ACTA ORDINIS FRATRUM MINORUM VEL AD ORDINEM QUOQUO MODO PERTINENTIA

IUSSU ET AUCTORITATE Fr. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO

TOTIUS ORD. FR. MIN. MINISTRI GENERALIS

IN COMMODUM PRAESERTIM RELIGIOSORUM SIBI SUBDITORUM IN LUCEM AEDITA

Veritatem facientes in caritate (Eph. 4,15). Peculiari prorsus laude dignum putavimus, dilecte Fili, consilium quo horum Actorum collectio atque editio suscepta est.

(Ex Epist. Leonis Pp. XIII ad Min. Gen.)

ROMA CURIA GENERALIS ORDINIS CUM APPROBATIONE ECCLESIASTICA Fr. José R. Carballo, ofm, Min. Gen.

Fr. Luigi Perugini Director

Fr. Gianpaolo Masotti Director responsabilis

Autoriz. N. 10240 del Trib. di Roma, 8-3-1965

Impaginazione e grafica Magro per l’Ufficio Comunicazioni OFM – Roma

Stampato dalla Tipografia Mancini s.a.s. – Tivoli (Roma) nel mese di febbraio dell’anno 2012 XXV «SPIRITO DI ASSISI» 1. Conferenza stampa di presentazione continuare l’esperienza di fraternità vissuta e della giornata di riflessione, dialogo e sperimentata nel 1986. Vuole essere un sogno preghiera per la pace e la giustizia nel che continua e diviene sempre più realtà: mondo ognuno insieme all’altro, non più uno contro l’altro; tutti i popoli in marcia da diversi punti Alle ore 11.30 del 18 ottobre 2011, nell’Au- della terra, per riunirsi in un’unica famiglia. la Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Dopo 25 anni di collaborazione tra le Santa Sede, ha luogo la Conferenza Stampa religioni e di testimonianza comune è tempo di presentazione della Giornata di riflessione, di bilanci e di rilancio dell’impegno, a dialogo e preghiera per la pace e la giustizia fronte di nuove sfide. Esse sono insite nella nel mondo “Pellegrini della verità, Pellegrini crisi finanziaria ed economica che dura della pace. più del previsto; nella crisi delle istituzioni democratiche e sociali; nella crisi alimentare 1. Intervento del Card. Peter Kodwo Appiah ed ambientale; nelle migrazioni bibliche, nelle Turkson forme più subdole del neocolonialismo, nelle perduranti piaghe della povertà e della fame, Il 1° gennaio scorso, al termine della nell’indomito terrorismo internazionale, preghiera dell’Angelus, Benedetto XVI nelle crescenti diseguaglianze e nelle ha annunciato di voler solennizzare il 25° discriminazioni religiose. anniversario dello storico incontro tenutosi Ancora una volta – basti pensare ai recenti ad Assisi il 27 ottobre 1986, per volontà del avvenimenti in Egitto o in altre regioni del Beato Giovanni Paolo II. In occasione di tale mondo – c’è bisogno di dire «no» a qualsiasi ricorrenza, il Santo Padre ha inteso convocare, strumentalizzazione della religione. La per l’ormai prossimo 27 ottobre, una Giornata di violenza tra religioni è uno scandalo che riflessione, dialogo e preghiera per la giustizia snatura la vera identità della religione, vela il e la pace nel mondo, recandosi pellegrino nella volto di Dio ed allontana dalla fede. città di San Francesco e invitando nuovamente Il cammino delle religioni verso la giustizia ad unirsi a questo cammino i fratelli cristiani e la pace, perché impegno primario della delle diverse confessioni, gli esponenti delle coscienza che anela al vero e al bene, non tradizioni religiose del mondo e, idealmente, può che essere caratterizzato da una comune tutti gli uomini di buona volontà. ricerca della verità. La Giornata ha come tema Pellegrini della La pace ha bisogno della verità sulle verità, pellegrini della pace. L’obiettivo persone, sugli Stati, sulle religioni stesse, della giornata – ha ricordato Benedetto XVI nonché sulle corrispondenti culture, in cui in Germania nell’incontro con le comunità spesso si annidano elementi non conformi alla musulmane il 23 settembre scorso – è quello verità sull’uomo, per cui divengono ostacolo di mostrare, con semplicità, che da uomini allo sviluppo integrale dei popoli e alla pace religiosi e di buona volontà , si desidera (cf Caritas in veritate, n. 55). offrire il proprio particolare contributo È per questo che Benedetto XVI desidera per la costruzione di un mondo migliore, porre l’esperienza di Assisi 2011, oltre che riconoscendo al tempo stesso la necessità, per nel segno della preghiera e del digiuno, l’efficacia dell’azione, di crescere nel dialogo sotto la cifra del pellegrinaggio, che implica e nella stima reciproca. ascesa, purificazione, convergenza verso un Ancora oggi, come 25 anni fa, il mondo ha punto superiore, assunzione di un impegno bisogno di pace. Ha bisogno che gli uomini comunitario. La verità rende più liberi e più e le donne sensibili ai valori religiosi, che capaci di essere, insieme, costruttori di pace. gli uomini non credenti ma amanti del bene, La ricerca della verità è premessa per ritrovino il gusto di camminare insieme. Il conoscersi meglio, per vincere ogni forma prossimo incontro Assisi intende, pertanto, di pregiudizio, ma anche di sincretismo, che 324 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 offusca le identità. Essere tutti partecipi di la sua ricca varietà di carismi e ministeri, un comune cammino di ricerca della verità di associazioni e di movimenti, intorno al significa riconoscere la propria specificità, Successore di Pietro per invocare dal Signore sulla base di ciò che ci fa uguali – tutti siamo abbondanti frutti di bene per l’intera umanità capaci di verità – e insieme diversi. Non tutti, dalla Giornata di Assisi. infatti, possediamo la verità allo stesso modo; Per quanto concerne la giornata del 27 ot- l’averla, poi, ricevuta in dono non impedisce tobre le delegazioni partiranno da Roma, in di approfondirla e di sentirsi compagni di treno, insieme col Santo Padre. Il treno rallen- viaggio di ogni uomo e donna, perché essa non terà a Terni, Spoleto e Foligno, dando modo è mai esauribile. a queste Chiese locali di mostrare la loro par- Ricercare sinceramente ed umilmente la tecipazione e la loro solidarietà all’iniziativa verità significa, poi, rinnovare uno sguardo di Benedetto XVI convenendo nelle stazioni. di benevolenza nei confronti degli altri, per All’arrivo in Assisi, ci si recherà presso la accettarsi reciprocamente, dialogare meglio, e Basilica di S. Maria degli Angeli, dove avrà collaborare al bene comune, su cui è possibile luogo un momento di commemorazione dei convergere sul piano di una ragione naturale. precedenti incontri e di approfondimento del Non sempre è possibile il dialogo sul piano tema della Giornata. Interverranno esponenti teologico o dottrinale, mentre appare più di alcune delle delegazioni presenti e anche il agevole il dialogo sul piano della vita e delle Santo Padre prenderà la parola. opere. Seguirà un pranzo frugale, condiviso dai La ricerca della verità è, inoltre, condizione delegati: un pasto all’insegna della sobrietà, per abbattere il fanatismo e il fondamentalismo, che intende esprimere il ritrovarsi insieme in per i quali la pace si ottiene con l’imposizione fraternità e, al tempo stesso, la partecipazione agli altri delle proprie convinzioni. alle sofferenze di tanti uomini e donne che non È, ancora, condizione per superare la babele conoscono la pace. Sarà poi lasciato un tempo dei linguaggi e quel laicismo che intende di silenzio, per la riflessione di ciascuno e per emarginare dalla famiglia umana Colui che ne la preghiera. Nel pomeriggio, tutti i presenti è il Principio e il Fine. in Assisi parteciperanno ad un cammino che È, da ultimo, premessa per ogni rinasci- si snoderà verso la Basilica di San Francesco. mento morale delle persone e delle istituzioni. Sarà un pellegrinaggio, a cui prenderanno par- In vista della pace, la sola conoscenza te nell’ultimo tratto anche i membri delle de- teorica non basta, occorrono una mobilitazione legazioni; con esso si intende simboleggiare il dello spirito, la ricerca di nuove vie, di buone cammino di ogni essere umano nella ricerca pratiche, di gesti e di istituzioni che possono assidua della verità e nella costruzione fatti- essere posti in atto solo mediante relazioni va della giustizia e della pace. Si svolgerà in positive e l’apertura delle coscienze al Sommo silenzio, lasciando spazio alla preghiera e alla Vero e al Sommo Bene, Dio: un’apertura che meditazione personale. All’ombra della Basi- è scritta anche nello spirito degli atei, perché lica di San Francesco, là dove si sono conclusi ogni anelito al bene è un raggio di quel Lógos anche i precedenti raduni, si terrà il momento o «Sole» (Dio) che ancora non si conosce finale della giornata, con la rinnovazione so- pienamente e a cui si è inevitabilmente protesi lenne del comune impegno per la pace. per dono dello stesso Creatore. I Paesi del mondo rappresentati sono più di Sul senso della Giornata di Assisi 2011 50, tra i quali, oltre a numerosi Paesi europei interverranno anche i Segretari dei Pontifici e americani, anche Egitto, Israele, Pakistan, Consigli che assieme al Pontificio Consiglio Giordania, Iran, , Arabia Saudita, Filip- della Giustizia e della pace hanno ricevuto pine e molti altri (sono quelli che soffrono for- l’incarico di organizzare un tale evento. se maggiormente, in questo momento storico, Mi fermo, allora, a presentare, per grandi per problemi di libertà religiosa e dialogo tra linee, l’articolazione della Giornata, che religioni) sarà preceduta, il giorno 26 ottobre, al posto I delegati cattolici (in totale 13 tra presiden- della udienza del mercoledì, da una liturgia ti di Conferenze episcopali regionali e patriar- della Parola, presieduta in piazza san Pietro chi e arcivescovi maggiori delle Chiese Sui da Benedetto XVI alle ore 10,30. Oltre agli Iuris) rappresentati solo dal Santo Padre, sie- abituali pellegrini parteciperà, in particolare, deranno non sul palco, ma in settore riservato la Diocesi di Roma, che si stringerà , con ai vescovi. XXV «SPIRITO DI ASSISI» 325

Ad Assisi, i Capi delegazione cha saliranno religioni, con le loro specifiche risorse, possano sul palco con il Santo Padre riceveranno, nel corrispondere alle attese per la promozione di pomeriggio sul Piazzale san Francesco, al certi valori autenticamente umani. termine della Giornata, una lampada che verrà Da qui l’importanza e l’attualità della accesa simbolicamente (luce = simbolo della prossima Giornata di Assisi voluta dal Santo religione che illumina i passi dell’uomo alla Padre: farsi insieme pellegrini, per riflettere, ricerca del cammino verso la pace). mediante l’ascolto e il silenzio; incontrarsi Si ringraziano, infine, i numerosi Volontari in atteggiamento di dialogo; pregare, ognuno che si adopereranno per la buona riuscita secondo la propria tradizione: per ravvivare dell’evento e tutte le istituzioni che con la l’impegno comune a servire l’uomo nelle sue loro generosità stanno consentendo una più istanze basilari di giustizia e di pace tra le efficace organizzazione. nazioni e all’interno di ogni società. Quanto alla partecipazione alla prossima 2. Intervento di Mons. Pier Luigi Celata Giornata, posso rendere noto che, ad oggi, hanno confermato la loro presenza 176 Sua Em.za il Card. Turkson ha presentato esponenti di diverse tradizioni religiose non in modo molto chiaro il senso e l’articolazione cristiane e non ebraiche. della prossima “Giornata di riflessione, Dico, anzitutto, che sono attese 4 dialogo e preghiera per la pace e la giustizia personalità in rappresentanza delle Religioni nel mondo”. Tradizionali dell’Africa, dell’America e L’esperienza di dialogo del Pontificio dell’India. Il rappresentante della tradizione Consiglio per il Dialogo Interreligioso, religiosa indiana partecipa per la prima volta soprattutto con i musulmani, mi suggerisce alla Giornata di Assisi. L’africano Prof. Wone di aggiungere, se mi è permesso, una breve Abimbola offrirà una riflessione sul tema della annotazione. Giornata. Non pochi problemi che emergono nella Per quel che riguarda le religioni connesse vita concreta della società civile interpellano, col sub-continente indiano, hanno accettato in modo specifico, anche le diverse tradizioni l’invito del Santo Padre 18 persone: religiose, soprattutto dove esse hanno o – 5 personalità Indù con 2 accompagnatori. rivendicano uno spazio pubblico. Si pensi ai Tra di esse vi è il Prof. Rajhmoon Gandhi, problemi posti dall’emigrazione: accettazione nipote del Mahatma Gandhi, che già dell’altro, rispetto per la sua diversità, in partecipò alla Giornata del 1986; particolare religiosa e culturale; dignità di – 3 jainisti; ogni persona umana e diritti-doveri che ne – 5 Sikh; derivano, come quelli concernenti la libertà – 1 Zoroastriano; religiosa; l’uguaglianza fondamentale di tutti – 1 Bahai, che per la prima volta è presente gli uomini; il valore della famiglia; il ruolo ad una Giornata di Assisi. della religione nella società civile; ed ancora: Per le altre religioni diorigine asiatica, il valore sacro della vita umana, in ogni sua si sono avute le seguenti conferme di fase. Ma anche – come ha esposto l’Em.mo partecipazione: Card. Turkson – le questioni che attengono, – 67 Buddisti, di cui 16 capi-delegazione nel senso più comune, alla giustizia sociale. provenienti dal 11 Paesi: Tutto questo, ed altro, interpella i seguaci a. 1 gruppo dalla Corea del Sud, dallo Sri delle diverse religioni, e li obbliga a cercare, Lanka, da Myanmar, dalla Cambogia, alla luce delle rispettive tradizioni e della dall’India (Tibetani), da Singapore, dalla ragione, elementi di soluzione. Cina Popolare (che viene per la prima È chiaro che dalla loro capacità propositiva volta), da Taiwan e dall’Australia; dipende l’attenzione, la considerazione della b. 2 gruppi dalla Tailandia e 5 delegazioni dal società civile. Dalla capacità delle religioni di Giappone. servire l’uomo nella totalità della sua dignità È poi atteso il Presidente dell’Associazione dipende, in ultima istanza, la loro credibilità. del Confucianesimo, con 2 accompagnatori, Appare evidente, in questo contesto, dalla Corea del Sud. la necessità dell’incontro, del dialogo, del Da Hong Kong verrà il Presidente comune impegno perché, in un mondo ormai dell’Associazione del Taoismo, con 2 in corsa verso la globalizzazione, le differenti accompagnatori. 326 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Hanno confermato la loro presenza 2 Da quest’ultimo paese, in particolare, che delegazioni shintoiste dal Giappone, con un conta il più grande numero di musulmani totale di 17 partecipanti. nel mondo ( circa 190 milioni) sono Tra le Nuove Religioni del Giappone sono attesi esponenti delle due maggiori e più da registrare esponenti di 4 denominazioni per influenti Organizzazioni islamiche : la un totale di 13 persone. “Muhammadiyah” e la “Nahdlatul Ulama”. Il La partecipazione dei musulmani è Sig. Nasihin Hasan, Direttore esecutivo della risultata, indubbiamente, condizionata da Conferenza Internazionale degli Accademici alcuni fattori, sia per il numero che per il musulmani, sorta da un’iniziativa della livello di rappresentatività, come la situazione “Nahdlatul Ulama”, offrirà una testimonianza socio-politica in diversi Paesi arabi a forte sul tema della Giornata. maggioranza musulmana del Medio Oriente, del Nord Africa e del Golfo. 3. Intervento di Don Andrea Palmieri Si è poi verificata la quasi coincidenza con il pellegrinaggio alla Mecca e con la Conferenza La notizia della convocazione di questa interreligiosa annuale di Doha, in Qatar. Giornata di riflessione, dialogo e preghiera Dai paesi arabi e medio-orientali, e dai per la pace e la giustizia nel mondo ha avuto Paesi occidentali sono attesi 48 musulmani, un’eco significativa nel mondo cristiano. La e precisamente: dalla Giordania, da Israele, risposta delle Chiese e Comunità ecclesiali dall’Egitto, dal Libano, dall’Algeria, dal all’invito del Santo Padre è stata molto Marocco, dall’Iran, dalla Turchia, dall’Arabia positiva. Le delegazioni saranno infatti Saudita, dall’, dalla Bosnia ed numerose e di alto profilo: se ne uniranno al Erzegovina, dalla Bulgaria, dall’Azerbaigian, pellegrinaggio 31, provenienti da altrettante dal Tajikistan, dal Regno Unito, dalla Francia, Chiese, Comunità ecclesiali ed Organizzazioni dall’Italia, dal Portogallo, dagli Stati Uniti di cristiane mondiali. America. Per le Chiese d’Oriente, saranno presenti Tra le personalità provenienti da questi 17 delegazioni. Il Patriarca Ecumenico, Sua Paesi, precisamente dall’Azerbaigian, è Santità Bartolomeo I, guiderà la delegazione da notare lo Sheick-ul Islam Allahshukur del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. Pashazade, Presidente della Direzione dei Parteciperanno inoltre Sua Beatitudine Musulmani del Caucaso. Anastas, Arcivescovo di Tirana, Durazzo e Si può inoltre rilevare la presenza di un tutta l’Albania (Chiesa ortodossa di Albania), rappresentante del Re dell’Arabia Saudita e Sua Eminenza Aleksandr, Metropolita di Custode delle 2 Sacre Moschee:si tratta del Astana e Kazakhstan (Patriarcato di Mosca) e Vice Ministro dell’Educazione, S.E. Faisal molti altri rappresentanti, anche delle Chiese Al Muammar e Acting Segretario Generale del Ortodosse Orientali, come il Patriarcato siro “King Abdullah Bin Abdulaziz International – ortodosso, la Chiesa Apostolica Armena e Centre for Interreligious and Intercultural la Chiesa ortodossa sira malankarese. Vi sarà Dialogue” di Vienna appena istituito; il anche una delegazione della Chiesa Assira rappresentante delRe del Marocco, il Ministro dell’Oriente. delle Pie Fondazioni e degli Affari Islamici, Per le Chiese e Comunità ecclesiali Prof. Ahamd Tawfiq e un Membro della d’Occidente, saranno presenti 13 delegazioni, Famiglia reale della Giordania, il P.pe Ghazi tra cui quella della Comunione Anglicana, bin Muhammad. guidata da Sua Grazia Dott. Rowan Williams, Si può notare che dalle precedenti Giornate Arcivescovo di Canterbury, della Federazione di Assisi a quella attuale vi è stato un crescendo Luterana Mondiale, della Comunione di partecipanti musulmani: 11 nel 1986, 32 nel Mondiale delle Chiese Riformate, del 2002, 50 quest’anno. Consiglio Metodista Mondiale, dell’Alleanza Dai paesi dell’ del Sud e del Sud-Est Battista Mondiale e di altre Comunioni a maggioranza musulmana (che comprendono mondiali. Parteciperà anche una delegazione il 60 % dei musulmani nel mondo) hanno del Consiglio ecumenico delle Chiese, guidata confermato la loro partecipazione 5 dal Segretario Generale, il Rev.do Dott. Olav personalità, accompagnate da 7 esponenti Fykse Tveit. musulmani, provenienti: dal Pakistan, dal All’invito del Santo Padre, diramato Bangladesh, dalla Tailandia e dall’Indonesia. dalla Commissione per i Rapporti religiosi XXV «SPIRITO DI ASSISI» 327 con l’ebraismo, ha risposto positivamente La consapevolezza di essere dei pellegrini anche l’ebraismo mondiale. Parteciperanno alla ricerca della verità consente un dialogo delegazioni dell’International Committee franco e sincero tra credenti e non credenti: on Interreligious Consultation, del Gran “nella misura in cui il pellegrinaggio della Rabbinato di Israele e di altre organizzazioni verità è vissuto autenticamente, esso apre al ebraiche di carattere internazionale. dialogo con l’altro, non esclude nessuno e In particolare, l’ebraismo in Italia sarà impegna tutti ad essere costruttori di fraternità rappresentato dal Rabbino Capo di Roma, il e di pace” (Comunicato della Sala Stampa, Dott. Riccardo Di Segni. 2.04.2011). Questo è anche lo spirito che anima “il 4. Intervento di Mons. Melchor José Sánchez Cortile dei Gentili”, un’iniziativa messa in De Toca y Alameda atto dal Pontificio Consiglio della Cultura per rispondere all’invito lanciato dal Santo Per la prima volta, il Santo Padre ha voluto Padre. Essa consiste in una serie di incontri invitare dei non credenti ad un incontro tra credenti e non credenti sui temi alti della interreligioso e ha incaricato il Pontificio ragione, dell’etica, dell’esistenza umana ed ha Consiglio della Cultura di trasmettere questo avuto inizio a Parigi, nel mese di marzo 2011, invito ad alcune persone, quasi a rappresentare con un preludio all’Università di Bologna. idealmente il mondo della non credenza. Nel Successivamente, si è tenuto un incontro a comunicato diffuso dalla Sala Stampa, il 2 Bucarest l’11 e il 12 ottobre, e ieri, 17 ottobre, a aprile 2011, sull’incontro di Assisi, si leggeva: Firenze. Nei prossimi mesi sono già in cantiere “saranno invitate a condividere il cammino dei nuovi appuntamenti a Tirana, Barcellona, rappresentanti delle comunità cristiane e delle Stoccolma e altre città. Vogliamo ricordare in principali tradizioni religiose anche alcune particolare che mercoledì 25 ottobre, presso personalità del mondo della cultura e della l’Università Roma III, ci sarà una tavola scienza che, pur non professandosi religiose, rotonda con partecipazione degli invitati alla si sentono sulla strada della ricerca della verità Giornata di Assisi, sul tema “Credenti e non e avvertono la comune responsabilità per la credenti di fronte alle sfide della modernità”. causa della giustizia e della pace in questo La straordinaria accoglienza che ha trovato nostro mondo”. Sebbene la scelta del Santo questa iniziativa, spesso tra gli stessi non Padre rappresenti una novità per questo tipo di credenti e negli ambienti laici, conferma la appuntamenti, l’attenzione ai non credenti che necessità di un nuovo dialogo tra credenti e ne è alla base si pone in continuità con il suo non credenti. pensiero. Basti citare qui l’idea del “Cortile Per il Pontificio Consiglio della Cultura, dei Gentili”, da lui proposta nel Discorso tuttavia, si tratta della continuazione di un alla Curia Romana del 21 dicembre 2009. vecchio cammino. L’attuale Dicastero, All’origine di questa innovativa scelta del creato da Giovanni Paolo II nel 1982, Santo Padre vi è la convinzione che l’uomo, raccoglie l’eredità del Segretariato per i non sia credente sia non credente, è sempre alla Credenti, fondato da Paolo VI nell’aprile del ricerca di Dio e dell’Assoluto; egli è, pertanto, 1965 durante il Concilio Vaticano II come sempre un pellegrino alla ricerca in cammino realizzazione concreta dello spirito della verso la pienezza della verità. Per il credente, costituzione Gaudium et spes. Se negli anni questa ricerca è sostenuta e illuminata dalla precedenti questo dialogo si era alquanto certezza della fede, mentre per i non credenti affievolito, adesso torna con forza alla ribalta. spesso si tratta di un cercare “come a tastoni”, Per quanto riguarda gli invitati del secondo l’espressione del discorso paolino Pontificio Consiglio della Cultura, bisogna all’Agorà di Atene (At 17,27). E’ un tema dire, innanzitutto, che non si tratta di una dalle profonde risonanze agostiniane: Deus delegazione, a differenza degli altri ospiti, sia semper quaerendus, un Dio che si cerca per di altre Chiese e comunità cristiane, sia di altre trovarlo e trovatolo lo si cerca ancora: «Nam confessioni religiose. Anche se essi sono stati et quaeritur ut inveniatur dulcius, et invenitur scelti pensando a una certa rappresentanza ut quaeratur avidius» (De Trinitate, XV, 2,2). linguistica o culturale, tuttavia provengono dal Anche il Beato Newman amava dire che la mondo occidentale (Europa e America), dove verità non è qualcosa che si possiede, ma si è la non credenza rappresenta un fenomeno posseduti da essa. importante, mentre in altri continenti, come 328 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 l’Asia e l’Africa, essa è relativamente no della Basilica sono previsti maxi schermi marginale. per i pellegrini. Gli invitati che hanno accettato di – Il Santo Padre è ricevuto sulla soglia della partecipare alla Giornata di Assisi sono: Basilica di Santa Maria degli Angeli da: P. – Prof.ssa Julia Kristeva: nata in Bulgaria José Rodriguez Carballo, Ministro Gene- (1941), vive in Francia dal 1966. Linguista, rale Frati Minori; P. Marco Tasca, Mini- psicanalista, filosofa e scrittrice francese. stro Generale Frati Minori Conventuali; P. Ha collaborato con Michel Foucault, Mauro Jöhri, Ministro Generale Frati Mi- Roland Barthes, Jacques Derrida e Philippe nori Cappuccini; P. J. Higgins, Mi- Sollers e si è sposata con quest’ultimo. Ha nistro Generale Terz’Ordine Regolare San scritto una trentina di libri. Francesco. – Prof. Remo Bodei (1938): Professore – Il Santo Padre a Sua volta accoglie sulla ordinario di Storia della filosofia porta della Basilica i Capi Delegazione, che all’Università di Pisa, dopo essere stato gli saranno presentati dai Cardinali Capi Di- a lungo alla Scuola Normale Superiore castero coinvolti, e che prenderanno posto della stessa città. Ha studiato e insegnato sul palco. in diverse università e istituzioni culturali – Interventi: Saluto Card. Turkson; proiezio- europee e americane. Dal 1992 è Recurrent ne di un video a memoria dell’incontro del Visiting Professor presso la University of 1986; intervento di Sua Santità Bartolomeo California, Los Angeles. I (Arcivescovo di Costantinopoli, Patriarca – Prof. Guillermo Hurtado (1962): filosofo Ecumenico); intervento di Sua Grazia Dott. messicano. Dopo aver studiato filosofia alla Rowan Douglas Williams (Arcivescovo Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Canterbury – Primate della Comunio- di México-UNAM, ha continuato gli studi ne Anglicana); intervento di Sua Eminen- all’Università di Oxford, come alunno del Magdalen College. Nel gennaio 1991 za Norvan Zakarian (Arcivescovo Primate è entrato a far parte dell’Instituto de della Diocesi Armena in Francia); brano Investigaciones Filosóficas dell’Università d’organo; intervento di Rev. Dott. Olav di México UNAM. Fykse Tveit (Segretario Generale Consi- – Prof. Walter Baier (1954): Economista glio Ecumenico delle Chiese); intervento di austriaco, Coordinatore della Rete Rabbi Rosen (Rappresentante Gran “Transform!”, un foro di ricerca europeo Rabbinato d’Israele); intervento di Prof. che raggruppa riviste e “think tanks” di Wande Abimbola (Portavoce IFA e Reli- sinistra. È membro del Partito Comunista gione Yoruba); brano d’organo; intervento Austriaco. di Acharya Shri Shrivatsa Goswami (Rap- presentante della Religione Induista); inter- 5. Programma della Giornata di Assisi vento di Most Ven. Ja-Seung (Presidente di “Jogye Order”, Buddhismo Coreano); in- “Pellegrini della verità, pellegrini della pa- tervento del Dott. Kyai Haji Hasyim Muza- ce” di (Segretario Generale della Conferenza Giornata di riflessione, dialogo e preghiera Internazionale delle Scuole Islamiche); in- per la pace e la giustizia nel mondo tervento della Prof.ssa Julia Kristeva (Rap- presentante Non Credenti); brano d’organo; ROMA Intervento del Santo Padre Papa Benedetto XVI. 8,00: Partenza di Papa Benedetto XVI e del- 12,30: Terminato l’incontro in Basilica, il le Delegazioni in treno dalla Stazione Vatica- Santo Padre e i Capi Delegazione entrano nel na. convento della Porziuncola. All’ingresso il Santo Padre è accolto da: P. Fabrizio Miglias- ASSISI so, Custode; P. Massimo Lelli, Rettore della Basilica. Seguono tutti i membri delle Delega- 9,45: Arrivo alla stazione ferroviaria di As- zioni. sisi. 13,00: Pranzo frugale nei Refettori del Con- 10,15: – Le Delegazioni trovano posto nella vento di S. Maria degli Angeli. Basilica di S. Maria degli Angeli. All’ester- XXV «SPIRITO DI ASSISI» 329

13,45-15,30: Tempo di silenzio, per la rifles- 2. El Ministro general de los Franciscanos sione e/o la preghiera personali. A ciascuno en la Comunidad de san Egidio “en el dei partecipanti sarà assegnata una stanza nella espíritu de asís” casa di accoglienza adiacente al Convento di S. Maria degli Angeli. Roma, Basílica de S. Bartolomé, 24.10.2011 13,45: I Giovani, si mettono in cammino dalla Basilica di S. Maria degli Angeli verso la piaz- El Ministro General OFM, Fr. José za San Francesco, luogo in cui si sono tenuti i Rodríguez Carballo ha participado en la precedenti raduni. presentación del libro “El espíritu de Asís. 15,15: Le Delegazioni vengono accompagna- Una esperanza de paz desde las religiones”, te con Mini Bus alla piazza San Francesco e recientemente publicado por la Comunidad de prendono subito posto nel settore loro riser- San Egidio y editado por Editorial S. Pablo. vato. Durante l’arrivo delle Delegazioni i cori El acto, organizado por la Comunidad San del Gen Verde, Gen Rosso e Interfrancescano Egidio, tuvo lugar en la tarde del lunes 24 de eseguono vari brani. octubre, en Basílica de S. Bartolomé, en la Isla 15,45: Il Santo Padre e i Capi Delegazione Tiberina, en Roma; y se inscribe en el conjunto percorrono a piedi il tratto dall’uscita della de actos que, con motivo de los XXV años Basilica di Santa Maria degli Angeli a piazza que recuerdan la celebración de la Oración Los Angeles, dove prenderanno posto sui Mini por la Paz, el 27 de octubre de 1986 en Asís, Bus, per giungere a piazza San Francesco. convocada por el Beato Papa Juan Pablo II. El espíritu de Asís 16,30: Incontro conclusivo: saluto introdut- Lo que se conoce por “ ”. Jornada Presidente del Ponti- Sirve también de preparación a la “ tivo del Card. Tauran ( de reflexión, diálogo y oración por la paz y la ficio Consiglio per il Dialogo Interreligioso); justicia en el mundo. Peregrinos de la verdad, Rinnovo Solenne dell’Impegno per la Pace. peregrinos de la paz” con la que el Papa Durante la lettura unico sottofondo musicale Benedicto XVI ha convocado a representantes per tutta la durata degli impegni; Introduzione de todas las religiones, también a los no di S.S. Bartolomeo I (Arcivescovo di Costan- creyentes, a celebrarse el próximo jueves 27 tinopoli, Patriarca Ecumenico); Federazio- de octubre de 2011. ne Luterana Mondiale; Sikh; Sua Eminenza A la invitación de la Comunidad de San Aleksandr (Patriarcato di Mosca); Alleanza Egidio, respondió un numeroso y cualificado Mondiale Battista; Mussulmano; Metropo- auditorio que llenó el templo, representando lita Gregorios (Patriarcato Siro – ortodos- diversos ámbitos de la sociedad, desde la so di Antiochia); Confuciano; Mussulmano; política a la universidad, desde la iglesia a los Buddhista; Rabbino; Rev. Dr. Setri Nyomi círculos franciscanos; todos sensibilizados por (Comunione Mondiale delle Chiese Riforma- la paz, desde “el espíritu de Asís”. te); Guillermo Hurtado (Rappresentante Non Las intervenciones también reflejaban Credenti); Conclusione del Santo Padre Bene- este amplio espectro social. Presentados y detto XVI; momento di silenzio; gesto simbo- moderados por el Profesor Andrea Riccardi, de lico (accensione e consegna delle lampade ai la Comunidad de San Egidio que organizaba Capi Delegazioni). Durante la consegna delle el acto, intervinieron el Sr. Cardenal lampade il Coro esegue la “Preghiera Sem- Roger Etchegaray, el Ministro de Asuntos plice”. Terminato il canto i ragazzi ritirano le Exteriores del Gobierno Italiano, Franco lampade dai Capi Delegazione.; Monizione Frattini, el Profesor Giacomo Marramao de la del Cardinale Koch (Presidente del Pontificio Universidad “Roma Tre” y Fr. José Rodríguez Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Carballo, Ministro General de la Orden de Cristiani); Scambio della pace tra i Delega- Frailes Menores. ti; Congedo del Santo Padre Papa Benedetto El Cardenal Etchegaray glosó su XVI; canto finale “Cantico delle Creature” experiencia como testigo y agente de primera (eseguito dal Coro della Diocesi di Assisi). línea de aquella primera celebración hace 18.00: Il Santo Padre e i Capi Delegazione veinticinco años. El Cardenal dijo que che lo desiderano sosteranno brevemente da- había podido escuchar de cerca el pálpito vanti alla tomba di San Francesco. del corazón del mundo, como estrecho colaborador del entonces Papa Juan Pablo II, como Presidente del Pontificio Consejo para 330 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 la Justicia y la Paz. Calificó aquella primera en los que el abuso de la religión, ha llevado oración como un auténtico evento que, fruto a fundamentalismos de uno y otro signo del Concilio Vaticano II, ha supuesto un punto que han provocado la fragmentación del de inflexión tanto en las relaciones ecuménicas mundo globalizado de nuestros días, realidad e interreligiosas, como en el ámbito de la insospechada hace veinticinco años. De sociopolítica, la diplomacia y la cultura. Él aquí que aquél gesto profético de Asís, y el fue un instrumento obediente y creativo de movimiento espiritual que generó y genera, sea aquel espíritu de renovación y de búsqueda de un instrumento más válido que nunca, como vías de comunión nueva entre las confesiones antídoto ante una unificación de la religión en cristianas, las tradiciones religiosas y las una realidad nueva, que conlleve la disolución culturas de los pueblo de la tierra. de las tradiciones religiosas, en una amalgama El Ministro, Franco Frattini, recorrió de credos y virtudes, que asfixie la pluralidad su experiencia como cristiano y ministro y se imponga como un neofundamentalismo para recordar y definir “el espíritu de Asís”. ilustrado. “El espíritu de Asís” nos puede Así desde una realidad mundial mucho más ayudar a ser peregrinos de una identidad compleja que la de aquellos años, el Ministro nueva, que no se defina por oposición, sino planteó la necesidad de pasar de una mera por comunión en la pluralidad de los credos, relación de conveniencia entre los pueblos tradiciones y políticas. En este camino, se y las religiones a una clara convivencia. Por reconoce al cristianismo la autoridad que le ello, en un mundo que ha constatado que otorga la libertad evangélica frente a todo una globalización sin límites y meramente poder de cualquier tipo, sociopolítico, cultural mercantilista ha fracasado al desembocar en o religioso que intente pisotear la persona y la la crisis económica actual; emerge con más comunidad de los pueblos. claridad la urgencia de una globalización El Ministro General, Fr. José Rodríguez basada en los valores innegociables de la Carballo ofm, agradeció el don del “espíritu de persona y de la vida, valores que hunden sus Asís” al Dios Omnipotente, de quien viene todo raíces en la fe cristiana y que ha de ser un bien, también el movimiento generado por este valor convergente tanto del conjunto de las evento, movimiento en el que también hay que religiones como de las opciones políticas. agradecer mucho a la tarea de la Comunidad Ante un mundo que se reconoce cada vez más de S. Egidio. Recordó porqué el Papa Juan inseguro, con nuevas amenazas y peligros, la Pablo II elige la ciudad de Asís, por ser “la cuestión de la identidad de los ciudadanos y ciudad de S. Francisco y símbolo de paz, de de los pueblos es un reto que nos desafía, pues reconciliación y de fraternidad”; continuidad no puede definirse desde la confrontación y que confirmó el Papa Benedicto XVI, al decir la estigmatización del diferente, sino desde la que S. Francisco “encarnó como pocos la rotundidad del reconocimiento de la dignidad bienaventuranza evangélica de la paz”. del otro, del respeto de su fe y de su opción Para ello, el Padre Ministro, apuntó las política para buscar juntos una convivencia raíces franciscanas de la paz, raíces que brotan en la que perseguir y construir el bien común. de la fe de Francisco de Asís en Jesucristo, Hijo Es aquí donde precisamente la espiritualidad de Dios. Desde el origen de la experiencia de no debe quedar relegada, ni silenciada, sino la paternidad de Dios, el Ministro evocó tres poner en marcha su potencial dinamismo en la hechos que marcan la vida de S. Francisco: el búsqueda común de la verdad. gesto de hacer cantar a los frailes hasta deshacer El Profesor Giaccomo Marramao, con su oración las desavenencias entre el desde su perspectiva universitaria y laica, Obispo de Asís y el Gobernador de la Ciudad reconoció la validez de la dimensión (FF 1593), el modo humanizador de tratar al religiosa cristiana para entender la historia lobo de Gubbio (FF 1852), y por último, el de Occidente y para vivir una sana y abierta encuentro en 1219 con el Sultan Melek-el- laicidad. Mirando, desde este punto de vista, Kamel (FF 422). Hecho este último que inicia el recorrido de este cuarto de siglo, recordó la la tradición de presencia ininterrumpida de la novedad de “el espíritu de Asís”, en un mundo Orden Franciscana en la Tierra Santa y entre que, superadas inicialmente las guerras de los pueblos de Oriente Medio, confesando que religiones, caminaba hacia un horizonte de son cristianos y viviendo como hermanos de mera tolerancia y que se ha visto desbordado todos, con profundo respeto y con vocación de en estas últimas décadas, por acontecimientos ser instrumentos de paz. XXV «SPIRITO DI ASSISI» 331

Por eso el Papa Benedicto XVI ha invitado a • Ser personas pobres, abiertas y disponibles todas las religiones, también a los no creyentes, para acoger y respetar. a ponerse de nuevo en camino hacia Asís, como • Participar en los problemas de nuestra “peregrinos de la verdad, peregrinos de la paz, época, luchar contra toda injusticia. para celebrar una “jornada de reflexión, diálogo • Promover el diálogo ecuménico e y oración por la paz y la justicia en el mundo”, el interreligioso. próximo jueves 27 de octubre de 2011. • Trabajar en la promoción de la justicia. El P. José insistió en que el espíritu de las • Empeñarse en la salvaguarda y cuidado de bienaventuranzas y el oración simple por la la creación. paz atribuida a S. Francisco, llevaron a Juan • Saludar a todos con el anuncio bíblico y Pablo II, a situar su mirada en Asís como franciscano de la paz: “El Señor te dé la corazón y plaza del mundo para, con aquel paz”, la reconciliación plena con Dios, con gesto profético de hace XXV años, afirmar que el prójimo y con uno mismo. las religiones no deben ser nunca manipuladas El Profesor Andrea Riccardi clausuró el para alimentar, favorecer o justificar el odio, acto, renovando la convicción personal y de el terror y la guerra. El nombre de Dios, la Comunidad de San Egidio, de que la paz que las religiones invocan en pluralidad de se construye desde la justicia, y que ambas, formas, obliga a las mismas religiones a ser la justicia y la paz, necesitan de las religiones instrumentos de paz, en la construcción de un para echar raíces en un presente complejo mundo justo y solidario. que construya un futuro más esperanzado. El El Papa Juan Pablo II, actuó en un ambiente Papa Juan Pablo II, tuvo la intuición profética hostil que creía en la progresiva disolución y de anticiparse espiritualmente a las actuales desaparición del hecho religioso, en la promesa manipulaciones de lo religioso para justificar de una sociedad del bienestar, superados los diversas formas de violencia. Por ello se inspiró antagonismos de los bloques políticos; y que en San Francisco y en la ciudad de Asís, como por otra parte veía el paulatino emerger de parábola de bienaventuranza desde la que rezar fundamentalismos radicales y excluyentes. a Dios por la paz de la humanidad. El Papa Juan Pablo II intuyó que la paz, lejos de una Benedicto XVI, persigue el mismo objetivo, mera ausencia de conflictos armados, no podía desde la referencia constante a la caridad en prescindir de lo religioso, ni por ausencia ni la verdad, por eso nos invita a caminar como por abuso. Las religiones, y “el espíritu de “peregrinos de la verdad, peregrinos de la Asís” lo ponen de manifiesto, las religiones paz”, con motivo del XXV aniversario del son una esperanza de paz para nuestros días y “espíritu de Asís”. para los días futuros. Esta convicción creyente El libro publicado por la Comunidad San de Juan Pablo II, ha sido renovada y ahondada Egidio “El espíritu de Asís. Una esperanza por el Papa Benedicto XVI, invitándonos a de paz desde las religiones”, quiere hacer todos, a esa búsqueda, ardua pero constante, de memoria de la espiritualidad que ha generado la verdad que nos hace peregrinos de una paz, este camino, para ayudar a iluminar el futuro que es siempre don de Dios en el corazón del con el don de la paz. En esta memoria y en hombre, intuición que Francisco experimentó esta iluminación la Orden Franciscana y predicó con su vida evangélica de discípulo seguirá anunciando la paz, don de Dios, de Cristo, en pobreza y fraternidad. para ser “portadores del don del Evangelio, El Ministro de la Orden Franciscana cerró Jesucristo”. su intervención ofreciendo a los hombres y mujeres de buena voluntad, un decálogo de Fr. Vidal Rodríguez López ofm desafíos para ser “peregrinos de la verdad, Secretario general peregrinos de la paz” en la hora presente: para la formación y los estudios • Vivir la propia fe como servicio a la paz, lejanos de todo fundamentalismo. 3. Il cardinale Jean-Louis Tauran sulla • Ser personas constructoras cotidianas de la giornata di Assisi paz, con el diálogo de la vida. • Ser personas de escucha que respetan las Chiarezza, fiducia e prudenza diferencias, epifanía de misterio de Dios. cardini del dialogo tra le religioni • Ser personas espirituales, de oración profunda y sincera. Chiarezza, dolcezza, fiducia e prudenza. 332 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Sono le quattro caratteristiche del dialogo tra verità che illumina tutti gli uomini». In un le religioni, indicate da Paolo VI nell’enciclica mondo che favorisce il «meticciato» – per Ecclesiam suam del 1964. A quelle parole fa riprendere un espressione cara al cardinale riferimento il cardinale Jean-Louis Tauran, Scola – e la diversità, la Chiesa cattolica non presidente del Pontificio Consiglio per il cessa di promuovere il rispetto, l’incontro e la Dialogo Interreligioso, per spiegare – in solidarietà. questa intervista al nostro giornale – su quali direttrici si muove oggi il dialogo tra – Come si articola il dialogo con i non i credenti di diverse religioni. Un dialogo cristiani? che appare sempre più importante in questi anni tormentati, perché «quando i fanatismi Il dialogo interreligioso ha lo scopo di rischiano di sfigurare le religioni – dice il conoscere la religione altrui, di considerare porporato – è ancor più necessario che i ciò che ci accomuna e ciò che ci divide, e credenti, tutti i credenti, cerchino di conoscersi di vedere come i credenti possano mettere a meglio e di comprendersi reciprocamente». disposizione dell’intera società le energie che vengono dal fatto di credere. Per noi cattolici, – Assisi propone di nuovo la questione del esiste una fraternità fondamentale tra tutti i dialogo tra cristiani e altre religioni. Quali membri della famiglia umana e una volontà di sono i motivi che portano i cristiani ad salvezza di Dio per tutta l’umanità, offerta nel accettare di dialogare con persone di altre Cristo. Noi cristiani non possiamo rinunciare religioni? all’annuncio, alla proposta, e allo stesso tempo dobbiamo riconoscere che Cristo è Partiamo da una considerazione molto anche presente ed attivo in maniera misteriosa semplice: viviamo in società pluralistiche, con nelle realtà umane e nelle tradizioni religiose etnie, culture e religioni diverse. Ma al di là dell’umanità. La testimonianza dialogante dei di queste differenze, tutte le persone, credenti credenti si realizza concretamente attraverso o non credenti, si pongono – secondo quanto quattro modalità: il dialogo della vita; il diceva Kant – tre domande fondamentali: «cosa dialogo delle opere; il dialogo teologico; posso conoscere, cosa devo fare, cosa posso il dialogo dello scambio delle esperienze sperare». È in questo contesto che si colloca religiose. Abbiamo un dialogo con gli ebrei il dialogo interreligioso. Quando i fanatismi (del quale si occupa il Pontificio Consiglio per rischiano di sfigurare le religioni, diventa la Promozione dell’Unità dei Cristiani), con ancor più necessario che i credenti cerchino di i musulmani, con i buddisti, con gli indù, e comprendersi reciprocamente, di condividere speriamo di sviluppare quello con le religioni il loro patrimonio spirituale, rispettando la tradizionali africane. È importante ricordare libertà di ciascuno, al fine di considerare che che il dialogo interreligioso non è un dialogo cosa possono fare insieme per il bene comune. teorico tra le religioni, ma un dialogo tra i Siccome nella storia le religioni non hanno credenti, e questo dialogo, secondo Paolo sempre favorito la concordia e la pace, è più che VI, deve possedere quattro caratteristiche: la mai necessario, in tempi di globalizzazione, chiarezza, la dolcezza, la fiducia e la prudenza, dimostrare che tutte le religioni, in realtà, sono come si legge nell’enciclica Ecclesiam suam. chiamate a essere messaggeri di fraternità. Passando a considerazioni più elaborate, – Qual è il senso della preghiera che si tiene dobbiamo ricordare l’unità del genere umano, ad Assisi? creato da un Dio unico. Inoltre, essendo la ragione lo specifico dell’uomo, la ricerca Prima di tutto, conviene osservare che della verità accomuna credenti e uomini di credenti che pregano, ciascuno nel rispetto buona volontà. Come dice la Nostra aetate, della propria tradizione religiosa e delle «la Chiesa cattolica nulla rigetta di quanto è tradizioni altrui – non si tratta di dare vero e santo in queste religioni. Essa considera l’impressione che cerchiamo di far nascere con sincero rispetto quei modi di agire e di una specie di religione universale – ricordano vivere, quei precetti e quelle dottrine che, che l’uomo non vive di solo pane. Nel silenzio, quantunque in molti punti differiscano da al quale Benedetto XVI vuol dare particolare quanto essa stessa crede e propone, tuttavia rilievo, essi potranno ricordarsi che il Dio unico non raramente riflettono un raggio di quella è all’opera in ogni uomo e donna di questa XXV «SPIRITO DI ASSISI» 333 terra, che ha un piano su tutta l’umanità e che non pochi dissensi e inimicizie sono sorte tra desidera che la terra sia la terra di tutti: «I vari cristiani e musulmani, il sacro Concilio esorta popoli costituiscono infatti una sola comunità. tutti a dimenticare il passato e a esercitare Essi hanno una sola origine, poiché Dio ha fatto sinceramente la mutua comprensione, nonché abitare l’intero genere umano su tutta la faccia a difendere e promuovere insieme per tutti gli della terra, e hanno anche un solo fine ultimo, uomini la giustizia sociale, i valori morali, la Dio, la cui Provvidenza, le cui testimonianze pace e la libertà». Questi momenti di amicizia di bontà e il disegno di salvezza si estendono vissuti con i nostri amici musulmani saranno a tutti finché gli eletti saranno riuniti nella un’occasione per fare luce sulle cause che tante città santa, che la gloria di Dio illuminerà e volte impediscono un progresso sostenuto dove le genti cammineranno nella sua luce», nelle nostre relazioni. Tanta ignoranza da come afferma la Nostra aetate. Benedetto una parte e dall’altra è spesso alla base delle XVI ha anche invitato rappresentanti degli difficoltà che incontriamo. Tanto rimane da uomini e delle donne in cerca di Dio, che sono fare al livello delle scuole e delle università, ancora nel «cortile dei gentili». Non possiamo perché le religioni vengano presentate nella dimenticare l’atteggiamento di san Paolo nei loro integrità e in maniera equanime. Mi pare loro riguardi nell’aeropago di Atene, nonché che tutto il significato dell’incontro di Assisi, quanto scriveva: «In Gesù Cristo non c’è più sia riassunto nelle parole pronunciate dal Papa straniero né schiavo, né uomini liberi, ma tutti all’Angelus del 1° gennaio di quest’anno: siamo salvati da Gesù Cristo». Così Paolo si «Chi è in cammino verso Dio non può non farà giudeo coi giudei e pagano coi pagani trasmettere pace, chi costruisce pace non può per la salvezza loro. Paolo VIene da Tarso, non avvicinarsi a Dio». ove la cultura era greco-romana, ha studiato Mario Ponzi a Gerusalemme ove la cultura era ebraica, ha poi dedicato la sua vita a predicare un [L’Osservatore Romano, 27 ottobre 2011, p. 6] cristianesimo davvero universale. La Chiesa è universale fin dall’inizio. 4. Le tappe di un cammino lungo 25 anni nel – Significativa la presenza dei musulmani ricordo del cardinale Roger Etchegaray nonostante la coincidenza con il pellegrinaggio alla Mecca e la conferenza Sulle tracce della verità e della pace di Doha. Quando, il 25 gennaio 1986, Giovanni Sì, questa volta i musulmani sono più Paolo II annunciò a San Paolo Fuori le Mura numerosi che le altre volte, ma potrebbero l’incontro del 27 ottobre seguente, spiegò la esserlo ancora di più se l’incontro non scelta di Assisi come «il luogo che la figura coincidesse proprio con questi appuntamenti. serafica di san Francesco ha trasformato in Con loro ricorderemo che, come si legge centro di una fraternità universale». Di fatto nella Nostra aetate, «la Chiesa guarda anche i responsabili delle diverse religioni vi si con stima i musulmani che adorano l’unico sono sentiti spontaneamente a casa propria, Dio, vivente e sussistente, misericordioso e compresi quelli delle religioni asiatiche, che onnipotente, creatore del cielo e della terra, sembravano vivere in un altro pianeta, tanto che ha parlato agli uomini. Essi cercano di lontano è ancora l’Oriente dall’Occidente. sottomettersi con tutto il cuore ai decreti di Eppure la giornata mondiale di preghiera e Dio anche nascosti, come vi si è sottomesso di digiuno per la pace di venticinque anni fa anche Abramo, a cui la fede islamica volentieri era un inedito dovuto all’audacia di un Papa si riferisce. Benché essi non riconoscano Gesù angustiato dinanzi alla minaccia nucleare su come Dio, lo venerano tuttavia come profeta; una terra divisa in due blocchi. «Una simile onorano la sua madre vergine, Maria, e talvolta iniziativa – dice il cardinale Roger Etchegaray pure la invocano con devozione. Inoltre in questa intervista al nostro giornale, nella attendono il giorno del giudizio, quando Dio quale ripercorre tutte le tappe della preghiera retribuirà tutti gli uomini risuscitati. Così per la pace vissute accanto a Papa Wojtyła ad pure hanno in stima la vita morale e rendono Assisi – non sarebbe stata immaginabile senza culto a Dio, soprattutto con la preghiera, le la Nostra aetate e senza Paolo VI e la sua elemosine e il digiuno. Se, nel corso dei secoli, enciclica Ecclesiam suam sul dialogo». 334 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

– Il Papa torna ad Assisi per il venticinquesimo e per due giorni. Ci fu una veglia spirituale anniversario della prima giornata indetta concentrata sulla pace in Europa, in particolare da Giovanni Paolo II. Che ricordo ha di nei Balcani. Quella regione dava allora inizio quell’incontro? a un’orrenda «pulizia etnica», dalla Bosnia ed Erzegovina al Kosovo. Il Papa convocò tutti Ricordo un’immagine forte fra tante altre. gli episcopati d’Europa e i rappresentanti delle Al tramonto, davanti alla basilica di San comunità ortodossa, musulmana ed ebraica. Francesco, vidi, intirizziti dal freddo, stretti Questa «seconda Assisi» è stata ricordata molto gli uni agli altri, dei giovani ebrei prendere poco, si è addirittura dimenticato di metterla d’assalto il palco per offrire rami d’olivo di nella lista delle giornate di Assisi. È importante Gerusalemme prima di tutto ai musulmani: ricordare che ancora oggi, vent’anni dopo mi sono allora sorpreso ad asciugare una quei tragici eventi, ci sono Paesi non ancora lacrima sul mio viso. Poi, nell’immenso integrati nell’Unione europea. Resta una refettorio conventuale dove riceveva gli ospiti situazione precaria, perché una pace basata sul per congedarsi da loro, il Papa mi confidò, mercanteggiamento territoriale non può essere come sollevato, che l’arcobaleno che a fine duratura. Una pace prodotta dall’inasprimento e mattinata aveva abbracciato Assisi era per lui dalla manipolazione dei nazionalismi è un pace il segno visibile di un’armonia fra Dio e tutti i falsa. Giovanni Paolo II volle allora andare discendenti di Noè. La pace, più della guerra, nell’inferno di Sarajevo; aveva fissato la data deve far versare lacrime gioiose e promuovere dell’8 settembre 1994. Due giorni prima, fu umile riconciliazione. annullato il viaggio per motivi di sicurezza. Fu la sconfitta di una scommessa basata sulla – Erano giustificati i timori espressi da forza della preghiera. Lo sento ancora dire agli qualcuno a proposito del rischio del abitanti di Sarajevo durante la messa celebrata sincretismo? per loro a Castel Gandolfo: «Io, vescovo di Roma, primo Papa slavo, m’inginocchio Io posso solo testimoniare che Giovanni dinanzi a Te, Signore, per gridare: dalla peste, Paolo II, nei dieci mesi d’intensa preparazione dalla carestia, dalla guerra, liberaci!». che ha seguito passo dopo passo, ha fatto tutto il possibile per evitare l’insorgere di qualsiasi – Papa Wojtyła tornò anche nel 2002, sincretismo. Ha dedicato, fra l’altro, due all’indomani dell’attentato alle torri riunioni dei cardinali della Curia e quattro gemelle. E di quella giornata cosa le è Angelus domenicali a spiegare il significato di rimasto impresso? un evento senza precedenti e a sottolineare che Cristo è l’unico Salvatore dell’intera umanità. Era il 24 gennaio 2002, si celebrava ancora Ad Assisi non c’è stata la minima traccia di la settimana per l’unità dei cristiani, segno preghiera comune, ma ogni religione ha potuto dell’interesse attribuito all’ecumenismo, far udire il sussurro della propria relazione con dunque senza un riferimento diretto alla data Dio. Bisogna riconoscere che Assisi ha fatto fare della prima giornata di Assisi: quel che contava un salto straordinario al dialogo tra le religioni, era prima di tutto la città del pacifico Poverello ancora balbuziente e incessantemente da per un Papa di 82 anni ormai indebolito dalla approfondire. Per noi cristiani è una delle sfide malattia. Fece in treno il suo pellegrinaggio. più grandi, indubbiamente più impegnativa Fu una risposta spirituale agli attentati dell’11 di quella dell’ateismo; è la punta di diamante settembre 2001. Invitò tutte le religioni a che rafforza la nostra fede e purifica la nostra condannare solennemente il terrorismo, testimonianza evangelica. Alcuni fanno fatica definito vero crimine contro l’umanità, e il ad affrontare l’impatto con le altre religioni, fondamentalismo che lo alimenta, poiché reso massiccio e martellante dalla crescente «pur supponendo che si è raggiunta la verità mescolanza dei popoli e delle culture. – ed è comunque sempre in modo limitato e perfettibile – non la si può mai imporre!». – Nel 1993 Giovanni Paolo II tornò ad Assisi per pregare per la pace nei Balcani. Cosa – Come vede il ritorno del Papa ad Assisi in ricorda di quella giornata? questo momento?

Tornò ad Assisi, appena sette anni dopo, È ancora il Papa – non più Giovanni Paolo II XXV «SPIRITO DI ASSISI» 335 ma il suo successore Benedetto XVI – che si fa Benedetto XVI quell’evento. Effettivamente si pellegrino della verità e della pace, un duplice trattò di una grande intuizione di Papa Wojtyła. cammino inseparabile. Benedetto XVI ha detto Il mondo stava attraversando un periodo di espressamente che voleva commemorare i forti tensioni per una strisciante recrudescenza venticinque anni della prima giornata di Assisi. della guerra fredda e il tema della pace era Ma è qualcosa di più di una semplice memoria, spesso oggetto di strumentalizzazioni. Da perché è trascorso nel mondo e nella Chiesa un punto di vista religioso, erano anni nei un quarto di secolo da quel tempo. L’opuscolo quali cominciavano a cogliersi i primi frutti pubblicato dal Pontificio Consiglio della del dialogo avviato tra diversi leaders e si Giustizia e della Pace illustra bene cosa sarà avvertiva il bisogno di un nuovo slancio questa «quarta giornata»: c’è continuità e non in avanti. In questo senso la data del 27 rottura fra i due incontri, e lo «spirito di Assisi» ottobre 1986 segna un giorno memorabile calerà sopra la prossima assemblea, quando nel calendario dell’umanità credente. Il Papa il Papa soffierà sulle venticinque candele di polacco si vide attorniato da musulmani, un cammino scosceso ma ineludibile. Non a ebrei, buddisti, animisti, induisti e da tanti altri caso il 17 giugno 2007, per gli ottocento anni leaders religiosi che avevano risposto al suo della conversione del Poverello, il Papa definì invito per ritrovarsi insieme a chiedere la pace il dialogo interreligioso «patrimonio comune per il mondo. Pregarono ciascuno in un luogo irrevocabile della sensibilità cristiana». Molto diverso, e poi insieme condivisero l’anelito lungo, ma appassionante – nel duplice senso per la pace. «Mai come ora – disse non a caso della parola – è il cammino che si amplierà Giovanni Paolo II – nella storia dell’umanità è ancora di più domani, grazie alla visione divenuto a tutti evidente il legame intrinseco di un Papa che preconizza, opportune et tra un atteggiamento autenticamente religioso inopportune, in ogni occasione, il dialogo e il gran bene della pace». E fu in quel giorno interreligioso, quello che ci spinge a entrare che cominciò a soffiare sul mondo «lo spirito ancor più dentro di noi, carico di interrogativi di Assisi». Quello spirito che, secondo le interreligiosi. Questo cammino interiore intenzioni di Papa Wojtyła, avrebbe dovuto ci condurrà da Assisi a mille altre Assisi spezzare «le catene fatali delle divisioni ovunque nel mondo: non sarà riservato a ereditate dalla storia o generate dalle moderne «professionisti» del dialogo ma coinvolgerà ideologie». i «dilettanti» che tutti noi siamo, nelle nostre Tre anni più tardi cominciarono a sgretolarsi diverse comunità, alla ricerca della verità e i regimi comunisti, crollarono i muri della della pace. divisione. Iniziò un periodo nuovo; tuttavia Mario Ponzi il mondo non fu esente da guerre e violenze. I primi anni Novanta furono segnati dalle [L’Osservatore Romano, 27 ottobre 2011, violenze nei Balcani. Un conflitto tremendo, p. 6] che lasciava quotidianamente sul campo centinaia di vittime innocenti. Papa Wojtyła 5. Benedetto XVI sulle orme di san Francesco non fece mancare i suoi appelli. Ma alla fine, sentendosi quasi impotente, chiamò di nuovo Un pellegrinaggio fortemente voluto a raccolta tutte le persone di buona volontà e li guidò nuovamente ad Assisi a pregare per la È il momento di Assisi. Giovedì 27 ottobre, pace. il Papa torna a pregare nella città di Francesco. Seguì un periodo di pacificazione in L’attesa è sempre la stessa: che una speranza alcune regioni, di instabilità in altre. Tuttavia diventi certezza. La speranza che guida i passi i fermenti non si arrestavano e continuavano del Pontefice si chiama pace. a fomentare quell’odio che condusse alla Benedetto XVI ha voluto fortemente drammatica data dell’11 settembre 2001. Fu questo pellegrinaggio. Lo ha voluto per fare quel tragico evento a convincere Giovanni memoria di quella giornata di venticinque Paolo II a riprendere, ancora una volta, la strada anni fa, durante la quale, con un gesto inedito, di Assisi per cercare di ravvivare il soffio di Giovanni Paolo II convocò per la prima volta quello «spirito» che qualche anno prima aveva i leaders religiosi di tutto il mondo nella città sferzato la coscienza dell’umanità. Fece salire del Poverello per impetrare il dono della pace. su un treno, subito ribattezzato «il treno della «Una puntuale profezia» ha definito pace», i rappresentanti delle diverse religioni 336 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 e si incamminò nuovamente sulle vie della 6. Giornata di riflessione, dialogo e preghie- cittadina umbra. Era il 24 gennaio 2002. ra per la pace e la giustizia nel mondo Il tempo passa e sullo scacchiere del mondo le carte continuano a essere rimescolate per una «Pellegrini della verità, partita che sembra infinita. In gioco ora c’è una pellegrini della pace» crisi globale le cui radici non sono certamente, o almeno non soltanto, economiche. La gente 1. Udienza generale: Preghiera in prepara- continua a morire tra violenze e catastrofi zione alla giornata di Assisi ambientali che si abbattono sull’umanità, non Città del Vaticano, Aula Paolo VI, senza la complicità dell’uomo stesso. 26 ottobre 2011. La Chiesa rinnova, ancora una volta, l’invito a riflettere, a ripensare IL MOSAICO DELLA PACE all’indispensabilità della pace, della giustizia, del dialogo. E guarda ancora verso la casa Cari fratelli e sorelle, del Poverello d’Assisi. In quel luogo mistico che sembra contenere nella sua semplicità il oggi il consueto appuntamento dell’Udienza rumore di sottofondo di tutte le confessioni generale assume un carattere particolare, religiose, l’impeto silenzioso di un messaggio poiché siamo alla vigilia della Giornata di di pace, che parte da Francesco, dai suoi riflessione, dialogo e preghiera per la pace viaggi nei Paesi del Maghreb, e arriva ai e la giustizia nel mondo, che si terrà domani giorni nostri come una nuova tappa di uno ad Assisi, a venticinque anni dal primo storico stesso pellegrinaggio. Benedetto XVI sale incontro convocato dal Beasto Giovanni ancora su quel «treno» e porta con sé i Paolo II. Ho voluto dare a questa giornata delegati delle altre religioni. Li ha invitati per il titolo «Pellegrini della verità, pellegrini proseguire in un infaticabile e comune lavoro della pace», per significare l’impegno che per la costruzione di un mondo pacificato. vogliamo solennemente rinnovare, insieme Sarà anche l’occasione per fare insieme il con i membri di diverse religioni, e anche bilancio degli impegni assunti e dei risultati con uomini non credenti ma sinceramente in raggiunti in 25 anni di dialogo. E un modo ricerca della verità, nella promozione del vero per chiedere di rinnovare, ancora una volta e bene dell’umanità e nella costruzione della più convinti che mai, i rapporti tra le diverse pace. Come ho già avuto modo di ricordare, religioni, come risposta forte ai problemi che “Chi è in cammino verso Dio non può non attanagliano popolazioni intere. trasmettere pace, chi costruisce pace non può Se il potere e gli interessi di parte non avvicinarsi a Dio”. continuano a dividere il mondo, la preghiera, Come cristiani, siamo convinti che il è l’idea di fondo, deve farsi più intensa per contributo più prezioso che possiamo dare riuscire a riunire i popoli. Per questo il Papa alla causa della pace è quello della preghiera. ha chiesto, a credenti e non, di farsi ancora una Per questo motivo ci ritroviamo oggi, come volta «pellegrini della verità, pellegrini della Chiesa di Roma, insieme ai pellegrini presenti pace», come recita il motto della giornata di nell’Urbe, nell’ascolto della Parola di Dio, per Assisi 2011. invocare con fede il dono della pace. Il Signore Invitati d’eccezione alcune personalità del può illuminare la nostra mente e i nostri cuori mondo della cultura e della scienza che, pur e guidarci ad essere costruttori di giustizia e di non professandosi religiose, si sentono sulla riconciliazione nelle nostre realtà quotidiane e strada della ricerca della verità e avvertono nel mondo. la comune responsabilità per la causa della Nel brano del profeta Zaccaria che abbiamo giustizia e della pace nel mondo. È chiaro appena ascoltato è risuonato un annuncio l’intento di voler coinvolgere in questa ricerca pieno di speranza e di luce (cfr Zc 9,10). tutti gli uomini e tutte le donne di buona Dio promette la salvezza, invita ad “esultare volontà, a prescindere dai loro convincimenti grandemente” perché questa salvezza si sta personali. Ogni essere umano è, in fondo, un per concretizzare. Si parla di un re: «Ecco, a pellegrino in cerca della verità e del bene. te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso» (v. 9), ma quello che viene annunciato non è un re [L’Osservatore Romano, 27 ottobre 2011] che si presenta con la potenza umana, la forza delle armi; non è un re che domina con il potere XXV «SPIRITO DI ASSISI» 337 politico e militare; è un re mansueto, che regna congiungendo la terra e il cielo e gettando un con l’umiltà e la mitezza di fronte a Dio e agli ponte fraterno tra tutti gli uomini. La Croce è uomini, un re diverso rispetto ai grandi sovrani il nuovo arco di pace, segno e strumento di del mondo: «cavalca un asino, un puledro riconciliazione, di perdono, di comprensione, figlio d’asina», dice il profeta (ibidem). Egli segno che l’amore è più forte di ogni violenza si manifesta cavalcando l’animale della gente e di ogni oppressione, più forte della morte: il comune, del povero, in contrasto con i carri male si vince con il bene, con l’amore. da guerra degli eserciti dei potenti della terra. E’ questo il nuovo regno di pace in cui Anzi, è un re che farà sparire questi carri, Cristo è il re; ed è un regno che si estende su spezzerà gli archi di battaglia, annuncerà la tutta la terra. Il profeta Zaccaria annuncia che pace alle nazioni (cfr v. 10). questo re mansueto, pacifico, dominerà «da Ma chi è questo re di cui parla il profeta mare a mare e dal Fiume fino ai confini della Zaccaria? Andiamo per un momento a terra» (Zc 9,10). Il regno che Cristo inaugura Betlemme e riascoltiamo ciò che l’Angelo ha dimensioni universali. L’orizzonte di dice ai pastori che vegliavano di notte facendo questo re povero, mite non è quello di un guardia al proprio gregge. L’Angelo annuncia territorio, di uno Stato, ma sono i confini del una gioia che sarà di tutto il popolo, legata ad mondo; al di là di ogni barriera di razza, di un segno povero: un bambino avvolto in fasce, lingua, di cultura, Egli crea comunione, crea posto in una mangiatoia (cfr Lc 2,8-12). E la unità. E dove vediamo realizzarsi nell’oggi moltitudine celeste canta «Gloria a Dio nel più questo annuncio? Nella grande rete delle alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che comunità eucaristiche che si estende su tutta egli ama» (v. 14), agli uomini di buona volontà. la terra riemerge luminosa la profezia di La nascita di quel bambino, che è Gesù, porta Zaccaria. E’ un grande mosaico di comunità un annuncio di pace per tutto il mondo. Ma nelle quali si rende presente il sacrificio di andiamo anche ai momenti finali della vita amore di questo re mansueto e pacifico; è il di Cristo, quando Egli entra in Gerusalemme grande mosaico che costituisce il “Regno di accolto da una folla festante. L’annuncio del pace” di Gesù da mare a mare fino ai confini profeta Zaccaria dell’avvento di un re umile del mondo; è una moltitudine di “isole della e mansueto tornò alla mente dei discepoli di pace”, che irradiano pace. Dappertutto, in Gesù in modo particolare dopo gli eventi della ogni realtà, in ogni cultura, dalle grandi città passione, morte e risurrezione, del Mistero con i loro palazzi, fino ai piccoli villaggi con pasquale, quando riandarono con gli occhi le umili dimore, dalle possenti cattedrali alle della fede a quel gioioso ingresso del Maestro piccole cappelle, Egli viene, si rende presente; nella Città Santa. Egli cavalca un asina, presa e nell’entrare in comunione con Lui anche in prestito (cfr Mt 21,2-7): non è su di una gli uomini sono uniti tra di loro in un unico ricca carrozza, non è a cavallo come i grandi. corpo, superando divisione, rivalità, rancori. Il Non entra in Gerusalemme accompagnato Signore viene nell’Eucaristia per toglierci dal da un potente esercito di carri e di cavalieri. nostro individualismo, dai nostri particolarismi Egli è un re povero, il re di coloro che sono che escludono gli altri, per formare di noi un i poveri di Dio. Nel testo greco appare il solo corpo, un solo regno di pace in un mondo termine praeîs, che significa i mansueti, i diviso. miti; Gesù è il re degli anawim, di coloro che Ma come possiamo costruire questo regno hanno il cuore libero dalla brama di potere e di pace di cui Cristo è il re? Il comando che di ricchezza materiale, dalla volontà e dalla Egli lascia ai suoi Apostoli e, attraverso di loro, ricerca di dominio sull’altro. Gesù è il re di a tutti noi è: «Andate dunque e fate discepoli quanti hanno quella libertà interiore che rende tutti i popoli… Ed ecco io sono con voi tutti i capaci di superare l’avidità, l’egoismo che giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,19). c’è nel mondo, e sanno che Dio solo è la loro Come Gesù, i messaggeri di pace del suo ricchezza. Gesù è re povero tra i poveri, mite regno devono mettersi in cammino, devono tra quelli che vogliono essere miti. In questo rispondere al suo invito. Devono andare, ma modo Egli è re di pace, grazie alla potenza non con la potenza della guerra o con la forza di Dio, che è la potenza del bene, la potenza del potere. Nel brano del Vangelo che abbiamo dell’amore. E’ un re che farà sparire i carri e i ascoltato Gesù invia settantadue discepoli alla cavalli da battaglia, che spezzerà gli archi da grande messe che è il mondo, invitandoli a guerra; un re che realizza la pace sulla Croce, pregare il Signore della messe perché non 338 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 manchino mai operai nella sua messe (cfr Lc pace e della riconciliazione di Cristo. La spada 10,1-3); ma non li invia con mezzi potenti, che san Paolo tiene nelle mani richiama anche bensì “come agnelli in mezzo ai lupi” (v. 3), la potenza della verità, che spesso può ferire, senza borsa, bisaccia, né sandali (cfr v. 4). può far male; l’Apostolo è rimasto fedele San Giovanni Crisostomo, in una delle sue fino in fondo a questa verità, l’ha servita, ha Omelie, commenta: «Finché saremo agnelli, sofferto per essa, ha consegnato la sua vita vinceremo e, anche se saremo circondati da per essa. Questa stessa logica vale anche per numerosi lupi, riusciremo a superarli. Ma se noi, se vogliamo essere portatori del regno diventeremo lupi, saremo sconfitti, perché di pace annunciato dal profeta Zaccaria e saremo privi dell’aiuto del pastore» (Omelia realizzato da Cristo: dobbiamo essere disposti 33, 1: PG 57, 389). I cristiani non devono a pagare di persona, a soffrire in prima persona mai cedere alla tentazione di diventare lupi l’incomprensione, il rifiuto, la persecuzione. tra i lupi; non è con il potere, con la forza, Non è la spada del conquistatore che costruisce con la violenza che il regno di pace di Cristo la pace, ma la spada del sofferente, di chi sa si estende, ma con il dono di sé, con l’amore donare la propria vita. portato all’estremo, anche verso i nemici. Gesù Cari fratelli e sorelle, come cristiani non vince il mondo con la forza delle armi, ma vogliamo invocare da Dio il dono della pace, con la forza della Croce, che è la vera garanzia vogliamo pregarlo che ci renda strumenti della della vittoria. E questo ha come conseguenza sua pace in un mondo ancora lacerato da odio, per chi vuole essere discepolo del Signore, suo da divisioni, da egoismi, da guerre, vogliamo inviato, l’essere pronto anche alla passione e chiedergli che l’incontro di domani ad Assisi al martirio, a perdere la propria vita per Lui, favorisca il dialogo tra persone di diversa perché nel mondo trionfino il bene, l’amore, appartenenza religiosa e porti un raggio di la pace. È questa la condizione per poter dire, luce capace di illuminare la mente e il cuore di entrando in ogni realtà: «Pace a questa casa» tutti gli uomini, perché il rancore ceda il posto (Lc 10,5). al perdono, la divisione alla riconciliazione, Davanti alla Basilica di San Pietro, si l’odio all’amore, la violenza alla mitezza, e nel trovano due grandi statue dei santi Pietro e mondo regni la pace. Amen. Paolo, facilmente identificabili: san Pietro tiene in mano le chiavi, san Paolo invece tiene Benedetto XVI nelle mani una spada. Per chi non conosce la storia di quest’ultimo potrebbe pensare [L’Osservatore Romano, 27 ottobre 2011, che si tratti di un grande condottiero che ha p. 8] guidato possenti eserciti e con la spada ha sottomesso popoli e nazioni, procurandosi 2. Lettera di saluto del Ministro generale a fama e ricchezza con il sangue altrui. Invece Sua Santità Benedetto XVI è esattamente il contrario: la spada che tiene Assisi, S. Maria degli Angeli, tra le mani è lo strumento con cui Paolo venne 26 ottobre 2011 messo a morte, con cui subì il martirio e sparse il suo proprio sangue. La sua battaglia non fu Beatissimo Padre! quella della violenza, della guerra, ma quella del martirio per Cristo. La sua unica arma fu Con poche e semplici parole, come ci esorta il proprio l’annuncio di «Gesù Cristo e Cristo Poverello, a nome di tutti i Frati Minori sparsi crocifisso» (1Cor 2,2). La sua predicazione per il mondo intero, desidero rivolgerLe due non si basò «su discorsi persuasivi di sapienza, parole che nascono dal più profondo del mio ma sulla manifestazione dello Spirito e della cuore: Benvenuto e Grazie. sua potenza» (v. 4). Dedicò la sua vita a portare Santo Padre: Benvenuto in Assisi, altare della il messaggio di riconciliazione e di pace del memoria di quanti seguiamo la forma di vita Vangelo, spendendo ogni sua energia per farlo che il Padre san Francesco ha vissuto, messo risuonare fino ai confini della terra. E questa per iscritto e presentato al Signor Papa per è stata la sua forza: non ha cercato una vita avere la sua approvazione (cf. Test 14ss.). tranquilla, comoda, lontana dalle difficoltà, Benvenuto in Assisi, città della pace, arca dalle contrarietà, ma si è consumato per il spirituale dove trova rifugio tutta l’umanità. Vangelo, ha dato tutto se stesso senza riserve, Benvenuto, specialmente alla Porziuncola, e così è diventato il grande messaggero della culla dell’Ordine dei Frati Minori e delle XXV «SPIRITO DI ASSISI» 339

Sorelle Povere. Benvenuto nella nostra casa, IL VERO DIO nella sua casa, Santità! È ACCESSIBILE A TUTTI Santità: Grazie. Grazie per aver raccolto la testimonianza che ha lasciato il suo Venerato Cari fratelli e sorelle, Predecessore, il Beato Giovanni Paolo II, distinti Capi e rappresentanti delle Chiese 25 anni or sono. Grazie perché ci ricorda e Comunità ecclesiali e delle religioni del con questa Giornata di preghiera per la pace mondo, che questa è un dono che viene da Dio e cari amici, che, precisamente per questo, un dono che dobbiamo implorare. Grazie per aver scelto sono passati venticinque anni da quando Assisi per questa nuova Giornata di preghiera il beato Papa Giovanni Paolo II invitò per la per la pace, la città di Francesco, araldo di prima volta rappresentanti delle religioni del pace e di riconciliazione, l’uomo che – come mondo ad Assisi per una preghiera per la pace. Vostra Santità ha scritto – «incarnò in maniera Che cosa è avvenuto da allora? A che punto esemplare la beatitudine proclamata da Gesù è oggi la causa della pace? Allora la grande nel Vangelo: «Beati i costruttori di pace, minaccia per la pace nel mondo derivava dalla perché saranno chiamati figli di Dio» (Mt divisione del pianeta in due blocchi contrastanti 5,9)». L’uomo che per «la testimonianza che tra loro. Il simbolo vistoso di questa divisione diede nel suo tempo lo fa riferimento naturale era il muro di Berlino che, passando in mezzo per quanti oggi coltivano l’ideale della pace, alla città, tracciava il confine tra due mondi. del rispetto della natura, del dialogo tra le Nel 1989, tre anni dopo Assisi, il muro cadde – persone, tra le religioni e le culture». Grazie, senza spargimento di sangue. All’improvviso, Beatissimo Padre, perché ci ricorda che la gli enormi arsenali, che stavano dietro al muro, pace è inseparabile dalla verità e che, per non non avevano più alcun significato. Avevano averla ancora raggiunta, dobbiamo sentirci in perso la loro capacità di terrorizzare. La cammino, pellegrini. Grazie perché ci ricorda volontà dei popoli di essere liberi era più forte che la pace è un impegno che dobbiamo degli arsenali della violenza. La questione delle assumere tutti e che la violenza non può cause di tale rovesciamento è complessa e non essere giustificata con il nome di Dio o della può trovare una risposta in semplici formule. religione. Ma accanto ai fattori economici e politici, la Beatissimo Padre: noi Frati Minori preghiamo causa più profonda di tale evento è di carattere per le sue intenzioni e specialmente preghiamo spirituale: dietro il potere materiale non c’era per questa Giornata, che in comunione con più alcuna convinzione spirituale. La volontà Pietro vivremo domani in Assisi, che dia frutti di essere liberi fu alla fine più forte della paura abbondanti nel cammino della pace. Nello di fronte alla violenza che non aveva più alcuna stesso tempo, noi Frati Minori ci impegniamo copertura spirituale. Siamo riconoscenti per a essere anche noi, come lo fu Francesco, questa vittoria della libertà, che fu soprattutto strumenti di pace e di riconciliazione, mettendo anche una vittoria della pace. E bisogna amore dove c’è odio, pace dove c’è violenza, aggiungere che in questo contesto si trattava fede dove c’è il dubbio, verità dove c’è errore, non solamente, e forse neppure primariamente, perdono dove c’è offesa. della libertà di credere, ma anche di essa. Per Affinché possiamo essere fedeli a questa questo possiamo collegare tutto ciò in qualche eredità che abbiamo ricevuto, ci benedica modo anche con la preghiera per la pace. Santo Padre. Ma che cosa è avvenuto in seguito? Purtroppo Con venerazione di figlio e in nome di tutti i non possiamo dire che da allora la situazione Frati Minori sia caratterizzata da libertà e pace. Anche se la minaccia della grande guerra non è in Fr. José Rodríguez Carballo, ofm vista, tuttavia il mondo, purtroppo, è pieno Ministro generale, OFM di discordia. Non è soltanto il fatto che qua e là ripetutamente si combattono guerre – la violenza come tale è potenzialmente sempre 3. Discorso del Santo Padre Benedetto XVI presente e caratterizza la condizione del Assisi, Basilica di Santa Maria degli Angeli, nostro mondo. La libertà è un grande bene. 27 ottobre 2011 Ma il mondo della libertà si è rivelato in gran parte senza orientamento, e da non pochi la 340 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 libertà viene fraintesa anche come libertà violenza per motivi religiosi. Qui si colloca per la violenza. La discordia assume nuovi un compito fondamentale del dialogo e spaventosi volti e la lotta per la pace deve interreligioso – un compito che da questo stimolare in modo nuovo tutti noi. incontro deve essere nuovamente sottolineato. Cerchiamo di identificare un po’ più da vicino Come cristiano, vorrei dire a questo punto: sì, i nuovi volti della violenza e della discordia. nella storia anche in nome della fede cristiana si A grandi linee – a mio parere – si possono è fatto ricorso alla violenza. Lo riconosciamo, individuare due differenti tipologie di nuove pieni di vergogna. Ma è assolutamente chiaro forme di violenza che sono diametralmente che questo è stato un utilizzo abusivo della opposte nella loro motivazione e manifestano fede cristiana, in evidente contrasto con la sua poi nei particolari molte varianti. Anzitutto vera natura. Il Dio in cui noi cristiani crediamo c’è il terrorismo, nel quale, al posto di una è il Creatore e Padre di tutti gli uomini, a grande guerra, vi sono attacchi ben mirati partire dal quale tutte le persone sono tra che devono colpire in punti importanti loro fratelli e sorelle e costituiscono un’unica l’avversario in modo distruttivo, senza alcun famiglia. La Croce di Cristo è per noi il segno riguardo per le vite umane innocenti che con del Dio che, al posto della violenza, pone il ciò vengono crudelmente uccise o ferite. Agli soffrire con l’altro e l’amare con l’altro. Il occhi dei responsabili, la grande causa del suo nome è “Dio dell’amore e della pace” danneggiamento del nemico giustifica ogni (2Cor 13,11). È compito di tutti coloro che forma di crudeltà. Viene messo fuori gioco portano una qualche responsabilità per la fede tutto ciò che nel diritto internazionale era cristiana purificare continuamente la religione comunemente riconosciuto e sanzionato come dei cristiani a partire dal suo centro interiore, limite alla violenza. Sappiamo che spesso il affinché – nonostante la debolezza dell’uomo terrorismo è motivato religiosamente e che – sia veramente strumento della pace di Dio proprio il carattere religioso degli attacchi serve nel mondo. come giustificazione per la crudeltà spietata, Se una tipologia fondamentale di violenza che crede di poter accantonare le regole del viene oggi motivata religiosamente, ponendo diritto a motivo del “bene” perseguito. La con ciò le religioni di fronte alla questione religione qui non è a servizio della pace, ma circa la loro natura e costringendo tutti noi della giustificazione della violenza. ad una purificazione, una seconda tipologia La critica della religione, a partire di violenza dall’aspetto multiforme ha dall’illuminismo, ha ripetutamente sostenuto una motivazione esattamente opposta: è che la religione fosse causa di violenza e con la conseguenza dell’assenza di Dio, della ciò ha fomentato l’ostilità contro le religioni. sua negazione e della perdita di umanità Che qui la religione motivi di fatto la violenza che va di pari passo con ciò. I nemici della è cosa che, in quanto persone religiose, ci religione – come abbiamo detto – vedono in deve preoccupare profondamente. In un modo questa una fonte primaria di violenza nella più sottile, ma sempre crudele, vediamo la storia dell’umanità e pretendono quindi la religione come causa di violenza anche là dove scomparsa della religione. Ma il “no” a Dio ha la violenza viene esercitata da difensori di prodotto crudeltà e una violenza senza misura, una religione contro gli altri. I rappresentanti che è stata possibile solo perché l’uomo non delle religioni convenuti nel 1986 ad Assisi riconosceva più alcuna norma e alcun giudice intendevano dire – e noi lo ripetiamo con forza al di sopra di sé, ma prendeva come norma e grande fermezza: questa non è la vera natura soltanto se stesso. Gli orrori dei campi di della religione. È invece il suo travisamento concentramento mostrano in tutta chiarezza le e contribuisce alla sua distruzione. Contro ciò conseguenze dell’assenza di Dio. si obietta: ma da dove sapete quale sia la vera Qui non vorrei però soffermarmi sull’ateismo natura della religione? La vostra pretesa non prescritto dallo Stato; vorrei piuttosto parlare deriva forse dal fatto che tra voi la forza della della “decadenza” dell’uomo, in conseguenza religione si è spenta? Ed altri obietteranno: della quale si realizza in modo silenzioso, e ma esiste veramente una natura comune della quindi più pericoloso, un cambiamento del religione, che si esprime in tutte le religioni ed clima spirituale. L’adorazione di mammona, è pertanto valida per tutte? Queste domande le dell’avere e del potere, si rivela una contro- dobbiamo affrontare se vogliamo contrastare religione, in cui non conta più l’uomo, ma solo in modo realistico e credibile il ricorso alla il vantaggio personale. Il desiderio di felicità XXV «SPIRITO DI ASSISI» 341 degenera, ad esempio, in una brama sfrenata loro immagine ridotta o anche travisata di Dio. e disumana quale si manifesta nel dominio Così la loro lotta interiore e il loro interrogarsi della droga con le sue diverse forme. Vi sono i è anche un richiamo a noi credenti, a tutti i grandi, che con essa fanno i loro affari, e poi i credenti a purificare la propria fede, affinché tanti che da essa vengono sedotti e rovinati sia Dio – il vero Dio – diventi accessibile. nel corpo che nell’animo. La violenza diventa Per questo ho appositamente invitato una cosa normale e minaccia di distruggere rappresentanti di questo terzo gruppo al nostro in alcune parti del mondo la nostra gioventù. incontro ad Assisi, che non raduna solamente Poiché la violenza diventa cosa normale, la rappresentanti di istituzioni religiose. Si tratta pace è distrutta e in questa mancanza di pace piuttosto del ritrovarsi insieme in questo essere l’uomo distrugge se stesso. in cammino verso la verità, dell’impegno L’assenza di Dio porta al decadimento deciso per la dignità dell’uomo e del farsi dell’uomo e dell’umanesimo. Ma dov’è carico insieme della causa della pace contro Dio? Lo conosciamo e possiamo mostrarLo ogni specie di violenza distruttrice del diritto. nuovamente all’umanità per fondare una vera In conclusione, vorrei assicurarvi che la Chiesa pace? Riassumiamo anzitutto brevemente le cattolica non desisterà dalla lotta contro la nostre riflessioni fatte finora. Ho detto che violenza, dal suo impegno per la pace nel esiste una concezione e un uso della religione mondo. Siamo animati dal comune desiderio attraverso il quale essa diventa fonte di violenza, di essere “pellegrini della verità, pellegrini mentre l’orientamento dell’uomo verso Dio, della pace”. Vi ringrazio. vissuto rettamente, è una forza di pace. In tale contesto ho rimandato alla necessità del Benedetto XVI dialogo, e parlato della purificazione, sempre necessaria, della religione vissuta. Dall’altra [L’Osservatore Romano, 28 ottobre 2011, p. parte, ho affermato che la negazione di Dio 12] corrompe l’uomo, lo priva di misure e lo conduce alla violenza. Accanto alle due realtà di religione e anti- 4. Congedo del Santo Padre Benedetto XVI religione esiste, nel mondo in espansione Assisi, Piazza San Francesco, 27 ottobre 2011 dell’agnosticismo, anche un altro orientamento di fondo: persone alle quali non è stato dato il CONTINUIAMO UNITI dono del poter credere e che tuttavia cercano IN QUESTO CAMMINO la verità, sono alla ricerca di Dio. Persone del genere non affermano semplicemente: “Non Illustri Ospiti, esiste alcun Dio”. Esse soffrono a motivo cari Amici! della sua assenza e, cercando il vero e il buono, sono interiormente in cammino verso di Lui. Al termine di questa intensa giornata Sono “pellegrini della verità, pellegrini della desidero ringraziare voi tutti. Viva gratitudine pace”. Pongono domande sia all’una che va a coloro che hanno reso possibile l’incontro all’altra parte. Tolgono agli atei combattivi la odierno. Ringraziamo in particolare chi, ancora loro falsa certezza, con la quale pretendono una volta, ci ha ospitato: la città di Assisi, la di sapere che non c’è un Dio, e li invitano a comunità di questa Diocesi con il suo Vescovo, diventare, invece che polemici, persone in i figli di San Francesco, che custodiscono la ricerca, che non perdono la speranza che la preziosa eredità spirituale del Poverello di verità esista e che noi possiamo e dobbiamo Assisi. Un grazie anche ai numerosi giovani vivere in funzione di essa. Ma chiamano in che hanno compiuto il pellegrinaggio a piedi causa anche gli aderenti alle religioni, perché da Santa Maria degli Angeli per testimoniare non considerino Dio come una proprietà che come, tra le nuove generazioni, siano in tanti ad appartiene a loro così da sentirsi autorizzati impegnarsi per superare violenze e divisioni, alla violenza nei confronti degli altri. Queste ed essere promotori di giustizia e di pace. persone cercano la verità, cercano il vero Dio, Today’s event is an image of how the la cui immagine nelle religioni, a causa del spiritual dimension is a key element in the modo nel quale non di rado sono praticate, è building of peace. Through this unique non raramente nascosta. Che essi non riescano pilgrimage we have been able to engage in a trovare Dio dipende anche dai credenti con la fraternal dialogue, to deepen our friendship, 342 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 and to come together in silence and prayer. Il viaggio dello spirito After renewing our commitment to peace è sempre un viaggio di pace and exchanging with one another a sign of peace, we feel even more profoundly involved, Distinti ospiti. together with all the men and women from the Cari amici, communities that we represent, in our common human journey. vi accolgo questa mattina nel Palazzo We are not being separated; we will continue Apostolico e vi ringrazio ancora una volta per to meet, we will continue to be united in this la vostra disponibilità a prendere parte alla journey, in dialogue, in the daily building of giornata di riflessione, dialogo e preghiera peace and in our commitment to a better world, per la giustizia e per la pace nel mondo, a world in which every man and woman and svoltasi ieri ad Assisi, venticinque anni dopo every people can live in accordance with their quel primo storico incontro. own legitimate aspirations. In un certo senso, quest’incontro rappresenta From my heart I thank all of you here i miliardi di uomini e di donne nel mondo present for having accepted my invitation to attivamente impegnati nella promozione come to Assisi as pilgrims of truth and peace della giustizia e della pace. È anche un segno and I greet each one of you in Francis’ dell’amicizia e della fraternità, che sono frutto own words: May the Lord grant you peace – degli sforzi di così tanti pionieri in questo tipo “il Signore ti dia pace”. di dialogo. Che l’amicizia continui a crescere fra tutti i seguaci delle religioni del mondo e [L’evento di oggi è un’immagine di come la con gli uomini e le donne di buona volontà dimensione spirituale sia un elemento chiave ovunque. nell’edificazione della pace. Attraverso questo Ringrazio i miei fratelli e le mie sorelle pellegrinaggio abbiamo potuto impegnarci cristiani per la loro presenza fraterna. nel dialogo fraterno, approfondire la nostra Ringrazio anche i rappresentanti del popolo amicizia e unirci in silenzio e preghiera. ebraico, che ci è particolarmente vicino, e Dopo aver rinnovato il nostro impegno per tutti voi, distinti rappresentanti delle religioni la pace e scambiato un altro segno di pace, ci del mondo. Sono consapevole del fatto che sentiamo coinvolti sempre più profondamente, molti di voi sono venuti da lontano e hanno insieme con tutti gli uomini e tutte le donne intrapreso un viaggio impegnativo. Esprimo delle comunità che rappresentano, nel nostro gratitudine anche a quanti rappresentano le comune viaggio umano. persone di buona volontà che non seguono Noi non siamo separati. Continueremo alcuna tradizione religiosa, ma si impegnano a incontraci, continueremo a essere uniti in nella ricerca della verità. Hanno voluto questo viaggio, nel dialogo, nell’edificazione condividere questo pellegrinaggio con noi quotidiana della pace, nel nostro impegno come segno del loro desiderio di cooperare per un mondo migliore, un mondo in cui ogni all’edificazione di un mondo migliore. uomo e ogni donna e tutti possano vivere Guardando indietro, possiamo apprezzare la secondo le proprie legittime aspirazioni. lungimiranza del compianto Papa Giovanni Di tutto cuore ringrazio quanti di voi sono Paolo II nell’indire il primo incontro di Assisi qui presenti per aver accettato il mio invito a e la necessità costante degli uomini e delle venire ad Assisi come pellegrini di verità e di donne di differenti religioni di testimoniare pace e saluto ognuno di voi con le parole di san che il viaggio dello spirito è sempre un viaggio Francesco: che il Signore vi conceda la pace – di pace. «Il Signore vi dia la pace».] Gli incontri di questo tipo sono necessariamente eccezionali e rari, ma sono [L’Osservatore Romano, 29 ottobre 2011, un’ espressione vivida del fatto che ogni p. 7] giorno, in tutto il mondo, persone di differenti tradizioni religiose vivono e lavorano insieme 5. Discorso del Santo Padre Benedetto XVI in armonia. È sicuramente significativo per la alle Delegazioni partecipanti all’incontro causa della pace che così tanti uomini e donne, di Assisi ispirati dalle loro convinzioni più profonde, Città del Vaticano, Sala Clementina, siano impegnati a operare per il bene della 28 ottobre 2011 famiglia umana. XXV «SPIRITO DI ASSISI» 343

In questo modo, sono sicuro che l’incontro zione avvenuta «anche in nome della fede cri- di ieri ci abbia donato il senso di quanto è stiana», ha riconosciuto coraggiosamente. Ma autentico il nostro desidero di contribuire al questa — ha subito avvertito — «non è la vera bene di tutti gli esseri umani e di quante cose natura della religione»; è invece «il suo travi- dobbiamo condividere gli uni con gli altri. samento e contribuisce alla sua distruzione». Andando per le nostre strade diverse, traiamo Per Benedetto XVI terreno fertile allo svi- forza da quest’esperienza e, ovunque siamo, luppo della violenza è anche «la perdita di proseguiamo il viaggio rinnovato che conduce umanità» che si verifica in conseguenza del- alla verità, il pellegrinaggio che porta alla l’«assenza di Dio», quando vengono idolatrati pace. Vi ringrazio tutti di cuore! «l’avere e il potere» o quando «il desiderio di felicità degenera in una brama sfrenata e disu- Benedetto XVI mana». Allorché «la violenza diventa una cosa normale — ha ammonito — la pace è distrutta [L’Osservatore Romano, 29 ottobre 2011, e in questa mancanza di pace l’uomo distrugge p. 8] se stesso». A partire da questa analisi, il Papa ha invi- 6. Ad Assisi i leader religiosi di tutto il tato i credenti a un cammino di purificazione mondo riuniti con Benedetto XVI «affinché Dio – il vero Dio – diventi accessi- bile» anche a coloro che non hanno avuto il 1. Credenti e non credenti insieme nel cam- dono di credere ma sono in cerca della verità. mino verso la verità «Che essi non riescono a trovare Dio – ha fatto Dio non è «proprietà» dei credenti e nessu- notare – dipende anche dai credenti con la loro no in suo nome può «sentirsi autorizzato alla immagine ridotta o anche travisata di Dio». violenza nei confronti degli altri». Da Assisi Nel pomeriggio l’incontro è proseguito nel il Papa lancia agli uomini di fede un appello a sacro convento di Assisi, dove Benedetto XVI purificare la religione da abusi e travisamenti e i capi religiosi hanno offerto una testimo- che ne snaturano l’immagine, per mostrare a nianza di impegno comune per la pace. Pre- tutti — in particolare a coloro che pur non cre- vista poi una visita alla basilica inferiore di dendo sono alla ricerca della verità — il vero San Francesco, dove il Pontefice e i capi de- volto di Dio. legazione scendono nella cripta per una sosta La giornata di riflessione, dialogo e pre- davanti alla tomba del Poverello. Al termine ghiera per la pace e la giustizia nel mondo, ritorno del Papa in treno in Vaticano, dove ve- che si celebra a venticinque anni dallo storico nerdì 28, riceve in udienza i membri delle de- incontro convocato da Giovanni Paolo II nel- legazioni intervenuti alla giornata di Assisi, i la città di san Francesco, si è aperta giovedì quali partecipano poi al pranzo offerto dal car- mattina, 27 ottobre, con le testimonianze dei dinale Bertone, segretario di Stato, nell’atrio leader religiosi e di una non credente nella ba- dell’Aula Paolo VI. silica di Santa Maria degli Angeli. Giunti ad Assisi a bordo del treno partito dalla stazione 2. Dio nella storia Vaticana, i rappresentanti delle Chiese, delle Con una riflessione non scontata sulla pre- comunità ecclesiali, delle altre religioni del senza di Dio nella storia e sul ruolo importante mondo e dei non credenti si sono riuniti alla di chi lo cerca Benedetto XVI ha offerto ad Porziuncola insieme al Pontefice per dare voce Assisi un contributo importante per appianare, al «comune desiderio di essere “pellegrini del- secondo l’immagine biblica, la via della pa- la verità, pellegrini della pace”». A partire dal- ce. Un cammino accidentato e disseminato di la consapevolezza – ha sottolineato Benedetto difficoltà troppo spesso sanguinose – indegne XVI – che nell’ultimo quarto di secolo la forza dell’uomo e che oltraggiano Dio – ma che gran irrefrenabile della libertà dei popoli ha dovuto parte dell’umanità sogna e vuole percorrere. fare i conti con «i nuovi volti della violenza e Come hanno con semplicità mostrato moltis- della discordia» che ancora oggi continuano a sime persone assiepate nelle stazioni di Terni, minacciare la pace nel mondo. Spoleto e Foligno per salutare il Papa e le de- A giudizio del Papa, è la stessa religione legazioni che l’hanno accompagnato. a divenire «causa di violenza» laddove viene Per la costruzione della pace il Pontefice adoperata per giustificare l’avversione e l’odio ha detto parole importanti, per nulla di nei confronti degli altri: una strumentalizza- circostanza. Dall’incontro voluto da Giovanni 344 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Paolo II e tenutosi nella città di san Francesco, Smentendo ancora una volta stereotipi alter Christus, è trascorso un quarto di secolo. infondati, il Papa va avanti e ripropone con Cosa è accaduto da allora, a che punto è la forza la causa della pace. Che si costruisce causa della pace, si è chiesto il Papa. Tre anni cercando l’unico Dio. Per questo Benedetto più tardi, nel 1989, la pace sembrò farsi vicina XVI ha voluto ad Assisi anche intellettuali con la caduta del muro di Berlino: allora, non credenti, togliendo argomenti agli «atei infatti, venne superata, senza spargimento di combattivi» ed esigendo dai credenti che sangue, la divisione del mondo in due blocchi purifichino le loro fedi e non diano scandalo, contrapposti, cancellando i cattivi sogni della offuscando così la trasparenza di Dio. Il cui guerra nucleare di cui Paolo VI aveva parlato nome, secondo le parole dell’apostolo Paolo, davanti alle Nazioni unite. è «Dio dell’amore e della pace», il Signore Una vittoria della libertà e della pace, in della storia che vi si è incarnato per salvare il parte anche della libertà di credere, una vittoria mondo. (g. m. v.) dovuta – ha analizzato con lucidità Benedetto XVI – a molte cause, ma avvenuta soprattutto 3. Il saluto introduttivo del cardinale Peter perché «dietro il potere materiale non c’era più Kodwo Appiah Turkson alcuna convinzione spirituale». Lo sguardo Nell’ottobre del 1986 su invito del beato del Papa sulla storia si è poi esteso all’oggi, Giovanni Paolo II, capi e rappresentanti alla libertà priva di orientamento e ai nuovi di Chiese cristiane, comunità ecclesiali e volti della discordia e della violenza. Da qui religioni del mondo, si riunirono qui ad la denuncia del terrorismo, spesso motivato Assisi, la città di san Francesco, per digiunare e giustificato religiosamente. Ma «non è e pregare per la pace. Essi vennero coscienti questa la vera religione» ha scandito con forza che la «pace», come dichiarò il Papa in quella pacata il Pontefice, ripetendo parole più volte occasione, «ha bisogno di essere costruita pronunciate in questi anni. sulla giustizia, la verità, la libertà e l’amore», e E se è vero che nella storia anche in che «le religioni hanno la necessaria funzione nome della fede cristiana si è fatto ricorso di aiuto per disporre i cuori umani così che la alla violenza, questo è stato un abuso, ha vera pace possa essere favorita e preservata» riconosciuto Benedetto XVI sulla scia dei (Giovanni Paolo II, Discorso ad un gruppo di suoi predecessori, confermando la volontà rappresentanti delle religioni non cristiane di purificazione incessante di cui a nome presenti ad Assisi, 29 ottobre 1986). della Chiesa cattolica, e con l’umiltà che lo Venticinque anni dopo questo storico caratterizza, dà ancora una volta esempio incontro, ho il piacere di darvi un caloroso ripetendo l’antica convinzione: Ecclesia benvenuto ad Assisi, dove siamo convenuti semper reformanda. Con la fiducia che questo su invito di Papa Benedetto XVI per celebrare processo possa estendersi alle altre religioni ed la memoria di quel momento di fratellanza e essere compreso, attraverso la ragione, da tutti. preghiera e per disporci nuovamente come Anche da quanti non si riconoscono in alcuna «pellegrini della verità e pellegrini della religione, ma sono alla ricerca della verità, pace». Siamo qui con la consapevolezza di come è apparso chiaro dalla loro presenza una chiamata comune a vivere insieme in ad Assisi, presenza che costituisce la grande pace, quale profonda aspirazione che risuona novità di questo incontro. incessantemente nei nostri cuori. L’infaticabile La purificazione è anche la risposta ricerca del conseguimento di questo desiderio più chiara da dare alla critica – nata ci rende compagni di viaggio. dall’illuminismo e che oggi viene di continuo Provenienti da diverse tradizioni religiose rilanciata dai «nemici della religione» – e da diverse parti del mondo rinnoviamo e secondo la quale dalle religioni non potrebbe rafforziamo una ricerca della verità in cui venire che violenza. Al contrario, sono proprio ciascuno di noi, secondo la propria tradizione, l’assenza e la negazione di Dio a originare la si impegna incessantemente. Siamo venuti qui violenza, come mostrano gli orrori dei campi anche per testimoniare la grande forza della di concentramento e l’adorazione del denaro e religione per il bene, per la costruzione della del potere: un esempio è la diffusione globale pace, per la riconciliazione di coloro che sono della droga, flagello spaventoso che distrugge in conflitto, per riportare l’uomo in armonia la pace e che più volte è stato denunciato da con il creato. Benedetto XVI. I venticinque anni del nostro sforzo comune XXV «SPIRITO DI ASSISI» 345 per la pace hanno ampiamente dimostrato tutto quello di promuoverlo e di mostrare at- il nostro senso di fraternità e di solidarietà a traverso il nostro esempio quotidiano che noi servizio del mondo e della famiglia umana. Ma non viviamo unicamente gli uni contro gli al- questi anni sono stati anche pieni di sfide sul tri, o gli uni accanto agli altri, ma piuttosto gli senso dell’uomo e della storia. Siamo entrati uni insieme agli altri, in uno spirito di pace, in un secolo di ideologie fondate su concezioni di solidarietà e di fraternità. Ma per raggiun- riduttive della persona umana e su visioni gere tale scopo, il dialogo richiede un comple- distorte del rapporto con l’ambiente naturale. to rovesciamento del nostro modo di essere al La forte competizione dei popoli per le risorse, mondo. Sentiamo bene le voci di coloro che i problemi climatici, minacciano di distruggere, esaltano il protezionismo, poiché la mondia- col tessuto sociale delle relazioni umane, lo lizzazione porta nella propria scia una corrente stesso ordine della creazione che Francesco di relativista che genera, per opposizione, dei ri- Assisi lodò nel suo Cantico delle creature. Per piegamenti comunitaristi e identitari, dentro ai lui l’universo non è tanto una collezione di cose quali si nasconde l’inimicizia. È per questo che da lavorare e consumare bensì una «comunità di il nostro impegno non deve limitarsi unicamen- vita» in cui entrare profondamente, umilmente te a un lavoro all’esterno delle nostre comunità, e creativamente. Grazie ai mezzi elettronici ma è opportuno che capisca anche le logiche ad e alla globalizzazione, viviamo in un tempo intra. La nostra responsabilità risulta essere al- di benessere, conoscenza e prossimità senza lora tanto più grande e l’organizzazione di que- precedenti. E, tuttavia, non c’è forse maggior sto incontro per la pace ad Assisi assume tutta insicurezza, ineguaglianza e privazione? la sua importanza. Non si tratta, come alcuni Spesso siamo divisi da intolleranze, ostilità e insinuano, di fare del dialogo interreligioso, un violenze. L’esempio del Poverello di Assisi dialogo ecumenico, in una prospettiva sincreti- sollecita a guardarci l’un l’altro con rispetto, sta. Al contrario, la visione che noi lodiamo nel amore, indipendentemente dall’origine e dal dialogo interreligioso possiede un senso tutto credo. particolare, che deriva dalla capacità stessa L’esperienza di questi venticinque anni delle religioni di impegnarsi nel campo della possa invitarci, ancor più intensamente e con società per promuovervi la pace. Questo è lo un grande senso di urgenza, a ri-impegnarci spirito di Assisi, questa è anche la via sulla qua- oggi, con la dote della ragione e i doni della le il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli si fede, a diventare sempre più pellegrini della è impegnato da molti anni. verità e rendere il nostro mondo un luogo di Ancora oggi, venticinque anni dopo il primo sempre più grande pace! incontro convocato dal beato Giovanni Paolo II Su tutti noi, quindi, possano piovere proprio qui ad Assisi, dieci anni dopo i dram- abbondantemente ricche benedizioni di verità matici eventi dell’11 settembre e nel momento e di pace! in cui le «primavere arabe» non hanno mes- so fine alle tensioni intercomunitarie, il posto 4. La testimonianza di Sua Santità Bartolo- delle religioni tra i fermenti in atto nel mondo meo I Patriarca Ecumenico resta ambiguo. Noi continuiamo, in effetti, a te- Santità, Eminenze, Eccellenze, mere l’accresciuta marginalizzazione delle co- Rappresentanti delle diverse religioni del munità cristiane del Medio Oriente. Dobbiamo mondo, opporci alla deformazione del messaggio delle Signori e signore, cari amici, religioni e dei loro simboli da parte degli autori ogni dialogo autentico porta in sé i germi di violenza. Sviluppare il religioso mediante il di una metamorfosi da realizzare. La natura di religioso stesso, questa è l’esigenza necessaria tale trasformazione costituisce una conversio- per promuovere la dimensione umanitaria di ne che ci fa uscire dai nostri particolarismi per una figura del divino che si vuole misericor- considerare l’altro come soggetto di relazione dioso, giusto e caritatevole. e non più come oggetto d’indifferenza. È per questo che i responsabili delle reli- Perché, è dall’indifferenza che nasce l’o- gioni devono farsi carico del processo di rista- dio, è dall’indifferenza che nasce il conflitto, è bilimento della pace. Poiché il solo modo di dall’indifferenza che nasce la violenza. levarci contro la strumentalizzazione bellicista Contro questi mali, solo il dialogo è una delle religioni è di condannare fermamente la soluzione percorribile e a lungo termine. In guerra e i conflitti, e di porci come mediatori quanto capi religiosi, il nostro ruolo è soprat- di pace e di riconciliazione. 346 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Santità, trovato posto nelle sette carrozze del Frecciar- questi sono alcuni elementi che intendiamo gento che formavano il convoglio. Il Papa ha portare alla riflessione generale nel quadro di preso posto nella seconda vettura di testa, in- questo nuovo incontro di Assisi, al conver- sieme ai rappresentanti delle principali Chiese gere in favore di una riconciliazione globale e confessioni cristiane e ai membri del suo se- dell’uomo con Dio, dell’uomo con se stesso, guito più ristretto. ma anche dell’uomo con l’ambiente. Poiché Tra i capi religiosi c’erano il Patriarca ecu- l’altruismo non può limitarsi alle sole relazio- menico Bartolomeo i, Rowan Williams, pri- ni all’interno dell’umanità. Chi dice «essere in mate della Comunione anglicana, il metropo- relazione», fa riferimento anche all’esperien- lita Aleksandr per il Patriarcato di Mosca, Sua za estesa dell’alterità, fino alla natura stessa in Beatitudine Anastas per la Chiesa ortodossa di quanto creazione di Dio. Albania, Sua Eminenza Norvan Zakaryan per Il nostro dialogo è dunque riconciliazione. la Chiesa apostolica armena, catholicossato Tutti noi ci riconosciamo in questa espressione della Sede di Santa Etchmiadzin. Tra i membri delle Beatitudini: «Beati gli operatori di pace, del seguito papale il cardinale Bertone, segre- perché saranno chiamati figli di Dio» (Matteo tario di Stato, gli arcivescovi Becciu, sostitu- 5, 9). Questa responsabilità non è semplice- to, Mamberti, segretario per i Rapporti con gli mente verbale, essa attende da noi che siamo Stati, e Harvey, prefetto della Casa Pontificia; fedeli alla nostra fede, fedeli al disegno di Dio il vescovo De Nicolò, reggente della prefet- sul mondo, rispondendo a ciò che egli chie- tura; i monsignori Gänswein, segretario par- de. Che noi possiamo essere i segni di questo ticolare, Xuereb, della segreteria particolare, impegno! Solo allora la pace di cui siamo alla e Rudelli, della Segreteria di Stato; il gesuita ricerca, questo tesoro tanto caro da acquistare Lombardi, direttore della Radio Vaticana, del- e purtroppo tanto facile da perdere, risplenderà la Sala Stampa della Santa Sede e del Centro nel mondo. Televisivo Vaticano; il professore Polisca, Preghiamo Dio Nostro Signore che accordi medico personale del Pontefice, e il direttore al mondo la sua grazia e che ci ispiri ad essere del nostro giornale. pellegrini di verità e di pace. In un’altra carrozza avevano preso posto, con altri esponenti della Curia romana e del- 5. L’avvenimento la Chiesa italiana, diciannove cardinali tra i – Quasi quattrocento passeggeri con Benedet- quali il decano del collegio cardinalizio Soda- to XVI su quel treno verso Assisi no, il vice decano Etchegaray, i presidenti dei Sono trascorsi cinquantadue anni da quan- Pontifici Consigli della Giustizia e della Pace, do fu aperta la cancellata che separa i binari Turkson, per il Dialogo Interreligioso, Tauran, della ferrovia della Città del Vaticano da quelli e per la promozione dell’Unità dei Cristiani, dello Stato italiano per consentire, per la pri- Koch, per la Cultura, Ravasi, il vicario di Ro- ma volta, il passaggio di un treno con a bordo ma, Vallini, e il presidente della Conferenza il Papa. Era l’11 aprile del 1959. Un viaggio episcopale italiana, Bagnasco; una decina di mesto perché su quel convoglio c’era la salma arcivescovi e vescovi, e altrettanti rappresen- di Pio X. Veniva traslata a Venezia. Questa tanti dei movimenti e della vita consacrata im- mattina, giovedì 27 ottobre 2011, quella grigia pegnati nell’ecumenismo e nel dialogo inter- cancellata di ferro è stata aperta ancora — co- religioso, tra i quali don Julián Carrón, Andrea me in altre occasioni dopo quella «prima vol- Riccardi e Maria Voce. ta» — per consentire la partenza del convoglio Giunto in auto alla stazione Vaticana, pri- che ha portato Benedetto XVI e i rappresen- ma di salire sul treno, il Pontefice è stato salu- tanti di tutte le religioni del mondo ad Assisi, tato dall’arcivescovo Bertello, presidente del per celebrare la giornata di riflessione, dialogo Governatorato dello Stato della Città del Vati- e preghiera per la pace e la giustizia nel mon- cano, con il vescovo Sciacca, segretario gene- do, nel venticinquesimo anniversario dell’a- rale, dai monsignori Wells, assessore della Se- nalogo incontro convocato da Giovanni Paolo greteria di Stato, e Balestrero, sotto-segretario II il 27 ottobre 1986. Il segnale di partenza è per i Rapporti con gli Stati; dal ministro dei stato dato, per competenza di compartimento Trasporti italiano Altero Matteoli, dall’ammi- ferroviario, alle 8 in punto dal capo stazione di nistratore delegato del gruppo Ferrovie dello Roma Ostiense. Stato Italiane, Mauro Moretti, e dal presidente Quasi quattrocento i passeggeri che hanno delle Ferrovie dello Stato Italiane, Lamberto XXV «SPIRITO DI ASSISI» 347

Cardia. Quest’ultimo e padre Lombardi hanno mattina, giovedì 27 ottobre, il «treno della donato al Pontefice l’opera in due volumi Ot- pace» rallentava la sua corsa verso Assisi, ha tant’anni della Radio del Papa. colto il senso vero di un avvenimento destinato, Durante il viaggio, durato circa un paio ancora una volta, a lasciare un solco profondo. d’ore, ai passeggeri, assistiti da sette steward A bordo di quel treno Benedetto XVI, con i di Trenitalia, sono stati donati un biglietto rappresentanti delle religioni di tutto il mondo, ricordo in argento e una copia dell’edizione si dirigeva verso la città di san Francesco. dell’«Osservatore Romano» con la data di Tornava sui passi di Giovanni Paolo II per giovedì 27 ottobre, in gran parte dedicata al rilanciare un messaggio che, nonostante siano pellegrinaggio. Lungo il percorso, durante il trascorsi venticinque anni da quando fu per la quale sugli schermi delle carrozze scorrevano prima volta trasmesso, non ha perso d’attualità, le immagini di viaggi di Giovanni XXIII e di anzi sembra più che mai necessario: «Nessuna Giovanni Paolo II in treno, uno speaker per violenza in nome di Dio». interfono, salutando Benedetto XVI anche a Un colpo d’occhio straordinario quello nome delle autorità presenti, ha assicurato che offerto stamani dall’assemblea raccolta nella oggi tutti i ferrovieri lo hanno accompagnato casa del Poverello d’Assisi, quasi a riproporre idealmente in questo pellegrinaggio. in tutta la sua concretezza l’immagine di quel Il passaggio del convoglio lungo il percorso «mosaico della pace» evocato da Benedetto è stato salutato da diversi gruppi di fedeli che XVI mentre ieri in Vaticano guidava la esponevano striscioni e improvvisavano cori. preghiera della diocesi di Roma alla vigilia di Qualche opportunità in più per quelli riuniti questo appuntamento. lungo le banchine delle stazioni di Terni, Spo- Nella basilica di Santa Maria degli Angeli, leto e Foligno in prossimità delle quali il treno quattrocento uomini si sono uniti al di là di ha rallentato. Imponente la folla accorsa a Ter- ogni credo religioso, e anche a prescindere ni, tanto che il Papa si è alzato per raggiungere dalla fede. Hanno accettato l’invito a farsi il lato opposto della carrozza e rispondere al pellegrini alla ricerca della verità. E in questa saluto dal finestrino. Stesse scene a Spoleto, ottica rientra anche la scelta di usare il treno dov’è stato salutato da un reparto di militari per raggiungere Assisi. Nessuna concessione in divisa, e a Foligno, dov’erano tantissimi alla spettacolo ma volontà di rimarcare la bambini delle scuole elementari e medie con dimensione del pellegrinaggio. Partito alle palloncini colorati. Poco prima di quest’ultima 8 del mattino il convoglio ha attraversato cittadina, il Patriarca ecumenico e il Primate lentamente le stazioni romane di San Pietro, della Comunione anglicana avevano lasciato Ostiense e Trastevere suscitando la curiosità i loro posti per un breve incontro con il Pon- tra i molti pendolari in attesa sulle banchine. tefice. Più preparati a Terni, Foligno e Spoleto, dove Ad Assisi il convoglio è giunto intorno alle era previsto che il convoglio rallentasse per 9.50. Benedetto XVI è stato accolto dall’ar- consentire alla gente di manifestare al Papa civescovo Domenico Sorrentino, vescovo di affetto e vicinanza. Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, e in Mancava qualche minuto alle 10 quando rappresentanza del Governo italiano dal sot- il Pontefice è giunto alla stazione di Assisi. tosegretario alla presidenza del Consiglio dei Giusto il tempo per rispondere alla calorosa ministri Gianni Letta, con l’ambasciatore pres- accoglienza di quanti lo hanno ricevuto, e so la Santa Sede, Francesco Maria Greco. Tra poi subito in macchina diretto a Santa Maria le autorità locali, il presidente della Regione degli Angeli. Tutta una festa lungo i pochi Umbria, Catiuscia Marini, il prefetto di Pe- metri percorsi per giungere alla grande rugia, Enrico Laudanna, il sindaco di Assisi, basilica costruita da frate Elia sull’antico colle Claudio Ricci, il presidente della provincia di dell’inferno, ribattezzato poi del paradiso, da Perugia Marco Vinicio Guasticchi. quando vi è collocata la tomba di Francesco. Ad accoglierlo erano i ministri generali degli – L’incontro nella basilica di Santa Maria ordini francescani: José Rodríguez Carballo, degli Angeli frati minori; Marco Tasca, conventuali; «La speranza della pace corre sui binari Mauro Jöhri, cappuccini; Michael J. Higgins, della storia». Forse l’autore di quello striscione, terz’ordine regolare. Poi lo hanno salutato i appeso alle transenne sulla banchina della cardinali Turkson, Tauran, Koch e Ravasi con stazione ferroviaria di Terni, mentre questa i presuli Toso, Celata e Farrell e monsignor 348 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Sánchez de Toca y Alameda. Benedetto resto appartiene. È stato proprio per rafforzare XVI ha atteso e accolto i capi delegazione. questa sua idea che ha invitato, oltre alla Solo quando sono entrati tutti ha raggiunto professoressa Kristeva, psicanalista, filosofa e il palco allestito all’interno e ha preso posto scrittrice bulgara che vive in Francia dal 1966, in mezzo a loro. Ed è iniziato il momento anche Remo Bodei, ordinario di Storia della della testimonianza, anche di quanti pur non filosofia all’Università di Pisa, Guillermo condividendo fede alcuna, hanno accettato Hurtado, filosofo messicano, e Walter Baier, di rispondere all’invito. La loro voce è stata economista, membro del partito comunista quella di Julia Kristeva. Nove leader hanno austriaco i quali, pur non professandosi proposto analisi delle diverse situazioni religiosi, si sentono comunque alla ricerca vissute in vari Paesi del mondo ancora oggi, a di questa verità e avvertono la comune venticinque anni dal primo incontro di Assisi. responsabilità per la causa della giustizia e Non tutti i presenti avevano assistito in della pace. E non poteva esserci luogo migliore diretta agli eventi di quella storica giornata. nel quale cementare questa convergenza di Per questo, dopo l’introduzione del cardinale ideali se non nella casa di san Francesco. E lui, Turkson, è stato proiettato un video che ha fatto povero e umile, ha accolto di nuovo tutti nella rivivere i momenti salienti di quell’incontro sua città, divenuta icona di fraternità e di pace. e riascoltare le parole di Papa Wojtyła. Con Voce se ne sono fatti i tanti suoi concittadini esse si alternavano le citazioni che del suo che all’evento hanno assistito con uno spirito predecessore ha fatto Benedetto XVI nel di partecipazione eccezionale. Festanti per il proseguire la sua missione di pace. Infine Papa, cordiali con gli altri leader, si sono fatti da la rievocazione di quello spirito di Assisi parte quando c’era da dar spazio alla preghiera suscitato dalla straordinaria testimonianza o al silenzio. Una giusta cornice di spiritualità di Giovanni Paolo II e il rinnovarsi di per un evento intriso di simbologia. Lo stesso quell’accorato appello, che fu già di Paolo VI: pranzo con il quale si è conclusa la mattinata, «Mai più la violenza, mai più la guerra». consumato insieme ai delegati religiosi nel Del tempo trascorso sino a oggi ha parlato Sacro Convento, è stato frugale per restare Benedetto XVI nel suo discorso, ripercorrendo immersi nello spirito del pellegrinaggio voluto il cammino, nella storia dell’umanità, di e vissuto in piena umiltà. quella speranza di pace che ha cercato e sta Il popolo di Assisi, nel primo pomeriggio, ancora cercando di farsi strada tra i mali del ha accompagnato il lento incedere del corteo mondo. È stata inseguita la libertà — ha detto processionale sino alla piazza della basilica in sostanza il Pontefice — ma, una volta francescana, dove si concluse la giornata raggiunta, «è stata fraintesa» come libertà per di venticinque anni fa. I giovani sono stati i la violenza, assumendo «nuovi e spaventosi primi a mettersi in cammino. In città sono volti». Terrorismo e negazione di Dio sono risuonati i canti guidati dal Gen rosso e dal i volti cui ha fatto cenno Benedetto XVI, Gen verde. Sono canzoni che parlano di ai quali si aggiunge l’agnosticismo. Ma se amore, di fraternità, di testimonianza, di pace. l’uomo non riesce a trovare il dio che cerca, E c’è curiosità tra la gente, per altro abituata a la responsabilità è anche di quei credenti che vestire i panni del penitente per seguire queste danno di Dio un’immagine distorta e travisata. lunghe teorie oranti. Ma, per l’occasione, C’è bisogno di purificare la nostra coscienza, avvertono di assistere a qualcosa di diverso, ha ripetuto il Pontefice, anche per gli errori del di inconsueto. In quella lunga e variopinta passato che hanno causato violenza e discordia. teoria che ha attraversato le strade della loro Per questo si ritrovano tutti oggi qui in Assisi. città, intravedono le sagome di un’umanità che E vogliono rinnovare, ancora una volta e più sperano davvero rinnovata. (Mario Ponzi) convinti che mai, rapporti di concordia tra le diverse religioni, come risposta forte ai fatti [L’Osservatore Romano, 28 ottobre 2011] che tutt’oggi attanagliano popolazioni intere di tutto il mondo, tenute sotto scacco della 7. Giornata di preghiera e di riflessione per violenza e della discordia. la pace: il giorno dopo Un’idea precisa guida in tal senso il Papa Roma, 28.10.2011 in questa giornata: giungere insieme alla verità, senza escludere nessuno in modo tale Una prima e molto sintetica valutazione di da poterla restituire a tutta l’umanità, cui del questa Giornata di preghiera e di riflessione XXV «SPIRITO DI ASSISI» 349 per la pace svoltasi ad Assisi il 27 ottobre di sottolineare, per noi cristiani sono in è molto positiva per diverse ragioni. Cristo. Così, la Giornata è stato un manifesto Valutazione positiva perché questa giornata per la pace: corale, bello ed emozionante e prosegue l’iniziativa al tempo stesso audace impegnato. Vi sono ragioni per la speranza! e profetico, realizzata da Giovanni Paolo II Con questa Giornata Assisi si è trasformata 25 anni fa, con il primo incontro ad Assisi il di nuovo «nell’arca in cui l’umanità si 27 ottobre 1986, e rinnovata dallo stesso Papa rifugia» (Cardinale Echegaray) e Francesco, il nel 2002. Bilancio positivo anche perché Poverello Francesco, si è presentato come un questa Giornata rafforza la comunione tra simbolo nel quale «tutti riconoscono, leggono, tutti i credenti e tra questi e i non credenti. guardano e ammirano come una lezione e un È importante ricordare che a questo incontro esempio, una prova certa di quella delfida sono stati invitati per la prima volta, i non (utero), perché tutti gli uomini si sentano credenti. Adelfoi, fratelli» tra loro come ha dichiarato Questo giornata è, quindi, un nuovo Panaghiotis Yfantis, un teologo ortodosso, forte impulso nella promozione del dialogo o, per usare le parole di Giovanni Paolo II, ecumenico, del dialogo interreligioso e la “Apostolo della pace, fratello universale, cultura. Valutazione positiva perché ha l’uomo del dialogo, vero artefice di pace e potuto contare sul sostegno e l’impegno a riconciliazione, e per questo conosciuto e lavorare per la pace di molti leader religiosi venerato da molti in tutto il mondo come e agnostici. Per questi motivi, e per molti altri simbolo di pace, della riconciliazione e che potremmo segnalare, la Giornata di Assisi della fraternità». E questo perché Francesco convocata da Benedetto XVI, è un incontro è il cristiano che ha incarnato «in modo di speranza, speranza della quale si è fatto esemplare la beatitudine proclamata da Gesù portatore il Santo Padre nelle sue parole a nel Vangelo: “Beati gli operatori di pace, chiusura della giornata: «Non più violenza! perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5,9). Non più la guerra! Non più terrorismo! In La testimonianza che ha dato nel suo tempo nome di Dio, ogni religione porti sulla terra lo rende riferimento naturale per coloro che Giustizia, Pace, Perdono e Vita, Amore!». oggi coltivano l’ideale della pace, del rispetto Questa speranza, che tuttavia, non si può per la natura, del dialogo tra le persone, tra frustrare, perché è una realtà fragile, come religioni e culture» (Benedetto XVI). dimostra il discorso magistrale del Papa nella Il dialogo e la pace sono possibili solo a Basilica della Porziuncola, in Santa Maria partire dallo “spirito o la logica di Assisi “, degli Angeli (Assisi). Il Papa, facendo un che non è altro che la logica delle Beatitudini, bilancio degli ultimi 25 anni, non ha esitato la logica che san Francesco visse nei suoi ad affermare che la violenza e la discordia ora molteplici atti di riconciliazione che sono hanno altri volti, ma non sono sparite. Quei sintetizzati nella preghiera della Pace: volti sono essenzialmente due: il terrorismo «Signore, fa di me uno strumento della tua e l’assenza di Dio. Il terrorismo, nelle parole pace: dove c’è odio che io porti l’amore, dove del Papa, va contro «ciò che nel diritto c’è discordia l’unione, dove c’è la guerra che internazionale era riconosciuto e sancito porti la pace … Maestro, che non cerchi tanto come limite della violenza» e che spesso di essere compreso quanto di comprendere, di viene addirittura «motivato religiosamente». essere amato quanto di amare». Il dialogo e la In questo caso, «la religione non è al servizio pace sono possibili solo dall’umiltà di colui della pace, ma al servizio della giustificazione che cerca, che cammina, che si presenta come della violenza». Da parte sua l’assenza di un pellegrino nell’orizzonte della Verità. Dio conduce all’«adorazione di mammona, all’avere e al potere», che «rivela un anti- Fr. José Rodríguez Carballo, OFM religione in cui non conta l’uomo, bensì solo Ministro Generale OFM il guadagno personale». Da qui l’importanza dell’impegno che i leader religiosi e gli 8. Lettera di ringraziamento per la agnostici hanno assunto al termine della collaborazione e l’ospitalità Giornata di lavorare instancabilmente per Dal Vaticano, 29 ottobre 2011 la pace, pellegrini della pace, e della ricerca della verità; pellegrini della verità. Pace e N. 146.947 verità, che Benedetto XVI non ha mancato 350 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Reverendo Padre, codificata, anzi incarnano – sia pure con pro- fili diversi – la moltitudine di coloro che non a conclusione della Giornata di riflessione, professano nessun credo e che, tuttavia, han- dialogo e preghiera per la pace e la giustizia no una visione etica e umanistica dell’essere e nel mondo, desidero manifestarLe, a nome dell’esistere. Queste persone, che rappresenta- di Sua Santità, un vivo ringraziamento per no nella diversità delle loro lingue e origini la la generosa collaborazione prestata nella molteplicità delle terre e delle culture, hanno preparazione e celebrazione dell’evento, in in comune una caratteristica che ben espri- particolare per l’ospitalità offerta al santo meva uno scrittore agnostico contemporaneo, Padre e alle delegazioni presso il convento di l’americano Cormac McCarthy quando, nel santa Maria degli Angeli e le strutture annesse. suo romanzo Sunsetlimited, dichiarava: «Chi L’incontro di Assisi, a venticinque anni fa domande vuole la verità. Mentre chi dubita dallo storico raduno voluto dal Beato Giovanni vuole sentirsi dire che la verità non esiste». Paolo II, ha potuto mettere in luce ancora una Questi non credenti, che hanno accettato volta lo speciale carisma di fedeltà al Vangelo e con interesse di essere pellegrini per la pace fraternità universale, che si manifesta in modo e la giustizia accanto ai credenti, custodisco- singolare nella città natale di San Francesco. no certamente alcune risposte, concezioni e Il Sommo Pontefice, conservando grata prospettive nella loro mente e nel loro cuore, memoria della Sua permanenza presso ma desiderano rivolgere domande a chi cre- la Porziuncola, imparte di cuore a Lei, ai de, proprio per un confronto efficace attorno religiosi e a tutti coloro che hanno con ai nodi fondamentali ove s’intrecciano e s’ag- loro collaborato per la buona riuscita della grovigliano i temi ultimi come vita e morte, giornata, la Benedizione Apostolica, in pegno verità e inganno, trascendenza e immanenza, di abbondanti favori celesti. bene e male, giustizia e violenza, pace e guer- Unendo un personale sentito ra, amore e dolore. È significativo notare che, ringraziamento, volentieri profitto della invitata a far sentire la sua testimonianza e il circostanza per confermarmi con sensi di suo appello ai credenti anche a nome degli distinto ossequio altri suoi colleghi, sarà una particolare voce femminile, un’intellettuale considerata tra i Card. Tarcisio Bertone maggiori esponenti della filosofia e della psi- Segretario di Stato cologia contemporanea, la francese di origine bulgara Julia Kristeva. Ebbene, essa ha tra l’al- ______tro dedicato – da non credente – pagine di stra- Reverendo Padre ordinaria intensità e fragranza all’esperienza Padre José Rodríguez Carballo, OFM mistica di santa Teresa d’Avila, dimostrando Ministro Generale così il desiderio profondo di interrogare una Via S. Maria Mediatrice, 25 figura tanto originale e diversa. 00165 ROMA La presenza di questo gruppo ristretto – che evoca un orizzonte molto vasto e variegato di uomini e donne senza appartenenza religiosa 7. Riflessioni/Approfondimenti esplicita, ma tesi a guardare oltre la superfi- cie delle cose e la pelle dei corpi per intuirne 1. Chi fa domande è sui sentieri della verità significati più profondi – è stata voluta con convinzione e sostenuta proprio da Benedetto Il 27 ottobre, ad Assisi, accanto a Benedetto XVI, sulla scia di un’intuizione che era bale- XVI e alla folla di rappresentanti delle varie nata nel suo spirito in occasione di un Natale, confessioni cristiane e delle religioni del mon- quello del 2009, quando incontrando i suoi più do, ci sarà anche un piccolo gruppo di cinque stretti collaboratori – ossia i membri della Cu- persone, pellegrini un po’ particolari e inediti ria romana – aveva dichiarato: «Io penso che nella città di san Francesco. La loro presenza la Chiesa dovrebbe anche oggi aprire una sorta renderà per certi versi originale questo incon- di “Cortile dei gentili” dove gli uomini possa- tro rispetto ai precedenti voluti dal beato Gio- no in una qualche maniera agganciarsi a Dio, vanni Paolo II. Si tratta, infatti, di figure della senza conoscerlo e prima che abbiano trovato cultura, della scienza, della filosofia che non l’accesso al suo mistero (…) Al dialogo con appartengono a nessuna espressione religiosa le religioni deve oggi aggiungersi soprattutto XXV «SPIRITO DI ASSISI» 351 il dialogo con coloro per i quali la religione è sono confrontarsi e persino incontrarsi, pro- una cosa estranea, ai quali Dio è sconosciuto prio come avviene attorno al tema della pace e che, tuttavia, non vorrebbero rimanere sem- e della giustizia. Esso è il vessillo elevato ad plicemente senza Dio, ma avvicinarlo almeno Assisi davanti a coloro che considerano que- come Sconosciuto». sti valori come dono divino e li invocano nella È da queste parole del Santo Padre che è preghiera, cercandoli e praticandoli nel loro sorto, in questi ultimi mesi, un «Cortile dei impegno religioso, morale e sociale. Ma è in- Gentili», cioè uno spazio di confronto – gli nalzato anche davanti a tutti coloro per i quali occhi negli occhi e con gli orecchi in ascolto – il cielo della trascendenza è spoglio; tuttavia, come accadeva nell’omonimo spazio riservato la coscienza e la vita di queste persone sono ai pagani, le gentes, i Gentili appunto, all’in- orientate e protese a essere fonte di impegno e terno dell’area del tempio di Gerusalemme. di liberazione per una società umana più giu- Esso è stato promosso dal Pontificio Consiglio sta. della Cultura e inaugurato solennemente lo Ad Assisi, dunque, attraverso la presenza scorso marzo a Parigi, alla Sorbona, all’Une- inedita dei non credenti dallo spirito aperto e sco, all’Académie Française, nel piazzale di sincero, si intesserà un «dialogo» che, come Notre-Dame, ma ormai è destinato a riproporsi suggerisce il termine greco, è un incontro di ramificandosi nei mesi futuri in decine e deci- lógoi, di pensieri, di concezioni, di discorsi, di ne di città (da Bologna a Bucarest, da Tirana a razionalità, ma è anche un «attraversamento» Barcellona, da Marsiglia a Praga, da Palermo (dià), ossia un percorso che viene fatto all’in- al Quebec e a Washington e così via). La real- terno di un lógos, una verità che ci precede e ci tà spaziale di questo «Cortile» gerosolimitano eccede. È un dialogo che viene condotto sulla comportava, però, non solo una distinzione, soglia dell’assoluto di Dio per i credenti, ma pur necessaria trattandosi di due concezioni nello stesso tempo sul «bordo insperato del ed esperienze differenti, ma anche una separa- visibile» alla ricerca dell’invisibile per il non tezza. Infatti, come è noto ed è attestato dallo credente, come affermava il poeta «agnostico» storico Giuseppe Flavio, un muro divideva lo francese Yves Namur nella sua opera signifi- spazio dei pagani da quello degli israeliti, un cativamente intitolata Dieu ou quelque chose muro sul quale campeggiava «un’iscrizione commeça («Dio o qualcosa di simile») pubbli- che proibiva agli stranieri sotto pena di morte cata nel 2008. Un dialogo al quale entrambi l’ingresso» nell’area sacrale (Antichità Giu- i protagonisti portano il loro contributo di ri- daiche, XV, 147). Era il segno di quella fron- cerca. Anche chi non si professa credente, ma tiera invalicabile che spesso ha diviso aspra- è in cammino con la sua ragione, la sua arte, mente nei secoli credenti e negatori della fede le sue energie intellettuali e umane nel grande o agnostici. orizzonte dell’essere, ha il suo dono da offrire È forse a questa barriera che alludeva san al fedele. Si tratta di quella convinzione che Paolo quando, scrivendo ai cristiani di Efeso, animava già i Padri della Chiesa che non esi- dichiarava che Cristo è venuto ad «abbattere tavano a mettersi in ascolto della voce della il muro di separazione che divideva» Ebrei e cultura pagana classica, consapevoli che per- Gentili «per creare in se stesso, dei due, un so- sino in essa si annidavano i bagliori del Verbo, lo uomo nuovo, facendo la pace, riconciliando i suoi «semi» fecondi di verità. tutti e due in un solo corpo» (Efesini, 2,14-16). Anzi, san Giustino non esitava a scrivere La realtà materiale del «Cortile» può, quindi, nella sua i Apologia che «del Lógos divino fu trasformarsi – sulla scia delle parole dell’A- partecipe tutto il genere umano e coloro che postolo – in un simbolo che illustra emble- vissero secondo il Lógos sono cristiani, anche maticamente anche quanto avverrà ad Assisi. se furono giudicati atei, come fra i greci Socra- Credenti e non credenti stanno certamente su te ed Eraclito e altri come loro» (46,2-3). La territori ideali diversi, ma non si devono rin- stessa incarnazione del Verbo, sia nella Bibbia serrare in un isolazionismo sacrale o laico, sia in Cristo, dimostra questo passaggio di lu- ignorandosi o respingendosi, come vorrebbero ce e di verità attraverso le diverse culture che i fondamentalisti di entrambi gli schieramenti. non sono state mai materiali inerti, ma fecondi Certo, non si devono ignorare le discordanze terreni di incontro tra Parola divina e parole dissolvendole in un vago sincretismo intellet- umane. Stupenda in questa prospettiva è l’e- tuale e spirituale; ma i pensieri e le parole, le sclamazione di Isaia: «Stillate, cieli, dall’alto e opere e le scelte di entrambi i protagonisti pos- le nubi facciano piovere la giustizia! Si apra la 352 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 terra, fiorisca la salvezza e germogli insieme la Era così avviato il cammino di questa giustizia!» (45,8). Questo incontro tra cielo e espressione, che il Pontefice stesso avrebbe terra, tra trascendenza e storia sarà rappresen- ripreso in svariate circostanze, soprattutto in tato nel comune pellegrinaggio di Assisi, ove occasione dei convegni annuali «Uomini e re- anche chi non crede si affaccerà sull’orizzon- ligioni» organizzati dalla Comunità di Sant’E- te della fede per scorgere quello Sconosciuto gidio. che forse talora egli ha persino invocato, come L’espressione è purtroppo diventata contro- faceva lo scrittore russo Aleksandr Zinov’ev: versa, positivamente accolta da quanti vissero «Ti supplico, mio Dio, cerca di esistere! Vive- con entusiasmo l’evento del 1986, deplorata re senza testimoni, quale inferno! Per questo, da alcuni che a quell’evento guardarono con forzando la voce io grido, io urlo: Padre mio, perplessità e persino aperto dissenso. ti supplico e piango: Esisti!».Per molti non L’espressione, in realtà, si prestava a diver- credenti, infatti, Dio non è un vuoto nulla, ma se interpretazioni, e i contrasti, più che sulla un’assenza. E noi sappiamo bene che il posto locuzione in sé, riguardano l’interpretazione libero di una persona che ci ha lasciati non è dell’evento che essa evoca. Per metterne a fuo- vuoto, perché l’assenza è la nostalgia o l’at- co il senso accettabile, è bene partire dall’uso tesa di una nuova presenza. È per questo che che ne fece Giovanni Paolo II. non era così paradossale quello che scriveva Fondamentale, a tal fine, è l’allocuzione al- un cattolico francese del secolo scorso, Pierre la Curia romana del 22 dicembre 1986, intera- Reverdy: «Ci sono atei di un’asprezza feroce mente dedicata all’evento di Assisi. Illustran- che tutto sommato si interessano di Dio molto done i fondamenti teologici alla luce dell’u- più di certi credenti frivoli e leggeri». Si com- niversale cristocentrismo della creazione e prende, allora, come sia prezioso anche per della redenzione, il beato mostrava l’evento noi avere accanto – come ha voluto Benedetto assisano come una «illustrazione visibile, una XVI – queste presenze autentiche e sincere, lezione dei fatti, una catechesi a tutti intelligi- mentre riflettiamo, dialoghiamo e preghiamo bile», di quanto il concilio Vaticano II aveva per la pace e la giustizia nel mondo lungo le insegnato, presentando la Chiesa come «segno vie e le memorie di Francesco. e strumento dell’unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano» (Lumen gentium, 1) e Card. Gianfranco Ravasi in particolare dell’insegnamento conciliare in Presidente del tema di ecumenismo e di rapporto tra il cristia- Pontificio Consiglio della Cultura nesimo e le religioni. Precisava che ad Assisi tutto era stato pensato «senza nessuna ombra [L’Osservatore Romano, 9 luglio 2011] di confusione e sincretismo». Sottolineava, come fatto specifico, il valore della preghiera 2. Per ben comprendere lo «spirito di Assisi» per la pace. A due anni dall’evento, accogliendo i rap- Si parla di «spirito di Assisi», e la memo- presentanti delle religioni mondiali parte- ria va alla storica giornata del 27 ottobre 1986, cipanti al II incontro «Uomini e religioni», quando i rappresentanti delle varie confessioni Giovanni Paolo II diceva: «Dobbiamo conti- cristiane e delle più antiche religioni mondiali, nuare a vivere quello spirito di preghiera e di su invito del beato Giovanni Paolo II, conven- aspirazione verso la pace che abbiamo realiz- nero nella città serafica per la Giornata mon- zato ad Assisi». In tono quasi programmatico diale di preghiera per la pace. Fu l’«icona di tornerà su questo tema in occasione dell’VIII Assisi». Quell’icona, con il suo tratto di novità incontro «Uomini e religioni» che si tenne e suggestione, è irripetibile. Ma il messaggio proprio ad Assisi nel 1994. In riferimento alla che ne scaturì, è perenne. Fu in questo senso storica giornata di otto anni prima, scriveva: che Giovanni Paolo II coniò la locuzione di «Quell’incontro aveva una forza spirituale di- «spirito di Assisi». rompente: era come una sorgente a cui tornare La usò per la prima volta ricevendo in Va- per rinsaldare l’ispirazione; una fonte capace ticano, due giorni dopo l’evento assisano, i di sprigionare nuove energie di pace. Per que- rappresentanti delle religioni non cristiane che sto auspicavo che lo “spirito di Assisi” non so- vi avevano partecipato. Quasi come una con- lo non si estinguesse ma al contrario potesse segna, disse loro: «Continuiamo a vivere lo espandersi nel mondo, suscitando in ogni luo- spirito di Assisi». go nuovi testimoni di pace e di dialogo». Poco XXV «SPIRITO DI ASSISI» 353 oltre chiariva: «Questo mondo ha bisogno che Lo «spirito di Assisi» assumeva qui il to- gli uomini e le donne sensibili ai valori religio- no della concreta operosità per la costruzione si aiutino gli altri a ritrovare il gusto e la volon- della pace. tà di camminare insieme. Questo è lo “spirito L’anno dopo, per l’incontro di Aachen, di Assisi”». l’espressione, nelle parole del Papa, si arric- Qui «spirito di Assisi» s’incentra sull’ im- chiva del riferimento alla visione di Isaia, 2, pegno dei credenti delle varie religioni a pro- 3: «tutti i popoli del mondo in cammino dai muovere una cultura di pace. diversi punti della terra per raccogliersi attor- Nel 1998, in occasione dell’incontro «Uo- no a Dio come un’unica, grande e multiforme mini e religioni» di Bucarest, rinviava ancora famiglia». alla spiegazione teologica data nella menzio- Lo «spirito di Assisi» si è andato così, di nata allocuzione alla Curia romana, e scriveva: anno in anno, arricchendo di contenuti e sfu- «Questa prospettiva, che è in sostanza quello mature. Nel 2006 cadeva il ventesimo dell’e- che io ho chiamato “lo spirito di Assisi”, dove- vento. La voce del Papa era ormai quella di va essere ripresa e comunicata per potere su- Benedetto XVI. Toccò a me, da poco tempo scitare ovunque delle nuove energie di pace». vescovo di Assisi, l’onore di una lettera in cui Nel quindicesimo anniversario dell’evento, il Papa rievocava l’evento celebrato vent’an- per l’incontro «Uomini e religioni» celebrato ni prima, sullo sfondo del faticoso cammino a Barcellona, il beato Giovanni Paolo II espri- della pace, per concludere che quanto il pre- meva liricamente il suo sogno dell’unità della decessore aveva voluto poteva considerarsi famiglia umana per l’inizio del XXI secolo: una «puntuale profezia». Sviluppava poi, a «Ho fatto questo sogno, quando, nell’ottobre partire dalla dichiarazione Nostra aetate, e 1986, ho invitato ad Assisi i miei fratelli cri- facendo leva sulla comune condizione degli stiani e i responsabili delle grandi religioni esseri umani di fronte al Creatore, nell’otti- mondiali per pregare per la pace: uno insie- ca di Romani, 1, 20, il principio che la reli- me all’altro, non più uno contro l’altro. (…) gione non può che essere «foriera di pace». Avevo davanti ai miei occhi come una grande Le «guerre di religione» sono, per Benedetto visione: tutti i popoli del mondo in cammino XVI, un’espressione immatura del senso re- da diversi punti della terra per riunirsi davanti ligioso, giacché la fede in Dio creatore «non all’unico Dio come un’unica famiglia». E lo- può non promuovere tra gli uomini relazioni dando poi l’iniziativa degli incontri inter-reli- di universale fraternità». Il Papa illustra tutto giosi, concludeva: «Queste giornate giungono ciò con rimandi biblici, dall’Antico al Nuo- al termine in un clima di fraternità che ho vo- vo Testamento, fino alla rivelazione del Dio- luto chiamare lo “spirito di Assisi”». Amore (1Giovanni, 4,7). Passa poi a consi- Torna, come si vede, l’accento sull’uni- derare il carattere «orante» dell’evento del tà fraterna, percepita al di là delle differenze 1986, per ribadire il «valore della preghiera religiose. Il Papa notava con favore anche la nella costruzione della pace» che, prima di partecipazione di persone non credenti. essere costruita nelle strutture sociali e con i Nel 2002, in occasione della «sosta» paler- mezzi della politica, va edificata nei cuori, e mitana di questo annuale pellegrinaggio, il Papa suppone sempre l’aiuto della grazia. Ammo- leggeva la storica giornata assisana come «l’ini- niva poi a restare fedeli a quella che era stata zio di un nuovo modo di incontrarsi tra credenti la preoccupazione di Giovanni Paolo II nel- di diverse religioni: non nella vicendevole con- la celebrazione dell’evento assisano: evitare trapposizione e meno ancora nel mutuo disprez- anche solo l’impressione di sincretismo e di zo, ma nella ricerca di un costruttivo dialogo in relativismo. cui, senza indulgere al relativismo né al sincre- Com’è noto, Giovanni Paolo II aveva am- tismo, ciascuno si apra agli altri con stima, es- piamente sottolineato questo aspetto, caratte- sendo tutti consapevoli che Dio è la fonte della rizzando il convegno assisano con la formula: pace». Ricordava come, nel gennaio preceden- «insieme per pregare, non per pregare insie- te, era tornato ad Assisi con i rappresentanti me». Con il senno del poi si può forse ricono- delle Chiese cristiane e delle grandi religioni, scere che qualche dettaglio, nell’organizzazio- dopo i tragici eventi dell’11 settembre 2001, e ne di quella complessa giornata, fu forse non del invitava ad allargare lo sguardo, da Palermo, sul tutto all’altezza di tale preoccupazione papale, Mediterraneo, verso la Terra Santa e verso l’A- mettendo anche nel conto l’effetto mediatico, frica provata dalla fame e dalla povertà. che tendeva ad unificare quello che, nella pras- 354 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 si degli oranti, era sentito come rigorosamente alla libertà e alla ragione, nell’impegno per la distinto. Qualche sofferenza in chi, da questo, pace e per la riconciliazione». si è sentito disorientato, può essere compresa, e la si può accogliere come monito fraterno a Mons. Domenico Sorrentino organizzare in futuro le cose in modo che lo Vescovo di Assisi, Nocera Umbra e «spirito di Assisi», nemmeno nella più lon- Gualdo Tadino tana impressione, appaia qualcosa di vicino al relativismo religioso. Benedetto XVI lo ri- [L’Osservatore Romano, 9 luglio 2011] badisce con forza, nella menzionata lettera: «quando ci si ritrova insieme a pregare per la 3. Ministro Geral da Conferência sobre «o pace, occorre che la preghiera si svolga se- espírito de Assis» condo quei cammini distinti che sono propri Lisboa, Academia Internacional de Cultura della varie religioni. Fu questa la scelta del Portuguesa, 18.10.2011 1986, e tale scelta non può non restare valida anche oggi. La convergenza dei diversi non O ESPÍRITO DE ASSIS deve dare l’impressione di un cedimento a EM PERSPECTIVA FRANCISCANA quel relativismo che nega il senso stesso della verità e la possibilità di attingerla». Un ulti- mo aspetto sottolineato da Benedetto XVI è il A poucos anos da sua primeira visita, no riferimento alla figura di Francesco. Era stata próximo dia 27 de Outubro, o Papa Bento la motivazione della scelta di Assisi da parte XVI – a convite do Bispo de Assis e dos di Giovanni Paolo II. Rimane anche la moti- quatro Ministros Gerais da Primeira Ordem vazione del successore, nel farsi pellegrino in Franciscana e da OFS – voltará a Assis. O gesto questa stessa città per il venticinquesimo di é significativo, tendo em conta que este Papa quell’evento. Di esso, in occasione della sua mede com muita ponderação as suas viagens visita ad Assisi del 17 giugno 2007, parlò ap- fora do Vaticano. A circunstância, no entanto, punto in chiave «francescana»: «La scelta di merecia-o: nessa data, de facto, celebram- celebrare quell’incontro ad Assisi era sugge- se os 25 anos do I Encontro de João Paulo II rita proprio dalla testimonianza di Francesco com os principais líderes religiosos do mundo. come uomo di pace, al quale tanti guardano Uma iniciativa audaz, feliz e profética do con simpatia anche da altre posizioni cultu- Papa Wojtyla que desde há anos é conhecida rali e religiose. Al tempo stesso, la luce del pelo nome “Espírito de Assis” ou “Lógica de Poverello su quell’iniziativa era una garanzia Assis,” como a baptizou o mesmo pontífice. di autenticità cristiana, giacché la sua vita e Para melhor compreender o significado da il suo messaggio poggiano così visibilmente celebração do próximo dia 27 penso que seja sulla scelta di Cristo, da respingere a priori importante evocar de um pouco de história. qualunque tentazione di indifferentismo re- ligioso, che nulla avrebbe a che vedere con O Encontro de 1986 l’autentico dialogo interreligioso». Illustrava Contra o parecer de muitos e expondo-se così lo «spirito di Assisi» a partire non solo a uma crítica não dissimulada que não se fez dall’evento del 1986, ma anche, secondo l’ esperar de alguns sectores da Igreja – Lefevre «ermeneutica della continuità» che gli è ca- qualificou o encontro de impostura de Assis – ra, alla luce della testimonianza di Francesco, João Paulo II convocou o dito encontro com eccezionale testimone della perenne «novità» um objectivo bem concreto: mostrar que o della tradizione cristiana, sulla base della ra- diálogo baseado na experiência religiosa é dice sempre viva del Vangelo. E concludeva: possível sem por isso cair no relativismo ou «Lo “spirito di Assisi”, che da quell’evento no sincretismo religioso, acusação da que, continua a diffondersi nel mondo, si oppone todavia, não se livrou, apesar de que o mesmo allo spirito di violenza, all’abuso della reli- João Paulo II o explicou naquele 27 de Outubro gione come pretesto per la violenza. Assisi ci de 1986: não se trata, dizia então o pontífice, dice che la fedeltà alla propria convinzione de buscar um consenso religioso, nem de religiosa, la fedeltà soprattutto a Cristo cro- negociar as nossas convicções de fé, nem tão- cifisso e risorto, non si esprime in violenza e pouco que as religiões possam reconciliar-se intolleranza, ma nel sincero rispetto dell’al- no plano de um projecto terreno comum que tro, nel dialogo, in un annuncio che fa appello as sobre passe a todas. XXV «SPIRITO DI ASSISI» 355

