ACTA ORDINIS FRATRUM MINORUM VEL AD ORDINEM QUOQUO MODO PERTINENTIA

IUSSU ET AUCTORITATE Fr. ANTHONY PERRY

TOTIUS ORD. FR. MIN. MINISTRI GENERALIS

IN COMMODUM PRAESERTIM RELIGIOSORUM SIBI SUBDITORUM IN LUCEM AEDITA

Veritatem facientes in caritate (Eph. 4,15). Peculiari prorsus laude dignum putavimus, dilecte Fili, consilium quo horum Actorum collectio atque editio suscepta est.

(Ex Epist. Leonis Pp. XIII ad Min. Gen.)

ROMA CURIA GENERALIS ORDINIS CUM APPROBATIONE ECCLESIASTICA Fr. Michael A. Perry, ofm, Min. Gen.

Fr. Luigi Perugini Director

Fr. Gianpaolo Masotti Director responsabilis

Autoriz. N. 10240 del Trib. di Roma, 8-3-1965

Impaginazione e grafica Fr. Alvin Te per l’Ufficio Comunicazioni OFM – Roma

Stampato dalla Tipografia Mancini s.a.s. – Tivoli (Roma) nel mese di giugno dell’anno 2016 E SANCTA SEDE

1. Papa Francesco Tra questi vorrei ricordare lo sforzo fatto per favorire l’incontro dei leader mondiali, 1. Messaggio per la XLIX Giornata Mondiale nell’ambito della COP 21, al fine di cercare della Pace nuove vie per affrontare i cambiamenti climatici 1° gennaio 2016 e salvaguardare il benessere della Terra, la nostra casa comune. E questo rinvia a due Vinci l’indifferenza precedenti eventi di livello globale: il Summit e conquista la pace di Addis Abeba per raccogliere fondi per lo sviluppo sostenibile del mondo; e l’adozione, 1. Dio non è indifferente! A Dio importa da parte delle Nazioni Unite,dell’Agenda dell’umanità, Dio non l’abbandona! All’inizio 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, finalizzata del nuovo anno, vorrei accompagnare con ad assicurare un’esistenza più dignitosa a tutti, questo mio profondo convincimento gli auguri soprattutto alle popolazioni povere del pianeta, di abbondanti benedizioni e di pace, nel segno entro quell’anno. della speranza, per il futuro di ogni uomo e Il 2015 è stato un anno speciale per la Chiesa, ogni donna, di ogni famiglia, popolo e nazione anche perché ha segnato il 50° anniversario del mondo, come pure dei Capi di Stato e di della pubblicazione di due documenti del Governo e dei Responsabili delle religioni. Concilio Vaticano II che esprimono in maniera Non perdiamo, infatti, la speranza che il 2016 molto eloquente il senso di solidarietà della ci veda tutti fermamente e fiduciosamente Chiesa con il mondo. Papa Giovanni XXIII, impegnati, a diversi livelli, a realizzare la all’inizio del Concilio, volle spalancare le giustizia e operare per la pace. Sì, quest’ultima finestre della Chiesa affinché tra essa eil è dono di Dio e opera degli uomini. La pace è mondo fosse più aperta la comunicazione. I dono di Dio, ma affidato a tutti gli uomini e a due documenti, Nostra ætate e Gaudium et tutte le donne, che sono chiamati a realizzarlo. spes, sono espressioni emblematiche della nuova relazione di dialogo, solidarietà e Custodire le ragioni della speranza accompagnamento che la Chiesa intendeva introdurre all’interno dell’umanità. Nella 2. Le guerre e le azioni terroristiche, con Dichiarazione Nostra ætate la Chiesa è stata le loro tragiche conseguenze, i sequestri chiamata ad aprirsi al dialogo con le espressioni di persona, le persecuzioni per motivi religiose non cristiane. Nella Costituzione etnici o religiosi, le prevaricazioni, hanno pastorale Gaudium et spes, dal momento che segnato dall’inizio alla fine lo scorso anno «le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce moltiplicandosi dolorosamente in molte degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di regioni del mondo, tanto da assumere le tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le fattezze di quella che si potrebbe chiamare una speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli “terza guerra mondiale a pezzi”. Ma alcuni di Cristo»1, la Chiesa desiderava instaurare un avvenimenti degli anni passati e dell’anno dialogo con la famiglia umana circa i problemi appena trascorso mi invitano, nella prospettiva del mondo, come segno di solidarietà e di del nuovo anno, a rinnovare l’esortazione rispettoso affetto2. a non perdere la speranza nella capacità In questa medesima prospettiva, con il dell’uomo, con la grazia di Dio, di superare il Giubileo della Misericordia voglio invitare male e a non abbandonarsi alla rassegnazione la Chiesa a pregare e lavorare perché ogni e all’indifferenza. Gli avvenimenti a cui cristiano possa maturare un cuore umile e mi riferisco rappresentano la capacità compassionevole, capace di annunciare e dell’umanità di operare nella solidarietà, al di testimoniare la misericordia, di «perdonare là degli interessi individualistici, dell’apatia e di donare», di aprirsi «a quanti vivono e dell’indifferenza rispetto alle situazioni nelle più disparate periferie esistenziali, che critiche. spesso il mondo moderno crea in maniera 4 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 drammatica», senza cadere «nell’indifferenza autocomprensione erronea della persona, che umilia, nell’abitudinarietà che anestetizza Benedetto XVI ricordava che né l’uomo né l’animo e impedisce di scoprire la novità, nel il suo sviluppo sono capaci di darsi da sé il cinismo che distrugge»3. proprio significato ultimo5; e prima di lui Paolo Ci sono molteplici ragioni per credere VI aveva affermato che «non vi è umanesimo nella capacità dell’umanità di agire insieme in vero se non aperto verso l’Assoluto, nel solidarietà, nel riconoscimento della propria riconoscimento di una vocazione, che offre interconnessione e interdipendenza, avendo l’idea vera della vita umana»6. a cuore i membri più fragili e la salvaguardia L’indifferenza nei confronti del del bene comune. Questo atteggiamento di prossimo assume diversi volti. C’è chi è ben corresponsabilità solidale è alla radice della informato, ascolta la radio, legge i giornali vocazione fondamentale alla fratellanza e o assiste a programmi televisivi, ma lo fa in alla vita comune. La dignità e le relazioni maniera tiepida, quasi in una condizione interpersonali ci costituiscono in quanto di assuefazione: queste persone conoscono esseri umani, voluti da Dio a sua immagine vagamente i drammi che affliggono l’umanità e somiglianza. Come creature dotate di ma non si sentono coinvolte, non vivono la inalienabile dignità noi esistiamo in relazione compassione. Questo è l’atteggiamento di chi con i nostri fratelli e sorelle, nei confronti dei sa, ma tiene lo sguardo, il pensiero e l’azione quali abbiamo una responsabilità e con i quali rivolti a sé stesso. Purtroppo dobbiamo agiamo in solidarietà. Al di fuori di questa constatare che l’aumento delle informazioni, relazione, ci si troverebbe ad essere meno proprio del nostro tempo, non significa di per umani. È proprio per questo che l’indifferenza sé aumento di attenzione ai problemi, se non è costituisce una minaccia per la famiglia umana. accompagnato da un’apertura delle coscienze in Mentre ci incamminiamo verso un nuovo senso solidale7. Anzi, esso può comportare una anno, vorrei invitare tutti a riconoscere questo certa saturazione che anestetizza e, in qualche fatto, per vincere l’indifferenza e conquistare misura, relativizza la gravità dei problemi. la pace. «Alcuni semplicemente si compiacciono incolpando i poveri e i paesi poveri dei Alcune forme di indifferenza propri mali, con indebite generalizzazioni, e pretendono di trovare la soluzione in una 3. Certo è che l’atteggiamento dell’ “educazione” che li tranquillizzi e li trasformi indifferente, di chi chiude il cuore per non in esseri addomesticati e inoffensivi. Questo prendere in considerazione gli altri, di chi diventa ancora più irritante se gli esclusi chiude gli occhi per non vedere ciò che lo vedono crescere questo cancro sociale che è circonda o si scansa per non essere toccato la corruzione profondamente radicata in molti dai problemi altrui, caratterizza una tipologia Paesi – nei governi, nell’imprenditoria e nelle umana piuttosto diffusa e presente in ogni istituzioni – qualunque sia l’ideologia politica epoca della storia. Tuttavia, ai nostri giorni esso dei governanti»8. ha superato decisamente l’ambito individuale In altri casi, l’indifferenza si manifesta per assumere una dimensione globale e come mancanza di attenzione verso la realtà produrre il fenomeno della “globalizzazione circostante, specialmente quella più lontana. dell’indifferenza”. Alcune persone preferiscono non cercare, non La prima forma di indifferenza nella società informarsi e vivono il loro benessere e la loro umana è quella verso Dio, dalla quale scaturisce comodità sorde al grido di dolore dell’umanità anche l’indifferenza verso il prossimo e verso sofferente. Quasi senza accorgercene, siamo il creato. È questo uno dei gravi effetti di un diventati incapaci di provare compassione per umanesimo falso e del materialismo pratico, gli altri, per i loro drammi, non ci interessa combinati con un pensiero relativistico e curarci di loro, come se ciò che accade ad nichilistico. L’uomo pensa di essere l’autore essi fosse una responsabilità estranea a noi, di sé stesso, della propria vita e della società; che non ci compete9. «Quando noi stiamo egli si sente autosufficiente e mira non solo a bene e ci sentiamo comodi, certamente ci sostituirsi a Dio, ma a farne completamente a dimentichiamo degli altri (cosa che Dio meno; di conseguenza, pensa di non dovere Padre non fa mai), non ci interessano i loro niente a nessuno, eccetto che a sé stesso, e problemi, le loro sofferenze e le ingiustizie pretende di avere solo diritti4. Contro questa che subiscono… Allora il nostro cuore cade E SANCTA SEDE 5 nell’indifferenza: mentre io sto relativamente dignità, dei suoi diritti fondamentali e della sua bene e comodo, mi dimentico di quelli che non libertà, unita a una cultura improntata al profitto stanno bene»10. e all’edonismo, favorisce e talvolta giustifica Vivendo in una casa comune, non azioni e politiche che finiscono per costituire possiamo non interrogarci sul suo stato di minacce alla pace. Tale atteggiamento di salute, come ho cercato di fare nella Laudato indifferenza può anche giungere a giustificare si’. L’inquinamento delle acque e dell’aria, alcune politiche economiche deplorevoli, lo sfruttamento indiscriminato delle foreste, foriere di ingiustizie, divisioni e violenze, in la distruzione dell’ambiente, sono sovente vista del conseguimento del proprio benessere frutto dell’indifferenza dell’uomo verso gli o di quello della nazione. Non di rado, infatti, altri, perché tutto è in relazione. Come anche i progetti economici e politici degli uomini il comportamento dell’uomo con gli animali hanno come fine la conquista o il mantenimento influisce sulle sue relazioni con gli altri11, per del potere e delle ricchezze, anche a costo di non parlare di chi si permette di fare altrove calpestare i diritti e le esigenze fondamentali quello che non osa fare in casa propria12. degli altri. Quando le popolazioni vedono In questi ed in altri casi, l’indifferenza negati i propri diritti elementari, quali il cibo, provoca soprattutto chiusura e disimpegno, e l’acqua, l’assistenza sanitaria o il lavoro, esse così finisce per contribuire all’assenza di pace sono tentate di procurarseli con la forza17. con Dio, con il prossimo e con il creato. Inoltre, l’indifferenza nei confronti dell’ambiente naturale, favorendo la La pace minacciata deforestazione, l’inquinamento e le catastrofi dall’indifferenza globalizzata naturali che sradicano intere comunità dal loro ambiente di vita, costringendole alla precarietà 4. L’indifferenza verso Dio supera la sfera e all’insicurezza, crea nuove povertà, nuove intima e spirituale della singola persona ed situazioni di ingiustizia dalle conseguenze investe la sfera pubblica e sociale. Come spesso nefaste in termini di sicurezza e di pace affermava Benedetto XVI, «esiste un’intima sociale. Quante guerre sono state condotte e connessione tra la glorificazione di Dio e quante ancora saranno combattute a causa la pace degli uomini sulla terra»13. Infatti, della mancanza di risorse o per rispondere «senza un’apertura trascendente, l’uomo cade all’insaziabile richiesta di risorse naturali18? facile preda del relativismo e gli riesce poi difficile agire secondo giustizia e impegnarsi Dall’indifferenza alla misericordia: per la pace»14. L’oblio e la negazione di Dio, la conversione del cuore che inducono l’uomo a non riconoscere più alcuna norma al di sopra di sé e a prendere 5. Quando, un anno fa, nel Messaggio per come norma soltanto sé stesso, hanno prodotto la Giornata Mondiale della Pace, evocavo la crudeltà e violenza senza misura15. prima icona biblica della fraternità umana, A livello individuale e comunitario quella di Caino e Abele (cfr Gen 4,1-16), era l’indifferenza verso il prossimo, figlia di per attirare l’attenzione su come è stata tradita quella verso Dio, assume l’aspetto dell’inerzia questa prima fraternità. Caino e Abele sono e del disimpegno, che alimentano il perdurare fratelli. Provengono entrambi dallo stesso di situazioni di ingiustizia e grave squilibrio grembo, sono uguali in dignità e creati ad sociale, le quali, a loro volta, possono condurre immagine e somiglianza di Dio; ma la loro a conflitti o, in ogni caso, generare un clima di fraternità creaturale si rompe. «Non soltanto insoddisfazione che rischia di sfociare, presto Caino non sopporta suo fratello Abele, ma o tardi, in violenze e insicurezza. lo uccide per invidia»19. Il fratricidio allora In questo senso l’indifferenza, e il diventa la forma del tradimento, e il rifiuto disimpegno che ne consegue, costituiscono una da parte di Caino della fraternità di Abele è grave mancanza al dovere che ogni persona ha la prima rottura nelle relazioni familiari di di contribuire, nella misura delle sue capacità fraternità, solidarietà e rispetto reciproco. e del ruolo che riveste nella società, al bene Dio interviene, allora, per chiamare l’uomo comune, in particolare alla pace, che è uno dei alla responsabilità nei confronti del suo simile, beni più preziosi dell’umanità16. proprio come fece quando Adamo ed Eva, i Quando poi investe il livello istituzionale, primi genitori, ruppero la comunione con il l’indifferenza nei confronti dell’altro, della sua Creatore. «Allora il Signore disse a Caino: 6 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

“Dov’è Abele, tuo fratello?”. Egli rispose: l’omissione di aiuto dinanzi all’urgente “Non lo so. Sono forse il guardiano di mio necessità dei propri simili: «lo vide e passò fratello?”. Riprese: “Che hai fatto? La voce del oltre» (cfr Lc 10,31.32). Nello stesso tempo, sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!”» mediante questo esempio, Egli invita i suoi (Gen 4,9-10). uditori, e in particolare i suoi discepoli, ad Caino dice di non sapere che cosa sia imparare a fermarsi davanti alle sofferenze di accaduto a suo fratello, dice di non essere il questo mondo per alleviarle, alle ferite degli suo guardiano. Non si sente responsabile della altri per curarle, con i mezzi di cui si dispone, sua vita, della sua sorte. Non si sente coinvolto. a partire dal proprio tempo, malgrado le tante È indifferente verso suo fratello, nonostante occupazioni. L’indifferenza, infatti, cerca essi siano legati dall’origine comune. Che spesso pretesti: nell’osservanza dei precetti tristezza! Che dramma fraterno, familiare, rituali, nella quantità di cose che bisogna fare, umano! Questa è la prima manifestazione negli antagonismi che ci tengono lontani gli dell’indifferenza tra fratelli. Dio, invece, uni dagli altri, nei pregiudizi di ogni genere non è indifferente: il sangue di Abele ha che ci impediscono di farci prossimo. grande valore ai suoi occhi e chiede a Caino La misericordia è il cuore di Dio. Perciò di renderne conto. Dio, dunque, si rivela, fin dev’essere anche il cuore di tutti coloro che dagli inizi dell’umanità come Colui che si si riconoscono membri dell’unica grande interessa alla sorte dell’uomo. Quando più famiglia dei suoi figli; un cuore che batte forte tardi i figli di Israele si trovano nella schiavitù dovunque la dignità umana – riflesso del volto in Egitto, Dio interviene nuovamente. Dice di Dio nelle sue creature – sia in gioco. Gesù a Mosè: «Ho osservato la miseria del mio ci avverte: l’amore per gli altri – gli stranieri, popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa i malati, i prigionieri, i senza fissa dimora, dei suoi sorveglianti; conosco, infatti, le sue perfino i nemici – è l’unità di misura di Dio sofferenze. Sono sceso per liberarlo dalla per giudicare le nostre azioni. Da ciò dipende mano dell’Egitto e per farlo uscire da questo il nostro destino eterno. Non c’è da stupirsi paese verso un paese bello e spazioso, verso che l’apostolo Paolo inviti i cristiani di Roma un paese dove scorre latte e miele» (Es 3,7- a gioire con coloro che gioiscono e a piangere 8). È importante notare i verbi che descrivono con coloro che piangono (cfr Rm 12,15), o che l’intervento di Dio: Egli osserva, ode, conosce, raccomandi a quelli di Corinto di organizzare scende, libera. Dio non è indifferente. È attento collette in segno di solidarietà con i membri e opera. sofferenti della Chiesa (cfr 1Cor 16,2-3). E san Allo stesso modo, nel suo Figlio Gesù, Giovanni scrive: «Se qualcuno possiede dei Dio è sceso fra gli uomini, si è incarnato e beni di questo mondo e vede suo fratello nel si è mostrato solidale con l’umanità, in ogni bisogno e non ha pietà di lui, come potrebbe cosa, eccetto il peccato. Gesù si identificava l’amore di Dio essere in lui?» (1Gv 3,17; cfr con l’umanità: «il primogenito tra molti Gc 2,15-16). fratelli» (Rm 8,29). Egli non si accontentava di Ecco perché «è determinante per la Chiesa insegnare alle folle, ma si preoccupava di loro, e per la credibilità del suo annuncio che specialmente quando le vedeva affamate (cfr essa viva e testimoni in prima persona la Mc 6,34-44) o disoccupate (cfr Mt 20,3). Il suo misericordia. Il suo linguaggio e i suoi gesti sguardo non era rivolto soltanto agli uomini, devono trasmettere misericordia per penetrare ma anche ai pesci del mare, agli uccelli nel cuore delle persone e provocarle a ritrovare del cielo, alle piante e agli alberi, piccoli e la strada per ritornare al Padre. La prima verità grandi; abbracciava l’intero creato. Egli vede, della Chiesa è l’amore di Cristo. Di questo certamente, ma non si limita a questo, perché amore, che giunge fino al perdono e al dono di tocca le persone, parla con loro, agisce in loro sé, la Chiesa si fa serva e mediatrice presso gli favore e fa del bene a chi è nel bisogno. Non uomini. Pertanto, dove la Chiesa è presente, là solo, ma si lascia commuovere e piange (cfr deve essere evidente la misericordia del Padre. Gv 11,33-44). E agisce per porre fine alla Nelle nostre parrocchie, nelle comunità, nelle sofferenza, alla tristezza, alla miseria e alla associazioni e nei movimenti, insomma, morte. dovunque vi sono dei cristiani, chiunque deve Gesù ci insegna ad essere misericordiosi poter trovare un’oasi di misericordia»20. come il Padre (cfr Lc 6,36). Nella parabola del Così, anche noi siamo chiamati a fare buon samaritano (cfr Lc 10,29-37) denuncia dell’amore, della compassione, della E SANCTA SEDE 7 misericordia e della solidarietà un vero possono essere trasmessi fin dalla più tenera programma di vita, uno stile di comportamento età. Rivolgendosi ai responsabili delle nelle nostre relazioni gli uni con gli altri21. istituzioni che hanno compiti educativi, Ciò richiede la conversione del cuore: che Benedetto XVI affermava: «Ogni ambiente cioè la grazia di Dio trasformi il nostro cuore educativo possa essere luogo di apertura al di pietra in un cuore di carne (cfr Ez 36,26), trascendente e agli altri; luogo di dialogo, capace di aprirsi agli altri con autentica di coesione e di ascolto, in cui il giovane si solidarietà. Questa, infatti, è molto più che senta valorizzato nelle proprie potenzialità un «sentimento di vaga compassione o di e ricchezze interiori, e impari ad apprezzare superficiale intenerimento per i mali di tante i fratelli. Possa insegnare a gustare la gioia persone, vicine o lontane»22. La solidarietà che scaturisce dal vivere giorno per giorno la «è la determinazione ferma e perseverante di carità e la compassione verso il prossimo e impegnarsi per il bene comune: ossia per il dal partecipare attivamente alla costruzione bene di tutti e di ciascuno perché tutti siamo di una società più umana e fraterna»26. veramente responsabili di tutti»23, perché la Anche gli operatori culturali e dei mezzi di compassione scaturisce dalla fraternità. comunicazione sociale hanno responsabilità Così compresa, la solidarietà costituisce nel campo dell’educazione e della formazione, l’atteggiamento morale e sociale che meglio specialmente nelle società contemporanee, in risponde alla presa di coscienza delle cui l’accesso a strumenti di informazione e piaghe del nostro tempo e dell’innegabile di comunicazione è sempre più diffuso. E’ inter-dipendenza che sempre più esiste, loro compito innanzitutto porsi al servizio specialmente in un mondo globalizzato, tra della verità e non di interessi particolari. I la vita del singolo e della sua comunità in un mezzi di comunicazione, infatti, «non solo determinato luogo e quella di altri uomini e informano, ma anche formano lo spirito dei donne nel resto del mondo24. loro destinatari e quindi possono dare un apporto notevole all’educazione dei giovani. Promuovere una cultura di È importante tenere presente che il legame tra solidarietà e misericordia educazione e comunicazione è strettissimo: per vincere l’indifferenza l’educazione avviene, infatti, per mezzo della comunicazione, che influisce, positivamente 6. La solidarietà come virtù morale o negativamente, sulla formazione della e atteggiamento sociale, frutto della persona»27. Gli operatori culturali e dei conversione personale, esige un impegno media dovrebbero anche vigilare affinché il da parte di una molteplicità di soggetti, che modo in cui si ottengono e si diffondono le hanno responsabilità di carattere educativo e informazioni sia sempre giuridicamente e formativo. moralmente lecito. Il mio primo pensiero va alle famiglie, chiamate ad una missione educativa primaria La pace: ed imprescindibile. Esse costituiscono il primo frutto di una cultura di solidarietà, luogo in cui si vivono e si trasmettono i valori misericordia e compassione dell’amore e della fraternità, della convivenza e della condivisione, dell’attenzione e della 7. Consapevoli della minaccia di una cura dell’altro. Esse sono anche l’ambito globalizzazione dell’indifferenza, non privilegiato per la trasmissione della fede, possiamo non riconoscere che, nello scenario cominciando da quei primi semplici gesti di sopra descritto, si inseriscono anche numerose devozione che le madri insegnano ai figli25. iniziative ed azioni positive che testimoniano Per quanto riguarda gli educatori e i la compassione, la misericordia e la solidarietà formatori che, nella scuola o nei diversi di cui l’uomo è capace. Vorrei ricordare alcuni centri di aggregazione infantile e giovanile, esempi di impegno lodevole, che dimostrano hanno l’impegnativo compito di educare come ciascuno possa vincere l’indifferenza i bambini e i giovani, sono chiamati ad quando sceglie di non distogliere lo sguardo essere consapevoli che la loro responsabilità dal suo prossimo, e che costituiscono buone riguarda le dimensioni morale, spirituale e pratiche nel cammino verso una società più sociale della persona. I valori della libertà, umana. del rispetto reciproco e della solidarietà 8 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Ci sono tante organizzazioni non La pace nel segno governative e gruppi caritativi, all’interno del Giubileo della Misericordia della Chiesa e fuori di essa, i cui membri, in occasione di epidemie, calamità o conflitti 8. Nello spirito del Giubileo della armati, affrontano fatiche e pericoli per Misericordia, ciascuno è chiamato a curare i feriti e gli ammalati e per seppellire riconoscere come l’indifferenza si manifesta i defunti. Accanto ad essi, vorrei menzionare nella propria vita e ad adottare un impegno le persone e le associazioni che portano concreto per contribuire a migliorare la realtà soccorso ai migranti che attraversano deserti in cui vive, a partire dalla propria famiglia, dal e solcano mari alla ricerca di migliori vicinato o dall’ambiente di lavoro. condizioni di vita. Queste azioni sono opere Anche gli Stati sono chiamati a gesti di misericordia corporale e spirituale, sulle concreti, ad atti di coraggio nei confronti delle quali saremo giudicati al termine della nostra persone più fragili delle loro società, come i vita. prigionieri, i migranti, i disoccupati e i malati. Il mio pensiero va anche ai giornalisti e Per quanto concerne i detenuti, in molti fotografi che informano l’opinione pubblica casi appare urgente adottare misure concrete sulle situazioni difficili che interpellano le per migliorare le loro condizioni di vita nelle coscienze, e a coloro che si impegnano per carceri, accordando un’attenzione speciale la difesa dei diritti umani, in particolare a coloro che sono privati della libertà in quelli delle minoranze etniche e religiose, dei attesa di giudizio29, avendo a mente la finalità popoli indigeni, delle donne e dei bambini, rieducativa della sanzione penale e valutando e di tutti coloro che vivono in condizioni la possibilità di inserire nelle legislazioni di maggiore vulnerabilità. Tra loro ci sono nazionali pene alternative alla detenzione anche tanti sacerdoti e missionari che, come carceraria. In questo contesto, desidero buoni pastori, restano accanto ai loro fedeli e rinnovare l’appello alle autorità statali per li sostengono nonostante i pericoli e i disagi, l’abolizione della pena di morte, là dove essa è in particolare durante i conflitti armati. ancora in vigore, e a considerare la possibilità Quante famiglie, poi, in mezzo a tante di un’amnistia. difficoltà lavorative e sociali, si impegnano Per quanto riguarda i migranti, vorrei concretamente per educare i loro figli rivolgere un invito a ripensare le legislazioni “controcorrente”, a prezzo di tanti sacrifici, ai sulle migrazioni, affinché siano animate valori della solidarietà, della compassione e dalla volontà di accoglienza, nel rispetto dei della fraternità! Quante famiglie aprono i loro reciproci doveri e responsabilità, e possano cuori e le loro case a chi è nel bisogno, come facilitare l’integrazione dei migranti. In questa ai rifugiati e ai migranti! Voglio ringraziare prospettiva, un’attenzione speciale dovrebbe in modo particolare tutte le persone, le essere prestata alle condizioni di soggiorno famiglie, le parrocchie, le comunità religiose, dei migranti, ricordando che la clandestinità i monasteri e i santuari, che hanno risposto rischia di trascinarli verso la criminalità. prontamente al mio appello ad accogliere una Desidero, inoltre, in quest’Anno giubilare, famiglia di rifugiati28. formulare un pressante appello ai responsabili Infine, vorrei menzionare i giovani che si degli Stati a compiere gesti concreti in favore uniscono per realizzare progetti di solidarietà, dei nostri fratelli e sorelle che soffrono per e tutti coloro che aprono le loro mani per la mancanza di lavoro, terra e tetto. Penso aiutare il prossimo bisognoso nelle proprie alla creazione di posti di lavoro dignitoso città, nel proprio Paese o in altre regioni del per contrastare la piaga sociale della mondo. Voglio ringraziare e incoraggiare disoccupazione, che investe un gran numero tutti coloro che si impegnano in azioni di famiglie e di giovani ed ha conseguenze di questo genere, anche se non vengono gravissime sulla tenuta dell’intera società. pubblicizzate: la loro fame e sete di giustizia La mancanza di lavoro intacca pesantemente sarà saziata, la loro misericordia farà loro il senso di dignità e di speranza, e può essere trovare misericordia e, in quanto operatori compensata solo parzialmente dai sussidi, pur di pace, saranno chiamati figli di Dio (cfr Mt necessari, destinati ai disoccupati e alle loro 5,6-9). famiglie. Un’attenzione speciale dovrebbe essere dedicata alle donne – purtroppo ancora discriminate in campo lavorativo – e ad alcune E SANCTA SEDE 9 categorie di lavoratori, le cui condizioni sono Misericordia Misericordiæ Vultus, 14-15. 4 Cfr Benedetto XVI, Lett. enc. Caritas in veritate, precarie o pericolose e le cui retribuzioni 43. non sono adeguate all’importanza della loro 5 Cfr ibid, 16. missione sociale. 6 Lett. Enc. Populorum progressio, 42. Infine, vorrei invitare a compiere azioni 7 «La società sempre più globalizzata ci rende vicini, efficaci per migliorare le condizioni di vita dei ma non ci rende fratelli. La ragione, da sola, è in malati, garantendo a tutti l’accesso alle cure grado di cogliere l’uguaglianza tra gli uomini e di stabilire una convivenza civica tra loro, ma non mediche e ai farmaci indispensabili per la vita, riesce a fondare la fraternità» (Benedetto XVI, Lett. compresa la possibilità di cure domiciliari. enc. Caritas in veritate, 19. Volgendo lo sguardo al di là dei propri 8 Esort. ap. Evangelii gaudium, 60. confini, i responsabili degli Stati sono anche 9 Cfr ibid. , 54. chiamati a rinnovare le loro relazioni con gli 10 Messaggio per la Quaresima 2015. altri popoli, permettendo a tutti una effettiva 11 Cfr Lett. enc. Laudato si’, 92. 12 Cfr ibid., 51. partecipazione e inclusione alla vita della 13 Discorso in occasione degli auguri al Corpo comunità internazionale, affinché si realizzi la Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, 7 fraternità anche all’interno della famiglia delle gennaio 2013. nazioni. 14 Ibidem. In questa prospettiva, desidero rivolgere 15 Cfr Benedetto XVI, Intervento durante la Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la un triplice appello ad astenersi dal trascinare giustizia nel mondo, , 27 ottobre 2011. gli altri popoli in conflitti o guerre che ne 16 «Fino a quando non si eliminano l’esclusione e distruggono non solo le ricchezze materiali, l’iniquità nella società e tra i diversi popoli sarà culturali e sociali, ma anche – e per lungo impossibile sradicare la violenza. Si accusano della tempo – l’integrità morale e spirituale; alla violenza i poveri e le popolazioni più povere, ma, senza uguaglianza di opportunità, le diverse forme cancellazione o alla gestione sostenibile del di aggressione e di guerra troveranno un terreno debito internazionale degli Stati più poveri; fertile che prima o poi provocherà l’esplosione. all’adozione di politiche di cooperazione Quando la società – locale, nazionale o mondiale che, anziché piegarsi alla dittatura di alcune – abbandona nella periferia una parte di sé, non vi ideologie, siano rispettose dei valori delle saranno programmi politici, né forze dell’ordine o di intelligence che possano assicurare illimitatamente popolazioni locali e che, in ogni caso, non la tranquillità. Ciò non accade soltanto perché siano lesive del diritto fondamentale ed l’inequità provoca la reazione violenta di quanti inalienabile dei nascituri alla vita. sono esclusi dal sistema, bensì perché il sistema Affido queste riflessioni, insieme sociale ed economico è ingiusto alla radice. Come con i migliori auspici per il nuovo anno, il bene tende a comunicarsi, così il male a cui si all’intercessione di Maria Santissima, Madre acconsente, cioè l’ingiustizia, tende ad espandere la sua forza nociva e a scardinare silenziosamente premurosa per i bisogni dell’umanità, affinché le basi di qualsiasi sistema politico e sociale, per ci ottenga dal suo Figlio Gesù, Principe della quanto solido possa apparire» (Esort. ap. Evangelii Pace, l’esaudimento delle nostre suppliche e gaudium, 59). la benedizione del nostro impegno quotidiano 17 Cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 217-237. per un mondo fraterno e solidale. 18 Cfr Lett. enc. Laudato si’, 31; 48. 19 Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2015, 2. Dal Vaticano, 8 dicembre 2015 20 Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Misericordia Misericordiæ Vultus, 12. Vergine Maria 21 Cfr ibid., 13. Apertura del Giubileo Straordinario della 22 Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollecitudo rei socialis, Misericordia 38. 23 Ibid. 24 Cfr ibid. Franciscus 25 Cfr Catechesi nell’Udienza generale del 7 gennaio 2015. [L’Osservatore Romano, 16 dicembre 26 Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2015, pp. 4-5] 2012, 2. 27 Ibidem. 28 Cfr Angelus del 6 settembre 2015. 29 Cfr Discorso alla delegazione dell’Associazione 1 Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes, 1. internazionale di diritto penale, 23 ottobre 2014. 2 Cfr ibid., 3. 3 Bolla di indizione del Giubileo straordinario della 10 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

2. Messaggio per il Giubileo della impossibile nello stesso tempo. Vi ripeto con Misericordia dei ragazzi e delle ragazze tanta forza: «Rimanete saldi nel cammino della fede con la ferma speranza nel Signore. Qui Chiamati sta il segreto del nostro cammino! Lui ci dà il per nome coraggio di andare controcorrente. Credetemi: questo fa bene al cuore, ma ci vuole il coraggio Carissimi ragazzi e ragazze, per andare controcorrente e Lui ci dà questo coraggio! Con Lui possiamo fare cose grandi; la Chiesa sta vivendo l’Anno Santo della ci farà sentire la gioia di essere suoi discepoli, Misericordia, un tempo di grazia, di pace, suoi testimoni. Scommettete sui grandi ideali, di conversione e gioia che coinvolge tutti: sulle cose grandi. Noi cristiani non siamo scelti piccoli e grandi, vicini e lontani. Non ci sono dal Signore per cosine piccole, andate sempre confini o distanze che possano impedire al di là, verso le cose grandi. Giocate la vita alla misericordia del Padre di raggiungerci per grandi ideali!» (Omelia nella Giornata dei e rendersi presente in mezzo a noi. Ormai Cresimandi e Cresimati nell’Anno della Fede, la Porta Santa è aperta a Roma e in tutte le 28 aprile 2013). Diocesi del mondo. Non posso dimenticare voi, ragazzi e Questo tempo prezioso coinvolge anche ragazze che vivete in contesti di guerra, di voi, cari ragazzi e ragazze, e io mi rivolgo a voi estrema povertà, di fatica quotidiana, di per invitarvi a prenderne parte, a diventarne i abbandono. Non perdete la speranza, il Signore protagonisti, scoprendovi figli di Dio (cfr1Gv ha un sogno grande da realizzare insieme 3,1). Vi vorrei chiamare uno a uno, vi vorrei a voi! I vostri amici coetanei che vivono in chiamare per nome, come fa Gesù ogni giorno, condizioni meno drammatiche della vostra, perché lo sapete bene che i vostri nomi sono si ricordano di voi e si impegnano perché la scritti in cielo (Lc 10,20), sono scolpiti nel pace e la giustizia possano appartenere a tutti. cuore del Padre che è il Cuore Misericordioso Non credete alle parole di odio e di terrore da cui nasce ogni riconciliazione e ogni che vengono spesso ripetute; costruite invece dolcezza. amicizie nuove. Offrite il vostro tempo, Il Giubileo è un intero anno in cui ogni preoccupatevi sempre di chi vi chiede aiuto. momento viene detto santo affinché diventi Siate coraggiosi e controcorrente, siate amici tutta santa la nostra esistenza. È un’occasione di Gesù, che è il Principe della pace (cfr Is in cui scopriremo che vivere da fratelli è una 9,6), «tutto in Lui parla di misericordia. Nulla grande festa, la più bella che possiamo sognare, in Lui è privo di compassione» (Misericordiæ la festa senza fine che Gesù ci ha insegnato a Vultus, 8). cantare attraverso il suo Spirito. Il Giubileo è So che non tutti potrete venire a Roma, ma la festa a cui Gesù invita proprio tutti, senza il Giubileo è davvero per tutti e sarà celebrato distinzioni e senza escludere nessuno. Per anche nelle vostre Chiese locali. Siete tutti questo ho desiderato vivere anche con voi invitati per questo momento di gioia! Non alcune giornate di preghiera e di festa. Vi preparate solo gli zaini e gli striscioni, preparate aspetto numerosi, quindi, nel prossimo mese soprattutto il vostro cuore e la vostra mente. di aprile. Meditate bene i desideri che consegnerete a “Crescere misericordiosi come il Gesù nel Sacramento della Riconciliazione Padre” è il titolo del vostro Giubileo, ma e nell’Eucaristia che celebreremo insieme. è anche la preghiera che facciamo per Quando attraverserete la Porta Santa, ricordate tutti voi, accogliendovi nel nome di Gesù. che vi impegnate a rendere santa la vostra vita, Crescere misericordiosi significa imparare a nutrirvi del Vangelo e dell’Eucaristia, che a essere coraggiosi nell’amore concreto e sono la Parola e il Pane della vita, per poter disinteressato, significa diventare grandi tanto costruire un mondo più giusto e fraterno. nel fisico, quanto nell’intimo. Voi vi state Il Signore benedica ogni vostro passo verso preparando a diventare dei cristiani capaci di la Porta Santa. Prego per voi lo Spirito Santo, scelte e gesti coraggiosi, in grado di costruire perché vi guidi e vi illumini. La Vergine ogni giorno, anche nelle piccole cose, un Maria, che è Madre di tutti, sia per voi, per le mondo di pace. vostre famiglie e per tutti coloro che vi aiutano La vostra è un’età di incredibili a crescere in bontà e grazia, una vera Porta cambiamenti, in cui tutto sembra possibile e della Misericordia. E SANCTA SEDE 11

Dal Vaticano, 6 gennaio 2016 Pertanto, parole e azioni siano tali da aiutarci Solennità dell’Epifania del Signore ad uscire dai circoli viziosi delle condanne e delle vendette, che continuano ad intrappolare Papa Francesco gli individui e le nazioni, e che conducono ad esprimersi con messaggi di odio. La parola del [L’Osservatore Romano, 15 gennaio 2016, cristiano, invece, si propone di far crescere la p. 8] comunione e, anche quando deve condannare con fermezza il male, cerca di non spezzare mai la relazione e la comunicazione. 3. Messaggio per la 50ª Giornata Mondiale Vorrei, dunque, invitare tutte le persone delle Comunicazioni sociali di buona volontà a riscoprire il potere della misericordia di sanare le relazioni lacerate e di riportare la pace e l’armonia tra le famiglie Reti e nelle comunità. Tutti sappiamo in che modo di misericordia vecchie ferite e risentimenti trascinati possono intrappolare le persone e impedire loro di Cari fratelli e sorelle, comunicare e di riconciliarsi. E questo vale anche per i rapporti tra i popoli. In tutti questi l’Anno Santo della Misericordia ci invita a casi la misericordia è capace di attivare un riflettere sul rapporto tra la comunicazione e la nuovo modo di parlare e di dialogare, come misericordia. In effetti la Chiesa, unita a Cristo, ha così eloquentemente espresso Shakespeare: incarnazione vivente di Dio Misericordioso, è «La misericordia non è un obbligo. Scende chiamata a vivere la misericordia quale tratto dal cielo come il refrigerio della pioggia sulla distintivo di tutto il suo essere e il suo agire. terra. È una doppia benedizione: benedice chi Ciò che diciamo e come lo diciamo, ogni la dà e chi la riceve» (Il mercante di Venezia, parola e ogni gesto dovrebbe poter esprimere Atto IV, Scena I). la compassione, la tenerezza e il perdono E’ auspicabile che anche il linguaggio della di Dio per tutti. L’amore, per sua natura, è politica e della diplomazia si lasci ispirare comunicazione, conduce ad aprirsi e a non dalla misericordia, che nulla dà mai per isolarsi. E se il nostro cuore e i nostri gesti perduto. Faccio appello soprattutto a quanti sono animati dalla carità, dall’amore divino, hanno responsabilità istituzionali, politiche e la nostra comunicazione sarà portatrice della nel formare l’opinione pubblica, affinché siano forza di Dio. sempre vigilanti sul modo di esprimersi nei Siamo chiamati a comunicare da figli di riguardi di chi pensa o agisce diversamente, e Dio con tutti, senza esclusione. In particolare, anche di chi può avere sbagliato. È facile cedere è proprio del linguaggio e delle azioni della alla tentazione di sfruttare simili situazioni e Chiesa trasmettere misericordia, così da alimentare così le fiamme della sfiducia, della toccare i cuori delle persone e sostenerle nel paura, dell’odio. Ci vuole invece coraggio cammino verso la pienezza della vita, che per orientare le persone verso processi di Gesù Cristo, inviato dal Padre, è venuto a riconciliazione, ed è proprio tale audacia portare a tutti. Si tratta di accogliere in noi e di positiva e creativa che offre vere soluzioni ad diffondere intorno a noi il calore della Chiesa antichi conflitti e l’opportunità di realizzare Madre, affinché Gesù sia conosciuto e amato; una pace duratura. «Beati i misericordiosi, quel calore che dà sostanza alle parole della perché troveranno misericordia [...] Beati gli fede e che accende nella predicazione e nella operatori di pace, perché saranno chiamati testimonianza la “scintilla” che le rende vive. figli di Dio» (Mt 5,7.9). La comunicazione ha il potere di creare Come vorrei che il nostro modo di ponti, di favorire l’incontro e l’inclusione, comunicare, e anche il nostro servizio di arricchendo così la società. Com’è bello vedere pastori nella Chiesa, non esprimessero mai persone impegnate a scegliere con cura parole l’orgoglio superbo del trionfo su un nemico, e gesti per superare le incomprensioni, guarire né umiliassero coloro che la mentalità del la memoria ferita e costruire pace e armonia. mondo considera perdenti e da scartare! La Le parole possono gettare ponti tra le persone, misericordia può aiutare a mitigare le avversità le famiglie, i gruppi sociali, i popoli. E questo della vita e offrire calore a quanti hanno sia nell’ambiente fisico sia in quello digitale. conosciuto solo la freddezza del giudizio. 12 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Lo stile della nostra comunicazione sia tale fianco, di affrancarsi da qualsiasi presunzione da superare la logica che separa nettamente i di onnipotenza e mettere umilmente le proprie peccatori dai giusti. Noi possiamo e dobbiamo capacità e i propri doni al servizio del bene giudicare situazioni di peccato – violenza, comune. corruzione, sfruttamento, ecc. – ma non Ascoltare non è mai facile. A volte è più possiamo giudicare le persone, perché solo comodo fingersi sordi. Ascoltare significa Dio può leggere in profondità nel loro cuore. prestare attenzione, avere desiderio di È nostro compito ammonire chi sbaglia, comprendere, di dare valore, rispettare, denunciando la cattiveria e l’ingiustizia di certi custodire la parola altrui. Nell’ascolto si comportamenti, al fine di liberare le vittime e consuma una sorta di martirio, un sacrificio di sollevare chi è caduto. Il Vangelo di Giovanni sé stessi in cui si rinnova il gesto sacro compiuto ci ricorda che «la verità vi farà liberi» (Gv da Mosè davanti al roveto ardente: togliersi i 8,32). Questa verità è, in definitiva, Cristo sandali sulla “terra santa” dell’incontro con stesso, la cui mite misericordia è la misura l’altro che mi parla (cfr Es 3,5). Saper ascoltare della nostra maniera di annunciare la verità e è una grazia immensa, è un dono che bisogna di condannare l’ingiustizia. È nostro precipuo invocare per poi esercitarsi a praticarlo. compito affermare la verità con amore (cfr Anche e-mail, sms, reti sociali, chat possono Ef 4,15). Solo parole pronunciate con amore essere forme di comunicazione pienamente e accompagnate da mitezza e misericordia umane. Non è la tecnologia che determina se toccano i cuori di noi peccatori. Parole e gesti la comunicazione è autentica o meno, ma il duri o moralistici corrono il rischio di alienare cuore dell’uomo e la sua capacità di usare bene ulteriormente coloro che vorremmo condurre i mezzi a sua disposizione. Le reti sociali sono alla conversione e alla libertà, rafforzando il capaci di favorire le relazioni e di promuovere loro senso di diniego e di difesa. il bene della società ma possono anche Alcuni pensano che una visione condurre ad un’ulteriore polarizzazione e della società radicata nella misericordia divisione tra le persone e i gruppi. L’ambiente sia ingiustificatamente idealistica o digitale è una piazza, un luogo di incontro, eccessivamente indulgente. Ma proviamo dove si può accarezzare o ferire, avere una a ripensare alle nostre prime esperienze di discussione proficua o un linciaggio morale. relazione in seno alla famiglia. I genitori ci Prego che l’Anno Giubilare vissuto nella hanno amato e apprezzato per quello che misericordia «ci renda più aperti al dialogo per siamo più che per le nostre capacità e i nostri meglio conoscerci e comprenderci; elimini successi. I genitori naturalmente vogliono ogni forma di chiusura e di disprezzo ed espella il meglio per i propri figli, ma il loro amore ogni forma di violenza e di discriminazione» non è mai condizionato dal raggiungimento (Misericordiæ Vultus, 23). Anche in rete si degli obiettivi. La casa paterna è il luogo costruisce una vera cittadinanza. L’accesso dove sei sempre accolto (cfr Lc 15,11-32). alle reti digitali comporta una responsabilità Vorrei incoraggiare tutti a pensare alla società per l’altro, che non vediamo ma è reale, ha la umana non come ad uno spazio in cui degli sua dignità che va rispettata. La rete può essere estranei competono e cercano di prevalere, ma ben utilizzata per far crescere una società sana piuttosto come una casa o una famiglia dove la e aperta alla condivisione. porta è sempre aperta e si cerca di accogliersi La comunicazione, i suoi luoghi e i suoi a vicenda. strumenti hanno comportato un ampliamento Per questo è fondamentale ascoltare. di orizzonti per tante persone. Questo è un dono Comunicare significa condividere, e la di Dio, ed è anche una grande responsabilità. condivisione richiede l’ascolto, l’accoglienza. Mi piace definire questo potere della Ascoltare è molto più che udire. L’udire comunicazione come “prossimità”. L’incontro riguarda l’ambito dell’informazione; ascoltare, tra la comunicazione e la misericordia è invece, rimanda a quello della comunicazione, fecondo nella misura in cui genera una e richiede la vicinanza. L’ascolto ci consente prossimità che si prende cura, conforta, di assumere l’atteggiamento giusto, uscendo guarisce, accompagna e fa festa. In un mondo dalla tranquilla condizione di spettatori, di diviso, frammentato, polarizzato, comunicare utenti, di consumatori. Ascoltare significa con misericordia significa contribuire alla anche essere capaci di condividere domande buona, libera e solidale prossimità tra i figli di e dubbi, di percorrere un cammino fianco a Dio e fratelli in umanità. E SANCTA SEDE 13

Dal Vaticano, 24 gennaio 2016 ci trasforma e ci rende capaci di trasmettere Papa Francesco ad altri la forza che ci dona. In qualche modo potremmo dire che dal giorno del Battesimo [L’Osservatore Romano, 23 gennaio 2016, viene dato a ciascuno di noi un nuovo nome p. 7] in aggiunta a quello che già danno mamma e papà, e questo nome è “Cristoforo”: tutti siamo “Cristofori”. Cosa significa? “Portatori di 4. Udienza giubilare Cristo”. E’ il nome del nostro atteggiamento, Città del Vaticano, Piazza San Pietro, 30.01.2016 un atteggiamento di portatori della gioia di Cristo, della misericordia di Cristo. Ogni Misericordia cristiano è un “Cristoforo”, cioè un portatore e Missione di Cristo! La misericordia che riceviamo dal Padre non Cari fratelli e sorelle, ci è data come una consolazione privata, ma ci rende strumenti affinché anche altri possano entriamo giorno dopo giorno nel vivo ricevere lo stesso dono. C’è una stupenda dell’Anno Santo della Misericordia. Con la sua circolarità tra la misericordia e la missione. grazia, il Signore guida i nostri passi mentre Vivere di misericordia ci rende missionari della attraversiamo la Porta Santa e ci viene incontro misericordia, ed essere missionari ci permette per rimanere sempre con noi, nonostante le di crescere sempre più nella misericordia di nostre mancanze e le nostre contraddizioni. Dio. Dunque, prendiamo sul serio il nostro Non stanchiamoci mai di sentire il bisogno essere cristiani, e impegniamoci a vivere del suo perdono, perché quando siamo deboli da credenti, perché solo così il Vangelo può la sua vicinanza ci rende forti e ci permette di toccare il cuore delle persone e aprirlo a vivere con maggiore gioia la nostra fede. ricevere la grazia dell’amore, a ricevere questa Vorrei indicarvi oggi lo stretto legame che grande misericordia di Dio che accoglie tutti. intercorre tra la misericordia e la missione. Come ricordava san Giovanni Paolo II: «La Papa Francesco Chiesa vive una vita autentica, quando professa e proclama la misericordia e quando accosta [L’Osservatore Romano, 31 gennaio 2016] gli uomini alle fonti della misericordia» (Enc. Dives in misericordia, 13). Come cristiani abbiamo la responsabilità di essere 5. Discorso ai partecipanti al Giubileo della missionari del Vangelo. Quando riceviamo Vita Consacrata una bella notizia, o quando viviamo una bella Città del Vaticano, Aula Paolo VI, 01.02.2016 esperienza, è naturale che sentiamo l’esigenza di parteciparla anche agli altri. Sentiamo dentro Profezia, prossimità, noi che non possiamo trattenere la gioia che ci speranza è stata donata: vogliamo estenderla. La gioia suscitata è tale che ci spinge a comunicarla. Cari sorelle e fratelli, E dovrebbe essere la stessa cosa quando incontriamo il Signore: la gioia di questo ho preparato un discorso per questa incontro, della sua misericordia, comunicare occasione sui temi della vita consacrata e sui la misericordia del Signore. Anzi, il segno tre pilastri; ce ne sono altri, ma tre importanti concreto che abbiamo davvero incontrato Gesù della vita consacrata. Il primo è la profezia, è la gioia che proviamo nel comunicarlo anche l’altro è la prossimità e il terzo è la speranza. agli altri. E questo non è “fare proselitismo”, Profezia, prossimità, speranza. Ho consegnato questo è fare un dono: io ti do quello che mi al Cardinale Prefetto il testo, perché leggerlo è dà gioia. Leggendo il Vangelo vediamo che un po’ noioso, e preferisco parlare con voi di questa è stata l’esperienza dei primi discepoli: quello che mi viene dal cuore. D’accordo? dopo il primo incontro con Gesù, Andrea andò Religiosi e Religiose, cioè uomini e a dirlo subito a suo fratello Pietro (cfr Gv 1,40- donne consacrati al servizio del Signore che 42), e la stessa cosa fece Filippo con Natanaele esercitano nella Chiesa questa strada di una (cfr Gv 1,45-46). Incontrare Gesù equivale a povertà forte, di un amore casto che li porta ad incontrarsi con il suo amore. Questo amore una paternità e ad una maternità spirituale per 14 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 tutta la Chiesa, un’obbedienza… Ma in questa a santa Teresa del Bambin Gesù, patrona obbedienza ci manca sempre qualcosa, perché delle missioni, che con il suo cuore ardente la perfetta obbedienza è quella del Figlio di era prossima, e le lettere che riceveva dai Dio, che si è annientato, si è fatto uomo per missionari la facevano più prossima alla gente. obbedienza, fino alla morte di Croce. Ma Prossimità. Diventare consacrati non significa ci sono tra voi uomini e donne che vivono salire uno, due, tre scalini nella società. È un’obbedienza forte, un’obbedienza… – non vero, tante volte sentiamo i genitori: “Sa militare, no, questo no; quella è disciplina, Padre, io ho una figlia suora, io ho un figlio un’altra cosa – un’obbedienza di donazione frate!”. E lo dicono con orgoglio. Ed è vero! del cuore. E questo è profezia. “Ma tu non hai È una soddisfazione per i genitori avere i figli voglia di fare qualcosa, quell’altra?...” – “Sì, consacrati, questo è vero. Ma per i consacrati ma secondo le regole devo fare questo, questo non è uno status di vita che mi fa guardare gli e questo. E secondo le disposizioni questo, altri così [con distacco]. La vita consacrata questo e questo. E se non vedo chiaro qualcosa, mi deve portare alla vicinanza con la gente: parlo con il superiore, con la superiora, e, dopo vicinanza fisica, spirituale, conoscere la il dialogo, obbedisco”. Questa è la profezia, gente. “Ah sì Padre, nella mia comunità la contro il seme dell’anarchia, che semina il superiora ci ha dato il permesso di uscire, diavolo. “Tu che fai?” – “Io faccio quello che andare nei quartieri poveri con la gente… mi piace”. L’anarchia della volontà è figlia “ – “E nella tua comunità, ci sono suore del demonio, non è figlia di Dio. Il Figlio di anziane?” – “Sì, sì… C’è l’infermeria, al Dio non è stato anarchico, non ha chiamato i terzo piano” – “E quante volte al giorno tu vai suoi a fare una forza di resistenza contro i suoi a trovare le tue suore, le anziane, che possono nemici; Lui stesso lo ha detto a Pilato: “Se io essere la tua mamma o tua nonna?” – “Ma, fossi un re di questo mondo avrei chiamato i sa Padre, io sono molto impegnata nel lavoro miei soldati per difendermi”. Ma Lui ha fatto e non ce la faccio ad andare…”. Prossimità! l’obbedienza del Padre. Ha chiesto soltanto: Qual è il primo prossimo di un consacrato o “Padre, per favore, no, questo calice no... di una consacrata? Il fratello o la sorella della Ma si faccia quello che Tu vuoi”. Quando comunità. Questo è il vostro primo prossimo. voi accettate per obbedienza una cosa, che E anche una prossimità carina, buona, con forse tante volte non ci piace… [fa il gesto di amore. Io so che nelle vostre comunità ingoiare] …si deve ingoiare quell’obbedienza, mai si chiacchiera, mai, mai… Un modo di ma si fa. Dunque, la profezia. La profezia è allontanarsi chiacchiere. Sentite bene: non le dire alla gente che c’è una strada di felicità, di chiacchiere, il terrorismo delle chiacchiere. grandezza, una strada che ti riempie di gioia, Perché chi chiacchiera è un terrorista. È un che è proprio la strada di Gesù. È la strada di terrorista dentro la propria comunità, perché essere vicino a Gesù. È un dono, è un carisma butta come una bomba la parola contro la profezia e lo si deve chiedere allo Spirito questo, contro quello, e poi se va tranquillo. Santo: che io sappia dire quella parola, in quel Distrugge! Chi fa questo distrugge, come una giusto momento; che io faccia quella cosa in bomba, e lui si allontana. Questa, l’apostolo quel momento giusto; che la mia vita, tutta, Santiago diceva che era la virtù forse più sia una profezia. Uomini e donne profeti. E difficile, la virtù umana e spirituale più difficile questo è molto importante. “Mah, facciamo da avere, quella di dominare la lingua. Se ti come fanno tutti…”. No. La profezia è dire viene di dire qualcosa contro un fratello o una che c’è qualcosa di più vero, di più bello, di sorella, buttare una bomba di chiacchiera, più grande, di più buono al quale tutti siamo morditi la lingua! Forte! Terrorismo nelle chiamati. comunità, no! “Ma Padre se c’è qualcosa, Poi l’altra parola è la prossimità. Uomini un difetto, qualcosa da correggere?”. Tu lo e donne consacrate, ma non per allontanarmi dici alla persona: tu hai questo atteggiamento dalla gente e avere tutte le comodità, no, per che mi dà fastidio, o non sta bene. O se non è avvicinarmi e capire la vita dei cristiani e dei conveniente – perché alle volte non è prudente non cristiani, le sofferenze, i problemi, le tante – tu lo dici alla persona che può rimediare, cose che si capiscono soltanto se un uomo e che può risolvere il problema e a nessun altro. una donna consacrati diventano prossimo: Capito? Le chiacchiere non servono. “Ma in nella prossimità. “Ma, Padre, io sono una capitolo?”. Lì sì! In pubblico, tutto quello che suora di clausura, cosa devo fare?”. Pensate senti che devi dire; perché c’è la tentazione di E SANCTA SEDE 15 non dire le cose in capitolo, e poi al di fuori: della Scrittura, in cui Anna – la mamma di “Hai visto la priora? Hai visto la badessa? Samuele – pregava e chiedeva un figlio. Hai visto il superiore?...”. Ma perché non Pregava e muoveva le labbra, e pregava… lo ha detto lì in capitolo?... È chiaro questo? E il vecchio sacerdote, che era un po’ cieco Sono virtù di prossimità. E i Santi avevano e che non vedeva bene, pensava che fosse questo, i Santi consacrati avevano questo. ubriaca. Ma il cuore di quella donna [diceva Santa Teresa di Gesù Bambino mai, mai si è a Dio]: “Voglio un figlio!”. Io domando a lamentata del lavoro, del fastidio che le dava voi: il vostro cuore, davanti a questo calo quella suora che doveva portare alla sala da delle vocazioni, prega con questa intensità? pranzo, tutte le sere: dal coro alla sala da “La nostra Congregazione ha bisogno di pranzo. Mai! Perché quella povera suora era figli, la nostra Congregazione ha bisogno molto anziana, quasi paralitica, camminava di figlie…”. Il Signore che è stato tanto male, aveva dolori – anch’io la capisco! generoso non mancherà la sua promessa. Ma –, era anche un po’ nevrotica… Mai, mai è dobbiamo chiederlo. Dobbiamo bussare alla andata da un’altra suora a dire: “Ma questa porta del suo cuore. Perché c’è un pericolo – e come dà fastidio!”. Cosa faceva? La aiutava questo è brutto, ma devo dirlo –: quando una ad accomodarsi, le portava il tovagliolo, Congregazione religiosa vede che non ha figli le spezzava il pane e le faceva un sorriso. e nipoti ed incomincia ad essere sempre più Questa si chiama prossimità. Prossimità! Se piccola, si attacca ai soldi. E voi sapete che i tu butti la bomba di una chiacchiera nella tua soldi sono lo sterco del diavolo. Quando non comunità, questa non è prossimità: questo è possono avere la grazia di avere vocazioni e fare la guerra! Questo è allontanarti, questo figli, pensano che i soldi salveranno la vita; è provocare distanze, provocare anarchismo e pensano alla vecchiaia: che non manchi nella comunità. E se, in questo Anno della questo, che non manchi quest’altro… E così Misericordia, ognuno di voi riuscisse a non c’è speranza! La speranza è solo nel non fare mai il terrorista chiacchierone o Signore! I soldi non te la daranno mai. Al chiacchierona, sarebbe un successo per la contrario: ti butteranno giù! Capito?. Chiesa, un successo di santità grande! Fatevi Questo volevo dirvi, invece di leggere coraggio! Le prossimità. le pagelle che il Cardinale Prefetto vi darà E poi la speranza. E vi confesso che a dopo… me costa tanto quando vedo il calo delle E vi ringrazio tanto per quello che fate. I vocazioni, quando ricevo i vescovi e domando consacrati – ognuno col suo carisma. E voglio loro: “Quanti seminaristi avete?” – “4, 5…”. sottolineare le consacrate, le suore. Cosa Quando voi, nelle vostre comunità religiose sarebbe la Chiesa se non ci fossero le suore? – maschili o femminili – avete un novizio, Questo l’ho detto una volta: quando tu vai in una novizia, due… e la comunità invecchia, ospedale, nei collegi, nelle parrocchie, nei invecchia…. Quando ci sono monasteri, quartieri, nelle missioni, uomini e donne che grandi monasteri, e il Cardinale Amigo hanno dato la loro vita… Nell’ultimo viaggio Vallejo [si rivolge a lui] può raccontarci, in in Africa – questo l’ho raccontato, credo, Spagna, quanti ce ne sono, che sono portati in una udienza – ho trovato una suora di 83 avanti da 4 o 5 suore vecchiette, fino alla anni, italiana. Lei mi ha detto: “È da quando fine… E a me questo fa venire una tentazione avevo – non ricordo se mi ha detto 23 o 26 che va contro la speranza: “Ma, Signore, cosa anni – che sono qui. Sono infermiera in un succede? Perché il ventre della vita consacrata ospedale”. Pensiamo: dai 26 anni fino agli 83! diventa tanto sterile?”. Alcune Congregazioni “E ho scritto ai miei in Italia che non tornerò fanno l’esperimento della “inseminazione più”. Quando tu vai in un cimitero e vedi che artificiale”. Che cosa fanno? Accolgono…: ci sono tanti missionari religiosi morti e tante “Ma sì, vieni, vieni, vieni…”. E poi i problemi suore morte a 40 anni perché hanno preso le che ci sono lì dentro… No. Si deve accogliere malattie, queste febbri di quei Paesi, hanno con serietà! Si deve discernere bene se questa bruciato la vita… Tu dici: questi sono santi! è una vera vocazione e aiutarla a crescere. E Questi sono semi! Dobbiamo dire al Signore credo che contro la tentazione di perdere la che scenda un po’ su questi cimiteri e veda speranza, che ci dà questa sterilità, dobbiamo cosa hanno fatto i nostri antenati e ci dia più pregare di più. E pregare senza stancarci. vocazioni, perché ne abbiamo bisogno! A me fa tanto bene leggere quel brano Vi ringrazio tanto per questa visita, 16 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 ringrazio il Cardinale Prefetto, Monsignor con rinnovato ardore apostolico per scrivere Segretario, i Sottosegretari per quello nuove pagine di bene, sulla scia del carisma che avete fatto in questo Anno della Vita dei Fondatori. Siamo riconoscenti al Signore Consacrata. Ma, per favore, non dimenticare per quanto ci ha dato di vivere in questo la profezia dell’obbedienza, la vicinanza, il Anno così ricco di iniziative. E ringrazio prossimo più importante, il prossimo più la Congregazione per gli Istituti di Vita prossimo è il fratello e la sorella di comunità, e Consacrata e le Società di Vita Apostolica, che poi la speranza. Che il Signore faccia nascere ha preparato e realizzato i grandi eventi qui a figli e figlie nelle vostre Congregazioni. E Roma e nel mondo. pregate per me. Grazie! L’Anno si conclude, ma continua il nostro impegno a rimanere fedeli alla chiamata Papa Francesco ricevuta e a crescere nell’amore, nel dono, nella creatività. Per questo vorrei lasciarvi tre parole. Di seguito il testo del discorso consegnato La prima è profezia. È il vostro specifico. Ma quale profezia attendono da voi la Chiesa e il Cari fratelli e sorelle, mondo? Siete anzitutto chiamati a proclamare, con la vostra vita prima ancora che con le sono contento di incontrarmi con voi al parole, la realtà di Dio: dire Dio. Se a volte termine di questo Anno dedicato alla vita Egli viene rifiutato o emarginato o ignorato, consacrata. dobbiamo chiederci se forse non siamo stati Un giorno, Gesù, nella sua infinita abbastanza trasparenti al suo Volto, mostrando misericordia, si è rivolto a ciascuna e ciascuno piuttosto il nostro. Il volto di Dio è quello di un di noi e ci ha chiesto, personalmente: «Vieni! Padre «misericordioso e pietoso, lento all’ira Seguimi!» (Mc 10,21). Se siamo qui è perché e grande nell’amore» (Sal 103,8). Per farlo gli abbiamo risposto “sì”. A volte si è trattato conoscere occorre avere con Lui un rapporto di un’adesione piena di entusiasmo e di gioia, personale; e per questo ci vuole la capacità a volte più sofferta, forse incerta. Lo abbiamo di adorarLo, di coltivare giorno dopo giorno comunque seguito, con generosità, lasciandoci l’amicizia con Lui, mediante il colloquio guidare per vie che non avremmo neppure cuore a cuore nella preghiera, specialmente immaginato. Abbiamo condiviso con Lui nell’adorazione silenziosa. momenti di intimità: «Venite in disparte […] La seconda parola che vi consegno è e riposatevi un po’» (Mc 6,31); momenti di prossimità. Dio, in Gesù, si è fatto vicino ad servizio e di missione: «Voi stessi date loro da ogni uomo e ogni donna: ha condiviso la gioia mangiare» (Lc 9,13); perfino la sua croce: «Se degli sposi a Cana di Galilea e l’angoscia della qualcuno vuol venire dietro a me […] prenda vedova di Nain; è entrato nella casa di Giairo la sua croce» (Lc 9,23). Ci ha introdotti nel toccata dalla morte e nella casa di Betania suo stesso rapporto con il Padre, ci ha donato profumata di nardo; si è caricato delle malattie il suo Spirito, ha dilatato il nostro cuore sulla e delle sofferenze, fino a dare la sua vita in misura del suo, insegnandoci ad amare i poveri riscatto di tutti. Seguire Cristo vuol dire andare e i peccatori. Lo abbiamo seguito insieme, là dove Egli è andato; caricare su di sé, come imparando da Lui il servizio, l’accoglienza, buon Samaritano, il ferito che incontriamo il perdono, la carità fraterna. La nostra vita lungo la strada; andare in cerca della pecora consacrata ha senso perché rimanere con Lui e smarrita. Essere, come Gesù, vicini alla andare sulle strade del mondo portando Lui, ci gente; condividere le loro gioie e i loro dolori; conforma a Lui, ci fa essere Chiesa, dono per mostrare, con il nostro amore, il volto paterno l’umanità. di Dio e la carezza materna della Chiesa. Che L’Anno che stiamo concludendo ha nessuno mai vi senta lontani, distaccati, chiusi contribuito a far risplendere di più nella Chiesa e perciò sterili. Ognuno di voi è chiamato a la bellezza e la santità della vita consacrata, servire i fratelli, seguendo il proprio carisma: intensificando nei consacrati la gratitudine chi con la preghiera, chi con la catechesi, chi per la chiamata e la gioia della risposta. Ogni con l’insegnamento, chi con la cura dei malati consacrato e consacrata ha avuto la possibilità o dei poveri, chi annunciando il Vangelo, chi di avere una più chiara percezione della compiendo le diverse opere di misericordia. propria identità, e così proiettarsi nel futuro Importante è non vivere per sé stessi, come E SANCTA SEDE 17

Gesù non ha vissuto per Sé stesso, ma per il Davanti al nostro sguardo c’è un fatto Padre e per noi. semplice, umile e grande: Gesù è portato da Arriviamo così alla terza parola: Maria e Giuseppe al tempio di Gerusalemme. È speranza. Testimoniando Dio e il suo amore un bambino come tanti, come tutti, ma è unico: misericordioso, con la grazia di Cristo potete è l’Unigenito venuto per tutti. Questo Bambino infondere speranza in questa nostra umanità ci ha portato la misericordia e la tenerezza di segnata da diversi motivi di ansia e di timore Dio: Gesù è il volto della Misericordia del e tentata a volte di scoraggiamento. Potete far Padre. È questa l’icona che il Vangelo ci offre sentire la forza rinnovatrice delle beatitudini, al termine dell’Anno della Vita Consacrata, dell’onestà, della compassione; il valore della un anno vissuto con tanto entusiasmo. Esso, bontà, della vita semplice, essenziale, piena come un fiume, ora confluisce nel mare della di significato. E potete alimentare la speranza misericordia, in questo immenso mistero anche nella Chiesa. Penso, ad esempio, al di amore che stiamo sperimentando con il dialogo ecumenico. L’incontro di un anno fa Giubileo straordinario. tra consacrati di diverse confessioni cristiane La festa odierna, soprattutto nell’Oriente, è stata una bella novità, che merita di essere viene chiamata festa dell’incontro. In effetti, portata avanti. La testimonianza carismatica e nel Vangelo che è stato proclamato, vediamo profetica della vita dei consacrati, nella varietà diversi incontri (cfr Lc 2,22-40). Nel tempio delle sue forme, può aiutare a riconoscerci tutti Gesù viene incontro a noi e noi andiamo più uniti e favorire la piena comunione. incontro a Lui. Contempliamo l’incontro con Cari fratelli e sorelle, nel vostro apostolato il vecchio Simeone, che rappresenta l’attesa quotidiano, non lasciatevi condizionare fedele di Israele e l’esultanza del cuore dall’età o dal numero. Ciò che più conta è la per il compimento delle antiche promesse. capacità di ripetere il “sì” iniziale alla chiamata Ammiriamo anche l’incontro con l’anziana di Gesù che continua a farsi sentire, in maniera profetessa Anna, che, nel vedere il Bambino, sempre nuova, in ogni stagione della vita. La esulta di gioia e loda Dio. Simeone ed Anna sua chiamata e la nostra risposta mantengono sono l’attesa e la profezia, Gesù è la novità e viva la nostra speranza. Profezia, prossimità, il compimento: Egli si presenta a noi come la speranza. Vivendo così, avrete nel cuore la perenne sorpresa di Dio; in questo Bambino gioia, segno distintivo dei seguaci di Gesù e nato per tutti si incontrano il passato, fatto di a maggior ragione dei consacrati. E la vostra memoria e di promessa, e il futuro, pieno di vita sarà attraente per tante e tanti, a gloria di speranza. Dio e per la bellezza della Sposa di Cristo, la Possiamo vedere in questo l’inizio della Chiesa. vita consacrata. I consacrati e le consacrate Cari fratelli e sorelle, ringrazio il Signore sono chiamati innanzitutto ad essere uomini e per quello che siete e fate nella Chiesa e nel donne dell’incontro. La vocazione, infatti, non mondo. Vi benedico e vi affido alla nostra prende le mosse da un nostro progetto pensato Madre. E per favore, non dimenticatevi di “a tavolino”, ma da una grazia del Signore pregare per me. che ci raggiunge, attraverso un incontro che cambia la vita. Chi incontra davvero Gesù Papa Francesco non può rimanere uguale a prima. Egli è la novità che fa nuove tutte le cose. Chi vive [L’Osservatore Romano, 2-3 febbraio questo incontro diventa testimone e rende 2016, p. 8] possibile l’incontro per gli altri; e si fa anche promotore della cultura dell’incontro, evitando l’autoreferenzialità che ci fa rimanere chiusi in 6. Omelia nella festa della Presentazione del noi stessi. Signore e XX Giornata Mondiale della Il brano della Lettera agli Ebrei, che Vita Consacrata abbiamo ascoltato, ci ricorda che Gesù Città del Vaticano, Basilica S. Pietro, 02.02.2016 stesso, per farsi incontro a noi, non ha esitato a condividere la nostra condizione umana: Come un fiume «Poiché i figli hanno in comune il sangue e nel mare della misericordia la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe» (v. 14). Gesù non ci ha salvati “dall’esterno”, non è rimasto fuori dal 18 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 nostro dramma, ma ha voluto condividere la fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio nostra vita. I consacrati e le consacrate sono era su di lui» (v. 40). Possa il Signore Gesù, chiamati ad essere segno concreto e profetico di per la materna intercessione di Maria, crescere questa vicinanza di Dio, di questa condivisione in noi, e aumentare in ciascuno il desiderio con la condizione di fragilità, di peccato e di dell’incontro, la custodia dello stupore e la ferite dell’uomo del nostro tempo. Tutte le gioia della gratitudine. Allora altri saranno forme di vita consacrata, ognuna secondo le attratti dalla sua luce, e potranno incontrare la sue caratteristiche, sono chiamate ad essere in misericordia del Padre. stato permanente di missione, condividendo «le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce Papa Francesco degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di coloro che soffrono» (Gaudium et spes, 1). Al termine della Messa il Papa si è recato sul Il Vangelo ci dice anche che «il padre e sagrato della basilica per salutare i religiosi la madre di Gesù si stupivano delle cose che e le religiose che non avevano trovato posto si dicevano di lui» (v. 33). Giuseppe e Maria all’interno. custodiscono lo stupore per questo incontro pieno di luce e di speranza per tutti i popoli. Cari fratelli e sorelle consacrati, E anche noi, come cristiani e come persone grazie tante! consacrate, siamo custodi dello stupore. Uno stupore che chiede di essere sempre rinnovato; Avete partecipato all’Eucaristia con un po’ guai all’abitudine nella vita spirituale; guai a di freschetto! Ma il cuore arde! cristallizzare i nostri carismi in una dottrina Grazie per finire così, tutti insieme, astratta: i carismi dei fondatori – come ho quest’Anno della Vita Consacrata. E andate detto altre volte – non sono da sigillare in avanti! Ognuno di noi ha un posto, ha un lavoro bottiglia,non sono pezzi da museo. I nostri nella Chiesa. Per favore, non dimenticate la fondatori sono stati mossi dallo Spirito e prima vocazione, la prima chiamata. Fate non hanno avuto paura di sporcarsi le mani memoria! E con quell’amore con cui siete stati con la vita quotidiana, con i problemi della chiamati, oggi il Signore continua a chiamarvi. gente, percorrendo con coraggio le periferie Non abbassare, non abbassare quella bellezza, geografiche ed esistenziali. Non si sono fermati quello stupore della prima chiamata. E poi davanti agli ostacoli e alle incomprensioni continuare a lavorare. È bello! Continuare. degli altri, perché hanno mantenuto nel cuore Sempre c’è qualcosa da fare. La cosa principale lo stupore per l’incontro con Cristo. Non hanno è pregare. Il “midollo” della vita consacrata è addomesticato la grazia del Vangelo; hanno la preghiera: pregare! E così invecchiare, ma avuto sempre nel cuore una sana inquietudine invecchiare come il buon vino! per il Signore, un desiderio struggente di Vi dico una cosa. A me piace tanto quanto portarlo agli altri, come hanno fatto Maria trovo quelle religiose o quei religiosi anziani, e Giuseppe nel tempio. Anche noi siamo ma con gli occhi brillanti, perché hanno il fuoco chiamati oggi a compiere scelte profetiche e della vita spirituale acceso. Non si è spento, coraggiose. non si è spento quel fuoco! Andate avanti oggi, Infine, dalla festa di oggi impariamo a ogni giorno, e continuate a lavorare e guardare vivere la gratitudine per l’incontro con Gesù e al domani con speranza, chiedendo sempre al per il dono della vocazione alla vita consacrata. Signore che ci mandi nuove vocazioni, così Ringraziare, rendimento di grazie: Eucaristia. la nostra opera di consacrazione potrà andare Com’è bello quando incontriamo il volto felice avanti. La memoria: non dimenticatevi della di persone consacrate, magari già avanti negli prima chiamata! Il lavoro di tutti i giorni, e poi anni come Simeone o Anna, contente e piene la speranza di andare avanti e seminare bene. di gratitudine per la propria vocazione. Questa Che gli altri che vengono dietro di noi possano è una parola che può sintetizzare tutto quello ricevere l’eredità che noi lasceremo loro. che abbiamo vissuto in questo Anno della Adesso preghiamo la Madonna. Vita Consacrata: gratitudine per il dono dello Ave Maria… Spirito Santo, che sempre anima la Chiesa [Benedizione] attraverso i diversi carismi. Buona serata e pregate per me! Il Vangelo si conclude con questa espressione: «Il bambino cresceva e si Papa Francesco E SANCTA SEDE 19

[L’Osservatore Romano, 4 febbraio 2016, perdonati da Lui. Pertanto, qualunque sia il p. 6] peccato che viene confessato - o che la persona non osa dire, ma lo fa capire, è sufficiente - ogni missionario è chiamato a ricordare la propria 7. Discorso ai Missionari della Misericordia esistenza di peccatore e a porsi umilmente Città del Vaticano, Sala Regia, 09.02.2016 come “canale” della misericordia di Dio. E vi confesso fraternamente che per me è una fonte Con la coperta di gioia il ricordo di quella confessione del 21 non con la clava settembre del ’53, che ha riorientato la mia vita. Cosa mi ha detto il prete? Non ricordo. Cari fratelli sacerdoti, Ricordo solo che mi ha fatto un sorriso e poi buonasera! non so cosa è successo. Ma è accogliere come padre… con grande piacere vi incontro, prima di Un altro aspetto importante è quello di darvi il mandato di essere Missionari della saper guardare al desiderio di perdono presente Misericordia. È questo un segno di speciale nel cuore del penitente. È un desiderio frutto rilevanza perché caratterizza il Giubileo, e della grazia e della sua azione nella vita delle permette in tutte le Chiese locali di vivere il persone, che permette di sentire la nostalgia mistero insondabile della misericordia del di Dio, del suo amore e della sua casa. Non Padre. Essere Missionario della Misericordia dimentichiamo che c’è proprio questo desiderio è una responsabilità che vi viene affidata, all’inizio della conversione. Il cuore si rivolge perché vi chiede di essere in prima persona a Dio riconoscendo il male compiuto, ma con testimoni della vicinanza di Dio e del suo la speranza di ottenere il perdono. E questo modo di amare. Non il nostro modo, sempre desiderio si rafforza quando si decide nel limitato e a volte contraddittorio, ma il suo proprio cuore di cambiare vita e di non voler modo di amare, il suo modo di perdonare, peccare più. È il momento in cui ci si affida che è appunto la misericordia. Vorrei offrirvi alla misericordia di Dio, e si ha piena fiducia di alcune brevi riflessioni, perché il mandato che essere da Lui compresi, perdonati e sostenuti. riceverete possa essere compiuto in maniera Diamo grande spazio a questo desiderio di Dio coerente e come un concreto aiuto per le tante e del suo perdono; facciamolo emergere come persone che si accosteranno a voi. vera espressione della grazia dello Spirito che Prima di tutto desidero ricordarvi che in provoca alla conversione del cuore. E qui mi questo ministero siete chiamati ad esprimere raccomando di capire non solo il linguaggio la maternità della Chiesa. La Chiesa è Madre della parola, ma anche quello dei gesti. Se perché genera sempre nuovi figli nella fede; qualcuno viene da te e sente che deve togliersi la Chiesa è Madre perché nutre la fede; e la qualcosa, ma forse non riesce a dirlo, ma tu Chiesa è Madre anche perché offre il perdono capisci… e sta bene, lo dice così, col gesto di di Dio, rigenerando a una nuova vita, frutto venire. Prima condizione. Seconda, è pentito. della conversione. Non possiamo correre il Se qualcuno viene da te è perché vorrebbe non rischio che un penitente non percepisca la cadere in queste situazioni, ma non osa dirlo, presenza materna della Chiesa che lo accoglie ha paura di dirlo e poi non poterlo fare. Ma se e lo ama. Se venisse meno questa percezione, non lo può fare, ad impossibilia nemo tenetur. a causa della nostra rigidità, sarebbe un danno E il Signore capisce queste cose, il linguaggio grave in primo luogo per la fede stessa, perché dei gesti. Le braccia aperte, per capire cosa c’è impedirebbe al penitente di vedersi inserito nel dentro quel cuore che non può venire detto o Corpo di Cristo. Inoltre, limiterebbe molto il detto così… un po’ è la vergogna… mi capite. suo sentirsi parte di una comunità. Noi invece Voi ricevete tutti con il linguaggio con cui siamo chiamati ad essere espressione viva della possono parlare. Chiesa che come madre accoglie chiunque si Vorrei, infine, ricordare una componente accosta a lei, sapendo che attraverso di lei si è di cui non si parla molto, ma che è invece inseriti in Cristo. Entrando nel confessionale, determinante: la vergogna. Non è facile ricordiamoci sempre che è Cristo che accoglie, porsi dinanzi a un altro uomo, pur sapendo è Cristo che ascolta, è Cristo che perdona, è che rappresenta Dio, e confessare il proprio Cristo che dona pace. Noi siamo suoi ministri; peccato. Si prova vergogna sia per quanto si e per primi abbiamo sempre bisogno di essere è compiuto, sia per doverlo confessare a un 20 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 altro. La vergogna è un sentimento intimo che nella Chiesa. La santità si nutre di amore e sa incide nella vita personale e richiede da parte portare su di sé il peso di chi è più debole. Un del confessore un atteggiamento di rispetto e missionario della misericordia porta sulle incoraggiamento. Tante volte la vergogna ti proprie spalle il peccatore, e lo consola con fa muto e… Il gesto, il linguaggio del gesto. la forza della compassione. E il peccatore Fin dalle prime pagine la Bibbia parla della che va lì, la persona che va lì, trova un padre. vergogna. Dopo il peccato di Adamo ed Voi avete sentito, anch’io ho sentito, tanta Eva, l’autore sacro annota subito: «Allora si gente che dice: “No, io non ci vado mai, aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero perché sono andato una volta e il prete mi ha di essere nudi; intrecciarono foglie di fico bastonato, mi ha rimproverato tanto, o sono e se ne fecero delle cinture» (Gen 3,7). La andato e mi ha fatto domande un po’ oscure, prima reazione di questa vergogna è quella di di curiosità”. Per favore, questo non è il buon nascondersi davanti a Dio (cfr Gen 3,8-10). pastore, questo è il giudice che forse crede di C’è anche un altro brano della Genesi che non aver peccato, o è il povero uomo malato mi colpisce, ed è il racconto di Noè. Tutti che con le domande è incuriosito. Ma a me lo conosciamo, ma raramente ricordiamo piace dire ai confessori: se tu non te la senti l’episodio in cui egli si ubriacò. Noè nella di essere padre, non andare al confessionale, Bibbia è considerato un uomo giusto; eppure è meglio, fai un’altra cosa. Perché si può fare non è senza peccato: il suo essersi ubriacato tanto male, tanto male ad un’anima se non fa comprendere quanto anch’egli fosse debole, viene accolta con cuore di padre, col cuore al punto da venir meno alla propria dignità, della Madre Chiesa. Alcuni mesi fa parlavo fatto che la Scrittura esprime con l’immagine con un saggio cardinale della Curia Romana della nudità. Due dei suoi figli però prendono sulle domande che alcuni preti fanno nella il mantello e lo coprono perché ritorni nella confessione e lui mi ha detto: “Quando una dignità di padre (cfr Gen 9,18-23). persona incomincia e io vedo che vuol buttar Questo brano mi fa dire quanto importante fuori qualcosa, e me ne accorgo a capisco, le sia il nostro ruolo nella confessione. Davanti dico: Ho capito! Stia tranquilla!”. E avanti. a noi c’è una persona “nuda”, e anche una Questo è un padre. persona che non sa parlare e non sa che cosa Vi accompagno in questa avventura dire, con la sua debolezza e i suoi limiti, con la missionaria, dandovi come esempi due santi vergogna di essere un peccatore, e tante volte ministri del perdono di Dio, san Leopoldo e di non riuscire a dirlo. Non dimentichiamo: san Pio - lì fra gli italiani c’è un cappuccino dinanzi a noi non c’è il peccato, ma il peccatore che assomiglia tanto a san Leopoldo: piccolo, pentito, il peccatore che vorrebbe non essere la barba… -, insieme a tanti altri sacerdoti così, ma non ci riesce. Una persona che sente che nella loro vita hanno testimoniato la il desiderio di essere accolta e perdonata. misericordia di Dio. Loro vi aiuteranno. Un peccatore che promette di non voler più Quando sentirete il peso dei peccati a voi allontanarsi dalla casa del Padre e che, con confessati e la limitatezza della vostra le poche forze che si ritrova, vuole fare di persona e delle vostre parole, confidate nella tutto per vivere da figlio di Dio. Dunque, non forza della misericordia che a tutti va incontro siamo chiamati a giudicare, con un senso di come amore e che non conosce confini. E superiorità, come se noi fossimo immuni dal dire come tanti santi confessori: “Signore, peccato; al contrario, siamo chiamati ad agire io perdono, mettilo sul mio conto!”. E vai come Sem e Jafet, i figli di Noè, che presero avanti. Vi assista la Madre della Misericordia una coperta per mettere il proprio padre al e vi protegga in questo servizio così prezioso. riparo dalla vergogna. Essere confessore Vi accompagni la mia benedizione; e voi, per secondo il cuore di Cristo equivale a coprire favore, non dimenticatevi di pregare per me. il peccatore con la coperta della misericordia, Grazie. perché non si vergogni più e possa recuperare la gioia della sua dignità filiale, e possa anche Papa Francesco sapere dove si ritrova. Non è, dunque, con la clava del giudizio [L’Osservatore Romano, 11 febbraio 2026, che riusciremo a riportare la pecorella p. 7] smarrita all’ovile, ma con la santità di vita che è principio di rinnovamento e di riforma E SANCTA SEDE 21

