ACTA ORDINIS FRATRUM MINORUM VEL AD ORDINEM QUOQUO MODO PERTINENTIA

IUSSU ET AUCTORITATE Fr. ANTHONY PERRY

TOTIUS ORD. FR. MIN. MINISTRI GENERALIS

IN COMMODUM PRAESERTIM RELIGIOSORUM SIBI SUBDITORUM IN LUCEM AEDITA

Veritatem facientes in caritate (Eph. 4,15). Peculiari prorsus laude dignum putavimus, dilecte Fili, consilium quo horum Actorum collectio atque editio suscepta est.

(Ex Epist. Leonis Pp. XIII ad Min. Gen.)

ROMA CURIA GENERALIS ORDINIS CUM APPROBATIONE ECCLESIASTICA Fr. Michael A. Perry, ofm, Min. Gen.

Fr. Luigi Perugini Director

Fr. Gianpaolo Masotti Director responsabilis

Autoriz. N. 10240 del Trib. di Roma, 8-3-1965

Impaginazione e grafica Fr. Alvin Te per l’Ufficio Comunicazioni OFM – Roma

Stampato dalla Tipografia Mancini s.a.s. – Tivoli (Roma) nel mese di febbraio dell’anno 2016 E SANCTA SEDE

1. Papa Francesco celebrazioni con la professione di fede e con la preghiera per me e per le intenzioni che porto 1. Lettera in vista del Giubileo Straordinario nel cuore per il bene della Chiesa e del mondo della Misericordia intero. Penso, inoltre, a quanti per diversi moti- Incontro vi saranno impossibilitati a recarsi alla Porta con la misericordia Santa, in primo luogo gli ammalati e le persone anziane e sole, spesso in condizione di non po- Al Venerato Fratello ter uscire di casa. Per loro sarà di grande aiuto Mons. Rino Fisichella vivere la malattia e la sofferenza come espe- Presidente del Pontificio Consiglio rienza di vicinanza al Signore che nel mistero per la Promozione della Nuova della sua passione, morte e risurrezione indica Evangelizzazione la via maestra per dare senso al dolore e alla solitudine. Vivere con fede e gioiosa speranza La vicinanza del Giubileo Straordinario questo momento di prova, ricevendo la comu- della Misericordia mi permette di focalizzare nione o partecipando alla santa Messa e alla alcuni punti sui quali ritengo importante in- preghiera comunitaria, anche attraverso i vari tervenire per consentire che la celebrazione mezzi di comunicazione, sarà per loro il modo dell’Anno Santo sia per tutti i credenti un ve- di ottenere l’indulgenza giubilare. Il mio pen- ro momento di incontro con la misericordia di siero va anche ai carcerati, che sperimentano Dio. È mio desiderio, infatti, che il Giubileo la limitazione della loro libertà. Il Giubileo ha sia esperienza viva della vicinanza del Padre, sempre costituito l’opportunità di una grande quasi a voler toccare con mano la sua tenerez- amnistia, destinata a coinvolgere tante persone za, perché la fede di ogni credente si rinvigori- che, pur meritevoli di pena, hanno tuttavia pre- sca e così la testimonianza diventi sempre più so coscienza dell’ingiustizia compiuta e desi- efficace. derano sinceramente inserirsi di nuovo nella Il mio pensiero va, in primo luogo, a tutti i società portando il loro contributo onesto. A fedeli che nelle singole Diocesi, o come pelle- tutti costoro giunga concretamente la miseri- grini a Roma, vivranno la grazia del Giubileo. cordia del Padre che vuole stare vicino a chi ha Desidero che l’indulgenza giubilare giunga più bisogno del suo perdono. Nelle cappelle per ognuno come genuina esperienza della mi- delle carceri potranno ottenere l’indulgenza, sericordia di Dio, la quale a tutti va incontro e ogni volta che passeranno per la porta della con il volto del Padre che accoglie e perdo- loro cella, rivolgendo il pensiero e la preghie- na, dimenticando completamente il peccato ra al Padre, possa questo gesto significare per commesso. Per vivere e ottenere l’indulgenza loro il passaggio della Porta Santa, perché la i fedeli sono chiamati a compiere un breve pel- misericordia di Dio, capace di trasformare i legrinaggio verso la Porta Santa, aperta in ogni cuori, è anche in grado di trasformare le sbarre Cattedrale o nelle chiese stabilite dal Vescovo in esperienza di libertà. diocesano, e nelle quattro Basiliche Papali a Ho chiesto che la Chiesa riscopra in questo Roma, come segno del desiderio profondo di tempo giubilare la ricchezza contenuta nelle vera conversione. Ugualmente dispongo che opere di misericordia corporale e spirituale. nei Santuari dove si è aperta la Porta della Mi- L’esperienza della misericordia, infatti, diven- sericordia e nelle chiese che tradizionalmente ta visibile nella testimonianza di segni concreti sono identificate come Giubilari si possa ot- come Gesù stesso ci ha insegnato. Ogni volta tenere l’indulgenza. È importante che questo che un fedele vivrà una o più di queste opere in momento sia unito, anzitutto, al Sacramento prima persona otterrà certamente l’indulgenza della Riconciliazione e alla celebrazione della giubilare. Di qui l’impegno a vivere della mi- santa Eucaristia con una riflessione sulla mise- sericordia per ottenere la grazia del perdono ricordia. Sarà necessario accompagnare queste completo ed esaustivo per la forza dell’amore 344 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 del Padre che nessuno esclude. Si tratterà per- della Misericordia non esclude nessuno. Da tanto di un’indulgenza giubilare piena, frutto diverse parti, alcuni confratelli Vescovi mi dell’evento stesso che viene celebrato e vissu- hanno riferito della loro buona fede e pratica to con fede, speranza e carità. sacramentale, unita però al disagio di vivere L’indulgenza giubilare, infine, può essere una condizione pastoralmente difficile. Confi- ottenuta anche per quanti sono defunti. A loro do che nel prossimo futuro si possano trovare siamo legati per la testimonianza di fede e ca- le soluzioni per recuperare la piena comunione rità che ci hanno lasciato. Come li ricordiamo con i sacerdoti e i superiori della Fraternità. nella celebrazione eucaristica, così possiamo, Nel frattempo, mosso dall’esigenza di corri- nel grande mistero della comunione dei Santi, spondere al bene di questi fedeli, per mia pro- pregare per loro, perché il volto misericordio- pria disposizione stabilisco che quanti durante so del Padre li liberi da ogni residuo di colpa e l’Anno Santo della Misericordia si accosteran- possa stringerli a sé nella beatitudine che non no per celebrare il Sacramento della Riconci- ha fine. liazione presso i sacerdoti della Fraternità San Uno dei gravi problemi del nostro tempo è Pio X, riceveranno validamente e lecitamente certamente il modificato rapporto con la vita. l’assoluzione dei loro peccati. Una mentalità molto diffusa ha ormai fatto Confidando nell’intercessione della Madre perdere la dovuta sensibilità personale e so- della Misericordia, affido alla sua protezione ciale verso l’accoglienza di una nuova vita. la preparazione di questo Giubileo Straordina- Il dramma dell’aborto è vissuto da alcuni con rio. una consapevolezza superficiale, quasi non rendendosi conto del gravissimo male che un Dal Vaticano, 1 settembre 2015 simile atto comporta. Molti altri, invece, pur vivendo questo momento come una sconfitta, Papa Francesco ritengono di non avere altra strada da percor- rere. Penso, in modo particolare, a tutte le don- [L’Osservatore Romano, 2 settembre 2015] ne che hanno fatto ricorso all’aborto. Conosco bene i condizionamenti che le hanno portate 2. Messaggio per la Giornata Mondiale del a questa decisione. So che è un dramma esi- Migrante e del Rifugiato (17 gennaio) stenziale e morale. Ho incontrato tante donne che portavano nel loro cuore la cicatrice per questa scelta sofferta e dolorosa. Ciò che è av- Quando il silenzio venuto è profondamente ingiusto; eppure, solo diventa complicità il comprenderlo nella sua verità può consen- tire di non perdere la speranza. Il perdono di Cari fratelli e sorelle! Dio a chiunque è pentito non può essere ne- gato, soprattutto quando con cuore sincero si Nella bolla di indizione del Giubileo Stra- accosta al Sacramento della Confessione per ordinario della Misericordia ho ricordato che ottenere la riconciliazione con il Padre. An- “ci sono momenti nei quali in modo ancora più che per questo motivo ho deciso, nonostante forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo qualsiasi cosa in contrario, di concedere a tutti sulla misericordia per diventare noi stessi se- i sacerdoti per l’Anno Giubilare la facoltà di gno efficace dell’agire del Padre” (Misericor- assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno diæ Vultus 3). L’amore di Dio, infatti, inten- procurato e pentiti di cuore ne chiedono il per- de raggiungere tutti e ciascuno, trasformando dono. I sacerdoti si preparino a questo grande coloro che accolgono l’abbraccio del Padre in compito sapendo coniugare parole di genui- altrettante braccia che si aprono e si stringono na accoglienza con una riflessione che aiuti a perché chiunque sappia di essere amato come comprendere il peccato commesso, e indicare figlio e si senta “a casa” nell’unica famiglia un percorso di conversione autentica per giun- umana. In tal modo, la premura paterna di Dio gere a cogliere il vero e generoso perdono del è sollecita verso tutti, come fa il pastore con Padre che tutto rinnova con la sua presenza. il gregge, ma è particolarmente sensibile alle Un’ultima considerazione è rivolta a quei necessità della pecora ferita, stanca o malata. fedeli che per diversi motivi si sentono di fre- Gesù Cristo ci ha parlato così del Padre, per quentare le chiese officiate dai sacerdoti della dire che Egli si china sull’uomo piagato dalla Fraternità San Pio X. Questo Anno giubilare miseria fisica o morale e, quanto più si aggra- E SANCTA SEDE 345 vano le sue condizioni, tanto più si rivela l’ef- gliorare le proprie condizioni di vita e ottenere ficacia della divina misericordia. un onesto e legittimo benessere da condividere Nella nostra epoca, i flussi migratori sono con i propri cari? in continuo aumento in ogni area del pianeta: In questo momento della storia dell’umani- profughi e persone in fuga dalle loro patrie in- tà, fortemente segnato dalle migrazioni, quella terpellano i singoli e le collettività, sfidando il dell’identità non è una questione di seconda- tradizionale modo di vivere e, talvolta, scon- ria importanza. Chi emigra, infatti, è costretto volgendo l’orizzonte culturale e sociale con a modificare taluni aspetti che definiscono la cui vengono a confronto. Sempre più spesso propria persona e, anche se non lo vuole, forza le vittime della violenza e della povertà, ab- al cambiamento anche chi lo accoglie. Come bandonando le loro terre d’origine, subiscono vivere queste mutazioni, affinché non diven- l’oltraggio dei trafficanti di persone umane nel tino ostacolo all’autentico sviluppo, ma siano viaggio verso il sogno di un futuro migliore. opportunità per un’autentica crescita umana, Se, poi, sopravvivono