De que se tratava então? Para além da foto sobre a relação entre o cristianismo e as dos líderes religiosos do mundo diante da demais religiões, sem que pusesse em dúvida a Porciúncula ou da Basílica de são Francisco profunda convicção de que – nas suas palavras em Assis, o encontro de 1986 tinha três – o Espírito trabalha eficazmente inclusive intenções principais. fora do organismo visível da Igreja. O Espírito A primeira era colocar de relevo a dimensão “manifesta-se particularmente na Igreja e nos intrínseca espiritual da paz, frente a uma seus membros, mas a Sua presença e acção são cultura que cada vez mais tende a pôr de lado universais, sem limite algum de espaço nem de o fenómeno religioso. A verdadeira paz só se tempo” (Redemptoris Missio, 28). pode alcançar através de uma profunda relação O encontro de Assis de 1986 mergulha as com Deus que leve a reconhecer o outro, o suas raízes directamente no Vaticano II e, mais diferente, como humano. concretamente, na Nostra Aetate. Tinha-o dito A segunda intenção, na mente do Papa, era claramente o Papa João Paulo na alocução aos que os líderes religiosos assumissem a sua cardeais da Cúria Romana a 22 de Dezembro própria responsabilidade na construção da paz, de 1996: “O acontecimento de Assis pode e que as crenças pessoais e comunitárias se ser considerado como uma ilustração visível, traduzissem numa efectiva construção da paz. uma lição de facto, uma catequese a todos Deste modo o Papa alertava contra a possível inteligível, do que pressupõe e significa o instrumentalização da religião como elemento compromisso ecuménico e o compromisso de conflito, e, ao mesmo tempo, para a pelo diálogo inter-religioso recomendado necessidade de evitar algumas armadilhas para e promovido pelo Concílio Vaticano II.” A que a cooperação das distintas comunidades perspectiva teológica e histórica da unidade religiosas ao serviço da justiça e da paz seja da família humana é o horizonte que acolhe fecunda. A violência em nome de Deus é fruto o acontecimento de Assis. Com este gesto se da cegueira religiosa. As distintas tradições poderia dizer que João Paulo II acolheu, com religiosas são chamadas a ser instrumentos fidelidade e criatividade, quanto o Concílio concretos de paz verdadeira. tinha afirmado (LG, 16). A terceira intenção era consciencializar a A esta convocação de compromisso com todos que só na mútua aceitação do outro e no a paz acorreram umas 70 delegações de todo consequente respeito recíproco, fundamentado o mundo que representavam todas as grandes no amor, reside o grande segredo da tradições religiosas do mundo. Abria-se humanidade reconciliada. Para alcançar a dita um caminho de diálogo entre os crentes que reconciliação é necessário um diálogo sincero continuaria nos anos seguintes. e respeitoso com as diferenças próprias das tradições religiosas. Só assim será possível O Encontro de 2002 transformar as estruturas e as consciências e Este segundo encontro teve lugar a construir juntos um mundo de paz. 24 de Janeiro de 2002. Foi convocado Ficava claro que não se tratava, portanto, pelo Papa Wojtyla por ocasião e motivo de uma coexistência religiosa na qual as dos acontecimentos dramáticos do 11 de várias crenças seriam reconhecidas como vias Setembro. Naquela ocasião, a intenção do complementares à fundamental que é Jesus Papa ao convocar este segundo encontro foi a Cristo (Dominus Iesus). Tão-pouco se tratava de esconjurar o perigo de confrontação com o de tirar vantagem de uma unidade superficial Islão. nem, muito menos, como afirmaram então Na realidade não foi um acontecimento Papa e o patriarca ecuménico, de renunciar à inédito, pois já em 1994 se tinha celebrado confissão de que Cristo é a nossa paz. Na mente na cidade de Assis uma jornada de oração do Papa não se tratou nunca de uma iniciativa pela paz nos Balcãs, com representantes das que se prestasse a favorecer uma “mentalidade principais religiões presentes nesta região da do indiferentismo... frequentemente radicada Europa, então em guerra. em concepções teológicas incorrectas, e Aquele encontro concluiu-se na praça de geradora de um relativismo religioso, que São Francisco, em Assis, com a assinatura leva a pensar que ‘tanto vale uma religião dos líderes presentes de um manifesto a favor como outra’” (Redemptoris Missio, 36). da paz e condenando toda a violência de raiz Com a sua iniciativa, João Paulo II pretendia religiosa. simplesmente estabelecer as bases doutrinais Deste modo, o Papa João Paulo II conseguia 356 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 dois objectivos importantes: que todas as erros cometidos por quantos nos definimos religiões condenassem o terrorismo de matriz religiosos. fundamentalista e que se prestasse particular É assim que, de alguma maneira, este atenção a não se deixar instrumentalizar pelos encontro quer tornar visível o que afirma o confrontos entre culturas, povos e nações. número 2 da Nostra Aetate: “A Igreja católica Eram passos importantes na vocação de nada rejeita do que nessas religiões existe de todos os homens de boa vontade na construção verdadeiro e santo. Olha com sincero respeito da paz. esses modos de agir e viver, esses preceitos e doutrinas que, embora se afastem em muitos O Encontro de 2011 pontos daqueles que ela própria segue e A 25 anos de distância daquele memorável propõe, todavia, reflectem não raramente um encontro em Assis, Bento XVI convoca raio da Verdade que ilumina todos os homens.” um novo encontro na cidade natal de São Reafirma-se assim algumas convicções Francisco. Quando já faltam poucos dias para profundas que merecem ser bem recordadas: esta assembleia perguntamo-nos: Qual é o • Todos somos criaturas de Deus, e por isso objectivo deste novo encontro em Assis, no irmãos e irmãs. qual estará presente Bento XVI? Creio que • Deus actua em cada pessoa humana. o grande significado de tudo isto não reside • O património dos valores éticos em todas as somente no comemorar aquele primeiro religiões permite a afirmação por parte de encontro que teve lugar há 25 anos. No meu todos da justiça, a paz e a harmonia. entender, a iniciativa de Bento XVI vai muito A Igreja afirma que há quatro tipos de mais além. Talvez o caminho melhor para diálogo: o diálogo da vida (compartilhando as descobrir o objectivo principal dela seja partir alegrias e as provações de cada dia), o diálogo do lema escolhido por Bento XVI para o dito das obras (cooperando no progresso integral encontro: Peregrinos da verdade, peregrinos do homem), o diálogo teológico (quando este é da paz. possível), e o diálogo da experiência religiosa. Creio não me equivocar ao afirmar que o Este encontro situa-se neste último e também Papa Bento XVI com a palavra peregrinos quer no diálogo das obras. indicar que, todavia, ainda não alcançámos a Este encontro não é, portanto, um diálogo/ meta, que esta nos transcende, e que por isso conversação diplomática, não é uma busca temos de nos sentir a caminho. Se a meta de compromissos, não está motivado por é a paz, segue-se que a sua busca é o que dá interesses sociais nem diplomáticos, não busca sentido à nossa peregrinação. Mas recorda- acentuar as diferenças nem substimá-las, tão- nos também algo que é muito importante: que pouco busca uma religião universal aceita por a busca da paz não se pode separar da busca da todos. Este encontro, como qualquer encontro verdade, uma verdade que o mesmo Pontífice caracterizado pelo diálogo, será um espaço identificou muitas vezes com Cristo mesmo. para o testemunho recíproco entre os crentes Sem renunciar a esta profunda convicção de religiões distintas, e destes com os não de que em Cristo recebemos a revelação plena, crentes, para conhecerem melhor a religião do e, por tanto o dom da verdade, todavia nós os outro e os compromissos éticos que emanam cristãos não renunciamos – nem podemos do coração de cada um. Ele permitirá avançar renunciar– à busca da paz e ao continuar a ser na correlação de imagens erróneas e superar peregrinos da verdade, pois esta supera-nos. E estereótipos para permitir conhecer o outro fazemos esta peregrinação de mãos dadas com como ele é, como tem direito a ser conhecido. todos os homens de boa vontade: crentes e não crentes. A Linguagem dos Gestos Aqui encontramos uma novidade em relação No encontro de 1986 sublinharam-se três aos encontros anteriores. Para estes tinham elementos praticamente presentes em todas as sido convidados apenas os líderes crentes. religiões: a oração, a peregrinação e o jejum. Pelo contrário, para o encontro de 2011 foram O momento central do encontro foi a oração convidados também expoentes do mundo da comum pela paz. ciência e da cultura que se auto-definem como O segundo encontro de 2002, perante a não religiosos ou não crentes. Também eles, violência de origem religiosa, caracterizou- de facto, podem dar a sua aprovação na busca se pela insistência na necessidade da da paz, assinalando – quando for o caso – os purificação, da qual cada tradição religiosa XXV «SPIRITO DI ASSISI» 357 deve encarregar-se perante as outras e perante – ninguém pode anunciar o que não vive, o mundo. Naquele momento o Papa pediu Francisco anuncia e constrói a paz porque a uma jornada de jejum que simbolicamente vive no mais profundo de si mesmo. foi colocada no final do Ramadão – o mês de Mas Francisco é um testemunho eficaz jejum para os muçulmanos. Neste segundo e conveniente de paz porque, nas palavras encontro a oração não foi comum mas antes de Bento XVI, redescobriu as raízes particular de cada grupo religioso. Com isso se transcendentes da paz. Essa, para Francisco, é pretendeu evitar qualquer interpretação de tipo um dom de Deus em Cristo. Ninguém a pode irenista ou sincretista. anunciar aos outros se não a tiver recebido No encontro de 2011 mantêm-se os três primeiro. A paz é construída nos corações elementos: jejum, peregrinação e oração. Esta – para os crentes, o lugar da intervenção de última consistirá num momento de silêncio. O Deus. Ao mesmo tempo recorda-nos que só silêncio e o recolhimento serão privilegiados graças a uma profunda relação com o Pai é sobre qualquer outro tipo de oração própria de possível reconhecer aos demais como irmãos cada tradição religiosa. Com isso evidencia-se e irmãs e, por isso mesmo, respeitá-los como que não se quer dar a impressão de relativismo tais. Juntamente com a dimensão “horizontal” ou de sincretismo. das relações com os outros homens é de capital importância a dimensão “vertical” da Porquê Assis? relação de cada um com Deus. Quando esta A escolha de Assis para todos estes encontros é autêntica, não pode não dispor os crentes a não é casual. Já o Papa João Paulo II explicou considerar os outros como irmãos. “O triste em seu momento que a eleição de Assis se tinha fenómeno da guerra das religiões não se pode feita por ser a pátria de São Francisco, o irmão atribuir à religião enquanto tal, mas antes aos universal, homem de diálogo, verdadeiro limites culturais onde ela é vivida e em que artífice de paz e reconciliação, e por isso ela se desenvolve no tempo” (Bento XVI). “conhecido e venerado por muitos no mundo Por outro lado, Bento XVI escreve a inteiro como símbolo da paz, da reconciliação, Mons. Domenico Sorrentino, Bispo de Assis: e da fraternidade” (João Paulo II). “O Poverello encarnou a bem-aventurança Francisco, com efeito, realizou vários proclamada por Jesus no Evangelho de modo gestos que lhe mereceram ser considerado exemplar: ‘Bem-aventurados os construtores como ícone de todos aqueles que desejam da paz porque serão chamados filhos de Deus’ ardentemente a paz e trabalham para a (Mt 5, 9). O testemunho que ele deu no seu construir: a sua intervenção a favor da paz em tempo torna-o referência natural para quantos Arezzo e noutras cidades (cf. 2Cel 108; Fl 11), hoje cultivam a ideia da paz, do respeito pela o episódio do lobo de Gubbio (cf. Fl 21), a natureza, do diálogo entre as pessoas, entre as reconciliação com os ladrões de Montecasale religiões e as culturas.” Francisco, nas palavras (cf. LP 115), a reconciliação entre o Bispo de João Paulo II, é “o apóstolo da paz.” Com de Assis e o Podestà da mesma cidade (cf. razão, nas palavras do Cardeal Etchegaray, LP 44), o encontro com o Sultão, durante as Assis é “a arca espiritual onde se refugia toda cruzadas (cf. 1Cel 57), a saudação da paz que a humanidade.” os frades usavam revelada pelo Altíssimo a Desafios do Espírito de Assis São Francisco (cf. Test 23), e pelo cântico de • Viver a própria fé ao serviço da paz. Assis harmonia da criação, cantado pelo santo de diz-nos que nenhuma diferença religiosa Assis no Cântico das Criaturas. pode justificar atitudes belicosas contra Agora perguntamo-nos: Qual a razão outros seres humanos, e que uma religião profunda pela qual São Francisco é artífice madura gera no crente a percepção de que de paz e pela qual o mundo vê nele um a fé em Deus, Criador do universo e Pai testemunho de paz e reconciliação? Para de todos, não pode não promover relações além de muitas outras explicações, a razão de fraternidade universal entre os homens. última encontra-se – no meu modo de ver – O Espírito de Assis é um rotundo não a em que Francisco era um homem plenamente qualquer tipo de fundamentalismo, um não reconciliado consigo mesmo, com os demais, categórico ao uso do nome de Deus para e com a criação inteira. Se é verdade que justificar a guerra. – como afirmaram os Ministros Gerais • Ser verdadeiros construtores da paz. A da Família Franciscana faz agora 25 anos celebração dos 25 anos do Espírito de 358 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Assis desafia-nos – a quantos desejamos Na oração construímos a paz dentro e fora a paz – a ser verdadeiros construtores de de nós mesmos. O gesto de João Paulo paz, actualizando, deste modo, os gestos II manifestava a confiança de todas as proféticos de Francisco, e o gesto profético religiões nas energias espirituais e na força de João Paulo II ao convocar o I Encontro extraordinária da oração: “O que parece que entre os líderes religiosos em Assis faz nos une – os cristãos – com os seguidores de agora 25 anos. Vivemos numa sociedade outras religiões é o reconhecer a necessidade marcada por confrontos, pela violência, da oração, expressão da espiritualidade do a guerra e o terrorismo. Neste contexto, homem...,” disse na sua viagem a Manila construir a paz é uma urgência que cabe a em 1981. E referindo-se ao acontecimento todos: cristãos, crentes de outras religiões, em Assis, disse: “Temos de continuar a e homens/mulheres de boa vontade. Viver viver aquele espírito de oração até à paz a paz, construir a paz, é uma tarefa de que realizámos em Assis... A nossa oração todos. Nenhum crente em Cristo, nenhum e a nossa vontade de paz parecem pequenas seguidor de outras tradições religiosas, coisas perante o avanço das lógicas de nenhum homem de boa vontade pode potência, e, todavia, constituem uma esquecer; um grito que ninguém pode preciosa reserva de energias espirituais deixar de escutar. “A paz – dizia João Paulo e humanas que salvaguarda o mundo da II a partir de Assis em 1986 – é uma tarefa contaminação da violência e oferece uma aberta a todos e não só aos especialistas, inspiração aos construtores da paz.” Uma aos sábios e aos estrategas. A paz é uma oração que, como disse o então Cardeal responsabilidade universal, passa através Ratzinger, não é uma oração inter-religiosa, dos mil pequenos actos da vida quotidiana. mas antes multi-religosa. Segundo o modo quotidiano de viver com • Só os pobres podem ser construtores da os outros, os homens escolhem a favor da paz. O espírito de Assis coloca-nos perante paz ou contra a paz.” outro grande desafio: compreender que só • Para construir a paz temos de ser homens um coração pobre como o de Francisco – de escuta e homens que respeitem as sem nada de próprio – pode ser habitado diferenças. A paz comporta escuta e respeito, pela paz e pode transformar aqueles que ou nas palavras do beato João Paulo II, a o possuem em operadores de paz. Só o paz implica “purificar o nosso espírito do pobre sabe situar-se ao lado do outro, preconceito, da inimizade, dos ciúmes e da do diferente, e nunca contra o outro. O inveja.” As diferenças não têm que resultar exemplo de Francisco perante o Sultão é necessariamente em confrontações. Para muito eloquente. O gesto de João Paulo II nós são manifestações da riqueza de Deus ia nesta mesma linha: “sem renunciar ao revelado em Jesus Cristo, um Deus que faz que nos é próprio – “Cristo é a nossa paz” – novas todas as coisas. Por outra parte, a paz nós os cristãos não queremos contrapor-nos pela qual oramos e trabalhamos não é só a ninguém, mas antes caminhar pela mão ausência de guerra, mas tem manifestações com todos os homens de boa vontade. de reconciliação global: consigo mesmo, • A necessidade de construir comunidades com os outros, com Deus, e com a natureza fraternas onde se criem relações – como indica a saudação franciscana de fundamentadas na autenticidade, na shalom we tob, paz e bem. solidariedade, e no diálogo. Isto implica • Ser homens espirituais. A paz, ao estilo opor-se convenientemente aos conflitos de Francisco, não se constrói somente através de um diálogo que, nas palavras através da diplomacia e da política, mas de Paulo VI, deve ser humilde e autêntico. sim sobretudo através de um movimento Um diálogo que não anula a missão. O espiritual que encontra na oração o seu Encontro de Assis não anula a missão; ponto culminante. A paz é um dom de antes pelo contrário, reforça-a, ao mesmo Deus e mergulha as suas raízes no coração tempo que os limites da missão eclesial de cada um: “A paz que anunciais com a se alargam – porque esta não se reduz boca, tende-a todavia mais abundante somente à evangelização e à constituição em vossos corações” (TC 58). Na oração de comunidades cristãs, mas estende-se descobrimo-nos irmãos. A oração livra- a ser fermento dos valores evangélicos, à nos do egoísmo, do ódio e da vingança. construção do Reino, já presente na Igreja XXV «SPIRITO DI ASSISI» 359

e para além das suas fronteiras. Missão necessárias para a vida dos povos, e diálogo não se opõem e muito menos particularmente dos povos mais pobres.” se excluem. Missão e diálogo são como duas linhas sobre as quais o Espírito de Concluindo Assis continua a caminhar. De novo aqui o O vigésimo-quinto aniversário do Espírito encontro de São Francisco com o Sultão é de Assis ocorre no início de um novo sumamente significativo. milénio. O nosso tempo é um tempo em que • A necessidade de participar activamente é necessário aprender e praticar de novo a arte nos problemas de nossa época. Nem o do diálogo e da colaboração entre distintos. cristão nem os crentes de outras religiões, Torna-se necessário deixar de lado a loucura mas tão-pouco qualquer homem de boa da ira e da violência, e ajudar a verdade a vontade, como os agnósticos, podem virar manifestar-se. Hoje é urgente cultivar o as costas aos problemas que a sociedade diálogo genuíno das culturas e das religiões. vive e que muitas vezes são dramáticos. Uma responsabilidade particular neste diálogo O Espírito de Assis convida-nos a olhar é a que tem a Igreja e a Família Franciscana a realidade com os olhos bem abertos e como custódios da visão de Assis. Quando os lúcidos. A paz é inseparável da justiça, por conflitos entre as civilizações parece serem a isso temos de estar ao lado dos pobres, lutar categoria interpretativa da situação mundial pelos direitos civis e de liberdade religiosa e os conflitos parece que se generalizam, de todos. Por outras palavras, temos de ter o Espírito de Assis pode ajudar a dar uma uma grande consciência social, recordando resposta diferente: a de uma civilização que que a espiritualidade que alimenta as nossas sabe compartilhar, dialogar e respeitar. A vidas nunca é alheia à vida de nossos povos meta parece distante. Estamos só ao romper da e a tudo o que a eles se refere. aurora – tantum aurora est, dizia o franciscano • Promover o diálogo ecuménico e inter- e beato João XXIII – do desígnio de Deus religioso. O encontro de Assis assinala sobre a fraternidade entre todos os homens. uma etapa histórica na vida do diálogo Que o Senhor nos ensine os seus caminhos e ecuménico e inter-religioso. Este encontro possamos caminhar segundo os seus desígnios não é um acontecimento concluído mas sim (cf. Is 2, 2-3). Paz e Bem. Shalom we tob. um início. Hoje mais do que nunca é urgente abrir novos caminhos de diálogo ecuménico Fr. José Rodrígues Carballo, ofm e inter-religioso, e também reforçar os Ministro Geral, OFM caminhos já existentes com a finalidade de promover a paz, a reconciliação, a 4. Dal confronto ecumenico all’incontro di integridade da criação, e o desenvolvimento Assisi humano integral. É muito o que a nós crentes nos separa, mas é igualmente muito I FRUTTI DELL’EREDITÀ o que nos une. Devemos unir as forças para FRANCESCANA lutar contra tudo o que leva à discriminação e potenciar tudo o que leve ao encontro. In Italia l’immediata preparazione alla Devemos conhecer-nos melhor para nos Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per respeitarmos mais. Só assim será possível o la pace e la giustizia nel mondo, convocata da diálogo da vida, uma convivência pacífica, Benedetto XVI ad Assisi, per il 27 ottobre, è e uma colaboração entre as religiões. Dizia stata segnata da una molteplicità di iniziative, Hans Küng: “Não haverá paz no mundo até che hanno coinvolto le comunità locali. Un que não haja paz entre as religiões, e não modo, non solo per ricordare quanto fatto da haverá paz entre as religiões até que não Papa Giovanni Paolo II per la promozione haja diálogo entre elas.” del dialogo tra le religioni a partire proprio • Trabalhar incansavelmente pela dall’incontro di Assisi del 1986, ma anche salvaguarda da criação. Bento XVI offrire un proprio contributo alla costruzione di dizia na Jornada Mundial da Paz do ano un dialogo per la pace, fondato sull’accoglienza 2010: “Se queres construir a paz, cuida dell’altro e sulla giustizia. a criação.” Muitos conflitos apresentam In questa molteplicità di iniziative, che um componente ambiental e nascem de hanno spesso assunto un carattere ecumenico uma excessiva exploração das reservas fin dalla loro progettazione, sono almeno 360 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 due gli elementi qualificanti. Da una parte Per quanto riguarda, invece, la dimensione l’insistenza nell’importanza delle tradizioni della ricerca e, in alcuni casi, del rilancio francescane per la costruzione di una cultura del dialogo tra le religioni per contribuire al del dialogo e della pace. E dall’altro la necessità superamento di tensioni e pregiudizi nella di moltiplicare le occasioni di conoscenza tra società contemporanea, va ricordato un le religioni in Italia. incontro che si è tenuto a Pavia martedì 25. Per quanto riguarda il patrimonio delle Con questo incontro, che ha assunto un valore tradizioni francescane si tratta di un aspetto particolare anche per il fatto di essere stato che si è venuto arricchendo in questi ultimi ospitato nella locale facoltà di scienze politiche, anni di numerosi contributi scientifici e di si è inteso promuovere una riflessione sul tanti eventi pubblici che, proprio alla luce dialogo tra le religioni e le tradizioni culturali del famoso incontro di san Francesco con il con una particolare attenzione alla situazione sultano al-Malik al-Kamil, nel 1219, nei pressi dell’Italia che «è stata interessata da fenomeni di Damietta in Egitto, hanno determinato migratori significativi o quanto meno una rilettura complessiva del ruolo dei percepiti come tali». Fenomeni, «che hanno francescani nella promozione del dialogo coinvolto uomini e donne di fedi e culture tra le religioni per la pace. Si è così pensato diverse, provenienti da diversi continenti e da a un dialogo da costruire nella quotidianità differenti esperienze». Al vescovo di Pavia, e nella consapevolezza che l’invocazione Giovanni Giudici, è stato chiesto d’introdurre alla necessità di costruire la pace assume un la riflessione, ripercorrendo l’itinerario dello valore profetico proprio per la difficoltà di «spirito di Assisi» e la sua recezione nella testimoniare quei valori con i quali la pace si Chiesa, nelle comunità religiose e nella società. realizza a partire dalla ricerca della giustizia A Vincenzo Pace, docente presso l’università nel mondo. di Padova, impegnato da anni nello studio della In questa prospettiva si colloca l’incontro dimensione interreligiosa dell’Italia, è stato promosso dalla famiglia francescana della affidato invece il compito di presentare i più Campania, a Parlargine di Ponticelli, domenica recenti mutamenti della «geografia» religiosa. 23 ottobre, per una riscoperta dello «spirito Significativa è stata anche la partecipazione di di Assisi» che, a 25 anni dal primo incontro rappresentanze delle diverse denominazioni voluto da Giovanni Paolo II, mostra come la cristiane presenti a Pavia. Una partecipazione strada del dialogo, fondato sul rispetto delle che non solo ha dato un carattere ecumenico tradizioni delle singole comunità, costituisca all’incontro, ma ha anche mostrato il pieno il fondamento per la denuncia da parte delle coinvolgimento delle varie confessioni religioni dell’inutilità del ricorso alla violenza cristiane a questo tipo di iniziative per il per risolvere qualunque tipo di controversia dialogo. Testimoniando così quanto sia diffusa nella società. Tanto più quando la violenza e condivisa la volontà d’essere costruttori di diventa un mezzo per affermarsi. Con questo un dialogo tra le religioni per la pace. incontro, così come altri, si è voluto quindi Si tratta di una dimensione ecumenica che legare la preparazione all’incontro di Assisi del caratterizza molti incontri di questi giorni. 2011 al rilancio di un impegno quotidiano con Tra questi, particolarmente significativa si il quale manifestare la vocazione dei cristiani a preannuncia, venerdì 28, la celebrazione essere testimoni della pace nel mondo. di una preghiera ecumenica a Frosinone, Con questa intenzione è stato pensato presieduta dal vescovo Ambrogio Spreafico. anche l’incontro, promosso dall’Ufficio per Alla preghiera seguirà anche un incontro l’ecumenismo e il dialogo interreligioso con la locale comunità islamica, proprio dell’arcidiocesi di Matera e dalla locale per sottolineare come lo «spirito di Assisi» comunità francescana, proprio per giovedì 27. costituisca per tutti i cristiani una spinta non Un appuntamento, attraverso il quale offrire solo a pregare per una sempre più visibile alla città un momento di riflessione, dialogo e unità, ma al tempo stesso per la riscoperta di di preghiera alla luce dello «spirito di Assisi» una comune vocazione al dialogo con l’altro. per interrogarsi su come i credenti debbano Per certi versi, infine, può considerarsi vivere la propria fede a servizio della causa esemplare, per una efficace sintesi della della pace. Manifestando questo impegno riscoperta delle tradizioni francescane per anche con una fiaccolata per le strade della la pace e dell’azione per lo sviluppo del città lucana. dialogo tra le religioni, la giornata di studio XXV «SPIRITO DI ASSISI» 361 promossa dall’Istituto di Studi Ecumenici San Ora, lo scorso 27 ottobre 2011, il Bernardino di Venezia, proprio per la mattina meccanismo si è ripetuto, e il pontefice, di giovedì 27. All’incontro prenderanno la insieme a vari rappresentanti religiosi, è salito parola padre TecleVetrali, direttore della ad Assisi per ricordare la Giornata mondiale rivista «Studi ecumenici» per una riflessione di preghiera per la pace fortemente voluta da sullo spirito di Assisi quale elemento per la Giovanni Paolo II il 27 ottobre di un quarto di costruzione del dialogo interreligioso alla luce secolo fa. Un momento che rappresentò, per dell’esperienza francescana, e poi Antonio molti versi, una novità assoluta nella storia Rigopoulos, dell’università Ca’ Foscari di delle relazioni interreligiose: per la prima Venezia, per una panoramica, non solo rivolta volta un gran numero di esponenti delle all’Italia, sulla copresenza di elementi per il diverse religioni planetarie si ritrovavano dialogo con rigurgiti di integrismo intollerante assieme per pregare e testimoniare la nelle religioni. natura profonda della pace, la sua qualità La giornata s’inserisce in un cammino per trascendente. La convinzione che ispirava la promozione del dialogo tra le religioni, a il papa polacco, in un clima segnato dalla partire da una sempre migliore conoscenza guerra fredda, era che «la preghiera e la della proprio identità confessionale, che ha testimonianza dei credenti, a qualunque caratterizzato l’Istituto di Studi Ecumenici tradizione appartengano, possono molto per in questi ultimi anni, con una serie di la pace nel mondo». Si scrisse all’epoca che iniziative, tra le quali l’attivazione di corsi di l’incontro di Assisi fu un caso esemplare master in dialogo interreligioso e in teologia di gesto profetico, di azione che inaugura ecumenica, per offrire un approfondimento un orizzonte altro rispetto alla ripetitività e un aggiornamento dell’universo del quotidiano, tipico della pedagogia dei interconfessionale e interreligioso che sempre gesti così cara al futuro Beato. Come altre più caratterizza l’Italia. volte, al livello alto della gerarchia alcuni La molteplicità delle iniziative per la gesti divennero così occasione solenne e preparazione dell’incontro di Assisi – alle irreversibile per affermare de facto una quali si aggiunge anche quanto è stato pensato comunione in realtà ancora distante. La per la giornata per il dialogo islamo-cristiano scelta fu dunque di incidere non tanto su – mostrano quindi che tanti battezzati in Italia un piano teologico-dottrinale quanto su hanno raccolto l’invito a farsi «pellegrini quello simbolico: un piano che non avrebbe della verità e pellegrini della pace» per essere abbandonato più in seguito. Ricordando alla testimoni della luce di Cristo che illumina il rinfusa, avvenne lo stesso al muro occidentale mondo. del tempio di Gerusalemme (2000), alla moschea di Damasco (2001); ma anche con Riccardo Burigana il mea culpa nell’anno del Grande Giubileo, le visite ad Auschwitz, Hiroshima, Sarajevo, [L’Osservatore Romano, 27 ottobre 2011, Beirut, Gorée, e così via. p. 7] Memoria di un gesto storico 5. Ritorno ad Assisi, dopo 25 anni «Cari fratelli e sorelle, (…) nel prossimo In preghiera mese di ottobre mi recherò pellegrino nella con le religioni città di san Francesco, invitando a unirsi a questo cammino i fratelli cristiani delle Non è frequente che un papa torni in un diverse confessioni, gli esponenti delle luogo per fare memoria di uno specifico atto del tradizioni religiose del mondo e, idealmente, predecessore. Eppure, per Benedetto XVI è già tutti gli uomini di buona volontà, allo scopo di la seconda volta che questo accade. La prima fare memoria di quel gesto storico voluto dal fu quando, ventiquattro anni dopo la storica mio predecessore e di rinnovare solennemente visita di Giovanni Paolo II (13 aprile 1986), l’impegno dei credenti di ogni religione a varcò la soglia della sinagoga di Roma: era il vivere la propria fede religiosa come servizio 17 gennaio 2010, e la data non fu certo casuale, per la causa della pace». Queste le parole con coincidendo con la tradizionale Giornata del cui Benedetto XVI, dopo il primo Angelus dialogo tra cattolici ed ebrei della CEI. dell’anno 2011 e a poche ore dall’orrenda strage 362 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 di cristiani copti che uscivano dall’eucaristia Filosoficas dell’Università di Mexico Unam. ad Alessandria d’Egitto, aveva annunciato la Se Giovanni Paolo II intuiva che le religioni, propria intenzione di rilanciare con forza lo sconfinando nel fondamentalismo, avrebbero spirito di Assisi. Parole che, inevitabilmente, fomentato guerre e logica del conflitto, ad si mescolarono a quelle che, in tutto il Assisi aveva misurato la loro forza che allora la mondo, stavano circolando, dense di pesanti cultura occidentale sottovalutava, avendo fatto interrogativi, alla luce di quell’ennesima proprio piuttosto il paradigma più modernità, tragedia legata alla questione della fede: meno religione; nell’incontro attuale papa libertà religiosa, cristianofobia, e anche Ratzinger ha potuto registrare positivamente il scontro di civiltà. Un riflesso condizionato, capovolgimento di questo paradigma nell’arco quest’ultimo, che riemerge puntualmente in di venticinque anni. Ora anche gli agnostici seguito all’attentato dell’11 settembre 2001 da e gli atei hanno accettato la sua proposta di parte di numerosi cronisti, che il papa ha scelto coinvolgimento. Ma non è stato questo l’unico di non fare proprio. Anzi. La sua risposta, cambiamento da lui voluto. Basti pensare pienamente in linea con la strategia conciliare all’assenza di spazi pubblici di preghiera delle suggellata dalla dichiarazione Nostra aetate, è religioni, con l’obiettivo evidente di eliminare andata in direzione esattamente opposta: non ogni ipotesi di orazioni comuni, eliminando era scontato, e anzi ha lasciato apertamente così una delle principali obiezioni mosse delusi quanti invece hanno ormai introiettato al primo Assisi (il rischio di relativismo, di l’immaginario dello scontro di civiltà. Già nel considerare cioè tutte le religioni, in fondo, 2006, del resto, egli aveva parlato del primo uguali). Assisi come di “una puntuale profezia”. Nel discorso fatto alla mattina nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, davanti Giornata di riflessione dialogo e preghiera alla Porziuncola dove trovò rifugio San Francesco, dinanzi a ortodossi ed ebrei, L’evento del 27 ottobre scorso ha avuto musulmani e buddhisti, hinduisti e jainisti, per titolo ufficiale Giornata di riflessione, sikh e (per la prima volta) bahai, confuciani, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia taoisti e shintoisti, Benedetto XVI ha recitato nel mondo, e come sottotitolo Pellegrini della un coraggioso mea culpa: «Come cristiano, verità, pellegrini della pace. Perché, hanno vorrei dire a questo punto, sì, nella storia spiegato gli organizzatori, ogni essere umano anche in nome della fede cristiana si è fatto è pellegrino in ricerca della verità (parola ricorso alla violenza. Lo riconosciamo, pieni di chiave dell’odierno magistero) e del bene. Il vergogna». Oggi, invece, le fedi sono chiamate sottinteso è che l’uomo religioso è sempre in a fare la loro parte contro il terrorismo e contro cammino verso Dio: da qui nasce la possibilità, qualsiasi strumentalizzazione della guerra, anzi la necessità di parlare e dialogare con e tornare a essere forza di pace. Per questo, tutti, pur senza rinunciare alla propria identità; risulta determinante, in vista di tale obiettivo, nella misura in cui il pellegrinaggio della il coinvolgimento dei non credenti: a fianco verità è vissuto autenticamente, esso apre al del patriarca di Costantinopoli Bartolomeo dialogo con l’altro, non esclude nessuno e I, al rabbino Rosen e al primate anglicano impegna tutti a essere costruttori di fraternità Rowan Williams, per non citare che qualcuno e di pace. degli oltre trecento leader religiosi presenti Lo stesso papa ha vissuto nell’occasione nell’occasione, il pontefice ha prospettato la dimensione del pellegrinaggio, partito in a tutti un cammino comune. «Le parole di treno alle otto di mattina dal Vaticano per Giovanni Paolo II Non abbiate paura! – raggiungere la cittadina umbra. Un’altra ha detto la Kristeva – non sono indirizzate novità rispetto al 1986 ha riguardato l’invito unicamente ai credenti. L’appello del papa rivolto a figure eminenti del mondo della ci spinge nel costruire delle complicità tra cultura, anche non credenti: dalla psicanalista l’umanesimo cristiano e quello che, scaturito e linguista bulgaro-francese Julia Kristeva dal Rinascimento e dall’Illuminismo, ha all’italiano professore di filosofia alla UCLA l’ambizione di aprire le strade rischiose della di Los Angeles Remo Bodei, dall’economista libertà». Ratzinger ha risposto mostrando austriaco Walter Baier, che coordina la Rete grande rispetto per «le persone alle quali non Transform, al messicano Guillermo Hurtado, è stato dato il dono del poter credere e che filosofo dell’Istituto de Investigaciones tuttavia cercano la verità». E che per questo, di XXV «SPIRITO DI ASSISI» 363 fatto, si pongono come decisivi collaboratori Assisi ha, infatti, rappresentato un incontrarsi del dialogo e della pace, perché «spingono i delle religioni non contro chi religioso non è, credenti a purificare la propria fede, affinché ma un confronto per riaffermarne la comune Dio – il vero Dio – diventi accessibile. volontà di porsi a servizio dell’umanità e delle Un richiamo, quello di un sentiero da culture. condividere, che è tornato a più riprese nel Inoltre, sembra innegabile che le altre corso del pomeriggio, quando dopo un pranzo personalizzazioni, dall’enfasi sul silenzio frugale, in piazza San Francesco, si è tenuto alla valorizzazione della dimensione del il Rinnovo solenne dell’impegno per la pace, pellegrinaggio, intercettino una sensibilità con la consegna ai capi delle delegazioni di una ormai diffusa, facendo immaginare innovativi lampada, copia di quelle presenti sulla tomba scambi sul versante della spiritualità. Non del Poverello di Assisi. Con un significativo a caso, del resto, l’ambito più avanzato a abbraccio fra i presenti, a testimoniare tale proposito è rappresentato dal dialogo una fraternità almeno auspicabile, e forse interreligioso monastico (DIM). possibile. Infine, grazie all’incontro del 27 ottobre, abbiamo colto per intero la necessità di custodire Lo spirito di Assisi da custodire intatto intatto lo spirito di Assisi, in una stagione che registra un vistoso disorientamento generale Ci si può attendere che i commenti alla a causa del pluralismo religioso e culturale, Giornata saranno di segno diverso: anche del processo di meticciamento, delle enormi perché il dialogo interreligioso è oggi segno migrazioni dal sud al nord del pianeta. Se il di contraddizione e realmente caso serio; oltre dialogo, esercizio certo non facile, è il rischio che terreno minato per eccellenza da ogni del non ancora e dell’altrove, non nega le punto di vista, il cui andamento è giudicato differenze e non le annulla; anzi, richiede in fase critica se paragonata alle notevoli le differenze e le mantiene, ma abbatte gli speranze suscitate al riguardo dalla stagione steccati e costruisce ponti sulle voragini che conciliare. Per questo, di là dalle valutazioni abbiamo scavato per separare noi dagli altri a caldo, inevitabilmente frammentarie, e gli altri da noi. Ecco perché è stato giusto, occorrerà riprendere il discorso in seguito. e ci auguriamo porti molti frutti, il ritorno Per ora, è doveroso evidenziare in primo ad Assisi di un papa troppo frettolosamente luogo l’indubbio impatto mediatico ottenuto ritenuto da tanti commentatori tiepido da quanto è accaduto ad Assisi, pur se un po’ nei confronti degli itinerari del dialogo: offuscato da altri eventi concomitanti. In altri «continueremo a incontrarci, continueremo a termini, il messaggio pervenuto al popolo di camminare insieme». Un auspicio che è più di Dio e al classico uomo della strada è che dalla una speranza, è un impegno preciso. scelta forte dell’apertura alle altre religioni, da parte cattolica, non si torna indietro. Salvarani Brunetto Un messaggio paradossalmente ancor più rafforzato dalla notizia - data in conferenza [Testimoni, 19(2011)1-3] stampa dallo stesso cardinale Peter Tuckson, presidente del Pontificio consiglio Giustizia e 6. Lo spirito d’Assisi in Polonia Pace, organizzatore dell’evento - secondo cui nei mesi precedenti in Vaticano sono arrivate Cristiani, Ebrei, Musulmani insieme non poche proteste, di parte reazionaria e per la pace e giustizia nel mondo anticonciliare, nel timore che si trattasse di una sostanziale svendita della verità cristiana. Il 26 ottobre 2011, il giorno prima In secondo luogo, si può affermare che le dell’incontro di Assisi, nell’aula della Facoltà sottolineature di Benedetto XVI non solo non Teologica dell’Università della Slesia di hanno snaturato la felice intuizione wojtyliana, Katowice in Polonia si è svolto un simposio mescolando sapientemente fedeltà e novità, internazionale dal titolo “Pellegrini della ma anzi l’hanno aperta ulteriormente verso un verità, pellegrini della pace”. Al simposio confronto sempre più urgente con il mondo hanno partecipato i Rappresentanti delle tre della cultura e della scienza, nella direzione grandi religioni monoteiste: cristiana, ebraica del lavoro che il Cortile dei gentili guidato ed islamica. dal cardinal Ravasi sta conducendo da tempo. Hanno aperto il simposio il sindaco di 364 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Katowice, Piotr Uszok, rammentando la testo in polacco; Jehoshua Ellis, Rabbino della tradizione multiculturale della città di Katowice comunità ebraica di Katowice, in ebraico; e Don Tadeusz Czakański, che ha spiegato la Abdul Jabbar Koubaisy, Presidente della Lega ragione degli incontri interreligiosi di Assisi. Musulmana di Katowice, in arabo. Hanno preso la parola, poi, Don Andrzej Żądło, Durante la preghiera e la riflessione il decano della Facoltà Teologica dell’Università compositore slesiano Józef Skrzek ha eseguito della Slesia, Michael Schudrich, il Rabbino le sue composizioni intitolate, “Viator” e Capo di Polonia, Nedal Abu Tabaq e il Mufti “Viator – il segno della pace”. della Lega Musulmana di Polonia, che hanno Il simposio è stato organizzato illustrato la concezione della verità e della dall’Arcidiocesi di Katowice, dall’Università pace nella tradizione cristiana, nella Torah e della Slesia. dalla città di Katowice e dai Frati nel Corano. Don Krzysztof Wieczorek, infine, Minori della Provincia dell’Assunzione della ha invitato i partecipanti al pellegrinaggio B.V.M. di Katowice. nella pace e alla pace. Il momento più significativo dell’incontro è Witosław J. Sztyk OFM stata la lettura nelle tre lingue dell’Appello per Segr. F&S della Conferenza Nordslavica la pace: Fr. Witoslaw Sztyk, OFM, ha letto il EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS

1. Address of his holiness Benedict XVI to granted and must always be justly and patiently the Bishops of Indonesia on their “ad upheld. Nor is religious freedom merely a limina” visit right to be free from outside constraints. It Consistory Hall, 7 October 2011 is also a right to be authentically and fully Catholic, to practice the faith, to build up the Dear Brother Bishops, Church and to contribute to the common good, proclaiming the Gospel as Good News for all, I am pleased to offer you a warm fraternal and inviting everyone to intimacy with the welcome on the occasion of your visit ad God of mercy and compassion made manifest Limina Apostolorum, a privileged opportunity in Jesus Christ. to give thanks to God for the gift of communion A significant amount of the charitable and that exists in the one Church of Christ, and educational work within your Dioceses is done a moment to deepen our bonds of unity in under the aegis of religious men and women. the apostolic faith. I wish to thank Bishop Their consecration to Christ and their lives of Situmorang for his kind words offered on your deep prayer and genuine sacrifice continue to behalf and in the name of those entrusted to enrich the Church and to render God’s presen- your pastoral care. My cordial greetings also ce visible and active in your nation. I wish to go to the , the men and women religious, express my gratitude to the many priests and and laity whom you shepherd. Please assure men and women religious who offer glory to them of my prayers for their sanctification and the Lord through countless good works which well-being. benefit their Indonesian brothers and sisters. Christ’s message of salvation, forgiveness Their labors are an indispensable expression and love has been preached in your country of the Church’s commitment to humanity, and for centuries. Indeed, the missionary impulse in particular to the most needy. For this rea- remains essential to the Church’s life, and son, I ask you, dear Brother Bishops, to conti- finds expression not only in the preaching nue to ensure that the formation and education of the Gospel, but also in the witness of that seminarians and men and women reli- Christian charity (cf. Ad Gentes, 2). In this gious receive will always be adequate to the regard, I appreciate the intense efforts made mission entrusted to them. Amid the growing by numerous individuals and agencies in complexities of our world and the rapid tran- the name of the Church to bring the tender sformation of Indonesian society, the need for compassion of God to many members of well-prepared religious men and women is all Indonesian society. This is the hallmark of the more urgent. In concert with their local Su- every movement, action and expression of the periors, ascertain that they have received what Church, in all of her sacramental, charitable, is necessary for them to live lives filled with educational and social endeavors, so that in spiritual wisdom and understanding, and to everything her members may strive to make bear fruit in every good work (cf. Col 1:9,10). the Triune God known and loved through I can only encourage you in your continuing Jesus Christ. This will not only contribute to efforts to promote and sustain interreligious the spiritual vitality of the Church as she grows dialogue in your nation. Your country, so rich in confidence through humble yet courageous in its cultural diversity and possessed of a lar- witness; it will also strengthen Indonesian ge population, is home to significant numbers society by promoting those values that your of followers of various religious traditions. fellow citizens hold dear: tolerance, unity Thus, the people of Indonesia are well-placed and justice for all citizens. Appropriately, to make important contributions to the quest Indonesia’s constitution guarantees the for peace and understanding among the peo- fundamental human right of freedom to ples of the world. Your participation in this practice one’s religion. The freedom to live great enterprise is decisive, and so I urge you, and preach the Gospel can never be taken for dear brothers, to ensure that those whom you 366 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

shepherd know that they, as Christians, are country are respected, you further the cause of to be agents of peace, perseverance and chari- tolerance and mutual harmony in your country ty. The Church is called to follow her Divine and beyond. Master, who unites all things in himself, and With these thoughts, dear Brother Bishops, to witness to that peace which only he can gi- I renew to you my sentiments of affection ve. This is the precious fruit of charity in him and esteem. Your country is composed of who, suffering unjustly, gave us his life and thousands of islands; so too the Church taught us to respond in all situations with for- in Indonesia is made up of thousands of giveness, mercy and love in truth. Believers in Christian communities, “islands of Christ’s Christ, rooted in charity, ought to be commit- presence”. May you always be united in faith, ted to dialogue with other religions, respec- hope and love among yourselves and with ting mutual differences. Common endeavors the Successor of Peter. I commend all of you for the upbuilding of society will be of great to the intercession of Mary, Mother of the value when they strengthen friendships and Church. Assuring you of my prayers for you overcome misunderstanding or distrust. I have and for those entrusted to your pastoral care, confidence that you and the priests, religious I am pleased to impart my Apostolic Blessing and laity of your Dioceses will continue to be- as a pledge of grace and peace in the Lord. ar witness to the image and likeness of God in each man, woman and child, regardless Benedict XVI of their faith, by encouraging everyone to be open to dialogue in the service of peace and [© Copyright 2011 - Libreria Editrice harmony. By doing everything possible to Vaticana] ensure that the rights of minorities in your

2. Epistula Ioachimo Card. Meisner misso 2. Lettera al Card. Joachim Meisner invia- extraordinario ad celebrationem octin- to speciale alle celebrazioni dell’VIII an- gentesimi anniversarii ortus sanctae Ag- niversario della nascita di sant’Agnese di netis Bohemiae Boemia

Venerabili Fratri Nostro Al venerato nostro fratello Joachim IOACHIMO S.R.E. Cardinali MEISNER Meisner Card. di S.R.C. Archiepiscopo Metropolitae Coloniensi Arciv. Metropolita di Colonia

Praestantiores inter eventus coram Cechae Riteniamo che uno dei principali eventi per Nationis fidelibus annumerari plane arbitramur i fedeli della Nazione Ceca sia la celebrazione liturgicam celebrationem sanctae Agnetis liturgica di sant’Agnese di Boemia, che il Bohemiae, quam in caelitum catalogum Nostro Predecessore Giovanni Paolo II inserì rettulit anno mcmlxxxix Decessor Noster nel catalogo dei Santi nell’anno 1989. Infatti, beatus Ioannes Paulus II. Ex eius quippe ortu già si avvicina felicemente l’ottocentesimo iam feliciter appetit octingentesimus annus. anno della sua nascita. Questa illustre Santa Praeclara haec sancta virtutum eximia dedit dette splendidi esempi di virtù, sia insieme a documenta, tum una cum sancta Clara inter santa Chiara fra le seguaci francescane, sia franciscales asseclas, tum, quos sublevandos presso la gente di umili condizioni che cercò curavit, apud humilis ordinis homines. di sollevare. Tantam temporum acerbitatem tristitiamque Pensiamo che la tristezza e l’infelicità abiisse arbitramur, cum a religione pietateque dell’epoca erano dovute alle condizioni avverse aversae vigebant condiciones. Ipsa ibidem alla religione e alla pietà. Nel frattempo però Ecclesia tutum felixque ingressa videtur iter, sembra che anche la Chiesa abbia intrapreso ut, benignissimo iuvante Domino, uberem un sicuro e felice cammino per raggiungere profectum futurum in aevum assequatur. nel futuro un buon progresso. Conforme a Congruenter libereque igitur spiritalia ciò furono intraprese iniziative spirituali, incepta suscipiuntur, ut Dei populus aeque affinché il popolo di Dio fosse ben coltivato colatur afferatque vicissim uberes pietatis e a sua volta producesse abbondanti frutti fructus. Admodum ideo decet ut eventus hic di pietà. È molto opportuno dunque che tale EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 367 congruenter commemoretur et iusta ratione evento venga adeguatamente commemorato e extollatur. ragionevolmente illustrato. Quapropter XII die mensis Novembris Pertanto il 12 del mese di novembre nella huius sanctae natalis Pragensi in urbe agetur, città di Praga si celebrerà la nascita di questa vertente quidem octingentesimo anno, cum santa, ricorrendo anche l’ottocentesimo anno ordo Clarissarum conditus est, cuius Agnes della fondazione dell’Ordine delle Clarisse, di sodalis fuit spectabilis. cui Agnese fu religiosa insigne. Quo ritus hic magnificentius efficaciusque Affinché tali cerimonie si svolgano nel evolvatur, Venerabilis Fratris Dominici Duka modo più decoroso ed efficace, aderendo alle O.P., Archiepiscopi Metropolitae Pragensis, richieste del Nostro Ven. Fratello Domenico necnon ceterorum Reipublicae Cechae Duka, O.P., Arciv. Metropolita di Praga e degli sacrorum Antistitum postulatis libenter altri Presuli della Repubblica Ceca, abbiamo occurrentes, mittere aliquem eminentem deciso d’inviare un Em.mo Cardinale, il Praesulem statuimus, qui partes Nostras quale faccia la Nostra parte e rappresenti la sustineat ac Personam gerat. Ad te autem, Nostra Persona. Perciò abbiamo pensato a Te Venerabilis Frater Noster, cogitationem Venerabile Nostro Fratello, che hai operato convertimus, qui complura in illius Nationis molto a vantaggio di quella Nazione e che sei beneficium patrasti quique prorsus idoneus senz’altro idoneo ad assumerti tale compito occurris ad ministerium hoc praestandum ed a compierlo egregiamente. Mossi dunque et luculenter explendum. Itaque permagna da grande affetto, dichiariamo Te, nostro moti affectione, te, Venerabilis Frater Ven. Fratello, e Ti costituiamo Nostro Inviato Noster, Missum extraordinarium Nostrum Straordinario alle celebrazioni di cui abbiamo renuntiamus et constituimus ad celebrationem parlato sopra. quam supra diximus agendam. Pertanto, a tutti coloro che parteciperanno Universis igitur huius festi diei participibus a questo giorno di festa anzi a tutti i fedeli, fidelibusque inibi cunctis voluntatem Nostram ivi mostrerai la nostra benignità e paternità di benignam prolixumque animum ostendes. animo. Desideriamo vivamente che sorgano Valde quidem exoptamus ut huius caelitis molti ammiratori ed ammiratrici di questa complures excrescant fautores fautricesque. celeste creatura. Invocata perciò la protezione Sanctae igitur Agnetis invocato patrocinio, di S. Agnese, impartisci a tutti i presenti, universis Nostro nomine Benedictionem a Nome Nostro, l’Apostolica Benedizione Apostolicam impertias volumus, quae sit che sia segno di rinnovazione degli spiriti e animorum renovationis signum et futuro de garanzia di doni celesti per il futuro. tempore supernarum gratiarum documentum. Dal Vaticano, il 20 ottobre 2011, VII del Ex Aedibus Vaticanis, die XX mensis Nostro Pontificato Octobris, anno MMXI Pontificatus Nostri septimo. Benedetto XVI [nostra traduzione] Benedictus PP XVI

[L’Osservatore Romano, 6 novembre 2011, p. 7]

3. Discorso agli studenti partecipanti È con grande gioia che do a tutti voi il mio all’incontro promosso dalla fondazione benvenuto a questo incontro dedicato all’im- “Sorella Natura” pegno per “sorella natura”, per usare il nome Città del Vaticano, Aula Paolo VI, 28.11.2011 della Fondazione che lo ha promosso. Saluto cordialmente il Cardinale Rodríguez Maradia- Per educare ad uno stile di vita ga e lo ringrazio per le parole che mi ha rivolto responsabile verso il creato anche a nome vostro e per il dono della prezio- sa riproduzione del Codice 338, che contiene Signor Cardinale, le fonti francescane più antiche. Saluto il Pre- illustri Autorità, sidente, Signor Roberto Leoni, come pure le cari ragazzi e giovani! Autorità e Personalità e i numerosi insegnanti 368 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 e genitori. Ma soprattutto saluto voi, cari ra- Cari amici, la Chiesa, considerando con gazzi e ragazze, cari giovani! È proprio per voi apprezzamento le più importanti ricerche che ho voluto questo incontro, e vorrei dirvi e scoperte scientifiche, non ha mai smesso che apprezzo molto la vostra scelta di essere di ricordare che rispettando l’impronta del «custodi del creato», e che in questo avete il Creatore in tutto il creato, si comprende meglio mio appoggio pieno. la nostra vera e profonda identità umana. Se Prima di tutto dobbiamo ricordare che la vissuto bene, questo rispetto può aiutare un vostra Fondazione e questo stesso incontro giovane e una giovane anche a scoprire talenti hanno una profonda ispirazione francescana. e attitudini personali, e quindi a prepararsi ad Anche la data odierna è stata scelta per fare una certa professione, che cercherà sempre di memoria della proclamazione di san France- svolgere nel rispetto dell’ambiente. Se infatti, sco d’Assisi quale Patrono dell’ecologia da nel suo lavoro, l’uomo dimentica di essere parte del mio amato Predecessore, il beato collaboratore di Dio, può fare violenza al Giovanni Paolo II, nel 1979. Tutti voi sape- creato e provocare danni che hanno sempre te che san Francesco è anche Patrono d’Italia. conseguenze negative anche sull’uomo, Forse però non sapete che a dichiararlo tale fu come vediamo, purtroppo, in varie occasioni. il Papa Pio XII 1939, quando lo definì «il più Oggi più che mai ci appare chiaro che il italiano dei santi, il più santo degli italiani». Se rispetto per l’ambiente non può dimenticare il dunque il santo Patrono d’Italia è anche Patro- riconoscimento del valore della persona umana no dell’ecologia, mi pare giusto che le giovani e della sua inviolabilità, in ogni fase della e i giovani italiani abbiano una speciale sen- vita e in ogni sua condizione. Il rispetto per sibilità per «sorella natura», e si diano da fare l’essere umano e il rispetto per la natura sono concretamente per la sua difesa. un tutt’uno, ma entrambi possono crescere ed Quando si studia la letteratura italiana, uno avere la loro giusta misura se rispettiamo nella dei primi testi che si trovano nelle antologie è creatura umana e nella natura il Creatore e la proprio il «Cantico di Frate Sole», o «delle cre- sua creazione. Su questo, cari ragazzi, sono ature», di san Francesco d’Assisi: «Altissimo, convinto di trovare in voi degli alleati, dei veri onnipotente, bon Signore…». Questo cantico «custodi della vita e del creato». mette in luce il giusto posto da dare al Creato- E ora vorrei cogliere questa occasione re, a Colui che ha chiamato all’esistenza tutta per rivolgere una parola specifica anche la grande sinfonia delle creature. « tue so’ le agli insegnanti e alle Autorità qui presenti. laude, la gloria e l’honore et onne benedictio- Vorrei sottolineare la grande importanza ne Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le Tue che ha l’educazione anche in questo campo creature». Questi versi fanno parte giustamen- dell’ecologia. Ho accolto volentieri la proposta te della vostra tradizione culturale e scolastica. di questo incontro proprio perché esso Ma sono anzitutto una preghiera, che educa il coinvolge tanti giovanissimi studenti, perché cuore nel dialogo con Dio, lo educa a vedere ha una chiara prospettiva educativa. È infatti in ogni creatura l’impronta del grande Artista ormai evidente che non c’è un futuro buono celeste, come leggiamo anche nel bellissimo per l’umanità sulla terra se non ci educhiamo Salmo 19: «I cieli narrano la gloria di Dio, l’o- tutti ad uno stile di vita più responsabile nei pera delle sue mani annuncia il firmamento… confronti del creato. E sottolineo l’importanza Senza linguaggi, senza parole, senza che si oda della parola “creato”, perché il grande e la loro voce, per tutta la terra si diffonde il loro meraviglioso albero della vita non è frutto di annuncio» (v. 1.4-5). Frate Francesco, fedele un’evoluzione cieca e irrazionale, ma questa alla Sacra Scrittura, ci invita a riconoscere nel- evoluzione riflette la volontà creatrice del la natura un libro stupendo, che ci parla di Dio, Creatore e la sua bellezza e bontà. Questo della sua bellezza e della sua bontà. Pensate stile di responsabilità si impara prima di che il Poverello di Assisi chiedeva sempre al tutto in famiglia e nella scuola. Incoraggio, frate del convento incaricato dell’orto, di non pertanto, i genitori, i dirigenti scolastici e gli coltivare tutto il terreno per gli ortaggi, ma di insegnanti a portare avanti con impegno una lasciare una parte per i fiori, anzi di curare una costante attenzione educativa e didattica con bella aiuola di fiori, perché le persone passan- questa finalità. Inoltre, è indispensabile che do elevassero il pensiero a Dio, creatore di tan- questo lavoro delle famiglie e delle scuole sia ta bellezza (cf. Vita seconda di Tommaso da sostenuto dalle istituzioni preposte, che oggi Celano, CXXIV, 165). sono qui ben rappresentate. EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 369

Cari amici, affidiamo questi pensieri sottolineando l’impegno di Sorella Natura e queste aspirazioni alla Vergine Maria, «nell’educazione di giovani e bambini al Madre dell’intera umanità. Mentre abbiamo rispetto del creato», per lasciare – ha aggiunto appena iniziato il Tempo di Avvento, Ella ci – «un mondo migliore ai loro coetanei e alle accompagni e ci guidi a riconoscere in Cristo generazioni che verranno in futuro». il centro del cosmo, la luce che illumina ogni uomo e ogni creatura. E san Francesco ci [L’Osservatore Romano, 28-29 novembre insegni a cantare, con tutta la creazione, un inno 2011, p. 8] di lode e di ringraziamento al Padre celeste, datore di ogni dono. Vi ringrazio di cuore 4. Omelia nella Solennità del Natale del per essere venuti numerosi e accompagno Signore volentieri il vostro studio, il vostro lavoro e il Città del Vaticano, Basilica S. Pietro, 24 vostro impegno con la mia Benedizione. Ho dicembre 2011 parlato di cantare, cantiamo insieme il Padre Nostro, la grande preghiera insegnata da Gesù Cari fratelli e sorelle, a noi tutti. La lettura tratta dalla Lettera di san Paolo Benedetto XVI Apostolo a Tito, che abbiamo appena ascoltato, inizia solennemente con la parola «apparuit», Antiche pagine francescane in dono al che ritorna poi di nuovo anche nella lettura Pontefice della Messa dell’aurora: apparuit, «è apparso». È questa una parola programmatica Pagine che custodiscono le più antiche fonti con cui la Chiesa, in modo riassuntivo, vuole francescane, scritti autografi del poverello di esprimere l’essenza del Natale. Prima, gli Assisi e la prima stesura del «Cantico delle uomini avevano parlato e creato immagini creature»: Benedetto XVI ha potuto sfogliarle umane di Dio in molteplici modi. Dio stesso stamane, lunedì 28 novembre, grazie al dono aveva parlato in diversi modi agli uomini (cfr offertogli dalla Fondazione Sorella Natura. Si Eb 1,1: lettura nella Messa del giorno). Ma tratta di una copia in facsimile del Codice 338, ora è avvenuto qualcosa di più: Egli è apparso. testo risalente al 1200, conservato nel Sacro Si è mostrato. È uscito dalla luce inaccessibile Convento di San Francesco, che contiene in cui dimora. Egli stesso è venuto in mezzo a anche scritti di santa Chiara. L’omaggio noi. Questa era per la Chiesa antica la grande costituisce il gesto simbolico con cui la gioia del Natale: Dio è apparso. Non è più fondazione presieduta da Roberto Leoni ha soltanto un’idea, non soltanto qualcosa da voluto ringraziare il Papa per l’udienza intuire a partire dalle parole. Egli è «apparso». concessa alle migliaia di allievi, studenti, Ma ora ci domandiamo: Come è apparso? docenti e genitori delle scuole di tutta Italia che Chi è Lui veramente? La lettura della Messa partecipano al progetto «Ambientiamoci», con dell’aurora dice al riguardo: «apparvero la cui si impegnano a essere «custodi del creato». bontà di Dio … e il suo amore per gli uomini» Sorella Natura, infatti, e una fondazione (Tt 3,4). Per gli uomini del tempo precristiano, di ispirazione francescana, impegnata sul che di fronte agli orrori e alle contraddizioni fronte educativo nella diffusione di quella del mondo temevano che anche Dio non fosse «saggia ecologia», di cui oggi si avverte del tutto buono, ma potesse senz’altro essere estremo bisogno. «La tutela dell’ambiente anche crudele ed arbitrario, questa era una vera – spiegano i responsabili – necessita di un “epifania”, la grande luce che ci è apparsa: approccio libero da ideologia ed emotività, Dio è pura bontà. Anche oggi, persone che e va fondata sul rispetto della vita per far sì non riescono più a riconoscere Dio nella fede che l’ambientalismo diventi saggia ecologia». si domandano se l’ultima potenza che fonda e All’inizio dell’incontro – svoltosi nel giorno sorregge il mondo sia veramente buona, o se il della proclamazione del Santo di Assisi a male non sia altrettanto potente ed originario patrono dell’ecologia da parte di Giovanni quanto il bene e il bello, che in attimi luminosi Paolo II, avvenuta appunto il 28 novembre incontriamo nel nostro cosmo. “Apparvero la 1979 – il presidente onorario della fondazione, bontà di Dio … e il suo amore per gli uomini”: cardinale Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, questa è una nuova e consolante certezza che ha salutato Benedetto XVI a nome dei presenti, ci viene donata a Natale. 370 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

In tutte e tre le Messe del Natale la liturgia chiamato il Natale «la festa delle feste» – più cita un brano tratto dal Libro del Profeta Isaia, di tutte le altre solennità – e l’ha celebrato con che descrive ancora più concretamente l’epifa- «ineffabile premura» (2Celano, 199). Baciava nia avvenuta a Natale: «Un bambino è nato per con grande devozione le immagini del bam- noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è binello e balbettava parole di dolcezza alla il potere e il suo nome sarà: Consigliere mira- maniera dei bambini, ci racconta Tommaso da bile, Dio potente, Padre per sempre, Principe Celano (ivi). Per la Chiesa antica, la festa del- della pace. Grande sarà il suo potere e la pace le feste era la Pasqua: nella risurrezione, Cri- non avrà fine» (Is 9,5s). Non sappiamo se il sto aveva sfondato le porte della morte e così profeta con questa parola abbia pensato a un aveva radicalmente cambiato il mondo: aveva qualche bambino nato nel suo periodo storico. creato per l’uomo un posto in Dio stesso. Eb- Sembra però impossibile. Questo è l’unico te- bene, Francesco non ha cambiato, non ha vo- sto nell’Antico Testamento in cui di un bam- luto cambiare questa gerarchia oggettiva delle bino, di un essere umano si dice: il suo nome feste, l’interna struttura della fede con il suo sarà Dio potente, Padre per sempre. Siamo di centro nel mistero pasquale. Tuttavia, attraver- fronte ad una visione che va di gran lunga al so di lui e mediante il suo modo di credere è di là del momento storico verso ciò che è mi- accaduto qualcosa di nuovo: Francesco ha sco- sterioso, collocato nel futuro. Un bambino, in perto in una profondità tutta nuova l’umanità tutta la sua debolezza, è Dio potente. Un bam- di Gesù. Questo essere uomo da parte di Dio bino, in tutta la sua indigenza e dipendenza, è gli si rese evidente al massimo nel momento in Padre per sempre. «E la pace non avrà fine». cui il Figlio di Dio, nato dalla Vergine Maria, Il profeta ne aveva prima parlato come di «una fu avvolto in fasce e venne posto in una man- grande luce» e a proposito della pace prove- giatoia. La risurrezione presuppone l’incarna- niente da Lui aveva affermato che il bastone zione. Il Figlio di Dio come bambino, come dell’aguzzino, ogni calzatura di soldato che vero figlio di uomo – questo toccò profon- marcia rimbombando, ogni mantello intriso di damente il cuore del Santo di Assisi, trasfor- sangue sarebbero stati bruciati (cfr Is 9,1.3-4). mando la fede in amore. «Apparvero la bontà Dio è apparso, come bambino. Proprio così di Dio e il suo amore per gli uomini»: questa Egli si contrappone ad ogni violenza e porta un frase di san Paolo acquistava così una profon- messaggio che è pace. In questo momento, in dità tutta nuova. Nel bambino nella stalla di cui il mondo è continuamente minacciato dalla Betlemme, si può, per così dire, toccare Dio e violenza in molti luoghi e in molteplici modi; accarezzarlo. Così l’anno liturgico ha ricevuto in cui ci sono sempre di nuovo bastoni dell’a- un secondo centro in una festa che è, anzitutto, guzzino e mantelli intrisi di sangue, gridiamo una festa del cuore. al Signore: Tu, il Dio potente, sei apparso co- Tutto ciò non ha niente di sentimentali- me bambino e ti sei mostrato a noi come Colui smo. Proprio nella nuova esperienza della che ci ama e mediante il quale l’amore vincerà. realtà dell’umanità di Gesù si rivela il gran- E ci hai fatto capire che, insieme con Te, dob- de mistero della fede. Francesco amava Gesù, biamo essere operatori di pace. Amiamo il Tuo il bambino, perché in questo essere bambino essere bambino, la Tua non violenza, ma sof- gli si rese chiara l’umiltà di Dio. Dio è diven- friamo per il fatto che la violenza perdura nel tato povero. Il suo Figlio è nato nella povertà mondo, e così Ti preghiamo anche: dimostra la della stalla. Nel bambino Gesù, Dio si è fatto Tua potenza, o Dio. In questo nostro tempo, in dipendente, bisognoso dell’amore di persone questo nostro mondo, fa’ che i bastoni dell’a- umane, in condizione di chiedere il loro – il guzzino, i mantelli intrisi di sangue e gli stivali nostro – amore. Oggi il Natale è diventato una rimbombanti dei soldati vengano bruciati, così festa dei negozi, il cui luccichio abbagliante che la Tua pace vinca in questo nostro mondo. nasconde il mistero dell’umiltà di Dio, la quale Natale è epifania, il manifestarsi di Dio e ci invita all’umiltà e alla semplicità. Preghia- della sua grande luce in un bambino che è nato mo il Signore di aiutarci ad attraversare con lo per noi. Nato nella stalla di Betlemme, non nei sguardo le facciate luccicanti di questo tempo palazzi dei re. Quando, nel 1223, San France- fino a trovare dietro di esse il bambino nella sco di Assisi celebrò a Greccio il Natale con stalla di Betlemme, per scoprire così la vera un bue e un asino e una mangiatoia piena di gioia e la vera luce. fieno, si rese visibile una nuova dimensione Sulla mangiatoia, che stava tra il bue del mistero del Natale. Francesco di Assisi ha e l’asino, Francesco faceva celebrare la EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 371 santissima Eucaristia (cfr 1Celano, 85). questa Notte santa: se vogliamo trovare il Successivamente, sopra questa mangiatoia Dio apparso quale bambino, allora dobbiamo venne costruito un altare, affinché là dove scendere dal cavallo della nostra ragione un tempo gli animali avevano mangiato il “illuminata”. Dobbiamo deporre le nostre false fieno, ora gli uomini potessero ricevere, per certezze, la nostra superbia intellettuale, che la salvezza dell’anima e del corpo, la carne ci impedisce di percepire la vicinanza di Dio. dell’Agnello immacolato Gesù Cristo, come Dobbiamo seguire il cammino interiore di san racconta il Celano (cfr 1Celano, 87). Nella Francesco, il cammino verso quell’estrema Notte santa di Greccio, Francesco quale semplicità esteriore ed interiore che rende il diacono aveva personalmente cantato con cuore capace di vedere. Dobbiamo chinarci, voce sonora il Vangelo del Natale. Grazie andare spiritualmente, per così dire, a piedi, agli splendidi canti natalizi dei frati, la per poter entrare attraverso il portale della fede celebrazione sembrava tutta un sussulto di ed incontrare il Dio che è diverso dai nostri gioia (cfr 1Celano, 85 e 86). Proprio l’incontro pregiudizi e dalle nostre opinioni: il Dio che con l’umiltà di Dio si trasformava in gioia: la si nasconde nell’umiltà di un bimbo appena sua bontà crea la vera festa. nato. Celebriamo così la liturgia di questa Chi oggi vuole entrare nella chiesa della Notte santa e rinunciamo a fissarci su ciò che è Natività di Gesù a Betlemme, scopre che il materiale, misurabile e toccabile. Lasciamoci portale, che un tempo era alto cinque metri e rendere semplici da quel Dio che si manifesta mezzo e attraverso il quale gli imperatori e i al cuore diventato semplice. E preghiamo in califfi entravano nell’edificio, è stato in gran quest’ora anzitutto anche per tutti coloro che parte murato. È rimasta soltanto una bassa devono vivere il Natale in povertà, nel dolore, apertura di un metro e mezzo. L’intenzione nella condizione di migranti, affinché appaia era probabilmente di proteggere meglio la loro un raggio della bontà di Dio; affinché chiesa contro eventuali assalti, ma soprattutto tocchi loro e noi quella bontà che Dio, con la di evitare che si entrasse a cavallo nella casa nascita del suo Figlio nella stalla, ha voluto di Dio. Chi desidera entrare nel luogo della portare nel mondo. Amen. nascita di Gesù, deve chinarsi. Mi sembra che in ciò si manifesti una verità più profonda, [© Copyright 2011 - Libreria Editrice dalla quale vogliamo lasciarci toccare in Vaticana]

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS

1. Omelia nella Celebrazione delle Stigmate il primo nella storia (di cui si sappia) ad aver di san Francesco avuto le cinque piaghe. Monte della Verna, Italia, 17.09.2011 Dal silenzio che Francesco impose sullo straordinario evento – peraltro ben custodito Gal 6, 14-18; con tanta fedeltà dai suoi compagni – pos- Lc 9, 23-26 siamo ben comprendere che questa esperien- Carissimi fratelli e sorelle, za altamente mistica deve essere considerata il Signore vi dia pace! unica, irripetibile e personalissima da chi l’ha vissuta, da Francesco stesso. Il dolore che egli Anche quest’anno il Signore ci ha concesso aveva di nuovo sentito della passione di Cristo la grazia di salire su questo monte santo per nella sua propria carne doveva rimanere una contemplare Francesco quale icona di Cristo sua esperienza, incomunicabile, di cui, quindi, crocifisso. Quest’uomo, vero amante e imita- non si poteva parlare. Un’esperienza questa tore del Cristo, come lo chiama santa Chiara delle stigmate che affonda le sue radici nella (cf. TestC 5), configurato al Crocifisso già da costante contemplazione della passione di Cri- tempo nel suo cuore, fu ancor di più trasforma- sto. Infatti, la meditazione e la considerazione to in lui nel suo corpo, ricevendo le stigmate della passione di Cristo, insieme alla tenera su questo monte, due anni prima di morire, e contemplazione della sua nascita, è stata la divenendo lo stigmatizzato della Verna, come parte più profonda della spiritualità del Pove- lo definì il Beato Giovanni Paolo II, pellegri- rello e componente essenziale della sua intima no, anche lui, a questo Calvario francescano. esperienza religiosa. Sono molte le fonti storiografiche che ci Con il cuore traboccante di gioia tentiamo, raccontano quanto è accaduto in questo luogo carissimi amici, per quanto ci è possibile, di due anni prima della morte di Francisco, cioè entrare nel mistero delle stigmate di Francesco. nel 1214 (cf. 1Cel III, LegM XIII). Francesco, Se i segni dei chiodi nel corpo di Gesù sono il che amava ritirarsi in questa solitudine abitata “sacramento” dell’amore del Figlio di Dio per della Verna, venne qui per vivere nel digiuno, l’umanità, le stigmate nel corpo di Francesco penitenza e preghiera la quaresima di san Mi- sono i segni dell’amore di Gesù per lui e, allo chele. Malato, stanco fisicamente, sofferente stesso tempo, i segni dell’amore appassionato nel suo corpo e nel suo spirito, amareggiato: (cf. LegM XIII, 2) di Francesco per il Signore così era Francesco quando venne alla Verna. Gesù. Contempliamo le piaghe di Cristo e di- Intorno alla festa dell’Esaltazione della santa ciamo dolore ma, soprattutto, diciamo amore; Croce, egli, nell’avvertire, soffrendo, una più contempliamo le stigmate di Francesco e di- intima vicinanza al dolore di Cristo, prova, ciamo pure dolore, ma diciamo anche amore. nello stesso tempo, una letizia profonda (cf. Le piaghe ci parlano del dolore più atroce e LegM XIII, 1.3). Ed è allora che sopraggiunse più straziante che mai sia stato sofferto sulla la più alta manifestazione del soprannaturale: terra, ma parlano, soprattutto, dell’amore più le stigmate, il prodigio che lo rese l’alter Chri- grande, più forte, più puro che mai sia stato stus, fedelissima copia di Cristo crocifisso, espresso nella storia dell’umanità, l’amore di vero amico di Cristo, come lo chiama Bona- Gesù che «ci ha amati e ha dato se stesso per ventura. Francesco, nel cui cuore era rimasta noi» (Ef 5,2). Parlando delle stigmate parlia- scolpita l’immagine del Crocifisso da quando mo anche di dolore che, come nel caso di Gesù lo aveva ascoltato nella chiesetta di san Da- non è soltanto dolore fisico, ma parliamo an- miano, adesso, sulla cima di questo monte, che e soprattutto di amore: l’amore più grande si conforma, anche esteriormente a Cristo. che mai un uomo ha avuto per il suo Signore. L’amante (Francesco), viene trasformato Se le piaghe di Cristo sono lo svelamento nell’amato (Cristo). Nessuno può oggi nega- supremo di Dio che si fa amore nella persona re l’autenticità di questo fatto, come nessuno del Figlio, le stigmate ci svelano il vero volto ha dubbi nell’affermare che Francesco è stato di Francesco: un crocifisso per amore, un uo- 374 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 mo profondamente innamorato di Gesù. Fran- «noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in cesco contemplando la passione di Gesù ha uno specchio la gloria del Signore, veniamo capito che Dio è amore e che questo Dio ci ha trasformati in quella medesima immagine» amato con un amore tale che non ha risparmia- (2Cor 3,18). Questo è quanto ci dice Gesù nel to il suo Figlio (cf. Gv 3,16). Questa conoscen- brano del Vangelo di questa solennità. Questo za, che in Francesco diventa esperienza, fa sì è quanto ci dice Francesco nel mistero delle che il Poverello gridi «l’amore non è amato, stigmate. l’amore non è amato». Anche se lui lo amava Cari fratelli e sorelle, l’uomo si realizza quanto può amarlo una creatura, questo amore amando, ma per amare bisogna sentirsi amati. mai potrà essere risposta adeguata all’amore Contempliamo la croce e ci renderemo conto di Dio per noi. E in questo senso Dio è il «mai del grande amore che Dio ha per noi. Contem- abbastanza». pliamo le stigmate di Francesco, e come lui C’è un altro aspetto importante da sottoli- desideriamo ardentemente identificarci con neare. Alla fine dei suoi giorni Francesco con- Cristo, soltanto cosi, crocifissi per il mondo e templa la sua vita come un dono del Signore: il mondo crocifisso per noi, diventeremo nuo- il Signore mi diede, il Signore mi diede, dice va creatura (cf. Gal 6,14- 15). ripetutamente il Poverello nel suo Testamento. Per Francesco tutto è grazia da parte di Colui Fr. José Rodríguez Carballo, ofm che è diventato il tutto della sua vita: Tu sei il Ministro generale, OFM Tutto, dirà nella preghiera di Lode al Dio Al- tissimo. In questa ottica ben possiamo dire che le stigmate sono anche un dono che viene a 2. Omelia in occasione dell’incontro dei De- confermare Francesco nel cammino iniziato e finitori generali del Primo Ordine e del portato a compimento due anni dopo, con la TOR morte corporale. Nei momenti bui del cuore Santuario della Verna, 06.10.2011 di Francesco – viveva delle dure prove e in grande solitudine – il Signore finalmente gli «FORTE COME LA MORTE È parla attraverso questo segno mirabile: il se- L’AMORE» (Ct 8,5) gno della croce. È la parola della croce (cf. 1Cor 1,10-3, 4), non ascoltata né dai greci, né Carissimi confratelli, dai giudei, ma ascoltata e seguita da chi crede il Signore vi dia pace! e vuol seguire Gesù: «se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua Anche noi, membri dei Definitori genera- croce ogni giorno e mi segua» (Lc 9,23). In li del Primo Ordine e del TOR, siamo saliti, altre parole, non si può seguire Cristo se non come tanti altri pellegrini, su questa santo ascoltando la parola della croce, cioè, se uno ed elevato monte, toccato dal dito dell’On- non accetta di essere crocifisso con Cristo (cf. nipotente e segnato dalla presenza del padre Gal 6,14). san Francesco, lo Stigmatizzato dalla Verna, Se la croce è salvezza, l’unica salvezza data come l’ha chiamato il beato Giovanni Paolo agli uomini, l’unico modo di seguire Gesù è II, pellegrino anche lui alla Verna. Un mon- ascoltare la parola della croce o, ed è la stessa te, questo, amato da Francesco poiché, come cosa, abbracciare la croce. Secondo il testo del ci dicono le Fonti, amava ritirarsi in questo Vangelo che è stato letto, la parola della cro- luogo per immettersi pienamente nella medi- ce, insieme agli altri detti del testo proclamato, tazione e nella contemplazione. forma parte del compendio di vita cristiana, Per me questo è un luogo particolarmente lo specchio della Parola cui il discepolo deve significativo. Qui, in fatti, Francesco ha rag- conformare il proprio volto (cf. Gc 1,22-25). giunto il culmine della sua esperienza spiri- La croce, come le stigmate in Francesco, è il tuale e del suo cammino evangelico, fino a sigillo di appartenenza a Dio in Gesù il Cristo immedesimarsi completamente a Cristo con (cf. Ap 7,2ss; Ez 9,4). Nella contemplazione le sacre Stigmate, due anni prima della sua del Crocifisso Dio ci rivela il volto reale del morte. suo amore per noi. Contemplando le stigma- E quando penso a questo monte – e vi con- te di Francesco ci viene rivelato il volto di fesso che con il pensiero e con il cuore salgo ogni uomo o donna che ama, come France- spesso su questa montagna –, penso fonda- sco, il Cristo. È lo stesso unico volto, perché mentalmente a tre cose: all’innamorato che EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 375 s’incontra con la persona amata; al silenzio, Prima che le mani, piedi e il costato fossero alla solitudine abitata e alla bellezza che fa- trafitti dai segni della passione di Cristo (cf. voriscono la contemplazione; e alla missione. LegM XIII,3), il suo cuore era già stato trafitto Sì, il mistero delle Stigmate è per me, con il dardo e la freccia dell’amore. A ragio- prima di tutto, mistero d’amore: l’amante si ne, pertanto, Bonaventura, parlando dell’a- identifica con l’amato, dirà Bonaventura; more di Francesco, lo definisce come amore l’innamorato Francesco, si lascia incontra- appassionato. re dall’Amato, Cristo povero e crocifisso. Il La Verna, come dicevo, mi parla anche mendicante di senso e di pienezza, per eccel- di solitudine abitata, di silenzio che parla, di lenza, il Poverello, scopre nel Cristo croce- bellezza naturale che eleva il cuore alla con- fisso l’amore – tu sei l’amore, dirà nelle Lodi templazione. La Verna è uno di quei luoghi al Dio Altissimo composte dopo l’esperienza dove è possibile vivere in continuo contatto indescrivibile della Verna –, anzi Francesco con la natura e in un clima di silenzio e di so- scopre nel Crocifisso l’eccesso d’amore, una litudini abitate. Natura e silenzio/solitudine scoperta che gli farà gridare senza sosta: l’a- abitati ci avvicinano a Dio, poiché la natura è more non è amato, l’amore non è amato, per- uscita dalle mani del Creatore. D’altra parte, ché Dio è il mai abbastanza. il silenzio e la solitudine abitata ci permettono Sorella Chiara nel suo Testamento chiama di riservare del tempo per l’essenziale della Francesco vero amante di Cristo (cf. TestsCl nostra vita. Romano Guardini diceva: solo nel 5), e san Bonaventura lo chiama amico di Cri- silenzio giungo davanti a Dio e solo nel silen- sto (cf. LegM XIII,3). Questi è proprio Fran- zio conosco me stesso. cesco, un amante e, per questo, un amico di Ci sono silenzio e solitudine che fanno ma- Cristo, fino al punto di diventare icona sua le. Fanno male il silenzio e la solitudine che e poter dire con Paolo: «Io porto le stigmate ci allontanano dall’Altro e dagli altri. Fanno di Cristo nel mio corpo » (Gal 6,17) oppure: male il silenzio e la solitudine che ci chiudono «non sono più io che vivo, ma Cristo vive in in noi stessi. Ma se vogliamo che l’orizzonte me» (Gal 2,20). L’amante fa spazio all’amato, dell’infinito entri in noi, che le nostre paro- tutto lo spazio che può fare un uomo nel suo le siano feconde della fecondità del Vangelo, cuore alla persona amata, fino a che l’amante allora abbiamo bisogno di silenzio e di solitu- s’identifica, si trasforma e si configura (verbi dine. Se vogliamo amare, dobbiamo imparare questi che appaiono nel racconto delle stigma- il linguaggio degli innamorati, il silenzio. Se te) pienamente con essa. vogliamo stupirci di fronte al mistero della vi- Con la conversione Francesco incomincia ta, abbiamo bisogno del silenzio. Se siamo in un cammino di spogliamento, che lo porterà umile attesa di una parola di vita e che condu- progressivamente a smettere di «adorare se ca alla vita, se vogliamo custodire la passione stesso», secondo l’espressione della Leggen- per Cristo e per l’umanità, se vogliamo rima- da dei Tre Compagni, ad essere meno autore- nere disponibili all’ascolto dell’Altro e degli ferenziale. Le già citate Lodi al Dio altissimo altri, allora abbiamo bisogno del silenzio e sono una chiara espressione di questo passag- della solitudine. gio dall’io al tu di Francesco. Dopo l’espe- Scrive il dottore serafico: «Francesco… rienza della Verna Francesco non prega più aveva imparato a suddividere il tempo con come ha pregato davanti al Crocifisso, met- grande accortezza: parte ne spendeva nelle tendosi lui stesso al centro: illumina il cuore fatiche apostoliche per il suo prossimo, parte mio, dammi fede retta, speranza certa e carità ne dedicava alla tranquillità e alle estasi della perfetta, dammi conoscenza, affinché compia contemplazione». E aggiunge: «perciò, do- il tuo verace comandamento (cf. PCr). Ma do- po essersi impegnato, secondo l’esigenza dei po che la sua preghiera di provare e di sentire tempi e dei luoghi, a procacciare la salvezza ciò che Gesù ha provato e sentito nella sua degli altri, lasciava l’agitazione delle folle e passione è stata esaudita (cf. LegM XIII,2), il cercava la solitudine» (LegM XIII,1). France- centro della preghiera lo occupa il Signore: tu sco ci insegna che non si può essere tutto per sei, bellezza, tu sei mansuetudine, tu sei si- gli altri se non si è tutto per il Signore, e non curezza, tu sei ricchezza a sufficienza, tu sei, si può essere tutto per il Signore se uno non si tu sei … Il cuore non gli appartiene più, ma è incontra con se stesso. In ricerca permanente stato occupato da LUI che diventa il TUTTO: dell’uomo Francesco è colui che costantemen- Deus meus et omnia, proclamerà Francesco. te cerca Dio e il suo volere (cf. LegM XIII,1), 376 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 e per questo va in cerca costantemente della UNA ADMIRABLE COMUNIÓN solitudine e del silenzio abitato. Il Poverello, ENTRE LA ORDEN DE LA da questo monte santo, ci grida, anche a noi INMACULADA CONCEPCIÓN che abbiamo il compito dell’animazione e del Y LA ORDEN DE LOS HERMANOS governo, la necessità di avere nella propria MENORES esistenza un “progetto ecologico di vita” che assicuri tempo per Dio, tempo per noi stessi, En esta breve intervención al final del Con- tempo per gli altri. greso Internacional sobre Santa Beatriz de Sil- Finalmente la Verna mi parla di missione. va, Fundadora de la Orden de la Inmaculada È sempre Bonaventura a dirci che dopo aver Concepción, deseo, ante todo, agradecer al finito la quaresima di San Michele, Francesco, Altísimo, Omnipotente y Buen Señor el don «uomo angelico», discese dal monte portando que ha hecho a su Iglesia, a la entera Fami- in sé l’effigie di Cristo, scolpita nella membra lia Franciscana y al resto del mundo al haber del suo copro (cf. LegM XIII,5). Ecco la ve- escogido a santa Beatriz de Silva, dama por- ra missione alla quale siamo chiamati: essere tuguesa que inició sus días aquí y los culminó epifania di Cristo, portare Cristo agli uomini en Toledo (España), para ser generadora de un e alle donne del nostro tempo, manifestare le Carisma nuevo. meraviglie che Dio realizza nella nostra de- Gracias también al Señor Arzobispo de bolezza. «Vogliamo vedere Gesù», dicono i Evora, D. José Francisco Sanches Alves, por greci a Filippo. Vogliamo vedere Gesù, dice esta bella iniciativa con ocasión del V Cente- la gente di ogni tempo a quanti ci diciamo suoi nario de la aprobación de la Regla de la Orden discepoli. Non si tratta di essere semplici ma- de la Inmaculada Concepción por el Papa por estri. Oggi il mondo più che mai ha bisogno Julio II. Gracias también por haberme invita- di testimoni: vuole vedere testimoni autenti- do a hacerme presente, aunque, por motivos ci, il Vangelo vivente come lo fu Francesco. de trabajo, sólo pueda hacerlo al final de dicho Sì, dobbiamo essere esegesi viventi, come ci congreso. Gracias a las Hermanas Concepcio- chiede Benedetto XVI (cf. Verbum Domini, nistas Franciscanas por su presencia y por lo 83). que son en la Iglesia, en el mundo, y en la Fa- Nel racconto che ci offre Bonaventura del- milia Franciscana. le stigmate di Francesco vengono utilizzati tre Mi presencia aquí quiere recordar y si fuera verbi: salire, stare, scendere. Ecco il nostro necesario reforzar los lazos misteriosos y su- programma di vita: salire, mettersi in cammi- blimes que hemos desarrollado en un acom- no, assumere i rischi del cammino, affrontare pañamiento con la Orden de la Inmaculada le difficoltà della salita, non fermarsi di fron- Concepción, que nació en un contexto históri- te a tali difficoltà, ma con lo sguardo verso il co-eclesial muy concreto, como confirmación futuro (cf. VC 110) seminare semi di eternità vivencial de lo que los Hermanos defendían en nel solco della storia; stare/rimanere, essere los ambientes teológico culturales del tiempo: fedeli nei momenti di luce come nei momen- “Dios pudo, quiso y lo hizo”. Reconocemos ti di buio; scendere per restituire con la vita que ha sido la OIC quien ofreció corazón y e la parola il dono del Vangelo che abbiamo vida a la reflexión teológica sobre el Miste- ricevuto. Siamo i Frati del popolo, il nostro rio hondo y fecundo de la Inmaculada y es así posto è inter gentes, condividendo con loro le como en esta relación en camino vosotras y difficoltà e la bellezza del cammino. nosotros reconocemos, honramos, contempla- Il mondo, Francesco, ha bisogno di te. La mos y admiramos la plenitud de los dones de Chiesa ha bisogno di te. La nostra famiglia ha Dios en la Inmaculada Virgen María; contem- bisogno di te. Noi, Ministri e Definitori, ab- plamos y admiramos la gracia de Dios en la biamo bisogno di te. Rimani con noi per sem- belleza y santidad de la Iglesia; vemos aquella pre. Amen. plenitud de María y esta gracia de la Iglesia, que fluyen, como un río, de la obediencia y Fr. José Rodríguez Carballo, ofm del amor filial de Cristo el Señor, obediencia Ministro generale, OFM y amor expresados en el anonadamiento extre- mo de su muerte en la cruz, y puestos conti- 3. Saludo en la conclusión del Congreso In- nuamente ante nuestros ojos en la divina Eu- ternacional sobre santa Beatriz de Silva caristía, sacramento que «contiene todo el bien Fátima 16 de octubre de 2011 espiritual de la Iglesia, es decir, Cristo mismo, EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 377 nuestra Pascua y Pan de Vida, que da la vida Orden de la Inmaculada Concepción profesan a los hombres por medio del Espíritu Santo» en su integridad. A este respecto baste citar el (Juan Pablo II, Enc. Ecclesia de Eucaristia 1). artículo 7 de vuestras Constituciones: “Los El corazón se estremece ante la memo- elementos que integran la vida y espiritualidad ria que de la bienaventurada Beatriz de Silva de la Orden se manifiestan en un proceso de suscribe su compañera Juana de San Miguel, enriquecimiento, iniciado con la Bula Inter memoria consignada en una brevísima Noti- Universa del Papa Inocencio VIII y concluido cia biográfica, que las Hermanas de la Con- con la Regla propia aprobada por el Papa cepción, con ocasión del traslado de los restos Julio II, y se viven en continuo dinamismo, de “de la primera fundadora de la Orden de la acuerdo con los signos de los tiempos y como Santísima Concepción de nuestra Señora la respuesta a las cambiantes necesidades de la Madre de Dios” (Santa Beatriz de Silva, Posi- Iglesia, manteniendo viva la lámpara que el tio sobre la vida y virtudes, Toledo 2001, 41), Espíritu encendió en Santa Beatriz”. colocaron en la urna que guardaba sus reli- Hacer memoria de la aprobación de la quias. Allí leemos: Regla no es hacer arqueología, es simplemente “Esta dicha señora (la esclarecida y muy hundir la pluma en los orígenes y concebir que magnífica señora doña Beatriz de Silva) fue se ha ido “escribiendo” esta forma de vida, le- muy devota de la Santísima Concepción, y pu- gada por Santa Beatriz, con igual frescura hasta do tanto que alcanzó del Santo Padre Regla y el presente y a lo largo de los más de 500 años hábito y breviario de la Santa Concepción… de la fundación de la OIC. Tampoco es volver Al tiempo de su muerte fueron vistas dos cosas nuestra mirada hacia atrás con nostalgia. Es maravillosas. La una, que, como le quitaron simplemente mirar al pasado con gratitud por del rostro el velo para [le dar la unción] fue todo lo que el Señor ha hecho en vosotras, para tanto el brillo que de su rostro salió, que todos vivir el presente con pasión y, de este modo fueron espantados. La otra fue que en mitad abrazar el futuro con esperanza. Recordando de la frente le vieron una estrella, la cual estu- que al celebrar la aprobación de la Regla de la vo allí puesta hasta que expiró… De lo cual Orden de la Inmaculada Concepción, lo que fueron testigos seis religiosos de la Orden de pretendemos es celebrar un proyecto de vida nuestro Padre San Francisco… Esta señora… que contiene un itinerario de seguimiento (Cf. era muy devota de la santísima Pasión y de la VC 37), un documento con el que muchas Her- santísima Concepción…” (Santa Beatriz de manas Concepcionistas Franciscanas han en- Silva, ... , 41-42). contrado su camino para desposarse con Jesu- Vuestra vida de Concepcionistas y la cristo Redentor, “viviendo en obediencia, sin nuestra de Franciscanos están unidas por propio y en castidad, con perpetua clausura” el amor y la devoción a la santísima Pasión (R. OIC 1), a honra de la Concepción Inmacu- de nuestro Señor Jesucristo, el amor a la lada de María (Cf. CC.GG. OIC 1). Eucaristía, el amor a la Iglesia, cuerpo místico Sí, muchas Hermanas de la Orden de la de Cristo y morada del Espíritu Santo, y Inmaculada Concepción encontraron en este particularmente por la devoción entrañable a la texto una llamada permanente a la fidelidad al Inmaculada Madre de Dios. En ella, la Virgen carisma que engendrara el Espíritu Santo en hecha Iglesia, tenemos el punto principal de la Iglesia por medio de Santa Beatriz de Sil- comunión, como es afirmado por vuestra Ratio va; y así, identificándose con la forma de vida formationis: “Lo primero que une a la Orden que ella había vivido y deseado para sus hijas, OIC con la OFM es, como dice la Regla, la vivieron y se sigue viviendo, perseverando en centralidad de la Inmaculada” (n. 47). este “divino camino” de santidad a través de El legado carismático que os ha dejado dificultades y de gozos y esperanzas. Por to- vuestra Madre y Fundadora, Santa Beatriz de das ellas y por vosotras quiero elevar un canto Silva, ha sido íntegramente recogido en la Regla de alabanza, pues con vuestra consagración aprobada por el Papa Julio II hace ahora 500 nos expresáis que deseáis: “ vivir el Evangelio años. Ese mismo carisma se halla igualmente según la Regla y la forma de vida aprobada por plasmado en las Constituciones Generales de el Papa Julio II (Cf.CC.GG. OIC 1; 165). la Orden aprobadas por la Iglesia en 1993 y que Este centenario está invitando a cada Her- avalan el proceso de enriquecimiento desde mana y a cada Comunidad de Hermanas a revi- la Inter Universa del año 1489 hasta la Regla talizar la forma de vida que profesáis, a seguir de Julio II, que hoy todos los miembros de la a Cristo cada día con mayor autenticidad, imi- 378 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 tando a María Inmaculada con mayor transpa- inmaculada Concepción: Sigo poniendo amor rencia hasta que el Misterio de su Concepción de hermano que os ama y desea vuestro gozo se irradie con toda la fuerza de su pureza y y vuestra fidelidad carismática: os deseo a to- belleza y esto dentro de la fraternidad a la que das la santidad que encierra el texto vital de pertenecéis y en comunión con la Iglesia, de la Regla, y que como todo seguidor de Cristo, la que habéis recibido la fe. Ya os dije en la perseverando en la oración y alabando juntas Carta que os dirigí con ocasión de este Cente- a Dios, os ofrezcáis a vosotras mismas como nario, La Regla de la Orden de la Inmaculada hostias vivas, santas y gratas a Dios, y podáis, Concepción en el hoy de la Iglesia, que ésta es de este modo, dar testimonio de Cristo y razón una hora preciosa para vosotras. Es la hora de de la esperanza que habita en vosotras, pues la restitución, es la hora de desear aun más in- este es el objetivo último de la Regla que pro- tensamente el desposaros con Jesucristo, es la fesáis y que hoy conmemoramos al cumplirse hora de proclamar las grandezas que el Señor cinco siglos de su aprobación. suscitó en María en Concepción Inmaculada, Con María Inmaculada, espejo sin mancha, es hora de aliento espiritual y contemplativo, en el que nos vemos reflejados, alcemos un es hora de comunión y fraternidad en el que canto de alabanza a Dios por habernos rega- se gane sentido de Orden, es hora de estimar lado una Madre semejante, y lo hacemos con y cuidar mejor de la persona humana, es ho- las palabras de un creyente que volvió a Dios ra de tomar en serio la formación, es hora de gracias a María: amar con la Iglesia a nuestro mundo, y, sin du- “Porque estáis aquí siempre, da alguna, es hora de fidelidad creativa. Así lo simplemente porque sois María, decía el Beato Juan Pablo II en Vita Consacra- simplemente porque existís, Madre de ta: “Una creciente atención a la Regla ofrecerá Jesús, os doy las gracias” a las personas consagradas un criterio seguro (Paul Claudel, La Vierge à midi, p. 533). para buscar las formas adecuadas de testimo- nio capaces de responder a las exigencias del Fr. José Rodríguez Carballo, ofm momento sin alejarse de la inspiración inicial” Ministro general OFM (VC 37). Que la Regla sea quien sugiera el camino por venir; que cada Hermana y que cada Fra- 4. Sussidio per i Visitatori generali ternidad reciba la herencia de su dinamismo espiritual para hacerla suya. Que la Regla ins- LA NOSTRA IDENTITÀ FRANCESCANA pire, estimule, impulse y conduzca a cada Her- mana Concepcionista y a cada Fraternidad a Presentazione abrir horizontes nuevos de fidelidad creativa al Evangelio, poniéndoos en escucha renovada Cari fratelli: de la Iglesia, para observar cómo ella os valo- il Signore vi dia pace! ra, cómo os anima, cómo os orienta. Los Hermanos Menores os han acompaña- Il recente Capitolo generale ha chiesto che do a lo largo de vuestra existencia como Orden il Definitorio generale «approfondisca il tema con fraterno cariño cuidado y con sumo respe- dell’identità francescana e della partecipazio- to. Con mi presencia en este Congreso quiero ne alla missione evangelizzatrice dei Frati sa- simplemente ratificar mi voluntad y la volun- cerdoti e laici» (Mandato 2). tad de los Hermanos Menores de seguir cami- In un periodo in cui l’Ordine mostra le sue nando a vuestro lado con ese mismo respeto, fatiche e difficoltà, una riflessione rinnovata cariño y cuidado. Estoy aquí para deciros que su “chi siamo e chi vogliamo essere” ci aiuterà quiero colocarme junto a vosotras en la misma a trasformare la “crisi” in occasione di discer- postura de fraterna y responsable colaboración nimento dell’essenziale che abbiamo promes- de siempre y juntos seguir leyendo “el volu- so di vivere, e nello stesso tempo ci spronerà men en el que el Padre escribió su Verbo” (Li- ad essere nel mondo di oggi “evangelicamente turgia bizantina), la “carta escrita por Dios”, la ribelli” in modo da essere più significativi e Concepción Inmaculada de la siempre Virgen più profetici. María, que nosotros defendimos y vosotras y Con tali orientamenti, il Definitorio gene- nosotros honramos y cantamos. rale ha già iniziato una riflessione sulla nostra Mis queridas Hermanas de la Orden de la identità di Frati minori, riprendendo la Rego- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 379 la e le Costituzioni generali, e ascoltando con come consacrati e alla Fraternità universale «simpatia ed empatia» (PdV 13.15) il mondo e provinciale, in modo sa evitare di unifor- contemporaneo. Tale riflessione è stata condi- marci ai sacerdoti diocesani, di confonder- visa e approfondita con i nuovi Provinciali e ci con altri carismi ecclesiali, e in maniera con i Presidenti delle Conferenze. da conservare tutti (frati laici e sacerdoti) Raccogliendo le varie indicazioni emerse, la medesima e unica fondamentale identità con questo semplice sussidio il Definitorio ge- francescana. nerale intende fare ancora un passo in avanti e • Recuperare e sviluppare l’ispirazione fran- proporre ai Visitatori generali due schede per cescana per promuovere i valori di giusti- l’animazione delle Province. zia, pace e integrità del creato. Nella prima scheda si propone una traccia • Dialogare con le altre religioni e con la cul- concreta di riflessione da usare nel processo di tura contemporanea dominante, in atteg- preparazione del Capitolo provinciale e di co- giamento critico e di ascolto, in modo da struzione del Progetto di vita e missione della non lasciarci condizionare e da rinnovare Provincia. la nostra maniera di fare evangelizzazione Con la seconda scheda si propone una ce- nello stile francescano. lebrazione coinvolgente e significativa della nostra identità carismatica affinché ogni Frate 3. Metodologia possa nuovamente interiorizzarla e così sentir- si animato a rinnovare la propria vita e fortifi- * Dalle Costituzioni generali ( = CCGG) si care la propria fedeltà. prendono gli elementi vitali del nostro cari- Affido questo “strumento” di animazione sma che attraversano tutti i capitoli e costi- ad ogni Visitatore generale e chiedo che nella tuiscono la forma di vita trasmessaci da san Relazione finale si faccia eco delle riflessioni Francesco. e della celebrazione vissuta, riportando anche * I vari elementi del carisma sono raggruppa- eventuali indicazioni e suggerimenti. ti nelle tre dimensioni fondamentali: (1) la dimensione “mistica” o teologico-spiritua- 28 ottobre 2011 le; (2) la vita in fraternità e minorità; (3) la Festa dei santi Simone e Giuda apostoli missione nella Chiesa e nel mondo. * Per ogni grande tematica si propone un Fr. José Rodríguez Carballo, ofm confronto con la situazione della Chiesa e Ministro generale OFM con la cultura contemporanea. * Nella considerazione dell’identità è impor- tante tenere presenti e articolare tutte le di- Durante la visita canonica, i Visitatori so- mensioni che la costituiscono, per evitare no invitati a promuovere una riflessione sulla una visione parziale e frammentaria. nostra identità oggi, nelle Fraternità e soprat- * Questa proposta di approfondimento è tutto nel processo di preparazione e nella cel- strettamente collegata con il processo di ebrazione del Capitolo provinciale. riflessione indicato nel “Moratorium” e do- vrebbe poi ispirare un “progetto di vita e 1. Enunciazione del tema missione” adeguato e coerente.

Riflettere su “chi siamo e chi vogliamo es- 4. Testo base sere” come Frati minori e come Provincia, a partire dai testi fondanti (Regola e Costituzio- Il riferimento fondamentale che sintetizza ni), in dialogo con la Chiesa e con il mondo di la nostra identità è: CCGG, art. 1 §1-2: oggi. §1 L’Ordine dei Frati Minori, fondato da 2. Motivazioni e obiettivi san Francesco d’Assisi, è una Fraternità nella quale, mediante la professione religiosa, i fra- • Rinnovare la coscienza che il nostro ca- ti, seguendo più da vicino Cristo, mossi dallo risma, come ogni altro, è in DONO dello Spirito Santo, si donano totalmente a Dio ama- Spirito, specifico, per la Chiesa e per il be- to sopra ogni cosa, vivendo il Vangelo nella ne del mondo. Chiesa, secondo la forma osservata e proposta • Rafforzare il senso di appartenenza a Dio da san Francesco. 380 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

§2 Quali seguaci di san Francesco, i frati • “Senza nulla di proprio”: CCGG 72 §1; devono condurre una vita radicalmente evan- 73-75. gelica: vivendo in spirito di orazione e devo- • Povertà evangelica: CCGG 8; 72 §2. Cf. zione ed in comunione fraterna, dando testi- anche 64; 65; 67; 70; 75 §1; 91; 97. monianza di penitenza e di minorità, portando • La “grazia del lavoro”: CCGG 76-82. in tutto il mondo l’annuncio del Vangelo, con • ‘Minori tra i minori’ (solidarietà): CCGG carità verso tutti gli uomini, predicando, con i 66; 72 §3. Cf. anche 32 §3; 78 §1; 82 §1.3. fatti, riconciliazione, pace e giustizia, e mani- • Strumenti di riconciliazione, pace e giustiz- festando sommo rispetto verso il creato. ia, nel rispetto del creato: CCGG 1 §2; 68; 69; 71. Cf. anche 85; 98 §2; 96 §2-3; PdV I DIMENSIONE 30. Una vita radialmente evangelica Confronto: • Osserviamo il santo Vangelo: CCGG 1; La nostra vita di Fratelli (Frati) e Minori è 5 §2; 22 §1. Cf. anche 83 §1; 117 §2; 127 confrontata con la cultura dominante dell’in- §4. dividualismo, della ricerca della ricchezza e • Seguiamo più da vicino Gesù Cristo: CC- del potere, con le divisioni e le ingiustizie, con GG 1 §1; 5 §2. Cf. anche 7 §1; 8 §1; 38. il fenomeno delle migrazioni e le società plu- • Siamo totalmente donati a Dio: CCGG 1 riculturali e anche con la sensibilità ai diritti §1; 5 §1. Cf. anche 7 §3; 9 §1; 19 §2; 20 §1; umani e all’ambiente, e l’emergere e il render- 33 §1-2; 45 §1; 65; 67. si visibili delle minoranze di ogni tipo. • Viviamo in spirito di orazione e devozione: Altre sfide vengono dalle culture particola- CCGG 1 §2; 19. Cf. anche 20; 21-24; 26; ri: cercare di individuarle. 28; 29. • Viviamo in conversione permanente (pen- Per noi: itenza): CCGG 1 §2; 32. Cf. anche 33 §3; – Come noi siamo condizionati (che cosa en- 34 §2; 84; 86; 99. tra nella nostra vita) e che cosa possiamo imparare da queste culture? Confronto: – Che cosa ci dice in proposito il nostro cari- La nostra “forma di vita evangelica” è con- sma e quale può essere il nostro contributo frontata con la cultura dominante dell’imma- oggi? gine, dell’effimero, dell’egoismo, e anche con la diffusa ricerca di senso, con una spiritualità III DIMENSIONE “plurale” o “diffusa” che sospinge gli indivi- Missione nella Chiesa e nel mondo dui a crearsi una religione personale. Altre sfide vengono dalle culture particola- Riferimento di base: CCGG 112 §1: È ri: cercare di individuarle. compito dei Capitoli generali e provinciali di esaminare se l’attività dell’Ordine, quanto alla Per noi: scelta, ai modi concreti di agire e all’efficacia – Come noi siamo condizionati (che cosa en- della testimonianza, risponda alle esigenze del tra nella nostra vita) e che cosa possiamo nostro tempo e dell’opera di evangelizzazione imparare da queste culture? francescana, e di indicare le vie e i metodi ido- – Che cosa ci dice in proposito il nostro cari- nei ad incrementare l’apostolato. sma e quale può essere il nostro contributo • Tutti i Frati partecipano alla missione della oggi? Chiesa: CCGG 83; 84. Cf. anche 4 §1; 5 §2; 89 §1; 116 §1. • Evangelizziamo con la testimonianza della II DIMENSIONE vita: CCGG 86; 89 §1. Cf. anche 87; 90-99; Una vita in Fraternità e Minorità 115 §2. • Evangelizziamo con la parola: CCGG 89 • Siamo una Fraternità: CCGG 1 §1; 38.Cf. §2; 100-110. anche 40; 41; 45 §1; 79; 140 §1; 232. • Evangelizziamo in fraternità e in minorità: • Viviamo in comunione fraterna: CCGG 39; CCGG 87 §1-2; 91; 111. Cf. anche 88; 97; 42. Cf. anche 9 §3; 46; 50-52; 87 §1-2;137 98; 104; PdV 27. § 2; 139 §1. • Evangelizziamo “inter gentes” e “ad gen- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 381

tes”: PdV 13-21. Cf. anche CCGG 116; dallo Spirito al nostro padre S. Francesco e 117; 118 §2; 121. ai suoi seguaci per il bene della Chiesa e del • Con nuove forme di fraternità per una nuo- mondo. Questo carisma ha una sua specifica va evangelizzazione: CCGG 87 §3; 115 §1; identità che chiede di essere custodita in am- PdV Mandato 20. bito personale e fraterno in vista della missio- • Siamo “pellegrini e forestieri” (itineran- ne nella Chiesa e nel mondo. Si tratta di un’i- za): CCGG 64; 72 §1; PdV 22-24; Man- dentità dinamica, una identità evangelica “in dato 13. via”, che si costruisce camminando. Il punto di partenza, il centro e l’àncora di stabilità è il Confronto: Vangelo. Abbiamo come punti di riferimento La nostra missione francescana è confron- l’esperienza del nostro padre S. Francesco e tata con la cultura dominante che ha creato una delle prime Fraternità, le Fonti, il patrimonio distanza tra le nuove generazioni e la Chiesa, spirituale, culturale, intellettuale, missionario che diffonde uno spirito iper-critico e a volte dell’Ordine lungo i secoli, le nostre Costitu- aggressivo verso la Chiesa, che fomenta l’in- zioni generali (CCGG), la fedeltà creativa di differentismo e il relativismo religioso, che è ogni confratello e di ogni Fraternità, e la ri- alimentata dai rapidi mutamenti nei valori e sposta ai segni dei tempi e dei luoghi di ogni nei punti di riferimento. E una cultura che va- tempo storico. Le Costituzioni generali sono lorizza la donna, l’uguaglianza, la partecipa- in modo particolare un prezioso strumen- zione e la democrazia. to, frutto dell’impegno di tutto l’Ordine con Siamo anche confrontati con la diminu- l’approvazione della Chiesa, per custodire e zione di ardore missionario nella Chiesa e aggiornare la nostra identità. Vogliamo rin- nell’Ordine. novare il nostro impegno personale e fraterno Altre sfide vengono dalle culture particola- per conoscerle, accoglierle nel nostro cuore e ri: cercare di individuarle. viverle nella nostra vita e nella nostra missione evangelizzatrice. Per noi: – Come noi siamo condizionati (che cosa en- Canto tra nella nostra vita) e che cosa possiamo Il Presidente della celebrazione espone imparare da queste culture? il Santissimo e fa il rito iniziale(con il segno – Che cosa ci dice in proposito il nostro cari- della croce e il saluto.) Poi invita tutti a dire sma e quale può essere il nostro contributo insieme la preghiera alla Trinità: oggi? «Onnipotente, eterno, giusto e misericor- LA NOSTRA VOCAZIONE dioso Iddio, concedi a noi miseri di fare, per EVANGELICO-FRANCESCANA tuo amore, ciò che sappiamo che tu vuoi, e di volere sempre ciò che a te piace, affinché, inte- Celebriamo la nostra identità riormente purificati, interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito Santo, possiamo Preparare al centro della Fraternità seguire le orme del tuo Figlio diletto, il Signo- l’ambiente con un’immagine di S. Frances- re nostro Gesù Cristo, e con l’aiuto della tua co, la croce di S. Damiano e uno spazio per sola grazia giungere a te, o Altissimo, che nel- l’esposizione del Santissimo, per il Vangelo, la Trinità perfetta e nell’Unità semplice vivi la Regola, le Costituzioni generali, i sandali, e regni e sei glorificato, Dio onnipotente per la mappa mundi oppure un globo. tutti i secoli dei secoli. Amen».

1. Motivazione iniziale 2. Osservare il santo Vangelo

Cari fratelli! Commento: Il dono del Vangelo è nell’origine della no- La nostra vocazione è un dono prezioso ri- stra Fraternità. San Francesco dice nel suo Te- cevuto dalla Santissima Trinità. La nostra Fra- stamento che l’Altissimo stesso gli ha rivelato ternità francescana nasce dall’ascolto di Cristo che doveva vivere secondo la forma del santo nel Vangelo mediante un nuovo vincolo nello Vangelo. Il punto di partenza e il tratto centra- Spirito (PdV 6). Si tratta di un carisma dato le della nostra identità carismatica è osservare 382 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 e vivere secondo il Vangelo sull’esempio del far memoria della nostra professione, per dare nostro padre S. Francesco. “La Regola e la vi- a Dio quella risposta nuova che Egli attende ta dei frati minori è questa, cioè, osservare il in ogni nuova stagione della nostra vita. Rin- santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, novando quotidianamente la formula di pro- vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio fessione, attualizziamo ogni giorno la nostra e in castità.” risposta. Lasciamo risuonare le parole della professione finché diventino la nostra vita. Canto e entrata del libro del Vangelo Lettura dell’Art. 1§1 e 2 delle CCGG. Entrata del Cero Pasquale acceso Silenzio per la meditazione Lettura dell’Art 5 Breve silenzio 3. Vivere secondo la regola di san Francesco Ognuno accende la sua candela nel cero e tutti insieme rinnovano la Professione, sec- Commento: ondo la formula dell’Art 5 §2 La forma di vita evangelica che Francesco Lettura dell’Art 19 §1 e §2 ha intuito con la grazia di Dio e con la mo- zione dello Spirito Santo è espressa in modo 6. Vivere da fratelli minori particolare nella Regola. Essa è il fondamento della vita e della legislazione dell’Ordine, è Francesco è il primo nella storia della Chie- soprattutto “midollo del Vangelo” (2C 208). sa a dare al proprio gruppo il nome di Fraterni- Dobbiamo sempre conservare nel nostro cuore tà. Egli ha voluto che questa Fraternità si chia- la Regola offertaci dal nostro padre S. France- masse Ordine dei Frati Minori (1Cel 38). La sco e approvata dalla Chiesa per vivere nella prima dichiarazione che le Costituzioni gen- fedeltà al nostro carisma. erali fanno è affermare che l’Ordine è una Fra- ternità. Con ciò si vuol dire che il riferimento Canto e entrata della Regola principale non è l’istituzione ma la persona del Lettura del Art 2 §1 e §2 delle CCGG. “fratello”. La Fraternità è l’elemento, dopo la Silenzio per la meditazione centralità di Dio e del Vangelo, più fondamen- tale dell’identità della nostra vocazione fran- 4. Seguire san Francesco oggi secondo le cescana. S. Francesco riconosce che i fratelli CCGG e la rivelazione di vivere secondo la forma del santo Vangelo sono doni del Signore. Commento: Noi Frati Minori ci proponiamo di vivere Canto in ogni tempo la forma di vita che il nostro pa- Lettura degli Articoli con breve silenzio dre S. Francesco visse e propose ai suoi figli, dopo ogni articolo: 38; 39; 40; 41; 55 approvata dalla Chiesa, e che consiste nel vi- Breve silenzio per la meditazione vere secondo il Vangelo. Per raggiungere que- sto proposito ci viene dato un prezioso aiuto: Commento: le rinnovate Costituzioni Generali. Esse sono La Fraternità francescana ha un particolare una continua attualizzazione della Regola per compito di essere strumento di pace, di bene, il nostro tempo. Esse sono indispensabili per di giustizia, di riconciliazione. Prima di an- custodire e attualizzare la nostra identità di nunciare e promuovere la pace, la riconcilia- Frati Minori. zione, la Fraternità dovrà viverla. Ogni fratello dovrà avere la pace nel suo cuore. La Frater- Canto e entrata delle CCGG nità dovrà impegnarsi ogni giorno per essere Lettura degli Art 10; 12§1 e §2; 4 una Fraternità riconciliata che testimonia la ri- Silenzio per la meditazione conciliazione che il Padre vuole realizzare nel mondo mediante il suo Figlio. 5. Rinnovare ogni giorno la nostra profes- sione Lettura degli Articoli: 67 e 68

Commento: Facciamo un momento di esame di coscien- La nostra vocazione è un impegno perso- za per riconoscere le divisioni, le ferite aperte, nale e quotidiano. Per questo siamo chiamati a le mancanze di dialogo, tutti gli atteggiamenti EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 383 di disamore tra di noi nella nostra vita fraterna 1. Lettera del Ministro quotidiana. Roma, 25 ottobre 2011 Prot. N. 102395 Breve silenzio Dopo si può pregare o can- tare un salmo penitenziale. il Signore vi dia pace!

Vogliamo adesso porre un segno che espri- La Commissione dell’Ordine per la Con- ma l’accoglienza di ogni fratello come dono templazione, che ha come obiettivo di anima- del Signore e la disposizione per il perdono e re e rafforzare la dimensione contemplativa la riconciliazione con ogni fratello. Diamoci dei Frati Minori, ha preparato una proposta un abbraccio fraterno. comune ai Frati e alle Sorelle Contemplative (Clarisse e Concezioniste), dal titolo: “Seder- 7. Evangelizzare in fraternità e minorità nel si insieme. Avere lo Spirito del Signore e la mondo sua santa operazione”, che ha come scopo di poter condividere in Fraternità l’esperienza di Commento: Dio, il mondo della fede. Nelle sue origini, la spiritualità francescana Nell’ottavo centenario della Fondazione è una spiritualità missionaria, una spiritualità delle Sorelle Povere e del quinto Centenario dell’incontro, che tende a mettersi in cammi- dell’approvazione della Regola dell’Ordi- no. Sull’esempio di Francesco e di tanti con- ne dell’Immacolata Concezione, credo che fratelli, vogliamo anche noi accogliere il dono questa proposta sia una buona iniziativa per del Vangelo e restituirlo creativamente con la approfondire e rafforzare i nostri legami ca- vita, con gesti concreti, con la missione evan- rismatici frequentando insieme la scuola gelizzatrice, nella sua espressione di inter gen- dell’orazione e della contemplazione. Se la tes e ad gentes. Le Costituzioni generali, nei preghiera è dialogo, e non monologo dell’uo- capitoli IV e V, ci ricordano che siamo pel- mo davanti a Dio, il dialogo condiviso della legrini e forestieri in questo mondo, che tutti preghiera contemplativa ci aprirà a una co- siamo chiamati a evangelizzare, che la nostra munione nell’essenziale della nostra eredità prima forma di evangelizzare è con la nostra carismatica e ci aiuterà ad ampliare la nostra vita di fraternità e minorità, ma anche con la realtà esterna, perché prima avremo guardato parola e la predicazione esplicita. dentro, nelle fonti dell’anima, e in alto, al di sopra dell’anima, a Dio. Questo sguardo con- Canto e entrata della mappa mundi e di un templativo in Fraternità di Fratelli e Sorelle, paio di sandali diventerà allora incontro. E tuttavia «non è Lettura dell’Articolo 66 sufficiente mantenere lo “sguardo” e conosce- Breve testimonianza di un confratello che re gli insegnamenti di Dio se non si prende e si vive e serve tra i poveri per condividere la sua beve costantemente dalle fonti della luce eter- esperienza di frate minore in questo contesto. na» (S. Agostino, En. In Ps. 118, XXVI, 6 ). Incoraggio tutti i Frati e tutte le Sorelle di Lettura degli Articoli 83; 84; 89 assecondare con entusiasmo questa proposta Ricordare le diverse presenze di evangeliz- della Commissione, mentre vi esorto a trova- zazione inter gentes della Fraternità provin- re momenti per questo incontro comunitario ciale. di famiglia, così che possiamo crescere nello «Spirito del Signore e della sua santa opera- Lettura dell’Articolo 117 zione» (Rb 10, 8). Breve testimonianza di un frate con esper- Ho allegato la lettera del Presidente della ienza tipicamente missionaria ad gentes. Commissione dell’Ordine per la Contempla- zione, dove si presenta la proposta e una guida Conclusione per organizzazione e programmare gli incontri a livello locale, provinciale o di Conferenza. Benedizione con il Santissimo e un canto finale. Vostro Ministro e servo,

5. Proposta della Commissione per la Con- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm templazione Ministro generale, OFM 384 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

2. Lettera del Presidente • di specificare alcuni elementi utili per av- viare gradualmente una scuola francesca- Roma, 20 ottobre 2011 no-clariana di preghiera (PdV, Mandato 9) capace di proporre un Itinerario di con- Ai Ministri provinciali e Custodi, templazione francescana, e di aiutare la no- e agli Assistenti e alle Presidenti delle Fe- stra vita in fraternità e minorità ad essere derazioni OSC-OIC: più centrata in Dio e più fruttuosa nella sua missione evangelizzatrice (PdV, Mandato il Signore vi dia pace! 13). Un altro elemento che ci può aiutare a far Scrivo per conto della Commissione rivivere la dimensione contemplativa è quello dell’Ordine per la contemplazione, al fine di di ottenere una ricca Bibliografia sull’argo- presentare la proposta approvata dal Ministro mento, secondo la visione e tradizione france- generale e dal suo Definitorio, per rafforzare scana. Per questo esortiamo vivamente i fratel- la dimensione contemplativa dei Frati Mino- li e le sorelle ad inviarci ciò che è stato scritto ri, nell’ambito del centenario di santa Chiara sull’argomento, nelle diverse lingue, per po- e guidati dall’esempio di san Francesco d’As- terlo offrire sul sito web dell’Ordine. Saranno sisi. Nella nostra situazione storico-culturale, molto apprezzate le conclusioni dei vari incon- riteniamo necessario che sia dato il tempo per tri e i contributi bibliografici che invierete alla condividere in Fraternità le nostre esperienze Commissione per la contemplazione o alla Cu- di Dio, come Frati Minori e Sorelle Povere, nel ria generale OFM o ai fratelli Definitori. dono complementare di fraternità, minorità, Affidiamo questa nostra proposta alla santa contemplazione e missione. Madre di Dio, Regina e Protettrice della Fami- La proposta ha come titolo: «Sedersi insie- glia Francescana. me. Avere lo Spirito del Signore e la sua santa Vi saluto fraternamente. operazione». Ci ha ispirato a fare questa proposta l’in- Fr. Julio Cesar Bunader, ofm contro di san Francesco e di santa Chiara in Definitore generale Santa Maria degli Angeli, di cui parlano i Presidente Commissione per la Fioretti (XV), inoltre il testo del Vangelo di Contemplazione Luca (Lc 10,38-42), la Regola bollata (Rb 10,8) e la Regola di vita negli eremi (Rer,1-2: 3. Allegato FF.136-137). Vi consigliamo di attuare que- sta proposta durante l’anno 2012, in occasio- Sedersi insieme. ne dell’ottavo centenario della fondazione del Avere lo Spirito del Signore e Secondo Ordine, fermandovi ai piedi di Gesù, la sua santa operazione sull’esempio di Maria di Betania, per gustare, seduti insieme intorno alla mensa, umilmente, Presentazione come prima vivanda,…. il parlare di Dio (cf. Per facilitare lo spirito di orazione e devo- Fior XV). C’è bisogno di dire sì al desiderio di zione nell’Ordine, per ravvivare la dimensio- incontrarci come fratelli e lasciarci plasmare ne contemplativa e renderla più integrata nella dal potere della contemplazione. nostra vita di consacrati, la commissione per La Commissione offre ai Ministri provin- la contemplazione decide di tener conto dei ciali e ai Custodi, agli Assistenti e alle Presi- documenti recenti riguardanti questa dimen- denti delle Federazioni una guida (vedi allega- sione – Lo spirito di orazione e devozione. Te- to) per organizzare e pianificare gli incontri, a mi per approfondire e riflettere, Segretariato livello locale, provinciale o di Conferenza. generale OFM per la formazione e gli Studi, La Commissione suggerisce che ogni in- Roma 1996; Il cammino verso il “luogo del contro abbia preferibilmente un numero ri- cuore”. Appunti per riscoprire interiorità e stretto di partecipanti per favorirne la preghie- silenzio nella vita francescana, Commissione ra, la condivisione e l’arricchimento reciproco. internazionale per la priorità dello “spirito di Chiede inoltre: orazione e devozione”, Roma 2003; La lettura • di inviarle una sintesi finale di ogni incon- orante della Parola di Dio nella vita france- tro con le valutazioni e le eventuali propo- scana, OFM, Roma – e proporre un’incontro ste; tra i Frati Minori e le Sorelle Povere, in occa- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 385 sione dell’ottavo centenario della fondazione del Dios-con-nosotros, del Emmanuel. Es del Secondo Ordine, osservando quanto segue: Navidad, la fiesta del Verbo hecho carne; del Hijo que, sin dejar de serlo, se hace nuestro Obiettivo hermano (cf. 2Cel 198). Es Navidad, anuncio 1. Approfondire la dimensione contem- de paz: “Gloria a Dios en el cielo y en la tierra plativa secondo la nostra identità francescana. paz a los hombres que Dios ama” (Lc 2,14), 2. Manifestare concretamente come il ca- Cristo “es nuestra paz” (Ef 2,14). Es Navidad, risma francescano-clariano è mutuo e comple- buena noticia para toda la humanidad: El Im- mentare. pasible se siente arrastrado por una inmensa pasión de amor. Sí, la Navidad nos revela el Motivazioni carácter pasional de la encarnación: revela la 1. Ravvivare «una forte esperienza di pasión de Dios por el hombre. Navidad es el Dio» (Mandato 13), per fare di noi dei «por- inicio de las bodas entre Dios y la humanidad, tatori del dono del Vangelo» più dinamici ed el inicio de un amor que será más fuerte que la entusiasti. muerte (cf. Cant 8,6). Y si es cierto que “hay 2. Stimolare una scuola francescano-cla- más alegría en dar que en recibir” (Hch 20,35), riana di preghiera (cf. Mandato 9), che eviden- entonces Navidad no es sólo fiesta de la ale- zi gli elementi propri del carisma. gría del hombre porque se siente amado, sino también la fiesta de la alegría de Dios porque Spirito ama. Navidad es el nacimiento de Dios en la 1. Nello spirito del Vangelo, lasciare alle tierra, nacimiento del hombre en los cielos. Sorelle Povere il ruolo di Marta (madri) e ai Frati il ruolo di Maria (figli) (Lc 10,38-42; Re- “Os anuncio una gran alegría” (Lc 2,10) gEr 1-2). 2. Nello spirito di reciprocità e comple- En Navidad todo invita a la alegría. Y el mentarità, l’incontro evochi la cena di France- motivo de esa alegría es sencillo, y a la vez sco e Chiara presso Santa Maria degli Angeli humanamente increíble, solo comprensible centrato sul parlare di Dio (Fior XV). desde la fe: Dios nos ha visitado, la carne de Dios se ha hecho solidaria con nuestra debi- Suggerimenti per l’incontro lidad. Finalmente el hombre es abrazado por La commissione propone ai partecipanti al- quien lo ama. Pero esto se realiza de un modo cuni elementi per programmare l’incontro in totalmente nuevo e inesperado. Si los ídolos consonanza con i luoghi e i tempi: se caracterizan por su “grandeza enorme”, su • Esperienza orante: personale, fraterna e li- “esplendor extraordinario” y su “aspecto te- turgica. rrible” (cf. Dn 2,31), si en otros tiempos Dios • La presentazione del tema (o dei temi) sulla se reveló como un Dios grande, tremendo, po- contemplazione sia proporzionata alla du- tente y glorioso, un Dios que infunde temor rata dell’incontro. (cf. Gn 3,10), ahora, al cumplirse la plenitud • Condivisione in piccoli gruppi, con riso- de los tiempos (cf Gal 4,4), Dios manifiesta su nanze e domande. grandeza en la pequeñez de un recién nacido, • Valutazioni e proposte. su esplendor fascinante en un niño envuelto en • Dell’esperienza vissuta inviare alla Com- pañales, y su aspecto tremendo en un niño ti- missione una sintesi delle valutazioni e del- ritando de frío en un establo (cf. Lc 1,12). El le proposte, evidenziando gli elementi per Altísimo y Omnipotente Señor, precisamente una scuola francescano-clariana di preghie- porque es grande, es también aquel del cual ra. no se puede pensar nada más pequeño (cf. Lc 9,48). El Dios que se nos revela en Navidad, de hecho, es un Dios pequeño, impotente, ne- 6. Carta con ocasión de la Solemnidad cesitado del hombre; un Dios frágil e indefen- del Nacimiento de nuestro Señor Jesucristo so, que se confía al hombre (cf. Lc 2,7). Y, pre- cisamente por ello, se expone al rechazo (cf. ¡DESPÓJATE DE TU TRISTEZA! Jn 1,11). Es la vulnerabilidad del amor, que no (cf. Ba 5, 1) puede no respetar la libertad del hombre. Pero a cuantos le acogen en su pobreza, humillación Queridos hermanos: Es Navidad, la fiesta y humildad, a cuantos le acogen en su vulnera- 386 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 bilidad, le da “el poder de llegar a ser hijos de “Alegrémonos todos en el Señor” (Fil 4,4) Dios” (Jn 1,12). La Navidad es siempre la fiesta de los po- Alegrémonos hermanos!, porque ha lle- bres y sencillos, y es que “Dios ama hablar gado el momento prometido. ¡Alegrémonos! con los sencillos” (Volg. Pr 3,23). María fue ¡Hagamos fiesta!, participemos de la alegría la primera en recibir la invitación a la alegría de Dios! (cf. Sof 3, 14-17). Sí, hay motivos (Lc 1,28), y su Magnificat es el himno de exul- más que sobrados para alegrarnos. Los que tación de todos los humildes (cf. Lc 1,46ss). no saben leer los signos de los tiempos con Los pastores son los primeros en recibir la los ojos de Dios, viendo las dificultades por buena noticia del nacimiento del Salvador (cf. las que está atravesando la Iglesia, pensemos, Lc 2,10), y en responder a ella con la alabanza entre otras cosas, en los últimos escándalos; (cf. Lc 2,20). Juan salta de gozo cuando estaba viendo las dificultades por las que atraviesa nuestra Orden y toda la vida consagrada, pen- todavía en el seno de su madre (cf. Lc 1,44), semos en la escasez de vocaciones; y viendo y cuando Jesús da comienzo a su ministerio, las dificultades por las que atraviesa la socie- el Precursor “se llena de alegría por la voz del dad, pensemos no sólo en la crisis económica Esposo” (Jn 3,29). Por su parte, Francisco, el que afecta a tantos, particularmente a los más Poverello, el mismo que hacia el final de sus pobres, sino también la profunda crisis cul- días, ya medio ciego y en medio de las ma- tural que estamos viviendo, piensan que hay yores privaciones, pudo cantar el Cántico de muchas razones para estar preocupados y se las Criaturas, considerando la humildad de la dejan arrastrar por la tristeza, induciendo a encarnación, y contemplando el misterio de la otros al desánimo. A muchos de estos, Dios Navidad deja derretir su corazón en inefable les parece abstracto e incluso inútil, a otros gozo (cf. 1Cel 84). muchos, sin que lo confiesen abiertamente, les Es la alegría de la Navidad comunicada a pesa el silencio de Dios. Son muchos los que los pobres, a los sencillos, a los limpios de co- ante una realidad como la que hemos descrito razón, como María, los pastores, Juan, Franci- y que es ciertamente dura, están viviendo la sco. Dios no se revela a los sabios y prudentes misma experiencia por la que atravesaban los (cf. Lc 10,21), escoge a lo que el mundo des- discípulos de Emaús antes de encontrarse con precia (cf. 1Cor 1,28). Estos no se alegran ni el Resucitado, reflejada en aquel “nosotros siquiera por lo que Dios hace en ellos. Sería esperábamos…” (Lc 24,21). Para quien, en como apropiarse del don recibido. Los pobres cambio, sabe leer todo desde Dios, sin cerrar y sencillos se alegran porque se descubren lle- los ojos ante todas estas realidades que aca- nos de Dios. Y es que cada uno lo acoge en la bamos de señalar, descubre sobrados motivos medida en que lo magnifica y es capaz de mag- para estar alegres. Estos asumen la realidad no nificarlo en la medida en que cede el puesto a como una derrota sino como un desafío, una su grandeza, abajándose. La Navidad no solo oportunidad y un kairós. Y todo ello porque nos muestra el camino que Dios ha recorrido saben que el Señor vino para quedarse con no- Jn para encontrarse con el hombre, sino también sotros –“plantó su tienda entre nosotros” ( 1,14)-; vino para caminar a nuestro lado todos el camino que el hombre debe recorrer para los días, hasta el final de los tiempos (cf. Mt acoger a Dios: Él, siendo rico se hizo pobre por 28,21). Ya no nos podrán llamar abandonados, amor, para enriquecernos con su pobreza (cf. ni a nuestra tierra devastada (cf. Is 62,4). He- 2Cor 8,9); Él, “el Pastor grande de las ovejas” mos sido visitados por quien esperábamos: El (Heb 13,20), se muestra a los últimos, como Salvador, el Mesías, el Señor (cf. Lc 2,11) a los pastores, a los humildes, como a María; Si la fuente de la alegría está en la posesión a los pequeños, como a Francisco; a cuantos de un bien conocido y amado, y en el encuen- se retiran para dejarle crecer, como a Juan. La tro y la comunión con los demás, con mayor grandeza del amor de Dios se manifiesta en razón como creyentes y como Hermanos Me- hacerse pequeño. Del mismo modo, la gran- nores estamos llamados a experimentar una deza del hombre se muestra en dejar espacio a gran alegría cuando entramos en comunión aquel por cuyo nacimiento una legión del ejér- profunda con Dios, confesado con el bien su- cito celestial alaba a Dios diciendo: “Gloria a premo (cf. AlD 3), aun en medio del invierno, Dios en el cielo y en la tierra paz a los hombres y de la noche oscura por la que uno pueda de buena voluntad” (Lc 2,14). estar pasando. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 387

“Para que vuestra alegría sea plena” mismo Señor ponía en nuestro camino para (Jn 15,11) discernir su proyecto sobre nosotros. Y poco a poco, casi sin darnos cuenta, fue naciendo una En estos tiempos delicados y duros es fuerte pasión por Cristo que nos llevó a seguir- cuando más necesario se hace el testimonio de le, asumiendo el Evangelio como regla y vida, la alegría. Quienes seguimos “más de cerca” y abrazando la misma vida de Jesús: obedien- a Cristo estamos llamados a participar de la te, sin nada de propio, y en castidad (cf. 2R alegría del mismo Jesús: “Os he dicho estas 1,1). Y al mismo tiempo nació la pasión por cosas para que mi alegría esté en vosotros los demás, particularmente por los últimos, y y vuestra alegría sea plena” (Jn 15,11). La la pasión por la Iglesia, pues descubrimos que alegría plena no es una posibilidad, menos aún a Jesús no se le puede seguir dando la espalda una utopía. Para nosotros los creyentes es una a los rostros de Cristo pobre y crucificado, y responsabilidad. Si la alegría “está determinada que no podemos amar a Cristo al margen de la por el descubrimiento de sentirse satisfechos” Iglesia. Y nos entregamos de todo corazón a (H. G. Gademer); si la alegría es la experiencia llevar el don del Evangelio a los demás porque de plenitud, entonces quien ha gustado el nos sentíamos habitados por él. Y, como en el amor de Dios, y lo ama con corazón acogedor caso de la samaritana, la sed saciada se convir- y agradecido, no puede dejar de gustar esa tió en anuncio y misión (cf. Jn 4,1ss). alegría que nadie le podrá arrebatar: ni las Son muchos los hermanos que, aún después tribulaciones de todo tipo, ni las situaciones de muchos años y en medio de toda clase de de gran sufrimiento y contradicción (cf. 2Cor pruebas, siguen testimoniando la alegría de su 7,4; Col 1,24). Es más, entonces descubrirá vocación. Pienso en los hermanos que viven la necesidad de testimoniar esa alegría que con gozo sin nada propio y que por ello son inunda su corazón en medio de quienes están verdaderamente libres de todo afán de poder pasando por las mismas situaciones. Y su y de poseer. Son tan pobres que sólo tienen a vida será un canto: la canción de la alegría Dios y eso les basta, pues lo han descubier- que ahonda sus raíces en la certeza de caminar to como riqueza a saciedad (cf. AlD 4). Son de la mano del Dios-con-nosotros. Y su canto tan pobres que sienten la alegría de la libertad ayudará a que la vida de los demás sea una vida evangélica. Pienso en los hermanos que vi- abierta a la esperanza. Para cuantos creemos viendo desde la lógica del don, y superando en Cristo, la Navidad es invitación apremiante cualquier tipo de barrera cultural, religiosa, y a ser testigos de la alegría en un mundo triste, a geográfica, se entregan incondicionalmente a pesar de tantas distracciones, o probablemente llevar la buena noticia del Evangelio a todos, a a causa de tantas distracciones, que le alejan los de cerca y a los de lejos. Pienso en quienes de la razón verdadera para estar alegres: Cristo son probados por la enfermedad, o en quienes, Jesús. como Pablo, sienten el dolor de una espina Queridos hermanos: siendo la alegría una clavada en su carne (cf. 2Cor 12,7), y, sin em- responsabilidad para nosotros, en cuanto cri- bargo, siguen derramando sonrisa y sembran- stianos y a título añadido en cuanto hijos de do alegría a su alrededor, porque se sienten Francisco, no podemos privar al mundo del amados por el Dios amor (cf. AlD 4). Pienso en testimonio de esa alegría, indecible y gloriosa quienes, sabedores de que llevan su vocación (cf. 1P 1,8-9), que nace de la fe en Cristo y que en vasijas de barro (cf. 2Cor 4,7), pero seguros consiste en una vida escondida en Dios. de que en su debilidad se manifiesta la poten- Algunos podrían preguntarse: ¿Cómo, cia del Señor (cf. 2Cor 12,9), siguen, día a día, cuándo y dónde testimoniar esa alegría? Para soportando el peso y el calor de la jornada, con responder a estas preguntas pienso sobre to- la mano en el arado sin mirar atrás, a pesar de do en el deber de mostrar la alegría de nuestra que el suelo a roturar se presenta duro y haya vocación. La vocación nos llegó sin que la ha- que contar con muchas piedras y malezas que yamos provocado nosotros. En cierto sentido ponen en peligro el que la semilla fructifique. podemos decir que nos hemos tropezado con Pienso, en fin, a cuantos acogen con gozo el Él y la hemos ido descubriendo a medida que don de los hermanos (cf. Test 14), y, al mismo le permitíamos entrar en nuestro corazón, a tiempo, se dedican con constancia a construir través de la escucha de la Palabra y la parti- fraternidad, sin esperar nada a cambio sino el cipación en los sacramentos, y en la medida bien del hermano. ¡Gracias hermanos por ser en que hemos acogido las mediaciones que el misioneros de la alegría! 388 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Junto a estos, hay otros hermanos en los cional y de un anuncio creíble del Evangelio. cuales el peligro de la rutina, de la desmoti- Francisco nos muestra el camino para llegar vación, de la tristeza, de la mediocridad y de a sembrar alegría: dejar que Cristo entre en la falta de pasión en la entrega se hace presen- nuestros corazones, en nuestra vida, y caminar te en sus vidas y se trasparenta en sus rostros. mano con mano con los demás: primero con Sufren y sin querer hacen sufrir pues no se les los hermanos que el Señor me regaló, y con los ve felices. En situaciones así, si uno no quiere que comparto vida y misión, y luego con todos entrar en un camino sin retorno, se hace nece- los hombres amados de Dios, particularmente sario volver al primer amor, a redescubrir al de los últimos y de los excluidos. Dios-con-nosotros. Se hace necesario volver Con un abrazo de Paz y Bien, os deseo a a la oración, fuente de la que mana la alegría todos: ¡Gozosa y Feliz Navidad! de encontrarse con el Señor, fuego contra el Vuestro hermano, Ministro y siervo frío de la indiferencia, de la desmotivación y de la tristeza. Cuando oramos nuestro corazón Roma, 8 de noviembre 2011 se libra de tantas escorias y nos libra de los ca- fiesta del Beato Juan Duns Scoto prichos del humor pasajero. Además, cuando entramos en nuestro cuarto y en lo secreto ora- Fr. José Rodriguez Carballo, ofm mos al Padre (cf. Mt 6,6), sentimos otra gran Ministro general, OFM alegría: la de interceder por los demás. Como lo fue para Francisco, también para nosotros, 7. Omelia nell’Eucaristia di conclusione in la experiencia de Dios ha de ser la primera occasione dell’incontro con i Visitatori fuente de alegría. Por otra parte es necesario descubrir la belleza de la fraternidad abierta Visita Canonica come Kairós a la Iglesia, al mundo y a la creación entera. El invierno por el que estamos atravesando en Al termine di questa celebrazione eucari- la vida religiosa y franciscana, y en la misma stica vi sarà consegnata una pergamena con vida de la Iglesia, no ha de verse como un ca- la “Benedizione di san Francesco”. È il gesto mino de muerte, sino como un tiempo de poda, d’invio alle Entità che vi sono state assegna- el tiempo propicio para trabajar las raíces, para te per compiere la visita canonica e presiede- volver a lo esencial, para dejaros encontrar de re i rispettivi Capitoli provinciali. Mentre vi nuevo por Dios. Lo demás lo hará él y nuestra ringrazio per aver accettato questo servizio vida volverá a ser un canto a la alegría. ai fratelli, vi chiedo di salutare tutti i fratelli a mio nome, nel nome del Definitorio generale ¡Despójate de tu tristeza! (cf. Ba 5, 1) e dei fratelli di questa fraternità di Santa Maria Mediatrice. E dal momento che andate a mio Hermano, tú que vives envuelto en la triste- nome per tutta la durata della visita, tenete pre- za, despójate de ella, porque “ya reina tu Dios” sente quanto San Francesco chiede ai Ministri, (Is 52,7), porque el recién nacido es el Emma- in particolare nella Lettera a un Ministro, sen- nuel, el Dios-con-nosotros (cf. Mt 1,23). Vo- za dimenticare il vostro dovere di incoraggiare sotros que estáis atravesando una noche oscura tutti i fratelli per passare dal bene al meglio, y que pensáis que hemos llegado al ocaso, “no e per correggere a quanti peccarono (Rb VII), estéis tristes ni lloréis […], porque la alegría ricordando che la santità è la vocazione alla del Señor es vuestra fuerza” (Neh 8,9-10). Na- quale siamo tutti chiamati e che essa consiste vidad nos cuestiona profundamente si estamos nella perfezione dell’amore. viviendo o no la alegría del Dios-con-noso- Durante la visita incontrerete molta santità: tros. La humanidad tiene necesidad de una vi- frati, giovani, adulti e anziani, sani e malati, da cristiana y franciscana que sea trasparencia che conducono una vita radicalmente evange- de Cristo y que se manifieste en la donación lica, come esige la nostra forma di vita, e che total, gozosa y apasionada. Ésta será una gran dalla logica del dono si donano con vera pas- propuesta vocacional. Somos misioneros más sione, senza calcoli o riserva di alcun tipo, al por lo que somos que por lo que hacemos o de- Signore e agli altri. A questi chiedete di non cimos. Ser alegres, cambiar nuestras actitudes venir meno nel fare il bene. Questi sono neces- deprimentes, negativas y derrotistas por otras sari più di chiunque altro nella fraternità, per- entusiastas, positivas y esperanzadoras, es la ché sono le vere colonne dell’Ordine. La loro condición sine qua non de una pastoral voca- vita è una vera evangelizzazione per i vicini e EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 389 per i lontani, ad intra e ad extra, inter gentes Gn 18,1 ss), o la presenza del Signore risorto e ad gentes. nel cammino con i discepoli di Gesù (cf. Lc Incontrerete anche fratelli che desiderano 24,13ss). In questo caso è necessaria una par- continuare a camminare, ma forse sono stan- ticolare attenzione perché non si allontani ma chi e la loro vita corre il pericolo di diventare si fermi con noi. A volte la visita del Signo- insipida. Ai fratelli che si trovano in questa si- re si presenta coperta di tanti e tanti veli così tuazione ricordate, a tempo opportuno e non spessi che è necessario essere sentinella nel- opportuno, il loro proposito e il punto di par- la notte, un esperto nell’ ascolto e ricerca del tenza, come ci invita santa Chiara, cioè quello Signore, che sappia rilevare questa presenza che abbiamo promesso il giorno della nostra e come Giovanni Battista la indichi agli altri professione, cioè: Osservare il Vangelo come (cf. Gv 1,15s). Cari Fratelli visitatori: mentre regola e vita “vivendo in obbedienza, senza vi chiedo che poniate le Entità che visiterete nulla di proprio e in castità” (Rb 1,1). Allo in un clima di discernimento, e che invitiate stesso tempo invitateli a rimanere in uno stato ai fratelli a fare una sosta nel cammino per di- di fondazione, a sentirsi responsabili in prima scernere dove sono, dove vanno, e che cosa il persona della rivitalizzazione della forma di Signore in questo momento gli sta chiedendo vita che Francesco ha vissuto e che abbiamo (moratorium), chiedo anche che voi stessi sia- abbracciato. Invitateli alla fedeltà creativa (cf. te esperti nell’ascolto e nella ricerca di ciò che VC 37), in modo che le loro vite siano signi- il Signore chiede ai fratelli perché le loro vi- ficative per tutti coloro che gli si avvicinano. te siano evangelicamente significative e, una Invitateli a essere Vangelo vivente “esegesi volta che avete intuito ciò che il Signore chie- vivente della Parola di Dio” (Verbum Domini, de, con molta lucidità e coraggio, lo facciate 83), e quindi in grado di offrire uno stile di vita conoscere e li esortiate a metterlo in pratica, alternativo a quello che offre una vita domina- discernendo insieme le mediazioni necessarie ta dalla mediocrità. Prestate particolare atten- per raggiungere tal fine. Per questo siate uo- zione ai fratelli che si sono lasciati condurre mini di preghiera e programmate la visita in per mano dalla routine, dalla delusione, e dalla modo che possa realizzarsi in questo stesso mediocrità. Le loro vite, evangelicamente par- clima di preghiera. E ricordate a voi stessi e lando, corrono pericolo. Che non privino gli ricordatelo ai fratelli che Dio non è solo dove altri della testimonianza gioiosa di essere stati non si vuole che sia, e non lo si incontra dove chiamati e inviati a restituire con la loro vita non lo si desidera incontrare.. e la Parola, il dono del Vangelo agli uomini e La Chiesa, ancorata dai suoi problemi in- alle donne di oggi. terni, in questi momenti corre il rischio di con- Nella visita alla Entità troverete anche il centrarsi troppo su se stessa come una città peccato e l’infedeltà. Mentre vi chiedo lucidi- assediata. La stessa tentazione si sperimenta tà per discernere quello che viene dal Signo- nella vita religiosa e nella vita francescana. re e ciò che è contrario (cf. VC 73), e la forza Di fronte al calo delle vocazioni, l’invecchia- di denunciare il peccato in qualsiasi modo si mento e la difficoltà nella gestione delle opere presenti, vi chiedo anche misericordia con il che abbiamo ereditato o posto in piedi, spesso peccatore. Oltre a ricordare sempre, come ho con grandi sacrifici, le Entità corrono il rischio detto, la Lettera a un ministro, tenete anche di chiudersi in se stesse, dimenticando che il presente cosa dice Sant’Agostino: Il trion- mondo è il nostro chiostro, e che siamo stati fo della giustizia è la misericordia. Mentre a chiamati per essere inviati (cf. Mc 1,14-15) che questi fratelli invitateli alla conversione, cioè communio e missio sono inseparabili. Il nostro a credere nel Vangelo (cf. Mc 1,15), non di- Ordine, come la Chiesa stessa, ha bisogno di menticate mai il comportamento di Gesù con i rinnovare la coscienza missionaria, ovvero: peccatori (cf. Gv 8,11). Sia questo comporta- l’impegno di far giungere a tutti l’annuncio mento la vostra norma in ogni momento. del Vangelo, “con la stessa forza dei cristia- La visita canonica può essere un tempo di ni della prima ora” (Novo Millennio ineunte, grazia per scoprire il passaggio del Signore 58). Mettete nel cuore dei fratelli parole che li nella vita e nella missione dei fratelli, e nel- brucino dal di dentro, in modo che anche loro, la vita e missione delle diverse Entità. Un come i discepoli di Emmaus “corrano verso i passaggio che nella maggior parte delle vol- loro fratelli a portare la grande notizia: Abbia- te è molto discreto, come è stato il passaggio mo visto il Signore” (NMI 59). La missione è del Signore davanti alla tenda di Abramo (cf. forza rinnovatrice della Chiesa e lo sarà anche 390 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 per l’Ordine, è nuova saggezza, che ringiova- to deve essere gestito dalla fraternità e come nisce e dà freschezza alla vita di chi vive co- fraternità. Lavorate, anche per evitare di avere stantemente in un atteggiamento di missione fratelli che vivono da soli. Questo non si può (cf. Redemptoris missio, 2). Né la Chiesa né giustificare né pastoralmente né umanamente. l’Ordine possono essere chiusi su se stessi. La fraternità è il luogo della nostra autorealiz- Nonostante la carenza di personale che posso- zazione. no sperimentare alcune Entità, quelli che sono Durante la visita aiutate i fratelli a vivere stati chiamati alla missione devono risponde- queste tre dimensioni in una relazione dinami- re generosamente alla divina ispirazione, e i ca, in modo che una alimenti l’altra e tutte in- Ministri non possono impedirglielo, perché in sieme offrano un nuovo volto del nostro Ordi- questo come in altre cose, se non procederan- ne, e così potremo dire, soprattutto ai giovani: no secondo Dio, di quello dovranno risponde- “Venite e vedrete”(Gv 1,39). re a Dio (Rnb 4). Ma la missione è inseparabile dall’espe- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm rienza di Dio e la comunione di vita in frater- Ministro generale OFM nità. Con Dio c’è futuro, ama ripetere Papa Benedetto XVI. L’attivismo è una triste real- tà in tanti fratelli, che li allontana da Dio, e li 8. Relazione del Ministro generale all’As- rende estranei a se stessi. In questa situazione semblea dell’USG è necessario puntare sull’essenziale, e l’essen- Roma, Salesianum, 23.11.2011 ziale per noi è nella consacrazione al Signore, per potergli dire esistenzialmente, come Fran- LA FORMAZIONE PER LA VITA cesco: “Tu sei tutto” (cf. LodAl). L’essenziale CONSACRATA guarda all’essere piuttosto che al fare. Questo IN UN CAMBIO EPOCALE senza quello può essere un semplice tentativo di riempire un vuoto, che, però, diventerà più Molte volte si è detto e tuttora si dice: dal- grande, e porterà facilmente a un disorienta- la formazione che riceviamo o diamo dipende mento interno dislocante, a una frammentazio- il presente e il futuro della nostra vita e del- ne di identità, che già E. Erikson aveva ipotiz- la nostra missione. In effetti, la formazione zato e che la nostra epoca vive con drammatica è la chiave che ci apre la porta ad una vita e attualità. In una situazione così non c’è altra missione significative. Senza una formazione uscita che quella di una personale localizza- adeguata alle esigenze di oggi, il rischio di ri- zione (M. Oraison, M. Buber), che per noi con- peterci, di fermarci e di perdere il senso di ciò siste nel vivere centrati in Cristo. “Dove è il che siamo e di ciò che facciamo è più di una tuo tesoro, là è il tuo cuore”(Mt 6,21). Nella semplice ipotesi di lavoro. visita è necessario che portiate i fratelli a por- Nel seminario che abbiamo fatto recente- si la domanda: Dove è il tuo tesoro? Dove è mente sulla Teologia della Vita Religiosa non il tuo cuore? L’altro pilastro della nostra vita, si è parlato direttamente di formazione. Le te- come abbiamo sottolineato in precedenza, è la matiche trattate, all’interno del tema generale comunione di vita in fraternità. La vita fraterna del seminario Teologia della vita consacrata: in comunità è una buona notizia per gli uomini identità e significato della Vita religiosa apos- e le donne del nostro tempo tentati di condurre tolica, sono state molte e varie, tutte suggeri- una vita al margine degli altri. te da alcune situazioni che la Vita consacrata Un’altra dimensione alla quale chiedo che apostolica sta vivendo, soprattutto nel mondo prestiate particolare attenzione è la vita frater- occidentale: problemi d’identità, d’invecchia- na in comunità. Ciò richiede che i fratelli, in mento, di mancanza di vocazioni, difficoltà particolare i Ministri e i Guardiani, cerchino i nella gestione delle opere, attivismo e fram- mezzi per ricreare la comunione. Una comu- mentazione della comunità, ecc. Tali situazio- nione dei beni, di vita e di fede; come la Chie- ni possono portare la Vita religiosa ad una crisi sa primitiva. Inoltre cerchino di rafforzare con d’identità e alla conseguente perdita di credi- tutti i mezzi, l’intercomunicazione di quello bilità, di significato e di visibilità. che si fa, di ciò che si pensa e si sente, così Chi di noi ha partecipato al suddetto semi- come il calore e la verità nei rapporti tra loro nario lo ha definito una buona esperienza di (cf. PdV 27). Lavorare per bandire l’indivi- comunione, nata da un attento ascolto e da dualismo e i progetti individuali. Ogni proget- una rispettosa accettazione delle differenze, EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 391 in quanto manifestazioni di un Dio che rende L’Insegnamento della Chiesa ci mette an- nuove tutte le cose e di uno Spirito che non è ni a trasmetterci quest’idea. Il documento El- in crisi, come più volte si è ripetuto durante ementi essenziali della dottrina della Chiesa il seminario. In questo contesto di comunione sulla vita religiosa del 1983 già affermava: «il che sa accogliere le differenze e convivere con religioso vive una forma particolare di vita, e esse, il seminario ha proiettato uno sguardo la sua vita stessa è un continuo attivo sviluppo. benevolo e pieno di speranza sul presente e sul Essa non resta ferma. Né il religioso è chia- futuro della Vita religiosa apostolica. mato e consacrato una volta per tutte. La chia- Concluso il seminario, si sente la necessità mata di Dio e la sua consacrazione continuano di far sì che tali differenze si cristallizzino nel- per tutta la vita, suscettibili di accrescimento la vita quotidiana dei nostri Ordini ed Istituti. e approfondimento in modi che eccedono la Perciò è necessaria la mediazione di una for- comprensione»3. Siamo chiamati a rimanere mazione permanente e iniziale. Pertanto, te- novizi tutta la vita, a maturare «progressiva- nendo presente tale seminario, poiché questo mente in noi l’attitudine del discepolo, sempre è ciò che mi è stato chiesto principalmente, ma alla scuola del Maestro e del pellegrino, sem- anche accogliendo le sfide che ci ha lanciato la pre a seguire la direzione adeguata»4. Da parte Vita Consecrata e quelle che ci arrivano dalla sua, Giovanni Paolo II afferma al riguardo: «è situazione stessa della vita religiosa, tenterò di chiaro che, per il suo tendere alla perfezione selezionare alcune linee formative che ci pos- di tutta la persona, l’impegno formativo non sono aiutare a dare una risposta concreta alle cessa mai. Occorre, infatti, che alle persone sfide che ci si presentano e, in questo modo, a consacrate siano offerte sino alla fine opportu- rafforzare la nostra identità come religiosi. nità di crescita nell’adesione al carisma e alla missione del proprio Istituto»5. 1. Alcune convinzioni previe 3. Un’altra convinzione da cui parto è che la formazione consiste fondamentalmente nel Prima di affrontare il tema direttamente, lasciarsi trasformare e configurare a immagi- voglio sottolineare alcune convinzioni che mi ne del Maestro, nel lasciare che lo Spirito ci sembrano importanti allorché si parla di for- vada con-formando a Lui. Un atteggiamento mazione. fondamentale che devono avere costantemen- 1. Ciò che dirò qui di seguito tiene conto sia te tanto coloro che si trovano in formazione della formazione permanente che di quella ini- iniziale, come nella formazione permanente è: ziale. Se, poi, dovessi fare una preferenza, la «aprire lo spazio della propria vita all’azione farei per la formazione permanente. Per que- dello Spirito»6. La formazione è convertirsi sto mi baso sul documento Ripartire da Cristo, «al Verbo di Dio»7, è cambiare atteggiamen- primo testo della Chiesa in cui la formazione to per accogliere meglio la Parola di Dio, per permanente è trattata prima della pastorale, lasciare che la nostra vita si conformi sempre della cura delle vocazioni e della formazione di più a quella di Cristo; la formazione non si- iniziale. In questo modo, si abbandona l’or- gnifica semplicemente sapere di più. La nostra dine che potremmo chiamare “cronologico”, è una chiamata a seguire, a seguire totalmente, ponendo l’accento sulla formazione per tutti, in modo vincolante, inglobante, così da assi- come già s’intravedeva dall’attenta lettura di milare e far propri i valori, gli atteggiamenti Vita Consecrata1. e lo stile di vita di Gesù di Nazareth, il Mae- 2. Questa convinzione mi porta a un’altra stro, come si può dedurre da un passo, a mio convinzione molto importante: la formazione avviso molto importante, dell’Esortazione è un percorso, un cammino che dura tutta la Vita Consecrata nel quale si descrive la for- vita. La formazione non si riferisce solo, co- mazione come una «assimilazione progressi- me dice espressamente l’Istruzione Ripartire va dei sentimenti di Cristo»8. La formazione è da Cristo2, agli anni in cui uno si prepara alla semplicemente “convertirsi”9, trasformazione prima professione o alla consacrazione defini- della mente e del cuore, secondo la mente e il tiva. Formarsi non è questo, ma qualcosa che cuore di Cristo. La formazione è un proces- non finisce mai o, meglio ancora, inizia con so dinamico di crescita in cui ognuno apre il la prima chiamata del Signore e termina con suo cuore al Vangelo nella vita quotidiana, la visita di “sorella morte corporale”. Proprio impegnandosi alla conversione continua per per questo bisogna parlare di “formazione mai seguire Cristo con fedeltà sempre maggiore al terminata”. proprio carisma. 392 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Questo porta ad assumere la radicalità di vita carisma, il processo formativo deve prestare come un’esigenza normale nel seguire Cristo. attenzione all’unicità della persona e al mi- Se la vita religiosa consiste nel “riprodurre” e stero di Dio inerente a ciascuno; è per questo “seguire più da vicino” la vita di Gesù, il ra- che si deve seguire un processo personalizza- dicalismo evangelico non è un optional, ma to, adeguato a ogni persona. Al tempo stesso, un’opzione di vita10. La teologia della forma- deve adeguarsi alle condizioni dell’ambiente zione11 ha superato il modello di “imitazione”, e dei tempi in cui si sviluppa. Questo aspetto ha approfondito il modello del “seguire” e si sta è molto importante per il dialogo con la cultu- forgiando sul modello di “identificazione” con ra attuale e l’annuncio del Vangelo. In questo i sentimenti di Cristo. Ciò comporta, tanto nella senso, lo studio, secondo i doni particolari di formazione permanente quanto in quella inizia- ognuno, deve considerarsi una delle compo- le, simultaneamente una formazione profonda- nenti essenziali della formazione. mente umana ed evangelicamente esigente. 8. Tenendo in considerazione le esigenze 4. Una quarta convinzione è che la forma- della formazione e la situazione in cui giungo- zione si realizza soprattutto nella vita di ogni no i nostri candidati o in cui si trovano le nostre giorno, nelle situazioni che vive la propria co- fraternità/comunità, penso che la formazione munità, assumendo le cose di sempre – anche debba imprescindibilmente promuovere un la gioia, la stanchezza e il dolore, i successi e autentico senso di disciplina, diretta all’onesta i fallimenti – come luoghi privilegiati che il auto-comprensione, all’autocontrollo, alla vita Signore ci offre per trasformare la nostra vita. fraterna e al servizio apostolico e missionario. Nella formazione non si possono disdegnare Un elemento determinante, e pertanto chiave le mediazioni più ordinarie in cui il Signore nel discernimento vocazionale, è la passione: può manifestarsi. Formarsi e formare signi- passione per Cristo, passione per l’umanità. fica prendere la vita come formazione di per La passione è il distintivo delle persone inna- sé, in modo che «ogni atteggiamento o gesto, morate. Il religioso è chiamato ad una sequela nei momenti importanti e nelle circostanze or- radicale o, se si preferisce, ad una sequela ap- dinarie della vita, abbia a rivelarne la piena e passionata. È la passione, di fatto, che dina- gioiosa appartenenza a Dio»12. mizza la scelta vocazionale, è la passione che 5. Quello che ho segnalato anteriormente mi mobilita tutte le energie e pone chi la vive in conduce ad affermare la necessità di assicurare un atteggiamento costante che gli permette “di esperienze formative lungo tutto il processo. seguire più da vicino” le orme di Cristo, ab- Esperienze che siano ben preparate, accompa- bracciando i bisogni più radicali del seguire; gnate e valutate, esperienze che conducano ad è la passione che rende possibile un impegno un prima e a un dopo, se non si desidera cadere definitivo, segnati per la vita, e che ci mette in meri esperimenti. nella costante ricerca della fedeltà creativa; è 6. La formazione, permanente e iniziale, la passione che ci porta a vivere per gli altri, in deve «essere formazione di tutta la persona»13, particolare per i più poveri, a donarci gratui- formazione integrale, cioè che tenga conto tamente, vivendo secondo la logica del dono; della persona nella sua totalità perché sviluppi è la passione che sostiene il senso di apparte- in modo armonico le sue doti fisiche, psichi- nenza a Cristo e al proprio Ordine o Congre- che, morali e intellettuali, e si inserisca atti- gazione; è la passione, infine, che ci permette vamente nella vita sociale e comunitaria. Nel di superare qualsiasi tipo di barriera culturale processo di formazione si tratta di alimentare o di distanza geografica per “restituire” il dono l’intera vita, non solo una dimensione, per im- del Vangelo. Mantenere questa passione esige portante che sia. Perciò si deve fare attenzione autodisciplina. Senza questa la passione presto alla dimensione umana, cristiana e carismati- si estinguerà. ca, e perciò si devono “toccare” i quattro centri 9. La vita religiosa è un dono nella Chie- vitali della persona: la mente (sono importan- sa e per la Chiesa: «la professione dei Con- ti i concetti), il cuore (si tratta di assimilare e sigli evangelici, appartiene indiscutibilmente personalizzare i concetti e perciò sono fonda- alla vita e alla santità della Chiesa»14, è una mentali i sentimenti), le mani (la formazione «espressione della santità della Chiesa»15 deve essere pratica) e i piedi (la formazione È per questo che non si può pensarla né vi- parte dalla vita e sfocia nella vita, perché vive verla se non in comunione con la Chiesa. La in chiave di missione). formazione iniziale deve potenziare nei nostri 7. Rimanendo fedeli al Vangelo e al proprio formandi un grande amore alla Chiesa, tanto EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 393 universale che locale, amore che la formazio- Dal Concilio Vaticano II fino ai nostri giorni ne permanente deve alimentare con premu- la vita religiosa ha portato avanti un serio pro- ra: «non si può contemplare il volto di Cristo cesso di discernimento, sia a livello di Ordine senza vederlo risplendere in quello della sua o Congregazione, sia a livello della vita reli- Chiesa. Amare Cristo è amare la Chiesa nelle giosa stessa. La riflessione teologica in questo sue persone e nelle istituzioni»16, come fece- senso è stata un dinamico elemento importante ro i nostri fondatori. Questo amore è ciò che per identificare e, quando è stato necessario, permetterà alla vita religiosa di svolgere la sua per tornare all’essenziale e all’irrinunciabile. missione profetica in ogni momento: annun- Come riconosce Giovanni Paolo II, si tratta di ciando e denunciando quando le circostanze lo un «periodo delicato e faticoso [...], ricco di esigeranno. speranze, di tentativi e proposte innovatrici». 10. Tutto ciò deve calarsi in un Progetto Tutti questi sforzi sono stati realizzati con la di Formazione o Ratio Formationis, che può volontà di una maggiore fedeltà a questi ele- essere provinciale o generale. Il Progetto di menti irrinunciabili, anche se «non sono stati Formazione o Ratio deve rispondere alle esi- sempre coronati da risultati positivi». Ha por- genze di una formazione che, oltre a quanto tato scoraggiamento a non pochi. È ora, però, già detto, sia graduale e organica. In detto di continuare questo lavoro con «nuovo slan- Progetto, perciò, devono figurare chiaramen- cio»17. Di conseguenza, la riflessione teologica te gli obiettivi generali e specifici, così come attuale, come è stato evidenziato nel seminario quelli intermedi, per conseguire tali obiettivi sulla Teologia della vita consacrata: identità in ciascuna delle tappe formative. Allo stesso e significato della Vita religiosa apostolica, tempo deve offrire i criteri di base di discer- tenutosi a Roma nel 2011, e precedentemente nimento vocazionale per passare da una tap- nel I Congresso Internazionale della vita con- pa all’altra. Il Progetto deve essere valutato sacrata, tenutosi a Roma nel 2004, deve con- periodicamente. Avere un Progetto ci libera tinuare a ricercare questi elementi essenziali e dai personalismi in favore della comunità, irrinunciabili della vita religiosa, che formano dalle improvvisazioni rispetto alla chiarezza la identità della stessa, “cioè quelli senza i qua- di principi, obiettivi, mezzi..., dal misurare li non si può avere una vita cristiana radicale, l’efficacia semplicemente con dei numeri per seguire Cristo radicalmente”18 Senza questi fare una graduatoria dell’arte della formazione elementi, l’identità sarà una “identità liquida”, premiando la qualità evangelica. in quanto il senso di appartenenza perde coe- sione e i limiti dell’ “io” corrono il rischio di 2. Cercare l’essenziale essere ogni giorno troppo flessibili. Di fronte alla crisi d’identità che certamen- Cercare l’essenziale è la sfida principale e te ha influenzato la vita religiosa negli anni più urgente che la Chiesa, l’essere umano e, del Post-Concilio è urgente chiarire questa certamente, la vita religiosa devono affrontare identità, fondandola in un modello di relazio- oggi. Il tempo, la routine, il costume... ci stan- ne più che in un modello di contrapposizione no conducendo a situazioni che ci sembrano delle identità forti, come accadeva fino a non imprescindibili e irrinunciabili. Perciò si deve molto tempo fa. È un compito tanto necessa- fare, di tanto in tanto, una sosta nel cammino rio e urgente quanto arduo, perché non è facile per chiedersi cosa è essenziale, necessario, in- mantenersi fedeli alla propria identità e, allo derogabili e cosa è fortuito, contingente e an- stesso tempo, aprirsi all’integrazione con gli che superfluo nella nostra vita. Ogni tanto si altri. Identità chiara e insieme aperta. La for- deve rimanere in silenzio, per identificare ciò mazione permanente e iniziale gioca in questo che costituisce l’essenza della vita religiosa, il un ruolo fondamentale. vero nocciolo. Oggi più che mai ci si impone Il suddetto Congresso Internazionale della di tornare, tralasciando gli aspetti periferici, al vita consacrata e il Seminario sulla Teologia cuore stesso della nostra scelta cristiana e reli- della vita religiosa hanno identificato tre ele- giosa. Questo è il gran lavoro di fronte al quale menti caratteristici della vita religiosa in questo si trova oggi la vita religiosa: identificare gli momento storico: la spiritualità, la vita fraterna elementi irrinunciabili di questo progetto di in comunità e la missione. Su questi stessi ele- vita. E in questo, negli elementi irrinunciabili, menti ha insistito Benedetto XVI nell’udienza deve incentrarsi e concentrarsi la formazione, che ha concesso ai Superiori Generali il 26 no- tanto permanente che iniziale. vembre 201019. Questi, a mio modo di vedere 394 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 sono gli elementi chiave dell’identità della vita sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno vedu- consacrata, ai quali ciascun Ordine o Istituto to» (Gb 42,5). deve aggiungere a quelli che caratterizzano la Un’esperienza segna sempre un prima e un propria scelta carismatica. Sugli uni e gli altri dopo, anche nella relazione personale con Dio. deve insistere maggiormente la formazione in L’esperienza di Dio è sempre di rottura, pro- questi momenti. duce l’effetto di un vero terremoto interiore, fino al punto che ciò che prima era amaro si 3. La dimensione spirituale della vita re- trasforma in «dolcezza di animo e di corpo»28. ligiosa. Senza questo dopo «l’esperienza si consuma, senza consumarsi»29. Non si può confondere Tu sei il Tutto20: radicati ed edificati in Cri- l’esperienza di Dio con il consumo di orazioni sto, fermi nella fede (Col 2,7) ed esercizi di pietà, anche se tutto ciò è neces- sario. L’esperienza consumata genera attitudi- 1. Punto di partenza ni, comportamenti e, in definitiva, una nuova Questo è il primo fondamento teologale vita, una vita di chi si sente discepolo e vive di della vita religiosa. Su di esso si deve rifon- conseguenza. L’esperienza di Dio, più di qual- dare e ri-stabilizzare la vita consacrata. «La siasi altra, forgia la propria esistenza, perchè la vita religiosa consiste nell’essere stati com- trasforma in “icona” del Signore. pletamente conquistati dal Dio vivo»21. L’e- sperienza del religioso è quella del profeta: 2. Formarci per formare nel primato di Dio «Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato In tempi di inverno, di uragani e tormente, sedurre, mi hai fatto violenza e hai prevalso» come quelli che stiamo vivendo, urge tornare (Ger 20,7), o quella dell’Apostolo: essere sta- a fondare o rifondare la vita religiosa sulla roc- to scelto fin dal seno materno ed esser stato cia che è Cristo, sulla roccia ferma della fede chiamato solo mediante la sua grazia (cf. Gal radicale, sull’esperienza di Dio. Se non voglia- 1,15). mo costruire sulle sabbie mobili, nella forma- Dio è l’unico veramente necessario, vera- zione permanente e iniziale dobbiamo favorire mente primordiale nella vita di un religioso22. una sincera esperienza di Dio, un’esperienza La vita religiosa non si comprende se non che porta ad aprirsi a Lui, e ad accoglierLo in- dall’esperienza di esser chiamati, conquistati, condizionatamente. Un’esperienza che provo- attratti dal Dio vivente e vero, e dal seguire chi in una persona un movimento irreversibile Cristo in modo radicale «in una comunità di che si orienti verso la conversione, si traduca discepoli per servire e realizzare un ministero in un’identità solida e si converta in missione. nel suo nome»23. La sua missione non è altro Un’esperienza che supponga un processo tale che affermare, con la propria vita, la suprema- da poter dire: lì stava Lui, io non lo vedevo, zia assoluta di Dio24, e la sua forza e fecondi- non lo udivo, non lo toccavo, ma Lui stava lì. tà apostoliche si radicano nell’intima unione A partire da questa confessione comincia il con Cristo e nella configurazione con Lui, cammino della fede. espressa e realizzata mediante la professione L’esperienza di Dio di cui stiamo parlan- dei consigli evangelici25. Leggiamo nella Vita do suppone, in primo luogo, il formarci e il Consecrata: «quanto più si vive in Cristo tan- formare ad una fede radicale, nell’esperienza to meglio Lo si può servire negli altri, spin- dell’assoluto che relativizza tutto il resto. È la gendosi fino agli avamposti della missione, e fede radicale o esperienza teologale quella che assumendo i più grandi rischi»26. Questa con- dà senso e sapore al progetto di vita di un reli- figurazione con Cristo fa sì che la vita religio- gioso. Questa fede radicale è quella che porta sa sia «memoria vivente del modo di esistere il credente, il religioso, ad una resa fiduciosa e di agire di Gesù [...], tradizione della vita e alla provvidenza di Dio, anche prima di tra- del messaggio del Salvatore»27. dursi in pratiche religiose o in compromessi Nella formazione si deve prestare partico- storici. La fede radicale è quella che ci intro- lare attenzione all’esperienza di Dio, in modo duce nella dimensione contemplativa e che si tale da poter sviluppare la capacità e la sensi- alimenta di essa; è quella che coinvolge tutta bilità per captare il linguaggio di Dio, sentire la persona e si converte in fonte di vera gioia, la sua presenza e il suo lavoro amoroso nella di speranza che non delude, e di testimonianza vita quotidiana. È l’esperienza di Dio che ci nel mondo. porterà a dire con Giobbe: «Io ti conoscevo per È chiaro, quindi, che la fede radicale non si EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 395 confonde con la mera conoscenza o riflessio- – una spiritualità in tensione dinamica che ne teologica, ripetizione di formule, sistema ci converta in mistici e profeti, e ci porti a ideologico o convinzione volontarista; né si vivere la passione per Dio e la passione per confonde con il mero sentimento religioso o l’umanità al contempo; si esaurisce nel mondo dell’affettività. Né ha – una spiritualità di presenza che ci trasformi molto a che vedere con una esperienza emo- in discepoli e testimoni30. zionale dei momenti di preghiera. La fede radicale di cui stiamo parlando non si riduce 3. Mediazioni formative per l’esperienza di nemmeno ai momenti di preghiera propria- Dio mente detti, anche se si nutre di essi. La fede Tra le mediazioni formative per fare espe- radicale è una scoperta, un’accettazione gra- rienza di Dio sottolineo le seguenti: duale e viva della realtà di Dio e dell’uomo 1. Di Dio si può parlare solo per esperienza, alla luce di Gesù Cristo. La fede radicale è so- non per sentito dire. E se questo è vero, e io prattutto un’esperienza di fiducia nel Signore personalmente ne sono convinto, entriamo in come quella di Pietro quando afferma: «sulla un terreno fondamentale della formazione: la tua parola getterò le reti» (Lc 5,5). Una fidu- necessità di maestri dello spirito e di un vero cia che va oltre ogni ragione, di totale garanzia accompagnamento spirituale. Nella formazio- umana, e che supera le nostre forze, le nostre ne iniziale ciò richiede la presenza di formatori ragioni, le nostre luci. Questa fiducia è quella che stiano sviluppando detto processo, perso- che sostiene la fedeltà, anche nei momenti di ne credibili per la loro vita di fede, veri maestri maggior prova. La fede radicale è quella che dello spirito. Per quanto riguarda la formazio- immette sulla via della sequela fino «ad avere ne permanente, sono necessari gli stessi mae- gli stessi sentimenti di Cristo» (Fil 2,5). stri che, avendo soddisfatto la propria sete di Per fare questa esperienza non basta tornare Dio, come la samaritana, si trasformino in te- ad una mera regolare osservanza o aumentare stimoni e in maestri alla ricerca dell’acqua del- il tempo dedicato alla preghiera e alla medita- la vita (cf. Gv 4,1ss.). Credo che questa debba zione, o moltiplicare le celebrazioni liturgiche essere una vera priorità nella formazione per- e le pratiche devozionali proprie di ogni fami- manente come nell’iniziale, perché, secondo glia religiosa. Per fare questa esperienza biso- me, è una grande lacuna della vita religiosa in gna andare oltre il semplice rituale e la sem- questo momento, e forse nella stessa Chiesa. plice osservanza. Bisogna richiederla con insi- 2. D’altra parte, in particolare nelle case di stenza, accoglierla con mansuetudine (poiché formazione iniziale, si richiede anche di favo- si tratta di un dono dello Spirito), esercitarla rire un ambiente di silenzio abitato31, di inten- con costanza attraverso un’intensa preghiera sa preghiera, di profondi interscambi spiritua- personale, attraverso l’ascolto quotidiano del- li, di ambienti in cui, senza paura, si verifichi la parola di Dio e la celebrazione dei sacra- incessantemente la fede. Solo così i giovani menti dell’Eucaristia e della Riconciliazione. nella formazione iniziale e gli adulti nella for- Se c’è un serio problema nella vita oggi, mazione permanente potranno testimoniare questo è il problema della spiritualità, della fe- con la loro stessa ricerca che Dio vive, che Ge- de radicale; e se la formazione permanente e sù è il Signore, che lo Spirito è la forza che li iniziale devono prestare una speciale attenzio- anima. E quindi le fraternità/comunità saranno ne a qualcosa oggi, devono prestarla all’espe- luoghi di illuminazione della fede, luoghi di rienza di Dio, all’educazione alla fede radica- preghiera e di riferimento evangelico per gli le. Senza di Lui non possiamo far nulla (cf. Gv stessi religiosi e per gli uomini e le donne che 15,5). La fede, liberamente accettata, è l’unico cercano un senso alla loro vita. È un’urgenza fondamento solido sul quale si può costruire che si sente nella vita religiosa e che sentono una vita di preghiera, di castità, di fraternità, di i nostri candidati che vengono formati: la ne- povertà e di servizio. cessità di case di formazione che siano “scuole Questo sì, quando parliamo di spiritualità, di preghiera”32. Questa è una risposta che molti stiamo parlando di: laici aspettano da noi religiosi: formare comu- – una spiritualità unificata che ci faccia esse- nità in cui la vita di preghiera sia vissuta come re figli del cielo e della terra in cui il mon- priorità manifesta. Questo è un mezzo di evan- do, lungi dall’essere d’ostacolo per l’incon- gelizzazione che non possiamo dimenticare, tro con Dio, sia un normale cammino in cui se vogliamo rispondere adeguatamente a tante Dio si manifesta; aspettative che ci arrivano dalla nostra società 396 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 profondamente secolarizzata, ma anche alla ri- gico, e, in quanto tale, è forse l’aspetto più cre- cerca di un senso. dibile della vita religiosa oggi. 3. Altre mediazioni formative per favorire In una cultura che crea “egoismo”, primato l’esperienza di Dio sono: la formazione ad un di se stesso e, come conseguenza, l’individua- autentico spirito liturgico, l’introduzione al- lismo più atroce; in una cultura come la nostra lo studio e alla lettura orante della Parola di in cui si sono sfilacciati i gruppi primari – la Dio33, la coltivazione dell’autentica devozione coppia, la famiglia, il villaggio e anche l’a- mariana, esperienze di ritiro e di eremitaggio. micizia –, la vita fraterna in comunità oggi ha Allo stesso modo è importante un’adeguata un grande valore di testimonianza per i nostri educazione/formazione che renda possibile la contemporanei, perché mostra la cosa più es- lettura della propria vita e della propria storia senziale della vita cristiana, l’amore fraterno, con gli occhi della fede, la contemplazione di e proprio per questo è di per sé annuncio del Cristo nel povero e la gerarchizzazione evan- Vangelo. Per molti è la prima forma di evan- gelica di valori e attività, così come un adegua- gelizzazione36. to uso del tempo tenendo conto delle esigenze della vita fraterna in comunità, dei bisognosi e 2. Formarci per formare ad una vita fraterna della missione, e dell’uso dei mezzi di comu- in comunità che sia significativa nicazione con la dovuta discrezione34. La vita fraterna in comunità è un elemento non solo essenziale nella vita religiosa, ma an- 4. Vita fraterna in comunità: dalla vita in che uno dei più attraenti per molti giovani che comune alla comunione di vita vi si avvicinano, che nella vita fraterna in co- munità cercano uno spazio in cui si condivido- 1. Punto di partenza no e si celebrano comunitariamente la fede e la Gesù inaugura un tipo di famiglia, basata parola di Dio; uno spazio che ponga al centro sull’ascolto della Parola di Dio e sui vincoli la persona, moltiplicando i momenti d’incon- della fede (cf. At 2,42ss.). Questa famiglia è tro e non tanto le strutture; un ambito vitale in chiamata a trasformare i vincoli della carne e cui operi la comunità di beni e di servizi, così del sangue (cf. Mc 10,22; Mt 19,29). come la missione condivisa; uno spazio in cui La vita fraterna in comunità è il secondo si viva la riconciliazione e la correzione fra- elemento irrinunciabile della vita religiosa. I terna e in cui ogni fratello accompagni il cam- modi di viverla cambiano secondo il carisma, mino di fedeltà degli altri fratelli; uno spazio, possono essere secondari i modelli sociologici infine, caratterizzato da uno stile semplice di di comunità religiosa, le forme di organizza- vita37 e aperto alla condivisione con la gente, zione e i ritmi comunitari, però l’essenziale ri- specialmente con i più poveri. mane: una vita fraterna in comunità che mostra Secondo queste ricerche e questi bisogni al mondo in cosa consiste l’amore cristiano; di molti dei più giovani che si avvicinano a una vita fraterna in comunità che arriva ad es- noi, e che mi sembrano del tutto ragionevo- sere una vera «famiglia unita in Cristo»35, do- li, la vita fraterna in comunità, cui l’Eucaristia ve ognuno manifesta all’altro i propri bisogni conferisce significato e nutrimento in quanto e dove tutti i membri possono raggiungere la sacramento di unità e carità, implica la com- piena maturità umana, cristiana e religiosa. partecipazione materiale e spirituale, la ricerca Quanto dicevamo prima, parlando dell’e- di Dio e di Gesù nella preghiera comune, gli sperienza di Dio, lo possiamo dire anche ora in interscambi e le condivisioni fraterne; implica relazione alla vita fraterna in comunità: la vita anche un discernimento comunitario continuo religiosa è chiamata a ri-fondarsi o ri-stabiliz- che renda possibile conservare la propria iden- zarsi e, certamente, a rivitalizzarsi, a partire tità carismatica e che allontani i suoi membri da una vita fraterna comunitaria significativa, da un vita mediocre e di routine. evangelicamente parlando. La vita fraterna In questo contesto, possiamo dire che una in comunità è, di fatto, uno dei segni più forti fraternità o comunità che desideri definirsi for- dell’amore dell’Eterno, ma anche il luogo in mativa deve sentirsi chiamata a dare una rispo- cui si decide e si rende più credibile il rinnova- sta alle summenzionate esigenze e, al tempo mento della vita religiosa. La vita fraterna in stesso, deve sforzarsi di cercare costantemente comunità è, al contempo, una realtà strategica i mezzi adeguati per ricreare la comunione, e decisiva, sia dal punto di vista spirituale e l’intercomunicazione, il calore e la verità nelle psicologico sia da quello teologico e sociolo- relazioni reciproche dei membri. Una fraterni- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 397 tà o comunità che voglia essere formativa deve uno illumina l’altro, interscambiando piccole essere anche profetica, una fraternità-simbolo, briciole di verità. D’altra parte, perché il dialo- che sappia leggere i segni dei tempi38 e in- go sia possibile, sono necessarie due attitudini: carnare il Vangelo in modo concreto e com- intelligenza interiore e capacità relazionale. prensibile per la cultura attuale. Una fraternità Per intelligenza interiore intendiamo la presa chiamata a formare deve sapersi e sentirsi in di coscienza del fatto che ogni relazione è la continua formazione, cercando tutti insieme prova sia della propria maturità che della pro- ciò che piace al Signore, accettandosi recipro- pria immaturità. Questa intelligenza è quella camente, limitando la propria libertà per quella che fa scoprire ciò che ognuno porta nel cuore. degli altri, sottomettendosi alle esigenze della Per capacità relazionale intendiamo la capa- vita comunitaria e alle strutture indispensabili cità di imparare ad ascoltare gli altri con un della fraternità. Una fraternità formativa deve atteggiamento di umiltà, per arrivare a sinto- essere, in definitiva, sacramento della trascen- nizzarsi con ciò che sta vivendo l’altro. denza e al tempo stesso profondamente uma- 3. Importante, e molto, è anche la comuni- na e umanizzante. Per questo devono essere cazione interpersonale. È il primo passo per coltivati valori come l’amicizia reciproca, la progredire nella costruzione di un’autentica cortesia, lo spirito gioviale, in maniera tale che vita fraterna in comunità. La comunicazione, sia uno stimolo permanente di pace e letizia, perché sia uno strumento al servizio della co- mettendo sempre Cristo al centro. struzione della vita fraterna in comunità, deve avvenire a tre livelli: ciò che uno fa, ciò che 3. Mediazioni formative per la vita fra- uno pensa e ciò che uno sente. La comuni- terna in comunità cazione è più di un semplice interscambio di idee o di notizie. Una comunicazione qualita- Per formarci e formare alla vita fraterna in tivamente profonda costituisce un momento comunità è importante prestare attenzione ad d’incontro tra persone. Comunicare signifi- alcune mediazioni che si deducono da quanto ca entrare in relazione diretta con “un altro” detto. Ecco qui quelle che a mio avviso posso- che posso chiamare definitivamente “tu”. È no essere considerate le più importanti. incontrarmi con un “tu”, che mi rende più 1. Una delle prime mediazioni è la vita or- “io”41. dinaria come scuola di formazione. Sono la Un aspetto che non mi sembra seconda- quotidianità, la vita dei giorni feriali e la nor- rio, per credere in una comunicazione matu- malità il vero segreto della formazione e ciò ra, è l’esistenza di comunità eterogenee, in cui che la rende permanente. Fuggire da tutto ciò la comunicazione non finisce per essere una sarebbe puerile e procurerebbe al religioso una trappola per creare membri somiglianti tra loro frustrazione permanente, forse una ricerca di o membri che si auto-selezionano. Una casa pretesti permanenti39 di formazione dovrebbe riflettere, per quanto 2. Un’altra mediazione importantissima è possibile, l’ambiente familiare dove ci sono quella del conflitto. Apparentemente può sem- anziani, adulti, giovani e bambini. Bisogna sa- brare una contraddizione, tuttavia il conflitto per convivere e crescere con “l’altro”, con “il affrontato con maturità, lucidità e autenticità diverso” già dall’inizio della vita consacrata. può essere un importante elemento formati- In questo senso sono molto importanti le co- vo. Di fronte ai conflitti, la formazione deve munità internazionali o multiculturali, in cui si aiutare i giovani e gli adulti a non avere una è obbligati a confrontarsi quotidianamente con reazione di fuga, di accomodamento e di com- l’internazionalità, con l’interculturalità e con il petizione, ma ad avere una reazione di colla- carattere missionario. borazione. Quest’ultima è quella di chi non si In questo contesto voglio segnalare, anche sottrae al conflitto, ma lo affronta mettendoci se solo di passaggio, la bontà delle esperienze la faccia e, al tempo stesso, grazie al suo atteg- intercongregazionali dalla formazione inizia- giamento fondamentalmente solidale, rispetta le, sempre che non siano sostituite bensì inte- posizioni opposte alle sue, sa dialogare e col- grate nella formazione offerta dal proprio Isti- laborare, cercando con onestà una soluzione tuto. Tali esperienze renderanno possibile una al conflitto, mettendo in questione le proprie collaborazione che va oltre quella del proprio ragioni40 Ordine o Istituto. La situazione attuale della Per una tale reazione bisogna avere un’atti- vita religiosa ci sta obbligando – peccato che tudine al dialogo, in quanto cammino di luce: lo facciamo perché obbligati! – a condividere, 398 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 sempre di più, esperienze, percorsi formativi, mento essenziale della vita religiosa44. Ce lo ha progetti, energie e istituzioni. ricordato Benedetto XVI nella citata udienza Nella formazione si deve prestare partico- ai Superiori Generali del 26 novembre 2010: lare attenzione alla comunicazione. Richiamo «la missione è il modo di essere della Chiesa qui l’attenzione su una tentazione da evitare. e, con essa, della Vita Consacrata; è parte del- Malgrado i molti mezzi di comunicazione di la vostra identità». Il religioso si distingue in cui dispongono i religiosi, ho l’impressione quanto chiamato e inviato (cf. Mc 3,14-15)45. che oggi si è penalizzata molto la comunica- In quanto tale, il religioso è partecipe della zione interpersonale. Incontriamo sempre più missione di Cristo, l’apostolo, l’inviato del Pa- degli interconnessi e meno persone che comu- dre (cf. Eb 3,1), in maniera tale che «tutte le al- nicano, sempre più comunità e tuttavia siamo tre vocazioni e missioni si distribuiscano come sempre più soli. Questo può portare a tragiche costellazioni intorno alla persona di Cristo»46. conseguenze in relazione alla vocazione. In questo modo, non si può intendere la In questo contesto mi sembra importante missione del religioso senza un riferimento segnalare la necessità di lavorare nella forma- essenziale a Cristo. Se Gesù non fa niente da zione per la vita fraterna in comunità nella di- sé (cf. Gv 8,28) e se nel suo ministero non vi è mensione dell’affettività, in quanto capacità di riferimento alcuno alla sua missione, se non a relazione. Da una sana affettività dipende in al fatto che è il Padre ad inviarLo, «il mio cibo gran parte l’ambiente formativo di una frater- è fare la volontà di colui che mi ha mandato» nità o comunità. (Gv 4,34), altrettanto si deve dire del religioso, 4. Nella formazione alla vita fraterna in co- chiamato a vivere integralmente un’antropo- munità è necessario anche creare interdipen- logia filiale47. denza42: capacità di collaborare in un progetto Ciò che voglio riaffermare con questo è che comune e di procedere insieme fino a raggiun- nella vita religiosa, come già ricordato, tutto, e gere lo stesso obiettivo; camminare insieme, pertanto anche la missione, parte da quel “Tu perché in ciò sento che mi gioco l’autorea- solo”, da quel “Tu sei tutto”. La missione del lizzazione e la felicità. Grazie all’interdipen- religioso non può ridursi a un volontariato, né denza e alla collaborazione, il gruppo sparisce spiegarsi semplicemente con i paradigmi del per trasformarsi in famiglia, costituita, come pensiero contemporaneo. Non si può separare abbiamo detto, da persone eterogenee e da ric- la “apostolicità” del religioso dal suo signifi- chezza di ruoli; famiglia in cui si sviluppano cato cristologico, con tutto ciò che comporta. regole di condotta comuni e si stabilisce una Perché chi è chiamato da Cristo lo è per essere forma soddisfacente di leadership. mandato da lui, poiché la vera vocazione ha la 5. Infine voglio spendere una parola su una missione di annunciare Cristo48. mediazione che considero molto importante, Tuttavia quest’aspetto non basta. Nella tanto nella formazione permanente quanto in missione, il religioso è chiamato a confron- quella iniziale: il Progetto fraterno di vita e tarsi costantemente con il processo della post- missione43. In tale progetto non bisogna pre- modernità e con tutto ciò che comporta. Come occuparsi dell’efficacia operativa che dia im- conseguenza, una sfida importante che si pro- pulso alla sua elaborazione, ma della necessità spetta al religioso in relazione alla missione è d’integrare armonicamente l’insieme della no- quella di essere consapevole della complessità stra vita e di stabilire in essa criteri che guidino del momento attuale, che più che post-cristia- la vita e la missione. Tra le priorità del carisma no è pre-cristiano49. e della missione evangelizzatrice, anche du- Il mondo per ogni consacrato racchiude un rante la formazione iniziale, deve esserci una profondo significato teologico. Poiché non è dinamica circolare di retroalimentazione nella qualcosa che si deve sopportare o che si deve quale si iscrivono i progetti, sia personali che evitare, ma una realtà che deve essere contem- comunitari. plata con gli occhi di Dio, amata come la ama il Padre50. Una realtà che è un’opportunità per 5. La missione: portatori del dono del seguire più da vicino Cristo. In questo senso Vangelo agli uomini e alle donne di oggi possiamo dire che nella realtà dell’uomo e del- la donna di oggi seguire Cristo non è sempli- 1. Punto di partenza cemente facoltativo, tanto meno per i religiosi, Nel seminario sulla vita religiosa e in tanti ma un ingrediente caratterizzante, perché ci altri forum si insiste sulla missione come ele- configuriamo come discepoli che partecipano EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 399 al ministero della persona e alla missione del impara l’arte di ricercare i segni di Dio nelle Figlio di Dio51. realtà del mondo»55. Il mondo, la storia, l’eco- La riflessione sulla vita religiosa negli ulti- nomia, la politica, le diverse arti, la vita della mi decenni ha fatto sì che andasse maturando gente che ci circonda, la nostra..., tutto è dis- nei religiosi e nelle religiose la consapevo- seminato di tracce della presenza di Dio. Oggi lezza della necessità di non voltare le spalle non si può pensare ad una formazione per la al mondo, specialmente in questi tempi in cui vita religiosa che ci ponga o che ponga i nostri la cultura postmoderna o, come alcuni prefe- fratelli da formare nella condizione degli abi- riscono chiamarla, la cultura precristiana, con tanti di una città assediata. la sua gran quantità di opportunità ma anche Se la missione deve essere sempre inter- di incertezze, delusioni e scetticismo, ci pre- gentes, allora la formazione, sia permanente senta tante sfide. Né la Chiesa né la vita reli- che iniziale, deve portare ad un dialogo per- giosa sono estranee ai cambiamenti che stiamo manente con la realtà, ad un atteggiamento sperimentando in questi tempi «delicati e fa- di ascolto rispettoso di quanto ci arriva dalla ticosi»52. Inoltre, la vita religiosa ha fatto una situazione complessa che sta attraversando il chiara scelta, almeno a livello di riflessione, nostro mondo, senza per questo sospendere il di accompagnare il nostro mondo, non perché giudizio critico che si ha di esso. Una forma- ha pronte le risposte alle domande che l’uomo zione sulla difensiva o, ancor peggio, carica di oggi si fa, ma perché, come gli uomini e le di negatività in relazione al mondo di oggi, donne del nostro tempo, si sente mendicante di avrebbe conseguenze tragiche nella missione senso/significato. E’ in questa ricerca interiore evangelizzatrice cui siamo chiamati noi reli- della nostra generazione in cui Papa Benedetto giosi, poiché impedirebbe un dialogo fecondo XVI iscrive l’Anno della fede, appena indet- con la cultura attuale e, di conseguenza, impe- to53. direbbe la restituzione del dono del Vangelo agli uomini e alle donne del nostro tempo. Una 2. Formarci per formare nella e per la mis- formazione sulla difensiva e carica di negativi- sione tà ci estranierebbe dal nostro mondo e ci porte- Fondiamo un principio che ci sembra di rebbe a presentare un Dio estraneo alla storia base, elementare e, probabilmente per questo, dell’umanità, con il rischio di contribuire alla fondamentale. Essendo la missione un elemen- costruzione di un mondo senza Dio. to costitutivo della vita religiosa, è necessario Per la vita religiosa, e più in particolare che la formazione, sia la permanente che l’i- per la vita religiosa apostolica, si richiede un niziale, aiuti a scoprire la vita come missione, formazione inserita, ben accompagnata56, vi- come l’ha vissuta Gesù: l’intera vita affidata cina alle gioie e ai dolori dei nostri fratelli, gli all’annuncio della Buona Novella. Questo mi uomini e le donne di oggi. Una formazione che porta a fare mia un’affermazione di Lola Ar- permetta di porci come discepoli e missionari rieta: «la vita in missione si scopre seguendo «in una realtà che cambia con un ritmo spes- Gesù, familiarizzando con la sua pedagogia, i so frenetico»57. Una formazione adeguata per suoi metodi, anche se ci mettiamo del tempo seguire con la mano sull’aratro, per valutare la ad imparare»54. Se vogliamo essere “missio- durezza della terra e l’inclemenza del tempo; nari” e “apostoli”, dobbiamo frequentare la una formazione proprio per questo tempo in scuola di Gesù e da questa scuola imparare a cui il cammino da percorrere si può presentare guardare il nostro mondo. troppo lungo (1Re 19). Una formazione che ri- La situazione attuale si distingue, tra gli sponda non solo ad un’epoca di cambiamenti, altri elementi, per la sua complessità. Ciò fa come tante altre della storia colme di novità, sì che chi voglia essere portatore del dono del ma ad un cambiamento d’epoca, in un momen- Vangelo qui e adesso deve acquisire la neces- to storico in cui le trasformazioni sono tanto saria saggezza e avere coraggio sufficiente per accelerate e complesse che si ha facilmente la vivere la complessità, senza rinunciare con sensazione di non sapere cosa fare. Una forma- questo alla ricerca dell’esperienza fondante o zione piena di simpatia ed empatia per il mon- essenziale, la ricerca dell’unum necessarium. do, che Dio ama e critica al contempo, perché Giovanni Paolo II afferma: «la formazio- non sempre è il mondo amato da Dio (cf. Gv ne è un processo vitale attraverso il quale la 17,9). Un visione che non tralasci di proiettare persona si converte al Verbo di Dio fin nelle una visione positiva, evangelica, sui contesti e profondità del suo essere e, nello stesso tempo, le culture in cui siamo immersi, scoprendo le 400 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 opportunità inedite di grazia che il Signore ci c’è bisogno di una nuova evangelizzazione62, offre. Una formazione che aiuti a «prendere il che è lungi dall’essere una semplice rievange- largo»58, ad addentrarsi senza paura nei nuovi lizzazione. Un’evangelizzazione che è nuova, areopaghi59 e ad andare, secondo le parole di perché si tratta di un secondo annuncio, anche Benedetto XVI, agli avamposti della fede. se in realtà sempre lo stesso. Un’evangeliz- Come ho detto, non si può vivere voltando zazione che è «nuova nel suo ardore, nei suoi le spalle alla realtà che ci circonda e che, in metodi e nelle sue espressioni»�. Per tutto ciò, un modo o nell’altro, entra a far parte di noi bisogna formarci e formare per una missione stessi. Al tempo stesso, poiché si tratta di una evangelizzatrice che, senza trascurare le attivi- missione che ha le sue radici in un Dio che è tà di evangelizzazione ordinaria, dia la prefe- Padre e che, dalla profondità della sua intimità renza alle nuove iniziative, come risposta alle di comunione e d’amore, manda suo Figlio ad sfide che ci arrivano dal mondo secolarizzato annunciare la Buona Novella del suo Regno in cui viviamo, e con una particolare attenzio- sotto l’azione dello Spirito Santo, la missio- ne ai luoghi delle nuove frontiere. ne dei discepoli non può non tener presente la In questo senso la formazione che diamo centralità che nella loro vita è dovuta al Dio e riceviamo deve stare molto attenta alla let- Uno e Trino, come principio integratore della tura dei segni dei tempi e dei luoghi, fatti di loro vita. D’altra parte, dato che la vita religio- vita che segnano una determinata epoca della sa è nella stessa proclamazione del Vangelo, il storia e attraverso i quali il religioso deve sen- “missionario-apostolo” non può mai trascura- tirsi interpellato da Dio e chiamato a dare una re la propria vita di consacrato, poiché è chia- risposta attraverso il Vangelo; lampi di luce mata ad essere «esegesi vivente della parola di nella notte oscura delle nostre vite e della vita Dio» che deve annunciare60. della nostra gente, fari forieri di speranza che In una società come la nostra in cui l’uo- bisogna saper discernere e interpretare (cf. Lc mo pensa di aver raggiunto la sua “maturità” 12,56)64. e, di conseguenza, crede di non aver bisogno Una di queste sfide è il linguaggio. Opta- di Dio, in un mondo in cui l’uomo occupa un re per un nuovo linguaggio, per farsi capire posto centrale, che fino a poco tempo fa po- dall’uomo e dalla donna di oggi, è un’esigenza teva occupare Dio, e in cui Dio si converte in dalla quale non si può prescindere nella mis- un’ipotesi inutile e un concorrente che non si sione. Oggi più che mai si rende necessario deve solo evitare, ma anche eliminare, il “mis- aprire la gabbia del linguaggio perché la co- sionario-apostolo” non può cadere nella stessa municazione del Vangelo sia più efficace e trappola, di prescindere da Dio, di proclamare feconda. Quest’esigenza deve essere un impe- un proprio messaggio e passeggero, essendo gno concreto nella formazione permanente e si pura ideologia. Ciò fa sì che nella vita religio- deve tener presente dalla formazione iniziale, sa dobbiamo formarci e formare per una sana se vogliamo che l’evangelizzazione sia real- armonia tra l’essere e il fare, senza subordina- mente nuova. re elementi essenziali della forma di vita che Un’altra esigenza della formazione per la ognuno di noi ha abbracciato, e che sono pro- missione è la passione per la verità. Diceva pri di ogni carisma, alle opere che dobbiamo Paolo VI: «il dialogo è il nuovo nome della realizzare, anche se di carattere apostolico61. carità»65, è anche certo che il dialogo è il nuo- La formazione, permanente e iniziale, deve vo nome della missione e che quest’ultima è farsi carico della struttura fondamentale della un cammino di andata e ritorno, comporta un persona e della personalizzazione della fede. dare e un ricevere. Perciò è imprescindibile Solo sulla base di una fede e di una spiritualità formarsi e formare al dialogo nelle sue diver- trinitarie possiamo entrare nella dinamica del- se accezioni: ecumenico, interreligioso e con la logica del dono, che è la logica del “missio- la cultura. Tuttavia, è certo anche che ciò non nario-apostolo”. È la fede nel Dio Uno e Trino vuol dire che bisogna rinunciare a proporre la che ci fa essere meno autoreferenziali, che ci verità, che per noi ha un volto: Gesù Cristo. fa uscire da noi stessi per andar incontro all’al- Con grande chiarezza è tornato a proporlo Be- tro e portagli la Buona Novella del Vangelo. nedetto XVI ad Assisi66: «La Croce di Cristo D’altra parte, date le nuove situazioni che è per noi il segno del Dio che, al posto della stiamo vivendo e che nascono dai cambiamen- violenza, mette il soffrire col prossimo e l’a- ti socio-culturali che si stanno verificando an- mare col prossimo. Il suo nome è “Dio dell’a- che in società tradizionalmente cristiane, oggi more e della pace”. È compito di tutti coloro EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 401 i quali hanno una responsabilità nella fede una fraternità/comunità che si senta in mis- cristiana purificare costantemente la religione sione, non una fraternità/comunità carciofo, dei cristiani partendo dal loro centro interiore, chiusa su se stessa, bensì aperta agli altri. Una affinché – nonostante la debolezza dell’uomo fraternità/comunità che voglia formare per la – sia realmente strumento della pace di Dio nel missione dovrà essere sempre meno ripiegata mondo». e concentrata su se stessa e sempre più atten- Senza passione per la verità l’evangelizza- ta agli spazi che potrebbero aprirsi nella testi- zione cadrebbe nella pura retorica e divente- monianza e nell’annuncio del Vangelo come rebbe insignificante, con il rischio di cadere buona novella di fraternità tra tutti gli uomini, nel relativismo. La passione per la verità è fon- in particolare per gli ultimi e gli esclusi, poi- damentale se non vogliamo essere «fanciulli in ché essi sono i primi destinatari dell’Evangelo balia delle onde, trasportati da qualsiasi vento (cf. Lc 4,18ss). Ritengo questa una mediazio- di dottrina, ingannati dagli uomini con quel- ne importante, specialmente per i fratelli meno la astuzia che trascina all’errore» (Ef 4,14). giovani. Quando si fa l’esperienza di Paolo, Cristo vive 2. Un’altra mediazione formativa fonda- in noi, si avverte che Cristo stesso ci spinge a mentale per la missione è costituita dalle espe- darci completamente a tutti (cf. 1Cor 9,19-22), rienze forti di missione. Se si tratta di missione nella logica della Seconda Lettera ai Corinti inter gentes, queste esperienze devono essere 5,14: la carità di Cristo ci spinge. un normale elemento di ogni progetto forma- La passione per la verità di cui stiamo tivo permanente o iniziale. Quanto già detto parlando è quella che aprirà la missione alla sulla fraternità/comunità, che voglia essere missione ad gentes (cf. Mt 28,19-20). Una vi- formativa deve esser detto delle persone che ta toccata dal dinamismo del Vangelo si con- la vivono. Le esperienze di missione aiutano, verte in passione traboccante per il Regno e quando sono realmente ben affiancate, aiutano trasforma il “missionario-apostolo” in uno che i religiosi ad essere meno autoreferenziali e a attraversa costantemente frontiere di ogni tipo: consacrarsi all’annuncio e alla testimonianza culturali, religiose e geografiche67. Se la fede del Vangelo. Se si tratta di missione ad gentes, si fortifica donandola, allora la missione ad ciò deve essere privilegiato, tenendo conto del gentes è la piena espressione e in un certo mo- proprio carisma. Basta che non si tratti di un do il compimento della missione inter gentes. semplice turismo religioso. In ogni caso è im- L’annuncio esplicito dell’Evangelo ad gentes portante porci e porre i nostri fratelli più gio- è il punto di arrivo del nostro stare nel mondo vani in condizione di fare esperienza e pratica come discepoli e missionari, dopo un attento di discepolato nei propri compiti di missione e discernimento per scoprire quando «piace a nello sviluppo di un lavoro vissuto come mis- Dio»68. sione. Penso che non si debbano evitare i ri- Un’ultima annotazione. La missione oggi schi nella missione, nella capacità di rischiare; non si può comprendere se non come missione se ci si lascia affiancare e valutare, si impara condivisa con i laici. Nella diversità dei mi- ad affrontare conflitti, si forgia la volontà e si nisteri tutti i cristiani sono chiamati ad essere impara a rimanere fedeli, purificando la nostra portatori del dono del Vangelo inter gentes e maturità vocazionale. ad gentes. Il laico è evangelizzatore per diritto 3. Tanto nella formazione permanente proprio, non per gentile concessione né tanto quanto nell’iniziale bisogna fare sempre atten- meno a titolo di supplenza per sopperire a ca- zione a ciò che nutre il nostro esser mandati, renze di personale clericale o religioso. Ecco aderendo a Lui con tutto il cuore, con tutta perché il religioso deve entrare in una conver- l’anima, con tutte le forze, con tutta la mente, sione ecclesiologica per dare ai laici il posto come ci chiede la Parola di Dio (cf. Dt 6,4), per che spetta loro nella missione evangelizzatri- identificarci pienamente con Lui e, in questo ce. modo, essere «il buon odore di Cristo» (2Cor 2,15)69. In tutto questo cammino è importante 3. Mediazioni formative per la missione non perder di vista ciò che fa e che vive Gesù: Le mediazioni formative si deducono, co- solo così si può scoprire la missione, l’esser me nei punti precedenti, da quanto abbiamo mandati, e solo così si possono chiarire vera- detto. Per non dilungarmi troppo ne indico so- mente le motivazioni di quello che facciamo. lo alcune. 4. Dato che la missione consiste fondamen- 1. La formazione per la missione suppone talmente nella testimonianza di una vita to- 402 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 talmente consacrata al Regno, i voti giocano cammino della ricerca di Dio, per essere in un ruolo importante nella missione. Superata, grado di accompagnare anche altri in questo giustamente, una visione meramente ascetica e itinerario», persone che mostrano la «bellezza giuridica dei voti, oggi si pone l’accento sulla della sequela del Signore e il valore del cari- loro dimensione profetica: gli elementi della sma in cui essa si compie»77, persone capaci vita religiosa che annunciano e denunciano, di aiutare ad un discernimento sereno che con- presentando un modo di vita alternativo allo sente di esaminare tutto e tenere ciò che è buo- stile del mondo. Nella formazione permanente no (cf. 1Ts 5,21), vedere ciò che viene da Dio e iniziale, senza dimenticare le esigenze asce- e ciò che è contrario78, cercare «quello che è tiche e giuridiche che comportano i voti, si buono grato a Dio e perfetto» (Rm 12,2)79, un deve inculcare una visione profetica che porta discernimento «libero dalle tentazioni del nu- a viverli con la volontà decisa di configurarsi mero o dell’efficienza, per verificare alla luce con Cristo e di essere «memoria vivente del della fede e delle possibili controindicazioni, modo di esistere e di agire di Gesù»70. la veridicità della vocazione e la rettitudine 5. Abbiamo fatto riferimento al dialogo delle intenzioni»80. come nuovo nome della missione. Abbiamo Ma non si deve dimenticare che nella vita anche detto che la formazione per il dialogo religiosa tutti siamo soggetti a discernimento. è una priorità ai giorni nostri. Però il dialogo, Ci obbliga a questo il continuo cambiamento specialmente quello con la cultura, richiede che sperimentiamo in torno a noi e in noi stes- una buona formazione intellettuale e culturale si81. «al passo con i tempi e in dialogo con le ri- Termino con alcune parole del documento cerche di senso dell’uomo di oggi»71. Senza la Ripartire da Cristo che mi sembrano molto im- quale non sarà possibile il dialogo tra la fede e portanti: «dobbiamo essere altamente generosi la cultura. La formazione per la missione deve per dedicare il tempo e le migliori energie alla motivare lo studio della teologia e delle altre formazione»82. Sapendo quello che dobbiamo scienze come esigenza primaria e responsabi- fare, ci resta solamente di essere coerenti con lità di ciò che suppone oggi il dialogo con la quello che sappiamo e diciamo. cultura e con la società, così come l’annuncio della Buona Novella. Oggi, a volte più che Fr. José Rodríguez Carballo, ofm mai, il “missionario-apostolo” è chiamato a Ministro generale OFM fondare razionalmente la conoscenza di Dio. 1 Cf. Giovanni Paolo II, Vita Consecrata (= VC), Conclusione Esortazione Post-sinodale, Roma 1996, 15. 2 CIVCSVA, Ripartire da Cristo (= RdC) Roma La formazione permanente e iniziale è, 2002, 15. Elementi essenziali della dottrina della come ho cercato di mostrare, la chiave che ci 3 CIVCSVA, Chiesa sulla vita religiosa, Roma, 1983, II.8. n. 44. apre al presente con passione e a un futuro di 4 Amadeo Cencini, La formación permanente, Ma- speranza e di conseguenza a una vita religio- drid 2002, 53-54. sa significativa. La formazione ha una «deci- 5 VC 65. 72 siva importanza» per quelli che desiderano 6 VC 65. «riprodurre con coraggio l’intraprendenza, 7 VC 68. l’inventiva e la santità dei fondatori»73, e allo 8 VC 65. stesso tempo, «prendere coscienza delle sfide 9 VC 109. del proprio tempo»74, per dare loro una rispo- 10 In questo contesto è bene ricordare che alle origini sta adeguata con il Vangelo. della vita consacrata il Vangelo, l’integrità del Van- gelo, e la ferma volontà di viverlo e di configurare Date le circostanze in cui ci arrivano i gio- la propria vita a quello, era il criterio fondamentale vani, la formazione iniziale richiede «uno del discernimento vocazionale. Quello faceva sì che i 75 spazio di tempo sufficientemente ampio» , consacrati vivessero una vita radicalmente evangeli- esperienze che aiutino a cambiare la vita, un ca. È il momento di tornare a camminare dal Vangelo accompagnamento personalizzato attento, e se desideriamo rivitalizzare la nostra vita e missione, indicare degli itinerari ben definiti, fissando e se desideriamo allontanarci dalla mediocrità di vita per ciascuno obiettivi chiari e mediazioni pre- e missione. Cf. José Rodríguez Carballo, Vida con- cise per raggiungerli. Tra queste mediazioni sagrada en Europa: Compromiso por una profecía evangélica, en USG 2.10, 86-87, también en Verdad è di capitale importanza avere formatori ade- y Vida, año LXIX, n. 258, 18-20. guatamente preparati76: «persone esperte nel EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 403

