ACTA ORDINIS FRATRUM MINORUM VEL AD ORDINEM QUOQUO MODO PERTINENTIA

IUSSU ET AUCTORITATE Fr. ANTHONY PERRY

TOTIUS ORD. FR. MIN. MINISTRI GENERALIS

IN COMMODUM PRAESERTIM RELIGIOSORUM SIBI SUBDITORUM IN LUCEM AEDITA

Veritatem facientes in caritate (Eph. 4,15). Peculiari prorsus laude dignum putavimus, dilecte Fili, consilium quo horum Actorum collectio atque editio suscepta est.

(Ex Epist. Leonis Pp. XIII ad Min. Gen.)

ROMA CURIA GENERALIS ORDINIS CUM APPROBATIONE ECCLESIASTICA Fr. Michael A. Perry, ofm, Min. Gen.

Fr. Luigi Perugini Director

Fr. Gianpaolo Masotti Director responsabilis

Autoriz. N. 10240 del Trib. di Roma, 8-3-1965

Impaginazione e grafica Fr. Alvin Te per l’Ufficio Comunicazioni OFM – Roma

Stampato dalla Tipografia Mancini s.a.s. – Tivoli (Roma) nel mese di ottobre dell’anno 2016 E SANCTA SEDE

1. Papa Francesco bisogno di nuova conversione, di maggiore contemplazione e di un rinnovato amore. 1. Meditazione in occasione del Giubileo dei Queste tre fasi si intrecciano e ritornano. Sacerdoti e dei Seminaristi Niente unisce maggiormente con Dio che Basilica di San Giovanni in Laterano, 02.06.2016 un atto di misericordia – e questa non è una esagerazione: niente unisce maggiormente Buongiorno cari sacerdoti! con Dio che un atto di misericordia – sia che si tratti della misericordia con la quale il Signore Cominciamo questa giornata di ritiro ci perdona i nostri peccati, sia che si tratti spirituale. Credo che ci farà bene pregare gli della grazia che ci dà per praticare le opere uni per gli altri, in comunione. Un ritiro, ma in di misericordia in suo nome. Niente illumina comunione, tutti. di più la fede che il purgare i nostri peccati, Ho scelto il tema della misericordia. Prima e niente vi è di più chiaro che Matteo 25 e una piccola introduzione, per tutto il ritiro. quel «Beati i misericordiosi perché otterranno La misericordia, nel suo aspetto più misericordia» (Mt 5,7) per comprendere qual femminile, è il viscerale amore materno, che è la volontà di Dio, la missione alla quale si commuove di fronte alla fragilità della sua ci invia. Alla misericordia si può applicare creatura appena nata e la abbraccia, fornendo quell’insegnamento di Gesù: «Con la misura tutto quello che le manca perché possa vivere con la quale misurate sarà misurato a voi» e crescere (rahamim); e, nel suo aspetto (Mt 7,2). Permettetemi, ma io penso qui a propriamente maschile, è la fedeltà forte quei confessori impazienti, che “bastonano” del Padre che sempre sostiene, perdona e i penitenti, che li rimproverano. Ma così li torna a rimettere in cammino i suoi figli. La tratterà Dio! Almeno per questo, non fate queste misericordia è tanto il frutto di una “alleanza” cose. La misericordia ci permette di passare - per questo si dice che Dio si ricorda del suo dal sentirci oggetto di misericordia al desiderio (patto di) misericordia (hesed) -, quanto un di offrire misericordia. Possono convivere, in “atto” gratuito di benevolenza e bontà che una sana tensione, il sentimento di vergogna sorge dalla nostra più profonda psicologia per i propri peccati con il sentimento della e si traduce in un’opera esterna (eleos, dignità alla quale il Signore ci eleva. Possiamo che diventa elemosina). Questa inclusività passare senza preamboli dalla distanza alla permette che sia sempre alla portata di tutti festa, come nella parabola del figlio prodigo, e agire con misericordia, provare compassione utilizzare come ricettacolo della misericordia per chi soffre, commuoversi per chi ha il nostro stesso peccato. Ripeto questo, che è bisogno, indignarsi, il rivoltarsi delle viscere la chiave della prima mediazione: utilizzare di fronte ad una patente ingiustizia e porsi come ricettacolo della misericordia il nostro immediatamente a fare qualcosa di concreto, stesso peccato. La misericordia ci spinge a con rispetto e tenerezza, per porre rimedio alla passare dal personale al comunitario. Quando situazione. E, partendo da questo sentimento agiamo con misericordia, come nei miracoli viscerale, è alla portata di tutti guardare a Dio della moltiplicazione dei pani, che nascono dalla prospettiva di questo primo e ultimo dalla compassione di Gesù per il suo popolo attributo con il quale Gesù ha voluto rivelarlo e per gli stranieri, i pani si moltiplicano nella per noi: il nome di Dio è Misericordia. misura in cui vengono condivisi. Quando meditiamo sulla misericordia accade qualcosa di speciale. La dinamica degli Tre suggerimenti Esercizi Spirituali si potenzia dall’interno. La misericordia fa vedere che le vie oggettive Tre suggerimenti per questa giornata di della mistica classica – purgativa, illuminativa ritiro. La gioiosa e libera familiarità che e unitiva – non sono mai fasi successive, che si si stabilisce a tutti i livelli tra coloro che possano lasciare alle spalle. Abbiamo sempre si relazionano tra loro con il vincolo della 188 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 misericordia – familiarità del Regno di Dio, misericordia include tutto il nostro essere – così come Gesù lo descrive nelle sue parabole viscere e spirito – e tutti gli esseri. – mi porta a suggerirvi tre cose per la vostra L’ultimo suggerimento per la giornata preghiera personale di questo giorno. di oggi riguarda il frutto degli esercizi, La prima ha a che vedere con due consigli vale a dire, la grazia che occorre chiedere pratici che dà sant’Ignazio - mi scuso per la e che è, direttamente, quella di diventare pubblicità “di famiglia” - il quale dice: «Non sacerdoti sempre più capaci di ricevere e è il molto sapere che riempie e soddisfa dare misericordia. Una delle cose più belle, l’anima, ma il sentire e gustare le cose di che mi commuovono, è la confessione di un Dio interiormente» (Esercizi Spirituali, 2). sacerdote: è una cosa grande, bella, perché Sant’Ignazio aggiunge che lì dove uno trova quest’uomo che si avvicina per confessare quello che desidera e prova gusto, lì si fermi i propri peccati è lo stesso che poi offre in preghiera «senza avere l’ansia di passare l’orecchio al cuore di un’altra persona ad altro, finché mi soddisfi» (ibid., 76). Così che viene a confessare i suoi. Possiamo che, in queste meditazioni sulla misericordia, centrarci sulla misericordia perché è la realtà uno può iniziare da dove più gli piace e lì essenziale, definitiva. Attraverso gli scalini soffermarsi, dal momento che sicuramente della misericordia (cfr Enc. Laudato si’ 77) un’opera di misericordia vi condurrà alle possiamo scendere fino al punto più basso altre. Se iniziamo ringraziando il Signore, della condizione umana – fragilità e peccato che in modo stupendo ci ha creati e in modo inclusi – e ascendere fino al punto più alto ancor più stupendo ci ha redenti, sicuramente della perfezione divina: «Siate misericordiosi questo ci condurrà a provare pena per i (perfetti) come è misericordioso il Padre nostri peccati. Se cominciamo col provare vostro». Però sempre per “raccogliere” compassione per i più poveri e lontani, solamente più misericordia. Da qui devono sicuramente sentiremo anche noi la necessità provenire frutti di conversione della nostra di ricevere misericordia. mentalità istituzionale: se le nostre strutture Il secondo suggerimento per pregare ha a non si vivono e non si utilizzano per meglio che vedere con un nuovo modo di usare la ricevere la misericordia di Dio e per essere parola misericordia. Come vi sarete resi conto, più misericordiosi con gli altri, possono nel parlare di misericordia a me piace usare trasformarsi in qualcosa di molto diverso la forma verbale: bisogna dare misericordia e controproducente. Di questo in alcuni (misericordiar in spagnolo, “misericordiare”, documenti della Chiesa e in alcuni discorsi dei dobbiamo forzare la lingua) per ricevere Papi si parla spesso: cioè della conversione misericordia, per essere “misericordiati” (ser istituzionale, la conversione pastorale. misericordiados). “Ma Padre, questo non è Questo ritiro spirituale, pertanto, si italiano!” – “Si, ma è la forma che io trovo per incamminerà per il sentiero di questa andare dentro: “misericordiare” per “essere “semplicità evangelica” che comprende e misericordiato”. Il fatto che la misericordia compie tutte le cose in chiave di misericordia. mette in contatto una miseria umana con il E di una misericordia dinamica, non come cuore di Dio, fa in modo che l’azione nasca un sostantivo cosificato e definito, né come immediatamente. Non si può meditare sulla aggettivo che decora un po’ la vita, ma come misericordia senza che tutto si metta in verbo – operare misericordia e ricevere azione. Pertanto, nella preghiera, non fa bene misericordia, “misericordiare” ed “essere intellettualizzare. Rapidamente, con l’aiuto misericordiato”. E questo ci proietta verso della Grazia, il nostro dialogo con il Signore l’azione nel cuore del mondo. E inoltre, deve concretizzarsi su quale mio peccato come misericordia «sempre più grande», richieda che si posi in me la Tua misericordia, come una misericordia che cresce e aumenta, Signore, dove sento più vergogna e più avanzando di bene in meglio e passando dal desidero riparare; e rapidamente dobbiamo meno al più, poiché l’immagine che Gesù ci parlare di quello che più ci commuove, di quei offre è quella del Padre sempre più grande – volti che ci portano a desiderare intensamente Deus semper maior – e la cui misericordia di darci da fare per rimediare alla loro fame infinita “cresce” – se si può dire così – e non e sete di Dio, di giustizia e tenerezza. La ha né cima né fondo, perché proviene dalla misericordia la si contempla nell’azione. sua sovrana libertà. Ma un tipo di azione che è onninclusiva: la E SANCTA SEDE 189

Prima meditazione: trovati “rivestiti” e nel mezzo di una cerimonia. dalla distanza alla festa È uno stato di vergognata dignità.

E adesso passiamo alla prima meditazione. Vergognata dignità Ho messo come titolo “Dalla distanza alla festa”. Se la misericordia del Vangelo è, come Soffermiamoci su quella “vergognata abbiamo detto, un eccesso di Dio, un inaudito dignità” di questo figlio prodigo e prediletto. straripamento, la prima cosa da fare è guardare Se ci sforziamo, serenamente, di mantenere il dove il mondo di oggi, e ciascuna persona, ha cuore tra questi due estremi – la dignità e la più bisogno di un eccesso di amore così. Prima vergogna – senza tralasciare nessuno di essi, di tutto domandarci qual è il ricettacolo per forse possiamo percepire come batte il cuore una tale misericordia, qual è il terreno deserto di nostro Padre. Era un cuore che batteva di e secco per un tale straripamento di acqua viva; ansia, quando tutti i giorni saliva sul terrazzo quali sono le ferite per questo olio balsamico; a guardare. Cosa guardava? Se il figlio quale è la condizione di orfano che necessita un tornasse… Ma in questo punto, in questo posto tale prodigarsi in affetto e attenzioni; quale la dove ci sono dignità e vergogna, possiamo distanza per una sete così grande di abbraccio percepire come batte il cuore di nostro Padre. e di incontro… Possiamo immaginare che la misericordia ne La parabola che vi propongo per questa sgorga come sangue. Che Egli esce a cercarci meditazione è quella del Padre misericordioso – noi peccatori –, che ci attira a sé, ci purifica (cfr Lc 15,11-31). Ci poniamo nell’ambito e ci lancia nuovamente, rinnovati, verso tutte del mistero del Padre. E mi viene dal cuore le periferie, a portare misericordia a tutti. Il incominciare da quel momento in cui il suo sangue è il Sangue di Cristo, sangue della figlio prodigo si trova in mezzo al porcile, in Nuova ed Eterna Alleanza di misericordia, quell’inferno dell’egoismo che ha fatto tutto versato per noi e per tutti in remissione dei quello che voleva e, dove, invece di essere peccati. Questo sangue lo contempliamo libero, si ritrova schiavo. Osserva i maiali che mentre entra ed esce dal suo Cuore, e dal cuore mangiano ghiande..., prova invidia e gli viene del Padre. È l’unico nostro tesoro, l’unica cosa nostalgia. Nostalgia: parola chiave. Nostalgia che abbiamo da offrire al mondo: il sangue che del pane appena sfornato che i domestici a casa, purifica e pacifica tutto e tutti. Il sangue del a casa di suo padre, mangiano per colazione. Signore che perdona i peccati. Il sangue che è La nostalgia è un sentimento potente. Ha a vera bevanda, che risuscita e dà vita a ciò che che fare con la misericordia perché ci allarga è morto a causa del peccato. l’anima. Ci fa ricordare il bene primario – la Nella nostra preghiera, serena, che va patria da cui proveniamo – e risveglia in noi dalla vergogna alla dignità e dalla dignità alla la speranza di ritornare. Il nostos algos. In vergogna – tutte e due insieme – chiediamo questo ampio orizzonte della nostalgia, questo la grazia di sentire tale misericordia come giovane – dice il Vangelo – rientrò in sé stesso costitutiva di tutta la nostra vita; la grazia di e si sentì miserabile. E ognuno di noi può sentire come quel battito del cuore del Padre cercare o lasciarsi portare a quel punto dove si si unisca con il battito del nostro. Non basta sente più miserabile. Ognuno di noi ha il suo sentire la misericordia di Dio come un gesto segreto di miseria dentro… Bisogna chiedere che, occasionalmente, Egli fa perdonandoci la grazia di trovarlo. qualche grosso peccato, e per il resto ci Senza soffermarci ora a descrivere la aggiustiamo da soli, autonomamente. Non miseria del suo stato, passiamo a quell’altro basta. momento in cui, dopo che suo Padre lo ha Sant’Ignazio propone un’immagine abbracciato e baciato con trasporto, egli si cavalleresca propria della sua epoca, ma ritrova sporco, ma vestito a festa. Perché il poiché la lealtà tra amici è un valore perenne, padre non gli dice: “Va’, fatti la doccia e poi può aiutarci. Egli afferma che, per sentire torna”. No. Sporco e vestito a festa. Si pone «confusione e vergogna» per i nostri peccati l’anello al dito al pari di suo padre. Ha sandali (e non smettere di sentire la misericordia) nuovi ai piedi. Sta in mezzo alla festa, tra la possiamo far uso di un esempio: immaginiamo gente. Qualcosa di simile a quando noi, se «un cavaliere che vada davanti al suo re e a qualche volta ci è capitato, ci siamo confessati tutta la sua corte, pieno di vergogna e confuso prima della Messa e immediatamente ci siamo per averlo molto offeso, dal momento che da 190 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 parte del re aveva in precedenza ricevuto molti convivono la nostra miseria più vergognosa doni e molte grazie» (Esercizi Spirituali, 74). e la nostra dignità più alta. Lo stesso spazio. Immaginiamo quella scena. Tuttavia, seguendo Sporchi, impuri, meschini, vanitosi – è la dinamica del figlio prodigo nella festa, peccato di preti, la vanità – egoisti e, nello immaginiamo questo cavaliere come uno che, stesso tempo, con i piedi lavati, chiamati ed invece di essere svergognato davanti a tutti, eletti, intenti a distribuire i pani moltiplicati, il re, al contrario, lo prenda inaspettatamente benedetti dalla nostra gente, amati e curati. per la mano e gli restituisca la sua dignità. E Solo la misericordia rende sopportabile quella vediamo che non solo lo invita a seguirlo nella posizione. Senza di essa o ci crediamo giusti sua battaglia, ma che lo pone alla testa dei suoi come i farisei o ci allontaniamo come quelli compagni. Con quale umiltà e lealtà lo servirà che non si sentono degni. In entrambi i casi questo cavaliere d’ora in avanti! Questo mi ci si indurisce il cuore. O quando ci sentiamo fa pensare all’ultima parte del capitolo 16 di giusti come i farisei, o quando ci allontaniamo Ezechiele, l’ultima parte. come quelli che non si sentono degni. Io non Sia che si senta come il figlio prodigo mi sento degno, ma non devo allontanarmi: festeggiato, sia come il cavaliere sleale lì devo essere, nella vergogna con la dignità, trasformato in superiore, l’importante è che tutt’e due insieme. ciascuno si ponga nella tensione feconda in Approfondiamo un po’ di più. Ci cui la misericordia del Signore ci colloca: domandiamo: Perché è così feconda questa non solamente di peccatori perdonati, ma di tensione fra miseria e dignità, fra distanza e peccatori a cui è conferita dignità. Il Signore festa? Direi che è feconda perché mantenerla non solamente ci pulisce, ma ci incorona, ci nasce da una decisione libera. E il Signore dà dignità. agisce principalmente sulla nostra libertà, Simon Pietro ci offre l’immagine benché ci aiuti in ogni cosa. La misericordia ministeriale di questa sana tensione. Il Signore è questione di libertà. Il sentimento sgorga lo educa e lo forma progressivamente e lo spontaneo e quando affermiamo che è viscerale esercita a mantenersi così: Simone e Pietro. sembrerebbe che sia sinonimo di “animale”. L’uomo comune, con le sue contraddizioni e Ma in realtà gli animali non conoscono la debolezze, e quello che è pietra, quello che misericordia “morale”, anche se alcuni possono possiede le chiavi, quello che guida gli altri. sperimentare qualcosa di tale compassione, Quando Andrea lo conduce a Cristo, così come un cane fedele che rimane al fianco del com’è, vestito da pescatore, il Signore gli dà il suo padrone malato. La misericordia è una nome di Pietra. Appena finisce di lodarlo per commozione che tocca le viscere, e tuttavia la professione di fede che proviene dal Padre, può scaturire anche da un’acuta percezione già gli rimprovera duramente la tentazione intellettuale – diretta come un raggio ma non di ascoltare la voce dello spirito maligno per questo meno complessa –: si intuiscono che gli dice di star lontano dalla croce. Lo molte cose quando si prova misericordia. Si inviterà a camminare sulle acque e lascerà che comprende, per esempio, che l’altro si trova incominci ad affondare nella sua stessa paura, in una situazione disperata, al limite; che gli per poi subito tendergli la mano; non appena succede qualcosa che supera i suoi peccati o si confessi peccatore gli darà la missione di le sue colpe; si comprende anche che l’altro essere pescatore di uomini; lo interrogherà è uno come me, che ci si potrebbe trovare ripetutamente sul suo amore, facendogli al suo posto; e che il male è tanto grande e sentire dolore e vergogna per la sua slealtà devastante che non si risolve solo per mezzo e codardia, ma per tre volte pure gli affiderà della giustizia… In fondo, ci si convince che il compito di pascere le sue pecore. Sempre c’è bisogno di una misericordia infinita come questi due poli. quella del cuore di Cristo per rimediare a Dobbiamo situarci qui, nello spazio in cui tanto male e tanta sofferenza, come vediamo convivono la nostra miseria più vergognosa che c’è nella vita degli esseri umani… Se la e la nostra dignità più alta. Cosa sentiamo misericordia va al di sotto di quel livello, non quando la gente ci bacia la mano e guardiamo serve. Tante cose comprende la nostra mente la nostra miseria più intima e siamo onorati solo vedendo qualcuno gettato per la strada, dal Popolo di Dio? Lì c’è un’altra situazione scalzo, in una mattina fredda, o vedendo il per capire questo. Sempre il contrasto. Signore inchiodato alla croce per me! Dobbiamo situarci qui, nello spazio in cui Inoltre, la misericordia si accetta e si E SANCTA SEDE 191 coltiva, o si rifiuta liberamente. Se uno si lascia “si occupa di un caso” ma si impegna con una prendere, un gesto tira l’altro. Se uno passa persona, con la sua ferita. Guardiamo al nostro oltre, il cuore si raffredda. La misericordia ci linguaggio. Quante volte, senza accorgerci, ci fa sperimentare la nostra libertà ed è lì dove viene da dire: “Ho un caso…”. Fermati! Di’ possiamo sperimentare la libertà di Dio, che piuttosto: “Ho una persona che…”. Questo è è misericordioso con chi è misericordioso molto clericale: “Ho un caso…”, “ho trovato (cfr Dt 5,10), come disse a Mosè. Nella sua un caso…”. Anche a me viene spesso. C’è misericordia il Signore esprime la sua libertà. un po’ di clericalismo: ridurre la concretezza E noi la nostra. dell’amore di Dio, di quello che ci dà Dio, Possiamo vivere molto tempo “senza” la della persona, a un “caso”. E così mi distacco misericordia del Signore. Vale a dire, possiamo e non mi tocca. E così non mi sporco le mani; vivere senza averne coscienza e senza e così faccio una pastorale pulita, elegante, chiederla esplicitamente, finché uno si rende dove non rischio niente. E pure dove – non conto che “tutto è misericordia”, e piange con scandalizzatevi! – non ho la possibilità di un amarezza di non averne approfittato prima, dal peccato vergognoso. La misericordia va oltre momento che ne aveva tanto bisogno! la giustizia e lo fa sapere e lo fa sentire; si resta La miseria di cui parliamo è la miseria coinvolti l’uno con l’altro. Conferendo dignità morale, non trasferibile, quella per cui uno – e questo è decisivo, da non dimenticare: la prende coscienza di sé stesso come persona misericordia dà dignità – la misericordia eleva che, in un momento decisivo della sua vita, colui verso il quale ci si abbassa e li rende ha agito di propria iniziativa: ha fatto una entrambi pari, il misericordioso e colui che scelta e ha scelto male. Questo è il fondo che ha ottenuto misericordia. Come la peccatrice bisogna toccare per sentire dolore per i peccati del Vangelo (Lc 7,36-50), alla quale è stato e pentirsi veramente. Perché in altri ambiti uno perdonato molto, perché ha amato molto, e non si sente così libero, né sente che il peccato aveva peccato molto. influisce negativamente su tutta la sua vita e Per questo il Padre ha bisogno di fare pertanto non sperimenta la propria miseria, e festa, affinché venga restaurato tutto in una in questo modo si perde la misericordia, che sola volta, restituendo a suo figlio la dignità agisce solo a tale condizione. Uno non va in perduta. Questo permette di guardare al futuro farmacia e dice: “Per misericordia, mi dia in un modo nuovo. Non che la misericordia non un’aspirina”. Per misericordia chiede che gli consideri l’oggettività del danno provocato dal diano della morfina per una persona in preda ai male. Però le toglie potere sul futuro, - e questo dolori atroci di una malattia terminale. O tutto è il potere della misericordia - le toglie potere o niente. Si va in fondo o non si capisce nulla. sulla vita che scorre in avanti. La misericordia Il cuore che Dio unisce a questa nostra è il vero atteggiamento di vita che si oppone miseria morale è il Cuore di Cristo, suo alla morte, che è l’amaro frutto del peccato. Figlio amato, che batte come un solo cuore In questo è lucida, non è per nulla ingenua con quello del Padre e dello Spirito. Ricordo la misericordia. Non è che non veda il male, quando Pio XII ha fatto l’Enciclica sul ma guarda a quanto è breve la vita e a tutto il Sacro Cuore, ricordo che qualcuno diceva: bene che rimane da fare. Per questo bisogna “Perché un’Enciclica su questo? Sono cose perdonare totalmente, perché l’altro guardi in da suore…”. È il centro, il Cuore di Cristo, avanti e non perda tempo nel colpevolizzarsi e è il centro della misericordia. Forse le suore nel compatire sé stesso e rimpiangere ciò che capiscono meglio di noi, perché sono madri ha perduto. Mentre ci si avvia a curare gli altri, nella Chiesa, sono icone della Chiesa, della si farà anche il proprio esame di coscienza Madonna. Ma il centro è il cuore di Cristo. Ci e, nella misura in cui si aiutano gli altri, si farà bene questa settimana o domani leggere riparerà al male commesso. La misericordia Haurietis aquas... … “Ma è preconciliare!” è fondamentalmente speranzosa. È madre di – Sì, ma fa bene! Si può leggere, ci farà speranza. molto bene! Il cuore di Cristo è un cuore che Lasciarsi attrarre e inviare dal movimento sceglie la strada più vicina e che lo impegna. del cuore del Padre significa mantenersi in Questo è proprio della misericordia, che si quella sana tensione di dignità vergognata. sporca le mani, tocca, si mette in gioco, vuole Lasciarsi attrarre dal centro del suo cuore, coinvolgersi con l’altro, si rivolge a ciò che come sangue che si è sporcato e andando a è personale con ciò che è più personale, non dare vita alle membra più lontane, perché il 192 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

Signore ci purifichi e ci lavi i piedi; lasciarsi esagerano –; il lebbroso, che lascia i suoi nove inviare ricolmi dell’ossigeno dello Spirito per compagni e ritorna glorificando e ringraziando portare vita a tutte le membra, specialmente a Dio a gran voce e si inginocchia ai piedi del quelle più lontane, fragili e ferite. Signore; il cieco Bartimeo, che riesce a fermare Un prete raccontava ­­– questo è storico Gesù con le sue grida, e riesce anche a vincere – di una persona che viveva per la strada, e la “dogana dei preti”, per andare dal Signore; che alla fine andò a vivere in un ostello. Era la donna emorroissa che, nella sua timidezza, uno rinchiuso nella sua amarezza, che non si ingegna per ottenere una vicinanza intima interagiva con gli altri. Persona colta, si con il Signore e che, come dice il Vangelo, resero conto più tardi. Qualche tempo dopo, quando toccò il mantello il Signore avvertì che quest’uomo venne ricoverato in ospedale a usciva da lui una dynamis. Sono tutti esempi di causa di una malattia terminale e raccontava quel contatto che accende un fuoco e sprigiona al sacerdote che, mentre era lì, preso dal suo la dinamica: sprigiona la forza positiva della nulla e dalla sua delusione per la vita, quello misericordia. C’è anche la peccatrice, le cui che si trovava nel letto accanto al suo gli eccessive manifestazioni d’amore verso il chiese di passargli la sputacchiera e che poi la Signore col lavargli i piedi con le sue lacrime svuotasse. E raccontò che quella richiesta che e asciugarglieli coi suoi capelli, sono per veniva da qualcuno che ne aveva veramente il Signore segno del fatto che ha ricevuto bisogno e che stava peggio di lui, gli aprì gli molta misericordia e perciò la esprime in quel occhi e il cuore a un sentimento potentissimo modo esagerato. Ma sempre la misericordia di umanità e a un desiderio di aiutare l’altro e di esagera, è eccessiva! Le persone più semplici, lasciarsi aiutare da Dio. E si è confessato. Così, i peccatori, gli ammalati, gli indemoniati…, un semplice atto di misericordia lo collegò sono immediatamente innalzati dal Signore, con la misericordia infinita, ebbe il coraggio che li fa passare dall’esclusione alla piena di aiutare l’altro e poi si lasciò aiutare: morì inclusione, dalla distanza alla festa. E questo confessato e in pace. Questo è il mistero della non si comprende se non è in chiave di misericordia. speranza, in chiave apostolica e in chiave di Così, vi lascio con la parabola del padre chi ha ricevuto misericordia per dare a sua misericordioso, una volta che ci siamo “situati” volta misericordia. in quel momento in cui il figlio si sente sporco Possiamo concludere pregando con il e rivestito, peccatore al quale è stata resa magnificat della misericordia, il Salmo 50 dignità, vergognoso di sé e orgoglioso di del Re Davide, che recitiamo alle Lodi tutti i suo padre. Il segno per sapere se uno è ben venerdì. È il magnificat di «un cuore contrito e situato è il desiderio di essere, d’ora innanzi, umiliato» che, nel suo peccato, ha la grandezza misericordioso con tutti. Qui sta il fuoco che di confessare il Dio fedele, che è più grande del Gesù è venuto a portare sulla terra, quel fuoco peccato. Dio è più grande peccato! Situati nel che accende altri fuochi. Se non si accende momento in cui il figlio prodigo si aspettava la fiamma, vuol dire che uno dei poli non di essere trattato con freddezza e, invece, permette il contatto. O l’eccessiva vergogna il Padre lo mette nel bel mezzo di una festa, che non pela i fili e, invece di confessare possiamo immaginarlo mentre prega il Salmo apertamente “ho fatto questo e questo”, si 50. E pregarlo a due cori con lui, noi e il figlio copre; o l’eccessiva dignità, che tocca le cose prodigo. Possiamo ascoltarlo che dice: «Pietà con i guanti. di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità…». E noi Gli eccessi della misericordia dire: «Sì, le mie iniquità (anch’io) le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi». E ad Una parolina per finire sugli eccessi della una voce dire: «Contro di te, (Padre), contro te misericordia. solo ho peccato». L’unico eccesso davanti all’eccessiva E preghiamo a partire da quell’intima misericordia di Dio è eccedere nel riceverla tensione che accende la misericordia, e nel desiderio di comunicarla agli altri. Il quella tensione tra la vergogna che afferma: Vangelo ci mostra tanti begli esempi di persone «Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella che esagerano pur di riceverla: il paralitico, tutte le mie colpe»; e quella fiducia che dice: che gli amici fanno entrare dal tetto in mezzo «Aspergimi con rami d’issopo e sarò puro; al luogo dove il Signore stava predicando – lavami e sarò più bianco della neve». Fiducia E SANCTA SEDE 193 che diventa apostolica: «Rendimi la gioia E questo otre è la sua misericordia stessa: la della tua salvezza, sostienimi con uno spirito sua misericordia in quanto sperimentata in generoso. Insegnerò ai ribelli le tue vie e i noi stessi e in quanto la mettiamo in pratica peccatori a te ritorneranno». aiutando gli altri. Il cuore che ha ricevuto misericordia non è un cuore rattoppato ma Papa Francesco un cuore nuovo, ri-creato. Quello di cui dice Davide: «Crea in me un cuore puro, [L’Osservatore Romano, 3 giugno 2016] rinnova in me uno spirito saldo» (Sal 50,12). Questo cuore nuovo, ri-creato, è un buon 2. Meditazione in occasione del Giubileo dei recipiente. La liturgia esprime l’anima della Sacerdoti e dei Seminaristi Chiesa quando ci fa pronunciare quella bella Basilica di Santa Maria Maggiore, 02.06.2016 orazione: «O Dio, che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine, e in modo più mirabile Il ricettacolo ci hai rinnovati e redenti» (Veglia Pasquale, della Misericordia Orazione dopo la Prima Lettura). Pertanto, questa seconda creazione è ancora più Dopo aver pregato su quella “dignità meravigliosa della prima. È un cuore che sa vergognata” e “vergogna dignitosa”, che è di essere ricreato grazie alla fusione della sua il frutto della Misericordia, andiamo avanti miseria con il perdono di Dio, e per questo “è in questa meditazione sul “ricettacolo della un cuore che ha ricevuto misericordia e dona Misericordia”. È semplice. Io potrei dire misericordia». È così: sperimenta i benefici una frase e andarmene, perché è uno solo: della grazia sulla sua ferita e sul suo peccato, il ricettacolo della Misericordia è il nostro sente che la misericordia pacifica la sua colpa, peccato. È così semplice. Ma spesso accade inonda con amore la sua aridità, riaccende la che il nostro peccato è come un colabrodo, sua speranza. Per questo, quando, nello stesso come una brocca bucata dalla quale scorre tempo e con la medesima grazia, perdona via la grazia in poco tempo: «Perché due sono chi ha qualche debito con lui e commisera le colpe che ha commesso il mio popolo: ha coloro che sono anch’essi peccatori, questa abbandonato me, sorgente di acqua viva, e si misericordia si radica in una terra buona, è scavato cisterne, cisterne piene di crepe, che nella quale l’acqua non si perde ma dà vita. non trattengono l’acqua» (Ger 2,13). Da qui Nell’esercizio di questa misericordia che la necessità che il Signore esplicita a Pietro ripara il male altrui, nessuno è migliore, di “perdonare settanta volte sette”. Dio non per aiutare a curarlo, di colui che mantiene si stanca di perdonare, ma siamo noi che ci viva l’esperienza di essere stato oggetto di stanchiamo di chiedere perdono. Dio non si misericordia circa il medesimo male. Guarda stanca di perdonare, anche quando vede che te stesso; ricordati della tua storia; raccontati la sua grazia sembra non riuscire a mettere la tua storia; e vi troverai tanta misericordia. forti radici nella terra del nostro cuore, quando Vediamo che, tra coloro che lavorano per vede che la strada è dura, piena di erbacce e combattere le dipendenze, coloro che si sono sassosa. È semplicemente perché Dio non riscattati sono di solito quelli che meglio è pelagiano, e per questo non si stanca di comprendono, aiutano e sanno chiedere agli perdonare. Egli torna nuovamente a seminare altri. E il miglior confessore è di solito quello la sua misericordia e il suo perdono, e torna e che si confessa meglio. E possiamo farci la torna e torna… settanta volte sette. domanda: io come mi confesso? Quasi tutti i grandi santi sono stati grandi peccatori o, come Cuori ri-creati santa Teresina, erano consapevoli che era pura grazia preveniente il fatto di non esserlo stati. Tuttavia, possiamo fare un passo ulteriore Così, il vero recipiente della misericordia in questa misericordia di Dio, che è sempre è la stessa misericordia che ciascuno ha “più grande della nostra coscienza” di peccato. ricevuto e gli ha ricreato il cuore, quello è Il Signore non solo non si stanca di perdonarci, «l’otre nuovo» di cui parla Gesù (cfr Lc 5,37), ma rinnova anche l’otre nel quale riceviamo il il “pozzo risanato”. suo perdono. Utilizza un otre nuovo per il vino Ci poniamo così nell’ambito del mistero nuovo della sua misericordia, perché non sia del Figlio, di Gesù, che è la misericordia del come un vestito rattoppato o un otre vecchio. Padre fatta carne. L’immagine definitiva del 194 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 ricettacolo della misericordia la troviamo come lui era stato. Paolo desiderava essere attraverso le piaghe del Signore risorto, considerato anatema pur di salvare i suoi. Il immagine dell’impronta del peccato restaurato suo giudizio si consolida “non giudicando da Dio, che non si cancella totalmente né si neppure sé stesso”, ma lasciandosi giustificare infetta: è una cicatrice, non una ferita purulenta. da un Dio che è più grande della sua coscienza, Le piaghe del Signore. San Bernardo ha due facendo appello a Gesù Cristo che è avvocato sermoni bellissimi sulle piaghe del Signore. fedele, dal cui amore niente e nessuno lo può Lì, nelle piaghe del Signore troviamo la separare. La radicalità dei giudizi di Paolo misericordia. Lui è coraggioso, dice: Ti senti sulla misericordia incondizionata di Dio, perduto? Ti senti male? Entra lì, entra nelle che supera la ferita di fondo, quella che fa sì viscere del Signore e lì troverai misericordia. che abbiamo due leggi (quella della carne e In quella “sensibilità” propria delle cicatrici, quella dello Spirito), è tale perché recepisce che ci ricordano la ferita senza molto dolore e una mentalità sensibile all’assolutezza della la cura senza che ci dimentichiamo la fragilità, verità, ferita proprio lì dove la Legge e la Luce lì ha la sua sede la misericordia divina: nelle diventano una trappola. La famosa “spina” nostre cicatrici. Le piaghe del Signore, che che il Signore non gli toglie è il ricettacolo rimangono tuttora, le ha portate con sé: il corpo in cui Paolo riceve la misericordia di Dio (cfr bellissimo, i lividi non ci sono, ma le piaghe ha 2Cor 12,7). voluto portarle con sé. E le nostre cicatrici. A Pietro riceve la misericordia nella sua tutti noi succede, quando andiamo a fare una presunzione di uomo assennato. Era assennato visita medica e abbiamo qualche cicatrice, il con il solido e sperimentato buon senso di un medico ci dice: “Ma questo intervento per che pescatore, che sa per esperienza quando si cos’era?”. Guardiamo le cicatrici dell’anima: può pescare e quando no. È la sensatezza di questo intervento che hai fatto Tu, con la chi, quando si entusiasma camminando sulle Tua misericordia, che hai guarito Tu… Nella acque e ottenendo una pesca miracolosa e fissa sensibilità di Cristo risorto che conserva le troppo lo sguardo su di sé, sa chiedere aiuto sue piaghe, non solo nei piedi e nelle mani, all’unico che lo può salvare. Questo Pietro è ma nel suo cuore che è un cuore piagato, stato sanato nella ferita più profonda che si troviamo il giusto senso del peccato e della può avere: quella di rinnegare l’amico. Forse grazia. Lì, nel cuore piagato. Contemplando il il rimprovero di Paolo, quando gli rinfaccia la cuore piagato del Signore noi ci specchiamo sua doppiezza, è legato a questo. Sembrerebbe in Lui. Si assomigliano, il nostro cuore e che Paolo sentisse di essere stato il peggiore il suo, per il fatto che entrambi sono piagati “prima” di conoscere Cristo; però Pietro, e risuscitati. Però sappiamo che il suo era dopo averlo conosciuto, lo aveva rinnegato… puro amore e venne piagato perché accettò di Tuttavia, essere risanato proprio in quello, essere vulnerato; il nostro cuore, invece, era trasformò Pietro in un Pastore misericordioso, pura piaga, che venne sanata perché accettò di in una pietra solida sopra la quale si può sempre essere amata. In quell’accettazione si forma il edificare, perché è pietra debole che è stata ricettacolo della Misericordia. sanata, non una pietra che nella sua forza fa inciampare il più debole. Pietro è il discepolo I nostri santi hanno che il Signore nel Vangelo corregge di più. È ricevuto la misericordia il più “bastonato”! Lo corregge costantemente, fino a quell’ultimo: «A te che importa? – Ci può far bene contemplare altri che si sono addirittura! - Tu seguimi» (Gv 21,22). La lasciati ricreare il cuore dalla misericordia, tradizione dice che gli appare di nuovo quando e osservare in quale “ricettacolo” l’hanno Pietro sta fuggendo da Roma. Il segno di Pietro ricevuta. crocifisso a testa in giù è forse il più eloquente Paolo la riceve nel duro e inflessibile di questo ricettacolo di una testa dura che, per ricettacolo del suo giudizio modellato dalla poter ricevere misericordia, si mette in basso Legge. La sua durezza di giudizio lo spingeva anche mentre offre la suprema testimonianza ad essere un persecutore. La misericordia lo di amore al suo Signore. Pietro non vuole trasforma in modo tale che, mentre diventa un concludere la sua vita dicendo: “Ho imparato cercatore dei più lontani, di quelli di mentalità la lezione”, ma dicendo: “Poiché la mia testa pagana, per altro verso è il più comprensivo non imparerà mai, la metto in basso». Più in e misericordioso verso quelli che erano alto di tutto, i piedi lavati dal Signore. Quei E SANCTA SEDE 195 piedi sono per Pietro il ricettacolo attraverso ed esercitare la misericordia infinita del Padre il quale riceve la misericordia del suo Amico in piccoli gesti. I piccoli gesti dei preti. e Signore. L’altro passo dice: «Tutto è ormai finito. Giovanni sarà guarito nella sua superbia Quella specie di sfiducia che avevo di me, della di volere riparare al male col fuoco e finirà mia persona, si è appena dissolta, credo per per essere colui che scrive «figlioli miei», e sempre. La lotta è finita. Ormai non ne vedo sembra uno di quei nonnini buoni che parlano la ragione. Mi sono riconciliato con me stesso, solo di amore, lui che era stato «il figlio del con questo relitto che sono. Odiarsi è più facile tuono» (Mc 3,17). di quanto non si creda. La grazia consiste nel Agostino è stato guarito nella sua nostalgia dimenticarsi. Però, se ogni orgoglio morisse in di essere arrivato tardi all’appuntamento: noi, la grazia delle grazie sarebbe solo amare questo lo faceva soffrire tanto, e in quella sé stessi umilmente, come una qualsiasi delle nostalgia è stato guarito. «Tardi ti ho amato»; membra sofferenti di Gesù Cristo». Ecco e troverà quel modo creativo di riempire il recipiente: «Amare umilmente sé stessi, d’amore il tempo perduto, scrivendo le sue come una qualsiasi delle membra sofferenti di Confessioni. Gesù Cristo». È un recipiente comune, come Francesco riceve sempre di più la una vecchia brocca che possiamo chiedere in misericordia, in molti momenti della sua vita. prestito ai più poveri. Forse il ricettacolo definitivo, che diventò Il Cura Brochero – è della mia patria! –, il piaghe reali, più che baciare il lebbroso, Beato argentino che presto sarà canonizzato, sposarsi con madonna povertà e sentire ogni “si lasciò lavorare il cuore dalla misericordia creatura come sorella, sarà stato il dover di Dio”. Il suo ricettacolo finì per essere custodire in misericordioso silenzio l’Ordine il suo stesso corpo lebbroso. Egli, che che aveva fondato. Qui io trovo la grande sognava di morire galoppando, guadando eroicità di Francesco: il dover custodire in qualche fiume della sierra per andare a dare misericordioso silenzio l’Ordine che aveva l’unzione a qualche malato. Una delle sue fondato. Questo è il suo grande ricettacolo ultime frasi fu: «Non c’è gloria compiuta in della misericordia. Francesco vede che i suoi questa vita». Questo ci farà pensare: «Non fratelli si dividono prendendo come bandiera c’è gloria compiuta in questa vita». «Io sono la stessa povertà. Il demonio ci fa litigare tra molto contento di quello che ha fatto con di noi nel difendere le cose più sante ma con me riguardo alla vista e lo ringrazio molto spirito cattivo. per questo”. La lebbra lo aveva reso cieco. Ignazio venne guarito nella sua vanità «Quando ero in grado di servire l’umanità, e, se questo è stato il recipiente, possiamo ha conservato integri e robusti i miei sensi. intuire quanto fosse grande quel desiderio di Oggi, che non posso più, mi ha privato di uno vanagloria, che venne trasformato in una tale dei sensi del corpo. In questo mondo non c’è ricerca della maggior gloria di Dio. gloria compiuta, e siamo pieni di miserie». Nel Diario di un curato di campagna, Molte volte le nostre cose rimangono a metà Bernanos ci presenta la vita di un parroco di e, pertanto, uscire da sé stessi è sempre una paese, ispirandosi alla vita del santo Curato grazia. Ci viene concesso di “lasciare le cose” d’Ars. Ci sono due passi molto belli, che perché le benedica e le perfezioni il Signore. narrano gli intimi pensieri del curato negli Noi non dobbiamo preoccuparci molto. Questo ultimi momenti della sua improvvisa malattia: ci permette di aprirci ai dolori e alle gioie dei «Le ultime settimane che Dio mi concederà nostri fratelli. Era il Cardinale Van Thuán di continuare a sostenere la responsabilità a dire che, nel carcere, il Signore gli aveva della parrocchia… cercherò di agire meno insegnato a distinguere tra “le cose di Dio”, preoccupato per il futuro, lavorerò solamente alle quali si era dedicato nella sua vita quando per il presente. Questo tipo di lavoro sembra era in libertà come sacerdote e vescovo, e fatto su misura per me... E poi, non ho Dio stesso, al quale si dedicava mentre era successo che nelle cose piccole. E se sono stato incarcerato (cfr Cinque pani e due pesci, San frequentemente provato dall’inquietudine, Paolo 1997). E così potremmo continuare, devo riconoscere che trionfo nelle minuscole con i santi, cercando come era il ricettacolo gioie». Cioè, un recipiente della misericordia della loro misericordia. Ma ora passiamo alla piccolino, è legato alle minuscole gioie della Madonna: siamo nella sua casa! nostra vita pastorale, lì dove possiamo ricevere 196 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

Maria come recipiente “professionale”. Se qualche volta notate che e fonte di Misericordia si è indurito il vostro sguardo - per il lavoro, per la stanchezza… succede a tutti -, che Salendo la scala dei santi, nella ricerca quando avvicinate la gente provate fastidio dei recipienti della misericordia, arriviamo o non provate nulla, fermatevi e guardate di alla Madonna. Ella è il recipiente semplice nuovo a lei, guardatela con gli occhi dei più e perfetto, con il quale ricevere e distribuire piccoli della vostra gente, che mendicano un la misericordia. Il suo “sì” libero alla grazia grembo, ed Ella vi purificherà lo sguardo da è l’immagine opposta rispetto al peccato ogni “cataratta” che non lascia vedere Cristo che condusse il figlio prodigo verso il nulla. nelle anime, vi guarirà da ogni miopia che Ella porta in sé una misericordia che è al rende fastidiosi i bisogni della gente, che tempo stesso molto sua, molto della nostra sono quelli del Signore incarnato, e vi guarirà anima e molto ecclesiale. Come afferma nel da ogni presbiopia che si perde i dettagli, la Magnificat: si sa guardata con bontà nella sua nota scritta “in piccolo”, dove si giocano le piccolezza e sa guardare come la misericordia realtà importanti della vita della Chiesa e della di Dio raggiunge tutte le generazioni. Ella sa famiglia. Lo sguardo della Madonna guarisce. vedere le opere che tale misericordia dispiega Un altro “modo di guardare di Maria” è e si sente “accolta” insieme a tutto Israele da legato al tessuto: Maria osserva “tessendo”, tale misericordia. Ella custodisce la memoria vedendo come può combinare a fin di bene e la promessa dell’infinita misericordia di Dio tutte le cose che la vostra gente le porta. Ho verso il suo popolo. Il suo è il Magnificat di un detto ai Vescovi messicani che «nel manto cuore integro, non bucato, che guarda la storia dell’anima messicana Dio ha tessuto, con e ogni persona con la sua materna misericordia. il filo delle impronte meticce della vostra In quel momento trascorso da solo con Maria, gente, il volto della sua manifestazione nella che mi è stato regalato dal popolo messicano, “Morenita”» (ibid.). Un Maestro spirituale con lo sguardo rivolto alla Madonna, la insegna che quello che si afferma di Maria in Vergine di Guadalupe, e lasciandomi guardare maniera speciale, si afferma della Chiesa in da lei, le ho chiesto per voi, cari sacerdoti, che modo universale e di ogni anima singolarmente siate buoni preti. L’ho detto, tante volte. E nel (cfr Isacco della Stella, Serm. 51: PL 194, discorso ai Vescovi ho detto loro che avevo 1863). Vedendo come Dio ha tessuto il volto e riflettuto a lungo sul mistero dello sguardo di la figura della Guadalupana nellatilma di Juan Maria, sulla sua tenerezza e la sua dolcezza che Diego, possiamo pregare contemplando come ci infonde coraggio per lasciarci raggiungere tesse la nostra anima e la vita della Chiesa. dalla misericordia di Dio. Vorrei adesso Dicono che non si può vedere come è “dipinta” ricordarvi alcuni “modi” che ha la Madonna di l’immagine. È come se fosse stampata. Mi guardare, specialmente i suoi sacerdoti, perché piace pensare che il miracolo non sia stato solo attraverso di noi vuole guardare la sua gente. quello di “stampare o dipingere l’immagine Maria ci guarda in modo tale che uno si con un pennello”, ma che “si è ricreato sente accolto nel suo grembo. Ella ci insegna l’intero manto”, trasfigurato da capo a piedi, e che «l’unica forza capace di conquistare il ciascun filo – quelli che le donne fin da piccole cuore degli uomini è la tenerezza di Dio. Ciò imparano a tessere, e per i capi di vestiario più che incanta e attrae, ciò che piega e vince, ciò fini si servono delle fibre del cuore delmaguey che apre e scioglie dalle catene non è la forza (dalle cui foglie si estraggono i fili) –, ogni filo degli strumenti o la durezza della legge, bensì che occupava il suo posto venne trasfigurato, la debolezza onnipotente dell’amore divino, assumendo quelle sfumature che risaltano al è la forza irresistibile della sua dolcezza e la loro posto stabilito e, intessuto con gli altri fili, promessa irreversibile della sua misericordia» in ugual modo trasfigurati, fanno apparire il (Discorso ai Vescovi del Messico, 13 febbraio volto della Madonna e tutta la sua persona e ciò 2016). Quello che la vostra gente cerca negli che le sta attorno. La misericordia fa la stessa occhi di Maria è «un grembo in cui gli uomini, cosa con noi: non ci “dipinge” dall’esterno sempre orfani e diseredati, vanno cercando una faccia da buoni, non ci fa il photoshop, ma una protezione, una casa». E questo è legato con i medesimi fili delle nostre miserie – con al suo modo di guardare: lo spazio che i suoi quelli! – e dei nostri peccati – con quelli! –, occhi aprono è quello di un grembo, non intessuti con amore di Padre, ci tesse in modo quello di un tribunale o di un consultorio tale che la nostra anima si rinnova recuperando E SANCTA SEDE 197 la sua vera immagine, quella di Gesù. Siate, «State attenti – dicevo ai Vescovi – e imparate pertanto, sacerdoti «capaci di imitare questa a leggere gli sguardi dei vostri sacerdoti, libertà di Dio, scegliendo ciò che è umile per per rallegrarvi con loro quando sentono la manifestare la maestà del suo volto, e capaci gioia di raccontare quanto “hanno fatto e di imitare questa pazienza divina nel tessere, insegnato” (Mc 6,30), e anche per non tirarsi col filo sottile dell’umanità che incontrate, indietro quando si sentono un po’ umiliati e quell’uomo nuovo che il vostro Paese attende. non possano fare altro che piangere perché Non lasciatevi prendere dalla vana ricerca di hanno rinnegato il Signore (cfr Lc 22,61-62), cambiare popolo - è una nostra tentazione: e anche per sostenerli, […] in comunione con “Chiederò al vescovo di trasferirmi…” - come Cristo, quando qualcuno, abbattuto, uscirà con se l’amore di Dio non avesse abbastanza Giuda “nella notte” (cfr Gv 13,30). In queste forza per cambiarlo» (Discorso ai Vescovi del situazioni, che non manchi mai la paternità Messico, 13 febbraio 2016). di voi Vescovi con i sacerdoti. Promuovete Il terzo modo – in cui guarda la Madonna la comunione tra di loro; portate a perfezione – è quello dell’attenzione: Maria osserva i loro doni; integrateli nelle grandi cause, con attenzione, si dedica tutta e si coinvolge perché il cuore dell’Apostolo non è stato fatto interamente con chi ha di fronte, come per cose piccole» (ibid.). una madre quando è tutta occhi per il suo Infine, come guarda Maria? Maria guarda in figlioletto che le racconta qualcosa. E anche modo “integro”, unendo tutto, il nostro passato, le mamme quando il bambino è molto il presente e il futuro. Non ha uno sguardo piccolo, imitano la voce del figliolo per fargli frammentato: la misericordia sa vedere la uscire le parole: si fanno piccole. «Come totalità e intuisce ciò che è più necessario. insegna la bella tradizione guadalupana – e Come Maria a Cana, che è capace di provare continuo con il riferimento al Messico –, la compassione anticipatamente per quello che “Morenita” custodisce gli sguardi di coloro arrecherà la mancanza di vino nella festa di che la contemplano, riflette il volto di coloro nozze e chiede a Gesù che vi ponga rimedio, che la incontrano. Occorre imparare che c’è senza che nessuno se ne renda conto, così, qualcosa di irripetibile in ciascuno di coloro l’intera nostra vita sacerdotale la possiamo che ci guardano alla ricerca di Dio - non tutti vedere come “anticipata dalla misericordia” di ci guardano nello stesso modo -. Tocca a noi Maria, che, prevedendo le nostre carenze, ha non renderci impermeabili a tali sguardi» provveduto tutto quello che abbiamo. Se nella (ibid.). Un sacerdote, un prete che si rende nostra vita c’è un po’ di “vino buono”, non è impermeabile agli sguardi è chiuso in sé per merito nostro, ma per la sua “anticipata stesso. «Custodire in noi ognuno di loro, misericordia”, quella che lei già canta nel conservandoli nel cuore, proteggendoli. Solo Magníficat: come il Signore “ha guardato con una Chiesa capace di proteggere il volto degli bontà alla sua piccolezza” e “si è ricordato uomini che bussano alla sua porta è capace della sua (alleanza di) misericordia”, una di parlare loro di Dio» (ibid.). Se tu non sei “misericordia che si estende di generazione capace di custodire il volto degli uomini che in generazione” sopra i poveri e gli oppressi ti bussano alla porta, non sarai capace di (cfr Lc 1,46-55). La lettura che compie Maria parlare loro di Dio. «Se non decifriamo le loro è quella della storia come misericordia. sofferenze, se non ci rendiamo conto delle Possiamo concludere recitando la Salve loro necessità, nulla potremo offrire loro. La Regina, nelle cui invocazioni riecheggia lo ricchezza che abbiamo scorre unicamente spirito del Magnificat. Ella è la Madre di quando incontriamo la pochezza di quelli misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra. che mendicano, e tale incontro si realizza E quando voi sacerdoti aveste momenti oscuri, precisamente nel nostro cuore di Pastori» brutti, quando non sapeste come arrangiarvi (ibid.). Ai Vescovi dissi che prestino attenzione nel più intimo del vostro cuore, non dico solo a voi, loro sacerdoti, «che non vi lascino “guardate la Madre”, quello dovete farlo, esposti alla solitudine e all’abbandono, preda ma: “andate là e lasciatevi guardare da Lei, della mondanità che divora il cuore» (ibid.). in silenzio, anche addormentandovi. Questo Il mondo ci osserva con attenzione ma per farà sì che in quei momenti brutti, forse con “divorarci”, per trasformarci in consumatori… tanti sbagli che avete fatto e che vi hanno Tutti abbiamo bisogno di essere guardati con portato a quel punto, tutta questa sporcizia attenzione, con interesse gratuito, diciamo. diventi ricettacolo di misericordia. Lasciatevi 198 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 guardare dalla Madonna. I suoi occhi 3. Meditazione in occasione del Giubileo dei misericordiosi sono quelli che consideriamo Sacerdoti e dei Seminaristi il miglior recipiente della misericordia, nel Basilica di San Paolo Fuori le Mura, 02.06.2016 senso che possiamo bere in essi quello sguardo indulgente e buono, di cui abbiamo sete come Il buon odore di Cristo solo si può avere sete di uno sguardo. Quegli e la luce della sua misericordia occhi misericordiosi sono anche quelli che ci fanno vedere le opere di misericordia di Dio Speriamo che il Signore ci conceda quello nella storia degli uomini e scoprire Gesù nei che abbiamo chiesto nella preghiera: imitare loro volti. In Maria troviamo la terra promessa l’esempio della pazienza di Gesù e con la – il Regno della misericordia instaurato dal pazienza superare le difficoltà. Signore – che viene, già in questa vita, dopo Questa terza meditazione ha come titolo: ogni esilio in cui ci caccia il peccato. Presi per “Il buon odore di Cristo e la luce della sua mano da lei e aggrappandoci al suo manto. misericordia”. Io nel mio studio ho una bella immagine, che In questo terzo incontro vi propongo di mi ha regalato Padre Rupnik, l’ha fatta lui, meditare sulle opere di misericordia, sia della “Synkatabasis”: è lei che fa scendere prendendone qualcuna, che sentiamo più Gesù e le sue mani sono come scalini. Ma legata al nostro carisma, sia contemplandole quello che mi piace di più è che Gesù in una tutte insieme, vedendole con gli occhi mano ha la pienezza della Legge e con l’altra misericordiosi della Madonna, che ci fanno si aggrappa al manto della Madonna: anche scoprire “il vino che manca” e ci incoraggiano Lui si è aggrappato al manto della Madonna. a “fare tutto quello che Gesù ci dirà” (cfr Gv E la tradizione russa, i monaci, i vecchi monaci russi ci dicono che nelle turbolenze 2,1-12), affinché la sua misericordia compia i spirituali bisogna avere rifugio sotto il manto miracoli di cui il nostro popolo ha bisogno. della Madonna. La prima antifona mariana di Le opere di misericordia sono molto legate Occidente è questa: “Sub tuum praesidium”. ai “sensi spirituali”. Pregando chiediamo Il manto della Madonna. Non avere vergogna, la grazia di “sentire e gustare” il Vangelo non fare grandi discorsi, stare lì e lasciarsi in modo tale che ci renda sensibili per la coprire, lasciarsi guardare. E piangere. vita. Mossi dallo Spirito, guidati da Gesù Quando troviamo un prete che è capace di possiamo vedere già da lontano, con occhi di questo, di andare dalla Madre e piangere, con misericordia, chi giace a terra al bordo della tanti peccati, io posso dire: è un buon prete, strada, possiamo ascoltare le grida di Bartimeo, perché è un buon figlio. Sarà un buon padre. possiamo sentire come sente il Signore sul Presi per mano da lei e sotto il suo sguardo bordo del suo mantello il tocco timido ma possiamo cantare con gioia le grandezze del deciso dell’emorroissa, possiamo chiedere la Signore. Possiamo dirgli: La mia anima ti grazia di gustare con Lui sulla croce il sapore canta, Signore, perché hai guardato con bontà amaro del fiele di tutti i crocifissi, per sentire l’umiltà e la piccolezza del tuo servo. Beato me, così l’odore forte della miseria – in ospedali che sono stato perdonato! La tua misericordia, da campo, in treni e barconi pieni di gente –; quella che hai avuto verso tutti i tuoi santi e con quell’odore che l’olio della misericordia non tutto il tuo popolo fedele, ha raggiunto anche copre, ma che ungendolo fa sì che si risvegli me. Mi sono perso, inseguendo me stesso, una speranza. per la superbia del mio cuore, però non ho Il Catechismo della Chiesa Cattolica, occupato nessun trono, Signore, e la mia unica parlando delle opere di misericordia, racconta gloria è che tua Madre mi prenda in braccio, che santa Rosa da Lima, il giorno in cui sua mi copra con il suo manto e mi tenga vicino al madre la rimproverò di accogliere in casa suo cuore. Desidero essere amato da te come poveri e infermi, santa Rosa da Lima senza uno tra i più umili del tuo popolo, saziare con il esitare le disse: «Quando serviamo i poveri tuo pane quelli che hanno fame di te. Ricordati e i malati, siamo buon odore di Cristo» (n. Signore della tua alleanza di misericordia con 2449). Questo buon odore di Cristo – la cura i tuoi figli, i sacerdoti del tuo popolo. Che con dei poveri – è caratteristico della Chiesa, Maria possiamo essere segno e sacramento sempre lo è stato. Paolo centrò qui il suo della tua misericordia. incontro con “le colonne”, come lui le chiama, Papa Francesco con Pietro, Giacomo e Giovanni. Essi «ci [L’Osservatore Romano, 3 giugno 2016] pregarono soltanto di ricordarci dei poveri» E SANCTA SEDE 199

