamente a luoghi comuni della teologia, filosofia o spiritualità, ma deve Contributi da parte di un’Università Ponti- nutrire il suo insegnamento e ricerca del ficia patrimonio della nostra Scuola. Credo che in questo non solo ci giochiamo la possibi- Mi avvicino a questi contributi tenendo lità di poter dare delle risposte adeguate alle presente il contesto dell’Anno della fede che domande di molti dei nostri contemporanei, ho segnalato prima, e anche i suoi obiettivi. ma anche ci giochiamo il futuro stesso della Tra questi contributi, che sono già stati sicu- nostra Università nel vasto campo universi- ramente segnalati durante queste Giornate di tario romano. studio, ne sottolineo alcuni. b. Contesto religioso della nostra società a. 50 anni del Concilio Vaticano II – Nel contesto sociale nel quale ci muovia- – Un primo contributo della nostra Università mo, segnato dal secolarismo, vedo necessa- alla celebrazione dell’Anno della Fede è di rio un “dialogo” con questo. Il secolarismo sentirsi chiamata a trasmettere, attraverso in cui ci muoviamo non è necessariamen- lo studio, l’insegnamento e le pubblicazio- te tutto negativo. È necessario trovare gli ni, la grande ricchezza che lo Spirito Santo aspetti positivi che possono essere nasco- ha dato alla Chiesa e al mondo con il Con- sti dietro le molte apparenze negative. È in cilio. Partendo da una «ermeneutica della questo mondo, tanto amato da Dio (cf. Gv continuità» (Benedetto XVI, Discorso alla 3,16), nel quale le nostre Università sono Curia, del 22.12.2005), una comunità ac- chiamate a creare cultura e proporre il Van- cademica come questa deve essere forma- gelo. Per questo occorre una conoscenza ta da uomini e donne “testimoni” fedeli e profonda della nostra società e un dialogo coraggiosi della grazia del Concilio, che ne fecondo con questa. Non possiamo sempli- seguano «l’insegnamento e la traccia con cemente vivere come “città assediata”. grande fedeltà» (NMI 56). Questo sarà il – In questo stesso contesto vedo una grande vostro primo e grande contributo all’Anno opportunità per le nostre Università nel mo- della Fede: trasmettere fedelmente la dot- strare che la conoscenza della fede non è trina del Vaticano II. È questa trasmissio- contro la retta ragione. «La ragione dell’uo- ne una questione di fedeltà al grande soffio mo non si annulla né si avvilisce dando il dello Spirito sul Vaticano II. Lo Spirito ha suo assenso ai contenuti della fede, che parlato attraverso il Concilio e a noi spetta in ogni caso si raggiungono mediante una di ascoltarlo e seguire le sue ispirazioni fe- scelta libera e cosciente», si legge nella Fi- delmente. des et ratio al n. 43. Spetta a quanti si dedi- – Un secondo contributo della nostra Univer- cano allo studio e alla ricerca, in particolare sità all’Anno della Fede è di attualizzare nel campo delle scienze teologiche, mostra- il patrimonio dottrinale del Concilio. Ciò re la relazione armonica tra fede e ragione, 82 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

e che «le perfezioni invisibili [di Dio], os- sce cattolica, e tanto meno una Pontificia sia la sua eterna potenza e divinità, vengono Università come la nostra. Da una pedago- contemplate e comprese dalla creazione del gia che ponga in evidenza il primato della mondo attraverso le opere da lui compiu- persona, in linea con il nostro patrimonio te» (Rm 1,20). Uno dei drammi del nostro filosofico e teologico, la nostra Università tempo, come già denunciato da Paolo VI, deve offrire ai suoi studenti una educazione è la frattura tra Vangelo e cultura, la perdi- autentica, aperta alla verità, di cui fa parte ta di unità della cultura e della sua capacità anche l’incontro con Dio e l’esperienza del- di aderire alla fede, e di vivere con i valo- la fede. Ma per questo si richiedono educa- ri ispirati da essa. Spetta a voi, membri di tori qualificati che siano veramente tali. questa comunità accademica, di mostrare il Sono ben consapevole delle difficoltà che «nesso fecondo tra comprendere e credere» esistono in questo campo. Oggi l’azione edu- (cf. Benedetto XVI, Udienza, 21.11.2012). cativa si sviluppa in un ambiente culturale Non risparmiate nessuno sforzo nella rea- carico di difficoltà. Questo è precisamente lizzazione di questa responsabilità. ciò che ha portato Benedetto XVI a parlare di – Un ultimo contributo, ma per questo non «emergenza educativa» (11.06.2007), inten- meno importante, è quello di educare/for- dendo con questo l’urgenza di trasmettere alle mare discepoli e missionari, che vivendo nuove generazioni i valori base dell’esistenza con gioia la loro condizione di credenti, e di un retto comportamento. È questo un gran- siano disposti a dare ragione a tutti coloro de contributo che può e deve offrire la nostra che chiedono ragione della loro speranza Università nell’Anno della Fede e quindi alla (cf. 1Pt 3,15). «In un clima di persecuzio- Nuova Evangelizzazione. ne e di forte esigenza di testimoniare la fe- Ribadendo la mia soddisfazione per questa de», Pietro chiede ai credenti del suo tempo iniziativa e la gratitudine per tutto ciò che fa di giustificare, «con motivazioni fondate la nostra Università nel campo della didattica, la loro adesione alla parola del Vangelo» della ricerca e del dialogo con la cultura con- che diano ragione della loro speranza (cf. temporanea, auguro a tutti i membri di que- Benedetto XVI, Udienza, 21.11.2012). Di sta comunità accademica un buon cammino questa formazione ho parlato nel mio in- nell’Anno della Fede. tervento nell’ultimo Sinodo sulla «Nuova evangelizzazione per la trasmissione della Fr. José Rodríguez Carballo, ofm fede». In quell’occasione ho espresso la Ministro generale, OFM necessità di formare persone “solide” (cf. VC 81), anche nel campo intellettuale, che, 3. 2° Seminario di Studio appropriandosi «della ricchezza biblica e patristica, teologica e spirituale», possano Nei giorni dal 29 al 31 gennaio 2013 si è «con lucidità, audacia e creatività, e con tenuto presso la Pontificia Università Antonia- una fedeltà senza crepe alla loro vocazione, num un Seminario di studio dal titolo: “Ripen- rispondere alle sfide poste alla trasmissio- sare l’evangelizzazione francescana di fronte ne della fede nel momento presente» (cf. alle sfide della cultura contemporanea”. Il se- Vita Religiosa, 6[2012]112, 40-41). In un minario è stato proposto dalla Commissione contesto ampliamente caratterizzato da una per lo studio interdisciplinare della situazione progressiva aggressione verso la fede cri- dell’Ordine, nominata nel 2010 dal Definito- stiana, è urgente che i nostri centri di studio rio generale (cfr Acta Ordinis 129 [2010], p. formino discepoli e missionari, che senza 75), ed è stato realizzato in collaborazione con complessi di superiorità, ma anche senza l’Università dell’Ordine. complessi di inferiorità, sappiano dare ra- Questo incontro faceva seguito ad un pri- gione delle loro scelte di fede e porre, con mo seminario tenutosi l’anno scorso, dall’11 autorità, il tema di Dio nei grandi dibattiti al 13 luglio 2012, presso la medesima Univer- della società contemporanea. Questo com- sità, con il titolo “La cultura post-moderna e il porta competenza. Nell’ultimo Sinodo si è cammino francescano: il contesto e le prospet- posta in evidenza l’urgenza di educare alla tive”. I due seminari sono stati pensati insieme fede, alla sequela e alla testimonianza del e sono strettamente correlati: nel primo si è Vangelo. A tutto questo non può rinunciare privilegiato l’ascolto di alcune voci del pensie- nessuna istituzione educativa che si defini- ro contemporaneo, nel tentativo di compren- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 83 dere meglio le caratteristiche fondamentali del generale di formazione e studi e il Segretario tempo in cui viviamo, mentre nel secondo si è generale per le missioni e l’evangelizzazione. cercato di formulare qualche proposta, in ri- La loro presenza, attiva e discreta, ha costituito sposta a quell’ascolto, a partire da una prospet- un elemento importante del lavoro, come pure tiva francescana. la partecipazione di alcuni professori dell’An- L’anno scorso erano stati invitati quattro tonianum, che hanno creato un vero e proprio relatori, per un ascolto di diverse voci: Gian- clima di studio, quale si addice a un seminario. ni Vattimo, filosofo molto noto in relazione Tale clima è stato evidenziato dai partecipanti, al cosiddetto “pensiero debole”; Adela Corti- che hanno sottolineato l’opportunità di mo- na, filosofa spagnola, prima donna ad essere menti di questo genere, che siano un “labora- membro della Real Academia de Ciencias Mo- torio” per la riflessione dell’Ordine. rales y politicas , conosciuta per i suoi studi di Tutto il lavoro di questi seminari è orientato filosofia morale, che ha illustrato la proposta a “suggerire strategie di intervento sull’evan- di un’ “etica cordiale”; Carmelo Dotolo, laico gelizzazione”, come richiesto dal mandato 14 e teologo, docente di Teologia fondamenta- dello scorso Capitolo generale, che è all’ori- le presso alcune facoltà romane e presidente gine della creazione della Commissione per della Sirt (Società italiana per la ricerca teolo- lo studio interdisciplinare della situazione gica); Orlando Todisco, frate minore conven- dell’Ordine. La Commissione ha pensato di tuale, autore di numerosi volumi sul pensiero realizzare il proprio compito attraverso due francescano in rapporto alla cultura contem- strumenti: il primo è stato uno studio sulle poranea. A conclusione di questo ascolto, nel convinzioni e sul vissuto dei frati dell’Ordine, caldo luglio romano, si era iniziata una germi- condotto attraverso un Questionario che si è nale riflessione per gruppi tematici, condotta realizzato l’anno scorso e i cui risultati sono da parte dei partecipanti. in corso di elaborazione scientifica, con l’aiu- I sei mesi di tempo trascorsi tra una semina- to di esperti. Il secondo strumento è costituito rio e l’altro non sono stati inoperosi: i parteci- da questi due seminari, che hanno offerto un panti al primo seminario erano invitati a elabo- contributo di carattere teorico. Dal dialogo tra rare un paper, cioè un contributo di 4/5 pagine, questi due contributi potranno emergere pro- da presentare al secondo seminario, nel quale poste pratiche e “strategie di intervento sull’e- reagire, rispondere e replicare positivamente a vangelizzazione” di cui potrà servirsi il prossi- quanto ascoltato, ciascuno partendo dalla pro- mo Capitolo generale. pria competenza, in prospettiva francescana. Ben 29 partecipanti al primo seminario Fr. Cesare Vaiani hanno inviato il proprio paper; tali contributi sono stati raggruppati in quattro aree temati- 4. Master in Formazione Francescana che (teologia; filosofia, ermeneutica e cultura; all’Antonianum accompagnamento formativo; spiritualità e mistica). Tutti i partecipanti al secondo semi- nario si sono divisi in quattro gruppi, secondo Il 25 marzo 2013 vi è stata un’intensa gior- le aree tematiche, e in ciascun gruppo gli auto- nata riguardo al “Master in Formazione” in ri dei papers hanno presentato il proprio con- prospettiva Francescana dell’Istituto France- tributo, ascoltandone le reazioni e i commen- scano di Spiritualità della Pontificia Universi- ti degli altri partecipanti. Il lavoro di ciascun tà Antonianum di Roma. gruppo è stato poi sintetizzato dal rispettivo Nella mattinata si sono riuniti i Respon- coordinatore e presentato in assemblea plena- sabili accademici del Master con i Segretari ria, dove sono stati raccolti ulteriori interventi generali per la Formazione e gli Studi della a commento del tema. Infine si è giunti ad una Famiglia Francescana, i Rettori dei collegi conclusione, necessariamente provvisoria, ini- maggiori francescani e le Superiore delle case ziando a tirare alcune conclusioni, sia in ter- delle religiose francescane che hanno studen- mini più generali, sia in una prospettiva più tesse nel Master. Lo scopo era quello di fornire attenta all’evangelizzazione. una valutazione del corso attuale, condividere Un tratto significativo di questi due semina- le sfide educative di fronte al futuro e studiare ri è stata la partecipazione del Ministro genera- nuove proposte accademiche per migliorare le e del Definitorio generale al completo, con l’offerta formativa dell’Università Francesca- alcuni ufficiali di curia, tra cui il Segretario na. 84 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

Nel pomeriggio si sono aggiunti i Ministri per il prossimo corso ed, infine, cercare linee generali della Famiglia Francescana. Lo sco- di azione educativa di fronte alle sfide comuni po è stato lo stesso: continuare la valutazione nella formazione della Famiglia Francescana. dell’attuale Master, presentare le prospettive

E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 1. Corso di formazione permanente Makabandilu, a Boundji e a Makoua, cittadina Djiri, Congo/Brazzaville, 02-06.01.2013 posta sulla linea dell’Equatore. Più precisa- mente, a Brazzaville si trova già un convento La Famiglia Francescana del Congo (Braz- e, tra breve, un secondo, con la nuova struttu- zaville) – frati della Fondazione, sorelle claris- ra che sta per essere ultimata e che accoglierà se, rappresentanti delle suore francescane – ha i frati professi studenti di teologia. A Djiri la iniziato il nuovo anno 2013 con un corso di presenza è assai consistente, data la mole di formazione permanente, cercando, nelle ori- lavoro: la parrocchia, le scuole, l’accoglienza gini della spiritualità francescana, rinnovate di gruppi nell’apposita struttura, le opere di ar- motivazioni per vivere appieno oggi la nostra tigianato costruite negli anni dai frati con la missione. Aiutati da fr. Massimo Tedoldi, Se- collaborazione dei locali. Tale collaborazione gretario generale per le Missioni e l’Evangeliz- include anche le suore francescane e le claris- zazione, i 30 partecipanti all’incontro si sono se, il cui monastero sorge accanto al convento. ritrovati a Djiri dal 2 al 6 gennaio 2013, nella Makabandilu è il convento che accoglie i ra- struttura costruita appositamente per l’acco- gazzi di strada, trovati dagli stessi frati o por- glienza dei gruppi. L’ascolto e il dialogo tra i tati qui da intermediari; qui i frati si avvalgono frati, le clarisse e le suore, sono confluiti alla dei volontari che si fermano per qualche mese fine in una sintesi programmatica per infonde- ed anche per qualche anno. Makoua, che fino re freschezza e nuovi stimoli alla vita fraterna a pochi mesi fa era la parrocchia storica della e alla missione evangelizzatrice. Fondazione (con i numerosi villaggi dispersi La presenza dei frati minori nella Repubbli- nella foresta e raggiunti regolarmente dai fra- ca del Congo è iniziata da oltre 20 anni, grazie ti), ora si propone ai fedeli come fraternità e ad un’iniziativa congiunta delle Province ita- luogo per la ricerca di Dio, oltre a mantenere liane che hanno desiderato fondare una nuova alcuni servizi sociali e opere di artigianato. Le missione in Africa. Vicende da ricondurre ai Province italiane da anni hanno collaborato misteriosi disegni della Provvidenza indicaro- con i frati di Makoua, sia per la realizzazione no allora la terra del Congo già colonia france- di grandi opere, come l’Ospedale per bambini, se e precisamente la diocesi di Owando, dove sia con l’iniziativa delle adozioni (soprattutto far nascere la Fondazione francescana Notre per l’interessamento dell’OFS) che con altri ti- Dame d’Afrique. Così nel 1991 partirono i pi di appoggio di personale e di aiuti economi- primi sette missionari provenienti da differen- ci. La Fraternità di Boundji, temporaneamente ti Province, che aprirono le presenze di Ma- chiusa per i lavori al convento, riaprirà prossi- koua e di Boundji, accogliendo ben presto gli mamente con un ventaglio d’iniziative, inclusa aspiranti locali. In questi anni, due frati hanno quella di usufruire dell’abbondanza del terre- concluso il loro pellegrinaggio terreno proprio no attorno per l’allevamento e l’orto, propo- qui: fr. Francesco Piccinini, della Provincia nendosi l’obiettivo dell’autofinanziamento e delle Marche, morto di malaria nel 1998 e fr. dell’offerta di lavoro agli abitanti della cittadi- Angelo Redaelli, della Provincia lombarda, na. La Fondazione ora conta oltre trenta frati, ucciso nel 2005, in seguito ad un incidente di inclusi i cinque missionari, i due novizi attual- automobile. mente nella casa di noviziato della Provincia A quindici anni dalla nascita della Fonda- del Congo Kinshasa, quattro studenti in Italia zione, la COMPI ha pubblicato il libro-testi- e in Francia per la specializzazione teologica monianza Come un chicco di grano. La Fon- e un missionario nella vicina Repubblica Cen- dazione missionaria Compi “Notre Dame d’A- trafricana. Infine, un postulante e una decina frique”, dove sono riportate la cronistoria e la di aspiranti sono nel processo di discernimen- vita del primo drappello di Frati Minori. Oggi to della loro vocazione. L’impegno formativo, i frati hanno più che raddoppiato il loro nu- l’attenzione a incarnare il carisma francescano mero e le presenze nel Paese. Vivono, infatti, in modalità sempre più appropriate e la ricerca nella Capitale del Paese, Brazzaville; a Djiri, a di nuovi modi di approvvigionamento del ne- 86 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 cessario attraverso iniziative di autofinanzia- raltro da alcune ombre dovute alla chiusa men- mento: queste sono tra le sfide principali che talità provinciale e dall’imborghesimento che si trova innanzi la Fondazione che da due anni blocca il dinamismo dell’annuncio; fr. José è passata alle dirette dipendenze del Ministro Carballo ha affermato chiaramente che il fu- generale, usufruendo ancora, almeno per al- turo dell’Ordine sta proprio nella progettualità cuni anni, della generosa collaborazione della missionaria, nel dinamismo dell’evangelizza- COMPI. zione rivolto a tutti i popoli. Successivamente Durante i giorni di permanenza, fr. Massi- il Vicario Generale, forte della sua vita missio- mo ha visitato il gruppo di profughi rwande- naria in Congo, dove ha operato per dieci anni, si presenti nella parrocchia gestita dai frati di ha sviluppato l’icona seguente: “Andando ver- Djiri, celebrando la messa con loro e incon- so Emmaus: l’incontro di Cristo sulla strada trando anche i bambini che, grazie all’aiuto dei della missione”, evidenziando, come terreno benefattori, si sono potuti iscrivere a scuola. imprescindibile dell’annuncio, l’incontro con le persone, l’ascolto empatico, l’esperienza Fr. Massimo Tedoldi, ofm concreta. Il prof. fr. Giuseppe Buffon, inse- SGME gnante di Storia presso l’Università Antonia- num, ha dato con la sua relazione “Andare… 2. Animatori provinciali delle Missioni di testimoniare” una stimolante interpretazione lingua italiana della metodologia missionaria dei secoli pas- Roma, PUA, 21-25.01.2013 sati, offrendo così preziose chiavi di lettura per la missione oggi. Inoltre fr. Massimo Tedoldi, Organizzato dalla Segreteria generale per Segretario generale per le Missioni e l’Evan- le Missioni e l’Evangelizzazione, si è svolto gelizzazione, parlando della “missione, chiave all’Antonianum di Roma il Convegno per gli dell’evangelizzazione”, ha rimarcato come la Animatori provinciali delle missioni, in lingua missione sia il paradigma di ogni evangeliz- italiana. Dal 21 al 25 gennaio 2013, 14 Ani- zazione, il punto culminante ed esemplare di matori provinciali (12 della COMPI, i due ogni annuncio del Vangelo. Animatori delle Province di S.M. degli Angeli Infine il Corso ha previsto una mattinata di di Polonia e della Provincia della Sacra Fami- lavoro tra i settori, proponendo così quell’au- glia d’Egitto) oltre a due Suore francescane di spicata sinergia di lavoro. In tal modo, fr. Ar- Gesù Bambino e a una giovane laica, hanno turo Ríos Lara (Animatore generale dell’E- potuto seguire un Corso preparato apposita- vangelizzazione), fr. Joe Rozansky (Direttore mente per la loro formazione permanente e dell’Ufficio Giustizia e Pace) e fr. Vidal Ro- ispirato ad un triplice scopo: 1. approfondire dríguez Lopez (Segretario Generale per la For- la tematica missionaria nel clima della Nuova mazione e Studi) hanno coniugato le istanze Evangelizzazione; 2. cogliere la caratterizza- proprie del loro settore con la missio ad gentes, zione francescana della missione evangeliz- offrendo ai partecipanti una preziosa scheda di zatrice, anche alla luce della nostra storia; 3. lavoro per consentire una proficua collabora- lavorare in sinergia con gli altri settori (Evan- zione e una stimolante integrazione dei valori. gelizzazione, Giustizia e Pace, Formazione e A suggellare tale intesa era presente anche il Studi). I molteplici contributi a tali approfon- Segretario della COMPI, fr. Donato Sardella, dimenti sono stati offerti dai seguenti Relato- che ha ribadito la necessità della collaborazio- ri. Il primo che ha aperto il Convegno è stato ne dei settori all’interno delle Province. fr. Hermann Schalück, già Ministro Generale; Il gruppo degli Animatori ha avuto a dispo- il titolo del suo intervento, “Come riempire sizione molto tempo per dialogare con ciascu- la terra del Vangelo di Cristo con la Nuova no dei Relatori, incarnando poi le riflessioni Evangelizzazione”, ha immediatamente mo- emerse all’interno del Settore. strato l’intenzione di rileggere il famoso docu- L’ultimo giorno dei lavori, sotto la guida mento del 1996, scritto quando era Ministro, di fr. Silvio Bovis, Coordinatore del Settore con le categorie offerte dal Sinodo sulla Nuo- COMPI della missione ad gentes, è stato dedi- va Evangelizzazione, recentemente celebrato cato alla verifica del Convegno, a sintetizzare nell’ottobre 2012. Il giorno seguente, il Mini- le acquisizioni apprese per renderle operative stro Generale ha parlato sul tema “La missione nella animazione delle Province, ad adempiere dell’Ordine oggi”, evidenziando le molteplici infine ad alcune pratiche statutarie. luci della missione dei frati, non disgiunte pe- In tal modo, il Corso di formazione per gli E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 87

Animatori provinciali dell’ad gentes, si è ri- come nostro fratello, vivendo con lui con velato uno strumento utile per ciascuno, sia ogni umiltà, nel rispetto delle differenze. per gli Animatori di recente nomina che hanno Questo ci preserva da un atteggiamento di- potuto beneficiare di un ampliamento di oriz- fensivo e aggressivo contrario allo spirito zonti, sia per gli Animatori che da anni o de- francescano. cenni seguono il settore e che si sono potuti 4. Per essere efficace, il dialogo deve essere arricchire di nuove motivazioni e di proposi- accompagnato da una profonda preghiera tivi stimoli. al fine di collocare la fede in Dio al centro dei nostri incontri. È per questo che, mentre Fr. Massimo Tedoldi, ofm incoraggiamo i fratelli a lavorare per l’unità SGME dei cristiani (cf. Gv 17, 21), anche noi invi- tiamo a impegnarsi attivamente nel dialogo 3. Incontro della Commissione per il servi- interreligioso. I frati partecipino anche de- zio del Dialogo gli sforzi del dialogo intrapreso dalle chiese Nairobi, Kenya, 18-21.02.2013 locali. È inoltre necessario che i frati appro- fondiscano la conoscenza dei documenti Messaggio dei Frati riuniti a Nairobi della Chiesa e dell’Ordine sul dialogo. per l’incontro sul dialogo con l’Islam in 5. Per una nuova evangelizzazione, si sugge- Africa risce che, attraverso la catechesi, la forma- zione filosofica e teologica, la formazione A tutti i fratelli e le sorelle della permanente, tutti i laici religiosi e religiose, Famiglia Francescana, siano formati per i valori cristiani e abbia- A tutti i cristiani, no, inoltre, una certa conoscenza dei valo- Agli uomini e le donne di buona volontà. ri dell’Islam contenuti nel Corano. Questa formazione sia inculturata. In sintonia con l’Anno della Fede pro- 6. Confermiamo il nostro sostegno ai cristiani clamato da papa Benedetto XVI, in risposta che affrontano difficoltà per vivere la loro all’appello del Capitolo Generale del 2009, fede in mezzo ai musulmani (Mali, Nigeria, la Commissione per il servizio del Dialogo Marocco, Nord Sudan, Egitto, Libia, ecc.). nell’ambito dell’Ordine ha invitato i Segreta- 7. Infine, invitiamo i nostri fratelli e sorelle ri per le Missioni e l’Evangelizzazione della della Famiglia Francescana a guardare al Conferenza Africana per un incontro dal 18 al futuro con ottimismo e a credere nella pos- 21 febbraio 2013 a Nairobi, in Kenya, per ri- sibilità di una convivenza pacifica. Che il flettere sul tema del dialogo con l’Islam, una Signore ci conceda la pace! religione che condivide con noi la fede nel Dio unico. Al termine dei lavori: Proposte 1. Esortiamo i fratelli perché possiamo esse- re tutti un segno profetico del dialogo nel 1. Conforme agli orientamenti dell’Ordine, mondo, cominciando a praticarlo nelle no- venga costituita in ogni Entità, la Com- stre fraternità. missione per il Dialogo (mandato 28 del 2. Da diversi secoli l’Islam è presente in Afri- Capitolo generale del 2009), e, dove non è ca. Oggi, attraverso delle strategie proprie, possibile, sia nominato un frate per animare cerca mezzi per la sua visibilità a tutti i li- il dialogo interreligioso all’interno del Se- velli, che suscita a volte reazioni controver- gretariato per le Missioni e l’Evangelizza- se tra i cristiani. Ma riconosciamo anche la zione. presenza francescana in Africa dall’inizio 2. Che il Segretariato per le Missioni e l’Evan- dell’Ordine, dopo l’incontro con il Sultano gelizzazione della Conferenza Africana, in e il martirio dei primi frati in Marocco. collaborazione con gli organi dell’Ordine 3. Per la Famiglia Francescana, l’esempio di per il dialogo, con la partecipazione della S. Francesco, che andò all’incontro con il Fraternità di Istanbul, programmi incontri Sultano elimina ogni paura e ci incoraggia di formazione sul dialogo nel contesto delle a testimoniare la nostra fede. Di conseguen- regioni di appartenenza linguistica. za, il dialogo con l’Islam è possibile e per 3. Che i Segretariati per le Missioni e l’Evan- questo dobbiamo approfondire la nostra gelizzazione e i segretariati per la Forma- identità francescana, accogliendo l’altro zione e gli Studi di ogni Entità di Africa 88 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

prendano coscienza dell’urgenza di sen- Province della Bosnia, Spagna (Valencia), Po- sibilizzare i frati circa l’importanza della lonia (S.Maria degli Angeli) hanno inviato un formazione al dialogo ecumenico e inter- frate interessato, e Istanbul era presente con fr. religioso e di andare verso i nostri vicini Ruben Tierrablanca. Tre i Ministri provincia- musulmani e di quelli che incontriamo nel li partecipanti (Liguria, Sicilia, Abruzzi). La nostro cammino. Curia generale, oltre ai tre fratelli della SGME 4. Incoraggiamo i frati ad inserirsi nelle ini- (Massimo Tedoldi, Arturo Rios Lara, Adriano ziative del dialogo nell’ambito della Chiesa Busatto), era presente con il Ministro generale, locale o anche in iniziative di giustizia e pa- con fr. Vicente Felipe e Vincenzo Brocanelli ce in collaborazione interreligiosa. e, per qualche momento, con il Vicario ed altri 5. Per quanto possibile, promuovere in ogni Definitori. Entità d’Africa iniziative permanenti di Fr. Massimo Tedoldi, aprendo i lavori, ha animazione del dialogo ecumenico e inter- rilevato la duplice grazia, anzitutto del luogo, religioso, secondo il carisma francescano così carico di memoria e di profezia, e poi del (per esempio: movimento Damietta Peace tempo, situandosi questo Seminario nell’An- Initiative in Nairobi). no della Fede e all’indomani del Sinodo sulla 6. I Ministri provinciali d’Africa e Custodi Nuova Evangelizzazione per la trasmissione africani si formino agli studi islamico-cri- della fede (ottobre 2012). Passando al Pro- stiani e all’Istituto di Studi Ecumenici di gramma, ha poi indicato nell’abbondanza del Venezia (PUA). E i frati formati si impe- tempo da dedicare ai gruppi di studio la tipica gnino nella ricerca di metodi per il dialogo modalità seminariale della reciproca informa- e la riconciliazione in Africa. zione, condivisione, verifica. Ha infine pre- Che nostro padre S. Francesco d’Assisi in- sentato il nuovo Assistente generale ME, fr. terceda per noi e ci insegni sempre di nuovo a Adriano Busatto, che ha preparato e curato la vivere tra i fratelli dell’Islam come fratelli e logistica dell’incontro. sorelle minori, in modo pacifico, mite e umile, Il primo giorno ha previsto due Comunica- confessando la nostra fede cristiana e annun- zioni: fr. Mario Vaccari, Ministro provinciale ciando il Vangelo, quando piacerà al Signore. di Genova, ha presentato la memoria storica Camminando verso la Pasqua in cui Gesù Cri- dei Seminari, mettendo in risalto come nel no- sto con la sua morte e risurrezione ci ha reso stro Ordine l’intuizione carismatica ha sempre tutti fratelli e sorelle, vi salutiamo augurando- trovato nell’istituzione non solo accoglienza e vi pace e bene! custodia, ma anche propositivi stimoli (sia con la presenza che con gli scritti) per approfondire Nairobi, 22 febbraio 2013. continuamente la novitas della nostra vita; ha inoltre evidenziato le peculiarità di ogni For- ma Nuova, prospettando la ricca tipologia di 4. IV Seminario sulle Nuove Forme di Evan- queste Fraternità (inserimento nell’emargina- gelizzazione zione e in contesti rurali, presenze-romitorio e Greccio, Italia, 04-08.03.2013 itineranti, conventi tradizionali e appartamen- ti…); da questa memoria, il relatore ha pro- Organizzato dal Segretariato Generale per spettato alcuni fili rossi sui quali portare avanti le Missioni e l’Evangelizzazione (SGME) il il confronto e l’approfondimento: l’intreccio IV Seminario per le Nuove Forme di Evange- carisma-istituzione, il lavoro in rete, il punto lizzazione in Europa si è svolto a Greccio (RI) fermo del mandato capitolare numero 20 sulle dal 4 all’8 marzo 2013. Il tema di questo quarto nuove forme, il ruolo del SGME e della Fra- incontro, facendo sua la viva preoccupazione ternità di Palestrina, la progressiva definizione del recente Sinodo dei Vescovi, è stato: Nuove di Forme Nuove, l’apertura alla dimensione forme e nuova evangelizzazione in prospettiva europea, il confronto con realtà simili in altre francescana. istituzioni ecclesiali. Il secondo Relatore, fr. I partecipanti sono stati una quarantina, Carlo Serri, Ministro della Provincia abruzze- provenienti dalle Fraternità di varie nazioni se e Presidente dei Ministri provinciali d’Eu- europee: Italia (Roncagliette, Genova Voltri, ropa (UFME) ha parlato dei “Semi francescani Savona, Palestrina, Mazara del Vallo, Prato, di vita evangelica per la terra europea”, dando Cortona), Lituania, Olanda, Francia (tre Fra- rilievo ai cardini della nostra spiritualità evan- ternità rappresentate), Germania, Austria. Le gelica e francescana. In particolare ha parla- E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 89 to dell’ “ermeneutica del rinnovamento nella pa, restando chiusi nel nostro piccolo mondo continuità”, evidenziando come la prima novi- regionale? Ecco, vi chiedo: come fratelli delle tas si debba trovare nell’evangelizzatore; del Nuove Forme, potete pensare a realizzazioni primato della fede e della necessità di un alto dal respiro più grande, dagli orizzonti più va- livello di vita spirituale; ha ricordato come il sti? Nei quali coniugare insieme internaziona- seme della povertà nella storia dell’Ordine ha lità e località, Europa e Provincia?” Infine il sempre portato i suoi frutti e così pure il segno nostro Ministro ha proposto le seguenti altre della fraternità: segni, questi, particolarmente domande: “Non pensate che l’Europa di oggi eloquenti in Europa, in crisi drammatica per ci desideri maggiormente vicini, sui “marcia- l’economia e per l’individualismo esasperato. piedi” dove transitano le folle? Non ci desideri Il secondo giorno ha goduto della presen- più presenti nei centri di interesse, di cultura, za di due Relatori “generali”: il nostro Mini- di economia, di politica? Non ci voglia vede- stro e il Preposito della Compagnia di Gesù. re e operare nelle periferie, presso coloro che Fr. José Carballo ha proposto ai partecipanti sono definiti i “senza” (senza casa, senza fa- di lavorare su tre punti: il primo riassunto nel miglia, senza lavoro…)? E in questo sforzo titolo, il secondo sul termine “nuove forme”, comune, potremo forse trovare qualche realiz- il terzo sull’Europa. La sua riflessione si è zazione esemplare a livello europeo?”. concretizzata in alcune domande che i grup- Il Preposito Generale dei Gesuiti, Adolfo pi di studio potranno prendere in esame per il Nicolas, ha esordito ponendo una netta demar- lavoro del Seminario: “Se la forma nuova è cazione sul modo di evangelizzare oggi rispet- la concretizzazione di una memoria che si fa to al passato: se una volta erano le parole le profezia, come aiutare le forme tradizionali di protagoniste dell’annunzio, oggi convince la vita e di evangelizzazione in questo passaggio vita, la compassione, la comunità. Nel nostro al nuovo? Come rendere esemplarmente effi- tempo, il fatto di essere una persona consacra- cace l’esempio di una Forma Nuova di vita e ta non è di per sé il principale fattore di cre- di missione all’interno della propria Provincia dibilità. Occorre quindi trovare un nuovo mo- o Entità? Così che non ci sia una divisione tra do di esprimersi, che passi per gli occhi, per l’una e le altre, ma una dinamica comunionale il cuore, così da indurre la gente a pensare, a e di reciproco beneficio?”; “E cosa significa in cercare Dio. Ha poi illustrato le molteplici ini- concreto quel privilegiare le Nuove Forme, di ziative che i Gesuiti stanno portando avanti nel cui si parla nel documento PdV al numero 20? mondo proprio per poter incontrare la gente là Testo che va letto congiuntamente al Mandato dove e come vive, e inserire così il messaggio 13: “Si crei, la dove è possibile, una Fraternità evangelico. Tali nuove iniziative riguardano i che risponda alle esigenze della nuova evan- settori educativo (scuole ed università) e me- gelizzazione in comunione con la Chiesa loca- diatico (connessioni internet per momenti di le”; “Ancora, i giovani sono particolarmente preghiera) con l’attenzione ai metodi oggi più attratti da una vita di coerente testimonianza, comunicativi (esercizi spirituali per strada, che è l’obiettivo tipico delle Nuove Forme: tradizioni orientali di preghiera). Il Preposito come, allora, legare le Nuove Forme alla cura ricorda che “non possiamo vivere solo delle pastorale delle vocazioni e all’iter formativo in rendite del passato”, e che “la mitologia cle- generale, all’interno di ogni Entità?”; in merito ricale è collassata”, dunque “occorre ritrovare all’Europa, facendo riferimento al Mandato 26 credibilità” e reinventarsi per ritornare com- di PdV: ‘Nel contesto di forte secolarizzazio- prensibili e significativi. ne, tipica dell’Europa, si elabori un Progetto Nei giorni successivi, nutriti da una buona Europa, caratterizzato dall’internazionalità e liturgia e da sereni momenti di fraternità, ci interprovincialità, con l’obiettivo di dar vita sono stati tempi per la riflessione personale e i a nuove forme di evangelizzazione’, chiede: lavori nei gruppi. L’Assemblea finale ha pre- “ispirandoci all’audacia e alla fantasia evange- sentato molte indicazioni emerse, tra le quali: lica che hanno caratterizzato molti nostri con- la proposta da sottoporre al Definitorio gene- fratelli dei secoli passati, come poter coniu- rale di nominare una Commissione per la mes- gare oggi internazionalità-interprovincialità sa a punto di tutto il materiale del Seminario, e nuove forme? Non occorrerà forse liberarci in particolare degli orientamenti operativi di- da quelle sacche di chiusura provincialistica scussi in Assemblea; tale Commissione dovrà che ancora circolano nel nostro sangue? Come poi preparare le auspicate Linee-Guida delle potremo affrontare le sfide della nuova Euro- Nuove Forme, così da orientare Province e 90 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