11 Cf. Amadeo Cencini, Formazione permanente: ci cre- 30 Alvaro Rodríguez Echeverría, Profecía de la diamo davvero?, Roma 2011, pp. 21-26. «È la vera existencia y presencia amorosa de Dios en la vida formazione, verrebbe da dire, quella in cui Cristo di- consagrada, en Theós. Identidad y profecía. Teolo- viene davvero la forma, nel senso profondo e perva- gía de la Vida Consagrada hoy. USG, Roma 2011, sivo del termine, della personalità del chiamato, non 79ss. solo la norma del suo agire o l’orma che i suoi passi 31 È il cammino dei mistici: «la notte tranquilla, in- seguono. Ben oltre, dunque, i livelli dell’imitazione o sieme al sorgere dell’aurora, la musica silenziosa, della sequela, pur ponendosi in continuità con essi e la solitudine sonora, la cena che ricrea e innamora», integrandone-assumendone l’indubbia valenza posi- San Giovanni della Croce, Cántico Espiritual. tiva (specie circa la sequela). Ed è quanto mai interes- 32 La formazione ha nei mistici dei grandi maestri sante e ricco di senso il fatto che questo invito faccia di preghiera: San Pedro di Alcantara, Tratado de oración y devoción. da introduzione all’inno della kenosi, quasi a esplici- «Perché la mediazione si tare il contenuto di questi sentimenti che il chiamato svolge con lavoro e con frutto; la contemplazione senza lavoro e con frutto; l’una cerca, l’altra trova; deve apprendere e imparare a vivere, e che sono, per l’una mastica il mangiare, l’altra lo gusta; l’una dis- l’appunto, i sentimenti manifestati del Figlio nel suo corre e fa considerazioni, l’altra si accontenta di una non trattenere nulla per sé, nell’assenza di ogni gelo- semplice visione delle cose, perché ne possiede già sia, nel suo amoroso abbassarsi per farsi uomo, servo, l’amore e il gusto; infine, l’una è come un mezzo, umile e obbediente fino alla croce L’inno della kenosi l’altra come il fine; l’una come cammino e movi- non potrebbe a questo punto essere chiamato: l’inno mento, e l’altra come arrivo di questo cammino e dei sentimenti del Figlio?», pp. 24-25. movimento» (Capitulo XII, De algunos avisos que 12 VC 65. se deben tener en este santo ejercicio, octavo avi- 13 VC 65. so). 14 Lumen Gentium 44; cf. VC 29. 33 Cf. Benedetto xvi, Esortazione apostolica Verbum 15 VC 32. Domini, Roma, 2010, n. 83. 86. 16 RdC 32. 34 «La cultura mediatica porta con sé anche contro- 17 Cf. VC, 13. valori. E, di conseguenza, esige uno spirito critico 18 Felicísimo Martínez, Situación actual y desafíos de e un saggio discernimento», Vera Ivanese Bon- la vida religiosa, Frontera 44, 55, Vitoria 2004. bonatto nella sua relazione durante il seminario, 19 Cf. Benedetto xvi, Discorso ai partecipanti Riflessione teologica sulle nuove esperienza di vita all’Assemblea Generale dell’Unione dei Superiori apostolica. Generali (USG) e dell’Unione Internazionale delle 35 Ecclesiae Sanctae, II, 25. Superiore Generali (UISG), Sala Clementina, Ve- 36 Come è stato affermato nel Seminario e sottolineato nerdì, 26 novembre 2010 da Fr. Mauro Johri, «la credibilità dell’evangelizza- zione si dimostra nel modo di vivere la fraternita», 20 San Francesco d’Assisi, Lodi al Dio altissimo, 3. cfr. M. Johri, ¡De la vida común a la comunión de 21 Mary Maher, Llamados y enviados. Reflexiones vida!, in Theos, Identidad y Profecía. Teología de sobre la Teología de la Vida Religiosa, CONFER, n. 190, 2011, 55. la vida religiosa hoy, USG, 2011, 88ss. 22 «Ogni cristiano è chiamato alla perfezione della 37 Vera Ivanese Bonbonatto nella summenzionata re- carità, a mettere Cristo al centro della sua esistenza, lazione durante il seminario, Riflessione teologica a dirgli: “Tu solo sei il Signore...”. I battezzati con sulle nuove esperienza di vita apostolica, afferma vocazione al matrimonio fanno la scelta radicale per al riguardo: «La costante ricerca di austerità e di Cristo ricevendo il proprio coniuge e poi i figli...; radicalità di vita è una caratteristica distintiva delle il “Tu solo” che rivolgono a Cristo non può essere nuove esperienze di vita consacrata apostolica... vero senza un “’Tu solo” rivolto al proprio coniuge. L’austerità e la radicalità di vita si esprimono in I chiamati alla vita religiosa fanno una scelta radi- termini di coraggiosa rinuncia al benessere che la cale per Cristo senza coniuge e discendenza; dicono società postmoderna offre, e segnalano una rottura a Cristo un “Tu solo”, senza altro “Tu solo”», Syl- con i modelli del consumismo e dell’individua- vie Robert, La teología de los consejos evangélicos lismo. Di conseguenza sono concepite come segni en la Vida Consagrada Apostólica, en CONFER, profetici». vol 50, n. 190, 75-76. 38 Cf. Gaudium et Spes 4; VC 81, Paolo vi, Octogesi- 23 Idem. ma adveniens, 1965, 3. 24 Cf. VC 85. 39 Cf. Amadeo Cencini, Guardate al futuro Perché ha 25 Cf. VC 30. ancora senso consacrarsi a Dio, Ed. Paoline, Mila- 26 VC 76. no 2010, 96. uis ópez arto Relaciones humanas en co- 27 VC 22. 40 Cf. L L Y , munidad. Instrumento de ayuda. Frontera 54, Vito- 28 San Francesco d’Assisi, Testamento, 3. ria 2006, 63ss. 29 Lola Arieta, Itinerarios en la formación. Pista 41 Cfr. Martín Buber, Yo y Tú, Buenos Aires, 1974; para el camino del seguimiento de Jesús, Vitoria 42 Sull’interdipendenza, cfr. Th. M., Newcomb, The 2007, Frontera, 56, 48. acquaintance process, New York, 1961. 404 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

43 Il termine progetto deriva dal verbo latino proicio e a mettersi in cammino per trovare Colui che non dal suo participio passato proiectum. Il suo primo cercheremmo se non ci fosse già venuto incontro. significato è: lanciare in avanti. Quando si parla Proprio a questo incontro la fede ci invita e ci apre di un Progetto fraterno di vita e missione stiamo in pienezza». parlando di una vita che, a partire dal suo pres- 54 Lola Arrieta, o.c., 96. ente, cerca spazio creativo, proiettandosi in avanti, 55 VC 68. in vista di una vita in pienezza. Il progetto di vita 56 L’affiancamento è una chiave in tutta la formazione è, a mio avviso, il miglior antidoto per qualsiasi se vogliamo evitare sorprese sgradevoli, ma molto forma di ripiego narcisistico su se stessi. Il Pro- di più in una formazione d’inserimento. Questo vale getto di vita è valido per una concezione dinamica sia per i fratelli nella formazione iniziale che per i della persona, per una concezione dell’uomo come fratelli nella formazione permanente, in particolare pellegrino, homo viator. Su questi e altri aspetti quelli ai primi anni di professione definitiva. del Progetto fraterno di vita e missione che consi- 57 RdC 15. dero importanti, cf. Nico Dal Molin, Il mistero di 58 Giovanni Paolo ii, Lettera Apostolica Novo Millen- una scelta. Giovani e vita consacrata, Ed. Paoline, nio Ineunte, Roma 2000, 1. 2006, 140ss. 59 Cf. VC 96-99. 44 Cf. Josep M. Abella, ¿Nuevos horizontes para la 60 Benedetto xvi, Esortazione apostolica postsino- mision de la vida consagrada?, in Theós. Identidad dale Verbum Domini, 83. y profecía. Teología de la vida consagrada hoy, 61 «L’annuncio deve coniugarsi con uno stile di vita USG, Roma 2011, 95ss. che permetta di riconoscere i discepoli del Signore 45 Nel Seminario sulla Teologia della Vita Religiosa ovunque s’incontrino. In un certo senso possiamo ce lo ha ricordato in molte occasioni Mary Maher dire che l’evangelizzazione si riassume in uno stile nel suo intervento Chiamati e inviati: Riflessioni di vita che contraddistingue quanti si pongano al sulla Teologia della Vita Religiosa Apostolica odi- seguito di Cristo», Rino Fisichella, La nuova evan- erna. gelizzazione, Una sfida per uscire dall’indifferenza. 46 Paolo Martinelli, La persona consacrata alla vita Mondadori, 2011, 78-79. apostolica. Una riflessione teologica, in CONFER, 62 Cf. Benedetto xvi, Lettera apostolica Ubicumque et Vol. 50, n. 190, 83. semper, con la quale si costituisce il Consiglio Pon- 47 Cf. VC 18, 65-69, citato da Paolo Martinelli, nell’ar- tificio per la nuova evangelizzazione, 21 settembre ticolo summenzionato a pag. 85. 2010, «La diversità delle situazioni esige un attento “ 48 Cf. Amedeo Cencini, Llamados para ser enviados. discernimento; parlare di nuova evangelizzazione” Toda vocación es misión, Madrid 2009. non significa, infatti, dover elaborare un’unica for- 49 Cf. Amedeo Cencini, Prete e mondo d’oggi. Dal mula uguale per tutte le circostanze. E, tuttavia, non è difficile scorgere come ciò di cui hanno bisogno post-cristiano al pre-cristiano, Roma 2010, pp.11- . tutte le Chiese che vivono in territori tradizional- 29. mente cristiani sia un rinnovato slancio missiona- 50 È la visione contemplativa che testimoniano i mis- rio, espressione di una nuova generosa apertura al tici: «O boschi e selve ombrose, piantate dalla mano dono della grazia. Infatti, non possiamo dimenticare dell’Amato! O prato verdeggiante di bei fiori smal- che il primo compito sarà sempre quello di rendersi tato! Ditemi se attraverso voi è passato! Mille gra- docili all’opera gratuita dello Spirito del Risorto, zie spargendo passò per questi boschi con snellezza che accompagna quanti sono portatori del Vangelo e, mentre li guardava, solo con il suo sguardo adorni e apre il cuore di coloro che ascoltano. Per pro- li lasciò d’ogni bellezza» (Dal Cantico Spirituale di clamare in modo fecondo la Parola del Vangelo, è San Giovanni della Croce, 16-25). richiesto anzitutto che si faccia profonda esperienza 51 Cf. , Gesù, identità del cristianesi- di Dio». mo. Conoscenza ed esperienza, Città del Vaticano, 63 Giovanni Paolo ii, Discorso all’Assembra del 2008, p. 7. Celam, Port-au-Prince, 9 marzo 1983. 52 VC 13. 64 Prima di ossessionarci per adeguare le nostre strut- 53 Cf. Benedetto xvi, Lettera apostolica in forma di ture alle nostre possibilità, dovremmo cominciare a “motu proprio” Porta fidei, con la quale si indice leggere attentamente i segni dei tempi e dei luoghi l’Anno della fede, 11 ottobre 2011, n. 10: «D’altra e lasciarci provocare da essi. Solo così è possibile parte, non possiamo dimenticare che nel nostro una formazione di autentica conversione e non di contesto culturale tante persone, pur non riconos- mera conservazione. cendo in sé il dono della fede, sono comunque in 65 Paolo vi, Evangelii Nuntiandi, n. 59. una sincera ricerca del senso ultimo e della verità 66 Cf. Benedetto xvi, Intervento nella Basilica di definitiva sulla loro esistenza e sul mondo. Questa Santa Maria degli Angeli, Assisi, nella Giornata di ricerca è un autentico “preambolo” alla fede, per- riflessione, dialogo e preghiera nella Giornata per ché muove le persone sulla strada che conduce al la giustizia e la pace nel mondo, “pellegrini della mistero di Dio. La stessa ragione dell’uomo, infatti, verità, pellegrini della pace”, Assisi, 27 ottobre porta insita l’esigenza di “ciò che vale e permane 2011. sempre”. Tale esigenza costituisce un invito per- 67 Cf. Giovanni Paolo ii, Redemptoris missio, 25. manente, inscritto indelebilmente nel cuore umano, 68 San Francesco d’Assisi, Regola non Bollata XVI, 7. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 405

69 Cf. Xavier Quinzá Lleó, Pasión y radicalidad. concédé la grâce d’être ici à Djidi, accompa- Pormodernidad y vida conagrada, Ed. San Pablo, gné par le Frère Vincent Zungu, en cette jour- Madrid 2004, 141ss. née historique où nous célébrons le 20ième an- 70 VC 22. niversaire de l’arrivée des premiers confrères 71 RdC 18. au Congo Brazzaville, et de partager avec vous 72 VC 65. 73 VC 37. tous la joie d’être frères et sœurs dans le Christ 74 VC 73. et saint François. 75 VC 65. «In circostanze nelle quali prevale la rapidi- À cette occasion, je vous invite à accueillir tà e la superficialità, abbiamo bisogno di serenità e l’invitation faite par le Bienheureux Jean-Paul profondità, perché in realtà la persona so costruisce II au début de ce troisième millénaire: «faire molto lentamente» (RdC 18). mémoire avec gratitude du passé, vivre avec 76 «Si auspica che vengano destinate alla formazione passion le présent, nous ouvrir avec confiance le migliori forze, anche se questo comporta notevoli à l’avenir» (cf. NMI 1.3). sacrifici. L’impiego di personale qualificato e la sua adeguata preparazione è un impegno prioritario» Oui, nous sommes ici, en premier lieu, pour (RdC 18). contempler le passé avec gratitude. Et il a tel- 77 VC 66. lement de motifs qui le justifie. C’est exacte- 78 Cf. VC 73. ment le 3 décembre 1991 que les six premiers 79 In greco discernere si dice krino, krinein e in latino frères sont arrivés à Brazzaville : Frère Fran- ceno, cerniere. Più esattamente questi termini signi- cesco Piccinini, de la Province des Marches, ficano selezionare, interpretare, criticare, decidere, Frère Pellegrino Tramotola, de la Province de riconoscere. In tutti questi significati è implicito il Salerne, Frère Eugenio Clemenza, de la Pro- senso di andare fino in fondo delle questioni impor- vince de Calabre et Frère Angelo Lisetti, Frère tanti per comprenderle e risolverle adeguatamente. In questo senso il discernimento ha in una prima Ivan Lai, Frère Bruno Ottavi, tous trois de la approssimazione due momenti: la conoscenza cri- Province d’Assise. Aujourd’hui, au cours de tica della realtà e la presa di decisioni. L’azione cette célébration eucharistique, en présence del discernere ha a che vedere con il processo di des Frères Eugenio et Bruno, présents au mi- vedere( conoscere), giudicare ( valutare) e attuare ( lieu de nous, nous rappelons ces six pionniers compromettendosi). de la présence franciscaine au Congo Brazza- 80 RdC, 18. ville. Des pionniers auxquels, bien vite, déjà 81 Sia nella formazione permanente che iniziale, quel- lo che si richiede per un buon discernimento è di en février 1992, s’unissait Frère Domenico avere uno spirito in ricerca, animato dalla fede e Domenici, de la Province du Latium. l’amore di Dio, uno spirito di libertà e di distacco da Depuis lors et après la première installation se stessi, uno spirito per vivere sine proprio. Ecco à Makoua et Boundji, jusqu’à aujourd’hui, perché ciò che è detto a proposito della formazione outre ces deux présences, nous nous trouvons iniziale, cambiando ciò che va cambiato, può dirsi aussi à Djiri, Makabandilu, et Moungali. Pra della formazione permanente. ailleurs, et c’est le motif principal de notre ac- 82 RdC 18. tion de grâces, le Seigneur a béni notre présen- ce dans ce pays au cours de ces années en nous 9. Homélie à l’occasion du vingtième an- donnant 15 frères locaux profès solennels, niversaire de l’arrivée des frères au Con- neuf frères profès temporaires, trois postulants go Brazzaville et cinq nouveaux missionnaires qui continuent Djidi, Congo Brazzaville, 03.12.2011 le travail des six premiers confrères venus d’I- talie. EMBRASSER L’AVENIR Dans ce contexte nous ne pouvons pas DANS L’ESPÉRANCE oublier les deux confrères qui sont morts sur cette terre: Frère Francesco Piccinini, mort à Chers Frères, chères Sœurs Clarisses, chers cause de la malaria et Frère Angelo Redael- frères et sœurs de la Famille franciscaine: je li, de la Province de Milan, à qui j’avais moi- vous donne l’accolade et je vous salue tous même donné l’obédience pour venir au Congo avec les paroles révélées par le Très Haut à Brazzaville, assassiné après un malheureux saint François: Que le Seigneur vous donne la accident de la route. À cause de ces faits dou- paix! loureux, la disparition de deux confrères, nous Ce sont mes premières paroles pour mani- pouvons dire aussi que notre présence au Con- fester mon immense gratitude au Très Haut, go Brazzaville, même si elle est encore jeune Tout Puissant et Bon Seigneur, parce qu’il m’a et récente, s’est déjà enracinée profondément 406 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 et nous permet de contempler le présent et l’a- à la conversion, qui, pour nous franciscains venir avec tant d’espérance. et franciscaines, veut dire croire et assumer En ce moment, je voudrais remercier les l’Évangile comme forme et règle de vie. divers Présidents de la Fondation, des origi- Quand quelqu’un se laisse habiter par l’Évan- nes jusqu’à nos jours: Frère Francesco, Frère gile, l’Évangile le transforme et il ne peut faire Domenico, Frère Bruno, Frère Italo, et Frère moins que se mettre en route pour restituer la Adolfo. Une gratitude particulière s’adresse à Bonne Nouvelle avec créativité par la vie et la Frère Bruno Ottavi pour son accompagnement parole. Une vie touchée par le dynamisme de des confrères de la Fondation, en qualité de l’Évangile se transforme en passion irrésisti- mon Délégué, et aux provinces de la COMPI ble pour le Règne de Dieu. pour leur aide constante à cette Entité. Dans ce contexte, je vous demande, mes Avec le psalmiste, pleins d’admiration pour chers frères, de travailler sans vous lasser à la bonté du Seigneur envers nous, nous confes- la revitalisation de notre charisme en tenant sons: «Dieu a été pour nous refuge et force» compte particulièrement de la dimension con- (Ps 45), «Ce sont merveilles que fit pour nous templative ou mystique, de la vie fraternelle en le Seigneur, nous étions dans la joie» (Ps 126, communauté et de la mission. Dans la dimen- 3). sion contemplative prêtez une attention par- Mais nous voulons que cette commémora- ticulière à l’éducation de la foi, sans laquelle tion du 20ième anniversaire soit pour nous tous notre vie ne survivra pas. La foi, en effet, est un kairos, une occasion qui nous permette de le premier fondement de l’identité franciscai- vivre le présent avec passion: passion pour ne parce que c’est le fondement de l’identité Dieu, passion pour l’humanité. La passion est chrétienne. Dans la dimension fraternelle, caractéristique de tout vrai et mission- renforcez tout ce qui peut favoriser la com- naire. Cette passion est celle qui a caractérisé munion, la communication et la vérité dans la vie de François, notre père et frère, et de tant les relations fraternelles. La mission, donc, de nos confrères et consœurs qui, abandonnant vivez-la en tenant compte que, dans une per- maison, terre et culture comme , se spective franciscaine, celle-ci doit s’appuyer sont mis en route, en traversant tout type de sur une profonde expérience de Dieu, vécue barrière, culturelle, religieuse et géographique en fraternité et comme témoignage de la vie vers une terre inconnue avec l’unique mission fraternelle, avoir le caractère d’inter gentes, et de partager le don de l’Évangile avec le peu- donc de l’itinérance et de la proximité des plus ple de Dieu. On ne peut pas comprendre la vie pauvres et indigents, et, finalement, une mis- d’un missionnaire, d’un disciple, d’un franci- sion ouverte à la participation active des laïcs scain ou une franciscaine sans cette passion et de la Famille franciscaine (cf. Chapitre de pour le Royaume, pour l’Évangile, pour Jésus 2009, mandat 13). et pour les préférés de Jésus, les plus pauvres, Et c’est alors que l’on pourra embrasser les plus malheureux et les exclus. l’avenir dans l’espérance se rappelant toujours Sans la passion, tout devient un poids, la que l’avenir ne repose pas sur nos pauvres for- routine sera le condiment quotidien de notre ces, mais sur la force qui vient du Seigneur et vie , et la part d’enthousiasme pour la mis- qui se révèle dans notre faiblesse. Un avenir sion se transformera en médiocrité, si nous re- qui ne dépend d‘aucun d’entre nous mais qui nonçons à la radicalité évangélique de vie qui ne sera pas réalité sans la collaboration acti- a caractérisé la vie de François et de Claire. Au ve de tous et de chacun d’entre nous. Une contraire, vivre le présent avec passion veut espérance qui vient de l’espérance vécue par dire lutter contre la médiocrité, et retourner à Paul et qui l’amena à dire: «Tout est possible la radicalité d’une vie conforme à l’Évangile, pour moi en Celui qui me donne la force» (Ph que nous avons promise d’observer fidèle- 4,3). Cet avenir que nous voulons plein de fru- ment. its évangéliques pour notre présence au Congo Chers frères et sœurs: pour récupérer la Brazzaville dépend pour une grande part de la passion il faut revenir sans cesse au premier formation. Celle-ci, en effet, est la clef d’un amour, comme dit le prophète Osée, nous sen- présent et d’un futur significatifs, évangéli- tir constamment appelés par Jésus à le suivre, quement parlant. Soyez, chers frères et sœurs, vivre en attitude permanente de conversion très généreux à l’heure de consacrer du temps personnelle et institutionnelle. Le temps li- et les meilleures énergies à la formation per- turgique de l’Avent est un appel précisément manente et initiale, conscients que c’est dans EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 407 la formation que nous jouons le présent et l’a- giustizia (cf. Is 61,10) la Tota pulchra, come venir de notre vie et mission, ici aussi, au Con- canta la tradizione francescana; la Tutta bella, go Brazzaville. come prega la tradizione orientale; la Puris- Au long de tout ce chemin, la Fondation sima, come la contemplano i popoli di lingua Notre-Dame d’Afrique a besoin de tous: des spagnola; l’Immacolata, come l’ha definita il missionnaires que je remercie pour ce qu’ils Beato Pio IX, nel 1854, dopo una consultazio- font pour cette mission, et des confrères locaux ne dell’episcopato universale, con un risultato que j’encourage à assumer des responsabilités favorevole di 543 su 603. Al popolo tornava dans le domaine de l’animation et du gouver- ciò che dal popolo era partito. Infatti, anche se nement de la Fondation. Personne ne peut se definito come dogma soltanto recentemente, considérer exclu, personne ne peut être exclu. da sempre il popolo semplice l’ha proclama- Que Marie, Notre-Dame de l’Afrique, in- ta Assunta perché Immacolata; Immacolata e tercède pour vous tous, mes confrères, vous Assunta, perché Madre del Signore, come af- qui travaillez dans cette Fondation confiée à fermava Gertrudis Von Lefort. Sa Maternelle protection. Que saint François Sarebbe per noi difficile, per non dire im- et sainte Claire obtiennent pour nous tous du possibile, il poterci avvicinare al mistero Seigneur la grâce de la fidélité à la propre vo- dell’Immacolata se non fosse per la bontà di cation. Amen. Colui per il quale nulla è impossibile (Lc 1,37), come dice il Vangelo che abbiamo ascoltato. Frère José Rodriguez Carballo, ofm Dio poteva farlo, era conveniente che lo fac- Ministre général, OFM esse, quindi lo ha fatto, dichiara il nostro Dot- tore Sottile e Mariano, Giovanni Duns Scoto. 10. Omelia nella solennità dell’Immacolata Il desiderio di Dio di preparare una degna di- Roma, S. Maria Mediatrice, mora per il suo Figlio, come afferma la col- 8 dicembre 2011 letta di questa solennità, ha trovato in Maria la creatura disponibile ad accogliere, nella sua Nostalgia di paradiso carne e prima ancora nel suo cuore di credente, Colui che è la fonte di ogni grazia, poiché è la Carissimi fratelli e sorelle, grazia stessa, la fonte di ogni bellezza, perché il Signore vi dia pace! è la somma bellezza (cf. LodAl 7). Eccomi, av- venga in me secondo la tua parola (Lc 1,38). In comunione con tutta la Chiesa celebria- Maria, perché è la donna credente, diventa tut- mo oggi la solennità dell’Immacolata Conce- ta disponibilità, apertura al volere di Dio. Dio zione della sempre Vergine Maria. Una festa guarda l’umiltà della sua serva, mentre Maria con la quale i figli della Chiesa proclama- canta la grandezza del Signore (cf. Lc 1,46ss). no Maria, «benedetta tra tutte le donne» (Lc In virtù dei meriti del suo Figlio – redenzione 1,42), perché è la «piena di grazia» (Lc 1,28) preventiva come la definiscono i teologi della – non ha conosciuto colpa alcuna essendo stata scuola francescana –, Dio riempì la sua crea- preservata da ogni macchia di peccato origi- tura di grazia e di bellezza, mentre la vergine nale–; è la sposa dell’Altissimo, adornata di fatta Chiesa, come la chiama il Poverello, gioielli, senza ruga, splendente di bellezza, accoglie, canta e contempla piena di stupore. predestinata ad essere per tutti noi avvocata Ecco la complicità tra Dio – anche dopo il pec- di grazia e modello di santità, come proclama cato di Adamo ed Eva, non ha rinunciato alla il prefazio di questa Eucaristia. Con il padre sua volontà di fare dell’uomo una sua imma- san Francesco vogliamo cantarla e celebrarla gine e somiglianza – e la creatura che si lascia come l’eletta dal santissimo Padre dal cielo, trovare. tenda, casa, vestimento, ancella e Madre del Adamo, dove sei? (cf. Gn 3,9). Dio lo aveva santissimo Figlio diletto, consacrata con la po- posto nel giardino dell’Eden, perché lo curasse tenza dello Spirito santo Paraclito, la vergine e partecipasse così all’opera creatrice di Dio fatta chiesa, in cui fu ed è ogni pienezza di gra- steso (cf. Gn 2,15). Ma Adamo non si lascia zie e ogni bene (cf. SalV). trovare, non risponde alla chiamata, sempre Con tutta la chiesa il nostro cuore esulta e benevola, anche dopo il peccato, del suo Si- gioisce nel Signore, la nostra anima si allie- gnore. Ecco la grande differenza tra Colei che, ta nel nostro Dio, perché ha rivestito di grazia contemplando la grandezza del suo Signore e di salvezza e ha avvolto con il manto della non la sente come una minaccia alla sua digni- 408 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 tà, ma la canta e la magnifica, e colui che vole- dragone (cf. Ap 11,19-12,1-6.10). Che Colei va essere come Dio, finisce per ritrovarsi con che incanta, ecco il senso profondo della «pie- la sua nudità. Mentre Adamo vuole diventare na di grazia», ci conserve sempre la nostalgia padrone, e viene abbassato, Maria si fa serva e del paradiso. viene elevata alla condizione di creatura senza Dio è “avvento”, necessariamente viene macchia di peccato prima ancora di concepire all’uomo, perché è amore amante. L’uomo è nel suo grembo per opera dello Spirito Santo attesa, perché necessariamente tende a Lui, ha il suo stesso Creatore. Possiamo ben dire che bisogno di essere amato. Per questo, quando Dio si lascia sedurre, in un certo senso, dalla l’uomo Lo attende e dice: “eccomi”, Dio non bellezza della sua creatura; il Signore si lascia può non venire. E allora è Natale. Natale di rubare il cuore, come dice il Cantico dei Can- Dio sulla terra, Natale dell’uomo nei cieli. tici, (cf. Ct 4,9). Da parte sua, Maria si lascia Salve Maria, la tutta bella, la piena di gra- sedurre ed è profondamente stupita per il fatto zia, l’Immacolata, prega per noi peccatori. E che il Signore abbia guardato la sua piccolez- come noi ti riconosciamo preservata da ogni za. Dio ha finalmente trovato una sposa, una macchia di peccato, così per tua intercessione casa, una Madre per il suo Figlio. siamo liberati da ogni colpa. Il male aveva sedotto l’umanità e il peccato Grazie, o Maria Immacolata, perché con il s’impadronì del cuore dell’uomo. L’orgoglio tuo Si hai risposto al SI di Dio e ci mostri che portò alla prepotenza e al disprezzo, e il cuore il piano di Colui per il quale ‘nulla è impos- dell’uomo si riempì di risentimento. L’egoi- sibile’ non è stato un fallimento a causa del smo diede la mano all’avarizia, la durezza del peccato dell’uomo. Grazie, o Maria, Imma- cuore annullò la capacità di amare. E l’uomo colata, perché ci ricordi che anche noi siamo che era stato colmato di luce, rimane in balia chiamati ad essere ‘porta del cielo’, ‘santi e delle tenebre del peccato. Ma il Creatore, sem- immacolati nell’amore’. Grazie, o Maria Im- pre ricco in misericordia, fa sì che dove abbon- macolata, perché con il tuo SI il Natale si fa dò il peccato soprabbondi la grazia redentrice realtà nell’attesa. Regina dell’Ordine dei Fra- del Figlio (cf. Rm 5,20). In questo modo Maria ti Minori, prega per i tuoi figli. ‘Amen, amen, è stata la prima creatura, tra tutti i redenti, la fiat, fiat!’ pura, la santa, la piena di grazia, fatta termi- ne del favore di Dio. Per il peccato venne la Fr. José Rodríguez Carballo, ofm morte: la morte è non volere, non amare, non Ministro generale, OFM piangere con chi piange, non far festa con chi la fa. Con Cristo venne la vita, che è misericor- 11. Omelia della Messa di mezzanotte dia, amore, condivisione con chi si trova nel Roma, Curia generale, 25 dicembre 2011 bisogno. In Cristo abbiamo ricevuto ogni sorta di be- Natale: porsi in cammino nedizioni (cf. Ef 1,3). E tra queste benedizio- verso il proprio centro ni c’è quella di avere Maria, la «nuova Eva» (Sant’Ireneo), la Madre di Dio, come Madre e È Natale, «la festa delle feste» per san Fran- Signora nostra, avvocata, mediatrice, model- cesco (cf. 2Cel 199), perché è il giorno del lo e maestra nella fede. Per questo canteremo gran dono di Dio all’umanità, il dono di suo senza fine la grazia del Signore (cf. Sal 88). Figlio. Oggi si compie l’annuncio di Isaia: «un Cari fratelli e sorelle, la festa dell’Immaco- bambino è nato per noi, ci è stato dato un fi- lata, mentre ci invita ad essere anche noi, come glio» (Is 9,5). È Natale, la festa della vita. Nel Maria, porta del cielo, ci chiede di fidarci del «Bambino di Betlemme», come amava chia- Dio dell’impossibile, ad osare con Dio, a met- marlo il nostro padre san Francesco, il Padre terci nelle sue mani, ad accogliere Cristo, per delle misericordie ci ha donato la vita e la vita portarLo al mondo, come fece Maria. in abbondanza. È Natale, la festa dell’eterna La festa dell’Immacolata, inoltre, ci fa sen- giovinezza di Dio, e di quelli che lo accol- tire la nostalgia del paradiso. Maria è una don- gono negli umili segni di un neonato avvolto na del nostro popolo, della nostra stessa razza in fasce (cf. Lc 2,7). È Natale, l’Altissimo e che realizza l’ideale di purezza, di bellezza e di l’Onnipotente si rivela come l’Emmanuele, il santità; Colei, come la descrive l’Apocalisse, Dio-con-noi. Pertanto, l’umanità non potrà più che è vestita di sole, coronata di stelle, con la dirsi abbandonata. luna sotto i suoi piedi e che calpesta la testa del «Diede alla luce il suo figlio primogenito, EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 409 lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiato- punto da nascondersi, per la nostra salvezza, ia» (Lc 2,7). I segni di Dio che si è fatto uo- sotto poca apparenza di pane!» (LOrd 26-27). mo sono sconcertanti: un bambino avvolto in L’Eucaristia è per Francesco il luogo del na- fasce e posto in una mangiatoia (cf. Lc 2,12). scondimento che ci rende contemporanei dei Colui per il quale furono fatte tutte le cose (cf. pastori di Betlemme e dei primi adoratori del Gv 1,3), nasce come un qualsiasi uomo, «si- Dio “piccolino». L’Eucaristia è il sacramen- mile agli uomini... dall’aspetto riconosciuto to che fa sì che il mistero dell’Amore, che si come uomo», dirà l’Apostolo. Colui che era manifestò il giorno di Natale, attraversasse il Dio, senza cessare di esserlo, «svuotò se stesso tempo e giungesse ad ogni uomo: «ecco, ogni assumendo una condizione di servo» (Fil 2,7). giorno egli si umilia, come quando dalla sede È questo ciò che celebriamo a Natale: un Dio regale, discese nel grembo della Vergine; ogni che si abbassa e pianta la sua tenda in mezzo a giorno egli stesso viene a noi in apparenza noi (cf. Gv 1,14). Questo è lo stile dell’incar- umile; ogni giorno discende dal seno del Pa- nazione. Questo è il modo scelto dal Figlio per dre sull’altare nelle mani del sacerdote» (Am essere la luce di tutti gli uomini e la gloria del 1, 16-18). popolo di Israele (cf. Lc 2,32): un Dio che si fa «Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno ac- piccolo e indifeso. Dio è tanto grande da poter- colto» (Gv 1,11). Dio, facendosi piccolo, si si fare piccolo, tanto potente che può rendersi espone al rifiuto. È la vulnerabilità dell’amore, inerme e venirci incontro come un bambino che non può fare a meno di rispettare la liber- indifeso perché possiamo amarlo, così buono tà dell’uomo. È il dramma del primo Natale, da poter rinunciare allo splendore divino e na- come fu il dramma del primo uomo: l’uomo scere in una mangiatoia. Dio si è diventato uno viene cercato appassionatamente da Dio (cf. Is di noi, perché noi potessimo essere come Lui 62,12), ma l’uomo, anziché andare all’incon- ed essere somigliante a Lui. tro, si nasconde (cf. Gn 3,8-10). Dio si abbas- La nascita di Gesù rivela il carattere passio- sa, tende la mano all’uomo e questi, dominato nale dell’amore di Dio per l’uomo, manifesta dal desiderio di diventare come Dio, finisce la sua estrema simpatia per l’uomo, al punto per scoprirsi nudo (cf. Gn 3,5ss). «È apparsa da condividere totalmente la sua condizione., la grazia di Dio» (Tt 2,11), è apparso l’amore Si attendeva un Dio «di grandezza enorme», per l’umanità (cf. Tt 3,4), ma molti hanno pre- di «straordinario splendore» e di «terribile ferito le opere delle tenebre (cf. Ef 5,11). Dio, aspetto» (cf. Dn 2,31), mentre qui c’è un Dio nella pienezza dei tempi, inviò il suo Figlio, che ci «sorprende», perché è diventato uno di nato da donna, (cf. Gal 4,4), ma il mondo non noi. Nel Natale possiamo contemplare come lo ha riconosciuto (cf. Gv 1,10). l’impotenza di Dio si concentra in un bambi- «A quanti però lo hanno accolto ha dato no. Questo mistero di abbassamento, di keno- potere di diventare figli di Dio» (Gv 1,12). sis, è ciò che affascinò san Francesco, tanto da Molti che camminavano nelle tenebre, videro chiedere, nella notte del Natale 1223, di potere una grande luce (cf. Is 9,1ss). Con la nascita di «in qualche modo intravedere con gli occhi del Gesù giunse la luce, perché Dio è luce (cf. 1 corpo i disagi in cui si è trovato per la mancan- Gv 1,5), al contrario della menzogna e dell’i- za delle cose necessarie a un neonato, come gnoranza; giunse l’amore, perché Dio è amo- fu adagiato in una mangiatoia e come giace- re (cf. 1Gv 4,8), in contrapposizione all’odio. va sul fieno tra il bue e l’asinello», celebrando Nella stalla di Betlemme è apparsa la grande l’Eucaristia sul presepio preparato dal Santo luce di cui il mondo aveva bisogno e a cui ane- e dal suo amico Giovanni (1Cel 84). Questo la ardentemente. E ci sono molti che, come i è il mistero che siamo chiamati a contemplare magi, si pongono in cammino e, lasciandosi oggi ed ogni volta che celebriamo l’Eucaristia, guidare dalla stella, vanno dov’è il bambino, poiché è il sacramento che perpetua il mistero lo adorano e lo riconoscono come uomo e co- dell’incarnazione. Fu questa contemplazio- me Dio (cf. Mt 2,9ss); o che, come i pastori, ne che portò il Poverello ad esclamare: «tut- corrono per vedere cosa fosse successo (cf. Lc ta l’umanità trepidi, l’universo intero tremi e 2,15). Così la stella di Betlemme non ha mai il cielo esulti, quando sull’altare, nella mano smesso di brillare e uomini, come Francesco, del sacerdote, è presente Cristo, il Figlio del fanno sì che la corrente della bontà e il cammi- Dio vivo. O ammirabile altezza e stupenda no della luce che si manifestarono a Betlemme degnazione! O umiltà sublime, che il Signore continuano a manifestarsi. Sì, dove ci sono uo- dell’universo, Dio e Figlio di Dio, si umili a tal mini e donne che accolgono nel loro cuore il 410 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 mistero del Natale e lo splendore interiore che 18,15), che non si possono accogliere senza il viene dal «Bambino di Betlemme», là è possi- silenzio “abitato” e la pace del cuore. bile il Natale e in qualsiasi giorno dell’anno; è Gli abitanti della regione del Chiapas (Mes- possibile che Gesù, «dimenticato», per mezzo sico) si salutano con questa domanda: «Fratel- loro risusciti «nei cuori di molti» e si impri- lo/Sorella, come sta il tuo cuore?». Da parte ma «profondamente nella memoria amorosa», mia, fratello, sorella, ti auguro un meraviglio- come accadde in quella memorabile notte del so e fecondo viaggio verso il tuo centro, così Natale 1223 a Greccio, per mezzo di France- che tutta l’umanità possa trarre beneficio da sco (cf. 1Cel 86). questo viaggio, a cominciare da quelli che ti Cari fratelli e sorelle, il Natale è una chia- stanno a fianco, e tu, quindi, possa fare del- mata ad assumersi la propria responsabilità di la tua vita un perenne Natale. Buon viaggio, fronte alla manifestazione della gloria del Si- buon Natale! gnore nella persona di un bambino (cf. Lc 2,9). Davanti a tale manifestazione nessuno può ri- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm manere indifferente: si accoglie o si rifiuta. Il Ministro general, OFM Natale è una chiamata a diventare anche noi piccoli, “minori”, gli ultimi, poiché solo a que- 12. Preghiera davanti al Presepe sti si rivela Colui che «umiliò se stesso» (Fil 2,8). Se vogliamo riconoscere nel «neonato» Allarga lo spazio del nostro cuore il Figlio di Dio, è necessario nascere da Dio (cf. Gv 1,13); bisogna spogliarci dalla pretesa Signore Gesù: prostrati davanti al presepe di sapere tutto su Gesù, come hanno pensato i e con il cuore colmo di gratitudine, ti diciamo: sommi sacerdoti e gli scribi, convocati da Ero- de (cf. Mt 2, 4ss). Natale è un invito ad «allar- • grazie, perché, abbassandoti, hai voluto na- gare lo spazio della nostra tenda» (Is 54,2), per scere come uno di noi, facendoci così com- accogliere lo “scandalo” di un Dio che si è fat- prendere il grande amore che il Padre ha per to uomo, e con Lui accogliere tutti coloro che noi. vengono a suo seguito, in particolare i poveri. • Grazie, per essere l’Emmanuele, il Dio- Il Natale è un invito a porci in cammino, come con-noi, perchè così ci sentiremo accompa- i pastori e i magi, ad uscire da noi stessi per gnati in ogni momento e non soccombere- incontrarci con Colui che fu il primo a mettersi mo alla tentazione di sentirci abbandonati. in cammino per incontrarsi con noi. • Grazie, perché continui ad umiliarti ogni È necessario, perciò, che questo Natale sia giorno e a discendere dal seno del Padre un viaggio verso il proprio centro, che non nelle mani del sacerdote, come un giorno, vuol dire promuovere persone isolate, egocen- dal trono regale sei sceso, prendendo carne triche, che si disinteressano degli altri. L’au- nel seno della Vergine. tenticità del viaggio al proprio centro si con- • Grazie, perché continui a donarti, per amo- cretizza in segni di pace, armonia, dedizione re e con amore, nell’Eucaristia, assumendo agli altri. Penso che il mondo, la Chiesa stessa totalmente le conseguenze: dalla gioiosa e le nostre fraternità sarebbero molto diversi se​ accettazione al doloroso rifiuto. potessimo contare su persone veramente “cen- • Grazie, perché Betlemme può essere in trate”. Martin Luther King lo espresse in un qualsiasi luogo: dove uno ama e si lascia modo straordinario nel suo discorso di accet- amare; il Natale può avvenire ogni giorno tazione del Nobel per la Pace nel dicembre del dell’anno: sempre e quando uno ti accoglie 1964: «credo che ciò che gli uomini egocentri- e si lascia da te conoscere. ci hanno distrutto, possa essere ricostruito da uomini concentrati sugli altri». Signore Gesù: con la fiducia che si sente quan- Il Natale, con tutto quello che di pubblicità do ci si trova di fronte a chi non si vergogna e di consumismo si porta dietro, potrebbe fa- di chiamarci fratelli, perché ti è fatto somi- vorire, se uno non è molto attento, la dispersio- gliante a noi in tutto eccetto che nel pecca- ne e l’attenzione al superfluo, aumentando in to, condividendo la nostra carne e il nostro noi il rischio della superficialità. C’è bisogno, sangue, ti chiediamo: allora, della calma del silenzio e della pace del • che la tua gloria ci avvolga di luce, perché cuore, perché ci sono doni, come il dono della cresca in noi la gioia ed aumenti la nostra Parola che discende dal trono regale (cf. Sap letizia. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 411

• Liberaci da ogni empietà e donaci la sa- stra tenda, lo spazio del nostro cuore, per pienza del cuore per poterci dedicare inte- poter accogliere tutti quelli che vengono ramente alla buone opere. con te: i poveri, gli esclusi, i marginati, gli • Donaci un cuore povero, come quello di “altri”. Maria, capace di serbare tutte queste cose Grazie a te, Giuseppe, per aver fatto quel- nel nostro cuore; come quello dei pastori lo che ti ha ordinato l’Angelo ed hai accolto e di san Francesco, per poterti riconosce- Maria come tua sposa. A te Maria la lode e la re negli umili segni dell’incarnazione e gloria, perché oggi ci siamo colmati dei beni dell’Eucaristia. della tua casa, cioè del tuo seno. • Donaci un cuore puro, come quello dei Signore Gesù, nato nei nostri cuori e nei bambini o come quello di Giuseppe, perché cuori degli gli uomini di buona volontà. Do- solo quelli che sono come loro potranno ve- naci la grazia di tornare a Betlemme con gli dere e riconoscere il tuo volto divino nel tuo occhi della fede per accogliere, contemplare e volto umano. vivere la nostra vocazione ed essere missionari • Donaci un cuore itinerante, come quello dei della dolcezza di Dio, e, con la testimonianza magi, perché solo così coloro che ti cercano del nostro amore, di aprire la vita degli uomini possono trovarti. Non permettere che noi ci e delle donne alla bontà di Dio, facendola co- chiudiamo in noi stessi, così da pensare di sì diventare il luogo dove «giustizia e pace si non aver bisogno di nulla, neppure di te, co- baceranno». me accadde ad Erode e agli Scribi. • Donaci la sapienza del cuore per riconosce- Natale 2011 re la tua giustizia, come il popolo semplice e i peccatori. Non permettere di frustrare il Fr. José Rodríguez Carballo, ofm tuo progetto in noi. Ministro general, OFM • Allarga, Signore Gesù, lo spazio della no- 412 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 E SECRETARIA GENERALI

1. Electiones Prov. S. Mariæ Angelorum regularly celebrated according to the norms in Polonia of Canon Law, in the New Hall School, Bore- ham, Chelmsford, under the presidency of the Avendo Mentel Fr. Jakub, ofm, Ministro Visitator General, Troy Br. Ulic, the follow- provinciale della Provincia di S. Maria degli ing were elected on the 25th and 26th of July Angeli in Polonia, rinunciato al suo incarico 2011: con lettera del 12 luglio 2011, rinuncia accet- for the office of Minister Provincial, tata dal Definitorio generale il 13 settembre copps Br. Michael 2011, il Definitorio generale, dopo attenta ri- for the office of Vicar Provincial, flessione, nella stessa sessione del 13 settem- highton Br. Edmund bre 2011 ha eletto i seguenti: for the office of Provincial Definitors, per l’ Ufficio di Ministro provinciale, convery Br. Daniel Maryjka Fr. Rufin gray Br. Reginald per l’Ufficio di Vicario provinciale, lonsdale Br. Patrick Mazgaj Fr. Stanisław McGrath Br. Brian per l’Ufficio di Definitore provinciale, Mulholland Br. Seamus. dębiński Fr. Mariusz. The General Definitory, during its session Queste elezioni sono state confermate dal of the 14th September 2011, carefully exam- Ministro generale il 13 settembre 2011. ined and ratified the elections. Prot. 102216/S250-11 Prot. 102243/S269-11

2. Capitulum Prov. S. Antonii in Bolivia 4. Capitulum Prov. Hiberniæ in Hibernia

El Capítulo Provincial de la Provincia Mi- In the Provincial Chapter of the Province sionera de San Antonio en Bolivia, celebrado of Ireland, regularly celebrated according to legítimamente conforme a Derecho, en la Casa the norms of Canon Law, in the House of Gor- de Espiritualidad de Taranta, y presidido por manston College, under the presidency of the el Visitador General, Montoya Fr. Oscar Ar- Visitator General, Brophy Br. Andrew J., the mando, el día 2 de septiembre de 2011 eligió: following were elected on the 4th July 2011: para el Oficio de Ministro provincial, for the office of Minister Provincial, Pessoa Rivera Fr. Aurelio McKenna Br. Hugh para el Oficio de Vicario provincial, for the office of Vicar Provincial, brumberger Glaesser Fr. Reinaldo cronin Br. Kieran para el oficio de Definidores provinciales, for the office of Provincial Definitors, abasto Jaldín Fr. Guido barrett Br. Eugene bustamante Hidalgo Fr. René condren Br. Joseph Modena Zotto Fr. Ferruccio lynch Br. Patrick Vaca Moreno Fr. Roque Alberto younge Br. Patrick. Vargas Galeán Fr. René. The General Definitory, during its session El Definitorio General, en la Sesión del día of the 14th September 2011, carefully exami- 14 de septiembre de 2011, examinó las Actas ned and ratified the elections. auténticas de estas elecciones y las aprobó. Prot. 102247/S272-11 Prot. 102265/S285-11 5. Passaggio ad altro Istituto 3. Capitulum Prov. Immaculatæ Con- ceptionis BMV in Britannia Magna Il Definitorio generale dell’Ordine dei Frati Minori, nella sessione del 14 settembre 2011, In the Provincial Chapter of the Province of ha preso in considerazione la domanda di pas- the , in Great Britain, saggio definitivo dal nostro Ordine all’Ordine 414 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Certosino, fatta da Farimbella Fr. Giovanni. los cuatro Definidores provinciales: Osservato quanto prescritto, avuto il per- Bender Fr. Jorge Alberto messo del Ministro generale dell’Ordine dei Brollo Fr. Fernando Certosini e il consenso del Definitorio genera- Duarte Fr. Horacio Miguel le nella detta sessione del giorno 14 settembre Gayte Fr. Ángel . 2011, in ottemperanza a quanto stabilito dal El Definitorio general, en su Sesión del 10 canone 684§1, in virtù di questo de Noviembre de 2011, después de examinar Decreto las Actas auténticas, aprobó estas elecciones. concedo a Fr. Giovanni Farimbella, Prot. 102347/S332-11 dalla Provincia di San Carlo Borromeo, in Italia, 8. Capitulum Cust. Aut. S. Francisci As- di passare all’Ordine dei Certosini. sisiensis in Papua Nova Guinea Nonostante qualsiasi altra cosa in contrario. Dalla Curia Generalizia dell’Ordine dei In the Custodial Chapter of the Custody of Frati Minori, in Roma, il 19 settembre 2011. St. , in Papua New Guinea and Fr. José Rodríguez Carballo, ofm Islands, regularly celebrated accord- Ministro generale ing to the norms of Canon Law, in the House Fr. Aidan Mcgrath, ofm of St. Anna, Aitape, under the presidency of Segretario generale the Visitator General, Ante Br. Oscar, the Prot. 102220/S252-11 following were elected on the 15th September 2011: 6. Capitulum Cust. Aut. N. D. Septem for the office of Custos, Gaudiorum in Brasilia kuam Br. Hugh for the office of Vicar, El Capítulo Custodial de la Custodia de gattei Br. Gianni Nuestra Sra. de las Siete Alegrías, de Brasil, for the office of Councillors, celebrado legítimamente conforme a Derecho armenta Br. Eduardo en la Casa de Retiro “Frei Luiz e Frei Hugo”, kuwi Br. Capistran en Campo Grande, MS, y presidido por el Vi- Tarai Br. Leonard sitador General, Kulkamp Fr. César, el día 20 teke Br. Paias. de octubre de 2011, eligió: The General Definitory, during its session para el Oficio de Custodio, of the 10th November 2011, carefully exam- do Nascimento Fr. Roberto Miguel ined and ratified the elections. para el Oficio de Vicario, Prot. 102368/S345-11 Terce Fr. Éterson António para el oficio de Consejeros, 9. Capitulum Prov. Ss. Cordis Iesu in USA da Silva Fr.Eurico Alves de Souza Fr. Rogério Viterbo In the Provincial Chapter of the Province Malaquias Júnior Fr. Moacyr of the , USA, regularly celebrated santana Pereira Fr. Aguinaldo. according to the norms of Canon Law, at the El Definitorio General, en la Sesión del día Hilton Hotel in Frontenac, St. Louis, under the 10 de Noviembre de 2011, examinó las Actas presidency of the Visitator General, Bruce Br auténticas de estas elecciones y las aprobó. Michalek, the following were elected on the Prot. 102390/S354-11 15th June 2011: for the office of Minister Provincial, 7. Capitulum Intermedium Prov. S. Mi- spencer Br. William chaëlis Archangeli in for the office of Vicar Provincial, Jenrich Br. Michael El Capítulo Provincial intermedio de la for the office of Provincial Definitors, Provincia de San Miguel, en Argentina, ce- bleem Br. Gerald lebrado conforme a Derecho en la Casa de dombrowscki Br. John Retiro “Nuestra Señora de la Merced”, en la eaton Br. John ciudad de Corrientes, presidido por Rodríguez gutierrez Br. Moises Fr. Jorge Gustavo, Ministro provincial, el 07 Lause Br. James de septiembre de 2011, eligió legítimamente pham Br. Ducanh. E SECRETARIA GENERALI 415

The General Definitory, during its session 12. Electiones Prov. N. D. Reginæ Pacis of the 10th November 2011, carefully exam- in Africa Australi ined and ratified the elections. Prot. 102337/S326-11 1. Taking into account information recei- ved from the Visitator General in his report 10. Capitulum Cust. Aut. S. Francisci in and from other sources. Indonesia Having sought and received the consent of the General Definitory, at its session of 10th In the Custodial Chapter of the Custody of November 2011, in accordance with Art. 170 St. Francis Herald of Peace, in West Papua, §2 of the General Statutes, I hereby reserve the regularly celebrated according to the norms of election of the Minister Provincial, Vicar Pro- Canon Law, in the Retreat House of St. Clare, vincial, and Provincial Definitory of the Pro- Jayapura, under the presidency of the Visitator vince of Our Lady Queen of Peace, in South General, Lanur Br. Alexander, the following Africa and Namibia, to the Minister General were elected on the 21st September 2011: and his Definitory. for the office of Custos, All things to the contrary notwithstanding. ngga Br. Gabriel Given at the General Curia of the Order, for the office of Vicar, This 11th day of November 2011 rusmadji Br. Aloysius Gonzaga Fr. José Rodíguez Carballo OFM, for the office of Councillors, Minister General awe Br. Tarsisius Fr. Aidan McGrath OFM, gonsalit Saur Br. Ireneus Wilhelmus Secretary General kambayong Br. Rudolf Prot. 102416 ngari Br. Ignatius. The General Definitory, during its session 2. Having reserved to the Minister Gene- of the 10th November 2011, carefully exam- ral and Definitory, in accordance with Art. ined and ratified the elections. 170 § 2 of the General Statutes, the election Prot. 102366/S343-11 of the Minister Provincial, Vicar Provincial, and Provincial Definitory of the Province of 11. Capitulum Prov. Ss. Petri et Pauli in Our Lady Queen of Peace, in South Africa and Mexico Namibia, to the Minister General and his De- finitory., in accordance with the Decree of 11th El Capítulo Provincial de la Provincia San- November 2011, tos Pedro y Pablo de Méjico, celebrado legíti- At its session of 16th November 2011, the mamente conforme a Derecho, en la Casa de General Definitory elected Pastoral “Juan Pablo II”, de San Juan de los Minister Provincial: Lagos- Jalisco, y presidido por el Visitador ge- Barnard Br. David neral, Rodríguez Rico Fr. Guillermo, los días Vicar Provincial: 20 y 21 de Julio de 2011 eligió: Lovett Br William para el Oficio de Ministro provincial, Provincial Definitors: López Ramírez Fr. Eduardo Njoko Br. Nkosinathi para el Oficio de Vicario provincial, Nogemane Br. Vumile chávez García Fr. Flavio Thouard Br. Anthony para el oficio de Definidores Provinciales, Tillek Br. Ashley álvarez Martínez Fr. José Eugenio Wilson Br. Peter. arellano Arellano Fr. José Luis By virtue of this Decree, I confirm and de- cabrera Alcaraz Fr. Mario clare confirmed this election. All things to the flores Lira Fr. José Emilio contrary notwithstanding. salgado Zamora Fr. Gerardo Francisco Given at the General Curia of the Order, villagrán Herrera Fr. Alfredo. This 18th day of November 2011 El Definitorio General, en la Sesión del día Fr. José Rodíguez Carballo OFM, 10 de Noviembre de 2011, examinó las Actas Minister General auténticas de estas elecciones y las aprobó. Fr. Aidan McGrath OFM, Prot. 102313/S312-11 Secretary General Prot. 102469 416 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

13. Capitulum Prov. Ss. Trinitatis in Belgique Anaut Espinosa Fr. Manuel de la Chilia Province du Saint Evangile de Mexico. Il a la tâche de préparer et de porter à son El Capítulo Provincial de la Provincia Santísi- terme la fusion des deux Provinces de France- ma Trinidad, de Chile, celebrado legítimamente Belgique, en érigeant une nouvelle Province, conforme a Derecho, en la Casa de retiros San selon les décisions prises par le Définitoire Francisco de Mostazal, en Chile, y presidido por Général en date du 8 novembre 2011, c’est- el Visitador general, Echeverría Fr. Ernesto, el à-dire: día 17 de octubre de 2011 eligió: 1. Unica habeatur Provincia Ordinis Fra- para el Oficio de Ministro provincial, trum Minorum in Gallia, Concha Cayuqueo Fr. Jorge 2. Nova et unica Provincia O.F.M. in Gallia para el Oficio de Vicario provincial, erigatur intra mensem iunii anni 2013. Andrade Triviño Fr. Santiago Le Définitoire Général a confié au susdit para el oficio de Definidores provinciales, Délégué les compétences suivantes: Alvarado Sánchez Fr. Manuel 1. Déterminer, après avoir écouté l’avis des Covili Linfati Fr. Isauro deux Provinces, la date et le lieu du Chapi- Hernández Jiménez Fr. Juan de Dios tre provincial de l’union des deux Provinces, Miranda Castañeda Fr. Lino c’est-à-dire le premier Chapitre de la nouvelle Zamorano Soto Fr. Saúl. Province de France-Belgique. El Definitorio General, en la Sesión del día 2. Exercer le service de Visiteur des deux 18 de Noviembre de 2011, examinó las Actas Provinces avant le Chapitre de l’union et exercer auténticas de estas elecciones y las aprobó. l’office de Président lors du Chapitre d’union. Prot. 102429/S374-11 3. Créer une Commission préparatoire formée des deux Ministres Provinciaux con- 14. Capitulum Intermedium Prov. N. D. cernés par l’union avec leurs définitoires re- de Guadalupe in America Centrali et Pa- spectifs. Cette commission, convoquée et nama présidée per le Délégué, a les tâches suivantes: 3.1. Prévoir les nécessaires consultations du El Capítulo Provincial ordinario de la Pro- droit civil en ce qui concerne les changements vincia Ntra. Sra. de Guadalupe, de Centro- nécessaires dû à la suppression des susdites américa y Panamá, presidido por el Ministro entités et à la création d’une nouvelle entité. provincial, Flores Interiano Fr. Saúl Orlan- 3.2. Rédiger un programme de déroulement do, celebrado ritualmente conforme a Derecho pour ce qui concerne les aspects économi- en la Casa de Retiro “Monte San Francisco”, ques et structurels, soumis à une vérification de Guatemala, el día 24 de octubre de 2011, annuelle, avec un rapport écrit au Ministre eligió: Général. para el oficio de los Definidores provinciales, 3.3. Préparer un projet de Statuts Particu- De Paz Piril Fr. José Luis liers de la nouvelle Province, en vue de leur Flores Medina Fr. René Arturo approbation lors du premier Chapitre de la Gómez Sánchez Fr. Jesús Humberto nouvelle Province et pour leur ratification par Patzán Hernández Fr. Marco Antonio le Définitoire général. Saldaña Guerra Fr. Luis Enrique 3.4. Préparer le règlement transitoire pour Tax Bulux Fr. Germán Faustino. la célébration du premier Chapitre de la nou- El Definitorio general, en la Sesión del 18 velle Province et le présenter à l’approbation de noviembre de 2011, examinó las Actas au- du Définitoire général, établissant: ténticas de las Elecciones, las cuales fueron 3.4.1. La liste des membres de droit. aprobadas. 3.4.2. Le nombre et le mode d’élection des Prot. 102432/S375-11 délégués. 3.4.3. Le mode de désignation des candi- 15. Delegati Generalis nominatio dats à l’office de Ministre provincial (N.B. : il revient au Ministre Général et à son Défini- Le Définitoire Général, dans la session du toire d’élire librement le Gouvernement de la 8 novembre 2011, a nommé Délégué Général nouvelle Province ; cf. SSGG art.119 § 1). pour la Province du Bienheureux Pacifique et 3.4.4. Le nombre des définiteurs de la nou- la Province des Trois-Compagnons de France- velle Province et le mode de leur désignation. E SECRETARIA GENERALI 417

4. Demander l’avis de tous les frères pour Gololombe Br. Lucas Francisco le choix du Patron ou de la Patronne de la nou- Manuel Br. José Juma velle Province et pour le siège de la Curie pro- Quenquene Br. Filipe. vinciale. The General Definitory, during its session 5. Le Délégué, en outre, exercera les droits of the 10th November 2011, carefully exam- de gouvernement, à partir de sa nomination ined and ratified the elections. jusqu’à l’union des deux Provinces dans les Prot. 102326/M110-11 domaines suivants: 5.1. Décisions structurales: les deux Mini- 17. Capitulum Intermedium Prov. S. stres provinciaux, avec leurs définitoires re- Evangelii in Mexico spectifs, pourront prendre des décisions struc- turales concernant l’érection ou la suppression El Capítulo provincial ordinario de la Pro- des couvents, le lancement ou la fin des œuvres, vincia del Santo Evangelio, en México, cele- l’acceptation ou la restitution de paroisses, la brado ritualmente conforme a Derecho en el conclusion ou la résiliation de contrats (con- Eremitorio Santa Ma. De Guadalupe, en Tex- ventions) avec les évêques diocésains au sujet melucan, presidido por el Ministro provincial, de l’exercice du ministère, seulement avec le Morales Valerio Fr. Francisco, el día 2 de consentement écrit du Délégué Général. julio de 2011, eligió: 5.2. Décisions sur la formation initiale: les para el oficio de los Definidores provinciales, deux Ministres provinciaux pourront prendre Anaut Espinosa Fr. Manuel des décisions concernant la formation initiale Balleño Sanchez Fr. Efrén (admission au Postulat, au Noviciat, à la pro- Berrocali Álvarez Fr. Miguel Ángel fession temporaire et solennelle et aux ordres Juárez Delgado Fr. Cosme sacrés), seulement avec le consentement écrit Navarro Galindo Fr. Ricardo. du Délégué Général. El Definitorio general, en la Sesión del 12 6. Promouvoir des rencontres fraternelles de diciembre de 2011, examinó las Actas au- pour améliorer la connaissance réciproque des ténticas y aprobó estas elecciones. frères. Prot. 102477/S 399-11 7. S’il y a des incertitudes, s’adresser au Ministre Général. 18. Electiones extra Capitulum Prov. S. Curie Générale de l’Ordre des Frères Mi- Michaëlis Archangeli in Argentina neurs, , le 21 novembre 2011 Ante la aceptación de la renuncia al oficio de Fr. José Rodriguez Carballo, OFM Ministro Provincial de la Provincia Franciscana Ministre Général San Miguel, en Argentina, del hermano Rodrí- Fr. Aidan McGrath, OFM guez Paniagua Fr. Jorge Gustavo, y después de Secrétaire Général haber comunicado su aceptación de gobernar la Prot. 102071/S187-11 Provincia, de acuerdo con las indicaciones de la carta del Ministro general de fecha 21 de no- 16. Capitulum Cust. Aut. S. Claræ in viembre 2011, en la sesión del 13 de diciembre Mozambico de 2011, el Definitorio general eligió: Ministro provincial, In the Custodial Chapter of the Custody of Carballo Fr. Sergio Horacio St. , in Mozambique, regularly Vicario provincial, celebrated according to the norms of Canon Bender Fr. Jorge Alberto Law, in the “Centro Polivalente” of Marera, Definidor provincial, Chimoio, under the presidency of the Visitator Vilar Fr. Salvador. General, Luiz Br. Angelo José, the following En virtud de este Decreto confirmo y de- were elected on the 7th of September 2011: claro confirmada esta elección. No obstante for the office of Custos, cualquier disposición contraria. João Br. Evódio Dado en la Curia General de la Orden, for the office of Vicar, el día 23 de diciembre de 2011. Amaral Br. Amaral Bernardo for the office of Custodial Coucillors, Fr. José Rodríguez Carballo, OFM António Br. Orlando Ministro general 418 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Fr. Aidan McGrath, OFM sci Absisiensis, in Africa et Madacascaria, Secretario general Visit. Gen. Assistens pro S. Benedecti Afri- Prot. 102527 cani: 21.12.2011; prot. 102403.

19. Visitatores Generales – Reschiglian Fr. Massimo, Prov. Seraphicæ S. Francisci Assisiensis, in Italia, pro Fund. – Gómez Martínez Fr. Eulalio, Prov. Ss. “Notre Dame d’Afrique, dep. a Ministro Petri et Pauli, in Mexico, pro Prov. B. Jiu- generale: 14.12.2011; prot. 102529. niperi Serra, in Mexico: 08.09.2011; prot. 101898/S131-11. 20. Domus suppressæ

– Rocha Fr. Edilson, Cust. Aut. S. Benedicti de – Communiteit Franciscanen, Jodenbree- Amazonia, in Brasilia, pro Ss. Nominis Iesu, in straat/Amsterdam, Leiden, Rotterdam, in Brasilia: 19.09.2011; prot. 102269/S287-11. Nederlandia: 06.10.2011; prot. 101370/ S318-11. – Gomes de Figueiredo Fr. Wanderley, Cust. Aut. Semptem Gaudiorum, in Brasilia, pro – Les Franciscains, Sorel-Tracy, in Canada: Prov. S. Crucis, in Brasilia: 19.09.2011; 11.11.2011; prot. 102400/S361-11. prot. 102196/S244-11. – “S. Michele in Isola, Venezia; “S. Maria – Iacomelli Scorzoso Fr. Mauro, Prov. N. ad Nives”, Schiavonea; “S. Chiara”, Mon- D. de Guadalupre, in America Centrale et tegrotto Terme: 21.11.2011; prot. 102330/ Panama, pro Prov. S. Pauli Apostoli, in Co- S322-11. lombia: 19.09.2011; prot. 102241/S267-11. – Br. Giles Friary, Berkeley, USA: – Pepe Fr. Franco, Prov. Samnito-Hirpiniæ 12.12.2011; prot. 1012504/S412-11. S. Mariæ Gratiarum, in Italia, pro Prov. S. Michaëlis Archangeli, in Italia: 30.09.2011; 21. Notitiæ Particulares prot. 102325. Il Definitorio generale ha approvato gli Statuti – Talens Albiñana Fr. Ángel Esteban, Particolari delle seguenti Entità: Prov. S. Ioseph Sponsi BMV, in Hispania, • Prov. Ss. Cyrilli et Methodii (Croazia): pro Prov. Franciscana de Arantzazu, in His- 09.11.2011; prot. 102343/S330-11. pania: 18.11.2011; prot. 102435/S391-11. • Prov. S. Francisci Assisiensis (Brasile): 09.11.2011; prot. 102272/S289-11. – Maslach Fr. Paul Nikola, Cust. Sacræ Fa- • Prov. Ss. Petri et Pauli de Michoacán miliæ, in USA, dep. a Prov. Assumptionis (Messico): 09.11.2011; prot. 10236/315-11. BMV, in Bosnia/Erzegovina, Visit. Absi- • Prov. Siciliæ Ss. Nominis Iesu (Italia): stens pro Fratribus, Prov. Ss. Redemptoris 09.11.2011; prot. 102080/S192-11. in Croatia, qui in USA et in Canada vivunt: • Prov. Seraphicæ S. Francisci Assisiensis 23.11.2011; prot. 102445/S383-11. (Italia): 09.11.2011; prot. 102338/S327-11. • Prov. Immaculatæ Conceptionis BMV (Po- – Riccio Fr. Antonio, Prov. Samnito-Hir- lonia): 10.11.2011; prot. 102133/S218-11. piniæ S. Mariæ Gratiarum, in Italia, pro • Cust. Martyrum Marochiensium (Maroc- Fraternitate “General Secretariate of Fran- co): 10.11.2011; prot. 102074/M077-11. ciscan Missions”, in USA, dep. a Ministro • Prov. Samnito-Hirpiniæ S. Mariæ Gra- Generali: 23.11.2011; prot. 102471. tiarum (Italia): 10.11.2011; prot. 102234/ – Dzierzenga Fr. Richard, Prov. Verbi In- S261-11. carnati, in Africa Occidentale, pro Prov. • Prov. S. Familiæ (Egitto): 10.11.2011; prot. S. Benedicti Africani, in Congo Repub.: 101656/S009-11. 21.11.2011; prot. 102403. • Prov. Romanæ Ss. Petri et Pauli (Italia): 11.11.2011; prot. 102180/S237-11. – Kibuzehose Fr. Nicodeme, Prov. S. Franci- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS

1. Visite to de S. Juan Bautista, en Bogotá, con el Se- cretariado Provincial para la Formación y los 1. Visita a la Formación y los Estudios de la Estudios de la Provincia, en el cual participa- Provincia de la Santa Fe de Colombia ron el Vicario Provincial, Fr. Mario Wilson ofm y la práctica totalidad de los responsables El Secretariado para la Formación y los de las diversas etapas. En dicho encuentro se Estudios, con ocasión de la celebración del dialogó sobre el trabajo que la Provincia está Congreso Continental de Formadores en desarrollando en la elaboración de la Ratio América Latina (UCLAF) celebrado del 11 al Formationis y Ratio Studiorum Provinciales, 18 de septiembre 2011 en Bogotá, Colombia; desde el Proyecto de Vida de la Provincia y ha tenido oportunidad de encontrar algunas los programas formativos de cada etapa. Ca- realidades formativas de la Provincia de la da responsable manifestó las esperanzas y re- Santa Fe de Colombia. Concretamente la se- tos de cada etapa, desde la perspectiva de una de del Congreso fue la Casa de Formación pa- mayor implicación vocacional de los herma- ra los hermanos de votos simples. Ello dio pié nos en el cuidado pastoral de las vocaciones, a convivir fraternamente con los hermanos de hasta la necesidad de motivar una formación esta Casa, ocupados en la acogida y buen de- permanente más incisiva en las Fraternidades sarrollo del Congreso, lo cual agradecemos que favorezca la acogida de los hermanos sinceramente. jóvenes tras la profesión solemne, así como En esta Fraternidad de San Bernardino de una mayor credibilidad de la formación ini- Siena se mantuvieron diversos diálogos con cial. También se planteó la necesaria coordi- los formadores acerca del camino formativo nación de las etapas, de cara a poder alcanzar de esta etapa. Además de los encuentros in- los objetivos de cada etapa. formales se tuvo un encuentro, el martes 13 Actualmente la Provincia cuenta con 179 de septiembre, del conjunto de los formado- profesos solemnes, de los cuales 11 son for- res y los formandos con el Secretario General madores. Hay 57 aspirantes, 14 postulantes, para la Formación y los Estudios OFM, Fr. 12 novicios, 41 profesos simples y 12 profe- Vidal Rodríguez López ofm, y el Vicesecre- sos solemnes que siguen estudiando. tario, Fr. Sergiusz Baldyga ofm. En dicho en- El miércoles 14 de septiembre, dentro del cuentro el Secretario insistió en la necesidad programa del Congreso, se visitó la Univer- de adquirir una cultura de acompañamiento sidad de San Buenaventura, en su sede de que perdure más allá de la formación inicial, Bogotá, oportunidad para conocer esta la- en la paulatina adquisición de una mayor res- bor pastoral y educativa de la Provincia en ponsabilidad en la formación de cada uno, el campo de los estudios superiores, que pre- y en la síntesis e integración de los estudios sentó el Rector, Fr. José Wilson Téllez ofm, en la formación de cara a una mayor calidad y más concretamente en las Facultades de evangélica de nuestra vida y misión. Tras lo Filosofía y Teología, cuyos Decanos presen- cual se abrió un largo y cordial diálogo en taron, la programación, métodos educativos el que los hermanos preguntaron libremente y pedagogía formativa aplicados en dicha y plantearon sus inquietudes, tales como el Universidad Franciscana. La Universidad de dinamismo misionero de la Orden, la com- San Buenaventura tiene cuatro sedes, Bogotá, plejidad de los estudios, la formación para los Cali, Medellín y Cartagena, y es reconocida ministerios, y la formación para la vocación su alta calidad académica y formativa como laical, la identidad franciscana de nuestra vi- una de las más importantes Universidades da, el testimonio de los Fraternidades y los Católicas del país y de América Latina. La hermanos. Provincia de la Santa Fe ofrece además un El lunes 19 de septiembre se coordinó un gran trabajo en la pastoral educativa en los 14 encuentro en la Curia Provincial, el Conven- colegios repartidos por todo el país. 420 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

2. Visit to Formation House in Kenya il Signore vi dia pace! Nairobi, 23.11.2011 Con grande gioia presiedo oggi questa Ce- lebrazione eucaristica con la quale si dà inizio The Secretary General for Formation and all’Anno Accademico 2011-2012 nella nostra Studies, Br. Vidal Rodríguez López, ofm, and Pontificia Università Antonianum. his General Assistant, Br. Sergiusz Bałdyga, In quest’occasione saluto con particolare visited on 19th of November 2011, the Forma- affetto tutti voi, membri di quest’Università, tion House of the Order in Langata, Nairobi nella sede romana e nella sede di Gerusalem- (Province of St. Francis of Africa, Kenya). me, le Autorità accademiche, i Decani, i Pre- They met with masters and the friars in sidi. i Professori e gli Studenti e gli Addetti ai post-novitiate formation together with their diversi servizi dell’Università. A tutti auguro Provincial Minister Br. Sebastian Unsner. un buon inizio delle attività accademiche e un There was a space for the fraternal dialogue, anno pieno di frutti nell’avvicinarsi alla cono- common prayer and short recreation with the scenza della Verità e del Bene, metta ultima whole friary. Actually the Province of Kenya, dello studio, dell’insegnamento e della ricer- has 15 postulants, 2 novices and 23 post-novi- ca. Il mio deferente saluto e augurio di ogni tiate brothers. bene va al nuovo Rettore Magnifico, Fr. Pria- mo, e al nuovo Vice Rettore, Fr. Martín, che 2. Pontificia Università Antonianum iniziano oggi il loro servizio rispettivamente come Rettore Magnifico e come Vice Rettore. 1. S. Messa dello Spirito Santo nell’apertura A loro voglio assicurare la mia vicinanza e la ufficiale dell’Anno Accademico mia collaborazione in ciò che possa aiutare la Roma, PUA, 20.10.2011 nostra Università a passare del bene al meglio. Vicinanza e collaborazione che assicuro anche 1. Breve cronaca a nome del Vice Gran Cancelliere e di tutti i Il giorno 20 di ottobre si è inaugurato uffi- Membri del Definitorio generale, così come cialmente l’anno accademico presso la nostra della Segretaria generale per la Formazione e Pontificia Università Antonianum di Roma, gli Studi. In questa circostanza il mio ricordo, con la Celebrazione della S. Messa votiva dello accompagnato di tanta gratitudine, va a Fr. Jo- Spirito Santo, presieduta dal Gran Cancelliere hannes Freyer, ofm, Rettore Magnifico della e Ministro generale OFM, Fr. José Rodríguez nostra Università durante gli ultimi sei anni. Carballo, ofm, alla quale hanno partecipato Anche a lui auguro ogni bene da parte del Si- gran parte del Definitorio generale dell’Ordi- gnore. ne, il Segretario generale per la Formazione e Credo che sia questa una buona occasione gli Studi, così come i professori e gli alunni per riflettere, anche se brevemente, sulla natu- dell’Università. ra della nostra Università. Come ogni Univer- In questa circostanza ha preso possesso sità Pontificia anche la nostra può essere defi- del suo incarico il nuovo Rettore Magnifico, nita come la Comunità, formata da Professori Fr. Priamo Etzi, ofm, della Custodia di Sar- e Studenti, che cerca la Verità e il Bene in tutti degna dipendente dalla Provincia Serafica di i campi del sapere umano. L’Università è la San Francesco d’Assisi dell’Umbria, fino ad casa dove si cerca la Verità e il Bene, che per ora decano della Facoltà di Diritto Canonico noi hanno un nome: Cristo. È Lui, infatti, la e il nuovo Vice Rettore, Fr. Martín Carbajo Verità piena (cf. Gv 14,6), è Lui il Bene totale Nunez, della Provincia di Santiago di Compo- (LodAl 3). Benedetto XVI afferma che l’Uni- stela, fino ad ora Vice Decano della Facoltà di versità deve «mantenere sveglia la sensibili- Teologia. tà per la verità, invitando sempre la ragione a cercare la verità, a cercare il bene, a cercare 2. Omelia del Gran Cancelliere e Ministro Dio». È questo che fa diventare tutta la Co- generale munità accademica direttamente missionaria Roma, Basilica S. Antonio, 20 ottobre 2011 e l’Università stessa piattaforma privilegiata di evangelizzazione in questo mondo post- MENDICANTI DELLA VERITÀ moderno o, addirittura, pre-cristiano in cui vi- E DEL BENE viamo. E poiché la Verità e il Bene nella loro totalità non sono mai raggiungibili dalla ragio- Carissimi, ne umana, tutti noi, senza distinzione alcuna, E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 421 dovremmo sentirci mendicanti della Verità e voi Professori dovete considerare la ricerca e del Bene, allievi e studenti nella scuola della l’insegnamento come il vostro ministero prio- loro conoscenza, e comportarci in quanto tali. ritario. Siete qui, prima di tutto, per insegnare Questa ricerca, sempre iniziata e mai con- e per ricercare. Per questo avete ricevuto un clusa, proprio perché rimane sempre aperta, munus e un mandato speciale. Da parte vo- deve camminare assieme all’umiltà, come ci stra, cari Studenti, dovete assumere lo studio insegna il Poverello Francesco, uomo sem- come il lavoro principale che siete chiamati a plice ma profondamente saggio, che saluta la svolgere in questi anni, per poter dopo essere «regina sapienza» con la sua sorella la «santa testimoni, annunciatori e servitori della Veri- e pura semplicità» (Salvir 1). Chi è veramente tà e del Bene. So molto bene, cari Professori saggio vede nell’umiltà una virtù che lo pro- e cari Studenti, che ci sono altre attività, an- tegge da ogni vanità che impedisce di accedere che quelle di tipo pastorale, umanamente più alla Verità. Dio, infatti, rivela i suoi segreti ai gratificanti, ma assumere queste attività come piccoli, non ai superbi (cf. Mt 11,25ss). L’u- prioritarie o semplicemente come distrazione miltà è quella che distingue il vero dal falso sarebbe un mancare alla vostra missione oggi. uomo saggio. E questo pone i Professori e gli Siete chiamati, gli uni come gli altri, alla for- Studenti davanti a un’esigenza: i Professori mulazione di una proposta che riscatti l’uomo devono aver chiaro che non debbono attirare da una situazione in cui il pensiero debole ha gli studenti a loro, ma incamminarli verso la generato una ragione debole, unita a un impe- Verità e il Bene che tutti noi cerchiamo e dei gno etico ancora più debole e relativista. È in quali tutti noi abbiamo bisogno; gli Studen- questo modo che la nostra Università collabo- ti non devono accontentarsi mai di superare rerà attivamente nella nuova evangelizzazione semplicemente gli esami e neppure di avere un a cui tutti siamo chiamati dalla Chiesa ad im- voto alto. Per loro la meta è quella di avvici- pegnarci. narsi ogni volta di più alla Verità e al Bene. Umiltà, impegno, ma pure dialogo/collab- Umiltà, dunque, ma anche impegno serio. orazione. L’Università è chiamata ad essere La ricerca, l’insegnamento e lo studio, aven- anche scuola di dialogo e di collaborazione. do come obiettivo finale l’avvicinamento al- Dialogo/collaborazione tra i Professori stes- la Verità e al Bene ed essendo via per esse- si. Essendo, come abbiamo detto, l’Università re illuminati da Dio nella mente e nel cuore, una Comunità il dialogo/collaborazione tra i oltre l’umiltà, richiedono impegno, dedizio- Professori deve essere un impegno di quanti ne e disciplina; comportano un investimento appartengono alla Comunità docente e di ri- prolungato e profondo, austero senza dubbio, cerca, fino a rendere possibile il dialogo tra ma che, a lungo andare, produce frutto, con- l’insegnamento delle diversi discipline, e una ducendo a progredire nella fede (cf. Rm 1,17). ricerca interdisciplinare. Se questo dialogo/ Ed è per questo che l’Università deve essere collaborazione ha caratterizzato sempre il la- esigente con i Professori e con gli Studenti. voro intellettuale, come ci ha ricordato Bene- La tentazione è sempre la stessa, accontentarsi detto XVI nella sede di Ratisbona, mostrando del minimo. Questo, però, non sarebbe serio come tutti formano un tutto e tutti lavorano nel né responsabile. Il dialogo tra fede e cultura è tutto dell’unica ragione, in un’Università del oggi più che mai necessario, ma è altrettanto secolo XXI questo è assolutamente necessa- esigente. Questo dialogo non si fa con gli slo- rio. D’altra parte, se l’obiettivo ultimo della gan, ma con argomenti tratti da una profonda ricerca, lo studio e l’insegnamento è l’avvi- riflessione, da un prolungato studio e da una cinamento sapienziale alla Verità e al Bene, seria ricerca. Anche il ministero dell’evange- particolarmente i Ricercatori e i Professori lizzazione richiede, in una società che viene devono avere presente che la Verità e il Bene definita come pre-cristiana, una preparazio- sono sempre poliedrici e si trovano in ogni re- ne rigorosa e continua per quanto riguarda la altà umana. La parte della mia Verità e del mio padronanza della metodologia e del linguag- Bene, quindi, devono esseri completati con la gio adatti alla comunicazione della fede. Sia parte della Verità e del Bene dell’altro. E se il dialogo tra fede e cultura, sia il ministero questa complementarietà deve andare oltre la dell’evangelizzazione esigono, quindi, tempo, propria Università, particolarmente in relazio- molto tempo; necessita disciplina, molta au- ne con le Pontificie Università romane, molto todisciplina; richiede in voi, professori e stu- di più deve sentirsi necessaria all’interno della denti, dedicazione esclusiva. In questo senso, propria Istituzione accademica. In un’Univer- 422 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 sità non si possono coltivare “giardini” chiusi. è vero, come afferma un poeta portoghese, che Il dialogo e la collaborazione devono darsi i sogni comandano la vita (Antonio Xedeón), anche tra Professori e Studenti, e vice versa. La ed io ne sono convinto, allora sogniamo dun- nostra Università, in quanto Università france- que, perché, come scrive un altro poeta lusita- scana e di dimensioni non troppo grandi, deve no: l’uomo sogna, Dio lo vuole, l’opera nasce caratterizzarsi anche per questo dialogo e col- (Fernando Pessoa). In questo lavoro, nel quale laborazione tra tutti i Membri della Comunità tutti siamo impegnati, ci aiuti l’intercessione accademica. In questo senso si deve assicurare di sant’Antonio, sotto la cui protezione si tro- un vero accompagnamento, nel senso etimo- va la nostra Pontificia Università Antonianum. logico della parola, e cioè, ognuno metta sul Amen. tavolo di lavoro il proprio pane: i Professori il pane della loro scienza e saggezza, gli Studenti Fr. José Rodríguez Carballo, ofm il pane del loro desiderio di progredire costan- Ministro generale, OFM e temente nella conoscenza della bellezza, della Gran Cancelliere della PUA bontà e della Verità di Dio (cf. VC 96), in mo- do tale da poter annunciare convenientemen- 2. Atto accademico in onore del beato te il messaggio evangelico agli uomini e alle Giovanni Duns Scoto donne del nostro tempo e d’inserirlo nella loro Roma, PUA, 08.11.2011 cultura. 1. Cronaca Umiltà, impegno, dialogo/collaborazione, Il giorno 8 novembre, ricorrenza della festa e, finalmente, coerenza di vita. Lo studio è per del beato Giovanni Duns Scoto, la Pontificia la vita ed è inseparabile dalla nostra vita di di- Università Antonianum ha organizzato un atto scepoli. Antonio, Bonaventura, Scoto, Bacon, accademico in onore del Dottore francescano. Alessandro di Hales, Gugliermo di Ockham, L’evento, che ha avuto luogo nell’Aula Magna Bernardino da Siena, Giovanni da Capistrano, dell’Università alle ore 9,30, ha avuto inizio Nicola di Lira, Gabriele Maria Allegra, Bel- con una relazione tenuta dal nuovo Rettore larmino Bagatti, e tanti altri di ieri e d’oggi, Magnifico dell’università, il Prof. Priamo Etzi, formano la Scuola dei grandi maestri france- OFM. scani che anno saputo unire scienza e santità Il discorso del Rettore si è articolato su due di vita e che, in questo modo, hanno offerto punti fondamentali: il ruolo della Pontificia un grande contributo all’affermazione di Dio Università Antonianum nell’ambito dell’Ordi- nei valori della vita, del mondo, della natura e ne Minoritico e nella Chiesa e, una panoramica dell’uomo. Per quanti frequentano quest’Uni- delle attività svolte dalla medesima università versità, anche per i non francescani, lo studio, negli ultimi anni. la ricerca e l’investigazione devono tendere ad La PUA è stata istituita dall’Ordine non con alimentare il necessario dialogo tra conoscen- la finalità di escludere altri centri di studi di ca- za e devozione, tra ricerca e contemplazione, rattere locale dei francescani ove conseguire la tra scienza e carità, come afferma il Dottore formazione. La PUA ha una sua fisionomia è Serafico (cf. Itin., Prol. 4). Per raggiungere identità ben specifica, e cioè, offrire un centro questo dialogo, di cui parla Bonaventura, gli di studio e di ricerca “aperto”, dal respiro “uni- studi vanno affrontati sia nella docilità allo versale” che nello stesso tempo concentrasse Spirito Santo che «purifica, illumina, e infiam- in un’istituzione dell’Ordine tutto il meglio ma» (LegM 13,7) e che guida nel discernimen- del patrimonio teologico, filosofico e spiritua- to dei segni dei tempi, sia tenendo conto delle le dell’Ordine. La PUA è un centro di studio e esigenze della propria vocazione, e in ogni cir- alta ricerca scientifica dove il Frate Minore si costanza stringendoci a Cristo (cf. 2Pt 2,4), la forma sia sul piano intellettuale, con una pre- Sapienza del Padre. parazione accademica ai più alti livelli, sia con Cari Professori e cari Studenti, ecco alcu- una formazione umana e spirituale, ordinata ni pensieri che volevo sottolineare all’inizio alla prassi dell’amore di Dio e del prossimo, di questo nuovo Anno Accademico. Ecco il ambedue caratteristiche distintive del modo mio augurio, che la vita accademica di questa di fare teologia che affonda le sue radici nella nostra Università sia guidata da questi atteg- spiritualità di S. Francesco d’Assisi. giamenti: umiltà, impegno, dialogo/collabora- Alla relazione del Rettore ha fatto seguito zione e coerenza di vita. Alcuni potranno pen- l’intervento dell’invitato speciale per l’oc- sare che tutto questo è un sogno. Forse, ma se casione: il Prof. Tobias Hoffmann, docente E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 423 di filosofia presso la Catholic University of nati, e determinati dalla materia, così da essere America di Washington D.C., USA. Specia- perfettamente spiegabili in termini di reazione lista di tematiche riguardanti l’etica, l’episte- fisico-meccanica. Tale visione non lascia nes- mologia e la metafisica dei sec. XIII-XIV, ha suno spazio alla libertà dell’uomo, e lo intende tenuto una conferenza dal titolo Ripensando la come un semplice prodotto della materia e de- libertà: il contributo di Duns Scoto. Il tema ha gli eventi che lo circondano. inteso presentare il determinante contributo di Il concetto di voluntas e la conseguente Duns Scoto allo sviluppo del concetto di liber- nozione di libertà secondo il modello scotista tà, soprattutto alla luce di alcune problemati- dimostra che la concezione naturalistica è in- che etiche attuali. sostenibile e contraria all’evidenza, oltre che Il prof. Hoffmann ha presentato un’erme- estremamente dannosa per la libertà dell’uo- neutica del pensiero del Sottile analizzandone mo. un triplice aspetto: metafisico, psicologico, Il terzo intervento è stata la relazione te- morale. nuta da Fr. Barnaba Hechich, presidente della Dal punto di vista metafisico è stata fatto Commissione Scotista, dal titolo: I Novissimi, un confronto con il pensiero di Aristotele onde ossia le ultime verità della fede nell’attenta e chiarire sia i legami concettuali fra il pensiero dettagliata valutazione di Duns Scoto. La rela- di Scoto e quello dello Stagiritia, sia il passo zione ha offerto una visione d’insieme dell’in- decisivo che ha indotto il Sottile ha sviluppare segnamento di Scoto sulle verità ultime della una propria visione metafisica dei concetti di fede, i Novissimi, contenuto del volume XIV agire naturale e libero. Secondo Scoto ciò che dell’Ordinatio, prossimo alla pubblicazione in fa di un agente un ente razionale per eccellen- edizione critica. za non è l’attività intellettiva, poiché l’intellet- La Commissione Scotista sta attendendo da to agisce in modo del tutto naturale e dunque molti anni al completamento del Commento determinato, ma è piuttosto la volontà, l’unica alle Sentenze di Pietro Lombardo approntato che agisce liberamente auto-determinandosi. dal B. Giovanni Duns Scoto, e noto col nome Il concetto di libertà è stato inteso dunque non di Ordinatio. D’altra parte invece la versione come conoscenza ma come capacità di auto- della medesima opera nota col titolo di Lec- determinazione, caratteristica distintiva della tura è stata terminata con l’ultimo volume del volontà, pur sempre in stretta relazione con Libro Terzo. Attualmente, invece, ci si accinge l’attività conoscitiva dell’intelletto. al completamento dell’ultimo volume dell’Or- Ciò induce sviluppare una nuova visione dinatio, contenente i Novissimi o realtà ultime della psicologia umana ove non è più l’intel- della fede cristiana: morte, giudizio, inferno e letto ad avere il primato ma la volontà. paradiso. A partire dalla necessità di evidenziare la Numerosissime sono le difficoltà incontra- natura e il ruolo specifico delle due facoltà, il te dalla Commissione nell’edizione dei testi di prof. Hoffmann ha inoltre fatto un confronto Scoto, noti per le innumerevoli interpolazioni, fra il modello scotista e altri due modelli op- omissioni, e modifiche apportate al testo lungo posti di intendere il rapporto intelletto-volon- i secoli, come pure gli inevitabili errori dovuti tà: quello di Enrico di Gand e di Goffredo di a disattenzioni degli amanuensi. Ciò, purtrop- Fontain. Il confronto è stato particolarmente po, ha favorito un’immagine spesso negativa importante perché ha aiutato a comprendere in dell’opera del Dottore francescano, e di una modo chiaro e preciso le peculiarità del mo- certa “oscurità” ed eccessiva difficoltà del suo dello scotista, come pure a distinguere bene fra pensiero. una sana concezione del primato della volontà Grazie invece al paziente e attento lavo- in Scoto, e un volontarismo esagerato, da attri- ro di revisione e correzione dei testi da parte buire piuttosto ad Enrico di Gand. della Commissione Scotista, è stato possibile Infine, un’analisi delle implicazioni morali produrre un’edizione critica delle opere del delle tematiche affrontate ha messo in luce il Sottile, che cambia radicalmente le opinioni valore di attualità del pensiero di Scoto. Il mo- precedenti, fornendo un’immagine altamente do di intendere la natura della volontà secondo positiva del pensiero del sottile. Particolar- il dottore Sottile è particolarmente efficace per mente utili da parte della Commissione, sono contrastare il naturalismo oggi dilagante che gli interventi sul testo di Scoto che non soltan- vede nelle attività umane semplicemente una to lo purificano dalla corruzione subita lungo successione di “eventi” causalmente concate- i secoli, ma ancor più lo ordinano con titoli e 424 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 sottotitoli, e lo arricchiscono di preziose note a tutti, con i sentimenti e le parole del padre critiche al fine di evidenziare e chiarire ano- san Francesco, “obsequium cum reverentia, malie e peculiarità lessicali, riferimenti im- pacem veram de coelo et sinceram in Domino pliciti ed espliciti ad autori citati, riferimenti caritatem” (EpFid II,1). bibliografici e richiami interni dell’autore ad altre sezioni della sua opera. L’inizio di questo nuovo anno accademico Sino ad ora sono state edite, oltre alle sud- 2011-2012 non può prescindere da una con- dette Ordinatio e Lectura, anche le opere fi- siderazione sui tanti altri che lo hanno pre- losofiche di Scoto, a cura della Commissione ceduto e, in modo particolare, sull’ultimo di Scotista che opera negli USA e che attualmen- essi, contraddistinto dalla triennale visita ca- te attende all’edizione delle Reportationes. nonica dell’Università e, quindi, dall’attuale Molte sono ancora le opere del Sottile biso- rinnovo delle autorità accademiche. Pertanto, gnose di edizione critica: Quodlibet, Collatio- quest’oggi, consentitemi anzitutto di espri- nes, De primo Principio. mere i sensi della mia profonda gratitudine al L’atto accademico si è concluso con l’inter- Rev.mo Ministro generale e Gran Cancelliere vento e il saluto finale del Segretario generale con il suo Definitorio, per avere ancora una per la Formazione e gli studi, Fr. Vidal Ro- volta scelto di nominare nostro Visitatore ge- dríguez, OFM, che ha trasmesso il saluto e le nerale un Frate, Claude Coulot, che, docente parole di Fr. José Rodríguez Carballo, OFM, ed ex Vice Decano della Facoltà di Teologia Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori di Strasburgo in Francia, è altresì egli stesso un e Gran Cancelliere dell’Università, che non ha accademico. I colloqui che molti di noi hanno potuto essere presente per motivi imprevisti ed avuto con lui si sono rivelati alquanto proficui, ineludibili. le parole che egli ci ha rivolto verbalmente e per iscritto hanno costituito un reale incenti- Fr. Girolamo M. Pica vo a farci prendere coscienza di essere non un monumento statico, bensì un organismo vivo 2. Discorso del Rettore Magnifico che, come tale, ha inevitabilmente aspetti posi- tivi che danno consolazione e speranza, e altri 1. Saluti e ringraziamenti ancora incompiuti da sviluppare con attenzio- Rev.mo Fr. José Rodríguez Carballo, Mi- ne. Un grazie riconoscente, dunque, al carissi- nistro generale dell’Ordine dei Frati Minori e mo fr. Claude Coulot per il prezioso servizio Gran Cancelliere della Pontificia Università svolto con impegno, competenza e grande gar- Antonianum; bo, come pure - e di gran cuore! - alle auto- Molto Rev.do Fr. Michael Perry, Vicario rità accademiche che hanno lasciato l’ufficio Generale e Vice-Gran Cancelliere; al termine del rispettivo mandato: al Rettore MM. RR. Definitori Generali e Segretario Magnifico mio predecessore, Fr. Johannes B. Generale per la Formazione e gli Studi, Fr. Vi- Freyer, al Vice-Rettore, Fr. Manuel Blanco, dal Rodríguez López; ai Decani, tra i quali ero anch’io, e a tutti gli Rev.do Guardiano della Fraternità “S. An- altri che hanno portato con zelo e dedizione a tonio”; un felice compimento il proprio impegnativo Rev.di Guardiano e Rettore dei Frati Stu- lavoro. Nello stesso tempo desidero formulare denti della Fraternità “Ven. P. Gabriele M. Al- fervidi auguri a quanti con me sono chiamati a legra”; collaborare nel nuovo triennio: in primo luogo Confratelli tutti del Collegio Internazionale il Vice Rettore e i Decani, che costituiscono “S. Antonio”; il mio Consiglio, poi i Presidi, gli officiali e il Egregio Prof. Tobias Hoffmann, studioso personale ausiliario; ben volentieri estendo gli e cultore della dottrina del B. Giovanni Duns auspici anche ai nostri studenti, che sono la ra- Scoto; gion d’essere della nostra missione accademi- Professori, Studenti, Officiali, Personale ca e della stessa istituzione universitaria, i pri- Ausiliario della Pontificia Università Antonia- mi e principali destinatari del nostro ideale di num; universitas e del nostro patrimonio culturale. Presidente Fr. Barnaba Hechich e Soci del- Un patrimonio che, come ha ammonito il San- la Commissione Scotista; to Padre Benedetto XVI, rivolgendosi ai gio- quanti altri, fratelli e sorelle, sono qui riuni- vani docenti universitari convenuti a Madrid ti per la circostanza; in occasione della XXVI Giornata Mondiale E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 425 della Gioventù e da lui incontrati, il 19 agosto venimenti, delle culture, della storia, dei com- 2011, nello storico Monastero dell’Escorial portamenti umani, ma sempre e comunque in «non deve snaturarsi, né a causa di ideologie relazione alla Verità sussistente, che è Dio. È chiuse al dialogo razionale, né per servilismi l’uomo così impegnato che si può qualificare ad una logica utilitaristica di semplice merca- con il termine di “intellettuale”. to, che vede l’uomo come semplice consuma- Essere intellettuale cristiano, pertanto, è vi- tore» di conoscenze funzionali piuttosto che vere nella forza dello Spirito e nella sensibilità come un ricercatore di verità. dell’intelligenza umana, acquistando la capa- A tutti dico fin d’ora il mio grazie perché so- cità di penetrare la superficie della realtà con lo con il vostro apporto la Pontificia Universi- ammirazione, amore, riverenza e di cogliere il tà Antonianum potrà crescere nella giusta dire- cuore, la vita, la verità di ogni cosa, nel riferir- zione, diventare sempre più «casa dove si cerca la al suo Creatore e Redentore. L’intellettuale la verità piena […] in un cammino dell’intelli- cristiano è capace di sostare (fare moratorium) genza e dell’amore, della ragione e della fede» e riflettere, opponendosi così al turbinio degli (Benedetto xvi, Discorso ai giovani docenti eventi, al fine di dare spazio a una interiorità universitari, Madrid, 19.08.2011) e offrire un che è la ragione del fluire stesso delle cose. valido e qualificato servizio all’Ordine, alla In questa prospettiva già S. Bonaventu- Chiesa e al mondo contemporaneo. ra offre allo studioso francescano una sintesi esemplare di ricerca e di azione, di parola e 2. L’attualità di una crescita di silenzio, di volontà e di intelligenza, quan- Ritengo, dunque, quanto mai significativa do nel Prologo n. 4 dell’Itinerarium mentis in la consuetudine di celebrare il primo atto so- Deum, scrive: «non creda [chi si dedica allo lenne di ogni nuovo anno accademico, qual è studio] che gli basti la lettura senza l’unzione, appunto quello odierno, in coincidenza con la la speculazione senza la devozione, la ricerca commemorazione del B. Giovanni Duns Sco- senza l’ammirazione, la prudenza senza la gio- to, uno di quei grandi maestri e testimoni del- ia, l’abilità senza la pietà, la scienza senza la la ricerca della Verità secondo lo spirito e gli carità, l’intelligenza senza l’umiltà, lo studio orientamenti propri del nostro fondatore che, senza la grazia divina, lo specchio senza la sa- a cominciare dal protettore dell’Università, S. pienza divinamente ispirata». Questo testo del Antonio di Padova, hanno portato nello studio Dottore Serafico coglie perfettamente lo spi- lo spirito della santa orazione e devozione e rito di S. Francesco e rappresenta un metodo sono cresciuti attraverso di esso. illuminante e perennemente valido per tutti i E invero, la «sapienza francescana non con- frati impegnati nel lavoro intellettuale. siste tanto nel possedere molte verità, quanto Aderendo perfettamente a questo insegna- soprattutto nell’essere posseduti dalla verità mento, Duns Scoto, che ha avuto il coraggio e nell’essere testimoni di quella verità che ci di rivedere un sistema del sapere giunto al cre- trascende», come disse Fr. John Vaughn in oc- puscolo e non ha avuto timore di porsi la que- casione dell’inaugurazione dell’anno accade- stione della verità – che cosa posso sapere? mico 1986-87 nella nostra Università. Difatti che cosa mi è lecito affermare? –, ci ha mo- lo studio, in primo luogo lo studio delle disci- strato l’importanza dell’intelletto quale mez- pline sacre, è una via fondamentale per essere zo per pervenire alla conoscenza e quale forza realmente posseduti dalla verità. privilegiata per scoprire il Creatore nel mondo In realtà, lo studio, in quanto attività intel- e nella storia, per rivelarci Dio come il solo lettuale, così come lo hanno coltivato i nostri essere infinitamente amabile; ogni conoscenza grandi Maestri, anziché alienare dalla realtà serve dunque a guidare gli uomini sul cammi- delle cose, e quindi dalla verità, ci conduce a no dell’amore di Dio. contemplarla e possederla in maniera da coin- Sono sinceramente convinto che tramite lo volgere insieme e totalmente intelligenza e studio dei nostri Maestri è possibile acquisi- cuore. re quella grandezza di spirito con la quale essi Lo studio è opera dello zelo per hanno studiato e lavorato. l’“intelligenza”, l’esercitazione impegnata e Questa eredità è il nostro compito nel mon- ordinata della capacità umana di “leggere den- do contemporaneo. A chi giudica in modo ra- tro le cose” (intus legere), ovvero la capacità pido e superficiale può forse risultare difficile di vedere e cogliere la verità in esse e nel loro comprendere l’attualità di questa proposta e vicendevole rapportarsi, nel contesto degli av- l’importanza di una simile qualificazione e ca- 426 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 ratterizzazione, soprattutto se si intende lo stu- scani, detentori dunque di un patrimonio cul- dio, anche quello delle sacre discipline, come turale d’inestimabile valore; da oltre un secolo un cumulo di conoscenze e di informazioni, abbiamo anche una precisa identità e fisiono- illudendosi di potersi così inserire con mag- mia accademica all’interno dell’Ordine e della giore efficienza nel mondo moderno; o se si Chiesa e non siamo affatto nuovi a esperienze pensa che lo studio sia null’altro che un mezzo di valutazione interna ed esterna, a progetti di per prepararci e attrezzarci tecnicamente per rinnovamento e a interventi di potenziamento. un determinato compito o per rispondere con Basta pensare al recente organismo denomi- competenza scientifica alle aspettative e alle nato “Gruppo di Coordinamento Permanente”, esigenze della contemporaneità. Eppure noi costituito a tal fine dalla speciale sollecitudine vogliamo rivalutare il pensiero francescano del governo generale dell’Ordine dei Frati Mi- proprio perché desideriamo contribuire a tali nori nei confronti della Pontificia Università soluzioni e venire incontro ai problemi attuali, Antonianum e in ossequio a precisi mandati anche se a prima vista ciò potrebbe sembrare ricevuti dai vari Capitoli generali. Il Gruppo quasi paradossale. Il lavoro da fare è assai più in questione è composto, oltre che dalle nostre consistente di quanto si possa immaginare: in Autorità accademiche, da eminenti membri realtà conosciamo ancora poco del pensiero della nostra Curia Generalizia, da esperti e da francescano. I testi tuttora inediti sono nume- professori di provenienza internazionale. rosi e comportano un intuibile lavoro prelimi- A questo riguardo mi sia consentito di espri- nare: l’editoria francescana in genere, gli studi mere la mia ammirazione per le persone e le teologici, filosofici, giuridici e storici hanno istituzioni che vi sono state coinvolte e per il ancor oggi vaste e affascinanti prospettive. lavoro che hanno svolto, nonché la mia grati- Oltretutto, come sapete, da alcuni anni è tudine per il prezioso e insostituibile servizio in atto, nell’ambito universitario europeo ma di studio, di ricerca, di coordinamento e di so- non solo, il cosiddetto “Processo di Bologna”, stegno. a cui nel 2003 ha aderito anche la Santa Sede, Ho accennato poc’anzi all’eredità caris- finalizzato a rinvigorire l’attenzione verso la matica e di pensiero di cui siamo depositari e qualità accademica, nell’intento di giungere a custodi. In effetti, tra le diverse proposte emer- un migliore coordinamento dei diversi siste- se a vari livelli e in ambiti diversi rimane co- mi di istruzione superiore. Anche l’Antonia- stante quella di fare del pensiero francescano il num è dunque coinvolto, insieme a tutti gli punto di riferimento e la realtà che caratteriz- altri Atenei ecclesiastici, in questa dinamica zi e qualifichi gli studi della nostra Pontificia di rinnovamento attraverso la messa in opera Università Antonianum. Questo è un compito di nuovi strumenti e procedure, nella valuta- e una responsabilità che siamo chiamati ad zione interna dei passi compiuti finora nell’in- espletare per l’intera Famiglia francescana, cremento qualitativo dell’Università e, allo a illustrazione e approfondimento della sua stesso tempo, nell’offrire suggerimenti e pro- identità; per la Chiesa, al servizio del legitti- poste per andare ancora avanti, “per passare mo pluralismo teologico, esito della sua ricca e dal bene al meglio”. Siamo tutti consapevoli variegata tradizione; a vantaggio della società della complessità delle sfide che dovremo af- tutta, in risposta a una generazione che chiede frontare in relazione a tale processo, tuttavia ragione della fede che noi viviamo e profes- sono fiducioso che si procederà alacremente siamo e che si interroga sul senso degli eventi. nel cammino intrapreso, attraverso lo sviluppo L’attualità di san Francesco di Assisi – nel di un efficace e coerente iter di promozione momento in cui anche il mondo laico si richia- della qualità, che verta su un miglioramento ma sempre più frequentemente alla sua figu- costante, sostenga una cultura dell’eccellenza ra e al suo pensiero in relazione ai temi della in tutte le attività e soddisfi gli standard e le pace, della giustizia, dell’ecologia, del rispetto linee-guida europee, coerentemente con l’in- per l’uomo e per i suoi diritti, della fraternità dole peculiare dell’università ecclesiastica. universale – sta a indicare che la nostra spi- Del resto, occorre riconoscere che la nostra ritualità e il nostro patrimonio culturale sono Università non entra in questo processo come davvero un terreno fertile, nel quale dobbiamo una tabula rasa oppure – e sarebbe peggio – mettere radici profonde per meglio compren- operando una sorta di azzeramento, un reset. dere la nostra missione nel presente. Siamo infatti eredi di un prezioso retaggio in- La semplicità, la sensibilità e il profondo ri- tellettuale lasciatoci dai nostri Maestri france- spetto di S. Francesco per gli uomini e per tutte E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 427 le creature è l’atteggiamento più giusto, e forse definiti dalle proprie caratteristiche e finalità, il più importante, per accostarci alle opere che sono semplicemente diversi, possono essere dai grandi Maestri abbiamo ereditato e per la- addirittura più robusti e superiori dal punto di sciarci formare da esse. vista del patrimonio tecnico-strutturale e ap- Ho fatto riferimento anche alla nostra iden- punto per questo in grado di offrire il loro sup- tità e fisionomia accademica. Non è il caso qui porto alla Pontificia Università Antonianum di ripercorrere tutta la nostra storia in tal sen- con il loro avanzato know how. so; bastino alcuni brevi cenni. Come sapete, La Pontificia Università Antonianum è l’U- la Pontificia Università Antonianum trova la niversità centrale dell’Ordine perché la sua pe- sua origine nel Collegium S. Antonii Patavini culiarità e la sua definizione identificatrice ne in Urbe, voluto dall’allora inistro generale fanno un centro accademico di alta specializ- Bernardino da Portogruaro (la prima pietra fu zazione nelle discipline ecclesiastiche, bibli- benedetta il 16 aprile 1884) e inaugurato dal che e archeologiche, teologiche, filosofiche, suo successore Luigi da Parma il 20 novem- canonistiche e storiche, unico nel suo genere bre 1890, per dare all’Ordine dei Frati Mino- all’interno dell’Ordine stesso. Anche se altrove ri uno Studio Generale che riprendesse la sua nell’orbe serafico è possibile riscontrare luoghi grande tradizione intellettuale in un’epoca di accademici di alta ricerca, le origini, le modali- crisi dell’identità religiosa e talvolta di vera e tà scientifiche perseguite, il patrimonio storico- propria persecuzione della Chiesa. Possiamo dottrinale custodito nonché incessantemente senz’altro affermare che, grazie a tale fonda- promosso e sviluppato in accordo con i “segni zione, l’Ordine ha realizzato una svolta nella dei tempi” qualificano irrinunciabilmente la sua storia culturale. L’antico patrimonio acca- Pontificia Università Antonianum come Alma demico e dottrinale, che rischiava dispersioni Mater studiorum dell’Ordine dei Frati Minori. e gravose perdite, ha ritrovato nel Collegio Tale peculiarità non va intesa in senso re- (elevato tra il 1933/38 a Pontificio Ateneo e strittivo, quasi a volerne fare un’istituzione infine assurto, nel 2005, al rango di Università arroccata in difesa dell’esistente. Essa vuole Pontificia) la possibilità storica di concentrare al contrario significare il compito arduo ma in sé gli sforzi volti a ricostruire l’identità più esaltante che ci aspetta, per far sì che la Ponti- nobile dell’Ordine. Bernardino da Portogrua- ficia Università Antonianum risponda alle sue ro comprese che per riuscire in quell’intento finalità: produrre e dispensare scienza; forma- erano necessari due fondamenti: la pietà, o ri- re maestri per l’Ordine; essere, in ragione di cerca di un’autentica religiosità, e lo studio. E una genetica internazionalità, un’autentica fu- Raffaele Delarbre d’Aurillac, che egli delegò cina di universalismo - indispensabile per una a seguire il progetto/cantiere della nuova sede “Fraternità-universale-in-missione” ad gentes accademica, aveva concepito l’impresa come et inter gentes qual è il nostro Ordine dei Frati un ideale ritorno all’antica sede universitaria Minori, proteso e inviato, ormai da otto secoli, parigina, il Grande Convento dei Cordeliers, verso le “terre incognite” dell’uomo planeta- che aveva accolto Bonaventura, Duns Scoto e rio -, con uno spirito, un’idea di esperienza, moltissimi dei loro epigoni fino all’epoca mo- un percorso intellettuale, una metodologia di derna. Che la restaurazione dell’Ordine, deci- ricerca che è la cifra di comprensione della no- mato dagli eventi del secolo noto come “epoca stra identità e missione. delle rivoluzioni”, sia iniziata dalle istituzioni D’altronde, il concetto stesso di globaliz- accademiche è un dato che fa riflettere! zazione, applicato alla missione con l’espres- Risulta pertanto evidente che la nostra Uni- sione “globalizzazione della fede”, richiede versità ha ricevuto fin dalle origini una sua “strutture ponte” tra periferie dislocate in punti fisionomia ben delineata, ed è proprio questo differenti; il centro in questo caso non avrebbe che ci consente di ribadirla con qualche neces- più una connotazione geografica, ma cultu- saria precisazione. rale, antropologica, identitaria. Dal momento La Pontificia Università Antonianum è però che apparteniamo alla storia, costituita da lo Studio Generale o Università centrale spazi e tempi, è evidente che si debba ammet- dell’Ordine dei Frati Minori, non certo per tere la necessità di luoghi atti a esercitare la una bramosia di centralizzazione che tolga specifica funzione di mediatori, luoghi che, in spazio al libero e autonomo manifestarsi di al- virtù della memoria in essi custodita, esprimo- tri centri universitari dell’Ordine stesso, né per no in modo peculiare una vocazione alla tran- evitare il confronto con essi. Tali centri, ben sculturalità. 428 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

La specifica fisionomia della Pontificia Pontificia Università Antonianum ha riscosso Università Antonianum impone anche dei li- l’interesse di 258 nuovi studenti, distribuiti tra velli al di sotto dei quali non si può andare, i tradizionali cicli di studio, master e corsi di proprio per restare fedele a se stessa e per non vario tipo offerti dalle facoltà e dagli istituti. incorrere in giustificate critiche dall’esterno. – Facoltà o Istituto L’unica risposta è, oltre a quella di fare opera • Teologia (35): primo ciclo, 3; secondo ci- d’informazione corretta dovunque ci trovia- clo, 25 (dogmatica 4, spiritualità, 21); terzo mo, quella di offrire degli standard elevati: ciclo, 7 (dogmatica 1, studi ecumenici 2, il corpo attuale dei docenti è all’altezza e le teologia biblica 2). strutture, grazie soprattutto all’iniziativa gene- • Diritto Canonico (13): ciclo propedeutico, rosa e perfino coraggiosa dei nostri più recenti 3; secondo ciclo, 7; terzo ciclo, 3. governi generali, lo consentono. Naturalmen- • Filosofia (46): primo ciclo, 16; secondo ci- te, per poter raggiungere e consolidare tali tra- clo, 6; master, 24. guardi, è necessario da parte di tutti quell’anti- • I.F.S. (70): corso di formazione, 40; diplo- cipo di simpatia senza il quale non c’è alcuna ma, 21; master, 9. comprensione. Parimenti, è doveroso il supe- • I.S.S.R. (8): baccalaureato, 6; licenza, 2. ramento di un certo “pragmatismo immedia- • S.S.M.F. (40): stage, 37; diploma, 2; ma- to” che tende a far combaciare il “progetto”, ster, 1. per sua natura sempre eccedente, col raggiun- • Straordinari-Uditori: 46. gimento contingente, per definizione invece Di quei 258 studenti, 31 sono risultati appar- sempre limitato e perfettibile, per non correre tenenti all’Ordine dei Frati Minori, 18 all’Or- il rischio di guardare alla Pontificia Università dine dei Frati Minori Cappuccini, 3 all’Ordine Antonianum come a un’impresa commerciale dei Frati Minori Conventuali; e poi, 116 i laici, claudicante, mentre essa altro non è che un’isti- 15 gli ecclesiastici, variamente distribuiti tra tuzione accademica «che si sente unita a quella istituti maschili e femminili i restanti 75. catena di uomini e di donne che si sono impe- Riguardo all’area geografica di provenien- gnati a proporre e a far stimare la fede davanti za, 159 sono risultati europei, 36 asiatici, 33 all’intelligenza degli uomini” (Benedetto xvi, africani, 29 americani – perlopiù latinoameri- Discorso ai giovani docenti universitari). La cani –, 1 australiano. nostra Università è dunque proiettata verso il Nel complesso il corpo studentesco della futuro, specialmente il futuro dell’Ordine dei sede romana, con 568 iscrizioni, è stato distri- Frati Minori, a cui appartiene intimamente e, buito nei modi indicati di seguito. come tale, è una realtà in movimento da ama- – Facoltà o Istituto re, da seguire e sostenere come una tenera vita • Teologia (ordinari, 83; fuori corso, 63): in crescita. Del resto, come ha autorevolmente primo ciclo (19–3); secondo ciclo (40–19): ricordato papa Benedetto XVI nel suo discorso dogmatica (8–6), spiritualità (4–13); terzo tenuto a San Marino il 19 giugno 2011: «Il mo- ciclo (15–41): dogmatica (4–10), spirituali- do migliore di apprezzare un’eredità è quello tà (6–17); studi ecumenici (3–13); teologia di coltivarla ed arricchirla». biblica (2–1). • Diritto Canonico (ordinari, 37; fuori corso, 3. La Pontificia Università Antonianum in 24): ciclo propedeutico (3–); secondo ciclo numeri (24–8); terzo ciclo (10–16). E a testimonianza, certo parziale, di come si • Filosofia (ordinari, 66; fuori corso, 24): è voluto coltivare e arricchire quella eredità nel primo ciclo (29–3); secondo ciclo (11–7); corso dell’anno accademico 2010-2011 passo, terzo ciclo (2–14); master (24–). com’è doveroso, a una descrizione dello stato • I.F.S. (ordinari, 96): corso di formazione della Pontificia Università Antonianum e a un (40); diploma (41); master (15). riepilogo dei fatti e degli eventi accademici più • I.S.S.R. (ordinari, 38; fuori corso, 19): bac- salienti che, letti nella prospettiva da me sopra calaureato (30–6); magistero (–4); licenza delineata, diventano segni significativi della (8– ). vivacità attuale della nostra Università. • S.S.M.F. (ordinari, 49; fuori corso, 7): stage (38–); diploma (7–5); master (4–2). 3.1. Iscrizioni • Straordinari-Uditori: 71. Nel corso dell’anno accademico 2010-2011 Di quei 568 studenti, 107 sono risulta- l’offerta formativa della sede romana della ti appartenenti all’Ordine dei Frati Minori, E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 429

38 all’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, 6 re della Pontificia Università Antonianum, fr. all’Ordine dei Frati Minori Conventuali; e poi, José Rodríguez Carballo. 189 i laici, 41 gli ecclesiastici, variamente di- stribuiti tra istituti maschili e femminili i re- 4.1. Facoltà di Teologia stanti 187. Nel corso dell’anno la Facoltà di Teolo- Riguardo all’area geografica di provenien- gia ha attuato le attività didattiche annunciate za, 329 sono risultati europei, 89 americani nell’annuario accademico. – perlopiù latinoamericani –, 77 africani, 72 Sul piano programmatico è stato promosso asiatici, 1 australiano. un ripensamento della struttura del seminario/ Agli studenti della sede romana aggiungia- laboratorio offerto nell’ambito del ciclo al mo, poi, quelli della Facoltà di Scienze Bibli- dottorato agli studenti delle specializzazioni che e Archeologia – ben 153! –, dell’Istituto di in teologia biblica, dogmatica, fondamentale e Studi Ecumenici 41 e dell’Istituto Teologico spirituale nonché in studi ecumenici. A partire di Murcia 14, per un totale di 776 studenti. dall’anno accademico in corso, infatti, il semi- nario è articolato in tre sessioni “intensive” e 3.2. Gradi accademici e altri titoli dà modo ai partecipanti di trovare nei docen- Ecco di seguito il numero dei gradi acca- ti chiamati a intervenire un valido aiuto nella demici e degli atri titoli conseguiti nel corso scelta e nell’avvio della ricerca in vista della dell’anno accademico. Ovviamente, i dati so- compilazione della tesi dottorale. Nel corso no parziali, non essendo ancora giunta a con- delle sessioni seconda e terza, inoltre, gli stu- clusione l’ultima sessione di esami dell’anno denti sono tenuti alla presentazione del proget- in oggetto. to elaborato, in forma prima provvisoria, poi • Facoltà o Istituto: teologia: primo ciclo 4, definitiva. secondo ciclo 12, terzo ciclo 4; Diritto Ca- Particolare rilievo merita la rinnovata colla- nonico: secondo ciclo 6, terzo ciclo 1; filo- borazione con la Facoltà Teologica “San Bo- sofia: primo ciclo 2, secondo ciclo 2, terzo naventura”, il cui primo, già visibile risultato è ciclo 1, master 24; I.F.S.: diploma 10, ma- la condivisione di due corsi, offerti, uno dalla ster 14; I.S.S.R.: baccalaureato 6, magistero nostra Facoltà di Teologia, l’altro dalla stessa 2; S.S.M.F.: diploma 2, master 1. Facoltà Teologica “San Bonaventura” e pre- Ai titoli sopra elencati possiamo aggiunge- senti nel programma della licenza in teologia re quelli conseguiti presso la Facoltà di Scien- dogmatica di entrambe. ze Bibliche e Archeologia – 10 baccalaureati, L’anno accademico lasciato alle spalle ha, 10 licenze e 1 dottorato –, l’Istituto di Studi inoltre, portato il rinnovo dell’incorporazione Ecumenici – 10 licenze – e l’Instituto Teológi- dell’Istituto di Studi Ecumenici “San Bernar- co de Murcia – 3 licenze. dino” di Venezia e delle affiliazioni dell’In- stituto Franciscano de Teología di San Pedro 4. Attività Accademiche Garza García in Messico e dell’Instituto Te- Tra le tante iniziative accademiche promos- ologico Franciscano di Petrópolis in Brasile; se dalle nostre facoltà e istituti merita uno spa- purtroppo, dobbiamo anche dar conto della zio a sé il convegno “Ecumenismo come fon- fine delle affiliazioni dell’Instituto Teológico damento della pace”, organizzato dalla Ponti- Franciscano “Fray Luis Bolaños” di San Anto- ficia Università Antonianum con il contributo nio de Padua in Argentina e del Saint Anthony particolare dell’Istituto di Studi Ecumenici e Seminary di Tokyo, causata dalla chiusura de- la collaborazione del Centro Pro Unione dal gli istituti. 17 al 18 gennaio 2011. Particolarmente nutrito Assai ricco il quadro delle iniziative acca- l’elenco delle autorità presenti all’iniziativa: demiche promosse dagli istituti che a vario dal card. Peter Kodwo Appiah Turkson, Presi- titolo operano nell’ambito della Facoltà: l’I- dente del Pontificio Consiglio della Giustizia stituto Francescano di Spiritualità, l’Istituto di e della Pace a fr. Joseph Rozansky, Direttore Studi Ecumenici “San Bernardino” di Venezia dell’Ufficio Giustizia, Pace e Integrità del Cre- e l’Instituto Teológico de Murcia in Spagna, ato dell’Ordine dei Frati Minori, agli amba- senza dimenticare l’affiliato Instituto Teolo- sciatori di Canada, Irlanda, Israele, Stati Uni- gico Franciscano di Petrópolis, organizzatore ti presso la Santa Sede. A chiusura della due del congresso internazionale “Evangelizza- giorni è, poi, intervenuto il Ministro Generale zione in dialogo: nuovi scenari a partire dal dell’Ordine dei Frati Minori e Gran Cancellie- paradigma ecologico”, tenutosi a Petrópolis 430 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 dal 19 al 22 settembre 2011 - e a margine del ferta formativa, con l’introduzione del master congresso si è anche svolto l’ottavo incontro sul “Dialogo interreligioso”, i cui corsi, gra- di formazione dei docenti e dei prefetti degli zie all’adozione di un sistema di e-learning, studi teologici affiliati alla nostra Facoltà. sono stati resi accessibili anche nella modalità “a distanza”, sia nell’organizzazione di even- 4.1.1. Istituto Francescano di Spiritualità ti accademici, come il convegno su “I primi Un plauso particolare va all’istituzione del- cinquant’anni del Pontificio Consiglio per la la Cattedra di Spiritualità e Dialogo Interreligio- Promozione dell’Unità dei Cristiani (1960- so promossa dall’Istituto Francescano di Spiri- 2010)”, tenutosi alla presenza del card. Kurt tualità in memoria del compianto mons. Luigi Koch, Presidente dello stesso Pontificio Con- Padovese, a lungo Preside dello stesso Istituto siglio, il 31 marzo 2011, in concomitanza con prima di essere nominato Vicario Apostolico di l’inaugurazione della nuova sede, o il semina- quell’Anatolia dove fu assassinato il 3 giugno rio “Il cammino ecumenico e le sue possibili 2010. All’inaugurazione della Cattedra, svolta- ripercussioni nell’insegnamento teologico” si il 4 marzo 2011 alla presenza del card. Je- del 29 e 30 aprile 2011. E ancora, la giornata an-Louis Tauran, Fr. José Rodríguez Carballo, di studio nel 450° anniversario della morte di Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Filippo Melantone, “Per amore della Chiesa: e Gran Cancelliere della nostra Università, Fr. Filippo Melantone (1497-1560) tra riforme e Mauro Jöhri, Ministro Generale dell’Ordine dei unità della Chiesa”, e quella “Per una teologia Frati Minori Cappuccini, Fr. Pierbattista Pizza- ecumenica della pace: verso Kingston (17-25 balla, Custode di Terra Santa, e Kenan Gürsoy, maggio 2011)”, la prolusione di mons. Maria- Ambasciatore di Turchia presso la Santa Sede, no Crociata, Segretario Generale della C.E.I., all’inaugurazione della Cattedra - dicevo - ha Conferenza Episcopale Italiana, e altre inizia- fatto seguito il I Simposio dell’Anatolia sul te- tive che ben testimoniano la vitalità dell’Isti- ma “Cilicia e Cappadocia cristiane”. tuto. Larga eco sui mass media cattolici ha poi avuto il XII Simposio Intercristiano su “La te- 4.1.3. Instituto Teológico de Murcia stimonianza della Chiesa nella società contem- Come da programma è proseguita l’attività poranea”, organizzato ancora dall’Istituto Fran- didattica dell’Instituto Teológico de Murcia, cescano di Spiritualità a Tessalonica, in Grecia, volta al conferimento dei gradi accademici di in cooperazione con l’Università “Aristotele” baccalaureato in teologia e di licenza in teolo- della stessa città, dal 31 agosto al 2 settembre gia fondamentale. 2011, a sigillo di una ormai ventennale colla- L’8 novembre 2010 l’Instituto ha orga- borazione. nizzato la conferenza “Origini cristiane nel- Sul piano più strettamente accademico l’I- la poesia di Mifuel Hernández”, a cui hanno stituto, che ha festeggiato il 5 aprile 2011 i preso parte in veste di relatori i proff. Antonio quarant’anni di vita con una giornata di studi Fernández del Amor e Luis Oviedo Torró; dal dedicata alla “Teologia spirituale oggi: identità 7 all’11 marzo 2011, poi, si è svolta la XXIV e compiti”, non ha trascurato né la formazione edizione delle “Giornate di teologia” sul tema dei docenti, avviando una serie di incontri sul “Fede e ragione”. tema “Maschile e femminile, vita consacrata e francescanesimo: verso l’VIII centenario degli 4.2. Facoltà di Diritto Canonico inizi del II Ordine Francescano (1212-2012)”, Nonostante le temporanee defezioni che né l’ampliamento dell’offerta formativa, affian- hanno interessato il corpo docente, la Facoltà cando ai tradizionali cicli di studio i corsi “Sulle di Diritto Canonico ha saputo preservare il re- orme di san Francesco nel Lazio”, organizzato golare svolgimento delle attività accademiche. in collaborazione con il Mo.Fra., Movimen- Il 14 febbraio 2011, poi, si è svolta la tra- to Francescano Italiano, e “Imparare la storia dizionale giornata di studi della Facoltà, orga- attraverso la città di Roma”. E, a conclusione nizzata sul tema “Il nuovo accordo tra la Santa dell’anno accademico, ha potuto rilevare con Sede e il Brasile” in collaborazione con l’Am- piacere un incremento degli studenti iscritti. basciata della Repubblica Federale del Brasile presso la Santa Sede. La prima sessione della 4.1.2. Istituto di Studi Ecumenici giornata è stata presieduta da mons. France- Rilevante impegno ha profuso l’Istituto di sco Cocopalmerio, Presidente del Pontificio Studi Ecumenici sia nell’ampliamento dell’of- Consiglio per i Testi Legislativi, la seconda E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 431 da Luiz Felipe de Seixas Corrêa, titolare della promosso il master di secondo livello “Scien- suddetta Ambasciata. ze dell’ambiente e dell’impresa” e il master A ulteriore conferma, infine, delle molte- di primo livello “Video, fotografia, teatro e plici collaborazioni del corpo docente della mediazione artistica nella relazione d’aiuto”, Facoltà, non solo con le commissioni giuridi- organizzato per la terza volta consecutiva in che della Curia generale dell’Ordine dei Frati collaborazione con l’Istituto Gestalt Firenze, Minori ma anche con i tribunali del Vicariato la Nuova Associazione Europea per le Arti di Roma e i dicasteri della Curia romana, il 9 Terapie e la rivista “Nuove Arti Terapie”. Il maggio 2011 è stata accolta con soddisfazione 17 maggio 2011 si è poi tenuta la tradizionale la notizia della nomina a Uditore della Rota giornata di studi sul tema “Il problema del ma- Romana del prof. David Jaeger. E vale la pe- le e la libertà”: nel corso della giornata, mode- na di ricordare che analogo incarico è tuttora rata dal prof. Dario Antiseri, sono intervenuti ricoperto dal nostro prof. Settimio Maroncelli, i professori Angela Ales Bello e José Antonio a cui rinnoviamo gli auguri di una pronta gua- Merino. rigione. Insieme all’ingresso nel COMIUCAP, Conférence Mondiale des Institutions Univer- 4.3. Facoltà di Scienze Bibliche e Arche- sitaires Catholiques de Philosophie, va rileva- logia to l’importante accordo siglato dalla Facoltà La distanza geografica non ha impedito alla con la LUMSA, Libera Università Maria San- Facoltà di Scienze Bibliche e d’Archeologia di tissima Assunta, per il riconoscimento del ti- organizzare ben due eventi accademici presso tolo di baccalaureato in filosofia e l’eventuale la sede romana della nostra Università: la pre- iscrizione dei possessori dello stesso al terzo sentazione del volume del prof. Enzo Cortese, al terzo anno del corso di laurea triennale in “Il tempo della fine: messianismo ed escato- scienze umanistiche. logia nel messaggio profetico”, e, in collabo- razione con la Facoltà di Teologia, di quello 4.5. Scuola Superiore di Studi Medievali e dedicato, a cura dei proff. Claudio Bottini e Francescani Massimo Luca, a “Padre Michele Piccirillo, Corposo l’elenco delle iniziative orga- francescano archeologo tra scienza e Provvi- nizzate, promosse o patrocinate dalla Scuola denza”. Superiore di Studi Medievali, dalla quinta edi- Oltre ai consueti cicli di studio ai gradi ac- zione dello “Stage di archivistica per operatori cademici la Facoltà gerosolimitana ha animato negli archivi delle famiglie francescane” alle una nuova edizione del corso di aggiornamen- lezioni pubbliche di “Avviamento all’analisi to biblico-teologico su “La Parola di Dio come testuale e lessicale delle opere di Bonaventura fondamento della vita spirituale: l’esortazione di Bagnoregio”, dalla X Giornata del Centro apostolica postsinodale ‘Verbum Domini’” e Italiano di Lullismo al IX Convegno di Grec- del “Corso di formazione per animatori di pel- cio “Itinerari francescani nella Valle di Rie- legrinaggi in Terra Santa”. ti”, senza dimenticare la giornata di studio “I Dal 6 all’8 giugno 2011, infine, si è tenuto francescani e l’unità d’Italia” e gli incontri e il simposio internazionale “Magdala in Con- i seminari in occasione della presentazione di text”, sponsorizzato dalla Facoltà insieme alla pubblicazioni attinenti alla medievistica e al Custodia di Terra Santa e all’Instituto Bíblico francescanesimo. y Arqueológico Español “Casa de Santiago”. È, inoltre, proseguita quella collaborazione E, prima di proseguire, è doveroso ricorda- della Scuola con la L.U.M.S.A. che ha portato re qui il prof. Lino Cignelli, scomparso l’anno negli anni scorsi al varo del master in “Me- scorso a Gerusalemme nel giorno dedicato al dioevo francescano: storia, filosofia, teologia” beato Giovanni Duns Scoto, poco prima che accanto al più tradizionale corso al diploma di nell’auditorium “Maria Immacolata” avesse specializzazione universitaria in studi medie- inizio la prolusione all’anno accademico. vali.