(Gal 2,10). Questo mi ricorda un fatto, che ho in questa preghiera è quella di lasciarci usare detto alcune volte: appena eletto Papa, mentre misericordia da Dio in tutti gli aspetti della continuavano lo scrutinio, si è avvicinato a me nostra vita e di essere misericordiosi con gli un fratello Cardinale, mi ha abbracciato e mi ha altri in tutto il nostro agire. Per noi sacerdoti detto: “Non dimenticarti dei poveri”. Il primo e vescovi, che lavoriamo con i Sacramenti, messaggio che il Signore mi ha fatto arrivare battezzando, confessando, celebrando in quel momento. Il Catechismo dice anche, l’Eucaristia…, la misericordia è il modo di in maniera suggestiva, che «gli oppressi dalla trasformare tutta la vita del popolo di Dio in miseria sono oggetto di un amore di preferenza “sacramento”. Essere misericordioso non è da parte della Chiesa, la quale, fin dalle origini, solo un modo di essere, ma il modo di essere. malgrado l’infedeltà di molti dei suoi membri, Non c’è altra possibilità di essere sacerdote. non ha cessato di impegnarsi, a difenderli e a Il Cura Brochero diceva: «Il sacerdote che liberarli» (n. 2448). E questo senza ideologie, non prova molta compassione dei peccatori è soltanto con la forza del Vangelo. un mezzo sacerdote. Questi stracci benedetti Nella Chiesa abbiamo avuto e abbiamo che porto addosso non sono essi che mi fanno molte cose non tanto buone, e molti peccati, sacerdote; se non porto nel mio petto la carità, ma in questo di servire i poveri con opere di non sono nemmeno cristiano». misericordia, come Chiesa abbiamo sempre Vedere quello che manca per porre rimedio seguito lo Spirito, e i nostri santi lo hanno fatto immediatamente, e meglio ancora prevederlo, in modo molto creativo ed efficace. L’amore è proprio dello sguardo di un padre. Questo per i poveri è stato il segno, la luce che fa sì sguardo sacerdotale – di chi fa le veci del che la gente glorifichi il Padre. La nostra gente padre nel seno della Chiesa Madre – che ci apprezza questo, il prete che si prende cura dei porta a vedere le persone nell’ottica della poveri, dei malati, che perdona i peccatori, che misericordia, è quello che si deve insegnare insegna e corregge con pazienza… Il nostro a coltivare a partire dal seminario e deve popolo perdona molti difetti ai preti, salvo alimentare tutti i piani pastorali. Desideriamo quello di essere attaccati al denaro. Il popolo e chiediamo al Signore uno sguardo che impari non lo perdona. E non è tanto per la ricchezza a discernere i segni dei tempi nella prospettiva in sé, ma perché il denaro ci fa perdere la di “quali opere di misericordia sono necessarie ricchezza della misericordia. Il nostro popolo oggi per la nostra gente” per poter sentire riconosce “a fiuto” quali peccati sono gravi e gustare il Dio della storia che cammina in per il pastore, quali uccidono il suo ministero mezzo a loro. Perché, come dice il Documento perché lo fanno diventare un funzionario, o di Aparecida, citando sant’Alberto Hurtado, peggio un mercenario, e quali invece sono, «nelle nostre opere, il nostro popolo sa che non direi peccati secondari – perché non so comprendiamo il suo dolore» (n. 386). se teologicamente si può dire questo –, ma La prova di questa comprensione del nostro peccati che si possono sopportare, caricare popolo è che nelle nostre opere di misericordia come una croce, finché il Signore alla fine siamo sempre benedetti da Dio e troviamo li purificherà, come farà con la zizzania. aiuto e collaborazione nella nostra gente. Non Invece ciò che attenta contro la misericordia così per altri tipi di progetti, che a volte vanno è una contraddizione principale. Attenta bene e altre no, e alcuni non si rendono conto contro il dinamismo della salvezza, contro del perché non funziona e si rompono la testa Cristo che “si è fatto povero per arricchirci cercando un nuovo, ennesimo piano pastorale, con la sua povertà” (cfr 2Cor 8,9). E questo quando si potrebbe semplicemente dire: non è così perché la misericordia cura “perdendo funziona perché gli manca misericordia, senza qualcosa di sé”: un brandello di cuore rimane bisogno di entrare in particolari. Se non è con la persona ferita; un tempo della nostra benedetto è perché gli manca misericordia. vita, in cui avevamo voglia di fare qualcosa, Manca quella misericordia che appartiene più lo perdiamo quando lo regaliamo all’altro, in a un ospedale da campo che a una clinica di un’opera di misericordia. lusso, quella misericordia che, apprezzando Perciò non è questione che Dio mi usi qualcosa di buono, prepara il terreno ad un misericordia in qualche mancanza, come se nel futuro incontro della persona con Dio invece resto io fossi autosufficiente, o che ogni tanto io di allontanarla con una critica puntuale… compia qualche atto particolare di misericordia Vi propongo una preghiera con la verso un bisognoso. La grazia che chiediamo peccatrice perdonata (cfr Gv 8,3-11), per 200 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 chiedere la grazia di essere misericordiosi Questa è la delicatezza della misericordia nella Confessione, e un’altra sulla dimensione che guarda con pietà il passato e incoraggia sociale delle opere di misericordia. per il futuro. Questo «non peccare più» non è Mi commuove sempre il passo del Signore qualcosa di ovvio. Il Signore lo dice “insieme con la donna adultera, come, quando non la con lei”, la aiuta ad esprimere in parole ciò che condannò, il Signore “mancò” rispetto alla lei stessa sente, quel “no” libero al peccato legge; in quel punto sul quale gli chiedevano che è come il “sì” di Maria alla grazia. Il di pronunciarsi – “bisogna lapidarla o no?” – “no” viene detto in relazione alla radice del non si pronunciò, non applicò la legge. Fece peccato di ciascuno. Nella donna si trattava finta di non capire – anche in questo il Signore di un peccato sociale, del peccato di qualcuno è un maestro per tutti noi - e, in quel momento, a cui la gente si avvicinava o per stare con tirò fuori un’altra cosa. Iniziò così un processo lei o per lapidarla. Non c’era un altro tipo di nel cuore della donna che aveva bisogno di vicinanza con questa donna. Perciò il Signore queste parole: «Neanch’io ti condanno». non solo le sgombra la strada ma la pone in Tendendole la mano la fece alzare e questo le cammino, perché smetta di essere “oggetto” permise di incontrarsi con uno sguardo pieno dello sguardo altrui, perché sia protagonista. Il di dolcezza che le cambiò il cuore. Il Signore “non peccare” non si riferisce solo all’aspetto tende la mano alla figlia di Giairo: “Datele da morale, io credo, ma a un tipo di peccato che mangiare”. Al ragazzo morto, a Nain: “Alzati”, non la lascia fare la sua vita. Anche al paralitico e lo dà alla sua mamma. E a questa peccatrice: di Betzatà Gesù dice: «Non peccare più» “Alzati”. Il Signore ci rimette proprio come (Gv 5,14); ma costui, che si giustificava per Dio ha voluto che l’uomo stia: in piedi, alzato, le cose tristi che gli succedevano, che aveva mai per terra. A volte mi dà un misto di pena una psicologia da vittima - la donna no -, lo e di indignazione quando qualcuno si premura punge un po’ con quel «perché non ti accada di spiegare l’ultima raccomandazione, il qualcosa di peggio». Il Signore approfitta del «non peccare più». E utilizza questa frase per suo modo di pensare, di ciò che lui teme, per “difendere” Gesù e che non rimanga il fatto farlo uscire dalla sua paralisi. Lo smuove con che si è scavalcata la legge. Penso che le parole la paura, diciamo. Così, ognuno di noi deve che usa il Signore sono tutt’uno con le sue ascoltare questo «non peccare più» in maniera azioni. Il fatto di chinarsi a scrivere per terra intima e personale. due volte, creando una pausa prima di ciò che Questa immagine del Signore che mette in dice a quelli che vogliono lapidare la donna cammino le persone è molto appropriata: Egli e, prima di ciò che dice a lei, ci parla di un è il Dio che si mette a camminare con il suo tempo che il Signore si prende per giudicare popolo, che manda avanti e accompagna la e perdonare. Un tempo che rimanda ciascuno nostra storia. Perciò, l’oggetto a cui si dirige la alla propria interiorità e fa sì che quelli che misericordia è ben preciso: si rivolge a ciò che giudicano si ritirino. fa sì che un uomo e una donna non camminino Nel suo dialogo con la donna il Signore nel loro posto, con i loro cari, con il proprio apre altri spazi: uno è lo spazio della non ritmo, verso la meta a cui Dio li invita ad condanna. Il Vangelo insiste su questo spazio andare. La pena, ciò che commuove, è che uno che è rimasto libero. Ci colloca nello sguardo si perda, o che resti indietro, o che sbagli per di Gesù e ci dice che “non vede nessuno presunzione; che sia fuori posto, diciamo; che intorno ma solo la donna”. E poi Gesù stesso non sia pronto per il Signore, disponibile per il fa guardare intorno la donna con la domanda: compito che Lui vuole affidargli; che uno non “Dove sono quelli che ti classificavano?” (la cammini umilmente alla presenza del Signore parola è importante, perché dice di ciò che (cfr Mi 6,8), che non cammini nella carità (cfr tanto rifiutiamo come il fatto che ci etichettino Ef 5,2). e ci facciano una caricatura…). Una volta che la fa guardare quello spazio libero dal giudizio Lo spazio del confessionale, altrui, le dice che nemmeno lui lo invade con dove la verità ci fa liberi le sue pietre: «Neanch’io ti condanno». E in quel momento stesso le apre un altro spazio Adesso passiamo allo spazio del libero: «Va’ e d’ora in poi non peccare più». Il confessionale, dove la verità ci fa liberi. Il comandamento si dà per l’avvenire, per aiutare Catechismo della Chiesa Cattolica ci fa vedere ad andare, per “camminare nell’amore”. il confessionale come un luogo in cui la verità E SANCTA SEDE 201 ci rende liberi per un incontro. Dice così: si unirono in un abbraccio, come il padre col «Celebrando il sacramento della Penitenza, il figlio. sacerdote compie il ministero del buon pastore La terza caratteristica propria del segno e che cerca la pecora perduta, quello del buon dello strumento è la loro disponibilità. Che sia Samaritano che medica le ferite, del padre pronto all’uso lo strumento, che sia visibile il che attende il figlio prodigo e lo accoglie al segno. L’essenza del segno e dello strumento suo ritorno, del giusto giudice che non fa è di essere mediatori, disponibili. Forse qui si distinzione di persone e il cui giudizio è ad un trova la chiave della nostra missione in questo tempo giusto e misericordioso. Insomma, il incontro della misericordia di Dio con l’uomo. sacerdote è il segno e lo strumento dell’amore Probabilmente è più chiaro usare un termine misericordioso di Dio verso il peccatore» (n. negativo. Sant’Ignazio parlava di “non essere 1465). E ci ricorda che «il confessore non è il impedimento”. Un buon mediatore è colui che padrone, ma il servitore del perdono di Dio. facilita le cose e non pone impedimenti. Nella Il ministro di questo sacramento deve unirsi mia terra c’era un grande confessore, il padre all’intenzione e alla carità di Cristo» (n. 1466). Cullen, che si sedeva nel confessionale e, Segno e strumento di un incontro. Questo quando non c’era gente, faceva due cose: una siamo. Attrazione efficace per un incontro. era aggiustare palloni di cuoio per i ragazzi Segno vuol dire che dobbiamo attrarre, che giocavano a calcio, l’altra era leggere un come quando uno fa dei segni per richiamare grande dizionario di cinese. Era stato tanto l’attenzione. Un segno dev’essere coerente tempo in Cina, e voleva conservare la lingua. e chiaro, ma soprattutto comprensibile. Diceva lui che quando la gente lo vedeva in Perché ci sono segni che sono chiari solo attività così inutili, come aggiustare vecchi per gli specialisti, e questi non servono. palloni, e così a lungo termine, come leggere Segno e strumento. Lo strumento si gioca la un dizionario di cinese, pensava: “Posso vita nella sua efficacia -serve o non serve? -, avvicinarmi a parlare un po’ con questo prete nell’essere disponibile e incidere nella realtà perché si vede che non ha niente da fare”. Era in modo preciso, adeguato. Siamo strumento disponibile per l’essenziale. Lui aveva un se veramente la gente si incontra con il Dio orario per il confessionale, ma era lì. Evitava misericordioso. A noi spetta “far che si l’impedimento di avere sempre l’aspetto di uno incontrino”, che si trovino faccia a faccia. molto occupato. È qui il problema. La gente Quello che poi faranno è cosa loro. C’è un non si avvicina quando vede il suo pastore figlio prodigo nel porcile e un padre che tutte molto, molto occupato, sempre impegnato. le sere sale in terrazza per vedere se arriva; Ognuno di noi ha conosciuto buoni c’è una pecora perduta e un pastore che è confessori. Bisogna imparare dai nostri andato a cercarla; c’è un ferito abbandonato buoni confessori, di quelli ai quali la gente al bordo della strada e un samaritano che si avvicina, quelli che non la spaventano e ha il cuore buono. Qual è, dunque, il nostro sanno parlare finché l’altro racconta quello ministero? Essere segni e strumenti perché che è successo, come Gesù con Nicodemo. È questi si incontrino. Teniamo ben chiaro che importante capire il linguaggio dei gesti; non noi non siamo né il padre, né il pastore, né il chiedere cose che sono evidenti per i gesti. samaritano. Piuttosto siamo accanto agli altri Se uno si avvicina al confessionale è perché è tre, in quanto peccatori. Il nostro ministero pentito, c’è già pentimento. E se si avvicina è dev’essere segno e strumento di tale incontro. perché ha il desiderio di cambiare. O almeno Perciò ci poniamo nell’ambito del mistero desidera il desiderio, e se la situazione gli dello Spirito Santo, che è Colui che crea la sembra impossibile (ad impossibilia nemo Chiesa, Colui che fa l’unità, Colui che ravviva tenetur, come dice il brocardo, nessuno è ogni volta l’incontro. obbligato a fare l’impossibile). Il linguaggio L’altra cosa propria di un segno e di uno dei gesti. Ho letto nella vita di un santo recente strumento è di non essere autoreferenziale, di questi tempi che, poveretto, soffriva nella per dirlo in maniera difficile. Nessuno si ferma guerra. C’era un soldato che stava per essere al segno una volta che ha compreso la cosa; fucilato e lui andò a confessarlo. E si vede che nessuno si ferma a guardare il cacciavite o il quel tale era un po’ libertino, faceva tante feste martello, ma guarda il quadro che è stato ben con le donne… “Ma tu sei pentito di questo?” fissato. Siamo servi inutili. Ecco, strumenti e - “No, era tanto bello, padre”. E questo santo segni che furono molto utili per altri due che non sapeva come uscirne. C’era lì il plotone 202 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 per fucilarlo, e allora gli disse: “Di’ almeno: ti nemici trovavano motivi per condannarlo. rammarichi di non essere pentito?” – “Questo Lui guariva, perdonava, dava sollievo, riposo, sì” – “Ah, va bene!”. Il confessore cerca faceva respirare alla gente un alito dello Spirito sempre la strada, e il linguaggio dei gesti è consolatore. il linguaggio delle possibilità per arrivare al Questo che dirò adesso l’ho detto tante punto. volte, forse qualcuno di voi lo ha sentito. Bisogna imparare dai buoni confessori, Ho conosciuto, a Buenos Aires, un frate quelli che hanno delicatezza con i peccatori cappuccino - vive ancora -, poco più giovane e ai quali basta mezza parola per capire tutto, di me, che è un grande confessore. Davanti al come Gesù con l’emorroissa, e proprio in quel confessionale ha sempre la fila, tanta gente momento esce da loro la forza del perdono. - tutti: gente umile, gente benestante, preti, Io sono rimasto tanto edificato da uno dei suore, una fila - un susseguirsi di persone, Cardinali della Curia, che a priori io pensavo tutto il giorno a confessare. E lui è un grande che fosse molto rigido. E lui, quando c’era perdonatore. Sempre trova la strada per un penitente che aveva un peccato in modo perdonare e per far fare un passo avanti. È che gli dava vergogna a dirlo e incominciava un dono dello Spirito. Ma, a volte, gli viene con una parola o due, subito capiva di che lo scrupolo di aver perdonato troppo. E allora cosa si trattava e diceva: “Vada avanti, ho una volta parlando mi ha detto: “A volte ho capito, ho capito!”. E lo fermava, perché questo scrupolo”. E io gli ho chiesto: “E cosa aveva capito. Questa è delicatezza. Ma quei fai quando hai questo scrupolo?”. “Vado confessori – perdonatemi – che domandano davanti al tabernacolo, guardo il Signore, e gli e domandano…: “Ma dimmi, per favore…”. dico: Signore, perdonami, oggi ho perdonato Tu hai bisogno di tanti dettagli per perdonare molto. Ma che sia chiaro: la colpa è tua oppure “ti stai facendo il film”? Quel cardinale perché sei stato tu a darmi il cattivo esempio! mi ha edificato tanto. La completezza della Cioè la misericordia la migliorava con più confessione non è una questione matematica misericordia. - quante volte? Come? dove?... -. A volte la Infine, su questo tema della Confessione, vergogna si nasconde più davanti al numero due consigli. Uno, non abbiate mai lo sguardo che davanti al peccato stesso. Ma per questo del funzionario, di quello che vede solo bisogna lasciarsi commuovere dinanzi alla “casi” e se li scrolla di dosso. La misericordia situazione della gente, che a volte è un ci libera dall’essere un prete giudice- miscuglio di cose, di malattia, di peccato, di funzionario, diciamo, che a forza di giudicare condizionamenti impossibili da superare, “casi” perde la sensibilità per le persone e per come Gesù che si commuoveva vedendo la i volti. Io ricordo quando ero in II Teologia, gente, lo sentiva nelle viscere, nelle budella sono andato con i miei compagni a sentire e perciò guariva e guariva anche se l’altro l’esame di “audiendas”, che si faceva al III “non lo chiedeva bene”, come quel lebbroso, Teologia, prima dell’ordinazione. Andammo o girava intorno, come la Samaritana, che era per imparare un po’, sempre si imparava. come la pavoncella: faceva il verso da una E una volta, ricordo che ad un compagno parte ma aveva il nido dall’altra. Gesù era hanno fatto una domanda, era sulla giustizia, paziente. de iure, ma tanto intricata, tanto artificiale… Bisogna imparare dai confessori che E quel compagno disse con molta umiltà: sanno fare in modo che il penitente senta la “Ma padre, questo non si trova nella vita” - correzione facendo un piccolo passo avanti, “Ma si trova nei libri!”. Quella morale “dei come Gesù, che dava una penitenza che libri”, senza esperienza. La regola di Gesù è bastava, e sapeva apprezzare chi ritornava “giudicare come vogliamo essere giudicati”. a ringraziare, chi poteva ancora migliorare. In quella misura intima che si ha per giudicare Gesù faceva prendere il lettuccio al paralitico, se si viene trattati con dignità, se si viene o si faceva pregare un po’ dai ciechi o dalla ignorati o maltrattati, se si è stati aiutati a donna sirofenicia. Non gli importava se dopo mettersi in piedi…. Questa è la chiave per non badavano più a Lui, come il paralitico giudicare gli altri. Facciamo attenzione che il alla piscina di Betzatà, o se raccontavano Signore ha fiducia in questa misura che è così cose che aveva detto loro di non raccontare soggettivamente personale. Non tanto perché e poi sembrava che il lebbroso fosse Lui, tale misura sia “la migliore”, ma perché è perché non poteva entrare nei villaggi o i suoi sincera e, a partire da essa, si può costruire una E SANCTA SEDE 203 buona relazione. L’altro consiglio: non siate sopportare le persecuzioni, e così via. curiosi nel confessionale. L’ho già accennato. Marco termina con l’immagine del Signore Racconta santa Teresina che, quando riceveva che “collabora” con gli apostoli e “conferma la le confidenze delle sue novizie, si guardava Parola con i segni che la accompagnano” (cfr bene dal chiedere come erano andate poi le 16,20). Questi “segni” hanno la caratteristica cose. Non curiosava nell’anima delle persone delle opere di misericordia. Marco parla, tra (cfr Storia di un’anima, Manoscritto C, Alla l’altro, di guarire i malati e scacciare gli spiriti madre Gonzaga, c. XI 32r). È proprio della cattivi (cfr 16,17-18). misericordia “coprire con il suo manto”, Luca continua il suo Vangelo con il Libro coprire il peccato per non ferire la dignità. degli “Atti” – praxeis – degli Apostoli, È bello quel passo dei due figli di Noè, che narrando il loro modo di procedere e le opere coprirono con il mantello la nudità del padre che compiono, guidati dallo Spirito. che si era ubriacato (cfr Gen 9,23). Giovanni termina parlando delle «molte altre cose» (21,25) o «segni» (20,30) che La dimensione sociale Gesù fece. Gli atti del Signore, le sue opere, delle opere di misericordia non sono meri fatti ma sono segni nei quali, in modo personale e unico per ciascuno, si Adesso passiamo a dire due parole sulla mostrano il suo amore e la sua misericordia. dimensione sociale delle opere di misericordia. Possiamo contemplare il Signore che Alla fine degli Esercizi, sant’Ignazio pone ci invia a questo lavoro con l’immagine di la “Contemplazione per giungere all’amore”, Gesù misericordioso, così come fu rivelata a che congiunga ciò che si è vissuto nella Suor Faustina. In quella immagine possiamo preghiera con la vita quotidiana. E ci fa vedere la Misericordia come un’unica luce che riflettere su come l’amore va posto più nelle viene dall’interiorità di Dio e che, passando opere che nelle parole. Tali opere sono le attraverso il cuore di Cristo, esce diversificata, opere di misericordia, quelle che il Padre «ha con un colore proprio per ogni opera di preparato perché in esse camminassimo» (Ef misericordia. 2,10), quelle che lo Spirito ispira a ciascuno Le opere di misericordia sono infinite, per il bene comune (cfr 1Cor 12,7). Mentre ciascuna con la sua impronta personale, con la ringraziamo il Signore per tanti benefici storia di ogni volto. Non sono soltanto le sette ricevuto dalla sua bontà, chiediamo la grazia corporali e le sette spirituali in generale. O di portare a tutti gli uomini la misericordia che piuttosto, queste, così numerate, sono come le ha salvato noi. materie prime – quelle della vita stessa – che, Vi propongo, in questa dimensione sociale, quando le mani della misericordia le toccano di meditare su alcuni dei passi conclusivi dei o le modellano, si trasformano, ciascuna di Vangeli. Lì, il Signore stesso stabilisce tale esse, in un’opera artigianale. Un’opera che connessione tra ciò che abbiamo ricevuto e si moltiplica come il pane nelle ceste, che ciò che dobbiamo dare. Possiamo leggere cresce a dismisura come il seme di senape. queste conclusioni in chiave di “opere di Perché la misericordia è feconda e inclusiva. misericordia”, che pongono in atto il tempo Queste due caratteristiche importanti: la della Chiesa nel quale Gesù risorto vive, misericordia è feconda e inclusiva. È vero che accompagna, invia e attira la nostra libertà, di solito pensiamo alle opere di misericordia che trova in Lui la sua realizzazione concreta e ad una ad una, e in quanto legate ad un’opera: rinnovata ogni giorno. ospedali per i malati, mense per quelli che La conclusione del Vangelo di Matteo, ci hanno fame, ostelli per quelli che sono per la dice che il Signore invia gli apostoli e dice strada, scuole per quelli che hanno bisogno loro: “Insegnate a osservare tutto ciò che vi di istruzione, il confessionale e la direzione ho comandato” (cfr 28,20). Questo “insegnare spirituale per chi necessita di consiglio e di a chi non sa” è in sé stessa una delle opere perdono… Ma se le guardiamo insieme, il di misericordia. E si rifrange come la luce messaggio è che l’oggetto della misericordia nelle altre opere: in quelle di Matteo 25, che è la vita umana stessa nella sua totalità. La consistono piuttosto nelle opere cosiddette nostra vita stessa in quanto “carne” è affamata corporali, e in tutti i comandamenti e consigli e assetata, bisognosa di vestito, di casa, di evangelici, di “perdonare”, “correggere visite, come pure di una sepoltura degna, fraternamente”, consolare chi è triste, cosa che nessuno può dare a sé stesso. Anche 204 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 il più ricco, quando muore, si riduce a una di volti e per desiderio di farsi vedere solo da miseria e nessuno porta dietro al suo corteo il Colui e Colei che li guardano con misericordia, camion del trasloco. La nostra vita stessa, in come pure per la collaborazione numerosa quanto “spirito”, ha bisogno di essere educata, che, sostenendo col suo impegno tante opere corretta, incoraggiata, consolata. Parola molto solidali, dev’essere motivo di attenzione, importante, questa, nella Bibbia: pensiamo al di apprezzamento e di promozione da parte Libro della consolazione di Israele, nel profeta nostra. E per me è stata una sorpresa come qui Isaia. Abbiamo bisogno che altri ci consiglino, in Italia queste organizzazioni siano tanto forti ci perdonino, ci sostengano e preghino per e radunino tanto il popolo. noi. La famiglia è quella che pratica queste Come sacerdoti, chiediamo due grazie al opere di misericordia in maniera così adatta Buon Pastore: quella di lasciarci guidare dal e disinteressata che non si nota, ma basta che sensus fidei del nostro popolo fedele, e anche in una famiglia con bambini piccoli manchi dal suo “senso del povero”. Entrambi i “sensi” la mamma perché tutto vada in miseria. La sono legati al “sensus Christi”, di cui parla san miseria più assoluta e crudelissima è quella Paolo, all’amore e alla fede che la nostra gente di un bambino per la strada, senza genitori, in ha per Gesù. balia degli avvoltoi. Concludiamo recitando l’Anima Christi, Abbiamo chiesto la grazia di essere segno che è una bella preghiera per chiedere e strumento; ora si tratta di “agire”, e non misericordia al Signore venuto nella carne, solo di compiere gesti ma di fare opere, di che ci usa misericordia con i suoi stessi istituzionalizzare, di creare una cultura della Corpo e Anima. Gli chiediamo che ci usi misericordia, che non è lo stesso di una cultura misericordia insieme con il suo popolo: della beneficienza, dobbiamo distinguere. alla sua anima chiediamo “santificaci”; il Messi all’opera, sentiamo immediatamente suo corpo supplichiamo “salvaci”; il suo che è lo Spirito Colui che spinge, che manda sangue imploriamo “inebriaci”, toglici avanti queste opere. E lo fa utilizzando i segni ogni altra sete che non sia di Te; all’acqua e gli strumenti che vuole, benché a volte non del suo costato chiediamo “lavaci”; la sua siano in sé stessi i più adatti. Di più, si direbbe passione imploriamo “confortaci”; consola che per esercitare le opere di misericordia il tuo popolo; Signore crocifisso, nelle tue lo Spirito scelga piuttosto gli strumenti più piaghe, Ti supplichiamo, “nascondici”… Non poveri, quelli più umili e insignificanti, che permettere che il tuo popolo, Signore, si separi hanno loro stessi più bisogno di quel primo da Te. Che niente e nessuno ci separi dalla tua raggio della misericordia divina. Questi misericordia, la quale ci difende dalle insidie sono quelli che meglio si lasciano formare e del nemico maligno. Così potremo cantare le preparare per realizzare un servizio di vera misericordie del Signore insieme a tutti i tuoi efficacia e qualità. La gioia di sentirsi “servi santi quando ci comanderai di venire a Te. inutili”, per coloro che il Signore benedice con [Preghiera dell’Anima Christi] la fecondità della sua grazia, e che Lui stesso Ho sentito qualche volta commenti dei in persona fa sedere alla sua mensa e ai quali sacerdoti che dicono: “Ma questo Papa ci offre l’Eucaristia, è una conferma che si sta bastona troppo, ci rimprovera”. E qualche lavorando nelle sue opere di misericordia. bastonata, qualche rimprovero c’è. Ma Al nostro popolo fedele piace raccogliersi devo dire che sono rimasto edificato da intorno alle opere di misericordia. Basta tanti sacerdoti, tanti preti bravi! Da quelli venire ad una delle udienze generali del – ne ho conosciuti – che, quando non c’era mercoledì e vediamo quanti ce ne sono: gruppi la segreteria telefonica, dormivano con il di persone che si mettono insieme per fare telefono sul comodino, e nessuno moriva senza opere di misericordia. Tanto nelle celebrazioni i sacramenti; chiamavano a qualsiasi ora, e – penitenziali e festive – quanto nell’azione loro si alzavano e andavano. Bravi sacerdoti! solidale e formativa, la nostra gente si lascia E ringrazio il Signore per questa grazia. Tutti radunare e pascolare in un modo che non siamo peccatori, ma possiamo dire che ci sono tutti riconoscono e apprezzano, malgrado tanti bravi, santi sacerdoti che lavorano in falliscano tanti altri piani pastorali centrati su silenzio e nascosti. A volte c’è uno scandalo, dinamiche più astratte. La presenza massiccia ma noi sappiamo che fa più rumore un albero del nostro popolo fedele nei nostri santuari e che cade che una foresta che cresce. pellegrinaggi, presenza anonima per eccesso E ieri ho ricevuto una lettera, l’ho lasciata E SANCTA SEDE 205 lì, con quelle personali. L’ho aperta prima ripercuote inevitabilmente anche sui nostri di venire e credo che sia stato il Signore a superiori, presi anche loro da comprensibili suggerirmelo. È di un parroco in Italia, parroco incombenze e problematiche, rischiando di tre paesini. Credo che ci farà bene sentire così di vivere con noi un rapporto formale, questa testimonianza di un nostro fratello. legato alla gestione della comunità, più che È scritta il 29 maggio, da pochi giorni. alla nostra vita di uomini, di credenti e di “Perdoni il disturbo. Colgo l’occasione di preti. Tutto questo – e concludo – non toglie un amico sacerdote che in questi giorni si trova comunque la gioia e la passione di essere a Roma per il Giubileo sacerdotale, per farLe prete per la gente e con la gente. Se a volte pervenire senza alcuna pretesa - da semplice come pastore non ho l’odore delle pecore, mi parroco di tre piccoli parrocchie di montagna, commuovo ogni volta del mio gregge che non preferisco farmi chiamare ‘pastorello’ - alcune ha perso l’odore del pastore! Che bello, Santo considerazioni sul mio semplice servizio Padre, quando ci si accorge che le pecore non pastorale, provocate - La ringrazio di cuore ci lasciano soli, hanno il termometro del nostro – da alcune cose che Lei ha detto e che mi essere lì per loro, e se per caso il pastore esce chiamano ogni giorno alla conversione. Sono dal sentiero e si smarrisce, loro lo afferrano consapevole di scriverLe nulla di nuovo. e lo tengono per mano. Non smetterò mai di Certamente avrà già ascoltato queste cose. ringraziare il Signore, perché sempre ci salva Sento il bisogno di farmi anche io portavoce. attraverso il suo gregge, quel gregge che ci è Mi ha colpito, mi colpisce quell’invito che Lei stato affidato, quella gente semplice, buona, più volte fa a noi pastori di avere l’odore delle umile e serena, quel gregge che è la vera pecore. Sono in montagna e so bene cosa vuol grazia del pastore. In modo confidenziale Le dire. Si diventa preti per sentire quell’odore, ho fatto pervenire queste piccole e semplici che poi è il vero profumo del gregge. Sarebbe considerazioni, perché Lei è vicino al gregge, davvero bello se il contatto quotidiano e la è capace di capire e può continuare ad aiutarci frequentazione assidua del nostro gregge, e sostenerci. Prego per Lei e La ringrazio, motivo vero della nostra chiamata, non fosse come pure per quelle “tiratine di orecchie” sostituito dalle incombenze amministrative che sento necessarie per il mio cammino. Mi e burocratiche delle parrocchie, della scuola benedica Papa Francesco e preghi per me dell’infanzia e di altro. Ho la fortuna di avere e per le mie parrocchie”. Firma e alla fine dei bravi e validi laici che seguono dal di dentro quel gesto proprio dei pastori: “Le lascio una queste cose. Ma c’è sempre quell’incombenza piccola offerta. Preghi per le mie comunità, giuridica del parroco, come unico e solo in particolare per alcuni ammalati gravi e per legale rappresentante. Per cui, alla fine, lui alcune famiglie in difficoltà economica e non deve sempre correre dappertutto, relegando solo. Grazie!” a volte la visita agli ammalati, alle famiglie Questo è un fratello nostro. Ce ne sono tanti come ultima cosa, fatta magari velocemente e così, ce ne sono tanti! Anche qui sicuramente. in qualche modo. Lo dico in prima persona, Tanti. Ci indica la strada. E andiamo avanti! a volte è davvero frustrante constatare come Non perdere la preghiera. Pregate come potete, nella mia vita di prete si corra tanto per e se vi addormentate davanti al Tabernacolo, l’apparato burocratico e amministrativo, benedetto sia. Ma pregate. Non perdere lasciando poi la gente, quel piccolo gregge questo. Non perdere il lasciarsi guardare che mi è stato affidato, quasi abbandonato a se dalla Madonna e guardarla come Madre. Non stesso. Mi creda, Santo Padre, è triste e tante perdere lo zelo, cercare di fare… Non perdere volte mi viene da piangere per questa carenza. la vicinanza e la disponibilità alla gente e Uno cerca di organizzarsi, ma alla fine è solo anche, mi permetto di dirvi, non perdere il il vortice delle cose quotidiane. Come pure senso dell’umorismo. E andiamo avanti! un altro aspetto, richiamato anche da Lei: la carenza di paternità. Si dice che la società di Papa Francesco oggi è carente di padri e di madri. Mi pare di constatare come a volte anche noi rinunciamo [L’Osservatore Romano, 3 giugno 2016] a questa paternità spirituale, riducendoci brutalmente a burocrati del sacro, con la triste conseguenza poi di sentirci abbandonati a noi stessi. Una paternità difficile, che poi si 206 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

4. Omelia nel Giubileo dei Sacerdoti e dei la radice delle nostre debolezze, dei nostri Seminaristi peccati, cioè dov’è proprio quel “tesoro” che Piazza San Pietro, 03.06.2016 ci allontana dal Signore? I tesori insostituibili del Cuore di Gesù Celebrando il Giubileo dei Sacerdoti sono due: il Padre e noi. Le sue giornate nella Solennità del Sacro Cuore di Gesù, trascorrevano tra la preghiera al Padre e siamo chiamati a puntare al cuore, ovvero l’incontro con la gente. Non la distanza, all’interiorità, alle radici più robuste della vita, l’incontro. Anche il cuore del pastore di Cristo al nucleo degli affetti, in una parola, al centro conosce solo due direzioni: il Signore e la della persona. E oggi volgiamo lo sguardo gente. Il cuore del sacerdote è un cuore trafitto a due cuori: il Cuore del Buon Pastore e il dall’amore del Signore; per questo egli non nostro cuore di pastori. guarda più a sé stesso – non dovrebbe guardare Il Cuore del Buon Pastore non è soltanto a sé stesso – ma è rivolto a Dio e ai fratelli. il Cuore che ha misericordia di noi, ma è la Non è più “un cuore ballerino”, che si lascia misericordia stessa. Lì risplende l’amore del attrarre dalla suggestione del momento o che Padre; lì mi sento sicuro di essere accolto e va di qua e di là in cerca di consensi e piccole compreso come sono; lì, con tutti i miei limiti e soddisfazioni. È invece un cuore saldo nel i miei peccati, gusto la certezza di essere scelto Signore, avvinto dallo Spirito Santo, aperto e e amato. Guardando a quel Cuore rinnovo il disponibile ai fratelli. E lì risolve i suoi peccati. primo amore: la memoria di quando il Signore Per aiutare il nostro cuore ad ardere della mi ha toccato nell’animo e mi ha chiamato a carità di Gesù Buon Pastore, possiamo seguirlo, la gioia di aver gettato le reti della allenarci a fare nostre tre azioni, che le Letture vita sulla sua Parola (cfr Lc 5,5). di oggi ci suggeriscono: cercare, includere e Il Cuore del Buon Pastore ci dice che il gioire. suo amore non ha confini, non si stanca e non Cercare. Il profeta Ezechiele ci ha ricordato si arrende mai. Lì vediamo il suo continuo che Dio stesso cerca le sue pecore (34,11.16). donarsi, senza limiti; lì troviamo la sorgente Egli, dice il Vangelo, «va in cerca di quella dell’amore fedele e mite, che lascia liberi e perduta» (Lc 15,4), senza farsi spaventare dai rende liberi; lì riscopriamo ogni volta che Gesù rischi; senza remore si avventura fuori dei ci ama «fino alla fine» (Gv 13,1) - non si ferma luoghi del pascolo e fuori degli orari di lavoro. prima, fino alla fine -, senza mai imporsi. E non si fa pagare gli straordinari. Non rimanda Il Cuore del Buon Pastore è proteso verso la ricerca, non pensa “oggi ho già fatto il mio di noi, “polarizzato” specialmente verso chi è dovere, e casomai me ne occuperò domani”, più distante; lì punta ostinatamente l’ago della ma si mette subito all’opera; il suo cuore è sua bussola, lì rivela una debolezza d’amore inquieto finché non ritrova quell’unica pecora particolare, perché tutti desidera raggiungere e smarrita. Trovatala, dimentica la fatica e se la nessuno perdere. carica sulle spalle tutto contento. A volte deve Davanti al Cuore di Gesù nasce uscire a cercarla, a parlare, persuadere; altre l’interrogativo fondamentale della nostra vita volte deve rimanere davanti al tabernacolo, sacerdotale: dove è orientato il mio cuore? lottando con il Signore per quella pecora. Domanda che noi sacerdoti dobbiamo farci Ecco il cuore che cerca: è un cuore che non tante volte, ogni giorno, ogni settimana: privatizza i tempi e gli spazi. Guai ai pastori dove è orientato il mio cuore? Il ministero è che privatizzano il loro ministero! Non è geloso spesso pieno di molteplici iniziative, che lo della sua legittima tranquillità - legittima, espongono su tanti fronti: dalla catechesi alla dico, neppure di quella -, e mai pretende di liturgia, alla carità, agli impegni pastorali non essere disturbato. Il pastore secondo il e anche amministrativi. In mezzo a tante cuore di Dio non difende le proprie comodità, attività permane la domanda: dove è fisso non è preoccupato di tutelare il proprio buon il mio cuore? Mi viene alla memoria quella nome, ma sarà calunniato, come Gesù. Senza preghiera tanto bella della Liturgia: “Ubi vera temere le critiche, è disposto a rischiare, pur sunt gaudia…”. Dove punta, qual è il tesoro di imitare il suo Signore. «Beati voi quando vi che cerca? Perché – dice Gesù – «dov’è il tuo insulteranno, vi perseguiteranno…» (Mt 5,11). tesoro, là sarà anche il tuo cuore» (Mt 6,21). Il pastore secondo Gesù ha il cuore Ci sono debolezze in tutti noi, anche peccati. libero per lasciare le sue cose, non vive Ma andiamo al profondo, alla radice: dov’è rendicontando quello che ha e le ore di E SANCTA SEDE 207 servizio: non è un ragioniere dello spirito, ma consolazione di Dio e sperimenta che nulla è un buon Samaritano in cerca di chi ha bisogno. più forte del suo amore. Per questo è sereno È un pastore, non un ispettore del gregge, e interiormente, ed è felice di essere un canale si dedica alla missione non al cinquanta o al di misericordia, di avvicinare l’uomo al Cuore sessanta per cento, ma con tutto sé stesso. di Dio. La tristezza per lui non è normale, ma Andando in cerca trova, e trova perché rischia. solo passeggera; la durezza gli è estranea, Se il pastore non rischia, non trova. Non si perché è pastore secondo il Cuore mite di Dio. ferma dopo le delusioni e nelle fatiche non si Cari sacerdoti, nella Celebrazione arrende; è infatti ostinato nel bene, unto della eucaristica ritroviamo ogni giorno questa divina ostinazione che nessuno si smarrisca. nostra identità di pastori. Ogni volta possiamo Per questo non solo tiene aperte le porte, ma fare veramente nostre le sue parole: «Questo esce in cerca di chi per la porta non vuole più è il mio corpo offerto in sacrificio per voi». È entrare. E come ogni buon cristiano, e come il senso della nostra vita, sono le parole con esempio per ogni cristiano, è sempre in uscita cui, in un certo modo, possiamo rinnovare da sé. L’epicentro del suo cuore si trova fuori quotidianamente le promesse della nostra di lui: è un decentrato da sé stesso, centrato Ordinazione. Vi ringrazio per il vostro “sì”, e soltanto in Gesù. Non è attirato dal suo io, ma per tanti “sì” nascosti di tutti i giorni, che solo dal Tu di Dio e dal noi degli uomini. il Signore conosce. Vi ringrazio per il vostro Seconda parola: includere. Cristo ama e “sì” a donare la vita uniti a Gesù: sta qui la conosce le sue pecore, per loro dà la vita e sorgente pura della nostra gioia. nessuna gli è estranea (cfr Gv 10,11-14). Il suo gregge è la sua famiglia e la sua vita. Non è Papa Francesco un capo temuto dalle pecore, ma il Pastore che cammina con loro e le chiama per nome (cfr [L’Osservatore Romano, 4 giugno 2016] Gv 10,3-4). E desidera radunare le pecore che ancora non dimorano con Lui (cfr Gv 10,16). 5. Discorso per il 65° di Ordinazione Così anche il sacerdote di Cristo: egli è sacerdotale del Papa emerito Benedetto unto per il popolo, non per scegliere i propri XVI progetti, ma per essere vicino alla gente concreta che Dio, per mezzo della Chiesa, gli Sempre in cerca ha affidato. Nessuno è escluso dal suo cuore, dell’amato dalla sua preghiera e dal suo sorriso. Con sguardo amorevole e cuore di padre accoglie, Santità, include e, quando deve correggere, è sempre per avvicinare; nessuno disprezza, ma per tutti oggi festeggiamo la storia di una chiamata è pronto a sporcarsi le mani. Il Buon Pastore iniziata sessantacinque anni fa con la Sua non conosce i guanti. Ministro della comunione Ordinazione sacerdotale, avvenuta nella che celebra e che vive, non si aspetta i saluti e Cattedrale di Freising il 29 giugno 1951. Ma i complimenti degli altri, ma per primo offre quale è la nota di fondo che percorre questa la mano, rigettando i pettegolezzi, i giudizi lunga storia e che da quel primo inizio sino a e i veleni. Con pazienza ascolta i problemi e oggi la domina sempre più? accompagna i passi delle persone, elargendo In una delle tante belle pagine che Lei il perdono divino con generosa compassione. dedica al sacerdozio sottolinea come, nell’ora Non sgrida chi lascia o smarrisce la strada, ma della chiamata definitiva di Simone, Gesù, è sempre pronto a reinserire e a comporre le guardandolo, in fondo gli chiede una cosa liti. È un uomo che sa includere. sola: “Mi ami?”. Quanto è bello e vero questo! Gioire. Dio è «pieno di gioia» (Lc 15,5): Perché è qui, Lei ci dice, in quel “mi ami?” la sua gioia nasce dal perdono, dalla vita che che il Signore fonda il pascere, perché solo risorge, dal figlio che respira di nuovo l’aria se c’è l’amore per il Signore Lui può pascere di casa. La gioia di Gesù Buon Pastore non attraverso di noi: “Signore, tu sai tutto, tu sai è una gioia per sé, ma è una gioia per gli che ti amo” (cfr Gv 21,15-19). È questa la nota altri e con gli altri, la gioia vera dell’amore. che domina una vita intera spesa nel servizio Questa è anche la gioia del sacerdote. Egli sacerdotale e della teologia, che Lei non a viene trasformato dalla misericordia che caso ha definito come “la ricerca dell’amato”; gratuitamente dona. Nella preghiera scopre la è questo che Lei ha sempre testimoniato e 208 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 testimonia ancora oggi: che la cosa decisiva che, con Pietro e Paolo, possa continuare a nelle nostre giornate – di sole o di pioggia –, esultare di grande gioia mentre cammina verso quella solo con la quale viene anche tutto il la meta della fede (cfr 1Pt 1,8-9; 2Tm 4,6-8)! resto, è che il Signore sia veramente presente, che lo desideriamo, che interiormente siamo Sala Clementina, 28 giugno 2016 vicini a Lui, che Lo amiamo, che davvero crediamo profondamente in Lui e credendo Papa Francesco Lo amiamo veramente. È questo amare che veramente ci riempie il cuore, questo credere [L’Osservatore Romano, 29 giugno 2016, è quello che ci fa camminare sicuri e tranquilli p. 7] sulle acque, anche in mezzo alla tempesta, proprio come accadde a Pietro. Questo amare 6. Viaggio apostolico in Polonia in occasione e questo credere è quello che ci permette di della XXXI Giornata Mondiale della guardare al futuro non con paura o nostalgia, Gioventù (27-31 luglio 2016) ma con letizia, anche negli anni ormai avanzati della nostra vita. 1. Dialogo con i giovani italiani E così, proprio vivendo e testimoniando Cracovia, Arcivescovado, 27.07.2016 oggi in modo tanto intenso e luminoso quest’unica cosa veramente decisiva – avere lo Buonasera, Santità. Innanzitutto grazie, sguardo e il cuore rivolto a Dio – Lei, Santità, perché ha trovato il tempo – pur essendo continua a servire la Chiesa, non smette di appena arrivato a Cracovia – per collegarsi contribuire veramente con vigore e sapienza con noi. Non ha voluto rinunciare a essere alla sua crescita; e lo fa da quel piccolo qui con noi, questa sera. Grazie, Santo Padre. Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano che si Ci sono dei ragazzi qui che, a nome dei 90 rivela in tal modo essere tutt’altro che uno di mila italiani presenti a Cracovia, vorrebbero quegli angolini dimenticati nei quali la cultura rivolgerLe alcune domande, e sono qua, i dello scarto di oggi tende a relegare le persone giovani. Prego. quando, con l’età, le loro forze vengono meno. È tutto il contrario. E questo permetta Ragazza che lo dica con forza il Suo Successore che Dopo l’incidente ferroviario del 12 luglio ha scelto di chiamarsi Francesco! Perché il noi abbiamo paura a prendere il treno. Io, cammino spirituale di san Francesco iniziò a ogni giorno, prendo il treno per andare San Damiano, ma il vero luogo amato, il cuore all’università, e quel giorno non ero sul treno pulsante dell’Ordine, lì dove lo fondò e dove per un puro caso. Ogni giorno mi siedo nelle infine rese la sua vita a Dio fu la Porziuncola, prime carrozze, e lì incontravo e salutavo la “piccola porzione”, l’angolino presso la Luciano, uno dei macchinisti che purtroppo ha Madre della Chiesa; presso Maria che, per perso la vita nell’incidente. Noi, in quei treni, la sua fede così salda e per il suo vivere così ci sentiamo a casa, ma adesso abbiamo paura. interamente dell’amore e nell’amore con il Voglio chiedere: come possiamo tornare alla Signore, tutte le generazioni chiameranno normalità? Come possiamo abbattere questa beata. Così, la Provvidenza ha voluto che paura e continuare, riprendere a essere felici Lei, caro Confratello, giungesse in un luogo anche su quei treni che sono i nostri treni, la per così dire propriamente “francescano”, dal nostra seconda casa? quale promana una tranquillità, una pace, una forza, una fiducia, una maturità, una fede, una Papa Francesco dedizione e una fedeltà che mi fanno tanto bene e danno tanta forza a me e a tutta la Chiesa. E Quello che è successo a te è una ferita; mi permetto anche di dire che da Lei viene un alcuni, nell’incidente, sono stati feriti nel sano e gioioso senso dell’umorismo. corpo, e tu sei stata ferita nel tuo animo, L’augurio con il quale desidero concludere nel tuo cuore, e la ferita si chiama paura. E è perciò un augurio che rivolgo a Lei e insieme quando tu senti questo, senti la ferita di uno a tutti noi e alla Chiesa intera: che Lei, Santità, shock. Tu hai subito uno shock, uno shock possa continuare a sentire la mano del Dio che non ti fa stare bene, ti fa male. Ma questo misericordioso che La sorregge, che possa shock ti dà anche l’opportunità di superare te sperimentare e testimoniarci l’amore di Dio; stessa, di andare oltre. E come sempre nella E SANCTA SEDE 209 vita succede, quando noi siamo stati feriti, decisi di non farla finita perché non ne valeva rimangono i lividi o le cicatrici. La vita è piena la pena, perché io potevo essere forte. E infatti di cicatrici, la vita è piena di cicatrici, piena. E ora sto bene e sono forte davvero. E posso, da con questo, sempre verrà il ricordo di Luciano, una parte, anche ringraziarmi di avere trattato di quell’altro, di quell’altro… che adesso non così male me stessa, perché comunque ora io c’è più perché è mancato nell’incidente. E tu sono forte, un po’ anche grazie a loro, perché dovrai, ogni giorno che prendi il treno, sentire mi hanno messa in quella situazione. Io sono la traccia – diciamo così – di quella ferita, di diventata forte perché ho creduto in me stessa, quella cicatrice, di quello che ti fa soffrire. E tu nei miei genitori, e comunque ho creduto di sei giovane, ma la vita è piena di questo… E la potercela fare, e infatti ce l’ho fatta. E sono saggezza, imparare a essere un uomo saggio, qua, e sono fiera di essere qua. una donna saggia, è proprio questo: portare Io volevo chiederLe: dato che comunque avanti le cose belle e le cose brutte della vita. un po’ io li ho perdonati, perché non voglio Ci sono delle cose che non possono andare odiare nessuno, un po’ li ho perdonati, però avanti, e ci sono cose che sono bellissime. comunque un po’ ci sto ancora male… volevo Ma anche succede il contrario: quanti giovani chiederLe: come faccio io a perdonare queste come voi non sono capaci di portare avanti persone? Come faccio a perdonarle per tutto la propria vita con la gioia delle cose belle, e quello che loro mi hanno fatto? preferiscono lasciarsi andare, cadere sotto il dominio della droga, o lasciarsi vincere dalla Papa Francesco vita? Alla fine, la partita è così: o tu vinci o ti vince, la vita! Vinci tu la vita, è meglio! E Grazie della tua testimonianza. Tu parli di questo, fallo con coraggio, anche con dolore. un problema molto comune tra i bambini e E quando c’è la gioia, fallo con gioia, perché anche tra le persone che non sono bambini: la la gioia ti porta avanti e ti salva da una malattia crudeltà. Ma guarda che anche i bambini sono brutta: dal diventare nevrotica. Per favore no, crudeli, alle volte, e hanno quella capacità questo no! di ferirti dove più ti faranno male: di ferirti il cuore, di ferirti la dignità, di ferirti anche Andrea la nazionalità, come è il tuo caso, no? Non Caro Papa Francesco, mi chiamo Andrea, capivi bene l’italiano e ti prendevano in giro ho 15 anni e vengo da Bergamo. Sono arrivata con la lingua, con le parole… La crudeltà è un in Italia quando avevo 9 anni, quindi circa atteggiamento umano che è proprio alla base sei anni fa. Hanno incominciato, i ragazzini di tutte le guerre, di tutte. La crudeltà che non della mia classe, a prendermi in giro, dato che lascia crescere l’altro, la crudeltà che uccide ero appena arrivata, con parole abbastanza l’altro, la crudeltà che uccide anche il buon offensive. All’inizio, non comprendendo nome di un’altra persona. Quando una persona bene l’italiano, non capivo le parole, quindi chiacchiera contro un’altra, questo è crudele: è lasciavo anche stare. Poi, una volta che ho crudele perché distrugge la fama della persona. iniziato a comprenderle, ci rimasi davvero Ma, tu sai, a me piace dire un’espressione male, però non risposi: non volevo abbassarmi quando parlo di questa crudeltà della lingua: le ai loro livelli. Così ho passato tanti anni, fino chiacchiere sono un terrorismo; è il terrorismo alla fine della terza media, quando hanno delle chiacchiere. La crudeltà della lingua, o superato il limite con tutti i messaggi offensivi quella che tu hai sentito, è come buttare una sui social, per cui praticamente mi sentivo bomba che distrugge te o distrugge chiunque, inutile e avevo deciso di farla finita, perché e quello che la butta non si distrugge. Questo secondo me in quel momento non contavo più è un terrorismo, è una cosa che noi dobbiamo niente e io mi sentivo emarginata da tutti, dal vincere. Come si vince questo? Tu hai scelto la mio paesino. … E quindi avevo deciso di farla strada giusta: il silenzio, la pazienza e hai finito finita, ho provato a suicidarmi. Non ci riuscii, con quella parola tanto bella: il perdono. Ma così andai in ospedale. E lì avevo capito che perdonare non è facile, perché uno può dire: non ero io, quella malata, che non ero io quella “Sì, io perdono ma non mi dimentico”. E tu che aveva bisogno di cure, che non meritavo io sempre porterai con te questa crudeltà, questo di stare lì in ospedale, chiusa. Erano loro che terrorismo delle parole brutte, delle parole che avevano sbagliato, loro che avevano bisogno feriscono e che cercano di buttarti fuori dalla di essere curati, non io. Così io mi tirai su e comunità. C’è una parola in italiano che io non 210 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 conoscevo. Quando sono venuto le prime volte, speranza. Dopo tutto quello che ci è successo, qui in Italia, l’ho imparato: “extracomunitari”, dopo la paura, ci siamo chiesti – e vogliamo che si dice delle persone di altri Paesi che chiederLe: come facciamo noi giovani a vivere vengono a vivere da noi. Ma proprio questa e a diffondere la pace in questo mondo che è crudeltà è quello che fa sì che tu, che sei di un così pieno di odio? altro Paese, diventi un “extra-comunitario”: ti portano via dalla comunità, non ti accolgono. Papa Francesco Che è una cosa contro la quale dobbiamo lottare tanto. Tu sei stata coraggiosa! Sei Tu hai detto due parole che sono chiave per stata molto coraggiosa in questo. Ma bisogna capire tutto: pace e odio. La pace costruisce lottare contro questo terrorismo della lingua, ponti, l’odio è il costruttore dei muri. Tu devi contro questo terrorismo delle chiacchiere, scegliere, nella vita: o faccio ponti, o faccio degli insulti, del cacciare via la gente, sì, con muri. I muri dividono e l’odio cresce: quando insulti o dicendo loro cose che fanno loro male c’è divisione, cresce l’odio. I ponti uniscono, al cuore. Si può perdonare totalmente? E’ una e quando c’è il ponte l’odio può andarsene grazia che dobbiamo chiedere al Signore. Noi, via, perché io posso sentire l’altro, parlare da noi stessi, noi non possiamo: facciamo lo con l’altro. A me piace pensare e dire che noi sforzo, tu lo hai fatto; ma è una grazia che ti dà abbiamo, nelle nostre possibilità di tutti i giorni, il Signore, il perdono, di perdonare il nemico, la capacità di fare un ponte umano. Quando tu perdonare quello che ti ha ferito, quello che ti stringi la mano a un amico, a una persona, tu ha fatto del male. Quando Gesù nel Vangelo ci fai un ponte umano. Tu fai un ponte. Invece, dice: “Chi ti dà uno schiaffo su una guancia, quando tu colpisci un altro, insulti un altro, dagli l’altra”, significa questo: lasciare nelle tu costruisci un muro. L’odio cresce sempre mani del Signore questa saggezza del perdono, con i muri. Alle volte, succede che tu voglia che è una grazia. Ma a noi spetta fare tutta fare il ponte e ti lasciano con la mano tesa e la nostra parte per perdonare. Ti ringrazio dall’altra parte non te la prendono: sono le della tua testimonianza. E c’è anche un altro umiliazioni che nella vita noi dobbiamo subire atteggiamento che va proprio contro questo per fare qualcosa di buono. Ma sempre fare i terrorismo della lingua, siano le chiacchiere, ponti. E tu sei venuto qui: sei stato fermato e gli insulti e tutto questo: è l’atteggiamento rimandato a casa; poi hai fatto una scommessa della mitezza. Stare zitto, trattare bene gli altri, per il ponte e per tornare un’altra volta: questo non rispondere con un’altra cosa brutta. Come è l’atteggiamento, sempre. C’è una difficoltà Gesù: Gesù era mite di cuore. La mitezza. E che mi impedisce qualcosa? Torno indietro noi viviamo in un mondo dove a un insulto e vado avanti, torno e vado avanti. Questo è tu rispondi con un altro, è abituale questo. quello che noi dobbiamo fare: fare dei ponti. Ci insultiamo l’uno con l’altro, e ci manca la Non lasciarsi cadere a terra, non andare così: mitezza. Chiedere la grazia della mitezza, la “mah, non posso…”, no, sempre cercare il mitezza di cuore. E lì è anche una grazia che modo di fare ponti. Voi siete lì: con le mani, apre la strada al perdono. Ti ringrazio della tua fate ponti, voi tutti! Prendete le mani… ecco. testimonianza. Voglio vedere tanti ponti umani… Ecco, così: alzate bene le mani. E’ così. Questo è il Ragazzo programma di vita: fare ponti, ponti umani. Caro Papa Francesco, noi siamo tre ragazzi Grazie. e un sacerdote dei 350 veronesi che sono partiti per venire qua alla GMG ma hanno Santo Padre, grazie, perché Lei questa sera dovuto interrompere il loro viaggio a Monaco, ci ha fatto un regalo straordinario! Grazie, venerdì scorso, dopo l’attentato che abbiamo Santo Padre. Grazie veramente. vissuto tutti in prima persona, in quanto ci trovavamo lì proprio in quelle ore. Ci è stato Papa Francesco detto di tornare a casa, siamo stati obbligati a tornare a casa, perché noi volevamo continuare Grazie a voi e che il Signore vi benedica. il nostro viaggio ma non ci è stato permesso. Pregate per me! Fortunatamente, una volta tornati, ci è stata data questa possibilità di tornare qua e noi Papa Francesco l’abbiamo presa con molta gioia, con molta [L’Osservatore Romano, 28 luglio 2016] E SANCTA SEDE 211

2. Discorso alla Via Crucis con i Giovani Guardiamo anzitutto alle sette opere di Cracovia, Parco Jordan a Błonia, 29.07.2016 misericordia corporale: dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire chi «Ho avuto fame e mi avete dato da è nudo, dare alloggio ai pellegrini, visitare mangiare, gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire ho avuto sete e mi avete dato da bere, i morti. Gratuitamente abbiamo ricevuto, ero straniero e mi avete accolto, gratuitamente diamo. Siamo chiamati a servire nudo e mi avete vestito, Gesù crocifisso in ogni persona emarginata, a malato e mi avete visitato, toccare la sua carne benedetta in chi è escluso, ero in carcere e siete venuti a trovarmi» ha fame, ha sete, è nudo, carcerato, ammalato, (Mt 25,35-36). disoccupato, perseguitato, profugo, migrante. Lì troviamo il nostro Dio, lì tocchiamo il Queste parole di Gesù vengono incontro Signore. Ce l’ha detto Gesù stesso, spiegando all’interrogativo che più volte risuona nella quale sarà il “protocollo” in base al quale nostra mente e nel nostro cuore: “Dov’è saremo giudicati: ogni volta che avremo Dio?”. Dov’è Dio, se nel mondo c’è il fatto questo al più piccolo dei nostri fratelli, male, se ci sono uomini affamati, assetati, l’avremo fatto a Lui (cfr Mt 25,31-46). senzatetto, profughi, rifugiati? Dov’è Dio, Alle opere di misericordia corporale quando persone innocenti muoiono a causa seguono quelle di misericordia spirituale: della violenza, del terrorismo, delle guerre? consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, Dov’è Dio, quando malattie spietate rompono ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, legami di vita e di affetto? O quando i bambini perdonare le offese, sopportare pazientemente vengono sfruttati, umiliati, e anch’essi le persone moleste, pregare Dio per i vivi e soffrono a causa di gravi patologie? Dov’è per i morti. Nell’accoglienza dell’emarginato Dio, di fronte all’inquietudine dei dubbiosi e che è ferito nel corpo, e nell’accoglienza degli afflitti nell’anima? Esistono domande per del peccatore che è ferito nell’anima, si le quali non ci sono risposte umane. Possiamo gioca la nostra credibilità come cristiani. solo guardare a Gesù, e domandare a Lui. E Nell’accoglienza dell’emarginato che è ferito la risposta di Gesù è questa: “Dio è in loro”, nel corpo, e nell’accoglienza del peccatore che Gesù è in loro, soffre in loro, profondamente è ferito nell’anima, si gioca la nostra credibilità identificato con ciascuno. Egli è così unito ad come cristiani. Non nelle idee, lì! essi, quasi da formare “un solo corpo”. Oggi l’umanità ha bisogno di uomini e di Gesù stesso ha scelto di identificarsi in donne, e in modo particolare di giovani come questi nostri fratelli e sorelle provati dal dolore voi, che non vogliono vivere la propria vita e dalle angosce, accettando di percorrere la “a metà”, giovani pronti a spendere la vita nel via dolorosa verso il calvario. Egli, morendo servizio gratuito ai fratelli più poveri e più in croce, si consegna nelle mani del Padre e deboli, a imitazione di Cristo, che ha donato porta su di sé e in sé, con amore che si dona, le tutto sé stesso per la nostra salvezza. Di fronte piaghe fisiche, morali e spirituali dell’umanità al male, alla sofferenza, al peccato, l’unica intera. Abbracciando il legno della croce, risposta possibile per il discepolo di Gesù è il Gesù abbraccia la nudità e la fame, la sete e dono di sé, anche della vita, a imitazione di la solitudine, il dolore e la morte degli uomini Cristo; è l’atteggiamento del servizio. Se uno e delle donne di tutti i tempi. Questa sera – che si dice cristiano – non vive per servire, Gesù, e noi insieme a Lui, abbraccia con non serve per vivere. Con la sua vita rinnega speciale amore i nostri fratelli siriani, fuggiti Gesù Cristo. dalla guerra. Li salutiamo e li accogliamo con Questa sera, cari giovani, il Signore vi affetto fraterno e con simpatia. rinnova l’invito a diventare protagonisti Ripercorrendo la Via Crucis di Gesù, nel servizio; vuole fare di voi una risposta abbiamo riscoperto l’importanza di concreta ai bisogni e alle sofferenze conformarci a Lui, mediante le 14 opere di dell’umanità; vuole che siate un segno del suo misericordia. Esse ci aiutano ad aprirci alla amore misericordioso per il nostro tempo! Per misericordia di Dio, a chiedere la grazia di compiere questa missione, Egli vi indica la via capire che senza misericordia la persona dell’impegno personale e del sacrificio di voi non può fare niente, senza la misericordia stessi: è la Via della croce. La Via della croce io, tu, noi tutti non possiamo fare niente. è la via della felicità di seguire Cristo fino in 212 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 fondo, nelle circostanze spesso drammatiche Gesù manda. Lui desidera, fin dall’inizio, del vivere quotidiano; è la via che non teme che la Chiesa sia in uscita, vada nel mondo. insuccessi, emarginazioni o solitudini, perché E vuole che lo faccia così come Lui stesso ha riempie il cuore dell’uomo della pienezza di fatto, come Lui è stato mandato nel mondo dal Gesù. La Via della croce è la via della vita e Padre: non da potente, ma nella condizione di dello stile di Dio, che Gesù fa percorrere anche servo (cfr Fil 2,7), non «per farsi servire, ma attraverso i sentieri di una società a volte per servire» (Mc 10,45) e per portare il lieto divisa, ingiusta e corrotta. annuncio (cfr Lc 4,18); così anche i suoi sono La Via della croce non è una abitudine inviati, in ogni tempo. Colpisce il contrasto: sadomasochistica; la Via della croce è mentre i discepoli chiudevano le porte per l’unica che sconfigge il peccato, il male e la timore, Gesù li invia in missione; vuole che morte, perché sfocia nella luce radiosa della aprano le porte ed escano a diffondere il risurrezione di Cristo, aprendo gli orizzonti perdono e la pace di Dio, con la forza dello della vita nuova e piena. È la Via della Spirito Santo. speranza e del futuro. Chi la percorre con Questa chiamata è anche per noi. Come non generosità e con fede, dona speranza al futuro sentirvi l’eco del grande invito di san Giovanni e all’umanità. Chi la percorre con generosità e Paolo II: “Aprite le porte!”? Tuttavia, nella con fede semina speranza. E io vorrei che voi nostra vita di sacerdoti e consacrati può foste seminatori di speranza. esserci spesso la tentazione di rimanere un Cari giovani, in quel Venerdì Santo molti po’ rinchiusi, per timore o per comodità, in discepoli ritornarono tristi alle loro case, altri noi stessi e nei nostri ambiti. La direzione che preferirono andare alla casa di campagna per Gesù indica è però a senso unico: uscire da noi dimenticare un po’ la croce. Vi domando – stessi. E’ un viaggio senza biglietto di ritorno. ma rispondete ognuno di voi in silenzio, nel Si tratta di compiere un esodo dal nostro io, di vostro cuore, nel proprio cuore –: come volete perdere la vita per Lui (cfr Mc 8,35), seguendo tornare questa sera alle vostre case, ai vostri la via del dono di sé. D’altra parte, Gesù non luoghi di alloggio, alle vostre tende? Come ama le strade percorse a metà, le porte lasciate volete tornare questa sera a incontrarvi con voi socchiuse, le vite a doppio binario. Chiede stessi? Il mondo ci guarda. A ciascuno di voi di mettersi in cammino leggeri, di uscire spetta rispondere alla sfida di questa domanda. rinunciando alle proprie sicurezze, saldi solo in Lui. Papa Francesco In altre parole, la vita dei suoi discepoli più intimi, quali siamo chiamati ad essere, [L’Osservatore Romano, 30 luglio 2016] è fatta di amore concreto, cioè di servizio e disponibilità; è una vita dove non esistono 3. Omelia nella Santa Messa con sacerdoti, spazi chiusi e proprietà private per i propri Religiose, Religiosi, Consacrati e comodi – almeno non devono esistere. Chi Seminaristi polacchi ha scelto di conformare tutta l’esistenza a Cracovia, Santuario san Giovanni Paolo II, 30.07.2016 Gesù non sceglie più i propri luoghi, ma va là dove è mandato; pronto a rispondere a chi Il passo del Vangelo che abbiamo ascoltato lo chiama, non sceglie più nemmeno i propri (cfr Gv 20,19-31) ci parla di un luogo, di un tempi. La casa dove abita non gli appartiene, discepolo e di un libro. perché la Chiesa e il mondo sono i luoghi Il luogo è quello dove si trovavano i aperti della sua missione. Il suo tesoro è discepoli la sera di Pasqua: di esso si dice solo porre il Signore in mezzo alla vita, senza che le sue porte erano chiuse (cfr v. 19). Otto ricercare altro per sé. Fugge così le situazioni giorni dopo, i discepoli si trovavano ancora appaganti che lo metterebbero al centro, non in quella casa, e le porte erano ancora chiuse si erge sui traballanti piedistalli dei poteri (cfr v. 26). Gesù vi entra, si pone in mezzo e del mondo e non si adagia nelle comodità porta la sua pace, lo Spirito Santo e il perdono che infiacchiscono l’evangelizzazione; non dei peccati: in una parola, la misericordia di spreca tempo a progettare un futuro sicuro e Dio. Dentro questo luogo chiuso risuona forte ben retribuito, per non rischiare di diventare l’invito che Gesù rivolge ai suoi: «Come il isolato e cupo, rinchiuso nelle pareti anguste Padre ha mandato me, anche io mando voi» di un egoismo senza speranza e senza gioia. (v. 21). Contento nel Signore, non si accontenta di E SANCTA SEDE 213 una vita mediocre, ma brucia del desiderio splendide parole, con cui dirgli: sei l’unico di testimoniare e di raggiungere gli altri; ama mio bene, la strada del mio cammino, il cuore rischiare ed esce, non costretto da percorsi già della mia vita, il mio tutto. tracciati, ma aperto e fedele alle rotte indicate Nell’ultimo versetto che abbiamo ascoltato, dallo Spirito: contrario al vivacchiare, si si parla, infine, di un libro: è il Vangelo, nel rallegra di evangelizzare. quale non sono stati scritti i molti altri segni Nel Vangelo odierno, in secondo luogo, compiuti da Gesù (v. 30). Dopo il grande segno emerge la figura dell’unico discepolo della sua misericordia, potremmo intendere, nominato, Tommaso. Nel suo dubbio e nella non è stato più necessario aggiungere altro. sua ansia di voler capire, questo discepolo, C’è però ancora una sfida, c’è spazio per i anche piuttosto ostinato, un po’ ci assomiglia e segni compiuti da noi, che abbiamo ricevuto ci risulta anche simpatico. Senza saperlo, egli lo Spirito dell’amore e siamo chiamati a ci fa un grande regalo: ci porta più vicino a diffondere la misericordia. Si potrebbe dire Dio, perché Dio non si nasconde a chi lo cerca. che il Vangelo, libro vivente della misericordia Gesù gli mostra le sue piaghe gloriose, gli fa di Dio, che va letto e riletto continuamente, ha toccare con mano l’infinita tenerezza di Dio, i ancora delle pagine bianche in fondo: rimane segni vivi di quanto ha patito per amore degli un libro aperto, che siamo chiamati a scrivere uomini. con lo stesso stile, compiendo cioè opere Per noi discepoli, è tanto importante mettere di misericordia. Vi domando, cari fratelli e la nostra umanità a contatto con la carne del sorelle: le pagine del libro di ciascuno di voi, Signore, cioè portare a Lui, con fiducia e con come sono? Sono scritte ogni giorno? Sono totale sincerità, fino in fondo, quello che siamo. scritte un po’ sì e un po’ no? Sono in bianco? Gesù, come disse a santa Faustina, è contento Ci aiuti in questo la Madre di Dio: ella, che che gli parliamo di tutto, non si stanca delle ha pienamente accolto la Parola di Dio nella nostre vite che già conosce, attende la nostra vita (cfr Lc 8,20-21), ci dia la grazia di essere condivisione, persino il racconto delle nostre scrittori viventi del Vangelo; la nostra Madre giornate (cfr Diario, 6 settembre1937). Così si di misericordia ci insegni a prenderci cura cerca Dio, in una preghiera che sia trasparente concretamente delle piaghe di Gesù nei nostri e non dimentichi di confidare e affidare le fratelli e sorelle che sono nel bisogno, dei miserie, le fatiche e le resistenze. Il cuore vicini come dei lontani, dell’ammalato come di Gesù è conquistato dall’apertura sincera, del migrante, perché servendo chi soffre si da cuori che sanno riconoscere e piangere onora la carne di Cristo. La Vergine Maria le proprie debolezze, fiduciosi che proprio ci aiuti a spenderci fino in fondo per il bene lì agirà la divina misericordia. Che cosa ci dei fedeli a noi affidati e a farci carico gli uni chiede Gesù? Egli desidera cuori veramente degli altri, come veri fratelli e sorelle nella consacrati, che vivono del perdono ricevuto comunione della Chiesa, nostra santa Madre. da Lui, per riversarlo con compassione sui Cari fratelli e sorelle, ciascuno di noi fratelli. Gesù cerca cuori aperti e teneri verso custodisce nel cuore una pagina personalissima i deboli, mai duri; cuori docili e trasparenti, del libro della misericordia di Dio: è la storia che non dissimulano di fronte a chi ha il della nostra chiamata, la voce dell’amore compito nella Chiesa di orientare il cammino. che ha attirato e trasformato la nostra vita, Il discepolo non esita a porsi domande, ha il portandoci a lasciare tutto sulla Parola e a coraggio di abitare il dubbio e di portarlo al seguirlo (cfr Lc 5,11). Ravviviamo oggi, con Signore, ai formatori e ai superiori, senza gratitudine, la memoria della sua chiamata, più calcoli e reticenze. Il discepolo fedele attua forte di ogni resistenza e fatica. Continuando un discernimento vigile e costante, sapendo la Celebrazione eucaristica, centro della che il cuore va educato ogni giorno, a partire nostra vita, ringraziamo il Signore, perché dagli affetti, per fuggire ogni doppiezza negli è entrato nelle nostre porte chiuse con la sua atteggiamenti e nella vita. misericordia; perché, come Tommaso, ci ha L’apostolo Tommaso, alla fine della sua chiamato per nome; perché ci dà la grazia di appassionata ricerca, non è solo giunto a continuare a scrivere il suo Vangelo di amore. credere nella risurrezione, ma ha trovato in Gesù il tutto della vita, il suo Signore; gli ha Papa Francesco detto: «Mio Signore, mio Dio» (v. 28). Ci [L’Osservatore Romano, 31 luglio 2016] farà bene, oggi e ogni giorno, pregare queste 214 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

4. Discorso nella Veglia di preghiera perché anche voi avete condiviso con noi le Cracovia, Campus Misericordiæ, 30 luglio 2016 vostre battaglie, le vostre guerre interiori. Ci avete presentato le vostre lotte, e come avete Cari giovani, buona sera! fatto per superarle. Voi siete segno vivo di quello che la misericordia vuole fare in noi. È bello essere qui con voi in questa Veglia Noi adesso non ci metteremo a gridare di preghiera. contro qualcuno, non ci metteremo a litigare, Alla fine della sua coraggiosa e commovente non vogliamo distruggere, non vogliamo testimonianza, Rand ci ha chiesto qualcosa. insultare. Noi non vogliamo vincere l’odio Ci ha detto: “Vi chiedo sinceramente di con più odio, vincere la violenza con più pregare per il mio amato Paese”. Una storia violenza, vincere il terrore con più terrore. E segnata dalla guerra, dal dolore, dalla perdita, la nostra risposta a questo mondo in guerra che termina con una richiesta: quella della ha un nome: si chiama fraternità, si chiama preghiera. Che cosa c’è di meglio che iniziare fratellanza, si chiama comunione, si chiama la nostra veglia pregando? famiglia. Festeggiamo il fatto che veniamo Veniamo da diverse parti del mondo, da culture diverse e ci uniamo per pregare. da continenti, Paesi, lingue, culture, popoli La nostra migliore parola, il nostro miglior differenti. Siamo “figli” di nazioni che discorso sia unirci in preghiera. Facciamo un forse stanno discutendo per vari conflitti, o momento di silenzio e preghiamo; mettiamo addirittura sono in guerra. Altri veniamo da davanti a Dio le testimonianze di questi Paesi che possono essere in “pace”, che non amici, identifichiamoci con quelli per i quali hanno conflitti bellici, dove molte delle cose “la famiglia è un concetto inesistente, la casa dolorose che succedono nel mondo fanno solo solo un posto dove dormire e mangiare”, o con parte delle notizie e della stampa. Ma siamo quelli che vivono nella paura di credere che consapevoli di una realtà: per noi, oggi e qui, i loro errori e peccati li abbiano tagliati fuori provenienti da diverse parti del mondo, il definitivamente. Mettiamo alla presenza del dolore, la guerra che vivono tanti giovani, non nostro Dio anche le vostre “guerre”, le nostre sono più una cosa anonima, per noi non sono “guerre”, le lotte che ciascuno porta con sé, più una notizia della stampa, hanno un nome, nel proprio cuore. E per questo, per essere in un volto, una storia, una vicinanza. Oggi famiglia, in fratellanza, tutti insieme, vi invito la guerra in Siria è il dolore e la sofferenza ad alzarvi, a prendervi per mano e a pregare in di tante persone, di tanti giovani come silenzio. Tutti. la coraggiosa Rand, che sta qui in mezzo a noi e ci chiede di pregare per il suo amato Paese. [Silenzio] Ci sono situazioni che possono risultarci lontane fino a quando, in qualche modo, Mentre pregavamo mi veniva in mente le tocchiamo. Ci sono realtà che non l’immagine degli Apostoli nel giorno di comprendiamo perché le vediamo solo Pentecoste. Una scena che ci può aiutare attraverso uno schermo (del cellulare o del a comprendere tutto ciò che Dio sogna di computer). Ma quando prendiamo contatto realizzare nella nostra vita, in noi e con con la vita, con quelle vite concrete non più noi. Quel giorno i discepoli stavano chiusi mediatizzate dagli schermi, allora ci succede dentro per la paura. Si sentivano minacciati qualcosa di forte: tutti sentiamo l’invito da un ambiente che li perseguitava, che li a coinvolgerci: “Basta città dimenticate”, costringeva a stare in una piccola abitazione come dice Rand; mai più deve succedere che obbligandoli a rimanere fermi e paralizzati. dei fratelli siano “circondati da morte e da Il timore si era impadronito di loro. In quel uccisioni” sentendo che nessuno li aiuterà. contesto, accadde qualcosa di spettacolare, Cari amici, vi invito a pregare insieme a motivo qualcosa di grandioso. Venne lo Spirito Santo della sofferenza di tante vittime della guerra, di e delle lingue come di fuoco si posarono su questa guerra che c’è oggi nel mondo, affinché ciascuno di essi, spingendoli a un’avventura una volta per tutte possiamo capire che niente che mai avrebbero sognato. La cosa cambia giustifica il sangue di un fratello, che niente completamente! è più prezioso della persona che abbiamo Abbiamo ascoltato tre testimonianze; accanto. E in questa richiesta di preghiera abbiamo toccato, con i nostri cuori, le loro voglio ringraziare anche voi, Natalia e Miguel, storie, le loro vite. Abbiamo visto come loro, E SANCTA SEDE 215 al pari dei discepoli, hanno vissuto momenti felicità con un divano; per molti questo risulta simili, hanno passato momenti in cui sono più conveniente che avere giovani svegli, stati pieni di paura, in cui sembrava che tutto desiderosi di rispondere, di rispondere al crollasse. La paura e l’angoscia che nascono sogno di Dio e a tutte le aspirazioni del cuore. dal sapere che uscendo di casa uno può non Voi, vi domando, domando a voi: volete essere rivedere più i suoi cari, la paura di non sentirsi giovani addormentati, imbambolati, intontiti? apprezzato e amato, la paura di non avere altre [No!] Volete che altri decidano il futuro per opportunità. Loro hanno condiviso con noi la voi? [No!] Volete essere liberi? [Sì!] Volete stessa esperienza che fecero i discepoli, hanno essere svegli? [Sì!] Volete lottare per il vostro sperimentato la paura che porta in un unico futuro? [Sì!] Non siete troppo convinti… posto. Dove ci porta, la paura? Alla chiusura. Volete lottare per il vostro futuro? [Sì!] E quando la paura si rintana nella chiusura, va Ma la verità è un’altra: cari giovani, non sempre in compagnia di sua “sorella gemella”, siamo venuti al mondo per “vegetare”, per la paralisi; sentirci paralizzati. Sentire che in passarcela comodamente, per fare della vita questo mondo, nelle nostre città, nelle nostre un divano che ci addormenti; al contrario, comunità, non c’è più spazio per crescere, per siamo venuti per un’altra cosa, per lasciare sognare, per creare, per guardare orizzonti, un’impronta. È molto triste passare nella in definitiva per vivere, è uno dei mali vita senza lasciare un’impronta. Ma quando peggiori che ci possono capitare nella vita, e scegliamo la comodità, confondendo felicità specialmente nella giovinezza. La paralisi ci con consumare, allora il prezzo che paghiamo è fa perdere il gusto di godere dell’incontro, molto ma molto caro: perdiamo la libertà. Non dell’amicizia, il gusto di sognare insieme, di siamo liberi di lasciare un’impronta. Perdiamo camminare con gli altri. Ci allontana dagli la libertà. Questo è il prezzo. E c’è tanta gente altri, ci impedisce di stringere la mano, come che vuole che i giovani non siano liberi; c’è abbiamo visto [nella coreografia], tutti chiusi tanta gente che non vi vuole bene, che vi vuole in quelle piccole stanzette di vetro. intontiti, imbambolati, addormentati, ma mai Ma nella vita c’è un’altra paralisi ancora liberi. No, questo no! Dobbiamo difendere la più pericolosa e spesso difficile da identificare, nostra libertà! e che ci costa molto riconoscere. Mi piace Proprio qui c’è una grande paralisi, quando chiamarla la paralisi che nasce quando si cominciamo a pensare che felicità è sinonimo confonde la felicità con un divano/kanapa! di comodità, che essere felice è camminare Sì, credere che per essere felici abbiamo nella vita addormentato o narcotizzato, che bisogno di un buon divano. Un divano che l’unico modo di essere felice è stare come ci aiuti a stare comodi, tranquilli, ben sicuri. intontito. È certo che la droga fa male, ma ci Un divano, come quelli che ci sono adesso, sono molte altre droghe socialmente accettate moderni, con massaggi per dormire inclusi, che finiscono per renderci molto o comunque che ci garantiscano ore di tranquillità per più schiavi. Le une e le altre ci spogliano del trasferirci nel mondo dei videogiochi e passare nostro bene più grande: la libertà. Ci spogliano ore di fronte al computer. Un divano contro della libertà. ogni tipo di dolore e timore. Un divano che Amici, Gesù è il Signore del rischio, è il ci faccia stare chiusi in casa senza affaticarci Signore del sempre “oltre”. Gesù non è il né preoccuparci. La “divano-felicità” / Signore del confort, della sicurezza e della “kanapa-szczęście” è probabilmente la paralisi comodità. Per seguire Gesù, bisogna avere una silenziosa che ci può rovinare di più, che può dose di coraggio, bisogna decidersi a cambiare rovinare di più la gioventù. “E perché succede il divano con un paio di scarpe che ti aiutino a questo, Padre?”. Perché a poco a poco, senza camminare su strade mai sognate e nemmeno rendercene conto, ci troviamo addormentati, ci pensate, su strade che possono aprire nuovi troviamo imbambolati e intontiti. L’altro ieri, orizzonti, capaci di contagiare gioia, quella parlavo dei giovani che vanno in pensione a gioia che nasce dall’amore di Dio, la gioia 20 anni; oggi parlo dei giovani addormentati, che lascia nel tuo cuore ogni gesto, ogni imbambolati, intontiti, mentre altri – forse atteggiamento di misericordia. Andare per le i più vivi, ma non i più buoni – decidono il strade seguendo la “pazzia” del nostro Dio futuro per noi. Sicuramente, per molti è che ci insegna a incontrarlo nell’affamato, più facile e vantaggioso avere dei giovani nell’assetato, nel nudo, nel malato, nell’amico imbambolati e intontiti che confondono la che è finito male, nel detenuto, nel profugo e 216 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 nel migrante, nel vicino che è solo. Andare per rispondi? Cosa rispondi, tu? Sì o no? [Sì!] le strade del nostro Dio che ci invita ad essere Mi dirai: Padre, ma io sono molto limitato, attori politici, persone che pensano, animatori sono peccatore, cosa posso fare? Quando il sociali. Che ci stimola a pensare un’economia Signore ci chiama non pensa a ciò che siamo, più solidale di questa. In tutti gli ambiti in cui a ciò che eravamo, a ciò che abbiamo fatto vi trovate, l’amore di Dio ci invita a portare la o smesso di fare. Al contrario: nel momento Buona Notizia, facendo della propria vita un in cui ci chiama, Egli sta guardando tutto dono a Lui e agli altri. E questo significa essere quello che potremmo fare, tutto l’amore che coraggiosi, questo significa essere liberi! siamo capaci di contagiare. Lui scommette Potrete dirmi: Padre, ma questo non è sempre sul futuro, sul domani. Gesù ti proietta per tutti, è solo per alcuni eletti! Sì, è vero, e all’orizzonte, mai al museo. questi eletti sono tutti quelli che sono disposti Per questo, amici, oggi Gesù ti invita, ti a condividere la loro vita con gli altri. Allo chiama a lasciare la tua impronta nella vita, stesso modo in cui lo Spirito Santo trasformò un’impronta che segni la storia, che segni la il cuore dei discepoli nel giorno di Pentecoste tua storia e la storia di tanti. – erano paralizzati – lo ha fatto anche con i La vita di oggi ci dice che è molto facile nostri amici che hanno condiviso le loro fissare l’attenzione su quello che ci divide, testimonianze. Uso le tue parole, Miguel: tu ci su quello che ci separa. Vorrebbero farci dicevi che il giorno in cui nella “Facenda” ti credere che chiuderci è il miglior modo di hanno affidato la responsabilità di aiutare per il proteggerci da ciò che ci fa male. Oggi noi migliore funzionamento della casa, allora hai adulti – noi, adulti! – abbiamo bisogno di voi, cominciato a capire che Dio chiedeva qualcosa per insegnarci – come adesso fate voi, oggi – da te. Così è cominciata la trasformazione. a convivere nella diversità, nel dialogo, nel Questo è il segreto, cari amici, che tutti condividere la multiculturalità non come una siamo chiamati a sperimentare. Dio aspetta minaccia ma come un’opportunità. E voi siete qualcosa da te. Avete capito? Dio aspetta un’opportunità per il futuro. Abbiate il coraggio qualcosa da te, Dio vuole qualcosa da te, di insegnarci, abbiate il coraggio di insegnare a Dio aspetta te. Dio viene a rompere le nostre noi che è più facile costruire ponti che innalzare chiusure, viene ad aprire le porte delle nostre muri! Abbiamo bisogno di imparare questo. E vite, delle nostre visioni, dei nostri sguardi. tutti insieme chiediamo che esigiate da noi di Dio viene ad aprire tutto ciò che ti chiude. Ti percorrere le strade della fraternità. Che siate sta invitando a sognare, vuole farti vedere che voi i nostri accusatori, se noi scegliamo la via il mondo con te può essere diverso. È così: se dei muri, la via dell’inimicizia, la via della tu non ci metti il meglio di te, il mondo non guerra. Costruire ponti: sapete qual è il primo sarà diverso. È una sfida. ponte da costruire? Un ponte che possiamo Il tempo che oggi stiamo vivendo non ha realizzare qui e ora: stringerci la mano, darci la bisogno di giovani-divano / młodzi kanapowi, mano. Forza, fatelo adesso. Fate questo ponte ma di giovani con le scarpe, meglio ancora, umano, datevi la mano, tutti voi: è il ponte con gli scarponcini calzati. Questo tempo primordiale, è il ponte umano, è il primo, è accetta solo giocatori titolari in campo, non c’è il modello. Sempre c’è il rischio – l’ho detto posto per riserve. Il mondo di oggi vi chiede di l’altro giorno – di rimanere con la mano tesa, essere protagonisti della storia perché la vita ma nella vita bisogna rischiare, chi non rischia è bella sempre che vogliamo viverla, sempre non vince. Con questo ponte, andiamo avanti. che vogliamo lasciare un’impronta. La storia Qui, questo ponte primordiale: stringetevi la oggi ci chiede di difendere la nostra dignità e mano. Grazie. È il grande ponte fraterno, e non lasciare che siano altri a decidere il nostro possano imparare a farlo i grandi di questo futuro. No! Noi dobbiamo decidere il nostro mondo!… ma non per la fotografia – quando futuro, voi il vostro futuro! Il Signore, come si danno la mano e pensano un’altra cosa –, a Pentecoste, vuole realizzare uno dei più bensì per continuare a costruire ponti sempre grandi miracoli che possiamo sperimentare: più grandi. Che questo ponte umano sia seme far sì che le tue mani, le mie mani, le nostre di tanti altri; sarà un’impronta. mani si trasformino in segni di riconciliazione, Oggi Gesù, che è la via, chiama te, te, te di comunione, di creazione. Egli vuole le tue [indica ciascuno] a lasciare la tua impronta mani per continuare a costruire il mondo nella storia. Lui, che è la vita, ti invita a di oggi. Vuole costruirlo con te. E tu, cosa lasciare un’impronta che riempia di vita la tua E SANCTA SEDE 217 storia e quella di tanti altri. Lui, che è la verità, l’Europa centrorientale proprio dalla Polonia. ti invita a lasciare le strade della separazione, A nome della nostra nazione, vorrei chiederLe della divisione, del non-senso. Ci stai? [Sì!] come ha vissuto questa Polonia in questi Ci stai? [Sì!] Cosa rispondono adesso – voglio cinque giorni? Come le è sembrata? vedere – le tue mani e i tuoi piedi al Signore, che è via, verità e vita? Ci stai? [Sì!] Il Signore Papa Francesco benedica i vostri sogni. Grazie! Era una Polonia speciale, perché era una Polonia “invasa” ancora una volta, ma questa Papa Francesco volta dai giovani! Cracovia, quello che ho visto, l’ho vista tanto bella. La gente polacca è [L’Osservatore Romano, 31 luglio 2016] tanto entusiasta… Guarda questa sera: con la pioggia, lungo le strade, e non solo i giovani, 5. Conferenza stampa al ritorno dalla anche le vecchiette… È una bontà, una nobiltà. Polonia Io avevo un’esperienza della conoscenza dei 31.07.2016 polacchi quando ero bambino: dove lavorava papà sono venuti a lavorare, dopo la guerra, Padre Lombardi tanti polacchi. Era gente buona… e questo mi Santo Padre, grazie mille di essere qui è rimasto nel cuore. Ho ritrovato questa bontà con noi, al ritorno da questo viaggio. vostra. Una bellezza. Grazie! Nonostante il temporale di questa sera, mi pare che sia andato tutto talmente Padre Lombardi bene, che siamo tutti molto felici e Adesso diamo la parola ad un’altra nostra contenti e speriamo che anche Lei lo sia collega polacca, Ursula ….. di Polsat. Chiedo di questi giorni. Come al solito le faremo a Marco Ansaldo di prepararsi, avvicinandosi alcune domande. Ma se Lei vuole dirci qua. qualche cosa per introdurre, siamo a sua disposizione... Urzula Rzepczak…. – Polsat Santo Padre, i nostri figli giovani sono Papa Francesco rimasti commossi dalle sue parole, che Buonasera, e vi ringrazio del vostro corrispondono molto bene alla loro realtà e ai lavoro e della vostra compagnia. Vorrei loro problemi. Ma Lei anche usava, nei suoi dare a voi, perché siete compagni di lavoro, discorsi, le parole e le espressioni proprie del le condoglianze per la morte di Anna Maria linguaggio dei giovani. Come si è preparato? Jacobini. Oggi ho ricevuto la sorella, il nipote Com’è riuscito a dare tanti esempi così vicini e la nipote, erano tanto addolorati di questo… alla loro vita, ai loro problemi e con le loro È una cosa triste di questo viaggio. parole? Poi vorrei ringraziare padre Lombardi e Mauro, perché questo sarà l’ultimo viaggio Papa Francesco che fanno con noi. Padre Lombardi è stato a A me piace parlare con i giovani. E mi Radio Vaticana più di 25 anni e poi nei voli 10. piace ascoltare i giovani. Sempre mi mettono E Mauro 37, 37 anni incaricato dei bagagli nei in difficoltà, perché mi dicono cose alle quali voli. Ringrazio tanto Mauro e padre Lombardi. io non ho pensato o che ho pensato a metà. E poi alla fine ringrazieremo con una torta… I giovani inquieti, i giovani creativi… A me E sono a vostra disposizione. Il viaggio è piace, e da lì prendo quel linguaggio. Tante breve… Faremo di fretta questa volta. volte devo domandare: “Ma cosa significa questo?”, e loro mi spiegano cosa significa. Padre Lombardi A me piace parlare con loro. Il nostro futuro Grazie, Santo Padre. La prima domanda sono loro, e dobbiamo dialogare. È importante la facciamo fare, come al solito, ad una delle questo dialogo tra passato e futuro. È per questo nostre colleghe polacche. A Magdalena che io sottolineo tanto il rapporto fra i giovani Wolinska di Tvp. e i nonni, e quando dico “nonni” intendo i più Magdalena Wolinska – Tvp vecchi e i non tanto vecchi – ma io sì! – per Santo Padre, nel suo primo discorso al dare anche la nostra esperienza, perché loro Wawel, appena dopo l’arrivo a Cracovia, ha ascoltino il passato, la storia e la riprendano e detto che è contento di iniziare a conoscere la portino avanti con il coraggio del presente, 218 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 come ho detto questa sera. È importante, Padre Lombardi importante! A me non piace quando sento dire: Adesso diamo la parola a Frances D’Emilio, “Ma questi giovani dicono stupidaggini!”. che è la collega dell’Associated Press, la Anche noi ne diciamo tante! I giovani dicono grande agenzia di lingua inglese. stupidaggini e dicono cose buone, come noi, come tutti. Ma bisogna ascoltarli, parlare con Frances D’Emilio – Associated Press loro, perché noi dobbiamo imparare da loro e Buonasera. La mia domanda è una domanda loro devono imparare da noi. È così. E così si che molti si pongono in questi giorni, perché fa la storia e così cresce senza chiusure, senza è venuto alla luce in Australia che la polizia censure. Non so, è così. Così imparo queste australiana starebbe indagando su nuove parole. accuse contro il Cardinale Pell, e questa volta le accuse riguardano abusi su minori, che sono Padre Lombardi molto diverse dalle accuse precedenti. La Grazie mille. E adesso diamo la parola a domanda che io mi faccio e che hanno fatto Marco Ansaldo de “La Repubblica”, che fa la tanti altri: secondo Lei, quale sarebbe la cosa domanda per il gruppo italiano… E intanto si giusta da fare per il Cardinale Pell, data la prepara e si avvicina Frances D’Emilio… situazione grave, il posto così importante e la Marco Ansaldo – “La Repubblica” fiducia che gode da parte Sua? Santità, la repressione in Turchia e i quindici giorni che sono seguiti al golpe, secondo la Papa Francesco quasi totalità degli osservatori internazionali, Grazie. Le prime notizie arrivate erano è stata forse peggiore rispetto al colpo di confuse. Erano notizie di quarant’anni fa e Stato. Ci sono state intere categorie colpite: neppure la polizia ci aveva fatto caso in un militari, magistrati, amministratori pubblici, primo momento. Una cosa confusa. Poi tutte diplomatici, giornalisti. Cito dati del governo le denunce sono state presentate alla giustizia turco: si parla di più di 13 mila arrestati, oltre e in questo momento sono nelle mani della 50 mila persone “silurate”. Una purga. L’altro giustizia. Non si deve giudicare prima che la ieri il presidente Recep Tayyip Erdogan, di giustizia giudichi. Se io dessi un giudizio a fronte alle critiche esterne, ha detto: “Pensate favore o contro il Cardinale Pell, non sarebbe agli affari vostri!”. Noi vorremmo chiederLe: buono, perché giudicherei prima. È vero, c’è il perché finora Lei non è intervenuto, non ha dubbio. E c’è quel principio chiaro del diritto: in parlato? Teme, forse, che ci possano essere dubio pro reo. Dobbiamo aspettare la giustizia delle ripercussioni sulla minoranza cattolica e non fare prima un giudizio mediatico, perché in Turchia? Grazie. questo non aiuta. Il giudizio delle chiacchiere, e poi? Non si sa come risulterà. Stare attenti a Papa Francesco quello che deciderà la giustizia. Una volta che Quando ho dovuto dire qualcosa che non la giustizia ha parlato, parlerò io. Grazie. piaceva alla Turchia, ma della quale io ero sicuro, l’ho detta, con le conseguenze che Padre Lombardi voi conoscete. Le ho dette quelle parole… Adesso diamo la parola a Hernán Reyes Ero sicuro. Non ho parlato perché non sono de Télam. Lo prego di avvicinarsi. Come ancora sicuro, con le informazioni che ho sappiamo è argentino e rappresenta l’America ricevuto, di cosa stia succedendo lì. Ascolto Latina in mezzo a noi, adesso. le informazioni che arrivano in Segreteria Hernán Reyes di Stato, e anche quelle di qualche analista Santità, come sta dopo la caduta dell’altro politico importante. Sto studiando la situazione giorno? Vediamo che sta bene… Questa è la anche con i collaboratori della Segreteria di prima domanda. La seconda: nella settimana Stato e la cosa ancora non è chiara. È vero, scorsa il segretario generale di UNASUR, sempre si deve evitare il male ai cattolici – e Ernesto Samper, ha parlato di una mediazione questo tutti lo facciamo – ma non al prezzo del Vaticano in Venezuela. È un dialogo della verità. C’è la virtù della prudenza – si concreto? È una possibilità reale questa? deve dire questo, quando, come – ma nel caso E come pensa che questa mediazione, con mio voi siete testimoni che quando ho dovuto la missione della Chiesa, possa aiutare la dire qualcosa che toccava la Turchia, l’ho stabilizzazione del Paese? detta. E SANCTA SEDE 219