Fraternità; rivedere la modalità del Seminario con la formazione e l’animazione vocazionale; (inserendolo ad esempio in una piccola mis- la relazione con la Famiglia Francescana; un sione; scegliendo un luogo diverso dall’Italia; rapporto più stretto con i laici); l’indipendenza definendo meglio la modalità seminariale; economica delle Nuove Fraternità dall’econo- trovando un differente stile di partecipazione, mia provinciale ed altre proposte ancora. provvedendo ad esempio ai vari servizi; chia- La messa di chiusura, celebrata dal Ministro rendo bene gli obiettivi con la metodologia: generale, mentre ha dimostrato tutto l’interes- condivisione, formazione, missione; riveden- se, la cura e le grandi attese dell’Ordine verso do anche il sistema degli inviti, dal momento le Nuove Forme, ha dato responsabilità a tutti i che i Ministri provinciali a volte dimentica- partecipanti per un sempre maggiore impegno no di avvisare i frati interessati); organizzare a concretizzare il Vangelo nell’oggi – difficile qualche missione a livello europeo; comple- ma affascinate – della nostra Europa. tare e migliorare i sette punti costitutivi delle Nuove Forme, tenendo conto delle nuove ac- Fr. Massimo Tedoldi,ofm quisizioni del Seminario (come ad esempio dei SGME seguenti tre punti: collaborazione più stretta Statistica Ordinis Fratrum Minorum Status die 31 Decembris 2012 Iuxta statistica a Ministris Provincialibus transmissas. Curata a fr. L. Perugini OFM et fr. Joseph Magro OFM

I. Relatio de statu personali et locali totius ordinis I. De Statu Personali

1. Sollemniter Professi a) Cardinales 6 a) Archiepiscopi 15 a) Episcopi 90

Summa 111

b) Sacerdotes 9446 c) Diaconi permanentes 70 d) Fratres cum optione clericali 388 e) Fratres laici 2042

Summa professorum sollemnium 12057

2. Professi temporarii a) Fratres cum optione clericali 998 b) Fratres sine optione clericali 141 c) Fratres sine optione 226

Summa professorum temporarium 1365

c) Novitii 383

Summa totalis omnium fratrum cum novitiis 13805

II. Distributio Fratrum Provinciae juxta residentiam 1. In territorio Provinciae 11739 2. Extra territorium Provinciae a) In Custodiis 524 b) In aliis locis 1542

Summa omnium fratrum cum novitiis 13805 Postulantes 635 Tertiarii seu oblati perpetui 18 92 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

III. Incrementum et decrementum Provinciae

1. Admissi (hoc anno) a) Ad novitiatum 425 b) Ad professionem temporariam 434 c) Ad professionem sollemnem Fratres laici 50 Fratres cum optione clericali 137 d) Ad sacros ordines Ad diaconatum permanentem 9 Ad presbyteratum 173

2. Extra claustra commorantes hoc anno gratiam obtinuerunt a) Sacerdotes et diaconi 88 b) Fratres laici 17

3. Egressi (hoc anno) a) Novitii 66 b) Professi temporarii 117 c) Professi sollemnes Frattres laici 19 Fratres cum optione clericali 6 Diaconi permanentes 3 Sacerdotes saecularizati, qui indultum obtinuerunt 33 Sacerdotes qui officium reliquerunt 17

Summa fratrum egressorum 261

4. Defuncti (hoc anno) a) Novitii 0 b) Professi temporarii 1 c) Professi sollemnes Frattres laicii 56 Fratres cum optione clericali 0 Diaconi 2 Sacerdotes 258

Summa fratrum defunctorum 317 STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 93

IV. De statu locali - Domus 1. Domus a) In territorio Provinciae 1577 b) Extra territorium Provinciae 192

Summa 1769

2. Domus filiales a) In territorio Provinciae 371 b) Extra territorium Provinciae 19

Summa 390 Summa omnium domorum 2159

V. Numerus paroeciarum Ordini concreditarum 1. In territorio Provinciae a) Apud nostras domos 1016 b) A domibus remotae 613

Summa 1629

2. Extra territorium Provinciae a) Apud nostras domos 106 b) A domibus remotae 152

Summa 258 Summa omnium paroeciarium 1887 94 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

S CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Tot = summa Fratrum; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. Phil.= Alumni cursus Philosophiae; Theo.= Alumni cursus Theologiae Grad.= Alumni ad Grados Academicos STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 95

II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. adscripti

Sollemniter Professi Professi Temporarii Natio Ep Sac DP Cl Lc SPS Cl Lc So SPT Nov Sum Pos Obl 1 Aegyptus S. Familiae 2 76 2 4 8 92 14 1 15 107 8 2 Aequatoria S. Francisci de Quito 7 84 0 7 21 119 22 5 1 28 8 155 13 3 Africa (Kenia) et Madigascaria S. Francisci 67 0 15 82 44 44 8 134 39 4 Africa Meridionalis N.rae Dominae Reginae Pacis 2 47 1 1 5 56 5 1 6 2 64 4 5 Albania Annuntiationis B.V.M. 18 1 3 1 23 3 3 26 3 6 America Centralis/Panama Dominae Nostrae de Guadalupe 4 133 17 30 184 26 7 33 7 224 45 7 Argentina Fluvii Platensis Assumptionis B.V.M 40 3 12 55 3 3 6 64 14 S. Michaelis 1 24 0 9 34 1 1 35 S. Francisci Solano 42 1 2 7 52 1 6 7 59 1 8 Australia Sancti Spiritus 1 73 0 31 105 12 1 13 1 119 2 9 Austria/Italia S. Leopoldi Prov. 1 102 4 4 39 150 2 2 4 2 156 1 10 Belgium S. Joseph Sponsi B.V.M. 65 0 11 76 76 2 11 Bolivia S. Antonii / Missionaria 8 101 1 6 11 127 18 18 3 148 6 12 Bosnia-Herzegovia S. Crucis / Bosnae Argentinae 2 239 5 5 251 29 29 9 289 6 Assumptionis BVM / Herzegoviae 182 1 7 6 196 14 14 5 215 7 13 Brasilia SS. Nominis Jesu Prov. 1 30 0 2 8 41 9 9 2 52 6 S. Antonii Patavini 3 77 0 6 34 120 18 4 2 24 6 150 6 S. Francisci Assisiensis 4 65 0 3 12 84 10 10 1 95 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 10 254 13 52 329 31 31 15 375 15 S. Benedicti de Amazonia 24 9 6 39 7 1 8 4 51 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) 37 0 5 9 51 5 5 3 59 4 S. Crucis 5 69 12 12 98 12 5 17 6 121 6 N.D. Septem Gaudiorum Cust. Aut. 1 21 2 11 35 4 4 39 4 14 Britannia Magna Immac. Conc. B.M.V. Prov. 38 1 4 43 1 1 2 45 1 15 Canada S. Joseph Sponsi B.V.M. 49 0 22 71 71 1 Christi Regis 24 8 32 5 5 1 38 2 16 Ceca Respublica S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae 34 1 1 9 45 1 1 3 49 3 1

Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; PS CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. 96 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. adscripti

Sollemniter Professi Professi Temporarii Natio Ep Sac DP Cl Lc SPS Cl Lc So SPT Nov Sum Pos Obl 17 Chilia Ss.mae Trinitatis 70 1 3 23 97 5 5 2 104 18 Columbia S. Fidei 2 140 0 7 22 171 30 30 8 209 12 S. Pauli Apostoli 44 0 2 13 59 4 1 6 11 2 72 7 19 Congensis Resp.Dem. S. Benedicti Africani 1 149 4 11 165 54 4 58 12 235 16 20 Corea Ss. Martyrum Coreanorum 1 70 0 13 51 135 10 3 13 10 158 7 21 Croatia Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae 1 150 7 25 183 18 1 19 10 212 6 S. Hieronymi / Dalmatiae 57 0 2 59 3 3 62 1 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia 232 6 3 241 15 2 17 10 268 4 22 Gallia B. Pacifici / Gallia Occidentalis 2 82 1 29 114 1 1 115 2 23 Gallia-Belgium Trium Sociorum / Gallia Orient.-Belg. 1 60 25 86 86 24 Germania S. Elisabethae Prov. Franc. 252 1 2 83 338 5 7 12 2 352 4 25 Hibernia Hiberniae 1 104 0 4 21 130 9 9 4 143 6 26 Hispania Baetica 67 2 26 95 2 2 1 98 De Arantzazu franciscana 169 0 7 30 206 4 4 8 2 216 7 1 Carthaginensis 46 1 1 8 56 1 1 57 S. Gregorii Magni / Castellana 1 53 1 12 67 4 4 71 S. Salvatoris a Horta / Cataloniae 31 3 4 38 38 N.rae Dominae a Regula / Granatensis 1 53 1 12 67 1 1 68 1 S. Iacobi a Compostella 2 79 1 1 19 102 2 2 4 4 110 3 S. Joseph / Valentiae et Aragoniae 1 61 1 1 11 75 1 1 76 1 27 Hungaria Magna Domina Hungarorum 2 82 1 15 100 6 2 8 4 112 4 28 Iaponia Ss. Martyrum Iaponensium 63 1 10 74 2 1 3 77 1 29 India S. Thomae Apostoli / Indiae 133 13 8 154 29 29 6 189 11 30 Indonesia S. Michaelis Archangeli 1 78 0 5 24 108 48 7 55 18 181 40 S. Francisci Cust. Aut. 2 33 3 13 51 29 1 30 8 89 7 31 Israel Custodia Terrae Sanctae 1 108 2 6 32 149 15 15 3 167 10

Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; PS CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 97 II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. adscripti

Sollemniter Professi Professi Temporarii Natio Ep Sac DP Cl Lc SPS Cl Lc So SPT Nov Sum Pos Obl 32 Italia S. Antonii Patavini / Venetae 1 239 2 7 57 306 7 4 11 2 319 8 1 S. Bernardini Senensis / Aprutiorum 50 0 6 56 1 1 57 1 S. Michaelis Archangeli / Apuliae 89 4 10 103 9 9 2 114 4 2 Christi Regis / Bononiensis 71 1 16 88 1 1 2 91 Ss. VII Martyrum / Calabriae 40 1 2 43 6 6 2 51 1 1 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae 51 7 58 1 59 1 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis 1 59 0 1 9 70 3 1 4 2 76 6 S. Caroli Borromaei / Mediolanensis 1 95 3 32 131 0 0 8 8 139 1 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana 78 2 2 12 94 5 1 1 7 101 1 S. Bonaventurae / Pedemontana 46 1 1 4 52 2 2 54 S. Iacobi de Marchia / Picena 79 2 4 5 90 5 95 1 Ss. Petri et Pauli / Romana 95 6 12 113 7 7 2 122 2 Immac. Concept. / Salernitano-Lucana 1 105 1 12 119 7 1 1 9 4 132 3 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina 63 2 2 67 9 1 10 1 78 1 Seraphica S. Francisci Assisiensis 176 0 15 15 206 1 29 30 4 240 7 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae 91 1 8 17 117 10 10 4 131 5 S. Vigilii / Tridentina 1 53 1 8 63 2 2 65 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. 3 73 1 10 87 10 10 97 1 Entitates Ministri Generalis 17 2 3 22 6 7 13 6 41 8 33 Lituania S. Casimiri 1 35 2 1 39 2 2 41 1 34 Melita S. Pauli Apostoli 3 51 3 57 3 1 4 61 0 35 Mexicum S. Evangelii 120 0 2 31 153 17 1 4 22 9 184 8 1 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco 3 258 2 19 73 355 71 9 80 14 449 54 Ss. Petri et Pauli de Michoacan 1 156 1 3 28 189 32 5 37 7 233 12 B. Junipero Serra 1 31 0 4 16 52 19 4 2 25 2 79 7 S. Philippi de Iesu 25 0 5 17 47 2 11 13 7 67 8 36 Mozambicum S. Clarae Cust. Aut. 3 32 8 3 46 14 1 15 3 64 3 37 Nederlandia Ss. Martyrum Gorcomiensium 1 95 1 24 121 1 1 122 1 38 Pakistania 39 Papua Nova Guinea S. Francisci Assisiensis 1 11 3 11 26 2 1 3 4 33 11 40 Peruvia S. Francisci Solano 1 66 2 2 18 89 8 8 1 98 5 Ss. XII Apostolorum 2 77 5 26 110 16 16 4 130 3 41 Philippinae S. Petri Baptistae 81 4 12 97 12 12 11 120 12 Custodia S. Antonii Patavini 42 1 1 11 55 13 13 3 71 9

Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; PS CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. 98 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. adscripti

Sollemniter Professi Professi Temporarii Natio Ep Sac DP Cl Lc SPS Cl Lc So SPT Nov Sum Pos Obl 42 Polonia Assumptionis B.V.M. 1 215 1 10 39 266 32 3 35 6 307 10 S. Hedvigis 149 0 1 33 183 12 1 13 3 199 7 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 1 257 0 8 41 307 16 6 0 22 8 337 5 S. Mariae Angelorum 181 0 11 26 218 17 6 23 4 245 8 S. Francisci Assisiensis 151 2 4 16 173 14 4 18 3 194 14 43 Portugallia Ss. Martyrum Marochiensium 1 97 2 20 120 5 5 2 127 44 Romania S. Stephani Regis / Transilvaniae 28 0 3 17 48 4 4 52 4 2 45 Slovakia Ss.mi Salvatoris / Slovakiae 40 5 16 61 7 3 10 4 75 2 46 Slovenia S. Crucis / Slovenia 78 0 11 89 4 4 93 1 47 Taivania (Formosa) B.V.M. Reginae Sinarum 30 1 6 37 5 1 6 43 48 Togum Verbi Incarnati Prov. 39 1 28 68 3 43 46 8 122 13 49 Ucraina S.Michael Archangeli 3 51 6 4 64 9 1 10 3 77 3 50 USA (Fed Civ Am Sept) Assumptionis B.V.M. 1 77 1 36 115 1 116 3 S. Barbarae 114 0 2 53 169 3 8 11 1 181 1 Ss.mi Cordis Iesu 159 1 3 52 215 4 4 1 220 4 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 4 110 2 3 21 140 1 1 2 2 144 2 Ss.mi Nominis Iesu 1 249 3 62 315 5 3 8 4 327 2 Nostrae Dominae de Guadalupe 39 1 15 55 3 1 4 2 61 2 S. Ioannis Baptistae 100 2 51 153 5 3 8 2 163 2 51 Vietnamia S. Francisci in Vietnam 98 9 13 43 163 42 11 53 23 239 20

Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; PS CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 99

III. Fratres et domuus secundum regiones

Africa et Oriens Propinquus Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Aegyptus 34 2 65 2 18 10 97 97 8 Africa Media/Respublica 2 10 1 1 12 12 Africa Meridionalis 16 2 49 1 4 6 62 62 4 Angola 4 11 7 3 21 5 26 7 Beninum 1 1 3 1 5 5 Burkina Faso 1 3 1 4 4 Burundia 3 5 1 3 9 9 Capo Verde 2 2 2 Congus-Brazapolis 5 12 2 1 8 23 23 1 Congus/Respublica (ex Zaire) 37 1 115 57 16 189 15 204 16 Costa Eburnea 3 1 10 3 16 30 30 Dzibuti 1 1 1 Gana 1 1 1 4 6 6 Guinea Bissaviensis 8 27 1 7 4 39 1 40 5 Iordania 2 2 2 4 4 Israel 25 135 1 38 35 209 209 Kenia 3 14 8 2 24 24 Libanum 4 4 4 4 Libya 2 9 1 12 12 Madagascaria 4 21 19 8 48 3 51 18 Malavium 1 4 1 5 5 Marochium 3 1 24 3 28 28 Mauritius 2 7 1 8 8 Mozambicum 10 3 32 14 4 53 53 3 Namibia 2 4 4 4 Ruanda 2 8 8 8 Sudania 1 6 6 6 Syria 9 1 14 1 16 16 Tanzania 3 12 2 1 15 15 25 Togum 13 20 1 19 22 62 8 70 13 Turcia 2 8 8 8 Ugandia 2 4 1 2 7 5 12 Zambia 1 2 20 22 22 Zimbabue 6 13 5 3 21 3 24 4 Summa 210 14 654 5 205 135 51 1064 40 1104 104

America Latina Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Aequatoria 22 7 81 29 23 1 141 8 149 13 Argentina 36 1 118 1 5 32 10 167 6 173 15

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis 100 AN. CXXXII – III.IANUARII-APRILIS Fratres et domuus 2013 – secundumN. 1 regiones

America Latina Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Bolivia 25 9 110 1 24 11 155 3 158 6 Brasilia 144 25 603 1 120 148 29 926 37 963 37 Chilia 20 70 1 2 22 5 100 2 102 0 Columbia 59 2 177 45 36 6 266 10 276 19 Costarica 4 9 3 12 12 Cuba 4 5 1 6 1 7 3 Dominiciana Respublica 2 4 2 1 7 7 Guaiana 2 2 2 Guatimala 14 49 18 18 85 5 90 Haitia 3 7 4 6 17 17 7 Honduria 8 5 20 3 2 30 30 15 Jamaica 2 4 3 7 7 Mexicum 152 5 535 3 161 176 17 897 41 938 89 Nicaragua 9 2 28 4 34 34 23 Panama/America Centralis 5 14 3 17 17 Paraguaia 4 12 5 3 3 23 1 24 4 Peruvia 40 6 141 2 15 45 16 225 5 230 7 Portorico 3 1 10 2 3 16 16 Salvatoria 14 3 34 18 4 59 59 Uruguaia 1 1 1 Venetiola 8 22 2 6 30 4 34 2 Summa 578 66 2056 9 453 551 88 3223 123 3346 240

America Septentrionalis Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Canada 22 110 2 28 5 145 1 146 3 USA (Fed Civ Am Sept) 191 2 872 8 28 299 5 1214 14 1228 16 Summa 213 2 982 8 30 327 10 1359 15 1374 19

Asia et Oceania Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Australia 19 2 75 2 21 100 100 1 Cambosia 1 2 1 3 3 Cazastania 2 1 8 2 11 11 Corea 20 1 59 17 51 128 10 138 7 Iaponia 10 79 1 3 11 94 94 1 India 29 112 42 7 161 6 167 11 Indonesia 24 3 88 84 42 217 26 243 25 Laosium 1 1 1 Malaesia 2 8 1 9 9 Myanmar 1 4 1 5 5 Nova Zelandia 2 6 3 9 9 Pakistania 5 1 25 6 8 40 4 44 4

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis STATISTICA ORDINISIII. Fratres FRATRUM et domuus MINORUM secundum regiones101

Asia et Oceania Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Papua Nova Guinea 7 13 5 12 30 30 11 Philippinae 37 103 1 29 23 156 19 175 20 Sinae 13 1 14 14 Singapura 3 6 10 3 19 19 1 Sri Lanka 3 7 3 3 13 13 2 Taivania 7 33 6 7 46 46 Thailandia 3 6 2 2 10 1 11 2 Timoria Or. 3 8 1 2 11 11 22 Vietnamia 20 90 8 53 52 203 23 226 20 Summa 198 8 743 11 266 252 1280 89 1369 127

Europa Occidentalis Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Austria 21 1 111 3 7 25 147 147 Belgium 13 99 13 112 112 Britannia Magna 8 44 1 2 6 0 53 0 53 1 Civitas Vaticana 1 1 1 Cyprus Insula 4 9 1 10 10 Gallia 23 2 139 1 1 52 1 196 196 2 Germania 59 379 1 8 98 486 2 488 Graecia 2 2 2 2 Helvetia 16 32 1 8 41 41 Hibernia 12 1 81 2 18 102 3 105 2 Hispania 98 3 479 10 15 103 4 614 1 615 4 Italia 335 2 1653 12 121 270 71 2129 33 2162 49 Melita 7 36 4 40 40 Nederlandia 9 1 93 1 1 22 118 118 1 Norvegia 1 6 1 7 7 Portugallia 16 1 91 1 5 21 119 5 124 Sanctus Marinus 1 2 2 2 Suetia 2 6 6 6 Summa 627 11 3263 31 162 642 76 4185 44 4229 59

Europa Orientalis Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Albania 6 2 21 1 5 2 31 31 Bielorussia 4 7 7 7 Bosnia-Herzegovia 46 1 284 34 11 330 14 344 13 Ceca Respublica 8 39 1 1 9 1 51 51 3 Croatia 84 378 1 65 29 0 473 20 493 11 Estonia 1 1 1 Hungaria 13 1 74 9 16 100 4 104 4 Kosovo 1 4 4 4

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis 102 AN. CXXXII – III.IANUARII-APRILIS Fratres et domuus 2013 – secundum N. 1 regiones

Europa Orientalis Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Lettonia 1 1 1 Lituania 6 23 4 2 29 29 1 Nigromontium 3 5 5 5 Polonia 100 1 707 3 127 151 989 22 1011 42 Romania 10 26 7 17 50 50 4 Russia 4 9 1 3 13 13 Serbia 1 4 4 4 Slovakia 7 36 10 17 63 7 70 2 Slovenia 19 66 4 11 81 81 1 Ucraina 21 5 64 2 8 79 5 84 5 Summa 333 10 1748 6 270 276 1 2311 72 2383 86

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 103

IV. Status domorum et presentia fratrum in singulis nationibus

Natio Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos

Aegyptus 34 2 65 2 18 10 97 97 8 Aequatoria 22 7 81 29 23 1 141 8 149 13 Africa Media/Respublica 2 10 1 1 12 12 Africa Meridionalis 16 2 49 1 4 6 62 62 4 Albania 6 2 21 1 5 2 31 31 Angola 4 11 7 3 21 5 26 7 Argentina 36 1 118 1 5 32 10 167 6 173 15 Australia 19 2 75 2 21 100 100 1 Austria 21 1 111 3 7 25 147 147 Belgium 13 99 13 112 112 Beninum 1 1 3 1 5 5 Bielorussia 4 7 7 7 Bolivia 25 9 110 1 24 11 155 3 158 6 Bosnia-Herzegovia 46 1 284 34 11 330 14 344 13 Brasilia 144 25 603 1 120 148 29 926 37 963 37 Britannia Magna 8 44 1 2 6 0 53 0 53 1 Burkina Faso 1 3 1 4 4 Burundia 3 5 1 3 9 9 Cambosia 1 2 1 3 3 Canada 22 110 2 28 5 145 1 146 3 Capo Verde 2 2 2 Cazastania 2 1 8 2 11 11 Ceca Respublica 8 39 1 1 9 1 51 51 3 Chilia 20 70 1 2 22 5 100 2 102 0 Civitas Vaticana 1 1 1 Columbia 59 2 177 45 36 6 266 10 276 19 Congus-Brazapolis 5 12 2 1 8 23 23 1 Congus/Respublica (ex Zaire) 37 1 115 57 16 189 15 204 16 Corea 20 1 59 17 51 128 10 138 7 Costa Eburnea 3 1 10 3 16 30 30 Costarica 4 9 3 12 12 Croatia 84 378 1 65 29 0 473 20 493 11 Cuba 4 5 1 6 1 7 3 Cyprus Insula 4 9 1 10 10 Dominiciana Respublica 2 4 2 1 7 7 Dzibuti 1 1 1

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis 104 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

Natio Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Estonia 1 1 1 Gallia 23 2 139 1 1 52 1 196 196 2 Gana 1 1 1 4 6 6 Germania 59 379 1 8 98 486 2 488 Graecia 2 2 2 2 Guaiana 2 2 2 Guatimala 14 49 18 18 85 5 90 Guinea Bissaviensis 8 27 1 7 4 39 1 40 5 Haitia 3 7 4 6 17 17 7 Helvetia 16 32 1 8 41 41 Hibernia 12 1 81 2 18 102 3 105 2 Hispania 98 3 479 10 15 103 4 614 1 615 4 Honduria 8 5 20 3 2 30 30 15 Hungaria 13 1 74 9 16 100 4 104 4 Iaponia 10 79 1 3 11 94 94 1 India 29 112 42 7 161 6 167 11 Indonesia 24 3 88 84 42 217 26 243 25 Iordania 2 2 2 4 4 Israel 25 135 1 38 35 209 209 Italia 335 2 1653 12 121 270 71 2129 33 2162 49 Jamaica 2 4 3 7 7 Kenia 3 14 8 2 24 24 Kosovo 1 4 4 4 Laosium 1 1 1 Lettonia 1 1 1 Libanum 4 4 4 4 Libya 2 9 1 12 12 Lituania 6 23 4 2 29 29 1 Madagascaria 4 21 19 8 48 3 51 18 Malaesia 2 8 1 9 9 Malavium 1 4 1 5 5 Marochium 3 1 24 3 28 28 Mauritius 2 7 1 8 8 Melita 7 36 4 40 40 Mexicum 152 5 535 3 161 176 17 897 41 938 89 Mozambicum 10 3 32 14 4 53 53 3 Myanmar 1 4 1 5 5 Namibia 2 4 4 4

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 105

Natio Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Nederlandia 9 1 93 1 1 22 118 118 1 Nicaragua 9 2 28 4 34 34 23 Nigromontium 3 5 5 5 Norvegia 1 6 1 7 7 Nova Zelandia 2 6 3 9 9 Pakistania 5 1 25 6 8 40 4 44 4 Panama/America Centralis 5 14 3 17 17 Papua Nova Guinea 7 13 5 12 30 30 11 Paraguaia 4 12 5 3 3 23 1 24 4 Peruvia 40 6 141 2 15 45 16 225 5 230 7 Philippinae 37 103 1 29 23 156 19 175 20 Polonia 100 1 707 3 127 151 989 22 1011 42 Portorico 3 1 10 2 3 16 16 Portugallia 16 1 91 1 5 21 119 5 124 Romania 10 26 7 17 50 50 4 Ruanda 2 8 8 8 Russia 4 9 1 3 13 13 Salvatoria 14 3 34 18 4 59 59 Sanctus Marinus 1 2 2 2 Serbia 1 4 4 4 Sinae 13 1 14 14 Singapura 3 6 10 3 19 19 1 Slovakia 7 36 10 17 63 7 70 2 Slovenia 19 66 4 11 81 81 1 Sri Lanka 3 7 3 3 13 13 2 Sudania 1 6 6 6 Suetia 2 6 6 6 Syria 9 1 14 1 16 16 Taivania 7 33 6 7 46 46 Tanzania 3 12 2 1 15 15 25 Thailandia 3 6 2 2 10 1 11 2 Timoria Or. 3 8 1 2 11 11 22 Togum 13 20 1 19 22 62 8 70 13 Turcia 2 8 8 8 Ucraina 21 5 64 2 8 79 5 84 5 Ugandia 2 4 1 2 7 5 12 Uruguaia 1 1 1 USA (Fed Civ Am Sept) 191 2 872 8 28 299 5 1214 14 1228 16

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis 106 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

Natio Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos

Venetiola 8 22 2 6 30 4 34 2 Vietnamia 20 90 8 53 52 203 23 226 20 Zambia 1 2 20 22 22 Zimbabue 6 13 5 3 21 3 24 4 Summa 2159 111 9446 70 1386 2183 226 13422 383 13805 635

Summa Omnium Fratrum OFM: 13422 Summa Omnium Fratrum OFM cum Novitiis: 13805

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 107

V. Provinciae et Cust. Aut. juxta numerum fratrum et novitiorum

Provincia ID Natio Tot Prof Sol Temp Nov 1 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco 070 Mexicum 449 435 355 80 14 2 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 013 Brasilia 375 360 329 31 15 3 S. Elisabethae Prov. Franc. 116 Germania 352 350 338 12 2 4 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 078 Polonia 337 329 307 22 8 5 Ss.mi Nominis Iesu 087 USA (Fed Civ Am Sept) 327 323 315 8 4 6 S. Antonii Patavini / Venetae 061 Italia 319 317 306 11 2 7 Assumptionis B.V.M. 076 Polonia 307 301 266 35 6 8 S. Crucis / Bosnae Argentinae 062 Bosnia-Herzegovia 289 280 251 29 9 9 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia 065 Croatia 268 258 241 17 10 10 S. Mariae Angelorum 079 Polonia 245 241 218 23 4 11 Seraphica S. Francisci Assisiensis 057 Italia 240 236 206 30 4 12 S. Francisci in Vietnam 089 Vietnamia 239 216 163 53 23 13 S. Benedicti Africani 111 Congensis Resp.Dem. 235 223 165 58 12 14 Ss. Petri et Pauli de Michoacan 071 Mexicum 233 226 189 37 7 15 Dominae Nostrae de Guadalupe 091 America Centralis/Panama 224 217 184 33 7 16 Ss.mi Cordis Iesu 084 USA (Fed Civ Am Sept) 220 219 215 4 1 17 De Arantzazu franciscana 030 Hispania 216 214 206 8 2 18 Assumptionis BVM / Herzegoviae 066 Bosnia-Herzegovia 215 210 196 14 5 19 Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae 063 Croatia 212 202 183 19 10 20 S. Fidei 018 Columbia 209 201 171 30 8 21 S. Hedvigis 077 Polonia 199 196 183 13 3 22 S. Francisci Assisiensis 097 Polonia 194 191 173 18 3 23 S. Thomae Apostoli / Indiae 040 India 189 183 154 29 6 24 S. Evangelii 069 Mexicum 184 175 153 22 9 25 S. Michaelis Archangeli 041 Indonesia 181 163 108 55 18 26 S. Barbarae 083 USA (Fed Civ Am Sept) 181 180 169 11 1 27 Custodia Terrae Sanctae 090 Israel 167 164 149 15 3 28 S. Ioannis Baptistae 086 USA (Fed Civ Am Sept) 163 161 153 8 2 29 Ss. Martyrum Coreanorum 093 Corea 158 148 135 13 10 30 S. Leopoldi Prov. 115 Austria/Italia 156 154 150 4 2 31 S. Francisci de Quito 001 Aequatoria 155 147 119 28 8 32 S. Antonii Patavini 010 Brasilia 150 144 120 24 6 33 S. Antonii / Missionaria 098 Bolivia 148 145 127 18 3 34 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 085 USA (Fed Civ Am Sept) 144 142 140 2 2 35 Hiberniae 028 Hibernia 143 139 130 9 4 36 S. Caroli Borromaei / Mediolanensis 049 Italia 139 139 131 8 37 S. Francisci 106 Africa (Kenia) et Madigascaria 134 126 82 44 8 38 Immac. Concept. / Salernitano- 054 Italia 132 128 119 9 4 39 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae 058 Italia 131 127 117 10 4 40 Ss. XII Apostolorum 074 Peruvia 130 126 110 16 4 41 Ss. Martyrum Marochiensium 080 Portugallia 127 125 120 5 2 42 Ss. Petri et Pauli / Romana 053 Italia 122 120 113 7 2 43 Ss. Martyrum Gorcomiensium 072 Nederlandia 122 122 121 1 44 Verbi Incarnati Prov. 113 Togum 122 114 68 46 8 45 S. Crucis 011 Brasilia 121 115 98 17 6 46 S. Petri Baptistae 075 Philippinae 120 109 97 12 11 47 Sancti Spiritus 005 Australia 119 118 105 13 1 48 Assumptionis B.V.M. 082 USA (Fed Civ Am Sept) 116 115 115 1 49 B. Pacifici / Gallia Occidentalis 099 Gallia 115 115 114 1 50 S. Michaelis Archangeli / Apuliae 043 Italia 114 112 103 9 2 51 Magna Domina Hungarorum 114 Hungaria 112 108 100 8 4 52 S. Iacobi a Compostella 035 Hispania 110 106 102 4 4 53 S. Familiae 105 Aegyptus 107 107 92 15 54 Ss.mae Trinitatis 017 Chilia 104 102 97 5 2

Tot = Fratres omnes cum Novitii; Prof = Fratres sollemniter et temporaliter professi; Sol = Sollemniter professi; Temp = Temporaliter professi; Nov = Novitii 108 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

V. Provinciae et Cust. Aut. juxta numerum fratrum et novitiorum

Provincia ID Natio Tot Prof Sol Temp Nov 55 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana 050 Italia 101 101 94 7 56 Baetica 029 Hispania 98 97 95 2 1 57 S. Francisci Solano 073 Peruvia 98 97 89 8 1 58 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. 060 Italia 97 97 87 10 59 S. Francisci Assisiensis 012 Brasilia 95 94 84 10 1 60 S. Iacobi de Marchia / Picena 052 Italia 95 90 90 5 61 S. Crucis / Slovenia 067 Slovenia 93 93 89 4 62 Christi Regis / Bononiensis 045 Italia 91 89 88 1 2 63 S. Francisci Cust. Aut. A08 Indonesia 89 81 51 30 8 64 Trium Sociorum / Gallia Orient.-Belg. 100 Gallia-Belgium 86 86 86 65 B. Junipero Serra 101 Mexicum 79 77 52 25 2 66 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina 055 Italia 78 77 67 10 1 67 Ss. Martyrum Iaponensium 039 Iaponia 77 77 74 3 68 S.Michael Archangeli 104 Ucraina 77 74 64 10 3 69 S. Joseph Sponsi B.V.M. 008 Belgium 76 76 76 70 S. Joseph / Valentiae et Aragoniae 036 Hispania 76 76 75 1 71 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis 048 Italia 76 74 70 4 2 72 Ss.mi Salvatoris / Slovakiae 016 Slovakia 75 71 61 10 4 73 S. Pauli Apostoli 094 Columbia 72 70 59 11 2 74 S. Joseph Sponsi B.V.M. 014 Canada 71 71 71 75 S. Gregorii Magni / Castellana 032 Hispania 71 71 67 4 76 Custodia S. Antonii Patavini A07 Philippinae 71 68 55 13 3 77 N.rae Dominae a Regula / 034 Hispania 68 68 67 1 78 S. Philippi de Iesu 112 Mexicum 67 60 47 13 7 79 S. Vigilii / Tridentina 059 Italia 65 65 63 2 80 Fluvii Platensis Assumptionis B.V.M 004 Argentina 64 58 55 3 6 81 N.rae Dominae Reginae Pacis 102 Africa Meridionalis 64 62 56 6 2 82 S. Clarae Cust. Aut. A06 Mozambicum 64 61 46 15 3 83 S. Hieronymi / Dalmatiae 064 Croatia 62 62 59 3 84 S. Pauli Apostoli 068 Melita 61 61 57 4 85 Nostrae Dominae de Guadalupe 088 USA (Fed Civ Am Sept) 61 59 55 4 2 86 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae 047 Italia 59 58 58 1 87 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) 109 Brasilia 59 56 51 5 3 88 S. Francisci Solano 107 Argentina 59 59 52 7 89 Carthaginensis 031 Hispania 57 57 56 1 90 S. Bernardini Senensis / Aprutiorum 042 Italia 57 57 56 1 91 S. Bonaventurae / Pedemontana 051 Italia 54 54 52 2 92 SS. Nominis Jesu Prov. 108 Brasilia 52 50 41 9 2 93 S. Stephani Regis / Transilvaniae 081 Romania 52 52 48 4 94 Ss. VII Martyrum / Calabriae 046 Italia 51 49 43 6 2 95 S. Benedicti de Amazonia A05 Brasilia 51 47 39 8 4 96 S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae 015 Ceca Respublica 49 46 45 1 3 97 Immac. Conc. B.M.V. Prov. 003 Britannia Magna 45 45 43 2 98 SS. Cordis Jesu Cust. Aut. A09 BRASILE 44 42 34 8 2 99 S. Joannis Baptistae Cust. Aut. A03 Pakistan 44 40 33 7 4 100 B.V.M. Reginae Sinarum 095 Taivania (Formosa) 43 43 37 6 101 S. Casimiri 110 Lituania 41 41 39 2 102 Entitates Ministri Generalis F23 Italia 41 35 22 13 6 103 N.D. Septem Gaudiorum Cust. Aut. A01 Brasilia 39 39 35 4 104 S. Salvatoris a Horta / Cataloniae 033 Hispania 38 38 38 105 Christi Regis 096 CanadaV. Provinciae et Cust. Aut. juxta38 numerum37 fratrum32 et novitiorum5 1 106 S. Michaelis 092 Argentina 35 35 34 1 107ProvinciaS. Francisci Assisiensis IDA04 NatioPapua Nova Guinea Tot33 Prof29 Sol26 Temp3 Nov4 108 Annuntiationis B.V.M. 002 Albania 26 26 23 3 13805 13422 12057 1365 383 Tot = Fratres omnes cum Novitii; Prof = Fratres sollemniter et temporaliter professi; Sol = Sollemniter professi; Temp = Temporaliter professi; Nov = Novitii