4.4. Facoltà di Filosofia 4.6. Istituto Superiore di Scienze Religiose In linea con la tendenza all’ampliamento Nonostante le note difficoltà, nello scorso dell’offerta formativa anche la Facoltà di Fi- anno accademico le iscrizioni al ciclo al bacca- losofia, oltre ai tradizionali corsi al baccalau- laureato in scienze religiose, offerto dall’omo- reato, alla licenza e al dottorato in filosofia, ha nimo Istituto Superiore, hanno mostrato una 432 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 tendenza alla crescita: l’auspicio è che quella la nostra volontà di servizio in spirito di mi- tendenza, insieme, come chiesto da più par- norità poiché «le questioni essenziali dell’es- ti, all’elaborazione di un progetto formativo- sere umano continuano a reclamare la nostra spirituale rispondente ai nuovi scenari, possa attenzione e ci spingono ad andare avanti» avere negli anni a venire effetti benefici sul- (Benedetto xvi, Discorso ai giovani docenti la consistenza numerica del corpo studente- universitari). sco del ciclo alla licenza, in particolar modo Animati da questo spirito di servizio umi- nell’ambito di quelle specializzazioni cate- le e paziente «che ci protegge dalla vanità che chetico-ministeriale e in teologia spirituale e chiude l’accesso alla verità» (Benedetto xvi, francescanesimo che continuano a incontrare Discorso ai giovani docenti universitari), sa- un minore interesse. remo capaci di fare cultura, renderemo più in- cisiva l’azione dell’Università, aiuteremo gli 5. Nuovi professori e promozioni Studenti - ma siamo tutti discepoli della Verità Sette i nuovi professori entrati a far parte e dell’Amore - ad aprirsi alla speranza che non del corpo docente della nostra Università; so- delude (Rm 5,5) e a diventare anch’essi «testi- no state inoltre accolte con piacere le nomine moni viventi di quella Verità che ci trascende» a professore aggiunto del prof. Mario Cucca; e che tutte le altre racchiude: «Cristo, il Figlio a professore straordinario dei proff. Alvaro di Dio, [che] è morto per salvare il mondo e Cacciotti, Roberto Giraldo, Ottó Pál Harsányi, illuminarlo di speranza» (B. Giovanni Paolo Jorge Horta Espinoza, Mary Melone e Rosario ii, Allocuzione in occasione della Visita al Pierri; a professore ordinario del prof. Pietro Pontificio Ateneo Antonianum, 16.01.1982). Kaswalder. Una menzione e un ringraziamen- Egli che è il centro del cosmo e della storia, la to particolare va, infine, ai proff. Giovanni pietra angolare dell universitas rerum et per- Bissoli e Alviero Niccacci a cui è spettato il sonarum, la bussola degli eventi. riconoscimento di “professore emerito”. Dixi! Intercedano per noi la Beata Vergine Ma- 6. Edizioni ria, «in qua fuit et est omnis plenitudo gratiae È proseguita regolarmente la pubblicazione et omne bonum» (SalBVM 3), il nostro padre della rivista trimestrale “Antonianum”; inoltre san Francesco, santìAntonio di Padova, Dot- sono stati pubblicati i volumi elencati di se- tore Evangelico e patrono della nostra Univer- guito. sità, e il beato Giovanni Duns Scoto, “Doctor – Da Raimondo Lullo a Nicola Eimeric: noster”, teologo-cantore del primato assoluto storia di una falsificazione testuale e dottri- di Cristo, Logos Incarnato, e dell’Immacolata nale, a cura di S. Muzzi, Roma, 2010. Concezione di Maria Santissima. – horta Espinoza J., «Eccomi manda me!»: introduzione al libro III del Codice di Prof. Priamo Etzi, OFM diritto canonico, Roma, 2011. Rettore Magnifico della – Gaspari A., Ricco sposo della pover- Pontificia Università Antonianum tà: ufficio liturgico italogreco per Francesco d’Assisi. Edizione critica, traduzione e com- 3. Intervento del Ministro generale e Gran mento, Roma, 2010. Cancelliere

7. Auspici per il futuro IL BEATO GIOVANNI DUNS SCOTO, La vivacità testimoniata dalle attività ac- DOCTOR SUBTILIS ET PRACTICUS, cademiche qui riassunte non può appagare né CANTORE DELL’INFINITO esimere dall’auspicio che la duplice esigenza di fedeltà a Dio e all’uomo ci stimoli a trovare 1. Saluto ancora nel patrimonio universale della Chiesa e in quello che ci è stato lasciato in eredità dai È con grande gioia che partecipo a questo grandi Maestri francescani le risposte più ade- solenne Atto accademico, nel corso del quale guate ai gravi problemi dell’uomo, della Chie- il nuovo Magnifico Rettore, Fr. Priamo Etzi, sa e del mondo contemporanei. ci ha rivolto per la prima volta il suo discorso, Consapevoli che la Pontificia Universi- relazionandoci anche sull’Anno Accademico tà Antonianum svolge un servizio qualificato appena trascorso. nella Chiesa e nel mondo, vogliamo rinnovare Inoltre, le successive due relazioni del Prof. E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 433

Tobias Hoffmann e di Fr. Barnaba Heichich, arricchire le molteplici altre suggerite dai Pa- Presidente della Commissione Scotista, ci pi recenti: «La più bella forma della perfezio- hanno introdotto nel vivo del pensiero del Be- ne di San Francesco» e «fiamma dello spirito ato Giovanni Duns Scoto. Quanta ricchezza serafico» (Paolo VI, 1966), «Torre spirituale può davvero brillare ai nostri occhi, allorché della fede» (Giovanni Paolo II, 1980), oltre ai ci avviciniamo a questa luce e diamo ascolto a classici titoli di «teologo del Verbo Incarna- questa tromba di verità, per usare le parole del to», «assertore del Primato di Cristo», «difen- primo epitaffio scritto sulla tomba di Scoto a sore dell’Immacolata Concezione della Piena Colonia, a pochi anni dalla sua morte: claustri di grazia», «strenuo assertore della suprema lux et tuba veri, luce del chiostro e tromba del autorità del Romano Pontefice», «pioniere di vero! tante tesi fatte proprie dal Vaticano II»1, e a All’inizio di questo nuovo anno, nella mia quello rivoltogli dai Ministri generali nel 1993 qualità di Gran Cancelliere della nostra ama- di «testimone e profeta»2, e ad altri meno noti, ta Università, desidero presentare, ancora una come quello di «cantore dell’infinito»3 e del volta, al nuovo Rettore e Vice-rettore il più «più raro scopritore della realtà»4. grande augurio di buon lavoro, così pure a co- Cantore, dunque. In un suo scritto, Sco- loro che con il nuovo anno iniziano un servizio to mostra come ogni acquisizione appresa è di responsabilità: siate voi in primo luogo lux sempre un dono di Dio, dono che, ricevuto nel claustri, la luce di questo chiostro universita- clima di umile e devota accoglienza, diviene rio, ed ancora siate una tromba di armonia, di oggetto di fede, contenuto da gustare, messag- bellezza e verità per tutti coloro ai quali è indi- gio da donare. Ecco le sue parole: «Il primo rizzato il vostro insegnamento. Principio degli esseri mi conceda di credere, Questo augurio si stende in modo molto gustare, ed esprimere quanto è gradito alla particolare ai membri della Commissione In- sua maestà e innalza le nostre menti alla sua ternazionale Scotista, ai quali desidero espri- contemplazione»5. Credere, gustare, esprime- mere in questa occasione la mia personale re: ecco un tragitto davvero interessante! Se il gratitudine e la gratitudine dell’intero Ordi- credere è eminentemente un atto intellettivo, ne per il prezioso lavoro dell’edizione critica il gustare ha piuttosto una valenza affettiva, della monumentale Opera Omnia del nostro e l’uno e l’altro, mente e cuore, concorrono Dottore Sottile, il Beato Giovanni Duns Sco- all’espressione di lode a Dio e all’elevazione to, OFM, e più concretamente per il regalo contemplativa verso di lui. La luce della fede – che ci hanno offerto con la pubblicazione del potremmo dire nel tentativo di spiegare la sua volume XIII delle Ordinationes che tratta dei affermazione – la luce della fede si abbraccia Sacramenti della penitenza, dell’unzione dei al fuoco dell’amore per effondere un canto che malati, dell’Ordine sacro, e del matrimonio. Il sia luminoso e caldo ad un tempo, splenden- grazie dell’Ordine, che io vi porto, sia l’eco te e infuocato. In tal modo, è tutta la persona della riconoscenza che vi viene dal Signore, che risuona nel canto indirizzato a Dio. Ecco, dal Maestro che servite con sollecitudine e Duns Scoto è questo cantore che vive e gusta competenza. l’armonia delle verità scoperte (o meglio, che In questo atto accademico in onore del Dot- gli sono state rivelate), come un canto di lode tore Sottile voglio riflettere con voi sul Beato al Creatore, ed anche come un invito ai fratelli Giovanni Duns Scoto cantore dell’Infinito. a partecipare all’inno cosmico elevato all’A- Riflessioni che ho tratto dal sempre vivo in- more, ad essere con-amatores del Dio-Amore. segnamento del Doctor Subtilis, spigolando Non cogliamo forse, in questa attitudine al qualcosa soprattutto dal suo ethos filosofico e canto e alla lode, un filo conduttore della spi- teologico. ritualità francescana? Non siamo forse ricon- dotti al cantore della “perfetta letizia”, che si 2. Duns Scoto cantore dell’Infinito studiava di avere sempre il cuore nella gioia del Signore, «studebat in iubilo cordis semper Comincio, prendendo lo spunto dalla ca- esistere», come afferma il suo primo biogra- techesi che il Santo Padre Benedetto XVI ha fo6? E come potremmo dimenticare il Dottore dedicato lo scorso anno al Beato Giovanni Serafico che dà allo studioso quel sorprenden- Duns Scoto, In quell’occasione lo ha chiamato te suggerimento di avvalersi assai più dell’un- cantore della verità di Dio. A me è piaciuta zione, dell’ammirazione e dell’esultanza che molto questa semplice definizione che va ad della semplice ricerca razionale? Suggerimen- 434 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 to tanto prezioso da essere stato introdotto nel quello di Scoto: partire dalle profondità dell’a- Decreto conciliare Optatam totius (al n.16)7. more per arrivare all’altezza luminosa della Che grande lezione ci viene così dal nostro conoscenza. Guardando, allora, ai suoi risul- Dottore Sottile, fedele seguace della perfetta tati sul piano della ricerca teologica, quanto letizia francescana! La sua è una chiara in- dobbiamo ammirare la sua pratica d’amore! dicazione per tutti noi, in particolare per voi E anche qui Scoto si riallaccia a san Fran- studiosi, di poter cantare nel cuore la bellezza cesco, dando profondità di pensiero a ciò che della verità cercata e trovata, di vivere un’esi- il Poverello aveva intuito. La Legenda maior stenza zampillante di gioia8. In tal modo potre- ci riporta che egli così si rivolgeva ai frati che te andare incontro al mondo contemporaneo, intendevano studiare la Scrittura: «studino non così incline alla coscienza infelice come calata tanto per sapere come devono parlare, quanto nell’angoscia, quasi che questa sola possa qua- per mettere in pratica le cose apprese e, solo lificare l’essere autentico. quando le hanno messe in pratica, le propon- Sulle orme del Beato Giovanni Duns Scoto, gano agli altri»15. Solo la pratica, infatti, dà che ha preferito, nella sua ricerca di Dio «ab- consistenza, spessore, vita alle parole pronun- bondare nella lode piuttosto che dirne poco», ciate. La pratica dà il più alto grado di credi- accogliete «il Verbo incarnato nel pensiero, bilità al messaggio proferito. Anzi, la pratica nei sentimenti, nella lode e nella vita»9. Sì, sia- è la più vera parola. Ed anche la più completa te cantori di quel Verbo che ha immesso nel conoscenza, secondo quel detto di Francesco: nostro povero vocabolario umano l’armonia «homo scit in quantum operatur»16. Questa, dell’infinito e dell’eterno! del resto, è la scelta operata dal Verbo di Dio, che si è pronunciato proprio con il suo farsi 3. Duns Scoto, «doctor subtilis et carne. Il Summum Opus Dei, perciò, non si è practicus» solo detto, ma si è dato, cominciando a darsi col farsi carne. Il secondo suggerimento che intendo con- Questo messaggio di Scoto è quanto mai at- segnarvi, all’inizio di questo nuovo Anno ac- tuale oggi, in un mondo dove la parola abusata cademico, viene da una solenne affermazione raggiunge troppo spesso distanze invalicabi- di Scoto: «È stato provato che l’amore è vera- li dal suo contenuto. Dove assistiamo ad una mente prassi»10. E per questo, la teologia è un pervicace, insistente disarticolazione tra il dire «abito pratico»: «Theologia est habitus sim- e il fare. Di più, il rischio della disincarnazione pliciter practicus»11. è corso a volte anche dagli uomini di Chiesa, Quante conseguenze derivano da questa vi- anche dai teologi, così che al Verbo fatto car- sione, dalla sua fondamentale considerazione ne sembra che rispondano con la carne fatta della ricerca teologica! «Asserendo egli l’ec- verba, cioè parole. Dove va a finire, allora, la cellenza della carità sopra ogni scienza» – dice concretezza di Dio, dove l’Amore-prassi? Non Paolo VI nell’Alma parens – e «subordinando ci capiti mai, soprattutto a voi professori, di il sapere al ben vivere», egli ha fatto risplen- percorrere l’itinerario inverso a quello percor- dere la «funzione egemonica della carità»12, da so dal Verbo di Dio! Non ci succeda di parlare cui tutto trae origine, cui tutto deve ricondursi, di un Dio-di-carta! Di un Dio senza carne! Di in cui tutto trova spiegazione. Spesso ricor- un amore senza praxis! diamo più volentieri la subtilitas di Scoto, ma Anche il nostro ultimo Capitolo generale, non dobbiamo mai dimenticare la sua sapienza nel suo Documento finale, si riallaccia a que- pratica13. È proprio con essa che egli ha potuto sto caposaldo della nostra spiritualità, affer- perlustrare le insondabili profondità del Verbo mando: «dato che il modo peculiare di Fran- incarnato, anzi, è da questa stupita ammirazio- cesco di leggere il Vangelo è essenzialmente ne del Dio fatto uomo che Scoto trova nella pratico, vitale17, riaffermiamo il primato della pratica di Dio-Amore, il metro per misurare prassi come cammino per una migliore com- ogni altro amore e la fonte di luce capace di prensione della propria vocazione»18. illuminare ogni conoscenza. Di più, possiamo certamente dire che il «suo sottilissimo inge- 4. Conclusione gno»14, che gli ha consentito di innalzare la scienza teologica a vertiginosi pinnacoli, ha Desidero lasciare la conclusione di questo affondato le sue radici nell’amore, nelle som- mio intervento al nostro Papa, il quale, termi- me Opere di Dio. È un itinerario meraviglioso nando la sua catechesi su Duns Scoto, auspi- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 435 cava: «Possano i teologi mettersi sempre in salvo di Spagna, fece nel 1304 dell’allora candi- ascolto di questa sorgente (Spirito Santo) e dato alla Laurea nell’Università di Parigi, Giovan- conservare l’umiltà e la semplicità dei pic- ni Duns Scoto: «Della sua vita lodevole, del suo coli!»19. eccellente sapere, del suo sottilissimo ingegno e Lo possiate fare voi, cari fratelli Professori delle altre sue doti insigni, sono pienamente in- e Studenti! Che i vostri orecchi siano antenne formato, in parte per lunga esperienza personale, e in parte per la fama di lui, che si è diffusa dap- sensibilissime della voce dello Spirito Santo pertutto». (ciò che dovrete fare nel clima della santa ora- 15 San Bonaventura, LegM 11,2. calamite zione e devozione) e parimenti siano 16 Legenda perusina 74. di quell’umiltà e semplicità dei piccoli, così 17 Cf. Leggenda dei tre compagni 28. care al Signore Gesù e tanto ricercate dal Po- 18 Portatori del dono del Vangelo, 2. verello d’Assisi, nostro serafico Patriarca. 19 Benedetto XVI, Catechesi del mercoledì sulla fig- Questo è il mio augurio, questa la mia pre- ura del Beato Giovanni Duns Scoto, 7.7.2010. ghiera per voi! E così sia. 3. Premio allo Studium Biblicum Francisca- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm num di Gerusalemme Ministro generale OFM e Gran Cancelliere della PUA 1. Breve cronaca Nel pomeriggio di mercoledì 30 novembre nell’Aula Magna del Palazzo San Pio X a Ro- 1 Cf. Card. Igino, Discorso di apertura al Congresso ma, in occasione della sedicesima seduta pub- di Oxford, 11.9.1966, n.23. blica delle Pontificie Accademie, si è celebra- 2 Lettera dei Ministri generali in occasione del con- to un incontro su «Testimonianze e testimo- ferimento degli onori liturgici al Beato Giovanni ni. I martyria e i campioni della fede». Dopo Duns Scoto, 6.1.1993. l’introduzione del cardinale Gianfranco Ra- 3 Cf. Alessandro Ghisalberti, Duns Scoto sulle trac- vasi, presidente del Pontificio Consiglio della ce dell’infinito, Osservatore Romano, 9.11.2008, p. Cultura e del Consiglio di coordinamento tra 5. Accademie Pontificie, la lettura del Messaggio 4 Cf. Card. Igino, Discorso di apertura al Congresso del Papa Benedetto XVI, il cardinale Tarcisio di Oxford, 11-9-1966, n.4, l’espressione è di Man- ley Hopkins. Bertone, Segretario di Stato di Sua Santità, ha 5 “Primum rerum Principium mihi ea credere, sà- consegnato il Premio delle Pontificie Accade- pere, ac proferire concedat, quae ipsius placeant mie alla presenza del Corpo Diplomatico. maiestati et ed eius contemplationem elevent men- I premiati, ex aequo, sono le studiose di ar- tes nostras”, Duns Scoto, Tractatus de primo Prin- cheologia cristiana Daria Mastrorilli e Cecilia cipio, 1,1; Opera omnia, editio minor I, Alberobel- Proverbio e la Facoltà di Scienze Bibliche e lo 1998, 1141. Archeologia, Studium Biblicum Francisca- 6 2Cel 125. num di Gerusalemme, per il suo impegno nel 7 San Bonaventura, Itinerarium mentis in Deum, campo dell’archeologia cristiana. prologo 4; Opere CN V/1, 500-501. Hanno partecipato, tra gli altri, il Custode 8 Congregazione delle Cause dei Santi, Decreto, di Terra Santa, Fr. Pierbattista Pizzaballa; il 6.7.1991: «Con la gioia, propria di chi ha trovato un Rettore Magnifico della PUA, Fr. Priamo Etzi; grande tesoro, penetrò profondamente nella cono- il Decano della Facoltà di Gerusalemme, Fr. scenza, nella contemplazione e nell’amore di Dio». Massimo Pazzini; il Segretario generale per la 9 Lettera dei Ministri generali in occasione del con- Formazione e gli Studi e Delegato dal Mini- ferimento degli onori liturgici al Beato Giovanni stro generale, Fr. Vidal Rodríguez, e vari Frati Duns Scoto, 6-1-1993. della Custodia e della’Università Pontificia 10 Duns Scoto, Ordinatio, prol, n. 303; ed. Vat. 1,200. Antonianum. 11 Duns Scoto, Lectura, Prologus, p.4, Opera omnia, editio minor II/1, Alberobello 1998, 30. 2. Lettera di congratulazione del Gran 12 Paolo vi, Alma Parens, 14.7.1966. Cancelliere e Ministro generale 13 Cf. Paolo vi, Alma Parens, 14.7.1966. Roma, 21 novembre 2011 14 Denifle-Chatelain, Chartularium Universitatis Parisiensi, II, 117-118. Si riporta la presentazione Prot. MG 249/11 che il Ministro generale dei Frati Minori, Fr. Gon- Carissimo p. Massimo Pazzini, 436 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

il Signore Le dia la pace! Decano della Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia Mi è giunta gradita la notizia che il Ponti- Studium Biblicum Franciscanum ficio Consiglio della Cultura e il Consiglio di Flagellation Monastery (Via Dolorosa) Coordinamento fra le Accademie Pontificie, P.O.B. 19424 conferirà alla nostra Facoltà di Scienze Bibli- 91193 Jerusalem che e Archeologia, Studium Biblicum Francis- ISRAELE canum, il primo premio ex aequo, per il suo impegno nel campo dell’archeologia cristiana. 3. Messaggio di Benedetto XVI Non potendo essere presente il prossimo 30 novembre, perché mi trovo fuori Italia, desi- Al Venerato Fratello dero porgere le più vive felicitazioni a tutti voi, il Cardinale Gianfranco Ravasi cari Fratelli, per il nuovo premio conseguito. Presidente del Pontificio Consiglio della Un nuovo riconoscimento è sempre, nella Cultura storia di un’Università, di una Facoltà, un at- to di eccezionale rilevanza accademica ed è un In occasione della XVI Seduta Pubblica gesto straordinario, che, in questa circostanza, delle Pontificie Accademie sono lieto di farLe intende riconoscere e premiare il prestigioso pervenire il mio cordiale saluto, che volentie- contributo di un grande gruppo di uomini di ri estendo ai Presidenti e agli Accademici, in scienza e di fede. La Scienza francescana è co- particolare a Lei, Venerato Fratello, quale Pre- noscere e fare profonda esperienza del Signore sidente del Consiglio di Coordinamento. Ri- e saperLo comunicare a tutti con gioia e letizia volgo altresì il mio saluto ai Signori Cardinali, semplice. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno ai Vescovi, ai Sacerdoti, ai Religiosi e alle Re- di andare alle radici della nostra fede, del nostro ligiose, ai Signori Ambasciatori e a tutti i par- conoscere il Signore, e l’Archeologia ci aiuta tecipanti a questo significativo appuntamento. a studiare e contemplare la cultura umana del L’annuale Seduta Pubblica delle Pontificie tempo Biblico e la sua relazione con l’ambiente Accademie è diventata, infatti, tradizione con- circostante, per poter illuminare il nostro tem- solidata, in cui si offre sia l’occasione di un po bisognoso della Luce senza occaso. L’Ar- incontro tra i membri delle diverse Accademie cheologia è un elemento importante del sapere riunite nel Consiglio di Coordinamento, sia biblico; ma non è sufficiente sapere e gustare, l’opportunità di valorizzare, attraverso il Pre- se non è accompagnato dell’operare e comuni- mio delle Pontificie Accademie, istituito dal care ciò che si sa. Il nostro padre san Francesco mio Venerato Predecessore, il Beato Giovan- ce lo ricordava nelle sue Ammonizioni: «sono ni Paolo II, il 23 novembre 1996, quanti, sia vivificati dallo spirito della scrittura divina co- giovani studiosi o artisti, sia Istituzioni, con la loro che tutte le lettere che sanno e desiderano loro ricerca e il loro impegno culturale, contri- conoscere non attribuiscono al corpo, ma con buiscono a promuovere un nuovo umanesimo la parola e l’esempio le rendono all’altissimo cristiano. Signore Dio di cui è ogni bene» (Am 7). Desidero, perciò, ringraziarLa per l’atten- Sentendomi a Lei particolarmente vicino e zione che rivolge a tutte e a ciascuna Accade- a tutta la Comunità Accademica della nostra mia, e per l’impulso che ha voluto trasmettere Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia, in ad esse perché siano davvero, e con efficacia, questo momento di gioia e di riconoscenza, vi Istituzioni di qualificato livello accademico a invito a restituire al nostro Dio tutto il bene servizio della Santa Sede e di tutta la Chiesa. e vi auguro che continuate a camminare con La XVI Seduta Pubblica è stata organizza- profitto sulla strada fin qui percorsa. ta dalla Pontificia Accademia Romana di Ar- Che Dio, per la mediazione del nostro sera- cheologia e dalla Pontificia Accademia “Cul- fico padre san Francesco, vi ricolmi della sua torum Martyrum”, che vantano entrambe una benedizione! storia più che secolare, ricca di straordinarie figure di archeologi, studiosi e cultori delle Fraternamente, antichità cristiane e delle memorie martiriali. Fr. José Rodríguez Carballo, ofm Il tema proposto per questa Seduta Pubbli- Ministro generale OFM e ca, “Testimonianze e Testimoni. I martyria e i Gran Cancelliere campioni della fede”, ci offre l’occasione per Rev.do P. Massimo Pazzini, ofm riflettere su un elemento che mi sta particolar- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 437 mente a cuore: la storicità del cristianesimo, cheologica, a maggior ragione vale quando si il suo intrecciarsi continuamente con la storia studiano i monumenti cristiani, e particolar- per trasformarla in profondità grazie al lievito mente i martyria, le testimonianze archeologi- del Vangelo e della santità vissuta e testimo- che e monumentali che attestano il culto della niata. comunità cristiana per un campione della fede, La ricerca storica, e soprattutto quella ar- per un martire. cheologica, mirano a indagare sempre più ac- Tra i tanti siti archeologici in cui emergo- curatamente e con strumenti di ricerca quanto no i segni della presenza cristiana, uno eccel- mai sofisticati le memorie, le testimonianze le su tutti e suscita un singolare interesse: la del passato; tra queste rivestono, per noi, un Terra Santa, con le diverse località in cui si particolare interesse quelle delle antiche co- è concentrata l’attività di ricerca archeologi- munità cristiane. ca. Il territorio, già fortemente segnato dalla Si tratta, evidentemente, di testimonianze presenza del popolo di Israele, diviene anche materiali, costituite da tutti quegli elementi – l’ambito per eccellenza in cui ricercare i segni edifici ecclesiali, complessi cimiteriali, epigra- della presenza storica di Cristo e della prima fi e sculture, affreschi e decorazioni, manufatti comunità dei suoi discepoli. L’attività di inda- di ogni genere – che, se studiati e compresi gine archeologica svolta negli ultimi decenni secondo corrette metodologie, ci permettono in Terra Santa, grazie all’impegno di grandi e di riscoprire non pochi aspetti della vita delle appassionati ricercatori, come ad esempio Pa- passate generazioni come pure della esperien- dre Bagatti, Padre Corbo e il compianto Padre za di fede delle antiche comunità cristiane, che Piccirillo, recentemente scomparso, ha portato lascia tracce sempre più consistenti nell’am- a notevolissime scoperte e acquisizioni, con- biente in cui viene vissuta. tribuendo così a definire sempre meglio le co- L’indagine archeologica può oggi avvalersi ordinate storico-geografiche sia della presenza di straordinari mezzi tecnologici per le diver- giudaica sia di quella cristiana. se fasi dello scavo e della ricerca sul campo, Altro polo strategico dell’indagine arche- come pure per il recupero di manufatti deterio- ologica è certamente la città di Roma con il rati dal tempo e dalle più avverse condizioni suo territorio, in cui le memorie cristiane si so- di conservazione. Penso, ad esempio, all’uso vrappongono e si intrecciano con quelle della delle immagini satellitari, che si prestano a civiltà romana. Qui a Roma, ma anche in mol- molteplici forme di analisi, producendo risul- te altre località dove il Cristianesimo si diffuse tati impensabili fino a qualche decennio fa; o già nei primi secoli della nostra éra, si possono all’applicazione della tecnica del laser per il ancor oggi ammirare e studiare numerosi ele- recupero di affreschi ricoperti da incrostazio- menti monumentali, a cominciare proprio dai ni, come è avvenuto recentemente nella cata- martyria, che attestano non solo una generica comba romana di Santa Tecla, dove sono stati presenza cristiana, ma soprattutto una forte te- riscoperti affreschi di eccezionale valore sto- stimonianza dei cristiani e di coloro che per rico e artistico, tra cui antichissime immagini Cristo hanno donato la propria vita, i martiri. degli Apostoli. Monumenti architettonici, tombe particolar- Ma la tecnologia, pur utilissima, da sola mente solenni e decorate con cura, ristruttu- non basta. Sono necessarie, innanzitutto, una razioni dei percorsi catacombali o addirittura reale competenza dei ricercatori, maturata at- di quelli urbani, così come tanti altri elementi traverso studi approfonditi e tirocini faticosi, artistici, attestano che la comunità cristiana, e la loro passione autentica per la ricerca, mo- sin dalle origini, ha voluto esaltare le figure tivata proprio dall’interesse per l’esperienza dei campioni della fede come modelli e punti umana, e quindi anche religiosa, che si cela e di riferimento per tutti i battezzati. poi si rivela attraverso le testimonianze mate- I numerosissimi interventi monumentali e riali, comprese, appunto, come testimonianze, artistici dedicati ai martiri, documentati ap- cioè come messaggi che ci giungono dal pas- punto dalle indagini archeologiche e da tutte sato e che, interpellando la nostra intelligenza le altre ricerche connesse, scaturiscono da una e la nostra coscienza, contribuiscono ad appro- convinzione sempre presente nella comunità fondire le nostre conoscenze e, in definitiva, cristiana, di ieri come di oggi: il Vangelo parla anche la visione del presente e della stessa no- al cuore dell’uomo e si comunica soprattutto stra esistenza. attraverso la testimonianza viva dei credenti. Se questo può valere per ogni indagine ar- L’annuncio della novità cristiana, della bel- 438 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 lezza della fede in Cristo ha bisogno di per- canum di Gerusalemme e alla Dott.ssa Daria sone che, con la propria coerenza di vita, con Mastrorilli. la propria fedeltà, testimoniata se necessario Desidero inoltre che, come segno di ap- fino al dono di se stessi, manifestano l’asso- prezzamento e di incoraggiamento, si offra la luto primato dell’Amore su ogni altra istanza. Medaglia del Pontificato alla Dott.ssa Cecilia Se osserviamo con attenzione l’esempio dei Proverbio. martiri, dei coraggiosi testimoni dell’antichi- Augurando, infine, un impegno sempre più tà cristiana, come anche dei numerosissimi appassionato nei rispettivi campi di attività, testimoni dei nostri tempi, ci accorgiamo che affido ciascuno alla materna protezione della sono persone profondamente libere, libere da Vergine Maria, Regina dei Martiri, e di cuo- compromessi e da legami egoistici, consape- re imparto a Lei, Signor Cardinale, e a tutti i voli dell’importanza e della bellezza della loro presenti una speciale Benedizione Apostolica. vita, e proprio per questo capaci di amare Dio e i fratelli in maniera eroica, tracciando la mi- Dal Vaticano, 30 novembre 2011 sura alta della santità cristiana. I campioni della fede, lungi dal rappresen- Benedetto XVI tare un modello conflittuale col mondo e con le realtà umane, annunciano e testimoniano, 4. Intervista al Card. Gianfranco Ravasi al contrario, l’amore ricco di misericordia e di condiscendenza di Dio Padre che in Cristo I martiri campioni della fede e Crocifisso, il “testimone fedele” (cfr Ap 1,5), le testimonianze archeologiche è entrato nella nostra storia e nella nostra uma- al cuore della Seduta pubblica nità, non per avversarla o sottometterla ma per delle Pontificie Accademie trasformarla profondamente e renderla così nuovamente capace di corrispondere piena- “Testimonianze e testimoni. I Martyria e i mente al suo disegno di amore. campioni della fede”: il tema della Seduta pub- Anche oggi la Chiesa, se vuole efficace- blica delle Accademie Pontificie, ospitata nel mente parlare al mondo, se vuole continuare pomeriggio del 30 novembre 2011 nel Palazzo ad annunciare fedelmente il Vangelo e far sen- S. Pio X in Via della Conciliazione a Roma. tire la sua presenza amichevole agli uomini e L’incontro è organizzato dal Pontificio Con- alle donne che vivono la loro esistenza sen- siglio della Cultura e dal Consiglio di coor- tendosi “pellegrini della verità e della pace”, dinamento fra le Accademie. Roberta Gisotti deve farsi, anche nei contesti apparentemente ha intervistato il cardinale Gianfranco Ravasi, più difficili o indifferenti all’annuncio evan- presidente degli enti promotori. gelico, testimone della credibilità della fede, deve cioè saper offrire testimonianze con- D. – Cardinale Ravasi, un appuntamento crete e profetiche attraverso segni efficaci e atteso quello della Seduta pubblica delle Ac- trasparenti di coerenza, di fedeltà e di amore cademie Pontificie, dedicato quest’anno ai appassionato e incondizionato a Cristo, non martiri campioni della fede e alle testimoni- disgiunto da un’autentica carità, dall’amore anze archeologiche. Eminenza, lei introdurrà per il prossimo. i lavori: quali aspetti porrà in risalto? Ieri come oggi, il sangue dei martiri, la loro R. – Innanzitutto ricordiamo che son ben tangibile ed eloquente testimonianza, tocca il sette le Accademie Pontificie che, da angola- cuore dell’uomo e lo rende fecondo, capace di ture diverse, si interessano di temi teologici e far germogliare in sé una vita nuova, di acco- culturali in senso lato. Quest’anno vengono gliere la vita del Risorto per portare risurrezio- coinvolte due Accademie specifiche, che sono ne e speranza al mondo che lo circonda. quella cosiddetta “Cultorum Martyrum”, che Proprio per incoraggiare quanti vogliono si preoccupa cioè del culto dei martiri romani, offrire il loro contributo alla promozione e alla in particolare nelle catacombe, e la Pontificia realizzazione di un nuovo umanesimo cristia- Accademia Romana di Archeologia. Il cuore no, attraverso la ricerca archeologica e storica, di questa celebrazione è legato proprio a due accogliendo la proposta formulata dal Consi- parole italiane, che sono nel titolo della Se- glio di Coordinamento, sono lieto di assegnare duta stessa, e che sono significative pur nel- ex aequo il Premio delle Pontificie Accademie la loro vicinanza, nella loro assonanza, nella Ecclesiastiche allo Studium Biblicum Francis- loro radice comune e sono “testimonianze” e E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 439

“testimoni”. La testimonianza è quella viva anche che l’orizzonte è molto vasto, perché le dei martiri, i quali - con la loro storia, col loro testimonianze prime, la memoria prima sono sangue, con la loro esistenza e con la memoria in quella terra, nella Terra Santa. successiva - costituiscono una continua e inin- terrotta presenza della fede nelle nostre comu- 4. Elezione al femminile per la prima volta in nità fino ai nostri giorni, perché – come ben una facoltà teologica pontificia sappiamo - martiri ancora ci sono. L’altra pa- rola è “testimoni”: i testimoni possono essere Teologia con voce di donna anche dei documenti che noi abbiamo, dei ma- teriali che possono essere affidati, per esem- A colloquio con suor Mary Melone, pio, alla pietra, che possono essere affidati ad nuovo decano all’Antonianum elementi artistici, che possono essere affidati anche – alcune volte – a dei monumenti. Ecco Durante un’insolita ottobrata romana, puoi allora la dimensione archeologica: quindi due scoprire tante cose. Ad esempio che l’estate elementi, la storia e la testimonianza archeolo- di san Martino quest’anno ha anticipato il suo gica, il documento archeologico che, insieme, treno; che al bar dell’Antonianum fanno il cap- si incontrano in questa celebrazione. puccino più buono della zona di San Giovanni; che il nuovo decano della facoltà di teologia D. - Un passato indagato che deve servirci della stessa università, suor Mary Melone, è ad interpretare il presente? una quarantasettenne che dimostra dieci anni R. – C’era un grande filologo e studioso di meno. del secolo scorso, che si chiamava Giorgio Pasquali, il quale – in una sua opera del 1920 Spezzina, francescana, laurea in pedago- – aveva formulato questa dichiarazione: “Chi gia, dottorato in teologia, specializzazione in non ricorda, non vive”. Effettivamente ricorda- dogmatica, già preside di scienze religiose, re vuol dire avere un’identità; avere una memo- oggi, a nemmeno cinquant’anni, è decano di ria vuol dire anche sapere chi siamo, da dove teologia nella Pontificia Università Antonia- veniamo, quali sono le nostre radici. Ebbene num. Un percorso ragguardevole! noi viviamo in un’epoca, purtroppo, di sme- Ho iniziato a insegnare qui una decina di moratezza ed è significativo perciò ritornare a anni fa, dopo avervi fatto quasi tutta la mia for- queste antiche origini, a queste antiche radici mazione teologica. È un ambiente che conosco per ritrovare ancora la nostra identità, che era bene. Nonostante la facoltà di teologia sia la fatta di figure coraggiose, coerenti, con un pro- più grande dell’università, è comunque una fa- filo netto nell’interno della loro esistenza; e, coltà in cui ci conosciamo tutti (alcuni dei miei dall’altra parte, era fatto anche di componenti attuali colleghi sono stati miei professori). Ho artistiche e quindi di bellezza, di manifestazio- sempre trovato molta fiducia, molta stima da ne esteriore, ma che era anche viva, incisiva nel parte dell’ambiente accademico. L’Antonia- tessuto culturale di un popolo. Questi elementi num è retta dall’ordine dei frati minori e per sono alla base anche di questa giornata. solito la carriera accademica è riservata a lo- ro. Ma nei miei confronti l’ordine ha sempre D. – Sappiamo che il cardinale Bertone manifestato grande fiducia e stima dandomi la leggerà un messaggio di Benedetto XVI e con- possibilità di una carriera accademica. Sono segnerà il Premio delle Pontificie Accademie: tra i pochi professori non dell’ordine ad avere possiamo avere qualche anticipazione? la possibilità di una stabilità. R. – Sì, posso anticipare che uno dei pre- miati è lo Studio Archeologico Francescano L’età media del corpo docente è così giova- della Flagellazione di Gerusalemme, che non ne o lei è un’eccezione? solo ha custodito i luoghi santi cristiani, ma In effetti il corpo docente ha un’età media che ha anche – attraverso l’impegno archeo- tra i quaranta e i cinquanta anni (anche se ov- logico – cercato di riportarne in luce la bel- viamente non mancano le eccezioni). Certo, lezza, la memoria, la ricchezza documentaria molti di questi professori sono in via di stabi- e monumentale. In questa luce la presenza lizzazione, però sì, effettivamente l’età è abba- dei Francescani di Terra Santa, che saranno stanza giovane. Ma non è un caso: su questo si rappresentati anche dal loro Superiore, che è riflette il grande sforzo che l’ordine dei minori il padre Pizzaballa, è un modo per affermare sta facendo. Considerando i problemi di voca- 440 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 zioni, è un grande impegno e una scelta precisa forte. Molto forte soprattutto in questi grandi dedicare tanti frati e investire tante forze gio- maestri, come per Riccardo di San Vittore con vani nell’insegnamento. la sua visione della relazionalità, tema che nel- la teologia pone degli interrogativi molto pro- Alla facoltà di teologia lei è una delle po- fondi. Dunque sì, l’indirizzo dei miei studi è che donne? quello di indagare i testi tentando di enucleare Sì, siamo tre donne (due religiose) su un to- una linea di pensiero che possa essere signifi- tale di ventiquattro docenti. Le docenti sono cativa per l’oggi. più numerose (sette, di cui una sola laica) all’I- stituto Francescano di Spiritualità e all’Istituto Ha scritto della necessità di evitare la ten- Superiore di Scienze religiose (dieci, io sono tazione di voler per forza riempire i vuoti do- la sola religiosa), giacché le discipline sono cumentari. meno legate alla sfera teologica. Non ricordo assolutamente questa mia espressione! (ride) Credo comunque che que- In lei è nata prima la vocazione religiosa o sta tentazione l’abbiamo. Quando si frequenta quella da studiosa? un autore, si finisce per affezionarvisi. Ricor- Sono sempre stata molto studiosa! Proprio do la mia prima difesa di laurea con il profes- la passione per lo studio è stata una delle co- sor Pieretti, che mi aveva assegnato come au- se per le quali ho più esitato ad abbracciare la tore Gabriel Marcel. Ebbene, in sede di difesa vita religiosa. Anche perché nella mia congre- mi sentii dire da lui: «la presentazione che la gazione all’inizio (e giustamente!) mi hanno studente fa è abbastanza oggettiva, si respira detto che non sceglievo un titolo di studio, nella sua tesi una grande simpatia per l’auto- sceglievo una forma di vita. Nel mio istituto re». Rimasi molto colpita: non pensavo di aver comunque c’è sempre stata la tradizione di la- fatto una presentazione «abbastanza oggetti- sciare molto spazio alla formazione religiosa va». Pensavo di aver fatto una presentazione delle giovani sorelle, quindi ho avuto la pos- oggettiva! La frase del professore mi è rimasta sibilità di frequentare sia la Libera Università impressa perché poi ho sempre verificato che Maria Santissima Assunta (che allora era an- studiando un autore si instaura una simpatia cora un’università privata per giovani ragazze che rischia di condizionare l’oggettività. Que- o religiose; alla Lumsa devo molto in termini sto anche per quanto riguarda la ricostruzione di metodo), poi è arrivato l’orientamento alla del pensiero: molte volte, soprattutto nei con- teologia, che quasi mi ha sorpreso. Non avrei fronti di alcuni autori, il desiderio di portare mai pensato di tornare agli studi teologici! È alla luce il pensiero, di riscoprirne l’attualità, stata, come diciamo noi, una scelta fatta insie- la significatività per l’oggi, ci fa un po’ forzare me. Il frutto di un discernimento che però mi quello che abbiamo. Invece bisognerebbe ac- ha affascinato. cettare i vuoti che ci sono. Non tutto ciò che i documenti dicono è adatto per noi, o può es- La sua metodologia coniuga aspetto stori- sere utilizzato come noi vorremmo. Pensi ad co e aspetto teologico. Antonio, notoriamente oggetto di una questio- Negli studi mi dedico soprattutto all’appro- ne perché nei suoi sermoni non cita mai san fondimento teologico del pensiero dei grandi Francesco. Uno ci rimane un po’ male! Ma maestri, in particolare a Riccardo di San Vit- come, il primo grande francescano, la prima tore e Antonio di Padova. Antonio è una figu- grande opera di letteratura teologica non cita ra piuttosto emblematica perché viene da una mai Francesco? Allora in questo caso cerchia- formazione vittorina (in quanto canonico ago- mo di giustificare, di trovare i temi francescani stiniano) ed è passato poi ai frati francescani, più classici per dire: vedi non ha detto Fran- divenendo il primo grande studioso del france- cesco, ma Francesco c’è. Ci deve essere per scanesimo (a lui è dedicata la nostra universi- forza. Forse invece non c’è. Forse non era il tà). Storico e teologico significa compiere una suo interesse. Forse bisogna avere il coraggio ricostruzione del pensiero e della formazione di lasciare questi vuoti. dei loro scritti, possibilmente con strumen- ti adeguati, per giungere alla conoscenza nel La figura del decano: nelle università sta- tentativo di elaborare un pensiero teologico tali è il professore più anziano per cattedra che sia comprensibile, che possa essere messo che fa momentaneamente le veci del preside. in luce nella sua attualità che è ancora molto Lei invece è stata eletta. 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Già, tutti pensano che siamo decrepiti! (ri- riflessione su questo mistero. Ma proprio per- de) Nelle nostre università pontificie il decano ché tale va fatta con sensibilità diverse, questo ha la funzione di preside di facoltà. La qualifi- sì. Il modo di accostarsi al mistero, il modo ca non è legata all’anzianità, ma a un’elezione con cui una donna riflette su questo mistero del consiglio di facoltà che vota tra i professori che si dà, che si rivela, è sicuramente diverso stabili (quindi titolari di cattedra). da quello di un uomo. Ma non per contrappo- sizione. Io credo nella teologia, e credo che la Che la prima decano donna in teologia di teologia fatta da una donna sia propria di una un’università pontificia sia dell’Antonianum è donna. Diversa, ma senza la rivendicazione. un caso o si inscrive nella tradizione france- Altrimenti mi sembra quasi di strumentaliz- scana? zare la teologia, che invece è un campo che Non saprei. Probabilmente è un caso, pro- richiede l’onestà di chi si mette di fronte al babilmente invece è dovuto a vari fattori. Per mistero. Riflettiamo sul mistero che si dà: è il esempio il fatto che l’università francescana mistero che si dà, non siamo noi che lo ricer- non è una delle più grandi, il che consente di chiamo. Anche se ovviamente io mi accosto avere un corpo docente abbastanza contenu- nella mia realtà. Tutto questo si vede e si sente to, il numero degli stabili non è enorme come anche nel nostro ambiente accademico. Oggi, potrebbe essere forse quello della Gregoriana più che la contrapposizione, serve la comple- o della Lateranense. La seconda ragione è che mentarietà e la ricchezza dei diversi approcci. qui davvero c’è tanta stima e tanta apertura nei In questo senso forse è necessario che lo spa- confronti della docenza femminile. E un segno zio sia dato. Ma non solo da parte degli uomi- ne è la mia elezione: non sono tra gli stabili più ni. Noi donne facciamo fatica a dedicarci alla anziani (sono diventata stabile solo lo scorso teologia per tantissimi motivi. Normalmente anno), eppure eccomi qui. la donna non ha uno spazio proprio (tranne le salesiane), non abbiamo università pontificie. Ha in programma dei cambiamenti? Ci sono molti problemi che sono all’origine di La nostra facoltà ha avviato già da anni un questa scarsa presenza femminile. Però sareb- suo cammino di rinnovamento qualitativo. Il be davvero importante, una fonte di arricchi- processo di Bologna ha chiesto un po’ a tutte le mento, se le suore, e anche le laiche, potessero università un ripensamento, un miglioramento dare il loro apporto. Perché è una ricchezza. della qualità. E l’Antonianum ha risposto. So- La teologia fatta dalle donne è una teologia no certa che continueremo in questa direzione. fatta dalle donne: non si può dire che non sia Del resto, la funzione del decano è sì quella di caratterizzata! Però come complementarietà e coordinare, ma dietro c’è il consiglio di facol- ricchezza, più che come contrapposizione o ri- tà che è un consiglio qualificato per dare gli vendicazione di spazi. orientamenti anche della ricerca, l’impostazio- ne teologica. Il nostro è un lavoro di équipe. A che punto è il cammino delle donne nel- la Chiesa? I passi avanti sono reali o è mera Teologia al femminile: aveva senso, ha sen- apparenza? so, avrà senso? Il tempo di «Colei che è», il Penso che i passi siano reali. Certamente lo saggio di Elizabeth Johnson che, per la prima sguardo non può essere commisurato sui tempi volta, affrontava in modo radicale il problema che la Chiesa ha, che sono tempi che rifletto- del discorso su Dio in un linguaggio inclusivo, no una maturazione del pensiero avvenuta in è passato? Oggi è meglio parlare di teologia centinaia di anni. Però secondo me lo spazio tout court? nuovo c’è ed è reale. E credo anche che sia Non sono per questo tipo di etichette, teolo- irreversibile, nel senso che non è una conces- gia al femminile. E soprattutto non sono per le sione, ma un segno dei tempi da cui non c’è contrapposizioni, pur non ignorando che forse ritorno. Non è un far finta. Credo che questo in passato c’è stato motivo per la contrappo- dipenda molto anche da noi donne. Siamo sizione. Forse anche nel presente, non lo so. noi che dovremmo cominciare. La donna non Sicuramente lo spazio alle donne deve essere può misurare lo spazio che ha nella Chiesa su maggiormente garantito. Parlare di teologia al quello dell’uomo: abbiamo un nostro spazio femminile non risponde proprio alla mia vi- che non è né minore né maggiore di quello sione: c’è solo la teologia. La teologia come dell’uomo. È il nostro spazio. Finché pense- ricerca, come sguardo rivolto al mistero, come remo che dobbiamo ottenere quello che hanno 442 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 gli uomini, non funzionerà. Certo, anche se i Francescanae y la Ratio Studiorum en la for- passi fatti sono reali, ciò non significa che sia mación franciscana cotidiana de nuestras En- stato fatto tutto. Si può fare ancora molto, ma il tidades en América Latina. Para tal fin se hizo cambiamento c’è, si vede, si avverte. E penso una relectura de la asimilación y aplicación de che (a prescindere dalla mia persona) l’elezio- dichas Ratios en nuestra tarea formativa en esta ne di una donna in una università pontificia sia zona. Fueron también objetivo del Congreso, anche un segno di questo. La seduta che mi ha abordar algunos temas tales como: la forma- eletto era tutta maschile! ción franciscana en los consejos evangélicos, el acompañamiento de los hermanos llamados Quindi non c’è stato bisogno delle quote? a los ministerios y la formación franciscana No (ride). Non delle quote, ma della colla- en la vida sacramental; siempre en cumpli- borazione. Anche se è auspicabile che la colla- miento de los mandatos del Capítulo General borazione cresca! OFM 2009. Actualmente en la UCLAF caminan 1.284 Giulia Galeotti formandos, distribuidos como sigue: 359 can- [L’Osservatore Romano, 7 dicembre 2011] didatos, 224 postulantes, 121 novicios, 438 profesos simples. Estos jóvenes son acom- pañados por 240 formadores. 3. Congressi Primer núcleo: La formación franciscana 1. Congreso de Formadores Franciscanos en América Latina, aplicación de la RFF y RS. en América Latina (UCLAF) El primer día del Congreso se inauguró Bogotá, Convento de San Bernardino de con la celebración de la Eucaristía, presidida Siena, Colombia, 11-18.09.2011 por el Vicario Provincial de la Provincia de la Santa Fe de Colombia, Fr. Mario Wilson 1. Crónica Ramos ofm. Seguidamente se iniciaron las El Congreso Continental de Formación sesiones, abiertas por la lectura de la carta de celebrado en Bogotá, Colombia, tenía como saludo al Congreso del Ministro General, Fr. objetivo, reflexionar juntos como Hermanos José Rodríguez Carballo ofm, en la que nos Menores Formadores, para ser “portadores animaba a reflexionar seriamente sobre la la- del don del Evangelio” en América Latina. bor formativa que llevamos a cabo. A conti- Fue convocado por el Ministro General, como nuación siguieron los saludos de bienvenida respuesta a los mandatos del último Capítu- de las Provincias Franciscanas en Colombia: lo General. El Congreso fue organizado por por la de la Santa Fe, Fr. Mario Wilson Ramos el Secretariado General para la Formación y ofm, Vicario Provincial; y por la de San Pablo, los Estudios OFM y la Unión de Conferencias Fr. Edgar Santos ofm, Ministro Provincial. La Franciscanas de Latinoamérica (las Conferen- animación litúrgica y la moderación de las se- cias del CONO SUR, BOLIVARIANA, BRA- siones fue responsabilidad de la Provincia de SILEÑA, MÉXICO-AMÉRICA CENTRAL- la Santa Fe de Colombia. CARIBE). Amén de exponer el horario y la metodo- Han participado 51 frailes responsables de logía de trabajo, se inició la presentación de las la formación franciscana en las áreas de pro- ponencias. En la mañana, Fr. Vidal Rodríguez moción vocacional o postulantado y los maes- López, ofm, Secretario General de Formación tros del postnoviciado. La distribución por y Estudios, presentó el tema: “Un congreso naciones es como sigue: uno de Chile y otro continental de formación, para ser portado- de Puerto Rico; dos hermanos de Bolivia, del res del don del Evangelio en América Latina”. Caribe, de Panamá, de Paraguay, de Ecuador, Después se procedió a la presentación de los de Venezuela; cuatro de Argentina y de Perú; participantes en el Congreso, los cuales ofre- cinco de México, seis de Colombia y diecio- cieron una síntesis de la realidad de la forma- cho de Brasil. También participaron Fr. Vidal ción en la propia Entidad. Rodríguez López ofm, Secretario General para Ya en la tarde, Fr. Vidal tomó de nuevo la la Formación y los Estudios de la Orden; y el palabra para presentar, a partir de las respues- Vicesecretario, Fr. Sergiusz Baldyga ofm. tas al cuestionario que el Secretariado General El objetivo principal de este Congreso era de Formación y Estudios había enviado pre- verificar la aplicación de la Ratio Formationis viamente a las Provincias, una “La lectura E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 443 sintética de las respuestas al cuestionario so- del Rector, los Decanos de las Facultades de bre la formación en las Provincias”, ofrecien- Filosofía y de Teología nos informaron sobre do una pautas concretas para, en cada etapa la programación, métodos educativos y peda- de formación inicial, pasar de lo bueno a lo gogía formativa aplicados en dicha Universi- mejor. En la segunda parte de la tarde se abrió dad Franciscana. El encuentro en la Universi- el diálogo en el Aula sobre los temas aborda- dad concluyó con una velada musical y la cena dos, la aplicación de la RFF y RS, así como de que nos ofreció la Fraternidad Franciscana de los desafíos y propuestas que surgen a partir S. Buenaventura, encargada de la Universidad. de los cuestionarios y de la realidad concreta de la formación en las Entidades en América Cuarto núcleo: La formación franciscana Latina. en la vida sacramental El cuarto día fue la Conferencia BOLIVA- Segundo núcleo: La formación franciscana RIANA la encargada de la animación litúrgica en los consejos evangélicos y la moderación en el aula. En la mañana se La segunda jornada, martes, estuvo ani- siguió con el tema del acompañamiento de los mada en la liturgia y en la moderación por la hermanos llamado al ministerio, en la moda- Conferencia CONO SUR. La ponencia corrió lidad de trabajo por grupos, tras los cuales las a cargo de Fr. Fernando Uribe ofm, profesor conclusiones de los mismos fueron llevadas a de franciscanismo en la Pontificia Universidad la Asamblea, donde se abrió un amplio diálogo Antonianum de Roma; sobre el tema “La for- sobre la importancia de abordar conveniente- mación franciscana en los consejos evangéli- mente este tema en la formación cos, a partir de los escritos de S. Francis- La tarde se dedicó a la exposición teórica co”. Se presentó requiriendo una implicación sobre el tema: “La formación franciscana en directa de los grupos en la metodología, llevan- la vida sacramental”; ofrecida por Fr. Carlos do a cabo una lectura comentada del texto en Beto Breis ofm, que primero hizo un lectura los talleres, sacando conclusiones, que fueron sacramental de la vida de S. Francisco, para llevadas a la Asamblea de la tarde, donde en pasar a una aplicación práctica de la iniciación la puesta en común, se expusieron al conjunto y vida sacramental en la formación desde la del Congreso, abriendo el diálogo a partir del espiritualidad franciscana. tema y su aplicación en la formación, desde la La tarde del cuarto día tuvo un particular iluminación dada al acercarnos de nuevo a las momento de oración, pues las vísperas se cele- Fuentes Franciscanas más genuinas. braron dentro de una liturgia de adoración eu- carística. Allí ante el Sacramento de la Vida, Tercer núcleo: el acompañamiento en la pusimos nuestros afanes y esperanzas, pues formación de los hermanos llamados al minis- todo tiene en el Pan y el Vino de Cristo, su terio. fuente y su culmen, también la formación. El tercer día del Congreso, contó para la Tras la cena, se celebró una recreación animación litúrgica y la moderación con la amenizada por músicas latinoamericanas, en Conferencia BRASILEÑA (CFB); y el ponen- la que se compartieron los presentes que los te fue Fr. Daniel Felitas ofm, sobre el tema: hermanos habían traído de sus tierras de ori- “El acompañamiento en la formación inicial gen para regalar a los participantes, con lo que de los frailes llamados al ministerio”; desde la noche se llenó de sones, colores, tradiciones una perspectiva que aunaba la psicología y las y sabores de los pueblos latinoamericanos. indicaciones formativas de la RFF. La mañana ocupó la reflexión teórica sobre el tema, clari- Quinto núcleo: conclusiones para seguir ficando algunas primeras reacciones al tema. formando en América Latina Por la tarde, tuvimos una visita cultural, vi- El quinto día, fiesta de las Llagas de S. sitamos la Universidad de San Buenaventura Francisco de Asís, estuvo animado en la litur- en la sede de Bogotá (Universidad de la Pro- gia y en la moderación por la Provincia de San vincia de la Santa Fe de Colombia). Nos reci- Pablo de Colombia. Se celebró la Eucaristía bieron el Rector Fr. José Wilson Téllez Casas de clausura presidida por Fr. Vidal Rodríguez ofm, y el Secretario Fr. Juan de la Cruz Cas- López ofm, de la SGFS. El cual glosó desde la tellanos Alarcón ofm. Primero nos invitaron a experiencia pascual de S. Francisco en la Ver- conocer los diferentes edificios de la Universi- na, a la luz de la Palabra de Dios, los temas del dad, y en un segundo momento, tras el saludo congreso. 444 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Hay que decir que, desde el primer día, ca- Pontificia Universidad Antonianum, en Roma, da una de las cuatro Conferencias participan- la Facultad de Ciencias Bíblicas en Jerusalén tes eligió a un representante para que juntos (Israel), y los Institutos de Estudios Ecuméni- formaran parte de la Comisión de Redacción. cos en Venecia (Italia) y el Instituto Teológico Dicha Comisión tenía la misión de ir glo- de Murcia (España)… Insistiendo en la necesi- sando sintéticamente las conclusiones de los dad que la Orden tiene de crecer en nivel inte- grupos, y el diálogo en la Asamblea a cada lectual y académico, de cara a que los estudios núcleo temático, de cara a presentar, en este estén al servicio de nuestra misión evangeli- día quinto, una serie de propuestas operativas zadora como Hermanos Menores. Se recordó que conformarían el documento final del Con- la urgencia de formar formadores, ofreciendo greso. el “Master de Formación para Formadores” Así fue, gracias al trabajo de los Secretarios en la Pontificia Universidad Antoniamum de de los grupos, la Comisión de Redacción pre- Roma. Así como también de formar evange- sentó al Congreso, en Asamblea Plenaria, la lizadores, ofreciendo el “Master en Evangeli- propuesta que quería recoger todo lo reflexio- zación” del Instituto Teológico de Petrópolis nado en estos días. Tras un diálogo en el Aula, (Brasil). que enriqueció el texto, se pasó a la votación También se presentó la Casa de Estudios por núcleos, del texto final del Congreso. El de la Orden, la Fraternidad Franciscana Inter- documento fue aprobado, prácticamente, por nacional “P. Gabriele M. Allegra OFM” en el unanimidad. Colegio Internacional S. Antonio de Roma; Se clausuró el Congreso con la intervención experiencia de formación permanente interna- de Fr. Vidal Rodríguez de la SGFS, el cual re- cional para especializarse en diversas discipli- cogiendo el sentir de los hermanos, agradeció nas, Casa abierta a toda la Orden. muy vivamente a la Provincia de la Santa Fe Precisamente para todo ello, para fomentar la acogida y celebración del Congreso. Con- la formación y los estudios, la Orden Francis- cretamente a los responsables de la Casa de S. cana tiene a disposición una política de becas Bernardino, Fr. José Alirio Urbina ofm y Fr. para los hermanos, cuyo reglamento ha sido Segundo Daniel Niño ofm; así como la dispo- recientemente revisado. Becas que están al nibilidad de la Comunidad y de los hermanos servicio de las Entidades necesitadas para que profesos simples de la Fraternidad, que como los frailes puedan acceder a un mayor nivel de “padrinos” se han esmerado en atenciones a formación, estudios, y preparación en aras de los congresistas, cuidando desde la música y una calidad de vida más evangélica y misione- sacristía en la liturgia, hasta el servicio en el ra de nuestras Fraternidades. refectorio y la limpieza de la Casa. Y fueron siete días, mañanas y tardes, y También se animó a favorecer la asimila- Dios hizo que fueran buenos. Cada día alaba- ción de las propuestas del documento final del mos al Señor como conviene, en los laudes y Congreso en las Entidades y en los Secreta- en las vísperas; y cada día, el Señor Jesús, se riados Provinciales de Formación y Estudios. nos hizo Pan y Vino, al celebrar la acción de Pues si el Congreso tuvo tres partes, una pre- gracias de la Iglesia. Y hubo buen espíritu de paratoria; la segunda, su misma celebración; colaboración, franco diálogo y madura res- la tercera, que tiene su inicio ahora, es la fase ponsabilidad, para llegar fraternamente bien a que debe contemplar la asimilación de las pro- buen puerto: formar y formarnos para ser por- puestas en la realidad concreta de nuestra for- tadores del Evangelio en América Latina. mación permanente e inicial en las Fraternida- A Él, que es “todo bien, sumo bien, bien to- des repartidas por toda América Latina. Para tal”, sean dadas las gracias, y a Él restituimos ello tanto el SGFS como los participantes del todo el bien que nos hizo, y nos hará, por este Congreso, llaman a la responsabilidad de to- Congreso. Amén. dos en esa tarea, tanto de los Ministros, como de los Secretarios de Formación, como de los Fr. Vidal Rodríguez López ofm mismos formadores y formandos; pues todos Secretario General estamos llamados a implicarnos en la forma- para la Formación y los Estudios ción para caminar en fidelidad vocacional a nuestra vida y misión franciscana. 2. Mensaje de saludo del Ministro general Por parte de la SGFS, también se recordó OFM la oferta de estudios de la Orden, a través de la E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 445

Queridos hermanos, que el Señor os de la ternidad de Formación. Estamos llamados paz. a crecer en el trabajo y coordinación de los Secretariados, y estos, al interno de cada Con agrado quisiera saludaros a todos y ca- Conferencia. da uno de los participantes en este I Congreso – La formación permanente. La formación Continental de Formación en América, for- permanente no es algo opcional, sino que madores de las Conferencias: BOLIVARIA- debe ser asimilada como un elemento natu- NA, BRASILEÑA, CONO SUR, MÉXICO- ral de nuestra vida fraterna. AMÉRICA CENTRAL-CARIBE. – La formación y la inculturación. La incultu- Quisiera también animaros a celebrar y tra- ración es el modo característico de nuestra bajar en este Congreso. A celebrar el don de presencia de vida evangélica en fraternidad. la vocación franciscana que hemos recibido. Por tanto la formación debe ser inculturada, Animaros a trabajar para que el desarrollo de que tenga en cuenta los parámetros eclesia- vuestro encuentro, dé frutos positivos para la les, culturales, sociales… de cada entorno formación permanente e inicial en nuestras para asimilar los valores positivos de cada Fraternidades que caminan en América. tradición y traducirla en nuestra vida. La vida consagrada en general, y nuestra – La formación y la comunión. Caminamos Orden, en particular, está convencida, cada vez hacia formas fraternas donde la internacio- más, de que el presente y el futuro, de nuestra nalidad y la pluralidad cultural empieza a vocación y misión, se juega en el dinamismo ser lo cotidiano. La colaboración en la for- formativo de cada uno de los hermanos y de mación, entre las distintas Entidades y el cada una de nuestras Fraternidades. La for- formar desde fraternidades cada vez más mación permanente “humus” de la formación internacionales y multiculturales es un reto inicial, debería permear toda nuestra tensión y también un testimonio evangelizador. espiritual. Estar en permanente formación es – La formación y la evangelización. La razón vivir respondiendo continuamente a Dios Om- de ser de la Orden es la evangelización, ne- nipotente, que no se cansa jamás de llamarnos cesitamos dar un mayor impulso al acento a vivir el Santo Evangelio de su Hijo, el Señor evangelizador de nuestra vida y misión en Jesús, nuestro Hermano. todos los niveles de la formación. Las bienaventurados Francisco y Clara de – La formación y la espiritualidad. Nuestra Asís, siguieron las huellas del Señor Jesús has- vida sólo se sostiene desde una fuerte ex- ta el final de sus días. Ninguna circunstancia, periencia de Dios. Los pueblos de América ningún logro y ninguna dificultad les hicieron gozan de una fuerte sensibilidad religiosa detener esa búsqueda. Ellos, como tantos otros que debe formarse evangélicamente. Nues- hermanos y hermanos nuestros, se formaron tras fraternidades deben formarse para ser desde el Evangelio para vivir y anunciar el ámbitos de espiritualidad cristiana, tanto Evangelio. para sostener nuestra vida, como para estar Nosotros, como ha reafirmado el Capítulo abiertos a aquellos que están en búsqueda General de Asís 2009, queremos ser “porta- espiritual. dores del don del Evangelio”. Con este fin, La evangelización y la implantación de la el mismo Capítulo, dispuso que se celebrasen Orden Franciscana en América van a la par. Congresos Continentales de Formación como Debemos aprender de lo mejor de nuestra his- el que ahora celebramos en América. Damos toria, no para cantar las hazañas del pasado, gracias a Dios sumamente amado por poder sino para empujar el presente con la fuerza celebrar el Congreso y por cada uno de voso- apasionada de aquellos hermanos que enton- tros que os dedicáis a la formación en las deli- ces y ahora, saben sembrar el Evangelio en el cadas áreas del cuidado de las vocaciones, del corazón de las gentes de estas tierras, generan- postulantado y la profesión simple. do fe y cultura; fe en el Dios revelado en Jesús Con vosotros, quisiera subrayar algunos de Nazaret y culturas más justas, solidarias, y núcleos de fuerza para pasar de lo bueno a lo respetuosas con la creación y garantes de la mejor en la formación en América: dignidad de toda persona. – La formación y la RFF. La RFF es el ins- La formación en la Orden Franciscana en trumento de orientación común de nuestra general, y en América, en particular, ha de ser formación, que debe ser traducida y aplica- capaz de forjar una identidad interior configu- da según la realidad de cada Entidad y Fra- rada vocacionalmente con Cristo, compartida 446 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 fraternamente con los hermanos y creadora de Acompañad pues a los hermanos para seguir a una comunión eclesial sólida, constructora de Cristo, en fraternidad, en la Iglesia, en medio comunidades y sociedades que promuevan el de las gentes… para que tengan cada día el pan bien común. Lo mejor que podemos dar a los nuestro cotidiano y siempre en el corazón. queridos pueblos americanos es nuestro “ser Formáis para formar parte de una Orden, frailes menores”, viviendo el Evangelio con que es una familia universal, que quiere “ca- la mayor pureza y radicalidad, sin más interés minar desde el Evangelio”. Los nuevos de- que conozcan al Altísimo y sumo Dios Om- safíos exigen nuevas colaboraciones en vistas nipotente y lo celebren en la Palabra y en la del redimensionamiento y la restructuración Eucaristía de la Iglesia. de la Orden (cf. Subsidio del Definitorio ge- El Papa Benedicto XVI, hablando a los re- neral OFM, Roma 211). Formáis frailes ame- ligiosos de América, en Aparecida decía: “La ricanos para que estén disponibles a la llamada sociedad latinoamericana y caribeña necesita de Dios a través de la mediación de la obedien- vuestro testimonio: en un mundo que muchas cia. Los proyectos misioneros quieren ser in- veces busca ante todo el bienestar, la riqueza y ternacionales, son ya muchas las fraternidades el placer como objetivo de la vida, y que exalta multiculturales en vuestro continente y fuera la libertad prescindiendo de la verdad sobre el de él. Muchos hermanos americanos viven y hombre creado por Dios, vosotros sois testi- trabajan en nuevas culturas con lenguas y tra- gos de que hay una manera diferente de vivir diciones diferentes… en el futuro se nos exi- con sentido; recordad a vuestros hermanos y girá una mayor generosidad, formar para saber hermanas que el reino de Dios ya ha llega- salir de la propia tierra si se nos pide, para ir do; que la justicia y la verdad son posibles si al encuentro del Señor, para anunciar el Evan- nos abrimos a la presencia amorosa de Dios gelio, para compartir la vida con los deshere- nuestro Padre, de Cristo nuestro hermano y dados de esta hora. El Evangelio nos empuja Señor, y del Espíritu Santo nuestro Consola- para empujar la historia hacia el Reino de Dios dor. y su justicia. Con generosidad, e incluso con heroísmo, Rezo al Padre de las Misericordias por el seguid trabajando para que en la sociedad rei- desarrollo y frutos del Congreso, y encomien- ne el amor, la justicia, la bondad, el servicio do a María Inmaculada, Madre de las Améri- y la solidaridad, según el carisma de vuestros cas, que nos ayude a formarnos como auténti- fundadores. Abrazad con profunda alegría vue- cos Hermanos Menores para ser portadores del stra consagración, que es medio de santifica- don del Evangelio, con nuestra forma de vida ción para vosotros y de redención para vues- franciscana, en comunión con la Iglesia, en los tros hermanos” (Discurso, 13 de mayo, n. 5). pueblos del continente americano. Que, como En Aparecida, la Iglesia que camina en tantos hermanos y hermanas nuestros, en el América confirmó su compromiso de llevar a pasado y en presente, sepamos entregar la vida cabo un proceso de una evangelización. Voso- por las gentes de América, para llenar la tierra tros como formadores tenéis la responsabili- del Evangelio de Cristo. dad de formar hermanos evangelizadores con Con mi fraterna bendición, una clara identidad como consagrados, cons- cientes de que la opción por la fraternidad es Fr. José Rodríguez Carballo ofm esencial en nuestra forma de vida, abiertos a Ministro General una cotidiana contemplación y escucha de la Palabra de Dios, dispuestos a servir a los más 3. Síntesis de la presentación del Congreso pobres y marginados, sin excluir a nadie; bu- del Secretario general para la Formación y scando formas de colaboración con el clero, los Estudios con los religiosos y con los laicos, en una úni- ca misión compartida; mensajeros de una paz Un Congreso continental de formación, y un perdón que supera toda herida por muy para ser portadores del don del Evangelio honda o antigua que fuera, testigos de la mi- en América Latina sericordia divina que desarma toda violencia y toda estructura de pecado. [...] Estáis llamados a formar testigos de Cristo, El Capítulo General del 2009 abre una y éste, pobre y crucificado, evangelizando las nueva etapa en la dinámica de los congresos culturas americanas de las que sois sal y luz. formativos confiados a nuestro Secretaria- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 447 do. El Capítulo pidió que fueran convocados Ministro General (cf. Carta, 11.11.2010), ha Congresos Continentales en toda la Orden y tenido como trabajo de base una encuesta que que estos confluyeran en un Congreso Interna- enviamos a los secretariados provinciales de cional para todos los Secretarios Provinciales las cuatro conferencias de América Latina, la de Formación y Estudios de la Orden, según cual ha sido trabajada en las Entidades, estu- acordó el Definitorio General. diada atentamente por el Secretariado en Ro- «El Definitorio general promueva, a través ma y volverá a ser analizada en el mismo Con- de la SGFS, la organización de encuentros a greso; en una dinámica general de relectura, nivel de Conferencias o Continentes para: asimilación y actualización de nuestro esfuer- • Los formadores de profesos temporales, zo formativo en América. dada la importancia de esta etapa. • Los formadores del cuidado pastoral de las V. Esperanzas del Congreso vocaciones y del postulantado, para profun- dizar el tema del discernimiento de la ma- Por tanto, iniciamos con este Congreso durez humana y cristiana» (Portadores del Continental de formación en América Lati- don del Evangelio, Mandato, 36). na, esta la segunda serie de Congresos Con- Al inicio del nuevo Definitorio, este Secre- tinentales. Una nueva fórmula e instrumento tariado presentó una primera programación, de formación permanente, que quiere por una que fue aprobada por el Definitorio, y según parte partir y llegar a la realidad concreta de se acordó en el Comité Ejecutivo del SGFS, se las áreas geográficas de las Conferencias. planifica como sigue como desarrollo de los El acercarnos a la realidad es una necesi- mandatos capitulares: CONGRESO DE ASIA dad, también de cara a la comunión de nuestra (EAC, SAAOC), 12-18 septiembre 2010, Ma- Orden. Es cierto que estamos llamados a hacer nila (Filipinas); CONGRESO DE AMÉRI- una reflexión fraterna más adherida a la reali- CA LATINA (UCLAF), 11-18 de septiembre dad, para responder mejor y más evangélica- 2011, Bogotà (Colombia); CONGRESO DE mente a la pregunta clave: ¿cómo formarnos ÁFRICA, 20-27 de novembre 2011, en Arusha permanentemente en vivir el evangelio? (Tanzania); CONGRESO DE AMERICA La respuesta es única, pues el carisma del se- DEL NORD (ESC), 1-7 de agosto 2012, en guimiento de Cristo en Fraternidad, dado al P. S. Sant Malo Center, Denver (Estados Unidos); Francisco es único y original; pero esta unidad CONGRESO DE EUROPA OCCIDENTAL, debe ser declinada en cada cultura con un genio (CONFRES, COMPI, COTAF, Custodia Tier- propio. El principio cristiano de la encarnación ra Santa), 22-29 de abril 2012, en Fátima (Por- nos lleva a inculturar el Evangelio en cada pue- tugal); CONGRESO DE EUROPA ORIEN- blo. Del mismo modo la “forma vitae” francis- TAL (NORD ESLAVA, SUD ESLAVA), cana debe enraizarse en cada cultura. Formar es 16-23 de septiembre 2012, en Split (Croacia). modelar permanentemente el corazón del llama- Los participantes son dos por entidad, un do desde el modelo que es Cristo. formador de la etapa de la profesión simple y Lejos de la tentación de la uniformidad o la otro formador, bien del área del cuidado pa- dispersión, “Hemos sido llamados a la liber- storal de las vocaciones o del postulantado (cf. tad”, con esa libertad debemos impostar una Mandato, 36). formación para el presente y para el futuro, Los temas también se eligieron de acuer- que necesariamente parta de la más rica y sana do con los mandatos (n. 35): a. Verificación tradición de la Orden pero que camine hacia del conocimiento y aplicación de la RFF y RS moldes nuevos. en la formación de las etapas de la Profesión Los retos son muchos, los cambios socio- Temporal y del Cuidado pastoral de las Vo- culturales, los movimientos migratorios, las caciones y en el Postulantado (Fr. Vidal Ro- nuevas comunicaciones, la injusticias sociales, dríguez ofm, SGFS); b. La formación franci- las guerras, la nuevas dependencias económi- scana en los consejos evangélicos (Fr. Fernan- cas, las estructuras políticas, las catástrofes na- do Uribe ofm); c. La formación franciscana en turales, conflictos interreligiosos, la evangeli- la vida sacramental (Fr. Carlos A. Beto Breis zación nueva (ad extra) o a renovar (ad intra), ofm); d. El acompañamiento en la formación el camino de nuestra Orden… inicial de los frailes llamados al ministerio (Fr. Son muchos los retos, y nadie ha dicho que Daniel Fleitas ofm). sea fácil, pero somos una Orden misionera y El presente Congreso, convocado por el como ha vuelto a afirmar el Capítulo General, 448 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 somos y queremos ser “portadores del don de den para ser portadores del Evangelio, como evangelio”. Formar para ello y en ello es el ha vuelto a proponerle Ministro General; pa- reto que se nos pide hoy, si queremos ser fieles ra ello debemos ser capaces de formar en los al Evangelio que hemos profesado, debemos núcleos de nuestra identidad y traducir esta “caminar desde el Evangelio” (Roma, 2010). misma identidad en formas culturales particu- Ser portadores del Evangelio en las Améri- lares según donde estemos. cas, en el mosaico de culturas y lenguas, en – La espiritualidad la diversidad de etnias y tradiciones, en su ri- a. profundamente evangélica, co patrimonio cultural y religioso, nos llevará b. en la escucha cotidiana de la Palabra de siempre a encontrar el hombre y la mujer que Dios en nuestras comunidades, busca el rostro de Dios en lo más profundo de c. en la celebración del misterio de Cristo, en su corazón, tantas veces de un modo incon- comunión con la Iglesia y creando comuni- sciente. Siendo así nos reconocemos como dades, “mendicantes de sentido”; compañeros de d. en la claridad vocacional de las exigencias una generación que también busca el sentido de los consejos evangélicos: obedientes, sin de la vida. Nosotros hemos encontrado a Cris- propio y en castidad to, alfa y omega, Señor de la vida; misterio que e. en una formación permanente real, progra- se desvela en la Palabra y la Eucaristía, en toda mada y posible, persona y en todo acontecimiento, en la Iglesia f. en una dinámica de discipulado, donde se y en la creación… El Evangelio es lo mejor asuma con normalidad el acompañamiento. que tenemos, por eso es un don, no una carga pesada ni algo prescindible, es un don hasta el – La fraternidad/minoridad punto de querer vivir de este don. a. creando fraternidades humanizadoras, Nuestra Orden quiere restituir el don del c. construyendo fraternidades que sean autén- Evangelio a los pueblos de América Latina, en ticos testimonios de vida cristiana, una Evangelización y Misión, que cuente cada b. reconciliando con nuestra vida sencilla toda vez más con la colaboración entre la Entida- forma de injusticia y opresión, des de la Orden, dando un rostro más plural a c. abriendo nuestras casas a la escucha, for- nuestras Fraternidades. mación y acompañamiento de los laicos, El objetivo de la formación es que la Orden agentes de pastoral, crezca, sino que sea anunciado el Evangelio a d. caminando hacia mayores cotas de colabo- toda criatura. Por eso, los primeros que hemos ración dentro de las Provincias, las Confe- de estar en continua evangelización somos rencias y la Orden, nosotros, como hermanos menores. La forma- e. ensayando fraternidades multiculturales, ción permanente es un continuo caminar desde multiétnicas e internacionales. el Evangelio, un volver a empezar de nuevo desde Cristo, que se ha hecho por nosotros ca- – La misión evangelizadora mino. a. nuestra razón de ser es evangelizar, y sólo Somos hermanos menores, “peregrinos y se evangeliza desde la vida evangélica, forasteros” que queremos vivir el Evangelio b. dejarnos evangelizar para poder evangelizar, en Fraternidad en América Latina. Un conti- c. acompañar los procesos de las comunida- nente que tantos miran con la codicia de ver des eclesiales con respeto y madurez pasto- en él un simple mercado donde vender con el ral, mayor rédito o comprar al más bajo costo. No- d. enraizar en cada cultura el evangelio con sotros queremos mirar América Latina con los expresiones propias que generen tradicio- mismos ojos de América, desde dentro, desde nes cristianas, la mirada de los hombres y mujeres de Améri- e. sabernos enviados por la Iglesia para cons- ca, para compartir con ellos el pan de la euca- truir Iglesia, ristía y la palabra del Evangelio. f. frente a situaciones endémicas de pobreza, ofrecer una posibilidad solidaria, VI. La Formación de la Orden Franciscana g. frente a injusticias nuevas o viejas, saber en América Latina ofrecer un perdón, reconciliación y paz, La formación permanente e inicial en h. frente al abuso de la creación, proponer un América Latina, tiene que estar en función de uso sostenible y respetuoso de la natura- la revitalización de la vida y misión de la Or- leza. E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 449

VII. Desafíos de la formación de la Orden – vida franciscana misionera, apasionada de Franciscana en América Latina Jesús, verdad del Padre, por lo mismo, ra- dicalmente profética, capaz de mostrar a la La Orden tiene cada vez más conciencia de luz de Cristo las sombras del mundo actual lo complejo que es poder contar con hermanos y los senderos de vida nueva, para lo que que tengan el don y el arte de saber formar. se requiere un profetismo que aspire hasta Para ello, es fundamental dejar de improvisar la entrega de la vida, en continuidad con la formadores, y programar a nivel de Provincias tradición de santidad y martirio de tantos y Conferencias la preparación de equipos de consagrados a lo largo de la historia del formadores que puedan, a medio y largo plazo, continente; acompañar la formación permanente e inicial. – vida franciscana servidora del mundo, apa- Invertir recursos humanos y económicos en la sionada por Jesús, vida del Padre, que se formación no sólo es la mejor garantía de futu- hace presente en los más pequeños y en los ro, sino también del presente. Tenemos un reto últimos, a quienes servir desde nuestro pro- que nos desafía: la formación de formadores. pio carisma y espiritualidad. Entrar en la cultura para poder evangelizar- la, es encarnar la vocación. Entrar en la vida de Conclusión nuestra generación, con sus valores y contrava- lores, con sus contradicciones y logros, es un Estamos celebrando un Congreso Con- reto difícil pero no que no podemos eludir. Nue- tinental de Formación en América Latina. stra vida fraterna no se desarrolla en el claus- América se convierte así en nuestro claustro tro, sino que se pone y se expone en mitad de que como una plaza nos abraza y se convierte la plaza, con todos sus riesgos, pero con toda su en el espacio para una buena parte de la Orden verdad. No podemos vivir una vida de inverna- que quiere crecer dinámicamente en forma- dero, protegida o escondida. Estamos llamados ción permanente. a salir a la intemperie a convivir con el mundo Como se ha respondido en el mismo Cues- y con la Iglesia el presente y dar valor a lo que tionario (Pregunta n. 24 del Cuestionario), el realmente vale, el Evangelio de la vida, Cristo. encontrarnos fraternamente, el dialogar cari- Tenemos un compromiso que nos urge: formar tativamente, el escucharnos mutuamente, el para encarnar el evangelio en vida. compartir experiencias, dinámicas y materia- La CC.GG.; la Ratio Formationis France- les vocacionales y formativos, el que podamos scanae y la Ratio Studiorum, así como el docu- juntos iluminar las dificultades, es ya todo un mento para la formación permanente “Habéis primer fruto de este Congreso de Formación. sido llamados a la libertad”, insisten proponer Pues el que celebremos este Congreso co- una formación para el seguimiento de Cristo, mo Fraternidad de formadores, internacional, en una dinámica unitaria y gradual, que sea ra- multicultural, abre el futuro a una esperanza de dicalmente evangélica, sencillamente cristia- mayor colaboración entre las Entidades, tanto na, y fraternamente franciscana. Necesitamos a nivel formativo como evangelizador, en un acompañar el fuego encendido en el corazón dinamismo coral que recuperando la gracia de del llamado a esa “forma de vida”. Tenemos los orígenes de nuestro carisma nos lleve a tra- como misión formativa, ofrecer: un camino ducciones inéditas en las realidades concretas claro y pedagógico; un acompañamiento per- de las gentes de América. sonal maduro, responsable y libre; una cultura Parafraseando el Mensaje final de Apareci- vocacional que perdure toda la vida. da, podemos decir también que la Orden Fran- En línea con lo que la Iglesia de América ciscana que camina en América confiesa que Latina ha pedido a los consagrados en Apare- Jesús es el camino, la verdad y la vida, y que cida, tenemos la tarea, hermanos formadores, llamados al seguimiento de Jesús, como Her- de seguir abriendo caminos formativos en los manos Menores, queremos vivir en un discipu- que acompañar la pasión por una vida francis- lado misionero en la forma de vida fraterna y cana, discipular, misionera y servidora, siem- en la comunión que es la Iglesia. A todo ello pre en fraternidad y minoridad: nos ayuda la formación, permanente e inicial: – vida franciscana discipular, apasionada por a ser fieles al envío misionero, como fermento Jesus, camino al Padre misericordioso, por en la masa por nuestro testimonio fraterno, al lo mismo, de carácter profundamente místi- servicio de la mesa compartida, hacia un con- co y comunitario; tinente de la vida, del amor y de la paz. 450 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

La formación del presente y del futuro, del 2. La Formación franciscana en los consejos siglo XXI, también en América, para pasar de evangélicos (Fr. Fernando Uribe). lo bueno a lo mejor, está llamada a ser: más 3. El acompañamiento en la formación inicial evangélica y menos formal; más permanente de los hermanos llamados al ministerio (Fr. y menos inicial; más acompañada y menos Daniel Fleitas). autosuficiente; más fraterna y menos indi- 4. La formación franciscana en la vida sacra- vidual; más inculturada y menos protegida; mental (Fr. Carlos Alberto Breis Pereira). más orante y menos dispersa; más ‘menor’ y La Provincia Santa Fé de Colombia acogió sencilla y menos complicada; más misionera el Congreso en la Fraternidad San Bernardi- y menos de conservación; más evangelizadora no de Siena donde viven los frailes formandos y menos de resistencia; más eclesial y menos que estudian filosofía y teología. Los herma- religiosa; más cristiana y menos franciscana; nos de la fraternidad local y de la Provincia, más pedagógica y menos improvisada; más con gran hospitalidad y cortesía, nos hicieron humana y menos perfecta; más misericordiosa sentir en casa y nos permitieron conocer las y menos orgullosa; más escatológica y menos realidades de la Provincia algunos de sus me- inmediata; más unitaria y menos anárquica; dios de evangelización, como la Universidad más justa y menos arbitraria; más pacífica y San Buenaventura y el Templo de san Francis- menos impositiva; más personalizada y menos co, y otras cosas típicas del país, como lugares superficial; más creyente y menos practicante; turísticos, culturales y su arte culinario. Igual más esperanzada y menos angustiada; más ca- cosa sucedió en la convivencia cotidiana y en ritativa y menos estéril. el intercambio de experiencias entre las enti- Sí, podemos afirmar sin temor que hoy la dades presentes. revitalización de la Vida Consagrada está pre- Toda esta riqueza unida a la reflexión de cisamente en un camino de formación perma- las ponencias, estudios en grupos, diálogos nente nuevo y unitario, desde las etapas de la fraternos de los hermanos y las celebraciones formación inicial hasta el final de la vida de litúrgicas, nos permiten seguir adelante con cada hermano menor. Sin esta unidad de fon- nuestra propia formación como también en el do, todo itinerario formativo carecerá de efica- acompañamiento de los que vienen después cia. Es precisamente sobre esta línea que esta- de nosotros para hacernos todos “Portadores mos llamados a caminar en los próximos años. de Evangelio”, aquí, y ahora, en América La- tina, con nuestra generación, para sembrar en Fr. Vidal Rodríguez López ofm el presente el fruto del mañana de Dios, para Secretario general “llenar la tierra del Evangelio de Cristo”. para la formación y los estudios Porque formamos para vivir y vivimos pa- ra evangelizar. Nuestras reflexiones grupales 4. Propuestas llegaron a las siguientes propuestas que fueron Los 51 Formadores representando a las nuevamente estudiadas, votadas y aprobadas cuatro Conferencias de la Orden de los Frailes por unanimidad por la asamblea. Menores en América Latina, se encontraron en Bogotá-Colombia, para el Congreso Continen- Primer núcleo: Evaluación del conoci- tal de formación y estudios, en los días 11 al 17 miento y aplicación de la Ratio Formationis de septiembre del año 2011, organizado por el Francescanae a la formación en las etapas de Secretariado general de Formación y los Estu- Profesión Temporal, el Cuidado Pastoral de dios en cumplimiento de los mandatos 35 a 37 las Vocaciones y el Postulantado. del Capítulo general del 2009, que vio en esta Propuestas modalidad de encuentro una forma de acercar- 1. Animar en cada una de las entidades y Con- se a la realidad formativa de cada región. ferencias una mayor preocupación en la Los temas de reflexión y exponentes fueron formación de formadores. los siguientes: 2. Lograr en cada una de las entidades se sigan 1. Evaluación del conocimiento y aplicación haciendo esfuerzos en la aplicación de la de la Ratio Formationis Francescanae a la Ratio Formationis Francescanae en todas formación en las etapas de Profesión Tem- y cada una de las etapas de la formación. poral, el Cuidado Pastoral de las Vocacio- 3. Que las entidades se empeñen en pasar de un nes y el Postulantado (Fr. Vidal Rodríguez CPV de actividades a una CPV que proponga López). itinerarios de vida cristiana y franciscana. E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 451

4. Motivar que en las entidades exista una 8. Acompañar a los formandos a vivir un pro- preocupación mayor en la formación espe- ceso de maduración afectiva que le permita cífica del postulantado, particularmente el una existencia integrada y armónica consi- nivel humano y la clarificación de las moti- go mismo. vaciones. 5. Promover un mayor equilibrio en cuanto Tercer núcleo: El acompañamiento en la a la periodicidad del coloquio formativo y formación inicial de los hermanos llamados al conseguir que se vaya asumiendo una cul- ministerio. tura de acompañamiento para el presente Propuestas del formando y para el futuro, con madurez 1. Exigir que cada entidad tenga su propio responsable y libertad. plan de formación, a la luz de la Ratio 6. Promover una mayor interiorización de la Formationis Francescanae, y que ésta sea Palabra de Dios en la experiencia de los integral, teniendo en cuenta la riqueza de formandos, tanto a nivel de oración perso- nuestro carisma, la vida sacramental y de nal como a nivel de oración comunitaria y fe, y también las diversas dimensiones de la litúrgica, lectura orante de la Palabra. vida de cada persona (vida fraterna, crisis, 7. Continuar fomentando los Equipos de For- límites y afectividad...). mación y el Coetus. La articulación de la 2. Que los formadores se esfuercen por cono- fraternidad y la formación permanente son cer la realidad actual de los jóvenes forman- fundamentales a la hora de dar credibilidad dos, su contexto familiar, cultural, social y a la formación inicial que llevamos a cabo. religioso. 3. Apostar a un acompañamiento personaliza- Segundo núcleo: La Formación franciscana do como modalidad formativa. en los consejos evangélicos 4. En la perspectiva de formar para la evange- Propuestas lización y la misión, desarrollar actividades 1. Lograr que cada hermano pueda vivenciar pastorales en todas las etapas, respetando en el Capitulo local y la vida cotidiana el la gradualidad y especificidad también en valor de la escucha-obediencia, así como el estas actividades. discernimiento en fraternidad del querer de 5. En los institutos propios o etapa de forma- Dios. ción teológica, buscar una formación mi- 2. Cultivar con los formandos una lectura nisterial pautada por la espiritualidad fran- orante de la Palabra de Dios (Lectio divina) ciscana, evitando clericalismo, rubricismo que desencadene procesos de interioridad y y ritualismo desencarnado. de ayuda para crecer en libertad. 6. Incluir en los planes formativos un itine- 3. Promover el estudio-reflexión y vivencia rario más sistematizado para los frailes de franciscana de los Consejos evangélicos. opción laical. 4. Posibilitar y acompañar a los formandos en un encuentro profundo y experiencial del Cuarto núcleo: La formación franciscana seguimiento de Jesucristo pobre, crucifica- en la vida sacramental do e itinerante, como también descubrir a Propuestas Jesucristo que habla y forma desde los po- 1. Ante la diversidad de movimientos y ma- bres y marginados. nifestaciones religiosas, buscar una forma 5. Ayudar a una comprensión e interioriza- eclesial - franciscana de celebrar, resguar- ción franciscana de la desapropiación-mi- dando la centralidad de Jesucristo y valori- noridad, que permita al formando confi- zando la piedad popular. gurarse con Cristo según la forma de vida 2. Valorizar formas más creativas y dinámicas franciscana. de oración y celebración, que favorezcan la 6. Acompañar a los formandos a hacer pro- comunión con la Trinidad, integrando fe y cesos de madurez humana, de transforma- vida. ción, los cuales le vaya haciendo libre de sí 3. Cultivar una formación catequética, sacra- mismo. mental y litúrgica de los formandos, con 7. Acompañar al formando a realizar la expe- especial atención en la mística franciscana. riencia del primado de Dios como el Ab- 4. Evitar sacramentalismos y dispersión en soluto en su vida, conducente a purificar el cualquier casa de formación. corazón. 5. Incorporar en la formación la lectura orante 452 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

de la Palabra de Dios, enriqueciendo así, la sta Pizzaballa, Custos of the Holy Land, at the vida litúrgica y sacramental de los forman- Church of St. Savior. In his homily, he referred dos. to the readings of the day (Rom 1.1-7 and Lu- 6. Insistir en una formación teológica integral, ke 11,29-32): según la tradición de la Orden. Paul is the apostle of grace, the announcer of the universal salvation according to an in- 2. Council International General Segreta- clusive mentality, i.e., all are readmitted to li- ry of Formation and Studies OFM fe. There is for everyone a word of hope that Jerusalem, Holy Land, 10-15.10.2011 restores dignity. This is also the task of the for- mator, namely, to help the other to discover his 1. Chronicle condition of one who is saved, while reitera- With the letter of February 2 of this year, the ting to him that “you are also among the saved. Secretary-General for Formation and Studies, “The whole letter to the Romans - the Custos Br. Vidal Rodriguez Lopez, OFM, convened continued - can be understood as a path of for- the XIII Congress of the International Council mation, whose purpose is to draw all men to an for Formation and Studies in Jerusalem from “obedience of faith” (Romans 1.5 and 16.26). October 9 to 16, under the title: “Teach me, This entails passing through stages such as Lord, your ways; teach me your paths [Ps 25 fighting against the old man (Rom 7) called to (24), 4]. Franciscan vocation between perse- attain the new life of the believer, which is an verance and belonging.” In attendance at the experience nothing can separate us from the Conference were all the Delegates of Forma- love of Christ (Rom 8) and spiritual worship tion and Studies of the various Conferences of (Rom. 12). The one, then, who has welcomed the Order to learn about the program of SGFS and allowed himself to be transformed by (Secretariat General for Formation and Stu- God’s mercy, becomes the judge (cf. Gospel) dies) 2009-2015; to ask questions about initial of those who took care of his formation; he and ongoing formation in light of new challen- measures the faith, assesses to see if he really ges; and to elect its Executive Committee. believes, and challenges to believe more and Leading the daily reflections on Psalm 25 better. It is a mutual gift and mutual service. was Br. Piotrek Blajer, OFM: To be formators - concluded Br. Pierbattista Psalm 25 is a trusting prayer at a time of - means that you are in this dynamic, which difficulty; it is a prayer for those who, like the challenges you personally to believe first in psalmist David, had lost direction and were that grace that you are proclaiming. perplexed at the crossroads of life, pondering After a brief pause, the greeting of Br. José where to go or what to do; having almost no Rodríguez Carballo, Minister General, was re- more strength to continue the journey, walking ad to the Council: on the roads and paths, abandoning both the Being in ongoing formation means to re- love and the commandments of God, were left spond continually to God who never tires of like the psalmist, weary and wounded. He is calling us to follow the Gospel of the Son ... struck in both body and mind. He turns to God, Despite the many steps taken in the area of appealing to him for guidance, humbly con- formation, nonetheless, the weakness of our fessing his sins, and he asks confidently to be identity expresses our vocational and forma- saved. All these are the only requirements for tive fragility, not only in initial, but especially his saving intervention. in ongoing formation ... To form an identity means to let oneself be evangelized and make Monday 10 of one’s life a fraternal witness of contempla- I trust you, O Lord, to you I lift up my soul tion and mission ... If our Franciscan vocation (Ps. 25, 1). is such, then it is also necessarily paschal; it These words remind us of the dialogue must go through purification, temptation, and from the Preface between the celebrant and the discouragement, where we experience the fra- community, “Lift up your hearts. We lift them gility of man and God’s faithfulness. To make up to the Lord”. It is the simplest and most im- use of all the tools of our renewed pedagogical mediate response that man gives to God and formation is the track on which to journey in His call. order to be “bearers of the Gospel.” The Conference began with the Eucharistic This greeting was followed by Br. Vidal wi- celebration was presided over by Br. Pierbatti- shing “Shalom!” to all participants, who made E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 453 his point about formation, emphasizing how the suffering of the people; in we see our Order, through various documents (GGCC the travail of discernment clarified by the help ‘70 and ‘87; Medellin ‘71; Madrid ‘73; Rome of an ‘expert’. ‘81; RFF and RS; Ongoing Formation in the In the NT, vocation is based on redemption OFM; Guidelines for the Pastoral Care of Vo- already wrought by Christ: baptism is to found cations; and Called to Freedom), all echo the and to bring about a life according to the grace documents Perfectae Caritatis and Vita Con- received. secrata, thus deepening Franciscan identity Mark and the Gospels show us that the ori- and learning; Discipleship as the core of our gin of the call is the call of Jesus, free from identity and reaffirmed by the GGCC; accom- conventional schemes, the response of the paniment and pedagogy marked in RFF, on- disciple is to walk behind and in relationship going formation as humus of initial training, with the Lord, abandoning even the securities priorities of the Order and adaptation of for- world believes to be essential and adhering to mation to current times: here are five points the life of the Master who provides the service that have clear rules and principles of our and the cross. Freedom does not prevent be- identity and formation ... It’s easy to think of trayal, it is called to grow in communion with life as a crisis of growth and even harder to go the Lord and his brothers, a theological place through the desert of difficulty and decision, where the Gospel is lived out, preserved, and but – recalling Cencini, Br. Vidal continued – transmitted. we must choose: either life leads to the con- Br. Artemio Vitores, Custodial vicar and formation of the personality of the Son, or just Guardian of St. Savior, has returened to the becomes frustration ... is only a matter of faith! theme of the conference during Vespers, cele- The title of this conference, then, is not to brated with the local fraternity. The day ended face any emergency but to assimilate a clear with the usual time for “recreation”. and consistent way to do ongoing formation by clarifying identity, adding quality to life, and Tuesday 11 invigorating mission. The counsels of the Lord belong to the Logistical information was then given by faithful; the covenant instructs them (Ps 25, Br. Sergiusz BAŁDYGA, Vice Secretary- 14). General of Formation and Studies, and by Br. ... So, in times of trial, God instructs and Noel Muscat, Delegate of Formation Studies guides us, he is present though not in the wind for the Holy Land. The Vice Secretary-FS also or in the earthquake, or in the fire. He instructs moderated the presentation of some of the 14 his followers in the very subtle whisper of the FS delegates of the various Conferences pre- wind: His eternal covenant. “Resurrexi, et sent were called to report on its activities. adhuc tecum sum ...». It was with these words In the afternoon, Br. Claudio Bottini, De- – which tell of the nearness of the Risen Christ an of the SBF offered a comprehensive sum- to all men - the day began we will discuss mary of Vocation in the Bible - he focused on about lack of faithfulness and perseverance in vocation as presented in the Gospel of Mark, our vocation. stating that, “Vocation” refers to the action of To preside over the Eucharist in the mor- him who calls, i.e. God. The people or the indi- ning in Latin at the Holy Sepulchre, was Br. vidual are recipients of the call. The one to set Noel assisted by members of the Executive up the call - which is never acquired without Committee Br. Dominic Monti, Delegate for requiring at the same time, a constant growth the USA, and Br. Gregory Redobaldo for the and adhesion to the gift - is the relationship Philippines. with the Lord. Three people on Easter morning, run to Connected to vocation is also mission. this Sepulchre - said fr. Noel in his brief ho- In this way, the first parents are called to be mily: , Peter and John. They fruitful; Israel, the Servant of and Je- all run, albeit in different ways, but have one remiah to witness salvation of Adonai to the thing in common: a burning heart of love, the nations; Paul and the Church to proclaim the anxiety to find the One they love. We, too, - gospel of salvation to all. he continued - have run here this morning Vocation is clarified in the making: to Abra- and from here we want to run in a search that ham and the Lord’s Mother it is a pilgrimage never ends, which becomes contagious when in faith; for and of sharing in shared with the brothers, who are entrusted to 454 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 our poverty: finding the Risen Christ. This is Sergiusz presided over the Eucharist in place the true ratio formationis. of the Incarnation, in his homily he ‘replaced’ Bro. Frederic Manns, Professor at the SBF. the three requirements that are recommended In his exposition he gave contents through to the ancient pilgrims in the Holy Land - bring a large excursion of biblical passages of the a bag of money, one of patience and faith - word infidelity and defined the term from its with three ‘mandates ‘: bring the beauty of the opposite, fidelity: Holy Land to the eyes, the Word of God in the From the God who speaks and relates with heart and the desire to follow in the footsteps his people, comes forth the Covenant which of Christ and His Mother, and then he also stipulated, demands fidelity. It is a gratuitous mentioned the speech of Paul VI, a pilgrim to Covenant which sees God really committed to Nazareth on January 5’ 64: make Israel his people: but Abraham and the Nazareth is the school in which we begin promise of the land, Moses and the deliveran- to understand the life of Jesus. It is the school ce from Egypt, Joshua and the choice of ser- of the Gospel. O silence of Nazareth, teach us ving the Lord in the midst of the uncircumci- recollection, reflection, and eagerness to heed sed, David and the foundation of his descen- the good inspirations and words of true tea- dants, the Prophets and double metaphors, chers; teach us the need and value of prepara- the Psalms remind us of the real love of God, tion, of study, of meditation, of interior life, of are not enough. Infidelity crept in: the sons of secret prayer seen by God alone. Eli do evil; David lusts after Bathsheba; Solo- “Here we understand the meaning of fa- mon favors polytheism of the wives; the pro- mily life, its harmony of love, its simplicity phets complain about the people prostituting and austere beauty, its sacred and inviolable themselves, Peter denies the Master, Judas character; may it teach is how sweet and ir- betrays the Lord all the ... All the sacred histo- replaceable is its training… We want here to ry tells of the loving election of the people by understand and to praise the austere and rede- God; infidelity by the people and the faithful- eming law of human labor, here to restore the ness of God. consciousness of the dignity of labor…” A new covenant is needed - sin and human After the Mass, we shared lunch with the weakness have always misled man! - Stipula- fraternity and afterwards we went to visit ted by the new Man and written not on tablets Capernaum, “the city of Jesus”, and Tabgha, of stone but on hearts of flesh quickened by site of the multiplication of the loaves and the the Spirit: only the intervention of Christ can Primacy given by the risen Christ to Peter. free us from infidelity and attachment to the The post-dinner recreation time was cha- world. racterized by the cheerful meeting with the At the end, space was given to the remai- friar students the International Seminary of ning delegates of the Conference to complete the Custody. the presentations. The stay in the Holy Land, “the fifth Go- Thursday 13 spel, where we are all born because we are Anyone who hopes in you will not be disap- born of Christ - and we, as Christians, Friars pointed, and let those be disappointed who be- Minor and formators” (cf. Report Br. Vidal) - tray for a nothing (Ps. 25, 3). could not force us into: aided by skills of Bro. The words of the Psalmist encourages the Eugenio Alliata, an archaeologist at CTS, we faithful to wait, and express confidence in God visited the places of our salvation present in and in his leadership. Deliberate “instinctive Jerusalem. decisions” can lead us to make bad decisions, Deepening our knowledge continued after wrong answers ... dinner and during our fraternal recreation Following Morning Prayer, Br. Niall only of us, participants to the CIFS. O’Connell, Irish teacher and psychologist, ga- ve us the keys to read the crisis in religious Wednesday, 12 life; it described the crisis as an experience of The day we saw today - out of a metaphor grace that is worth living because a more au- - pilgrims and strangers in Galilee. The first thentic face and a firmer understanding result stop was at Nazareth, a place where God from it: the important thing is to be helped. chose to walk with us visibly, where the Even Religious Life - as in every situation Eternal Word became man. After the visit, Br. - is realized in a context: it is influenced by E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 455 the culture and the world in which it is inser- have taken away the key of knowledge; they ted. And if the world is experiencing a time of did not enter into it, and those who wanted to crisis, Religious Life also lives the crisis, seen enter, they prevented them. by many as a time of waiting and choosing a Finally, in the courtyard of the Custodial different way of being Religious. In any case, Curia we enjoyed a barbecue and plenty of the time of crisis is the time of patient waiting singing. for God to manifests his face; even the histo- ry of salvation was filled with crises that have Friday 14 always brought a new intimacy with God Turn to me and have mercy, because I am In the socio-cultural environment in which lonely and miserable (Ps. 25, 16). we are engaged - it is the post-modern, where ... By Assuming that one is lost is taking the approach to the world is versatile - feeling, the necessary step that leads to the recovery of emotion, plurality and ambiguity are a prio- the lost relationship and, ultimately, of going rities. forward. The psalmist knows that he is lost and “Who are we?”, we often ask. The answer, this state caused his loneliness: he asks God to never stable and always open to becoming, turn to him, which is the only way to end his comes from the way we live everyday in the solitude. cultural context. Responding in a Franciscan “HIC de Virgine Maria Iesus Christus way to the post-modern means to recover di- Natus Est”: Eucharist today - presided by Br. mensions such as dialogue, mutual respect, Stéphane Milovitch, guardian of the monas- minority, being pilgrims and strangers ... and tery of Bethlehem, in the Grotto of the Nativity disseminate them in our day. – we, too, like the shepherds adored the Holy There are at least two crises in our reli- Child and like the Magi have recognized the gious life: 1. Beginning the journey of faith. true King, the true God, true man. In addition 2. Being challenged and destabilizing the to the Basilica, we also visited the shrine of the ‘journey within’, for true conversion. It is an Milk Grotto. experience of ‘Holy Saturday’, for the pain Later, we met Don Giuseppe CREA, Com- that brings with it, but it is also a prediction of boni, who spoke about responses to the crisis the resurrection. in religious life. Signs of hope in a world that does not ho- Living in fraternity life with those who ‘suf- pe, converted in the first place because it re- fer’ is an opportunity for human and Christian conciled with ourselves, trusting in God and growth, but, from what has given rise to the established as a fraternity in mission, the reli- discomfort of these brothers? Before you la- gious must know that they have not been called bel them only for the external reactions, you by Christ to ‘survival’ but to ‘fullness of life. should know their own lives: to the same stim- As usual, the presentation of the theme was uli, in fact, people with different experiences followed by a dialogue with the presenter. react differently. In the second half of the morning we rea- In case of a brother with troubled rela- ched the SBF for the two planned events: a tionships, these are not healed in him if he is visit to the Archaeological Museum and the asked to adapt the behavior to ‘outside’ pat- meeting with Br. Claudio, who reminded us of terns, even if they are . Remember, first, the meaning and the importance of studying in that the brother is in need of help and that formation. “we must offer the support of greater trust For the first time in this Council, the af- and deeper love “(FLC, 70)! Authentic com- ternoon was marked by the work in language munication, active listening, clarifying the groups: very interesting was sharing life expe- perceptual distortions, recognition of shared riences and ‘anxieties’ that as formators, we needs, comparison and spirit of creativity can carry within us! Our work resulted in concrete improve our living in fraternity. suggestions that were presented at the mee- We met the fraternity of Bethlehem at ting. the midday procession to the Grotto and we We then celebrated the Eucharist with the were still together for lunch. Afterwards, we whole fraternity of St. Saviour. The Guardian, returned to Jerusalem to dialogue with the Fr. Artemio, in the light of the Gospel (Lk 11, speaker and to work in language groups, and 47-54), called superiors, teachers and forma- present the results of our discussion in assem- tors not to be like the doctors of the law who bly. 456 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Saturday 15 2. Mensaje del Ministro General May integrity and uprightness preserve me because I have hoped in thee (Ps 25, 21). Queridos hermanos, Admitting one’s mistake leads to success. que el Señor os dé la paz. But that does not solve the problem. We need to do a sincere search for truth. Quiero saludaros cordialmente, a todos y ‘Integrity’ and ‘righteousness’ play a role cada uno de vosotros, que participáis en el XIII as guardian angels to protect you from making Consejo Internacional del Secretariado Gene- mistakes. ral para la Formación y Estudios de la Orden The work of today has involved us in the Franciscana en Jerusalén, como representantes election of Executive Committee members: de los Secretariados de Formación y Estudios while Fr. Vidal thanked the outgoing mem- de las Conferencias de nuestra Fraternidad bers of the Committee - although we await Universal, bajo el lema “Señor, enséñame the ratification of the General Minister and tus caminos, instrúyeme en tus sendas”(Sal. Definitory General - fr. Daniel Fleitas, fr. Bob 24,4). La vocación franciscana entre la perse- VADAKKAL, fr. Darko TEPERT, fr. BE- verancia y la pertenencia. TO BREIS Carlos, fr. Antonio Orlando, and Quisiera también animaros a celebrar y fr. Gregory REDOBALDO them for this new trabajar en este Congreso. A celebrar el don service. de la vocación franciscana que hemos recibi- In conclusion, all agreed that at this Coun- do. Animaros a trabajar para que el desarrollo cil there was a positive atmosphere in which de vuestro encuentro dé frutos positivos para we worked and in which we experienced the la formación permanente e inicial en nuestras hospitality of the Custody of the Holy Land. Fr. Vidal presided over the concluding Fraternidades, a través de las Conferencias Mass in the Basilica of Gethsemane, where Franciscanas que representáis. he greeted and thanked all the delegates. We La Vida Consagrada en general, y nuestra thank the Custody of the Holy Land (especially Orden, en particular, está convencida, cada vez the communities of St. Salvador, the Flagel- más, de que el presente y el futuro, de nuestra lation, Nazareth, Tabgha, Capernaum, Geth- vocación y misión, se juega en el dinamismo semane and Bethlehem) for your hospitality. formativo de cada uno de los hermanos y de To Fr.. Custode, the guardians, the sacristans, cada una de nuestras Fraternidades. La for- treasurers, teachers and students, professors mación permanente, “humus” de la formación and scholars, translators and collaborators of inicial, debería permear toda nuestra tensión SGFS, the Executive Committee that conclud- espiritual. Estar en permanente formación es ed its mandate and new members of the Com- vivir respondiendo continuamente a Dios Om- mittee ... to all brothers, thank you for your nipotente, que no se cansa jamás de llamarnos service and fraternal cooperation. a vivir el Santo Evangelio de su Hijo, el Señor In sincere communion with the General Jesús, nuestro Hermano. Minister and all the Universal Fraternity, now Los bienaventurados Francisco y Clara de we return to Emmaus, and we recount what we Asís, siguieron las huellas del Señor Jesús has- have seen and heard here in Jerusalem. There ta el final de sus días. Ninguna circunstancia, are no magic solutions, but there are clear ningún logro y ninguna dificultad les hicieron guidelines to live in awareness of our frailties detener esa búsqueda. Ellos, como tantos otros and carrying fraternal charity with difficult hermanos y hermanos nuestros, se formaron cases. A ongoing formation that is truer, more desde el Evangelio para vivir y anunciar la faithful, more together, will certainly help us Buena Noticia de Jesús. daily on the way back to the well of the Word Han trascurridos ya dos años del Capítulo of God, historical account of the faithfulness General de Asís 2009, en el que la Orden se of God, who promised us to be humble bread comprometió a vivir en la tensión dinámica de and wine every day, as he did this day on the ser “portadores del don del Evangelio”. En altar of the Church. este dinamismo interno y vital, la formación, This thirteenth Convention of the Interna- pilar y prioridad de nuestra espiritualidad co- tional Council of Formation and Studies con- mo Frailes Menores, tiene mucho que decir y cluded with Lunch with the fraternity of St. por hacer. Saviour. Es mucho lo que la Orden, desde el Con- Fr. Antonio Iacona ofm cilio Vaticano II, ha caminado para mejorar E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 457 evangélicamente la formación. Hoy, gracias a Asís 2013, el Consejo se reúne para reflexio- Dios, sumamente amado, y a tantos hermanos, nar y dar luz al tema de la vocación iluminado sobre todo formadores, contamos con una ex- bíblicamente, en su doble acento de fidelidad periencia y unos documentos que son punto de y de ruptura, para dar luz también a la crisis referencia a la hora de orientar el presente y el en la Vida Religiosa y ofrecer respuestas ante futuro de nuestra Fraternidad. Las CCGG; las dichas fases de crecimiento. RFF y RS, y el documento sobre la Formación Si nuestra vocación franciscana es tal, tiene Permanente “Habéis sido llamados a liber- que ser necesariamente pascual, es decir, tiene tad”…, nos inspiran con desafíos nuevos que que pasar por la prueba y la purificación, con- piden que el conjunto de los hermanos, vol- tar con la tentación y el desánimo, con la fragi- vamos a comenzar continuamente a buscar el lidad del hombre y la fidelidad de Dios. Volver Señor, y decirle: “Señor, enséñame tus cami- continuamente a Dios, para que nos muestre nos, instrúyeme en tus sendas”. su rostro: Cristo, y éste pobre y crucificado. Volver a empezar no es iniciar de cero, si- Servirse de todos los instrumentos de nuestra no buscar con fidelidad creativa cómo guardar renovada tradición formativa pedagógica, son “el vino nuevo en odres nuevos”, y para esto, los raíles sobre los que podemos caminar para el punto de partida es sin duda, “caminar des- ser “portadores del Evangelio”. de el Evangelio”. Cristo, Verbum Domini, tiene que ser la Queriendo caminar desde el Evangelio, los piedra angular de lo que somos como hom- temas de la identidad, la formación y la misión bres, como creyentes y como religiosos. La evangelizadora franciscana, son núcleos que Palabra de Dios debe traspasar nuestro ser y nos interrogan y nos desafían, porque están ín- quehacer, debe guiarnos para creer, esperar y timamente ligados. Formar en una identidad, amar, más allá de las dificultades y en medio es dejarnos evangelizar, para hacer de nuestra de ellas. Nuestra vocación es fraterna por natu- vida, testimonio fraterno de contemplación y raleza, necesitamos a los hermanos para com- misión. partir la vida, también cuando hay dificultades. La debilidad en nuestra identidad está ma- “Manifestar la necesidad” con familiaridad, nifestando nuestra fragilidad vocacional y for- madurez y hondura de fe, saber pedir ayuda mativa, no sólo en la formación inicial, sino y saber ofrecer ayuda, son un arte evangélico sobre todo en la formación permanente. Efec- en el que nos jugamos mucho; por eso se hace tivamente, mucho se ha hecho en la dinámica más necesaria la formación permanente, pues de la formación franciscana, pero junto con la “hemos sido llamados a libertad” para vivir Vida Religiosa, constatamos que aún nos fal- el Evangelio, “en obediencia, sin propio y en ta bastante para asimilar una cultura de for- castidad”. mación permanente, como auténtica disposi- Doy gracias al Señor porque el XIII Con- ción efectiva y afectiva a vivir el Evangelio sejo Internacional se celebre en Jerusalén, con los hermanos según nuestra espiritualidad. “porque todos han nacido allí”. Sí en la Tierra Lejos de caer en la contabilidad, “hay quien Santa, volvemos a nacer porque nos hacemos confía en los carros, quien confía en los ca- “peregrinos y forasteros” como el P. S. Fran- ballos…”, es un hecho que los números de las cisco, para seguir sus huellas, en el lugar que vocaciones y de los hermanos en formación, viene a llamarse “quinto Evangelio” e imitar siguen sin estabilizarse, y lo que es aún más su vida con la nuestra, viviendo en fraternidad preocupante, el número de hermanos con difi- contemplativa y misionera, anunciando la paz, cultades vocacionales, jóvenes y no tan jóve- renovando el Espíritu de Asís del que haremos nes, es una sangría lenta pero que nos sigue memoria junto al Señor Papa Benedicto XVI preocupando. en los próximos días. Por eso la oportunidad del tema del Consejo Rezo a María Inmaculada, Madre de la Or- “Señor, enséñame tus caminos, instrúyeme den, para que ilumine vuestros trabajos para en tus sendas”(Sal. 24,4). La vocación fran- que den fruto abundante. ciscana entre la perseverancia y la pertenen- A todos vosotros y a los hermanos de la cia. Además de verificar e iluminar el camino Custodia de la Tierra Santa, que acoge cordial- formativo de cada una de las Conferencias, mente el Consejo, os saludo fraternamente, al así como el del SGFS, especialmente en los tiempo que suplico al Señor que os bendiga y Congresos Continentales y en la preparación os guarde. del Congreso Internacional de Formación en 458 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Roma, 3 de octubre 2011 • Las CCGG, tanto de 19704 y sobre todo las Vísperas de la solemnidad de ntro. P. San de 19875. Han vertebrado nuestra espiritua- Francisco lidad desde el seguimiento de Cristo sobre lo que, más adelante, se llamarán las cinco Fr. José Rodríguez Carballo ofm prioridades. Ministro General OFM • Los documentos de formación (La forma- ción en la Orden de Frailes Menores, Me- 3. Presentación del XIII CIFS dellín 19716; La vocación de la Orden hoy, Madrid 19737; La formación en la Orden de Queridos hermanos, Frailes Menores, Roma 19818), ofrecieron que el Señor os dé la paz. respuestas sólidas, en un periodo abierto a Llegar a Jerusalén, es volver a nacer, “por- los ensayos, que fueron concentrando y per- que todos han nacido aquí”. Nacemos en Jeru- filando el arte de la formación franciscana. salén, porque nacemos de Cristo, Verbum Do- • Tras los documentos arriba citados, se ce- mini, que se ha querido abreviar, empequeñe- lebraron, dos veces por cada etapa, los cer, en esta Tierra Santa. Nacemos aquí, como Congresos Internacionales de las diferentes cristianos y hermanos menores, también como áreas de formación, que fueron momentos formadores, pues nos reunimos para celebrar de reflexión positiva en la formación y oca- el XIII Consejo Internacional del Secretaria- siones de auténtica formación permanente. do General para la Formación y Estudios de • Las Ratio Formationis Francescanae, en la Orden Franciscana en Jerusalén, como re- su primera versión de 1991, y sobre todo presentantes de los Secretariados de Forma- en la revisión mejorada de 19939, daba la ción y Estudios de las Conferencias de nues- razón que anima y orienta la acción forma- tra Fraternidad Universal, bajo el lema «“Se- tiva a nivel de toda la Orden, ofreciendo ñor, enséñame tus caminos, instrúyeme en tus inspiración, principios, líneas programáti- sendas”(Sal. 24,4). La vocación franciscana cas y métodos pedagógicos para formar al entre la perseverancia y la pertenencia». Hermano menor hoy, en su realidad concre- Sed todos bienvenidos, secretarios, traduc- ta, de tal modo que se asegure la necesaria tores, auxiliares de secretaria; a todos, herma- unidad y coherencia de los programas de nos: ¡Shalom! formación permanente e inicial que cada Gracias al Padre Custodio de la Tierra San- Entidad está llamada a elaborar. ta, y a todos los hermanos que nos acogerán • En 1995 se publica el documento sobre La en estos días, particularmente el Guardián y la formación en la Orden de Frailes Meno- Comunidad de San Salvador, sede del Conse- res10 y en el 2001 se publica la Ratio Studio- jo. rum11; en el 2002 se publica el documento ¿Hasta dónde hemos llegado en la forma- “Orientaciones para el cuidado pastoral ción? de las vocaciones”12. Se ha dicho mucho sobre la formación en • En el último documento sobre la formación la Vida Consagrada tras la celebración del será sobre la formación permanente: “Ha- Concilio Vaticano II, y mucho aún habrá que béis sido llamados a libertad”13. decir sobre la formación en la Vida Religio- Intentando una primera síntesis, concisa y cla- sa. Nuestra Orden ha caminado en renovación ra de la posición de la Orden, respecto al constante en este casi medio siglo, para ser fie- tema de la formación, en este periodo desde les al mandato conciliar1: volver a las fuentes el Vaticano II hasta nuestros días, podemos carismáticas y afianzarse en el seguimiento de coincidir en cinco puntos, dando una posi- Cristo, haciendo del Evangelio, norma vital, tiva respuesta a la pregunta ¿dónde nos en- buena noticia para los llamados a la forma de contramos en la formación a la vida fran- vida franciscana. ciscana? La Exhortación Postsinodal Vita Consecra- • El seguimiento y el discipulado son las cla- ta, además de otros documentos eclesiales2, ves de las CC.GG. y el núcleo de nuestra han acompañado la vida y la reflexión de la identidad franciscana. Vida Religiosa3, también de la Orden Francis- • El acompañamiento y la pedagogía son las cana. Nuestra Orden ha hecho mucho por pro- mediaciones nucleares de la RFF. fundizar en su propia identidad, y por aprender • La formación permanente es el ‘humus’ de el arte de formar en esa identidad franciscana. la formación inicial. E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 459

• Las prioridades han clarificado las bases y necesidad de abordarla, también podemos principios de nuestra identidad y formación coincidir en la complejidad de abordarla de franciscana. modo integral e integrador. No basta el simple • La formación franciscana, permanente e aggiornamento, ni las actividades de forma- inicial, está llamada a adaptarse a la reali- ción permanente. Siendo necesaria la actuali- dad de nuestro presente. zación en todos los campos, siendo importan- tes la programación de actividades formativas, De nuevo la formación permanente vemos que nos quedamos sin entrar en la mé- A partir de estos puntos podemos interro- dula de la vida, quizás porque nos hace daño garnos hasta que punto la Formación perma- mirarnos la herida. Y no por dejarla de mirar, nente se ha consolidado vitalmente y asimilado desaparece. Estamos vocacionalmente inaca- vitalmente en la vida y misión de la Orden. Si bados, estamos siempre por hacer, porque ca- queremos ser justos hay que reconocer que ha minamos hacia una configuración con Cristo, sido mucho lo que se ha asimilado, que la For- tarea perennemente inédita: mación ha calado bastante bien en el conjunto “La formación permanente, tanto para los de la Orden, que estamos mejor que antes, pe- Institutos de vida apostólica como para los de ro que aún queda mucho por hacer, para pasar vida contemplativa, es una exigencia intrín- de lo bueno a lo mejor. El Capítulo General seca de la consagración religiosa. El proceso de Asís 2009, refrendaba la importancia de los formativo, como se ha dicho, no se reduce a la documentos de la Orden en el campo formati- fase inicial, puesto que, por la limitación hu- vo, pero es también una constante advertir la mana, la persona consagrada no podrá jamás fatiga para la aplicación concreta y práctica suponer que ha completado la gestación de del marco teórico formativo en el contexto de aquel hombre nuevo que experimenta dentro las casas de formación y en el conjunto de los de sí, ni de poseer en cada circunstancia de hermanos. la vida los mismos sentimientos de Cristo. La En este camino de la formación en la Orden formación inicial, por tanto, debe engarzarse se constata, cada vez más, la necesidad se con- con la formación permanente, creando en el centrar las fuerzas formativas en tres núcleos: sujeto la disponibilidad para dejarse formar – clarificar nuestra identidad cada uno de los días de su vida”15. – cualificar nuestra vida Hacer de la formación permanente algo co- – dinamizar nuestra misión. tidiano y profundo, con una implicación per- Pues para todo ello, también se constata que sonal y comunitaria clara y seria, supone asu- no basta, aún siendo capital, pero insuficiente, mir con libertad responsable y madurez voca- la renovación de la formación inicial. Hoy es cional lo que es nuestra vida y misión. Abordar pacífico apuntar a la formación permanente la vocación en las diferentes etapas vitales, en como la tierra donde trabajar, en auténtica for- fraternidad, exige un gran respeto y una gran mación, si queremos tener presente y futuro, generosidad, con uno mismo, con los herma- dar credibilidad a la formación inicial y poder nos y con Dios, porque es él es quien nos llama relanzar nuestra misión, para caminar en ver- a vivir esta vida. Necesitamos nuevos moldes dad y caridad. para la formación permanente, reproponerla “Hoy cada vez está más claro, que el cami- de nuevo con coraje evangélico y convicción no dinámico de nuestra formación no se desa- de creyentes16. rrolla cerrado para después abrirse al exte- Es en el marco de la formación permanente rior. Sabemos que hemos de vivir en el mun- donde podemos situar nuestro XII Consejo In- do como el único lugar que nos es dado para ternacional. Pues quiere ser una experiencia de responder a nuestra vocación fundamental a formación de formadores, para evaluar y pro- la vida, junto a todos nuestros hermanos y her- poner caminos que puedan iluminar el futuro. manas de fe. Reconocemos que el núcleo de la Queremos tratar el tema de la fidelidad y la formación es vivir hasta el fondo la existencia perseverancia, no para elaborar simplemente con todos sus dones, sus crisis, sus conflictos: una formación permanente de emergencia, que a través de todo aquello por lo que Dios viene proponga intervenciones de urgencia ante la a nuestro encuentro y nos pone en situación de crisis de los hermanos. Si es legítimo y necesa- trasformación, de crecimiento personal, supe- rio este planteamiento, probablemente es insu- rando un modelo estático de crecimiento”14. ficiente, porque no se trata resolver catástrofes Si podemos coincidir en la herida y en la vocacionales, sino de ir asimilando una cultura 460 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 de formación permanente serena y constante, fía y confía, o recela y huye. La Palabra de que nos oriente en el camino de Cristo y que Dios, forma el corazón para que se deje guiar abrace vocacionalmente toda la vida y durante en la intemperie de la vida, y se abra a Dios y toda la vida, en los momentos de dicha y en rece: “Guíame por el camino de tu fidelidad; aquellas fases no tan dichosas. enséñame, porque tú eres mi Dios y mi sal- Hoy quizás nos encontramos ante un cruce vador, y yo espero en ti todo el día” (Salmo de caminos ante el que optar: o la vida es for- 24,5). mación permanente o inevitablemente condu- ce a una frustración permanente17. La vocación franciscana entre la perseve- “¿Excesiva o demasiado radical esta con- rancia y la pertenencia. XIII Consejo In- clusión? No lo creo. Si la existencia del con- ternacional SGFS sagrado no expresa una voluntad constante y Tras el XII Consejo Internacional para la efectiva de conformación progresiva a la per- Formación y los Estudios celebrado en Murcia sonalidad del Hijo, esto crea una contradic- (España) en el 200819, el Capítulo General de ción de base que rompe la unidad y la armonía Asís de 2009, indicó el camino a seguir en la interior del ser humano. Y lo pone en conflicto formación en la Orden, para ser “portadores consigo mismo, nervioso y enfadado, o depre- del don del Evangelio”20. sivo y aburrido. De hecho cuando el hombre El tema del XIII Consejo Internacional se contradice non puede ser feliz, al contrario del SGFS, que abrimos en esta jornada, na- percibirá dentro de sí, con más o menos peso, ció como un esfuerzo del Comité Ejecutivo una sensación de desorientación personal, de del SGFS de profundizar en el mandato 48 fracaso en el trabajo, de ausencia de eficacia del Capítulo General, “El Definitorio general en el ministerio, de incapacidad para llegar al estudie las causas y las motivaciones de los corazón de la gente, de tristeza o sutil depre- abandono o salidas de la Orden dando orien- sión. En resumen, si no se toma camino en for- taciones sobre cómo se puede intervenir”; del mación permanente, la vida será frustración que también nació el Servicio para la fidelidad permanente.” 18 y la perseverancia, constituido por la Procura General y el SGFS. Formar para la fidelidad Queríamos reflexionar juntos, en clave po- Es fácil decir que la vida es una continua sitiva, a partir de las luces y las sombras de la crisis de crecimiento, otra cosa es pasar por el formación inicial y de la formación permanen- desierto de la dificultad y de la decisión. Y sin te en los informes de los Secretariados de For- embargo la vida vocacional, como toda vida mación y Estudios de cada Conferencia, para auténtica tiene el agridulce de los gozos y las iluminar el tema desde la Sagrada Escritura y sombras, de las contradicciones y los logros… desde las ciencias humanas. pero siempre en un anhelo de plenitud, que Por eso, si el primer núcleo parte de la lec- sólo puede saciarse en Dios, “Señor enséñame tura sintética de vuestros informes (fr. Vidal tus caminos, instrúyeme en tus sendas”. Rodríguez ofm) el segundo se desdobla al re- La Palabra enciende una luz en el corazón mitirnos a la Biblia, para primero, abordar la del hombre para que crea, a pesar de todo y de vocación en la Biblia (fr. Claudio Bottini ofm) todos, a menudo, a pesar de sí mismo. La vida y en un segundo momento reflexionar sobre religiosa es una vida de fe, de esperanza y de la fidelidad y la infidelidad en la Escritura (fr. caridad. Abrazar la vida vocacionalmente es Frédéric Manns ofm). El tercer núcleo también asumirla como historia de salvación que em- se desdobla y acude a las ciencias humanas, pieza, camina y camina en el Dios que se ha concretamente la psicología y la pedagogía, hecho camino en Jesús de Nazaret. para ofrecer análisis ante la crisis en la vida Creer, esperar y amar, más allá de un espi- religiosa (fr. Niall O’ Connell ofm) y posibles ritualismo, con los dinamismos existenciales orientaciones ante la crisis en la vida consagra- que nos ha enseñado el Hijo de Dios, en quien da (Don Giuseppe Crea, comboniano). Francisco de Asís puso sus ojos y su corazón, El objetivo pues de nuestro Consejo es pu- en una configuración pascual. es, hacer y proponer, formación franciscana Al final todo vuelve al principio, la forma- permanente a partir de la realidad, iluminados ción como problema no tendrá otra solución por la Palabra de Dios, y auxiliados por las que la fe. Porque no es tanto una cuestión de ciencias humanas, cómo vivir en fidelidad y estrategias sino de hondura creyente, que se perseverancia, nuestra “forma vitae”, pensan- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 461 do en el Congreso Internacional de Secretarios FORMAZIONE E GLI STUDI OFM, La Formazi- de Formación de Asís del 2013. one Permanente nell’Ordine dei Frati Minori, in Lo haremos en un contexto donde todo es Enchiridion II OFM, 2057-2253. memoria del paso del Señor Jesús, en la Tierra 11 SEGRETARIATO GENERALE PER LA Santa, “quinto Evangelio” de los cristianos, FORMAZIONE E GLI STUDI OFM, Ratio Stu- sueño cumplido por el Padre San Francisco. diorum dell’Ordine dei Frati Minori “In notitia veritatis proficere” “caminar , in Enchiridion II OFM, 3943- Todoos ayudará a centrarnos para 4114. desde Cristo” pues hemos sido “llamados a 12 SECRETARIATUS GENERALIS PRO FORMA- libertad”. TIONE ET STUDIS, Orientamenti per la cura Gracias a la disponibilidad de la Custodia pastorale delle vocazioni. “Venite e vedrete”, in de la Tierra Santa por acoger la celebración del Enchiridion II OFM, 4396-4662. Consejo, y que estos días sean de paz profunda 13 SEGRETARIATO GENERALE PER LA FOR- “desead la paz a Jerusalén, vivan seguros los MZAIONE E GLI STUDI, “Siate stati chiamati a que te aman”. libertà”, La formazione nell’Ordine dei Frati Mi- nori, Roma 2008. Fr. Vidal Rodríguez López ofm 14 Cf. Introducción, Habéis sido llamados a la liber- Secretario General tad. La formación permanente en la Orden de Frai- para la formación y los estudios les Menores, Roma 2008, p.16. 15 JUAN PABLO II, Exhortación Postsinodal, Vita Consecrata, sobre la Vida Consagrada y su misión en la Iglesia y en el mundo, 25 de marzo 1996, n. 69. 1 Cf. Perfectae caritatis, 2. 16 Cf. A. CENCINI, El árbol de la vida, Hacia un mo- 2 Altri documenti della Congregazione capitali per delo de formación inicial y permanente, Ed. San la formazione nella Vita Religiosa sono: CON- Pablo, Madrid 2005, GREGAZIONE PER GLI ISTITUTI DI VITA 17 Cf. A. CENCINI, Formazione Permanente: ci cre- CONSACRATA E LE SOCIETÀ DI VITA APOS- diamo davvero? Bologna 2011, p. 47-49. TOLICA, Direttive sulla formazione negli Istituti 18 Cf. A. CENCINI, Formazione Permanente: ci cre- Religiosi (2 febbraio 1990); La vita fraterna in co- diamo davvero? Bologna 2011, p. 47. munità, “conregavit nos in unum Christi amor” (2 19 Orden de Frailes Menores, Secretaria General para febbraio 1994); Ripartire da Cristo, un rinnovato la Formación y los Estudios, La integración entre impegno della vita consacrata nel terzo millennio formación inicial y los estudios en la Orden hoy, (19 giugno 2002). XII Consejo Internacional para la Formación y los 3 Per una sintesi dei nuclei di Perfectae Caritatis e Estudios, 24 noviembre-3 diciembre 2008, Murcia Vita Consecrata cf. CARLOS AMIGO, Experien- (España), Roma 2009. cia de Dios y vida en Cristo, Carta Pastoral con 20 Cf. “Portadores del don del Evangelio” Documen- motivo del día de la vida consagrada, Sevilla 2006. to final del Capítulo General OFM, Asís 2009. 4 Costituzioni Generali 1970 (Decreto del Minis- tro generale Fr.Costantino Koser dal 10 febbraio 1970), in Enchiridion I OFM, 161-981; Capitolo 3. Continental Congress of Formators VII, formazione dei frati, 523-629 OFM in Africa 5 Costituzioni Generali 1987 (Decreto del Ministro Arusha, Tanzania, 20-27.11.2011 generale Fr. John Vaughn dal 2 agosto 1987), in Enchiridion I OFM 3776-4709. 1. Chronicle 6 La formazione nell’Ordine dei Frati Minori, Docu- The goal of the Continental Congress of mento del capitolo generale straordinario di Medel- Formation held in Arusha, Tanzania, from the lin (22 agosto-24 settembre 1971), in Enchiridion I 20 – 27 November 2011, was to reflect togeth- OFM, 1419-1651. er as Friars Minor Formators and be “Bearers 7 La vocazione dell’Ordine oggi. Dichiarazione del of the Gift of the Gospel” in Africa. It was con- Capitolo generale di Madrid (1 giugno – 8 luglio 1973), in Enchiridion I OFM 1960-2022. voked by the Minister General in response to 8 La formazione nell’Ordine dei Frati Minori. Doc- the mandates of the last General Chapter. The umento del Consiglio Plenario di Roma (22 ot- Congress was organized by the OFM General tobre-7 novembre 1981), in Enchiridion I OFM, Secretariat for Formation and Studies and the 2818-2946. African Conference. 9 Prot. 076548(389), Ratio Formationis Francesca- Twenty six Friars responsible for Francis- nae, in Enchiridion II OFM, 120-370. can formation in the areas of vocational pro- 10 SEGRETARIATO GENERALE PER LA motion or Postulancy and Directors of Post- 462 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Novitiate all participated. Also in attendance Rodriguez Lopez, read the message from the were Br. Vidal Rodriguez Lopez, OFM, Sec- Minister General to the group. He then gave retary General for Formation and Studies of his introduction which was followed by the the Order and Vice Secretary, Br. Sergiusz welcome from Br. Sebastian Unsner the Pro- Bałdyga, ofm. vincial of St Francis in Africa and Madagas- The main objective of this Congress was to car. verify the application of the Ratio Formationis Br. Sergiusz then explained to the group Francescanae and Ratio Studiorum in the day- how the Secretariat General for Formation and to-day Franciscan formation of our Entities in Studies had arrived at the continental congress Africa. To this end, a reinterpretation of the of Franciscan Formators and presented the assimilation and application of these Ratios methodology of the work to the group. were done in our Formative task in this area. The participating friars from the African It was also the aim of the Congress to address conference then introduced themselves, their some issues such as Franciscan Formation in names, the work they are doing and where they the evangelical counsels, the accompaniment are based. Three interpreters helped with the of brothers called to ministries, and Francis- simultaneous translations (Br. Phillipe Schil- can Formation in Sacramental life – always lings (Belgium), Br. Cleofas Mudita (Mozam- in compliance with the mandates of the OFM bique) and Br. Adelard Ntumba (D.R. Congo) General Chapter of 2009. The afternoon sessions began at 3pm According to the participants of the Con- daily, Br. Sergiusz Marek Bałdyga gave the gress, there are 623 formandi in Africa (except interpretation of the Questionnaire that had data from South Africa) and they are as fol- circulated to the different entities over the lows: 302 candidates, 78 postulants, 41 nov- past months. This was mainly on the data and ices, and 202 simply professed. The total num- reading of the situation/ interpretation. A dia- ber of Formators accompanying them is 96. logue on this material then took place among The Congress for OFM Formators in Africa the friars. The day ended with a fraternal was organized by the Secretariat General for evening recreation. Formation and Studies. This Congress is the third to be held so far this year. There are three Tuesday, 22nd November others to be held in other parts of the world. The day began with Morning Prayer and The participating friars were mainly Postulant Eucharist in French animated by the Congo- Masters and Masters for temporary professed lese friars and presided over by Br. Tadeo Kusy friars. However some entities sent vocations who works in the Republic of Central Africa. promoters as well. Generally, the attendance The presentation of the morning was given was excellent, most African entities were rep- by Br. Matthias Kule who is a formator of the resented save for South Africa. friars studying philosophy in St. Bonaven- ture College Lusaka (Zambia) on Franciscan Sunday, 20th November formation and evangelical counsels. It was a On this day the Friars arrived at St. Canossa beautiful reflection that was based on his ex- spiritual centre in Arusha Tanzania, from dif- perience drawn from his work in formation, ferent parts of Africa, including the Secretary spiritual direction and retreats. After the pres- General for Formation and studies Br. Vidal entation there were discussions and a dialogue Rodriguez Lopez and his assistant Br. Ser- in the Hall, when the friars either commented giusz Marek Bałdyga who arrived from Nai- on the material or asked different questions. robi (Kenya). The friars celebrated an evening During that same morning, three friars vol- Eucharist which was followed by supper, ba- unteered to be redactors of the final text that sic introductions, and recreation. will be drafted on the final day of the congress; the friars were: (Br. Simon- Pierre (Togo), Monday, 21st November Liam McCarthy (Zimbabwe) and Domingos The opening Eucharistic celebration was Tchigna (Guinea Bissau) and Br. Ndabaningi presided over by Br. Sebastian Unsner the Sithole (Zimbabwe) as the Chronicler. Minister Provincial of the Province of St. In the afternoon session, the friars divided Francis in Africa and Madagascar. At 11am into groups of English, French and Portu- the first gathering of the friars took place in the guese speaking. They discussed on questions Hall of St. Canossa spiritual centre. Br. Vidal pertaining to Br. Matthias presentation, with E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 463 feedback from the secretaries of the groups lard Marie Ntumba from D.R. Congo. presented to the larger group. The day ended After breakfast and a short break, the friars with evening prayer and supper. gathered in hall for a presentation from a bibli- cal scholar from Nigeria, Br. Cosmas Uzowu- Wednesday, 23rd November lu OFM Cap, he teaches in two major semina- The day commenced with Morning Prayer ries in Nigeria. He presented the topic on on- and Eucharist in Portuguese presided over by going formation and crisis of faith: unmasking Br. Orlando Antonio from Mozambique. the dangers in pastoral ministry for Franciscan In the morning session the friars were given Pastors and Formators. In this topic Br. Co- a talk by Br. Tedros Abraha OFM Cap from smas re-iterated the dangers of materialism Eritrea who is a lecturer in Biblical theology and activism, emphasizing a call to renewal in in Rome. His topic was Franciscan Formation integrating our actual self with the ideal self (accompaniment) of Friars who undertake which is the Franciscan identity. Priestly ministry. His topic touched on how to In the afternoon session Br. Cosmas then help the young men who are discerning their gave the friars 16 questions to reflect upon vocation as friars and as ordained ministers. this matter. The groups met and gave inspiring After the talk there were discussions on the answers that will be drafted into the final text topic. that would be presented for approval on Satur- An official group photograph was then day. It will comprise the deliberations of the taken after lunch. In the afternoon at 3pm other previous two topics given to the group the friars gathered in their respective small on Tuesday and Wednesday. groups and reflected on questions posed by The day concluded with evening prayer, Br. Tedros. supper and recreation. Br. Tedros then gave his concluding re- marks. The day ended with evening prayer, Saturday, 26th November supper and fraternal recreational sharing. The day began with Morning Prayer in Por- tuguese. Thursday, 24th November The work on the reduction of the final text The day began with Morning Prayer and was presented to the friars, and deliberated Eucharist in English presided over by Br. Ser- upon. A final text was then presented to the giusz Bałdyga (the assistant Secretary General assembly, minutes and approbation of the text of Formation and Studies) – the Mass was a took place thereafter. commemoration of all the deceased friars of After lunch the group met in the hall and the Seraphic Order. On this day in a special Br. Vidal Rodriguez Lopez the General Secre- way we also remembered the four Capuchin tary for Formation and Studies gave the con- friars from Tuscany province who died on clusion and evaluation of the past five days of Wednesday 23rd November 2011 in a car crush discussion and dialogue. in Tanzania. After breakfast, the friars trav- The friars concluded this final important elled by bus for a cultural visit of Arusha, be- day with a Eucharistic celebration at which ginning with the international Criminal Tribu- Br. Vidal Rodriguez Lopez presided, followed nal for Rwanda (ICTR) – where the friars had by supper and final recreational sharing by the a tour of the courtrooms, the well resourced friars. library and got a briefing on how the tribunal The friars were indebted and grateful to Br. was formed, the progress made thus far and Placyd Jacek Gorka, Sr. Yvonne of the Ca- the future of the Tribunal. After that the friars nossa sisters, and the entire staff and nuns at visited the heritage cultural centre that depicts Canossa Spirituality Centre for all the efforts the culture of most of Africa through different and generosity in hosting and making it pos- art work collections from the continent of Af- sible for this congress to take place. It was a rica. The friars also toured Arusha town cen- worthwhile and fruitful meeting. tre. It was a worthwhile cultural exploration of Sunday, 27th November “Tanzanian” culture. The friars departed for their respective en- tities by different routes and at different ti- Friday, 25th November mes. The day began with Morning Prayer and Eucharist in French, presided over by Br. Ade- Fr. Ndabaningi Sithole ofm 464 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

2. Message of Minister General and coordination of the Secretariats, even Rome 13 November 2011 within each Conference. – Ongoing Formation. Ongoing Formation Prot. 101822(034/11) is not something optional. Rather, it is so- mething that must be assimilated as a natu- Dear brothers, May the Lord give you Pe- ral element of our fraternal life. ace! – Formation and Inculturation. Inculturation is the characteristic way of our presence of I wish to greet each one of you participants evangelical life in fraternity. Therefore, for- in this 1st Continental Congress of Formation mation must be inculturated, taking into ac- in Africa, Formators of one Conference in this count the cultural and social parameters… Continent of the hope. around it in order to assimilate the positive I would like to encourage you to celebra- values of each tradition and translate it in te and work in this Congress. To celebrate the our life. gift of Franciscan vocation we have received – Formation and Communion. Let us walk to- and to work so that your meetings bear posi- ward fraternal forms where internationality tive fruits for ongoing and initial formation in and cultural plurality becomes part of daily our Fraternities walking in Africa. life. Collaboration in formation between Consecrated life in general, particularly different Entities and formation through our Order, is convinced more and more that fraternities that are more and more inter- the present and future of our vocation and mis- national and multicultural are both at once sion both depend on the formative dynamism challenging and evangelizing witnesses. of each one of the brothers and fraternities. – Formation and Evangelization. The reason Ongoing formation, which is the “humus” of for being of the Order is evangelization. We initial formation, should permeate all our spi- need to stress more evangelization in our ritual tension. To be in ongoing formation is life and mission at all levels of formation. to live responding continually to the Almighty – Formation and Spirituality. Our life can God, who never grows tired of calling us to li- only be sustained through a strong expe- ve the Holy Gospel of His Son, the Lord Jesus, rience of God. The people of Africa enjoy our brother. a strong religious sensitivity which must be Both Blessed Francis and Clare of Assisi formed evangelically. Our fraternities must followed in the footprints of the Lord Jesus be formed to be spaces of Christian spiri- until the end of their lives. No circumstance, tuality to support life as much as to be open success, and difficulty stopped them from this to those who are spiritually searching. quest. Like so many brothers, they were for- – Formation and Justice and Peace. Many med through the Gospel in order to live and people are suffering greatly due to poverty proclaim the Gospel. and the injustice. Every bro- As the general Chapter of Assisi of 2009 ther, every Fraternity is called to become an affirmed, we want to be “Bearers of the Gos- instrument of peace with simple style of life pel”. With this goal, the same Chapter deci- and with a heart reconciled. Africans have ded that Continental Congresses of Formation many problems but we are called to give to be celebrated like the third we are celebrating everyone the gift of the peace of Christ. now in Africa. Let us give thanks to God so I pray to the Father of Mercies for the much for being able to celebrate this Congress growth and fruits of the Congress and recom- and for each one of you who are dedicated to mend to the Immaculate Mary, Mother of Afri- formation in the delicate areas of the care of ca, to help us to be formed into authentic Friars vocations, Postulancy, and Simple Profession. Minors (lesser brothers), in order to be bearers I wish to underscore with you some nucleus of the gift of the Gospel with our form of Fran- of strength in order to progress from good to ciscan life in communion with the Church in better in the area of Formation in Africa: the cities of the African Continent. As so many – Formation and RFF. RFF is the common of our brothers and sisters do and have done, guiding tool of our formation which must my we, too, know how to give our lives for the be translated and applied according to the people of Africa, so as to fill the earth of the reality of each Entity and Fraternity of For- Gospel of Christ. mation. We are called to grow in the work I bless you with my fraternal blessing, E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 465

Br. José Rodríguez Carballo ofm b. Franciscan Formation in the evangelical Minister General OFM counsels (Fr. Mathias Kule ofm). c. Franciscan Formation in Sacramental Life 3. Sintesis of presentation of SGFS (Fr. Cosmas Uzowulu ofmcap). d. Accompanying in initial formation Friars [...] called to ministry (Fr. Tedros Abraha ofm- cap). The General Chapter of 2009 opens up The Congress convoked by the Minister a new phase in the dynamic of Formative General was based on a survey we sent out to Congresses entrusted to our Secretariat. The Provincial Secretaries of the Conference of Chapter requested that Continental Congres- Africa. It was then forwarded to the Entities, ses should be convoked in the whole Order studied carefully by the Secretariats in Rome and that, according to the General Definitory, and will once again be re-studied in the same these should converge into an International Congress in a general dynamic of re-reading, Congress for all the Provincial Secretariats of assimilation, and putting into practice of our Formation and Studies of the Order. formative efforts in Africa. 36. The General Definitory, through the GSFS, should promote meetings at the Confe- Hopes of the Congress rence and Continental levels for: Therefore, we are continuing this series – Formators of the Simply Professed, gi- of Continental Congresses in Africa thru this ven the importance of this stage of formation; Continental Congress of Formation. It is a new – Formators for the Pastoral Care of formula and tool of ongoing formation aimed Vocations and for Postulancy, to help deepen at grasping the concrete reality of the geo- their knowledge. graphical areas of the Conferences. At the beginning of the new Definitory, this Drawing closer to the reality is a necessity. Secretariat presented an initial program, which Truly, we are called to do a more fraternal re- was approved by the same Definitory. Moreo- flection on the reality in order to respond bet- ver, according to the Executive Committee ter and more evangelically to the key question, of the SGFS, the program is set to unfold as How are we to form ourselves in order to live follow as a development of the Capitular Man- the Gospel permanently? dates: Congress of Asia, (EAC, SAAOC)Mani- The answer is only one, just as the charism la, Philippine, September 2010; Congress of of discipleship of Christ given to St. Francis Latin America (UCLAF), Bogotá, Colombia, is also one. Yet, this unity must be answered September 2011; Congress of Africa, Arusha, by each culture each with its own genius. The Tanzania, November 2011; Congress of North Christian principle of the Incarnation leads us America (ESC), August 2012; Congress of to inculturate the Gospel in each town. In the Western Europe, (COMPI, CONFRES, CO- same way, the Franciscan “forma vitae” must TAF, Cust. Holy Land), Fatima, Portugal, April be rooted in each culture. To form is to mold 2012; Congress of Eastern Europe, (Conferen- the heart of the one permanently being called ze Nord and Sud Slave) Split, Croatia 2012 after the model himself, Jesus Christ. (The last October in Jerusalem, Holy Land, Far from the temptation of uniformity or di- we celebrated the International Council of spersion, “We have been called to Freedom”. Formation and Studies. In the last years we With this liberty, we must plan a formation for participated in the meeting of Conference Se- the present and the future, which of necessity cretary of F&S in African, a Maputo, Mozam- springs from the rich and healthy tradition of bique). the Order, but, nonetheless making its way to- The participants will be 2 per Entity, one ward new models. formator for the phase of simple profession The challenges are many, such as socio- and another for the area of pastoral care of vo- cultural changes, migratory movements, new cations or Postulancy. communications, social injustices, wars, new The themes were chosen according to the economic dependency, political structures, mandates: natural catastrophes, interreglious reality, new a. Assessment of the knowledge and applica- evangelization (ad extra) or to renovate (ad in- tion of RFF and RS in the formation phases tra) the journey of Order… (Fr. Sergiusz Baldyga ofm). Many are the challenges and no one has 466 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 said that they are easy, yet we are a missiona- tention, such as theological reflection, liturgy, ry Order and, as the General Chapter affirms formation of priests and religious, catechesis, “Bearers of the Gift of the Gospel”. To form and spirituality. for it and in it is the challenge being asked of For us, Franciscans, a first way of incultu- us today – that is if we want to be faithful to ration is the “implatatio Ordinis” in Africa. To the Gospel we have professed; we must “walk form true autochthonous Friars Minors means from the perspective of the Gospel”. to incarnate our charism in African culture To be Bearers of the Gospel in Africa, in its and religiosity as well as be able to offer the mosaic of cultures and languages, in its ethnic Church a lived out model of inculturation. diversity and traditions, in its rich cultural and b. The second challenge for us, who are religious patrimony, will lead us always to sons of the Saint of reconciliation and peace, meet the man and woman who seek – though to contribute in an important way to the internal unaware many times – the face of God in the communion of the , ecumenical depth of his/her heart. In this way, we will see dialogue, and interreligious dialogue. United to ourselves as “mendicants of meaning” and this is also the work for justice and peace within companions of a generation which also seeks each town and between the towns of Africa. the meaning of life. We have encountered c. A third constant effort which actual- Christ, the Alfa and Omega, the Lord of ly continues a long missionary tradition are Life, a mystery which unveils itself through social works and human promotion as silent the Word and Eucharist, in every person witnesses, living and eloquent witnesses of re- and event, in the Church and creation… ligious life in Africa. The Gospel is the best that we have. For this To enter in the culture in order to evange- reason, it is a gift and not a heavy burden or lize is to incarnate our vocation. To enter into something dispensable. Rather, it is a gift that the life of our generation with its values and we would want to live. exchange values, with its contradictions and Our Order wants to restore the gift of the attainments, is a difficult challenge we cannot Gospel to the peoples of Africa in an evange- avoid. Our fraternal life does not develop in lization and mission that each time relies more the cloister; rather, it is placed and exposed on the collaboration between the Entities of in the middle of the square with all its risks the Order. Thus, it will be giving a more plural and truth. We cannot live a greenhouse life, face to our Fraternities. protected and hidden away. We are called to Formation does not form so that the Or- go out into the open to share the present with der may grow, but, rather, so that the Gospel both the world and the Church, giving value to may be proclaimed to every creature. For this what really matters, namely, the Gospel of life, reason, we ourselves are the first ones who Jesus Christ. should be in continual evangelization as Friars We are celebrating the Continental Con- Minors. Ongoing formation is a continual gress of Formation in Africa. In this way, walking from the perspective of the Gospel; it Africa becomes an all-embracing square in is a starting anew through Christ who became our cloister and becomes a space where the our way. Order wants to grow dynamically in on-going We are lesser brothers, “pilgrims and formation. strangers” who want to live the Gospel in fra- As was already pointed out in the que- ternity in Africa, which so many consider an stionnaire, meeting fraternally, dialoguing emerging zone of the world. We want to look with charity, listening to each other, sharing at Africa with the same eyes of Africa, from experiences, dynamics, vocational and infor- within, though the eyes of men and women of mative materials to help us through difficult Africa, in order to share with them the bread of moments, are all first fruits of this Congress of the Eucharist and the word of the Gospel. Formation. The Order has fundamental challenges in Celebrating, therefore, this International Africa: and Multicultural Congress as a fraternity of a. The first effort should be inculturation. Formators, paves the way to a future of hope The Synodal Fathers in the two special As- where there is a chorus dynamism and greater semblies for Africa wanted to animate a new collaboration between the Entities at both the process of inculturation both wide and deep formative and evangelizing levels. Moreover, while singling out some areas of particular at- by restoring the grace of the origins of our E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 467

Charism, we are led to newer concrete realities Formation and Studies, presented the findings of the people of Africa. of the questionnaires which had been returned In order to progress from good to better, al- by the various entities concerning Formation so in the formation in Africa, both the present in its various stages. Then followed three pre- and the future of the 21st century are called to sentations as follows: be: a. “Franciscan Formation and Evangeli- – more evangelical and less formal cal Counsels” (by Br Mathias Kule ofm). – more permanent and less initial b. “Franciscan Formation: accompani- – more accompanied and less self-sufficient ment of friars who undertake Priestly Mini- – more fraternal and less individualistic stry” by Br. Tedros Abraha, ofmCap. – more inculturated and less protected c. “Ongoing Formation and Crisis of – more prayerful and less scattered Faith: unmasking the dangers in pastoral mini- – simpler and less complicated stry for Franciscan pastors and formators” by – more missionary and less on the conserva- Br Cosmas Uzowulu, ofmCap. tion side After each presentation three groups we- – more evangelizing and less resistant re formed according to languages– English, – more ecclesial and less religious French and Portuguese… Each group appoin- – more Christian and less Franciscan ted a chairperson and a secretary. Questions – more pedagogical and less improvised were prepared by the presenters and these – more human and less perfect were discussed in the groups. The Secretaries – more merciful and less proud then reported back to the Plenary Sessions. – more eschatological and less immediate – more unitary and less anarchical Final proposals – more just and less arbitrary We are the loved ones of God since He – more pacific and less pushy enlightens us by the light which He has brou- – more personalized and less superficial ght to us through the spirituality of St Francis – more believing and less practicing which if we allow it to penetrate us, it will re- – more hopeful and less anxious volutionize again our world. – more charitable and less sterile. That’s why we, the Franciscans in Africa Yes, we can affirm without fear that the re- today, gathered in the Congress of Formators newal of Consecrated Life today depends on a in Arusha, Tanzania, after discussion, reflec- new and unitary on-going formation, from the tions and sharing, came to the following pro- phases of initial formation until the end of each posals: Friar Minor’s life. Without this fundamental • We need to have a clear Franciscan Iden- basis, all formative itinerary will not be as ef- tity. The basis of our life is Fraternity. This fective. It is precisely along these lines that we should reflect itself in our life and ministry. are called to walk in the upcoming years. • Inspired by the two themes of the Africa Synod we want to include and reinforce in- Br. Vidal Rodríguez López ofm to our formation the concept of the Church Secretary General for Formation and as Family of God, and to make this value Studies our own. The community is a family which gathers the Brothers who live in unity and with a diversity of gifts. Each one is respon- 4. Reporting back at Plenary Sessions sible for the duties he has been given in the Fraternity and in the Church, bringing to Introduction the Fraternity what we are, what we have In the Opening Session of the Congress Br and what we receive. Vidal Rodriguez Lopez, ofm Secretary Gene- • We have to live our relationship through ral for Formation and Studies, conveyed the education to reconciliation, mutual forgi- greetings and good wishes of the Minister Ge- veness and fraternal correction. This will neral. He then outlined the back ground to the guarantee the strengthening of Franciscan Congress. This is the third Continental Con- identity. gress, following that of Asia and Latin Ameri- • Accompaniment is essential for newly pro- ca. After Br Vidal’s presentation, Br Sergiusz fessed friars in Solemn Vows and for tho- Baldyga, ofm Assistant General Secretary for se in the early years of priestly ministry. In 468 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

this area there is a need for clear guidelines termos discutido, reflectido e partilhado jun- and resource material. tos, cheguemos às propostas seguintes: • The life of Prayer, both individual and • Precisamos ter uma clara Identidade Fran- collective is fundamental. The lack of this ciscana. A base da nossa vida è a Frater- leads to a crisis of faith and can manifest nidade. Isto deveria se manifestar na nossa itself in individualism, secularism, lack of vida e no nosso ministério. commitment to the Evangelical counsels, • Inspirados pelos dois temas do Sínodo afri- and activism. We must therefore nourish cano, queremos incluir e reforçar na nos- our life and ministry with a deep commit- sa Formação o conceito de Igreja como ment to Prayer. Família de Deus, e fazer deste valor um • The formators must lead by Example. They valor que seja nosso. A comunidade è uma should have a clear awareness of Francis- família que congrega os irmãos na unidade, can Identity, both in theory and in practice. e com a diversidade dos dons. Cada um tem The formators must dedicate their time to a responsabilidade dos deveres que lhe fo- the work of Formation above everything el- ram confiados na Fraternidade e na Igreja, se. quando trazemos para a fraternidade aquilo • Here in Africa the formation of Formators que somos, o que temos e o que recebemos. is essential. It is necessary to offer this for- • Temos que viver a nossa relação por meio mation in the context of African Traditions. da educação para a reconciliação, o perdão This should be done in different linguistic recíproco e a correcção fraternal. Tudo isso centres or in one designated centre so as to poderá garantir o fortalecimento da nossa deepen our Franciscan charism and to give Identidade Franciscana. an openness to the Franciscan pastoral ap- • O Acompanhamento é essencial para os jo- proach within the African Church. vens frades professos solenes e para aque- • We support the Master’s Course for For- les que estão nos primeiros anos do mini- mators at the Pontifical Atheneum, Anto- stério sacerdotal. Nesta área se evidencia a nianum and other centres . We should also necessidade de orientações que sejam cla- have meetings of Formators in Africa once ras e também de material de ajuda. or twice a year so as to help our formation • A vida de Oração, tanto individual como ministry in the various entities. colectiva, é fundamental. A falta da Oração • The Franciscan Charism has great rele- leva consigo una crise de Fé que pode se vance for today. It has to find expression in manifestar no individualismo, no secularis- our daily life and ministry, especially in the mo, na falta de compromisso com os con- area of peace, reconciliation, justice and the selhos evangélicos e no activismo. Portan- care of creation. to, é preciso nutrir a nossa vida e o nosso • In the incarnation of the vow of poverty we ministério através dum profundo compro- need to emphasise the need of sharing, which misso com a Oração. in reality is being forgotten – therefore we • Os formadores devem liderar com o seu Ex- need to make a renewed effort to make our emplo. Eles deveriam ter uma clara consci- candidates understand this value of our life. ência da Identidade Franciscana, na teoria • In our Franciscan life and formation-mini- como na aplicação prática. Os formadores stry we must return to the Scriptures as the devem consagrar o seu tempo ao trabalho basis of enlightenment and the source of all de Formação, antes de qualquer outro tra- renewal. balho. • Aqui na África, a Formação dos formado- Propostas finais res è uma tarefa essencial. É preciso ofere- Nos somos os filhos amados de Deus por- cer esta formação no contexto das tradições que Ele nos ilumina com a luz que Ele nos Africanas. Isto deveria se fazer em diversos trouxe através da Espiritualidade de São Fran- centros segundo as línguas ou num centro cisco que, se a deixamos penetrar nas nossas designado para aprofundar o nosso carisma vidas, poderá revolucionar o nosso mundo Franciscano e oferecer uma abertura sobre uma vez mais. a visão pastoral Franciscana no meio da E, por este motivo, nos, Franciscanos na Igreja Africana. África de hoje, reunidos no Congresso dos • Apoiamos o curso de Mestre para Forma- Formadores em Arusha, Tanzânia, depois de dores da Universidade Pontifícia Anto- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 469

nianum e doutros centros. Deveríamos ter • L’accompagnement est essentiel pour les alguns encontros de Formadores na África, jeunes frères profès solennels et pour ceux uma ou duas vezes por ano, para nos ajudar qui vivent leurs premières années de sa- no nosso ministério de formação nas diver- cerdoce ministériel. Dans ce domaine, on sas Entidades. ressent le besoin d’orientations claires et de • O Carisma Franciscano tem uma grande matériel ressource. relevância hoje. Ele deve se exprimir na • La vie de Prière, aussi bien individuelle nossa vida e no nosso ministério quotidia- que collective, est fondamentale. Le man- nos, especialmente na área da paz, da re- que de prière conduit à une crise de la foi et conciliação, da justiça e da integridade da peut se manifester dans l’individualisme, le criação. sécularisme, le manque d’engagement pour • Na encarnação do Voto de pobreza preci- les conseils évangéliques, et l’activisme. samos sublinhar a necessidade de partilha Nous devons donc nourrir notre vie et notre – que na realidade parece esquecido – Pa- ministère par un profond engagement dans ra chegar a isso devemos fazer um esforço la Prière. renovado de compreensão deste valor das • Les Formateurs doivent guider par l’Exem- nossas vidas para os nossos candidatos. ple. Ils devraient posséder une conscience • Na nossa vida Franciscana e no nosso mi- claire de l’Identité Franciscaine, aussi bien nistério de Formação, precisamos voltar pa- dans la théorie que dans la pratique. Les ra as Escrituras como base da iluminação e Formateurs doivent consacrer leur temps au fonte de toda renovação. travail de Formation plus qu’à toute autre chose. Propositions finales • Ici en Afrique la formation des Formateurs Nous sommes les bien-aimés de Dieu car Il est essentielle. Il est nécessaire d’offrir nous illumine par la lumière qu’il nous a appor- cette Formation dans le contexte des tradi- tée à travers la Spiritualité de saint François. tions africaines. Cela devrait se faire dans Si nous lui permettons de nous pénétrer, elle différents centres linguistiques ou un centre pourra à nouveau révolutionner notre monde. désigné pour approfondir notre charisme C’est pourquoi, nous, les Franciscains d’A- franciscain et offrir une approche pastorale frique d’aujourd’hui, rassemblés au cours du franciscaine au sein de l’Église d’Afrique. Congrès des Formateurs à Arusha, en Tanza- • Nous appuyons le Cours de Maîtrise pour nie, après un temps de discussion, de réflexion Formateurs à l’Université pontificale Anto- et de partage, nous sommes parvenus aux pro- nianum et dans d’autres centres. Nous de- positions suivantes: vrions avoir des rencontres de Formateurs • Nous devons avoir une Identité Francis- en Afrique une ou deux fois par an pour ai- caine qui soit claire. La base de notre vie, der notre ministère de Formation dans les c’est la Fraternité. Cela devrait se refléter diverses Entités. dans notre vie et notre ministère. • Le Charisme Franciscain a une grande im- • Inspiré par les deux thèmes du Synode sur portance aujourd’hui. Il doit trouver son l’Afrique, nous désirons inclure et ren- expression dans notre vie et ministère quo- forcer dans notre Formation le concept tidiens, spécialement dans le domaine de d’Église comme Famille de Dieu, et affir- la paix, de la réconciliation, de la justice et mer cette valeur comme étant la notre. La sauvegarde de la création. communauté est une famille qui rassemble • Dans l’incarnation du vœu de Pauvreté, il les frères qui vivent dans l’unité avec une nous faut insister sur l’exigence de partage, diversité de dons. Chacun est responsable qui en réalité est oublié- Il convient donc des charges qui lui ont été confiées dans la de faire un nouvel effort pour que nos étu- Fraternité et dans l’Église, en apportant à la diants comprennent cette valeur de notre Fraternité ce que nous sommes, ce que nous vie. avons et ce que nous recevons. • Dans notre vie franciscaine et notre mini- • Nous devons vivre nos relations à travers stère de Formation nous devons revenir aux l’éducation à la réconciliation, au pardon Écritures comme base d’illumination et mutuel et à la correction fraternelle. Cela source de tout renouvellement. garantira le renforcement de l’identité fran- ciscaine. 470 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

4. Notitiæ particulares – Prot. 102295 (189/11). Il Ministro gene- rale, con decreto del 26.09.2011, ha eret- 1. Postulandato to il Noviziato nella Casa di S. Pedro de – Prot. 102200 (176/11). Il Ministro generale Alcántara in San Fernando del Valle de ha concesso alla Fondazione Francescana Catamarca della Provincia della Assun- di Russia-Kazakistan, dietro lettera del Pre- zione BVM in Argentina (Buenos Aires), side del 20.07.2011, di istituire il Postulan- in base alla lettera dal Ministro provinciale dato nella Casa di Ussurisk, confermando dell’08.09.2011. anche i formatori. – Prot. 102480 (217). Il Ministro generale – Prot. 102266 (185/11). Il Ministro gene- ha concesso la dispensa alla Provincia di rale ha ratificato gli Uffici per la Casa In- San Francesco in Brasile (Porto Allegre) terprovinciale di Postulato del Nord d’Ita- dall’art. 93 §1 degli SSGG, perché possa lia, secondo gli atti di elezione presentati, iniziare il noviziato con solo due candidati. 03.09.2011, dal Presidente del Collegio dei Ministri provinciali del Nord d’Italia. 3. Varie – Prot.101940 (076/11). Il Ministro generale – Prot. 102307 (206/11). Il Ministro genera- ha nominato, con decreto del 24.10.2011, il le, con decreto del 20.09.2011, ha concesso Sig. Pierre Moracchini membro del Consi- dispensa dall’art. 230 §4 degli SSGG, per- glio di redazione della Rivista “Archivum ché la Provincia del Verbo Incarnato in To- Franciscanum Historicum”; dietro richiesta go (Lomé) possa iniziare il postulato nella del Direttore della Rivista (19.05.2011). Casa filiale di Adidogome. – Prot. 102294 (190/11). Il Ministro gene- – Prot. 102451 (214/11). Il Ministro gene- rale, con decreto del 30.07.2011, ha nomi- rale, con lettera del 10.12.2011, ha dato il nato cinque membri del Consiglio Ammi- placet al progetto formativo per il Postulan- nistrativo della Fondazione Collegio San dato della Fondazione del Beato Egidio a Bonaventura Frati Editori di Quaracchi: Palestrina. Fr. Vidal Rodríguez López, Presidente; Fr. Giancarlo Lati, Rappresentante legale; 2. Noviziato Fr. Benedikt Mertens, Fr. Manuel Blanco, – Prot. 102219 (178/11). Il Ministro genera- Fr. Aidan McGrath. Inoltre tre revisori dei le, con decreto del 26.09.2011, ha concesso conti della Fondazione: Fr. Francesco M. al novizio Fr. Vincenzo di Carlo di prolun- Rizzi, Fr. Augusto Micangeli, Fr. Allan Da gare di sei mesi l’anno di noviziato presso Corte. la Casa di S. Rocco (fuori della Casa di No- viziato), secondo la richiesta, 08.08.2011, – Prot. 102410 (202/11). Il Ministro generale del Ministro provinciale di S. Maria della ha ratificato i membri del Comitato Esecu- Grazie in Italia (Benevento). tivo del Segretariato generale per la Forma- zione e gli Studi, Fr. Daniel Fleitas; Fr. Bob – Prot. 102218 (179/11). Il Ministro provin- Badakkal; Fr. Darko Tepert, eletti nel Con- ciale di S. Michele Arcangelo in Italia (Fog- siglio Internazionale del SGFS celebrato a gia), con lettera dell’11.08.2011, comunica Gerusalemme il 15.10.2011. al Ministro Generale che la collaborazione con il noviziato interprovinciale di Fonte- – Prot. 103412 (204/11). Il Ministro gene- colombo cesserà con il settembre 2011. rale, con decreto del 10.11.2011, ha nomi- nato Fr. Aarón Cesar Tirado Zuñiga, della – Prot. 102281 (187/11). Il Ministro genera- Provincia dei SS. Francesco e Giacomo in le, con decreto del 16.09.2011, ha conces- Messico (Zapopan), Vice Rettore dei Frati so, dietro richiesta del Ministro provinciale Studenti ed Economo nella Fraternità Fran- dei SS. Martiri del Giappone (Tokyo), la di- cescana Internazionale “Ven. Fr. Gabriele spensa dall’art. 97 §1 degli SSGG per poter M. Allegra OFM” a Roma. iniziare l’anno di noviziato con due candi- dati. 4. Pontificia Università Antonianum – Prot. 102262 (183/11). Il Segretario della E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 471

Congregazione per l’Educazione Cattolica, – Prot. 102481 (216/11). Il Segretario gene- con lettera del 27.07.2011, trasmette al Mi- rale della Pontificia Università Antonia- nistro generale e Gran Cancelliere copia del num ha comunicato l’elenco degli eletti alle Decreto di riforma degli studi ecclesiastici cariche di Decano, Preside e Vice Decano di Filosofia e della nota in cui sono indicati dells medesima: Prof.ssa Sr. Mary Melo- i tempi e le modalità della sua attuazione. ne, SFA., Decano della Facoltà di Teolo- gia; Prof. Fr. Vincenzo Battaglia ofm, Vice – Prot. 102370 (194/11). Il Ministro genera- Decano della Facoltà di Teologia; Prof. Fr. le e Gran Cancelliere, dietro richiesta del Jorge Horta, ofm, Decano della Facoltà di Rettore Magnifico del 17.10.2011, ha con- Diritto Canonico; Prof. Fr. David Maria cesso il nulla obstat per la nomina di vari Jaeger, ofm, Vice Decano della Facoltà di professori ad alcune cariche delle Facoltà Diritto Canonico; Prof. Fr. Massimo Paz- della Pontificia Università Antonianum. zini, ofm, Decano della Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia; Prof. Fr. Tomi- – Prot. 102350 (196/11). Il Ministro genera- slav Vuk, ofm, Vice Decano della Facoltà le e Gran Cancelliere, dietro presentazione di Scienze Bibliche e Archeologia; Prof. del Rettore Magnifico, ha nominato gli Of- Agustín Hernández, ofm, Pro-Decano della ficiali maggiori per la Pontificia Università Facoltà di Filosofia; Prof. Manuel Blanco, Antonianum: Fr. Marek Wach, Segretario ofm, Vice Pro-Decano della Facoltà di Fi- Generale; Fr. Nazariusz Popielarski, Diret- losofia: Prof. Fr. Paolo Martinelli, ofmcap, tore della Biblioteca; Fr. Augusto Micange- Preside dell’Istituto Francescano di Spi- li, Economo. ritualità; Prof. Fr. Albert Schmucki, ofm, Vice Preside dell’Istituto Francescano di – Prot. 102408 (201/11). Il Decano della Fa- Spiritualità; Prof. Fr. Pietro Messa, ofm, coltà di Scienze Bibliche e Archeologia Preside della Scuola Superiore di Studi Me- della Pontificia Università Antonianum, dievali e Francescani; Prof. Fr. Alvaro Cac- con lettera del 21.10.2011, ha presentato al ciotti, ofm, Vice Preside della Scuola Su- Ministro generale e Gran Cancelliere l’e- periore di Studi Medievali e Francescani; lenco dei professori invitati e assistenti no- Prof. Roberto Giraldo, ofm, Preside dell’I- minati per l’anno accademico 2011-2012. stituto di Studi Ecumenici; Prof. Fr. Salva- tore Barbagallo, ofm, Preside dell’Istituto – Prot. 102455 (210/11). Il Ministro generale Superiore di Scienze Religiose “Redem- e Gran Cancelliere ha nominato, con decre- ptor Hominis”; Prof. Fr. Maksym Kopiec, to del 17.11.2011, il Prof. Fr. Massimo Paz- ofm, Vice Preside dell’Istituto Superiore di zini, Decano della Facoltà di Scienze Bibli- Scienze Religiose “Redemptor Hominis”; che e Archeologia della Pontificia Univer- Prof. Fr. Najib Ibrahim, ofm, Moderatore sità Antonianum, a seguito della richiesta dello Studium Theologicum Jerosolymita- del Rettore Magnifico dal 16.11.2011. num.