agli abusi e alle avver- sociale e spirituale, rispettando e promuoven- sità, devono fare i conti con realtà dove si an- do quei valori che rendono l’uomo sempre più nidano sospetti e paure. Non di rado, infine, uomo nel giusto rapporto con Dio, con gli altri incontrano la carenza di normative chiare e e con il creato? praticabili, che regolino l’accoglienza e preve- Di fatto, la presenza dei migranti e dei ri- dano itinerari di integrazione a breve e a lungo fugiati interpella seriamente le diverse società termine, con attenzione ai diritti e ai doveri di che li accolgono. Esse devono far fronte a fatti tutti. Più che in tempi passati, oggi il Vangelo nuovi che possono rivelarsi improvvidi se non della misericordia scuote le coscienze, impedi- sono adeguatamente motivati, gestiti e rego- sce che ci si abitui alla sofferenza dell’altro e lati. Come fare in modo che l’integrazione di- indica vie di risposta che si radicano nelle virtù venti vicendevole arricchimento, apra positivi teologali della fede, della speranza e della ca- percorsi alle comunità e prevenga il rischio rità, declinandosi nelle opere di misericordia della discriminazione, del razzismo, del nazio- spirituale e corporale. nalismo estremo o della xenofobia? Sulla base di questa constatazione ho vo- La rivelazione biblica incoraggia l’acco- luto che la Giornata Mondiale del Migrante e glienza dello straniero, motivandola con la del Rifugiato del 2016 fosse dedicata al tema: certezza che così facendo si aprono le porte a “Migranti e rifugiati ci interpellano. La rispo- Dio e nel volto dell’altro si manifestano i tratti sta del Vangelo della misericordia”. I flussi di Gesù Cristo. Molte istituzioni, associazioni, migratori sono ormai una realtà strutturale e movimenti, gruppi impegnati, organismi dio- la prima questione che si impone riguarda il cesani, nazionali e internazionali sperimenta- superamento della fase di emergenza per dare no lo stupore e la gioia della festa dell’incon- spazio a programmi che tengano conto delle tro, dello scambio e della solidarietà. Essi han- cause delle migrazioni, dei cambiamenti che no riconosciuto la voce di Gesù Cristo: «Ecco, si producono e delle conseguenze che im- sto alla porta e busso» (Ap 3,20). Eppure non primono volti nuovi alle società e ai popoli. cessano di moltiplicarsi anche i dibattiti sulle Ogni giorno, però, le storie drammatiche di condizioni e sui limiti da porre all’accoglien- milioni di uomini e donne interpellano la Co- za, non solo nelle politiche degli Stati, ma an- munità internazionale, di fronte all’insorgere che in alcune comunità parrocchiali che vedo- di inaccettabili crisi umanitarie in molte zone no minacciata la tranquillità tradizionale. del mondo. L’indifferenza e il silenzio apro- Di fronte a tali questioni, come può agire no la strada alla complicità quando assistiamo la Chiesa se non ispirandosi all’esempio e alle come spettatori alle morti per soffocamento, parole di Gesù Cristo? La risposta del Vangelo stenti, violenze e naufragi. Di grandi o piccole è la misericordia. dimensioni, sono sempre tragedie quando si In primo luogo, essa è dono di Dio Padre perde anche una sola vita umana. rivelato nel Figlio: la misericordia ricevuta da I migranti sono nostri fratelli e sorelle che Dio, infatti, suscita sentimenti di gioiosa grati- cercano una vita migliore lontano dalla pover- tudine per la speranza che ci ha aperto il miste- tà, dalla fame, dallo sfruttamento e dall’ingiu- ro della redenzione nel sangue di Cristo. Essa, sta distribuzione delle risorse del pianeta, che poi, alimenta e irrobustisce la solidarietà verso equamente dovrebbero essere divise tra tutti. il prossimo come esigenza di risposta all’amo- Non è forse desiderio di ciascuno quello di mi- re gratuito di Dio, «che è stato riversato nei no- 346 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 stri cuori per mezzo dello Spirito Santo» (Rm pellato dalle nuove forme di schiavitù gesti- 5,5). Del resto, ognuno di noi è responsabile te da organizzazioni criminali che vendono e del suo vicino: siamo custodi dei nostri fratelli comprano uomini, donne e bambini come la- e sorelle, ovunque essi vivano. La cura di buo- voratori forzati nell’edilizia, nell’agricoltura, ni contatti personali e la capacità di superare nella pesca o in altri ambiti di mercato. Quan- pregiudizi e paure sono ingredienti essenziali ti minori sono tutt’oggi costretti ad arruolar- per coltivare la cultura dell’incontro, dove si è si nelle milizie che li trasformano in bambini disposti non solo a dare, ma anche a ricevere soldato! Quante persone sono vittime del traf- dagli altri. L’ospitalità, infatti, vive del dare e fico d’organi, della mendicità forzata e dello del ricevere. sfruttamento sessuale! Da questi aberranti In questa prospettiva, è importante guar- crimini fuggono i profughi del nostro tempo, dare ai migranti non soltanto in base alla loro che interpellano la Chiesa e la comunità uma- condizione di regolarità o di irregolarità, ma na affinché anch’essi, nella mano tesa di chi li soprattutto come persone che, tutelate nella accoglie, possano vedere il volto del Signore loro dignità, possono contribuire al benessere «Padre misericordioso e Dio di ogni consola- e al progresso di tutti, in particolar modo quan- zione» (2Cor 1,3). do assumono responsabilmente dei doveri nei Cari fratelli e sorelle migranti e rifugiati! confronti di chi li accoglie, rispettando con ri- Alla radice del Vangelo della misericordia conoscenza il patrimonio materiale e spirituale l’incontro e l’accoglienza dell’altro si intrec- del Paese che li ospita, obbedendo alle sue leg- ciano con l’incontro e l’accoglienza di Dio: gi e contribuendo ai suoi oneri. Comunque non accogliere l’altro è accogliere Dio in persona! si possono ridurre le migrazioni alla dimensio- Non lasciatevi rubare la speranza e la gioia di ne politica e normativa, ai risvolti economici vivere che scaturiscono dall’esperienza della e alla mera compresenza di culture differenti misericordia di Dio, che si manifesta nelle per- sul medesimo territorio. Questi aspetti sono sone che incontrate lungo i vostri sentieri! Vi complementari alla difesa e alla promozione affido alla Vergine Maria, Madre dei migran- della persona umana, alla cultura dell’incontro ti e dei rifugiati, e a san Giuseppe, che hanno dei popoli e dell’unità, dove il Vangelo della vissuto l’amarezza dell’emigrazione in Egitto. misericordia ispira e incoraggia itinerari che Alla loro intercessione affido anche coloro che rinnovano e trasformano l’intera umanità. dedicano energie, tempo e risorse alla cura, sia La Chiesa affianca tutti coloro che si sfor- pastorale che sociale, delle migrazioni. Su tutti zano per difendere il diritto di ciascuno a vive- imparto di cuore la Benedizione Apostolica. re con dignità, anzitutto esercitando il diritto a non emigrare per contribuire allo sviluppo Dal Vaticano, 12 settembre 2015 del Paese d’origine. Questo processo dovrebbe Memoria del Santissimo Nome di Maria includere, nel suo primo livello, la necessità di aiutare i Paesi da cui partono migranti e profu- Papa Francesco ghi. Così si conferma che la solidarietà, la co- operazione, l’interdipendenza internazionale e [L’Osservatore Romano, 2 ottobre 2015] l’equa distribuzione dei beni della terra sono elementi fondamentali per operare in profon- 3. Discorso ai Partecipanti al Convegno dità e con incisività soprattutto nelle aree di Internazionale per i giovani consacrati partenza dei flussi migratori, affinché cessino Città del Vaticano, Aula Paolo VI, 17.09.2015 quegli scompensi che inducono le persone, in forma individuale o collettiva, ad abbandona- Impariamo re il proprio ambiente naturale e culturale. In a sognare ogni caso, è necessario scongiurare, possibil- Buongiorno! mente già sul nascere, le fughe dei profughi e gli esodi dettati dalla povertà, dalla violenza e Vi ringrazio. Il Cardinale Prefetto mi ha dalle persecuzioni. detto che voi siete cinque mila giovani consa- Su questo è indispensabile che l’opinione crati. Io incomincerei con le domande che voi pubblica sia informata in modo corretto, anche avete preparato e che avete avuto la cortesia di per prevenire ingiustificate paure e speculazio- inviarmi. ni sulla pelle dei migranti. Ma prima di tutto so che fra voi ci sono Nessuno può fingere di non sentirsi inter- consacrati e consacrate dall’Iraq e dalla Siria. E SANCTA SEDE 347

Vorrei iniziare con un pensiero ai nostri marti- mente tollera o sopporta come qualcosa che ri dell’Iraq e della Siria, i nostri martiri di oggi. contraddice le inclinazioni e i desideri perso- Forse voi ne conoscete tanti o alcuni… Alcuni nali. Caro Santo Padre, qual è la missione dei giorni fa, in Piazza, un sacerdote iracheno si è giovani consacrati nella Chiesa oggi? Dove avvicinato e mi ha dato una croce piccola: era dovremmo andare? A chi dovremmo rivolger- la croce che aveva in mano il sacerdote che è ci per un aiuto e come? Dove ci sta inviando stato sgozzato per non rinnegare Gesù Cristo. la Chiesa? Questa croce la porto qui… Alla luce di queste testimonianze dei nostri martiri di oggi – che Come ti chiami? Di dove sei e di quale isti- sono più dei martiri dei primi secoli –, e anche tuto? dei martiri della vostra terra irachena e siriana, vorrei incominciare il nostro dialogo ringra- (in inglese) Santo Padre, il mio nome è ziando il Signore: che la sua Chiesa compia Sister Mary Giacinta, vengo dall’ e ap- nel suo Corpo quello che manca alla Passione partengono alle Sorelle della Carità di Maria di Cristo, ancora oggi, e chiedendo la grazia Bambina. del piccolissimo martirio quotidiano, di quel martirio di tutti i giorni, nel servizio di Gesù e (Domanda in spagnolo). Santo Padre, que- della nostra vita consacrata. sta domanda l’ha scritta una suora di clausu- E adesso fatemi le vostre domande, e poi ra, che non è potuta essere qui con noi oggi… vediamo… Perché credo che possa riferirsi a tutti i con- sacrati. Noi giovani consacrati di oggi appar- Santo Padre, il Vangelo, che tutti noi con- teniamo ad una generazione che alcuni hanno sacrate e consacrati abbiamo abbracciato co- definito “liquida e instabile”, con poche ra- me nostra forma di vita, ci dice che il Signore dici, che ha difficoltà ad impegnarsi comple- Gesù, ai due discepoli che lo seguivano e gli tamente. Le nostre famiglie, a volte, non sono chiedevano: “Dove abiti?”, ha risposto: “Ve- strutturate; apparteniamo ad una generazione nite e vedete”. In questi giorni abbiamo fatto che spesso preferisce la comodità e il relati- memoria della nostra chiamata e delle molte vismo, tutto quello che è immediato, light, da altre chiamate