Tot = Fratres omnes cum Novitii; Prof = Fratres sollemniter et temporaliter professi; Sol = Sollemniter professi; Temp = Temporaliter professi; Nov = Novitii STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 109

VI. Incrementum vel decrementum numeri fratrum

Admissi Egressi Defuncti Summa Natio Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Egr Def Exc Tot Sum 1. Aegyptus S. Familiae 2 3 2 1 2 1 107 107 2. Aequatoria S. Francisci de Quito 11 28 2 3 2 6 2 3 155 147 3. Africa (Kenia) et Madigascaria S. Francisci 8 9 3 1 1 2 1 134 126 4. Africa Meridionalis N.rae Dominae Reginae Pacis 2 1 2 2 64 62 5. Albania Annuntiationis B.V.M. 3 26 26 6. America Centralis/Panama Dominae Nostrae de Guadalupe 7 5 4 3 3 224 217 7. Argentina Fluvii Platensis Assumptionis B.V.M 6 1 1 1 64 58 S. Michaelis 1 2 1 3 1 35 35 S. Francisci Solano 1 1 1 59 59 8. Australia Sancti Spiritus 1 4 4 4 119 118 9. Austria/Italia S. Leopoldi Prov. 2 3 1 1 1 2 1 156 154 10. Belgium S. Joseph Sponsi B.V.M. 1 5 1 5 76 76 11. Bolivia S. Antonii / Missionaria 4 3 5 1 2 6 3 6 148 145 12. Bosnia-Herzegovia S. Crucis / Bosnae Argentinae 9 7 3 3 4 3 4 289 280 Assumptionis BVM / Herzegoviae 5 6 4 2 4 2 4 215 210 13. Brasilia SS. Nominis Jesu Prov. 2 2 2 2 52 50 S. Antonii Patavini 7 5 1 1 2 2 3 2 150 144 S. Francisci Assisiensis 2 2 1 1 3 1 7 1 3 95 94 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 19 14 1 4 4 1 7 10 7 1 375 360 S. Benedicti de Amazonia 4 3 1 3 3 51 47 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) 4 1 5 1 2 3 59 56 S. Crucis 6 5 5 2 1 1 3 4 3 121 115 N.D. Septem Gaudiorum Cust. Aut. 1 2 39 39 14. Britannia Magna Immac. Conc. B.M.V. Prov. 2 2 45 45 15. Canada S. Joseph Sponsi B.V.M. 7 2 7 2 71 71 Christi Regis 1 1 1 3 1 3 38 37 16. Ceca Respublica S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae 3 2 1 1 49 46 17. Chilia Ss.mae Trinitatis 2 1 3 2 1 2 1 104 102 18. Columbia S. Fidei 13 9 6 5 8 2 9 18 9 3 209 201 S. Pauli Apostoli 5 2 3 1 1 5 1 72 70

Nov = Novitii; Ptm = Professi Temporarii; Sol = Professi sollemnes; Egr = Egressi; Def = Defuncti; Exc = Extra claustra commorantes; Tot = Summa Fratrum cum Novitii; Sum = Summa Fratrum 110 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

Admissi Egressi Defuncti Summa Natio Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Egr Def Exc Tot Sum 19. Congensis Resp.Dem. S. Benedicti Africani 12 13 5 1 6 235 223 20. Corea Ss. Martyrum Coreanorum 10 5 3 2 1 1 5 1 1 158 148 21. Croatia Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae 11 22 4 1 3 4 5 4 1 212 202 S. Hieronymi / Dalmatiae 3 1 1 3 1 3 62 62 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia 10 9 1 2 4 2 4 268 258 22. Gallia B. Pacifici / Gallia Occidentalis 4 4 115 115 23. Gallia-Belgium Trium Sociorum / Gallia Orient.-Belg. 3 3 86 86 24. Germania S. Elisabethae Prov. Franc. Germanica 2 2 1 1 1 12 3 12 352 350 25. Helvetia 26. Hibernia Hiberniae 7 2 3 1 5 5 5 1 143 139 27. Hispania Baetica 1 2 2 98 97 De Arantzazu franciscana 2 1 2 1 9 1 9 216 214 Carthaginensis 2 2 57 57 S. Gregorii Magni / Castellana 71 71 S. Salvatoris a Horta / Cataloniae 1 1 38 38 N.rae Dominae a Regula / Granatensis 1 2 2 68 68 S. Iacobi a Compostella 4 1 1 1 1 2 2 2 110 106 S. Joseph / Valentiae et Aragoniae 1 3 1 3 76 76 28. Hungaria Magna Domina Hungarorum 4 1 112 108 29. Iaponia Ss. Martyrum Iaponensium 1 1 1 2 1 2 77 77 30. India S. Thomae Apostoli / Indiae 7 17 1 4 1 5 1 189 183 31. Indonesia S. Michaelis Archangeli 22 12 5 11 9 1 1 23 1 2 181 163 S. Francisci Cust. Aut. 8 4 4 3 1 4 1 89 81 32. Israel Custodia Terrae Sanctae 3 7 1 6 1 6 1 167 164

Nov = Novitii; Ptm = Professi Temporarii; Sol = Professi sollemnes; Egr = Egressi; Def = Defuncti; Exc = Extra claustra commorantes; Tot = Summa Fratrum cum Novitii; Sum = Summa Fratrum STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 111

Admissi Egressi Defuncti Summa Natio Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Egr Def Exc Tot Sum 33. Italia S. Antonii Patavini / Venetae 2 1 2 8 8 319 317 S. Bernardini Senensis / Aprutiorum 3 3 57 57 S. Michaelis Archangeli / Apuliae 2 1 3 1 5 1 5 114 112 Christi Regis / Bononiensis 1 1 3 1 3 91 89 Ss. VII Martyrum / Calabriae 2 6 2 51 49 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae 1 3 1 3 59 58 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis 2 1 1 1 1 1 76 74 S. Caroli Borromaei / Mediolanensis 0 5 5 139 139 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana 2 1 3 9 3 2 101 101 S. Bonaventurae / Pedemontana 1 2 2 54 54 S. Iacobi de Marchia / Picena 5 3 6 6 95 90 Ss. Petri et Pauli / Romana 2 1 3 1 7 1 7 122 120 Immac. Concept. / Salernitano-Lucana 2 5 1 6 6 132 128 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina 1 6 1 5 5 78 77 Seraphica S. Francisci Assisiensis 4 2 7 2 1 8 5 8 2 240 236 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae 4 5 5 5 131 127 S. Vigilii / Tridentina 1 4 1 4 65 65 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. 1 12 1 12 97 97 Entitates Ministri Generalis 6 3 1 1 1 41 35 34. Lituania S. Casimiri 1 1 1 41 41 35. Melita S. Pauli Apostoli 1 0 0 0 7 7 61 61 36. Mexicum S. Evangelii 9 4 2 2 1 3 5 3 184 175 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco 18 22 8 4 3 1 4 10 4 449 435 Ss. Petri et Pauli de Michoacan 7 14 3 1 4 5 4 1 233 226 B. Junipero Serra 4 4 7 2 2 79 77 S. Philippi de Iesu 7 3 2 1 3 5 1 67 60 37. Mozambicum S. Clarae Cust. Aut. 3 3 5 1 1 1 2 1 64 61 38. Nederlandia Ss. Martyrum Gorcomiensium 1 7 7 122 122 39. Pakistania 40. Papua Nova Guinea S. Francisci Assisiensis 4 2 2 1 1 33 29 41. Peruvia S. Francisci Solano 1 1 5 3 2 3 2 98 97 Ss. XII Apostolorum 6 2 1 2 1 3 130 126 42. Philippinae S. Petri Baptistae 13 2 2 2 1 2 1 120 109 Custodia S. Antonii Patavini 3 4 1 1 71 68 43. Polonia Assumptionis B.V.M. 6 6 5 1 1 2 4 2 2 307 301 S. Hedvigis 4 3 2 1 1 1 1 199 196 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 9 4 6 1 1 1 4 5 4 1 337 329 S. Mariae Angelorum 4 7 1 2 4 4 4 1 245 241 S. Francisci Assisiensis 4 20 2 1 4 1 8 1 2 194 191

Nov = Novitii; Ptm = Professi Temporarii; Sol = Professi sollemnes; Egr = Egressi; Def = Defuncti; Exc = Extra claustra commorantes; Tot = Summa Fratrum cum Novitii; Sum = Summa Fratrum 112 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

Admissi Egressi Defuncti Summa Natio Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Egr Def Exc Tot Sum 44. Portugallia Ss. Martyrum Marochiensium 2 1 0 7 7 127 125 45. Romania S. Stephani Regis / Transilvaniae 2 1 1 52 52 46. Slovakia Ss.mi Salvatoris / Slovakiae 4 1 75 71 47. Slovenia S. Crucis / Slovenia 4 2 2 2 2 93 93 48. Taivania (Formosa) B.V.M. Reginae Sinarum 2 43 43 49. Togum Verbi Incarnati Prov. 8 46 5 1 1 1 1 122 114 50. Ucraina S.Michael Archangeli 3 10 2 1 77 74 51. USA (Fed Civ Am Sept) Assumptionis B.V.M. 2 1 1 4 4 4 1 116 115 S. Barbarae 1 3 1 1 2 1 181 180 Ss.mi Cordis Iesu 1 1 1 1 2 7 3 7 220 219 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 2 1 3 1 5 1 5 144 142 Ss.mi Nominis Iesu 4 2 4 10 10 327 323 Nostrae Dominae de Guadalupe 3 1 1 1 1 1 1 61 59 S. Ioannis Baptistae 3 4 1 1 5 1 5 163 161 52. Vietnamia S. Francisci in Vietnam 24 11 4 1 3 1 2 5 2 239 216

Nov = Novitii; Ptm = Professi Temporarii; Sol = Professi sollemnes; Egr = Egressi; Def = Defuncti; Exc = Extra claustra commorantes; Tot = Summa Fratrum cum Novitii; Sum = Summa Fratrum STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 113

VII. Inter 2012 et 2011 comparatio

Provincia Natio 2012 2011 Diff A09 SS. Cordis Jesu Cust. Aut. BRASILE 44 44 A01 N.D. Septem Gaudiorum Cust. Aut. Brasilia 39 39 111 S. Benedicti Africani Congensis Resp.Dem. 235 221 14 074 Ss. XII Apostolorum Peruvia 130 120 10 075 S. Petri Baptistae Philippinae 120 113 7 113 Verbi Incarnati Prov. Togum 122 115 7 A08 S. Francisci Cust. Aut. Indonesia 89 84 5 016 Ss.mi Salvatoris / Slovakiae Slovakia 75 71 4 041 S. Michaelis Archangeli Indonesia 181 177 4 004 Fluvii Platensis Assumptionis B.V. Argentina 64 61 3 065 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia Croatia 268 265 3 077 S. Hedvigis Polonia 199 196 3 114 Magna Domina Hungarorum Hungaria 112 109 3 F23 Entitates Ministri Generalis Italia 41 38 3 013 Immaculatae Conceptionis B.V.M. Brasilia 375 373 2 015 S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae Ceca Respublica 49 47 2 063 Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae Croatia 212 210 2 076 Assumptionis B.V.M. Polonia 307 305 2 A07 Custodia S. Antonii Patavini Philippinae 71 69 2 035 S. Iacobi a Compostella Hispania 110 109 1 046 Ss. VII Martyrum / Calabriae Italia 51 50 1 069 S. Evangelii Mexicum 184 183 1 A05 S. Benedicti de Amazonia Brasilia 51 50 1 109 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) Brasilia 59 58 1 115 S. Leopoldi Prov. Austria/Italia 156 155 1 108 SS. Nominis Jesu Prov. Brasilia 52 52 0 017 Ss.mae Trinitatis Chilia 104 104 0 032 S. Gregorii Magni / Castellana Hispania 71 71 0 051 S. Bonaventurae / Pedemontana Italia 54 54 0 102 N.rae Dominae Reginae Pacis Africa Meridionalis 64 64 0 081 S. Stephani Regis / Transilvaniae Romania 52 52 0 094 S. Pauli Apostoli Columbia 72 72 0 095 B.V.M. Reginae Sinarum Taivania (Formosa) 43 43 0 101 B. Junipero Serra Mexicum 79 79 0 110 S. Casimiri Lituania 41 41 0 112 S. Philippi de Iesu Mexicum 67 67 0

104 S.Michael Archangeli Ucraina 77 77 0 A04 S. Francisci Assisiensis Papua Nova Guinea 33 33 0 107 S. Francisci Solano Argentina 59 59 0

A03 S. Joannis Baptistae Cust. Aut. Pakistan 44 44 0 114 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 VII. Inter 2012 et 2011 comparatio

Provincia Natio 2012 2011 Diff

010 S. Antonii Patavini Brasilia 150 151 -1 031 Carthaginensis Hispania 57 58 -1 033 S. Salvatoris a Horta / Cataloniae Hispania 38 39 -1 048 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis Italia 76 77 -1 052 S. Iacobi de Marchia / Picena Italia 95 96 -1 066 Assumptionis BVM / Herzegoviae Bosnia-Herzegovia 215 216 -1 089 S. Francisci in Vietnam Vietnamia 239 240 -1 011 S. Crucis Brasilia 121 122 -1 003 Immac. Conc. B.M.V. Prov. Britannia Magna 45 46 -1 028 Hiberniae Hibernia 143 145 -2 034 N.rae Dominae a Regula / Hispania 68 70 -2 058 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae Italia 131 133 -2 088 Nostrae Dominae de Guadalupe USA (Fed Civ Am Sept) 61 63 -2 093 Ss. Martyrum Coreanorum Corea 158 160 -2 005 Sancti Spiritus Australia 119 122 -3 029 Baetica Hispania 98 101 -3 036 S. Joseph / Valentiae et Aragoniae Hispania 76 79 -3 042 S. Bernardini Senensis / Italia 57 60 -3 047 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae Italia 59 62 -3 064 S. Hieronymi / Dalmatiae Croatia 62 65 -3 078 Immaculatae Conceptionis B.V.M. Polonia 337 340 -3 096 Christi Regis Canada 38 41 -3 106 S. Francisci Africa (Kenia) et Madigascaria 134 137 -3 092 S. Michaelis Argentina 35 38 -3 A06 S. Clarae Cust. Aut. Mozambicum 64 67 -3 002 Annuntiationis B.V.M. Albania 26 30 -4 055 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina Italia 78 82 -4 059 S. Vigilii / Tridentina Italia 65 69 -4 067 S. Crucis / Slovenia Slovenia 93 97 -4 079 S. Mariae Angelorum Polonia 245 249 -4 083 S. Barbarae USA (Fed Civ Am Sept) 181 185 -4 085 Immaculatae Conceptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 144 148 -4 090 Custodia Terrae Sanctae Israel 167 171 -4 097 S. Francisci Assisiensis Polonia 194 198 -4 099 B. Pacifici / Gallia Occidentalis Gallia 115 119 -4 061 S. Antonii Patavini / Venetae Italia 319 324 -5 001 S. Francisci de Quito Aequatoria 155 160 -5 040 S. Thomae Apostoli / Indiae India 189 194 -5 049 S. Caroli Borromaei / Italia 139 144 -5 053 Ss. Petri et Pauli / Romana Italia 122 127 -5 STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 115 VII. Inter 2012 et 2011 comparatio

Provincia Natio 2012 2011 Diff

054 Immac. Concept. / Salernitano- Italia 132 137 -5 087 Ss.mi Nominis Iesu USA (Fed Civ Am Sept) 327 332 -5 105 S. Familiae Aegyptus 107 112 -5 008 S. Joseph Sponsi B.V.M. Belgium 76 82 -6 012 S. Francisci Assisiensis Brasilia 95 101 -6 043 S. Michaelis Archangeli / Apuliae Italia 114 120 -6 080 Ss. Martyrum Marochiensium Portugallia 127 133 -6 082 Assumptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 116 122 -6 045 Christi Regis / Bononiensis Italia 91 98 -7 071 Ss. Petri et Pauli de Michoacan Mexicum 233 240 -7 072 Ss. Martyrum Gorcomiensium Nederlandia 122 129 -7 086 S. Ioannis Baptistae USA (Fed Civ Am Sept) 163 170 -7 030 De Arantzazu franciscana Hispania 216 224 -8 068 S. Pauli Apostoli Melita 61 69 -8 070 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco Mexicum 449 457 -8 100 Trium Sociorum / Gallia Orient.- Gallia-Belgium 86 94 -8 014 S. Joseph Sponsi B.V.M. Canada 71 80 -9 084 Ss.mi Cordis Iesu USA (Fed Civ Am Sept) 220 229 -9 091 Dominae Nostrae de Guadalupe America Centralis/Panama 224 233 -9 073 S. Francisci Solano Peruvia 98 108 -10 018 S. Fidei Columbia 209 220 -11 098 S. Antonii / Missionaria Bolivia 148 159 -11 057 Seraphica S. Francisci Assisiensis Italia 240 252 -12 116 S. Elisabethae Prov. Franc. Germania 352 364 -12 060 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. Italia 97 111 -14 039 Ss. Martyrum Iaponensium Iaponia 77 92 -15 050 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana Italia 101 144 -43 062 S. Crucis / Bosnae Argentinae Bosnia-Herzegovia 289 339 -50 13805 14067 -262 116 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

VIII. Alumni cursus Philosophiae, Theologiae et ad Gradus Academicos

Provincia Natio Phil Theo. Grad. Tot. A09 SS. Cordis Jesu Cust. Aut. BRASILE 4 4 1 9 A01 N.D. Septem Gaudiorum Cust. Aut. Brasilia 6 6 111 S. Benedicti Africani Congensis Resp.Dem. 2 3 5 074 Ss. XII Apostolorum Peruvia 8 8 3 19 075 S. Petri Baptistae Philippinae 113 Verbi Incarnati Prov. Togum 23 15 5 43 A08 S. Francisci Cust. Aut. Indonesia 3 6 3 12 016 Ss.mi Salvatoris / Slovakiae Slovakia 2 7 2 11 041 S. Michaelis Archangeli Indonesia 53 7 3 63 004 Fluvii Platensis Assumptionis B.V.M Argentina 3 3 2 8 065 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia Croatia 8 14 3 25 077 S. Hedvigis Polonia 5 7 2 14 114 Magna Domina Hungarorum Hungaria 2 7 3 12 F23 Entitates Ministri Generalis Italia 7 2 5 14 013 Immaculatae Conceptionis B.V.M. Brasilia 18 18 5 41 015 S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae Ceca Respublica 1 1 2 063 Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae Croatia 11 14 1 26 076 Assumptionis B.V.M. Polonia 12 28 12 52 A07 Custodia S. Antonii Patavini Philippinae 0 0 0 0 035 S. Iacobi a Compostella Hispania 1 3 4 046 Ss. VII Martyrum / Calabriae Italia 2 4 4 10 069 S. Evangelii Mexicum 4 17 3 24 A05 S. Benedicti de Amazonia Brasilia 4 2 6 109 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) Brasilia 6 5 1 12 115 S. Leopoldi Prov. Austria/Italia 1 2 4 7 108 SS. Nominis Jesu Prov. Brasilia 5 3 1 9 017 Ss.mae Trinitatis Chilia 3 3 6 12 032 S. Gregorii Magni / Castellana Hispania 2 1 3 051 S. Bonaventurae / Pedemontana Italia 2 0 2 102 N.rae Dominae Reginae Pacis Africa Meridionalis 2 5 1 8 081 S. Stephani Regis / Transilvaniae Romania 2 2 4 094 S. Pauli Apostoli Columbia 6 4 4 14 095 B.V.M. Reginae Sinarum Taivania (Formosa) 1 6 7 101 B. Junipero Serra Mexicum 16 5 21 110 S. Casimiri Lituania 1 1 2 4 112 S. Philippi de Iesu Mexicum 2 3 5 10 104 S.Michael Archangeli Ucraina 3 12 3 18 A04 S. Francisci Assisiensis Papua Nova Guinea 2 3 0 5 107 S. Francisci Solano Argentina 4 3 3 10 A03 S. Joannis Baptistae Cust. Aut. Pakistan 6 1 7 010 S. Antonii Patavini Brasilia 15 5 3 23 031 Carthaginensis Hispania 1 4 5 033 S. Salvatoris a Horta / Cataloniae Hispania 0 0 0 048 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis Italia 2 1 3 052 S. Iacobi de Marchia / Picena Italia 5 8 13 066 Assumptionis BVM / Herzegoviae Bosnia-Herzegovia 8 10 4 22 089 S. Francisci in Vietnam Vietnamia 26 27 5 58

Phil.= Alumni cursus Philosophiae; Theo.= Alumni cursus Theologiae Grad.= Alumni ad Grados Academicos STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 117

VIII. Alumni cursus Philosophiae, Theologiae et ad Gradus Academicos

Provincia Natio Phil. Theo. Grad. Tot 011 S. Crucis Brasilia 14 8 3 25 003 Immac. Conc. B.M.V. Prov. Britannia Magna 2 2 028 Hiberniae Hibernia 6 6 13 25 034 N.rae Dominae a Regula / Hispania 2 2 058 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae Italia 4 7 3 14 088 Nostrae Dominae de Guadalupe USA (Fed Civ Am Sept) 2 7 9 093 Ss. Martyrum Coreanorum Corea 7 10 7 24 005 Sancti Spiritus Australia 7 6 1 14 029 Baetica Hispania 2 2 036 S. Joseph / Valentiae et Aragoniae Hispania 1 1 042 S. Bernardini Senensis / Aprutiorum Italia 0 1 0 1 047 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae Italia 064 S. Hieronymi / Dalmatiae Croatia 3 2 0 5 078 Immaculatae Conceptionis B.V.M. Polonia 6 18 8 32 096 Christi Regis Canada 1 2 0 3 106 S. Francisci Africa (Kenia) et Madigascaria 21 18 8 47 092 S. Michaelis Argentina 0 0 2 2 A06 S. Clarae Cust. Aut. Mozambicum 6 9 4 19 002 Annuntiationis B.V.M. Albania 2 3 1 6 055 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina Italia 4 5 9 059 S. Vigilii / Tridentina Italia 1 2 3 067 S. Crucis / Slovenia Slovenia 3 3 079 S. Mariae Angelorum Polonia 15 8 6 29 083 S. Barbarae USA (Fed Civ Am Sept) 5 4 9 085 Immaculatae Conceptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 0 0 0 0 090 Custodia Terrae Sanctae Israel 8 9 14 31 097 S. Francisci Assisiensis Polonia 4 14 4 22 099 B. Pacifici / Gallia Occidentalis Gallia 1 0 1 061 S. Antonii Patavini / Venetae Italia 2 10 5 17 001 S. Francisci de Quito Aequatoria 14 11 7 32 040 S. Thomae Apostoli / Indiae India 1 1 049 S. Caroli Borromaei / Mediolanensis Italia 1 5 1 7 053 Ss. Petri et Pauli / Romana Italia 2 5 7 054 Immac. Concept. / Salernitano-Lucana Italia 3 6 4 13 087 Ss.mi Nominis Iesu USA (Fed Civ Am Sept) 4 3 7 105 S. Familiae Aegyptus 3 3 008 S. Joseph Sponsi B.V.M. Belgium 0 0 0 0 012 S. Francisci Assisiensis Brasilia 8 2 10 043 S. Michaelis Archangeli / Apuliae Italia 5 4 5 14 080 Ss. Martyrum Marochiensium Portugallia 0 5 5 10 082 Assumptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 0 2 2 045 Christi Regis / Bononiensis Italia 1 2 3 071 Ss. Petri et Pauli de Michoacan Mexicum 22 15 4 41 072 Ss. Martyrum Gorcomiensium Nederlandia 0 0 0 0 086 S. Ioannis Baptistae USA (Fed Civ Am Sept) 3 4 1 8 030 De Arantzazu franciscana Hispania 1 1 068 S. Pauli Apostoli Melita 3 1 2 6

Phil.= Alumni cursus Philosophiae; Theo.= Alumni cursus Theologiae Grad.= Alumni ad Grados Academicos 118 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 VIII. Alumni cursus Philosophiae, Theologiae et ad Gradus Academicos

Provincia Natio Phil. Theo. Grad. Tot 070 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco Mexicum 39 4 9 52 100 Trium Sociorum / Gallia Orient.-Belg. Gallia-Belgium 0 0 0 0 014 S. Joseph Sponsi B.V.M. Canada 0 0 0 0 084 Ss.mi Cordis Iesu USA (Fed Civ Am Sept) 4 1 0 5 091 Dominae Nostrae de Guadalupe America Centralis/Panama 25 25 2 52 073 S. Francisci Solano Peruvia 3 10 32 45 018 S. Fidei Columbia 24 6 4 34 098 S. Antonii / Missionaria Bolivia 5 14 3 22 057 Seraphica S. Francisci Assisiensis Italia 15 20 8 43 116 S. Elisabethae Prov. Franc. Germania 4 4 060 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. Italia 4 3 3 10 039 Ss. Martyrum Iaponensium Iaponia 1 0 1 050 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana Italia 2 3 5 062 S. Crucis / Bosnae Argentinae Bosnia-Herzegovia 15 19 3 37 604 610 301 1515

Phil.= Alumni cursus Philosophiae; Theo.= Alumni cursus Theologiae Grad.= Alumni ad Grados Academicos E POSTULATIONE GENERALI

1. Approbatio texti liturgici Beati Gabriëlis tore Generali, litteris die 27 mensis Septem- Mariae Allegra bris anno 2012 datis, vigore facultatum huic Congregationi a Summo Pontifice Benedicto Congregatio de Cultu Divino XVI tributarum, textum latinum, bohemicum et Disciplina Sacramentorum et italicum, orationis collectae et lectionis al- terius pro Liturgiae Horarum in honorem Bea- Prot. N. 533/12/L ti Friderici Bachstein et sociorum, martyrum, prout in adiectis exstat exemplaribus, perli- ORDINIS FRATRUM MINORUM benter approbamus seu confirmamus. In textu imprimendo mentio fiat de appro- Instante Reverendo Patre Ioanne Iosepho batione seu confirmatione ab Apostolica Se- Califano, Ordinis Fratrum Minorum Postula- de concessa. Eiusdem insuper textus impres- tore Generali, litteris die 31 mensis Augusti si duo exemplaria ad hanc Congregationem anno 2012 datis, vigore facultatum huic Con- transmittantur. Contrariis quibuslibet minime gregationi a Summo Pontifice Benedicto XVI obstantibus. tributarum, textum latinum et italicum oratio- Ex aedibus Congregationis de Cultu Divi- nis collectae atque textum italicum lectionis no et Disciplina Sacramentorum, die 6 mensis alterius pro Officio lectionis Liturgiae Hora- Novembris 2012. rum in honorem Beati Gabrielis Mariae Alle- gra, presbyteri, prout in adiecto exstat exem- Antonius Card. Cañizares Llovera plari, libenter probamus seu confirmamus. Praefectus In textu imprimendo mentio fiat approba- tionis ab Apostolica Sede concessa. Eiusdem + Arturus Roche insuper textus impressi duo exemplaria ad Archiepiscopus a Secretis hanc Congregationem transmittantur. Contra- riis quibuslibet minime obstantibus. 3. Ponens in Causa Ven. Servae Dei Mariae Ex aedibus Congregationis de Cultu Divino Christinae a Sabaudia nominatur et Disciplina Sacramentorum, die 10 mensis Septembris anno 2012. Congregatio de Causis Sanctorum Antonius Card. Cañizares Llovera Praefectus NEAPOLITANA. Beatificationis et Canoni- zationis Venerabilis Servae Dei Mariae Chri- Ioannes Michael Ferrer Grenesche stinae a Sabaudia Reginae Regni utriusque Si- Subsecretarius ciliae.

Cum Causa Beatificationis et Canonizatio- 2. Approbatio texti liturgici Beatorum Fri- nis Venerabilis Servae Dei Mariae Christinae derici Bachstein et sociorum a Sabaudia, Reginae Regni utriusque Siciliae, suo indigeat Ponente, Rev.mus P. Ioannes Io- Congregatio de Cultu Divino sephus Califano, O.F.M., Postulator legitime et Disciplina Sacramentorum constitutus in eiusdem Venerabilis Servae Dei Causa, ab hac Congregatione de Causis San- Prot. N. 707/12/L ctorum petit ut, ex Patribus eidem Congrega- tioni praepositis, Ponentem praefatae Vene- ORDINIS FRATRUM MINORUM rabilis Servae Dei Causae eligere ac deputare benigne dignetur. Haec Congregatio, attentis Instante Reverendo Patre Ioanne Iosepho expositis, precibus annuit, et Em.mum ac Rev. Califano, Ordinis Fratrum Minorum Postula- mum Dominum D. Paulum S.R.E. Cardina- 120 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 lem Sardi, Ponentem Causae Beatificationis 5. Notitiæ particulares et Canonizationis Venerabilis Servae Mariae Christinae a Sabaudia, omnibus cum iuribus 1. Congregationes Ordinariae et facultatibus necessariis et opportunis, elegit et nominavit. Contrariis non obstantibus qui- Il giorno 9 aprile 2013 gli Ecc.mi Vescovi e buslibet. gli Em.mi Cardinali della Congregazione delle Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- Cause dei Santi, riuniti in Sessione Ordinaria, gregationis, die 29 mensis Ianuarii A.D. 2013. essendo Ponente S. Em. Rev.ma il Sig. Cardi- nale Paolo Sardi, hanno espresso il loro voto Angelus Card. Amato, S.D.B. sulla presunta guarigione miracolosa della Si- Praefectus gnora Maria Vallarino, attribuita all’interces- sione della Venerabile Serva di Dio Maria Cri- + Marcellus Bartolucci stina di Savoia, Regina del Regno delle Due Archiepiscopus tit. Mevanien. Sicile. a Secretis 2. Congressus Peculiaris Theologorum 4. Facultas Transumptum Inquisitionis Dio- ecesanae Suppletivae in Causa Servae – Il 31 gennaio 2012 si è celebrato con esi- Dei Antonillae Giugliano aperiendi to pienamente favorevole il Congresso pe- culiare super virtutibus della Serva di Dio Congregatio Maria Benita Arias, Fondatrice delle Suo- de Causis Sanctorum re Serve di Gesù Sacramentato, nata a “La Carlota” Rio Cuarto (Argentina) il 3 aprile Prot. N. 2417-6/12 1822 e morta a Buenos Aires (Argentina) il 25 settembre 1894. NEAPOLITANA. Beatificationis et Cano- – Il 13 aprile 2012 i Rev.mi Consultori Teo- nizationis Servae Dei Antonillae Giugliano logi hanno espresso il loro unanime parere Fundatricis Congregationis Sororum Parva- positivo circa le virtù teologali, cardinali ed rum Ancillarum a Christo Rege. annesse della Serva di Dio Margherita del Sacro Cuore di Gesù (al sec. Virginia De Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, Po- Brincat) Fondatrice delle Suore Francesca- stulator Generalis Ordinis Fratrum Minorum, ne del Cuore di Gesù, nata a Kercem (Go- ab hac Congregatione de Causis Sanctorum zo- Malta)) il 28 novembre 1862 e morta a petit ut Transumptum Inquisitionis Dioecesa- Vittoria (Gozo-Malta) il 22 gennaio 1952. nae, Suppletivae, apud Curiam ecclesiasticam Neapolitanam peractae, super vita et virtutibus 3. Consulta medica necnon fama sanctitatis et signorum Servae Dei Antonillae Giugliano Fundatricis Con- Il 14 febbraio in due distinte sedute della gregationis Sororum Parvarum Ancillarum a Consulta, i medici della Congregazione si so- Christo Rege, clausum sigillisque munitum in no riuniti per valutare due presunte guarigioni actis eiusdem Congregationis, aperiri possit. miracolose. La prima riguarda il caso proposto Haec Congregatio, attentis expositis, pro in vista della beatificazione della Ven. Serva gratia iuxta preces benigne annuit: servatis de di Dio Giovannina Franchi, Fondatrice delle cetero omnibus de iure servandis. Contrariis Suore Infermiere dell’Addolorata di Como. La non obstantibus quibuslibet. seconda riguarda la guarigione proposta per la Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- causa di beatificazione della Ven. Maria Fran- gregationis, die 12 mensis Decembris A.D. cesca delle Piaghe (Rosa Helena Cornejo). 2012. 4. Variae Angelus Card. Amato, S.D.B. Praefectus – La Congregazione delle Cause dei Santi ha notificato in data 18 febbraio il Nulla Osta + Marcellus Bartolucci della Santa Sede per l’avvio della Inchiesta Archiepiscopus tit. Mevanien. Diocesana super vita et virtutibus della Ser- a Secretis va di Dio Suor Maria Celina del Ninò Jesu E POSTULATIONE GENERALI 121

(Maria del Carmen Garcia Pomareda) mo- – Il Congresso Ordinario della Congrega- naca professa dell’Ordine di Santa Chiara zione delle Cause ha attribuito al M. Rev. del monastero delle clarisse della SS. An- Relatore Generale, P. Vincenzo Criscuolo, nunziata in Villafranca del Bierzo, nata a ofm capp., la Causa della Serva di Dio Ma- Madrid nel 1910 e morta a Villafranca del ria Margherita Diomira Allegri del Verbo Bierzo nel 1962. Incarnato, religiosa professa delle Suore – Antonietta Giugliano Il 5 febbraio 2013, Stabilite nella Carità del Buon Pastore. presso la Cancelleria della Congregazione delle Cause dei Santi si è proceduto all’a- Fr. Giovangiuseppe Califano, ofm pertura del Transunto dell’Inchiesta Dio- Postulatore generale cesana Suppletiva della vita e le virtù della Serva di Dio Antonietta Giugliano, Fonda- trice delle Suore Piccole Ancelle di Cristo Re.

EX OFFICIO OFS

1. Sardegna (Oristano) - Tempo Forte della nazionale, Fr. Gerad Evans OFM. Il Capitolo CAS nazionale si è concluso con la Santa Messa.