E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 1. Congreso Internacional Evangelización y red de liderazgos, coordinado por ITF, en Diálogo Buenos Aires; 2. Cosmovisiones indígenas Petrópolis, Rio de Janeiro, Brasil, del paisaje ritual, coordinado por IFFT, 19-22.09.2011 Ciudad de México; 3. Evangelización compartida y su relación con las cuestiones En sintonía con las orientaciones y de género, coordinado por ESTEF, Porto mandatos del Capítulo general de 2009 que Alegre; 4 Justicia ambiental y justicia nos ofrece una propuesta esperanzada de ecológica: nuevos paradigmas para pensar caminos por recorrer y nos recuerda cómo la sociedad, coordinado por ITF, Petrópolis; el Espíritu nos urge a ser lúcidos para saber 5. Sensibilización ecológica, coordinado por leer los signos de los tiempos y los lugares, ITF, Petrópolis; 6. Sustentabilidad ambiental, y evangélicamente creativos y audaces para coordinado por ITF, Petrópolis; 7. Teología y darles una respuesta adecuada para poder ecología, coordinado por la PUA, Roma. En encarnar el don del Evangelio en los diversos estos talleres se distribuyeron los participantes contextos donde el Señor nos llama a estar y trabajaron las tardes del segundo y tercer día presentes, se ha desarrollado el Congreso y la mañana del cuarto. internacional Evangelización en Diálogo El tercer día hubo otro Panel, esta vez con tres (Nuevos escenarios desde el paradigma conferencistas: Dr. Erick Felinto de Oliveira ecológico), del 19 al 22 de septiembre de 2011 (UERJ, Rio de Janeiro), El ciberespacio como en Petrópolis, Río de Janeiro, Brasil.. ciudad ideal sobre los extraños destinos de Cerca de 200 participantes de diferentes una metáfora urbana; Dr. Fr. Martin Carbajo partes sobre todo de América latina y un nutrido (PUA, Roma), Mundo virtual y ética; Dr. Fr. grupo de italianos, ya que coincidía con el 8º. Manuel Anaut (IFFT, Ciudad de México), Encuentro de los profesores y prefectos de los Incidencias antropológicas y culturales de las Estudios teológicos afiliados a la Universidad nuevas tecnologías. Pontificia Antonianum de Roma, PUA. El cuarto día se concluyó el trabajo de La apertura fue presidida por el Ministro los Talleres y se presentaron al plenario provincial de la Inmaculada Concepción los itinerarios teológico-pastorales que se de Brasil, Fr. Fidencio Vanboemmel, el pretendían con su dinámica. Fueron los Director del Instituto Teológico Franciscano relatores de este momento que ofrecían las de Petrópolis, Fr. Sandro da Costa, Fr. Martín conclusiones del Congreso: la Dra. Denir Carbajo en representación del Rector de la Brunelli, del ITF de Petrópolis, Fr. Jit Manuel PUA, Fr. Vincenzo Battaglia, Presidente Castillo de la Cruz de Centro Bonó, República de la Facultad de Teología de la PUA y Fr. Dominicana; Fr. Luis Scozzina, CEFEDER/ Arturo Ríos Lara, Animador General de UCA, Argentina; Dr. Luiz Carlos Susin, PUC, la Evangelización OFM. La conferencia Porto Alegre. Las conclusiones, por demás inaugural, Ecología, un nuevo paradigma, interesantes y que señalan diferentes desafíos estuvo a cargo de Fr. Sinivaldo Tavares. y hacen positivas propuestas serán publicadas El día siguiente, un Panel, Evangelización con toda la documentación del Congreso por el en el mundo urbano, con dos conferencistas: Instituto Teológico Franciscano de Petrópolis, Dr. Joao Batista Libanio, Evangelización en organizador del evento. el mundo urbano y el Dr. Henry Acselrad, Las vías de apropiación social de la noción Fr. Arturo Ríos Lara de ‘sustentabilidad urbana’. Hay un plenario con intervenciones de los participantes y los 2. Terzo Incontro dei Vicariati, Prefetture e conferencistas. Prelature apostoliche affidati all’Ordine Por la tarde se trabajó con la dinámica de dei Frati Minori con il Definitorio talleres. Eran siete: 1. Espacios urbanos: generale andares espirituales, tensiones del creer 474 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

1. Cronaca interfrancescana, l’implantatio Ecclesiae et Ordinis, le convenzioni e l’economia) e proporre Si è svolto nella Curia generale in Roma, 2/3 impegni concreti per il futuro indicandone i nei giorni 30 settembre e 1 ottobre 2011, il III° mezzi e le modalità di attuazione. incontro del Governo generale con i Vicariati, Riportati in assemblea i vari spunti e le Prefetture e Prelature apostoliche, con la suggerimenti emersi dai gruppi di riflessione, partecipazione dei Vescovi e dei Provinciali gli impegni condivisi sono stati approvati alle cui Province i Vicariati, le Prefetture e e costituiscono il Documento finale Prelature sono affidati. I primi due incontri dell’incontro. sono stati celebrati, sempre a Roma, dall’8 al 9 Un’assemblea è stata dedicata alla settembre 2006 e nei giorni 4-6 settembre 2008. presentazione del “Progetto Amazzonia”, Questo terzo incontro aveva lo scopo di voluto dal Capitolo generale (Mandato 24) e verificare la realizzazione degli orientamenti portato avanti dall’Unione delle Conferenze e impegni che erano stati presi negli incontri dell’America Latina Francescana (UCLAF), precedenti e di elaborare alcune indicazioni alla dimensione del Dialogo, specialmente con o impegni per il futuro, a partire da un i Mussulmani e con le culture, e al problema approfondimento del tema della missione in del ridimensionamento delle strutture per chiave francescana. aprire “forme nuove” di Fraternità e di Dopo le parole di benvenuto, nel primo evangelizzazione. giorno è stata fatta memoria degli incontri Sono stati presenti tutti Provinciali, la precedenti ed è stata presentata la sintesi delle quasi totalità dei Vescovi francescani e tutto il risposte ad una scheda che era stata inviata Definitorio generale insieme con gli animatori precedentemente ai Vescovi e ai Provinciali del Segretariato generale per le missioni e rispettivi. Da queste due introduzioni generali l’evangelizzazione. è emerso che nei 13 Vicariati e Prefetture L’incontro si è concluso sabato sera, 1° apostoliche affidati al nostro Ordine sono ottobre, con la solenne celebrazione eucaristica impegnati 104 Frati missionari, che nella presieduta dal Ministro generale. maggior parte dei casi non è stata ancora firmata una Convenzione tra il Vicariato e la Provincia Fr. Vincenzo Brocanelli locale, e che le necessità più urgenti a tutt’oggi sono la mancanza di personale sufficiente e di strutture adeguate (seminari, chiese, ecc.), e la 2. Ponencia del Ministro general al precaria situazione economica. encuentro de los Vicariatos y Prelaturas Nel pomeriggio il Ministro generale, Fr. Roma, Curia general, 30.09.2011 José Rodríguez Carballo, ha presentato le caratteristiche e le esigenze della missione OPCIÓN POR LA IGLESIA POBRE inter gentes e ad gentes secondo il documento PRESENCIA FRANCISCANA finale del Capitolo generale, Portatori del EN LOS VICARIATOS, dono del Vangelo. Nel dialogo che ne è seguito PRELATURAS Y è stato ribadito chiaramente che i Vicariati e LUGARES DE FRONTERA le Prefetture e Prelature apostoliche sono vere CONFIADOS A LA OFM missioni ad gentes dell’Ordine. Il tema è stato approfondito nei gruppi Miremos a Francisco. El Poverello nos di studio, che erano composti secondo le dice: “Consideremos, hermanos muy amados, caratteristiche delle varie aree geografico- nuestra vocación. Aquella a la cual Dios culturali, ossia un gruppo di Vescovi e Provinciali misericordiosamente nos ha llamado, no per l’area arabo-mussulmana, un altro gruppo sólo para nuestra salvación, sino también per l’area dell’Amazzonia e un terzo gruppo per para la de un gran número: Id por el mundo l’area centro-americana. Ogni gruppo doveva y exhortadles, más con el ejemplo que con la rileggere lo stile di missione e di vita che si palabra, a hacer penitencia de sus pecados y a conduce attualmente, mettendo in rilievo i punti cumplir los mandamientos de Dios” (Tc 36). deboli e come superarli, doveva inoltre prendere Desde un principio Francisco había ordenado in considerazione i punti nodali che erano già stati a sus frailes: “Id hermanos míos, de dos en dos, indicati in Assemblea (le vocazioni autoctone, por los caminos del mundo” (1Cel 29), con la la formazione dei missionari, la collaborazione misión de “llenar la tierra con el Evangelio de E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 475

Cristo” (1Cel 97). Y poco antes de morir les • En América Latina: La Custodia de recuerda: “El Señor os ha llamado para ser Venezuela, dependiente de la Provincia de enviados al mundo entero” (CtaO 9). Santiago (España) ; la Custodia del Sagrado Nuestra Orden es una Orden misionera Corazón, Brasil, dependiente de la Provincia desde sus orígenes. Con razón Juan Pablo II de Nápoles ; las Custodias del Caribe y de escribió al Capítulo general del 1991: “La Paraguay, dependientes de la Provincia misión es la razón de ser de vuestra Orden” de Arantzazu, en España ; la Fundación (Mensaje, 5). La dimensión misionera está en de Haití, dependiente de la Provincia de el DNA de nuestro carisma. Así aparece en Centro América ; la Fundación de Floriano, los textos fundacionales, como se puede ver en Brasil, dependiente de la Provincia en la primera y segunda Regla (cf. 1R XVI, de Benevento (Italia) ; la Fundación 2R XII) Así lo muestra nuestra historia desde Uberlandia, en Brasil, dependiente de sus orígenes: el envío de los primeros frailes la Provincia de Salerno (Italia) ; varias al claustro del mundo (1Cel 29-30; LM 3, 7), presencias entre los indígenas dependientes el encuentro de Francisco con el Sultán (cf. de algunas Provincias de México. 1Cel 57; 2Cel 30; LP 77), la presencia y luego • En USA: La Custodia de la Asunción de la muerte de los protomártires en Marruecos la BVM, dependiente de la Provincia de (cf. Celano, Tratado de los Milagros 1; 2Cel Mostar (Herzegovina). 208). Así lo muestra, también, la fidelidad de • En Europa: La Custodia de san Francisco la Orden a esta llamada misionera hasta hoy: Solano, en España, dependiente de la en la primera evangelización de América, en la Provincia de San Francisco Solano, en evangelización del extremo y próximo Oriente Perú; la Fundación bizantina de Ucrania, y y en lugares de frontera evangelizadora tanto la Fundación de Bielorrusia, dependientes ayer como hoy. de la Provincia de Katowice (Polonia). Nuestra historia, particularmente la de • En África, La Fundación de Angola, nosotros Hermanos Menores, respondiendo dependiente de la Provincia de la creativamente a nuestra espiritualidad y Inmaculada Concepción de Brasil ; la a las exigencias eclesiales del momento, Custodia de Madagascar, dependiente de muestra que somos una Orden misionera ad la Provincia de Nairobi ; la Custodia de intra, en territorios cristianos, y ad extra, Guinea Bissau, dependiente de la Provincia en territorios no cristianos, inter gentes y de Venecia ; la Fundación de Namibia, ad gentes. Renunciar a ello sería traicionar dependiente de la Provincia de Sud África; nuestro carisma, que, como queda dicho, es la Fundación de Burkina Faso, dependiente esencialmente misionero y apostólico, tal y de la Provincia del Verbo Encarnado como nos lo recordó el último Capítulo general (Togo) ; la Fundación de Centro África, en su documento final Portadores del don del dependiente de la Provincia de la República Evangelio al invitarnos a restituir el don del del Congo. Evangelio y anunciar aquello que vivimos (cf. • En Asia : la Custodia de Singapur y Malasia, PdE 7). dependiente de la Provincia de Australia, En todo esto hay que tener bien presente la Custodia de Papua New Guinea, lo que nos recuerda Portadores del don del dependiente de la Provincia de Indonesia ; Evangelio: “Según la Regla (2R XII, 1), la la Fundación de Timor, dependiente de la misión no nace de iniciativa humana sino por Provincia de Indonesia; la Fundación de inspiración divina. Este es un aspecto esencial Hong Kong, dependiente de la Provincia de para revitalizar también nuestras misiones Taiwan. ad gentes. Sólo en la docilidad al Espíritu, que sopla donde quiere y como quiere y que B. Misiones interprovinciales empuja a la evangelización encontraremos • La Custodia de Tierra Santa que, siendo en la fuerza y al ardor misionero que, a veces, realidad una Provincia, está formada por parece venir a menos” (PdE 20). hermanos que proceden tanto de los países donde está implantada, como de otras Las presencias misioneras en la Orden Provincias de la Orden. En el momento presente podemos distinguir • El proyecto Amazonas, dependiente tres tipos de presencias misioneras en la Orden. directamente de las Conferencias de A. Misiones provinciales: Ministros Provinciales de América Latina, 476 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

aun cuando la obediencia a los hermanos la Conscientes de la importancia que para dé el Ministro general. la Orden tienen estas presencias misioneras, en los últimos años venimos impulsando C. Misiones internacionales la reflexión sobre ellas, en vistas a su • Fundación misionera de Congo-Brazzaville revitalización. Esto nos llevó a convocar, en (África). septiembre del 2006, el primer encuentro de • La Fundación de Tailandia. Vicarios Apostólicos, Prelados y Ministros • La Fundación de Miamar. provinciales que tienen una responsabilidad • La Fundación de Rusia/Kazakistán. directa sobre esas circunscripciones con • La Fundación de Sudán. el Definitorio general. Los objetivos del • La Fundación Beato Egidio. encuentro eran : conocimiento recíproco y • La Custodia de los Protomártires en renovar la cooperación a distintos niveles. Marruecos. Al final del encuentro se aprobaron algunas • La Custodia San Francisco, en China. orientaciones para el futuro (cf. Síntesis de los encuentros presentada anteriormente). D. Fundaciones misioneras recientes En el 2008 tuvimos un nuevo encuentro En fidelidad a cuanto hemos afirmado, en para revisar lo acordado en el encuentro los últimos años la Orden ha abierto algunas anterior, particularmente en lo que se refiera presencias que considero significativas, a los acuerdos entre las Entidades OFM y particularmente por los lugares a los que los Vicariatos y Prelaturas, a la formación, al hemos ido. personal y a la economía (cf. Conclusiones del • En África: Sudán, Burkina Faso y Namibia. I Encuentro). • En América: Nueva presencia misionera en Dentro de ese esfuerzo de revitalización de la selva Amazónica. nuestra presencia en esas circunscripciones, • En Asia: Birmania y Cambodia. hemos de situar este III Encuentro de • En Europa: La Fundación Beato Egidio y Vicariatos y Prelaturas confiados por la Sede nuevas presencias evangelizadoras, como Apostólica a nuestra Orden. En continuidad respuesta a la situación religiosa en que se con los encuentros precedentes, este encuentro encuentra el Viejo Continente. quiere seguir sensibilizando, en primer lugar, Próximamente la Orden se hará presente a las Entidades a las que les han sido confiadas en Gana y en Laos. Es en el marco de estas dichas presencias, y, luego, a toda la Orden, nuevas presencias que nosotros podemos de la importancia que dichas presencias vivir la “aedificatio Ecclesiae”, y también la tienen para la Iglesia, pero también para “Implantatio Ordinis”, allí donde es posible. nuestra Fraternidad: “La Orden considera Al mismo tiempo, en estos últimos años el los Vicariatos y Prelaturas que la Santa Sede Definitorio general ha trabajado intensamente les ha confiado como verdaderas misiones para potenciar algunas presencias misioneras franciscanas, al mismo nivel de cualquier ya existentes, unas con historia secular, otras otro proyecto misionero de la Orden. Por más recientes: Tierra Santa, Marruecos, tal motivo la Curia general y las Provincias, Tailandia, Rusia/Kazakistán, entre otras. especialmente aquellas a las cuales ha sido confiado directamente uno de estos territorios Vicariatos y Prelaturas confiados a la Orden misioneros, renueven su responsabilidad La Iglesia ha confiado a nuestra Orden 12 hacia ellos, y, según sus posibilidades, a Vicariatos Apostólicos -9 en América Latina, 2 dichos Vicariatos y Prelaturas también su en Libia y 1 en Siria-, así como la Prelatura del apoyo y colaboración”. En el discernimiento Nayar, en México, y la de Guapi, en Colombia. de este apoyo y colaboración “se tengan en Además, a nuestra Orden ha sido confiado cuenta las urgencias pastorales de las Iglesias la Iglesia local de Tánger, que, aun siendo particulares” (Conclusiones del primer arzobispado, a la hora de las necesidades Encuentro). En segundo lugar este Encuentro pastorales ha de ser equiparado a un Vicariato. quiere revitalizar la vida y misión de dichas En estas Circunscripciones tenemos 1 presencias misioneras, teniendo en cuenta los Arzobispo, 15 Vicarios Apostólicos, y 3 signos de los tiempos y de los lugares y, al Prelados, uno de ellos emérito. Los hermanos mismo tiempo, nuestro carisma, especialmente presentes en dichas circunscripciones a la luz del documento final del último eclesiásticas son cerca de 120. Capítulo general: Portadores del don del E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 477

Evangelio (=PdE). La metodología escogida 2009 que, una vez más, ha tenido como tema para este encuentro es la del “seminario”. Los central la Evangelización, y que, después de participantes se dividirán en tres grupos: los recordarnos que hemos sido llamados a acoger que viven en territorios islámicos, los que el don del Evangelio y a restituirlo (cf. PdE 10), viven en la zona amazónica, y otros. y hablar de la misión inter gentes y ad gentes Largo y fructífero ha sido el camino (cf. PdE 13-21), nos define como: misioneros recorrido desde el primer encuentro. Mayor en el mundo, como Hermanos y Menores, con conciencia de la importancia que estas el corazón vuelto hacia el Señor (PdE 10). presencias tienen para nuestra Orden, la Por otra parte, tanto en su parte inspirativa necesidad de buscar una solución (no siempre como en los mandatos nos ofrece un marco la misma) para lograr que los hermanos no que considero obligado a la hora de situar vivan solos, y mayor solidaridad económica cualquier tipo de misión y de evangelización entre las mencionadas circunscripciones, son en clave franciscana y, por ello, también de las sólo algunos de los logros que se podrían presencias misioneras representadas en este señalar. Al mismo tiempo, sin embargo, encuentro. hemos de reconocer que todavía nos resta El mandato capitular n. 13 haciendo un camino largo por recorrer si queremos síntesis de la reflexión precedente, sitúa la reforzar y revitalizar nuestras presencias en los evangelización y misión franciscanas en Vicariatos, Prelaturas y presencias misioneras el marco de la experiencia de Dios, de la aquí representadas. Un tema pendiente en fraternidad y la minoridad, y de la colaboración algunas de estas presencias es la elaboración con los laicos y con la Familia Franciscana. de un convenio entre el Vicariato y la Provincia En relación con la experiencia de Dios se o Custodia responsable, que luego ha de ser dice que la misión/evangelización ha de estar ratificado por el Definitorio general. animada por “una profunda experiencia de Dios”. La experiencia de Dios es el fundamento Marco obligado de referencia irrenunciable para la revitalización de la vida y A la hora de hablar de nuestras presencias misión franciscanas. Si falta la fe radical, no hay evangelizadoras y misioneras en los Vicariatos, posibilidad de fundamentar la misión, menos Prelaturas y otras presencias misioneras (cf. aún en la misión situada en puestos de frontera. Tánger y Somalia), no podemos olvidar la Construiremos la casa/misión sobre arena. En reflexión que la Iglesia y la Orden han hecho este contexto el documento Portadores del don en estos últimos años sobre la evangelización del Evangelio llama nuestra atención sobre una y misión. posible crisis de fe, crisis que estaría a la base Por no alargarme, me limito a recordar aquí del inmovilismo misionero que nos amenaza, y algunas líneas que la Orden ha subrayado en los nos pide que le demos a Dios la centralidad que últimos años en el campo de la evangelización le es debida en nuestra vida, de tal modo que y misión. En este contexto creo que no Dios sea el centro unificador de cuanto somos podemos olvidar que el Consejo plenario de y hacemos, bien conscientes de que en ello se Bahía nos pide prestar atención privilegiada juega la esperanza que anima nuestra misión a los últimos y a colocar el Evangelio en el evangelizadora (cf. PdE 12). En este contexto centro de nuestra propuesta evangelizadora. me parece importante tomar conciencia de El Capítulo general 1991, cuyo tema principal cuanto dice Vita Consecrata: cuanto más fue el de la evangelización, insiste en unir vivamos de Cristo, más seremos para los demás evangelización y contemplación, También y más ocuparemos los lugares de avanzadilla pide una formación intelectual que pueda de la misión (cf. VC 76). La sociedad liberal nos garantizar una evangelización de calidad. El ha ido secularizando y nos ha hecho perder esta Consejo Plenario de Malta volvió sobre la dimensión trascendente de la vida. La cultura relación entre evangelización y la dimensión liberal debe ser confrontada hoy por la vida contemplativa. Por su parte, el Consejo religiosa y franciscana con la experiencia de plenario de Guadalajara, en México, subraya Dios. Cada religioso, cada franciscano, deberá de nuevo la unión entre misión, fraternidad y ser un maestro espiritual, y cada fraternidad contemplación. Somos, ha dicho este Consejo debería ser una escuela de oración. Plenario, una fraternidad contemplativa en Siempre en el contexto de la experiencia misión. de Dios como fundamento de la misión Llegamos así al Capítulo general del señalo algunos elementos para intensificar 478 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 dicha experiencia: los hábitos de silencio, lo sintetiza muy bien el documento final del el tiempo dedicado a la meditación y a la Capítulo 2009 cuando invita a “la búsqueda oración personal, la lectura orante de la de medios para recrear comunión, mutua Palabra, el ejercicio de compartir la fe según la comunicación, calor y verdad en las relaciones metodología de Emaús… recíprocas” (PdE 27). En relación con la fraternidad el mandato En relación con la minoridad el mandato 13 13 pide que la misión/evangelización sea nos exhorta a preferir los lugares de frontera, hecha desde la fraternidad y como fraternidad. los lugares difíciles, los lugares pobres, los Y Portadores del don del Evangelio nos claustros inhumanos de los que ya hablaba recuerda que ningún proyecto evangelizador el Capítulo del 2003 (cf. El Señor os dé la y misionero puede considerarse “patrimonio paz, 37). Y Portadores del don del Evangelio personal de ninguno. Es siempre la fraternidad nos recuerda nuestra vocación y misión: la que evangeliza” (PdE 27). Como ya ser menores entre los menores, e insiste en recordaba el Capítulo general de Madrid la necesidad de dejarnos interrogar por los (1973), “el Señor nos ha llamado a vivir signos de los tiempos y de los lugares, antes según el Evangelio no en solitario, sino en que preocuparnos por las estructuras (cf. PdE comunidad de hermanos” (Vocación de la 29)). En este contexto se nos pide “habitar Orden hoy, 12). En la fraternidad acogemos los claustros inhumanos” (El Señor os dé la el Evangelio y desde la fraternidad y como tal paz, 37) y de edificar presencias evangélicas lo restituimos. Una fraternidad evangelizada entre los últimos, “sacramentos del Hijo se convierte en evangelizadora. Es bueno de Dios que se hizo pobre y huésped” (PdE recordarnos que la fraternidad es nuestra 23). El Capítulo general 2009 nos recuerda primera forma de evangelización y misión. Es también que “no podemos dar las espaldas al éste un signo característico de nuestro modo devenir del mundo” (PdE 29) y que nuestra de evangelizar. El Capítulo 2009 nos invita espiritualidad y misión no pude ser ajenas a a construir fraternidades signo, fraternidades la vida de nuestros pueblos (cf. PdE 30). Pero proféticas (cf. PdE 8), en las que los hermanos al mismo tiempo y con sano realismo nos vivan desde la lógica del don, como una recuerda que “sólo la fe y la espiritualidad clara “alternativa a la lógica del precio, de la trinitaria nos permitirán habitar las fisuras de ganancia, de la utilidad y del poder” (PdE 10). un mundo fragmentado” (PdE 22). El individualismo, también entre nosotros, En relación con la colaboración, el mandato está creciendo. Es un producto amargo de la 13 pide que nos abramos a la colaboración con cultura liberal. El discurso sobre la fraternidad los laicos, no sólo por necesidad sino, como nos es hoy abundante. Para que no sea simplemente recuerda Portadores del don del Evangelio, estético es necesario tener bien presente por respeto a la vocación que también ellos que el núcleo fundamental de la experiencia han recibido. Para ello se nos pide entrar en fraterna es teologal: consiste en vernos y actitud de conversión eclesiológica (cf. PdE aceptarnos como hermanos en Cristo –somos 25). El II Encuentro insistió en la necesidad de familia unida en Cristo-, por haber sido formar a los laicos en la dimensión misionera, llamados por un mismo Señor a una misma con un claro marco de referencia franciscano. vida y misión. Esta es la razón fundamental La colaboración ha de extenderse a la Familia de nuestra comunión, no la homogeneidad de Franciscana. caracteres, ideología, edad… “El Señor me dio Todos estos elementos, por estar en estrecha hermanos” (Test 14). Pero esta experiencia ha relación con nuestra forma de vida, hacen decir de alimentarse de prácticas muy concretas: al Capítulo: “La misión no es simplemente la la educación en el trato entre los hermanos, dimensión externa de nuestra vida. De hecho, la acogida y la preocupación unos por otros la misma vida consagrada, bajo la acción del –cuidado materno, nos pide el Capítulo del Espíritu Santo, se convierte en misión, como 2009-, la comunicación con los hermanos, lo ha sido la misma vida de Jesús” (PdE 29). el uso de la palabra pública para eliminar la A la luz de este marco creo necesario que crítica subterránea, la participación en la vida evaluemos nuestra misión/evangelización en fraterna (oración, recreación, trabajo…), la las presencias misioneras aquí representadas, comunicación de bienes (cuando falta, la asumiendo para ello las preguntas que fraternidad está ya en peligro), la práctica de aparecen en el subsidio Moratorium: un la reconciliación comunitaria… Todo esto tiempo para discernir: ¿Dónde estamos? E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 479

¿Hacia dónde queremos ir? ¿Qué nos pide el Dame des Nations en Bruselas tiene preci- Espíritu en estos momentos?, sin olvidar que samente esa finalidad: formar a los nuevos para el Hermano Menor hay dos modos de misioneros dentro del marco franciscano comportarse: “el testimonio silencioso…, y de misión/evangelización. Dado que esa el anuncio explícito de la Palabra de Dios con formación se imparte en francés e inglés, la invitación a la conversión, que se actuará pido a las Entidades que reciben o envían cuando se vea que agrada al Señor. El anuncio misioneros de prepararlos adecuadamente. explícito del Evangelio es el punto de llegada Esto también es válido para aquellos territo- de nuestro modo de estar presentes en el rios misioneros específicos (cf. Marruecos, mundo, después de una atento discernimiento Amazonas…). para comprender ‘cuando agrada al Señor’ (1R También es necesaria una formación 16, 5-7)” (PdE 20). permanente adecuada a la reflexión teológica sobre la misión llevada a cabo en la Iglesia La formación misionera y en la Orden, así como a las situaciones La formación es una condición del cambiantes de los lugares donde viven y crecimiento personal y una exigencia de trabajan los hermanos misioneros. En este la misión. De ahí que la formación no es un sentido, sin restar importancia a las iniciativas asunto opcional, sino una verdadera obligación que se tomen in loco, Bruselas podría ofrecer moral. Por otra parte, es un dato adquirido: algunas oportunidades coordinadas por la para una misión/evangelización de calidad se SGME. necesita una formación adecuada y de calidad, tanto en el campo de la formación permanente Sustentamiento económico como inicial. El Capítulo pide que ya desde Soy bien consciente de las necesidades la formación inicial se presente claramente económicas de los Vicariatos y Prelaturas la vocación misionera de nuestra Orden, aquí representados, incluso de los aprietos por “revisando en las Entidades los programas de lo que alguna vez podéis pasar, pero, con la formación permanente e inicial a la luz de la franqueza que debe existir entre hermanos, prioridad de la evangelización y de la misión, os confieso que en estos momentos la Curia favoreciendo experiencias concretas tanto general no está en condiciones de ayudaros en las Entidades, como en la Conferencia más de lo que lo hace ya, tanto a través de la y en la Orden, garantizando una adecuada SGME, como de otros organismos como MFZ preparación, un atento acompañamiento y la y el SGM de Waterford. necesaria evaluación”. En el Capítulo 2009 se aprobó una propuesta El Capítulo 2009 nos recuerda también para revisar las aportaciones a la Curia general la necesidad de motivar a los candidatos a para la evangelización misionaria. Espero que la misión “en el estilo franciscano”, como cuando dicha propuesta se realice podamos “frailes del pueblo” y “compartiendo, en la disponer de más fondos. En ese caso saldremos medida de lo posible, la vida de los pobres” al paso de algunas necesidades más. (cf. Mandatos capitulare 17). Esto que debe En este contexto, mientras agradezco las ser un compromiso de todas las Entidades de ayudas que hacen las Provincias a las cuales la Orden, ha de ser un compromiso particular ha sido encomendado un Vicariato o una de aquellas Entidades a las que les ha sido Prelatura, pido a los responsables de dichas confiado un Vicariato o una Prelatura. A estas demarcaciones eclesiásticas de ser solidarios Entidades les recuerdo cuanto he dicho en con otros Vicariatos y Prelaturas con mayores alguna de ellas durante mi visita Fraterna: no necesidades. La transparencia, la solidaridad nos es lícito sacar vocaciones de los Vicariatos y la austeridad son aspectos fundamentales de y Prelaturas si la Provincia no tiene una clara una economía franciscana y misionera. conciencia de su responsabilidad para con estas estructuras, y si no forma a sus candidatos, Pastoral vocacional particularmente a quienes proceden de esos Mientras hay presencias misioneras donde territorios, en la dimensión misionera. no es posible hacer ningún tiempo de pastoral Por otra parte se hace necesaria una for- vocacional in loco (pienso a aquellos que se mación inicial para quienes van a tales pre- encuentran en países musulmanes), en la mayor sencias misioneras, así como a la misión parte de estas demarcaciones eclesiásticas ad gentes en general. La fraternidad Notre sí es posible. Pido que se tenga en cuenta 480 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 este aspecto, de tal modo que podamos ir nuestra existencia, más ardiente será nuestra renovando y asegurando el personal necesario. opción misionaria. En este sentido pido un esfuerzo por parte de todos, pastores y ministros provinciales, por la Fr. José Rodríguez Carballo, ofm implantatio Ordinis y la implantatio ecclesia. Ministro general, OFM Por otra parte, pido también a los responsables de los Vicariatos y Prelaturas de 3. Documento finale asegurar una adecuada formación permanente a los misioneros. Ello es necesario para 1. Necessità delle Convenzioni cualificar la misión y, al mismo tiempo, – Preso atto che alcuni Vicariati hanno già para promover la fidelidad creativa de los stipulato la Convenzione con i rispettivi hermanos. Ministri provinciali, occorre proseguire l’impegno nel formulare la Convenzione da La Orden y los Vicariatos y Prelaturas parte delle Entità che ancora non l’hanno. La Orden, aun cuando a veces no resulta Se ne avverte la necessità e l’urgenza. fácil buscar personal, sin embargo valora – Si chiede al Definitorio generale di elaborare muy positivamente la confianza que la Sede Linee-guida per stipulare la Convenzione Apostólica ha depositado en ella al confiarle tra il Vicariato e la Provincia. estas presencias misioneras. El Ministro – Tale Convenzione può nascere solamente general y su Definitorio aprovecha también entro il clima di autentica solidarietà e esta ocasión para manifestar a las Provincias comunione tra le Province e i Vicariati, y Custodias de las que directamente dependen secondo la visione positiva che considera estas presencias misioneras su esfuerzo por il Vicariato come una grande prospettiva asegurarles una ayuda económica y también de missionaria: personal, y a los hermanos que están presentes a. invio dei giovani per esperienze missionarie en estas “misiones de avanzadilla”, para b. altri momenti formativi insieme di FP agradecerles su testimonio, a veces rayando la c. aspetto economico. heroicidad. – Occorre promuovere un clima di fiducia Por mi parte asumo el compromiso de tra i Frati e il loro Vescovo. Dobbiamo buscar nuevos misioneros. Trabajar en estas migliorare il rapporto con i Frati, per una demarcaciones eclesiásticas es una clara relazione semplice e cordiale. I Vicari opción por la Iglesia pobre –pobre de clero, hanno la consapevolezza di essere lì come pobre de medios-, y por la Iglesia de los Vicari proprio perché sono Frati Minori. I pobres, pues, por lo que puedo conocer, la Ministri, nello stesso tempo, sanno che il mayor parte de los fieles que forman parte de Vicariato appartiene alla Provincia come vuestras Iglesias locales son pobres. una missione propria, che l’Ordine gli ha affidato. Para concluir – Molti sono consapevoli dell’importanza dell’ La evangelización y la misión son “la gracia implantatio Ecclesiae e Ordinis. Vi sono y la vocación propia de la Iglesia” (cf. 14 EN). realtà che presentano un buon equilibrio, Comienza con la apasionada solidaridad de ma occorre proseguire in questo impegno. Dios con el género humano y con la historia: ‘Dios ha tanto amado el mundo hasta darnos su 2. Mandato 13 Hijo unigénito’ (Jn 3, 16). El cristiano intenta Il Mandato del Capitolo ha accompagnato prolongar con creatividad y fantasía (cf. PdE i lavori di questo 3° Incontro, ispirando la 8. 9), en cada momento histórico, la misión del visione della nostra missione nella Chiesa Hijo” (Sdp 37). come Frati Minori. In particolare ci siamo También para nosotros la misión ha de soffermato sui seguenti punti: ser considerada gracia y vocación. La misión a. la forte esperienza di Dio, senza la quale está en el corazón mismo de nuestra forma de è impossibile tanto una vera vita fraterna, vida en fraternidad y minoridad: hemos sido quanto un’azione pastorale efficace. È llamados a ser Hermanos Menores para ser difficile trovare Frati disponibili a vivere enviados, de dos en dos, al claustro del mundo. il contatto personale forte col Signore. Ci Cuanto más íntima sea la dedicación al Señor si ferma spesso alla sola preghiera comuni­ Jesús, más fraterna la forma comunitaria de taria, non c’è quella personale da cui deriva E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 481

poi, come conseguenza, una difficile vita Evangelizzazione.­ Non si tratta di fraterna, col rischio di vivere isolati. Là abbandonare il gregge affidato, soprattutto dove i Frati sono costretti a vivere per lo più in certi luoghi come in Li­bia o in Terra da soli, possono condividere la preghiera santa. con i laici del posto. Occorre prendere – Occorre una Metodologia missionaria sem­pre più coscienza che la nostra vita ha evangelizzatrice improntata sul­l’­an­dare, valore nel suo essere prima che nel suo fare sull’oltrepassare le frontiere, come ci dice e che l’apostolato è la diretta conseguenza la nostra secolare tradizione. del discepolato. Prima, dunque, bisogna parlare con Dio e poi si potrà parlare di 5. Laici Dio. Al fine di dare concretezza a questa – È necessario aprirsi ai laici e valorizzare fondamentale considerazione, occorre i diversi carismi nella chiesa; occorre mettere nel Progetto di vita comunitaria essere audaci, trovare nuove vie per una anche il tempo per la preghiera personale, evangelizzazione condivisa. per i momenti di pause contemplative, per – Ci sono già belle esperienze in questo le quali anche il clima circostante deve campo, significa che è possibile. In alcuni essere opportunamente favorevole. Vicariati, per esempio, ma anche nelle b. L’espressione Fraternità contemplativa in Province, si potrebbe pensare a una casa missione ci sembra ottima per descrivere dove realizzare una vera esperienza la nostra vita e la nostra missione; infatti, missionaria itinerante. Un centro da cui quando una Fraternità è contemplativa ed in partire e dove poi ritornare qualche volta per missione cura la piaga dell’individualismo, ritemprarsi. Occorre in ogni modo curare il la mancanza di preghiera, ci libera anche morbo di una impostazione clericale della dai Frati mosca (perché sono impegnati in pastorale. missione). Riscoprire i momenti di fraternità come un benefico farmaco spirituale. 6. Economia Occorre una particolare insistenza sulla – Qualcuno auspica che si potrebbe creare qualità di vita fraterna. nell’Ordine un fondo amministrato dalla Curia per i Frati missionari dei Vicariati. 3. Necessità di un Progetto – In campo economico, però, c’è ancora – Il Progetto di missione non si deve mancanza di disciplina; manca anche improvvisare. Si devono fare progetti nell’Ordine il senso di solidarietà fraterna. programmati, accompagnati e verificati. – Nessuna organizzazione oggi dà denari Occorre creare équipe missionarie nella senza un progetto chiaro e un resoconto pastorale, ben preparate. Cominciare con preciso alla fine dei lavori. Chi chiede ha un progetto di due-tre anni. l’obbligo di assoluta trasparenza. Bisogna – Questo aiuterebbe anche i Frati della Curia, entrare nella struttura progettuale. al fine di poter inviare qualche nuovo – Va avviata con forza la ricerca dell’auto- missionario. sostentamento economico, cercando mezzi – Occorre ancora una più grande alternativi per avere introiti nelle missioni. corresponsabilità dei Frati con la – Ogni missionario deve ricordare che l’of- chiesa locale, curando il valore della ferta è sacra; non va bene il paternalismo e collaborazione che è poi un aspetto della l’assistenzialismo, tuttavia si deve dar con- comunione. to dell’amministrazione delle risorse che ci vengono affidate. 4. Conversione – Educare i fedeli alla responsabilità di dover – Dobbiamo entrare in una conversione eccle- sostenere la propria chiesa locale. siale e pastorale, una rivoluzione coperni- cana della nostra attività evangelizzatrice. 7. Punti deboli – Non basta accogliere, occorre andare, C’è bisogno di porre rimedio ad alcuni uscire, rincorrere gli altri. Noi pratichiamo punti deboli, come: una pastorale di conservazione, alla fine si – l’individualismo conserveranno i muri, visto che le chiese – il clericalismo continuano a svuotarsi. – l’insufficiente formazione alla missione. – La Chiesa parla continuamente di Nuova Diamo troppe informazioni, ma poca 482 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

formazione. Passare da una formazione reflexiona y comparte sobre los documentos: teorica ad un’esperienziale. Ecco perché se debe hacer un seguimiento de los mismos, i giovani Frati non vogliono andare in no sólo enviarlos. La Orden tiene necesidad missione: nelle case di formazione hanno de una comunicación más viva e interactiva; tutto e di più. Se non si cambia, non los documentos se han de elaborar con más ci saranno più vocazioni missionarie. apertura, aparece mucho el modelo “europeo” Stiamo formando dei “borghesi”, non dei y la Orden es mucho más rica y diversificada; missionari! por otra parte, las traducciones dejan mucho que desear, largos, muchas palabras, dificultan 3. Encuentro del SGME en Washington la lectura, gramaticalmente tienen muchos Del 24 al 27 de octubre se ha tenido un errores. encuentro del Secretariado general para Se hizo una visita al Centro de Franciscan las Misiones y la Evangelización con los Mission Service, donde Ms. Kim Smolik, hermanos de la Conferencia anglófona EdD y su grupo han compartido acerca de (ESC) responsables del área Misiones y su programa de formación para misioneros Evangelización; han participado: Tom Cole, franciscanos laicos. O.F.M. y Russel Becker, OFM de la Provincia De parte del SGME, los Animadores del Santísimo Nombre (USA); Joseph generales han compartido sobre la estructura Rogenski, OFM, Provincia del Sagrado del Secretariado y aquello en que se está Corazón (USA); Joseph Nelson, O.F.M., trabajando actualmente; sobre lo que se tiene en Provincia de N.S. de Guadalupe (USA); John programa en lo inmediato y a largo plazo; han Kiesler, OFM, Provincia de Santa Bárbara proporcionado la información necesaria sobre (USA); Gilles Bourdeau, OFM, Provincia de algunos aspectos y han ofrecido mantener el San José (Canada); Richard Chartier, OFS, contacto y enviar la información sobre algunos Canadá; Jason Weller, OFM, Provincia de la puntos de interés mostrados por los hermanos. Asunción de la Sma. Virgen María (USA), Puntos importantes han sido las nuevas formas Vincent Delorenzo, OFM, Provincia de San de presencia evangelizadora, los proyectos Juan Bautista (USA), Ms. Kim Smolik, EdD, misioneros, la formación de los misioneros en Franciscan Mission Service (USA); Massimo Bruselas, la cuestión económica, el Documento Tedoldi, OFM y Arturo Rios Lara, OFM, del capítulo general 2009 y los subsidios sobre del SGME (Roma). Desafortunadamente la Parroquia y la Pastoral educativa. Ha sido no pudieron estar presentes los hermanos de muy apreciada la postura receptiva y abierta de Gran Bretaña, Irlanda y Malta. El encuentro los dos Animadores generales. tuvo lugar en el Monasterio Franciscano, Viendo hacia el futuro inmediato se han perteneciente a Tierra Santa. propuesto algunas cosas: La coordinación del encuentro estuvo a – Que alguien del SGME se haga presente cargo de Tom Cole, OFM, de la Provincia del en los siguientes encuentros de ESC-SME. Santísimo Nombre, Nueva York. La reunión Se enviarán las fechas de las reuniones al fue siempre precedida de la oración y cada día SGME. la Eucaristía ocupó la parte central. – Necesidad de comunicación con el SGME Se compartió sobre las expectativas que y transparencia de los fondos. el encuentro provocaba: algunos, sobre todo – Recibir actualizaciones sobre los Proyectos los “veteranos” compartieron algunas de de la Orden y cómo el ESC-SME puede sus frustraciones y preocupaciones respecto ayudar a promoverlos. del SGME a través de los años. Se habló de Ha sido muy valioso el estar juntos la necesidad de transparencia económica. estos días. Poder compartir unos y otros y Se abordó el tema de la Evangelización conocernos mutuamente. Hará más fácil estar considerando que hace falta precisar aún el en contacto para futuras comunicaciones. concepto; ha habido muchos cambios sin dar el tiempo necesario para que maduren las cosas. Fr. Arturo Ríos Lara OFM Se pregunta si tanto cambio será indicativo Animatore generale dell’Evangelizzazione de que no hay claridad. Al compartir sobre la “recepción” de los documentos, aparece que 4. Nuova presenza francescana in amazzonia algunos no han recibido los subsidios sobre 1. L’iter la Parroquia y la Pastoral educativa. Y se Un percorso di alcuni anni di dibattiti E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 483 e riflessioni, a vari livelli, sul tema di quest’anno, 2011, è stato il momento dell’Amazzonia, prendendo in considerazione propizio per avviare la realizzazione di questa la nostra presenza storica e le sfide attuali, ci ha prima nuova Fraternità in Amazzonia. Infatti, spinto a elaborare un progetto di una presenza in questo incontro è avvenuta la riunione dei rinnovata e con nuove sensibilità. nuovi missionari per un primo momento Il nostro Capitolo generale del 2009 ha formativo, con la partecipazione dei quattro voluto assumere l’impegno per un “Progetto presidenti delle Conferenze dell’UCLAF, Integrale nell’Amazzonia” mediante un dell’Animatore generale dell’Ordine per rinforzo della presenza storica, la creazione l’Evangelizzazione, di un Definitore generale di nuove Fraternità e una rete di solidarietà e di un missionario di lunga esperienza nella a livello di tutto l’Ordine, della Famiglia regione amazzonica. In quell’incontro si sono Francescana e di altri gruppi. Tale decisione condivise le singole esperienze missionarie, le capitolare è diventato il cosiddetto Progetto motivazioni e l’impegno rispetto al Progetto Amazzonia, Mandato 24, e che è situato tra altri Amazzonia; si è fatta memoria del cammino mandati di carattere chiaramente missionario. fatto; si è riflettuto e discusso ampiamente sulla Con il “Progetto Integrale” si intende nuova presenza missionaria in Amazzonia, prendere in considerazione le ricchezze con l’attiva partecipazione di tutti. della biodiversità e della natura, oggi Da quell’incontro è scaturita la seconda aggredite sistematicamente, e la diversità, tappa del cammino per la realizzazione del ora minacciata, di popoli e culture. Si tratta di progetto: la partecipazione al 3° Incontro continuare ad annunciare il Vangelo in chiave Americano sulla Giustizia, Pace e Integrità francescana alle popolazioni amazzoniche, del Creato (GPIC), con un accento particolare come si fa in quel territorio dal secolo XVI, sul tema dell’Amazzonia. Sono stati quattro ma con un impegno e un’attenzione particolari giorni molto ricchi di condivisione delle verso la creazione come casa di tutti gli esseri e esperienze missionarie in Amazzonia; di nel sostegno a popolazioni fragili e minacciate. riflessioni su tematiche relative a quella realtà In quel contesto, l’evangelizzazione ha un e alle sfide attuali. C’è stato anche spazio per necessario legame con la difesa dei diritti umani la presentazione del Progetto Amazzonia a e quelli della natura stessa. “È impossibile tutta l’assemblea. accettare che nell’evangelizzazione si possa o Successivamente sono stati precisati si debba trascurare l’importanza dei problemi, gli aspetti pratici per l’inizio della nuova oggi così dibattuti, che riguardano la giustizia, Fraternità: la liberazione, lo sviluppo e la pace nel mondo. • i sei missionari si ritroveranno a Lima, Perù, Sarebbe dimenticare la lezione che ci viene dal il primo febbraio 2012, e saranno accolti da Vangelo sull’amore del prossimo sofferente e Fr. Mauro Vallejo, Ministro della Provincia bisognoso” (EN 31). Il nostro Ministro generale S. Francisco Solano, che sarà l’Entità di Fr. José R. Carballo ha chiesto ai Ministri e riferimento giuridico per la Fraternità; Custodi dell’Ordine, particolarmente a quelli faranno delle visite alle Fraternità locali per dell’America Latina, di creare nelle loro Entità creare un primo rapporto di familiarità; la coscienza sull’importanza dell’Amazzonia • i sei missionari si presenteranno al centro per l’umanità e si sostenere con Frati idonei medico locale, appartenente a quella la Chiesa e le Entità di quella regione al Provincia, per lasciare i loro dati personali fine di realizzare una presenza francescana per l’accompagnamento della salute; significativa (Introduzione al depliant • i sei missionari parteciperanno al corso di Presenza francescana nell’Amazzonia). formazione permanente di quella Provincia Siamo giunti attualmente alla costituzione che si svolgerà dal 7 al 10 febbraio; di una nuova Fraternità con sei missionari • in compagnia di Fr. Mauro Vallejo e di differenti paesi, Entità e culture. Sono dell’Economo provinciale faranno il Frati provenienti dalle quattro Conferenze viaggio verso Requena; dell’America Latina. Ciascun Frate è stato • a Requena saranno accolti da Mons. Juan presentato dal suo Ministro provinciale al Oliver, Vescovo del Vicariato, e da Fr. Ministro generale come candidato idoneo per Lorenzo Alonso, missionario nella regione; questa missione; ha ricevuto l’obbedienza • il Vicariato di Requena, nell’Amazzonia dal Ministro generale. L’incontro di Quito, peruviana, sarà il logo provvisorio di Ecuador, alla fine di ottobre e inizio di novembre residenza della Fraternità; dopo un periodo 484 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

di conoscenza della realtà del territorio, comunitario e mantenendo la comunione di consolidamento della Fraternità, i Frati fraterna. Inoltre, la Fraternità non è destinata missionari, in dialogo con il Vescovo, a risolvere tutti i problemi ecclesiali, sociali sceglieranno un luogo stabile di residenza; o ecologici della regione: è inviata ad essere • nei primi giorni Fr. Mauro e l’Economo una presenza evangelica e francescana, dando rimarranno con i missionari per sistemare priorità ai valori propri del nostro carisma, lo spazio della casa; cioè alla dimensione contemplativa, alla vita • ai primi di marzo ci sarà l’Assemblea fraterna in comune, alla minorità, allo spirito pastorale del Vicariato alla quale parteciperà missionario in fraternità. la nuova Fraternità per un inserimento La Fraternità missionaria cercherà si progressivo nella realtà della Chiesa locale; svolgere due compiti: l’inserimento nella • l’accompagnamento della Fraternità Chiesa e nella realtà locali, cioè nel Vicariato sarà compito del Ministro provinciale di Requena, che ha un territorio immenso della Provincia S. Francisco Solano e del con pochissimi agenti pastorali; l’itineranza Vescovo del Vicariato di Requena, ma verso la realtà pan-amazzonica, cercando di anche del Presidente dell’UCLAF e del costruire contatti, forme di articolazione e Governo generale dell’Ordine; solidarietà con altre presenze francescane e di • per il sostegno economico di questa altri gruppi. Fraternità e della sua missione sono Si auspica che la Fraternità possa essere impegnati – a vari livelli – il Consiglio una presenza nuova nel senso di nuovi Direttivo dell’UCLAF, coinvolgendo anche atteggiamenti, di lettura e interpretazione le Entità di America Latina, la Provincia S. dei segni dei tempi e dei luoghi, di nuova Francisco Solano, il Vicariato di Requena, sensibilità e impegno verso la difesa e la Koch Fondation, il Segretariato generale promozione dei diritti delle popolazioni locali per le Missioni e l’Evangelizzazione. e loro culture, dei più poveri, degli indigeni, come anche verso la natura, l’ambiente. 2. La Fraternità e alcune tracce del suo volto Il Definitorio generale insiste nella cura per Innanzitutto le tracce del volto di questa un buon inizio del progetto, prendendo sul serio nuova Fraternità saranno caratterizzate dal la caratteristica di una Fraternità missionaria contributo di ogni Frate missionario che la evangelizzatrice in chiave francescana e di compone: Fr. Atilio Battistuz, della Provincia dialogo simpatico e critico con il mondo dell’Immacolata, Brasile; Fr. Ademir circondante. Chiede anche alla Fraternità Francisco Matilde, della Custodia S. Cuore di elaborare, più avanti, un progetto di vita di Gesù, Brasile; Fr. Eugenio Ortiz, della e missione, gli Statuti Peculiari per chiarire Provincia S. Michele Arcangelo, Argentina; Fr. bene i ruoli dei diversi soggetti implicati (la Bernardo González Guerrero, della Provincia Fraternità stessa, il Vicariato, la Provincia di S. Francesco e Giacomo, Messico; Fr.Vicente riferimento giuridico, l’UCLAF, il Governo Patricio Guerra Torres, della Provincia S. generale e gli organismi della Curia generale). Francesco, Ecuador; Fr. Edel Chanchari, della Un aspetto che è diventato molto chiaro Provincia S. Francesco Solano, Perù. nel cammino di preparazione del Progetto Il primo grande compito sarà costruire una è che la Fraternità stessa con i suoi membri vera Fraternità, nella quale la diversità dei dovrà assumere un ruolo decisivo nel dare fratelli è rispettata e promossa come ricchezza, un volto concreto alla presenza francescana ma in cui si vive anche la comunione e nella realizzazione del Progetto Integrale interpersonale e fraterna. nell’Amazzonia. La speranza è che questa Questa Fraternità, infatti, ha lo scopo sia la prima Fraternità di altre che verranno a di essere una Fraternità missionaria ed formarsi in seguito. evangelizzatrice, senza che i membri si disperdano per assumere diverse Parrocchie o Fr. Nestor Inacio Schwerz ofm vari progetti individuali. I Frati della Fraternità Definitore generale e possono assumere poco a poco impegni Coordinatore della Commissione pro diversi, ma sempre in base al discernimento Amazzonia II° CONVENTUS CARDINALIUM ET EPISCOPORUM OFM

1. Programma – 08.00 Basilica Santa Chiara. Eucaristia Domenica, 25 settembre presieduta da Card. Carlos Amigo Vallejo, – 16.00 – partenza per Assisi dalla Curia. ofm. Incontro con le Clarisse. – Arrivo ad Assisi (Casa Leonori/Cenacolo) – 10.00-12.30 Visita guidata ad Assisi. e sistemazione. – 13.00 Pranzo. – 19.30 – Cena. – 14.15 Partenza per la Valle Reatina. Visita a Fontecolombo, Greccio. Lunedì, 26 settembre – 18.30 Vespro a Greccio. – 07:30 Lodi, presiedute da Card. Wilfrid – 19.30 Cena all’Oasi di Greccio. Partenza Fox Napier, OFM. per Roma. – 09:00 Apertura dell’incontro: Saluto di benvenuto: Fr. Jose Rodríguez Carballo, Giovedì, 29 settembre Ministro generale. Presentazione dei – 10.00 Eucaristia nella Basilica di San partecipanti. Pietro. Lettura del messaggio del Santo – 11:00 L’Ordine dei Frati Minori in Padre. comunione con la Chiesa (Fr. Giacomo – 13.00 Pranzo in Curia generalizia e Bini, ofm). chiusura dell’Incontro. – 15:30 Il cammino dell’Ordine alla luce del Capitolo Generale 2009 (Fr. Jose 2. Partecipanti Rodríguez Carballo, Ministro generale, 1. Cardinali ofm). Cláudio Hummes, Prefetto Emerito della – 16.30 Pausa Congregazione per il Clero (Brasile); Wilfrid – 17:00 Dialogo in aula. Fox Napier, Arcivescovo di Durban (Sud – 17.45 Partenza per la Basilica di Santa Africa; Carlos Amigo Vallejo, Arcivescovo Maria Maggiore (Cattedrale). Emerito di Sevilla (Spagna); László Paskai, – 18:30 Eucaristia presieduta da Mons. Arcivescovo Emerito di Esztergom-Budapest Domenico Sorrentino, Vescovo d’Assisi. (Ungheria).

Martedì, 27 settembre 2. Arcivescovi – 08:00 Basilica della Porziuncola - José Belisario Da Silva, Arcivescovo di Eucaristia presieduta dal Ministro generale. Sao Luis do Maranhao (Brasile); Roberto – 10:00 Le attese della Chiesa dai Frati Octavio González Nieves, Arcivescovo Minori (Card. Cláudio Hummes, OFM). di San Juan de Puerto Rico (Porto Rico); – 11.00 Pausa. Angelo Massafra, Arcivescovo di Skodrë – 11:30 Dialogo in aula con il relatore. Pult (Albania); Mons. Jean Pierre Gralett, – 15:30 La collaborazione tra le Chiese Arcivescovo di Strasbourg (Francia); Santiago locali e l’Ordine. Tavola rotonda con Agrelo Martínez, Arcivescovo di Tanger la partecipazione delle Eccellenze (Marocco); Jesús Sanz Montes, Arcivescovo Reverendissime: Luis Cabrera, Jean Pierre di Oviedo (Spagna); Luis Gerardo Cabrera Grallet, Adriano Langa, Sebastian Shaw, Herrera, Arcivescovo di Cuenca (Ecuador); Alberto Campos. William Slattery, Arcivescovo di Pretoria – 18.15 Partenza per San Damiano. (Sud Africa); Sebastian Shaw, Arcivescovo di – 19:00 San Damiano - Vespro (Presiede Fr. Lahore (Pakistan). Michael Perry, Vicario generale). 3. Vescovi Mercoledì, 28 settembre Fabio Duque Jaramillo, Vescovo di – 06.45 Colazione. Armenia (Colombia); Dario Campos, – 07.15 Partenza per la Basilica Santa Chiara. Vescovo di Leopoldina Brasile); José Elías 486 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Rauda Gutiérrez, Vescovo di San Vicente Giuseppe Nazzaro, Vescovo Titolare di Forma, (El Salvador); Tomás Andrés Mauro Vicario Apostolico di Aleppo (Siria); Walter Muldoon, Vescovo di Juticalpa (Honduras); Jehowá Heras Segarra, Vescovo Titolare Cosmas Michael Angkur, Vescovo di Bogor di Vazari, Vicario Apostolico di Zamora (Indonesia); Leo Laba Ladjar, Vescovo di (Ecuador); Antonio Bonifacio Reimann, Jayapura (Indonesia); Joao Bosco Barbosa de Vescovo Titolare di Saia Maior, Vicario Sousa, Vescovo di Uniao da Vitória (Brasile); Apostolico di Nuflo di Chavez (Bolivia). Giorgio Bertin, Vescovo di Djibouti (Rep. di Gibuti); Aloisio Alberto Dilli, Vescovo 8. Prefetture apostoliche di Uruguaiana (Brasile); Aloysius Murwito, Manuel Valarezo Luzuriga, Vescovo Titolare Vescovo di Agats (Indonesia); Antal Majnek, di Questoriana, Prefetto Apostolico di Vescovo di Mukacheve dei Latini (Indonesia); Galápagos (Ecuador). Caetano Ferrari, Vescovo di Bauru (Brasile); Irineu Gassen, Vescovo di Vacaria-Rio grande 9. Ministro e Definitorio generale do Soul (Brasile); Adriano Langa, Vescovo Fr. José Rodríguez Carballo (Min. gen.), di Ihambanae (Mazambico); Luis Morao Fr. Michael Anthony Perry (Vic. gen.), Fr. Andreazza, Vescovo di Chalatenango (El Vincenzo Brocanelli (Def. gen.), Fr. Vicente- Savador); Leonardo Ulrich Steiner, Vescovo Emilio Felipe Tapia (Def. gen.), Fr. Nestor Ausiliare di Brasilia (Brasile). Inácio Schwerz (Def. gen.), Fr. Francis William Walter (Def. gen.), Fr. Roger Marchal 4. Emeriti (Def. gen.), Fr. Ernest Karol Siekierka (Def. Henry Theophilus Howaniec, Vescovo di gen.), Fr. Paskalis Bruno Syukur (Def. gen.), Santissima Trinità di Almaty (Kazakistan); Fr. Julio César Bunader (Def. gen.), Fr. Antonio Montes Moreira, Vescovo di Vincent Mduduzi Zungu (Def. gen.), Fr. Aidan Bragança Miranda (Portogallo); Domenico McGrath (Seg. gen.) Tarcisio Cortese, Vescovo di Mileto-Nicotera- Tropea (Italia); Diogo Reesink, Vescovo 3. Crónica Prelato di Teófilo Otoni (Brasile). Del 26 al 29 de septiembre de 2011, 5. Pralture terriroriali tuvo lugar el II Encuentro de Cardenales, Bernardo Johannes Bahalmann, Vescovo Arzobispos y Obispos OFM con el Ministro Prelato di Óbidos (Brasile); José de Jesús y el Definitorio general, en Asís y en Roma. González Hernandez, Vescovo Prelato del Convocados por el Ministro general desde el 16 Nayar-Nayarit (Messico); Aurelio José Kühn, de julio de 2010, participaron en el encuentro Vescovo Prelato di Deán Funes (Argentina); 50 Arzobispos y Obispos y 4 Cardenales de Jorge Herbas Balderrama, Vescovo Prelato di los 6 que posee actualmente la Orden: Card. Aiquile (Bolivia). Carlos Amigo Vallejo, ofm; Card. Claudio Humes, ofm; Card. Wilfrid Fox Napier, y Card 6. Ausiliari di Diocesi Làszló Paskai, ofm. Roberto Bordi, Vescovo di Mutugenna, El domingo 25 de septiembre fueron Ausiliare di El Beni (Bolivia); Stanislav llegando puntualmente a la Curia General Szyrokoradiuk, Vescovo titulari di Surista, en Roma, los participantes al Encuentro, de Ausiliare di Kyiv-Zhytomyr (Ucraina); todas las partes del mundo y de las Iglesias Franz Lackner, Vescovo Titolare di Balecio, particulares a las que los Hermanos Menores Ausiliare di Graz-Seckau (Austria); Jaime sirven bajo el Ministerio del Episcopado. Splenger, Vescovo titulari di Patara, Ausiliare Desde allí, después de la comida, salieron di Porto Alegre (Brasile); Marko Semren, en autobús, acompañados por los Hermanos Vescovo Titolare di Abaradira, Ausiliare del Definitorio general y los hermanos de la di (Bosnia/Erzegovina); José secretaría del Encuentro y los traductores Bonello, Vescovo Coadjutor di Juticalpa hasta la ciudad de Asís, donde fueron alojados (Honduras). en la “Casa Leonori” y en el “Cenacolo”. “Sanctum Evangelium observare”. La 7. Vicariati Apostolici mañana del primer día del encuentro, cuando Sylvester Carmel Magro, Vescovo Titolare di al canto de los gallos viene la aurora, el 26 de Salde, Vicario Apostolico di Bengasi (Libia); septiembre, se alzó con el canto de alabanza CONVENTUS CARDINALIUM ET EPISCOPORUM OFM 487 de la Iglesia, presidido por el Card. Napier, Ministro general, intitulada: “Vivir con en el aula del Encuentro. Posteriormente el pasión el presente, para abrazar el futuro con Ministro general, Fr. José Rodríguez Carballo, Esperanza. El camino de la Orden a la luz del ofm, que convocó el Congreso, dio el saludo Capítulo general 2009”, y que tenía como de bienvenida a todos los participantes en objetivo hacer participes a todos del recorrido la ciudad de Asís, por ser el lugar “donde el que está haciendo la Orden en la andadura del Señor mostró a Francisco la forma de vida sexenio 2009-2015, y para ofrecer pistas de evangélica que debería seguir y le regaló los futuro. El padre General señaló tres grandes primeros hermanos”. El Ministro insistió en sus prioridades en la animación y gobierno: La palabras de saludo que “venir a Asis es volver revitalización de nuestra vida y misión de a ver el lugar donde se ha nacido… es recordar Hermanos Menores (subrayando sobre todo que todos hemos sido llamados a vivir el la espiritualidad, la fraternidad/minoridad Santo Evangelio de nuestro Señor Jesucristo”. y la misión evangelizadora), la formación Recordó también aquel primer encuentro de permanente e inicial, y nuestra relación con Obispos OFM que se tuvo ya en el 2007, y la Iglesia. Al final señaló un decálogo para haciendo memoria en este año Centenario de anunciar, a modo de conclusión y de esperanza, la Fundación de la Orden de las Hermanas la vida franciscana en la que se debe creer. Pobres, anunció el tema del Encuentro: “la Terminadas las reflexiones, todos los relación de los Hermanos Menores con la participantes marcharon a la ciudad de Asis, Iglesia”. Insistiendo además que el Encuentro a la Basílica de Santa María la Mayor, donde, era sobre todo un momento de familia y que recibidos por Mons. Domenico Sorrentino, por tanto el Gobierno general deseaba implicar Obispo de Asís, celebraron la Eucaristía, a cada uno de los Obispos OFM en el camino presidida por el titular de esta Sede. El de la Orden. Posteriormente, uno a uno, los señor Obispo agradeció este encuentro y la participantes se fueron presentando diciendo numerosa participación y señaló aquel otro su nombre y la Iglesia particular a la que están encuentro entre Francisco y el Obispo de su sirviendo. tiempo, Guido. Dijo en su homilía: “Aquel fue Después de una pausa, la reflexión un encuentro que suscitó el Espíritu del Señor continuó de la mano de Fr. Giacomo Bini, ofm, para hacer vivir a la Iglesia y al mundo una ex Ministro general, que tuvo una ponencia primavera evangélica, hagamos, pues, ahora, sobre “La Orden de los Hermanos Menores en de este encuentro otro momento de salvación comunión con la Iglesia”. El padre Bini leyó a en el Espíritu”. todos los participantes un texto del Espejo de A la noche, después de la cena, los Perfección, que le sirvió a modo de parábola participantes del Encuentro tuvieron la dicha para ilustrar su discurso. En él insistió que el de poder participar a la obra musical de carisma que Francisco recibió de Dios lo vivió Marco Tedeschi, “Chiara di Dio”, en el teatro siempre en la Iglesia, íntimamente unido a Metastasio en Asís, con ocasión del VIII la Iglesia, lugar de salvación y de encuentro Centenario de la Fundación de la Orden de con Dios, sobre todo en los sacramentos. las Hermanas Pobres. La vida de Clara junto a Ante una Iglesia herida y frágil, Francisco no Francisco hizo despertar en todos la emoción, se escandaliza o la juzga, sino que comienza pues como se dice en el espectáculo, ellos son a vivir, él mismo, una vida radical en el “dos leyendas, dos fenómenos,… entre ellos Evangelio. El mismo Francisco con el gesto de existe una cosa muy profunda que no puede tomar de la mano al Cardenal y conducirlo al ser comprendido sino a través de los criterios centro de la Asamblea de los Hermanos, quiso de la espiritualidad franciscana, cristiana y expresar la íntima comunión existente entre evangélica”; los textos de la plantita de san el Evangelio y la Iglesia, entre el carisma y la Francisco, interpretados genialmente por los Institución. Por ello los Hermanos Menores actores, provocaron en todos las ganas de vivir en la Iglesia estamos llamados a reencontrar con pasión el Evangelio. Con esto acabó el día la dimensión profética que en la Iglesia primero. habita. A las palabras del padre Giacomo les “Et Dominus dedit mihi talem fidem in siguió una serie de preguntas y reflexiones ecclesiis,...”. El segundo día del encuentro se de los participantes, que enriquecieron a la levantó con niebla, como queriendo ocultar el Asamblea. secreto escondido en Asís, y allá junto al altar En la tarde tuvo lugar la relación del de la Virgen hecha Iglesia, en la Porciúncula, 488 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 comenzó la jornada, con la celebración Hermanas. Ésta pidieron a los señores obispos de la Eucaristía presidida por el Ministro el que las ayudaran a vivir en fidelidad el general. En este “santuario del Evangelio” carisma de Clara, regalado a la Iglesia, por el el Ministro exhortó a todos a ir y a reparar Espíritu. Después los Hermanos se marcharon la Iglesia observando fielmente el Evangelio al Sacro Convento de san Francisco, para siendo testimonios auténticos de aquello que venerar en oración al Fundador, “Luz de los predican. Menores”. Allí en la cripta los Hermanos En esta jornada las reflexiones fueron permanecieron en silencio y oración, y iniciadas por el Card. Claudio Humes, ofm, después con una simple liturgia recibieron con una ponencia sobre “Lo que espera la bendición, por parte del Ministro general, la Iglesia de los Hermanos Menores”. El con aquella otra bendición que san Francisco padre Claudio señaló algunas esperanzas escribiera a su compañero Fr. León. Al final, importantes y urgentes: El espíritu eclesial, el los Hermanos, pasaron devotamente a venerar ser discípulos de Jesucristo, la Fraternidad, los aquella reliquia del santo. pobres, la misión y la Nueva Evangelización. Este mismo día, después de la comida, A la ponencia siguió un momento de diálogo todos los participantes dejaron Asís, para ir a en el aula con el Ministro general y el Card. Roma, pero antes pasaron por Fonte Colombo, Humes, sobre las ponencias que tuvieron. Al lugar en el que san Francisco escribiera mediodía se celebró una mesa redonda, en la nuestra norma de vida, y por Greccio, en el que que participaron algunos de nuestros obispos: los hermanos celebraron las Vísperas. Éstas Mons. Luis Cabrera, ofm, Mons. Sebastian fueron presididas por Fr. Nestor Schwerz, Shaw, ofm, Mons. Jesús González, ofm, ofm, Definidor general por América Latina. Mons. Jean Grallet, ofm, y Mons. Adriano Después de la cena en Greccio, los Hermanos Langa, ofm. En esta mesa redonda el tema y participantes llegaron a Roma a descansar. fue la colaboración de la Orden con la Iglesia Con esto acabó el día tercero. particular. Después los obispos de Bengasi “Tu es Petrus, et super hanc petram (Libia) Mons. Silvestro Magro, ofm, y de Siria, aedificabo Ecclesiam team”. El último día del Mons. Giussepe Nazzarro, ofm, ilustraron encuentro, en la mañana, todos marcharon a la situación de la Iglesia en estos países de la Basílica de san Pedro, donde, en la cripta, conflicto. Terminada la sesión de reflexión, junto al príncipe de los Apóstoles, celebraron todos los hermanos fueron al Convento de San la Eucaristía. Presidió este momento litúrgico Damián a cantar el rezo de Vísperas, presididos el Card. Angelo Comastri, Arcipreste de la por Fr. Francis Walter, ofm, Definidor general Basílica papal de San Pedro en Vaticano, por la Conferencia Anglófona. Con esto acabó afiliado a la Orden con letras del Ministro el día segundo. general. El Card. Comastri exhortó a todos a “Clara Claris Praeclara”. El día tercero la santidad de Francisco, “pues eso es lo que amaneció como con una mañana de luz recién espera la gente de nosotros;… a responder al amanecida. Una luz clara inundaba ya el día, amor total con amor total”. Posteriormente pues los hermanos y participantes fueron se dio lectura al Mensaje de su Santidad hasta el Protomonasterio de la discípula de Benedicto XVI al Ministro general de la Francisco para celebrar la eucaristía con las Orden de los Frailes Menores y a todos los Hermanas Pobres. Presidió la misa el Card. participantes al Encuentro. El Santo Padre, Carlos Amigo Vallejo, ofm. En su homilía el después de saludar a todos los presentes, padre Carlos evocó los 800 años de luz que expresó su gratitud por el celo pastoral con ha iluminado a “tantas y tantas mujeres”; y el que los señores Obispos OFM testimonian entre los prodigios que realizara la plantita de el Evangelio en tantas partes del mundo. Y Francisco señaló cinco elementos: La sabiduría animó a todos, recordando a santa Clara, a del amor, el vivir la generosidad y grandeza continuar en el compromiso evangelizador, de un amor sin medida ni precio, el hacer del teniendo como centro y culmen de la vida silencio una esplendorosa luz, el transformar la Eucaristía. A todos impartió la Bendición la imagen de Cristo crucificado en presencia Apostólica. Después, junto a la tumba de del Hijo del Dios vivo y el hacer de la pobreza san Pedro, todos cantaron el credo, haciendo la forma más noble de vivir. Terminada la profesión de fe católica. misa, los hermanos estuvimos un momento El encuentro concluyó en la Curia general, en el locutorio del Monasterio saludando a las con la comida fraterna y la entrega por CONVENTUS CARDINALIUM ET EPISCOPORUM OFM 489 parte del padre General, Fr. José Rodríguez Fondazione del nostro Ordine, quando ho Carballo, ofm, de una copia de la Regla por avuto il piacere di accogliervi qui ad Assisi todos profesada y una medalla conmemorativa in occasione del 1° Incontro dei Cardinali e del Ministro general. Vescovi OFM. Ora, in occasione dell’VIII En alabanza de Cristo y del pobrecillo Centenario della “conversione” della Sorella Francisco. Amén. Chiara e della Fondazione dell’Ordine delle Sorelle Povere, vi ho di nuovo invitato ad Fr. Francisco J. Arellano Suárez, ofm Assisi per rafforzare i nostri vincoli fraterni e Secretario particular del Ministro general. di reciproca stima, e per riflettere su un tema che mi sembra molto importante in questo 4. Saluto di benvenuto del Ministro ge- momento: il rapporto dei Frati Minori con la nerale Chiesa. La vostra presenza, nonostante i molti e Eminenze e Eccellenze Reverendissime, stretti impegni pastorali, manifesta la vostra Fratelli tutti in Francesco: forte unione all’Ordine: vi considerate parte il Signore vi dia pace! della nostra Famiglia e lo siete. Grazie per la vostra presenza e grazie soprattutto per questo È con immensa gioia che accolgo e saluto senso di appartenenza al nostro Ordine. voi tutti, fratelli miei carissimi. Lo faccio qui, Questo è un incontro di Famiglia. E perché a pochi metri dalla Porziuncola, luogo come siamo parte della stessa famiglia vogliamo ben sappiamo, tanto amato da Francesco, coinvolgervi, Fratelli Cardinali e Vescovi, perché qui il Signore gli mostrò la forma di nella vita dell’Ordine, che in questo momento, vita evangelica che doveva seguire e gli donò seguendo le indicazioni del Capitolo Generale i primi fratelli (cf. Test 14). Luogo amato 2009, vuole porre al centro della sua vita e anche da tutti noi, figli del Poverello, perché della missione il Vangelo. Questo cambiò la qui è nato l’Ordine dei Frati Minori e, qualche vita di Francesco. Questo cambierà le nostre anno più tardi, quello delle Sorelle Povere, in vite in modo da poter essere non solo portatori modo che apparisse chiaro «che fu la Madre del Vangelo agli uomini e alle donne del della misericordia, che diede alla luce nella nostro tempo, ma anche esegesi vivente, come sua casa l’uno e l’altro Ordine» (LegsC 8). Per richiede il santo Padre Benedetto XVI a tutti i questa ragione, appropriandoci delle parole consacrati nel n. 83 della lettera post-sinodale del pio ebreo riferite a Gerusalemme, anche Verbum Domini o, secondo l’esempio del noi possiamo dire che tutti siamo nati qui. A padre san Francesco, Vangelo vivente, l’unico nome del padre san Francesco e dei Membri Vangelo che leggeranno molti dei nostri del Definitorio generale vi dò il più cordiale contemporanei. E tutto questo in comunione e caloroso benvenuto a questo 2° Incontro dei profonda con la Chiesa. Cardinali e dei Vescovi OFM con il Ministro Chiamati a vivere il Vangelo del Signore e il Definitorio generale. Benvenuti Fratelli nostro Gesù Cristo (cf. Rnb 1,1), senza Cardinali e Vescovi nella nostra casa comune, rinunciare a questo perché sarebbe infedeltà benvenuti ad Assisi, altare prediletto della alla nostra vocazione e missione, vogliamo memoria delle nostre origini. viverlo e annunciarlo nella Chiesa, con la Venire, soggiornare ad Assisi, anche se Chiesa come Chiesa, con poche parole e con solo per pochi giorni, è obbedire a un comune semplicità. Liberi come Francesco e al tempo desiderio: “tornare a vedere” il luogo dove si è stesso, sempre soggetti alla Santa Chiesa, nati. E ritornando al luogo delle nostre origini, vogliamo e desideriamo ardentemente di scopriamo di nuovo che pur servendo la collaborare alla ricostruzione della Chiesa, Chiesa in vari ministeri, tuttavia c’è qualcosa con gli stessi strumenti utilizzati da Francesco: che ci unisce profondamente: l’essere fratelli, la vita evangelica espressa nello spirito di perché tutti siamo stati chiamati a vivere il orazione e di devozione, la comunione di vita santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo in fraternità, la minorità, solidarietà e povertà (cf. Rb 1,1), come ci siamo impegnati il e la missione inter e ad gentes, consapevoli giorno della professione nell’Ordine dei Frati che è imprescindibile per questo una adeguata Minori. formazione. Era il 19 giugno del 2007, in occasione Il nostro è un tempo provvidenziale, un della preparazione dell’VIII Centenario della momento favorevole, in questa fase della vita 490 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 dell’Ordine, per riscoprire le nostre radici, affascinante del Poverello di Assisi, nostro per ripensare con gratitudine alle meraviglie Padre e Fratello, offrendo alla Chiesa e al che il Signore ha operato, dalle origini fino nostro mondo di oggi un servizio qualificato ad oggi, attraverso i nostri innumerevoli attraverso il nostro particolare modo di vivere fratelli e sorelle, per vivere con passione il e annunciare il Vangelo secondo quanto san presente e, in questo modo, abbracciare il Francesco ci ha insegnato e di sentirci “vicini” futuro con speranza (cf. NMI 1). Chiamati all’uomo contemporaneo. come siamo stati a riprodurre con coraggio e Il tutto avviene nel contesto dell’VIII creatività l’avventura evangelica di Francesco, centenario della “conversione” di Chiara e alla luce dei segni dei tempi e dei luoghi, il della Fondazione dell’Ordine delle Sorelle nostro tempo diventerà un vero kairos, se Povere. Che l’esempio di Chiara, piccola non ci accontenteremo di magnificare le pianticella di Francesco, ci conduca a vivere gesta di chi ci ha preceduto, ma ispirandoci quanto Francesco, vero amante e imitatore di a quelle assumere la missione che ci è stata Cristo, ci mostrò con la parola e con l’esempio affidata in questo frammento di storia (cf. (cf. TestsC 5). Am 6; 2Cel 214). In questo momento siamo In questi giorni ci presenteremo insieme ben consapevoli che non solo abbiamo una davanti al Crocifisso di San Damiano per gloriosa storia da ricordare e raccontare, ma tornare ad ascoltare nei nostri cuori l’invito: abbiamo davanti a noi una grande storia da «va’ e ripara la mia casa». Insieme, anche, costruire (cf VC 110). Per questo siamo ben entreremo nella, Porziuncola, culla del nostro consapevoli che non possiamo addomesticare Ordine, per tornare ad ascoltare il Vangelo le parole profetiche del Vangelo per della missione, offrendo la nostra adesione accomodarle a uno stile di vita comodo. senza alcuna riserva, «questo desidero, Siamo coscienti della necessità dell’urgenza questo chiedo, questo desidero fare». Questo di nascere di nuovo (cf. Gv 3,3), sia a livello cammino spirituale, fortemente evocativo, personale che istituzionale. Siamo coscienti “cammino” che vogliamo fare insieme a tutti della necessità di tornare all’essenziale della i Fratelli del mondo nell’anno in cui mettiamo nostra spiritualità, per poter nutrire i nostri davanti ai nostri occhi il Vangelo di nostro contemporanei, con l’offerta liberatrice del Signore Gesù Cristo, si concluderà presso Vangelo. Siamo coscienti della necessità di la tomba dell’apostolo Pietro a Roma, per essere noi stessi segni di vita leggibili per un manifestare la nostra profonda comunione mondo che è assetato di nuovi cieli e nuova con il Successore di Pietro, il Signor Papa terra (cf. Is 65,17; Ap 21,1). Benedetto XVI, e continuare ad essere sempre In tutto questo cammino vogliamo sudditi e soggetti ai piedi della santa Chiesa, coinvolgervi, Fratelli Cardinali e Vescovi come desiderava Francesco. OFM. Come già ho detto, voi siete parte della Il Signore ci conceda delle gradevoli e nostra famiglia, quindi è logico che vogliate fruttuose giornate, la Vergine fatta Chiesa, ci sapere cosa sta accadendo nella nostra vita accompagni con la sua presenza materna, san e nella nostra missione. Questo è ciò che Francesco e santa Chiara ci aiutino a fare del cercherò di illustrare nel mio intervento in Vangelo la nostra regola e vita. programma per questo pomeriggio. Ma allo Pace e Bene. stesso tempo il nostro desiderio di coinvolgervi in questo cammino risponde al fatto che, in Fr. José Rodríguez Carballo, OFM quanto collaboratori del Papa o come Pastori Ministro generale OFM della Chiesa di Dio presente in ogni angolo della terra, siete per noi memoria vivente della 5. L’Ordine dei Frati Minori in comunione dimensione ecclesiale della nostra vocazione con la Chiesa e della nostra missione. Su questo rifletteremo in questi giorni condotti per mano dai nostri Rileggendo il brano dello Specchio di Per- fratelli il Card. Cláudio Hummes e Fr. fezione (Spec 68) vi ho trovato diversi ele- Giacomo Bini. menti per riflettere sulla relazione dei Frati Vogliamo riaffermare davanti a voi, e Minori con la Chiesa. Innanzitutto incontria- sostenuti dal vostro ministero, la nostra fedeltà mo un Francesco che vive lui stesso la crisi alle origini della nostra vocazione. Questo di comunione all’interno dei frati. Ha troppi ci permetterà di mostrare di nuovo il volto frati! E il numero nella Bibbia non è mai un CONVENTUS CARDINALIUM ET EPISCOPORUM OFM 491 valore, anzi un pericolo. Molti frati chiedono, discordia tra il vescovo e il Podestà di Assisi; sia a Francesco che alla Chiesa nel nome del e aggiunge così una strofa al cantico delle cardinale, di rivedere l’insieme della vita della creature. Fraternità. Desiderano un Ordine ben struttu- rato, efficiente come quello degli agostiniani Francesco nella Chiesa, con la Chiesa e in o benedettini. Francesco pur affidando la sua vista del Regno Fraternità alla Chiesa non lo fa passivamen- te. Non gli basta affidare tutto alla Chiesa, Il gesto di Francesco di prendere per la ma vuole rimandare sia i frati che il cardinale mano è il gesto di comunione, dell’amore, al valore ultimo del Vangelo. Francesco non del camminare insieme come due amici. cesserà di difendere questa priorità assoluta Francesco prende il Cardinale per la mano e fino alla morte. Nella Regola si appella alla lo conduce davanti all’assemblea dei suoi frati Chiesa, al cardinale come «governatore, cor- per rinsaldare la loro comunione sul Vangelo rettore e protettore di questa fraternità» (Rb e all’interno della Chiesa. Nello stesso tempo 12,3); tuttavia è sempre ben cosciente che il il cardinale si lascia prendere per la mano, Signore lo ha chiamato a un carisma partico- si lascia provocare da Francesco e lo ascolta: lare che non va tradito, con il rischio di impo- si tratta dell’incontro tra intuizione (carisma) verire la Chiesa stessa. e istituzione. Sono le due dimensioni Il carisma che Francesco ha ricevuto da Dio fondamentali della Chiesa pellegrina su questa lo vivrà sempre nella Chiesa e con la Chiesa. terra. Quando la Chiesa si chiude su sé stesa Lo stile di vita che ha scelto è tipico dei gruppi e si arrocca nelle sue sicurezze istituzionali, è scismatici del tempo: nomade, itinerante, affi- in pericolo. Il prevalere delle strutture esterne dato completamente alla provvidenza di Dio; sulla vita dello spirito, può danneggiare ma la grande novità consisterà proprio nell’es- gravemente qualunque istituto e la Chiesa sere sempre intimamente unito alla Chiesa, stessa. luogo di salvezza e di incontro con Dio, so- La tensione carisma-istituzione che ha prattutto nei sacramenti. accompagnato la vita di Francesco, ha sempre Francesco soffre il dramma di una Chiesa accompagnato anche i frati minori lungo tutta ferita dalle sue fragilità, la Chiesa santa e pec- la storia, creando tensioni costruttive e, altre catrice, ma non si scandalizza, non la giudica. volte purtroppo distruttive. Nello stesso tempo Non si erge a giudice dei sacerdoti o vescovi è più facile porre l’Ordine a servizio delle che non vivono come dovrebbero vivere: co- strutture pastorali, per una maggiore efficienza mincia lui stesso a vivere una vita evangelica della Chiesa stessa: come operai a servizio radicale, senza sconti, rimandi o compromes- dell’istituzione più che come forza profetica si. È qui il cuore della sua comunione con la rinnovatrice. E la Chiesa ne esce impoverita, Chiesa: questa compassione e questo amore mentre l’Ordine perde la sua forza e la sua viscerale per il Vangelo e per la Chiesa! È su creatività. La vita religiosa o è creativa o non questa priorità che costruisce tutte le sue rela- esiste! zioni. La stessa Chiara, l’interprete più fedele In questa tensione lo spirito evangelico di dell’ideale di Francesco, al papa che voleva Francesco, anche lungo i secoli non è stato né dispensarla da una povertà troppo radicale, soffocato, né deformato, né impoverito dalla risponde:”Santità, può sì dispensarmi dalla istituzione ecclesiale. E questo è di grande povertà, ma non dal Vangelo”! insegnamento per noi tutti! Francesco non ha paura, seguendo il Francesco, restando fedele alla Chiesa, Vangelo, di camminare su una strada diversa «ha istillato un germe di “follia” evangelica da quella che era la politica papale del tempo. che l’ha scossa, messa in crisi e rinnovata Ecco perché parte con i crociati, ma poi si molte volte nel corso dei secoli» (André stacca da loro e va ad incontrare il sultano. Vauchez). La riconciliazione, la comunione, la fraternità universale sono valori evangelici assoluti e E noi, siamo abitati da questa “follia”? irrinunciabili a cui Francesco si ispira per aiutare la Chiesa a viverli. Questo impegno Come noi, Francesco vive un cambiamento per la riconciliazione, cuore del messaggio di epoca; e in questi periodi non ci si può evangelico, lo accompagnerà fino agli ultimi addormentare o accontentare di amministrare giorni della sua vita quando riuscirà a sanare la il “sempre fatto”, quasi per garantire le nostre 492 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 sicurezze e quelle della Chiesa: si rimarrebbe 6. Informe del Ministro general fuori dalla storia. Mentre la missione della Chiesa è proprio quella di anticipare la storia, VIVIR CON PASIÓN EL PRESENTE proiettandola verso il futuro, poiché “siamo PARA ABRAZAR EL FUTURO CON già futuro”. E in questo la Chiesa ha bisogno ESPERANZA di profeti che «hanno gli occhi fissi sul Dio che viene» (M. Buber), e che sanno inventare El camino de la Orden a la luz del Capítulo cammini nuovi. Il vescovo di Assisi come il general 2009 cardinale Ugolino (futuro papa Gregorio IX) hanno intuito e riconosciuto in Francesco La Orden de los Hermanos Menores ha l’uomo profetico del tempo, che di fatto ha celebrado el último Capítulo general en el cambiato la Chiesa e la storia. 2009. Como todo Capítulo general también Tutti, Ordine e Chiesa, siamo chiamati éste ha sido una oportunidad para hacer a ritrovare questa dimensione profetica che una evaluación del camino recorrido en los ci abita. La Chiesa ha bisogno di profeti, ha últimos seis años, y, al mismo tiempo, para bisogno della luce dello Spirito per riconoscere ofrecer pistas de futuro, de cara al próximo i profeti che già vivono in mezzo a noi e sexenio. accompagnarli con coraggio. «Oggi non c’è En la evaluación hemos tenido bisogno di grandi profeti, ma di piccoli profeti particularmente presente el Informe del che vivano con semplicità, senza chiasso, la Ministro general En autenticidad y con radicalità evangelica» (J.B. Metz). Non si deve visión de futuro. Fruto de la reflexión de los aver paura della tensione che si può creare tra capitulares ha sido el documento final del intuizione e istituzione, tra valori e strutture, mismo Capítulo: Portadores del don del occorre soltanto riconciliare tutto questo e Evangelio, que recoge una serie de principios far diventare questa tensione costruttiva. «La inspiradores sobre el tema de la evangelización, Chiesa ha bisogno della sua eterna Pentecoste; tema principal del Capítulo, a la vez que los ha bisogno di fuoco nel suo cuore, di parole mandatos capitulares. sulle sue labbra, di profezia nel suo sguardo» En estos dos años que nos separan del (Paolo VI). Capítulo tanto yo personalmente como los Francesco ha intuito le aspirazioni miembros del Definitorio general hemos profonde dell’uomo e della donna del suo tenido siempre presente el documento final de tempo perché ha voluto condividere la vita dicho Capítulo, tanto en la parte inspiracional, dei suoi contemporanei. Non si è mai separato como los mandatos. Por otra parte, para dar da nessuno e ha inventato una spiritualità concretez al documento y a los mandatos nomade, dell’incontro, missionaria: ha portato capitulares, el Definitorio general ha elaborado il Vangelo sulle strade degli uomini. La Chiesa al inicio del sexenio dos documentos que nos ha bisogno di ridiventare più missionaria; están sirviendo de guía en estos años: Partir missionarietà che è espressione di una fede del Evangelio, líneas de animación para el viva; «è la misura esatta della nostra fede» sexenio 2010-2015, y Moratorium: Un tiempo (RM 11). Spesso preferiamo pescare negli para discernir, un subsidio para actuar el acquari che nel mare aperto! Stiamo perdendo mandato 10 del mandato capitular que pide il dialogo con il nostro mondo, forse perché ci a los Hermanos a entrar en un período de stiamo troppo assimilando al mondo! moratorium para responder a tres preguntas «Va’, Francesco, ripara la mia casa, che fundamentales: ¿Dónde estamos? ¿Hacia come vedi va tutta in rovina». Francesco si è dónde vamos? ¿Hacia dónde nos empuja el messo subito all’opera; e la sua intenzione non Espíritu? Otro subsidio importante elaborado era quella di riformare la Chiesa, né tanto meno por el Definitorio general con la colaboración de di essere usato per rafforzare il suo potere e la los Ministros provinciales y de los Presidentes sua influenza. Ciò che contava era il ritorno de las Conferencias es Redimensionamiento al Vangelo, in un impegno di comunione e y Reestructuración, que responde al mandato riconciliazione aperta a tutti gli uomini e le capitular n. 47 en el que se pide al Definitorio donne del mondo. general de ofrecer a las Entidades de la Orden criterios de discernimiento para actuar el Fr. Giacomo Bini ofm necesario redimensionamiento. CONVENTUS CARDINALIUM ET EPISCOPORUM OFM 493

Tres grandes prioridades en la animación y refundación, con motivo del VIII Centenario gobierno de la Fundación de nuestra Orden, son plenamente válidos para la revitalización. Este En el campo de la animación de la Orden, camino y estos objetivos, por lo que hemos además de la colaboración de todas las oficinas dicho comunes para la refundación como para de la Curia, hemos formalizado el encuentro la revitalización, son: Centrarse, concentrarse cada año de los Presidentes de las Conferencias, y descentrarse. de los nuevos Ministros provinciales, y de los Si queremos una revitalización profunda de Visitadores generales (cf. mandatos 3. 4. 5). nuestra vida y misión no podemos quedarnos Todo el Definitorio se encuentra, al menos en un mero reajuste estructural, aunque éste una vez en el sexenio, con cada Conferencia sea muchas veces necesario y de ahí que o con un grupo de Conferencias. Están justamente hablemos de la necesidad de un además las Visitas del Ministro general a las redimensionamiento, como veremos luego. distintas Entidades, así como otros encuentros Es necesario revitalizar nuestra vida, inyectar en los que participan los Definidores. Otro una nueva linfa en el tronco secular de nuestro instrumento de animación son las cartas. El carisma para que pueda seguir dando frutos Ministro general escribe dos cartas a cada abundantes de vida. En palabras del último Provincia con motivo de la celebración del Capítulo general, la llamada que nos viene Capítulo provincial electivo (una para el de la Iglesia, del mundo actual y de nosotros Capítulo y otra después del Capítulo). A toda mismos es l que nos re-signifiquemos de un la Orden, el Ministro general escribe una por modo más simple y vulnerable, pero a la vez navidad y otra por pascua. El Ministro con el más profético y franciscano (cf. PdE 31). Definitorio escribe una carta para la fiesta de Se trata pues de no quedarnos en la superficie, San Francisco. El Ministro general escribe una sino de ir en profundidad a las raíces mismas carta cada año a las Hermanas Clarisas y otra de nuestra vida y misión. En otras palabras, se a las Hermanas Concepcionistas franciscanas, trata de centrarnos, de asegurar el primado de por la fiesta de santa Clara y de Santa Beatriz Dios en nuestra existencia, de tal modo que sea de Silva. el “principio integrador” de lo que somos y de En el servicio que se nos ha confiado de lo que hacemos. Como afirma Portadores del animar a los Hermanos y de gobernar a la don del Evangelio, “en la centralidad que le es Orden, entre otras prioridades que se podrían debida… nos jugamos la esperanza que anima citar y que ciertamente tenemos presentes, a mi nuestra misión” (n. 31). Se trata también de modo de ver hay tres que pueden sintetizar, de concentrarnos, de hacer de las Prioridades de alguna manera, nuestro servicio en estos años: nuestro carisma el verdadero núcleo de nuestra La revitalización de nuestra vida y misión de vida y misión. Entre todas ellas “tiene que haber Hermanos Menores, la formación permanente una dinámica circular de retroalimentación” e inicial, y la adecuación de las estructuras a (PdE 28). Pensar que se pueda vivir una la situación actual en que se encuentran los sin la otra, organizar nuestra vida, nuestros Hermanos. proyectos teniendo en cuenta sólo una de las Prioridades, pasando por alto todas las La revitalización de nuestra vida y misión de otras, sería simplemente vivir como personas Hermanos Menores fragmentadas, divididas, desgarradas espiritual y carismáticamente, con graves consecuencias En los años precedentes hemos insistido también para la vida fraterna. Se trata, en mucho sobre la refundación de nuestra fin de des-centrarnos, de salir de nosotros vida y misión. El Capítulo general 2009, mismos, de ser menos autoreferenciales y de en su mensaje final, Portadores del don del “estar más en tensión hacia del devenir del Evangelio (=PdE), ha preferido el término mundo” (PdE 14), respondiendo a la vocación revitalización, aun cuando también usa el que nos ha recordado el Capítulo 2009 cuando término refundación. Personalmente pienso nos ha definido como : hermanos menores que ambos términos se complementan, pues evangelizadores recorriendo los caminos del la refundación mira a la revitalización y la mundo y cruzando todo tipo de fronteras con el revitalización comporta refundación, con lo corazón vuelto hacia el Señor (cf. PdE 10. 11), cual el camino y los objetivos que habíamos o también, personas que, habiendo acogido el indicado en La gracia de los orígenes para la Evangelio y dejado que su dinamismo tocase 494 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 sus vidas, desde la lógica del don, con fantasía verdadera experiencia que nos introduzca en y creatividad, lo restituyen a los hombres y el “corazón” de Dios y en nosotros mismos, mujeres de nuestro tiempo (cf. PdE 9. 10. 28). y, al mismo tiempo, nos descentre y nos saque Como se ve, la revitalización, a la que de nosotros mismos, para ir al encuentro de los estamos llamados, no se puede reducir a una demás. revisión y tal vez una reorganización, aunque Contra la tentación del activismo que termina sea profunda, de las estructuras. Esto en por dejar el corazón vacío, animamos una vida muchos casos sería lo más fácil, pero también centrada en Dios, conscientes de que nuestra sería un trabajo a medias. El Capítulo general aportación específica a la evangelización en 2009 nos recuerda que “antes de obsesionarnos cuento consagrados consiste, ante todo en el por adecuar nuestras estructuras deberíamos testimonio de una vida totalmente entregada comenzar por leer atentamente los signos a Dios, y de que cuanto más se vive de Cristo, de los tiempos y de los lugares, y dejarnos tanto mejor se le puede servir en los demás, interrogar por ellos” (PdE 29). Una lectura llegando hasta las avanzadillas de la misión atenta de esos signos apunta a la necesidad y a y aceptando los mayores riesgos (VC 76), la urgencia de una revitalización profunda de el Definitorio se ha propuesto animar de un lo que somos y hacemos. Por mi parte soy bien modo particular la dimensión contemplativa consciente –y creo poder afirmar lo mismo de de nuestra vida. Para ello ha nombrado una los miembros del Definitorio general-, de que comisión que ofrece sugerencias para que en ello nos jugamos todo el presente y todo el se respete el primado de Dios en nuestras futuro. vidas. Particularmente en este año clariano Esta revitalización nos lleva a trabajar, de queremos compartir experiencias de oración modo particular, lo que hoy se consideran los con las hermanas Clarisas. Conscientes del tres pilares de la vida consagrada, como el papel de la liturgia en nuestra vida de oración, mismo Santo Padre nos indicó en la audiencia el Definitorio general al inicio de este sexenio concedida a los Superiores generales el 26 ha nombrado, también, una comisión litúrgica de noviembre del 2010: la espiritualidad, la que está actualizando algunos libros litúrgicos fraternidad y la misión, pilares que, por otra y elaborando subsidios para una liturgia más parte encajan muy bien con lo que es nuestra viva y participativa. forma de vida. Otro aspecto importante de la animación de la dimensión contemplativa de nuestra La espiritualidad vida es la lectura orante de la Palabra, como Tal vez sería mejor hablar de dimensión puso de relieve la reciente Carta Postsinodal contemplativa, o, como dicen hoy muchos, de Benedicto XVI, Verbum Domini. El dimensión mística, poniendo en este caso Definitorio, siguiendo el mandato capitular n. al descubierto lo que queremos señalar 12 está impulsando esta práctica en todas las con el término espiritualidad. Ésta no es fraternidades. Constatamos con alegría que la sencillamente una serie de prácticas piadosas, práctica de la Lectura orante de la Palabra está sino una profunda experiencia de Dios, aumentando entre nosotros. No sin dificultad, de tal modo que cuanto más profunda sea también impulsamos la creación, de acuerdo dicha experiencia, más auténtica será la con el mandato capitular n. 9, la creación de espiritualidad. La persona verdaderamente casas “escuelas de oración”.y experiencias de espiritual sabe que la espiritualidad tiene eremitorio. que ver con vivir una vida plena, no una vida Y puesto que esta dimensión no se puede vacía. La auténtica espiritualidad es la vida vivir sino es desde la fe, en nuestras visitas iluminada por una incontenible búsqueda de estamos insistiendo mucho en la necesidad de plenitud. Es vida vivida en plenitud. ¡No hay educarnos en la fe. El Capítulo 2009 nos puso vida cristiana o religiosa sin vida espiritual!, en guardia sobre nuestra vida de fe cuando nos entendida ésta como experiencia de Dios. La pide ser autocríticos para ver si no estaremos espiritualidad tiene una gran vocación: hacer pasando por una crisis de fe, que después deja de Dios el principio integrador de toda nuestra como huellas “el inmovilismo y la instalación vida y misión (cf. PdE 12). que amenazan con paralizar el dinamismo Personalmente pienso que sea urgente evangelizador” (PdE 12). La fe vive en el revitalizar la espiritualidad, de tal forma que misterio que es Dios y florece en la vida, que ésta no sea un escape, una fuga, sino una a su vez desemboca en el testimonio y en el CONVENTUS CARDINALIUM ET EPISCOPORUM OFM 495 anuncio del Evangelio. La experiencia de Dios los hermanos en dificultad. Una mediación que se basa en la fe al mismo tiempo nos lleva importante para construir fraternidad es la a una fe que trasciende nuestras necesidades de comunicación (reconocemos que muchas solucionar nuestros problemas cotidianos. La veces es bastante superficial) y el Capítulo fe sólo se da cuando somos capaces de confiar local. Están creciendo las fraternidades en la OSCURIDAD que es la LUZ. interprovinciales, particularmente en el campo Considero de capital importancia que el de la formación. Algunas también en el campo tema de la educación de la fe sea central en la de la evangelización. formación inicial y permanente, de tal modo Por otra parte, llamados a vivir la que la fe toque toda nuestra vida y se convierta espiritualidad de la comunión y de la en “el verdadero manantial de nuestra fraternidad entre nosotros, los Hermanos esperanza, de nuestro seguimiento de Cristo y menores somos llamados, también, a generar de nuestro testimonio en el mundo” (El Señor comunión y fraternidad en torno nuestro. nos habla en el camino, 18). Estoy plenamente En una sociedad profundamente dividida y convencido que aquí encontramos una de las fragmentada, estamos llamados a ser “signum claves para evitar la sangría de los abandonos. fraternitatis”, a cultivar y ampliar día a día, a todos los niveles, los espacios de comunión, La fraternidad/minoridad a ser inventores de signos que manifiesten La fraternidad es tal vez el rostro más al Dios comunión, y fortalezcan entre hermoso del franciscanismo. Por otra parte, la nosotros la fe horizontal o estima recíproca, minoridad es el rostro más atractivo de nuestro la comunicación profunda. En este sentido modo de situarnos en el mundo. La fraternidad aumenta la colaboración con las otras ramas nos hace iconos de la comunión trinitaria; la de la Familia Franciscana, especialmente con minoridad nos convierte en iconos del Cristo los hermanos Conventuales y Capuchinos (la kenótico, tal y cómo se nos ha revelado en casa de formación de misioneros en Bruselas la persona del Hijo. La minoridad da “color” y el seminario de dialogo interreligioso en y “sabor” a la fraternidad, de ahí que no se Estambul). Con los capuchinos hay una buena puedan separar. colaboración en la Pontificia Universidad La fraternidad es el lugar apropiado Antonianum, particularmente en el Instituto para dar a la calidad el rostro de la amistad, de Espiritualidad y en el Master para de la cortesía y de la gratuidad. Es el lugar formadores. Este año tendremos los Ejercicios donde toma carne la experiencia de Dios. La Espirituales los Definitorios de la OFM, de fraternidad es el lugar donde ponemos a prueba los Conventuales, de los Capuchinos y de la nuestra capacidad de escucha y de acogida TOR. Mucha importancia estamos dando a la del Dios siempre fecundo, abriéndonos a la relación con las Clarisas y Concepcionistas acogida del diverso, del otro. franciscanas. El próximo mes de febrero Revitalizar la fraternidad es hacerla más celebraremos el II Congreso Internacional de humana y más humanizante. Es este un Presidentas de las Federaciones de Clarisas. empeño que hemos asumido con fuerza desde El pasado mes de mayo hemos celebrado el gobierno general. Todo ello sin olvidar que el II Congreso Internacional de Presidentas la opción por la fraternidad es una opción de de las Federaciones de las Concepcionistas fe: El Señor me dio hermanos (Test 14) franciscanas. También en el mes de febrero Puesto que la fraternidad es nuestra celebraremos el II Congreso Internacional primera forma de evangelización, para salir de Asistentes de Clarisas y Concepcionistas. al paso del individualismo y de los proyectos En estos últimos años la relación con las individuales de evangelización y misión, hermanas contemplativas ha crecido mucho, estamos animando a las Provincia no mantener lo mismo que con los Institutos franciscanos presencias a con un solo hermano (cf. PdE 27), de vida apostólica. y a buscar las mediaciones necesarias para la La minoridad, por otra parte, es una opción formación de los guardianes, respondiendo de claramente cristológica: el Hijo siendo rico este modo al mandato 8 del último Capítulo se hace pobre, siendo el primero se hace el general. También insistimos en la elaboración último, siendo el Señor se hace el siervo (cf. Fil del proyecto de vida y misión que tenga en 2, 6-11). La minoridad es nuestra apuesta para cuenta todas las dimensiones de nuestra vida, que nada en nosotros obstaculice la epifanía y en el acompañamiento de los under ten y de del otro. Es nuestro modo de “quitarnos las 496 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 sandalias”, frente al misterio del otro en el cual desde la Oficina de JPIC de la Curia, y, en el Misterio tiene su epifanía” (cf. El Señor nos la formación permanente e inicial, con el habla en el camino =Shc 28). La minoridad subsidio Peregrinos y extranjeros, elaborado es caminar con los demás en la búsqueda del por el Definitorio general sobre el capítulo sentido profundo de sentido para nuestras IV de las Constituciones generales. Este año, vidas y las vidas de quien está a nuestro por deseo explícito del Capítulo (mandato 29) lado, mendicantes de sentido con los demás estamos celebrando, en colaboración con toda mendicantes y menores con los menores (cf. la Familia Franciscana, el “espíritu de Asís”. Shc 6. 30). La minoridad es un modo de ir Todos los años se tiene un curso sobre JPIC en por el mundo: con mansedumbre hacia todos la PUA (cf. mandato 44). los hombres, sin murmurar, sin litigar ni hacer disputas, sin juzgar ni condenar… (cf. La misión evangelizadora 1R 7,15;11,9-11). La minoridad es habitar la Para nosotros la misión evangelizadora no frontera, la marginalidad, tanto en la sociedad es un trabajo, ni siquiera una profesión, es una como en la Iglesia (cf. Shc 33), habitar las vocación a la que no podemos sustraernos. “Ay fisuras de un mundo fragmentado (cf. PdE de mí si no predicase”, dice Pablo (1Cor 9,16). 23), y los claustros inhumanos (El Señor “Ay de nosotros si no evangelizamos”, hemos te dé la paz, 37). Minoridad es “compartir de decir nosotros. La misión evangelizadora es la vida de los pobres y la de aquellos que se la que da autenticidad a nuestra experiencia de encuentra a la otra orilla del camino” (PdE 7). fe, y la que hace significativa nuestra vida de Minoridad es desapropiarnos, es ser menos fraternidad. Esta misión se realiza ciertamente autorreferenciales, es vivir sine proprio. El por la predicación, pero en nuestro caso se documento final del Capítulo 2006 nos dirigía lleva a cabo principalmente con nuestra vida esta apremiante pregunta que sigue siendo de fe y de fraternidad en minoridad. Según el muy actual: “¿Tendremos la lucidez y la documento final del Capítulo general 2009 la audacia necesarias para vivir la buena noticia misión evangelizadora, -que nace de “la fe en de la minoridad?” (Shc 30). un Dios que es Padre y que desde la hondura Desde el Definitorio general intentamos de su intimidad de comunión y de amor envía animar esta dimensión fundamental de nuestra a su Hijo a anunciar y a hacer presente la vida insistiendo en una economía transparente, Buena Nueva de su Reino bajo la acción del solidaria y fruto del trabajo, así como en la Espíritu” (PdE 12)-, ha de tener, entre otras, necesidad de hacer opciones que nos lleven a las siguientes características, algunas de las vivir como menores entre los menores. cuales ya las he mencionado: En este contexto de la minoridad y JPIC, – Estar animada por una profunda experiencia el Capítulo nos pide que “esas realidades (de de Dios (cfr. Mandato 13). pobreza y marginación) han de ser llevadas – Se realice en fraternidad y con el testimonio a la oración y discernidas en nuestra práctica de la fraternidad, pues ningún proyecto cotidiana de la lectura orante de la Palabra de es individual, sino que es siempre la Dios”, y también que “los valores de justicia, fraternidad la que evangeliza (cf. Mandato paz e integridad de la creación, que son valores 13, PdE 27). de cepa evangélica, deben hacerse naturalmente – Debe tener el carácter de inter gentes, de presentes en nuestra vida de oración y devoción itinerancia, de presencia en los lugares al igual que en la vida cotidiana y en el ejercicio difíciles y de riesgo, así como de cercanía a de nuestros ministerios (PdE 30). El mismo los más pobres, a los que más sufren y a los Capítulo afirma con fuerza: “Es necesaria la excluidos (cfr. Mandato 13). sensibilidad social […], no podemos vivir de – Debe mirar a inculturar el Evangelio espaldas al devenir del mundo” (PdE 29). No y encarnar su mensaje en los diversos puede haber un verdadero compromiso por la contextos en que vivimos (PdE 16), de transformación de las realidades de pecado que manera que sea comprensible para la afectan a tantos de nuestros hermanos sin una cultura de nuestro tiempo (cf. PdE 8). Para profunda experiencia de Dios, como tampoco ello es necesaria la simpatía por el mundo puede darse una verdadera experiencia de para entrar en diálogo con los hombres y Dios que no nos lleve a ponernos del lado mujeres de nuestro tiempo, sin suspender de nuestros hermanos más necesitados. El por ello el juicio crítico respecto de él Definitorio anima estos valores especialmente (PdE 15), aprender el lenguaje del mundo CONVENTUS CARDINALIUM ET EPISCOPORUM OFM 497

y sus códigos interpretativos, para hacer por la cercanía a la gentes y por un estilo de inteligible el mensaje” (PdE 16). vida pobre. En muchos casos estas nuevas – Debe abrirse siempre a la misión ad gentes, presencias se caracterizan por la itinerancia. “elemento esencial de toda evangelización Con alegría constatamos que estas presencias […], expresión plena y en cierto modo se están multiplicando. complemento” de la misión inter gentes (cf. En cuanto a la misión ad gentes nuestro PdE 18). esfuerzo va en una doble dirección: reforzar – En estrecha colaboración con los laicos, nuestras presencias misioneras ya existentes particularmente con la familia franciscana y abrir otras nuevas. En estos últimos años (cf. Mandato 13, PdE 25). estamos reforzado el Proyecto Tailandia, – Con el testimonio silencioso y el anuncio Marruecos y Tierra Santa. Por otra parte hemos explícito de la Palabra, cuando se descubra abierto nuevas presencias en Sudán, Burkina que “place al Señor”, en una síntesis Faso, Namibia, Birmania, Camboya. En posibilitada por la docilidad al Espíritu (cf. breve esperamos abrir presencias misioneras PdE 20). en Gana y en Laos. Estamos teniendo una En estos momentos nuestros esfuerzos se discreta respuesta a la llamada misionera centran en la animación de la evangelización/ que recordamos siempre en nuestras visitas. misión teniendo en cuenta esta visión En los primeros 6 meses del año 2011 he franciscana que nos ha ofrecido el Capítulo firmado 10 obediencias para Tierra Santa, 6 2009. Para ello hemos ya elaborado dos para Marruecos, 5 para una nueva presencia subsidios sobre las parroquias, Enviados a en la selva amazónica y 1 para extremo oriente evangelizar en fraternidad y minoridad en continental. la parroquia, y sobre la pastoral educativa, Id y enseñad. Hemos iniciado con estas La formación permanente e inicial plataformas de evangelización por ser con mucho las dos más importantes de la Orden. Tal vez el campo de la formación sea el Al final del 2010 teníamos 2.203 casas y 2006 campo más trabajado en los últimos años. parroquias. En cuanto a los colegios en estos La Orden cuenta con una Ratio Formationis, momentos tenemos 301Centros educativos, y elaborada en el 1991 y actualizada en el 2003; 10 grandes universidades en USA, Colombia, Orientaciones par el Cuidado Pastoral de las Brasil y México, en los que trabajan un total Vocaciones, elaborado en el 2002; Habéis sido de 674 hermanos. Ahora estamos elaborando llamados a la libertad, documento sobre la un subsidio sobre el capítulo V de las formación permanente, elaborado en el 2008, Constituciones generales que trata sobre la y la Ratio Studiorum, elaborado en el 2001. evangelización y esperamos poder ofrecer Teniendo en cuenta que la Orden tiene pronto un subsidio para nuestro trabajo pastoral buenos documentos sobre la formación, en los santuarios, una importante presencia en este momento estamos en una etapa de evangelizadora de la Orden en diversos países. relectura, asimilación y actuación del espíritu Con el apoyo del gobierno general se de estos documentos (cf. mandato 34), así ha iniciado un master de evangelización en como de la evaluación sobre la recepción de Petrópolis. la Ratio Formationis y de la Ratio Studiorum Teniendo en cuenta la situación de post- (cf. Mandato 35). Esta evaluación se está cristiandad en que se encuentran algunos países llevando a cabo a través de Congresos donde estamos presentes, animados por los Continentales (por América y Europa son dos) mandato capitular n. 20, en los últimos años de formadores (cf. Mandatos 35.36). En el año estamos insistiendo en nuevas fraternidades o 2014 está previsto un Congreso Internacional presencias evangelizadoras que respondan a de Secretarios Provinciales de Formación y nuestro carisma y a las exigencias de la nueva Estudios en Asís para llevar a conclusiones evangelización. operativas para toda la Orden. Hasta el momento hemos celebrado tres Dada la convicción de que la formación seminarios internacionales sobre dichas permanente es el humus de la formación inicial, presencias en Europa. En ellos vamos y siguiendo las indicaciones del Capítulo perfilando el rostro de dichas fraternidades/ general 2009, estamos dando prioridad presencias. Todas ellas se caracterizan por a la formación permanente, intentando una intensa vida de oración y de vida fraterna, vencer no pocas dificultades tales como: la 498 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 reducción de la formación permanente a mero de mi visita a los hermanos. Por otra parte las aggiornamento, cuando en realidad es actitud relaciones con el Vaticano puedo decir que de conversión y de transformación de la vida son excelentes. El Santo Padre me ha recibido en vistas de la identificación con Cristo, y el en audiencia privada dos veces, mostrando activismo que impide dedicar todo el tiempo un gran aprecio por el servicio de los frailes necesario a dicha formación. En la formación a la Iglesia. Mi relación con los Dicasterios permanente estamos prestando particular romanos es muy buena también. Cada año, atención a los “under ten” de profesión por Pascua y Navidad visito personalmente a solemne. En este sentido cabe señalar que el los Prefectos de los principales Dicasterios y próximo mes de mayo celebraremos el IV durante el año frecuento las Congregaciones Capítulo Internacional de las Esteras de los todas las veces que sea necesario. Siempre jóvenes “under ten” de la Orden. El Capítulo me he sentido muy bien acogido. Una última se celebrará en México y está previsto que constatación: Desde mi elección como Ministro participen 2 hermanos por cada Entidad. general soy miembro de las Congregaciones En la formación inicial insistimos en el de Propaganda Fide y de la Vida Consagrada. discernimiento vocacional, sin dejarnos llevar ni del número ni de la eficacia, en el A modo de conclusión: La vida franciscana acompañamiento espiritual y vocacional. en la que creo También insistimos en la formación intelectual, con particular atención a la tradición filosófica En la Orden, como en la VC y en la vida y teológica franciscana. de la Iglesia en general, en ocasiones estamos Una dificultad que nos causa mucho pasando por una noche oscura, que no será sufrimiento son los abandonos. Son bastantes breve, estamos viviendo en una situación de los hermanos que año tras año dejan la Orden desierto que no es siempre fácil de atravesar. para pasarse al clero diocesano o simplemente De ello somos conscientes. Como somos para dejar la vida religiosa y el ministerio conscientes de que el pasado no siempre sirve sacerdotal. El Capítulo nos ha pedido estudiar y que el futuro es incierto. “Ya sólo nos queda las causas (cf. mandato 48). Lo estamos el Señor y su palabra que todo lo llena” (cf. Dn haciendo a través de una Comisión ad hoc: 3,26- 41) ¡Creyendo estar todavía en Jerusalén Fidelidad y perseverancia. Al final del nos encontramos en Babilonia! estudio queremos ofrecer a la Orden algunas En este contexto no faltan falsos profetas orientaciones para ver como intervenir en que minimizan la situación y acortan los orden a reforzar la fidelidad. plazos del destierro. Nada nuevo, si tenemos En el campo de la formación inicial presente que eso mismo sucedió al pueblo consideramos fundamental la formación de de Israel durante el exilio en Babilonia. Pero formadores. Para ello se puso en marcha un probablemente estos no son los caminos del master para formadores en la PUA, con una Señor, como no los eran entonces. En aquella clara opción por la pedagogía y metodología circunstancia Jeremías sale al paso anunciando formativas franciscana. que se trata de un período prolongado. El tiempo de Dios no coincide con el tiempo Nuestra relación con la Iglesia de los hombres, por eso Jeremías levanta su voz anunciando: “La cosa va para largo. Es una pregunta que se me hace con Edificad casas y habitadlas, plantad huertos y mucha frecuencia. Dado el tema del presente comed sus frutos” (Jr 29, 29). Creo que estas encuentro, La relación de la OFM y la Iglesia, mismas palabras son las que nos dirige hoy pienso que es bueno decir una palabra sobre el el Señor a nosotros los Hermanos Menores. particular. Una de mis preocupaciones desde Pienso, también, que estas palabras deberán que he iniciado este servicio ha sido la de iluminar nuestro camino en este momento de estrechar las relaciones con las Iglesias locales grandes cambios. Como los israelitas en el y con el Vaticano. Con las Iglesias locales exilio, también nosotros hemos de aprender a me alegra poder decir que no hay mayores escuchar al Señor en tierra extranjera. Hemos problemas. Salvo raras excepciones, las de aprender a vivir como consagrados en relaciones y la colaboración de los hermanos Babilonia, cuando hasta ahora sólo lo hemos con los obispos son muy buenas. Lo constato sido en Jerusalén. De esto depende en gran cada vez que visito a los Obispos con ocasión medida el presente y el futuro de nuestra vida. CONVENTUS CARDINALIUM ET EPISCOPORUM OFM 499

Para terminar quisiera manifestar una serie en actitud de conversión y desde la lógica de convicciones el camino que hemos de de lo esencial, de lo originario, desde la seguir para aumentar nuestra significatividad gratuidad, y la vida carismática y profética. evangélica en estos momentos que podemos Una vida consagrada que tenga la valentía definir con términos cargados de futuro, de meterse de lleno en el cauce de la vida del bíblicamente hablando, como: caos, noche Espíritu, para gustar la vida en abundancia. oscura, ocaso. Un futuro que, en cualquier 4. Creo en una vida franciscana creíble por caso, no está en nuestros carros y caballos, lo que vive, significativa por la calidad sino en el Señor que, con su brazo poderoso, evangélica de su vida y misión, memoria sigue haciendo maravillas con aquellos visible del modo de existir y de actuar de que trabajan como si todo dependiera de Jesús (cf. VC 22). Una vida consagrada que ellos, siendo bien conscientes de que todo retoma el Evangelio como su vida y regla, depende de Él. He aquí, a modo de decálogo, –norma suprema diría el Concilio (cf. PC mis convicciones sobre el futuro de la vida 2)-, y camina desde él, sin domesticar sus consagrada en Europa. exigencias más radicales para acomodarlas 1. Creo en una vida franciscana que, viviendo a un estilo de vida cómodo. Una vida con lucidez su propia fragilidad, y partiendo consagrada que busca en el Evangelio de una situación inicial de carencias, caos y su linfa joven y su sabia siempre nueva, vacío, de una situación marcada por el no- su frescor y su novedad más profunda, saber y el no-poder, se deja modelar por el de la que está tan necesitada. Una vida Señor, quien, con paciencia artesanal, la va consagrada capaz de reconocer la sed que la transformando a su imagen y semejanza habita y de ponerse en camino hacia el pozo y le infunde su aliento de vida. Una vida del que mana agua viva (cf. Jn 3,37- 39). consagrada dispuesta a nacer de nuevo (cf. 5. Creo en una vida franciscana que dejándose Jn 3, 3). Una vida consagrada que recoloque seducir por los claustros inhumanos su proyecto de vida desde los fundamentos se pone al lado de la fragilidad y de la de arcilla y pobreza global. vulnerabilidad como esencia de su identidad 2. Creo en una vida franciscana poseída por y consecuencia de su fe en la encarnación el Absoluto de Dios, y apasionada por del Verbo. Una vida consagrada que vive justicia. Una vida consagrada frecuentadora de la esperanza que le viene del Señor, el y creadora de oasis espirituales, espacios único capaz de renovar su vigor (cf. Is 40, sagrados del infinito, capaz de formar 3031), y, de este modo, siembra esperanza maestros del espíritu, y de transmitir la en el corazón de cuantos le sobran motivos belleza del seguimiento de Jesucristo para haberla perdida, reconociéndose como obediente, pobre y casto, sin dejar signo humilde y sencillo de una estrella por ello de ser experta en humanidad, que aún titila en medio de la noche de los comprometida activamente, amorosamente pueblos. y con entrañas de compasión y misericordia 6. Creo en una vida franciscana multicultural con cuantos yacen medio muertos a la vera e inculturada, que desde la lógica del don del camino. Una vida consagrada vivida es capaz de cruzar todo tipo de fronteras incondicionalmente para Él, y que se deje antropológicas y geográficas, y desde la fe transformar en signo visible y radiante en el Dios Trino y Uno es capaz de crear para la humanidad frágil y débil que puentes de encuentro con el otro y con el camina a trompicones, lacerada por los distinto, y ser artífice de diálogo desde salteadores que la dejan malherida en el una opción y estilo de vida. Una vida borde del camino (cf. Lc 10,30ss). Una vida consagrada que vea la diversidad como consagrada animada por la pasión de la una riqueza y no como una amenaza, y la samaritana y la compasión del samaritano. asuma gozosamente como epifanía de un 3. Creo en una vida franciscana que se deje Dios que hace nuevas todas las cosas. Una sacar del desierto de la superficialidad y vida consagrada que, desde una profunda del intelectualismo estéril, de las aguas espiritualidad de comunión, sea lugar de engañosas de la trivialidad y del deseo comunión, de perdón y de reconciliación. de autojustificarse. Una vida consagrada Una vida consagrada que pide y da que se deje conducir hacia la hondura y la reconocimiento, más allá de cualquier autenticidad, situándose existencialmente fundamentalismo. 500 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

7. Creo en una vida franciscana que, desde que mira sólo al bienestar y que fomenta la la fidelidad a su identidad más profunda y cultura del relativismo. a su rica historia, se abre con esperanza al La vida consagrada franciscana, como la futuro, hacia el cual nos empuja el Espíritu Iglesia misma, necesita someterse al juicio del (cf. VC 110), haciéndose presente en el Espíritu, para poder, desde la lucidez y con momento actual, viviéndolo con pasión y visión de futuro, identificar algunos desafíos en actitud de adventus, experimentado, de que, a modo de interrogantes, se le presentan este modo, la presencia y llegada del Señor en un ambiente marcado en gran medida por (cf. NMI 1). el secularismo religioso y una acentuada 8. Creo en una vida franciscana que con descristianización. En este contexto la vida visión de futuro, fantasía y creatividad consagrada en Europa, con apertura al futuro evangélicas, sea capaz de abrir presencias y coherencia con el pasado, está llamada a inéditas de testimonio, colocándose en seguir leyendo atentamente los signos de los posiciones de vanguardia evangelizadora, tiempos y lugares para salir definitivamente de como sal de la tierra, luz del mundo y Babilonia y encaminarse hacia Jerusalén. levadura en la masa, anunciando a Cristo a Moviéndose en el claroscuro, combinando los de cerca y a los de lejos, desde lo que ha la luz y la oscuridad, y sometidos a la paradoja visto y oído (cf. 1Jn 1,3), e introduciendo y el contrapunto, los consagrados europeos, a los hombres y mujeres en el misterio rebosantes de la alegría y de la paz que nos del amor de Dios. Una vida religiosa que vienen del Dios de la esperanza (cf. Rm habiendo saciado su sed en el Manantial 15,13), y sabedores de que esta nunca quedará que calma definitivamente la sed, como la confundida (cf. Rm 5,5), proclamamos que la samaritana, se transforma ella misma en noche que estamos atravesando es prólogo mensaje. de la aurora, que el caos que nos envuelve es 9. Creo en una vida franciscana en camino materia prima para una nueva creación, y que para mejor comprender las exigencias de su el ocaso desvela que se cierra una etapa y se vocación y misión, en búsqueda de pozos y abre otra. caminos, y en discernimiento permanente. La esperanza de la que estamos hablando es Una vida consagrada mendicante de muy distinta de un estado de ánimo pasajero. sentido, en profunda comunión con los No se trata de ningún optimismo ingenuo. hombres y mujeres de nuestro tiempo, Tiene un fundamento seguro: Jesucristo (cf. consciente de que su misión es la de 1Cor 3,11). Se basa en lo nuclear del Evangelio, dejarse quemar para contagiar luz, pasión en la cruz y la resurrección de Jesucristo. Pero de santidad y de humanidad. Una vida al mismo tiempo ha de ser, como la fe misma, consagrada que apuesta por la transparencia una docta spes, esperanza ilustrada. Como y la credibilidad, y que adopta actitudes de cristianos, los consagrados debemos dar cuenta sincera humildad, de escucha, docilidad, de la esperanza que habita en nosotros (cf. pobreza y urgencia de reencender el 1Pe 3,15). Y esperando muchas veces contra corazón y contagiar la caridad de Cristo. toda esperanza (cf. Rm 4,18), los consagrados 10.Creo en una vida franciscana que no se de Europa hemos de poder decir a nuestros deje encerrar en las fronteras creadas por hermanos y hermanas del viejo continente por las ideologías de turno, sino más bien, qué y para qué existimos, en un ambiente en el que sea capaz de presentar un proyecto que la societas christiana está desapareciendo contracultural fundado en una profunda como tal. Y esto, digámoslo claramente, no se y sólida experiencia de Dios y en la logrará sin una reflexión teológica seria sobre radicalidad del seguimiento de Cristo, la vida consagrada hoy. Esta es un aspecto centrado en el que lo es Todo, concentrado importante de nuestra misión hoy: ser testigos, en los elementos esenciales del carisma servidores de la esperanza. de los Fundadores/as y des-centrado, que Desde esta esperanza de origen pascual, la ponga en camino para ir al encuentro de no me cabe la menor duda de que la vida los hombres y mujeres de nuestro tiempo. consagrada en franciscana tendrá futuro, a Un proyecto contracultural que la arrebate pesar de todas las dificultades que tendrá del terrible nihilismo que, por ser sonriente, que soportar. Y, movidos por esta esperanza no por ello deja de ser tremendamente que anida en lo más profundo de nuestros peligroso, y de una economía psíquica, corazones, apostamos definitivamente por la CONVENTUS CARDINALIUM ET EPISCOPORUM OFM 501 transparencia y la credibilidad, asumiendo delle Sorelle Povere (cf. LegsCl 8; 2Cel 18); como criterio de vida el Evangelio, fuerza perché qui il Signore gli rivelò che doveva de Dios y sabiduría de Dios, y por una vivere secondo la forma del santo Vangelo vida consagrada encarnada y testigo de la (cf. Test 14; 1Cel 22); perché qui il Signore trascendencia. Y mientras todo esto sucede, gli diede dei fratelli (cf. 2Cel 18), con i nos dejamos interpelar y tocar por la sed de quali si riuniva in capitolo per condividere i sentido, el dolor de la humanidad, la pasión benefici ricevuti dal misericordioso Signore e por Jesucristo, y la compasión que sale al paso discernere le esigenze della forma di vita che de los dolores y necesidades de la humanidad. avevano abbracciato (cf. 1Cel 30); perché da Y si soñar la vida es darle futuro, entonces qui sono partiti i Frati per restituire con la vita dejadme soñar: e la parola il dono del Vangelo nel chiostro – Sueño una vida franciscana que asuma la del mondo (cf.1Cel 29-30). Non c’è da stupirsi llamada a la minoridad, tanto desde el punto allora del perché desiderò morire qui nel de vista personal como institucional. tardo pomeriggio del 3 ottobre dell’anno del – Sueño una vida franciscana que apueste por Signore 1226 (cf. 1Cel 105ss) e chiese ai suoi la calidad sobre la cantidad. Frati di non abbandonare mai questo luogo, – Sueño una vida franciscana que asuma su lui che si era spogliato di tutto. Siate, dunque, misión de ser levadura, fermento, profecía i benvenuti, fratelli nella casa della Madre y signo, centinela en la muralla, corneta al e, proprio per questo, siate i benvenuti nella amanecer, vigilante en la noche, faro en la nostra casa comune. distancia. Siamo nell’anno 1205 o 1206: Francesco, – Sueño una vida franciscana que privilegie vero mendicante di senso e di pienezza, lo simbólico sobre la eficacia. rileggendo la sua storia recente, piena di – Sueño una vida franciscana que anteponga fallimenti umanamente parlando – basti la renovación profunda a la supervivencia, pensare alla sua malattia e al tempo trascorso la refundación de las personas a la de las in prigione –, chiede ancora una volta: Signore, estructuras. che vuoi che io faccia? (3Comp 6). A questa – Sueño una vida franciscana más cerca richiesta, che costantemente lo tormentava nel de Jesús y más cerca de los hombres, profondo del suo cuore, Francesco sente una particularmente de los últimos; apasionada prima risposta nel dialogo interiore – dialogo por Cristo y apasionada por la humanidad. del cuore più che delle parole – che intrattiene con il Cristo a San Damiano, all’inizio della Fr. José Rodríguez Carballo, ofm sua conversione. Francesco, va’, ripara la Ministro general, OFM mia casa che, come vedi, è tutta in rovina (2Cel 10), gli dirà in quella occasione il Cristo 7. Omelia del Ministro generale appeso alla parete della chiesetta in rovina, alla Porziuncola, 27 settembre 2011 periferia di Assisi (cf. 3Comp 13). L’amico di Cristo, così Bonaventura chiamava Francesco «VA’, RESTAURA LA MIA CASA» (LegM 13,3), in quel momento non comprende il senso profondo dell’invito di Cristo, ma la Eminenze, Eccellenze, sua pronta obbedienza a quello che aveva Fratelli in san Francesco: sentito lo preparerà alla comprensione piena il Signore vi dia Pace! quando, proprio qui alla Porziuncola, dopo aver consultato il Cristo aprendo il libro dei È con grande gioia ed emozione che vi Vangeli (cf. 1Cel 22), comprenderà che il accolgo in questo luogo santo, restaurato Signore chiama lui e i suoi Frati a riparare dal Poverello con le proprie mani (cf. 1Cel la Chiesa attraverso una vita evangelica, 21) e benedetto dalla presenza materna della assumendo, come lui stesso dirà nella Regola, Vergine fatta Chiesa, Regina degli Angeli, il Vangelo come regola e vita (cf. Rb 1,1). verso la quale Francesco professava un amore Da allora la Porziuncola può essere tenero e filiale, per essere casa, palazzo, chiamata anche il santuario del Vangelo e vestimento e tabernacolo di Dio (cf. SalV della risposta evangelica di Francesco. Qui 4.5). Luogo amato dal nostro Padre più di continua a risuonare con forza l’invito radicale ogni altro (2Cel 18) e questo per molti motivi: che un giorno Gesù fece ai suoi primi discepoli perché culla dell’Ordine dei Frati Minori e e che il giovane Francesco sentì come rivolto 502 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 a se stesso: non procuratevi oro, né argento, è questa: partire dal Vangelo, camminare dal né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né Vangelo, assumerlo come nostra regola e vita sandali, né bastone ... (Mt 10,9-10). Continua per donarlo agli altri. a risuonare qui la gioiosa e sempre fresca Nell’ultimo Capitolo generale tenuto qui, risposta di Francesco al Vangelo ascoltato vicino alla Porziuncola, i Frati che vi hanno nella festa di San Matteo: «questo voglio, partecipato, sono diventati più consapevoli di questo chiedo, questo bramo di fare con tutto il essere mandati a portare il Vangelo agli uomini cuore». Qui è ancora vivo il gesto di Francesco, e alle donne di oggi. Infatti, il Documento subito dopo aver ascoltato il Vangelo: non del Capitolo ci ha definiti come missionari sopporta indugio alcuno a mettere in pratica nel cuore del mondo, Fratelli e Minori con fedelmente quanto ha sentito, dice ancora il il cuore rivolto al Signore (cf. Portatori del biografo (1Cel 22). dono del Vangelo 10). Non è questa anche Questo è proprio, miei diletti Fratelli la vostra missione, essere portatori del dono nel padre san Francesco, quanto tutti noi del Vangelo, come pastori del gregge a voi abbiamo promesso il giorno della professione: affidato? Ma per questo, anzitutto, è necessario osservare fedelmente il santo Vangelo di lasciarsi abitare dal Vangelo, così che sia il nostro Signore Gesù Cristo (cf. CCGG 5,2). Vangelo a cambiare il nostro cuore come ha Diversi sono i ministeri ai quali siamo stati cambiato il cuore di Francesco e dei primi chiamati, una e medesima è la vocazione che Frati, in modo da annunciare e testimoniare sta alla base di ogni successiva chiamata: la ciò che viviamo: ciò che noi abbiamo veduto vocazione ad essere Frati Minori. Questa è la con i nostri occhi ... ciò le nostre mani hanno ragione prima ed ultima perché ci troviamo toccato... noi lo annunciamo (1Gv 1,1-3). Solo qui: siamo fratelli. Il Signore mi diede dei allora gli uomini e le donne affamati di parole fratelli, grato confesserà al termine dei suoi di vita eterna (Gv 6,68), di parole che sono giorni il padre san Francesco (cf. Test 14). spirito e vita (Gv 6,63), troveranno in noi non Questa è anche la nostra umile e gioiosa solo dei maestri, ma dei testimoni, esegesi confessione: il Signore ci dà dei fratelli e sono viventi del Vangelo (cf. Verbum Domini 83), fratelli tanto i dotti come quelli che non sanno così come lo fu il Poverello, che è poi quello di lettere, tanto i fratelli costituiti in autorità, che realmente si aspettano da noi. come quelli chiamati ad obbedire, perché tutti Paolo, modello di ogni apostolo, non si per la professione siamo uguali (CCGG 3,1), e sente un funzionario del Vangelo, ma un tutti siamo chiamati ad esercitare il ministero padre e un fratello che genera la comunità, della lavanda dei piedi (cf. Am 4,2-3). Alcuni annunciando il Vangelo che egli ha ricevuto lo faranno come Cardinali di Santa Romana e accolto nella sua vita (cf. 1Cor 4,15). Egli Chiesa, altri come Pastori di una Chiesa locale, evangelizza non solo con la parola, ma con altri come Ministri dei Frati, altri svolgendo tutta la sua persona: nella sua esistenza appare lavori domestici ... Diversi sono i ministeri, il mistero pasquale di Gesù crocifisso e risorto. ma tutti siamo chiamati ad esercitarli in Mistero che si manifesta particolarmente nelle atteggiamento di servizio, secondo la logica sue sofferenze fisiche, morali e spirituali patite del dono, perché quando facciamo ciò che per il Cristo (cf.1Cor 4,6-13; 2Cor 4,8-12; dobbiamo fare, siamo dei servi inutili, dice il 6,4-10; 11,23-33), tanto da poter dire: per me Signore nel Vangelo. il vivere è Cristo (Fil 1,21). Ed ancora: non Va’ e ripara la mia Chiesa, dice il Signore sono più io che vivo, ma Cristo vive in me (Gal oggi a ciascuno di noi. E noi ci chiediamo: 2,19). come posso riparare la Chiesa? E la risposta ce L’esempio di Paolo, come l’esempio di la dà Francesco nella Regola che tutti abbiamo Francesco, è un forte richiamo per la nostra professato: osserva fedelmente il Vangelo, vivi un’azione evangelizzatrice in cui, oggi più il Vangelo, fa del Vangelo la tua regola e vita che mai, abbiamo bisogno di testimoni (cf. Rb 1,1), e riparerai la Chiesa di Cristo. autentici che vivono il Vangelo che predicano. Sì, questa è la vocazione e la missione a cui La credibilità e l’accoglienza del Vangelo siamo chiamati, questo è il nostro proprium, dipendono in gran parte dalla testimonianza questo è il nostro contributo specifico alla resa dalla persona che evangelizza. riparazione della Chiesa del Signore. So, Il Vangelo, come sappiamo, non è solo cari Fratelli e miei signori nel Signore, che la una dottrina o una morale, e tanto meno chiamata che il Signore rivolge a tutti noi oggi un’ideologia. Il Vangelo è una persona, CONVENTUS CARDINALIUM ET EPISCOPORUM OFM 503 la persona di Gesù, la Buona Novella del ci da un’indicazione ineludibile quando, Padre per l’umanità e, per noi Frati Minori, il nella sua Regola non Bollata (Rnb), parla Vangelo è la nostra forma di vita. del giusto rapporto dei Frati con la Chiesa e Terminato questo incontro, ognuno tornerà scrive: «I fratelli tutti siano cattolici» (cap. a svolgere il compito che il Signore gli ha XIX), e poi nella Regola Bollata (Rb) scrive: affidato nella sua vigna: alcuni, i Signori «Restando sempre sudditi e sottomessi ai piedi Cardinali, come collaboratori del Santo della stessa santa Chiesa, stabili nella fede Padre; altri, i Signori Vescovi, come Pastori cattolica, osserviamo la povertà, l’umiltà e il della porzione della Chiesa che il Signore ha santo Vangelo del Signore Gesù Cristo, come affidato loro; altri ancora come animatori ed abbiamo fermamente promesso» (cap. XII). amministratori della Fraternità universale. Di se stesso, Francesco scrive nell’inizio della Tutti noi, però, usciamo da questa celebrazione Regola Bollata: «Frate Francesco promette con il fermo proposito di restituire, con le obbedienza e reverenza al signor papa Onorio nostra vita e le nostre parole, il dono del e ai suoi successori, canonicamente eletti» Vangelo che abbiamo ricevuto. Maria, Regina (Rb, I). degli Angeli e dell’Ordine serafico, la Vergine I frati siano cattolici. Questo precetto del SI, ci ottenga dal Signore questa grazia. di Francesco sembra molto ovvio, però in Amen. quell’epoca «molti gruppi e movimenti re- ligiosi si andavano formando [...] e alcuni di Fr. José Rodríguez Carballo, ofm essi si contrapponevano alla Chiesa come isti- Ministro general, OFM tuzione, o per lo meno non cercavano la sua approvazione. Sicuramente un atteggiamento polemico verso la Gerarchia», come ha sotto- 8. Conferenza del Card. Cláudio Hummes lineato il nostro Papa Benedetto XVI, nel suo discorso «Ai membri della famiglia france- LE ATTESE DELLA CHIESA scana partecipanti al Capitolo Internazionale DAI FRATI MINORI delle Stuoie», a Castel Gandolfo, il 18 aprile 2009, riferendosi alla decisione di Francesco Cari Confratelli! di chiedere l’approvazione del Papa per la sua prima Regola e così «mettere il cammino suo Mi è stato chiesto dal caro Ministro generale e dei suoi compagni nelle mani del Vescovo di di parlarvi su ciò che la Chiesa attende dai Frati Roma, successore di Pietro». E il Papa aggiun- Minori, non soltanto dai Vescovi Frati Minori, ge: «Questo fatto rivela il suo autentico spirito ma da tutti i Frati. Le attese della Chiesa ecclesiale». riguardo ai Frati Minori sono sicuramente Nella piccola chiesa di San Damiano, il formulate d’una parte nell’ambito della Cristo Crocifisso aveva detto a Francesco: nostra promessa fondamentale, secondo san «Va’, ripara la mia casa che, come vedi, è Francesco d’Assisi, nostro serafico Padre, di tutta in rovina». In questo modo, lo stesso «osservare il santo Vangelo del Signore nostro Signore condusse Francesco ad un amore forte Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, senza e effettivo alla Chiesa. È vero che inizialmente nulla di proprio e in castità», e, d’altra parte, egli intese trattarsi di riparare la chiesetta di alla luce delle sfide della Chiesa nel mondo San Damiano, però poi comprese le parole del odierno, ossia, come dice il Papa Benedetto Signore Crocifisso come un appello ad una XVI: «fedeltà alle radici dell’esperienza comunione ecclesiale piena sia negli impegni francescana e nell’attenzione ai “segni dei personali, sia per il suo Ordine novello: impegni tempi”» (Messaggio al Capitolo generale di fedeltà, di conversione e di missione nella dell’OFMConv, Assisi, 17 giugno 2007). Tra Chiesa e al servizio della Chiesa. Davvero, le molte attese, ho scelto alcune che ritengo Francesco diventerà un originale riformatore importanti ed urgenti, senza pretesa di esaurire della Chiesa, non mediante rifiuti, critiche il tema. negative e ancora meno la forza, la violenza, ma solo mediante l’amore. Fina ad oggi ci 1. Lo spirito ecclesiale lascia questa certezza: non riforma niente in questo mondo, chi non ama profondamente Penso che sia opportuno cominciare con e appassionatamente quello che si vuol le parole della nostra Regola. San Francesco riformare. La sua rivoluzione è essenzialmente 504 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 una rivoluzione di amore. In fondo, Francesco Subasio, si è formato un grande fiume, che chiederà solamente l’approvazione del suo ha dato un contributo notevole alla diffusione desiderio e del suo impegno di vivere il universale del Vangelo. Tutto ha avuto inizio Vangelo senza glossa, nella Chiesa. Il Vangelo dalla conversione di Francesco, il quale, riformerà le persone e la Chiesa, nella misura sull’esempio di Gesù, “spogliò se stesso” e, della grazia del Signore. Vivere radicalmente sposando Madonna Povertà, divenne testimone il Vangelo, nella Chiesa, ecco la vocazione di e araldo del Padre che è nei cieli. Al Poverello Francesco e dei suoi frati. si possono applicare letteralmente alcune espressioni che l’apostolo Paolo riferisce a se 2. Discepoli di Gesù Cristo stesso [...]: “sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me [...]”. Essere discepoli di Gesù Cristo significa E ancora:[...]: io porto le stigmate di Gesù sul convertirsi a Lui e seguirlo. Il discepolato è mio corpo”. Francesco ricalca perfettamente il nocciolo della spiritualità cristiana. Una queste orme di Paolo ed in verità può dire con spiritualità che sorge dalla fede e si sviluppa lui:”per me vivere è Cristo”. Ha sperimentato in speranza, amore e missione. È ciò che la la potenza della grazia divina ed è come morto e Chiesa senz’altro attende dai Frati Minori, risorto. Tutte le sue ricchezze precedenti, ogni ricordando la conversione di San Francesco e motivo di vanto e di sicurezza, tutto diventa la sua profonda spiritualità, che lo trasformò una “perdita” dal momento dell’incontro con pian piano nella più fulgente immagine di Gesù Gesù crocifisso e risorto. [...] Egli comprese Cristo, fino a ricevere nel suo corpo, come se stesso interamente alla luce del Vangelo. grazia e segno, le stimmate del Crocifisso. Questo è il suo fascino. Questa è la sua perenne Benedetto XVI, parlando ai Frati Minori attualità. [...]. Così il Poverello è diventato un Conventuali sulla conversione di Francesco, vangelo vivente, capace di attirare a Cristo li ha invitati a seguire l’esempio del uomini e donne di ogni tempo, specialmente Fondatore, dicendo: «nel contesto dell’VIII° i giovani, che preferiscono la radicalità alle centenario della conversione di Francesco mezze misure. [...] Sono passati otto secoli… [...], ho voluto sottolineare il significato Tutti voi siete figli ed eredi di quelle origini. di questo evento, al quale occorre sempre Di quel “buon seme” che è stato Francesco, ritornare, per comprendere Francesco e il suo conformato a sua volta al “chicco di grano” che messaggio. Egli stesso, quasi a sintetizzare è il Signore Gesù, morto e risorto per portare con una sola parola la sua vicenda interiore, molto frutto. I Santi ripropongono la fecondità non trovò concetto più pregnante di quello di Cristo. Come Francesco e Chiara d’Assisi, di “penitenza”: “il Signore dette a me, frate anche voi impegnatevi a seguire sempre questa Francesco, di incominciare a fare penitenza stessa logica: perdere la propria vita a causa così”. Egli dunque si percepì essenzialmente di Gesù e del Vangelo, per salvarla e renderla come un “penitente”, in stato, per così dire, feconda di frutti abbondanti. Mentre lodate di conversione permanente. Abbandonandosi e ringraziate il Signore, che vi ha chiamati a all’azione dello Spirito, Francesco si convertì far parte di una così grande e bella “famiglia”, sempre più a Cristo, trasformandosi in rimanete in ascolto di ciò che lo Spirito dice un’immagine viva di Lui, sulle vie della oggi ad essa, in ciascuna delle sue componenti, povertà, della carità, della missione. A voi, per continuare ad annunciare con passione il dunque, il compito di testimoniare con slancio Regno di Dio, sulle orme del serafico Padre. e coerenza il suo messaggio! Siete chiamati Ogni fratello e ogni sorella custodisca sempre a farlo con quella sintonia ecclesiale che un animo contemplativo, semplice e lieto: contraddistinse Francesco nel suo rapporto con ripartire sempre da Cristo, come Francesco il Vicario di Cristo e con tutti i Pastori della partì dallo sguardo del Crocifisso di San Chiesa» (Messaggio al Capitolo generale Damiano e dall’incontro con il lebbroso, dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, per vedere il volto di Cristo nei fratelli che Assisi, 17 giugno 2007). soffrono e portare a tutti la sua pace». Benedetto XVI ha ripreso il tema nel suo Fino qui, le parole ispirate del Papa che discorso del 18 aprile 2009 ai Membri della ci chiama, dunque, ad essere fedeli al nostro Famiglia Francescana partecipanti al “Capitolo carisma originale. In fondo, è di ciò che si Internazionale delle Stuoie”, dicendo: «dal tratta. Il Papa ci ricorda che tutto comincia piccolo ruscello sgorgato ai piedi del Monte da Cristo. Bisogna ripartire da Cristo. Perciò, CONVENTUS CARDINALIUM ET EPISCOPORUM OFM 505 bisogna fare un’incontro forte e personale con dell’amore fraterno. Lo chiamò il Suo nuovo Cristo, morto e risorto, per aderire o ri-aderire comandamento: «Vi do un comandamento a Lui con tutto il nostro cuore: innamorarsi di nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io Lui, incantarsi di Lui, essere affascinati da Lui vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni e così credere in Lui, fidarsi di Lui e affidarsi gli altri. Da questo tutti sapranno che siete a Lui, fino ad essere pronti ad investire tutta la miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli nostra vita in Lui e lasciarsi condurre da Lui altri» (Gv 13,34-36). Nella Prima Lettera di ovunque Egli voglia, anche se ciò includesse Giovanni si legge: «Carissimi, se Dio ci ha il perdere la nostra vita per Lui o, a causa di amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli Lui, per i fratelli, specialmente i più poveri. altri» (1Gv 4,12). Così, dall’incontro con Lui, nasce la fede che La fraternità è caratteristica fondamentale porta alla conversione di vita, alla penitenza, del carisma francescano, fraternità vera, alla metanoia. Ecco, l’esempio di Francesco concreta, nella vita d’ogni giorno, anzitutto per i suoi fratti! nella vita comunitaria dei frati, ma anche Così convertiti, ripartiremo da Lui per estesa ad ogni essere umano, fino ai nemici, e “annunciare con passione il Regno di Dio”, in speciale modo estesa ai poveri. Oggi, in una come disse il Papa. cultura troppo individualistica ed egocentrica, Forse, la sfida che il Papa ci propone non la fraternità diventa tanto più urgente. La è facile per noi, oggi, in un mondo che ci facilità con cui ci abituiamo alla mancanza di alletta in tutte le maniere con le sue offerte, solidarietà con gli altri, anzitutto con i poveri, sempre più abbondanti e splendenti, ma anche dimostra quanto il mondo abbia bisogno di lontane dalle cose di Dio. Siamo forse troppo testimoni di fratellanza, di comunione e di tentati da una secolarizzazione smisurata e solidarietà. perciò deviante. Ci siamo spogliati, forse, non Una società in cui le guerre e i conflitti dall’uomo vecchio, come Francesco, ma da armati, le violenze urbane e nella campagna, molti segni religiosi che ci ricordavano, nella riempiono ogni giorno il notiziario dei mezzi loro simbologia, la conversione che avevamo di comunicazione in tutto il mondo, ha bisogno intrapreso. Siamo poco riconoscibili e visibili di un lavoro costante in favore della pace, in una società dove la visibilità della fede della giustizia, del perdono e della solidarietà cristiana, come testimonianza, diventa sempre fraterna. più urgente. Dobbiamo ricordare che la visibilità Ma la fraternità che Francesco ha vissuto è parte essenziale della sacramentalità della con passione si estendeva pure a tutte le Chiesa, come continuazione dell’Incarnazione creature. Il “Cantico delle Creature” (chiamato del Figlio di Dio, fatto uomo. Tale visibilità anche “Cantico di Frate Sole”) ne costituisce non contraddice la necessità di inserirci nel l’espressione mistica più profonda, più gioiosa mondo, senza, però, essere del mondo. Le e più bella. Oggi, tale fraternità universale e sopramenzionate parole del Papa sui giovani cosmica sfida i francescani davanti al grosso “che preferiscono la radicalità alle mezze problema ecologico del nostro Pianeta. misure” suscitano in noi l’interrogativo se non Benedetto XVI è preoccupato per tutti abbiamo, forse, aderito a “mezze misure” e questi problemi: le guerre, le violenze, le perciò i giovani hanno difficoltà di riconoscere ostilità, l’odio, l’indifferenza e la durezza di in noi il vero carisma cristiano e francescano. cuore di tanti davanti alle sofferenze degli Il Papa finisce quel suo discorso alla altri, aggiungendo anche i problemi ecologici, Famiglia Francescana, a Castel Gandolfo, con e vede senz’altro nei Francescani i tramiti queste incisive parole: «siamo noi per primi la di un messaggio necessario ed urgente da casa che Dio vuol restaurare. Se sarete sempre trasmettere al mondo con le parole e con una capaci di rinnovarvi nello spirito del Vangelo, testimonianza intelligente di vita. continuerete ad aiutare i Pastori della Chiesa a rendere sempre più bello il suo volto di 4. I poveri sposa di Cristo. Questo il Papa, oggi come alle origini, si aspetta di voi». San Francesco è chiamato, giustamente, “il Poverello d’Assisi”. La sua rinuncia a tutti i 3. “Voi siete tutti fratelli” (Mt 23,8) beni materiali, la sua vita assolutamente povera tra i poveri, in speciale modo tra i più poveri, Gesù è stato molto chiaro sul comandamento cioè i lebbrosi, la sua instancabile insistenza 506 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 sulla vera povertà dei suoi Frati, dimostrano Chiesa dai Frati Minori: essere noi stessi poveri che questo è un carisma irrinunciabile e metterci al servizio dei poveri e dei diseredati d’identificazione dei francescani. Vivere la della terra, nella sequela di Francesco. Nostra povertà evangelica in una società sempre più Madonna Povertà ci unisce alla povertà di affascinata e schiavizzata dal denaro e vivere Cristo e dei suoi discepoli. Una povertà che si l’amore e la solidarietà verso i poveri, verso ogni affida a Dio e vive la verità secondo la quale singolo povero, dev’essere uno dei principali e tutto appartiene a Dio, tutto è dono di Dio. più significativi contributi dei frati francescani Restituire tutto a Lui, perché tutto è dono Suo, alla testimonianza della Chiesa nel mondo diventa atto di adorazione, di riconoscenza che attuale. La povertà e l’esclusione sociale di Egli è il Signore e possiede il dominio radicale tanti milioni di persone, di interi popoli, sono su tutte le cose create. piaghe crescenti oggi, che cresceranno ancora Nel contesto dell’osservanza della povertà, di più nell’attuale crisi economica globale. Francesco ricorda ai suoi Frati l’esempio di Benedetto XVI, nell’enciclica Deus caritas est, Gesù, della Vergine Maria e degli apostoli, scrive: «praticare l’amore verso le vedove e gli e dice, nella Regola non Bollata: «Il Signore orfani, verso i carcerati, i malati e i bisognosi comanda nel Vangelo: “fate attenzione, di ogni genere appartiene all’essenza [della guardatevi [...] e avarizia [...] (Rnb VIII, 1ss). Chiesa] tanto quanto il servizio dei Sacramenti «Tutti i frati si impegnino a seguire l’umiltà e l’annuncio del Vangelo. La Chiesa non può e la povertà del Signore nostro Gesù Cristo tralasciare il servizio della carità così come e si ricordino che di tutto il mondo, come non può tralasciare i Sacramenti e la Parola» dice l’Apostolo, noi non dobbiamo avere (n. 22). La vita povera e l’amore ai poveri nient’altro, se non il cibo e l’accorrente per sono stati, anzitutto, caratteristiche della vita vestirci, e di questo ci dobbiamo accontentare. di Gesù e dei suoi apostoli, un stile di vita che E devono essere lieti quando vivono con Francesco ha voluto vivere e ha proposto ai persone di poco conto e disprezzate, tra poveri suoi Frati. e deboli, tra infermi e lebbrosi e tra mendicanti L’amore e la solidarietà verso i poveri lungo la strada. E quando sarà necessario, fanno parte di quel “nuovo comandamento” vadano per l’elemosina. E non si vergognino, di Gesù Cristo, che costituisce una sola ma si ricordino piuttosto che il Signore nostro realtà con l’amore a Dio. La Prima Lettera di Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo onnipotente, Giovanni lo dice chiaramente: «Se uno dicesse rese la sua faccia come pietra durissima, e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi né si vergognò, e fu povero e ospite, e visse infatti non ama il proprio fratello che vede, di elemosine lui e la beata Vergine e i suoi non può amare Dio che non vede. Questo è il discepoli» (Rnb IX, 1-5). comandamento che abbiamo da lui: chi ama Nel contesto della povertà francescana, i Dio, ami anche suo fratello» (1Gv 4,20-21). poveri del mondo odierno, sono una sfida e Gesù, parlando del giudizio finale, afferma un appello costante per noi, Frati Minori. Si che vuol essere identificato nei poveri e che, tratta di tanti milioni di fratelli e sorelle che perciò, saremo giudicati secondo il nostro sono sottomessi a condizioni inumane di amore verso i poveri. Dunque, ogni volta che povertà e spesso non saranno capaci di uscire abbiamo dato da mangiare, da bere, da vestire da soli da questa situazione degradante. Hanno – e così via – ai bisognosi, lo abbiamo fatto necessariamente bisogno dell’aiuto degli altri. a Lui, dice il Signore (cf. Mt 25,31-46). E Come possono i Frati Minori contribuire alla questo comandamento è per tutti i cristiani, lotta mondiale contro la povertà, la fame e la a fortiori per i Frati Minori, sull’esempio di miseria? Ecco, un’altra attesa della Chiesa dai san Francesco con il suo abbraccio al lebbroso Frati Minori! e la sua vita di servizio ai più poveri. Gesù disse: «Da questo tutti sapranno che siete miei 5. Missionari ed impegnati nella Nuova discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri» Evangelizzazione (Gv 13,35). La povertà che abbiamo promesso include Il Papa, nel citato discorso a Castel senz’altro l’amore e la solidarietà verso i Gandolfo, ci richiamava ad «annunciare poveri. Tali due livelli di rapporto con la con passione il Regno di Dio». Infatti, nella povertà, vissuti con passione e coerenza, Chiesa post-conciliare si è sviluppata sempre significano sicuramente una delle attese della più una nuova coscienza missionaria, partendo CONVENTUS CARDINALIUM ET EPISCOPORUM OFM 507 in modo speciale dalle stesse indicazioni del era così invitata vigorosamente a alzarsi ed Concilio. Il Magistero pontificio nelle ultime andare in mezzo al mondo attuale, in mezzo alla decine di anni si è pronunciato con frequenza e nuova società odierna, ed annunziare con gioia con grande vigore sul tema delle missioni. Non e fiducia Gesù Cristo, morto e risorto, e il Suo si tratta solamente della “missio ad gentes”, Regno. Servono evangelizzatori appassionati ma pure della urgente ri-evangelizzazione e instancabili, che lascino tutto e siano pronti dei paesi di antica tradizione cristiana, a dare la vita per il proprio Signore. Ecco ciò in cui la secolarizzazione determina una che la Chiesa attende anche dai Frati Minori! scristianizzazione sempre più preoccupante e “Duc in altum”! travolgente. L’attuale Papa, Bendetto XVI, segue Già nel 1975, il Papa Paolo VI pubblicò nella stessa strada. Già nel 2005, ai vescovi l’Esortazione Apostolica Evangelii tedeschi, disse: «Sappiamo che secolarismo Nuntiandi sull’evangelizzazione nel e scristianizzazione progrediscono, che il mondo contemporaneo. Il beato Giovanni relativismo cresce, che l’influsso dell’etica e Paolo II, a sua volta, trattò il tema più a della morale cattoliche diminuisce sempre più. lungo, particolarmente nella sua enciclica Non poche persone abbandonano la Chiesa, Redemptoris Missio (RM), del 1990, in cui, o se vi rimangono, accettano soltanto una oltre a rispondere, inizialmente, agli argomenti parte dell’insegnamento cattolico, scegliendo di coloro che si manifestano contro le missioni solo alcuni aspetti del cristianesimo [...] Voi nel mondo attuale, invita vigorosamente stessi [...] avete affermato nella vostra Lettera la Chiesa a rinnovare la sua coscienza Pastorale del 21 settembre 2004, in occasione missionaria, a rendersi conto dell’urgenza del Giubileo di san Bonifacio: “Noi siamo missionaria ed ad andare effettivamente in diventati terra di missione”. Ciò vale per missione. Però, egli si rende conto che oggi grandi parti della Germania. Per questo ritengo non basta la “missio ad gentes” nel senso che in tutta l’Europa, non meno in Francia, classico. Già in questa enciclica dice: «Oggi in Spagna e altrove, dovremmo riflettere l’immagine della missione ad gentes sta forse seriamente sul modo in cui oggi possiamo cambiando: luoghi privilegiati dovrebbero realizzare una vera evangelizzazione, non essere le grandi città, dove sorgono nuovi solo una nuova evangelizzazione, ma spesso costumi e modelli di vita, nuove forme di una vera e propria prima evangelizzazione. Le cultura e comunicazione, che poi influiscono persone non conoscono Dio, non conoscono sulla popolazione. È vero che la deve portare Cristo. Esiste un nuovo paganesimo e non è a non trascurare i gruppi umani più emarginati sufficiente che noi cerchiamo di conservare e isolati, ma è anche vero che non si possono il gregge esistente, anche se questo è molto evangelizzare le persone o i piccoli gruppi, importante» (Discorso ai Vescovi della trascurando i centri dove nasce, si può dire, Germania, 21 agosto 2005). un’umanità nuova con nuovi modelli di Nello scorso anno, Benedetto XVI, per sviluppo. Il futuro delle giovani nazioni si richiamare più fortemente l’attenzione della sta formando nelle città» (RM, 37b). Questo Chiesa all’urgenza di attuare concretamente nuovo contesto religioso-culturale del mondo la nuova evangelizzazione, ha deciso di attuale già aveva portato Giovanni Paolo II creare un nuovo Dicastero, il Pontificio a parlare di una “nuova evangelizzazione” Consiglio per la Promozione della Nuova nel 9 giugno 1979, in una omelia a Mogila Evangelizzazione. È un segno che dimostra (Polonia): da allora riprese continuamente tutta la preoccupazione del Papa riguardo l’urgenza di tale nuova evangelizzazione e la alla crisi della fede e alla crescente e veloce indicò come missione della Chiesa per il terzo diminuzione del numero dei cristiani in corso millennio cristiano. Vale la pena ricordare la nei paesi di anticha cristianizzazione. Nel sua stimolante Esortazione “Duc in altum”, Motu Proprio (21.9.10) di creazione del nuovo nell’inizio del nuovo millennio (cf. Novo Dicastero, il Papa dice: «Facendomi dunque Millennio Ineunte, n.1). Ad una Chiesa, forse carico della preoccupazione dei miei venerati scoraggiata o impaurita dinanzi alla crescente Predecessori, ritengo opportuno offrire delle scristianizzazione, il Papa voleva restituire risposte adeguate perché la Chiesa intera, la speranza nel Signore che rassicurò i suoi lasciandosi rigenerare dalla forza dello Spirito discepoli: “Ecco, Io sono con voi tutti i giorni, Santo, si presenti al mondo contemporaneo fino alla fine del mondo” (Mt 28,15). La Chiesa con uno slancio missionario in grado di 508 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 promuovere una nuova evangelizzazione. buona novella di Gesù Cristo, dato che soltanto Essa fa riferimento soprattutto alle Chiese in Lui e per Lui c’è salvezza. di antica fondazione, che pure vivono realtà Cari confratelli, sono sicuro che questa è assai differenziate, a cui corrispondono una delle attese prioritarie del Papa riguardo bisogni diversi, che attendono impulsi di a noi, Frati Minori, cioè che decisamente e evangelizzazione diversi. [...] La diversità generosamente prendiamo parte nella nuova delle situazioni esige un attento discernimento; evangelizzazione come egli la propone oggi. parlare di “nuova evangelizzazione” non Ci vorrà uno sforzo immenso se vogliamo significa, infatti, dover elaborare un’unica veramente ascoltare lo Spirito Santo e formula uguale per tutte le circostanze. E, lasciarci condurre da Lui, senza riserve, in tuttavia, non è difficile scorgere come ciò di questa evangelizzazione missionaria. La forte cui hanno bisogno tutte le Chiese che vivono scristianizzazione non ci lascerà dormire in territori tradizionalmente cristiani sia un tranquilli. E non possiamo giustificarci con rinnovato slancio missionario, espressione la pretesa sufficienza di un piccolo gregge. di una nuova generosa apertura al dono della Quando Gesù parlò del piccolo gregge che grazia. Infatti, non possiamo dimenticare che il era rimasto, ha sicuramente incoraggiato il primo compito sarà sempre quello di rendersi gruppo, ma la sua missione era di riunire tutta docili all’opera gratuita dello Spirito del l’umanità nel Regno del Padre. Perciò, disse Risorto, che accompagna quanti sono portatori ai discepoli, al momento del Suo ritorno al del Vangelo e apre il cuore di coloro che Padre: «Andate in tutto il mondo e predicate il ascoltano. Per proclamare in modo fecondo la Vangelo ad ogni creatura. Fate miei discepoli Parola del Vangelo, è richiesto anzitutto che si tutte le nazioni, battezzandole nel nome faccia profonda esperienza di Dio». del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, La scristianizzazione in gran parte è insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi conseguenza della nuova cultura post- ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i moderna, urbana, secolarista, relativista e giorni, fino alla fine del mondo» (cf. Mc 16,15 laicista. D’altronde in altre regioni, ad esempio e Mt 28,19-20). La Chiesa, perciò, chiama noi in America Latina e alcune paesi d’Africa, Frati Minori ad impegnarci veramente, con accade anche una migrazione crescente e tutte le nostre possibilità, in modo organizzato, sconvolgente di milioni di cattolici alle Sette dinamico e lieto, a portare ad ogni uomo, ad pentecostali. ogni donna, ad ogni gruppo, ad ogni popolo, La nuova evangelizzazione significa al mondo, l’annuncio della persona di Gesù concretamente che, come disse il Papa ai Cristo, morto e risorto, e del suo Regno. La Vescovi tedeschi «Non è sufficiente che noi gente cattolica aspetta dalla sua Chiesa tale cerchiamo di conservare il gregge esistente, sforzo missionario e la Chiesa lo attende anche anche se questo è molto importante». Ciò vuol da noi, Frati Minori. dire che non dobbiamo soltanto rimanere nelle È vero che dobbiamo lavorare nella vigna parrocchie ed attendere la gente che viene, del Signore in modo dal tutto disinteressato e anche se questo è molto importante. Dobbiamo gratuito. Però, sono sicuro che il Signore non allo stesso tempo alzarci ed uscire per andare a si lascerà vincere in generosità e perciò sono cercare quelli che non vengono più o mai sono anche sicuro che nella misura in cui il nostro stati partecipi della nostra comunità ecclesiale. Ordine uscirà in missione, esso si rinnoverà e le È vero che il parroco non potrà fare questo vocazioni saranno più abbondanti e generose. da solo, ma deve riunire e preparare laici e La missione ha sempre rinnovato la Chiesa. laiche della parrocchia e poi andare con loro in missione attraverso il territorio almeno della Cardinale Cláudio Hummes OFM sua parrocchia. Prima di tutto, bisogna cercare quelli che noi – cioè la Chiesa – abbiamo battezzati e per tanti motivi non siamo stati 9. Colaboración OFM con la Iglesia capaci di evangelizzare sufficientemente, particular nonostante l’aver promesso a loro, nel giorno del loro battesimo, che avremo curato la loro 1. Algunas realidades evangelizzazione. Ma dobbiamo anche cercare quelli che non sono stati mai evangelizzati e a. Hechos significativos battezzati. Tutti hanno il diritto di ascoltare la – Presencia de los hermanos en diversos CONVENTUS CARDINALIUM ET EPISCOPORUM OFM 509