Papa Francesco Papa Francesco Prima la caduta. Io guardavo la Madonna A me non piace parlare di violenza islamica, e mi sono dimenticato dello scalino… Ero perché tutti i giorni quando sfoglio i giornali con il turibolo in mano… Quando ho sentito vedo violenze, qui in Italia: quello che uccide che cadevo, mi sono lasciato cadere e questo la fidanzata, un altro che uccide la suocera… E mi ha salvato, perché se io avessi fatto questi sono violenti cattolici battezzati! Sono resistenza, avrei avuto conseguenze. Niente. violenti cattolici… Se io parlassi di violenza Sto benissimo. islamica, dovrei parlare anche di violenza La seconda era? Venezuela. Io ho avuto due cattolica. Non tutti gli islamici sono violenti; anni fa un incontro con il presidente Maduro, non tutti i cattolici sono violenti. È come una molto molto positivo. Poi lui ha chiesto macedonia, c’è di tutto, ci sono violenti di udienza l’anno scorso: era una domenica, il queste religioni. Una cosa è vera: credo che in giorno dopo l’arrivo da Sarajevo. Ma poi lui ha quasi tutte le religioni ci sia sempre un piccolo cancellato quell’incontro, perché era malato di gruppetto fondamentalista. Fondamentalista. otite e non poteva venire. Poi, dopo questo, Noi ne abbiamo. E quando il fondamentalismo ho lasciato passare del tempo e gli ho scritto arriva a uccidere – ma si può uccidere con la una lettera. Ci sono stati contatti – tu ne hai lingua, e questo lo dice l’apostolo Giacomo menzionato uno – per un eventuale incontro. e non io, e anche col coltello – credo che Sì, con le condizioni che si fanno in questi non sia giusto identificare l’islam con la casi. E si pensa, in questo momento… ma non violenza. Questo non è giusto e non è vero! Ho sono sicuro, e non posso assicurarlo, questo, è avuto un lungo dialogo con il Grande Imam chiaro? Non sono sicuro che nel gruppo della dell’Università di al-Azhar e so cosa pensano mediazione qualcuno… e non so se anche il loro: cercano la pace, l’incontro. Il Nunzio di governo – ma non ne sono sicuro – vuole un un Paese africano mi diceva che nella capitale rappresentante della Santa Sede. Questo fino c’è sempre una coda di gente – è sempre al momento in cui sono partito da Roma. Ma pieno! – alla Porta Santa per il Giubileo: alcuni le cose sono lì. Nel gruppo ci sono Zapatero si accostano ai confessionali, altri ai banchi della Spagna, Torrijos e un altro, e un quarto pregano. Ma la maggioranza va avanti, avanti, si diceva della Santa Sede. Ma di questo non a pregare all’altare della Madonna: questi sono sono sicuro… musulmani che vogliono fare il Giubileo. Sono fratelli. Quando sono stato in Centrafrica sono Padre Lombardi andato da loro e l’imam è anche salito sulla Adesso diamo la parola ad Antoine-Marie papamobile. Si può convivere bene. Ma ci Izoard di Media, della Francia. E sappiamo sono gruppetti fondamentalisti. E mi domando cosa vive la Francia in questi giorni… anche quanti giovani – quanti giovani! – che Antoine-Marie Izoard noi europei abbiamo lasciati vuoti di ideali, Santo Padre, innanzitutto faccio gli auguri a che non hanno lavoro, che vanno alla droga, Lei, a padre Lombardi e anche a padre Spadaro all’alcool… vanno là e si arruolano in gruppi per la festa di Sant’Ignazio. fondamentalisti. Sì, possiamo dire che il La domanda è un po’ più difficile. I cattolici cosiddetto Isis è uno stato islamico che si sono sotto shock – e non solo in Francia – presenta come violento, perché quando ci dopo il barbaro assassinio di padre Jacques fa vedere le sue carte d’identità ci fa vedere Hamel nella sua chiesa, mentre celebrava la come sulla costa libica sgozza gli egiziani, Santa Messa. Quattro giorno fa, qui, Lei ci ha o cose del genere. Ma questo è un gruppetto detto di nuovo che tutte le religioni vogliono fondamentalista, che si chiama Isis. Ma non la pace. Però questo santo prete di 86 anni è si può dire – credo che non sia vero e non sia stato chiaramente ucciso nel nome dell’islam. giusto – che l’islam sia terrorista. Quindi, Santo Padre, ho due brevi domande. Perché Lei, quando parla di questi atti violenti, Antoine-Marie Izoard parla sempre di terroristi ma mai di islam? Una sua iniziativa concreta per contrastare Mai utilizza la parola “islam”. E poi, oltre alle il terrorismo, la violenza… preghiere e al dialogo, che ovviamente sono essenzialissimi, quale iniziativa concreta Lei Papa Francesco può avviare o magari suggerire per contrastare Il terrorismo è dappertutto! Lei pensi al la violenza islamica? Grazie Santità. terrorismo tribale di alcuni Paesi africani… Il 220 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 terrorismo – non so se dirlo, perché è un po’ anche il suo umorismo un po’ britannico: in pericoloso – cresce quando non c’è un’altra tutte le situazioni, anche quelle peggiori. E ne opzione, quando al centro dell’economia abbiamo tanti di esempi. mondiale c’è il dio denaro e non la persona, [rivolto a p. Lombardi] Ovviamente l’uomo e la donna. Questo è già il primo accogliamo con gioia i Suoi successori, due terrorismo. Hai cacciato via la meraviglia bravi giornalisti; ma non dimentichiamo del creato, l’uomo e la donna, e hai messo lì che Lei in più del giornalista era e tutt’ora è il denaro. Questo è terrorismo di base contro prete e anche gesuita. Non mancheremo a tutta l’umanità. Pensiamoci. settembre di festeggiare dignitosamente la Sua partenza per altri servizi, ma vogliamo Padre Lombardi farLe già oggi gli auguri. Un augurio di buona Grazie, Santità. Siccome c’è stato questa festa di Sant’Ignazio e poi di lunga vita, di mattina l’annuncio di Panama come luogo della 100 anni come si dice in Polonia, di servizio prossima Giornata Mondiale della Gioventù, umile. Stolat si dice in Polonia: Stolat padre c’è qui un collega che voleva farLe un piccolo Lombardi! dono per prepararsi a questa Giornata. [L’Osservatore Romano, 1 agosto 2016] Javier Martínez Brocal Santo Padre, ci ha detto prima, nell’incontro 7. Discurso a los participantes en el Capítulo con i volontari, che forse Lei non sarà a general de la Orden de los Frailes Panama. E questo non lo può fare, perché noi Predicadores La aspettiamo in Panama! Ciudad de el Vaticano, Sala Clementina, 04.08.2016

Papa Francesco – in spagnolo Octavo centenario Se io non andrò, ci sarà Pedro! ¡Queridos hermanos y hermanas! Javier Martínez Brocal Noi crediamo che ci sarà Lei! Le porto da Hoy podríamos describir este día como “Un parte dei panamensi due cose: una camicia jesuita entre frailes”: a la mañana con ustedes con il numero 17, che è la Sua data di nascita, y en la tarde en Asís con los franciscanos: e il sombrero che portano i campesinos di entre frailes. Panama… Mi hanno chiesto se lo mette… Se Les doy la bienvenida y agradezco el saludo vuole salutare i panamensi... Grazie! que Fray Bruno Cadoré, Maestro general de la Orden, me ha dirigido en nombre propio y de Papa Francesco – in spagnolo todos los presentes, ya culminando el Capítulo Ai panamensi, tante grazie per questo. Vi general, en Bolonia, donde desean reavivar sus auguro di prepararvi bene, con la stessa forza, raíces junto al sepulcro del santo Fundador. la stessa spiritualità e la stessa profondità con Este año tiene un significado especial para la quale si sono preparati i polacchi, gli abitanti vuestra familia religiosa al cumplirse ocho di Cracovia e tutti i polacchi. siglos desde que el papa Honorio III confirmó la Orden de los Predicadores. Con ocasión Antoine-Marie Izoard del Jubileo que celebran con este motivo, Santità, a nome dei colleghi giornalisti, me uno a ustedes en acción de gracias por perché sono un po’ obbligato a rappresentarli, los abundantes dones recibidos durante este volevo dire due parole anch’io, se mi permette tiempo. Además quiero expresar mi gratitud a Santità, su padre Lombardi, per ringraziarlo. la Orden por su significativo aporte a la Iglesia È impossibile riassumere 10 anni di y la colaboración que, con espíritu de servicio presenza di padre Lombardi in Sala Stampa: fiel, ha mantenido desde sus orígenes hasta el con Papa Benedetto, poi un inedito interregno día de hoy con la Sede Apostólica. e poi la Sua elezione, Santo Padre, e le sorprese Y este octavo centenario nos lleva a hacer successive. Quello che si può certamente dire memoria de hombres y mujeres de fe y letras, è la sua disponibilità costante, l’impegno e la de contemplativos y misioneros, mártires dedizione di padre Lombardi; la sua incredibile y apóstoles de la caridad, que han llevado capacità a rispondere o no alle nostre domande, la caricia y la ternura de Dios por doquier, spesso strane, e questa è anche un’arte. E poi enriqueciendo a la Iglesia y mostrando nuevas E SANCTA SEDE 221 posibilidades para encarnar el Evangelio a muertas, cuando la carne de Cristo sufre». Es través de la predicación, el testimonio y la el cuerpo de Cristo vivo y sufriente, que grita caridad: tres pilares que afianzan el futuro de al predicador y no lo deja tranquilo. El grito de la Orden, manteniendo la frescura del carisma los pobres y los descartados despierta, y hace fundacional. comprender la compasión que Jesús tenía por Dios impulsó a santo Domingo a fundar las gentes (Mt 15,32). una «Orden de Predicadores», siendo la Mirando a nuestro alrededor, comprobamos predicación la misión que Jesús encomendó que el hombre y la mujer de hoy, están a los Apóstoles. Es la Palabra de Dios la sedientos de Dios. Ellos son la carne viva de que quema por dentro e impulsa a salir para Cristo, que grita «tengo sed» de una palabra anunciar a Jesucristo a todos los pueblos auténtica y liberadora, de un gesto fraterno (cf. Mt 28,19-20). El padre Fundador decía: y de ternura. Este grito nos interpela y debe «Primero contemplar y después enseñar». ser el que vertebre la misión y dé vida a las Evangelizados por Dios, para evangelizar. estructuras y programas pastorales. Piensen Sin una fuerte unión personal con él, la en esto cuando reflexionen sobre la necesidad predicación podrá ser muy perfecta, muy de ajustar el organigrama de la Orden, para razonada, incluso admirable, pero no toca el discernir sobre la respuesta que se da a este grito corazón, que es lo que debe cambiar. Es tan de Dios. Cuanto más se salga a saciar la sed imprescindible el estudio serio y asiduo de del prójimo, tanto más seremos predicadores las materias teológicas, como todo lo que de verdad, de esa verdad anunciada por amor y permite aproximarnos a la realidad y poner el misericordia, de la que habla santa Catalina de oído en el pueblo de Dios. El predicador es un Siena (cf. Libro della Divina Dottrina, 35). En contemplativo de la Palabra y también lo es el encuentro con la carne viva de Cristo somos del pueblo, que espera ser comprendido (cf. evangelizados y recobramos la pasión para Evangelii gaudium 154). ser predicadores y testigos de su amor; y nos Transmitir más eficazmente la Palabra de libramos de la peligrosa tentación, tan actual Dios requiere el testimonio: maestros fieles a hoy día, del nosticismo. la verdad y testigos valientes del Evangelio. El Queridos hermanos y hermanas, con un testigo encarna la enseñanza, la hace tangible, corazón agradecido por los bienes recibidos convocadora, y no deja a nadie indiferente; del Señor para vuestro Orden y para la Iglesia, añade a la verdad la alegría del Evangelio, los animo a seguir con alegría el carisma la de saberse amados por Dios y objeto de su inspirado a santo Domingo y que ha sido infinita misericordia (cf. ibíd, 142). vivido con diversos matices por tantos santos Santo Domingo decía a sus seguidores: y santas de la familia dominica. Su ejemplo es «Con los pies descalzos, salgamos a predicar». impulso para afrontar el futuro con esperanza, Nos recuerda el pasaje de la zarza ardiente, sabiendo que Dios siempre renueva todo… y cuando Dios dijo a Moisés: «Quítate las no defrauda. Que Nuestra Madre, la Virgen del sandalias de los pies, pues el sitio que pisas es Rosario, interceda por ustedes y los proteja, terreno sagrado» (Ex 3,5). El buen predicador para que sean predicadores y testigos valientes es consciente de que se mueve en terreno del amor de Dios. Gracias! sagrado, porque la Palabra que lleva consigo es sagrada, y sus destinatarios también lo son. Papa Francisco Los fieles no sólo necesitan recibir la Palabra en su integridad, sino también experimentar [L’Osservatore Romano, 5 agosto 2016] el testimonio de vida de quien predica (cf. Evangelii gaudium 171). Los santos han 8. Meditazione davanti alla Porziuncola logrado abundantes frutos porque, con su vida S. Maria degli Angeli, Porziuncola, 04.08.2016 y su misión, hablan con el lenguaje del corazón, que no conoce barreras y es comprensible por todos. Voglio mandarvi tutti Por último, el predicador y el testigo deben in paradiso! serlo en la caridad. Sin esta, serán discutidos y sospechosos. Santo Domingo tuvo un Mi piace ricordare oggi, cari fratelli e dilema al inicio de su vida, que marcó toda su sorelle, prima di tutto, le parole che, secondo existencia: «Cómo puedo estudiar con pieles un’antica tradizione, san Francesco pronunciò 222 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 proprio qui, davanti a tutto il popolo e ai i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai vescovi: “Voglio mandarvi tutti in paradiso!”. nostri debitori» (Mt 6,12). I debiti sono i nostri Cosa poteva chiedere di più bello il Poverello peccati davanti a Dio, e i nostri debitori sono di Assisi, se non il dono della salvezza, della quelli a cui anche noi dobbiamo perdonare. vita eterna con Dio e della gioia senza fine, Ognuno di noi potrebbe essere quel servo che Gesù ci ha acquistato con la sua morte e della parabola che ha un grande debito risurrezione? da saldare, ma talmente grande che non Il paradiso, d’altronde, che cos’è se non potrebbe mai farcela. Anche noi, quando il mistero di amore che ci lega per sempre a nel confessionale ci mettiamo in ginocchio Dio per contemplarlo senza fine? La Chiesa davanti al sacerdote, non facciamo altro che da sempre professa questa fede quando dice ripetere lo stesso gesto del servo. Diciamo: di credere nella comunione dei santi. Non “Signore, abbi pazienza con me”. Voi avete siamo mai soli nel vivere la fede; ci fanno pensato alcune volte alla pazienza di Dio? Ha compagnia i santi e i beati, anche i nostri cari tanta pazienza. Sappiamo bene, infatti, che che hanno vissuto con semplicità e gioia la siamo pieni di difetti e ricadiamo spesso negli fede e l’hanno testimoniata nella loro vita. C’è stessi peccati. Eppure, Dio non si stanca di un legame invisibile, ma non per questo meno offrire sempre il suo perdono ogni volta che lo reale, che ci fa essere “un solo corpo”, in forza chiediamo. E’ un perdono pieno, totale, con il dell’unico Battesimo ricevuto, animati da “un quale ci dà certezza che, nonostante possiamo solo Spirito” (cfr Ef 4,4). Forse san Francesco, ricadere negli stessi peccati, Lui ha pietà di quando chiedeva a Papa Onorio III il dono noi e non smette di amarci. Come il padrone dell’indulgenza per quanti venivano alla della parabola, Dio si impietosisce, cioè prova Porziuncola, aveva in mente quelle parole di un sentimento di pietà unito alla tenerezza: è Gesù ai discepoli: «Nella casa del Padre mio vi un’espressione per indicare la suamisericordia sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: nei nostri confronti. Il nostro Padre, infatti, si “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò impietosisce sempre quando siamo pentiti, e ci andato e vi avrò preparato un posto, verrò di rimanda a casa con il cuore tranquillo e sereno nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono dicendoci che ci ha condonato ogni cosa e io siate anche voi» (Gv 14,2-3). perdonato tutto. Il perdono di Dio non conosce Quella del perdono è certamente la strada limiti; va oltre ogni nostra immaginazione e maestra da seguire per raggiungere quel posto raggiunge chiunque, nell’intimo del cuore, in Paradiso. E’ difficile perdonare! Quanto riconosce di avere sbagliato e vuole ritornare costa, a noi, perdonare gli altri! Pensiamoci a Lui. Dio guarda al cuore che chiede di essere un po’. E qui alla Porziuncola tutto parla perdonato. di perdono! Che grande regalo ci ha fatto il Il problema, purtroppo, nasce quando Signore insegnandoci a perdonare – o, almeno, noi ci troviamo a confrontarci con un nostro ad avere la volontà di perdonare – per farci fratello che ci ha fatto un piccolo torto. La toccare con mano la misericordia del Padre! reazione che abbiamo ascoltato nella parabola Abbiamo ascoltato la parabola con la quale è molto espressiva: «Lo prese per il collo e lo Gesù ci insegna a perdonare (cfr Mt 18,21- soffocava, dicendo: “Restituisci quello che 35). Perché dovremmo perdonare una persona devi!”» (Mt 18,28). In questa scena troviamo che ci ha fatto del male? Perché noi per primi tutto il dramma dei nostri rapporti umani. siamo stati perdonati, e infinitamente di più. Quando siamo noi in debito con gli altri, Non c’è nessuno fra noi, qui, che non sia pretendiamo la misericordia; quando invece stato perdonato. Ognuno pensi… pensiamo siamo in credito, invochiamo la giustizia! in silenzio le cose brutte che abbiamo fatto e E tutti facciamo così, tutti. Non è questa la come il Signore ci ha perdonato. La parabola reazione del discepolo di Cristo e non può ci dice proprio questo: come Dio perdona noi, essere questo lo stile di vita dei cristiani. Gesù così anche noi dobbiamo perdonare chi ci fa ci insegna a perdonare, e a farlo senza limiti: del male. E’ la carezza del perdono. Il cuore «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta che perdona. Il cuore che perdona accarezza. volte sette» (v. 22). Insomma, quello che ci Tanto lontano da quel gesto: “me la pagherai!” propone è l’amore del Padre, non la nostra Il perdono è un’altra cosa. Precisamente come pretesa di giustizia. Fermarsi a questa, infatti, nella preghiera che Gesù ci ha insegnato, il non ci farebbe riconoscere come discepoli Padre Nostro, quando diciamo: «Rimetti a noi di Cristo, che hanno ottenuto misericordia ai E SANCTA SEDE 223 piedi della Croce solo in forza dell’amore del noi perdoniamo, il Signore ci perdona, e tutti Figlio di Dio. Non dimentichiamo, dunque, noi abbiamo bisogno di perdono. Qualcuno le parole severe con le quali si chiude la non ha bisogno di perdono qui? Alzi la mano! parabola: «Così anche il mio Padre celeste farà Tutti, no? Adesso preghiamo insieme la a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore Madonna e poi vi darò la benedizione. (Recita al vostro fratello» (v. 35). l’Ave Maria, poi la Benedizione). E per favore Cari fratelli e sorelle, il perdono di cui pregate per me! Arrivederci!”. san Francesco si è fatto “canale” qui alla Porziuncola continua a “generare paradiso” [Radio Vaticana] ancora dopo otto secoli. In questo Anno Santo della Misericordia diventa ancora più evidente 2. Sostegno al discernimento dei vescovi come la strada del perdono possa davvero rinnovare la Chiesa e il mondo. Offrire la testimonianza della misericordia nel mondo Un dono fatto di oggi è un compito a cui nessuno di noi a tutta la Chiesa può sottrarsi. Ripeto: offrire la testimonianza della misericordia nel mondo di oggi è un Negli ultimi cinquanta anni, l’esperienza di compito a cui nessuno di noi può sottrarsi. Il lavoro e di servizio della Congregazione per mondo ha bisogno di perdono; troppe persone gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di vivono rinchiuse nel rancore e covano odio, Vita Apostolica, e quella di non poche realtà perché incapaci di perdono, rovinando la vita erette incautamente hanno spinto questo propria e altrui piuttosto che trovare la gioia dicastero a formulare al Papa la richiesta di della serenità e della pace. Chiediamo a san precisare quanto disposto del canone 579 del Francesco che interceda per noi, perché mai Codex iuris canonici. rinunciamo ad essere umili segni di perdono e Il legislatore vi riconosce al vescovo strumenti di misericordia. diocesano la competenza a erigere un Possiamo pregare su questo. Ognuno Istituto nella propria diocesi, a condizione come lo sente. Invito i Frati, i Vescovi ad che sia consultata la Sede Apostolica. Nella andare nei confessionali – anche io ci andrò Costituzione di Leone XIII Conditae a – per essere a disposizione del perdono. Ci Christo (8 dicembre 1900) si consigliava farà bene riceverlo oggi, qui, insieme. Che il agli Ordinari che, prima di fondare un nuovo Signore ci dia la grazia di dire quella parola Istituto, preferissero portare nelle loro Diocesi che il Padre non ci lascia finire, quella che quelli già approvati. Tale criterio restrittivo ha detto il figliol prodigo: “Padre ho peccato era presente anche nelle Normae (28 giugno contro…”, e [il Padre] gli ha tappato la bocca, 1901) della Sacra Congregazione dei Vescovi lo ha abbracciato. Noi incominciamo a parlare, e Regolari, che furono un completamento e Lui ci tapperà la bocca e ci rivestirà… “Ma, della Costituzione apostolica, onde evitare padre, domani ho paura di fare lo stesso…”. l’eccessivo numero di nuovi Istituti. Ma torna! Il Padre sempre guarda la strada, Poiché il loro numero era comunque in guarda, in attesa che torni il figliol prodigo; e sensibile aumento, Pio X, con il motuproprio tutti noi lo siamo. Che il Signore ci dia questa Dei providentis (16 luglio 1906) ha limitato le grazia. facoltà dei Vescovi, esigendo come requisito per l’erezione la licenza scritta della Santa Papa Francesco Sede. Questa prescrizione è stata recepita dal Codice di Diritto Canonico del 1917 ma in Prima di rientrare in Vaticano, il Papa dal sagrato modo molto attenuato perché il canone 492, della Basilica di Santa Maria degli Angeli ha rivolto §1 – del quale il motuproprio Dei providentis questo saluto ai fedeli presenti: è fonte – non prescriveva la licenza scritta ma solo la consultazione della Santa Sede. “Vi ringrazio tanto per la vostra accoglienza Tuttavia, già sotto il vigore del Codice e chiedo al Signore che vi benedica. Vi abrogato si discuteva se tale consultazione ringrazio per questa voglia di essere vicini. E, fosse necessaria ad validitatem. anche, non dimenticatevi: sempre perdonare. La questione del valore giuridico della Sempre! Perdonare dal cuore e se si può prescritta consultazione si è riproposta durante avvicinarsi all’altro, ma perdonare. Perché se la revisione del Codice piano-benedettino, 224 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 senza alcuna particolare innovazione. Come è comprendere i tratti essenziali e le diverse dato leggere negli atti dei lavori di revisione forme di Vita Consacrata, è emerso che in del Codice, nella seduta del 26 febbraio 1979 varie parti della Chiesa sono stati eretti nuovi un Consultore del gruppo di studio De institutis Istituti, alle volte senza reale necessità, senza vitae consecratae ha chiesto quale fosse il capacità formativa, nati deboli e sprovvisti di valore giuridico della prescritta consultazione sufficiente vitalità. della Santa Sede. Il relatore, senza entrare A seguito di ciò, non poche volte nel merito della natura e delle conseguenze questo Dicastero è dovuto intervenire per dell’omissione di detta consultazione, ha accompagnare la crisi di queste realtà sorte semplicemente risposto che la consultazione senza discernimento, o perché divise al loro comportava da parte dei Vescovi e degli Istituti interno per presunte motivazioni carismatiche interessati il dovere di attenersi a quanto la che mascheravano lotte di potere, o per Santa Sede avesse stabilito. problemi di autoritarismo di Fondatori – che, Alla fine la disposizione del canone 492 a volte, si sentono i veri padri e padroni del §1 del Codex Iuris Canonici del 1917 è carisma – nei confronti dei sudditi, o per stata mantenuta al canone 579 del Codice questioni di abusi disciplinari. vigente sotto forma di un vero obbligo da La debolezza di alcuni Istituti, presente parte del vescovo diocesano di consultare la sin dal momento dell’erezione diocesana e Sede Apostolica, mentre era proseguito il non superata nel corso degli anni, ha condotto dibattito in dottrina se tale consultazione fosse questo Dicastero, in forza della competenza necessaria ad validitatem. L’esperienza negli sancita dal canone 584 del Codex Iuris ultimi decenni della Congregazione per gli Canonici, anche alla loro soppressione, con Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita tutti i drammi personali che tale decisione, Apostolica consente di affermare come non dolorosa quanto necessaria, ha provocato. sempre siano state seguite correttamente le Pertanto, la Congregazione per gli Istituti di direttive che il Concilio Ecumenico Vaticano Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, II, nel Decreto Perfectae caritatis (numero 19), fatto tesoro dell’esperienza, ha ritenuto che la ha dato al Vescovo diocesano per l’erezione di normativa di cui al canone 579 – che richiede un nuovo Istituto di Vita Consacrata, direttive la consultazione previa della Sede Apostolica richiamate e implementate dal Documento – fosse da precisare. Mutuae relationes (numeri 12 e 51), con Infatti, ben lungi dalla ratio legis – che l’offerta di criteri più precisi. intendeva la consultazione molto più che un È noto, inoltre, a questo Dicastero quanto, parere ma come un nihil obstat ad erigendum – in merito, è stabilito nel Direttorio per il dopo aver consultato la Sede Apostolica, molti Ministero pastorale dei Vescovi Apostolorum Vescovi diocesani si ritengono totalmente successores (numero 107), soprattutto circa liberi di erigere nuovi Istituti, nonostante le il fatto che spetta al Vescovo diocesano perplessità presentate e/o il giudizio negativo discernere sui nuovi carismi che nascono nella espresso dal Dicastero competente. Inoltre, Diocesi, in modo da accogliere quelli autentici poiché la consultazione per l’erezione di un con gratitudine ed evitare che sorgano Istituti nuovo Istituto di diritto diocesano, secondo superflui e carenti di vigore. Nonostante tali parte della dottrina e anche la prassi di questo disposizioni, in realtà sono stati eretti dai Dicastero, non era considerata ad validitatem, Vescovi diocesani non pochi nuovi Istituti non poche volte era accaduto che detta di Vita Consacrata – soprattutto Istituti consultazione non fosse stata affatto effettuata religiosi – senza adeguato discernimento e da parte del Vescovo interessato. senza osservare le indicazioni offerte dalla Ciò premesso, la Congregazione per gli Chiesa. In effetti, detti Istituti, in quanto non Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita presentavano né originalità di carisma, né Apostolica ha sollecitato al Santo Padre la una specificità propria, né i tratti essenziali precisazione del canone 579 del vigente Codex della consacrazione mediante la professione Iuris Canonici, precisazione che, senza ledere dei Consigli evangelici, né reali possibilità di il munus del Vescovo diocesano relativo al sviluppo, non dovevano essere eretti. discernimento dei nuovi carismi e all’erezione Dalle risultanze delle stesse visite ad di un Istituto di Vita Consacrata nella propria limina, oltre alla marcata sensazione di una diocesi, desse il giusto peso all’intervento certa confusione da parte dei Vescovi nel della Sede Apostolica per evitare che sorgano E SANCTA SEDE 225 incautamente nuovi Istituti di Vita Consacrata A ulteriore riprova del fatto che ogni inutili o sprovvisti di sufficiente originalità e istituto di vita consacrata è, per sua natura, vigore. sempre della Chiesa e per la Chiesa nella sua Nell’udienza concessa il 4 aprile scorso universalità – e che quindi l’intervento della al Cardinale Segretario di Stato, il Papa, Sede Apostolica è più che opportuno – va in merito al canone 579 del Codex Iuris anche considerato che, normalmente, ogni Canonici, ha stabilito che, nell’erezione di Istituto eretto tende a diventare di diritto un Istituto diocesano di Vita Consacrata, la pontificio e che la soppressione di un Istituto consultazione previa della Santa Sede sia da di Vita Consacrata, anche di diritto diocesano, intendersi necessaria ad validitatem, pena spetta unicamente alla suprema autorità della la nullità del decreto di erezione dell’Istituto Chiesa. stesso. Infatti, come ribadito nell’incipit del rescritto dell’11 maggio 2016, ogni Istituto José Rodríguez Carballo di Vita Consacrata è, per sua natura, un dono Arcivescovo Segretario della fatto a tutta la Chiesa e non al servizio del bene Congregazione di una singola Chiesa particolare, e che i suoi per gli Istituti di Vita Consacrata e le membri professano voti pubblici, ovvero in Società di Vita Apostolica nome e per conto di tutta la Chiesa, è opportuno che la Sede apostolica sia chiamata a dare un [L’Osservatore Romano, 8 giugno 2016, giudizio sull’erigendo Istituto. p. 8] 226 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 EX ACTIS MINISTRI GENERALIS

1. Discurso a los hermanos de la Provincia de seguir buscando nuevas formas, a nivel de Arantzazu local y regional, para expresar la vocación Arantzazu, España, 06.05.2016 misionera de “salir” y llevar la Buena Noticia a las nuevas periferias existenciales. Usando Después derramaré mi espíritu sobre todos: las palabras del Documento del Capítulo vuestros hijos e hijas profetizarán, general 2015: “Nuestra llamada a permanecer vuestros ancianos soñarán sueños, abiertos a la esperanza ya ha sido vivida de vuestros jóvenes verán visiones. una manera profética por los Patriarcas, También sobre siervos y siervas especialmente por , quien recibió la derramare’ mi espíritu aquel día promesa cuando ya era viejo,” porque “nada ( 3, 1-2) es imposible para Dios” (nn. 25 y 26). También deseo dar las gracias al Provincial Mis queridos hermanos de la Provincia de y Definitorio, presente y pasado, por los Arantzazu, esfuerzos que ha hecho para asegurar que ¡el Señor os dé su paz! nuestros hermanos ancianos y enfermos reciban atención médica , y para asegurar una Para Fray Antonio Scabio, Definidor calidad de apoyo fraterno a cada uno de ellos. general, y para mí, es de gran alegría estar aquí Ustedes, mis hermanos ancianos y enfermos, con vosotros hoy. La razón que nos congrega sois un gran tesoro de la Orden. Gracias por en esta bella ocasión es unir esfuerzos que vuestra fidelidad a laRegla y vida! nos permitan buscar formas concretas de profundizar nuestra Identidad franciscana, Un mundo, una Iglesia, y una Orden fortalecer el sentido de pertenencia a la sumergida en el remolino de cambios fraternidad universal, soñar sueños, y ampliar acelerados los horizontes de nuestras fronteras mentales y estructurales, para responder a los desafíos del Me han pedido que comparta algunas ideas mundo de hoy. sobre la vida y situación de la Orden, y el En nombre de la Orden, quiero daros papel de los hermanos en el contexto de un las gracias al Ministro provincial, Juan mundo en constante cambio y movimiento, Mari, que celebra su cumpleaños hoy dentro de una Iglesia que se caracteriza (felicidades, Juan Mari), y a la Provincia, también por el cambio y la transición. No por las innumerables y sorprendentes cosas podemos desconocer que el mundo en el cual que habéis hecho, por vuestra fe en Dios y nos encontramos, sea País Vasco, el España, vuestra buena voluntad para ir a más allá el Portugal, el Cuba, el Venezuela, el Tierra de los confines de vuestros conventos y Santa y el cualquier lugar, está enfrentando fronteras geográficas, buscando siempre serios desafíos y experimentando cambios escuchar la voz del Buen Pastor. La historia vertiginosos. de vuestros misioneros tan comprometidos en Dichos cambios traen consigo el desafío las Américas (Cuba, el Caribe, y ) de encontrar o crear nuevos horizontes de y (Corea, Japon) es definitivamente un sentido y ofrecer nuevas alternativas que nos ejemplo de cómo habéis intentado responder permitan reconocer, celebrar y compartir la a esta voz. Agradezco de manera especial presencia y la obra de Dios con todos aquellos vuestro permanente compromiso al ofrecer que nos rodean. Después de todo, “somos lo mejor de vuestros hermanos a la Orden misión para el mundo”, como ha señalado el en los servicios de la Curia general y en la Papa Francisco en su Exhortación Apostólica Universidad de San Antonio. Si bien vuestra Evangelii Gaudium. Sin embargo, el modo capacidad para ofrecer hermanos destinados particular en el cual expresamos esa identidad a los proyectos misioneros ha disminuido por misionera es continuamente re-definido y re- la edad avanzada, esto no os puede retraer configurado por nuestras experiencias de vida 228 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 como Hermanos y Menores en el mundo. en el momento menos de 13.000 (trece mil) Para empezar, me gustaría tomar prestado entre frailes de votos perpetuos y temporales. un concepto importante, o mejor una idea Demográficamente, el crecimiento vocacional espiritual de Ron Rolheiser, miembro de se está presentando en Asia/Oceanía y África, la congregación de los Oblatos de María en Europa del Este y en El Caribe (Haití). En Inmaculada. “Tener fe”, escribe Rolheiser, “es Madagascar, actualmente tenemos más de 90 mirar todo de cara a un horizonte infinito. La frailes en formación inicial. En la República fe no es cuestión de embelesarnos en la certeza Democrática del Congo se creó una nueva de que hay un Dios y que ese Dios nos cuida. Provincia en 2015, con más de 100 frailes en La fe es una forma de ver cosas. Significa un formación inicial en ambas provincias. En cambio de perspectiva, tomar la realidad de Vietnam hay más de 120 frailes en formación nuestras vidas con todo lo que está en ellas…y inicial. En Papua, Nueva Guinea, hay más de colocar esto de cara al horizonte de lo eterno y 25, en una custodia que tiene sólo 22 frailes de lo infinito. Lo que hace la fe es darnos una doble votos solemnes. En Indonesia hay más de 65 perspectiva: Desde los ojos de la fe vemos frailes en formación inicial al igual que Haití una especie de resplandor divino, reluciendo con más de 15 hermanos en formación inicial. dentro de lo ordinario. Cuando somos capaces La Orden gradualmente se está volviendo de ver lo ordinario frente al horizonte de lo más diversa étnicamente hablando. eterno, entonces entendemos que el dedo de Evidenciamos que más y más frailes se Dios, en nuestras vidas, está indicando ese esfuerzan por aprender una y otra lengua horizonte infinito” (Un horizonte infinito, p. común de la Orden (Inglés, Español o Italiano), 9). y por abrir sus entidades locales a la amplia ¡Mirar hacia un horizonte infinito! realidad de la Orden para la colaboración y Considero que esto fue lo que san Francisco otras formas de intercambio. Los hermanos de Asís entendió, de modo gradual pero muy del “sur” están siendo retados, de diversos convencido, en su vida. Su experiencia de modos, a hacer más explícito su compromiso fraternidad no se puso en contra de los límites con los valores del Evangelio, y llamados y la condición de pecado de los hermanos a sumergirse en un serio discernimiento de que Dios había enviado a su vida. Más bien, cara a su raigambre histórica y a la condición llegó a percibir la belleza de la presencia cultural de sus contextos… La inculturación resplandeciente de Dios en las vidas de sus en la Iglesia y en la Orden está lejos de su hermanos, aún cuando ellos hubiesen pecado extinción; es más bien, la ola del futuro para la o fallado, viviendo plenamente los ideales que cual nosotros debemos estar preparados. plasmó posteriormente en su Regla y Vida. Está En las partes tradicionalmente claro, en sus escritos, que Francisco percibió y representativas de la Orden, especialmente en aceptó las limitaciones humanas dentro de su Europa, Sur y Norte América, la Orden se está propia vida, sus propias fallas y pecados, para volviendo “canosa”, se está envejeciendo. Esto luego colocarlas delante del horizonte infinito es una verdad en muchas partes de Arantzazu, de un Dios que es “fuerte, grande, altísimo, España y Portugal, como también en Holanda, omnipotente, todo bien, bien supremo, vivo y Bélgica, Francia, Italia, Inglaterra, los Estados verdadero, que es amor, sabiduría, humildad Unidos, Canadá, México, Perú, Bolivia y y fortaleza” y que perdona todo (Cf. San otros lugares. Sin embargo, hay nuevos signos Francisco, Alabanzas al Dios Altísimo). de esperanza en estas partes de la Orden. Por ejemplo, en Holanda han surgido vocaciones El estado de la Orden en 2016 después de más de 25 años de aridez vocacional. Francia también ha evidenciado ¿Cuál es el estado actual de la Orden pequeños signos de nueva esperanza. y cuál es nuestro futuro? Numéricamente nuestra Orden continúa disminuyendo, Una Orden cada vez más pobre especialmente en las zonas tradicionales del y todavía más rica “Norte”, particularmente en Europa Central y Occidental, Norte América (EE.UU., Canadá La Orden es mucho más pobre y México), Oceanía, e incluso algunos lugares económicamente que en el reciente pasado. del “Sur” como América Latina (Chile, Parte de esta situación se debe a una serie de Argentina, Brasil, Colombia, etc.). Somos, conspicuas decisiones en inversiones que le han EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 229 costado mucho a la Orden. La actual situación alternativos para necesidades que tienen que ver financiera nos corrobora que perdimos con la misión, evangelización y formación de aproximadamente 20.000.000 (veinte millones la Orden, con resultados significativos. El año de Euros), que tenemos deudas externas con pasado, estos esfuerzos se vieron cristalizados los bancos de XXX millones, una reducción en un ingreso por mas de 2.000.000 de euros, de XXX (diez millones de Euros – Septiembre que fueron inmediatamente destinados para de 2014 las deudas fueron XXX), y otras actividades de Misión y Formación en el “sur” deudas de mas de XXX internas que debemos de la Orden. afrontar. Hemos dado pasos significativos en la reestructuración de nuestro sistema financiero. Otros aspectos y desafíos Estamos trabajando con expertos en leyes financieras para ver cómo podríamos reparar Hay una serie de desafíos que la Orden está la deuda que contrajimos con varios bancos, enfrentando, que deben ser tratados seriamente causada por proyectos de construcción que se y con mucho discernimiento, y que requerirán iniciaron en Roma entre el 2003 y el 2010 (por del tiempo y disponibilidad de parte de los ejemplo: La Curia general, el Auditorio del Provinciales y sus Definitorios. Entre estos Antoniano y el Hotel “El Cántico”). serios desafíos se encuentran: La Comisión Económica Internacional 1. Una crisis profunda manifestada en la Ad Hoc preparó 4 planteamientos posibles falta de confianza en los demás hermanos, para ayudarnos a superar la actual crisis producida por muchas causas, que genera económicos. Esto incluye: (1) Pedir préstamos un ambiente nada saludable a nivel humano a otras Congregaciones Religiosas con una tasa y fraterno. de interés más baja que la de los bancos, por un 2. Fraternidad vista como el “Hotel San término de 25 años; (2) Pedir a las Provincias Francisco,” donde no existe una verdadera y Custodias de la Orden saldar las deudas calidad de vida compartida, donde algunos que aún tienen; (3) Invitar a las Provincias y de los hermanos van y vienen sin cuidar del Custodias a prestar dinero a la Curia a una tasa otro y donde nadie se atreve a confrontar a de interés del 1,0% o 1,5% per annum por 25 otro (laissez-faire). Esta situación no sólo años (internalización de las deudas dentro de tiene graves consecuencias para la vida de la misma Orden) ofreciendo el estado real de los hermanos, sino también para cualquier las propiedades de la Curia como una garantía; esperanza de futuras vocaciones. Nadie y/o (4) vender algunos edificios intitulados a quiere unirse a la Orden con el fin de vivir la Curia como Grottaferata, Hotel el Cántico, en régimen de aislamiento en un convento. y si fuera necesario, la Curia general, usando 3. Un vacío Espiritual muy profundo, y todas las medidas necesarias para pagar las además grave, que provoca en los hermanos deudas. El Ecónomo general está preparando serias dificultades para restablecer su un documento en el cual explicará estos cuatro relación con Dios. Este mismo fenómeno posibles modelos para ayudar a que la Curia ha sido identificado en el espectro de la vida general supere esta situación económica tan consagrada en la Iglesia. La ausencia de difícil. una profunda vida espiritual juega un papel El debilitamiento de nuestra fuerza central en la decisión de los hermanos de financiera se debe también a cambios abandonar la Orden y la vida religiosa. demográficos, con más hermanos que viven en 4. Una vida llena de trabajo, donde los países y regiones con altos índices de pobreza. hermanos viven corriendo en medio del Como las Provincias que han ofrecido de sus cansancio físico, mental y espiritual. Pero fondos para la Curia general, la Evangelización se carece de estructuras suficientes para Misionera y la Formación de Estudios están en ayudar a los hermanos a manejar sus vidas continua disminución, es claro que las fuentes (activismo). de ingresos para apoyar estas obras también 5. Crisis vocacional que difícilmente se puede están disminuyendo. Cada año casi el 18% identificar, pero más difícil aún es ofrecer de los ingresos proyectados del sistema fiscal un acompañamiento cuando muchos de nunca llega. La oficina de Desarrollo en Curia aquellos que entran en serias crisis no hacen y el Secretariado general para las Misiones en el intento por trabajar sus problemas con la Waterford, Wisconsin, USA están uniendo ayuda de los Hermanos de la Orden (Más esfuerzos para identificar fuentes de ingresos o menos 65 hermanos abandonan la Orden 230 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

cada año). franciscana intelectual revela cuán 6. Una crisis muy grave de identidad de ser influyentes han sido los frailes, en los hermano y menor, con graves consecuencias siglos pasados, dentro de las áreas del saber sobre la vida del fraile laico en la Orden. Esta humano. crisis no es uno de los hermanos laicos, per A esta lista puedo agregar una fuerte se, sino un problema en una Iglesia que se ha amenaza: la pérdida de nuestra presencia vuelto profundamente clerical, en muchos franciscana en algunos países donde los frailes aspectos negativos. La situación actual es franciscanos han sido grandemente apreciados como resultado de muchos factores que y tal pérdida tendría serias consecuencias en hunden sus raíces en las actuales visiones la vida de la Iglesia local. Hablo de un país de la Iglesia, y el modo como se desarrollan muy concreto en el Caribe, me refiero a Cuba. los apostolados o servicios dentro de Actualmente tenemos en Cuba 3 frailes de la misma, en las culturas particulares y votos solemnes y 2 de votos temporales. Hay en la Orden (ejemplo: los programas de otros 2 que viven en los Estados Unidos y 2 de formación inicial, en el lenguaje, y en las formación inicial en República Dominicana. estructuras apostólicas y misioneras). Le Yo le pediría muy fraternalmente a la toda ha sido enviada una carta al Papa Francisco la Orden que emprenda una seria revisión en la que se le pide revisar la postura de de cómo, al lado del Definitorio general, la Iglesia en relación con aquellos Oficios podríamos responder a la urgente necesidad de Ordinario en la Orden, por todos los de identificar, preparar y enviar hermanos a frailes, incluyendo los hermanos Laicos… Cuba para apoyar las actividades pastorales Como Hermanos Menores podemos y existentes, y crear nuevas vías para la debemos seguir trabajando fuertemente por evangelización en el contexto de una Cuba combatir el clericalismo en la Orden, entre descristianizada. los hermanos sacerdotes y seguramente Asimismo, estamos enfrentándonos a también entre los hermanos laicos. grandes desafíos con los Vicariatos que has sido 7. Serias diferencias en el modo como los confiados por la Iglesia a la Orden. En diálogo hermanos han asimilado la “imagen de con la Congregación para la Evangelización de Dios”, la naturaleza de la Iglesia, lo los Pueblo (ex Propaganda Fidei), es claro que que significa verdaderamente la Vida ellos no nos van a dar respuestas sobre cómo Franciscana y los desafíos que presentan las vamos a continuar apoyando estas entidades, sociedades cambiantes con sus imparables y la Orden debe asumir estas presencias en cambios. Vicariatos establecido en países como Perú, 8. La necesidad, por un lado, de emprender un Bolivia, Colombia, Libia, Marruecos, Yibuti, serio análisis sobre la calidad de nuestra entre otros…No podemos continuar con las vida, fraternidad y misión; y por otro, de prácticas actuales, con un énfasis exclusivo conducir a un proceso de reestructuración en el trabajo pastoral y social, en detrimento que involucre a todos los hermanos y que de nuestra identidad franciscana…Debemos se focalice en lo esencial de nuestra vida imaginar o inventar un plan global/regional como Frailes y Menores (Las Prioridades, por los Vicariatos. los Siete valores de las nuevas formas de Vida y Misión – cf. Ite, Nuntiate 2014, pp. Crisis de Fe, Esperanza y Amor 30-31), que incluya la buena voluntad de en nuestras Fraternidades ejecutar cambios radicales en el ‘dónde’ y ‘cómo’ estamos viviendo, llegando incluso, Nosotros, Hermanos Menores, no siempre si es necesario, a reducir el número de actuamos como si nuestras vidas, nuestras obligaciones de naturaleza pastoral y social fraternidades, nuestra Iglesia y el mundo con el fin de garantizar una calidad de vida que nos rodea, pertenecieran a Dios y fueran en fraternidad y misión. bendecidas y guiadas por el Espíritu Santo. 9. La Orden se encuentra también en una Más bien, tendemos a apropiarnos de las dramática caída intelectual, con pocos cosas, de la gente, incluso de los roles y títulos, hermanos que desean o son capaces de comportándonos como si fuésemos los únicos perseguir estudios de especialización para que podemos gestionar, pretendiendo ejercitar poder tomar parte en el serio y sostenible la suma autoridad sobre estas realidades. diálogo con el mundo…Nuestra tradición EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 231

Esto se expresa en pequeñas cosas: cuando Francisco nos dijo el 26 de mayo de 2015: pretendemos controlar las vidas de nuestros “Habéis heredado una autoridad en el pueblo hermanos en la fraternidad; cuando queremos de Dios con la minoridad, con la fraternidad, imponer nuestras ideas o incluso nuestras con la mansedumbre, con la humildad, con ideologías sobre los otros, y sobre el pueblo la pobreza. Por favor, ¡conservadla! ¡No la de Dios a quien nosotros estamos llamados a Perdáis! El Pueblo os quiere, os ama”. servir;…cuando nos eternizamos en lugares o Uno de los elementos mas difíciles de mi servicios, como si la gente no pudiera vivir o servicio como Ministro y siervo es la distancia funcionar sin nosotros o sin nuestra presencia que existe con los pobres. No puedo invitar a [El cuarto voto: Stabilitas]; de este modo, nos los hermanos a tomar una actitud de comunión privamos de aquella acción de Espíritu de con los pobres si yo no tengo una comunión con Dios, que podría desafiarnos y provocar un ellos. Por esta razón, este verano en un país de movimiento hacia las periferias donde Dios Latinoamérica por un mes, y buscaré trabajar quiere que comencemos algo enteramente fuertemente mi pobre Español viviendo entre nuevo; o cuando albergamos resentimientos, los pobres, con los frailes. malos recuerdos y pasados dolorosos, Los hermanos en la Orden, comenzando resistiéndonos al perdón de aquellos que por el Ministro general y llegando a cada nos hicieron el mal y reteniéndolos como uno de los hermanos, estamos invitados a prisioneros en nuestras mentes, corazones y abandonar la tentación de cualquier posesión, cuerpos. la tentación de controlar, de dejarnos seducir Muchos de estos elementos fueron por las cosas materiales o dejarnos sepultar en mencionados en el Capítulo general de 2015. un mundo virtual. Dios nos está desafiando por Los que estuvisteis presentes recordaréis las medio de la realidad de los pobres de nuestro dificultades que surgieron cuando los hermanos mundo y, de modo especial, por el ejemplo y en Europa tuvieron que enfrentar la realidad las palabras del Papa Jesuita quien se atrevió de la disminución numérica y la invitación a a asumir el nombre de san Francisco de Asís reducir a uno, el número de definidores por como su “patrón” para llegar a ser lo que Europa. Esto produjo una gran crisis. Cuán nosotros decimos ser: los anawim de Dios… difícil es reconocer y aceptar los nuevos Asistimos a una importante transición en signos de un Dios que habla, especialmente la historia humana: Nuevos desafíos que cuando nos invita a abandonar para abrazar enfrenta la Orden de Hermanos Menores. la metanoia o conversión, para acoger con fe Comienzo esta reflexión con una referencia el sentido de “pérdida” de influencia y poder al Documento del Capítulo General de 2015 político dentro de nuestra Orden. De hecho, ha que menciona “importantes momentos de sido muy difícil para los hermanos en algunas transición en la historia humana”, ante los partes de Europa, reconocer que el rostro de cuales nosotros nos encontramos. En el la Orden está cambiando, que nosotros como Documento Final del Capítulo, algunos de la Iglesia, estamos llegando a ser distintos, estos desafíos incluyen: y que nos estamos moviendo desde el Norte • Una revolución económica atada a la hacia el Sur, desde un mundo que ha sido muy globalización. conocido y familiar y, que de algún modo, es • La revolución digital. inconmovible e inflexible, a un mundo que • Una revolución bio-tecnológica con serias aún no ha nacido completamente y que está implicaciones para la naturaleza y los todavía en gestación, por ende, más allá de ambientes humanos. nuestro control. • Nuevas formas de pobreza crónica y Otra área de gran desafío para nosotros hoy deshumanizante y la cruda realidad del es la importancia de un tema central como desempleo. la pobreza y la simplicidad de vida, signos • La globalización de la violencia y sus permanentes de fidelidad a la vivencia de consecuencias. nuestra vocación Evangélica. Hoy más que • Movimientos globales de migrantes que nunca, la Orden tiene la necesidad de voces están teniendo un impacto directo sobre proféticas y testigos que sean capaces de muchos países en Europa, y también intuir con agudeza “lo infinito” en lo finito, en España: en 2014 hubo 60 millones capaces de entender que “tener” o “poseer” de refugiados y personas internamente no es lo mismo que “ser”. Como el Papa desplazadas, una de cada 122 personas en 232 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

el planeta. buena voluntad del trabajo armonioso con • La negativa contribución humana al aquellos que son creyentes para realizar un calentamiento global, destrucción de selvas bien común. [cf. Evangelii gaudium, 238- y biodiversidad, y la contaminación de la 258, especialmente 244)…por ejemplo atmósfera. las relaciones que Papa Francisco tiene .... Lo que no es claro aún es el modo como con el Patriarca Bartolomé, con el rabino nosotros, Hermanos y menores en el mundo Abraham Skorka, y el Musulmán Omar de hoy, responderemos a estos serios desafíos. Abboud de Buenos Aires, etc… ¿Nos vamos a tomar el tiempo que sea necesario 4. Un Dios que trabaja desde afuera hacia para profundizar nuestro conocimiento en adentro y de abajo hacia arriba, y una los valores del Evangelio y así sostener Iglesia que es misión, que sale al encuentro nuestra forma de vida?... ¿Permitiremos que del pueblo de Dios donde sea. Esto se hace estos desafíos despierten en nosotros nuevos más evidente en la predicación, los escritos deseos de emprender el camino de penitencia y la vida ejemplar del Cardenal Bergoglio / como lo propuso san Francisco de Asís y Papa Francisco quien ha tomado decisiones sus primitivos compañeros, simplificando determinantes en su propia vida para vivir nuestros estilos de vida, creando al interior de sencillamente, permitiendo que el pobre lo nuestras fraternidades “oasis” de misericordia, toque y que él pueda tocar al pobre. reconciliación, diálogo auténtico y encuentro? 5. Un Dios que no busca el poder sino que prefiere la humildad, que no cree en la Ver el mundo desde la periferia: formalidad sino que busca la simplicidad, Desarrollo de una nueva hermenéutica accesibilidad y el compartir los roles de para la vida franciscana en el mundo de hoy autoridad donde se refleje el mutuo respeto, la promoción de la co-responsabilidad y el El Papa Francisco está desempeñando un desarrollo de la colegialidad como modelo rol importante al pretender dar forma al modo de autoridad en servicio. como la Iglesia se debe proyectar en el mundo 6. Un Dios a quien no le preocupa ensuciarse de cara a su situación actual y los futuros para entrar en medio de la tragedia desafíos que confrontan a la humanidad, humana, en la vida de cada persona, especialmente los pobres y marginados como en el sufrimiento del universo creado y también el tema de nuestra Casa Común. para ofrecer una voz a aquellos que están Demos un vistazo brevemente a algunos temas sufriendo, y al planeta que está afligido. importantes que salen del corazón del Papa Todos nosotros recordamos su famoso Jesuita Argentino, con un marcado acento sermón donde él invitaba a los pastores a de espiritualidad franciscana, temas que conocer el olor de sus ovejas. indudablemente entran en directa relación con 7. El Dios de la hospitalidad, el cual acoge a nuestra espiritualidad. todas las víctimas que huyen de la violencia 1. Un Dios que es todo misericordioso y que y de las amenazas de muerte (Siria, Libia, no juzga: El año jubilar de la misericordia partes del África subsahariana, del América es un llamado para que la Iglesia emprenda Latina, etc.). Personas que huyen a lugares la misión de la misericordia para todas las donde eventualmente podrían encontrar gentes… descanso, nuevas oportunidades para vivir 2. Un Dios que presta un especial interés y en libertad y buscar una vida digna de seres cuidado por los pobres, los marginados, humanos. aquellos que sufren diversas formas de 8. Un Dios que esta invitando a toda la violencia en el plano político, económico, humanidad a vivir la fraternidad universal, cultural y otros sistemas que deshumanizan juntos con la naturaleza, la Casa Común. y arrebatan a la gente su capacidad de vivir El Papa invita a toda la humanidad a crear en la libertad de los hijos de Dios. (cf. condiciones con el fin de realizar una Evangelii gaudium 49; 176-221). auténtica fraternidad universal, junto con 3. Un Dios que busca derribar los muros que toda la creación, viviendo en una nueva nos separan a unos de otros, muros que han ‘ecología’, arraigado en las tradiciones sido construidos dentro del Cristianismo, bíblicas, en las enseñanzas sociales de la entre Cristianismo y otras religiones, y Iglesia, y por el bien de las generaciones aquellos muros que separan a la gente de actuales y futuras, especialmente a los EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 233

pobres, y a la creación (Laudato Si’). de Jesucristo como un testimonio de vida y fraternidad, donde Provincias y Custodias Elementos de una hermenéutica franciscana estarán felices de sacrificar lo mejor de para la vivencia del Evangelio en el siglo sus miembros, permitiéndoles ir más allá XXI de sus fronteras y desarrollando nuevas formas de vivir los valores franciscanos Los temas clave del pontificado del Papa en cada fraternidad (cf. Ite, Nuntiate). Francisco, que ya habían sido enunciados en los Os exhortaría, amados hermanos de la documentos del Concilio Vaticano Segundo, y Provincia de Arantzazu, a explorar fuera de que vienen retomados en su predicación, sus las fronteras encontradas en vuestros límites escritos, y los modos de proceder y dirigir la geográficos, rehusándolos a encerraros Iglesia, conforman los elementos centrales en una vida conventual hermética y a de lo que yo podría sugerir como parte de continuar ayudando a las nuevas entidades una nueva hermenéutica franciscana para emergentes de la Orden que son ricas la vivencia del Evangelio en el siglo XXI en recursos humanos pero carentes de (veintiuno). Dentro de estos temas o elementos recursos económicos necesarios; de este centrales puedo incluir los siguientes: modo, apoyaréis una nueva etapa de la 1. Una Orden de hermanos que buscan evangelización misionera. renovar cada día su relación personal con 5. Una Orden profundamente comprometida Jesucristo, y permitirle que inunde sus vidas en combatir toda forma de pecado social –nuestras vidas- con misericordia, perdón, (San Juan Pablo ii, Reconciliación y aceptación, amor y alegría…La crisis de Penitencia, n. 16), comprometida con humanidad y de fe en nuestra vida fraterna los valores transversales de justicia, paz, y en el servicio de la autoridad exige que integridad de la creación y reconciliación. nosotros profundicemos urgentemente 6. Una Orden que demuestra los valores nuestra relación con Dios, permitiéndole bíblicos y franciscanos de la transparencia que vuelva a ser el centro de nuestras vidas, ética del uso del dinero. El pequeño folleto, de nuestras actividades y de nuestro servicio La Administración Franciscana de la de autoridad y animación. Tenemos también Economía (, 2014), ofrece una clara y que buscar la reconciliación entre nosotros fresca visión sobre cómo nosotros debemos mismos con un espíritu de renovación. hacer uso de los recursos que por gracia 2. Una Orden que busca el camino de la de Dios son colocados delante de nuestros fraternidad, la minoridad y simplicidad de ojos. Tenemos también la tarea de ayudar vida, abrazando el valor evangélico de vivir a los hermanos a redescubrir “la gracia sin nada propio, siendo verdaderamente del trabajo humano,” con nuestras manos, libres y siendo amigos y hermanos para los incluso con ovejas y vacas (como fray pobres y marginados, para los refugiados, Nicolas). para las víctimas de tráfico de personas 7. Una Orden cuyos miembros a nivel de y toda forma de violencia, injusticia y conferencias, y entre provincias y custodias, deshumanización. están comprometidos con la búsqueda de un 3. Una Orden caracterizada por un espíritu camino de colaboración inter-conferencia, del diálogo en todas la áreas de la vida, inter-provincia e inter-entidad, de manera tanto entre los hermanos como también seria, progresiva e intensa. Cuando hablo entre las instituciones y pueblos, que de colaboración, me refiero a la promoción promueve los valores del Reino de Dios, de una visión renovada, motivación, que vive el sueño de la reunificación de las esperanza y alegría, y a re-descubrir nuestra Iglesias Cristianas con mayor proximidad vocación e identidad comunes. Espero que y un sentido de hermandad compartida con seamos capaces de crear nuevos métodos aquellos que creen y los que no. Nosotros, que nos permitan trabajar estrechamente frailes menores, ¿estamos preparados para unidos, la Curia general, las conferencias ser agentes de diálogo? y las entidades se sientes desafiadas y 4. Una Orden caracterizada por un renovado motivadas para alcanzar este fin. espíritu misionero franciscano, donde los 8. Una Orden que reconoce la dignidad hermanos se sienten convencidos por Cristo bautismal de los laicos, que dedica para salir juntos a compartir la buena noticia gran parte de sus recursos – humanos y 234 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

económicos- en preparar laicos para liderar En junio de 2018 tendremos el encuentro la Iglesia y que participa en la transformación del Consejo Plenario de la Orden en África. eclesial que propone el Papa Francisco Invito a cada miembro de la Provincia de en la Exhortación Apostólica Evangelii Arantzazu a participar de la reflexión sobre Gaudium. Necesitamos con urgencia temas que atañen a la Orden hoy y en el futuro. analizar seriamente nuestros programas de Uno de los temas potenciales que surgieron formación inicial, especialmente aquellos en las discusiones en Madrid se centra en el que están orientados a la preparación desarrollo de un nuevo sentido y la práctica de los futuros sacerdotes franciscanos. de la solidaridad dentro de la Orden, que Pareciera que los métodos usados hasta involucra recursos humanos y materiales que ahora regulan la forma en que realizamos son compartidos e intercambiados. También, nuestras actividades pastorales y otros, pero invito a todas la entidades a profundizar dejan poco espacio para la participación sobre el documento Ite, Nuntiate, Las nuevas de los hermanos laicos conocidos formas de vida y misión en la Orden, con tradicionalmente con el nombre de “legos”. el fin de una mas profunda y existencial No podemos negar que el clericalismo, en redimensionamiento de la vida espiritual, sus múltiples formas, ejerce una mayor fraterna, y misionera, y de las estructuras que influencia sobre la vida de la Orden. no pueden estar en el centro de nuestra vida. 9. Una Orden que nutre la esperanza y el Por ultimo, invito a las entidades a dinamizar sueño que “todos sean uno”, según el la participación en la creación del futuro de cual las tres ramas de la primera Orden la Orden, y no acomodarnos a las situaciones – OFM, OFM Conventuales, OFM actuales que nos exigen una metanoia del Capuchinos- puedan comenzar un proceso corazón y de la mente. de diálogo, intercambio, colaboración, emprendimiento e itinerarios espirituales A modo de Conclusión y fraternos que permitan crear las condiciones para la re-unificación de las El escritor Morris West, en el libro Los tres Órdenes en una Orden de Frailes payasos de Dios, nos dice: “Una vez que tu Menores. La Pontifica Universidad aceptas la existencia de Dios – aunque lo Antonianum, el Seraphicum y el Instituto definas, aunque expliques tu relación con él- Franciscano de Espiritualidad, llegarán a ser permanecerás para siempre cautivado por su una única Universidad Franciscana en 2018. presencia en el centro de todo”. Hay también un itinerario de tres años para Mis hermanos, es mi deseo más profundo trazar un camino hacia un nuevo futuro que que aceptéis la existencia de Dios. Tal vez va a comprometer las Tres Órdenes – OFM, resulte un poco gracioso que yo diga esto a OFM Conventuales, OFM Capuchinos unos religiosos consagrados, frailes menores; y la Tercera Orden Regular. Este año, pero esto nunca se puede dar por descontado. buscaremos una vía de reconciliación a la Por esta razón, debemos dejar que Dios sea el luz del Octavo Centenario del Perdón de centro de nuestras vidas, el centro de nuestra Asís. En 2017, conmemoraremos el Quinto Orden, el centro de nuestra vida fraterna, Centenario de la Bula Papal Ite Vos (1517) el centro de nuestra actividad misionera y haciendo una re-lectura de los elementos pastoral y el centro de nuestros programas de que históricamente nos dividieron con la formación permanente e inicial. Mi gran deseo esperanza de superar las divisiones y las para vosotros y para cada uno de los hermanos heridas históricas. En 2018, consideraremos de la Orden es que vuestra fe en Dios pueda la unificación de la Universidad Franciscana abriros a la posibilidad de que Dios llegue a en Roma, y contemplaremos también otras ser en verdad, el centro de vuestras vidas. Por iniciativas para la creación de fraternidades favor, pedid para que Dios sea y permanezca en misión inter-obediencial (ej. En Tierra en el centro de mi vida como vuestro Ministro Santa, a Bruselas, etc., y en la región de general y Siervo, en el centro del trabajo de Amazonia en Ecuador). los Definidores generales y de todos los que ejercen algún tipo de autoridad de servicio y animación. Consejo Plenario de la Orden, 2018 Tenemos muchos desafíos serios para enfrentar. Lo haremos juntos como miembros EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 235 de un fraternidad universal, compartiendo Tutti noi ieri abbiamo celebrato la una identidad y visión comunes. El Señor Pentecoste ed è in relazione a questa festa nos conduzca hacia la renovación de nuestro che voi, sensibili all’insegnamento di san Carisma, de nuestro compromiso personal Francesco, avete voluto iniziare oggi questo y comunitario, de nuestra vida fraterna y Capitolo che dà inizio alla nuova Provincia nuestras actividades misioneras, por la causa di sant’Antonio. Si tratta di una scelta che ci de nuestros hermanos y hermanas, y por esorta a restare attenti alla voce dello Spirito, nuestra Casa Común, el planeta y el universo. come ieri Gesù ci ha invitato a fare, nel El Señor os bendiga a todos y cada uno de vangelo che abbiamo ascoltato, dicendoci: vosotros! «Il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre “Comencemos, hermanos, porque poco o manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni nada hemos hecho”. cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto». Muchas gracias por vuestro compromiso! Nella fede in queste parole del Signore vogliamo disporci ad accogliere ancora il dono Fr. Michael A. Perry, OFM dello Spirito, oggi e nei prossimi giorni, e a Ministro general lasciarci ammaestrare da lui, che sa insegnarci ogni cosa. Gesù ci indica in maniera efficace come avviene questo insegnamento da parte 2. Discorso in occasione dell’erezione della dello Spirito, specificando: «e vi ricorderà tutto nuova Provincia di Sant’Antonio dei ciò che io vi ho detto». L’azione dello Spirito Frati Minori non è alternativa a quella di Gesù: egli non ci Padova 16 maggio 2016 insegna qualcosa di diverso da quanto Gesù ha detto, non propone nuove rivelazioni e non Carissimi fratelli, aggiunge strane indicazioni a quanto troviamo il Signore vi dia pace! nel Vangelo. Piuttosto, lo Spirito ci aiuta ad intendere in maniera sempre più profonda Saluto con affetto fraterno tutti e ciascuno, e più vera le parole di Gesù, illuminandoci in modo particolare il mio Delegato Fr. sul loro significato, mostrandoci come esse Massimo Fusarelli e il Ministro provinciale interpretano la nostra vita e aiutandoci ad Fr. Mario Favretto, il Vicario Fr. Mario intendere come possiamo viverle. Vaccari e i Definitori – Fr. Mauro Galesini, Si tratta di una indicazione preziosa per noi Fr. Enzo Maggioni, Fr. Giampaolo Possenti, francescani, che abbiamo una Regola che inizia Fr. Lorenzo Raniero, Fr. Maggiorino Stoppa, dicendo: «La Regola e vita dei frati minori è Fr. Marco Tomasi, e Fr. Alberto Tosini – che questa: osservare il santo Vangelo», cioè le hanno accolto questo servizio di autorità e parole di Gesù. È lo Spirito santo che ci aiuta animazione per il bene e il fruttuoso cammino ad intendere rettamente quelle parole, perché di tutti Frati. egli “ci ricorda tutto ciò che Gesù ci ha detto”. Con gioia sono tra voi oggi per celebrare la Possiamo dunque dire che l’azione dello nascita della nuova Provincia di sant’Antonio Spirito ci aiuta a vivere la nostra professione, dei Frati Minori. Un giorno importante e cioè ad «osservare la povertà, l’umiltà e il memorabile per la storia delle Province del santo Vangelo che abbiamo fermamente Nord Italia e dell’Ordine, il primo giorno promesso» (Rb 12,4). L’aiuto dello Spirito, di Capitolo di questa nuova Entità affidata infatti, non si ferma al livello della semplice fin da subito alla protezione e alla guida di comprensione intellettuale delle parole di sant’Antonio, all’indomani della Solennità di Gesù, bensì si spinge a quella comprensione Pentecoste. più profonda che avviene mediante la vita, che San Francesco volle che il Capitolo della è la tipica maniera francescana di accogliere Fraternità si svolgesse a Pentecoste, con un la Parola del Signore. Fin dall’inizio della sua suggestivo collegamento tra l’irruzione dello avventura spirituale, quando pregava davanti Spirito Santo che sta a fondamento della al Crocifisso per ottenere la luce, dissipare Chiesa e quell’incontro periodico dei Frati le tenebre del suo cuore e avere «senno e che si ritrovano «per trattare delle cose che cognoscimento», Francesco aveva ben chiaro riguardano Dio», come dice la Regola non che tutto ciò serviva per «fare il tuo santo e bollata a proposito dei Capitoli provinciali verace comandamento», cioè per agire. E (Rnb 18,1). quando nella Regola egli invita tutti noi Frati a 236 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