I quattro Assistenti generali dell’OFS-Gi- 3. Argentina - Capitolo OFS Fra hanno tenuto il loro raduno annuale nel Convento OFMConv di Oristano (Sardegna), Nella città di Sant’Antonio de Arredondo, dal 3 all’8 dicembre 2012. L’agenda dell’in- Cordoba, la Fraternità nazionale dell’OFS contro comprendeva: informazioni e attuali- dell’Argentina ha tenuto il suo XI Capitolo tà, verifica delle attività svolte durante l’anno nazionale elettivo, dal 16 al 17 gennaio 2013. 2012, scelta dei temi per il bollettino Koinonia Si è svolto in un clima fraterno e di preghiera 2013, pubblicazione online del Manuale per ed è stato presieduto da Alonso Acevedo OFS, l’assistenza, liturgia per la prossima riunione delegato da Encarnación del Pozo, Ministro della Presidenza CIOFS e programmazione di generale dell’OFS, accompagnato da Fr. Fede- molteplici attività per l’anno 2013. Gli Assi- rico Galloso TOR, delegato della Conferenza stenti hanno anche visitato il Monastero delle degli Assistenti generali dell’OFS-GiFra. Era- Clarisse Urbaniste di Oristano e la Chiesa di no presenti 70 Francescani Secolari con diritto Santa Giusta, antica cattedrale romanica inti- di voto, insieme agli Assistenti nazionali: Fr. tolata alle martiri Giusta, Giustina ed Enedina. Luis Furgoni, OFMConv e Fr. Emilio Andra- da, OFM. I Capitolari hanno eletto Jorge Jor- 2. Panama - Capitolo OFS net come Ministro nazionale e Consigliere in- ternazionale e Ricardo Fidel Vice Ministro na- Il Capitolo elettivo OFS del Panama si è zionale e Consigliere internazionale sostituto. svolto dall’11 al 13 gennaio 2013, nella pro- L’Eucaristia conclusiva è stata presieduta da vincia di Chiriquí, a circa 600 km dalla città di Fr. Federico Galloso, durante la quale Alonso Panama, in un centro gestito dai Frati Minori. Acevedo ha insediato il nuovo Consiglio eletto Il Capitolo è stato presieduto dal delegato del- in conformità al Rituale dell’OFS. la Ministra generale OFS, Alberto Napoleon Zaldaña, mentre il delegato della CAS è sta- 4. Ungheria – Visite Fraterna e Pastorale to Fr. Franco Brenes OFMCap, del Panama. I due delegati nel pomeriggio del primo giorno La Visita Fraterna e Pastorale dell’OFS si sono riuniti con il Consiglio nazionale per della Fraternità dell’Ungheria è stata eseguita rivedere l’agenda del Capitolo che compren- dalla Ministra generale, Encarnación del Po- deva: l’orario delle giornate e le relazioni da zo, e dall’Assistente generale, Fr. Amanuel presentare. Sabato mattina prima di iniziare i Mesgun, OFMCap (22-27 gennaio 2013). I lavori è stata celebrata la Santa Messa per in- Visitatori sono stati sempre accompagnati dai vocare lo Spirito Santo e dopo aver accertato membri del Consiglio nazionale e sono stati che la maggioranza dei partecipanti di diritto ospitati nel Convento dei Frati Minori di Bu- erano presenti, sono iniziati i preliminari del dapest. Il primo giorno di lavoro (23.01.2013) Capitolo con l’elezione del Segretario del Ca- è stato dedicato all’incontro con il Consiglio pitolo e degli Scrutatori. Sono stati eletti i se- nazionale, in cui la Ministra nazionale ha illu- guenti fratelli a servizio della Fraternità nazio- strato la fisionomia della Fraternità nazionale nale per il triennio 2013-2016: Diógenes Sán- e tutte le attività. I membri del Consiglio na- chez, come Ministro nazionale e Consigliere zionale hanno avuto occasione di incontrare internazionale; Francisco Castillo, come Vice individualmente i Visitatori per uno scam- ministro e sostituto Consigliere internaziona- bio di idee e impressioni. Nel secondo gior- le; Olga Mata de Angulo, come Segretaria. no (24.01.2013) i due ospiti hanno visitato il Hanno partecipato il Definitore provincia- Museo del Terrore, un libro ancora aperto di le della Provincia di Guadalupe dell’America un periodo oscuro della storia d’Ungheria: ad Centrale, Fr. Luis Saldaña OFM e l’Assistente esempio, la doppia occupazione (dal nazismo 124 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 tedesco e dal comunismo russo). Nelle ore po- Successivamente, Fr. Amando Trujillo Cano meridiane, dopo la Visita alla Basilica di Santo TOR, Assistente generale dell’OFS-GiFra, ha Stefano imperatore e patrono dell’Ungheria, i tenuto una relazione sul tema: “Nuova Evan- Visitatori hanno incontrato i Secolari della Fra- gelizzazione e Carisma francescano”. La sera ternità di Pest con condivisione fraterna e rin- dello stesso giorno i partecipanti si sono recati fresco. L’incontro con gli Assistenti spirituali nella Basilica Inferiore di san Francesco per ha avuto luogo il 25.01.2013. In tale circostan- la celebrazione eucaristica, presieduta da Fr. za l’Assistente nazionale, appena nominato, ha Giancarlo Corsini, OFMConv, presidente di introdotto i 15 Assistenti presenti e spiegato le turno dell’Unione Famiglie Francescane d’Ita- loro attività. L’incontro con gli Assistenti si è lia. Presso la tomba di san Francesco c’è stato concluso con la Messa presieduta dal Ministro un momento di preghiera e l’incontro con Fr. provinciale dei Minori, mentre l’omelia è stata Marco Tasca, Ministro generale OFMConv, tenuta dall’Assistente generale, Fr. Amanuel confermato nell’ufficio in quello stesso gior- Mesgun, OFMCap, il quale ha incontrato pure no. Il giorno 30 ha avuto luogo una tavola ro- i Superiori maggiori del 1° Ordine di Ungheria tonda sul tema: “L’assistenza spirituale per assieme all’Assistente nazionale. Nell’ultimo l’OFS e la Gifra oggi”, seguita da un confronto giorno i Visitatori hanno avuto una riunione con i relatori. Nella serata i partecipanti al Cor- conclusiva con tutto il Consiglio nazionale e so si sono recati al Santuario di San Damiano presentato le loro conclusioni e, poi, hanno dove si è celebrata la Santa Messa, presieduta fatto il pellegrinaggio al santuario nazionale da Fr. Ivan Matić, OFM, Assistente generale Màtraverebèly-Szentkùt, dove un centinaio OFS-GiFra. Alla celebrazione era presente di Secolari, provenienti da diverse Fraternità anche Encarnación del Pozo, Ministra genera- regionali, si sono incontrati con i Visitatori le dell’OFS. Dopo la Messa c’è stato un mo- per un dialogo fraterno. La Messa conclusiva mento di preghiera e di meditazione davanti al è stata presieduta dal Rettore del Santuario. Crocifisso di San Damiano. L’ultimo giorno Dopo la Messa, il Rettore del Santuario ha in- del Corso, il 31 gennaio, è stato dedicato al- vitato i pellegrini a fare una visita guidata al le testimonianze di Eugenio Di Giovine e Fr. famoso Santuario. La Visita fraterna e pasto- Fabio Paciello, OFMConv, sul tema: famiglie rale si è conclusa con il pranzo. La Fraternità del CEMIOFS in missione, e di Simona e Pa- nazionale dell’Ungheria, ristrutturata ed orga- ola, del Consiglio nazionale della GiFra, sul- nizzata secondo i nuovi documenti dell’OFS la missione al popolo. Il Corso si è concluso nel 1978, è composta di 47 Fraternità costituite con l’assemblea plenaria nella quale sono stati e 5 emergenti, divise in quattro regioni: Centro presentati i risultati dei gruppi di condivisione. Budapest, Sud-Est, Ovest e Nord-Est. I seco- Successivamente, i partecipanti si sono recati lari dell’Ungheria sono: 534 professi e 26 in al Santuario della Porziuncola per la celebra- formazione iniziale. Sfortunatamente la GiFra zione Eucaristica, presieduta da S. Ecc. Mons. non esiste, però si sta lavorando per iniziarla. I Rodolfo Cetoloni, OFM, Vescovo di Monte- secolari di Ungheria sono assistiti da 16 Assi- pulciano-Chiusi-Pienza. stenti del 1° Ordine: 13 OFM., 2 OFMCap., 1 OFMConv. Inoltre, ci sono altri Assistenti non 6. Ciad – Visita Pastorale appartenenti al 1° Ordine e al TOR, compresi 6 preti diocesani e due Suore francescane. La Fraternità nazionale OFS-GiFra del Ciad doveva celebrare il suo Capitolo elettivo 5. Italia (Assisi) - Corso per gli Assistenti nel 2012, ma non ha potuto farlo per caren- ze organizzative. La Presidenza CIOFS aveva Nei giorni 28-31 gennaio 2013, presso la richiesto una Visita Fraterna e Pastorale, ma Casa Leonori-Cenacolo ad Assisi, si è svolto anche questa è saltata a causa dell’instabilità il XIV Corso di formazione per gli Assisten- politica del vicino Mali. Finalmente, nei gior- ti OFS-GiFra-Araldini d’Italia. Hanno par- ni 21-28 febbraio 2013, l’Assistente generale tecipato circa 110 Assistenti del 1° Ordine e Fr. Amanuel Mesgun OFMCap, ha compiuto del TOR. Il tema del corso è stato, “Damme la Visita Pastorale. La Fraternità nazionale del fede diritta. Assistente e Assistenza: Identi- Ciad, eretta giuridicamente nel 2001, conta tà in crisi?”. Il giorno 29 suor Elena Boset- oggi 35 Fraternità, con un totale di 325 fratel- ti ha svolto il tema: “Assistente e assistenza li e sorelle (di cui 174 professi, 56 novizi, e alla luce della Parola: quale metodologia?”. 95 postulanti). È assistita dai frati Cappuccini, EX OFFICIO OFS 125

Fr. Aloys Voide, come Assistente nazionale, e 7. Roma - Ringraziamento a Fr. Ivan da Fr. Olivier come Assistente nazionale della GiFra. Dal primo giorno alla fine il Visitatore Dopo più di dodici anni (2000-2013), Fr. è stato accompagnato da Fr. Raffaele Madda- Ivan Matić, OFM, ha finito il suo servizio di lena ed è stato ovunque ospite dei Frati Cap- Assistente spirituale generale dell’Ordine puccini. Il Visitatore ha incontrato il Consiglio Francescano Secolare (OFS) e della Gioven- nazionale due volte: la prima volta a Moundou tù Francescana (GiFra). Il suo contributo alla (23.02.2013) e poi, per la conclusione della Presidenza del CIOFS è stato prezioso, non Visita, a Ndjamena (28.02.2013). A Moundou, soltanto nell’ambito dell’animazione liturgi- dopo aver ascoltato i due Assistenti dell’OFS ca, ma anche nella partecipazione attiva in tut- e della GiFra, il Visitatore si è incontrato con ti i Raduni, Incontri, Congressi internazionali, il Vescovo della Diocesi di Moundou, il quale Capitoli nazionali, Visite Pastorali, ecc.. In si è dichiarato molto contento e riconoscente modo particolare nell’animazione-guida del- per l’opera di animazione a favore dei giova- la GiFra (Incontri internazionali e Congressi), ni. A Gorè (24-02-2013), dove non c’è una unitamente ai giovani responsabili. All’inter- Fraternità locale OFS, il Visitatore ha incon- no della Conferenza degli Assistenti spirituali trato il Vescovo della diocesi, il Cappuccino (CAS) ha saputo lavorare collegialmente con Mons. Rosario Pio Ramolo e visitato, a Donia, gli altri tre Assistenti generali (OFMConv, le Suore Francescane del Cuore Immacolato OFMCap e TOR). Ringraziando Fr. Ivan, per di Maria e le Suore francescane di St. Jean- il suo lavoro e per la sua presenza fraterna, la ne di Antida. La Fraternità locale di Bam, che CAS gli augura ogni bene con abbondanti be- comprende i Francescani secolari di Manang nedizioni celesti. (22 membri), Tura (13 membri) e Bedara (17 membri), è stata visitata il giorno 25 febbraio. 8. Roma - Benvenuto al nuovo Assistente ge- Lo stesso giorno, il Visitatore ha incontrato nerale OFS-GiFra i fratelli e le sorelle della Fraternità locale di Baybokoum che comprende i gruppi, 315 fra- Mentre ringrazia Fr. Ivan, la CAS espri- telli e sorelle in formazione, chiamati “Amici me auguri e felicitazioni a Fr. José Antônio di San Francesco” e sparsi in 10 villaggi. La Cruz Duarte, OFM, nuovo Assistente gene- Fraternità locale di Bebedja, che comprende rale dell’OFS e della GiFra. Fr. José Antônio altre due Fraternità emergenti, cioè quella di è nato a Pederneiras, São Paulo (Brasile), il Doba e l’altra di Kome, è composta di 28 pro- 14 maggio 1956 ed è entrato nell’Ordine dei fessi, 21 novizi, e 6 postulanti. All’incontro Frati Minori il 20 gennaio 1975. Ha emesso con i Gifrini di Bebedja erano presenti 38 gio- la professione solenne il 2 agosto 1979 ed è vani che venivano da tre Parrocchie: Bebedja, stato ordinato sacerdote il 12 dicembre 1981. Parrocchia di San Domenico Savio a Doba, e Ha concluso gli studi in Pedagogia presso la la Cattedrale di Doba. L’incontro con gli As- Pontificia Università Cattolica di Rio de Janei- sistenti spirituali dell’OFS e della GiFra ha ro nel 1988. Nel 1998 ha conseguito il diplo- avuto luogo nel Centro OFS di Sant’Elisabetta ma di post laurea in Scienze Religiose presso a Moundou il 27.02.2013. Erano presenti 10 l’Università Cattolica di São Paulo. Dal 1977 Assistenti spirituali, con i quali si è parlato del al 2012 si è dedicato alla pastorale giovanile tema: “L’Assistenza dell’OFS e della GiFra e alla pastorale universitaria. Ha collaborato Oggi”. Nel pomeriggio dello stesso giorno il nella formazione dei giovani dal 1982 al 2002 Visitatore ha incontrato la Fraternità locale di nelle Scuole di Educazione primaria nelle Moundou. L’ultimo giorno della Visita pasto- città di Lages (Stato di Santa Caterina) e São rale è stato dedicato alla Fraternità locale di Paulo. Dal 1991 al 2012 si è dedicato all’in- Ndjamena. Come conclusione il Visitatore, su segnamento superiore nell’Università di São mandato della Ministra generale, ha prolunga- Francisco, Bragança Paulista, São Paolo, in to il servizio del Consiglio nazionale fino a no- diversi corsi di etica e bioetica. Accompagnò vembre 2013. In un Memorandum, firmato dal l’Istituto Secolare Piccola Famiglia France- Ministro nazionale e dall’Assistente e contro- scana come Assistente spirituale del cono sud firmato dal Visitatore, si è approvata l’agenda dell’America Latina. È stato Assistente locale da seguire fino al prossimo Capitolo elettivo di diverse Fraternità dell’OFS. Dal 1988 fino nazionale. al 2012 ha svolto il ministero di Direttore spi- ritale di diverse Congregazioni francescane. 126 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

Tra il 1988 e il 2013 ha guidato gli esercizi spi- Maria Mediatrice, 25, per dare il benvenuto Fr. rituali per sacerdoti diocesani, religiosi e re- José Antônio, riunendosi nell’ufficio dell’As- ligiose, francescani secolari, coppie, Equipes sistente generale, prendendo un aperitivo con Notre-Dame. Il Ministro generale dell’Ordine i Frati della Curia e consumato il pranzo as- dei Frati Minori, Fr. José Rodríguez Carballo, sieme. Dopo il pranzo si sono salutati in attesa l’ha nominato Assistente Generale dell’OFS il del primo incontro con il nuovo Assistente ge- 21 dicembre 2012. nerale OFM nel Convento San Massimiliano Il giorno 3 marzo 2013, alle ore 11.30, gli Kolbe dei Frati Minori Conventuali, previsto Assistenti generali si sono trovati presso la per il 5 marzo 2013. Curia generale dei Frati Minori, in via Santa AD CHRONICAM ORDINIS

1. De itineribus Ministri Generalis été heureux d’accueillir et de rencontrer le Mi- nistre Général. Le chemin vers ce changement 1.1. Rencontre avec les deux Definitoires pro- de structure semble se faire dans la sérénité, vinciaux de Flandre et de Hollande malgré les difficultés qui peuvent exister et Megen, Hollande, 25-27.01.2013 que l’on peut bien comprendre.

Du vendredi 25 au dimanche 27 janvier Fr. Roger Marchal, ofm 2013, les deux définitoires provinciaux de Définiteur général Flandres (Saint Joseph) et de la Hollande (SS. Martyrs de Gorcum) ont accueilli le Ministre 1.2. Visita a las Provincias de México “de Général Frère José, accompagné du Définiteur los Santos Francisco y Santiago”, “de los général Frère Roger Marchal, au couvent de Santos Pedro y Pablo” y encuentro con los Megen (NL). Definitorios provinciales L’objectif de cette rencontre était de fina- 5 al 12 de febrero de 2013 liser quelques questions autour de la future Custodie dépendante (Saint-Joseph) de la Pro- El hermano Ministro general Fr. José Ro- vince de Hollande. dríguez Carballo, acompañado por Fr. Julio Arrivés le vendredi soir 25 janvier, dans Cesar Bunader, ofm, Definidor general, rea- le froid et la neige, à l’aéroport d’Amster- lizaron la visita a las Provincias franciscanas dam, nous avons été conduits en voiture par de los Santos Francisco y Santiago, y de los le Ministre provincial de Hollande, Frère Jan Santos Pedro y Pablo, de Michoacán, y se re- van den Eijnden, vers le couvent de Megen, au unieron con los Definitorios provinciales de sud-est de la Hollande. las cinco Entidades de México. La visita si- L’accueil chaleureux des frères et la douce guió el siguiente programa: 5 al 7 de febrero lumière de l’antique couvent ont achevé de en Monterrey, N.L., Zapopan y Santa Anita; nous mettre à l’aise. Grâce à leur sollicitude, 9 de febrero en el Convento de la Santa Cruz nous étions vraiment chez nous ! Le lieu est de Querétaro; los días 8, 10 al 12 de febrero en rempli d’histoire franciscaine, puisqu’il s’agit León, Celaya, Querétaro, Acambaro, La Saba- d’un couvent récollet fondé vers 1640, et la nilla, Ciudad de México. petite cellule que j’occupais a vu sans doute défiler des générations de frères. Provincia de los Santos Francisco y Santia- Le samedi 26 a été entièrement occupé go par la rencontre autour du Ministre Général. El día martes 5 de febrero se inició la visita La rencontre a permis de préciser la procé- a los hermanos de la Provincia en la ciudad de dure à venir pour la future custodie de Bel- Monterrey, N.L. El Ministro general Fr. José gique (Flandres). A cause du vieillissement y Fr. Julio, Definidor, fueron recibidos por el des frères flamands (moyenne d’âge : 80 ans) Ministro provincial Fr. Ignacio Cejas, para di- et de la diminution de leur nombre, l’actuelle rigirse al encuentro con los hermanos de la Zo- province Saint-Joseph a demandé à devenir na Norte, en la Casa de la Fraternidad de Ntra. cette année une Custodie dépendante de la Sra. de los Ángeles, en Villa de García, N.L. Province hollandaise. La décision de la Pro- La zona de Monterrey posee un paisaje mon- vince des Flandres devrait se prendre lors de tañoso, en cuyo sistema de estribaciones de la son Chapitre en juin prochain et la réponse de Sierra Madre Oriental se encuentra el Cerro de la Province de Hollande à son propre Chapitre, la Silla, icono de dicha ciudad y el Cerro del également ce printemps. Fraile, escenario donde se ubica el proyecto de D’autres questions ont également trouvé espiritualidad “Centro Franciscano por la Paz, leur réponse dans cet échange qualifié una- Santa María de los Ángeles”. Las instalacio- nimement de très positif. Ainsi donc, cette nes fueron bendecidas por el Ministro general rencontre aura porté ses fruits. Les frères ont Fr. José Rodríguez Carballo, quien agradeció a 128 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 los bienhechores presentes por la generosidad ral Fr. José, en la Basílica de Ntra. Sra. de la con los hermanos. Expectación de Zapopan, con la presencia de En horario de la tarde se reunieron los her- hermanos, de la familia franciscana y fieles manos de la zona norte de la Provincia. El Mi- peregrinos, implorando a la Virgen el cuida- nistro provincial Fr. Ignacio dio la bienvenida do de los hermanos y confiando su intercesión al Ministro general en nombre de los presentes por las vocaciones, los hermanos enfermos y llegados de los Estados mexicanos de Nuevo en dificultad; alabando a Dios por los herma- León, Coahuila, Tamaulipas y Durango, y del nos que viven con generosidad la vida de her- Estado norteamericano de Texas. Para iniciar manos menores. Después de la Eucaristía se el dialogo se indica el camino de la Provincia reunieron los hermanos para el almuerzo en el desde el Capitulo Provincial, donde se realizó refectorio de la Curia provincial, embellecido un alto en el camino, “moratorium”, para “ge- por el clima de fiesta con la música y el canto nerar procesos de conversión” con el propósito del grupo femenino de Mariachi. de profundizar la primacía de Dios, el proyec- Al descanso continuó el encuentro del Mi- to de vida personal y fraterna, la recta adminis- nistro general con los hermanos en Formación tración de los bienes materiales, el cuidado a la Inicial, dando inicio con una oración y la pre- formación inicial y permanente para superar el sentación de los presentes, según las etapas de individualismo y velar por derechos humanos formación. A las palabras del Ministro general según la realidad social. La jornada fue enri- siguió un tiempo de diálogo en grupos y las quecida con la ponencia del Ministro general y preguntas orientadas a los temas del discerni- posterior dialogo en asamblea, insistiendo en miento vocacional, los estudios y ministerios, nuestra identidad de Hermanos Menores, en el la vocación presbiteral o laical. Después de la contexto del Año de la Fe y del llamado a la pausa llegaron las hermanas y los hermanos de Nueva Evangelización. la Orden Francisana Seglar, pertenecientes a El miércoles 6 de febrero se dejó la Casa de diversas zonas, con el deseo de dialogar con el formación de los estudiantes de Teología en Ministro general en temas de la familia fran- Monterrey, para trasladarnos en el primer vue- ciscana, de la misión de los laicos franciscanos lo a la ciudad de Guadalajara y continuar con en el momento actual y de sus inquietudes en el programa de la visita en la Casa de “Ntra. al formación permanente y nuevas vocaciones. Sra. de la Expectación de Zapopan”. El Minis- El día jueves 7 de febrero salimos de la tro provincial Fr. Ignacio dio la bienvenida al Curia provincial en Zapopan al Monasterio Ministro general en nombre de los hermanos de Santa Anita, para celebrar la Misa con las pertenecientes a las fraternidades de las zonas Hermanas Clarisas representantes de los Mo- Centro y Occidente de la Provincia, que com- nasterios de la Federación. La Eucaristía pre- prenden los Estados mexicanos de San Luis sidida por el Ministro general y animada por Potosí, Zacatecas, Aguascalientes, Jalisco, y las hermanas, fue un espacio privilegiado para Nayarit. En esta zona se ubican las Casas de la oración en preparación al diálogo fraterno, formación Aspirantado, Postulantado, Novi- en el que se profundizó la fidelidad a la vo- ciado, Profesos temporales de vocación laical cación de “hermanas pobres de Santa Clara”. y Profesos temporales de filosofía. Al finalizar el encuentro con las Clarisas, el Con la oración de apertura se inició el en- Ministro general se dirigió en peregrinación al cuentro de los hermanos profesos solemnes, Santuario de Nuestra Señora de Santa Anita, con la presencia de nuestro hermano Obispo para dar gracias por lo vivido en la visita. Lue- Mons. Jesús González Hernández, de la Pre- go de saludar los hermanos de la fraternidad latura del Nayar. El Ministro general Fr. José local, Santuario y Casa de formación de los resaltó la necesidad de profundizar y fortale- hermanos de opción laical, Fr. José y Fr. Julio ciendo la calidad de vida evangélica, en fra- fueron acompañados desde la ciudad de Santa ternidad y en minoridad, llamados a vivir con Anita hasta la ciudad de León, dejando clausu- fidelidad la vida consagrada en el contexto so- rada la primera parte de la visita dedicada a la cial y cultural. Con la participación activa de Provincia de los Santo Francisco y Santiago. los hermanos se produjo el diálogo fraterno, abordando diversos temas referentes a la vida Provincia de los Santos Pedro y Pablo y la misión evangelizadora. La tarde del día jueves 7 en la ciudad de El momento de la mañana culminó con la León, Guanajuato, se inició la visita a los her- Misa solemne presidida por el Ministro gene- manos de la Provincia de los Santos Pedro y AD CHRONICAM ORDINIS 129

Pablo de Michoacán. Al disponer del tiempo El domingo 10 de febrero se programaron de la tarde, luego de la bienvenida de la fra- los encuentros en la ciudad de Acambaro. En ternidad local, visitamos el Santuario Nacional la parroquia San Francisco se reunieron las de Cristo Rey, ubicado en la cúspide del Ce- hermanas y los hermanos de las cinco regio- rro del Cubilete, municipio de Silao, estado de nes de la Orden Franciscana Seglar, junto a los Guanajuato, centro geográfico de la Republica Asistentes OFM, quienes colmaron la iglesia y Mexicana. aledaños. El programa inició con la bienveni- El día viernes 8 de febrero se programó la da en el atrio al Ministro general Fr. José Ro- visita a la ciudad antigua de León, para llegar dríguez Carballo, seguido del ingreso solemne al medio día al Instituto Leonés, donde se or- y la oración inicial, las palabras de bienvenida ganizó la bienvenida del Ministro general Fr. de los hermanos OFM y del Ministro zonal José Rodríguez Carballo, iniciando con el sa- OFS, para disponer de un tiempo de diálogo ludo de los alumnos del establecimiento Leo- con el Ministro general. En el mismo lugar se nés, luego la recepción solemne y bienvenida celebró la Misa presidida por el Ministro gene- a la Provincia presidida por el Ministro pro- ral dando gracias a Dios por la familia francis- vincial Fr. Eduardo López Ramírez, seguido cana. Al finalizar todos los hermanos presen- del acto en el aula magna con la presencia de tes fueron invitados a compartir el almuerzo en autoridades educativas, alumnos, familiares y las instalaciones del convento. amigos de los colegios franciscanos de la Pro- Del encuentro con la OFS se pasó al en- vincia de los Santos Pedro y Pablo, para fina- cuentro con los hermanos Formadores y For- lizar con la visita a la Universidad Franciscana mandos de la Provincia, en las etapas de los de México y posterior almuerzo, dedicando en teólogos, filósofos, novicios, postulantes y ambos establecimientos las placas en recuerdo aspirantes. La reunión se realizó en la Casa de la visita del Ministro general. Postulantado de Acambaro, e inició con la re- La visita a las unidades educativas fueron cepción del Ministro general y la oración en acompañadas por bandas de música, coros y acción de gracias a Dios por la presencia del grupos de baile integrados por alumnos de los hermano Ministro general Fr. José, quien des- colegios secundarios y primarios del instituto tinó el tiempo de la tarde a la formación. Des- Leonés y del colegio de Celaya. En el marco pués de la oración se coordinaron dos momen- escolar y en clima festivo, el Ministro general, tos de diálogo con el Ministro general, presi- Fr. José, dirigió las palabras de agradecimien- didos por la presentación de los formandos en to, animando la vida de la comunidad educa- sus etapas. La asamblea terminó con la oración tiva a vivir este tiempo especial del Año de la solemne de las Vísperas y la cena mexicana. Fe, donde la educación tiene un lugar privile- El día lunes 11 de febrero, en la Curia Pro- giado para el anuncio de Jesucristo a los jóve- vincial de Celaya, se recibió la noticia de la nes y a las familias, en la llamada eclesial a la renuncia del Santo Padre Benedicto XVI “al nueva evangelización. ministerio de Obispo de Roma, Sucesor de Al concluir el almuerzo se dejó el ámbito San Pedro”. Ese mismo día se dejó la Curia educativo escolar para dirigirnos a la ciudad de provincial para llegar a la localidad de La Sa- Celaya, donde nos esperaban gran numero de banilla, la Ex–Hacienda, para el encuentro con hermanas Clarisas y Concepcionistas. Las her- los hermanos profesos solemnes. La reunión manas reunidas en el Templo San Francisco de se desarrolló en la Casa de la nueva fraterni- Celaya, recibieron al hermano Ministro gene- dad constituida con la misión de fortalecer la ral Fr. José Rodríguez Carballo, dando la bien- Identidad franciscana de los hermanos de la venida agradecidas por su presencia, cercanía Provincia, mediante la renovación espiritual. y servicio fraterno. Estaba todo preparado para Para cumplir sus objetivos se construyó un iniciar la Celebración de la Misa, presidida por complejo habitacional destinado a la forma- el Ministro general, para luego continuar en el ción permanente de los hermanos. mismo templo el diálogo con las hermanas. El La jornada inició con la oración y bienve- encuentro se prolongó en el atrio de la iglesia nida del Ministro provincial Fr. Eduardo, lue- con la presentación de las federaciones de las go se pasó a la ponencia del Ministro general hermanas Concepcionistas y Clarisas, seguido Fr. José y el dialogo fraterno con los profesos de bailes típicos, la cena al sonido de los Ma- solemnes, donde se acentuó la fidelidad a la riachi y el canto de una hermana Clarisa dedi- forma de vida, la Identidad franciscana, la ne- cado al Ministro general. cesidad de crecer en minoridad y en comunión 130 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 de vida, bienes y misión. Al finalizar la asam- Los trabajos en grupos por Definitorios pro- blea se visitaron las nuevas instalaciones, de- vinciales se orientaron a verificar los compro- jando una placa como recuerdo a la presencia misos asumidos en el encuentro de 2011 y a y bendición del Ministro general, quien alentó individuar algunos desafíos que requieren la la iniciativa de la Provincia en beneficio de la colaboración interprovincial. Mientras se reu- revitalización del carisma. nieron los grupos, el Ministro general con Fr. Al breve tiempo de descanso siguió el en- Julio se dirigieron en peregrinación al Santua- cuentro del Ministro general con los Guardia- rio y Casa de Noviciado de Ntra. Sra. de El nes de las Casas, con el objetivo de compartir Pueblito, dedicando un tiempo a la oración, el el servicio de animación de las fraternidades. saludo a la fraternidad y a los fieles reunidos Después del dialogo fraterno, Fr. José, Mi- en la Iglesia. nistro general y Fr. Julio, Definidor general, En asamblea plenaria se compartió la sín- fueron acompañados a la Ciudad de México, tesis de los grupos, individuando algunos de- a la Parroquia San Antonio perteneciente a la safíos comunes prioritarios, sintetizados en: Provincia de Michoacán. nuestra identidad, el redimensionamiento, la El día martes 12 de febrero en horario de la economía, la formación permanente e inicial. mañana Fr. José y Fr. Julio, acompañados por A la temática de los grupos siguió la ponencia Fr. Francisco Morales, Ministro provincial y de Fr. José y de Fr. Julio sobre la situación de el Vicario provincial de la Provincia del Santo los Abandonos en al Orden y la Presencia de Evangelio con sede en la ciudad de México, de hermanos en otros territorios. A modo de con- camino al Aeropuerto para regresar a Roma, clusión los hermanos proponen dar pasos en visitaron el Monasterio de las hermanas Cla- la colaboración interprovincial, para lo cual: risas de Santa Isabel en México D.F. El mo- a) deciden realizar cada año estos encuentros tivo de la visita, consistió en saludar las her- de Ministros y Definitorios, previa reunión de manas en el contexto de las celebraciones de Ministros provinciales para preparar la agen- los 412 años de la fundación del Monasterio y da y retomar los temas de colaboración; b) se del cambio de profesión a la Primera Regla de decide convocar en el 2014 un Congreso in- Santa Clara. terprovincial para los hermanos en Formación Inicial con la presencia del Ministro general. Ministro general, Ministros y Definitorios Al finalizar, el Ministro general Fr. Jo- provinciales de México sé Rodríguez Carballo agradece la presencia El día sábado 9 de febrero fueron invitados de los hermanos y resaltó la importancia del los Ministros provinciales y los Definitorios encuentro, la temática y la preocupación de de las Provincias franciscanas en México para fortalecer la vida y misión, según la Regla y reunirse por segunda vez con el Ministro ge- CCGG de los hermanos menores. Se da por neral Fr. José Rodríguez Carballo y Fr. Julio terminado el encuentro con la Misa presidida Cesar Bunader, Definidor general, con el obje- por el Ministro general, confiando a Santa Ma- tivo de profundizar el camino de colaboración ría de Guadalupe el servicio de los Ministros y de las entidades presentes en el mismo territo- Definitorios. rio. El encuentro se realizó en el Convento de Al dar por concluida la visita, damos gra- la Santa Cruz de Querétaro, con la presencia cias a Dios por cada momento compartido en de los Ministros y Definitorios de las Provin- compañía de los hermanos Ministros provin- cias “Santos Pedro y Pablo”, “San Felipe de ciales y Vicarios provinciales, por la acogida Jesús”, “Beato Junípero Serra”, “Santo Evan- fraterna y la asistencia de los hermanos que gelio” y “Santos Francisco y Santiago”. nos recibieron en las fraternidades y los en- Con la moderación de Fr. Julio, Definidor cuentros. Encomendamos a san Francisco de general se inició la asamblea con la oración, Asís y santa Clara de Asís la vida y misión de seguida de la bienvenida de Fr. José, Ministro las Provincias Franciscanas en México. general, agradeciendo la presencia y el servicio de gobierno con interés particular en las rea- Fr. Julio Cesar Bunader, ofm lidades que interpelan la colaboración, como son: Vivir el Santo Evangelio en fraternidad y 1.3. Visit to the Province of Saint Thomas the minoridad, la dimensión misionera, la forma- Apostle, to the custody of Mother Mary, ción en sus etapas y dimensiones, la revitali- and the Foundation of Saint Francis of As- zación del carisma y el redimensionamiento. sisi in India AD CHRONICAM ORDINIS 131