espacios pastorales de las Iglesias mentalidad clerical que aún prevalece entre particulares: parroquias, educación, algunos hermanos. Un modelo de Iglesia santuarios, salud, arte, MCS, etc. que se basa únicamente en el sacerdote y – Valoración de la presencia de los hermanos en el misionero clérigo no permitirá una por parte de muchos Obispos y párrocos, evangelización compartida” (Portadores salvo algunas excepciones. del don del Evangelio, 25). – Confianza del pueblo en los hermanos, • Iglesia: documentos. Los hermanos “… especialmente de los más pobres. fortalezcan la colaboración y el diálogo con los laicos… inspirados en los documentos b. Preocupaciones de la Iglesia y de la Orden” (Portadores del – Los documentos de la Orden hablan don del evangelio, mandato 31). poco de la dimensión eclesial y de una – Poca comunicación de los hermanos manera general. Los grandes temas de menores con los Obispos y Párrocos y de reflexión, casi siempre, están centrados en estos con los hermanos. Dios, en la Orden y el mundo al que hay – Poca presencia de los hermanos menores en que evangelizar. La expresión “Iglesia las reuniones organizadas por las Diócesis particular” o se la supone o se la prescinde. y las Parroquias. Un ejemplo lo tenemos en el Documento – Algunas acciones pastorales que los del Capítulo general 2009: hermanos menores realizan sin tener en • Iglesia: templo. “… junto con ellos se cuenta el Plan de pastoral de las Diócesis y dirigió a la iglesia para abrir tres veces el de las Parroquias. libro del evangelio” (Portadores del don – Poca participación de los laicos en las Pa- del Evangelio, 6). rroquias confiadas a los hermanos meno- • Iglesia: institución. “… rehúsan res, como catequistas, animadores, minis- decididamente los privilegios eclesiásticos, tros laicos, movimientos, asociaciones y pero se declaran a la vez siempre súbditos comunidades. y sujetos a los pies de la santa Iglesia” – Cambios frecuentes de los hermanos (Portadores del Don del Evangelio, 8). menores. Con esta práctica, se truncan • Iglesia: fe y comunión. “Por la fe los procesos iniciados y se pierde la anunciada y compartida el Espíritu crea continuidad en el servicio pastoral. Esto da lazos de comunión de los cuales hace lugar también a la constante improvisación nacer la Iglesia” (Portadores del don del y experimentación de acuerdo con las Evangelio, 18). iniciativas de cada hermano. • Iglesia: ámbito de la misión ad gentes. “En el actual contexto social, eclesial y aun de 2. Reflexión la Orden misma…” (Portadores del don del Evangelio, 22). Estas realidades nos invitan a reflexionar • Iglesia: Misión evangelizadora. “La sobre las relaciones entre la Orden y las misión evangelizadora pertenece a toda la Iglesias particulares. Iglesia, no solo a los ministros ordenados” Francisco de Asís es el hombre católico (Portadores del don del Evangelio, 25). y apostólico por excelencia. Junto con sus • Iglesia: ministerios. “Una correcta primeros compañeros, siempre estuvo en concepción de la Iglesia reconoce en la estrecha comunión con la Iglesia local y sus común condición bautismal el fundamento ministros: el Obispo de Asís y los párrocos, sin de los diversos carismas y ministerios. por ello perder de vista su relación directa con Por estos motivos nosotros, hermanos el Papa, como Pastor universal. menores, nos sentimos llamados a Francisco escucha a Cristo en la Iglesia impulsar la evangelización compartida de San Damián y allí recibe el mandato de con los laicos como acto de auténtica “reconstruir” la Iglesia. Descubre su vocación restitución del Evangelio, donde de Dios y misión como hermano menor en la Iglesia para toda su Iglesia” (Portadores del Don de la Porciúncula; y comienza su apostolado del Evangelio, 25). en comunión y con la autorización del Papa. • Iglesia: conversión hacia un nuevo modelo. Esta comunión siempre la mantuvo, tanto “… debemos entrar en una “conversión que jamás predicaba en donde los Obispos no eclesiológica” que nos haga superar la estuviesen de acuerdo. 510 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Desde el punto de vista teológico, eclesial como también de autonomía de la Orden y y pastoral, la Orden es parte de la Iglesia. Más comunión con la Iglesia local. Conceptos que, aún, nació en la Iglesia y con la Iglesia se puso como bien sabemos, son complementarios y al servicio de la misión evangelizadora. no opuestos o menos aún contradictorios. La autonomía jurídica y carismática de Por otra parte, de una manera análoga, la Orden no se opone a la comunión con la podemos decir que así como la Orden se Iglesia. Todo lo contrario, su identidad se concretiza en los hermanos que se agrupan desarrolla y adquiere toda su fuerza y plenitud en Provincias, Custodias y Fundaciones, la dentro de la Iglesia Iglesia universal también se realiza en las ¿Existe una Pastoral franciscana o una Iglesias Particulares y estas en las parroquias Pastoral encargada a los hermanos? y comunidades cristianas. La Iglesia universal Depende de lo que entendamos por Pastoral. no es la suma de Iglesias locales ni tampoco un Si es el cuidado específico que la Iglesia conjunto o federación de Iglesias. encomienda a los hermanos, no tendría una De aquí surge la necesidad imperiosa de pastoral propia. En cambio, si Pastoral es toda que los hermanos menores estén en comunión acción encaminada al anuncio del Evangelio, y colaboración constante con la Iglesia local los hermanos sí tendrían su propia pastoral. en donde viven y trabajan. A propósito de Parroquias y Vicariatos, en algunos encuentros anteriores, habíamos 3. Líneas de acción dicho que no hay Parroquias franciscanas, ni Vicariatos franciscanos como tampoco – Considerar la dimensión eclesial como uno Diócesis Franciscanas, sino Parroquias, de los elementos esenciales de la identidad Vicariatos y Diócesis confiadas por la Iglesia del carisma de los hermanos menores. Esta Universal o particular a los Franciscanos. dimensión debe estar presente en todas las Lo “franciscano”, entonces, tiene que ver iniciativas que emprenda la Orden, de una más con el “modo” de obrar pastoralmente manera especial en la formación y en la que con “las actividades” en sí mismas. Esto misión evangelizadora. Es importante por sucede también con las otras comunidades ello que los hermanos aprendan a colaborar religiosas o laicales que, sin perder su carisma como Iglesia, en la Iglesia y con la Iglesia. fundacional, colaboran en las distintas De hecho, el mandato 10 del Capítulo actividades de la Iglesia local. general 2009 anima a los hermanos De estas consideraciones, aparecen por lo a entrar en un proceso de reflexión y menos dos modos de entender la relación entre discernimiento teniendo en cuenta, entre la Orden y la Iglesia Particular: otros elementos, las invitaciones de la Iglesia (cfr. Portadores del Don del a. Fragmentada-aislada evangelio, mandato 10). Esta forma de entender favorece el – La colaboración con la Iglesia local puede desarrollo de actitudes y acciones: darse en dos niveles: • Paralelas o independientes. El gran peligro a. Carismático. Se trata del estilo de vida de los hermanos menores es replegarse propio de los hermanos menores en medio sobre sí mismos y perder el horizonte del de la Iglesia Local y de los más pobres. Es Reino de Dios y de la Iglesia. La formación importante su visión de Dios, de la Iglesia, de los hermanos y la evangelización, por lo de la sociedad y del mundo físico. Una tanto, no debería darse por ningún concepto presencia sencilla, alegre, gozosa, gratuita al margen de la Iglesia local. y libre de toda presunción y dominación. • Antagónicas o competitivas. Esta actitud es Una espiritualidad que nos ayude a vivir mucho más peligrosa. La Iglesia local y la una Iglesia: Orden, por lo mismo, no deben entrar en una • Comunión de diversos carismas; relación de tensión y conflicto. De darse, • Servidora o ministerial. sería un escándalo y un anti-testimonio. • Misionera: inter gentes y ad gentes. • Solidaria con los pobres. b. Unitaria-integrada • Católica: abierta a todas las culturas, Esta visión fomenta la corresponsabilidad etnias, razas. y la colaboración. Además, nos ayuda a Un estilo de vida que conduzca a: armonizar los conceptos de diversidad y unidad • Ser Iglesia (pueblo de Dios, Cuerpo CONVENTUS CARDINALIUM ET EPISCOPORUM OFM 511 Místico de Cristo y Templo del Espíritu Iglesia de la pobreza y humildad de Nuestro Santo). Señor Jesucristo. • Amar la Iglesia tal como es, con sus luces y Por eso, lo que celebramos no es tanto la sombras, posibilidades y debilidades. memoria de un día, sino el amor intemporal Francisco no juzga ni condena a nadie y es de Dios, que más allá de las circunstancias del que no hace falta, pues su estilo de vida tiempo, permanece siempre fiel a su llamada y evangélico es ya una profecía que infunde a sus promesas. No queremos tanto recordar, esperanza e invita a renovarse. cuanto amar con el amor que se nos ha dado, • Colaborar en la Iglesia y con la Iglesia viviendo en la fidelidad, que es permanencia local, sin perder de vista la universalidad y en el gozo de servir al Señor. sobre todo el Reino de Dios. Como escribía nuestro Ministro General: Su vida sigue siendo “ejemplaridad evangélica, b. Pastoral capaz de llevar a Cristo a aquellos que estaban – Integrarse a la Iglesia local. Los hermanos en el mundo; para ser sostén de los miembros menores están llamados a participar en las vacilantes; gritaba por su gran corazón, que actividades programadas, como retiros, abrazaba a toda criatura, aún a la más humilde asambleas diocesanas o parroquiales, y olvidada, porque estaba marcada por la cursos de actualización… benevolencia del creador (cf. BC 4-5; 3Cta – Asumir los Planes pastorales diocesanos 8; Pro 7. 12) (Sollemnitas Sanctae Clarae y parroquiales. Esto les permitirá conocer Assisiensis, 15-7-11). y valorar los otros carismas de la vida Desde la perspectiva del tiempo que consagrada y de los laicos y laicas que ha pasado y de la fidelidad de Dios que están presentes en la Iglesia local. permanece, queremos recordar las admirables, – Planificar el servicio pastoral “como humildes y ejemplares prodigios que realizara Fraternidad” en los diferentes campos: nuestra madre Santa Clara, y que perduran en parroquia, santuarios, hospitales… De esta la forma de vida de nuestras Hermanas Pobres, manera se podría armonizar la itinerancia de las Hermanas Clarisas. con la continuidad de los trabajos 1. La sabiduría del amor. Que hiciera pastorales. posible el que la creación entera pudiera entrar – Buscar otros ámbitos de colaboración, en la clausura de un pequeño convento. Pues como por ejemplo: todos los hombres y mujeres del mundo han • La formación espiritual, filosófica y de estar en el corazón de la hermana clarisa y, teológica de pastores y laicos. sin saber su nombre ni conocer su cara mismo, • El acompañamiento de laicos y laicas tomarlos de la propia cuenta y ofrecer su vida desde sus carismas específicos, sin perder por ellos. Así, cuando la clarisa alaba Dios, su su propia espiritualidad. corazón y sus labios se unirán a los retos de los – La animación misionera inter gentes y ad hombres y mujeres del mundo. gentes. “(Cuán diversa es la perspectiva del – El diálogo intercultural, interreligioso y Creador en su obra! Las hermanas Clarisas y ecuménico. los demás religiosos de clausura - que, en la vida contemplativa, escrutan la grandeza de Fr. Luis Cabrera, ofm Dios y descubren también la belleza de las criaturas - pueden contemplar, juntamente 10. Homilía del Cardenal Carlos Amigo con el autor sagrado, a Dios mismo, arrobado, Vallejo maravillado ante su obra, ante su criatura amada: “Dios contempló todo lo que había Asís, Basílica de santa Clara, 28.09.2011 hecho y todo estaba muy bien” (Gn 1,31). Hace 800 años que se fundara la orden (Benedicto xvi, A las Clarisas Hacienda de la de las hermanas pobres de nuestra madre Esperanza 12-5-07). Santa Clara de Asís. Memoria que nos llena 2. Vivir la generosidad y grandeza de un de gozo y de agradecimiento a Dios, que amor sin medida ni precio. Llenar el mundo eligió en nuestra Hermana Clara para ser una con el amor de Dios. Ya no hay barrera lámpara que iluminara los caminos de tantas para el que ama. El amor pone cerca lo que y tantas mujeres que, siguiendo las huellas de los ojos pueden distanciar. Es el milagro de Francisco de Asís, dieron testimonio ante la una comunión misericordiosa, que pone a 512 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 disposición de los demás lo mejor y más bueno a la persona en su totalidad. Sacramento del que cada hermana que ha recibido como don amor de Cristo que amó hasta el extremo del Altísimo Señor. (Vita consecrata 59). Es participación en el La belleza de las criaturas y el amor de anonadamiento de Cristo: de una experiencia Dios son inseparables. San Francisco y santa de muerte, al gozo de una vida entregada sin Clara de Asís también descubren este secreto reserva alguna. En definitiva, un modo de y proponen a sus hijos e hijas amados una sola vivir y celebrar la Pascua de Cristo. cosa, y muy simple: vivir el Evangelio. Esta es La pobreza franciscana es anuncio su norma de conducta y su regla de vida. Santa gozoso del vivir únicamente para Dios. Santo Clara lo expresó muy bien, cuando dijo a sus ocultamiento en el que cada uno se siente hermanas: “Tened entre vosotras, hijas mías, llamado a vivir la unión con el Señor con un el mismo amor con el cual Cristo os amó” corazón completamente entregado al anuncio (Testamento). (Benedicto xvi, A las Clarisas de la pascua definitiva y gloriosa con Cristo. Hacienda de la Esperanza 12-5-07). Admirables son estos prodigios, 3. Hacer del silencio una esplendorosa luz. disposiciones y signos ejemplares de la madre La clausura no es una barrera, sino la vivencia Santa Clara, pero que pueden ser considerados gozosa que produce la renuncia al espacio, casi como imposibles de vivir. Pero después para poder estar cerca de todos los hombres y de haber conocido la acción del Señor en la mujeres del mundo. Eucaristía, ya todo aquello que se hace por Benedicto XVI nos recordaba la bula amor de Cristo es posible. Es más, cuando se de canonización de Santa Clara: “¡Cuán trata del amor de Dios y la alabanza de Cristo, intensa es la potencia de esta luz y qué fuerte lo posible es siempre obligatorio. el resplandor de esta fuente luminosa! En En esta celebración, es conveniente verdad, esta luz se mantenía encerrada en recordar el deseo del padre San Francisco, que el ocultamiento de la vida claustral y fuera quería que su corazón estuviera siempre junto irradiaba fulgores luminosos; se recogía en a la lámpara que alumbraba en la pequeña un angosto monasterio, y fuera se expandía en capilla dedicada A Nuestra Señora de los todo el vasto mundo. Se custodiaba dentro y se Ángeles, la Porciúncula. María es la virgen difundía fuera. Clara, en efecto, se escondía; prudente que tiene siempre completamente pero su vida se revelaba a todos. Clara repleta, del mejor y más puro aceite, la lámpara callaba, pero su fama gritaba» (FF, 3284). Y de su corazón, para que nunca les falte a sus es exactamente así, queridos amigos: son los hijos y a sus hijas todo aquello que necesitan santos quienes cambian el mundo a mejor, lo para seguir alumbrando, con la fidelidad transforman de modo duradero, introduciendo vocacional a la que han sido llamados, en las energías que sólo el amor inspirado por alabanza de Jesucristo el Señor y de nuestros el Evangelio puede suscitar. Los santos son bienaventurados padres San Francisco y Santa los grandes bienhechores de la humanidad” Clara. (Audiencia 15-9-10). 4. Transformar la imagen de Cristo Card. Carlos Amigo Vallejo crucificado, en presencia del hijo del Dios vivo. La vida escondida con Cristo en Dios 11. Messaggio di Mons. Magro ai Sacerdoti se hace una búsqueda continuada del rostro e alle Religiose del Vicariato Apostolico di de Dios manifestado en Cristo y su Madre Bengasi Santísima Virgolo Virgen María. Un deseo que es, ante todo, intento por encontrar, y La scelta actitud permanente para dejarse abrazar por Gli avvenimenti turbolenti tutt’ora in corso Aquel con quien se aspira a identificarse della società libica, a cominciare dalla metà completamente. di febbraio 2011, hanno scosso l’apparente 5. Hacer de la pobreza la forma más noble tranquillità del popolo di questo paese. Le de vivir. La grandeza de ser pobre lleva a poder notizie che arrivavano dal fronte, facevano decir con auténtica sinceridad: soy tan pobre, spavento; i cannoni si facevano sentire e tan pobre que solamente tengo a Dios. ci facevano rabbrividire di paura: correva Una pobreza que responde a la exigencia sangue, molti feriti gremivano gli ospedali; prioritaria de estar con el Señor. Expresión il numero dei caduti aumentava di giorno de la totalidad del amor. Ofrenda que implica in giorno. Invece dei tre “giorni di rabbia”, CONVENTUS CARDINALIUM ET EPISCOPORUM OFM 513 come si credeva che sarebbe durata la protesta recitato con fervore. Quante lunghe ore popolare, il conflitto è degenerato in una vera di adorazione abbiamo passato davanti al e propria guerra civile. santissimo Sacramento! Quanti sacrifici Questa situazione drammatica ha provocato personali e noti solo a Dio non abbiamo fatto? un esodo di massa dei lavoratori e operatori È stato il Signore a sostenere il nostro spirito stranieri che, abbandonando la Libia al suo timoroso, “a farci fare cose grandi”, appunto destino, si mettevano in salvo ritornando ai ad “offrire la vita per i fratelli”. loro paesi d’origine. Come vescovo e Pastore di questo Vicariato La vicende tragiche di questo periodo non vorrei dire: “LA CHIESA È ORGOGLIOSA potevano lasciarci indifferenti sia come chiesa DI VOI”. Sono anch’io orgoglioso di voi nel che come individui. Ci siamo chiesti: cosa Signore, e sono grato al suo Cuore trafitto, di fare? Ecco la domanda scottante! Rimanere aver una comunità, una famiglia di consacrati al posto assegnatoci dal Signore secondo la e consacrate pronti al sacrificio supremo. A nostra vocazione o scappare come gli altri nome della Chiesa sono qui per ringraziare stranieri, e metterci in salvo anche noi? E se ciascuno e ciascuna di voi per la vostra alta si decedesi di restare, fino a quale limite ci testimonianza. Vi ringrazio per questo gesto saremmo rimasti? Era questa una scelta da eroico scritto a caratteri d’oro nella cronaca prendere nella massima libertà di coscienza. del nostro Vicariato Apostolico. Che il Padre di ogni bene, vi custodisca Testimonianza nella vostro proposito e vi benedica fino al La risposta personale, quasi all’unanimità, giorno di Cristo Gesù. AMEN faceva veramente onore alla Persona di Cristo e alla sua santa Chiesa. Messi di fronte alla Mons. Silvestro C. Magro OFM scelta di lasciare il nostro posto o rimanervi, ciascuno di noi, sacerdoti e religiose, ha scelto 12. Messaggio di Benedetto XVI di restare là dove il Signore ha chiesto di prestare il proprio servizio. Al Reverendissimo Padre Malgrado la paura di fronte al conflitto José Rodríguez Carballo e addirittura di fronte al pericolo di morte, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati abbiamo scelto la Croce di Cristo. Malgrado Minori gli insistenti richiami dei nostri superiori e dei nostri parenti, abbiamo scelto la via del Ho appreso con vivo compiacimento che i sacrificio. Pieni di fiducia nella sua Provvidenza Signori Cardinali e i Fratelli nell’Episcopato i sacerdoti e religiose del Vicariato hanno appartenenti a codesto Ordine si sono riuniti ad capito che il momento richiedeva un gesto Assisi e a Roma per un devoto omaggio a Santa eroico, un gesto rischioso e, infine, un gesto di Chiara, nell’VIII centenario della sua verginale amore. È stato il nostro, un gesto di amore per consacrazione religiosa e della fondazione del il Signore, per la Sua Chiesa, per i sofferenti, Secondo Ordine Francescano, riflettendo sul per gli ammalati, per coloro che aspettavano tema Il rapporto tra l’Ordine Francescano da noi il segno dell’amore più grande: quello e la Chiesa. In tale significativa circostanza, di dare la vita per i fratelli. mi è gradito inviare ai partecipanti, per Suo Questa testimonianza è stata un segno tramite, il mio cordiale e beneaugurante eloquente che tutti, fedeli cristiani o amici saluto, esprimendo a ciascuno la mia stima e musulmani, hanno capito e largamente la mia riconoscenza per lo zelo pastorale con ammirato, Molte persone, non solo hanno cui essi testimoniano il Vangelo in tante parti apprezzato la nostra testimonianza, ma sono del mondo. rimasti addirittura toccate dal nostro gesto di Codesta provvida iniziativa è sicuramente amore gratuito in questi giorni così turbolenti. per tutti i Presuli stimolo ad una rinnovata vitalità apostolica e all’audacia missionaria Il Signore nell’affrontare le non poche sfide religiose e Questa testimonianza eroica, bisogna sociali del nostro tempo, secondo il mandato ricordarsi, è stata sostenuta dalla preghiera. che ciascuno ha ricevuto dal Successore di Quante Sante Messe abbiamo celebrato Pietro e in sincera comunione con Lui. In pari per questa intenzione. Quante preghiere, tempo, durante queste giornate di studio, di specialmente il santo Rosario, abbiamo confronto e di preghiera è stato vostro comune 514 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 intendimento discernere le strade pià adatte Risposi dicendo che la mancanza di 10 per continuare l’impegno di evangelizzazione, Madre Teresa e di 10 san Francesco non per diffondere nell’odierna società la presenza dipende dalla chiamata di Dio, ma dalla di Cristo, in sintonia con tutta la Chiesa. risposta nostra! Però – dissi tra me – è Venerati e cari Fratelli, se il capo della impressionante constatare quanta nostalgia di Chiesa è Cristo, il cuore è la sua Presenza santità sia presente nel cuore di tante persone. eucaristica, che fortifica la nostra fede. Perché c’è nostalgia di donne come Madre Mi sembra che sia la stessa Santa Chiara a Teresa e di uomini come san Francesco? ricordarvelo, con la sua mirabile testimonianza Pochi giorni prima della sua morte di devozione eucaristica. Non stancatevi, (avvenuta il 30 agosto 1954), il Card. pertanto, di contemplare con ardore sempre Schuster parlò ai suoi chierici nel Seminario vivo Gesù nel mistero dell’Eucaristia; con la di Venegono e lasciò loro quasi un testamento sua grazia, siate pronti in ogni circostanza a spirituale. Disse: «Altro ricordo non ho da farvi strumenti di misericordia e di comunione. darvi che un invito alla santità. La gente Ai vostri sacerdoti, alle persone consacrate pare che non si lasci più convincere dalla e ai fedeli laici, non mancate di ripetere che nostra predicazione; ma di fronte alla santità, il protagonista dell’azione pastorale è il ancora crede, ancora s’inginocchia e prega. Signore crocifisso e risorto, che adoriamo La gente pare che viva ignara delle realtà nel Sacramento dell’altare. Per essere segni soprannaturali, indifferente ai problemi della eloquenti del suo amore e artefici della salvezza. Ma se un santo, o vivo o morto, sua pace in ogni ambiente – voi lo sapete passa, tutti accorrono al suo passaggio». E bene – è chiesto a tutti di coltivare anzitutto aggiunse: «Non dimenticate che il diavolo non un’intima e costante familiarità con Lui. ha paura dei nostri campi sportivi o dei nostri Dalla partecipazione intensa all’Eucaristia cinema, ha paura della nostra santità». scaturisce l’energia spirituale necessaria per 2. Chiediamoci: Chi è san Francesco? portare a compimento ogni progetto di bene. San Bonaventura lo definisce «povero e Affido Lei, caro Ministro Generale, i cristianissimo». Possiamo più semplicemente Venerati Fratelli nell’Episcopato partecipanti dire: «san Francesco è stato un cristiano. Un al convegno, come pure l’intero Ordine dei cristiano vero!». Frati Minori alla protezione e all’intercessione Cioè, un uomo di Cristo. Un uomo che di Maria Immacolata. Sia Lei, unitamente al profumava di Cristo, perché aveva aperto Serafico Padre Francesco e a Santa Chiara, totalmente il cuore a Cristo! a condurvi sul sentiero della santità. A tal Di quanti si può dire la stessa cosa? fine assicuro il mio ricordo nella preghiera, Si può dire di noi? Madre Teresa diceva: invocando una copiosa effusione di grazie e «Guardando un vero cristiano dovrebbe di conforti celesti, mentre di cuore imparto a essere possibile riscrivere le beatitudini tutti la Benedizione Apostolica, che volentieri anche senza averle conosciute». Ancora di più estendo ai fedeli affidati al ministero questa osservazione di Madre Teresa vale per episcopale di ciascuno. noi, che ci siamo consacrati totalmente a Gesù. E in modo particolare vale per noi francescani, Da Castel Gandolfo, 29 Settembre 2011 che, secondo la prima intuizione di Francesco, abbiamo come unica regola il Vangelo! C’è da Benedetto XVI meditare! 3. Torniamo a posare il nostro sguardo 13. Omelia del Card. Comastri su san Francesco. La sua vita è stata segnata 29 settembre 2011 dall’incontro con Gesù nella piccola e povera Chiesa di San Damiano. Quell’incontro 1. Il 5 settembre 1997, quando morì Madre determinò una svolta nella sua vita di cristiano: Teresa di Calcutta, mi trovavo a Loreto. La fu il superamento della mediocrità, fu l’inizio sera, dopo la processione mariana, un giovane della fedeltà al Vangelo senza attenuazioni e mi disse: «Mi sento tanto triste stasera: mi senza compromessi (“Sine glossa”). sembra che il mondo sia più buio. Pensi come Il salto che fece san Francesco spesso sarebbe più bello il mondo, se ci fossero 10 manca a noi cristiani e spesso manca anche a Madre Teresa e 10 san Francesco. Perché Dio noi sacerdoti! non ci fa questo regalo?». Don Divo Bassotti alla Verna nel 1996 CONVENTUS CARDINALIUM ET EPISCOPORUM OFM 515 mi disse: «L’unico vero problema della Tommaso da Celano osserva: «Da quel Chiesa oggi è l’oligopistia o, addirittura, momento cominciò a provare compassione del l’apistia! È urgente rimettere Cristo al centro Crocifisso». del cristianesimo, perché per molti Cristo Che significa? Francesco capisce la è soltanto un vago riferimento, mentre nei solitudine di Dio e la “debolezza” di Dio (la fatti sono al servizio di ben altri “signori”». “debolezza” dell’amore!) e, nello stesso tempo, Noi possiamo dire che Gesù è l’unico vero prende coscienza del mistero dell’iniquità e “Signore” della nostra vita come lo era per del peccato (che è il rifiuto dell’amore) e sente Francesco? il bisogno di rispondere all’amore totale con 4. Torniamo nella Chiesetta di San l’amore totale. Damiano. Che cosa dice Gesù a Francesco? In Francesco scatta la molla inevitabile «Francesco, ripara la mia casa, che, come della imitazione e della sequela di Gesù. E vedi, va tutta in rovina». Gesù chiede la stessa così Francesco sposa “Madonna Povertà” cosa anche a noi! per seguire Gesù poverello e, soprattutto, Le parole di Gesù quale effetto producono per testimoniare qual è la vera ricchezza nel cuore di Francesco? dell’uomo: la povertà evangelica, infatti, non Francesco, prima di tutto, capisce che si può è possibile e non è vera, se prima non si scopre tradire Gesù (“la mia casa va tutta i rovina”). la vera ricchezza, quella che riempie l’anima e È possibile diventare ‘né freddi, né caldi”; è che rende felici. possibile far spegnere la lampada della fede e, Francesco scopre anche una caratteristica di conseguenza, la lampada della carità. dell’Amore di Dio e ne resta affascinato: Dio C’è in noi un po’ di tiepidezza? La nostra è umile (Tapeinós te kardia). In Dio non esiste lampada splende o manda un timido bagliore una briciola di orgoglio, perché Dio è Amore: di Vangelo? è dono totale di sé! È un esame di coscienza, che dobbiamo E la povertà e l’umiltà, nutrite continuamente fare continuamente! La vita cristiana è odós, dalla preghiera che è la frequentazione del è cammino, è un quotidiano itinerario di “tesoro scoperto”, generano la minorità e la crescita nel sì al Vangelo. Noi spesso, invece, fraternità che rendono Francesco un Vangelo la riduciamo ad una poltrona dove ci sediamo vivente e affascinante. pigramente: così la vita cristiana muore! Tutto questo è possibile anche oggi: Gesù E muore anche la vita sacerdotale e la vita l’aspetta da noi! religiosa. Restiamo ora in silenzio orante davanti a Francesco, nella Chiesetta di San Damiano, questa attesa di Gesù nei confronti di ciascuno capisce anche che Gesù ha una sola voce, un di noi. E, come san Francesco, lasciamoci solo argomento, una sola forza per provocarci ferire dall’Amore di Dio che, da tanto tempo, e per attirarci: l’Amore! aspetta il nostro amore. Il Crocifisso, infatti, è la più fedele fotografia della vera onnipotenza di Dio: Card. Angelo Comastri l’onnipotenza dell’amore! Ed è l’ultima parola Vicario Generale di Sua Santità per la che Dio ci ha rivolto. Città del Vaticano Francesco, guardando e ascoltando il Arciprete della Basilica Papale di Crocifisso, resta ferito, al punto tale che San Pietro

E POSTULATIONE GENERALI

1. Beatificazione di Francesco Paleari dei Santi e Rappresentante del Santo Padre. Torino, 17.09.2011 Con lui hanno concelebrato: S. Ecc. Rev. Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di 1. Cronaca Torino; il Cardinale Severino Poletto, Nella felice circostanza della Festa delle Arcivescovo emerito di Torino; il Vescovo Stimmate di San Francesco, sabato 17 ausiliare di Milano, Mons. Luigi Stucchi, in settembre 2011, il Venerabile Francesco rappresentanza dell’arcidiocesi ambrosiana; Paleari, sacerdote dell’Istituto Cottolengo e alcuni Vescovi del Piemonte; il neo eletto Terziario francescano è stato proclamato Beato Padre della Piccola Casa, don Lino Piano, nella Piccola Casa della Divina Provvidenza quasi tutti i sacerdoti cottolenghini; sacerdoti di Torino, fondata da San Giuseppe Benedetto di Torino, della Lombardia e devoti di Mons. Cottolengo. Paleari. È stata la prima volta che un prete Il suggestivo Rito di beatificazione si è cottolenghino, dopo il Santo Fondatore, è aperto con la richiesta dell’Arcivescovo di salito agli onori degli altari: un grande dono per Torino al Cardinale Prefetto di voler rendere la diocesi di Torino, e un gran dono per tutta la noto il testo della Lettera con cui Sua Santità famiglia del Santo della carità, il Cottolengo. Benedetto XVI ha iscritto nell’albo dei La bella Chiesa dell’Istituto e il cortile Beati il Venerabile. Quindi il Postulatore, antistante erano stati opportunamente Fr. Giovangiuseppe Califano, ofm, ha dato predisposti per accogliere i pellegrini lettura del profilo biografico del Venerabile. provenienti dalla Svizzera, dalla Calabria, Il Cardinale Amato ha poi letto la formula dalla Lombardia e dalla Campania, dalla di beatificazione che definisce il Beato Toscana, dal Veneto e dall’Emilia, dal Lazio, «sacerdote che con il suo ministero si è fatto dal Piemonte. Non sono mancate delegazioni tutto a tutti, conformandosi intimamente a cottolenghine fuori dell’Italia: dall’India, dal Cristo Sommo sacerdote» e che fissa la data Kenya e dalla Tanzania, dall’Ecuador. Degna della memoria liturgica annuale al giorno 18 di nota poi, la numerosa presenza dei fedeli settembre, anniversario della sua ordinazione di Pogliano Milanese, concittadini del Beato, sacerdotale. accompagnati dal parroco e dal sindaco. Dopo lo svelamento del quadro del Beato, La diretta televisiva di Telepace ha il Sig. Silvio Cuizza sanato nel 1946 da consentito ad ammalati e ospiti del Cottolengo, meninigite, ha portato la reliquia del cuore impossibilitati a raggiungere la Chiesa, del Paleari per la venerazione. Era presente, di seguire dai propri padiglioni la solenne visibilmente commossa, anche suor Angela liturgia. Una speciale comunione orante si è Abbile, una delle suore allora in servizio stabilita anche con le comunità del Cottolengo presso l’ospedale Maria Vittoria di Torino, ove sparse in tutto il mondo, che hanno usufruito Silvio, bambino di sette anni, era ricoverato e della opportunità del segnale televisivo che impetrò il miracolo per intercessione di per seguire visivamente e spiritualmente la Mons. Paleari. beatificazione. Il cardinale Amato, dopo la liturgia della Intorno alle ore dieci, al Canto della Parola, ha proclamato la bella omelia che corale delle suore della Piccola Casa e dei riportiamo a parte. Cantori di Pogliano Milanese, si è composta Nella stessa Chiesa principale della Casa la processione d’Ingresso, con più di cento della Divina Provvidenza si conserva l’urna sacerdoti e undici vescovi, muovendo dal con il corpo del Beato. Le sue spoglie, nella padiglione della Sacra Famiglia allestito come ricognizione del 20 maggio 2011, dopo 72 sacrestia. anni dalla morte, sono state ritrovate pressoché Ha presieduto l’eucaristia Sua Eminenza incorrotte. Dopo il trattamento conservativo Reverendissima il Cardinale Angelo Amato, condotto dall’equipe del Prof. Nazzareno Prefetto della Congregazione delle Cause Gabrielli, Responsabile del Laboratorio 518 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Chimico dei Musei Vaticani, sono state deposte Beato ebbe la sua formazione ed esercitò il suo in una semplice cassa di legno di cipresso e ministero sacerdotale nella diocesi di Torino, collocate nella cappella della Madonna del città “santa”, perché illustrata da santi come Rosario, Patrona della Piccola Casa. Qui, al San Giovanni Bosco, San Giuseppe Cafasso, termine della celebrazione e al canto dell’inno San Domenico Savio, Santa Maria Domenica del Beato, composto per l’occasione dal M° Mazzarello, San Giuseppe Benedetto tutti i concelebranti hanno elevato la loro Cottolengo. Si sa che il Piemonte, terra preghiera e il loro devoto omaggio, seguiti benedetta dalla grazia divina, e in particolare nel corso della memorabile giornata da un la diocesi di Torino, hanno dato alla Chiesa interrotto flusso di fedeli. altre numerose e illustri figure di Santi, Beati, «La beatificazione di don Francesco Venerabili e Servi di Dio, ben noti a voi tutti. Paleari sacerdote del Cottolengo – ha Ed è proprio nella Piccola Casa della Divina dichiarato l’Arcivescovo Mons. Cesare Provvidenza, che il Beato Francesco Paleari, Nosiglia – è un grande dono per la diocesi seguendo il carisma del Cottolengo, ha vissuto di Torino che vede così allargarsi la schiera eroicamente le virtù della fede, della speranza numerosa di santi e beati che ne segnano il e della carità. cammino spirituale ed ecclesiale. Essi sono il Oggi si avvera quanto il canonico Attilio frutto più fecondo di una comunità cristiana Vaudagnotti profeticamente disse il 7 maggio che trova anche oggi nella fede in Cristo unita del 1946, nel settimo anniversario della morte strettamente alla carità verso i poveri la via del Paleari: «Non terrò un panegirico, perché della sua testimonianza missionaria nella i panegirici sono riservati ai Beati e ai Santi, società». mentre per il nostro Don Paleari la Chiesa non Il neoeletto Superiore Generale del si è ancora pronunciata; e dicendo “non si è Cottolengo, il M. Rev. Don Lino Piano, ancora”, io insinuo l’idea e la speranza che esprimendo la gioia di tutta la famiglia del affiora in tutti noi: un giorno Essa ci darà il suo Cottolengo ha commentato: «Più che mai in infallibile oracolo sulle virtù di questo figlio questi tempi, in cui tutti cercano di apparire del Cottolengo». con gesti eclatanti e clamorosi la figura di don Il giorno della glorificazione di Francesco Paleari è significativa: nel nascondimento fu un Paleari è giunto. È straordinaria questa uomo e un prete di pace e di edificazione. Per la beatificazione, perché - a quanto mi hanno Piccola Casa la sua beatificazione è un segno che riferito - i Sacerdoti della Piccola Casa, per conferma la via tracciata dal nostro fondatore: prassi, non sono propensi a impostare cause l’amore per il prossimo, per il sofferente è una di beatificazione e canonizzazione per i loro delle strade che portano a Dio». confratelli. Se oggi siamo qui a celebrare lo Ultima autorevole voce, eco della splendore della santità di Don Francesco, lo si beatificazione, quella di Santità Benedetto deve alla Provvidenza, che, ispirando cuori e XVI, che all’Angelus di domenica 18 menti, ha voluto l’esaltazione del nostro Beato. settembre 2011, così si è espresso: «Cari Francesco Paleari nacque a Pogliano fratelli e sorelle, ieri a Torino è stato Milanese nel 1863, penultimo di otto figli. Di proclamato Beato Mons. Francesco Paleari, lui fanciullo si racconta un episodio che subito della Società dei Sacerdoti di San Giuseppe ne mostra la rettitudine di coscienza. Racconta Cottolengo. Nato a Pogliano Milanese nel un suo coetaneo che il piccolo Francesco «stava 1863, da umile famiglia contadina, entrò un giorno giocando col fratello Giuseppe sulla giovanissimo in seminario e, subito dopo piazza della parrocchia, quando si aprì fra lui l’Ordinazione, si dedicò ai poveri e ai malati e il fratello, una specie di dialogo: “Io - diceva nella Piccola Casa della Divina Provvidenza, Franceschino - non direi una bugia neppure per ma anche all’insegnamento, distinguendosi un milione”, mentre il fratello gli rispondeva: per la sua affabilità e pazienza. Rendiamo “Ignorante che sei! Ed io, se mi dai un soldo, lode a Dio per questo luminoso testimone del te ne dico un milione di bugie”». suo amore». Essendo la famiglia sprovvista di mezzi economici, il giovane poté realizzare la sua Fr. Giovangiuseppe Califano vocazione sacerdotale qui, a Torino, nella Piccola Casa della Provvidenza Ordinato 2. Omelia sacerdote il 18 settembre 1886, fu per tutta la vita Pur essendo nato nel milanese, il nostro un religioso esemplare della Congregazione E POSTULATIONE GENERALI 519 dei Preti della Santissima Trinità. Dotato di Il nostro Beato incarna il modello ideale vasta cultura, fu un apostolo infaticabile nell’ del sacerdote cattolico, che, come dice il Santo espletare con saggezza e prudenza compiti Padre Benedetto XVI nella Lettera Apostolica di grande responsabilità, come insegnante, di beatificazione, è intimamente conformato confessore, direttore spirituale, predicatore a Cristo e interamente dedito al prossimo. e provicario generale della diocesi torinese. Si fece debole per i deboli, per guadagnare i Colpito da congestione cerebrale nel 1936, deboli; si fece tutto a tutti, per salvare a ogni visse nell’ abbandono alla divina volontà il costo qualcuno (cf. lCor 9,22). A lui si possono suo stato di sofferenza e fragilità. Si spense nel applicare le parole del profeta: «Lo Spirito 1939, in concetto di santità. del Signore è su di me [... ]. Mi ha mandato a La sua vita non è fatta di episodi portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le sensazionali, ma di eventi di incantevole piaghe dei cuori spezzati» (Is 61,1). semplicità e dolcezza. Fu straordinario nell’ Tra le tantissime testimonianze della sua ordinario. Le virtù erano da lui praticate in fama di santità, scelgo anzitutto quella del modo così costante e puntuale da diventare vescovo Carlo Allorio, di Pavia, del 22 giugno una seconda natura. Piccolo di statura ed 1944. Il prelato, ex allievo del nostro Beato, esile di costituzione, l’angelo della Piccola lo ricorda con tratti essenziali e commossi: Casa diventò un vero gigante di virtù. Si può «Egli mi sorride ancora, come mi ha sempre affermare che nella sua esistenza manifestò la sorriso, Lui che ci faceva distinguere il mansuetudine e la dolcezza di San Francesco ridere dal sorridere e che aveva il sorriso di Sales, la povertà e l’umiltà di San Francesco quale perenne espressione del suo animo d’Assisi, lo spirito missionario di San tanto indefinibilmente amicale e paterno». Il Francesco Saverio, l’attenzione agli ultimi Vescovo ricorda poi le sue prediche e le sue di San Vincenzo de’ Paoli, il dinamismo confessioni, brevi ed essenziali. Anzi, una sera pedagogico di San Giovanni Bosco. Ma del mese di maggio, il nostro soprattutto rifletteva il volto del Cottolengo Beato presentò ai chierici lo schema ideale vivendone con entusiasmo e convinzione il di una confessione, bella, intera e breve. In carisma. questo schema «erano contate tutte le parole Lo spirito di fede, che si manifestava nel che di solito si dicono e che sono tempo vedere tutto alla luce di Dio, era sostenuto perduto, perché dicono nulla; poi quelle che si dalla preghiera, da un eccezionale fervore devono dire e bastano e rendono la confessione eucaristico e da una filiale pietà mariana. più razionale, più seria, più perfetta: utile a chi Quando non lo si trovava nei luoghi delle si confessa e non dannosa ad altri». comuni occupazioni, si era sicuri di trovarlo in Nel 1954, l’allora vescovo di Susa, Mons. chiesa, in preghiera davanti al Santissimo. Da Giuseppe Garneri, per anni penitente del questo spirito di fede si originava la sua eroica Paleari, attestava che il Beato era un confessore carità verso Dio e verso il prossimo. Erano le paziente, che sapeva ascoltare, consigliare e due fiamme sempre vive, che si sprigionavano dirigere. Le difficoltà e incomprensioni, che dal suo cuore: l’una saliva verso Dio, l’altra si potevano sorgere tra vescovo e seminaristi, piegava verso il prossimo. venivano saggiamente risolte con questa Del nostro Beato abbiamo tanti episodi ammonizione: «Da tutta l’eternità il Signore di bontà, che sono come le pietruzze di un ha disposto o permesso che tu avessi a trovarti mosaico, che ricompongono il volto di Cristo in Seminario con quel superiore. Il Signore ha buon pastore, modello di vita e di azione i suoi disegni. Più tardi capirai. Non ostacolare sacerdotale. Egli era come un cristallo reso i disegni di Dio». E concludeva: «diligentibus dalla grazia così terso da far trasparire il dolce Deum omnia cooperantur in bonum», «Tutto volto del Salvatore. Passò gran parte della sua concorre al bene di coloro che amano Dio» vita alla Piccola Casa, visitando gli ammalati (Rm 8,28). e avvicinando i più ributtanti, che confortava La sua misericordia nella confessione era con parole di consolazione. Inoltre, preparava sconfinata come quella del Signore Gesù, che i carcerati a fare la Santa Pasqua e aiutava a San Pietro rispose di perdonare al fratello sacerdoti e laici che accorrevano numerosi a non sette volte, ma settanta volte sette (Mt lui per consiglio e guida. Nella Piccola Casa 18,22). Il missionario salesiano Don Pietro correva voce che il Paleari era un prete santo e Pivano, nel 1955, lasciò questa testimonianza. che confessava da santo. Nel 1932, trovandosi a Torino, si recò dal 520 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Paleari, allora vicario generale della diocesi, «Rallegratevi nel Signore sempre; vi ripeto: per ottenere il permesso di confessare. rallegratevi. La vostra modestia sia nota a tutti. Licenziandolo, il nostro Beato gli disse che Il Signore è vicino» (Fil 4,5). erano quarant’anni che confessava e non I santi sono gli esseri della gioia, del aveva mai negato l’assoluzione a nessuno. sorriso, della bontà. Essi contrastano la Poi gli raccontò un episodio. Un giorno aveva disperazione con la speranza e il pessimismo confessato un poveruomo e nell’atto che stava con l’ottimismo della carità. Perché gioire? per assolverlo, il penitente gli dice: «Padre Diversamente da chi fa il male, chi fa il bene è inutile che mi dia l’assoluzione, tanto, se è sereno e, inoltre, sa vedere anche il bene che mi capita l’occasione, fra due o tre ore io fanno gli altri. Rilevava al riguardo il già citato ricado nei miei peccati». Il Paleari gli rispose: canonico Vaudagnotti: «Tale era l’arte di Don «Amico, mi sapreste dire che cosa potrà fare Paleari. Il suo occhio limpido e buono scopriva il Signore nella vostra anima in quelle due o facilmente, e se occorreva, ingegnosamente, i tre ore, in cui rimanete nella sua grazia?». Il punti buoni di ogni azione altrui: incoraggiava, poveretto commosso chinò il capo e ricevette compativa, sosteneva, animava a far di più e piangendo l’assoluzione. meglio». Qualche testimone afferma che il Paleari, La sua gioia aveva un’apertura di paradiso. come il santo Curato d’Ars, abbia confessato In qualsiasi momento e in qualsiasi ufficio per tutta la sua vita. Talvolta confessava gli impegnato, il Paleari avrebbe potuto rispondere uomini anche per strada. Gli stessi penitenti che si stava preparando per andare in cielo. dicevano che con Don Franceschino si Non è anche questo un invito attualissimo a sentivano sempre in chiesa, vicini a Dio. Una noi a spalancare la finestra che dà sulla vita sua espressione abituale era: «Facciamoci furbi futura, sulla Gerusalemme celeste, che è la come i Santi, per guadagnarci il Paradiso». vera meta del nostro pellegrinaggio terreno? Congedando i visitatori, aggiungeva spesso: Perché tapparci bocca e orecchi rifiutando di «Si faccia santo. Dica tante volte: Gesù, parlare e ascoltare cose che sanno di cielo? Maria, Giuseppe». La sua bontà, pur essendo Facciamo circolare nelle nostre stanze e nelle sconfinata, non era imprudente. Si racconta nostre strade aria di paradiso. Il nostro sommo che un giorno un parroco, dopo aver ricevuto poeta Dante, dopo aver percorso i luoghi della una risposta negativa dal Vicario mons. perdizione e della purificazione, inebria il suo Coccolo, si rivolse al Paleari per ottenere da spirito nella contemplazione dello splendore lui un parere favorevole. Ma il nostro Beato, della gloria di Dio. saputo che era già stato dal Vicario, gli rispose: La beatificazione del Beato Francesco «lo sono Provicario, non Controvicario». Paleari apre davanti a noi uno spiraglio di Ripeteva spesso il detto del Cottolengo: paradiso, luogo di luce, di gioia, di verità, di «Dobbiamo essere noi, della Piccola Casa, non vita senza fine. solo buoni cristiani ma santi: per questo gran Cari Sacerdoti di San Giuseppe Benedetto fine il nostro Dio ha aperto la Piccola Casa, e a Cottolengo, alla fine del vostro VIII Capitolo questo scopo Egli opera per noi ad ogni istante Generale, durante il quale avete eletto il nuovo meraviglie e miracoli». Superiore Generale nella persona di Don Lino La sua tensione alla santità si manifestava Piano, la celebrazione odierna conferma la in un permanente e dolce sorriso, che era la bontà del vostro carisma e immette nuovo spia della sua letizia spirituale, della sua gioia entusiasmo nel vostro sacrificato e benemerito di essere amato dal Signore (cf. Fil 4,5). È apostolato nella Piccola Casa e nelle numerose l’esperienza concreta della parola di Gesù che altre istituzioni sparse nel mondo: in Europa, dice: «Rimanete nel mio amore [... ]. Vi ho Africa, Asia, America. La santità del Paleari, detto queste cose perché la mia gioia sia in voi come quella del vostro grande Fondatore, è un e la vostra gioia sia piena» (Gv 15,9.11). dolce richiamo ad abbracciare con una sempre È questo un messaggio di straordinaria più grande carità “le perle preziose” del vostro attualità. A un mondo incupito e triste come impagabile apostolato. il nostro, che sembra rivivere la disperazione L’appuntamento odierno non è solo la pagana del «Non abbiamo altra voglia che conclusione di un arido iter procedurale, ma di piangere» (Nil nisi fiere libet), Il il nostro un evento di grande rilevanza spirituale, voluto Beato risponde con le parole di Paolo, che, dalla Provvidenza Divina per ringraziarvi pur prigioniero, scriveva ai Filippesi dicendo: della vostra fatica, per confermarvi nel vostro E POSTULATIONE GENERALI 521 entusiasmo e per aprirvi a una generosità che sembra non trovar molto spazio nella creativa e profetica. Voi siete la carezza nostra società,attenta più alla forma esteriore materna di Gesù sui poveri di questo mondo, del corpo che non alla bellezza interiore dell’ ai quali offrite sostegno, cura e dignità. Essi anima. Alla disgrazia voi donate a larghe costituiscono i vostri tesori già qui in terra. mani la consolazione della grazia. Il Signore Continuate a riconoscere in loro il volto di continui a benedirvi e a farvi prosperare nella Cristo e a trasfigurare il loro Calvario terreno carità. di malati, di abbandonati, di emarginati in un Tabor di splendore umano e divino, in cui Card. Angelo Amato viene riconosciuta e onorata la loro dignità di figli di Dio, oltremodo prediletti, perché 3. Profilo biografico creature ferite e quindi grandemente bisognose Francesco Paleari nacque a Pogliano Milanese, di attenzione, di affetto, di comprensione, di Arcidiocesi di Milano, il 22 ottobre 1863. amore. Voi non li lasciate soli e inermi, ma con Educato in una famiglia autenticamente l’aiuto dei vostri collaboratori e benefattori li cristiana crebbe con un carattere sereno, accompagnate con amorevolezza materna gioioso e ben disposto verso tutti. a Gesù, che li accoglie a braccia aperte: L’8 gennaio 1877 entrò nel Seminario «Lasciate che i piccoli vengano a me e non della Piccola Casa della Divina Provvidenza glielo impedite, perché a chi è come loro di Torino, fondata da San Giuseppe Benedetto appartiene il regno di Dio» (Mc 10,14). La Cottolengo. Questo Seminario, posto sotto vostra non è semplice filantropia o benevola la protezione di San Tommaso d’Aquino compassione, è invece carità che vede nel e perciò detto “Famiglia dei Tommasini”, malato e nel disabile non un ostacolo, ma un’ accoglieva aspiranti al sacerdozio privi di opportunità per superare le barriere dei loro mezzi economici. limiti, riaffermando in essi l’immagine stessa Compiuti gli studi teologici con ottimi di Dio. La loro debolezza accresce la vostra risultati, il 18 settembre 1886 fu ordinato forza, il vostro coraggio e la vostra fede nella sacerdote. Provvidenza divina. Con la vostra assistenza, Don Francesco restò al servizio della voi donate ai malati e ai disabili di ogni specie Piccola Casa della Divina Provvidenza, un cuore nuovo, ripieno di gioia di vivere. come docente dei giovani seminaristi e Tempo fa, è stato per me commovente come confessore e direttore spirituale. In leggere la riflessione di Alessandro, un disabile tutto si mostrava animato dallo stesso spirito mentale di Roma, su un brano del capitolo 21 di carità del Santo Fondatore che amava del Vangelo di san Luca: «Nel mondo - dice soccorrere ogni forma di povertà, materiale Alessandro - ci sono tanti problemi accanto e spirituale fidando in maniera sconfinata a gente che sta bene come noi, ci sono tanti nella Divina Provvidenza. Svolse importanti che soffrono e che hanno bisogno, come gli incarichi anche per l’Arcidiocesi di Torino zingari, come Pro-Vicario generale, Vicario moniale che sono trattati male da tutti, o i barboni che e Promotore della giustizia. Si iscrisse al non hanno casa, che in questi giorni stanno al Terz’Ordine Francescano fin dai primi anni freddo». Alessandro non ha nessuna reticenza del suo chiericato, rinnovando la sua adesione a confessare che sta bene e si preoccupa nel 1920, e nel 1927. non per sé ma per tutti coloro, che vengono Gli ultimi tre anni della sua vita furono emarginati e segnati dalla malattia che però non gli impedì discriminati. Alessandro si sente di di esercitare la sua missione di confessore. appartenere alla gente che sta bene, perché Morì il 7 maggio 1939 nella Piccola Casa avverte attorno a sé l’accoglienza, il sostegno della Provvidenza a Torino. La Causa di amichevole, la consolazione di una carità che Beatificazione iniziata nel 1947, fu affidata nel lo fa sentire perfettamente a suo agio. Questo 1980 al Rev. P. Antonio Cairoli, Postulatore miracolo lo compie quotidianamente il vostro generale OFM. apostolato. Il Beato Paleari vi aiuti ad accrescere lo 2. Beatificazione di Antonia Maria Verna spirito di dedizione, di sacrificio e di carità. Voi Ivrea 2 ottobre 2011 non siete solo operai del Vangelo, ma anche benefattori di quella porzione dell ‘umanità, 1. Cronaca 522 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Nella cornice della chiesa Cattedrale di svelato il ritratto della Beata eseguito dal Ivrea, dedicata alla Beata Vergine Assunta, pittore Lomuscio. La Superiora generale nel pomeriggio di domenica 2 ottobre 2011 si delle Suore di Carità, Suor Palma Porro, ha è celebrata la beatificazione della Venerabile recato processionalmente le reliquie per la Serva di Dio Antonia Maria Verna, Fondatrice venerazione, mentre l’assemblea cantava delle Suore di Carità dell’Immacolata il nuovo inno della Beata, composto dal Concezione di Ivrea. Una città in festa ha postulatore, P. Giovangiuseppe Califano e accolto le migliaia di pellegrini provenienti musicato dal m°. Domenico Machetta. dall’America Latina, dall’Africa, dall’Asia Suggestiva la presenza di un nutrito gruppo e da numerose regioni d’Italia dove sono di religiose africane, testimoni dell’universalità presenti, con le loro opere, le figlie della Beata. del carisma di Madre Antonia. Con i canti e le Già dalle sera precedente, sabato 1 ottobre, danze caratteristiche del loro paese esse hanno la comunità ecclesiale diocesana ha vissuto un reso particolare omaggio all’intronizzazione intenso momento di preghiera in preparazione del libro dei Vangeli, e reso più solenne alla beatificazione. Una veglia “itinerante”, l’offerta dei doni. le cui tappe sono stati i luoghi santificati Al termine della messa il Cardinale ha dalla presenza di Madre Antonia nella città di benedetto il bassorilievo in terracotta della Rivarolo, dove ella è nata, ha visto confluire Beata che resterà come segno imperituro migliaia di giovani, molti dei quali alunni ed della solenne beatificazione nella cattedrale ex alunni degli istituti verniani. Il Cardinale warmodiana. L’opera eseguita dallo scultore Tarcisio Bertone, di origine canadese e quindi Posterla, ha trovato la sua collocazione conterraneo della Beata, ha dato il via alla sulla parete destra del presbiterio, a fronte veglia con il saluto liturgico e la munizione dell’analogo medaglione del Beato Giovanni all’assemblea, raccolta nella chiesa di San Paolo II, anch’Egli quest’anno assurto alla Giacomo in Rivaraolo. Qui Madre Antonia gloria dell’altare. Sotto lo sguardo sorridente fu battezzata il 12 giugno 1773, qui emise la dei due Beati l’assemblea si è congedata nella professione religiosa il 10 giugno 1828. comune lode a Dio. Il Cardinale Segretario di Stato, per l’occasione speciale Rappresentate del Fr. Giovangiuseppe Califano Santo Padre per il Rito di beatificazione, ha presieduto la santa messa di domenica 2. Omelia 2 ottobre, concelebrata da 20 vescovi, tra Carissimi fratelli e sorelle! cui tre cardinali: il Card. Severino Poletto, Oggi la nostra festa del giorno del Signore, Arcivescovo emerito di Torino, il Card. del ritrovarsi uniti nel suo nome, è arricchita Giovanni Coppa, Nunzio apostolico emerito dalla gioia per la Beatificazione di Antonia nella Repubblica Ceca, il Card .Velasio De Maria Verna, figlia di questa terra forte e Paolis, Presidente emerito della Prefettura generosa. Saluto cordialmente il Pastore degli affari economici della Santa Sede. della Diocesi di Ivrea, Sua Eccellenza Mons. È spettato al vescovo di Ivrea, SE Mons. Arrigo Miglio, e lo ringrazio per avermi Arrigo Miglio, rivolgere al Rappresentante invitato a condividere con voi questo evento del Santo Padre, la richiesta ufficiale che ha memorabile. Con grande affetto saluto le figlie dato il via al suggestivo rito di beatificazione. spirituali della nuova Beata, le Suore di Carità Il cardinale Bertone, ha dato quindi lettura del dell’Immacolata Concezione, associandomi testo inviato dal Santo Padre: «Noi concediamo sentitamente, in questa Eucaristia, al loro che la Venerabile Serva di Dio Antonia Maria rendimento di grazie a Dio. Sono lieto di Verna, che si è donata a Dio nella luce del salutare i Confratelli nell’episcopato, le mistero di Maria Immacolata e ai fratelli nella Autorità civili, i sacerdoti, le altre religiose e i gratuità di un servizio umile e semplice, con religiosi, e tutti i fedeli. uno sguardo di predilezione verso i più poveri, La Parola del Signore ci offre oggi, nel i bambini, i giovani, gli ammalati, d’ora in poi Vangelo, la grande immagine biblica della sia chiamata Beata e che si possa celebrare vigna. Proprio in questa stagione, un po’ la sua festa, nei luoghi e secondo le regole dappertutto sulle nostre belle colline, si stabilite dal diritto, ogni anno nel giorno della vendemmia e si raccoglie il frutto atteso da sua nascita, il 12 giugno». lunghi mesi. È tempo di gioia, di festa per il Al momento della proclamazione è stato raccolto che corona la fatica del lavoro. Anche E POSTULATIONE GENERALI 523 noi ci rallegriamo e diamo gloria a Dio per la è frutto dell’azione gratuita della grazia in lei, Beata Antonia Maria Verna, riconoscendo in un’azione che non ha mortificato ma favorito lei l’umile operaia della vigna del Signore, che lo sviluppo della sua intelligenza, della sua ha messo a sua disposizione tutta se stessa, e preparazione umana e pedagogica, rendendola nulla ha trattenuto per sé. A lei si può applicare, aperta anche al contributo delle scienze umane senza timore di sbagliare, la verità evangelica: del tempo. Un esempio di questo l’abbiamo il regno di Dio è stato dato ad un popolo che ne nel 1837, quando inviò alcune consorelle a produca i frutti (cf. Mt 21,43). Milano perché si preparassero a diventare Nata in una famiglia di onesti contadini, di insegnanti secondo i metodi educativi più solide basi religiose, Antonia Maria apprese dai aggiornati. In tal modo ella si pone all’interno suoi genitori i fondamenti della fede e la virtù di una grande tradizione educativa positiva, della laboriosità. Si esercitò precocemente nel fondata soprattutto sul “sì”, il grande “sì” di dono di sé, accudendo la casa e bambini che Dio a noi (cf. Benedetto XVI, Discorso al vivevano nel suo cortile e prodigandosi per i Convegno ecclesiale di Verona, 2006), che ci vari bisogni del vicinato. Soprattutto imparò chiama a costruire a nostra volta la vita su un a coltivare la vita interiore, raccogliendosi in profondo “sì” a Dio e al suo progetto d’amore, preghiera nella chiesa del villaggio o ai piedi come è stato il “sì” generoso di Maria. della Madonna della Provvidenza, venerata È forte il contrasto tra una figura così ricca in un pilone poco distante da casa sua. Con le di grazia e di virtù, qual è quella di Madre parole del Libro della Sapienza, che abbiamo Verna, e i vignaioli infedeli di cui ci parla la ascoltato nella prima Lettura, la nuova Beata parabola nel Vangelo di questa domenica. potrebbe dirci: «Ho amato la sapienza, l’ho Se nella nuova Beata vediamo il “sì”, nei ricercata fin dalla mia giovinezza, … mi sono vignaioli abbiamo invece l’immagine del innamorata della sua bellezza» (cf. Sap 8,2). “no”: riconosciamo in questi personaggi La sua personalità crebbe al tempo stesso l’esito tragico di una mentalità e di una vita che riflessiva e pratica, attratta dai grandi ideali si illudono di avere successo puntando sulla e insieme concreta; nella sua semplicità, voglia di accaparrare ad ogni costo per sé e sul divenne una vera discepola della Sapienza, che rifiuto del servizio. È una mentalità purtroppo trova in Gesù Cristo, Verbo incarnato, la sua presente lungo tutta la storia umana, in ogni piena rivelazione. Questa sua attrazione per il epoca e luogo: essa continua ad insinuarsi, Signore sfociò nella consacrazione verginale, spesso con messaggi suadenti, ma l’esito è impegno che Antonia Maria abbracciò sempre quello della violenza e della morte. privatamente all’età di quindici anni. Da Tuttavia, il messaggio finale di Gesù è anche allora la sua vita è stata tutta un dono, e perciò qui una promessa carica di speranza, basata bella, piena di amore e di opere, nonostante sulla Parola immutabile di Dio: «La pietra che le difficoltà, le tribolazioni, le ingiustizie i costruttori hanno scartato è diventata la pietra subite, le incomprensioni. Una vita impostata d’angolo» (Mt 21,42; cf. Sal 118,22). Questa interamente sul servizio a Dio e ai fratelli, promessa si è realizzata proprio in Gesù, nella riflesso della gratuità della carità divina, che sua morte e risurrezione: dal Mistero pasquale la nostra Beata contemplava soprattutto nel prende origine il popolo nuovo, prende origine mistero dell’Immacolata Concezione della la Chiesa santa e la santità nella Chiesa, una Vergine Maria. santità che dimostra la vittoria di Cristo, la Madre Antonia sentì ben presto la chiamata vittoria dell’amore sul peccato, della gratuità ad essere educatrice, ad occuparsi dei più sull’egoismo: «Chi vuol salvare la propria vita piccoli non in un modo qualunque né solamente la perderà, ma chi perderà la propria vita per per intrattenerli, ma per accompagnarli ad causa mia e del Vangelo la salverà» (Mc 8,35). incontrare il Signore. Il programma educativo Questa è la logica dei santi! di Madre Antonia era il medesimo che abbiamo La Beata Madre Antonia ci incoraggia a udito dalle parole di San Paolo ai Filippesi nella lavorare nella vigna del Signore illuminati seconda Lettura: «Quello che è vero, quello che dalla sua Sapienza e docili al suo Spirito. Vigna è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, preziosa del Signore sono, in modo particolare, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò i piccoli e i giovani. Lo sono oggi come lo che è virtù e ciò che merita lode, questo sia erano, in maniera diversa, ma ugualmente oggetto dei vostri pensieri» (Fil 4,8). Anche urgente, nella prima metà dell’Ottocento; lo questa saggezza educativa di Madre Antonia sono in Italia e, con problematiche a volte 524 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 differenti, in altre parti del mondo. I giovani privato dell’individuo. Questo atteggiamento portano nel loro cuore «il desiderio della vita impoverisce enormemente il lavoro più grande» – come si esprime il Santo Padre educativo. Benedetto XVI (cf. Messaggio per la Giornata Desidero qui ricordare una incisiva Mondiale della Gioventù 2011, 1) – e attendono citazione che Benedetto XVI ha proposto di essere indirizzati e accompagnati lungo la recentemente durante il suo viaggio in via, certamente ardua ma entusiasmante, del Germania, sul rapporto reciproco tra religione Vangelo e dell’incontro con Gesù. Lì trovano e libertà. Si tratta di una frase del grande la sorgente dell’amore che non delude e della Vescovo e riformatore sociale Wilhelm von carità che ha la forza di trasformare il mondo, Ketteler il quale disse: «Come la religione ha anche la società del nostro tempo e del nostro bisogno della libertà, così la libertà ha bisogno Paese. della religione». Il messaggio di Madre Antonia invita a non L’esperienza di Madre Antonia e della avere paura di educare alle scelte impegnative sua Congregazione religiosa, con la lunga che Gesù non cessa di proporre, nella tradizione di scuole per l’infanzia e di scuole Chiesa, sulle strade delle diverse vocazioni: superiori, ci interpella oggi più che mai sul la vocazione a costruire famiglie stabili e ruolo di una scuola libera e paritaria, come fedeli nel Sacramento del Matrimonio; le presenza che arricchisce l’ambito educativo vocazioni di speciale consacrazione a Dio di una nazione, come è avvenuto in passato nella preghiera e nell’edificazione della e come avviene oggi, in Italia e nei Paesi Comunità; le vocazioni a servizio della Carità dove operano le Suore di Ivrea: in Europa, in piena, in particolare di quella carità educativa America, in Medio Oriente, in Africa. Dalle che offre, con il pane materiale, il pane della scuole delle figlie di Madre Antonia sono verità che è Cristo. Per Madre Antonia è uscite generazioni di insegnanti che sono state sempre stato questo il pensiero dominante: e sono autentiche educatrici, il cui contributo offrire il nutrimento vero, sostanzioso, che per lo sviluppo culturale e sociale dei rispettivi non separa il pane quotidiano dal Pane della Paesi è difficilmente valutabile e troppo spesso vita eterna. Vocazioni femminili, sulle orme viene dimenticato. della nostra semplice e grande Fondatrice. Cari fratelli e sorelle, abbiamo ascoltato Madre Antonia ha precorso i tempi, e di nel Vangelo la solenne promessa del Signore molto, preoccupandosi dell’educazione e Gesù: «Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il della formazione delle giovani per una vera regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne promozione della donna nella società del produca i frutti» (Mt 21,43). Parole quanto mai suo tempo. Oggi questa necessità non è certo impegnative per noi, che abbiamo la grazia di diminuita: il Signore continua a chiamare far parte di questo popolo nuovo: la Chiesa di ragazze e donne a diventare madri e sorelle Cristo. La testimonianza della Beata Antonia per i piccoli e per le donne del nostro tempo, Maria Verna ci dimostra che, lavorando con perché tutte ritrovino quella piena dignità fede e umiltà nella vigna del Signore, i frutti che il Signore ci mostra nella Vergine sono abbondanti. Seguiamo il suo esempio! Immacolata. Invochiamo la sua intercessione! E soprattutto Madre Antonia, in collaborazione con le rimaniamo saldamente uniti a Cristo, vera vite autorità civili del suo tempo, ha lavorato per di cui noi siamo i tralci. A Lui, con il Padre e l’educazione e per la scuola, per una scuola lo Spirito Santo, sia gloria nei secoli dei secoli. che potesse raggiungere il maggior numero Amen. di fanciulli e che li aiutasse a sviluppare tutte le dimensioni della loro personalità in Card. Tarcisio Bertone modo completo e armonico. Una scuola in Segretario di Stato cui la cura della dimensione religiosa potesse manifestare tutto il suo potenziale positivo per 3. Profilo biografico uno sviluppo umano pieno. Questo aspetto è Antonia Maria Verna nacque a Pasquaro, molto importante anche per il nostro tempo e in Piemonte, il 12 giugno 1773, da Guglielmo per il nostro Paese. Troppe volte sembra che si e Domenica Maria Vacheri, genitori di saldi abbia paura a lasciare spazio alla dimensione principi cristiani; nello stesso giorno fu religiosa della vita, insita nel cuore umano, battezzata nella chiesa di San Giacomo in e si vorrebbe confinarla e nasconderla nel Rivarolo. Fin dalla più giovane età si dedicò ad E POSTULATIONE GENERALI 525 accudire i bambini, a lei affidati dalle mamme Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, impegnate nel lavoro dei campi. Postulator Generalis Ordinis Fratrum Verso i 25 anni, decise di lasciare Pasquaro Minorum, ab hac Congregatione de Causis e si trasferì a Rivarolo. Desiderosa di fare Sanctorum petit ut Transumptum Inquisitionis del bene studiò un’azione di intervento a Dioecesanae, apud Curiam ecclesiasticam partire dai bisogni fondamentali della sua Ianuensem peractae, super vita et virtutibus epoca: istruzione, formazione e soccorso dei necnon fama sanctitatis et signorum Servi Dei poveri. In seguito, unì a sé un piccolo gruppo Angelici Alessandrini, Sacerdotis professi di giovani che condividevano il suo ideale e eiusdem Ordinis, clausum sigillisque munitum i suoi propositi. Per prepararsi alla missione in actis eiusdem Congregationis, aperiri possit. di educatrice, sebbene già adulta, volle Haec Congregatio, attentis expositis, pro frequentare la Scuola del Gesù, a San Giorgio gratia iuxta preces benigne annuit: servatis de Canavese. cetero omnibus de iure servandis. Contrariis Risale al 1806 la prima domanda di non obstantibus quibuslibet. autorizzazione per un Ritiro di Figlie della Datum Romae, ex aedibus eiusdem Carità sotto la protezione della Concezione Congregationis, die 24 mensis Maii A.D. della Beatissima Vergine Maria. Fu questo 2011. il titolo della Madre di Dio che la Fondatrice venerò in modo singolare, predilesse e volle Angelus Card. Amato, S.D.B. additare alle sue figlie come fonte ispiratrice Praefectus per partecipare alla «carità salvatrice di Cristo». +Marcellus Bartolucci Nel 1830 in Piemonte si tentò di unificare tra Archiep. tit. Mevaniensis loro diversi Istituti religiosi femminili. Questo a Secretis evento sembrò trascinare l’Istituto di Antonia alla fusione con un altri. La fondatrice preferì 4. Validitas Iuridica Inquisitionis tacere, attendendo l’ora di Dio. Sostenuta dalla Dioecesanae super miraculo in Causa fede, condusse gli avvenimenti con prudenza Beatae Mariae Catharinae a Sancta e saggezza, in modo tale che l’Istituto fu Rosa declaratur approvato canonicamente il 27 novembre 1835. Congregatio Madre Antonia consacrò gli ultimi anni de Causis Sanctorum della sua vita nella comunità di Rivarolo. Con la Prot.N. 455-47/11 sua presenza umile e amorosa, con l’esempio e con la parola, seppe vivificare la sua comunità VICARIATUS APOSTOLICI ALEXANDRI- religiosa. Lasciò così una testimonianza NI AEGYPTI. Canonizationis Beatae Mariae fedele e coerente di vita religiosa. Lentamente Catharinae a Sancta Rosa (in saeculo: Cons- la sua fibra, quantunque forte, spossata dalle tantiae Troiani) Fundatricis Instituti Sororum tante difficoltà, cominciò a declinare e quasi Franciscalium Missionariarum a Corde Im- inaspettatamente il 25 dicembre del 1838, maculato Beatae Mariae Virginis. all’età di 65 anni madre Antonia Maria Verna nasceva al cielo tra l’unanime compianto dei In Ordinario Congressu, die 28 mensis suoi concittadini e delle sue figlie. Octobris huius anni 2011 celebrato, haec Congregatio de Causis Sanctorum sequens 3. Facultas Transumptum Inquisitionis dubium disceptavit, nimirum: «An constet Dioecesanae in Causa Servi Dei Angelici de validitate Inquisitionis, apud Curiam Alessandrini aperiendi Patriarchatus Hierosolimitani Latinorum Congregatio peractae, super asserta mira sanatione de Causis Sanctorum infantis Saher Naser Tharwat Zakaria, per Prot. N. 2823-3/11 intercessionem Beatae Mariae Catharinae a Sancta Rosa (in saeculo: Constantiae Troiani), IANUENSIS. Beatificationis et Canonizationis Fundatricis Instituti Sororum Franciscalium Servi Dei Angelici Alessandrini Missionariarum a Corde Immaculato Beatae Sacerdotis professi Ordinis Fratrum Minorum. Mariae Virginis, obtenta: testes sint rite recteque examinati et iura producta legitime 526 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 compulsata in casu et ad effectum de quo +Marcellus Bartolucci agitur». Archiepiscopus tit. Mevaniensis Haec Congregatio, attento voto ex officio a Secretis redacto reque diligenter perpensa, rescripsit: Affirmative, seu constare de validitate 6. Ponens in Causa Servi Dei Raphaelis Inquisitionis Patriarchalis in casu et ad Delle Nocche nominatur effectum de quo agitur, sanatis de iure sanandis. Contrariis non obstantibus quibuslibet, Congregatio de Causis Sanctorum Datum Romae, ex aedibus eiusdem Prot. Num. 1773-10/11 Congregationis, die 28 mensis Octobris A.D. 2011. TRICARICENSIS. Beatificationis et Canonizationis Servi Dei Raphaelis Delle Angelus Card. Amato, S.D.B. Nocche Episcopi Tricaricensis Fundatoris Praefectus Sororum Discipularum a Iesu Eucharistico. Boguslaus Turek, C.S.M.A. Subsecretarius Cum Causa Beatificationis et Canonizatio- nis Servi Dei Raphaelis Delle Nocche, Epis- 5. Ponens in Causa Servi Dei Friderici copi Tricaricensis et Fundatoris Sororum Dis- Bachstein et XIII sociorum nominatur cipularum a lesu Eucharistico, suo indigeat Ponente, P. Ioannes Iosephus Califano, OFM, Congregatio de Causis Sanctorum Postulator legitime constitutus in eiusdem Ser- Prot. Num. 296-16/11 vi Dei Causa, ab hac Congregatione de Causis Sanctorum petit ut, ex Patribus eidem Congre- PRAGENSIS. Beatificationis seu gationi praepositis, Ponentem praefati Servi Declarationis Martyrii Servorum Dei Dei Causae eligere ac deputare dignetur. Friderici Bachstein et xiii Sociorum Ordinis Haec Congregatio, attentis expositis, preci- Fratrum Minorum in odium fidei, uti fertur, bus annuit et Exc.mum ac Rev.mum Dominum interfectorum. D. Ambrosium Spreafico, Episcopum Frusi- natensem-Verulanum-Ferentinum, Ponentem Cum Causa Beatificationis seu Causae Beatificationis et Canonizationis Servi Declarationis Martyrii Servorum Dei Dei Raphaelis Delle Nocche, omnibus cum iu- Friderici Bachstein et XIII Sociorum, Ordinis ribus et facultatibus necessariis et opportunis, Fratrum Minorum, suo indigeat Ponente, P. elegit et nominavit. Contrariis non obstantibus Ioannes Iosephus Califano, OFM, Postulator quibuslibet. generalis Ordinis Fratrum Minorum, ab hac Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- Congregatione de Causis Sanctorum petit ut, gregationis, die 12 mensis Novembris A.D. ex Patribus eidem Congregationi praepositis, 2011. Ponentem praefatorum Servorum Dei Causae eligere ac deputare dignetur. Angelus Card. Amato, S.D.B. Haec Congregatio, artentis expositis, Praefectus precibus annuit et Exc.mum ac Rev. +Marcellus Bartolucci mum Dominum D. Linum Fumagalli, Archiepiscopus tit. Mevaniensis Episcopum Viterbiensem, Ponentem Causae a Secretis Beatificationis seu Declarationis Martyrii Servorum Dei Friderici Bachstein et XIII 7. Facultas Transumptum Inquisitionis Sociorum, omnibus cum iuribus et facultatibus Dioecesanae in Causa super miro necessariis et opportunis, elegit et nominavit Venerabilis Servi Francisci M. Greco Contrariis non obstantibus quibuslibet. aperiendi Datum Romae, ex aedibus eiusdem Congregationis, die 12 mensis Novembris Congregatio A.D. 2011. de Causis Sanctorum Prot.N. 1325-23/11 Angelus Card. Amato, S.D.B. COSENTINA-BISINIANENSIS. Praefectus Beatificationis et Canonizationis Venerabilis Servi Dei Francisci Mariae Greco Sacerdotis E POSTULATIONE GENERALI 527

Dioecesani Fundatoris Congregationis Riaño, sacerdote professo dell’Ordine dei Sororum Parvarum Operariarum a Sacris Frati Minori, nato a Bogotà il 2 agosto 1840 Cordibus. ed ivi morto il 28 giugno 1927. Il voto dei Consultori, positivo circa la completezza Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, delle ricerche, l’attendibilità dei documenti, O.F.M., Postulator legitime constitutus in Causa la sufficienza della documentazione per il Beatificationis et Canonizationis Venerabilis giudizio sulle virtù, è stato allegato alla Positio Servi Dei Francisci Mariae Greco, Sacerdotis super virtutibus. Dioecesani et Fundatoris Congregationis Sororum Parvarum Operariarum a Sacris 3. Apertura Inquisitionis Dioecesanae Cordibus, ab hac Congregatione de Causis – Il 27 marzo 2011 a Kaštel Stari in Diocesi Sanctorum petit ut Transumptum Inquisitionis di Split si è celebrata la Prima Sessione Dioecesanae, apud Curiam ecclesiasticam pubblica dell’Inchiesta diocesana super Cosentinam-Bisinianensem peractae, super virtutibus del Servo di Dio Fr. Ivo Peran, asserta mira santione dominae Ninae Pancaro, sacerdote professo dell’Ordine dei Farti intercessioni eiusdem Venerabilis Servi Dei Minori appartenente alla Provincia di S. tributa, clausum sigillisque munitum in actis Girolamo, nato a Kaštel Stari il 25 giugno eiusdem Congregationis, aperiri possit. 1920 e morto a Split il 14 settembre 2003. Haec Congregatio, attentis expositis, prò – Il 27 novembre 2011 Sua Eminenza gratia iuxta preces benigne annuit: servatis de Reverendissima il Card. Péter Erdő, cetero omnibus de iure servandis. Contrariis Arcivescovo di Estergom/ Budapest, ha non obstantibus quibuslibet. presieduto la Prima Sessione pubblica Datum Romae, ex aedibus eiusdem dell’Inchiesta diocesana sull’asserito Congregationis, die 25 mensis Novembris martirio dei Servi di Dio Fr. Bernát A.D. 2011. Károlyi e sei Compagni, sacerdoti professi dell’Ordine dei Frati Minori, uccisi come Angelus Card. Amato, S.D.B. si crede “in odium fidei”, nel corso della Praefectus persecuzione della Chiesa in Ungheria +Marcellus Bartolucci negli anni 1944-1954. Archiepiscopus tit. Mevaniensis a Secretis 4. Conclusio Inquisitionis Dioecesanae Il 17 novembre 2011 si è conclusa presso 8. Notitiæ particulares la Curia diocesana di Cosenza Bisignano l’Inchiesta sulla presunta guarigione 1. Congressus Peculiaris Teologorum miracolosa della Signora Nina Pancaro, – Il 17 giugno 2011 i Rev.mi Consultori attribuita all’intercessione del Ven. Servo Teologi si sono riuniti in Congresso di Dio Francesco M. Greco, Fondatore della peculiare per esprimere il proprio voto circa Congregazione delle Suore Piccole Operaie l’esercizio eroico delle virtù della Serva di dei Sacri Cuori di . Il Transunto degli Dio Giovannina Franchi, Fondatrice delle Atti è stato consegnato alla Cancelleria Suore Infermiere dell’Addolorata di Como. della Congregazione delle Cause dei Santi il L’esito del Congresso è stato positivo. successivo 22 novembre. – Il 27 settembre 2011 si è celebrato il Congresso peculiare super virtutibus della 5. Variae Serva di Dio M. Francisca del las Llagas Il 4 ottobre 2011, Solennità di S. Francesco Cornejo, Fondatrice delle Suore Francescane presso il Monastero delle clarisse del Corpus Missionarie dell’Immacolata di Quito. I Christi di Salamanca, in Spagna, ha avuto nove Teologi della Congregazione hanno luogo la traslazione dei resti mortali della espresso il loro unanime voto favorevole. Serva di Dio Suor M. Francisca del Niño Jesús, osc, monaca professa e abbadessa di 2. Consultae Historicae quella comunità religiosa.

Il 1 marzo 2011 si è tenuta la seduta Fr. Giovangiuseppe Califano dei Consultori Storici in merito alla Causa del Servo di Dio Rafael Manuel Almansa

EX OFFICIO OFS

1. XIII Capitolo generale dell’OFS Él me ha ungido para llevar las buenas nuevas São Paulo, Brasile, 22-29.10.2011 a los pobres (Lc 4,18); y esto quiere decir: Yo tengo la respuesta a vuestra pregunta 1. Mensaje del Ministro general al Capítulo fundamental; os enseño el camino de la vida, general de la OFS el camino de la felicidad, mejor dicho: Yo soy ese camino” (Roma, 30 de junio de 2001). EVANGELIZADOS Todos los hombres, sepan o no lo sepan, PARA EVANGELIZAR necesitan del Evangelio, porque la Buena Noticia de Jesús está hecha para todos, y no Prot. MG 221/11 solo para unos pocos privilegiados, y porque todos buscan sentido de plenitud en sus vidas. A todos los Hermanos de la Orden Evangelizar, entonces, para cada uno de Franciscana Secular, aquellos que han sentido la llamada del Señor reunidos en Capítulo general: para estar con Él y ser enviados (cf. Mc 3,14), ¡El Señor os dé la paz! no es una opción, sino una obligación, una vocación a llevar a Cristo a todos los hombres. Sabiendo que os encontráis reunidos para Quienes han sido llamados a ser sus discípulos, celebrar el XII Capítulo General de la OFS, en son llamados a ser sal y luz (cf. Mt 5,13-14), la ciudad de San Pablo (Brasil), en los días del son llamados a dar sabor a la vida e iluminar a 22 al 29 de octubre, quiero hacerme presente todos los mendicantes de sentido y de plenitud. entre vosotros para saludaros afectuosamente y Esta es la gran responsabilidad que incumbe abrazaros fraternamente, a la vez que os animo a todos los discípulos. Esta es la razón última a seguir el camino del Evangelio de nuestro por la cual la Iglesia vive para la misión. Señor Jesucristo, según os lo indicara el “Evangelizados para Evangelizar”, en primer seráfico padre san Francisco, y lo confirma la lugar supone dejarse hacer por el Señor, Iglesia con vuestras Constituciones generales. dejarse evangelizar, conformarse a Cristo el El tema central de vuestro Capítulo general Señor, teniendo, como recuerda el Apóstol, los tiene como título y lema “Evangelizados mismos sentimientos y actitudes de Jesús (cf. para evangelizar”. Un tema que debe tomar a Filp 2,5). Y a la vez, mientras el Señor hace cada uno de los Hermanos de la OFS desde el en cada uno de sus discípulos su obra, supone corazón para que apasionados por el Evangelio anunciar con la vida y la palabra aquello que y la persona del Señor Jesús, puedan ser en el vieron nuestros ojos, aquello que tocaron mundo levadura y sal (cf. Lc 13,21; Mc, 9,50; nuestras manos, el Verbo de la vida (cf. 1Jn 1Co 5,6). En estos tiempos de la Iglesia, el 1,1). En estos tiempos debemos buscar nuevos mundo tiene necesidad de una Evangelización caminos para llevar el Evangelio a todos. nueva, tiene necesidad del sentido de vida que Debemos ser creativos y fieles al mandato de ofrece el Evangelio. Ya el entonces Cardenal Jesús que nos anima diciéndonos: Id al mundo Ratzinger en una conferencia pronunciada entero y proclamad el Evangelio (Mt 28,19), en Roma sobre el sentido de esta nueva pues no todos los destinatarios del Evangelio Evangelización, decía: “La vida humana no hoy, son capaces de encontrar a Cristo, con los se realiza por sí misma. Nuestra vida es una medios de evangelización de siempre. cuestión abierta, un proyecto incompleto Pero nosotros, los que hemos sido seducidos todavía por completar y por realizar. La por la voz de Cristo, al estilo y forma de vivir pregunta fundamental de todos los hombres el Evangelio de Francisco de Asís, debemos es: ¿cómo se realiza este llegar a ser hombre? recordar que el mundo tiene hoy más necesidad ¿Cómo se aprende este arte de vivir? ¿Cuál es de testigos que de maestros (Pablo VI). Jesús el camino de la felicidad? Evangelizar quiere no ha redimido el mundo con bellas palabras, decir: mostrar este camino, enseñar el arte de sino con su sufrimiento y con su muerte. Es vivir. Jesús dice al comenzar su vida pública: ésta, su pasión, la fuente inagotable de vida por 530 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 el mundo; la pasión da fuerza a su palabra. Será cada uno de los participantes en el Capítulo, nuestra vida, vivida con los valores del santo pero posteriormente a cada Hermano y a Evangelio, la primera que sirva de testimonio cada Fraternidad de la OFS, a la conversión y predicación, de anuncio y evangelización personal y fraterna, en la que todos se vean para todos nuestros contemporáneos. urgidos por el anuncio del Evangelio, teniendo Solo entonces nuestras palabras, nuestro como centro del anuncio a Jesucristo, que abre mensaje, serán creíbles en un mundo cambiante a todos las puertas de la vida en plenitud, la y que busca caminos de verdad y salvación. vida eterna. Mis queridos hermanos, vuestro Capítulo Rezo por cada uno de vosotros, a la Madre general se encuadra en la reflexión actual que Aparecida, a cuya sombra y amparo os habéis la Iglesia está haciendo sobre este aspecto querido reunir como hijos fieles de la Iglesia. ineludible de su condición de peregrina: la Que sea la Virgen hecha Iglesia. La estrella Evangelización. Ya sabéis que el Santo Padre de la Evangelización, la que os ilumine con Benedicto XVI, creó en octubre de 2010, el la fuerza y la pasión del Evangelio, para que nuevo Consejo Pontificio para la Promoción comenzando siempre de nuevo, sin cansancio de la Nueva Evangelización y que tiene y sin estorbos en los pies (cf. 2CtaCl 12) hagáis como finalidad el estimular “la reflexión elecciones y opciones valientes, que sean en sobre los temas de la nueva evangelización” el mundo y en la Iglesia un testimonio fiel y e identificar y promover “las formas y los creativo de vuestra vocación. ¡Sed apóstoles instrumentos adecuados para realizarla”. de una nueva Evangelización, pues esta obra Además ha convocado la XIII Asamblea no termina nunca! General Ordinaria del Sínodo de los Obispos, Deseándoos a todos el Bien del Señor Jesús, os con el tema: “La Nueva Evangelización para abrazo y bendigo, la transmisión de la fe cristiana”, que se Vuestro Hermano, celebrará en Roma en octubre de 2012; y en la que se examinará la situación actual en las Roma, 20 de octubre de 2011 Iglesias particulares, para implementar, en comunión con el Santo Padre, nuevos modos Fr. José Rodríguez Carballo, ofm y expresiones de la Buena Noticia que ha de Ministro general OFM ser transmitida al hombre contemporáneo con renovado entusiasmo. Y últimamente, 2. Conclusioni del Capitolo generale el pasado domingo 16 de octubre, durante la Sâo Paolo, 29 ottobre 2011 misa en la basílica de San Pedro con los 8.000 participantes en un encuentro sobre la nueva Introduzione evangelización de Occidente, el Papa anunció: «He decidido proclamar un “Año de la Fe”, Al XIII Capitolo Generale, celebrato al que explicaré en una carta apostólica. Centro Pastorale Santa Fe in San Paolo del Dará comienzo el 11 de octubre de 2012, 50 Brasile, hanno partecipato fratelli e sorelle aniversario de la apertura del Concilio Vaticano da tutto il mondo che hanno riflettuto sul II, y terminará el 24 de noviembre del 2013, tema: Evangelizzati per Evangelizzare e sul solemnidad de Cristo Rey del Universo». Y sotto-tema Una Vocazione Specifica per una continuó diciendo, «será una época de gracia y Missione particolare. de esfuerzo por una mayor conversión a Dios, Siamo stati colpiti dall’affetto mostratoci por reforzar nuestra fe en Él y por anunciarla dai fratelli e dalle sorelle delle Fraternità del con alegría a la humanidad de nuestro tiempo». Brasile, che ci ospitava e dalle attenzioni Nos urge a todos, mis queridos Hermanos de la dell’intera Famiglia Francescana di San Paolo, OFS, anunciar a los hombres y mujeres de hoy che hanno dato così testimonianza dell’unione que no hay Omnipotente sino Dios (CtaO 9). vitale resa possibile dal nostro comune Espero que este encuentro de Familia, Serafico Padre S. Francesco di Assisi. como debe ser un Capítulo General, sea L’esaustiva relazione della Ministra para todos vosotros, llamados por el Señor Generale ci ha fatto prendere coscienza desde las diversas partes del mundo y con dell’immensa mole di lavoro fatto dalla sensibilidades y culturas distintas, pero con Presidenza CIOFS durante questi tre anni e el mismo ánimo y corazón (cf. Hch 2,42- della collaborazione offerta da alcuni fratelli e 44), un momento de salvación que impulse a alcune sorelle dell’Ordine. Allo stesso tempo EX OFFICIO OFS 531 la limitata di cooperazione evidenziata da 1.1. Formazione permanente alcune Fraternità nazionali ci ha procurato un Questo senso di appartenenza deve senso di frustrazione a causa della mancanza aiutarci a divenire sensibili alle necessità di informazioni . economiche, nella corresponsabilità e la Durante i giorni del Capitolo si sono solidarietà, in primo luogo, verso l’Ordine ai vissuti momenti di grande intensità nei quali suoi diversi livelli e, in secondo luogo, nella si sono condivise, con dolore, le incredibili nostra proiezione all’esterno, specialmente nei e difficili esperienze vissute, in diverse parti confronti di coloro che soffrono a causa delle del mondo, da fratelli e sorelle che soffrono a strutture ingiuste di una società globalizzata causa della povertà estrema, di eventi naturali, che esclude e sfrutta. Il capitolo incita a creare di persecuzioni religiose, e persino a causa un processo di formazione per le fraternità di genocidi . Tutto ciò ha profondamente dell’Africa. turbato le nostre coscienze e ci ha spronato ad Questo Capitolo ha compreso che la nostra uscire dalla nostra auto-compiacenza egoista missione nel mondo di oggi consiste nel per aprirci invece alla solidarietà con quelli vivere l’amore fraterno e nella testimonianza che soffrono. In questi sentimenti siamo della vita e dopo aver riflettuto sulla propria stati ispirati dalla storia di nostra Signora di vocazione il Capitolo ha concluso che essa Aperecida che ha scelto di identificarsi con effettivamente consiste nell’essere autentici coloro che soffrono cristiani e francescani. In questa ottica Giunti alla fine del Capitolo, i nostri diviene indispensabile conoscere la Dottrina cuori sono pieni di gratitudine per il Signore, Sociale della Chiesa, l’ecumenismo è una sentendoci nello stesso tempo sfidati a portare necessità, e i valori familiari una priorità. I a compimento gli impegni assunti, soprattutto francescani secolari devono divenire agenti di nel rinnovo della nostra missione particolare trasformazione sociale. di evangelizzare, come Francescani secolari, Una seria formazione permanente dovrà tutte le aree della nostra vita. Il Signore della fare in modo che le Fraternità si possano nostra storia continua a parlarci attraverso i aprire alle realtà umane (la famiglia, il lavoro, segni dei tempi chiamandoci a proclamare la lotta comunitaria, l’ecologia etc. etc.), deve la Buona Novella del Regno di Dio a tutti, fare in modo che esse possano essere capaci specialmente ai poveri, ai perseguitati e agli di proiettarsi all’esterno in un contesto sociale oppressi; a curare coloro che sono ciechi che ci sfida dato che è caratterizzato dalla a causa della mancanza di fede e amore; a violenza, dalla fame, dalla povertà e dalle stabilire una nostra società globalizzata, libera sofferenze di milioni di persone. Deve essere dalle strutture di peccato, che de-umanizzano però anche una formazione indirizzata alla milioni di fratelli e di sorelle. Così il nostro presa di coscienza di una gestione corretta Ordine è chiamato a rinnovarsi dal suo interno delle risorse umane e economiche perché i suoi membri divengano strumenti 1.2. La famiglia più fedeli e generosi del Regno di Dio, una L’OFS desidera porre la famiglia al centro presenza più efficace e credibile negli affari della sua attenzione e darle un ruolo più temporali, riportando su di essi la luce del importante nella vita delle Fraternità. Vangelo e adeguandoli al disegno di Dio sul Questo Capitolo esorta le Fraternità locali mondo. a facilitare la crescita delle famiglie offrendo loro aiuto e formando, se necessario, gruppi 1. Formazione familiari all’interno delle Fraternità (Cost. OFS 34). Questo Capitolo ha considerato una volta di I giovani, ai quali preoccupa molto, e più che la formazione è fondamentale nella vita a ragione, il grande tema della sessualità, dell’Ordine , Si rende necessario approfondire necessitano dell’aiuto dei Francescani secolari, il senso di appartenenza all’OFS e quello della cominciando dalla testimonianza di vita. identità dei suoi membri per poter proiettare Pertanto questo Capitolo suggerisce che la sua missione nel mondo. Questo senso di si includa, nei programmi di formazione appartenenza deve concretizzarsi nelle nuove dell’OFS e della GiFra, il testo relativo alla realtà sulle quali il Capitolo ha riflettuto, Teologia del corpo del beato Giovanni Paolo tenendo in conto le difficoltà che si trovano II perché i loro membri possano riscoprire la all’interno dello stesso Ordine. bellezza della sessualità, del matrimonio e 532 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 della famiglia e vivere questi doni secondo il attiva, secondo le loro possibilità, con chi già disegno di Dio si occupa del sito. Le esperienze di membri OFS coniugati C’è la necessità di reperire traduttori di e maturi e preparati condivise con i giovani documenti e articoli per le quattro lingue della GiFra nei loro incontri li aiuteranno a ufficiali OFS: italiano, spagnolo, inglese e divenire veri profeti e segno di contraddizione francese. nel mondo. 1.3. Formazione iniziale 3. La Gioventù Francescana La formazione iniziale deve enfatizzare la formazione umana. l’affettività, la solidarietà, La Gioventù francescana è una bellissima l’esperienza dell’amore e della fraternità, realtà del presente da cui possiamo imparare secondo una metodologia pratica e una e non una promessa futura dell’Ordine pedagogia basata dell’esempio. Francescano secolare, continua ad essere la 1.4. Pastorale vocazionale priorità dell’Ordine a tutti i livelli. Finalmente, continua ad essere necessaria Questo Capitolo ribadisce la necessità la creazione di una pastorale vocazionale nelle dell’accompagnamento dei giovani della Fraternità nazionali come esortava a fare il GiFra da parte dell’OFS, secondo i documenti Capitolo Generale del 2008. Gli orientamenti che definiscono i loro rapporti e che sono del CIOFS in questo senso dovranno disponibili nella pagina web dell’Ordine. permetterci di promuovere l’OFS che in Per incrementare la comunione tra OFS alcune regioni sta vivendo di un processo di e GiFra i consigli OFS devono includere invecchiamento. rappresentanti delle GiFra tanto nella 1.5. Assistenza spirituale organizzazione di incontri comuni quanto Si raccomanda la diffusione dello Statuto nel loro svolgimento. Questo Capitolo invita per l’assistenza spirituale e pastorale dell’OFS, entrambi ( OFS e GiFra) ad approfittare di ponendo particolare rilevanza al capitolo che questi incontri comuni per studiare sia la tratta degli assistenti laici. Regola dell’OFS e le Costituzioni Generali che i documenti della GiFra. Nell’accompagnamento dei giovani, gli 2. La comunicazione Animatori fraterni devono promuovere i contenuti e le metodologie formative che li Questo ambito comprende due temi: 1. Il rendano capaci di assumere le responsabilità ruolo del Consigliere Internazionale, 2. La della vita familiare e sociale. pagina web. Allo stesso modo, rispettando “la diversità 2.1. Il ruolo del Consigliere Internazionale e la complementarietà di forme, livelli compiti In risposta alle richieste del precedente e responsabilità (CL 42) i consigli dell’OFS Capitolo Generale (Ungheria 2008), la devono cercare di integrare la GiFra nella Presidenza CIOFS ha presentato ai Capitolari realizzazione di iniziative politiche e sociali. un sussidio intitolato: Il ruolo e i compiti del Questo Capitolo invita la Presidenza CIOFS Consigliere Internazionale. e le Fraternità nazionali OFS a prestare una Questo Capitolo Generale ne raccomanda maggiore attenzione alle fraternità emergenti vivamente la distribuzione a tutti i Consigli della GiFra e a facilitarne la crescita. Nazionali e a tutti i Consiglieri Internazionali Per migliorare la comunicazione e (che non hanno potuto partecipare a questo l’interscambio tra le Fraternità della GiFra, Capitolo ) perché esso venga studiato e questo Capitolo invita i Consigli Nazionali applicato. GiFra a collaborare per mantenere viva la 2.2. La pagina web pagina Web della GiFra Internazionale che L’ottimo lavoro fino ad ora realizzato, debutterà durante i prossimi mesi richiede non soltanto che si ringrazino quei fratelli che ci hanno lavorato, ma anche che si 4. La presenza nel mondo collabori attivamente con loro. Questo Capitolo Generale chiede a tutti i Dato che “i fedeli laici non possono in Francescani secolari di ogni parte del mondo alcun modo abdicare dalla partecipazione che hanno avuto la grazia di lavorare in questo alla “politica”” (Cristifideles Laici 42), campo, di offrirsi per una collaborazione è necessario che fin d’ora si dia adeguata EX OFFICIO OFS 533 importanza alla formazione politica per avere Infine il Capitolo ha fatto sua l’idea che un impatto nella vita sociale, avendo come le Fraternità emergenti rappresentano una base la dottrina sociale della Chiesa. ricchezza per l’Ordine ed una forza che cresce Questo Capitolo esorta i Consigli, a tutti e si espande per l’evangelizzazione del mondo. livelli, ad organizzare periodici corsi di Esse sono il segno ed il contributo qualificato formazione alla politica onde fornire ai propri della vitalità del carisma Francescano Secolare membri le necessarie conoscenze perché essi presente nel mondo. possano rispondere senza ritardi a ciò che la Chiesa ci chiede in questo momento. 3. Messaggio finale del XIII Capitolo Questo Capitolo Generale invita i france- generale del’OFS scani secolari a mettere in pratica iniziative la 29 ottobre 2011 cui finalità è quella di uno sviluppo integrale degli individui e dei popoli che soffrono per A TUTTI I FRATELLI E LE SORELLE la povertà, per la negazione dei diritti umani e DELL’OFS per calamità naturali. E DELLA GIFRA NEL MONDO I Francescani secolari si impegnino nella protezione della Famiglia e dei suoi diritti Carissimi, sociali e promuovano una educazione che il Signore vi dia Pace! consenta uno sviluppo integrale dei bambini e dei giovani utilizzando tutti i mezzi socio- È per noi motivo di grande gioia porgervi politici a loro disposizione il saluto affettuoso da parte di tutto il Capitolo Nelle loro iniziative essi devono riunire e Generale dell’OFS che si è riunito per la prima utilizzare tutti quei membri ( fratelli e sorelle) volta in Sud America, in San Paolo, Brasile. che hanno una preparazione adeguata nelle va- Da qui vi giunga l’entusiasmo e la grande rie specializzazioni, in modo che essi possano energia spirituale che questo Capitolo ha mettere a disposizione del bene comune quei comunicato a tutti e ciascuno di noi. talenti che Dio ha loro donato. Inoltre, nella at- L’Ordine cresce! E cresce nella consapevo- tuazione di tali iniziative, quando è il caso, esse lezza della sua identità, della sua collocazione devono cercare la collaborazione delle istitu- nella Famiglia e nella Chiesa e del compito che zioni e delle organizzazioni ecclesiali e civili . deve fedelmente assolvere nel mondo come L’Ordine, con la prudenza necessaria, deve continuatori della missione di San Francesco. acquisire la necessaria visibilità nell’ambito Cresce il numero delle Fraternità emergenti pubblico, utilizzando con intelligenza e in ogni parte del mondo, anche e soprattutto senza improvvisazioni i mezzi disponibili di dove la Chiesa vive in condizioni di grande comunicazione sociale. difficoltà. Ancora una volta, il Capitolo vi esorta ad 5. Fraternità emergenti essere generosi e impegnati nell’accompagna- mento di queste Fraternità, nelle loro necessità Essendo questa una delle cinque priorità spirituali, di formazione e materiali. dell’Ordine, il Capitolo ha identificato nel La Gioventù Francescana si sviluppa in provvedimento mirato a sostenere le fraternità tutto il mondo, si rinforza e ci testimonia il nazionali emergenti l’ area di lavoro che suo impegno esigente di autenticità cristiana necessita attenzione immediata. Le Fraternità e umana. Abbiamo ricevuto grandi segni di nazionali emergenti sono al momento 42. speranza e stimoli preziosi per comprendere Si deve porre particolare attenzione quanto siamo necessari gli uni agli altri. all’obbligo che le Fraternità nazionali Vi preghiamo: Amate, diffondete, sostenete costituite hanno verso quelle emergenti, la GiFra! per fare in modo che queste ultime abbiano Siamo stati interpellati con forza e passione un accompagnamento, e venga ridotto così a cercare e a realizzare la nostra fondamentale il senso di isolamento che esse possono vocazione cristiana, vivendola integralmente, sperimentare. come Francesco, nel nostro stato secolare. La condivisione delle risorse, ivi compreso La nostra missione è quella della Chiesa: il materiale di formazione e le visite tra le Evangelizzare è la grazia e la vocazione Fraternità dovrebbero giocare un importante propria della Chiesa, la sua identità più ruolo a sostegno di questo sforzo. profonda (Evangelii Nuntiandi, 14). Siamo 534 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 chiamati ad assolvere questa missione con momento privilegiato di comunione per coraggio, generosità e creatività. Il Santo presentare in anteprima alle sorelle Clarisse Padre, nel suo messaggio al Capitolo, ci il messaggio che l’Ordine Francescano chiede di “affrontare con decisione le sfide Secolare invierà a tutte le Clarisse del mondo dell’evangelizzazione del momento presente in occasione dell’anniversario clariano. per essere costruttori della civiltà dell’amore”, Dai fratelli e dalle sorelle di questo “come testimoni e strumenti della missione meraviglioso paese abbiamo ricevuto una redentrice della Chiesa, annunciando Cristo grande e generosa ospitalità e un’accoglienza con la parola e l’esempio personale”. E’ una gioiosa e affettuosa da parte di migliaia di missione urgente ed esigente. confratelli. Siamo stati anche interpellati con forza Tutto il Capitolo si è svolto sotto la materna a riflettere sul nostro impegno a costruire protezione della Vergine Maria, Madre un mondo più giusto e fraterno, diventando di Dio e Madre nostra, qui venerata come testimoni attivi e non distratti e passivi Nostra Signora Aparecida. A Lei, Protettrice osservatori delle ingiustizie e delle grandi e Avvocata nostra, affidiamo tutto l’Ordine povertà materiali e spirituali che un mondo perché vegli sulla realizzazione piena della senza Dio ancora infligge a tanta parte nostra vocazione e della nostra missione. dell’umanità e di tutto il creato. Chiediamo al Signore di concederci “senno Non possiamo più tergiversare! La Chiesa e cognoscemento” per saper accogliere le si aspetta da noi un’azione tempestiva ed Conclusioni del Capitolo Generale, con amore efficace. La Chiesa e il mondo hanno bisogno e determinazione per assumerle ed svilupparle di Francesco e della sua Famiglia, nella coraggiosamente. quale noi siamo la parte più numerosa e più A nome di tutti i vostri e nostri fratelli e profondamente inserita in ogni piega del sorelle capitolari, mondo! C’è ancora molto da fare per creare stabili Encarnación del Pozo, OFS ed efficaci legami di comunicazione con Ministra generale tutte le Fraternità nazionali e per sviluppare completamente un senso di appartenenza 4. Linee guida per l’animazione fraterna che sia attento anche alle necessità materiali dell’Ordine. Occorre impegnarsi molto in questo senso. Il Capitolo ha reagito con senso 1. Introduzione di responsabilità e sensibilità a questo tema e questo è motivo di grande conforto e speranza. L’OFS, in forza della sua stessa vocazione, Abbiamo vissuto anche momenti di grande deve essere pronto a partecipare la sua fraternità con tanti fratelli religiosi, i nostri esperienza di vita evangelica ai giovani che Assistenti spirituali e vari Ministri provinciali si sentono attirati da San Francesco d’Assisi del Brasile e del Paraguay. Partiamo con e a cercare i mezzi di presentarla loro un grande senso di riconoscenza nei loro adeguatamente (CCGG OFS, 96 §1). confronti per l’affetto che hanno per noi e per la autentica comunione vitale reciproca che I documenti di base dell’Ordine ormai esiste vigorosa e si rinforza con i nostri Francescano Secolare mettono in grande fratelli religiosi. Ci siamo sentiti sostenuti e evidenza l’importanza di condividere la propria circondati dall’affetto dei nostri fratelli di tutto esperienza di vita evangelica con i giovani. il 1° Ordine e del TOR che, tramite i rispettivi È motivo di grande gioia e riconoscenza Ministri Generali e numerosi Ministri constatare che la Gioventù Francescana esiste Provinciali, ci hanno inviato calorosi messaggi già da oltre 60 anni in oltre 60 paesi. d’incoraggiamento e unione fraterna. La prima Assemblea Internazionale della Dal monastero delle Clarisse della GiFra, che si è tenuta a Barcellona, Spagna, Fazenda Esperanza, che abbiamo visitato per nel 2007, ha riflettuto intensamente per la testimoniare il nostro amore per il Secondo prima volta sul servizio dell’Animatore Ordine e celebrare il ricordo di Santa Chiara, fraterno. Nelle sue Conclusioni, i partecipanti abbiamo tratto ispirazione e un sostegno della GiFra provenienti da tutte le parti del affettuoso di preghiera per il Capitolo e per mondo, hanno offerto il contributo delle loro tutto l’Ordine. Il Capitolo ha colto questo esperienze ed hanno cooperato per mettere a EX OFFICIO OFS 535 fuoco sistematicamente concetti e idee circa 2.2. Chi è responsabile dell’animazione l’Animazione fraterna e l’Animatore fraterno. fraterna? Nel 2008, i capitolari del Capitolo generale La responsabilità dell’animazione fraterna OFS tenutosi in Ungheria, hanno chiesto di spetta all’intera Fraternità OFS che, attraverso preparare strumenti adeguati per aiutare gli l’esempio fraterno dei fratelli e delle sorelle, Animatori fraterni a svolgere nel miglior modo deve creare le giuste condizioni per avvicinare possibile il proprio servizio. L’esperienza di la spiritualità francescana secolare ai giovani. alcune Fraternità nazionali ha confermato la Il Consiglio della Fraternità dell’OFS necessità di avere delle linee guida e metodi assolve questa responsabilità organizzando comuni per animare i giovani e per definire incontri congiunti caratterizzati da spirito di con precisione il rapporto tra le due Fraternità: comunione reciproca e nominando persone quella dell’OFS e quella della GiFra. idonee a servire come Animatori fraterni. La necessità di chiarire l’importanza Infine, l’Animatore fraterno, attraverso la dell’animazione fraterna è evidente poiché sua condivisione e presenza con i giovani in alcuni gruppi GiFra si sono formati al di fuori rappresentanza dell’OFS, dà corpo e vita a del contesto dell’OFS, mentre altri che sono questo servizio. nati nel seno dell’OFS hanno sperimentato crisi d’identità o fraintendono la propria 3. L’animatore fraterno collocazione e ruolo all’interno dell’OFS o della GiFra, a causa della mancanza di una Le Fraternità dell’OFS s’impegnino a dare formazione adeguata e/o di una appropriata alle Fraternità della GiFra un animatore animazione. fraterno … (CCGG 97 §2). Pertanto, questo documento, indirizzato agli Animatori fraterni e ai Consigli dell’OFS L’Animatore fraterno costituisce e della GiFra a tutti i livelli, fornisce delle linee l’interfaccia visibile della Fraternità OFS con guida per assicurare una efficace animazione la Gioventù Francescana in quanto egli/essa è fraterna alla Gioventù Francescana. la persona che partecipa assiduamente e con regolarità alla vita della GiFra. 2. Animazione fraterna 3.1. Ruolo e compiti dell’Animatore fraterno Le Fraternità dell’OFS per mezzo La missione principale dell’Animatore di iniziative e dinamiche appropriate Fraterno è la testimonianza di vita evangelica promuovano la vocazione giovanile che si rende manifesta mediante la sua francescana. Curino la vitalità e l’espansione interazione con la GiFra. delle Fraternità della GiFra e accompagnino Per essere in grado di offrire un miglior i giovani nel loro cammino di crescita umana servizio alla Gioventù Francescana, e spirituale con proposte di attività e contenuti l’Animatore Fraterno deve conoscere tutti tematici (CCGG 97 §1). i documenti che riguardano la GiFra ed avere una cura particolare per la formazione 2.1. Il significato di animazione fraterna collaborando con i responsabili della Le Costituzioni Generali dell’OFS Fraternità: il Consiglio GiFra, il responsabile prescrivono che la GiFra richieda animazione della formazione e l’Assistente Spirituale. fraterna ai competenti Responsabili secolari Il ruolo e i compiti dell’Animatore Fraterno in quanto essa è parte integrante dell’OFS e sono (CCGG 97 §§1-3): appartiene alla Famiglia Francescana. – Accompagnare i giovani nel loro cammino Come indicato nel documento di crescita umana e spirituale per Incorporazione dei membri della GiFra raggiungere la propria personale maturità. nell’OFS “Animazione fraterna è sinonimo di – Promuovere lo stile di vita Francescano tra accompagnamento, in quanto il suo compito i giovani, mediante appropriate iniziative e primario è quello di stare a fianco dei giovani dinamiche. nel loro cammino di crescita francescana, che – Assicurare un’adeguata formazione presuppone quella umana e cristiana”, quando Francescana che aiuti i giovani a porre al essi si sentono chiamati a fare una esperienza centro della propria vita la persona e la di vita cristiana alla luce del messaggio di San sequela di Cristo. Francesco d’Assisi. – \Promuovere una stretta comunione con 536 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

l’OFS con cui condividono lo stesso OFS ad assolvere la propria missione a carisma: Francescano e secolare. favore della Gioventù Francescana. – Promuovere la GiFra nelle Fraternità OFS e nelle comunità ecclesiali e Francescane 3.4. Animatore fraterno a livello Regionale, dove non vi siano ancora valide opzioni per Nazionale ed Internazionale i giovani. A livello regionale, nazionale e internazionale l’Animatore fraterno è il ponte 3.2. Caratteristiche dell’Animatore fraterno che assicura un rapporto permanente tra l’OFS Sulla base del ruolo e dei compiti e la GiFra. Egli/essa collabora in attività quali sopradescritti, l’Animatore fraterno dovrebbe raduni e Congressi OFS-GiFra; opera insieme avere le seguenti caratteristiche: agli Animatori di livello inferiore; e organizza – Dinamico e giovane di spirito. seminari e incontri affinché essi siano meglio – Aperto e disponibile ad imparare. preparati a questo servizio. – Spirituale, ben formato e costante. L’Animatore fraterno promuove il – Rispettoso, capace di ascoltare e aperto al vicendevole interesse dei fratelli e delle sorelle dialogo. dell’OFS e della GiFra, gli uni per gli altri. Per I partecipanti alla Prima Assemblea GiFra questo motivo, è auspicabile che egli/essa sia hanno fatto riferimento ad alcune situazioni che un membro del rispettivo Consiglio per meglio richiedono un’attenzione particolare da parte coordinare la vita e le attività di entrambe le dell’Animatore fraterno. Tra queste ricordiamo Fraternità. la pronta disponibilità ad accettare la missione e la libertà da altri impegni. È importante avere 3.4. Nomina dell’Animatore fraterno la capacità di adempiere il proprio compito Il Consiglio della GiFra richiede un senza imporre la propria volontà ai giovani. Animatore fraterno al Consiglio OFS, che L’Animatore fraterno non deve confondere la nomina un fratello o una sorella che siano propria missione e i propri compiti con quelli idonei e preparati per questo servizio. La GiFra degli altri (p. es. il Presidente della GiFra o può proporre il nome di una persona specifica l’Assistente spirituale). L’impegno dell’OFS per assolvere questo incarico. Tale incarico, in nelle attività della GiFra deve rinforzare la ogni caso, terminerà con la fine del mandato comunione tra le due Fraternità. In ogni caso, del Consiglio di appartenenza. l’Animatore fraterno deve evitare di dirigere il L’Animatore fraterno terrà informato con gruppo esclusivamente verso l’OFS. regolarità il Consiglio dell’OFS circa le sue Tutto ciò richiede che il Consiglio dell’OFS attività con la Gioventù Francescana. sia prudente nel nominare un Animatore fraterno, assicurandosi che la persona prescelta, 4. Rapporto con la GiFra che deve essere un membro dell’OFS professo, abbia le qualità necessarie per poter lavorare L’Animatore fraterno diventa una con la Gioventù Francescana. Quando una tale persona di fondamentale importanza per persona non sia disponibile, il Consiglio cerchi il discernimento del giovane, specialmente la persona che più si avvicini a questi requisiti. per sua vocazione francescana secolare (Incorporazione nell’OFS dei membri della 3.3. Animatore fraterno a livello locale GiFra, cap. 2). È a livello locale che s’instaura una vera e permanente relazione tra l’OFS e la L’Animatore fraterno aiuta i membri della GiFra attraverso l’Animatore fraterno che GiFra a conoscere la propria identità come si relaziona direttamente con la GiFra con Gioventù Francescana, i propri ruoli e le assiduità e regolarità. proprie responsabilità. Il ruolo dell’Animatore L’Animatore fraterno: fraterno è quello di aiutare, guidare e animare i – Deve essere vicino ai giovani Francescani giovani Francescani affinché scoprano da soli nelle loro difficoltà e gioire insieme a loro la propria vocazione e determinino il percorso per i loro progressi. più adatto per attuare le proprie attività e – Deve essere pronto a stabilire un dialogo programmi. con loro quando essi mostrino interesse per Se l’Animatore fraterno è invitato a la vocazione Francescana secolare. partecipare alle riunioni del Consiglio GiFra, – Deve costantemente spingere la Fraternità egli/essa mette a servizio la sua conoscenza, EX OFFICIO OFS 537 esperienza e opinioni. La sua presenza nei Una buona intesa fraterna tra l’Animatore raduni e nelle assemblee della GiFra servirà fraterno e l’Assistente spirituale permetterà da ispirazione e dovrà manifestare l’amore di offrire un servizio d’animazione efficace ai dell’OFS per i giovani. giovani. In ogni caso, il servizio di Animatore Per assicurare una stretta comunione tra l’OFS fraterno non deve essere confuso con quello e la GiFra, le Costituzioni Generali dell’OFS dell’Assistente spirituale. Essi hanno ruoli prescrivono che un rappresentante dell’OFS, diversi, anche se complementari. designato dal proprio Consiglio, faccia parte Insieme, essi: del Consiglio della GiFra (CCGG 97 §4). È – Accompagnano la Fraternità GiFra e i suoi importante non confondere questo rappresentante membri e collaborano alla loro formazione. dell’OFS con l’Animatore fraterno. Tuttavia, – Offrono un esempio di preghiera e vita l’esperienza ha dimostrato che è utile e possibile sacramentale. che tale rappresentante dell’OFS e l’Animatore – Danno testimonianza della propria Fraterno coincidano al fine di poter meglio vocazione secolare o religiosa e della realizzare la comunione vitale reciproca. comunione con l’intera Famiglia Francescana. 5. Relazione con la Fraternità dell’OFS – Animano i giovani a vivere la propria vocazione cristiana secondo uno stile di L’Animatore fraterno, per tanto, deve vita francescano nella Fraternità. lavorare anche in seno alla Fraternità OFS – Esprimono la propria prontezza e per quanto riguarda la sensibilizzazione disponibilità ad instaurare un dialogo nei confronti della GiFra (Incorporazione personale con i membri della GiFra. nell’OFS dei membri della GiFra, cap. 2). – Li aiutano a scoprire i possibili campi di attività nella Chiesa e nella società ed i Nell’OFS, l’Animatore fraterno può offrire modi nei quali esso possono impegnarsi. un grande servizio per aiutare i fratelli e le sorelle, in coordinamento con il Consiglio 7. Conclusioni dell’OFS del livello corrispondente, a capire cos’è la GiFra e ad accogliere i membri Per incrementare la comunione tra i della GiFra nella Fraternità. Allo scopo di membri, il Consiglio organizzi adunanze promuovere l’accoglienza reciproca e una periodiche ed incontri frequenti, anche mutua comprensione, l’Animatore fraterno con altri gruppi francescani, specialmente proporrà alla Fraternità: giovanili, adottando i mezzi più appropriati – L’inclusione dei documenti della GiFra per una crescita di vita francescana ed nella formazione dell’OFS. ecclesiale, stimolando ognuno alla vita di – Di promuovere incontri, raduni e Fraternità (Regola dell’OFS, 24) celebrazioni congiunte. – La condivisione di progetti comuni. Attraverso il servizio di animazione – L’organizzazione di attività con la GiFra fraterna, l’OFS offre una testimonianza ai con spirito di apertura e flessibilità. membri della Gioventù Francescana e li aiuta Ovviamente, l’Animatore fraterno è la a realizzare la propria vocazione nell’ambito persona che i membri della GiFra conoscono dell’Ordine Francescano Secolare. Questo è meglio ed anche la persona che li conosce un segno della vitalità delle nostre Fraternità. meglio. Egli è la persona che rende possibile L’Animatore fraterno dovrà assicurare l’integrazione dei membri della GiFra con tempo e presenza in entrambe le Fraternità l’OFS in un rapporto fraterno, che li aiuti OFS e GiFra. Per questo è bene che l’OFS a sentirsi fiduciosi e sostenuti quando essi gli assicuri la necessaria comprensione e decidano di entrare nell’OFS. gli fornisca i mezzi adeguati per svolgere questo servizio, quali iniziative formative, 6. Relazione con l’Assistente Spirituale materiali, sostegno economico per eventuali spostamenti, etc.. (…) un Animatore fraterno, che insieme Essere un Animatore fraterno è un dono e un con l’Assistente spirituale e il Consiglio della privilegio. Esso richiede dedizione, costanza GiFra assicuri una formazione francescana e condivisione di responsabilità al fine di secolare adeguata (CCGG 97 §2). permettere un arricchimento reciproco alla 538 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

GiFra, all’OFS e alla Famiglia Francescana 4. Brasile (São Paolo) – Capitolo generale nello svolgimento della comune missione dell’OFS nella Chiesa e nella società. Il Capitolo generale intermedio dell’OFS 2. West Malaysia – Capitolo elettivo si è tenuto presso il Centro Pastorale di Santa Fe, a San Paolo, Brasile, 22-29 ottobre, con La Fraternità regionale dell’OFS di West il tema “Evangelizzati per evangelizzare”. Malaysia ha celebrato il Capitolo elettivo Erano presenti 68 Capitolari di 52 nazioni, nei giorni 13-14 agosto 2011. Il Capitolo è così come alcuni osservatori, i traduttori, stato presieduto da Antonio Maghirang, ex il team di segreteria e i fratelli e le sorelle Ministro nazionale dell’OFS delle Filippine, brasiliani che hanno aiutato nella logistica. delegato della Ministra generale dell’OFS, con Il Capitolo ha ricevuto diversi messaggi, tra la presenza di Fr. Joseph Nasanathan, OFM, cui il saluto del Santo Padre Benedetto XVI, delegato della Conferenza degli Assistenti e quelli di ciascuno dei Ministri generali del generali. Come Ministro regionale è stato Primo Ordine e del TOR e di molte Fraternità eletto Arokia Samy Devasagayam. dell’OFS. La Messa di apertura è stata presieduta dall’Arcivescovo di São Paolo, 3. Brasile (São Paolo) – Incontro della il Cardinale Odilo Pedro Scherer. Domenica Presidenza CIOFS 23 novembre, i Capitolari hanno visitato il Santuario di Nostra Signora di Aparecida, Il secondo incontro dell’anno della Presi- dove hanno partecipato ad un’incontro con denza CIOFS si è svolto nel Centro Pastorale circa 2.000 rappresentanti dell’OFS e della Santa Fe, a São Paolo, Brasile, dal 15 al 21 GiFra del Brasile e poi alla celebrazione ottobre 2011. Lo scopo principale della riu- eucaristica presieduta da mons. Caetano nione è stato quello di terminare i preparati- Ferrari, OFM, vescovo francescano di Bauru, vi relativi al Capitolo generale, includendo accompagnato da due altri vescovi, mons. le relazioni, i messaggi, le presentazioni, gli Fernando Mazon, di Piracicaba, e mons. João aspetti logistici e le traduzioni, ecc. Altri ar- Mamede, di Umuarama. In seguito i Capitolari gomenti trattati sono stati le cinque priorità si sono trasferiti al Seminario OFM, Frei dell’Ordine: la Formazione (cinque progetti Galvão, a Guaratinguetá, dove fu loro offerto formativi del CIOFS), la Comunicazione, la il pranzo e un giro nel luogo. Nel pomeriggio, Gioventù Francescana, la Presenza nel Mondo c’è stata una visita alle Clarisse della Facenda e le Fraternità emergenti. Altri argomenti sono Esperanza, per celebrare l’ottavo centenario stati le Visite fraterne e pastorali e i Capitoli del carisma di Santa Chiara. nazionali svolti durante il triennio, così come Durante il Capitolo ci sono state due quelli che si svolgeranno il prossimo anno; il conferenze – “Vocazione specifica per una lavoro delle diverse Commissioni (Economi- missione particolare” (Benedetto Lino, ca, Giuridica e Patrimoniale, Comunicazione OFS) ed un’altra dal titolo “Evangelizzati e sito web, e Presenza nel Mondo); le Frater- per evangelizzare” (Fr. Fernando Ventura, nità nazionali con situazioni problematiche; la OFMCap) – e varie relazioni, tra cui: Famiglia Francescana e il tema del nome uf- “Importanza della famiglia per l’OFS”; ficiale dell’Ordine, ecc. Inoltre si è avuto un l’OFS in Cina; la Gioventù Francescana incontro fraterno con il Consiglio Nazionale e “Costruire un mondo più fraterno ed OFS del Brasile e si è approvato l’invio di un evangelico”; le Fraternità emergenti, ecc. messaggio di congratulazioni da parte della Sono stati presentati, inoltre, al Capitolo i Presidenza alle Clarisse per l’VIII Centena- seguenti documenti: “Il ruolo e i compiti del rio dell’inizio del Carisma di Santa Chiara. Il Consigliere Internazionale”; “Il nome ufficiale Consiglio Nazionale del Brasile ha organizza- dell’Ordine”; “L’Animatore fraterno GiFra”. Il to una visita a São Paolo per incontrare una giorno 27 si è celebrato il 25° anniversario dello Fraternità locale di origine coreana e visitare Spirito d’Assisi in comunione con la Famiglia diversi luoghi della città quali la chiesa di San Francescana, la Chiesa e gli altri partecipanti Francesco, la cattedrale, un museo e la chiesa all’incontro ad Assisi e a tutti i luoghi dove di San Benedetto. L’incontro è stato caratteriz- questa iniziativa è stata commemorata per zato dall’intenso lavoro, ma non sono mancati rinnovare l’impegno per la pace nel mondo. gli spazi di preghiera e di ricreazione fraterna. Il Capitolo ha anche approvato il bilancio EX OFFICIO OFS 539 finanziario per il prossimo triennio. Ogni sera il Capitolo elettivo, è stata nominata Sr. l’attività ricreativa è stata animata dai gruppi Hélène (l’ex abbadessa), con la partecipazione geografici con molta creatività. Il Capitolo di P. Bruno MA’I, Amministratore Apostolico si è svolto, così, in un clima fraterno segnato dell’Arcidiocesi di Papeete, come delegato anche dalla gioia francescana e della diversità della CAS. delle lingue e delle culture, in comunione di fede in Cristo, nell’ascolto reciproco e nel 7. Italia (Firenze) – Tempo Forte della dialogo franco e profondo. In questo ambiente Conferenza degli Asistenti generali si è avvertita la chiamata del Signore per essere trasformati più profondamente dalla La Conferenza degli Assistenti generali si forza del Vangelo e sì rinnovare la missione è riunita, per il suo tempo forte, nel convento evangelizzatrice di tutti i membri dell’Ordine, Monte delle Croci, Firenze nei giorni 20-25 come indicato nel Messaggio e nelle novembre 2011. Il “tempo forte” è una specie Conclusioni del Capitolo. Nell’Eucaristia di ritiro in cui la Conferenza vive l’esperienza conclusiva la Ministra generale ha ringraziato di stare insieme e nello stesso tempo lavora tutti i collaboratori e ha inviato i Consiglieri per verificare il cammino svolto durante Internazionali partecipanti al Capitolo a l’anno passato e programma il calendario del predicare il Vangelo con la vita e le parole. prossimo anno. Nei giorni trascorsi al Monte delle Croci, abbiamo avuto una accoglienza 5. Italia (Roma) – Incontro con i Visitatori francescana dalla comunità locale e il suo generali OFM impegno nell’apostolato dell’OFS, la sua vita di fraternità e di preghiera, veramente intensa, Nei giorni 14-19 novembre 2011 presso ci hanno davvero edificato. Con piacere la Curia generale dei Frati Minori si è svolto abbiamo partecipato agli orari della Fraternità l’incontro formativo per i Visitatori generali, locale: preghiera e momenti di fraternità. nominati dal Ministro generale per effettuare la In questi 5 giorni della nostra permanenza visita canonica nelle varie entità dell’Ordine e in questo storico ed antico convento della per presiedere i Capitoli elettivi nelle Province/ Provincia Toscana, oltre alla verifica di Custodie. Durante l’incontro i Visitatori valutazione dei nostri lavori svolti nel 2011 generali, divisi in due gruppi linguistici, hanno e il lavoro organizzativo per il prossimo visitato vari uffici della Curia, tra i quali anche anno 2012, abbiamo avuto l’occasione di quello dell’Assistente generale OFS-GiFra, visitare la città di Firenze e i suoi famosi dove hanno avuto l’opportunità di ascoltare musei e centri d’arte: il Museo degli Uffizi, il una presentazione di Fr. Ivan Matić, Assistente Museo dell’Accademia, il Palazzo vecchio, la generale, sulla situazione dell’OFS-GiFra e Basilica di Santa Croce, ecc... Dopo la triste sull’assistenza spirituale e pastorale. Dopo la notizia della tragica morte dei tre cappuccini presentazione c’è stato anche un momento per toscani e del giovane volontario che era con le domande e per un dialogo fraterno. loro (22 Novembre), il giorno seguente (23 Novembre), essendo la commemorazione di 6. Tahiti – Erezione canonica e Capitolo tutti i defunti della Famiglia Francescana, li elettivo abbiamo ricordati nella Santa Messa. Ci siamo recati al convento dei cappuccini, per porgere La Fraternità locale dell’OFS di Tahiti loro le nostre condoglianze e l’assicurazione è l’unica Fraternità dell’OFS in questo delle nostre preghiere per i fratelli appena paese ed è direttamente sotto la guida e deceduti. La sera del 23 Novembre siamo l’animazione della Presidenza CIOFS. È stata stati invitati al convento dei Frati Minori a eretta canonicamente dal Ministro generale Fiesole. Ricordando l’ottavo centenario della OFM, Fr. José Rodríguez Carballo, in data consacrazione di Santa Chiara, abbiamo 17 novembre 2011, che ha nominato come pregato assieme con le sorelle clarisse della Assistente spirituale Sr. Marie-Philippe comunità di San Casciano, Firenze, condiviso Glova, attualmente abbadessa del monastero la cena e le nostre esperienze. Nell’incontro delle Clarisse. La nuova Fraternità locale ha con la Fraternità locale OFS e GiFra (24 celebrato il suo primo Capitolo elettivo il Novembre) abbiamo potuto constatare con 20 novembre. Come delegata della Ministra piacere che si tratta di una Fraternità OFS generale, Encarnación del Pozo, per presiedere molto giovane. Nell’incontro abbiamo avuto 540 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 occasione di spiegare ai nostri fratelli secolari nell’anno 1961. Quest’anno si celebra dun- la nostra peculiare esperienza di fraternità que il 50° anniversario della loro presenza nel inter-obbedienziale, il nostro lavoro collegiale paese. In questa circostanza è stata di partico- e la struttura nuova dell’OFS e della GiFra. lare rilievo la Visita Fraterna e Pastorale che si sono svolte, dal 2 al 10 dicembre 2011, da 8. Italia (Assisi) – IV Capitolo nazionale parte di Michèle Altmeyer, Consigliera della elettivo dell’OFS Presidenza CIOFS per la lingua francese, e di Fr. Ivan Matić, OFM, Assistente generale Dal 25 al 28 novembre, presso il Centro OFS-GiFra. I primi giorni sono stati dedica- di Spiritualità Barbara Micarelli in Assisi, si ti alla celebrazione del 1° Capitolo nazionale è svolto il IV Capitolo Nazionale dell’OFS elettivo, presso il convento dei Frati Minori d’Italia presieduto dalla Ministra Generale a Adidogome, nella città di Lomé. Al Capi- Encarnación del Pozo, OFS, e alla presenza tolo erano presenti circa 50 Capitolari con il dell’Assistente Generale Fr. Amando Trujillo loro Assistente nazionale Fr. Peter Williams, Cano, TOR, e di Benedetto Lino, Consiglie- OFM e altri Assistenti spirituali locali. Co- re di Presidenza. Nel primo giorno sono sta- me Ministro nazionale è stato eletto Joseph te presentate le relazioni di Gigi Bozzi, Vice Fogan Adegnon. Durante la loro permanenza Ministro Nazionale, del Tesoriere Internazio- i Visitatori hanno incontrato Fr. Marcel Ba- nale, Lucio Monti – incaricato della verifica koma, Ministro Provinciale dei Frati Mino- contabile dalla Presidenza Internazionale per ri del Togo, l’Arcivescovo di Lomé, Mons. la Visita Fraterna – assistito da quello nazio- Denis Komivi Amuzu-Dzakpah, la comunità nale Enzo Picciano, e quella della Conferenza delle Suore Clarisse e altre Suore francesca- degli Assistenti tenuta da Fr. Giorgio Tufa- ne, e molti membri dell’OFS della Fraternità no, OFMConv. La Presidenza ed il Capitolo regionale di Lomé. In seguito, nei giorni 6-8 hanno espresso un profondo ringraziamento a dicembre, i Visitatori hanno visitato anche i Giuseppe Failla per l’ intenso e fecondo ser- Francescani Secolari che vivono nel nord del vizio alla guida della fraternità nazionale. Il paese nelle città di Niamtougou, Dapaong e sabato 25 dopo gli interventi della Ministra e Bombouaka. Sono stati anche molto fruttuosi dell’Assistente generale, cui ha fatto seguito gli incontri con le Suore di S. Francesco d’As- un fraterno dialogo con i Capitolari, si è pro- sisi di Niamtougou, che danno una mano an- ceduto alla presentazione delle candidature e che nell’assistenza spirituale all’OFS, e con la successivamente alla fase elettiva durante la comunità dei Frati Minori e dei Novizi nella quale è stato eletto il nuovo Consiglio Nazio- città di Dapaong. In questa città i Visitatori so- nale. Remo Di Pinto è stato eletto Ministro e no stati accolti, in un clima di ospitalità molto Consigliere Internazionale e Noemi Paola Ric- fraterna, anche dal vescovo di questa diocesi, cardi, Vice Ministra e Consigliere Internazio- Mons. Jacques Anyilunda. In Togo ci sono più nale sostituto. Nell’ultimo giorno del Capitolo di 200 membri dell’OFS, tra professi e coloro si è tenuto un dialogo tra l’Assemblea e il nuo- che si preparano per la professione, con otto vo Consiglio, seguito dalla Celebrazione eu- Fraternità locali canonicamente erette e una caristica conclusiva in cui è stato confermato Fraternità locale emergente. Esistono anche il Consiglio. diversi gruppi di giovani che hanno comincia- to il cammino nella Gioventù francescana. 9. Togo - Visita fraterna e pastorale e il primo Capitolo nazionale elettivo dell’OFS

La presenza dell’OFS in Togo è iniziata EX OFFICIO PRO “IUSTITIA, PACE ATQUE INTEGRITATE CREATI” 1. Third Continental Meeting of JPIC of followed by a series of conferences that were the Americas held in Quito scientific and theological in nature. During the second, working in small groups and plenary The Third Continental Meeting of JPIC sessions, participants reviewed the guidelines of the Americas met in Quito, Ecuador, at of the Order, shared experiences from their Bethany House of the Ecuadoran Episcopal respective entities and agreed on actions and Conference, from 1 to 4 November 2011. commitments for their entities and for the Seventy-nine friars, Sisters and Secular Amazon Project. Franciscans, and representatives of other The meeting concluded with a Eucharistic institutions of the Franciscan family, such as celebration at which Br. Nestor Schwerz, Franciscans International, were welcomed by General Definitor for Latin America, presided. the Province of St. Francis of Assisi of Quito. Participants committed themselves to continue This meeting was convoked by the Executive to face the challenges of Amazonia. Council of UCLAF and the Office of JPIC in Rome. 2. 3° Encuentro Continental JPIC de las The meeting was guided and accompanied Américas se realiza en Quito by religious who have inserted themselves among the peoples of Amazonia and by experts Acogidos por la Provincia San Francisco de in environmental justice, global warming and Asís de Quito, Ecuador, en la casa Bethania de theology. Those gathered participated in a la Conferencia Episcopal Ecuatoriana, desde series of conferences which awakened the el 1 al 4 de noviembre del 2011, en el contexto Franciscan conscience regarding the themes del 3° Encuentro Continental JPIC de las of justice, peace and the integrity of creation, Américas, se reunieron, convocados por el offering a spiritual orientation according to the Consejo Directivo de la UCLAF y la Oficina Franciscan charism, the General Constitutions de JPIC de Roma, 79 hermanos/as entre frailes, and other documents of the Order of Friars hermanos/as de la familia franciscana, laicos/ Minor. as y representantes de otras instituciones, entre Objectives of the meeting: ellas Franciscans International. – Deepen our reflection on the theme of Durante el encuentro orientados y Environmental Justice. acompañados por religiosos/as insertos en – Raise awareness of the importance of la realidad de la Amazonía y por expertos the Amazon in the context of the current en justicia ambiental, calentamiento global ecological crisis. y teología, participaron de una serie de – Take up the new challenges offered by the conferencias que despertaron la conciencia Amazon for our evangelizing mission. franciscana sobre temas de justicia, paz, e – Add our JPIC contribution to the Amazon integridad de la creación, desde una orientación project. espiritual conforme al carisma franciscano – Form and animate those responsible for y los lineamientos de las Constituciones JPIC in the values and actiities of thsi generales y subsidios de la Orden. service. Objetivos propuestos para el Encuentro: Under the motto, “Praised be my Lord for – Profundizar la reflexión sobre la temática Sister Mother Earth with all her creatures,” de la Justicia ambiental. the theme was Environmental Justice and – Sensibilizarnos sobre la significación de the Challenges of Amazonia. The meeting la realidad de Amazonía en la actual crisis developed in two phases. During the first ecológica. various religious of different charisms related – Asumir los nuevos desafíos de la Amazonía their experiences of insertion in Amazonia, en la misión evangelizadora. 542 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

– Contribuir desde los valores de JPIC al Coloro che si sono incontrati, hanno proyecto de Amazonía. partecipato ad una serie di conferenze che – Formar y Animar a los responsables de hanno risvegliato la coscienza Francescana JPIC en los valores y las actividades de sui temi della giustizia, della pace e l’integrità servicio. della creazione; offrendo un orientamento Bajo el lema “Alabado seas mi Señor por la spirituale secondo il carisma Francescano, hermana madre tierra con todas sus criaturas”, le Costituzioni Generali e altri documenti el tema “Justicia Ambiental y Desafíos de la dell’Ordine dei Frati Minori. Amazonía”, el encuentro se desarrolló en dos Obiettivi della riunione: momentos: El primero, comprendió el relato – Approfondire la nostra riflessione sul tema de experiencias de inserción de religiosos/ della giustizia ambientale. as de distintos carismas en la Amazonía y – Risvegliare la consapevolezza luego una serie de conferencias de carácter dell’importanza dell’Amazzonia, nel científico-teológico. En un segundo momento, contesto dell’attuale crisi ecologica. trabajando en grupos y plenarios se revisaron – Raccogliere le nuove sfide offerte las directrices de la Orden, se compartieron dall’Amazzonia per la nostra missione experiencias de sus Entidades y se acordaron evangelizzatrice. acciones y compromisos para las Entidades y – Aggiungere il nostro contributo come GPIC sobre el Proyecto Amazonía. al progetto Amazzonia. El Encuentro concluyó con la celebración – Formare e animare i responsabili di GPIC eucarística presidida por el Definidor general nei valori e attività di questo servizio. por América Latina, Fray Nestor Schwerz y Con il motto, “Laudato si, mi Signore con el compromiso de continuar asumiendo el per Sorella Madre Terra con tutte le sue desafío de la Amazonía. creature”, si è svolto l’incontro dal tema: La giustizia ambientale e le sfide dell’Amazzonia. 3. 3° Incontro Continentale di GPIC delle L’incontro si è sviluppato in due fasi. Americhe svoltosi a Quito Durante la prima fase i religiosi di diversi carismi, hanno riferito delle loro esperienze Il Terzo Incontro Continentale di GPIC d’inserimento in Amazzonia, seguite da una delle Americhe si è tenuto a Quito, Ecuador, serie di conferenze di carattere scientifico- presso la Casa Betania della Conferenza teologico. Durante la seconda, fase, lavorando Episcopale Ecuadoriana, dal 1 al 4 novembre in piccoli gruppi e sessioni plenarie, i 2011. Settantanove Frati, Suore e Francescani partecipanti hanno esaminato le linee guida Secolari, e rappresentanti di altre istituzioni dell’Ordine; condiviso le esperienze delle della Famiglia francescana, così come la loro rispettive Entità e concordato le azioni e Franciscans International, sono stati accolti gli impegni per le loro Entità e per il Progetto dalla Provincia di San Francesco d’Assisi di Amazzonia. Quito. Questa riunione è stata convocata dal L’incontro si è concluso con una Consiglio Direttivo dell’UCLAF e dall’Ufficio celebrazione Eucaristica presieduta da Fr. di GPIC di Roma. Nestor Schwerz ofm, Definitore generale L’incontro è stato guidato e accompagnato per l’America Latina. I partecipanti si sono da religiosi che si sono inseriti tra i popoli impegnati a continuare ad affrontare le sfide dell’Amazzonia e da esperti di giustizia dell’Amazzonia. ambientale, riscaldamento globale e teologi. AD CHRONICAM ORDINIS

1. De itineribus Ministri Generalis care of the “spiritual, communal, and apostolic animation of the community” (Fraternal Life 1.1. The Meeting of the Minister General and in Community [= VFC] 50a).He reminded them his Definitory with the English –Speaking that they cannot give up leading, governing, Conference listening and dialoguing, nor forget they have Essex, England, 11-13.10.2011 to make decisions. Br. José recalled that the General Chapter From October 11-13, 2011, at the Domus of 2009 (Mandate 2) asked us to deepen Mariae Conference Centre, Wood Bridge, the theme Franciscan identity, and that the Essex, England, the Minister General and General Definitory chose this as their theme of General Definitory met with Provincial reflection and on- going formation for 2010- Ministers and Custos of the English Speaking 2011. The issue merits deep reflection so as to Conference (ESC). have clarity on the significance of our life and The participants included the Minister mission. This dynamic reality needs to be seen General, Br. José Rodríguez Carballo; Vicar in the light of the Rule, General Constitutions, General, Br. Michael Perry; Definitor Generals: and documents of the General Chapter and Br. Vincenzo Brocanelli, Br. Francis Walter, the Order in light of the signs of the times and Br. Roger Marchal, Br. Paskalis Syukur, Br. places (cf. BBG 29). In light of this he urged to Julio César Bunader and Br. Vincent Zungu. Ministers to profit from the Moratorium and to The members of the ESC in attendance were: enter deeply into the theme of identity. Provincial Ministers Br. John Puodziunas, The Minister General also presented the Br. Dennis Vavrek, Br. John O’Connor, Br. challenges that he sees confronting the ESC, Michael Copps, Br. Primo Piscitello, Br. and that collaboration is the future of the Hugh McKenna, Br. Gino Correa, Br. William Conference. He asked the Ministers to rethink Spencer, Br. Astijus Kungys, Br. Jeffrey joint projects and to recreate and revitalize Scheeler, Br. Marc LeGoanvec, Br. Sandro them. He called for greater mobility, and for Overend and Custos, Br. Paul Maslach. The the creation of an interprovincial fraternity Secretary of the ESC, Br. Tom Washburn, was open to new forms of presence, which little present. by little, tears down the walls of a closed The first day of meetings began on “provincialism”, and also for the creation a Monday, October 11, with the celebration of “think tank” of the Conference to reflect on the Morning Prayer and the Eucharist at which current status of the Entities of the ESC, so as the Minister General, Br. José Rodríguez to provide “clues” for the future, and to open Carballo presided. This initial meeting began up to other Conferences thru regular meetings. formal introductions and welcome by Br. John He thanked the Provincial Ministers for O’Connor, who acted as moderator in place their efforts in rediscovering the richness our of the President of the ESC, Br. John Hardin, intellectual patrimony and he encouraged who was unable to attend the meeting. The them to enhance their research centers Secretary, Br. Tom Washburn presented the at St. University, Berkeley Agenda of the meeting, which was followed and Canterbury, and he recommended the by a presentation of an overview of the ESC formation of the Federation of Study Centers by Br. John O’Connor. with the Pontifical Antonianum University, After a short break, Br. José Rodríguez so as to render a stronger Franciscan voice in Carballo addressed the assembled brothers. In theology and other branches of learning. his address entitled, “A Path of Revitalization Br. José urged the Ministers to make the of our Life and Mission,” he called the pastoral care of vocations a priority and invest Ministers, in their service to the Fraternity, their best energies on vocation animation, to to lead and govern the brothers, to live their open our homes to the young, and if necessary, vocations with joy and fidelity, and to take to change our lives, so as to be with the young; 544 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 to proclaim the fascinating person of Jesus and 1.2. Encontro no contexto da Inauguração do the beauty of the total gift of self for the cause Centro “O Poverello” of the Gospel, and to carry out an inculturated Braga-Montariol, 17.10.2011 pastoral ministry that takes into account our social and cultural context, the culture of the big city and the culture of our young people, Apenas terminada a Assembleia Geral da and to offer a welcoming fraternity where the UFME, que nos ocupou praticamente todos young can find vocational meaning to their os minutos entre o dia 17 e 24 de outubro existence. corrente, agradecendo a excelente colaboração The afternoon session began with small dos Irmãos aos vários acontecimentos nestes group discussions of the Minister General’s dias ocorridos na Província e tendo em atenção Address. Feedback from the small groups was a importância da mensagem que nos deixou, presented in which there was a lively and open apresso-me a enviar notícia sobre o Encontro discussion. After a short break, the Provincial do Ministro Geral com os Irmãos. Ministers presented such topics as Formation Para o efeito utilizo o texto de registo and Studies, the Quality of the Life of Prayer, espontânea e cuidadosamente elaborado pelo Fraternity and Mission, Collaboration and Fr. José Dias Lima, as quem agradeço mais Restructuring of the Entities. This was este serviço à Fraternidade. followed by a discussion of the presentations. “No dia 17 de Outubro de 2012, no contexto The day concluded with Evening Prayer at da inauguração do Centro “O Poverello”, which Br. Jose Rodriguez Carballo presided. dentro do projecto “Fundação Domus Wednesday, October 12, began with the Fraternitas”, teve lugar um Encontro de Irmãos celebration of Morning Prayer and Eucharist com o Ministro Geral, na Sala Duns Escoto, at which Br. Michael Copps presided. The do Convento da Fraternidade Franciscana de morning meeting commenced with more Montariol. presentations by the Provincial Ministers on Este registo pretende expressar aqui, Missionary Evangelization ad gentes and inter fundamentalmente, as palavras, ensinamentos gentes and Relations of the Provinces of the e exortações do Ministro Geral aos irmãos, ESC with the General Curia. This was followed numa redacção ipsis verbis daquilo que Sua by a period of dialogue and discussion. Paternidade proferiu mas, concerteza, com a In the afternoon, the brothers did a bit devida aplicação para o português corrente, sightseeing in London where they visited the uma vez que Frei José Rodriguez Carballo se Tower of London and had the special privilege dirigiu aos irmãos na sua Língua materna. of visiting the tombs of the martyrs St. Thomas Este acontecimento é apresentado em sete More and St in the crypt of the of momentos essenciais: the Chapel of St. Peter in Chains. – Gratidão do Ministro Geral. The third and final day of October 13 – Cinco ideias chave do Ministro Geral: began with the celebration of Morning Prayer O Sonho; O Risco; A Paixão; A and Eucharist with Br. John O’Connor as Missionariedade e A Dimensão Intelectual. the celebrant. The morning session included – Linhas mestras de orientação sobre a presentations concerning Relations with the formação dos candidatos à Profissão Solene Local Church, Lessons learned from the Abuse na Ordem (Formação inicial) e dos Irmãos Crisis, Finances and the General Secretariat em Geral (Formação Permanente), segundo for the Franciscan Missions, Waterford, o Ministro Geral. Wisconsin. This was followed by a lively – Intervenção do Ministro Provincial, sobre discussion and the final input of the Minister a identidade missionária da Província e as General. The day concluded with Br. John iniciativas que estão sendo tomadas para O’Connor leading the celebration of Evening salvaguardar essa identidade, mormente Prayer in thanksgiving for the opportunity to a preparação para a celebração do 8º be together as brothers, and to share are hopes Centenário do nascimento da vocação for the future in open and fraternal dialogue. franciscana da Província Portuguesa. – Agradecimentos do Ministro Provincial. Fr. Francis Walter. OFM – Palavras de gratidão de Frei José Pereira das Neves. – Bênção do Ministro Geral AD CHRONICAM ORDINIS 545

I. Gratidão do Ministro Geral vamos celebrar em lugar dos padres quando Irmãos, que bom é compartilharem hoje faz falta. O importante é que, nestes encontros, este momento. A verdade é que, como dizia as pessoas saibam que estamos juntos e que, há momentos, o Ministro Provincial, nesta quando estamos juntos é o dia da fraternidade. Província existe realmente uma “Cultura” de Gostei muito de constatar que no Brasil, onde veneração pelo Ministro Geral, e posso atestá- há paróquias enormes, a segunda-feira é o dia lo, porque senti isso mesmo sempre que vim a do padre, o dia da Fraternidade. E tem um dia esta Província, sempre me senti acolhido como para a formação permanente, outro dia para o irmão, como amigo e também, é verdade, capítulo local, outro dia para o retiro mensal e como Ministro Geral. E eu agradeço o calor por aí fora, juntos, e a gente sabe que os frades que sempre recebi desta Província Portuguesa, têm um dia próprio. Por isso, saibamos dar a quem muito amo, por vários motivos. valor aos momentos fraternos, e se tivermos A minha primeira palavra vai ser, ainda de fechar a Igreja, ela não deixa de continuar. uma vez mais, de parabéns! Eu ontem, fora Portanto, gosto muito destes encontros do convento, porque nem todos os encontros e quando eles vos forem solicitados pela podem acontecer no convento, eu dizia que Província, não lhes fecheis a porta, não nós, os franciscanos, não tínhamos que receber desperdiceis essa ocasião. Temos de alimentar parabéns de ninguém porque o que fizemos a nossa Fraternidade e uma forma de a com a Domus Fraternitas e o que fazemos alimentar é comendo juntos, porque, quando em tantas outras obras, para nós é um dever não se come juntos, vai-se comer fora com de gratidão. Efectivamente, nós recebemos a os amigos. Comer juntos, em fraternidade, graça do carisma franciscano e não podemos fazendo festa, mas juntos. Portanto, obrigado fazer outra coisa senão precisamente aquilo por eu estar aqui. que fazemos. Obrigado ao Ministro Provincial que fez Portanto, os parabéns são primeiramente todo o possível para que eu viesse inaugurar e para Ele e não digo isto por dizer, eu sempre benzer o Centro “O Poverello” o que também dou graças a Ele. me permitiu que comesse junto convosco, e Certamente, se hoje pudemos fazer o que convosco fizesse fraternidade. Eu ainda disse fizemos, é graças a Ele! E graças a Francisco, ao Provincial que seria difícil encontrar um que nos chama irmãos e nos chama a fazer dia, mas ele me respondeu que seria quando parte desta fraternidade. Mas também graças, eu pudesse, e se o Ministro da Saúde pudesse naturalmente à vossa Província que teve essa vir, viria, senão não passaria nada. Por isso decisão forte, nestes tempos tão difíceis, agradeço muito esse gesto porque, realmente, momentos complicados para se tomarem o Ministro Provincial quis, desta forma, que a estas decisões, mas creio que é o momento de “Cultura” do Ministro Geral continuasse. tomá-las porque, se esperamos dez anos mais Agradeço a presença muito discreta de D. eu penso que não teríamos nem o dinheiro, António Montes. Sim, obrigado, D. António nem os meios nem tão pouco as forças e, por porque no fundo, no fundo e na superfície, isso, parabéns de verdade, pela vossa paixão, está demonstrando, efectivamente, que é por aceitardes este desafio que nos vem da um frade menor. Ele, caso os de Espanha nossa forma de vida. Eu creio que obras como (os dois Provinciais presentes no Encontro, estas falam e dizem muito mais que muitos respectivamente, das Províncias de Santiago e discursos. de Granada) não o saibam, acaba de ser bispo Segundo, agradeço a presença de todos residencial de Bragança e agora se retirou à vós porque, certamente, é segunda feira, há Cúria Provincial, e é um frade mais. Isto é um trabalho e sei que muitos irmãos fecharam o exemplo! convento. Tranquilos! Quando regressardes Obrigado, também, ao guardião de estará tudo no mesmo lugar, e se os ladrões Varatojo… quero dizer, ao guardião da entraram, melhor, ajudar-nos-ão a ser mais Fraternidade de Montariol, mas também está pobres. aqui o vigário e o superior da fraternidade de Eu creio que, nestes momentos, temos que Varatojo! favorecer muito mais os encontros e é preciso esquecer-se. Temos que celebrar uma missa? II. Ideias chave do Ministro Geral Não passa nada! Ou pedi a um padre que venha Que vos posso eu dizer hoje? celebrar no vosso lugar porque também nós Primeiro, que sigais sonhando! Continuai 546 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 sonhando até ao dia depois da morte. Segui duzentos ou trezentos como era a Província há alimentando esse sonho! Como? Cultivando trinta anos? Basta ser franciscanos! Francisco e vivendo, em primeiro lugar, a vida de era um, depois foram seis e depois…Portanto, Fraternidade. Uma das coisas que admiro apostai! na Província de Portugal, é o sentido de Terceiro, a paixão! Sede apaixonados pelo Província, e é isso que dá força para seguir Evangelho! Eu digo, sobretudo aos jovens, em frente. Certamente aqui, como em todas se não tendes paixão deixai a Ordem, antes as províncias, também existem os seus hoje que amanhã! Entendestes? Também problemas mas, quando se trata da Província, os de Timor? Também os de Moçambique? permaneceis unidos e isso é admirável! E isto Se não tendes paixão, aqui sobrais, estais a é que vos dá força para o futuro e, por isso, mais! Eu cito uma frase de um frade que, na segui sonhando, mas sonhando juntos, segui nossa Província, era encarregado da Pastoral sonhando mas em fraternidade, indo em favor Vocacional e ele, quando vinha um jovem não apenas dos interesses de uma pessoa mas procurava perceber se vinha só para passar bem, de todos, da Fraternidade. porque aqui tinha o spaguetti assegurado… Segundo, e usando os termos que utilizei aqui não é spaguetti mas é o bacalhau. E dizia na parte da manhã, quando tomei a palavra na ele: “o número dos medíocres está completo Sessão Solene que antecedeu a inauguração comigo, portanto, enquanto eu não morrer do Centro “O Poverello”, na igreja da não pode entrar outro”. E o mesmo digo eu, Fraternidade, segui apostando, segui correndo o número dos medíocres está completo com o risco. Quem quiser toda a segurança nunca o Ministro Geral. Portanto, se queremos ser irá em frente. Hoje vivemos de inseguranças, frades autênticos, apaixonados, temos que é preciso arriscar! Por isso, segui arriscando. estar dispostos a dar a vida. Vós levais o nome Mas o risco tem que ser sempre a partir da da Província Portuguesa dos Santos Mártires nossa identidade, e aqui toco um tema que de Marrocos e por isso não pode haver um guardo no meu coração: a própria identidade frade português que não esteja disposto a dar do franciscano. Manifestai-vos sempre como a vida. Onde dar a vida? Se estou aqui, no sois, franciscanos e não curas, não padres, Convento de Montariol, a devo dar aqui! como dizeis em Português! E eu penso, que E a partir deste pensamento tomo um desde o Arcebispo de Braga, não digo o nosso outro tema, a missionariedade. Sei que é um Bispo emérito D. António, porque é frade, mas tema que ainda vos é caro. Não sei quantos digo que, desde o Arcebispo de Braga, até ao frades foram missionários nesta Província. Ministro da Saúde e até ao último que veio Eu sei que o padre Guardião foi missionário aqui hoje, devem olhar para nós e ver em nós em Moçambique. Quantos frades foram que somos franciscanos. missionários, levantem a mão! É, realmente, A celebração de hoje, de inauguração uma Província que foi missionária e tem que do Centro “O Poverello” foi uma grande continuar a ser missionária. catequese franciscana. E isso é que deve ser! Agradeço a presença significativa, ainda Porque obras como esta, pode o governo hoje, da Província, na Guiné Bissau. A fazê-las muito melhor que a nossa, apesar do Guiné Bissau já não é entidade da Província Ministro ter dito que a nossa é a melhor de de Portugal, porque houve um acordo com Portugal, incluso da Europa, mas, estruturas a Província de Veneza e então, a Província pode realmente o Governo fazê-las melhor que de Veneza ficou com a Custódia, mas a nossa, porque tem o dinheiro e o poder de Portugal continua com cinco irmãos, e muito decisão, mas o que o Governo não pode nunca qualificados. Eu agradeço, em nome da é dar-lhe uma Alma Franciscana e isso temos Ordem, a vossa presença na Guiné Bissau. nós que dar, e é nisso que esta obra é realmente Agradeço a vossa ajuda económica e a melhor! Portanto, arriscai, mas sempre formativa aos timorenses e muito, porque marcando a vossa Identidade de franciscanos eu sei que as condições neste Convento e, por isso mesmo, que a Província Portuguesa de Montariol não são as melhores, neste trabalhe o tema da Identidade Franciscana. momento, para assegurar a formação dos O futuro depende só disto. Seremos mais nossos candidatos. E hoje quero agradecer, ou seremos menos, bom!!! A Província de publicamente à Província, todo o esforço Portugal está diminuindo, mas quem nos que faz pelas missões e por Timor Leste. E diz que para ser significativos temos de ser também de Moçambique, mas aí estais um AD CHRONICAM ORDINIS 547 pouco em débito! É preciso mandar algum e isso é perigoso. Portanto, Formação frade a Moçambique e não esquecer que Permanente, e se quereis ser uma Província aquela é também a vossa filha, direi, a vossa significativa, tendes que dizer um “SIM” filha mais velha. Tornou-se autónoma mas, grande à Formação Permanente. enfim, graças aos frades de Portugal, hoje Num segundo momento, a formação inicial temos o que temos e, portanto, é necessário e que exige a formação de formadores. Estou seguir apoiando aquela Custódia, é preciso contente que a Província mandou agora o Frei continuar apoiando aquela missão. E, por isso, Bruno a formar-se em Roma e outro parece a Província Portuguesa tem que continuar que está esperando para ir proximamente. Este sendo missionária. Não tem outro jeito. Uma é o pão para amanhã, caso contrário, teremos província que se fecha em si mesma, morre! senão pão para hoje e fome para amanhã. Por Morre! A província tem de respirar por dois isso, preparai formadores e não de qualquer pulmões: um o da territorialidade e o outro o jeito e não de qualquer metodologia, mas da universalidade. com uma metodologia franciscana porque Por último, quero referir um aspecto que se o carisma franciscano não encontra uma a história desta província tem muito claro: a metodologia para ser transmitido, esse carisma dimensão intelectual, a formação intelectual! está condenado a morrer. Sei que tendes ainda uma presença significativa Em terceiro lugar, todos hoje temos fome na Universidade católica, mas sei também que de vocações, mas é preciso ser exigentes no tendes essa presença em outros ambientes. discernimento. Nem todos são para a vida Eu gostaria de dizer, sobretudo aos jovens, franciscana, nem a vida franciscana é para estudai! Estudai! Quereis ser homens de todos e isto o digo olhando os jovens olhos nos diálogo com a cultura de amanhã? Tendes de olhos. Hoje, ser franciscano é difícil porque, estudar! Não se faz pastoral com slogans, não se for fácil é porque não é vida franciscana. se faz! Não se vai ao diálogo, e hoje vimos um Por isso, ao mesmo tempo que eu digo que gesto de diálogo ecuménico na inauguração é preciso ser exigentes no discernimento do Centro ”O Poverello”, simplesmente com vocacional, também é preciso ser exigente na slogans. É imperativo estudar! Hoje mais do formação. Eu estou convencido que a grande que ontem. Se queremos dar razão da nossa crise na Ordem é que nós não somos exigentes. própria fé e da nossa própria vocação, temos E porque não somos exigentes? Por duas de estudar. Então digo aos jovens, não vos coisas, provavelmente: primeiro porque temos deixeis iludir só pelo fazer coisas, chegará o medo à crise que nos vai acontecer e segundo momento, mas hoje tendes de vos preparar porque, como não somos exigentes com nós seriamente! Uma das crises de vocação é mesmos, temos medo de exigir-lhes e um de porque nos falta um pensamento forte e então, vós, em formação, que seja mais lançado que antes ou depois, a crise chega de fora para outro nos diga: “mas, tu que estás falando, dentro e então abandonamos. de depois vives assim, assim e assim?!” Então, aos mestres de formação direi: “sede III. Como deve ser orientada, nos nossos dias, exigentes!” e porquê? Porque acreditamos na a formação dos candidatos à Profissão Solene vossa disponibilidade e na vossa generosidade. na Ordem (Formação inicial) e dos Irmãos Depois, tanto na formação inicial, como em Geral (Formação Permanente) na formação permanente, é preciso dar muita À pergunta do Padre Mário Silva: “O importância à formação na área afectiva. E padre Geral falou da Identidade e da Paixão… aqui nós, os mais velhos, não vos podemos mas poderia dizer uma palavrinha sobre a ajudar muito, mas os formadores mais novos formação?” podem porque, para a grande parte de nós, a Respondeu o Ministro Geral: Primeiro, a sexualidade era um tabu. Mas hoje já não é Província tem que dar prioridade à Formação tabu nenhum na sociedade. Além disso, se nós Permanente. A formação, para nós, é por queremos viver o voto de castidade temos que contágio. Sempre me vem à mente, quando falo formar-nos adequadamente na afectividade, disto, aquela cena dos primeiros companheiros senão vamos estar sempre fora do lugar. que seguiram Francisco. Francisco perguntou- Portanto, este é um tema muito importante na lhes: “ que vindes fazer?” e eles responderam: formação. “queremos viver como vives tu!”. Isso é a Outro ponto importante na formação é formação franciscana, o demais é ideologia a formação humana. É normal a educação 548 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 e no nosso tempo nós tivemos a disciplina da Ordem passa por assumir a radicalidade do de urbanidade (Civismo-formação cívica). Evangelho. Não uma radicalidade política ou Certamente nos ensinaram o mínimo de ideológica mas a do Evangelho e nisto temos educação, a dizer “bons dias!”; “como estás, muitos passos a palmilhar. meu irmão!”. Às vezes parece que é necessário Era isto que eu vos queria dizer, de coração, fazer uma novena para que o outro responda à era o que eu vos queria dizer nesta visita nossa saudação! fraterna, não no sentido tradicional em que o Outro tema muito importante na Formação Ministro vai a uma Província de forma oficial. Inicial, é o tema da comunicação, e isto Não, isto não é uma visita oficial mas sim um também vale para a formação permanente, encontro de irmãos e de amigos, integrado no sobretudo os jovens. Os jovens, hoje mais grande acontecimento que foi a inauguração que nunca, tem necessidade da comunicação, do Centro “O Poverello”. Obrigado e adiante também a nível afectivo. Geralmente nós sempre! falamos muito do que fazemos, sobretudo quando queremos receber uma salva de IV. Intervenção do Ministro Provincial aplausos, e então falamos ainda mais e falamos Terminada a intervenção do Ministro Geral, menos do que pensamos. Manifestar o que o Ministro Provincial, Frei Vitor Melicias, pensámos não é fácil. Falamos pouquíssimo quis acrescentar duas pequenas ressonâncias: do que sentimos. E os jovens, sobretudo vós, a primeira em relação à identidade missionária jovens, necessitais disso, senão ide falar com da Província. a primeira mulher que encontreis, com todos Dizia Padre Melícias que somos os riscos que isso leva consigo. Portanto, o efectivamente uma Província Missionária, não tema da comunicação. Mas uma comunicação apenas no estatuto jurídico, mas felizmente, profunda, autêntica. e cada vez mais, na consciência. E mesmo, Volto a sublinhar a dimensão intelectual, quando não temos irmãos para mandar Ad que eu considero hoje fundamental, também gentes, para terras de missão, tomamos como para transmitir o nosso património. Eu prioridade da nossa Província, actuar como recordo uma vez, como os nossos professores missionários quer na sensibilização das do Antonianum protestaram porque o papa populações, através da União Missionária João Paulo II, no “Fides et Ratio” só nomeou Franciscana e de outras actividades de S. Boaventura uma única vez, como se participação no ideal missionário português, quisesse, afinal, contentar também os pobres quer no apoio que damos à formação, franciscanos. E os pobres dos frades tinham designadamente de irmãos de Moçambique aquilo no cérebro. Mas, que obrigação tem e de Timor Leste. Também Cabo Verde onde o papa de saber sobre S. Boaventura? A estamos a iniciar, com o apoio do Ministro obrigação é vossa, de fazê-lo conhecer. Mas, Geral, uma eventual fundação franciscana se não o conheceis nem o fazeis conhecer, que uma vez que era o único país que não tinha ides fazer à Igreja? Então, por isso mesmo, é franciscanos menores. Temos, alias, uma necessário uma formação intelectual profunda fraternidade missionária existente, não na nossa tradição filosófico-teológica. residencial, mas que existe, tem já dois Todos estes são alguns temas que eu, residentes e três irmãos não residentes, um dos querido Frei Mário Silva, acentuaria na quais é o Vigário Provincial, aqui presente. formação. E que haja um clima de familiaridade Portanto, assumimo-nos efectivamente e de comunicação nas casas de formação. Mas como Província missionária. Neste sentido também uma exigência, que não quer dizer vamos iniciar precisamente este ano, e já rigidez: Uma coisa é a exigência, Jesus era com esta visita do Ministro Geral, o ciclo terrivelmente exigente. À mulher pecadora, de preparação do 8º Centenário da vocação João 8, disse: “mulher, ninguém te condenou? missionária da nossa Província, 8º Centenário Eu tão pouco! Mas não peques mais!”. E S. da Vocação de Santo António de Lisboa, Francisco é terrivelmente exigente quando missionário que adquiriu esta vocação diz “mando”; “imponho”; ele usou uma radicalmente missionária, foi franciscano linguagem exigente e nós estamos fazendo para ser missionário, na altura do regresso a de S. Francisco um que serve para a segunda Coimbra dos protomárires franciscanos em como para o Domingo. Temos que acolher as Marrocos. E começamos, já este ano, este ciclo coisas como são. Eu penso que a renovação de preparação do 8º Centenário dos Mártires AD CHRONICAM ORDINIS 549 de Marrocos padroeiros da Província e da Hoje há já um acordo com o Rao Kiao que, vocação franciscana, mormente da vocação de juntamente com o Mário Silva está a prepara Stº António de Lisboa. um DVD do “Espírito de Assis”. Recordo Amanhã, o Ministro Geral, inaugurará, que, quando foi nos 800 anos do nascimento num gesto mais simbólico, o espaço pastoral de S. Francisco de Assis, o Mestre Vitorino “ Santos Mártires de Marrocos”, que acaba de Almeida compôs uma Missa Solemnis de ser construído no jardim da Luz. O Jardim que só não foi ainda inaugurada, pelos custos da Luz terá assim, cada vez mais, uma elevados que comportava o seu lançamento. vocação de pastoral. Além de ser o memorial Portanto, é opção franciscanamente da fraternidade onde nós nos unimos, essencial preservar a música, bem como tudo designadamente no dia da Província, em 19 de o que seja património, artístico, cultural e Novembro, a fazer a ligação entre os vivos e mesmo o património das boas maneiras, como os mortos, a unidade da Província; temos um dizia o nosso Ministro Geral. A boa educação espaço de encontro interreligioso, que era a transmite-se exactamente pelas boas práticas antiga mesquita; o espaço pastoral dos Santos que havia nos nosso antigos desde o tratar- Mártires de Marrocos, que era a antiga casa de se por “vossa caridade”, “seja por caridade” chá, e mais tarde terá o espaço da Terra Santa, etc… correspondente ao antigo espaço do desporto. Mas é só para dizer, em conclusão, que V. Agradecimentos do Ministro Provincial aproveitando esta vinda do Ministro Geral, Este encontro fraterno com o Ministro vamos iniciar a preparação deste ciclo com Geral terminou, em primeiro lugar, com estudos iconográficos, levantamento do que um agradecimento, expresso do Ministro é que os Mártires de Marrocos são na cultura Provincial, não apenas ao Ministro Geral portuguesa, que imagens há dos Mártires de mas também aos dois irmãos Ministros Marrocos em toda a parte, e que havemos Provinciais, da Galiza (onde se realizou o de fazer, inclusivamente, para valorizar as último Capítulo das Esteiras) e de Granada, que próprias relíquias que estão em Coimbra, estiveram presentes neste encontro fraterno, numa situação que não consideramos muito Frei Castiñeira e Frei Severino Calderón, digna. Portanto, a Província Portuguesa vai respectivamente e também, naturalmente, assumir, durante os próximos seis, sete anos, um agradecimento a todos os irmãos pela sua a preparação deste acontecimento com a presença. intenção de afirmar, precisamente, a dimensão Seguidamente, e mais uma vez, com vocacional missionária da Província. a renovação das felicitações do Ministro Por outro lado e a propósito da intervenção Provincial, Frei Vitor Melicias, ao Frei José do nosso músico P. Mário Silva, recordo que é Neves, pelo Centro “O Poverello”, fazendo opção da Província, e isto está na deliberação também referência à placa comemorativa deste dos últimos capítulos, preservar o património evento, entregue à Fraternidade de Montariol, musical da nossa Província, que é muito rico. a quem o mesmo Ministro Provincial também Temos grandes compositores e há muita peça felicitou, num agradecimento particular e esquecida nos arquivos ou arrumadas nos emocionado, pelo apoio que os irmãos desta quartos. Nós criamos uma comissão, neste fraternidade franciscana bracarense sempre momento presidida por um irmão, que está prestaram na consecução da mesma. na Fraternidade da Madeira, para fazermos a O último agradecimento do Ministro recolha integral e preservação de todo o nosso Provincial foi de novo para a Fraternidade de património musical e que formará uma secção Montariol, pelo facto de acolher os professos importante do arquivo da Província. temporários Frei Mário, Frei Afonso, Frei Como sabem, está a ser feito um estudo Domingos e Frei Osório, os três últimos, para se mudar o arquivo da Silva Carvalho provenientes de Timor, e ter disponibilizado o para a Luz, em condições modernas, tendo frei Perdigão para as funções de Vice – Mestre vindo já o arquivista da Ordem. Arquitectos em comunhão formativa com o Mestre, Frei e arquivistas estão a trabalhar nessa matéria, Bernardo, que os acompanha a partir da para formar o arquivo histórico das Província, fraternidade dos Anjos, no Porto, onde se com os seus diferentes núcleos, incluindo o encontram os restantes professos temporários núcleo de Montariol, de quem é encarregado o e o vice Mestre Frei Mário Silva. O Ministro padre Sousa Araújo. Provincial apelou a que a Fraternidade de 550 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Montariol tudo fizesse para que os professos visita a la Custodia Franciscana del Caribe temporários se sentissem bem acolhidos e Santa Maria de la Esperanza dependiente de valorizados e que, por sua vez, também os la Provincia Arantzazu. La visita se realizó professos temporários ajudassem a valorizar a en dos momentos guiados por el Custodio Fr. sua nova Fraternidade. Ángel Darío Carrero: desde el 30 de octubre al 2 de noviembre en Puerto Rico y los días 3 y 4 VI. Agradecimentos do Padre Frei José de noviembre en Cuba. Pereira da Neves El itinerario inició el domingo 30 de Aproveitando as palavras do Ministro octubre, apenas llegados para visitar la ciudad Provincial, o irmão Frei José Neves antigua de San Juan de Puerto Rico. El lunes sublinhou e confirmou as palavras de Frei 31 de octubre el hermano Ministro general Vitor Melicias afirmando: “Na verdade, a compartió un momento de dialogo fraterno fraternidade de Montariol, foi de uma ajuda con las hermanas Clarisas en la ciudad de extraordinariamente inexcedível, sobretudo Aguas Buenas, y culminó la jornada con la a partir do espírito do frei José Pinto que recepción fraterna del Señor Arzobispo Mons. permitiu, efectivamente, que se resolvessem Roberto Octavio González Nieves, ofm. En muitos problemas. Certo é, porém, que a horas de la tarde, se reunieron los hermanos de Fraternidade de Montariol – continuou Frei la Custodia, en Bayamón, Puerto Rico, para la José Neves - recebeu, talvez, muito mais do Asamblea anual. que deu, pelas benfeitorias que hoje tem e que La Asamblea inició con una invocación al permite um melhor acolhimento das pessoas Espíritu Santo, dando lugar al Custodio Fr. pelas acessibilidades criadas, e que beneficiam Ángel Darío, para dar la bienvenida a todos los a procura desta casa. Mas, realmente, tudo participantes, especialmente a los hermanos de foi possível, sem dúvida, através da ajuda la Curia General. En su mensaje, el Custodio extremosa da pessoa do Frei José Pinto a destacó que esta Asamblea acontece en el quem, mais uma vez, expresso o meu muito marco de la celebración del 500 aniversario obrigado”. de la fundación de la Arquidiócesis de San Juan, la primera Diócesis en América. Por tal VIII. Bênção do Ministro Geral motivo, solicitó al hermano Alfonso Guzmán Por fim, a pedido do Ministro Provincial, Alfaro que presentara una breve reseña sobre todos recebemos a Bênção do Irmão “Los Orígenes y Estructuración de la Iglesia Ministro Geral e, após o Cântico “Altíssimo en Puerto Rico (1508-1512). Omnipotente e Bom Senhor” da autoria de Terminada la primera parte, se dio paso frei Mário Silva, posamos para a fotografia de al saludo por parte del Ministro general, José grupo, destinada à “Acta Ordinis”. Por fim e, Rodríguez Carballo, quien por primera vez numa despedida fraterna, cada um partiu para visita la isla de Puerto Rico y agradece la a sua Fraternidade, reforçado pelas palavras e acogida de los hermanos, en particular a la ensinamentos de Sua Paternidade, Frei José fraternidad de Sabana Seca por las atenciones Rodriguez Carballo, o nosso mui querido e en la recepción. estimado Ministro Geral.” El día martes 1 de noviembre, se inició el Agradecendo ao Irmão Ministro Geral , ao encuentro de los hermanos con el momento de Frei José Lima e aos demais Irmãos, a todos oración y reflexión inspirado en la celebración saúdo em fraternos votos de Paz e Bem. del día de todos los Santos. La sesión de trabajo se inicio con la ponencia del hermano Fr. Vítor Melicias, OFM Ministro General, quien presentó un sencillo Min. Prov. esquema, con el cual intentará responder a dos preguntas básicas: ¿Cuáles son nuestras inquietudes? y ¿Hacia dónde va la vida 1.3. Visita a la Custodia del Caribe, Puerto religiosa? Con gran entusiasmo se presenta Rico y Cuba la necesidad de la “revitalización”, la cual nos impulsa a profundizar y definir nuestra Los días 30 de octubre al 4 de noviembre de identidad de hermanos menores, donde entran 2011, el Ministro general Fr. José Rodríguez los elementos característicos de nuestra Carballo, acompañado por Fr. Julio Cesar identidad carismática y las interpelaciones de Bunader, Definidor general, realizaron la nuestra realidad. AD CHRONICAM ORDINIS 551