«desiderare sopra ogni cosa di avere lo Spirito con una rinnovata spinta all’evangelizzazione, del Signore e la sua santa operazione» (Rb diretta soprattutto ai giovani e a coloro che 10,8) ci sta chiaramente dicendo che il dono progressivamente sembrano essere sempre più dello Spirito Santo è sempre legato all’agire, al lontani dal messaggio evangelico. fare penitenza, alla santa operazione. Quello Mossi dunque dallo Spirito che fa nuove Spirito promesso, che «ci ricorda tutto ciò tutte le cose, iniziate un cammino nuovo che Gesù ci ha detto» e dunque ci permette di fratelli carissimi. Il futuro vi viene incontro e intendere le parole di Gesù, lo fa principalmente un orizzonte più grande si apre di fronte a voi. attraverso la “santa operazione” che egli ci L’inizio della nuova Provincia è una ispira e che egli sostiene. grande opportunità che il Signore vi dona. Questo è un messaggio fondamentale per Venite certamente da percorsi e storie che tutti noi e anche per il vostro Capitolo: non caratterizzano ciascuna Provincia però già possiamo fermarci a elaborare teorie, pur condividete un cammino comune, strutturale e belle, o a ribadire principi sacrosanti, perché progettuale, ormai da vari anni: il collegio dei se vogliamo essere francescani dobbiamo Ministri prima e il Consiglio di cooperazione praticare il Vangelo per intenderlo meglio, poi, la formazione iniziale e permanente, la unire continuamente la teoria e la prassi, formazione dei Guardiani, le Assemblee dei partire dalla vita vissuta per illuminarla con le Definitori, incontri vari tra i Frati delle sei parole di Gesù e accogliere le sue parole per Province… Molta strada già avete percorso illuminare la vita vissuta. insieme e una nuova vi attende. È questa la prima indicazione che mi sento Il tema che ha caratterizzato il vostro di suggerirvi: lo stretto collegamento tra vita e cammino di preparazione al Capitolo e quindi Vangelo. Se vi lasciate illuminare dallo Spirito alla costituzione della nuova Provincia è quello del Signore e dalla sua santa operazione, egli dell’Esodo. Un itinerario innanzitutto di fede, vi ricorderà le parole che Gesù ci ha detto e in cui Mosè si è fidato di un Dio che gli ha vi aiuterà a riconoscerle nella vostra vita dato la missione di liberare il suo popolo dalla personale, in quella delle vostre Fraternità schiavitù, conducendolo fuori dall’Egitto, per e anche in quella della gente che vive nelle guidarlo fino alla terra promessa. Un cammino regioni del Nord Italia, dalle quali voi abitato da una promessa e mosso da una provenite. Riconoscere la parola del Signore speranza. Un cammino in cui Dio è sempre nella vita vuol dire essere attenti ai segni dei stato presente presso il suo popolo e non gli ha tempi, capaci di realizzare una lettura profetica mai fatto mancare nulla. della storia del nostro tempo, della storia che Lasciare ciò che si conosce per andare noi, come francescani e come cristiani, stiamo verso una terra nuova, verso una nuova vivendo nel nostro tempo, in questa società vita, si connota sia di sentimenti e desideri complessa. positivi, sia di timori, nostalgie o addirittura Questo ci aiuterà a uscire da una visione paure profonde. Compresa quella di morire o centrata solamente su noi stessi e sui nostri scomparire. problemi (che pure sono veri e fanno parte La scelta che avete fatto, maturata nella della nostra storia contemporanea), per situarci preghiera, nel confronto ampio e a vari livelli, con sguardo più ampio nel mondo di oggi e per caratterizzata da approfondito e costante ripensare la nostra presenza in questo mondo, discernimento, è connotata dalla fede e dal che guardiamo con gli occhi francescani di chi coraggio. Fede perché credete che Dio sta vi riconosce il proprio chiostro. Le parole del guidando e sostenendo i vostri passi, coraggio Signore ci aiutano a interpretare la società e la perché realizzare qualcosa di nuovo e di grande, cultura in cui siamo e insieme ci spingono ad richiede grande cuore e fiducia nel futuro, operare in esse, con la gioia dell’annuncio del ovvero una prospettiva piena di speranza. Il Vangelo. Quella Chiesa in uscita, di cui parla futuro è abitato da Dio, il presente è sostenuto tanto Papa Francesco, quel muoversi «verso le da lui, il passato è testimonianza continua della periferie con la gioia del vangelo» cui ci invita il sua azione viva e misericordiosa in mezzo a nostro ultimo Capitolo generale, sarà possibile noi. Avete progettato e state realizzando il se ci rendiamo disponibili allo Spirito del vostro futuro, non come un azzardo ma come Signore e alla sua santa operazione, collegando un itinerario verso un bene più grande. Non è strettamente lo spirito di orazione e devozione, un azzardo, ma un progetto. Certamente ogni che si nutre di ascolto della parola del Signore, progetto comporta dei rischi che solo fino ad EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 237 un certo punto si possono calcolare. Ma ancora orme del Figlio diletto del Padre. Di lasciarvi il rischio è, per chi crede, una consegna nelle contagiare dalla gioia e dall’amore di Dio mani di Colui che è Signore della storia. Lui per tutti i suoi figli e tutte le sue creature. Di per primo ha rischiato con noi e ciò che lo ha lasciarvi raggiungere della misericordia di Dio convinto quanto alla bontà del rischio, è il suo per poterla offrire a tutti coloro che cercano la amore per noi e la certezza che questo amore riconciliazione e la pace del cuore. ci avrebbe salvati e cambiati secondo il suo Cari fratelli, il Signore vi dona una nuova stesso progetto. possibilità, quella di rinnovare la vostra vita Sì, dei rischi ci sono, ovvero la possibilità affidandovi a colui che ancora vi dice: «le cose di incorrere in esiti non positivi con l’avvio di prima sono passate, ecco ne sono nate di della nuova Provincia. Ad esempio potrebbero nuove» (2Cor 5,17). Con questa disposizione, replicarsi solamente modelli e stili di vita interiore e reciproca, potrete dar vita alla nuova appiattiti, assestati su standard acquisiti e i realtà provinciale guidati da quel criterio ripetitivi senza progettualità né entusiasmo. evangelico per il quale possiamo mettere Potrebbero esserci resistenze ad uscire dai insieme Nova et Vetera, ovvero “custodire” e confini della propria precedente Provincia, “promuovere”, verificare e rilanciare quanto per paura del nuovo o per comodità, sic et ogni singola Provincia porta sullo stesso tavolo simpliciter. Potrebbero essere fatte scelte di dell’unico progetto, con sapiente equilibrio ed ulteriore ridimensionamento solo difendendo insieme con passione e coraggio. “proprietà” e “attività” privatizzate. Potrebbero Novità e continuità potranno così costituire essere tenute di riserva rivendicazioni del i due assi a partire dai quali strutturare il passato e opposizioni al nuovo, appena si progetto di vita della Provincia di sant’Antonio, presentino difficoltà personali, comunitarie o tenendo conto delle radici e guardando al provinciali. Si potrebbe continuare a difendere futuro. Si dovrà dunque tenere alta la qualità presenze sulla base dei precedenti confini, di vita delle presenze di sempre, da scegliere con scarsa disponibilità a uscire verso territori mediante un modo chiaro e condiviso, insieme più poveri e diversi per presenza e impatto all’apertura e alla progettazione di presenze ecclesiale… Non lavorare veramente per nuove e rinnovate, oltre alle che già ci sono. fondere mentalità, stili, pratiche di vita … Ci So che rifletterete sulla possibilità di potremmo dilungare ancora in altri esempi formare una Fraternità di eremo/romitorio, di queste resistenze ma li lascio alla vostra dove sia più visibile il primato dello spirito considerazione e riflessione… Si comprende di orazione e devozione, come ha chiesto il bene che questi rischi dipendono anche da noi. recente Capitolo generale. Vi incoraggio a Potete d’altro canto disporvi alla vita farlo! E ancora vi invito a pensare a luoghi della nuova Provincia decidendo ciascuno dove accogliere e condividere la vita con i di assumersi la responsabilità e la volontà di poveri, non ultimi i migranti e profughi in prepararvi con libertà di cuore a quanto vi questo tempo drammatico. verrà chiesto. Di guardare al futuro nutrendo Una pianta, mentre affonda le sue radici e affetto e stima per una Fraternità che si rafforza fusto e rami, mette anche germogli allarga e a cui affidarvi con tutto il cuore. Di nuovi. Tutto è vita, tutto è grazia! dedicarvi con tutto voi stessi alla missione Si dovrà ancora lavorare molto con la di evangelizzazione che oggi fortemente formazione permanente, favorendo incontri ci interpella come frati minori. Di lasciare che facciano crescere la conoscenza e la trasparire l’intenso sapore e la forte luminosità stima tra i Frati. Sarà importante che la della nostra vocazione, attraverso una vita composizione delle Fraternità avvenga con orante e sobria, radicata in Gesù nostro Frati provenienti dalle varie Province, per Signore e modello. Di andare con gioia verso vivere e testimoniare quella comunione e le periferie, mossi da un amore solidale per unità di cui il mondo ha bisogno e della quale le nuove e antiche povertà che bussano alla cerca testimoni. Le Fraternità interprovinciali nostra porta. Di disporvi con generosità e sono state un primo inizio, ora si deve creare dedizione missionaria a rispondere ancora circolarità e interscambio con cuore generoso a Colui che vi dice: andate in tutto il mondo e disponibile da parte di tutti i Frati, secondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Di le reali possibilità di salute e di età, ma anche lasciarvi purificare, illuminare e accendere secondo il criterio evangelico del lasciare tutto dal fuoco dello Spirito Santo per seguire le per seguire con cuore libero il Signore. 238 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

La formazione permanente non consiste irradiano una testimonianza di vita fraterna» principalmente in attività straordinarie, (p. 30). conferenze, sessioni di studio: queste cose sono La formazione iniziale è ben impostata utili e probabilmente necessarie, ma devono e ciò che deve continuare a crescere è la servire ad arrivare al cuore della formazione consapevolezza e la scelta di diventare permanente, che è la qualità ordinaria della sempre più Fraternità formativa nelle Case nostra vita. Nella vita quotidiana di ogni che accolgono i candidati. L’attenzione alla Fraternità, nei momenti ordinari, che sono la maturazione umana va sempre curata insieme preghiera e il pasto insieme, la ricreazione o a quella spirituale e vocazionale, secondo un i momenti di conversazione tra noi, i Capitoli modello di integrazione che tutti i documenti e i ritiri, le relazioni “normali” con guardiano della Chiesa e dell’Ordine richiamano ormai e confratelli, le attività pastorali: in questi da tanto tempo. momenti si misura la qualità della nostra vita, Non è da trascurare la valorizzazione cioè si misura e si realizza la nostra formazione della cultura e degli studi per essere abili a permanente. dialogare col mondo di oggi per l’annuncio In particolare, l’elemento che forse del Vangelo… Nella vostra nuova Provincia dobbiamo curare di più è quello delle relazioni avete già un significativo centro di studi, fraterne (interpersonali) tra noi. È questo uno l’Istituto di studi ecumenici san Bernardino a dei punti più delicati della nostra vita, secondo Venezia, che approfondisce quella dimensione i risultati dell’indagine – questionario che è ecumenica che è un aspetto importante della stata svolta un paio d’anni fa in tutto l’Ordine nostra ispirazione francescana. Accanto ad con un campione significativo di Frati. In esso, saranno da pensare anche altre maniere, maniera “trasversale”, cioè a proposito di forse meno accademiche ma non meno temi diversi, ritornava questa difficoltà nelle importanti, nelle quali promuovere anche relazioni fraterne, che sono il desiderio l’approfondimento culturale, tanto necessario profondo di tutti noi, ma spesso anche la croce alla vitalità della nostra vocazione. della nostra vita. L’invito che io faccio a me e a Avete scelto come priorità la pastorale tutti voi è quello di lasciare che il balsamo dello giovanile e vocazionale e vi invito a “uscire” Spirito Santo guarisca tante ferite che ancora verso questo mondo che è diventato forse un compromettono le nostre relazioni fraterne. po’ estraneo a noi adulti e che pure ci provoca Solo una guarigione “dall’alto” può risolvere molto. Non si tratta appena di “trovare” certe difficoltà, far cadere certi muri che vocazioni ma di credere che possiamo ancora possono dividerci. Non aspettiamo che incontrare, ascoltare, e accompagnare i siano gli altri a fare il primo passo: cerchiamo giovani di oggi – nel cammino del loro di lasciare che i fratelli, anzitutto quelli con cui esodo – e diventare più contagiosi con la vivo, possano entrare un po’ di più nella mia nostra testimonianza personale e fraterna. In vita. Si tratta di aprire, o almeno socchiudere, particolare sarà importante evitare la “delega” la porta del nostro cuore: se mi apro almeno un della Cura pastorale delle vocazioni ai soli poco al fratello che mi sta accanto e che non incaricati ufficiali, ricordando bene che, come ho scelto, mi accorgerò che si trasforma anche dice la Ratio formationis dell’Ordine, «la la relazione con Dio e che tutto diventa più testimonianza di vita dei Frati è la principale vivo e più bello. Davvero, come ci dice Gesù forza attrattiva per i cristiani in ricerca nel Vangelo, l’amore di Dio e l’amore del vocazionale» (RFF 160)» e anche «la prossimo vanno di pari passo e solo insieme Fraternità provinciale curi che ogni Frate formano il grande comandamento dell’amore, si senta responsabile delle vocazioni» (Ivi che è il segreto e la grazia della nostra vita. 166). Quando si dice “ogni Frate”, vuol Con la forza che deriva da relazioni fraterne dire che ciascuno di noi, e non solo qualche vere e sincere, troveremo una nuova energia responsabile, si deve interrogare su quanto per la nostra evangelizzazione e per la nostra abbiamo a cuore la proposta vocazionale, pastorale: con la forza della Fraternità, anche anche esplicita, là dove noi viviamo. per noi tutto diventa possibile! Vi raccomanda Tra gli ambiti di evangelizzazione vi invito di studiare il sussidio sulle nuove forme di a valorizzare la dimensione missionaria che vita francescana, Ite, Nuntiate (Roma, 2014), tenga aperta la nuova Provincia agli orizzonti per imparare sempre di più come «curare le del mondo e dell’Ordine sparso in tutti i autentiche e profonde relazione fraterne che continenti. Sono da valorizzare anche forme EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 239 di evangelizzazione che facciano “uscire” i provinciali e ai loro Definitori per il servizio Frati verso le comunità cristiane e incontro di governo e animazione svolto con amore e ai “lontani”, insieme alla riqualificazione di generosità per il bene dei Frati e della Chiesa alcune presenze già radicate e da scegliere di queste regioni. Insieme a loro ringrazio tutti in vista del futuro. In questo senso occorre i Frati che a diverso titolo hanno reso possibile continuare a ridimensionare, ma mentre si questo impegnativo cammino con la loro fede, aprono nuove presenze, più adatte all’oggi che la loro preghiera e la loro fraterna e generosa viviamo… laboriosità. L’ambito dell’economia, anche attraverso i Voglio anche ringraziare per il prezioso problemi che la Curia e alcuni altre Province dono di ben 15 Frati che sono a Roma al abbiano attraversato di recente, si manifesta servizio dell’Ordine e i circa 50 missionari sempre più come un luogo molto decisivo che con grande passione per il Vangelo e per i per la qualità della nostra vita evangelica. poveri servono l’Ordine e la Chiesa in diverse Non è importante solo amministrare i beni parti del mondo. ma dobbiamo lavorare di più sul come lo Ringrazio infine l’Altissimo Signore Dio facciamo. In questa materia, tutti dobbiamo che continua a guidare e sostenere i passi rivestirci di umiltà e di riconoscimento della dell’Ordine in questo territorio del Nord Italia nostra distanza da quanto abbiamo professato. invocando su tutti voi la sua benedizione Insieme però decidere di continuare sulla strada con l’intercessione del serafico padre san intrapresa di trasparenza e comunicazione, Francesco e di sant’Antonio. come ha dimostrato il lavoro che avete fatto nel Lo Spirito Santo continui ad illuminarvi e Consiglio di Cooperazione e con gli Economi a condurvi sulle vie di Dio per il bene della e Rappresentanti Legali. Voglio assicurarvi la Chiesa e del mondo. piena collaborazione della Curia generale nel dialogo e nello scambio, affinché possiamo Fr. Michael A. Perry, OFM arrivare a una vera e sana economia, sia a Ministro generale livello provinciale sia generale dell’Ordine. Si, ispirandosi al Documento del Capitolo 3. Omelia nell’Eucaristia per la nascita generale 2015, vi invito, carissimi fratelli, di della nuova Provincia lasciare sviluppare dentro di vostri menti e di Basilica di Sant’Antonio, Padova, 16.05.2016 vostri cuori un spirito nuovo che vi permetterà a rispondere senza esitazione alla chiamata di Cristo ad uscire, ad andare, e ad entrare Carissimi Fratelli e Sorelle profondamente nella vita di Dio e nella vita il Signore vi dia pace. dell’umanità e del creato. «Siamo chiamati ad essere, ancora una volta, ministri della gioia Ci troviamo oggi in questo luogo santo, in del Vangelo; ministri della misericordia di questa meravigliosa Basilica, sotto la guida e la Dio; ad uscire verso le periferie, verso chi sta protezione di Sant’Antonio a cui è dedicata la ai margini, in quei luoghi dove la gente ha più nuova Provincia, a celebrare questa Eucaristia bisogno, sia molto lontano, dall’altra parte del che per tutti noi diviene prolungamento della mondo, sia molto vicino, magari nella strada Pentecoste, rinnovata gioia di un dono che di casa» (CapGen/15 32), magari anche nella supera ogni dono e da cui provengono tutti i stessa Provincia o Fraternità. doni: lo Spirito Santo! È sotto la sua azione che tutte le cose nuove Ringraziamenti hanno inizio, è sotto il suo impulso che tutto si Voglio esprimere tutta la mia riconoscenza muove secondo i progetti di Dio, è grazie alla a Fr. Massimo Fusarelli, che, come mio sua forza che possiamo percorrere le vie che la Delegato per il processo di unificazione Provvidenza divina dispone per noi. e quindi Visitatore delle sei Province, ha È per la sua presenza e azione che tutti noi accompagnato con pazienza, tenacia e oggi siamo qui a celebrare questo nuovo inizio, sapienza questo ultimo il triennio fino ad questa nuova realtà. Lo Spirito ha guidato le oggi e che ancora sarà con voi per portare a nostre vie: la via di ciascuno di noi, la via della compimento tutto l’iter previsto, fino alla nostra vocazione, la storia del nostro Ordine. conclusione del Capitolo e quindi il congresso Ha guidato il cammino delle sei Province per capitolare. La mia gratitudine va ai Ministri convergere insieme a intraprendere nell’unità 240 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 una strada nuova. le sue energie, come predicatore e anche come Una via fraterna e di comunione affinché Ministro provinciale, e qui a Padova dando la riorganizzazione strutturale e giuridica sia l’ultimo glorioso esempio della sua vita di abitata da un rinnovato desiderio di fraternità; santità, in queste stesse regioni ancora molto affinché la ricollocazione nel territorio e la lavoro vi attende. ricomposizione della fraternità, sia abitata Guardiamo al Santo e chiediamogli di dalla gioia di condividere la nostra vocazione ottenerci dal Signore una passione ardente per il evangelica; affinché lo spingerci verso le Vangelo, una vita luminosa che parli di Cristo, periferie dei cuori e dell’esistenza, sia abitato un cuore pieno di carità e di compassione per dalla carità e dalla solidarietà per coloro che i poveri. La nuova Provincia allora sarà una attendono la mano di un amico e il saio di un grande opportunità che il Signore vi dona, per fratello; affinché i nostri cuori e le nostre vite, rinnovare la vostra vita francescana in tutte le siano abitati da Dio e diventino casa che attrae, sue espressioni e potenzialità. luogo che accoglie, rifugio che ristora. Come ai tempi di sant’Antonio anche oggi Amare Dio e osservare la sua parola, Il Signore vi chiama ad una missione urgente, questo fa di noi la sua dimora: “ Se uno mi perché molte sono le derive sociali e morali, ama, osserverà la mia parola e il Padre mio molte le povertà emergenti, molti i deserti lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dell’anima, da cui tanti nostri fratelli e sorelle dimora presso di lui”. L’amore che ci lega alla sono afflitti. Ma sono anche zone di grande Persona di Gesù ci apre ad accogliere l’amore fede e solidità cristiana su cui poter contare per del Padre, ci conduce ad osservare la sua non temere lungo il cammino. Parola e a corrispondere al desiderio di Dio di Vi incoraggio fratelli, come un Padre i suoi abitare in noi, facendo di noi la sua dimora. figli, come Francesco i suoi frati. Se da un lato Anche san Francesco, nella Regola non può albergare nel nostro cuore un senso di bollata, ci invita a questo: “E sempre costruiamo perdita di fronte alle singole Province che non in noi una casa e una dimora permanente a ci sono più, dall’altro accogliete con fiducia lui, che è il Signore Dio onnipotente, Padre e e con gioia la nuova Provincia, perché è la Figlio e Spirito Santo”. missione che il Signore vi affida, e nuove sfide Questo oggi il Signore ci chiede: fai di te si aprono davanti a voi. la mia dimora e fai del mondo la mia casa, I nostri fratelli e sorelle hanno bisogno affinché tutti mi conoscono e mi accolgano. di misericordia, di amore, di compassione, Essere dimora di Dio ci spinge ad uscire di vicinanza, di solidarietà, di fraternità… E per essere Missionari del Vangelo. Gesù che anche noi frati ne abbiamo bisogno. ha dato la sua vita per tutti, ha effuso su di Lo Spirito Santo vuole ricolmarci di doni noi lo Spirito perché andiamo a predicare il e di consolazione: sapienza e intelligenza, Vangelo ad ogni creatura. Quello che oggi il consiglio e fortezza, conoscenza e timore Signore ci dona è un mandato, un rinnovato del Signore. Attraverso noi vuole consolare invio a predicare e testimoniare con la vita che tutti coloro che sono nella afflizione; vuole non c’è altro Dio al di fuori di lui e che solo in illuminare coloro che sono nel buio; vuole Lui c’è salvezza. difendere quelli che sono in pericolo; vuole È l’anelito universale di san Francesco prendersi cura dei miseri e degli umili della che chiede a noi frati di non darci pace finché terra; vuole in tutti rinnovare l’amore per la non ci sia la pace; di non darci tregua finché il vita. Vangelo non sia conosciuto; di non sentirci al Andate in tutto il Nord Italia e nel mondo sicuro mentre tanti nostri fratelli e sorelle sono fratelli e predicate il Vangelo! in pericolo. Lasciatevi riempire dallo Spirito Santo Nel territorio del Nord Italia avete espresso perché, come ci ricorda sant’Antonio, è “il nei secoli, da sant’Antonio ad oggi, una solo che è in grado di riempire l’anima, la ricchezza straordinaria di vita e testimonianze quale non può essere riempita neppure da tutto evangeliche. Godete presso la Chiesa e il l’universo”. popolo di Dio di grande stima e amore. Lo Spirito Santo che riceviamo dal Padre Ovunque vivete e operate, le persone si nel nome di Gesù, vi insegni ogni cosa e vi sentono attratte dalla luce di Cristo. ricordi tutto quello che Gesù vi ha detto. In queste terre che sant’Antonio ha Vieni Spirito Santo, fuoco ardente, vento percorso in lungo e in largo, consumando tutte impetuoso, acqua viva! EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 241

Vieni a rinnovare in noi la gioia del Vangelo lives, have need of continuous ‘revision’, an e della nostra vocazione di Frati Minori! updating and re-actualization of their deeper Vieni Spirito santo! meaning in each generation of Friars. They also require great creativity and persevering Fr. Michael A. Perry, OFM commitment on the part of the brothers of Ministro generale the Order. But more than this, Francis did not want us to repeat simply all that he did. He challenged his brothers as he challenges us 4. Meeting of the Presidents of the today to use our own God-infused creativity Conferences and the Custody of the and commitment to develop new forms for Holy Land with the Minister and the living the radical call of the Gospel life, and General Definitory for making the Son of God present in all Rome, Cura General, 18 maggio 2016 circumstances of our lives, and in the life of the human and natural communities today and tomorrow. This necessarily implies that we Charting a Course must go beyond a simple mimicking of the for the Future words and example of St. Francis. We must invent with one another and for the sake of the Gospel new forms and new structures capable My dear brothers and fellow Ministers, of responding to the urgent needs of our times. may the Lord give you peace! In this way, we might go to the “Peripheries with the Joy of the Gospel,” as brothers and For anyone who has visited Cuba, one of the minors to all. first things that one notices is the remarkable presence of classic American cars from the Building the Future of the Order Together 1950s, which continue to operate more than as Brothers 60 years later. These are a breed of cars that were designed by artists and stylists. They are The motives and goals of our meeting as lower, longer and wider than their predecessors Presidents of Conferences with the General and their successors, projecting a post-war Definitory are clearly spelled out in Article confidence, opulence, and largess of the ‘good 147, par. 1 of the General Statues: “At least life’. They go by the names of Chevrolet, Ford, once every two years, the Minister General is Plymouth, and Chrysler, and feature chrome, to convoke a meeting of the Presidents of the turbine, after-burner tail lights, and leather Conferences, either all of them or just those of covered interiors, with instrument panels a certain territory. The purpose of the meeting suggesting that these machines were capably is to consider, with a consultative voice, of unlimited mobility and giving driver and the issues, questions, and matters of major passenger alike the sensation of being in an importance for the Order.” airplane or a speeding train car. Their presence In an effort to promote greater dialogue, attests certainly to qualitative advances in deepen a sense of belonging to the one technology. But they also give witness to the universal brotherhood, and to draw upon the incredible inventiveness of the Cuban people, experience and wisdom of the Ministers in their capacity for endurance and their creative order to better address critical issues affecting ingenuity. But even with good technology and the worldwide Order, it was decided that a persevering Cuban spirit, these same cars this meeting should take place on a yearly eventually end up in the metal scrap yard where basis. As such, these meetings should build they will serve as providers of spare parts for on the strengths of each of the Conferences, the vehicles that outdistance them. I use this which have been created to promote unity, metaphor because it speaks of three realities coordination, collaboration, and the common in life, which are also present in the Order. good within and between one another, and with We have the originating beauty of the Rule the entire Order. One further and critical goal and Life, and other documents and prayers of the Conferences is to promote solidarity inspired directly by St. . But and the sharing of resources both human and these same documents, foundational for our material so as to build up the common good. Spiritual and practical solidarity could be a 242 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 powerful force for creating bonds of universal An Order Caught brotherhood, and also for promoting a greater in the Maelstrom of Change sense of co-responsibility on the part of all friars of the Order. During these days, it is The Order, the Church, and the world are the hope of the General Definitory that we caught in the maelstrom of constant, rapid might work together to analyze the life of the changes. In the most recent publication of Order, the Church, and the world, and develop the statistics of the Order (Acta Ordinis, 31 more effective ways to live the Gospel life in December, 2015,), we find a mixture of news fraternity, promote the missionary mandate that is encouraging, but that also is unsettling. of the Church, and contribute positively to As the Final Document of the 2015 Chapter the progress and sustainability of the human reminds us, “A realistic vision must consider community and our common home, the earth. both elements: the crisis of some Entities and the In a certain sense, much like the work of growth of others” (no. 24). The Order continues preparing to build or the military planning by to diminish numerically and to become older the general in Luke’s Gospel, we too must in many ‘traditional’ regions where it was dedicate sufficient time to evaluate where we once youthful and constantly expanding. In are as an Order. We must conduct a serious December 1995, there were 15,278 solemnly and honest review our current resources, and professed friars; 2,038 simply professed friars; examine specific regions or thematic areas 606 novices; and 850 postulants. In December where the Order experiences a resource deficit 2015, there were 11,609 solemnly professed (e.g. Cuba, Belgium, Vicariates of the Order, friars (a decrease of nearly 25% from 1995); Britain, Missionary Projects of the Order, 1,481 simply professed friars (a decrease of presence to migrants, work in environmental 27.4%); 417 novices (a decrease of 31%); justice, missionary spirit, etc.). It is my hope and 612 postulants (a decrease of 29%). This that our analysis and common reflections might might sound like bad news but we need to help provide important insights and concrete keep in mind that in December 2010, there suggestions to the General Definitorium in were 12,448 solemnly professed (6.75% more the conduct of its work to administrate and than in 2015); 1,413 simply professed; 386 to animate the life of the Order. This can novices; and 582 postulants. While the number happen only if we enter into a genuine spirit of solemnly professed friars in 2015 continues of dialogue, listening to one another, and to decrease (5% less), there is an increase of working together to propose solutions to simply professed friars (5% more), novices common problems. We also should begin (8% more), and postulants (5% more). a process of reflection regarding a just and Is this a sign of something new, some new healthy redistribution and redeployment of surprises that the Spirit of God is preparing human and material resources, promoting for the Order? Perhaps. More importantly, transparency, strategic planning, and a deeper these numerical increases at the level of and wider sense of belonging to the Order initial formation indicate something else: the of Friars Minor. The specific nature of our dramatic growth of the Order in Africa and identity as Friars and Lesser Ones (Minors) Asia, in the Caribbean, and sustained growth sets the brothers free from a somewhat in Eastern Europe. It is becoming increasingly myopic and provincial vision of Franciscan clear that the axis of the Order, traditionally life, setting them (us) free to embrace the grounded in Western Europe, is tilting to specifically Franciscan approach to life and the southern hemisphere, following general mission, through the gift of fraternity and trends in the worldwide . The communion. The goal of our work together Church in Africa has increased by 238 percent should be one of mutual encouragement, since 1980. In Asia, it has increased by 115 the promotion of a spirit of solidarity, and a percent. In the Americas, it has grown by renewed commitment to our evangelical, 56%, while in Europe it has grown only by 7% charismatic identity as Fraternities-in-Mission (cf. http://www. christian today.com/article/ (cf. Bro. Giacomo Bini, ex-Minister General, theres.a.major.global. shift.happening.in. the. “Fraternità in missione in un mondo che catholic.church/55152.htm). With regards to cambia”, Enchiridion dell’Ordine dei Frati the Order, in Madagascar, there are more than Minori, Documenti 1990-2002, vo. II, Roma, 90 simply professed, novices, and postulants. 2008, pp. 1067-1080). EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 243

In Lusaka, a formation center shared by the This will require of all the brothers of the Order OFMs, Conventuals, and Capuchins, there tremendous courage, humility, commitment, will be 70 young OFM friars in September and willingness to strip oneself completely 2016, and this is projected to increase by 20 before God and the world and allow the Spirit or more in 2017. In the Democratic Republic of God to guide us to new understandings, new of Congo, there are nearly 100 in simple vows, practices, for the sake of the renewal of the novices, and postulants. In Vietnam, there Order, the Church, and the world. are more than 120 in initial formation, while From an economic perspective, this shift in Indonesia there are more than 65, with towards the southern and eastern hemispheres continued projected growth. brings with it serious challenges related to These changes also bring with them an sustainability of these Franciscan entities increasing cultural, linguistic, spiritual, – support for fraternal life, formation and religious, and geographical diversity. At studies, and missionary activities. There is a deeper level, this increase in diversity in urgent need to provide resources both human the Church, and religious life in particular, and material in order to strengthen the capacity also brings with it serious theological, of the friars in these entities, especially in ecclesiological, pastoral, and even areas of financial planning, management, anthropological questions and challenges that transparency, reporting, and the development require much greater attention to issues of of means at the local level by which these identity and inculturation. On this latter point entities might initiate a process of auto- about diversity, identity, and inculturation, sustainability. This can only be accomplished I somehow feel as though we Friars do not through mutual trust, collaboration, respect, appreciate the rich intellectual, spiritual, and listening to one another, and humility, that theological traditions we have, and from which spiritual quality that recognizes that we are we might be able to draw key examples and limited, absolutely dependent on God, and methodological elements that might help us absolutely interdependent on one another. Only confront and embrace our diversity, sharpen by developing a greater sense of belonging our reflection, and prepare us to wade deeply to one universal brotherhood might it be into the waters of inculturation, from which the possible for the Order to expand its practice of Order and the Church cannot escape, seeking effective solidarity. As older parts of the Order at times to hide under the often misunderstood experience increasing difficulty to sustain rubrics of ‘syncretism’ or ‘relativism’. We must missionary activities, it might be possible that wade into the deep waters of culture, religious new partnerships could be created between and spiritual imagination, and identity if we these older/aging/diminishing entities and the are to bring an authentic message of mercy, new provinces, custodies, and foundations liberation, and the joy of the Gospel, Evangelii where there is growth and expansion. Perhaps gaudium (cf. Francis, Evangelii gaudium, it is time to re-think our old and less-effective 2013, no. 114-118, especially 118: We cannot structures and methods of missionary demand that peoples of every continent, animation, and to begin to invent new methods in expressing their Christian faith, imitate and structures that correspond to the needs of modes of expression, which European nations the contemporary world. developed at a particular moment of their Cleary, two very specific areas of this new history, because faith cannot be constricted horizon are becoming ever more apparent: to the limits of understanding and expression (1) the need to develop concrete, Franciscan of any one culture. It is an indisputable fact oriented responses to the migration crisis that no single culture can exhaust the mystery facing over 60 million human beings globally of our redemption in Christ.”). Or as the Final (1 for every 122 human beings has had to flee Document, Going to the Peripheries, reminds home and country); (2) and the urgency to us: “Without copying Western cultures, the strengthen our preparation for, and engagement young Entities must live the Franciscan, in, dialogue – intercultural, ecumenical, and Gospel-inspired way of life, respecting local interreligious, and dialogue with the world cultures and integrating them into the spirit of community about the environmental crisis (cf. Assisi. Francis was a universal man and the Going to the Peripheries, par. 16). An intensive beauty of his charisma is able to transform all examination of the current state of the entities cultures, by inserting a new leaven” (no. 29). in the different Conferences of the Franciscan 244 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 world will, undoubtedly, substantiate these faith towards the Kingdom, then we will find emerging global trends, and the challenges a much deeper and more authentic freedom, and opportunities that come in their wake. including a freedom to engage more broadly in the life of the Church, the Order, and the An Order called to join Christ and Humanity world. This spirit of availability brings with ‘on the way’ towards the Kingdom of God it a greater sense of belonging to the universal by way of Minority Order, the universal Church, and the universal brotherhood of humanity and creation. We The guiding theme of the 2015 General are speaking about a new, evangelically Chapter was that of promoting a deepening informed, itinerancy grounded in a deep of our identity and engagement as Brothers and abiding experience of communion with and Lesser Ones in Our Times. As Lesser God (John 15:9: “As the Father loves me, so Ones, we are called to a specific manner or also I love you. Remain in my love.”), with way of living together as brothers, and as a the brothers in Fraternity (Regula Bullata, fraternity-in-mission, subject to all peoples 1223, Chapter 6: “And, wherever the friars and to creation, creating new paths for are and find themselves, let them mutually interpersonal relationships, which begin and show themselves to be among their family end in communion with the Triune God. The members.”), and with all peoples and creation road from and towards communion with God (General Constitutions, 2010, Art. 64: “As is constructed with the living stones of our followers of Jesus Christ, ‘Who humbled brothers in the Order, of God’s people, and himself, even to accepting death’, and faithful of the natural environment. All have been to their specific calling as Minors, the friars are created with the one mission to give glory to to go through the world ‘in joy and gladness’ God through the living in communion with all. as the servants and subjects of all, peaceful In Franciscan language, we are speaking here and humble of heart’.”). about fraternitas, the experience of living in a The 2015 Final Document of the General relationship of hesed, where all are accepted Chapter, Going to the Peripheries with the Joy and honored as bearers of the divine image of of the Gospel, reminds us of our fundamental the Creator-God. vocation, which thrusts us into the heart of In chapter 4 of the General Constitutions, life, filled with hope and the conviction that Art. 64, we read: “As followers of Jesus Christ, God is leading and guiding us along new and “Who humbled himself, even to accepting more promising pathways. death”, and faithful to their specific calling as “If we ant to be children of God and Lesser Minors, the friars are to go through the world Brothers in the midst of this postmodern “in joy and gladness” as the servants and world in which we find ourselves, we too must subjects of all, peaceful and humble of heart.” renew our trust in the God who speaks even There are a number of ‘operative’ words in in the darkness, whose Word is ever alive. this Article from the General Constitutions. We must trust the God who calls us to live the First, we are called to follow in the footprints Holy Gospel through the sacrament that is our of our Lord Jesus Christ, with the same spirit brotherhood in this very day and time. We too of humility, allowing ourselves to be stripped are being invited to rediscover the radicalism of everything to which we erroneously lay of the Gospel as we strive to truly be brothers claim. Referring once again to the article by and children of God in the world today (Going Giacomo Bini, “Fraternità in missione in un to the Peripheries, no. 14, p. 11).” mondo che cambia,” (Enchiridion, vol. II, pp. This same invitation is found in the 1067-1080), we read: “Only when we will document on Consecrated Life, The Service have nothing else to lose, nothing to defend, of Authority and Obedience (11 May 2008, nothing to regret we will then experience the no. 2), where it speaks about the path of truth of the words of Jesus, “For whoever liberation, Exodus, that leads from self- wishes to save his life will lose it, but whoever sufficiency and even self-idolatry to a new, loses his life for my sake will find it” (Mt. radical dependence on God’s life and will, 16:25, complete text with correct citation; sharing in communion with the Father and Enchiridion, vol. II, p. 1072). author of life, and through this gift of divine It is only when we are able to let go and communion, coming to a new communion allow God to fill our needs and guide us in with ourselves, with all of humanity, and with EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 245 all of creation. what we are called to embrace. For St. Francis, this doing of penance was not associated Mind the Gap with extreme ascetical practices, although he occasionally over-indulged in this area. During these days, we will hear from Rather, to do penance was to construct a our General Secretary and Vice Secretary method for entering into a permanent process for Formation and Studies, Bro. Cesare of discernment, a willingness always to Vaiani and Sinisa Balajic, so I will limit my question lived experience in the light of comments on the challenges we face in terms the radical demands of the Gospel and the of Ongoing and Initial Formation. , The central compelling needs of the human community. goal of our programs for Ongoing and Initial This process of discernment led Francis, Formation is nothing short of conforming himself, to always question his response to the our will, our desires, our actions, and our Gospel, and to challenge the brothers never to entire person to the life, mission, passion become complacent, and to daily embark on and resurrection of our Lord Jesus Christ. As the spiritual and ‘material’ journey in a manner the Ratio Formationis Franciscanae makes of a beggar who has no permanent home, no clear: “Franciscan formation is based upon a permanent source of dependence other than personal encounter with the Lord and begins the One from whom all blessings come, God. with the call of God and the individual’s Seen in this light, the process of formation is decision to walk with Francis in the one of teaching us how to become ‘beggars’ for footprints of the poor and crucified Christ the sake of the Kingdom of God, dependent on as His under the action of the Holy God alone, and interdependent on our ‘fellow Spirit…The life of the Friars Minor is to beggars’, the brothers of the Order. I do not ‘follow Jesus Christ more closely under the wish to idealize the spirituality of St. Francis, inspiration of the Holy Spirit’ by continuously nor do I wish to trivialize the importance of walking along the road of conversion and ‘order’ and ‘structure’ for our lives. However, being faithful to their vocation of Minors the fundamental principle that guided the life in accordance with the form observed and and activities of St. Francis, and which also proposed by St. Francis” (Ratio Formationis got him into trouble with many other brothers, Franciscanae, Rome, 2003, par. 1,3). Seen was his continuous call and challenge for the in this light, the Friar Minor is on a lifelong brothers to keep moving, and never to become journey of faith, involving a continuous complacent or self-satisfied. It is ‘on the road’, process of revitalization and renewal. Change learning from life’s fortunes and misfortunes, is who we are and what we are about. Why journeying together as brothers, and keeping is it so difficult for us, then, to accept change, before us the values of the Kingdom of God at the personal and structural levels? Why is that our lives are formed and reformed. This is it so difficult for us to open our minds and the process of Ongoing Formation that Francis hearts to the voice of God, which speaks in had in mind. every generation and at all times, calling us to If this is the model, or at least the general abandon the personal and collective idols we direction to which we are called to follow, have created, the molten calves that we cling then what follows from this is the continuous to with tenacity? Formation – Permanent and re-visioning of our lives, and the willingness Initial – introduces us to a new way of living to re-formulate and restructure in an effort to our baptismal call and evangelical vocation. be faithful to our evangelical vocation. This We are an Order but an Order ‘on the move’. approach, I believe, will help ‘close the gap’ One of the problems that has emerged in that has opened between Initial and Ongoing recent times in the Order is what might be Formation. And speaking of ‘minding the gap’, called the disconnection between the values using a metaphor from the London metropolitan and modeling of life that occurs in the stages subway system, we must give greater attention of initial formation, at least in those Provinces in all stages of the formation process to ensure and entities that have storng programs for that the models of life presented to young initial formation – and what seems to occur in and not so young men coming to our entities the lives of many friars once they ‘graduate’ in search of a response to the question asked from ‘formation’. It has not yet entered into in the Gospel of Mark 10:17, “Good teacher, our collective minds that to do penance is what must I do to inherit eternal life?” are the 246 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 same models by which all of our Fraternities fraternity. The reports of Visitators General organize their individual and fraternal lives. It make many references to this reality in the is only when we are prepared to live the central life of many entities. If left unaddressed, and values of our lives – the Five Priorities, or the far too often this occurs, it can slowly destroy seven plus one values articulated in the small the bonds of fraternity at the local and the booklet Ite, Nuntiates: Guidelines on the New provincial/custodial levels. There are currently Forms of Life and Mission in the Order of at least 10 entities out of 125 that are in serious Friars Minor (Rome, 2014, pp. 30-31) – to crisis. While the crisis can be characterized make these part of the daily rhythm of every differently according to the regions, there are fraternity in the Order, that we will be able several repeated themes, including: lack of to become attractive and convincing to those trust; lack of care for one another; a spiritual coming to our way of life. There are simply too life devoid of meaning and energy; sense of many other options for people today to choose being overworked, and not caring for oneself; from. Young people need to see and feel that a crisis of leadership by the brothers chosen we are living authentic lives of the Gospel, to serve as Provincials, Custos, Guardians, even with our multiple human limitations, and Treasurers, etc. that we are committed to an ongoing search for renewable ways to make the charism of our Brothers together on the Road Order relevant for our world today. Stated otherwise, the process of Initial There also is urgent need to create Province/ (and I would add, Ongoing) Formation is “to Custody-wide plans for Life and Mission, help cultivate and deepen the desire to follow, which should also make explicit the value of unconditionally, the Lord of Life, in the greater collaboration and cooperation between context of a Spirit-filled and Gospel-oriented entities within a Conference, and Conference- fraternity-in-mission.” If, indeed, this is the to-Conference collaboration and cooperation. goal of Initial (and Ongoing) Formation, we Many initiatives are already under way. Still, in must seriously reflect on the quality of human, some Conferences, the power of provincialism Christian, and Franciscan life currently lived and the belief that one can remain ‘self and share in our local fraternities. The major sufficient’ exercises a powerful hold on question confronting us – and all of religious leadership and friars alike. I would urge those life – is how to keep alive and fresh our conferences where collaboration is missing commitment to live prophetically and radically or weak to make a renewed commitment our charism, and how to keep this same spirit to pursue the path leading towards a greater alive in each of our fraternities. interdependence. This can express itself Through my travels with a General by sharing resources, including combining Definitor to the different entities of the programs for initial formation, collaboration of Order, we have had wonderful opportunities friars and faculty from one Province/entity to to meet with and listen to many brothers of another, interprovincial training of guardians, the Order – young, middle aged, and older. treasurers, and other forms of collaboration. There exist generational differences but one These programs must ensure a harmony of of the most repeated themes that we have vision, structures, and practices between the heard is the challenge for younger friars to Ongoing and Initial levels of formation. continue to live with constancy, passion, and courage the Franciscan life, even in the midst Nine Concrete Steps Toward of a dysfunctional fraternity, or before the the Building of a New Future bad witness of older friars. Too often, friars who have completed initial formation forget For those who have participated in recent the central priorities of the Order, those meetings with the General Definitor and me, qualities of life that not make us different truly be warned that repetitio est mater studiorum, Franciscan. They allow themselves (we allow repetition is one way to break through our thick- ourselves) to get caught up with the work and headedness. The challenges we are facing are pastoral or other demands. This oftentimes related to spiritual and human development leads to a serious weakening of the spiritual and identity, fraternal communion or the lack and fraternal life of the individual, a ‘disease’ thereof, internal and external communication, that can slowly take over the life of the entire the service of authority for governance and EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 247 animation, the challenge of living in radical and simplicity of life, embracing the Gospel dependence, in simplicity of life, to become value of living ‘sine proprio’, being set free truly poor, dependent, and interdependent, to live with and become friends to the poor and the challenge of renewing the missionary and marginalized, to refugees, and all who spirit among the brothers and in the entities of suffer. the Order. In a recent, small, and somewhat 3. An Order characterized by a spirit of overlooked document of the Order, Ite, dialogue in all areas of life. This must Nuntiates: Guidelines for the New Forms of begin within our fraternities where we Life and Mission in the Order of Friars Minor, commit to creating authentic and profound 2014, p. 18, http://www.ofm.org/documents relationships that radiate the joy of the OFM/SussidioSGME_EN.pdf) we read: Gospel. From this manner of living “Lately the Magisterium of the Church also together, we are then called to share this seems to be stimulating us to proceed on the spirit of dialogue with others – in our path of the renewal of our lives, which has been ministries, and also in our efforts to promote undertaken until now: “While the family is the peace, reconciliation, and harmony in our guardian of the sacredness of life in its very neighborhoods, cities, and world. This origin, the consecrated life, because it is called necessarily implies a willingness to enter to confirm itself to Christ, is the guardian of into sustained dialogue in the cultural, the ultimate, full, and radical sense of life” (cf. ecumenical, and interreligious spheres. Synod for New Evangelization, 26 October 4. An Order characterized by a renewed 2012, Message to the People of God,” no. 7). missionary spirit, where the brothers feel The only thing that is necessary to the one who compelled by Christ to go out and share has professed to live sine proprio is actually the good news of Jesus Christ by a witness living the Gospel.” of life, where Provinces and Custodies This same theme is taken up in the Final will be willing to sacrifice the best of its Document of the 2015 General Chapter, members, allowing them to go forth in new Going to the Peripheries, no. 14, p. 11) where ways, ad gentes, inter gentes, intra-gentes, we read: “If we ant to be children of God and developing new forms for the living out of Lesser Brothers in the midst of this postmodern our Franciscan values in each friary (cf. Ite world in which we find ourselves, we too must Nuntiates). renew our trust in the God who speaks even 5. An Order deeply engaged in combatting in the darkness, whose Word is ever alive. all forms of social sin (Saint John Paul II, We must trust the God who calls us to live the 1984, Reconciliation and Penance, par. 16), Holy Gospel through the sacrament that is our and committed to the transversal values of brotherhood in this very day and time. We too justice, peace, integrity of creation, and are being invited to rediscover the radicalism reconciliation. Special attention should be of the Gospel as we strive to truly be brothers given to the protection and healing of our and children of God in the world today.” common home (, Encyclical Laudato Si’). Nine Possible Steps 6. An Order committed to the grace of human for Renewal of Life and Mission work/labor, and to the management of its resources in a manner that is Gospel- I would like to suggest to you elements of oriented, transparent, legal, and ethical. The what I call a new Franciscan hermeneutic for small booklet, Franciscan Management of living the Gospel in the 21stCentury. These are Resources, offers a fresh and clear vision based on the Documents of the Order, and on of how we are to use the resources placed at a reading of Pope Francis’ recent Apostolic our disposal. Exhortation Evangelii gaudium and Encyclical 7. An Order whose members at the level Laudato Si’. These elements include: of Conferences and between Provinces 1. An Order of brothers who seek to renew and Custodies are committed to seeking each day their personal relationship with the path of inter-conference, inter- Jesus Christ, and to follow the way of provincial, inter-entity collaboration in a mercy, reconciliation, and forgiveness. serious and progressively intense manner. 2. An Order that seeks the way of minority Collaboration is about promoting a renewal of vision, courage, hope and joy, and 248 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

rediscovering our common vocation and ricevere Misericordia (cf. Test 2-3). identity. In questa direzione, inspirati da san 8. An Order that nurtures the hope and dream Francesco, vogliamo fare un triplice invito alla that ‘all might be one’, that the three Gioventù di tutto il mondo, e così, invitarla a First Orders – OFM, OFM Conventual, partecipare insieme a questa edizione della OFM Capuchin – might begin a process Giornata Mondiale della Gioventù. of dialogue, exchange, collaboration, Il primo è l’invito alla disposizione. È undertaking a spiritual and fraternal journey l’attitudine a coltivare la docilità di un cuore that could one day create the conditions for che cerca di dare una direzione alla propria the re-unification of the Orders into the one vita. Francesco fu un eterno “ricercatore”, Order of Friars Minor. Current moves in un idealista che cercava di realizzare il suo this direction include: Unified Franciscan sogno, che dapprima era una desiderata Pontifical University in Rome (2018); ascensione sociale e poi divenne un profondo 3-year itinerary for reconciliation, healing, desiderio di conformarsi a Cristo. Proprio and shared mission/fraternity (2016, 2017, perché aveva questo cuore sensibile a capire and 2018); initiatives for the creation of le manifestazioni dell’ Amore di Dio nella sua inter-obediential fraternities-in-mission in storia, il giovane Francesco riuscì a ridefinire the Holy Land, etc. la direzione della sua vita, riempendola di un It is my hope that during these days together, senso profondo. brief as they are, we might identify key themes Cari giovani, non perdete mai questa and challenges within the Order, the Church, disposizione. Mantenetevi sempre attenti and those emerging from the situation of alle innumerevoli manifestazioni della the world. We should then work together to Misericordia che il Signore offre ai suoi figli develop a method for common reflection e figlie. Sentite con affetto gli orientamenti di and discernment that could help the General coloro che vi amano. Siate solidali e fraterni Definitory in the animation of the Order. This con le persone che soffrono, particolarmente process identification and discernment could quelle che sono state condannate alla also be helpful as we look forward to the invisibilità della esclusione da una società che June 2018 Plenary Council to be held, most vive in funzione dei profitti: poveri, malati, probably, in Nairobi, Kenya. rifugiati, bambini, anziani abbandonati e molti altri. Mantenete sempre una sana apertura al Fr. Michael A. Perry, OFM dialogo e alla convivenza tra le differenze General Minister che caratterizzano il nostro tempo. Non abbandonate mai la vita di preghiera tramite la 5. Lettera della Conferenza della Famiglia quale potete sperimentare la azione di Dio che Francescana tocca e trasforma il cuore umano. Non perdete mai questa disposizione ispirata dal Signore! Ai giovani della Il secondo invito è quello del movimento. Giornata Mondiale della Gioventù 2016 Non possiamo accomodarci nelle nostre strutture, neanche abituarci a un modello di Carissimi giovani francescani di tutto il vita confortevole, poiché il nostro serafico mondo, padre ci ha lasciato come eredità un chiostro il Signore vi dia pace! che ha la misura del mondo (cf Sacrum Commercium 63). È propria della forma di Il nostro serafico padre san Francesco si è vita francescana la proposta di Papa Francesco rivelato un vero appassionato della Misericordia di essere una Chiesa in uscita, un ospedale da di Dio. Scoprendosi profondamente amato campo, una Chiesa Samaritana che soccorre dal “Padre delle Misericordie” (cf. 2Cor 1,3) i feriti e gli abbandonati ai margini della ancora nella sua gioventù, il Poverello d’Assisi strada (cf EG). Rivolgendosi direttamente alla ha permesso che questa virtù abbracciasse la gioventù argentina – con un invito certamente sua vita e diventasse disposizione, movimento valido per i giovani di tutto il mondo –, durante e consegna. Lo stesso Francesco manifesta la GMG 2013, a Rio de Janeiro, in Brasile, questo dinamismo quando scrive nel suo il Santo Padre ha esortato: “Che cosa spero Testamento che il Signore condusse il suo come conseguenza della Giornata Mondiale cuore perché potesse, tra i lebbrosi, dare e della Gioventù? Spero che ci sia chiasso. Però EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 249 io voglio che vi facciate sentire nelle diocesi, Roma, 11 luglio 2016, voglio che si esca fuori, voglio che la Chiesa Festa di san Benedetto, abate. esca per le strade, voglio che ci difendiamo da tutto ciò che è mondanità, immobilismo, da ciò Fr. Michael Anthony Perry che è comodità, da ciò che è clericalismo, da Ministro generale OFM tutto quello che è l’essere chiusi in noi stessi. Le parrocchie, le scuole, le istituzioni sono Fr. Marco Tasca fatte per uscire fuori, se non lo fanno diventano Ministro generale OFMConv. una ONG e la Chiesa non può essere una ONG. Che mi perdonino i vescovi ed i sacerdoti, se Fr. Mauro Jöhri alcuni dopo vi creeranno confusione. Però Ministro Generale OFMCap. questo è il mio consiglio. Grazie per ciò che potrete fare”. Siate giovani in movimento. Fr. Nicholas Polichnowski Il terzo è l’invito alla consegna. Non fate lo Ministro generale TOR stesso errore del giovane ricco (cf. Mc 10,17- 27): egli possedeva ricchezze, osservava Tibor Kauser perfettamente le leggi e i precetti, però anche Ministro generale OFS così percepiva che mancava qualcosa. Gesù lo guardò con amore – così come guarda ciascuno Sr. Deborah Lockwood di voi – e lo invitò a lasciare tutto e a seguirlo. Ministra generale O.S.F. Egli divenne triste, perché preferì non dare Presidente di turno CIF-TOR ascolto alla chiamata del Signore, poiché era molto ricco. L’attaccamento alle ricchezze gli 6. Letter for the Feast of St. Clare ha impedito di sperimentare la grazia di essere molto vicino a Dio. Proclaiming the truth Ispiratevi a Francesco, che ha abbandonato of the Resurrection! tutte le ricchezze per possedere il tesoro del distacco, che lo ha trasformato in un uomo Dearest Sisters libero per amare Dio, le persone e tutte le May the Lord give you peace! creature con cui si è fatto totalmente fratello in una consegna totale. Consegnatevi senza Every year as August approaches, I begin riserve a Cristo e al suo progetto. Siate to wonder what our Father Francis wants me portatori di misericordia e offritela a tutti to say to you, whom he loved to call the Poor coloro che incontrerete in questa avventura Ladies. He was never eager to preach to you, che è seguire il Cristo. Questa misericordia as you know, because he had confidence in vi domini completamente, dalla mente – your commitment to the Gospel, as well as in perché possiate mettere la vostra intelligenza the leadership of St. Clare. This confidence e le vostre capacità a servizio della giustizia endures and I write simply, sharing what is in –, al cuore – perché possiate vibrare di amore my heart and on my mind. I write as a loving verso Dio che si manifesta in ogni situazione brother who also values your commitment, vissuta –, ai piedi – perché possiate camminare who trusts Clare’s never-failing creative senza stancarvi verso le periferie geografiche leadership, and who also wants to join you in e esistenziali –, alle mani – perché possiate honoring this great woman. Our Franciscan- stenderle a tutti coloro che vivono nel bisogno Jesuit Pope Francis, in his letter inaugurating di un aiuto. Quanto più generosa sarà la vostra the extraordinary Jubilee Year of Mercy consegna, tanto più voi sarete realizzati, [MV], spoke about the continual call to secondo quello che dice il Signore: “a chi ha, conversion offered by our Father of Mercies. sarà dato ancora di più” (Mt 13,12). This resonates with Clare’s description of her Queste sono i tre inviti che umilmente vocation as enlightenment to do penance after vi presentiamo. Speriamo con molta gioia the example and teaching of our most blessed di trovarvi a Cracovia, dove, insieme, Father Saint Francis. [RegCl 6.1] She was con Cristo e con san Francesco, potremo so faithful to this that on her deathbed she sperimentare concretamente che “beati could say to Brother Rainaldo that ‘since she (sono) i misericordiosi perché troveranno had come to know the grace of the Lord, no misericordia” (Mt 7,5). pain, no penance, no weakness had been hard’ 250 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

[LegCl 44], and still today the dynamic source and materially. Christians are persecuted in of our lives, as followers of Francis and Clare, many countries, extremism and fanaticism is our awareness of God’s mercy and grace. are openly at work, millions of people are This Year of Mercy also has a special displaced by war, terrorism and oppression. resonance for us because it is the eighth The need for contemplation is more urgent centenary of the great Pardon of Assisi which than ever, which is why Clare continues to tell our Father Francis obtained from Honorius us to ‘gaze, consider, contemplate, longing III in 1216. He asked for it because our Lady to imitate’. [2Ag 20] Without the grace of told him to - no better reason - and because contemplation to nurture our world, it would he shared in God’s immense desire to unite be easy to despair because the problems are so everyone with Himself in joy. This desire to immense and seemingly out of control. share God’s mercy is still alive in the heart of Another great sorrow is that our beautiful the Church, as the Year of Mercy shows. Nor planet is suffering greatly. An unprecedented has anything changed of our own commitment number of species have become extinct in the to Francis’ desire that everyone ‘go to last fifty years, while others are reduced in heaven’. Pope Francis is summoning us to be number through loss of habitat. The balance missionaries of mercy through a deepening of of our climate is under stress, causing either our vocation, and through our just stewardship floods or drought, while globally there isa of the gifts given us by the Father of Mercies. shortage of water - essential for life on our It would not be out of place at this point planet. All these factors are having a profound to recall the relationship between justice effect on plants, birds, insects and animals as and mercy. These are not two contradictory well as human beings, the human animal. The realities, but two dimensions of a single reality need to show mercy to our Sister Mother Earth that unfolds progressively until it culminates is greater than any we have ever known. It is in the fullness of love. […] we need to recall just over a year since Pope Francis addressed that in Sacred Scripture, justice is conceived the world in his letter Laudato si, pointing out essentially as the faithful abandonment of that our Mother Sister Earth herself must now oneself to God’s will. [MV 20] be numbered among the poor to whom justice Francis completely understood that is due - and overdue. He says: This sister abandonment to God’s will is a constituent now cries out to us because of the harm we quality of justice, and in his First Rule he even have inflicted on her by our irresponsible use spoke of alms as ‘justice due to the poor’. [ER, and abuse of the goods with which God has IX, 8] Clare understood this too, and in her endowed her. We have come to see ourselves search for justice not only gave her inheritance as her lords and masters, entitled to plunder (and half her sister’s) to the poor, but also took her at will. The violence present in our radical steps to follow Christ by moving to San hearts, wounded by sin, is also reflected in the Damiano and sharing the impoverishment, symptoms of sickness evident in the soil, in the vulnerability and powerlessness of the poor. water, in the air and in all forms of life. This is We can be sure that if she were alive now, she why the earth herself, burdened and laid waste, would be keenly aware of the contemporary is among the most abandoned and maltreated world situation, listening courageously for a of our poor; she “groans in travail” (Rom word from the Lord. 8:22). We have forgotten that we ourselves are Dear sisters, how do we live justly today, in dust of the earth (cf. Gen 2:7); our very bodies abandonment to God’s will, in a world where are made up of her elements, we breathe her power and wealth are created at the expense air and we receive life and refreshment from of the poor? What would Clare be saying to her waters. (LS 2) you, her beloved daughters, to whom she Against this background Pope Francis has entrusted the charism of Gospel living in shows us that ‘the ecological crisis is a fraternity and sine proprio? How would she summons to profound interior conversion’ (LS be leading you along the path of living your 217) and he gives us the simple way in which minority ever more radically, given the reality to respond to both these crises: This is the of our times? How would she be leading us opportune moment to change our lives! […] all to that place in the human heart and in the All one needs to do is to accept the invitation world where the treasure lies hidden? [3Ag 7] to conversion and submit oneself to justice Our world is deep in crisis, both spiritually during this special time of mercy offered by the EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 251

Church. (MV 19) whose kindliness floods, whose memory glows As a model of conversion, the Pope has gently, whose fragrance brings the dead to life given us that saint beloved by all , again. [4Ag 10-13] St Mary Magdalen, and has raised her Mary Magdalen’s influence is seen celebration to the rank of a feast. We know in the beautiful crucifix in Santa Chiara, that almost every early Franciscan friary commissioned by Clare’s successor Sr had a chapel dedicated to Mary Magdalen Benedetta. There Clare, Benedetta, and because they recognized her as a paradigm of Francis grieve at the feet of Jesus, like the conversion, a true speculum or mirror of one woman who washed them with her tears, and who completely gave herself in love, as the helped prepare him for burial. Clare and the Lord testified. We are told that: Church look to us, that we too give ourselves • she is one who, having received mercy, as completely to the service of the Lord, loved much’ and was able to ‘announce to faithful to the end and able to proclaim the the apostles what they in turn will announce truth of the resurrection. Clare encourages you to ‘be strengthened in the service of the poor, to the whole world. She was the first witness 1 Crucified One’ [1Ag 13] and to be a ‘pattern to to Divine Mercy’. others, for an example and a mirror’. [TestCl • She was a woman of an immense heart, even 19] an imprudent heart, who ‘showed great love In our distressed world of today, when even for Christ and was much loved by Christ’.2 Mother Earth is suffering, how do we Poor The mercy she had been given bore fruit Sisters and Friars Minor live the values of the when she witnessed to the resurrection and Gospel, in a context where one person in every 3 became the “apostle of the apostles”. one hundred and thirteen people is a refugee, where ‘the external deserts in the world are • Love, after all, can never be just an growing, because the internal deserts have abstraction. By its very nature, it indicates become so vast’4? This is a serious challenge for something concrete: intentions, attitudes, us today. Suffering humanity, our struggling and behaviors that are shown in daily planet and the whole Franciscan world are living.’[MV 9] asking the daughters of St Clare to help us Mary of Magdala was present in Clare’s open our hearts so that we find how to submit life on that Palm Sunday night when she ourselves to justice in this time of mercy. ‘It is joined the brothers. They had been reciting time to listen to the cry of innocent people who Matins for Monday in Holy Week and reading are deprived of their property, their dignity, the passage about Mary of Bethany anointing their feelings and even their very lives’. [MV the feet of Jesus and wiping them with her hair 19] We need the loving contemplative heart - preparing his body for burial, as Jesus said. of our Franciscan movement to help us hear [Jn 12, 1-8] With the candles of that liturgy the cry of the poor and the cry of Mother still alight, the brothers had cut off Clare’s hair Earth. Mary Magdalen met the Risen Lord in and dedicated her to the Lord, and she set out a garden; the Lord’s true lover Francis wrote to join Him outside the camp and share His his Canticle of Creation in a garden. Most of degradation. [Heb 13,13, LegCl 7] ‘See Him you have a garden, large or small, and as your made contemptible for you and follow, being brother I would warmly encourage you to go made contemptible for Him’ [2Ag19] she said even further in your example of working with to Agnes of Prague years later. From the start, creation so that every living being who has a Clare’s vocation was marked by her love for home on your shared land is welcomed with the One at whose beauty all the blessed hosts respect as a brother or sister - though I realize of heaven unceasingly wonder, whose love that, because of the Fall, gardeners may find stirs to love, whose contemplation remakes, it difficult to welcome every creature without exception! 1 Letter from Archbishop Arthur Roche, Secretary of the Congregation for Divine Worship and the Discipline of the Sacraments, 3 June 2016 3 Cf. UNHCR figures at unhcr.org announcing the change in status of her celebration 4 Laudato Si’ 217 quoting Benedict XVI, Homily for and the reason for it. the Solemn Inauguration of the Petrine Ministry (24 2 Letter of Archbishop Roche. April 2005): AAS 97 (2005), 710. 252 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

Creation is not there solely for us, but 7. Lettera della Conferenza della Famiglia for the glory of God and we humans are but Francescana stewards. Help us not to be like the one in the parable who was forgiven much but showed L’indulgenza della Porziuncola no mercy to others. We need you to continue e il Giubileo della Misericordia showing us how true lovers of the Lord live, giving us an example of respect for our Mother Nel 2016 coincidono due date: l’anniversario Earth instead of exploiting and wounding her della data tradizionale della concessione for gain or convenience. We are all being dell’indulgenza della Porziuncola, voluta da called to change and I know I speak for many Francesco per “mandare tutti in paradiso”, e il Franciscans when I say that we look to our Poor giubileo della misericordia, voluto da un Papa Sisters [RegCl 1,1] to help us. Clare ‘feared no che di Francesco porta il nome. poverty, labor, trouble, powerlessness or the Lasciando agli storici di approfondire il loro scorn of the world’ [RegCl 6,2] but all those dibattito sull’indulgenza della Porziuncola, things are greatly feared in today’s world. noi vogliamo cogliere l’occasione di questa Words spoken about really coincidenza di date, che ci invita a approfondire do apply to Clare too: il grande tema della misericordia e del perdono • she belonged to Jesus’ group of followers, in relazione alla nostra tradizione spirituale she accompanied him to the foot of the cross francescana. and, in the garden where she met him at the Misericordia è parola cara a san Francesco, tomb, she was the first witness of Divine che la usa spesso nei suoi Scritti e che la utilizza Mercy.5 equamente in due direzioni, che rimandano • We look to you for that witness just as we all’agire di Dio misericordioso e al nostro agire look to you for ‘words like burning sparks verso i fratelli con misericordia. Ciò richiama from the furnace of your hearts’. [LegCl la frase evangelica che il Papa ha proposto 45] come “motto” di quest’anno giubilare: “Siate On behalf of my brothers, I wish you misericordiosi come è misericordioso il every blessing and grace, and a share in the Padre vostro” (Lc 6, 36). La misericordia che wise wish of Pope Francis for our sisters of possiamo avere nelle nostre relazioni con gli the Protomonastery: “May He grant you a altri è strettamente legata alla misericordia great humanity, to be persons who know how che Dio ha verso di noi: l’amore di Dio è il to grasp human problems, who know how to serbatoio inesauribile dal quale possiamo forgive, who know how to petition the Lord on attingere la misericordia da usare verso il behalf of people.” [4.10.2013] prossimo. Tutti sappiamo che riusciamo ad I wish you great joy in this celebration of amare nella misura in cui scopriamo di essere the feast day of our Mother St Clare. Like all amati da Colui che è la sorgente di ogni bene. the brothers, I keep you in my prayers and beg Quello che diciamo generalmente you to keep me and the whole Order in yours. dell’amore è altrettanto vero per quella forma speciale di misericordia che è il perdono. La parabola che Gesù narra per rispondere alla Rome, 15 July 2016 domanda di Pietro “quante volte dobbiamo Feast of St. perdonare?” condanna il comportamento del servo che non condona il piccolo debito al suo compagno, dopo che il padrone ha condonato Fr. Michael A. Perry, OFM a lui un grande debito. Anche in questo caso, la General Minister ragione per perdonare gli altri è che noi stessi siamo perdonati da Dio, come diciamo nel Prot. 106783 Padre nostro, in cui preghiamo “rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. Quel “come”, più che indicare una uguaglianza, indica la motivazione profonda 5 Letter from Archbishop Arthur Roche, Secretary per la quale perdonare agli altri: a partire dalla of the Congregation for Divine Worship and the Discipline of the Sacraments, 3 June 2016 certezza che Dio mi perdona, nasce l’esigenza announcing the change in status of her celebration di perdonare “come” lui. È un’altra maniera and the reason for it. di dire che dobbiamo essere misericordiosi EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 253