che il Signore ci ha rivolto da usare e gettare… Dopo aver concluso la pri- quando abbiamo risposto per la prima volta al ma tappa della formazione alla vita consacra- suo invito a seguirlo più da vicino e in maniera ta e aver fatto i voti solenni, anche noi spesso profetica. Santo Padre, anche Lei ha sentito la sperimentiamo una certa instabilità nel nostro chiamata alla vita consacrata e ha seguito Ge- itinerario della sequela di Cristo. Como pos- sù; anche Lei ricorderà quell’”ora decima” siamo evitare di cadere nelle mediocrità? della chiamata. È troppo ardito chiederLe di condividere con noi come fu quella prima Vi ringrazio. Ringrazio Sara, Mary Giacin- chiamata, in quella primavera di settembre ta e Pierre. Ringrazio tutti e tre. 1953… Cosa L’ha affascinata di Gesù e del Incominciamo da Sara, perché tu tocchi un Vangelo? Perché si è fatto religioso, perché si problema molto serio, che è la comodità nel- è fatto sacerdote? la vita consacrata: “dobbiamo fare questo…, stiamo tranquilli…, io osservo tutti i coman- Di dove sei tu? (applausi) damenti che devo fare qui, le regole…, sono Sono di Aleppo, Siria… (applausi) osservante…”. Ma quello che santa Teresa di Gesù diceva sull’osservanza rigida e struttu- (Domanda in inglese). Caro Santo Padre, rata, quello toglie la libertà. E quella era una nella Evangelii gaudium, “La gioia del Van- donna libera! Tanto libera che è dovuta anda- gelo”, ci ricorda che tutti i battezzati, qualun- re all’Inquisizione. C’è una libertà che viene que sia la loro posizione nella Chiesa o il loro dallo Spirito e c’è una libertà che viene dalla livello di istruzione nella fede, sono operatori mondanità. Il Signore vi chiama – e ci chia- di evangelizzazione e che questa evangelizza- ma a tutti – a quello che Pierre ha chiamato zione, compito missionario, dovrebbe essere “modo profetico” della libertà, cioè la libertà portata avanti con spirito: una evangelizza- che va unita alla testimonianza e alla fedeltà. zione che brucia dentro il proprio cuore e che Una mamma che educa i figli nella rigidità – è molto diversa da una serie di compiti vissuti “si deve fare, si deve, si deve, si deve…” – e come un obbligo pesante che uno semplice- non lascia che i figli sognino, che abbiano i 348 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 sogni e che non lascia i figli crescere, annulla perdono, e portano anche ad essere più lontani il futuro creativo del figli. I figli saranno steri- gli uni dagli altri, ad allontanarsi uno dall’al- li. Anche la vita consacrata può essere sterile, tro. A me piace dire che le chiacchiere non so- quando non è proprio profetica; quando non no soltanto un peccato – perché chiacchierare si permette di sognare. Ma pensiamo a santa è peccato, confessatevi se fate questo… È pec- Teresa di Gesù Bambino: chiusa in un con- cato! –, ma chiacchierare è anche terrorismo! vento, anche con una priora non tanto facile; Perché chi chiacchiera “butta una bomba” sul- alcuni pensavano che la priora faceva le cose la fama dell’altro e distrugge l’altro, che non per disturbarla… Ma quella suorina di 16, 17, può difendersi. Perché sempre si chiacchiera 18, 20, 21 anni sognava! Mai ha perso la ca- nell’oscurità, non nella luce. E l’oscurità è il pacità di sognare, mai ha perso gli orizzonti! regno del diavolo. La luce è il Regno di Gesù. Al punto che oggi è la Patrona delle missio- Se tu hai qualcosa contro tuo fratello, contro ni; è la Patrona degli orizzonti della Chiesa. tua sorella, vai... Prima prega, rasserenati l’a- E quello che santa Teresa chiamava “almas nima, e poi vai a dirlo a lui, a lei: “Io non sono concertadas” è un pericolo. È un grande pe- d’accordo su questo… tu hai fatto una cosa ricolo. Lei era una monaca di clausura, ma è brutta…”. Ma mai, mai buttare la bomba della andata per le strade di tutta la Spagna, facen- chiacchiera. Mai, mai! È la peste della vita co- do le fondazioni, i conventi. E mai ha perso la munitaria! E così il religioso, la religiosa, che capacità di contemplazione. Profezia, capacità ha consacrato la sua vita a Dio, diventa un ter- di sognare è il contrario della rigidità. I rigidi rorista e una terrorista, perché butta nella sua non possono sognare. Pensiamo a quelle belle comunità una bomba che distrugge. cose che Gesù dice ai rigidi dei suoi tempi, ai Tu, Sara, hai parlato anche dell’instabilità consacrati rigidi dei suoi tempi, nel capitolo della nostra sequela. Sempre, dall’inizio della 23 di San Matteo. Leggetelo. Quelli sono i ri- vita consacrata fino adesso, ci sono momenti gidi. E l’osservanza non deve essere rigida; se di instabilità: sono le tentazioni. I primi mona- l’osservanza è rigida non è osservanza, è egoi- ci del deserto scrivono su questo e ci insegna- smo personale. È cercare sé stessi e sentirsi più no come trovare la stabilità interiore, la pace. giusti degli altri. “Ti ringrazio Signore perché Ma sempre ci saranno le tentazioni, sempre, non sono come quella suora, come quel fratel- sempre… La lotta sarà fino alla fine. E tornan- lo, come quello là…. Ti ringrazio Signore per- do a santa Teresa di Gesù Bambino, lei diceva ché la mia Congregazione è proprio cattolica, che si deve pregare per quelli che stanno per osservante, e non come quella Congregazione morire, perché là c’è proprio il momento di che va di là, e quella di là e di là…”. Questo maggior instabilità, in cui le tentazioni vengo- è il discorso dei rigidi. Ma tutte queste cose le no con forza. Culturalmente è vero, noi vivia- troverete nel capitolo 23 di San Matteo. Teresa mo un tempo molto, molto instabile, e anche le chiama “almas concertadas”. E come non un tempo che sembra essere “un pezzo di tem- convertirci in questo? Cuore aperto sempre a po”: noi viviamo la cultura del provvisorio. Mi quello che ci dice il Signore; e quello che ci diceva un vescovo - un anno fa o due anni fa, dice il Signore, portarlo al dialogo col superio- più o meno – che è andato da lui un bravo gio- re, col maestro o la maestra spirituale, con la vane, un bravo ragazzo, un professionista, che Chiesa, col vescovo. Apertura, cuore aperto, voleva farsi prete, ma soltanto per dieci anni: dialogo, e anche dialogo comunitario. “Ma, ”poi vedremo…”. Ma questo succede, accade: Padre, noi non possiamo dialogare, perché la nostra cultura è del provvisorio. Anche nei quando dialoghiamo sempre litighiamo…”. matrimoni: “Sì, sì, noi ci sposiamo! Finché “Ma va bene! Anche Pietro, Paolo, Giacomo l’amore dura… quando l’amore se ne va, ciao nei primi tempi – leggete gli Atti degli Aposto- ciao: tu a casa tua, io a casa mia”. E questa cul- li – litigavano fortemente. Ma poi erano tanto tura del provvisorio è entrata nella Chiesa, è aperti allo Spirito Santo che avevano questa entrata nelle comunità religiose, è entrata nelle capacità di perdonarsi. Sto per dire una parola famiglie, nel matrimonio… La cultura del de- un po’ difficile. Io vi parlo sinceramente: uno finitivo: Dio ha inviato il Suo Figlio per sem- dei peccati che spesso trovo nella vita comu- pre! Non provvisoriamente, ad una generazio- nitaria è la incapacità del perdono fra i fratelli, ne o ad un Paese: a tutti. A tutti e per sempre. E fra le sorelle. “Ah, quella me la pagherà! Glie- questo è un criterio di discernimento spiritua- la farò pagare!...”. E questo è sporcare l’altro! le. Io sono nella cultura del provvisorio? Ad Le chiacchiere in una comunità impediscono il esempio, per non disgregarsi, prendere anche E SANCTA SEDE 349 impegni definitivi. sa, della maternità della Chiesa e della mater- Tu, Mary Giacinta, hai parlato dell’evange- nità della Madonna. Non dimenticare questo. lizzazione. Una evangelizzazione – hai citato Sempre in prima linea, ma così. E, inoltre, la – che brucia nel cuore: la voglia di evangeliz- Chiesa è sposa di Gesù Cristo – finisco con le zare, dove il cuore brucia, col cuore che bru- suore – e le suore sono spose di Gesù Cristo, cia. Questo è lo zelo apostolico. Evangelizzare e tutta la forza la prendono di là, davanti al ta- non è lo stesso che fare proselitismo. Noi non bernacolo, davanti al Signore, nella preghiera siamo una associazione di calcio che cerca con il loro Sposo, per portare il suo messaggio. soci, aderenti… Evangelizzare non è soltanto Devo affrettarmi un po’ perché c’è tanto la- convincere, è testimoniare che Gesù Cristo è voro oggi! vivo. E come ti faccio questa testimonianza? E tu Pierre hai detto parole-chiave: segui- Con la tua carne, con la tua vita. Tu potrai stu- re Gesù più da vicino; vicino, vicinanza; in diare, potrai fare corsi di evangelizzazione, e maniera profetica. Di questo ho parlato, della questo è buono, ma la capacità di riscaldare profezia, quando ho risposto a Sara. E un’al- i cuori non viene dai libri, viene dal tuo cuo- tra parola, che è chiave, nella vita consacrata: re! Se il tuo cuore brucia di amore per Gesù memoria. Ossia profezia, vicinanza, memoria. Cristo, tu sei un bravo evangelizzatore o una Di profezia ho parlato. Vicinanza. Vicinanza brava evangelizzatrice. Ma se il tuo cuore non fra voi e con gli altri. Vicinanza con il popolo brucia e guardi solo le cose di organizzazione, di Dio. Un compagno di lavoro del mio papà che sono necessarie, ma secondarie… E qui io – vari compagni erano entrati in do- vorrei – perdonatemi se sono un po’ femmini- po la guerra civile spagnola ed erano mangia- sta – ringraziare la testimonianza delle donne preti –, una volta uno di loro si è ammalato consacrate – non tutte, però, ce ne sono alcune di un’infezione brutta, brutta, con le piaghe, un po’ isteriche! –: voi avete questa voglia di una malattia brutta, e la moglie lavorava pure e andare sempre in prima linea. Perché? Perché c’erano tre figli. Questo è venuto a conoscenza voi siete madri, avete questa maternità della di una Congregazione, Les Petites Soeurs de Chiesa, che vi fa essere vicine. Io ricordo a l’Assomption, quelle suore che ha fondato il Buenos Aires, un ospedale era rimasto senza padre Pernet. Il loro lavoro… A quei tempi, suore, perché erano poche, anziane, e quella dopo le preghiere, andavano nelle case dove Congregazione era quasi alla fine… – perché c’erano difficoltà. Tutte erano infermiere e gli istituti religiosi sono tutti provvisori: il Si- curavano gli ammalati, portavano i bambini a gnore ne sceglie uno per un tempo, poi lo la- scuola, facevano le domestiche e poi alle quat- scia e ne fa un altro; nessuno ha la possibilità tro del pomeriggio tornavano a casa. È andata di rimanere per sempre; è una grazia di Dio, e una di loro, è andata la superiora, perché era un alcuni sono per quel tempo; questo sia chiaro caso difficile. Disse: “Ci vado io”. Immaginate – … queste suorine, poverine, erano anziane… voi cosa ha detto quell’uomo a questa suora: E mi hanno parlato di una Congregazione della le parolacce più brutte. Ma lei tranquilla, fa- Corea: le Suore della Sacra Famiglia di Seul. ceva il suo lavoro, curava le piaghe, portava i Tramite un sacerdote coreano alla fine sono bambini, faceva da mangiare. E poi, dopo più arrivate tre suore coreane in quell’ospedale, a di un mese, quell’uomo è guarito. È guarito. Buenos Aires, dove si parla lo spagnolo. E loro È tornato al lavoro. Alcuni giorni dopo usci- sapevano lo spagnolo nello stesso modo in cui vano dal lavoro lui e tre o quattro compagni io so il cinese: niente. Il secondo giorno, sono mangiapreti. Passavano per la strada due suore andate nelle sale, nei reparti. Sono andate nei e uno di loro ha detto loro parole brutte, alle reparti e con i gesti, con una carezza, con il suore. E questo con un pugno lo ha buttato sul sorriso… Gli ammalati dicevano: “Ma che bel- pavimento e ha detto così: “Sui preti e su Dio le suore! Come lavorano! Che buone sono!”