8. Messaggio per la Quaresima 2016 quando l’infedeltà spezza il legame del Patto e l’alleanza richiede di essere ratificata in modo “Misericordia io voglio e non sacrifici” più stabile nella giustizia e nella verità. Siamo (Mt 9,13) qui di fronte ad un vero e proprio dramma d’amore, nel quale Dio gioca il ruolo di padre Le opere di misericordia e di marito tradito, mentre Israele gioca quello nel cammino giubilare di figlio/figlia e di sposa infedeli. Sono proprio le immagini familiari – come nel caso di Osea 1. Maria, icona di una Chiesa che (cfr Os 1-2) – ad esprimere fino a che punto evangelizza perché evangelizzata Dio voglia legarsi al suo popolo. Questo dramma d’amore raggiunge il Nella Bolla d’indizione del Giubileo suo vertice nel Figlio fatto uomo. In Lui Dio ho rivolto l’invito affinché «la Quaresima riversa la sua misericordia senza limiti fino di quest’anno giubilare sia vissuta più al punto da farne la «Misericordia incarnata» intensamente come momento forte per (Misericordiæ Vultus, 8). In quanto uomo, celebrare e sperimentare la misericordia Gesù di Nazaret è infatti figlio di Israele a tutti di Dio» (Misericordiæ Vultus, 17). Con il gli effetti. E lo è al punto da incarnare quel richiamo all’ascolto della Parola di Dio ed perfetto ascolto di Dio richiesto ad ogni ebreo all’iniziativa «24 ore per il Signore» ho voluto dallo Shemà, ancora oggi cuore dell’alleanza sottolineare il primato dell’ascolto orante di Dio con Israele: «Ascolta, Israele: il Signore della Parola, in specie quella profetica. La è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai misericordia di Dio è infatti un annuncio al il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con mondo: ma di tale annuncio ogni cristiano è tutta l’anima e con tutte le forze» (Dt 6,4-5). chiamato a fare esperienza in prima persona. Il Figlio di Dio è lo Sposo che fa di tutto per E’ per questo che nel tempo della Quaresima guadagnare l’amore della sua Sposa, alla quale invierò i Missionari della Misericordia lo lega il suo amore incondizionato che diventa perché siano per tutti un segno concreto della visibile nelle nozze eterne con lei. vicinanza e del perdono di Dio. Questo è il cuore pulsante del kerygma Per aver accolto la Buona Notizia a lei apostolico, nel quale la misericordia divina rivolta dall’arcangelo Gabriele, Maria, ha un posto centrale e fondamentale. Esso nel Magnificat, canta profeticamente la è «la bellezza dell’amore salvifico di Dio misericordia con cui Dio l’ha prescelta. manifestato in Gesù Cristo morto e risorto» La Vergine di Nazaret, promessa sposa di (Esort. ap. Evangelii gaudium, 36), quel Giuseppe, diventa così l’icona perfetta della primo annuncio che «si deve sempre tornare Chiesa che evangelizza perché è stata ed ad ascoltare in modi diversi e che si deve è continuamente evangelizzata per opera sempre tornare ad annunciare durante la dello Spirito Santo, che ha fecondato il suo catechesi» (ibid., 164). La Misericordia allora grembo verginale. Nella tradizione profetica, «esprime il comportamento di Dio verso il la misericordia ha infatti strettamente a che peccatore, offrendogli un’ulteriore possibilità fare, già a livello etimologico, proprio con le per ravvedersi, convertirsi e credere» viscere materne (rahamim) e anche con una (Misericordiæ Vultus, 21), ristabilendo bontà generosa, fedele e compassionevole proprio così la relazione con Lui. E in Gesù (hesed), che si esercita all’interno delle crocifisso Dio arriva fino a voler raggiungere relazioni coniugali e parentali. il peccatore nella sua più estrema lontananza, proprio là dove egli si è perduto ed allontanato 2. L’alleanza di Dio con gli uomini: da Lui. E questo lo fa nella speranza di poter una storia di misericordia così finalmente intenerire il cuore indurito della sua Sposa. Il mistero della misericordia divina si svela nel corso della storia dell’alleanza tra 3. Le opere di misericordia Dio e il suo popolo Israele. Dio, infatti, si mostra sempre ricco di misericordia, pronto La misericordia di Dio trasforma il cuore in ogni circostanza a riversare sul suo popolo dell’uomo e gli fa sperimentare un amore una tenerezza e una compassione viscerali, fedele e così lo rende a sua volta capace di soprattutto nei momenti più drammatici misericordia. È un miracolo sempre nuovo 22 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 che la misericordia divina si possa irradiare oggi le ideologie del pensiero unico e della nella vita di ciascuno di noi, motivandoci tecnoscienza, che pretendono di rendere all’amore del prossimo e animando quelle Dio irrilevante e di ridurre l’uomo a massa che la tradizione della Chiesa chiama le opere da strumentalizzare. E possono attualmente di misericordia corporale e spirituale. Esse mostrarlo anche le strutture di peccato ci ricordano che la nostra fede si traduce in collegate ad un modello di falso sviluppo atti concreti e quotidiani, destinati ad aiutare fondato sull’idolatria del denaro, che rende il nostro prossimo nel corpo e nello spirito e indifferenti al destino dei poveri le persone sui quali saremo giudicati: nutrirlo, visitarlo, e le società più ricche, che chiudono loro le confortarlo, educarlo. Perciò ho auspicato porte, rifiutandosi persino di vederli. «che il popolo cristiano rifletta durante il Per tutti, la Quaresima di questo Anno Giubileo sulle opere di misericordia corporali Giubilare è dunque un tempo favorevole e spirituali. Sarà un modo per risvegliare la per poter finalmente uscire dalla propria nostra coscienza spesso assopita davanti al alienazione esistenziale grazie all’ascolto dramma della povertà e per entrare sempre della Parola e alle opere di misericordia. Se più nel cuore del Vangelo, dove i poveri mediante quelle corporali tocchiamo la carne sono i privilegiati della misericordia divina» del Cristo nei fratelli e sorelle bisognosi di (ibid., 15). Nel povero, infatti, la carne di essere nutriti, vestiti, alloggiati, visitati, Cristo «diventa di nuovo visibile come corpo quelle spirituali – consigliare, insegnare, martoriato, piagato, flagellato, denutrito, perdonare, ammonire, pregare – toccano più in fuga... per essere da noi riconosciuto, direttamente il nostro essere peccatori. Le toccato e assistito con cura» (ibid.). Inaudito opere corporali e quelle spirituali non vanno e scandaloso mistero del prolungarsi nella perciò mai separate. È infatti proprio toccando storia della sofferenza dell’Agnello Innocente, nel misero la carne di Gesù crocifisso roveto ardente di amore gratuito davanti che il peccatore può ricevere in dono la al quale ci si può come Mosè solo togliere i consapevolezza di essere egli stesso un sandali (cfr Es 3,5); ancor più quando il povero povero mendicante. Attraverso questa strada è il fratello o la sorella in Cristo che soffrono a anche i “superbi”, i “potenti” e i “ricchi” di causa della loro fede. cui parla il Magnificat hanno la possibilità di Davanti a questo amore forte come la accorgersi di essere immeritatamente amati morte (cfr Ct 8,6), il povero più misero dal Crocifisso, morto e risorto anche per si rivela essere colui che non accetta di loro. Solo in questo amore c’è la risposta a riconoscersi tale. Crede di essere ricco, ma è quella sete di felicità e di amore infiniti che in realtà il più povero tra i poveri. Egli è tale l’uomo si illude di poter colmare mediante gli perché schiavo del peccato, che lo spinge ad idoli del sapere, del potere e del possedere. utilizzare ricchezza e potere non per servire Ma resta sempre il pericolo che, a causa di Dio e gli altri, ma per soffocare in sé la una sempre più ermetica chiusura a Cristo, profonda consapevolezza di essere anch’egli che nel povero continua a bussare alla porta null’altro che un povero mendicante. E tanto del loro cuore, i superbi, i ricchi ed i potenti maggiore è il potere e la ricchezza a sua finiscano per condannarsi da sé a sprofondare disposizione, tanto maggiore può diventare in quell’eterno abisso di solitudine che è quest’accecamento menzognero. Esso arriva l’inferno. Ecco perciò nuovamente risuonare al punto da neppure voler vedere il povero per loro, come per tutti noi, le accorate Lazzaro che mendica alla porta della sua casa parole di Abramo: «Hanno Mosè e i Profeti; (cfr Lc 16,20-21), il quale è figura del Cristo ascoltino loro» (Lc 16,29). Quest’ascolto che nei poveri mendica la nostra conversione. operoso ci preparerà nel modo migliore a Lazzaro è la possibilità di conversione che festeggiare la definitiva vittoria sul peccato Dio ci offre e che forse non vediamo. E e sulla morte dello Sposo ormai risorto, che quest’accecamento si accompagna ad un desidera purificare la sua promessa Sposa, superbo delirio di onnipotenza, in cui risuona nell’attesa della sua venuta. sinistramente quel demoniaco «sarete come Non perdiamo questo tempo di Quaresima Dio» (Gen 3,5) che è la radice di ogni peccato. favorevole alla conversione! Lo chiediamo Tale delirio può assumere anche forme per l’intercessione materna della Vergine sociali e politiche, come hanno mostrato i Maria, che per prima, di fronte alla grandezza totalitarismi del XX secolo, e come mostrano della misericordia divina a lei donata E SANCTA SEDE 23 gratuitamente, ha riconosciuto la propria cuore pulsante della nostra vita e della nostra piccolezza (cfr Lc 1,48), riconoscendosi testimonianza, al centro dell’annuncio di come l’umile serva del Signore (cfr Lc 1,38). fede: «Dio è amore» (1Gv 4,8.16). Dio non ha semplicemente il desiderio o la capacità di Dal Vaticano, 4 ottobre 2015 amare; Dio è carità: la carità è la sua essenza, Festa di San Francesco d’Assisi la sua natura. Egli è unico, ma non è solitario; non può stare da solo, non può chiudersi in Sé Papa Francesco stesso, perché è comunione, è carità, e la carità per sua natura si comunica, si diffonde. Così [© Copyright - Libreria Editrice Vaticana] Dio associa alla sua vita di amore l’uomo e, anche se l’uomo si allontana da Lui, Egli non rimane distante e gli va incontro. Questo suo 9. Discorso ai partecipanti al congresso venirci incontro, culminato nell’incarnazione promosso da “Cor Unum” del Figlio, è la sua misericordia; è il suo modo di esprimersi verso di noi peccatori, il suo Il cuore volto che ci guarda e si prende cura di noi. «Il e la bussola programma di Gesù – è scritto nell’Enciclica – è “un cuore che vede”. Questo cuore vede Cari fratelli e sorelle, dove c’è bisogno di amore e agisce in modo conseguente» (n. 31). Carità e misericordia vi accolgo in occasione del Congresso sono così strettamente legate, perché sono il Internazionale sul tema: “La carità non avrà modo di essere e di agire di Dio: la sua identità mai fine (1Cor 13, 8). Prospettive a dieci anni e il suo nome. dall’Enciclica Deus caritas est”, organizzato Il primo aspetto che l’Enciclica ci ricorda dal Pontificio ConsiglioCor Unum, e ringrazio è proprio il volto di Dio, chi è il Dio che in Mons. Dal Toso per le parole di saluto che mi Cristo possiamo incontrare, com’è fedele e ha rivolto a nome di tutti voi. insuperabile il suo amore, «Nessuno ha un La prima Enciclica di Papa Benedetto XVI amore più grande di questo: dare la sua vita tratta un tema che permette di ripercorrere per i propri amici» (Gv 15,13). Ogni forma tutta la storia della Chiesa, che è anche storia di amore, di solidarietà, di condivisione è di carità. È una storia di amore ricevuto da solo un riflesso di quella carità che è Dio. Dio, che va portato al mondo: questa carità Egli, senza mai stancarsi, riversa la sua carità ricevuta e donata è il cardine della storia della su di noi e noi siamo chiamati a diventare Chiesa e della storia di ciascuno di noi. L’atto testimoni di questo amore nel mondo. Perciò di carità, infatti, non è solo un’elemosina per dobbiamo guardare alla carità divina come lavarsi la coscienza; include «un’attenzione alla bussola che orienta la nostra vita, prima d’amore rivolta all’altro» (cfr. Esort. ap. di incamminarci in ogni attività: lì troviamo la Evangelii gaudium, 199), che considera direzione, da essa impariamo come guardare l’altro «un’unica cosa con sé stesso» (cfr. San i fratelli e il mondo. «Ubi amor, ibi oculus», Tommaso d’Aquino, SummaTheologiae , II-II, dicevano i Medioevali: dove c’è l’amore, lì q. 27, art. 2) e desidera condividere l’amicizia c’è la capacità di vedere. Solo «se rimaniamo con Dio. nel suo amore» (cfr. Gv 15,1-17), sapremo La carità sta dunque al centro della vita comprendere e amare chi ci vive accanto. della Chiesa e ne è veramente il cuore, come L’Enciclica – ed è il secondo aspetto che diceva santa Teresa di Gesù Bambino. Sia per vorrei sottolineare – ci ricorda che questa il singolo fedele, sia per la comunità cristiana carità vuole rispecchiarsi sempre più nella vita nel suo insieme vale la parola di Gesù, della Chiesa. Come vorrei che ognuno nella secondo cui la carità è il primo e il più alto dei Chiesa, ogni istituzione, ogni attività riveli comandamenti: «Amerai il Signore tuo Dio che Dio ama l’uomo! La missione che i nostri con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, organismi di carità svolgono è importante, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza... perché avvicinano tante persone povere Amerai il tuo prossimo come te stesso» (Mc ad una vita più dignitosa, più umana, cosa 12,30-31). quanto mai necessaria; ma questa missione è L’Anno giubilare che stiamo vivendo importantissima perché, non a parole, ma con è anche l’occasione per ritornare a questo l’amore concreto può far sentire ogni uomo 24 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 amato dal Padre, figlio suo, destinato alla ciascuno. Nella Bolla di indizione del Giubileo vita eterna con Dio. Io vorrei ringraziare tutti Straordinario della Misericordia ho ricordato coloro che si impegnano quotidianamente in le parole di san Beda il Venerabile, riferite alla questa missione, che interpella ogni cristiano. vocazione di san Matteo: «Miserando atque In questo Anno giubilare ho voluto sottolineare eligendo» (MV 8). L’azione misericordiosa del che tutti possiamo vivere la grazia del Signore perdona i nostri peccati e ci apre alla Giubileo proprio mettendo in pratica le opere vita nuova che si concretizza nella chiamata di misericordia corporale e spirituale: vivere alla sequela e alla missione. Ogni vocazione le opere di misericordia significa coniugare nella Chiesa ha la sua origine nello sguardo il verbo amare secondo Gesù. E così, tutti compassionevole di Gesù. La conversione e insieme, contribuiamo concretamente alla la vocazione sono come due facce della stessa grande missione della Chiesa di comunicare medaglia e si richiamano continuamente in l’amore di Dio, che vuole diffondersi. tutta la vita del discepolo missionario. Cari fratelli e sorelle, l’Enciclica Deus Il beato Paolo VI, nell’Esortazione caritas est conserva intatta la freschezza del apostolica Evangelii nuntiandi, ha descritto i suo messaggio, con cui indica la prospettiva passi del processo dell’evangelizzazione. Uno sempre attuale per il cammino della Chiesa. E di essi è l’adesione alla comunità cristiana (cfr tutti siamo tanto più veri cristiani, quanto più n. 23), quella comunità da cui ha ricevuto la viviamo con questo spirito. testimonianza della fede e la proclamazione Vi ringrazio ancora per il vostro impegno e esplicita della misericordia del Signore. Questa per quanto potrete realizzare in questa missione incorporazione comunitaria comprende tutta la di carità. Vi assista sempre la Vergine Madre e ricchezza della vita ecclesiale, particolarmente vi accompagni la mia benedizione. Per favore, i Sacramenti. E la Chiesa non è solo un luogo fate un atto di carità e non dimenticatevi di in cui si crede, ma è anche oggetto della nostra pregare per me. Grazie. fede; per questo nel Credo diciamo: «Credo la Chiesa». Papa Francesco La chiamata di Dio avviene attraverso la mediazione comunitaria. Dio ci chiama [L’Osservatore Romano, 27 febbraio 2016, a far parte della Chiesa e, dopo una certa p. 8] maturazione in essa, ci dona una vocazione specifica. Il cammino vocazionale si fa insieme ai fratelli e alle sorelle che il Signore ci dona: 10. Messaggio per la 53ª Giornata Mondiale è una con-vocazione. Il dinamismo ecclesiale di Preghiera per le Vocazioni della chiamata è un antidoto all’indifferenza e all’individualismo. Stabilisce quella La Chiesa, comunione nella quale l’indifferenza è stata madre di vocazioni vinta dall’amore, perché esige che noi usciamo da noi stessi ponendo la nostra esistenza al Cari fratelli e sorelle, servizio del disegno di Dio e facendo nostra la situazione storica del suo popolo santo. come vorrei che, nel corso del Giubileo In questa Giornata, dedicata alla preghiera Straordinario della Misericordia, tutti i per le vocazioni, desidero esortare tutti i fedeli battezzati potessero sperimentare la gioia di ad assumersi le loro responsabilità nella cura appartenere alla Chiesa! E potessero riscoprire e nel discernimento vocazionale. Quando che la vocazione cristiana, così come le gli apostoli cercavano uno che prendesse il vocazioni particolari, nascono in seno al popolo posto di Giuda Iscariota, san Pietro radunò di Dio e sono doni della divina misericordia. centoventi fratelli (cfr At 1,15); e per la scelta La Chiesa è la casa della misericordia, ed è la dei sette diaconi, fu convocato il gruppo dei “terra” dove la vocazione germoglia, cresce e discepoli (cfr At 6,2). San Paolo dà a Tito criteri porta frutto. specifici per la scelta dei presbiteri (Tt 1,5-9). Per questo motivo invito tutti voi, in Anche oggi, la comunità cristiana è sempre occasione di questa 53ª Giornata Mondiale di presente nel germogliare delle vocazioni, nella Preghiera per le Vocazioni, a contemplare la loro formazione e nella loro perseveranza (cfr comunità apostolica, e a ringraziare per il ruolo Esort. ap. Evagelii gaudium 107). della comunità nel cammino vocazionale di La vocazione nasce nella Chiesa. Fin dal E SANCTA SEDE 25 sorgere di una vocazione è necessario un cristiana, che rimane un riferimento vitale, adeguato “senso” della Chiesa. Nessuno è come la patria visibile che offre sicurezza a chiamato esclusivamente per una determinata quelli che compiono il pellegrinaggio verso la regione, né per un gruppo o movimento vita eterna. ecclesiale, ma per la Chiesa e per il mondo. Tra gli operatori pastorali rivestono una «Un chiaro segno dell’autenticità di un particolare importanza i sacerdoti. Mediante il carisma è la sua ecclesialità, la sua capacità di loro ministero si fa presente la parola di Gesù, integrarsi armonicamente nella vita del Popolo che ha detto: «Io sono la porta delle pecore santo di Dio per il bene di tutti» (ibid. 130). […] Io sono il buon pastore» (Gv 10,7.11). Rispondendo alla chiamata di Dio, il giovane La cura pastorale delle vocazioni è una parte vede espandersi il proprio orizzonte ecclesiale, fondamentale del loro ministero pastorale. I può considerare i molteplici carismi e sacerdoti accompagnano coloro che sono alla compiere così un discernimento più obiettivo. ricerca della propria vocazione, come pure La comunità diventa, in questo modo, la quanti già hanno offerto la vita al servizio di casa e la famiglia dove nasce la vocazione. Il Dio e della comunità. candidato contempla grato questa mediazione Tutti i fedeli sono chiamati a rendersi comunitaria come elemento irrinunciabile consapevoli del dinamismo ecclesiale della per il suo futuro. Impara a conoscere e amare vocazione, perché le comunità di fede possano fratelli e sorelle che percorrono cammini diventare, sull’esempio della Vergine Maria, diversi dal suo; e questi vincoli rafforzano in seno materno che accoglie il dono dello tutti la comunione. Spirito Santo (cfr Lc 1,35-38). La maternità La vocazione cresce nella Chiesa. Durante il della Chiesa si esprime mediante la preghiera processo di formazione, i candidati alle diverse perseverante per le vocazioni e con l’azione vocazioni hanno bisogno di conoscere sempre educativa e di accompagnamento per quanti meglio la comunità ecclesiale, superando la percepiscono la chiamata di Dio. Lo fa anche visione limitata che tutti abbiamo all’inizio. A mediante un’accurata selezione dei candidati tale scopo è opportuno fare qualche esperienza al ministero ordinato e alla vita consacrata. apostolica insieme ad altri membri della Infine, è madre delle vocazioni nel continuo comunità, per esempio: accanto ad un buon sostegno di coloro che hanno consacrato la catechista comunicare il messaggio cristiano; vita al servizio degli altri. sperimentare l’evangelizzazione delle periferie Chiediamo al Signore di concedere a tutte insieme ad una comunità religiosa; scoprire il le persone che stanno compiendo un cammino tesoro della contemplazione condividendo la vocazionale una profonda adesione alla Chiesa; vita di clausura; conoscere meglio la missione e che lo Spirito Santo rafforzi nei Pastori e in ad gentes a contatto con i missionari; e con i tutti i fedeli la comunione, il discernimento e preti diocesani approfondire l’esperienza della la paternità e maternità spirituale. pastorale nella parrocchia e nella diocesi. Per Padre di misericordia, che hai donato il quelli che sono già in formazione, la comunità tuo Figlio per la nostra salvezza e sempre ci ecclesiale rimane sempre l’ambito educativo sostieni con i doni del tuo Spirito, concedici fondamentale, verso cui si sente gratitudine. comunità cristiane vive, ferventi e gioiose, La vocazione è sostenuta dalla Chiesa. che siano fonti di vita fraterna e suscitino Dopo l’impegno definitivo, il cammino fra i giovani il desiderio di consacrarsi a vocazionale nella Chiesa non finisce, ma Te e all’evangelizzazione. Sostienile nel continua nella disponibilità al servizio, nella loro impegno di proporre una adeguata perseveranza, nella formazione permanente. catechesi vocazionale e cammini di speciale Chi ha consacrato la propria vita al Signore consacrazione. Dona sapienza per il necessario è disposto a servire la Chiesa dove essa discernimento vocazionale, così che in ne abbia bisogno. La missione di Paolo e tutto risplenda la grandezza del tuo amore Barnaba è un esempio di questa disponibilità misericordioso. Maria, Madre ed educatrice di ecclesiale. Inviati in missione dallo Spirito Gesù, interceda per ogni comunità cristiana, Santo e dalla comunità di Antiochia (cfr At affinché, resa feconda dallo Spirito Santo, 13,1-4), ritornarono alla stessa comunità e sia fonte di genuine vocazioni al servizio del raccontarono quello che il Signore aveva fatto popolo santo di Dio. per mezzo loro (cfr At 14,27). I missionari sono accompagnati e sostenuti dalla comunità 26 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Dal Vaticano, 29 novembre 2015 e Società di vita apostolica, questo Anno è I Domenica di Avvento stato anche una occasione per approfondire la teologia della vita consacrata e il posto Papa Francesco che essa occupa nella Chiesa, popolo di Dio. In molti convegni di studio e in tante [© Copyright - Libreria Editrice Vaticana] pubblicazioni riguardanti la vita consacrata si sono approfonditi gli elementi essenziali della vita consacrata: consacrazione, vita fraterna 2. Anno Vita consacrata in comunità, e missione. Grazie poi agli incontri dei religiosi e consacrati di diversi 1. A colloquio con l’arcivescovo José carismi, questo Anno è stato un momento Rodríguez Carballo sull’Anno della vita bello e importante di reciproca conoscenza consacrata e di collaborazione nei diversi campi di missione tra Istituti diversi. Anche per il L’Anno della vita consacrata sta per resto del popolo di Dio – vescovi, sacerdoti e concludersi. Non è stato solo incontri e laici – è stato un tempo di grazia che ha reso celebrazioni, ma soprattutto un cammino di possibile una più approfondita conoscenza, ricerca per conoscere sempre meglio le donne una cordiale accoglienza e una più profonda e gli uomini che continuano a testimoniare stima della propria consacrazione. la ricchezza del Vangelo in situazioni di difficoltà, povertà, disagio sociale, sofferenza, Quale risposta c’è stata da parte degli istituti persecuzione. Quelle che il Papa definisce le di vita consacrata e dalle Società di vita periferie esistenziali dell’umanità. Perché è in apostolica? tali realtà, talvolta estremamente drammatiche, che si trovano sempre dei consacrati impegnati A giudicare dalla partecipazione a vivere la loro fede e la loro vocazione alle diverse attività organizzate in vari fino all’eroismo. È il bilancio tracciato Paesi e a Roma, è stata molto entusiasta. dall’arcivescovo José Rodríguez Carballo, Personalmente non posso fare a meno di segretario della Congregazione per gli istituti ricordare i tre appuntamenti in Vietnam, dove di vita consacrata e le società di vita apostolica, ho incontrato circa tredicimila dei sedicimila in questa intervista al nostro giornale. religiosi e consacrati che vivono in questo Paese asiatico. Mi ha impressionato l’età A febbraio si conclude l’Anno della vita media, che è molto giovane. Positivi anche consacrata. Quali sono le prime impressioni? gli incontri nelle Filippine, Mexico, Perù e Terra Santa. Mi ha colpito pure il numero Altamente positivo. Per i consacrati è dei partecipanti all’incontro dei giovani stato, senza dubbio, kairós, un momento di consacrati organizzato dalla Conferenza grazia. Grazia per ravvivare il proposito, dei religiosi di Francia, così come altre come direbbe santa Chiara, di seguire Cristo iniziative simili in Spagna, Italia, Slovacchia, povero, obbediente e casto. Momento di grazia Romania, Portogallo. È stata molto alta per riprodurre, in fedeltà creativa, come ci anche la risposta alle iniziative programmate chiede costantemente la Chiesa, la creatività dalla Congregazione qui a Roma. Vi hanno e la santità dei propri fondatori. Grazie al partecipato molti consacrati di tutte le età magistero di Papa Francesco questo Anno è e di tutti i continenti. Si deve sottolineare, stato, anche, una nuova opportunità affinché inoltre, l’accoglienza piena di gratitudine la vita consacrata continui ad uscire dai e di grande desiderio di approfondimento propri “nidi”, abbandoni l’autoreferenzialità delle Lettere circolari pubblicate dal e, con rinnovato ardore, cammini verso le nostro Dicastero: Rallegratevi, Scrutate, periferie esistenziali e verso le avanguardie Contemplate. Oltre alle cinque lingue curate della missione ai vicini e ai lontani. Grazie dalla nostra Congregazione – italiano, ai convegni di studio organizzati in tutto spagnolo, inglese, francese e portoghese – il mondo a livello delle Conferenze dei sono molte le traduzioni fatte dalle rispettive religiosi, molte volte in collaborazione con le Conferenze: tedesco, polacco, vietnamita, Conferenze Episcopali e con la partecipazione cinese, slovacco, rumeno, croato. attiva della Congregazione di Vita Consacrata E SANCTA SEDE 27

Quali sono stati i momenti più significativi? una partecipazione di 6.000 consacrati. Il tema è “Vita consacrata in comunione”. Sarà una Per il Dicastero, in particolare per il prefetto grande festa. e per me, i momenti più significativi sono stati gli incontri con i consacrati nei Paesi dove essi In che modo vi ha incoraggiato il Papa? vivono e lavorano. Abbiamo visitato molte Conferenze dei religiosi in tutti i continenti e Anzitutto è stato lui a convocarlo. Non ha in molte nazioni. Ogni volta abbiamo costatato potuto essere presente all’inizio a causa del la bellezza e la ricchezza del mosaico della viaggio in Turchia, ma lo ha fatto con un vita consacrata. Nelle periferie più estreme bellissimo messaggio per la veglia a Santa abbiamo sempre incontrato consacrati che a Maria Maggiore e con un altro messaggio per volte testimoniano la loro fede in Cristo Gesù la concelebrazione eucaristica nella basilica e la loro vocazione in situazioni eroiche. Penso di San Pietro. Inoltre, il Pontefice si è fatto a Siria, Libia, Yemen, Terra Santa, Iraq, Iran, presente nelle diverse attività programmate Myanmar, Haiti, e in molti Paesi africani. dal Dicastero a Roma, accogliendo i Aldilà delle fragilità proprie di ogni situazione partecipanti in un’udienza privata. Degno umana, sono profeti che camminano con il di menzione particolare è stato l’incontro popolo e che vivono la diaconia del servizio, nell’Aula Paolo VI con i giovani consacrati, tanto in favore dei cristiani come in favore di durante la quale il Papa ha dialogato con loro. uomini e donne di altre religioni. Si deve sottolineare anche la lettera apostolica che ha scritto, «come successore di Pietro E a livello centrale, qui a Roma, come è stato e come consacrato». Essa è stata motivo vissuto quest’Anno? di riflessione e studio a livello personale e comunitario, e in convegni di studio. Una Ci sono stati diversi appuntamenti: la lettera sulla quale noi consacrati dobbiamo Plenaria del Dicastero, con la quale abbiano tornare. Tale è la sua ricchezza! iniziato, l’incontro ecumenico, al quale hanno preso parte monaci delle diverse Chiese I frutti scaturiti in questi mesi continueranno ortodosse, religiosi e consacrati delle diverse a svilupparsi? confessioni evangeliche, e religiosi e religiose della Comunione anglicana; l’incontro dei Questo è il nostro desiderio. Tra l’altro lo formatori e delle formatrici, al quale hanno stesso Dicastero continuerà a proporre attività partecipato più di 1.500 di circa 500 istituti, e materiale di riflessione per proseguire il il primo incontro mondiale dei giovani cammino. In tal modo, si risponderà meglio consacrati, con oltre seimila partecipanti dai alle sfide che ci ha presentato il Concilio cinque continenti. Tutte queste attività sono Vaticano II, che per la vita consacrata, in state sempre precedute da veglie di preghiera. quanto opera dello Spirito Santo, continua ad È stata impressionante quella nella Basilica di essere “bussola” per il presente e il futuro, per Santa Maria Maggiore, con la quale abbiamo rispondere alle sfide sempre nuove, leggendo, iniziato l’Anno, e quella in Piazza di San Pietro, alla luce della fede, i “segni dei tempi”. durante l’incontro dei giovani. In entrambe erano presenti anche molti consacrati di Roma. In che modo l’Anno santo della misericordia Bella è stata anche la serata di testimonianza e interpella i consacrati? musica in Piazza San Pietro, durante l’incontro dei giovani consacrati. Significative, La coincidenza del giubileo straordinario inoltre, sono state le diverse attività di con la conclusione dell’Anno della vita evangelizzazione, adorazione, confessione e consacrata è provvidenziale, in quanto direzione spirituale. Tutte attività che hanno mette in evidenza una dimensione superato le nostre attese. Adesso stiamo fondamentale della sequela di Cristo. In preparando con molta cura l’ultima settimana, questi anni abbiamo insistito nel dire che la che si svolgerà dal 28 gennaio al 2 febbraio consacrazione deve essere samaritana. Una 2016. Abbiamo convocato tutte le forme di vita dimensione importante di questo aspetto, è la consacrata: ordo virginum, nuove forme di vita misericordia. Senza di essa la nostra vita non consacrata, istituti secolari, contemplative, potrà essere credibile. e religiosi/se di vita apostolica. Contiamo su 28 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Quali sono le novità del documento appena per permettere al vino nuovo di farsi, fino a pubblicato sui fratelli religiosi nella Chiesa? diventare vecchio, nel secondo in modo che il vino nuovo dei nostri carismi non si rovini. Più che di novità parlerei di opportunità. In ambedue i casi si tratta di cammini di In quanto esso mette in risalto l’importanza conversione. nella Chiesa e nel mondo della vita e missione dei fratelli religiosi appartenenti I. La grazia del Concilio agli istituti laicali. In un momento in cui – come ricorda spesso Francesco – la Era il 25 gennaio dell’anno di grazia del tentazione del clericalismo nella Chiesa è 1959, e Papa Giovanni XXIII sorprendeva la grande, è importante ricordare che la vita Chiesa e il mondo intero con l’annuncio di consacrata è nata come una forma di sequela un nuovo Concilio Ecumenico2. Si è lavorato laicale, o “mista”, come nel caso dei frati molto sulla preparazione del Concilio e minori, tra i quali c’erano, fin dalle origini, sulle molteplici sessioni di questo evento chierici e laici formanti un’unica fraternità. di primordiale importanza per la Chiesa È proprio il tema della fraternità uno degli del nostro tempo, come ben riconobbe San elementi fondamentali sui quali più insiste Giovanni Paolo II quando lo definì come «la il nuovo documento Vita e missione dei grande grazia di cui la Chiesa si è beneficiata fratelli religiosi, che ha come sottotitolo il nel XX Secolo»3, e che il Papa Francesco testo del Vangelo «voi tutti siete fratelli». definisce come «una stupenda opera dello Del resto anche se ha come destinatari diretti Spirito Santo»4. i fratelli religiosi degli istituti laicali, quanto Cinquant’anni ci separano da questo di loro viene affermato, può illuminare la uragano d’aria fresca che il Concilio è vita e missione dei fratelli laici degli istituti stato per la Chiesa e per la vita consacrata. clericali e anche delle religiose. Cinquant’anni di profonda riflessione, di intensa preghiera e di molto tempo dedicato Gori Nicola al discernimento da parte della Chiesa per far sì che si approfondisca la dottrina certa [L’Osservatore Romano, 20 gennaio 2016, e immutabile e si esponga secondo quanto ci p. 8] chiedono i tempi attuali, e da parte della vita consacrata per giungere ad un’importante rinnovamento e adattarsi ai tempi in cui 2. La vita consacrata a 50 anni dalla Lumen viviamo, scoprendo le fonti genuine del suo gentium e Perfectae caritatis. Cammini di significato generale e la specificità di ogni conversione e di futuro famiglia consacrata. Ma il Concilio che tipo Città del Vaticano, Aula Paolo VI, 29.01.2016 di vita consacrata si è trovato davanti?

Negli ultimi decenni la vita consacrata 1.1. C’è stato un prima ha camminato ad un ritmo non adatto ai cardiopatici, e le parole che hanno Il rinnovamento profondo avviato dal contraddistinto questo ritmo sono state: Concilio Vaticano II nella Chiesa e nella fedeltà creativa, rinnovamento, rifondazione vita consacrata in generale non è stato frutto e innovazione. Un ritmo che ha portato la vita di un’improvvisazione, ma rispondeva ad consacrata ad una vera metamorfosi, ad una una necessità. In questa sede non possiamo trasformazione profonda, a scoprire il “vino esaminare, nemmeno per sommi capi, lo nuovo” e a porsi un dilemma: dove mettere stato della vita della Chiesa, e non possiamo questo vino, in otri nuovi o in otri vecchi?1. nemmeno fare una diagnosi dettagliata della Nell’esporre il tema partirò da uno sguardo vita consacrata negli anni preconciliari. sul Concilio e dal cammino che la vita Ma non possiamo nemmeno rinunciare ad consacrata ha percorso negli ultimi 50 anni, accennare brevemente alla situazione della per indicare, in un secondo momento, le luci vita consacrata che il Concilio Vaticano II e le ombre che si scorgono lungo il cammino trovò dinanzi a sé e che aiuta a capire ciò che percorso e che ancora si sta percorrendo, otri afferma nella Costituzione dogmatica Lumen nuovi che bisogna continuare a curare e quelli gentium nel VI Capitolo, e ciò che chiede il vecchi da mettere da parte. Nel primo caso Decreto Perfectae caritatis5. E SANCTA SEDE 29

Parlando dell’humus generale, non quel momento sembravano insuperabili7. Nel possiamo dimenticare che nella Chiesa 1952 iniziano le confederazioni e federazioni si avvertiva un desiderio generalizzato di di alcuni Istituti, che aprono le porte alla rinnovamento per adeguarsi alle esigenze della collaborazione, soprattutto nel campo della cultura del momento attuale, o di quelli che il formazione. D’altro canto, sempre di più Concilio stesso avrebbe chiamato segni dei ci si rendeva conto che non bastava più tempi. Le correnti di spiritualità, della liturgia, l’osservanza, ma che era necessario dare una dell’ecumenismo, delle scienze bibliche, della maggiore importanza alla persona; non bastava teologia e delle scienze umane, come pure i una spiritualità qualsiasi, ma era necessaria diversi movimenti culturali offrivano un altro una spiritualità incarnata, vicina alla realtà modo di vedere l’uomo nella sua relazione con degli uomini e delle donne del nostro tempo; Dio e con il mondo. La Chiesa, e con essa la e che non era sufficiente una vita comunitaria, vita consacrata, non poteva rimanere sorda ma che era necessaria una vita fraterna in a queste “grida” che giungevano da laici, comunità. consacrati, sacerdoti e vescovi, credenti e non Con il Concilio, la Chiesa e la vita consacrata credenti. vogliono affrontare le sfide del loro tempo Per quanto riguarda la vita consacrata, con grande lucidità; desiderano avvicinarsi il Concilio arriva in un momento in cui si all’uomo nelle sue sofferenze e nelle sue gioie manifestano segni contradditori. Da una parte, e speranze; parlano un linguaggio storico la vita consacrata contava su persone molto e descrittivo, cambiando così il modo di preparate6, aveva una solida comprensione concepire l’esercizio del magistero e lo statuto di sé, abbondanza di vocazioni, era ben della dottrina; assumono un tono decisamente riconosciuta nell’ambito sociale ed ecclesiale, pastorale8, più attento ai segni dei tempi che aveva grandi opere apostoliche gestite quasi ai profeti di sventura9; e il dialogo in tutte le totalmente da membri degli istituti religiosi. sue dimensioni diventa una priorità, e non più L’osservanza, basata sulle proprie Costituzioni motivo di condanna. Giovanni XXIII dirà: «Il e sulla tradizione di ogni Istituto, era la base Concilio pensa che bisogna andare incontro su cui si appoggiava l’uniformità regnante. Le ai bisogni attuali esponendo con maggiore strutture erano fisse ed anche solide. D’altro chiarezza il valore dei sui insegnamenti prima canto, per gli attenti osservatori un’intuizione di condannarlo»10. iniziale si trasformava in una certezza che diventava sempre più forte: le cose sarebbero 1.2. Il contributo del Concilio alla vita cambiate rapidamente, piacesse o meno. consacrata Non poteva essere altrimenti, dato il flusso della modernità che si faceva sentire con In questo contesto, qui descritto per sempre maggiore forza. Tra i molti segni di sommi capi, si prepara e si celebra il Concilio cambiamento che si intravedevano, uno dei Vaticano II. Due documenti hanno guidato in primi è stata la messa in discussione della vita particolare il cammino della vita consacrata: religiosa come stato di perfezione. D’altra la Costituzione dogmatica Lumen gentium e il parte, giorno dopo giorno, aumentava il Decreto Perfectae caritatis11. Grazie al primo, numero di coloro che rifiutavano la teologia la vita consacrata ha trovato il suo posto delle due vie: quella dei precetti e quella dei nella Chiesa- comunione12. In un momento consigli evangelici. Non meno sintomatico è in cui ci si chiedeva quale fosse il senso della l’inizio di studi sistematici della teologia della vita religiosa (allora non si parlava di vita vita religiosa, sottolineandone gli aspetti biblici consacrata), il Concilio afferma l’origine e teologici rispetto a quelli giuridici, morali e divina di questa forma di sequela Christi e la ascetici. E poi, quando non si era in grado di sua appartenenza alla vita e alla santità della identificare troppo bene, aumentava un certo Chiesa13. Il Concilio attesta con chiarezza che malessere tra i religiosi. La conclusione è la vita religiosa è una realtà nella Chiesa e chiara: qualcosa doveva cambiare, ma non si della Chiesa, chiamata alla santità; che la vita sapeva bene cosa. consacrata è parte integrante del popolo di Dio E sorgono i primi tentativi di rinnovamento. e che come tale non è una realtà isolata, ma Si celebrano i primi congressi internazionali in relazione con il ministero ordinato e con degli stati di perfezione, come si diceva allora, i laici; che è un carisma nella Chiesa e che in cui si cominciano ad aprire porte che fino a coopera all’edificazione della città terrena14. 30 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Da parte sua, il Decreto Perfectae caritatis si di Dio attraverso il deserto. E come avvenne concentra sul rinnovamento della vita religiosa con il popolo di Israele, la vita consacrata in portato avanti sotto l’azione dello Spirito questi cinquant’anni, sostenuta da una forte Santo e le direttive della Chiesa, elaborando spiritualità che sapeva di esodo, si è messa cinque principi di questo rinnovamento: la in cammino verso mete sconosciute (cf. Sap sequela di Cristo, così come la propone il 18,3; Eb 11,8), guidata solo dalla nuvola della Vangelo; la fedeltà allo Spirito dei fondatori; fede (cf. Es 40,36-38), da una fiducia totale nel la partecipazione alla vita e missione della Dio della storia che cammina con coloro che Chiesa; l’adattamento alle nuove situazioni dei hanno fiducia in Lui. tempi e dei luoghi; il primato del rinnovamento Nel tratto di strada non tutte le esperienze spirituale15. fatte, «si sono viste coronate da risultati I consacrati, con molti altri nella Chiesa positivi, pur essendo generose»18. Certamente, e certamente con grande entusiasmo e mossi i consacrati sono stati il gruppo che forse fra da una enorme generosità, seguirono con tutti si è maggiormente impegnato nell’opera prontezza l’esortazione di Paolo VI che invitava di rinnovamento voluta dal Concilio, e lo a portare avanti con prudenza, ma anche con ha fatto seriamente. E in questo impegno i premura, un opportuno rinnovamento16. E religiosi sono stati sempre spinti dal desiderio lasciandosi illuminare dal Concilio Vaticano di riprodurre l’audacia, la creatività e la II, punto di riferimento e faro per i consacrati santità dei loro Fondatori e Fondatrici «che, e che come hanno sottolineato i papi del post- aperti all’azione dello Spirito Santo, hanno concilio, contiene indicazioni fondamentali saputo interpretare i segni dei tempi in modo per la sequela di Cristo nella vita consacrata, illuminato alle esigenze via via emergenti»19. i consacrati furono tra i primi ad ascoltare La fedeltà di Dio ha spinto i consacrati ad essere con determinazione l’invito evangelico loro fedeli nella storia. E poiché lo Spirito è quello rivolto dall’Assemblea conciliare: discernere che ha agito in questa storia, plasmandola, i segni dei tempi (cf. Lc 12,56) - raffiche di possiamo ben dire che questi cinquanta’anni di luce presente nella notte scura delle nostre vite rinnovamento post-conciliare sono una storia e dei nostri popoli, generatori di speranza -, dello Spirito nella storia di rinnovamento della e interpretarli alla luce del Vangelo17. E tutto Chiesa e della vita consacrata. questo per non installarsi, ripetersi, annullare Considerando, poi, l’itinerario che la i sogni più profondi e perdere poco a poco la Chiesa e la vita consacrata hanno percorso in gioia contagiosa della fede. questi cinquant’anni, con senso critico e con Il frutto di questa lettura dei segni dei realismo, lontano da nostalgie e da pregiudizi, tempi da parte della vita consacrata è stata i consacrati non possono che ringraziare la risposta, per lo meno in teoria, alle sfide lo Spirito e la Chiesa per dono del Concilio che si presentavano. Dinanzi alla sfida della Vaticano II, e manifestare la propria umile povertà, la scelta a favore dei poveri; dinanzi e profonda gratitudine per questa nuova alla sfida del secolarismo, l’Evangelica pentecoste, perché a distanza di cinquant’anni testificatio; dinanzi ad una vita comunitaria possiamo affermare che il Concilio è stata una segnata dall’inosservanza, la vita fraterna in mediazione per mezzo di cui in questo tempo comunità; dinanzi a un’autorità più centrata “delicato e duro” ma anche affascinante, si è nelle strutture, un’autorità a servizio del ravvivata la fiamma della notte (cf. Is 4, 5), Vangelo; dinanzi a una spiritualità intimista, dando ai consacrati la possibilità di continuare una spiritualità di comunione, una spiritualità ad essere, in questi tempi segnati da un missionaria. cambiamento epocale “anamnesi” della Pasqua Lungo questo cammino c’è stato un poco del Signore. Il Concilio, e tutto questo tempo di tutto. Potremmo dire che ci sono stati alti che ci separa da esso, al di là dei problemi che e bassi di straordinaria generosità e di non certamente stiamo vivendo e che sicuramente poche frustrazioni, di grandi gioie e di timori non dipendono da esso, essendo attraversato asfissianti, di certezze e di forti dubbi, di dalla presenza feconda dello Spirito, è stato un ripetute indifferenze e nostalgie e di adesioni tempo che redime, riconcilia e incoraggia ad entusiastiche e irremovibili, di gesti di estremo andare oltre. coraggio come pure di regressi. Il cammino San Giovanni Paolo II in Vita consecrata, nel percorso è stato lungo e seminato di difficoltà, fare un bilancio sul Vaticano e la vita consacrata come lungo e faticoso fu il cammino del popolo afferma: «In questi anni di rinnovamento la E SANCTA SEDE 31 vita consacrata ha attraversato, come del resto L’ultima Plenaria della Congregazione altre forme di vita nella Chiesa, un periodo celebratasi a Roma alla fine di novembre del delicato e faticoso. È stato un periodo ricco 2014 si è occupata di questi tre temi, raccolti di speranze, di tentativi e proposte innovatrici nel titolo: Vino nuovo in otri nuovi. miranti a rinvigorire la professione dei consigli evangelici. Ma è stato anche un tempo non 2.1. Il servizio dell’autorità privo di tensioni e di travagli, in cui esperienze pur generose non sono state sempre coronate Si è percorso un lungo cammino per ottenere da risultati positivi»20. Tempo delicato e duro, che il servizio di autorità si presenti come tale e periodo non privo di tensione e di prove, sforzi non come una manifestazione di potere. E sono non sempre coronati dai risultati sperati. Per veramente molti coloro che vivono l’autorità questo non mancano nella Chiesa e nella vita in chiave evangelica, mettendosi a servizio del consacrata coloro che criticano il Concilio Vangelo, del carisma e dei fratelli e sorelle che Vaticano II. Pur essendo vero quanto detto da il Signore ha loro affidato. Sono molti coloro Giovanni Paolo II, non per questo dobbiamo che assumono l’autorità come esercizio della dimenticare ciò che dice il Papa Benedetto lavanda dei piedi, come lo fece Gesù (cf. Gv XVI: «Quarant’anni dopo il Concilio possiamo 13,1ss), sapendo che il servo non è più grande rilevare che il positivo è più grande e più vivo del maestro (cf. Gv 13,16), e che, come afferma di quanto non potesse apparire nell’agitazione il Papa Francesco, nella Chiesa il potere è degli anni intorno al 1968. Oggi vediamo che servizio. Sono molti coloro che con lucidità il seme buono, pur sviluppandosi lentamente, e con audacia vivono in un atteggiamento tuttavia cresce, e cresce così anche la nostra costante di discernimento, questi processi profonda gratitudine per l’opera svolta dal per garantire una metodologia che assicuri la Concilio»21. fedeltà a Cristo e al suo Vangelo, al proprio Ci sono state e ci sono difficoltà che più che carisma e all’uomo del nostro tempo. Sono indurci allo scoraggiamento e al pessimismo, molti coloro che, consapevoli dell’importanza e meno ancora, a negare la bontà del Concilio della vita fraterna in comunità, assumono Vaticano II, dovranno portarci ad «impegnarci l’autorità come una realtà da costruire giorno con nuovo slancio» in ciò che il Concilio dopo giorno e fanno tutto il possibile per volle dire proponendoci un rinnovamento creare un clima di dialogo, di comunicazione, adeguato alle esigenze dei tempi attuali. Non di senso di appartenenza e di fede; ingredienti ci mancano motivi, ma senza chiudere gli che non possono mancare sul tavolo della occhi dinanzi alle ombre che si mescolano alle fraternità. E sono molti coloro che dopo un luci, tutto sommato possiamo ben dire che il sereno e profondo discernimento, rendono più Concilio è grazia, bussola, evento positivo semplici le strutture, e le mettono a servizio per la Chiesa e, sicuramente anche per la vita della missione. E sono molti ancora che, consacrata, della cui vita e santità «forma parte chiamati ad un servizio di autorità, la vivono inseparabilmente»22. nella Comunità/Fraternità, per la Comunità/ Dopo la chiusura, cinquant’anni or sono, Fraternità e sulla base della Comunità/ molto è stato il lavoro svolto. Per la Chiesa, Fraternità. particolarmente per la vita consacrata, è stato L’autorità è così un otre nuovo che aiuta le sempre un punto di riferimento luminosa, una persone a crescere in tutte le loro dimensioni, vera «bussola sicura per il cammino», come con fedeltà creativa, in modo che il carisma ebbe a dire il Santo Giovanni Paolo II23. sia sempre attuale 24. Ma nello stesso tempo non possiamo non segnalare che il servizio II. Otri vecchi, otri nuovi: luci ed ombre dell’autorità molte volte si presenta come un nella vita consacrata oggi otre vecchio. E ciò avviene quando si concepisce e si Non è facile delimitare gli otri vecchi e vive come potere, quando le persone chiamate gli otri nuovi. Dato il pluralismo della vita a svolgere questo servizio si sentono “padroni” consacrata, una stessa realtà si presenta a di coloro che sono stati loro affidati, o quando volte come otri nuovi, altre come otri vecchi. agiscono come lo farebbe un gestore di Per confermare ciò che ho appena affermato un’impresa, considerandola di sua proprietà, parto da tre esempi: il servizio dell’autorità, ma che in realtà non gli appartiene. Questo è la formazione e la vita fraterna in comunità. uno stile contrario al Vangelo (cf Mt 20,26; 32 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Lc 22,24-26) e sicuramente allo spirito dei 2.2. La formazione nostri Fondatori e Fondatrici. In questo senso è necessario segnalare che l’autorità si presenta La formazione, particolarmente la come un otre vecchio quando i “superiori” formazione iniziale, è stato uno dei campi pretendono di mantenere l’incarico (perché in su cui si è lavorato molto negli anni del questo caso non può parlarsi di servizio) per post-concilio. Così lo indicano i numerosi tutta la vita, cambiando anche se è necessario congressi che si sono svolti negli ultimi anni le Costituzioni; o quando per ottenere e sulla formazione. E lo dimostrano anche i mantenere il potere, si formano partiti e si cambiamenti significativi che si sono avuti cerca di “eliminare” i possibili “oppositori”, o in questo campo negli ultimi anni e che si cercano alleanze che non hanno nulla a che non sfuggono a nessun osservatore che sia vedere con la spiritualità che dovrebbe essere il minimamente attento. Ma anche in questo caso motore delle scelte di vita di un/a consacrato/a. non è possibile un diagnostico generalizzato. Il servizio dell’autorità si presenta come Ci sono forme e modi di formare che in molti otre vecchio quando si pensa in chiave di casi vanno nella direzione opposta, e quindi privilegio, a proprio vantaggio; quando si anche la formazione si presenta come otre evita prendere decisioni, per non complicarsi nuovo e otre vecchio allo stesso tempo. la vita, o una volta prese non si fa nulla per La formazione si presenta come un otre farle diventare operative. È un atteggiamento nuovo quando la formazione permanente è tipico di chi si “lava le mani”, e non “lava concepita come l’humus della formazione i piedi” degli altri. Ed è chiaro che tutto iniziale, e si lavora assiduamente per fare questo è contrario al Vangelo (cf. Mt 23,8- in modo che queste due tappe dello stesso 10; Lc 20,44-46), e a un concetto sano della processo formativo non siano cammini vita consacrata. Non possiamo silenziare i paralleli; quando si dà priorità alla persona, casi in cui il servizio si compie in chiave di e formatori ben preparati la accompagnano complicità, come un laisser faire, per fare in nella sua realtà più profonda, coadiuvati da modo che nessuno si intrometta nella vita di Fraternità realmente formative, il che non chi è stato chiamato a compiere il servizio di vuol dire che siano perfette. La formazione autorità. è otre nuovo quando, sia nella formazione L’autorità è otre vecchio quando in una permanente, come pure iniziale, si lavorano comunità tutto gira attorno al superiore; allo stesso tempo tutte le dimensioni della quando le decisioni non sono prese sulla base persona: umana (affettiva, intellettuale e del dialogo e della condivisione; quando i spirituale), cristiana (coltivando specialmente superiori permettono l’istaurarsi di una vera la dimensione della fede) e carismatica e propria dittatura dei più forti o di chi ha il (vedendo il carisma nella sua dimensione potere, e così si commettono vere ingiustizie, attuale), prestando un’attenzione particolare o questa dittatura è imposta da loro stessi; ai processi di crescita in tutte. La formazione quando non si creano spazi per la correzione è otre nuovo se non si limita solo ad acquisire fraterna sia per i “peccati” degli altri sia per concetti, ma tende alla trasformazione della i propri. persona nelle sue attività vitali e non solo nei Dinanzi a queste costatazioni non suoi comportamenti. possiamo fare a meno di affermare che pur Tutti questi aspetti positivi del cammino essendo molto e positivo il cammino percorso, formativo indicano che la formazione si facendo del servizio dell’autorità in molti presenta, in molti casi, come un vero otre casi un otre nuovo, è ancora molto ciò che nuovo, capace di contenere e dare qualità al deve cambiare nell’esercizio dell’autorità, in vino nuovo della sequela di Gesù, come si modo che cambino molti aspetti di ciò che incarnano nei nostri carismi. rende questo esercizio un otre vecchio e per Mentre la formazione si presenta come un rispondere anche ai criteri del vino nuovo che otre vecchio quando si concepisce come un è il Vangelo. Vedendo come in molti casi si semplice apprendimento, segnato da norme compie il servizio dell’autorità, è necessario imposte indipendentemente dalla situazione affermare che questo servizio ha bisogno delle persone; quando tra la formazione ancora di rifondazione, ed è un cammino permanente e l’iniziale avviene un vero e aperto di conversione. proprio divorzio; quando si esige più dai candidati che dai professi, e questo non E SANCTA SEDE 33 conduce certo ad una trasformazione autentica parte, la libertà e la responsabilità; quando ci della persona; quando non sono considerate si sente in formazione continua e si assume tutte le dimensioni della persona e si vogliono la vita quotidiana considerandola scuola formare dei consacrati prima di formare in loro di formazione; quando il discernimento è la persona e il cristiano; quando i formatori si costante, e la vita fraterna si mantiene aperta improvvisano o non sono centrati nella loro al soffio dello Spirito, alla volontà di Dio e vocazione, e non sono nemmeno preparati alle esigenze del momento presente; quando per affrontare le sfide che oggi presenta la partendo da un progetto di vita e missione formazione; quando il “magistero” della condiviso, si sente in uscita verso le periferie, Comunità (in questo caso non è possibile in missione verso i vicini e i lontani (cf. Ef parlare di Fraternità) è parallelo a quello dei 2,17), senza chiudersi in se stessa; quando fratelli e delle sorelle coinvolti direttamente si nutre della “mistica del vivere insieme” e nella formazione. di una profonda spiritualità di comunione25, In questi casi la formazione, chiamata ad basata sull’ascolto e l’obbedienza alla essere contenitore di vino nuovo, è un otre Parola e la celebrazione dell’Eucaristia e la vecchio, rammendato, che rovina il vino buono, Riconciliazione. che senza dubbio fruttifica nei nostri rispettivi In tutti questi casi la vita fraterna in carismi. In questi casi, anche la formazione ha comunità è otre nuovo: buona notizia per gli bisogno di essere pensata di nuovo alla luce uomini e le donne di oggi, è annuncio profetico delle esigenze dei candidati che ci giungono, di una nuova civiltà, la civiltà dell’amore, alla luce dei nostri carismi rispettivi ed alla struttura capace di mantenere il vino nuovo luce delle esigenze della Chiesa e del mondo della vita consacrata come una manifestazione di oggi. Anche qui il cammino di conversione della koinonia trinitaria. continua ad interpellare la vita consacrata. Purtroppo l’otre della vita fraterna in comunità può essere anche un otre vecchio. 2.3. La vita fraterna in comunità Lo è nelle comunità senz’anima, senza mistica e senza una missione frutto di discernimento Ecco un altro aspetto che costituisce uno in Fraternità, nella preghiera e nell’ascolto dei degli elementi essenziali della vita consacrata, segni dei tempi, e vissuta in piena comunione e su cui si è lavorato molto in questi ultimi con la Fraternità. Lo è quando la critica, il anni. Grazie a questo cammino, la vita fraterna pettegolezzo, l’inganno, l’invidia, le gelosie in comunità si presenta in molti casi come otre e gli antagonismi diventano normali ed nuovo. abituali26, e la Comunità non è più una scuola Lo è quando viene assunto con di misericordia e di perdono, per diventare una responsabilità il compito di costruire Fraternità struttura di giudizio e di condanna. La vita partendo dalla debolezza di ogni membro; fraterna in comunità è otre vecchio quando la quando si assumono con gioia i “pesi” degli chiamata alla “self-realization” viene vissuta altri; quando tutti rispettano la realtà propria al margine della vita fraterna in comunità, e altrui, accettandosi come dono di Dio gli uni cercando sotterfugi che assicurino il proprio per gli altri; quando nel centro si colloca la successo costi quel che costi, e che non hanno persona di Gesù e si vive l’amicizia come un nulla a che vedere con la vita “persa” per il dono di Dio, tenendo sempre Gesù nel centro, Signore; quando i valori umani non vengono senza paure e senza utopie, con generosità curati, e nemmeno si cura la relazione e gratuità, liberi dalle ambiguità; quando personale e comunitaria con il Signore, la castità e il celibato sono vissuti senza mediante una vita di preghiera che si addice a timori esagerati e senza ingenuità tipiche di coloro che desiderano seguire Gesù. adolescenti che ignorano la realtà umana con In questi casi, la vita fraterna in comunità le sue debolezze; quando la realizzazione della chiamata ad essere, come già detto, buona propria persona passa necessariamente per la notizia e profezia, diventa una contro vita fraterna in comunità, per l’abnegazione e testimonianza e “massima penitenza”, otre il mistero pasquale; quando avviene un vero vecchio che non può contenere e manifestare dialogo tra generazione diverse. la bellezza di una sequela appassionata di La vita fraterna in comunità si presenta Gesù. Tenendo conto di tutti questi aspetti come un otre nuovo quando favorisce lo negativi che costatiamo nelle nostre comunità, sviluppo integrale di coloro che ne fanno il cammino che si apre dinanzi a noi per far sì 34 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 che la vita fraterna in comunità sia vino nuovo non sono solo tempi di riforma, di conversione e otre nuovo è quasi infinito «trattandosi personale, sempre comunque necessarie. di continuare a lavorare all’accoglienza, Sono tempi di rifondazione, di creazione l’attenzione reciproca, di praticare la di otri/strutture nuove, o di innovazione comunione dei beni materiali e spirituale, la profonda di strutture già esistenti, in modo correzione fraterna e il rispetto verso i più tale che siano in grado di contenere il vino deboli...»27. Si tratta di conversione. nuovo che annida nel cuore di tanti fratelli e sorelle e certamente in tutti i nostri carismi. III. Cammini di conversione, cammini di Se vogliamo una vita consacrata con più vita futuro per la vita consacrata e più consacrata, non possiamo accontentarci dei rammendi. È necessario rompere i vecchi Quanto appena affermato indica con otri/strutture della vita consacrata che non assoluta chiarezza che il cammino percorso sono più significativi dal punto di vista dalla vita consacrata in questi anni del post- evangelico. concilio ha dato i suoi frutti, e che gli aspetti Si tratta concretamente di rompere con positivi superano di gran lunga i negativi: il quei modelli e otri/strutture di vita consacrata vino nuovo della vita evangelica che abbiamo che l’allontanano dalla “fedeltà creativa” accolto, si trova in molti casi in otri nuovi. cui è chiamata oggi la vita consacrata e che Lontano da noi è quindi il desiderio di metterci cerca di «riprodurre con coraggio l’audacia, accanto ai profeti di sventura che vedono la creatività e la santità dei fondatori e delle ovunque la negatività, accusandone il Concilio fondatrici”29. Si tratta di eliminare quei Vaticano II28. È indubbiamente chiaro che il modelli e otri/strutture di vita consacrata che processo di rinnovamento non è terminato l’allontanano dalla radicalità che le è tipica, e non può considerarsi terminato, e che la così come la esige la consacrazione religiosa vita consacrata deve considerare il momento e in particolare i voti. Si tratta di eliminare presente tempo propizio di conversione, modelli e otri/strutture che allontanano la che le permetta di continuare a crescere in vita consacrata dalla profezia che la deve significatività profetica, passando di ciò che è distinguere, impedendole di rispondere alla buono a ciò che è migliore, in modo che gli sua vocazione di sentinella che «veglia nella otri vecchi siano sostituiti da otri nuovi. notte e sa quando giunge l’alba», si tratta di Affinché tutto questo diventi realtà allontanare ciò che le impedisce di «svegliare è necessario continuare il processo di il mondo»30. Si tratta di eliminare modelli rivitalizzazione della vita consacrata iniziato e otri/strutture di vita consacrata che la a partire dal Vaticano II. In questo processo mantengono in uno stato di auto-referenzialità, non basta ravvivare lo spirito, è necessario chiusa in se stessa, rinchiusa nel proprio nido creare strutture adatte alla missione di ciascun e «asfissiata dalle piccole controversie della Istituto nel momento attuale: vino nuovo in casa», e che non le permettono di uscire verso otri nuovi. le frontiere, verso le periferie esistenziali e Sono convinto che i consacrati, nella del pensiero31. In definitiva, si tratta di dire stragrande maggioranza, sono buone persone, basta a quei modelli e otri/strutture di vita hanno buona volontà e buone intenzioni; di consacrata che abbiamo già indicato essere frequente, uomini e donne sono impegnati otri vecchi nel servizio dell’autorità, la vita alla ricerca del bene. Tra i consacrati di fraterna in comunità e la formazione, in oggi, come tra quelli di ieri, non manca certo modo che questi otri/strutture non rovinino la generosità. Ma spesso queste persone, il buon vino della sequela Christi nella vita in poco tempo, e in molti casi poco dopo consacrata, impedendole di essere esegesi la conclusione del processo di formazione ed ermeneutica del Vangelo, cioè la sua vera iniziale, sono entrati in vecchie strutture (otri vocazione e missione32. vecchi) come abbiamo visto prima parlando Solo creando questi otri nuovi e queste del servizio dell’autorità, la vita fraterna in nuove strutture o innovando quelle esistenti comunità e la formazione. Ed allora sorge la secondo le necessità della missione scontentezza, il malessere e si verificano gli dell’Istituto e dei nostri tempi, la vita abbandoni che ci fanno tanto soffrire. consacrata potrà offrire un volto nuovo ed Riflettendo sull’esperienza di questi anni, evangelicamente attraente, per coloro che oso affermare che i tempi che stiamo vivendo sono dentro, in primo luogo, e anche per coloro E SANCTA SEDE 35 che ne sono fuori. Solo dopo questo lavoro, la allo Spirito che, come il vento, soffia dove vita consacrata potrà vivere un presente che vuole e non si sa da dove viene e dove va abbia futuro, potrà avere più vita ed essere più (cf. Gv 3,8). Si tratta di entrare nel mistero consacrata33. Carisma e strutture non possono pasquale: morire a molte cose cui la vita entrare in conflitto. Carisma e strutture consacrata è stata vincolata per molti anni ma dovranno interagire, senza dimenticare mai che oggi non rispondono più a ciò che Dio che le strutture devono mettersi al servizio chiede ai consacrati, e dare morte a tanti otri del carisma e non il contrario. vecchi, e strutture obsolete, asfissianti molte La grande sfida che la vita consacrata ha volte istallate con molto sacrificio, per vivere dinanzi a sé oggi è quella di giungere alle e gustare la vita e la vita in abbondanza (cf. radici del proprio carisma, ai suoi elementi Gv 10,10). E tutto questo senza rinunciare essenziali, e avvicinarsi, con un cuore pieno agli elementi essenziali della vita consacrata di misericordia, all’uomo d’oggi, lavorando (continuità) né alla creatività (discontinuità) per fare in modo che l’uomo d’oggi si per collocarsi nel contesto storico in cui avvicini alla vita consacrata, o meglio ancora viviamo. Se i consacrati considerano queste a Cristo, al vino nuovo della vita consacrata, due dimensioni, eviteranno di cadere in un che i consacrati vogliono seguire “più da essenzialismo astorico o in un esistenzialismo vicino”, e al Vangelo, che per i consacrati è senza radici. la regola suprema34. Con parole molte care ai consacrati, per esprimere i tre obiettivi che il IV. “Vino nuovo in otri nuovi” Papa Francesco ha indicato per l’Anno della Vita Consacrata e prima di lui il Papa San Restando sulla parabola evangelica del Giovanni Paolo II l’aveva fatto per la Chiesa “vino nuovo in otri nuovi” e sulla necessità nel terzo millennio: guardare il passato con di una conversione spirituale accompagnata gratitudine, vivere il presente con passione da una conversione delle strutture, la vita e guardare il futuro con speranza35; o detto consacrata di oggi e di domani deve scoprire diversamente: centrandosi, concentrandosi, i segni di vita già esistenti, i segni di vita de-centrandosi e con un atteggiamento molto emergenti e, allo stesso tempo, tutto ciò che lucido, radicato in un profondo discernimento ostacola questa vita. Se i segni positivi sono e una buona dose di coraggio, creare le otri indicatori del futuro verso il quale la vita necessarie, in modo da rendere possibile tutto consacrata deve volgere lo sguardo, i segni questo. Il lavoro è complesso, perché si tratta negativi mostrano il cammino di conversione di alleggerire il peso di molte strutture che che deve seguire per rispondere alla propria abbiamo ereditato, questo esige molta libertà vocazione profetica, alla vocazione di essere e distacco, la creazione di otri nuovi, richieste parabola di Gesù e buona novella per gli dalla situazione attuale in cui la vita religiosa uomini e le donne di oggi, affinché fiorisca si trova, “ad intra” e “ad extra”, ciò richiede la vita. tempo per la riflessione, il discernimento e Per raggiungere questo scopo, essa la preghiera. Il cammino non è facile, ma è dovrà ripensare alcuni elementi che la un processo di conversione che non ammette contraddistinguono. Di seguito, soltanto dilazioni. alcuni: la spiritualità, la formazione, la vita «Ora, se si guastava il vaso che egli stava fraterna in comunità e la missione. modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli rifaceva con essa un altro vaso, 4.1. Una spiritualità rinnovata: “mistica come ai suoi occhi pareva giusto» (Ger 18,4). degli occhi aperti” In questo tempo di transizione e di esilio, la vita consacrata è chiamata a lasciarsi L’elemento che caratterizza la vita modellare dal Signore per rispondere meglio consacrata in tutte le sue forme è stato sempre al progetto evangelico cui deve rispondere. il suo essere affascinata dal mistero di Dio. In questi momenti, viene chiesto a tutti i “Quaerere Deum” non è soltanto l’obiettivo consacrati di rompere il vaso che hanno della spiritualità monastica36, ma anche ereditato, contemplato, amato e ricreato, in “impegno dell’uomo” e, in particolare, di modo da poter vivere una nuova tappa di qualsiasi vita consacrata. Dio è la ragione questa avventura meravigliosa di cui sono prima e ultima della vita consacrata. Questa protagonisti, e devono farlo rimanendo aperti ricerca non è un errare nel vuoto, «in un 36 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 deserto senza strade, una ricerca verso il buio se stessi per essi (cf. Atti 10,38; Mt 20,28). assoluto»: essa si serve della Parola delle Se ogni consacrato è stato chiamato ed Scritture37, dei sacramenti e del magistero inviato, o se nella missione è la chiamata, della Chiesa, basi tutte di ogni spiritualità come è in voga dire oggi, allora il mondo che si definisca veramente cristiana e della non può essere un ostacolo per l’incontro spiritualità nella vita consacrata. con il Signore, bensì il cammino normale La spiritualità è e continuerà ad essere sul quale Dio si manifesta a noi e si lascia l’elemento unificante dell’autentica vita trovare. La nostra partecipazione alla consacrata, l’elemento imprescindibile in vita trinitaria (cf. Gv 17,21-23), ci rende ogni processo di rifondazione e conversione prosecutori dell’opera di Gesù sulla della vita consacrata. Se la vita consacrata terra, testimoni dell’amore di Dio per la trova fondamento nello Spirito, nello Spirito salvezza del mondo, rivelato nel Figlio dovrà rifondarsi. E se dove è lo Spirito è la suo con la forza dello Spirito. La nostra spiritualità, senza la spiritualità che nasce presenza contemplativa e allo stesso dallo Spirito non vi sarà un vero rinnovamento tempo piena d’azione – penso alla vita della vita consacrata. La persona consacrata consacrata apostolica – ci fa sentire, per non può vivere l’era post-moderna senza usare le parole di Teilhard de Chardin, figli la contemplazione, senza una spiritualità del cielo e figli della terra. Questo sarà il che unisca il quaerere Deum al nihil amori prezioso frutto di una spiritualità unificata Christi praeponere38. ed integrata. La riflessione teologica operata dalla vita • Una spiritualità in tensione dinamica, che consacrata sulla sua identità ha messo in luce risponda alla nostra vocazione di mistici la necessità di una spiritualità solida e meno e profeti; uomini e donne che sentono devozionalista, spesso senza un fondamento l’irruzione di Dio nel profondo del proprio teologico, basata unicamente sulle emozioni essere (mistici) e, contemporaneamente, ed i sentimenti delle persone. Tale riflessione la chiamata ad un’azione che trasforma la ha fatto sì che la vita consacrata ponesse il storia, secondo il progetto di Dio (profeti). “quaerere Deum”, il tentativo di sperimentare Mistici e profeti come Elia «profeta Dio (fine ultimo di ogni spiritualità autentica), audace e amico di Dio. Viveva alla sua a fondamento del suo essere e del suo fare. presenza e contemplava nel silenzio il Un altro frutto della stessa riflessione suo passaggio, intercedeva per il popolo e è la consapevolezza che non è possibile proclamava con coraggio la sua volontà, separare Dio e l’uomo, Dio ed il mondo e difendeva i diritti di Dio e si ergeva a che, per lo stesso motivo, non troviamo Dio difesa dei poveri contro i potenti del allontanandoci o liberandoci del mondo mondo»40. La spiritualità del consacrato è reale. Sarebbe come ingannarci da soli passione per Dio e passione per il popolo. poiché, come afferma l’Apostolo Giovanni, Dio ed i poveri, mistica e profezia sono «Se uno dicesse: “Io amo Dio”, e odiasse il le due direzioni inseparabili che ci indica suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non una spiritualità dinamica, poiché sono ama il proprio fratello che vede, non può direzioni essenziali della nostra vita. amare Dio che non vede» (1Gv 4,20). La Pregare e fare giustizia tra gli uomini41, realtà contemplata con gli occhi di Gesù è questo l’impegno di ogni consacrato. l’unica via verso la spiritualità evangelica, la Dio è chiamato ad essere l’assoluto di spiritualità della vita consacrata. un consacrato. Tuttavia, come diceva già Quando si parla di spiritualità, i cammini di Sant’Ireneo, la gloria di Dio è l’uomo conversione e di futuro non possono non tenere vivente. Dio e l’uomo non si possono più conto di questa grande consapevolezza39. Per separare. La spiritualità dell’Esilio deve questo, il cammino verso il futuro della vita illuminare il nostro cammino verso Dio e consacrata nell’ambito della spiritualità passa verso l’uomo, verso Dio e verso l’umanità, per: in particolare l’umanità sofferente, • una spiritualità unificata ed unificante che alla quale dobbiamo avvicinarci con la permetta ai consacrati di essere figli del tenerezza e la compassione di Dio. cielo e figli della terra allo stesso tempo. • Una spiritualità della presenza, Una spiritualità che rafforzi l’unione con il espressione del nostro essere discepoli e Signore, il vivere tra gli uomini e il donare testimoni. I consacrati: uomini e donne E SANCTA SEDE 37

sempre discepoli e sempre testimoni; il frutto di ciò sono gli importanti passi che uomini e donne che narrino e trasmettano sono stati fatti e che si continueranno a fare in un’esperienza concreta di Gesù vissuta futuro. appassionatamente (teopatia) (cf. 1Gv 1,1-2). Solo un linguaggio che nasce a. Relazione della vita consacrata con la dall’esperienza e da essa sostenuto può Chiesa particolare arrivare ai nostri contemporanei. Siamo • Passare da una visione della vita chiamati a trasmettere l’esperienza per cui consacrata come stato di perfezione, ad Dio e Dio soltanto, senza altri sotterfugi, è una riflessione teologica sulla stessa, che in grado di soddisfare le più alte aspirazioni si basi sull’ecclesiologia della comunione; dell’uomo42. Siamo chiamati a trasmettere passare da un atteggiamento di esenzione, l’esperienza per cui Dio può trasformare intesa come una forma di indipendenza per una vita. Una spiritualità in questa quanto riguarda la chiesa particolare, ad una direzione, una mistica degli occhi aperti visione della vita consacrata in, con e per la (Johann Baptist Metz) aiuterà i consacrati Chiesa universale43, in, con, per la chiesa a gustare il fascino esercitato dal mistero particolare; passare da una certa rivalità tra di Dio e li aiuterà a vivere un’esperienza le varie vocazioni all’interno della Chiesa di Dio che sia la ragione della loro vita, del e da complessi di superiorità o inferiorità, loro stile di vita, delle loro strutture, della ad una concezione della Chiesa in cui, loro scala di valori, del loro operato e delle per opera dello Spirito Santo, sebbene loro relazioni. sviluppando ministeri diversi, tutti abbiamo pari dignità44, poiché tutti ci riconosciamo 4.2. Relazioni rinnovate: dall’assorbimento nella consacrazione battesimale e tutti ed isolamento alla comunione siamo chiamati alla santità45; passare da una missione propria della vita consacrata, Tra le eredità più belle che abbiamo ricevuto e senza abbandonarla, ad una missione dal Concilio Vaticano II vi è l’ecclesiologia condivisa con i laici, coinvolgendoli non della comunione, o del popolo di Dio, solo nelle varie mansioni, ma condividendo sviluppata nelle quattro grandi “Costituzioni” con loro anche lo stesso carisma, poiché conciliari (Sacrosantum Concilium, Dei tutto questo è frutto di quella comunione Verbum, Lumen Gentium e Gaudium et Spes); vitale che identifica ciò che è comune, in importanti “Esortazioni Apostoliche” post- individua ciò che è differente e rende sinodali relative alle varie forme di vita nella complementare ciò che è diverso. Chiesa (Familiaris Consortio, Christifideles Laici, Pastores dabo vobis, Vita consecrata b. Relazione della Chiesa particolare con la y Pastores grecis); in altre “Esortazioni vita consacrata Apostoliche” a seguito dei Sinodi continentali • Conoscere più a fondo ed accogliere (Ecclesia in Europa, Ecclesia in America, cordialmente e con gioia il dono della vita Ecclesia in , Ecclesia in Africa, Ecclesia consacrata come «un capitale spirituale per in Oceania). il bene di tutto il corpo di Cristo e non solo Questo cammino così ricco e pieno di delle famiglie religiose», non come una speranza che ha percorso la Chiesa negli «realtà isolata e marginale», ma come una ultimi decenni ci ha portato, tra le altre cose, realtà che «appartiene intimamente ad essa a comprendere l’identità delle varie forme di […la Chiesa]: tutto questo è al centro della vita cristiana in correlazione; a promuovere Chiesa come elemento decisivo della sua un ampio “mutuae relationes” a livello missione»46. Si tratta di accogliere la vita teologico, pastorale e spirituale; ad accettare e consacrata non tanto per quello che fa e per promuovere le differenze culturali, vedendo in i servizi che rende, quanto principalmente esse non come un attacco all’unità, ma come per quello che è: segno espressivo “della una ricchezza irrinunciabile. natura intima della vocazione cristiana e La vita consacrata si è arricchita la tensione di tutta la Chiesa-Sposa verso enormemente grazie a questo cammino e lo l’unione con l’unico Sposo”47. ha incluso nel suo rinnovamento. Questo ha influenzato profondamente la concezione c. Relazione con altri Istituti o forme di vita dell’identità stessa della vita consacrata. Ed consacrata 38 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

• Passare da congregazioni e ordini Paredes, porremo fine alla violenza di specie, “autonomi” o “indipendenti”, a parlare di con le sue molteplici manifestazioni nefaste famiglia carismatica e ad ideare, a partire all’interno della Chiesa e della stessa vita da essa, attività e progetti che si vedono consacrata. Sia nelle relazioni della Chiesa con arricchiti dalla partecipazione di quanti la vita consacrata, che in quelle di quest’ultima bevono dalla stessa fonte carismatica; con la Chiesa, il mondo e le altre forme di passare dalla famiglia carismatica alla sequela Christi nella vita consacrata, è sempre collaborazione inter-congregazionale, più urgente camminare insieme sulla via del portando avanti una riflessione congiunta dialogo, della comunione e dell’integrazione, sulla spiritualità, la missione e la affinché nessuno sia escluso, emarginato, formazione, promuovendo progetti pastorali sottomesso, manipolato o assorbito ed affinché con altri Istituti o famiglie carismatiche; nessuno si chiuda in se stesso o si assolutizzi. e dalla ricerca di uniformità all’interno È necessario convertirsi alla mistica dello degli Istituti, si è passati al rispetto per la stare insieme. pluriculturalità, promuovendola a tutti i Come cambierebbero le relazioni tra i livelli: locali, provinciali e generali. consacrati e tra i vari membri del popolo di Dio se tutti lavorassimo sulla mistica del d. Relazione con il mondo vivere insieme, con tutto ciò che essa comporta • Passare da una concezione quasi in termini di riconoscimento dell’altro, di esclusivamente negativa del “mondo”, apprendere dall’altro, di accettare l’altro a vederlo nella sua concezione positiva, come compagno di viaggio senza resistenze poiché non ne è sprovvisto, e come luogo interiori49, se tutti considerassimo la spiritualità di missione della Chiesa e della vita di comunione come un’esigenza odierna di consacrata. testimonianza evangelica, in base alla quale • Passare dal sospetto nei confronti dei tutti ci apparteniamo e siamo tutti chiamati ad movimenti a favore dell’uomo, ad una accogliere ciò che di positivo vi è nell’altro, stretta collaborazione con essi in tutto ciò fino a diventare esperti di comunione50. Come che cammini in direzione del Regno. Si cambierebbero le mutuae relationes nella tratta di un cammino che possiamo definire Chiesa se accogliessimo con gioia la co- come cammino di “ospitalità” verso essenzialità dei doni gerarchici e carismatici51. “l’altro” e “le altre cose”, un cammino di Sicuramente la Chiesa e la vita consacrata “compassione” nei confronti di ogni forma crescerebbero in cattolicità ed in profezia di vita. di fronte ai poteri politici che discriminano, Il cammino di conversione e di futuro va in dividono, soggiogano e non riconoscono le questa direzione e porta a sentire il bisogno di individualità. creare nuove mutuae relationes, non solo tra i consacrati ed i vescovi48, ma anche all’interno 4.3. Una vita comunitaria rinnovata: Vita della vita consacrata stessa. Nessuno basta più fraterna in comunità52 a se stesso. Gli uni hanno bisogno degli altri. L’apertura verso l’altro e verso le altre La vita fraterna in comunità ha acquisito cose è l’unica via verso il futuro. A partire ogni giorno maggiore importanza nell’ambito dal rispetto per la diversità, come ricchezza della vita consacrata, fino a diventare uno degli del bello e variopinto mosaico della vita elementi essenziali che contraddistinguono sia della Chiesa, nei diversi componenti del questa che la vita religiosa in particolare. Oggi popolo di Dio, e della vita consacrata nella si afferma piuttosto frequentemente che dalla sua molteplicità di carismi, essa è chiamata qualità della vita fraterna in comunità dipende a vivere accogliendo l’altro e le altre cose e, in larga misura il futuro della vita consacrata, da questa esperienza di esodo, promuovere la così come la qualità e la perseveranza dei “pianetizzazione”, articolando la diversità e consacrati53. collaborando alla costruzione di una Chiesa Se il futuro è nei giovani, quello che molti e di una umanità solidale. La vita consacrata, di essi oggi si aspettano dalla vita consacrata, così come la Chiesa stessa, è chiamata ad in particolare dalla vita religiosa, è una vita integrare criticamente la diversità, poiché solo fraterna in comunità che sia caratterizzata dalla in questo modo, come afferma un teologo vicinanza, dal calore umano, dall’amicizia, della vita consacrata, José Cristo Rey García dall’affetto, dall’autenticità, dalla stima, dalla E SANCTA SEDE 39 solidarietà. E non solo i giovani, ma anche gli basi sull’esempio della Comunità della adulti si aspettano molto dalla vita fraterna in Chiesa primitiva (cf. At 2,42-47), ed i comunità: che sia uno spazio di libertà e di principi teologici e spirituali indicati dalla responsabilità in cui ognuno possa essere se Chiesa e dallo stesso carisma, in piena stesso con gli altri; che sia uno spazio in cui sinergia con l’ascesi: «La comunità senza si possano costruire relazioni interpersonali mistica non ha anima, ma senza ascesi profonde e sane, caratterizzate da fiducia, non ha corpo»57. Questa è ciò che fa sì che rispetto, stima e sostegno reciproci, ed in cui si nasca e cresca la fraternità formata da «un arrivi a condividere la fede, il progetto comune insieme di persone libere e liberate dalla di vita evangelica e la missione che si vuole croce di Cristo»58, persone disposte a morire vivere nella storia. Gli anziani, dal canto loro, a se stesse, come il chicco di grano (cf. Gv oltre ad essere accuditi fraternamente, cosa che 12,24), affinché rinasca la vita fraterna59. in generale si fa e si fa molto bene, chiedono di Tutto questo è ciò che renderà possibile la non essere emarginati e che si conti sulla loro costruzione di Comunità «piene di gioia e saggezza e sulla loro esperienza acquisita nel di Spirito Santo» (At 13,52), che ognuno corso degli anni. I consacrati, giovani, adulti porti con gioia il carico degli altri (cf. ed anziani, si aspettano che la vita fraterna Gal 6,2), sapendo che la vera Fraternità, in comunità soddisfi molte cose, ma in modo come «ogni realtà cristiana, si edifica sulla particolare la necessità di avere relazioni debolezza umana» di tutti coloro che la autentiche in cui vi sia una comunicazione di compongono, a cominciare dalla propria, ciò che ogni membro fa, pensa e sente, affinché e che la «Fraternità ideale» diventerà una la vita consacrata possa essere parabola «di realtà soltanto nella Gerusalemme celeste 60. riconciliazione universale in Cristo»54. • Che, oltre ai valori evangelici e quelli Oltre a tutto ciò che si è detto ora e in propri di ogni carisma, si vivano i valori precedenza riguardo la vita fraterna in umani della cortesia e dell’educazione, comunità, non vi è dubbio sul fatto che essa della cordialità e della delicatezza, della sia un valore sul quale occorre continuare a sincerità e dell’autenticità, della trasparenza lavorare, affinché sia un vero otre nuovo, una e della collaborazione, dell’autenticità vera struttura nuova in grado di contenere il e del controllo di sé, del sano senso vino nuovo della vita consacrata. La strada dell’umorismo, della festa e della gioia61. È verso il futuro passa attraverso i seguenti punti: l’ascesi che potenzierà questi valori umani, • che tutti i suoi membri, o per lo meno la senza i quali non è possibile costruire una maggioranza, lavorino senza sosta sulla vita fraterna in comunità ed eliminare da costruzione di una Fraternità per la missione, essa la spirale della critica, del pettegolezzo una Fraternità in cui vi sia un buon livello e della calunnia, delle gelosie e della di comunicazione, una Fraternità in cui vi “politica” dei partiti, tutti atteggiamenti che sia dialogo e discernimento, una Fraternità danno adito al terrorismo in una comunità, riconciliata e riconciliante, una Fraternità come afferma spesse volte, con il realismo con viscere di misericordia: «Il nostro è il che lo contraddistingue, il nostro Santo tempo della edificazione e della costruzione Padre Papa Francesco, e che distruggono della comunità che sa vivere l’amore ed il la vita fraterna, creando una rottura ed perdono»55. Una Fraternità senza viscere di inducendo molti a ripiegarsi su se stessi. misericordia sarà un’impresa, un gruppo di • Che le strutture siano flessibili e si mettano amici o un’associazione di persone diverse, al servizio della crescita delle persone. Le ma non sarà mai una vera Fraternità, una strutture devono essere al servizio della famiglia riunita nel nome del Signore56. vita e della missione, e non il contrario62. • Che si elabori un progetto di vita e missione Una vita fraterna in comunità non è al quale partecipino tutti e che sia adottato da definita dalle strutture, ma dalle relazioni tutti, affinché non prevalga l’individualismo che intercorrono tra i suoi membri e dalla sulla persona, affinché si viva in relazione missione che essa sviluppa. e, attraverso la corresponsabilità, si passi • Che coloro che esercitano l’autorità siano i dalla semplice vita in comune (Comunità) primi ad impegnarsi nella costruzione della alla comunione di vita (Fraternità). vita fraterna in comunità, accompagnando • Che la vita fraterna in comunità sia vissuta i propri fratelli, in particolare quelli da una mistica, da una motivazione che si più deboli; mettendo in atto processi di 40 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

discernimento di vita e missione; prestando e dare testimonianza del Vangelo in tutto il particolare attenzione alla formazione dei mondo (cf. Mt 28,19). L’Evangelii gaudium64 fratelli; e facendo emergere e cercando ci offre il cammino che la Chiesa e la vita soluzioni possibili a conflitti e timori, consacrata devono percorrere per rispondere affinché né gli uni né gli altri arrivino a ogni giorno a questa esigenza in modo paralizzare la vita della Fraternità. adeguato. I cammini di conversione e di futuro, per la 4.4. Una missione rinnovata: Missio Dei missione della vita consacrata, esigono: • Alla vita consacrata di assumere il dialogo, Nel campo della teologia della missione, non solo come metodo missionario, ma la rivoluzione che si è verificata è stata anche come luogo proprio, e ciò suppone copernicana63. Parlare di missione oggi vuol un’attenzione particolare alla realtà, e di dire parlare di qualcosa che va oltre le opere assumere il vedere, commuoversi ed agire apostoliche, poiché si articolano diverse come metodo missionario. dimensioni della vita, chiamata ad essere • Alla missione della vita consacrata di proclamazione del Regno nella sua totalità. manifestare una scelta chiara a favore dei Parlare di missione vuol dire parlare del modo poveri, degli esclusi, includendoli nella sua di essere della Chiesa e della vita consacrata. riflessione per leggere la realtà con loro e a Per molto tempo si è pensato che fosse la partire da loro, e scelta chiara a favore della Chiesa a fare la missione. Oggi si afferma giustizia, rivedendo costantemente alla qualcosa di diverso: la missione fa la Chiesa luce del Vangelo e della propria identità, e fa la vita consacrata. Di fatto, non sono né le proprie scelte di vita, la gestione dei la Chiesa né la vita consacrata ad inviare. beni e lo stile dei rapporti necessari che ciò La Chiesa, come la vita consacrata, sono richiede, sapendo che in tutto questo è in inviate. Dal momento che la missione è un gioco, quanto meno in parte, la credibilità attributo di Dio, missio Dei – il Padre invia del Vangelo65. al mondo suo Figlio ed entrambi inviano lo • Alla vita consacrata di pensare a se stessa Spirito Santo – , la Chiesa e la vita consacrata partendo dalla missione. Anni addietro partecipano a questa missione, nella misura in il P. Arrupe, grande promotore del cui diventano collaboratrici e complici dello rinnovamento post-conciliare, diceva che Spirito. Restano indietro i falsi protagonismi quest’ultimo consisteva in un «ritorno alle di coloro che pensavano di essere essi stessi antiche fonti e all’adattamento ai tempi a fare la missione. L’unico protagonista della nuovi», ma affermava che la pietra angolare missione è lo Spirito. I battezzati, e con essi i di detta riforma era la missione66. In questi consacrati, sono semplici servi inutili, se fanno momenti non basta più il semplice ritorno quanto devono fare (cf. Lc 17,10). alle fonti, il che in certi casi potrebbe Ciò non annulla la partecipazione attiva portare ad accentuare l’auto-referenzialità dell’uomo alla missione. Al contrario: la o semplicemente a fare archeologia, come missione dello Spirito in ognuna delle attività ci avverte Papa Francesco. Non basta apostoliche nella Chiesa, e in particolar nemmeno accomodarsi semplicemente modo in ognuno dei compiti carismatici che ai tempi, poiché potrebbe portarci ad una i consacrati svolgono. Ciò che lo Spirito lettura superficiale dei carismi, e farci chiede alla Chiesa e alla vita consacrata è di cadere nella discontinuità, in rottura con allearsi. Quindi, la cosa più importante per i la sana tradizione dei nostri Istituti. È consacrati non è programmare la missione, ma necessario che il ritorno alle origini e essere attenti a ciò che lo Spirito chiede in ogni l’adattamento ai nostri tempi, che sono momento. sempre necessari, passino sempre per il Da qui si deduce l’importanza per la crogiuolo della missione che, oltre a quanto vita consacrata di vivere in un costante detto sulla partecipazione nella missio Dei, atteggiamento di discernimento, per sapere è passione che porta la vita consacrata a verso dove lo Spirito la spinge. Solo una vivere la sua dimensione profetica con vita consacrata ricolma dello Spirito Santo è forza. Se la vita consacrata è in crisi non capace di dedicarsi alla missione, solo una vita è semplicemente perché il numero di consacrata al ritmo dello Spirito può uscire da vocazioni diminuisce o perché «appartiene se stessa, smettere di essere autoreferenziale al passato e deve adattarsi al presente, ma E SANCTA SEDE 41

perché non riesce ad esprimere il sogno quelli che condividono una stessa eredità evangelico del futuro»67. Se non vuole carismatica. Il cammino di conversione rinunciare ad esprimere quel sogno, la vita della vita consacrata passa attraverso consacrata deve rileggersi e ripensarsi in una stretta collaborazione con i laici, non chiave di missione. La missione la porrà nel solo nel piano delle attività, come detto mondo e le permetterà di essere sentinella precedentemente, ma anche del carisma del domani. e della spiritualità. Questo cammino • Alla vita consacrata di lasciarsi interpellare passa per la complementarietà dell’indole da tre elementi della cultura attuale68: la secolare che i laici sottolineano, e l’indole globalizzazione, la secolarizzazione e il escatologica che i consacrati mettono in pluralismo culturale e religioso. La missione evidenza; passa per l’ascolto e l’inserimento della vita consacrata non può chiudere gli nelle riflessioni dei consacrati e nei loro occhi alla realtà segnata da questi tre fattori. progetti missionari della visione dei laici, e Sarebbe un grave errore che pagherebbe ciò suppone aver fiducia in loro e nelle loro molto caro, poiché potrebbe rispondere a capacità. domande che nessuno si pone. • In particolare, il cammino di futuro e di 4.5. Una formazione rinnovata: dalla conversione che viene richiesto alla vita docilitas alla docibilitas69 consacrata in questi momenti riguardo alla sua missione, è di entrare in dialogo con la La formazione alla vita consacrata secolarità, tratto che segna la nostra cultura non è facile, semplice e non avviene dove Dio non è più necessario, e dove la automaticamente. Si tratta piuttosto di un sua presenza non si ritiene conveniente. processo complesso, e non bisogna dimenticare Secolarità, come rinuncia ad aprirsi a Dio, che dura tutta la vita e che esige la complicità al contatto con Lui e a vivere qui ed ora di diversi attori: Dio, l’agente principale della la vita di Dio. Ciò richiede di assumere formazione; il soggetto in formazione, primo una nuova visione del mondo. Passare da responsabile della propria formazione; la una visione negativa, che in alcuni casi Fraternità formativa, l’ambiente naturale della conduceva alla fuga mundi, a confrontarsi formazione; il formatore o accompagnante, con Lui, ed in altri a lottare per conquistarlo “coltivatore diretto” nella vigna del Signore. per Cristo, ad una visione positiva per Sono stati numerosi i passi che abbiamo dato essere amato da Dio fino a dare suo Figlio. per passare da un modello formativo basato Ciò conduce ad una visione amica, ad un essenzialmente nell’assimilazione di contenuti impegno con lui, il che non significa cedere scolastici ad una formazione che vuole essere dinanzi alla sfida della secolarizzazione. La formazione del cuore, trasformazione della vita consacrata non vuole, poiché non può, persona, processo mediante cui il soggetto in rinunciare a porsi la domanda su Dio. In formazione si consacra totalmente a Dio nella questo contesto, il cammino di conversione sequela di Cristo, al servizio della missione70, della vita consacrata deve chiedersi in che privilegiando le esperienze e non esperimenti modo la vita dei consacrati e le loro diverse formativi. Molti ed importanti anche i passi attività apostoliche possono suscitare la dati nella metodologia formativa, passando domanda su Dio; come i consacrati possono dalla metodologia oggettiva o soggettiva ad aiutare i loro contemporanei a scoprire una metodologia propositiva/interpretativa71. un Dio non in competizione con l’uomo. Ed è stato lungo ed importante il cammino La realtà secolare del nostro mondo ci percorso nella formazione dei formatori, per invita a cambiare i linguaggi – parole, fare in modo che non fossero “poliziotti”, atteggiamenti, stili di vita –, in modo che i ma uomini e donne «esperti nei cammini consacrati possano comunicare la bellezza che conducono a Dio, per essere capaci di del messaggio del Vangelo. accompagnare altri lungo questo cammino»72, • Alla vita consacrata di decidersi per una il cui modello di accompagnamento è Gesù missione condivisa. La missione della con i suoi discepoli (cf. Lc 24,11ss). Trinità è missione condivisa, e anche la Ecco delineati i cammini di futuro e di missione della vita consacrata è chiamata conversione nel campo della formazione che ad essere vissuta come una missione la vita consacrata deve seguire: condivisa con i laici, in modo speciale con • La vita consacrata deve assumere, con 42 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

particolare impegno, la pastorale delle consacrati «in una realtà che spesso cambia vocazioni. Il criterio di una pastorale delle a un ritmo frenetico»78. Tutto ciò vuol dire vocazioni rinnovata è quanto esprime assumere la formazione permanente come l’apostolo Paolo nella seconda lettera humus della formazione iniziale e la vita a Timoteo: Ravviva il dono di Dio e quotidiana come la principale scuola di condividilo (cf. 2Tim 1,6). Tutto inizia formazione. Il consacrato «dovrà imparare ravvivando il dono della propria vocazione. a lasciarsi formare ogni giorno dalla vita, Poi si condivide con entusiasmo, con dalla sua comunità e dai suoi fratelli e creatività e ispirazione nel metodo, sorelle, dalle cose di sempre, straordinarie nei contenuti e nello spirito. Oltre alla e non, dalla preghiera e dalla fatica preghiera per le vocazioni (cf. Mt 9,37) e apostolica, dalla gioia e dalla sofferenza, della testimonianza dei consacrati, in modo fino al momento della morte»79. che anche loro possano dire come Gesù • Riguardo alla formazione iniziale, è «vieni e vedi» (Gv 1,39), «regola d’oro necessario curare il discernimento nella della pastorale delle vocazioni», la vita selezione dei fratelli e sorelle che sono consacrata non può rinunciare all’annuncio chiamati ad essere formatori e formatrici. esplicito della sequela di Cristo nella vita Non è possibile improvvisare riguardo alla consacrata, e non solo lì dove fioriscono scelta dei formatori e nemmeno prescindere le vocazioni, come avviene nelle giovani da una formazione adeguata dei formatori. chiese, ma anche dove scarseggiano, come La formazione dei formatori deve essere una avviene nei paesi tradizionalmente ricchi di priorità per la vita consacrata. E comunque vocazioni missionarie. Ciò esige dedicare non è possibile procedere alla nomina dei «le migliori energie all’attività pastorale, formatori solo in base ai loro titoli. Se la dedicandosi specialmente alla pastorale formazione è «partecipazione all’opera del giovanile»73. Padre, che mediante lo Spirito infonde nel • La vita consacrata deve procedere a fare cuore dei giovani e delle giovani i sentimenti un «discernimento sereno, libero dalle del Figlio», la condizione indispensabile tentazioni del numero e dell’efficacia, per essere formatore è l’essere centrati nel per verificare alla luce della fede e delle proprio cammino vocazionale, l’essere possibili contraddizioni, la rettitudine delle «esperto/a nei cammini che conducono a intenzione e la veracità della vocazione»74. Dio per poter essere capaci di accompagnare La Chiesa chiede alla vita consacrata di altri lungo questo percorso», che «assicuri non cedere alla tentazione «di facili e nel suo servizio una grande sintonia con improvvidi reclutamenti»75. il cammino seguito dalla Chiesa» e che • Fin dall’inizio è necessario scegliere dedichi prioritariamente, tempo ed energie, la metodologia formativa che abbiamo a questo «ministero sacro»80. chiamato “provocativa/interpretativa”, • Creare vere Fraternità formative dove i basata nell’accompagnamento fratelli e le sorelle che ne sono membri personalizzato, come quello di Gesù con vivano la loro vocazione con coerenza e i discepoli di Emmaus (cf. Lc 24,13ss), autenticità, e siano in grado di pro-vocare, che tende ad «alimentare la risposta di chiamare ad andare oltre, a crescere; d’amore personale al Signore, condizione fraternità che facciano vedere la bellezza indispensabile per diventare discepoli e della sequela di Cristo in un determinato apostoli del suo Regno»76, con libertà e carisma. responsabilità. Bisogna non dimenticare che dalla metodologia o metodo formativo V. Conclusione dipende il consacrato del futuro77. • È necessario pensare la formazione Vedendo il cammino percorso dalla vita come formazione continua, e cioè «non consacrata, con le sue luci e le sue ombre, limitata ad un periodo della vita», o a una non possiamo fare a meno di rinnovare il dimensione della vita, ma una formazione nostro positivo apprezzamento del Vaticano che faccia caso a tutte le dimensione della II. A volte, nelle nostre analisi, l’albero ci persona e che duri tutta la vita, come lo impedisce di vedere il bosco, la negatività esige assimilare i sentimenti di Cristo, meta emerge immediatamente e rimaniamo lì. Ma le di tutte le formazioni, e l’inserimento dei cose positive ci sono e sono molte. È questione E SANCTA SEDE 43 di farle emergere in modo spontaneo, saperle in questo momento delicato e duro ma anche scorgere, avere la capacità di scoprirle, stupendo, che ci è toccato di vivere, deve formulare la risposta che si nasconde dietro e centrarsi e concentrarsi in ciò che è essenziale farlo in modo nuovo, in modo evangelico. In e irrinunciabile: la consacrazione, la vita ciò vediamo un presente che ha futuro. fraterna in comunità e la missione. Qui si Dentro e fuori della vita consacrata ci trova il futuro, qui si trovano i cammini di sono e si fanno udire i profeti di sventura conversione che la vita consacrata è chiamata che “profetizzano”: Morte! Morte! La vita a percorrere per avere più vita ed essere più consacrata è giunta alla sua fine. L’ultimo consacrata. spenga la luce e chiuda la porta. Sono circondati Lazzaro giaceva in una tomba coperta da dalla vita, ma solo vedono, o possono vedere, una pietra. Gesù ordina: «Togliete la pietra» segni di morte. Forse lo sguardo nostalgico (Gv 11,39) e al grido «Lazzaro, vieni fuori» verso il passato, un passato che difficilmente (Gv 11,43), l’amico di Gesù ritorna alla vita ritornerà (pensiamo nel numero delle ed esce dalla tomba. E allora Gesù ordina: vocazioni) impedisce loro di vedere la vita che «Scioglietelo e lasciatelo andare» (Gv 11,44). hanno vicino, accanto. È successo anche alla La pietra e le bende impediscono a Lazzaro Maddalena: le lacrime per un morto che non di uscire fuori, di andare. Non sarà che la esiste (è risorto), le impediscono di vedere il vita consacrata è coperta da pietre che le vivente che parla con lei (cf. Gv 20,11). impediscono di mostrare la sua bellezza? Non Non mancano nemmeno coloro che sarà che la vita consacrata è legata con bende vedono segni di vita dove non ci sono. Come che le impediscono di camminare? Se così gli altri, anche costoro non rendono un buon fosse, e temo di sì, a tutti coloro che amiamo servizio alla vita consacrata. Vedono segni questa realtà, voluta da Gesù e suscitata dallo di vita nel numero, nelle opere, nel potere, Spirito nella Chiesa, il Signore grida con voce nell’istituzione, nella rigidità. Dimenticano potente: Scioglietela e lasciatela andare. Se che le risposte di ieri non sono valide per le facciamo questo, la vita consacrata del terzo domande di oggi. millennio vivrà una nuova pentecoste e allora Ma grazie a Dio non mancano neanche «... il timore diventa coraggio, la chiusura cede coloro che, con uno sguardo profondo e il posto all’annuncio e tutti i dubbi vengono illuminato dalla fede, scoprono i germi di schiacciati dalla fede piena d’amore... Anche vita che spuntano nella vita consacrata di oggi, lo Spirito Santo scende su ognuno di noi oggi, nelle forme storiche, consolidate e nelle per aiutarci ad uscire dalle nostre mediocrità chiamate “nuove forme di vita consacrata”. e dalle nostre chiusura e per renderci capaci Sono uomini e donne virtuosi che come di comunicare al mondo intero l’amore Barnaba ad Antiochia sanno leggere la grazia misericordioso del Signore: Questa è la nostra del Signore nella vita consacrata attuale (cf. At missione!».81 La missione della Chiesa e della 11,23-24). Uomini e donne che sanno vedere vita consacrata. Sarà questo il frutto migliore nella crisi che colpisce la vita consacrata e del cammino di conversione che la vita tutta la realtà ecclesiale, non un anteprima consacrata è chiamata a percorrere. della morte, ma un’opportunità per prendere Vita consacrata, togli la pietra, sciogli le decisioni, come lo richiede l’etimologia stessa bende e cammina! della parola “crisi”. Uomini e donne che nella notte scura che la vita consacrata attraversa, + José Rodríguez Carballo, ofm insieme ad altre realtà ecclesiali, vedono non Arcivescovo Segretario CIVCSVA un tunnel da cui non sa come e quando uscire, ma un momento di purificazione e di potatura, 1 Gesù propone la parabola del «vino nuovo» e degli come lo hanno considerato i mistici, tunnel «otri» (cf. Mc 2,22) in un contesto polemico. La novità che Gesù aggiunge non può essere accolta in da cui la vita consacrata uscirà con più vita e “vecchi schemi” tipici del sistema del Giudaismo e più consacrata. Uomini e donne che in questa che appaiono superati. Gesù chiede ai suoi discepoli, stagione invernale della vita non vedono una e in particolare a quelli di Giovanni e ai farisei, di stagione di morte, ma una stazione in cui la vita convertirsi e di accettare che la sequela di Gesù è consacrata come la natura stessa è chiamata a «l’otre nuovo», e che Gesù stesso è il «vino buono conservato fino ad ora» (cf. Gv 2,10). Con Gesù è ritornare all’essenziale, a lavorare a livello di arrivata la “novità”, che esige «nascere di nuovo» radici, sui suoi elementi essenziali. (cf. Gv 3,5-7) ed essere «ri-generati per una speranza Sì, la vita consacrata, come pure la Chiesa, viva» (1Pt 1,4), e che ha bisogno di «otri nuovi». 44 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