“come” il Padre celeste. dice che Francesco disse ai suoi compagni: Se tutto questo è vero, scopriamo che ci «Grande vergogna è per noi, servi di Dio, che viene indicata una strada per diventare più il vescovo e il podestà si odino talmente l’un capaci di misericordia: crescere nella nostra l’altro, e nessuno si prenda pena di rimetterli consapevolezza di essere noi stessi amati in pace e concordia» (CAss 84). Francesco da Dio. Si tratta di quel rapporto tra il dono non pensa che si tratti di una questione che ricevuto da Dio e il dono offerto ai fratelli che non lo riguarda e prova vergogna per il fatto è così caratteristico dell’esperienza spirituale che nessuno si dà da fare per riportare la francescana. Nella misura in cui noi, come pace. Mi chiedo: quanta vergogna proviamo Francesco, scopriamo che Dio “è il bene, ogni noi perché nessuno interviene per sanare i bene, tutto il bene e che egli solo è buono”, conflitti del nostro tempo? Quanto ci sentiamo diventa forte in noi l’esigenza di corrispondere responsabili, come Francesco, di riportare pace a questo bene che riceviamo, donando il bene e riconciliazione, anzitutto nelle nostre stesse di ci siamo capaci. fraternità, quando ci sono divisioni, come pure E poiché per diventare più consapevole nelle lotte politiche, religiose, economiche, dell’amore che Dio ha per me devo fermarmi sociali del nostro tempo? qualche momento a riflettere, ci accorgiamo Un tale impegno, così attivo e militante, che, ancora una volta, siamo invitati a nasce dalla profondità della contemplazione coltivare lo spirito di orazione e devozione, ad dell’amore di Dio per me. Proprio perché mi unire contemplazione e azione, se vogliamo sento raggiunto personalmente dall’indulgenza ritrovare la vera sorgente del nostro impegno del Padre, nasce in me la forza, il coraggio, la e dell’amore verso il prossimo, per ritrovare splendida “follia” di intervenire, come può la forza e l’energia per spendere tutta la vita fare un povero innamorato di Dio: con il canto, nel servizio dei fratelli e per generare intorno non con un solenne discorso e tanto meno con a noi pace e riconciliazione, che sono i frutti la forza. Francesco, con la sua intelligente dell’amore contemplato. semplicità, non convoca il Vescovo e il Con la sua richiesta al Papa di una Podestà per cercare di risolvere le loro contese. straordinaria indulgenza per la piccola Francesco sa bene che questa non è la sua via: chiesa della Porziuncola, Francesco ha egli invece li convoca per ascoltare un canto, inventato una nuova maniera per celebrare la perché solo puntando lo sguardo più in alto, sovrabbondanza di perdono e di misericordia verso la bellezza di Dio, sulle ali della musica, da parte di Dio verso di noi. Possiamo i due contendenti potranno ritrovare le ragioni riprendere e approfondire la bella definizione più alte per la pace. Noi francescani, nel mondo di indulgenza che Papa Francesco ci ha offerto di oggi, probabilmente non siamo chiamati nella Misericordiae vultus, definendola spesso ad affrontare e risolvere i complessi “indulgenza del Padre che attraverso la Sposa problemi del mondo offrendo soluzioni di Cristo raggiunge il peccatore perdonato e tecniche o entrando nel merito di difficili lo libera da ogni residuo della conseguenza questioni, spesso più grandi di noi: siamo però del peccato, abilitandolo ad agire con carità, chiamati a trovare le vie per animare gli uomini a crescere nell’amore piuttosto che ricadere alla riconciliazione e alla pace toccando il loro nel peccato” (MV 22). Ogni volta che cuore con la testimonianza della minorità, riceviamo questa straordinaria indulgenza della semplicità, della bellezza e del canto, del Padre attraverso la Chiesa, anche noi della verità di relazioni fraterne e immediate sperimentiamo abbondanza di misericordia che riportano a ciò che è essenziale, che fanno su di noi per divenire capaci di misericordia e capire agli uomini di oggi, come al Podestà e di riconciliazione verso gli altri nelle concrete al Vescovo di Assisi, che vale la pena di vivere situazioni della vita. nella pace, relativizzando i problemi concreti e Francesco ci mostra esempi splendidi di scegliendo la via del perdono. questa capacità creativa di promuovere pace Parlando di indulgenza e misericordia, e riconciliazione. Pensiamo semplicemente a siamo partiti da uno sguardo all’indulgenza quell’episodio della fine della sua vita, in cui del Padre e alla sua misericordia verso di egli riconcilia il Podestà e il Vescovo di Assisi noi e siamo arrivati a parlare di intervento facendo cantare il suo Cantico di frate sole con nella realtà conflittuale del mondo di oggi. l’aggiunta della strofa del perdono. L’antico Si potrebbe anche fare il percorso inverso: biografo, all’inizio di questo racconto, ci iniziare a parlare del perdono e riconciliazione 254 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 con i fratelli per giungere a parlare della o i rettili della terra, perché ti istruiscano misericordia di Dio, come fa Francesco nel o i pesci del mare perché te lo facciano Testamento. Quello che importa è che non sapere. separiamo mai i due elementi, perché Gesù nel Chi non sa, fra tutti questi esseri, Vangelo insegna che il primo comandamento che la mano del Signore ha fatto questo? parla contemporaneamente dell’amore di Egli ha in mano l’anima di ogni vivente Dio e del prossimo, che non possono essere e il soffio d’ogni carne umana. separati. (Gb 12,7-10) Questo centenario ci aiuti a provare una salutare vergogna perché nessuno sembra In queste frasi liriche, il Libro di Giobbe prendersi cura di mettere pace e concordia esorta la persona umana ad essere aperta nella realtà conflittuale in cui viviamo e ci e pronta per imparare dagli animali, dagli faccia crescere nella creativa capacità di uccelli, dai pesci, e in effetti, dalla terra stessa. trovare maniere nuove per cantare un canto Si tratta di un passaggio che risuona nelle comprensibile agli uomini e alle donne del persone di buona volontà, e in particolare in nostro tempo. Sia la nostra vita quel canto che, coloro che sono stati toccati dalla meravigliosa nella misura in cui è lode vivente a quel Dio da ricchezza della tradizione francescana. cui proviene ogni amore, diventa provocazione Il libretto che vi apprestate a leggere è anche efficace per costruire pace e riconciliazione. un’esortazione ad essere aperti al mondo che ci circonda, ad ascoltare con attenzione a tutte Roma, 23 luglio 2016 quelle creature che abitano questo piccolo festa di santa Brigida, pianeta, la nostra casa comune. Esso nasce da Patrona d’Europa una preoccupazione urgente che Il Grido della Terra e le Grida dei Poveri sono ignorate, Fr. Michael Anthony Perry, OFM e che, come Francescani, dobbiamo essere Ministro generale collaboratori nel dialogo, offrendo il nostro specifico contributo alla guarigione del nostro Fr. Marco Tasca, OFMConv mondo, e delle persone che vivono in esso. Ministro generale Questo breve documento è radicato nelle tradizione francescana e biblica, ed esprime Fr. Mauro Jöhri, OFMCap intenzionalmente la stessa tradizione, in Ministro generale collaborazione con la scienza contemporanea. Questo era il desiderio espresso dal Capitolo Fr. Nicholas Polichnowski, TOR generale1 del 2015, che ha chiesto una guida Ministro generale allo studio sulla cura del creato che avesse una Presidente CFF solida base biblica, ecclesiale, francescana e scientifica. La teologia e la scienza sono due Tibor Kauser, OFS prospettive diverse che insieme ci permettono Ministro generale di vedere l’universo nella sua profondità tridimensionale. Come dice il rabbino Sr. Deborah Lockwood, OSF Jonathan Sacks: «La scienza è la ricerca di Ministro generale una spiegazione. La religione è la ricerca di senso2.» Noi francescani dobbiamo impegnarci in modo intelligente con tutte le scienze, al fine 8. Un sussidio dell’Ordine per la cura del di integrare le nostre intuizioni. Creato In concomitanza con i documenti precedenti della Chiesa e dell’Ordine – particolarmente Il grido della terra con la Laudato si’ – questo opuscolo ha lo ed il grido dei poveri scopo di fornire una guida in modo che le nostre Entità e tutti voi, miei fratelli, siate in Presentazione grado di rispondere alle sfide ecologiche del nostro tempo3. Vorrei sottolineare questo «Ma interroga pure le bestie, perché ti particolare aspetto del nostro impegno ammaestrino, francescano nel mondo. Ispirati dall’esempio gli uccelli del cielo perché ti informino, di san Francesco, noi Frati e Frati Minori EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 255 siamo chiamati a “fare” in modo che possiamo e scientifica, e dia degli orientamenti perché comprendere più profondamente le grida del le nostre Entità possano rispondere alle sfide popolo di Dio, il grido della creazione di Dio. ecologiche del nostro tempo7. Siamo invitati attraverso le nostre azioni a Ogni Entità, attraverso il Moderatore diventare mistici, e uomini di fede che sono in della Formazione Permanente, l’Animatore grado di percepire la bellezza e la meraviglia per l’Evangelizzazione e l’Animatore di dell’opera di Dio nella vita dei nostri fratelli e GPIC, seguendo gli orientamenti del sussidio sorelle, e in ogni essere vivente, tutti creati per generale, prepari un programma affinché partecipare insieme nel dare gloria a Dio ed questa dimensione entri a far parte del nostro offrire un servizio di amore e cura l’uno verso stile di vita e dell’attività pastorale e sociale l’altro. Incoraggio tutti coloro che utilizzano delle Entità. Questo obiettivo venga verificato questa risorsa a rivalutare il loro modo di negli incontri dei Presidenti delle Conferenze percepire e di agire, e di ristrutturare i loro con il Definitorio generale8 . stili di vita, al fine di permettere allo Spirito di In obbedienza a questi mandati, vi Dio di modellare in ognuno di noi un “visione presentiamo un breve sussidio che può ecologica integrale” che abbracci tutto, nella incoraggiarci a camminare con passi concreti carità e nella giustizia; perché possiamo verso la prassi, a partire dalla ricca riflessione permettere a Dio di lavorare il meraviglioso pubblicata dall’Ordine in sintonia con i valori mistero di amore e di misericordia che è dentro di GPIC. Noi crediamo che un buon modo per di noi in modo che possiamo rimuovere gli capire e imparare sia l’esperienza. ostacoli che ci rendono sordi al Grido della Il documento del Capitolo generale Terra e alle Grida dei Poveri. C’è l’urgenza di 2015 sostiene che noi stiamo attraversando una nostra risposta. L’umanità e il pianeta non un periodo di cambiamento radicale possono più aspettare. Dobbiamo agire ora! a tutti i livelli: rivoluzione economica, Iniziamo fratelli a servire e a fare il digitale, bioetica; accompagnata da nuove bene perché finora abbiamo fatto poco o forme di povertà; e situazioni ambientali nulla!4. complesse come il cambiamento climatico, la deforestazione, perdita di biodiversità9. Roma, 25 luglio 2016 Di fronte a questi problemi, ci si potrebbe Festa di S. Giacomo Apostolo chiedere che cosa abbiamo a che fare noi frati Fr. Michael Anthony Perry, OFM minori, perché non lasciare che questi affari Ministro generale e servo siano affrontati dagli specialisti. Tuttavia Prot. 106652 non possiamo chiudere gli occhi e ritornare indietro nel nostro chiostro; se ci guardiamo Introduzione onestamente attorno dobbiamo riconoscere che vi è un deterioramento significativo della 10 Il grido della terra e il grido dei poveri nostra casa comune . Pertanto, lo spirito che non può più essere contenuto. Vi è un anima questo documento vorrebbe guardare al urgente bisogno di rispondere a queste grida. nostro attuale stile di vita, nel quale, a volte, consumiamo le risorse naturali del pianeta Questo è stato l’appello dell’enciclica di 11 Papa Francesco, Laudato si’ 5. Tale storico come se fossero illimitate , per aiutarci ad documento è un messaggio forte al mondo abbracciare un nuovo stile di vita. sull’urgenza della crisi ambientale. Siamo Dobbiamo oggi promuovere quella chiamati come francescani a «collaborare “spiritualità ecologica” di cui parla come strumenti di Dio per la cura del creato» Papa Francesco, che va oltre il rapporto in ogni modo possibile. antropocentrico arrogante con la natura e ci Il Capitolo generale 2015, in continuità invita a riconoscere con umiltà che dobbiamo con il precedente6, ci incoraggia ancora a essere minori e soggetti a tutti, compresa stabilire relazioni fraterne concrete nella cura la creazione (subditi omnibus, dice san Francesco12). Non ci può essere ecologia del creato. Anticipando anche l’uscita della 13 suddetta Enciclica ha dato questi due mandati: senza una adeguata antropologia . Questa Il Definitorio generale pubblichi un nuova relazione di rispetto, meraviglia, Sussidio sulla cura del Creato che abbia una stupore e gratitudine dovrebbe essere il solida base biblica, ecclesiale, francescana fondamento di questo nuovo rapporto. Sì, prima di parlare di cura della terra, infatti, 256 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 non dovremmo dimenticare, in primo luogo, condivide il suo potere. Dio amorevolmente di ringraziare Dio e la Sua creazione per aver indirizza la creazione verso il proprio fine. realmente cura di noi. Infatti, «non siamo Dio. La terra produce la vegetazione; le acque La terra ci precede e ci è stata data».14 Il cibo producono sciami di creature viventi; il che mangiamo, i vestiti che indossiamo e l’aria sole e la luna regolano (rādâ) il giorno e la che respiriamo sono doni della creazione di notte; gli esseri umani hanno ricevuto questa Dio per noi! «Tutto l’universo materiale è un delega, cioè il potere reale di governare linguaggio dell’amore di Dio, del suo affetto (rādâ) la terra. Il potere di dominare è dato o smisurato per noi. Suolo, acqua, montagne, delegato da Dio, non è nostro. Come possiamo tutto è carezza di Dio».15 rispondere a questa generosità? In terzo luogo, Ma la spiritualità ha bisogno di essere la creazione è cosmo. C’era all’inizio il caos, tradotta in azione. C’è una chiamata ad una ma Dio attraverso la creazione ha messo “conversione ecologica” del cuore che implica ordine e posto una struttura. Dio con amore la gratitudine e la gratuità, la sobrietà e la ha progettato tutto ciò. Ogni creatura ha il moderazione; la capacità di essere felici con suo posto assegnato e la sua funzione, in un poco, per non soccombere alla tristezza per complesso meraviglioso. Ciò richiede stupore quello che ci manca.16 Questo nuovo stile di e riverenza, come san Francesco d’Assisi e vita ha un buon alleato, noto a tutti noi, che è la Papa Francesco ci ricordano, invitando allo minorità; ci invita costantemente a rinnovare stupore e alla gratitudine. In quarto luogo, il nostro modo di vita, con particolare la creazione è buona, davvero molto buona, attenzione alle periferie, per essere un po’ come voluto e previsto da Dio. L’universo ha meno consumatori, per non essere predatori origine non per una lotta o battaglia o conflitto, dell’ambiente. Frati ritorniamo alle nostre ma senza sforzo e senza lotta, per la parola e periferie! «Siamo chiamati, una volta ancora, l’agire divino. Gli esseri umani, inoltre, non ad uscire dalla comodità delle nostre case e sono originariamente lupi gli uni per gli altri delle nostre vite».17 Tutto ciò riecheggia in (Hobbes), ma originariamente creati per maniera molto chiara il nostro stile di vita essere buoni e responsabili gli uni degli altri francescano di povertà e di semplicità, intese e di tutta la creazione. In quinto luogo, la non come virtù in sé, ma come manifestazione terra è la casa di tutte le creature terrene. La del modo scelto da Dio per relazionarsi con terra non è solo per gli esseri umani, ma un noi. Lui per primo si è fatto semplice e povero habitat o casa per tutta la creazione di Dio. per amore nostro! Attraverso questo stile di Gli esseri umani non sono i soli benedetti da vita saremo più vicini ai poveri, che sono le Dio, anche gli uccelli e i pesci e tutto il resto vere vittime di questa crisi ecologica. sono benedetti da Dio. Dobbiamo cominciare È per questo motivo che queste Linee guida a pensare ad una famiglia della terra o ad una sono presentate a tutti i Frati in modo da poter comunità/terra e non esclusivamente ad una rispondere concretamente sia al grido della comunità di esseri umani sulla terra. Peggio terra che al grido dei poveri del nostro tempo! ancora se consideriamo noi stessi come singoli esseri umani sulla terra e pronti ad ogni Dimensione biblica lotta contro l’altro per sopravvivere! Infine, secondo la Bibbia il culmine della storia Papa Francesco nella sua enciclica, Laudato della creazione è lo Shabbat. Contrariamente si’, ha sottolineato l’errata interpretazione a molte letture della storia, il culmine non è del versetto della Genesi 1,28 dove si dice, raggiunto nella creazione degli esseri umani «soggiogatela, ... dominate sui pesci del mare al sesto giorno; esso è piuttosto il settimo ...» Questo versetto biblico, purtroppo, è stato giorno, che è santificato da Dio. Questo considerato come una licenza per sfruttare la settimo giorno è benedetto da Dio. Shabbat ci natura per i fini dell’uomo. ricorda che il mondo è nelle mani amorevoli Ma una comprensione più profonda della di Dio. Esso ci dice che il mondo non cadrà storia della creazione ci offre i seguenti punti a pezzi se cessiamo dal nostro lavoro: la vita di riflessione: in primo luogo, Dio è il Creatore non dipende dalle attività febbrili degli umani. di tutte le cose. Egli solo porta tutte le cose La celebrazione di un giorno di riposo ci all’esistenza. Così, in un mondo creato da ricorda che il nostro mondo, la nostra vita ci Dio, chi siamo noi e dove siamo? In secondo è data semplicemente come dono di Dio. Papa luogo, mentre Dio è il creatore di tutto, Egli Francesco nella Enciclica ha aggiunto: Questo EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 257 giorno, così come il sabato ebraico, si offre essere interessante anche studiare e riflettere quale giorno del risanamento delle relazioni sulla storia di Giobbe che ha osato mettere in dell’essere umano con Dio, con sé stessi, con discussione Dio, ma che, in ultima analisi, è gli altri e con il mondo. […] Il riposo è un costretto a scoprire con imbarazzo il suo vero ampliamento dello sguardo che permette di posto davanti a Dio e a tutta la creazione. tornare a riconoscere i diritti degli altri 18. Inoltre, il secondo racconto della creazione, Dimensione ecclesiale in particolare Genesi 2,15, dice: «Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino dell’Eden, Può sembrare insolito collegare la tutela perché lo coltivasse e lo custodisse». Papa dell’ambiente − un tema di natura bioetica e Francesco presenta una nuova comprensione appartenente anche alla morale sociale − con di questo testo: “Coltivare” si riferisce alla la Chiesa. L’obbligo di custodire il giardino coltivazione, aratura o al lavoro, mentre con amore e responsabilità deriva dal nostro “custodire” (shomer in ebraico) significa essere creati ad immagine e somiglianza di prendersi cura, esercitare protezione, Dio e, in quanto figli nel Figlio30, abbiamo supervisione e conservazione19. la vocazione di essere sempre più «partecipi Anche i Salmi sono sempre una lode a Dio della natura divina»31. Partendo da questa base che è “buono” e «compassionevole ... verso biblica la bioetica teologica e la morale sociale tutto ciò che Egli ha fatto»20, e la cui benignità abbordano il tema della tutela del creato che è dura in eterno21. Laudato si’ ha anche ricordato la “nostra casa comune”. Il nesso principale che, «I salmi invitano anche le altre creature tra questa tutela e la Chiesa è la stessa natura a unirsi a noi nel suo elogio: “lodate, sole e di quest’ultima − quale «segno e strumento luna, lodatelo voi tutte fulgide stelle...”» (cf. dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto Sal 148)22. I Salmi e la letteratura sapienziale il genere umano»32 − e l’eucaristia in quanto mostrano sempre questa interconnessione fonte e culmine dell’azione della Chiesa33. di tutte le creature, una sorta di famiglia L’enciclica Laudato si’, in linea con la universale e di comunione sublime23. I libri dei Dottrina sociale della Chiesa, tratta numerosi Profeti, inoltre, uniscono anche la creazione e argomenti pratici. Il tema della Chiesa in la liberazione come atti intimamente connessi relazione al creato tocca un punto più profondo, di Dio24. vale a dire la forma eucaristica dell’esistenza, Infine, nel Nuovo Testamento, Gesù il che può portare a un cambiamento di mette in risalto che Dio è Creatore e Padre25. mentalità, a una “conversione ecologica”34. Gesù ci ricorda anche che tutta la creazione La liturgia, in particolare nell’offertorio, è importante per Lui: «Guardate gli uccelli ci aiuta a concepire l’ambiente naturale, del cielo, non seminano, né mietono, né la nostra casa comune come dono che deve ammassano nei granai eppure il Padre celeste essere apprezzato, curato e ricondotto da li nutre»26. In secondo luogo, Gesù è in noi a Dio. Il mondo parteciperà alla sorte armonia con il creato: «Chi è mai costui al dei figli di Dio35, quale “nuova creazione” quale i venti e il mare obbediscono?»27, perché facente parte dell’unico disegno divino. Il Cristo stesso è il logos da cui la creazione futuro della creazione è di natura escatologica viene all’esistenza. Egli è il fine per il quale quando noi «ci incontreremo faccia a faccia esiste la creazione28. Infine, Gesù consegnerà con l’infinita bellezza di Dio (cf. 1Cor tutte le cose al Padre. Ogni cosa, non solo gli 13,12)»36. Nell’attesa l’uomo si prodiga per esseri umani, sarà impregnato della presenza la cura premurosa del creato e dei poveri. Il di Dio29. Signore della vita nell’eucaristia ci dà luce e Queste fonti bibliche ci ricordano con forza, motivazioni per svolgere questo servizio in non solo la nostra responsabilità della cura per modo che risanando le nostre relazioni tramite la terra, ma anche di ammettere umilmente lo spirito del dono e della gratuità impariamo che gli esseri umani non sono al centro delle a riconoscere e rispettare sia i diritti degli altri cose; secondo, che non siamo la misura di che il nostro dovere verso il creato. tutte le cose; terzo, che dobbiamo discernere L’unità della tenuta morale dell’uomo e la nostra identità umana e vocazione; in quarto della società fa sì che le relazioni dell’uomo luogo, ci chiamano ad una visione di pace e con Dio, con gli altri uomini e con il creato armonia, ad una spiritualità e ad una etica di siano strettamente interdipendenti. «Le ospitalità e responsabilità ecologica. Potrebbe modalità con cui l’uomo tratta l’ambiente 258 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 influiscono sulle modalità con cui tratta se nasce la capacità di condividere con gli altri stesso e, viceversa»37. L’ecologia integrale, questo dono, perché non posso considerarlo termine nuovo offerto dall’enciclica Laudato mia proprietà esclusiva, sorge addirittura il si’, comprende tutte e tre le relazioni riconoscimento di un legame fraterno, che dell’uomo, le quali costituiscono un’unica induce Francesco a dare il nome di fratello trama38. e sorella a ogni creatura. Benedetto XVI ha sottolineato nell’omelia Noi francescani siamo abituati a sentir della santa Messa per il solenne inizio del parlare di fratello sole, sorella luna, frate suo ministero petrino: se «i deserti esteriori fuoco o sorella acqua. Ma se ci pensiamo, si si moltiplicano nel mondo, è perché i deserti tratta di espressioni davvero “strane”: in che interiori sono diventati così ampi», e per senso posso dire che il vento è mio fratello? questo la crisi ecologica costituisce un appello Se posso capire che è possibile considerare per una profonda conversione interiore39. A un’altra persona umana mio fratello o sorella, fondamento di questa maturità umana e come si può dire lo stesso di un sasso o di una spirituale sta una verità fondamentale della pianta? fede cristiana, secondo cui l’intero creato La spiegazione sta nel fatto che la fraternità porta l’impronta della Santissima Trinità40. intuita e vissuta da Francesco non è solo umana Papa Francesco non dimentica che si ma addirittura cosmica: essa si allarga a è ispirato a san Francesco d’Assisi nello ogni creatura e trova un universale legame scegliere il suo nome da pontefice. Il Poverello di fraternità che nasce dal semplice fatto di ammirava la natura come libro nel quale Dio ci avere un unico creatore e Padre, che è Dio. parla di sé in forma di mistero41. La semplicità Nel nome che sceglie per sé e per i suoi e la mistica del santo di Assisi ci porta ancora compagni Francesco dice: fratelli minori, una volta a capire che l’armonia con Dio, connotando il nostro legame fraterno con la con gli altri e con il creato sono inseparabili consapevolezza di essere minori, cioè più e possono essere ben riassunti in una ecologia piccoli. Minori davanti alle persone, ma anche integrale42. di fronte a tutte le creature, come ci insegna Francesco nella conclusione del Saluto delle Dimensione francescana virtù: «La santa obbedienza confonde ogni volontà propria corporale e carnale, e tiene il San Francesco è stato proclamato da san corpo di ciascuno mortificato per l’obbedienza Giovanni Paolo II «patrono dei cultori di allo Spirito e per l’obbedienza al proprio ecologia»43. Questo collegamento di Francesco fratello; e allora egli è suddito e sottomesso con l’ecologia, che noi moderni facciamo, si a tutti gli uomini che sono nel mondo, e non giustifica per il rapporto speciale che egli ebbe soltanto ai soli uomini, ma anche a tutte le con tutte le creature e che è ben documentato bestie e alle fiere, così che possano fare di dai suoi Scritti e dalle sue biografie. lui quello che vogliono, per quanto sarà loro È anzitutto il Cantico di frate sole che concesso dall’alto dal Signore»44. La minorità, testimonia lo sguardo contemplativo di che si esprime qui in termini di obbedienza, Francesco verso le creature, quelle del cielo assume dunque una estensione universale, e quelle della terra, nelle quali riconosce allargandosi anche agli animali e a tutte le anzitutto che «de te, Altissimo, portano creature. significazione». In questa affermazione, La motivazione più profonda dell’impegno posta all’inizio del Cantico, troviamo la ecologico del francescano, sulle orme di prima e più importante ragione del rispetto Francesco, è dunque una motivazione verso ogni creatura: ogni realtà rimanda teologica, nel senso che rimanda a Dio a Dio suo creatore. Francesco è consapevole riconosciuto come creatore di tutto, che chiede che l’unico artefice e Signore di tutto è Dio e rispetto per la sua creazione, da lui donata a ciò lo conduce a contestare la logica mondana tutti e non solo a qualcuno. del potere e della proprietà, che pone l’uomo Le nostre CCGG riprendono questo tema, come padrone di tutto. Noi non siamo i sia nell’art. 71, che dice: «Seguendo le orme padroni, ma i beneficiari di un dono gratuito di san Francesco, i frati mostrino un senso di di Dio, dato indistintamente a tutti gli uomini. riverenza verso la natura, oggi minacciata da Da questa “logica del dono” nasce il rispetto ogni parte, per renderla integralmente fraterna verso la creazione, segno del suo amore; ed utile a tutti gli uomini, a gloria di Dio EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 259

Creatore», sia soprattutto con la frase finale Dio, facendo maturare nell’uomo una nuova dell’art. 1 delle Costituzioni generali, che pone coscienza della sua responsabilità nel mondo, il fondamento della nostra identità. Quel primo sollevando sempre di più il problema del suo articolo è stato modificato dal nostro Capitolo ruolo nel mondo e nella storia. Le scienze generale del 2003, aggiungendo alla fine del hanno anche dato un contributo significativo al paragrafo 2, che già parlava di «predicare, pluralismo del pensiero umano coinvolgendo con i fatti, riconciliazione, pace e giustizia», le persone e le società in un dialogo più serio l’espressione «manifestando sommo rispetto sulla realtà del mondo in cui si vive. verso il creato». Fu il riconoscimento che la Inoltre, il contributo recente delle scienze cura della casa comune forma parte essenziale sulla comprensione della natura ha fatto sì che del nostro carisma e che una descrizione le stesse scienze diventino più consapevoli dei rigorosa di chi siamo noi Frati Minori non può propri limiti. Le scienze affermano, infatti, fare a meno di parlare di «rispetto del creato». che la natura è il frutto non soltanto di un È stata scelta la parola rispetto (in latino sistema, ma di molti sistemi, come quelli reverentia) che manifesta non solo la cura, della biosfera, degli ecosistemi, ed anche ma proprio quell’atteggiamento di minorità il frutto della sua storia, della cultura, e fraternità universale, che ci rende davvero delle situazioni linguistiche, delle relazioni fratelli minori. umane, ecc. Per risolvere le problematiche Dall’estate del 2015, con la pubblicazione attuali della natura nasce, allora, una dell’enciclica Laudato si’, è diventato ancor domanda che «non riguarda solo l’ambiente più evidente che un francescano non può in modo isolato, perché non si può porre la pensare che l’attenzione ai temi ecologici sia questione in maniera parziale», come dice per lui un elemento facoltativo o una sorta di papa Francesco nell’Enciclica Laudato sì46. optional decorativo: la nozione di “ecologia Le prospettive che interagiscono all’interno integrale” che il Papa propone in questa della natura costituiscono una identità unica, enciclica si impone come attenzione essenziale che supera una sola interpretazione. Sono per ogni cristiano, e a maggior ragione per ogni proprio le interazioni di vari elementi che la francescano, visto che il Papa ha voluto legare rendono molto complessa. In realtà il numero il suo invito a una “conversione ecologica” delle cose che la compongono è secondario; alla figura di Francesco d’Assisi, evocato essa diventa complessa perché al suo interno più volte nel testo e perfino nel titolo interagisce un numero di variabili che rendono dell’enciclica. difficile la sua comprensione da un solo punto Tuttavia, conoscere le ragioni di vista. Comprendere le interazioni e le “francescane” teoriche del nostro impegno problematiche di biosfera, di ecosistemi, di per l’ecologia non è sufficiente: è necessario cambiamenti climatici e di molti altri sistemi che si sviluppi una convinzione personale. che compongono la natura, come pure trovare Ci aiuta certamente lo sguardo rivolto a il modo di riparare i suoi danni attuali è allora Francesco e il confronto con le Costituzioni, impossibile usando soltanto i metodi scientifici, ma il nucleo ultimo di tale convinzione soprattutto perché ogni nuova conoscenza personale nasce dalla consapevolezza che di un elemento apre un altro vasto ambito nessuno può sostituirsi a me nell’opera della della ricerca in connessione inseparabile con mia formazione francescana e che devo un’altra. In realtà, per ogni sistema della essere io a fare una scelta personale: «il frate natura è quasi sempre possibile scoprire minore, sotto l’azione dello Spirito Santo, un altro sottosistema costituito da un’ampia è il protagonista principale della propria varietà di elementi in continua relazione e formazione»45. Solo dei Frati “protagonisti interdipendenza. Le connessioni di questi della loro formazione” sapranno entrare nel sistemi sono spesso anche imprevedibili, tanto processo di quella “conversione ecologica” che si crea in continuazione una rete sempre che la nostra vocazione oggi ci chiede. “diversa” e sempre “uguale”, che oscura e rende difficile trovare le soluzioni per i Dimensione scientifica problemi attuali. Le interazioni tra elementi e sistemi decidono, in fondo, il loro stato. Le scienze hanno contribuito positivamente Ecco anche la ragione per cui le scienze danno alla comprensione più corretta della realtà, una comprensione e soluzione notevole, ma della natura, ma anche della trascendenza di non definitiva, circa i problemi attuali della 260 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 natura e sul come salvare la sua biosfera, gli «che cosa dobbiamo fare nel mezzo della crisi ecosistemi, il clima. ecologica». Dobbiamo chiederci come essa Ovviamente tutte queste caratteristiche già esercita la sua influenza su di noi, e solo della natura hanno una forte ripercussione sui così potremo prendere posizione per poter modi di affrontarla. Pur sapendo che la natura reagire, a partire da una spiritualità in mezzo al è una realtà che esige un particolare approccio mondo, sentendoci parte del cosmo e parte del con il quale diventi possibile cogliere problema. Altrimenti la considereremo sempre l’insieme, non è facile passare da approccio una situazione lontana dalla nostra vita, anche analitico/scientifico a quello sistemico. se si verifica accanto a noi, e continueremo a Per comprenderla meglio e per dare una pensare che tutto questo accade in altri paesi e soluzione migliore al problema della sua in altre regioni. salvaguardia, ci vuole – come propone Infine, va notato che la distruzione di anche l’Enciclica – «un’ecologia integrale, una parte della nostra sorella madre terra che comprenda chiaramente le dimensioni riguarda tutti e tutto il mondo, perché tutto umane e sociali»47. è interconnesso48, e dobbiamo guardare al L’ecologia integrale richiede infatti mondo in cui viviamo, dobbiamo ascoltare il apertura agli approcci che vanno oltre il grido della terra: solo così la nostra spiritualità linguaggio esatto delle scienze e ci collegano avrà un impatto nella vita di tutti i giorni. con le categorie dell’essenza dell’uomo, cioè con la dimensione spirituale, etica, culturale, I. Valutazione del nostro stile di vita relazionale, ecc. Quale è il ruolo attuale delle scienze in Vi invitiamo a discutere all’interno delle questa prospettiva? vostre Fraternità sul nostro stile di vita in Le scienze sono oggi indispensabili per relazione all’ambiente. In generale, tendiamo sollevare, per conoscere e per formulare a pensare che quasi tutti i richiami e gli inviti i problemi attuali della natura, cioè della siano rivolti all’esterno; ma il primo richiamo biosfera, dell’ecosistema, del clima, della alla conversione dello stile di vita è verso se cultura umana, ecc., e per indirizzare verso stessi e la propria Fraternità. È molto utile le soluzioni, ma sono anche insufficienti discutere riguardo a come ciascun Frate della per risolvere da sole i problemi sollevati. Il Fraternità vede la situazione del cambiamento loro ruolo principale sarebbe, oltre quello climatico, prima a livello personale e poi nella di chiarire le problematiche e di cercare le vita fraterna. soluzioni, anche di svegliare le coscienze e Il primo capitolo dell’enciclica Laudato si’ responsabilità, creando uno spazio più stretto è dedicato alla lettura dei segni dei tempi, e con tutti gli altri approcci specifici, più ampi Papa Francesco ha detto che «basta guardare la e globali, soprattutto gli ambiti politici ed realtà con sincerità per vedere che c’è un grande economici. Di qui nasce anche la possibilità deterioramento della nostra casa comune»49. e necessità delle scienze di dialogare con L’enciclica, nel suo primo capitolo, propone i nuovi approcci e con le discipline di altri sei aree che richiedono un’attenta analisi: livelli (filosofico, teologico, etico ecc.). le includiamo in questo sussidio, perché Questi approcci, pur superando i confini di crediamo che servano a dare una solida base una disciplina (quella scientifica), rimangono alla nostra riflessione, a partire dal magistero ancora di competenza delle scienze. Coinvolte della Chiesa. Vi proponiamo pertanto una nella creazione di un approccio più sistemico, breve sintesi di ogni area50, per invitare a le scienze diventano la base per la creazione riflettere personalmente e in Fraternità. di un’ecologia integrale con delle soluzioni più ampie e più sostenibili riguardo alle Inquinamento e Cambiamento Climatico (LS problematiche attuali della natura e del mondo 20-26) in cui viviamo. Ci sono forme di inquinamento che quotidianamente colpiscono ogni persona. Prassi Ogni anno vengono prodotti centinaia di milioni di tonnellate di rifiuti, molti dei Come Francescani, non siamo chiamati a quali non biodegradabili, altamente tossici e rispondere alla domanda «che cosa dobbiamo radioattivi. Questi problemi sono strettamente fare di fronte alla crisi ecologica», ma piuttosto legati alla cultura dell’usa e getta. Riguardo EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 261 al cambiamento climatico, il Papa afferma che da sognatori romantici o come un ostacolo da esiste un consistente consenso scientifico che eludere». indica la presenza di un riscaldamento globale allarmante. II. Discernere un nuovo stile di vita

L’acqua (LS 27-31) Dimensione biblica L’acqua potabile è un bene di vitale In un mondo creato da Dio, chi siamo noi importanza in quanto è indispensabile per e dove siamo? Pensiamo ancora di essere i la vita umana e per sostenere l’ecosistema dominatori della creazione o i suoi custodi? terrestre e acquatico. L’enciclica è chiara Pretendiamo di essere il centro del creato o ci nell’affermare che l’accesso all’acqua riconosciamo come una delle creature di Dio? potabile e sicura è un diritto umano basilare, Affermare che Dio è creatore vuol dire che fondamentale e universale. noi, come creature, siamo tutti fratelli e sorelle in una casa comune. Crediamo veramente di Perdita di Biodiversità (LS 32-42) essere fratelli e sorelle con tutte le creature e Non è possibile prevedere l’estinzione di che il mondo non è soltanto per gli uomini, ma specie animali e vegetali. Di fatto queste perdite è la casa comune da custodire? non solo comportano l’eliminazione delle Gesù porta un messaggio di pace ed armonia risorse necessarie per noi, ma la scomparsa del creato51. Come possiamo aiutare a portare di specie che hanno valore in sé. Dobbiamo avanti l’integrità e l’armonia della Creazione? ammettere il fatto che tutte le creature sono collegate tra loro e che tutti noi, esseri umani, Dimensione ecclesiale abbiamo bisogno l’uno dell’altro. Siamo consapevoli che le nostre relazioni con Dio, con gli altri uomini e con il creato Deterioramento della qualità della vita e sono strettamente interdipendenti52? degrado sociale (LS 43-47) Apprezziamo il valore della celebrazione Si dovrebbero considerare gli effetti del eucaristica come un atto di amore cosmico degrado ambientale, dei modelli di sviluppo che fa tornare la natura al Creatore in gioiosa attuali e della cultura usa e getta sulla vita adorazione53? delle persone. L’analisi di questi effetti mostra Come francescani ci uniamo ad altre persone come la crescita degli ultimi due secoli non di buona volontà nella tutela per l’ambiente, sempre ha comportato un reale progresso e un avendo uno stile di vita sobrio e traendo la miglioramento della qualità della vita. nostra motivazione dall’Eucaristia54?

La disuguaglianza mondiale (LS 48-52) Dimensione francescana A questo proposito Papa Francesco afferma Ti pare che siamo davvero consapevoli che che «il degrado ambientale e quello della la ragione più profonda del nostro impegno società colpiscono in modo speciale i più ecologico è una ragione “teologica”, cioè deboli del pianeta», i più poveri ed emarginati, rimanda a Dio creatore di tutto? che sono la maggior parte degli abitanti Noi francescani siamo davvero segni di della terra e che spesso vengono trattati nelle fraternità universale, con ogni essere umano e discussioni internazionali come un’appendice con ogni creatura? E il nostro rapporto fraterno o un danno collaterale. con tutti è davvero da minori, cioè più piccoli?

La debole risposta ai nostri problemi Dimensione scientifica ambientali (LS 53-59) In che modo la scienza attualmente Anche se non abbiamo mai abusato della comprende le interazioni e le problematiche nostra casa comune così tanto come negli di biosfera, di ecosistemi, di cambiamenti ultimi duecento anni, non siamo riusciti a climatici e di molti altri sistemi che trovare delle soluzioni adeguate a questa compongono la natura? Quali soluzioni ha crisi; si tratta di un’indicazione che la politica trovato la scienza? internazionale è subordinata alla tecnologia Siamo d’accordo che, per trovare le globale e finanziaria. «Qualsiasi tentativo soluzioni adeguate dei problemi climatici delle organizzazioni sociali di modificare le attuali, è necessario affrontare insieme cose sarà visto come un disturbo provocato due sfide, cioè quella ambientale e quella 262 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 educativa (sociale), perché esse, nell’ambito cadrà, sotto forma di pioggia, nel mare. dell’ecologia integrale, costituiscono Tutto ciò, insieme ai cambiamenti climatici veramente un’unica problematica? che probabilmente possono determinare Circa il dibattito scientifico e sociale, come delle condizioni più asciutte, comporterà si può rendere questo dibattito «responsabile una minore quantità di acqua disponibile e ampio, in grado di considerare tutta per il nostro consumo. Per questi motivi, i l’informazione disponibile e di chiamare le nostri obiettivi devono essere finalizzati ad cose con il loro nome»55 per agire insieme in ottenere un consumo più responsabile e a non maniera responsabile, sostenibile e solidale? aumentarne l’erogazione. Come creare un approccio più sistematico Consigli pratici: in materia d’igiene per affrontare i problemi climatici attuali? personale non sprecare l’acqua; nell’uso domestico, verificare la presenza di perdite Il primo capitolo dell’enciclica Laudato si’ d’acqua; irrigare il giardino di notte o la Siete d’accordo con il Papa che la Terra, mattina presto; evitare l’eliminazione di la nostra casa comune, sta andando in rovina? residui (olio); per la lavastoviglie installare Quali prove possiamo evidenziare a sostegno rubinetti a basso consumo; controllare di questa opinione? mensilmente il consumo d’acqua sul Negli ultimi anni c’è stata una discussione contatore. molto accesa circa le cause del riscaldamento Come possiamo migliorare il nostro del pianeta. Il Papa afferma che, benché ci consumo di acqua in comunità? siano anche altre cause, la più importante è quella legata all’opera dell’uomo. Cosa ne L’energia pensiamo? Ovunque gli esseri umani sviluppano la loro attività quotidiana, hanno bisogno di energia. III. Vivere un nuovo stile di vita Tutte le cose intorno a noi richiedono energia per funzionare o, comunque, hanno avuto Programma della Fraternità e dell’Entità bisogno di energia per la loro produzione. Per (Provincia o Custodia) rendere disponibile questa energia vengono bruciati grandi quantità di combustibili fossili Cosa possiamo fare a livello personale, (petrolio, carbone, gas naturale), causando comunitario e sociale, per affrontare le cause l’emissione nell’atmosfera di gas come dei cambiamenti climatici? l’anidride carbonica (CO2), che producono Alla luce della riflessione fatta con questo “l’effetto serra”, una delle principali cause del sussidio, vi invitiamo a prendere decisioni cambiamento climatico. L’elevata quantità concrete, predisponendo «un programma che di questi gas altera gli scambi energetici consenta a questa dimensione di entrare a tra l’interno e l’esterno dell’atmosfera far parte del nostro stile di vita e dell’attività provocando la variazione degli equilibri pastorale e sociale delle Entità»56 come Frati climatici del nostro pianeta. e Minori nei confronti delle periferie. Per Consigli pratici: spegnere la luce quando contribuire a realizzare un tale discernimento, si lascia un ambiente; staccare la spina offriamo qui di seguito alcuni argomenti che degli elettrodomestici dopo l’utilizzo; sono più ampiamente trattati nel documento massimizzare l’uso di luce naturale; evitare dell’Ufficio GPIC, La cura del creato nella l’uso eccessivo di aria condizionata; investire vita quotidiana dei Frati Minori57. in tecnologia LED; preferire le energie rinnovabili; acquistare attrezzature a basso L’acqua consumo, per quanto possibile; installare È una risorsa rinnovabile ma limitata. pannelli solari fotovoltaici; controllare Anche se i tre quarti della superficie terrestre mensilmente il consumo di energia sul sono coperti da acqua, solo l’1% è utilizzabile contatore. per gli usi dell’attività umana. Qualunque Cosa si può fare? sia l’uso che ne facciamo (irrigazione, Prendere alcune decisioni condivise per refrigerazione, igiene, ecc.), aumenta la sua contribuire a un uso efficiente, austero e evaporazione. Tutta l’acqua che evapora sostenibile dell’energia. non torna necessariamente alla superficie dei continenti, dato che parte dell’acqua evaporata Rifiuti e residui EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 263

Il consumismo è inevitabilmente associato sarebbe assurdo dovervi rinunciare; quindi allo spreco di risorse naturali, all’inquinamento è necessario cercare alternative e adottare e alla generazione, sempre maggiore, di residui modelli di trasporto più sostenibili. di ogni genere. Da dove possiamo estrarre Consigli pratici: rivedere l’uso che facciamo le materie prime per un simile consumo? dell’automobile o delle automobili nella Dove andranno a finire tutti questi rifiuti? Fraternità. Per quanto possibile, utilizzare i Ricordiamoci che la capacità della natura di mezzi pubblici di trasporto. Camminare e fornire risorse e di assimilare i nostri rifiuti è incoraggiare l’uso della bicicletta nelle nostre limitata. Fraternità. Acquistare automobili di basso Consigli pratici: Evitare il consumo di consumo. prodotti “usa e getta”, in particolare di plastica Quali scelte (opzioni) sono fattibili per la o PET. Riutilizzare alcuni rifiuti, come nostra Fraternità? cartone, sacchetti, buste. Scegliere prodotti realizzati con materiale riciclato. Incoraggiare L’alimentazione il riciclaggio dei rifiuti. Il modo di produrre gli alimenti è sempre Quali prodotti “usa e getta” utilizzate più aggressivo. Ad esempio, gli incendi che a casa? Quali possono essere sostituiti devastano la foresta amazzonica sono causati, ed evitati? Quali prodotti possono essere tra le altre cose, dalle coltivazioni intensive di riutilizzati e quali possono essere riciclati? soia da utilizzare come mangime a basso costo per l’allevamento industriale. La carta L’agricoltura intensiva usa pesticidi e La carta, un materiale che utilizziamo fertilizzanti chimici che avvelenano i campi frequentemente, richiede il taglio di molti e l’acqua, e lasciano residui negli alimenti. alberi e la piantagione di specie a crescita L’allevamento del bestiame è sempre più veloce, con il pericolo di desertificazione simile a una fabbrica in cui gli animali sono e di alterazioni ecologiche, soprattutto nei trattati come pezzi di una catena di montaggio. paesi poveri da cui proviene la maggior parte La flotta di pesca industriale devasta i del legno che utilizziamo. Già sappiamo fondali marini. I cibi transgenici o quelli perfettamente che le foreste sono essenziali geneticamente modificati vengono messi in per l’equilibrio della vita sul pianeta. discussione da molti scienziati che assicurano Consigli pratici: cercare di consumare conseguenze negative per l’ambiente e per meno carta. Prima di stampare qualcosa, l’agricoltura (uso eccessivo di sostanze pensare se ce n’è realmente bisogno. Stampare tossiche, inquinamento di altre coltivazioni su entrambi i lati. Utilizzare preferibilmente vicine, perdita di biodiversità). carta riciclata oppure ecologica. Riutilizzare la Consigli pratici: consumare cibi freschi, carta da regalo. Utilizzare i fogli su entrambi i evitare il “cibo spazzatura”, preferendo cibi lati. Separare la carta e il cartone e depositarli biologici e di stagione, evitare l’eccesso di nel relativo contenitore per la raccolta carne, dolci e grassi. Non sprecare cibo. differenziata. C’è qualcosa che possiamo migliorare nel Che cosa possiamo fare? campo dell’alimentazione?

I trasporti Altri documenti che possono essere utili Dobbiamo prendere coscienza del fatto che per sviluppare il programma ecologico della oggi gli spostamenti hanno un elevato costo Provincia o Custodia: umano, sociale e ambientale, con le emissioni I Francescani e la giustizia ambientale. di gas ad effetto serra nell’atmosfera (petrolio Confronto tra la crisi ambientale e l’ingiustizia e derivati): il trasporto è il settore che emette sociale. la maggior quantità di gas ad effetto serra. Preparato dall’Ufficio di GPIC della Malattie respiratorie e morti premature sono Curia generale, 2011. Il documento cerca di dovute all’inquinamento dell’aria, come pure rispondere, dal punto di vista della spiritualità malattie di tipo nervoso e migliaia di morti ogni francescana, alle sfide della crisi ambientale, anno sulle strade, oltre all’impatto ambientale proponendo una nuova etica per un mondo delle autostrade e delle linee ad alta velocità. globalizzato. Inoltre, propone alcune Tuttavia, i trasporti sono una parte testimonianze di alcune Fraternità dell’Ordine. essenziale di quasi tutte le nostre attività e Infine, fa un invito a leggere i segni dei tempi. 264 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

Disponibile in italiano: Signore Dio, Uno e Trino, http://www.ofm.org/01docum/jpic/ comunità stupenda di amore infinito, GiustiziaAmbientale_ITA.pdf insegnaci a contemplarti e in altre lingue (inglese, spagnolo, tedesco, nella bellezza dell’universo, giapponese): dove tutto ci parla di te. http://www.ofm.org/ofm/?page_id=439 Risveglia la nostra lode e la nostra gratitudine Pellegrini e forestieri in questo mondo. per ogni essere che hai creato. Sussidio di formazione permanente sul Donaci la grazia di sentirci intimamente capitolo IV delle CCGG. uniti In particolare il terzo capitolo del con tutto ciò che esiste. documento: «Custodi del Creato». Esso affronta il problema del degrado ambientale. Dio d’amore, mostraci il nostro posto in Confronta il tema con il messaggio cristiano questo mondo e francescano. Presenta alcune esperienze come strumenti del tuo affetto dell’Ordine e formula una proposta di per tutti gli esseri di questa terra, attualizzazione per la vita personale e fraterna perché nemmeno uno di essi è dimenticato a partire dalla Sacra Scrittura, dai testi della da te. Chiesa e dai testi francescani. Disponibile in italiano: Illumina i padroni del potere e del denaro http://www.ofm.org/01docum/jpic/ perché non cadano nel peccato dell’indifferenza, sussidioITA.pdf amino il bene comune, promuovano i e in altre lingue (inglese, spagnolo, tedesco, deboli, francese, portoghese, polacco): e abbiano cura di questo mondo che http://www.ofm.org/ofm/?page_id=439 abitiamo.

I poveri e la terra stanno gridando: Preghiera cristiana con il creato Signore, prendi noi col tuo potere e la tua luce, Ti lodiamo, Padre, con tutte le tue creature, per proteggere ogni vita, che sono uscite dalla tua mano potente. per preparare un futuro migliore, Sono tue, e sono colme della tua presenza affinché venga il tuo Regno e della tua tenerezza. di giustizia, di pace, di amore e di bellezza. Laudato si’! Laudato si’! Amen. Figlio di Dio, Gesù, da te sono state create tutte le cose. Cantico di frate sole Hai preso forma nel seno materno di Maria, ti sei fatto parte di questa terra, Altissimu, onnipotente, bon Signore, e hai guardato questo mondo con occhi Tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne umani. benedizione. Oggi sei vivo in ogni creatura Ad Te solo, Altissimo, se konfane, con la tua gloria di risorto. e nullu homo ène dignu Te mentovare. Laudato si’! Laudato si’, mi’ Signore, cum tutte le Tue Spirito Santo, che con la tua luce creature, orienti questo mondo verso l’amore del spezialmente messor lo frate Sole, Padre lo qual è iorno et allumini noi per lui. e accompagni il gemito della creazione, Et ellu è bellu e radiante cum grande tu pure vivi nei nostri cuori splendore: per spingerci al bene. de Te, Altissimo, porta significazione. Laudato si’! Laudato si’, mi’ Signore, per sora Luna e EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 265

le stelle: 12 Cf. Salvir 16. in celu l’ai formate clarite e preziose e belle. 13 LS 118. 14 LS 67. Laudato si’, mi’ Signore, per frate Vento 15 LS 84. 16 Cf. LS 216-219.222. e per aere e nubilo e sereno e onne tempo, 17 CapGen/15, n. 32. per lo quale a le Tue creature dai 18 LS 237. sustentamento. 19 Cf. LS 67. 20 Sal 145,9. Laudato si’, mi’ Signore, per sor’Acqua, 21 Cf. Sal 136. la quale è multo utile et humile e preziosa 22 LS 72. e casta. 23 Cf. LS 89. 24 Cf. Ger 32,17-21; Is 40,28b-29. Laudato si’, mi’ Signore, per frate Focu, 25 Cf. Mt 11,25. per lo quale ennallumini la notte: 26 Mt 6,26. et ello è bello e iocundo e robustoso e forte. 27 Mt 8,27. 28 Cf. Col 1,16; Gv 1,1-18. Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra 29 Cf. Col 1,19-20; 1Cor 15,28. matre Terra, 30 Cf. Gv 1,12. la quale ne sustenta e governa, 31 2Pt 1,4. 32 LG 1. e produce diversi frutti con coloriti fiori et 33 Cf. SC 10. herba. 34 Cf. LS 216-221. 35 Cf. Rm 8,19-23. Laudato si’, mi’ Signore, 36 LS 243. per quelli ke perdonano per lo Tuo amore 37 CIV 51. e sostengo infirmitate e tribulazione. 38 Cf. LS 10.137-162. Beati quelli ke ‘1 sosterrano in pace, 39 Cf. LS 217. ka da Te, Altissimo, sirano incoronati. 40 Cf. LS 238-240. 41 Cf. LS 12. Laudato si’, mi’ Signore, 42 Cf. LS 10. per sora nostra Morte corporale, 43 29.11.1979. da la quale nullu homo vivente po’ 44 Salvir 14-18. skappare: 45 RFF 40. guai a quelli ke morrano ne le peccata 46 LS 160. mortali; 47 LS 137. 48 Cf. LS 92. beati quelli ke trovarà ne le Tue santissime 49 LS 61. voluntati, 50 Per approfondire, si può vedere la “Guida allo ka la morte secunda no ‘1 farrà male. Studio dell’Enciclica Laudato si’”, sussidio preparato dal gruppo di lavoro GPIC della Famiglia Francescana Laudate e benedicete mi’ Signore et a Roma, “Romans VI”. Lingue: inglese, spagnolo, rengraziate italiano, tedesco, francese, indonesiano, coreano, e serviateli cum grande humilitate. amen. portoghese. disponibile http://francis35.org/ 51 Cf. Mt 8,27; Gv 1,1-18; Col 1,16. 52 Cf. CIV 51, LS 137-162. 1 CapGen/15, Decisione, 10. 53 Cf. LS 236. 2 The Great Partnership. God, Science and the Search 54 Cf. LS 10.236. for Meaning, 2011. 55 LS 135. 3 Ibid. 56 CapGen/15, Decisione 11. 4 Cf. 1Cel. 103. 57 Per approfondire ogni argomento si può vedere 5 LS 48. l’intero documento. Lingue: inglese, spagnolo, 6 Cf. CapGen/09, Mandati, n. 43. italiano, tedesco e giapponese. Disponibile in: http:// 7 CapGen/15, Decisione, 10. www.ofm.org/ofm/?page_id=439&lang=it 8 CapGen/15, Decisione, 11. 9 CapGen/15, n. 3. 10 LS 61. 11 Cf. LS 106. 266 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

9. Omelia per l’apertura del Perdono di della misericordia ricevuta san Francesco ha Assisi potuto abbracciare il lebbroso, i vari nemici S. Maria degli Angeli, 01.08.2016 che ha incontrato sul suo cammino, i poveri e gli emarginati, il sultano a Damietta, tutte Ottavo centenario le creature di Dio e, alla fine, anche l’ultima del Perdono d’Assisi nemica, cioè la morte. Carissimi Fratelli e Sorelle, oggi viviamo Cari Fratelli e Sorelle, in un mondo che non è poi tanto diverso da il Signore vi dia pace! quello in cui è vissuto san Francesco. Violenza, repressione, sfruttamento, guerre a sfondo Nella Bolla di indizione del Giubileo religioso o in nome di ideologie politiche, della Misericordia Papa Francesco esprime povertà sempre crescente, emarginazione la medesima gioia e la medesima speranza sociale e migrazioni di milioni di persone che Maria, la Madre di Gesù, pronuncia hanno caratterizzato il tempo di Francesco nel Magnificat, il testo tratto dal Vangelo e, purtroppo, continuano ad essere tratti secondo Luca, che abbiamo pregato come caratteristici anche di questi nostri tempi. Salmo responsoriale. Attraverso l’atto Anche noi assistiamo a numerosi fatti che dell’Incarnazione Dio abbraccia la povertà e minacciano la pace e la stabilità, ad esempio l’umiltà per poter rivelare a noi la misericordia l’impennata di terrorismo; la piaga dei 65 e più che non conosce confini né limiti. Questa milioni di rifugiati che abbandonano le loro stessa misericordia accende nel cuore di coloro case e scappano dal loro paese in cerca di pace, che sono disposti ad accoglierla una nuova di riposo e di una nuova vita; la crisi economica passione, una nuova speranza, una nuova che continua ad aumentare dappertutto; la accettazione di sé stessi e degli altri e una parodia che i leader politici di tutto il mondo nuova libertà che ci permette di camminare inscenano, rinnegando il vero servizio che da insieme come figlie e figli amati da Dio! politici dovrebbero rendere e promuovendo, Solo se apriamo il nostro cuore all’offerta di invece, idee che poco o niente hanno a che misericordia che Dio ci fa la nostra vita ritroverà vedere con la democrazia e con i valori del senso, si potranno stabilire nuove relazioni Vangelo. Davanti a tale rovina e a tutte le tra le persone e potremo raggiungere la pace. minacce alla pace, alla stabilità, all’armonia Papa Francesco scrive: “Come desidero che tra le genti e al futuro del pianeta, la Festa del gli anni avvenire siano intrisi di misericordia Perdono d’Assisi ci offre un preciso invito che per andare incontro ad ogni persona portando diventa quanto mai urgente cogliere. Tutto e la bontà e la tenerezza di Dio! A tutti, credenti tutti ci dicono che dobbiamo chiudere il nostro e lontani, possa giungere il balsamo della cuore, la nostra mentalità e i nostri confini, per misericordia come segno del Regno di Dio già tener fuori tutto quello che ci fa paura. Questa presente in mezzo a noi”. (MV, 5). Per andare logica di esclusione sta attecchendo in Europa, incontro ad ogni persona portando la bontà e nelle Americhe e in ogni parte del mondo. la tenerezza di Dio! Mente celebriamo l’ottavo Lasciatemelo dire: questa è una logica che non centenario del Perdono d’Assisi, ci ricordiamo ha fatto esperienza della misericordia di Dio! a vicenda quanto è accaduto ottocento anni fa: Questa logica, povera, non è nemmeno capace ossia l’evento che ha trasformato radicalmente di ammettere che la misericordia è l’unico la comprensione che san Francesco aveva potere in grado di farci superare la paura, la di sé stesso e del piano di salvezza che Dio violenza e la tentazione di chiuderci in noi opera per tutti. Mentre rifletteva su quanto stessi. Noi discepoli di Cristo annunciamo al Dio aveva compiuto nella sua vita personale, mondo quanto ci suggerisce il Card. Kasper, san Francesco ha visto il Signore Gesù, la ossia che “l’amore, dimostrato attraverso Madonna e gli angeli aleggiare sopra l’altare la misericordia, può e deve diventare il della chiesetta della Porziuncola. Spinto da fondamento di una nuova cultura per la nostra questa visione, il Santo di Assisi ha chiesto vita, per la Chiesa e per la società” (Card. immediatamente che fosse effusa su tutti la W. Kasper, La misericordia). E le parole grazia della pienezza della misericordia di che Papa Francesco venerdì scorso ha detto Dio, che lui stesso aveva ricevuto, affinché ai giovani radunati a Cracovia per la GMG tutti potessero fare esperienza di quella risuonano anche per noi, raccolti qui oggi stessa misericordia. Infatti, solo in virtù a celebrare il Perdono d’Assisi: «Un cuore EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 267 misericordioso sa essere un rifugio per chi sul significato della prima opera di misericordia non ha mai avuto una casa o l’ha perduta, sa corporale: «Dare da mangiare agli affamati». creare un ambiente di casa e di famiglia per Ascoltiamo il brano evangelico. chi ha dovuto emigrare, è capace di tenerezza Dal Vangelo secondo Marco (6,34-38). e di compassione. Un cuore misericordioso sa «Sbarcando, vide molta folla e si commosse per condividere il pane con chi ha fame, un cuore loro, perché erano come pecore senza pastore, e misericordioso si apre per ricevere il profugo si mise a insegnare loro molte cose. Essendosi e il migrante. Dire misericordia insieme a voi, ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli è dire opportunità, è dire domani, impegno, dicendo: “Questo luogo è solitario ed è ormai fiducia, apertura, ospitalità, compassione, tardi; congedali perciò, in modo che, andando sogni». La festa odierna, che è una chiamata per le campagne e i villaggi vicini, possano pressante a fare nostra la via della penitenza e comprarsi da mangiare”. Ma egli rispose: “Voi della misericordia, ci impedisce assolutamente stessi date loro da mangiare”. Gli dissero: di diventare “tristi vittime” di quella che “Dobbiamo andar noi a comprare duecento possiamo definire come la sconfitta dell’uomo: denari di pane e dare loro da mangiare?”. Ma ossia la conseguenza del dire no all’amore. Al egli replicò loro: “Quanti pani avete? Andate a contrario: siamo chiamati a dire sì alla vita, vedere”. E accertatisi, riferirono: “Cinque pani all’amore, alla possibilità di ricevere e di e due pesci”». donare misericordia, rispondendo come hanno Mi chiedo e vi chiedo: «Di cosa abbiamo fatto sia Maria, la Madre di Gesù, che san più bisogno per confrontarci con la Croce, Francesco. Solo se lasciamo che la traboccante ad esempio con la croce della fame delle grazia della misericordia inondi il nostro nostre sorelle e dei nostri fratelli»? Di solito cuore, allora saremo capaci di abbandonare pensiamo come gli apostoli: «Duecento denari le trincee dell’autoconservazione, costruite non sono sufficienti neppure per il pane»… solo per paura, e di abbracciare e accogliere il Duecento denari! Che equivalgono ad almeno mondo di Dio fatto di misericordia e colmato sette mesi di stipendio! Come si ottiene una di grazia. Se permettiamo alla misericordia somma simile in una sola volta? Questa Croce di Dio di invadere la nostra vita, allora non è troppo grande per noi… Apparentemente saremo più sordi al grido della gente e della impotenti, troviamo soluzione ai problemi Madre Terra. Se permettiamo alla misericordia scaricando il problema sugli altri: «Possono di Dio di invadere la nostra vita, il loro grido andare nei quartieri e nei paesi circostanti a diventerà il nostro grido (MV, 15). comprare qualcosa da sé». Ma Tu dici: «Siate voi stessi a dar loro qualcosa da mangiare!». Fr. Michael A. Perry, OFM Chiedi: «Quanti pani avete?». Non chiedi Ministro generale cosa non abbiamo, ma ciò che abbiamo! E se siamo in grado di condividere ciò che 10. Accoglienza dei Giovani partecipanti abbiamo: cinque pani e due pesci! Non chiedi alla marcia francescana se sia sufficiente per tanti: chiedi solo se siamo S. Maria degli Angeli, 01.08.2016 disposti a condividerlo! E qui cominciamo a capire. Perché c’è la fame nel mondo? Non La fraternità: la nostra risposta per mancanza di pane, ma per mancanza di al mondo di oggi solidarietà. Nel nostro mondo non manca il pane: un terzo del cibo prodotto viene Carissimi amici, sprecato. Allo stesso tempo, ogni 6 secondi un il Signore vi doni la sua pace. bambino muore di fame, e ancora oggi, proprio stasera, quasi un miliardo di persone in tutto il Quante cose vorrei dirvi! Innanzitutto: mondo non sanno se domani avrà qualcosa da ben arrivati! Complimenti! Ce l’avete fatta! mangiare. Cari amici, avete faticato ma siete Venerdì scorso ero a Cracovia, dove ho arrivati fin qui, alla porta del cielo (slogan partecipato all’emozionante e significativa Via della Marcia), alla soglia che vi porta nel Crucis del Papa con i Giovani di tutto il mondo cuore della misericordia di Dio. Lasciate qui, là radunati. Vorrei riproporvi la “Seconda nelle braccia di Maria, Madre di Misericordia, Stazione” di quell’itinerario di preghiera, in e nel cuore del Dio di misericordia, le croci cui non solo abbiamo contemplato Gesù che che vi affliggono: le vostre miserie, le vostre prende la croce, ma abbiamo anche meditato preoccupazioni e i vostri peccati. E come Gesù, 268 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 prendete la Croce! Aprite il vostro cuore ad relationship with a wounded and imperiled accogliere la sovrabbondante misericordia di environment; and the ultimate intention that Dio e donatela come cibo fragrante e nutriente God holds for all of his creatures, all peoples a tutti coloro che ne sono affamati! Voi stessi and all of existence, an intention grounded in date loro da mangiare! Papa Francesco, and defined by the experience of mercy. nella Veglia di sabato sera alla GMG ci ha consegnato questa riflessione, che io oggi Special Thanks to All of the Provinces for affido al vostro cammino di misericordia: Your Solidarity «Noi adesso non ci metteremo a gridare contro qualcuno, non ci metteremo a litigare, non Before I get ahead of myself, I want to vogliamo distruggere, non vogliamo insultare. first thank all of the members of the seven Noi non vogliamo vincere l’odio con più Franciscan Provinces in the United States odio, vincere la violenza con più violenza, for their efforts to engage in a process of vincere il terrore con più terrore. E la nostra Revitalization and Restructuring that the risposta a questo mondo in guerra ha un nome: Provincial Administrations of the Provinces si chiama fraternità, si chiama fratellanza, decided upon over the course of the past si chiama comunione, si chiama famiglia». four years (2012). I also want to thank the Buona continuazione del vostro cammino di Franciscan Inter-Provincial Team (FIT) for misericordia! its tremendous work in attempting to navigate all of the fault lines – historical, Provincial- Fr. Michael A. Perry, OFM cultural, and even idiosyncratic. Bill, Page, Ministro generale and Richard, you have attempted to fulfill your mandate, to complete the ‘ description’ that was given to you by the Provincial 11. Talk given at Meeting of the Franciscan Administrations, and to do so with courage, Provinces of the United States respect, and a deep sense of belonging to the Techny, USA, 24.08.2016 one, evangelical, charismatic, Franciscan Order. In the midst of the challenge to work Looking to the Future with such a wide spectrum of Provincial with Eyes of Faith, Hope, and Love Administrations, and with the Friars (herding cats), and to embrace even some criticisms that you have received along the journey, you Ralph Waldo Emerson once wrote, “Fear have stuck together as a fraternity of brothers defeats more people than any other one thing from three different Provinces, demonstrating in the world.” the overwhelming power of the Gospel and the It might seem strange that I would begin strength of fraternal life, grounded in prayer my reflections today on the future of the and in the conviction that God has even greater Franciscan presence in the United States by plans in store for the OFM friars in the U.S. talking about fear. and in the World as we move into the future However, I am convinced that fear is one together. of the strongest forces confronting the human Thank you for this wonderful witness community in all parts of the planet, weakening and tireless commitment. Thanks to Tom resolve, and provoking a crisis of identity Washburn in his role as Secretary for the and faith. It has found fresh space within the Process, for his service to the brothers. Thanks Church as Pope Francis challenges traditional also to Dominic Peri for his work in facilitating understandings of discipleship in Jesus Christ; the conversations and helping to keep the authority as an instrument for greater service conversation ‘on target’ and forward moving. and deeper humility; the place of poverty in I also want to thank you, the Provincials, the lives of each and every member of the Vicars, and Definitors, and all of the Friars Church and not just those who are materially or of your Provinces for the commitment you spiritually poor, or who have made a religious have shown to this process of Revitalization profession to live radical Gospel simplicity; and Restructuring. There are signs of a deep our ability to welcome and accompany the commitment on the part of the brothers, and a widow, the orphan, and immigrant, indeed genuine concern about the future of Franciscan all those who are forgotten or rejected; our life and witness in the United States. In EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 269 whatever place I have encountered the Friars of the former Province of Genoa, north , of your respective Provinces, I have found will begin in earnest his work in September them interested in sharing concerns, hopes, 2016. Bro. Teo Czarniak, OFM and the lay and dreams about the future of Franciscan Director of Operations, Tyler Curtis, are life in the U.S. and throughout the Order. The working hard with other friars, sisters, and differences of opinion and ideas about how laity at the General Secretariat for Franciscan best to proceed should be viewed in a positive Missions (GSFM) in Waterford, Wisconsin, light. They reflect the seriousness with which to increase awareness of our Franciscan the Friars take towards our Franciscan vocation missionary commitment worldwide, and and the commitment to engage as many Friars to also increase revenues to support the as possible, leaving no one behind. Thanks missionary and formation needs of the Order in also for continuing to invite both the General the emerging regions. And we are committed Definitor for the ESC and me to be present to the sale of unnecessary properties, and to with you and to be able to share our perspective using any and all revenues from these sales for on what we see happening among you, and debt payments. also with what is happening in the areas of Revitalization and Restructuring throughout Moving towards the Future: Where We Are the Order. And lest any of you have any doubts, and Where We Should Go? let me remind you that the Order continues – and I stress the word ‘continues’ – to engage Both Caoimhin and I have read with great in processes of R&R everywhere. The world attention the different initiatives prepared is changing; the Church is changing; and the by the FIT team to help keep the process of Order is changing, as our 2015 Post Chapter reflection and discernment moving. We also document Going to the Peripheries with the have read the different communications the Joy of the Gospel reminds us. Provincials have sent to the Friars of their respective Provinces. Among these most In Gratitude for Your Solidarity recent initiatives are: a. Fall 2015 Fall Inter-Provincial conversations I would be totally remiss if I did not thank in which over 600 Friars participated. The each of you the Provincials who are present key theme of these conversations was to here today with your Vicars and Definitors, examine the Four Proposed Models for for your tremendous show of solidarity with Restructuring the Franciscan Provinces in the General Curia and indeed with the Order the United States. – spiritual, moral, and material - following the b. In the Spring of 2016, five hundred and discovery and communication of the financial forty-five friars participated in a Survey, catastrophe that hit the General Curia in the which (I) presented the Four Models for summer/fall of 2014. Since that time, with Restructuring approved by your respective your assistance, and the help of so many other Definitories in August 2015, and (II) Franciscan and non-Franciscan groups, we stated their preferences for the Model they have reduced and/or changed the terms of our thought would be most helpful in carrying external debts by nearly 80% of the total debt forward the task of Revitalization and obligations since 2014 (statistics). We hope Restructuring. We know from the results to achieve the goal of a 100% restructuring of that Survey that two models received and/or cancellation of our debts, including significant support, namely Models A the remaining outstanding external debts (One Franciscan Province) and C (Two as soon as possible. We continue to reduce Franciscan Provinces). We cannot overlook overall costs of operations of the General the fact that another set of voices expressed Curia to demonstrate fiscal responsibility. the desire that the current Province We are developing new sources of funding structures remain the same, and that greater (e.g. Grants, Major Donors, etc.) for our many collaboration between the Provinces be projects in Missionary Evangelization and promoted. Formation and Studies that fall directly under c. Summer 2016 Inter-Provincial Gatherings, the responsibility of the Minister General and which provided occasions for the friars to the General Definitory. get to know one another, share personal Bro. Franco Mirri, former Vicar Provincial stories of conversion, come to a greater 270 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

understanding and respect for the specific clear or do not seem to be committed to the qualities present in each of the Provinces, Process, even giving an impression that they and explore together the central values are opposed to it. I leave it to you to judge the of what it means to live the Franciscan merits of these reflections by the Friars but they evangelical charism. do speak volumes about the seriousness of the d. Meetings held at various moments within process of R&R in which the seven Provinces the Provinces – local, regional – to share are engaged, and the fears and challenges the with the Friars all aspects of the process of Friars must confront and overcome if this R&R among the Seven Provinces, and to process is to move to the next stage, which you engage the Friars in this process, and also have indicated will take place in 2017. multiple forms of communications that you What is true everywhere in the Franciscan the Provincials have initiated so as to make world has also emerged in the course of these everyone feel as though they are part of the special meetings: when we let go and allow Table Fellowship. ourselves to meet one another, discover one e. Meeting of the Provincial Councils of the another, we find that we share the same values seven U.S. Provinces in Techny, IL, August and goals, the same joys and frustrations, 22-26, 2016, where you have been tasked the same sins and quest for conversion and with further discussing all that might be transformation. This also is true when we involved in continuing to pursue a process the Minister Generals of the three branches of Revitalization and Restructuring as meet to share and discuss. In light of these the seven Provinces in the U.S., and with reflections, I would strongly remind you that selecting one of the proposed Models that is Fraternitas must be one of the central and to be presented to your respective Chapters constant forces driving and guiding this entire or Assemblies (Ordinary or Extraordinary) process of Revitalization and Restructuring. in 2017. “And God gave me brothers” (St. Francis, What has emerged most forcefully in Testament). It is this sense, a keen awareness speaking with friars from each of your of a brotherhood that is grounded in a constant Provinces, those who participated in the experience of Our brotherhood must be willing meeting of the seven Definitories (California, to face the prevalent forces of fear, ‘tiredness’, Racine, Techny), and the meeting at the 2016 and a sense of loss of joy and enthusiasm, Summer inter-Provincial gatherings, and most and to rouse the Friars to a renewal of their especially those who have participated in or engagement to live the Gospel sine glossa and the other inter-Provincial initiative (initial sine proprio. And it is a brotherhood that is formation, Franciscan Intellectual Tradition, willing to keep moving, willing to engage in the retreats, brothers’ gathering, etc.) is, as the missionary dimension of our charism, which Friars have related to me, a tremendous sense is built on the tectonic plate of itinerancy, that “We are all in this together,” “We are one that movement of missionary evangelization and the same,” and “We need to continue and that was in the DNA of Francis of Assisi and multiply the opportunities to get to know one the early Friars. This same awareness and another, understand one another, and embrace way of living the Gospel has been reaffirmed one another.”At the same time, some Friars throughout the history of the Franciscan have expressed a sense of ‘disconnect’ for one movement, and has re-emerged in recent times of three possible reasons. First, a ‘disconnect’ in the life of the Order and the Church. To this because they do not wish to fully commit to end, I urge all of you, the leaders and servants this process of R&R. A second possible reason of the brothers, to encourage the Friars to read for this ‘disconnect’ is because they feel the and study together Evangelii gaudium, which process is going either too fast or too slow to to my mind might serve as a new commentary suit their individual needs and ability to process on the life of St. Francis of Assisi and on and adapt, or because they are not sure they the Franciscan charism. All of the elements are ready to open their lives to the potential for a biblically and theologically animated consequences of a radical R&R. And a third missionary spirit and ecclesial identity are possible cause for a sense of ‘disconnect’ found in this Apostolic Exhortation, just as seems to be grounded in a feeling that those they are found in the documents of the Second entrusted with the service of Authority (the Vatican Council. It would be good if the Friars ‘Administration) in their Province are not could also re-read the fundamental documents EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 271 of the Order (e.g. both Rules,the Testament of spiritual reaction that occurs when Friars St. Francis, the General Constitutions, and from different entities come together and other more recent documents), especially the share stories. There emerges a deep sense Post-2015 General Chapter document, Going of connectedness, a sense of belonging to to the Peripheries with the Joy of the Gospel, something greater than oneself or one’s own and to do so in dialogue with both Evangelii Province/Entity. There emerges a sense gaudium and Laudato Si’. of joy, recognizing that we are not alone Before turning my attention to a reflection and that we share so much in common, on one or the other process of R&R in the beginning with our evangelical calling Order, I want to thank you for the remarkable to live the Gospel, our common Rule and acceptance of differences expressed yesterday Life, our shared Constitutions and General among the seven Provincial Definitories Statutes, our sense of a broken yet loved regarding the process of R&R. I think it is humanity. This was one of the most positive quite remarkable that despite the readiness of forces in the process of R&R among the six five Provinces to move forward with a vote in Provinces of northern Italy that merged and 2017 on one model for the future organization created one new Province of St. Anthony of Franciscan life in the US (OFM presence), in May 2016. Not all Provinces were at and the hesitation on the part of two other the same place at the beginning. Not all Provinces to engage at the same level and with Friars believed in the process from the the same determination, there was a sense of beginning to the end. And yet, more than reverence and respect for the different positions two thirds (2/3) were committed to moving and a desire to try to keep all seven Provinces in a direction that would radically alter the engaged. This is a sign of tremendous spiritual lives of Provinces that traced their origins maturity, and demonstrates a deep wisdom, back to the time of Francis. As Marlene and a commitment to Fraternitas. Weisenbeck, Franciscan sister, reminded the friars who participated in the Chicago Elements Most Helpful to Provinces Summer 2016 meeting: “Remember, Engaged in Revitalization and relationships have precedence over rules” Restructuring (see FIT Report, August 2016, p. 5). This was clearly front and center throughout the In the recent experience of the Order in restructuring process in northern Italy. regions where processes of Revitalization 2. Repeated fraternal exposure among the and Restructuring have occurred, the question Brothers of different Provinces provides an might be asked as to what worked best and opportunity to deepen their understanding what did not work well as Provinces came of and respect for one another, for the together to examine their current reality/state, historical experience of each of the develop mutually enriching relationships Provinces. It also opens new avenues with one, and discern how best to guarantee for building mutual trust. Six of the eight a quality of spiritual and fraternal life and Provinces in Spain, and the Foundation of missionary engagement. Valencia in Peru had for a number of years engaged in interprovincial exchanges, What Has Worked Well retreats, joint formation programs both From my short experience of living and ongoing and initial, and the meeting of their working in service to the universal fraternity, I respective Administrations at various times, would offer the following considerations: all with the goal of advancing awareness of 1. Revitalization and Restructuring processes and commitment to the radical dimensions leading to the merging of Provinces and of our charism. to the creation of one or several new 3. Revitalization and Restructuring of Provinces in a given country or region Provinces work best when they are driven appear to work best when they provide to by a set of ‘non-negotiable Franciscan the Friars ever-increasing opportunities values’, the Five Priorities, and the Seven for inter-Provincial encounter, dialogue, plus One Values (8) found in the document and even inter-provincial projects where on “Guidelines for the New Forms of Life the Friars from different Provinces work and Mission in the Order of Friars Minor, and/or live together. There is a chemical/ Ite, Nuntiates (Rome, 2014). Among these 272 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

Eight values are: their opinion and their engagement. In the * Primacy of life of prayer and listening to case of England, there was a serious nudge Word of God together as fraternity; on the part of the General Definitory, which * Care of authentic and deep fraternal proved decisive in helping the Friars to relations; move with haste and determination. * Simple and sober lifestyle, living in 5. Another important factor favoring a more spirit of minority and giving testimony positive engagement of the Friars and to one’s faith and collective experience contributing to a more positive outcome of fraternity; in R&R has been the constant flow of * Dialogue and willingness to move with information between the Entities engaged, God’s people, going out to the world, and between Administrations with the and sharing life among God’s anawim, Friars of their respective entities. As you God’s people, living and working with all are aware, communications – direct, the poor and marginalized (materially frank, honest, two-way – are key to any and and spiritually); all processes of R&R, as other religious * A missionary spirit characterized by Orders and Congregations have told you/ openness to mission ‘inter gentes’, us (Jesuits, Marianists, etc.). I would, living in spirit of itinerancy and presence however, add that the communications among non-believers, among the poor should not be limited to what is being and forgotten, and giving clear witness discussed or what has transpired. They to fraternity as non-negotiable to our must also include invitations for the Friars lives; to think very seriously about those personal * Living in communion with the local/ and collective obstacles that hold us back universal Church; and prevent us from engaging fully in * A willingness to adopt forms of authentic revitalization and an openness to active collaboration with the laity and the possibility of re-visiting the question Franciscan family; of the current administrative structures * A deep and abiding commitment to the (seven Provinces) that exist in service to values of Justice, Peace, and Integrity our radical Gospel calling. We are first of Creation, confronting social and and foremost a movement. If this is the structural sin and violence in all of their case, then we should demonstrate within different forms. and between our respective Provinces the 4. In Provinces and Entities where the ability to move, in service to the Church, the Administrations took the lead by inviting Order, and the world. And yes, we also are the Friars to engage fully in a process of an Order but this is only so that we might Revitalization to accompany discussions create and manage the movement! with other Provinces/Entities about Restructuring, and accompanying very The Future of the Order in the U.S.: What closely those moderators/secretaries/ is at Stake? facilitators/FIT-like teams entrusted with specific tasks and duties to demonstrate Specific concerns remain about how best to an uncompromising commitment to the proceed with preparing friars of the Provinces process and to marshal all of the forces for a radically different future for Franciscan possible to ensure a successful outcome, life in the United States. These concerns find in whatever form that would take. The expression in a set of questions that I share Provinces of Germany, Spain, Italy, and with you now. even the former Province of England and 1. Should all of the Provinces initiate a the Province of Ireland were able to achieve sustained process of revitalization, what they did because the Administrations conversion, internal transformation as of each were fully engaged, and prelude to entering into what some might demonstrated a commitment to seeing argue is a ‘secondary’ process, namely through to the end the processes of R&R. that of reorganizing our structures? Stated Even though the Administrations took otherwise, do we need to develop a clear the ‘lead’, they engaged all of the Friars vision of where we are going, and how we throughout the process and sought always are going to get there before embarking EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 273

on the journey? A prior and fundamental listening to a number of Friars from your question related to the development of respective Provinces, I do not feel that a vision is whether you the Provincials, 2017 is an appropriate date to hold these Vicars and Definitors of your respective discussions and to arrive at a decision Provinces are convinced that the future of about the future of the Order in the U.S. our Franciscan life and witness in the U.S. The stakes are too great. The amount of will require that Provinces initiate and information/data needed to make a wise and undergo a process of radical Revitalization prudential - or even prophetic - decision is and Restructuring (R&R)? not yet available. The critical groundwork 2. Another way of approaching things, an has not yet been sufficiently laid. And the approach which appears to have played central themes of Fraternity and identity/ a predominant role in the historical spiritual renewal have not been sufficiently experience of the Friars, is for the Provinces explored, communicated, and shared with to ‘jump into the deep’, allowing the ‘doing’ the friars. Nor do I believe that there been of Revitalization and Restructuring to give a sufficient, sustained movement towards form and content to the emergence of a bringing the Friars together, allowing shared vision, one capable of providing for them to share stories of faith, hope, love, an ongoing experience of conversion and sharing also dreams about the future and the deepening of a specifically Franciscan the fears they have about entering into this vision of the Gospel life. This model was movement towards R&R. There are still given a particular name by Jack- Clark too many historical, cultural, geographical Robinson, the “Double Helix”. I might and other forms of borders or frontiers add that in my personal readings and that have not enabled the brothers to cross study in the last seven years in service to over and discover that, in fact, the grass the universal brotherhood, focusing on the is ‘green’ everywhere if we walk by faith experience of Francis of Assisi and the and with a commitment to engage with one historical movements within the Order and another as members of the one universal the larger Franciscan movement, I have brotherhood, the Order of Friars Minor, come to appreciate much more what is to which we have committed our lives. described by Francis himself as the facere In light of this, I would encourage, even or ‘doing’ approach to the evangelical life. urge, you to extend the deadline by one Francis tells the brothers that they must year, from 2017 to 2018, before moving ‘act’, ‘do’, ‘perform’ even as they ‘think’ the question forward. In the meantime, about what vision or structures might be I urge you, the Friars who have been necessary to carry forward the living out entrusted to lead and enliven the brothers, in radical form the Gospel Life. I might to demonstrate a TOTAL COMMITMENT add that if you wish to know my thoughts to a process that accomplishes two things: on the R&R process in which you are (1) Creates movement towards a process engaged, and where and how you might of revitalization of the spiritual, fraternal, wish to engage, I would encourage you to and evangelizing and missionary life of go to the Five Priorities, or the Seven Plus the brothers within the seven Provinces in One Values (Ite, Nuntiates 2014). I would the U.S.; and (2) Provides a process for the further encourage you to embrace these as Restructuring of the seven U.S. Provinces the defining elements of our way of life and in a specifically ‘Franciscan mode’, i.e. mission, urging the Friars to study these by experience, encounter, in the ‘doing’ by living them out in their daily lives and (facere) of Fraternitas. You must move interactions with one another, with the forward with all of the necessary studies Church, and with the world. and analyses – administrative, economic, 3. On a more practical level, you are and legal, etc. However, and even more confronted with the questions as to when importantly, you must create an ever- might be the appropriate moment to bring increasing number of occasions for the forward to a vote in the seven Provinces Friars to come together, to meet and pray the issue of choosing one model to guide a together, to share their lives and their process of R&R. Personally, after reflecting dreams, and together to commit to seeking on all of the materials assembled, and after to live the Rule and Life of the Friar Minor. 274 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