. di’ tutte le cose che vuoi, ma contro la Madon- “Ma ti hanno detto qualcosa?” “No, niente”. na e contro le suore niente!”. Pensate, un ateo, Era la testimonianza di un cuore che bruciava. un mangiapreti, perché?, perché aveva visto la È la maternità delle suore. Non perdere questo, maternità della Chiesa, aveva visto il sorriso per favore! Perché la suora è l’icona della Ma- della Madonna in quella suora paziente che lo dre Chiesa e della Madre Maria. Voi davve- curava, faceva la domestica a casa e portava ro avete questa funzione nella Chiesa: essere i bambini e andava a prenderli a scuola. Non icona della Chiesa; icona di Maria; icona della dimenticare questo, suore: voi siete l’icona tenerezza della Chiesa, dell’amore della Chie- della Santa Madre Chiesa e della Santa Madre 350 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Maria. Non dimenticare questo. E la Chiesa vi ta: “Quando io ero schiavo là, come il Signore ringrazia di questo, è una bella testimonianza. mi ha liberato, e come…”. È bello. Alla fine, E questo è vicinanza, siate vicini, vicinanza ai quasi alla fine del Libro insegna come si deve problemi, ai veri problemi. andare a dare l’offerta al tempio, dice: “Mio E l’altra parola-chiave è memoria. Io pen- padre era un arameo errante...”. Imparare a so che Giacomo e Giovanni non hanno mai raccontare la propria vita davanti al Signore: dimenticato quell’incontro con Gesù. Gli al- “Io sono stato schiavo, schiava, il Signore mi tri apostoli lo stesso. Pietro: “Tu sei Pietro”; ha liberato, e per questo vengo e faccio festa!”. Nicodemo; Natanaele… Il primo incontro con Fare festa: quando tu ricordi le meraviglie che Gesù. La memoria, la memoria della propria il Signore ha fatto nella tua vita, ti viene di fare vocazione. Nei momenti oscuri, nei momenti festa, ti viene un sorriso da un orecchio all’al- di tentazione, nei momenti difficili della nostra tro!, di quei sorrisi belli, perché il Signore è fe- vita consacrata, tornare alle fonti, fare memo- dele! Profezia, memoria, vicinanza, cuore che ria e ricordare lo stupore che noi abbiamo sen- brucia, zelo apostolico, cultura del definitivo, tito quando il Signore ci ha guardato. Il Signo- no all’usa e getta. re mi ha guardato… Memoria. E voglio finire con due parole. Una che è il E tu mi hai chiesto di condividere la mia simbolo del peggiore, non so se il peggiore ma memoria, come è stata, quella prima chiama- uno dei peggiori atteggiamenti di un religioso: ta il 21 settembre del ’53. Ma non so come è rispecchiare sé stesso, il narcisismo. Guardate- stata. So che per caso, sono entrato in Chiesa, vi da questo. E noi viviamo in una cultura nar- ho visto un confessionale e sono uscito diver- cisistica, e sempre abbiamo questa tendenza a so, sono uscito in un’altra maniera. La vita lì è rispecchiarci. No al narcisismo, a guardare sé cambiata. E cosa mi ha affascinato del Gesù e stessi. E sì al contrario, a ciò che spoglia di tut- del Vangelo? Non so… la sua vicinanza a me: to il narcisismo, sì all’adorazione. E io credo il Signore non mi ha mai lasciato solo, anche che questo è uno dei punti sul quale dobbiamo nei momenti brutti e oscuri, anche nei momen- andare avanti. Tutti noi preghiamo, rendiamo ti dei peccati… Perché anche questo dobbia- grazie al Signore, chiediamo favori, lodiamo il mo dire: tutti siamo peccatori. E lo diciamo in Signore… Ma io faccio la domanda: Noi ado- teoria, ma non nella pratica! Io ricordo i miei riamo il Signore? Tu, religioso o religiosa, hai e mi vergogno. Pure in quei momenti, mai il la capacità di adorare il Signore?. La preghiera Signore mi ha lasciato solo. E non solo me, di adorazione silenziosa: “Tu sei il Signore”, tutti. Il Signore non lascia mai nessuno. è il contrario di quel rispecchiarsi proprio del E io ho sentito questa chiamata di farmi narcisismo. Adorazione, voglio finire con que- sacerdote e religioso. Il sacerdote che mi ha sta parola: siate donne e uomini di adorazione. confessato quel giorno, che io non conosce- E pregate per me. Grazie. vo, era lì per caso, perché aveva la leucemia, era in cura, è morto un anno dopo. E poi mi Papa Francesco ha guidato un Salesiano, come te, un Salesia- no che mi aveva battezzato. Sono andato da [L’Osservatore Romano, 18 settembre lui e lui mi ha guidato dai Gesuiti… Ecume- 2015] nismo religioso! Ma nei momenti più brutti, mi ha aiutato tanto la memoria di quel primo 4. Omelia nella santa Messa e canonizzazione incontro, perché il Signore ci incontra sempre del beato Junípero Serra definitivamente, il Signore non entra nella cul- Washington, USA, 23.09.2015 tura del provvisorio: Lui ci ama per sempre, ci accompagna per sempre. Testimone E dunque: vicinanza alla gente, vicinanza di una Chiesa in uscita fra noi; profezia con la nostra testimonianza, col cuore che brucia, con lo zelo apostolico «Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripe- che riscalda i cuori degli altri, anche senza pa- to: siate lieti» (Fil 4,4). Un invito che colpi- role, come quelle suorine coreane; e memoria, sce fortemente la nostra vita. Siate lieti, ci di- tornare sempre. ce san Paolo, con una forza quasi imperativa. E vi do un consiglio, prendete il Libro del Un invito che si fa eco del desiderio che tutti Deuteronomio, dove Mosè fa la memoria del sperimentiamo di una vita piena, di una vita popolo, e fate voi la memoria della vostra vi- che abbia senso, di una vita gioiosa. È come E SANCTA SEDE 351 se Paolo avesse la capacità di ascoltare ciascu- abbracciata come gli veniva incontro. Benché no dei nostri cuori e desse voce a quello che fosse una vita che molte volte si presenta rovi- sentiamo, che viviamo. C’è qualcosa dentro di nata, sporca, distrutta. A tutti, ha detto Gesù, a noi che ci invita alla gioia e a non adattarci a tutti andate e annunciate; a tutta questa vita co- palliativi che cercano sempre di accontentarci. sì com’è e non come ci piacerebbe che fosse: Ma, a nostra volta, viviamo le tensioni della Andate e abbracciate nel mio nome. Andate vita quotidiana. Sono molte le situazioni che agli incroci delle strade, andate… ad annun- sembrano mettere in dubbio questo invito. La ciare senza paura, senza pregiudizi, senza su- dinamica a cui molte volte siamo soggetti sem- periorità, senza purismi a tutti quelli che hanno bra portarci ad una rassegnazione triste che a perso la gioia di vivere, andate ad annunciare poco a poco si va trasformando in abitudine, l’abbraccio misericordioso del Padre. Andate con una conseguenza letale: anestetizzarci il da quelli che vivono con il peso del dolore, del cuore. fallimento, del sentire una vita spezzata e an- Non vogliamo che la rassegnazione sia il nunciate la follia di un Padre che cerca di un- motore della nostra vita – o lo vogliamo? Non gerli con l’olio della speranza, della salvezza. vogliamo che l’abitudine si impossessi delle Andate ad annunciare che gli sbagli, le illusio- nostre giornate – o sì? Per questo possiamo do- ni ingannevoli, le incomprensioni, non hanno mandarci: come fare perché non si anestetizzi l’ultima parola nella vita di una persona. An- il nostro cuore? Come approfondire la gioia date con l’olio che lenisce le ferite e ristora il del Vangelo nelle diverse situazioni della no- cuore. stra vita? La missione non nasce mai da un progetto Gesù lo ha detto ai discepoli di allora e lo perfettamente elaborato o da un manuale mol- dice a noi: Andate! Annunciate! La gioia del to ben strutturato e programmato; la missione Vangelo si sperimenta, si conosce e si vive so- nasce sempre da una vita che si è sentita cer- lo donandola, donandosi. cata e guarita, trovata e perdonata. La missio- Lo spirito del mondo ci invita al conformi- ne nasce dal fare esperienza una e più volte smo, alla comodità. Di fronte a questo spirito dell’unzione misericordiosa di Dio. umano «occorre sentire nuovamente che ab- La Chiesa, il Popolo Santo di Dio, sa per- biamo bisogno gli uni degli altri, che abbia- correre le strade polverose della storia attra- mo una responsabilità verso gli altri e verso versate tante volte da conflitti, ingiustizie e il mondo» (Enc. Laudato si’ 229). La respon- violenza per andare a trovare i suoi figli e fra- sabilità di annunciare il messaggio di Gesù. telli. Il Santo Popolo fedele di Dio non teme lo Perché la fonte della nostra gioia sta in quel sbaglio; teme la chiusura, la cristallizzazione «desiderio inesauribile di offrire misericordia, in élite, l’attaccarsi alle proprie sicurezze. Sa frutto dell’aver sperimentato l’infinita mi- che la chiusura, nelle sue molteplici forme, è sericordia del Padre e la sua forza diffusiva» la causa di tante rassegnazioni. (Esort. ap. Evangelii gaudium 24). Andate da Per questo, usciamo, andiamo ad offrire a tutti ad annunciare ungendo e ad ungere an- tutti la vita di Gesù Cristo (cfr Esort. ap. Evan- nunciando. A questo il Signore ci invita oggi e gelii gaudium 49). Il Popolo di Dio sa coin- ci dice: la gioia il cristiano la sperimenta nella volgersi perché è discepolo di Colui che si è missione: andate alle genti di tutte le nazioni; messo in ginocchio davanti ai suoi per lavare la gioia il cristiano la trova in un invito: andate loro i piedi (cfr ibid. 24). e annunciate; la gioia il cristiano la rinnova e la Oggi siamo qui, possiamo essere qui perché attualizza con una chiamata: andate e ungete. ci sono stati molti che hanno avuto il coraggio Gesù vi manda a tutte le nazioni. A tutte di rispondere a questa chiamata, molti che han- le genti. E in questo “tutti” di duemila anni fa no creduto che «la vita si accresce donandola eravamo compresi anche noi. Gesù non dà una e si indebolisce