2 Dopo la dichiarazione dell’infallibilità del Papa 19 VC 9. fatta dal Vaticano I nel 1870, nessuno aveva pensato 20 VC 13. ad un Concilio. L’annuncio sorprende i cardinali 21 Benedetto XVI, Discorso ai cardinali, arcivescovi, stessi, come confesserà Giovanni XXIII l’8 maggio vescovi e prelati della Curia Romana, 22 di dicembre del 1962 ai pellegrini di Venezia: «Umanamente 2005. si potrebbe pensare che i cardinali, dopo aver 22 Conc. Vatic., Costituzione dogmatica LG, 44. Sul ascoltato l’allocuzione, si unissero attorno a Noi per particolare, cf. José Rodríguez Carballo, ofm, El esprimere approvazione e congratulazioni. Ma ne è Concilio Vaticano II: referencia luminosa para la seguito solo un devoto silenzio», in Giovanni xxiii, vida consagrada, in Una historia de Amor. Seguir a Discorsi, Messaggi, Colloqui IV, 259: Storia dei Jesús en la vida consagrada hoy, Arantzazu-Verbo papi, San Paolo, 866. Divino, Navarra 2015, 37-74. 3 San Giovanni Paolo II, Lettera Apostolica Novo 23 San Giovanni Paolo II, Lettera Apostolica NMI 57. Millennio Ineunte (= NMI), 57. 24 Nel 2008 la CIVCSVA ha pubblicato un documento 4 Papa Francesco, Omelia, Santa Marta, Roma, 16 importante sul servizio dell’autorità che continua ad aprile del 2013. essere di grande attualità: Il servizio dell’autorità 5 Per una visione completa, cf. Aquilino Bocos e l’obbedienza. Faciem tuam, Domine, requiram, Merino, Un racconto dello Spirito. La vita religiosa 11 maggio 2008. È possibile consultare anche José nel post-conclio, EDB, Bologna 2013, 29-30. Rodríguez Carballo, ofm, Autoridad y obediencia 6 Basti pensare ai grandi teologi di quel periodo: De en la vida consagrada: reflexión desde una visión Lubac, Congar, Rahner, Schillebeeckx, Danielou, antropológica y de fe, in Sequela Christi, 2006/01, Tillard, tutti religiosi. 67ss. 7 Il primo è stato celebrato a Roma nell’anno 1952. 25 Cf. NMI 43; Papa Francesco, Lettera Apostolica ai 8 Giovanni Paolo II afferma al riguardo: «Esaminando consacrati (= LAC), II, 3. l’insieme del Magistero conciliare, ci rendiamo 26 Il Papa Francesco afferma che questi atteggiamenti conto che i pastori della Chiesa non avevano «non hanno il diritto di abitare nelle nostre case», tanto e solo l’intenzione di dare una risposta alla LAC II, 3. domanda: in cosa dobbiamo credere, qual è il 27 LAC II, 3. vero senso di questa o di quella verità di fede, ma 28 Il Papa Benedetto XVI nella sua ultima omelia sopratutto avevano l’intenzione di rispondere per la Giornata della Vita Consacrata, invitava alla domanda assai più complessa: cosa significa tutti i consacrati a non unirsi ai profeti di sventura. essere credente, essere cattolico, essere membro Considero importante questo richiamo in questi della Chiesa. Vollero dare una risposta a questa momenti in cui questo tipo di profeti abbonda. domanda nell’ampio contesto del mondo di oggi», Cf. Benedetto XVI, Omelia nella festa della K. Wojtyla, Alle fonti del rinnovamento. Studio Presentazione del Signore, 2 febbraio 2013. sull’attuazione del Concilio Vaticano II, Rubertino, 29 VC 37. Soveria Mannelli 2007, 11-12. 30 La nota che caratterizza la vita consacrata è la 9 Sarebbe interessante rileggere: Giovanni xxiii, profezia [...] Un religioso non deve mai rinunciare Discorso nella sessione I del Concilio, 11 ottobre alla profezia, LAC II, 2. 1962. 31 LAC II, 4. 10 Idem. 32 Benedetto XVI, Verbum Domini (= VD) 83. 11 È possibile incontrare testi importanti per la vita 33 Prendo l’espressione da un libro che considero consacrata anche in altri testi conciliari, per esempio importante sul tema che stiamo trattando e di cui mi Christus Dominus e Ad gentes. sono servito per queste riflessioni. Cf. José María 12 Tra i molti studi su questo particolare mi permetto Arnáiz, Per un presente che abbia futuro. Vita di citare: J. Danielou, Puesto de los religiosos en consacrata oggi: più vita e più consacrata, Paoline, la estructura de la Iglesia, in G. Barauna (ed.), Milano 2003. La Iglesia del Vaticano II, Flores, Barcelona 34 Benedetto XVI, VD 83. 1965,1123ss, F. Sebastián Aguilar, Historia y 35 NMI 1; LAC I, 1-3. análisis del capítulo VI de la constitución Lumen 36 Cf. Benedetto XVI, Discorso ai rappresentanti gentium, in Teología espiritual, 10(1966)355-387; della cultura al Collège des Bernardins, Parigi, 12 A. Bandera, La vida religiosa, BAC, Madrid 1984; settembre 2008. Questo discorso, insieme a quello R. Blazquez, La Iglesia del Concilio Vaticano II, pronunciato all’Università di Ratisbona (2006), Seconda edizione, Sígueme, Salamanca, 1991. quello previsto all’Università La Sapienza (16 13 Cf. Concilio Vaticano ii, Lumen gentium (= LG), gennaio 2008) e quello tenuto allo Studium Generale 44. Marcianum di Venezia (2011), fa parte dei discorsi 14 Cf. Idem, 46. universitari di papa Ratzinger e rientra nel novero 15 Questi principi si trovano all’inizio del Decreto, dei discorsi che hanno avuto maggiore risonanza Perfectae caritaris (= PC), n. 2. sull’opinione pubblica. 16 Sul cammino percorso dalla vita religiosa dopo il 37 Benedetto XVI, Discorso ai rappresentanti della Concilio, cf. Jaume Pujol i Bardelet, Itinerario de cultura al Collège ... . la vida religiosa a los veinte años del post-concilio, 38 Papa Benedetto XVI ha parlato in varie occasioni Ediciones s. Pío X, seconda edizione, Madrid 1987. di questo. Cfr. Benedetto XVI, Nulla anteporre a 17 Concilio Vaticano ii, Gaudium et spes, 4. Cristo, Edizioni Scritti Monastici, Praglia, 2014, 26- 18 San Giovanni Paolo II, Vita consecrata (= VC), 27. Roma, 1996, 39 Cf. Álvaro Rodríguez Echeverría, Profezia E SANCTA SEDE 45

dell’esistenza e presenza amorosa di Dio nella molti casi, ha veramente bisogno di una conversione. vita consacrata, in Identità e profezia, USG, Roma 54 CIC can. 602. 2011, 79ss. 55 VFC 26. 40 VC 84. 56 Cf. Conc. Vatic. ii, PC 15; can. 602. Se i pastori 41 Dietrich Bonhoeffer, Resistenza e resa. Lettere e devono avere l’odore delle pecore, la vita fraterna in scritti dal carcere, Ediz. Sígueme 2008, 168. comunità deve avere l’odore della misericordia, del 42 LAC II, 1. perdono, della festa per un fratello o una sorella che 43 L’allora Cardinale Bergoglio ha affermato durante il “ritorna” (cf. Lc 15,11ss). Solo con questo “odore” Sinodo sulla vita consacrata e la sua missione nella la vita fraterna in comunità potrà presentarsi dinanzi Chiesa nel mondo: «La vita consacrata è dono alla alla Chiesa e al mondo come icona della comunione Chiesa, nasce nella Chiesa, cresce nella Chiesa, è trinitaria. tutta orientata alla Chiesa», XVI Congregazione 57 VFC 23. generale, 13 ottobre 1994. 58 VFC 22. 44 Cf. VC 31. 59 Cf. Conc. Vatic. ii, LG 46; VFC 25. 45 Cf. Conc. Vatic. ii, LG 44. 60 VFC 26. 46 LAC III, 5. Tale conoscenza ed accoglienza dovrà 61 Cf. VFC 27. Come è importante saper fare festa essere promossa sin dalla formazione iniziale dei insieme! La festa, così come la gioia, è frutto dello futuri sacerdoti, introducendo corsi di teologia della Spirito, è una delle manifestazioni della presenza del vita consacrata nei programmi dei seminari e dei Regno. «Una fraternità senza gioia è una fraternità centri di studi ecclesiastici. che si spegne. Ben presto i membri saranno tentati 47 Idem. di cercare altrove ciò che non possono trovare a casa 48 Le nuove mutuae relationes tra i vescovi ed i loro» (VFC 28). consacrati dovrebbero essere motivate dalla nuova 62 Cf. Aa.Vv. La conversión de las estructuras para ir era culturale che stiamo vivendo, dall’esperienza di a las periferias, in Vida religiosa, 4/2015, vol. 118. sinodalità che la Chiesa ha accumulato negli ultimi 63 Cf. Josep M. Abella, ¿Nuevos horizontes para anni e da cui occorre trarre importante indicazioni la misión de la vida consagrada?, USG, Roma di metodo e contenuto per le relazioni della vita 201195ss. consacrata nella comunione ecclesiale, attraverso un 64 Papa Francesco, EG. accrescimento della comprensione e dell’attuazione 65 Cf. EG 20. della missione nella Chiesa alla luce dei recenti 66 Citato da Andrea Riccardi, Vida consagrada. Entre documenti del magistero e del rinnovamento crisis y futuro. Publicaciones Claretianas, Madrid attuato nella vita consacrata. I criteri da seguire in 2015, 69. questo senso dovranno essere i seguenti: la Chiesa 67 Idem 70. comunione e co-essenzialità tra i doni gerarchici e 68 Cf. Josep M. Abella, ¿Nuevos horizontes para la i doni carismatici, il contributo di tutti i consacrati, misión en la vida consagrada?, USG, Roma 2011, non solo di religiosi e religiose; la prospettiva 95ss. della missione che unisce e rende dinamiche le 69 Cf. Amedeo Cencini, I Sentimenti del Figlio. Il relazioni all’interno della Chiesa; la visione della cammino formativo nella vita consacrata, EDB, vita consacrata come memoria della vita di Gesù, Bologna 1999. È un opera che sarà opportuno con la sua funzione e la sua fisionomia specifiche leggere, ripensando la formazione alla luce di alcuni (cf. PC 2). Sulle nuove mutuae relationes, cf. il principi ivi esposti. numero monografico della rivista Vida religiosa 70 Cf. VC 65. intitolato Dones jerárquicos y carismáticos. Un 71 La metodologia oggettiva sarebbe quella che único Espíritu, 1/2013, vol. 114. dominò prima del Concilio. I superiori propongono 49 Papa Francesco, Esort. Ap. Evangelii gaudium (= contenuti da assimilare e mete da raggiungere, senza EG), Roma 2013, 87; LAC II, 3. tener conto della situazione concreta dei soggetti 50 NMI 43. in formazione, che erano semplici spettatori. La 51 Cf. Sinodo sulla Nuova evangelizzazione, Propositio metodologia soggettiva sarebbe quella che dominò 43. in alcuni ambienti dopo il Concilio. Contenuti e 52 Nonostante sia stato pubblicato nel 1994, continuo metodologia secondo le “necessità” dei formandi. a considerare il documento pubblicato dalla Qui gli spettatori erano i formatori e le comunità CIVCSVA, Vita fraterna in comunità. Congregavit che accoglievano. La metodologia propositiva/ nos in unum Christi (=VFC) ancora un testo interpretativa è quella in cui intervengono i soggetti fondamentale per la rivitalizzazione della vita in formazione e le comunità che accolgono. Si fraterna in comunità per il fondamento teologico parte dalla situazione dei soggetti in formazione, e che questa vita offre e per gli orientamenti concreti costoro sono accompagnati in modo che camminino che presenta. La letteratura sulla vita fraterna in seguendo una determinata direzione indicata dal comunità è molto ampia. Tra le altre pubblicazioni, carisma, dalla Chiesa e dalla crescita della persona. cf. Eduardo Perales Pons, Vivir el don de la È possibile incontrare i tre tipi di metodologia comunidad, San Paolo, 1995. Raccomando la lettura formativa oggi sia nella Chiesa che nella vita del numero monografico della rivistaVida Religiosa consacrata. intitolato La Comunidad terapia y escuela para la 72 VC 66. misión, 3/2015, vol. 118. 73 VC 64. 53 Una delle cause per cui si abbandona la vita 74 CIVCSVA, Ripartire da Cristo. (= RdC), Roma consacrata è senza dubbio la vita comunitaria che, in 2002, 18. 46 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

75 VC 64. Cf. RdC 16-17. 79 RdC 15. È bene rileggere tutto il numero, perché offre 76 VC 64. indicazioni importanti sulla formazione permanente 77 La formazione non è solo una questione di principi, o continua, in particolare nel suo rapporto con il che in molti casi cono chiari, è questione di metodo. tempo. È il metodo che assicura la trasmissione dei valori 80 Cf. VFC 66. evangelici della vita consacrata. 81 Papa Francesco, Omelia nella Solennità di 78 RdC 15; cf. VC 65. Pentecoste, 24 maggio del 2015. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS

1. Linee guida del Definitorio generale per Introduzione l’animazione degli anni 2016 e 2017 Cari fratelli, Frati e Minori verso con il presente sussidio, dal titolo Frati le periferie e Minori verso le Periferie, vi presentiamo quello che sarà l’orizzonte ispiratore del nostro Presentazione servizio di animazione e di governo verso il nostro Ordine durante il prossimo sessennio. Carissimi Fratelli, Innanzi tutto vogliamo condividere con voi il Signore vi dia pace! alcune piste di riflessione a partire da quanto ci è stato affidato dal Capitolo generale 2015 nel Il Capitolo generale recentemente celebrato suo Documento. ha voluto dare impulso a un rinnovato In secondo luogo, nel più ampio movimento di testimonianza e di annuncio del contesto del tema generale e pensando una santo Vangelo da parte di noi Frati Minori: programmazione sessennale di biennio in andare verso le periferie per portare la gioia biennio, vi proponiamo le linee guida per i del Vangelo nel nostro mondo di oggi. prossimi due anni (2016-2017), in vista di un Anche Papa Francesco nel discorso rivolto cammino di comunione con tutta la Chiesa ai Capitolari durante l’udienza ha ribadito a secondo il nostro carisma. tutti noi: è importante che venga recuperata la Frati e Minori coscienza di essere portatori di misericordia, verso le periferie di riconciliazione e di pace. Realizzerete con frutto questa vocazione e missione se sarete sempre più una congregazione «in uscita». Il Capitolo generale appena celebrato, dal Con le presenti Linee guida di animazione tema Fratres et Minores in Nostra Aetate, il Definitorio generale offre a tutti i Frati ci ha messo dinanzi a quello che è il centro dell’Ordine uno strumento di riflessione e di della nostra identità: la fraternità e la minorità; confronto su che cosa significhi per noi oggi vissuta questa nella realtà del mondo odierno. andare verso le periferie, realizzando cammini Durante il Capitolo ci siamo confrontati con la concreti di conversione ed evangelizzazione, realtà dell’Ordine, le sue forze, ma anche le sue di misericordia e di amorevole cura della debolezze. nostra casa comune. Nell’incontro con tanti Fratelli, venuti da Con la speranza che queste pagine possano diverse parti del mondo, abbiamo rinnovato il tradursi in programmi di vita e missione ai nostro ringraziamento al Signore per il dono diversi livelli del nostro Ordine e così offrire della Fraternità: il Signore ci ha dato dei Fratelli. un aiuto per la conversione e la crescita nel Abbiamo sentito parlare del bene che Dio cammino evangelico di ciascuno di voi e di compie, attraverso la testimonianza delle loro ogni Fraternità, auguro a tutti la pace e il bene parole e del loro lavoro. Ci siamo confrontati da parte del Signore. anche con le loro difficoltà e contraddizioni. Davanti alle realtà difficili e alla chiamata Roma, 25 gennaio 2016 rinnovata ad essere Fratelli e Minori, abbiamo Festa della conversione di san Paolo Apostolo percepito un profondo senso di speranza e di possibilità, che si realizzerà – così come è detto nel Documento capitolare – se rinnoviamo Fr. Michael A. Perry, OFM il nostro impegno per la vita evangelica: Ministro generale diventare veramente Fratelli e Minori e uscire là dove la gioia di Dio e la misericordia sono Prot. 106241 cosi profondamente richieste (cf. n. 33). 48 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Siamo stati invitati a questa uscita anche da cristiani. Francesco stesso si recherà in Terra Papa Francesco che il 26 maggio 2015 ci ha Santa. ricevuto in Udienza e ci ha chiesto di «essere A questa originaria vocazione l’Ordine ha portatori di misericordia, di riconciliazione e di sempre risposto, lungo i secoli, con grande pace». Ci ha ricordato che questa vocazione e generosità e creatività. missione la realizzeremo con frutto se saremo Oggi continuiamo a dare questa risposta al «sempre più un Istituto ‘in uscita’». mandato del Signore nelle più diverse forme di Il Documento del Capitolo ha espresso bene missione ed evangelizzazione, mostrando che questa chiamata a uscire verso le periferie. «è bello uscire dal piccolo chiostro conventuale L’attenzione data alla “crisi” del mondo e del per camminare nel grande chiostro del mondo nostro Ordine potrebbe farci ripiegare su noi per incontrare, imparare, annunciare e, stessi, come se il centro del mondo fossimo noi soprattutto, per stare … Per toccare con mani e la nostra crisi: ma contro questa tentazione di disarmate e minori la carne della gente che autoreferenzialità si pone il ricorrente invito a vive nelle nostre città, nelle periferie, che sono uscire nelle periferie. Tale appello ritorna in alla ricerca di senso, di vita...” (ItN p. 7). diversi passi del Documento (cf. nn. 12, 22- 23, 32-33). Alla fine si propone una sorta di 2. Verso le periferie sintesi: «Dobbiamo tutti fare una scelta – a livello personale, locale e provinciale – per La periferia è per definizione la zona esterna diventare veramente Fratelli e Minori e uscire o territorio marginale rispetto ad un centro. Si verso i luoghi del nostro mondo dove la gioia di tratta di una parte estrema, contrapposta al Dio e la misericordia sono così profondamente centro, di uno spazio fisico o di un territorio. richieste» (n. 33). Pertanto, il paradigma centro-periferia riguarda il grado di distanza dall’asse centrale 1. Il cuore della nostra forma vitae di una realtà e può riferirsi sia al territorio fisico sia a quello sociale, politico o spirituale. L’uscita verso le periferie è stata sempre La chiamata della Chiesa ad andare verso un elemento essenziale della nostra forma le periferie trova la sua origine a Pentecoste, vitae. L’avventura francescana è cominciata quando ha ricevuto il dono dello Spirito Santo quando Francesco ha udito il Crocifisso di San che l’ha spinta verso i confini del mondo per Damiano dirgli: «Va’, ripara la mia casa» (cf. compiere il mandato di Gesù: «Andate in 2Cel VI,10), chiamata confermata pochi anni tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni dopo alla Porziuncola, quando sentì «il brano creatura» (Mc 16,15). È questo Spirito d’amore del Vangelo in cui Cristo, inviando i discepoli che ci fa riconoscere Gesù come Signore e a predicare, consegna loro la forma di vita sperimentare la paternità di Dio, il quale ci evangelica» (LegM III,1). Poi, Francesco spinge ad “uscire”. “Una autentica esperienza e i primi compagni furono ulteriormente di Dio, infatti, ci mette in movimento perché confermati nella certezza di essere inviati non è possibile sentire l’abbraccio infinito di ad evangelizzare secondo l’esempio degli un Dio follemente innamorato, perché è amore Apostoli con la triplice apertura del Vangelo e solo amore, senza sentire al medesimo tempo (cf. LegM III, 3). l’urgente necessità di condividere questa Inoltre, quando Francesco e il gruppo dei stessa esperienza con altri” (CapGen/09 11). primi Frati andarono dal Papa per ottenere Grazie a questo incontro con Cristo nello l’approvazione della loro forma vitae, Spirito che diventa familiarità e comunione per manifestarono in tal modo di voler andare eccesso di gratuità e gioia, noi siamo riscattati oltre i piccoli confini di Assisi. In riferimento dalla nostra chiusura isolata e possiamo uscire a tale contesto, la Leggenda dei tre Compagni per comunicare a tutti la vera vita, la felicità racconta che Innocenzo III autorizzò Francesco e la speranza che noi abbiamo sperimentato. «e i suoi compagni a predicare dovunque la Quello che ci spinge non sono le vicende penitenza» (n. 51). drammatiche della vita, neppure le sfide della Fin dall’inizio la Fraternità dei Frati Minori società, ma l’amore ricevuto dal Padre grazie sarà un gruppo in uscita, verso i lebbrosi, oltre a Gesù nello Spirito Santo. Assisi, fuori dall’Italia, anche tra i saraceni e Così questa esperienza della misericordia di gli altri infedeli. Dalla Porziuncola saranno Dio in Gesù ci porta a de-centrarci, ad essere inviati nel 1219 i primi Frati verso i paesi non meno autoreferenziale e ad essere più attenti EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 49 verso il divenire del mondo; «a preoccuparsi 2016 – Fratelli Minori verso… meno per il proprio futuro e di più per il destino dell’umanità; a darsi da fare non La Misericordia e il Perdono tanto per adeguare le proprie strutture interne, quanto per adeguarsi ai tempi che corrono» «Siate misericordiosi (CapGen/09 14). In questo modo, “tutto il come è misericordioso il Padre vostro» mondo” (cf. Mc 16,15), tutti gli esseri umani, (Lc 6,36) ogni bisogno, diventa periferia che ci attira per portare il Vangelo. Il tema unificante per l’anno 2016 sarà Ricordiamo l’appello del Santo Padre a la misericordia, in relazione al Giubileo e al tutti i consacrati: «C’è un’umanità intera che Perdono di Assisi. aspetta ... ogni forma di vita consacrata si interroghi su quello che Dio e l’umanità di Nel pensiero di san Francesco la misericordia è oggi domandano» (Lettera ai Consacrati in anzitutto un attributo di Dio e poi è anche qualità occasione dell’anno della Vita Consacrata, necessaria nelle nostre relazioni con gli altri. 2,4-5). È chiaro che questo appello fatto dal Il rapporto tra le due dimensioni è essenziale, Papa ha a che fare con la nostra vocazione e lo rileva anche il Papa: “Gesù afferma che la all’itineranza; all’accoglienza e condivisione misericordia non è solo l’agire del Padre, ma diventa il criterio per capire chi sono i suoi veri figli. di vita con la gente, sopratutto con i poveri; Insomma, siamo chiamati a vivere di misericordia, alla nostra presenza in zone sconosciute, perché a noi per primi è stata usata misericordia”. difficili, rischiose; alla vicinanza ai più poveri, sofferenti, esclusi; all’attenzione particolare In questo anno della misericordia noi ai luoghi di frontiera e con nuove forme di Frati, come figli della Chiesa, annunciamo la evangelizzazione e presenza; alla nostra misericordia. A questo riguardo il Santo Padre disponibilità alla collaborazione attiva con i ci ha lanciato una sfida forte: la Chiesa ha la laici e con la Famiglia Francescana (cf. ItN pp. missione di annunciare la misericordia di Dio, 30-31). Veramente «questo è sempre stato il cuore pulsante del Vangelo, che per mezzo suo cuore della nostra forma di vita francescana» deve raggiungere il cuore e la mente di ogni (CapGen/15 n. 32), ma dobbiamo cercare i persona. È determinante per la Chiesa e per modi più adeguati per essere fedeli nel mondo la credibilità del suo annuncio che essa viva e di oggi. testimoni in prima persona la misericordia. Il Linee guida suo linguaggio i suoi gesti devono trasmettere di animazione per gli anni misericordia per penetrare nel cuore delle 2016 e 2017 persone e provocarle a ritrovare la strada per ritornare al Padre (MV12). Papa Francesco ai Frati Capitolari: Rispondere all’appello che il Signore ci fa «La minorità chiama ad essere e sentirsi di andare verso le periferie vuole dire essere piccoli davanti a Dio, affidandosi totalmente attenti alla realtà odierna, al nostro tempo alla sua infinita misericordia. La prospettiva di oggi, interrogandoci su quello che Dio e della misericordia è incomprensibile per l’umanità ci stanno chiedendo. quanti non si riconoscono “minori”, cioè Come Frati e Minori verso le Periferie piccoli, bisognosi e peccatori davanti a vogliamo rispondere alla realtà dinamica del Dio……. È importante che venga recuperata mondo, ai cambiamenti sociali ed ecclesiali. la coscienza di essere portatori di Sappiamo che dobbiamo essere flessibili. misericordia, di riconciliazione e di pace. Voi Per questo, attenti alle chiamate della Chiesa avete ereditato un’autorevolezza nel popolo e agli eventi della Famiglia Francescana, vi di Dio con la minorità, con la fratellanza, con proponiamo due temi per l’animazione dei due la mitezza, con l’umiltà, con la povertà. Per primi anni di questo sessennio: favore, conservatela! Non perdetela! Il popolo vi vuole bene, vi ama» (CapGen/15 pp. 31-33). • 2016 – Fratelli e Minori verso ... la misericordia e il perdono. E ama coloro che ti fanno queste cose. Non aspettarti • 2017– Fratelli e Minori verso… la giustizia, da loro altro, se non ciò che il Signore ti darà. E in la pace e l’integrità del creato. questo amali e non pretendere che siano cristiani migliori... E in questo voglio conoscere se tu ami il 50 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Signore e ami me servo suo tuo, se farai questo, e mangiare agli affamati, dare da bere agli cioè: che non ci sia mai alcun frate al mondo, che assetati, vestire gli ignudi, accogliere i abbia peccato quanto poteva peccare, il quale, dopo forestieri, assistere gli ammalati, visitare i aver visto i tuoi occhi, se ne torni via senza il tuo carcerati, seppellire i morti. perdono misericordioso, se egli lo chiede (Lmin 5-8). • Opere di misericordia spirituale: E se non chiedesse misericordia, chiedi tu a lui se consigliare i dubbiosi, insegnare agli vuole essere misericordia. E se, in seguito, mille ignoranti, ammonire i peccatori, consolare volte peccasse davanti ai tuoi occhi, amalo più di gli afflitti, perdonare le offese, sopportare me per questo: che tu possa attirarlo al Signore;­ pazientemente le persone moleste, pregare ed abbi sempre misericordia per tali fratelli (Lmin Dio per i vivi e per i morti. 9-10) Il perdono reciproco Da una valutazione onesta e concreta, a tutti i livelli, del modo in cui viviamo come 2016 – L’ottavo centenario dell’Indulgenza portatori della misericordia di Dio e araldi concessa a san Francesco da Papa Onorio della buona novella del perdono per tutti, III. risulta più che mai necessaria. E, come si è detto sopra, questo significa che dobbiamo Ti prego che tutti coloro che, pentiti e confessati, valutare se siamo veramente minori nei nostri verranno a visitare questa chiesa, ottengano ampio atteggiamenti oppure no. e generoso perdono, con una completa remissione Quest’anno non avrà senso, se alla fine non di tutte le colpe (San Francesco) abbiamo chiesto perdono o perdonato nessuno! Come servi inutili dobbiamo chiedere Il 2016 è l’anno centenario del Perdono perdono con umiltà e sincerità. Forse dobbiamo di Assisi, durante il quale è proposto alle chiedere perdono ai nostri confratelli? Ai laici comunità francescane di Assisi di attuare con cui lavoriamo, verso i quali abbiamo una percorsi penitenziali di presa di coscienza, di responsabilità pastorale? Al clero o ai vescovi? richiesta di perdono e di accoglienza gioiosa Alla nostra sorella Madre Terra? della misericordia che potranno tradursi in D’altra parte dobbiamo essere generosi gesti di reciproca benevolenza. nel dare il nostro perdono, accogliendo nella nostra vita coloro che ci chiedono perdono, L’iniziativa dei Frati di Assisi... come san Francesco ci chiede e come diciamo potrebbe diventare universale (per la Famiglia ogni giorno pregando il Padre Nostro: rimetti Francescana): da Assisi a tutto il mondo. a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori. Durante l’anno del Perdono avremo La Formazione Permanente ha un ruolo l’opportunità di prepararci per celebrare in questo ambito. Durante l’anno sarebbe nell’anno seguente i 500 anni della auspicabile, per ogni Entità, organizzare pubblicazione della bolla pontificiaIte vos. workshop o seminari, per esempio: sul Potremo intraprendere nuovi cammini per Sacramento della Riconciliazione (come è rendere testimonianza dell’amore fraterno celebrato nelle nostre chiese e parrocchie); tra noi Frati francescani del 1° Ordine, e sulla maniera in cui le nostre Fraternità sono (o giungere a manifestare la riconciliazione non sono) luoghi di perdono e di misericordia; tra noi. Verranno proposti dei percorsi sullo studio delle fonti bibliche e francescane della riconciliazione; sulla possibilità di che possano favorire, nei Frati e nelle 24 ore per il Signore inserirsi nell’iniziativa “ ” Fraternità,per la “purificazione l’accoglienza di della una nuova memoria”, visita (MV 17), da celebrarsi nel venerdì e sabato che precedono la IV domenica di Quaresima (4 e 5 del Signore Risorto e della sua salvezza (cf. marzo 2016): sarebbe una occasione da offrire “Frati Francescani in Capitolo”, Itinerario anche nelle nostre chiese. per camminare insieme e crescere nella Inoltre, il Papa richiama l’attenzione sulle comune vocazione e missione francescana). tradizionali opere di misericordia nelle quali Questo è il nostro augurio per tutti i Frati e vogliamo impegnarci con quella creatività che per tutti coloro con cui siamo in contatto. è propria del nostro carisma: • Opere di misericordia corporale: dare da EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 51

2017 – Fratelli Minori verso… nel nostro tempo testimoni e promotori della giustizia, della verità, della pace e della La Giustizia, la Pace e l’Integrità del Creato misericordia che abbiamo ricevuto e ora vogliamo donare all’umanità e a tutto il creato, Beati quelli che sono affamati e seguendo l’invito del Concilio Vaticano II: assetati di giustizia, perché saranno saziati «Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce (Mt 5,6) degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le Durante l’anno 2017 dedicheremo la speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli nostra attenzione a due importanti appelli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che abbiamo ricevuto: uno dalla Chiesa, con che non trovi eco nel loro cuore» (GS 1). l’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, In questo contesto mondiale dove spesso e l’altro dalla Famiglia Francescana, con la dominano i conflitti e violenza, vi invitiamo a celebrazione dell’anno centenario della Ite promuovere la pace e la non violenza in tutti gli vos, detta anche Bulla unionis. ambiti in cui viviamo e operiamo (CapGen/15 12.14), servendovi anche del Toolkit che si Camminare insieme… con la Chiesa trova nel sito web dell’Ordine. Infine, nella ricerca di uno stile di vita Attraverso la riconciliazione universale con tutte le autenticamente povera ed evangelica, creature in qualche modo san Francesco era riportato vi incoraggiamo a studiare ed attuare allo stato di innocenza originaria. (LS 66) i suggerimenti contenuti nel sussidio L’amministrazione francescana dell’economia L’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco ci (CapGen/15 19-20). aiuterà a riproporre il patrimonio francescano contenuto nel Cantico di Frate Sole di san Altissimu, onnipotente, bon Signore, Francesco di Assisi. In questa prospettiva Tue so’ le laude, la gloria et l’honore et onne desideriamo essere Frati Minori “in uscita”, benedictione. per abbracciare le periferie del mondo avendo Ad Te solo, Altissimo, se konfane, a cuore la giustizia, la pace e l’integrità et nullu homo ène dignu Te mentovare… del Creato. Sulla guida dell’enciclica e dei Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le Tue creature… sussidi di GPIC, siamo invitati a programmare alcune scelte concrete e ad attuare una prassi Camminare insieme… con la Famiglia evangelizzatrice guardando a Francesco di Francescana Assisi, «l’esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, Ite vos, memoria credente per orientare vissuta con gioia e autenticità» (LS 10). insieme il nostro futuro. Nel progetto di vita e missione ogni Fraternità locale elabori un programma A 500 anni dalla Ite vos (Papa Leone X, ecologico che promuova stili e scelte concrete 1517) dedicheremo il 2017 alla Fraternità di vita che manifestino il rispetto e la cura per Francescana del 1° Ordine per approfondire il Creato (cf. SdC). I Visitatori generali nel gli aspetti relazionali dal punto di vista della loro servizio alle Entità abbiano l’attenzione minorità, con un’attenzione particolare sia alla di verificare e promuovere questo programma dimensione interpersonale sia istituzionale. (CapGen/15, Decisione n. 19). Vorremmo mettere a tema lo stile della vita fraterna e vivere, come Famiglia Francescana, Pace, giustizia e salvaguardia del creato sono tre momenti ed eventi che ci aiutino a confrontarci questioni del tutto connesse …. noi tutti esseri e a discernere insieme cammini comuni di vita dell’universo siamo uniti da legami invisibili e e missione, in ascolto dello Spirito. formiamo una sorta di famiglia universale, una In quell’occasione, sarebbe auspicabile comunione sublime che ci spinge ad un rispetto giungere a definire alcune proposte comuni sacro, amorevole e umile. (LS 92.89) per vivere esperienze interobbedienziali, nei diversi ambiti dell’attività formativa, Siamo in una situazione storica, sociale, missionaria, pastorale, caritativa, come pure a politica ed ecclesiale, che ci interpella come livello della Fraternità locale, di Provincia o cristiani e come Frati e Minori, per essere di Conferenza. Sarà un segno rilevante per la 52 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 nostra società e per la Chiesa, il fatto che il 1° to unfold in unending cycles of terror and Ordine compia passi visibili nella comunione violence, such mercy is needed, now as much e nell’unità, avendo presente il dono della as ever, by the women and men with whom we diversità. share this world as fellow children of . As the Week of Prayer for Christian Unity itself challenges us so poignantly, how are 2. Message for the Week of Prayer for we Christians to credibly proclaim this Good Christian Unity News of God’s mercy to others when we are , 8 January 2016 so divided among ourselves? When we seem intent on maintaining the edges on our own My dear brothers of the Order of small shards of Christ’s one, broken Church? Minor, When we too often show so little mercy and all brothers, sisters and friends of our towards the sisters and brothers whom God Franciscan Family, has gifted us in His Son? The Second Vatican Council pointed out May the Lord give you all His peace! this stark contrast between what we Christians say about the mighty acts God has performed Indeed, as the theme of this year’s Week of for all people in Christ and how we live with Prayer for Christian Unity reminds us, we are one another, when it stated in its decree on called to proclaim the mighty acts of God, and ecumenism, Unitatis Redintegratio: Christ there is truly no more mighty an act that we the Lord founded one Church and one Church can proclaim than that of the mercy God has only. However, many Christian communions bestowed upon us in His Son, Christ. present themselves to men and women as the As Francis stated in the bull with true inheritors of Jesus Christ; all indeed which he announced this Extraordinary Jubilee profess to be followers of the Lord but differ in of Mercy, Misericordiae Vultus, Jesus Christ mind and go their different ways, as if Christ is the face of God’s mercy. In His words, Himself were divided. Such division openly His actions, His entire person, Jesus reveals contradicts the will of Christ, scandalizes the unfathomable mercy of God to all God’s the world, and damages the holy cause of children. God’s mercy was the Good News preaching the Gospel to every creature. that Jesus proclaimed in the synagogue of has often spoken about Nazareth, when He Himself inaugurated His the ecumenism in blood that today unites public ministry: The Spirit of the Lord is upon Christians – our suffering together “for the me, because He has anointed me to bring glad sake of the Name (cf. Acts 5:41).” As he said tidings to the poor. He has sent me to proclaim in a message to those gathered for the Day for liberty to captives and recovery of sight to Christian Unity in Phoenix, Arizona (USA) the blind, to let the oppressed go free, and to this past May 23rd, referring to the hatred proclaim a year acceptable to the Lord (Luke inspired by the Evil One as the true source 4: 18-19). of our suffering: It is he who is persecuting It comes as no surprise, then, that God’s Christians today, he who is anointing us with mercy was also the intention of the last prayer martyrdom. He knows that Christians are Jesus ever offered, when from the cross He disciples of Christ: that they are one, that asked, “Father, forgive them, for they do not they are brothers! He doesn’t care if they know what they are doing (Luke 23:34).” are Evangelicals, or Orthodox, Lutherans, Of course, this gift of God’s mercy did not Catholics or Apostolic… He doesn’t care! die on the cross only to be buried in a tomb, They are Christians. forever and forgotten. God raised it up in the As we begin this Extraordinary Jubilee glorified body of His Son who in turn, as Risen of Mercy, might we dare to see one another Lord, made it the vocation of His disciples – of as Christians, as well, though in the light of His Church (cf. John 20:19-23). the extraordinary mercy of God who has Through the mercy of God, we who were reconciled the world to Himself in Jesus Christ once no people are now are now God’s people, and in Christ has made us gifts to one another called by God’s Risen Son, Jesus Christ, as sisters and brothers, co-members of Christ’s to proclaim the gift of God’s mercy to all Body, called to participate in God’s restoration humankind. In the face of tragedies that seem of the unity of all Christians. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 53

This vision should fill the eyes and enliven cinquecento anni, però, è forse arrivato il momento di the heart of every Franciscan, whose Rule tornare alle origini. «Abbiamo avviato un cammino and Life is this Good News of God’s mercy. comune per riscoprire l’essenzialità della nostra vita, As I mentioned in my message to the Order della nostra identità e della nostra missione. Insieme al commemorating this Jubilee, for St. Francis Terz’Ordine francescano secolare, ci stiamo incontrando mercy was one of the principle characteristics per conoscerci meglio a vicenda. II 2016 ricorre anche of the Most High, and what is more, mercy l’ottavo centenario del perdono di Assisi e si celebra il was a defining – arguably the defining – Giubileo della Misericordia. È un’occasione unica per characteristic of the way we were riconciliarci all’interno di ciascun Ordine e poi tra di to live with one another and all the sisters and noi, mettendoci insieme per superare le differenze che brothers to whom the Almighty, Eternal, Just hanno portato alla separazione». Fra Michael Anthony and Merciful God sends us. How can we not Perry, Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori, give ourselves, then, to the work of reconciling parla di una svolta epocale con la stessa semplicità e Christ’s disciples and bringing healing to His chiarezza con cui guida gli oltre 13mila confratelli Body, His Church? presenti in piu di centodieci Paesi. Ha sessant’anni My dear brothers, let us take seriously ma ne dimostra dieci di meno. Fra Perry è americano the invitation of Pope Francis who, in di terza generazione: dei nonni irlandesi ha ereditato Misericordiae Vultus, reminds us that mercy la socievolezza, della cultura yankee il pragmatismo is the foundation of the Church’s life and nell’affrontare i problemi. Che siano le beghe quotidiane mission. It is the force that reawakens us to new dei frati o il retaggio di secoli di divisione. life and instills in us the courage to look to the future with hope. It is the path we must travel, La Famiglia francescana di nuovo unificata? for it is a criterion for ascertaining who God’s children truly are. Just as God is merciful, so Durante il 2017 abbiamo intenzione we Christians are called to be merciful to each di attuare una rilettura della storia, per other (cf. MV, 9-10). immaginare un futuro diverso. L’anno Let us open our hearts to receive this mercy seguente, poi, vorremmo cominciare qualche during this Week of Prayer for Christian progetto di convivenza e di missione condivisa unity, so that God might realize His dream of con i frati degli altri Ordini. Tra le varie bringing all things together into one in Christ cose, stiamo lavorando per avere un’unica Jesus (cf. Ephesians 1:10). Università francescana a Roma entro il 2018. E ancora, nel tempo, intraprendere altre forme Br. Michael A. Perry, OFM di vita in comune. General Minister and Servant Il cammino per la riunificazione, dunque, è 3. Intervista al Ministro generale avviato...

I Francescani Non siamo ancora arrivati alla fine, ma il seguano il cammino di riconciliazione percorso è iniziato. È importante testimoniare nel segno della misericordia il carisma francescano nella sua integrità. Naturalmente non tutti condividono questa impostazione, rna i Ministri generali sono Il 2017 è un anno speciale per i Francescani. Era infatti decisi a seguire il cammino della conoscenza il 29 maggio 1517 quando Papa Leone X, dopo secoli e della riconciliazione nel segno della di controversie, produsse la bolla Ite et vos in vineam misericordia. E chissà che, in futuro, non si meam con Ia quale sancì la divisione tra i Conventuali giunga a un traguardo decisivo. non riformati e gli Osservanti. Questi ultimi divennero l’Ordine dei Frati Minori e al loro superiore, il Ministro È speranzoso? generale, fu devoluto l’antico sigillo dell’Ordine e assegnato il diritto di precedenza rispetto al superiore Ho la stessa speranza che nutre la Chiesa, dei Conventuali. Da allora i Francescani raggruppano che si realizzi l’unità. le tre famiglie dei Frati Minori, dei Conventuali e dei Cappuccini accomunate dalla medesima Regola Quando ha capito che sarebbe diventato di san Francesco ma caratterizzate ciascuna da frate? proprie costituzioni, tradizioni e caratteristiche. Dopo 54 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Da giovane avevo una vita turbolenta. Ero Frati Minori, ho scoperto la loro sensibilità imprenditore fin da quando avevo dieci anni, per il dialogo ecumenico: non era qualcosa di con due persone che lavoravano per me. A accademico ma un’esperienza di quotidianità quindici anni ho comprato la prima automobile. e di condivisione. Avevo tutto quello che desideravo, i miei genitori mi sostenevano da tutti i punti di Per dieci anni è stato missionario in Africa... vista, ma economicamente non volevo nulla da loro perché dovevo fare da me. Poi, durante L’esperienza missionaria ha trasformato la scuola secondaria, ho partecipato a un ritiro completamente la mia vita e la prospettiva con i giovani. E cosi è iniziato un cammino sul mondo, al punto tale che ogni volta che interiore che però non era costante. Giocavo mangio penso a quanti non hanno cibo. E tento a football e lavoravo. Quando è arrivato il di fare attenzione. Inizialmente sono stato in momento di andare all’università per diventare missione a Kassanji, in Angola, vivendo in avvocato, ho rallentato gli studi per lavorare mezzo a tre tribù che parlavano lingue diverse. come operaio in una ditta che costruiva case. Ogni giorno andavo per i villaggi incontrando persone e partecipando anche ai riti di Ma ancora non aveva capito la sua vera iniziazione per comprendere come la gente vocazione... concepiva la vita e la religione. La missione era enorme, comprendeva circa 13mila chilometri Un giorno sono stato invitato da giovani quadrati di terra. E questo complicava le cose, metodisti a servire i poveri e gli anziani insieme ai tanti linguaggi parlati e alle culture in Appalachia, nel West Virginia. Lì ho differenti. All’interno della missione erano incontrato i Francescani che erano a servizio presenti anche tre campi militari e tre campi di dei poveri. Durante i mesi che ho trascorso rifugiati della guerra in Angola che, ai tempi, in loro compagnia, ho costruito le case per i era ancora feroce. bisognosi. Ma di sera leggevo la vita di san Francesco di Assisi. Ha vissuto situazioni drammatiche?

E così è iniziato tutto? Le persone che arrivavano dall’Angola presentavano ogni genere di trauma, dalle Quando sono tornato a casa, due coppie ferite del corpo ai problemi psicologici. Noi sposate hanno identificato in me una frati partecipavamo anche all’attività di un vocazione. E mi hanno spinto a provare. piccolo dispensario sotto la responsabilità di Mio padre, sebbene fosse convinto che avrei un gruppo di cinque suore del Belgio. Abbiamo lasciato presto, mi ha sempre sostenuto come aperto la missione, condiviso i depositi del tutta la famiglia. Sei mesi più tardi ero nel cibo, messo a disposizione le nostre strutture Seminario dell’Università dei Francescani. Al per i progetti dell’Alto commissariato delle termine di ogni semestre, dicevo al direttore Nazioni Unite per i rifugiati. che avrei provato a restare ancora sei mesi. Oggi sono ancora qui. Quel periodo ha cambiato anche le sue abitudini nel rapporto con il Creato? Come mai i Frati Minori e non i metodisti, che ha incontrato per primi? L’ultima enciclica di Papa Francesco Laudato si’ mette in evidenza questi temi ma Metodisti, Francescani, poveri e laici sono già da tempo mi sforzo quotidianamente di non i quattro elementi che mi hanno sostenuto sprecare le risorse naturali. Quando mi trovo a nella vocazione. I metodisti erano interessati Roma, ad esempio, utilizzo i mezzi pubblici ed e attirati dal sacramento dell’Eucaristia. E evito 1’automobile per quanto possibile. E una questo è stato un altro punto di convergenza: responsabilità che abbiamo come discepoli e Eucaristia e poveri. Per loro era chiaro il Frati Minori. significato della povertà, Cristo che è diventato cibo per la vita e per aiutare i poveri a scoprire A proposito di Roma. Da quando è diventato la bellezza della loro dignità. Ma quando Ministro generate, si è trasferito in Italia ma ho conosciuto la storia di san Francesco, mi è spesso in giro per il mondo... sono sentito attratto. E poi, in contatto con i EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 55

Ho il vantaggio di vivere con i frati in contesti Spesso gira per Roma in bicicletta... assai diversi. Noi abbiamo più o meno 13mila frati in centotredici Paesi, ultimo in ordine E una passione. Quando non posso uscire, di tempo è il Senegal. Quello che vedo è un mi tengo allenato con la cyclette. Ma andare tra grande impegno a ogni latitudine e longitudine. le strade di Roma è fantastico, anche se forse Nel cuore dei frati avverto il desiderio di un sono più pericoloso io per gli automobilisti incontro profondo e quotidiano con Cristo. La che loro per me... fraternità che viviamo rappresenta un modello di esistenza da contrapporre a quello divisivo Le piace la musica? e individualistico. Ci sforziamo di mostrare la bellezza della solidarietà, annunciando Amo il jazz. Mi piace la possibilità di creare che Cristo è presente sempre e ovunque, sempre qualcosa di nuovo. Questa accomuna nonostante le situazioni di sofferenza o di il jazz alla vita consacrata. guerra. Penso ai frati del Sudan, che hanno stabilito una presenza fraterna tra gli abitanti Perche l’aggettivo “minori” nel nome di Giuba, una città per circa la metà cattolica. dell’Ordine? I nostri frati sono vicini agli sfollati e a quanti hanno dovuto lasciare la casa per cercare un Il nostro riferimento è Francesco di posto dove poter vivere. Assisi, 1’esempio del Cristo povero. È un orientamento chiaro per la nostra identità Viaggiando così tanto, trova il tempo per di frati, che deve essere radicata in Cristo. coltivare le amicizie? Si tratta di una lezione che va riscoperta continuamente. Papa Francesco ci chiede Gli amici sono una meraviglia nella mia vita. di ritrovare il significato della presenza tra i Ne ho qualcuno qui a Roma, in Italia, con cui poveri, di essere poveri con i poveri. È una condivido la bellezza ma anche le sofferenze delle sfide più grandi per noi, frati e minori. del ministero. Soprattutto ho amici all’interno Il fatto che i mezzi di comunicazione sono del­ l’Ordine, e questo è fondamentale per me. così pervasivi, rischia di renderci schiavi di Penso al mio vicario, con cui condivido le un mondo che non esiste, distaccato dalla decisioni, ma anche ad altri frati in Curia con i realtà. Ascoltiamo il racconto delle guerre, quali mi sento libero di parlare. conosciamo la sofferenza dell’umanità, vediamo i volti dei popoli che scappano dai Frequenta anche persone di altre loro Paesi. Ma tutto ciò non basta, dobbiamo confessioni? stare in mezzo a queste persone e vivere sulla nostra pelle il dramma che sperimentano Ho buone relazioni con alcuni membri quotidianamente. Altrimenti ci limiteremmo delle altre Chiese cristiane. E poi almeno un a dire tante belle parole, a essere discepoli di caro amico buddista e due musulmani. Grazie Cristo e consacrati senza aderenza alla realtà. alla conoscenza di persone di Paesi lontani, ho la possibilità di conoscere meglio la sofferenza Come si può realizzare questo incontro? di questi popoli. In questa senso, 1’amicizia mi consente di fare esperienza dell’amore e della Uscendo da noi stessi e dalle nostre misericordia di Dio. È una consapevolezza che strutture, che ci servono ma che non sono il mi aiuta anche nella vita consacrata. centro. Ho già proposto altre volte di avviare una riflessione seria in questa direzione. Forse In Africa è ancora in contatto con qualcuno? dovremmo uscire anche dall’attuale Curia generale, costruita quando i frati nel mondo Con alcune persone ci sentiamo almeno una erano 26mila. Oggi, che siamo la metà, e tempo volta alla settimana. È un legame profondo e di mettere in discussione tutte le strutture che sincero che non si è mai spezzato. E poi ci sono abbiamo, per darci la possibilità di entrare i miei amici in Inghilterra, dove ho compiuto nella vita concreta delle persone. Soprattutto gli studi per il dottorato. Senza dimenticare di quelle più isolate, in tutti i sensi. gli americani cattolici neri e le centinaia di famiglie che ho conosciuto durante gli anni in È lo stesso Papa, nella Evangelii Gaudium, cui sono stato parroco. a preferire «una Chiesa accidentata, ferita e 56 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 sporca per essere uscita per le strade, piuttosto confusione tra i ministeri. Ma i Frati Minori che una Chiesa malata per la chiusura e sacerdoti non devono credere di essere migliori la comodità di aggrapparsi alle proprie dei religiosi fratelli. sicurezze». È un tema di grande attualità. Come pensa si Tutti noi sappiamo quali sono i luoghi in possa porre fine allavexata quaestio? cui è più grande la sofferenza degli uomini, ma talvolta abbiamo paura di andare. Anche Insieme ai Cappuccini e ai Conventuali, a noi, Frati Minori, spaventano certi ambiti. abbiamo chiesto alla Chiesa di rivedere la Ma nel Battesimo abbiamo rinunciato al questione degli Istituti misti che si trova al diritto di avere paura: se Cristo è davvero al punta 61 dell’Esortazione apostolica post- centro, allora siamo liberi di andare. Se invece sinodale Vita Consecrata. Fino al 1239, abbiamo paura, e restiamo pertanto bloccati, abbiamo avuto il privilegio di non essere significa che non abbiamo fiducia in Cristo. considerati un Ordine clericale. Poi c’e stata Questa non vale soltanto per i religiosi, ma per una richiesta energica da parte dei frati già tutti i cristiani. ordinati, al tempo del Ministro generale Elia da Cortona, e la Chiesa ha risposto. Da Che differenza c’e tra un frate ordinato quel momento siamo diventati un Ordine sacerdote e un religioso fratello? clericalizzato. Oggi stiamo lavorando per cambiare atteggiamento: noi accettiamo la Storicamente abbiamo vissuto periodi in chiamata di Cristo a diventare Frati Minori non cui questa divisione è stata assai pronunciata. per essere ordinati ma per seguire l’esempio di Anche nei ruoli, la differenza era netta e san Francesco di Assisi. riguardava perfino questioni legate alla dignità e alla vocazione. In diverse Province Se manca questa consapevolezza, ci può dell’Ordine, si arrivava a una separazione essere il rischio di lasciare l’Ordine? fisica dentro lo spazio liturgico, nei refettori, nei centri di studio. Addirittura erano previsti Quando il nucleo della nostra identità non due noviziati distinti: l’uno per i frati che esiste, è possibile una crisi a livello della avevano intenzione di diventare religiosi fraternità. Allora i frati lasciano l’Ordine fratelli, 1’altro per quanti avevano nell’animo ed entrano nelle diocesi come sacerdoti. la strada del ministero sacerdotale. Cinque anni fa abbiamo avviato uno studio sugli abbandoni. È emersa una mancanza È stato così fin dai tempi di san Francesco? nella formazione iniziale e permanente, coltivata in un contesto che ha favorito il No, all’inizio questa problema non esisteva. clericalismo. Dobbiamo lottare contro questi Si discute ancora se lo stesso Francesco sia atteggiamenti che non sono evangelici. È stato o meno un sacerdote, e ci sono elementi necessario distinguere tra l’identità del clero e convincenti sia in un senso che nell’altro. La il clericalismo. questione, però, non è questa. Dunque, all’interno del popolo di Dio, non E qual è? c’e differente dignità tra i fedeli?

Nel corso dei secoli, l’Ordine è cambiato Assolutamente no, ma dobbiamo rispondendo alla chiamata della Chiesa impegnarci per convincere la Chiesa. E non universale e ai bisogni della Chiesa locale. parlo tanto del Vaticano o dei vescovi, quanta Siamo diventati un Ordine clericalizzato. Di di tutti i battezzati. D’altronde è quello che questo anche Papa Francesco ha già parlato: ci viene chiesto nella Evangelii Gaudium, «È uno dei mali della Chiesa, ma è un male ma già prima nella Lumen Gentium, nella complice, perche ai preti piace la tentazione di Gaudium et Spes, nel decreto Ad Gentes e in clericalizzare i laici». Non si può avvalorare altri documenti del Concilio Vaticano II. Papa l’idea di un’identità superiore, quasi che Francesco sta puntando con decisione sui temi 1’essere sacerdote conferisca una dignità della dignità, dell’impegno e dell’essenzialità di altro rango rispetto a quella della persona di tutti i battezzati. Io aspetto il momento in battezzata. Naturalmente non ci deve essere cui la Chiesa sia pronta a ripensare il ruolo EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 57 dei laici: se non gli si può consentire di fare Timor Est e Papua. E poi penso all’America la predica, almeno si potrebbero coinvolgere Latina: dal Messico, in particolare nella diversamente nell’ambito liturgico, quando regione del nord, arrivano tante vocazioni la Chiesa si riunisce per celebrare insieme la ogni anno. I Ministri provinciali confermano morte e resurrezione di Cristo. Attendo con il crescente coinvolgimento dei giovani fiducia il giorno in cui si potrà condividere la messicani. fede nella liturgia. L’Italia contribuisce ancora alla diffusione Quindi, i laici sono importanti per i Frati dell’Ordine? Minori? Nel sud abbiamo sempre tante vocazioni. Per noi Frati Minori, ma per tutta la Chiesa, Al centro ci sono, anche se con qualche è fondamentale ripensare il ruolo dei laici. fatica, mentre a settentrione sono in calo. Basti pensare all’Ordine francescano secolare: Dall’Europa, però, arriva un apporto i laici non sono persone di “seconda classe” consistente dalla Polonia. Anche l’Ucraina fa ma comissionari ai quali ci lega il medesimo la sua parte, sia sul fronte della Chiesa greco-­ carisma. Nelle comunità francescane dei cattolica che di quella latina. Qualche segnale santuari e delle parrocchie dobbiamo preparare di speranza arriva dall’Irlanda e dall’Olanda. i laici, la cui importanza è decisiva per la Chiesa. San Francesco era solito prendere con In una lettera indirizzata a tutti i frati sé anche i laici – uomini e donne – che, con dell’Ordine, datata 17 dicembre 2014, lei il permesso del vescovo, facevano catechesi scriveva: «La Curia generale si trova in e predicavano. Non vedeva ostacoli nel una situazione di grave, sottolineo “grave”, consentire la predica alle donne, che hanno difficoltà finanziaria, con un cospicuo una diversa sensibilità e prospettiva. ammontare di debiti» e che «i sistemi di vigilanza e di controllo finanziario della Rispetto al posto delle donne nella Chiesa: a gestione del patrimonio dell’Ordine erano che punto siamo? o troppo deboli oppure compromessi, con l’inevitabile conseguenza della loro mancanza Ho avuto la grazia di lavorare insieme di efficacia rispetto alla salvaguardia di a tante collaboratrici. Quando ero in forze una gestione responsabile e trasparente». È alla Conferenza Episcopale degli Stati Uniti difficile per un frate la gestione del denaro? d’America, ho incontrato un gran numero di donne che non avevano soltanto una Noi frati siamo cresciuti in diversi ambiti fede esemplare ma anche una competenza culturali, all’interno dei quali la concezione e specialistica e un profondo senso di l’uso del denaro differiscono tanto. E questo Chiesa. Le donne partecipano alla missione è un problema serio, essendo un Ordine evangelizzatrice e per noi è una benedizione. internazionale. C’è poi la sfida di rispondere con la nostra vita all’insegnamento di san Passando alla situazione delle vocazioni: da Francesco di Assisi e del Cristo povero. È quali Paesi arrivano più richieste? la dimensione del sine proprio, condurre un’esistenza senza nulla di proprio. I soldi L’Africa e, in particolare, il Madagascar. non ci appartengono ma questo è difficile Anche il Sudan, lo Zimbabwe e il Sudafrica, da interiorizzare, soprattutto di fronte che è una grande sorpresa degli ultimi tempi. E all’impatto della globalizzazione e della ancora Mozambico, Repubblica Democratica cultura della spreco. Siamo influenzati dalla del Congo, Repubblica del Congo, Togo, confluenza delle forze che determinano la Costa d’Avorio... cultura dominante. Allora dobbiamo vivere, ripensare e riscoprire la bellezza del sine E l’Asia? proprio: le cose non sono di nostra proprietà e noi siamo soltanto gestori responsabili. Il C’e tanto interesse. In Indonesia abbiamo nostro impegno è capire come utilizzare le circa dieci novizi ogni anno, in Birmania risorse economiche per la missione della almeno quindici. Anche a Singapore e in Chiesa, per i poveri e i bisognosi. Malesia abbiamo vocazioni, così come in 58 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Vivere in una tranquillità borghese è dunque francescana, abbiamo commesso tanti sbagli: un pericolo per la vita dei frati? se siamo ancora qui non lo dobbiamo alle nostre decisioni, ma all’opera di Dio. È un rischio percepito dagli stessi frati, che mette in crisi l’identità della nostra vocazione. Siamo chiamati a rendere concreta Fr. Michael Anthony Perry, OFM la misericordia di Dio con atti di giustizia e Ministro generale carità. Ci sono almeno due medicine per curare questa malattia. La prima è stare con [Riccardo Benotti, Viaggio nella vita i poveri, vivere tra i sofferenti. I poveri non religiosa. Interviste e incontri, Libreria sono un’entità astratta ma hanno un nome, Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2016, provengono da una famiglia, hanno dei figli, pp. 59-71]. cercano ogni giorno di lavorare per migliorare la qualità della loro vita. E noi dobbiamo stare lì. Se veniamo accompagnati dai poveri, 4. Homily given at the Solemn Profession of riscopriremo la bellezza della vocazione Brother Leary francescana. Fraternità per i poveri, fraternità Sydney, Australia, 20.02.2016 con i poveri, fraternità tra i poveri. In his Letter to the Entire [Franciscan] In che modo si può stare accanto ai poveri? Order, St. urged those who wished to follow in the footprints of the Lord La povertà non è qualcosa da valorizzare Jesus Christ to enter into a life-long love affair ma i poveri esistono. Nel Vangelo di Marco with God, and to open their minds and hearts è scritto: «I poveri li avrete sempre con voi». to the voice of God speaking everywhere and Mi viene da pensare che se Gesù avesse avuto at all times. Francis writes: tempo per aggiungere qualcosa, forse avrebbe “Listen, sons of the Lord and my brothers, detto: “Perché voi non volete cambiare il pay attention to my words. Incline the ear of vostro stile di vita”. Per essere Frati Minori your heart and obey the voice of the Son of dobbiamo modificare i nostri comportamenti. God. Observe His commands with your whole Papa Francesco sta riprendendo le idee del heart and fulfill his counsels with a perfect cristianesimo delle origini. La Chiesa non mind. Give praise to Him because He is good; deve essere una presenza potente ma umile. E exalt Him by your deeds; for this reason He has la sua condotta è di esempio per tutti noi. sent you into the whole world: that you may bear witness to His voice in word and deed and La vita consacrata è a rischio? bring everyone to know that there is no one who is all-powerful except Him” (Francis of Quando si è centrati e focalizzati sulla Assisi, 1225-26, A Letter to the Entire Order). persona di Cristo, allora il progetto di vita Today in this joy-filled celebration of the consacrata non appartiene più a noi. Per questo solemn profession of our brother David Leary, non si deve avere timore dei numeri in calo: the words of St. Francis are once again brought nella storia dell’uomo ci sono sempre state to life. David has come to a point in his life forme di vita che mostravano una speciale where he wishes to ratify his life commitment relazione con Dio all’interno della società. La to seek always and everywhere to listen vita consacrata non dipende dall’uomo, ma da with his whole heart, mind, and spirit to the Dio. Per questa c’è speranza. voice and the invitation of God speaking in and through his Franciscan brothers, in and Dunque non è inquieto nemmeno guardando through the Church, in and through – in a il numero di vocazioni dei Frati Minori? special and privileged way – those who are poor, excluded, running from violence and A volte mi preoccupo quando vedo una conditions of indignity, seeking asylum and debolezza numerica in un Paese o in una città the welcome that should be extended to each dove siamo presenti da tanto tempo e dove and every human person, and to those who in c’è ancora necessità di annunciare il Vangelo. every manner of life are considered much like Si tratta, però, di apprensioni circoscritte alla the despised Samaritan in the Gospel story situazione concreta. In ottocento anni di vita today - unworthy of God’s love and mercy. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 59

It is this permanent attitude of listening of the Dominicans, Timothy Radcliff, once with the heart, yielding every thought, every wrote: “To have an identity is for the choices project, every activity, every feeling and that one makes throughout one’s life to have desire to God’s Kingdom program, that should a direction, a narrative unity…[We] discover be the enduring quality of what it means to be who [we are] in answering the call of God, a ‘lesser brother’, a Franciscan. What follows much as what happened in the life of the from this acute and attentive listening is a new prophet , “The Lord called me before I way of living the human adventure and a new was born, God named me from my mother’s way of experiencing what it means to be alive womb.” (cf. Http://dominicans.ca/Documents/ in Jesus Christ, alive for the sake of the world, masters/Radcliffe/religious_identity.html). embracing and loving all whom God loves, For those who have known David for and seeking only the good for others and for these past number of years, his service among the life of the world. “For this reason He has the poor and those who wandered into the sent you into the whole world: that you may Franciscan center in Paddington in search of bear witness to His voice in word and deed…” a listening ear, a compassionate and receptive There is a cost for entering more deeply into heart, betray the narrative unity that has been the life of Jesus Christ as a and as a present in his life and that has led him to this member of consecrated life. The cost is defined moment of public profession. What David is by a life of penance, the embrace of the cross doing today makes sense in the light of what of Jesus, the cross of a broken and threatened he has been doing throughout his life. humanity, and the cross of a wounded and Perhaps this same narrative unity is what is threatened planet that Pope Francis identifies behind the scandalous response of the Good as our common home. David understands this Samaritan in the Gospel that David has selected and has expressed his willingness to embrace for this celebration. Jesus shocks his Jewish this cross, to embrace the cries of humanity, the audience by presenting someone considered cries of the poor and excluded, and the cries of vile and less than human, a religious traitor, the wounded planet. This life of penance, the a Samaritan, as a model of righteousness – characteristic of Franciscan evangelical life, someone living in right relationship with God, is not defined by the piling on of public acts with humanity, and with self. But perhaps of self-denigration, the phylacteries spoken there is another layer to the story, the narrative of in the Gospels, which are the antitheses unity of a person who has sought throughout of authentic conversion. Rather, David his life to respond to God and act according accepts to embrace the evangelical councils – to the double commandment of love of God obedience to the voice of God speaking in the and love of neighbor (Dt. 6:4, Shema ). world, speaking in and through the collective Perhaps it is this narrative unity that led the discernment of his Franciscan brothers; Good Samaritan to turn his full attention to willingness to live a chaste life so as to embrace the abandoned victim of violence on the road all whom God sends into his life in a free and leading from the center of religious worship, self-dispossessing manner; and the courage Jerusalem, to ordinary daily life where faith is to live a radically simple lifestyle, possessing put to the test. Perhaps it is the narrative unity nothing of his own, allowing himself, rather, of a faith that dares to love and take risks, a to be possessed by the love of God, a love that faith that makes no distinctions but embraces will set David free and allow him to undertake each and every human person as a beloved son an unencumbered, itinerant way of the Gospel. and daughter of God; a faith that is willing to In these ways, David will be able to respond in sacrifice all in order that God’s compassion, a consistent manner to the voice of God that care, and love might be experienced by has been speaking in and through his life for all in a concrete and abiding manner. And some sixty odd years (David celebrates his 60th perhaps it is this same narrative unity that birthday today!). will lead and guide David as he embraces The religious profession that David makes fully and unconditionally, forever, the way of today, to follow the Franciscan evangelical evangelical Christian discipleship, the way of life forever, makes sense because it is the penance, compassion, and loving care that St. fruit of his life-long struggle to listen to God’s Francis of Assisi proposed to his first disciples voice and to respond at each stage of his life in and that continues to be the hallmark of the a radical manner. The former Master General Franciscan spiritual adventure. 60 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