Bangalore, India, 16-25.02.2013 That is why during the process of formation it must happened the process of transforma- On 16 February, 2013, the Minister Gen- tion. He underlined also the characteristic of eral, Br. Jose Rodriguez Carballo, OFM arrive this formation must be integral including all at Bangalore airport at 09.40 AM in the morn- the human aspect, Christian and Franciscan ing. Br. Jose Babu Pamplany, OFM, Minister aspect. The meeting was followed by open Provincial, Br. Xavier Durai Raj, Br. Alwyn and fraternal dialogue. At 3.30 PM there was a D’Souza and Br. Paskalis Bruno Syukur, OFM meeting with all the solemnly professed friars. - who had arrived one day before - welcomed Most of the friars came to meet the Minister him there and then escorted him to the Provin- General. In this meeting, Br. Jose Rodriguez cial Curia – Saint Anthony’s Friary – Banga- Carballo talked about the “Franciscan Iden- lore. At the gate of the convent, the Minister tity in the time of crisis”. He mentioned about General and the General Definitory, Br. Pas- three fundamental pillars of the consecrated kalis were accepted by the friars with flowers. life: spirituality, fraternal life and mission. The The Minister General shook the hands of and spirituality must be unified, dynamic and the fraternally embraced each friar. Then all the present. Fraternal life must be the core of our friars went to the dining room and once again living together in the community. Regarding we were welcomed according to the Indian to the mission, he reminded the friars of the culture. Br. Babu Jose put the special Indian mandate number 13 of our General Chapter hat on our head and covered us with a cloth 2009. Our mission must be sustained by the shawl to express that we are protected by them profound personal experience with God. Final- as brother. Then we had lunch together. ly he mentioned also the need for transparency At 5.00 PM in the afternoon, there was in the lives of the friars. During this meeting, a meeting with the Provincial Definitory. In Br. Gabriel Mathias took important role as a this meeting, the Minister General highlighted translator from Italian to English. After a fra- the importance of the leadership who serve the ternal dialogue, at 5.30 PM, we celebrated the friars. The collaboration and the unity for the Mass with parishioners of Saint Louis parish, betterment of the Province were also request- all the friars, the Franciscan family and some ed by the Minister General. At 8.30 PM in the diocesan priest. The diocesan priests of the evening, there was a fraternal recreation with region were glad to accept Minister General. the solemn professed friar from various com- They gave him gifts as remembrance. After munities around Bangalore. the Mass, there was cultural evening. It was The next day, on 17 February, it was Sun- prepared by our postulant, aspirants. This day day. At 9.00 AM, the Minister General cel- was closed by having banquet together with all ebrated the Mass with the people of the Saint people who was present. Anthony Parish of Bangalore. At 4.00 PM the On Tuesday, 19 February, the Minister Minister General accompanied by Br. Jose General celebrated the Mass with the novices Babu and Br. Paskalis visited the FMM sis- and aspirants. At 8.00 AM we were accompa- ters in Bangalore. Most of the sisters were very nied by the novices and aspirants until the gate happy because it was the first time they met in of the novitiate to let us go back to Bangalore person our Minister General. Friary. At 12.30 PM we arrived at St. Antho- On Monday, 18 February, we traveled by ny’s Friary, Bangalore. At 6.00-7.00 PM there car from Bangalore city to the small town, was a meeting with all the Franciscan family, Palmaner. This is the place where there is a OFS and the parish councilors of the Saint novitiate house and aspirancy house. At 10.30 Anthony Parish – Bangalore. Br. Gerry Lobo AM there was a meeting with student friars, moderated this meeting. It was a nice dialogue novices, postulants and aspirants. The for- and very fraternal acceptance. After the meet- mators also were present. The theme of this ing, the province offered us the cultural pro- meeting was formation. In his presentation, gram organized by TAALA (Troubadours Art Br. Jose described the formation as a process and Audiovisual Life Academy), the center of of assimilating the form of life of our Father mass-media of the province which is coordi- Saint Francis of Assisi in following the Gos- nated by Br. Saji Matthew, OFM. The profes- pel, i.e. Jesus Christ. So the ultimate aim of sional dancers were invited to show us the In- formation is to follow Him with assimilating dian dance. Our friar students took important His feelings and sentiments toward His Father. role in this event with the cultural dance and 132 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 songs. We closed this day with having dinner sam, North East India. We took lunch at the together. Franciscan Claris Sister nearby the airport. At On Wednesday, 20 February, early in the 2.30 PM by car we left Guwahati for Salbari. morning we left Bangalore for Nagpur. At It took 3 hours on the way. The journey was 6.25 AM we took flight from Bangalore to really terrible for the Minister due to the road Nagpur. Br. Babu Jose Pamplani accompanied and the way of driving of the driver. Salbari us in this journey. We flew to the area of the is a village where the friars of Foundation of Custody, Mother of God, North India. This is a Saint Francis run the school, boarding house historical visit because this is the first time that and the small parish. At 5.30 PM the friars and the brothers of the Custody have among them the people accepted us according to the local their Minister General in person. The brothers culture. In the evening we did not have par- are very happy. They felt being encouraged to ticular meeting. It was a special time to talk continue their presence in this difficult region with the brothers. of India. At 3.30 we had a meeting with all On Saturday, 23 February, we celebrated the friars of the Custody. Each brother intro- the Eucharist with the boys and girls of the duced their mission and the challenges, the school and parishioners. At 10.00 AM the opportunities that they have faced in their boys and girls of the school presented the rich- daily life. In this time, Br. Jose Rodriguez ness of their culture through dances and songs. Carballo strengthened the friars through his Then we had a meeting with the teachers and presentation. He asked the brother to remain the local leader of the place. In his speech Br. faithfully in our Franciscan Identity. He men- Jose Rodriguez Carballo highlighted the role tioned clearly the three pillars of our religious of the teachers to give a good education for the life: the spirituality, the fraternal life and the young generation of this country. He reminded mission and evangelization. In the end of the them to create the new society where the peo- fraternal dialogue, Minister General asked the ple appreciate one another although having the Custos, Br. Tony D’Souza and his councils to differences in religion and tribes. The teachers put as a priority the On-going formation, par- and local people were very happy to meet and ticularly formation for “Under Ten” friars, and know the Minister General. In the afternoon the preparation for being formator. He added we took again our travel from Salbary to North also to work hard in the pastoral vocation. At Guwahati, where there is one community of 5.00 PM we celebrated the Eucharist with the the friar. North Guwahati is the head-quarters parishioners and some religious sister. After of the “Saint Francis of Assisi Foundation” the Mass, there was cultural event to honor the in India. Here the main activity of the friars Minister General. We closed the program of is running the school in closed collaboration this day with special dinner with all the people. with the Franciscan sister. There are more than On Thursday, 21 February, We had Mass 800 boys and girls taking advantage of their with the community. After that we had the spe- service. Majority of them are Hindus. After ar- cial meeting with the Custodial Administra- riving there, at 6.00 PM there was the cultural tion. In this meeting, Minister General asked evening. They offered us the beautiful dances them to maintain the spirit of collaboration and songs. Br. Jose Rodriguez Carballo gave a and unity among the Custos and his councils. speech to the teachers, boys and girls with their Then this was very special events. The friars parents. He underlined the theme of living in of the Custody had the opportunity to meet peace, respect to the diversity in religion. The privately with the Minister General. At 5.35 local bishop came to meet the Minister Gen- PM, we took airplane (Indigo) to Calcutta. We eral and the friars. arrived at the airport of Calcutta at 7.05. The On Sunday, 24 February we started the new FMM sisters came to pick us up to their con- day with celebrating the Eucharist and meet- vent. They were very kind to accept us. ing with all the friars of the Foundation and In the following day, 22 February, Br. Jo- the students of theology who are studying in se Rodriguez Carballo accompanied by Br. Shillongs, the Major Seminary of Salesian. Paskalis and Br. Babu Jose visited the tomb The Minister General gave a talk on theme of of Blessed Mother Theresa of Calcutta. We Franciscan Identity. After the fraternal dia- prayed for our Order by the intercession of logue, we ended this meeting with lunch. After Blessed Mother Theresa. At 11.10 AM we lunch, we took a new journey by flight from took plane from Calcutta to Guwahati in As- Guwahati to Calcutta. At 7.15 PM we landed AD CHRONICAM ORDINIS 133 in Calcutta and the FMM Sister took us to have alcune sessioni comuni dei rispettivi Definito- a view “Calcutta by night”. ri provinciali, ma attende ancora una tappa più Early in the morning, 25 February, we took chiara e decisa, tenendo conto della fragilità flight to Kochi from Calcutta via Hyderabad. della Provincia abruzzese. At 12.40 PM we arrived at Kochi. The Minis- A questo scopo il Definitorio generale, no- ter General Jose Carballo visited the Monas- minando Fr. Massimo Reschiglian, della Pro- tery of Poor Clare at Aluva- Kerala. In this oc- vincia Serafica di Assisi, come Visitatore ge- casion, Br. Jose R. Carballo met all the juniors nerale per la Provincia di Abruzzo, lo ha anche and 5 Abdesses of the member monasteries of nominato Delegato del Ministro generale per il the Federation “Rosa Mistyca”. At present in cammino di ristrutturazione tra le due suddette India there are 5 Monasteries with 48 Solemnly Province. Professed Sisters, 6 Junior Sisters, 3 Novices, Verso la fine dell’anno 2012 il Delegato ha 2 Postulants and 9 Candidates. Total number organizzato alcuni incontri tra i due Definitòri of members living in the Cloister is 68. provinciali ed ha costituito una Commissione The five Monasteries are spread into five dif- interprovinciale per preparare e attuare un’in- ferent states. The first one was in Kerala Al- dagine presso tutti i Frati delle due Province waye – the second was in Tamil Nadu Panaka- sulla forma di collaborazione che desiderano. halli – the third was in Jharkahand – Dumka, Il 6 marzo 2013, presso l’Oasi Gesù Bambi- the fourth one was in West Bengal – Raiganj, no di Greccio, si è svolta l’Assemblea generale and the fifth one is in Andhrapradesh- Sham- dei Frati delle due Province, con la partecipa- shabad. In this meeting, the Minister Gener- zione del Ministro generale, Fr. José R. Car- al gave a short reflection on the life as Poor ballo, del Delegato, Fr. Massimo Reschiglian, Clare. He reminded the sister to take care of e del Definitore generale, Fr. Vincenzo Bro- their own identity seriously, such as fraternal canelli. life, living without anything of one’s own (the In apertura il Delegato ha ricordato lo scopo privilege of poverty), the centrality of contem- dell’Assemblea e l’iter di preparazione, men- plation and the true meaning of enclosure. tre i Ministri provinciali del Lazio, Fr. Gio- In the end of this meeting, Br. Jose Rodri- vanni Rossi, e dell’Abruzzo, Fr. Carlo Serri, guez Carballo celebrated the Eucharist in the hanno presentato il cammino già percorso e le presence of the members of secular Franciscan urgenze che attendono una risposta. family, one Capuchin Friar, one Conventual Ha fatto seguito la presentazione dei risul- friar and some priest from the local institute of tati dell’indagine fatta dalla Commissione ap- religious life. posita tra i Frati delle due Province. At 6.30 PM, we traveled to the friary at Co- A ciò ha reagito il Ministro generale, ricor- chin and stayed there overnight. Early in the dando il dettato del documento Portatori del morning on Tuesday, 26 February, we took dono del Vangelo, n. 31 sul ridimensionamen- our leave of the brothers of India, grateful for to e la ristrutturazione delle Province, il man- the warm fraternal hospitality and for the op- dato 47 del Capitolo generale 2009, e sottoli- portunity to visit them. We have shared our neando in particolare lo scopo fondamentale hopes, dreams, challenges and commitments di ogni ristrutturazione, che è di rinnovare la to be “Bearers of the Gift of the Gospel”. qualità della vita dei Frati, e non tanto di rime- diare ad urgenze particolari. Br. Paskalis Syucur, OFM Dopo una breve pausa, è stata aperto il dia- logo con il Ministro generale, che ha visto una 1.4. Partecipazione all’Assemblea congiunta partecipazione ampia e dinamica. delle Province del Lazio e di Abruzzo Nel pomeriggio si sono avuti i lavori dei Frati riuniti in piccoli gruppi su due questio- 1. Cronaca ni concrete: il parere di ciascun gruppo sulle Le due Province di S. Pietro e Paolo in Ro- opinioni emerse nel sondaggio e l’indicazione ma e di S. Bernardino in Abruzzo hanno ini- dei passi intermedi da mettere in atto in vista ziato nel precedente Capitolo un cammino di della ristrutturazione tra le due Province. Le collaborazione interprovinciale, riguardante, riflessioni e le indicazioni dei gruppi sono stati in particolare, la formazione iniziale, la for- convergenti, e quindi il Delegato ha chiesto a mazione permanente e la Fraternità di Fonte- tutta l’Assemblea di pronunciarsi per alzata di colombo. Il cammino è stato scandito anche da mano su una mozione che il Delegato stesso ha 134 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 proposto. La votazione ha dato come risulta- interprovinciali di formazione iniziale e per- to che i 46 votanti (17 della Provincia dell’A- manente, di pastorale giovanile e animazione bruzzo e 29 della Provincia Romana) hanno vocazionale; lo studio del territorio e la map- votato all’unanimità per la fusione delle Pro- patura delle diverse fraternità; la crescita della vince, indicando i tempi e i mezzi per arrivare comunicazione e conoscenza interprovinciale all’obiettivo deciso (Vedi testo in allegato). per mezzo di bollettini, informative e internet; Dopo la votazione il Ministro generale ha la condivisione frequente tra i Ministri e i Vi- preso ancora la parola per rallegrarsi della di- cari delle due Entità. scussione ampia e serena, e per il risultato rag- giunto. 2. Visita a la Provincia de San Pablo Apóstol La mozione votata dall’Assemblea dovrà essere recepita e approvata dal Capitolo pro- En calidad de Definidor general con es- vinciale dell’Abruzzo, previsto appena un pecial acompañamiento a las Entidades de la mese dopo, e sarà presentata ufficialmente al Orden en las Conferencias Bolivariana y Bra- Ministro generale. Questi ne renderà partecipe sileña, fui invitado por el Ministro provincial la Provincia Romana, la quale a sua volta la Fr. Edgar Santos e hice una visita fraterna a la elaborerà in sede capitolare l’anno successivo. Provincia de San Pablo Apóstol, en Colombia, Il Definitorio generale, quando avrà rice- del 6 al 12 de diciembre del 2012. En el viaje vuto la proposta della Provincia abruzzese, con destino a Pereira y Santa Rosa de Cabal nominerà un Delegato generale per accompa- me encontré en el aeropuerto de Bogotá con el gnare tutto il processo fino alla fusione delle Visitador general de esa Provincia, Fr. Mau- due Province. ro Giacomelli. Al compartir su experiencia de visita a los hermanos y las Fraternidades de la Fr. Vincenzo Brocanelli Provincia de San Pablo, Fr. Mauro se dice edi- ficado con muchos ejemplos de vida simple y 2. Mozione assembleare austera, de convivencia, trabajo y compromiso Greccio, 6 marzo 2013 con los pobres, con muchas opciones radica- L’Assemblea interprovinciale dei Frati di les en la vivencia de la vocación franciscana. Lazio e Abruzzo, riunita il 6 marzo insieme Claro, también encontró ciertos problemas que al Ministro generale presso l’Oasi Gesù Bam- son comunes en nuestra Orden. bino di Greccio, per riflettere sulla collabora- La visita se restringió básicamente al con- zione strutturale delle due Province in vista di texto geográfico de Santa Rosa de Cabal y al- una riqualificazione della nostra vita e missio- rededores, donde se ubica la sede de la Provin- ne, a conclusione del lavoro assembleare ha cia. La Curia provincial fue construida sobre votato la seguente mozione – 46 votanti, 46 de un terreno que no es propiedad de la Provin- favorevoli e nessun contrario – da consegnare cia pues ella optó por no poseer propiedades, al Ministro generale, ai rispettivi Definitori e ni tener autos propios. El terreno pertenece a a tutti i Frati: riconfermiamo il cammino ver- una asociación franciscana, constituida por ex so l’unione strutturale delle due Entità, come frailes y miembros de la Orden Franciscana emerso anche dagli orientamenti pervenuti Seglar, que solicitó la presencia de los frailes dalle fraternità alla Commissione interpro- en la región. El edificio de dos pisos, donde vinciale, e chiediamo venga attuata entro il funciona la Curia provincial, fue edificado con 2016/2017. In vista di tale obiettivo doman- material prefabricado. Ahí todo es muy sobrio, diamo inoltre che vengano realizzati – tra gli simple, con espacios bien aprovechados. Al la- altri – i seguenti passi e iniziative intermedi: la do está la iglesia parroquial atendida por los costituzione di una comunità interprovinciale hermanos. En el mismo patio se encuentra un in Abruzzo da settembre 2013; l’unificazione edificio previsto únicamente para biblioteca del Segretariato per la Formazione e gli Studi, de la Provincia y con salones para clases, se- e del Segretariato per l’evangelizzazione; la minarios y encuentros de formación académi- riconferma della Commissione per l’interpro- ca de los hermanos de profesión temporal. En vincialità alla quale affidare compiti specifici; determinados períodos del año, los profesos l’elaborazione di un progetto di vita e mis- temporales se encuentran ahí y los profesores sione per la futura Entità; un’opera di anima- de materias franciscanas, filosóficas, teológi- zione e sensibilizzazione di tutti i Frati delle cas, bíblicas y otras, promueven actividades due Province; la prosecuzione delle iniziative académicas intensivas y después conducen la AD CHRONICAM ORDINIS 135 continuidad de los estudios y su profundizaci- a algunos desafíos como el del sostenimiento ón en las Fraternidades, con diferentes formas económico, el proceso formativo en algunos de acompañamiento. Esta formación francis- aspectos… Se dio espacio a la Comisión de cana básica tiene una duración de tres años. preparación del Capítulo con el fin de presen- Después tiene los estudios específicos para los tar la metodología y agenda del capítulo. Hubo que se sienten llamados al presbiterado y para observaciones y diálogo para perfeccionar la los que siguen con opción laical. programación como un todo. Se tuvo el com- El sábado, 8 de diciembre, en la iglesia partir sobre la vida y misión de los hermanos parroquial de S. Rosa de Cabal, se tuvo la so- en las diferentes regiones y áreas. Finalmente lemne ordenación presbiteral de tres jóvenes se reservó un espacio amplio en la agenda para Hermanos de la Provincia. El presidente de la propuesta de la nueva tabla de presencias esta celebración fue Don Fabio Duque, OFM. y composición de las Fraternidades. Es cos- Hubo una presencia numerosa de familiares tumbre en esta Provincia que el Definitorio en y parientes de los tres Hermanos que fueron funciones entregue al nuevo Definitorio electo ordenados, de hermanos laicos, religiosos y en el Capítulo una propuesta de presencias y religiosas, venidos de las diferentes comuni- de composición de las Fraternidades de mo- dades. La celebración transcurrió en clima de do que durante el Capítulo esta propuesta sea solemnidad, de alegre participación de toda la analizada por el nuevo gobierno elegido y al asamblea en los cantos y en las oraciones, de final del mismo Capítulo todos los Hermanos fe y reflexión. Después de la celebración hu- ya parten con su obediencia. Un tema de preo- bo una hermosa convivencia fraternizando en cupación particular es el del sostenimiento de clima de simplicidad y alegría en el patio de la vida y misión de la Fraternidad provincial. la Curia provincial compartiendo alimentos, La Provincia está trabajando con un nuevo jugos y refrescos. Todo estaba bien preparado proyecto que se llama “Mesa del Señor” que con mucho esmero y con la colaboración de ha mostrado buenos resultados. El problema muchas personas. es que tiene una deuda bastante significativa El 9 de diciembre, Fr. Enrique González, ex que debe ser superada. En lo que se refiere a Delegado del Ministro general Pro Monialibus la celebración del Capítulo provincial electivo, por varios años, me llevó a conocer la hermosa todo muestra que está bien preparado y será un región cafetalera y su ciudad natal, Mariscal. acontecimiento de gracia. En los días 10, 11 y 12 de diciembre se tu- La Provincia tiene actualmente 59 herma- vo la reunión del Ministro provincial Fr. Ed- nos profesos solemnes, 8 profesos temporales, gar Santos con su Definitorio con la presen- 7 novicios y 10 postulantes. En alabanza de cia del Visitador Fr. Mauro Giacomelli y de Cristo. Amen mi persona. Se me dio espacio en una sesión para compartir algo sobre las prioridades en Fr. Nestor Schwerz, ofm la animación de la Orden, en particular en el contexto latinoamericano. Compartí los temas 3. Capítulo provincial eletivo da Prov fran- que más fuertemente nos ocupan en el Defini- ciscana “Nossa Senhora da Assunção” torio general en estos últimos años (los man- Bacabal, Brasil, 7 a 12 de janeiro de 2013. datos capitulares, el Moratorium, la Identidad – Crônica franciscana, el redimensionamiento y la rees- tructuración…) y las diferentes iniciativas en A Província Nossa Senhora da Assunção, camino en América Latina (la misión en Ama- Bacabal, Brasil, celebrou seu Capítulo eletivo zonía, la animación de la Pastoral educativa, ordinário de 7 a 12 de janeiro de 2013, tendo animación misionera, reestructuración delas convocado todos os seus Irmãos de profissão entidades…), así como algunos desafíos (de la solene como vogais e convidado os demais perseverancia, de la formación intelectual, la Irmãos para participação livre dentro do pre- familiaridad con el patrimonio franciscano en visto pela legislação da Ordem. Fez-se presen- las diferentes áreas, los redimensionamientos te um membro da Província, Frei Agostinho en las Entidades…) Siguió diálogo enriquece- Diekmann, que atualmente vive na Alemanha dor. El Visitador también compartió sus im- e ali é responsável por um serviço de solidarie- presiones durante la Visita hecha a todas las dade, também econômica, e de divulgação de Fraternidades. Se mostró muy contento, edifi- projetos missionários. Igualmente se fez pre- cado, agradecido, y también llamó la atención sente um representante da Província Francis- 136 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 cana da Alemanha. O Capítulo se orientou pe- Santo, as votações transcorreram em clima de lo tema geral “Espiritualidade, Fraternidade, seriedade e responsabilidade fraterna. Ao final Missão e Discipulado como colunas da Vida dos vários escrutínios, foram eleitos Frei Ber- Franciscana” e pelo lema “Irmãos Menores nardo de Sousa Brandão Neto para Ministro anunciando o Evangelho no Maranhão e no provincial, Frei Antônio Leandro da Silva para Piauí”. A assembléia capitular, realizada no Vigário provincial, Frei Fernandes de Moraes Centro Franciscano Missionário (CEFRAM), Barros, Frei José Wagner do Nascimento, Frei foi presidida por Frei Nestor Inácio Schwerz, Evaldo Dimon, Frei Jonecildo da Silva Cruz Definidor geral, em substituição ao Visitador para Definidores provinciais. Dentro do crono- geral Frei Fernando Inácio Peixoto o qual pou- grama do dia foram ainda abordados os temas cos dias antes foi acometido por um problema da Formação para estudo em grupo e plenária grave de saúde. e o relatório do Serviço de Animação Voca- O início se deu com o jantar do dia 7 de ja- cional (SAV). No final da tarde, se realizou o neiro e após com a sessão de abertura oficial rito da tomada de posse do novo Ministro pro- do Capítulo na qual se rezou e se invocou o Es- vincial e seu Definitório dentro da celebração pírito Santo, se fez a chamada dos Capitulares, eucarística. Seguiu-se um belo momento de se leu a mensagem do Ministro geral Frei José confraternização. Carballo aos Irmãos Capitulares, se analisou e O dia 10 de janeiro foi ocupado basicamen- se aprovou a Ordem do Capítulo, se fez a indi- te pelo tema da Economia que teve sua rele- cação e eleição dos vários serviços e seus res- vância particular devido à nova situação da ponsáveis, se apresentou e se aprovou a propos- Província que deve buscar meios próprios para ta de cronograma da assembléia capitular. o sustento de sua vida e missão. A Província- O dia 8 de janeiro começou com a missa mãe da Alemanha não dispõe mais de recursos votiva ao Espírito Santo. Após o café da ma- suficientes para sustentar boa parte da vida e nhã seguiram-se duas sessões ocupadas pelos dos projetos sociais da Província de Bacabal relatórios do Visitador geral, lido pelo presi- como vinha fazendo desde os inícios. Há pra- dente do Capítulo Frei Nestor Schwerz, e do zos para diminuição drástica das ajudas vindas Ministro provincial Frei João Muniz. Para am- da Província de origem. Foram apresentados bos os relatórios houve espaço de tempo para relatórios econômicos da Província, de proje- reações, destaques, comentários. Os dois re- tos sociais, em especial das duas Escolas. De latórios receberam, por parte dos capitulares, uma delas o Frade responsável não pode estar boas considerações. Vários capitulares consi- presente por questão de enfermidade o que di- deraram que especialmente o relatório do Vi- ficultou as informações objetivas e completas. sitador Frei Fernando Peixoto deveria ser se- Houve estudos em grupos e plenária. riamente levado em conta durante o desenrolar Também foram feitas votações em plenária do Capítulo. sobre prioridades em relação à Vida Fraterna Antes do almoço foram feitas as prévias pa- e Formação e SAV. Foram reservadas várias ra Ministro provincial segundo a lista tríplice horas da tarde para lazer e gratuidade. aprovada pelo Ministro geral e seu Definitó- O dia 11 de janeiro, após oração da manhã rio. Logo em seguida se fez também a prévia e café, foi de intensos trabalhos. Foram discu- para Vigário provincial. tidas e votadas em plenária várias prioridades À tarde deste mesmo dia se deu início aos referentes a casas de formação, localização do estudos em grupos sobre o Projeto de vida e Postulantado, à baliza da missão evangeliza- missão da Província, começando pelo tex- dora e à economia da Província. Houve ainda to capitular referente à Vida Fraterna que já alguns relatórios de informação sobre algu- havia sido refletido nas Fraternidades locais mas atividades da Fraternidade provincial. Em e regionais. Seguiu-se sessão plenária. Após seguida foi feita uma avaliação do Capítulo. houve a apresentação de Relatórios no âmbi- Houveram muitas expressões de contentamen- to da Evangelização. Antes da oração da tarde to pelo andamento do Capítulo, foi destacado foi feita a prévia para Definidores. Seguiu-se a o bom trabalho do Visitador geral na visitação, oração, o jantar e a recreação. na preparação do Capítulo e na apresentação O dia 9 de janeiro foi particularmente mar- do seu Relatório, foi dito que o Presidente De- cado pelas eleições para Ministro provincial, finidor geral trouxe para mais perto o Governo para Vigário e para Definidores em diferentes geral da Ordem e que isso fez bem, foram feitas sessões. Com a devida invocação do Espírito considerações positivas em relação ao espaço AD CHRONICAM ORDINIS 137 físico, ao clima geral entre os frades, à comida, II. Formação à liturgia. Foram feitas algumas sugestões para Queremos nos próximos anos dedicar espe- melhor celebração dum próximo Capítulo pro- cial cuidado à formação inicial e permanente vincial. Seguiu-se uma série de comunicações, na Província, para que os jovens possam rece- de considerações finais por parte do Presidente ber uma formação íntegra, harmoniosa, vital, do Capítulo Frei Nestor Schwerz, do Minis- que seja capaz de formar sua personalidade, tro provincial que deixou seu ministério, Frei desenvolver suas potencialidades humanas, João Muniz, do novo Ministro provincial Frei intelectuais, religiosas de modo que ele possa Bernardo Brandão, do confrade alemão Frei descobrir e desenvolver sua vocação religiosa Tiago e de Frei Agostinho Diekmann. franciscana, consciente e com a devida matu- O Presidente do Capítulo deu por encerrado ridade, nas três etapas da formação inicial, e oficialmente o Capítulo provincial eletivo de para que cada Irmão professo permaneça num 2013. À noite aconteceu uma bela e animada processo permanente de cultivo da sua voca- celebração eucarística na igreja paroquial da ção de Frade Menor. cidade com expressiva presença de fiéis, reli- Para isso a Província sente a necessidade de giosas e familiares. Nesta ocasião houve uma rever alguns aspectos: série de agradecimentos aos confrades do go- 1. Para o CUIDADO PASTORAL DAS VO- verno provincial passado e apresentação do CAÇÕES seja nomeado um FRADE com de- novo governo provincial, com muitas expres- dicação exclusiva, com as condições necessá- sões de acolhida, bons votos, apoio. No final, rias e a devida qualificação para bem exercer solene bênção para pedir a Deus, por interces- este serviço; tenha a efetiva colaboração de são de S. Francisco e N. Senhora da Assunção, todas as Fraternidades; garanta um acompa- abundantes graças sobre o presente e futuro nhamento a cada candidato no seu discerni- desta Fraternidade provincial situada nos Es- mento vocacional da melhor forma possível. tados do Maranhão e Piauí do Brasil. 2. Considerando a fragilidade humana e re- ligiosa de muitos candidatos, o Governo Fr. Nestor Inácio Schwerz provincial, com a colaboração do SPFE, promova um processo de estruturação do ASPIRANTADO: casa, formadores, progra- – Decisões capitulares ma formativo. 3. Constata-se que muitos jovens chegam ao I. Vida fraterna POSTULANTADO com sérias dificuldades Queremos nos próximos anos dedicar par- na área humana, na área cristã e no discer- ticular cuidado e cultivo à nossa vida fraterna nimento vocacional. Necessitam de mais nas fraternidades para que cada Fraternidade tempo para amadurecimento. Diante desse seja lugar de convívio no bem-querer, de ora- desafio, o Governo provincial, com a co- ção e contemplação e de animação para a mis- laboração do Secretariado de Formação, são evangelizadora. Para que isso aconteça, estimule os Formadores responsáveis nes- reconhecemos que: ta etapa a fazer o devido acompanhamento • Cada irmão é corresponsável pela vida fra- personalizado e no fim do ano proponha o terna; prolongamento do Postulantado àqueles • O guardião exerce o importante ministério postulantes que ainda não estão suficiente- de animação e coordenação; mente preparados para entrar no novicia- • Instrumento de particular importância é o do, com projeto concreto de continuidade. Capítulo local mensal que deve ser bem No que se refere ao LOCAL do Postulanta- preparado e celebrado; do: continue nos próximos anos no local e • A Fraternidade deve elaborar no início do na estrutura atualmente existentes, pois o ano seu projeto de vida fraterna, avaliando- ambiente é favorável, há possibilidade de -o na metade e/ou no final do ano; trabalhos, é lugar tranquilo; enquanto isso, • O governo provincial deve prever formas o Governo provincial em colaboração com de acompanhamento da Fraternidade, de o Secretariado de Formação estude outras apoio e formação dos Guardiães, de incen- eventuais possibilidades. tivo para a elaboração do projeto de vida 4. No que se refere ao JUNIORATO: fraterna. a. O Formador principal, o mestre, deverá dedicar-se com total prioridade à for- 138 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

mação, cuidando de modo particular nas nossas diferentes presenças (paróquias, do acompanhamento personalizado dos escolas, fraternidades de formação etc.), formandos e deverá contar com uma incluindo uma atenção particular às juven- Fraternidade formadora. tudes e aos novos bairros dos centros urba- b. Considerando a dificuldade de constituir nos. Fraternidades formadoras e a escassez 2. Dar continuidade aos passos já dados e de formadores e considerando a impor- abrir-nos a novos métodos em nossa evan- tância de investir num bom acompanha- gelização, fortalecendo grupos de rua, re- mento nesta etapa, o Governo provin- vendo o jeito de realizar as Santas Missões cial, com a colaboração do Secretariado Populares nos centros urbanos e universitá- de Formação, busque juntar forças e di- rios e assumindo o serviço de JPIC à luz das minuir estruturas, investindo no que já mudanças climáticas. temos. 3. O Governo provincial encaminhe no próxi- c. O Governo provincial com a colabo- mo triênio a criação de uma paróquia/san- ração do Secretariado de Formação, tuário em Lago dos Rodrigues, de respon- promovendo a participação dos frades sabilidade da Província, com a presença de envolvidos, busque no próximo triênio uma Fraternidade. estruturar o juniorato de São Luis no 4. A Província mantenha e fortaleça nos pró- Convento da Glória, visando a unidade ximos anos a presença em Caracol e na residencial, o melhor acompanhamento Amazônia. pelo formador e apoio de uma Fraterni- 5. O SEPEM continue organizando as sema- dade formadora. nas missionárias nas comunidades e paró- 5. Os formadores da Formação Inicial e o mo- quias e as jornadas missionárias da juven- derador da Formação Permanente promo- tude. vam a integração entre a FI e FP, elaboran- do um plano e cronograma com estágios, IV. Economia formas de presença e participação conjunta O meio normal para o nosso sustento é o na vida e missão da Província. nosso trabalho (manual, profissional, pastoral 6. A FP acontece sobretudo no cotidiano e de- ...). Se isto não for suficiente, podemos recor- pende muito do desejo de cada Irmão em rer à mesa do Senhor (benfeitores, coletas, or- aprimorar sua própria formação para a qual ganismos franciscanos, eclesiais e públicos...). é eficaz um projeto pessoal de vida e mis- O fruto do trabalho de cada Irmão e os diferen- são em sintonia com a identidade de Frade tes donativos recebidos pertencem à Fraterni- Menor e com senso de pertença à Fraterni- dade (côngruas, salários, aposentadorias, aju- dade local e provincial. das de benfeitores, serviços remunerados, do- 7. A dimensão orante e contemplativa deve nativos diversos ...). A administração dos bens perpassar todo o processo formativo. em diferentes níveis (pessoal, comunitário, provincial, nos projetos e paróquias etc.) deve III. Missões e Evangelização caracterizar-se por transparência, austeridade, A vocação missionária evangelizadora é solidariedade fraterna. É importante criar entre parte integrante da nossa identidade francis- nós a firme vontade de buscar o autossustento cana. Segundo São Francisco, foi o Senhor e a consciência de corresponsabilidade pelos que o inspirou a viver segundo o Evangelho bens da província. e foi o Senhor que deu os irmãos. Portanto, 1. Rever e/ou elaborar os contratos com as nossa vocação franciscana consiste em viver Dioceses em relação às Paróquias onde es- o Evangelho e restituí-lo com a nossa vida e tamos situados, seja no que se refere à ma- nossa missão evangelizadora em fraternidade neira franciscana de nossa presença e atua- na Igreja e no mundo. Esta província N. Sra. ção pastoral, seja referente ao sustento e à da Assunção nasceu de iniciativa missionária remuneração. e deve manter e cultivar este mesmo espírito e 2. Viabilizar linhas comuns entre as duas es- ardor. Para isto este Capítulo propõe que: colas (CONASA e EPFA) no nível da ad- 1. O Governo provincial com a colaboração ministração e da orientação pedagógica, do Secretariado de Missões e Evangeliza- buscando expressar uma presença francis- ção promova progressivamente o espírito, cana significativa e procurando formas de a sensibilidade e iniciativas missionárias diminuir despesas e aumentar receitas. AD CHRONICAM ORDINIS 139