nell’isolamento e nella como- lista selettiva di chi sì e chi no, di quelli che dità» (Documento di Aparecida, 360). Siamo sono degni o no di ricevere il suo messaggio, figli dell’audacia missionaria di tanti che han- la sua presenza. Al contrario, ha abbracciato no preferito non rinchiudersi «nelle struttu- sempre la vita così come gli si presentava. re che danno una falsa protezione […] nelle Con volto di dolore, fame, malattia, peccato. abitudini in cui ci sentiamo tranquilli, mentre Con volto di ferite, di sete, di stanchezza. Con fuori c’è una moltitudine affamata» (Esort. volto di dubbi e di pietà. Lungi dall’aspettare ap. Evangelii gaudium 49). Siamo debitori di una vita imbellettata, decorata, truccata, l’ha una Tradizione, di una catena di testimoni che 352 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 hanno reso possibile che la Buona Novella del so della montagna”. Abbiamo iniziato questo Vangelo continui ad essere di generazione in percorso nel 2014, meditando insieme sulla generazione Nuova e Buona. prima Beatitudine: «Beati i poveri in spirito, Ed oggi ricordiamo uno di quei testimoni perché di essi è il Regno dei Cieli» (Mt 5,3). che ha saputo testimoniare in queste terre la Per il 2015 il tema è stato «Beati i puri di cuo- gioia del Vangelo: Padre Junípero Serra. Ha re, perché vedranno Dio» (Mt 5,8). Nell’anno saputo vivere quello che è “la Chiesa in usci- che ci sta davanti vogliamo lasciarci ispirare ta”, questa Chiesa che sa uscire e andare per le dalle parole: «Beati i misericordiosi, perché strade, per condividere la tenerezza riconcilia- troveranno misericordia» (Mt 5,7). trice di Dio. Ha saputo lasciare la sua terra, le sue usanze, ha avuto il coraggio di aprire vie, 1. Il Giubileo della Misericordia ha saputo andare incontro a tanti imparando a rispettare le loro usanze e le loro caratteristi- Con questo tema la GMG di Cracovia che. 2016 si inserisce nell’Anno Santo della Mi- Ha imparato a generare e ad accompagnare sericordia, diventando un vero e proprio Giu- la vita di Dio nei volti di coloro che incontra- bileo dei Giovani a livello mondiale. Non è va rendendoli suoi fratelli. Junipero ha cercato la prima volta che un raduno internazionale di difendere la dignità della comunità nativa, dei giovani coincide con un Anno giubilare. proteggendola da quanti ne avevano abusato. Infatti, fu durante l’Anno Santo della Reden- Abusi che oggi continuano a procurarci dispia- zione (1983/1984) che san Giovanni Paolo II cere, specialmente per il dolore che provocano convocò per la prima volta i giovani di tutto il nella vita di tante persone. mondo per la Domenica delle Palme. Fu poi Scelse un motto che ispirò i suoi passi e durante il Grande Giubileo del 2000 che più di plasmò la sua vita: seppe dire, ma soprattutto due milioni di giovani di circa 165 paesi si ri- seppe vivere dicendo: “Sempre avanti”. Que- unirono a Roma per la XV Giornata Mondiale sto è stato il modo che Junípero ha trovato per della Gioventù. Come avvenne in questi due vivere la gioia del Vangelo, perché non si ane- casi precedenti, sono sicuro che il Giubileo dei stetizzasse il suo cuore. È stato sempre avanti, Giovani a Cracovia sarà uno dei momenti forti perché il Signore aspetta; sempre avanti, per- di questo Anno Santo! ché il fratello aspetta; sempre avanti per tutto Forse alcuni di voi si domandano: che cos’è ciò che ancora gli rimaneva da vivere; è stato questo Anno giubilare celebrato nella Chiesa? sempre avanti. Come lui allora, che noi oggi Il testo biblico di Levitico 25 ci aiuta a capire possiamo dire: sempre avanti. che cosa significava un “giubileo” per il popo- lo d’Israele: ogni cinquant’anni gli ebrei sen- Papa Francesco tivano risuonare la tromba (jobel) che li con- vocava (jobil) a celebrare un anno santo, come [L’Osservatore Romano, 25 settembre tempo di riconciliazione (jobal) per tutti. In 2015] questo periodo si doveva recuperare una buo- na relazione con Dio, con il prossimo e con il 5. Messaggio per la XXXI Giornata Mondiale creato, basata sulla gratuità. Perciò, tra le altre della Gioventù cose, si promuoveva il condono dei debiti, un particolare aiuto per chi era caduto in miseria, Sette opere il miglioramento delle relazioni tra le persone e la liberazione degli schiavi. «Beati i misericordiosi, Gesù Cristo è venuto ad annunciare e re- perché troveranno misericordia» alizzare il tempo perenne della grazia del Si- (Mt 5,7) gnore, portando ai poveri il lieto annuncio, la Carissimi giovani, liberazione ai prigionieri, la vista ai ciechi e la libertà agli oppressi (cfr Lc 4,18-19). In Lui, siamo giunti all’ultima tappa del nostro pel- specialmente nel suo Mistero Pasquale, il sen- legrinaggio a Cracovia, dove il prossimo an- so più profondo del giubileo trova pieno com- no, nel mese di luglio, celebreremo insieme la pimento. Quando in nome di Cristo la Chie- XXXI Giornata Mondiale della Gioventù. Nel sa convoca un giubileo, siamo tutti invitati a nostro lungo e impegnativo cammino siamo vivere uno straordinario tempo di grazia. La guidati dalle parole di Gesù tratte dal “discor- Chiesa stessa è chiamata ad offrire in abbon- E SANCTA SEDE 353 danza segni della presenza e della vicinanza di perdono; essa «non è un’idea astratta, ma una Dio, a risvegliare nei cuori la capacità di guar- realtà concreta con cui Egli rivela il suo amore dare all’essenziale. In particolare, questo An- come quello di un padre e di una madre che si no Santo della Misericordia «è il tempo per la commuovono fino dal profondo delle viscere Chiesa di ritrovare il senso della missione che per il proprio figlio. [...] Proviene dall’intimo il Signore le ha affidato il giorno di Pasqua: come un sentimento profondo, naturale, fatto essere strumento della misericordia del Padre» di tenerezza e di compassione, di indulgenza e (Omelia nei Primi Vespri della Domenica del- di perdono» (Misericordiæ Vultus, 6). la Divina Misericordia, 11 aprile 2015). Il Nuovo Testamento ci parla della divina misericordia (eleos) come sintesi dell’opera 2. Misericordiosi come il Padre che Gesù è venuto a compiere nel mondo nel nome del Padre (cfr Mt 9,13). La misericor- Il motto di questo Giubileo straordinario dia del nostro Signore si manifesta soprattut- è: «Misericordiosi come il Padre» (cfr Mise- to quando Egli si piega sulla miseria umana e ricordiæ Vultus, 13), e con esso si intona il dimostra la sua compassione verso chi ha bi- tema della prossima GMG. Cerchiamo perciò sogno di comprensione, guarigione e perdono. di comprendere meglio che cosa significa la Tutto in Gesù parla di misericordia. Anzi, Egli misericordia divina. stesso è la misericordia. L’Antico Testamento per parlare di mise- Nel capitolo 15 del Vangelo di Luca pos- ricordia usa vari termini, i più significativi dei siamo trovare le tre parabole della misericor- quali sono hesed e rahamim. Il primo, appli- dia: quella della pecora smarrita, quella della cato a Dio, esprime la sua instancabile fedeltà moneta perduta e quella conosciuta come la all’Alleanza con il suo popolo, che Egli ama e parabola “del figlio prodigo”. In queste tre perdona in eterno. Il secondo, rahamim, può parabole ci colpisce la gioia di Dio, la gioia essere tradotto come “viscere”, richiamando che Egli prova quando ritrova un peccatore in particolare il grembo materno e facendoci e lo perdona. Sì, la gioia di Dio è perdonare! comprendere l’amore di Dio per il suo popolo Qui c’è la sintesi di tutto il Vangelo. «Ognuno come quello di una madre per il suo figlio. Co- di noi è quella pecora smarrita, quella mone- sì ce lo presenta il profeta Isaia: «Si dimentica ta perduta; ognuno di noi è quel figlio che ha forse una donna del suo bambino, così da non sciupato la propria libertà seguendo idoli falsi, commuoversi per il figlio delle sue viscere? miraggi di felicità, e ha perso tutto. Ma Dio Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ci dimentica, il Padre non ci abbandona non ti dimenticherò mai» (Is 49,15). Un amo- mai. E’ un padre paziente, ci aspetta sempre! re di questo tipo implica fare spazio all’altro Rispetta la nostra libertà, ma rimane sempre dentro di sé, sentire, patire e gioire con il pros- fedele. E quando ritorniamo a Lui, ci accoglie simo. come figli, nella sua casa, perché non smette Nel concetto biblico di misericordia è in- mai, neppure per un momento, di aspettarci, clusa anche la concretezza di un amore che è con amore. E il suo cuore è in festa per ogni fedele, gratuito e sa perdonare. In questo brano figlio che ritorna. È in festa perché è gioia. Dio di Osea abbiamo un bellissimo esempio dell’a- ha questa gioia, quando uno di noi peccatore more di Dio, paragonato a quello di un padre va da Lui e chiede il suo perdono» (Angelus, nei confronti di suo figlio: «Quando Israele 15 settembre 2013). era fanciullo, io l’ho amato e dall’Egitto ho La misericordia di Dio è molto concreta e chiamato mio figlio. Ma più li chiamavo, più tutti siamo chiamati a farne esperienza in pri- si allontanavano da me; [...] A Èfraim io inse- ma persona. Quando avevo diciassette anni, un gnavo a camminare tenendolo per mano, ma giorno in cui dovevo uscire con i miei amici, essi non compresero che avevo cura di loro. Io ho deciso di passare prima in chiesa. Lì ho tro- li traevo con legami di bontà, con vincoli d’a- vato un sacerdote che mi ha ispirato una parti- more, ero per loro come chi solleva un bimbo colare fiducia e ho sentito il desiderio di aprire alla sua guancia, mi chinavo su di lui per dargli il mio cuore nella Confessione. Quell’incontro da mangiare» (Os 11,1-4). Nonostante l’atteg- mi ha cambiato la vita! Ho scoperto che quan- giamento sbagliato del figlio, che meritereb- do apriamo il cuore con umiltà e trasparenza, be una punizione, l’amore del padre è fedele possiamo contemplare in modo molto concre- e perdona sempre un figlio pentito. Come ve- to la misericordia di Dio. Ho avuto la certezza diamo, nella misericordia è sempre incluso il che nella persona di quel sacerdote Dio mi sta- 354 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 va già aspettando, prima che io facessi il primo passo per andare in chiesa. Noi lo cerchiamo, 3. La straordinaria gioia di essere strumenti ma Lui ci anticipa sempre, ci cerca da sempre, della misericordia di Dio e ci trova per primo. Forse qualcuno di voi ha un peso nel suo cuore e pensa: Ho fatto questo, La Parola di Dio ci insegna che «si è più be- ho fatto quello…. Non temete! Lui vi aspetta! ati nel dare che nel ricevere» (At 20,35). Pro- Lui è padre: ci aspetta sempre! Com’è bello in- prio per questo motivo la quinta Beatitudine contrare nel sacramento della Riconciliazione dichiara felici i