Luego del trabajo en grupos, se sigue el salieron para la Habana Vieja para realizar un dialogo en asamblea y posterior profundización recorrido por la ciudad colonial. conjunta con Fr. Julio sobre el tema del El viernes 4 de noviembre el Ministros redimensionamiento y reestructuración y la General, Fr. José, junto a los hermanos Fr. mediación o instrumento del moratorium, Julio (Definidor general), Fr. Ángel Darío subsidios que permiten dinamizar la vida de (Custodio) y Fr. Samuel (residente en Cuba), los hermanos y fraternidades, con el objetivo realizaron las visitas oficiales. En primer de revitalizar nuestro carisma en un proceso lugar visitan a la Sra. Caridad Diego Bello, que promueva una mayor calidad de la vida Responsable de la Oficina de Atención a los evangélica. Para culminar la jornada, se Asuntos Religiosos de Cuba. Luego de un organizó la celebración de la Misa en la sede de recorrido por la ciudad, fueron recibidos por la Custodia, en ocasión del aniversario de vida el Nuncio apostólico de Cuba, Mons. Bruno consagrada de varios hermanos, la renovación Musaró. El itinerario concluyó con la visita a de profesión temporal y la bendición de la los hermanos de la fraternidad San Antonio nueva sede. de Padua, en Miramar, para luego regresar a El miércoles 2 de noviembre, los hermanos Roma. iniciaron el día con la oración de la mañana para luego trasladarse a Ponce, ciudad situada Fr. Julio C. Bunader, ofm en el sur de la Isla, lugar donde el Ministro general visitó las hermanas Clarisas y el Museo 1.4. Visite historique à la Fondation de de Arte de Ponce. El Museo de Arte, incluyen Notre-Dame d’Afrique creaciones de El Greco, Zurbarán, Velázquez Congo-Brazzaville, 01-05.12.2011 o Murillo de Ponce; posee una colección de obras de arte europeo, puertorriqueño y 1. Bienvenue spéciale pour le Ministre général latinoamericano; de las obras de la escuela ce 1er décembre 2011 italiana, se destacan creaciones de Guido Reni, Francesco Furini o Luca Giordano, mientras Le Ministre général Frère José Rodríguez que de la flamenca hay trabajos de Pieter Carballo OFM, accompagné par Frère Aertsen, Pedro Pablo Rubens y Antonio Van Vincent Mduduzi Zungu, Définiteur général Dyck. pour l’Afrique et le Moyen Orient, a été Después de visitar el Museo de Ponce, chaleureusement accueilli par les Frères de la el Ministros General, Fr. José Rodríguez Fondation de Notre-Dame d’Afrique au nouvel Carballo, Fr. Julio, Fr. Ángel Darío y Fr. Aéroport international de la République du Samuel, dejan la Ciudad de Ponce para Congo-Brazzaville Maya-Maya récemment trasladarse a San Juan y viajar a La Habana, construit. L’équipe de réception était formée, Cuba, para continuar la vista. entre autres, par Frère Bruno Ottavi OFM, un El jueves 3 de noviembre, en horas de la des six pionniers fondateurs de la Fondation madrugada, los hermanos llegan al convento franciscaine au Congo Brazzaville, Délégué de Guanabacoa. A la mañana se inició el du Ministre général et Ministre provincial encuentro del Ministro general con los d’Assise, Frère Adolfo Marmorino, OFM, hermanos residentes en Cuba, como parte de la Président de la Fondation et Frère Luciano segunda tanda de la formación de los hermanos. Acquisto, OFM, un Missionnaire zélé de la El Ministro continuó presentando la temática Province d’Assise. Un lunch de bienvenue desarrollada en Puerto Rico, concentrándose attendait le Ministre général et les visiteurs en los temas de redimensionamiento de la chez les Sœurs Clarisses à Djiri. Orden. En horario de la tarde los hermanos 2. Rencontre du Ministre général avec les participaron de la celebración de la Misa con Sœurs Clarisses los fieles, miembros de la familia franciscana y animados por el coro en la Parroquia Nuestra Un événement spécial pour le Ministre Señora de la Asunción de Guanabacoa, fut la rencontre des Sœurs Clarisses à Djiri presidida por el Ministro General con una à l’occasion de du 8ième Centenaire de sainte emotiva predicación sobre el «Dios nunca Claire d’Assise, Fondatrice des Sœurs pauvres bastante» de Nikos Kazantzakis en relación d’Assise. La vocation de saint François et al franciscanismo. Después los hermanos de sainte Claire, tous deux enfants d’Assise, 552 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 est unique et complémentaire. Nous avons à nos origines en tant que Franciscains afin besoin des Sœurs pauvres Clarisses et elles que ce soit d’une clarté cristalline que, ce que ont besoin de leurs Frères franciscains. Sans nous professons dans notre Règle et Vie, c’est eux, la Famille franciscaine ne peut jamais être l’Évangile de notre Seigneur Jésus-Christ, tout complète. l’Évangile, pas seulement quelques traits, mais l’Évangile dans son essence; pas seulement 2.1. Observant le saint Évangile de notre les paroles du saint livre, mais l’Évangile qui Seigneur Jésus Christ finalement est la «personne du Christ Lui- Le Ministre général invita les Sœurs à même, le Verbe incarné de Dieu». réfléchir en profondeur sur leur identité religieuse et leur charisme clarien qui, 2.2. Vie de fraternité (frères et sœurs) en essence, est franciscain, alors qu’elles En tant que Sœurs pauvres de sainte Claire célèbrent 800 ans de Fondation. Cette identité d’Assise, vous n’êtes pas des moniales – est bien condensée dans leur nom traditionnel dans le sens général et étroit de ce mot. Vous qui remonte aux jours de saint François et de n’appartenez pas à l’Ordre monastique, vous sainte Claire, nommément, «les Pauvres Sœurs appartenez au Mouvement mendiant et pour ce de sainte Claire d’Assise». Les Franciscains et motif vous êtes appelées à être des Religieuses les Sœurs Clarisses sont les seuls Ordres qui qui soient aussi des Sœurs. Il était très clair pour ne font pas vœu explicite de Pauvreté. Les saint François et sainte Claire que le Seigneur deux Règles de François et de Claire disent : leur avait donné des Frères et des Sœurs : «Le «La Règle et la Vie des Frères mineurs et des Seigneur me donna des frères, le Seigneur me Sœurs pauvres est celle-ci: observer le saint donna des sœurs»; pour cette raison, chaque Évangile de Notre Seigneur Jésus-Christ, en frère et chaque sœur sont des dons merveilleux vivant dans l’obéissance, sans rien en propre de Dieu, notre Père très aimant. et dans la chasteté». La pauvreté pour François Il ne faut pas confondre la fraternité et Claire signifie «sine proprio» c’est à dire religieuse avec l’amitié. Nous pouvons choisir sans rien en propre et dans la chasteté, ce qui librement nos amis mais nous ne pouvons pas veut dire désappropriation. C’est assez radical sélectionner et choisir nos frères et nos sœurs. et cela va bien plus loin que la «pauvreté Dieu seul les sélectionne et les choisit pour matérielle». C’est s’en remettre totalement à nous. Notre responsabilité c’est de les accepter Dieu avec tout mon être. Ma volonté propre, inconditionnellement comme ils sont, non pas mes pensées, mes opinions, mes émotions et comme nous aimerions qu’ils soient, de les mes attitudes – tout. respecter et de les aimer comme nos frères Dans le langage de saint Paul, c’est avoir et sœurs. Une autre responsabilité fraternelle le même esprit que celui du Christ selon le c’est d’accorder la priorité à la personne de Chapitre deux Philippiens, versets 5 à 11. chaque frère et de chaque sœur en cultivant Ce qui signifie «kénosis», c’est-à-dire «se des relations personnelles humaines et saines vider de soi comme le Christ». Un religieux imprégnées de générosité, de courtoisie, de qui s’en est ainsi remis à Dieu ne s’appartient respect, de sens de l’humour et de joie. plus mais appartient seulement à Dieu. Il/elle Le Ministre général a exhorté les Clarisses obéit à Dieu et est animé par lui comme un à promouvoir la collaboration avec d’autres corps sans vie. La pauvreté de saint François monastères de Clarisses. Un des sujets les et de sainte Claire fut inspirée par la pauvreté plus controversés de notre temps, c’est et l’exemple du Christ lui-même et celui de « l’indépendance sacrée des monastères », qui Marie, sa Mère. La pauvreté franciscaine/ pourrait bien devenir votre tombe si elle est clarienne n’est jamais une fin en elle-même excessive. Comme Sœurs pauvres de sainte mais signifie une totale liberté par rapport Claire, vous êtes appelées a collaborer dans à l’appât du gain et l’égocentrisme afin de la formation, le personnel, les ressources et pouvoir être complètement possédés par Dieu d’autres secteurs de votre vie. Il n’existe aucun qui est le seul but de notre existence. C’est monastère qui puisse clamer une indépendance la pauvreté qui résonne dans les Béatitudes: totale et dire qu’il n’a pas besoin des autres. «Bienheureux les cœurs purs car ils verront Un autre sujet délicat, abordé par le Ministre Dieu» (Mat 5:8). général fut celui du lien entre contemplation Il faudrait changer quelque chose dans notre et clôture monastique. «Votre fondatrice, Rite de Profession si nous voulons être fidèles Mère Claire, fut une grande mystique dans la AD CHRONICAM ORDINIS 553 juste conception de son époque. Inspirée par 2. Nuit obscure: La Vie religieuse a plongé l’Esprit saint, elle chercha Dieu, le contempla dans les ténèbres et l’obscurité. Elle et l’aima sous la forme du «Christ pauvre et n’arrive plus à s’engager dans la société crucifié». Dans le langage de sainte Claire, la et à contribuer de manière significative contemplation c’est «se refléter dans ce miroir au développement humain, à la culture et qui est le Christ». Vous êtes donc appelées a à la civilisation. Elle est tombée dans une être des femmes de prière qui s’engagent à profonde nuit. contempler et pénétrer le mystère de la Sainte 3. Crépuscule: La Vie religieuse est sur le Trinite. Votre clôture monastique sert à créer point de disparaitre. Tout cela, c’est son les conditions physiques pour la contemplation destin. Elle chemine vers l’obscurité. La vie et la vie intérieure avec Dieu. La clôture ne doit religieuse souffre d’une maladie incurable pas se considérer comme une fin en elle-même. et elle est en train de mourir, lentement, Il s’en suivit une vive discussion, un mais surement. partage, des commentaires constructifs et L’optimiste emploie le même vocabulaire, des questions des participants, venant surtout mais avec une connotation différente et un des Sœurs pauvres de sainte Claire. Dans un tout autre sens: chaos comme ‘kairos’ c’est- esprit franciscain, les Sœurs firent connaitre à-dire un moment décisif dans l’histoire ; la leurs besoins au Ministre général. Elles ont nuit obscure comme un pouvoir divin intérieur trois candidates pour le Noviciat mais n’ont agissant comme un levain pour apporter le pas de structure adéquate pour leur formation. Royaume de Dieu et le crépuscule qui vise à Elles voudraient construire une maison de définir la vie religieuse comme un mouvement Noviciat toute simple pour elles. Le Ministre qui parvient peu à peu à son moment de a promis de demander un peu d’aide auprès couronnement et de gloire. de la Fédération espagnole des Sœurs pauvres Je ne crois ni aux pessimistes ni aux de sainte Claire à l’occasion du huitième optimistes. Je pense que le plus grand défi centenaire de sainte Claire d’Assise. Les Sœurs qu’affronte la Vie religieuse aujourd’hui c’est se sont senties fort animées par les suggestions celui de «l’identité». Beaucoup d’individus qui du Ministre général et ont participé activement ont opté pour la Vie religieuse sont devenus aux rencontres suivantes avec les Frères de la des bourgeois dans leur style de vie. Si la Fondation Notre -Dame d’Afrique. Vie religieuse doit retrouver son sens et son importance, tous les religieux d’aujourd’hui, 3. La situation de la Vie religieuse autant les jeunes que les vieux, doivent revenir aujourd’hui: 2 décembre 2011 à leur engagement de vivre et assumer la grâce du moment présent. Nous ne pouvons Ce vendredi matin 2 décembre après la pas vivre dans le «passé nostalgique» de nos sainte Messe et le petit déjeuner, le Ministre prédécesseurs, «le bon vieux temps» et nous général a tenu deux sessions avec les Frères ne pouvons pas vivre dans un «pieux avenir» et les Sœurs Clarisses. La troisième rencontre fort distant qui n’a aucune connexion avec le dans l’après-midi concernait le Ministre présent. Nous devons découvrir la présence de général et le Conseil de la Fondation Notre Dieu dans nos vies quotidiennes, son amour Dame d’Afrique. Frère Bruno Ottavi et Frère sans limites et son activité permanente dans Vincent M. Zungu étaient également présents. la création tout entière. Voici quelles sont les Dans sa présentation, Le Ministre général paradoxes, les tensions ou les dynamiques a parlé de la situation de la vie religieuse, que nous devons assumer et vivre en tant que aujourd’hui, dans l’Eglise et la société. Religieux aujourd’hui: Selon les pessimistes, il y aurait trois mots qui • Minorité versus signification. résument l’état de la Vie religieuse: chaos, • Personnel versus le plan de vie fraternelle nuit obscure et crépuscule. (projet). 1. Chaos: La Vie religieuse est plongée • Radicalisme versus médiocrité. dans l’anarchie et la confusion. Elle ne se La Vie religieuse nous appelle à revenir distingue plus par l’ordre, un profond sens à l’essentiel et à interagir avec la culture de discipline, une finalité, une vision et une moderne. Toutes les cultures doivent être mission comme ce fut le cas dans les siècles évangélisées et purifiées par le pouvoir de passés. Elle vit un profond désarroi et une l’Évangile. Nous ne sommes pas appelés à être crise. parfaits mais bien authentique et cohérents. 554 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

La Vie religieuse demande que nous soyons ‘Moratorium’ le demande. Pour nous, il est d’abord et avant tout centrés en Dieu, car Il est l’heure de faire une option de revitalisation l’unique essentiel qui importe: en second lieu, pour donner plus de sens à notre vocation que nous soyons décentrés, ce qui signifie que et à notre vie. Nous sommes appelés à être nous sommes envoyés par Dieu pour aller et plus authentiques et fidèles à nos origines, au évangéliser. Nous sommes appelés à devenir charisme de saint François et de sainte Claire les Frères du peuple en ne nous centrant pas et à approfondir notre identité franciscaine sur ce que nous sommes et sur notre référence. comme le 2ième mandat du Chapitre général de Ceci vaut également pour les Pauvres Sœurs 2009 nous le demande. de sainte Claire d’Assise. De nos jours, le peuple manifeste de grandes Voici quelques piliers de la refondation de expectatives au sujet des religieux, hommes la Vie religieuse: et femmes, et surtout des Franciscains. Ils 1. Sainteté de vie: avoir une conscience s’attendent à ce que nous nous présentions personnelle et une conviction qui nait de comme d’authentiques témoins de l’amour la foi: comme Religieux, je suis appelé «à et de la présence de Dieu; à ce que nous être saint et juste comme notre Père du Ciel vivions en communion fraternelle de vie et de est saint». propriété, en solidarité, minorité et simplicité 2. Formation intégrale qui soit humaine, tout en ayant une approche positive du monde Chrétienne et Franciscaine. que Dieu a créé avec magnificence et qu’il 3. Proximité des membres du Peuple de Dieu, aime pour l’éternité. comme quelqu’un qui est retiré du milieu d’eux et renvoyé vers les gens pour les 4.1. Caractéristiques de la Mission servir et agir comme médiateur entre eux franciscaine et Dieu. En réponse à la demande de la Fondation Qui peut devenir part et parcelle du de Notre-Dame d’Afrique, le Ministre général mouvement de refondation de la Vie a abordé les caractéristiques principales religieuse? Seulement ceux qui se présentent qui doivent imprégner la Mission et comme des prophètes et embrassent les l’Évangélisation franciscaine. La Mission/ mêmes qualités que celles des prophètes, tout présence franciscaine doit se manifester à comme: ceux qui ont une bonne mémoire de travers la spiritualité, la fraternité et la mission. l’histoire, qui se rappellent tout ce que Dieu 1. Centrée sur Dieu: Elle doit être a fait au long de l’histoire de l’humanité, qui accompagnée et soutenue par une profonde ont la conviction ancrée au cœur née de la foi expérience de Dieu. Nous ne sommes pas et vivent l’espérance d’un avenir radieux ; seulement des hommes d’action ou des qui brûlent d’un amour brûlant pour Dieu et professionnels de l’Évangile, mais nous pour Son peuple; qui ont le courage de parler à sommes les témoins de Quelqu’un «que partir d’une inspiration, qui ont de la patience nous avons entendu, que nous avons vu de comme un fermier qui n’attend pas de résultats nos yeux, que nous avons contemplé, de ce immédiats et finalement ceux qui sont préparés que nos mains ont touché du Verbe de Vie» à embrasser le destin des prophètes, en y (1Jn 1:1). incluant le rejet, la persécution et la mort. 2. Fraternité: la Mission franciscaine doit se faire en fraternité. 4. L’état de l’Ordre des Frères Mineurs 3. Elle est ‘inter gentes’, c’est-à-dire, faite aujourd’hui parmi les gens et avec les gens et doit veiller aux besoins des gens, surtout ceux Le Ministre général a indiqué clairement des pauvres et des marginalisés. Ce qui que l’Ordre des frères Mineurs se trouve inclut les valeurs de solidarité, de minorité, aujourd’hui à un «croisement» tout comme d’itinérance et de simplicité. beaucoup d’autres Ordres et Congrégations. 4. Elle est ‘ad gentes’, ce qui entraine un L’Ordre traverse une phase «critique» dans partir au-delà et un dépasser les frontières son histoire, dans le sens original du terme grec de notre propre culture, de nos langages «kairos» qui signifie un «tournant temporel» et et nationalités. Les Franciscains sont par qui demande des choix radicaux. Nous devons vocation et par nature des missionnaires. nous arrêter et discerner dans notre vie à la C’est l’essence de notre identité et pas lumière de Dieu et de l’Évangile comme le seulement celle des prêtres séculiers. AD CHRONICAM ORDINIS 555

François lui-même fut le premier Fondateur franciscaine, en leur disant qu’elle doit être à écrire un Chapitre dans la Règle sur la intégrale, personnelle, par l’expérience, mission et l’évangélisation. Il n’a rien écrit progressive et graduelle. La rencontre fut au sujet des paroisses. suivie par un déjeuner festif avec les Frères. 5. Elle implique une active participation des laïcs. Nous ne pouvons pas tout faire par 6. La visite s’est conclue par une note nous-mêmes et traiter simplement les laïcs d’importance. comme des assistants. En vertu de leur propre baptême ils sont, de plein droit, Après le déjeuner, le Ministre général a missionnaires. Nous avons besoin d’une parcouru le site de construction du nouveau conversion ecclésiale dans ce sens. Scolasticat qui se situe à deux pas du Séminaire 6. Elle requiert une active collaboration et où les Frères étudient la Philosophie et la participation de la Famille franciscaine, Théologie. La dernière visite fut pour les rives en y incluant les Sœurs pauvres de sainte du fleuve Congo. Nous y avons contemplé Claire. les merveilles de Dieu qui se révèlent sur ce Le succès de la Mission et de l’Évangélisation fleuve magnifique qui sépare les deux pays: franciscaines exige la FORMATION à tous la République démocratique du Congo avec les niveaux de notre vie: formation initiale et sa capitale Kinshasa et la République du permanente. Toutes les formes de refondation Congo avec sa capitale Brazzaville. Pour le de la Vie religieuse et du Charisme franciscain Ministre général, il n’y avait pas de meilleure dépendent de la formation que nous recevons manière de conclure sa visite fraternelle à la et que nous transmettons à nos frères et sœurs. Fondation de Notre-Dame d’Afrique en tant que Successeur de saint François d’Assise. 5. Les 3 et 4 décembre Le lundi 5 décembre, il retournait à la Curie générale de Rome. Le 3 décembre, le Ministre général a continué à développer le thème de l’identité Frère Vincent Mduduzi Zungu, OFM franciscaine. Il a mis au défi tous les Définiteur général participants de réfléchir sur les éléments non-négociables de notre Vie Franciscaine tels qu’ils apparaissent dans nos Sources 2. Reunião da Conferência dos Frades franciscaines et plus spécialement dans les Menores do Brasil (CFMB) Règles et Testaments respectifs de saint François et de sainte Claire, ainsi que dans les Do dia 22 a 26 de agosto de 2011, em Constitutions générales. Le couronnement de Bacabal, Maranhão (MA), reuniu-se a la journée furent deux joyeuses célébrations, la Conferência dos Ministros Provinciais do sainte Messe avec la Famille franciscaine et un Brasil – CFMB, para sua segunda assembleia souper festif offert par le Nonce apostolique do ano. Além dos Ministros provinciais, dos dans sa résidence au centre de la capitale Custódios, dos Presidentes das Fundações, congolaise, Brazzaville. participaram ainda o Definidor geral Frei Le dimanche 4 décembre nous avons partagé Nestor Inácio Schwerz, alguns representantes un excellent petit déjeuner dans la Maison des do Serviço para a Formação e os Estudos Sœurs Franciscaines Missionnaires de Marie (SERFE), do Secretariado interprovincial de (FMM). Nous avons ensuite rendu visite au Missões e Evangelização (SIFEM), do Serviço Centre pour enfants Frère Angelo qui s’occupe de animação da Justiça, Paz e Integridade da d’enfants abandonnés, leur donne une Criação (JPIC). No primeiro dia foram feitas formation technique et les aide à se réintégrer partilhas e comunicações sobre os 25 anos dans la société. Après cette expérience, le do ‘espírito de Assis’, motivando a todos os Ministre général et sa Délégation ont rendu ministros a celebrar este momento, sobre o visite à la Maison de Formation des Frères Master de Evangelização, em Petrópolis, que Profès temporaires qui reçoivent une formation está com poucos alunos, sobre o Congresso en Philosophie et Théologie. Il leur a offert des Internacional de Evangelização, a ser paroles de sagesse et d’encouragement sur tout realizado de 19 a 22 de setembro de 2011, em ce qui concerne la Formation franciscaine. Il a Petrópolis, sobre o III Encontro Continental défini les principes de base de la Formation JPIC para a América, previsto para 31 de 556 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 outubro a 07 de novembro de 2011, em Quito, na Amazônia peruana; a Entidade OFM de Equador. referência jurídica será a Província Missionária No segundo dia, se iniciou com o assunto São Francisco Solano; para outubro e início de Pastoral Educativa. Foi composta uma equipe novembro está previsto o primeiro encontro de vários Frades das Entidades que estão formativo dos candidatos missionários; envolvidas com educação a fim de coordenar e no início de 2012 será inaugurada a nova animar em âmbito de Conferência esta forma Fraternidade; a atuação desta Fraternidade terá de evangelização. Ficou combinado que o dois movimentos, um de inserção no Vicariato Presidente da Conferência faça a primeira local e outro de abertura para a realidade convocação destes frades e depois a própria pan-amazônica. Não iremos para resolver os equipe se organiza, com a presença de Frei problemas ou responder a todos os desafios, Fidêncio Vanboemmel, como representante mas queremos ser uma presença evangélico- dos ministros da CFMB. Em seguida, se franciscana, investindo na força humanizadora passou ao tema do Encontro dos Ecônomos do Evangelho, no serviço ao Reino a partir das Entidades da Conferência. Já se realizou da própria vida de Fraternidade e assumindo o segundo Encontro, em que foram tratados progressivamente serviços com discernimento os seguintes assuntos: redimensionamento comunitário. Além desse tema, Frei Nestor do patrimônio das entidades, questões partilhou sobre a recente visita sua com o trabalhistas, mudanças de estatutos, cisão Ministro geral às Províncias Santo Antônio entre entidade religiosa e entidade civil, e N. Senhora da Assunção e à Fundação N. caixa comum, aposentadorias, criação de Senhora das Graças. Fez igualmente consultas uma comissão para elaboração de subsídios sobre uma próxima visita em 2012, no final de para as entidades. E foi marcado um próximo novembro e início de dezembro. encontro para 2012, com o tema do subsídio O próximo passo foi a eleição da nova sobre sustentabilidade e restituição fraterna. Diretoria da CFMB. Após a apuração dos Foi sugerido convidar o Ecônomo Geral votos, foi reeleito Frei João Inácio Müller para para um destes encontros, possivelmente em presidente da Conferência, também reeleito 2013, abrindo à participação de ecônomos para ecônomo Frei Francisco Carvalho Neto de Fraternidades também. Após, foi decidido (Frei “Chiquinho”). Para vice-presidente fazer uma nova impressão das Constituições foi eleito Frei Fidêncio Vanboemmel, para Gerais em português. secretário foi escolhido Frei Marconi Lins de Entrou o tema do Encontro dos Irmãos Araújo. Todos aceitaram e se dispuseram a Leigos da Conferência, a acontecer nos dias assumir as funções para as quais foram eleitos, 28 a 30 de outubro de 2011, em Petrópolis. recebendo os agradecimentos do presidente Foi formada uma comissão para preparar este Frei João Inácio Müller. encontro e foi criado um blog: www.enilcfmb. No dia 25 de agosto de 2011, depois blogspot.com. Assessores deste encontro da celebração eucarística presidida por serão Frei Ivo Müller e Frei Vanildo Zugno Frei Nestor Schwerz, Definidor Geral, e OFMCap. Ficou combinado que a CFMB do café, Frei Carlos Alberto Breis Pereira apóia o Encontro e assume parte das despesas, (Frei “Beto”), representante do Serviço de mas a continuidade destes encontros deve Formação e Estudos (SERFE) veio partilhar ter primeiro a confirmação dos Ministros da com os ministros o andamento deste Serviço Conferência. na Conferência: Experiência “Under Ten” Em seguida se fez um apelo para que cada – a próxima está agendada para 14 a 30 de Entidade enviasse sua contribuição sobre novembro de 2011, em Canindé, CE, junto o questionário enviado pela Comissão da aos romeiros e peregrinos; em 2012, haverá o revisão das Estruturas da Ordem ao presidente Encontro dos Secretários para a Formação e os Frei João Inácio Müller a fim de que ele possa Estudos, em Santarém, PA, nos dias 23 a 27 elaborar o seu relatório a ser enviado à Cúria de julho; Curso de Formação para formadores, Geral. guardiães e animadores vocacionais, em O seguinte assunto foi o Projeto Amazônia. Petrópolis, RJ, em duas etapas: 12 a 14 O Definidor geral Frei Nestor Schwerz de março e 09 a 21 de julho. Em 2013, partilhou uma série de informações sobre o acontecerá a Experiência “Reviver o dom andamento deste Projeto: a nova Fraternidade da vocação”, para os frades em torno dos 25 vai estabelecer-se no Vicariato de Requena, anos de vida religiosa franciscana, no mês de AD CHRONICAM ORDINIS 557 maio; Assembleia Geral do SERFE, em julho Ordem no momento atual, sobre os principais de 2013, com o tema “O frade menor e os temas e desafios tratados no Definitório estudos” – Itinerário formativo, e o assessor geral, apresentou o andamento dos projetos Frei Johannes Freyer. Apresentou também missionários aprovados no Capítulo geral os projetos dos Animadores Vocacionais: de 2009, em especial o da Amazônia, fez Projeto de um Vídeo-Documentário, a ser referência à nova política das bolsas de incrementado com os serviços da Conferência; estudos, às dificuldades pelas quais passam o Projeto da Marcha Luminosa pela Paz e pela Máster em Formação e o da Evangelização, ao Vida, já acontecendo na Custódia das Sete oitavo centenário da fundação das Clarissas, Alegrias de Nossa Senhora, sendo sugerido ao desenrolar das principais Comissões da para todas as entidades; criação de um blog Ordem, e informou sobre os próximos eventos do SAV da Conferência, com links para na América Latina. Seguiu-se um diálogo as entidades; Regimento do SAV-CFMB aberto com a assembléia. a ser apreciado e aprovado. Propostas À tarde, Frei João Inácio deu continuidade apresentadas pela Comissão de Animação aos trabalhos do dia e apresentou o questionário e Dinamização (CAD), reunido nestes dias: da Comissão Fidelidade e Perseverança a ser Formação dos Animadores Vocacionais; respondido pelos ministros, do Mandato 48 Serviço de Animação Vocacional e Formação do Capítulo Geral. Os ministros concordaram Permanente, temática a ser trabalhada no Curso que haja uma presença franciscana no Rio de Formadores, no Máster de Evangelização ou de Janeiro, por ocasião da Jornada Mundial outros cursos; Ano Vocacional Franciscano, da Juventude, em 2013, mas ainda não tem em 2013, por ocasião do II Encontro Nacional clareza de que formas isto acontecerá, deve de Jovens, antes da Jornada Mundial da ser mais amadurecido. Haja encontros de Juventude, no Rio de Janeiro; encontros jovens nas entidades, mas cabe a cada uma ver provinciais dos jovens, em preparação para o como isto se fará. Celebração dos 800 anos II Encontro Nacional dos Jovens; Divulgação do Carisma Clareano – cada entidade procure do Carisma Franciscano, através de panfletos, celebrar e divulgar. Por fim, foi relembrado redes sociais, blogs, informativos, camisetas que a próxima assembléia da UCLAF será etc. em Vila Velha, Espírito Santo, de 05 a 11 de Em seguida, Frei João Inácio acolheu os agosto de 2012. Passou-se à avaliação desta representantes do Serviço Interprovincial Assembleia. E o dia 26 de agosto foi reservado de Evangelização e Missões (SIFEM). Frei para um passeio fraterno na cidade de S. Luís. Jean Souza, Secretário, falou da agenda realizada até agora. E depois apresentou Fr. Nestor Inácio Schwerz a agenda prevista para o futuro próximo: Congresso Internacional de Evangelização, 3. Capitolo elettivo della “Provincia em setembro, em Petrópolis; Encontro Missionera San Antonio” in Bolivia Continental de JPIC, em Quito, Equador; Experiência “Under Ten”, em novembro, em Dal 29 agosto al 3 settembre 2011 si è Canindé; Encontro de Animadores de JPIC e svolto a Tarata, vicino a Cochabamba, il Secretários da Evangelização, 16 a 20 abril, Capitolo elettivo della Provincia OFM in em Campo Grande, MS; Continuidade da Bolivia, presieduto dal Visitatore generale Prioridade Juventude, com realização dos Fr. Oscar Armando Montoya Restrepo. encontros provinciais de jovens em vista da Nel primo giorno si è aperto ufficialmente II Encontro Nacional de Jovens e preparação il Capitolo con la Celebrazione eucaristica da Jornada Mundial da Juventude, no Rio de presieduta dal Definitore generale Fr. Nestor Janeiro; Encontro Continental de Missão e Inacio Schwerz, il quale ha poi coordinato e Evangelização, em 2013. Frei Blásio Kummer, animato, nella mattinata, un ritiro spirituale, animador de Justiça, Paz e Integridade da con una riflessione sulla Fraternità ed una Criação apresentou uma proposta de logotipo scheda per un momento di meditazione para a Missão Franciscana na Amazônia. individuale e dopo la condivisione in gruppi. No momento seguinte, toda a assembléia La mattinata si è conclusa con la meditazione se reuniu para um diálogo fraterno com Frei e la preghiera dinnanzi al Santissimo esposto. Nestor Inácio Schwerz, Definidor Geral, Nel pomeriggio ha tenuto la sua Relazione il o qual partilhou sobre a vida e missão da Visitatore generale, con momento di dialogo 558 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 in aula. Il giorno seguente è stato riservato alla 4. Assemblea dei Definitòri delle Province Relazione del Ministro provinciale e quella del Nord Italia dell’Economo. Assisi, Casa “Leonori”, 05-08.09.2011 Dalle relazioni sono emersi elementi interessanti e importanti: la Provincia ha 1. Cronaca un volto marcatamente internazionale, interculturale a causa dei molti missionari Dal 5 all’8 settembre 2011, presso Casa stranieri di diverse nazioni e delle culture “Leonori” in Assisi, si è svolta l’annuale diverse dei Frati boliviani; con i suoi 127 Assemblea dei Definitòri delle Province del Frati la Provincia è presente in 58 luoghi, Nord Italia (Liguria-Piemonte-Lombardia- in quasi tutte le Province civili, cioè in 48 Veneto- Emilia Romagna-Trentino). Da parrocchie, in 4 Scuole proprie della Provincia diversi anni i frati di queste Province sono ed in altre convenzionate con lo Stato, in 3 impegnati in un cammino di ricerca comune Vicariati Apostolici, in diversi Progetti di con l’obiettivo di costituire un’unica Provincia promozione umana e nei servizi interni; la a partire dal 2016. L’Assemblea annuale è Provincia è attualmente in calo di vocazioni. l’occasione per fare il punto della situazione Inoltre ci sono diversi Frati missionari nei e per definire i passi ancora da compiere, progetti dell’Ordine, ma solo quelli stranieri. affidando ai Definitori provinciali la loro I Frati sono distribuiti in 25 Fraternità e attuazione. manifestano ancora molta vicinanza alla gente, L’Assemblea ha il suo inizio ufficiale nella moltiplicando iniziative in favore della gente, mattina del 5 settembre con la celebrazione in particolare dei poveri. eucaristica presieduta da fr. José Rodríguez Sono emerse dalle Relazioni alcune Carballo, Ministro generale. Nell’omelia priorità: elaborazione di un Progetto di Fr. José ricorda la necessità di “portare a missione e evangelizzazione per assicurare compimento la Parola di Dio” (Col 1,25), delle linee comuni; revisione della vita cioè di portare a tutte le genti la conoscenza fraterna in comune; animazione vocazionale; della Parola del Vangelo. Commentando formazione iniziale e permanente; formazione il Vangelo (Mt 6,6-11) il Ministro auspica dei formatori; ridimensionamento delle per tutti la libertà che viene da una vita presenze e delle strutture. realmente evangelica. L’uomo con la mano Dopo le Relazioni è stata fatta anche la lettura paralizzata che viene guarito dal Signore è della Lettera del Ministro generale al Capitolo. infatti immagine dell’uomo che recupera la Successivamente è stato presentato lo strumento sua libertà per fare il bene, sciolto dai legami, di lavoro preparato con speciale cura e con una dagli affanni della vita. Fr. José esorta ciascun metodologia adatta per i lavori in gruppi e nelle Ministro, Definitorio e Provincia a questa plenarie. Tale strumento aveva come titolo “Re- libertà evangelica, condizione imprescindibile lanzamiento de la vida y misiòn francescana per un buon discernimento per la costituzione hoy en Bolivia”, facendo riferimento a 4 della Nuova Provincia. Gesù chiedendo priorità: la fraternità, l’animazione vocazionale, all’uomo di mettersi al centro, richiama la la formazione permanente e l’evangelizzazione. centralità della persona, ricordando sempre Era previsto un ampio spazio nell’agenda per che -in ogni discernimento- deve esserci il lo studio, approfondimento e le votazioni su primato dell’uomo sulle strutture. queste tematiche. I lavori continuano con la relazione del Il Capitolo si è svolto nella casa di ritiro di Ministro generale, a cui segue un fraterno Tarata, attualmente un centro di spiritualità. confronto. Nel pomeriggio si fa il punto Si tratta di un antico Collegio Apostolico, una della situazione sul lavoro di mappatura delle struttura grandiosa che parla di un passato fraternità presenti sul territorio del Nord Italia glorioso e si situa in piccolo villaggio, in e sui possibili sviluppi futuri. mezzo ad un bosco molto bello. I Frati in quel La seconda giornata, 6 settembre, si apre paese hanno veramente una storia gloriosa da con la celebrazione eucaristica presieduta da raccontare e auguriamo che possano ancora Fr. Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra scrivere una storia significativa sotto l’azione Santa. Nell’omelia egli ricorda la necessità di dello Spirito. ritornare all’essenziale. Per i cristiani, per i frati minori l’essenziale è custodire e intensificare Fr. Nestor Inacio Schwerz il rapporto con Dio. E’ solo da questo rapporto AD CHRONICAM ORDINIS 559 che possono scaturire delle scelte significative. della nuova Provincia. Il confronto ha Ecco allora la strada da percorrere anche nei preso in esame soprattutto il discernimento lavori dell’Assemblea. Il Custode invita poi i intraprovinciale che ogni Provincia ha frati del Nord Italia a pensare ad una soluzione effettuato sulle proprie Fraternità nel corso comune per il Commissariato di Terra Santa del 2010-2011 e ha impostato il lavoro di della Nuova Provincia. discernimento interprovinciale sullo stesso I lavori della giornata si sviluppano tema. poi attorno a tre nuclei: ripensamento B. La nuova fase di lavoro richiede alle sei della formazione iniziale e formazione Province uno sguardo lucido sui cambiamenti permanente interprovinciale; costituzione del epocali e il loro riflesso nell’Ordine come segretariato interprovinciale per le missioni e pure uno sforzo per tradurre nella concretezza l’evangelizzazione; uniformazione delle prassi alcuni criteri e valori che il Ministro Generale, economiche ed amministrative delle Province. nell’introduzione dei nostri lavori, ci ha Il 7 settembre presiede l’Eucaristia indicato come prospettiva di fondo entro Fr. Bruno Bartolini, Ministro provinciale la quale dar vita alla nuova Provincia. Tali dell’Emilia Romagna, che nell’omelia invita a criteri e valori – che hanno guidato i lavori “cercare le cose di lassù”. Invita poi a compiere dell’Assemblea e hanno contribuito ad ispirare con coraggio le scelte necessarie sapendo che, l’elaborazione delle proposizioni che sono come ricorda il Vangelo, ben difficilmente ci state infine approvate all’unanimità – sono in sarà il consenso di tutti. particolare quelli: Nella giornata si rifiniscono le – della centralità delle persone, cioè dei Frati, proposizioni del Documento finale che si – della pluriformità di presenze legate ai discutono poi nei singoli Definitòri. diversi contesti socio-ecclesiali, L’8 settembre, nella festa della natività – dello sforzo di tenere insieme un certo della BV Maria, si celebra l’Eucaristia nella realismo (come ad esempio il tenere in chiesa della Proziuncola. Fr. Bruno Ottavi, debito conto il numero e le forze dei Frati) Ministro provinciale dell’Umbria, nell’omelia con l’apertura al rischio e alla fiducia nella esorta ad aprire il cuore alla speranza in Dio, Provvidenza. che sempre compie le sue promesse. Lo ha fatto con Maria, con san Francesco, con santa 1. Discernimento Interprovinciale Sulle Chiara... non mancherà di compiere la sua Fraternità promessa anche nella vita dei frati. Certo, come è accaduto per Maria, per Francesco 1.1. La Commissione per il discernimento e Chiara, il compimento di Dio si compie in interprovinciale sulle Fraternità modo inatteso, in modo da stupire. Fr. Bruno A. Il Collegio dei Ministri nomina una invita dunque tutti ad essere aperti alla novità Commissione interprovinciale che, a partire portata dal compimento delle promesse. dalle indicazioni dei Definitòri, pervenga entro In mattinata si concludono i lavori aprile 2013 alla formulazione di una proposta dell’Assemblea dopo aver approvato complessiva sui conventi che comporranno all’unanimità tutte le proposizioni del la nuova Provincia. Sulla base di tale lavoro Documento finale, che impegnerà i frati del il Collegio dei Ministri elaborerà la proposta Nord Italia nei prossimi mesi. Il prossimo da inserire nell’Instrumentum Laboris per i appuntamento significativo sarà il Capitolo Capitoli allineati del 2013 (IL 2013). delle Stuoie dei frati delle Province del Nord B. Tale Commissione è composta da 1 che si terrà a Verona dal 10 al 12 aprile 2012. membro del Definitorio di ogni Provincia ed è coordinata da uno dei Ministri Provinciali; 2. Documento finale si avvale dell’apporto della consulenza e può coinvolgere di volta in volta altri soggetti. Dal discernimento intraprovinciale C. L’attività della suddetta Commissione al discernimento interprovinciale avrà inizio con una giornata di lavoro con il Collegio dei Ministri, da effettuarsi entro Premessa ottobre 2011, nella quale i Ministri forniranno A. I Definitòri delle sei Province del Nord tutte le informazioni e le delucidazioni si sono riuniti in assemblea ad Assisi per utili, legate al lavoro di discernimento proseguire il percorso relativo alla costituzione intraprovinciale svolto. 560 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

D. In questo stesso appuntamento 2. Segretariato per la Formazione e gli Studi di lavoro verranno ripresi e riesaminati sia i criteri utilizzati nel discernimento A. Il Segretariato Formazione e Studi intraprovinciale (mappatura 2011) sia quelli avvii una rete stabile di lavoro tra Animatori che sono stati suggeriti nel corso dei lavori vocazionali e Maestri riguardante il dell’Assemblea dei Definitòri di Assisi 2011 discernimento sui candidati e approfondisca (ad esempio, quelli legati alla sostenibilità la riflessione sul rapporto tra tempo di del numero e delle forze dei Frati, alla discernimento e tempo di maturazione della sostenibilità economica, alla pluriformità di scelta vocazionale, tenendo conto delle espressione del carisma, alla territorialità con riflessioni emerse nell’ambito dei lavori attenzione ai bisogni socio-ecclesiali, alla dell’Assemblea su animazione vocazionale, qualità della vita evangelica...), per operare percorso della Formazione iniziale e Under un discernimento che dovrà guidare i lavori 10. della Commissione. B. Si dà mandato al Segretariato Formazione Di questo incontro verrà data ampia e e Studi, in dialogo con il Collegio dei Ministri, puntuale relazione ai singoli Definitòri. di definire entro l’Assemblea del 2012 un E. Al fine di un coinvolgimento più progetto unico di animazione ed accoglienza significativo dei Definitòri nel lavoro di vocazionale per le sei Province. discernimento interprovinciale sulle fraternità C. Il Segretariato continui il cammino della nuova Provincia, la Commissione di ripensamento della Formazione iniziale sarà chiamata, all’inizio dell’Assemblea dei affrontando i nodi irrisolti circa le case di Definitòri 2012, a presentare e sottoporre a formazione e i Centri per gli studi teologici, discussione i risultati parziali del suo lavoro. Il secondo le indicazioni contenute nel Collegio dei Ministri valuterà se organizzare documento “Verso un’ipotesi di lavoro 2011- un ulteriore momento di confronto nel 2013 2012 del Settore Centri di studio” elaborato in vista dell’Assemblea precapitolare dei dal Delegato dei Centri di studio e contenuto Capitoli allineati. nella Documentazione 2011 del Segretariato Formazione e Studi delle Province del Nord- 1.2. Il lavoro dei Definitòri provinciali Italia (p. 96-97). Il Segretariato riferisca Ogni Definitorio elabora e attua un i risultati di questo lavoro al Collegio dei programma relativo alle chiusure dei conventi Ministri entro maggio 2012. già indicati nella mappatura 2011 e di quelli D. Si chiede che i “Lineamenta” per i successivamente indicati dal cammino di Capitoli del 2013 possano servire come discernimento. sussidio per la Fo.Pe. delle sei Province a Questo lavoro sia condiviso dal Collegio partire dall’anno pastorale 2012-2013. dei Ministri. E. Dal 2013 verrà programmato un unico cammino di Fo.Pe. per tutto il Nord Italia, condotto e animato dalla Commissione 1.3. Il lavoro del collegio dei Ministri interprovinciale. A. In riferimento al lavoro che la Commissione per la nuova Provincia 3. Segretariato per le Missioni e l’evangeliz- svilupperà nel corso del biennio, il Collegio zazione dei Ministri favorirà il coinvolgimento tra i Definitòri provinciali e tra i frati al fine di A. Il Collegio costituisce un unico Segreta- promuovere il consenso sulle prospettive riato per le Missioni e l’Evangelizzazione del legate alla costituzione della nuova Nord Italia composto come segue: Segretario; Provincia. 5 Coordinatori/Delegati dei settori parrocchie, B. In vista dei Capitoli allineati con santuari, carità, missioni ad gentes, missioni al un unico (IL 2013) e in corrispondenza ai popolo; eventuali altri Frati e/o esperti nomi- processi decisionali maturati in questi anni, il nati dal Collegio dei Ministri. Collegio dei Ministri metterà a punto: B. Si dà mandato al Segretariato per le – una proposta per governare il processo del Missioni e l’Evangelizzazione di: periodo 2013-2016; – continuare il lavoro di discernimento sulla – una proposta di governo e di animazione Fraternità per le Missioni al popolo e della nuova Provincia l’evangelizzazione; AD CHRONICAM ORDINIS 561

– continuare il lavoro di discernimento sulla la nuova Provincia lo si compie con la costituzione di una Fraternità in un contesto responsabilità e l’impegno di tutti in una di povertà e marginalità da poter avviare continua apertura all’altro nella fiducia e nel 2013. nella sincera disponibilità al mettersi in gioco C. Il Segretariato aiuti i settori ad assumere per costruire insieme una nuova presenza l’evangelizzazione come prospettiva di francescana. fondo e unificante delle diverse attività in esso contenute, contribuendo a delineare 3. Intervento del Ministro generale la missione evangelizzatrice della nuova Assisi, Casa “Leonori”, 05.09.2011 Provincia. Nel rivolgervi il mio più fraterno saluto, 4. Economia desidero esplicitarvi il mio personale interessamento e coinvolgimento nel cammino A. Ogni Provincia preparerà il proprio che le vostre Province stanno facendo ormai da bilancio consolidato gennaio-dicembre 2011 diverso tempo per la costituzione di un’unica secondo lo schema proposto dal gruppo Provincia del Nord Italia. La mia presenza degli Economi provinciali e seguendo alcuni oggi vuole esprimere l’attenzione con la quale principi contabili previamente concordati sto seguendo il vostro cammino, sentendomi tra di loro (il criterio di Cassa, il valore degli realmente parte di esso. Immobili ecc..). Prima di suggerire alcuni punti di B. Nel marzo 2012 si terrà un incontro riflessione che possono essere d’aiuto ai lavori del Collegio dei Ministri con Vicari ed dell’Assemblea, vorrei guardare indietro e Economi provinciali, nel quale ogni Economo scorgere quel tratto di strada che è già stata presenterà il Bilancio provinciale e si avvierà percorsa insieme. Il lavoro di questi ultimi un confronto sullo stato delle economie ed anni è stato molto (si veda il numero degli amministrazioni, cominciando ad affrontare i incontri dei Ministri Provinciali, il lavoro delle problemi. commissioni, le esperienze interprovinciali C. Si dà mandato al gruppo degli Economi già in atto...). Il cammino già fatto è molto provinciali di effettuare uno studio per sia quantitativamente che qualitativamente, valorizzare gli attuali uffici di Economato ma dobbiamo anche dirci con schiettezza provinciale in vista di una collaborazione a che c’è ancora un lungo tratto di strada da servizio delle sei Province. percorrere. Vi esorto dunque ad intensificare il D. Il gruppo degli Economi provinciali cammino nell’ottica di una interprovincialità ultimerà entro il 2011 la messa a punto di uno più profonda, che tocchi realmente la vita schema di rendiconto e del relativo supporto e non solo le strutture (ambito sul quale informatico affinché le Fraternità possano avete già lavoro molto e bene). Le fraternità cominciare ad utilizzarlo a partire dal 1° interprovinciali già esistenti ci dicono che è gennaio 2012. possibile trovare percorsi di riqualificazione E. Si chiede al gruppo degli Economi della vita, che mettono la persona al centro provinciali di procedere nel lavoro di del progetto di vita. Credo che in questo senso mappatura degli immobili e di ultimarla entro sia importante riflettere sul motivo per cui è il 2013. stato possibile realizzare alcuni progetti e altri invece hanno incontrato resistenza e fatica (ad Conclusione es. Antoniano di Bologna). Vorrei rendervi coscienti del momento Prendendo coscienza del lavoro che si storico particolare che stiamo vivendo, poiché deve continuare e in parte avviare, affidiamo anche il ripensamento del progetto di vita e la realizzazione delle proposizioni votate in missione dei frati minori del Nord Italia sia Assemblea al Collegio dei Ministri, ai singoli una risposta a quanto ci riguarda da molto Definitori, ai Segretariati, ai Guardiani delle vicino. Stiamo vivendo un tempo segnato da fraternità locali, a tutti i diversi responsabili un cambiamento epocale, non è una crisi come di settore e di commissioni perché non solo tante altre; viviamo avvicendamenti profondi e portino a compimento quanto richiesto ma velocissimi. Nell’Ordine questo cambiamento aiutino tutti i frati del Nord Italia a crescere è contraddistinto da alcuni aspetti su cui vorrei nella consapevolezza che il cammino verso portare la vostra attenzione: 562 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

1. diminuzione delle vocazioni: è un fenomeno esigenze di una vita realmente francescana. globale che riguarda tutto l’Ordine; Nel lavoro di ridimensionamento 2. abbandoni: sono in continuo aumento e di chiusure si deve tenere conto: (siamo nella Chiesa l’Ordine con più delle emergenze sociali ed ecclesiali abbandoni: circa il 14% del totale). Questo (difficoltà della chiesa locale), della elemento deve portare a riflettere sul senso necessità di una diversificazione delle di appartenenza all’Ordine e a verificare presenze (pluriformità carismatica), le scelte pastorali che si stanno facendo della sostenibilità delle risorse umane ed (le scelte pastorali esprimono una certa economiche (anche se non deve venir meno identità di Frate Minore, e mi sembra che in il coraggio di rischiare e di affidarsi alla alcune zone corriamo il rischio di diventare Provvidenza) e della territorialità. Vorrei un “Ordine parrocchiale”); qui ricordare alcuni criteri importanti 3. invecchiamento: la piramide generazionale per una gestione economica francescana: è invertita (ci sono molti anziani e pochi eticità, trasparenza, solidarietà ad intra e giovani, spesso fragili); ad extra, assicurare la vita e la missione 4. tra i Frati vedo molta stanchezza, lasciando uno spazio alla Provvidenza e al frustrazione e delusione, c’è troppa lavoro (la rendita è anti-francescana). routine... tutto questo porta ad una Concludendo voglio ribadire che il lavoro mancanza di vitalità. svolto è molto buono. Vi esorto ancora una In questo contesto è assolutamente volta a pensare ad una commissione che elabori necessario mettere al centro la persona. Questi un progetto di vita e di evangelizzazione della dati dicono che non si può continuare con nuova Provincia e a passare dalla negoziazione le opere esistenti, è necessario operare un intraprovinciale ad un discernimento ridimensionamento puntando sulla qualità interprovinciale. Vi raccomando alcune della vita, per rivitalizzare l’esistenza delle Priorità che devono guidare il prossimo persone, il carisma e la missione. Si devono cammino: adeguare le opere in funzione delle possibilità 1. pastorale vocazionale, reali; questo criterio di sostenibilità deve 2. formazione permanente, tuttavia essere posto al centro delle scelte con 3. analisi e riflessione sul problema degli l’obiettivo chiaro di garantire una presenza abbandoni (per sostenere la fedeltà), evangelica. 4. nuove forme di evangelizzazione, A questo punto vorrei indicarvi alcune 5. coinvolgimento di tutti i Frati. priorità da tener presente nel lavoro di Auguro a tutti voi un buon lavoro in questi ridimensionamento: giorni di Assemblea e vi assicuro la mia 1. dare il primato alle persone: nel cammino vicinanza fraterna e orante, perché, come ho che state facendo questo significa ricordato sin dall’inizio, questo non è il vostro che dovete verificare e promuovere il cammino, ma il nostro. coinvolgimento di tutti i frati (anche se si sa che è un obiettivo irrealistico), soprattutto Fr. Josè Rodríguez Carballo dei giovani, per far crescere la disponibilità Ministro generale di accogliere e di andare; mi sembra che sia questo il percorso da fare per arrivare a pensare ad un unica Provincia andando 5. X Assemblea dell’UFME: «Europa, una oltre l’interprovincialità e i particolarismi missione e una sfida» provinciali; Lisbona/Fatima, Portogallo, 17-22.10.2011 2. vita e missione veramente significativa: si deve lavorare molto su questo aspetto 1. Programma (spiritualità, fraternità, missione). A questo proposito mi sembra che tra le Lunedì, 17 ottobre molte e necessarie commissioni che avete Arrivi e accoglienza. istituito dovete al più presto creare una 20.00 – Cena commissione che studi un progetto di vita e Serata di fraternità di missione sul quale costruire la vita della Martedì, 18 ottobre nuova Provincia; (Liturgia: COMPI) 3. strutture: devono essere adeguate alle 07.30 – Lodi AD CHRONICAM ORDINIS 563

08.15 – Colazione 07.30 – Eucaristia con Lodi 09.30 – Prima Unità: Assemblea. Saluto 08.15 – Colazione di benvenuto del Presidente, del Ministro 09.00 – Prima Unità: Relazione del provinciale e delle Autorità. Presentazione Presidente uscente; Relazione economica; del programma da parte del Moderatore Chiarimenti. Presentazione dei Presidenti generale. de le Conferenze (breve presentazione: 10.30 – Relazione di Staffan Nilsson, I quanti/dove/case/età media/ministero) contesti sociali e culturali di Europa oggi 10.00 – Pausa 11.00 – Pausa 10.30 – Seconda Unità: Discussione nelle 11.30 – Seconda Unità: Relazione di p. Conferenze ed Elaborazione delle proposte Duarte Barros Da Cunha: Risposte della 13.00 – Pranzo Chiesa 15.30 – Terza Unità: Sessione plenaria: 13.00 – Pranzo Risultato delle discussioni nelle Conferenze. 15.00 – Terza Unità: Elezione dei Presentazione delle proposte da votare. 3 Moderatori e dei 3 membri della 17.00 – Pausa Commissione economica presentati dalle 17.30 – Quarta Unità: Discussione Conferenze e formulazione delle proposte e del 16.30 – Eucarestia al santuario di San messaggio ai Frati. Indicazioni del Antonio Moderatore generale. Prescrutinio per il 18.00 – Lo Spirito di Assisi: Conferenza nuovo Presidente UFME del Ministro generale presso l’Accademia 18.30 – Incontro interreligioso nello spirito portoghese. d’Assisi 20.00 – Cena e Ricreazione 20.00 – Cena e ricreazione 21.30 – Partenza per albergo Sabato, 22 ottobre Mercoledì, 19 ottobre (Liturgia: SUDSLAVICA) (Liturgia: CONFRES) 07.30 – Lodi 07.30 – Lodi 08.15 – Colazione 08.15 – Colazione 09.00 – Prima Unità: Elezioni del 09.00 – Prima Unità: Relazione del Ministro Presidente: La Commissione “I Giovani generale dell’UFME”. Elezione del Vice-Presidente 10.3 – Pausa UFME. Costituzione del nuovo Consiglio 11.00 – Seconda Unità: Presentazione del permanente UFME. Progetto Europa (Vincenzo e Gabrielle) 10.00 – Pausa 13.00 – Pranzo 10.30 – Presentazioni, discussioni e 15.30 – Terza Unità Lavori nei gruppi votazioni delle proposte (presentate dalle linguistici Conferenze, singoli frati/per iscritto/ 16.30 – Pausa Consiglio permanente). Presentazione del 17.00 – Quarta Unità: Lavoro in Assemblea Messaggio ai Frati d’Europa plenaria oppure nei gruppi 12.15 – Eucarestia (presiede il Neo- 19.00 – Eucarestia con Vespri Presidente UFME) 20.00 – Cena e ricreazione 13.00 – Pranzo Giovedì, 20 ottobre (Liturgia: NORDSLAVICA) 2. Cronaca 07.30 – Colazione 08.30 – Partenza per Fatima (Lodi in La X Assemblea generale dell’Unione dei pullman) Frati Minori di Europa (UFME) si è svolta a 11.00 – Eucarestia, presiede il Presidente Lisbona (Portogallo) nei giorni 17-22 ottobre de l’UFME 2011. Erano presenti quasi tutti i Provinciali 13.00 – Pranzo nel Convento francescano e Custodi che sono in Europa e i quattro di Leiria Definitori generali dell’Europa, per un totale 15.00 – Visita a siti storici di 65 presenze, con l’aggiunta del personale 18.00 – Fine della vista di servizio. 20.00 – Cena e ricreazione La prima giornata si è svolta nel Centro Venerdì, 21 ottobre Culturale Francescano, presso la Curia (Liturgia: COTAF) provinciale di Lisbona. Dopo i saluti di 564 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 benvenuto da parte del Presidente, Fr. Vitor Europa, ossia la CONFRES, COMPI, COTAF, Melicias, del Sindaco della città, delle autorità Nord-Slavica e Sud-Slavica. ecclesiastiche e del Ministro generale, il I lavori hanno, poi, continuato nei gruppi dott. Staffan Nilsson, dell’Unione Europea, formati ora dalle Conferenze, per arrivare ad ha presentato i contesti sociali e culturali un testo condiviso di impegni e di orientamenti dell’Europa di oggi, e poi Don Duarte Barros per il cammino futuro dei Frati Minori in da Cunha, Segretario delle Conferenze Europa. episcopali europee, ha parlato delle sfide e Nel pomeriggio di venerdì 21 ottobre è stato delle risposte della Chiesa. In questo modo è eletto il nuovo Consiglio permanente della stato offerto ai partecipanti il contesto socio- UFME che risulta così composto: Presidente: culturale ed ecclesiale che fa da cornice alla Fr. Carlo Serri, Ministro provinciale in Abruzzo presenza francescana. (Italia); Vice Presidente: Fr. Vitor Melicias, Nel pomeriggio i Ministri hanno fatto Ministro provinciale a Lisbona (Portogallo); omaggio a S. Antonio da Lisbona (di Padova), Consiglieri: Fr. Lovro Gavran, Ministro celebrando l’Eucaristia nel Santuario dedicato provinciale a Sarajevo (Bosnia-Erzegovina); a S. Antonio e costruito nel luogo doveva Fr. Filemon Janka, Ministro provinciale sorgeva la sua casa natale. La giornata si è a Poznan (Polonia); Fr. Dominique Joly, conclusa con una Conferenza del Ministro Ministro provinciale a Strasburgo (Francia); generale sullo spirito di Assisi presso e un Delegato delle Province anglofone l’Accademica della cultura di Lisbona, di cui che si trovano nel territorio dell’Europa. lo stesso Ministro generale è membro. L’Assemblea ha inoltre accolto Fr. Paolo Nel giorno seguente l’assemblea si è Maiello, della Provincia del SS. Apostoli svolta nella casa delle Suore Francescane Pietro e Paolo in Roma, come rappresentante Ospedaliere dell’Immacolata Concezione, alla delle Province francescane presso le Istituzioni periferia di Lisbona, dove i Ministri avevano dell’Unione Europea a Bruxelles. anche l’alloggio. La giornata è iniziata con Il sabato mattino sono stati approvati la relazione del Ministro generale, Fr. José dall’Assemblea un Messaggio a tutti i Frati Rodríguez Carballo, sul tema: “Restituire che sono in Europa e il documento finale il dono del Vangelo in una società post- chiamato: Progetto Europa OFM. Costruire moderna”. Dopo un dialogo di chiarimento la casa francescana in Europa. e di approfondimento, è stato presentato L’Assemblea si è conclusa con la l’Instrumentum laboris per il “Progetto celebrazione eucaristica presieduta dal nuovo Europa” voluto dal Capitolo generale (Mandati Presidente della UFME. 26-27). Il pomeriggio è stato interamente occupato dai lavori in gruppi linguistici i Fr. Vincenzo Brocanelli quali dovevano indicare come attuare le proposte contenute nell’Instrumentum laboris 3. Omelia nell’Eucaristia di apertura e proporre almeno un impegno nuovo a partire dell’Assemblea dell’UFME 2011 dalla riflessione del Ministro generale. Lisbona, Casa di Sant’Antonio, 18.10.2011 Il giovedì 20 ottobre è stato dedicato ad una giornata di pellegrinaggio e di spiritualità. Al ALZATEVI, ANDATE: mattino i partecipanti sono andati al santuario L’EUROPA CI CHIAMA di Fatima, dove hanno celebrato una solenne Eucaristia nella nuova chiesa dedicata alla Cari confratelli, Ss.ma Trinità, poi nel pomeriggio hanno il Signore vi dia pace! visitato l’altro santuario mariano a Nazaré, ed hanno anche fatto visita alle Fraternità Sono grato al Signore di poter iniziare francescane di Leiria e di Varatojo, dove l’incontro dell’UFME 2011 in questo luogo sono stati accolti con squisita generosità ed così significativo per tutti noi: nella casa ospitalità. dove Ferdinando – questo era il nome di Gli ultimi due giorni sono stati riservati battesimo di Antonio –, è nato. Infatti, come interamente ai lavori dell’Assemblea. Il venerdì tutti sappiamo, il Dottore evangelico, il Santo mattina sono state presentate le relazioni di tutto il mondo, è nato proprio a Lisbona, a del Presidente uscente, dell’Economo, e dei pochi metri della Cattedrale, precisamente qui, Presidenti delle 5 Conferenze che sono in dove ora ci troviamo. AD CHRONICAM ORDINIS 565

L’incontro dei Ministri provinciali di del Suo Spirito. In questo senso, missione è Europa di quest’anno ha come tema principale partecipazione alla passione del Padre per il quello della nuova evangelizzazione nel mondo, per l’uomo e la sua salvezza. nostro Continente e all’interno di questo tema E proprio perché la missione è inseparabile si tratterà del Progetto Europa, approvato della vocazione, e quindi tocca profondamente nell’ultimo Capitolo generale. Con tale la persona, e proprio perché la missione è progetto noi, Fratti Minori in Europa, oltre a coscienza di essere inviati, la missione è rispondere alla nostra vocazione missionaria urgente, la missione è fuoco che arde, passione – siamo un Ordine missionario –, vogliamo per Dio, passione per il Vangelo, passione per anche rispondere alla chiamata alla nuova la propria identità, passione per l’altro. E se evangelizzazione del vecchio Continente, c’è passione, allora la missione è portata avanti poiché, da terra dove sono germinate e con intelligenza, con creatività e fantasia, con maturate tantissime vocazioni missionarie, è piena dedizione e gratuità, senza tropi calcoli diventata oggi terra di missione a causa del e in ogni tappa della vita anche se in modo secolarismo che impera tra i nostri popoli. diverso. Domandiamoci, però, che cosa s’intende La missione è la mia vita. In questo per missione. Parlando di missione, spesso contesto si capisce molto bene quella nota pensiamo subito all’annuncio, all’azione, a espressione di Paolo: guai a me se non delle attività esterne. Senza escludere niente evangelizzo! Nella chiamata ad essere di tutto questo, si deve dire che si tratta di apostolo delle genti, attraverso un’intensa una visione parziale di missione, di un limite missione evangelizzatrice, Paolo sa che si ambiguo. Missione, infatti, vuol dire qualcosa gioca la propria vita e, quindi, la sua vera di più di tutto questo. Il termine missione autorealizzazione come discepolo. Lo indica qualcosa di molto intenso, di molto stesso si può dire di Francesco e di Antonio, personale e qualificante della propria identità, due grandi e appassionati missionari ed così come il termine missionario ci parla di una evangelizzatori. Questi poteva rimanere persona coinvolta totalmente nell’annuncio tranquillo nel monastero di Santa Croce a del Vangelo. Con ragione nel Documento del Coimbra, dove era entrato come Canonico Capitolo generale 2009, citando un testo della Regolare di Sant’Agostino. Ma lasciandosi Vita Consecrata, si dice che la missione non è interpellare dalla testimonianza dei primi soltanto qualcosa di esterno alla persona, ma martiri francescani nel Marocco, Antonio è la vita stessa e fa parte della nostra identità. diventa Frate Minore e parte. Voleva andare La missione allora non è filantropia, non è in Marocco anche lui, ma il Signore lo porta costituita da semplici operazioni pastorali, in Italia. E lì non inizia immediatamente ma è una grande esperienza di Dio che a predicare, ma attende la chiamata del gratuitamente ci fa dono del Vangelo, del suo Signore per farlo, chiamata che gli giunge Figlio, e che deve essere restituito. in circostanze particolari attraverso i suoi Da quanto detto, si deduce che tra superiori. È l’obbedienza alla chiamata, è la vocazione e missione c’è unione intrinseca. coscienza di sentirsi chiamato ciò che favorisce Non sono esse due realtà che si possono una risposta generosa da parte di sant’Antonio separare, ma la vocazione si manifesta nella e lo fa diventare un grande missionario e un missione e la missione attinge la sua forza e grande apostolo, oltre che il Santo. la sua efficacia evangelica dalla vocazione. La È dal Concilio Vaticano II che si continua a missione, quindi, non è una scelta personale dire: «la Chiesa durante il suo pellegrinaggio in funzione dell’autorealizazione, ma è presa sulla terra è per sua natura missionaria» (Ad di coscienza di essere stati scelti e inviati dal Gentes 2); la Chiesa esiste per la missione; ogni Signore: va’, io ti ho scelto, è l’ordine d’invio vocazione nella Chiesa è data per la missione, di ogni missionario autentico. All’inizio di in tre direzioni: la cura pastorale dei cristiani, ogni missione c’è Lui, che ci dice: Io ti ho la nuova evangelizzazione per coloro che non scelto, Io t’invio. Nella missione c’è Lui, sono più cristiani e la prima evangelizzazione che ci sostiene. Il contenuto fondamentale per i non cristiani. La stessa cosa si può e si della missione è Lui. Ancora di più: la nostra deve dire di noi Frati Minori. Ebbene, oggi missione non è altro che la partecipazione alla sembra che la Chiesa e il nostro Ordine missione dell’inviato dal Padre, il Figlio, che siano poco missionari. Come mai? Le cause a sua volta ci invia e ci sostiene con la forza dell’indebolimento dell’ardore missionario 566 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 nella Chiesa e nella nostra Fraternità senza 4. Conferencia del Ministro general dubbio sono molte e complesse. Alcune Lisboa, 19.10.2011 potrebbero essere le seguenti: se la missione è la misura della nostra fede, come affermava Restituir el don del Evangelio Giovanni Paulo II, allora la poca missionarietà en una sociedad post-moderna è la conseguenza di una certa crisi di fede, che a sua volta ci porta a non lasciarci guidare dalle ispirazioni dello Spirito. Per quanto riguarda il Punto de partida nostro Ordine, lascia intravedere questa causa Entre los muchos proyectos misioneros il Documento del Capitolo 2009, quando aprobados por el último Capítulo general, parla di un certo immobilismo e stanchezza el del 2009, está el Proyecto Europa: “En el missionaria che sembrano esserci tra noi. contexto de una fuerte secularización, típica Un’altra causa può essere la vita imborghesita de Europa, se elabore un proyecto Europa, di coloro che per vocazione dovrebbero essere caracterizado por la internacionalidad y la all’avanguardia dell’evangelizzazione. Altre interprovincialidad, con el objetivo de dar vida cause: la separazione, che spesso facciamo, tra a nuevas formas de evangelización” (Mandato missione e vita; il pensare alla missione come capitular 26). No somos los únicos que se l’insieme delle attività di pastorale esterne alla preocupan de la situación religiosa en Europa, propria vita; l’illusione di trovarci ancora in como tampoco somos los únicos que se una società post-cristiana, quando in realtà ci preguntan como contribuir a la evangelización troviamo nell’era precristiana, come ci ricorda de este viejo Continente. Lo cierto es que dos spesso Benedetto XVI. cosas parecen claras: la necesidad restituir un Lo stesso Pontefice affermava in don que hemos recibido, el don del Evangelio un’intervista durante un viaggio negli USA: «I (cf. Portadores del don del Evangelio [= PdE] campi sono a tutt’oggi pronti per la mietitura; 3.5.11), a través de un compromiso serio a Dio continua a far crescere la messe […] Dio favor de la evangelización de nuestro viejo sta preparando una nuova primavera per la continente, y la necesidad de hacerlo a través cristianità». Non so quanti di noi condividono de nuevas formas o, en mi opinión mejor aún, pienamente questa visione ottimistica del nuevas presencias evangelizadora, capaces de Papa. Eppure per chi vuole oggi essere hacer llegar la Buena Noticia a los hombres y missionario, particolarmente in Europa, è mujeres de hoy. indispensabile avere questo sguardo e, cioè, credere fortemente che non andiamo verso la La situación religiosa de Europa deriva, ma verso una realtà nuova che lo Spirito No pretendo hacer un análisis profundo de sta suscitando attorno a noi: «alzate gli occhi la situación religiosa del continente europeo. la messe è pronta», anche in Europa, ci grida No es el objetivo de esta intervención, y il Signore, particolarmente a chi crede che non tampoco sería la persona más indicada para sia il tempo per la mietitura. Andare o morire, hacerlo. En este contexto sólo pretendo gridava il Comboni indicando l’Africa. Andare presentar algunos elementos que me parecen o morire, ci grida il Signore indicandoci importantes para situarnos mejor a la hora de l’Europa. Il vecchio Contenete ci lancia una elaborar un proyecto de evangelización para sfida: la sfida della nuova Evangelizzazione. Europa. Quale risposta daremo? Questa Assemblea Una aclaración: si el cuadro que presentaré dell’UFME, che ora dichiariamo aperta, non pudiera parecer demasiado oscuro, ello se può non cercare seriamente di dare una risposta debe a una opción. No pretendo esconder el adeguata. Alziamoci! Camminiamo per le bien que existe en nuestra sociedad, pero hay strade della nostra amata Europa bisognosa di momento en que es necesario fijar la mirada en discepoli e missionari. Sant’Antonio ci ottenga la crisis, si queremos salir fuera de ella. dal Signore la grazia di metterci in cammino. Nuestra cultura europea, con innegables Fratelli Ministri OFM dell’Europa: Alzatevi, raíces cristianas, -“la fe cristiana dio forma a andate, l’Europa ci chiama! Europa” (Ecclesia in Europa [= EiE] 108), se presenta hoy como una cultura sin Dios, una Fr. José Rodriguez Carballo, ofm cultura en la que se quiere negar cualquier Ministro generale, OFM relevancia pública a la fe. En muchos casos a Dios no se le niega, simplemente no interesa. AD CHRONICAM ORDINIS 567

El hombre europeo parece mucho más absolutización del elemento emotivo que no preocupado por dar culto a los ídolos de turno: nos hace responsables; falta profundidad, se el bienestar, el poder, el placer, que al Dios juega en superficie, mientras los problemas son vivo y verdadero. cada vez más graves; muchas veces visibilidad Son muchos los que afirman que Europa y fachada esconden un vacío y el hombre tiene sufre una crisis de identidad, “una profunda cada vez menos peso. El hombre de hoy se crisis de valores” (EiE 108). Esta crisis de parece al hombre proskairós, de un momento, valores que vive Europa va acompañada con incapaz de duración, de perseverancia, de frecuencia de la crisis de identidad y de sentido construir historia. Todo ello lleva a una crisis de pertenencia de los mismos cristianos, de de sentido tal modo que el problema en Europa no es Ciertamente que también en nuestra Europa sólo el creciente número de no creyentes o de hay signos positivos a nivel religioso y, por lo aquellos, también en número creciente, que tanto, signos cargados de esperanza. Uno de reniegan abiertamente de la fe. El problema ellos es la llamada conversión eclesiológica tal vez más grave es el creciente número de que se está experimentado al interno de la cristianos adormecidos, de rutina. El problema Iglesia y que lleva a una activa inserción de los no es que el número de cristianos disminuya, laicos en el ministerio de la evangelización. sino el que los cristianos somos, a menudo, También podemos hablar de una conversión poco cristianos, e incluso ateos practicantes. pastoral, que lleva a replantearse muchas Al mismo tiempo aumentan las expresiones de formas de pastoral y de evangelización. Otro un fundamentalismo laicista, llegando a negar signo altamente significativo es un cierto a los cristianos el derecho mismo a intervenir malestar que se deja sentir entre no pocos como cristianos en el debate público, jóvenes por la situación interior en que viven descalificando sus intervenciones con la y que les lleva a buscar un sentido auténtico acusación de buscar injustificados privilegios. y profundo a su vida, y que constituyen un Por otra parte, como ya quedó apuntado, fermento en la gran masa; el fermento de también entre los que se dicen católicos son los mendicantes de sentido y de plenitud. muchos los que viven al margen de los valores Hay también una vuelta de lo religioso. Pero que la Iglesia considera fundamentales, porque ¡atención! Están emergiendo formas de son valores evangélicos, como el de la vida o religiosidad muy lejanas de la Iglesia y de su el de la persona. No es raro escuchar: “Yo soy doctrina. Tengo la impresión de que estamos católico pero no sigo la doctrina de la Iglesia”. caminando hacia un mercado de las religiones. Esto hace que también de Europa se pueda Fácilmente la gente se relaciona con ellas con decir lo que se ha dicho de América Latina la modalidad y la mentalidad de mercado. en Aparecida: Son muchos bautizados, pero Esto hace que a menudo la religiosidad de las pocos son los evangelizados. Si lo que hemos personas es un bricolaje o un collage, siempre dicho es verdad, y creo que lo sea, Europa, más ligado al individualismo y menos a las en su conjunto, es tierra de misión. De ser instituciones. tierra de abundantes misioneros, hoy Europa Entre todas estas luces y sombras, se pasó a ser tierra de misión. En este contexto presenta un problema serio y que se refiere a una nueva evangelización se ha vuelto una la transmisión de la fe que no se da tanto de verdadera y urgente prioridad, también entre manera linear, de generación en generación, los bautizados. de padres a hijos, sino que se juega en los Se tiene la sensación de vivir en un sistema caminos individuales y del mismo mercado. parasitario, paralizado en una crisis que se está La situación no es nada fácil, es más bien volviendo endémica. Muchos viven como si compleja y difícil. Y frente a ella, ¿qué hacer? se les quitase el terreno bajo los pies. La falta de perspectiva de futuro lleva al hombre al La evangelización: respuesta a la situación miedo. Se difunde una inquietud profunda, religiosa de Europa un cansancio mortal y la esperanza, en todas Dostoewskij, uno de los escritores más sus formas, se apaga. Las relaciones están significativos del siglo pasado se preguntaba: “ marcadas por un egotismo que fagocita toda ¿Puede un hombre embebido en la civilización posibilidad de relaciones auténticas y de moderna, un europeo, creer todavía en la responsabilidad; la búsqueda desenfrenada divinidad del Hijo de Dios, Jesucristo? En esto de lo íntimo degenera frecuentemente en una reside, de hecho, toda la fe”. Esta pregunta va 568 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 completada con otra: ¿El hombre de hoy siente por la cual la Iglesia vive para la misión. Esta todavía necesidad de salvación? es la razón por la cual Francisco ha querido Partamos de la hipótesis que la respuesta una Orden misionera ad intra, entre cristianos a ambas preguntas fuese negativa, es decir: (1R 14 ), y ad extra, entre “sarracenos y otros que el hombre embebido en nuestra cultura infieles” (1R 16). no pueda creer y que tampoco le interese Si es cierto que la crisis profunda que la posibilidad de ser salvado, entonces se estamos atravesando es una crisis cultural y plantea otra pregunta a nosotros los creyentes antropológica –es el hombre el que está en y, más concretamente, Hermanos Menores. crisis-, y todos los indicios nos llevan a pensar Partiendo del supuesto que nosotros hayamos que es verdad. Si es cierto que perdiendo a descubierto en Cristo el sentido profundo a Dios nuestros contemporáneos se han perdido nuestra vida, de lo contrario nuestro discurso a sí mismos. Y en cuanto cristianos hemos de no tendría sentido alguno, ¿cómo hacer para decir que asís es. Si es cierto, y también parece que el hombre de esta sociedad postmoderna que lo es, que la vida humana es un camino y pre-cristiana que dice no creer y ni siquiera abierto, un proyecto por completar. Entonces interesarle creer, pueda sentirse interesado las preguntas fundamentales son: ¿cómo para seguir un camino de fe y, de este modo superar esa crisis cultural y antropológica? llegar a creer en Jesucristo? Y también: ¿Cómo el hombre de hoy puede encontrarse a ¿cómo hacer para que cuantos dicen creer sí mismo? ¿Cómo puede completar el proyecto en Jesucristo, pero cuya fe está aletargada, de su vida? puedan redescubrir el entusiasmo para ser La Iglesia trata de responder a todas estas discípulos y misioneros en la cultura actual? preguntas con la Evangelización, con la Estas son preguntas que no podemos dejar restitución del don del Evangelio. A través de plantearnos, son interrogantes que no de la evangelización es como si la Iglesia pueden dejar de provocarnos y de ponernos dijese: Yo tengo la respuesta a esas preguntas en actitud de búsqueda de una respuesta que atormentan al hombre de hoy. Jesús es el adecuada. Quien se ha encontrado con Cristo camino para completar el proyecto de vida no puede menos de comunicar ese encuentro que te ha sido dado, Jesús es el único que te a los demás, como hizo Juan Bautista con puede llevar a encontrarte a ti mismo. Jesús es sus discípulos (cf. Jn 1, 29-37), como hizo el único que puede llevar al hombre de hoy a Andrés con Simón, su hermano (cf. Jn 1, 41- superar esa crisis cultural y antropológica que 42), como hizo Pablo, hasta convertirse en está viviendo. Apóstol de las gentes. Con razón el documento final de nuestro Evangelización permanente y nueva último Capítulo general, Portadores del evangelización don del Evangelio, nos pide ser autocríticos La Iglesia ha evangelizado desde siempre. y preguntarnos si “el inmovilismo y la Lo hace a través de la celebración de los instalación que amenazan con paralizar el sacramentos y del anuncio de la Palabra. dinamismo evangelizador no estarán hablando Esta evangelización ha dado y sigue dando de una crisis de fe que toca a algunos de sus frutos en la vida de muchas personas. nosotros” (PdE 12). Y es que, como dice el Gracias a ella son muchos los que encuentran mismo documento, “la vida tocada por el sentido pleno a sus vidas. Sin embargo son dinamismo del Evangelio se convierte en muchos, muchísimos, los que hoy en día no pasión desbordante por el Reino” (PdE 28). encuentran el Evangelio en la evangelización “Los llamó para que estuvieran con él y permanente o clásica de la Iglesia, es decir, para enviarlos a predicar” (Mc 3, 14). No basta no encuentran una respuesta adecuada a la estar con el Señor, es necesario anunciarlo a pregunta ¿cómo vivir? Por este motivo es los demás. En este sentido Pablo decía: “Ay necesaria una nueva evangelización que, sin de mí si no evangelizara” (1Co 9, 16). Quienes interrumpir la evangelización permanente, han sido llamados a ser sus discípulos, son sea capaz de hacerse escuchar por el creciente llamados a ser sal y luz (cf. Mt 5, 13-14), son número de personas que no encuentran acceso llamados a dar sabor a la vida e iluminar a a la evangelización clásica (cf. Juan Pablo todos los mendicantes de sentido y de plenitud. II, Discurso a la XIX Asamblea Plenaria Esta es la gran responsabilidad que incumbe del Celam, Haití 1983). Si el Evangelio es a todos los discípulos. Esta es la razón última un don llamado a ser restituido (PdE 11), la AD CHRONICAM ORDINIS 569

Iglesia, y con ella todos nosotros (cf. PdE 10), El método de la nueva evangelización nos sentimos obligados a buscar nuevas vías Del misterio del grano de mostaza deriva el para llevar el Evangelio a todos. La Iglesia método justo de la nueva evangelización. Es no puede contentarse con el hecho que del cierto que se deben tener razonablemente en grano de mostaza haya crecido el árbol de la cuenta los métodos modernos para hacernos Iglesia universal. En esta situación que vive escuchar, o, mejor aún, para hacer accesible y la humanidad y particularmente Europa, la comprensible la voz del Señor, dando espacio Iglesia está obligada a osar de nuevo con la a aquel que es la el Camino, la Verdad y la humildad del pequeño grano, dejando a Dios Vida. De hecho, tratándose de dar espacio a el cómo y el cuándo crecerá (cf. Mc 4, 26-29). aquel al que anunciamos, hemos de asumir la No es que la evangelización que hemos expropiación como condición fundamental llamado permanente haya perdido su valor. para un verdadero empeño evangelizador. Ésta, como afirma el documento final de nuestro El signo del Anticristo es hablar en el propio Capítulo, “mantiene su validez” (PdE 17; cf. nombre. El signo del verdadero evangelizador Mandato capitular 19). Tampoco se trata de es hablar en nombre del que lo ha enviado. contraponer la evangelización permanente a la Como el Hijo habla en nombre de su Padre, nueva evangelización, y viceversa. De lo que así el evangelizador. Esto supone una relación se trata es de poner vino nuevo en odres nuevos íntima y profunda del que anuncia el Evangelio (Mt 9, 17). Las situaciones han cambiado, con el Padre. El diseño trinitario manifestado las preguntas existenciales también. En este en el Hijo que no habla en nombre propio contexto estamos llamados a dar preferencia sino en nombre del Padre, muestra que la a la nueva evangelización, sin descuidar las evangelización no es simplemente una forma actividades de la evangelización permanente u de hablar, sino de vivir: vivir en la escucha y ordinaria (cf. Mandato capitular 20). hacerse portavoz del Padre. Jesús predicaba de día y oraba de noche. He ahí el verdadero La tentación de éxito fácil y rápido modelo para el evangelizador. No podemos En esta búsqueda de nuevas presencias y ganar nosotros a los hombres. Debemos nuevas formas de evangelización hemos de obtenerlos de Dios para Dios. Todos los estar atentos a no ceder a la tentación de la métodos están vacíos si no tienen en su base la impaciencia, de buscar inmediatamente el oración. La palabra del anuncio siempre debe éxito y los grandes números. Este no es el recubrir una vida de oración, de comunión método de Dios, no es el método adecuado con el Padre. Y puesto que el Señor Jesús y para la nueva evangelización. Para la el Espíritu Santo construyen la Iglesia y se evangelización, instrumento y vehículo del comunican en ella, evangelizar comporta Reino de Dios, es siempre válida la parábola escuchar su voz en la Iglesia. del grano de mostaza (cf. Mt 4, 31-32). El Otro elemento esencial de la evangelización Reino de Dios, al igual que todas las cosas es que esta estrechamente ligada a la cruz. El grandes, siempre vuelve a comenzar bajo camino de Jesús fue todo él camino hacia la este signo: el signo del pequeño grano, con cruz, camino hacia Jerusalén, donde redimirá humildad, como diría Teilhard de Chardin. el mundo con la muerte en cruz. La pasión es Este es el modo de actuar de Dios en la la fuente inagotable de vida para el mundo: historia. Dios no elige a Israel por ser un la pasión da fuerza a su palabra. Así como el pueblo, se trata del pueblo más pequeño de los grano debe morir para dar fruto (cf. Jn 12, 24), pueblos, sino porque lo ama. En la historia de así también el éxito de la misión del apóstol la salvación Dios no cuenta con los grandes está en el sufrimiento, en la pasión y muerte números, el poder exterior no es el signo de (cf. 1Cor 2, 1-5; 2Cor 5, 7; 11, 10ss; Gal 4, su presencia. Un viejo proverbio afirma que 12-14). No se puede dar vida a los otros sin dar “el éxito no es un nombre de Dios”. La nueva la vida por los otros. evangelización debe someterse al misterio Benedicto XVI en el 2009 afirmaba: “La del grano de mostaza sin pretender el éxito fe exige ser transmitida: no nos ha sido dada inmediato. Al igual que en la historia de la sólo para nosotros mismos, para la salvación salvación donde contemporáneamente se vive personal de nuestra alma, sino para los otros, el Viernes Santo y el Domingo de Pascua, así para este mundo y para nuestro tiempo”. la Iglesia es al mismo tiempo un gran árbol y Esto comporta la capacidad de pensarnos un pequeño grano de mostaza. siempre, en todo lo que la vida nos ofrece, en 570 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 referencia al mundo al cual somos enviados. comienza por poner en discusión el propio y No podemos dar la espalda al mundo en que el común modo de vivir, dejar entrar a Dios vivimos, “particularmente en estos tiempos en en los propios criterios de la vida, vivir según los que la cultura postmoderna, con su caudal la lógica del Evangelio. En otras palabras, la de oportunidades pero también de incertezas, evangelización ha de llevar a no vivir como desencanto y escepticismo, nos plantea tantos viven todos, a no hacer como hacen todos, sino desafíos” (PdE 29). Nuestra vida y misión a vivir un nuevo estilo de vida, una vida nueva, nunca pueden ser ajenas “a la vida de nuestros que no se quede en algo puramente individual, pueblos y lo que la afecta” (PdE 30). Al sino que lleve a crear espacios comunitarios de respecto Walter Kasper tiene unas palabras vida nueva. que nos deberían llevar a reflexionar: “La Otro contenido esencial de la nueva realidad de un mundo sin Dios, delante de evangelización es el Reino de Dios, el anuncio la cual nos encontramos, es en parte sólo la de que Dios existe, de que Dios vive, de reacción a un Dios sin mundo” (W. Kasper, que Dios actúa en la historia humana. Si Il mondo come luogo del Vangelo, en Fede e el verdadero problema de nuestro tiempo Storia, Brescia 1975, 160). Y comenta Bruno es la “crisis de Dios”, la ausencia de Dios Forte: “Una Iglesia que proclama la verdad en camuflada por una religiosidad vacía (J.B. sí, que viene de lo alto y que debe simplemente Metz), entonces la evangelización debe hablar ser pasada al mundo, corre el riesgo de resultar de Dios. En una sociedad como la Europea totalmente extraña e indiferente al mundo” (B. donde muchos viven como si Dios no existiese Forte, Il Vangelo della carità sorgente, anima y si existe no les interesa, la evangelización, e scopo delle nostre opere, Convegno di Assisi antes de nada, tiene que hablar de Dios, de un del 14 ottobre 2009). Una evangelización que Dios presente, de un Dios que nos conoce y no tenga en cuenta la realidad del momento nos escucha, de un Dios que entra en la historia presente corre el riesgo de presentar un “Dios del hombre para hacer justicia. sin mundo” y un mensaje cristiano que nada La nueva evangelización tampoco puede tiene que decir a la búsqueda de sentido de prescindir del anuncio explícito de Jesucristo muchos de nuestros contemporáneos. Hay que como el Emmanuel, el Dios con nosotros, la saber hablar de hoy de tal modo que el hombre concreción del “Yo-soy”. En este contexto hay de hoy se interese por él. Es necesario fantasía que presentar el seguimiento de Jesús como y creatividad para hacer comprensible el camino de asimilación de Cristo, y así llegar Evangelio para nuestra cultura (cf. PdE 8-9). a la unión con Dios. Jesucristo debe ocupar Por su parte san Pedro nos ofrece algunas el centro de la nueva evangelización. No hay indicaciones importantes a la hora de realizar evangelización sin poner a Jesús en el centro. el ministerio de la misión/evangelización. En El Cardenal Ratzinger afirmaba en el 2001: una situación de dispersión, de fragmentación, “… la primera palabra de la Iglesia es Cristo y sometida a todo tipo de dificultad –tal era y no ella misma. La Iglesia está sana en la la condición en que vivía la comunidad de medida en que toda la atención se vuelve hacia Pedro-, el Apóstol dice a los cristianos de su él. De hecho, una Iglesia que sólo existiese comunidad: “Estad prontos a dar razón de la para ella sería superflua”. esperanza que habita en vosotros a cuantos Finalmente, otro tema que debe entrar en os la pidan” (1P 3, 15). Y todo ello, añade el nuestra evangelización es la vida eterna. Si Apóstol, “sea hecho con dulzura, respeto y la evangelización consiste, como ya hemos recta conciencia” (1P 3, 16a). Creo que estas dicho, en el anuncio del Reino, es también indicaciones son muy oportunas para todos los anuncio de nuestra responsabilidad. El hombre tiempos, también para los nuestros. no puede hacer lo que quiere. Él será juzgado. Él debe dar cuenta de sus actos. Dios hace Los contenidos esenciales de la nueva justicia y sólo él puede hacerlo al final de evangelización cuentas. La evangelización ha de comunicar El contenido fundamental de la nueva al hombre que hay justicia. La vida eterna se evangelización, como de la evangelización sitúa dentro del contexto de la justicia divina. permanente, es la conversión. Jesús inicia su ministerio con estas palabras: “convertíos y Una urgente necesidad de discípulos y creed en el Evangelio” (Mt 1, 15). Según esta misioneros invitación de Jesús, la nueva evangelización Ante la exigencia de una nueva AD CHRONICAM ORDINIS 571 evangelización, una urgencia aparece clara: fraternidades para relanzar una nueva misión la necesidad de verdaderos discípulos y evangelizadora” de audaces misioneros. El día antes de su En estos últimos años hemos tenido tres elección a la sede de Pedro, el Cardenal encuentros internacionales sobre nuevas Ratzinger decía: “De lo que tenemos presencias y nuevas formas de evangelización necesidad en este momento de la historia es en Europa. El último se celebró hace tan de hombres que, a través de una fe iluminada sólo unos meses en Sassone (Roma). En y vivida, hagan creíble a Dios en este mundo. estos encuentros se han ido discerniendo Necesitamos hombres que tengan la mirada los elementos que deberán caracterizar fija en Dios, aprendiendo de él la verdadera estas nuevas presencias y fraternidades humanidad. Tenemos necesidad de hombres evangelizadoras en Europa. Entre otros cuya inteligencia esté iluminada por la luz de elementos ha habido un consenso generalizado Dios y a los cuales Dios abra su corazón, de sobre los siguientes elementos: tal modo que su inteligencia pueda hablar a la El primado de Dios. Si nuestra sociedad inteligencia de los otros y su corazón pueda está marcada por un proceso profundo de abrir el corazón de los otros. Sólo a través de secularización y por un laicismo no disimulado, hombres tocados por Dios, Dios puede volver cuyo resultado es la creciente increencia de a los hombres”. muchos de nuestros contemporáneos, las La nueva evangelización parte de la nuevas presencias evangelizadoras han de credibilidad de nuestro vivir como creyentes dar a Dios un primado real, como principio y de nuestra convicción que la gracia actúa integrador de la vida y misión de quienes y transforma hasta el punto de convertir el desean participar desde dichas presencias a corazón. El mundo de hoy necesita amor, la nueva evangelización. Sólo Dios puede porque, desgraciadamente, conoce sólo los mantener la frescura de los inicios y sólo él grandes fracasos. Aquí nace, probablemente, puede infundir la fuerza necesaria para dar una la paradoja que se abre ante nuestros ojos y respuesta adecuada a los signos de los tiempos que provoca la mente a reflexionar sobre el (CIVCSVA, Partir de Cristo 20). Una nueva sentido de tal situación. Mirar al futuro con la presencia evangelizadora que responda a las certeza de la esperanza es lo que no permite exigencias de la nueva evangelización, en un que permanezcamos encerrados en una especie modo o en otro, debe manifestar en su vida, y de romanticismo que sólo mira al pasado, ni de por lo tanto también en el tiempo que le dedica caer en un horizonte de utopía porque enfermos concretamente a Dios, el primado que le dedica. de hipótesis que no podrán tener una necesaria Un tiempo de oración prolongado y de calidad, confrontación. La fe nos compromete en el hoy será el alimento de la nueva presencia, la sabia que vivimos. No responder, permaneciendo que fecundará su nueva acción apostólica. Sin encerrados en nuestras sacristías sería hacer oración la nueva presencia pronto será vieja. vano Pentecostés. Es el tiempo de abrir de Este primado de Dios del que estamos par en par las puertas y volver a anunciar hablando nos ha de llevar a no renunciar a lo la resurrección de Cristo de la cual somos negociable en nuestra vida de consagrados, y, testimonios. al mismo tiempo a responder con creatividad a la realidad cambiante de nuestro tiempo. Lo no Nuevas presencias evangelizadoras negociable son fundamentalmente los valores A la luz de todo lo dicho estamos llamados evangélicos que marcan nuestra identidad de a crear nuevas presencias evangelizadoras, Hermanos Menores. La creatividad que se nos creadoras de nuevas formas, de tal modo que pide es una creatividad evangélica, capaz de puedan entrar en el “atrio de los gentiles” para responder a la voluntad salvífica del Dios de hacer escuchar en él “la voz del Hijo de Dios” Jesucristo que quiere que todos los hombres (CtaO, 9). “tengan vida y vida en abundancia” (Jn 10, El Proyecto Europa OFM, se propone 10). El primado de Dios significativo para participar activamente a la construcción el hombre de hoy ha de traducirse en una de la Europa según los valores cristianos y espiritualidad en tensión dinámica: místicos franciscanos. Para ello acentúa, a mi modo y profetas; una espiritualidad de presencia: de ver muy justamente, la importancia discípulos y testigos; y una espiritualidad de nuevas presencias, o fraternidades unificada: hijos del cielo e hijos de la tierra. nuevas, y se propone, “revitalizar nuestras Una vida fraterna significativa: humana 572 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 y humanizante, en la que cada uno acepte al sea misionera (cf. PdE 9). Una vida fraterna otro como un don del Señor (cf. Test 14), y en misionera, en la que se acoge el Evangelio la que se busque constantemente los medios como fundamento de la misma y se restituye necesarios para recrear comunión, mutua con la vida y la palabra. Una vida fraterna en comunicación, donde cada uno manifieste la que los hermanos, al igual que Francisco con familiaridad al hermano sus propias y los primeros hermanos, toman en serio necesidades (2R 6, 8), calor y verdad en las el Evangelio, aún en sus exigencias más relaciones interpersonales (cf. PdE 27). radicales, dejan que sea el Evangelio a cambiar Una vida fraterna significativa será aquella su corazón y lo restituyen, a los de cerca, que esté animada por un proyecto fraterno evangelización inter gentes y a los de lejos, de vida y misión, elaborado por todos los evangelización ad gentes. En este contexto se miembros de la fraternidad en el que se dé siente la necesidad de trabajar con los laicos y mucho espacio al compartir fraterno. Un la familia franciscana (cf. PdE 25-26). proyecto evaluado constantemente. Dicho Una vida de menores entre los menores. proyecto no debe tener como primera Una vida que haga de la simplicidad, la preocupación la eficacia operativa, sino la frugalidad, la austeridad y la libertad frente necesidad de integrar el conjunto de la vida a las cosas, el sabor y el gusto de la vida y misión dentro del marco de las prioridades cotidiana. Una vida que se deja interrogar de la Orden, de tal modo que entre ellas y la por la vida de los hombres y mujeres de misión evangelizadora haya una dinámica nuestro tiempo, y que hace opciones concretas circular de retroalimentación (PdE 28). coherentes con nuestra condición de menores, Una vida fraterna significativa comporta de hombres que han profesado vivir sin nada vivir desde la lógica del don, donde uno se de propio, de hombres libres y liberadores. entregue de todo corazón a la fraternidad. Una vida así será la protesta profética de los Una vida fraterna así será la mejor respuesta Hermanos Menores al consumismo reinante que podemos dar al fuerte individualismo, y a los desequilibrios económicos y sociales. a la soledad en que viven muchos de En este contexto tendremos que descubrir la nuestros contemporáneos, al egoísmo, a la gracia del trabajo (cf. 2R 5) y el valor de la discriminación, y a la exclusión, y será también solidaridad existencial, no sólo asistencial, con una oferta alternativa a la lógica de la ganancia los últimos: menores entre los menores. No y del poder, que caracterizan nuestra sociedad podemos vivir una espiritualidad desarraigada (cf. PdE 9). y ajena a la vida de nuestros pueblos y a todo lo La vida fraterna de la que estamos hablando que les afecta: “la llamada justicia ambiental, será más significativa en la medida en que la no violencia activa, los refugiados, los esté caracterizada por la internacionalidad emigrantes, los sin tierra, las minorías y la interprovincialidad, como nos pide el écnicas, el uso ético y solidario de las fuentes mandato capitular referente al Proyecto financieras o la epidemia del VIH-SIDA son Europa (cf. Mandato capitular 26). De este realidades que han de hacerse presentes en modo responderemos mejor a nuestro ser nuestras vidas y en nuestros ministerios (cf. fraternidad universal y también a lo que PdE 30). parece caracterizar cada vez más nuestra Una vida inculturada e inserta. Como sociedad, la globalización, pero al mismo frailes del pueblo, las nuevas presencias tiempo denunciaremos la fragmentación y las han de estar en contacto con la realidad divisiones que existen en la sociedad de hoy. social del pueblo, dejándose interrogar por En este sentido hemos de trabajar intensamente fenómenos como: “la interculturalidad, la para cruzar toda clase de fronteras, geográficas reivindicación y defensa de los derechos y antropológicas, así como para romper humanos, la emergencia y la visibilización con nuestros provincialismos todavía muy de minorías de todo tipo, la crisis del modelo marcados. “Evangelizar implica tratar de económico neoliberal que depaupera sin más hacer porosos nuestros límites para permitir a los sectores pobres de nuestras poblaciones, el flujo de la intercomunión” (PdE 22), como el ecocidio despiadado…”, a través de los nos recuerda el documento final del Capítulo cuales nos habla el Espíritu y que piden de general 2009. nosotros una respuesta (cf. PdE 14). “No La fraternidad será fraternidad signo, podemos elaborar un proyecto fraterno de fraternidad profética en la medida en que vida y misión sin conciencia social” (PdE AD CHRONICAM ORDINIS 573

29). Leer los signos de los tiempos y lugares franciscana bizantina en Ucraina. es hoy en día una urgencia para nosotros • También se auspicia una peregrinación que somos por profesión y queremos ser en periódica de todos los franciscanos a realidad menores entre los menores, “Una Lourdes. presencia evangélica entre ellos sería un signo En todo este esfuerzo se prevé que haya una de restitución particularmente elocuente en red de esta nuevas fraternidades o presencias. este mundo donde sólo el flujo del dinero, La coordinación de éstas podría correr a cargo bienes y servicios encuentra libre tránsito, de la fraternidad de Palestrina. no así las personas, y tanto menos los pobres, sacramentos del Hijo de Dios que fue pobre y Para concluir huésped” (PdE 23). Como se puede ver nuestra misión Este aspecto de nuestras nuevas presencias evangelizadora no es algo meramente externo o fraternidades nuevas tiene mucho que ver con a nuestra vida, sino que es la vida misma la que la itinerancia. No sólo una itinerancia física evangeliza. Por tal motivo se pide que nuestras o geográfica, sino también una itinerancia fraternidades, llamadas a evangelizar, se dejen espiritual que nos permita escuchar la voz del evangelizar primero. Y es por ello que también Espíritu y seguirla fielmente. Sólo la apertura entre misión evangelizadora y las prioridades incondicional al Espíritu dará real novedad a de nuestra forma vitae debe haber una nuestras presencias, dinamicidad y juventud interrelación relación, y entre espiritualidad, a nuestras fraternidades, y al mismo tiempo vida fraterna y misión, los tres pilares de toda nos abrirá a la fantasía y a la creatividad vida religiosa (cf. Benedetto XVI, Udienza ai evangélicas, alejándonos de la mediocridad. Superiori Generali, 26 novembre 2010), debe Esta itinerancia es lo que yo llamaría vivir en darse una dinámica circularidad. estado permanente de fundación y mantener En definitiva, en último análisis, de lo que vivo el espíritu vocacional. Se podría llamar se trata es de crear presencias caracterizadas también espíritu de conversión. Este espíritu es por la novedad que viene de la fuerza y el secreto de la vitalidad y de la significatividad actualidad de nuestra forma de vida y de la de las nuevas presencias. fuerza del Espíritu. Este doble manantial de significatividad par nuestras presencias nos Nuevas formas de evangelización hará vivos, valientes, audaces, a la vez que muy Con las nuevas presencias, el Proyecto humildes, pues sabemos que todo ello viene Europa OFM desea promover nuevas formas de lo alto. Europa necesita de hombres que se de evangelización que responden a algunas dejen guiar por el Espíritu y que con su vida y urgencias de hoy, y tengan en cuenta algunas palabra inviten a un modo alternativo de vida y posibilidades reales ya existentes en nuestro hagan gustar la belleza de creer en Cristo. Por continente. El Proyecto prevé, entre otras otra parte nuestro carisma es profundamente nuevas formas de evangelización: actual y tiene en sí mismo posibilidades de • La presencia entre migrantes. Para ello responder a las grandes expectativas del se pide que los Delegados provinciales hombre de hoy. de JPIC elaboren “Líneas guía para el trabajo pastoral OFM con los migrantes en Fr. José Rodriguez Carballo, ofm Europa”, teniendo en cuenta la dimensión Ministro general, OFM social y los derechos del hombre. • Una atención especial a los jóvenes, organizando y participando activamente 5. Progetto Europa OFM en el “Franciscan European Meeting”, que Lisbona, 22.10.2011 próximamente se celebrará en Polonia, en continuación con el celebrado hace dos años Costruire la casa francescana en Santiago de Compostela; y colaborando in Europa con la Fraternidad del Camino de Santiago de Compostela que la Provincia de Santiago La X Assemblea dell’UFME, celebrata (España) ha ya establecido en el Cebreiro. a Lisbona nei giorni 18-22 ottobre 2011, • Iniciar una presencia franciscana en las ha riflettuto su alcuni aspetti riguardanti Instituciones Europeas en Bruselas, y il progetto Europa richiesto dal Capitolo prestar particular atención a la presencia Generale 2009. Sono state riprese le proposte 574 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 che erano state approvate dall’Assemblea Si conferma la validità dell’iniziativa precedente di Bruxelles 2010; sono state da realizzare orientativamente ogni 3 anni, rielaborate da un’apposita commissione e facendo attenzione che non coincida con altre ripresentate come Instrumentum laboris. Il vivo iniziative simili. desiderio di impegnarci nella costruzione della I giovani frati della Commissione siano casa comune europea come casa della pace e accompagnati dal Consiglio UFME. come segno di pace, si esprime ora in modo particolare nei seguenti cammini e impegni. 6. Presenza francescana presso le Istituzioni Europee a Bruxelles 1. Sensibilizzare tutti i Frati sul “Progetto È importante che l’avviato progetto per Europa OFM” creare relazioni con le Istituzioni Europee Il Consiglio permanente UFME istituisca si faccia in maniera francescana e in un Segretariato Operativo che curi in collaborazione con la nostra fraternità a particolare il sito web e si adoperi per una Bruxelles. maggiore comunicazione con le Conferenze e le Province, individuando persone disponibili 7. Sostenere la presenza francescana in allo scopo. Ucraina Per quanto riguarda i Documenti Si costituisca il Fondo finalizzato presso dell’UFME è sufficiente distribuirli nelle tre il Segretariato generale per le Missioni e lingue ufficiali, lasciando alle Conferenze e l’Evangelizzazione in collaborazione con alle Province la traduzione nelle altre lingue. il FMO di Vienna. Si invii alle Conferenze una comunicazione autorevole al riguardo 2. Promuovere le “nuove presenze” (Ministro generale o Definitori delle evangelizzatrici in Europa Conferenze Europee) con indicazioni I Ministri favoriscano la crescita di una rete specifiche circa le finalità e i bisogni. I di nuove presenze evangelizzatrici, coordinate progetti finanziati siano sottoposti a verifica e dal Segretariato Generale per le Missioni approvazione previa da parte del Definitorio e Evangelizzazione ed attuino un adeguato generale e a dare un rendiconto trasparente al discernimento coi frati che fanno richiesta Definitorio generale e all’Assemblea UFME. di partecipare a tali fraternità, permettano l’inserimento di coloro che saranno ritenuti 8. Sviluppare una riflessione e delle proposte adatti. per una presenza francescana tra i Tali fraternità abbiano un’apertura europea, Migranti in spirito di cooperazione tra le Conferenze Il Segretariato UFME raccolga e faccia che compongono l’UFME. conoscere alle Province, tramite il sito, le esperienze già in atto. 3. Formazione missionaria dei Frati e dei laici Il documento di GPIC sia semplificato e Si conferma la proposta di Bruxelles 2010 chiarito in alcuni punti, di modo da avere una sulla formazione dei frati alla missione. maggiore diffusione tra i frati. Per quanto riguarda la formazione dei laici è più facilmente realizzabile a livello 9. Sviluppare la conoscenza delle lingue per interprovinciale o di Conferenza. favorire l’internazionalità Siamo consapevoli dell’importanza 4. Collaborare con la Fraternità lungo il dell’apprendimento delle lingue; siamo Cammino di Santiago di Compostela soddisfatti dell’accoglienza offerta dalle Riteniamo importante la collaborazione dei Province per lo studio delle lingue, riteniamo frati dell’UFME con la fraternità sul Cammino che vada proseguito. di Santiago. L’UFME promuova e coordini le diverse I frati della Provincia di Santiago si richieste e le offerte di accoglienza. impegnino a mantenere il nucleo stabile di questa fraternità e a far conoscere il suo 10. Pellegrinaggio francescano periodico a progetto di vita fraterna a tutta l’UFME. Lourdes Si sostiene l’iniziativa del pellegrinaggio 5. Sostenere e organizzare periodicamente per il 2012. Ci sia almeno una giornata vissuta l’European Franciscan Meeting in comune e si conoscano in tempo programmi AD CHRONICAM ORDINIS 575 e altre informazioni utili alla preparazione e già di per sé un grande sacramento, che nutre all’accompagnamento dei pellegrini. la comunione fraterna, ed infiamma il comune desiderio di vivere il carisma francescano 11. Assumere e celebrare “lo Spirito di nel “qui” ed “ora” della nostra Casa comune Assisi” europea. È importante continuare nel cammino 2. Nel corso della nostra Assemblea ci intrapreso, valorizzando in comunione con siamo messi in ascolto della società civile e le chiese locali, ciò che fanno le commissioni della Chiesa che vive in Europa. Siamo stati per il dialogo ecumenico, interreligioso e accolti dal Sindaco della Città di Lisbona, interculturale all’interno delle Conferenze, Antonio Costa e dal Patriarca, José da Cruz comunicando le iniziative svolte e Policarpo, che ci hanno invitati a recuperare condividendo (attraverso il sito UFME) i i fondamenti della nostra spiritualità e a materiali predisposti per tali incontri. favorire sempre più il dialogo interculturale, quali preziosi contributi per ridare un’anima al 12. Altri impegni Vecchio Continente. Il signor Staffan Nilsson, a. Per le prossime assemblee dell’ UFME Presidente del Comitato economico e sociale favorire incontri anche esperenziali, europeo (CESE), ci ha ricordato le difficoltà partendo dalla vita stessa delle Province o legate alla crisi economica e finanziaria da esperienze significative. vissute oggi da molti Paesi e persone, e ci ha b. Riteniamo importante che le Province presentato le sfide dello sviluppo sostenibile, abbiano un’attenzione particolare alla solidale e attento al creato. P. Duarte Barros nostra presenza in città universitarie per da Cunha, Segretario del Consiglio delle potervi sviluppare una pastorale culturale, Conferenze episcopali d’Europa, ci ha giovanile e vocazionale. delineato un panorama di luci ed ombre sulla c. L’Assemblea chiede al Consiglio “Missione della Chiesa in Europa oggi” e ci ha permanente di rivedere gli Statuti per quanto invitati a condividerne l’impegno di annuncio, riguarda la partecipazione di tutte le Entità che ha al suo centro la persona di Gesù Cristo. all’Assemblea, e presentare altre eventuali 3. Il Ministro generale ci ha poi esortati ad modifiche alla prossima assemblea UFME. essere discepoli del Risorto, guardando con occhi di speranza alla complessità del presente, per porci accanto ai nostri contemporanei con 6. Messaggio ai Frati in Europa quella simpatia che ha reso Francesco il fratello Lisbona, 22,10.2011 universale. Ci ha richiamati ad “un di più” di fantasia e di creatività, caratteristiche tipiche Europa, della nostra storia francescana, e a situarci una missione e una sfida sempre tra la gente per condividerne “le gioie e le angosce, le preoccupazioni e le speranze”. Carissimi fratelli, Ci ha anche indicato una icona biblica che il Signore vi dia pace! può esserci di aiuto oggi nel nostro lavoro di evangelizzatori: il piccolo seme di senapa, con 1. Come Ministri provinciali dell’Unione il suo chiaro rimando alla minorità, alla misura dei Frati Minori d’Europa ci siamo riuniti a del piccolo, dell’umile e del nascosto. Lisbona dal 17 al 22 ottobre; abbiamo vissuto 4. Il vivo desiderio di impegnarci nella giorni intensi gustando l’ospitalità fraterna costruzione della casa comune europea, come e generosa dei confratelli del Portogallo, casa della pace, e come segno di pace, domus ci siamo recati pellegrini alla casa natale et signum pacis, si esprime in modo particolare di S. Antonio primo grande predicatore nei seguenti cammini. dell’Ordine per chiedere la grazia di annunciare Il primo è il cammino della nuova con franchezza il vangelo di pace e siamo stati evangelizzazione, tanto auspicata dalla Chiesa, pellegrini a Fatima per attingere forza dal “sì” un’evangelizzazione “nuova nell’ardore, di Maria ed affidare alla Vergine Immacolata nuova nei metodi, nuova nelle espressioni” il nostro cammino di francescani d’Europa. (Giovanni Paolo II, Haiti, 1983). Siamo L’Assemblea ci ha convinti che, ancora convinti che il nuovo è prima di tutto una prima dello scambio di informazioni e delle dimensione interiore e che non potremo discussioni sui vari temi, l’incontro fraterno è rinnovare la nostra missione senza prima 576 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 aver rinnovato la nostra vita. L’esempio di monte di S. Anna in Polonia e invitiamo tutti Francesco che si riempiva di Dio negli eremi voi a incoraggiare i giovani che frequentano le e nelle chiese abbandonate, per poterlo poi nostre fraternità a cogliere questa occasione di donare ai fratelli per le strade e sulle piazze, incontro. ci ricorda che l’albero dell’evangelizzazione, 7. Il cammino dei migranti. Il grande per far frutto, deve avere le sue radici numero di fratelli e sorelle che bussano alle immerse nella relazione con Dio. Tanto in porte del nostro Continente, hai già trovato forme nuove come in quelle tradizionali, la spazi di accoglienza presso molte nostre nostra evangelizzazione potrà esprimersi Fraternità europee. Nella logica del sentirci attraverso progetti specifici, missionari e di prossimi e fratelli di coloro che sono pellegrini nuova evangelizzazione, secondo le varie e forestieri per necessità, noi che lo siamo per aree linguistiche e geografiche, in fraternità vocazione, intendiamo proseguire in questo e in minorità, con un attivo coinvolgimento impegno, consapevoli di dare ospitalità a dei laici, nella fedeltà all’uomo d’oggi. In Gesù pellegrino e forestiero. Raccomandiamo particolare, proprio per il XXV anniversario l’approfondimento delle linee di Pastorale dei dello storico incontro di Giovanni Paolo II Migranti approvate dall’Assemblea UFME. con i capi delle principali religioni ad Assisi, 8. A voi, carissimi frati minori d’Europa, riteniamo prioritario l’impegno per il dialogo chiediamo di aderire in modo convinto a questo interreligioso ed interculturale, a favore della cammino, perché il Progetto Europa, che è un pace, cercando di proseguire questo impegno progetto di vita evangelica, possa farsi carne che trova nell’incontro del Poverello col nelle nostre fraternità, come la Parola si è fatta Sultano, un emblema eloquente per il nostro carne nel grembo accogliente di Maria. tempo. 5. Il cammino di rinnovamento. Siamo I vostri Fratelli Ministri provinciali certi che il grande sforzo che le Province dei d’Europa Frati Minori d’Europa stanno sostenendo in riuniti nella X Assemblea UFME questi anni per ridisegnare la mappa delle proprie presenze sia da intendere come una opportunità di grazia, sebbene vissuta 6. Capítulo eletivo da Custódia Sete nel sacrificio della potatura. Le realtà che Alegrias, Campo Grande, Brasil stanno nascendo ci aprono nuovi orizzonti da varcare e altri campi dove seminare. In questo “Uma parada para discernir” e “revisemos contesto, siamo contenti di aver potuto iniziare nossa vida e refundemos nossa esperança una nuova presenza francescana presso le como portadores do dom do Evangelho” Istituzioni europee a Bruxelles. Intendiamo foram respectivamente o tema e o lema do sostenere, accompagnare e sviluppare le Capítulo eletivo da Custódia Franciscana “Nuove Fraternità” (PdV M 13), così da poter das Sete Alegrias de Nossa Senhora. A data meglio riqualificare la nostra vita e la presenza do evento foi de 17 a 22 de outubro de 2011, francescana in Europa. Desideriamo anche na sede da Custódia em Campo Grande, MS, proseguire nell’aiuto alle giovani presenze Brasil. Foi Visitador geral e presidente do in Ucraina: la Provincia e la Fondazione di Capítulo Frei César Külkamp. Frei Nestor rito bizantino, attraverso forme concrete Inácio Schwerz, definidor geral por América di solidarietà. Intendiamo come occasioni Latina, foi convidado para acompanhar nos di incontro e di costruzione dell’Europa primeiros dias o Capítulo, cabendo-lhe a francescana anche la presenza sul Cammino homilia da missa de abertura e uma reflexão di Santiago e il Pellegrinaggio francescano a sobre o próprio tema do Capítulo. Na primeira Lourdes. sessão do dia seguinte foi lida a carta do 6. L’attenzione ai giovani. Riteniamo Ministro geral aos capitulares da Custódia. importante avere una particolare attenzione Seguiu-se a apresentação dos Relatórios, todos nei confronti dei giovani che vivono in eles preparados com muito esmero. Junto Europa e vedono spesso compromessa la com o Relatório do Custódio Frei Aluísio loro speranza di futuro, a causa di una crisi Alves foram apresentados os relatórios de economica, di valori e di significato. In questa Formação e Estudos, de animação vocacional, prospettiva desideriamo sostenere l’European de Evangelização e Missões, do balanço Franciscan Meeting che si terrà nel 2012 al econômico. Com o devido espaço de tempo AD CHRONICAM ORDINIS 577 o Visitador Frei César Külkamp apresentou S. Hedvigis, Polonia; Fr. Darko Tepert, Prov. o seu relatório com uma leitura detalhada da Ss. Cyrilli et Methodii, Croazia, pro Prov. S. realidade da Custódia. Após, fazendo eco aos Hieronymi, Croazia; Fr. Edilson Rocha, Cust. vários relatórios, deu-se início aos estudos S. Benedicti de Amazonia, Brasile, pro Prov. em grupos para salientar pontos fortes e Ss. Nominis Iesu, Brasile; Fr. Eulalio Gómez fracos, os desafios e as urgências. Entre os Martínez, Prov. Ss. Petri et Pauli, Messico, pro desafios prioritários que mereceram posterior Prov. B. Juniperi Serra, Messico; Fr. Fernando aprofundamento se destacam a formação Inacio Peixoto de Castro, Prov. Ss. Nominis inicial e suas várias etapas, os estudos de Iesu, Brasile, pro Prov. Assumptionis BVM, Teologia, a formação dos formadores, a Brasile; Fr. Jesus Aguirre Garza, Prov. Ss. colaboração com outras Entidades no campo Cordis Iesu, USA, pro Prov. S. Francisci, da formação, o redimensionamento das Africa/Madagascar/Mauritus; Fr. Mauro presenças, a revisão de alguns projetos sociais Iacomelli Scorzoso, Prov. N. D. de Guadalupe, e de contas particulares, o acompanhamento às Centroamerica, pro Prov. S. Pauli Apostoli, Fraternidades e aos Frades por parte do Governo Colombia; Fr. Thaddaeus Kao Cheng-Tsai, custodial. Fez-se uma bela celebração sobre Prov. Reginae Sinarum; Taivania, pro Cust. o tema da identidade franciscana. Causaram S. Francisci, China; Fr. Valmir Ramos, Cust. impacto casos peculiares de alguns Frades. Ss. Cordis Iesu, Brasile, pro Prov. S. Antonii No geral, os Frades são muito estimados pelo Patavini, Brasile; Fr. Viktor Papež, Prov. S. povo, podem contar com a colaboração de Crucis, Slovenia, pro Prov. Ss. Redemptoris, Fraternidades da Ordem Franciscana Secular Croazia; Fr. Wanderley Gomes de Figueiredo, de muita vitalidade e com a estima das várias Cust. N. D. Septem Gaudiorum, Brasile, pro Igrejas particulares. Prov. S. Crucis, Brasile.

Frei Nestor Inácio Schwerz – Altri Fr. Aidan McGrath (Segreteria generale), 7. Incontro dei Visitatori generali con il Fr. Stefano Lovato (Verbalista); Fr. Edwin Ministro e Definitorio generale Paniagua, Fr. Oscar G. Villalobos Avendaño, Roma, Curia generale, 14-19.11.2011 Fr. Francesco Rizzi, Philippe Schillings (traduttori/interpreti); Fr. Azariasz Hess 1. Cronaca (Logistica); Fr. Francisco Candray (Autista); Dal 14 al 19 novembre 2011, presso la Fr. Gianni Califano, Fr. Raimundo Domínguez, Curia generale OFM, si è tenuto l’annuale Fr. Ananiasz Korba, Fr. Roger Marchal, Fr. incontro dei Visitatori generali con il Ministro Valentino Menegatti (Liturgia e Sagrestia); e il Definitorio generale. Fr. Ángel Flores, Fr. Pietro Tran Van Huan, Fr. Jorge Chumacera, Fr. Elias Dalla Rosa Partecipanti (Necessità/Refettorio); Fr. Joseph Magro, Fr. – Ministro e Definitorio generale Robert Bahčič (Computer/Internet). Fr. José Rodríguez Carballo (Min. gen.), Fr. Michael Anthony Perry (Vic. gen.), Fr. Agenda Vincenzo Brocanelli (Def. gen.), Fr. Vicente- L’incontro è iniziato, alle ore 9.30, Emilio Felipe Tapia (Def. gen.), Fr. Nestor nell’Aula “Duns Scoto”. Nella prima parte ci Inácio Schwerz (Def. gen.), Fr. Francis sono stati gli avvisi “tecnici” per la riuscita dei William Walter (Def. gen.), Fr. Roger Marchal lavori dell’Assemblea, la presentazione dei (Def. gen.), Fr. Ernest Karol Siekierka (Def. Partecipanti e l’intervento con l’aiuto di un gen.), Fr. Paskalis Bruno Syukur (Def. gen.), powerpoint di Fr. Joseph Magro, dell’Ufficio Fr. Julio César Bunader (Def. gen.), Fr. delle Comunicazioni, per illustrare gli Uffici e Vincent Mduduzi Zungu (Def. gen.), Fr. Aidan il Personale della Curia generale. La seconda McGrath (Seg. gen.) parte della mattinata è stata occupata dalla Relazione del Ministro generale: «La Visita – Visitatori generali canonica: seminando semi di futuro». Dopo Fr. Franco Pepe, Prov. Samnito-Hirpinæ S. la Relazione il Ministro ha aggiunto cinque Mariae Gratiarum, Italia, pro Prov. S. Michaëlis preoccupazioni proprie del Definitorio Archangeli, Italia; Fr. Chryzostom Fryc, Prov. generale: diminuzione numerica dei Frati; S. Francisci Assisiensis, Polonia, pro Prov. invecchiamento dell’Ordine; sproporzione 578 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 fra le strutture e la disponibilità di personale; Assemblea, concentratosi sui Frati che vivono routine e mancanza di speranza; secolarismo soli per scelta o perché richiesti da un vescovo che sta entrando subdolamente nella vita dei o perché fondatori di un’opera. Frati. Il Ministro ha concluso, chiedendo ai La mattinata e parte del pomeriggio del Visitatori di prestare moltissima attenzione 18 novembre, venerdì, sono stati dedicati alla alla vita dei Frati e dando suggerimenti per il visita degli Uffici della Curia e alla verifica lavoro nei gruppi linguistici e cioè: sottolineare della settimana. L’incontro del Ministro tre punti della sua Relazione, formulare due e Definitorio generale con i Visitatori si è domande per il dialogo del pomeriggio, concluso con la Celebrazione eucaristica, esprimere gioie e paure di fronte al compito presieduta da Fr. José R. Carballo, Ministro che è stato loro affidato. Nel pomeriggio, dopo generale, al termine della quale è stata il lavoro nei gruppi linguistici, ci si è ritrovati consegnata ai Visitatori una pergamena con la in Assemblea per presentare quanto è emerso “benedizione di san Francesco”, come gesto di nei gruppi. La presentazione ha dato adito ad invio. un fraterno ed intenso dialogo tra l’Assemblea e il Ministro generale. Fr. Luigi Perugini Nella prima parte della mattinata del 15 novembre, martedì, c’è stata la presentazione 2. Fr. Carballo ofm e la visita canonica degli aspetti fondamentali del lavoro del Visitatore: Visita, designazione dei candidati, Tempo di grazia relazione intermedia... Nella seconda parte, e di conversione invece, è stato presentato il sussidio del Definitorio generale per i Visitatori: «La La visita canonica è uno strumento nostra identità francescana». Il pomeriggio privilegiato per essere evangelizzati e, allo del secondo giorno è stato dedicato, prima stesso tempo, per evangelizzare al lavoro nei gruppi linguistici e, poi, a quello in Assemblea. In questa sede, «La visita canonica può essere un tempo di oltre all’approfondimento della questione grazia per scoprire il passaggio del Signore nella sull’identità francescana, c’è stata la vita e nella missione dei fratelli, e nella vita e presentazione dei Mandati del Capitolo missione delle diverse Entità». In preparazione generale, riguardanti l’impegno dei Visitatori; a questo compiuto così importante e delicato, i delle linee di animazione dell’Ordine; del visitatori generali di quest’anno dei frati minori, Moratorium; del ridimensionamento e della dal 14 al 19 novembre scorso hanno incontrato ristrutturazione delle Province. presso la curia di Roma il ministro generale, Il giorno 16 novembre è stato interamente Fr. José Rodríguez Carballo e il suo Definitorio dedicato al colloquio personale dei Visitatori per riflettere sullo scopo e le disposizioni con con il Ministro generale e allo studio dei cui deve essere vissuta affinché porti i frutti Documenti ricevuti in questi giorni. sperati. Nella mattinata del 17 novembre, giovedì, Indubbiamente, la visita canonica è regolata ci sono state le Relazioni dell’Economo da norme bel precise contenute nel Codice di generale, Fr. Giancarlo Lati, e del Segretario diritto canonico, nelle costituzioni dell’istituto generale, Fr. Aidan McGrath. Fr. Giancarlo e negli statuti generali e provinciali, ma ciò ha presentato i moduli riguardanti l’economia, che la trasforma in “momento di “grazia” è che i Visitatori dovranno compilare e poi soprattutto lo spirito che la deve animare e mandare in Curia. Fr. Aidan, invece, ha guidare. illustrato in modo esauriente tutte le questioni Per i frati minori, questo spirito è ben che riguardano le elezioni nel Capitolo e nel delineato nell’esempio e nelle indicazioni Congresso capitolare. Il pomeriggio è iniziato lasciate loro da san Francesco, il quale con due interventi: della Segreteria generale personalmente considerava la visita come (modi e tempi per comunicare le elezioni uno dei suoi impegni primari. A ricordarlo è e le decisioni del Capitolo e del Congresso stato lo stesso fr. Carballo citando ciò che è capitolare) e della Procura (lavoro della scritto nella Regola non bollata: «Tutti i frati Procura e delucidazioni sul comportamento che sono costituiti ministri e servi degli altri dei Visitatori di fronte a situazioni particolari frati, distribuiscano nelle province e nei luoghi dei Frati). Si è concluso con un dialogo, in in cui saranno, i loro frati e spesso li visitino e AD CHRONICAM ORDINIS 579 spiritualmente li esortino e li confortino». La da parte del visitatore, sia della provincia, in medesima esortazione, con qualche sfumatura modo adeguato», perché solo così diventerà è contenuta anche nella Regola bollata dove è un vero kairós. scritto: «I frati, che sono ministri e servi degli Perché questo avvenga, fr. Carballo propone altri frati, visitino e ammoniscano i loro frati e alcune indicazioni concrete. Anzitutto per la li correggano con umiltà e carità». preparazione del visitatore: – deve essere ben informato sull’ambiente Deve essere una “celebrazione” religioso e sociale in cui vivono e lavorano i frati che deve visitare; Fr. Carballo ha configurato la visita – essere disposto a dedicarvi il tempo canonica a una vera e propria “celebrazione” necessario. Deve impiegare “la debita dove elementi importanti sono il tempo, gli sollecitudine” e non visitare i luoghi “troppo obiettivi e il modo di compierla. velocemente”. Una visita troppo affrettata, Per quanto riguarda il tempo, ha affermato infatti potrebbe far pensare che questa «sia essa deve avvenire «il più spesso possibile». Lo una pura formalità da espletare»; scopo da raggiungere è duplice: uno positivo – verificare la vita della Provincia e dei frati. e l’altro negativo. San Francesco lo descrive È necessaria cioè una “accurata verifica” con delle espressioni caratteristiche: «servire e del governo della Provincia, come anche amministrare le flagranti parole» del Signore, della vita dei frati, e ciò presuppone che le «ammonire», «correggere» e «confortare». sia dato il tempo necessario; Tra gli obiettivi, ha osservato fr. Carballo, – infine, deve conoscere bene la legislazione «il primo è quello di “evangelizzare” i frati dell’Ordine e il cammino che questo sta comunicando loro «le parole del Signore compiendo, soprattutto le Priorità del nostro Gesù Cristo, che è il Verbo del Padre, e sessennio, e sentirsi in sintonia con esso. le parole dello Spirito Santo, che sono spirito e Ma anche la Provincia deve preparare bene vita». Di conseguenza, «la visita ai frati è uno la visita. E ciò comporta in particolare: strumento privilegiato per essere evangelizzati mettersi in una disposizione di ascolto e e, allo stesso tempo, per evangelizzare». In di apertura verso ciò che lo Spirito dirà ai altre parole, «la visita deve spingere i frati a frati grazie a questa mediazione fraterna e far crescere la vita dello spirito» e «stimolare giuridica; questo comporta pregare, da soli tutti e tutto dal buono al meglio». e in fraternità, per la sua riuscita; Non si possono tuttavia ignorare anche – lasciarsi interpellare dal visitatore, o dal gli altri obiettivi che devono mirare alla ministro, che accompagna la visita con le “conversione” del frate, per cui rientrano nelle sue esortazioni; finalità anche l’impegno ad «ammonire» e – entrare in un processo di crescita e, quindi, «correggere». Perciò «né il ministro né il suo di conversione, per «non addomesticare “messaggero”, il visitatore, possono rimanere le parole profetiche del Vangelo e indifferenti di fronte al peccato del frate, ma adattarle a un comodo stile di vita»; devono ammonire e correggere coloro che parlare con sincerità, “secondo verità nella hanno peccato». carità” e “fiduciosamente” tanto degli Altrettanto importante è poi curare il modo aspetti negativi come di quelli positivi; di compiere la visita. Il punto di riferimento – superare l’ “io” per entrare nella dimensione è ancora san Francesco. Il visitatore, cioè, del “noi”, passare dal progetto individuale sottolinea Fr. Carballo, «deve usare dolcezza al progetto fraterno e dal progetto e forza, carità, e al tempo stesso, chiarezza». provinciale al progetto dell’Ordine; E se deve correggere, «deve farlo con garantire un clima di libertà in cui ciascuno umiltà, senza superbia e vanagloria», e senza possa esprimere ciò che ritiene utile per la «turbarsi o adirarsi per il peccato o il male del costruzione della fraternità. fratello». Momento propizio di conversione Preparare bene la visita canonica Come momento di grazia, la visita La visita canonica non è una formalità e canonica, ha sottolineato fr. Carballo, deve tanto meno un atto burocratico. Ha perciò disporre alla conversione, al «rinnovamento bisogno di «essere preparata e celebrata, sia della qualità della vita», a tre livelli: personale, 580 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 di vita fraterna e nella alla dimensione La qualità della vita, ha affermato fr. evangelizzatrice o missionaria. Carballo, richiede di “uscire dal secolo”, ossia Per quanto riguarda anzitutto la dimensione «dalla mentalità del mondo per impegnarsi nella personale: «La qualità della vita esige di sequela di Cristo, per radicarci in Cristo». In altre camminare con autenticità, nella trasparenza, parole, «presuppone necessariamente la fedeltà nella verità con se stessi. Essa è incompatibile a quanto abbiamo promesso nella professione: con la “doppia vita” o con le conseguenze “Osservare il santo Vangelo del nostro Signore che si hanno nella “cultura del cellofan” e Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, senza nulla della superficialità. Esige un lavoro a livello di proprio e in castità, “per seguire più da vicino profondo: dei sentimenti, degli atteggiamenti, le orme di Gesù Cristo”». che poi si traducono in comportamenti. Il Fr. Carballo ha sottolineato con forza: visitatore non può accontentarsi del “mero «Ritengo necessario insistere su questa fedeltà. adempimento” esteriore, ma ha il compito Il visitatore non può incrociare le braccia di di esaminare attentamente se questo fronte a gravi mancanze a quanto promesso adempimento è manifestazione o no degli nella professione, come possono essere quelle atteggiamenti profondi». contro i voti o contro la vita fraterna. Non Inoltre, «partendo dalla situazione può rimanere a guardare in silenzio di fronte concreta del frate, cercherà di aiutarlo a ad atteggiamenti mediocri né, tanto meno, porsi in cammino per vivere fedelmente e giustificarli. Dobbiamo ricordarci di quanto responsabilmente i suoi obblighi in quanto ci dice il documento finale del Capitolo di frate minore, o a non volgersi altrove in Pentecoste 2003: “Vediamo la necessità di questo cammino già iniziato. Ciò significa non addomesticare (e qui diremmo di non che il visitatore cercherà di entrare, con tutto il permettere che altri lo facciano a causa del rispetto certamente, ma senza passività, nella nostro silenzio) le parole profetiche del vita del fratello, e non accontentarsi solamente Vangelo per adattarle a un comodo stile di di ciò che fa. In questo modo la visita sarà un vita”, a una vita mediocre. Dobbiamo piuttosto momento forte di accompagnamento spirituale richiamare costantemente alla conversione e vocazionale del fratello. In questo contesto e suscitare nei frati l’urgenza evangelica di è importante, anche, che il visitatore discerna convertirsi e credere nel Vangelo (cf. Mc qual è il miglior posto per ciascun frate. La 1,15) che abbiamo professato, di camminare realizzazione vocazionale non ha motivi per dietro a Cristo, cosa che, tra le altre esigenze, opporsi alla realizzazione umana, piuttosto, comporta di “ritrovare il primo amore, la molte volte quella è aiutata da questa». Ma scintilla ispiratrice da cui è iniziata la sequela”» «guardare alla qualità di vita di ogni frate, (Ripartire da Cristo 22c). significa prestare particolare attenzione anche La visita canonica è anche un momento alla sua formazione permanente e ai pericoli di grazia, per costruire una fraternità locale e dell’individualismo e dell’attivismo, nei quali provinciale, e superare quell’individualismo con frequenza possono cadere i frati». che «è una malattia abbastanza frequente nella Il secondo aspetto a cui volgere vita religiosa». l’attenzione è “dimensione fraterna” che Inoltre, un momento di grazia per costruire suppone «una relazione interpersonale basata la fraternità universale: ogni provincia, cioè, sulla familiarità, l’uguaglianza, il perdono deve «uscire da se stessa e aprirsi alla solidarietà reciproco, il rispetto e l’accettazione della con gli altri frati ed entità dell’Ordine». diversità, la comunicazione profonda e lo Fr. Carballo ha concluso: «La collaborazione sviluppo delle virtù umane che caratterizzano interprovinciale - nella formazione e negli una relazione “sana” con gli altri». studi, nella missione ad gentes e nelle missioni Il terzo aspetto, la “dimensione evangelizzatrice al popolo, nelle situazioni di frattura e nei o missionaria” nel senso che «la qualità della vita progetti comuni - è il futuro dell’Ordine». fraterna esige testimonianza e coerenza; ricerca La Visita canonica deve aiutare i frati a costante di nuove forme di evangelizzazione e di essere consapevoli di questa esigenza, così nuove presenze, una formazione permanente e che durante la celebrazione del Capitolo si iniziale adeguata alle situazioni storiche che stiamo prendano le opportune decisioni. vivendo, una preparazione solida intellettuale e pastorale e opzioni di vita e di missione in Dall’Osto Antonio consonanza con il nostro essere minori ». [Testimoni 21(2011)11-14] AD CHRONICAM ORDINIS 581

8. Il secondo convegno internazionale delle La seconda relazione (di Etienne-Marie comunità sorte dopo il Vaticano II Buisset), invece, ha illustrato il ruolo che le nuove comunità giocano in una diocesi, quella Verso nuove forme di Frejus-Toulon, il cui vescovo, monsignor di vita consacrata Rey, ha deciso di dar loro ampio spazio. Nella diocesi di Frejous-Toulon sono presenti, di Dal 24 al 26 novembre scorso si è svolto a fatto, circa 35 nuove comunità, provenienti, Roma – organizzato dalla Facoltà di Teologia oltre che dalla Francia, dalla Polonia, dal della Pontificia Universita Antonianum, Brasile, dal Cile, dall’Argentina, dall’Italia e la Fraternità Francescana di Betania e il dalla Germania, con notevoli impegni pastorali Coordinamento Storici Religiosi – il secondo e di nuova evangelizzazione, specialmente convegno internazionale delle nuove nei confronti dei giovani, sì che la diocesi si comunità, cioè di quegli istituti sorti quasi tutti presenta quasi come un laboratorio di nuove dopo il concilio Vaticano II alla ricerca di una esperienze comunitarie. nuova forma di vita consacrata. La terza relazione (Sergio da Silva All’incontro di studio, svoltosi presso Coutinho), infine, ha evidenziato la l’Auditorium dell’Antonianum, hanno stupefacente fioritura di nuove comunità in partecipato circa 70 nuove comunità per Brasile, per lo più provenienti dal rinnovamento un totale di circa180 iscritti (cui si devono carismatico, che però sono nate – aspetto aggiungere moltissimi membri della Fraternità storicamente significativo – dopo il 1980, francescana di Betania), provenienti in buona quindi un po’ in ritardo rispetto alle consorelle parte dall’Italia, ma anche da Francia, Belgio, europee. Il secondo tema del convegno, cioè Brasile,Argentina, Stati Uniti, Filippine, quanto della antica vita religiosa e passato Inghilterra,Canada e Germania. nelle nuove comunità, è stato illustrato da due A differenza del primo convegno – svoltosi relazioni, che hanno esaminato gli influssi nel 2007, con gli atti pubblicati nel 2010 – in cui francescani e quelli gesuitici. A san Francesco si trattava di conoscere che cosa erano le nuove (nella relazione congiunta di Giuseppe comunità e quali prospettive avevano in base al Buffon, che ha insistito sulle esperienze delle Codice di diritto canonico che nel canone 605 «piccole comunità» francescane sorte dopo il prevede appunto l’approvazione di nuove forme concilio Vaticano II, e di Liviana Bortolussi) di vita consacrata, questo secondo convegno si richiamano una cinquantina circa di nuove doveva esaminare tre argomenti, accennati comunità, che sottolineano sia la povertà nella introduzione generale di monsignor e semplicità di vita sia l’evangelizzazione, Vincenzo Bertolone, vescovo di Cassano per lo più nella forma delle missioni popolari. all’Jonio, il quale era stato tra i promotori del Al messaggio di Ignazio di Loyola (nella primo convegno del2007: il reale influsso delle relazione di Vincent Hanicotte) si richiamano nuove comunità nella vita della Chiesa,quanto una decina di nuove comunità. L’interesse, in delle precedenti forme di vita consacrata era questo caso, essendo le comunità state fondate passato nelle nuove comunità, e se la fragilità da Gesuiti, è sapere se essi in qualche modo di tante nuove comunità fosse qualche cosa intendevano riformare la Compagnia di Gesù. di costituzionale o che si ritrova sempre nei Sembra – questa la conclusione di Hanicotte – momenti di transizione. Per verificare se le che la Compagnia di Gesù abbia bisogno del nuove comunità possano costituire oggi un mondo per esprimersi e, nelle comunità miste punto di riferimento per la vita della Chiesa fondate da Gesuiti, si sottolinea che tutti – celibi il convegno ha ospitato tre relazioni: la prima e sposati – portano il peso della comunità. La (di Bernard Peyrous) ha illustrato il posto che conseguenza immediata di questa visione è le nuove comunità occupano in Francia, nella che il celibato viene a trovarsi isolato dagli quale esse contano circa 12.000-15.000 membri. altri due voti di obbedienza e di povertà, voti, Queste cifre, pur notevoli, da sole non spiegano questi ultimi, che debbono essere osservati da il ripensamento della figura del sacerdote (un tutti. Alla fragilità delle nuove comunità sono tema che ha sempre appassionato la Francia state dedicate tre relazioni. e che le nuove comunità vedono molto legato La prima (Lluis Oviedo) a carattere al «sacramento»), il posto che la devozione generale sulle difficoltà di nascita, crescita e mariana occupa nelle nuove comunità e il loro sviluppo delle nuove comunità. attaccamento alla Chiesa. La seconda, invece, ha posto direttamente 582 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 in luce alcune delle critiche mosse alle nuove Pontificio Consiglio per i laici per conservare comunità: psicologi che evidenziano le tensioni gli ideali delle origini. che, secondo loro, inevitabilmente nascono Osservando l’auditorium dell’Antonianum, nelle comunità miste dalla vicinanza di fratelli si aveva quasi l’impressione di essere di fronte e sorelle; teologi e storici che accusano le a un mondo antico per la varietà degli abiti nuove comunità di essere di orientamento religiosi dei convegnisti e dei loro colori, ma tradizionale e, in più d’un caso, tradizionaliste; i temi trattati (misteità, sposati, opportunità o ancora, di non assumersi impegni in scuole e o meno di essere riconosciuti come istituti di ospedali, tradizionali forme di presenza della vita consacrata, nuovi impegni di apostolato) Chiesa. manifestavano che le idee erano nuove. La terza relazione riguardava la comunità Idee, proiettate alla ricerca di nuove forme delle Beatitudini, di cui si conoscono le di vita consacrata, dominate dalle parole difficoltà, e ne è stato illustrato il passaggio in che, aprendo il convegno, il prefetto della corso dal Pontificio Consiglio per i laici – che Congregazione per gli Istituti di vita consacrata nel giugno del 2011 l’aveva soppressa – alla e le Società di vita apostolica monsignor Joao Congregazione per gli istituti di vita consacrata Braz de Aviz, arcivescovo emerito di Brasilia, e le società di vita apostolica, e in questo caso aveva detto ai convegnisti: le nuove comunità non poteva esserci persona più competente e i loro carismi trovano e debbono trovare del commissario pontificio che segue questo un’unica base nel battesimo. processo, il domenicano Henry Donneaud, a illustrarne la storia. Giancarlo Rocca Altre questioni sono state esaminate nel [L’Osservatore Romano, 4 dicembre 2011, p. 7] corso del convegno, senza conceder loro lo spazio destinato ai tre temi fondamentali, ma dire che si tratta di questioni marginali non sarebbe esatto, perché esse toccano la vita di 9. Premio allo Studium Biblicum tutte o tante comunità: il tipo di formazione Francescanum di Gerusalemme adottato da alcune nuove comunità (nella Roma, Palazzo S. Pio X, 30.11.2011 relazione di Roberto Fusco), la delicata questione della presenza di sacerdoti in 1. Breve cronaca comunità che non possono incardinare (Agostino Montan), e soprattutto la presenza Nel pomeriggio di mercoledì 30 novembre degli sposati come membri (in senso pieno o nell’aula magna del Palazzo San Pio X a in senso largo) delle nuove comunità. Roma, in occasione della sedicesima seduta In quest’ultimo caso il relatore, il pubblica delle Pontificie Accademie, si è domenicano Rick van Lier, si è chiesto se non celebrato un incontro su «Testimonianze e si possa andare oltre le questioni canoniche testimoni. I martyria e i campioni della fede». fissate ultimamente da Vita consecrata (n. 62), Dopo l’introduzione del cardinale Gianfranco cercando di capire quali poste teologiche siano Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio in gioco in queste nuove esperienze. della Cultura e del Consiglio di coordinamento Di particolare interesse, infine, è risultata la tra Accademie Pontificie, la lettura del questione se le nuove comunità debbano a tutti Messaggio del Papa Benedetto XVI, il i costi essere riconosciute come comunità di cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vita consacrata; o se invece, per essere fedeli al di Sua Santità, ha consegnato il Premio delle carisma iniziale che prevede non solo comunità Pontificie Accademie alla presenza del Corpo miste, ma anche la presenza di sposati, non sia Diplomatico. preferibile rinunciare al riconoscimento come I premiati, ex aequo, sono le studiose istituto di vita consacrata e accettare quello di di archeologia cristiana Daria Mastrorilli associazione pubblica di fedeli da parte del e Cecilia Proverbio e la Facoltà di Scienze Pontificio Consiglio per i laici. Bibliche e Archeologia, Studium Biblicum La relazione sulla comunità di Villaregia Franciscanum di Gerusalemme, per il suo (presentata dalla confondatrice, Maria Luigia impegno nel campo dell’archeologia cristiana. Corona) ha mostrato come, accettando Hanno partecipato, tra gli altri, il Custode le inevitabili sofferenze, si possa restare di Terra Santa, Fr. Pierbattista Pizzaballa; il al semplice riconoscimento da parte del Rettore Magnifico della PUA, Fr. Priamo Etzi; AD CHRONICAM ORDINIS 583 il Decano della Facoltà di Gerusalemme, Fr. Il tema proposto per questa Seduta Massimo Pazzini; il Segretario generale per la Pubblica, “Testimonianze e Testimoni. I Formazione e gli Studi e Delegato dal Ministro martyria e i campioni della fede”, ci offre generale, Fr. Vidal Rodríguez, e vari Frati l’occasione per riflettere su un elemento che della Custodia e della Università Pontificia mi sta particolarmente a cuore: la storicità del Antonianum. cristianesimo, il suo intrecciarsi continuamente con la storia per trasformarla in profondità 2. Messaggio di Benedetto XVI in occasione grazie al lievito del Vangelo e della santità della XVI Seduta Pubblica delle Pontificie vissuta e testimoniata. Accademie La ricerca storica, e soprattutto quella archeologica, mirano a indagare sempre più Al Venerato Fratello accuratamente e con strumenti di ricerca quanto il Cardinale Gianfranco Ravasi mai sofisticati le memorie, le testimonianze Presidente del Pontificio Consiglio della del passato; tra queste rivestono, per noi, Cultura un particolare interesse quelle delle antiche comunità cristiane. In occasione della XVI Seduta Pubblica Si tratta, evidentemente, di testimonianze delle Pontificie Accademie sono lieto di farLe materiali, costituite da tutti quegli elementi pervenire il mio cordiale saluto, che volentieri – edifici ecclesiali, complessi cimiteriali, estendo ai Presidenti e agli Accademici, in epigrafi e sculture, affreschi e decorazioni, particolare a Lei, Venerato Fratello, quale manufatti di ogni genere – che, se studiati e Presidente del Consiglio di Coordinamento. compresi secondo corrette metodologie, ci Rivolgo altresì il mio saluto ai Signori permettono di riscoprire non pochi aspetti Cardinali, ai Vescovi, ai Sacerdoti, ai Religiosi della vita delle passate generazioni come pure e alle Religiose, ai Signori Ambasciatori e della esperienza di fede delle antiche comunità a tutti i partecipanti a questo significativo cristiane, che lascia tracce sempre più appuntamento. consistenti nell’ambiente in cui viene vissuta. L’annuale Seduta Pubblica delle Pontificie L’indagine archeologica può oggi avvalersi Accademie è diventata, infatti, tradizione di straordinari mezzi tecnologici per le diverse consolidata, in cui si offre sia l’occasione di un fasi dello scavo e della ricerca sul campo, come incontro tra i membri delle diverse Accademie pure per il recupero di manufatti deteriorati riunite nel Consiglio di Coordinamento, sia dal tempo e dalle più avverse condizioni di l’opportunità di valorizzare, attraverso il conservazione. Penso, ad esempio, all’uso Premio delle Pontificie Accademie, istituito delle immagini satellitari, che si prestano dal mio Venerato Predecessore, il Beato a molteplici forme di analisi, producendo Giovanni Paolo II, il 23 novembre 1996, risultati impensabili fino a qualche decennio quanti, sia giovani studiosi o artisti, sia fa; o all’applicazione della tecnica del laser Istituzioni, con la loro ricerca e il loro impegno per il recupero di affreschi ricoperti da culturale, contribuiscono a promuovere un incrostazioni, come è avvenuto recentemente nuovo umanesimo cristiano. nella catacomba romana di Santa Tecla, dove Desidero, perciò, ringraziarLa per sono stati riscoperti affreschi di eccezionale l’attenzione che rivolge a tutte e a ciascuna valore storico e artistico, tra cui antichissime Accademia, e per l’impulso che ha voluto immagini degli Apostoli. trasmettere ad esse perché siano davvero, e Ma la tecnologia, pur utilissima, da sola non con efficacia, Istituzioni di qualificato livello basta. Sono necessarie, innanzitutto, una reale accademico a servizio della Santa Sede e di competenza dei ricercatori, maturata attraverso tutta la Chiesa. studi approfonditi e tirocini faticosi, e la loro La XVI Seduta Pubblica è stata organizzata passione autentica per la ricerca, motivata dalla Pontificia Accademia Romana di proprio dall’interesse per l’esperienza umana, Archeologia e dalla Pontificia Accademia e quindi anche religiosa, che si cela e poi si “Cultorum Martyrum”, che vantano rivela attraverso le testimonianze materiali, entrambe una storia più che secolare, ricca di comprese, appunto, come testimonianze, cioè straordinarie figure di archeologi, studiosi e come messaggi che ci giungono dal passato cultori delle antichità cristiane e delle memorie e che, interpellando la nostra intelligenza martiriali. e la nostra coscienza, contribuiscono ad 584 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 approfondire le nostre conoscenze e, in convinzione sempre presente nella comunità definitiva, anche la visione del presente e della cristiana, di ieri come di oggi: il Vangelo parla stessa nostra esistenza. al cuore dell’uomo e si comunica soprattutto Se questo può valere per ogni indagine attraverso la testimonianza viva dei credenti. archeologica, a maggior ragione vale L’annuncio della novità cristiana, della quando si studiano i monumenti cristiani, e bellezza della fede in Cristo ha bisogno di particolarmente i martyria, le testimonianze persone che, con la propria coerenza di vita, con archeologiche e monumentali che attestano il la propria fedeltà, testimoniata se necessario culto della comunità cristiana per un campione fino al dono di se stessi, manifestano l’assoluto della fede, per un martire. primato dell’Amore su ogni altra istanza. Tra i tanti siti archeologici in cui emergono Se osserviamo con attenzione l’esempio dei i segni della presenza cristiana, uno eccelle martiri, dei coraggiosi testimoni dell’antichità su tutti e suscita un singolare interesse: la cristiana, come anche dei numerosissimi Terra Santa, con le diverse località in cui si è testimoni dei nostri tempi, ci accorgiamo concentrata l’attività di ricerca archeologica. che sono persone profondamente libere, Il territorio, già fortemente segnato dalla libere da compromessi e da legami egoistici, presenza del popolo di Israele, diviene anche consapevoli dell’importanza e della bellezza l’ambito per eccellenza in cui ricercare i della loro vita, e proprio per questo capaci segni della presenza storica di Cristo e della di amare Dio e i fratelli in maniera eroica, prima comunità dei suoi discepoli. L’attività tracciando la misura alta della santità cristiana. di indagine archeologica svolta negli ultimi I campioni della fede, lungi dal rappresentare decenni in Terra Santa, grazie all’impegno un modello conflittuale col mondo e con le di grandi e appassionati ricercatori, come realtà umane, annunciano e testimoniano, al ad esempio Padre Bagatti, Padre Corbo e il contrario, l’amore ricco di misericordia e di compianto Padre Piccirillo, recentemente condiscendenza di Dio Padre che in Cristo scomparso, ha portato a notevolissime Crocifisso, il “testimone fedele” (cfr Ap 1,5), scoperte e acquisizioni, contribuendo così a è entrato nella nostra storia e nella nostra definire sempre meglio le coordinate storico- umanità, non per avversarla o sottometterla geografiche sia della presenza giudaica sia di ma per trasformarla profondamente e renderla quella cristiana. così nuovamente capace di corrispondere Altro polo strategico dell’indagine pienamente al suo disegno di amore. archeologica è certamente la città di Roma con Anche oggi la Chiesa, se vuole efficacemente il suo territorio, in cui le memorie cristiane parlare al mondo, se vuole continuare ad si sovrappongono e si intrecciano con quelle annunciare fedelmente il Vangelo e far sentire della civiltà romana. Qui a Roma, ma anche la sua presenza amichevole agli uomini e alle in molte altre località dove il Cristianesimo donne che vivono la loro esistenza sentendosi si diffuse già nei primi secoli della nostra éra, “pellegrini della verità e della pace”, deve si possono ancor oggi ammirare e studiare farsi, anche nei contesti apparentemente numerosi elementi monumentali, a cominciare più difficili o indifferenti all’annuncio proprio dai martyria, che attestano non solo evangelico, testimone della credibilità della una generica presenza cristiana, ma soprattutto fede, deve cioè saper offrire testimonianze una forte testimonianza dei cristiani e di coloro concrete e profetiche attraverso segni efficaci che per Cristo hanno donato la propria vita, i e trasparenti di coerenza, di fedeltà e di amore martiri. Monumenti architettonici, tombe appassionato e incondizionato a Cristo, non particolarmente solenni e decorate con cura, disgiunto da un’autentica carità, dall’amore ristrutturazioni dei percorsi catacombali o per il prossimo. addirittura di quelli urbani, così come tanti altri Ieri come oggi, il sangue dei martiri, la elementi artistici, attestano che la comunità loro tangibile ed eloquente testimonianza, cristiana, sin dalle origini, ha voluto esaltare le tocca il cuore dell’uomo e lo rende fecondo, figure dei campioni della fede come modelli e capace di far germogliare in sé una vita nuova, punti di riferimento per tutti i battezzati. di accogliere la vita del Risorto per portare I numerosissimi interventi monumentali risurrezione e speranza al mondo che lo e artistici dedicati ai martiri, documentati circonda. appunto dalle indagini archeologiche e da tutte Proprio per incoraggiare quanti vogliono le altre ricerche connesse, scaturiscono da una offrire il loro contributo alla promozione e AD CHRONICAM ORDINIS 585 alla realizzazione di un nuovo umanesimo si preoccupa cioè del culto dei martiri romani, cristiano, attraverso la ricerca archeologica in particolare nelle catacombe, e la Pontificia e storica, accogliendo la proposta formulata Accademia Romana di Archeologia. Il cuore dal Consiglio di Coordinamento, sono lieto di di questa celebrazione è legato proprio a due assegnare ex aequo il Premio delle Pontificie parole italiane, che sono nel titolo della Seduta Accademie Ecclesiastiche allo Studium stessa, e che sono significative pur nella loro Biblicum Franciscanum di Gerusalemme e vicinanza, nella loro assonanza, nella loro alla Dott.ssa Daria Mastrorilli. radice comune e sono “testimonianze” e Desidero inoltre che, come segno di “testimoni”. La testimonianza è quella viva apprezzamento e di incoraggiamento, si offra dei martiri, i quali - con la loro storia, col loro la Medaglia del Pontificato alla Dott.ssa sangue, con la loro esistenza e con la memoria Cecilia Proverbio. successiva - costituiscono una continua e Augurando, infine, un impegno sempre più ininterrotta presenza della fede nelle nostre appassionato nei rispettivi campi di attività, comunità fino ai nostri giorni, perché – come affido ciascuno alla materna protezione della ben sappiamo - martiri ancora ci sono. L’altra Vergine Maria, Regina dei Martiri, e di cuore parola è “testimoni”: i testimoni possono imparto a Lei, Signor Cardinale, e a tutti i essere anche dei documenti che noi abbiamo, presenti una speciale Benedizione Apostolica. dei materiali che possono essere affidati, per esempio, alla pietra, che possono essere Dal Vaticano, 30 novembre 2011 affidati ad elementi artistici, che possono essere affidati anche – alcune volte – a dei Benedetto XVI monumenti. Ecco allora la dimensione archeologica: quindi due elementi, la storia e 3. Intervista della Radio Vaticana al Card. la testimonianza archeologica, il documento Gianfranco Ravasi archeologico che, insieme, si incontrano in questa celebrazione. I martiri campioni della fede e le testimonianze archeologiche D. - Un passato indagato che deve servirci al cuore della Seduta pubblica delle ad interpretare il presente? Pontificie Accademie R. – C’era un grande filologo e studioso del secolo scorso, che si chiamava Giorgio Pasquali, il quale – in una sua opera del 1920 “Testimonianze e testimoni. I Martyria e – aveva formulato questa dichiarazione: i campioni della fede”: il tema della Seduta “Chi non ricorda, non vive”. Effettivamente pubblica delle Accademie Pontificie, ospitata ricordare vuol dire avere un’identità; avere nel pomeriggio del 30 novembre 2011 nel una memoria vuol dire anche sapere chi siamo, Palazzo S. Pio X in Via della Conciliazione a da dove veniamo, quali sono le nostre radici. Roma. L’incontro è organizzato dal Pontificio Ebbene noi viviamo in un’epoca, purtroppo, Consiglio della Cultura e dal Consiglio di di smemoratezza ed è significativo perciò coordinamento fra le Accademie. Roberta ritornare a queste antiche origini, a queste Gisotti ha intervistato il cardinale Gianfranco antiche radici per ritrovare ancora la nostra Ravasi, presidente degli enti promotori. identità, che era fatta di figure coraggiose, coerenti, con un profilo netto nell’interno D. - Cardinale Ravasi, un appuntamento della loro esistenza; e, dall’altra parte, era fatto atteso quello della Seduta pubblica delle anche di componenti artistiche e quindi di Accademie Pontificie, dedicato quest’anno ai bellezza, di manifestazione esteriore, ma che martiri campioni della fede e alle testimonianze era anche viva, incisiva nel tessuto culturale archeologiche. Eminenza, lei introdurrà i di un popolo. Questi elementi sono alla base lavori: quali aspetti porrà in risalto? anche di questa giornata. R. – Innanzitutto ricordiamo che son ben sette le Accademie Pontificie che, da angolature D. - Sappiamo che il cardinale Bertone diverse, si interessano di temi teologici e leggerà un messaggio di Benedetto XVI culturali in senso lato. Quest’anno vengono e consegnerà il Premio delle Pontificie coinvolte due Accademie specifiche, che sono Accademie: possiamo avere qualche quella cosiddetta “Cultorum Martyrum”, che anticipazione? 586 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