3. Procurar assessoria profissional externa – Ministri e Custodi que nos ajude a analisar a situação econô- Fr. Andrija Bilokapić, Prov. S. Girolamo, Cro- mica, potencialidades, possibilidades de in- azia; Fr. Alan Brzyski, Prov. S. Edvige, Po- vestimentos e planos de ação a curto, médio lonia; Fr. Sergio Horacio Carballo, Prov. San e longo prazo. Miguel, Argentina; Fr. Francisco Carvalho 4. O governo provincial com a colaboração Neto, Prov. Santa Croce, Brasile; Fr. Marco do economato e dos guardiães busque en- Aurélio da Cruz, Prov. Ss.mo Nome di Gesù, contrar meios e formas de alcançar o au- Brasile; Fr. Tony D’Souza, Cust. Dip. Maria tossustento das fraternidades, que preveja Madre di Dio, India; Fr. Carlos Ramon Gar- também a contribuição à Província. Para cia, Prov. Beato Junipero Serra, Messico; Fr. isto considere as diferentes sugestões apre- Carmelo Giannone, Prov. St. Francis in Afri- sentadas pelas fraternidades e pelos grupos ca, Madagascar e Mauritius, Kenya; Fr. Joško no Capítulo provincial. Kodžoman, Prov. Ss.mo Redentore, Croazia; Fr. Luis Enrique Segovia Marín, Prov. XII Moções Apostoli, Perù; Prov. Franciscana de Arantza- 1. Tendo em vista a constatação de que alguns zu, Spagna; Fr. Giuseppe Tomiri, Prov. S. Mi- artigos, termos, citações e referências dos chele Arcangelo, Italia. EEPP da Província N. Senhora da Assunção estão desatualizados, o Capítulo provincial Agenda pede ao Governo provincial para que en- caminhe a devida e completa atualização. Dopo la celebrazione dell’Eucaristia e del- Ao mesmo tempo, a pedido do Definitório le Lodi l’incontro è iniziato nell’Aula “Duns geral, modifique o artigo 42§1 substituindo Scoto” alle ore 9, con il saluto del Ministro ge- o número 5 para 3 candidatos a serem ho- nerale ed alcune sue parole sul senso dell’in- mologados pelo Definitório geral. contro. I partecipanti si sono presentati e pre- 2. O Governo provincial encaminhe a reela- sentano le rispettive Entità. Dopo la pausa Fr. boração do Projeto comunitário de vida e J. Magro, Direttore dell’Ufficio delle Comu- missão, introduzindo as contribuições no- nicazioni, ha mostrato i membri e la struttura vas das Fraternidades e dos grupos de estu- della Casa generalizia tramite un Power Point. do no Capítulo e acrescentando uma baliza Nel pomeriggio ci sono stati i lavori in gruppi específica sobre a Espiritualidade. linguistici sulle difficoltà e speranze del pro- prio servizio di Ministri provinciali. I lavori 4. Incontro del Ministro e del Definitorio ge- sono, poi, proseguiti in Assemblea con il re- nerale con i nuovi Ministri provinciali e soconto, da parte dei rispettivi segretari, di ciò Custodi che emerso nel gruppo. Roma, Curia generale, 14-25.01.2013 Il 15 gennaio i lavori si sono aperti con la Relazione del Ministro generale, Fr. José R. Dal 14 al 25 gennaio si è tenuto l’annuale in- Carballo con la possibilità, alla fine, di rivol- contro del Ministro e Definitorio generale nei gere al Ministro alcune domande di chiarimen- locali della Curia generale. to. Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti nei gruppi linguistici sui seguenti argomenti: Partecipanti reazione alla Relazione del Ministro, paure e speranza dell’essere Ministro provinciale, su – Definitorio generale quali strumenti far leva affinché il Definitorio Fr. José Rodríguez Carballo (Min. gen.), generale possa svolgere il servizio di anima- Fr. Michael Anthony Perry (Vic. gen.), Fr. zione, preparare alcune domande al Definito- Vincenzo Brocanelli (Def. gen.), Fr. Vicente- rio generale. Si sono conclusi in Assemblea Emilio Felipe Tapia (Def. gen.), Fr. Nestor con la relazione dei singoli gruppi. Inácio Schwerz (Def. gen.), Fr. Francis Wil- La mattinata del 16 gennaio si è svolta nella liam Walter (Def. gen.), Fr. Roger Marchal PUA per la Festa dell’Università e del Gran (Def. gen.), Fr. Ernest Karol Siekierka (Def. Cancelliere. Mentre nel pomeriggio ci si è ri- gen.), Fr. Paskalis Bruno Syukur (Def. gen.), trovati in Aula per ascoltare Fr. V. Brocanel- Fr. Julio César Bunader (Def. gen.), Fr. Vin- li, il quale ha presentato gli ultimi Documenti cent Mduduzi Zungu (Def. gen.), Fr. Aidan dell’Ordine e, in particolare, quello sull’Iden- McGrath (Seg. gen.). tità francescana. Al termine della presentazio- 140 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 ne ha lasciato ai gruppi linguistici alcuni spun- I lavori del 22 gennaio sono iniziati con ti per la riflessione nei rispettivi gruppi: indivi- l’intervento di Fr. Antonio Scabio, Ministro duare alcune sfide, per le Entità e per l’Ordine, provinciale del Veneto, il quale ha parlato dei riguardanti l’Identità francescana; fare dei frati in difficoltà dal punto di vista psicologi- commenti al Sussidio offerto dal Definitorio co, clinico e terapeutico, dando anche dei sug- generale; offrire dei suggerimenti per meglio gerimenti pratici e proseguiti; sono proseguiti utilizzare il Sussidio. attraverso un lungo e variegato dialogo tra il La giornata del 17 gennaio è iniziata con la Relatore, il Ministro generale ed i parteci- condivisione in Assemblea di quanto emerso panti all’incontro. Nel pomeriggio Fr. Albert nei lavori di gruppo, ieri pomeriggio. È pro- Schmucki, della Fraternità di S. Isidoro in Ro- seguita con l’ascolto di Fr. R. Marchal e Fr. ma, ha parlato sul come affrontare le situazioni V. Felipe, che hanno rispettivamente illustrato di conflitto nella vita quotidiana e il Vicario i Mandato del Capitolo generale del 2009 e i generale, Fr. M. Perry, ha presentato lo studio Sussidi del Definitorio generale sul ridimen- fatto dalla Commissione “Servizio di Fedeltà sionamento e la Ristrutturazione delle Provin- e Perseveranza”. ce e sulla Presenza dei Frati nel territorio di Nella giornata del 23 gennaio sono stati altre Province. Al termine delle relazioni sono affrontati vari argomenti: l’economia (Criteri stati offerti alcuni spunti per la riflessione nei generali ed Animazione: Fr. G. Lati); gli Studi gruppi di lavoro: i mandati più importanti per nell’Ordine (Fr. Vidal Rodríguez, Segretario svolgere il servizio alle rispettive Entità; quali generale per la Formazione e gli studi); il Mi- passi concreti potrebbero essere fatti riguardo nistro provinciale e il suo Definitorio alla luce alla missione evangelizzatrice; condividere della nostra legislazione (Fr. Aidan McGrath, i processi di ridimensionamento già in atto e Segretario generale). vedere quali passi sono da compiere; confron- Il giorno 24 gennaio è stato dedicato al dia- tare i due modelli presentati nel Sussidio sulla logo personale con il Ministro generale e allo Presenza dei frati sul territorio di un’altra Pro- studio dei documenti e dei testi ricevuti nei vincia. Nel primo pomeriggio sono proseguiti giorni precedenti. i lavori nei gruppi linguistici e si sono conclusi I lavori del 25 gennaio sono stati aperti dal- con la condivisione e il dialogo in sede assem- la verifica dell’incontro e dalle proposte per il bleare. futuro; sono proseguiti con il saluto e i ringra- Il giorno 18 gennaio è stato dedicato intera- ziamenti da parte del Ministro generale ai par- mente alla visita, in gruppi linguistici, dei se- tecipanti, al personale di supporto, ai membri gretariati e degli Uffici della Curia generale. Il della Fraternità della Curia. Si sono conclusi 19 gennaio, sabato, i partecipanti all’incontro con la Concelebrazione eucaristica, presieduta hanno vissuto una giornata di spiritualità, pel- da Fr. José R. Carballo. legrinando nella Valle reatina, in concreto nei Santuari di Fontocolombo e di Greccio. Fr. Luigi Perugini L’intera mattinata del 21 gennaio è stata dedicata alla missione, prima attraverso la re- 5. Meeting of the English Speaking Confer- lazione congiunta dei due Segretari della For- ence of the mazione e della Missione sul tema “Formare per la missione” e, poi, con la presentazione The 88th Meeting of the English Speaking dei progetti missionari dell’Ordine da parte Conference Conference was held at the Porzi- del Moderatore per la Missione, Fr. M. Tedol- uncola Retreat House in Bahar ic-Caghaq, di . Nel primo pomeriggio i partecipanti hanno Malta from April 8-12, 2013. ascoltato la relazione di Fr. Paolo Martinelli, The Meeting of the Ministers Provincial Preside dell’Istituto di Spiritualità della PUA, of the North American Sub-Conference met il quale ha parlato sulla “Nuova Evangelizza- April 8, during which the request of the St. zione e vita francescana”. Subito dopo si sono Barbara Province to join the Interprovincial riuniti nei gruppi linguistici per approfondire Novitiate in Burlington, Wisconsin was ap- l’argomento anche con il sussidio di alcune pi- proved. At the same time the request of the ste di riflessione offerte dal Relatore ed, infine, Province of the Holy Spirit in Australia to send sono ritornati in Aula per condividere quanto novices to the Interprovincial Novitiate was emerso nei rispettivi gruppi e per dialogare also approved. con Fr. Paolo. An update of the Interprovincial Commis- AD CHRONICAM ORDINIS 141 sion was presented by Brothers John Hardin just what were the others issues that would dis- and John Puodziunas. This Interprovincial cussed, besides the number of General Defini- Commission was mandated by the seven Pro- tors and the manner of their election. The elec- vincial Definitories in December 2012 for tion of delegates took place, and Brothers John three specific tasks: 1) to develop clear state- Hardin and John Puodziunas were chosen to ments of mission, vision and values for Fran- represent the Conference. ciscan life and ministry in the United States for There was also time for the Minister Pro- the 21st century; 2) to identify options for in- vincials to prepare their responses to questions creased collaboration between the Provinces; proposed by the Commission for the Study of 3) to offer suggestions for possible restructur- Fidelity and Perseverance in the Order in prep- ing of the current U.S. Provinces. aration for a Seminar on Fidelity and Persever- Sub-Commission One reported that they ance to be held in Rome in the near future. have received something in the way of a mis- Wednesday, April 10, was day for brothers sion statement from all seven provinces. Sub- to visit the beautiful island of Malta with its Commission Two reported a poor response many places of natural beauty and historical concerning suggestions for collaboration. In interest. It goes without saying, that the broth- order to animate the brothers a questionnaire ers enjoyed the friendly hospitality of the peo- of some sort was recommended. Sub-Commis- ple of Malta wherever they went. sion Three has not been able to get much done. April 11 was a day devoted to the on-going Mentioned was the possibility of federating formation of the Ministers, with a presentation the Provinces so as to retain historical, frater- by Br. Joseph Rozansky on “Justice and Peace nal entities to which the friars have emotional and Franciscan Leadership”. It was a time of attachments. lively discussion and sharing about the issues The first meeting of the Board of Direc- of justice and peace, and the work the Office tors of the General Secretariat of the Francis- of Justice and Peace. can Mission, Waterford, WI has held, during The final day concluded with the election which the Delegate General, Br. John Puodzi- of the Vice President of the Conference, with unas, presented an update of the process of re- the former Vice-president assuming the role structuring of the Secretariat, which has been of President. The Officers are now Br. John in process for over a year. The Delegate Gen- Puodziunas, Minister Provincial of Assump- eral spoke about what lies ahead for this pro- tion Province USA, as President and Br. Hugh cess, and there was also a discussion about the McKenna, Minister Provincial of Ireland, as new Executive Director who will be appointed Vice President. The appointment of a Confer- in the near future. The new Board of Direc- ence Animator of School Ministry was post- tors is made up of the seven Provincials of the poned for further clarification. United States(or their delegate), the General The next meeting of the English Speaking Definitor of the English Speaking Conference, Conference will be hosted by the St. Barbara the General Secretaries for Mission and Evan- Province in San Diego, California, October gelization and Formation and Studies. Later 6-11, 2013. that evening, the Meeting of all members of A special, hearty thanks goes out to the the Conference was convened, and congratula- Province of St. Paul in Malta, and especially to tions were order for Br. Astijus Kungys on his Br. Sandro Overend, Minister Provincial, for re-election as Provincial Minister of St. Casi- the wonderful hospitality and care that was ex- mir Province in Lithuania. tended to us during all too brief stay in Malta. On April 9 the full meeting of Conference began with personal sharing of the Ministers Br. Francis Walter, OFM concerning their experiences of ministry and the situations in each of the Provinces. Br. 6. Il Delegato “Pro monialibus” si incontra Markus Heinze, the new Director of Francis- con le Abbadesse delle Clarisse cans International, presented an update on FI, Baabda (Beirut), Libano, 22-29.04.2013 which is undergoing at this time a process of transition and restructuring. Dal 22 al 29 aprile, il Delegato generale A discussion was held on the upcoming Ple- “Pro monialibus”, Fra Fernando Mendoza, si nary Council of the Order. There were some è recato nel Libano per incontrarsi con le Ab- questions about the agenda of the meeting, and badesse delle Clarisse della Regione. L’incon- 142 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 tro ha avuto luogo nel Monastero dell’Unità con testo a fronte in latino e in italiano di una in Yarzé (Baabda-Beirut) e si è avuta l’oppor- rara versione della legenda di santa Rosa, che tunità di conoscere l’attuale situazione della fu composta in dialetto alemanno, alla fine del vita contemplativa francescana nelle diverse Quattrocento, da e per le terziarie regolari fran- realtà della Terra Santa e del Libano. I parte- cescane della comunità sangallese di St. Leon- cipanti all’incontro hanno avuto l’opportunità hard. Si tratta, allo stato attuale delle ricerche, di ricevere la visita del Vicario provinciale dei di un testo unico nel panorama della letteratura Frati Minori Cappuccini, Fr. Antoine Haddad, agiografica tardomedievale di area germanica, del Ministro regionale della Custodia di Terra nel quale Rosa da Viterbo viene fatta oggetto Santa, Fr. Hallin Noujaim, del Guardiano di di una venerazione inconsueta per le regioni di Beirut, Fr. Touffik, e del Vescovo maronita di lingua tedesca, ricevendo dalla terziarie di San Beirut, Mons. Paulus Mattar, che ha sottoline- Gallo il titolo di «patrona e protettrice di tut- ato l’importanza di questa presenza per tutta la to il nostro ordine» e il riconoscimento di una comunità maronita (il Monastero di Yarzé, in- posizione di primazia analoga a quella che, nel fatti, è l’unico monastero clariano di rito Ma- ramo maschile del Terz’ordine, era attribuita a ronita). Successivamente, coloro che hanno a Elzear di Sabran. vario titolo partecipato al Convegno si sono Come segnalato nella premessa del volume, trasferiti nel Convento Francescano di Haris- «l’episodio di St. Leonhard», unico caso ad sa, per dare l’addio a Mons. Nazzarro OFM, oggi noto di una devozione per Rosa da Viter- Vescovo latino emerito di Aleppo (Siria) e per bo «in lingua volgare» al di fuori dalla peniso- incontrare alcuni Frati della Custodia di Terra la italiana, testimonia dunque «l’assunzione di Santa presenti in Siria e in Libano. Rosa nel pantheon del nuovo francescanesimo femminile osservante». Di qui l’interesse per il codex sangallensis 589 e per il Compendio 7. Incontro di Studio su «Rosa da Viterbo: della vita della santa vergine santa Rosa, che in una santa non solo locale» esso viene tramandato insieme alle Deutsche Roma, PUA, 17 gennaio 2013 legenden di altri sei santi particolarmente ve- nerati nell’area svizzero-tedesca durante il XV Un nutrito e variegato pubblico compo- secolo (si tratta di Chiara di Assisi, Bernardi- sto da religiose, religiosi, studenti ed esperti no da Siena, il citato Elzear di Sabran, Ivo di del settore ha preso parte giovedì 17 gennaio Britannia, Pantaleone e il re Ludovico/Luigi di 2013, presso la Pontificia Università Antonia- Francia). num di Roma, alla presentazione del libro Una La prof.ssa Lazzeri, docente di filologia leggenda tedesca di Santa Rosa (Secolo XV). germanica presso la Lumsa di Roma, ha ri- Codex sangallensis 589 (Viterbo 2012), primo marcato l’importanza dell’opera di pubblica- volume della collana Studia del Centro Studi zione delle fonti sulla santa viterbese avviata Santa Rosa da Viterbo - Onlus (www.centro- dal Centro Studi Santa Rosa, segnalando come studisantarosa.org). L’incontro, organizzato l’edizione critica della leggenda del codex san- in collaborazione con l’Istituto Francescano di gallensis 589 colmi una significativa lacuna Spiritualità e con il Centro Culturale Araco- editoriale dopo la minimal edition di Patricia eli, è stato moderato dal preside della Scuola A. Giangrosso, la quale oltre venticinque anni Superiore di Studi Medievali e Francescani, fa aveva pubblicato quattro delle sette vite di padre Pietro Messa, e ha visto l’intervento dei santi contenute nel codice di San Gallo (cfr. professori Loredana Lazzeri e Marco Bartoli Four Franciscan saints’ lives: German texts della Lumsa di Roma. Alla presenza della cu- from Codex Sangallensis 589, Stuttgart 1987; ratrice, la docente di Filologia germanica An- le vite pubblicate sono quelle di Bernardino da na Maria Valente Bacci, i due relatori hanno Siena, Rosa da Viterbo, Elzear di Sabran e Ivo tracciato un quadro di sintesi della letteratura di Britannia). agiografica tardomedievale, evidenziando le Lodevole sotto il profilo della descrizione peculiarità di un’iniziativa editoriale, quel- codicologica e paleografica, l’edizione della la promossa dal Centro Studi Santa Rosa da Giangrosso non si presenta invece particolar- Viterbo, che permette di illustrare un capitolo mente accurata sotto il profilo filologico. Ciò assai particolare e significativo della vicenda ha motivato l’esigenza, avvertita dalla cura- agiografica della santa viterbese. trice, di una vera e propria edizione critica di L’opera, infatti, propone l’edizione critica questo particolarissimo racconto agiografico AD CHRONICAM ORDINIS 143 della vita di Rosa da Viterbo, collocabile se- nile», non solo in quanto furono delle donne condo la Valente Bacci a metà strada «tra il ge- a diffonderne il culto con la parola e con gli nere della Heiligenpredigt, ‘predica sui santi’, scritti, ma anche per il contenuto stesso delle e l’altro simile della legenda nova», il genere leggende agiografiche composte intorno alla narrativo più diffuso nel Medioevo che, com’è santa viterbese, compresa quella del codex noto, trovò nella Legenda aurea di Iacopo da sangallensis edita dalla Valente Bacci. Bartoli Varazze la sua espressione più nota. Come ha ha notato inoltre come, secondo il sistema dei ricordato la Lazzeri, le vite dei santi potevano topoi tipico del genere agiografico, anche la essere destinate all’uso liturgico, oppure al- vita tedesca di Rosa presenti le caratteristiche le lettura in pubblico e in privato, tanto nelle di un testo performativo, per dirla con Timothy chiese quanto nei monasteri: nel primo caso il Johnson: si tratta, infatti, di un racconto adat- testo assumeva connotati di brevità e sempli- to alla memorizzazione e alla lettura pubblica cità, favorevoli a una compresione la più larga nelle occasioni liturgiche, pensato per diven- possibile, mentre i racconti agiografici com- tare «forma», modello di vita per i fedeli – re- posti per finalità letterarie oltre che religiose ligiosi ma non solo – cui era indirizzato. Sono presentavano, ordinariamente, una struttura queste le ragioni che spiegano le affinità della più articolata e complessa. leggenda tedesca di Rosa da Viterbo con al- Il Compendio della vita di Rosa da Viterbo tre vite di santi il cui culto era particolarmente tramandato dal codex sangallensis 589 si pone diffuso nel medioevo, da Nicola ad Agnese, da in una posizione intermedia tra questi due ge- Agata a Chiara di Assisi. neri, presentando inoltre caratteri di originali- La vicenda di Rosa da Viterbo narrata nel tà anche in relazione alle sue fonti. La prima codex sangallensis presenta tuttavia anche parte dell’opera dipende dalla cosiddetta Vita delle peculiarità proprie. Tale è, per esempio, secunda, una redazione latina anonima risalen- quella che Bartoli ha definito la «mediazione te ai primi decenni del XV secolo. In essa si sacerdotale e linguistica» che lega l’episodio narrano la nascita di Rosa, la manifestazione della conversione della giovane Rosa grazie della sua santità sin dalla fanciullezza, la gra- alle prediche di alcuni frati minori della sua ve malattia, le visioni di anime, l’apparizione città, alla scelta del dono totale di se stessa a della Madonna e di Gesù Cristo crocifisso, Cristo e ai poveri adottata in seguito a una ma- la predicazione contro gli eretici, la condan- lattia e alle visioni di Cristo e della vergine Ma- na all’esilio, la guarigione miracolosa di una ria (da segnalare come il racconto di quest’ul- cieca. La seconda parte del testo tedesco, che tima visione risulti molto vicino a quello di un narra alcuni episodi post mortem attribuiti analogo episodio riferito da una testimone nel all’intercessione di Rosa, appare invece se- corso del processo di canonizzazione di Chiara guire una strada originale: accanto alla Vita d’Assisi). A detta dell’anonima autrice della secunda, infatti, si nota la presenza di altre leggenda tedesca, proprio l’esperienza della fonti non identificate, che non dipendono né malattia avrebbe conferito alla pia donna vi- dalla citata Vita secunda, né dalla Vita prima, terbese il dono della profezia, secondo una di- il frammento più antico sulla vita della santa. namica coerente con la concezione medievale Secondo la Lazzeri, l’individuazione di queste che vedeva nei morenti una sorta di “ponte” tra “fonti segrete” della vita tedesca di Rosa da il mondo terreno e l’aldilà. Viterbo potrebbe costituire una proficua pista Al tema della profezia e della visione della di ricerca in ambito filologico: l’edizione del Vergine si lega, inoltre, quello assai delicato testo del codex sangallensis 589 da parte della della «parola pubblica»: narra infatti la leg- Valente Bacci costituisce, in questa direzione, genda agiografica che su suggerimento espli- un incoraggiante viatico. cito della Vergine, Rosa da Viterbo si dedicò Si è concentrato invece sugli aspetti più a un’intesa predicazione di carattere peniten- prettamente storico-letterari dell’opera il pro- ziale, volta a ricondurre alla fede i peccatori e fessor Marco Bartoli, docente di storia me- a smascherare le ipocrisie degli eretici ariani. dievale presso la Lumsa di Roma ed esperto Si tratta, caso non unico ma comunque signi- di storia del francescanesimo, con particolare ficativo per l’epoca, della predicazione di una riferimento alle vicenda di Chiara di Assisi e donna laica, semplice, di cui veniva tuttavia al ramo femminile dell’ordine. Nella sua re- tollerato il ruolo pubblico in virtù del ricono- lazione, Bartoli ha sottolineato come quella scimento di una speciale rivelazione e ispira- di Rosa da Viterbo sia «una storia al femmi- zione divina. Particolarmente aspro è lo scon- 144 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 tro – e si avvertono in questa parte del racconto del testo – certamente non in modo esclusivo gli echi della contemporanea predicazione an- – facilita la comprensione del suo senso ele- tiereticale svolta in area tedesca dagli osser- mentare e delle sue evoluzioni lungo la traccia vanti, Giovanni da Capestrano in primis – che narrativa rilasciata dal segno scritto. Rosa ingaggia con i catari. Animata da un de- Un testo mistico è, prima di tutto, un testo siderio di martirio che la avvicina alle grandi che va compulsato con le regole della gramma- figure femminili della tradizione agiografica, tica e della retorica, cosa egregiamente operata da Umiliana de’ Cerchi a Chiara di Assisi, la in questo volume. Contrariamente al vezzo di pia donna di Viterbo si rende inoltre prota- teologi e di storici, di leggere le scritture spi- gonista di una decisa azione anti-ghibellina, rituali servendosi di sistemi deduttivi teologici guadagnandosi per questo motivo l’espulsione o di visioni moraleggianti assai teoriche, tutte dalla propria città. L’episodio dell’allontana- sostanzialmente estranee, o almeno limitrofe, mento di Rosa da Viterbo ad opera del podestà alla natura della mistica cristiana. L’analisi si- e degli eretici non trova riscontro nella docu- stematica e approfondita della scrittura del ms. mentazione storica, ma il suo inserimento nel- 342 in questione colma una lacuna in un pano- la vita tedesca del codex sangallensis induce rama storiografico ormai imponente su Angela a ritenere, quantomeno, che esso venisse rite- da Foligno. E se il cantiere rimane aperto, col nuto verosimile dall’autrice della leggenda e lavoro di monsignor Frezza si avrà la possibi- dal suo pubblico di riferimento, vale a dire le lità di continuare i lavori con strumenti e ma- terziare di San Leonhard, che proprio in que- teriali adeguati. gli anni, a cavallo tra XV e XVI secolo e poi Il registro della brevità col quale tale lavo- nei decenni seguenti, si sarebbero trovate a ro si presenta non tragga in inganno il lettore, difendere il proprio monastero dagli attacchi poiché i parametri umili adottati dall’autore, in dei protestanti. A questa resistenza, che durò realtà, contengono molto più di ciò che appare fino agli anni ’70 del Cinquecento, la figura ad una lettura distratta: il riscontro generativo proposta dal codex sangallensis di una Rosa del linguaggio biblico, la sapienza filologica e da Viterbo paladina della fede cattolica contro la sobrietà teologico-letteraria, realmente ren- gli eretici e le ingerenze ghibelline, potrebbe dono leggibile un testo sempre ritenuto fin’ora aver offerto una fonte di ispirazione ideale. Si come scomposto e farraginoso. tratterebbe, secondo Bartoli che riprende qui È straordinario il guadagno di chiarezza una suggestione di Giovanni Miccoli, di uno portato da un tale lavoro allo scopo principale di quei casi in cui l’agiografia, esercitando il per il quale questo testo trovò una forma scrit- proprio influsso sulla mentalità di una deter- ta, scopo di natura spirituale che il sodalizio minata comunità o gruppo sociale, avrebbe tra Angela e il frater scriptor illustra come la contribuito a fare la storia. trasmissione di un insegnamento capace di ge- nerare, di produrre un “corpo” di veri fedeli Michele Camaioni in grado di reperire il “tesoro nascosto” nel- la tenuta del Vangelo. È ciò che è dichiarato 8. Il cammino interiore di Angela da Foligno nell’incipit dell’opera. Certo, altri motivi sono connessi all’attivi- Moglie e mistica tà scrittoria e molti altri potranno trovarsene, Per una guida alla lettura correlati in vario modo. Rimane, però, prima- del «Liber Lelle» rio l’interesse che il testo riserva a se stesso quale documento dottrinale della relazione tra Nel panorama degli studi angelani manca- l’uomo e Dio. va uno strumento quale quello che monsignor La vicenda, ridotta all’estrema sintesi – an- Fortunato Frezza ci offre; un lavoro erudito, che se assai conosciuta – si colloca a cavallo drasticamente annotato con – secondo l’e- tra il XIII e il XIV secolo e riguarda la sorte di spressione di Iacopone da Todi – «longezza en una moglie e madre che abbandona tutto per breve scripta». Un’essenzialità che ha richie- Dio. Il racconto delle sue esperienze interio- sto molto lavoro di cesello e che rende ragione ri è il contenuto di quello che ormai va sotto delle due asperità di fondo del testo del ms. il titolo di Liber. Perché il testo avrà sempre 342 di Assisi: la parola pronunciata e la parola tanto successo? Si tratta di un testo trasmesso scritta. Asperità conservate in molti dossier di in continuazione e tradotto nelle principali lin- natura spirituale per i quali l’analisi retorica gue europee. In esso trova, forse, ispirazione AD CHRONICAM ORDINIS 145 e/o riferimento una stagione spirituale nuova? gimento metodologico. In realtà un’esperienza Certo è che la critica più accreditata ha sem- come quella di Angela (una volta che si possa pre ritenuto in modo vario e non univoco che leggere bene!) rifiuta l’ organizzazione che i il testo di Angela fosse assoggettato a una or- teologi vanno sempre più riservando alla vita ganizzazione redazionale perlomeno confusa interiore: una sequenza di gradi ascetici sem- che ha il suo punto debole nella struttura del pre coperti dall’attività faticosa del proposito materiale da trattare. Forse dopo il lavoro di umano. E non credo di sbagliare di molto se un monsignor Frezza andrà ripensato un giudizio testo di tal genere, riservato ai “veri fedeli”, in- siffatto. Quantomeno lo si dovrà calibrare in nesca una campagna catechetica contro i falsi maniera puntuale su nuovi parametri. Così, ad profeti che non sono (dagli Atti degli apostoli esempio, a mio parere, un certo diffuso stile, in poi) i “veri fedeli”. Ancora nel Memoriale chiamiamolo, “ermetico”, o anche “asistema- (51, 7-9), si legge: «E da allora all’anima ri- tico” del testo, è motivo praticato per sfuggire mase quella letizia, con la quale l’anima com- ad un disegno – già di segno opposto, comun- prendeva in quale stato quell’uomo, Cristo, sta que diverso – voluto dalla sistematica teologi- in cielo, voglio dire che con essa vediamo la co-morale di considerare la crescita spirituale nostra carne che è una unione fatta con Dio in modo attivo e progressivo, conseguita da (unam sotietatem esset facta cum Deo). E que- una virtù eroica capace di meriti e messa in sta singolare gioia appartiene all’anima molto atto dalla bravura del devoto di turno, il quale, meglio di quanto si possa scrivere o narrare». infine, conquista il premio consistente nel pos- Proprio perché si tratta di una relazione ve- sesso di Dio. ra, si racconta anche la difficoltà di una tale Certo, il testo di Angela, redatto con fedeltà relazione. Una sorta di disperazione è ampia- da parte dello scrittore, è una proposta di iti- mente documentata quando Angela si accorge nerario di vita spirituale raccontata ai fedeli, i che Cristo, suo amore, non è più nel suo cuo- quali, però, sono “veri” fedeli perché non trat- re. Uno stato di abbandono totale la deprime, tano Dio come oggetto di conquista. È “vero” una desolante solitudine la estranea da tutto: fedele colui che probat, perspicit et contrectat l’amato di un tempo è perso e lei definisce ta- de Verbo vitae incarnato. Si stabilisce, dun- le stato col termine “tenebra”. Il non-essere que, e con nettezza, che si tratta di due itinerari della presenza del suo amato, è la tenebra, è opposti e diversi. Il primo tratterà l’altro (che il nulla. La tenebra è, allora, la morte, la nega- di volta in volta sarà Dio, l’uomo e il mondo) zione, la contraddizione, la differenza; cioè il come oggetto da lucrare per il proprio bisogno senso dell’essere umano come nulla in quan- e per il proprio soddisfacimento. Il secondo to diverso e lontano dall’altro, da Dio. Que- invece – documentato dall’esperienza di An- sta tenebra è anche e contemporaneamente il gela – apre alla relazione trasformante che la morire dell’immagine dell’altro, di Dio, che presenza dell’altro porta alla propria esistenza. l’uomo normalmente si costruisce a suo uso e Purtroppo era già attiva nell’occidente me- consumo, e proprio per questo, accede – in un dievale quella che sarà la proposta di vita spi- passaggio decisivo – ad una nuova compren- rituale dedotta dalla teologia moraleggiante: sione, insperata e indeducibile, quella di aver il rimanere innervata nella meritocrazia della ri-trovato Dio nella tenebra. Lo trova perché vita virtuosa. Non così sarà per la letteratura ha definitivamente smesso di procedere per- mistica, anche se verrà letta continuamente fino per mezzo del puro amore. Ora, attratta con ottiche deviate da certa teologia. da Dio, prende coscienza e vede come il dato Il lavoro di monsignor Frezza aiuta anche permanente della sua operatività, e il bagaglio nel fare giustizia di questi passaggi proprio per del merito, svelati nella loro reale impotenza, la sapienza con la quale si legge il testo, anno- siano sposati – e dunque mutati – da Dio. tandolo con i rimandi obbligati e una traduzio- Come pochi nella storia cristiana, Angela ne italiana da troppo tempo mancante. da Foligno radicalizza così l’esperienza del Mi sembra di rilievo assoluto, allora, segna- cristiano trovando un filo narrativo alla pie- lare come il testo di Angela sia estraneo alla nezza promessa dalla fede. Un lavoro come necessità tutta moderna di un coordinamento quello che presentiamo autorizza una conside- mentale fra “teorico” e “pratico” dato da realtà razione scientifica circa i testi mistici più ade- scisse quali fede e ragione, esteriorità ed in- guata delle melense suggestioni di una certa teriorità, attività e contemplazione. Ora si po- teologia moralizzante che continua a leggere tranno leggere tali testi con un diverso accor- queste testimonianze come un vademecum 146 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 per i “coltivatori diretti di Dio”. Qui si tratta ve di ciò che è penultimo, ai lacci seducenti del di un’affermazione di bene posseduto, tal- consumismo e, ancor più, al pericolo del rela- mente esclusivo e certo che ogni altro motivo tivismo». Il “grazie” è, soprattutto, per «il suo non ha titolo di minimo baratto. Un orizzonte amore verso la vita consacrata», per «averci di felicità non frutto di virtù propria ma do- più volte scosso, riportandoci a fare continua no dell’altro forse per i più agognato, ma che memoria del “primo amore” con cui il Signore resta per Angela e per i tanti mistici cristiani ci ha incontrati e fatti suoi. Per averci richia- feriale presenza, anche se devastata da un di- mato il primato dello “stare con il Signore” per re inadeguato: una vera beatitudine di natura poterlo poi annunciare e lavorare per Lui. Per esclusiva, comunque più diffusa di quanto si indicarci l’urgenza della missione e della nuo- possa credere. va evangelizzazione, cooperando, attraverso la multiforme manifestazione dei nostri carismi, Alvaro Cacciotti all’identità stessa della Chiesa, al suo compito primario, quello di annunciare il Vangelo. Per ricondurci a quello spirito di pellegrinaggio, [L’Osservatore Romano, 28-29 gennaio che ci dà la forza di sacrificare tutto per l’amo- 2013] re di Dio e dei fratelli».