misericordiosi. Sappiamo che l’abbraccio misericordioso del Padre, scoprire il Signore ci ha amati per primo. Ma saremo il confessionale come il luogo della Misericor- veramente beati, felici, soltanto se entreremo dia, lasciarci toccare da questo amore miseri- nella logica divina del dono, dell’amore gra- cordioso del Signore che ci perdona sempre! tuito, se scopriremo che Dio ci ha amati infi- E tu, caro giovane, cara giovane, hai mai nitamente per renderci capaci di amare come sentito posare su di te questo sguardo d’amore Lui, senza misura. Come dice san Giovanni: infinito, che al di là di tutti i tuoi peccati, limiti, «Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché fallimenti, continua a fidarsi di te e guardare la l’amore è da Dio: chiunque ama è stato gene- tua esistenza con speranza? Sei consapevole rato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non del valore che hai al cospetto di un Dio che ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. […] In per amore ti ha dato tutto? Come ci insegna questo sta l’amore: non siamo stati noi ad ama- san Paolo, «Dio dimostra il suo amore verso di re Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato noi nel fatto che, mentre eravamo ancora pec- il suo Figlio come vittima di espiazione per i catori, Cristo è morto per noi» (Rm 5, 8). Ma nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amati capiamo davvero la forza di queste parole? così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli al- So quanto è cara a tutti voi la croce delle tri» (1 Gv 4,7-11). GMG – dono di san Giovanni Paolo II – che Dopo avervi spiegato in modo molto rias- fin dal 1984 accompagna tutti i vostri Incontri suntivo come il Signore esercita la sua mise- mondiali. Quanti cambiamenti, quante conver- ricordia nei nostri confronti, vorrei suggerirvi sioni vere e proprie sono scaturite nella vita come concretamente possiamo essere stru- di tanti giovani dall’incontro con questa cro- menti di questa stessa misericordia verso il ce spoglia! Forse vi siete posti la domanda: da nostro prossimo. dove viene questa forza straordinaria della cro- Mi viene in mente l’esempio del beato Pier- ce? Ecco dunque la risposta: la croce è il segno giorgio Frassati. Lui diceva: «Gesù mi fa visita più eloquente della misericordia di Dio! Essa ogni mattina nella Comunione, io la restituisco ci attesta che la misura dell’amore di Dio nei nel misero modo che posso, visitando i pove- confronti dell’umanità è amare senza misura! ri». Piergiorgio era un giovane che aveva capi- Nella croce possiamo toccare la misericordia to che cosa vuol dire avere un cuore misericor- di Dio e lasciarci toccare dalla sua stessa mi- dioso, sensibile ai più bisognosi. A loro dava sericordia! Qui vorrei ricordare l’episodio dei molto più che cose materiali; dava sé stesso, due malfattori crocifissi accanto a Gesù: uno spendeva tempo, parole, capacità di ascolto. di essi è presuntuoso, non si riconosce pecca- Serviva i poveri con grande discrezione, non tore, deride il Signore. L’altro invece ricono- mettendosi mai in mostra. Viveva realmente il sce di aver sbagliato, si rivolge al Signore e gli Vangelo che dice: «Mentre tu fai l’elemosina, dice: «Gesù, ricordati di me quando entrerai non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua de- nel tuo regno». Gesù lo guarda con misericor- stra, perché la tua elemosina resti nel segreto» dia infinita e gli risponde: «Oggi con me sarai (Mt 6,3-4). Pensate che un giorno prima della nel paradiso» (cfr Lc 23, 32.39-43). Con qua- sua morte, gravemente ammalato, dava dispo- le dei due ci identifichiamo? Con colui che è sizioni su come aiutare i suoi amici disagiati. presuntuoso e non riconosce i propri sbagli? Ai suoi funerali, i famigliari e gli amici rima- Oppure con l’altro, che si riconosce bisognoso sero sbalorditi per la presenza di tanti poveri a della misericordia divina e la implora con tutto loro sconosciuti, che erano stati seguiti e aiu- il cuore? Nel Signore, che ha dato la sua vita tati dal giovane Piergiorgio. per noi sulla croce, troveremo sempre l’amo- A me piace sempre associare le Beatitudini re incondizionato che riconosce la nostra vita evangeliche al capitolo 25 di Matteo, quando come un bene e ci dà sempre la possibilità di Gesù ci presenta le opere di misericordia e dice ricominciare. che in base ad esse saremo giudicati. Vi invito E SANCTA SEDE 355 perciò a riscoprire le opere di misericordia cor- giungere la serenità del cuore. Lasciar cadere porale: dare da mangiare agli affamati, dare da il rancore, la rabbia, la violenza e la vendetta bere agli assetati, vestire gli ignudi, accoglie- sono condizioni necessarie per vivere felici» re i forestieri, assistere gli ammalati, visitare (Misericordiæ Vultus, 9). i carcerati, seppellire i morti. E non dimen- Incontro tanti giovani che dicono di esse- tichiamo le opere di misericordia spirituale: re stanchi di questo mondo così diviso, in cui consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoran- si scontrano sostenitori di fazioni diverse, ci ti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, sono tante guerre e c’è addirittura chi usa la perdonare le offese, sopportare pazientemente propria religione come giustificazione per la le persone moleste, pregare Dio per i vivi e violenza. Dobbiamo supplicare il Signore di per i morti. Come vedete, la misericordia non donarci la grazia di essere misericordiosi con è “buonismo”, né mero sentimentalismo. Qui chi ci fa del male. Come Gesù che sulla croce c’è la verifica dell’autenticità del nostro esse- pregava per coloro che lo avevano crocifisso: re discepoli di Gesù, della nostra credibilità in «Padre, perdona loro perché non sanno quello quanto cristiani nel mondo di oggi. che fanno» (Lc 23,34). L’unica via per vincere A voi giovani, che siete molto concreti, vor- il male è la misericordia. La giustizia è neces- rei proporre per i primi sette mesi del 2016 di saria, eccome, ma da sola non basta. Giustizia scegliere un’opera di misericordia corporale e e misericordia devono camminare insieme. una spirituale da mettere in pratica ogni mese. Quanto vorrei che ci unissimo tutti in una pre- Fatevi ispirare dalla preghiera di santa Fausti- ghiera corale, dal profondo dei nostri cuori, na, umile apostola della Divina Misericordia implorando che il Signore abbia misericordia nei nostri tempi: di noi e del mondo intero! • «Aiutami, o Signore, a far sì che […] • i miei occhi siano misericordiosi, in modo 4. Cracovia ci aspetta! che io non nutra mai sospetti e non giudichi sulla base di apparenze esteriori, ma sappia Mancano pochi mesi al nostro incontro in scorgere ciò che c’è di bello nell’anima del Polonia. Cracovia, la città di san Giovanni Pa- mio prossimo e gli sia di aiuto […] olo II e di santa , ci aspetta • il mio udito sia misericordioso, che mi chini con le braccia e il cuore aperti. Credo che la sulle necessità del mio prossimo, che le mie Divina Provvidenza ci abbia guidato a celebra- orecchie non siano indifferenti ai dolori ed re il Giubileo dei Giovani proprio lì, dove han- ai gemiti del mio prossimo […] no vissuto questi due grandi apostoli della mi- • la mia lingua sia misericordiosa e non parli sericordia dei nostri tempi. Giovanni Paolo II mai sfavorevolmente del prossimo, ma ab- ha intuito che questo era il tempo della miseri- bia per ognuno una parola di conforto e di cordia. All’inizio del suo pontificato ha scritto perdono […] l’Enciclica Dives in misericordia. Nell’Anno • le mie mani siano misericordiose e piene di Santo del 2000 ha canonizzato suor Faustina, buone azioni […] istituendo anche la Festa della Divina Mise- • i miei piedi siano misericordiosi, in modo ricordia, nella seconda domenica di Pasqua. che io accorra sempre in aiuto del prossimo, E nel 2002 ha inaugurato personalmente a vincendo la mia indolenza e la mia stan- Cracovia il Santuario di Gesù Misericordioso, chezza […] affidando il mondo alla Divina Misericordia e • il mio cuore sia misericordioso, in modo auspicando che questo messaggio giungesse che partecipi a tutte le sofferenze del pros- a tutti gli abitanti della terra e ne riempisse i simo» (Diario, 163). cuori di speranza: «Bisogna accendere questa Il messaggio della Divina Misericordia co- scintilla della grazia di Dio. Bisogna trasmet- stituisce dunque un programma di vita molto tere al mondo questo fuoco della misericor- concreto ed esigente perché implica delle ope- dia. Nella misericordia di Dio il mondo troverà re. E una delle opere di misericordia più evi- la pace, e l’uomo la felicità!» (Omelia per la denti, ma forse tra le più difficili da mettere in Dedicazione del Santuario della Divina Mise- pratica, è quella di perdonare chi ci ha offeso, ricordia a Cracovia, 17 agosto 2002). chi ci ha fatto del male, coloro che consideria- Carissimi giovani, Gesù misericordio- mo come nemici. «Come sembra difficile tante so, ritratto nell’effigie venerata dal popolo di volte perdonare! Eppure, il perdono è lo stru- Dio nel santuario di Cracovia a Lui dedicato, mento posto nelle nostre fragili mani per rag- vi aspetta. Lui si fida di voi e conta su di voi! 356 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Ha tante cose importanti da dire a ciascuno e apostolico a Cuba e negli Stati Uniti d’Ame- a ciascuna di voi… Non abbiate paura di fis- rica. Esso è nato dalla volontà di partecipare sare i suoi occhi colmi di amore infinito nei all’Incontro Mondiale delle Famiglie, in pro- vostri confronti e lasciatevi raggiungere dal gramma da tempo a Filadelfia. Questo “nucleo suo sguardo misericordioso, pronto a perdo- originario” si è allargato ad una visita agli Stati nare ogni vostro peccato, uno sguardo capace Uniti d’America e alla sede centrale delle Na- di cambiare la vostra vita e di guarire le ferite zioni Unite, e poi anche a Cuba, che è diven- delle vostre anime, uno sguardo che sazia la tata la prima tappa dell’itinerario. Esprimo sete profonda che dimora nei vostri giovani nuovamente la mia riconoscenza al Presidente cuori: sete di amore, di pace, di gioia, e di fe- Castro, al Presidente Obama e al Segretario licità vera. Venite a Lui e non abbiate paura! Generale Ban Ki-moon per l’accoglienza che Venite per dirgli dal profondo dei vostri cuo- mi hanno riservato. Ringrazio di cuore i fratel- ri: “Gesù confido in Te!”