David, I challenge and invite you to be 5. Letter for Easter 2016 a ‘troubadour’ of God’s love, mercy, and compassion. I urge you never to allow anyone “Peace I leave you; my peace I give you!” or anything to distract you from the holy ( John 14:27) vocation you have embraced. I offer my prayer for you, as do all of us gathered here today – Dear Brothers, your Franciscan brothers, your family and friends – that you might listen to the voice of the One who has loved you from eternity to May the joy and peace of our Risen Lord be eternity, the one who has called you by name with you! for the sake of love, and that you might pursue the Kingdom dream God has for your life and Our Father Francis composed a psalm for his for the life of the world. I pray that your love Office of the Passion which he recited every for the crucified Jesus will never decrease but day during this Easter season: Sing to the Lord only increase. May your life be marked by a new song, for He has done wondrous deeds. the same compassion, mercy, and love that . . The Lord has made his salvation known. you have received as gift from God and for which you have chosen to consecrate your life . . This is the day the Lord has made; let us entirely to God and to his Kingdom project. I rejoice and be glad in it (Office of the Passion, leave you with words that continue to inspire Psalm 9). What strikes me about this prayer is my life, written by the great English author G. that Francis is calling himself and us to sing a K. Chesterton: “new song,” because “this is the day the Lord “A man will not roll in the snow for a has made,” making his salvation known today stream of tendency by which all things fulfill in ever-new ways. the law of their being. He will not go without food in the name of something, not ourselves, Moving out of our ‘comfort zones’ that makes for righteousness. He will do things like this, or pretty [much] like this, under quite a different impulse. He will do these things This year, I am particularly struck by one when he is in love. The first fact to realise of the readings from the Easter Vigil, that about St Francis is involved with the first fact beautiful passage in which the Prophet Isaiah with which his story starts; that when he said invites us: All you are thirsty, come to the from the first that he was a Troubadour, and water! You who have no money, come receive said later that he was a Troubadour of a newer grain and eat. (Isaiah, 55:1) It has become and nobler romance, he was not using a mere increasingly clear that we friars are spending metaphor, but understood himself much better than the scholars understand him. He was, to much time and energy on things that do not the last agonies of asceticism, a Troubadour. give us authentic life. As the Prophet goes on He was a Lover. He was a lover of God to ask, Why spend your money for what is not and he was really and truly a lover of men; bread, your wages for what fails to satisfy? possibly a much rarer mystical vocation. A (Isaiah, 55:2) All too often this takes the form lover of men is very nearly the opposite of of spending personal attention and energy on a philanthropist; indeed the pedantry of the things that have nothing to do with our life as Greek word carries something like a satire brothers and lesser ones, committed to be with on itself. A philanthropist may be said to love anthropoids. But as St. Francis did not God’s poor and to simplify our lives. If we are love humanity but men, so he did not love honest, we must admit that, like many of our Christianity but Christ”. (G.K. Chesterton, contemporaries, too many of us have become 1923, St. Francis of Assisi, chap. 1, http:// victims of the dominant techno-economic gutenberg.net.au/ ebooks09/0900611.txt). paradigm. . . caught up in a whirlwind of needless buying and spending. . . making us Bro. Michael A. Perry, OFM self-centered and self-enclosed. (Pope Francis, General Minister and Servant Laudato Si’, 203, 204) Furthermore, we continue to expend a great deal of our effort EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 61 on projects which may have been of service it means to be men of the Gospel, bearers of to God’s people in previous decades, but have mercy and reconciliation, committed to helping little to do with how the Lord is “making renew the face of the earth, both among our known his salvation” today. fellow human beings and the created universe A story from the early sources tells us that itself, through a conversion of our personal one Easter Day, the brothers in the hermitage lives and our fraternal life-style. in Greccio had spread out their table, fit for Our vocation as Lesser Ones and a banquet, with white cloths and glassware. Brothers, a call that begins within each one Francis came down, and when he saw the of us and among us, can radiate from us out table so elaborately decorated, he slipped out. to all people, becoming a vibrant Gospel Then, when the friars were sitting down, intent message in an age of division, violence, and on their feast, he knocked on the door with a the tendency to promote a politics and culture begging bowl, crying out, For the love of God, of exclusion. We can become a living example give alms to this poor pilgrim. (2Cel., 61) of the vision to which Pope Francis is calling Thus, St. comments, he taught us: Disinterested concern for others, and the them with sacred eloquence to continually rejection of every form of self-centeredness celebrate the Lord’s Passover in poverty of and self-absorption, are essential if we truly spirit, that is, his passing from this world to wish to care for our brothers and sisters and the Father, by passing through the desert of for the natural environment. These attitudes the world like pilgrims and strangers. (LM, also attune us to the moral imperative of 7.9) Yes, Easter calls us to celebrate God’s assessing the impact of our every action and gift of new life today, but we Lesser Brothers personal decision on the world around us. If cannot do so by setting our tables with we can overcome individualism, we will truly accomplishments from the past that today do be able to develop a different lifestyle and not satisfy our hungers, or by settling for the bring about significant changes in society. false “blessings” of an over-abundance of the (Laudato si’, 208) comforts of a world that is passing away. On the contrary, we must become truly pilgrims, Mercy begins at home – forgiving one free to move confidently into the future God is another preparing for us. This Easter falls during a special jubilee year ‘Straining forward to what lies ahead’ of mercy. The Prophet’s call to “remember not the events of the past” demands that we I am writing this letter on the Fifth forgive and set aside old hurts and injuries. Sunday of Lent. In the readings today, the Lord All too often we can keep our own brothers calls us through the Prophet Isaiah: Remember imprisoned in the past. Something they did not the events of the past, . . . for see, I am doing or said which may have offended us years something new! (Isaiah, 43:18) And St. Paul ago continues to define our relationship with reminds us that there one thing necessary for them. If we are to move into God’s future, us: “Forgetting what lies behind but straining and become the type of brotherhood called forward to what lies ahead.”(Philippians for in our world today, we must leave these 3:13) Yes, brothers, the Reign of God is “not hurts behind. The Risen Jesus empowers us to yet,” but the Risen Jesus is breaking through forgive. (cf. John 20: 22-23) Let us heed the the locked doors of our securities and fears, voice of St. Francis: There should not be any inviting us to join Him on the road (cf. John brother in the world who has sinned, who after 20:19). We are being called by the Risen Lord he has looked into your eyes, would go away to renew our lives, to go to Him who offers without having received your mercy. (Letter to life, and to listen to His voice, allowing God a Minister, 9) Yes, brothers, as Pope Francis to reconstruct within us His vision of what urges us: it is time to return to the basics and 62 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 to bear the weaknesses and struggles of our counting on it that at any hour the Spirit can brothers and sisters. Mercy is the force that transform evil into good, hoping that every awakens us to new life and instills in us the hour the impossible will become possible, courage to look to the future with hope. (Pope and never saying “later!” but always now! Francis, Misericordiae Vultus, 10) (Jesus of Nazareth, Collegeville 2012, p. 306) In a particular way, this jubilee year of mercy Brothers, that “now” is upon us! If we return is summoning us as Franciscans to transcend to our vocation as Lesser Ones and Brothers in the divisions in our brotherhood that have an authentic way, listening to the Risen Christ arisen over our long history. Next year, 1517, and allowing His words to take root within us, marks the 500th anniversary of the so-called then the promise of Isaiah will be fulfilled - Bull of Union, Ite Vos, which separated the they will not return [to the heavens] till they Lesser Brothers into different congregations. have watered the earth, making it fertile and The General Chapter last year committed us fruitful… (Isaiah, 55:10). to work together with our Conventual and Capuchin brothers to discern together what A blessed Easter to all of you! the Lord is asking us to do in our age as Lesser Brothers, and how we can cooperate Br. Michael A. Perry, OFM with each other to achieve that end. Already General Minister we have made the decision to work together toward establishing one Franciscan University Prot. 106407 in Rome. This is indeed a sign of new hope and life. We also are working closely with 6. Intervento nella Visita alla Provincia the Third Order Regular (TOR) in areas of dell’Assunzione della Beata Vergine common interest. Maria Manduria, Italia, 11.04.2016 Resurrection – new and transformed relationships Carissimi Fratelli, il Signore vi doni la sua pace! Isaiah’s assurance that we will eat well and delight in rich fare (Isaiah, 55: 2) can be an È una grande gioia per me e per Fr. Antonio image of new and transformed relationships, Scabio, Definitore generale, essere qui con just as the Resurrection is a promise of newness voi questi giorni per celebrare “la gioia del Vangelo in una vita di misericordia,” che è il and transformation. While not forgetting the tema scelto da voi per questo incontro. past, we rediscover the source of our true Desidero ringraziare il Ministro identity in Christ and Francis, and the need provinciale, Fr. Alfonso, il Vicario, Fr. Paolo, and responsibility to seek life and not death; e il Definitorio per il servizio che svolgono di to seek forgiveness and mercy, not retribution “lavare i piedi ai Fratelli” della Provincia e and revenge; to seek reconciliation with the per l’incoraggiamento che continuano a dare brothers of our own Provinces, with the wider affinché voi, cari Fratelli, possiate vivere con Church community, with all of humanity, and passione e completo abbandono la vocazione che avete ricevuto, accolto e confermato with all of Creation. This is what it means to attraverso la professione della Regola e vita dei come to the water, without money, without Frati Minori. Ringrazio anche Fr. Tommaso price, (Isaiah 55:1) approaching in our poverty Leopizzi, già Ministro provinciale, per aver and minority. fraternamente insistito affinché io visitassi Biblical scholar Gerhard Lohfink has written: questa Provincia dell’Assunzione della Beata [Being] a Resurrection community means Vergine Maria. anticipating that at every hour the Spirit of Tornando al tema centrale di questo Christ will show the community new paths, incontro – «Vivere la gioia del Vangelo in una vita di misericordia» – mi viene subito in mente expecting new doors to open at any moment, EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 63 una delle espressioni più chiare riguardo alla possiamo avere notizia e venire a conoscenza misericordia usate dal Signore Gesù nella sua solo mediante la rivelazione di Dio» (Walter predicazione. Mi riferisco al testo di Matteo, Kasper, Misericordia. Concetto fondamentale che fa parte del Discorso della Montagna: del Vangelo. Chiave della vita cristiana, «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Brescia 2015, pp. 71-72). regno dei cieli. Per san Francesco d’Assisi il concetto di Beati gli afflitti, perché saranno consolati. misericordia è strettamente legato a quello Beati i miti, perché erediteranno la terra. che per lui significava vivere in dipendenza Beati quelli che hanno fame e sete della assoluta da Dio e in assoluta interdipendenza giustizia, perché saranno saziati. con gli altri esseri umani e con l’intero creato. Beati i misericordiosi, perché troveranno La Fraternitas, ossia fraternità/fratellanza misericordia. universale, è strettamente collegata alla Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. comprensione e all’esperienza di Francesco Beati gli operatori di pace, perché saranno riguardo alla misericordia. I misericordiosi chiamati figli di Dio. sono coinvolti nell’esperienza vitale della Beati i perseguitati per causa della giustizia, Fraternità, una qualità della relazione umana perché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5,3-10). che comincia con la testimonianza esistenziale Proprio al centro del Discorso della di Gesù, il quale si fa lui stesso “fratello” di Montagna si trova uno dei temi costanti tutti, accogliendo su di sé la sofferenza umana dell’intera tradizione biblica: il tema della con un atto di puro e immeritato amore. misericordia, hesed. In Gesù il legame tra la misericordia e la Il concetto biblico della misericordia condivisione della fraternità con i discepoli e è fondato sull’esperienza del vivere in i seguaci dà forma alla qualità della relazione totale dipendenza da Dio e in assoluta che deve esistere tra coloro che sono stati interdipendenza con l’umanità, con i fratelli chiamati a seguire le orme di nostro Signore e le sorelle. Nell’evoluzione che ha avuto Gesù Cristo, coloro che si sono decisi a vivere nella storia del popolo d’Israele, il termine come discepoli. hesed è arrivato a simboleggiare chi è Dio Aggiungo io che la misericordia è legata e come agisce nei confronti del creato e dei al senso teologico e spirituale dell’umiltà, suoi figli diletti. Il Card. Kasper ci ricorda: tema molto importante e caro a san Francesco «Hesed si spinge perciò al di là della semplice e anche a san Bonaventura, il quale parla di commozione e della tristezza per la miseria Cristo povero, espressione dell’umiltà di Dio dell’uomo e indica un libero e gratuito Padre. interessamento di Dio per l’uomo. Si tratta di Questa forma di vita si estende a quanti un termine relazionale, che non indica solo di noi hanno abbracciato la vita evangelica una singola azione, ma un atteggiamento nell’Ordine dei Frati Minori. Nella Regola costante. Applicato a Dio esso indica un dono e vita del 1221 e in quella del 1223, nel che va al di là di qualsiasi reciproco rapporto Testamento e nelle Ammonizioni san Francesco di fedeltà, dono inatteso e immeritato della esprime chiaramente che la nostra intera grazia di Dio, dono che supera tutte le attese vita di Frati e Minori deve essere plasmata e e tutte le categorie umane. Il fatto che il Dio determinata dal perdono e dalla misericordia onnipotente e santo si occupi della misera di Dio. “il Signore dette a me, Frate Francesco, situazione in cui l’uomo si è colpevolmente di incominciare a fare penitenza così: quando cacciato, che veda la miseria di un uomo ero nei peccati mi sembrava cosa troppo povero e miserabile. Che presti orecchio al amara vedere i lebbrosi, e il Signore stesso mi suo lamento, che si chini e si abbassi e scenda condusse tra loro e usai con essi misericordia” fino all’uomo immerso nella sua miseria e si (San Francesco, Testamento, 1). prenda incessantemente cura di lui nonostante Siccome abbiamo avuto il privilegio qualsiasi infedeltà umana, che lo perdoni di ricevere questo dono di grazia senza anche se meriterebbe una giusta punizione e confini, dobbiamo diventare dispensatori gli conceda una nuova possibilità, tutto questo di misericordia e di riconciliazione per tutti. supera il pensiero e la capacità umana di Questo processo comincia dentro di noi, nella comprendere. Nel messaggio dell’hesed di Dio nostra mente e nel nostro cuore di uomini. Poi si manifesta qualcosa del mistero di Dio di per si allarga alla Fraternità locale dei Fratelli con sé precluso al pensiero umano. Qualcosa di cui cui siamo stati chiamati a condividere la vita 64 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 evangelica. Ma non finisce qui. Si estende alla della Misericordia Papa Francesco conferma gente di ogni dove e poi ancora a tutto il creato. questa intuizione spirituale quando scrive: Da questo punto di vista, l’invito a lasciare che «Misericordia: è la parola che rivela il mistero misericordia di Dio scorra nella nostra vita e della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo trasformi il nostro cuore e la nostra mente è una e supremo con il quale Dio ci viene incontro. qualità essenziale della nostra precisa forma Misericordia: è la legge fondamentale che vitae. Proprio in ragione della misericordia abita nel cuore di ogni persona quando guarda diventiamo capaci di aprire il nostro cuore con occhi sinceri il fratello che incontra nel a Dio senza paure né condizioni, lasciando cammino della vita. Misericordia: è la via che che Lui operi e porti davvero a compimento unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla dentro di noi il processo di conversione. La speranza di essere amati per sempre nonostante misericordia crea in noi la capacità di accogliere il limite del nostro peccato» (MV 2). con compassione e il desiderio di abbracciare e Cari Fratelli, ci sarebbe molto altro da dire a aiutare tutti coloro che non sono «più stranieri riguardo del concetto di “misericordia”. Lascio né ospiti, ma concittadini dei santi e familiari ai teologi e agli esperti di francescanesimo di Dio» (Ef 2,19), «eredi di Dio, coeredi di il compito di aiutarci ad approfondire la Cristo» (Rm 8,17), come san Paolo ci ricorda. comprensione di questo tema fondamentale Pertanto, ci ritroviamo capaci di aiutarci gli della tradizione biblica, per l’esperienza uni gli altri nell’unica Fraternità, mostrandoci concreta della Chiesa e nella vita di san a vicenda misericordia e compassione. E Francesco e di santa Chiara. siamo pure capaci di aiutare i Frati della Vorrei volgere la nostra attenzione al Provincia, quelli di altre Province, della concetto teologico e spirituale di misericordia Conferenza e di tutto l’Ordine, riconoscendo applicato alla nostra vita oggi e, in particolar la comune identità e la vocazione condivisa modo alla vostra vita di Frati della Provincia di vivere come uomini di luce, di speranza, di dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. misericordia e di amore. La grazia del dono Ringrazio il Ministro provinciale, Fr. Alfonso, della misericordia ci sollecita con urgenza ad per la sua recente Relazione in cui riflette uscire da noi stessi e dalle nostre Fraternità sullo “stato della Provincia” e sulle sfide che per incontrare e abbracciare i lebbrosi, coloro ognuno di voi deve affrontare per vivere il che sono ripudiati dalla società, quanti vivono Vangelo in santità di vita, cercando sempre il nelle periferie di qualsiasi tipo. A motivo della bene comune piuttosto che il soddisfacimento grazia della misericordia di Dio ci scopriamo dei propri bisogni personali. abitati dal desiderio irrefrenabile di aiutare e La relazione di Fr. Alfonso elenca in proteggere la nostra madre terra, l’ambiente, e dettaglio le numerose “grandi opere” che il di annunciare al mondo intero che Dio vive in Signore sta compiendo in mezzo a voi e nella tutte le creature e le chiama a rispondere alla vostra capacità di attualizzare generosamente la loro propria vocazione di amare, servire e dare chiamata evangelica, espressa nelle importanti gloria a Dio che è per tutti, «Abbà, Padre» (Rm attività pastorali e di evangelizzazione da 8,15). voi compiute. Come afferma Fr. Alfonso, Nella vita di san Francesco la misericordia quando viviamo dedicandoci totalmente non è solo la strada che noi siamo chiamati a a Dio e laddove Dio è al centro della nostra percorrere per arrivare a vivere un’autentica vita personale e fraterna, si compiono cose esperienza del Dio vivo e vero e del suo meravigliose. Dio può operare e opera davvero amore incondizionato e del suo perdono miracoli in noi grazie al potere della sua misericordioso. La misericordia biblica non si stupenda misericordia. Quando la nostra vita limita alla sua dimensione pratica di strumento affonda le sue radici nel Vangelo, nella cura efficace per approcciare la divina Trinità, Dio attenta e amorevole di ogni Fratello e nella Padre, Figlio e Spirito Santo. La misericordia generosa offerta di sé stessi per il Regno di Dio è, forse e principalmente, il vero modo in cui attraverso le varie attività di evangelizzazione Dio esprime e comunica Sé stesso all’umanità missionaria, allora riusciamo a sperimentare e a tutto il creato. La misericordia è la forma che cosa significhi essere davvero vivi! Molti vitae attraverso cui l’amore e la grazia di Dio di noi, se non tutti, hanno vissuto esperienze si rendono presenti nella storia umana, nella spirituali meravigliose di questo genere vita del mondo e di ciascuno di noi. Nella all’inizio della chiamata e in vari momenti in Bolla di indizione del Giubileo straordinario cui hanno fatto esperienza di rinnovamento EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 65 spirituale. E ci sono Frati che vivono questa Quali seguaci di san Francesco, i frati devono comunione affettiva e spirituale con il Signore condurre una vita radicalmente evangelica: Gesù ogni giorno, regolarmente. vivendo in spirito di orazione e devozione ed Come Fr. Alfonso ci rammenta: «Abbiamo in comunione fraterna, dando testimonianza bisogno di riportare le nostre relazioni lì dove di penitenza e di minorità, portando in tutto trovano la loro origine e il loro vero senso: il mondo l’annuncio del Vangelo, con carità Dio e la professione religiosa che abbiamo verso tutti gli uomini, predicando, con i fatto» (Relazione 2.1). Quando distogliamo fatti, riconciliazione, pace e giustizia, e lo sguardo da Dio e dal progetto evangelico manifestando sommo rispetto verso il creato». che siamo stati chiamati a compiere, proprio Seguendo più da vicino Gesù Cristo, mossi allora ci veniamo a trovare in difficoltà: dallo Spirito Santo e donandoci totalmente personalmente, a livello di Fraternità e a Dio e ai Fratelli: questi sono gli elementi nell’impegno missionario. Quando non fondamentali di quello che per noi significa viviamo alla luce della misericordia e della vivere una vita animata dalla misericordia grazia di Dio, ci ritroviamo come una barca a e dall’amore di Dio. Cari Fratelli, abbiamo vela senza timone e senza il vento necessario ancora molto da imparare per riuscire a vivere che ci fa veleggiare oltre le acque agitate. pienamente il mistero di Dio che è sempre Il maggiore dei problemi che i Fratelli all’opera in noi. dell’Ordine si trovano ad affrontare oggi è Leggendo rapidamente la vita di sant’Egidio proprio questo: l’esperienza del distogliere da Taranto, mi è sembrato di capire che lo sguardo da Gesù, per ridursi col mettere a egli abbia davvero compreso il significato fuoco quasi esclusivamente i propri problemi profondo di queste parole. Sono certo che ha e i propri desideri, cercando di riempire il mantenuto sempre viva la passione per la vita vuoto che sentiamo con cose che non danno evangelica e l’impegno a vivere totalmente soddisfazione, come ci ricorda il capito VI del per Dio, totalmente per i Frati e totalmente Vangelo secondo Giovanni: «In verità, in verità per il popolo di Dio. Nel suo lavoro di cuoco io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto e poi di portinaio della Fraternità i fratelli dei segni, ma perché avete mangiato di quei hanno sempre colto una tenerezza e una pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il misericordia contagiose. Poi è diventato anche cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per questuante per la sua fraternità, ma ha sempre la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà» condiviso quanto riceveva dalla gente con (Gv 6,22-29). Troppo spesso cerchiamo di coloro che erano più nel bisogno, i poveri e riempire il vuoto del nostro cuore in modi che i senza dimora. Ha eccelso in santità anche non nutrono e che portano solo ad avvertire una nella cura per gli ammalati e gli agonizzanti, fame spirituale sempre più profonda. «Siamo condividendo la misericordia e l’amore di cui in deficit di passione per la nostra Forma di è stato arricchito con tutti coloro con i quali vita e per la vita della Provincia», scrive Fr. entrava in contatto. È stato un Frate non si è Alfonso (Relazione 2.1). Questa «forma di mai stancato di uscire e andare tra la gente e tra vita» non è niente meno che il Vangelo, ossia i bisognosi, senza mai lasciare che fossero loro essere radicati totalmente nella persona di ad andare da lui, sempre alla ricerca di coloro Gesù, vivere una vita di beatitudine, come che più necessitavano della misericordia di obiettivo verso cui siamo guidati. Le nostre Dio. Costituzioni generali ci ricordano gli elementi Ho già parlato troppo. La mia intenzione era fondamentali dell’autentica identità di essere condividere con voi alcuni pensieri sul tema umani amati da Dio e chiamati a rispondere di questo incontro, ossia «vivere la gioia del generosamente all’invito a lasciare tutto e a Vangelo in una vita di misericordia». Questo seguire Lui solo. Leggiamo nelle Costituzioni stesso tema si trova anche nelle delibere e (art. 1 §§1-2): «L’Ordine dei Frati Minori, nelle Decisioni del Capitolo generale 2015, fondato da san Francesco d’Assisi, è una ossia la necessità di diventare sempre più Fraternità nella quale, mediante la professione uomini radicati nella misericordia e guidati religiosa, i frati, seguendo più da vicino dallo spirito di perdono e di riconciliazione. Cristo, mossi dallo Spirito Santo, si donano È l’amore misericordioso di Dio che ha totalmente a Dio amato sopra ogni cosa, premurosamente guidato e protetto i discepoli vivendo il Vangelo nella Chiesa, secondo la colti dalla tempesta. Questa immagine forma osservata e proposta da san Francesco. biblica è stata usata nel Documento finale del 66 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Capitolo generale 2015 per descrivere lo stato affinché possiamo essere portati a calarci dell’Ordine dei Frati Minori nel nostro tempo. nell’esperienza sconfinata di una misericordia La misericordia è il tema centrale anche della che non conosce limiti, che rifiuta di costruire vita di Abramo e Sara che sono stati chiamati a muri di separazione e che crea ponti per la lasciare tutto, ad accogliere la promessa di Dio comunicazione e la comunione, ponti che e a lasciare che questa promessa li conducesse a conducono a sperimentare cosa significhi vivere un’esperienza nuova e meravigliosa che essere eternamente amati. li ha fatti sentire vivi in Dio e vivi per il popolo Vi ringrazio per la gentile attenzione. di Dio. Anche questa immagine è stata usata e la troviamo nello stesso Documento finale. Fr. Michael A. Perry, OFM Questo stesso dono di misericordia e amore Ministro generale ci apre al mistero di Dio nella vita dell’altro e mette nel nostro cuore il desiderio di ricercare il bene comune per edificare ciascun Fratello, la 7. Omelia in occasione del XX anniversario Fraternità locale la Provincia e l’Ordine. Così della “canonizzazione di sant’Egidio” i nostri sforzi comuni ci aiuteranno a costruire Taranto, Italia, 11.04.2016 uno spirito di unità e di collaborazione. Questo medesimo spirito di misericordia ci Carissimi Fratelli e Sorelle della Famiglia dona il coraggio di andare oltre i limiti dei Francescana, confini provinciali e di impegnarci nella il Signore vi doni la sua pace! collaborazione interprovinciale in maniera rinnovata e illuminata dalla fede. Vi incoraggio A volte san Giovanni viene ritenuto a perseguire con energia e impegno la chiamata l’evangelista più difficile da capire. a camminare sulla via della collaborazione L’introduzione al suo Vangelo, che comincia interprovinciale, quale espressione del vivere con una spiegazione teologica molto densa la gioia del Vangelo e del testimoniare la della relazione di Gesù con Dio Padre, è potenza della misericordia di Dio nella nostra fondata sulla ricerca della verità ed è un invito vita e per il rinnovamento dalla faccia della a vivere nella verità per poter arrivare a godere terra. Le difficoltà sperimentate in passato non della pienezza della vita. ci esimono da questo impegno evangelico. Altre volte si accusa san Giovanni di Abbiamo ricevuto la chiamata ad aprire i nostri presentare un Gesù che insegna in maniera cuori ai Frati Minori Conventuali e Cappuccini astratta, oscura e distante dalla confusione e e ai Frati del TOR, per partecipare all’operato dalla complessità della vita quotidiana. Ma di Dio che ci porterà alla guarigione delle ferite credo sia chiaro per tutti noi qui presenti storiche, affinché possiamo arrivare ad essere a questa celebrazione che il concetto che veri Frati Minori. Conoscete bene il cammino Gesù presenta nel brano evangelico appena triennale che prevede per quest’anno, 2016, la proclamato non è per niente oscuro né distante celebrazione della misericordia e del perdono dalla condizione esistenziale umana. (VIII centenario del Perdono d’Assisi); nel Gesù, colui che opera miracoli e moltiplica 2017 procederemo alla rilettura della nostra i pani per rispondere ad una necessità reale storia per identificare gli elementi fondamentali dell’uomo, non vuole e non permette che il comuni alla nostra identità francescana; nel sensazionalismo dell’avvenimento lo distolga 2018 vorremmo che tutto sfociasse in una dalla sua missione. Nonostante la folla voglia rinnovata attività di evangelizzazione (un trasformarlo in una sorta di oggetto da sfruttare primo passo sarà anche la creazione dell’unica a proprio uso e consumo, Gesù si sottrae Università francescana a Roma). a questa tentazione. E, per di più, provoca Carissimi Fratelli, il futuro della vostra sia i discepoli che la folla ad analizzare con vita, di quella della vostra Provincia e maggior attenzione la propria vita, in modo dell’intero Ordine dipende dalla nostra da poter scoprire la verità riguardo al vuoto disponibilità ad abbracciare ancora e di nuovo e all’insoddisfazione da cui sono abitati. Uno la vita alla quale Dio ci ha chiamati. La nostra studioso della Bibbia suggerisce che il termine vocazione è sacra. È fondata sull’amore, greco che definisce la pancia viene usato non sul perdono e sulla misericordia dell’Unico solo per far riferimento a quella parte del che rifiuta di abbandonarci, scegliendo, corpo umano che può essere riempita solo invece, di donarci il suo unico amato Figlio, temporaneamente. Piuttosto vuole indicare EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 67 simbolicamente la propensione dell’essere azzardo a dire che tutti noi siamo vittime della umano a centrarsi su di sé, a coltivare il proprio medesima tentazione, inafferrabile e insidiosa. io, finendo col diventare egocentrico e col non Ma il Vangelo non si ferma qui; non si trovare spazio per Dio e per gli altri. concentra solo sugli aspetti negativi e sulle Dice Gesù: «In verità, in verità io vi dico: debolezze umane. Gesù non si limita a fare una voi mi cercate non perché avete visto dei diagnosi del problema. Gesù vuole soprattutto segni, ma perché avete mangiato di quei pani e offrirci la cura, ossia ci vuole suggerire il modo vi siete saziati» (Gv 6,26). per superare qualsiasi ostacolo e arrivare a fare La folla avrebbe voluto incoronare Gesù re esperienza della liberazione prodotta dalla proprio per assicurarsi di poter continuare a potenza dell’amore e della misericordia di Dio soddisfare un proprio interesse personale. Ma nei nostri cuori. Gesù smaschera le loro intenzioni egoistiche. «Questa è l’opera di Dio: credere in colui che Dopo tutto, molte persone sono preoccupate egli ha mandato» (Gv 6,29). Siamo tutti invitati innanzitutto di prendersi cura di sé stesse e poi, insieme ai discepoli e alla folla a partecipare forse, alla fine possono magari anche essere all’esperienza che Gesù fa dell’amore e della disposti ad aiutare qualcun altro. Persino misericordia di Dio, operante in lui e in noi. coloro che si dichiaravano discepoli più stretti Siamo invitati ad andare dove lui va, ad di Gesù non erano liberi dalla tentazione di abbracciare coloro che lui abbraccia, e a usare il Maestro per raggiungere un proprio lasciarci inondare dalla stessa luce e dalla personale guadagno. stessa verità della pace e della grazia infinite di Potrebbe quasi sembrare che Gesù stia Dio che hanno inondato la vita di Gesù. Questo accusando e rimproverando i discepoli e ci porterà inevitabilmente a sperimentare la folla di lasciarsi divorare solo dai propri la crocifissione, la morte e la perdita di ogni bisogni egoistici e di essere incapaci di cosa che non ha valore durevole e che non può riconoscere il vuoto che li abita. Ma non è così: soddisfare i nostri desideri più profondi. in realtà, Gesù li sta chiamando a compiere un Questo è lo stesso cammino che il nostro importante passo per il loro cammino di fede. serafico padre san Francesco ha abbracciato: Li sta spingendo, ad aprire il proprio cuore la vita evangelica, che ha suscitato in lui alla stessa esperienza di Dio che anche lui sta un’infinita capacità di amore, di compassione facendo. e di misericordia. Li sta sollecitando, a lasciare che questa Sicuramente, scegliendo di accogliere la esperienza di Dio li guidi a raggiungere una più intima verità riguardo a sé stesso e riguardo nuova consapevolezza dello scopo della loro allo sconfinato amore e all’infinita misericordia vita. di Dio, san Francesco ha scoperto una libertà «Procuratevi non il cibo che perisce, ma completamente nuova che ha trasformato quello che dura per la vita eterna, e che il il suo mondo e che continua a trasformare il Figlio dell’uomo vi darà» (Gv 6,27). nostro modo contemporaneo. Come ha detto È come se Gesù dicesse loro: «Perché : «Chi cerca la verità cerca Dio, che sprecate tempo ed energie cercando di ottenere lo sappia o no». cose o posizioni di prestigio che in realtà non Questo è l’invito che Gesù rivolge a tutti possono mai dare un’autentica esperienza di i suoi ascoltatori e che rinnova anche oggi gioia e di pace, che non vi daranno mai quella nei nostri cuori. Ancora una volta egli ci libertà di vivere nell’amore e di condividere sollecita a cercare, ad abbracciare e a lasciarci questo amore con tutti?». abbracciare dalla verità. E noi possiamo Carissimi Fratelli e Sorelle, noi che scoprire la verità solamente seguendo le orme affermiamo pubblicamente di aver accolto di Gesù, trascorrendo del tempo con lui e Dio e il suo Regno in modo definitivo e compiendo gli stessi atti di giustizia, di pace e incondizionato grazie alla professione della di riconciliazione, caratteristici del suo Regno, vita evangelica, quante volte ci veniamo a che egli ha compiuto. trovare nella stessa situazione dei discepoli e Dobbiamo essere disposti ad allontanarci della folla? Temo che anche il nostro cuore dal nostro io e a liberarci dalla ricerca sia diviso, talvolta: che ne dite? Forse non spasmodica del soddisfacimento dei nostri corriamo anche noi dietro a tutte quelle cose bisogni, per poter invece mettere al centro dei che ci allontanano da noi stessi, dalla verità nostri desideri e delle nostre azioni il Regno del nostro vuoto spirituale e affettivo? Mi di Dio. 68 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Questa è la via che ci conduce alla vita nuestras mentes, nuestros corazones y nuestras eterna, che ci trasforma nella realtà che formas de actuar con el fin de reflejar la nueva celebriamo in questa Messa, che, cioè, ci fa visión de Dios que el Espíritu está tratando de diventare segni viventi, popolo eucaristico, lograr en nuestras vidas y en la vida de esta persone ricolme di gioia che vivono per Dio e Provincia Misionera de San Antonio. portatori di vita, di luce e di speranza. Muchos de nosotros queremos modelar a Dios de acuerdo con nuestras necesidades, Fr. Michael A. Perry, OFM nuestros miedos y nuestras propias Ministro generale proyecciones. Es aquí donde las enseñanzas de Jesús golpean con más fuerza porque Jesús nos invita a una confianza nueva y más profunda de 8. Homilía en la Celebración eucarística Dios. Nos desafía que dejemos y permitamos Santa Cruz, Bolivia, 19.04.2016 que Dios construya su reino de amor, misericordia, alegría, paz y esperanza dentro “¿Hasta cuándo nos tendrás en suspenso? de nosotros. Dios es como el Buen Pastor. Si tú eres el Cristo, dínoslo abiertamente” Conoce personalmente a todos y cada uno que (Jn 10, 24). amorosamente ha creado, que ha perdonado Queridos hermanos, y que continúa a abrazar con un “enlace de ¡el Señor les de la paz! amor que nunca se puede romper” (cf. segunda Plegaria Eucarística para la reconciliación). Es En el discurso del domingo del Evangelio este Dios que, como declara el Papa Francisco, de san Juan, Jesús introduce una nueva idea está menos interesados en las formalidades de acerca de quién es Dios y cómo Dios obra la liturgia y los límites de las prescripciones entre y en nombre de su amado pueblo. Es legales – que nos ayudan a organizar nuestra en el contexto de Juan, la celebración de la experiencia de la religión y de la iglesia. Dios liberación del pueblo de la ocupación de está más interesado en promover nuestro Judea y la consagración de un altar nuevo en crecimiento y movimiento para convertirnos el templo de Jerusalén, fue un acto religioso y en auténticos hijos e hijas de Dios, amados a la misma vez fue una declaración de libertad más allá de toda imaginación, y librados para política y cultural. Pero, ¿por qué incluye san convertirnos en la presencia de Dios para la Juan este detalle en el texto del Evangelio? La vida del mundo. Como Jesús proclama en el respuesta más probable es que él reconoce la Evangelio: mis ovejas oyen mi voz; Yo las continua confusión sobre la identidad de Jesús, conozco, y me siguen. Yo les doy vida eterna y el hijo de Dios y el Mesías que vino a dar vida jamás perecerán. al mundo. Mucha gente quería que Dios actué Permitamos que nos Dios remodele su de acuerdo con la imagen que habían recibido imagen dentro de nosotros, Entreguémonos y construido, como si pudieran controlar a a un proceso que va a transformar no sólo Dios y así controlar la vida. nuestra mente y corazón, pero también nos Los líderes judíos ponen a Jesús a prueba, llevará a una forma totalmente nueva de vida: pidiendo que declare claramente quién es y vida en la fraternidades; vida en los colegios; cuáles son sus intenciones-políticas. Ellos vida en las comunidades cristianas; vida de la exprimen la dificultad que muchos de los colaboración en la misión juntos con los laicos; que siguieron y escucharon a Jesús tenían convirtiéndonos en portadores de la alegría y que cambiar sus ideas endurecidas acerca de la esperanza del Evangelio, dispuestos a ir a Dios. Pero no sólo los líderes judíos tenían las periferias del mundo para que todos puedan dificultades para aceptar una idea distinta oír su voz y experimentar su abrazo amoroso y acerca de Dios y de cómo Dios obra entre su misericordioso. pueblo. Los discípulos en el Evangelio de Juan también tuvieron un momento muy difícil en Fr. Michael A. Perry, OFM aceptar nuevas ideas acerca de Dios. Ministro general Me atreva decir que incluso aquellos de nosotros reunidos aquí hoy, frailes, [y amigos íntimos y colaboradores en nuestro apostolado 9. Mensaje a los hermanos de la Provincia misionero] también tenemos una gran Misionera de San Antonio dificultad en permitir que Dios transforme Santa Cruz, Bolivia, 20.04.2016 EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 69

Ustedes están en Cristo Jesús, y todos son hijos de Dios se coloca siempre delante de nosotros. Dios gracias a la fe. Todos se han revestido de Cristo, Establecemos fundaciones que requerirán pues todos fueron entregados a Cristo por el bautismo. un posterior desarrollo. Contamos con una Ya no hay diferencia entre judío y griego, entre esclavo levadura que produce más allá de nuestras y hombre libre; no se hace diferencia entre hombre y capacidades… Somos trabajadores, no mujer, pues todos ustedes son uno solo en Cristo Jesús. insignes constructores; ministros no mesías. Y si ustedes son de Cristo, también son descendencia de Somos profetas de un futuro, no del nuestro Abrahán y herederos de la promesa. propio (cf. USCCB, “Oración del Arzobispo (Gál 3:26-29). Oscar Romero: Una Huella a lo largo del camino,” www.usccb.org). Mis queridos hermanos, ¡el Señor les dé su paz! Un mundo sumergido en el remolino del cambio acelerado Es un gran honor para Fray Valmir Ramos, Definidor general, y para mí, estar aquí con Vivimos en tiempos de múltiples, rápidos y ustedes estos días, con el objeto de visitar la sorpresivos cambios, como deja absolutamente Provincia de San Antonio, siendo motivados claro el Documento Final del Capítulo general por las maravillas que Dios está obrando en de 2015, Hacia las Periferias con la Alegría medio de ustedes, y para animarlos a continuar del Evangelio: Nuestro mundo está pasando “corriendo la carrera”, seguros que Jesucristo hoy por muchos cambios radicales, entre los llevará a plenitud lo que él mismo está cuales la revolución económica vinculada a la haciendo en ustedes, para su bien y el bien de globalización, la revolución digital, que con la toda la humanidad (cf. Flp 1:3-6). internet permite difundir las noticias en tiempo Me gustaría compartir tres ideas clave, real, y la revolución bioética que trastorna la que considero centrales en nuestra vida como forma en que actuamos sobre la naturaleza. Hermanos y Menores, en el presente y en el Están naciendo nuevas formas de pobreza, futuro. En primer lugar, reconozcamos que el tales como el creciente numero de jóvenes que mundo, la Iglesia y la Orden están inmersos no encuentran trabajo, la globalización de la en un remolino de cambios significativos. En violencia y el miedo, y el problema de enormes segundo lugar, abracemos un renovado espíritu masas de personas que tienen que emigrar a de Fraternitas que pueda guiarnos a enfrentar otros piases. A todos estos cambios radicales se el cambio, viviendo el Evangelio y expresando tiene que añadir el cambio climático, que esta nuestra identidad como “misioneros de la empezando a preocupar a todos los gobiernos, misericordia” y “portadores de la alegría del así como otros problemas ecológicos mayores, Evangelio” en todas las periferias existentes. tales como la deforestación, la perdida de la Sumergidos en la idea de una renovación biodiversidad, y la polución de las aguas y de de nuestra vida Franciscana, son necesarias nuestra tierra, que afectan sobre todo a los las intuiciones de un tercer tema clave que pobres. Nos encontramos en una encrucijada espero compartir con ustedes, desde el punto importante en la historia de la humanidad. de vista contextual, con la esperanza que Un nuevo mundo esta naciendo y sufre los éste sea fructífero para la configuración de dolores de parto. La mujer que da a luz sufre, una identidad misionera que asumimos por pero cuando nace su hijo encuentra la alegría el Bautismo, como enérgicamente lo anuncia (Hacia las periferias, 3). el Concilio Vaticano II cuando habla sobre El documento final agrega: Así como el la actividad misionera de la Iglesia en Ad mundo está cambiando rápidamente, de la gentes. Posteriormente, Evangelii Nuntiandi, misma manera nuestra Orden se enfrenta a Redemptoris hominis, y naturalmente en grandes cambios… Para todos nosotros, este Evangelii gaudium. Esta misma idea es mensaje quiere ser un mensaje de esperanza y asumida de un modo ligeramente diferente aliento (Hacia las periferias, 4). en una oración atribuida al Beato Oscar Romero de San Salvador: Cumplimos en Respondiendo a nuevas preguntas nuestra vida sólo pequeñas fracciones de la con viejas respuestas magnífica iniciativa que es la obra de Dios. Nada de lo que hacemos es completo, lo Uno de los aspectos más preocupantes de cual es una manera de decir que el Reino de la vida religiosa hoy, y de la vida franciscana 70 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 en particular, es que hemos gastado mucho principio, llenar las Iglesias con jóvenes tiempo respondiendo a preguntas que la poblaciones. Tengo la singular impresión que gente de esta generación y de la futura, no Cuba necesita una forma enteramente nueva se hacen más. Gastamos demasiado tiempo, de Evangelización, algo que los primeros discutiendo sobre liturgia, sobre la estructura frailes reconocieron cuando vinieron de de la Iglesia y cómo mantenerla en su forma Italia y Europa. En lugar de buscar arrastrar original. Discutimos cómo mantener la vieja y persuadir a la gente a la estructura física máquina que gobierna la organización de de Iglesia, los hermanos y menores debemos nuestras actividades pastorales y franciscanas renovar nuestro compromiso de “salir” y que, de algún modo, se han mantenido para proclamar, desde nuestra experiencia de vida, sobrevivir al presente pero que no ofrecen el amor y la misericordia de Jesucristo, la las mismas posibilidades con la misma promesa del amor de Dios para todas las gentes. efectividad del pasado. En lugar de hacer Esto se traduce en una presencia simple que un alto en nuestras actividades pastorales ilumina la dignidad de la persona humana y franciscanas y formularnos preguntas busca escuchar y entrar en la experiencia vital profundas sobre la calidad de nuestras vidas, la de los hijos de Dios, que están espiritualmente calidad de nuestra presencia, y las necesidades desprotegidos y, en cierto modo, hambrientos emergentes de la gente, continuamos y sedientos de vida, dignidad y amistad, “reciclando” lo que alguna vez sirvió, “Fraternitas”. valiéndonos del argumento que la “tradición” El mundo cambia, nuestras vidas también. puede ofrecernos una respuesta a todas estas Es claro que nuestra manera de llevar adelante preguntas emergentes. Yo, francamente, el mandato misionero que recibimos de Cristo no creo en esto. Y me atrevo a pensar que y de san Francisco también debe cambiar. Será muchos de ustedes se están haciendo la misma necesario implementar aproximaciones que pregunta y llegando a la misma conclusión. estén mucho más enfocadas en la humanidad, No es fácil formularse preguntas difíciles en la persona humana y en el diálogo con para analizar profundamente las realidades aquellos que no creen en Dios, los cuales sociales y eclesiales, a veces por la ausencia tienen o no una pequeña experiencia del amor de motivación de parte de la Iglesia local. Nos y la misericordia que Jesús ofrece a todos. Nos preguntamos ardientemente qué sirve y qué urge aprender nuevas destrezas, profundizar no, en relación con las formas de vida religiosa y agudizar nuestras capacidades analíticas Franciscana frente a las cuales configuramos que nos permitan abordar serios análisis de nuestra vida. Nos preguntamos por qué hay contextos sociales y antropológicos en los escases de vocaciones. Nos preguntamos por cuales se encuentra anclada la humanidad y, qué hay un índice de perseverancia tan bajo en además, construir respuestas que abran nuevas las jóvenes generaciones. Pero dejaremos de vías a la imaginación humana, nuevos “centros” hacernos esas preguntas cuando, mirándonos a donde la humanidad pueda ser experimentada, nosotros mismos, nos cuestionemos si estamos con un lenguaje completamente nuevo y una haciendo una lectura errada de la visión y manera de vivir que presente el mensaje del práctica actual de la vida evangélica o no. Evangelio a aquellos que están lejos o cerca En días pasados, el Definidor general por de Cristo. San Pablo nos reta a no usar los la región del Caribe y yo, estuvimos en Cuba. mismos métodos, el mismo lenguaje, el mismo Nos quedó realmente claro que: o la vida de estilo al presentar la Buena Noticia a hombres la Iglesia en Cuba está en serias dificultades, y mujeres de todos los tiempos. Al respecto, o se encuentra en el umbral de un nuevo san John Henry Newman una vez dijo: “Vivir y esperanzador futuro. Lo que marca la es cambiar y cambiar frecuentemente es diferencia entre las dos lecturas, no radica llegar a ser más perfectos” (cf. J. H. Newman, en multiplicar el número de Franciscanos, Conscience, Consensus, and the Development religiosos y sacerdotes para servir a las of Doctrine). San Pablo entendió esto como un necesidades sacramentales de la Iglesia. principio de reflexión para vivir y anunciar el Esto seguramente se tiene que hacer, pero Evangelio a toda la humanidad. es secundario respecto de una necesidad Asimismo, sintiéndome libre respecto a mucho más urgente, a saber, la re- creación todos, me he hecho esclavo de todos con el fin de condiciones para la Evangelización, que de ganar a esa muchedumbre. Me he hecho no necesariamente incluyen, al menos al judío con los judíos para ganar a los judío… EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 71

Con los que no estaban sujetos a la Ley me de todo contacto humano visceral y relaciones comporte como quien no tiene Ley – en directas; aquellos que muchas veces no realidad no estoy sin ley con respecto a Dios, están presentes en la vida de las familias, su pues Cristo es mi ley -. Pero yo quería ganar comunidad social local (ej: barrios, escuelas, a los que eran ajenos a la Ley. Compartí la etc), y por donde ellos pasan el tiempo. Sus debilidad de los inseguros, para ganar a los sentimientos de amor y aceptación están inseguros. Me ha hecho todo para todos en el calculados por el número de “me gusta” y fin de salvar, por todos los medios, a algunos. “amigos” que reciben de otros cuando surfean Y todo lo hago por el Evangelio, porque quiero el mundo del Facebook, Whatsup y muchas tener también mi parte de él (I Cor 9: 19-23). otras redes sociales. Cuando no reciben A lo que realmente debemos temer no es al suficientes “visitas” o “me gusta”, o solicitud “cambio” sino a la ausencia de cambios en un de amistad, van en depresión, e incluso algunos proceso natural inscrito en toda naturaleza, en consienten el pensamiento de suicidarse o de toda la historia humana. Debemos tener miedo hacerse daño de algún modo. a la inhabilidad para buscar siempre el Reino Esta digresión en el mundo digital no es sólo de Dios como punto de partida, y punto hacia para reconocer que incluso algunos de nuestros el cual todos debemos ser configurados en frailes están atrapados en su fascinación y Cristo Jesús. su poder de seducción y esclavitud. Esto es A propósito de digresión, una de las verdad. Más bien quisiera, de modo simple, preguntas que emergieron durante nuestra visita demostrar que para entrar en contacto con a Cuba está relacionada con el surgimiento de las actuales y futuras generaciones, debemos la “periferia digital”. Estuve hablando con una encontrar modos efectivos de incursionar en joven cubana en el encuentro sobre el “IPhone esos mundos que han sido creados. Mundos /Smartphone” y sus propósitos e impacto en enormemente diferentes a aquel conocieron nuestra vidas, particularmente en la vida de que Cristóbal Colón, Cortez y los otros los jóvenes. Este impacto incluye toda forma conquistadores que vinieron a hundir sus raíces de medio de comunicación digital, ej: La Europeas en las Américas. “Nuevo Vino, computadora, Smartphones, y todo medio de odres nuevos” como dice Jesús a los Apóstoles comunicación en general. Cuando pregunté (cf. Mt 9: 17; Mc 2:22; cf. Introducción, Vino a esta joven sobre el IPhone, ella dijo que su Nuevo, Odres Nuevos, Consejo Plenario de la teléfono “contiene a sus amigos”. Y siguió, Orden, 2013). “Me permite estar en contacto con gente de todas partes, hacer nuevos amigos y descubrir Fraternitas: nuevos mundos.” Fíjense que aún allí, donde presente y futuro de la vida y misión el Internet tiene su limitación, los medios franciscanas sociales de comunicación están haciendo una seria incursión en el concepto de la persona Un segundo cambio crítico que se está humana, la naturaleza de las relaciones posicionando en el mundo entero es el sentido humanas y el modo como la gente se relaciona de lo que significa ser humano en contacto entre sí. Asistimos al nacimiento de los “nativos con otros seres humanos; algo que no se digitales” que hablan un lenguaje diferente, ha limitado al mundo digital sino que está usan formas diferentes para comunicarse y sucediendo a nivel local en los barrios, las buscan refugios de “virtualidad” en lugar de ciudades y también dentro del contexto de la un contacto y una comunicación directa, cara vida consagrada. a cara. De acuerdo con la opinión de algunos Como muchos de ustedes recordarán, en mi especialistas, los jóvenes y, a veces, los no tan carta a la Provincia el 12 de Enero de 2015, jóvenes, encuentran consuelo en crear nuevas escribí una palabra de ánimo para dar una personalidades, una persona “producto de atención constante y especial a la vida fraterna la fantasía” que toma su lugar en el espacio entre ustedes. digital. Como en la Tragedia griega, el actor Les exhorto, con especial énfasis, a central y el coro que actúa como protagonista, cuidar mucho la vida fraterna. Parece que aquellos que entran en el mundo digital se hay un sentimiento común en su Fraternidad hacen ellos mismos “atractivos” a otros, con provincial, sobre la fragilidad de la vida el fin de escapar de sus sentimientos que los fraterna. La animación es débil; hay hacen prisioneros del aislamiento, separados hermanos que no se entienden entre sí; 72 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 hay individualismo en la realización de los individuo invente cualquier mundo que él o proyectos; hay dificultades en la relación ella deseen crear y que ofrezca una satisfacción fraterna, entre hermanos bolivianos y personal. ¡Cuántas personas en la familia, no hermanos extranjeros. Es urgente evangelizar participan activamente porque no se sienten la vida fraterna, reforzando la oración parte de ella, o porque ellos no sienten que el en común, valorando el ministerio de los trabajo de las relaciones existentes les da la Guardianes como animadores de los hermanos oportunidad de sentirse bien o poder hacer lo y acompañantes en la fidelidad a la vocación, que deseen sin obstáculos! Esto, parece ser una celebrando con regularidad y esmero el verdad para algunos - si no para muchos - de Capitulo local, asegurando el Retiro mensual los hermanos en las fraternidades en el mundo y anual, cuidando la formación permanente y entero. Parece que el hotel san Francisco existe asegurando el espíritu fraterno en el proyecto no sólo para algunos días festivos especiales; de evangelización. esto también define la calidad de vida y el Doy gracias a Dios por nuestro hermano compromiso de algunos o muchos de los ministro Provincial Orlando, su Vicario, y hermanos que, por el derecho de la profesión, los miembros del Definitorio provincial por tienen la responsabilidad de participar en la su compromiso al promover una calidad de construcción de centros de vida y humanidad, vida fraterna. Deseo agradecer a cada uno de otro nombre para nuestras fraternidades locales ustedes, mis hermanos de la Provincia, que han y nuestras comunidades. Tal vez este no es el tomado en serio el desafío que les propuse en caso en esta provincia desde la elección del Enero de 2015, a comprometerse en una seria nuevo ministro provincial y la aceptación de revisión y conversión de vida. La dificultad en aquella motivación que intenté darles en enero buscar el Reino de Dios en nuestra Fraternidad de 2015. Franciscana es, a mi juicio, una de las grandes En el contexto de la vida fraterna, los que amenazas y también uno de los grandes hemos optado por la vida franciscana desde pecados que la Orden afronta en estos tiempos. hace algún tiempo, hemos notado un declive ¿Por qué sucede esto? Para dar algunas en la calidad de los espacios para compartir, respuestas iniciales a esta pregunta central, el para vivir la vocación compartida, la identidad anterior Definitorio general organizó varios común compartida, un sentido de pertenencia seminarios en 2012 – 2013 para examinar y un deseo de participar en la construcción de modo profundo el estado actual de la de una Fraternidad-en-misión, uno de los Orden, y de la vida religiosa en general. Fue temas centrales en la vida de la Orden en enviado un Cuestionario a 1500 miembros tiempos recientes. En la historia particular de de la Orden que habitan en distintas regiones su provincia, la exaltación de los proyectos geográficas del mundo. Lo que emergió tanto individuales para la evangelización misionera del Cuestionario como de la investigación de ocupó un lugar privilegiado, haciendo crecer nuestros especialistas franciscanos, y otros las ínfulas de “héroes”, aquellos hermanos reconocidos teólogos y sociólogos, es el que erigieron grandes edificios como iglesias, impacto cumulativo del dilema postmoderno centros sociales y otros. Ciertamente nosotros de la “individualidad” o “subjetividad”. debemos dar gracias a Dios por el duro Observando los elementos positivos de trabajo y la creatividad de estos hermanos, este movimiento hacia la individualidad reconociendo al mismo tiempo que, en y la subjetividad, hay que reconocer una muchos casos, el precio que se pagó fue profundización del sentido de la dignidad nuestra identidad común, la calidad de oración de la persona individual, la legitimidad de y de vida fraterna, y la atracción decreciente los derechos personales y humanos, y el rol de nuestra vocación por parte de la gente con distintivo que cada persona puede y debería la cual trabajamos y a la cual servimos. En vez desarrollar en las sociedades humanas, en la de construir y promover fraternidades donde Iglesia y en la vida consagrada. Pero la otra cara la oración, el compartir la fe y la humanidad, de la moneda muestra que el énfasis sobre la y la organización de los proyectos misioneros individualidad, la subjetividad y los derechos compartidos fueran asumidos de manera personales ha creado unas condiciones para común, cada fraile fue dejado a su propia validar formas de individualismo que están voluntad para crear y construir una vida desconectados del bien común y del desarrollo independiente de la fraternidad. Obviamente, de un sentido de pertenencia, dejando que cada estoy exagerando de algún modo la historia EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 73 de su Provincia y de los frailes que ofrecieron vez- la belleza y el poder del Evangelio para sus vidas por lo que ellos creyeron que era el nuestras vidas y para el mundo. El documento mandato misionero de la Iglesia y de la Orden. contiene siete elementos esenciales para este Es claro para todos que hubo muchos frailes, en proceso de renovación. A estos, quisiera añadir diferentes Entidades, que vinieron para formar un octavo que considero elemento esencial y una Provincia Misionera de San Antonio que que está bien expresado en las Constituciones luchó por vivir en fraternidad, que perseveró generales, Artículo 2, reflejados en los en oración con los hermanos y que colaboró en encuentros que cambiaron la vida de Francisco las actividades misioneras de muchos frailes en relación con los leprosos, los pobres, los extranjeros y locales. A estos hermanos los marginados y donde tiene fundamento la recordamos más por su calidad en la vida de Justicia, Paz e Integridad de la creación como oración, cuidado fraterno y compromiso por dimensiones de nuestra vocación franciscana. un trabajo compartido y de colaboración en pro Los siete elementos más uno, para una de la evangelización. Ellos supieron reconocer renovación de nuestra franciscana están la belleza y la particular contribución de cada mencionados en Ite, Nuntiantes, como sigue: hermano, y detectaron el bien y la belleza de 1. Primacía de una vida de oración y escucha la diversidad que tienen las culturas y visiones atenta de la Palabra de Dios. del mundo, la Iglesia y de la identidad y misión 2. Cuidado por una auténtica y profunda franciscanas que cada uno trajo consigo a la relación fraterna que irradie un testimonio Orden. Esto significa que estos son hombres que llene de vigor la vida fraterna. en los cuales debemos encontrar inspiración 3. Un estilo de vida simple y sobrio, dando y observar detenidamente su imaginación testimonio de minoridad, trabajo manual, espiritual y compromiso profundo con la y cercanía a la vida de los pobres y humanidad para caminar hacia el futuro de la marginados. gente, de la Iglesia y de la Orden en Bolivia. 4. Fuerte sentido de hospitalidad y convivialidad en la vida de aquellos que Condiciones fundacionales vienen a nuestras casas, abriendo nuestras para la renovación de la vida franciscana fraternidades a todas las personas, y especialmente a los pobres y marginados. Quisiera orientar su atención hacia un breve 5. Fuerte espíritu de evangelización misionera documento preparado por el Secretariado con especial énfasis en una presencia “inter de Misiones y Evangelización en 2014, Ite gentes”, testimoniando una vida itinerante – nuntiate: Directrices de las nuevas formas una vida en movimiento hacia afuera donde de vida y Misión en la Orden de Frailes está la humanidad de Dios, hacia toda la Menores. Encontramos siete aspectos críticos creación (Cf. Papa Francisco, Evangelii importantes para vivir nuestra vocación gaudium y Laudato si’)reconociendo que franciscana de una manera creativa, enérgica nosotros, Frailes Menores, “somos misión”, e instrumental, para la vida de cada uno de los yendo a las periferias donde nadie quiere hermanos, para la fraternidad local, para la ir, y buscando crear nuevas formas de Provincia, la Iglesia y la sociedad boliviana. evangelización que toquen profundamente Este documento fue originalmente hecho para las necesidades de la gente de hoy. explicar un movimiento de reforma con la 6. Esfuerzo por promover un fuerte sentido Orden tomando forma en la creación específica de comunión con la Iglesia local por medio e intencional de comunidades insertas, de un testimonio de fraternidad, minoridad enraizadas en la oración, en la vida fraterna y la promoción del plan de pastoral de la y en el compromiso con una evangelización diócesis local pero a la manera franciscana. misionera itinerante. Nuestro difunto Ministro 7. Disponibilidad para trabajar en colaboración general, Fray Giacomo Bini, fue uno de los activa y seria con los laicos, con la familia fundadores de este nuevo movimiento, aunque franciscana, reconociendo la inherente él no estaba solo. dignidad bautismal y la responsabilidad Reflexionando sobre el estado actual de la misionera de los laicos como está expresado Orden, la calidad de la vida humana, espiritual, en Ad gentes, Evangelii nuntiandi, franciscana y misionera de los hermanos, es Redemporis hominis, Aparacida, and necesario renovar nuestras vidas fraternas si Evangelii gaudium trabajando en el diálogo queremos recuperar – o descubrir por primera y colaboración ecuménica e interreligiosa y 74 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

con humanistas y no creyentes, a favor del la resurrección, dispuestos a seguir el pueblo de Dios; y, quisiera agregar. ejemplo de Cristo que vino entre nosotros 8. Comprometer nuestras energías al estudio para darnos vida y darla en abundancia (Jn y la implementación práctica de la Doctrina 10,10). Social de la Iglesia, en el espíritu del • Algunos de ustedes recordarán que usé esta trabajo de la Orden por la Justicia, Paz e citación en mis comentarios introductorios integridad de la Creación, profundizando a los hermanos reunidos para el consejo en el compromiso de luchar por una nueva Plenario de 2013 en Konstancin, Polonia. “ecología”, como apunta el Papa Francisco Mi llamado a los hermanos en ese momento en su encíclica Laudato si’. es el mismo que les hago a ustedes, Asimismo, quisiera invitarlos, mis hermanos míos de la provincia misionera hermanos de la Provincia Misionera de San de San Antonio en Bolivia: Antonio, a emprender un estudio serio de • Los invito a buscar y a recibir diariamente la los recientes documentos de la Orden y de la fuente de nuestras vidas y nuestra vocación, Iglesia, comprometiéndose a una re-lectura la persona de Jesucristo, “quien da a la de la Regla y Vida (Regula bullata); las vida un nuevo horizonte y una dirección Constituciones y los Estatutos generales; el decisiva.” Como dice el Papa Francisco documento final del Capítulo general, Hacia en su Exhortación Apostólica, Evangelii las periferias con la alegría del Evangelio; Gaudium (7,8), un profundo y personal Ite, nuntiante; y Gestión franciscana de las encuentro con el Señor Jesús, nos hace finanzas. Estoy profundamente convencido libres para alcanzar el amor por nuestros que el Papa Francisco nos ha ofrecido, a hermanos y por todos los que nos rodean, nosotros Franciscanos, tres herramientas especialmente los pobres y marginados. hermenéuticas para ayudarnos en una Esta es la experiencia, encuentro y libertad profunda comprensión y en un compromiso para amar que deja entre nosotros una con nuestra identidad y misión específicas, a inextinguible alegría. El Papa, a su vez, saber: Aparecida (CELAM, 2007), Evangelii recalca claramente: Sólo gracias a ese gaudium (2014); y Laudato si’ (2015). encuentro —o reencuentro— con el amor Sin una renovación fundamental de la de Dios, que se convierte en feliz amistad, calidad de nuestra vida humana, espiritual será somos rescatados de nuestra conciencia muy difícil de realizar, si no imposible, crear aislada y de la autorreferencialidad. y comprometerse con una evangelización Llegamos a ser plenamente humanos misionera en espíritu renovado, una cuando somos más que humanos, cuando le evangelización que sea significativa no sólo permitimos a Dios que nos lleve más allá de para nosotros sino también para la Iglesia y el nosotros mismos para alcanzar nuestro ser mundo. más verdadero. Allí está el manantial de la acción evangelizadora. Porque, si alguien Renovación de un espíritu de ha acogido ese amor que le devuelve el evangelización misionera para la vida del sentido de la vida, ¿cómo puede contener mundo el deseo de comunicarlo a otros? Este retorno a la fuente de nuestra vocación En la Instrucción de la Congragación para bautismal, la fuente de nuestra llamada a los Institutos de Vida Consagrada y Sociedades abrazar la vida evangélica, siguiendo las de Vida Apostólica, Comenzar de nuevo desde huellas de Cristo, este profundo encuentro Cristo (2002, numeral 9) se nos dice: con el Cristo hace posible para nosotros esta • La vida consagrada en sí misma, guiada por experiencia de energía vital que proviene de la acción del Espíritu Santo, es una misión. un compartir la fe, la esperanza y el amor en Las personas más consagradas permiten fraternidad. De esto nace el sentido renovado de ellas mismas ser conformadas con Cristo la vocación para la misión evangelizadora que en la medida en que Cristo se hace presente Cristo ha encomendado a cada uno de nosotros y activo en la historia de la salvación y que hemos abrazado en nuestra profesión de todos. Abiertos a las necesidades del del proyecto de vida religiosa franciscana. mundo, como vistos a través de los ojos de Recordemos que san Francisco no nos invita Dios, (hombres y mujeres consagrados) simplemente a abrazar los votos evangélicos apuntan a un futuro con la esperanza de en sí mismos. Más bien, él nos llama en las dos EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 75

Reglas (1221 y 1223), a abrazar una manera tarde. Nos encontramos también con el enteramente nueva de vida, una nueva manera Ministro provincial de la Provincia Misionera de estar en el mundo y una nueva manera de Franciscana de San Antonio. dar nuestras vidas por los hermanos, por la Una de las mayores fortalezas que tenemos Iglesia, por toda la humanidad y por toda la como Familia es nuestro deseo de vivir el creación. En su testamento, san Francisco nos Evangelio y compartirlo dentro de la Familia ofrece con renovada inspiración el asumir el Franciscana y también compartir la alegría que desafío de dedicar la totalidad de nuestro ser en recibimos con los demás. El papa Francisco el proyecto evangélico de Dios por la vida del sigue recordando a todos los miembros del mundo, y por nuestra propia vida individual y cuerpo de Cristo que hemos sido llamados fraterna. a una especial relación con Cristo. Debido a El Señor me dio de esta manera a mí, el esta amistad especial de amor y misericordia hermano Francisco, el comenzar de esto modo que compartimos con el Señor Jesús, hemos a hacer penitencia: porque, como estaba en sido empoderados para vivir en la luz y pecados, me parecía extremadamente amargo experimentar la alegría que viene de saber que ver los leprosos. Y el Señor mismo me conduje nuestros nombres están inscritos en el registro entre ellos, y practique la misericordia con del Reino de Dios. ellos. Y al apartarme de los mismos, aquello Pero no basta con creer y sentir que nuestros que me parecía amargo, se me convirtió en nombres están escritos en el libro divino de la dulzura del alma y del cuerpo; y después me salvación. También debemos dar testimonio detuve un poco, y salí del siglo…Y después que de esta creencia a través de nuestro testimonio el Señor me dio hermanos, nadie me ensañaba de vida a la paz, justicia, verdad, amor y alegría que debería hacer, sino que el Altísimo mismo que viene de ser parte de la creación nueva de me revelo que debería vivir según la forma del Dios. santo Evangelio. San Francisco de Asís había Mis queridos hermanos, esto lo entiendo experimentado esta nueva libertad. Meditó como una invitación que Dios está colocando en ella constantemente en oración. Él delante de nosotros hermanos y menores. les dió testimonio a través de su abrazo Que nos esforcemos por ir a las periferias a los leprosos, los pobres y mediante la del mundo con la alegría del Evangelio como realización de una misión de reconciliación fuente de nuestra vida personal y fraterna, la y misericordia auténtica. También nosotros fuente de nuestro compromiso misionero. estamos llamados a compartir en esta misma Que estas palabras y el testimonio de nuestra misión de reconciliación y misericordia. vida, llegue a ser para nosotros, para nuestros Estamos llamados para “ser misión,” como hermanos y para el mundo un “advenimiento” nos dice nuestro Papa Francisco en Evangelii de la renovación de nuestras vidas, “para Gaudium. Y hablando de Evangelii Gaudium, observar el santo Evangelio de nuestro Señor el papa Francisco nos ha dado una clave Jesucristo, viviendo en obediencia, sin nada para interpretar nuestra experiencia de vida propio, y en castidad. como Familia Franciscana en el mundo Hermanos, ¡comencemos! hoy. Debemos ir en busca de los perdidos. Nos incumbe dejar la seguridad de nuestras Fr. Michael A. Perry, OFM comunidades, debemos salir de dos en dos Ministro general y buscar al perdido, llevando el amor y la misericordia de Dios, y también sus sueños para el mundo, a todos que nos encontramos a 10. Encuentro con la Familia Franciscana lo largo del camino. Cochabamba, Bolivia, 21.04.2016 Estos días, el hermano Valmir y yo estamos visitando a los hermanos de la provincia de Mis queridos hermanos y hermanas en san San Antonio. Hemos venido para animarlos a Francisco, vivir el evangelio sine glosa intentando hacer el Señor les conceda su paz! penitencia como les pide san Francisco, y pide hacer a cada uno de nosotros. Nuestras vidas Es una gran alegría para el Fr. Valmir de penitencia nos lleva a una nueva relación Ramos, Definidor general para América con Dios, con los demás, con nosotros mismos Latina y para mi estar aquí con ustedes esta y con la creación. Requiere que transformemos 76 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 nuestras mentes, nuestros corazones, y Ecuador. He adds, “In order to carry out this aceptemos la misericordia de Dios como la project we have need of international help and fuente de nuestra vida, nuestra esperanza y solidarity”. nuestra misión en el mundo de hoy. For this reason, brothers and sisters, from [Valmir: programa de 3 años] the General Curia of the Friars Minor, we Que Dios continúe su buena obra en invite you to collaborate in the promotion of ustedes, hermanos y hermanas del Evangelio. this project. We invite you to participate in Que puede llevar a cumplimiento, en ustedes, spreading the message as much as possible su sueño del Reino, el mismo sueño que fue and to contribute economically. All the abrazado por san Francisco y santa Clara. contributions to construct the necessary popular housing can be deposited at: Fr. Michael A. Perry, OFM Ministro general (Account in USD) Bank: Banco Internacional S.A.; Av. Patria 11. Collaboration for the Earthquake in E4 21 y 9 de Octubre; Quito – Ecuador Ecuador! Account Number: 0200112044 Roma, 28 April 2016 Beneficiary: ORDEN FRANCISCANA EN EL ECUADOR May the Lord give you peace! BIC-SWIFT: BINTECEQ Last April 16th, an earthquake measuring Beneficiary’s Address: Calle Cuenca 477 y 7.8 on the Richter Scale struck the Province of Sucre; Aptdo. 17 01 4125 Quito; Ecuador Manabil in Ecuador, leaving numerous dead MOTIVE: Ecuador Earthquake and many wounded. The Order immediately felt a special concern and solicitude for the (Account in €) brothers and sisters in Ecuador, expressing Bank: Banca Popolare di Sondrio; Sede di its solidarity by commencing prayers for the Roma; Viale Cesare Pavese, 336 – Roma whole people of Ecuador. IBAN: IT53E0569603211000004794X45 Now we wish to take a further step in Beneficiary: O.F.M. – Economato Generale solidarity; we invite you to collaborate with the solidarity project begun by the Franciscan BIC-SWIFT: POSOIT22 friars who are present in Ecuador. The first Beneficiary’s Address: Via Santa Maria action taken was for immediate help through Mediatrice, 25; 00165 Roma; Italia the collection of primary goods thanks to the MOTIVE: Ecuador Earthquake. Radio, “Francisco Stereo” and “Gesù del Gran Poder”, advancing the campaign to collect May the crucified and risen Lord sustain assistance in the historical Plaza San Francisco and bless them and may the intercession of the in Quito. Holy Mary and our Seraphic Father, St. However the project must also confront Francis assist them and accompany them. other medium-term challenges: the construction of popular housing in wood with Fr. Michael A. Perry, OFM basic services, “something which can satisfy Minister General the needs of many people who have no place in which to live or sleep” says Fr. Mario Prot. 106523 Liroy Ortega OFM, the Provincial Minister in E SECRETARIA GENERALI

1. Capitulum Prov. S. Barbaræ in USA 3. Electio extra Capitulum Prov. Ss. Petri et Pauli de Michoacán in Mexico In the Provincial Chapter of the Province of Barbara, regularly celebrated according El Congreso Definitorial de la Provincia to the norms of Canon Law, in the House of de San Pedro y San Pablo, en México, Old Mission San Luis Rey, in Oceanside, legítimamente celebrado en la Curia California, under the presidency of the Provincial en Celaya, Gto., los días 12 y 13 Visitator General, Ó Conaire Br. Francisco de enero de 2016, y presidido por el Ministro Geraóid, the following were elected on the provincial, López Ramírez Fr. Eduardo, fuera 12th-14th days of January 2016: del Capítulo provincial eligió: for the office of Minister Provincial, para el oficio de Definidor provincial, Gaa Br. David Álvarez Velásquez Fr. Felipe. for the office of Vicar Provincial, El Definitorio general, en la Sesión del día Ibarra Br. Martín 20 de enero de 2016, después del estudio atento for the office of Provincial , del Acta auténtica, aprobó esta elección. Galvin Br. Garrett Prot. 106218/S024-16 Garibaldi Br. Anthony Gutierrez Br. John 4. Capitulum Prov. S. Crucis in Brasilia Lackie Br. Daniel Minkel Br. William El Capítulo provincial de la Provincia de la Schwab Br. . Santa Cruz, en Brasil, celebrado legítimamente The General Definitory, during its session conforme a Derecho en el Seminário Serafico of the 20th January 2016, carefully examined Santo Antônio, en Santos Dumont, MG, y and ratified the elections. presidido por el Visitador general, Gomes de Prot. 106219/S027-16 Figueiredo Fr. Wanderley, el día 21 de enero de 2016 eligió: 2. Capitulum Prov. S. Mariæ Reginæ para el Oficio de Ministro provincial, Sinarum in Taivania Farias de Souza Fr. Hilton para el Oficio de Vicario provincial, In the Provincial Chapter of the Province of Ronaldo da Silva Fr. Vicente Our Lady Queen of China, regularly celebrated para el Oficio de Definidores provinciales, according to the norms of Canon Law, in the De Lima Neto Fr. José House of Taishan, in New Taipei City, under De Melo Fr. Erotides Antônio the presidency of the Visitator General, Oh Do Nascimento Fr. Vicente Paulo Br. Paolo, the following were elected on the Nogueira da Costa Fr. Jonas. 13th day of January 2016: El Definitorio general, en la Sesión del for the office of Minister Provincial, día 28 de enero de 2016, examinó las Actas Pegoraro Br. Claudio auténticas de estas elecciones y las aprobó. for the office of Vicar Provincial, Prot. 106238/S037-16 Lin Br. Bonaventura for the office of Provincial Definitors, 5. Capitulum Prov. Immaculatæ Ng Br. William Conceptionis BMV in Brasilia Wong Br. Placid Woo Br. Michael El Capítulo provincial de la Provincia Wu Br. Paul. de la Inmaculada Concepción, en Brasil, The General Definitory, during its session celebrado legítimamente conforme a Derecho of the 20th January 2016, carefully examined en el Convento-Seminário Santo Antônio, and ratified the elections. en Agudos, São Paolo, y presidido por el Prot. 106212/S022-16 Visitador general, Schwerz Fr. Nestor I., los 78 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 días 21 y 24 de enero de 2016 eligió: – Bok Br. James, Prov. S. Ioannis para el Oficio de Ministro provincial, Baptistæ, in USA, pro Prov. Assumptionis Vanboemmel Fr. Fidêncio BMV, in USA: 08.02.2016; prot. 106120/377- para el Oficio de Vicario provincial, 15. Spengler Fr. Evaristo Pascoal para el Oficio de Definidores provinciales, – Condren Br. Joseph, Prov. Hiberniæ, Da Cássia dos Santos Fr. João Francisco in Hibernia, pro Prov. Ss. Cordis Iesu, in USA: Da Silva Fr. João Francisco 08.02.2016; prot. 106226/S032-16. Külkamp Fr. César Mannes Fr. João 8. Domus suppressæ Medella Fr. Gustavo W. Pereira Fr. Paulo Roberto. – Convento S. Francesco, Cividino di El Definitorio general, en la Sesión del Castelli Caleppio (BG): 20.01.2016; prot. día 28 de enero de 2016, examinó las Actas 1061 82/S008-16. auténticas de estas elecciones y las aprobó. Prot. 106245/S043-16 – Convento S. Antonio alla Brunella, Varese: 20.01.2016; prot. 106182/S008-16. 6. Captilum Intermedium Prov. S. Pauli Apostoli in Columbia – “S. Nicola”, Bovalino Marina (RC): 21.01.2016; prot. 106204/S021-16. El Capítulo provincial ordinario de la Provincia de San Pablo Apóstol, en Colombia, presidido por el Ministro provincial, Gómez 9. Notitiæ particulares Vargas Fr. Francisco, celebrado conforme a Derecho en la Casa de Encuentros de la 1. Delegati del Ministro generale Diócesis de Cartago, en Cartago (Valle), el día 15 de enero de 2016 eligió: – Baisas Br. Bienvenido, Cust. Aut. para el oficio de Definidores provinciales, S. Antonii Patavini, Filippine, pro Prov. S. Cortés Fr. Richard Paul Thomae Apostoli, : 03.02.2026; prot. Gómez Gómez Fr. René Maurizio 106304. Hernández Celada Fr. Santiago Rodolfo Martínez Peñarte Fr. Alirio. – Williams Fr. Peter, Prov. Verbi El Definitorio general, en la sesión del 28 de Incarnati, Togo, pro Cust. dep. Immaculatæ enero de 2016, examinó las Actas auténticas y Conceptionis BMV, Madagascar: 05.02.2016; aprobó estas elecciones. prot. 105989/S312-15. Prot. 106227/S033-16 2. Rappresentante legale 7. Visitatores Generales – Riccio Fr. Antonio, Prov. Sannito- – Ottenbreit Fr. Estevão, Prov. Hirpinæ S. Mariæ Gratiarum, Italia, è il nuovo Immaculatæ Conceptionis BMV, in Brasilia, rappresentante legale dell’Ente “Fondazione pro Frater. CISA, in Italia: 27.01.2016; prot. Opere Antoniane”: 03.02.2016; prot. 106286. 106254. 3. Commissioni – Evans Br. Gerald, Prov. Dominæ Nostræ de Guadalupe, in America Centrale – Orosz Fr. Lórànt, Etzi Fr. Priamo, et Panama, pro Prov. S. Ioannis Baptistæ, in Vaiani Fr. Cesare, Balajić Fr. Siniša fanno USA: 27.01.2016; prot. 106034/S338-15. parte della Commissione “Servizio di Fedeltà e Perseveranza”. Questi possono chiedere, – Külkamp Fr. Cesar, Prov. Immaculatæ “ad hoc”, l’aiuto di esperti esterni provenienti, Conceptionis BMV, in Brasilia, pro Cust. particolarmente, dalla PUA: 16.12.2015; prot. Aut. S. Benedicti in Amazonia, in Brasilia: 106283. 27.01.2016; prot. 106095/S360-15. E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 1. Avvenimenti Giornata di studio dell’Università a riflettere assieme sull’enciclica papale, rispondendo 1. Festa della PUA e del Gran Cancelliere all’invito che scaturisce dalle sue pagine, Roma, PUA, 18.01.2016 di instaurare un dialogo critico tra persone di diverse competenze e conoscenze, in un Il 18 Gennaio 2016 si è tenuta presso autentico senso di responsabilità che consenta l’Auditorium dell’Università Antonianum lo sviluppo di un’adeguata progettualità l’annuale Festa dell’Università e del Gran formativa per tutta la comunità accademica. Cancelliere, Fr. Michael A. Perry, OFM. Quindi la Prof.ssa Cristina Simonelli, Presidente La lettura del “Cantico delle creature” di san del Coordinamento dell’Associazione delle Francesco ha subito creato l’atmosfera adatta Teologhe Italiane, ha tenuto il suo intervento, al tema che ci si era prefissati di trattare per dal titolo: “Nel travaglio del creato, tra urgenza l’occasione, cioè una riflessione sull’enciclica e pazienza”. Ha voluto subito contestualizzare “Laudato sì” di papa Francesco. il suo discorso sull’enciclica a partire da Dopo l’introduzione del Segretario generale due eventi occorsi in questi giorni, cioè della PUA, Fr. Marek Wach, che ha fatto la Giornata del Rifugiato e Migrante e riferimento ai pronunciamenti dei sommi l’inizio della Settimana di preghiera per Pontefici in merito alla salvaguardia del l’Unità dei Cristiani. Si tratta della seconda creato, ha preso la parola la Prof.ssa Sr. Mary enciclica di papa Francesco, che ha creato Melone, Magnifico Rettore dell’Università, un’enorme attesa mediatica per un tema non innanzitutto porgendo i saluti di benvenuto completamente nuovo, ma che non aveva mai ai presenti ed esprimendo sincera gratitudine avuto un trattamento così specifico e ampio. per il sostegno all’istituzione accademica. Tra Le sembra non sia affatto vera l’accusa mossa le autorità che erano presenti, si segnalano a papa Bergoglio di non proporre in essa una gli Ambasciatori presso la Santa Sede, Sig.ra vera visione teologica; si tratta, piuttosto, di Monica Jimenez de la Jara (Cile), Sig.ra Emma un modo nuovo di fare teologia “alla finestra” Madigan (Irlanda), Sig. Daniele Mancini e non “a tavolino”, perché, come ebbe a dire (Italia) e Sig. Carlos Avila Molina (Honduras), il papa stesso, “una teologia che non suscita Sig. Migel Baker (Inghilterra). inquietudini diventa ideologia”. Il testo Il Rettore ha voluto sottolineare la ricchezza dell’enciclica offre dei moduli connessi tra di implicazioni che la “Laudato sì” esprime in loro, ciascuno dei quali presenta un tema che merito alla cura della casa comune, proponendo invita ad un “laboratorio”, ad un proseguo il Poverello d’Assisi come modello ed teorico e pratico, di decisioni da operare. Il esempio anche per un’evangelizzazione della tema portante ruota attorno a due cardini: cultura ai fini di creare un’ecologia integrale. l’approccio ecologico e quello sociale, il grido I riferimenti dell’enciclica a Bonaventura, della terra e il grido dei poveri. Si tratta di di cui si evidenzia l’anelito comunionale e uno sguardo “dalla fine del mondo”, che dà l’evidenziazione del carattere trinitario della voce alla teologia del Sud del mondo. Tutto creazione, tracciano un’ulteriore indicazione il testo dell’enciclica presenta anche un tratto per l’inveramento dell’amore tramite la libertà profondamente francescano, sia nell’approccio del cuore e la concretezza del “prendersi ecologico che in quello sociale (minoritas). cura”, declinati assieme alla profondità della La prof.ssa Simonelli si è, poi, soffermata speculazione intellettuale. Per questo, si è sull’analisi del versetto della lettera ai Romani ritenuto opportuno soffermarsi durante la (Rm 8, 22), situato al n. 2 dell’enciclica, con 80 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 il quale si vuole indicare il travaglio del parto Stati Uniti si sono levate anche molte voci di di tutta la creazione, e con esso indicare un disaccordo da parte di politici ed economisti, duplice registro, di urgenza e di perseveranza, affermando che il papa non dovrebbe di pazienza. interessarsi di politica economica. I vasti Attraverso questa chiave interpretativa, problemi che ci vedono coinvolti, richiedono, l’enciclica ottiene un impianto dinamico ed invece, il coinvolgimento e la collaborazione escatologico, che struttura la chiave di lettura degli Stati, delle ONG, delle associazioni del presente a partire dal futuro. Noi sappiamo religiose e dei giovani per cambiare le vecchie quello che siamo, ma non sappiamo ancora abitudini nei confronti dell’ambiente. Coloro quello che saremo, e non siamo il vertice della che beneficiano dello sfruttamento delle creazione, a parte rispetto le altre creature, risorse dell’ambiente (in particolare petrolio ma assumiamo il gemito di tutta la creazione. e gas) e che ostacolano la transizione verso È lo Spirito che ci mette in comunione con l’uso di fonti di energia alternative non ogni tratto della realtà. È chiara l’urgenza di si avvedono del fatto che l’aumento delle molte cose da dover affrontare, ma anche la risorse economicamente sostenibili avrebbe pazienza del “passo lento”, della piccolezza, anche dei riflessi positivi proprio in termini nel cercare la soluzioni ai problemi attraverso di opportunità di sviluppo e di guadagno il coinvolgimento di tutti, a partire dai poveri economico, oltre che etico. Occorre anche stessi. Questo si può intravvedere laddove al n. incentivare la collaborazione tra pubblico 163, il papa parla di “crepe” del pianeta, cioè e privato, come sottolineato dall’ultimo ferite, crisi, fatiche. L’uso del termine “crepa” Congresso mondiale per l’ambiente che si è da parte della filosofa Michela Marzano fa tenuto a Parigi, e proseguire linee di intesa con trapelare anche una prospettiva diversa, perché i leader religiosi e le loro organizzazioni per la vita è sempre più complessa e contraddittoria promuovere una cultura di pace e di cura del di quanto non sembri. L’imperfezione e il creato. limite possono essere una risorsa: la crepa Il Gran Cancelliere ha, poi, conferito il è anche una fessura attraverso la quale può Premio “San Francesco” a Fr. Alexander Leon entrare l’altro. Horovski, OFMCap, ricercatore all’Istituto Dopo una breve pausa, allietata da un Storico dei Cappuccini e direttore della ottimo rinfresco, la comunità accademica e i rivista Collectanea Franciscana (secondo numerosi ospiti, provenienti anche da alcuni classificato) e a don Felice Accrocca, docente Collegi romani, sono rientrati nell’auditorium alla Pontificia Università Gregoriana (primo per ascoltare l’intervento di Sua Eccellenza classificato) e sacerdote della Diocesi di il Sig. Kenneth Hacket, Ambasciatore degli Latina. Felice Accrocca mon ha potuto essere USA presso la Santa Sede. Egli ha rimarcato presente ed ha ritirato il Premio il Decano come la sopravvivenza degli uomini sul della Facoltà di teologia della PUA, Fr. Alvaro nostro pianeta è strettamente connessa con Cacciotti. la salvaguardia dell’ambiente, e l’appello Da ultimo, il Gran Cancelliere, Fr. Michael del papa alla responsabilità è anche una Perry, Ministro generale OFM, ha rivolto questione di giustizia. I problemi legati al le sue parole di saluto e di ringraziamento, riscaldamento globale e numerosi altri effetti ricordando anch’egli la necessità di produrre dell’inquinamento colpiscono soprattutto i un impatto differente sul pianeta, per poveri: siamo di fronte a urgenze che chiedono un’ecologia integrale. L’appello che ci risposte politiche, economiche e sociali. rivolge papa Francesco si richiama a quello di L’Ambasciatore registra l’accoglienza positiva san Giovanni Paolo II ad una vera e propria dell’enciclica papale da parte del presidente “conversione ecologica”, cioè una pratica di Obama e del Segretario di Stato Kerry, del vita che promuova le condizioni dell’umanità e presidente della Banca Mondiale, e di quello della casa comune, in un dialogo che coinvolga del World Wildlife Foundation. Ma negli non solo i ricchi e i potenti, ma anche i poveri: E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 81 tutti gli esseri umani, per un unico e comune 3. Visita in punto di riflessione. In questo processo di cambiamento, l’esempio di Francesco d’Assisi, Dal 4 all’8 aprile 2016 si sono incontrate le tre con il suo rispetto per gli esseri umani e per Province della Conferenza del Cono Sur, presso la casa comune, ci è di grande aiuto. Tutto è San Rafael (Argentina). Nell’incontro hanno collegato, occorre impegnare le nostre energie discusso sulla scelta di costituire un Noviziato spirituali e intellettuali, personali e collettive, Interprovinciale. Ha partecipato anche il per la promozione di una nuova cultura Segretario generale per la Formazione e gli ecologica integrale, attraverso la pratica di una Studi, Fr Cesare Vaiani, che ha offerto spunti fraternitas fondata sulla minorità. di riflessione sulle sfide per la formazione Poco prima di mezzogiorno, il Segretario oggi, sulla dimensione dell’interprovincialità generale ha concluso l’incontro nell’Aula e sulla Ratio formationis elaborata per il futuro Magna, invitando i partecipanti a proseguire la noviziato. festa nel pranzo fraterno nel grande refettorio del Collegio Internazionale S. Antonio. 3. Notitiæ particulares

Fr. Ernesto Dezza 1. Noviziato

2. Visite – Prot. 106354 (043/16). Il Ministro generale ha approvato (dec.11.03.2016), secondo 1. Visita in Brasile l’art. 647 §1 del Diritto canonico e l’art. 96 §2 degli Statuti generali, l’erezione della casa di noviziato della Provincia dei Dal 30 novembre al 3 dicembre 2015 si è svolto SS. Martiri di Gorcum in Olanda (Utrecht) a Curitiba (Paranà, Brasile) il 1° Congresso a Megen, dietro richiesta del Ministro educatori francescani e il 5° Convegno ibero- provinciale (lett. 01.03.2016). americano dei Centri di studio superiori francescani. Al Convegno hanno partecipato 2. Nomine, Obbedienze, Ratifiche anche Fr. Valmir Ramos, Definitore generale per l’America latina, e Fr. Cesare Vaiani, • Prot. 105943 (170/15). Il Ministro generale Segretario generale per la Formazione e gli ha dato l’obbedienza (obb. 30.01.2016) Studi, che hanno portato il messaggio del a Fr. Andrea Bizzozero per risiedere nel Ministro generale e offerto alcune riflessioni. Collegio Internazionale di S. Antonio a Roma per iniziare la collaborazione come futuro docente alla Facoltà di Teologia 2. Visita a Lusaka (Zambia) presso la Pontificia Università Antonianum, dietro richiesta del Rettore Magnifico (lett. Dal 31 gennaio al 6 febbraio 2016 il Segretario 163/15 del 22.09.2015). generale per la Formazione e gli Studi, Fr. Cesare Vaiani, insieme ai suoi colleghi • Prot. 105791 (138/15). Il Ministro generale Segretari conventuale e cappuccino, ha visitato ha dato l’obbedienza (obb. 10.03.2016) lo St. Bonaventure College-University di a Fr. Michele Sardella per risiedere nel Lusaka, che è anche studio filosofico affiliato Collegio Internazionale di S. Antonio a Roma per iniziare la collaborazione come all’Antonianum e che è diretto congiuntamente futuro docente alla Facoltà di Diritto dai tre Ordini. In quell’occasione ciascun Canonico presso la Pontificia Università Segretario ha anche visitato la casa di Antonianum, dietro richiesta del Rettore formazione per Professi temporanei della Magnifico (lett. 136/15 del 18.06.2015). propria Famiglia, incontrando gli studenti e i • Prot. 105942 (171/15). Il Ministro Frati formatori. generale ha dato l’obbedienza (obb. 17.03.2016) a Fr. Juri Leoni per risiedere nel Collegio S. Isidoro a Roma per iniziare 82 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

la collaborazione come futuro docente alla San Francesco di Quito in Ecuador, dietro Facoltà di Teologia presso la Pontificia la richiesta del Ministro provinciale (lett. Università Antonianum, dietro richiesta 03.03.2016). del Rettore Magnifico (lett. 163/15 del • Prot. 072/16. Il Ministro generale ha dato 22.09.2015). l’obbedienza (obb. 30.01.2016) a Fr. Jean • Prot. 106344 (035/16). Il Ministro generale Desiré Rasolofoarimanana per ritornare ha dato l’obbedienza (obb. 31.03.2016) sotto la giurisdizione del proprio Custode a Fr. Fortunato Iozzelli per risiedere nel della Custodia “Immacolata Concezione Collegio S. Antonio di Roma per continuare BVM” in Madagascar, a partire dal 1 la collaborazione come docente alla Facoltà febbraio 2016. di Teologia presso la Pontificia Università Antonianum, dietro richiesta del Rettore 3. Rinnovo affiliazione Magnifico (lett. 44/16 del 2.03.2016). • Prot. 106161 (212/15). Il Prefetto della – Prot. 106166 (211/15). La Congregazione Congregazione per l’Educazione Cattolica, dietro presentazione del Rettore Magnifico per l’Educazione Cattolica, dietro (lett. 15.12.2015), ha nominato Fr. Johanes presentazione della richiesta del Rettore Baptist Freyer ofm professore ordinario Magnifico della PUA (lett. 275/12, nella Cattedra di Teologia francescana del 18.12.2015), concede il rinnovo presso la Facoltà di Teologia della Pontificia dell’affiliazione dell’Istituto Francescano Università Antonianum (dec. 22.12.2015). Teologico di San Pedro Garza García • Prot. 106162 (209/15). Il Prefetto della di Nuovo León, Monterrey (Messico) Congregazione per l’Educazione Cattolica, alla Facoltà di Teologia della Pontificia dietro presentazione del Rettore Magnifico (lett. 15.12.2015), ha nominato Fr. Luca Università Antonianum. Bianchi ofmcap professore straordinario della Cattedra di Storia della spiritualità 4. Riammissioni nell’Istituto Francescano di Spiritualità della Facoltà di Teologia della Pontificia • Prot. 106246 (015/16). Il Ministro generale Università Antonianum (dec. 16.02.2016). (dec. 29.01.2016), a norma dell’art. 267 • Prot. 106163 (210/15). Il Prefetto della degli SSGG, ha disposto che Fr. Demetrio Congregazione per l’Educazione Cattolica, Cacique Ramos ofm, della Provincia dei dietro presentazione del Rettore Magnifico SS. Pietro e Paolo in Messico, possa essere (lett. 15.12.2015), ha nominato Fr. Pietro riammesso all’Ordine senza ripetere il Messa ofm professore straordinario della noviziato, dietro la richiesta del proprio Cattedra di Storia del francescanesimo Ministro provinciale (lett. 22.01.2016). nell’Istituto Francescano di Spiritualità • Prot. 106247 (016/16). Il Ministro generale della Facoltà di Teologia della Pontificia (dec. 29.01.2016), a norma dell’art. 267 Università Antonianum (dec. 16.02.2016). degli SSGG, ha disposto che Fr. • Prot. 106160 (213/15). Il Ministro generale García Luna ofm, della Provincia dei SS. e Gran Cancelliere, dietro presentazione Pietro e Paolo in Messico possa essere del Rettore Magnifico (lett. 16.12.2015), riammesso all’Ordine senza ripetere il ha nominato Fr. Francisco José Regordan noviziato, dietro la richiesta del proprio ofm professore aggiunto della Cattedra di Ministro provinciale (lett. 22.01.2016). Diritto francescano presso la Facoltà di • Prot. 106248 (017/16). Il Ministro generale Diritto canonico della Pontificia Università (dec. 29.01.2016), a norma dell’art. 267 Antonianum di Roma (dec. 22.12.2015). degli SSGG, ha disposto che Fr. Giullermo • Prot. 106254 (022/16). Il Ministro Olivera Mondragón ofm, della Provincia generale promulga l’elezione di Fr. dei SS. Pietro e Paolo in Messico possa Estevao Ottenbreit (dec. 27.01.2016) come essere riammesso all’Ordine senza ripetere Visitatore generale della Fraternità CISA di il noviziato, dietro richiesta del proprio Roma. Ministro provinciale (lett. 22.01.2016). • Prot. 106363 (045/16). Il Ministro generale • Prot. 106249 (018/16). Il Ministro generale ha ratificato (dec. 14.03.2016) le modifiche (dec. 29.01.2016), a norma dell’art. 267 della Ratio Formationis della Provincia di degli SSGG, ha disposto che Fr. Jorge E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 83

Alberto García Camacho ofm, della degli SSGG, ha disposto che Fr. Mark Ivan Provincia dei SS. Pietro e Paolo in Messico T. Merilo ofm, della Custodia di S. Antonio possa essere riammesso all’Ordine senza in Filippine possa essere riammesso ripetere il noviziato, dietro richiesta all’Ordine senza ripetere il noviziato, del proprio Ministro provinciale (lett. dietro la richiesta del proprio Custode (lett. 22.01.2016). 03.02.2016). • Prot. 106250 (019/16). Il Ministro generale • Prot. 106284 (030/16). Il Ministro generale (dec. 29.01.2016), a norma dell’art. 267 (dec. 10.03.2016), a norma dell’art. 267 degli SSGG, ha disposto che Fr. Alfonso degli SSGG, ha disposto che Fr. Mario David López González ofm, della Provincia Montes Acuña ofm, della Provincia dei XII dei SS. Pietro e Paolo in Messico possa Apostoli in Perú possa essere riammesso essere riammesso all’Ordine senza ripetere all’Ordine senza ripetere il noviziato, dietro il noviziato, dietro richiesta del proprio la richiesta del proprio Ministro provinciale Ministro provinciale (lett. 22.01.2016). (lett. 20.01.2016). • Prot. 106265 (027/16). Il Ministro generale (dec. 05.02.2016), a norma dell’art. 267