The BIG question is whether you and a possible restructuring process forward the Friars of your respective Provinces are among the seven M&E Secretariats, it will ready and willing to engage in this double be critical that there be prolonged dialogue, movement. It will demand your full attention, feasibility studies, and a proposal that commitment (energy, personnel, funding) and would then be submitted to the Minister will also demand that the Friars open their General and the General Definitory for lives anew to movement, transformation, to review and approval. We have already looking towards new beginnings. Franciscan approved of such mergers among other Discernment and Movement: Imagining the Provinces but with one condition: that this Future through lead to an increase in the promotion of the Specific, Measurable, Action Steps missionary dynamics and commitment (‘Facere’) If as I have suggested the Franciscan within the entities and not to their demise. method for spiritual discernment, movement, 2. Missionary Project of the Seven Provinces: creativity is grounded in experience, in Cuba and the Caribbean region. I ask facere as a necessary first step towards vision that you consider initiating a process of and structure, I would urge you to consider discussions among the seven Provinces undertaking several concrete action steps on the feasibility of embracing a common that are practical and that could bring you missionary project that includes outreach much closer together, even without implying and the sending of Friars to Cuba, Puerto necessarily that you become One or Two new Rico, and the Dominican Republic. Provinces. Oh, and by the way, many of you The Friars in this region sense a special have asked me which model I ‘prefer’. One relationship with the U.S. for many central criterion that I believe essential for reasons. Their situation calls for urgent answering this questions is grounded in the action given their numerical and physical belief that for Franciscans, it is vital that all fragility. They are in urgent need of structures ensure that leadership can maintain entering into a process of revitalization and close, vital relations with the Friars, ‘up close restructuring. And they could benefit in a and personal’ to quote a contemporary proverb. positive manner from a new partnership While largeness has advantages, there is no that could be created between the Custody substitute for the type of ‘face to face’ contacts (and the Province of Arantzazu, in Basque that define the very nature of how we express Country) and your seven Provinces. The our charism. I would add, when the Friars are Provincial of Arantzazu in Basque country in difficulty or need, they want to see the face (Spain) has assured the Friars in this region of the Provincial or Minister General. I am of continued financial support for the sure your personal experience bears this out. foreseeable future. If this were of interest to you, I would urge you to begin to make Practical Steps/Suggestions Creating contacts with the General Secretariat for Opportunities for Movement Missions and Evangelization (Rome) who will help initiate a process of dialogue 1. Missions and Evangelization/FMU (M&E): between the concerned parties. I ask that you begin a serious discussion 3. Justice, Peace, and Care of Creation: It can among yourselves, and also with the General be argued that all JPIC is local. However, Secretary for Missions and Evangelization in reality, many of the issues confronting (Rome), about the possibility of merging brothers living in any given part of the US are the seven Provincial Secretariats for M&E also found in other regions of the country. If into one national office that could serve to this is true, might it be worthwhile to expand coordinate and animate the missions and and build upon the already existing models the promotion of a spirit of Franciscan of unification of offices and collaboration missionary evangelization. I have been between Provinces, expanding it in the in contact with some of the Secretaries direction of the creation of a national JPIC for Missions and Evangelization for your office? However, as in the case with a Provinces. It is they who have made this possible restructuring of M&E (Missions suggestion and have asked me whether this and Evangelization), I would caution that might be possible and practical. I would add there be broad consultation, study, and the that should there be interest in moving such building of support among the Provincial EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 275

Administrations and the Friars of the R&R is to be achieved. Provinces to ensure the commitment of As you move forward in this process, you sufficient human and financial resources will find that additional demands are being that will be necessary to ensure a quality of made on your time, energy, and human and animation and action on behalf of JPIC. financial resources. I also believe that this 4. Economic Cooperation and Coordination: process works best if pursued following the One of the greatest secrets ever not told is ‘double helix’ model, the ‘doing’ (facere) the amount of financial holdings that each even as you seek to develop a vision. Given the of the U.S. Franciscan Provinces maintains. current state of affairs of your (our) respective One of the complaints that has been voiced Provinces, your continued engagement in to date, perhaps more of a ‘frustration’ this process is a demonstration of justice is the perceived unwillingness of some and charity, a genuine witness to your love Provinces to share financial information. and care for the Friars of your Provinces. I I urge you to begin to create a system of urge and challenge you to continue to create trust so that you might be able to exchange within and among the Friars a sense of being information vital to arriving at a prudent members of the one universal brotherhood of decision about the future restructuring the Order of Friars Minor. In this process, I of the Provinces according to one or the believe that you will find that the Friars will other model that will be voted upon and be drawn into a more central process, that of ‘approved’ for presentation to the Minister re-grounding their lives and vocations in the General and the General Definitory. There Triune God, the source of our hope and the also are some very clear areas where guide for our future. I also believe that this interprovincial collaboration might already process of R&R contains within it the power begin, including but not limited to: a united, to help lead to a deepening of a sense of coordinated national health insurance being on the journey together, rooted in God, program for all Friars of the seven Provinces and prepared to abandon oneself to divine (under age 65); a united, coordinated providence, journeying together as brothers insurance program for land, buildings, and fraternities-in-mission. If you can engage liabilities, and auto coverage; the collective together in this process, you will, in reality, be purchasing of vehicles, and other goods re-imagining and giving new form to the life and services; possible merging of some and mission of the Order of Friars Minor in the of the financial operations and financial U.S., the goal of the process to re-image the services between the seven Provinces, to face of the Order of Friars Minor in the United name but a few areas. Clearly, a deep spirit States. of Fraternitas, solidarity, discretion, and I also would remind you of something that professional competence must guide all of is written in the General Constitutions and these potential collaborations. General Statues, Article 168: “The Order of View of the Minister General and the Friars Minor is made up of friars incorporated General Definitory on R&R in the U.S. At into Provinces, Custodies or Foundations various moments over the course of the past immediately subject to the Minister General few years, more than one Provincial or Friar and governed in accordance with the norms of has asked me, “Where you do stand on the universal and proper law by the same Minister issue of the R&R in the U.S.? My response General with his Definitory.” The Provinces has always been that R&R are necessary but and all entities have been created to serve the that the Friars of the Provinces in the U.S Order, which exists to serve the Gospel (the must do this work. They should not – indeed Lord Jesus), the Church, and the world. cannot - be commanded from on high by Please do not fear that the Minister General the General Administration of the Order. I and the General Definitory will meet and make still maintain this position, namely, that the the determination as to how you, my dear Provincial Administration and all of the Friars brother Provincials, Vicars, and Definitors of the Provinces are the central protagonists are to move forward this process. The Vicar in this work of R&R. I also believe that while General, the General Definitory and I cherish tremendous work has been done, there remains personal freedom and free will too much to much more. This will require a doubling of force any processes or make any decisions efforts and commitment on the part of all if that would not honor the hallmarks of the 276 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

Franciscan charism of voluntas, freedom. At you, therefore no harm can befall you; all is the same time, Franciscan freedom is marked very, very well. Do this in complete faith and by the qualities of the Five Priorities, Seven confidence” (Rome, October 22, 1978). plus One Principles, and by a total commitment to the common good. Provinces exist for the One Concluding Remark sake of the Gospel, for the sake of promoting a permanent process of revitalization, and for I would invite you to reflect together on the strengthening of the ties of Fraternitas at two texts from the Final Document of the 2015 the local, Provincial, Conference, and Order- General Chapter, Going to the Peripheries wide levels. with the Joy of the Gospel. The first speaks to the central concerns many of you and the In Complete Faith and Confidence Friars have expressed in the past several years of efforts in moving towards creating In closing, I return to our 2015 post-Chapter a process for R&R, namely to ensure that the Final Document, Going to the Peripheries process really does lead to authentic renewal with the Joy of the Gospel. Too much attention and revitalization. As the Final Document has been given to trying to define what it reminds us: “Changed at her very core, Israel means for us to go to the ‘peripheries’. Too experienced new birth. The people of God little time has been dedicated to what it means rediscovered the importance of having a ‘new to ‘go’, to ‘get moving again’. The power of heart and a new spirit’ (Jer. 31:33). From the non-existent Fourth Vow, Stabilitas, over the depths of [the abyss of the Exile], a new our lives is both deceptive and all consuming. indestructible hope emerged. The people The power exercised by this false vow will began to learn that they could in fact make it become more and more evident as the Friars through the darkness by light of the Word of experience the natural processes of aging God. They would come to meet the God who and accompanying physical/intellectual/ restores to life what was once dead (par. 13).” psychological diminishment. But this crisis is The Document adds: “If we want to be not limited only to those who are older. There children of God and Lesser Brothers in the are far too many younger friars who also are midst of this postmodern world in which we adherents to this fourth vow. You know how find ourselves, we too must renew our trust difficult it has become to move or change in the God who speaks even in the darkness Friars, to get them to commit to new ministries [and fear is all about Darkness], whose Word and services within the Province or Order, to is ever alive (par. 15)”ù“The people began to get them to consider mission ad gentes, or to learn that they could in fact make it through simply change their routines. I would urge all the darkness by light of the Word of God.” of you to focus on movement, on mission, on My dear brothers, R&R is in fact a identity, on fraternity, and on rediscovering ‘learning process’: learning to trust anew in the joy of wonder, newness, and of being the presence, love, and mercy of God, and brothers of the one universal brotherhood. God’s desire that we never lose sight of the This can only occur if we, like Abraham and ‘prize’, life on high in Christ Jesus. We like the Sarah, are willing to open our lives to the people of Israel must also be convinced that mystery of God at work even now, despite we need to move from darkness to light, from all the challenges of aging, diminishment, weakness to strength, from fear to faith. We lack of vocations, and all the other difficulties must daily renew our commitment to engage confronting each of your Provinces (cf. Going in a common discernment, through facere and to the Peripheries with the Joy of the Gospel). visioning, and to creating new possibilities for We must be willing to listen attentively to working together, even living together, as a God’s Word speaking in history. We must be demonstration of the power of the Gospel and willing to let go and embrace God’s vision the power of Fraternitas. We must develop for our lives, our Order, and for the future of new methods, or employ existing ones, that humanity and our common home. As the late will bring us face to face with the Word of God Saint John Paul II once said when speaking present in the Scriptures, in personal encounter about change and transformation: “Have no with Jesus the Lord of life, listening also to the fear of moving into the unknown. Simply step stories and histories of the Friars in each of out fearlessly knowing that I am (Jesus is) with the seven Provinces in the U.S. and the Order. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 277

And we must renew our commitment to listen knowing that I [Jesus] am with you, therefore collectively to the movement of God’s Spirit at no harm can befall you; all is very, very well. work in the world, and in a special way, in the Do this in complete faith and confidence.” life of the people of God and the Church in the Brothers, let us begin….. U.S. I enjoin upon you what Saint John Paul II has already stated: “Have no fear of moving Bro. Michael A. Perry, OFM into the unknown. Simply step out fearlessly Minister General and Servant 278 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 E SECRETARIA GENERALI

1. Capitulum Prov. S. Crucis in Bosnia- 3. Electiones Prov. Apuliae S. Michaëlis Herzegovina Archangeli in Italia

Nel Capitolo provinciale della nostra Durante la sessione dell’11 maggio 2016, Provincia della Santa Croce, in Bosnia tenendo conto di alcune circostanze speciali Argentina, regolarmente celebrato secondo e ragioni gravissime rivelate durante la le disposizioni del Diritto, nel Convento di visita canonica generale della Provincia di S. San Paolo, in Sarajevo, Nedjarici, sotto la Michele Arcangelo in Puglia e Molise, in Italia, presidenza del Visitatore Generale, Skoko Fr. il Definitorio generale ha dato il suo consenso, Iko, il giorno 6 aprile 2016, sono statti eletti: espresso a voto segreto secondo l’’Art. 170 per l’ Ufficio di Ministro provinciale, §2 degli SSGG, affinché il Ministro generale Marinčić Fr. Jozo possa avocare a sé e al Definitorio l’elezione per l’ufficio di Vicario provinciale, del Ministro provinciale e di tutto il Definitorio Jeleč Fr. Petar provinciale della suddetta Provincia. Nella per l’Ufficio di Definitori della Provincia, stessa sessione dell’11 maggio 2016, sono Ćuro Fr. Janko stati eletti i seguenti: Dadić Fr. Zdravko per l’Ufficio del Ministro provinciale, Montina Fr. Kristijan Mastromatteo Fr Alessandro Radman Fr. Vili per l’Ufficio del Vicario provinciale, Sičaja Fr. Vinko Sardella Fr Donato Vujica Fr. Nikicu. per l’Ufficio dei Definitori, Queste elezioni sono state ratificate dal Corcelli Fr. Fulgenzio Definitorio generale il 12 maggio 2016. Dituri Fr. Vincenzo Prot. 1064760/S172-16 Iasenza Fr. Teofilo Li Quadri Cassini Fr. Giancarlo 2. Capitulum Cust. Aut. Ss.mi Cordis Iesu Nesta Fr. Roberto. in Brasilia Per virtù di questo decreto confermo e dichiaro confermate queste elezioni. El Capítulo Custodial de la Custodia Il mandato di tutti quanti (cf. CCGG, Art. del Sagrado Corazón, en Brasil, celebrado 229; SSGG, Art. 182.215 §3) inizierà con legítimamente conforme a Derecho en la Casa l’apertura del Capitolo provinciale. Dom Luis, en Brodowski, SP, y presidido por el Visitador general, Rocha Fr. Edilson, el día Dalla Curia Generale dei Frati Minori, 28 de enero de 2016 eligió: in Roma, 12 maggio 2016. para el Oficio de Custodio, Valvasori Flaerdi Fr. Silvestre Fr. Michael A. Perry, OFM para el Oficio de Vicario custodial, Ministro generale Alves Pereira Fr. Ezimar Fr. Aidan McGrath, OFM para el Oficio de Consejeros custodiales, Segretario generale Luiz da Costa Fr. José Prot. 106567 Luiz de Oliveira Fr. Mauro Scapolam Fr. Bruno Alexandre 4. Capitulum Prov. SS. Martyrum Vasques Carreira Fr. Gilmar. Marochiensium in Portugallia El Definitorio general, en la Sesión del día 12 de mayo de 2016, examinó las Actas El Capítulo provincial de la Provincia de auténticas de estas elecciones y las aprobó. los Santos Mártires de Marruecos, en Portugal, Prot. 106478/S173-16 celebrado legítimamente conforme a Derecho en el Convento de San Buenaventura, en Montariol-Braga, y presidido por el Visitador 280 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 general, Oliver Alcón Fr. Francisco, el día El Definitorio general, en la sesión del 31 de marzo de 2016 eligió: día 13 de mayo de 2016, examinó las Actas para el Oficio de Ministro provincial, auténticas y aprobó estas elecciones. Ferreira Carvalho Fr. Armindo de Jesus Prot. 106546/S212-16 para el Oficio de Vicario provincial, Do Casal Martins Fr. Domingos 7. Capitulum Intermedium Prov. para el Oficio de Definidores provinciales, Dalmatiæ S. Hieronymi in Croatia Andrade Peixoto Fr. Bruno Araújo Morais Fr. José Manuel During the Provincial Chapter of our Gonçalves Araújo Fr. Hermínio Province of St. , in Croatia, regularly Pereira Lamelas Fr. Isidro celebrated according to the norms of Canon th Sales Diniz Fr. Francisco. Law in the House in Košljum, on the 30 El Definitorio general, en la Sesión del March 2016, presided over by the Minister día 12 de mayo de 2016, examinó las Actas provincial, Bilokapić Br. Andrija, the auténticas de estas elecciones y las aprobó. following were elected: Prot. 106464/S159-16 for the office of Provincial Definitors, Bilokapić Br. Ante 5. Capitulum Intermedium Prov. Mičić Br. Leopold Assumptionis BMV in Bosnia- Škibola Br. Herzegovina Žužić Br. Stjepan. The General Definitory, during its session Nel Capitolo provinciale ordinario 2016 of the 12th May 2016, carefully examined and della Provincia dell’Assunzione della BVM, in ratified the election. Bosnia-Herzegovina, regolarmente celebrato Prot. 106506/S192-16 secondo le disposizioni del Diritto, presso il Convento dei Santi Pietro e Paolo, in Mostar, 8. Capitulum Intermedium Prov. Ss.mi sotto la presidenza del Ministro provinciale, Redemptoris in Croatia Šteko Fr. Miljenko, il giorno 13 aprile 2016 sono statti eletti: Nel Capitolo provinciale ordinario 2016 per l’ufficio di Definitori provinciali, della Provincia del Ss. Redentore, in Croazia, Ćurčić Fr. Sretan regolarmente celebrato secondo le disposizioni Grubišić Fr. Željko del Diritto, presso il Convento “Fr. Ante Kurtović Fr. Ljubo Antić”, in Trstenik, sotto la presidenza del Pinjuh Fr. Mićo Ministro provinciale, Kodžoman Fr. Josko, il Stojić Fr. Miljenko. giorno 13 aprile 2016 sono statti eletti: Queste elezioni sono state ratificate dal per l’Ufficio di Definitori provinciali, Definitorio generale il 13 maggio 2016. Čirko Fr. Petar Prot. 106550/S216-16 Čupić Fr. Ivan Džimbeg Fr. Dušan 6. Capitulum Intermedium Prov. Labrović Fr. Tino Assumptionis BMV in Brasilia Maletić Fr. Ivan Tolič Fr. Zvonko. El Capítulo provincial ordinario de Queste elezioni sono state ratificate dal la Provincia de Nuestra Señora de la Definitorio generale il 13 maggio 2016. Asunción, en Brasil, presidido por el Prot. 106549/S215-16 Ministro provincial, Brandão Neto Fr. Bernardo de Souza, celebrado conforme 9. Capitulum Cust. Aut. S. Antonii a Derecho en el Centro Franciscano de Patavini in Philippinis Animação Missionária, CEFRAM, en Bacabal, el día 7 de enero de 2016 eligió: In the Custodial Chapter of the Custody of para el Oficio de Definidores provinciales, Saint , in the Philippines, Andrade Moreira Fr. João Paulo regularly celebrated according to the norms Kleinhans Fr. Miguel of Canon Law, in the Holy Family Retreat Pachêco Ramos Fr. Antônio House, in Nivel Hills, Lahug, Cebu City under Pereira de Passos Fr. Erivelton. the presidency of the Visitator General, Obico E SECRETARIA GENERALI 281

Br. Baltazar A., the following were elected 12. Capitulum Prov. S. Petri Baptistæ in on the 7th day of April 2016: Philippinis for the office of Custos, Daquilanea Br. Arturo In the Provincial Chapter of the Province for the office of Vicar Custos, of San Pedro Bautista, in the Philippines, Dean Br. Renee C. regularly celebrated according to the norms for the office of Custodial Councilors, of Canon Law, in the House of Our Lady Badillo Br. Neil J. of Angels Seminary, in Bagbag, under the Manga Br. Ariel C. presidency of the Visitator General, Correa th Tayo Br. Dennis T. Br. Gino, the following were elected on the 7 Yakit Br. Jaime Raul M. day of April 2016: The General Definitory, during its session for the office of Minister Provincial, of the 12th May 2016, carefully examined and Almazan Br. Cielito R. ratified the elections. for the office of Vicar Provincial, Prot. 106513/S198-16 Galoy Br. Reu Jose C. for the office of Provincial Definitors, 10. Capitulum Intermedium Prov. S. Lanuza Br. Bernardo M. Hedvigis in Polonia Rañoa Jr.Br. Andres B. Ricablanca Br. Mario R. Nel Capitolo provinciale 2016 della Tactac Br. Irineo R. Provincia di S. Edvige, in Polonia, regolarmente The General Definitory, during its session celebrato secondo le disposizioni del Diritto, of the 12th May 2016, carefully examined and presso il Convento di Góra św. Anny, sotto la ratified the elections. presidenza del Ministro provinciale, Brzyski Prot. 106484/S178-16 Fr. Alan, il giorno 13 aprile 2016 sono statti eletti: 13. Capitulum Prov. B. Ioannis Duns Scoti per l’ufficio di Definitori provinciali, in Gallia/Belgio Gorzołka Fr. Rafał Gruca Fr. Remigiusz In the Provincial Chapter of the Province of Kaltbach Fr. Fabian Blessed John Duns Scotus, regularly celebrated Maliszewski Fr. Alard according to the norms of Canon Law, in the Stania Fr. Witalis. Centre Saint Thomas, in Strasbourg, under the Queste elezioni sono state ratificate dal presidency of the Visitator General, Charland Definitorio generale il 12 maggio 2016. Br. Pierre, the following were elected on the Prot. 106488/S181-16 30th-31st days of March and on the 2nd of April 2016: 11. Electio extra Capitulum Prov. S. Fidei in for the office of Minister Provincial, Columbia Laloux Br. Michel for the office of Vicar Provincial, El Congreso definitorial de la Provincia Didier Br. Bionne de la Santa Fe en Colombia, legítimamente for the office of Provincial Definitors, celebrado en la Casa de “San Bernardino de Cavellec Br. Gilles Siena”, en Bogotá, los días 21 al 23 de octubre Delsaut Br. Serge de 2015, y presidido por el Ministro provincial, Marchal Br. Roger Lugo García Fr. Héctor Eduardo, fuera del Vern Br. . Capítulo Provincial eligió: The General Definitory, during its session para el Oficio de Definidor Provincial of the 12th May 2016, carefully examined and Alvarado Gómez Fr. Medardo José. ratified the elections. El Definitorio General, en la Sesión del día Prot. 106467/S162-16 13 de mayo de 2016, después del estudio atento del Acta auténtica, aprobó estas elecciones. 14. Capitulum Prov. S. Crucis in Slovenia Prot. 106579/S232-16 Nel Capitolo provinciale della Provincia della Santa Croce in Slovenia, regolarmente celebrato secondo le disposizioni del Diritto, 282 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 nella Casa di Maria Nazareth (Nazarje), sotto Vaccari Fr. Mario la presidenza del Visitatore generale, Mrše Fr. per l’ufficio dei Definitori, Marko, il 30 marzo 2016 sono statti eletti: Galesini Fr. Mauro per l’Ufficio di Ministro provinciale, Maggioni Fr. Enzo Čuden Fr. Marjan Possenti Fr. Giampaolo per l’Ufficio di Vicario Provinciale, Raniero Fr. Lorenzo Bahčič Fr. Robert Stoppa Fr. Maggiorino per l’Ufficio di Definitori della Provincia, Tomasi Fr. Marco Berlec Fr. Simon Peter Tosini Fr. Alberto Goličnik Fr. Bernard Per virtù di questo decreto Jakop Fr. Pavle confermo e dichiaro confermate Mušič Fr. Ambrož queste elezioni. Žvokelj Fr. Niko. Il mandato di tutti quanti inizierà con Queste elezioni sono state ratificate dal l’apertura del Capitolo Provinciale e durerà tre Definitorio generale il 12 maggio 2016. anni. Prot. 106454/S154-16 Dalla Curia Generale dei Frati Minori, in 15. Capitulum S. Iacobi a Compostella in Roma, 14 maggio 2016. Hispania Fr. Michael A. Perry, OFM Ministro generale El Capítulo provincial de la Provincia de Fr. Aidan McGrath, OFM Santiago de Compostela, en España, celebrado Segretario generale legítimamente conforme a Derecho en la Casa de San Francisco, en Santiago, y presidido por Prot. 106587 el Visitador general, Arregi Guridi Fr. Joxe Mari, el día 7 de abril de 2016 eligió: 17. Capitulum Samnito-Hirpiniæ S. Mariæ para el Oficio de Ministro provincial, Gratiarum in Italia Castiñeira Chouza Fr. José Antonio para el Oficio de Vicario provincial, Nel Capitolo provinciale della Provincia di Buján García Fr. Juan Manuel S. Maria delle Grazie, in Italia, regolarmente para el Oficio de Definidores provinciales, celebrato secondo le disposizioni del diritto, Castro Miramontes Fr. Francisco Javier presso la Casa “S. Antonio”, in Montecalvo De la Mata Merayo Fr. Miguel Irpino (AV) sotto la presidenza del Visitatore Pérez Valdivieso Fr. Miguel Ángel generale, Ferro Fr. Salvatore, nei giorni 4-6 Pulleiro Oro Fr. Joaquín. maggio 2016 sono statti eletti: El Definitorio General, en la Sesión del per l’Ufficio di Ministro provinciale, día 12 de mayo de 2016, examinó las Actas Tremigliozzi Fr. Antonio auténticas de estas elecciones y las aprobó. per l’Ufficio di Vicario provinciale, Prot. 106475/S171-16 Tirone Fr. Domenico per l’Ufficio di Definitori della Provincia, 16. Electiones S. Antonii Patavini in Italia Bigotto Fr. Franco Giovanni Falzarano Fr. Giuseppe Durante la sessione del Definitorio Pepe Fr. Franco Generale del 12 maggio 2016, presieduta Rosa da Silva Fr. Izaias. dal Ministro Generale, Perry Fr. Michael Queste elezioni sono state ratificate dal A., secondo la norma dell’Art. 170 §1 delle Definitorio generale il 13 maggio 2016. Costituzioni Generali e dell’Art. 124 §1 degli Prot. 106572/S228-16 Statuti Generali, tenendo presente la relazione del Visitatore-Delegato Generale, Fusarelli 18. Provinciarum Italicarum Fr. Massimo, è stato eletto il primo governo Septentrionalium della nuova Provincia di S. Antonio dei Frati Minori, in Italia: Decretum Coniunctionis per l’ufficio del Ministro provinciale, Provinciarum Italicarum Favretto Fr. Mario Septentrionalium per l’ufficio del Vicario provinciale, E SECRETARIA GENERALI 283

Seraphici Patris ad servandum spiritum canonicum tandem patefecit consensum ut: cupientes, atque ad coniunctas expendendas 1. Provinciae Ordinis Fratrum Minorum in vires in bonum Religionis nostrae totiusque Italia septentrionali, scilicet: Ecclesiae Sanctae exoptantes, opus novam – S. Caroli Borromaei, Longobardiae, seu Italicarum Provinciarum decernendi aggredi Mediolanensis (quae persona iuridica festinavimus circumscriptionem. canonica et civilis est); Tota ac tanta Ordinis nostri historia – S. Leonardi, Ianuensis (quae tantum edocemur ut sive Romani Pontifices, sive persona iuridica civilis est); Supremi Moderatores Ordinis nostri pluries – Ss. Annuntiatae, Ianuensis (quae tantum pluriesque paternam navarint operam curando persona iuridica civilis est); ut dilecti filii Seraphici Patris Francisci, – S. Cordis Beatae Mariae Virginis, Ianuensis intimo spirituali nexu coadunati, ordinatam (quae tantum persona iuridica canonica magis in dies iurisdictionem efficerent. Quae est); maxime ob hodiernam Ordinis nostri sive – S. Vigilii, Tridentinae (quae persona canonicam sive saecularem videntur postulari iuridica canonica et civilis est); condicionem. – S. Francisci, Venetae (quae tantum persona Proinde, sedulo arduoque examine etiam iuridica civilis est); Apostolicae Sedis auxilio perpendentes, – S. Antonii a Padua, Venetae (quae persona canonica visitatione apud italicas iuridica canonica et civilis est); septentrionales Provincias a dilecto Delegato – S. Thomae ap., Pedemontanae (quae tantum nostro Fr. Maximo Fusarelli OFM rite expleta, persona iuridica civilis est); auditisque viris tam in canonica quam in – S. Dieghi Insubriae, Pedemontanae (quae saeculari re valde peritis, omnibus tam in iure tantum persona iuridica civilis est); quam in facto cribratis ac perattentis, omnium – S. Bonaventurae, Pedemontanae (quae septentrionalium italicarum Provinciarum tantum persona iuridica canonica est); Definitorii affirmativum edixerunt consilium – Christi Regis, Emilianae (quae persona ad mentem art. 197, §2 Constitutionum iuridica canonica et civilis est); generalium Ordinis Fratrum Minorum. – Collegium Seraphicum Sanctae Mariae Nostra suprema auctoritate igitur definitive Angelorum, Provinciae S. Caroli Borromaei quadruplicem decrevimus habendam (quae persona iuridica canonica et civilis iurisdictionis esse immutationis rationem, est, et tamquam religiosa Provinciae Domus nempe: territorialis ordinatio, ne umquam a Republica atque a S. Sede agnita), distinctae in Italia septentrionali vigeant a die XVI maii MMXVI tantum canonice, iurisdictiones pastorale munus pro salute quam primum et civili iure quidem, in unam animarum vero impedientes; congruus Ordinis Fratrum Minorum Provinciam vero Fratrum nostrorum numerus, ut pastoralis coniungantur. missio fortiter fortiterque in dies augeatur; 2. Provincia cui omnes coniunguntur officiorum, munerum, institutorum, bonorum novum canonicum gerat nomen, quod sit “S. ecclesiasticorum efficientior administratio Antonii Fratrum minorum”. atque dispensatio; Provinciarum civilis 3. Iura obligationesque praefatarum condicionis irregularitatum sanatio, ne forte Provinciarum et Seraphici Collegii, nempe: sanctiones seu civilis agnitionis revocationes – S. Caroli Borromaei, Longobardiae seu irrogentur, ob praeteritas tantum canonicas Mediolanensis (quae persona iuridica coniunctiones, quae numquam ab Italica canonica et civilis est); Republica agnitae sunt, ut oportebat atque – S. Leonardi, Ianuensis (quae tantum vero oportet, secundum concordatariae legis persona iuridica civilis est); onus pro Vitae Consecratae Institutis qui et – Ss. Annuntiatae, Ianuensis (quae tantum civiles iuridicaeque quidem sint personae. persona iuridica civilis est); Igitur, Definitorium Generale Ordinis – S. Cordis Beatae Mariae Virginis, Ianuensis nostri, in sessione diei 12 maii rite congregata, (quae tantum persona iuridica canonica sub infrascripti totius Ordinis Fratrum est); Minorum Ministri Generalis praesidentia, ad – S. Vigilii, Tridentinae (quae persona normam can. 121, et can. 581 Codicis Iuris iuridica canonica et civilis est); Canonici, necnon art. 170, §1 et art. 197, – S. Francisci, Venetae (quae persona iuridica §2 vigentium Constitutionum generalium, canonica et civilis est); 284 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

– S. Antonii a Padua, Venetae (quae persona – S. Cordis Beatae Mariae Virginis, Ianuensis iuridica canonica et civilis est); (quae tantum persona iuridica canonica – S. Thomae ap., Pedemontanae (quae tantum est); persona iuridica civilis est); – S. Vigilii, Tridentinae (quae persona – S. Dieghi Ynsubriae, Pedemontanae (quae iuridica canonica et civilis est); tantum persona iuridica civilis est); – S. Antonii a Padua, Venetae (quae persona – S. Bonaventurae, Pedemontanae (quae iuridica canonica et civilis est); tantum persona iuridica canonica est); – S. Bonaventurae, Pedemontanae (quae – Christi Regis, Emilianae (quae persona tantum persona iuridica canonica est); iuridica canonica et civilis est); – Christi Regis, Emilianae (quae persona – Collegium Seraphicum Sanctae Mariae iuridica canonica et civilis est); Angelorum, Provinciae S. Caroli Borromaei – Collegium Sarephicum Sanctae Mariae (quae persona iuridica canonica et civilis Angelorum, Provinciae S. Caroli Borromaei est, et tamquam religiosa Provinciae Domus (quae persona iuridica canonica et civilis a Republica atque a S. Sede agnita), est, et tamquam religiosa Provinciae Domus a die XVI maii MMXVI tantum canonice, a Republica atque a S. Sede agnita), in unam quam primum et civili iure quidem, in Ordinis Fratrum Minorum Provinciam, die Provinciam S. Antonii Fratrum Minorum, XVI maii MMXVI canonice coniungantur. nullis iuribus exceptis, transferantur. 2. Provincia cui omnes coniunguntur, 4. Fratres omnes memoratarum tantum novum gerat canonicum nomen, quod sit “S. canonicarum Provinciarum id est: Antonii Fratrum Minorum”. – S. Caroli Borromaei, Longobardiae seu 3. Canonica iura obligationesque Mediolanensis; praefatarum Provinciarum et Seraphici – S. Cordis Beatae Mariae Virginis, Collegii, nempe: Ianuensis; – S. Caroli Borromaei, Longobardiae seu – S. Vigilii, Tridentinae; Mediolanensis (quae persona iuridica – S. Antonii a Padua, Venetae; canonica et civilis est); – S. Bonaventurae, Pedemontanae; – S. Cordis Beatae Mariae Virginis, Ianuensis – Christi Regis, Emilianae (quae tantum persona iuridica canonica a die XVI maii MMXVI omnibus cum est); canonicis iuribus et officiis Provinciae S. – S. Vigilii, Tridentinae (quae persona Antonii in Italia adscribantur. iuridica canonica et civilis est); Quibus omnibus, aptis aptandis, etiam pro – S. Antonii a Padua, Venetae (quae persona omnibus candidatis vel sodalibus sub Ordinis iuridica canonica et civilis est); nostri institutione seu moderamine, omnino – S. Bonaventurae, Pedemontanae (quae valeant. tantum persona iuridica canonica est); Seraphicum Collegium hic omittitur, cum – Christi Regis, Emilianae (quae persona enim ipsum non amplius ab immemorabili iuridica canonica et civilis est); tempore adscriptos habeat fratres. – Collegium Sarephicum Sanctae Mariae 5. Minister generalis curet ut canonica Angelorum, Provinciae S. Caroli Borromaei quam primum, immo citius, quoque fit civilis, (quae persona iuridica canonica et civilis aptis decernendis formis, coniunctio. est, et tamquam religiosa Provinciae Domus Quibus omnibus praemissis a Republica atque a S. Sede agnita), Auctoritate et potestate Nobis collata a die XVI maii MMXVI in Provinciam S. de consensu nostri Definitorii Generalis Antonii Fratrum Minorum, nullis iuribus ad normam cann. 121, 581, 585 et art. 170 canonicis exceptis, transferantur. Constitutionum generalium 4. Fratres omnes memoratarum tantum Ordinis Fratrum Minorum canonicarum Provinciarum, id est: vigore huius Decreti – S. Caroli Borromaei, Longobardiae seu STATUIMUS AC DECLARAMUS: Mediolanensis; 1. Canonicae Provinciae Ordinis Fratrum – S. Cordis Beatae Mariae Virginis, Minorum in Italia septentrionali, scilicet: Ianuensis; – S. Caroli Borromaei, Longobardiae seu – S. Vigilii, Tridentinae; Mediolanensis (quae persona iuridica – S. Antonii a Padua, Venetae; canonica et civilis est); – S. Bonaventurae, Pedemontanae; E SECRETARIA GENERALI 285

– Christi Regis, Emilianae spectat, ut ipsi tamquam legitimos recipiant a die XVI maii MMXVI omnibus cum electos vel nominatos Superiores, eisque canonicis iuris et officiis Provinciae S. Antonii humiliter pareant. Fratrum Minorum adscribantur. In Domino, atque pro salute animarum, Quibus omnibus, aptis aptandis, etiam pro quae semper omnium orationum actionumque omnibus candidatis vel sodalibus sub Ordinis nostrarum manet finis, confidimus ut omnes nostri institutione vel moderamine, omnino coniunctarum Provinciarum fratres haec valeant. mandata libentissume excipiant, omnesque 5. Hoc tantum canonicum a definitivo franciscali alacritate paupertateque eadem canonico civilique compleretur Decreto – adimplendi concertent, sicut decet eos qui etiam Provincias tantum civiles de quibus vere filii Seraphici Patris Minorum peramanter supra respiciente – coram S. Sede atque vocari esse volunt. Reipublicae auctoritate exibendo. Omnia Contrariis quibuscumque non obstantibus, civilem coniunctionem respicientia, in etiam specialissimae mentionis dignis. definitivo Decreto S. Sedi transmittendo pressius ac singillatim ergo statuentur. Datum Romae, apud Curiam Ordinis nostri, 6. Usque ad civilem agnitionem, die XIV maii MMXVI, in festo S. Matthiae coniunctarum Provinciarum Legales mere Apostoli. civiles repraesentantes apud administrativam Reipublicae auctoritatem ipsi – donec Fr. Michaël Antonius Perry, OFM aliter provideatur- maneant, sed iisdem Minister generalis gravissimum onus sit legitimis novis Fr. Aidan McGrath, OFM Superioribus electis vel collatis -sub quorum a Secretis Ordinis iurisdictione omnino subiciuntur – sancte oboedire eisque religiosa reverentia fideliter Prot. 106587 parere. Ipsa valeat oboedientia, etiam coram delegatis, in quacumque Definitorii 19. Capitulum Prov. S. Francisci Assisiensis coniunctionis Deliberatione expresse in Polonia nominatis. Qua de re, Legales repraesentates civiles omnes, donec aliter provideatur, Nel Capitolo provinciale della Provincia di ordinaria de consulto Ministri Provincialis, S. Francesco d’Assisi, in Polonia, regolarmente extraordinaria solummodo scripta licentia ad celebrato secondo le disposizioni del diritto, normam iuris, tantum valeant administrationis presso il Convento di Poznań sotto la valide peragere acta. Ad fusionis exoptatam presidenza del Visitatore generale, Żeglin Fr. assequendam efficaciam, quomodocumque et Dymitr, il 12 maggio 2016 sono statti eletti: potestas quidem ad universalitatem actorum per l’Ufficio di Ministro provinciale, Delegato Fr. Maximo Fusarelli a Definitoriis Marciniak Fr. Bernard Jarosław concessa nobisque hic singulariter confirmata per l’Ufficio di Vicario provinciale, maneat, ut ab ipso omnia tum civilia tum Janka Fr. Filemon Tadeusz canonica semper -etiam disiunctim- poni per l’Ufficio di Definitori della Provincia, valeant acta. Brzeziński Fr. Sylwester (Przemysław) 7. Sacris canonibus 1256 et 1273 clare Misiak Fr. Jozue Marcin statuentibus, caveant semper fratres, Soiński Fr. Borys jacek praesertim administrationi graviter deputati, ut Szustak Fr. Daniel Zbigniew ecclesiastica bona (cfr. can. 1257, §1), quorum Warmuz Fr. Makary Krystian. Supremus administrator et dispensator est Queste elezioni sono state ratificate dal Romanus Pontifex, semper ad normam Iuris Definitorio generale il 20 maggio 2016. Canonici fideliter administrentur atque sub Prot. 106607/S251-16 Ecclesiae Sanctae regimine semper maneant. 8. Fratribus electis vel nominatis atque 20. Electio Cust. Terræ Sanctæ regimini novae Provinciae praefectis hoc mandamus Decretum ut ad expeditum finem Dilecto nobis effectumque perducant, cum limitibus hic Fr Francisco Patton, OFM, clare indicatis, simulque in virtute sanctae nostrae Provinciae Sancti Antonii Fratrum oboedientiae committimus omnibus quibus Minorum, Italiae, sodali, 286 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

pax et bonum in Domino! 19 maggio 2016 sono statti eletti: per l’ Ufficio di Ministro provinciale, Hisce meis Litteris te certiorem facio Olbert Fr. František Xaverský Vladimír Definitorium Generale, in Congressu diei 11 per l’Ufficio di Vicario provinciale, maii 2016 legitime celebrato, omnibus rite de Kvaka Fr. Jermiáš Daniel iure peractis, te in Custodem Terrae Sanctae per l’Ufficio di Definitori della Provincia, seu Guardianum Montis Sion, postulavisse, ad Čirák Fr. Jozef normam Constutionum Generalium Ordinis Mihály Fr. Juraj Andrej (Art. 123 §2) necnon Statutorum Generalium Nevolník Fr. Rafael Tomáš (Art. 180 §2). Racek Fr. Matúš Pavol. Confirmatione Congregationis pro Ecclesiis Queste elezioni sono state ratificate dal Orientalibus per Litteras diei 16 maii 2016 Definitorio generale il 20 maggio 2016. obtenta, Te, de cuius idoneitate, religionis Prot. 106610/S253-16 zelo, doctrina atque rerum gerendarum dexteritate plurimum in Domino confidimus, 22. Electio extra Capitulum Prov. Calabriæ harum Litterarum vigore, Ss. Septem Martyrum in Italia Totius Terrae Sanctae Custodem seu Guardianum Montis Sion Il Congresso definitoriale della Provincia instituimus, nominamus et declaramus, dei Santi VII Martiri di , in Italia, sicque institutum, nominatum et regolarmente celebrato secondo le disposizioni declaratum del Diritto, presso il Convento di Lamezia ab omnibus haberi volumus et mandamus. Terme, presieduto dal Ministro provinciale, Simulque te in possessionem ad normam Occhiuto Fr. Fabio, il 9 febbraio 2016, ha Constitutionum et Statutorum Generalium eletto extra-capitolo: necnon Statutorum peculiarum, legitime per l’Ufficio di Definitore provinciale (Ufficio immissum declaro, servatis de iure servandis, vacante per la morte del predecessore) mandans praeterea omnibus et singulis qui Fortunato Fr. Antonio. Terrae Sanctae loca vel alias Orientis partes Questa elezione è stata ratificata dal tuae iurisdictioni quomodolibet subiectas Definitorio generale il 12 maggio 2016. incolunt vel ad eas pervenerint, ut te tamquam Prot. 106455/S155-16 legitimum Custodem seu Guardianum humane recipiant et recognoscant tibique oboediant 23. Visitatores Generales in omnibus, quae non sint contra animam propriam et Regulam nostram, praecipue iuxta – Gniecki Fr. Czesław, Prov. mandata Sedis Apostolicae. Immaculatæ Conceptionis BMV, in Polonia, pro Prov. S. Mariæ Angelorum, in Polonia: Datum Romae, ex Aedibus Curiae 20.05.2016; prot. 106564/S224-16. Generalis Ordinis, die 20 maii 2016. – Kvaka Fr. Jeremiaš, Prov. Ss.mi Salvatoris, in Slovachia, pro Prov. S. Fr. Michael Anthony Perry, OFM Venceslai, in Ceca Republica: 20.05.2016; Minister Generalis prot. 106316/S079-16. Fr. Aidan McGrath, OFM a Secretis Ordinis – Bisok Fr. Ezdrasz, Prov. Assumptionis BMV, in Polonia, Pro Prov. Immculatæ Prot. 106451 Conceptionis BMV, in Polonia: 20.05.2016; prot. 106472/S167-16. 21. Capitulum Prov. SS. Salvatoris in Slovachia – Toro Puerta Fr. Mario Rafael, Prov. S. Pauli Apostoli, in Columbia, pro Prov. Nel Capitolo provinciale della Provincia del SS. Petri et Pauli de Michoacán, in Mexico: Ss.mo Salvatore in Slovacchia, regolarmente 20.05.2016; prot. 106307/S072-16. celebrato secondo le disposizioni del Diritto, nella Casa di Bratislava, sotto la presidenza – Paz Guzman Fr. Carlos Guillermo, del Visitatore generale, Valer Fr. Dominik, il Prov. S. Fransci Solano, in Argentina, pro E SECRETARIA GENERALI 287

Prov. Ss. Trinitatis, in Chilia: 20.05.2016; – Casa “Santísimo Nombre de Jesús”, prot. 106433/S142-16. Recolección, Ciudad de Guatemala: 31.05.2016; prot. 106486/S179-16. – Willimas Fr. Peter, Cust. depend. Immaculatæ Conceptionis. BMV, in Britannia – Rectoría de San Martín, Alajuela, Magna, pro Prov. Ioseph Sponsi BMV, in Costa Rica: 31.05.2016; prot. 106486/S179- Canada: 20.05.2016; prot. 106521/S204-16. 16.

– carvalho do Couto Fr. Wanderley, 25. Notitiæ particulares Prov. Ss.mi Nominis Iesu, in Brasilia, pro Cust. Aut. Nostræ Dominæ Septem Gaudiorum, in – Forker Fr. Philip, Prov. Hiberniæ, è Brasilia: 20.05.2016; prot. 106583/S235-16. stato eletto Assistente del Delegato generale Fr. Bienvenido Baisas: 11.04.2016; prot. – Marchal Fr. Roger, Prov. B. Ioannis 106365. Duns Scoti, in Gallia/Belgio, pro Prov. S. Leopoldi, in Austria/Italia: 30.05.2016; prot. – Montoya Fr. Oscar Armando, Prov. 106551/S217-16 S. Pauli Apostoli, Colombia, è stato eletto Delegato generale per la Prov. S. Antonii della 24. Domus suppressæ Bolivia: 27.05.2016; prot. 106545.

– Casa “São Bernardo”, Alcobaça, Bahia, Brasilia: 31.05.2016; prot. 106544/ S210-16. 288 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 1. Visite Taishan)), presso il convento dello Studium Biblicum OFM a Hong Kong, dietro la 1. Terra Santa richiesta del Ministro provinciale (lett. 08.07.2016). Il Segretario, Fr. Cesare Vaiani, e il Vice – Prot. 106803 (163/16). Il Ministro generale Segretario generale, Fr. Siniša Balajić, per la ha approvato, (dec. 14.07.2016), secondo Formazione e gli Studi hanno fatto visita alla l’art. 97 §1 degli Statuti generali, che la Facoltà di Scienze bibliche ed Archeologia Provincia “Our Lady Queen of China” in a Gerusalemme, presso il convento della Taiwan (Taipei, Taishan), possa iniziare Flagellazione dal 24 al 28 aprile 2016. il prossimo anno di noviziato con un solo Dopo la visita ai Professori presso la candidato, dietro la richiesta del Ministro suddetta Facoltà, hanno visitato anche i Frati provinciale (lett. 08.07.2016). studenti di Teologia presso il convento S. Salvatore e quelli di Filosofia ad Ain Karem. 2. Nomine, Obbedienze, Ratifiche

2. Hong Kong – Prot. 106327 (034/16). Il Ministro generale ha dato l’obbedienza, (obb. 12.07.2016), Il Vice Segretario per la Formazione e gli a Fr. Alojzy Marian Panczak per risiedere Studi, Fr. Siniša Balajic, ha compiuto la visita nel Collegio Internazionale di S. Antonio a canonica allo “Studium Biblicum OFM” di Roma affinché possa insegnare alla Facoltà Hong Kong” dal 3 al 8 luglio 2016. di Diritto Canonico presso la Pontificia Oltre ai membri dello SBF e la stessa Università Antonianum nel primo semestre Fraternità, ha incontrato anche il Ministro dell’anno accademico 2016-2017, dietro la provinciale della Provincia “Our Lady Queen richiesta del Rettore Magnifico (lett. 33/16 of China” in Taiwan, Fr. Claudio Pegoraro, il del 25.02.2016). Presidente della Fondazione di Hong Kong, – Prot. 106345 (036/16). Il Ministro generale Fr. Stephen Chan, il Vescovo Ha, ha dato l’obbedienza, (obb. 9.05.2016), OFM, e il Responsabile del “China office”, Fr. a Fr. Alexis Lawson per risiedere nel William Ng. Collegio Internazionale di S. Antonio a Roma per cominciare la collaborazione come futuro Docente alla Facoltà di Diritto 2. Notitiæ particulares Canonico presso la Pontificia Università Antonianum, dietro la richiesta del Rettore 1. Noviziato Magnifico (lett. 43/16 del 02.03.2016). – Prot. 106417 (057/16). Il Prefetto della – Prot. 106611 (107/16). Il Ministro generale Congregazione per l’Educazione Cattolica, ha approvato, (dec. 20.05.2016), secondo dietro la presentazione del Rettore Magnifico l’art. 647 §1 del Diritto anonico e l’art. della PUA (lett. 52/16 dell’11.03.2016), 96 §2 degli Statuti generali, l’erezione ha nominato Fr. Miguel Angel Escribano della casa di noviziato della Custodia Araez, ofm, come Professore ordinario per dell’Annunciazione della BVM in la Cattedra di Diritto Canonico dell’Istituto (Scutari), presso il convento della “BVM Teologico di Murcia (dec. CEC 771/2009). Annunziata” a Lezha, dietro la richiesta del – Prot. 106418 (058/16). Il Prefetto della Custode (lett. 04.05.2016). Congregazione per l’Educazione Cattolica, – Prot. 106802 (163/16). Il Ministro generale dietro la presentazione del Rettore ha approvato per un anno (dec. 14.07.2016), Magnifico della PUA, (lett. 52/16 dell’11 secondo l’art. 647 §1 del Diritto Canonico e marzo 2016), ha nominato Bernardo Perez l’art. 96 §2 degli Statuti generali, l’erezione Andreo come Professore ordinario per della casa di noviziato della Provincia “Our la Cattedra di Ecclesiologia dell’Istituto Lady Queen of China” in Taiwan (Taipei, Teologico di Murcia (dec. CEC 771/2009). 290 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

– Prot. 106431 (066/16). Il Ministro generale generale, (dec. 10.05.2016), a ha ratificato, (dec. 18.03.2016), la Ratio norma dell’art. 267 degli SSGG ha Formationis della Provincia del Verbo disposto che Fr. Julio César López Incarnato in Africa Occidentale (Togo), Rodríguez, ofm, della Provincia dietro la richiesta del Vicario provinciale dei SS. Pietro e Paolo in Messico, (lett. 10285SP/16/E del 7 marzo 2016). – Prot. 106581 (100/16). Il Ministro generale, possa essere riammesso all’Ordine (dec. 11.05.2016), ha nominato Fr. Siniša senza ripetere il noviziato, dietro Balajić, Vice Segretario generale per la la richiesta del proprio Ministro Formazione e gli Studi, Visitatore generale provinciale (lett. 22.01.2016). dello Studium Biblicum OFM in Hong Kong. – Prot. 106615 (109/16). Il Ministro – Prot. 106817 (166/16). Il Ministro generale, generale, (dec. 25.05.2016), a (dec. 05.07.2016), ha nominato Fr. norma dell’art. 267 degli SSGG Estevão Ottenbreit Guardiano del Collegio Internazionale di S. Antonio e della Casa ha disposto che Fr. Jorge Luis filiale “Fraternità Beato Gabriele Allegra” Huppes, ofm, della Provincia in Roma. di San Francesco di Assisi in Brasile (Porto Allegre), possa 3. Riammissioni essere riammesso all’Ordine senza ripetere il noviziato, dietro – Prot. 106424 (063/16). Il Ministro la richiesta del proprio Ministro generale, (dec. 18.03.2016), a provinciale (lett. 02.04.2016). norma dell’art. 267 degli SSGG ha disposto che Fr. Lenin Rodrigo 4.Varia Jiménez Guayanay, ofm, della Provincia di San Francesco di – Prot. 106740 (153/16). Il Segretario generale per la Formazione e gli Studi, Quito in Ecuador, possa essere (24.06.2016), Fr. Cesare Vaiani, ha riammesso all’Ordine senza presentato il nuovo progetto (schema ripetere il noviziato, dietro la essenziale e struttura) del Centro di Studio richiesta del proprio Ministro “sant’Isidoro”, dal titolo “Collegium Sancti provinciale (lett. 25.02.2016). Bonaventurae-International Center for Franciscan studies and research”. – Prot. 106425 (064/16). Il Ministro – Prot. 106752 (158/16). Il Definitorio generale, (dec. 18.03.2016), a generale, a seguito della lettera di presentazione del Segretario generale per norma dell’art. 267 degli SSGG ha la Formazione e gli Studi, (27.06.2016), disposto che Fr. Jorge Luis Freire ha approvato il nuovo Regolamento per le Fierro, ofm, della Provincia di San Borse di studio. Francesco di Quito in Ecuador, – Prot. 106816 (165/16). Il Ministro generale, possa essere riammesso all’Ordine (dec. 05.07.2016) ha riunito il “Collegio senza ripetere il noviziato, dietro Internazionale di S. Antonio” (CISA) e la la richiesta del proprio Ministro Fraternità del “Beato Gabriele Allegra” provinciale (lett. 08.03.2016). (FGA), Roma, in un unico Guardianato. Nello stesso tempo ha eretto il CISA a Guardianato e la FGA a Casa filiale. – Prot. 106562 (097/16). Il Ministro E POSTULATIONE GENERALI

1. Ritus Beatificationis Venerabilis Servi Dei seguendo l’esempio di San Giovanni Bosco. Francisci Mariae Greco Queste iniziative ebbero successo e divennero inter-parrocchiali. Annunciò con semplicità 1. Profilo Biografico la parola di Dio e la dottrina cristiana nelle varie chiese di e dei paesi limitrofi. Il Venerabile Servo di Dio Francesco Introdusse tra la sua gente l’Apostolato della Maria Greco, primogenito dei coniugi preghiera e incrementò la devozione ai Sacri Raffaele Greco, farmacista, e Concetta Cuori. Dedicava molto tempo alle confessioni Pancaro, nacque il 27 luglio 1857 ad Acri sacramentali. Favorì le vocazioni al sacerdozio (Cosenza) nell’allora Diocesi di San Marco e alla vita consacrata. Argentano. In famiglia ricevette una buona Per l’assistenza religiosa del paese, dopo educazione umana e cristiana dai genitori aver inutilmente chiesto aiuto a diversi istituti e da uno zio materno sacerdote, che lo religiosi, nel 1893 fondò la Congregazione preparò ai sacramenti dell’Eucaristia e della delle Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori, Confermazione e curò la sua prima istruzione, trovando una valida collaboratrice nella Serva non essendoci nel paese alcuna istituzione di Dio Raffaella De Vincenti, in religione Suor scolastica. Proseguì, poi, gli studi a Napoli, Maria Teresa (1872-1936). Al nuovo Istituto, dove avvertì la vocazione al sacerdozio. “essenzialmente fondato sull’amore e la pratica Visitando in quel periodo il Santuario della della vita interiore, sull’umiltà e sulla carità Beata Maria Vergine del Rosario, ancora di Nostro Signore Gesù Cristo”, il Fondatore in costruzione, a Pompei, chiese la grazia di dette la missione di cooperare alla crescita del diventare “un, prete istruito per ben adempiere Regno di Dio “mediante la cura dei bambini il ministero”. Vinte le resistenze paterne, negli asili, delle giovinette nei laboratori, degli vestì l’abito talare e, con impegno nella infermi negli ospedali”. L’opera, benedetta dal pietà e nello studio della teologia, si preparò Signore e saggiamente guidata dal Servo di all’ordinazione presbiterale, che ricevette Dio e da Suor Maria Teresa, prima superiora ad Acri il 17 dicembre 1881. Completò gli generale, si arricchì dì numerose vocazioni e di studi e la formazione sacerdotale a Napoli, diverse case. All’interno della Congregazione conseguendo la laurea in Sacra teologia e venne fondato un ramo di Suore italo-albanesi facendo esperienze pastorali sotto la guida di di rito bizantino per la popolazione arbëreshë Don Luigi Marigliano. dei paesi calabri. Ad Acri fu arciprete-parroco della Chiesa Sempre pieno di sacerdotale sollecitudine di S. Nicola, dal 1888 alla morte. Alla luce dei per il prossimo, il Servo di Dio aprì in Acri Sacri Cuori di Gesù e di Maria, per i quali da l’ospedale Caritas in quello che era stato tempo nutriva una speciale devozione, svolse l’antico convento di san Francesco di Paola dei una intensa e fruttuosa attività pastorale. Ebbe religiosi Minimi. Stimato dai suoi Ordinari, particolarmente a cuore l’insegnamento del Mons. Greco fu chiamato a rivestire incarichi catechismo ai bambini, impartito classe per di responsabilità nella Diocesi di San Marco classe, con cura ed assiduità. A tale scopo, con Argentano-Bisignano, come Vicario Foraneo, la collaborazione della sorella Maria Teresa insegnante di Teologia Dogmatica e Sacra Greco (1865-1892), che condivideva la sua Scrittura nel Seminario di Bisignano, di cui fu sollecitudine pastorale, fondò l’Associazione anche Rettore per tre anni. Lasciò nei giovani delle Figlie del Sacro Cuore, composta da seminaristi il ricordo di un padre e maestro ragazze che aspiravano ad una vita cristiana pieno di bontà, che li seguiva amorevolmente più perfetta e desideravano impegnarsi anche quando erano diventati sacerdoti, nell’apostolato. attraverso la costante corrispondenza Volendo diffondere la fede in tutto il suo epistolare. gregge, rivolse la catechesi anche ai giovani Ricco di meriti e circondato di vasta fama ed agli adulti. Aprì un oratorio festivo, di santità Don Francesco Greco concluse la 292 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 sua vita terrena in Acri il 13 gennaio 1931. al canto dell’antifona Stirpe reale, Città La sua causa di beatificazione, avviata nel dell’Emmanuel, eseguita dal coro diocesano 1957, fu affidata nell’anno 1999 al Rev. di Cosenza e dal coro di Acri. L’Ordinario mo P. Luca M. De Rosa, ofm, Postulatore diocesano e il Postulatore, P. Giovangiuseppe generale dell’Ordine dei Frati Minori Califano, OFM, hanno quindi rivolto al e successivamente riconfermata al suo Rappresentante del Santo Padre la richiesta di successore, p. Giovangiuseppe Califano, ofm. procedere al rito di beatificazione. Il Cardinale San Giovanni Paolo II riconobbe le virtù Amato ha risposto dando lettura della lettera eroiche di Mons. Greco il 19 aprile del 2004. con la quale il Santo Padre Francesco ha Il Santo Padre Francesco, il 21 gennaio annoverato il Venerabile Francesco Maria 2016, ha autorizzato la Congregazione delle Greco nel numero dei Beati, definendolo e Cause dei Santi a promulgare il Decreto stabilendo che la memoria liturgica possa di riconoscimento del miracolo attribuito celebrarsi nei luoghi e nei modi stabiliti ogni all’intercessione del Venerabile in vista della anno il 13 gennaio, giorno della sua nascita solenne beatificazione. al cielo. L’applauso dei fedeli e il canto della corale ha accompagnato lo svelamento 2. Cronaca dell’arazzo del beato, realizzato dal maestro Giuseppe Antonio Lomuscio, di Trani e Il rito di beatificazione del Venerabile Servo l’ostensione della reliquia, a cui è stato prestato di Dio Francesco Maria Greco si è svolto sabato l’omaggio dei ceri, dei fiori e dell’incenso. Nel 21 maggio 2016 alle ore 16.00 presso lo stadio corso della liturgia della Parola, propria della comunale San Vito di Cosenza. A presiederlo, Solennità della Santissima Trinità di questa in qualità di Rappresentate del Santo Padre, domenica dell’anno liturgico, un diacono Sua Eminenza Rev.ma il Cardinale Angelo della Eparchia di Lungro h cantato la pericope Amato, Prefetto della Congregazione delle evangelica anche in greco. Il Cardinale Amato Cause dei Santi. Hanno concelebrato con lui, ha pronunciato in seguito la sua densa omelia. oltre all’Arcivescovo di Cosenza- Bisignano, Alla celebrazione eucaristica hanno preso S.E. Rev.ma Mons. Francescantonio Nolé, parte come concelebranti circa 400 sacerdoti, OFM Conv., i Vescovi della Conferenza numerosi religiosi, una vasta rappresentanza Episcopale Calabra, guidati dal Presidente della suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori, S.E. Rev.ma Mons. Vincenzo Bertolone, provenienti dalle numerose case sparse in Italia Arcivescovo di Catanzaro. Particolarmente e dall’Albania, dall’Argentina, dagli Stati Uniti significativa, per il legame del nuovo beato e dall’. Esse erano guidate dalla Rev. Sr. con la Chiesa arbëreshë di rito greco, la Alma Franco, Superiora generale dell’Istituto presenza del vescovo dell’Eparchia di Lungro, e dalle sorelle del Consiglio. Tra le autorità S.E. Rev.ma Mons. Donato Oliverio, nonché civili il Prefetto di Cosenza, Dott. Gianfranco S.E. Rev.ma Mons. Angelo Massafra, OFM, Tomao, il sindaco di Acri, Dott. Nicola Arcivescovo di Scutari-Pult, e Presidente della Tenuta, sindaci dei paesi limitrofi e numerose Conferenza Episcopale Albanese. associazioni. L’ordine e l’assistenza i fedeli I fedeli convenuti erano circa settemila, sono stati garantiti dalla polizia municipale, nonostante l’inclemenza del tempo, che da circa 500 volontari, e da personale medico ha minacciato pioggia fino ad un’ora stanziante all’interno dello stadio. prima dell’inizio della celebrazione. Tra i I festeggiamenti per la beatificazione hanno partecipanti, in posti riservati, alcuni familiari avuto il loro coronamento il giorno successivo, del beato e la miracolata, la signora Nina domenica 22 maggio, in Acri paese natale Pancaro di Altomonte che nell’anno 2003 fu del novello beato. Nella basilica del Beato guarita per intercessione del beato Francesco Angelo, il tempio più grande della cittadina, Maria da trombosi venosa al cervello che SE Mons. Nolè ha presieduto la solenne messa l’aveva ridotta al coma irreversibile. di ringraziamento a cui hanno partecipato Poco prima dell’inizio della celebrazione numerosi sacerdoti. Appositi maxischermo ha fatto il suo ingresso nello stadio l’immagine hanno permesso ai fedeli di poter seguire il rito processionale della Madonna del Pettoruto, anche all’esterno. In precedenza una devota proveniente dall’omonimo santuario, a cui processione era partita dalla casa madre delle il beato era particolarmente devoto. Quindi suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori per ha avuto inizio la processione d’ingresso portare in chiesa una reliquia del beato. Per E POSTULATIONE GENERALI 293 tutta la giornata del 22 maggio e per i giorni Parole di Vita, Cosenza 2016, p. 122-123). successivi si è svolto un continuo e devoto Si deve poi notare che la santità della Beata pellegrinaggio dei fedeli presso l’urna del Elena Aiello e del Beato Francesco Maria beato Francesco Maria Greco, collocata ai Greco non si esaurisce nella loro vicenda piedi dell’altare della Madonna di Schiavonea, personale, ma si amplia e continuamente nella chiesa di San Francesco di Paola in Acri, rifiorisce nelle Congregazioni da loro fondate, attigua all’ ex convento dei Minimi, oggi tutt’ora vive e rigogliose in Italia e nel mondo. casa–madre delle Suore Piccole Operaie dei Madre Elena, infatti, fondò la Congregazione Sacri Cuori. L’urna, realizzata in argento dalla delle Suore Minime della Passione di Nostro Casa Ascione di Torre del Greco nello stile Signore Gesù Cristo, mentre don Francesco sobrio e raffinato che contraddistingue il noto Maria Greco è il fondatore delle Suore Piccole laboratorio orafo, è stata voluta dalle suore Operaie dei Sacri Cuori. per presentare degnamente al culto i resti del 2. Nella lettera apostolica, Papa Francesco Fondatore, in precedenza tumulati nella parete chiama il nostro Beato, «sacerdote diocesano destra del presbiterio in un loculo accanto a e parroco, instancabile apostolo del Vangelo, quello della confondatrice la Serva di Dio fondatore della Congregazione delle Suore Maria Teresa De Vincenti. Il bel manufatto Piccole Operaie dei Sacri Cuori». è decorato da una preziosa stola sacerdotale, Per realizzare la sua vocazione Francesco in argento con rilievi in corallo rosso, da una Maria dovette superare l’avversione del corona del rosario, e dalla riproduzione dello padre, che lo constrastava non per cattiveria stemma dell’Istituto. d’animo, ma perché lo voleva farmacista come In onore del beato il postulatore P. lui. A Napoli frequentò il liceo arcivescovile Giovangiuseppe Califano, ofm, ha composto e poi il seminario maggiore. L’ordinazione il canto “Amori miei dolcissimi”, mutuato da sacerdotale avvenne ad Acri il 17 settembre un testo di devozione di Mons. Greco, che è 1881. Don Francesco concluse gli studi con stato eseguito dalla corale di Acri durante la laurea in teologia. Dopo un breve tirocinio l’offertorio della messa di ringraziamento. apostolico a Napoli, nel 1888 fu nominato Inoltre fr. Alessandro Brustenghi, ofm, della arciprete della parrocchia di San Nicola di Bari Porziuncola di Assisi, ha composto l’inno in Acri, e quivi rimase fino alla morte avvenuta popolare in onore del beato. il 31 gennaio 1931. Nella città natia il suo portamento ascetico 3. Omelia del Card. suscitava ammirazione e rispetto. Ma fu soprattutto la totale dedizione al ministero 1. È la seconda volta, nel giro di pochi anni, parrocchiale che colpì la cittadinanza. I fedeli che in questo stadio ha luogo una beatificazione, erano attratti da lui come da una calamita e dopo quella di Madre Elena Aiello, avvenuta il subito lo ritennero un santo. 14 settembre 2011. Anche un campo sportivo Giunto ad Acri, infatti, il giovane sacerdote può diventare una cattedrae. La santità, come si diede un programma di autentica ascesi. Il 18 lo sport, è una palestra di vita cristiana, fatta di ottobre 1888, profeticamente, annota nel suo esercizio, disciplina e agonismo. diario: «Sono gracile di costituzione, ma sarò La celebrazione odierna evidenzia ancora buono per faticare per la gloria di Dio per molti una volta la fecondità della Chiesa in Calabria anni, non avrò paura di malattie contagiose, e, in modo particolare, nell’arcidiocesi avendo sperimentato tale grazia durante il cosentina. Senza elencare i numerosi Servi e colera del 1884 a Napoli. [Maria Santissima Serve di Dio e i Venerabili di queste terre di ] mi assisterà per farmi tutto a tutti e per agire antica tradizione cristiana, citiamo solo i nomi guidato da Lei. In tal modo non sbaglierò, mi di San Francesco di Paola, di Sant’Umile troverò sempre bene nei pensieri, nelle parole, da Bisignano, del Beato Angelo d’Acri. in tutte le mie azioni» ( 23). Ricordiamo che recentemente, il 23 novembre Per lui essere Parroco significava svolgere 2014, Papa Francesco ha canonizzato un altro la sua missione come il buon Samaritano, che, vostro conterraneo, San Nicola Saggio da scendendo da Gerusalemme a Gerico, sana Longobardi, Oblato dell’Ordine dei Minimi, l’umanità ferita dal male e dal vizio, per far le cui ultime parole furono di grande fede rinascere la fede assopita o addirittura spenta. nella Santissima Trinità (cf. Enzo Gabrieli, Uomo di cultura, egli pose l’istruzione Cronotassi degli Arcivescovi di Cosenza, religiosa a base dell’apostolato. L’istruzione 294 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 catechistica veniva impartita personalmente da (Pro 8,32-34). lui ogni giorno e spesso affrontava, col sorriso In concreto, cosa ci dice oggi il nostro sulle labbra, i viaggi più faticosi per portare nei Beato? Egli ci invita a essere santi, a vivere paesi più remoti e desolati un raggio di fede, come lui la vita buona del Vangelo, ripudiando una parola di speranza e un aiuto concreto ai una esistenza sciatta e vuota. Ci incoraggia a bisognosi. privilegiare la virtù, a vivere in grazia di Dio 3. Attirati dal suo fervore molti erano e non schiavi dei vizi e delle cattive passioni. desiderosi di seguirlo. Per questo il nostro Egli oggi vuole darci una mano per uscire dalla Beato fondò l’associazione delle Figlie del palude della mediocrità e farci intraprendere S. Cuore, l’oratorio festivo per ragazzi, l’avventura di una vita genuinamente cristiana. l’apostolato della preghiera e vari circoli Il mondo ha bisogno di santi, di cristiani ricreativi. Incentivò la pastorale vocazionale, autentici, coerenti con il loro battesimo. istradando i giovani alla vita sacerdotale e Ognuno – qualunque sia la sua condizione religiosa: «Li teneva vicino a sé e li seguiva, familiare, sociale e professionale – può essere diventando per ognuno di essi amico e fratello santo, può cioè seguire Gesù sulla via del incomparabile» (Ib. 28). bene. I santi sono i campioni della bontà. Per Due efficaci strumenti del suo apostolato questo si allenano ogni giorno, esercitandosi parrocchiale furono la predicazione e nella fede, nella speranza, nell’amore di Dio l’amministrazione del sacramento della e nella carità verso bisognosi, consolando e riconciliazione. Le sue parole erano semplici perdonando. e chiare: non battevano l’aria, ma toccavano i Nonostante le difficoltà, le mortificazioni cuori. Invitava alla preghiera, alla comunione e le persecuzioni, i santi sono persone felici, eucaristica, alla confessione frequente. gioiose, positive e non prive di umorismo. Si Mirava alla formazione e al consolidamento di sa, ad esempio, che il nostro Beato un giorno atteggiamenti di concordia e non di divisione, incaricò per esplicita obbedienza Suor Agnese, di rispetto e non di disprezzo, di umiltà e non a fargli notare i difetti che quotidianamente di superbia. A tale proposito diceva che la scorgeva in lui. La poveretta faceva tutto superbia, figlia dell’ignoranza, inietta nei cuori il possibile per rinfacciargli qulcosa. Gli il letale veleno dell’invidia e dell’avarizia. Don rinfacciava, ad esempio, che talvolta diceva Francesco, invece, soprattutto mediante il suo le preghiere in fretta o che in casa parlava intenso apostolato nel confessionale (Ib. 32), ad alta voce. Insomma piccole cose, che il infondeva nei cuori la medicina del perdono nostro Beato subito correggeva. Un giorno, e il balsamo della consolazione e della gioia. però, la suora gli disse che nella celebrazione 4. Il capolavoro del suo apostolato fu la eucaristica aveva tralasciato delle preghiere. fondazione delle Piccole Operaie dei Sacri Trattenendo un sorriso, umile umile il nostro Cuori, con la collaborazione di Raffaella De Beato rispose: «È vero, dovete perdonarmi, ma Vincenti, che dovette superare un vero esame è stata Messa da morto e alcune cose si devono di idoneità. Don Francesco, infatti, in una tralasciare» (Oliviero Giuseppe Girardi, Beato lettera alla De Vincenti delinea i tratti salienti Francesco Maria Greco, Velar, Gorle 2016, della direttrice della nuova istituzione: «deve 118). essere accesa d’amore per i Sacri Cuori, deve La tristezza non tocca i santi. Essi ripetono lavorare, lottare e soffrire unicamente per la con l’Apostolo: «Noi ci vantiamo anche nelle loro gloria senza risparmiarsi nulla né ricusare tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione nulla» (Ib. 43). Lo spirito evangelico che produce pazienza, la pazienza una virtù animava il fondatore fece sì che l’istituto si provata e la virtù provata la speranza. La sviluppasse talmente, che nel 1921 poteva già speranza poi non delude, perché l’amore di contare 22 case e 140 consorelle. L’apostolato Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo del nostro Beato e delle sue figlie spirituali si dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm diffuse in Calabria e nell’Italia meridionale, 5,3-5). toccando anche le popolazioni di origine Nelle nostre città i santi sono una albanese di rito greco bizantino. indispensabile riserva non solo di virtù 5. La parola di Dio ci ammonisce: «Ora, cristiane ma anche di valori umani come la figli, ascoltatemi: beati quelli che seguono le gioia, la concordia, l’amicizia, la fraternità, mie vie! Ascoltate l’esortazione e siate saggi, la misericordia. Essi sono il sale della terra e non trascuratela! Beato l’uomo che mi ascolta» la luce del mondo: «Così – dice il Signore – E POSTULATIONE GENERALI 295 risplenda la vostra luce davanti agli uomini, est. Verba haec in vita et in morte eius et perché vedano le vostre opere buone e rendano aliorum triginta et septem Servorum Dei, gloria al vostro Padre che è nei cieli» (Mt 5,16). ei adsociatorum in heroico testimonio fidei, È quindi la santità, l’eredità che il Beato perficiuntur. Francesco Maria Greco lascia a tutti noi e In secunda saeculi vecesimi parte Albania in modo particolare alle Piccole Operaie dei communistarum natio longe hostilior et Sacri Cuori. crudelior erga hominum religionem sed La santità, con i fiori e i frutti delle sue maxime erga christianam fidem evadit. Anno virtù, è la primavero di ogni esistenza. Che 1967 Albania se primum in orbe esse statum questo giorno sia l’inizio per tutti noi di una funditus atheum proclamavit. Persecutiones vita rinnovata in obbedienza, al Padre celeste, sine socialis ordinis vel institutionis in comunione con Gesù nostro redentore e in discrimine perpetrabantur, enim sacerdotes, nello Spirito Santo, santificatore delle nostre religiosi et laici, iuvenes et senes cruciabantur, anime e sorgente di ogni santità. dummodo christiani essent. Ferociter necati Beato Francesco Maria Greco, prega per sunt, mentitis in processibus publice humiliati, noi. de conspiratione false incusati, ut ex tota natione Dei Nomen Sanctissimum perfecte 4. Parole di Papa Francesco all’Angelus del propulsaretur. Multa corpora interfectorum 22 maggio 2016 et post mortem iniuria afficiebantur, scilicet per sepulturas inter sordida pugamenta vel Cari fratelli e sorelle! derelinquendo corpora canibus vel denique Ieri, a Cosenza, è stato proclamato Beato eadem deiiciendo gregales in foveas. Francesco Maria Greco, sacerdote diocesano, Hoc in amplissimo victimarum coetu fondatore delle Suore Piccole Operaie dei triginta et octo christianae fidei antesignani Sacri Cuori. Tra il secolo diciannovesimo variis ex dioecesibus eminent, qui inter annum e il ventesimo è stato animatore della vita 1945 et annum 1974 martyrio interfecti sunt, religiosa e sociale della sua città, Acri, dove scilicet duo episcopi, viginti et unus sacerdotes ha esercitato tutto il suo fecondo ministero. dioecesani, septem fratres minores, tres Rendiamo grazie a Dio per questo prete Societatis Iesu sodales, quattuor laici et unus esemplare. Questo applauso è anche per tanti seminarista. bravi preti che ci sono qui in Italia! Eorum omnium primus, qui cecidit ob odium in fidem, fuit Dominus Lazarus 2. Decretum super martyrio Servi Dei Shantoja, sacerdos Archidioecesis Scodrensis- Vincentii Prennushi, ofm, et XXXVII Pulatensis, anno 1892 natus, die 5 mensis Sociorum Martii anno 1945 Tiranae focile interfectus est. Scodrensis et Aliarum. Beatificationis seu Secundus fuit Dominus Andreas Zadeja, Declarationis martyrii Servorum Dei Vincentii sacerdos Archidioecesis Scodrensis-Pulatensis Prennushi ex Ordine Fratrum Minorum anno 1891 natus, die 25 mensis Martii anno Archiepiscopi Dyrrachiensis et XXXVII 1945 focile interfectus est. Sociorum (1945-1974). Subsecutus est manipulus sex Servorum Dei, qui Scodrae die 4 mensis Martii anno «Spes in Dominum non solum suam ad 1946 focile interfecti erant: scilicet Pater voluntatem nos subicit, sed nos inter cruces, Ioannes Fausti, S.J., sacerdos, anno 1899 miserias sufferentiasque intime laetificat. […] natus, Pontifici Seminari Albaniensis Scodrae Terra exercitatorius et transitorius est locus, in rector; Pater Daniel Dajani, S.J., sacerdos, coelis autem nostra vera patria residet». anno 1906 natus; Pater Ioannes Shllaku, Hac rerum aeternarum visione Servus Dei O.F.M., sacerdos, anno 1907 natus; Marcus Vincentius Prennushi, ex Ordine Fratrum Çuni, seminarista, anno 1919 natus; Gjelosh Minorum, Archiepiscopus Dyrrachiensis et Lulashi laicus, miles, anno 1925 natus; Qerim Primas Albaniensis, per epistulam pastoralem Sadiku, laicus coniugatus, tabernarius, anno diei 18 mensis Ianuarii anno 1944, in vigilia 1919 natus. gravis et longae persecutionis quae ecclesiam Postea pro Christo vitam offeruerunt: Albaniensem afflictura erat, fideles suos ad Dominus Alfonsus Tracki, sacerdos spem inter aerumnas servandam exhortatus Archidioecesis Scodrensis-Pulatensis, anno 296 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