. Lasciatevi toccare li Vescovi e tutti i collaboratori per il grande dalla sua misericordia senza limiti per diven- lavoro compiuto e per l’amore alla Chiesa che tare a vostra volta apostoli della misericordia lo ha animato. mediante le opere, le parole e la preghiera, nel “Misionero de la Misericordia”: così mi nostro mondo ferito dall’egoismo, dall’odio, e sono presentato a Cuba, una terra ricca di bel- da tanta disperazione. lezza naturale, di cultura e di fede. La mise- Portate la fiamma dell’amore misericordio- ricordia di Dio è più grande di ogni ferita, di so di Cristo – di cui ha parlato san Giovanni ogni conflitto, di ogni ideologia; e con questo Paolo II – negli ambienti della vostra vita quo- sguardo di misericordia ho potuto abbracciare tidiana e sino ai confini della terra. In questa tutto il popolo cubano, in patria e fuori, al di missione, io vi accompagno con i miei auguri e là di ogni divisione. Simbolo di questa unità le mie preghiere, vi affido tutti a Maria Vergi- profonda dell’anima cubana è la Vergine del- ne, Madre della Misericordia, in quest’ultimo la Carità del Cobre, che proprio cento anni fa tratto del cammino di preparazione spirituale è stata proclamata Patrona di Cuba. Mi sono alla prossima GMG di Cracovia, e vi benedico recato pellegrino al Santuario di questa Madre tutti di cuore. di speranza, Madre che guida nel cammino di giustizia, pace, libertà e riconciliazione. Dal Vaticano, 15 agosto 2015 Ho potuto condividere col popolo cubano Solennità dell’Assunzione della B.V. Maria la speranza del compiersi della profezia di san Giovanni Paolo II: che Cuba si apra al mondo Francesco e il mondo si apra a Cuba. Non più chiusure, [L’Osservatore Romano, 28-29 settembre non più sfruttamento della povertà, ma libertà 2015] nella dignità. Questa è la strada che fa vibrare il cuore di tanti giovani cubani: non una strada di evasione, di facili guadagni, ma di responsa- 6. Udienza del Mercoledì bilità, di servizio al prossimo, di cura della fra- Piazza San Pietro, 30.09.2015 gilità. Un cammino che trae forza dalle radici cristiane di quel popolo, che ha tanto sofferto. Viaggio Apostolico Un cammino nel quale ho incoraggiato in mo- a Cuba, Stati Uniti e ONU. do particolare i sacerdoti e tutti i consacrati, VIII Incontro Mondiale gli studenti e le famiglie. Lo Spirito Santo, con delle Famiglie l’intercessione di Maria Santissima, faccia crescere i semi che abbiamo gettato. Cari fratelli e sorelle, Da Cuba agli Stati Uniti d’America: è stato buongiorno! un passaggio emblematico, un ponte che gra- zie a Dio si sta ricostruendo. Dio sempre vuole L’udienza di oggi sarà in due posti: qui in costruire ponti; siamo noi che costruiamo mu- piazza e anche in Aula Paolo VI, dove ci sono ri! E i muri crollano, sempre! tanti ammalati che la seguono sul maxischer- E negli Stati Uniti ho compiuto tre tappe: mo. Visto che il tempo è un po’ brutto abbia- Washington, New York e Filadelfia. mo scelto che loro siano coperti e più tranquilli A Washington ho incontrato le Autorità po- lì. Uniamoci gli uni gli altri e salutiamoci. litiche, la gente comune, i Vescovi, i sacerdoti Nei giorni scorsi ho compiuto il viaggio e i consacrati, i più poveri ed emarginati. Ho E SANCTA SEDE 357 ricordato che la più grande ricchezza di quel glia, cioè l’alleanza feconda tra l’uomo e la Paese e della sua gente sta nel patrimonio spi- donna, è la risposta alla grande sfida del no- rituale ed etico. E così ho voluto incoraggia- stro mondo, che è una sfida duplice: la fram- re a portare avanti la costruzione sociale nel- mentazione e la massificazione, due estremi la fedeltà al suo principio fondamentale, che che convivono e si sostengono a vicenda, e cioè tutti gli uomini sono creati da Dio uguali insieme sostengono il modello economico e dotati di inalienabili diritti, quali la vita, la consumistico. La famiglia è la risposta per- libertà e il perseguimento della felicità. Que- ché è la cellula di una società che equilibra la sti valori, condivisibili da tutti, trovano nel dimensione personale e quella comunitaria, e Vangelo il loro pieno compimento, come ha che nello stesso tempo può essere il model- ben evidenziato la canonizzazione del Padre lo di una gestione sostenibile dei beni e delle Junípero Serra, francescano, grande evange- risorse del creato. La famiglia è il soggetto lizzatore della California. San Junípero mo- protagonista di un’ecologia integrale, perché stra la strada della gioia: andare e condivi- è il soggetto sociale primario, che contiene dere con gli altri l’amore di Cristo. Questa è al proprio interno i due principi-base della la via del cristiano, ma anche di ogni uomo civiltà umana sulla terra: il principio di comu- che ha conosciuto l’amore: non tenerlo per sé nione e il principio di fecondità. L’umanesi- ma condividerlo con gli altri. Su questa base mo biblico ci presenta questa icona: la coppia religiosa e morale sono nati e cresciuti gli Stati umana, unita e feconda, posta da Dio nel giar- Uniti d’America, e su questa base essi possono dino del mondo, per coltivarlo e custodirlo. continuare ad essere terra di libertà e di acco- Desidero rivolgere un fraterno e caloroso glienza e cooperare ad un mondo più giusto e ringraziamento a Mons. Chaput, Arcivescovo fraterno. di Filadelfia, per il suo impegno, la sua pietà, A New York ho potuto visitare la Sede il suo entusiasmo e il suo grande amore alla centrale dell’ONU e salutare il personale che famiglia nell’organizzazione di questo evento. vi lavora. Ho avuto colloqui con il Segretario A ben vedere, non è un caso ma è provviden- Generale e i Presidenti delle ultime Assemblee ziale che il messaggio, anzi, la testimonianza Generali e del Consiglio di Sicurezza. Parlan- dell’Incontro Mondiale delle Famiglie sia ve- do ai Rappresentanti delle Nazioni, nella scia nuta in questo momento dagli Stati Uniti d’A- dei miei Predecessori, ho rinnovato l’incorag- merica, cioè dal Paese che nel secolo scorso giamento della Chiesa Cattolica a quella Isti- ha raggiunto il massimo sviluppo economico e tuzione e al suo ruolo nella promozione dello tecnologico senza rinnegare le sue radici reli- sviluppo e della pace, richiamando in parti- giose. Ora queste stesse radici chiedono di ri- colare la necessità dell’impegno concorde e partire dalla famiglia per ripensare e cambiare fattivo per la cura del creato. Ho ribadito an- il modello di sviluppo, per il bene dell’intera che l’appello a fermare e prevenire le violenze famiglia umana. contro le minoranze etniche e religiose e con- tro le popolazioni civili. Papa Francesco Per la pace e la fraternità abbiamo prefato presso il Memoriale di Ground Zero, insieme [L’Osservatore Romano, 1° ottobre 2015] con i rappresentanti delle religioni, i parenti di tanti caduti e il popolo di New York, così 7. Discorso a conclusione di lavori della ricco di varietà culturali. E per la pace e la XIV Assemblea Generale del Sinodo dei giustizia ho celebrato l’Eucaristia nel Madi- Vescovi son Square Garden. Città del Vaticano, Aula del Sinodo, 24.10.2015 Sia a Washington che a New York ho potuto incontrare alcune realtà caritative ed Orizzonti aperti educative, emblematiche dell’enorme servi- zio che le comunità cattoliche – sacerdoti, Care Beatitudini, Eminenze, Eccellenze, religiose, religiosi, laici – offrono in questi cari fratelli e sorelle, campi. Culmine del viaggio è stato l’Incontro del- vorrei innanzitutto ringraziare il Signore le Famiglie a Filadelfia, dove l’orizzonte si è che ha guidato il nostro cammino sinodale in allargato a tutto il mondo, attraverso il “pri- questi anni con lo Spirito Santo, che non fa sma”, per così dire, della famiglia. La fami- mai mancare alla Chiesa il suo sostegno. 358 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Ringrazio davvero di cuore S. Em. il Car- tere le coscienze anestetizzate o di sporcarsi le dinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Gene- mani discutendo animatamente e francamente rale del Sinodo, S. Ecc. Mons. Fabio Fabene, sulla famiglia. Sotto-segretario, e con loro ringrazio il Re- Significa aver cercato di guardare e di leg- latore S. Em. il Cardinale Peter Erdő e il Se- gere la realtà, anzi le realtà, di oggi con gli oc- gretario Speciale S. Ecc. Mons. Bruno Forte, chi di Dio, per accendere e illuminare con la i Presidenti delegati, gli scrittori, i consultori, fiamma della fede i cuori degli uomini, in un i traduttori, i cantori e tutti coloro che hanno momento storico di scoraggiamento e di crisi lavorato instancabilmente e con totale dedizio- sociale, economica, morale e di prevalente ne- ne alla Chiesa: grazie di cuore! E vorrei an- gatività. che ringraziare la Commissione che ha fatto Significa aver testimoniato a tutti che il la relazione: alcuni hanno passato la notte in Vangelo rimane per la Chiesa la fonte viva di bianco. eterna novità, contro chi vuole “indottrinarlo” Ringrazio tutti voi, cari Padri Sinodali, De- in pietre morte da scagliare contro gli altri. legati Fraterni, Uditori, Uditrici e Assessori, Significa anche aver spogliato i cuori chiu- Parroci e famiglie, per la vostra partecipazione si che spesso si nascondono perfino dietro gli attiva e fruttuosa. insegnamenti della Chiesa, o dietro le buone Ringrazio anche gli “anonimi” e tutte le intenzioni, per sedersi sulla cattedra di Mosè e persone che hanno lavorato in silenzio con- giudicare, qualche volta con superiorità e su- tribuendo generosamente ai lavori di questo perficialità, i casi difficili e le famiglie ferite. Sinodo. Significa aver affermato che la Chiesa è Siate sicuri tutti della mia preghiera, affin- Chiesa dei poveri in spirito e dei peccatori in ché il Signore vi ricompensi con l’abbondanza ricerca del perdono e non solo dei giusti e dei dei suoi doni di grazia! santi, anzi dei giusti e dei santi quando si sen- Mentre seguivo i lavori del Sinodo, mi so- tono poveri e peccatori. no chiesto: che cosa significherà per la Chiesa Significa aver cercato di aprire gli orizzon- concludere questo Sinodo dedicato alla fami- ti per superare ogni ermeneutica cospirativa o glia? chiusura di prospettive, per difendere e per dif- Certamente non significa aver concluso tut- fondere la libertà dei figli di Dio, per trasmet- ti i temi inerenti la famiglia, ma aver cercato di tere la bellezza della Novità cristiana, qualche illuminarli con la luce del Vangelo, della tra- volta coperta dalla ruggine di un linguaggio dizione e della storia bimillenaria della Chie- arcaico o semplicemente non comprensibile. sa, infondendo in essi la gioia della speranza Nel cammino di questo Sinodo le opinioni senza cadere nella facile ripetizione di ciò che diverse che si sono espresse liberamente – e è indiscutibile o già detto. purtroppo talvolta con metodi non del tutto Sicuramente non significa aver trovato so- benevoli – hanno certamente arricchito e ani- luzioni esaurienti a tutte le difficoltà e ai dubbi mato il dialogo, offrendo un’immagine viva di che sfidano e minacciano