E POSTULATIONE GENERALI

1. Decretum super miraculo Venerabilis docuit, cuius tres annos etiam fuit Rector. Servi Dei Francisci Mariae Greco Meritorum plenus ac magna fama circumfusus, Dominus Franciscus die 13 mensis Ianuarii Congregazione anno 1931 Acribus peregrinationem suam delle Cause dei Santi in mundo consummavit. Summus Pontifex Sanctus Ioannes Paulus II die 19 mensis Consentina-Bisinianensis. Beatificationis Aprilis anno 2004 eum virtutes theologales, et Canonizationis venerabilis servi dei cardinales iisque adnexas in modum heroum Francisci Mariae Greco Sacerdotis Dioecesani coluisse decrevit. Fundatoris Congregationis Sororum Beatificationis respectu, Causae Parvarum Operariarum a Sacratissimis Postulatio iudicio huius Congregationis Cordibus (1857-1931) de Causis Sanctorum assertam subiecit miram sanationem, Venerabilis Servi Venerabilis Franciscus Maria Greco die 26 Dei intercessioni tributam, qua iuvenis mensis Iulii anno 1857 in oppido Acribus prope materfamilias domicilium habens in vico Consentiam e familia christiana doctrina ac Altomonte intra fines Dioecesis Consentinae, pietate funditus informata natus est. Iuventutis ex venarum sinuum profundorum cerebri tempore Beatam Mariam Virginem a Rosario obstrusione laborans, fruita est. Cuius de Pompeio supplicaverat, ut «presbyter ad insanitatis signa se mane diei 10 mensis ministerium bene adimplendum instructus» Februarii anno 2003 ostenderunt. Propere fieri posse, et revera anno 1877 habitum in valetudinarium Consentinum advecta, talarem Neapoli induit et die 17 mensis infirmae prima subsidia a medicis suppeditata Decembris anno 1881 presbyteratu auctus est. sunt, quae vero gravitatem morbi praepediendo Ab anno 1887 usque ad mortem parochus fuit omnino evaserunt inepta. Tarentum apud et archipresbyter ecclesiae Deo in honorem valetudinarium Beatae Mariae Virginis Sancti Nicolai episcopi Acribus dicatae. ab Annuntiatione translata, die 13 mensis Sacratissimis Cordibus Iesu et Mariae iter Februarii novissimae chirurgicae sectioni et collustrantibus, quae ipse diutina ac singulari inusitatae subiecta est, quae vasos sanguinis pietate afficiebat, navam atque uberem in cerebro in propositis repurgaret. Procedente pastoralem navitatem impendit. Pro officiis tamen sectione, cui maritus etiam ac frater religiosis in loco ministandis, anno 1894, aegrotae – et ipsi medici – aderant, vena comite ac sedula eiusdem administra Serva Dei interior dextera cerebri fortuito resecata est et Raphaela De Vincenti seu in religione Sorore immanis sanguinis effusio inde exorta damnis Maria Teresia (1872-1936), Congregationem irremediabilibus in cerebro et ipsa morte eam, Parvarum Operariarum a Sacratissimis secundum scientiam, corripere debuisset. Cordibus fundavit. Novo huic Instituto, Dum autem infirma praegravibus in «maxime amori et vitae interioris exercitio, condicionibus versabatur, a die 19 mensis necnon humilitati et caritati Domini nostri Iesu Februarii inexplicabiliter usque in plenam Christi inniso», fundator doctrinae tradendae virium ac valetudinis perbrevi tempore commisit munus atque curam sive puerorum, adeptam recuperationem proficere coepit. Ipsa qui scholas maternas frequentabant, sive deinde sese in lethargo requiescentem comatis puellarum, quae in officinis artis exercebant Venerabilem Franciscum Mariam Greco laborem, sive infirmorum, qui in valetudinariis vidisse professa est, cui longinqua cognatione recipiebantur. Franciscus Maria Greco operam coniuncta erat, fulgore quodam succinctum, Dioecesis suae provectui dare oblitus non eidem sanationem renuntiantem. Et revera est et ad petita Ordinariorum suorum, qui Sorores Parvae Operariae a Sacratissimis eum magni habuerunt, promptum semper se Cordibus de Altomonte una cum universa praebuit. Theologiam dogmaticam et Sacram paroeciali communitate loci fideliter atque Scripturam apud Seminarium Bisinianense instanter ad divinum pro iuveni illa matre 86 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 confugere statuerant auxilium per Venerabilis X Marcellus Bartolucci Servi Dei intercessionem. Archiepiscopus tit. Mevaniensis Continuatio temporis clarissime patuit, a Secretis sicut et nexus inter invocationem Venerabilis Servi Dei et mulieris sanationem, quae exinde 2. Decretum super virtutibus Venerabilis optima gavisa est valetudine normalesque Servae Dei Mariae Aloisiae a SS.mo vitae consuetudines gerit. Sacramento De hac miro habito casu, obtenta competentiae fori translatione ex Curia Congregazione Archiepiscopali Tarentina, apud Curiam delle Cause dei Santi Archiepiscopalem Consentinam – Bisinianensem a die 16 mensis Ianuarii Neapolitana. Beatificationis et anno 2009 ad diem 17 mensis Novembris Canonizationis Servae Dei Mariae Aloisiae a anno 2011 Inquisitio Dioecesana celebrata SS.mo Sacramento (in saeculo: Mariae Velotti) est, cuius auctoritas et vis iuridica a Fundatricis Instituti Sororum Franciscalium Congregatione de Causis Sanctorum decreto Adoratricum Sanctae Crucis (1826-1886) diei 1 mensis Iunii anno 2012 probatae sunt. Acta dein collecta examini et iudicio «Crucem tuam adoramus, Domine: et Dicasterii Medicorum Collegium subiecta sanctam resurrectionem tuam laudamus et sunt, quod in Sessione diei 8 mensis Iunii anno glorificamus: ecce enim propter lignum venit 2015 sanationem completam et duraturan, gaudium in universo mundo». necnon inexplicabilem secundum hodiernam Ad gloriosam Domini crucem adorandam scientiam medicam fuisse affirmavit. Die 10 invitatio, universa Ecclesia per divinam mensis Septembris anno 2015, Congressus liturgiam sollemniter personans, in Serva Peculiaris Consultorum Theologorum Dei Maria Aloisia a SS.mo Sacramento prospero cum exitu factus est ac, die 12 mensis (in saeculo: Maria Velotti) promptam Ianuarii anno 2016, Sessio Ordinaria Patrum plenamque assensionem habuit. Vera Sancti Cardinalium et Episcoporum, cui egomet Francisci Assisiensis discipula, illa ardentis ipse Angelus Cardinalis Amato praefui, Crucifixi amoris signa in corde portavit. et in utroque coetu sive Consultorum sive Huiusce dilectionis specimen fuit Sororibus Cardinalium et Episcoporum, posito dubio Franciscalibus Adoratricibus Sanctae Crucis, an de miraculo divinitus patrato constaret, filiabus suis spiritalibus, quas tum exemplo responsum affirmativum prolatum est. tum verbo instituit saepe repetendo: «Iesu Facta demum de hisce omnibus rebus Crucem, cuius nomen fertis, amate, ad pectum Summo Pontifici Francisco per subscriptum premite, frequenter osculamini». Cardinalem Praefectum accurata relatione, Serva Dei in loco vulgo Soccavo, dioecesis Sanctitas Sua vota Congregationis de Puteolanae, die 16 mensis Novembris anno Causis Sanctorum excipiens rataque habens, 1826 a Francisco, operario rustico, ac Theresia hodierno die declaravit: Constare de Napoletano est nata. Eodem die in ecclesia miraculo a Deo patrato per intercessionem paroeciali Sanctorum Petri et Pauli est baptizata Beati Francisci Mariae Greco, Sacerdotis eique nomen inditum Maria. Tenera aetate Dioecesani et Fundatoris Congregationis utrumque parentem amisit. Huiusmodi orbitas Sororum Parvarum Operariarum a hospitio, quo illam matertera in oppido Sirico Sacratissimis Cordibus, videlicet de celeri, di Nola accepit, ex parte est mitigata. Serva perfecta ac constanti sanatione mulieris Dei illic ad mensam eucharisticam primum cuiusdam a “trombosi massiva dei seni accessit ac deinde, die 29 mensis Aprilis anno venosi cerebrali profondi, con grave e diffusa 1843, Confirmationis sacramentum recepit. sofferenza parenchimale”. Ad familiares virtutes fidemque educata, in Hoc autem decretum publici iuris fieri et dies erat humilior, oboedientior et sedulior. in acta Congregationis de Causis Sanctorum Domum quoque illam, mutata vero voluntate Summus Pontifex referri mandavit. materterae, quae vexationibus angustiisque Datum Romae, die 21 mensis Ianuarii a. eandem afficere coepit, relinquere est inducta. D. 2016. Piis a coniugibus Sabatino, senibus ac liberos Angelus Card. Amato, S.D.B non habentes, tecto ac domo est invitata. Annis Praefectus illis seraphica perfecti forma est magnopere E POSTULATIONE GENERALI 87 tracta: die 2 mensis Februarii anno 1853 Tertii peius sunt mutatae. Die 3 mensis Septembris Ordinis Sancti Francisci vestem induit atque anno 1886 Dei Famula, occursum Domini die 22 mensis Februarii anno 1854, nomine hilare exspectans, mortem obiit. Cuius sumpto Maria Aloisia Paschali a SS.mo funera maxima vulgi frequentia universaque Sacramento, professionem emisit. animorum commotione postero die sunt Dei Servae, quae veluti monialis domestica peracta. aetatem revera agebat, religiosa vocatio Magna sanctitatis fama, qua Serva Dei pluribus vitae communis experientiis est in vita et post mortem floruit, effecit ut a die paulatim progressa. Postquam Neapoli intra 26 mensis Septembris anno 1927 ad diem 22 Franciscanas Reformatas, in vico Capodimonte mensis Decembris anno 1936 apud Curiam commorantes, ac Carmelitides Discalceatas Archiepiscopalem Neapolitanam instrueretur monasterii nuncupati della Torre vixerat, Processus Informativus, quem Inquisitio Maria Aloisia, humana maturitate spiritalique Dioecesana Suppletiva a die 2 mensis Octobris adepta, se ad sociales patriae necessitates anno 2000 ad diem 14 mensis Martii anno sublevandas vocari, ut illuc concreta charitatis 2001 est secuta. Quorum validitas iuridica a signa spargeret, intellegit. Quapropter anno Congregatione de Causis Sanctorum Decreto 1868 illa, Venerabilis Michaëlis Angeli a die 14 mensis Decembris anno 2007 est agnita. Mariliano, Fratris Minoris, patrocinio suffulta, Positione confecta, die 12 mensis Aprilis in pago Miano ad pauperrimorum levamentum anno 2011 facta est Sessio Consultorum primum opus incepit. Anno 1870 Serva Dei, Historicorum; dein die 28 mensis Octobris una cum prima sua socia Maria Francisca, anno 2014 Consultorum Theologorum in Neapolitano vico cognominato Materdei Congressus prospero cum exitu locum habuit. oratorium ac pro puellis orphanis egenisque Patres Cardinales et Episcopi in Sessione mulieribus hospitium aperuit. Ordinaria diei 19 mensis Ianuarii anno 2016, His in omnibus illius fortitudo, charitatis cui egomet ipse Angelus Cardinalis Amato zelus, generosa erga ultimos deditio refulserunt praefui, professi sunt Servam Dei virtutes necnon, recentibus Ordinum religiosorum theologales, cardinales iisque adnexas in suppressionibus neglectis, perennis spiritus modum heroum exercuisse. Franciscalis vigor. In spirituali et apostolico Facta demum de hisce omnibus rebus eiusmodi contextu Maria Aloisia, pura Summo Pontifici Francisco per subscriptum ac magna fide animata, novae familiae Cardinalem Praefectum accurata relatione, religiosae, quae annis 1877-1879 definitivam Sanctitas Sua, vota Congregationis de formam assumpsit, fundamenta iecit. Causis Sanctorum excipiens rataque habens, Mulier simplex, sed in crucis arte hodierno die declaravit: Constare de exercitata, doloris, quem Dominus acerbis virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate crebrisque infirmitatibus eidem impertire tum in Deum tum in proximum, necnon de non defuit, salvificum sensum intellegit. cardinalibus Prudentia, Iustitia, Temperantia Illa, etsi mysticis donis ornata, in altissima et Fortitudine, iisque adnexis, in gradu humilitate permansit, se prudentium heroico, Servae Dei Mariae Aloisiae a SS.mo directorum spiritalium moderamini necnon Sacramento (in saeculo: Mariae Velotti) Ordinis Fratrum Minorum antistitum, Fundatricis Instituti Sororum Franciscalium inter quos Venerabilis Bernardinus a Portu Adoratricum S. Crucis, in casu et ad effectum Gruario, committendo. Soror Maria Aloisia de quo agitur. Dei voluntatem semper quaesivit, summam Hoc autem decretum publici iuris fieri et fiduciam in Divina Providentia habuit, firma in acta Congregationis de Causis Sanctorum laetaque spe est animata. Plena, quamvis Summus Pontifex referri mandavit. illitterata, fuit evangelicae sapientiae, qua Datum Romae, die 21 mensis Ianuarii a. D. exclamabat: «Omni tempore mementote 2016. pacem habere Iesu vultum in cruce derelicti». Angelus Card. Amato, S. D. B. Anno 1884 Instituti Domus Mater Praefectus Casauream, in locum paternis S. Ludovici + Marcellus Bartolucci Palmentieri aedibus finitimum Hospitium S. Archiep. tit. Mevaniensis Mariae nuncupatum, est translata. Interea a Secretis Servae Dei, quae usque ab anno 1880 sella rotali vehi cogebatur, salutis condiciones in 88 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

3. Ponens in Causa Servi Dei Sosii Del Prete Fundatricis Parvarum Missiorariarum ab nominatur Eucharistia

Congregazione Cum Causa Beatificationis et delle Cause dei Santi Canonizationis Servae Dei Iliae Corsaro, Fundatricis Parvarum Missiorariarum ab Prot. N. 2421-15/15 Eucharistia, suo indigeat Ponente, Rev. mus P. Ioannes Iosephus Califano, O.F.M., Neapolitana. Beatificationis et legitime constitutus in eiusdem Canonizationis Servi Dei Sosii Del Prete (in Servae Dei Causa, ab hac Congregatione de saeculo: Vincentii) Sacerdotis professi Ordinis Causis Sanctorum petit ut, ex Patribus eidem Fratrum Minorum Fundatoris Congregationis Congregationi praepositis, Ponentem praefatae Parvarum Ancillarum a Christo Rege Servae Dei Causae eligere ac deputare benigne dignetur. Cum Causa Beatificationis et Haec Congregatio, attentis expositis, Canonizationis Servi Dei Sosii Del Prete precibus annuit, et Exc.mum ac Rev. (in saeculo: Vincentii) Sacerdotis professi mum Dominum D. Marcellum Semeraro, Ordinis Fratrum Minorum, Fundatoris Episcopum Albanensem, Ponentem Causae Congregationis Parvarum Ancillarum a Beatificationis et Canonizationis eiusdem Christo Rege, suo indigeat Ponente, Rev. Servae Dei, omnibus cum iuribus et facultatibus mus P. Ioannes Iosephus Califano, O.F.M., necessariis et opportunis, elegit et nominavit. Postulator generalis eiusdem Ordinis, ab hac Contrariis non obstantibus quibuslibet. Congregatione de Causis Sanctorum petit ut, Datum Romae, ex aedibus eiusdem ex Patribus eidem Congregationi praepositis, Congregationis, die 27 mensis Ianuarii A.D. Ponentem praefatae Servi Dei Causae eligere 2016. ac deputare benigne dignetur. Haec Congregatio, attentis expositis, Angelus Card. Amato, S.D.B. precibus annuit, et Em.mum ac Rev. Praefectus mum Dominum D. Franciscum S.R.E. + Marcellus Bartolucci Cardinalem Coccopalmerio, Ponentem Archiepiscopus tit. Mevanien. Causae Beatificationis et Canonizationis a Secretis eiusdem Servae Dei, omnibus cum iuribus et facultatibus necessariis et opportunis, elegit et nominavit. Contrariis non obstantibus 5. Ponens in Causa Servorum Dei Vincentii quibuslibet. Prennushi et Sociorum nominatur Datum Romae, ex aedibus eiusdem Congregationis, die 4 mensis Ianuarii A.D. Congregazione 2016. delle Cause dei Santi

Angelus Card. Amato, S.D.B. Prot. N. 2484-12/16 Praefectus + Marcellus Bartolucci Scodrensis-Pulatensis et Aliarum. Archiepiscopus tit. Mevanien Beatificationis seu Declarationis Martyrii a Secretis Servorum Dei Vincentii Prennushi Archiepiscopi Dyrrachiensis, ex Ordine 4. Ponens in Causa Servae Dei Iliae Corsaro Fratrum Minorum et xxxvii Sociorum in odium nominatur fidei, uti fertur, interfectorum (1945-1974)

Congregazione Cum Causa Beatificationis seu delle Cause dei Santi Declarationis Martyrii Servorum Dei Vincentii Prennushi Archiepiscopi Prot. N. 2186-9/15 Dyrrachiensis, ex Ordine Fratrum Minorum et XXXVII Sociorum in odium fidei, uti fertur, Puteolana. Beatificationis et interfectorum, suo indigeat Ponente, Rev. Canonizationis Servae Dei Iliae Corsaro, mus P. Ioannes Iosephus Califano, O.F.M., E POSTULATIONE GENERALI 89

Postulator generalis eiusdem Ordinis, ab hac cum iuribus et facultatibus necessariis et Congregatione de Causis Sanctorum petit ut, opportunis, elegit et nominavit. Contrariis non ex Patribus eidem Congregationi praepositis, obstantibus quibuslibet. Ponentem praefatae Servorum Dei Causae Datum Romae, ex aedibus eiusdem eligere ac deputare benigne dignetur. Congregationis, die 8 mensis Martii A.D. Haec Congregatio, attentis expositis, 2016. precibus annuit, et Em.mum ac Rev. mum Dominum D. Angelum S.R.E. Angelus Card. Amato, S.D.B. Cardinalem Amato, S.D.B., Praefectum Praefectus huius Congregationis, Ponentem Causae + Marcellus Bartolucci Beatificationis seu Declarationis Martyrii Archiepiscopus tit. Mevanien. eorumdem Servorum Dei, omnibus cum a Secretis iuribus et facultatibus necessariis et opportunis, elegit et nominavit. Contrariis non obstantibus 7. Facultas Transumptum super miro in quibuslibet. Causa Beati Vincentii Romani aperiendi Datum Romae, ex aedibus eiusdem Congregationis, die 17 mensis Februarii A.D. Congregazione 2016. delle Cause dei Santi

+ Marcellus Bartolucci Prot. N. 480-41/16 Archiepiscopus tit. Mevanien. a Secretis Neapolitana. Canonizationis Beati Boguslaus Turek, C.S.M.A. Vincentii Romano Sacerdotis Dioecesani Subsecretarius Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, 6. Ponens in Causa Servi Dei Raphaëlis O.F.M., Postulator legitime constitutus Almansa nominatur in Causa Canonizationis Beati Vincentii Romano, Sacerdotis Dioecesani, ab hac Congregazione Congregatione de Causis Sanctorum petit ut delle Cause dei Santi Transumptum Inquisitionis Dioecesanae, apud Curiam ecclesiasticam Neapolitanam peractae, Prot. N. 2078-19/15 super asserta mira sanatione domini Raimundi Formisano, per intercessionem eiusdem Beati Bogotensis. Beatificationis et obtenta, clausum sigillisque munitum in actis Canonizationis Servi Dei Raphaëlis Emmanuelis eiusdem Congregationis, aperiri possit. Almansa Riaño Sacerdotis Dioecesani iam Haec Congregatio, attentis expositis, prò professi Ordinis Fratrum Minorum gratia iuxta preces benigne annuit: servatis de cetero omnibus de iure servandis. Contrariis Cum Causa Beatificationis et Canonizationis non obstantibus quibuslibet. Servae Dei Raphaëlis Emmanuelis Almansa Datum Romae, ex aedibus eiusdem Riaño, Sacerdotis Dioecesani iam professi Congregationis, die 9 mensis Ianuarii Ordinis Fratrum Minorum, suo indigeat A.D.2016. Ponente, Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, O.F.M., Postulator legitime Angelus Card. Amato, S.D.B. constitutus in eiusdem Servi Dei Causa, ab hac Praefectus Congregatione de Causis Sanctorum petit ut, + Marcellus Bartolucci ex Patribus eidem Congregationi praepositis, Archiepiscopus tit. Mevanien. Ponentem praefatae Servi Dei Causae eligere a Secretis ac deputare benigne dignetur. Haec Congregatio, attentis expositis, 8. Promulgatio decretorum precibus annuit, et Exc.mum ac Rev.mum Dominum Felicem del Blanco Prieto, Il Santo Padre Francesco, ricevendo in Archiepiscopum titularem Vannidensem, udienza Sua Eminenza Rev.ma il Signor Ponentem Causae Beatificationis et Cardinale , SDB, Prefetto della Canonizationis eiusdem Servi Dei, omnibus Congregazione delle Cause dei Santi, giovedì 90 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

21 gennaio 2016 ha autorizzato il Dicastero a Cristo Re; pubblicare i seguenti decreti relativi alle cause • il 19 aprile il martirio dei Servi di Dio affidate alla Postulazione generale OFM: Vincenzo Prennushi, OFM, Arcivescovo – il riconoscimento del miracolo attribuito di Durazzo e XXXVII Compagni, uccisi all’intercessione del Venerabile Servo di in odio alla fede in tra il 1945 e il Dio Francesco Maria Greco, sacerdote 1974. diocesano, Fondatore delle Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori; il riconoscimento 10. Congressus Theologorum delle virtù eroiche della Serva di Dio Maria Luigia del Santissimo Sacramento (al sec. • I Rev.mi Consultori Teologi della Maria Velotti), Fondatrice delle Suore Congregazione delle Cause dei Santi il Francescane Adoratrici della Santa Croce. giorno 2 febbraio 2016 si sono riuniti in – Nell’udienza di martedì 26 aprile 2016, Congresso Peculiare per esaminare la memoria liturgica della Beata Vergine super vita et virtitutibus et fama Maria del Buon Consiglio, Patrona di sanctitatis della Serva di Dio Francesca Albania, il Santo Padre Francesco ha della Concezione Pascual Domenech, autorizzato la pubblicazione dei seguenti Fondatrice della Congregazione delle Suore Decreti: Francescane dell’Immacolata (1833-1903). • il martirio dei Servi di Dio Vincenzo • Il successivo 11 febbraio 2016 ha avuto Prennushi, OFM, Arcivescovo di luogo il Congresso Peculiare dei Teologi Durazzo e XXXVII Compagni, uccisi circa il martirio della Serva di Dio Regina in odio alla fede in Albania negli anni Maria Vattalil, religiosa professa della 1945-1974; Congregazione delle Suore Clarisse • le virtù eroiche del Servo di Dio Sosio Francescane del Kerala, uccisa come si Del Prete, sacerdote professo OFM, ritiene in odio alla fede il 25 febbraio 1995 Fondatore delle Suore Piccole Ancelle a Nochampur, Diocesi di Indore, India. di Cristo Re; • le virtù eroiche della Serva di Dio Ilia 11. Congressus Peritorum Historicorum Corsaro, Fondatrice delle Suore Piccole Missionarie Eucaristiche. Il 26 gennaio si è tenuta la Seduta dei Consultori Storici per l’esame della Positio 9. Congregationes Ordinariae super vita et virtutibus et fama sanctitatis del Servo di Dio Antonio Pagani, sacerdote Nel corso del quadrimestre gennaio-aprile professo dell’Ordine dei Frati Minori, gli Eminentissimi ed Eccellentissimi Padri Fondatore delle Suore Dimesse Figlie di Maria della Congregazione delle Cause dei Santi si Immacolata (1526-1589). sono riuniti in Sessione Ordinaria per discutere le seguenti Cause affidate alla Postulazione 12. Notitiae particulares generale OFM: • il 12 gennaio, il miracolo attribuito • La Congregazione delle Cause dei Santi ha all’intercessione del Venerabile Servo di approvato il mandato postulatorio conferito Dio Francesco Maria Greco, sacerdote dagli Attori a Fr. Giovangiuseppe Califano, diocesano, Fondatore delle Suore Piccole ofm, per la Causa di Canonizzazione Operaie dei Sacri Cuori; Neapolitana del Beato Vincenzo Romano, • il 19 gennaio le virtù eroiche della Serva sacerdote Diocesano, parroco della di Dio Maria Luigia del Santissimo parrocchia di Santa Croce in Torre del Sacramento (al sec.: Maria Velotti), Greco (Na), già affidata al Rev.mo P. Fondatrice delle Suore Francescane Luca Maria de Rosa, ofm; ed inoltre il Adoratrici della Santa Croce; mandato postulatorio per la Causa di • il 15 marzo, le virtù eroiche della Serva di Canonizzazione Tlaxcalensis in Mexico Dio Ilia Corsaro, Fondatrice delle Suore dei Beati Cristoforo, Antonio e Giovanni, Piccole Missionarie Eucaristiche; adolescenti, martiri (+1527-1529). • il 5 aprile le virtù eroiche del Servo di Dio • Il 1 febbraio 2016 presso la Cancelleria Sosio Del Prete, sacerdote professo OFM, della Congregazione delle Cause dei Santi Fondatore delle Suore Piccole Ancelle di si è proceduto all’apertura del Transunto E POSTULATIONE GENERALI 91

della Inchiesta Diocesana Neapolitana sulla Kijas, ofmconv.; Serva di Dio Rosa Staltari, presunta guarigione miracolosa attribuita religiosa professa delle Suore Figlie di all’intercessione del beato Vincenzo Maria SS.ma Corredentrice (1951-1974), Romano, sacerdote Diocesano, parroco Relatore Rev.mo Mons. Paul Pallath. Lo della parrocchia di Santa Croce in Torre del studio di entrambe le Cause fu avviato dal Greco (Na). Rev.mo P. Luca M. De Rosa, ofm, ed è stato • Nei mesi di febbraio e marzo 2016 sono condotto con la collaborazione del Ch.mo state date alla stampa e consegnate al Prof. Ulderico Parente, Consultore storico protocollo della Congregazione delle della Congregazione delle Cause dei Santi. Cause dei Santi le Positio super vita et virtutibus relative al: Servo di Dio Luigi Fr. Giovangiuseppe Califano, ofm Sodo, vescovo di Telese Cerreto Sannita (1811-1895), Relatore Rev.mo P. Zdzislaw

Status die 31 Decembris 2015 Iuxta statistica a Ministris Provincialibus transmissas. Curata da fr. L. Perugini OFM et fr. A. Te OFM

I. Relatio de statu personali et locali totius ordinis I. De Statu Personali

1. Sollemniter Professi a) Cardinales 5 a) Archiepiscopi 19 a) Episcopi 95

Summa 119

b) Sacerdotes 9152 c) Diaconi permanentes 56 d) Fratres cum optione clericali 386 e) Fratres laici 1896

Summa professorum sollemnium 11609

2. Professi temporarii a) Fratres cum optione clericali 1182 b) Fratres sine optione clericali 155 c) Fratres sine optione 144

Summa professorum temporarium 1481

c) Novitii 417

Summa totalis omnium fratrum cum novitiis 13507

II. Distributio Fratrum Provinciae juxta residentiam 1. In territorio Provinciae 11503 2. Extra territorium Provinciae a) In Custodiis 467 b) In aliis locis 1537

Summa omnium fratrum cum novitiis 13507 Postulantes 612 Tertiarii seu oblati perpetui 19 94 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

III. Incrementum et decrementum Provinciae

1. Admissi (hoc anno) a) Ad novitiatum 478 b) Ad professionem temporariam 438 c) Ad professionem sollemnem Fratres laici 60 Fratres cum optione clericali 136 d) Ad sacros ordines Ad diaconatum permanentem 3 155 Ad presbyteratum

2. Extra claustra commorantes hoc anno gratiam obtinuerunt a) Sacerdotes et diaconi 100 b) Fratres laici 20

3. Egressi (hoc anno) a) Novitii 63 b) Professi temporarii 118 c) Professi sollemnes Frattres laici 17 Fratres cum optione clericali 7 Diaconi permanentes 0 Sacerdotes saecularizati, qui indultum obtinuerunt 15 13 Sacerdotes qui officium reliquerunt Summa fratrum egressorum 233

4. Defuncti (hoc anno) a) Novitii 0 b) Professi temporarii 0 c) Professi sollemnes Frattres laicii 56 Fratres cum optione clericali 2 Diaconi 2 245 Sacerdotes Summa fratrum defunctorum 305 STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 95

IV. De statu locali - Domus 1. Domus a) In territorio Provinciae 1551 b) Extra territorium Provinciae 123

Summa 1674

2. Domus filiales a) In territorio Provinciae 335 b) Extra territorium Provinciae 34

Summa 369 Summa omnium domorum 2043

V. Numerus paroeciarum Ordini concreditarum 1. In territorio Provinciae a) Apud nostras domos 988 b) A domibus remotae 578

Summa 1566

2. Extra territorium Provinciae a) Apud nostras domos 77 b) A domibus remotae 146

Summa 223 Summa omnium paroeciarium 1789 96 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

S CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Tot = summa Fratrum; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. Phil.= Alumni cursus Philosophiae; Theo.= Alumni cursus Theologiae Grad.= Alumni ad Grados Academicos STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 97 II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. adscripti

Sollemniter Professi Professi Temporarii Natio Ep Sac DP Cl Lc SPS Cl Lc So SPT Nov Sum Pos Obl 1 Aegyptus S. Familiae 1 81 3 7 92 13 13 3 108 4 2 Aequatoria S. Francisci de Quito 8 78 0 9 17 112 26 1 27 8 147 13 3 Africa (Kenia) et Madigascaria S. Francisci 68 0 12 80 75 75 14 169 45 1 4 Africa Meridionalis N.rae Dominae Reginae Pacis 3 44 1 1 5 54 13 1 14 4 72 1 5 America Centralis/Panama Dominae Nostrae de Guadalupe 4 145 5 27 181 37 3 40 12 233 30 6 Argentina Fluvii Platensis Assumptionis B.V.M 1 77 2 24 104 15 15 3 122 5 S. Francisci Solano Prov. 45 1 1 8 55 2 2 4 59 6 7 Australia Sancti Spiritus 1 68 0 7 27 103 3 2 5 6 114 2 8 Austria/Italia S. Leopoldi Prov. 1 93 5 1 34 134 2 4 6 3 143 3 1 9 Bolivia S. Antonii / Missionaria 9 87 5 9 110 15 15 8 133 4 10 Bosnia-Herzegovia S. Crucis / Bosnae Argentinae 2 281 9 4 296 29 1 30 9 335 11 Assumptionis BVM / Herzegoviae 181 1 4 6 192 24 24 9 225 11 11 Brasilia SS. Nominis Jesu Prov. 33 0 1 8 42 8 8 2 52 5 S. Antonii Patavini 2 68 0 4 29 103 20 4 24 4 131 3 S. Francisci Assisiensis 5 61 0 4 11 81 8 8 2 91 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 10 241 14 54 319 39 39 14 372 27 S. Benedicti de Amazonia 25 4 5 34 9 9 2 45 2 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) 1 39 0 6 6 52 3 1 4 56 1 S. Crucis 5 64 11 12 92 17 5 22 4 118 8 N.D. Septem Gaudiorum Cust. Aut. 25 1 6 32 6 2 8 40 12 Canada S. Joseph Sponsi B.V.M. 45 0 18 63 1 1 64 1 Christi Regis 21 9 30 2 2 1 33 2 13 Ceca Respublica S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae 28 8 36 2 1 2 5 41 4 14 Chilia Ss.mae Trinitatis 1 64 1 3 19 88 2 2 2 92 2 15 Columbia S. Fidei 2 147 0 6 18 173 23 1 24 9 206 13 S. Pauli Apostoli 39 0 7 12 58 3 8 11 3 72 8 16 Congensis Resp.Dem. S. Benedicti Africani 1 104 10 9 124 38 5 43 13 180 23 17 Corea Ss. Martyrum Coreanorum 1 78 0 6 51 136 13 3 16 152 12

Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; PS CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. 98 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. adscripti

Sollemniter Professi Professi Temporarii Natio Ep Sac DP Cl Lc SPS Cl Lc So SPT Nov Sum Pos Obl 18 Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae 1 146 1 9 23 180 24 1 25 11 216 6 S. Hieronymi / Dalmatiae 52 0 52 2 2 1 55 1 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia 225 5 6 236 26 26 1 263 4 19 Gallia-Belgium B. Ioannis Duns Scoti Prov. 3 115 1 0 49 168 0 0 0 0 168 3 3 20 Germania S. Elisabethae Prov. Franc. 231 2 1 69 303 2 1 3 1 307 4 21 Hibernia Hiberniae 1 128 1 2 21 153 14 1 3 18 11 182 8 22 Hispania De Arantzazu franciscana 144 0 3 23 170 2 5 7 2 179 5 1 S. Iacobi a Compostella 3 75 1 1 14 94 2 2 4 2 100 5 Inmaculada Concepción Prov. 2 286 7 5 65 365 7 2 9 1 375 1 2 23 Hungaria Magna Domina Hungarorum 1 77 5 13 96 4 2 6 3 105 5 24 Iaponia Ss. Martyrum Iaponensium 84 1 11 96 1 1 2 99 25 India S. Thomae Apostoli / Indiae 144 5 7 156 29 29 15 200 21 26 Indonesia S. Michaelis Archangeli 2 87 0 7 23 119 67 3 70 21 210 32 S. Francisci Cust. Aut. 2 35 12 9 58 27 27 6 91 3 27 Israel Custodia Terrae Sanctae 1 112 3 29 145 21 21 166 6 28 Italia S. Antonii Patavini / Venetae 1 216 2 7 53 279 10 4 2 16 5 300 S. Bernardini Senensis / Aprutiorum 45 1 6 52 1 1 1 54 S. Michaelis Archangeli / Apuliae 98 2 10 110 8 8 2 120 1 Christi Regis / Bononiensis 67 15 82 2 1 3 85 Ss. VII Martyrum / Calabriae 34 1 2 2 39 3 3 1 43 2 1 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae 43 6 49 49 1 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis 1 53 9 63 5 1 6 69 3 S. Caroli Borromaei / Mediolanensis 1 91 3 1 32 128 0 0 2 2 1 131 2 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana 69 2 1 11 83 2 2 4 2 89 1 S. Bonaventurae / Pedemontana 34 4 38 38 S. Iacobi de Marchia / Picena 75 2 1 4 82 5 5 1 88 1 Ss. Petri et Pauli / Romana 85 1 12 98 4 1 5 5 108 4 Immac. Concept. / Salernitano-Lucana 1 82 1 10 94 8 2 10 2 106 3 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina 52 3 1 56 2 2 4 62 3 Seraphica S. Francisci Assisiensis 1 173 0 8 24 206 7 15 22 2 230 9 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae 90 1 5 19 115 16 16 2 133 4 S. Vigilii / Tridentina 1 49 1 6 57 57 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. 3 63 2 13 81 3 3 84 4 Entitates Ministri Generalis 41 1 3 45 17 3 6 26 8 79 10 29 Lituania S. Casimiri 2 33 2 2 39 1 1 3 43 1

Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; PS CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 99 II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. adscripti

Sollemniter Professi Professi Temporarii Natio Ep Sac DP Cl Lc SPS Cl Lc So SPT Nov Sum Pos Obl 30 Melita S. Pauli Apostoli 4 47 1 3 55 1 1 56 1 0 31 Mexicum S. Evangelii 115 0 6 27 148 17 3 20 5 173 5 1 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco 3 262 2 25 72 364 63 12 75 11 450 56 Ss. Petri et Pauli de Michoacan 1 175 1 6 28 211 29 5 34 18 263 13 B. Junipero Serra 1 28 0 3 18 50 25 4 3 32 6 88 11 S. Philippi de Iesu 27 0 3 19 49 2 20 22 8 79 4 32 Mozambicum S. Clarae Cust. Aut. 3 40 1 4 48 17 1 18 7 73 8 33 Nederlandia Ss. Martyrum Gorcomiensium 2 130 1 29 162 3 1 4 166 2 34 Pakistania S. Joannis Baptistae Cust. Aut. 2 24 7 33 11 11 4 48 8 35 Papua Nova Guinea S. Francisci Assisiensis 11 2 10 23 6 6 12 4 39 5 36 Peruvia S. Francisci Solano 53 2 3 12 70 6 6 2 78 7 Ss. XII Apostolorum 2 75 4 29 110 19 19 9 138 5 37 Philippinae S. Petri Baptistae 85 7 9 101 22 22 8 131 10 Custodia S. Antonii Patavini 41 7 12 60 9 1 10 3 73 5 38 Polonia Assumptionis B.V.M. 2 219 15 35 271 21 6 27 8 306 6 S. Hedvigis 147 0 4 34 185 7 5 12 5 202 6 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 1 256 0 9 45 311 19 2 0 21 6 338 5 S. Mariae Angelorum 178 0 8 29 215 12 4 1 17 3 235 5 S. Francisci Assisiensis 153 2 2 17 174 23 3 26 4 204 6 39 Portugallia Ss. Martyrum Marochiensium 1 90 2 1 14 108 6 6 114 40 Romania S. Stephani Regis / Transilvaniae 31 0 3 10 44 2 2 4 50 2 41 Slovakia Ss.mi Salvatoris / Slovakiae 43 2 18 63 6 4 10 2 75 1 42 Slovenia S. Crucis / Slovenia 1 70 0 1 6 78 3 1 4 82 43 Taivania (Formosa) B.V.M. Reginae Sinarum 1 31 2 7 41 41 1 44 Togum Verbi Incarnati Prov. 56 5 19 80 41 7 48 6 134 3 45 Ucraina S.Michael Archangeli 3 55 6 4 68 4 4 2 74 1

Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; PS CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. 100 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. adscripti

Sollemniter Professi Professi Temporarii Natio Ep Sac DP Cl Lc SPS Cl Lc So SPT Nov Sum Pos Obl 46 USA (Fed Civ Am Sept) Assumptionis B.V.M. 1 72 1 29 103 1 1 2 105 3 S. Barbarae 103 0 3 51 157 1 4 2 7 2 166 2 Ss.mi Cordis Iesu 1 145 4 49 199 1 1 200 3 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 2 89 1 21 113 5 5 1 119 Ss.mi Nominis Iesu 1 222 3 2 54 282 5 5 10 3 295 6 Nostrae Dominae de Guadalupe 33 3 14 50 1 1 2 52 1 S. Ioannis Baptistae 92 3 46 141 1 1 4 146 1 47 Vietnamia S. Francisci in Vietnam 107 25 47 179 78 5 83 19 281 20 1

Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; PS CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 101 III. Fratres et domuus secundum regiones

Africa et Oriens Propinquus DomEpis Sac DPCl Lc SoTot Nov Sum Pos Aegyptus 33 1 68 3 14 7 1 94 3 97 4 Africa Media/Respublica 2 2 7 1 10 2 12 8 Africa Meridionalis 14 3 45 1 5 54 14 68 1 Angola 6 12 15 2 29 7 36 13 Beninum 1 3 1 4 4 Burkina Faso 1 5 1 1 7 7 Burundia 3 4 3 7 7 Cammarunia 2 2 2 Capo Verde 1 1 1 Congus-Brazapolis 5 13 11 1 25 2 27 2 Congus/Respublica (ex Zaire) 39 1 116 65 18 200 19 219 22 Costa Eburnea 4 1 13 17 5 36 36 Dzibuti 1 1 1 Gana 1 2 4 1 7 7 Guinea Bissaviensis 8 24 9 4 2 39 4 43 Iordania 2 4 1 5 5 Israel 28 143 3 40 26 212 212 Kenia 3 14 19 3 36 36 Libanum 3 7 7 7 Libya 2 5 1 8 8 Madagascaria 4 20 35 5 60 4 64 17 Malavium 2 3 2 5 5 Marochium 8 1 21 2 24 24 Mauritius 2 7 1 8 8 Mozambicum 11 3 36 10 5 54 7 61 8 Namibia 1 2 1 3 3 Ruanda 2 7 1 8 8 Senegalia 2 2 2 Sudania Nord 1 4 1 2 7 1 8 1 Sudania Sud 1 7 7 7 2 Syria 9 1 14 15 15 Tanzania 3 12 12 12 28 Togum 9 30 22 14 66 6 72 3 Turcia 1 6 6 6 Ugandia 2 6 1 7 10 17 Zambia 1 3 43 46 46 Zimbabue 7 14 9 2 3 28 28 5 Summa 217 16 682 7 315 114 8 1142 79 1221 114

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis 102 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 III. Fratres et domuus secundum regiones

America Latina DomEpis Sac DPCl Lc SoTot Nov Sum Pos

America Latina DomEpis Sac DPCl Lc SoTot Nov Sum Pos Aequatoria 24 8 78 35 16 137 8 145 13 Argentina 36 1 115 1 5 35 15 172 3 175 11 Beliza 1 1 1 Bolivia 22 10 96 20 8 134 8 142 4 Brasilia 154 24 561 134 154 10 883 25 908 35 Chilia 19 1 61 1 3 19 2 87 4 91 2 Columbia 42 2 182 39 31 8 262 12 274 21 Costarica 3 9 3 12 12 Cuba 1 3 1 4 4 2 Dominiciana Respublica 2 4 1 1 3 9 9 2 Guaiana 2 2 2 Guatimala 13 51 40 16 107 10 117 Haitia 3 12 2 14 14 6 Honduria 8 3 16 2 21 21 14 Jamaica 2 3 2 5 5 Mexicum 144 5 557 3 163 181 23 932 48 980 89 Nicaragua 9 2 27 2 31 31 10 Panama/America Centralis 5 15 3 18 18 Paraguaia 4 13 3 16 16 Peruvia 40 5 136 2 13 44 19 219 11 230 12 Portorico 3 1 10 1 1 2 15 15 1 Salvatoria 14 3 34 4 41 41 Uruguaia 1 1 1 Venetiola 8 19 2 5 26 1 27 4 Summa 556 65 2006 7 458 531 82 3149 130 3279 226

America Septentrionalis DomEpis Sac DPCl Lc SoTot Nov Sum Pos Canada 15 100 26 3 129 1 130 3 USA (Fed Civ Am Sept) 170 4 783 6 32 274 2 1101 10 1111 16 Summa 185 4 883 6 32 300 5 1230 11 1241 19

Asia et Oceania DomEpis Sac DPCl Lc SoTot Nov Sum Pos Australia 14 1 69 1 19 90 90 Cambosia 1 3 1 4 4 Cazastania 2 4 2 6 6 Corea 20 1 65 15 51 132 132 12 Iaponia 12 95 1 13 109 2 111 India 31 121 34 6 161 15 176 21 Indonesia 22 4 107 93 34 238 25 263 26 Laosium 2 2 2

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 103 III. Fratres et domuus secundum regiones

Asia et Oceania DomEpis Sac DPCl Lc SoTot Nov Sum Pos Malaesia 2 6 2 2 10 10 Myanmar 2 3 4 7 1 8 1 Nova Zelandia 2 4 3 7 7 Pakistania 5 2 24 11 8 45 4 49 8 Papua Nova Guinea 7 14 8 16 38 4 42 5 Philippinae 36 109 40 21 170 11 181 12 Sinae 10 10 10 Singapura 3 9 7 4 20 6 26 2 Sri Lanka 2 3 4 1 8 8 3 Taivania 7 1 32 2 7 42 42 1 Thailandia 4 6 3 2 11 11 1 Timoria Or. 3 8 11 1 20 2 22 9 Vietnamia 21 99 98 51 248 19 267 20 Summa 196 9 788 339 242 1378 89 1467 121

Europa Occidentalis DomEpis Sac DPCl Lc SoTot Nov Sum Pos Austria 19 1 117 2 3 25 148 1 149 Belgium 6 86 14 100 100 Britannia Magna 6 34 1 1 4 40 40 Cyprus Insula 4 8 1 9 9 Gallia 18 2 111 1 46 160 160 3 Germania 53 351 3 6 78 438 438 Graecia 2 2 2 2 Helvetia 3 32 1 7 40 40 3 Hibernia 12 1 72 2 16 91 1 92 3 Hispania 87 2 454 8 19 92 575 4 579 2 Italia 316 4 1522 12 100 273 41 1952 28 1980 44 Melita 9 1 37 3 41 41 1 Nederlandia 10 2 75 1 3 17 98 98 2 Norvegia 1 5 1 6 6 Portugallia 16 1 86 2 16 14 119 119 Sanctus Marinus 1 4 4 4 Suetia 2 5 5 5 Summa 565 14 3001 31 150 591 41 3828 34 3862 58

Europa Orientalis DomEpis Sac DPCl Lc SoTot Nov Sum Pos Albania 6 2 20 1 1 3 27 27 Bielorussia 4 8 1 9 9 Bosnia-Herzegovia 48 1 333 41 11 386 21 407 22 Ceca Respublica 8 34 2 9 2 47 47 4 Croatia 74 375 1 84 28 488 12 500 11

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis 104 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 III. Fratres et domuus secundum regiones

Europa Orientalis DomEpis Sac DPCl Lc SoTot Nov Sum Pos Estonia 1 1 1 Hungaria 13 71 9 14 94 7 101 5 Kosovo 1 5 5 5 Lituania 6 1 26 2 2 31 3 34 1 Nigromontium 1 4 2 6 1 7 1 Polonia 102 1 708 2 115 157 1 984 23 1007 27 Romania 11 28 3 10 2 43 43 Russia 4 11 2 13 13 Serbia 1 3 3 3 Slovakia 7 41 8 21 70 2 72 1 Slovenia 16 1 60 4 7 72 72 Ucraina 22 5 64 7 8 84 5 89 2 Summa 324 11 1792 5 274 273 8 2363 74 2437 74

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 105 IV. Status domorum et presentia fratrum in singulis nationibus

Natio DomEpis Sac DPCl Lc So Tot Nov Sum Pos

Aegyptus 33 1 68 3 14 7 1 94 3 97 4 Aequatoria 24 8 78 35 16 137 8 145 13 Africa Media/Respublica 2 2 7 1 10 2 12 8 Africa Meridionalis 14 3 45 1 5 54 14 68 1 Albania 6 2 20 1 1 3 27 27 Angola 6 12 15 2 29 7 36 13 Argentina 36 1 115 1 5 35 15 172 3 175 11 Australia 14 1 69 1 19 90 90 Austria 19 1 117 2 3 25 148 1 149 Belgium 6 86 14 100 100 Beliza 1 1 1 Beninum 1 3 1 4 4 Bielorussia 4 8 1 9 9 Bolivia 22 10 96 20 8 134 8 142 4 Bosnia-Herzegovia 48 1 333 41 11 386 21 407 22 Brasilia 154 24 561 134 154 10 883 25 908 35 Britannia Magna 6 34 1 1 4 40 40 Burkina Faso 1 5 1 1 7 7 Burundia 3 4 3 7 7 Cambosia 1 3 1 4 4 Cammarunia 2 2 2 Canada 15 100 26 3 129 1 130 3 Capo Verde 1 1 1 Cazastania 2 4 2 6 6 Ceca Respublica 8 34 2 9 2 47 47 4 Chilia 19 1 61 1 3 19 2 87 4 91 2 Columbia 42 2 182 39 31 8 262 12 274 21 Congus-Brazapolis 5 13 11 1 25 2 27 2 Congus/Respublica (ex Zaire) 39 1 116 65 18 200 19 219 22 Corea 20 1 65 15 51 132 132 12 Costa Eburnea 4 1 13 17 5 36 36 Costarica 3 9 3 12 12 Croatia 74 375 1 84 28 488 12 500 11 Cuba 1 3 1 4 4 2 Cyprus Insula 4 8 1 9 9 Dominiciana Respublica 2 4 1 1 3 9 9 2

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis 106 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Natio DomEpis Sac DPCl Lc So Tot Nov Sum Pos

Dzibuti 1 1 1 Estonia 1 1 1 Gallia 18 2 111 1 46 160 160 3 Gana 1 2 4 1 7 7 Germania 53 351 3 6 78 438 438 Graecia 2 2 2 2 Guaiana 2 2 2 Guatimala 13 51 40 16 107 10 117 Guinea Bissaviensis 8 24 9 4 2 39 4 43 Haitia 3 12 2 14 14 6 Helvetia 3 32 1 7 40 40 3 Hibernia 12 1 72 2 16 91 1 92 3 Hispania 87 2 454 8 19 92 575 4 579 2 Honduria 8 3 16 2 21 21 14 Hungaria 13 71 9 14 94 7 101 5 Iaponia 12 95 1 13 109 2 111 India 31 121 34 6 161 15 176 21 Indonesia 22 4 107 93 34 238 25 263 26 Iordania 2 4 1 5 5 Israel 28 143 3 40 26 212 212 Italia 316 4 1522 12 100 273 41 1952 28 1980 44 Jamaica 2 3 2 5 5 Kenia 3 14 19 3 36 36 Kosovo 1 5 5 5 Laosium 2 2 2 Libanum 3 7 7 7 Libya 2 5 1 8 8 Lituania 6 1 26 2 2 31 3 34 1 Madagascaria 4 20 35 5 60 4 64 17 Malaesia 2 6 2 2 10 10 Malavium 2 3 2 5 5 Marochium 8 1 21 2 24 24 Mauritius 2 7 1 8 8 Melita 9 1 37 3 41 41 1 Mexicum 144 5 557 3 163 181 23 932 48 980 89 Mozambicum 11 3 36 10 5 54 7 61 8 Myanmar 2 3 4 7 1 8 1 Namibia 1 2 1 3 3

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 107

Natio DomEpis Sac DPCl Lc So Tot Nov Sum Pos

Nederlandia 10 2 75 1 3 17 98 98 2 Nicaragua 9 2 27 2 31 31 10 Nigromontium 1 4 2 6 1 7 1 Norvegia 1 5 1 6 6 Nova Zelandia 2 4 3 7 7 Pakistania 5 2 24 11 8 45 4 49 8 Panama/America Centralis 5 15 3 18 18 Papua Nova Guinea 7 14 8 16 38 4 42 5 Paraguaia 4 13 3 16 16 Peruvia 40 5 136 2 13 44 19 219 11 230 12 Philippinae 36 109 40 21 170 11 181 12 Polonia 102 1 708 2 115 157 1 984 23 1007 27 Portorico 3 1 10 1 1 2 15 15 1 Portugallia 16 1 86 2 16 14 119 119 Romania 11 28 3 10 2 43 43 Ruanda 2 7 1 8 8 Russia 4 11 2 13 13 Salvatoria 14 3 34 4 41 41 Sanctus Marinus 1 4 4 4 Senegalia 2 2 2 Serbia 1 3 3 3 Sinae 10 10 10 Singapura 3 9 7 4 20 6 26 2 Slovakia 7 41 8 21 70 2 72 1 Slovenia 16 1 60 4 7 72 72 Sri Lanka 2 3 4 1 8 8 3 Sudania Nord 1 4 1 2 7 1 8 1 Sudania Sud 1 7 7 7 2 Suetia 2 5 5 5 Syria 9 1 14 15 15 Taivania 7 1 32 2 7 42 42 1 Tanzania 3 12 12 12 28 Thailandia 4 6 3 2 11 11 1 Timoria Or. 3 8 11 1 20 2 22 9 Togum 9 30 22 14 66 6 72 3 Turcia 1 6 6 6 Ucraina 22 5 64 7 8 84 5 89 2 Ugandia 2 6 1 7 10 17

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis 108 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Natio DomEpis Sac DPCl Lc So Tot Nov Sum Pos

Uruguaia 1 1 1 USA (Fed Civ Am Sept) 170 4 783 6 32 274 2 1101 10 1111 16 Venetiola 8 19 2 5 26 1 27 4 Vietnamia 21 99 98 51 248 19 267 20 Zambia 1 3 43 46 46 Zimbabue 7 14 9 2 3 28 28 5 Summa 2043 119 9152 56 1568 2051 144 13090 417 13507 612

Summa Omnium Fratrum OFM: 13090 Summa Omnium Fratrum OFM cum Novitiis: 13507

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 109

V. Provinciae et Cust. Aut. juxta numerum fratrum et novitiorum

Provincia ID Natio Tot Prof Sol Temp Nov 1 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco 070 Mexicum 450 439 364 75 11 2 Inmaculada Concepción Prov. 118 Hispania 375 374 365 9 1 3 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 013 Brasilia 372 358 319 39 14 4 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 078 Polonia 338 332 311 21 6 5 S. Crucis / Bosnae Argentinae 062 Bosnia-Herzegovia 335 326 296 30 9 6 S. Elisabethae Prov. Franc. 116 Germania 307 306 303 3 1 7 Assumptionis B.V.M. 076 Polonia 306 298 271 27 8 8 S. Antonii Patavini / Venetae 061 Italia 300 295 279 16 5 9 Ss.mi Nominis Iesu 087 USA (Fed Civ Am Sept) 295 292 282 10 3 10 S. Francisci in Vietnam 089 Vietnamia 281 262 179 83 19 11 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia 065 Croatia 263 262 236 26 1 12 Ss. Petri et Pauli de Michoacan 071 Mexicum 263 245 211 34 18 13 S. Mariae Angelorum 079 Polonia 235 232 215 17 3 14 Dominae Nostrae de Guadalupe 091 America Centralis/Panama 233 221 181 40 12 15 Seraphica S. Francisci Assisiensis 057 Italia 230 228 206 22 2 16 Assumptionis BVM / Herzegoviae 066 Bosnia-Herzegovia 225 216 192 24 9 17 Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae 063 Croatia 216 205 180 25 11 18 S. Michaelis Archangeli 041 Indonesia 210 189 119 70 21 19 S. Fidei 018 Columbia 206 197 173 24 9 20 S. Francisci Assisiensis 097 Polonia 204 200 174 26 4 21 S. Hedvigis 077 Polonia 202 197 185 12 5 22 S. Thomae Apostoli / Indiae 040 India 200 185 156 29 15 23 Ss.mi Cordis Iesu 084 USA (Fed Civ Am Sept) 200 200 199 1 24 Hiberniae 028 Hibernia 182 171 153 18 11 25 S. Benedicti Africani 111 Congensis Resp.Dem. 180 167 124 43 13 26 De Arantzazu franciscana 030 Hispania 179 177 170 7 2 27 S. Evangelii 069 Mexicum 173 168 148 20 5 28 S. Francisci 106 Africa (Kenia) et Madigascaria 169 155 80 75 14 29 B. Ioannis Duns Scoti Prov. 117 Gallia-Belgium 168 168 168 0 30 Ss. Martyrum Gorcomiensium 072 Nederlandia 166 166 162 4 31 S. Barbarae 083 USA (Fed Civ Am Sept) 166 164 157 7 2 32 Custodia Terrae Sanctae 090 Israel 166 166 145 21 33 Ss. Martyrum Coreanorum 093 Corea 152 152 136 16 34 S. Francisci de Quito 001 Aequatoria 147 139 112 27 8 35 S. Ioannis Baptistae 086 USA (Fed Civ Am Sept) 146 142 141 1 4 36 S. Leopoldi Prov. 115 Austria/Italia 143 140 134 6 3 37 Ss. XII Apostolorum 074 Peruvia 138 129 110 19 9 38 Verbi Incarnati Prov. 113 Togum 134 128 80 48 6 39 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae 058 Italia 133 131 115 16 2 40 S. Antonii / Missionaria 098 Bolivia 133 125 110 15 8 41 S. Antonii Patavini 010 Brasilia 131 127 103 24 4 42 S. Caroli Borromaei / Mediolanensis 049 Italia 131 130 128 2 1 43 S. Petri Baptistae 075 Philippinae 131 123 101 22 8 44 Fluvii Platensis Assumptionis B.V.M 004 Argentina 122 119 104 15 3 45 S. Michaelis Archangeli / Apuliae 043 Italia 120 118 110 8 2 46 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 085 USA (Fed Civ Am Sept) 119 118 113 5 1 47 S. Crucis 011 Brasilia 118 114 92 22 4 48 Sancti Spiritus 005 Australia 114 108 103 5 6 49 Ss. Martyrum Marochiensium 080 Portugallia 114 114 108 6 50 Ss. Petri et Pauli / Romana 053 Italia 108 103 98 5 5 51 S. Familiae 105 Aegyptus 108 105 92 13 3 52 Immac. Concept. / Salernitano- 054 Italia 106 104 94 10 2 53 Assumptionis B.V.M. 082 USA (Fed Civ Am Sept) 105 105 103 2 54 Magna Domina Hungarorum 114 Hungaria 105 102 96 6 3

Tot = Fratres omnes cum Novitii; Prof = Fratres sollemniter et temporaliter professi; Sol = Sollemniter professi; Temp = Temporaliter professi; Nov = Novitii 110 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

V. Provinciae et Cust. Aut. juxta numerum fratrum et novitiorum

Provincia ID Natio Tot Prof Sol Temp Nov 55 S. Iacobi a Compostella 035 Hispania 100 98 94 4 2 56 Ss. Martyrum Iaponensium 039 Iaponia 99 97 96 1 2 57 Ss.mae Trinitatis 017 Chilia 92 90 88 2 2 58 S. Francisci Assisiensis 012 Brasilia 91 89 81 8 2 59 S. Francisci Cust. Aut. A08 Indonesia 91 85 58 27 6 60 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana 050 Italia 89 87 83 4 2 61 S. Iacobi de Marchia / Picena 052 Italia 88 87 82 5 1 62 B. Junipero Serra 101 Mexicum 88 82 50 32 6 63 Christi Regis / Bononiensis 045 Italia 85 85 82 3 64 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. 060 Italia 84 84 81 3 65 S. Crucis / Slovenia 067 Slovenia 82 82 78 4 66 S. Mariae Angelorum Prov. 119 Rep. Congo 82 74 54 20 8 67 S. Philippi de Iesu 112 Mexicum 79 71 49 22 8 68 Entitates Ministri Generalis F23 Italia 79 71 45 26 8 69 S. Francisci Solano 073 Peruvia 78 76 70 6 2 70 Ss.mi Salvatoris / Slovakiae 016 Slovakia 75 73 63 10 2 71 S.Michael Archangeli 104 Ucraina 74 72 68 4 2 72 S. Clarae Cust. Aut. A06 Mozambicum 73 66 48 18 7 73 Custodia S. Antonii Patavini A07 Philippinae 73 70 60 10 3 74 N.rae Dominae Reginae Pacis 102 Africa Meridionalis 72 68 54 14 4 75 S. Pauli Apostoli 094 Columbia 72 69 58 11 3 76 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis 048 Italia 69 69 63 6 77 S. Joseph Sponsi B.V.M. 014 Canada 64 64 63 1 78 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina 055 Italia 62 58 56 2 4 79 SS. Cordis Jesu Cust. Aut. A09 BRASILE 62 58 46 12 4 80 S. Francisci Solano Prov. 107 Argentina 59 59 55 4 81 S. Vigilii / Tridentina 059 Italia 57 57 57 82 S. Pauli Apostoli 068 Melita 56 56 55 1 83 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) 109 Brasilia 56 56 52 4 84 S. Hieronymi / Dalmatiae 064 Croatia 55 54 52 2 1 85 S. Bernardini Senensis / Aprutiorum 042 Italia 54 53 52 1 1 86 SS. Nominis Jesu Prov. 108 Brasilia 52 50 42 8 2 87 Nostrae Dominae de Guadalupe 088 USA (Fed Civ Am Sept) 52 52 50 2 88 S. Stephani Regis / Transilvaniae 081 Romania 50 46 44 2 4 89 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae 047 Italia 49 49 49 90 S. Joannis Baptistae Cust. Aut. A03 Pakistania 48 44 33 11 4 91 S. Benedicti de Amazonia A05 Brasilia 45 43 34 9 2 92 Ss. VII Martyrum / Calabriae 046 Italia 43 42 39 3 1 93 S. Casimiri 110 Lituania 43 40 39 1 3 94 S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae 015 Ceca Respublica 41 41 36 5 95 B.V.M. Reginae Sinarum 095 Taivania (Formosa) 41 41 41 96 N.D. Septem Gaudiorum Cust. Aut. A01 Brasilia 40 40 32 8 97 S. Francisci Assisiensis A04 Papua Nova Guinea 39 35 23 12 4 98 S. Bonaventurae / Pedemontana 051 Italia 38 38 38 99 Christi Regis 096 Canada 33 32 30 2 1 13507 13090 11609 1481 417

Tot = Fratres omnes cum Novitii; Prof = Fratres sollemniter et temporaliter professi; Sol = Sollemniter professi; Temp = Temporaliter professi; Nov = Novitii STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 111

VI. Incrementum vel decrementum numeri fratrum

Admissi Egressi Defuncti Summa Natio Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Egr Def Exc Tot Sum 1. Aegyptus S. Familiae 6 2 3 2 2 3 8 3 108 105 2. Aequatoria S. Francisci de Quito 8 4 3 2 2 147 139 3. Africa (Kenia) et Madigascaria S. Francisci 14 14 2 1 1 1 1 169 155 4. Africa Meridionalis N.rae Dominae Reginae Pacis 4 5 3 1 1 72 68 5. America Centralis/Panama Dominae Nostrae de Guadalupe 12 10 5 2 5 2 233 221 6. Argentina Fluvii Platensis Assumptionis B.V.M 3 6 2 2 122 119 S. Francisci Solano Prov. 1 59 59 7. Australia Sancti Spiritus 6 1 2 4 2 4 114 108 8. Austria/Italia S. Leopoldi Prov. 3 2 1 1 3 2 3 143 140 9. Bolivia S. Antonii / Missionaria 11 5 1 3 5 3 8 3 133 125 10. Bosnia-Herzegovia S. Crucis / Bosnae Argentinae 9 10 6 7 1 5 9 5 1 335 326 Assumptionis BVM / Herzegoviae 10 8 1 1 2 1 2 225 216 11. Brasilia SS. Nominis Jesu Prov. 2 2 1 4 4 52 50 S. Antonii Patavini 4 4 4 5 4 5 131 127 S. Francisci Assisiensis 2 1 2 1 1 3 1 91 89 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 14 12 5 4 7 3 4 15 4 372 358 S. Benedicti de Amazonia 2 2 2 2 45 43 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) 1 4 1 1 1 3 56 56 S. Crucis 6 3 2 2 2 2 2 118 114 N.D. Septem Gaudiorum Cust. Aut. 6 1 2 1 2 40 40 12. Canada S. Joseph Sponsi B.V.M. 1 4 4 64 64 Christi Regis 1 1 1 1 1 33 32 13. Ceca Respublica S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae 2 2 1 2 1 41 41 14. Chilia Ss.mae Trinitatis 3 1 2 2 92 90 15. Columbia S. Fidei 14 11 2 5 5 3 10 3 206 197 S. Pauli Apostoli 3 6 3 1 4 2 4 1 72 69 16. Congensis Resp.Dem. S. Benedicti Africani 14 10 6 1 3 4 180 167 17. Corea Ss. Martyrum Coreanorum 2 1 1 1 152 152 18. Croatia Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae 11 27 8 2 4 2 4 216 205 S. Hieronymi / Dalmatiae 1 1 2 2 55 54 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia 1 23 8 1 5 2 5 1 263 262 19. Gallia-Belgium B. Ioannis Duns Scoti Prov. 0 0 0 1 0 0 4 1 4 0 168 168 20. Germania S. Elisabethae Prov. Franc. Germanica 1 1 15 1 15 307 306

Nov = Novitii; Ptm = Professi Temporarii; Sol = Professi sollemnes; Egr = Egressi; Def = Defuncti; Exc = Extra claustra commorantes; Tot = Summa Fratrum cum Novitii; Sum = Summa Fratrum 112 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Admissi Egressi Defuncti Summa Natio Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Egr Def Exc Tot Sum 21. Hibernia Hiberniae 11 6 2 1 9 1 9 182 171 22. Hispania De Arantzazu franciscana 2 5 1 12 12 179 177 S. Iacobi a Compostella 2 1 1 2 7 2 7 100 98 Inmaculada Concepción Prov. 3 2 2 2 15 3 15 1 375 374 23. Hungaria Magna Domina Hungarorum 4 1 4 1 1 1 2 1 105 102 24. Iaponia Ss. Martyrum Iaponensium 2 4 4 99 97 25. India S. Thomae Apostoli / Indiae 15 7 2 2 200 185 26. Indonesia S. Michaelis Archangeli 27 19 7 6 10 1 1 18 1 1 210 189 S. Francisci Cust. Aut. 8 7 5 2 1 1 3 1 91 85 27. Israel Custodia Terrae Sanctae 1 8 1 3 1 2 5 2 166 166 28. Italia S. Antonii Patavini / Venetae 5 6 1 14 14 300 295 S. Bernardini Senensis / Aprutiorum 1 1 1 1 1 54 53 S. Michaelis Archangeli / Apuliae 2 2 3 1 120 118 Christi Regis / Bononiensis 1 85 85 Ss. VII Martyrum / Calabriae 1 1 2 1 43 42 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae 1 4 2 4 1 49 49 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis 3 1 2 2 2 2 69 69 S. Caroli Borromaei / Mediolanensis 2 1 4 1 4 131 130 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana 2 2 3 2 2 89 87 S. Bonaventurae / Pedemontana 5 5 38 38 S. Iacobi de Marchia / Picena 1 1 2 2 88 87 Ss. Petri et Pauli / Romana 7 2 2 4 2 4 108 103 Immac. Concept. / Salernitano-Lucana 2 1 2 5 5 106 104 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina 4 1 2 1 2 62 58 Seraphica S. Francisci Assisiensis 2 4 4 1 2 1 2 230 228 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae 2 4 2 1 1 1 1 133 131 S. Vigilii / Tridentina 1 1 3 1 3 57 57 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. 4 4 84 84 Entitates Ministri Generalis 9 11 1 1 4 3 5 3 79 71 29. Lituania S. Casimiri 3 1 1 1 1 1 43 40 30. Melita S. Pauli Apostoli 1 0 0 0 0 56 56 31. Mexicum S. Evangelii 7 4 3 2 1 8 3 8 173 168 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco 15 12 22 4 9 7 14 7 450 439 Ss. Petri et Pauli de Michoacan 19 6 2 1 3 3 5 3 263 245 B. Junipero Serra 7 12 1 2 1 5 1 1 88 82 S. Philippi de Iesu 8 8 2 1 1 2 1 1 79 71 32. Mozambicum S. Clarae Cust. Aut. 10 18 3 1 3 1 73 66 33. Nederlandia Ss. Martyrum Gorcomiensium 4 1 13 1 13 166 166 34. Pakistania S. Joannis Baptistae Cust. Aut. 4 11 7 3 3 48 44 35. Papua Nova Guinea S. Francisci Assisiensis 4 1 1 1 1 39 35

Nov = Novitii; Ptm = Professi Temporarii; Sol = Professi sollemnes; Egr = Egressi; Def = Defuncti; Exc = Extra claustra commorantes; Tot = Summa Fratrum cum Novitii; Sum = Summa Fratrum STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 113

Admissi Egressi Defuncti Summa Natio Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Egr Def Exc Tot Sum 36. Peruvia S. Francisci Solano 3 3 1 1 2 1 2 78 76 Ss. XII Apostolorum 9 3 4 4 138 129 37. Philippinae S. Petri Baptistae 11 4 2 3 3 1 1 7 1 131 123 Custodia S. Antonii Patavini 3 3 4 1 1 1 1 73 70 38. Polonia Assumptionis B.V.M. 9 10 4 1 1 4 3 4 1 306 298 S. Hedvigis 5 3 1 1 2 1 2 202 197 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 8 10 5 2 1 1 7 5 7 1 338 332 S. Mariae Angelorum 4 5 4 1 2 4 235 232 S. Francisci Assisiensis 6 9 1 2 2 1 4 1 204 200 39. Portugallia Ss. Martyrum Marochiensium 1 1 1 2 2 2 1 114 114 40. Romania S. Stephani Regis / Transilvaniae 4 2 1 50 46 41. Slovakia Ss.mi Salvatoris / Slovakiae 2 1 2 2 2 75 73 42. Slovenia S. Crucis / Slovenia 1 4 1 1 1 3 2 3 82 82 43. Taivania (Formosa) B.V.M. Reginae Sinarum 3 1 1 41 41 44. Togum Verbi Incarnati Prov. 6 8 6 1 1 1 1 134 128 45. Ucraina S.Michael Archangeli 3 3 3 1 1 1 5 2 74 72 46. USA (Fed Civ Am Sept) Assumptionis B.V.M. 5 5 105 105 S. Barbarae 3 1 1 4 1 4 166 164 Ss.mi Cordis Iesu 3 7 7 200 200 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 2 3 1 1 3 3 3 119 118 Ss.mi Nominis Iesu 3 3 1 11 1 11 295 292 Nostrae Dominae de Guadalupe 2 2 2 52 52 S. Ioannis Baptistae 4 2 1 5 1 5 146 142 47. Vietnamia S. Francisci in Vietnam 20 13 8 1 1 1 4 1 281 262

Nov = Novitii; Ptm = Professi Temporarii; Sol = Professi sollemnes; Egr = Egressi; Def = Defuncti; Exc = Extra claustra commorantes; Tot = Summa Fratrum cum Novitii; Sum = Summa Fratrum 114 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

VII. Inter 2015 et 2014 comparatio

Provincia Natio 2015 2014 Diff 118 Inmaculada Concepción Prov. Hispania 375 375 119 S. Mariae Angelorum Prov. Rep. Congo 82 82 071 Ss. Petri et Pauli de Michoacan Mexicum 263 249 14 089 S. Francisci in Vietnam Vietnamia 281 267 14

A09 SS. Cordis Jesu Cust. Aut. BRASILE 62 49 13 041 S. Michaelis Archangeli Indonesia 210 199 11 004 Fluvii Platensis Assumptionis B.V. Argentina 122 115 7 112 S. Philippi de Iesu Mexicum 79 72 7 066 Assumptionis BVM / Herzegoviae Bosnia-Herzegovia 225 219 6 A06 S. Clarae Cust. Aut. Mozambicum 73 67 6 040 S. Thomae Apostoli / Indiae India 200 195 5 063 Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae Croatia 216 211 5 074 Ss. XII Apostolorum Peruvia 138 133 5 106 S. Francisci Africa (Kenia) et Madigascaria 169 164 5 081 S. Stephani Regis / Transilvaniae Romania 50 46 4 028 Hiberniae Hibernia 182 179 3 102 N.rae Dominae Reginae Pacis Africa Meridionalis 72 69 3 042 S. Bernardini Senensis / Italia 54 52 2 075 S. Petri Baptistae Philippinae 131 129 2 077 S. Hedvigis Polonia 202 200 2 A04 S. Francisci Assisiensis Papua Nova Guinea 39 37 2 A08 S. Francisci Cust. Aut. Indonesia 91 89 2 107 S. Francisci Solano Prov. Argentina 59 57 2 005 Sancti Spiritus Australia 114 113 1 001 S. Francisci de Quito Aequatoria 147 146 1 043 S. Michaelis Archangeli / Apuliae Italia 120 119 1 046 Ss. VII Martyrum / Calabriae Italia 43 42 1 055 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina Italia 62 61 1

097 S. Francisci Assisiensis Polonia 204 203 1 101 B. Junipero Serra Mexicum 88 87 1 110 S. Casimiri Lituania 43 42 1 A07 Custodia S. Antonii Patavini Philippinae 73 72 1 016 Ss.mi Salvatoris / Slovakiae Slovakia 75 75 0 018 S. Fidei Columbia 206 206 0 052 S. Iacobi de Marchia / Picena Italia 88 88 0 058 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae Italia 133 133 0 068 S. Pauli Apostoli Melita 56 56 0 078 Immaculatae Conceptionis B.V.M. Polonia 338 338 0 A05 S. Benedicti de Amazonia Brasilia 45 45 0 095 B.V.M. Reginae Sinarum Taivania (Formosa) 41 41 0 STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 115

VII. Inter 2015 et 2014 comparatio

Provincia Natio 2015 2014 Diff

096 Christi Regis Canada 33 33 0 011 S. Crucis Brasilia 118 118 0 113 Verbi Incarnati Prov. Togum 134 134 0

A03 S. Joannis Baptistae Cust. Aut. Pakistania 48 48 0 045 Christi Regis / Bononiensis Italia 85 86 -1 050 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana Italia 89 90 -1 062 S. Crucis / Bosnae Argentinae Bosnia-Herzegovia 335 336 -1 064 S. Hieronymi / Dalmatiae Croatia 55 56 -1 076 Assumptionis B.V.M. Polonia 306 307 -1

079 S. Mariae Angelorum Polonia 235 236 -1 105 S. Familiae Aegyptus 108 109 -1 086 S. Ioannis Baptistae USA (Fed Civ Am Sept) 146 147 -1

114 Magna Domina Hungarorum Hungaria 105 106 -1 115 S. Leopoldi Prov. Austria/Italia 143 144 -1 F23 Entitates Ministri Generalis Italia 79 80 -1

057 Seraphica S. Francisci Assisiensis Italia 230 232 -2 083 S. Barbarae USA (Fed Civ Am Sept) 166 168 -2 085 Immaculatae Conceptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 119 121 -2

091 Dominae Nostrae de Guadalupe America Centralis/Panama 233 235 -2 093 Ss. Martyrum Coreanorum Corea 152 154 -2 098 S. Antonii / Missionaria Bolivia 133 135 -2

015 S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae Ceca Respublica 41 44 -3 039 Ss. Martyrum Iaponensium Iaponia 99 102 -3 049 S. Caroli Borromaei / Italia 131 134 -3

059 S. Vigilii / Tridentina Italia 57 60 -3 069 S. Evangelii Mexicum 173 176 -3 094 S. Pauli Apostoli Columbia 72 75 -3

109 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) Brasilia 56 59 -3 104 S.Michael Archangeli Ucraina 74 77 -3 014 S. Joseph Sponsi B.V.M. Canada 64 68 -4

017 Ss.mae Trinitatis Chilia 92 96 -4 030 De Arantzazu franciscana Hispania 179 183 -4 053 Ss. Petri et Pauli / Romana Italia 108 112 -4

060 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. Italia 84 88 -4 065 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia Croatia 263 267 -4 080 Ss. Martyrum Marochiensium Portugallia 114 118 -4

090 Custodia Terrae Sanctae Israel 166 170 -4 A01 N.D. Septem Gaudiorum Cust. Aut. Brasilia 40 44 -4 010 S. Antonii Patavini Brasilia 131 136 -5

012 S. Francisci Assisiensis Brasilia 91 96 -5 116 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

VII. Inter 2015 et 2014 comparatio

Provincia Natio 2015 2014 Diff

048 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis Italia 69 74 -5 051 S. Bonaventurae / Pedemontana Italia 38 43 -5 088 Nostrae Dominae de Guadalupe USA (Fed Civ Am Sept) 52 57 -5 108 SS. Nominis Jesu Prov. Brasilia 52 58 -6 035 S. Iacobi a Compostella Hispania 100 106 -6 047 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae Italia 49 55 -6

067 S. Crucis / Slovenia Slovenia 82 88 -6 082 Assumptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 105 111 -6 013 Immaculatae Conceptionis B.V.M. Brasilia 372 379 -7

084 Ss.mi Cordis Iesu USA (Fed Civ Am Sept) 200 207 -7 117 B. Ioannis Duns Scoti Prov. Gallia-Belgium 168 175 -7 061 S. Antonii Patavini / Venetae Italia 300 309 -9 087 Ss.mi Nominis Iesu USA (Fed Civ Am Sept) 295 304 -9 073 S. Francisci Solano Peruvia 78 91 -13 072 Ss. Martyrum Gorcomiensium Nederlandia 166 180 -14

116 S. Elisabethae Prov. Franc. Germania 307 322 -15 054 Immac. Concept. / Salernitano- Italia 106 126 -20 070 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco Mexicum 450 472 -22 111 S. Benedicti Africani Congensis Resp.Dem. 180 244 -64 13507 13632 -125 STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 117

VIII. Alumni cursus Philosophiae, Theologiae et ad Gradus Academicos

Provincia Natio Phil Theo. Grad. Tot. 118 Inmaculada Concepción Prov. Hispania 1 5 6 119 S. Mariae Angelorum Prov. Rep. Congo 1 1 2 071 Ss. Petri et Pauli de Michoacan Mexicum 15 19 3 37 089 S. Francisci in Vietnam Vietnamia 51 39 7 97 A09 SS. Cordis Jesu Cust. Aut. BRASILE 3 9 1 13 041 S. Michaelis Archangeli Indonesia 56 17 6 79 004 Fluvii Platensis Assumptionis B.V.M Argentina 5 6 11 112 S. Philippi de Iesu Mexicum 2 2 4 066 Assumptionis BVM / Herzegoviae Bosnia-Herzegovia 16 9 3 28 A06 S. Clarae Cust. Aut. Mozambicum 8 2 4 14 040 S. Thomae Apostoli / Indiae India 15 8 23 063 Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae Croatia 13 18 2 33 074 Ss. XII Apostolorum Peruvia 13 12 1 26 106 S. Francisci Africa (Kenia) et Madigascaria 36 36 3 75 081 S. Stephani Regis / Transilvaniae Romania 2 2 4 028 Hiberniae Hibernia 10 5 4 19 102 N.rae Dominae Reginae Pacis Africa Meridionalis 042 S. Bernardini Senensis / Aprutiorum Italia 0 1 0 1 075 S. Petri Baptistae Philippinae 17 1 18 077 S. Hedvigis Polonia 5 4 3 12 A04 S. Francisci Assisiensis Papua Nova Guinea 5 1 2 8 A08 S. Francisci Cust. Aut. Indonesia 10 10 4 24 107 S. Francisci Solano Prov. Argentina 2 3 1 6 005 Sancti Spiritus Australia 4 4 8 001 S. Francisci de Quito Aequatoria 10 20 10 40 043 S. Michaelis Archangeli / Apuliae Italia 4 5 2 11 046 Ss. VII Martyrum / Calabriae Italia 1 4 1 6 055 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina Italia 1 6 3 10 097 S. Francisci Assisiensis Polonia 15 9 3 27 101 B. Junipero Serra Mexicum 5 13 18 110 S. Casimiri Lituania 1 2 3 A07 Custodia S. Antonii Patavini Philippinae 0 0 0 0 016 Ss.mi Salvatoris / Slovakiae Slovakia 2 5 2 9 018 S. Fidei Columbia 28 8 14 50 052 S. Iacobi de Marchia / Picena Italia 2 6 8 058 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae Italia 6 7 3 16 068 S. Pauli Apostoli Melita 2 2 4 078 Immaculatae Conceptionis B.V.M. Polonia 12 15 7 34 A05 S. Benedicti de Amazonia Brasilia 4 2 2 8 095 B.V.M. Reginae Sinarum Taivania (Formosa) 3 3 096 Christi Regis Canada 2 1 3 011 S. Crucis Brasilia 12 6 2 20 113 Verbi Incarnati Prov. Togum 20 18 3 41

Phil.= Alumni cursus Philosophiae; Theo.= Alumni cursus Theologiae Grad.= Alumni ad Grados Academicos 118 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

VIII. Alumni cursus Philosophiae, Theologiae et ad Gradus Academicos

Provincia Natio Phil. Theo. Grad. Tot A03 S. Joannis Baptistae Cust. Aut. Pakistania 1 1 045 Christi Regis / Bononiensis Italia 3 3 050 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana Italia 2 2 4 062 S. Crucis / Bosnae Argentinae Bosnia-Herzegovia 14 15 4 33 064 S. Hieronymi / Dalmatiae Croatia 0 0 076 Assumptionis B.V.M. Polonia 13 23 9 45 079 S. Mariae Angelorum Polonia 5 11 4 20 105 S. Familiae Aegyptus 5 4 4 13 086 S. Ioannis Baptistae USA (Fed Civ Am Sept) 3 1 4 114 Magna Domina Hungarorum Hungaria 2 6 1 9 115 S. Leopoldi Prov. Austria/Italia 2 1 3 6 F23 Entitates Ministri Generalis Italia 7 7 5 19 057 Seraphica S. Francisci Assisiensis Italia 9 16 6 31 083 S. Barbarae USA (Fed Civ Am Sept) 2 3 1 6 085 Immaculatae Conceptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 5 5 091 Dominae Nostrae de Guadalupe America Centralis/Panama 20 17 3 40 093 Ss. Martyrum Coreanorum Corea 4 15 8 27 098 S. Antonii / Missionaria Bolivia 6 8 1 15 015 S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae Ceca Respublica 3 1 4 039 Ss. Martyrum Iaponensium Iaponia 1 0 1 049 S. Caroli Borromaei / Mediolanensis Italia 1 1 2 4 059 S. Vigilii / Tridentina Italia 1 1 069 S. Evangelii Mexicum 11 5 2 18 094 S. Pauli Apostoli Columbia 1 7 5 13 109 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) Brasilia 7 7 104 S.Michael Archangeli Ucraina 3 5 4 12 014 S. Joseph Sponsi B.V.M. Canada 1 0 0 1 017 Ss.mae Trinitatis Chilia 1 3 2 6 030 De Arantzazu franciscana Hispania 4 5 9 053 Ss. Petri et Pauli / Romana Italia 2 3 3 8 060 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. Italia 1 2 2 5 065 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia Croatia 9 19 3 31 080 Ss. Martyrum Marochiensium Portugallia 0 7 3 10 090 Custodia Terrae Sanctae Israel 9 8 2 19 A01 N.D. Septem Gaudiorum Cust. Aut. Brasilia 6 2 8 010 S. Antonii Patavini Brasilia 10 15 2 27 012 S. Francisci Assisiensis Brasilia 3 8 11 048 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis Italia 4 1 5 051 S. Bonaventurae / Pedemontana Italia 0 0 088 Nostrae Dominae de Guadalupe USA (Fed Civ Am Sept) 3 1 4 108 SS. Nominis Jesu Prov. Brasilia 6 2 8 035 S. Iacobi a Compostella Hispania 4 2 6 047 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae Italia 1 1 067 S. Crucis / Slovenia Slovenia 1 2 3

Phil.= Alumni cursus Philosophiae; Theo.= Alumni cursus Theologiae Grad.= Alumni ad Grados Academicos STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 119

VIII. Alumni cursus Philosophiae, Theologiae et ad Gradus Academicos

Provincia Natio Phil. Theo. Grad. Tot 082 Assumptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 0 1 1 013 Immaculatae Conceptionis B.V.M. Brasilia 19 18 7 44 084 Ss.mi Cordis Iesu USA (Fed Civ Am Sept) 1 3 2 6 117 B. Ioannis Duns Scoti Prov. Gallia-Belgium 1 1 061 S. Antonii Patavini / Venetae Italia 11 7 2 20 087 Ss.mi Nominis Iesu USA (Fed Civ Am Sept) 1 5 4 10 073 S. Francisci Solano Peruvia 2 4 1 7 072 Ss. Martyrum Gorcomiensium Nederlandia 0 0 0 0 116 S. Elisabethae Prov. Franc. Germania 2 2 054 Immac. Concept. / Salernitano- Italia 3 8 2 13 070 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco Mexicum 2 3 3 8 111 S. Benedicti Africani Congensis Resp.Dem. 1 1 2 605 648 223 1476

Phil.= Alumni cursus Philosophiae; Theo.= Alumni cursus Theologiae Grad.= Alumni ad Grados Academicos