R. – Sì, posso anticipare che uno dei premiati un elemento importante del sapere biblico; è lo Studio Archeologico Francescano della ma non è sufficiente sapere e gustare, se non Flagellazione di Gerusalemme, che non solo è accompagnato dell’operare e comunicare ha custodito i luoghi santi cristiani, ma che ciò che si sa. Il nostro padre san Francesco ha anche – attraverso l’impegno archeologico ce lo ricordava nelle sue Ammonizioni: – cercato di riportarne in luce la bellezza, «sono vivificati dallo spirito della scrittura la memoria, la ricchezza documentaria e divina coloro che tutte le lettere che sanno e monumentale. In questa luce la presenza desiderano conoscere non attribuiscono al dei Francescani di Terra Santa, che saranno corpo, ma con la parola e l’esempio le rendono rappresentati anche dal loro Superiore, che è all’altissimo Signore Dio di cui è ogni bene» il padre Pizzaballa, è un modo per affermare (Am 7). anche che l’orizzonte è molto vasto, perché le Sentendomi a Lei particolarmente vicino e testimonianze prime, la memoria prima sono a tutta la Comunità Accademica della nostra in quella terra, nella Terra Santa. Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia, in questo momento di gioia e di riconoscenza, vi 4. Lettera di felicitazioni del Ministro invito a restituire al nostro Dio tutto il bene generale e Gran Cancelliere e vi auguro che continuate a camminare con profitto sulla strada fin qui percorsa. Che Dio, per la mediazione del nostro Roma, 21 novembre 2011 serafico padre san Francesco, vi ricolmi della sua benedizione! Prot. MG 249/11 Fraternamente, Carissimo p. Massimo Pazzini, il Signore Le dia la pace! Fr. José Rodríguez Carballo, ofm Ministro generale OFM e Mi è giunta gradita la notizia che il Pontificio Gran Cancelliere Consiglio della Cultura e il Consiglio di Coordinamento fra le Accademie Pontificie, ______conferirà alla nostra Facoltà di Scienze Rev.do P. Massimo Pazzini, ofm Bibliche e Archeologia, Studium Biblicum Decano della Facoltà di Scienze Bibliche e Franciscanum, il primo premio ex aequo, per Archeologia il suo impegno nel campo dell’archeologia Studium Biblicum Franciscanum cristiana. Non potendo essere presente il Flagellation Monastery (Via Dolorosa) prossimo 30 novembre, perché mi trovo fuori P.O.B. 19424 Italia, desidero porgere le più vive felicitazioni 91193 Jerusalem a tutti voi, cari Fratelli, per il nuovo premio ISRAELE conseguito. Un nuovo riconoscimento è sempre, nella 5. Lettera del Decano SBF storia di un’Università, di una Facoltà, un atto di eccezionale rilevanza accademica ed è un Prot. 32/11 gesto straordinario, che, in questa circostanza, intende riconoscere e premiare il prestigioso Carissimo e stimatissimo Fr. José, contributo di un grande gruppo di uomini di scienza e di fede. La Scienza francescana ho ricevuto oggi le Sue felicitazioni per è conoscere e fare profonda esperienza del il Premio che il Pontificio Consiglio della Signore e saperLo comunicare a tutti con Cultura e il Consiglio di Coordinamento fra gioia e letizia semplice. Oggi, più che mai, le Accademie Pontificie hanno conferito abbiamo bisogno di andare alle radici della alla nostra Facoltà di Scienze Bibliche nostra fede, del nostro conoscere il Signore, e e Archeologia, lo Studium Biblicum l’Archeologia ci aiuta a studiare e contemplare Franciscanum di Gerusalemme. la cultura umana del tempo Biblico e la sua Nel messaggio indirizzato dal Papa relazione con l’ambiente circostante, per Benedetto XVI al card. Gianfranco Ravasi, poter illuminare il nostro tempo bisognoso presidente del Pontificio consiglio della cultura, della Luce senza occaso. L’Archeologia è si legge: «Tra i tanti siti archeologici in cui AD CHRONICAM ORDINIS 587 emergono i segni della presenza cristiana, uno Impossibile non citare padre Michele eccelle su tutti e suscita un singolare interesse: Piccirillo, premiando lo Studium Biblicum la Terra Santa, con le diverse località in cui si Franciscanum di Gerusalemme, la facoltà è concentrata l’attività di ricerca archeologica. di Scienze bibliche e archeologia della Il territorio, già fortemente segnato dalla Pontificia Università Antonianum, voluta presenza del popolo di Israele, diviene anche dalla Custodia di Terra Santa; durante la l’ambito per eccellenza in cui ricercare i sedicesima sessione pubblica delle Pontificie segni della presenza storica di Cristo e della Accademie, organizzata dal Pontificio prima comunità dei suoi discepoli. L’attività consiglio della cultura e dal Consiglio di di indagine archeologica svolta negli ultimi coordinamento delle Accademie, è stato citato decenni in Terra Santa, grazie all’impegno più volte l’«indimenticabile» promotore di di grandi e appassionati ricercatori, come mille progetti, e il fondatore del «campo base» ad esempio padre Bagatti, padre Corbo e il dell’Istituto di specializzazione in archeologia, compianto padre Piccirillo, recentemente il celebre Memoriale di Mosè sul Monte Nebo. scomparso, ha portato a notevolissime Abuna Michel per i suoi amici arabi, che scoperte e acquisizioni, contribuendo così a lo consideravano un giordano honoris causa, definire sempre meglio le coordinate storico- per meriti sul campo, “frate-archeologo” per geografiche sia della presenza giudaica sia di antonomasia per la stampa internazionale, quella cristiana». padre Piccirillo non parla molto di se stesso L’esplicito riferimento agli archeologi nelle scarne note delle pagine di diario vicine francescani Bellarmino Bagatti (1905-1990), al giorno del suo dies natalis, la nascita al Virgilio Corbo (1918-1991) e Michele Cielo, avvenuta nella notte tra il 25 e il 26 Piccirillo (1944-2008) ha riempito di gioia ottobre del 2008. Nei suoi appunti, preferisce me e tutti i membri dello SBF, insieme copiare – in maiuscolo, in segno di rispetto – alla comunità accademica della Pontifícia citazioni tratte dalla Scrittura per fare memoria Università Antonianum. Il Premio delle della Roccia su cui aveva fondato la vita. Accademie Pontificie rappresenta per noi la Quando, a cominciare dal 1973, per conferma che stiamo procedendo sulle orme ragioni di lavoro la sua attività inizia ad avere dei nostri predecessori. Il nostro impegno è costantemente due punti di appoggio logistico, quello di continuare sulla strada tracciata da Gerusalemme e il Monte Nebo, per lo stesso chi ci ha preceduto e di preparare altre persone anno adopera due volte due agende, per tenere che sappiano seguire le loro orme. Che il le fila di una trama di rapporti che continua a Signore ci doni questa grazia! Ringraziandola dilatarsi sempre più. per la Sua paterna benedizione, Le invio un Molti turisti e pellegrini in Terra Santa cordiale saluto dalla Città Santa con l’augurio oggi possono ammirare il parco del Battesimo di Pace e Bene. di Gesù nella Betania d’Oltre Giordano di Fraternamente, cui parla l’evangelista Giovanni nel suo Vangelo, ma citato anche in altre fonti come Gerusalemme, 7 dicembre 2011 Bethabara, Saphsaphas e Beith Anya. Pochi però conoscono il lavoro di ricerca storico, P. Massimo Pazzini, ofm quello archeologico e anche burocratico che si Decano SBF nasconde dietro a questi luoghi. Durante gli ultimi anni della sua vita, ______tra le tante attività che padre Michele Reverendissimo Fr. José R. Carballo, ofm Piccirillo portava avanti, c’era anche quello Ministro generale OFM di assicurare alla cristianità questo luogo Curia Generale dei Frati Minori riscoperto nel 1995 grazie al suo impegno, Via S. Maria Mediatrice 25 alla collaborazione di padre Eugenio Alliata 00165 Roma - Italia e all’entusiasmo del principe Ghazi ben Muhamad che si lasciò coinvolgere in 6. Nel premio allo Studium Biblicum quest’avventura. Padre Piccirillo non si è mai Franciscanum la memoria viva di padre tirato indietro; basti pensare alle tante guerre Piccirillo (non solo burocratiche) che ha vissuto sulla propria pelle, dalla guerra arabo-israeliana Sul sentiero di Abuna Michel (1967), alle due Intifade palestinesi (1978 588 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 e 2000), alle guerre del Golfo (1991; 2003). ricoverato all’ospedale, aveva sistemato Andava fiero ad esempio, di quanto aveva la sua povera stanza di francescano che fu fatto da studente, nei giorni della Guerra dei trovata perfettamente in ordine, come alla Sei Giorni (Giugno 1967): con i confratelli di vigilia di un lungo viaggio: è morto così, Teologia, alla guida di un furgone attrezzato il 2 novembre 2010, padre Cesare Cenci, da ambulanza, aveva girato per le strade di uno degli ultimi rappresentanti della grande Gerusalemme, del Monte Oliveto, di Betania, erudizione francescana del Novecento, fino a Gerico, raccogliendo morti e feriti. quella di Michael Bihl, di Livarius Oliger, di E trasportando palestinesi profughi verso il Celestino Piana e di tanti altri, ignoti ai più ma confine giordano. che veramente «hanno fatto la storia». Nulla Un obiettivo raggiunto da tutte le sue di apparentemente avventuroso nella sua vita iniziative è stato la valorizzazione del – ora ripercorsa con intelligenza affettuosa da patrimonio storico delle comunità cristiane Pacifico Sella nel primo fascicolo del 2011 mediorientali. dell’Archivum franciscanum historicum. «Tra le altre attività di Michele da studente Nato nel 1925 da famiglia modestissima c’era quella sportiva — ricorda padre Antonio a Costalunga di Monteforte d’Alpone, in Raimondo, del Centro francescano di studi provincia di Verona, entra ancora ragazzo cristiani orientali del Cairo — giocava come nei collegi e nei conventi dell’ordine dei frati attaccante. Giocammo contro una squadra minori e si forma e si plasma in quel Veneto di soldati giordani accampati alle periferie francescano patria del ministro generale di Gerusalemme, alla vigilia della guerra Bernardino da Portogruaro e di Fedele da dei sei giorni, il 5 giugno 1967. Come pure Fanna, lo straordinario e coraggioso pioniere affrontammo una squadra di soldati israeliani dell’edizione delle opere di Bonaventura ad Abu Rudeis nel Sinai nella seconda di Bagnoregio. Novizio nel 1941, professo escursione organizzata dallo Studio Biblico nel 1947, sacerdote nel 1949, Cenci avrebbe della Flagellazione 1970. Per entrambe le voluto divenire missionario in America partite, ordine di Michele: pareggio». centrale. I superiori lo indirizzano invece Un personaggio da romanzo e non solo allo studio della teologia morale che insegna, “per modo di dire”, scriveva Franco Scaglia fino al 1959, fra Motta di Livenza e Verona. – come testimonia il libro Michele Piccirillo In quell’anno viene chiamato al Collegio francescano archeologo tra scienza e San Bonaventura di Quaracchi, in provincia provvidenza (Milano, Edizioni Terra Santa, di Firenze, per far parte della commissione 2010, pagine 181, euro 18) – presentando per l’edizione critica degli opera omnia di una trilogia di romanzi dedicati alla figura san Bernardino da Siena. Nella sua vita è la e all’attività di padre Piccirillo: Il custode svolta: da allora e fino all’ultimo padre Cenci dell’acqua (Piemme, 2002), Il gabbiano di sarà un infaticabile perlustratore di archivi e di sale (Piemme, 2004), L’oro di Mosè (Piemme, biblioteche. 2006). «Capita raramente – scriveva Scaglia Nel 1999 a Selva di Montebello, a nel 2002 – che una persona vivente diventi cinquant’anni dall’ordinazione sacerdotale, protagonista di un romanzo, ma padre Michele Cenci, commentando un versetto del salmo è un pezzo indimenticabile della mia vita e non 85 («Ascolterò che cosa dice il Signore»), poteva essere altrimenti». riconsiderò il suo cammino: è commovente vederlo osservare gli inizi della sua vocazione [L’Osservartore Romano, 2 dicembre francescana, vissuta in casa prima come 2011] un modo per far «studiare» il figlio troppo intelligente di due braccianti agricoli, ma poi, dal protagonista, animata, alla luce 10. A un anno dalla morte del francescano di un’autentica metànoia, da una ferma, Cesare Cenci incrollabile intenzione: «se devo essere frate, allora niente bugie, disobbedienze, rabbie, L’umile savio furti, sporcherie. Questa specie di conversione delle fonti ha lasciato nella mia vita tracce più profonde che tutti gli insegnamenti poi ricevuti». Si Se ne è andato un anno fa, silenziosamente, rendeva conto, Cenci, riecheggaiare quasi le come aveva vissuto. Prima di essere parole del Testamentum di Francesco (nemo AD CHRONICAM ORDINIS 589 ostentabat michi quid deberem facere, sed trasferito nel 1971 a Grottaferrata e ora a ipse Altissimus revelavit michi)? Da quel Roma, a Sant’Isidoro, nel convento che fu momento, da quella risoluzione, Cenci ha di Luke Wadding, il francescano irlandese perseverato con la dolce costanza dei contadini autore degli Annales minorum) – padre Cenci della sua terra, conducendo una vita appartata è «da annoverare fra i grandi (...). Sono e schiva, operosissima, all’insegna di un ritmo grandi perché la grazia di lavorare humiliter senza fretta, ma con totale impegno. Con la et devote, che essi accolgono giorno dopo determinazione di quanti si svegliano all’alba giorno nella costanza dello studio e della e vanno a letto presto, ma dissodano il terreno ricerca, dona alla loro personalità di studiosi più arido e duro. e di frati una grandezza umana e spirituale, Nella bibliografia di Cenci, non inutilmente che è bella. I loro nomi sono inscritti nel numerosa, in gran parte pubblicata nel cielo come sulle tavole della scienza. In un primo volume della miscellanea che gli momento in cui l’ordine dei frati minori non è fu dedicata nel 2002 (Revirescunt chartæ. esente da discussioni sul proprio futuro, quanti Codices documenta textus) e ora aggiornata scrutano pazientemente il patrimonio del suo da Sella, spiccano il catalogo dei manoscritti pensiero e della sua azione sono i più sicuri francescani della Biblioteca Nazionale di garanti della solidità del suo avvenire, in una Napoli (1971), l’edizione di documenti relativi creatività ispirata e intelligente». Una lezione alla vita di Assisi fra il 1330 e il 1530 (1974- di storia, di erudizione ma anche di Vangelo 1976), la ricostruzione e la catalogazione della vissuto che l’umile padre Cenci ha lasciato a biblioteca manoscritta del Sacro Convento tutti. Come aveva ben compreso don Giuseppe di Assisi (1981), l’edizione del Bullarium De Luca, nell’oscura fatica dell’erudizione, Franciscanum (cioè delle bolle, dei brevi, nella capacità di riattingere il passato, vi sono delle suppliche relative a francescani sulla (per gli ordini religiosi, ma anche per l’intera base dei registri dell’Archivio Vaticano) Chiesa e per la società civile) le premesse più per il pontificato di Innocenzo VIII (1989- sicure per costruire un migliore futuro. 1990), un sorprendente supplemento ancora al Bullarium per il periodo dal Paolo Vian 1378 al 1484 (2002-2003), accompagnato [L’Osservatore Romano, 31 ottobre-1 dalla contemporanea presentazione di altri novembre 2011, p. 4] documenti vaticani ad Franciscales spectantia (in più puntate, 1997-2004), sino all’edizione 11. Francesco d’Assisi e le Fonti francescane. (con Romain Georges Mailleux) delle Edizioni e traduzioni. Costituzioni generali dell’ordine francescano fra Duecento e Trecento (2007-2010). Non Un bilancio a 35 anni opere di approfondimento o di divulgazione, da una fortunata iniziativa ma migliaia e migliaia di pagine di fatti che implicitamente disegnavano una geografia Organizzato dalla Facoltà di Lettere e e una storia dell’ordine dei frati minori: Filosofia del Dipartimento di Scienze Storiche un’eccezionale messe di dati, una formidabile e dal Centro Pastorale dell’Università Cattolica miniera di vicende, piccole e grandi, rievocate del Sacro Cuore di Milano, unitamente dal silenzio con un fiuto e con una sagacia alla Scuola Superiore di Studi Medievali che facevano di padre Cenci una figura quasi Francescani della Pontificia Università leggendaria e sicuramente fuori delle mode, Antonianum di Roma, in collaborazione con la artefice di un personale, inesauribile schedario Società Internazionale di Studi Francescani, il dal quale sapeva estrarre, come il padre di Centro Interuniversitario di Studi Francescani famiglia di Matteo (13, 52) sempre nova et e l’Istituto Francescano di Spiritualità, venerdì vetera. 28 ottobre 2011 si è svolto presso l’Università Incapace di rifriggere parole vuote su Cattolica di Milano la Giornata di studio argomenti già noti, padre Cenci ha dato una Francesco d’ Assisi e le Fonti francescane. grande e salutare lezione di sano positivismo, Edizioni e traduzioni. Un bilancio a 35 anni richiamando tutti all’utilità e alla fatica della da una fortunata iniziativa. ricerca erudita. Nel suo ordine – come scrisse Introducendo l’incontro, la prof. Maria Pia nel 2001 Mailleux, allora presidente del Alberzoni ha illustrato Fonti francescane: Collegio San Bonaventura (nato nel 1877, un problema aperto; dopo la presentazione 590 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 delle soluzioni adottate a seconda delle più recentemente. La traccia da seguire diverse edizioni linguistiche, ha ricordato sarebbe prima di tutto quella di individuare che la direzione della traduzione delle Fonti e descrivere i manoscritti, secondariamente Francescane in italiano edite nel 1978 fu fare l’edizione dei testi e soltanto al termine affidata al prof. Ezio Franceschini, legato passare alle traduzioni. Senza questo al mondo francescano anche per motivi ordine spesso si mescola la psicologia e la vocazionali. codicologia, senza far precedere l’euristica Il prof. Attilio Bartoli Langeli, presentando all’ermeneutica. La previa recensio codicum Edizioni e traduzioni degli scritti di Francesco, aiuta anche a individuare “i compagni di ha richiamato che il settore della traduzione viaggio” di ciascuna opera, ossia con quale è assai dinamico e ciò spiega la continua testi normalmente viene trascritta e diffusa pubblicazione di nuove traduzioni, delle una fonte; ad esempio è interessante come i quali il primato numerico spetta alla lingua Fioretti spesso sono uniti alla Legenda maior italiana. In questo si constata che come evento di Bonaventura. culturale mondiale la traduzione di scritti di e Continuando sullo stesso tema Michael W. su Francesco non ha paragone se non per la Blastic essenzialmente pone alcune questioni Bibbia. Passate in rassegna le diverse edizioni, per uscire da un’ovvietà che pare scontata da quella di Luca Wadding fino all’ultima mentre non lo è: la domanda circa quali di Carlo Paolazzi, Bartoli Langeli mostra testi devono essere posti nella raccolta delle che storicamente si è passati da un’iniziale fonti francescane, secondo quale ordine – ad traduzione degli Scritti di frate Francesco esempio le diverse collocazioni del Sacrum alle “fonti francescane”. Certamente restano Commercium e del De inceptione – per quale dei problemi aperti circa l’edizione critica pubblico sono pensate – non per gli specialisti, degli Scritti di Francesco quale ad esempio ma per studenti e devoti – cosa si intende con la divisione in categorie, il loro ordine “fonti francescane” e se devono apparire solo cronologico, la questione dei loghia/dicta. testi agiografici oppure anche altre opere. Così anche la questione della paternità, e quindi Stefano Brufani affronta Le fonti egidiane dell’autorità degli scritti: alcuni sono testi che come fonti francescane; in ciò riconosce dall’origine hanno la finalità di essere scritti – che il De inceptione è il tramite primo tra le come ad esempio le redazioni della Regola –, fonti egidiane e quelle francescane. Ciò si altri sono da cantare – come il Cantico di frate coglie se si considerano i differenti centri di sole – altri ancora predicati – come alcune redazione, conservazione e diffusione delle delle cosiddette lettere. Importante anche il fonti francescane, come risulta nel caso di rapporto tra scritti ed agiografie: infatti spesso Monteripido presso Perugia dove dimorava un’esasperata analisi filologica frantuma il frate Egidio, ma anche Giovanni da Perugia. “magma” in cui normalmente i medievali Questi testi sono collocati all’interno di trasmettevano, accoglievano e leggevano un cammino di autenticità, ma anche di i testi. Importante anche riconoscere che autenticazione. il testo critico di per sé non restituisce il Filippo Sedda circa Testi relativi alla storia testo originale, ossia vivo e reale; quindi è istituzionale si domanda cosa si deve intendere essenziale tornare al reale, allo storico, cioè con testi istituzionali. Nel suo intervento allo studio dei manoscritti e trasmissione prende in considerazione i documenti usciti dei testi. Ciascun testimone dovrebbe essere dalla Curia pontificia, i quali sono riportati studiato in modo critico, giungendo a delle dalle diverse traduzioni in numero variabile, edizioni diplomatiche, storiche degli scritti di con intitolazioni e finalità differenti. Francesco, cominciando dal codice 338 della Continuando sullo stesso tema, Felice Biblioteca Comunale di Assisi che Bartoli Accrocca pone alcune domande che Langeli sempre più attribuisce a frate Leone. scaturiscono da questa tipologia di fonti. Ad Jacques Dalarun, illustrando Testi esempio la Mira circa nos si può definire la agiografici e testi liturgici, mostra la tabella prima “lettura autentica” di san Francesco, con delle fonti secondo l’ordine della loro cui Gregorio IX offre ai Minori una identità, scoperta; normalmente c’è stata una sorta di ossia un modello di riferimento. Se finalità dei casualità in essa, ma spesso successivamente Predicatori è combattere gli eretici, i Minori si è dovuto ammettere che il testo scoperto sono chiamati alla riforma della Chiesa. Nel era un’edizione posteriore di un testo scoperto 1254 i frati Minori rinunciano ai privilegi AD CHRONICAM ORDINIS 591 loro accordati dalla Ordinem vestrum e la alcuni luoghi come il Santuario di Santa Rosa di Etsi animarum è la reazione papale a tale Viterbo per Armida Barelli. Passando al tema rinuncia; il tutto però sarà revocato dal neo a lui affidato mostra come fin dal loro apparire eletto Alessandro IV. Tra i documenti papali le diverse traduzioni delle fonti francescane tradotti stupisce l’assenza della Virtutem cum sono state paragonate alla Bibbia con tutte le spiritum, un mare magnum che riassume tutti i conseguenze che ciò comporta. Inoltre mentre privilegi accordati ai Minori. esse sono state pensate come opera di semplice Il prof. Luigi Pellegrini illustrando Dalle consultazione – come riconosce ad esempio fonti alla ricostruzione della storia di san nei suoi studi Giovanni Miccoli – a volte sono Francesco e dei frati Minori distingue il usate e citate come unico riferimento anche in Francesco della devozione da quello della lavori di ricerca. storia e in questo sorge immediatamente Daniele Solvi prima di illustrare gli la problematica circa il rapporto tra il Strumenti di edizione e lettura ricorda che la Francesco delle fonti e quello della storia. conoscenza continua del testo è l’atto primo, Circa la gerarchia delle diverse fonti richiama una sorta di prerequisito per un approccio l’importanza dello studio di Desbonnets; alle fonti. Il contesto storico e letterario, ossia tuttavia anche riguardo agli Scritti si deve l’aspetto storiografico, è anch’esso importante. tener conto di una graduatoria d’importanza. Così si nota che se in un primo momento le Infatti ciascuno di essi è redatto in circostanze note erano scarne e soprattutto interpretative, diverse – come mostra il caso della Regola ossia a commento, procedendo con le edizioni –, con destinatari differenti – un ministro, i diventano sempre più narrative. Illustra chierici –, redazioni più o meno diversificate, l’importanza di cogliere le fonti di ciascuna che vedono ai rispettivi estremi gli autografi opera, così come la dipendenza con fonti e le Admonitiones che sono vere e proprie precedenti e in questo uno strumento utile è reportationes. Spesso gli autori hanno l’Officina franciscana. intenzioni dichiarate – come fa Bonaventura Passando alla tavola rotonda Dalle nel prologo della Legenda Maior – anche se traduzioni a un nuovo progetto editoriale, non sempre sono fedeli ad esse o conseguono i coordinata da Attilio Bartoli Langeli, sono fini prefissati. Ciascuna fonte presenta un suo illustrate alcune edizioni: Daniele Solvi Francesco e ciò a motivo della diversità dei (Fontes franciscani), Leonard Lehmann committenti, destinatari, finalità, ad esempio (ed. tedesca), Jacques Dalarun (nuova ed. polemiche o apologetiche. Vi è interdipendenza francese), Michael Blastic (nuova ed. inglese), tra le diverse opere e ciò preclude qualsiasi Aristide Cabassi-Luciano Bertazzo (Centro lettura concordista e metodo combinatorio. Il Studi Antoniani, Padova) (ed. italiana), Francesco della storia rimane una questione Fernando Uribe (ed. spagnola). aperta e in ciò un aiuto proviene dalla recente La giornata si conclude dando appuntamento pubblicazione di André Vauchez. Importante al 9 marzo 2012 presso la Pontificia Università è valutare episodi e notizie trasmesse che Antonianum per la giornata di studio dedicata risultano fuori contesto o che contraddicono lo a Chiara d’Assisi e le fonti clariane. sviluppo narrativo e ciò può essere indice di Pietro Messa attendibilità storica. Circa Francesco e la storia dei Minori importante risulta il De inceptione e 12. I Francescani e l’Unità d’Italia le cronache di Giordano da Giano e Tommaso da Eccleston. In ciò si vede che tra la vicenda di 1. Giornata di studio Francesco e il formarsi dell’Ordine minoritico c’è una tensione La ricorrenza del 150° anniversario Pietro Messa prima di illustrare il passaggio dell’Unità d’Italia (1861-2011) è stata Dalle fonti alla didattica richiama che ancora l’occasione per riflettere sull’atteggiamento molto c’è da lavorare per approfondire i avuto dai Frati Minori (Francescani) di legami tra l’Università Cattolica e il mondo fronte al complesso processo che nel francescano, ad esempio rintracciando la corso dell’Ottocento ha portato non solo corrispondenza tra ex studenti entrati negli all’unificazione italiana, ma anche alla ordini francescani e persone della Cattolica creazione di una forma di Stato basata quali ad esempio Ezio Franceschini e Agostino sull’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte Gemelli; similmente l’importanza ideale di alla legge e sulle principali libertà civili. Al 592 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 tema è stata dedicata una giornata di studio nell’inedito carteggio di tre Frati Minori tenutasi a Firenze il 24 settembre 2011 presso veneti: Ambrogio da Castelfranco, Bonifacio il convento San Francesco e organizzata da Verona, Fedele da Fanna – riferendosi dalla Provincia Toscana di S. Francesco alla fase conclusiva dell’unificazione dello Stigmatizzato dei Frati Minori e dalla Scuola Stato italiano (presa di Roma del 20 settembre Superiore di Studi Medievali e Francescani 1870) che segna la fine del potere temporale della Pontificia Università Antonianum. del papa e, contemporaneamente, il suo Alla presenza del Ministro provinciale dei rafforzamento spirituale con la proclamazione Frati Minori della Toscana, di un folto pubblico, del dogma dell’infallibilità pontificia tramite e moderati da Fortunato Iozzelli, direttore della la costituzione Pastor aeternus del 18 rivista Studi Francescani, i cinque relatori luglio 1870, ha dato conto, in particolare, hanno offerto una puntuale ricognizione della posizione di padre Fedele da Fanna dell’atteggiamento dei Frati Minori di fronte (1838-1881), Frate colto e ben preparato al movimento risorgimentale in alcune aree in campo filologico (è suo il progetto della della penisola: Veneto, Toscana, Umbria e pubblicazione delle opere di S. Bonaventura, Sud d’Italia. Non si è trattato di illustrare solo edita a Quaracchi-Firenze negli anni 1882- le ragioni dell’adesione o dell’opposizione dei 1902). In campo politico-ecclesiale Fedele da religiosi al movimento per l’Unità d’Italia, Fanna, al pari di Ambrogio da Castelfranco e ma di chiarificare, sullo sfondo delle ben di Bonifacio da Verona, è favorevole al potere note vicende risorgimentali, l’incidenza e i temporale sia all’infallibilità del papa. Le sue riflessi che il liberalismo andava producendo idee sono raccolte in un opuscolo in difesa del nell’articolata organizzazione della vita degli papa e redatto per fugare le perplessità nate, Ordini religiosi in Italia nel XIX secolo. Un a questo proposito, in ambienti cattolico- quadro assai variegato che ha trovato nella liberali di Vicenza. Una difesa ad oltranza relazione introduttiva di Mario Tosti, I religiosi quella del padre Fedele da Fanna che la prof. e l’Unità d’Italia, una puntualizzazione sulla Faes ha ricostruito con acribia e intelligenza, fase di luci e di ombre che gli Istituti religiosi, mostrando come le prerogative papali fossero sia maschili sia femminili, si trovarono difese largamente tra i Francescani e messe in a fronteggiare nell’organizzarsi in vista dubbio non solo da laici e massoni ma anche in dell’attuazione delle loro finalità apostolico- ambienti cattolico-liberali. pastorali. Sorprendente che lo stereotipo di una Certo è che un ventennio più tardi, come netta resistenza dei religiosi alle aspirazioni ha ben illustrato Annibale Zambarbieri nella alla libertà e all’indipendenza dallo straniero sua relazione: Guelfismo e romanitas: appunti venga smentito dai fatti documentali. Non solo sul Romano pontificato nella Storia d’Italia si deve registrare un orientamento filo-liberale di Marcellino da Civezza, si torna a parlare di non pochi religiosi, ma si deve annoverare dell’azione del papato. La poderosa opera di la vasta e capillare affermazione organizzativa Marcellino da Civezza in 3 volumi (Firenze che cercherà di rispondere ad esigenze sociali 1886-1887) si dilunga nell’illustrare, un po’ con mirate iniziative assistenziali, caritative ed pedantemente, il favore concesso dall’azione educative. del papato allo sviluppo della vita sociale, All’indagine ben condotta del prof. Tosti culturale e politica dell’Italia in un momento ha fatto seguito una serie di interventi più storico in cui le relazioni tra Stato italiano e specifici calibrati sulla Famiglia Francescana, Vaticano vivono fasi di tensione alternate a che costituisce una componente significativa propositi più distensivi sotto il pontificato della società italiana del tempo. Merito di Leone XIII. Il prof. Zambarbieri non ha degli organizzatori e dei relatori è stato mancato di notare la figura di precursore quello di procedere per indagine-campione, rivestita dal da Civezza a riguardo della utilizzando a questo scopo fonti edite e inedite rinascita degli studi scientifici nell’Ordine dei e studi d’insieme oggi disponibili, perché Frati Minori e attivo nel Lazio e in Toscana. una trattazione esauriente dell’argomento Tornando più indietro nel tempo, richiede ancora – e non solo per l’Ordine esattamente tra le due guerre di indipendenza francescano – un lavoro di scavo negli archivi nazionale (1848-1866), si ha modo di cogliere statali e in quelli delle Province francescane l’atteggiamento dei Frati Minori nell’Italia italiane. Barbara Faes, – col suo contributo meridionale rispetto alle idee liberaleggianti dal titolo: Presa di Roma e cattolici liberali e unitarie. La relazione di Ugo Dovere dal AD CHRONICAM ORDINIS 593 titolo: I Francescani napoletani di fronte incameramento e solo sporadicamente parte al Risorgimento, ha messo in evidenza della documentazione è finita negli archivi l’iniziale distanza dei Francescani dal di Stato dove ancora oggi si conserva. Ma è dibattito politico-sociale intriso di aspirazioni proprio negli archivi che è conservata memoria libertarie promosso da intellettuali e vivo nel di questo importante passaggio e la reazione dei popolo. Un nesso temporale e di causalità Francescani è annotata, sostanzialmente, in tre tra riforma protestante, rivoluzione francese modi. Il primo vede nella legge di soppressione e moti carbonari era ritenuto come veritiero una prova permessa da Dio in vista di una da schiere di Francescani – al pari di altri purificazione morale per meglio osservare la Ordini religiosi – a causa di una formazione Regola francescana. Il secondo constata la culturale approssimativa e acritica. Ma con contraddizione della classe dirigente liberale l’occupazione del Regno delle due Sicilie da che a parole proclama la libertà, ma nei fatti parte di Garibaldi (1860) si ha una svolta. commette abusi gravi proprio contro la libertà. Da questo momento non sono pochi i Frati Il terzo mentre vede inasprire gli animi dei Frati Minori che aderiscono con entusiasmo ora Minori per la sostanziale vittoria dello Stato accogliendo i liberatori, ora arruolandosi liberale sul potere temporale del papa, apre ai come cappellani nell’esercito di Garibaldi, ora Frati una libera iniziativa di ricostruzione e di sostenendo col voto l’annessione del Regno ripensamento della loro strategia apostolica delle due Sicilie all’Italia una e indivisibile. che frutterà un sicuro rinnovamento nei Molti i fatti e i personaggi ricordati dal prof. decenni a seguire. Dovere che, con senso critico, ha dato ragione Una giornata di studio davvero significativa di figure a volte controverse come Giovanni che gli organizzatori hanno saputo ben calibrare Pantaleo e Alessandro Baroni. Il patriottismo nel ripercorrere aspetti e momenti di storia dei Frati del Sud è qualificato dall’aspirazione recente dei Frati Minori ancora bisognosa all’unità italiana, dall’esigenza di un nuovo di uno scavo documentale approfondito. La assetto politico in grado di garantire pane e perizia dei relatori, in particolare, ha dato giustizia alle umili e umiliate popolazioni del inizio a ulteriori ricerche aprendo piste ancora Sud e, infine, dal desiderio di mantenere uniti inesplorate e che la pubblicazione degli atti i valori religiosi e civili assai radicati nella incoraggia per metodo e per indicazioni di popolazione del Sud d’Italia. merito. L’ultima relazione in programma è stata quella di Andrea Maiarelli: Le demaniazioni Alvaro Cacciotti degli archivi dei Frati Minori in occasione dell’Unità d’Italia, con particolare riferimento 2. Un Articolo su “L’Osservatore Romano” a Toscana e Umbria, con la quale si può cogliere la reazione dei Frati Minori alla Francescani politica inaugurata dal nuovo governo dopo nell’Italia unita la proclamazione del Regno d’Italia (17 marzo del 1861). Anche qui, a fronte di una «Il 20 ottobre 1873 il governo prese possesso complessa vicenda ancora da studiare a del Convento, mandato il Notaro Venuti con fondo, il prof. Maiarelli ha inteso dare una due testimoni e l’assessore municipale Placido risposta precisa prendendo in considerazione, di Scofera, i quali cominciarono subito a fare per l’area toscana e umbra, gli effetti della l’inventario nel Convento, e nella sacrestia, famosa legge “di soppressione” del 7 luglio quanto del continente che del contenuto, 1866 che incamerava, in sostanza, i beni e durarono a scrivere quasi mezzo mese». degli Ordini e delle Istituzioni religiose. A È quanto annota il cronista dell’Aracoeli, prescindere dalle tendenze anticlericali che narrando le operazioni di inventariazione ispirarono la legge si deve notare che gli dei beni, ad opera della Giunta Liquidatrice archivi risultarono un bene meno appetibile dell’Asse Ecclesiastico, che agiva in per i pubblici ufficiali che ebbero incarico di conformità alla lagge n. 1402, del 19 giugno acquisire ben altri beni demaniali come, ad 1973, la quale sanciva la soppressione degli esempio, i locali dei conventi e dei monasteri. Ordini religiosi e l’incameramento dei loro Il vantaggio economico ricavato dallo Stato beni. fu l’idea guida di un tale processo. Gli archivi Nel mese di aprile 1878, venne presentato furono in buona parte salvati dall’azione di alla Camera dei Deputati il progetto di 594 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 legge per innalzare a Roma «un monumento convento di S. Antonio in via Merulana, presso nazionale a Vittorio Emanuele II, liberatore il Laterano, previsto quale sede della nuova della patria, fondatore della sua unità», Curia generalizia, del Collegio internazionale progetto approvato il 25 luglio 1880. Il e della biblioteca. Il Corriere di Torino, 11 primo ministro Depretis impose come sito il ottobre 1885, scive: «Il nome di questo egregio Campidoglio, «sul prolungamento dell’asse capo di un Ordine religioso tanto benemerito e del corso, e in prospetto ad esso.. con una popolare che è per la tristizia di questi tempi, spianata di 27 metri d’altezza dal piede della discacciato dallo storico Convento di Aracoeli, scalea». A nulla valse il parere negativo della mi ricorda la visita che ho fatta pochi giorni commissione archeologica, la quale dopo addietro al nuovo edificio, che per questi aver analizzato l’area da demolire, concluse frati, fanno innalzare in via Merulana alcuni che, oltre alle preesistenze romane, sarebbero frati stranieri, per dare ai Minori Osservanti stati distrutti la torre di Paolo III e i chiostri una nuova Casa generalizia, e un Collegio medievali del convento, nei quali si era svolta per giovani francescani studenti destinati la vita amministrativa del Comune di Roma. alle Missioni straniere, con una grandiosa Inutili si rivelarono anche le proteste del Chiesa annessa. Quell’edificio tutto in cortina Ministro generale, che scrisse al Ministro di e travertino, di una grandezza e solidità Grazia e Giustizia e dei Culti, affermando, tra veramente romana, è stupendo monumento le altre cose, che: «A me non si compete, e che fa onore all’Ordine, che ne dirige i lavori perciò tralascio di far considerare che la Torre e all’architetto Carimini che ne ha ideato il di Aracoeli così per le memorie storiche che disegno, severo ed elegante». vi sono legate, come per la sua maestosa mole L’Eco d’Italia, 1886, annota: «In tanta e struttura, non avrebbe dovuto mai essere mostruosità di case e casoni che ha regalato a designata alla demolizione per dar luogo ad un Roma il genio dei nuovi venuti, come li chiamò monumento moderno, al quale non mancava l’onorevole Giovagnoli in una recente seduta di certo in Roma altro posto». del Consiglio comunale di Roma, ci sono Al religioso faceva eco anche il Sindaco voluti i frati per dare alla città, latrice delle arti, di Roma, Leopoldo Torlonia, la giunta un solenne monumento artistico risplendente municipale, l’archeologo Rodolfo Lanciani, di eleganza e maestà… Per giudizio e, non ultimo, il deputatao Ruggero Bonghi, universale, la prima opera architettonica, tra ardente francescanista e autore di una vita di S. quante ne sono sorte in Roma, dal 1870 il poi, Francesco, che il 10 maggio 1883, intervenne è il grandioso Convento internazionale, che i con una appassionata interrogazione religiosi d’Aracoeli stanno facendo costruire parlamentare: «Avete sentito adunque dove presso il Laterano». il monumento si deve erigere; e avete inteso L’Eco di S. Francesco, 1887, racconta: quante demolizioni bisogna fare… Bisogna «Giorni fa corse per la stampa una notizia che demolire il palazzo di Paolo III Farnese: ne attrista, cui si affrettarono quelli di parte Paolo III vissuto in un tempo nel quale noi constraria a smentire, ma che non ismentirono italiani non sapevamo fare una linea che non abbastanza bene: il tempio aracoelitano fosse bella, come purtroppo i nostri nemici minaccia ruina; perciocché abbattuto il potrebbero oggi dire che non sappiamo Convento e non avanzati i lavori di fondazione fare una linea che non sia brutta… Bisogna per il famoso monumento, com’è risaputo, collocare altrove la Biblioteca d’Aracoeli. Voi l’acqua filtrata alle fondamenta del vetusto farete un’opera da Vandali, voi farete un’opera tempio, lo minaccia. Contemporaneamente ci che non vi acquisterà credito; né l’Europa giungeva la lieta novella, che il dì 4 dicembre civile, né questa città ve ne potranno esser seconda Domenica dell’Avvento si sarebbe grati…». Il Depretis, sentenzioso, rispose: solennemente consacrata, la nuova chiesa «Che si guadagna a lasciare quel rudere che di S. Antonio del Collegio Internazionale è il convento di Aracoeli, dove non vi è nulla Francescano in via Merulana. Poi ci troviamo di artistico, nessuna memoria che meriti di in prossimità del Natale, alla festa del essere conservata? e quanto poi alla Torre di Bambino d’Aracoeli, il Re che benedice Paolo III, essa non era poi che un accessorio di Roma dalla vetta del Campidoglio; e tutto palazzo Venezia». questo si impone talmente che anche una volta I giornali nel frattempo pubblicizzavano vogliamo scrivere intorno a questo argomento; l’edificazione della nuova Aracoeli, il se non per altro che per mettere a riscontro il AD CHRONICAM ORDINIS 595 vecchio col nuovo, onde si pare che a dispetto dell’atto, ritenne opportuno rendere edotte dell’empietà, S. Francesco è sempre grande, e le competenti autorità intorno a determinati Roma è sempre la Roma del Papa». elementi sullo stato delle missioni francescane. L’immagine francescana espressa col Con tale richiamo, egli era sicuro di poter nuovo edificio di via Merulana, essendo attirare l’attenzione su un tema verso il quale stato innalzato contemporaneamente i nuovi responsabili dello stato italiano si all’abbattimento dell’Aracoeli, godette dimostravano sensibili, non immuni da mire della cassa di risonanza propria delle riviste nazionalistiche e interessi coloniali. “confessionali”, che davano risalto al contrasto Il Ministro generale esibiva, in altri tra chiesa e stato italiano, tra vecchio e nuovo, termini, quanto un noto parlamentare francese tra la Roma papale e la Roma capitale. Anche ebbe a proclamare in sede di discussione, l’accento missionario presente in queste circa il nesso tra religione e politica estera: descrizioni fa leva sul contrasto tra chiusura l’anticlericalismo non è merce di esportazione. nazionalistica, avversa al cattolicesimo e «I Missionari francescani erano tratti una internazionalità religiosa, espressa dalla volta per la maggior parte dall’Italia, sicché istituzione ecclesiale. il nome italiano in quelle regioni lontane, La stessa situazione economico- dove fiorivano le missioni francescane, amministrativa della nuova costruzione era conosciuto ed amato, a preferenza di rispecchiava il conflitto giurisdizionalista tra qualsivoglia altra nazionalità. In seguito alle chiesa e stato. Come proprietari dello stabile, leggi di soppressione diminuì grandemente il come evidenziato dal primo articolo citato, numero dei missionari italiani, i quali essendo a causa delle norme soppressive in corso, stati necessariamente surrogati da missionari vengono presentati religiosi di nazionalità di altre nazioni, ne avvenne che, dove prima straniera, esibiti secondo i loro connotati civili. era diffusa la conoscenza della lingua italiana, L’opera è frutto della concezione questa si andava lentamente dimenticando per dell’architetto romano Luca Carimini (1830- lasciare il posto alla inglese, alla francese, alla 1890), il quale, alla pari di un Piacentini, tedesca, secondo la nazionalità preponderante Carnevali, Bianchi, Cannevari e Koch, degli individui appartenenti alla missione. appartiene a quel gruppo ristretto di architetti Questo fatto è pubblicamente notorio, ed che, muovendosi nel campo del neoclassico in ogni caso, non abbisognerebbe di essere e riferendosi spesso al quattrocento e al dimostrato alla E[ccelenza] V[ostra]., avendo cinquecento, seppe conservare il senso romano a più riprese i Consoli italiani residenti delle proporzioni e della maestosità delle all’estero, richiamata l’attenzione del governo masse. Il medesimo architetto eseguì in Roma sulla miserevole condizione delle missioni vari edifici, tra i quali ricordiamo il Collegio italiane e sulle conseguenze dannose che francese, il Collegio canadese, l’Istituto delle ne derivavano per l’influenza politica e per piccole sorelle dei poveri, la chiesa di S. gl’interessi commerciali dell’Italia». Giuseppe e la casa delle suore di Cluny in via Il patriottismo della compagine francescana Leonardo da Vinci, e il Palazzo Brancaccio in crebbe nel corso degli anni successivi, fino Via Merulana. a diventare, all’indomani della prima guerra Mentre la demolizione dell’Aracoeli mondiale, un dato incontrovertibile. In quel stava consumando le sue ultime tappe e la tempo, infatti, non era raro individuare in fabbricazione del Collegio in via Merulana san Francesco un sublime esempio di vero ormai in procinto di essere terminata, patriottismo, come manifestazione di una il Ministro generale, p. Bernardino da coscienza nazionale giunta a piena maturità, Portogruaro, il cui mandato era già prossimo senza tuttavia avere come fine unico la difesa alla fine, avviava l’opera di conciliazione con del territorio, bensì di tutto il patrimonio i rappresentanti del Governo italiano. Egli spirituale, morale e sociale della nazione. si indirizzava alle loro autorità, chiedendo il L’esempio di Giosué Bensi, terziario riconoscimento giuridico della nuova entità francescano, che si sacrifica volontariamente minoritica, quale Collegio per la formazione sul fronte dell’Isonzo, viene proposto come di missionari, posto sotto la tutela della modello di amor di patria, cristianamente inteso congregazione di Propaganda Fide. Allo e francescanamente maturato nella riflessione scopo di incoraggiare l’assegnazione di un sulla povertà come libertà spirituale. Il fatto tale riconoscimento esplicitando i vantaggi che, in periodo post-bellico, si insista molto 596 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 sulla italianità di san Francesco, parrebbe lo studio dell’opera venne incaricata invece, mettere in rilievo la volontà di aderire alla nel frattempo, una commissione artistica, la sintonia particolare che la nazione avvertiva quale, il 15 maggio 1925, giunse ad ottenerne con il Santo di Assisi. l’approvazione dal Regio commissario di Il Duce stesso, Benito Mussolini, sebbene Roma, Filippo Cremonesi. nei moduli di una retorica, per l’occasione delle L’inaugurazione ebbe luogo nel tardo celebrazioni per il settimo centenario della pomeriggio del 26 maggio 1827. Il gruppo morte, in un messaggio rivolto alla nazione, rappresentato dalla scultura in bronzo presentava san Francesco come meravigliosa corrisponde alla scena dell’arrivo al palazzo sintesi dei fondamenti della civiltà italiana. papale del Laterano di S. Francesco e dei Parlando di lui, lo proclamava enfaticamente suoi primi compagni, venuti in visita alla il più santo dei santi dati dall’Italia al città dei papi per chiedere al vicario di Pietro cristianesimo e all’umanità, perché «con l’approvazione ecclesiastica della loro forma l’altezza dell’ingegno e col carattere, sono di vita. La figura di S. Francesco, con le braccia della nostra gente la semplicità dello spirito, alzate e lo sguardo rivolto verso la facciata del l’ardore delle conquiste ideali e, ove occorra, Laterano, misura quattro metri; collocata sopra le virtù della rinunzia e del sacrificio». un piedistallo formato con blocchi di peperino, Sembra che questo proclama mussoliniano raggiunge l’altezza totale di dieci metri. fosse stato utilizzato come documento È interessante rilevare come, mentre l’effige esplorativo per vagliare la possibilità di di Francesco si alza nell’angolo prospiciente giungere ad una soluzione della “questione la basilica, le altre 5 figure, collocate alle sue romana”, di fatto compiutasi qualche anno spalle, rappresentino i suoi primi compagni, dopo, con la firma del concordato lateranense in atteggiamento di stupore, quasi nell’atto di (1929). Pio XII, un decennio più tardi, avrebbe tradurre l’esclamazione dantesca: «O ignota proclamato S. Francesco patrono d’Italia, ricchezza! O ben ferace!/ Scalzasi Egidio, scalzasi definendolo con il distico ormai classico, Silvestro, dietro lo Sposo, sì la Sposa piace». coniato dal Bonghi: Francesco è il più santo tra Il luogo prescelto per la collocazione gli italiani e il più italiano tra i santi. In questo del monumento, vale a dire a ridosso delle clima, il monumento dedicato a S. Francesco, mura aureliane e all’inizio dell’area verde collocato al limite della Piazza di S. Giovanni di via Carlo Felice, recuperata e sistemata in Laterano, veniva a costituire una sorta di dal Comune nel 1925, appare collegato “immagine della conciliazione”. visivamente e alla basilica di S. Croce in L’idea di dedicare a S. Francesco un Gerusalemme e alla basilica di S. Giovanni, monumento per celebrare il settimo centenario e si presta come sfondo alla maestosa della sua morte (1926), veniva lanciata già nel composizione. La scultura è opera di Giuseppe 1922 da Domenico Silvestri, un appassionato Tonnini (1875-1954), artista che aveva già divulgatore della vicenda francescana. collaborato alla realizzazione del monumento Il Comitato nazionale voleva erigere il a Vittorio Emmanuele II. monumento in Roma, nelle vicinanze di Nel darne notizia, il bollettino del Comitato S. Giovanni in Laterano, «sotto il cielo di organizzatore sembra usare toni assai diversi questa Roma, le venerate sembianze di Colui, da quelli della stampa, un tempo agguerrita nel che ridusse l’Italia e il mondo al patto del denunciare il “piccone demolitore” dell’antico Vangelo. Il rievocare e glorificare nei giorni patrimonio aracelitano. D’altra parte, come poter nostri S. Francesco di Assisi è come salutare riaccendere contese trascorse, dal momento e necessario richiamo alle sublimi aspirazioni che, tramite la scelta di S. Francesco, si mirava della pace cristiana». Nel corso del 1923, la a rappresentare l’araldo di pace, il quale si erge stampa pubblicizzò l’iniziativa, ricalcandone sullo sfondo di rovine belliche ancora fumanti e sostanzialmente la presentazione divulgata da premonitrici di nuovi conflitti, con la minaccia L’Osservatore Romano, dal Corriere d’Italia, incombente del “rumore moderno”? «Nel dal Giornale d’Italia e dal Messaggero. silenzio del suo studio, collocato nel cuore di L’anno successivo venne formato un Roma, eppure lontanissimo dai rumori cittadini, Comitato esecutivo «pro monumento a S. sulle alture del Monumento Sacconiano presso Francesco d’Assisi nel Piazzale Lateranense», il Campidoglio e a contatto della francescana la cui presidenza fu affidata a mons. Carlo chiesa dell’Aracoeli, lo scultore vagheggiò la Cremonesi, vescovo titolare di Nicomedia. Per sua idea e fornì il bozzetto». AD CHRONICAM ORDINIS 597

Il giornali, che divulgarono il progetto sin l’impresa viene presentata come l’esito di dal suo primo apparire nel 1922, avevano un ampio e variegato concorso di forze. mirato a sottolineare il Francesco “pacificatore «Industriali intelligenti, uomini preclari sociale” e il terz’Ordine (da lui fondato della politica, della nobiltà e del commercio, secondo la tradizione nel 1221), quale forza superando sacrifici e contrarietà d’ogni per la ricomposizione dei conflitti tra le classi genere, si sono raccolti volonterosi per la e tra le nazioni. La celebrazione del settimo realizzazione della vicenda del Poverello di centenario della fondazione del terz’Ordine, Dio, in un’iconografia grandiosa che afferma al nel 1921, aveva assunto infatti come tema mondo ancora una volta la inesauribile vitalità principale quello della pace, in risposta del genio italico e la decisa affermazione di una al conflitto bellico appena concluso. Un nuova vita della industria cinematografica». organismo internazionale di terziari, emblema La scenografia per il film venne realizzata del superamento dei nazionalismi che avevano all’interno dello stabilimento di Rifredi, prodotto l’inutile strage, avrebbe dovuto presso Fiesole, dove in una superfice di 5.000 offrire il proprio sostegno anche finanziario al metri quadrati erano stati ricostruiti interi progetto del monumento al Laterano, cosa che quartieri dell’Assisi medievale: tre grandi però non ebbe seguito proprio a causa delle piazze e due lunghe vie, ricche di negozi, difficoltà provenienti da contrasti non ancora botteghe, fondachi; 30 metri di cinta muraria, superati. con un’altezza pari a 35 metri. Erano stati Secondo le autorità ecclesiastiche e i confezionati 7.000 costumi di cui 1.000 solo responsabili della famiglia francescana, per i crociati. Impressionante è la rassegna il messaggio del monumento coincideva dei dati su manodopera, materiali, produzioni con quello della cattolicità e della romanità varie: 500 operai; 20.000 metri cubi di legnami professata dal fondatore minoritico. La e laterizi; 150 camion per gli spostamenti vari; disparità di contenuti, tra queste prime 50 attrezzisti per il mobilio della scena; 25 interpretazioni dell’opera e quelle che pittori; 80 operai per le costruzioni in ferro vennero pubblicate qualche anno più tardi, battuto e legno; 60 sarti. nell’imminenza dell’inaugurazione, risulta «È certo, questa – scrive Giuseppe Lega – evidente. Dai contenuti relativi alla pace, alla la prima volta che in tanti anni di giornalismo cattolicità e alla romanità si passò, infatti, a a noi è dato assistere ad uno spettacolo di così soggetti di attinenza patriottica. La didascalia, mirabile precisa organizzazione come quella ad esempio, incisa sul piedistallo della che offre la ICSA… Dalla ricostruzione delle rappresentazione scultorea, “A S. Francesco vie di Assisi e della sua casa e del castello d’Assisi – Roma, l’Italia, il mondo”, veniva che vede le ondate della cavalleria guerriera; interpretata dal frate minore fr. Domenico l’impressione è stata questa: qui si fa sul Franzè, nei termini seguenti. «S. Francesco serio…». d’Assisi – scrive – oggi rivolge lo sguardo Il film, in verità, ebbe scarsi risultati, perché verso Roma, l’Italia, il Mondo, perché il più la traduzione delle “poesia francescana” riuscì Santo fra gli Italiani è per Roma una stella, per di scarso impatto emotivo. La stampa coeva l’Italia una gloria, per il mondo una storia». non aveva mancato comunque di pronosticare E continua con la spiegazione: «È per l’Italia al regista, allora in auge, un nuovo e se una gloria. Anello di congiunzione fra due età possibile maggiore successo, e con esso il differenti. Egli prepara per la Patria sua una riscatto della cinematografia italiana. «E nuova era, una civiltà nuova». sarà frate Francesco, per lui, per la sua fede Per onorare il VII centenario della morte di incorruttibile di direttore italiano, ricompensa S. Francesco, anche l’industria cinematografica e premio ad una attività che dai frastuoni del italiana, che cercava un riscatto rispetto a mondo cinematografico si è sempre tenuta quella d’oltr’Alpe e quella d’Oltreoceano, lontano, per confluire soltanto in un’opera offrì il suo contributo con un film sulla vita di d’arte che si aureola di meridiana luce... S. Francesco. «Diffondere l’idea francescana tappa spendidissima nel cammino della nostra è compito nobilissimo e la cinematografia rinascita cinematografica». italiana, seguendo la sua gloriosa tradizione, Se questo augurio non ebbe effetto per la ha assunto l’onere e l’onore di assolvere in carriera del regista e nemmeno, in parte, per modo degno la grande missione». il successo del cinema italiano, esso però può In una rivista cinematografica coeva, essere ritenuto come un presagio del futuro 598 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 cinematografico francescano; negli anni nostra Patria, in ogni tempo madre di santi. successivi e fino ad oggi, infatti, la pellicola Difatti San Francesco poverello e umile vera di celluloide, per realizzare la popolarità immagine di Gesù Cristo, diede insuperabili dell’immagine francescana, si imporrà di esempi di vita evangelica ai cittadini di quella gran lunga per efficacia su altri mezzi di sua tanto turbolenta età, e ad essi anzi, con comunicazione. la costituzione del suo triplice ordine aprì nuove vie e diede maggiori agevolezze, per Fr. Giuseppe Buffon, ofm la correzione dei pubblici e privati costumi e per un più retto senso dei principi della vita [L’Osservatore Romano, 3-4 ottobre 2011] cattolica. Né altrimenti si adoperò Santa Caterina, la fortissima e piissima vergine, che 3. San Francesco e santa Caterina valse efficacemente a ridurre e a stabilire la proclamati Patroni Primari d’Italia concordia degli animi delle città e contrade Roma, 18 giugno 1939 della sua Patria e che mossa da continuo amore, con suggerimenti e preghiere, fece tornare alla Breve pontificio sede di Pietro in Roma i romani pontefici, che quasi in esilio vivevano in Francia, tanto da La sollecita cura della Chiesa universale essere considerata a buon diritto il decoro e la che Ci è stata commessa dal divino Redentore difesa della Patria e della Religione. ci spinge sempre a procurare quanto più ci è Ora poi il Signor Cardinale Carlo Salotti, possibile il bene di tutti i fedeli sparsi per tutta prefetto della S. Congregazione dei Riti, ci ha la terra; ma poiché la Divina Provvidenza ha detto che gli arcivescovi d’Italia, assecondando voluto che la cattedra romana di San Pietro il comune desiderio dei fedeli, fanno voti e ci fosse stabilita in Italia, la Nostra volontà rivolgono anzi supplici preci, affinché San non può non rivolgersi in modo particolare a Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena, promuovere i vantaggi spirituali degli italiani vengano da noi dichiarati e costituiti Patroni e perciò appena ce ne è data l’occasione, ci Primari d’Italia con l’intento di riaccendere disponiamo ad eseguire con solerte cura tutte l’avita pietà e farla maggiormente crescere. quelle cose che ci sembrano le più opportune A questi voti si aggiunge anche l’amplissima al fine predetto. Sicché nelle difficoltà dei commendatizia dello stesso porporato e perciò tempi, che da ogni parte premono anche le considerate attentamente tutte le ragioni e le genti d’Italia, nessun’altra cosa è più conforme circostanze ben volentieri abbiamo deciso di al Nostro ufficio pastorale, nonché all’effetto annuirvi. che nutriamo verso i Nostri connazionali, Pertanto di Nostro «Motu proprio» di quanto l’assegnare loro presso il Signore, certa scienza e dopo matura deliberazione particolari patroni celesti, i quali ne siano colla pienezza di nostra apostolica podestà, come i custodi e i difensori. Chi di noi invero in virtù delle presenti lettere, dichiariamo da potrebbe mai dubitare di non essere aiutato questo momento e costituiamo in perpetuo San giorno per giorno dal patrocinio dei Santi Francesco d’Assisi e Santa Caterina Patroni presso Dio, specialmente quando, trovandosi Primari d’Italia. in angustie si appoggia alla intercessione dei Con la stessa autorità e in forza delle Santi, invoca il Signore e sente subito che presenti da valere in perpetuo decretiamo che il Signore lo esaudisce? E questo tanto più in Italia e nelle isole adiacenti, si celebrino giustamente può dirsi di quel patrocinio, col ogni anno, dall’uno e dall’altro clero, nei quale i santi proteggono le genti e le nazioni, giorni stabiliti, le feste degli stessi Patroni specie quelle alle quali si sforzarono in tanti con relativa Messa ed Officio in rito doppio modi e in tante particolari circostanze, di di prima classe, ma senza ottava, nonostante portare aiuto, mentre essi ancora erano in qualsiasi cosa in contrario. Ciò benevolmente terra, spinti dall’amor di patria. Senza alcun ordiniamo e decretiamo, comandando che le dubbio ciò si deve affermare di San Francesco presenti Lettere rimangano sempre ferme, d’Assisi e di Santa Caterina da Siena che, valide e in tutta la loro efficacia; che ottengano italiani ambedue, in tempi straordinariamente i loro pieni ed interi effetti che se ne possano difficili, illustrarono, mentre vivevano, pienamente valere oggi ed in futuro quelli con nitido fulgore di opere e di virtù e cui spetta o potrà spettare; e così doversi beneficarono abbondantemente questa loro e esattamente giudicare e stabilire, dichiarando AD CHRONICAM ORDINIS 599 fin d’ora irrita ed inane, qualsiasi cosa che al questo periodo. Per questo motivo la tetralogia riguardo, da chiunque o da qualsiasi autorità, dell’Hoško rappresenta un contributo alla scientemente o ignorantemente, possa essere conoscenza della storia dei francescani del attentata in contrario. XVIII e del XIX secolo nella Croazia orientale, Dato a Roma presso San Pietro sotto ma anche della storia della Chiesa in Croazia l’anello del Pescatore il XVIII giugno orientale e nella diaspora croata della pianura del MDCCCCXXXIX, primo del nostro danubiana in Ungheria. pontificato. Tutti e quattro i volumi sono accompagnati dai riassunti in lingua inglese. Pio XII 14. “La poesia dell’incisione” [L’Osservatore Romano, latino: 19-20 giugno 1939; italiano: 3-4 ottobre 2011, p. 4] Fr. Stefano Troiani e Carlo Iacomucci hanno realizzato una sintesi tra arte e poesia nel segno di S. Francesco di Assisi 13. Tetralogia sui Francescani della Croazia orientale Dopo la prima raccolta di poesie, Fr. Stefano Troiani, OFM, ci ha regalato una La Casa Editrice “Salesiana” di Zagabria autentica preziosa opera, un poemetto ha pubblicato nel 2011 il volume Grga intitolato Il Cielo d’Assisi con cui ha dialogato Čevapović, Osporavatelj ranog liberalizma nel verso con la capace sintesi incisoria [Grga Čevapović, Contestatore del primo dell’arte di Carlo Iacomucci, che ha realizzato liberalismo], Zagreb 2011, pagg. 364, di una autentica poesia dedicata alla immagine di Fr. Emanuel Hoško, professore ordinario san Francesco e della sua città, Assisi, e che ha in pensione della Facoltà teologica trasfigurato in una cosmologia di simboli così dell’Università di Zagabria e fino a qualche da venir ad essere, la sua incisione, come una tempo fa docente presso la Facoltà di sorta di spartito musicale con cui suonare la teologia di Fiume. Con questo libro l’Autore musica della santità. conclude la tetralogia composta dai seguenti Una santità a cui Fr. Stefano ha dedicato la titoli: Josip Pavišević, Svjedok jozefinizma vita, quando da Sassoferrato dove è nato nel u Slavoniji i Podunavlju [Josip Pavišević, 1926 e dove ritornò nel suo periplo tra Roma e Ttestimone del giuseppinismo in Slavonia Assisi, testimoniando nella cultura il carisma e nella bassa danubiana], KS, Zagreb del Santo delle Stimmate. Se a Urbino si laureò 2003, pagg. 355; Marijan Jaić, Obnovitelj in scienze Pedagogiche, a Urbino nel 1949 među preporoditeljima [Marijan Jaić, nacque Iacomucci, portando, ora a Macerata, Riformatore tra i fautori del risorgimento], la scienza e l’arte dell’incisione nella memoria Katehetski salezijanski centar, Zagreb 1996, del cristallino pensiero pierfrancescano. pagg. 212; Euzebije Fermendžin, Crkveni Queste due opere, in poesia ed in incisione, upravnik i povjesnik [Euzebije Fermendžin, sembrano uniformarsi ribadendo la “umilitate” Amministratore e storico], Katehetski con cui il Santo di Assisi cantò il creato, salezijanski centar, Zagreb 1997, pagg. 288. I lodando il creato e l’armonia della pace, volumi trattano di quattro francescani dell’ex che soltanto perchè spirituale regalità dello Provincia croata di san Giovanni Capistrano, Spirito potrà concepire la sociale e storica che si estendeva dalla Croazia orientale alla affermazione della verità della Pace. pianura danubiana in Ungheria, sede della Ecco perchè tale poemetto e tale incisione, diaspora croata. I protagonisti vissero dalla meritano di essere viste come unitarie metà del XVIII alla fine del XIX secolo e, disponibilità al temperamento e alla emozione quindi, nel corso del giuseppinismo e del del carisma francescano ribadito, riproposto. liberalismo, correnti socio-politiche che Così che incisione e poesia possono misero a repentaglio la vita e la mera esistenza davvero presentarsi per quel che sono: verità dei francescani. La tetralogia è finalizzata di una emozione che giustifica l’arte di all’analisi di tali movimenti e della loro Iacomucci e la poesia di Fr. Stefano Troiani. influenza distruttiva sulla vita dei francescani. Nella memoria di Bartolini e di Piacesi, Finora gli storici francescani – ma anche altri nelle stagioni della Urbino eroica e della storici – non hanno mai effettuato ricerche di Macerata forte, Carlo Iacomucci ha costruito 600 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3 un itinerario critico che è stato compreso e 14. Notitiæ particulares spiegato dai critici Armando Ginesi e Floriano De Santi con la importante mostra che si – Fr. Michael Lenihan, OFM, è stato tenne nel Palazzo Leoni a Cupramontana nel nominato da Benedetto XVI primo Vescovo 2003. Questa incisione dedicata alle Laudi della nuova Diocesi di La Ceiba (superficie: di san Francesco è costruita come una quinta 4.640.000; popolazione: 547.709; cattolici: teatrale dove le simbologie e le iconografie 398.800; sacerdoti; 22; religiosi: 42), in francescane convergono a decantare una unità Honduras. ispirata e ispirata come una intuizione unitaria e poetica. Breve nota biografica Così similmente, Fr. Stefano ritma in strofe pulite e armoniose, il ritmo di una cantilena Fr. Michael è nato il 22 settembre 1951 come di un Salmo recitato, e salmodiando nella ad Abbeyfeale, nella diocesi di Limerick, terra di Francesco, viene a ripetere l’epopea Irlanda. Dopo gli studi primari e secondari della bellezza di una Pace che è dialogo è entrato nel noviziato dei Frati Minori nel autentico tra uomo e creato, tra uomo e uomo, 1972, ha emesso la professione temporanea tra culture e linguaggi anche diversificati il 17 settembre 1973. Ha compiuto gli studi e portatori di una medesima comunque, filosofici all’università nazionale di Galway, in sincerità, l’aspirazione alla Pace. Irlanda (1973-1976) e quelli teologici a Roma, La cartella ha un testo critico di Mariano presso la Pontificia Università San Tommaso Apa che illustra il valore artistico dell’incisione d’Aquino (1976-1979) e la Pontificia di Iacomucci e ne spiega le qualità artistiche Università Gregoriana (1979-1980). Ha in sintonia con le modalità espressive della emesso la professione solenne il 17 settembre poesia di Fr. Stefano Troiani. La cartella è stata 1977 ed è stato ordinato sacerdote il 12 luglio benissimo stampata dalla Stamperia d’Arte 1980. Appartiene alla Provincia francescana Musium di Francesca Sabbatini, la quale nel dei Frati Minori dell’America Centrale e suo laboratorio nel castello di San Pietro di Panamá, Nostra Signora de Guadalupe. Musio, ha ancora dato prova di grande sapienza Dopo l’ordinazione ha ricoperto i seguenti tecnica e di partecipata poetica cultura della incarichi: Direttore spirituale del collegio morsura e stampa antica d’acquaforte. Multyfarnham, Irlanda (1980-1982); Vicario La Stamperia d’Arte Musium lavora con del convento a Wesford, Irlanda (1982- Carlo Iacomucci, con Bruno D’Arcevia e con 1984); Vicario parrocchiale di San Francesco numerosi altri maestri dell’incisione e dell’arte a Gotera, Morazán, nella diocesi di San delle Marche. Come un diamante prezioso, Miguel, El Salvador (1984-1989); Guardiano questa cartella si presenta ricca di arte e poesia e Parroco della medesima parrocchia (1989- e di quella antica pratica dell’arte incisoria 1997); Guardiano e Vicario parrocchiale che da Urbino a Macerata, da Pesaro a Fano, a La Palma, Chalatenango, El Salvador edifica una delle realtà dell’orgoglio delle (1997-2000); Guardiano e Parroco di Santos Marche. È questa Cartella, una esperienza Martíres a Comayagua, Honduras (2000- davvero interessante nel dibattito in corso tra 2009); Definitore provinciale della regione di arte e sacro, tra civiltà del dialogo e amore per Honduras (2004-2008); Vicario generale della il prossimo, questa cartella di poesia e di arte è diocesi di Comayagua (2001-2009). il segno reale della civiltà delle Marche. Dal 2009 era Guardiano della Fraternità di San Bonaventura della Curia provinciale e Istituto Internazionale di Studi Piceni Vicario parrocchiale dell’Inmaculado Corazón de María, Guatemala. (L’Osservatore Romano, 31 dicembre 2011) BIBLIOGRAPHIA

1. Libri

– Bartoli Marco, François et les pauvres. – Schneider Herbert, Einzigkeit und Libe Entre aumône et partage, Éditions nach Johannes Duns Scotus, B. Kühlen Franciscaines, Paris 2011, pp. 251. Verlag, Mönchengladbach 2009, pp. 238.

– Buffon Giuseppe, San Francesco d’Assisi. – Schneider Herbert, Der selige Johannes Fonti Francescane e rinnovamento Duns Scotus hilft!, Mönchengladbach conciliare, Edizioni Messaggero, Padova 2011, pp. 19. 2011, pp. 270. – Schneider Herbert, Turm des Glaubens – Cecchin Stefano M., Maria Immacolata. - Der selige Johannes Duns Scotus, Il dogma dell’amicizia con Dio, Edizioni Mönchengladbach 2011, pp. 51. VELAR, Gorle 2011, pp. 48. – Segreteria generale OFMConv (a cura – Chili Giuseppe (a cura di), 150 anni di), “Ordine interculturale?!” Formare dell’unità d’Italia, Atti della XXX edizione alla condivisione e solidarietà, Atti del delle «Giornate dell’Osservanza», 7-8 Congresso Internazionale OFMConv, maggio 2011, Fondazione del Monte, Nairobi/Kenya 10-17 luglio 2011, Roma Bologna 2011, pp. 83. 2011, pp. 339+20 fotocronaca.

– Giovannetti Ottaviano, Memorie dalla – Sella Pacifico, Ricordo di Fr. Cesare Valdinievole, GF, Pistoia 2009, pp. 191. Cenci, OFM (1925-2010). Breve profilo bio-bibliografico dell’ultimo frate Editore – Razionale Alma Letizia, Gli educandati di Quaracchi, Vicenza-Marghera 2011, pp. gestiti dalle Francescane Missionarie di 48. Gesù Bambino nell’otto-novecento, I, Santa Maria degli Angeli/Assisi 2011, pp. 80. – Veuthey Leone, OFMConv, Epistolario (1915-1974), Vol. I (1915-1955), Vol. – Schneider Herbert, Einzigkeit und Liebe. II (1956-1974), Associazione Culturale Zum 700. Todestg des seligen Johannes «Leone Veuthey», Roma 2011, pp. 454, pp. Duns Scotus (08. November 1308-2008), 493. Mönchengladbach 2008, pp. 43.

– Schneider Herbert - Schlosser Marianne - Zahner Paul, Duns-Scotus-Lesebuch, B. Kühlen Verlag, Mönchengladbach 2008, pp. 354.

NECROLOGIA

1. Anno 2011 mortui sunt * 20 giugno 2011: Carolan Fr. Thomas, nato a Chicago, della Prov. Ss. Cordis Iesu, * 13 marzo 2011: Toczek Fr. Melchior, USA. È morto all’età di anni 80, di vita Ladislaus, nato a Cleveland, della Prov. Ss. francescana 59 e di sacerdozio 53. Cordis Iesu, USA. È morto all’età di anni 88, di vita francescana 68 e di sacerdozio * 7 luglio 2011: Gourvez Fr. Christophe, 62. nato a Drancy, della Prov. B. Pacifici, Francia. È morto in Giappone all’età di anni * 23 marzo 2011: Lamole Fr. Pierre, nato 87, di vita francescana 68 e di sacerdozio a Drancy, della Prov. B. Pacifici, Francia. 61. È morto a Montauban all’età di anni 83, di vita francescana 58 e di sacerdozio 49. * 26 luglio 2011: Dalsass Fr. Cesario, Dario, nato a Valsorda. della Prov. * 5 maggio 2011: Smith Fr. Frederick, Tridentinæ S. Vigilii, Italia. Ha svolto Robert, nato a Chicago, della Prov. Ss. il ministero pastorale soprattutto nelle Cordis Iesu, USA. È morto all’età di anni parrocchie di Borgo Valsugana, di Gorizia 69 e di vita francescana 45. e di Trieste. Dal 1997 è destinato a Pergine Valsugana come Economo. Ha fondato la * 9 maggio 2011: Ricca Fr. Raimondo, nato sua vita sul Signore, a Lui dedicando le ad Albi, della Prov. Calabriæ Ss. Septem sue giornate senza cercare se stesso. Ha Martyrum, Italia. Frate osservante, dotato avuto, sotto un’apparente rudezza, una di viva intelligenza, ha svolto ogni ufficio particolare sensibilità verso gli ammalati e e attività con competenza, convinzione e le persone consacrate, così che molti hanno serietà uniche. Fu Ministro provinciale, potuto apprezzare la sua capacità di ascolto Visitatore generale della Provincia romana soprattutto attraverso il sacramento della e Guardiano del Collegio Internazionale riconciliazione. È morto nell’Ospedale di di Sant’Antonio di Roma. Negli ultimi Trento all’età di anni 72, di vita francescana anni di vita rilevanti disturbi fisici, causati 55 e di sacerdozio 47. dal morbo di Parkinson, lo costrinsero ad un penoso calvario, con conseguente * 9 agosto 2011: Millet Fr. Pierre-Marie, ricovero in Ospedale. È morto nella Clinica Roger, nato a Danjoutin, della Prov. B. Sant’Anna in Crotone all’età di anni 75, di Pacifici, Francia. È morto a Nantes all’età vita francescana 52 e di sacerdozio 50. di anni 98, di vita francescana 64 e di sacerdozio 59. * 16 maggio 2011: Scerbo Fr. Gianfrancesco, nato a Catanzaro, della Prov. Calabriæ Ss. * 24 agosto 2011: Gun Fr. Francis, nato a Septem Martyrum, Italia. Frate sempre Brooklyn, della Prov. Ss. Nominis Iesu, affabile, umile e disponibile all’obbedienza, USA. È morto a Northville, NY, all’età dal carattere semplice e spontaneo, con di anni 58, di vita francescana 32 e di spiccato senso di accoglienza e finissima sacerdozio 29. abilità nel cercare di abbattere le distanze. Fu maestro di postulato, vice-maestro dei * 2 settembre 2011: Narouz Fr. Samir, post-novizi, parroco della chiesa di S. nato a Assiyout, Egitto, della Cust. Terræ Nicola in Terranova da Sibari, dove svolse Sanctæ, Isaraele. È morto a Gerusalemme il ministero con encomiabile solerzia e all’età di anni 55, di vita francescana 35 e cura. È morto negli Ospedali Riuniti di di sacerdozio 30. Reggio Calabria all’età di anni 53, di vita francescana 23 e di sacerdozio 20. * 4 settembre 2011: Mayer Fr. Alban, Marzellus, della Prov. S. Elisabeth, 604 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Germania. Nel 1936 è entrato in convento e Chester, nato a South Bend, Indiana, nel 1938 è stato chiamato sotto le armi. Ha della Prov. S. Barbaræ, USA. È morto ad vissuto 10 anni in guerra e in prigionia. Dopo Oakland, California, all’età di anni 94, di la liberazione ha svolto il lavoro di sarto vita francescana 72 e di sacerdozio 66. in varie Fraternità. Nel 1961 è trasferito a Friburgo, dove è vissuto e lavorato per oltre * 17 settembre 2011: Bauerdick Fr. 40 anni. È morto a Bubsheim all’età di anni Gottfried, Norbert, nato a Sundern, 96 e di vita francescana 78. della Prov. S. Elisabeth, Germania. Dopo l’ordinazione sacerdotale fu accolto il suo * 8 settembre 2011: Barry Fr. Bernard, desiderio di recarsi missionario in Brasile nato a Victoria, della Prov. Christi Regis, e, così, nel 1955 raggiunse São Luís; poi, Canada. Ha svolto con capacità e generosità si trasferì a Bacabal, dove ha lavorato nella vari servizi nel Collegio St. Anthony, nelle Parrocchia di Santa Teresina, inizialmente Case di Ritiro di Lumsden e di Cochranc. come cappellano e poi come parroco. Dal È stato direttore del Progetto “Inner City”, 1964 al 1970 è stato Parroco a São Luís. un centro per gente di strada; con fondatore Dal 1967 al 1969 è stato anche Assistente della Simon House a Calgary, un centro ecclesiastico della JOC (Azione cattolica) e di trattamento per abuso di alcol e droga; del ACO (Movimento cristiano lavoratori). Segretario del Ministro provinciale, leader Successivamente, ha svolto pastorale di una Comunità locale, Direttore delle parrocchiale in vari luoghi, distinguendosi Comunicazioni. È morto a Calgary all’età sempre come instancabile lavoratore di anni 68 e di vita francescana 42. nella vigna del Signore. È morto a São Luís, Brasile, all’età di anni 84, di vita * 10 settembre 2011: Loredo Fr. Miguel, francescana 64 e di sacerdozio 58. nato a L’Havana, Cuba, della Prov. Ss. Nominis Iesu. USA. Nel 964 fu inviato a * 19 settembre 2011: Schulz Fr. Markus, L’Avana, Cuba, dove svolse il suo ministero Wilhelm, nato a Velen, della Prov. S. pastorale, ma sviluppò anche il suo talento Elisabeth, Germania. Ha svolto vari di artista, come pittore, stringendo varie servizi, soprattutto ha lavorato nel amicizie con gli Artisti locali. Nel 1966 ministero parrocchiale, ultimamente a fu arrestato, assieme ad altre 16 persone, Lippetal-Hovestadt. È morto a Lippetal con l’accusa di aver ospitato ed aiutato un all’età di anni 72, di vita francescana 50 e uomo che aveva ucciso due persone nel di sacerdozio 44. tentativo di dirottare un aereo delle linee cubane da L’Avana a Miami. Condannato * 22 settembre 2011: Turchetti Fr. Alfonso, a 15 anni di carcere, fu trasferito 22 volte nato a Civitella V. Chiana, della Prov. nelle varie prigioni di Cuba. Nel 1976, Tusciæ S. Francisci Stigmatizati, Italia. grazie all’intervento della Santa Sede, uscì È morto presso l’Ospedale “Serristori” di di prigione. Dopo vari tentativi, fu costretto Figline Valdarno all’età di anni 98, di vita a lasciare Cuba e nel 1984 raggiunse Roma, francescana 81 e di sacerdozio 74. dove ha la licenza in teologia presso il Pontificio Ateneo Antoniano. Nel 1987 * 23 settembre 2011: Schuster Fr. Eduardo, si trasferì a Porto Rico, dove svolse il Vunibaldo Mário José, nato a Santa Cruz do ministero pastorale e ricoprì vari uffici. Nel Sul, della Prov. Immaculatæ Conceptionis 1991 si trasferì a New York, diventando BMV, Brasile. Di famiglia contadina, un Vicario parrocchiale presso St. Francis è rimasto un uomo semplice, riuscendo Church, West 31 St. a Manhattan, svolgendo ad incarnare lo spirito francescano nella il servizio a favore delle comunità cubane vita quotidiana. Molto amato da tutti. a New York e New Jersey, seguitando a ha svolto il servizio di giardiniere nelle dipingere. Nel 1994 si è incorporato nella varie case di formazione della Provincia, Provincia del Santo Nome. È morto a St. soprattutto in quella di noviziato. È morto a Petersburg, FL, all’età di anni 72, di vita Bracança Paulista all’età di anni 81 e di vita francescana 51 e di sacerdozio 47. francescana 63.

* 14 settembre 2011: Drake Fr. Sebastian, * 24 settembre 2011: Reitmaier Fr. Rudolf, NECROLOGIA 605

Hubert, nato a Maria Schmolln, della e fraterno e si è sempre dissetato alla Prov. S, Leopoldi, Austria/Italia/Svizzera. sorgente della verità, il Cristo. È morto Ha svolto vari uffici nella Fraternità, nella Fraternità di Avignon all’età di anni come Vicario, Guardiano e Definitore. È 91 e di vita francescana 62. stato un diligente catechista; si è dedicato alle missioni al popolo. Ha speso il suo * 3 ottobre 2011: Prodomo Fr. Alberto, ministero sacerdotale, negli ultimi 33 anni, nato a S. Maria Capua Vetere, Italia, della a Schwaz, a Villach e nella sua amata città Cust. Terræ Sanctæ, Israele. È morto a natale, Maria Schmolln, dove si è dedicato Gerusalemme, Israele, all’età di anni 66, di soprattutto ai pellegrini con zelo ed vita francescana 43 e di sacerdozio 41. entusiasmo pastorale. Ha affrontato la sua malattia, un tumore, con grande pazienza. * 3 ottobre 2011: O’Byrne Fr. Simon, John È morto presso l’Ospedale di Braunau Gerard, nato a Timahoe, della Prov. Hiber- all’età di anni 70, di vita francescana 49 e niæ, Irlanda. Completati gli studi presso la di sacerdozio 43. Gregoriana (BPH) e l’Antonianum (STL), in Roma, ha lavorato in vari Conventi, im- * 25 settembre 2011: Durigon Fr. Antonio, pegnandosi soprattutto con i giovani. Dal Mario, nato a Detroit, USA, della Prov. 1972 al 1976 ha studiato presso la Geor- Venetæ S. Antonii Patavini, Italia. Il suo getown University, dove ha conseguito il ministero e la sua figura sono legati al dottorato di Ricerca e Letteratura. Nel 1976 Santuario di Madonna di Rosa in S. Vito è tornato in Irlanda, lavorando Centro di al Tagliamento, dove giunse per un anno consulenza a Dublino. Ha pubblicato vari subito dopo la sua ordinazione sacerdotale volumi su tematiche morali e devozionali. e vi ritornò a più riprese, dimorando in È morto a Dublin all’età di anni 83, di vita questo luogo per circa 50 anni e vivendo il francescana 64 e di sacerdozio 55. tempo più lungo, intenso e ricco della sua vita di frate minore e sacerdote. Suo tratto * 5 ottobre 2011: Arends Fr. Libertus, caratteristico è stata la passione per la musica Gerardus, nato a Coevorden, della Prov. e il canto, curati per rendere più dignitosa Ss. Martyrum Gorcomiensium, Olanda. la liturgia. Fondò anche l’apprezzato Dopo la sua ordinazione si recò in Austria, complesso musicale folkloristico «Gioia» dove svolse l’attività di Parroco. Nel 1967 è di S. Vito al Tagliamento, che negli anni tornato in Olanda, dove ha svolto soprattutto ha ricevuto vari riconoscimenti. È morto il servizio come Cappellano dei lavoratori presso l’Ospedale di Padova all’età di anni ad Amsterdam e, poi, a Rotterdam. È 89, di vita francescana 73 e di sacerdozio stato anche autista di camion fino al suo 64. pensionamento. È morto a Rotterdam all’età di anni 84, di vita francescana 63 e * 27 settembre 2011: Zapater Cateriano Fr. di sacerdozio 56. Jorge, nato ad Arequipa, della Prov. Ss. XII Apostolorum, Perù. È morto all’età di anni * 9 ottobre 2011: Hass Fr. Flavius, Joannes, 88, di vita francescana 68 e di sacerdozio nato a Rotterdam, della Prov. Ss. Martyrum 60. Gorcomiensium, Olanda. Dal 1947 al 1985 è stato missionario in Pakistan. Ritornato * 30 settembre 2011: Dinamarca Donoso Fr. in Olanda, ha svolto soprattutto attività Raúl Fernando, nato a Pichidegua, Cile, parrocchiale. È morto a Nijmegen all’età della Cust. Terræ Sanctæ, Isaraele. È morto di anni 88, di vita francescana 68 e di ad Haifa, Israele, all’età di anni 68, di vita sacerdozio 61. francescana 34 e di sacerdozio 31. * 20 ottobre 2011: Battistelli Fr. Giovanni, * 30 settembre 2011: Michel Fr. Vincent, nato a Spello, della Prov. Serphicæ S. Paul, nato a Ganges, della Prov. Trium Francisci Assisiensis, Italia. Frate che Sociorum, Francia/Belgio. Per oltre 50 ha amato la Terra Santa, vivendo la sua anni ha svolto il lavoro di giardiniere. vocazione francescana costantemente Rispettando profondamente il creato, è impegnato nello studio e in diverse attività stato un Frate umile, discreto, generoso pastorali e in incarichi custodiali. Ogni 606 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

volta si è rapportato con i confratelli, con la “Circle Pilgrinage Office” (1959-1978). gente, con cordiale semplicità, pronto alla Dal 1978 al 2003 ha continuato ad comprensione e all’aiuto. In particolare, è essere membro, “part-time”, del gruppo stato Custode della Terra Santa dal 1998 pastorale della Parrocchia St. Francis of al 2004: al termine del suo mandato, fra Assisi, successivamente si è ritirato nella Giovanni ha ricevuto il compiacimento Fraternità di St. Anthony in Butler, NJ. È ampio e benedicente della Santa Sede e morto a Ringwood, NJ, all’età di anni 98, dell’intera Cristianità. È morto a Montefalco di vita francescana 73 e di sacerdozio 68. all’età di anni 77, di vita francescana 59 e di sacerdozio 51. * 29 ottobre 2011: Fick Fr. Albertus, Ernest, nato a Bergen op Zoom, della * 20 ottobre 2011: Coronado Hermosillo Prov. Ss. Martyrum Gorcomiensium, Fr. José Manuel, nato a San Diego de Olanda. È stato insegnante nel Collegio di Alejandría, della Prov. B. Juniperi Serra, Heerlen e, poi, ha lavorato nella pastorale. Messico. È morto a León all’età di anni È morto a Leiden all’età di anni 88, di vita 85, di vita francescana 62 e di sacerdozio francescana 69 e di sacerdozio 62. 55. * 30 ottobre 2011: Cattaneo Fr. David, * 21 ottobre 2011: Aussems Fr. José, Mario, nato a Calusco d’Adda, della Josepho, nato a Kettenis, Belgio, della Prov. Prov. Mediolanensis S. Caroli Borromæi, Immaculatæ Conceptionis BMV, Brasile. Italia. Fervente e creativo animatore delle Belga di nascita, emigrato in Brasile da comunità parrocchiali di Busto Arsizio e di adulto, qui divenne Frate Minore. Dotato Varese, dove rimane per 16 anni. All’età di di grande spirito fraterno, si distinse per la 58 anni, finalmente può dare compimento pazienza e la gentilezza. Il soprannome di alla vocazione missionaria che da tempo “agnello di Dio”, dato da san Francesco a abitava il suo cuore e parte per la terra di frate Leone, si poteva benissimo applicare Bolivia, lavorando soprattutto nelle zone a lui. È morto a Bracança Paulista all’età di Camiri e di Yacuiba. Per l’intensa e di anni 83, di vita francescana 54 e di prolifica attività sociale e pastorale riceve sacerdozio 49. dalle autorità civili della Provincia del “Gran Chaco” una onorificenza nella quale * 24 ottobre 2011: De Benedictis Fr. viene insignito del titolo di “Difensore del Bentivoglio, nato a San Giovanni in Chaco”. È morto a Sabbioncello di Merate Galdo, della Prov. Apuliæ S. Michaëlis all’età di anni 85, di vita francescana 63 e Archangeli, Italia. È morto nell’Infermeria di sacerdozio 56. provinciale di Foggia all’età di anni 77, di vita francescana 60 e di sacerdozio 52. * 31 ottobre 2011: Bourinet Fr. Jean- Dominique, Raymond, nato a Plessac- * 26 ottobre 2011: Siedlecki Fr. Zdzislaw, Rouffiac, della Prov. B. Pacifici, Francia. nato a Sarzyna, Polonia, della Prov. È morto a Nantes all’età di anni 97, di vita Immaculatæ Conceptionis BMV, Polonia. francescana 69 e di sacerdozio 64. Ha servito per 12 anni la Terra Santa. È morto a Radecznica, Polonia, all’età di anni * 1° novembre 2011: Cattaneo Fr. Severino, 74, di vita francescana 55 e di sacerdozio Pier Antonio, nato a Ischitella, della Prov. 48. Bononiensis Christi Regis, Italia. Svolge il suo ministero sacerdotale prevalentemente * 29 ottobre 2011: Valentine Fr. Lambert, a Cesena come Cappellano della Parrocchia Enrico, nato a Newark, NJ, della Prov. Ss. dell’Osservanza per quasi cinquant’anni, Nominis Iesu, USA. Ha vissuto tutto il suo facendosi apprezzare per il suo zelo attivo ministero sacerdotale nella Chiesa apostolico e per il suo carattere mite, St. Francis of Assisi sulla West 31st Street sempre pronto al servizio del confessionale di New York, dove è stato Vice Parroco e ai lavori più umili. Ha espresso le sue doti (1944-1945), Economo della Chiesa e del artistiche nella costruzione di Presepi. È convento per venticinque anni (1945-1970), morto a Cesena all’età di anni 86, di vita Direttore della Famiglia Francescana francescana 70 e di sacerdozio 61. NECROLOGIA 607

* 1° novembre 2011: Faccin Fr. Giordano, Fr. Fermín María, nato a Bullas, della Antonio Celestino, nato a Novale di Prov. Carthaginensis, Spagna. È morto Valdagno, della Prov. Venetæ S. Antonii ad Orihuela all’età di anni 99, di vita Patavini, Italia. Ultimati gli studi superiori, francescana 83 e di sacerdozio 75. per le sue qualità e capacità fu avviato da subito a un servizio nella formazione. Dal * 11 novembre 2011: Cortese Mons. Dome- 1952 al 1966 fu maestro dei chierici e l’anno nico, OFM, Vescovo emerito di Mileto- seguente ricoprì l’incarico di Maestro Nicotera-Tropea, della Prov. Calabriæ Ss. dei Novizi a S. Pancrazio di Barbarano. Septem Nartyrum, Italia. Nato in San Gio- All’attività nel campo della formazione, vanni in Fiore il 7 febbraio 1931, entrò an- ne affiancò molte altre: Guardiano in varie cor giovane nella Provincia Calabrese dei Case della Provincia, ufficio che esercitò VII Martiri Francescani di Ceuta (1227). con passione e dedizione; ricoprì anche Ha emesso la Professione temporanea il 1° l’incarico di Vicario parrocchiale e svolse gennaio 1948 e quella solenne il 26 ottobre un generoso servizio in vari santuari della 1952, è stato ordinato sacerdote il 23 mag- Provincia; dimostrò inoltre interesse e gio 1954. Ha compiuto gli Studi Giuridici a vicinanza agli ammalati. Animato da un Roma presso l’Ateneo Antonianum conse- profondo spirito di fede, si è distinto per guendo brillantemente la Laurea in Diritto la sua disponibilità pronta e piena nelle Canonico. Ha ricoperto diversi incarichi numerose occasioni in cui gli è stata chiesta nella Provincia, di cui fu anche Ministro l’obbedienza. È morto presso l’Ospedale provinciale. Proprio durante tale mandato, di Abano Terme all’età di anni 87, di vita il 15 giugno 1979, fu chiamato dalla Santa francescana 70 e di sacerdozio 62. Sede a reggere la Diocesi di Mileto-Nicote- ra-Tropea. Consacrato vescovo il successi- * 2 novembre 2011: Basile Fr. Sinforiano, vo 8 settembre, per 27 anni ha guidato come Aniello, nato a Bracigliano, della Pastore quella eletta porzione di popolo di Prov. Salernitano-Lucanæ Immaculatæ Dio, con attenzione rivolta anzitutto verso Conceptionis BMV, Italia. È morto i suoi diretti collaboratori Sacerdoti dioce- ad Agropoli all’età di anni 90, di vita sani, Religiosi e Religiose dei diversi Isti- francescana 72 e di sacerdozio 64. tuti maschili e femminili, stimolandoli tutti con il suo zelo pastorale, mostrando a tutti * 2 novembre 2011: Batazzi Fr. Ferdinando, un cuore di padre senza distinzione alcuna, Arturo, nato a Firenze, della Prov. Tusciæ seminando ovunque il bene con semplicità, S. Francisci Stigmatizati, Italia. È morto amabilità e letizia francescana. È morto a presso l’Ospedale di Careggi a Firenze Roma all’età di anni 80, di vita francescana all’età di anni 87, di vita francescana 63 e 63, di sacerdozio 57 e di episcopato 32. di sacerdozio 61. * 11 novembre 2011: Lanuti Fr. Pierdamiano, * 2 novembre 2011: Dionne Fr. Victor, nato Noé, nato a Scheggia, della Prov. Seraphicæ a Grand Isle (Maine), della Prov. S. Ioseph, S. Francisci Assisiensis, Italia. Ha vissuto Canada. Fu per circa 20 anni Vice Parroco con serietà e responsabilità il suo generoso ed Animatore della pastorale nelle migliori servizio e ministero sacerdotale nei diversi scuole, missionario in Terra Santa (1990- Santuari di Assisi. In particolare, viene 1993) e, infine, Parroco per 16 anni. È morto ricordato per la passione e professionalità da nell’Infemeria provinciale di Montréal lui investita per moltissimi anni nel servizio all’età di anni 75, di vita francescana 52 e fraterno di Economo conventuale, e per il di sacerdozio 48. suo essere sempre disponibile e puntuale verso i pellegrini, sia per le guide nei * 4 novembre 2011: Lakers Fr. John Joseph, santuari che per offrir loro la misericordia Donald, nato a Columbus, della Prov. Ss. di Dio nel Sacramento della Penitenza. È Cordis Iesu, USA. È morto all’età di anni morto nell’Infermeria provinciale di Santa 81, di vita francescana 59 e di sacerdozio Maria degli Angeli all’età di anni 90, di vita 53. francescana 74 e di sacerdozio 67.

* 9 novembre 2011: García Sánchez * 12 novembre 2011: Kotten Fr. Wilhelmus 608 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Witak, nato a Larantuka, della Prov. S. 74, di vita francescana 50 e di sacerdozio Michaëlis Archangeli, Indonesia. Ha 45. servito le Fraternità come falegname per 7 anni a Flores, per 7 anni a Papua * 15 novembre 2011: Eckoff Fr. Evan, (Indonesia) e per 10 anni a Timor. È stato Theodore, nato a Saint Louis, della Prov. anche Guardiano per 5 anni nella Fraternità Ss. Cordis Iesu, USA. È morto all’età di Papua (Indonesia). Gli ultimi nove anni di anni 81, di vita francescana 60 e di è stato nella Curia provinciale di Jakarta.È sacerdozio 54. morto a Jakarta all’età di anni 67 e di vita francescana 39. * 16 novembre 2011: D’Amato Fr. Amedeo, Angelo, nato a Paternopoli, della * 13 novembre 2011: Bonner Fr. Dismas, Prov. Salernitano-Lucanæ Immaculatæ William, nato a Fort Wayne, della Prov. Ss. Conceptionis BMV, Italia. È morto a Cordis Iesu, USA. È morto all’età di anni Massalubrense all’età di anni 90 di vita 82, di vita francescana 59 e di sacerdozio francescana 72 e di sacerdozio 64. 53. * 18 novembre 2011: Sommer Fr. Dieter, * 14 novembre 2011: Gobbo Fr. Paolino, Franz, nato a Bochum, della Prov. S. Arturo Marino, nato a Venegazzù di Vol- Elisabeth, Germania. Per poter insegnare pago del Montello, della Prov. Venetæ S. nelle Scuole superiori, dopo l’ordinazione - Antonii Patavini, Italia. Trascorse 45 anni era già laureato -, si è iscritto all’Università a Roma, a servizio dell’Ordine presso la di Kiel per studiare filologia classica. Presa Basilica di S. Antonio e l’Ateneo Antonia- la laurea ha insegnato prima presso Collegio num. Fu un punto di riferimento per i devoti Johanneum in Wadersloh, poi in quello di del Santo e per quanti cercavano nella Basi- St. Ludwig, Olanda, e infine nel ginnasio lica anche solo una presenza, un sorriso, la Ursula Schule in Osnabrück. A motivo della disponibilità all’accoglienza e all’ascolto. sua capacità organizzativa, è stata affidata a La letizia, la cortesia francescana, la battu- lui la programmazione degli studi, compito ta pronta hanno arricchito il servizio di Fr. che ha svolto con generosità e capacità. Paolino, che ovunque ha costantemente te- Ciò gli ha valso la nomina a Direttore stimoniato la dedizione al lavoro, la fedeltà degli Studi. Terminato l’insegnamento, si alla preghiera e alla vita fraterna. È morto è dedicato alla Biblioteca. Ha messo anche presso la Clinica Pederzoli, Peschiera del al servizio dei confratelli le sue grandi Garda, all’età di anni 87, di vita francesca- doti, prima ad Osnabruck e poi a Dorset: na 65 e di sacerdozio 30. chi avesse avuto qualche necessità, poteva senz’altro rivolgersi a lui. Per questa grande * 15 novembre 2011: Fraser Fr. Peter, na- disponibilità, ha goduto della stima di tutti. to ad Elizabeth, della Prov. Sancti Spiritus, È morto a Dorsten all’età di anni 81, di vita Australia. È morto a Sydney all’età di anni francescana 61 e di sacerdozio 55. 75, di vita francescana 57 e di sacerdozio 41. * 21 novembre 2011: De Hass Fr. Maurus, Alphonsus, nato ad Amsterdam, della Prov. * 15 novembre 2011: De Mendonça Fr. Luiz Ss. Martyrum Gorcomiensium, Olanda. Ha Fernando, nato a Três Pontas, della Prov. lavorato nella pastorale parrocchiale. È Immaculatæ Conceptionis BMV, Brasile. morto a Nijmegen all’età di anni 89, di vita Di indole allegra e cordiale, ha vissuto la francescana 68 e di sacerdozio 59. maggior parte dei suoi anni nel Convento di San Francesco a São Paulo, dove ha potuto * 23 novembre 2011: Bonucci Fr. Adriano, realizzare la sua “opera preferita”, come Alessandro, nato a S. Angelo di Celle/De- egli stesso amava dire: assistere le persone ruta, della Prov. Seraphicæ S. Francisci As- con la guida spirituale e la formazione sisiensis, Italia. Ha vissuto con il desiderio professionale, soprattutto i giovani. Infatti, ardente d’incontrare il Signore e di rima- la sua vita – fedele, umile, efficiente e nere in lui, ma senza dimenticare l’opera francescana - è stata di ispirazione per molti che Dio gli ha chiesto di compiere con la giovani. È morto a São Paulo all’età di anni sua consacrazione religiosa e sacerdotale. NECROLOGIA 609

Ha sempre dimostrato un’attenzione parti- Italia. All’inizio dell’attività pastorale è colare verso le persone che incontrava, nei nominato più volte Assistente presso i compiti che l’obbedienza gli ha chiesto, da Collegi Serafici delle Grazie di Rimini Guardiano, Parroco, Cappellano dell’Ospe- (1961) e di Cortemaggiore (1968), poi si dale, Responsabile dell’Infermeria provin- dedica all’assistenza del’OFS a Fiorenzuola ciale, Confessore, ecc. È morto nell’Infer- (1970) dove ricopre anche il servizio di meria provinciale di S. Maria degli Angeli Guardiano della Casa. È stato nominato all’età di anni 91, di vita francescana 75 e parroco a Guastalla (1982) per tre anni e per di sacerdozio 68. 20 anni in diverse parrocchie (extra domos nostras) nell’Appennino Modenese (1989) * 24 novembre 2011: Bonvini Fr. Berardo, ricopre l’incarico di Parroco. Dal settembre Carlo, nato a Fosdinuovo, della Prov. 2009 è a Fanano come Cappellano delle Tusciæ S. Francisci Stigmatizati. È morto Clarisse. È morto a Bologna all’età di anni nell’Infermeria provinciale di Fiesole 76, di vita francescana 59 e di sacerdozio all’età di anni 89, di vita francescana 73 e 51. di sacerdozio 65. * 1 dicembre 2011: Spaccini Fr. Igino, Gino, * 28 novembre 2011: Duval Fr. Césaire, nato a Casalina di Deruta, della Prov. Gabriel, nato a Portel, della Prov. B. Seraphicæ S. Francisci Assiensis, Italia. Pacifici, Francia. È morto a Outreau all’età Ha vissuto la sua vocazione francescana e di anni 101, di vita francescana 83 e di sacerdotale in continua gratitudine verso il sacerdozio 76. Signore per questi immensi doni, donandosi a sua volta con sincerità e fervore, in * 29 novembre 2011: Duclouet Fr. particolare con grande disponibilità, serietà Dominique, Marcel, nato ad Argentan, ed impegno nell’annuncio della Parola della Prov. B. Pacifici, Francia. È morto a di Dio. Negli ultimi giorni della sua vita Nantes all’età di anni 94, di vita francescana presso l’Ospedale di Perugia, provato dalla 72 e di sacerdozio 66. fulminea malattia, ha reso testimonianza di grande affidamento e di fedeltà al Signore, * 30 novembre 2011: Morris Fr. Kenan, accogliendo pazientemente e con serenità John, nato a Medford, della Prov. Ss. la volontà di Dio. È morto nell’Infermeria Nominis Iesu, USA. È stato missionario provinciale di S. Maria degli Angeli all’età in Brasile (1951-1954). Tornato negli Stati di anni 91, di vita francescana 75 e di Uniti ha svolto vari incarichi in diversi sacerdozio 66. posti: Santuario di St. Anthony a Boston, Massachusetts (1954-1957), Parrocchia * 3 dicembre 2011: Scheffel Fr. Verecund, di St. Catherine a Clarksville, in Virginia Heinrich, nato a Döringsdorf, della Prov. S. (1957-1959), Parrocchia di St. Anne a Elisabeth, Germania. Ha svolto il servizio Fair Lawn, New Jersey (1959-1962); come sarto e portinaio, interrotto dal servizio Cappellano della Air Force (1962-1975); militare nella Seconda Guerra Mondiale, Cappellano della Scuola di Canterbury in vari Conventi: Fulda, Salmünster, a New Milford (1976-1977); attività Weggental, Watersleyde, Bornhofen ed pastorale universitaria presso la Catholic infine Marienthal, dove è stato per più di Student Center nella University of Florida 30 anni. Fratello pio, laborioso e di buon (1977-1979) e presso il campus Embry- senso, ha coltivato molto le relazioni, in Riddle Aeronautical University di Daytona qualsiasi luogo si sia trovato, con ogni tipo Beach (1979-1995). Nel 1996 si è ritirato di persone. Molto devoto della Vergine a St. Anthony a Boston e nel 2008 si è ha portato in pellegrinaggio l’immagine trasferito nella Fraternità di Ringwood, di Marienthal in molti paesi dell’Est e NJ, dove è morto all’età di anni 89, di vita del Nord Europa, ed ha molto favorito francescana 66 e di sacerdozio 61. l’apostolato della Madonna di Fatima, la cui Cappella, costruita nella sua città * 30 novembre 2011: Casadei Fr. natale, ne è una eloquente testimonianza. È Bellarmino, Sergio, nato a Poggio Berni, morto a Döringsdorf all’età di anni 97 e di della Prov. Bononiensis Christi Regis, vita francescana 80. 610 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

* 5 dicembre 2011: Crasta Fr. Valentine, John Aloysius, nato ad Hamilton, USA, Martin, nato a Mangalore, della Prov. della Csut. Terræ Sanctæ, Israele. È morto S. Thomæ Apostoli, India. Ha lavorato a Gerusalemme all’età di anni 88, di vita come promotore vocazionale, maestro francescana 60 e di sacerdozio 56. dei novizi, parroco, vicario provinciale e Definitore provinciale. Amabile, gentile, * 13 dicembre 2011: Hagen Fr. Joseph compassionevole ed austero, ha vissuto Benedict, Victor, nato a East St. Louis, lo spirito di povertà ben visibile nella sua della Prov. Ss. Cordis Iesu, USA. È morto vita. È stato un ottimo predicatore della all’età di anni 91, di vita francescana 70 e parola di Dio ed un uomo di preghiera. Ha di sacerdozio 65. avuto il dono dell’apprendimento delle lingue, comprendeva e parlava molto bene * 14 dicembre 2011: Jones Fr. James, nato a le seguenti lingue: konkani, inglese, telugu, St. Petersburg, della Prov. Ss. Nominis Iesu, tamil, kannada, malayalam e, persino, USA. Dal 1976 al 1979 è stato Vice Parroco hindi. Lettore vorace di libri, soprattutto presso la Chiesa Immaculate Conception di spiritualità. È morto a Palmaner all’età di Atlanta, in Georgia, anche Cappellano di anni 78, di vita francescana 58 e di del carcere presso il Georgia Diagnostic e sacerdozio 51. Classification Center di Jackson. Nel 1979 è tornato a Washington per completare * 5 dicembre 2011: Monaco Fr. Harry, nato gli studi presso il Theological Union di a Saratoga Springs, NY, della Prov. Ss. Washington, conseguendo il master nel Nominis Iesu, USA. È morto al Holy Name 1980. Ha poi servito per diversi mesi College, Silver Spring, all’età di anni 48, di come cappellano al St. Anthony Hospital vita francescana 6 e di sacerdozio 2. di St. Petersburg ed è stato Vice Maestro presso la Fraternità St. Francis a Brookline, * 7 dicembre 2011: Raguso Fr. Anselmo, Massachusetts (1980-1982). Nel 1982 è Leonardo Antonio, nato a Martina Franca, tornato a St. Petersburg, risiedendo nella della Prov. Lyciensis Assumptionis BMV, Fraternità St. Anthony per il resto della sua Italia. È stato Ministro provinciale. È morto vita, tranne una breve esperienza al Nord. È all’età di anni 94, di vita francescana 77 e di morto a St. Petersburg all’età di anni 68, di sacerdozio 70. vita francescana 44 e di sacerdozio 35.

* 10 dicembre 2011: Melaerts Fr. Jozef, * 15 dicembre 2011: Bannier Fr. Eucherius, Felix, nato a Sint-Amands, della Prov. Gerardus, nato a Maastricht, della Prov. S. Ioseph Sponsi BMV, Belgio. Dopo ss. Martyrum Gorcomiensium, Olanda. l’ordinazione è partito missionario per il Ha lavorato nella pastorale parrocchiale Congo, dove ha lavorato prima a Kayéyè e in varie Parrocchie. È morto ad Heerlen poi a Kasaji. Dopo essere tornato in Belgio, all’età di anni 100, di vita francescana 80 e e dopo un breve periodo di riposo, è ripartito di sacerdozio 73. per la Corsica, dove ha svolto attività pastorale in 40 Parrocchie, conquistandosi * 19 dicembre 2011: Kiernan Fr. Joseph, la simpatia di tutti, poiché si era fatto corso nato a Bronx, NY, della Prov. Ss. con i corsi. È morto a Sartene, Corsica, Nominis Iesu, USA. Dal 1970 al 1976 all’età di anni 85, di vita francescana 64 e è stato membro della Facoltà Teologica di sacerdozio 58. di Washington, pur risiedendo presso il Holy Name College. È stato cappellano * 11 dicembre 2011: Korse Fr. Amandus, del St. Hospital di New Haven Petrus, nato a Bodegraven, della Prov. per un anno, e dal 1977 al 1979 membro ss. Martyrum Gorcomiensium, Olanda. della Casa di Noviziato a Brookline, Si è dedicato alla pastorale, in particolare Massachusetts. Dal 1982 al 1985 ha fatto all’OFS. È morto a Warmond all’età di anni parte, a tempo pieno, della Segretaria GPIC 101, di vita francescana 82 e di sacerdozio della Provincia e del comitato per la pace 74. a Takoma Park, Maryland. Dal 1985 al 1997 ha lavorato nella pastorale presso le * 11 dicembre 2011: Geiser Fr. Xavier, Parrocchie St. Francis of Assisi in Apopka, NECROLOGIA 611

Ga, e St. Francis in Triangle. Dal 2002 é a matematica ed ha lavorato nella pastorale Ringwood, NJ, dove muore all’età di anni (ritiri, parroco). Ritornato in Olanda ha 75, di vita francescana 46 e di sacerdozio continuato ad essere molto attivo nella 42. pastorale. È morto ad Heerlen all’età di anni 96, di vita francescana 75 e di sacerdozio * 19 dicembre 2011: Werner Fr. Clemens, 69. Paul, nato a Kassel, della Prov. S. Elisabeth, Germania. Giardiniere specializzato, cura * 26 dicembre 2011: Pfalzer Fr. Roman, il giardino a Fulda e Rastatt, ma ha anche nato a Louisville, della Prov. S. Ioannis svolto molte altre attività a seconda dei Baptistæ, USA. Ha dedicato il suo bisogni delle varie Fraternità. Si distinse ministero sacerdotale alla cura delle per la sua disponibilità e cordialità. È Parrocchie della nostra Provincia: New morto a Kassel all’età di anni 91 e di vita Mexico, Texas, Kansas, Indiana, Missouri, francescana 60. Michigan, Illinois, Kentucky, Ohio. Pur non essendo stato mai Parroco, è andato * 20 dicembre 2011: Peperzak Fr. Bruno, ovunque ci fosse stato bisogno della sua Jacobus, nato a Sukabumi, Indonesia, presenza e della sua collaborazione. È della Prov. Ss. Martyrum Gorcomiensium, morto a Cincinnati all’età di anni 93, di vita Olanda. Dal 1948 al 1981 è stato missionario francescana 73 e di sacerdozio 64. in Indonesia, dove ha insegnato chimica e

INDEX NOMINUM PRO ANNO 2011 (CXXX) A Armenta Eduardo 414 Aalmans Evaristus 310 Arrighini Angelo 239 Abada Robert John 284 Artemio Vítores González 236 Abasto Jaldín Guido 413 Aussems José 606 Abel José Ricardo Mario 30 Auzmendi Bastarriga Ricardo 161 Abimbola Wande 328 Awe Tarsisius 415 Abimbola Wone 325 Abrha Tedros 463 B Accrocca Felice 590 Babu Jose 284 Acquisto Luciano 551 Bachestein Federico 73, 526 Acselrad Henry 473 Back Hugolino Evaldo 169 Adegnon Joseph Fogan 540 Badakkal Bob 471 Adomaitis Aidas Gintaras 256 Baetens Maurus 165 Agrelo Martínez Santiago 485 Bahalmann Bernardo Johannes 486 Aguirre Garza Jesus 220, 577 Bahčič Robert 150, 295, 577 Aizpurua Odriozola Bartolomé 161 Baier Walter 328 Alba Díaz Roberto de Jesús 219 Baima Rosella 31 Albert Francis 75 Baino Luca 25 Alberzoni Maripia 588 Baisas Beny 284 Alessandrini Angelico 74, 525 Bakari Mark Adame 284 Almansa Riaño Rafael Manuel 527 Bakoma Marcel 295, 540 Almasa Riano 74 Baldelli Fortunato 104 Almiranes Lucy 257 Baldo Alberto 282 Alonso Cruz 261 Bałdyga Sergiusz 29, 30, 223, 224, 419, 420, 452 Alonso Lorenzo 483 Balestri Doroteo 163 Altieri Gloria 303 Balleño Sanchez Efrén 417 Altmeyer Michèle 78, 540 Bandanadam Bala Sundar Raj 311 Alvarado Sánchez Manuel 416 Banfi Marco 219 Alvarado Sánchez Miguel 313 Bannier Eucherius 610 Alvarado Segura Edwin 138 Barbagallo Salvatore 235, 471 Álvarez Martínez José Eugenio 415 Barbaresi Aurelio 25 Alves Aluísio 143 Barbosa de Sousa Joao Bosco 486 Amaldan Cielo 284 Barnard David 415 Aman Peter Kanisius 284 Barragán Pérez Oscar 290 Amaral Amaral Bernardo 417 Barrenetxea Ituarte Eduardo 161 Amato Angelo 69-73 passim, 517, 521, 525-527 Barrett Eugene 413 passim Barrios Julia 259 Amigo Vallejo Carlos 485, 511 Barry Bernard 604 Amuzu-Dzakpah Denis Komivi 540 Barthes Roland 328 Anasagasti Amparan Antonio 163 Bartoli Langeli Attilio 591 Anaut Espinosa Manuel 26, 416, 473 Bartoli Marco 601 Andrade Triviño Santiago 416 Bartolini Bruno 559 Anesi Damiano 312 Bartolomeo I 328, 345 Angkur Cosmas Michael 486 Bartolucci Marcello 70-73 passim, 74, 525-527 passim Ante Oscar 414 Basile Sinforiano 607 Antonio Bonifacio Reimann 486 Bašnjec Nikola 256 António Orlando 417 Batazzi Ferdinando 607 Apicella Domenico 162 Battaglia Vincenzo 471, 473 Appiah Turkson Peter Kodwo 323, 328, 344 Battagliotti Mario 162 Arellano Arellano José Luis 415 Battistelli Giovanni 605 Arellano Suárez Francisco 100, 262, 503 Battistuz Atilio 484 Arends Libertus 605 Bauerdick Gottfried 604 614 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Bayaras Roberto 150, 282, 284 Brumberger Glaesser Reinaldo 413 Beatriz de Silva 376 Buffon Giuseppe 158, 305, 598, 601 Beaudin William 25 Bunader Júlio César 140, 143, 149, 260, 291, 295, Becker Russel 482 384, 486, 543, 551, 577 Bedeničić Dragutin 218 Burigana Riccardo 84, 361 Belanger Brian 25 Bustamante Hidalgo René 413 Belli Policarpo 167 Bytautas Saulius-Paulius 256 Beltrami Robert 168 Bender Jorge Alberto 414, 417 C Benedetto XVI 3-10 passim, 58, 68, 73, 225, 298, Cabassi Aristide 591 323, 328, 336-343 passim, 365-371 passim, Cabezón Martín Agripino 316 436, 513, 538, 583 Cabrera Alcaraz Mario 415 Benigar Alessio 73 Cabrera Herrera Luis Gerardo 485, 511 Bermejo Cabrera Enrique 282 Cacciotti Alvaro 31, 56, 157, 305, 471, 593 Berrocali Álvarez Miguel Ángel 417 Calella Quirico 281 Bertazzo Luciano 305 Califano Giovangiuseppe 74, 150, 295, 518, 522, Berti Fabio 217 527, 577 Bertin Giorgio 486 Campana Ferdinando 25 Bertone Tarcisio 350, 524, 582 Campos Dario 155, 485 Biain Iñurritegui Jesús 163 Campos Hernández Alberto 304 Bibić Zoran 218 Canali Paolo 157 Biesok Esdrasz 150 Candray Francisco 150, 295, 577 Bini Giacomo 75, 154, 157, 180, 305, 492 Canet Esteve Victor 313 Bissoli Giovanni 235 Čapas Nerijus 256 Bitzer Martin 75 Capriotti Silvio 25 Blaier Piotrek 452 Carbajo Nuñez Martín 234, 420, 473 Blanco Manuel 471 Carbalho Wanderley 143 Blanco Pérez Rafael 259 Carballo Sergio Horacio 417 Blásio Kummer 557 Cardona Bedoya Jorge Arturo 315 Blastic Michael 591 Carolan Thomas 603 Bleem Gerald 414 Carpio Ponce Emilio 140 Boccardi Leo 137 Carraro Flavio 77 Bochicchio Emanuele 150 Carrero Ángel Darío 140, 550 Bodei Remo 328 Carrière Léopold 315 Bonello José 486 Carvalho Neto Francisco 143, 556 Bonner Dismas 608 Casadei Bellarmino 608, 609 Bonucci Adriano 608 Casagrande Giovanna 157 Bonvini Berardo 609 Casola Cosimo 169 Bordi Roberto 486 Casolari Michelangelo 310 Bošnjak Marijana 257 Caspoli Alessandro 150 Bottini Giovanni Claudio 160 Cassio Giuseppe 305 Bourdeau Gilles 482 Castagna Umberto 157 Bourinet Jean-Dominique 606 Castillo de la Cruz Jit Manuel 473 Boyer Michel 218 Castiñeira Chouza José Antonio 150 , 293 Bozzi Gigi 540 Castro Alcides 140 Brabandt James Paul 165 Catalfamo Antonino 301 Bracci Silvano 157 Cattaneo David 606 Brailly Christian 26 Cattaneo Severino 606 Bravi Francesco 150 Cavagnaro Camillus 167 Breis Beto Carlos 443 Ceccarelli Bernardo 310 Breis Pereira Carlos Alberto 556 Ceccherelli Claudio 317 Brizuela García Reynaldo 78 Cecchin Stefano M. 601 Brocanelli Vincenzo 149, 273, 284, 295, 473, 486, Cegłowski Samuel 220 543, 564 Ceja Jiménez Ignacio 219 Brollo Fernando 414 Celada Moreno José 168 Brophy Andrew 220, 413 Celata Pier Luigi 325 Bruce Michalek 414 Cellese Cosimo 317 Bruges Jean-Luis 234 Cenci Cesare 588, 601 INDEX NOMINUM 615

Cerquetella Lorenzo 318 Da Silva Eurico Alves 414 Chanchari Edel 484 Da Silva Izaías Rosa 143 Charles Alphonse 75 Da Silva José Belisario 485 Chartin Richard 482 Dalarun Jacques 591 Chávez García Flavio 415 Dall’Osto Antonio 580 Chávez Juan Pablo 289 Dalla Rosa Elias 150, 295, 577 Cheng-Tsai Thaddaeus Kao 577 Dalsass Cesario 316 Chili Giuseppe 601 Dalsass Cesario 603 Chumacera Jorge 150, 295, 577 Daniel Pervaiz 26 Ciamei Alessandro 217 David Maria Jaege 235 Cicchello Claudio Vito 157 De Araújo Marconi Lins 556 Ciman Lanfranco 311 De Assis Paixão Francisco 143 Cimaroli Carmen 31 De Baere Landulf 312 Claes Egwien 161 De Benedictis Bentivoglio 606 Clasen Severino 303 De Berardinis Giovanni 310 Clorey Doug 75 De Col Rossano Zas Friz 31 Coccia Gabriele 312 De Corpa Pietro 72 Cocco Lasta Luca 314 De Hass Maurus 608 Cogoni Pietro 218 De Mendonça Luiz Fernando 608 Cogoni Stefano 218 De Oliveira Erick Felinto 473 Cole Tom 482 De Paolis Velasio 522 Coli Vincenzo 77 De Paz Piril José Luis 416 Comai Piergiorgio 305 De Souza Rogério Viterbo 414 Comastri Angelo 515 De Toca y Alameda Melchor José 327 Concetti Giuseppe 305 De Windt Florien 170 Concha Cayuqueo Jorge 416 De Wit Evermodus 166 Concha Jorge 143 De Zan Gabriele 168 Condren Joseph 413 Dębiński Mariusz 413 Convery Daniel 413 Del Pozo Encarnación 58, 78, 174, 534 Conway Thomas 25 Del Toro Rueda Noé Horacio 219 Coppa Giovanni 522 Delio Ilia 305 Copps Michael 413, 543 Delle Nocche Raffaele 526 Córdoba Ibarra Daniel219 Delorenzo Vincent 219 Cornejo Francisca del las Llagas 527 Delorenzo Vincent 482 Coronado Hermosillo José Manuel 606 Derrida Jacques 329 Correa Gino 543 Devasagayam Arokia Samy 538 Cortese Domenico Tarcisio 486, 607 Di Franco Manlio 217 Coughlin F. Edward 25 Di Mauro Mariano 167 Coulot Claude 26, 56 Di Pinto Remo 540 Covili Linfati Isauro 416 Di Ruberto Michele 69, 72 Crasta Valentine 610 Di Segni Riccardo 327 Crepaldi Maria Aparecida Diaslima José 544 Cronin Kieranù 413 Díez de Cima Valerio 259 Cruz Alonso 259 Dilli Aloisio Alberto 486 Cucca Mario 56 Dinamarca Donoso Raúl Fernando 605 Czakański Tadeusz 364 Dionne Victor 607 Do Nascimento Roberto Miguel 414 D Dombrowscki John 414 D’Amato Amedeo 608 Domínguez Raimundo 150, 295, 577 D’Cruz Michael 26 Doug Clorey 255 D’Haen Cuthbert 310 Dovere Ugo 592 D’Sousa Trevor 284 Dragon Reinhold 165 D’Souza Fabian 157 Drake Sebastian 604 D’Souza Felix 26 Duarte Horacio Miguel 414 Da Corte Allan 471 Dubec Michael 210 Da Costa Sandro 473 Dubigeon Benôit 181 Da Dalt Silvio 168 Duclouet Dominique 609 Da Santa Rosa Maria Caterina 525 Duque Jaramillo Fabio 485 616 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Durand Jean-Dominique 189 Fryc Chryzostom 220, 577 Durigon Antonio 605 Furgoni Luigi 76 Duval Césaire 609 Fusarelli Massimo 237 Fuso Luca 218 E Eaton John 414 G Echeverría Ernesto 416 Galarraga Iñaki 143 Echeverry Carbonell Akjmed 27 Galeote Jesus 148 Echeverry Hingapié Ioaquín A. 157 Galeotti Giulia 442 Eckoff Evan 608 Gallagher Paul Richard 140 Eka Leos 284 Galoy Reu Jose 284 Elizondo Pablo Pedro 289 Gambetti Mauro 75 Ellis Jehoshua 364 Gandhi Rajhmoon 325 Enid José 143 Gandolfi Federico 150 Erdő Péter 527 Gannon James 220 Escribano Arráez Miguel Ángel 219 García Alfredo 78 Etchegaray Roger 329, 333 Garcia Alonso Lorenzo 296 Éthier Henri 218 García Domene Juan Carlos 293 Etol Maria 78 García Sánchez Fermín María 607 Etzi Priamo 155, 234, 303, 420, 422, 424, 435, 582 Garlene Grace Jose Evangelista Rey 255 Garzón Fernando 140 Ezio Franceschini 590 Garzón Ramírez Fernando 307, 314 Gasparini Antônio 167 F Gasparri Pietro Paolo 219 Faccin Giordano 607 Gassen Irineu 486 Faes Barbara 592 Gattei Gianni 414 Failla Giuseppe 77 Gatti Danièle 305 Farci Simone 218 Gavran Lovro 564 Farimbella Giovanni 414 Gayoso Federico 76 Farris William 220 Gayte Ángel Gabriel 414 Farrugia Anton 219 Gazulli Gion 71 Felipe Tapia Vicente Emilio 134, 140, 143, 149, Gazzanica Josette 62 261, 275, 295, 486, 577 Geiser Xavier 610 Félix Palomares Ramon 168 Ghirlando Marcello 219 Ferdinandi Giuseppe 77 Giachini Pacifico 315 Ferrari Caetano 486, 538 Giacomello Antonio 27 Ferrari Gabriele 65 Giampieri Simone 25 Feusi Karl 312 Gianre Daniele Leonardo 219 Fick Albertus 606 Giglianno Antonella 72 Filippone Alfonso 77 Giovannetti Ottaviano 601 Finco Marco 31 Giovanni Paolo II 73, 331 Fisichella Rino 237 Giraldo Roberto 471 Fleitas Daniel 443, 471 Girardello Giuseppe 317 Flores Ángel 150, 295, 577 Girotti Giovanni Francesco 104, 270 Flores Interiano Saúl Orlando 140, 416 Glova Marie-Philippe 539 Flores Lira José Emilio 415 Gnieck Czesław 295 Flores Medina René Arturo 416 Gobbo Paolino 608 Florio Aloysius 317 Gololombe Lucas Francisco 417 Fobes Peter 157 Gomes de Figueiredo Wanderley 418, 577 Foucault Michel 328 Gómez Martínez Eulalio 140, 418, 577 Fox Napier Wilfrid 485 Gómez Sánchez Jesús Humberto 416 Franchi Giovannina 527 Gonsalit Saur Ireneus Wilhelmus 415 Francis John 25 González Guerrero Bernardo 484 Francisca del Niño Jesús 527 González Hernandez José de Jesús 486 Fraser Peter 608 González Nieves Roberto Octavio 485, 550 Frattini Franco 330 González Porres Antonio 140 Freisa Damiano 162 Grace Jose Garlene 255 Freyer Johannes 31, 237, 424, 557 Gralett Jean Pierre 485 INDEX NOMINUM 617

Gray Reginald 413 Jansen Da Silva Mello Fernando Haroldo 314 Greco Francesco M. 526 Jara Hernández Ramón Ángel 318 Gregori Pardo Fermín 163 Ja-Seung Most 328 Griego Gianfranco 157 Jasztal Dobromir 236 Gudiño Reyes Marco Antonio 219 Jeffares Philip 285 Guerra Torres Vicente Patricio 484 Jenrich Michael 414 Gun Francis 603 Jesenović Antun 218 Guridi Zumalde Vicente 163 Jiménez Benito Dionisio 166 Gutierrez Moises 414 João Evódio 417 Gutiérrez Olmos José Enid 150 Jocque Donoald 315 Guzmán Valdéz Ángel 290 Johannpöpper Henrique 315 John Hardin 543 H Jöhri Mauro 31, 58, 60, 99, 174, 176, 328 Ha Joseph 257, 284 Joly Dominique 26, 564 Hagen Joseph Benedict 610 Jones James 610 Hanson Emanuel Rex Jordá Tomás José Antonio 295 Harsányi Pàl Ottó 56 Juárez Delgado Cosme 417 Hasegawa Paul Jun 284 Jusiak Oktawian 220 Hass Fr. Flavius 605 Hayes Lawrence 25 K Hechich Barnaba 220, 423 Kamai William 150 Heo Basil 25 Kambayong Rudolf 415 Herbas Balderrama Jorge 486 Kanevčev Nives 257 Hernández Agustín 471 Kania Jarosław 220 Hernández Jiménez Juan de Dios 416 Kao Kuang T’Sai Ignacio 161 Hernandez Luzviminda 255 Károlyi Bernát 527 Hernández Martín Jesús 219 Kaszkiewicz Aleksander 78 Hernández Medrano Rodolfo 219 Kenneth Pascal Robert 284 Hess Azariasz 150, 295, 577 Kenney Bernard 220 Higgins Michael 31, 58, 61, 99, 174, 176, 328 Kessel Meier Clemente 313 Highton Edmund 413 Ki Gyung Ho Francisco 284 Higuera Navarro José Raúl 164 Kibuzehose Nicodeme 418 Hoffmann Tobias 422 Kiernan Joseph 610 Honchosky Jan 164 Kiesler John 482 Hopfgartner Willibald 218 Kijas Zdzisław 74 Horta Espinosa Jorge 56, 305, 471 Kim Simon 284 Hoško Emanuel 599 Kittipop Laurens 148 Howaniec Henry Theophilus 486 Klein Volkwart 165 Huerta Muro Juan Maria 140, 295 Kohler José 26 Hummes Cláudio 303, 485, 503 Kopiec Maksym 235, 471 Hurtado Guillermo 328 Korba Ananiasz 150, 295, 577 Koren Josip 218 I Korošak Bruno 157, 305 Iacomelli Scorzoso Mauro 418, 577 Korse Amandus 610 Iacomucci Carlo 599 Kotten Wilhelmus Witak 608 Iacona Antonio 456 Koubaisy Abdul Jabbar 364 Ibrahim Najib 471 Kowalski Kajetan 220 Incelli Giuseppe 168 Kowalski Kazimierz 220 Indrapradja Francis 257 Kreuzer Ewald 256 Invernizzi Stefano 25 Kristeva Julia 325, 328 Iozzelli Fortunato 592 Krišto Milan 218 Iwanek Bazyli 168 Kropf José 313 Kuam Hugh 414 J Kubica Gracjan 220 Thomas 75 Kûhn Aurelio José 486 Jaeger David Maria 155, 471 Kukiełka Alfred 311 James Peter Paul 314 Kule Matthias 462 Janka Filemon 564 Kulkamp César 414, 576 618 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Kungys Astijus 543 M Kusy Tadeo 462 Ma’I Bruno 539 Kuwi Capistran 414 Machetta Domenico 522 Kvaka Jeremiáš Daniel 150 Madden Henry 312 Magazzini Stefano 235 L Maghirang Antonio 255, 538 Laba Ladjar Leo 486 Magliano Salvatore 162 Labancz Zsolt 31 Magro Ioseph 577 Labanouski Christian 25 Magro Sylvester Carmel 486, 513 Lachance Paul 316 Magyar Gergely 31 Lackner Franz 486 Mahamoto Francis 284 Lagdameo Angel 255 Mahon John P. 167 Laju Yan 257 Maiarelli Andrea 593 Lakers John Joseph 607 Maiello Paolo 564 Laloux Michel 26 Maier Matthias 218 La Neve Aldo 25 Majnek Antal 486 Lambert Valentine 606 Malaquias Júnior Moacyr 414 Langa Adriano 30, 486 Malchuk Petro Herkulan 303 Lannefranque Valenzuela Lorenzo 313 Malinvaud Marie-Xavier 163 Lanur Alexander 415 Mamede João 538 Lanuti Pierdamiano 607 Mancini Romualdo 310 Lanuza Yvonne 27, 150, 255, 296 Mandolini Giancarlo 305 Lati Giancarlo 470, 578 Manfren Alfonso 313 Laurent Jean-Paul 26 Manhiça Alfredo 157 Lause James 414 Manipadath Johnson 284 Leblanc Maximilien 169 Manongtong Hilario 255 Lee Rogero 25 Mansilla Mansilla Serafín 167 Le Goanvec Marc 218, 543 Mantera Venanzio 165 Lehmann Leonard 31, 591 Manuel José Juma 417 Lelli Massimo 328 Manuel Valarezo Luzuriga 486 Lemi John 135 Marchal Roger 140, 143, 149, 184, 295, 486, 543, 577 Lenihan Michael 600 Marconi Linz 143, 275 Łętowski Kamil 217 Marecki Eliot 25 Ley Montijo Francisco Javier 219 Marek Vojtěch 165 Libanio Joao Batista 473 Marfil Alberto R. 284 Linehan Brian 169 Marko Semren 486 Link Fred 25 Marmorino Adolfo 551 Lino Benedetto 257 , 538 Marramao Giacomo 330 Lisiecki Ekspedyt 315 Martinelli Paolo 31, 471 Llunga Alex 223 Martinez Alcides 75 Loarca Denpsey 140 Martínez Cano José 310 Loche Giovanni 236 Martínez Fresneda Francisco 219 Loero Marañon Damian 161 Martínez Romo Emilio 314 Lohkamp Nicholas 166 Martínez Sastre Pedro 315 Loki Charles 135 Martínez Torres Emilio 219 Lonsdale Patrick 413 Maryjka Rufin 217, 413 Łopata Szymon 220 Mascarenhas Louis 26 López Ramírez Eduardo 415 Maslach Paul Nikola 418, 543 Loredo Miguel 604 Massafra Angelo 485 Lovato Stefano 150, 295, 577 Matić Ivan 77, 256-258, 539 Lovett William 415 Matignon Romain 163 Lubecki Seweryn 236 Matilde Ademir Francisco 484 Lucindo Neto João 311 Matsomoto Francis 26 Luebke Martial 311 Maurissen Maximien 165 Lugnan Quintino 317 Mauro Muldoon Tomás Andrés 486 Luiz Angelo José 417 Mayer Alban 603 Lynch Patrick 413 Mazgaj Stanisław 217, 413 Mazzitelli Gregorio 312 INDEX NOMINUM 619

McCaffrey Gerard 164 Musengiwa 168 McCraith Micheál 221 Muskus Damian Andrezej 303 McGowan Thomas 311 Muttathupadathu Anna 67 McGrath Aidan 149, 150, 217, 295, 414-418 pas- Muzadi Kyai Haji Hasyim 328 sim, 486, 577 McGrath Brian 413 N McKenna Hugh 413, 543 Nangle Joseph 25 Medaglia Flavio 311 Narouz Samir 603 Medina Juan 290, 291 Nasanathan Joseph 538 Meggiolaro Flaviano 317 Navarro Galindo Ricardo 417 Meisner Joachim 367 Nazzaro Giuseppe 486 Melaerts Jozef 610 Nee Robert 164 Melicias Vitor 550, 564 Nelson Joseph 482 Melli Maria 157, 305 Ngari Ignatius 415 Melone Mary 56, 439, 471 Ngga Gabriel 284, 415 Menard Eusèbe 27 Nggame Agustinus 25 Menegatti Valentino 150, 295, 577 Nguyen Dinh Vinh Paul 147 Mentel Jakub 217, 413 Nguyen Duy Lam Ignace 26 Merino de León César 290 Nguyen Gia Tinh John Baptist 148 Mertens Benedikt 471 Nguyen Tien Dung Joseph 26 Mesgun Amanuel 255, 256 Nguyen Xuan Quy Joseph 26 Messa Pietro 77, 182, 471, 591 Niccacci Alviero 235 Metzger Edward 316 Njoko Nkosinathi 415 Micangeli Augusto 471 Nogemane Vumile 415 Miccoli Giovanni 590 Norel Jurek 75 Michalski Klaudiusz 25, 27 Nosiglia Cesare 517 Michel Vincent 605 Noske Benno 317 Midverite Monika 256 Nouwen Gerbrand 165 Migliasso Fabrizio 328 Nowak Ambroży 220 Miglio Arrigo 522 Nowakowski Stanislaw 164 Mihaljević Venancije 218 Núñez María Consuelo 76 Miranda Castañeda Lino 416 Modena Zotto Ferruccio 413 O Moghal David 26 Ó Laoide Caoimhín 295 Mokry Robert 150 O’Connor John 25, 543 Monaco Harry 610 Obal Armand 255 Montañez Ojeda Luis Eduardo 167 Obico Baltazar 283, 284, 295 Montes Moreira António 303, 486 O’Byrne Simon 605 Monti Dominic 25, 220 Oliveira Raimundo 275 Montoya Oscar Armando 413, 557 Oliver Juan 296, 483 Moracchini Pierre 470 Opaliński Bolesław 220 Morales Francisco 140, 290, 291 Orlando António 258 Morales Ríos Jorge Humberto 235 Ortega Abarca Mario 140, 295 Morao Andreazza Luis 486 Ortiz Eugenio 484 Moro Luigi 166 Ottavi Bruno 160, 219, 221, 551, 559 Morocz Stefan 170 Overend Rigillo Sandro 219, 543 Morris Kenan 609 Mousset Roland 164 P Mrljuć Mijo 311 Pace Eddie 219 Mrše Marko 218 Padilla Carmona Felipe 290 Mudita Cleofas 462 Padovese Luigi 56 Mughal Peter Masih 284 Paixão Francisco 150 Mulholland Seamus 413 Palacios Ingrid 75 Müller Ivo 556 Paleari Francesco 68, 517 Müller João Inácio 143, 295, 556 Paliq Luigi 71 Muraca Ferdinando166 Palmieri Andrea 326 Murwito Aloysius 486 Pamplany Babu Jose 75 Musa Gojko 318 Pamplany Babu Sego 27 620 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

Panaligan Alphonsus 255 Pradella Fedele 218 Pańczak Alojzy 78 Prakash Joy 157 Paniagua Edwin 150, 295, 577 Prennushi Vincenzo 70 Paolazzi Carlo 590 Prince Guylain 218 Papež Viktor 220, 577 Prizio Teodoro 167 Paras Alvin 283, 284 Prodomo Alberto 605 Paratte Raymond 163 Puchberger Alexander 218 Park Lucia 257 Puglisi James 31, 58, 174 Parodi Margarita 261 Puodziunas John 220, 543 Partini Alessandro 217 Purrinskyj Giovanni 29 Parziale Faustino 316 Paskai László 485 Q Pasquale Gianluigi 157 Quematcha Victor Luis 150 Pastidio Gene 284 Quenquene Filipe 417 Pastidio Gene 286 Patton Francesco 295 R Patzán Hernández Marco Antonio 416 Racine André 218 Paz Carlos 143 Radišić Ratko 74 Pazzini Massimo 470-471, 435-436, 583, 586, 587 Raguso Anselmo 610 Pedro Eusébio 258 Rakowski Helmut 256 Pegoraro Claudio 150, 257, 284 Ramírez Luzcando Osvaldo 318 Peixoto de Castro Fernando Inacio 220, 577 Ramos Novaia Mario Wilson 308 Pellegrini Luigi 591 Ramos Valmir 26, 577 Penili Melito 135 Raspudic Bruno 166 Pepe Franco 418, 577 Rauda Gutiérrez José Elías 486 Peperzak Bruno 611 Raurell Frederic 31 Peran Ivo 527 Ravasi Gianfranco 357, 438, 583, 585 Pereira das Neves José 544 Razionale Alma Letizia 601 Peret de Castro Rodrigo 143 Redobaldo Greg 283, 284 Peri Vittorio 77 Reesink Diogo 486 Perry Anthony Michael 139, 143, 149, 284, 295, Reimann Antonio 48 486, 543, 544, 577 Reitmaier Rudolf 604 Perugini Luigi 107, 151, 296, 578 Reschiglian Massimo 418 Pesce Pier Giuseppe 305 Reyes Encarnación 255 Pessoa Rivera Aurelio 413 Ricca Raimondo 603 Peter Moghal 26 Riccardi Andrea 329 Pfalzer Roman 611 Riccardi Noemi Paola 540 Pham Ducanh 414 Riccio Antonio 418 Pham Van Binhi Joseph 26 Richter-Fernández Prada Federico 309, 317 Piano Lino 517 Riester Adrian 296, 313 Pica Girolamo 424 Riester Jiulian 296, 313 Picciano Enzo 540 Ríos Lara Arturo 251, 253, 473, 482 Piccirillo Michele 587 Ripaccioli Raffaele 314 Piccoli Edevaldo 217 Riquelme Oliva Pedro 219 Pietro Alberto Kaswalper 235 Rivellini Bernardino 161 Pio XII 599 Rizzi Francesco 150, 295, 471, 577 Piscitello Primo 150, 543 Roa Te Jo 255 Pizzabala Pierbattista 160, 282, 295, 435, 452, 558, 582 Robaert Plácido 143 Plata Gregory 220 Roberto Giraldo 56 Pluquet Gaston 164 Rocca Giancarlo 582 Poletto Severino 527 Rocha Edilson 418, 577 Polidoro Gianmaria 77 Rocha Grande Emilio 219 Polito Attilio 314 Rodríguaz Carballo José 11-24 passim, 31, 26, Ponce Torres Romulo 308 58, 59, 82, 85, 93, 102, 105, 134-149 passim, Pontus Gregorius 148, 284 160, 174, 175, 191-215 passim, 217, 234, 237, Ponzi Mario 333 245, 248, 259, 262-269, 273- 291 passim, 295, Ponziano Michele 167 328-329, 339, 349, 354, 373-411 passim, 414- Popielarski Nazariusz 471 418 passim, 420, 432, 436, 442, 445, 458, 464, INDEX NOMINUM 621

474, 480, 483, 486, 489, 492, 501, 530, 539, Schneider Herbert 601 543-555 passim, 558, 561, 564, 566, 577, 588 Schudrich Michael 364 Rodriguez Gustavo 143 Schulz Markus 604 Rodríguez Jorge Gustavo 295, 414 Schuster Eduardo 604 Rodríguez López Vidal 27, 29, 30, 46, 54, 55, Schwerz Néstor Inácio 140, 143, 147, 149, 260, 223, 224, 231, 234, 261, 331, 419, 420, 435, 281, 284, 295, 298, 484, 486, 541, 557-558, 577 442, 444, 450, 452, 461-462, 467, 583 Scozzina Luis 473 Rodriguez Maradiaga Oscar Andres 367 Sego Philippe 27 Rodríguez Muñoz Luis Martín 27, 74 Sella Pacifico 601 Rodríguez Paniagua Jorge Gustavo 417 Semedo Moisés 293 Rodríguez Rico Guillermo 415 Senesi Luigi 76 Rogenski Joseph 482 Serri Carlo 150, 564 Romero Alamilla Gabriel 150 Shaw Sebastian 485 Romero Tavilla Gabirel 289 Shrivatsa Goswami Acharya Shri 328 Roncero Moreno José María 219 Shyrokoradiuk Stanislav 29 Rosales Antonio-Maria 282, 306 Siedlecki Zdzislaw 606 Rosales Gaudencio 284 Siekierka Ernest Karol 149, 295, 486, 577 Rosario Pierri 235 Sileo Leonardo 157 Rosati Giancarlo 219 Silva Mário 549 Rosen David 328 Silvestri Flaerdi 150 Rossetti Marcello 68 Silvestrini Mario 25 Rossi Francesco 217 Singzon Elson 282 Rossi Giovanni 217 Sithole Ndabaningi 464 Rossi Roberto 77 Sitko Walenty 314 Ruetsch François 315 Skrzek Józef 364 Ruggenthaler Oliver 217 Slattery William 485 Ruiz de Loizaga Saturnino 221 Smith Frederick 603 Ruiz Gómez David Willibaldo 290 Smith Paul 252, 284, 285, 295 Rusmadji Aloysius Gonzaga 415 Smolik Kim 482 Soares Da Silva Rainério 315 S Soehner Mark 220 Sainz José M. 273, 294 Solares Cristóbal 158 Saldaña Guerra Luis Enrique 416 Solinas Mario 218 Salgado Zamora Gerardo Francisco 415 Sollers Philippe 328 Salmerón José de Jesús Bautista 290 Solvi Daniele 591 Salvarani Brunetto 363 Sommer Dieter 608 Sánchez Cayetano 273 Song Joseph 284 Sánchez De Toca 327 Song Kailu 286 Santamaria Felix 296 Sorrentino Domenico 99, 354 Santana Pereira Aguinaldo 414 Souza Jean 557 Santos Ballesteros Edgar 140 Spaccini Igino 609 Santos Carlos 252 Spencer William 414, 543 Santos Perez José 27 Spendio Domenico 314 Sanz Montes Jesús 485 Splenger Jaime 486 Sapio Fiorenzo 168 Stadler Volker 218 Sappl Martín 140 Stanik Adam 217 Sartorel Corrado 161 Stefano Magazzini 235 Sassi Luiz 166 Steiner Leonardo Ulrich 486 Saulle Francesco 170 Stenzel Duane 164 Savelli Augusto 25 Sunarko Adrianus 150, 284 Scabio Antonio 150 Surufka Michael 220 Scerbo Gianfrancesco 603 Susin Luiz Carlos 473 Scheeler Jeffrey 219, 543 Sušnik Bernardin 157 Scheffel Verecund 609 Syukur Paskalis Bruno 25, 80, 148, 149, 251, 252, Scherer Odilo Pedro 538 283, 284, 288, 295, 486, 543, 577 Schillings Philippe 295, 462, 577 Sztyk Witosław 223, 364 Schlosser Marianne 601 Szyrokoradiuk Stanislav 486 Schmucki Albert 31, 235, 471 622 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

T V Tabaq Nedal Abu 364 Vaca Moreno Roque Alberto 413 Tagliabue Galdino 315 Vaiani Cesare 150, 295 Talens Albiñana Ángel Esteban 418 Vallecillo Miguel Martín 295 Tambini Saul 219 Vallejo Lagos Mauro 140, 296, 483 Tamburo Stefano 217 Valvassori Flaerdi Silvestre 143 Tandarić Miroslav 218 Vanboemmel Fidencio 143, 473, 556 Tarai Leonard 414 Van den Eijnden Jan 295 Tasca Marco 31, 58, 60, 99, 174, 175, 328 Van Genuchten Franciscus 166 Tauran Jean-Louis 331 Van Huan Pietro Tran 150 Tavares Sinivaldo 473 Varela Astorga Pascual 163 Tavilla Gabriel Romero 140 Vargas Galeán René 413 Tax Bulux Germán Faustino 416 Várszegi Asztrik 31 Tayao Arnaldo 255 Vavrek Dennis 543 Tedoldi Massimo 27, 134, 138, 152, 223, 237, Vázquez Costa Manuele Eduardo 316 251, 482 Velotto Maria Luigia 74 Teixeira Celso Marcio 26 Ventura Fernando 538 Teke Paias 414 Verna Antonia Maria 69, 521 Temelso Amanuel Mesgun 75 Vesco Gaetano 167 Tepert Darko 471, 577 Veuthey Leone 601 Terce Éterson António 414 Vian Paolo 589 Testa Emanuele 159, 164 Vidal Abellán.Saturnino 219 Thouard Anthony 415 Vilar Salvador 417 Tiezzi Archange 168 Villacian Ochoa Jose Luis 162 Tillek Ashley 415 Villagrán Herrera Alfredo 415 Tindo Peter 135 Villalobos Avendaño Oscar G. 150, 295, 577 Tirado Zuñiga Aarón Cesar 471 Villalpando Ortiz Francisco219 Tirone Domenico 158 Viola Vittorio Francesco 219 Tlucek Edward. 220 Vlašić Josip 256 Toczek Melchior 603 Volpe Gregorio 161 Tolić Željko 295 Vu Phan Long 26, 147 Tolosa Joseph 166 Vu Phu Lang Francis Xaverius 284 Topić Mato 256 Vuk Tomislav 471 Torrens Alberic 169 Vukoja Josipa 257 Tosti Mario 592 Vukoja Nikola 301 Tran Ngoc Phu Peter 26 Tran Van Huan Pietro 295, 577 W Troiani Caterina 74 Wach Marek 471 Troiani Costanza 72 Wagner Maximilian 217 Troiani Stefano 599 Walder Konrad 312 Trovarelli Carlos 76 Walter Francis William 140, 143, 149, 284, 295, Troy Ulic 413 486, 543, 577 Trujillo Cano Amando 78, 540 Walter Jehowá Heras Segarra 486 Trunk Joseph 169 Warot Alojzy 217 Tufano Giorgio 540 Washburn Tom 543 Tumulak Leo 255 Wegleitner Gottfried 218 Turchetti Alfonso 604 Weis Floriano 162, 306 Turek Boguslaus 526 Weller Jason 482 Tveit Olav Fykse 326, 328 Wenigwieser Fritz 218 Werner Clemens 611 U Wieczorek Krzysztof 364 Uniżycki Mariusz 217 Williams Peter 540 Unsner Sebastian 462 Williams Rowan Douglas 328, 326 Urbina Rodríguez Alirio José 219 Wilson Mario 442 Uribe Fernando 31, 150, 236, 295, 306, 443 Wilson Téllez José 419 Uszok Piotr 364 Wong John 284 INDEX NOMINUM 623

Y Zapater Cateriano Jorge 605 Younge Patrick 413 Železnjak Željko 218 Zerafa Lorrie 219 Z Zmuda David 25 Żądło Andrzej 364 Zore Stane 150 Zahner Paul 601 Zubeir Wako Gabriel 136 Zakarian Norvan 328 Zugno Vanildo 556 Zambarbieri Annibale 592 Zungu Vincent Mduduzi 138, 140, 143, 149, 295, Zamorano Soto Saúl 416 486, 543, 555, 577 Zani Vincenzo 234 Zwosta Justin 310

TABULA MATERIARUM PERIODICI ACTA ORDINIS FRATRUM MINORUM (An. CXXX, IANUARII-DECEMBRIS 2011 - N. 1-3)

EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS generali del Primo Ordine e del TOR...... 374 3. Saludo en la conclusión del Congreso N. 1 Internacional sobre santa Beatriz de Silva...... 376 1. Messaggio per la celebrazione della XLIV 4. Sussidio per i Visitatori generali...... 378 Giornata Mondiale della Pace 1° gennaio 2011 ...... 3 5. Proposta della Commissione per la Contemplazione...... 383 N. 3 6. Carta con ocasión de la Solemnidad 1. Address of his holiness Benedict XVI to the del Nacimiento de nuestro Señor Jesucristo...... 385 Bishops of Indonesia on their “ad limina” visit...... 365 7. Omelia nell’Eucaristia di conclusione in 2. Epistula Ioachimo Card. Meisner misso occasione dell’incontro con i Visitatori...... 388 extraordinario ad celebrationem octingentesimi 8. Relazione del Ministro generale all’Assemblea anniversarii ortus sanctae Agnetis Bohemiae...... 366 dell’USG...... 390 2. Lettera al Card. Joachim Meisner inviato speciale 9. Homélie à l’occasion du vingtième anniversaire alle celebrazioni dell’VIII anniversario della de l’arrivée des frères au Congo Brazzaville...... 405 nascita di sant’Agnese di Boemia...... 366 10. Omelia nella solennità dell’Immacolata...... 407 3. Discorso agli studenti partecipanti all’incontro 11. Omelia della Messa di mezzanotte...... 408 promosso dalla fondazione “Sorella Natura”...... 367 12. Preghiera davanti al Presepe...... 410 4. Omelia nella Solennità del Natale del Signore...... 369 E SECRETARIA GENERALI EX ACTIS MINISTRI GENERALIS N. 1 N.1 1. Capitulum Prov. Ss. Nominis Iesu in USA ...... 25 1. Omelia nella Solennità dell’Epifania ...... 11 2. Fund. Franciscanæ in Myanmar electio ...... 25 2. Homilía al Encuentro de nuevos Ministros 3. Electio Fund. Francisci Assisiensis in Russia/ provinciales ...... 13 Kazastania ...... 25 3. Discorso del Gran Cancelliere in occasione della 4. Capitulum Prov. Picenæ S. Iacobi de Marchia festa della PUA ...... 15 in Italia ...... 25 4. Homilía en la celebración final de la Eucaristía con 5. Capitulum Intermedium Prov. S. Francisci los nuevos Ministros provinciales y Custodios ...... 16 in Vietnamia ...... 26 5. Saluto in occasione dell’inaugurazione della 6. Capitulum Prov. Trium Sociorum in Gallia/Belgio... 26 Cattedra «Spiritualità e Dialogo Interreligioso» 7. Capitulum Cust. Aut. S. Ionanni Baptistæ in memoria di Mons. Luigi Padovese in Pakistania ...... 26 presso la PUA...... 18 8. Visitatores generales ...... 26 6. Carta con ocasión de la Pascua 2011...... 20 9. Notitiæ particulares ...... 26 7. Capítulo de las Esteras de los Hermanos “Under Ten” 2012...... 24 N. 2 1. Electiones Prov. S. Mariæ Angelorum in Polonia ...... 217 N. 2 2. Passaggio ad altro Istituto...... 217 1. Omelia per il 1° Centenario della Fondazione 3. Capitulum Prov. Romanæ Ss. Petri et Pauli della Provincia...... 191 in Italia...... 217 2. Messaggio ai Capitolari della Provincia fran- 4. Capitulum Prov. S. Leopoldi in Austria/Italia/ cescana dell’Assunzione della BNV di Lecce...... 193 Helvetia ...... 217 3. Relazione all’incontro dei Presidenti delle 5. Capitulum Prov. Ss. Cyrilli et Methodii Conferenze...... 194 in Croatia...... 218 4. Carta con motivo de la Fiesta de Santa Clara...... 203 6. Cust. dep. Sardiniæ S. Mariæ Gratiarum in 5. Carta a las Hermanas de la Orden de la Italia erectio...... 218 Inmaculada Concepción en el 7. Electiones Cust. Dep. Sardiniæ S. Mariæ Vº Centenario de la aprobación de la Gratiarum in Italia...... 218 Regla de la OIC...... 205 8. Capitulum Intermedium Prov. S. Ioseph Sponsi 6. Lettera del Ministro e Definitorio generale BMV in Canada...... 218 per la Festa di san Francesco...... 208 9. Capitulum Intermedium Prov. Seraphicæ 7. Omelia per l’apertura della Festa del Perdono...... 210 S. Francisci Assisiensis in Italia...... 219 8. Messaggio del Ministro generale per la 10. Capitulum Intermedium Prov. S. Pauli Apostoli XXXI Marcia Francescana...... 212 in Melita...... 219 9. Saludo del Ministro general en la Jornada 11. Capitulum Prov. Ss. Francisci et Iacobi Mundial de la Juventud...... 213 in Mexico...... 219 12. Capitulum Prov. Carthaginensis in Hispania...... 219 N. 3 13. Capitulum Intermedium Prov. S. Ioannis 1. Omelia nella Celebrazione delle Stigmate di Baptistæ in USA...... 219 san Francesco...... 373 14. Electio extra Capitulum Prov. S. Mariæ 2. Omelia in occasione dell’incontro dei Definitori Angelorum in Polonia...... 220 626 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

15. Capitulum Prov. Immaculatæ Conceptionis 2. Terzo Incontro dei Vicariati, Prefetture e Prelature BMV in Polonia...... 220 apostoliche affidati all’Ordine dei Frati Minori con 16. Capitulum Prov. Assumptionis BMV in USA...... 220 il Definitorio generale...... 473 17. Visitatores generales...... 220 3. Encuentro del SGME en Washington...... 482 18. Domus suppressæ...... 220 4. Nuova presenza francescana in amazzonia...... 482 19. Notitiæ particulares...... 220 XXV «SPIRITO DI ASSISI» N. 3 1. Electiones Prov. S. Mariæ Angelorum in Polonia...... 413 N. 1 2. Capitulum Prov. S. Antonii in Bolivia...... 413 1. Lettera della Conferenza della Famiglia 3. Capitulum Prov. Immaculatæ Conceptionis Francescana per il 25° anniversario dello BMV in Britannia Magna...... 413 “Spirito di Assisi” ...... 57 4. Capitulum Prov. Hiberniæ in Hibernia...... 413 2. Benedetto XVI pellegrino in Assisi per il 25° 5. Passaggio ad altro Istituto...... 413 dello «spirito di Assisi» ...... 58 6. Capitulum Cust. Aut. N. D. Septem 3. Comunicato stampa ...... 58 Gaudiorum in Brasilia...... 414 4. Francescani, pace per vocazione. A colloquio 7. Capitulum Intermedium Prov. S. Michaëlis con i quattro Ministri generali del Primo Ordine Archangeli in Argentina...... 414 Francescano ...... 59 8. Capitulum Cust. Aut. S. Francisci Assisiensis 5. Iniziative per la celebrazione del 25°...... 61 in Papua Nova Guinea...... 414 6. Rinverdire lo spirito di Assisi ...... 62 9. Capitulum Prov. Ss. Cordis Iesu in USA...... 414 10. Capitulum Cust. Aut. S. Francisci in Indonesia...... 415 N. 2 11. Capitulum Prov. Ss. Petri et Pauli in Mexico...... 415 1. Lettera della Conferenza della Famiglia 12. Electiones Prov. N. D. Reginæ Pacis Francescana per il 25° dello spirito di Assisi...... 173 in Africa Australi...... 415 2. Giovanni Paolo II e la città di Assisi...... 175 13. Capitulum Prov. Ss. Trinitatis in Chilia...... 416 3. Francisco de Asís: Una propuesta para una 14. Capitulum Intermedium Prov. N. D. de vida más humana...... 177 Guadalupe in America Centrali et Panama...... 416 4. François, l’homme de la rencontre...... 180 15. Delegati Generalis nominatio...... 416 5. Gesti e simboli nello “spirito di Assisi”...... 181 16. Capitulum Cust. Aut. S. Claræ in Mozambico...... 417 6. Lo «spirito di Assisi» e il dialogo ecumenico, 17. Capitulum Intermedium Prov. in terreligioso ed interculturale...... 182 S. Evangelii in Mexico...... 417 7. L’Esprit d’Assise ou le dialogue pour un 18. Electiones extra Capitulum Prov. monde sans violence...... 184 S. Michaëlis Archangeli in Argentina...... 417 19. Visitatores Generales...... 418 N. 3 20. Domus suppressæ...... 418 1. Conferenza stampa di presentazione della giornata 21. Notitiæ Particulares...... 418 di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo...... 323 E SECRETARIATU 2. El Ministro general de los Franciscanos en la PRO FORMATIONE ET STUDIIS Comunidad de san Egidio “en el espíritu de asís”...... 329 3. Il cardinale Jean-Louis Tauran sulla giornata di N. 1 Assisi...... 331 1. Visite e Avvenimenti ...... 29 4. Le tappe di un cammino lungo 25 anni nel ricordo 2. 40 anni dell’Istituto Francescano di Spiritualità .... 31 del cardinale Roger Etchegaray...... 333 3. Conferenze ...... 36 5. Benedetto XVI sulle orme di san Francesco...... 335 4. Notitiæ particulares ...... 55 6. Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo...... 336 N. 2 7. Riflessioni/Approfondimenti...... 350 1. Visite e Avvenimenti...... 223 2. Incontro con i Formatori della Conferenza E POSTULATIONE GENERALI Nordsalvica...... 225 3. Notitiæ particulares...... 236 N. 1 1. Litterae Decretales quibus Beatae Alfonsae N. 3 ab Immaculata Conceptione, saeculari nomine 1. Visite...... 419 Anna Muttathupadathu, Sanctorum honores 2. Pontificia Università Antonianum...... 420 decernuntur ...... 67 3. Congressi...... 442 2. Decretum super miraculo intercessioni 4. Notitiæ particulares...... 470 Ven. Servi Dei Francesci Paleari tributo ...... 68 3. Decreto super miraculo intercessioni E SECRETARIATU PRO Ven. Servae Dei Antoniae Mariae Verna tributo...... 69 EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 4. Facultas Transumptum Inquisitionis Dioecesanae in Causa Servorum Dei Vincentii Prennushi OFM N. 2 et XXXVII Sociorum aperiendi ...... 70 1. Terzo Seminario europeo sulle nuove presenze 5. Facultas Transumptum Inquisitionis Dioecesanae e nuove forme di evangelizzazione...... 237 in Causa Servi Dei Aloisii Paliq OFM aperiendi ...... 71 2. La missione evangelizzatrice e la Conferenza 6. Facultas Transumptum Inquisitionis Dioecesanae dell’Asia Orientale ...... 251 in Causa Servi Dei Gijon Gazulli aperiendi ...... 355 3. Encuentro de la SAAOC en Tailandia...... 252 7. Facultas Transumptum Inquisitionis Dioecesanae N. 3 super miraculo in Causa Beatae M. Catherinae 1. Congreso Internacional Evangelización en Diálogo... 473 a S. Rosa aperiendi ...... 71 INDEX NOMINUM 627

8. Facultas Transumatum Inquisitionis Dioecesanae Presidenza CIOFS...... 538 in Causa Servae Dei Antonillae Giugliani aperiendi .... 72 4. Brasile (São Paolo) – Capitolo generale dell’OFS...... 538 9. Validitas Iuridica Inquisitionis Dioecesanae 5. Italia (Roma) – Incontro con i in Causa Servorum Dei Petri De Corpa Visitatori generali OFM ...... 539 et IV Sociorum OFM, declaratur ...... 72 6. Tahiti – Erezione canonica e Capitolo elettivo...... 539 10. Validitas Iuridica Inquisitionis Dioecesanae in 7. Italia (Firenze) – Tempo Forte della Conferenza Causa Servi Dei Alexii Benigar, Sacerdotis OFM degli Asistenti generali ...... 539 declaratur ...... 73 8. Italia (Assisi) – IV Capitolo nazionale elettivo 11. Notitiae particulares ...... 73 dell’OFS...... 540 9. Togo - Visita fraterna e pastorale e il primo Capito- N. 3 lo nazionale elettivo dell’OFS ...... 540 1. Beatificazione di Francesco Paleari...... 517 2. Beatificazione di Antonia Maria Verna...... 521 E SERVITIO PRO DIALOGO 3. Facultas Transumptum Inquisitionis Dioecesanae in Causa Servi Dei Angelici Alessandrini aperiendi...... 525 N. 1 4. Validitas Iuridica Inquisitionis Dioecesanae super 1. Meeting of the International Commission for miraculo in Causa Beatae Mariae Catharinae a San- Dialogue and the representatives of the OFM cta Rosa declaratur...... 525 Entities of Asia ...... 79 5. Ponens in Causa Servi Dei Friderici Bachstein et XIII 2. Message from the General Minister...... 81 sociorum nominatur...... 526 3. Un convegno sul ruolo delle Chiese e delle 6. Ponens in Causa Servi Dei Raphaelis Delle Nocche religioni nella costruzione della pace...... 82 nominatur...... 526 7. Facultas Transumptum Inquisitionis Dioecesanae in EX OFFICIO PRO MONIALIBUS Causa super miro Venerabilis Servi Francisci M. Greco aperiendi...... 526 N. 1 8. Notitiæ particulares...... 527 1. Carta a todas las Hermanas Clarisas de España ...... 85 2. Carta del Ministro General OFM a todas las EX OFFICIO OFS Hermanas de la Orden de la Inmaculada N.1 Concepción en el V Centenario de la aprobación 1. India – Visita Fraterna e Pastorale ...... 75 de la OIC ...... 86 2. Italia (Roma) – Incontro con i nuovi Ministri 3. VIII Centenario della consacrazione di santa Chiara provinciali e Custodi OFMConv...... 75 e dell’origine dell’Ordine delle Sorelle Povere ...... 94 3. Argentina (Córdoba) – Giornate di formazione 4. Convocatoria de los Asistentes de las Federaciones per l’assistenza spirituale all’OFS e alla GiFra ...... 75 de las Clarisasa y Concepcionistas Franciscanas 4. Italia (Roma) – Incontro con i Nuovi Ministri al II Congreso Internacional ...... 105 Provinciali e Custodi OFM ...... 76 5. Italia (Frascati) – Incontro con i nuovi Ministri N. 2 provinciali OFMCap ...... 76 1. II Congreso internacional de Presidentas y 6. Italia (Assisi) – Corso per gli Assistenti Delegadas de la Orden de la Inmaculada OFS-GiFra d’Italia ...... 77 Concepción con ocasión del V Centenario de la 7. Italia (Roma) – Incontro formativo con gli aprobación de la Regla de la OIC...... 259 Assistenti del Lazio ...... 77 1. Crónica...... 259 8. Messico (Guadalajara) – Corsi di formazione 2. Saludo de apertura del Ministro general...... 262 sull’assistenza spirituale all’OFS e alla GiFra...... 77 3. Homilía en el santuario de Guadalupe...... 264 9. `Perù – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS ...... 78 4. Súplica a la Virgen de Guadalupe...... 265 10. Bielorussia – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS ..... 78 5. Relación final del Ministro general...... 267 2. Decreto del Penitenziere Maggiore per N. 2 l’Indulgenza plenaria in occasione del 1. Filippine - Capitolo Nazionale elettivo dell’OFS...... 255 Centenario della Fondazione dell’Ordine delle 2. Filippine - Seconda riunione del Clero OFS...... 255 Sorelle Clarisse...... 269 3. Lituania – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS...... 255 3. Agenda del Congresso delle Presidenti delle 4. Zambia - Animazione della Conferenza dei Clarisse...... 270 Cappuccini dell’Africa dell’Est...... 256 5. Bosnia ed Erzegovina - Capitolo nazionale EX OFFICIO PRO “IUSTITIA, PACE ATQUE elettivo dell’OFS e della GiFra...... 256 INTEGRITATE CREATI” 6. Taiwan – Corso di formazione per i Formatori dell’OFS d’Asia...... 257 N. 3 7. Hong Kong – Capitolo Regionale 1. Third Continental Meeting of JPIC of elettivo dell’OFS...... 257 the Americas held in Quito...... 541 8. Indonesia – Capitolo Nazionale elettivo 2. 3° Encuentro Continental JPIC de las Américas se dell’OFS ...... 257 realiza en Quito...... 541 9. Mozambico - Visita fraterna e pastorale 3. 3° Incontro Continentale di GPIC delle dell’OFS ...... 258 Americhe svoltosi a Quito...... 542 10. Madrid - Incontro internazionale della GiFra ...... 258 11. Madrid - Famiglia Francescana alla GMG ...... 258 STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM N. 3 1. XIII Capitolo generale dell’OFS...... 529 N. 1 2. West Malaysia – Capitolo elettivo...... 538 I. Relatio de statu personali et locali Ordinis ...... 107 3. Brasile (São Paolo) – Incontro della 628 AN. CXXX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2011 – N. 3

II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. 1.6. Visit to the Province of St. Peter Baptist in adscripti ...... 110 Philippines...... 283 III. Fratres et domus secundum regiones ...... 114 1.7. The Meeting of the Minister General and IV. Status domorum et presentiae fratrum in singulis his Definitory with the Asia-Oceania nationibus ...... 117 Conferences: SAAOC and EAC...... 284 V. Prov. et Cust. Aut. juxta numerum fratrum et 1.8. Visita a las Provincias franciscanas novitiorum ...... 120 de México ...... 289 VI. Incrementum vel decrementum numeri fratrum ...... 122 2. XXXVIII semana interprovincial de CONFRES...... 291 VII.Inter 2010 et 2009 comparatio ...... 126 3. Incontro dei Presidenti delle Conferenze con VIII. Alumni cursus Philosophiae, Theologiae et ad il Ministro e Definitorio generale...... 294 Gradus Academicos ...... 129 4. USA: gemelli francescani morti insieme...... 296 5. Visita a Requena...... 296 II° CONVENTUS CARDINALIUM ET 6. Il viaggio apostolico di Benedetto XVI in EPISCOPORUM OFM Croazia...... 298 N. 3 7. La marcia francescana...... 300 1. Programma...... 485 8. Convegno degli Assistenti della Piccola 2. Partecipanti...... 485 Famiglia Francescana...... 302 3. Crónica...... 486 9. Notitiæ particulares...... 303 4. Saluto di benvenuto del Ministro generale...... 489 5. L’Ordine dei Frati Minori in comunione N. 3 con la Chiesa...... 490 1. De itineribus Ministri Generalis...... 543 6. Informe del Ministro general...... 492 2. Reunião da Conferência dos Frades Menores do 7. Omelia del Ministro generale...... 501 Mrasil (CFMB)...... 555 8. Conferenza del Card. Cláudio Hummes...... 503 3. Capitolo elettivo della “Provincia Missionera San 9. Colaboración OFM con la Iglesia particular...... 508 Antonio” in Bolivia...... 557 10. Homilía del Cardenal Carlos AmigoVallejo...... 511 4. Assemblea dei Definitòri delle Province del Nord 11. Messaggio di Mons. Magro ai Sacerdoti Italia...... 558 e alle Religiose del Vicariato Apostolico di 5. X Assemblea dell’UFME: «Europa, una missione e Bengasi...... 512 una sfida» ...... 562 12. Messaggio di Benedetto XVI...... 513 6. Capítulo eletivo da Custódia Sete Alegrias, Campo 13. Omelia del Card. Comastri...... 514 Grande, Brasil ...... 576 7. Incontro dei Visitatori generali con il Ministro e AD CHRONICAM ORDINIS Definitorio generale...... 577 N. 1 8. Il secondo convegno internazionale delle comunità 1. De itineribus Ministri Generalis...... 133 sorte dopo il Vaticano II...... 581 1.1. Encuentro de los Definitorios provinciales de 9. Premio allo Studium Biblicum ...... 582 España y Portugal con el Ministro general ...... 133 Francescanum di Gerusalemme...... 582 1.2. The Visit the Foundation of St Francis of 10. A un anno dalla morte del francescano Cesare Cenci.588 Assisi in Sudan ...... 134 11. Francesco d’Assisi e le Fonti francescane. Edizioni 1.3. Visita ad Haiti ad un anno dal terremoto...... 138 e traduzioni...... 589 1.4. Encuentro del Ministro general y Definitorio 12. I Francescani e l’Unità d’Italia...... 591 con las Conferencias Bolivariana y Santa 13. “La poesia dell’incisione” ...... 599 María de Guadalupe de America Latina y 14. Notitiæ particulares...... 600 el Caribe ...... 139 1.5. Encontro do Ministro geral e seu Definitório BIBLIOGRAPHIA com os Ministros das Conferências do cone N. 1 Sul e Brasil ...... 143 1. Libri ...... 157 1.6. Visit to the Province of saint Francis of Assisi 2. Extracta...... 158 in Vietnam...... 147 1.7. Visit to the Foundation of saint Francis N. 2 of Assisi in Thailand ...... 148 1. Libri...... 305 1.8. Visita ai Frati della Provincia OFM di Sardegna...... 149 N. 3 2. Incontro dei nuovi Ministri provinciali e Custodi 1. Libri...... 601 con il Definitorio generale ...... 149 13. Capitolo della Fondazione San Francesco in NECROLOGIA Russia-Kazakhstan ...... 151 4. Relazione al Seminario teologico dell’USG...... 152 N. 1 5. Notitiæ particulares ...... 155 1. Fr. Emanuele (Nazareno) Testa ...... 159 2. Anno 2009 mortui sunt ...... 161 N. 2 3. Anno 2010 mortui sunt ...... 161 1. De itineribus Ministri Generalis...... 273 1.1. Partecipazione alle celebrazioni per il primo N. 2 Centenario della Provincia di Benevento...... 273 1. Fr. Fernando Garzón Ramírez...... 307 1.2. Visita a la Provincia de Castilla, España...... 273 2. Mons. Federico Richter-Fernández Prada...... 309 1.3. Visita ao nordeste do Brasil...... 275 3. Anno 2011 mortui sunt...... 310 1.4. Visita a la custodia de Tierra Santa...... 281 1.5. Visit to the Custody of Saint Anthony of N. 3 Padua in Cebu Philippines...... 282 1. Anno 2011 mortui sunt...... 603