[L’Osservatore Romano, 16 febbraio 2013] 9. Il presidente dell’Unione dei superiori ge- nerali Rodríguez Carballo 10. Alla vigilia dell’Anno della fede La sapienza della debolezza Francesco, Newman «Quando la durezza e il peso della croce si e il Vangelo fanno sentire, non dubitate che la kènosis di Cristo è già vittoria pasquale»: il 2 febbraio John Henry Newman nella Grammatica scorso, festa della Presentazione del Signore, dell’assenso distingue tra due forme di cono- parlando ai membri degli istituti di vita con- scenza, una “nozionale” e l’altra “reale”. Po- sacrata e delle società di vita apostolica in oc- trebbero però essere indicate anche come “co- casione della Giornata della vita consacrata, noscenza astratta”, della testa, e “conoscenza Benedetto XVI esortava a una fede che sappia esperienziale”, del cuore. Newman non ne riconoscere la sapienza della debolezza. A ri- sceglie una a scapito dell’altra. Entrambe sono cordare quelle parole è padre José Rodríguez importanti, necessarie per una visione com- Carballo, ministro generale dell’Ordine fran- prensiva dell’uomo, per un umanesimo inte- cescano dei Frati minori, che, come presiden- grale. Nelle questioni religiose, però, la vera te dell’Unione dei superiori generali (USG), conoscenza, il vero assenso, è fondamentale. esprime il ringraziamento, la vicinanza, la ri- Si possono e si dovrebbero conoscere gli conoscenza di tutti i consacrati al Papa. articoli del Credo e i passi del Catechismo. «La forza autorevole di queste sue parole Ma se rimangono solo proposizioni astratte, – scrive Rodríguez Carballo – diviene per noi nozionali, non raggiungeranno la realtà viva l’icona nella quale ammirare il gesto d’amore alla quale mira la religione. Da qui l’obiettivo col quale ella, lasciando il pontificato, inten- dell’evangelista, del predicatore, del catechi- de dedicarsi con tutto il cuore a una vita» di sta, di mediare, in chi lo ascolta, il passaggio preghiera per il bene della Chiesa. «Sì, proprio dal meramente nozionale al reale. Una delle nella sua kenosi, Santo Padre, noi contemplia- parole preferite di Newman era “realizzazio- mo la vittoria pasquale di Cristo. Proprio nel ne”, cioè, per grazia di Dio, rendere reali per suo volto, scorgiamo la luce gloriosa di Colui noi stessi e aiutare gli altri a rendere reali per che, morto sulla croce, ci ha inondati di splen- sé gli immensi misteri della fede. dore». Il “grazie” del presidente dell’USG è Questa sfida di rendere reale la nostra fede per «la parresia evangelica con cui ha rintrac- per noi stessi e per gli altri è al centro dell’An- ciato le vie della purificazione, fino a chiedere no della fede. Newman, i cui scritti hanno tanto perdono per il peccato dei suoi membri», per influenzato il giovane teologo Joseph Ratzin- «il suo sguardo attento alla complessità del ger, ha riflettuto molto anche su come rendere mondo, alle sue debolezze, alle vacue attratti- più facile il passaggio dal meramente nozio- AD CHRONICAM ORDINIS 147 nale al reale. Suggerisce che è in primo luogo Come scrive Tommaso da Celano: «I frati che l’immaginazione a muovere i nostri affetti e a vissero con lui sanno molto bene come ogni ispirarci all’azione. In un passo rilevante della giorno, anzi ogni momento affiorasse sulle sue Grammatica dell’assenso scrive: «Di solito il labbra il ricordo di Cristo […] e quella sorgen- cuore non è raggiunto attraverso la ragione ma te di illuminato amore che lo riempiva dentro, attraverso l’immaginazione». Aggiunge poi le traboccava anche di fuori. Era davvero molto seguenti parole, tanto caratteristiche della sua occupato con Gesù. Gesù portava sempre nel visione: «Le persone ci influenzano, le voci ci cuore, Gesù sulle labbra, Gesù nelle orecchie, sciolgono, gli sguardi ci soggiogano, gli atti ci Gesù negli occhi, Gesù nelle mani, Gesù in infiammano». tutte le altre membra». Non c’è dunque da stupirsi che, quando fu Naturalmente il portare Gesù «in tutte le creato cardinale, New-man scelse come mot- altre membra» per Francesco si perfezionò to cor ad cor loquitur (“cuore parla a cuore”). nell’onerosa grazia delle stigmate. E fu un Riassume la sua visione profondamente perso- grande evangelista non solo perché predicava nalistica delle relazioni umane, ovvero di ogni – cosa che certamente fece – ma anche perché realtà che procede dall’amore del Dio Trino. viveva Gesù pienamente: morendo con Gesù, Pochi personaggi nella storia della Chie- per poter risorgere con lui. sa incarnano con più forza di san Francesco Mentre iniziamo questo Anno della fede, d’Assisi la verità dell’intuizione di Newman. mentre i vescovi del mondo si riuniscono per Nella sua Vita prima sancti Francisci, scritta il sinodo sull’evangelizzazione, possiamo im- a tre anni dalla morte del santo, Tommaso da parare da John Henry Newman e da Francesco Celano descrive l’enorme impatto che France- d’Assisi che una fede meramente nozionale sco ha avuto sugli uomini e le donne del suo non basta. Ancora una volta veniamo invita- tempo. ti a realizzare la nostra fede con maggior pie- Tendiamo a pensare al XIII secolo come al nezza, così da poter diventare evangelisti più culmine dell’“età della fede”. Tuttavia, Tom- generosi e creativi. Di fatto, solo il cuore può maso da Celano descrive la situazione in Um- davvero parlare al cuore. bria al tempo in cui Francesco ha iniziato il suo ministero in termini che hanno una straor- Robert P. Imbelli dinaria somiglianza con la nostra epoca seco- larizzata: una «profonda dimenticanza di Dio» [L’Osservatore Romano, 3 ottobre 2012] oscurava il paese e «l’incuria verso i comanda- menti di Dio» permeava la vita della gente. Se- condo i termini usati da New-man, buona parte 11. È di Vincenzo Gioberti la celebre defini- del cristianesimo che caratterizzava quell’epo- zione di Francesco d’Assisi ca era solo nozionale e non reale. È interessante osservare che Tommaso de- Non solo il più Italiano scrive Francesco come novus evangelista, il ma anche il più poetico dei Santi “nuovo evangelista” inviato da Dio per risve- gliare il cuore degli uomini e delle donne a un Francesco d’Assisi, «il più santo tra gli ita- vero senso della presenza e dell’azione di Dio liani, il più italiano tra i santi»: digitando la nella loro vita. Ciò in cui Francesco s’imbarcò frase su uno qualsiasi dei motori di ricerca at- fu una nuova evangelizzazione della società e tivi sul web si noterà che la maggior parte delle della cultura. volte essa viene ascritta a Pio XII, che il 18 Che cosa aveva di nuovo l’evangelizzazio- giugno 1939 proclamò san Francesco d’Assisi ne di Francesco? Certamente non il Vangelo e santa Caterina da Siena Patroni primari d’I- – egli proclamò con le parole e con i fatti, con talia. Non mancano, tuttavia, le attribuzioni a tutto il suo essere, l’unica Buona Novella di Pio XI o a Benito Mussolini così come a tanti Gesù Cristo – ma una nuova realizzazione del altri personaggi, meno noti ma non meno si- Vangelo, con appassionato impegno e incar- gnificativi. nazione creativa. Ravvivò l’immaginazione In realtà, lo stilema, almeno per la prima cristiana della sua epoca. parte, risale a Vincenzo Gioberti, che lo co- Alla base di tutto, e a sostenere Francesco, niò per la sua opera più famosa, Del primato c’era il suo rapporto d’amore con Gesù Cri- morale e civile degli italiani (1843). Nell’e- sto. Il cuore del cuore di Francesco era Gesù. saltare la sapienza e la grandezza anche umana 148 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 dei santi cristiani rispetto alla sapienza e alla Il 3 ottobre 1902 a Foligno, nella sala del grandezza pagane, egli vi fece infatti ricorso Circolo San Feliciano, monsignor Michele Fa- per celebrare la «semplicità popolana, ma pur loci Pulignani, una delle voci più attive nei di- bella e grande, di affetti e di opere» di France- battiti di quegli anni, tenne la conferenza «San sco d’Assisi «che è il più amabile, il più poeti- Francesco d’Assisi secondo Paolo Sabatier». co e il più italiano de’ nostri santi!» (edizione L’occasione contribuì a riaccendere più forte di Losanna, 1846, t. ii, pp. 360-361). la polemica, non tanto con Sabatier quanto con Con questa espressione l’abate torinese i contraddittori dello stesso Faloci Pulignani in congiungeva indissolubilmente l’Assisiate al ambito cattolico, i quali l’accusavano di «iper- genio italiano, del quale costituiva la massima consevatorismo». A quella prima conferenza espressione nell’ambito della santità. In segui- fecero seguito altri due interventi del sacerdo- to, una tale chiave di lettura finì per risultare in te: in particolare, in quello del 22 novembre qualche modo funzionale ai cattolici nel nuovo il confronto sembrò assumere un nuovo tono. clima post-unitario quando, soprattutto dopo il Faloci Pulignani vi discorreva su «Lo studio 1870, essi venivano correntemente presentati di san Francesco in Italia», ribadendo l’im- dalla pubblicistica anticlericale come “cattivi” portanza e la preminenza degli studiosi italia- italiani: la lettura in chiave patriottica di Fran- ni con accenti che finivano per sconfinare in cesco rappresentò allora un’opportunità per ri- un ancora cauto patriottismo, utilizzando an- affermarne il pieno diritto di cittadinanza quali che espressioni che sembravano riecheggiare sudditi onesti e non nemici della patria, cittadi- molte delle esternazioni del Gioberti nel suo ni con pari dignità e non figure di serie b. Primato. Intanto si avvicinava la data del 1882, an- All’epoca, il sacerdote folignate intrattene- no nel quale si sarebbe dovuto celebrare il VII va rapporti stretti con molti ambienti romani, e centenario della nascita del santo. In prepa- io ritengo che proprio questo suo intervento ab- razione all’evento, fra Ludovico da Casoria, bia influito sull’articolo pubblicato da Enrico l’infaticabile apostolo della carità, non solo si Filiziani sul giornale cattolico d’orientamento diede da fare per imbastire, nel giorno della intransigente «La Vera Roma» il 18 gennaio festa (4 ottobre), un banchetto per cinquemila 1903 e intitolato Per san Francesco d’Assisi: poveri di Napoli, ma invitò ogni città italiana a «Nessuno ardisca — esclamava l’autore con fare altrettanto. Nei mesi precedenti la fatidica tono di sdegno — di toccare con indegno e vile data egli moltiplicò pertanto le lettere affin- pennello uno dei capolavori della grazia! San ché la sua iniziativa venisse accolta. A questo Francesco resti, quale ce lo presenta la realtà, scopo, in quella inviata il 3 agosto 1882, pur il più santo fra gli Italiani, il più Italiano fra senza mai fare il nome di Gioberti, citò espres- i santi». Fu allora che lo stilema raggiunse la samente la sua definizione del santo di Assisi: forma compiuta con la quale sarebbe stato tra- «Chi vorrebbe essere di sì duro cuore — scris- mandato in futuro. se infatti nell’occasione — di fare opposizio- Poi vennero gli anni della grande guerra, ne a che si spendano cento e duecento lire per durante i quali l’immagine dell’Assisiate tornò rallegrare il paese con una tavola a 50 o 100 a rivestirsi di nuovo patriottismo. In questo di- poverelli in onore di S. Francesco, che fu pure verso contesto giocò indubbiamente un ruolo detto il santo il più amabile e il più italiano!». di primo piano Gabriele D’Annunzio, che nel La caratterizzazione offerta dal Gioberti 1925 farà installare al Vittoriale (la sua villa- aveva quindi scavato in profondità. Com’era mausoleo sulle rive del lago di Garda) una inevitabile che fosse, il centenario del 1882 statua di san Francesco che alla corda con cui produsse anche un gran numero di nuove pub- era cinta la tonaca portava appeso un pugna- blicazioni su san Francesco di Assisi. Tuttavia, le. Si operava così una trasformazione ch’era a porre la sua figura al centro di un ampio e una perversione, come risalta con evidenza dai prolungato dibattito storiografico, contribuì Taccuini del volo su Cattaro. più di ogni altro il pastore protestante Paul Nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1917, D’An- Sabatier che, sul finire del novembre 1893 nunzio capitanò una formazione aerea di quin- (anche se il volume reca la data 1894), diede dici velivoli da bombardamento con i quali, alle stampe la sua celeberrima Vie de saint dopo essersi levato da terra dall’aeroporto di François, opera che da subito divenne motivo Gioia del Colle, al buio e con l’aiuto delle bus- di forte contrasto, generando ora consensi en- sole e delle stelle per orientarsi, raggiunse le tusiastici ora aspre critiche. coste della Dalmazia e bombardò (con picco- AD CHRONICAM ORDINIS 149 le bombe da caduta) la flotta austro-ungarica nuove e diverse possibilità di lettura: ma que- ancorata alle Bocche di Cattaro. Nell’occasio- sta è tutta un’altra storia. ne, il poeta annotò: «Il Serafico ha purificato la notte. Dico ai compagni: “È la sera di San Felice Accrocca Francesco: del più italiano fra i Santi, del più santo fra gli Italiani. Il Serafico è il patrono dei [L’Osservatore Romano, 3. ottobre 2012] ‘passaggi d’oltremare’. Partendosi d’Ancona per andare in Terra Santa, egli tagliò infatti nel mare la linea della nostra rotta celeste. Ma io 12. Lettera di fr. Carballo in occasione della vi dico che stanotte egli farà del suo cappuccio Pasqua un’ala e la tenderà col suo cordiglio”. Allora comincia la litania francescana di guerra. “Per Sono credente Frate Vento che non ci avverserà, eia eia eia! o un ateo praticante? Alalà! Per Frate Focu che non ci arderà, eia eia eia! Alalà! Per Suor Acqua che non ci affoghe- «Alcuni potrebbero pensare che la fede sia rà, eia eia eia! Alalà!”». un presupposto ovvio nella vita di un religioso. L’immagine di san Francesco finiva in tal Ma non credo che sia così! In effetti, la fede modo per diventare uno strumento per l’esal- non può essere data mai per scontata, partico- tazione di un nazionalismo anche rude. Negli larmente nel nostro tempo in cui una profonda anni seguenti, tale riferimento ritornò in ma- crisi di fede ha toccato molte persone». niera quasi ossessiva, spingendo a guardare al Questa considerazione ha suggerito a fr. santo di Assisi come al simbolo della rinascita José Rodríguez Carballo, Ministro generale, italica, nonostante il monito temperante di Pio ofm, di scrivere ai frati del suo Ordine la let- XI che, nell’enciclica Rite expiatis, pubblicata tera per la Pasqua di quest’anno, che è anche in occasione del settimo centenario della mor- l’Anno della fede, dedicandola proprio al tema te di Francesco (1226), aveva messo in guardia della fede. dai rischi di una sua lettura in chiave naziona- La risurrezione di Cristo, infatti, osserva, ci lista. mette a confronto con coloro che hanno man- Purtroppo, il monito di Pio XI rimase in giato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione gran parte inascoltato. Francesco d’Assisi (cf. At 10,41), e con quanti si sentono rinati appariva ai più come il nuovo araldo di una «per una speranza viva, per una eredità che civiltà che, superati gli steccati innalzati dai non si corrompe» (1Pt 1,3- 4). «È risorto»! governi liberali, poteva guardare al futuro con Questo è il fondamento della nostra fede, la occhi nuovi. E questa nuova realtà delle cose ragione della nostra speranza e il motivo della preludeva a una lettura sempre più patriottica nostra carità. Infatti, «se Cristo non è risorto, della figura di san Francesco, che mirava a be- vuota è allora la nostra predicazione, vuota an- nedire il nuovo corso fascista. Non è vero, in che la vostra fede» (1Cor 15,14). Senza questa ogni caso, quanto si afferma correntemente, e esperienza, la croce di Gesù e le nostre sareb- cioè che Pio XII avrebbe definito Francesco bero una tragedia e la vita cristiana un assur- come «il più italiano dei Santi, il più Santo de- do. Per questa, invece, possiamo cantare con gli italiani», poiché Papa Pacelli non fece mai la liturgia: «O Crux, ave, spes unica», «Salve, suo quello stilema che pure era stato tanto in o Croce, nostra unica speranza!». Il Crocifisso voga negli anni precedenti. «è risorto il terzo giorno secondo le Scritture» Una stagione si stava intanto esaurendo. (1Cor 15,4). Questo è il nucleo centrale della Poco dopo la proclamazione di san Fran- nostra fede e del kerigma primitivo: «Quin- cesco a Patrono d’Italia nel 1939, la guerra di, sia io che loro, così predichiamo» (1Cor avrebbe invaso i nostri territori. Quell’evento 15,11). La resurrezione è il grande “sì” di Dio drammatico, con i cambiamenti di scena che Padre a suo Figlio e, in lui, a noi, per questo, ne conseguirono, non consentiva certo agli è anche il tema dell’annuncio e il fondamento italiani alcun tipo di retorica nazionalista, della nostra fede. neppure quando si trattava di esaltare i propri santi. Una fede teorica Altri scenari si aprivano, dunque, nei quali o anche vissuta e celebrata? la straordinaria figura di Francesco d’Assisi, come un’idra dalle sette teste, avrebbe offerto Fr. Carballo propone degli interrogativi 150 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 che possono sembrare scioccanti: «dobbiamo elementi che fanno parte dell’esistenza, senza avere il coraggio di domandarci: sono creden- essere quello determinante che la coinvolge te oppure un semplice ateo praticante?». In un totalmente?». Fr. Carballo commenta: «Non esame di coscienza bisogna che ci chiediamo: possiamo parlare di fede senza fare riferimen- «qual è lo stato di “salute” della mia fede?». to alla vita, perché è questa che la rende com- «Dobbiamo avere la lucidità necessaria per da- prensibile e quella attraente. La fede e la vita re una risposta sincera e profonda a do- mande si richiamano reciprocamente, e una sostiene così vitali come queste». «Penso di dire il vero l’altra. D’altra parte, sostenuti dalla fede, guar- nell’affermare che la crisi di fede che si vive diamo con fiducia al nostro impegno per la dentro la Chiesa, come molte volte ha denun- trasformazione delle strutture di peccato, «noi ciato il papa, è tangibile anche in mezzo a noi. aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei Nell’affermare questo non penso a una fede te- quali abita la giustizia» (2Pt 3,13). Solamente orica e nozionale, ma a una fede celebrata, vis- unendo fede e vita, fede e impegno in favore suta e confessata nella vita quotidiana. È vero di una società più in sintonia con i valori del che la maggior parte dei fratelli, senza clamori, Vangelo, saremo «segni vivi della presenza senza applausi e senza grandi discorsi, danno del Risorto nel mondo». È un’affermazione quotidianamente testimonianza umile di una che si trova con parole analoghe anche nel Ca- fede confessata, vissuta e celebrata, rimanendo pitolo dei frati minori, del 2006, dove si legge: fedeli contro ogni speranza e facendo della loro «la fede riguarda tutto ciò che noi siamo, [...] vita esperienza del mistero pasquale». Ma «è La vita nella fede è la vera sorgente della no- anche vero che il secolarismo, inteso come un stra letizia e della nostra speranza, della nostra insieme di atteggiamenti ostili alla fede, e che sequela di Gesù Cristo e della nostra testimo- riguarda ampi settori della società, può essere nianza al mondo». Ne deriva che la fede e la entrato nelle nostre Fraternità e nelle nostre vi- vita sono inseparabili. te; e che la caduta dell’orizzonte dell’eternità e la riduzione del reale alla sola dimensione La fede terrena ha sulla fede l’effetto che ha la sabbia grazia e responsabilità gettata sulla fiamma: la soffoca e finisce per spegnerla». Pertanto, – prosegue fr. Carbal- Cosa vuol dire aver fede? «Credere – ri- lo – credo che sia necessario, soprattutto in sponde fr. Carballo – suppone, anzitutto, ac- quest’Anno della fede, fare una pausa, un mo- cogliere un dono con il quale veniamo bene- ratorium, per verificare la nostra fede. Quanto ficati immeritatamente: il dono della fede. “Il sono attuali le parole dell’allora card. Ratzin- Signore le aprì il cuore per aderire alle parole ger quando, nel 1989, affermava: “L’apostasia di Paolo”, scrivono gli Atti parlando di Lidia dell’età moderna si fonda sulla caduta di una (At 16,14). Francesco così lo dice nel suo Te- verifica della fede nella vita dei cristiani”». stamento: “Il Signore mi dette tale fede [...] Il Signore mi dette e mi dà una così grande fe- Una fede de...”. Per Francesco, e anche per noi, tutto è che sia vita grazia, anche la fede. Per questo la fede guarda sempre all’agire e a trasformare la persona dal Un rischio che minaccia tutti, anche noi di dentro, guarda alla conversione della mente religiosi, è che la fede rimanga qualcosa di e del cuore». Ma, osserva fr. Carballo, «la fede superficiale, quasi un fattore marginale della è anche impegno personale per conservarla e nostra esistenza. Lo aveva già denunciato an- farla crescere. Per questo Benedetto XVI pro- che il papa Benedetto XVI nella catechesi del pone che durante l’Anno della fede facciamo 17 ottobre 2012 quando aveva affermato: «La “memoria del dono prezioso della fede”. E il fede nel Signore non è un fatto che interessa santo vescovo di Ippona in una delle sue ome- solamente la nostra intelligenza, l’area del sa- lie sulla Redditio Symboli, la consegna del Cre- pere intellettuale, ma è un cambiamento che do, dice: “Voi lo avete ricevuto [il Credo], ma coinvolge la vita, tutto noi stessi: sentimento, lo dovete tenere sempre presente nella mente cuore, intelligenza, volontà, corporeità, emo- e nel cuore, lo dovete ripetere nei vostri letti, zioni, relazioni umane». E nella stessa circo- ripensarlo nelle piazze e non scordarlo durante stanza papa Benedetto si era chiesto: «La fede i pasti: e anche quando dormite con il corpo, è veramente la forza trasformante nella nostra dovete vegliare in esso con il cuore» (Sant’A- vita, nella mia vita? Oppure è solo uno degli gostino, Sermo 215, 1). La chiesa primitiva AD CHRONICAM ORDINIS 151 voleva che si imparasse a memoria il Credo Inoltre, deve essere anche adesione ai con- (cf. PF 9), per conservare la fede e per ricor- tenuti della fede che la Chiesa ci presenta. Ciò dare la propria condizione di credenti. Questo «comporta la conoscenza di questi contenuti e ri-cordare, passare di nuovo attraverso il cuo- una riflessione profonda su di essi, così come re, non si limita al passato, ma fa sì che la fede una visione di fede sulla stessa Chiesa. Non si entri nel presente, qualificando la vita, e apra tratta di professare “la mia fede”, ma di fare mia al futuro sviluppandosi, come cresce il granel- la fede della Chiesa, che si traduce in obbedien- lo di senape (cf. Mt 13,31). Così il contenuto za caritativa e in un assenso “con l’intelligenza del Credo, sintesi della nostra fede, si fa storia, e la volontà a quanto viene proposto dalla Chie- diventa vita e si apre ai mirabilia Dei, “le ope- sa”; Dei Verbum 5; Dei Filius cap. III)». re mirabili di Dio”, che il Signore continua a Fr. Carballo richiama qui brevemente alcu- operare in noi». Oltre che dono, impegno per- ne caratteristiche della fede di san Francesco sonale, prosegue sempre fr. Carballo, «la fede che sintetizza nei seguenti aspetti: una fede è una grazia che dobbiamo accogliere con vera teologale con una chiara struttura trinitaria e e profonda gratitudine, e una responsabilità cristocentrica; una dimensione ecclesiale, su- che ci porta a prenderne coscienza, “per rav- perando ogni visione puramente individuali- vivarla, per purificarla, per confermarla e con- stica; il mistero eucaristico che per Francesco fessarla” (Paolo VI, Esortazione Apostolica. costituisce il cuore della vita di fede, mistero Petrum et Paulum Apostolos, 198)». Pertanto, intimamente unito alla Parola, fino al punto «la fede, se non vogliamo che si spenga, per- di considerare questa secondo la stessa logica dendo così la possibilità di essere sale e luce dell’Eucaristia. La fede in Francesco non è sta- nel nostro mondo (cf. Mt 5,13-16), deve essere ta perciò una fede astratta. Al contrario «oggi costantemente riscoperta vissuta con gioia, in (egli) si presenta a noi come un testimone della modo da poterla confessare, individualmente fede: la confessò, la professò, la celebrò e la te- e comunitariamente, interiormente ed esterna- stimoniò nella e con la sua vita, in un ambiente mente, e celebrarla nella liturgia e nella nostra che non era per nulla facile». vita quotidiana La fede che mi è stata data, mi La lettera si conclude con un’esortazione è stata anche affidata, perché la conservi e la che è rivolta anche a tutti noi: «Cari fratelli faccia crescere. “Con il cuore [...] si crede [...] e sorelle, si dice spesso che il problema della e con la bocca si fa la professione di fede” (Rm Chiesa siano i “lontani”. Personalmente riten- 10,10). Accoglienza e responsabilità sono in- go che non siano solo quelli il problema; anche separabili». i “vicini” possono essere un problema quando rimangono sulla “Porta della fede”, senza mai La fede attraversarla. come adesione a Cristo L’anno della fede che stiamo vivendo, è un pressante invito a varcare la Porta della fede, La fede, per essere autentica, deve esse- a considerarci pellegrini nella notte, a metterci re però vissuta come un’adesione piena alla in cammino per incontrare colui che mai cer- persona di Cristo e alla Chiesa. Per questo fr. cheremo se non fosse venuto lui per primo a Carballo, parla appunto di “fede-adesione” e cercarci (cf. Sant’Agostino, Confessioni 13,1). scrive: «Adesione cordiale a una persona, la Come ha affermato il cardinale Martini, la fede persona di Cristo, e adesione gioiosa ai conte- è sempre “una fede mendicante” come quella nuti, quelli che la Chiesa ci propone nel Credo dei Magi, mai una fede “prefabbricata”, come e attraverso il Magistero». Questa «adesione quella degli scribi (cf. Mt 2,1ss). Paolo chiede alla persona di Gesù Cristo, essenziale nella al suo discepolo Timoteo di “cercare la fede”, vita di un credente, comporta un incontro per- con la costanza stessa di quando era giovane sonale con Gesù attraverso un’intensa vita di (cf. 2Tm 2,22; 3,15). Accogliamo questo invi- preghiera, una ricca vita sacramentale e la let- to come rivolto a ciascuno di noi e approfittia- tura orante della Parola». mo di quest’Anno di Grazia per fare memoria «Dobbiamo essere ben coscienti del fatto del dono della fede». che nel campo della fede ci giochiamo tutto [Testimoni, 3(2013)7-9] nell’incontro con la persona di Gesù – sottoli- nea fr. Carballo. Senza questo incontro la no- 13. VIII Centenario del pellegrinaggio di stra adesione sarà a un’idea o a un’ideologia, san Francesco d’Assisi a Santiago di mai a una persona o a una forma di vita». Compostella: 1213-2013 152 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

L’anno del Signore 2013 celebra l’VIII direttamente mentre era giunto in Spagna, per Centenario del pellegrinaggio di s. Francesco non farlo proseguire più oltre, sopraggiunta d’Assisi a Santiago di Compostella. A lan- una malattia, lo richiamò dal viaggio che ave- ciare tale significativo anniversario, secondo va intrapreso» (VbF 56: FF 420)2. Son bastate quanto mi è stato riferito, dopo una mia prima queste poche righe, − come mi ha riferito fra reazione di sorpresa, è stato il Rettore della Valentìn Redondo, un confratello spagnolo, Confraternita di San Jacopo di Compostella, esperto di francescanesimo3 −, per accendere il professor Paolo Caucci Von Saucken, uno la fantasia e insieme la suggestiva tradizione dei più illustri studiosi dell’epopea jacobea, di san Francesco pellegrino alla tomba di san sempre attento a tutto ciò che riguarda l’antico Giacomo. Potremmo chiederci attorno a quel- Cammino che porta ad limina sancti Jacobi. l’«era giunto in Spagna»: dove esattamente? A chi ha avuto la grazia di percorrere el Ca- A che punto del Camino frances che inizia da mino tornano alla memoria del cuore i molti, Roncisvalle sui Pirenei poteva essere giunto, espliciti riferimenti a frate Francesco pelle- sempre e ammesso che venisse da quella via? grino, come chiese e statue a lui dedicate in E qui potremmo…perderci e fare mille ipote- luoghi che videro – così si racconta e talora si… si afferma, con fierezza − il suo passaggio e, Altra notizia presente nelle Fonti Fran- addirittura, la sua fondazione. Ricordo, in par- cescane è nei Fioretti, III (FF 1830), dove si ticolare, Villafranca del Bierzo1 ove nell’im- afferma espressamente che san Francesco fu ponente chiesa che porta il suo nome, vi è una a Santiago e che lì ebbe una visione: «Al prin- statua di san Francesco con il mantello, il cap- cipio e fondamento dell’Ordine, quando erano pello e la conchiglia del peregrino. pochi frati e non erano ancora presi i luoghi, Ma frate Francesco fu davvero pellegrino santo Francesco per sua divozione andò a san- alla tomba di san Giacomo apostolo? Se pren- to Jacopo di Galizia e menò seco alquanti frati, diamo in mano le Fonti Francescane, − pre- fra li quali fu l’uno frate Bernardo […]. Es- zioso volume che raccoglie gli scritti di Fran- sendo giunti là, e stando la notte in orazione cesco d’Assisi, le prime biografie su di lui, nella chiesa di santo Jacopo, fu da Dio rive- cronache e altre testimonianze del primo seco- lato a santo Francesco ch’egli dovea prende- lo francescano −, troviamo solo qualche vago re di molti luoghi per lo mondo, imperò che accenno. Intanto, secondo la ricostruzione sto- l’Ordine suo si doveva ampliare e crescere in rica, il viaggio sarebbe avvenuto tra il 1212 e il grande moltitudine di frati». Tutto molto sug- 1215 ossia ai primissimi anni della fraternitas gestivo, ma ci troviamo in un testo “tardivo” francescana, quand’essa non è che un minu- del XIV secolo, i Fioretti appunto, che sono scolo e vivace gruppo di uomini che si muove una volgarizzazione di Actus beati Francisci in libertà al passo del Vangelo. Infatti, secon- et sociorum eius. I fatti son distanti e vengono do il primo biografo del Santo, fra Tommaso ampliati e arricchiti di “soprannaturalità” a se- da Celano, Francesco nei primi anni succeduti conda delle esigenze dell’autore e dei suoi de- alla sua conversione, desideroso di martirio, stinatari. Siamo entro un suggestivo e delicato tenta invano di raggiungere la Siria (1211?), passaggio tra storia e agiografia, tra quest’ul- quindi il Marocco attraverso la Spagna (fra il tima e la profezia4: in gioco vi è l’identità di 1213 e il 1215): così secondo la cronologia ri- san Francesco, ma soprattutto del suo Ordine, portata dalle Fonti Francescane (p. 15). discorsi questi che ci porterebbero lontano. Nella sua prima biografia, Vita b. Francisci A completare il quadro, la Cronaca dei (VbF), fra Tommaso narra accuratamente del- XXIV Generali, altro testo del XIV secolo, af- l’«anelito ardente del martirio» di san France- ferma che a san Francesco fu rivelato di fon- sco che lo stava portando in Marocco attraver- dare il convento di Santiago (Chronica XXIV so la Spagna: «era talmente vivo il suo deside- Generalium, AF III, 9-10). Credo che proprio rio, che gli capitava a volte di lasciare indietro grazie a tali profezie, molti conventi che in- il compagno di viaggio, affrettandosi nell’eb- sistono sul tracciato del Camino frances sono brezza dello spirito a eseguire il suo proposito. attribuiti al passaggio dello stesso san France- Ma il buon Dio, che si compiacque per la sua sco. sola benignità di ricordarsi di me e di innu- La dinamica potrebbe essere: poiché da merevoli altri [l’autore parla di se stesso e di molti anni ci sono numerosi insediamenti di altri letterati ricevuti da Francesco a S. Maria frati in Spagna, ciò è dovuto alla profezia che degli Angeli dopo tale viaggio], affrontandolo san Francesco ebbe nella chiesa dell’apostolo AD CHRONICAM ORDINIS 153

Giacomo, dopo aver percorso anch’egli e de- Bernardo con frate Egidio si incamminò ver- votamente, insieme a uno o più frati, l’intero so il santuario di San Giacomo; san Francesco pellegrinaggio. Dalla storia si è così passati al- invece con un altro compagno scelse un’altra la “teologia della storia”, dalla biografia all’a- località; gli altri quattro, a due a due, si incam- giografia, da frate Francesco a san Francesco, minarono verso le altre direzioni» (VbF 30: FF uomo di Dio degno delle visioni celesti. 368). Prestando fede a tale indicazione, l’anno In attesa di studi approfonditi su tale anni- dell’arrivo dei primi frati pellegrini a Santiago, versario, che di certo non mancheranno da qui inviati da Francesco, potrebbe essere addirittu- al 2015, accontentiamoci di queste indicazioni ra il 1208-09! Vien da aggiungere cose scon- che, come provo ad immaginare, potrebbero tate: se Bernardo ed Egidio s’incamminano, essere sconsolanti. Se è documentato il viag- con la benedizione di Francesco, verso Com- gio di Francesco in Oriente (1219), molto me- postella, è perché il pellegrinaggio alla tomba no, come visto, questo verso Compostella che dell’apostolo Giacomo fa parte della cultura e presto verrà avvolto dalla leggenda. devozione di questi uomini medievali e quindi Sintetizzo così, attingendo ancora a fra Va- dello stesso Francesco, che scelgono come sti- lentìn: intorno ad un nucleo oggettivo, il desi- le di essere evangelicamente «pellegrini e fo- derio di martirio di Francesco (da ricevere in restieri in questo mondo»5; Santiago è per essi Marocco passando per la Spagna), si andrà for- una meta importante ove confluisce l’Europa mando tutta una tradizione “sanfrancescana” del tempo. Se corrisponde al vero quanto ho che si dimenticherà sempre più di tale obietti- letto in una guida del santuario di Poggio Bu- vo, scopo principale del viaggio dell’Assisiate stone, è bello pensare che l’evento rivelativo e si raccorderà su tre punti: il pellegrinaggio sopra richiamato è avvenuto presso una chie- a Santiago di Compostella, la conferma del- setta dedicata proprio all’apostolo Giacomo. la sua vocazione e dell’espansione dell’Ordi- Per quanto sin qui riportato, più che VIII ne presso la tomba dell’apostolo Giacomo, la Centenario di Francesco alla tomba dell’apo- fondazione dei conventi. stolo Giacomo, personalmente amerei intitola- Un dato evidente può in qualche modo ri- re tale ricorrenza alla fraternitas francescana. sollevarci da una certa qual delusione: se non Così: VIII Centenario del pellegrinaggio dei lo stesso san Francesco, i primi suoi compagni frati minori a Santiago (o: dei primi france- arrivarono assai presto ad limina sancti Jaco- scani a Santiago). Qui può trovar spazio quan- bi. Vien da dire che da subito, quando ancora to stava a cuore allo stesso Francesco e ai suoi: erano meno di dodici, prima cioè di recarsi a la devozione all’Apostolo; la vita intesa come Roma da papa Innocenzo III che approvò il lo- un pellegrinaggio da fare non soli ma in fra- ro propositum vitae (1209), Santiago era nel ternità per «seguire le orme del Signore nostro cuore di Francesco e dei suoi frati. Gesù Cristo»6 anch’egli Pellegrino in questa Sempre il primo biografo, fra Tommaso, terra, a tutti rivolgendo il saluto «Il Signore ti sostando sugli umili inizi della fraternitas, dia pace»7, testimoniando con la vita, in le- racconta un fatto situato a Poggio Bustone, tizia, il Vangelo. Nei passi di Bernardo e di nella val Reatina, quando Francesco ricevuta Egidio e dei tanti, moltissimi fratres minores dal Signore la certezza del perdono del Signo- che li imitarono nel procedere verso Compo- re per i peccati della vita passata, pieno di gio- stella, c’è forse il segreto che la storia ci ha ia, comunica ai fratelli quanto il Signore gli ha tramandato: san Francesco giunto anch’egli, rivelato – ancora una volta si tratta di una pro- da pellegrino, ad limina sancti Jacobi. Ci pia- fezia – : «Carissimi, confortatevi e rallegratevi ce pertanto pensare Francesco che accompa- nel Signore: non vi rattristi il fatto di essere gnò con il cuore, l’affetto e la preghiera, i suoi pochi; non vi spaventi la mia e la vostra sem- primi fratelli verso la Galizia e che continua, plicità, perché, come mi ha rivelato il Signore, − grazie alle molte presenze che nel Camino egli ci renderà una innumerevole moltitudine e parlano di lui −, a farsi compagno dei pelle- ci propagherà fino ai confini del mondo» (VbF grini di oggi. A ciascuno Francesco ricorda 27: FF 364). È una sorte di “Pentecoste france- che la vita è un pellegrinaggio significativo se scana”; infatti, più avanti, l’autore ci informa ha per meta, e al contempo compagno di viag- che, entrato un nuovo fratello nella comunità, gio, il Signore Gesù che ci parla attraverso i − e il numero salì così a otto −, Francesco invia Santi della sua Chiesa; che la guida sicura del i suoi compagni, in gruppi di quattro, a due a Cammino – metafora di tutta l’esistenza − è due, per le varie parti del mondo: «Allora frate il Vangelo; che la credenziale migliore è la 154 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

Fede (quella che ognuno ha, poca o tanta, in Benedetto XVI. Si sono conclusi il 28 ottobre un’apertura sincera senza preclusioni) che va 2012 nella Basilica vaticana con la Celebrazio- via via riempita di fraternitas-essere fratelli ne eucaristica, presieduta da Benedetto XVI. di tutti nello stile della minoritas, piccolezza L’Assemblea era formata dai Padri sinoda- spoglia d’ogni egoismo che si fa accoglienza e li, dagli Esperti, dagli Uditori e Delegati fra- condivisione. Simbolo di tanta bellezza, cifra terni. Il Santo Padre, nella sessione di apertura, di tutto il cammino, la conchiglia raccolta sul- ha affermato che la «confessio è la prima co- la spiaggia del mare, a Finis Terrae potrebbe lonna dell’evangelizzazione e la seconda è la avere più nomi, come gioia, testimonianza, ed caritas [...] La fede deve divenire in noi fiam- essere segno di uno status permanente: ripar- ma dell’amore, fiamma che realmente accende tire ancora, pellegrini e fratelli minori sempre. il mio essere, diventa grande passione del mio Ultreya y suseya, Deus adiuva nos! essere, e così accende il prossimo». L’Ordine dei Frati Minori è stato presente fra Giovanni Voltan, OfmConv al Sinodo con tredici Padri sinodali: Fr. José Rodríguez Carballo, ofm, Ministro [Ultreya!, periodico dell’Associazione generale, OFM; Fr. Wilfrid Fox Napier, Car- “Amici di Santiago sulle antiche vie dello Spi- dinale in Sud Africa; Fr. Héctor Miguel Ca- rito”, Monselice (Padova)] brejos Vidarte, Arcivescovo in Perú; Fr. Jorge Herbas Barderrama, Vescovo in Bolivia; Fr. Leo Laba Ladjar, Vescovo in Indonesia; Fr. 1 Villafranca del Bierzo, in Castilla y León, è uno Adriano Langa, Vescovo in Mozambico; Fr. dei luoghi francescani che la tradizione dice es- Herkulan Malchuk, Vescovo in Ucrania; Fr. sere stati fondati da s. Francesco: esattamente nel José Elías Rauda, Vescovo del Centro Ameri- luogo ora occupato dalle Clarisse, nel monastero ca; Fr. Bonifacio Antonio Reimann Panic, Ve- dell’Annunciata. Qui riposa il corpo dell’eclettico scovo in Bolivia; Fr. Marko Semren, Vescovo e generoso cappuccino san Lorenzo da Brindisi in Bosnia/Erzegovina; Fr. Sebastian Francis (1559-1619), morto in missione di pace nella pen- Shaw, Vescovo in Pakistan; Fr. William Slat- isola iberica. tery, Arcivescovo in Sud Africa; Fr. Leonardo 2 Vedasi anche, sempre di fra Tommaso, il Trattato Ilrich Steiner, Vescovo in Brasile. dei miracoli 34: FF 857. 3 Cf. V. Redondo, Francisco y España, Pro-manus- – Fr. José Rodríguez Carballo, Mini- cripto. Fra Valentìn, OfmConv, è stato Ministro provinciale di Spagna e attualmente è membro del stro generale dell’Ordine dei Frati Minori, è Consiglio generale dell’Ordine dei Frati Minori stato nominato da Papa Francesco Segretario Conventuali. della Congregazione per gli Istituti di Vita 4 Esperto di tale tematica è Pietro Messa, ofm, Preside Consacrata e le Società di Vita Apostolica, della Scuola Superiore di Studi Medievali e Franc- elevandolo in pari tempo alla sede titolare di escani presso la Pontificia Università Antonianum Belcastro, con dignità di Arcivescovo. in Roma: è autore di diversi contributi sul rapporto (L’Osservatore Romano, 7 aprile 2013) tra storia, agiografia e profezia attribuita al Santo di Assisi. Breve nota biografica 5 Francesco d’Assisi, Regola bollata, VI: FF 90 (cf. Fr. José Rodríguez Carballo è nato a Lo- 1Pt 2,11). doselo, Diocesi di Orense (Spagna), l’11 6 Francesco d’Assisi, Regola non bollata, I: FF 4. agosto 1953, è entrato nel Seminario minore 7 Francesco d’Assisi, Testamento, 23: FF 121. della Provincia Francescana di San Giacomo di Compostela, a Castroverde de Campos (Za- mora) nel 1964; l’anno successivo è passato al 14. Notitiæ particulares Seminario di Herbón (La Coruña); ha poi fatto il noviziato presso il Convento di Ponteareas, – Membri dell’OFM al Sinodo concluso con la professione dei voti tempora- nei il 9 agosto 1971. L’8 ottobre 2012 sono iniziati i lavori della Ha frequentato il biennio filosofico (1971- 13ª Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo 73) nel Centro di Studi Teologici di Santiago dei Vescovi su “La nuova evangelizzazione de Compostela; trasferito a Gerusalemme nel per la trasmissione della fede cristiana”, con 1973, presso la Custodia di Terra Santa, ha la partecipazione in Aula del Sinodo di Papa frequentato gli studi teologici, conseguendo il AD CHRONICAM ORDINIS 155

Baccellierato nel 1976; ha emesso la Profes- Autore di numerosi articoli sulla Vita Con- sione Solenne l’8 dicembre 1976 nella Basili- sacrata e Religiosa, sulla Teologia Pastorale, ca dell’Annunciazione di Nazareth ed è stato sulla Sacra Scrittura e sulla spiritualità france- ordinato Sacerdote il 28 giugno 1977 a Geru- scana, ha pubblicato anche alcuni libri; parla salemme, nella Chiesa di San Salvatore. le lingue spagnola, inglese, francese, italiana, Dal 1976 ha frequentato lo Studium Bibli- portoghese, e conosce il latino, il greco biblico cum Franciscanum di Gerusalemme, conse- e l’ebraico biblico. guendo la laurea in Teologia Biblica nel 1978; iscrittosi poi al Pontificio Istituto Biblico di – Mons. Giuseppe Nazzaro, OFM, ha da- Roma, nel 1981 ha ottenuto la laurea in Sacra to le dimissioni, accettate dal Santo Padre, di Scrittura. Vescovo titolare di Forma e Vicario Apostoli- Ritornato in Spagna, nella provincia reli- co di Aleppo dei Latini (Siria), in conformità giosa di Santiago de Compostela, e destinato al can 401 §1 del Codice di Diritto Canonico. alla Fraternità di Ponteareas, dove è stato Ma- (L’Osservatore Romano, 15-16 aprile 2013) estro dei Postulanti ed economo, nel Capitolo provinciale del 1983 è stato eletto Definitore – Fr. Georges Abou Khazen, OFM, è ed è stato poi nominato Segretario provincia- stato nominato da Papa Francesco Ammini- le per la Formazione e gli Studi, Commissario stratore Apostolico «sede vacante e ad nutum di Terra Santa e Maestro dei Novizi; nel 1989 Sanctæ Sedis» del Vicariato Apostolico di è divenuto Guardiano e Rettore del Convento Aleppo dei Latini. di San Francesco in Santiago de Compostela e (L’Osservatore Romano, 15-16 aprile 2013) Maestro dei Frati di Professione Temporanea. È stato docente di Sacra Scrittura nel Se- Breve nota biografica minario Diocesano di Vigo dal 1982 al 1992 e Abou Khazen Fr. Georges della Custodia di presso il Centro di Studi Teologici di Santiago Terra Santa, è nato ad Ain Zebddeh, in Libano, de Compostela dal 1985 al 1992; ha insegnato il 3 agosto 1947. È entrato un Noviziato il 12 anche Teologia della Vita Consacrata. gennaio 1967, ha emesso la professione tem- Eletto Ministro provinciale di Santiago de poranea il 13 gennaio 1968, quella solenne il Compostela nel 1992, dal 1993 al 1997 è stato 16 gennaio 1972. È stato ordinato sacerdote il anche Presidente dell’Unione dei Ministri Pro- 28 giugno 1973. Attualmente è il Guardiano vinciali Francescani d’Europa (UFME). del convento dei Frati della Custodia di Terra Eletto Definitore generale dell’Ordine nel Santa ad Aleppo e Parroco della comunità di 1997, è stato nominato Segretario generale per san Francesco. Dal 2004, nel vicariato aposto- la Formazione e gli Studi e Delegato del Gran lico, ricopriva la carica di vicario generale per Cancelliere per il Pontificio Ateneo Antonia- la zona di Aleppo. Ora gestirà il periodo di se- num in Roma. de vacante fino alla nomina del successore di Il 5 giugno 2003 è stato eletto Ministro ge- Mons. Nazzaro. nerale dell’Ordine dei Frati Minori, 119° suc- Oltre che in Siria, Fr. Georges è stato Par- cessore di san Francesco di Assisi; il 4 giugno roco ad Alessandria d’Egitto, a Gerusalemme 2009 è stato rieletto per altri sei anni; il 23 no- e a Betlemme, oltre che, Assistente custodiale vembre 2012 è stato eletto anche Presidente dell’Ordine Francescano Secolare e membro dell’Unione dei Superiori Generali (USG). del Discretorio di Terra Santa (il Consiglio che Membro delle Congregazioni per l’Evan- assiste il padre Custode). gelizzazione dei Popoli e per gli Istituti di Vi- La zona dove sorge il vicariato latino è stata ta Consacrata e le Società di Vita Apostolica, pesantemente coinvolta il 15 gennaio scorso ha partecipato ai Sinodi dei Vescovi del 2005, nell’attentato al quartiere universitario, costa- del 2008 e del 2012, e a quello per il Medio to la vita ad 87 persone. Oriente nel 2010; ha partecipato anche alla V Conferenza Generale dell’Episcopato Latino- Americano di Aparecida nel 2007.