AD CHRONICAM ORDINIS

1. De itineribus Ministri Generalis minoridad entre los pobres. Fr. Michael presentó una relación sobre 1.1. Visita a la Provincia San Pablo Apóstol la situación de la Orden con los cambios que Santa Rosa de Cabal, Colombia, 09-14.01.2016 se han dado en los últimos años. Destacó el acercamiento entre las obediencias de la primera Orden y el paso importante de El Ministro general, Fr. Michael Anthony la creación de la Universidad Franciscana Perry, junto con el Definidor general Fr. en Roma querida por el Papa Francisco. El Valmir Ramos, visitó la Provincia de San Ministro también subrayó el cambio del Pablo en Colombia del 9 al 14 de enero de rostro de la Orden que actualmente cuenta 2016. Durante este periodo, la Provincia con más vocaciones en África y Asia. celebró su Capítulo intermedio. El día 9, en Con una selección de textos extraídos Santa Rosa de Cabal, Fr. Michael, junto con del Documento final del Capítulo general el Ministro provincial, Fr. Francisco Gómez 2015, del discurso del Papa Francisco a los Vargas, recibió los votos solemnes de Fr. capitulares y del Documento de Aparecida de Diego Andrés Calvache, Fr. Jorge Andrés la Conferencia Episcopal Latinoamericana, Montoya y Fr. Segundo Paulo Yesquen, y los Fr. Valmir destacó la dimensión del primeros votos de Fr. Carlos Andrés Paba, encuentro personal con Dios, de la verdadera Fr. Carlos Mario Serna, Fr. José Antonio fraternidad, de la minoridad, del estilo de Martínez, Fr. Juan Carlos León Anaya y Fr. vida sencillo entre los pobres con “el olor de Uber Ferney Machado. las ovejas”, con alegría en la construcción El Capítulo se celebró en Cartago y al de la paz frente a las nuevas circunstancias inicio, Fr Michael escuchó atentamente un colombianas, latinoamericanas y mundiales. informe sobre la situación de Colombia que Fr. Michael acompañó la evaluación del se desarrolla después de las iniciativas del proyecto provincial y, celebrando la vitalidad Gobierno de la República para llegar a un de la fraternidad, recibió los votos temporales acuerdo con las FARC (Fuerzas Armadas de 5 hermanos de votos temporales y Revolucionaria de Colombia). El conflicto posteriormente la de todos los hermanos de que se ha prolongado durante muchos años la Provincia. ha asesinado alrededor de 220 mil personas Estando en Colombia, Fr. Michael y ha causado por lo menos 7,8 millones de visitó a las hermanas Concepcionistas del víctimas. Esa realidad interpela a la Iglesia Monasterio de Santa María de los Ángeles y a la Orden a ser instrumentos de paz en que se encuentra en Cartago y que es asistido este momento tan delicado del proceso espiritualmente por los frailes. En Colombia, de reconciliación mediante la promoción las Concepcionistas forman una Federación y defensa de los Derechos Humanos y el con 22 monasterios y son aproximadamente desarrollo integral de los pobres. 320 monjas. Fr. Michael también les hizo una Posteriormente, Fr. Michael escuchó los visita fraterna a las hermanas Clarisas del informes de los hermanos sobre el estado de Monasterio de Santa Clara que se encuentra la Provincia que cuenta con 70 religiosos, en Monte Negro y es asistido espiritualmente incluyendo 11 profesos y 3 novicios. Al por los frailes de la Provincia de la Santa Fe iniciar la celebración del Capítulo, la y que también tiene cercanos a los frailes Provincia de San Pablo estaba organizada en de la Provincia de San Pablo. En Colombia 13 fraternidades todas ellas ubicadas en las los monasterios de las Clarisas son 32 y las periferias de la ciudad o en pueblos entre la monjas 420. gente pobre. Esto responde al proyecto de la Una vez concluida la visita a la Provincia Provincia que tiene como objetivo seguir a de San Pablo, el 14 de enero, Fr. Michael Jesucristo según el espíritu de san Francisco viajó a Bogotá con Fr. Valmir, en donde se y santa Clara en la forma de vida y servicio de reunió con Fr. Héctor Eduardo Lugo García, 122 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Ministro Provincial de la Provincia de la Santa 1.3. Visit to the Friars of Australia and New Fe, y los hermanos de la Curia Provincial. Zealand Sydney, Australia, 14-28.02.2016 Fr. Valmir Ramos, OFM Following their recent visit to Papua New 1.2. Visits the friars of the Custody of St. Guinea, Br. Michael Perry, Minister General Francis, Papua New Guinea Aitape, Papua New Guinea, 05-14.02.2016 and Br. Greg Redoblado, Gener- al, went on from there to visit Australia and The Minister General, Br. Michael Perry, OFM New Zealand. On the east coast of Australia together with the Definitor General for Asia, is Padua College, Kedron, Brisbane, which Australia and Oceania, Br. Greg Redoblado, is a primary and secondary school for 1,300 OFM, visited the friars of the Custody of St boys administered by the friars, one of whom Francis of Assisi in Papua New Guinea (PNG) still ministers in the school. During the visit of from Feb 5-14, 2016. They were welcomed the Minister General the Opening Mass of the with a traditional indigenous music and dance Academic Year was celebrated by Archbishop by the Secular Franciscans (OFS) and the friars Mark Coleridge, and after the celebration Br. of PNG led by the , Br. Gianni Gattei, Michael addressed the faculty and students. OFM. The Highlight of the visit was a two-day Moving south to Sydney, Br. David Leary encounter of prayer, reflection and dialogue made solemn profession into the hands of the with all the friars of the Custody. This was also Minister General at a celebration in St Fran- in preparation for their Custodial Chapter in cis Church, Paddington. While in Sydney Br. Feb 15-19. A total of 35 friars including the Michael also celebrated Mass for the aged, se- novices came for the said encounter. Present nior and jubilarian friars at Waverley, where also during the Visit is the Delegate General the Provincial Curia is also situated, and where for the Custody, Br. Bobby Vadakkal, OFM Brs. Michael and Greg met with the Minister and the Custos of the Custody of the Herald Provincial, Paul Smith, and the Provincial of Peace, West Papua, Br. Gonsa Saur, OFM. Definitory. They also met the friars at Boxhill, In the Minister General’s meeting with the Melbourne, but not before they had enjoyed outgoing Custodial Council the following visits to the Poor Clare monasteries in the Syd- concerns were discussed: Ongoing Formation, ney area. Accompaniment fro friars in crisis and, In New Zealand they met various Congrega- collaboration with other Provinces and other tional Leaders as well as the Apostolic - Franciscan groups. cio and members of the New Zealand Catholic The Custody has 5 , 4 novices and Bishops Conference who happened to be hav- 12 temporary professed friars. In the Minister ing a meeting at the Franciscan Retreat Centre General’s dialogue with the formants, qualified in Mount Roskill, Auckland. formators, fixed formation programs and Throughout his visit Br. Michael spoke about spiritual accompaniment came out as urgent a number of issues; 1. The general situation of needs. the Order and the signs of growth in the East The Minister General also met Bp. Otto Separy, and South; 2. the Order’s Financial Crisis; 3. DD, Bishop of Aitape, the Papal Nuntio, Abp. the daily challenges of prayer, fraternity, mi- Michael Balaczs, the and other nority, solidarity with the poor and care for members of the Franciscan family. The friars creation; 4. Aging friars in Australia and other of Papua New Guinea was last visited by a entities; 5. Vocation promotion; 6. Collabora- Minister General 14 years ago in 2002 by the tion between all of the Franciscan entities in late MG, + Br. Giacomo Bini, OFM. Asia-Oceania. The friars in Australia and New Zealand spoke Br. Greg Redoblado, OFM about being truly inspired by this visit and were grateful to Br. Michael and Br. Greg AD CHRONICAM ORDINIS 123 for spending substantial time in listening and Giuseppe Michele Ghezzi sulla sua tomba. Il sharing with the brothers. Ministro e Fr. Antonio, poi, hanno incontrato il Definitorio provinciale per uno scambio sulla BR. GREG REDOBLADO, OFM vita della Provincia e alcuni approfondimenti sulle presenze e sulla missione dei Frati in 1.4. Visita alla Fraternità provinciale del questo territorio. Salento A metà mattina, vi è stato l’incontro con Lecce, Italia, 10-12.04.2016 le Clarisse della Federazione di Puglia con grande interesse e gioia da parte di tutte le Il Ministro generale, Fr. Michael A. Sorelle partecipanti. Alle 13.00 il pranzo con i Perry, accompagnato dal Definitore generale Frati della Fraternità locale e le Sorelle Clarisse Fr. Antonio Scabio, si è recato in visita alla convenute, nel chiostro del convento e, dopo Provincia dell’Assunzione della B. V. Maria il pranzo, è seguita la visita alla ristrutturata dei Frati Minori di Lecce, nei giorni 10, 11 e Pinacoteca d’Arte Francescana in un’apposita 12 aprile 2016. ala ristrutturata del complesso conventuale. Arrivato in tarda mattinata all’Aeroporto Nel pomeriggio il Ministro, con il Ministro di Brindisi, il Ministro è stato accolto dal provinciale e il Definitore generale, si è recato Ministro provinciale Fr. Alfonso Polimena alla periferia di Lecce, sul nuovo terreno per essere accompagnato a Lecce, presso il ricevuto in dono, per la posa della prima Convento Sant’Antonio a Fulgenzio, sede pietra dell’Erigendo Monastero delle Sorelle della Curia provinciale. Clarisse di Lecce. Il momento celebrativo Alle 12.00, Fr. Michael, Fr. Antonio e Fr. è stato presieduto da Sua Ecc.za Mons. Alfonso hanno concelebrato nella Cappella Domenico Umberto d’Ambrosio, Arcivescovo “Venerabile Fr. Giuseppe Ghezzi”, in metropolita di Lecce. Erano presenti alla convento. Dopo il pranzo il pomeriggio è stato celebrazione l’assistente federale, le sorelle dedicato alla visita della meravigliosa terra del della Federazione e i frati della fraternità Salento, con il rientro in serata a Lecce. locale di Lecce. Questo ultimo appuntamento Lunedì 11 aprile, a a Manduria (TA), ha concluso la visita e ne è seguito il rientro a presso il Convento Sant’Antonio il Ministro Roma. generale e Fr. Antonio hanno incontrano la Fraternità provinciale. L’accoglienza è stata Fr. Antonio Scabio, OFM molto calorosa e fraterna. Il Ministro ha tenuto una relazione cui è seguito un approfondito e 1.5. Visita a los Hermanos en Cuba interessante confronto in assemblea. La Habana, 14-17.04.2016 Dopo il pranzo con tutti i Frati, il Ministro generale si è recato a Taranto, in Episcopio, Del 14 al 17 de abril el Ministro general per un saluto all’Arcivescovo Mons. Filippo Fr. Michael Perry visitó a los hermanos que Santoro e poi, verso le ore 17.00, in Duomo per viven en Cuba, acompañado por Fr. Gerardo presiedere la solenne Concelebrazione, con la Vargas, Custodio de la Custodia Santa María partecipazione della Famiglia Francescana de la Esperanza del Caribe, a la cual pertenece del Salento in occasione del ventennale dalla Cuba, de Fr. Juan Mari Martínez Ilarduia, Canonizzazione di Sant’Egidio da Taranto. Di Ministro de la Provincia de Arántzazu de seguito alla S. Messa, ci sono state la visita e la cual la custodia es dependiente, y de Fr. la benedizione della ristrutturata Casa natale Ignacio Ceja, Definidor general. di Sant’Egidio Maria da Taranto. Alle 19.00, En Cuba hay una sola fraternidad de nuestra presso il Convento “San Pasquale” dei Frati Orden, la cual vive en el Convento de San Minori di Taranto, il Ministro ha partecipato Antonio de La Habana. Dicha Fraternidad está all’apertura della mostra itinerante “Laudato conformada por cinco Hermanos cubanos: Fr. Sii”, promossa dal Centro provinciale Frank Dumois de 86 años, Fr. Félix Padrón Giustizia Pace ed Integrità del Creato. Dopo de 75 años, Fr. Frank Miki de 45 años, y por cena rientro a Lecce. dos Hermanos profesos temporales, Fr. Luis y Martedì 12 aprile, presso il Convento Fr. Maikel, de 40 y 36 años, respectivamente. sant’Antonio a Fulgenzio, il Ministro ha Vive también con ellos un joven aspirante presieduto la Concelebrazione (conventuale), llamado Yosvany. conclusasi con il ricordo del Venerabile Fr. Los Hermanos en Cuba, además de atender 124 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 pastoralmente el Santuario de San Antonio de compartir la vida y la Palabra de Dios en Padua, adyacente a su casa, son responsables especial con los más necesitados, de su también del trabajo pastoral de la Parroquia de búsqueda del encuentro con los jóvenes. la Santa Cruz, a la cual pertenecen, pero cuya Sin embargo, saben que su situación es iglesia sede se encuentra a aproximadamente precaria y han expresado su necesidad urgente a un kilómetro de distancia. Los profesos de apoyo para sostener la presencia de la Orden temporales además están estudiando la en la Custodia, particularmente en Cuba. Los teología. dos únicos sacerdotes de la comunidad son ya La mañana del día 14 fuimos a Guanabacoa, mayores y uno de ellos enfermo. Han tenido a conocer la iglesia y convento de Santo que recurrir a los Hermanos Capuchinos para Domingo, los cuales pertenecen a la Orden, que les apoyen con la celebración de las misas pero han sido pasados temporalmente a la en el santuario. Diócesis de la Habana. Allí vive un sacerdote Los Hermanos han preguntado también con secular. Actualmente la diócesis está haciendo interés al Ministro general sobre la situación trabajos de restauración a estos antiguos de la Orden. edificios que datan de la primera mitad del Al final de esta visita hecha de encuentros siglo XVIII. fraternos, de oración, de diálogo, Fr. Además de participar en la vida de la Michael ha expresado a los hermanos su fraternidad y de reunirse en varias ocasiones agradecimiento por su fina hospitalidad con todos los hermanos para dialogar, Fr. franciscana y por su apertura al diálogo. Michael pudo encontrarse también con otros Hemos visto la realidad, - les ha dicho-, y ha miembros de la Familia Franciscana, el crecido en nosotros el deseo de fortalecer la Cardenal, Jaime Ortega, Arzobispo de La presencia franciscana, primero aquí y luego en Habana, el Nuncio apostólico Giorgio Lingua, toda la Custodia. Les advirtió, sin embargo, y el Embajador de los EE.UU. Jeffrey De que existe el peligro de que por temor y por el Laurentis. deseo de sobrevivencia se encierren en lo que El viernes 15, representantes de los siempre se ha hecho. No basta con traer uno o Hermanos Conventuales, Capuchinos, y dos nuevos hermanos sacerdotes, es necesario un grupo de Religiosas Franciscanas nos hacer un nuevo proyecto fraterno de vida y acompañaron en la casa de la fraternidad para misión, un proyecto pastoral donde todos los compartir los alimentos y la palabra. hermanos, jóvenes y mayores puedan hacer El sábado por la mañana se realizó un lo que les toca, pero sin temor a cambios encuentro con representantes de todas las que puedan darse en la estructura de la vida Fraternidades de la OFS en Cuba, quienes fraterna o en el estilo de la misión. Se trata de expresaron su situación y sus inquietudes. A formar una Fraternidad donde haya relaciones ellos el Ministro general dirigió un mensaje de cada vez más estrechas entre los hermanos y esperanza recordándoles que están llamados a sus encuentros se celebren siempre con mayor ser testigos de la fraternidad. calidad. Una fraternidad que busque nuevas En un ambiente de confianza y familiaridad formas de acercarse a la gente, en particular a los hermanos nos han compartido la memoria los jóvenes. de la presencia franciscana en la isla, y han Felices de habernos encontrado con los expresado su agradecimiento por todos los hermanos y edificados por su testimonio nos hermanos que los han precedido, así como por despedimos con la esperanza de encontrar en las Entidades que a través de los años los han otras Entidades de nuestra Orden, hermanos acompañado y apoyado. Antes de la revolución dispuestos para ir con ellos a vivir la alegría había en Cuba 111 hermanos distribuidos en del Evangelio. 17 fraternidades. Atendían un buen número de parroquias y diversas obras sociales, así como Fr. Ignacio Ceja Jiménez, ofm la publicación de la que entonces era la revista más prestigiosa del país, La Quincena. 1.6. Visita a la Provincia Misionera San Pero no todo fue mirar hacia atrás. Los Antonio hermanos han compartido también con alegría Santa Cruz de la Sierra, Bolivia, 18-24.04.2016 la experiencia de su servicio evangelizador. Hablaron de su experiencia de comunión El Ministro general, Fr. Michael Anthony fraterna, de su cercanía a la gente, de su Perry, acompañado por el Definidor general, AD CHRONICAM ORDINIS 125

Fr. Valmir Ramos fueron acogidos por el los hermanos estudiantes, a quienes animó Ministro provincial, Fr. Orlando Cabrera, a ser perseverantes en la vida consagrada para visitar a los hermanos de Bolivia franciscana. De Cochabamba Fr. Michael fue del 18 a 24 abril de 2016. La Fraternidad a Tarata, donde encontró los frailes que viven provincial tiene 121 hermanos, nacionales y y trabajan en la zona central de Bolivia. extranjeros, y fue fundada en 1985, primero Por último, Fr. Michael se reunió con los como Confederación, después Vicariato representantes de la Familia Franciscana y, y Vice-Provincia. La Provincia tiene su posteriormente, visitó las Hermanas Clarisas sede en Cochabamba y tiene presencia en y las Concepcionistas. Celebró la Eucaristia todas las zonas de Bolivia. Administra tres con ellas en el monasterio de las Clarisas en Vicariatos apostólicos, parroquias, escuelas Cochabamba. y dos santuarios. El ministro Provincial Fray El Ministro general viajó a La Paz para Orlando Cabrera, con algunos Definidores, han reunirse con los hermanos que viven y recibido a Fray Michael y lo han acompañado trabajan en la zona Oeste de Bolivia, en en la visita. donde tienen dos santuarios, uno en La Paz, Fr. Michael comenzó la visita en el que es el más frecuentado y que fue elegido Convento San Antonio, localizado en Santa por la Conferencia de obispos de Bolivia Cruz de la Sierra, donde se reunió con los para transmitir la Misa dominical; el otro se hermanos que viven en la zona Noroeste de encuentra a las orillas de lago Titicaca, es el Bolivia, y que atienden las misiones, a pesar santuario de la Virgen Copacabana, la patrona de las limitaciones del número y la edad. de Bolivia. Los frailes también administran Todos pudieran compartir un poco de la cuatro escuelas privadas con cerca de situación en la cual viven y trabajan. Quedó 4.000 alumnos. Una parte de estos alumnos claro que los frailes están muy empeñados en recibieron a Fr. Michael en el aeropuerto de La la evangelización y llevan adelante la misión Paz y después lo escucharon en el Colegio San aunque numéricamente son menos y algunos Antonio juntamente con muchos profesores. son ancianos. El Ministro general habló a los Además de visitar a los hermanos, Fr. frailes llamando la atención sobre lo que es Michael se reunió con los obispos de La esencial a la vida religiosa franciscana en tres Paz, con quien habló sobre la situación de puntos: los cambios radicales en el mundo, en los Vicariatos y de la Iglesia en Bolivia. Los la Iglesia y en la Orden; la centralidad de la obispos manifestaron estar contentos por “fraternitas” en la qual se juega el futuro de la la presencia y actuación de los hermanos vida franciscana; actuación nueva y respuestas franciscanos en sus diócesis. nuevas ante las nuevas realidades. Al final de la visita, el Ministro general Fr. Michael encontró muchas personas de tuvo un último encuentro con el Definitorio las comunidades de la parroquia San Antonio Provincial dando orientaciones, haciendo que hablaron de la alegría de caminar junto propuestas y también dio las gracias a todos, con los frailes franciscanos en S. Cruz. especialmente a los hermanos ancianos que, Allí también se reunió fraternalmente con a pesar de su edad, siguen participando en la los hermanos Conventuales y Capuchinos, a misión evangelizadora. los que les compartió el actual camino de la Primera Orden. Por último, también en Santa Fr. Valmir Ramos, OFM Cruz, Fr. Michael se reunió con los ocho obispos franciscanos de Bolivia: tres de ellos 1.7. Partecipación en el XXIV Asamblea de son responsables de los Vicariatos. A ellos las Conferencias Latinoanericanas pidió garantizar la calidad de vida franciscana Santa Cruz de la Sierra, Bolivia, 25-29.04.2016 y les dejó la pregunta: ¿es posible un plan de colaboración entre los vicariatos? Del 25 al 29 de abril se han reunido en Luego viajó a Cochabamba, donde tuvo un Santa Cruz de la Sierra, Bolivia, los Ministros, encuentro con el Definitorio de esa Provincia Custodios de América Latina para celebrar y otro que se llevó a cabo el 28 de abril (en la XXIV Asamblea Plenaria de la UCLAF este último dio algunas orientaciones). (Unión de Conferencias Latinoamericanas Además, puesto que en ese convento se Franciscanas). encuentra la Casa de formación para el Se dieron cita en el Centro Franciscano de la Post-Noviciado, el Ministro se reunió con Provincia Misionera de San Antonio en Santa 126 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Cruz de la Sierra 20 Ministros, 4 Custodios, la evangelización en el contexto de la isla 2 Vicarios provinciales y el Presidente de caribeña. la fundación de Haití. Participaron también Habló también de la situación difícil por en el encuentro el Ministro general Fr. la que atraviesan los Vicariatos de la región Michael Perry, los Definidores generales Fr. confiados a la Orden. Insistió en la necesidad Valmir Ramos y Fr. Ignacio Ceja, así como de ir más allá de las prácticas actuales que el Secretario general para las Misiones y la enfatizan el trabajo pastoral y social en Evangelización Fr. Luis Gallardo. detrimento de la identidad franciscana y de Los trabajos de la Asamblea dieron inicio hacer un estudio, diálogo y planeación muy cuando el presidente de la UCLAF Fr. Juan serios que lleven, tal vez, a una estrategia Medina dio la bienvenida a todos los presentes central, un plan común franciscano que y les llamó a dejarse guiar por el Espíritu Santo permita apoyar mejor a los vicariatos. y a tomar decisiones no sólo desde el escritorio Trató también temas como la falta de fe, o desde las ideas, sino desde el Evangelio y esperanza y amor en nuestras fraternidades, desde la realidad latinoamericana. la inculturación, la pobreza y simplicidad En el segundo día de la Asamblea, después de vida, y los nuevos desafío que enfrenta la de escuchar los informes sobre la situación Orden en Europa. Desde las enseñanzas del de las Conferencias, el Ministro general Papa Francisco, desarrolló una bella reflexión dirigió un mensaje a los presentes, en el cual sobre «Ver el mundo desde la periferia: una manifestó su alegría y la de los hermanos nueva hermenéutica para la vida franciscana venidos de la Curia general de participar en el mundo de hoy». en este encuentro fraterno. Les recordó Los trabajos de la Asamblea de la UCLAF, que encuentros como éste son una bella que este año cumple 48 años de existencia, oportunidad para unir esfuerzos que permitan continuarán hasta el viernes 29 cuando los buscar formas concretas de profundizar la participantes han de tomar importantes identidad franciscana, fortalecer el sentido decisiones en torno a los mandatos del de pertenencia a la fraternidad universal y Capítulo general 2015, al Proyecto Amazonía ampliar los horizontes de las propias fronteras. y al Master en Evangelización. Les dijo: «El Definitorio general y yo estamos absolutamente convencidos que es urgente Fr. Ignacio Ceja Jiménez, ofm cambiar la concepción tradicional de Provincia o Custodia llegando a ser más permeables, 1.8. Visita a la Custodia de la Inmaculada de modo que nazcan nuevas posibilidades Concepción de Venezuela para una colaboración inter-entidades como Caracas, Venezuela, 29.04-02.05.2016 consecuencia natural de la vivencia de la Regla y Vida de los Hermanos Menores». El Ministro general, Fr. Michael A. Perry, Les invitó además a estar atentos a los visitó la Custodia de Venezuela del 29 de abril cambios acelerados que se dan en el mundo, en al 2 de mayo de 2016. Llegando a Caracas la Iglesia y en la Orden, y a encontrar o crear junto con el Definidor general Fr. Valmir nuevos horizontes de sentido y ofrecer nuevas Ramos, fue recibido por los hermanos junto alternativas que nos permitan reconocer, con su Custodio Fr. Alcides Castro. Todos celebrar y compartir la presencia y la obra estaban en Bolivia participando de la UCLAF. de Dios con todos aquellos que nos rodean. Acompañando a Fr. Michael también estuvo «Después de todo, “somos misión para el Fr. Ernesto Chambi Cruz, de la Provincia de los mundo”», como el Papa Francisco ha señalado Doce Apóstoles de Perú, quien es actualmente en su Exhortación Apostólica Evangelii Visitador general. Gaudium. La Custodia de la Inmaculada depende de Señaló también una serie de desafíos que la la Provincia de Santiago de Compostela y Orden está enfrentando y que deben ser tratados cuenta con 23 profesos solemnes, 4 profesos seriamente y con mucho discernimiento. En temporales y 1 novicio. Los frailes constituyen este contexto pidió a los Ministros y Custodios 8 fraternidades y cuidan de 6 parroquias y 3 de la UCLAF responder a la necesidad urgente escuelas públicas con niños y adolescentes de encontrar, preparar y enviar al menos cuatro pobres y 1 privada. Juntos son casi 4 mil hermanos a Cuba para apoyar las actividades estudiantes que reciben orientaciones y pastorales existentes y crear nuevas vías para elementos de la espiritualidad franciscana. AD CHRONICAM ORDINIS 127

En la mañana del día 30, Fr. Michael tuvo La 55ª Assemblea generale della CISM un encuentro con todos los hermanos que è stata celebrata a Bari dal 3 al 6 novembre viven y trabajan cerca (hasta 400 km) de scorso, sul tema “Il denaro deve servire e Caracas, los hermanos profesos temporales non governare” (EV 58). La responsabilità y los postulantes (5). Los hermanos se del Superiore Maggiore e suo Consiglio presentaron y compartieron un poco de su vida per l’amministrazione e gestione dei beni y misión en Venezuela. Fr. Michael hizo una ecclesiastici. reflexión sobre la relevancia de la Orden y los L’Assemblea ha messo a confronto i desafíos que debemos enfrentar con el fin de responsabili dei Religiosi in Italia in linea con vivir mejor nuestra identidad en fraternidad y una specifica programmazione che ha perfocus nuestra misión en el mundo. la “responsabilità” del Superiore Maggiore: El mismo día tuvo una reunión con una la responsabilità personale (Bussolengo parte de la Familia Franciscana de Caracas, 2001); la cor-responsabilità del consiglio especialmente con la OFS/JUFRA y las (Monopoli 2005); le responsabilità condivise Hermanas Franciscanas del Sagrado Corazón nella formazione (Olbia 2006). A Bari il filo de Jesús, Instituto nacido en Venezuela. conduttore sono state le Linee orientative El primero de mayo se celebró per la gestione dei beni negli Istituti di vita solemnemente en la Iglesia de San José de consacrata e nelle Società di vita apostolica, Cagua. Fr. Michael presidió la misa y trasmitió la lettera circolare della CIVCSVA pubblicata un mensaje de esperanza al pueblo que sufre lo scorso 02.09.2014. grave crisis política, social y económica. De hecho, Venezuela sufre una crisis política y Cinque social grave que obliga a las personas a hacer percorsi largas filas para comprar un poco de alimentos en los mercados; hay mucha falta de trabajo, L’attualità del tema va ben oltre i risvolti alimentos, medicinas y artículos de primera mediatici della cronaca degli ultimi anni. Il necesidad e inclusive energía eléctrica. Presidente della CISM, p. Luigi Gaetani o.c.d., También la violencia ha crecido y Caracas está – nella prolusione d’apertura – nel rivisitare entre las ciudades más violentas de los últimos gli insegnamenti del Magistero di papa años. Francesco, (Evangelii gaudium e Laudato si’), En Cagua Fr. Michael encontró al obispo ha enucleato cinque percorsi per concretizzare de Maracay, Mons. Rafael Conde, que expresó uno stile evangelico di servizio e di povertà su satisfacción por la presencia y la obra de proprio ad un istituto. los Franciscanos en Venezuela. Las mismas – Affratellare e creare comunione: non è con expresiones de aprecio escuchó el Ministro de il molto che si condivide ma con il poco, los fieles de la parroquia de San José de Cagua, come ha fatto Gesù, con stile eucaristico que recuerdan con aprecio a los frailes que han (Mt 14, 15-21). pasado por esas comunidades y están contentos – Renderci non padroni ma ospiti ed ospitali con los que están presentes actualmente. No in questo mondo, perché tutto ciò che fue diferente en el encuentro con Mons. Jesús abbiamo e siamo è dono di Dio; come Zárate, obispo auxiliar de Caracas. dono va gratuitamente restituito a servizio El Ministro tuvo un encuentro con el degli altri, degli ultimi in particolare, Consejo de la Custodia y lo animó a continuar degli impoveriti creati dalla economia con esperanza en el cambio de la situación dell’esclusione, degli immigrati. actual de la Nación venezolana y a perseverar – Educarci alla responsabilità, come vera viviendo y llevando a cabo la misión como una attenzione verso chi sta più indietro, fraternidad franciscana. facendosi povero tra i poveri. La responsabilità come attenzione e custodia Fr. Valmir Ramos, OFM per il creato, come attenzione all’altro, come sobrietà di vita e capacità di vincere 2. 55° Assemblea generale della CISM l’indifferenza. – Attivare la fiducia come impegno ad uscire Il denaro deve servire da se stessi in un’esistenza che si nutre non non governare di appropriazione, ma di espropriazione di sé. 128 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

– Avere cura di sé e trasparenza nella gestione “altri” e ha elaborato criteri economico- dei beni personali e della comunità. Infine, finanziari, che rendono molto più complessa rifiutarci di giocare in borsa, o di cercare il l’amministrazione-gestione dei nostri istituti. massimo profitto. Da una parte, infatti, la vita consacrata e la sua regolamentazione canonica continua a pensare Non si può prescindere ai beni degli istituti come ecclesiastici, con le dalla gratuità finalità proprie, con uno stile peculiare che eviti lusso, guadagno eccessivo, cumulo di In sintonia con le indicazioni del Dicastero beni (cf. can. 634 §2), che faciliti la povertà, da si è offerta l’opportunità di puntualizzare testimoniare anche in forma collettiva (cf. can. alcuni aspetti di carattere canonico-giuridico 640). Dall’altra, i beni ecclesiastici e la loro e gestionale. Un’economia autenticamente amministrazione, confrontati con l’economia umana non può prescindere dalla gratuità, e la finanza, se non entrano in una relazione di altrimenti si esce insieme dall’umano giusto equilibrio, potrebbero essere facilmente e dall’economico. Così ha sottolineato fuorviati verso un percorso che induce a l’economista sr. Alessandra Smerilli, fma, convincersi che i beni sono fine e non un docente all’ Auxilium e alla Bicocca di Milano. mezzo e che, quindi, l’amministrazione e la Se l’economia è attività umana, essa non è mai gestione dei beni deve puntare al vantaggio eticamente e antropologicamente neutrale: o massimo che può ottenere. Se si assolutizza costruisce rapporti di giustizia e di charitas, o tale prospettiva, si fa propria una prospettiva li distrugge: tertium non datur. macroeconomica che sviluppa l’idea secondo Gli Istituti vivono anche di questa gratuità. cui l’uomo è orientato all’opportunità L’obiettivo primario è di crescere e svilupparsi personale e alla risposta ai suoi bisogni. senza perdere la fedeltà al movente ideale che l’ha originata, senza distaccarsi dal proprio Il patrimonio carisma, quindi senza perdere la gratuità stabile (charis). La gratuità non è il gratis (prezzo zero) ma il valore infinito, non è il disinteresse Nell’ambito canonico p. Vincenzo ma l’interesse per tutti e di tutti. Per queste Mosca, o.carm., docente di diritto canonico innovazioni occorrono i carismi, religiosi e all’Urbaniana, ha presentato la Nota sul laici, persone capaci di vedere diversamente, patrimonio stabile di un Istituto religioso, dai crinali dell’agape, le pietre scartate del preparata dall’area giuridica CISM. Nella loro tempo e trasformarle in testate d’angolo. realtà contemporanea, non è più facilmente Il carisma diviene, quindi, il dono di “occhi determinabile la distinzione tra beni diversi” per vedere risorse e cose belle dove immobili e mobili facendo ricorso al diritto gli altri vedono solo dei problemi. Soprattutto romano. I beni immobili non hanno più la “occhi diversi” per conoscere “l’ampiezza del rilevanza che avevano nel passato. Pertanto campo di Dio più del proprio stretto giardino” per definire i beni inalienabili, quelli cioè che (Papa Francesco). sono destinati ad assicurare la sussistenza e le finalità della persona giuridica, ha richiesto I religiosi che si trovasse una nuova espressione che messi alla prova è appunto quella di “patrimonio stabile”. Questi beni non servono per la vita ordinaria Il binomio amministrazione-gestione dei della persona giuridica, ma costituiscono la beni ecclesiastici e responsabilità dei superiori base, il supporto finanziario, che permetta maggiori costituisce oggi uno degli ambiti più alla stessa lo svolgimento della sua attività delicati, più urgenti sui quali la vita consacrata per conseguire le sue finalità istituzionali. è interpellata. Come ha puntualizzato p. Luigi Ciò comporta vigilare sul fatto che la Sabbarese, cs, Decano della Facoltà di Diritto gestione dei beni appartenenti al patrimonio canonico dell’Urbaniana. E ciò non solo per la stabile continui ad essere in linea con le complessità dell’amministrare ma anche per la finalità proprie dell’Istituto, affinché esso domanda di senso e per un certo smarrimento non si sovraccarichi con patrimoni o attività che tale complessità di fatto comporta. I lontane da quelle istituzionali. Occorre avere religiosi sono messi alla prova, in quanto una visione dinamica del patrimonio intero, la post-modernità ha prospettato modelli stabile, e non, con un dosaggio sapienziale AD CHRONICAM ORDINIS 129 di efficienza ma anche di spirito evangelico. conto adeguatamente) della loro specialità. Dove questi beni risultassero, sotto tutti i Si tratta di interventi settoriali, di carattere punti di vista, solo un aggravio è preferibile normativo o giurisprudenziale, riferiti ad ipotizzare la loro dismissione. ambiti eterogenei e (anche per questo) rivelatori della pervasività di una linea di Trasparenza tendenza che potrebbe comportare problemi e onestà per l’unità e la coerenza del sistema. In questa prospettiva, il relatore ha richiamato in Il prof. Nicola Colaianni, magistrato della particolare, con riguardo al quadro normativo, Suprema Corte di Cassazione, ha fornito spunti il tema della cosiddetta “responsabilità da di particolare interesse circa la trasparenza reato” delle persone giuridiche (D. lgs. n. e l’onestà nell’amministrazione dei beni 231/2001); del regime tributario in materia ecclesiastici. Nel conteso della legislazione di Ici/Imu (D.M. n. 200/2012); delle proposte civile la trasparenza è intesa come accessibilità di riforma in materia di enti non profit (Ddl totale delle informazioni concernenti n. 2617) e, con riguardo alla giurisprudenza, il l’organizzazione e l’attività delle pubbliche tema delle procedure concorsuali. amministrazioni, allo scopo di favorire forme Richiamando il Magistero di papa diffuse di controllo sul perseguimento delle Francesco, il presidente della CISM p. funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle Gaetani, ha sottolineato – a conclusione risorse pubbliche (cf. art. I, comma, del d.lgs, dei lavori – che la vita consacrata «sceglie n. 33 del 14 marzo 2013). La legislazione civile di essere profetica» per «non rischiare fonda i due concetti – accessibilità e controllo l’idolatria, svincolandosi dall’insignificanza – nelle leggi di varia natura e diverso rango e dalla mondanità spirituale, dalla “dittatura (di rango costituzionale o legge ordinaria). di una economia senza volto e senza uno Trasparenza e onestà oltre all’indiscutibile scopo veramente umano» (EG n. 55). “Ah! valenza deontologica, si esprimono come Come vorrei una Chiesa povera e per i autentico senso ecclesiale, cioè nel modo con poveri”. «Questa opzione – ha continuato il cui i fedeli sono e percepiscono l’essere Chiesa presidente – allarga gli orizzonti, ci svincola e la loro appartenenza alla Chiesa. In relazione da inutili e bizantini tentativi di rispondere agli istituti “la trasparenza è fondamentale per alle cangianti fenomenologie dei poveri: chi l’efficienza e l’efficacia delle missione”Linee ( sono, quanti sono, quali i nuovi poveri, dove orientative, 10). Pertanto ci si deve dotare di si concentrano; ci solleva da quelle faticose e strutture e meccanismi adeguati, efficaci, mai concluse riflessioni che domandano se una ossia all’altezza della propria missione e delle Chiesa povera può essere allo stesso tempo aspettative che in essa sono risposte. Di qui la Chiesa per i poveri o se non ha essa bisogno, stretta connessione – già richiamata da papa per fornire aiuto, di ospedali, scuole, case per Francesco – di trasparenza con vigilanza. anziani e altre opere. Orizzonti che portano la vita consacrata ben «oltre la semplice Gli enti considerazione sullo scopo e uso dei beni ecclesiastici affidati alla Chiesa» e alla missione della vita consacrata nella Chiesa. Trascorso ormai un trentennio dall’Accordo di Villa Madama, la disciplina degli enti Pier Luigi Nava, SMM ecclesiastici appare saldamente ancorata ai principi bilateralmente convenuti alla metà [Testimoni, 12(2015)22-24] degli anni ottanta. Il prof. avv. Venerando Morando, docente di diritto ecclesiastico 3. Per una spiritualità di comunione all’Università di Lecce e responsabile dell’Osservatorio legislativo della C.E.I., ha Fraternità presentato un’articolata disamina di alcune dono e impegno problematiche circa gli enti ecclesiastici. Recenti sviluppi del diritto comune rilevano Vivere in comunione fraterna è l’introduzione di regole che interessano la l’aspirazione segreta ed insopprimibile del condizione e l’attività degli enti ecclesiastici cuore umano, plasmato a immagine di quel Dio senza tener conto (o perlomeno senza tener che da sempre è comunione di Persone e che 130 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 fin dall’inizio lo ha sospinto alla somiglianza: Regno che già qui ci è dato di costruire e che “non è bene che l’uomo sia solo” (Gen. 2, 18). giungerà a compimento nell’eternità per opera La vocazione profonda di ogni uomo è infatti di Colui che, riempiendo di sé ognuno ed ogni la comunione/condivisione con altre persone cosa (cf. il pleroma di Efesini 1,23), porterà a (da qui, il concetto squisitamente cristiano di perfezione le nostre quotidiane fatiche e i nostri persona: un essere in relazione). sempre poveri tentativi di vivere riconciliati. Tutti siamo alla ricerca di tale comunione In questa luce le fraternità religiose possono tra noi. Ma nella storia segnata dal peccato in essere viste come laboratori in cui si anticipa cui tutti siamo inseriti, questa è possibile solo e si fa crescere quell’unità in Cristo a cui è se il cuore si apre al Redentore: la sola “vera chiamata in primo luogo la Chiesa, ma pure comunione” è quella che si realizza in Cristo l’umanità nel suo insieme, anche se il suo Signore.1 pieno compimento si avrà solo nella sala del Cristo Gesù, Parola che rivela in pienezza banchetto di nozze del Figlio-Sposo con la il disegno del Padre, affida ai suoi discepoli il Chiesa-Sposa, nella domenica senza tramonto comandamento nuovo di amarsi gli uni gli altri della Gerusalemme celeste. come Lui li ha amati, di divenire una cosa sola E qui abbiamo un primo aspetto come Lui e il Padre lo sono. dell’importanza spirituale della vita in fraternità: quello di essere un segno, una Francesco d’Assisi profezia che – seppur in modo sempre povero e la spiritualità di comunione e frammentario – anticipa nell’oggi il destino a cui tutti gli uomini sono chiamati nel divino Francesco d’Assisi è ritenuto da molti disegno rivelatosi in Cristo. come il più grande interprete del progetto cristiano. Non a caso egli ha intuito con otto Un cammino secoli d’anticipo l’enorme portata di questa di conversione spiritualità di comunione: fin dall’inizio della sua esperienza di conversione, nel dono di L’altro aspetto è quello che la pone in fratelli che gli si affiancavano per condividere rapporto al nostro cammino di conversione, e il suo cammino di sequela ha riconosciuto la ci obbliga a chiederci se e per quale via è poi chiamata del Signore a vivere in fraternità. realmente possibile vivere da fratelli. Fratello-fraternità sono i termini che usa di Abbiamo già accennato al fatto – per più per definire il volto di questi nuovi gruppi altro assai significativo – che vivere insieme di cristiani, che in pochi anni sono andati fraternamente è ad un tempo aspirazione sorgendo ovunque per l’Italia e per l’Europa profonda del cuore umano e meta che il Dio quali fratres (i Frati), sorores (le Clarisse) della Rivelazione cristiana ha posto all’intera e poenitentium collegia (i penitenti laici, storia umana, come è detto mirabilmente in oggi l’OFS), ed hanno dato un contributo Efesini 1 e Colossesi 1. straordinario al rinnovamento della Chiesa Dunque, in teoria sembrerebbe tutto chiaro. evangelizzando la nuova società dei Comuni. Ma è poi un’aspirazione realizzabile nei fatti? La spiritualità di comunione è quella che È un obiettivo che possiamo davvero centrare? la Chiesa riconosce oggi come la più urgente E se sì, per quale via? espressione dell’esperienza cristiana nel Intanto, per tenere i piedi per terra e momento storico che stiamo vivendo.2 non cadere nella trappola di un ottimismo Concretamente si tratta di farsi ovunque fuorviante, va detto subito che la storia sembra promotori di comunione: favorire in tutti i smentire impietosamente questa possibilità: a fedeli la coscienza di essere figli nel Figlio, chi la avvicina con attenzione, essa si presenta perché coinvolgano se stessi in rapporti fraterni assai più spesso come un rosario interminabile sempre più autentici, sapendo di essere figli di scontri e di lotte, di odi e violenze, piuttosto per dono e dunque fratelli, fratelli per vivere che di tentativi riusciti di comunione fraterna. da figli. E il nostro tempo non sembra far eccezione: si La spiritualità di comunione ci viene è appena chiuso il secolo più violento di tutti, proposta anche come la componente più quello che ha vissuto con delirante passione preziosa di una globalizzazione positiva, il le più diverse e opposte ideologie, generando sale che può darle sapore, il lievito che la fa tante e tali stragi – per di più meticolosamente crescere nella giusta direzione:3 quella del programmate – da superare anche la somma AD CHRONICAM ORDINIS 131 di violenza di tutte le epoche precedenti. E al suo destino. Nell’uno e nell’altro caso, non il nuovo secolo non sembra aver cominciato avrebbe calcato sino in fondo le orme, a lui molto meglio del precedente, pur essendo tanto care, del suo Maestro e Signore, e non caduti i muri della guerra fredda. ne avrebbe neppure condiviso la misteriosa Non solo. Ma anche all’interno della straordinaria fecondità. È venuto forse il Chiesa, anzi in quella parte eletta del popolo di tempo che anche noi, come Francesco, Dio che sono i religiosi, le cose non sembrano sappiamo riconoscere nella fraternità il luogo consentire troppe illusioni sul versante della privilegiato per un cammino di conversione vita fraterna. L’esito di una inchiesta tra vera. E allora avremo la chiave per capire formatori e giovani frati francescani che risale meglio anche quel “maxima poenitentia mea a una decina di anni fa, faceva emergere un dato vita communis” di san Giovanni Berchmans significativo: l’aspirazione alla vita fraterna s.j. (la mia più grande penitenza è la vita era presente nella totalità degli intervistati, comune), il cui senso più vero potrebbe essere ma solo il 4% si diceva poi soddisfatto per la questo: la vita fraterna è il terreno più ricco di qualità della vita fraterna che concretamente occasioni per convertirmi alla logica pasquale. stava portando avanti.4 Come discepoli del Signore, il traguardo del nostro itinerario è la conversione a Lui Un recupero della nostra mente e del nostro cuore, e oggi della dimensione fraterna più che mai la vita fraterna si rivela l’ambito privilegiato per compiere tale cammino di Sull’onda del ritorno alle fonti del nostro conversione. Frati, suore o laici, dobbiamo carisma, la generazione a cui apparteniamo ha riconoscerci come persone che, raggiunte operato un felice recupero della dimensione dall’appello evangelico alla conversione, lo fraterna come valore essenziale della hanno accolto con gioia e per questo sono vocazione francescana, e su di essa ci si è entrate in un cammino di fraternità, proprio soffermati a riflettere e a sperimentare un per convertirsi. Lungo il cammino ci si rende po’ per tutti questi decenni del post-concilio. poi conto che la conversione assume sempre Ripercorrendo le tappe di questo recupero e più il volto di una esperienza di misericordia tentandone un bilancio, c’è forse da riconoscere ricevuta e donata. che troppo a lungo si è privilegiata una lettura ingenuamente ottimistica della vita fraterna, Non basta che è stata sovente descritta come un prato vivere insieme fiorito o come un orto capace di dare soltanto frutti saporosi. Oggi possiamo essere un po’ Per essere ancora più chiari: il fatto che in più realistici, poiché tutti sappiamo ormai per questi decenni vi siano stati molti cristiani che esperienza che si tratta di un campo in cui si sono messi insieme in nome della fraternità, crescono rigogliosi anche i rovi, con le loro ma che pochi siano poi riusciti a far sfociare spine pungenti (e non solo nell’ambito delle questo pur lodevole ed onesto progetto in nostre fraternità, sia ben chiaro, ma nella vita una duratura e feconda esperienza di vita di ogni gruppo umano, comprese le famiglie). fraterna ci dice che il bisogno istintivo che ci Ma se esaminiamo più a fondo le Fonti spinge a vivere insieme non basta a costruire Francescane, possiamo correggere il nostro la fraternità cristiana. Come ci ricorda sguardo sulla fraternità, cercando di vedere Bonhoeffer, quel bisogno va continuamente meglio ciò che essa ha rappresentato in primo convertito sul paradigma della Pasqua del luogo per Francesco. È stato proprio grazie Signore, che sola ci consente di continuare ad al duro braccio di ferro vissuto con una parte amare i fratelli anche quando essi ci deludono dei suoi frati5 che egli ha imparato – anche lui e divengono un peso, amarli nel senso di faticosamente come noi – a lasciarsi condurre accoglierli e rispettarli così come sono e come dallo Spirito ad accogliere sino in fondo la forse continueranno ad essere, rinunciando a logica della croce, rinunciando alla duplice coltivare nei loro confronti pretese pur sante, tentazione di “imporre” a tutti il suo ideale come quella di volere che diventino cristiani decisamente eroico espellendo dalla fraternità migliori. chi non lo condivideva, o di “ritirarsi” in una La Lettera a un Ministro (FF 234-236) si sdegnosa solitudine per proseguire in un suo muove dentro questa logica di un amore che itinerario di santità abbandonando l’Ordine è divenuto solo misericordia, e rappresenta il 132 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 punto di arrivo della conversione del cuore di speranza anche dentro gli spazi angusti della Francesco sul cuore di Cristo: solo a questo nostra ed altrui umana povertà. punto – quando ha saputo rinunciare ad ogni Là – e solo là – il Signore dona benedizione approccio padronale sui fratelli per amarli e la vita per sempre… Infatti, come intuiva così come sono e accoglierli ancora come finemente Teresa di Lisieux, Misericordias grazia del Signore, anche se ormai sono per Domini in aeternum cantabo: per tutti (ma lui solo una croce – egli diviene finalmente un proprio tutti, nessuno escluso!) il Paradiso sarà “frate minore” e porta a compimento il “suo” un canto ininterrotto alle infinite misericordie mistero pasquale. Le stigmate sono il sigillo di del Signore. autenticità del cammino percorso. Sarebbe bello se l’anno della misericordia “Aiutatevi a portare i pesi gli uni degli altri divenisse un tempo propizio per un salto di e così adempirete la legge del Signore” (Gal qualità nelle nostre relazioni fraterne. 6,2). Non sembra un ideale molto elevato. Eppure, se portati per amore del Signore, i Fr. Prospero Rivi, OFMCap pesi che con i propri limiti e il proprio peccato ciascuno di noi scarica sulle spalle e sul cuore [Testimoni, 12(2015)29-32] degli altri divengono l’espressione più alta della vera povertà e (forse) il luogo in cui 1 Sempre limpide e fondamentali restano in tal senso anche a noi sarà dato di sperimentare quella le pagine di D. Bonhoeffer, La vita comune, vera letizia che da sempre è ormai associata Queriniana, Brescia 1969, in particolare 39-51. 6 2 Si veda il forte appello di Giovanni Paolo II con la all’immagine del Poverello (FF 278). Lettera Apostolica Novo millennio ineunte, nn. 43- Si è costruttori di vere relazioni fraterne 45; ma ai nn. 29-34 tale compito è affidato in modo nella misura in cui si è santi, cioè aperti particolare alla vita consacrata, che coinvolge in un ad accogliere l’amore misericordioso del progetto “forte” di vita cristiana. Signore. E viviamo santamente nella misura 3 Si veda il tema proposto da Papa Francesco per la 47ª giornata per la pace, il 1° gennaio 2014: La fraternità, in cui ogni giorno facciamo passare sui fratelli fondamento e via per la pace, una proposta in la misericordia che ogni giorno accogliamo alternativa alla globalizzazione dell’indifferenza. dal Signore. Che la santità sia alla fine 4 Cfr. C. Di Nardo – G. Salonia (a cura di), La riconducibile ad un’esperienza di misericordia “fraternitas” di Francesco d’Assisi. Storia, spiritualità, accolta e donata ce lo attesta la Scrittura. attualità, Edizioni Italia Francescana, Giulianova 2003, 9-10. Si noti infatti come il “Siate santi, perché io, 5 Essi erano in particolare i “Ministri e Custodi, coloro il Signore Dio vostro, sono santo” di Lv 19,2 cioè che, essendo stati scelti proprio da Francesco divenga in Mt 5,48 un “Siate perfetti come è nelle varie “Province” d’Europa, sentivano con più perfetto il Padre vostro celeste” per approdare urgenza il bisogno di organizzare meglio quella che a Lc 6,36 in quel “Siate misericordiosi come in pochi anni era diventata una moltitudine di Frati, è misericordioso il Padre vostro” che pare per evitare derive ereticali e per renderla forza viva e feconda a servizio della Chiesa. riassumere e comprendere tutto. 6 Per confezionare il “pane della fraternità” (panis Una fraternità sarà viva e autentica nella fraternitatis), un’antica ricetta francescana misura in cui è formata da persone che ogni suggerisce questi “poveri” ingredienti: 100 gr di giorno con umiltà invocano e accolgono la comprensione + 150 gr di pazienza + 250 di dolcezza misericordia del Signore sulle proprie povertà (consigliabile anche ai diabetici) + un pizzico di sano umorismo; e mescolare poi il tutto a fuoco lento per e se la donano a vicenda. È solo l’olio della tutta la vita. misericordia che rende possibile e gioiosa la vita fraterna, come canta stupendamente il 4. Pope Francis canonizes Franciscan Salmo 132. missionary Junípero Serra Olio profumato della misericordia che – come non si stanca di ripetere papa Francesco Canonizing the 18th century Spanish – il Signore versa sempre di nuovo e con Franciscan missionary, Blessed Junípero abbondanza sul capo di ciascuno, perché lo Serra, Pope Francis insisted that a person’s lasciamo poi scendere nel nostro cuore e su faith is alive only when it is shared. quello dei fratelli che Lui ci pone accanto, così During the celebration, a late afternoon che tutti siamo ricolmi della sua fragranza: Mass outside the Basilica of the National Shrine di essa infatti vivono sia la fraternità che la of the in Washington, famiglia cristiana. Olio che dà gioia, perché D.C., on September 23rd, the pope declared consente di reperire sempre nuovi motivi di the holiness of St. Junípero, founder of a string AD CHRONICAM ORDINIS 133 of missions in California. Some people had of about 25,000 people. “Mission is always objected to the – as they did at the fruit of a life which knows what it is to be the of the Spaniard in 1988 – found and healed, encountered and forgiven.” because of questions about how Father Serra Pope Francis insisted that Jesus does not treated the native peoples of California and give Christians “a short list of who is, or is about the impact of Spanish colonization not, worthy of receiving his message, his on native peoples throughout the Americas. presence.” Instead, Jesus embraced people Pope Francis mentioned the controversy only as they were, even those who were “dirty, briefly, saying: “Junípero sought to defend the unkempt, broken,” he said. Jesus says to dignity of the native community, to protect it believers today, like yesterday, “Go out and from those who had mistreated and abused embrace life as it is, and not as you think it it. Mistreatment and wrongs, which today should be.” still trouble us, especially because of the hurt “The joy of the Gospel,” the pope said, “is which they cause in the lives of many people.” something to be experienced, something to be Vincent Medina, who has questioned the known and lived only through giving it away, wisdom of the canonization, read the first through giving ourselves away.” Scripture reading in the Chochenyo language of the Ohlone people of Northern California. Cindy Wooden & Constanza Morales Before the formal proclamation of the missionary’s sainthood, a choir and the [The Holy Land Review, 1(2016)7] congregation chanted a litany invoking the intercession of Mary, the apostles and a long 5. Franciscans from around the world list of , including other saints who lived gather in D.C. and worked in the United States, such as St. Frances Cabrini, St. Elizabeth Ann Seton, St. On September 24th, members of the John Neumann and St. , the Franciscan Family celebrated a special Mass first American Indian to be canonized. The of Thanksgiving for the newest Franciscan canonization of St. Junípero, however, was saint, Junípero Serra, canonized the day before the first such ceremony to be celebrated in the by Pope Francis. The Mass took place at the United States rather than at the Vatican. Franciscan Monastery of the Holy Land in After the formal proclamation, Andrew Washington, D.C., not far from the Shrine Galvan, curator of Dolores Mission in San of the Immaculate Conception, site of the Francisco, brought up a relic of St. Junípero canonization. to a stand near the altar as a song was sung in Franciscan Father Michael Perry, Minister Spanish accompanied by a drumbeat. General of the , presided Catholics in the United States and at the Mass, along with other Franciscans who throughout the world are indebted to St. had promoted Father Serra’s cause for many Junípero and thousands of other witnesses years, as well as representatives from the who lived their faith and passed it on, the pope Catholic community in Majorca, Spain, where said in his homily. Serra was born. During the Mass, Father The new saint “was excited about blazing Michael accepted a new altar cloth in honor trails, going forth to meet many people, of St. Junípero that the Spanish delegation learning and valuing their particular customs presented. and ways of life,” Pope Francis said. The new saint’s 18th century missionary A missionary’s life is exciting and brings activity in Mexico and what is now California, joy, he said, because it is not sedentary or where he founded nine missions, has been turned in on itself. Sharing the Gospel is the criticized not only because that activity way to keep experiencing the joy it brings and subsumed indigenous cultures, but also it keeps the heart “from growing numb from because of the ’s custom of flogging others being anesthetized.” as he flogged himself, as a form of purification In the homily, Pope Francis spoke about from sin. keeping faith alive and joyful, calling on all The homilist was Franciscan Father Joseph Catholics to be missionaries. “Mission is never P. Chinnici, President of the Franciscan the fruit of a perfectly planned program or a School of in Oceanside, California. well-organized manual,” he told the crowd In his homily, he argued for perspective. 134 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

“Contemporary historians talk about his of indigenous peoples from the California ‘iron will,’ his ‘severity,’ his intractable missions Serra founded. stubbornness,” he said. “Commentators Galvan, caught up in the pope’s focus on the paternalistic identification of the straightforward manner, couldn’t resist some Indians as ‘adult children’ under Spanish law. informality. “I invited him to visit California, They forget another dimension: ‘Children of and offered to drive the bus to all the missions. God’ in the biblical sources of Serra’s thought I told him I’d pick him up at the airport,” he conveys the greatest possible dignity on a told CNS. Francis smiled, but at this point in human being. his busy journey, “he looked very tired. I’ve “Today we clearly see that Serra accepted been reflecting on it. With John Paul II, there the disciplinary procedures of the Spanish was a gasp when he entered a room. And he colonial project – including the use of would initiate the conversation. Francis is stocks and flogging – to impose practices more like a parish . It was like talking to foreign to the Native American peoples,” he a parish priest after Mass.” continued. “Some 15 years after his death, a more developed colonization inaugurated a Kurt Jensen dual revolution of disease and agricultural destruction that decimated the Native [The Holy Land Review, 1(2016)8-9] American way of life. An even more brutal destruction occurred with the American 6. Papa Francesco a Greccio colonization. “He who came to preach dignity, Greccio, 04.01.2016 justice and the mercy of the Gospel would have been horrified,” Father Chinnici added. Seguite la stella Franciscan Father Ken Lavarone, Pastor of St. Francis of Assisi Parish in Sacramento, In preghiera lì dov’è nato il presepe. California, and a Vice-Postulator of the Serra Nel primo pomeriggio di lunedì 4 gennaio, cause for sainthood, said, “A good historian Papa Francesco si è recato in macchina, in tries to enter into the times and judges forma privata, nel santuario di Greccio per history based on that. You cannot separate raccogliersi davanti all’affresco medievale colonization from evangelization in the 18th che ricorda la prima rappresentazione della century.” Natività, quella ideata dal santo di Assisi nel “It is true,” Father Chinnici said in his 1223. Una presenza improvvisa e inaspettata homily. “Serra built missions and established per i frati che, poco prima delle 15, hanno the skeletal structure on which the church in visto arrivare il Pontefice accompagnato California would eventually build its body. dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico “But while he was doing this, God was Pompili, al quale il Papa aveva fatto una doing something greater yet: fashioning him visita di cortesia. Prima di raggiungere il into a human being – that’s a good thing, to be santuario, Francesco ha avuto anche un breve a human being – a follower of Christ, a lover e informale incontro con un gruppo di giovani of his neighbors – a greater thing – a Friar partecipanti al meeting della diocesi dedicato Minor – a little thing – a friend of the poor, as all’enciclica Laudato si’. Vi auguro di seguire was Jesus himself, and now, a saint.” la stella, ha detto il Papa ai ragazzi, e di avere, Andrew Galvan, Curator of Dolores come i magi, «l’umiltà di scoprire Gesù nei Mission in San Francisco and a member of piccoli, negli umili, nei poveri, in quelli che the Ohlone Tribe, indigenous to Northern sono scartati dalla società». Dopo la sosta di California, carried a reliquary containing preghiera, il Pontefice ha scritto sul registro a first-class relic of Serra to set next to the dei visitatori: «Ringrazio il Signore per questa altar, and spoke briefly about the new focus grazia e gli chiedo di benedire la Chiesa, il Serra’s sainthood has bought to California’s Vescovo di Rieti, i Frati, i fedeli... e aiutarci indigenous people. tutti a scoprire la stella e cercare il Bambino». After the canonization at the Basilica of the Poi ha salutato la comunità francescana del National Shrine of the Immaculate Conception santuario intrattenendosi brevemente con i September 23rd, Galvan also had the personal religiosi. Quindi, alle 15,30, è ripartito verso attention of Pope Francis, in a private meeting Roma. between the pontiff and nine representatives AD CHRONICAM ORDINIS 135

[L’Osservatore Romano, 6 gennaio 2016, tema della misericordia nella Sacra Scrittura. La p. 1] prima parte del messaggio ci aiuta a recuperare i significati fondamentali di questo termine che 7. Presentazione del Messaggio per la già nella Misericordiae Vultus Papa Francesco Quaresima 2016 aveva definito “architrave” tanto del mistero Città del Vaticano, Sala Stampa, 26.01.2016 trinitario quanto della vita della chiesa. In particolare, essendo la Quaresima protesa Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula verso il Mistero Pasquale, ci si sofferma sul Giovanni Paolo II della Sala Stampa della fatto che la Croce di Cristo costituisce l’apice Santa Sede, si tiene la Conferenza Stampa di della rivelazione dell’infinita misericordia del presentazione del Messaggio del Santo Padre Padre. Gesù è il volto di tale misericordia e il per la Quaresima 2016 sul tema: “Misericordia suo costato aperto diventa, idealmente, uno io voglio e non sacrifici” Mt( 9,13). Le opere scrigno che si apre affinché tutti attingano a di misericordia nel cammino giubilare. piene mani all’amore che perdona, rigenera Intervengono l’Em.mo Card. Francesco e redime. Durante la Quaresima la Chiesa ha Montenegro, Arcivescovo di Agrigento e sempre suggerito un maggiore nutrimento Membro del Pontificio Consiglio “Cor Unum”; della Parola di Dio e il Papa dentro questa Mons. Giampietro Dal Toso, Segretario del nota caratteristica invita i tutti i cristiani Pontificio Consiglio “Cor Unum” e Mons. ad approfondire il tema della misericordia Segundo Tejado Muñoz, Sotto-Segretario del attraverso le pagine della Bibbia e quelle dei medesimo Pontificio Consiglio. profeti, in particolare, poiché in esse non ci Pubblichiamo di seguito gli interventi del si limita semplicemente a ribadire che Dio è Cardinale Montenegro e di Mons. Dal Toso: misericordioso ma si indica con chiarezza che i suoi figli lo devono essere esercitandosi Intervento del Card. Francesco Montenegro a vivere un amore più grande soprattutto prendendosi cura dei piccoli, dei poveri e Come ogni anno ci prepariamo ad degli indifesi. Qui vale la pena riascoltare accogliere il Messaggio che il Santo Padre alcuni passaggi della Misericordiae Vultus ha preparato per il tempo di Quaresima, col all’interno della quale alcuni numeri vengono quale offre a tutti i cristiani alcuni spunti utili dedicati proprio al tempo di Quaresima. per vivere nel migliore dei modi questo tempo Cito testualmente il n.17 di quella lettera: forte in preparazione alla Pasqua. «La Quaresima di questo Anno Giubilare sia Il titolo del messaggio prende le mosse vissuta più intensamente come momento forte dall’evangelista Matteo (9,13). Nel contesto per celebrare e sperimentare la misericordia della vocazione dell’apostolo, di fronte alla di Dio. Quante pagine della Sacra Scrittura critica dei farisei per il fatto che Gesù stesse possono essere meditate nelle settimane a tavola con pubblicani e peccatori, il Maestro della Quaresima per riscoprire il volto risponde dicendo: «Non sono i sani che hanno misericordioso del Padre! Con le parole del bisogno del medico ma i malati. Andate e profeta Michea possiamo anche noi ripetere: imparate che cosa vuol dire: Misericordia io “Tu, o Signore, sei un Dio che toglie l’iniquità voglio e non sacrificio. Io non sono venuto e perdona il peccato, che non serbi per sempre a chiamare i giusti ma i peccatori». Da qui il la tua ira, ma ti compiaci di usare misericordia. titolo del messaggio “Misericordia io voglio Tu, Signore, ritornerai a noi e avrai pietà del e non sacrificio. Le opere di misericordia nel tuo popolo. Calpesterai le nostre Anche colpe cammino giubilare”. e getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati” Già da questa formulazione possiamo (cfr 7,18-19). le pagine del profeta Isaia ricavare tre considerazioni sulle quali vorrei potranno essere meditate più concretamente brevemente soffermarmi: in questo tempo di preghiera, digiuno e carità: a. la riflessione sulla misericordia alla luce “Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: della Parola di Dio; sciogliere le catene inique, togliere i legami del b. l’insistenza sulle opere di misericordia; giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare c. il rapporto tra la Quaresima e il cammino ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il giubilare. pane con l’affamato, nell’introdurre in casa 1. La prima è legata strettamente all’anno i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi giubilare e consiste in una ripresa sintetica del nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la 136 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si sono profondamente unite a quelle spirituali. rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la Infatti, scrive il Papa, “Se mediante quelle tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. corporali tocchiamo la carne del Cristo nei Allora invocherai e il Signore ti risponderà, fratelli e sorelle bisognosi di essere nutriti, implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”. Se vestiti, alloggiati, visitati, quelle spirituali – toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare consigliare, insegnare, perdonare, ammonire, il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore pregare – toccano più direttamente il nostro all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore, essere peccatori. Le opere corporali e quelle allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la spirituali non vanno perciò mai separate. È tua tenebra sarà come il meriggio. Ti guiderà infatti proprio toccando nel mistero la carne di sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, Gesù crocifisso che il peccatore può ricevere rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino in dono la consapevolezza di essere egli stesso irrigato e come una sorgente le cui acque non un povero mendicante”. Il Papa auspica che inaridiscono” (58,6-11). durante la quaresima ogni cristiano senta il Questa citazione ci aiuta a capire come la bisogno di nutrirsi in modo molto forte della misericordia, anzi, l’essere misericordiosi Parola di Dio e contemporaneamente apra come il Padre, non si può tradurre con semplici il cuore a chi soffre esercitandosi a vivere gesti rituali ma ha bisogno di essere vissuta con le opere di misericordia. Mi pare che questo gesti concreti che nascono dall’aver “toccato punto meriti molta attenzione e qui, anche con mano” la misericordia divina. Al n.3 del come Pastore di una chiesa che vive alcune messaggio il Papa così scrive: “La misericordia forme di povertà e alcune sfide di portata di Dio trasforma il cuore dell’uomo e gli fa notevole come quella dell’immigrazione, sperimentare un amore fedele e così lo rende a vorrei dire qualcosa. A volte si tende a sua volta capace di misericordia”. pensare che la fede la si possa vivere solo 2. Da qui la seconda considerazione che partecipando ai sacramenti o pregando nelle emerge dal documento che stiamo presentando: forme più svariate, escludendo dalla vita le opere di misericordia. Sappiamo bene spirituale i bisogni dell’uomo e soprattutto come queste opere che fanno parte del tesoro dei più poveri. Il risultato è che quel tipo di della tradizione cristiana siano state messe fede presto o tardi diventa sterile e insipida. in risalto già nella Misericordiae Vultus e Invece quando ci si apre a una dimensione più offerte all’attenzione dei cristiani come vie completa che, se ci pensiamo bene, è quella per tradurre in gesti concreti la misericordia. evangelica - quella che esige che si ascolti Questo principio viene ripreso e ulteriormente e si metta in pratica - allora la fede diventa rimarcato. Mentre, durante la Quaresima, esperienza gioiosa e contagiosa, arricchente fissiamo lo sguardo su Cristo crocifisso e e stimolante. Lo abbiamo sperimentato, ad riviviamo nella liturgia tutto ciò che Egli ha esempio, a Lampedusa durante gli sbarchi di sofferto per amore nostro, non possiamo certo migliaia di persone e in tante altre comunità pensare che quel Volto, per quanto unico, che hanno accolto la sfida di aprirsi alle diverse abbia smesso di rendersi presente nella storia. forme di povertà del territorio. Lo stiamo Dice il Papa nel messaggio riprendendo in sperimentando con i seminaristi chiamati a parte quanto già espresso nella Misericordiae fare le esperienze pastorali in realtà segnate Vultus: «Nel povero la carne di Cristo diventa dal dolore e dalla povertà o con tanti giovani di nuovo visibile come corpo martoriato, volontari che hanno voglia di mettersi in gioco piagato, flagellato, denutrito, in fuga…per per costruire percorsi nuovi in cui annuncio essere da noi riconosciuto, toccato e assistito e testimonianza camminino di pari passo. È con cura». Le opere di misericordia partono da chiaro che non è semplice perché talune volte questo assunto fondamentale: nel povero c’è bisogna fare i conti con una mentalità che è la carne di Cristo e i poveri sono i privilegiati consolidata e che difficilmente si apre al nuovo; della misericordia divina. Il cristiano che ha però nella mia piccola esperienza mi sento di sperimentato la misericordia divina e che dire che è una strada possibile e, soprattutto, attraverso essa è rinato a vita nuova, impara è quanto ci chiede Gesù nel Vangelo, se quotidianamente a chinarsi sulle ferite del pensiamo, ad esempio, al discorso sul giudizio povero per far sperimentare anche a lui che finale nel capitolo 25 di Matteo. Alla fine Dio è misericordioso. Nel messaggio si insiste saremo giudicati sulle opere di misericordia sul fatto che le opere di misericordia corporale e su ciò che abbiamo fatto nei confronti dei AD CHRONICAM ORDINIS 137 più piccoli. Allora il tempo di Quaresima può atteggiamento di ascolto e di servizio. essere un’occasione importante per riflettere Le tre note – quella della misericordia sul modo in cui viviamo la fede e l’invito a e delle sue opere e quella del cammino – si vivere le opere di misericordia costituisce un racchiudono nell’invito conclusivo del modo – come dice il Papa – “per risvegliare le messaggio: “Non perdiamo questo tempo nostre coscienze spesso sopite dal peccato o di Quaresima favorevole alla conversione!” dall’indifferenza”. E’ un tempo da valorizzare, un tempo per 3. Un ultima considerazione che cerco crescere nell’ascolto della Parola, un tempo di di ricavare dal messaggio per la Quaresima esercizio costante per aprire occhi e cuore ai riguarda il cammino giubilare. Il mistero poveri. Il canto del Magnificat della Vergine pasquale è il cuore dell’anno liturgico e Madre di misericordia, inserito nel testo quasi questa Quaresima si colloca proprio nel cuore come una cornice – all’inizio e alla fine – aiuta del giubileo. Il tempo forte del giubileo si tutti a rivedere la storia con gli occhi di Dio intreccia con il tempo quaresimale costituendo che “rovescia i potenti dai troni e innalza gli una ricchezza straordinaria per la conversione umili”. e per la crescita spirituale di ogni cristiano Siamo certi che le parole del Santo Padre e di tutta la chiesa. In questa prospettiva il racchiuse in questo messaggio costituiranno messaggio che stiamo presentando ha un un prezioso strumento per il cammino sottofondo molto stimolante di domande quaresimale; e mentre lo ringraziamo per sull’odierno contesto storico e culturale e su quanto ha voluto indirizzare a tutta la Chiesa, come il cristiano si collochi al suo interno. gli assicuriamo le nostre preghiere per il Sul finire del messaggio il Santo Padre evoca delicato compito che Gli è stato affidato. la parabola del ricco epulone e del povero Grazie. Lazzaro per richiamare l’attenzione su certe chiusure a Cristo a causa della ricchezza Intervento di Mons. Giampietro Dal Toso materiale e degli “idoli del sapere, del potere e del possedere”. Il rischio del nostro tempo Mesdames et Messieurs, è proprio quello che, chiudendo la porta del cuore al povero e a ogni forma di povertà, si Tout d’abord je vous remercie de votre precipiti in un abisso di infelicità e di non senso présence et je remercie en particulier che rende tutto oscuro. Da qui la proposta Monsieur le Cardinal Francesco Montenegro, “profetica” del cammino giubilare e del tempo Archevêque d’Agrigente, Président de Caritas di Quaresima come tempo per rivedere il Italiana et membre de Notre Conseil pontifical cammino della propria vita e per sentire nel depuis quelques mois. grido del povero, lo stesso Cristo che bussa alla Cor Unum diffuse chaque année le message porta del nostro cuore nella speranza che noi ci de Carême et, en ce Jubilé, le thème choisi ne decidiamo ad aprire e accogliendolo gustiamo pouvait être que lié à la miséricorde et - plus la vera vita. In questi primi mesi del giubileo particulièrement- aux œuvres de miséricorde soprattutto attraverso il segno della “porta” au sujet desquelles le Saint-Père avait déjà écrit abbiamo potuto sperimentare la bellezza della dans la Bulle d’Indiction du Jubilé. Il s’agit misericordia resa accessibile a tutti. Non solo en détail de: donner à manger aux affamés; la porta della Basilica di San Pietro o delle donner à boire à ceux qui ont soif; vêtir ceux Basiliche maggiori ma le cattedrali delle qui sont nus; accueillir les étrangers; assister diocesi e, soprattutto, alcuni luoghi simbolo les malades; visiter les prisonniers; ensevelir di alcune povertà; mi piace ricordare l’ostello les morts - conseiller ceux qui sont dans le della Caritas qui a Roma e le celle dei carcerati. doute; enseigner les ignorants; avertir les Attraverso queste scelte forti il Papa sta pécheurs; consoler les affligés; pardonner les invitando con maggiore sollecitudine tutta la offenses; supporter patiemment les personnes chiesa a mettersi in cammino verso ogni uomo ennuyeuses; prier Dieu pour les vivants et pour e verso i sofferenti e i poveri, in particolare. les morts. In questo modo il cammino del giubileo non è Les œuvres de miséricorde expriment-elles solo quello segnato dal calendario ma è quello uniquement un bon sens humain? Certains che insieme siamo chiamati a fare, sorretti pourraient dire que nous sommes déjà tous dalla misericordia di Dio, per riconoscerlo d’accord sur le fait qu’il faut donner à manger nel povero per metterci al suo fianco in aux affamés et enseigner les ignorants. Alors 138 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 pourquoi le Pape a- t-il voulu dépoussiérer Christ est vrai homme et vrai Dieu. Par ces œuvres? Œuvres que je soupçonne avoir l’incarnation, le corps humain a été divinisé été oubliées pendant longtemps, voire même et c’est pourquoi l’Eglise a toujours aimé banalisées du fait qu’on a peut-être estimé que et défendu le corps et l’âme ensemble. La ce n’était plus à la mode de parler de la vie tentation de séparer le corps de l’âme est simple et quotidienne du croyant ou peut-être une constante au cours de l’histoire et elle parce que notre praxis ecclésiale s’est en un se présente à nouveau de nos jours. Par ex: certain sens institutionnalisée ou politisée. la liberté de l’homme trouve-t-elle sa limite Je pense qu’il nous les a rappelées parce dans le corps ou non? Ou bien: notre action qu’elles sont signe non pas tant d’une en faveur du développement peut-elle action mais plutôt d’une relation. C’est- s’abstraire de toute dimension spirituelle ou à-dire qu’elles ne sont pas un moyen pour non? Il s’agit-là de sujets très graves et la s’affirmer nous-même mais pour dire par qui vision unitaire de la personne humaine que et pour qui nous vivons. Pour un chrétien, les véhiculent les œuvres de miséricorde est œuvres de miséricorde expriment une relation, également une indication très claire pour c’est-à-dire comment celui-ci se situe face notre action ecclésiale. à Dieu et face à sa vie; elles ne s’épuisent b. Les œuvres de miséricorde sont une pas simplement dans des bonnes actions. Le modalité très simple, concrète, directe, Message [de Carême] voit dans la miséricorde vivante, quotidienne, à la portée de tous, le drame d’amour entre Dieu, Père et Epoux pour vivre la miséricorde de ce Jubilé. Les trahi, et son peuple, fils et épouse infidèles. œuvres de miséricorde décrivent ce que La miséricorde «rétablit la relation». Ceci nous pouvons faire tous les jours en tant ne vaut pas seulement pour la relation avec que chrétiens, c’est pourquoi je les trouve Dieu mais aussi pour celle avec notre frère. fascinantes. Le christianisme n’est pas la C’est une chose que de dire: «donnons le religion des idées, des grandes élaborations wireless à tous»; et autre chose que de dire: spéculatives, mais elle naît de l’expérience «enseigner les ignorants». Entre les deux il y a vivante et se pétrit avec le quotidien. Les la personne. Elle est si importante qu’une des idées sont vraies lorsqu’elles sont passées œuvres de miséricorde consiste à ensevelir les au crible de l’expérience. Le christianisme morts: qu’y a-t-il de plus gratuit que d’honorer n’est pas non plus la religion des sentiments, le corps d’un défunt? et la miséricorde n’est pas simplement En raison de ce rapport à la personne, je un sentiment de vague réconciliation suis particulièrement reconnaissant au Pape universelle qui n’a aucune incidence dans François de nous rappeler de ces œuvres de la vie de tous les jours. Les œuvres de miséricorde dans le contexte de ce jubilé. Lui- miséricorde disent que la miséricorde doit même en est le témoignage vivant. Remettre devenir chair car le christianisme est la foi en lumière les œuvres de miséricorde signifie en l’incarnation du Fils qui a donné son donner un souffle nouveau à ce que Benoît XVI corps pour le salut du monde. avait anticipé, lorsque dans son introduction c. Saint Thomas (S.T. IIa-IIae, q.32,1) met en (§1) à de l’encyclique Deus caritas est, il relief le rapport entre la charité et les œuvres soulignait que la foi se qualifiait surtout à cause de miséricorde car la miséricorde, écrit-il, de la rencontre personnelle avec le Christ. est l’effet de la charité. Il est également Permettez-moi également de rappeler une indicateur que Saint Thomas ait utilisé le observation du Cardinal Montenegro, faite au terme d’«aumône» pour les œuvres de cours d’une de nos premières rencontres et qui miséricorde, terme qui serait la version m’a frappée, selon laquelle lorsqu’on parle de grecque de miséricorde. Aujourd’hui la charité de l’Eglise, il nous faut apprendre à «aumône» a un autre sens, de même que parler de personne avant de parler de services. «charité». Ceci me montre que nous avons Concernant les œuvres de miséricorde, je malheureusement restreint tout ce domaine voudrais émettre trois considérations: à «donner quelque centimes», alors que la a. Elles sont corporelles et spirituelles. vision chrétienne est bien plus ample. Dans Derrière cette simple affirmation, il y a cette perspective s’inscrit également notre tout un univers: l’homme est en même désir de valoriser ces termes – en premier temps corps et âme. Cette affirmation lieu celui de «charité» – pour ne pas perdre chrétienne n’est pas du tout évidente: le un trésor précieux et surtout pour maintenir AD CHRONICAM ORDINIS 139

une vision de la vie de l’Eglise qui reste à ce que Benoît XVI a magistralement fondée bibliquement et théologiquement. exprimé par sa parole. Cette encyclique Je voudrais, en conclusion, vous parler a encore toute sa pertinence et reste une de deux initiatives qui accompagnent le orientation fondamentale pour ceux qui Carême du Conseil pontifical Cor Unum œuvrent au service de la charité de l’Eglise et je profite de cette occasion pour vous en ainsi que pour tout chrétien. Le programme parler. La première regarde une journée de de cet évènement est prêt et il sera bientôt retraite spirituelle pendant le Carême, pour disponible. Ce congrès sera également tous ceux qui œuvrent au service de la charité retransmis en direct en streaming. D’autres de l’Eglise. C’est une initiative que le Pape détails seront fournis ultérieurement, mais François nous a demandé de réaliser dans je peux vous annoncer d’ores et déjà la le contexte du Jubilé et selon un Jubilé qui participation du Cardinal Müller, Préfet de adhère à la réalité propre des divers lieux. Pour la Congrégation pour la Doctrine de la Foi, ce motif nous n’avons pas choisi une date fixe celle du Cardinal Tagle, Président de Caritas pour tous, mais nous avons laissé la liberté à Internationalis qui aborderont davantage la chaque groupe, institution ou œuvre de fixer dimension théologique, alors que les trois sa propre date selon les propres nécessités. grands intellectuels que nous avons invités, Les nombreux organismes de charité sont en le Rabbin David Shlomo Rosen (juif), le quelque sorte une cristallisation des œuvres de professeur Saeed Ahmed Khan (musulman) miséricorde. Mais nous ne pouvons pas offrir et le professeur Fabrice Hadjadj (catholique) la miséricorde sans d’abord l’avoir reçue. traiteront du sujet selon leur propre point de C’est pourquoi cette journée de retraite permet vue. aux nombreuses personnes engagées dans le Je vous remercie d’ores et déjà de l’attention service de la charité de faire l’expérience de que vous porterez à ces évènements. la miséricorde de Dieu, pour pouvoir l’offrir aux autres dans des œuvres concrètes. Je tiens 8. Documento della Congregazione per la à souligner que l’idée à la base est de déployer vita consacrata cette initiative à un niveau local, dans chaque groupe Caritas paroissial, ou de la Conférence Come essere Saint Vincent ou des Miséricordes. Tout ceci fratelli religiosi oggi? est laissé à la liberté de chacun alors que Cor Unum, outre le travail de sensibilisation et de Porta la data del 4 ottobre 2015, festa di promotion de cette initiative, fournit également san Francesco d’Assisi, il documento della le matériel pour son animation, matériel en CIVCSVA sulla figura del fratello religioso: plusieurs langues que trouverez sur notre site Identità e missione del fratello religioso web: www.corunumjubilaeum.va nella Chiesa. «E voi siete tutti fratelli» (Mt La deuxième initiative concerne 23,8). L’obiettivo del documento è chiaro: l’organisation d’un grand congrès rispondere a domande da lungo tempo international à l’occasion du dixième presenti nella vita consacrata. E la risposta, anniversaire de la première encyclique de fin dall’inizio, mette utilmente a fuoco il tema Benoît XVI, Deus caritas est, qui a été della laicità, terreno in cui nasce e cresce la publiée précisément le 25.1.2006. Le Pape vita consacrata. In un tempo in cui si è ridotto François a soutenu et encouragé ce projet qui considerevolmente il numero delle vocazioni, s’insère bien dans le contexte du Jubilé. La e dei religiosi fratelli in particolare, questo réponse à cette initiative, – qui se déroulera atto magisteriale vuole comunque colmare dans la salle du Synode les 25 et 26 février un vuoto – più teologico che giuridico – e, 2016, – a été surprenante et c’est pourquoi insieme, offrire un contributo prezioso anche je souhaite que cet évènement puisse avoir le a religiosi presbiteri, vescovi, sacerdoti même retentissement aussi dans les médias. diocesani e a tutti i laici. Je dois aussi ajouter que cette encyclique a eu Fin dalla premessa il documento si rivolge un impact très fort dans le monde de la charité ai religiosi fratelli e alle donne consacrate, de l’Eglise et qu’elle a ouvert un chemin qui poiché essi «sono memoria permanente, ne cesse de s’agrandir. J’ai l’impression, sans per tutto il popolo cristiano, di quanto sia vouloir être trop audacieux, que le Saint-Père, importante fare della propria vita un dono par sa vie, donne une dimension concrète totale a Dio». 140 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Anzitutto come una speciale forma di partecipazione vita consacrata alla funzione profetica di Cristo, comunicata dallo Spirito a tutto il popolo di Dio. Riconoscendo che non sempre la vocazione Cosciente che le relazioni nella Chiesa- del fratello religioso e delle religiose è comunione si costruiscono a partire da ciò pienamente capita e stimata nella Chiesa, che unisce, non da ciò che separa, e che tutti il documento si propone di far apprezzare nasciamo alla fede ed entriamo nella Chiesa la ricchezza delle vocazioni e di far luce attraverso il battesimo, la vocazione del sull’identità del religioso fratello, sul valore e religioso fratello si radica nella laicità. In la necessità di questa vocazione (n. 1). questo contesto comune, tutti siamo chiamati A uno sguardo complessivo, appare positiva a esercitare deter minate funzioni a servizio la scelta della prospettiva biblico-teologica della comunità ecclesiale, vivendo in modo sottesa a tutto il documento, capace di aprire il significativo e profetico determinati aspetti lettore a una visione pneumatica, svinco- lata che appartengono al patrimonio comune, dalle strettoie di uno sguardo condizionato dal con l’apporto dei nostri specifici carismi passato e ansioso di garanzie di tipo giuridico. e ministeri. I religiosi fratelli trovano È la prospettiva capace di favorire una lettura il loro habitat naturale in questo contesto in cui religiosi fratelli e religiosi sacerdoti di comunione per la loro appartenenza al si trovano accomunati dal senso della loro popolo di Dio, e uniti a tutti coloro che, vocazione, fondamento dell’unica missione in per la consacrazione religiosa, riflettono cui convivono servizi diversi. Forse, proprio il mistero di comunione della Chiesa. In essa per questo, il documento attinge dal Vangelo, mantengono viva l’esigenza della fraternità da Vita consecrata, Evangelii gaudium e dai come confessione della Trinità (n. 6). documenti del concilio Vaticano II più che dal La vocazione del fratello «è parte della diritto canonico. risposta che Dio dà al vuoto di fraternità Il documento è suddiviso in tre parti. Nella che oggi ferisce il mondo». Perciò, essa «è prima, la vocazione del religioso fratello è intimamente legata a una profonda sensibilità presentata nel contesto dell’ecclesiologia per tutto ciò che lede la dignità dei più piccoli di comunione. Nella seconda, rifacendosi a del popolo, degli oppressi dalle diverse forme Christifideles laici, il discorso si sviluppa di ingiustizia». attorno a tre dimensioni tipiche della Chiesa- Se, lungo la storia della vita consacrata, comunione: mistero, comunione, missione. si è assistito al perdurare di tendenze Nella terza cerca di attualizzare il tema: come clericalizzanti che travisa- vano la sua originale essere fratelli religiosi oggi? laicità, oggi si sente la necessità di riscoprire e valorizzare appieno la spiritualità della Fratelli comunione radicata nel battesimo. Come tutti nella chiesa-comunione i consacrati, i religiosi fratelli «sono chiamati ad essere come fermento nella massa, guide Comunione è il disegno divino della esperte di vita spirituale che accompagnano salvezza dell’umanità. Essa è caratteristica fraternamente gli altri credenti» per scoprire le propria della Trinità, modello, fonte e meta ricchezze dell’eredità cristiana, e condividere della comunione dei cristiani con Gesù e tra con loro le proprie scoperte a mutuo beneficio di loro. (n. 10). Il Servo di Jhwh si sente rivolgere le parole: Quali scoperte? Il documento ne elenca «Ti ho stabilito come alleanza del popolo» (Is alcune: vita sacramentale, appartenenza al 42,6). In esse Gesù si riconosce fino al punto di popolo di Dio, integrazione personale di sigillare nel suo sangue il suo essere alleanza laicità e sacralità, vita fraterna in comunità, del popolo. La vita consacrata comprende se un carisma condiviso. Il loro primo ministero, stessa in questa vocazione mediatrice: essere in definitiva, è mantenere viva nei battezzati alleanza del popolo in una vita fraterna in la consapevolezza dei valori fondamentali comunità per la missione. del vangelo e l’esigenza di rispondere con la Nella Chiesa, popolo di consacrati, la vita santità della vita all’amore di Dio. consacrata nasce laicale, come una nuova «La cura della fraternità crea una maggior e speciale consacrazione che sviluppa e coscienza della missione e la realizzazione approfondisce la consacrazione battesimale, della missione pro- duce fraternità» (n. 11). AD CHRONICAM ORDINIS 141

Con la loro vita, i religiosi fratelli testimoniano consacrazione espressa nei voti. Nella la fraternità in Cristo e affermano una verità castità egli fa esperienza dell’amore di Dio fondamentale: la fraternità è fonte di forza che spinge ad amare tutti e promuovere per la missione. Essi sono chiamati ad essere la comunione con la testimonianza della fratelli di Cristo, fratelli fra di loro, nell’amore fraternità. Nella povertà impara a donare reciproco e nella cooperazione a servizio ciò che ha ricevuto gratuitamente in Gesù, della Chiesa; fratelli di ogni uomo nella aperto ai fratelli per condividere la scoperta testimonianza della carità di Cristo verso tutti, di quanto ognuno ha bisogno dell’altro. specialmente i più piccoli e bisognosi. Nell’obbedienza ricerca la volontà del Padre nella fraternità animata dallo Spirito, Identità camminando coi fratelli in unità di spirito e del fratello religioso cuore, accettando le mediazioni umane e le regole. L’icona della lavanda dei piedi (Gv 13) – Comunione. La fraternità, da dono è fondamentale per capire l’identità del ricevuto, diventa dono che si condivide consacrato. Infatti, la vita consacrata sorge con gli altri fratelli. Vi è un significato nella Chiesa come risposta che mantiene eucaristico evidente al fondo di questa viva la memoria dell’amore di Cristo che ha esperienza di dono e missione. La relazione amato i suoi sino alla fine,e incarna il dono di fraterna è al centro della relazione tra sé nell’amore in quel gesto che aiuta anche a fratelli in comunità e coi destinatari del capire il senso dell’eucaristia. proprio servizio: «Il Signore consacra il La fraternità, e il servizio al fratello, fratello nella comunità e da essa lo invia a viene presentato come mistero, comunione e comunicare il medesimo mistero: l’amore, missione. la vita, la comunione» (n. 21). – Mistero. All’origine della vocazione alla Chi compie la missione, sottolinea con vita consacrata vi è la scoperta che la forza il documento, è la comunità, non fraternità è un dono ricevuto da Dio: «noi il singolo. L’insieme della comunità abbiamo riconosciuto l’amore di Dio per realizza un unico compito attraverso i noi e vi abbiamo creduto» (1Gv 4,16). servizi diversi svolti dai suoi membri. Toccato dall’amore di Dio, il religioso E la vita comune è realtà che va oltre il fratello è cosciente che tutta la creazione è semplice stare insieme nello stesso luogo, pervasa dalla presenza amorevole di Dio e esperienza di comunione che si esprime in che tutto ciò che riguarda la persona umana atteggiamenti capaci di tradurre l’amore fa parte del progetto salvifico di Dio. Perciò di Cristo che motiva la vita di ognuno in si impegna per un qualificato servizio comunità (n. 24). professionale in tutte le aree, per quanto La centralità della persona di Cristo profane possano sembrare. Consapevole e l’opportunità di un atteggiamento che «non c’è nulla di più grande della contemplativo sono ricordate. Così come consacrazione battesimale», il fratello il consiglio di vigilare sul logoramento vive la propria vocazione specifica come della vita fraterna in comunità, riparando responsabilità di rendere visibile oggi il i danni e stemperando le frizioni che in volto di Gesù-fratello (n. 15). Il religioso essa si producono con un continuo ritorno fratello vive l’unico sacerdozio battesimale all’essenziale. del laico impegnato nella società, ma con – Missione. La missione del fratello religioso modalità diverse: il laico ricorda al religioso segue il movimento rappresentato da due fratello che non può essere indifferente alla immagini evangeliche: la compassione di salvezza dell’umanità e al progresso terreno, Gesù di fronte al popolo, che era «come voluto da Dio e ordinato a Cristo; il fratello pecore senza pastore» (Mc 6,34), e la ricorda al laico che il progresso terreno non rivelazione che «tutto quello che fate a è la meta definitiva, che l’edificazione della uno di questi miei fratelli più piccoli città terrena va sempre fondata nel Signore l’avete fatto a me» (Mt 25,40). Ma la e a lui diretta. missione non si esaurisce nell’opera che Il religioso fratello esprime il suo si fa. Missione è la stessa vita del religioso sacerdozio battesimale facendosi in tutto fratello, trasformata in comunione con i simile ai fratelli, nella forma specifica della piccoli. Al punto che le attività pastorali 142 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

potranno mutare, o addirittura scomparire, evangelizzatrice, semplicemente si partecipa ma la missione resta sempre (n. 28). ad essa in modi diversi». I fratelli si offrono come guide alla ricerca Il documento offre poi suggerimenti a di Dio, coscienti delle loro incoerenze, come il religioso fratello possa aprirsi a nuove ma capaci di accompagnare i loro forme di profezia: quella dell’ospitalità, del contemporanei nell’itinerario della fede (n. senso della vita, dei valori femminili, della 29). cura/difesa della vita, della salvaguardia E dove sono inviati oggi i discepoli del della creazione, dell’uso sapiente delle nuove Signore? Alle periferie del mondo, cioè tecnologie per metterle al servizio della a fare una chiara opzione preferenziale comunità... per i poveri e conformarsi a Cristo, buon La parte finale del documento prende atto samaritano dell’umanità, segno dell’amore della diffusa esistenza di famiglie carismatiche misericordioso del Padre. in cui si esprime l’ecclesiologia di comunione auspicata dal Vaticano II. «Nella famiglia Un racconto di grazia carismatica, i religiosi fratelli si situano insieme agli altri cristiani e in funzione di Chiarite vocazione e missione, il documento essi. Con loro sono fratelli nel costruire si chiede: che cosa significa essere fratello una fraternità per la missione, animata dal oggi? La vita dei fratelli è un racconto, una carisma di fondazione; per loro sono segni storia di salvezza per i loro contemporanei, della medesima fraternità che sono chiamati specialmente i più poveri. Loro missione a vivere nella vita consacrata» (n. 38). Le specifica è prodigarsi per essere dono di icone del samaritano e di Marta e Maria sono Dio Padre per coloro ai quali sono inviati. riferimenti utili da tenere insieme per vivere al Missione possibile solo se si rimane nel suo meglio questa vocazione. amore (cfr. Gv 15,9). Questo rimanere ha il La consegna del documento all’istituzione dinamismo attivo dell’amore (n. 32). La religiosa è concreta: predisporre nuovi piani domanda sul senso dell’essere fratello oggi ne di formazione iniziale e permanente che suppone un’altra alla luce della parabola del favoriscano la scoperta e l’approfondimento buon samaritano: chi è mio fratello? per chi, della vocazione del religioso fratello; negli o di chi, ci facciamo fratelli? La risposta per i istituti misti, stabilire tra i membri relazioni religiosi fratelli è chiara: fratelli soprattutto di di pari dignità senza altre differenze se non chi ha più bisogno della loro solidarietà e che quelle derivanti dalla diversità dei servizi; il loro carisma di fondazione segnala (n. 33). approfondire la teologia della vita consacrata a Vi sono icone bibliche che ispirano a partire dal criterio della fraternità di servizio; un’apertura della vita quotidiana al mistero attenzione da parte dei superiori a scoprire dell’amore e alleanza rivelato dalla Trinità: indizi di vita nuova nella vita consacrata laica; Mosè di fronte al roveto, Paolo a Damasco, favorire, da parte di vescovi e gerarchia, la Gesù che invita a essere memoria del suo conoscenza e valorizzazione del religioso amore. A queste si aggiungono le icone dei fratello nella Chiesa locale, anche negli organi fondatori, dei fratelli esemplari del proprio consultivi e operativi (n. 39). istituto e i martiri di oggi. Il tema della formazione iniziale mette Enzo Brena in evidenza l’importanza di aprire ai valori vocazionali e alla presa di coscienza dei propri [Testimoni, 2(2016)29-31] talenti (n. 34), e la formazione permanente sottolinea l’importanza della dinamica e 9. Un antesignano di papa Francesco del discernimento comunitari per rileggere il carisma alla luce delle sfide e possibilità Giovanni XXIII attuali e dare risposta ai problemi del presente e la misericordia (n. 35). Interessante, a questo proposito, l’invito a valorizzare i fratelli anziani «Abbiamo sempre bisogno di contemplare anche dopo il pensionamento lavorativo. il mistero della misericordia. È fonte di Infatti, non si esaurisce la vita consacrata gioia, di serenità e di pace. È condizione con il termine dell’impegno professionale: della nostra salvezza. Misericordia: è la «non esiste pensionamento nella missione parola che rivela il mistero della SS. Trinità. AD CHRONICAM ORDINIS 143

Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il molti sono rimasti sorpresi di questa visita: quale Dio ci viene incontro. Misericordia: è alcuni rimasero perfino dispiaciuti. Perché? la legge fondamentale che abita nel cuore di Io devo ricevere tutti quelli che bussano alla ogni persona quando guarda con occhi sinceri mia porta…».5 Il 6 gennaio dello stesso anno, il fratello che incontra nel cammino della aveva voluto ricevere la Giunta Capitolina, vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e dichiarando espressamente di procedere l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di «secondo il mio desiderio, che non ammette essere amati per sempre nonostante il limite intrigo di chicchessia nelle scelte delle del nostro peccato».1 persone che il papa può e crede ricevere».6 Nella breve riflessione che segue vorrei E anche in un’altra occasione Roncalli presentare l’insegnamento e soprattutto compì un gesto che, tenendo conto del clima l’esercizio della misericordia in s. Giovanni culturale e politico del tempo, fu giudicato XXIII, un papa particolarmente amato per la inopportuno anche in alcuni ambienti sua bontà e che si propose espressamente di ecclesiastici, mentre era semplicemente essere maestro di misericordia: «Non debbo ispirato dalla sua bontà accogliente e essere maestro di politica, di strategia, di rispettosa verso chiunque. Fu in occasione scienza umana: ce n’è d’avanzo di maestri, del Congresso del Partito Socialista italiano in queste cose. Sono maestro di misericordia che si svolse a Venezia il 6 febbraio 1957. e di verità. E riuscirò per tal modo anche Roncalli – che amava ripetere: «Io sono benemerito dell’ordine sociale».2 Convinto il Patriarca di tutti» – volle inviare ai che «la più alta sapienza è quella della congressisti un messaggio di benvenuto misericordia»3, papa Giovanni la esercitò molto rispettoso e cordiale; pur ribadendo costantemente nella sua vita, nelle modalità le diverse “posizioni spirituali”, volle dar più diverse e nelle circostanze più varie, prova di “avere l’ospitalità in grande onore” facendola apparire di volta in volta come e mostrarsi accogliente ed amabile “come espressione di bontà, pazienza, cortesia, fra cortesi alme si suole”. Il messaggio gli perdono, accoglienza, paternità… procurò diverse critiche, che però non gli Tra tante manifestazioni della bontà impedirono di annotare nella sua Agenda: misericordiosa di questo amatissimo pastore «In verità degli apprezzamenti altrui mi curo ne scelgo soltanto alcune. poco: perché mi sento sicuro e confidente in Dio quanto alla bontà del gesto in se stesso».7 Accoglienza misericordiosa Si possono, infine, citare come ulteriore di ogni persona esempio del suo cuore accogliente e aperto a chiunque le parole pronunciate durante Misericordia significa disponibilità e l’omelia di Natale del 1934 con la quale si apertura verso ogni persona, superando congedava dal popolo bulgaro dopo dieci ogni pregiudizio e discriminazione. La anni di servizio pastorale in quel Paese. «Una misericordia di Dio è per tutti, è accoglienza tradizione, anche oggi rispettata fra i buoni senza limite alcuno; come annota Dante, “la cattolici d’Irlanda, dispone che la vigilia di bontà infinita ha sì gran braccia, / che prende Natale ogni casa abbia una finestra con una ciò che si rivolge a lei”.4 lampada accesa oltre i vetri, per indicare Ecco un tratto distintivo di Roncalli: un a Giuseppe e a Maria, che passassero di là cuore aperto verso tutti, una bontà accogliente, nella notte santa, in cerca di un rifugio, che là che non si lasciava condizionare da dentro c’è una famiglia che li attende intorno pregiudizi o simpatie personali. Due episodi alla fiamma del focolare, intorno alla mensa possono essere richiamati come eloquente bandita di ogni ben di Dio. testimonianza di questo suo atteggiamento. Miei cari fratelli, chi sa le vie dell’avvenire? Il 7 marzo 1963 volle ricevere in udienza A. In qualunque luogo del mondo mi accada Adjubei e sua moglie, Rada Krusheva, figlia di vivere, se alcuno di Bulgaria avrà a di Krushev. L’incontro era stato osteggiato passare presso casa mia, durante la notte, anche dagli ambienti del Vaticano e aveva fra le difficoltà della vita troverà sempre la sollevato forti critiche. Due mesi più tardi lampada accesa. Batta, batta non gli sarà papa Roncalli incontrò il card. F. Marty, il chiesto se è cattolico o ortodosso: fratello di quale riportò quanto il papa gli disse in quella Bulgaria, batta, entri, due braccia fraterne, un occasione: «Vedete – mi disse – io so che cuore caldo di amico lo accoglieranno a festa. 144 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Poiché questa è la carità del Signore le cui Metropolita Stefan che fu molto contento di effusioni resero gioconda la mia vita di dieci fare da messaggero mi disse che rimasero molto anni in Bulgaria: questo è il fiore più bello e sorpresi e interdetti. Risposero con cortesia, gentile della pace di Gesù».8 ringraziando: ma non seppero fare di più. Ripensando ora alla cosa mi trovo sempre più Nei confronti contento di averla fatta. L’uccello è stato ferito dei fratelli separati leggermente. Vola e vola ancora, ma la ferita c’è sotto le ali. Con altri colpi ben aggiustati Dopo il concilio voluto da papa Giovanni converrà ben che cada in funiculis charitatis sono stati compiuti passi straordinari per (nelle cordicelle della carità). So che si erano quanto riguarda il dialogo ecumenico e siamo preparati provvedimenti contro i cattolici. La ormai felicemente abituati ad assistere a nostra serenità e la nostra dirittura finisce col momenti di profonda comunione tra il Papa e i metterli in imbarazzo. Il Metropolita Stefan mi rappresentanti delle varie confessioni religiose. lasciava intendere che sono molto divisi tra di Nei lunghi anni durante i quali Roncalli svolse loro: ed anche a lui ed alle sue idee di contatti il suo servizio di rappresentante pontificio con elementi religiosi eterogenei devono aver in Bulgaria, Turchia e Grecia (1925-1944), fatto passare dei brutti quarti d’ora».10 il dialogo ecumenico che caratterizza oggi Nominato delegato apostolico in Turchia i rapporti tra la Chiesa cattolica e le altre (1935-1944), Roncalli ebbe a trattare con confessioni religiose era invece quasi del il governo turco e con i rappresentanti tutto assente (fatta eccezione per qualche ortodossi della Grecia. I rapporti furono a caso raro). Questo fatto non può non lasciarci volte anche molto difficili, a causa della profondamente colpiti dall’atteggiamento ostilità dell’ambiente ortodosso e per certe conciliante e misericordioso di Roncalli in tutti leggi del governo turco. Quando, per una quegli anni (come anche successivamente), singolare coincidenza, le condizioni di salute che si coglie sia in alcuni suoi gesti concreti sia di Ataturk, capo del governo turco, che del come anche nei suoi scritti. Bastino alcuni Metropolita Chrisostomos, capo ufficiale di episodi. tutta la Chiesa Ortodossa di Grecia, facevano Durante il suo soggiorno in Bulgaria ebbe ormai temere il peggio, Roncalli scrive sulla ad annotare un giorno nella sua Agenda: «Il sua Agenda una annotazione da cui si può mio ministero in questo paese [la Bulgaria] è cogliere tutto il suo rispetto, la sua delicata come il mestiere del cacciatore in ottobre. Non sensibilità e apertura verso persone che erano far rumore intorno a sé, spiare attentamente state motivo di particolare sofferenza per la ogni nonnulla, cogliere il destro e colpire. Chiesa cattolica – e si tenga presente che questa Spesso la caccia è sfortunata: ma qualche nota porta la data del 19 ottobre 1938! «Le cosa resta sempre sotto le ali dei pennuti che notizie del giorno ci interessano di Ataturk e di passarono sotto il tiro. Volano e volano ancora, mgr. Chrisostomos in disperate condizioni di anche quando il cacciatore è scomparso, ma vita. Non condivido la freddezza di sentimento poi bisogna cedere e cadere. Voglia il Signore intorno a queste due vite che si spengono. farci diventare davvero come S. Gaetano: Prego il Signore per l’uno e per l’altro. Al Venatores animarum (cacciatori di anime)».9 Signore il giudicarli. Penso che il giudizio Coerentemente con questo suo atteggiamento, debba essere più mite e benigno del nostro. Chi il 26 agosto 1925 Roncalli si recò in visita scruta la profondità del cuore umano? Il capo di cortesia al Santo Sinodo ortodosso, quale dei Turchi, riformatore laico di quel popolo, «atto di omaggio da parte mia alla maggior e il capo religioso degli Ortodossi di Grecia Autorità Religiosa della Bulgaria in nome possono bene offrire al Giudice Supremo di quei principi che ci uniscono nella ricerca alcune sinuosità spirituali sufficienti per farvi del bene delle anime». Fu un gesto del tutto penetrare l’onda della grazia salvatrice. Così insolito, ma che fece grande piacere al Santo sia».11 Sinodo, che si vide tenere in considerazione E qualche giorno dopo (22 ottobre 1938) dal rappresentante pontificio. annota ancora: «Alle 9 veggo l’Accademia e la Nel 1927 Roncalli, a proposito di un Biblioteca recare la bandiera Greca a mezz’asta. messaggio che volle inviare al concilio Segno che il metropolita Chrisostomos, capo plenario dei vescovi bulgari (che non si teneva ufficiale di tutta la Chiesa Ortodossa di Grecia, più dal 1921), così ne parlò in una lettera: «Il è morto. Avevo appena poco prima pregato AD CHRONICAM ORDINIS 145 per lui. Fu nemico implacabile della cosiddetta «Amabilità, calma e pazienza propaganda cattolica. L’ultima legge lo ebbe imperturbabile. Debbo sempre ricordare il tra gli ispiratori e i lodatori. Coincidenza ‘sermo mollis frangit iram’ (Pr 15,1). Quanti singolare! Morire quando quella legge sta per disappunti creati dalla ruvidezza, dallo scatto, essere corretta e migliorata! A sera mi sono dalla insofferenza! Talora il timore di essere recato coi mgr. Filippucci e Vuccino a salutarne meno apprezzati come gente di poco valore la salma esposta alla cattedrale Ortodossa, ed diventa incitamento a tenersi su, a darsi tono, a porre la firma in arcivescovado. In segno ad imporsi un poco. Ciò è contrario al mio di perdono: come atto di rispetto all’autorità carattere. L’essere semplice, senza pretesa religiosa di cui era rivestito, come espressione alcuna, a me costa nulla. È una grande grazia di cortesia innanzi al lutto della Chiesa Greca, che il Signore mi fa. Voglio continuare, ed e dei Greci, e anche per rinnovare collo spirito esserne degno… Meglio una carezza che un di Gesù il «Pater dimitte illi (sic!): quia pizzicotto, con chicchessia».17 nesciunt quid faciunt” (Lc 23,34). Ah! Questo «Pace diffusiva, nei diversi contatti problema della buona fede negli acattolici, individuali, anche con gli inquieti: compatire la quale mistero!». E il giorno dopo ancora fiacchezza tollerando, tacendo, dissimulando, scrive: «Domenica raccolta fino a mezzodì scusando. Fraterna dilezione, non larva di pregando e lavorando in casa. Il pensiero di amore; longanimità».18 ieri sera circa la misura della buona fede degli «Saper trattare bene la gente: questo è tutto, ortodossi mi ha accompagnato anche oggi. e costa così poco».19 Noi dobbiamo nel trattare le anime sforzarci di E tra i tanti episodi della sua vita nei accostarsi, anzi di penetrarci dello spirito col quali diede prova di bontà e misericordia nei quale Gesù le tratta. E sicuramente il giudizio confronti delle persone mi limito a citarne di Gesù a loro riguardo è più caritatevole del uno soltanto. Accadde con un anziano prete, nostro».12 relegato e custodito in una casa di riposo perché malato di etilismo. Era sospeso a Quotidiano esercizio divinis, non pregava più, era amaro con tutti di pazienza e non voleva vedere nessuno, men che meno il patriarca. Non era un uomo cattivo, ma era Roncalli ebbe sempre presente, tra i suoi malato nel profondo dell’animo. Roncalli propositi, quello di esercitare la pazienza con decise comunque di fargli visita, nonostante tutti. Per carattere era incline alla bontà e alla in molti lo consigliassero di non esporsi: le cordialità nel rapportarsi con le persone; nello reazioni di quell’uomo erano imprevedibili. stesso tempo, però, è costante e ricorrente nei Il buon pastore invece andò a trovare la suoi scritti l’impegno ad esercitare la pazienza pecorella smarrita, che alla sua presenza, anche nelle situazioni più difficili e spinose – ritrovò la strada del cuore. «Don Giovanni» impegno che non raramente gli costava non gli disse il patriarca, «siamo vecchi tutti e due, poco. Mi limito a richiamare alcuni tra i tanti dimentichiamoci gli altri, voltiamoci dalla pensieri riguardanti il tema della pazienza e parte del Signore…». Lo convinse a riprendere dell’accostamento mite e misericordioso delle la messa e il breviario. Alla fine lo abbracciò, persone. lo invitò a pranzo, e nel congedarsi, gli fece «Bisogna aver pazienza: e passar oltre. Poi scivolare in mano una cospicua offerta. Il il tempo tutto addolcisce».13 vecchio corse a raccontare agli altri ricoverati «Mitezza e pazienza sono due spade il suo colloquio con il vescovo, la gioia provata infallibili. Amo lasciare l’arco non troppo nel sentirsi così incoraggiato e concluse: teso: ma la bontà non deve prendere tutto il «Questo sì xe un galantomo. Ogni tanto se ne posto della giustizia».14 ghe incontra uno. Ve pago un’ombra a tutti!» «Aver pazienza e saper aspettare con (questo sì che è un galantuomo. Ogni tanto mitezza, questa è la forma migliore per se ne incontra uno. Offro a tutti un bicchiere cambiare faccia alle situazioni ed ai giudizi di vino!). Il resto della serata lo si immagina degli uomini. Il tempo poi tutto vela e tutto facilmente. Il giorno dopo, negli ambienti svela».15 ecclesiastici i commenti si sprecavano: «Bella «L’esercizio della pazienza ad ogni costo è conversione. Ha festeggiato la conversione di tutti i giorni e talora più affliggente che mai. con una solenne bevuta agli amiconi. Ci vuol Il Signore benedica chi me la fa esercitare».16 altro per tirarlo fuori, bisognerebbe cambiargli 146 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 la testa!». Ma Roncalli commentò: «Lo sapevo che sarebbe andata a finire così. Ma è già 1 Papa Francesco, Bolla di indizione del giubileo della qualcosa cominciare col togliergli il veleno, se misericordia, 11 aprile 2015, n. 2. 20 2 Giovanni XXIII, Il Giornale dell’Anima, Roma, non dal sangue, almeno dall’animo». Edizioni di Storia e Letteratura, 1964, p. 254. Interessante anche un’annotazione nella 3 Angelo Giuseppe Roncalli – Giovanni xxiii, sua Agenda, mentre era nunzio in Francia, Anni di Francia – 2: Agende del nunzio, 1949-1953, dopo aver incontrato un signore nei confronti Bologna, Istituto per le scienze religiose, 2006, p. del quale c’erano varie riserve: «Lo trovai ben 442. migliore che non lo temessi: a giudicar bene 4 Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, 21 C. III. si indovina sempre almeno in qualche cosa». 5 Angelo Giuseppe Roncalli – Giovanni xxiii, Anche nel parlare voleva che trasparisse Pater amabilis, Agende del Pontefice 1958-1963, sempre un atteggiamento di indulgenza e di Bologna, Istituto per le scienze religiose, 2007, p. 508 mitezza, interpretando tutto “con ottimismo (nota n. 80). e accoglienza”. «Dobbiamo esaminare 6 Angelo Giuseppe Roncalli – Giovanni xxiii, Pater amabilis, Agende del Pontefice 1958-1963, bene circa l’uso della nostra lingua: non Bologna, Istituto per le scienze religiose, 2007, pp. parlare a vanvera, non parlare troppo: far 481-482. parlare il silenzio (!), guardarci dalle parole 7 Angelo Giuseppe Roncalli – Giovanni xxiii, precipitationis (sic!) e biricchine, acide e Pace e Vangelo. Agende del Patriar- ca 2: 1956-1958, amare. Nel parlare mostrarci sempre miti, Bologna, Istituto per le scienze religiose, 2008, pp. umili, sereni… Attenzione ai segreti di 316-317. 8 Angelo Giuseppe Roncalli, Omelia tenuta nella officio: alle parole oziose, alla detrazione, alla chiesa di S. Giuseppe a Sofia nel giorno di Natale maldicenza sottile, alle mormorazioni contro del 1934, riportata in: Francesca Della Salda, i Superiori, ai peccati dei figli di Noé (Cam). Obbedienza e pace – Il vescovo A.G. Roncalli tra Guai ai sussurroni e ai maldicenti. Regola Sofia e Roma 1925-1934, Genova, Marietti editrice, aurea: occidere errores: diligere errantes».22 1989, p. 262. 9 Lorenzo Botrugno, L’arte dell’incontro, Angelo Giuseppe Roncalli Rappresentante Pontificio a La Chiesa Sofia, Venezia, Marcianum press, 2013, p. 161. maestra di misericordia 10 Angelo Giuseppe Roncalli – Giovanni xxiii, Tener da conto – Agendine di Bulgaria 1925-1934, Alla luce di quanto molto sinteticamente Bologna Istituto per le Scienze Religiose, 2008, p. XX. richiamato, non meraviglia di trovare, nel 11 Angelo Giuseppe Roncalli – Giovanni xxiii, La Discorso di apertura del Concilio Vaticano II mia vita in oriente – Agende del delegato apostolico (11 ottobre 1962), scritto tutto di suo pugno, 1:1935-1939, Bologna, Istituto per le scienze un richiamo chiaro ed esplicito al tema della religiose, 2006, p. 575. misericordia. Ecco le sue parole: «Compito 12 Angelo Giuseppe Roncalli – Giovanni xxiii, La principale del Concilio: difendere e diffondere mia vita in oriente – Agende del delegato apostolico 1:1935-1939, Bologna, Istituto per le scienze la dottrina… Non c’è nessun tempo in cui religiose, 2006, p. 576. la Chiesa non si sia opposta a questi errori; 13 Angelo Giuseppe Roncalli – Giovanni xxiii, La spesso li ha anche condannati, e talvolta con la mia vita in oriente – Agende del delegato apostolico massima severità. Quanto al tempo presente, 2:1940-1944, Bologna, Istituto per le scienze la Sposa di Cristo preferisce usare la medicina religiose, 2008, p. 126. 14 Angelo Giuseppe Roncalli – Giovanni xxiii, La della misericordia invece di imbracciare le mia vita in oriente – Agende del delegato apostolico armi del rigore; pensa che si debba andare 2:1940-1944, Bologna, Istituto per le scienze incontro alle necessità odierne, esponendo più religiose, 2008, p. 586. chiaramente il valore del suo insegnamento 15 Angelo Giuseppe Roncalli – Giovanni xxiii, piuttosto che condannando... Così stando le Pace e Vangelo - Agende del Patriarca 2: 1956-1958, cose, la Chiesa Cattolica, mentre con questo Bologna, Istituto per le scienze religiose, 2008, p. 622. Concilio Ecumenico innalza la fiaccola 16 Angelo Giuseppe Roncalli – Giovanni xxiii, della verità cattolica, vuole mostrarsi madre Anni di Francia – 2: Agende del nunzio, 1949-1953, amorevolissima di tutti, benigna, paziente, Bologna, Istituto per le scienze religiose, 2006, p. mossa da misericordia e da bontà verso i figli 170. da lei separati». 17 Giovanni xxiii, Il Giornale dell’Anima Bologna, Istituto per le scienze religiose 1987, pp. 407-408. Aldo Basso 18 Giovanni xxiii, Il Giornale dell’Anima, Bologna, [Testimoni, 2(2016)24-28] Istituto per le scienze religiose 1987, p. 439. 19 Angelo Giuseppe Roncalli – Giovanni xxiii, AD CHRONICAM ORDINIS 147

Pace e Vangelo - Agende del Patriar- ca 1: 1953- humano, herido por el pecado, también se 1955, Bologna, Istituto per le scienze religiose, 2008, manifiesta en los síntomas de enfermedad que p. 596. 20 Loris F. Capovilla, I miei anni con Papa Giovanni advertimos en el suelo, en el agua, en el aire y XXIII - Conversazione con Ezio Bolis, Milano, en los seres vivientes” (LS 2). Pero no se aboga Rizzoli, 2013, pp. 55-56. por un romanticismo ecológico que tuviera 21 A. G. Roncalli – Giovanni xxiii, Anni di Francia, la impostura máxima de querer defender la II, Bologna Istituto per le scienze religiose, 2006, p. naturaleza justificando el aborto de los niños, 566. 22 Angelo Giuseppe Roncalli – Giovanni xxiii, o proteger a los seres débiles que nos rodean, Pace e Vangelo - Agende del Patriarca 1: 1953-1955, pero prescindiendo del embrión humano como Bologna, Istituto per le scienze religiose, 2008, p. desechable (LS 120). 452. Formamos parte de un sueño de Dios, fuimos eternamente pensados y queridos por El como criaturas distintas de una 10. Voz de pastor creación bella y bondadosa. Dice Francisco conmovido: “¡Qué maravillosa certeza es que La vida, la vida de cada persona no se pierde en un obra maestra del Creador desesperante caos, en un mundo regido por la pura casualidad o por ciclos que se repiten Verde que te quiero verde, decía García sin sentido! El Creador puede decir a cada Lorca en su «Romance Sonámbulo››. Verde uno de nosotros: «Antes que te formaras en soñó Dios su obra, verde como la esperanza el seno de tu madre, yo te conocía» (Jeremías que nos regala su esmeralda bella y buena 1,5). Fuimos concebidos en el corazón de cuando la miran sus ojos creadores. Así rezan Dios, y por eso «cada uno de nosotros es el los primeros versos de la Biblia cuando nos fruto de un pensamiento de Dios. Cada uno cuentan cómo hizo Dios sus cosas llamando a de nosotros es querido, cada uno es amado, cada una mientras iba poniéndoles un nombre. cada uno es necesario»” (LS 65). Miró lo que sus manos amasaron, cuando sus Pero tenemos tal interdependencia que no labios lo llamaron a la vida, y esos ojos cálidos podemos cuidar o destruir lo que nos rodea vieron la firma de su autor con la rúbrica de la sin que eso afecte al resto de la creación: bondad y la belleza. “Dios nos ha unido tan estrechamente al El Papa Francisco nos ha regalado una mundo que nos rodea, que la desertificación preciosa encíclica [Laudato si’. Alabado seas del suelo es como una enfermedad para cada = LS]. No es un simple refrendo ecologista, ni uno, y podemos lamentar la extinción de una un posicionamiento sin más ante los cambios especie como si fuera una mutilación” (LS y los climas. Sería reductor zanjar así tan 89). Cuidar y proteger esa casa común, más amplia y profunda reflexión que se inspira en allá de los intereses económicos, políticos, un verdadero cristiano: San Francisco de Asís consumistas, es un modo de salir al encuentro y su Cántico de las criaturas. Se inspira en él: de los hombres más pobres: “Dios creó el porque “era un místico y un peregrino que vivía mundo para todos. Por consiguiente, todo con simplicidad y en una maravillosa armonía planteamiento ecológico debe incorporar con Dios, con los otros, con la naturaleza y una perspectiva social que tenga en cuenta consigo mismo. En él se advierte hasta qué los derechos fundamentales de los más punto son inseparables la preocupación por postergados... Dios ha dado la tierra a todo el la naturaleza, la justicia con los pobres, el género humano para que ella sustente a todos compromiso con la sociedad y la paz interior” sin excluir a nadie ni privilegiar a ninguno” (LS 10). (LS 93). No se trata de un canto bucólico que se Se invita a una ecología integral: ambiental, rinde ante una retórica esteticista que no sabe económica, social, cultural, cotidiana (LS de compromiso. Dice el Papa sobre la creación 138-162). Todos estamos comprometidos, que “esta hermana clama por el daño que le creyentes y no creyentes, quienes tienen provocamos a causa del uso irresponsable y una responsabilidad política (LS 164-198) y del abuso de los bienes que Dios ha puesto cuantos vivimos la fe con una espiritualidad en ella. Hemos crecido pensando que éramos que se hace educación y genera una nueva sus propietarios y dominadores, autorizados a cultura (LS 200-232). Alabado seas, mi Señor expoliarla. La violencia que hay en el corazón por la vida que nos das, por los ojos para 148 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 contemplarla, por el corazón que nos mueve a philosophy and history at Quincy University cuidarla y a compartirla. in Illinois. After switching career paths, as a new + Fray Jesús Sanz Montes, OFM Franciscan he pursued theological studies Arzobispo de Oviedo along with other friars at Catholic Theological Union in Chicago. He professed his solemn [La voz de San Antonio, 1851(2916)10-11] vows in 1981; he was ordained a priest in 1984. In time, he would study for and receive a PhD in religious anthropology as he served 11. The Future of the Franciscans the Church in Africa. The missions had been calling him all along. This Franciscan leader has a bird’s-eye view “I think there were things taking place even of where the followers of St. Francis are before I went to Congo,” he says. And we’re heading. Meet Brother Michael Perry, OFM. off, on a conversation where Brother Michael seems willing to answer any question, but, like When he talks about his guitar-playing days, a good professor, talks at times from his yellow Mike Perry doesn’t neglect to mention that notepad–he has prepared for this interview. his guitar was a 12-string Epiphone–nothing Newly ordained Michael Perry was put too fancy, but a step up from the primitive to work right away helping to form the new instrument he learned on. In those early students, and became involved with the days in Indianapolis, Indiana, he dreamed of province’s social advocacy. The words don’t becoming a lawyer, but a trip to the missions exactly roll off the tongue, but Franciscan changed all that. Mike, the law student, met the provinces worldwide have offices of “Justice, Franciscans and fell in love with the poor, then Peace, and the Integrity of Creation.” JPIC, as with the Franciscans themselves. They must they call it, though, is key to the Franciscan have loved him, too. At age 61, Father Michael vision of people, animals, the earth as a part of Perry, OFM, is General Minister of the Order a web of God’s creation. All are to be treated of Friars Minor, the 13,400-memberstrong with loving care, in ways big and small. branch of the Franciscan family tree. It was that vision that brought Brother While in Chicago at a meeting of provincial Michael to the People’s Republic of Congo, leaders from across the United States, Brother where he spent 10 years serving as teacher, Michael (as he likes to be called) carves an prison chaplain, research director, and even early-morning hour out of a packed schedule to farmer. In the midst of pastoral ministry in talk with St. Anthony Messenger. He’ll be on an Africa, he received his doctorate in religious airplane heading back to Rome in a few hours. anthropology from the University of During our 60 minutes together, in the house Birmingham (England). His research, in the library at downtown’s St. Peter’s Friary, we’ll Lower Congo for two years, was on the role of talk about his personal experience, the breadth religion in the lives of everyday people. of his concerns as leader of Franciscans, and How each of us interacts with our faith and his hopes and dreams for the future of the each other is a curiosity Brother Michael had Franciscan Orders. He sees sweeping changes from the beginning. He recalls an episode from in the family’s future. Chicago to illustrate the point: “I had a chance when I was at Catholic Theological Union to Journey into Poverty do one week on the streets here in Chicago,” But first, we’ll talk about his own personal he recalls. “I went to the Wilson Men’s Club, changes that brought him to leadership of up on the north side. It cost $3 per night for the the Franciscans. After his profound mission room. I had $5 in my pocket. The first evening experience in Appalachia, where he joined a I met a young man who was there, roughly a group of people across faith traditions building little bit younger than me. He asked me what houses for people in poverty, Michael was I was doing, if I wanted to get a beer. I didn’t hooked on a life of service. He joined the have any money, so I said, ‘No, I only have Franciscans, Province, in St. $3 that I paid and $2 in my pocket.’ He said, Louis in 1977, when he was 22. In the years ‘Don’t worry about it.’ He offered me two leading toward law school, he had focused on beers. The next day he took me to work and, throughout the whole week, he took me under AD CHRONICAM ORDINIS 149 his wing and I came back to the house one one Christian community to another. “These week later with $150 in my pocket!” Brother are tremendous signs of hope,” he says. Michael relishes a good story. Hope bubbles from this friar as he recounts He tells another story, one, he says, that even more stories, far from the Roman curial “transformed my life.” This one occurred in offices: “I was in Indonesia also this year and the Congo, an encounter, time and again, over had a chance to see the brothers working with 10 years, living among people who had very the farmers on how to develop sustainable little—less than most of us could imagine. The methods for farming and to integrate that women, especially, had a grueling routine— into Catholic spirituality.” Not just farming, up before dawn, kids off to school, work in not just sustainability, but also a prayerful the fields with infants strapped to their backs, approach, he repeats. selling what they could find in the market, “They don’t have an office of Justice coming home to cook, and more. and Peace and Integrity of Creation; they “I remember asking three women once, have fraternities of justice and peace and ‘How is it possible for you to do this? Do integrity of creation. They have fraternities you think that God abandoned you?’ And that are integrated who have a sense of they started laughing. They said, ‘God Franciscan prayer, contemplation,” he says. never abandons us. God is always here. We They have a sense of Franciscan mission just need to recognize his grace, and God’s and evangelization, he observes, “and have going to take care of us.’” He learned faith integrated the elements of the care for from those women: “It taught me about the creation, stewardship of the earth, and also total dependence on God and also the total the protection of indigenous peoples and the interdependence, the sharing that takes place respect for human rights. They’ve integrated when we care for each other.” all of this into a common life.” As he traverses the world of Franciscan Catholic Vision ministry– OFM friars are present in 112, It also taught him to listen. As General soon to be 113, countries–he sees his not Minister of the Order of Friars Minor, Brother simply as encourager, or some contact with Michael’s job is to listen to, and when necessary the broader community, though surely he provide guidance for, his Franciscan brothers. is both. “I think one of the most challenging So he travels the world over, interacting with things is helping the brothers, the Franciscans, friars. “I think in threes,” he starts, cuing up to to remember who they are and to whom they talk, from his yellow notepad, in some detail belong,” he offers, admitting that it may sound about friars around the world. “I’m becoming a bit strange to say it that way. “But one of the more and more convinced of, if we’re open things that has emerged throughout the history to God, if we’re open to surprise, God will of the Franciscan movement is the need for us surprise us! And life will bring many, many to never forget our Gospel roots, our Gospel surprises. They’ll be difficult; but they’ll be identity to which we are called, our Gospel wonderful.” Then he starts offering examples mission.” of surprises he has seen of Franciscan spirit He, and the nine other council members afoot in the world. with whom he lives in Rome, “remind each He was recently in Taiwan, for example. other, then, that we go out and remind the He tells of seeing Franciscan missionaries brothers of the central aspects of our identity, and laity firsthand, brothers “who have been so that we can be energized and have passion able, in a sense, to bring in elements of the for our life and for the world.” local spiritual tradition that are centuries old.” He takes his cue from people he has served He was in Peru before that, where he saw along the way. “When you have nothing,” friars truly empowering the laity, “engaging he says, “when you have no guarantee of them in their responsibility as disciples and tomorrow or the next day for your food, for missionaries in the local Church.” These were your lodging, for your health, you are forced to working along the Amazon River, making recognize the role and the dependence you have tremendous sacrifices “because they go for on God. Poor people know they cannot do this periods of time without electricity, without by themselves; they recognize God’s grace.” access by telephone or Internet.” Perhaps these For wealthier people to serve our brothers and missioners might travel for a week to get from sisters who are poor, to step even briefly into 150 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 their shoes, he says, is transformative. “This become ineffective? Not really. It seems more is something which I hope for,” he says, and that of straying from the core mission. That’s something he thinks Franciscans can facilitate. been a challenge for 800 years, he observes. “We have a special privilege we could offer “One of the problems we’ve always had, we to people by inviting them to come into these kind of get settled. We start as a movement, we places of grace. When we do that, people will get energized,” he starts, searching for the right never be the same.” way to say something easily misunderstood. This privileged viewpoint of poverty, by the “We’re doing very good work in parishes and way, is some cause for hope in spite of current institutions,” he continues, “but we get bogged financial hardships for the order’s central down at some point.” government, its curia. It made worldwide news He and his brothers lose what he calls in 2014 when a group of investors, purportedly the “flexible grace” of God. “God is always helping the friars, involved a significant inviting us to deepen our experience with amount of Franciscan outreach funds in an the people where we are, to really sink roots apparently unethical scheme, and brought the there. The roots remain because they’re built central offices to the verge of bankruptcy. with the people of God.” Then it’s time to “What’s been amazing is what I would call take what the friars can from that experience an outpouring of global solidarity,” Brother and move on to the next, he says: “I think we Michael says. Franciscan provinces who could have to reenergize.” He summons the call of help sent resources, he reports. Franciscan Pope Francis in “The Joy of the Gospel” and sisters and those who love the Franciscans elsewhere: “We need to open our horizons; offered signs of support, including financial we’ve got to move where God’s people are support. That was a grace, he says, but there moving.” is a second grace: “We’ve had to simplify What does this mean practically? our lives in the curia,” he observes earnestly, Immediately on the horizon is a change in the perhaps even with a hint of joy. way the friars are organized worldwide. In “The brothers would probably straighten short, Franciscans support each other through me out if they heard me say this,” he admits, a system of provinces and some other, smaller but “maybe we don’t need to own buildings. entities. When a province grows to be too large, Maybe we even need to leave the general a new one is formed. The opposite is true in curia at some point and find some things much some places, and will be happening in Europe simpler, much smaller, to identify ourselves and North America as the Church continues to once again with the very people God has called undergo changes. There are seven provinces in us to serve: God’s poor, God’s people who are the United States. Each province has a history forgotten, God’s marginalized, those who are with the local Church and lots of relationships, abused, and those who are facing all types so making changes won’t be easy. of injustices. That’s where we need to be.” “Should the seven provinces remain in the Brother Michael wants his brother Franciscans future?” asks the general minister. “I think to imagine their futures differently. the indications are telling us no.” That is why he was in Chicago during the week of our Future of the Franciscans interview, in fact, meeting with US provincial Father Michael Perry, OFM, General leaders. “These [provinces] have helped us be Minister of the friars until at least 2021, has able to express central themes and values of a vision of the future of the Franciscans. His our lives.” But they need to change with the vision is coming from the founder: “It’s clear times. from the beginning, where Francis prays There are bigger structures, too. Over the before the crucifix: ‘Lord, what is it that you centuries, the Franciscan movement split into will for me to do? What is it that I’m supposed rival factions, for reasons that have little to do to do with my life?’ And eventually that with today. The four major branches of the tree prayer expanded to the brothers: ‘What are we that include and brothers– the OFMs, supposed to do in the world today?’” That’s the OFM Conventuals, the OFM Capuchins, the big question now, says Brother Michael: and the Third Order Regular (TOR)–are “How do we get ourselves energized, pick up, finding new ways to work together. and get moving again?” Brother Michael is eager to share examples: Is he saying that the friars have somehow “In Zambia, for 25 years, the OFMs, the AD CHRONICAM ORDINIS 151

Capuchins, and the Conventuals have been songwriter and singer resonates with me very living in a common center. They’ve been deeply,” he says. “I am still learning just how studying together. They don’t pray every day much music [formed him], the sounds that together, but they pray regularly together. began deep within him, and which he picked They celebrate Eucharist together. They share up from everything around him, especially meals together. The brothers are friends to from creation.” Here’s Brother Michael, the each other.” This educational center is, in fact, anthropologist, discovering what’s in front of bursting with friars from across Africa. our very eyes, all over again. “If the world They are in a difficult situation, he says. would only sing a bit more and fight a bit less, “We have no space to welcome our brothers. things might be very different.” We have two to a room. The ceilings are too low for bunk beds. And you can’t add a third John Feister bed because you’ll block the door and the seating for the desk where they study.” Similar [St. Anthony Messenger 9 (2016) 29-33] things are happening in Asia, too, he adds. “I think this is a sign of the future.” Where will we be in 50 years? “Well, in 12. Franciscans in Canada Renew, three years, I hope we’re going to have one Restructure and Ready the Way unified Franciscan university in Rome.” Cochrane, Canada, 15-19.02.2016 Clearly, 50 years isn’t the issue. The university will be jointly operated by Capuchins, OFMs, The work of the Trans-Canada TORs, and Conventuals. “We’re moving in restructuring of the Franciscan Provinces that direction, and I think we will be there.” made a significant step forward at the He hopes, with certainty, it seems, that within recently concluded Chapter of Christ the three years even other forms of cooperation King Province in Western Canada. Twenty- will take form. six friars, in addition to Br. Van He takes it even a step further. Later this Si (Visitor General), Br. Richard McManus year will be the 800th anniversary of the Feast (Chapter Facilitator) and Br. Caoimhín Ó of Pardon, Francis’ appeal to Pope Honorius Laoide (ESC Definitor), were present along III to allow an indulgence for pilgrims visiting with Brs. Marc Le Goanvec and Pierre the Portiuncula chapel, where the order started, Charland, Minister and Vicar Provincial in Assisi. The Franciscans, he says, all three of from St. Joseph Province (Quebec) and Br. these branches in the First Order, are “going Rohwin Pais from the St. Francis Foundation to spend time seeking the way of forgiveness (Ontario). for the ways we’ve hurt each other historically The gathering, with its rhythm of prayer and throughout the centuries.” The following year, discussions produced unanimous resolutions 2017, marks the 500th year since the act that to further the work of restructuring of the divided OFMs and Conventuals (see next Franciscan presence in Canada. The Chapter page): “We’re going to see in what way we also elected Br. Robert (Bob) Mokry as can heal, do a rereading of that history, and Provincial Minister. Br. Bob has just returned what can we do, again, to heal any wounds and from missionary work in Morocco. to see about the possibility of a future where The friars ended the Chapter with we are reunited together.” And there’s more enthusiasm and hope as they continue to in 2018, the proposal of joint mission projects. embrace the work of renewal, restructuring It all points in one direction, to a new and readying the way for how they will vision. One can see how a dreamer of big ideas continue to be a gospel presence in Canada. got to the place he is today: “I think of the future; there’s a potential that God is going to Br. Caoimhín Ó Laoide, OFM bring us back–the Franciscan men’s orders– back together into one unified movement.” Clearly, others are dreaming with him. 13. Testi liturgici e culto francescano To think, all of this starting with a simple guitar and a trip to the missions. The music Vera e propria miniera still helps keep him going, day after day, country after country: “St. Francis the 152 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Con la pubblicazione del Franciscus introduzioni risultano davvero ricche; si veda, liturgicus le Editrici francescane colmano ad esempio, quella alla Legenda minor di un vuoto sensibile in ordine soprattutto alla Bonaventura: Sedda ricostruisce il recente, storia del culto di san Francesco d’Assisi e ricco dibattito storiografo che si è sviluppato all’immagine che di lui è stata diffusa nel corso intorno dei secoli. La liturgia – lo si dimentica troppo alla datazione del testo e ai suoi rapporti spesso – era il più potente volano di diffusione con la Legenda maior, fornendo – da par suo nel Medioevo e fu per lo stesso Francesco – intelligenti osservazioni e identificando nel fonte non solo di spiritualità e di preghiera, manoscritto Assisi, Biblioteca Comunale, ma anche di cultura. Mostrai diversi anni fa 347, uno degli exemplaria approntati a Parigi come l’affermazione contenuta dell’Officium e poi inviati alle singole provincie dell’ordine Passionis, per cui Cristo era nato per noi lungo affinché ne ricavassero le copie per i singoli la via («natus fuit pro nobis in via»: XV, 7), sia conventi. Dal medesimo codice assisano, stata da lui attinta dalle Homiliae in Evangelia inoltre, egli ricava anche il testo della Legenda di Gregorio Magno, in specifico dall’homilia minor, fonte che più di ogni altra, nel corso dei VIII, incentrata su Luca 2, 1-14, pronunciata secoli, ha contribuito a formare l’immagine di dal Pontefice al popolo nel giorno di Natale Francesco nella mente dei frati. «nella basilica della Beata Vergine Maria». L’edizione dei testi liturgici – tratti da Tale omelia era contenuta integralmente singoli codici selezionati da Sedda – non nell’Ordinario della Curia Romana, come segue gli stessi criteri che si adottano di norma testimonia il Breviarium regulae, un grosso per quelli classici; i testi liturgici, infatti, se da breviario per il coro trasmesso dall’attuale un lato obbediscono ai criteri di fissità, sono codice assisano 694 (ricostruito aggiungendovi soggetti a grande fluidità: per essi, pertanto, anche parte del codice 693), usato dai minori non ci si pone l’obiettivo di ricostruire e copiato prima della canonizzazione di uno stemma codicum, quanto piuttosto di Francesco (luglio 1228), da cui sono state poi «documentare storicamente l’evoluzione di esemplate le altre copie: l’omelia gregoriana una prassi secondo luoghi e tempi diversi». è la seconda delle quattro letture patristiche Non ci si attiene dunque alle regole di proposte per la notte di Natale, assieme a un’edizione critica, ma a quelle di un’edizione testi di san Leone Magno, sant’Ambrogio, diplomatica, che si propone di documentare sant’Agostino. Quando Francesco, assieme ai l’originalità si ogni singola testimonianza. suoi, ascoltava l’ufficio liturgico nelle chiese, Le fonti vengono distinte in due macro- udì dunque – e non una volta sola – l’omelia ripartizioni, intra ed extra Ordinem. A sua di Papa Gregorio, da cui trasse la convinzione volta, la prima si suddivide in tre sezioni: in che poi trasmise nell’Officium Passionis. primo luogo viene riportato l’ufficio liturgico I due volumi recentemente pubblicati per il dies natalis di san Francesco (4 ottobre), costituiscono un contributo di prim’ordine, composto da Giuliano da Spira forse intorno non solo per gli studiosi della materia, ma al 1230; seguono quindi una serie di legende anche per tutti coloro che subiscono il fascino liturgiche: le prime precedono la correctio di della figura di Francesco e sono sensibili Aimone da Facersham, mentre altre tengono alla sua proposta spirituale. Tra i due, spicca conto della sua correctio (scaturita a seguito naturalmente il primo (Franciscus liturgicus. dell’inserimento dell’ottava), infine quelle Editio fontium saeculi XIII. A cura di Filippo legate alla “rifoma” di Bonaventura. Nella Sedda con la collaborazione di Jacques seconda sezione troviamo l’ufficio per la Dalarun, Padova 2015, pagine 552, euro 75), Traslazione (25 maggio) e cinque legende nel quale trovano posto una gran quantità disposte secondo un ordine cronologico basato di testi distribuiti in sei sezioni: una vera e sulla fonte da cui esse dipendono. Infine, nella propria miniera d’informazioni non solo sui terza sezione troviamo messe e sequenze in testi stessi, ma sui testimoni della tradizione onore di san Francesco. manoscritta. La seconda macro-ripartizione contiene Il volume si deve quasi interamente a fonti liturgiche che testimoniano il culto di san Filippo Sedda (fanno eccezione cinque testi Francesco diffusosi all’esterno dell’ordine: editi da Jacques Dalarun, mentre un sesto, anzitutto, la liturgia di san Francesco presso i la Legenda liturgica Umbra, è frutto di una secolari; quindi presso i frati predicatori; infine «stretta collaborazione» tra i due). Alcune presso i benedettini, secondo la prassi del AD CHRONICAM ORDINIS 153 monastero di Montecassino. In quest’ambito, Definidor Geral, esteve com a Conferência le fonti non vengono distinte secondo il loro durante todo o tempo. Também esteve contenuto (ufficio, leggende, messe), ma ci presente Frei Francisco Carvalho, ecônomo si concentra su singoli testimoni manoscritti, da CFMB, para realizar prestação de contas riportando con fedeltà quello che essi attestano e apresentar uma proposta de revisão dos sulla celebrazione del santo, il che consente di Estatutos da entidade. comprendere le concrete modalità secondo cui Iniciados os trabalhos houve eleição san Francesco veniva celebrato in altri ordini da nova presidência da CFMB, após a religiosi. nomeação de Frei Carlos Alberto Breis para Il secondo volume (Fonti liturgiche o episcopado. Foi eleito como Presidente francescane. L’immagine di san Francesco o Frei Inácio Dellazari, Província São d’Assisi nei testi liturgici del XIII secolo, a cura Francisco de Assis, e Vice Presidente o Frei di Marco Bartoli, Jacques Dalarun, Timothy J. Fidêncio Vanboemmel, Província Imaculada Johnson e Filippo Sedda, Padova, 2015, pagine Conceição. O Secretário continuou o Frei 256), non meno utile del precedente almeno ai Marco Aurélio da Cruz, Província do fini di una seria opera di divulgazione, oltre Santíssimo Nome de Jesus. O Tesoureiro ai saggi di Jacques Dalarun (Dal Francesco também continuou o Frei Francisco Carvalho storico al Francesco della storia, pp. 9-28), Neto, Província Santa Cruz. di Timothy J. Johnson (Il Francesco pregato, Entre os assuntos tratados foi confirmada pp. 29-65) e di Marco Bartoli (Francesco a realização do “Projeto Reviver o dom «forma Minorum». I testi liturgici francescani da vocação” (Terra Santa e Assis) entre nella storia dell’Ordine dei Frati Minori, pp. os dias 15 de maio a 16 de junho de 2016, 67-94), riporta quindici testi in traduzione com 17 participantes. Frei Jorge Hartmann italiana (in gran parte dovute a Filippo Sedda) acompanharia o grupo. Também foi che così consentono un contatto più diretto confirmada a realização do Master em con le fonti anche ai molti che non hanno più Evangelização em 2017, uma vez que foi dimestichezza con il latino. cancelado em 2016 por falta de interessados. Franciscus vir catholicus et totus E o SIFEM deveria colaborar na divulgação, apostolicus: per secoli i frati hanno celebrato il avaliação e preparação. loro santo fondatore con il testo di Giuliano da A CFMB reafirmou que a missão de Spira, aiutati dalla musica e dal canto. Grazie Roraima é importante para a Igreja particular a questo coraggioso progetto editoriale, la loro de lá e também para a CFMB e a Ordem, pois voce ora raggiunge pure noi. é o único projeto de colaboração missionária da CFMB e não deve ser encerrado. O Felice Accrocca Presidente da CFMB enviará uma carta motivacional às Províncias. A Executiva do [L’Osservatore Romano, 24 febbraio 2016, SIFEM visitará a Missão em Boa Vista de 29 p. 5] de junho a 04 de julho. Ainda no âmbito da formação, a Fraternidade do Santuário de São Francisco 14. Conferência dos Ministros Provinciais das Chagas em Canindé tem acolhido do Brasil (CFMB) professos temporários da CFMB para período Porto Alegre, Brasil, 4-8.04.2016 de missão. Foi proposto que as entidades que tenham frades em estágio missionário A primeira reunião ordinária da CFMB em Canindé possam fazer visitas passando no ano de 2016 realizou-se em Porto Alegre, alguns dias para acompanhar os formandos e RS, na sede da Província São Francisco de também colaborar e conhecer os trabalhos do Assis, de 4 a 8 de abril de 2016. Participaram Santuário. os Ministros Frei Bernardo de Sousa Numa perspectiva de crescimento na Brandão Neto, Frei Roberto Miguel do colaboração entre as entidades da CFMB, Nascimento, Frei Hilton Farias de Souza, foi proposto o início de uma reflexão sobre a Frei Francisco Paixão, Frei Inácio Dellazari, possibilidade de um noviciado interprovincial Frei João Amilton dos Santos, Frei Fidêncio entre as entidades Santa Cruz, Assunção e Vanboemmel, Frei Flaerdi Valvasori e Frei São Benedito. As entidades deverão reunir- Marco Aurélio da Cruz. Frei Valmir Ramos, se para tratar do assunto. 154 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

A Província da Imaculada Conceição OFM (Province of St. Joseph, Canada), ESC sediará o próximo encontro Nacional de President Hugh McKenna, OFM (Province of Juventude da CFMB e será em Vila Velha no Ireland), ESC Vice-President Kevin Mullen, ano de 2017. OFM (Holy Name Province, USA), James O Estatuto da CFMB foi revisado e Gannon, OFM (Assumption BVM Province, aprovado por unanimidade. USA), Jack Clark Robinson, OFM (Our A próxima assembleia acontecerá em Lady of Guadalupe Province, USA), Jeffrey setembro de 2016 em Curitiba, PR, e o Scheeler, OFM (St. Province, Presidente da CFMB, juntamente com os USA), William Spencer, OFM (Sacred Heart serviços de SIFEM, JPIC e SAV, ficou Province, USA), responsável de prepara-la. During the meeting, the Provincial Frei Valmir Ramos, Definidor Geral, Ministers and Custodes of the United States, deu algumas orientações e informações aos Canada, and Europe each met separately in Ministros, especialmente sobre a situação sub-conference to discuss matters relevant to econômica da Cúria Geral e a nomeação their regions. de uma comissão internacional, sobre os The Canadian members discussed pedidos para visitadores gerais a considerar the process of reconfiguration currently o tempo hábil para nomeação e realização underway there. do encontro de visitadores, sobre o processo The members of the European Sub- de criação da Universidade Franciscana em Conference met to discuss their plan 2018, sobre o encontro do Definitório Geral to establish an Interprovincial Novitiate for com as Conferências da América Latina que Northern Europe. deverá ser entre 01 a 18 de fevereiro de 2018 The U.S. Sub-Conference met to discuss: e sobre o Conselho Plenário da Ordem, CPO, • The on-going conversation about que acontecerá de 10 a 30 de junho de 2018, reconfiguration of the seven U.S. Provinces. em Nairóbi. In particular, they reviewed the results of the Fall meetings to discuss the four models Fr. Valmir Ramos, OFM proposed by the Franciscan Interprovincial Team. • The approval of a National Common 15. ESC Conference meeting held Admissions Policy, the approval of a new Galveston, USA, 04-08.04.2016 member to the Interprovincial Novitiate Team, and the selection of a new Novice The Provincial Ministers and Custodes of Master. the English Speaking Conference held their During the full-Conference sessions, annual Spring meeting at St. Patrick Church, members had the chance to: part of Holy Family Parish, a ministry of St. • Meet with Ms. Tyler Curtis, Operations John the Baptist Province from April 4-8. Manager; and Fr. Teofil Czarniak, Conference members welcomed several OFM, Executive Director of the General new Provincial Ministers to the meeeting. Secretariat for the Franciscan Missions, Among the newly elected were Brs. David Waterford, Wisconsin. Gaa, OFM (St. Barbara Province, USA), • Meet with Mr. Russ Testa (HNP), President Algirdas Malakauskas, OFM (St. Casimir of the ESC Commission on Justice, Peace Province, ), and Robert Mokry, and the Integrity of Creation (JPIC); along OFM (Christ the King Province, Western with Friar Mark Schroeder, OFM, JPIC Canada). Coordinator for St. Barbara and Our Lady The Spring meeting also marked the of Guadalupe Provinces. final meeting of Provincial Ministers Primo • Meet with Fr. John Puodziunas, OFM, Piscitello, OFM (Immaculate Conception General Economo of the Order regarding Province, USA), and Paul Smith, OFM (Holy the financial situation of the Order. Spirit Province, Australia), both of whom are • Meet with Fr. Aidan McGrath, OFM, completing terms of office. General Secretary of the Order for a study Others attending the week-long meeting day on common canonical issues faced by were: Provincial Ministers Richard Grech, the ministers. OFM (St. Paul, Malta), Marc Le Goanvec, AD CHRONICAM ORDINIS 155

All the members expressed particular La VR al tempo gratitude to Provincial Minister Jeffrey di papa Francesco Scheeler, OFM (SJB), the host of the meeting and the local friars at St. Patrick’s for making Padre Radcliffe sottolinea che nelle everyone feel welcome and at home. interviste riportate nel volume il papa attuale è citato frequentemente: «Egli comprende e Br. Caoimhín Ó Laoide, OFM valorizza la vita consacrata. Egli comprende che prospereremo se ci scrolleremo di dosso le introversioni del clericalismo, se offriremo la 16. Un libro inchiesta edito dalla Editrice nostra vita con coraggio e generosità. Egli ci Vaticana infonde coraggio per il futuro». Con questo spirito p. Wolf (abate primate Viaggio della Confederazione benedettina) afferma nella vita religiosa che i Benedettini sono affascinati da papa Francesco per due motivi: «prima di tutto Nella Prefazione l’ex maestro dell’Ordine per la sincerità e, poi, per il modo di vivere domenicano, p. Timothy Radcliffe, sottolinea secondo il Vangelo» (p. 19). Il ministro che proprio la conversazione è «il cuore del generale dei Frati minori, lo statunitense servizio di coloro che occupano posizioni p. Perry, riconosce che i Francescani sono di leadership. La qualità della nostra vita diventati “un Ordine clericalizzato” citando religiosa è intimamente connessa alla verità proprio alcune parole forti pronunciate dal e profondità delle nostre conversazioni… pontefice: «È uno dei mali della Chiesa, ma Abbiamo il coraggio di condividere le è un male complice, perché ai preti piace la nostre domande più profonde, i nostri dubbi tentazione di clericalizzare i laici» (p. 66). E e i nostri conflitti? Quasi tutti i religiosi ancora, il maestro dell’ordine domenicano, il prima o poi attraversano un momento di francese fra Cadoré, così riflette sulla povertà: crisi; se condivisa apertamente, la crisi può «Quando il papa parla di Chiesa povera per diventare tempo di grazia e di maturazione, i poveri, credo si riferisca a due aspetti. Se mentre se viene nascosta può distruggere una la Chiesa è l’assemblea dei cattolici allora, vocazione». guardando il mondo, la Chiesa è poverissima In questi quattordici colloqui si affrontano perché i poveri sono la maggioranza. Quindi questioni complesse con umiltà e sincerità: penso che Francesco intenda dire che gli come tante stazioni di una Via Crucis che piacerebbe una Chiesa che sappia che i suoi conduce alla Risurrezione, si manifesta il volto membri sono i poveri del mondo e non i potenti maturo di una Chiesa che non ha paura del e, al tempo stesso, che vorrebbe un’istituzione peccato, che disprezza lo scandalo e si spende della Chiesa povera. Una Chiesa che non sia per il bene. I superiori intervistati entrano chiusa sulle ricchezze, sui soldi, su se stessa» nella loro vita privata e raccontano cosa (p. 80). significhi compiere una scelta definitiva come Dal canto suo il rettore maggiore dei quella della consacrazione, confrontandosi salesiani, lo spagnolo don Artime, afferma: con le difficoltà e le sfide del tempo «Non c’è pubblicità più bella di una vita presente. Nel dialogo franco con l’autore, consacrata vissuta con gioia. La gioia parla. non mancano i riferimenti a temi delicati – Non per niente papa Francesco cita così tanto clericalismo, gestione del denaro e delle la gioia che viene dal Vangelo, l’Evangelii opere più grandi, omosessualità tra i religiosi, gaudium» (p. 142). Il superiore generale dei abusi, crisi delle vocazioni, reclutamento di Verbiti, il tedesco p. Kulüke, è fortemente novizi/e nelle Chiese più giovani, rapporto attratto dalla figura di papa Francesco: «Il con l’islam, ruolo dei laici – o la riflessione Santo Padre non parla soltanto ma è una su momenti storici importanti che gli istituti persona che agisce. Ha un talento speciale nel stanno attraversando. Le domande seguono, dare il nome alle cose e, quando i problemi adattandosi allo specifico di ciascun leader hanno un nome, allora esistono. È una persona religioso, una logica intrinseca: la persona piacevole e semplice, la sua vita è un esempio e la sua vita quotidiana; la vita dell’Ordine per noi missionari» (p. 158). che incarna oggi e qui il proprio carisma; le Infine il segretario dell’USG, il comboniano fatiche e le delusioni inevitabili. scozzese p. Glenday, ritorna sull’Anno 156 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 della VC appena concluso e dice: «Il Papa è membro della pontificia Commissione per la vuole valorizzare, o meglio svegliare la vita protezione dei minori. Ascoltare una vittima consacrata. E questo è sia un incoraggiamento è stato sconvolgente: da quel momento siamo sia una sfida. Abbiamo attraversato una sistematici nell’accompagnamento della stagione stagnante rispetto alla comprensione formazione e nell’esigere che ogni provincia del posto che la vita consacrata occupa nella avesse i suoi protocolli, soprattutto di Chiesa. Il Papa ci sta aiutando a fare chiarezza» prevenzione, ma anche di gestione di eventuali (p. 211). casi di abuso. Siamo molto attivi anche tra le famiglie, perché la prevenzione non è solo nei Religiosi nostri centri: dobbiamo imparare a riconoscere esposti al mondo e denunciare» (p. 121). In questo contesto, va segnalata Nelle interviste emerge anche il rapporto l’interessante intervista al messicano p. Robles stretto tra VC e presenza nelle periferie del Gil Orvañanos, attuale direttore generale mondo. Alcuni esempi tratti dalle interviste: dei Legionari di Cristo e membro della i Carmelitani hanno la loro provincia più commissione che si è occupata delle vittime numerosa in Indonesia, il paese musulmano degli abusi del suo stesso fondatore Maciel più grande del mondo; i Gesuiti sono presenti Degollado (pp. 195-206). a Homs, in Siria; i Fratelli Maristi si trovano anche ad Aleppo, oggi tra le più martoriate Una rinnovata zone di guerra; i Fatebenefratelli, dopo alleanza con i laici un lungo periodo durante il quale si sono occupati prevalentemente di ospedali, da circa In quasi tutti i dialoghi emerge il tema quarant’anni lavorano con i rifugiati in molti dell’alleanza tra consacrati e laici, protagonisti paesi europei; i Verbiti sono presenti nelle insieme dell’opera di evangelizzazione e di baraccopoli e nei quartieri a luci rosse delle promozione umana. Ancora il cistercense p. Filippine; i Paolini dedicano il loro servizio Lepori, a nome di tanti altri monaci di oggi, al nuovo mondo dei mezzi di comunicazione afferma che «i monasteri vivi sono quelli che sociale. hanno un rapporto di particolare comunione Non manca un dialogo franco su alcuni temi con i laici, che sono al servizio anche della scottanti. A riguardo dell’omosessualità, p. vocazione laicale. Il monastero deve essere Lepori, abate generale dei monaci Cistercensi, un’oasi nel cammino, nel pellegrinaggio afferma: «È sicuramente un tema da affrontare della gente nel mondo, offrire un luogo di quando si vuole vivere in una comunità. Di raccoglimento, di stabilità, di nutrimento per sé non è una controindicazione ma una della vita di fede. La comunità monastica può condizione che deve essere verificata dentro essere un grande sostegno per la famiglia, la vocazione di una fraternità, che può essere perché ci sono molte analogie: la fedeltà, il luogo adatto anche per una maturazione la fecondità, i problemi dell’educazione, la rispetto ai propri limiti. È un discorso che formazione dei figli, le crisi, la malattia, la deve essere affrontato con la singola persona vecchiaia… Non è necessario fare granché, in modo molto discreto… Dipende da caso a a volte basta offrire spazi di accoglienza e di caso e soprattutto dalle motivazioni personali: partecipazione alla preghiera. E questo in molti la sola cosa che va verificata con certezza è se monasteri avviene, e là dove avviene dà vita esiste davvero la vocazione» (p. 49). al monastero. Magari non porta vocazioni ma Circa la questione pedofilia, fratel aiuta i monaci e le monache a non rinchiudersi Turú Rofes, superiore generale dei Fratelli nei piccoli problemi. Papa Francesco direbbe a Maristi (un istituto da sempre in prima linea non diventare zitelloni» (p. 47). Infine, ancora nell’educazione dei giovani), racconta: «Nel fratel Turú Rofes risponde in questo modo sul marzo 2010, per la prima volta in forma rapporto dei consacrati con i laici: «Durante collettiva, abbiamo convocato a Roma tutte le gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, province per una settimana di formazione volta nei centri educativi maristi i laici erano alla presa di coscienza e alla prevenzione… un’eccezione… Nel giro di poco tempo, però, È stato un passo importante. La settimana è cambiato tutto: inizialmente è stato difficile ha visto anche la partecipazione di una modificare la mentalità ma ben presto c’è vittima, la signora Mary Collins, che adesso stata una reazione positiva, abbiamo iniziato AD CHRONICAM ORDINIS 157 a formare i laici e ora stiamo raccogliendo i Gli interventi frutti. Ci sono molti laici che non riuscirebbero a vivere la propria vita se non in chiave marista. L’evento era stato pensato più per mostrare Si tratta di vocazioni mariste laicali. Sia i la presenza importante dei religiosi e delle fratelli che i laici assicurano la continuità del religiose nella Chiesa e dare loro le grandi linee carisma e della missione marista… Ora stiamo di azione che per affrontare problematiche pensando cosa fare a livello internazionale per specifiche e concrete. Di profezia ha parlato sostenerli, come possiamo incorporare i laici il cardinale Braz de Aviz, Prefetto della in tutte le strutture della missione, anche nei Congregazione, nell’indirizzo di saluto al posti di grande responsabilità decisionale. In Papa il 1° febbraio, indicando i punti che in Australia, ad esempio, si è appena costituita quest’anno si è cercato maggiormente di un’associazione di fratelli e laici che gestirà le vivere: «la gioia della nostra consacrazione, opere mariste.» (p. 120). la profezia per “svegliare il mondo”, l’essere Una buona sintesi dello spirito delle “esperti di comunione”, l’andare nelle conversazioni riportate nel libro è suggerita periferie esistenziali, dove molti di noi già da da p. Radcliffe nella Prefazione: «La maggior tempo consumano la loro vita in favore dei parte degli Ordini fa fatica a trovare nuove rifugiati, dei poveri, degli esclusi, dei malati, vocazioni, specialmente in Europa. Ma dei bambini, dei giovani e degli anziani. ancora una volta non sono i numeri la cosa più «Quest’anno della Vita Consacrata ci invita importante. Il nostro obiettivo non è quello a tornare al primo amore – ha ribadito in un di perpetuare le nostre istituzioni. Gesù non altro momento il cardinale Braz de Aviz ci ha detto: “Sono venuto perché possiate – e non siamo fatti per le strutture né per le sopravvivere e sopravvivere in abbondanza”. opere, anche se sono importanti ma non sono Anche le nostre debolezze possono essere fondamentali. (…) E se dobbiamo lasciare una benedizione. Padre D. Kinnear Glenday, andare qualcosa, questo non è per diminuire la segretario generale dell’Unione dei superiori nostra capacità di essere appassionati ma per generali, ricorda: “Dobbiamo essere segno di aumentarla». E rivolto alle vergini consacrate: ciò che Dio può fare nella debolezza”». «vivete la consacrazione come testimonianza del vostro battesimo, tra la gente, ognuna Mario Chiaro nel suo lavoro, nel dialogo, con la vita. La verginità è esperienza di libertà». [Testimoni, 3(2016)25-26] Mons. Carballo, segretario della Congregazione, rivolgendosi alle Nuove Forme di VC ha sottolineato l’importanza 17. Convegno a conclusione dell’Anno della dell’ecclesiologia di comunione: «Se tutti Vita Consacrata i carismi provengono dallo stesso e unico Spirito, allora, parlando in maniera oggettiva, La bellezza non c’è un carisma che sia migliore di un della condivisione altro. Tutti sono belli, tutti sono importanti, tutti sono necessari, tutti ugualmente degni. Un convegno celebrativo si è svolto in Ciò non impedisce che per ciascuno di noi Vaticano dal 29 gennaio al 2 febbraio, a il carisma al quale siamo stati chiamati sia, conclusione dell’Anno dedicato alla vita soggettivamente parlando, il migliore». consacrata. Significativi i numeri della Suor Nicla Spezzati, sottosegretario, ha partecipazione: 4.000 i religiosi e le religiose invitato a non avere paura. «Abbiamo paura convenuti a Roma; oltre 2.000 presso la della complessità del nostro tempo. Per noi Pontificia Università Lateranense, oltre 400 invece è il tempo della grazia, dove Dio sta degli Istituti Secolari riuniti presso l’Istituto operando. Il nostro è un tempo complesso, è Augustinianum; 600 le Vergini Consacrate il tempo della problematicità di cammini, di (Ordo Virginum) presso la Pontificia recuperi, d’apertura in cui uomo e donna anche Università Antonianum, 345 le contemplative se frammentati sono capaci di progettazione riunite all’Università Urbaniana; infine 135 possibile». «Non è tempo di esploratori i rappresentanti delle Nuove Forme di vita solitari, è tempo di cordate e comunione». consacrata. Tra gli altri interventi padre Theobald, gesuita, ha chiarito che i consacrati devono 158 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 seguire, ascoltare, incontrare l’altro per nell’enciclica Laudato Si’; la terza è il rapporto guardare al futuro con lo sguardo profetico uomini e donne nella Chiesa come uguali nella di chi osserva l’opera dello Spirito Santo che dignità, nel riconoscimento e arricchimento continuamente crea e arricchisce la Chiesa di reciproco nel rispetto gli uni e degli altri, per nuovi carismi. collaborazione e responsabilità condivisi e una L’invito a vivere lo stile di vita reciprocità vissuta». contemplativo di Gesù è arrivato dalle relazioni Mons. Santiago Agrelo Martinez, ofm, di Maria Grazia Angelini, benedettina, e ha ribadito che «l’annuncio del Vangelo ai Miguel Marquez Calle, carmelitano scalzo. poveri è la prova che è arrivato chi doveva La contemplazione non astrae dal mondo, ma venire ed era stato annunciato. Se il potere inserisce vitalmente in esso: «Dio vive e opera non è mosso dalla compassione diventa uno nel mondo», ha notato la Angelini. «E ci pone strumento di oppressione. Il tema dei migranti nella situazione originaria di contemplare. Non sta diventando il criterio per valutare la qualità un’attività, non uno stato di vita, ma uno stile della nostra vita consacrata; non possiamo che splende nell’atto: la forma unificante del essere donne e uomini della legalità perché credere». La contemplazione è «una fonte di spesso essa è ingiusta. Non siamo stati inviati grazia mattiniera fatta di misericordia... che ci a persone con i documenti in regola o a colori attende sempre», ha spiegato Miguel Marquez che sono perfetti, ma a coloro che non vuole Calle, declinandola attraverso esperienze e nessuno». testimonianze di santità lungo la storia. Padre Bruno Secondin ha ricordato che nelle Scritture troviamo diversi passi che I temi e i forum ci richiamano le stesse diversità che oggi affrontiamo: tra antico e nuovo, tra passato Il carmelitano Bruno Secondin ha introdotto e futuro, tra conosciuto e ignoto. «Non il tema della misericordia a partire dal logo per sappiamo cosa fare davanti alle opere che l’Anno della Vita Consacrata, progettato e si svuotano, agli ostacoli che incontriamo: disegnato dal gesuita Rupnik, e le parole che lo e se fosse lo Spirito che sta agendo? Non va accompagnano: Vangelo, profezia e speranza. contrastato anche con le migliori intenzioni, Sei temi, 19 forum, 20 relatrici e relatori hanno o con una nostalgia di ciò che non è più. Il impegnato la giornata dei partecipanti intorno Signore lavora per brecce, interstizi e fessure: a degli assi che toccano oggi la vita apostolica: là entra e trasforma. Dobbiamo uscire dalle intercongregazionalità, interculturalità, porte e sederci con amici che non scegliamo, formazione continua, comunione delle uscire dal tutto prestabilito, non sappiamo vocazioni, rapporto con le nuove forme di esplorare fuori. Lasciamo che il Signore apra vita consacrata, dialogo interreligioso. Tra porte e cuori contro ogni evidenza. Facciamo i partecipanti le religiose sono state le più comunità con chi non pensavamo di poterla numerose: per numero, diversità e ricchezza fare». delle missioni e ambiti in cui sono presenti nelle diverse parti del mondo. Le testimonianze Nella sua relazione suor Nathalie Becquart, Institut La Xavière, ha ribadito che «viviamo Una religiosa, un religioso, una in un momento appassionante ma difficile: ci appartenente agli Istituti Secolari hanno invita a tornare alle nostre radici e rispondere ai portato la loro testimonianza, in linea con segni dei tempi con creatività. La vita religiosa l’intento celebrativo e “motivante” del è chiamata oggi a un nuovo aggiornamento, convegno stesso. Suor Stefania, Francescana ancora più forte di quello vissuto dopo il Missionaria di Gesù Bambino, 34 anni, toscana, Concilio. Un rinnovamento necessario per ha raccontato che «come tante altre famiglie, rispondere al nostro mondo plurale e diviso la mia viene segnata in modo profondo dal (…) La logica della sperimentazione deve dolore: la malattia dei miei genitori. Vogliono prendere il luogo della semplice riproduzione. la vita, lottano contro il cancro ma mia madre Non siamo più i soli protagonisti della prima e dopo pochi anni mio padre, muoiono. missione. Individuo tre sfide per la vita All’età di venti anni rimango in casa con le apostolica: la prima è la nostra presenza con mie due sorelle (più grandi di me di tre e sei i migranti e i rifugiati; la seconda è la messa anni) e cerco di continuare a coltivare i miei in opera dell’ecologia integrale sintetizzata sogni, a guardare in alto, come mi hanno AD CHRONICAM ORDINIS 159 insegnato mamma e papà. Studio Scienze della Marie, responsabile delle Risorse Umane comunicazione all’università di Siena, vorrei di un’importante azienda internazionale, si è scrivere e girare il mondo come giornalista. riferita alla sua esperienza come appartenente Ma dentro di me avanza, come un mostro che ad un Istituto Secolare. «Ho ricevuto una distrugge e devasta, il non senso, l’inutilità di chiamata a seguire Cristo in pienezza, per tutto dato che tutto sembra avere una scadenza, servire nello spirito delle Beatitudini lasciando un termine irrevocabile: la morte. Così la invadere tutta la mia vita ordinaria dei miei mia giovinezza ha come sfondo un unico e normali rapporti di vita con persone che inconsapevole obiettivo: la fuga. Si può fuggire incontro in tutti gli ambienti di vita; questa in tanti modi, anche senza far tanto clamore chiamata è caratterizzata dal dono che è stato o dare nell’occhio. Basta semplicemente fatto di considerare preziose tutte queste indossare qualche maschera, per nascondere persone che incontro nella mia vita quotidiana, agli altri, oltre che a se stessi, il proprio dolore, perché il Signore dà importanza alla loro vita; la propria solitudine. Sì, in quel momento così il Signore mi chiama a rispettare e servire Dio era presente, era nei cieli, aveva accolto la vita che ha posto in loro. Sia nelle mie i miei, ma di me si prendeva cura? Fame di responsabilità familiari, nel mondo degli affari, amore, ricerca di uno sguardo che toccasse, con i sindacati che sono i miei interlocutori, accarezzasse tutte le mie paure e mi traesse con il team di gestione, con clienti o fornitori, fuori dal buio in cui mi sentivo. Quello sguardo ho avuto modo di conoscerli meglio, di pazientemente si fece strada, pian piano, e fra accoglierli al di là delle loro competenze tante mie resistenze mi raggiunse. Non accadde professionali, a rispettare la loro storia, le loro in una volta sola, eppure un’esperienza fu scelte e impegni personali e collettivi, la loro senz’altro decisiva: la marcia francescana. ricerca e ad accogliere lo Spirito del Signore Era l’estate del 2002 e insieme a tanti ragazzi, che crea. (…) Per me è stato imparare ogni frati e suore francescane, ci eravamo messi in momento a cercare Dio in tutte le cose, tutto il cammino per raggiungere Assisi il 2 agosto, tempo, per scoprire e servire al cuore di questa giorno della festa del Perdono, entrare da vita condivisa con persone che si riconoscono pellegrini in Porziuncola e chiedere il dono vicino e lontano da Dio o appartenenti ad dell’indulgenza. Fu san Francesco a indicarmi un’altra religione. Ho imparato ad amare che qui, su questa terra, esiste un luogo che è l’altro perché mi mette anche in cammino “la porta del cielo”, la porta della vita eterna. verso Dio, e l’altro è prima un uomo come me Quel luogo era la Porziuncola. Quel luogo con il quale cammino, e un fratello in Gesù era il mio cuore che traboccava dell’amore Cristo, anche se a volte ci sono brevi momenti di Gesù, dell’amore di chi mi guardava con di conflitto. Questo fratello mi evangelizza Lui, dal cielo. Così l’Amore si mostrava a me anche. Questa forma di consacrazione è stata più forte della morte e mi gridava la vittoria riconosciuta dalla Chiesa e sostenuta da una della vita, dagli occhi aperti, spalancati del forte vita di preghiera, dalla contemplazione Crocifisso di S. Damiano. Un cuore squarciato di Cristo nei suoi rapporti con gli uomini e le che mi chiamava a sé per riattingere tutta la vita donne del suo tempo. Ho cercato altre persone che credevo di avere perduto e che invece, in che hanno ricevuto lo stesso tipo di chiamata: quel corpo consegnato, io vedevo moltiplicata. ho trovato l’Istituto Secolare Notre Dame del Quell’attrazione, quell’andare a Lui, da quel Lavoro il cui carisma è quello di partecipare al momento in poi non si fermò più. Infatti col pieno sviluppo umano di ogni persona. È con tempo scoprii che tutta la mia sete di vita e di la grazia del carisma dell’Istituto secolare che amore si spegneva lì, al suo cuore. Per questo mi impegno a seguire Cristo nella verginità per il 29 ottobre del 2005 dissi sì, e iniziai il mio il Regno e ho fatto la mia professione perpetua. cammino dietro di Lui nelle suore Francescane L’istituto mi sostiene nel discernimento, Missionarie di Gesù Bambino. Tra passi sicuri mi aiuta a rimanere fedele a questa doppia e altri più fragili mi sono affidata alla sua chiamata ricevuta e accoglie la missione e il Parola, alla sua fedeltà, e il 3 Maggio 2014 ho dono contenuto nella mia chiamata». celebrato la mia professione perpetua proprio Infine don Luca, 29 anni, ora consacrato alla Porziuncola, dove l’eccomi di Maria è della Piccola Opera della Divina Provvidenza sostegno e guida anche al mio. E ogni giorno (Don Orione) di Voghera. «Non ho mai ha il suo “eccomi”, il suo invito ad amare e a avuto paura della mia scelta. L’unica paura, lasciarsi amare». percepita fin da subito, è stata quella di essere 160 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 ritenuto inadatto dai miei superiori, a causa di Ma ci sono tra voi uomini e donne che vivono alcune difficoltà personali e familiari che ho un’obbedienza forte, un’obbedienza… – non dovuto sempre affrontare e che, spesso, hanno militare, no, questo no; quella è disciplina, appesantito il mio percorso. Mi ha sostenuto un’altra cosa – un’obbedienza di donazione sempre la gioia di intraprendere questo del cuore. E questo è profezia. “Ma tu non hai percorso e l’amore del Signore, manifestatomi voglia di fare qualcosa, quell’altra?...”; “Sì, attraverso l’amore di tante persone». «Nella ma secondo le regole devo fare questo, questo vita comunitaria si sperimenta la fatica di e questo. E secondo le disposizioni questo, accettarsi reciprocamente che non permette di questo e questo. E se non vedo chiaro qualcosa, amare l’altro così com’è e non come vorremmo parlo con il superiore, con la superiora, e, dopo che lui fosse; il rischio di vivere gli apostolati il dialogo, obbedisco”. Questa è la profezia, come vie di fuga dalla comunità; i molti contro il seme dell’anarchia, che semina il pregiudizi culturali e personali, soprattutto in diavolo. “Tu che fai?” - “Io faccio quello che caso di comunità dove sono presenti religiosi mi piace”. L’anarchia della volontà è figlia di diverse nazionalità. Ma molti sono i doni: del demonio, non è figlia di Dio. Il Figlio di la ricchezza delle diverse esperienze; la Dio non è stato anarchico, non ha chiamato i possibilità di trovare in molti confratelli dei suoi a fare una forza di resistenza contro i suoi veri propri fratelli e amici». nemici; Lui stesso lo ha detto a Pilato: “Se io fossi un re di questo mondo avrei chiamato i L’intervento a braccio del Papa miei soldati per difendermi”. Ma Lui ha fatto l’obbedienza del Padre. Ha chiesto soltanto: Il convegno ha avuto un intento celebrativo, “Padre, per favore, no, questo calice no... per confermare religiose e religiosi nella loro Ma si faccia quello che Tu vuoi”. Quando vocazione e nel loro cammino. Allo stesso voi accettate per obbedienza una cosa, che tempo nei vari interventi ufficiali è stata forse tante volte non ci piace… [fa il gesto di ribadita la visione che ha la Congregazione ingoiare] …si deve ingoiare quell’obbedienza, vaticana: più testimonianza, meno strutture; ma si fa. Dunque, la profezia. La profezia è più ecclesiologia di comunione, meno fai- dire alla gente che c’è una strada di felicità, di da-te. Era del resto inevitabile andare per grandezza, una strada che ti riempie di gioia, ampie sintesi, a causa del grande numero di che è proprio la strada di Gesù. È la strada di partecipanti e delle differenze specifiche tra le essere vicino a Gesù». forme di vita consacrata. Papa Francesco: «Uomini e donne Ad unificare le diverse tematiche ci ha consacrate, ma non per allontanarmi dalla pensato papa Francesco soprattutto nel gente e avere tutte le comodità, no, per discorso in Aula Paolo VI, lunedì 1° febbraio. avvicinarmi e capire la vita dei cristiani e dei Un discorso svolto interamente a braccio che non cristiani, le sofferenze, i problemi, le tante ha suscitato moltissimi applausi e un grande cose che si capiscono soltanto se un uomo e coinvolgimento da parte della platea. Il Papa una donna consacrati diventano prossimo: ha toccato aspetti concretissimi. Non ha potuto nella prossimità. indicare le soluzioni in quanto non era suo “Ma, Padre, io sono una suora di clausura, compito. Ma neanche i lavori del convegno cosa devo fare?”. Pensate a santa Teresa del celebrativo avevano tale compito. E così gli Bambin Gesù, patrona delle missioni, che con interrogativi sono rimasti tali. Papa Francesco il suo cuore ardente era prossima, e le lettere è partito dai tre «pilastri» della vita consacrata: che riceveva dai missionari la facevano più profezia, prossimità, speranza. prossima alla gente. Papa Francesco: «Religiosi e religiose, Prossimità. Diventare consacrati non cioè uomini e donne consacrati al servizio del significa salire uno, due, tre scalini nella Signore che esercitano nella Chiesa questa società. È vero, tante volte sentiamo i genitori: strada di una povertà forte, di un amore casto “Sa Padre, io ho una figlia suora, io ho un figlio che li porta ad una paternità e ad una maternità frate!”. E lo dicono con orgoglio. Ed è vero! spirituale per tutta la Chiesa, un’obbedienza… È una soddisfazione per i genitori avere i figli Ma in questa obbedienza ci manca sempre consacrati, questo è vero. Ma per i consacrati qualcosa, perché la perfetta obbedienza è quella non è uno status di vita che mi fa guardare gli del Figlio di Dio, che si è annientato, si è fatto altri così [con distacco]. La vita consacrata uomo per obbedienza, fino alla morte di Croce. mi deve portare alla vicinanza con la gente: AD CHRONICAM ORDINIS 161 vicinanza fisica, spirituale, conoscere la gente. L’intervento scritto “Ah sì Padre, nella mia comunità la superiora ci ha dato il permesso di uscire, andare nei Nel testo scritto, pure fatto circolare, papa quartieri poveri con la gente… “ – “E nella tua Francesco ribadisce che «l’Anno che stiamo comunità, ci sono suore anziane?” – “Sì, sì… concludendo ha contribuito a far risplendere C’è l’infermeria, al terzo piano” – “E quante di più nella Chiesa la bellezza e la santità della volte al giorno tu vai a trovare le tue suore, vita consacrata, intensificando nei consacrati le anziane, che possono essere tua mamma o la gratitudine per la chiamata e la gioia della tua nonna?” – “Ma, sa Padre, io sono molto risposta. Ogni consacrato e consacrata ha impegnata nel lavoro e non ce la faccio ad avuto la possibilità di avere una più chiara andare…”. percezione della propria identità, e così Prossimità! Qual è il primo prossimo di proiettarsi nel futuro con rinnovato ardore un consacrato o di una consacrata? Il fratello apostolico per scrivere nuove pagine di bene, o la sorella della comunità. Questo è il vostro sulla scia del carisma dei Fondatori. Siamo primo prossimo. E anche una prossimità riconoscenti al Signore per quanto ci ha dato di carina, buona, con amore. Io so che nelle vivere in questo Anno così ricco di iniziative». vostre comunità mai si chiacchiera, mai, mai… Dopo aver ripreso i temi della profezia, della Un modo di allontanarsi dalle chiacchiere. prossimità, della speranza, conclude così: «nel Sentite bene: non le chiacchiere, il terrorismo vostro apostolato quotidiano, non lasciatevi delle chiacchiere. Perché chi chiacchiera è condizionare dall’età o dal numero. Ciò un terrorista. È un terrorista dentro la propria che più conta è la capacità di ripetere il “sì” comunità, perché butta come una bomba la iniziale alla chiamata di Gesù che continua a parola contro questo, contro quello, e poi se va farsi sentire, in maniera sempre nuova, in ogni tranquillo. Distrugge! Chi fa questo distrugge, stagione della vita. La sua chiamata e la nostra come una bomba, e lui si allontana». risposta mantengono viva la nostra speranza. Papa Francesco: «A me costa tanto quando Profezia, prossimità, speranza. Vivendo così, vedo il calo delle vocazioni, quando ricevo i avrete nel cuore la gioia, segno distintivo vescovi e domando loro: “Quanti seminaristi dei seguaci di Gesù e a maggior ragione dei avete?” - “4, 5…”. Quando voi, nelle vostre consacrati. E la vostra vita sarà attraente per comunità religiose – maschili o femminili tante e tanti, a gloria di Dio e per la bellezza – avete un novizio, una novizia, due… e la della Sposa di Cristo, la Chiesa». comunità invecchia, invecchia…. Quando ci sono monasteri, grandi monasteri, che sono Le religiose portati avanti da 4 o 5 suore vecchiette, fino alla fine, a me questo fa venire una tentazione Nello stesso giorno 1 febbraio che va contro la speranza: “Ma, Signore, cosa L’Osservatore Romano ha pubblicato succede? Perché il ventre della vita consacrata un’ampia intervista con suor Carmen Sammut, diventa tanto sterile?”. Alcune congregazioni delle Missionarie di Nostra Signora d’Africa, fanno l’esperimento della “inseminazione presidente dell’Unione Internazionale artificiale”. Che cosa fanno? Accolgono…: delle Superiore Generali (UISG). Oltre a “Ma sì, vieni, vieni, vieni…”. E poi i problemi parlare della sua vocazione e dell’impegno che ci sono lì dentro… No. Si deve accogliere missionario, suor Sammut ha affrontato alcuni con serietà! Si deve discernere bene se questa snodi concreti relativi al ruolo delle suore è una vera vocazione e aiutarla a crescere. E nella Chiesa. E una lettura dell’intervista credo che contro la tentazione di perdere la illumina in controluce l’intento celebrativo speranza, che ci dà questa sterilità, dobbiamo del convegno. «Le religiose – nota suor pregare di più. E pregare senza stancarci». Sammut – sono quasi i tre quarti dei religiosi Infine il Papa ha avuto una parola speciale ma sono invisibili, è come se non ci fossero per il ruolo delle religiose. «Cosa sarebbe la nella Chiesa. Proprio per questo abbiamo Chiesa se non ci fossero le suore? Questo l’ho avviato nuovi progetti per farci conoscere e detto una volta: quando tu vai in ospedale, nei per condividere meglio i progetti tra di noi e collegi, nelle parrocchie, nei quartieri, nelle con gli altri. Innanzitutto, un rinnovamento missioni, incontri uomini e donne che hanno della nostra immagine verso l’esterno, con dato la loro vita». facebook, un sito nuovo: siamo consapevoli di dover rinnovare la comunicazione. Questa 162 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 attenzione alla comunicazione si affianca per le nostre diminuzioni numeriche, ci ha agli obiettivi tradizionali: riconoscerci consolati ricordandoci che i giovani sono una come organizzazione a carattere profetico, grazia rigenerativa, ci ha rammentato che le risvegliare l’aiuto reciproco, dare un comunità, le stesse opere, devono generare contributo alla vita religiosa». Tra le persone capaci di prendersi cura dell’uomo iniziative ha citato la creazione di una «rete ferito, ci ha sollecitati a svegliare il mondo». fra tutte le esperte di diritto canonico nel mondo: non sono molte e sono isolate. È Fabrizio Mastrofini importante collegarsi, offrirsi reciprocamente [Testimoni 3(2016)40-45] consulenza, stimolare l’aumento delle esperte su questo tema. (…) È molto importante che ne diventiamo consapevoli e che, in caso 18. Nota da Conferência da Família di necessità, impariamo a usare anche gli Franciscana do Brasil sobre a atual strumenti legislativi». Infine l’annuncio di conjuntura política do brasileira un vero e proprio programma di lavoro. «La Brasília, Brasil, 14.04.2016 prossima tappa è quella di uscire dal nostro isolamento e di diventare voce riconosciuta e ascoltata all’interno della Chiesa. In fondo le A Conferência da Família Franciscana do istituzioni di religiose, come l’UISG, ci sono Brasil (CFFB) reafirma sua posição em defesa già: basterebbe dare loro un compito, farle do Estado Democrático de Direito. Nesse partecipare ai momenti in cui si decide il futuro domingo, dia 17, será votado na Câmara della Chiesa. Di quella Chiesa che anche noi, e dos Deputados o processo de impeachment non in piccola parte, contribuiamo a far vivere da Presidenta da República. Precisamos e crescere». ter clareza e serenidade no debate para não cometermos um grave erro. La Lettera al Papa A corrupção não é um fato novo na história do Brasil e deve ser combatida I lavori si sono conclusi con la lettura di vigorosamente. Contudo, medidas arbitrárias una Lettera al Papa a nome di tutti i consacrati sem imparcialidade, como as ações coercitivas e le consacrate. «Che grande opportunità è em relação aos investigados, pedidos de stata quella di poter condividere la bellezza prisão preventiva sem fundamentos jurídicos della nostra vocazione e missione, sebbene adequados e a relativização da presunção de non sempre la viviamo al massimo e a volte inocência atentam contra o Estado de Direito. la oscuriamo, perché decidiamo di vivere Deve-se garantir aos acusados a ampla defesa scontenti, in un cono d’ombra». È un passaggio e julgamento justo sem sofrerem coações, del documento letto da mons. Carballo a ameaças e condenações antecipadas pela conclusione dell’udienza con il Papa. «Non un mídia. anno per la conversione, sebbene sia sempre A judicialização da política, a partidarização necessaria, ma una chiamata a rivitalizzare da justiça em aliança com a grande Mídia la gioia, la tenerezza e la speranza. Un Anno vai contra os princípios democráticos. come tempo di grazia, spazio teologale dove Os vazamentos seletivos, diuturnamente sentirsi amati da Dio e dalla Chiesa, proiettati espetacularizados pelo noticiário, de per mezzo dello Spirito all’uscita missionaria, testemunhos, investigações e delações, come segno di un amore non rassegnato ma visam acuar instituições, destruir reputações, intriso di zelo e condivisione con i poveri e gli interferir no debate político e criar um clima ultimi». «Cosa abbiamo compreso e maturato de hostilização e de convencimento na opinião in questo Anno della vita consacrata? Il pública, para se obter uma unanimidade, a da rischio – prosegue la lettera – sarebbe quello necessidade do impeachment. di dire le cose che abbiamo fatto, peccando O clima de intolerância e ódio no debate di “mondanità spirituale” o fare la litania político que essa operação vem alimentando, del non fatto. In realtà il frutto più bello encontrou lastro, infelizmente, numa cultura offertoci dalla Chiesa è riconoscere ciò che de violência ainda entranhada em nossa Dio ha fatto per noi: ci ha amati con amore sociedade, que perpetua uma ordem social de eterno, ci ha guardati e noi ci siamo lasciati profundas desigualdades. Os sinais estão aí, guardare, ci ha sussurrato che non è agitato dentre eles, o espancamento de pessoas nas AD CHRONICAM ORDINIS 163 ruas, o assassinato de trabalhadores sem-terra su Maria – a cui come si sa Sisto IV aveva no Paraná e de agricultor na Paraíba. dedicato la Sistina –, dell’edificio affrescato. Diante deste quadro, a CFFB se soma à Ecco, questo volume ha il pregio fra l’altro di CNBB, pastorais, aos movimentos sociais, far memoria di questo Papa francescano non organizações de base, sindicatos, artistas, perché scaltro politico, studioso insigne o intelectuais que defendem a democracia, mecenate preoccupato della sua fama presso i conquistada no Brasil com uma longa e posteri, ma anche e soprattutto per la sua cura intensa luta social e política. Acreditamos del culto e per la sua devozione mariana. que só a democracia, o respeito e o estimulo à Così viene celebrato nell’epigrafe participação ativa da cidadania poderão fazer dedicatoria sull’attico delle due facce dell’Arco frente às injustiças e desigualdades que ainda di Costantino – colui che lasciò la giurisdizione marcam nossa sociedade. Em sintonia com o terrena di Roma ai successori di Pietro, così Papa Francisco e com a tradição franciscana, come Cristo lasciò a Pietro e ai suoi successori de compromisso com a construção de um la giurisdizione in ordine alla destinazione mundo de paz e justiça, nos comprometemos al Paradiso o all’inferno – simmetricamente ativamente com a defesa da ordem democrática affrescate a fianco dell’edificio ottagonale no Brasil. sullo sfondo della Consegna delle Chiavi: Imensv salamo templvm tv hoc qvarte sacrasti sixte opibvs dispar religione prior, ovvero 19. L’accesso al paradiso fra simboli e «Salomone (consacrò) un Tempio immenso; interpretazioni tu, o Sisto IV, inferiore per ricchezze ma superiore per religione, consacrasti questo». Quel gesto Già qui, per chi vuole intendere, si parla dell’ignoto architetto di Santa Maria della Pace, secondo don Cappelletti, storico della Chiesa che ha al suo Osservando lo schieramento di personaggi attivo un lungo curriculum di insegnamento e che campeggia in primo piano a destra, nella numerose pubblicazioni, in particolare sulla Consegna delle chiavi di Perugino alla Sistina, cripta di Anagni, “la Sistina del medio evo”. non si fa fatica a notare un ignoto architetto Il quale, concentrandosi poi su elementi di – segnalato come tale dalla squadra che tiene esegesi biblica, di storia e di iconografia, riesce nella mano sinistra – che indica a un collega a mettere in luce una serie di collegamenti in l’edificio a pianta centrale sullo sfondo. Da parte inediti fra quanto rappresentato nella parte della critica si è tergiversato, quando Consegna e alcuni avvenimenti e personaggi non si è glissato, su quel gesto; ma esso è degli anni fra il 1478 e il 1483. inequivocabile. Il volume appena pubblicato Notoriamente, in primo piano, nell’affresco Le chiavi del Paradiso. Primato petrino e peruginesco, sta l’episodio che gli dà il nome, devozione mariana di Sisto IV tra Cappella tratto dal vangelo di Matteo (16,19), vale Sistina e S. Maria della Pace di Lorenzo a dire la simbolica consegna delle chiavi a Cappelletti e Simona Benedetti (Roma, Istituto Pietro, cioè il potere di sciogliere e legare, Nazionale di Studi Romani, 2015, pagine di consentire ma anche di negare, come 120, euro 20) lo prende invece sul serio. A celeste clavigero, l’accesso al Paradiso. partire da quel gesto, gli autori vanno alla In secondo piano stanno altri due episodi ricerca di un eventuale prototipo, realizzato da a cui normalmente non si presta la stessa quell’architetto che lo indica nell’affresco, più attenzione, ma che sono di fondamentale adeguato di quelli fin qui proposti dagli storici importanza per la decifrazione dell’affresco: dell’arte. Di quell’edificio affrescato gli autori il cosiddetto episodio del tributo, alle spalle non negano, beninteso, la valenza simbolica della raffigurazione di Giuda Iscariota, tratto (di “paradiso”, appunto), ma la legano a una sempre dal vangelo di Matteo (22,15-22), a serie di fatti storici e architettonici nonché di cui si ispira peraltro tutto il ciclo cristologico personaggi che vengono richiamati lungo le quattrocentesco, e l’episodio, tratto invece (un agili, anche se dense, 120 pagine del volume unicum) dal vangelo di Giovanni (10,33-39), (arricchito da 55 tavole a colori), individuando della tentata lapidazione di Gesù. Sono questi infine al centro di Roma, nella fabbrica due episodi a motivare il titulus scritto al di quattrocentesca di Santa Maria della Pace, il sopra dell’affresco in belle maiuscole latine plausibile prototipo, a pianta centrale e centrato conturbatio iesu christi legislatoris. Gesù è 164 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 stato contrastato, con l’inganno e la violenza, dell’architettura quattrocentesca, ha anche un proprio in quanto legislatore, cioè in quanto ha accurato indice onomastico curato da Gemma affidato a Pietro e ai suoi successori il potere Fusciello. delle chiavi. Ecco il senso finalmente esplicitato dell’affresco di Perugino. Ora ci fu uno, Rotondo Roberto chiamato espressamente Giuda in alcune bolle sistine, che aveva osato più di altri mettere in [L’Osservatore Romano, 16 aprile 2016, p. discussione in quegli anni la potestas clavium: 4]. Lorenzo il Magnifico. La fine delle contese e della guerra che la sua insubordinazione aveva scatenato in tutta la Penisola dopo la congiura 20. Notitiæ particulares de’ Pazzi del 1478, Sisto IV l’aveva affidata all’intercessione della Madonna, che si era * Fr. Carlos Alberto Breis Pereira, prodigiosamente palesata a partire almeno OFM, è stato nominato da Papa Francesco dal luglio 1481 attraverso un’icona al centro Vescovo Coadiutore della diocesi di Juazeiro di Roma che aveva sanguinato dopo essere (Brasile). stata oltraggiata e lapidata da alcuni giocatori (L’Osservatore Romano, 18 febbraio 2016) di strada: su quell’icona Sisto IV volle fosse innalzata Santa Maria della Pace! Breve nota biografica Simona Benedetti, professore associato confermato di Storia dell’architettura alla Fr. Carlos Alberto è nato il 16 settembre Sapienza, attraverso una documentazione 1965 a São Francisco do Sul, diocesi di inedita o mai prima presa nella giusta Joinville, nello Stato di Santa Catarina. considerazione, illustra quale potrebbe essere È entrato nella Provincia francescana stata, sotto Sisto IV, la prima fase costruttiva dell’Immacolata Concezione, nel sud del di Santa Maria della Pace e le sue ragioni. In Brasile, il 10 gennaio 1986. È passato, poi, particolare, mostra la natura di santuario di alla Provincia di Santo Antônio nel nordest del Santa Maria della Pace (templum pacis: questa Paese. Ha emesso la Professione temporanea il è la sua denominazione corrente nelle fonti) 10 gennaio 1987 e quella solenne il 31 agosto tutto incentrato sull’umile immagine della 1991. È stato ordinato sacerdote il 20 agosto Vergine amata da Sisto IV che campeggia 1994. tuttora sopra l’altare maggiore; e mostra Ha compiuto gli studi di Filosofia presso anche le interferenze che la costruzione di l’Istituto di Teologia di Recife/ITER (1988- tale santuario ha avuto con le preesistenti 1989) e quelli di Teologia presso l’Istituto strutture dell’Ospedale teutonico di Santa Francescano di Teologia ad Olinda/IFTO Maria dell’anima, arrivando a collegarle con (1990-1993). Ha ottenuto la Licenza in l’aspra e drammatica ribellione di carattere Teologia Spirituale presso la Pontificia conciliarista che oppose il vescovo Andrea Università Antonianum di Roma (2005-2007). Zamometic, legato a quell’Ospedale, a Sisto Nell’ambito del suo Ordine ha ricoperto IV. vari incarichi: Da tutto questo emerge non solo un – Parroco in varie Parrocchie; plausibile collegamento della vicenda – Maestro dei Professi temporanei; costruttiva di Santa Maria della Pace con – Segretario provinciale della formazione e l’iconografia della Consegna, ma anche studi; una serie di spunti che possono dar luogo – Guardiano; a ulteriori approfondimenti sulla struttura – Definitore provinciale, Vicario provinciale; originaria di Santa Maria della Pace, sulle 21 – Moderatore della formazione permanente; (ma forse originariamente 22) lunette mariane – Coordinatore del servizio di formazione cinquecentesche del suo chiostro bramantesco, della Conferenza OFM in Brasile. sul complesso degli affreschi quattrocenteschi Attualmente era Ministro provinciale della della Sistina e in specie sulla negletta galleria Prov. “Santo Antônio”, con sede a Recife. del registro più alto comprendente la serie dei 30/32 Pontefici dei primi secoli. – Fr. Rubén Tierrablanca Gonzalez, OFM, Il volume, che si chiude con una postfazione è stato nominato da Papa Francesco Vicario dell’architetto Francesco Andreani, studioso Apostolico di Istanbul e Amministratore AD CHRONICAM ORDINIS 165