1896 natus, Scodrae die 18 mensis Iulii anno Dominus Antonius Muzaj, sacerdos 1946 focile interfectus est. Archidioecesis Scodrensis-Pulatensis Franciscus Mirakaj, laicus paterfamilias, anno 1921 natus, vere anni 1948 Scodrae anno 1916 natus, agricola et colonus, mense tormentorum causa mortuus est. Septembris anno 1946 Scodrae focile Dominus Petrus Çuni, sacerdos interfectus est. Archidioecesis Scodrensis-Pulacensis anno Dominus Iosephus Marxen, sacerdos 1914 in pago v.d. Kolpik, die 31 mensis Iulii Archidioecesis Dyrrachiensis, anno 1906 anno 1948 tormentorum causa mortuus est. natus, Tiranae die 16 mensis Novembris anno Dominus Alexander Sirdani, sacerdos 1946 focile interfectus est. Archidioecesis Scodrensis-Pulacensis, anno Pater Bernardinus Palaj, O.F.M., sacerdos, 1891 natus, die 26 mensis Decembris anno anno 1894 natus et die 2 mensis Decembris 1948 suffucatus est in aquis cloacae carceris anno 1946 ex aerumnis carceris Scodrae pagi v.d. Koplek Scodrae. mortuus est. Dominus Iosephus Papamihali, sacerdos Dominus Aloysius Prendushi, sacerdos ritu Graeco-catholico albanensi, anno 1912 Dioecesis Sappensis, anno 1886 natus, die 24 natus, die 26 mensis Octobris 1948 in pago mensis Ianuarii anno 1947 in pago v.d. Shelqet v.d. Maliq, cum ad opus damnaretur, mortuus iuxta Scodram focile interfectus est. est. Dominus Dominicus Maçaj, sacerdos Dominus D. Vincentius Prennushi, O.F.M., Archidioecesis Scodrensis-Pulatensis anno Archiepiscopus Dyrrachiensis et Primas 1920 natus, in pago v.d. Përmet die 28 mensis Albaniae, anno 1885 natus, bis Minister Martii anno 1947 focile interfectus est. provincialis, die 19 mensis Martii anno 1949 Pater Seraphinus Koda, O.F.M., sacerdos, in carcere Dyrrachii ob vexationes mortuus anno 1893 natus, die 11 mensis Maii anno 1947 est. in pago v.d. Lezhë inter tormenta mortuus est. Dominus Iacobus Bushati, sacerdos Frater Ioannes Pantalja, S.J., religiosus, Archidioecesis Scodrensis-Pulacensis, anno anno 1887 natus et die 31 mensis Octobris 1890 natus, tormentis die 12 mensis Septembris anno 1947 Scodrae inter tormenta mortuus est. anno 1949 in pago v.d. Lezhë mortuus est. Dominus Marcus Xhani (Gjani), sacerdos Pater Caspar Suma, O.F.M., sacerdos, Archidioecesis Scodrensis-Pulatensis, anno anno 1897 natus, die 16 mensis Aprilis anno 1909 natus, in pago v.d. Shpal anno 1947 inter 1950 Scodrae tormentis et curarum absentia tormenta mortuus est. mortuus est. Dominus Antonius Zogaj, sacerdos, Maria Tuci, laica, sola mulier istius Archidioecesis Tiranensis-Dyrraceni, anno coetus adspirans ad accessionem in familiam 1908 natus, die 9 mensis Martii anno 1948 Sororum Franciscalium v. d. Stimmatine, anno Dyrrachii focile interfectus est. 1928 nata, die 24 mensis Octobris anno 1950 Die 11 mensis Martii anno 1948 Scodrae Scodrae ob tormenta mortua est. tres Servi Dei focile interfecti sunt scilicet: Dominus Iulius Bonati, sacerdos Dominus D. Franciscus Gjini, episcopus et Archidioecesis Tiracensis-Dyrracensis anno abbas nullius Sancti Alexandri Maioris de 1874 natus, die 5 mensis Novembris anno Albania, anno 1886 natus, qui Delegatus 1951 ex aerumnis carceris Dyrrachii mortuus Apostolicus nominatus erat. Pater Ciprianus est. Nika, O.F.M., sacerdos, anno 1900 natus. Pater Carolus Serreqi, O.F.M., sacerdos, Pater Matthias Prendushi, O.F.M. sacerdos, anno 1911 natus, die 4 mensis Aprilis anno anno 1881 natus. 1954 in pago v.d. Burrel tormentis et curarum Alii Servi Dei interfecti, sequentibus in absentia mortuus est. annis, sunt: Dominus Antonius Suma, sacerdos Dominus Dominicus Plani, sacerdos Archidioecesis Scodrensis-Pulacensis anno Archidiocesis Scodrensis-Pulatensis anno 1887 natus, parochus, die 22 mensis Aprilis 1891 natus et die 30 mensis Aprilis anno 1948 anno 1958 in pago v.d. Pistull ex aerumnis Scodrae tormentis interfectus est. carceris et absentia curarum mortuus est. Dominus Ejëll Deda, sacerdos Dominus Dominicus Malaj, sacerdos Archidioecesis Scodrensis-Pulatensis, anno Archidioecesis Scodrensis-Pulacensis anno 1917 natus, die 12 mensis Maii anno 1948 1917 natus, die 12 mensis Maii anno 1959 in Scodrae ex aerumnis carceris mortuus est. pago v.d. Breg i Liqenit focile interfectus est. E POSTULATIONE GENERALI 297

Dominus Marinus Shkurti, sacerdos Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno Archidioecesis Scodrensis-Pulacensis, anno die declaravit: Constare de martyrio eiusque 1933 natus, mense Aprilis anno 1969 in pago causa Servorum Dei Vincentii Prennushi, ex v.d. Daiç focile interfectus est. Ordine Fratrum Minorum, Archiepiscopi Dominus Stephanus Kurti, sacerdos Dyrrachiensis, et XXXVII Sociorum in casu et Archidioecesis Tiracensis-Dyrracensis, anno ad effectum de quo agitur. 1898 natus, die 20 mensis Octobris anno 1971 Hoc autem decretum publici iuris fieri et in pago v.d. Gurëz focile interfectus est. in acta Congregationis de Causis Sanctorum Dominus Michael Beltoja, sacerdos Summus Pontifex referri mandavit. Archidioecesis Scodrensis-Pulacensis, anno Datum Romae, die 26 Mensis Aprilis a. D. 1935 natus, die 10 mensis Februarii anno 1974 2016. Scodrae focile interfectus est. Omnes Servi Dei exemplari convenientia Angelus Card. Amato, S. D. B. suam iniustam damnationem receperunt, Praefectus omnes aerumnas spiritu patientiae, fortitudinis et verae fidei sustinuerunt. X Marcellus Bartolucci Mortis in momento suis labiis veniae Archiep. tit. Mevaniensis indulgentiaeque pro persecutoribus et a Secretis commendationis sui ipsius et patriae cruciatae in Deum verba pronuntiabantur. Cum regimen 3. Decretum super virtutibus Servi Dei Sosii communistarum dissolveretur, catholicorum Del Prete Albaniensium dolorosa condicio terminavit. Die 4 mensis Novembris anno 1990 Sanctae Neapolitana. Beatificationis et Missae celebratio in coemeterio Scodrae Canonizationis Servi Dei Sosii del Prete publicum christiani cultus exercitium rursus sacerdotis professi ordinis fratrum minorum instauravit. Anno 1993 Sanctus Pontifex fundatoris congregationis parvarum Ioannes Paulus II memorabile iter in illam ancillarum a christo rege (1885-1952). nationem peregit, catholicam ierarchiam restaurans et Petrino ministerio communitatem «Charitas virtus quae aeternam fidelium fovendo. Uti e catacumbis discessa beatitudinem in caelis ac pacem in terra nobis vulnerata et prostrata non autem domita, obtinet, omnium radix reginaque virtutum, Ecclesia Albanensis memoriam tantarum vis quae ad agendum movet, flamma quae sufferentiarum et casuum fidelitatis et universas herbas malas comburit». evangelici testimonii custodire voluit. Ardens erga Summum Bonum amor Hac re e die 10 mensis Novembris anno Servum Dei Sosium Del Prete, sacerdotem 2001 ad diem 8 mensis Decembris anno professum Ordinis Fratrum Minorum, 2010 iuxta curiam Dioecesanam Scodrensem vivam Christi Pastoris Boni imaginem Inquisitio Dioecesana super martyrium continenter finxit. Authenticus Sancti duodequadrigesimorum Servorum Dei, cuius Francisci Assisiensis discipulus, ille super iuridica validitas ab hac Congregatione de proximum praesertimque pauperes, quos Causis Sanctorum per decretum diei 9 mensis «Dei oculorum pupillas» appellare solebat, Martii anno 2012 est approbata. Exarata intimam huiusmodi dilectionem effudit. In Positione, die 17 mensis Decembris anno indigentibus, exheredibus ac parvis Iesu enim 2015 Congressus Peculiaris Consultorum praedilectos Eiusque humanitatis vulneratae Theologorum, positivo cum exitu, habitus prolationem agnovit. est. Patres Cardinales et Episcopi Ordinaria Servus Dei in oppido Fracta Maiore, intra in Sessione se congregaverunt die 19 mensis fines Aversanae dioecesis et Neapolitanae Aprilis anno 2016, Angelo Cardinale Amato provinciae, die 28 mensis Decembris anno praesidente et Servos Dei agnoverunt ob 1885 est natus eidemque, ad baptismalem eorum fidem in Christum et in Ecclesiam fontem ducto, nomen Vincentium est inditum. interfectos esse. Parentes, coniuges bonae famae, illum Facta demum de hisce omnibus rebus imbuerunt humanitatis ac fidei christianae Summo Pontifici Francisco per subscriptum rudimentis, quae ipse, ad paroecialem vitam Cardinalem Praefectum accurata relatione, assidue participando, sane perfecit. Postquam Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis in locali Basilica Sancti Sosii Eucharisticam 298 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 ad mensam primum accesserat, die 17 regni charitate aedificandi voluntatem mensis Aprilis anno 1901 Confirmationis multas iuvenes perduxit atque ad orphanos, Sacramentum recepit. Plena Septiformis senes moribundosque derelictiores plane Spiritus effusio ad vitam consecratam ministrandos instituit. Annis illis Parvarum eligendam, cui ille pridem vocabatur, Ancillarum a Christo Rege, quas die 17 mensis eundem semel impulit. Aliquot post menses Septembris anno 1951 Eminentissimus iuvenis die 29 mensis Novembris Taurani, in Dominus Alexius Card. Ascalesi, noviciatu S. Iohannis in Palco, seraphicam Archiepiscopus Neapolitanus, in Dioecesani vestem enim induit et nomen Sosium sumpsit. Iuris Institutum canonice constituit, sex domus Patre Magistro Bonaventura a Brusciano sunt apertae. Dei Famulus spiritualitatem sapienti prudentique duce, ad professionem eminenter christocentricam, quae, continua temporaneam, quae die 28 mensis Novembris Iesu passionis meditatione alita, ut in anno 1902 accidit, sese paravit. Die 8 mensis pauperibus aegrotisque Redemptoris ipsius Decembris anno 1905 votis sollemnibus formas agnosceret illum adducebat, in nuncupatis, ordinationem presbyteralem die dilectas filias suas transfudit. Tamquam 12 mensis Martii anno 1910 recepit. verus Seraphici Patriarchae discipulus In arma anno 1915 coactus et anno 1919 summum amorem erga Ecclesiam, promptam exauctoratus, Servus Dei compositoris ac Eiusdem praeceptis obtemperationem, zelum symphoniacorum magistri gradum anno pro animarum salute, simplicitatem ac 1928 est adeptus. Compositor exquisitus, laetitiam ostendit. Ab humanis bonis plane Franciscalis altitudinem animi et interioritatis seiunctus, Domini sequelam est aggressus magnitudinem suae, quae Sacramentis talique modo paupertatis votum nobiliter continuaque oratione alebatur, musica servavit. Omnibus in temporibus humilem expressit. In multis conventibus, quibus se retinuit, spiritualia et intellectualia dona oboedientia annis illis est adsignatus, liberaliter accepta fratribus suppeditando. exemplarem vitam sacerdotalem Dei Verbo, liturgia et oratione fidem, spem religiosamque, se organarii officio atque charitatemque nutrivit necnon Caelites, Confessionum ministerio praesertim dedendo, eximia christianae vitae exempla putatos, sane peregit. fiduciae plena veneratione atque praesertim Anno 1928 Afragolam, provinciae Beatam Virginem Mariam filiali devotione Neapolitanae, ad Sancti Antonii conventum est prosecutus. Attentae amantisque Rosarii missus, summas angustias morales mysteriorum meditationis ac ferventium ad materialesque, in quibus erant senes Pompeianum Sanctuarium peregrinationum derelicti, est expertus. Quos attingens, sese promotor, in Matre Iesu ipsam matrem suam ad peculiarem misericordiae ministerium et personalium sollicitudinum consolatricem erga ultimos a Domino vocari intellexit. Uti semper recognovit. Sancto Francisco evenit leprosum videndo, Altae fidei spiritu animatus, ad illam sic Patri Sosio occasio, quae mense Maio Servus Dei, nocte inter diem 27 et 28 mensis anno 1930 irreversibilem vocationem ad Ianuarii anno 1952, sane adhaeresit, cum, charitatem determinavit, fuit occursus cum angina pectoris occisus, Neapoli, breviarium egenti moribundaque anicula. Hic vocatus dilectum manibus stringendo, animam irrefrenabilis die 6 mensis Iunii anno 1932 exspiravit. Die 29 mensis Ianuarii funeribus in fundatione Piae Associationis Parvarum Afragolae, in Basilica Sancti Antonii, Ancillarum a Christo Rege, quae ille Servae peractis, in coemeteriali Fratrum Minorum Dei Antoniae Giugliano, “plantulae” ac filiae Cappella est sepultus. Anno 1955 mortales suae spiritalis, promptitudine ac magnanima eius exuviae in Parvarum Ancillarum a cooperatione incohare potuit, exitum habuit. Christo Rege Domum Matrem sunt translatae. Nascens Institutum, veluti omnia Dei Magna sanctitatis fama, qua Servus Dei consilia, in dissensione multiplicibusque in vita et post mortem floruit, effecit ut a die difficultatibus tam materialibus quam 1 mensis Decembris anno 2006 ad diem 13 spiritualibus ignis baptisma percepit. Servus mensis Decembris anno 2008 apud Curiam Dei, vir fortis ac prudens, mala sustinuit, e Archiepiscopalem Neapolitanam instrueretur quibus se purificatum ac firmatum emersit. Processus Informativus, quem Inquisitio Singularis indigentibus deditionis annis Dioecesana Suppletiva anno 2010 est secuta. viginti Pater Sosius in suavem Christi Quorum validitas iuridica a Congregatione E POSTULATIONE GENERALI 299 de Causis Sanctorum Decreto die 12 mensis Serva Dei Ilia Corsaro totam vitam suam Novembris anno 2010 est agnita. Positione dicavit. Mulieris ac religiosae, in Deo confecta, die 30 mensis Septembris omnino mersae et ad tempora sua plene anno 2014 facta est Sessio Consultorum accomodatae, exemplar, illa cor evangelice Historicorum; dein die 16 mensis Aprilis anno hospitale, dulcissimarum erga proximum 2015 Consultorum Theologorum Congressus dilectionis varietatum capax, sane habuit. prospero cum exitu locum habuit. Patres Huiusce fons charitatis fuit Mysterii Cardinales et Episcopi in Sessione Ordinaria Eucharistici contemplatio, missionalis eidem diei 5 mensis Aprilis anno 2016, cui egomet vis actionis atque lux ad divinam voluntatem ipse Angelus Cardinalis Amato praefui, adimplendam. professi sunt Servum Dei virtutes theologales, Serva Dei Herculanei die 4 mensis cardinales iisque adnexas in modum heroum Octobris anno 1897 ab Angelo Corsaro ac exercuisse. Maria Trotta est orta. In contextu docto ac Facta demum de hisce omnibus rebus moraliter integro, sed religiosa a praxi alieno, Summo Pontifici Francisco per infrascriptum crevit. Illi, ad Baptismalem fontem ductae, Cardinalem Praefectum accurata relatione, nomina Ilia, Victoria, Gratiosa sunt imposita. Sanctitas Sua vota Congregationis de Postquam duo fratres maiores ad christianam Causis Sanctorum excipiens rataque habens, vitam rediverant, Ilia quoque Domini, qui hodierno die declaravit: Constare de virtutibus fecit ut illa fidei, in germine iam receptae, theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum doni pulchritudinem perciperet, vocationem tum in proximum, necnon de cardinalibus animadvertit. Ab anno 1910 sapientium Prudentia, Iustitia, Temperantia et Fortitudine sanctorumque presbyterorum moderamini se iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Sosii commisit et intellexit cor suum ardens esse Del Prete, sacerdotis professi Ordinis Fratrum tantum in Christo pacem inventurum. Anno Minorum, in casu et ad effectum de quo agitur. 1914 ad mensam Eucharisticam accessit Hoc autem decretum publici iuris fieri et dieque Pentecostes anno 1918 Confirmationis in acta Congregationis de Causis Sanctorum sacramentum recepit. Die illo conversionis Summus Pontifex referri mandavit. gratiam parentibus quoque imploravit. Ilia ad Dei voluntatem animum cum Datum Romae, die 26 mensis Aprilis a.D. gaudio intendit et congruentem discretionem 2016 vocationalem exercuit. Infirmariae diploma et in humanis litteris laurea intellectuale fuerunt Angelus Card. Amato, S.D.B. instrumentum, quo illa plena cum humilitate se Praefectus ad futura officia paravit. Serva Dei ante Iesum Eucharisticum longas traducere adorationis X Marcellus Bartolucci horas diligebat, Sacris Scripturis alebatur, Archiepiscopus tit. di Mevaniensis se Beatae Mariae Virginis ac Sanctorum, a Secretis Francisci praesertim et Clarae Assisiensis, patrocinio commendabat. Ad claustralem 4. Decretum super virtutibus Servae Dei vitam intime aspirabat. Iliae Corsaro Anno 1921, dum noctem in oratione quondam consumebat, ad instituendam Puteolana. Beatificationis et Canonizationis Congregationem Parvarum Missionarium Servae Dei Iliae Corsaro Fundatricis ab Eucharistia, quae Balneolis die 3 mensis Congregationis Parvarum Missionariarum ab Novembris anno 1928 initium cepit, est Eucharistia (1897-1977). inspirata. Inops ac laeta, Pauperculi Asisinatis exemplo, Serva Dei una cum primis quattuor «Iesus a nobis non petit, aliter atque a sociabus providentia vivebat et se turnatim multis sanctis, corporalis opus misericordiae Eucharisticae, die noctuque, adorationi, erga pauperes vel aegrotos sed opus benevolae egentium curae et evangelizationi dicabat. hominum regenerationis necnon consolationis Quod Ilia in longioribus vigiliis nocturnis afflictorum, amoris exheredium, omnium finxerat: «Sub Tabernaculorum umbra vivere illorum quos unum charitatis verbum capit, atque minimos, pauperrimos, omnes illos quos convertit, elevat». nemo amat, in charitate regenerare», id tali Ad hanc societatis renovandae operam modo efficiebatur. 300 AN. 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Gratiae docilis, canonicam operae suae, Sanctitas Sua, vota Congregationis de quae pauperior ut superesset iudicabatur, Causis Sanctorum excipiens rataque approbationem patienter exspectavit. Laeta ac habens, hodierno die declaravit: Constare de subridens, Ecclesiae Magisterio necnon loci virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate Ordinario fuit oboediens.. tum in Deum tum in proximum, necnon de Singularis alacritatis apostolicae mulier, cardinalibus Prudentia, Iustitia, Temperantia propter sollertiam et sapientiam admirabile et Fortitudine, iisque adnexis, in gradu evangelizationis opus, de iuvenibus, familiis heroico, Servae Dei Iliae Corsaro, Fundatricis operariisque curam adhibendo, nimirum favit. Congregationis Parvarum Missionariarum ab Ad iuvandum quemlibet et consolandum Eucharistia, in casu et ad effectum de quo non est cunctata quin apud mensas, officina agitur. navalia ac fabricas, loca Ecclesiae hostilia Hoc autem decretum publici iuris fieri et putata, filias suas mitteret. Naturalem in acta Congregationis de Causis Sanctorum sensum affectivum in constanti modo Summus Pontifex referri mandavit. misericorditer agendi erga omnes, quibus Datum Romae, die 26 mensis Aprilis a. incidebat, explicavit atque in illis Christi D. 2016 humanitatem crevit. Materna cum caritate pueros, orphanos bello redditos, accepit et Angelus Card. Amato, S.D.B. ad eorum utilitatem parvas Domus Matris Praefectus aedes concessit. A qua plurimi consilia, ut in X Marcellus Bartolucci spiritali vita procederent, petebant. Humilitas Archiepiscopus tit. di Mevaniensis in Antistitae Generalis munere illam ita a Secretis custodivit ut eandem auditionis sollertiaeque mulierem efficeret. 5. Decretum super virtutibus Servi Dei Postquam Dominica in Vinea operam Raphaëlis Emmanuelis Almansa maxime dederat atque in postconciliaris renovationis annis sorores suas prudenter Bogotensis. Beatificationis et moderanterque rexerat, Servae Dei Canonizationis Servi Dei Raphaëlis Emmanuelis Congregationem a Summo Pontifice per laudis Almansa Riaño Sacerdotis Dioecesani iam Decretum anno 1974 videre approbatam Professi Ordinis Fratrum Minorum (1840- potuit. Balneolis longam post aegrotationem, 1927). quam consueta in Deo deditione sustinuit, die 23 mensis Martii anno 1977, ampla sanctitatis «Libenter perseveravissem in oblivione fama circumdata, Patris domum rediit. in qua semper vivere volui, disponens me ad Quam ob rem a die 31 mensis Octobris rationem vitae Deo, omnium bonorum auctori, anno 1997 ad diem 13 mensis Martii anno reddendam. Ei tantum abscribo favores insperatos, quos umquam credidi mereri et 2000 apud Curiam Episcopalem Puteolanam quos in benevoliore memoria servo». celebrata est Dioecesana super Servae Dei Animus humilis Servi Dei Raphaëlis vita et virtutibus necnon sanctitatis fama Emmanuelis Almansa Riaño iis verbis Inquisitio, cuius vis iuridica decreto die 23 enitescit. In extremis vitae omnino Domino mensis Martii anno 2001 a Congregatione tributae, palam declaravit operam in eo esse de Causis Sanctorum est agnita. Positione expeditam a gratia, nullum de multis bonis confecta, die 2 mensis Decembris anno 2014 actionibus peractis meritum sibi vindicans. Consultorum Theologorum Congressus Sacerdos dioecesanus, amore captus Sancti prospero cum exitu locum habuit. Patres Francisci Asisiensis, eiusdem vestem induit Cardinales et Episcopi in Sessione Ordinaria et virtutes aemulatus est, in viam humilitatis, diei 15 mensis Martii anno 2016, cui egomet mansuetudinis denique laetitiae progrediens. ipse Angelus Cardinalis Amato praefui, Servus Dei Bogotae eodem die Indulgentiae professi sunt Servam Dei virtutes theologales, S. Mariae de Portiuncula scilicet die 2 mensis cardinales iisque adnexas in modum heroum Augusti anno 1840 ex Ambrosio Almansa exercuisse. Rueda et Maria Rosarii Riaño Urbina natus Facta demum de hisce omnibus rebus est. Sequenti die sacro fonte lustratus est. Illis Summo Pontifici Francisco per subscriptum familiaribus adiunctis devotione ac pietate Cardinalem Praefectum accurata relatione, E POSTULATIONE GENERALI 301 refertis cito religiosam vocationem in animo suam Sancti Didaci ecclesiam fecit centrum volvit. Anno 1858 Bogotae in novitiatu propagationis operae Evangelii evulgationis Ordinis Fratrum Minorum receptus est. Anno et caritatis testimonii. Cultum erga Sacrum 1859 temporariam et anno 1865 sollemnem Cordem Iesu et venerationem erga Dei professionem emisit. Matrem sub titulo Deiparae Virginis de Cum in Columbia leges eversionis contra Campo illic instituit et fovit. Illo tempore in Ecclesiam promulgatae essent, ab anno 1861 Columbia, tot tantisque difficultatibus affecta, Fratres suas domus religiosas relinquere ob regimen acriter inimicum Ecclesiae Servus debuerunt. Servus Dei, ab Episcopo Neo- Dei cives adlicere ad Ecclesiae missionem Pampilonensi sua in Dioecesi exceptus, die potuit, operam valde navans ad dissolutionem 27 mensis Maii anno 1866 presbyteratu auctus multorum impedimentorum et discordiarum, est. quae inter populum et clerum radicalismus In oppido v.d. Bucaramanga tredecim annis liberalium interponere temptaverat. suo zelo pastorali distinguebatur. Se animo Pater Almansa fuit vir magnae fidei, qua non demisit ante leges exercitium sacerdotalis ingentem multitudinem alliciebat etsi non ministerii prohibentes, sed officium suum omnes ferventes fideles erant. Valde allectabat aegrotos visitando et sacramenta privatis in eius ratio orandi et praecipue celebratio Missae, domibus administrando clam perrexit. In per praedicationem simplicem et suadentem. agendo semper magnam serenitatem adhibuit, Ad eum multi accedebant ut consilia peterent quia omnibus in casibus Dei voluntatem et confessione audirentur. Verus fuit angelus percipiebat. Hac re semper videbatur pauper, pacis et ei domuum tam divitum et pauperum serenus, patiens, sine ulla lamentatione ne de quam humilium et potentiorum ianuae semper persecutoribus quidem Ecclesiae. pandebantur. Circa se amorem in Deum et in Anno 1879 Bogotam sua in recostituita Ecclesiam irradiabat, nobiles, plebeos, senes Franciscana communitate definitive redire et iuvenes attrahens. Usque ad finem vitae potuit. Anno 1895 iter fecit Asisium, invigilavit et curam suscepit confratrum, delegatum Provinciae Columbiae ad Fratrum pauperum, aegrotorum et segregatorum. Generale Capitulum comitans, hac occasione, Summa prudentia in angustioribus et Romam, Lapurdum aliasque religiosa sacraria difficilioribus rebus politicis, socialibus in Europa visitare potuit. religiosisque egit, pacificationis semper Ad regularem vitam religiosam evadens auctor. Iustus in Deum fuit, suum recostituendam turbatis in communitatibus post sine minarum Ecclesiae inimicorum timore coactam dispersionem Procurator Generalis ministerium exercendo. Iustus in proximum, pro Columbiana provincia Fratrum Minorum in superiorum oboedientia et in reverentia nominatus est. Iste auctoritate reformationes erga omnes evasit. Fuit eximius asceta sive imposuit saepe localis Ecclesiae necessitatibus contemplativus, temperans, sobrius, pacatus non consentaneas, quae incommoda et in loquendo, modestus et gravis in ratione dissensiones inter religiosos peperit. Etiam se gerendi. Paupertatem maxime dilexit Pater Almansa sicut alii confratres difficile mundanaque autem serene contempsit. consilium ex Ordine egrediendi invitus Occasione celebrationis eius iubilei deliberavit, ut interiorem serenitatem servaret, sacerdotalis die 27 mensis Maii anno 1916 fere Deum Ecclesiamque maiore utilitate et fructu totus populus Bogotae una cum Archiepiscopo, serviret et denique matri sororibusque suis Delegato Apostolico Columbiae, Rei gravi in indigentia succureret. Publicae Praesidente multisque sacerdotibus Anno 1897 obtento indultu saecularizationis benevolentiam, admirationem et gratitudinem Archiepiscopus Bogotensis sua in Dioecesi exprompsit propter eius illimitatam caritatem eum incardinavit et ei ecclesiam Sancti et exemplarem et authenticam Christianam Didaci commendavit, quae olim Minoribus a vitam. Fratribus recta fuerat. Servus Dei a Ministro Mense Maio anno 1927 in eo prima signa Generali facultatem habuit vestem religiosam morbi ostendebantur, qui eum ad mortem brevi adhuc induendi, quem semper amictus erat. Sic tempore perduxit. Vespere diei 28 mensis Iunii potuit, et intuitu, suum ferventem apostolatum anno 1927, prostratus pauper super cubile eodem spiritu et afflatu Sancti Francisci petra fultum, haec extrema verba proferens perpetrare, quem simplicitate, innocentia, «Nihil habeo, nihil linquo, in Dei sancto sinceritate et amabilitate aemulatus est. Ille timore morior», mortali e vita pie decessit. 302 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

Extraordinarius fuit concursus fidelium ad 6. Ponens in Causa Servi Dei Iacobi Viale Servi Dei exsequias. Occasione celebrationis nominatur centenarii anni eius ab ortu persona et sanctitas Servi Dei valde laudabantur. Anno Congregazione 1980 Servi Dei exuviae ad ecclesiam Sancti delle Cause dei Santi Didaci translatae sunt. Haec circumstantia vere tempestiva videbatur ut processus Prot. N. 684-17/16 beatificationis et canonizationis Servi Dei instrueretur, cuius fama sanctitatis numquam Ventimiliensis. Beatificationis et defuit. Qua re e die 24 mensis Novembris anno Canonizationis Servi Dei Iacobi Viale 1995 ad diem 20 mensis Februarii anno 1997 Sacerdotis Professi Ordinis Fratrum iuxta Curiam ecclesiasticam Bogotensem Minorum. Inquisitio Dioecesana celebrata est, cuius iuridica validitas ab hac Congregatione de Cum Causa Beatificationis et Canonizationis Causis Sanctorum per decretum diei 24 mensis Servi Iacobi Viale, Sacerdotis Professi Ordinis Septembris anno 1999 est approbata. Exarata Fratrum Minorum, suo indigeat Ponente, Positione, die 1 mensis Martii anno 2011 Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, Consultorum Historicorum Sessio habita est. Postulator Generalis eiusdem Ordinis, ab hac Die 9 mensis Ianuarii anno 2014 Peculiaris Congregatione de Causis Sanctorum petit ut, Consultorum Theologorum Congressus, ex Patribus eidem Congregationi praepositis, positivo cum exitu, habitus est. Patres Ponentem praefatae Servi Dei Causae eligere Cardinales et Episcopi Ordinaria in Sessione ac deputare benigne dignetur. diei 3 mensis Maii anno 2016 congregati, Haec Congregatio, attentis expositis, me Angelo Cardinale Amato praesidente, precibus annuit, et Em.mum ac Rev.mum agnoverunt Servum Dei virtutes theologales, Dominum D. Beniaminum S.R.E. Cardinalem cardinales et adnexas heroum in modum Stella, Ponentem Causae Beatificationis et excoluisse. Canonizationis eiusdem Servi Dei, omnibus Facta demum de hisce omnibus rebus cum iuribus et facultatibus necessariis et Summo Pontifici Francisco per subscriptum opportunis, elegit et nominavit. Contrariis non Cardinalem Praefectum accurata relatione, obstantibus quibuslibet. Sanctitas Sua, vota Congregationis de Datum Romae, ex aedibus eiusdem Causis Sanctorum excipiens rataque Congregationis, die 27 mensis Aprilis A.D. habens, hodierno die declaravit: Constare de 2016. virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de Angelus Card. Amato, S. D. B. cardinalibus Prudentia, Iustitia, Temperantia Praefectus et Fortitudine, iisque adnexis, in gradu X Marcellus Bartolucci heroico, Servi Dei Raphaëlis Emmanuelis Archiep. tit. Mevaniensis Almansa Riaño, Sacerdotis Dioecesani iam a Secretis Professi Ordinis Fratrum Minorum, in casu et ad effectum de quo agitur. 7. Ponens in Causa Servi Dei Andreas Hoc autem decretum publici iuris fieri et Filomeni Garcia Acosta nominatur in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit. Congregazione Datum Romae, die 9 mensis Maii a. D. dlle Cause dei Santi 2016. Prot. N. 1752-9/15 Angelus Card. Amato, S. D. B. Praefectus X Marcellus Bartolucci Sancti Iacobi in Chile. Beatificationis et Archiep. tit. Mevaniensis Canonizationis Servi Dei Andrea Philomeni a Secretis Garcia Acosta Laici Professi ex Ordine Fratrum Minorum. E POSTULATIONE GENERALI 303

Cum Causa Beatificationis et et ad effectum de quo agitur, sanatis de Canonizationis Servi Andrea Philomeni iure sanandis. Contrariis non obstantibus Garcia Acosta Laici Professi ex Ordine quibuslibet. Fratrum Minorum, suo indigeat Ponente, Datum Romae, ex aedibus eiusdem Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, Congregationis, die 24 mensis Iunii A.D. 2016. Postulator Generalis eiusdem Ordinis, ab hac Congregatione de Causis Sanctorum petit ut, Angelus Card. Amato, S. D. B. ex Patribus eidem Congregationi praepositis, Praefectus Ponentem praefatae Servi Dei Causae eligere ac deputare benigne dignetur. X Marcellus Bartolucci Haec Congregatio, attentis expositis, Archiep. tit. Mevaniensis precibus annuit, et Em.mum ac Rev.mum a Secretis Dominum D. Iacobum S.R.E. Cardinalem Harvey, Ponentem Causae Beatificationis et 9. Validitas iuridica in Causa Servi Dei Canonizationis eiusdem Servi Dei, omnibus Henrici Medi declaratur cum iuribus et facultatibus necessariis et opportunis, elegit et nominavit. Contrariis non Congregazione obstantibus quibuslibet. delle Cause dei Santi Datum Romae, ex aedibus eiusdem Congregationis, die 27 mensis Aprilis A.D. Prot. N. 2039-5/15 2016. Senogalliensis. Beatificationis et Angelus Card. Amato, S. D. B. Canonizationis Servi Dei Henrici Medi Praefectus Christifidelis Laici et Patrisfamilias. X Marcellus Bartolucci Archiep. tit. Mevaniensis In Ordinario Congressu, die 29 mensis a Secretis Aprilis anni 2016 celebrato, haec Congregatio de Causis Sanctorum sequens dubium 8. Validitas iuridica declaratur Inquisitionis disceptavit, nimirum: “An constet de validitate super miro in Causa B. Vincentii Romano Inquisitionis Dioecesanae, apud Curiam ecclesiasticam Senogalliensem peractae, Congregazione super vita et virtutibus necnon fama sanctitatis dlle Cause dei Santi et signorum Servi Dei Henrici Medi, Christifidelis Laici et Patrisfamilias: testes Prot. N. 480-42/16 sint rite recteque examinati et iura producta legitime compulsata in casu et ad effectum de Neapolitana. Canonizationis Beati Vincentii quo agitur”. Romano Sacerdotis Dioecesani. Haec Congregatio, attento voto ex officio redacto reque diligenter perpensa, rescripsit: In Ordinario Congressiu, die 24 mensis AFFIRMATIVE, seu constare de validitate Iunii huius anni 2016 celebrato, haec eiusdem Inquisitionis Dioecesanae in casu Congregatio de Causis Sanctorum sequens et ad effectum de quo agitur, sanatis de dubium disceptavit, nimirum: “An constet iure sanandis et ad mentem Notae huic de validitate Inquisitionis Dioecesanae, apud Decreto adnexae. Contrariis non obstantibus Curiam ecclesiasticam Neapolitanam peractae, quibuslibet. super asserta mira sanatione domini Raimundi Datum Romae, ex aedibus eiusdem Formisano, per intercessionem Beati Vincentii Congregationis, die 29 mensis Aprilis A.D. Romano, Sacerdotis Dioecesani, obtenta: 2016 testes sint rite recteque examinati et iura producta legitime compulsata in casu et ad 10. Notitiae particulares effectum de quo agitur”. Haec Congregatio, attento voto ex officio 1. Congregationes Ordinariae super redacto reque diligenter perpensa, rescripsit: virtuitibus AFFIRMATIVE, seu constare de validitate praefatae Inquisitionis dioecesanae in casu Martedi 3 maggio 2016 gli Eminentissimi 304 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 e Reverendissimi Padri della Congregazione 4. Variae delle Cause dei Santi riuniti in Sessione Ordinaria, hanno espresso il loro voto – Il 21 maggio si è conclusa presso la favorevole circa le virtù eroiche del Servo curia diocesana di Benevento l’Inchiesta di Dio Rafael Emanuel Almansa Riano, diocesana super vita et virtutibus del Servo sacerdote della diocesi di Bogotà, già professo di Dio Isaia Columbro, sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori. dell’Ordine dei Frati Minori. Il Transunto Nel mese di giugno, martedi 21, si sono è stato consegnato alla Cancelleria della celebrate con esito positivo altre due Sessioni Congregazione dal portitore, P. Domenico Ordinarie dei Padri della Congregazione, Tirone, ofm, il giorno 7 giugno 2016. rispettivamente per le Cause del Servo di Dio – Il 31 maggio nella curia diocesana di Andrea Filomeno Garcia Acosta, religioso Sibenick (Croazia) si è celebrata l’ultima oblato dell’Ordine dei Frati Minori di Santiago sessione dell’Inchiesta super vita et del Cile e del Servo di Dio Giacomo Viale, virtutibus della Serva di Dio Chiara sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Zizich, fondatrice delle suore francescane Minori di Genova. dell’Immacolata di Sibenick. Il postulatore diocesano, Fr Ratko Radišić, ofm, ha 2. Congressus Teologorum consegnato il Transunto alla Congregazione il giorno 16 giugno 2016. Nel quadrimestre maggio-agosto 2016 si – Il 17 giugno 2016 Mons. Juan Piris Frigola, sono svolti i Congressi peculiari riguardanti le Vescovo emerito de Lerida, Delegato seguenti Cause: il 12 maggio il Congresso super dall’Arcivescovo di Valencia, presso la vita et virtutibus della Serva di Dio Elisabetta parrocchia Asuncion de Nuestra Senora de Mazza, Fondatrice delle Apostole della scuola Denia (Valencia), ha presieduto la chiusura di Bergamo; il 17 maggio il Congresso super dell’Inchiesta diocesana super vita et vita et virtutibus della Serva di Dio Paula virtutibus del Servo di Dio Pedro Alfonso de Jesus Gil Cano, fondatrice delle suore Puig Esteve, sacerdote professo ofm, Francescane dell’Immacolata di Murcia; il 31 (1582-1658). maggio il Congresso super adserto martyrio – Nel mese di giugno P. Marcelo Mendez, dei Servi di DioTullio Maruzzo, ofm, e Luis ofm, ha consegnato in Congregazione Obdulio Navarro, laico, Vicariato Apostolico il transunto dell’Inchiesta Diocesana di Izabal-Guatemala; il 14 giugno il Congresso svoltasi a Bahia Blanca (Argentina) sulla super vita et virtutibus del Servo di Dio Aloysi presunta guarigione miracolosa attribuita Kosiba, religioso professo dell’Ordine dei all’intercessione della beata Maria Frati Minori, Cracovia. Domenica Mantovani, confondatrice e prima superiora generale delle Piccole 3. Collegium peritorum medicorum Suore della Sacra Famiglia di Castelletto del Garda. Il 7 luglio 2016 i periti medici della Congregazione si sono riuniti in Consulta Fr. Giovangiuseppe Califano, OFM per prendere in esame la guarigione attribuita all’intercessione della venerabile serva di Dio Serafina degli Angeli Gregoris, religiosa professa delle suore francescane di Cristo Re. AD CHRONICAM ORDINIS

1. De itineribus Ministri Generalis 1.2. Partecipazione alla Festa della Provincia di S. Michele Arcangelo 1.1. Visita alla Provincia francescana di Foggia, 09.05.2016 Arantzazu Arantzazu, 05-07.05.2016 Il giorno 9 maggio 2016, il Ministro generale, Fr. Michael A. Perry, accompagnato Nei giorni 5-7 maggio 2016, il Ministro dal Definitore generale, Fr. Antonio Scabio, generale, Fr. Michael A. Perry, insieme al ha partecipato alla festa della Provincia di Definitore generale per la CONFRES, Fr. S. Michele Arcangelo, di Puglia e Molise. Antonio Scabio, accompagnato dal Ministro L’incontro si è tenuto presso la Basilica provinciale Fr. Juan Mari Ilarduia, ha fatto Santuario “Madre di Dio Incoronata” con la visita fraterna alla Provincia di Arantzazu la partecipazione numerosa dei Frati della (Spagna). Provincia. Dopo gli arrivi e l’accoglienza, è Il primo giorno c’è stata la visita guidata iniziato l’incontro con il saluto del Vicario al Santuario di Nostra Signora di Arantzazu provinciale, Fr. Luigi Lauriola, cui ha fatto e al complesso conventuale, con la possibilità seguito l’intervento del Ministro generale e il di una sosta di riflessione e preghiera davanti dialogo in assemblea. Il Ministro ha, quindi, alla Vergine Maria. presieduto la solenne Celebrazione eucaristica Di seguito il Ministro ha fatto visita in Basilica. Dopo il pranzo festoso, si è alla Fraternità della fattoria in Gomiztegi. conclusa la visita. Saluto a Fr. Nikolas e visita alla fattoria, con allevamento di pecore e produzione di ottimi Fr. Antonio Scabio, OFM formaggi di origine controllata. L’incontro con i Frati della Provincia si è 1.3. Partecipazione alla nascita della Nuova tenuto il giorno seguente presso il Santuario. Provincia I Frati ne hanno approfittato per celebrare Padova 16 maggio 2016 la Giornata della Provincia con numerosa partecipazione. Il Ministro ha tenuto una Il 16 maggio 2016 è nata la nuova Provincia relazione di aggiornamento sulla vita e le S. Antonio dei Frati Minori, che unisce tutti i attuali sfide dell’Ordine, cui è seguito il Frati delle regioni del Nord Italia, che finora lavoro in gruppi di studio e la Celebrazione appartenevano a sei diverse Province. eucaristica nel grande Coro della Basilica. Il Il Ministro generale, Fr. Michael A. pomeriggio è continuato con un dialogo di Perry, e il Definitore generale, Fr. Antonio approfondimento e confronto con il Ministro Scabio, hanno preso parte a questa importante in assemblea. giornata che si è svolta a Padova, in onore del A questo incontro con i Frati della Santo patrono della nuova Provincia. Hanno Provincia, è seguito un incontro con il partecipato più di 250 Frati del Nord Italia, Definitorio provinciale. La giornata si è guidati da Fr. Massimo Fusarelli, Delegato conclusa con una breve visita ai Monasteri del Ministro generale e Visitatore delle sei delle Clarisse di Bidaurreta e di Santa Ana in Province. Anche alcuni Ministri provinciali Oñate, città al quale appartiene il Santuario di italiani, il Ministro di Francia e Belgio, il Arantzazu. Ministro di Slovenia, il Custode di Albania e Il giorno 7 il Ministro si è recato in visita altri Frati hanno arricchito la giornata con la alla Fraternità di San Sebastian insieme a loro presenza. una breve visita panoramica del luogo, per La prima parte della celebrazione si è svolta rientrare dopo il pranzo a Roma da Bilbao. nella chiesa di san Francesco Grande dove, dopo una breve e vivace storia della presenza Fr. Antonio Scabio, OFM francescana nel Nord Italia dall’epoca di san Francesco ad oggi, è stata letta la prima 306 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 parte del Decreto del Ministro generale, che Fr. Caoimhín, Def. gen.; Ceja Jiménez Fr. dichiarava soppresse le sei Provincie. Ignacio, Def. gen.; Kibuzehose Fr. Nicodème, I sei Ministri provinciali hanno restituito Def. gen.; Redoblado Fr. Lino Gregorio, Def. il sigillo provinciale e hanno chiesto perdono gen.; Sesar Fr. Ivan, Def. gen.; Orosz Fr. delle loro mancanze. Il Ministro generale, Lóránt, Def. gen.; Ramos Fr. Valmir, Def. ricevendo i sigilli, li ha liberati dal loro incarico gen.; Scabio Fr. Antonio, Def. gen.; McGrath e ha imposto loro una salutare penitenza. Dalla Fr. Aidan, Seg. gen. chiesa di San Francesco Grande, cantato il Magnificat, i Frati si sono recati in silenziosa Presidenti processione alla Basilica di sant’Antonio, dove Martínez de Ilarduya Fr. Juan María, si è svolta la seconda parte della mattina, con CONFRES; Iannuzzi Fr. Sabino, COMPI; la lettura del decreto di erezione della nuova McKeena Fr. Hugh, Anglofona; Ho Fr. Carolo, Provincia sant’Antonio dei Frati Minori. EAC; Ruggenthaler Fr. Oliver, COTAF; Smith È stato poi annunciato il nome del nuovo Fr. Paul, SAAOC; Kateta Bowa Fr. Grégoire, Ministro provinciale, Fr. Mario Favretto, che, Africana; Brzyski Fr. Alan Tomasz, Nord dopo il prescritto giuramento e la professione Slavica; Steko Fr. Miljenko, Sud Slavica; di fede, ha ricevuto l’abbraccio e l’obbedienza Jasztal Fr. Dobromir (Vice Presidente), di una lunghissima e festosa fila di Frati. Sono Custodia di Terra Santa; Dellazari Fr. Inácio, stati, poi, resi noti i nomi del Vicario, Fr. Mario Brasiliana; Andrade Triviño Fr. Santiago Vaccari, e degli altri componenti del nuovo (Vice Presidente), Cono Sur; Lugo García Fr. Definitorio. Per tutti costoro l’assemblea Héctor Eduardo, Bolivariana; Medina Palma ha fervidamente pregato e ha impartito una Fr. Juan, Messico, Centro America e Caribe. fraterna benedizione. La mattina si è, infine, conclusa con la celebrazione eucaristica, 2. Agenda presieduta dal Ministro generale con i nuovi eletti e con i Ministri uscenti. Presieduta dal Vicario generale, Fr. Nel pomeriggio, dopo il pranzo, una J. Bunader, la Celebrazione delle Lodi settantina di Frati hanno dato inizio alla e dell’Eucaristia, l’incontro è iniziato celebrazione del primo Capitolo della nuova nell’Aula “Duns Scoto”, moderato da Fr. C. Provincia, con un momento di preghiera e con Ó Laoide, Dopo il saluto e la presentazione l’ascolto del discorso del Ministro generale, cui dei partecipanti, i lavori sono proseguiti in è seguito uno scambio di domande e riflessioni Assemblea e nei gruppi linguistici. I Presidenti fraterne. Mentre il Ministro generale faceva delle Conferenze dovevano, infatti, individuare ritorno a Roma, i Capitolari continuavano le sfide (3) e le opportunità (sempre, 3) più i loro lavori per programmare la vita e la importanti per l’Ordine. missione di questa nuova Entità dell’Ordine, Il secondo giorno dell’incontro, moderato che attualmente conta più di seicento Frati. da Fr. V. Ramos, si è avuta l’opportunità di ascoltare la Relazione del Ministro generale, Fr. Cesare Vaiani, OFM Fr. M. Perry. Dopo la Relazione del Ministro ci sono state domande e dialogo. Nel primo 1.4. Incontro con i Presidenti delle pomeriggio c’è stata, prima, la descrizione del Conferenze OFM «Cammino del Definitorio generale», fatta dal Roma, Curia generale, 17-20.05.2016 Fr. J. Bunader; poi, l’illustrazione da parte di Fr. I. Ceja, delle «Linee guida 2016 e 2017». Dal 17 al 20 maggio 2016 c’è stato Dopo una breve discussione in Assemblea, i l’Incontro, presso la Curia generale OFM, partecipanti all’incontro sono partiti per la dei Presidenti delle Conferenze dei Ministri Basilica di S. Pietro, dove hanno attraversato provinciali con il Ministro e il Definitorio la Porta Santa per acquistare l’indulgenza del generale. Giubileo della Misericordia. La celebrazione dei Vespri ha concluso la seconda giornata. 1. Partecipanti Il 19 maggio si sono avuti due Moderatori: Fr. A. Scabio (mattino) e Fr. G. Definitorio generale Redoblado (pomeriggio). Dopo la Relazione Perry Fr. Michael Anthony, Min. gen.; dell’Economo generale, Fr. J. Puodziunas, Bunader Fr. Julio César, Vic. gen.; Ó Laoide c’è stata la Relazione del Segretario per la AD CHRONICAM ORDINIS 307

Formazione e gli Studi, Fr. C. Vaiani. Nel luce per illuminare le genti. pomeriggio, c’é stata la Relazione di Fr. I. Sesar sul «Consiglio Plenario»; poi, l’Assemblea ha Risvegliate il mondo! Scrutate! discusso sulle possibile tematiche del prossimo Rallegratevi! Contemplate! CPO. Infine, ci si è riuniti nei gruppi linguistici per preparare la sessione di venerdì. Le lettere di cui la Chiesa ci ha fatto dono in L’ultimo giorno dell’incontro con i questo Anno sono state come grandi arcate di Presidenti delle Conferenze, moderato da Fr. un unico ponte gettato tra il tempo e l’eterno, L. Orosz, si è continuato nella discussione sul per mantenere viva l’attesa escatologica nel prossimo CPO e sono state raccolte alcune popolo cristiano, ma anche come una bussola proposte orientative per le «Linee guida 2018- preziosa per attraversare le nebbie del mondo 2019». La mattinata si è conclusa, e pertanto senza venire disorientati. l’incontro, con la Celebrazione eucaristica, Con i loro forti imperativi, esse, infatti, ci presieduta dal Ministro generale, Fr. M. Perry. hanno richiamato all’essenziale. Risvegliate il mondo! Questo monito non ha Fr. Luigi Perugini, OFM significato per noi solo un doveroso impegno ad essere presenza capace di stimolare i fratelli 2. L’Anno della vita consacrata ad una autentica vita cristiana; primariamente è risuonato come invito rivoltoci personalmente Cosa ha significato a risvegliare la fede, ad alimentare il nostro per le claustrali? anelito della ricerca di Dio e a vivere «la logica evangelica del dono, della fraternità, Mentre è in corso l’Anno giubilare della dell’accoglienza». San Benedetto, nel Prologo Misericordia e siamo ormai in pieno tempo alla sua Regola, esorta il monaco ad accogliere pasquale, rispondendo ad un invito che mi è ogni nuovo giorno come un risveglio alla vera stato rivolto, mi trovo a riflettere sul significato vita, spalancando gli occhi e le orecchie del che l’Anno della vita consacrata ha avuto per cuore alla luce e alla voce divina, in stupore di noi, comunità monastica benedettina «Mater gioia, perché il Signore ogni giorno ci onora Ecclesiæ» sull’Isola San Giulio, e, più in ammettendoci alla sua presenza per servirlo, generale, per le monache di vita claustrale. ossia per compiere in tutto il suo volere. Scrutate! Ecco un’altra preziosa Un Anno per tornare esortazione. Sì, è urgente discernere i segni dei alle sorgenti dell’Amore tempi; posare sulla storia non uno sguardo da profeti di sventura, ma uno sguardo di fede e di Mi sembra di poter dire che la Santa Chiesa speranza che sappia scorgere tra le macerie e ci ha offerto un particolare tempo favorevole; nei desolati deserti i germogli di una imminente vedendo tale Anno nel suo significato più primavera. Ma è urgente anche scrutare le profondo, si riscontra che è stato un Anno profondità dei nostri cuori, per discernere i per ritornare alle sorgenti dell’Amore e per pensieri che vi si agitano e affrontare senza rinnovare decisamente l’offerta della nostra paura il combattimento spirituale: perché è vita al Signore. Non a caso è stato indetto per sempre dal cuore che inizia il rinnovamento commemorare il cinquantesimo del decreto della storia. conciliare Perfectæ caritatis. Rallegratevi! Con particolare gratitudine Le date di inizio e conclusione di tale abbiamo accolto questa lettera, profondamente Anno sono state già molto significative consona alla nostra vocazione monastica che per tutti i consacrati, ma, oserei dire, in è – al di là di quanto si pensi e si dica – una particolare per noi claustrali. Infatti, è stato chiamata alla gioia autentica, proprio perché aperto il 21 novembre, memoria liturgica scaturisce dalla partecipazione alla Passione della Presentazione della Vergine Maria al di Cristo. Dove c’è il patire con Cristo per i tempio, e si è concluso il 2 febbraio, festa della fratelli, c’è anche il trionfo della gioia pasquale Presentazione di Gesù. Il tempio, dunque, è che è fonte di consolazione per tutti. stato come la cornice, il riferimento costante Contemplate! Come mette bene in evidenza di questo Anno, con il conseguente richiamo la lettera, lungi dal confondersi con fenomeni ad una vita orante, umile, silenziosa, nascosta mistici eccezionali o con visioni estatiche, la in Dio e, nello stesso tempo, una vita irradiante contemplazione è una dimensione ordinaria 308 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 della vita cristiana strettamente legata alla raccogliendo sempre nuove acque, tutte le purezza del cuore. Essa, perciò, richiede il acque, anche quelle delle lacrime amare… coraggio delle prove purificatrici che rendono A sottolineare tale continuità, nel nostro l’anima più umile e più trasparente alla luce monastero abbiamo scelto la data del 2 divina. febbraio 2016 per fare il rito dell’apertura della “Porta Santa della misericordia”. Un invito a scoprire Come “porta” è stata scelta proprio quella la presenza operante di Cristo della nostra Cappella in cui più volte al giorno ci raduniamo per la preghiera corale. Celebrando lungo l’anno liturgico il In tal modo, l’Anno della vita consacrata, mistero della salvezza nei suoi vari aspetti, come fiume giunto alla foce, si è immesso e la Chiesa forma il cristiano – tanto più la continuamente si immette nel grande Oceano persona consacrata – alla contemplazione. della divina Misericordia. Essa educa a cogliere nei segni sacramentali Tornando alla sorgente, ricordiamo la presenza operante di Cristo, a leggere negli ancora bene lo stupore che ci colse quando eventi della storia il compiersi del disegno apprendemmo che il Santo Padre aveva indetto salvifico di Dio, a scoprire nei fratelli il Volto un Anno della vita consacrata, precisando che stesso di Cristo. San Benedetto sottintende e era un anno per tutti i fedeli, anche per i laici: auspica questo sguardo contemplativo quando un anno che ci ha fatto sentire fortemente la chiede ai monaci di obbedire al loro abate nostra responsabilità all’interno della Chiesa: come al Cristo stesso, di accogliere gli ospiti, essere “porzione” consacrata per tutti, essere i poveri, o di curare i malati come il Cristo in un’offerta a Dio per gli altri. persona e persino di trattare tutti gli oggetti E questo “per” ha scandito il nostro anno, del monastero come vasi sacri dell’altare. lungo il quale abbiamo comunitariamente Non si tratta solo di una educazione al rispetto meditato sulla figura di Cristo, «l’Uomo per delle persone e delle cose; si tratta, molto di gli altri» e sulla figura del consacrato che, in più, di percepire che tutto è irradiazione della Lui, diventa egli pure «dono per i fratelli». gloria di Dio e segno della sua umile presenza. Abbiamo riletto la vocazione alla È un anticipo del Cielo sulla terra, una caparra vita consacrata nella prospettiva della dello splendore della gloria di Dio, dell’uomo risposta dovuta a così grande dono, nella santificato e del cosmo trasfigurato. consapevolezza che tutto ciò che Cristo ha Infine, al termine della Celebrazione vissuto per noi, noi possiamo – e dobbiamo – eucaristica del 2 febbraio, conclusiva viverlo in Lui per gli altri. dell’Anno della Vita consacrata, papa Per noi Cristo è stato promesso e Francesco – parlando a braccio! – ha rivolto ai profetizzato: come monache abbiamo fermato consacrati riuniti a Roma per l’evento alcune la nostra attenzione soprattutto sulle figure di parole che, nella loro semplicità e spontaneità, Abramo e di Giovanni Battista. L’ “eccomi” hanno saputo interpretare ed esprimere bene di Abramo ci fa pellegrine della fede, quelli che devono essere i nostri sentimenti camminando in quell’oscurità luminosa che e i nostri propositi: «Cari fratelli e sorelle è propria della fede, sostenuta dalla certezza consacrati, grazie per finire così, tutti insieme, di essere accompagnati nel pellegrinaggio quest’Anno della Vita Consacrata. E andate terreno dalla presenza misericordiosa del Dio avanti!… Continuare. Sempre… Il “midollo” che salva tutti i credenti che a Lui si affidano. della vita consacrata è la preghiera… Il lavoro Così, non solo avanziamo verso la mèta, di tutti i giorni, e poi la speranza di andare ma apriamo la via della fede per gli altri: avanti e seminare bene». «E tu, bambino, sarai chiamato profeta L’Anno della VC dell’Altissimo…»: non è “tu” generico, ma non è chiuso vi leggiamo il nostro nome proprio e il nome della nostra comunità, chiamata – come ogni L’Anno della vita consacrata non può dirsi altra comunità religiosa – a ben disporre il “chiuso”; al contrario è stato un Anno che, cuore degli uomini al messaggio di Gesù, come una sorgente, ha dato nuovo impulso all’incontro con Lui. alla vita quotidiana e come torrente in piena continua ad attraversare le valli della vita, AD CHRONICAM ORDINIS 309

Ci è venuta incontro profondo del cuore: «Gesù, Figlio del Dio la figura di Maria vivo, abbi pietà di noi, peccatori».

Per noi Cristo è stato annunziato e accolto: Un approfondimento qui ci è venuta incontro la figura di Maria, il della dimensione ecumenica mistero della sua maternità. Dal suo ascolto umile e attento, apprendiamo a riconoscere E così giungiamo ad un altro incontro gli annunzi di grazia e i passi che il Signore ci con Gesù, Orante per noi. Soffermandoci chiede di compiere, i sì che da noi si attende. comunitariamente sulla sua “preghiera Da Lei apprendiamo ad accogliere il Verbo sacerdotale”, abbiamo approfondito la della vita per generarlo in noi e donarlo agli dimensione ecumenica della nostra vocazione altri; vale a dire apprendiamo l’arte dell’umile monastica che ci impegna nel fare unità sotto e amorosa adesione di fede alla Parola, diversi aspetti: totalmente date a Dio solo perché la nostra esistenza ne diventi fedele e quindi unificate interiormente, dobbiamo realizzazione. Apprendiamo a stare là, presso continuamente rinnegare tutti gli idoli del la Croce, presso le croci dei nostri fratelli, in mondo per formare – secondo l’ideale della una empatia universale. Chiesa delle origini e di ogni tempo –«un cuor Per noi Cristo è nato, da ricco che era si è solo e un’anima sola», aperte ad un’accoglienza fatto povero, è entrato in una famiglia umana, senza barriere. È la vocazione ecumenica che ha conosciuto la fatica del lavoro… Quanto sentiamo particolarmente viva come figlie eloquente questo esempio di umiltà, di silenzio, di San Benedetto, nella cui Regola si sente di laboriosità! Per una felice coincidenza, vibrare la Chiesa nella sua universalità, nella l’Anno della vita consacrata si è intrecciato comunione tra Oriente ed Occidente, in un con la preparazione e lo svolgimento del abbraccio che è profezia e speranza in questo Sinodo ordinario sulla famiglia e questo ci tempo di rinnovato risveglio ecumenico. ha stimolate ad approfondire la dimensione Ma tutto questo sarebbe impossibile, senza cenobitica della nostra vocazione, che pure la nostra conformazione a Gesù che per noi è è chiamata alla solitudine, vivendo tra di noi stato tentato, ha patito, è morto ed è risorto. relazioni filiali e fraterne, ma pure sentendo Dire, quindi, con tutta la vita che Gesù Cristo forte la chiamata alla maternità spirituale nei è il Signore, che egli è morto e risorto per la confronti dell’umanità che – come l’esperienza vita di tutti gli uomini, questo è il primum della dell’ospitalità ci dimostra – si sente sempre vita consacrata, dove risplende l’integrità della più orfana. fede e la totalità dell’appartenenza a Dio. E san Per noi è stato consacrato, è sceso nelle Benedetto conclude il Prologo alla sua Regola acque del Giordano santificandole, affinché con un versetto che è la sintesi del cammino diventassero santificanti. Questo mistero di monastico: «Stabili in monastero fino alla Gesù nelle acque del Giordano è stato quanto morte, parteciperemo con il nostro mite mai eloquente nell’Anno della vita consacrata: patire, alle sofferenze di Cristo, per meritare lì Gesù ha ricevuto dalla voce del Padre la sua di condividerne pure la gloria nel suo Regno». missione; lì, dopo aver assunto dalla Vergine Là dove aneliamo giungere con tutti i nostri Madre la carne purissima, non ha disdegnato fratelli, nessuno escluso. Per questo – come di immergersi nell’acqua battesimale insieme ancora ci chiede san Benedetto – camminiamo con tutti i peccatori. Ecco, questo mistero nella storia nulla assolutamente anteponendo ci ha richiamate alla solidarietà universale, al Cristo, perché Egli ci conduca tutti insieme mettendoci al loro posto che è anche il nostro alla vita eterna (cf. RB 72,11-12). vero posto. Lo stesso segno dell’acqua in questo Anno ci ha richiamate ancora di più Anna Maria Canopi osb alla solidarietà con le migliaia e migliaia di profughi che nelle acque trovano la morte, [Testimoni, 4(2016)8-11] proprio mentre sono in fuga dalla loro terra in cerca di una possibilità di sussistenza. 3. Provincia sant’Antonio dei Frati Minori Davanti a questa realtà ci sentiamo anche noi Padova 16 maggio 2016 in certo modo colpevoli, perché è morte spesso causata dall’egoismo e dall’indifferenza. Per Quanto è accaduto nella Basilica di tutto questo ripetiamo incessantemente dal Sant’Antonio, Padova, se non è stata la 310 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 quadratura del cerchio è un evento che le da menzionare Leone XIII, per l’abrogazione si avvicina molto. Da otto secoli l’albero dei vari attributi appiccicati alla famiglia francescano ha conosciuto rami e germogli, minoritica: Osservanti, Riformati, Recolletti, divisioni, in una serie di sviluppo senza Alcantarini, Scalzi. Poi Pio X per la pause. L’incremento numerico ha tracimato, restaurazione delle Province del nord. Senza in ripetute svolte storiche, con sapore trascurare i politici, soprattutto Napoleone, per campanilistico, con punte di rivalità. ingerenze e soppressioni. Adesso un’operazione contraria, un innesto. L’iter che ha condotto le sei Province del Le sei Province dei Frati Minori dell’Italia nord alla fusione è datato da decenni. È da settentrionale si sono ingemmate nell’unica tempo che “La Squilla” riporta articoli ispirati Provincia di Sant’Antonio. Il 16 maggio allo stare insieme dei Frati simile al tempo 2016 è stato promulgato il decreto di unione in cui sant’Antonio era Ministro provinciale e proclamato il primo Ministro provinciale, dell’Italia settentrionale. Questo iter è stato Fr, Mario Favretto. Prima dell’applauso – una un cammino molto partecipato, da una decina standing ovation – un attimo di silenzio ha d’anni, alla guida di Fr. Massimo Fusarelli: assemblato tutti nella commozione. Allora il un allenatore, un esploratore, un maestro che coro dei bambini dell’Antoniano di Bologna ha saputo condurre a promozione l’evento, ha inondato di canto la basilica. con l’animo di uno storico e il cuore di un Da otto secoli la gente intomo ai conventi profeta. La nuova Provincia del nord ha la delle varie regioni dell’Italia settentrionale ha radice carismatica che giunge dal passato, ma costantemente gratificato i frati, il popolo di ha lo slancio proiettato al futuro: un domani Dio si è rallegrato nella conoscenza dei figli di da vivere in un sito geografico d’Italia e san Francesco. d’Europa col bisogno di approfondire la fede Tommaso da Celano nella “Legenda beati del Vangelo e la letizia dei Fioretti. Francisci” racconta l’arrivo e la provenienza Un futuro che adesso nessuno sa dipingere, dei primi Frati. «Scalzasi Egidio e scalzasi ma, se Dio vorrà, sarà l’attuazione del progetto Silvestro» (Dante), e subito il gruppo si allarga del regno di Dio. fino a formare il numero di dodici, e vanno a Alcuni cristiani impauriti oggi si provano Roma, da papa Innocenzo III, a chiedere il a delineare un futuro apocalittico, con le più permesso per vivere secondo il santo Vangelo. nere profezie; è un’onda che sul bagnasciuga Ottenuta la benedizione Francesco li manda a della storia non è mai mancata. due a due a testimoniare la loro fede e a dire A Padova, il mattino del 16 maggio, dopo la loro letizia. La prima ”Fraternità” nasce nel aver sostato a lungo in preghiera nella chiesa 1208. Più tardi Salimbene da Parma estende di “San Francesco Grande”, il folto numero dei l’elenco con tutti i nomi. Sono denominati Frati si è messo in processione per recarsi alla “Frati Minori”, qualifica scelta dal Fondatore Basilica del Santo. Un corteo così lungo che a indicare la vicinanza alla condizione di vita mentre i primi entravano in basilica, gli ultimi degli ultimi nella scala sociale. Una Fraternità erano ancora sul piazzale di San Francesco. diversa per provenienza sociale e culturale, Frati che suscitano lo stupore nei cittadini e nei uomini che vivono e vestono come i poveri. turisti, e una signora esclama: «Quanti frati!». Subito pronti ad andare dappertutto, in Italia, Uno le risponde: «Gli altri verranno domani». in Europa e in altri continenti. Sì, saranno i Frati di domani a fare notizia, L’organizzazione dell’Ordine in Province a suscitare stupore. In otto secoli i francescani ha avuto inizio nel 1216. L’Ordine, ovunque, hanno riempito il cielo di santi: ne ha parlato si è diffuso con la velocità della folgore. ll nord Dante, li ha dipinti Giotto. Gli storici, Italia era stato delineato con la denominazione giustamente, non si limitano a segnalare le virtù di “Provincia de Longobardia”. dei Frati, mostrano anche i peccati. Così mentre Nel 1220 la zona a est del nord è classificata in un documento si legge che “Provinciam “Provincia della Marca Tarvisiana”, mentre Januensem in austeritate Provincias Tusciae. la zona a ovest fa sorgere la “Provincia di Bononiaeque longe precellere”, non molto Genova”. Subito dopo si avviano le Province dopo un altro documento recita che sulle di Bologna, di Milano, di Venezia. In data trireme della repubblica genovese si erano posteriore quelle di Torino e di Trento. visti vogare Frati, il peggiore castigo per un Tutti i papi hanno avuto a cuore la grave peccato. vicenda francescana. Fra i più recenti sono Il futuro della Provincia di Sant’Antonio AD CHRONICAM ORDINIS 311 sarà in benedizione. l giovani coraggiosi e santità di vita e per capacità di guida dei suoi intelligenti che ingrosseranno le fila della confratelli. Dopo l’esperienza in vari conventi vocazione serafica sapranno mettere le spalle – d’Abruzzo espresse ai superiori il desiderio di come ha fatto Francesco – agli spigoli dei muri recarsi missionario in qualche terra straniera. cadenti. I Frati di domani sapranno attuare Fu esaudito. Sull’inizio del 1704 fu destinato la visione cristiano-francescana della vita. alle missioni di Albania nella Diocesi di Sapranno passeggiare, come fece Fr. Giovanni Scutari-Pult. In questa nazione i francescani alla Verna, con Gesù. erano presenti fin dalla fondazione dell’Ordine, una leggenda vuole che lo stesso san Francesco Fr. Guglielmo Bozzo, ofm fondò ad Alessio il primo convento, a cui nel volger del tempo ne seguirono molti altri. [La Squilla dei Francescani di Recco, Anno Gli storici locali, scrivendo della vita del XCII, n. 3, pp, 9-13] venerabile Antonio Matteucci, si sono limitati a fare soltanto il racconto del suo martirio2. Le stesse Fonti Fancescane, alle quali certamente 4. Il Venerabile Antonio Matteucci da Sora hanno attinto, riferiscono di lui solo in maniera OFM (1674-1718), Martire in Albania sintetica3. Tuttavia sono sufficienti per capire la grandezza umana e spirituale di questo Luigi Arcangelo Matteucci è nato a Sora uomo di Dio. Giunto in Albania Fr. Antonio fu (FR) nel 1674. Sul luogo di nascita le fonti destinato di famiglia in un villaggio a nord di a nostra disposizione, in verità non molte, Scutari, Sciala (dal nome del fiume omonimo), sono tutte concordi nell’identificarlo nel dove iniziò la sua opera evangelizzatrice territorio della parrocchia di San Silvestro che portò avanti con zelo ed amore per ben papa, nel cuore dell’antico abitato sorano, quattordici anni, facendosi ben presto amare ma non riferiscono nulla circa il giorno ed il dalla popolazione locale. La mattina del 9 mese della sua nascita. Non si hanno notizie maggio 1718 Fr. Antonio si mise in viaggio alla precise della sua fanciullezza, tuttavia è lecito volta di Scutari accompagnato da un pastore pensare che essa non sia stata molto diversa locale quando all’improvviso fu circondato da quella dei suoi coetanei. I suoi genitori da un gruppo di turchi che lo costrinsero a sicuramente lo educarono ai sani principi della scendere da cavallo. Percosso ed insultato fu fede cattolica, come dimostrerà il percorso legato ad un albero sotto la minaccia di essere della sua vita religiosa. All’età di quindici ucciso se non avesse abiurato la sua fede. anni, il 29 dicembre del 1689, decise di vestire Fedele discepolo di Cristo, il religioso non l’abito francescano dei Frati Minori Riformati ebbe alcun cedimento ed accettò con serena che conobbe nel convento di san Francesco in rassegnazione i primi fendenti di spada che 1 Balsorano . Nello spirito francescano Luigi iniziarono a colpirlo nella testa. Indispettiti dal trovò la meta della sua vita consacrandosi coraggio del Frate i banditi lo impiccarono ad completamente al Signore. Non dovette un albero dove riuscita inutile ogni insistenza essere semplice lasciare la casa paterna per lo lasciarono morire. Il corpo restò penzoloni abbracciare una vita austera e povera come per tre giorni quando i suoi confratelli usciti a quella dei Frati Minori. La sua vocazione cercarlo lo trovarono e gli diedero una degna non fu il frutto di un entusiasmo giovanile sepoltura. Trascorso un anno un certo Fr. e non fu certamente provocata da influenze Angelo da Bracigliano raccontò di aver sognato esterne. Fu invece un atto libero e cosciente il Fr. Antonio che gli chiedeva di poter essere della sua volontà. La scelta di entrare tra i Frati seppellito in chiesa. Esumato il cadavere tra la Minori va giustificata proprio nel programma sorpresa di molti il corpo fu trovato incorrotto di questo Ordine mendicante: annunciare la ed immediatamente fu condotto nella chiesa parola del Signore in ogni angolo del mondo. di Plauti dove, dopo una solenne cerimonia Giunto nella casa di noviziato di Magliano celebrata dal vescovo locale, fu ivi sepolto. dei Marsi fu accolto dal maestro dei novizi che A causa della scarsezza delle fonti non si è in ne apprezzò fin da subito l’umiltà del carattere grado di dire la sorte che nel corso dei secoli e la fermezza della fede. Terminato l’anno di toccò al corpo del Fr. Antonio Matteucci del prova emise i voti semplici cambiando il nome quale purtroppo, con il passar del tempo se di battesimo con quello di Fr. Antonio da Sora. ne perse la memoria. I confratelli che già lo Continuò con profitto gli studi rifulgendo per 312 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 ritenevano un santo presero fin da subito ad della Provincia dei Minori Riformati di S. Bernardino acclamarlo venerabile, come attesta una lettera negli Abruzzi e in parte in Terra di Lavoro (1860-1866), del 21 maggio 1718 a firma del Fr. Ilario da Firenze, 1911. Montefortino, prefetto di Albania, il quale 4 Archivio storico della provincia di San Bernardino da al Ministro generale dell’Ordine descrive in Siena, L’Aquila, Serie “Cause dei santi”, f. 435. dettaglio il martirio subito dal Frate sorano4. 5 Mazzara Benedetto, Leggendario francescano, vol. La lettera colloca la data della morte al 9 VIII, Venezia, 1722, pp.412-415. maggio 1718. Il leggendario francescano5, 6 Falconio Diomede, I minori riformati negli inserisce la memoria liturgica del venerabile Abruzzi, Roma, 1913. Antonio Matteucci da Sora al 24 luglio, da qui la confusione di alcuni storici, tra i quali Diomede Falconio, che considerano 5. 87ª Assemblea semestrale dei superiori erroneamente questa data come il suo dies generali natalis6. Come ha affermato il pontefice Giovanni Radicali Paolo II, un segno perenne della verità nella profezia dell’amore cristiano è rappresentato dalla memoria dei martiri, i quali hanno annunciato il Vangelo donando la loro vita per amore. Il tema del radicalismo nella VC è stato La vita del venerabile Antonio Matteucci è al centro dei lavori dell’87ª Assemblea una storia che rischiava di andare perduta. semestrale dei superiori generali, svoltasi Oggi infatti dalla stragrande maggioranza al Salesianum di Roma, dal 25 al 27 maggio dei suoi confratelli e concittadini egli è u.s. Le due relazioni di fondo di Fr. Saverio completamente sconosciuto. Della sua Cannistrà (carmelitani scalzi) e di p. Heinz biografia, sfortunatamente, ci sono pervenute Kulüke (verbiti) sono state integrate da altri poche notizie, solo frammenti, utili comunque due interventi più concreti, quello di Fr. a tracciare la figura di un Frate francescano Mauro Jöhri, (presidente USG e sup. gen. capace, nel corso della sua breve vita, di dei cappuccini) sull’emergenza migranti e realizzare generosamente il progetto che rifugiati, e poi quello del rettor maggiore dei il Signore aveva designato su di lui. Lo salesiani, don Àngel Fernández Artime, sulla ricordiamo nell’anno in cui il Papa Francesco “tentazione del potere” nella gestione dei beni. ha autorizzato la Congregazione dei Santi a promulgare il decreto riguardante il martirio di Tensione escatologica otto Frati Minori morti durante la persecuzione e profetismo religiosa compiuta dal regime comunista in Albania dal 1945 al 1974. Questi nuovi «Quando mi è stato chiesto di affrontare beati andranno a raggiungere il loro illustre il tema “radicalità e profetismo nella vita predecessore che nonostante il silenzio dei consacrata”, mi sono interrogato a lungo su che secoli è a buon diritto da considerare come uno cosa esattamente ci si attendesse da me». Dopo dei primi martiri francescani in terra albanese. un argomentato excursus, dalla tradizione patristica al documento “Vita consecrata”, Meglio Lucio sul rapporto “Profetismo e vita consacrata”, partendo soprattutto da questo testo ha provato a dare una sua valutazione critica dei tre modelli 1 Giardini Michele, Il convento di S. Francesco in Balsorano. Origini, distruzioni, riedificazioni, a cui si potrebbe sostanzialmente ricondurre Castelliri, 1996. tutto il discorso: il profetismo come critica di atteggiamenti della cultura contemporanea, il 2 Tuzi Francesco, Memorie istoriche massimamente sacre della città di Sora, Roma, 1727; Squilla Gaetano, profetismo come discernimento del disegno La chiesa di S. Silvestro in Sora, Casamari, 1981. salvifico di Dio attraverso l’ascolto della sua 3 Necrologio della provincia minoritica abruzzese Parola e l’attenta lettura dei segni dei tempi, il di San Bernardino da Siena riordinato e per la profetismo come tensione escatologica, intesa prima volta edito sotto il provincialato del M.R.P. non come semplice trattazione dei novissimi, Donatangelo Lupinetti, Lanciano, 1950; Farina Nunzio, quanto piuttosto come “dimensione essenziale Compendiosissimo ragguaglio storico e descrittivo della fede cristiana”. AD CHRONICAM ORDINIS 313