BIBLIOGRAPHIA

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NECROLOGIA

1. Anno 2012 mortui sunt Sebastian, nato a Zarautz, della Prov. Franci- scanæ de Arantzazu, Spagna. Dotato di doti * 17 marzo 2012: Le Mier Fr. Michel, musicali, dove è stato svolse l’attività di orga- nato a Conway, AR, della Prov. Ss. Cordis Ie- nista, dedicandosi, in modo speciale, alla gen- su, USA. È morto all’età di anni 90 e di vita te di La Rioja, Alfaro e Nájera come Professo- francescana 52. re e Direttore dell’Accademia Municipale di Musica. Infine ha lavorato anche per circa 20 * 17 aprile 2012: Porto Hernández Fr. anni a Neuchâtel, Svizzera, come Cappellano José, nato a Riego, della Prov. Franciscanæ de degli emigranti di lingua spagnola. È morto a Arantzazu, Spagna. Il più anziano della Pro- Valladolid all’età di anni 81, di vita francesca- vincia e fino agli ultimi giorni ha goduto di ot- na 64 e di sacerdozio 57. tima salute, svolgendo i lavori di sempre. Nel- la sua lunga esistenza è stato cercatore, cuoco, * 13 maggio 2012: Tocchi Fr. Bernardi- sagrestano, portinaio, svolgendo ogni servizio no, Giovanni, nato a San Pietro in Bagno, della con delicatezza ed entusiasmo. È morto ad Prov. Tusciæ S. Francisci Stigmatizati, Italia. Olite all’età di anni 98 e di vita francescana 70. È morto nell’Infermeria provinciale di Fiesole all’età di anni 84, di vita francescana 65 e di * 17 aprile 2012: Esnal Lasa Fr. Lu- sacerdozio 67. is, nato ad Andoain, della Prov. Franciscanæ de Arantzazu, Spagna. Dopo l’ordinazione * 15 maggio 2012: Ezeiza Agirretxe Fr. presbiterale è stato Professore nei Collegi di Pedro Juan, nato a Beizama, della Prov. Fran- Arantzazu e Bermeo. È stato poi missionario ciscanæ de Arantzazu, Spagna. Si è dedicato a Cuba e in Bolivia, dove si è distinto come totalmente al servizio della gente semplice, so- predicatore e musicista. Tornato in Spagna ha prattutto dei più bisognosi. È morto a Santurtzi lavorato per 45 anni ad Arantzazu, dove è mor- all’età di anni 70, di vita francescana 52 e di to all’età di anni 93, di vita francescana 78 e di sacerdozio 44. sacerdozio 69. * 10 giugno 2012: Arruti Arruti Fr. * 24 aprile 2012: Schneider Fr. Conran, Dionisio, nato ad Errezil, della Prov. Franci- nato a Victoria, MN, della Prov. Ss. Cordis scanæ de Arantzazu, Spagna. Fu un Professore Iesu, USA. È morto all’età di anni 88, di vita competente ed un Educatore eccellente a Fo- francescana 67 e di sacerdozio 61. rua e a Arantzazu. Si è destinto anche per altre qualità come la semplicità, la minorità, l’im- * 24 aprile 2012: Micek Fr. Sylvester, pegno a favore della gente. È morto a Zarautz nato a Columbus, NE, della Prov. Ss. Cordis all’età di anni 74, di vita francescana 57 e di Iesu, USA. È morto all’età di anni 87, di vita sacerdozio 49. francescana 67 e di sacerdozio 61.

* 24 aprile 2012: Giesen Fr. Cal, nato in * 22 luglio 2012: Etzezarreta Otaaegi Union Hill, MN, della Prov. Ss. Cordis Iesu, Fr. Juan, nato a Beizama, della Prov. Fran- USA. È morto all’età di anni 91, di vita france- ciscanæ de Arantzazu, Spagna. Dopo essersi scana 70 e di sacerdozio 65. dedicato alle esigenze della gente di Euskal Herria e frequentato alcuni corsi di cucina, ha * 3 maggio 2012: Meyer Fr. Nicholas, svolto il servizio di cuoco ad Arantzazu per nato a Duluth, MN, della Prov. Ss. Cordis Iesu, circa 40 anni. È morto ad Arantzazu- Oñati USA. È morto all’età di anni 88, di vita france- all’età di anni 88 e di vita francescana 56. scana 66 e di sacerdozio 60. * 2 agosto 2012: Kirby Fr. Barry, nato * 7 maggio 2012: Urbieta Beristain Fr. in Waverley, della Prov. Sancti Spiritus, Au- 160 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 stralia. È morto a Sydney all’età di anni 72, di le parrocchiale in varie Parrocchie come Cap- vita francescana 54 e di sacerdozio 48. pellano e come Parroco. Ha insegnato Arte Sacra nello Studentato della Diocesi e in quel- * 7 novembre 2012: Behnen Fr. Robert, lo Francescano. Nel 1959 è stato arrestato dal nato a Saint Louis, MO, della Prov. Ss. Cordis Regime comunista e condannato a due anni Iesu, USA. È morto all’età di anni 79, di vita di carcere nell’Isola di Goli Otok, un carcere francescana 58 e di sacerdozio 52. molto rigido, dove sono stati incarcerati molti sacerdoti cattolici e religiosi. È morto a Sara- * 16 novembre 2012: Zubizarreta jevo all’età di anni 78, di vita francescana 56 e Guerricakagoitia Fr. Antonio, nato a Na- di sacerdozio 53. barniz, della Prov. Franciscanæ de Arantzazu, Spagna. Svolse il suo ministero sacerdotale * 10 dicembre 2012: Ballmann Fr. The- per 6 anni a Forua e per 45 anni a Bermeo, di- ophane, nato a Dutzow, MO, della Prov. Ss. stinguendosi per il suo impegno generoso con Cordis Iesu, USA. È morto all’età di anni 76 e la gente, per la sua semplicità ed austerità di di vita francescana 54. vita, per la sua profonda pietà e per la lucidità con cui affrontava le questioni. È morto a Ber- * 11 dicembre 2012: Soldà Ireneo, An- meo all’età di anni 78, di vita francescana 60 e tonio, nato a Grancona, della Prov. Venetæ di sacerdozio 52. S. Antonii Patavini, Italia. Dal 1965 dimorò a Lonigo, svolgendo il servizio impegnativo e * 17 novembre 2012: Kolodychuk Fr. costante di cuoco e altri preziosi uffici a favore Casimir, Rudolph, nato in Haight, della Prov. dei Frati e, per molti anni, dei numerosi ragaz- Christi Regis, Canada. Dopo aver studiato zi del Seminario Francescano. Amava pregare filosofia e teologia a Quebec e a Montreal e amava lavorare; dopo il servizio in cucina (1933-1938), è stato a Vancouver. Nel 1941 è coltivava l’orto, la terra, allevava gli animali, andato ad Edmonton nel St. Anthony’s Colle- curava il vigneto. La sua vita, caratterizzata ge dove si è occupato del riscaldamento e della dallo stile francescano della grazia del lavo- manutenzione, fatta eccezione di due anni che ro, è stata una proclamazione della fedeltà alla ha trascorso a Cochrane nel Mount St. Francis chiamata del Signore. È morto nell’Ospedale Retreat Centre. È morto ad Edmonton all’età di Arzignano all’età di anni 79 e di vita france- di anni 100 e di vita francescana 79. scana 60.

* 20 novembre 2012: Chamorro Ro- 2. Anno 2013 mortui sunt dríguez Fr. Serafin, Melchor, nato a Laguna de Negrillos, della Prov. Bæticæ, Spagna. È * 2 gennaio 2013: Brambilla Fr. stato Assistente della Federazione Betica delle Sigmund, nato a Somerville, della Prov. Im- Clarisse e dell’Ordine dell’Immacolata Con- maculatæ Conceptionis BMV, USA. È mor- cezione (1983-1996), Definitore provinciale to presso Cooley Dickinson Hospital in Nor- (1968-1995) e Ministro provinciale (1974- thampton all’età di anni 84, di vita francescana 1980). È morto all’età di anni 78, di vita fran- 65 e di sacerdozio 58. cescana 60 e di sacerdozio 52. * 2 gennaio 2013: Chang Tien Lo Fr. * 21 novembre 2012: Neimarević Fr. Paschal, nato in Tung Ping, Cina, della Prov. Branko, Franjio, nato a Guča Gora, della Sancti Spiritus, Australia. È morto a Sydeny Prov. S. Crucis, Bosnia/Erzegovina. Ha svolto all’età di anni 91, di vita francescana 71 e di vari servizi nella Provincia: è stato Cappella- sacerdozio 65. no in diverse Parrocchie, Vicario e Guardiano. Appassionato di arte e di letteratura, era molto * 3 gennaio 2013: García Franco Fr. amato dalla gente. È morto a Nova Bila all’età José de Jesús, nato a Etzatlán, della Prov. Ss. di anni 83, di vita francescana 60 e di sacerdo- Francisci et Iacobi, Messico. È morto a Gua- zio 58. dalajara all’età di anni 94, di vita francescana 75 e di sacerdozio 68. * 23 novembre 2012: Borić Fr. Božidar, Pavlimir-Luka, nato a Sarajevo, della Prov. S. * 3 gennaio 2013: Seiferling Fr. Micha- Crucis. Bosnia/Erzegovina. Ha svolto pastora- el, John, nato a Sedley, della Prov. Christi Re- NECROLOGIA 161 gis, Canada. Dopo l’ordinazione presbiterale maestro dei novizi per 10 anni e per due trienni è stato Professore al St. Anthony College in Definitore provinciale. Ormai avanzato negli Edmonton, poi al St. Bernerdine’s College in anni è penitenziere nel Duomo di Milano ove Montreal ed, infine, al Franciscan College in si prodiga instancabilmente nel ministero del- Trois-Rivieres. Dal 1940 al 1950 è stato Par- la misericordia divina. Per quasi un ventennio roco in Plaster Rock ed in seguito si è occupa- è Vice assistente Centrale dell’Istituto della to della pastorale parrocchiale in varie Parroc- Piccola Famiglia Francescana, lavorando con chie. Dal 1964 al 1975 è stato Cappellano delle grande affetto per la cura delle sorelle dell’I- Carceri, prima in Edmonton ed inseguito ad stituto. Lavora con zelo per raccogliere testi- Cochrane. È morto a Regina, Saskatchewan, monianze, ricordi e documenti legati alla vita all’età di anni 100, di vita francescana 81 e di e all’attività di Fr. Ireneo Mazzotti al fine di sacerdozio 74. prepararne la causa di beatificazione. È morto a Milano all’età di anni 91, di vita francescana * 4 gennaio 2013: Marulli Fr. Ana- 71 e di sacerdozio 64. cleto, Silvio, nato a Capestrano, della Prov. Aprutiorum S. Bernardini Senensis, Italia. Ha * 11 gennaio 2013: Di Pinto Fr. Leo- svolto con entusiasmo i molteplici incarichi nardo, nato a Bisceglie, della Prov. Apuliæ S. affidatigli: Maestro, Denitore, Animatore vo- Michaëlis Archangeli, Italia. È morto all’età di cazionale, Parroco, Cappellano delle Carceri anni 75, di vita francescana 58 e di sacerdozio (Sulmona). La sua formazione, perfezionata 49. a Roma, unita ad un grande amore per la vita francescana e per il suo illustre Concittadino, * 15 gennaio 2013: Penz Fr. Alfons, la ha reso amabile e paterno, lasciando un gra- Alois, nato a Navis, della Prov. S. Leopoldi, to ricordo in coloro che lo hanno incontrato. Austria/Italia/Svizzera. Laureatosi in Lingue È morto a Lanciano all’età di anni 96, di vita classiche (latino e greco) nell’Università di francescana 80 e di sacerdozio 71. Innsbruck con una tesi su Cicerone, ottenendo nel 1979 dalla stessa Università la libera do- * 7 gennaio 2013: Vetter Fr. Askanius, cenza. Ha insegnato nella Scuola francescana Johann, nato a Fitzendorf, della Prov. S. Eli- di Haller, divenendone anche Direttore. È stato sabeth, Germania. Nel 1941 venne chiamato Vicario provinciale e più volte Definitore pro- al servizio militare e nel 1945 è tornato dalla vinciale. Nel 2000 ha ricevuto un’onorificenza prigionia. Ha svolto attività pastorale ed altri al merito da parte della Repubblica dell’Au- servizi in vari luoghi: Hammelburg, Norim- stria. Si è distinto per il suo afflato sociale, per berga, S. Anna di Monaco di Baviera, di nuovo il suo tratto cordiale e, soprattutto, per la sua a Hammelburg, Freystadt, Miltenberg. È sta- umiltà francescana. È morto ad Hall all’età di to anche nominato dalla Diocesi di Augsburg anni 75, di vita francescana 55 e di sacerdozio Amministratore parrocchiale. Nel 2004 lascia 49. per l’età e torna in convento. Ma il 6 gennaio 2013 viene sorpreso a letto nell’incendio del * 17 gennaio 2013: Prieto Santamarta convento di Füssen. Nonostante il rapido tra- Fr. Jesús Martín, nato a Santa Marta de los sporto in Ospedale di Murnau, in elicottero, Pteros, della Prov. S. Francisci Solano, Argen- non sopravvive per le gravi ustioni riportate. tina. È morto a Buenos Aires all’età di anni 79, È morto all’età di anni 100, di vita francescana di vita francescana 60 e di sacerdozio 53. 79 e di sacerdozio 74. * 22 gennaio 2013: O’Neil Fr. Flann, * 11 gennaio 2013: Barbariga Fr. Roc- nato in Springfield, Ohio, della Prov. Nostræ co, Angelo, nato a Chari, della Prov. Medio- Dominæ de Guadalupe, USA. È morto nella lanensis S. Caroli Borromæi, Italia. Uomo di Casa Guadalupe in Albuquerque all’età di anni intensa vita spirituale, amante dello studio e 89, di vita francescana 69 e di sacerdozio 61. della preghiera, profondo conoscitore dell’uo- mo per molti anni si prodiga nelle case di for- * 26 gennaio 2013: Napo Fr. Michael J., mazione, ove è maestro luminoso di vita per nato in Brooklyn, NY, della Prov. Immaculatæ molte generazioni di frati tanto con la parola Conceptionis BMV, USA. È morto al Mount sapiente quanto con il silenzio e con l’esempio Alvernia, Wappingers, all’età di anni 64 e di di una vita sobria e radicalmente evangelica. È vita francescana 37. 162 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1

* 26 gennaio 2013: Celaya Zunzunegui no, Ruggero, nato a Villavallelonga (AQ), Fr. José María, nato a Legorreta, della Prov. della Prov. Romanæ Ss. Petri et Pauli, Italia. FGranciscana de Arantzazu, Spagna. Si è li- Dottore in teologia con una tesi su “L’unio- cenziato in Teologia persso il Pontificio Ate- ne con Dio negli scritti del Beato Carlo Mel- neo Antonianum. Per oltre venti anni è stato chiorri da Sezze”. È morto presso la Clinica missionario in Bolivia, dedicandosi all’in- Annunziatella, Roma, all’età di anni 100, di segnamento e alla formazione dei giovani, a vita francescana 85 e di sacerdozio 77. Copacabana e La Paz. Tornato in Spagna nel 1978, si è consacrato al servizio del Santua- * 15 febbraio 2013: Rabuske Fr. Orlan- rio di Arantzazu. Religioso allegro, ottimista, do, Ermindo Carlos, della Prov. S. Francisci gran lavoratore e di profonda vita spirituale, è Assisiensis, Brasile. È stato Professore e Par- morto ad Arantzazu all’età di anni 85, di vita roco. È morto all’età di anni 84, di vita france- francescana 68 e di sacerdozio 60. scana 63 e di sacerdozio 58.

* 31 gennaio 2013: Montoya Fr. Juan, * 18 febbraio 2913: Petrović Fr. Vinko, nato a Magdalena, della Prov. Nostræ Do- Tomislav, nato a Prozor. della Prov. S. Crucis, minæ de Guadalupe, USA. È morto a Rio Ran- Bosnia/Erzegovina. Ha svolto attività parroc- cho all’età di anni 73, di vita francescana 50 e chiale in diverse Parrocchie. Gli ultimi 30 anni di sacerdozio 33. li ha trascorsi come confessore a Rama. Culto- re della musica, amato dal popolo e dai Con- * 31 gennaio 2013: Accaramboni Fr. fratelli, è stato un Frate molto umile. È morto a Vincenzo, nato a Tolentino, della Prov. Pi- Rama all’età di anni 83, di vita francescana 60 cenæ S. Iacobi de Marchia, Italia. Frate mino- e di sacerdozio 57. re e sacerdote ha lasciato un grato ricordo in tutti i luoghi in cui l’obbedienza lo ha inviato: * 22 febbraio 2013: García Villalobos per la sua indole semplice ed espansiva, per il Fr. Luis Manuel, nato a Guzmán, della Prov. suo ministero generoso e comprensivo, per la B. Jiuniperi Serra, Messico. È morto nella Ca- sua esemplare obbedienza e disponibilità. La sa di Ensenada all’età di anni 58, di vita fran- sua memoria rimane in perenne benedizione! cescana 40 e di sacerdozio 22. È morto nell’Infermeria provinciale di Grot- tammare all’età di anni 92, di vita francescana * 22 febbraio 2013: Koot Fr. Godebert, 73 e di sacerdozio 64. Joannes, nato ad Alphen a/d Rijn, della Prov. Martyrum Gorcumiensium, Olanda. Dal 1957 * 1 febbraio 2013: Newell Fr. Eamonn, al 1995 è stato missionario in Papua (Indone- nato a Dublin, della Prov. Hiberniæ, Irlanda. sia). È morto a Warmond all’età di anni 86, di Dopo la laurea presso l’Università di Galway, vita francescana 63 e di sacerdozio 56. ha studiato Filosofia a Louvain, in Belgio, e Teologia presso l’Antonianum di Roma. Tor- * 24 febbraio 2013: Wodarz Fr. Ste- nato in Irlanda ha insegnato nel Collegio fran- fan, Jan, nato a Dobrzeń Małi, della Prov. S. cescano di Gormanston, dove ha trascorso Hedvigis, Polonia. È morto a Gößweinstein, il resto della sua vita. Si è distinto per la sua Germania, all’età di anni 77, di vita francesca- grande capacità di insegnamento, per il suo na 60 e di sacerdozio 52. carattere premuroso e gentile. È morto a Gor- manston all’età di anni 71, di vita francescana * 25 febbraio 2013: Vinciguerra Fr. 52 e di sacerdozio 42. Sebastiano, nato a Amaseno, della Prov. Ro- manæ Ss. Petri et Pauli, Italia. È morto ad * 5 febbraio 2013: Barría García Fr. Amaseno all’età di anni 90, di vita francescana Osvaldo Ivan, nato a Villa Alemana, della 72 e di sacerdozio 64. Prov. Ss. Trinitatis, Cile. Si è dedicato, soprat- tutto, alla pastorale parrocchiale. È stato anche * 27 febbraio 2013: De Azevedo Fr. Guardiano e Segretario provinciale. È morto a David, nato a Vilar, Cadaval, della Prov. Ss. Santiago all’età di anni 51, di vita francescana Martyrum Marochiensium, Portogallo. È mor- 30 e di sacerdozio 21. to nell’Infermeria provinciale “Imaculada Conceição” di Lisbona all’età di anni 90, di * 10 febbraio 2010: Bianchi Fr. Stefa- vita francescana 72 e di sacerdozio 66. NECROLOGIA 163

* 4 marzo 2013: Sanguin Fr. Arnido, a Bermeo all’età di anni 92, di vita francescana nato a Monselice, della Prov. Venetæ S. Anto- 77 e di sacerdozio 69. nii Patavini, Italia. Il suo ministero e la sua fi- gura sono legati alla comunità del Sacro Cuo- * 16 marzo 2013: Ganmy Fr. Thomas re in Feltre dove, trascorsi due anni dal 1944 More, Donald, nato a Los Angeles, Califor- al 1946, vi fece ritorno nel 1969 e vi dimorò nia, della Prov. S. Barbaræ, USA. È morto ad per 17 anni, svolgendo l’impegnativo servizio Oakland, California, all’età di anni 76 e di vita di Parroco e per un sessennio anche quello di francescana 50. Guardiano della Fraternità. Si dedicò con pas- sione e instancabile generosità alla pastorale, * 16 marzo 2013: Curty Fr. Christian, alla catechesi, all’annuncio, a visitare gli am- Jean, nato a Lyon, della Prov. Trium Socirum, malati. È morto nel Convento Sacro Cuore di Francia/Belgio. Discreto e servizievole, si fe- Saccolongo all’età di anni 95, di vita france- ce custode dei suoi fratelli, con il sorriso sulle scana 79 e di sacerdozio 71. labbra ed un pizzico di ironia. Con la sua vita ha offerto la possibilità ad ogni fratello di sco- * 8 marzo 2013: Cattoni Fr. Valmor, prire il Regno di Dio nell’umile quotidiano. È nato a Rio dos Cedros, della Prov. Immaculatæ morto ad Avignon all’età di anni 92, di vita Conceptionis BMV, Brasile. Si è dedicato alle francescana 67 e di sacerdozio 64. persone, soprattutto semplici ed umili. È stato anche uno dei fondatori e degli organizzatori * 23 marzo 2013: Breu Fr. Wolfang, del Movimento delle Coppie nelle Parrocchie nato a Vorderbuchberg, del Pro. S. Elisabeth, dove è stato. Ha vissuto gli ultimi anni di vi- Germania. Dal 1971 al 1979 è stato Cappella- ta nella Casa di Noviziato, offrendo ai Novizi no al St. Ludwig a Nürnberg e poi a St. Anna un esempio di vita, soprattutto con il suo buon di München e dal 1981 all’Ospedale di Bald umore! È morto a Blumenau, SC, all’età di an- Tölz, dove è stato anche Guardiano, Vicario ni 83, di vita francescana 61 e di sacerdozio ed Economo della Casa. È morto a Bad Tölz 55. all’età di anni 69, di vita francescana 49 e di sacerdozio 43. * 11 marzo 2013: Roggen Fr. Heribert, Robert, nato ad Hasselt, della Prov. S. Io- * 23 marzo 2013: William Fr. Noel, Ro- seph Sponsi BMV, Belgio. Terminati gli studi bert, nato a Brookville, Indiana, della Prov. di teologia e della storia della Chiesa presso S. Ioannis Baptistæ, USA. Per 6 anni è stato l’Antonianum, in Roma, si è dedicato all’i- il Frate più anziano della Provincia. Nei suoi nizio all’assistenza della GiFra. Specialista 78 anni di ministero ha fatto un po’ di tutto, nella spiritualità francescana ha predicato in- Professore, Cappellano, impegnato nella Casa numerevoli Ritiri alle religiose, ai Religiosi e di Ritiro e nelle missioni al popolo, Parroco. all’OFS. Grande amante della natura, era per- Viene ricordato come predicatore della Parola sona molto gradevole all’interno della comu- e Pastore. È morto alla Saint Paul’s Archibi- nità. È morto ad Hasselt all’età di anni 84, di shop Leibold Home for the Agend all’età di vita francescana 63 e di sacerdozio 57. anni 97, di vita francescana 78 e di sacerdozio 70. * 16 marzo 2013: Alvarez de Eulate Casi Fr. Javier María, nato a San Sebastian, * 24 marzo 2013: Hall Fr. Bernard, della Prov. Franciscanæ de Arantzazu, Spa- nato a Vanderbijlpark, Sud Africa, della gna. Fu fedele alle sue due vocazioni: quella Prov. Hiberniæ, Irlanda. Quando si è costitu- di francescano/sacerdote e di pittore. Come sa- ita la Provincia di nostra Signora della Pace cerdote animò gli Esercizi Spirituali a Religio- è rimasto incardinato alla Provincia irlandese, se e a Religiosi, si dedicò anche alle missioni pur continuando a servire la nuova Provincia, popolari. Fu molto austero e fedele ai doveri lavorando in Sud Africa e a Namibia. Si è de- conventuali. Come artista ha lasciato numero- dicato, soprattutto, alle missioni al popolo. È se opere che abbraccia ogni stile di arte sacra. morto a Pretoria, Sud Africa, all’età di anni 58, L’opera più rinomata sono state le “Vidrieras di vita francescana 37 e di sacerdozio 30. de la Basílica de Arantzazu”. Le sue opere, co- munque, hanno avuto un riconoscimento indi- * 24 marzo 2013: Curran Fr. Leo, nato scutibile nei circoli artistici del luogo. È morto in Letterkerry, Irlanda, della Prov. Sancti Spi- 164 AN. CXXXII – IANUARII-APRILIS 2013 – N. 1 ritus, Australia. È morto a Sydney all’età di * 15 aprile 2013: Piccoli Fr. Gino, Le- anni 82, di vita francescana 52 e di sacerdozio on, nato a Chicago, Illinois, della Prov. S. Bar- 46. baræ, USA. È morto a Scottsdale, Arizona, all’età di anni 72, di vita francescana 53 e di * 29 marzo 2013: Pendl Fr. Florian, sacerdozio 47. Franz, nato a Niederschöckl il 9 novembre 1928, della Prov. S. Leopoldi, Austria/Italia/ * 17 aprile 2013: Acuña Duarte Fr. Svizzera. Ha indossato l’abito francescano il Mauro, nato a Quitili il 15 gennaio 1929, della 27 agosto 1948, emesso la professione tempo- Prov. Assumptionis BMV, Argentina. È morto ranea il 28 agosto 1949 e quella solenne il 30 all’età di anni 84 e di vita francescana 55. agosto 1952. È vissuto e lavorato, soprattutto come falegname, in vari conventi: a Graz, a * 18 aprile 2013: Galea Fr. Benjamin, Lanzendorf e per oltre 30 anni nel Santuario Carmelo, nato a Valletta, della Prov. S. Pauli di Maria Enzersdorf, meta di pellegrinaggi. È Apostoli, Malta. Ha svolto il suo servizio nel stato anche Definitore e Vicario della Casa. convento di Sliema ed è stato per molti anni Fratello sempre allegro, si è distinto per la sua nella Porziuncola Retreat House, Bahar ic- operosità, pietà e per il senso della vita comu- Caghaq, dove è stato l’artefice della costru- nitaria. È morto a Maria Enzersdorf all’età di zione e dello sviluppo della medesima. È stato anni 85 e di vita francescana 65. anche Definitore ed Economo provinciale. È morto nell’Ospedale Mater Dei, all’età di anni * 2 aprile 2013: Campagna Fr. Pietro, 96, di vita francescana 79 e di sacerdozio 72. Italo, nato a Carpineto Romano il 2 novembre 1923, della Prov. Romanæ Ss. Petri et Pauli, * 21 aprile 2013: Lalonde Fr. Venant, Italia. Compie il Noviziato a Fontecolombo Maurice Eugene, nato ad Ilion, NY, della negli anni 1941-1942; emette la professione Prov. Ss. Nominis Iesu, USA. Dopo aver com- temporanea il 21 dicembre 1942 e quella so- pletato gli studi teologici nel 1955, ha trascor- lenne l’8 dicembre 1948; viene ordinato sa- so un anno di tirocinio pastorale al St. Francis cerdote il 3 settembre 1950. È stato per mol- of Assisi di New York City. Nel 1956 è anda- ti anni Parroco ad Acilia, parrocchia di San to in Bolivia, dove è rimasto per 15 anni. Nel Francesco al Villaggio. È morto all’Ospedale 1971, a causa di problemi di salute, è tornato dell’Addolorata in Roma all’età di anni 90, di negli USA. Dopo il recupero, ha preso un con- vita francescana 72 e di sacerdozio 63. gedo dal ministero per continuare la sua for- mazione marittima così da mantenere la sua * 3 aprile 2013: Meliak Fr. Peter, Paul appartenenza alla Naval Institute degli USA e Joseph, nato a Nadur, Gozo, della Prov. S. Pauli del Royal Institute of Navigation. Nel 1974 si Apostoli, Malta. Per molti anni ha svolto il ser- è dedicato nell’apostolato del Mare per 17 an- vizio di Maestro dei Novizi nell’isola di Gozo. ni. Quando non era in mare ha lavorato nell’U- È stato Vicario provinciale (1979-1985) e ha nione Missionaria Francescana e nella pasto- svolto attività pastorale nella Parrocchia per la rale presso il St. Francis of Assisi di New York gente maltese di Lockleys, Australia. Per molti City. Nel 1992 è tornato al lavoro pastorale, anni è stato anche Missionario in Honduras, prima alla Our Lady of Vilnius Church di New Guatemala e El Salvator. Si è ritirato al com- York City e, poi, presso la St Agnes Church pimento degli 80 anni. È morto nella Casa del sulla East 43rd Street a New York City. Dal Clero, B’Kara, all’età di 91 anni, di vita fran- 2007 al 2009 ha servito nella Parrocchia dei cescana 70 anni e di sacerdozio 64. Santi Pietro e Paolo a Tulsa, Oklahoma. Nel 2009 si è ritirato dal ministero attivo presso St. * 11 aprile 2013: Camacho Díaz Fr. Anthony Friary in St. Petersburg, Florida. Nel Victoriano, nato in El Gordo, della Prov. Ca- 2012, a seguito del declino della salute, si è stellanæ S. Gragorii Magni, Spagna. Nei suoi trasferito nel Convento di Ringwood, NJ, dove 60 anni di vita francescana svolse vari servi- è morto all’età di anni 89, di vita francescana zi: professore, maestro, formatore, archivista, 63 e di sacerdozio 58. cronista, economo, ecc. Semplice, laborisoso ed umile è mosto a Guadalajara all’età di anni – 23 aprile 2013: Lange Fr. Wigbert, Jo- 78, di vta francescana 60 e di sacerdozio 52. hannes, nato a Wülfte, Germania, della Prov. S. Leopoldi, Austria/Italia/Svizzera. Ha lavo- NECROLOGIA 165 rato come pastore e catechista e, poi, è andato tryrum Gorcomensium, Olanda. È stato mis- missionario in Sud Africa. A Durban, Van- sionario in Pakistan (1966-1999). È morto a derbijlpark, è stato molto prezioso soprattut- Weert all’età di anni 78 e di vita francescana to nella lotta contro l’apartheid. È stato molto 51. attivo nel campo della formazione, soprattutto a favore degli artigiani e degli agricoltori. Tor- – 29 aprile 2013: Reisteter Fr. William, nato in Provincia, dopo un ictus, è stato curato nato a Bethlehem, Pennsylvania, della Prov. amorevolmente a Kritzendorf, Vienna, dove è Ioannis Baptistæ, USA. Nei suoi 40 anni di morto all’età di anni 83, di vita francescana 54 ministero, è entrato nell’Ordine a 37 anni, è e di sacerdozio 48. stato presso la Saint Francis Retreat House, in Easton, ha svolto il suo servizio nell’economia – 25 aprile 2013: Vlašić Fr. Ljubo, na- provinciale. Inoltre è stato l’ultimo Custode to a Sovići il 5 aprile 1942, della Prov. As- della Custodia del Ss.mo Salvatore (1982- sumptionis BMV di Mostar, Bosnia/Erzego- 89) e il primo Ministro provinciale dell’allo- vina. Ha svolto attività parrocchiale ed è stato ra Vice-Provincia (1989-92). È morto presso missionario in Svizzera. È morto nell’Ospeda- Sacred Heart Senior Living by Saucon Creek, le di Mostar all’età di anni 72, di vita france- PA, all’età di anni 83, di vita francescana 45 e scana 51 e di sacerdozio 44. di sacerdozio 40.

– 29 aprile 2013: Hasenack Fr. Luke, Aloysius, nato a Zwolle, della Prov. Ss. Ma-