Apostolico dell’Esarcato per i fedeli di rito nella Parrocchia San Francisco in Acámbaro bizantino, assegnandogli la Sede titolare (Guanajuato in Messico). vescovile di Tubernuca. • Nel 1985, si è trasferito a Roma per gli [L’Osservatore Romano, 17 aprile 2016] studi essendo nel contempo Vice Maestro all’Antonianum di Roma (1983-1985). Breve nota biografica • 1985-1990 è stato Professore di Sacra Scrittura e Maestro degli studenti di Fr. Rubén Tierrablanca Gonzalez, OFM, Teologia al Saint Anthony Seminary di El è nato a Cortázar, nella diocesi di Celaya Paso, TX (USA); Definitore Provinciale e (Messico), il 24 agosto 1952. Dopo aver Segretario della Formazione e degli Studi frequentato il Seminario Francescano, è della Provincia (1990-1992). entrato in Noviziato il 22 agosto 1970 ed ha • Nel 1992 è stato nominato Rettore della emesso la Professione temporanea il 23 agosto Pontificia UniversitàAntonianum di Roma. 1971. Ha studiato al Colegio Santa Cruz • 1997-2003 è stato Guardiano della Curia di Queretaro (Messico) e al Saint Anthony generale in Roma. Seminary di El Paso, TX (USA) la Filosofia • Dal 2003 è Guardiano dei Frati Minori di e la Teologia. Successivamente, in Italia, ha Istanbul, della Fraternità Internazionale per frequentato il Pontificio Istituto Biblico di il Dialogo Ecumenico e Interreligioso in Roma, dove ha conseguito la licenza in Sacra Turchia, e Parroco della parrocchia Santa Scrittura nel 1985. Maria Draperis in Istanbul. Ha emesso la Professione religiosa • Dal 2014 è Vicario Delegato del Vicariato nell’Ordine dei Frati Minori il 2 agosto 1977, Apostolico di Istanbul. ed ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 29 Oltre allo spagnolo, parla l’italiano, giugno 1978. l’inglese, il francese e il portoghese, conosce il Ha ricoperto i seguenti incarichi: turco, il tedesco, il latino, il greco e l’ebraico. • 1978-1980 è stato formatore nel locale Seminario Francescano prestando servizio

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NECROLOGIA

1. Fr. Rodolfo Hernández Medrano Desde hacía varios años se desempeñaba Guadalajara, México, 26.01.1959 como Asistente religioso de la Federación de Bogotá, Colombia, 13.02.2016 Monjas Adoratrices Perpetuas del Santísimo Sacramento y del Instituto Secular Oblatas Nació en Guadalajara, Jal., México, el 26 Franciscanas. de enero de 1959, bautizado el 8 de febrero de Durante su vida religiosa sobresalió por su 1959 y confirmado 19 de diciembre de 1965 en porte fino, sus palabras precisas y educadas, esta misma ciudad. por la pulcritud en su persona y en sus cosas. Sus padres fueron los señores Luis Era organizado y puntual y con un profundo Hernández Lara y Ma. de la Luz Medrano espíritu de responsabilidad en cada una de sus Martínez. Actualmente le sobreviven sus encomiendas. Poseía una excelente capacidad hermanos: Elba, Luz María, José Luis y organizativa y una cuidada pedagogía para sus Federico. clases y conferencias. Buen predicador. Inició su noviciado en la Orden de los Fray Rodolfo había presidido el encuentro Hermanos Menores en la Provincia de los del Consejo Directivo de la UCLAF en Bogotá, Santos Francisco y Santiago en México el Colombia, con el fin de preparar la celebración 14 de agosto de 1978 y emitió su primera de su próxima Asamblea. Las actividades profesión un año después, el 15 de agosto. habían concluido satisfactoriamente y estaba Hizo su profesión solemne el 9 de enero de a punto de regresar a México para continuar 1988. Fue ordenado diácono el 20 de febrero con sus proyectos y acciones provinciales. de 1988 y el 2 de julio del mismo año le fue Sin embargo, el pasado 13 de enero, estando conferido el Orden presbiteral. todavía en dicha ciudad, por un infarto al Obtuvo la Licenciatura (1990-1994) y más miocardio, el justo y misericordioso Dios, le tarde el Doctorado en Teología Moral por la llamó a su contemplación. Academia Alfonsiana de Roma (1996-2000). Llegó a dominar suficientemente el italiano, Fray Juan Rubio Mendoza inglés y francés. Ministró con los siguientes oficios en su 2. Fr. Antônio Moser Provincia, destacando mayoritariamente las Gaspar, Brasil, 29.08.1939 actividades en el campo de la formación y del Duque de Caxias, RJ, Brasil, 09.03.2016 magisterio: • Formador en el Postulantado por A morte de Frei Antônio Moser pegou a espacio de dos años. todos de surpresa. O Ministro Geral da Ordem • Vice maestro de estudiantes de dos Frades Menores, Frei Michael Perry, Filosofía. lamentou a morte inesperada de Frei Antônio • Moderador provincial para la Moser, nesta quarta-feira, ao ser baleado e Formación permanente (un trienio). morto quando foi abordado por assaltantes • Profesor de la Teología moral en el na Rodovia Washington Luiz, na altura de Instituto Teológico Provincial (varios Duque de Caxias, na Baixada Fluminense. periodos). Em nota, o representante de São Francisco • Definidor provincial (un trienio). de Assis manifestou a sua convicção em que • Vicario provincial (cuatro años). o empenho de Frei Antônio foi sempre para Fue elegido como Ministro provincial construir a paz e a boa convivência entre as ad cumplendum sexenio el 18 de junio de pessoas. “Infelizmente, a humanidade não 2015. Actualmente era también Presidente está convencida de que é preciso investir na de la Conferencia Franciscana Santa María construção da paz e no respeito pela vida. Ele, de Guadalupe y de la UCLAF (Unión que defendeu a vida humana desde a concepção de Conferencias Latino Americanas e fez com que milhares de teólogos e leigos Franciscanas). entendessem que de fato é preciso defendê-la 170 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 desde a concepção, não pôde se defender de violência e a dor, que suplantem a injustiça e a um ato violento causado por pessoas armadas”. morte, que abram para o mundo um horizonte Frei Michael citou o trabalho social de de esperança. Para nossa Província fica um Frei Moser no Projeto Terra Santa. “Sinto vazio e aumenta nossa responsabilidade em muito que um confrade que trabalhou tanto levar adiante o legado por ele deixado”. evangelizando na Baixada Fluminense e no O Vigário Provincial, Frei Evaristo Centro Educacional Terra Santa, formando Spengler, esteve ainda ontem com Frei Moser as crianças e jovens para não serem violentos, em Petrópolis. “Eu cheguei a perguntar a tenha sido vítima de violência nestas ele se ficaria mais tempo em São Paulo. Ele circunstâncias”, disse, enviando saudações disse: ‘não, meu tempo é curto e tenho que de condolências e orações pelo nosso Frei voltar ainda hoje’”, contou Frei Evaristo, que Antônio, pelos confrades da Província e pelos lamentou muito muito a sua morte. “Além de seus familiares. ser meu confrade, meu professor de Teologia, O corpo do Frei Antônio Moser chegou ao ele é primo de minha mãe. É uma perda muito Instituto Médico Legal (IML) de Duque de grande para a Província e para a Igreja. Ele foi Caxias, na Baixada Fluminense, no começo uma referência na Teologia Moral do Brasil. da tarde desta quarta-feira (9). Imagens Prova disso foi a sua nomeação para o Sínodo registradas por câmeras de segurança da Família”, lembrou o Vigário Provincial. instaladas próximo ao local do crime mostram Para Frei Evaristo, aos 76 anos, Frei Moser que Frei Moser se assustou com a abordagem estava no auge de sua vida religiosa e de seu e perdeu o controle do carro, colidindo com trabalho de evangelização. um ônibus e, em seguida, com a mureta que A Editora Vozes distribuiu o seguinte separa as pistas da rodovia. “Nesse ínterim, comunicado: “Comunicamos com imenso ele foi atingido por um tiro, que atravessou pesar o falecimento de Frei Antônio Moser. seu ombro esquerdo e ocasionou sua morte”, Pedimos a todos e todas união e força descreveu o delegado Brenno Carnevale. neste momento inesperado e difícil e que De acordo com a necropsia, a causa da morte possamos continuar unidos na fé e esperança foi a transfixação do projétil, que entrou pelas da ressurreição”, escreveu Frei Volney José costas do lado esquerdo e atingiu o pulmão e o Berkenbrock, que dividia com Frei Moser a coração. Um exame de balística ainda deverá direção da Vozes. definir qual o calibre da arma usada pelos “A vida de Frei Antônio Moser foi rica e criminosos para atingir o religioso. Nenhum fecunda”, disse o bispo auxiliar de Brasília e pertence foi roubado. secretário geral da Conferência Nacional dos O Ministro Provincial, Frei Fidêncio Bispos do Brasil (CNBB), Dom Leonardo Vanboemmel, pediu orações e lamentou a Steiner, a respeito do falecimento do Frei morte trágica de Frei Moser: “A dura realidade Antônio Moser. Dom Leonardo destacou que povoa com frequência os nossos noticiários a atuação do religioso junto à CNBB: bate à nossa porta. Com susto e tristeza “Assessorou a Conferência na elaboração de recebemos a notícia da partida repentina de um textos e na reflexão teológica, especialmente, irmão, vítima da violência que infelizmente na teologia moral. “A CNBB é grata pela tem se tornado cada vez mais comum. Frei ajuda recebida e pede ao Pai misericordioso Antônio Moser sempre teve como marcas o que acolha o frade menor no Reino definitivo. entusiasmo e a determinação. Atuou em muitas Brilhe para ele a luz da eternidade”, frentes simultaneamente, desde o estudo acrescentou. e a pesquisa, o trabalho pastoral, as aulas, Em nota o arcebispo do Rio, Cardeal conferências, o trabalho na comunicação, a Orani Tempesta, lamentou a morte do frei. dedicação a obras sociais. Especialmente nas “Surpreendidos com a notícia, me uno em décadas de 1970 e 1980, dedicou-se de corpo e oração pela sua alma e estendo meu abraço alma ao pastoreio de comunidades da Baixada a seus familiares, à toda comunidade e ao Fluminense, atuando na formação do povo e bispo da diocese de Petrópolis, dom Gregório na construção de igrejas. Hoje, infelizmente, Paixão, e aos membros superiores da Ordem devolvemos a Deus a vida deste irmão, vítima dos Frades Menores (OFM), na qual ele fazia de assassinato na mesma Baixada que tanto parte. Apesar da dor, em nome da Arquidiocese amou. Que sua partida leve toda a sociedade de São Sebastião do Rio de Janeiro, rogo a a buscar caminhos alternativos, que vençam a Deus que o perdoe de suas faltas e o receba em NECROLOGIA 171 sua infinita misericórdia”, diz a nota. Então, como se faz? Montei esta paróquia e O arcebispo de Petrópolis, Dom Gregório apareço lá uma vez ou outra durante a semana, Paixão, lamentou a morte de Frei Moser. Em além dos domingos, naturalmente. O padre nota, ele destacou o trabalho realizado por bom é aquele que dá uma diretriz e deixa o ele naquele município. “Neste momento de povo trabalhar. Você deve ser uma espécie de tristeza, a Diocese de Petrópolis lamenta o ícone, referência, mas não é quem vai fazer falecimento de Frei Antônio Moser (OFM), tudo. Por exemplo, na Editora Vozes – cito ela ocorrido na manhã de hoje, e se une em porque trabalhamos lá – conseguimos montar oração aos seus familiares e à Ordem dos uma equipe que funciona com ou sem a Frades Menores (OFM). Frei Antônio Moser, presença minha e do Frei Volney Berkenbrock. nos últimos anos, como pároco da Paróquia E muito bem. Agora, no Centro Educacional Santa Clara e diretor-presidente da Editora Terra Santa, o Sr. Reinaldo Cruz, e mais uma Vozes, foi um grande colaborador da Diocese, equipe administrativa me ajudaram a elaborar apoiando e contribuindo com a Pastoral da todo o projeto e agora vão tocando com ou Educação. Neste momento de dor para todos, a sem a minha presença. No que se refere aos comunidade Diocesana se une em oração com sócios, todos confrades, iremos fazer umas a Ordem dos Frades Menores e familiares de duas reuniões anuais. O segredo é não querer Frei Moser”. fazer tudo sozinho, mas encaminhar”, dizia O prefeito de Petrópolis, na Região Serrana numa entrevista ao nosso site. do Rio, Rubens Bomtempo, declarou luto Frei Moser, que se doutorou em Teologia, oficial de três dias na manhã desta quarta-feira com especialização em Moral, na Academia (9) devido a morte do Frei Antônio Moser. As Alfonsianum-Roma, tem livros traduzidos bandeiras do Palácio Sérgio Fadel, sede da para outras línguas (Teologia Moral impasses prefeitura de Petrópolis, foram colocadas em e alternativas; O enigma da esfinge, a meio mastro. sexualidade; Biotecnologia e Bioética: para Apesar da família extensa, apenas uma onde vamos?; Ecologia: desafios éticos). irmã de Frei Antônio Moser ainda é viva, Durante nove anos participou do programa Maria Moser, hoje com 82 anos, freira que semanal “Em pauta” na Canção Nova. reside no município de Itajaí. No entanto, No ano passado, em outubro, ele foi o único Frei Moser mantinha relação próxima com teólogo brasileiro nomeado para o Sínodo da primos, sobrinhos e amigos que residem no Família. Ainda nos dias 12 e 13 de dezembro, município. “Ele me ligava duas, três vezes por Frei Moser celebrou na sua cidade natal, semana para saber se estava tudo bem, como Gaspar, o jubileu de 50 anos de vida sacerdotal. estava a cidade. Era uma pessoa muito boa, de Oficialmente, Frei Moser completou 50 anos um coração enorme, uma grande perda, é até de vida sacerdotal no dia 15 de dezembro. difícil falar neste momento”, conta o sobrinho O momento solene dessas comemorações Mário Moser. foi a Celebração Eucarística no domingo, 10 Frei Moser estava a caminho de São Paulo, horas. O então pároco Frei Germano Guesser onde gravaria o programa “Pelos caminhos da fez a acolhida e apresentou o seu confrade fé” na TV Canção Nova. Extremamente ativo, que nasceu no bairro de Gaspar Grande Frei Moser conciliava várias funções, como em 29 de agosto de 1939, fruto da união de diretor-presidente da Vozes, professor do ITF, Elisabeth e Angelo Moser. “Ele vestiu o hábito pároco de Santa Clara, membro da Comissão franciscano em 19 de dezembro de 1959 e foi de Bioética da CNBB, coordenador do Comitê ordenado sacerdote no dia 15 de dezembro de Pesquisa em Ética da UCP, conferencista, de 1965, portanto ele está celebrando aqui, coordenador do projeto social Terra Santa conosco, 50 anos de sacerdócio”, frisou. “Frei e escritor. Para ele, contudo, isso não era Moser, hoje, é considerado um dos teólogos problema: “Diria que é muito simples. Descobri mais importantes do mundo, podemos dizer que o sacerdote, o teólogo, o empresário não assim, tendo em vista que ele foi o único devem fazer nada sozinhos. Devem contar com teólogo brasileiro a ser nomeado pelo Papa pessoas certas para os lugares certos. Ou seja, Francisco para participar do Sínodo da você administra pessoas e não uma máquina. Família, encerrado em outubro último. Ele Por exemplo, construí uma paróquia e formei participou deste importante acontecimento da 16 comunidades de fé, sendo que algumas Igreja atual ao lado de dois cardeais, 4 bispos igrejas comportam de 300 a 400 pessoas. e quatro leigos do Brasil. Sem dúvida, um dos 172 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 momentos que marcará, se já não marcou, a • 22.11.2000 – coordenador da comissão sua vida sacerdotal e religiosa”, elogiava Frei executiva do novo ITF. Germano. “Frei Moser é assim: esbanja vitalidade e, O frade menor para ele, não tem tempo ruim. Tanto que ele Frei Antônio foi professor no Convento do é também pároco da Paróquia de Santa Clara, Sagrado por 20 anos, e, por mais 20, no Instituto em Petrópolis, que fica próxima do Instituto Teológico Franciscano, junto à Fraternidade Teológico e diretor do Centro Educacional São Francisco, de Petrópolis. Tinha muitos Terra Santa, uma entidade assistencial talentos. Segundo alguns confrades e outras que atende crianças e jovens carentes em pessoas conhecidas, Frei Antônio “tocava Petrópolis. Ainda sobra tempo para ele ser inúmeros instrumentos”, em diversificadas um conferencista no Brasil e no exterior…”, áreas. Escreveu muitos artigos e 27 livros. Era emendou. conferencista, assessor em Teologia Moral, Dados pessoais, formação e atividades falava em programas de TV, era construtor e • Nascimento: 29.081939 em Gaspar – administrador. SC; Na sua ficha autobiográfica lê-se: “Apesar • Admissão ao Noviciado: 19.12.1959, de parecer apressado, na realidade me em Rodeio, SC; considero eficiente, incapaz de enrolações. • Primeira Profissão: 20.12.1960; Não gosto de conversa mole. Tenho grande facilidade de escrever, de articular o • Profissão Solene: 01.02.1964; pensamento, mesmo quando falo livremente Ordenação Presbiteral: • 15.12.1965; ou tenho que escrever um artigo em pouco • 1961-1962 – Curitiba – Estudos de tempo. Tenho o pensamento aberto às novas Filosofia; ideias, sem contudo perder o fio da meada • 1963-1966 – Petrópolis – Estudos de em relação ao que é doutrinário. No mais, o Teologia; que não sinto é preguiça… estou sempre em • 02.02.1967 – Luzerna – professor do atividade… Sei me impor quando quero, mas, seminário; por outro lado não me sinto orgulhoso, pois • 28.01.1968 – Petrópolis; conheço minhas limitações e atribuo os meus • Agosto 1968 – Lyon, França – mestrado talentos à bondade de Deus”. em Teologia; Interessante é ouvir o que Frei Antônio Setembro 1969 fala de sua vida espiritual: “Acho que • – Roma – doutorou-se minha espiritualidade é algo que nem todo em Teologia Moral em dezembro de mundo percebe. Acho até que a maioria dos 1972; meus confrades não percebe que tenho uma • 02.12.1972 – volta ao Brasil; espiritualidade intensa, embora seja oculta • 29.11.1972 – Petrópolis – professor de como um tesouro. Não tenho nada de pietismo. Teologia Moral; Pareço frio. Não é verdade. Desde adolescente • Novembro 1991 – eleito Definidor sempre tive e continuo tendo Deus presente Provincial; em minha vida… em todos os momentos. Às • 30.08.1996 – coord. da Fraternidade vezes, brigo com ele, como Jacó ou como São São Vicente, professor, diretor do IDE, Paulo…”. Rezemos em fraternidade por Frei Antônio, e redator da revista SEDOC; pela sua acolhida pelo Senhor, agradecidos por 01.12.1997 • – Petrópolis – São Francisco todo o bem que ele fez como frade de nossa – guardião (no capítulo provincial de Província e pela sua grande contribuição à 1997 foi mudada a denominação de São Igreja do Brasil. Vicente para São Francisco de Assis); nomeado membro do Conselho de [En: http://www.franciscanos.org. Assessoria ao Definitório e às Entidades br/?p=105533#sthash.piyt5eqi.dpuf] do Departamento de Educação e Comunicação; 3. Fr. Stefano Trojani • 23.12.1998 – diretor presidente da Cadobagli di Sassoferrato (AN), Italia, 02.04.1926 Editora Vozes; Sassoferrato (AN), Italia, 19.03.2016 NECROLOGIA 173

Omelia del Ministro provinciale dei voti e 9 luglio 1950 fu ordinato Sacerdote in occasione delle esequie a Jesi. Concluso il periodo della formazione Carissimi fratelli, iniziale, Fr. Stefano, giovane e brillante sacerdote e studente, fu inviato a Roma, per la festa di san Giuseppe, padre spirituale perfezionare gli studi in Teologia Missionaria, di Gesù, il santo patriarca dei tempi della presso l’Università Urbaniana di Propaganda Redenzione,­ quest’anno si è conclusa per la Fide, per accarezzare il suo infantile sogno nostra Fraternità con la chiusura della giornata missionario (1951-1954). A Roma, nel terrena del carissimo Fr. Stefano Trojani, il Collegio S. Antonio, fu Assistente della quale nella quiete dell’Ospedale sant’Antonio Gioventù Francescana di Azione Cattolica e Abate di Sassoferrato ha preso il largo per vice Assistente Diocesano degli Aspiranti di sciogliere le vele al vento della eterna pace Azione Cattolica. Ritornato in Provincia, fu dell’amore infinito di Dio: erano le 20,18 nominato Rettore del Collegio La Pace negli di sabato 19 marzo 2016, Solennità di san anni 1954-1958. Si diede contemporaneamente Giuseppe e vigilia della Domenica delle Palme alla promozione di attività culturali nella sua e della Passione del Signore. Aveva quasi 90 città con uno zelo infaticabile. anni, dovendoli compiere il 2 aprile 2016. Ma, per proseguire, dapprima, con le Scorrendo le pagine della vita di questo vicende della sua vita religiosa e sacerdotale grande uomo appassionato delle cose più belle ricordo che fu ancora Rettore del Collegio negli poste dal Creatore nel cuore dell’uomo e del anni 1969-1972 e 1981-1984; studente poi mondo, troviamo alcune tappe significative ed laureato in Scienze Pedagogiche all’Università alcune scelte di particolare valore, che hanno di (1970-1980); più volte Guardiano segnato la sua vita e le vicende di tanti amici della comunità (a Sassoferrato negli anni a lui vicini. 1975-1978; 2011-2016; in Arcevia negli Nacque, Perseo, come fu chiamato al anni 1984-1999); Parroco della Parrocchia S. Battesimo, il 2 aprile 1926, da Vincenzo Giovanni Battista di Arcevia negli anni 1995- e Galeotti Rosa, nella piccola frazione di 1999; Definitore provinciale negli anni 1978- Caparucci di Cadobagli di Sassoferrato, 1984 e 1987-1990, cappellano e confessore da una famiglia povera ed umile, ma ricca del locale Monastero delle Clarisse. Rispetto a di fede e di speranza. Secondo di sei figli tanti Frati che hanno vissuto in vari conventi, fu conquistato presto dalla scelta di vita un po’ come satelliti che ruotano attorno al sacerdotale e religiosa. Due Frati originari sole, Fr. Stefano ha irradiato la sua luce come entrambi della stessa città di Sassoferrato lo un astro che si è soprattutto riflesso nella sua conquistarono ben presto all’ideale di vita terra natìa ed attorno ad essa, quasi a volerla religiosa e francescana: il Frate missionario caparbiamente far uscire dal suo isolamento, Mons. Pietro Moretti che lo affascinò lavorando ininterrottamente­ per manifestare all’ideale delle grandi avventure della fede le sue potenzialità, le sue ricchezze storiche e della missione; ed il predicatore infuocato di cultura, arte, poesia, diritto e spiritualità. Fr. Antonio Lisandrini che lo entusiasmò Per questo, lavorò molto fuori del Convento, indelebilmente alla passione dell’annuncio del anticipando possiamo dire l’“uscire” che Vangelo e della cultura. Entrò nel Collegio de Papa Francesco insistentemente raccomanda “La Pace” della sua città nel 1937, a 11 anni, agli uomini di Chiesa, laici o sacerdoti che e frequentò le scuole medie (1937-1941). siano, ossia l’andare verso tutte le periferie Proseguì a Monteprandone il ginnasio (1940- esistenziali della cultura e delle dimensioni 1941). Entrò, quindi, nel Noviziato a Colfano, dell’uomo contemporaneo.­ Ecco allora che ne vestendo l’abito francescano il 7 settembre sono scaturite delle realizzazioni originali e 1941, a soli 15 anni, assumendo il nome di profondamente significative. Stefano, come tutti lo conosciamo. Concluso Già dal 1951 aveva promosso la Rassegna l’anno della prova con la professione il 9 d’arte ed il Premio “Giambattista Salvi” (ora set­tembre 1942, proseguì con il ginnasio a alla 66ª edizione) e nel 1955 divenne l’ideatore Monteprandone, il liceo a Colfano e Falconara e coofondatore, insieme ai grandi amici (1943-1946) e gli studi teologici a Matelica, Tullio Consal­vatico, Albertino Castellucci e Jesi (1946-1950) e Falconara (1950-1951). Il Roberto Massi, dell’Istituto Internazionale di 4 ottobre 1948 emise la Professione solenne Studi Piceni, ora “Bartolo da Sassoferrato”, 174 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 con i relativi Congressi Internazionali di suoi simili. Fr. Stefano era un pozzo profondo Studi Piceni giunti a 37 edizioni con i rela­ di sapienza e di amore, di sensibilità e di pace. tivi Atti. Nel frattempo era divenuto Direttore Quei suoi capelli lasciati liberi al vento, quello della Biblioteca e del Museo Archeologico sguardo intenso e profondo lo rendevano un comunali, curando le Riviste “Miscellanea genio, anche nell’aspetto, nel portamento e Sentinate Picena” e “ contemporanee” nella calma solare e nobile: e sempre dentro e istituendo il Museo delle Arti e delle quella tonaca lisa, consumata dall’uso e dalla Tradizioni Popolari e l’Istituto per la Pre- mancanza di tempo da dedicare a se stesso, protostoria delle Marche, nella sua cara città. quella divisa che aveva vestito nel fiore della A Serra dei Conti aveva fondato l’Istituto sua adolescenza, e lo rendeva umile tra i grandi per la Religiosità popolare e il Folklore nelle e semplice tra i potenti, senza mai stancarsi di Marche, mentre, sempre a Sassoferrato ha appartenere alla Famiglia del più poetico tra dato origine al Centro regionale per la Storia i santi e del più geniale tra i figli della terra dei movimenti So­ciali Cattolici e la Resistenza dell’Appennino umbro-marchigiano, tra nelle Marche e l’Istituto Culturale “Baldassarre l’Esino ed il Sentino, come il Tupino di Assisi. Olimpo”. Appassionato studioso, geniale e Quanti ricordi, ora, ci toccano tutti raffinato critico d’arte, capace di stringere profondamente, quante cose vorremmo e profonde ed intense amicizie con vari artisti, potremmo dire di lui! Eppure lui era discreto, poeti e filosofi italiani ed esteri, sottile poeta non sprecava parole, non diceva troppo di sé o lui stesso, ha lasciato varie raccolte di poesie degli altri, preferiva il mistero, la meditazione, e di studi, soprattutto in questi ultimi anni la lettura, il silenzio, la contemplazione... E della sua esistenza terrena: Invocazioni e lodi ci costringe a sentire tanta, tanta nostalgia (Milano, 2010), E fu sera e fu mattina (Fermo, perché non c’è più, qui, visibile, palpabile, 2012), Visioni e mistero (Fermo, 2014), Tra comunicabile. i sensi e i pensieri (Sassoferrato, 2015), una Resteranno le sue opere, i suoi sogni ed biografia illustrata del suo illustre concittadino ideali, i suoi desideri profondi, i suoi libri e Fr. Antonio Lisandrini; con Sandro Pazzi, i quadri a lui donati, tutti espressione di un Essere e bellezza (Fermo 2012) e Riflessioni amore, che fin da bambino ha catturato la filosofiche sulla preghiera (Ancona, 2013); sua vita, il suo cuore, il suo mondo, i suoi mentre sono state a lui dedicate le opere: pensieri ed il suo sguardo: Dio, solo Dio, in Scritti e opere in onore di Padre Stefano fondo, cercato, bramato, raggiunto e donato. Trojani, curata da Galliano Crinella (Urbino, Fr. Stefano è stato un uomo puro, un uomo 2007), La bellezza dell’essere. Omaggio a capace di credere fino all’inverosimile, contro Padre Stefano Trojani (Fermo, 2013) a cura di ogni apparenza e inganno, nella bellezza Lycia Antognozzi. Nel 1976 fu nominato dal dell’amicizia, nella fiducia nell’altro, nello Presidente della Repubblica socio effettivo stupore del mistero che c’è dentro ogni dell’Istituto Marchigiano dell’Accademia creatura: quanti hanno potuto trovare in lui delle Scienze, Lettere ed Arti; nel 2004 il rifugio, conforto, speranza­ ed un’immensa Comune di Sassoferrato lo volle “Cittadino pace... I poeti e i profeti, si sa, rimangono Benemerito”. sempre ingenui, bambini, sognatori, cercatori Tutte queste iniziative sembrano inaudite e indicatori di qualcosa che a volte i disperati e impossibili per una persona che non ha ed i ragionatori non sanno trovare. mai smesso di essere un Sacerdote zelante, Conobbi Fr. Stefano quando nel 1969 entrai un Frate francescano convinto ed entusiasta, in Collegio a Sassoferrato, undicenne, come un uomo di preghiera e di silenzio, dentro lui ai tempi della prima ingenua scelta. Era il suo Convento e la sua Pace. Ma, tutto si un signore, un uomo che incuteva rispetto e comprende dentro un appassionato amore per timore, per quell’aura di sacralità, di sapienza, la sua terra, per il mondo dell’uomo con tutte di dignità sacerdotale e spirituale. Quanti le sue immense possibilità, risorse, sentimenti, di noi che siamo qui, oggi, e quanti non ferite, amori e slanci. Fr. Stefano ha davvero sono potuti essere presenti, devono a questo amato l’uomo, l’uomo che c’è dentro ogni grande uomo un pezzo importante della loro uomo, la parte più bella e più alta della sua vita, un tratto della loro strada, un sentimento somiglianza con Dio, della sua capacità di profondo del loro cuore e del loro spirito, una comunicare e di rendere ogni giorno più bello parte della loro storia, e vedere, come dice e più grande il mondo che lo circonda e gli altri l’amico poeta De Signoribus, «riflesso nel NECROLOGIA 175 suo l’occhio­ dell’altro»: quante emozioni, il cuore sazio / nel desiderio / di vederTi / quante riflessioni, quante lacrime asciugate immagine / del Padre / con le braccia aperte / nel nascondimento e quante gioie condivise ad accogliere / il figlio / che ritorna». nelle molteplici iniziative e vicende familiari, umane e sociali! Fr. Ferdinando Campana Lo ricorderemo Fr. Stefano certo per le Ministro provinciale iniziative molteplici di arte e di cultura, ma so­prattutto per il suo cuore paterno, per il suo 4. Anno 2015 mortui sunt sguardo intenso d’amore e di bontà materna e per la sua fede integra e forte. Porteremo * 22 aprile 2015: Janković Fr. Petar, con noi l’esperienza di un’amicizia e di una nato il 28 agosto 1927, della Prov. Ss. familiarità nutrita da quei valori veri e genuini, Redemptoris, Croazia. È morto all’età di anni di cui abbiamo profondamente e eternamente 89, di vita francescana 69 e di sacerdozio 64. bisogno. Restituiamo a chi ce lo ha donato un fratello amabile e affabile, un servo buono * 3 maggio 2015: Gorski Fr. , e fedele, un Sacerdote integerrimo ed un Medard, nato a Brooklyn, della Prov. Francescano innamorato della sua vocazione Assumptionis BMV, USA. Si è laureato e missione, un figlio della Chiesa, senza nel 1951, ha svolto varie mansioni, è stato tentennamenti­ e irrigidimenti, un padre capace missionario in Marocco dal 1993 al 2015. È di accogliere tutti senza giudicare, un uomo morto a Casablanca, Marocco, all’età di anni sapiente senza orgoglio, superbia o vanagloria. 82, di vita francescana 62 e di sacerdozio 55. Ringrazio dal più profondo del cuore, come Frate e Ministro dei fratelli, soprattutto * 3 maggio 2015: Konopa Fr. Robert, i familiari che sono stati sempre vicini a Fr. nato a Marshfield, della Prov. Assumptionis Stefano e gli hanno reso le ore più difficili un BMV, USA. Ha svolto, soprattutto, pastorale cantico d’amore delicato, dolce e affettuoso, parrocchiale. Ha scritto due libri e ne stava soprattutto la sorella Vanda e la nipote Rosy; preparando un terzo. È morto a Milwaukee ringrazio tutti coloro che in varie maniere lo Catholice Home all’età di anni 63, di vita hanno accompagnato nella sua vita e nella francescana 32 e di sacerdozio 23. malattia, i medici ed il personale dell’Ospedale civile di Sassoferrato, che hanno davvero * 4 maggio 2015: Sánchez González Fr. testimoniato come si cura una creatura debole Everardo, José Lorenzo, nato il 5 settembre e bisognosa di quelle attenzioni che rendono la 1930 ad Ocotepec, della Prov. S. Evangelii, malattia e la vecchiaia meno difficile e faticosa; Messico. È morto a città del Messico all’età di ringrazio i tanti amici che gli sono stati sempre anni 84 e di vita francescana 55. vicini: poeti, pittori ed artisti, critici d’arte, amministratori, compagni di viaggio di Fr. * 22 maggio 2015: Bian Urrutia Fr. Stefano nelle sue molteplici attività. Non José María, nato a Salvatierra, della Prov. nomino singolarmente per abbracciare tutti Franciscanæ de Arantzazu, Spagna. Ha con affetto e gratitudine. Ringrazio i Frati della lavorato a Cuba fin dai primi anni della sua comunità de La Pace che hanno sempre voluto vita sacerdotale. Dopo la rivoluzione si ritirò a e donato a Fr. Stefano un amore fraterno e Miami, dove ha lavorato come giudice, presso filiale, e che lo hanno reso felice, sempre, di il Tribunale Metropolitano dell’Arcidiocesi, appartenere a questa nostra Famiglia religiosa, nelle cause matrimoniali. Si è anche occupato povera e meravigliosa. dei cubani esiliati e ha svolto attività pastorali Vorrei concludere queste note citando una in diverse chiese. È morto a Bermeo all’età di poesia, che Fr. Stefano, ha inserito nella sua anni 90, di vita francescana 74 e di sacerdozio ultima pubblicazione ed intitolata La morte: 67. «Vorrei / Signore / che la morte / fosse / come il sonno / di chi aspetta / il ritorno / * 8 giugno 2015: Lizarrondo Irurzun d’un amico / lontano / e sempre invocato / Fr. Mariano, nato ad Osinaga, della Prov. per ritrovarlo / con il vecchio amore, / mai Franciscanæ de Arantzazu, Spagna. Fedele dimenticato. alla sua vocazione francescana ed innamorato Solo tu, / Signore, / puoi chiudere / i miei del suo lavoro, ha annunciato il Vangelo con occhi / per risvegliarli / al nuovo giorno / con la vita ed anche con la parola. Propagandò 176 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 efficacemente le pubblicazioni delle Edizioni Dopo la seconda guerra mondiale, in cui di Arantzazu, dove vi è morto all’età di anni 88 combatté sul fronte e fu coinvolto nella e di vita francescana 70. ritirata di Russia, nel 1951 vestì il saio dei Frati Minori. Lettore e Discreto presso il * 13 luglio 2015: Pezo Fr. Bruno, Collegio del Monte, Insegnante di religione nato il 23 novembre 1948, della Prov. Ss. nelle scuole superiori di Genova; poi, per 38 Redemptoris, Croazia. È morto all’età di anni anni Cappellano presso l’Ospedale Celesia di 68, di vita francescana 50 e di sacerdozio 42. Genova Rivarolo, servizio svolto con lo spirito di compassione e la connaturale gentilezza * 28 luglio 2015: Pedrelli Fr. nei modi. Appassionato di paleontologia, fu Bonaventura, Dino, nato il 30 marzo 1923 scopritore di importanti reperti in Liguria. a Bigliolo (MS), della Prov. Liguriæ Ss. È morto a Recco all’età di anni 93, di vita Cordis Mariæ, Italia. Lettore ed Assistente francescana 62 e di sacerdozio 59. del Collegio Serafico, più volte Guardiano, Vice Maestro dei professi temporanei, * 27 agosto 2015: De Alba Saucedo Fr. Maestro dei postulanti, svolse il suo ministero Alberto de Jesús, nato il 15 gennaio 1945 a principalmente nei conventi di N. S. del Monte, Guadalupe, della Prov. S. Evangelii, Messico. di Voghera, di Levanto e di La Spezia. Il suo È morto a Puebla all’età di anni 70 e di vita sorriso, la sua capacità di cogliere il bene, il francescana 49. suo entusiasmo inesauribile, il suo lavoro instancabile, la sua fedeltà a Dio e all’uomo * 30 agosto 2015: Leyva Ruíz Fr. sono eredità preziosa da lui lasciata in chi l’ha Rogerio, Alfonso, nato 5 novembre 1919 ad conosciuto È morto a Recco all’età di anni 92, El Oro, della Prov. S. Evangelii, Messico. È di vita francescana 74 e di sacerdozio 67. morto a Cuernavaca all’età di anni 95, di vita francescana 75 e di sacerdozio 70. * 29 luglio 2015: Arruti Olaizola Fr. Francisco, nato a Zarautz, della Prov. * 9 settembre 2015: Monforte Santos Franciscanæ de Arantzazu, Spagna. «Aita Fr. Cecilio, Andrés Gilberto, nato il 4 Patxi», conosciuto così, fece parte di un grande febbraio 1930 ad Acaceh, della Prov. S. gruppo che si recò nel 1966 in America Latina. Evangelii, Messico. È morto a Cuernavaca Tornato in Spagna, per la sua sconfinata all’età di anni 85 e di vita francescana 50. simpatia, ha lavorato molto bene con la gente ed ha aiutato molti giovani a prendere i titoli * 18 settembre 2015: Aramendi Albizu nella Marina Mercantile. È morto ad Arantzazu Fr. Juan Cruz, nato ad Itsaso, della Prov. all’età di anni 83, di vita francescana 62 e di Franciscanæ de Arantzazu, Spagna. Ha sacerdozio 54. ricoperto vari Uffici in diverse Fraternità: portinaio, economo, addeto alle mucche nella * 10 agosto 2015: Opretti Fr. Antonino, fattoria di Olite, coltivatore di alberi da frutto. Franco, nato il 29 settembre 1939 a Mirteto di Uomo di fede profonda, visse fedelmente la Massa, della Prov. Liguriæ Ss. Cordis Mariæ, vocazione francescana e il servizio ai fratelli. Italia. Segnato dalla perdita della mamma, È morto ad Arantzazu all’età di anni 86 e di entrò ancora bambino nel Collegio dei Fratini vita francescana 55. a Recco. Svolse il suo ministero nei conventi di Levanto, Chiavari, Sarzana e Voltri, dove * 4 ottobre 2015: Glibota Fr. Danko, fu Cappellano dei locali ospedali, Parroco nato l’11 dicembre 1944, della Prov. Ss. di alcune piccole comunità e Assistente Redemptoris, Croazia. È morto all’età di anni dell’OFS. Nel 2008, dato l’aggravarsi della 72, di vita francescana 51 e di sacerdozio 44. situazione di salute, venne definitivamente trasferito a Recco nell’Infermeria provinciale, * 5 ottobre 2015: Abarrategi Gorosabel dove incontrò sorella morte all’età di anni 75, Fr. Leandro, nato a Mondagrón, della Prov. di vita francescana 57 e di sacerdozio 49. Franciscanæ de Arantzazu, Spagna. Ha iniziato la sua vita pastorale a Cuba; poi, è * 13 agosto 2015: Burlando Fr. Renato, passato nella Repubblica Domenicana. Nel Valerio, nato il 4 febbraio 1922 a Genova, 1977 fu inviato a Porto Rico, dove è rimasto della Prov. Liguriæ Ss. Cordis Mariæ, Italia. per oltre 30 anni. Tornato in Spagna, ha vissuto NECROLOGIA 177 a Zarautz e Bermeo. dove è morto all’età di (1964-1989); Insegnante nella scuola pubblica. anni 85, di vita francescana 69 e di sacerdozio Da 16 anni era ricoverato nell’Infermeria 61. provinciale, da quando cioè un ictus cerebrale e varie complicazioni lo costrinsero a rientrare * 27 ottobre 2015: López Ramírez Fr. da Roma e a dover dipendere dalle cure e Lauro, Enrique, nato il 27 giugno 1941 ad dall’aiuto degli altri. Un tempo così prolungato Oaxaca, della Prov. S. Evangelii, Messico. di inabilità e infermità è stato una scuola! È morto a Cholula all’età di anni 74, di vita Lui che per buona parte della sua vita aveva francescana 49 e di sacerdozio 42. “fatto scuola”, insegnando come professore, alla fine, nell’ultimo tratto non breve della * 21 novembre 2015: Huerta Castro Fr. sua vita, ha dovuto diventare discepolo e, Octaviano, José Jaime, nato il 30 aprile 1935 alla scuola del Maestro, imparare ciò che è ad Ajalpan, della Prov. S. Evangelii, Messico. essenziale: imparare ad offrire e imparare che È morto nella città del Messico all’età di anni anche soffrire è offrire. È morto nel Convento 80, di vita francescana 55 e di sacerdozio 49. “S. Cuore” di Saccolongo all’età di anni 86, di vita francescana 68 e di sacerdozio 60. * 23 novembre 2015: Buda Fr. James, nato Bay City, della Prov. Assumptionis * 7 dicembre 2015: Zini Fr. Benedetto, BMV, USA. È stato Assistente dell’OFS. È Leo, nato a Bordignano, della Prov. Tusciæ morto presso il St. Vincent Hospital di Green S. Francisci Stigmatizati, Italia. È morto Bay all’età di anni 78 e di vita francescana 57. nell’Infermeria provinciale di Fiesole all’età di anni 94, di vita francescana 76 e di sacerdozio * 25 novembre 2015: Ramírez Sánchez 69. Fr. Pablo, Ismael, nato 21 maggio 1923 a Tlanalapan, della Prov. S. Evangelii, Messico. * 12 dicembre 2015: Bengoa Argarate È morto a Cuernavaca all’età di anni 92, di vita Fr. Eliseo, nato ad Eskoriatza, della Prov. francescana 74 e di sacerdozio 68. Franciscanæ de Arantzazu, Spagna. Ha trascorso i primi 20 anni di vita apostolica a * 27 novembre 2015: Marzielli Fr Cuba, dedicandosi alla pastorale parrocchiale Mario, nato a Croce di Sarna, della Prov. e collaborazione con le organizzazioni Tusciæ S. Francisci Stigmatizati, Italia. È benefiche. Tornato in Spagna si è dedicato ai morto nell’Infermeria provinciale di Fiesole pellegrini, prima, del Santuario di La Aguilera all’età di anni 83, di vita francescana 63 e di e, poi, di quello di Santo Toribio. È morto a sacerdozio 56. Bermeo all’età di anni 100, di vita francescana 83 e di sacerdozio 75. * 2 dicembre 2015: Nowakowski Fr. Felix, Anthony, nato ad Erie, della Prov. * 21 dicembre 2015: Casillas Guzmám Assumptionis BMV, USA. È morto presso Fr. Andrés, nato a Guadalajara, della Prov. Alleghany General Hospital di Pittsburg Ss. Francisci et Iacobo, Messico. Onesto e all’età di anni 70 e di vita francescana 50. trasparente, fraterno: non ha fatto mancare la sua collaborazione nei suoi vari Uffici e * 4 dicembre 2015: Martínez Ramos Fraternità. È morto a Guadalajara all’età di Fr. Eliseo, José Bonifacio Antonio, nato 55 anni 46, di vita francescana 23 e di sacerdozio giugno 1932 ad Acámbero. della Prov. S. 11. Evangelii, Messico. È morto a Cuernavaca all’età di anni 83 e di vita francescana 61. 5. Anno 2016 mortui sunt

* 4 dicembre 2015: Brunello Fr. * 1 gennaio 2016: Graf Br. Florenz, Angelo, nato a Sarego, della Prov. Venetæ Oswald, nato a München, della Prov. S. S. Antonii Patavini, Italia. Ha svolto il suo Leopoldi, Austria/Italia. Entrato nell’Ordine ministero e la sua attività nelle Fraternità ha svolto l’Ufficio di cuoco, sagrestano e di Padova, Chiampo, S. Nicolò al Lido di portinaio. Ha seguito la nuova costruzione del Venezia; a Roma, come Penitenziere nella Convento di Innsbuck e, come Guardiano, la Basilica S. Antonio dal 1992 al 1999 e, in ristrutturazione del Convento e della chiesa di particolare, a Lonigo, dove trascorse 25 anni Schwaz. Con entusiasmo ha svolto l’Ufficio 178 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 di Procuratore per le Missioni, occupandosi, nel collegio serafico e poi nella pastorale particolarmente dei Missionari in Bolivia. È parrocchiale e in aiuto ai parroci della zona stato anche insignito di varie onorificenze, di Sassoferrato e Arcevia. È morto presso come quelle del Tirol o quelle di San Ignacio l’Ospedale di Fabriano all’età di anni 78, di de Velasco (Bolivia). Nel 2007 è stato vita francescana 58 e di sacerdozio 50. trasferito a Vienna, dove ha lavorato con diligenza e disinteresse nella Segreteria per le * 13 gennaio 2016: Klapheck Fr. Missioni. È morto a Linz all’età di anni 76 e di Rudolf, Theodor, nato il 29 aprile 1931 a vita francescana 57. Dorsten, della Prov. S. Elisabeth, Germania. Il primo luogo del suo apostolato è stato il * 4 gennaio 2016: Lima da Costa Fr. Convento e la Parrocchia di Bochum. Nel José, nato 9 aprile 1923 ad Igreja Nova, della 1964 è stato trasferito ad Hamburg. Qui è stato Prov. della Prov. Ss. Martyrun Marochiensum, anche Cappellano e Definitore provinciale Portogallo. Il suo campo di apostolato sono dell’ex Provincia francescana della Sassonia. state le missioni del Mozambico, operando Nel 1986 è diventato Guardiano di Warendorf. a Muchopes, Mocodoene e Inharrime. A Dal 1992 al 2001 è stato Parroco ad Hannover. Muchopes è stato circa 18 anni, dove ha Nel 2001 è stato Cappellano a Steifeld- costruito la chiesa e la residenza missionaria. Mühlen, fino al suo trasferimento, a motivo Tornato in Portogallo ha servito in Varatojo, della sua salute, alla Casa di Cura Maria Rast Lamego e Montariol, dove è stato anche in Damme. È morto a Damme all’età di anni Direttore delle Edizioni Francescane (1981- 84, di vita francescana 64 e di sacerdozio 58. 1992). Per la sua gentilezza, il senso della vita fraterna e la dedicazione al lavoro, è stato * 14 gennaio 2016: Iannone Fr. Carlo, un esemplare religioso francescano. È morto nato il 1° maggio 1932 a Montoro Superiore, presso l’Ospedale di Braga all’età di anni 92, della Prov. Salernitano-Lucanæ Immaculatæ di vita francescana 76 e di sacerdozio 70. Conceptionis BMV, Italia. È morto a Salerno all’età di anni 83, di vita francescana 64 e di * 6 gennaio 2016: Polito Fr. sacerdozio 57. Leonardo, Nicola, nato il 7 giugno 1923 a Perdifumo, della Prov. Salernitano-Lucanæ * 15 gennaio 2016: Riley Fr. Finian, Immaculatæ Conceptionis BMV, Italia. William Howard, nato il 26 maggio 1926 a È morto nell’Infermeria provinciale di Brattleboro, della Prov. Ss. Nominis Iesu, Nocera Superiore all’età di anni 92 e di vita USA. Gran parte dei suoi anni di sacerdozio francescana 73. li ha vissuti come missionario: prima in Americas, poi a Porto Rico e, infine, in Kenya. * 8 gennaio 2016: Amorosi Fr. Mariano, Tornato negli USA (2004) si è ritirato dal Francesco, nato il 28 maggio 1919 ad Auletta, ministero attivo a Butler. Da lì è stato trasferito, della Prov. Salernitano-Lucanæ Immaculatæ nel 2005, a Ringwood, dove è morto all’età di Conceptionis BMV, Italia. È morto a anni 89, di vita francescana 66 e di sacerdozio Montecorvino Rovella alletà di anni 96, di vita 61. francescana 79 e di sacerdozio 72. * 18 gennaio 2016: Morales Acevedo * 11 gennaio 2016: Teofilo Fr. Giacomo, Fr. Ricardo, nato il 2 giugno 1951 a Pamplona, nato il 24 marzo 1964 a Conversano, BA, della della Prov. S. Pauli Apostoli, Colombia. È Prov. Apuliæ S. Michaëlis Archangeli, Italia. morto a Pereira all’età di anni 65, di vita È morto nell’«Hospice Pasquale Uva» di francescana 43 e di sacerdozio 34. Foggia all’età di anni 52 e di vita francescana 31. * 20 gennaio 2016: Cataneo Fr. Bernardino, Dantino, nato il 7 ottobre 1931 * 13 gennaio 2016: Belli Fr. Aldo, ad Ischitella, della Prov. ApuliæS. Michaëlis nato a Meleto di Genga, AN, della Prov. Archangeli, Italia. È morto nel Convento Gesù Picenæ S. Iacobi de Marchia, Italia. Di indole e Maria di Foggia all’età di anni 85 e di vita semplice, ilare, servizievole ha vissuto il francescana 68. carisma francescano e il ministero sacerdotale dapprima nella formazione dei ragazzi * 22 gennaio 2016: Königseder Br. NECROLOGIA 179

Franziskus, Augustin, nato il 31 maggio stanco o ripiegato al passato. È morto presso 1949 a Neukirchen am Wald, della Prov. S. l’Ospedale di Arzignano all’età di anni 102, di Leopoldi, Austria/Italia. Fratello diligente e vita francescana 87 e di sacerdozio 78. socievole, è stato in diverse Fraternità ed ha ricoperto vari Uffici: nel 1983 l’ho troviamo * 29 gennaio 2016: Kotschy Fr. Gero, ad Enns come giardiniere, qui è stato anche Franz, nato il 16 febbraio 1936 a Sternberg, incaricato del refettorio; nel 1994 a Reutte; Rep. Ceca, della Prov. S. Elisabeth, Germania. infine (nel 2014), a Telfs, dove ha trascorso i Dopo l’anno pastorale a Monaco di Baviera ha suoi ultimi anni di vita. È morto a Telfs all’età dato una mano a Ammalburg, poi è stato ad di anni 66 e di vita francescana 49. Ingolstadt predicatore e confessore. Nel 1967 è stato Cappellano e d Assistente dell’OFS a * 23 gennaio 2016: Ferraioli Fr. Klosterlechfeld. Inoltre è stato a Dettelbach, Bernardino, Gerardo, nato il 20 giugno 1937 Eggenfelden, Monaco di Baviera, Ingolstadt, ad Angri, della Prov. Salernitano-Lucanæ Neukirchen Hl. Blut ed, infine, a Kreuzberg. Immaculatæ Conceptionis BMV, Italia. È È morto a Meiningen all’età di anni 79, di vita morto ad Angri all’età di anni 78, di vita francescana 57 e di sacerdozio 51. francescana 58 e di sacerdozio 50. * 30 gennaio 2016: Baldo Fr. Cornelio, * 25 gennaio 2016: Jansen Fr. Jakobus, Carlo, nato a Quinto, della Prov. Venetæ S. Theodor, nato il 13 luglio 1932 a Rafall, della Antonii Patavini, Italia. La sua vita è stata Prov. S. Elisabeth, Germania. È stato in vari molto semplice, ma anche molto varia e ricca luoghi ed ha svolto vari mansioni: ad Exten di esperienze. Dopo aver chiesto di andare in El (Olanda), Mönchengladbach, Remagen. Salvador, si recò in Giappone con i nostri Frati Verso la fine del 2006 è stato trasferito a missionari in Hokkaido dal 1965 al 1974. Era Düsseldorf, svolgendovi i più svariati servizi. pronto e anzi desiderava intraprendere nuove È morto a Dortmund all’età di anni 83 e di vita attività o servizi: cuoco in convento, a servizio francescana 52. del Ministro provinciale negli anni 1975-78 a S. Francesco della Vigna, amava dipingere * 26 gennaio 2016: Startman con passione, ma anche coltivare l’orto, le Fr. Norbert, Josephus Gerardus, nato piante, e fare il sarto. Dopo aver dedicato oltre ad Eibergen, della Prov. Ss. Martyrum dieci anni della sua vita, dal 1983 al 1994, Gorcomiensium, Olanda. Ha curato, in modo nell’Infermeria provinciale di Saccolongo, particolare, gli ammalati, il Giardino e la Casa svolse un prolungato servizio di sacrestano della Comunità. È morto a Weert all’età di in vari Santuari della Provincia. Nell’ultimo anni 79 e di vita francescana 60. tratto della sua vita ha affrontato una tremenda malattia, abbracciando e portando fino alla fine * 27 gennaio 2016: Parolini Fr. Luca, la croce. È morto presso l’Ospedale di Padova Fiorello Pietro, nato a Banco di Sanzeno, all’età di anni 80 e di vita francescana 63. della Prov. Venetæ S. Antonii Patavini, Italia. Ciò che ha caratterizzato buona parte della * 31 gennaio 2016: Brozovic Fr. sua vita è stato l’essere formatore e guida Matthew, Robert, nato il 18 novembre spirituale dei giovani Frati a Venezia, S. Vito 1930 a Brier Hill, della Prov. S. Ioannis al Tagliamento e Gemona e dei Seminaristi Baptistæ, USA. È stato Insegnante nelle in Calabria, dove ha donato 30 anni: prima Scuole Superiori, Assistente del’OFS. Inoltre, nella diocesi di S. Severina (1964-72) e poi nel ha predicato ritiri, è stato Animatore delle Seminario di Crotone (1972-90). Un servizio vocazioni e si è dedicato alla formazione. È prolungato e appassionato, un impegno nella morto a Cincinnati all’età di anni 85, di vita formazione e nella guida spirituale che ha francescana 66 e di sacerdozio 59. costituito un dono prezioso a una Diocesi che aveva bisogno di sacerdoti. Ha vissuto * 3 febbraio 2016: Majić Fr. Častimir, e trasmesso le realtà spirituali con vitalità e Ivan, nato il 9 gennaio 1914 a Vitina, della freschezza, senza stanchezza e rassegnazione. Prov. Assumptionis BMV, Bosnia/Erzegovina. Nei vari cambiamenti epocali a cui ha Laureatosi in Filosofia e Teologia, è vissuto assistito, ha dimostrato un atteggiamento ed operato nella Custodia “S. Familiæ” negli positivo, accogliente, proiettato in avanti, mai USA, come Vice Parroco, Parroco, Guardiano, 180 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Consigliere, Custode. È morto nel Convento nel Convento “Sacro Cuore” di Saccolongo di Chicago, USA, all’età di anni 102. di vita all’età di anni 69, di vita francescana 53 e di francescana 83 e di sacerdozio 77. sacerdozio 44.

* 3 febbraio 2016: Nophut Fr. Hubert, * 5 febbraio 2016: Lamanna Fr. Aldo, nato il 5 settembre 1915 a Menden, della nato 5 settembre 1973 a Polistena, della Prov. S. Elisabeth, Germania. Dopo la Laurea Prov. Calabriæ SS. VII Martyrum, Italia. Al è entrato nella Provincia francescana della momento della morte svolgeva i compiti di Saxonia. Le sue prime esperienze, come Definitore provinciale, Guardiano di Tropea sacerdote, le ha fatte a Recklinghausen, e Parroco della Parrocchia “SS. Annunziata” Paderborn, Hagen e Werl dove si è occupato, in Tropea, Animatore dell’oratorio “Amico soprattutto, dei rifugiati. Ha lavorato anche Cuore” da lui fondato nei locali della a Kiel, a Castrop-Rauxel-Habinghorst, parrocchia. È morto nel Convento “SS. Maria Altenhaim. Non è riuscito ad attuare quello della Sanità” di Tropea all’età di anni 42, di che desiderava fin da bambino: le missioni. vita francescana 24 e di sacerdozio 16. Tuttavia ha sempre sostenuto le missioni dei francescani tedeschi, particolarmente in Africa * 8 febbraio 2016: Mancini Fr. e in Brasile. Per i suoi vari sevizi nel 1976 ha Floriano, Michele, nato il 5 marzo 1925 a avuto anche una onorificenza da parte delle Guardia Sanframondi, della Prov. Samnito- Autorità civili. È morto all’età di anni 100, di Hirpiniæ S. Mariæ Gratiarum, Italia. vita francescana 79 e di sacerdozio 72. Caratteristica della sua consacrazione è stata la continua itineranza, vissuta nei Conventi * 5 febbraio 2016: Gambatese Fr. di Vitulano, San Martino Valle Caudina, San Angelus, Robert , nato il 26 febbraio Giorgio del Sannio, Airola, Arpaia, Atripalda, 1933 a Paterson, della Prov. Ss. Nominis Iesu, Faicchio, Benevento “San Giovanni USA. Dopo aver completato il Dottorato in Battista”, Castelbaronia, Circello, Avella e Ricerca, nel 1966, presso l’Università Notre San Bartolomeo in Galdo. Ovunque ha svolto Dame in Indiana, è tornato alla St. Bonaveture con laboriosità, semplicità ed umiltà gli uffici University, dove rimase 4 anni, prima come di questuante, cuoco, sacrista e portinaio. È Assistente e, poi, come Professore di Filosofia. morto nel Convento “S. Maria degli Angeli” Dopo avere ricoperto vari Uffici nella Scuola di San Bartolomeo in Galdo all’età di anni 90 o nell’Università, ottenendo anche varie e di vita francescana 59. onorificenze e riconoscimenti per la sua molteplice attività, si è dedicato all’attività * 13 febbraio 2016: Hernández pastorale, in particolare, alla pastorale Medrano Fr. Rodolfo, nato il 26 gennaio parrocchiale. È morto a Pompton Plains, NJ, 1959 a Guadalajara, della Prov. S. Francisci et all’età di anni 82, di vita francescana 62 e di Iacobi, Messico. È morto a Bogotá, Colombia, sacerdozio 56. all’età di anni 57, di vita francescana 37 e di sacerdozio 28. * 6 febbraio 2016: Baratto Fr. Adriano, nato a Saline di Noventa Vicentina, della Prov. * 14 febbraio 2016: Gracía Cuevas Fr. Venetæ S. Antonii Patavini, Italia. Dopo aver Juan, nato il 22 aprile 1939 ad Angangeo, dimorato per 5 anni (1975-80) a Chiampo, della Prov. S. Evangelii, Messico. È morto Insegnante e Addetto alla segreteria della all’età di anni 76, di vita francescana 49 e di scuola Angelico Melotto, svolse il servizio di sacerdozio 42. Vicario parrocchiale a Trieste Madonna del Mare, dove visse per 15 anni (1980-95). Nel * 14 febbraio 2016: Larrañaga Arregi 1998 partì per la Calabria e ricoprì l’ufficio di Fr. Juan Manuel, nato a Tolosa, della Prov. Parroco della Parrocchia di Bosco S. Ippolito, Franciscanæ de Arantzazu, Spagna. Dopo inserito nella Fraternità di Bovalino. Da subito l’ordinazione sacerdotale ha dedicato la sua si attivò per completare parti dell’edificio e vita alla pastorale e all’evangelizzazione ambienti parrocchiali rimasti da ultimare. nelle varie case della Provincia, Per 20 anni Avviò il Cammino Neocatecumenale nel quale è stato missionario in Bolivia. È morto a anch’egli si inserì condividendo una esperienza Bermeo alletà di anni 70, di vita francescana forte di vita con la locale comunità. È morto 54 e di sacerdozio 46. NECROLOGIA 181

* 15 febbraio 2016: Giovannetti * 2 marzo 2016: Parent Fr. André, Fr. Ottaviano, Corrado, nato a Selva di nato l’11 settembre 1938 ad Ottawa, Canada, Santa Fiora, della Prov. Tusciæ S. Francisci della Cust. Terræ Sanctæ, Israele. È morto Stigmatizati, Italia. È morto nell’Infermeria al Cairo, Egitto, all’età di anni 77, di vita provinciale di Fiesole all’età di anni 88, di francescana 50 e di sacerdozio 46. vita francescana 74 e di sacerdozio 64. * 3 marzo 2016: Morris Fr. Alexis, * 28 febbraio 2016: Kübel Fr. Gereon, Norman Paul, nato a Far Rockaway, della Klaus, nato il 20 dicembre 1933 a Brühl, della Prov. Ss. Nominis Iesu, USA. Laureatosi alla Prov. S. Elisabeth, Germania. Dopo ulteriori St. Bonaventure Universty di Allegany, ha studi, è entrato nell’Ordine già Laureato, svolto, soprattutto, pastorale parrocchiale in presso l’Università Pedagogica di Colonia, varie parti. È morto a St. Petersburg all’età di ha insegnato nel Franziskus-Gymnasium di anni 89, di vita francescana 64 e di sacerdozio Vossenack. Qui è stato anche Maestro dei 59. Postulanti e del dopo Noviziato. Ritiratosi da Insegnante, è stato prima nell’Eremo * 6 marzo 2016: Piva Fr. Giovanni, di Adorferhof e, poi, a Neviges. Infine, dal nato a Padova, della Prov. Venetæ S. 2002 è vissuto nell’Eremo di Adorferhof. È Antonii Patavini, Italia. Nel 1969 iniziò la morto a Leimbach all’età di anni 82, di vita sua avventura nelle Filippine, che durò ben francescana 60 e di sacerdozio 55. 47 anni. Vicario parrocchiale e Parroco a Buguey, si dedicò con zelo alla formazione * 28 febbraio 2016: Rozestraten Fr. religiosa dei fedeli e anche a quella culturale. , Petrus Joannes Antonius, nato Fu Parroco a Gonzaga (1978-85); a Santa ad Haarlem, della Prov. SS. Martyrum Ana, parrocchia di sant’Antonio (1985-94); a Gorcomiensium, Olanda. È stato Insegnante Casambalangan (dal 1994 al 2009), dove poi di Religione e Parroco a Bad Godesberg, svolse il servizio di direttore del pensionato Bonn, ed infine in vari posti della Germania. universitario. Dal 2010 era Vicario a Santa È morto a Schriesheim all’età di anni 89, di Ana e Cappellano della Casa Madre delle vita francescana 71 e di sacerdozio 65. Franciscan Apostolic Sisters. Zelante e sempre attivo, si dedicò all’evangelizzazione * 29 febbraio 2016: Stefani Fr. e alla promozione umana. È morto presso Ugo, Arcangelo, nato il 1° marzo 1936 a l’Ospedale di Santa Ana, Filippine, all’età di Caprarola, della Prov. Romanæ SS. Petri et anni 77, di vita francescana 49 e di sacerdozio Pauli, Italia. Ministro provinciale dal 1993 45. al 1999; nel triennio 1994/1997 fu anche Presidente della COMPI. Dovunque è stato, * 9 marzo 2016: Moser Fr. Antônio, ha lasciato un segno di bontà e di grande nato a Gaspar, della Prov. Immaculatæ umanità: dotato di profonda sensibilità e Conceptionis BMV, Brasile. È morto a anche di talento musicale, attento ai segni dei Duque de Caxias, RJ, all’età di anni 76, di tempi, con il coraggio di impegnarsi in prima vita francescana 55 e di sacerdozio 50. persona, lascia un ricordo indelebile in quanti lo hanno conosciuto e saputo apprezzare per * 15 marzo 2016: O’Byrne Fr. John il suo carattere leale e franco, aperto e lieto. Bosco, William Andrew, nato il 1° dicembre È morto presso l’Ospedale di S. Giovanni di 1930 a Timahoe, della Prov. Hiburniæ, Roma all’età di anni 80, di vita francescana Irlanda. Ha esercitato il suo ministero in nove 63 e di sacerdozio 56. Conventi della Provincia ed è stato Guardiano in molti di essi. È stato un sacerdote zelante * 1 marzo 2016: Piek Fr. Landoald, e laborioso, un fratello generoso e premuroso Hermanus, nato a Rotterdam, della Prov. verso i Frati. È morto a Cork all’età di anni SS. Martyrum Gorcominesium, Olanda. È 85, di vita francescana 65 e di sacerdozio 58. stato Parroco in più parti; ha lavorato per le MZF ed ha fatto parte della CIRE. È morto ad * 16 marzo 2016: Batista de Abreu Fr. Utrecht all’età di anni 79, di vita francescana António, nato il 4 agosto 1932 a Balugães, 54 e di sacerdozio 47. della Prov. SS. Martyrum Marochiensium, Portogallo. È morto presso l’Ospedale “Santa 182 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1

Maria” di Lisbona all’età di anni 83, di vita Portogallo. Subito dopo la Professione solenne francescana 62 e di sacerdozio 55. (1946) è partito per il Mozambico, dove è stato a servizio delle missioni di Mocodoene, * 19 marzo 2016: Luijk Fr. Josaphat, Homoine, Panda, Zavala, Mocumbi e Môngoè. Gulielmus Everardus Henricus, nato Nel 1975 è ritornato in Portogallo. È morto a Naaldwijk, della Prov. SS. Martyrum nell’Infermeria provinciale di Montariol, Gorcomiensium, Olanda. È stato Parroco e Braga, all’età di anni 97 e di vita francescana Cappellano di Ospedale. È morto ad Alverna 73. al’età di anni 89, di vita francescana 68 e di sacerdozio 62. * 23 marzo 2016: Quinn Fr. John, Edwars, nato 14 novembre 1946 a Bronx, * 19 marzo 2016: Trojani Fr. Stefano, della Prov. Ss. Nominis Iesu, USA. Dopo la Perseo, nato a Cadobagli di Sassoferrato, della Professione solenne (1979) è stato a servizio Prov. Picenæ S. Iacobi de Marchia, Italia. È della Fraternità di East Boston, poi, quella morto presso l’Ospedale di Sassoferrato del St. Anthiny Shrine a Boston; inoltre è all’età di anni 89, di vita francescana 73 e di stato anche a New York, dedicandosi in modo sacerdozio 66. particolare alle persone malate di mente, qui e in altre parti; infine, si è dedicato alle vocazioni * 19 marzo 2016: Metzler Fr. e alla pastorale parrocchiale a Butler. Nel 2015 Heirich, Helmut, nato il 25 marzo 1926 a viene trasferito nel Convento di Ringwood, Flieden-Magdlos, della Prov. S. Elisabeth, NJ, dove muore all’età di anni 69 e di vita Germania. Dal 1945 al 1952 ha lavorato in francescana 38. diversi Conventi della Provincia (ex Prov. della Turingia), come giardiniere sagrista * 23 marzo 2015: Gandarias Gorriño e portinaio. Nel 1952 è stato inviato come Fr. José Antonio, nato a Gernika, della Prov. missionario in Giappone. Ordinato sacerdote Franciscanæ de Arantzazu, Spagna. È stato nel suo 60° compleanno, è stato Cappellano Professore e Rettore del Seminario francescano a Runioi e, poi, Parroco a Esashi. Nel 2010 è di Forua, Maestro dei professi temporanei ad tornato in Germania a motivo della sua salute. Olite. Si è dedicato, poi, alle Comunità delle Ha continuato una vivace corrispondenza con Religiose, dando loro Conferenze ed Esercizi molte persone in Giappone, in particolare con Spirituali. Infine, ha collaborato anche quelli che aveva introdotto alla fede. È morto a alla traduzione in basco degli Scritti di san Fulda all’età di anni 89, di vita francescana 67 Francesco e ad altri libri. È morto a Bermeo e di sacerdozio 29. all’età di anni 94, di vita francescana 77 e di sacerdozio 69. * 21 marzo 2016: Passeri Fr. Richard, Alfred, nato il 6 maggio 1919 ad East * 26 marzo 2016: O’Shea Fr. Howard Boston, della Prov. Immaculatæ Conceptionis Vincent, William Francis, nato il 17 maggio BMV, USA. I primi anni del suo sacerdozio a Cambridge, della Prov. Ss. Nominis Iesu, li ha vissuti in Honduras e in Gautemala. Ha USA. Entrato nell’Ordine già laureato, il suo lavorato, poi, nella pastorale parrocchiale di primo compito è stato quello di Professore St. Anthony Church, New York, St. Sebastian presso la Timon High School di Buffalo. Nel Church, New York, Our Lady di Mount 1960 venne trasferito a Providence presso la Carmel Churk in Watervliet, NY, e St. Anthiny Fraternità di St. Francis Chapel. Stando lì è Church, Troy. È stato anche alla St. Joseph diventato Cappellano della Brown University. Friary in Onset e nel Immaculate Conception Nel 1995 fu trasferito in Francia come Seminary in Troy. Gli ultimi anni della sua Cappellano degli Studenti stranieri presso vita li ha trascorsi presso la St. Christopher l’Università di Avignone. Nel 2011, ritornato Friary in Boston. È morto alla Marian Manior negli Stati Uniti, si è posto a servizio del St. Nursing Home, South Boston, all’età di anni Anthony Shrine in Boston. È morto a Wyckoff, 96, di vita francescana 75 e di sacerdozio 68. N.J., all’età di anni 88, di vita francescana 62 e di sacerdozio 57. * 21 marzo 2016: Matos de Almeida Fr. Augusto, nato il 29 gennaio 1919 a Maurales, * 28 marzo 2016: Joṅczy Fr. Pius, della Prov. SS. Martyrum Marochiensium, Kazimierz Franciszek, nato a Bulowice, della NECROLOGIA 183

Prov. S. Mariæ Angelorum, Polonia. È morto il sorriso sulle labbra. Nel 1986 fu ordinato nella Casa di Konin all’età di anni 89, di vita sacerdote, ponendosi a servizio della Chiesa francescana 69 e di sacerdozio 62. di Amazônia. Gli ultimi 10 anni di vita li ha passati nel Convento são Francisco di São * 4 aprile 2016: Radice Fr. Paulo, dove una volta era stato il portinaio per Raffaelangelo, Alberto, nato il 7 marzo 20 anni. È morto a Bragança Paulista all’età di 1936 a Milano, della Prov. Mediolanensis S. anni 88, di vita francescana 57 e di sacerdozio Caroli Borromæi, Italia. Nei primi dieci anni di 29. professione si dedica all’insegnamento e alla sua personale formazione culturale, tendendo * 9 aprile 2016: Santha Fr. Emerik, insieme la disponibilità al servizio fraterno e Adalbert, nato a Tusnad-Bai, Romania, della il desiderio di approfondire e di conoscere. Cust. “S. Iophef Spnsi BMV” (Belgio), dip. Consegue il diploma Tecnico commerciale dalla Prov. Ss. Martyrum Gorcomiensium, e frequenta fino al quarto anno la Facoltà di Olanda. Frate semplice, servizievole, amato e Fisica, presso la Statale di Milano. Nel 1968 è a stimato dai Confratelli e dalla gente, ha iniziato Saiano come Assistente del Seminario minore, il servizio come giardiniere; poi, è stato cuoco l’anno successivo si trasferisce a Varese in varie Fraternità; infine ha servito come in qualità di Vice-Rettore del Seminario sagrestano e portinaio. È morto ad Antwerpen, maggiore, quindi è nuovamente a Saiano Belgio, all’età di anni 93 e di vita francescana come Guardiano e Rettore del Seminario 69. minore. Per tre anni è Insegnante all’Istituto Luzzago di Brescia, quindi, dal 1973 al 1979, * 12 aprile 2016: Mimpen Fr. Ligorius, è a Milano, S. Antonio, come Insegnante di Theodorus Maria, nato a Gouda, della Prov. religione e di matematica nella Scuola delle SS. Martyrum Gorcomiensium, Olanda. È Suore Stimmatine e presso l’Istituto Tecnico stato Docente di Filosofia nel seminario di di Bellinzona. Per diciotto anni (1982-2000) Quetta (Pakistan) e Professore a Bangalore è Commissario di Terra Santa, prodigandosi (India), oltre ad essere stato Parroco e Maestro. con generosità e passione per la conoscenza È morto a Weert all’età di anni 91, di vita della Terra di Gesù. A conclusione di questo francescana 71 e di sacerdozio 65. servizio esprime il vivo desiderio di dimorare più stabilmente in Terra Santa. Per questo dal * 14 aprile 2016: Reis Fr. Georg, Horst, 2001 al 2003 risiede a Nazareth, per continuare nato il 23 marzo 1936 a Sulzbach, della Prov. a svolgere il ministero pastorale nella terra S. Elisabeth, Germania. Dal 1965 al 1998 è santificata dalla presenza visibile del Figlio stato missionario a Taiwan, lavorandovi come di Dio e della sua Madre poverella. Dal 2010 muratore ed insegnante di tedesco presso il è a Busto Arsizio ove risiede, continuando Wentzao-College di Kaohsiung. Tornato in ad organizzare pellegrinaggi nell’amata Germania, ha lavorato presso il Convento di Gerusalemme terrena e in tutta la Terra Santa. Neviges, avendo, però, fino alla morte contatti È morto a Monza all’età di anni 80, di vita con gli amici, conoscenti ed ex studenti di francescana 53 e di sacerdozio 47. Taiwan. Nell’autunno dello scorso anno, vi ha trascorso due mesi. È morto presso il Prosper- * 5 aprile 2016: Ruijs Fr. Fraternus, Hospital di Recklinghausen all’età di anni 80 Gerardus Guillelmus Joahannes, nato e di vita francescana 59. a Kethel, della Prov. SS. Martyrum Gorcomiensium, Olanda. Dal 1964 è stato * 14 aprile 2016: Plis Fr. Cyryl, missionario in Indonesia. Nel 1992 è tornato Mieczysław, nato a Wilków, della Prov. S. in Olanda, dove è stato Parroco (Rotterdam). Martiæ Angelorum, Polonia. È morto presso È morto a Nijmegen all’età di anni 80, di vita l’Ospedale di Puławy all’età di anni 82, di vita francescana 60 e di sacerdozio 53. francescana 61 e di sacerdozio 55.

* 9 aprile 2016: Rosolém Fr. Antônio * 18 aprile 2016: McShane Fr. Philip, Fernandes, nato a Pirassununga, della Prv. nato a Westmoreland, Inghilterra, della Prov. Immaculatae Conceptionis BMV, Brasile. Ha S. Ioseph Sponsi BMV, Canada. Uomo di vissuto con semplicità, gioia e generosità la grande cultura, dal 1979 al 2001 è stato vocazione francescana, accogliendo tutti con Professore di Teologia all’Università Saint- 184 AN. CXXXV – IANUARII-APRILIS 2016 – N. 1 Paul d’Ottawa. È morto nell’Infermeria a Santa Monica, della Prov. S. Barbaræ, USA. provinciale di Montréal all’età di anni 69, di È morto all’età di anni 89, di vita francescana vita francescana 51 e di sacerdozio 43. 69 e di sacerdozio 62.

* 29 aprile 2016: Manville Fr. Alexander, Gerald, nato il 6 novembre 1926