Per Cannistrà non ci sono dubbi: è “distruggere e abbattere” che da “edificare e quest’ultimo il modello più pertinente per piantare”, anche se «non sappiamo come, dove una approfondita comprensione del rapporto e quando farlo». La rottura, la discontinuità, “profetismo-vita consacrata”. La tensione «è nei fatti, è nella storia: a noi la scelta di escatologica, infatti, consente al religioso di lasciarci trascinare alla deriva da essa, o di «abbracciare se stesso, la sua propria fragilità gettare l’àncora per avere la possibilità di e debolezza, la storia della sua famiglia, ripensare la rotta». della sua comunità religiosa, del suo popolo, portando in tutto ciò la fiamma di un desiderio Missione di trasfigurazione e di redenzione, che si e dialogo profetico alimenta al contatto con la persona di Gesù Cristo». Il contributo dei religiosi al rinnovamento Poste queste premesse, una prima della Chiesa, ha detto il superiore generale conclusione pratica è quella di una più dei Verbiti, p. Heinz Kulüke, aprendo il suo profonda riflessione teologica «sulla nostra intervento, «dipenderà dal rinnovamento identità come religiosi». Una vita consacrata della nostra immagine di Dio, della nostra che fa “un po’ di tutto”, non è assolutamente vita e della nostra missione». Solo dopo una “profetica”, è destinata, in tempi più o lettura de-costruttiva di questa immagine, meno ravvicinati, a estinguersi. Le diffuse sarà possibile rispondere positivamente a “strategie di mantenimento” in atto, servono tanti interrogativi sul rinnovamento sia della solo «a ritardare l’esito finale». Oggi servono Chiesa che della vita religiosa. Cosa deve «strategie di formazione, che consentano ai cambiare nella vita personale e comunitaria religiosi, o almeno alla parte più valida e sana dei religiosi, si è chiesto, per essere «testimoni di essi, di interrogarsi sul senso della loro autentici dell’amore, della compassione, della vocazione, di operare un serio discernimento sollecitudine di Dio” in un mondo d’ingiustizie e di attuare concrete decisioni di vita». Spesso e di speranze come quello attuale? Attraverso la inefficacia di queste strategie, che pure non un rinnovamento ad intra, come assicurare mancano nei documenti sulla VC, nasce, in un «impegno missionario ad extra a livello partenza, da un’insufficiente “chiarezza di personale e comunitario?». Quale servizio è princìpi e di intenti”. possibile mettere in atto nei confronti dei poveri Le priorità non possono continuare ad essere e del mondo di chi soffre? Concretamente, i quelle di tipo “quantitativo”, come le nuove laici «come possono condividere il compito vocazioni, la ristrutturazione, l’ampliamento o e la missione delle nostre Congregazioni la chiusura delle case ecc. I veri problemi sono religiose?». Quale contributo potranno dare i quelli di tipo “qualitativo”. La preoccupazione diversi carismi delle congregazioni religiose a di un mantenimento del presente «ci porta questo rinnovamento? a trascurare la cosa effettivamente più Il relatore ha tentato una sua risposta importante, ossia l’animazione di un processo soffermandosi in particolare su alcuni di crescita e maturazione della nostra identità “elementi essenziali” di questo rinnovamento, di religiosi, da cui soltanto possono scaturire vale a dire la formazione, la spiritualità, novità capaci di trasformare i nostri spazi». la leadership e la gestione delle finanze. Alla luce di una reale tensione escatologica, Formazione sì, ma quale? Ha risposto con le s’impone oggi la rielaborazione di “una parole di un suo confratello missionario in teologia e di una spiritualità dell’attesa”. America meridionale: «Mi hanno insegnato Nel ribadire il senso escatologico della vita a predicare, a celebrare la messa e ad religiosa, Cannistrà ha precisato subito che amministrare gli altri sacramenti, ma ciò di cui «non è più possibile proseguire in una logica e le persone hanno veramente bisogno è molto in una retorica della continuità (istituzionale e diverso: hanno bisogno di acqua, di cibo, di clericale), quando tutto ci parla di discontinuità servizi sanitari, di educazione. Solamente se e di rottura. Se abbiamo paura di parlarne, se mi preoccupo di queste necessità della gente preferiamo limitarci a discorsi politicamente posso parlare di Dio con senso e celebrare corretti, continueremo a cercare invano veramente i sacramenti». l’oggetto del nostro discorso sul profetismo Sull’esempio di Gesù, molto “critico” della vita religiosa». Bisogna avere il coraggio nei confronti di alcuni aspetti della sua di fermarsi e di riflettere, perché c’è sia da cultura, la formazione dovrebbe sviluppare 314 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 un atteggiamento profetico di denuncia. delle finanze, laici competenti. Le norme, Guai a trasformare la propria cultura in un solitamente, esistono e sono anche chiare, “idolo”. La formazione iniziale, infatti, è ma la realtà, soprattutto quella internazionale una buona occasione per “de-costruire” e interculturale «è molto diversa». Il futuro la propria “superiorità culturale” e i tanti è sicuramente nella internazionalità. Ma “pregiudizi etnici” di cui si può essere anche sarebbe forse il caso anche di quantificarne inconsapevolmente portatori. realisticamente i costi, consapevoli del Non ci può essere formazione seria senza numero crescente, in tante comunità, del un vero rinnovamento spirituale. Oggi numero dei confratelli anziani e ammalati sono sempre più numerose le comunità e anche del bisogno, a volte, di farsi carico internazionali e interculturali. Proprio per dei bisogni dei propri parenti. È necessario questo è indispensabile, anzitutto, «imparare a sviluppare la solidarietà a tutti i livelli: pregare e a celebrare la propria fede nel rispetto comunitario, interprovinciale, zonale. dei diversi contesti culturali», coniugando «un Uno degli investimenti migliori, in questo giusto equilibrio tra azione e contemplazione, momento, è sicuramente «quello dei giovani tra comunità e vita individuale e impegno». confratelli nei centri di formazione in Asia L’internazionalizzazione arricchisce di certo e in Africa». Soprattutto a questo livello si la vita di una comunità, ma può rivelarsi anche dovrebbe imparare a «usare i fondi in modo una sfida molto più complessa di quanto non trasparente, valutare e documentare questi si pensi. progetti secondo gli standard delle diverse Abitudini di lavoro e percezione del tempo entità che li sponsorizzano, governi inclusi». sono molto diverse tra una cultura e l’altra. Da oltre vent’anni, ha concluso Kulüke, In internet le persone “lontane” sono spesso i Verbiti hanno scelto di parlare di missione infinitamente “più vicine” di quelle della intesa come un “dialogo profetico”, ben comunità. È risaputa, inoltre, la difficoltà di sapendo, come ricorda papa Francesco nella snidare certi confratelli “dislocati” (direbbe sua lettera a tutti i consacrati, che il profeta papa Francesco), inamovibili e bloccati in «è capace di denunciare il male del peccato consuetudini di vita acquisite una volta per e le ingiustizie, perché è libero, non deve sempre. Può anche succedere che un religioso rispondere ad altri padroni se non a Dio, non abbia potuto conoscere «solo durante il ha altri interessi che quelli di Dio. Il profeta funerale, e più precisamente durante la predica, sta abitualmente dalla parte dei poveri e degli il confratello con cui ha vissuto insieme per indifesi, perché sa che Dio stesso è dalla loro oltre 20 anni». parte». Mai come oggi la vita religiosa è Altra questione di capitale importanza è chiamata ad «offrire speranza e proporre nuovi quella di buoni leader in un contesto sempre modi per superare la crisi attuale che la società più internazionale e interculturale. Quante nel suo insieme e la Chiesa stanno soffrendo». volte, purtroppo, per le più svariate ragioni, “si decide di non decidere”. Non ci si dovrebbe Cappuccini dimenticare che in alcuni casi di conflitto «i ed emergenza rifugiati confratelli perdonano ma non dimenticano». Una risposta assai frequente e anche frustrante Un’assemblea come quella dei superiori che può capitare di sentire è quella del “NSPF” generali, ha detto il presidente USG, Fr. Mauro (non si può fare). Per cambiare qualcosa nelle Jöhri, potrebbe essere l’occasione buona per comunità religiose, spesso, bisogna ricorrere uno scambio di opinioni e di esperienze in al cambiamento delle persone «con tutta la atto, all’interno dei propri istituti, per dare sofferenza e i conflitti che ciò comporta». una concreta risposta ad un’emergenza, Stupisce non poco, a volte, «la conoscenza come quella dei rifugiati/profughi, «mai più limitata che i confratelli hanno dell’insieme vista in Europa dai tempi dell’ultima guerra della Congregazione e perfino delle comunità mondiale». Per quanto riguarda il suo ordine vicine o dei confratelli della loro stessa dei cappuccini, 35 ministri provinciali e i comunità». Da qui la domanda sul come custodi di 17 paesi, nell’ottobre scorso, si «motivare i nostri confratelli in modo che sono ritrovati a Frascati per tentare di dare, guardino al di là del loro orizzonte». per quanto possibile, una risposta “adeguata e Quanto sarebbe importante coinvolgere, coordinata” a questo problema. Personalmente in tanti campi, come quello, ad esempio, il ministro generale è rimasto molto colpito AD CHRONICAM ORDINIS 315 dalle testimonianze di fratelli impegnati e futuro e che sono disposti a condividere con soprattutto nel Libano, a Malta, in Grecia e loro uno spazio o anche solo una somma di in Italia. In Libano i cappuccini, ad esempio, denaro, ne usciranno umanamente più ricchi hanno avviato un progetto per dare un alloggio e maturi». ad un certo numero di famiglie, garantendo la scolarizzazione dei figli e l’assistenza Carismi sanitaria richiesta. A Malta è stata privilegiata e gestione dei beni l’accoglienza soprattutto dei rifugiati eritrei, assicurando loro «assistenza spirituale, aiuto Uno dei rischi più seri in quella che materiale e sociale, prevenzione nei confronti dovrebbe essere una gestione responsabile dei dell’alcolismo e del consumo di droghe, beni, è di lasciarsi prendere da una tentazione opportunità di inserimento in una nuova tutt’altro che remota, quella del potere. È un cultura». In Grecia, dove ogni giorno 4000 po’ la sintesi, molto realistica, dell’intervento rifugiati attraversano il paese, i frati hanno del rettore maggiore dei salesiani, don Artime. creato un fondo di emergenza per offrire Dopo un breve richiamo a papa Francesco a queste persone di passaggio cibo e cure sulla “povertà amorosa” fatta di solidarietà, immediate. di condivisione e di carità nella sobrietà e Un fratello proveniente dall’Eritrea e nella ricerca della giustizia, dopo l’ascolto di che risiede a Milano ha parlato dell’Opera quanto alcuni padri della Chiesa hanno scritto San Francesco gestita dai cappuccini. Ogni sull’uso della ricchezza e dopo la sintesi giorno vengono distribuiti quasi 3000 pasti di un documento sulla gestione dei beni, a persone in difficoltà, e servizi docce e pubblicato, nel 2014, dal dicastero vaticano consulenza medica. A Roma sono stati messi per la vita consacrata, il relatore ha presentato a disposizione due conventi, anche se poi, di alcune sue personali considerazioni. Anche fatto, per evitare eccessive concentrazioni, su se non sempre e non di tutti, si può affermare disposizione delle competenti autorità, solo comunque che i religiosi e le religiose vivono uno dei due conventi è attualmente operativo. “in modo semplice e sobrio”. Non si può dire la Piena disponibilità, comunque, a mettere a stessa cosa per quanto concerne la gestione di disposizione altre eventuali strutture vuote certe costruzioni “centenarie pluridecennali”. o sottoccupate. I cappuccini hanno valutato È difficile parlare in questi casi di “profezia anche la proposta di accogliere i rifugiati nelle evangelica”. La stessa condivisione, quando proprie fraternità e case, con varie modalità: si tratta di soldi, «trova un fittissimo muro, uno o più individui che vivono con i frati, infrangibile». Si fatica non poco ogni disponibilità di un’ala o parte della casa per volta che si deve «chiudere, ricollocare, i rifugiati, eventuale affitto di una casa per risignificare, ristrutturare le proprie opere». la loro accoglienza. Il tutto, naturalmente, Gli inviti alla trasparenza in fatto di preventivi dovrà essere fatto sempre «in accordo con gli e bilanci, cadono facilmente nel vuoto. La organismi esperti in materia». gestione economica «non è il nostro forte». Dai bollettini delle varie province, Inevitabili, allora, errori di non poco conto soprattutto del Nord Europa, ad es. , in campo economico e giuridico, come quelli Salisburgo, Friburgo in Svizzera, in Germania, di «equivoci, vendite inadeguate, truffe nella «arrivano segnali positivi». A Blois, in firma di accordi o contratti». Peggio ancora Francia, era già stata approntata una buona quando superiori locali o provinciali siano, di struttura per l’accoglienza, quando le autorità fatto, “prigionieri dei propri economi”. locali, essendosi ritirate da ogni forma di Le persone “di fiducia e di provata fedeltà” collaborazione, hanno vanificato ogni attività. in questo campo, poi, non vanno mai confuse «Passando in un convento piccolino, ma dove con gli amici degli amici. Per evitare questo, i frati vivono una vita semplice e ben inserita è sicuramente importante la formazione nel tessuto cittadino mi sono visto mettere tra degli economi. Ma lo è ancora di più la le mani una busta con mille euro da usare per formazione di persone realmente «capaci di qualche progetto a favore dei rifugiati». Un animazione e governo», in modo da sapersi piccolo gesto, ma di grande valore simbolico. poi, all’occorrenza, circondare delle persone «Sono convinto, ha concluso Fr. Jöhri, che giuste. Perché negarlo: la trasparenza nei coloro che si lasciano toccare dalla sofferenza bilanci e nella gestione delle opere, uno degli provata da tante persone alla ricerca di sicurezza aspetti più “oscuri” nel vissuto dei propri 316 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 confratelli, è sicuramente meglio garantita da sfida di fondo, quella di «passare dal rimanere laici competenti. prigionieri di ciò che è compiuto (la gestione Se non si aprono gli occhi, le questioni dell’esistente), anche a nome di una certa economiche possono compromettere concezione di fedeltà, alla profezia come seriamente tante situazioni, possono addirittura capacità di dire una parola da parte di Dio: da «uccidere la nostra condizione di religiosi». A ciò che già è in atto a ciò che Dio promette per che serve, infatti, riempirsi la bocca di una vita noi e per il mondo intero. Dal compiuto alla come dono, come gratuità assoluta, quando promessa». Purtroppo oggi si è sempre più in la tentazione del potere rischia di convertirsi, difficoltà non solo nel «gestire quanto ci è stato tanto o poco non importa, «in sangue che trasmesso, in termini di personale, di opere, di scorre per le nostre vene». Non è possibile mentalità, di strutture», ma anche nell’ascolto barattare o emarginare il proprio carisma, per di una «parola nuova da parte di Dio, quella questioni gestionali o amministrative. che ci sta dicendo attraverso gli appelli delle È preoccupante il fatto che anche giovani sofferenze umane». Un’immagine, quella religiosi, appena conclusa la formazione, dell’albero le cui radici sono profonde tanto abbiano subito di mira soprattutto l’incarico quanto la sua estensione esterna, ha ispirato o l’ufficio da occupare. Il clericalismo esiste tutti i lavori di questa assemblea. È esattamente anche all’interno delle congregazioni religiose, in questo la prospettiva che i superiori generali là soprattutto «dove l’essere presbiteri è un «hanno provato a rivisitare il senso della onore, con uno status che si traduce in autorità, radicalità della profezia». potere, incluso l’accesso ai mezzi economici da maneggiare, con cui aiutare la famiglia». Arrighini Angelo Una conferma la si ha nella difficoltà a rapportarsi ai laici non come a dei dipendenti, [Testimoni, 7-8(2016)5-10] questo è fin troppo scontato, ma come a dei collaboratori nella missione dell’istituto. 6. Notitiæ particulares In fondo, i religiosi sono visti ancora molto spesso come «coloro che pagano» e proprio in – Fr. Neri Menor Vargas, OFM, è stato quanto pagano, possono anche licenziare. Ci nominato da Papa Francesco Vescovo della sono ancora troppi religiosi “controllori delle diocesi di Huánuco (Perù), finora Ministro istituzioni”, aggrappati al loro ruolo di presidi, provinciale della Provincia Francescana “Los di amministratori, di direttori di una scuola. XII Apóstoles” in Perù. Non fidandosi dei laici, hanno paura di perdere (L’Osservatore Romano, 13 maggio il “controllo del denaro”, per non parlare, poi, 2016) di quei religiosi parroci, sospinti in tutto quello che fanno, dal sentirsi gli assoluti “padroni Breve nota biografica della parrocchia». Tutte queste preoccupanti situazioni Fr. Neri Menor Vargas, OFM, è nato il possono essere facilmente razionalizzate 30 maggio 1960 a Pacopampa, prelatura da un falso senso di responsabilità convinti territoriale di Chota. Ha emesso i primi voti come sono, certi religiosi, di agire sempre dell’Ordine Francescano Minore il 31 marzo e solo «per il bene della istituzione, per 1991 e quelli solenni il 25 gennaio 1998. garantirne il futuro, perché non crolli tutto». Ha compiuto gli studi Filosofici e Teologici Come non vedere allora, ha concluso il nell’Istituto di Studi Superiori “Juan XXIII” di rettor maggiore, l’urgenza di una “autentica Lima. È stato ordinato presbitero il 20 marzo evangelizzazione e conversione” non tanto 2000. dei laici, quanto piuttosto di quei religiosi che Ha ricoperto i seguenti incarichi: hanno responsabilità soprattutto economico- • 2000-2002: Guardiano della Fraternità e amministrative nell’ambito del proprio Parroco di Cristo Rey a Ilo, Moquegua, istituto? diocesi di Tacna y Moquegua; In questi giorni, hanno scritto nella • 2003-2005: Definitore Provinciale, loro sintesi conclusiva (di tutti i lavori Segretario per la Formazione e gli Studi e dell’assemblea) il salesiano don Francesco Maestro degli studenti francescani a Lima; Cereda e Fr. Enzo Biemmi (Sacra Famiglia), • 2006-2008: Definitore Provinciale, è stato possibile prendere coscienza di una Segretario per la Formazione e gli Studi e AD CHRONICAM ORDINIS 317

Maestro degli studenti francescani a Cuzco; è stato eletto Vice Ministro provinciale della • 2009-2011: Parroco di San José Obrero ad Provincia lituana “ San Casimiro” dei Frati Apacheta, Vicario foraneo della forania N° Minori. Nel 2010 è stato nominato Parroco 10 e Membro del Consiglio presbiterale dell’Annunciazione a Kretinga. L’11 febbraio dell’Arcidiocesi di Arequipa; 2012 a soli 38 anni di età è stato nominato • 2012-2014: Definitore Provinciale e Vescovo Ausiliare di Telšiai ed è stato Parroco di Santa María de Jesús a Comas, consacrato il successivo 14 aprile. diocesi di Carabayllo; • 2014 (21 novembre): Ministro provinciale – Fr. Francesco Patton è il nuovo della Provincia “Los XII Apóstoles” in custode di Terra Santa. Egli succede a Fr. Perù. Pierbattista Pizzaballa che ha guidato la Custodia negli ultimi dodici anni. La nomina – Mons. Genadijus Linas Vodopjanovas, effettuata dal governo generale dell’Ordine dei OFM, finora Vescovo titolare di Quiza e Frati Minori è stata approvata dalla Santa Sede Ausiliare di Telšiai (Lituania), è stato nominato da Papa Francesco Vescovo di Panevėžys a norma degli statuti pontifici che reggono (Lituania). questa Entità dell’Ordine francescano. [L’Osservatore Romano, 21 (L’Osservatore Romano, 21 maggio 2016) maggio 2016] Breve nota biografica Breve nota biografica Nato a Vigo Meano, nella arcidiocesi Mons. Genadijus Linas Vodopjanovas, di Trento, il 23 dicembre 1963, appartiene OFM, è nato l’8 giugno 1973 a Neringa alla Provincia “S. Antonio dei Frati Minori” (Nida) diocesi di Telšiai. Nel 1991, dopo aver frequentato la scuola primaria e secondaria a dell’Italia del nord. Ha emesso la prima Nida, è entrato tra i Postulanti del Convento professione religiosa il 7 settembre 1983 e dei Frati Minori a Kretinga, nella diocesi quella solenne il 4 ottobre 1986. Ha ricevuto di Telšiai. Dal 1992 al 1993 ha compiuto il l’ordinazione presbiterale il 26 maggio 1989. Noviziato a Kennebunkport, nel Maine, USA, Nel 1993 ha conseguito la licenza in scienze e il 4 giugno 1993 ha emesso i primi voti. della comunicazione presso l’Università Dal 1993 al 1995, dopo il rientro in Lituania, ha pontificia Salesiana di Roma. frequentato il Seminario di Kaunas, studiando All’interno della sua provincia di origine nella Facoltà di Teologia dell’Università Vytautas Magnus. Dal 1995 al 2000, inviato e all’interno dell’ordine ha ricoperto diversi a completare la sua formazione in Italia, incarichi. È stato due volte segretario generale ha studiato presso lo Studio Teologico San del capitolo generale dei frati minori (2003 Bernardino dei Frati Minori di Verona, affiliato e 2009), visitatore generale (2003), ministro alla Pontificia Università “Antonianum” di provinciale della Provincia “S. Vigilio” Roma. Il 26 maggio 2000 ha conseguito il di Trento (2008-2016), Presidente della titolo di Baccelliere in Teologia. conferenza dei ministri provinciali d’Italia e Il 15 agosto 1996 ha emesso i voti perpetui, Albania (COMPI, 2010-2013). scegliendo il nome di Linas. Il 15 agosto 1999 ha ricevuto l’ordinazione diaconale e il 15 Numerosi gli incarichi anche al di fuori luglio 2000 quella sacerdotale, da S.E. Mons. dell’ordine. È stato membro del consiglio Antanas Vaičius, allora Vescovo di Telšiai. presbiterale diocesano e della segreteria Dopo l’ordinazione sacerdotale è dello stesso consiglio pastorale diocesano stato Guardiano, negli anni 2001-2004, dell’arcidiocesi di Trento; docente di scienze del Convento dell’Annunciazione di della comunicazione sociale presso lo studio Kretinga. È stato, poi, nominato Parroco teologico accademico tridentino; collaboratore della Parrocchia di Kretinga dal 2003 al del settimanale diocesano, della radio 2004, quando è divenuto Guardiano del Convento della Collina delle Croci a Šiauliai. diocesana e di Telepace. Trento. Dal 1991 è Nel 2007 il Capitolo provinciale lo ha iscritto all’albo giornalisti del Trentino – Alto nominato anche Maestro dei Novizi ed, infine, Adige come pubblicista. 318 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

– Fr. Evaristo Spengler, OFM, è stato Breve nota biogafica nominato da Papa Francesco Vescovo Prelato de Marajó in Brasile. Fr. Pierbattista è nato in Cologno al Serio, (L’Osservatore Romano, 2 giugno 2016) in diocesi e provincia di Bergamo, il 21 aprile 1965. Accolto in Seminario minore della Breve nota biografica Provincia francescana di Cristo Re, Bologna, nel settembre 1976, il 5 settembre 1984 ha Fr. Evaristo Pascoal Spengler, OFM, è iniziato il noviziato nel convento del Santuario nato il 29 marzo 1959 a Gaspar, diocesi di della Verna. Ha emesso la professione Blumenau, nello Stato di Santa Catarina. Ha temporanea alla Verna il 7 settembre 1985 e la fatto la Professione temporanea il 20 gennaio professione perpetua a Bologna il 14 ottobre 1978l nella Provincia Imaculada Conceição do 1989. Dopo il primo ciclo di studi filosofico- Brasil con sede a São Paulo dell’ nell’Ordine teologici, ha conseguito il Baccellierato dei Frati Minori, quella solenne il 2 agosto in Teologia presso il Pontificio Ateneo 1982. È stato ordinato sacerdote il 19 maggio Antonianum di Roma. Il 27 gennaio 1990 è 1984. stato ordinato diacono e il 15 settembre 1990 Ha compiuto gli studi di Filosofia e quelli presbitero nella Cattedrale di Bologna da S.E. di Teologia presso l’Istituto Teológico il Cardinale Giacomo Biffi. Franciscano (ITF) a Petrópolis-RJ. Ha poi Arrivato in Custodia di Terra Santa il frequentato corsi nell’area biblica in Brasile, 7 ottobre 1990, ha completato gli studi di nel Cile ed ha ottenuto la Licenza in Esegesi specializzazione allo «Studium Biblicum Biblica a Gerusalemme (1996-1998). Franciscanum» di Gerusalemme nel 1993. In Nel corso del suo ministero ha ricoperto i seguito è stato professore di ebraico biblico seguenti incarichi: alla Facoltà Francescana di Scienze Bibliche e – Vicario parrocchiale e Membro Archeologiche di Gerusalemme. dell’équipe biblica urbana a Duque de Caxias- Ha iniziato il servizio nella Custodia il 2 RJ e a Nilópolis-RJ; luglio 1999. Il 9 maggio 2001 è stato nominato – Vice Maestro dei Frati studenti a Guardiano del convento dei Santi Simeone e Duque de Caxias-RJ; Anna a Gerusalemme. È stato impegnato nella – Assistente conventuale nel Convento pastorale dei fedeli cattolici di espressione Santo Antônio di Rio de Janeiro; ebraica ed è stato nominato Vicario Patriarcale – Missionario e Vicario parrocchiale per (2005-2008). 11 anni a Malanje (Angola); Il Definitorio generale lo ha eletto Custode – Definitore Provinciale. di Terra Santa e Guardiano del Monte Sion – Dal gennaio 2016 era Vice Ministro nel maggio 2004. Il 22 marzo 2010 è stato della Provincia Francescana Imaculada rieletto. Nel 2013 è stato postulato per un Conceição. ulteriore triennio. Il suo mandato si è concluso nell’aprile 2016. – Fr. Pierbattista Pizzaballa, OFM, da Papa Francesco è stato nominato Amministratore Apostolico sede vacante, elevandolo alla dignità di Arcivescovo, assegnandogli la sede Titolare di Verbe. (L’Osservatore Romano, 25 giugno 2015) BIBLIOGRAPHIA

1. Libri – Moser António (Diretor), Dia a dia – Bechkhäuser Alberto, O ano com Deus. Inspirações para sua oração diária, litúrgico. Com reflexões homiléticas para Editora Vozes, Petrópolis 2016, pp. 212. cada Solenidade, Domingo e Festa do Senhor, Editora Vozes, Petrópolis 2016, pp. 355. – Schneider Herbert, Gott und Mensch in Begegnung, Bernardus Verlag, Aachen – Buonanno Berardo (a cura di), La chiesa di Capua all’«Altissimo Poeta», 2016, pp. 120. Marcianise, chiesa san Francesco 2016, pp. 48. – Razionale Alma Letizia, Viventi in Dio e presenti a noi. Profili delle sorelle defunte 1942-1944, Supplemento a – Cecchin Stefano, Maria di Gesù d’Ágreda. La mistica dell’Immacolata «Betlemme Serafica» 2/2016, pp. 56. Concezione, Edizioni VELAR, Gorle 2016, ovegno uan En el corazón de pp. 48. – R J R., la cisterna: Parroquia san Francisco de Asís, Publicaciones del Archivo Franciscano, – Leclerc Eloi, Un maître è prier. François d’Assise, Editions Franciscaines, Santiago de Chile 2106, pp. 146. Paris 2013, pp. 116.

NECROLOGIA

[NR: Il Redattore ha perso tutto; pertanto, teología. se i Defunti della propria Provincia non El 21.12.1969 junto con su hermano Jordán compaiono siete pregati di spedire di nuovo emite los Votos Solemnes en Bolonia. El 19.05.71 es Ordenado Sacerdote en ad “Acta” i Frati defunti mancanti. Per fare Módena, junto con su hermano Jordán, por + presto il Redattore non ha messo le solite Mons. Artemio Prati Obispo de Carpi. note biografiche] Como Sacerdote Franciscano: desde 1971 y durante 41 un año, será “el alma mater”, del 1. Fr. Berislao “Bero” Ostojić Instituto Cardenal Stepinac como Director del Rablen, Austria, 21.12.1946 mismo Hurlinghan (BA), Rep. Arg., 15.08.2015 1983.86 Custodio de la Custodia del Purísimo Corazón de María de los Misioneros Nació en Rablen (Austria) el 21.12.46 Franciscanos Croatas en la R.A. en un campo de prófugos, huyendo del 1984-87 Vicepresidente de la Federación comunismo inhumano yugoslavo. De origen de Custodias Franciscanas en la R.A. de la que Croata, emigró con sus padres y hermanos a nació la actual Provincia franciscana de San la Argentina en enero de 1949. Se crió y vivió Francisco Solano. Convirtiéndose así, junto prácticamente toda su vida en la Argentina. con los hermanos de las ocho Custodias, en Sus padres, Don Ludovico y Doña Matilde Padres y Fundadores de la misma. Odak, Croatas y Lujanenses por adopción, Desde el inicio, con un pequeño grupo de nacieron en Čitluk, a 2 km. de Medjugorje. Hermanos aportó mucho de lo necesario, para terciarios franciscanos, Padres de 12 hijos: dos la construcción de la misma. Inmediatamente sacerdotes franciscanos – Berislao y Jordán ofreció el Convento de Hurlingham, lindante – y Antonio que es Hno. Marista. Ambos con el Colegio Stepinac, para recibir a los murieron con fama de santidad. primeros Postulantes, que los albergó durante Fr. Berislao, de familia muy pobre y varios años. numerosa, pero de Padres cultores de la 1987-89 Consejero de la Federación. Providencia, inició sus estudios en 1953 en Dessde 1983 hasta 1993 fue: Guardián y el Hogar San Antonio de los Franciscanos formador, en el Convento donde se albergaban Croatas (en Mar Chiquita de Córdoba) los Postulantes. Primero como Vice-Maestro instituido para familias Croatas que huyeron de Postulantes y luego como Maestro de del terrible comunismo yugoslavo. Desde 1957 Teólogos, de donde salieron los primeros a 1962 ingresó al Seminario Seráfico de los PP. Religiosos y Sacerdotes de la Provincia Franciscanos Capuchinos en O’Higgins. En Franciscana de San Francisco Solano. 1963/64 continuó sus estudios en el Colegio 1989-92 Vicario Provincial de la Neo San Carlos de San Lorenzo (Pcia. Santa Fe) Provincia San Francisco Solano. de los Franciscanos de la ex Custodia Véneta, 1992 al 1998 Nuevamente elegido para un obteniendo el Título de Maestro Normal período de seis años como Vicario Provincial Nacional. de la Vice Provincia San Francisco Solano. En Enero de 1965 ingresa al Noviciado en 1993-1994 Guardián del Convento San el Convento de Ntra. Sra. de la Merced de la Buenaventura de Rio Cuarto (Córdoba.) y Ciudad de Corrientes y el 06/01/1966 hace su Rep. Legal del Colegio homónimo. Desde su Profesión Simple. llegada promovió una apertura nueva entre los Sus estudios Filosóficos Teológicos los Frailes, el Obispado y el Clero, que hasta el día inicia en 1966 en el Convento Histórico de San de hoy perdura en la memoria de todos ellos. Lorenzo (Pcia. de Santa Fe) y ese mismo año Como así también logró con las autoridades es enviado con su hermano Jordán a continuar locales llevarles luz, agua, gas y algunos y finalizar sus estudios Filosóficos -Teológicos asfaltos a varios barrios pobres. en el Pontificio Ateneo Antoniano de Italia – 1994/1996 Guardián del Convento San Italia, egresando con el titulo de Bachiller en 322 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

Francisco de la Ciudad de Salta y Rep. Legal Mario Bergoglio, Arzobispo de Buenos Aires del Colegio Padre Tomassini. Fue destacado y Primado de la Argentina, quien lo apreciaba colaborador de Mons. Moisés Blanchoud, y sintió mucho su muerte. Arzobispo de Salta, en el campo Pastoral, El P. Bero siempre destacó que todo esto quien le encargó que asistiera especialmente se lo debe en primer lugar a sus padres Don a las Religiosas y pueblos que estuvieran más Ludovico y Doña Matilde y a los que fueron allá de los 3500 hasta los casi 5500 metros sus maestros, profesores y formadores. de altura de la imponente Cordillera de los Llegó a nuestras manos un retrato que Andes, porque por su contextura física “no se describe con fidelidad la figura del P. Bero: apunaba” (mal de altura o falta de oxígeno). “Nos regalaste una asombrosa vida de trabajo E impulsó desde Salta hacia el interior la incansable, sacrificado hasta el extremo con la promoción del Ministerio de la Comunión humildad del que no espera el aplauso, ni el y Catequistas, a través de la Formación a reconocimiento, ni los honores… ¡GRACIAS! Distancia. al franciscano humilde, al Sacerdote cuya Desde 2000 y hasta su muerte fue Párroco fidelidad a Cristo nos conmueve y al maestro de la Parroquia Santo Cristo de José Ingenieros que ilumina nuestra camino. ¡Gracias P. Bero! – Ciudadela – Diócesis de San Martín. ”Partió a la Casa del Padre el 15.08.15 para Desde 2004, ante la preocupante falta de ir a festejar en el cielo la Asunción de la Ssma. Sacerdotes, Mons. J.O. Laguna le solicitó Virgen, a quien en sus últimas palabras invocó hacerse cargo como Administrador Parroquial en su lengua materna – croata “Majko Bozija, de la Parroquia “Madre de Dios”, de Villa pomozi me” (Madre de Dios, ayúdame). Tesei, Obispado de Morón, por seis meses, que Por su dedicada vida sacerdotal y su piadosa luego se prolongaron a cuatro años y medio. y santa muerte, muchos lo tienen como su Por la veneración particular que desde sus intercesor. tiempos de estudiante de Teología en Bolonia sintió por las contemplativas, durante 30 años Fr. Jozo Peranić, ofm fue Capellán externo de las Hermanas Clarisas Delegado provincial de Moreno. Y por 20 años fue capellán de los Hnos. de San Juan de Dios de Hurlingham. 2. Fr. James Perluzzi Ha predicado tandas de retiros espirituales Minneapolis, USA, 24.12.1936 a religiosas y sacerdotes, el último de ellos al Manitowoc, USA, 08.05.2016 Clero de Santa Rosa de La Pampa, invitado por Mons. Brédice, quien profesa por “Bero” One of our “heroic figures” died peacefully un aprecio singular, especialmente por los on May 8th in Manitowoc, Wisconsin. This servicios Pastorales excepcionales que le is the way our brother, James Perluzzi, OFM, brindara oportunamente en su Diócesis. was described by our Provincial Minister, Bill Durante dos años y todos los fines de semana Spencer, OFM, as he announced his death to (sábado y domingo), atendió pastoralmente the friars of the Province of the . una pequeña ciudad de La Pampa, Intendente Jim died on the evening of the Solemnity of Alvear y varios pueblos de sus alrededores, a the Ascension of the Lord. 600 km. de Buenos Aires. James Perluzzi, affectionately known as Rasgos peculiares: Un muy buen pastor. Jim or Jimmy, was the son of the late James Incansable. Gran espíritu de sacrificio y and Alma Damman Perluzzi. He was born abnegación. Muy piadoso, especialmente on Christmas Eve in the winter of 1936 in de la Eucaristía y profundamente Minneapolis, Minnesota. Not many friars know Mariano. Distinguido espíritu Misionero. this, but Jim was adopted. He spent the first Profundamente fiel al Magisterio de la Iglesia six months of his life at St. Joseph Orphanage e incondicional a la Cátedra de Pedro – esto in St. Paul, Minnesota. His adoptive parents último lo bebió mucho de sus padres y del lived across the street from the parking lot beato Cardenal Aloysius Stepinac, Obispo y of Sacred Heart Church on East Sixth Street. Mártir. Jim was baptized and confirmed at Sacred Destacado Confesor y Director espiritual, Heart. Following his graduation from Sacred entre cuyos penitentes estuvo por muchos Heart School, Jim attended St. Joseph Minor años – hasta su elevación a la Cátedra de Seminary in Westmont. Pedro – al entonces Cardenal Mons. Jorge Upon the completion of his formation at NECROLOGIA 323

St. Joseph Seminary, Victor Hermann, OFM, 84. Jim was elected to serve on the Steering received Jim into the first Order as a novice Committee for the Provincial Chapter of 1981. on June 21, 1957 and Jim was given the In 1982, Jim was re-appointed to serve on the name Borromeo. Requesting to be admitted Board of Fraternal Relations. Jim took on to Simple Profession, Frater Borromeo wrote more responsibility when he was elected to the the following words to Provincial Minister Provincial Council in 1984. Pius Barth, OFM: For the honor and glory In 1985, during the post-chapter meeting of almighty God, and in order to accomplish of the General Definitorium, the Minister the salvation of my immortal soul, I beg your General, John Vaughn, OFM, appointed permission to make simple profession in the Jim to a new ministry in Rome as General Order of Friars Minor on Sunday, June 22nd. Secretary for the Missions – keeping all official From my early grade school days, I have correspondence between the Government of felt the calling to serve God as a Franciscan the Order, various entities and missionaries for which I utter a heartfelt “Deo throughout the world. His efforts were to Gratias.” Thanking you and our province encourage evangelization activities through for the fatherly guidance you have given me education, animation and support. Jim held through the Seraphic Seminary and during this position for twelve years. my year of novitiate and promising to observe In 1998, Jim received his holy obedience my profession, I remain, Respectfully Yours, from Jose Rodriguez Carballo, OFM, Frater Borromeo Perluzzi, OFM. Minister General, naming him Director of Thus began a long career as a Franciscan the “Fundraising” Office at the General friar of the Sacred Heart Province and a Curia. He not only raised money for the member of the Franciscan Order. Order, but consulted on the CSI Project and Shortly after his in 1965, he the Outreach to China. Jim joked in a letter spent his first year in pastoral formation at to Father Provincial, Kurt Hartrich, OFM, “I Our Lady of Angels Seminary in Cleveland, told a friar, I am going to write my Minister Ohio. He was transferred after he finished his Provincial about my new job. Said I ‘it will internship in Cleveland – a year practicing be a short letter, because I will simply write: his teaching skills at Padua Franciscan High Kurt, the Minister General named me Director School and ministering at Our Lady of Angels of Fund Raising for the Order. If you were a parish. He moved to Chicago to become a good Minister Provincial, you would make student at Rosary College during the 1966- my job easier by sending me a million dollars. 1967 school year. Love, Jim’” He remained Director until 2006. By June, 1967, Jim was appointed Secretary Jim had been in Rome for nearly 22 years. of the Province and Guardian of St. Anthony In a letter from the Minister General, Jose Friary in St. Louis, Missouri. He ministered Rodriguez Carballo, OFM, Jim received the as chaplain at the Sisters of St. Joseph of following words of thanks: I would like to Carondelet otherhouse and instructor at St. thank you sincerely for your long, precious Elizabeth Academy in South St. Louis. He and competent service rendered to the Order served in this capacity for 11 years. and to the Friars for more than 21 years here In 1978, Jim returned to the Chicago area in the Curia. Since you are returning to your and was stationed at St. Augustine Friary. Province, I ask the Lord to protect and bless Here he served as Provincial Procurator of you in whatever service you may be called on the Franciscan Missionary Union and focused to give in your Province and in the Church. his attention on raising aid for the missions By 2007, Jim was 71 years old. He was and the missionaries. He also encouraged transferred back to the States, specifically, vocations for the apostolate and prayed for all St. Peter’s Friary in Chicago. He became the people around the world. His transfer came a confessor for the many people who view at a time when Fr. Dismas Bonner, OFM, then St. Peter’s as a haven of God’s forgiveness. Provincial Minister, embarked on a visitation He also preached on behalf of the missions to meet with every friar in the Province. He and became the Assistant Director and then was accompanied by Jim, when they set out Director of the Casa Juan Diego English to visit all the missionaries in the Diocese of Language Program – a program designed to Santarem, . While Procurator, Jim was help young men to explore the Franciscan way Guardian of the local fraternity from 1978- of life. While at St. Peter’s, Jim served the friar 324 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 community as Guardian for six years. Fr. James Perluzzi on May 10. For us, Jim Jim loved “hospitality” which extended was a true brother, especially for his care and to inviting international friars to live at St. kindness to the missionaries who came from Peter’s. As “Lord of the Kitchen” he planned, the Sacred Heart Province to the lands, rivers cooked and loved celebrating special and Amazon forest of our Custody. Many holidays, holy days, and the yearly conveniat. times, he showed this special care when he If he did not have enough roles to perform, visited various cities of the Amazon and another of his many talents was to act as Brazil, always with the objective to animate translator when the Curia needed documents the missionary spirit of our brothers from the translated from Italian into English. north and to support our native brothers to Jim also shared his knowledge and lived which he dedicated affection and care. His experience of Provincial history with the life will always be an example to all of us.” postulants. Jim thoroughly enjoyed this part (Frei Francisco de Assis Paisao, OFM) of his fraternal life with our men in initial And finally, a more personal note from the formation. In the Fall of 2015, even when Minister General, Michael A. Perry, OFM he was not feeling well, Jim spent a great (Rome, 18 May 2016): “Jim, you will be amount of time preparing materials for his deeply missed because of your simplicity, classes with the three postulants. your constancy, your sense of gratitude and Jim seldom spoke about his own health joy, your acceptance of all that came to you in issues. While in Rome he was hospitalized on life, the good and the bad, never questioning several occasions, underwent some surgeries, God’s actions in your life, never questioning and developed a condition known as Phlebitis/ the Gospel vocation you had received when Thrombosis and an infection of the skin on his you embraced the Franciscan evangelical legs. The latter condition plagued him for the life. Thank you, Jim, for being such a witness rest of his life. Jim was unable to eat or drink of the love, care, trust, and mercy of God to liquids the last five months of his life due to all who came your way. Thanks for teaching a partial stroke he suffered in December. He me and so many others of the brothers of the received his nourishment through a feeding Province and Order what it means to live with tube. His condition necessitated a move to St. God at the center, and with the brothers very Mary’s Home in Manitowoc, Wisconsin. As near to the center of your life. Jim’s name will his condition weakened and after 20 days at be etched in the memorial wall in the Church Columbia St. Mary’s Hospital in Milwaukee, of Santa Maria Mediatrice, General Curia, Jim returned to St. Mary’s home. Knowing Rome. His spirit will live on in the lives of all that his condition would not improve, he of the brothers of the Order who benefitted made the decision to discontinue the feeding from his life example and dedicated service.” tube and receive hospice care. He died several Jim’s long life of service to the Order, the days later. Sacred Heart Province, and the Church was The news of Jim Perluzzi’s death spread celebrated at St. Peter’s Church in Chicago like wild fire since he was an international on the morning of Thursday, May 19th, 2016. friar and beloved by so many people. Provincial Minister Bill Spencer, OFM, was Condolences from all over the world were both presider and homilist at the Memorial sent to Provincial Minister Bill Spencer, Mass for our brother Jim. Writings from OFM. , Paul and Matthew focused our prayer The Minister General with his Definitory as we gathered in faith to pray for Jim Perluzzi and all the Brothers of the Order express their and for one another. The provincial reflected fraternal closeness and are united in prayer on those readings from the perspective of the for the eternal repose of Br. Jim. icon “Christ the Chef” which Jim’s life was “It was only today that I learned about for all of us. James Perluzzi’s death. I have known him Our brother who had prepared many since he came to Rome. He was a great friar, a banquet for us made it possible for us to a shining example, a true friend. May he rest realize that God intended our lives to be in God’s Peace.” (Hermann Schalück, OFM, more than a series of gulped down fast-food from Bonn) snacks. If we’re willing to nourish our minds, “It is with much sadness that we received hearts and souls with good food, to focus on the news of the death of our dearest brother, what and who are really important in our lives NECROLOGIA 325 and to surround ourselves with beauty, God 3. Fr. Gerardo Cardaropoli can “provide a feast of rich food and choice Bracigliano, Italia, 20.06.1924 wine.” (Isaiah 25:6) Nocera Superiore, Italia, 16.08.2016 Good health was a blessing denied Jim Perluzzi for many years, but he was able to Nasce a Bracigliano il 20 giugno 1924 da live his last moments of earthly life patiently Giuseppe e da Carmela Basile. Dopo le scuole and peacefully because that’s how he lived medie al collegio di Baronissi, veste il saio a all the moments of his life. Jim taught us that Serino il 2 agosto 1939 e vi emette la prima even “the dishes on the table” that we don’t professione il 1° settembre 1940; frequenta like can be nourishing. Nothing “will be able il 5° ginnasio e il 1° liceo a Castellammare to separate us from the love of Christ…” di Stabia, il 2° liceo a Baronissi, il 3° liceo (Romans 8:39) a Serino (i Chierici vi si trasferiscono per la Finally, Jim Perluzzi reminded all of us that guerra in corso); il 1° teologia a Nocera, il 2° it wasn’t just what was on the table that was teologia e Cava e il 3° e 4° teologia a Nocera, important, it was also and especially who was ove è professo solenne il 2 febbraio 1947 ed è at the table. To meet him was to encounter the ordinato sacerdote il 18 luglio 1948. hospitality of God. He could make whomever Avviato agli studi superiori (1947), presso feel at home in God’s presence because he la Facoltà teologica dell’Antonianum consegue was at home in God’s presence wherever he la laurea in teologia dogmatica con la tesi “De was. It was an understanding of mission that intellectuali activitate Christi iuxta Ioannis saw a world of people not as “pagan babies Duns Scoti doctrinam” il 10 giugno 1952. in need of ransom” but as brothers and sisters Rientrato in Provincia, nel 1952, è who could enrich the “table conversation” by assegnato a Nocera come lettore e assistente their presence there, and Jim welcomed them della FUCI dal 1954 al 1956. Il 16 luglio 1958, “in the name of the Father and of the Son and si laurea in Filosofia presso l’Università di of the Holy Spirit.” (Matthew 28:19) Napoli con la tesi “Il problema dell’univocità Jim, Well done, Good and Faithful nella metafisica di Louis Lavelle”. Servant! Dal 6 agosto 1959 al 4 settembre 1961 è a After communion, Jim’s classmates: Bologna membro della volante “Fraternitas”, Bob Karris, OFM, Ralph Zetzl, OFM, and voluta dal card. Giacomo Lercaro. Luis Runde, OFM, shared a song written Al rientro in Provincia è assegnato al S. about Jim by Francis Leo Madsen, OFM, Cuore in Salerno, il 5 settembre 1961, ove Spiritual Director at St. Joseph Seminary risiede (eccetto per un breve tempo a Nocera: during their time there. Francis Leo had a 26 luglio-14 novembre 1962) fino al 1965: è gift of composing lyrics and melody about impegnato come lettore di teologia (a Salerno his students. The song they shared that was e a Nocera) e collabora intensamente con il written for Jim was entitled “Oh, I’m in nostro Centro Francescano di Apostolato, cahoots with Perloots.” di cui è fondatore con Fr. Faustino Caruso, e Anyone who knew and loved Jim Perluzzi ne diviene Vice Presidente e poi Presidente would have been honored to be “in cahoots per anni. Il nostro Centro di predicazione with Perloots.” acquista una rinomanza nazionale per la novità Jim’s cremains were taken back to della predicazione (missioni popolari, varie Manitowoc for another Memorial Mass with settimane liturgiche, il Concilio Vaticano II the Blessed Giles Community the following portato a conoscenza del popolo) ed estende la day. Jim was laid to rest at Calvary Cemetery sua attività in tutta Italia. in Manitowoc in the friars’ plot. Fr. Gerardo fonda, inoltre, l’Istituto di May our brother Jim Perluzzi, OFM, one formazione dei laici, che in seguito diventa of the “heroic figures” of our Province, “Lord Istituto di Scienze Religiose della Diocesi di of the Kitchen” and a “Good and Faithful Salerno; è anche Assistente delle ACLI della Servant” find rest in the arms of the God who provincia di Salerno (1963). blessed our lives with his love and presence Trasferito a Salerno San Lorenzo nel 1965, among us. continua la sua attività di docente nei seminari della Provincia religiosa e incomincia ad John Dombrowski, OFM insegnare in quello Regionale di Salerno, di cui in seguito (1968) diviene Prefetto degli 326 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 studi. Nel 1974, per volontà della Conferenza Ministro provinciale il 21 giugno 1986: Episcopale Salernitano-lucana, organizza durante il sessennio di provincialato è a Salerno a Montesano Terme il Convegno regionale S. Cuore e partecipa, nel 1988, al Consiglio sul tema “Lo sviluppo socio-economico Plenario dell’Ordine a Bangalore in India e, del Mezzogiorno e le scelte pastorali della nel 1991, al Capitolo generale dell’Ordine a Chiesa”. San Diego in California. Nel 1967, insieme a Mons. Guerino Al termine del sessennio ritorna Grimaldi, è fondatore del Consultorio familiare all’Antonianum in Roma; il 23 giugno 1994 è di Salerno; nel 1968 è eletto Presidente del nominato Professore emerito con decreto del Centro Nazionale di Predicazione delle Ministro generale Fr. Hermann Schalück. Missioni al popolo: presenta a Paolo VI la Il 21 ottobre 1995 è nominato Visitatore proposta di formare un gruppo di predicatori generale della Vice Provincia della S. Famiglia religiosi che divulghino il programma annuale in Egitto. della CEI in tutte le diocesi d’Italia. Nel luglio 1995 resta ancora a Roma Dal 1971 è docente all’Istituto di a disposizione del Ministro generale. Il formazione pastorale dell’Antonianum a 25 settembre 1995 è confermato per un Roma; in Provincia è Definitore provinciale quinquennio membro del Segretariato per (1971-74). l’Ecumenismo e il Dialogo della C.E.I. Nel 1974 si trasferisce all’Antonianum Al rientro in Provincia, febbraio 1996, è in Roma. Nel 1976 è nominato membro del assegnato alla Fraternità di Baronissi (dal Consiglio di Presidenza della CISM e, in 1996 al 2000 tiene annualmente un corso quanto tale, membro del Consiglio pastorale intensivo di Teologia ai Chierici di Kolwezi italiano e membro della Commissione mista nella Repubblica Democratica del Congo, ex vescovi-religiosi. È, in seguito, membro Zaire). della Commissione CEI per l’ecumenismo. Fa parte del collegio dei docenti e Contemporaneamente è animatore del impegnato in diversi corsi di Teologia, allo Consiglio pastorale del Vicariato di Roma su Studio Francescano Interfamiliare, a Nola e richiesta del card. Poletti. È membro, inoltre, poi a Liveri, fin dalla sua istituzione nel 1997. del consiglio di orientamento pastorale (COP) Nel luglio 2000 è incaricato, e della redazione delle riviste Orientamenti dall’arcivescovo di Salerno, Mons. Gerardo pastorali e Vita pastorale. Pierro, come Prefetto, di organizzare e guidare Il 19 marzo 1978 è nominato Rettore del il nascente Istituto di Filosofia e Teologia nel Pontificio Ateneo Antonianum e riconfermato Seminario metropolitano Giovanni Paolo II di nell’ufficio il 12 marzo 1981 per un secondo Salerno del quale resta preside fino al 2005. triennio. Come Rettore, organizza ogni anno Dall’agosto 2001 risiede a Salerno, S. una settimana interfamiliare sulle Fonti Cuore, ove è stato guardiano nel triennio 2004- Francescane e il convegno nazionale sulle 07. Dal 2001 al 2006 è Vicario Episcopale per Missioni al popolo per gli anni ’80 e, nel 1984, il Sinodo dell’Arcidiocesi di Salerno. il congresso interdisciplinare “La speranza”. Per motivi di salute Fr. Gerardo, dopo una Nel 1981 accetta di essere assistente degenza all’ospedale di Salerno, il pomeriggio spirituale e animatore dell’associazione del 10 luglio 2012 chiede di essere portato “Amici della Banca d’Italia”. all’infermeria provinciale presso il convento Nel 1981, dopo il terremoto, organizza S. Maria degli Angeli in Nocera Superiore. a Paestum, per conto delle Conferenze La malattia e la carenza visiva non gli Episcopali della Campania e della Basilicata, impediscono di proseguire nei suoi studi il convegno sul tema “Dopo la ricostruzione e a mantenersi aggiornato; in camera lo si delle chiese, la ricostruzione della Chiesa”. sorprendeva sempre intento alla lettura di libri Nel convegno si decide di istituire a Pompei e riviste di teologia e di pastorale, aiutato da un un Istituto Pastorale per la formazione e foto-ingranditore elettronico. l’aggiornamento degli operatori pastorali. Fr. Gerardo è stato un teologo di valore, mai Dal 1984 insegna teologia pastorale nella uno studioso puro, perché ha sempre abbinato Facoltà teologica dell’Italia Meridionale in lo studio e l’insegnamento a una fervida attività Napoli, per il corso di specializzazione di evangelizzatrice (ricercato conferenziere Teologia pastorale (fino al 1995). sulla Vita consacrata, animatore di Esercizi Al Capitolo provinciale, a Maiori, è eletto spirituali, predicazioni varie, animazione NECROLOGIA 327 cristiana e francescana di gruppi, ecc.). Attività a Ministro generale, è venuto ad Assisi per che non ha smesso nel tempo di residenza farmi gli auguri; come non posso dimenticare nell’infermeria provinciale fino a tutto il 2015. la sua gioia per la mia nomina ad Arcivescovo Negli ultimi mesi, la sua condizione di salute Segretario della Congregazione di Vita è andata progressivamente aggravandosi fino Consacrata e Società di Vita Apostolica, all’arrivo di Sorella Morte, avvenuta questa partecipando anche alla mia ordinazione a mattina, 16 agosto 2016, presso l’Infermeria Santiago di Compostela –, ma anche i momenti provinciale in Nocera Superiore. dolorosi sia nella sua vita che nella mia. Nel Dr. Fedeli ho trovato sempre un vero Fr. Giuseppe Iandiorio, OFM amico, una persona che sa essere vicino Ministro provinciale nei momenti di festa ma anche nei momenti di dolore e di sofferenza, un uomo fedele 4. Dr. Giampiero Fedeli all’amicizia, che ha saputo fare onore al Roma, 24.06.1951 suo cognome, Fedeli. Nella sua persona ho Amatrice, 24.08.2016 sperimentato quando dice la Sacra Scrittura: «Chi ha trovato un amico ha trovato un tesoro». (Riportiamo l’omelia di Mons. José R. Ma per tutti i Frati, che sono passati in questa Carballo, Segretario della Congregazione Curia, hanno trovato un grande benefattore. Il per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società Dr. Fedeli è stato sempre attento, e lo è stato di Vita Apostolica, tenuta in occasione delle fino alla sua tragica morte, alla nostra salute. esequie del Dr. Fedeli avvenute nella nostra Per lui i Frati, me lo ha detto tante volte, chiesa di S. Maria Mediatrice il 30 agosto era la sua famiglia allargata (tipica la sua 2016) espressione: «Quanti siamo?»). Ecco perché, in questa Chiesa, contrasse matrimonio e Carissimi/me: anche qui, sicuramente con il beneplacito del Confratelli, suo fratello Valentino, ha voluto che fossero Familiari del Dr. Fedeli, in particolare fatti i funerali di suo padre e sua madre. Il Dr. l’Avvocato Valentino, Fedeli, oltre ai legami di amicizia profonda Sorelle della Clinica di “Villa Luisa”, che ha avuto con alcuni di noi, ha amato, pure Dottori e personale ausiliare di questa profondamente, i Frati. Ecco il motivo per struttura sanitaria, così vicina a quanti sono cui, quando ero Ministro generale, abbiamo o siamo passati da questa Curia generale pensato di affiliarlo all’Ordine: uno dei più OFM, grandi regali che gli abbiamo fatto, come Quanti sono intervenuti a questa spesso confessava. E lo meritava, perché era celebrazione di commiato dal Dr. Fedeli! un vero francescano. Con il cuore traboccante di tristezza per Come ha amato la struttura sanitaria di le vittime di tanti uomini e donne, tra queste “Villa Luisa”. So che lui, nei suoi primi anni di anche bambini, a causa del terribile terremoto attività, come medico, aveva vinto un concorso di Amatrice e dintorni, poiché ci ha fatto tanto per lavorare in una struttura sanitaria dello soffrire, sperare e piangere insieme, come Stato. Dopo sette mesi di lavoro in essa ha disse nei funerali ufficiali il Vescovo. deciso di rinunciare, dicendo: «Non mi sento Il Signore ci dia pace! di lasciare “Villa Luisa”». Era tale l’amore per questa struttura e per le Figlie di San Camillo, Era l’anno 1977 quando sono arrivato che qui trascorse circa 40 anni della sua attività a Santa Maria Mediatrice come Definitore professionale, ricoprendo, in questo momento, generale dell’Ordine. Una delle prime persone il servizio di Direttore Sanitario. Sono sicuro che ho incontrato è stato il Dr. Fedeli. Lo di poter affermare che “Villa Luisa” era, per incontrai insieme all’allora Ministro generale, molti versi, la seconda casa del Dr. Fedeli. Fr. Giacomo Bini. Da allora tra noi due, tra il Vorrei in questo contesto testimoniare a Dr. Fedeli e me, si è andata consolidando una favore della sua competenza medica e la sua vera e profonda amicizia che ci ha portato a grande umanità verso tutti noi, ma soprattutto condividere momenti molto intensi e dire pure verso i malati. Non posso non fare memoria intimi nel nostro cammino. Momenti gioiosi – della costante visite che faceva ai malati e le non posso dimenticare che lui subito, allorché sue parole di incoraggiamento e di speranza, è venuto a conoscenza della mia elezione senza però creare delle false illusioni. Anche 328 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2 quanto è stato visitato dalla malattia ha saputo 5. Anno 2016 mortui sunt mantenere sempre la serenità e la fiducia nei suoi colleghi e in Dio. Questo lo posso * 8 maggio 2016, Perluzzi Fr. James, testimoniare per conoscenza diretta. Ma nato il 24 dicembre 1936 a Minneapolis, anche quando ci si avvicinava a lui, in altri della Prov. Ss. Cordis Iesu, USA. È morto momenti, si poteva trovare sempre una grande a Manitowoc all’età di anni 80, di vita accoglienza, un sorriso. Mi ha scritto proprio francescana 58 e di sacerdozio 51. in questi giorni uno che, non essendo Frate, lo visitava spesso: «al di là del ruolo e del * 11 maggio 2016: Botte Fr. sapere, il Dr. Fedeli era un uomo che salutava Piercrisologo, Michele, nato il 23 febbraio con piacere». Sì, oltre le sue competenze 1927 a Faicchio, della Prov. Samnito-Hirpinæ da medico chirurgo, il Dr. Fedeli era e si S. Mariæ Gratiarum, Italia. È morto presso comportava come un vero uomo di grande l’Ospedale civile “Rummo” di Benevento umanità. Ecco perché dalle sue labbra spesso all’età di anni 89, di vita francescana 71 e di si sentiva dire: «Grazie, per favore, scusi…». sacerdozio 63. Così il Dr. Fedeli ha vissuto la sua vita non solo come una professione, ma come una vera * !6 maggio 2016: Cardaropoli Fr. vocazione e missione. Gerardo, Luigi, nato il 20 giugno 1924 a Oggi ci lascia un uomo, nel senso pieno del Bracigliano della Prov. Salernitano-Lucanæ termine, un cristiano convinto, un francescano, Immaculatæ Conceptionis BMV, Italia. È un amico, fratello e maestro. Grazie Dr. Fedeli morto nell’Infermeria provinciale di Nocera per quello che sei stato per me, per noi. Superiore all’età di anni 92, di vita francescana Oggi, con dolore, anche noi rivolgiamo al 76 e di sacerdozio 68. Signore la domanda che tanti si pongono di fronte a questa strage: «Signore, dove eri»? O * 23 maggio 2016: Angelo Fr. la domanda della sorella di Lazzaro: «Signore Bernardino, Giuliano, nato il 18 marzo 1931 se fosti qui, il mio/nostro fratello Giampiero a Roma, della Prov. S. Antonii Patavini, Italia. e tanti altri che sono morti ad Amatrice, non È morto a Saccolongo all’età di anni 85, di vita sarebbero morti?». E la risposta è sempre la francescana 69 e di sacerdozio 59. stessa: «Tu credi?». Il terremoto ha gettato l’Italia nel sangue, nella morte, e ha riempito * 30 maggio 2016: Baldi Fr. Celestino, i nostri occhi di lacrime e il nostro cuore di Antonio, nato il 17 gennaio 1928 a Pavullo, profondo dolore. Ma al di là di tutto ciò, anche della Prov. S. Antonii Patavini, Italia. È morto Gesù pianse davanti al suo amico Lazzaro, a Bologna all’età di anni 88, di vita francescana sepolto da giorni, c’è la nostra fede nel Dio 71 e di sacerdozio 62. della storia, in Gesù verità, risurrezione e vita. A Lui, che è il volto misericordioso * 1° giugno 2016: Fischer Fr. Ernst, del Padre delle misericordie, affidiamo il nato il 2 gennaio 1951, della Prov. S. Elisabeth, nostro fratello, amico e maestro Dr. Fedeli. Germania. È morto a Wangen all’età di anni Il terremoto, ha detto il Vescovo Giovanni 65, di vita francescana 28 e di sacerdozio 23. d’Ercole, è come un aratro che, quando passa, ferisce la terra, me, ma è anche uno strumento * 6 giugno 2016: Even Fr. Hermann, per una nuova rinascita. In questi momenti di nato il 14 aprile 1938 a Lichtenau-Henglarn, dolore serva questa perdita del Dr. Fedeli e di della Prov. S. Elisabeth, Germania. È morto a tanti altri che hanno trovato la morte in questo Dortmund all’età di anni 78, di vita francescana terremoto, per raffermare la nostra fede. 56 e di sacerdozio 49. Grazie Signore della Vita per la vita e la missione del Dr. Fedeli. Donaci il coraggio di * 16 giugno 2016: Doyle Fr. Mahias continuare a credere e a proclamare che sei le Francis, John Joseph, nato il !8 novembre Risurrezione e la Vita! 1933 a Malane, della Prov. Ss. Nominis Iesu, Carissimo Dr. Fedeli: «Vai in pace! Santa USA. È morto a Loudonville all’età di anni 82, Maria Mediatrice ti accompagni nelle dimore di vita francescana 58 e di sacerdozio 54. eterne del Padre delle Misericordie. * 22 giugno 2016: Marcigaglia Fr. + Fr. José Rodríguez Carballo, OFM Luciano, Pietro, nato il 3 luglio 1928 a S. NECROLOGIA 329

Giovanni Ilarione, della Prov. S. Antonii Immaculatæ Conceptionis BMV, Brasile. È Patavini, Italia. È morto a Saccolongo all’età di morto a Bragança Paulista all’età di anni 81, di anni 88, di vita francescana 69 e di sacerdozio vita francescana 56 e di sacerdozio 51. 63. * 20 luglio 2016: Frytek Fr. Stanley, * 22 giugno 2016: Beranek Fr. Leon, nato a Bankhead, della Prov. Christi Regis, Raymond, nato a Chicago, della Prov. Ss. Canada. È morto a Victoria all’età di anni 101, Cordis Iesu, USA. È morto ad Elmhurst all’età di vita francescana 78 e di sacerdozio 71. di anni 81 e di vita francescana 48. * 20 luglio 2016: Haack Fr. David, * 24 giugno 2016: Bumm Fr. Gregory, David John, nato a Kewaunee, della Prov. John, nato a St. Louis, della Prov. Ss. Cordis Ss. Nominis Iesu, USA. È morto a Ringwood Iesu, USA. È morto a Manitowoc all’età di all’età di anni 70 e di vita Francescana 34. anni 74 e di vita francescana 53. * 24 luglio 2016: Stach Fr. Wawrzyniee, * 29 giugno 2016: Galasso Fr. Ottavio, Adolf, nato a Zederman, della Prov. S. nato a Serino, della Prov. Salernitano-Lucaæ Mariæ Angelorum, Polonia. È morto presso Immaculatæ Conceptionis BMV, Italia. È l’Ospedale di Chelm all’età di anni 71, di vita morto a Serino all’età di anni 73, di vita francescana 54 e di sacerdozio 45. francescana 55 e di sacerdozio 48. * 24 luglio 2016: Neri Fr. Cesare, * 1° luglio 2016: Latini Fr. Luigi, nato Michele, nato il 27 ottobre 1942 a Castellana a Cingoli, della Prov. Picenæ S. Iacobi de Grotte, della Prov. Apuliæ S. Michaëlis Marchia, Italia. È morto presso l’Ospedale Archangeli, Italia. È morto a Larino alletà di civile di S. Benedetto del Tronto all’età di anni anni 73, di vita francescana 53 e di sacerdozio 82, di vita francescana 65 e di sacerdozio 57. 45.

* 9 luglio 2016: Capri Fr. Pio, Giovanni, * 25 luglio 2016: Fumagalli Fr. nato il 7 ottobre 1943 a Fasano di Brindisi, Francesco, nato il 5 ottobre 1938 a S. Maria della Prov. Apuliæ S. Michaëlis Archangeli, Hoè, della Prov. S. Antonii Patavini, Italia. Italia. È morto a Fasano di Brindisi all’età di È morto a Monza all’età di anni 78 e di vita anni 73, di vita francescana 52 e di sacerdozio francescana 46. 44. * 26 luglio 2016: Calheiros Valença * 10 luglio 2016: Brzózka Fr. Adran, Fr. Manuel Augusto, nato il 10 aprile 1917 Waclaw, nato a Turek, della Prov. S. a São Vitor de Braga, Prov. Ss. Martyrum Mariæ Angelorum, Polonia. È morto presso Marochiensium, Portogallo. È morto l’Ospedale di Pińzów all’età di anni 53 e di nell’Infermeria Provinciale di Lisboa all’età di vita francescana 30. anni 99, di vita francescana 80 e di sacerdozio 74. * 14 luglio 2016: Laplante Fr. Clarence, Conrad, nato a Soldier Pond, della * 29 luglio 2016: Grogan Fr. Vincent Prov. S. Iosph Sponsi BMV, Canada. È morto Bonaventure, Edwin Earl, nato a Netcong, a Pavillon Maisonneuve. Rosemont all’età di della Prov. Ss. Nominis Iesu, USA. È morto a anni 93, di vita francescana 71 e di sacerdozio Denville all’età di anni 79, di vita francescana 64. 59 e di sacerdozio 53.

* 16 luglio 2016: Grassato Fr. * 29 luglio 2016: Windolph Fr. Nestor, Giambattista, Pietro, nato il 6 giugno 1933 a Bernard, nato ad Humphrey, della Prov. Ss. Treviso, della Prov. S. Antonii Patavini, Italia. Cordis Iesu, USA. È morto a Belem, Brasile, È morto a Saccolongo all’età di anni 83, di vita all’età di anni 87, di vita francescana 68 e di francescana 61 e di sacerdozio 54. sacerdozio 61.

* 18 luglio 2016: Ansolin Fr. Benjamim * 30 luglio 2016: Giardino Fr. Andrew, Francisco, nato ad Erechim, della Prov. Ioseph Francis, nato ad East Rochester, della 330 AN. CXXXV – MAII-AUGUSTI 2016 – N. 2

Prov. Ss. Nominis Iesu, USA. È morto a West * 13 agosto 2016: Gremmelspacher Fr. Hartford all’età di anni 86, di vita francescana Hansjörg, nato l’8 dicembre 1935 a Freiburg, 60 e di sacerdozio 54. della Prov. S. Elisabeth, Germania. È morto a Sießen all’età di anni 80, di vita francescana * 6 agosto 2016: Middleton Fr. Na, 35 e di sacerdozio 28. Joseph, nato a Corpus Christi, della Prov. Ss. Cordis Iesu, USA. È morto ad Albuquerque * 16 agosto 2016: Cardaropoli Fr. all’età di anni 69 e di vita francescana 22. Gerardo, Luigi, nato il 20 giugno 1924 a Bracigliano, della Prov. Salernitano-Lucanæ * 6 agosto 2016: Zeissner Fr. Martin, Immaculatæ Conceptionis BMV, Italia. È nato il 26 agosto 1930 a Wülfershausen, morto nell’Infermeria provinciale di Nocera della Prov. S. Elisabeth, Germania. È morto Superiore all’età di anni 92, di vita francescana a Lichtenfels all’età di anni 85 e di vita 75 e di sacerdozio 68. francescana 45. * 16 agosto 2016: Steiner Fr. Wilson, * 8 agosto 2016: Domingues Fr. Joaqim, nato a Forquilhinha, della Prov. Immaculatæ nato il 29 ottobre 1931 a Queimadela, Conceptionis BMV, Brasile. È morto a São della Prov. Ss. Martyrum Marochiensium, Paulo all’età di anni 81, di vita francescana 57 Portogallo. È morto nella Casa de Saúde di e di sacerdozio 52. Boavista all’età di anni 85, di vita francescana 67 e di sacerdozio 60. * 23 agosto 2016: Broering Fr. Alécio, nato a Santo Amaro da Imperatriz, della * 9 agosto 2016: Albers Fr. Austin, Immaculatæ Conceptionis BMV, Brasile. È Orville, nato a St. Louis, della Prov. Ss. morto a São Paulo all’età di anni 80 di vita Cordis Iesu, USA. È morto a Quiney all’età di francescana 59 e di sacerdozio 54. anni 80, di vita francescana 50 e di sacerdozio 52. * 30 agosto 2016: Zerbo Fr. Pietro, nato il 5 aprile 1922 a Gavi, della Prov. S. Antonii * 10 agosto 2016: Seiferling Fr. Patavini, Italia. È morto a Recco all’età di anni Canisius, Anton, nato a Sedley, della Prov. 94, di vita francescana 76 e di sacerdozio 68. Christi Regis, Canada. È morto a Cochrane all’età di anni 99, di vita francescana 80 e di * 31 agosto 2016: Schelich Fr. sacerdozio 73. Theodosius, Anthony, nato a Washigton, della Prov. Ss. Cordis Iesu, USA. È morto * 12 agosto 2016: Kruber Fr. a Springfield all’età di anni 84, di vita Tharzisius, Helmuth, nato il 4 luglio 1934 a francescana 64 e di sacerdozio 57. Breslau, della Prov. S. Elisabeth, Germania. È morto a Dortmund all’età di anni 82 e di vita francescana 59.