la famiglia, ma aver una Chiesa che non usa “moduli preconfezio- messo tali difficoltà e dubbi sotto la luce della nati”, ma che attinge dalla fonte inesauribile Fede, averli esaminati attentamente, averli af- della sua fede acqua viva per dissetare i cuori frontati senza paura e senza nascondere la testa inariditi1. sotto la sabbia. E – aldilà delle questioni dogmatiche ben Significa aver sollecitato tutti a comprende- definite dal Magistero della Chiesa – abbiamo re l’importanza dell’istituzione della famiglia visto anche che quanto sembra normale per un e del Matrimonio tra uomo e donna, fondato vescovo di un continente, può risultare stra- sull’unità e sull’indissolubilità, e ad apprez- no, quasi come uno scandalo – quasi! – per il zarla come base fondamentale della società e vescovo di un altro continente; ciò che viene della vita umana. considerato violazione di un diritto in una so- Significa aver ascoltato e fatto ascoltare le cietà, può essere precetto ovvio e intangibile voci delle famiglie e dei pastori della Chiesa in un’altra; ciò che per alcuni è libertà di co- che sono venuti a Roma portando sulle loro scienza, per altri può essere solo confusione. spalle i pesi e le speranze, le ricchezze e le sfi- In realtà, le culture sono molto diverse tra loro de delle famiglie di ogni parte del mondo. e ogni principio generale – come ho detto, le Significa aver dato prova della vivacità del- questioni dogmatiche ben definite dal Magi- la Chiesa Cattolica, che non ha paura di scuo- stero della Chiesa – ogni principio generale ha E SANCTA SEDE 359 bisogno di essere inculturato, se vuole essere a prezzo del suo sangue innocente, mentre era- osservato e applicato2. Il Sinodo del 1985, che vamo ancora peccatori (cfr Rm 5,6). celebrava il 20° anniversario della conclusione Il primo dovere della Chiesa non è quello di del Concilio Vaticano II, ha parlato dell’incul- distribuire condanne o anatemi, ma è quello di turazione come dell’«intima trasformazione proclamare la misericordia di Dio, di chiamare degli autentici valori culturali mediante l’in- alla conversione e di condurre tutti gli uomini tegrazione nel cristianesimo, e il radicamento alla salvezza del Signore (cfr Gv 12,44-50). del cristianesimo nelle varie culture umane»3. Il beato Paolo VI, con parole stupende, di- L’inculturazione non indebolisce i valori veri, ceva: «Possiamo quindi pensare che ogni no- ma dimostra la loro vera forza e la loro autenti- stro peccato o fuga da Dio accende in Lui una cità, poiché essi si adattano senza mutarsi, anzi fiamma di più intenso amore, un desiderio di essi trasformano pacificamente e gradualmen- riaverci e reinserirci nel suo piano di salvezza te le varie culture4. [...]. Dio, in Cristo, si rivela infinitamente buo- Abbiamo visto, anche attraverso la ricchez- no [...]. Dio è buono. E non soltanto in sé stes- za della nostra diversità, che la sfida che ab- so; Dio è – diciamolo piangendo – buono per biamo davanti è sempre la stessa: annunciare noi. Egli ci ama, cerca, pensa, conosce, ispira il Vangelo all’uomo di oggi, difendendo la ed aspetta: Egli sarà – se così può dirsi – feli- famiglia da tutti gli attacchi ideologici e indi- ce il giorno in cui noi ci volgiamo indietro e vidualistici. diciamo: Signore, nella tua bontà, perdonami. E, senza mai cadere nel pericolo del relati- Ecco, dunque, il nostro pentimento diventare vismo oppure di demonizzare gli altri, abbia- la gioia di Dio»5. mo cercato di abbracciare pienamente e corag- Anche san Giovanni Paolo II affermava che giosamente la bontà e la misericordia di Dio «la Chiesa vive una vita autentica quando pro- che supera i nostri calcoli umani e che non de- fessa e proclama la misericordia […] e quando sidera altro che «tutti gli uomini siano salva- accosta gli uomini alle fonti della misericor- ti» (1 Tm 2,4), per inserire e per vivere questo dia del Salvatore, di cui essa è depositaria e Sinodo nel contesto dell’Anno Straordinario dispensatrice»6. della Misericordia che la Chiesa è chiamata a Anche Papa Benedetto XVI disse: «La mi- vivere. sericordia è in realtà il nucleo centrale del mes- Cari Confratelli, saggio evangelico, è il nome stesso di Dio [...] l’esperienza del Sinodo ci ha fatto anche Tutto ciò che la Chiesa dice e compie, manife- capire meglio che i veri difensori della dot- sta la misericordia che Dio nutre per l’uomo. trina non sono quelli che difendono la lettera Quando la Chiesa deve richiamare una verità ma lo spirito; non le idee ma l’uomo; non le misconosciuta, o un bene tradito, lo fa sempre formule ma la gratuità dell’amore di Dio e del spinta dall’amore misericordioso, perché gli suo perdono. Ciò non significa in alcun mo- uomini abbiano vita e l’abbiano in abbondanza do diminuire l’importanza delle formule: sono (cfr Gv 10,10)»7. necessarie; l’importanza delle leggi e dei co- Sotto questa luce e grazie a questo tempo di mandamenti divini, ma esaltare la grandezza grazia che la Chiesa ha vissuto, parlando e di- del vero Dio, che non ci tratta secondo i nostri scutendo della famiglia, ci sentiamo arricchiti meriti e nemmeno secondo le nostre opere, ma a vicenda; e tanti di noi hanno sperimentato unicamente secondo la generosità illimitata l’azione dello Spirito Santo, che è il vero pro- della sua Misericordia (cfr Rm 3,21-30; Sal tagonista e artefice del Sinodo. Per tutti noi la 129; Lc 11,37-54). Significa superare le co- parola “famiglia” non suona più come prima stanti tentazioni del fratello maggiore (cfr Lc del Sinodo, al punto che in essa troviamo già il 15,25-32) e degli operai gelosi (cfr Mt 20,1- riassunto della sua vocazione e il significato di 16). Anzi significa valorizzare di più le leggi e tutto il cammino sinodale8. i comandamenti creati per l’uomo e non vice- In realtà, per la Chiesa concludere il Sinodo versa (cfr Mc 2,27). significatornare a “camminare insieme” real- In questo senso il doveroso pentimento, le mente per portare in ogni parte del mondo, in opere e gli sforzi umani assumono un signi- ogni Diocesi, in ogni comunità e in ogni si- ficato più profondo, non come prezzo dell’i- tuazione la luce del Vangelo, l’abbraccio della nacquistabile Salvezza, compiuta da Cristo Chiesa e il sostegno della misericordia di Dio! gratuitamente sulla Croce, ma come risposta a Grazie! Colui che ci ha amato per primo e ci ha salvato Papa Francesco 360 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

[L’Osservatore Romano, 26-27 ottobre vatore Romano, 5-6 ottobre 2015, p. 7) e per valorizzare 2015] i corsi prematrimoniali come opportunità di approfondire il senso cristiano del Sacramento del matrimonio; Andare 1 Cfr Lettera al Gran Cancelliere della “Pontificia Uni- verso gli altri perché una Chiesa chiusa in sé stessa è una versidad Católica Argentina” nel centesimo anniversa- Chiesa morta; una Chiesa che non esce dal proprio recin- rio della Facoltà di Teologia, 3 marzo 2015. to per cercare, per accogliere e per condurre tutti verso 2 Cfr Pontificia Commissione Biblica,Fede e cultura al- Cristo è una Chiesa che tradisce la sua missione e la sua la luce della Bibbia. Atti della Sessione plenaria 1979 vocazione; Manifestare e diffondere la misericordia di della Pontificia Commissione Biblica, LDC, Leumann Dio alle famiglie bisognose, alle persone abbandonate, 1981; Conc. Ecum. Vat. II, Cost. Gaudium et spes, 44. agli anziani trascurati, ai figli feriti dalla separazione dei 3 Relazione finale (7 dicembre 1985): L’Osservatore Ro- genitori, alle famiglie povere che lottano per sopravvi- mano, 10 dicembre 1985, 7. vere, ai peccatori che bussano alle nostre porte e a quelli 4 «In forza della sua missione pastorale, la Chiesa deve lontani, ai diversamente abili e a tutti coloro che si sento- mantenersi sempre attenta ai mutamenti storici e all’evo- no feriti nell’anima e nel corpo e alle coppie lacerate dal luzione delle mentalità. Non certamente per sottometter- dolore, dalla malattia, dalla morte o dalla persecuzione; visi, ma per superare gli ostacoli che si possono opporre Illuminare le coscienze, spesso accerchiate da dinamiche all’accoglienza dei suoi consigli e delle sue direttive» (In- dannose e sottili, che cercano perfino di mettersi al posto tervista al Card. Georges Cottier ne La Civiltà Cattolica, di Dio creatore: tali dinamiche devono essere smasche- 3963-3964, 8 agosto 2015, p. 272). rate e combattute nel pieno rispetto della dignità di ogni 5 Omelia, 23 giugno 1968: Insegnamenti VI (1968), persona; Guadagnare e ricostruire con umiltà la fiducia 1177-1178. nella Chiesa, seriamente diminuita a causa dei comporta- 6 Enc. Dives in misericordia, 13. Disse anche: «Nel menti e dei peccati dei propri figli; purtroppo la contro- mistero pasquale … Dio ci appare per quello che è: un testimonianza e gli scandali commessi all’interno della Padre dal cuore tenero, che non si arrende dinanzi all’in- Chiesa da alcuni chierici hanno colpito la sua credibilità gratitudine dei suoi figli ed è sempre disposto al perdono» e hanno oscurato il fulgore del suo messaggio salvifico; (Giovanni Paolo II, Regina Coeli, 23 aprile 1995: Inse- Lavorare intensamente per sostenere e incoraggiare le fa- gnamenti XVIII, 1 [1995], 1035). E così descriveva la re- miglie sane, le famiglie fedeli, le famiglie numerose che sistenza alla misericordia: «La mentalità contemporanea, nonostante le fatiche quotidiane continuano a dare una forse più di quella dell’uomo del passato, sembra oppor- grande testimonianza di fedeltà agli insegnamenti della si al Dio di misericordia e tende, altresì, ad emarginare Chiesa e ai comandamenti del Signore; Ideare una rinno- dalla vita e a distogliere dal cuore umano l’idea stessa vata pastorale famigliare che si basi sul Vangelo e rispetti della misericordia. La parola e il concetto di misericordia le diversità culturali; una pastorale capace di trasmettere sembrano porre a disagio l’uomo» (Lett. Enc. Dives in la Buona Novella con linguaggio attraente e gioioso e di misericordia [30 novembre 1980], 2). togliere dai cuori dei giovani la paura di assumere impe- 7 Regina Coeli, 30 marzo 2008: Insegnamenti IV, 1 gni definitivi; una pastorale che presti una attenzione par- (2008), 489-490; e parlando del potere della misericordia ticolare ai figli che sono le vere vittime delle lacerazioni afferma: «È la misericordia che pone un limite al male. famigliari; una pastorale innovativa che attui una prepa- In essa si esprime la natura tutta peculiare di Dio - la sua razione adeguata al Sacramento matrimoniale e sospenda santità, il potere della verità e dell’amore» (Omelia nella le pratiche vigenti che spesso curano più l’apparenza di Domenica della Divina Misericordia, 15 aprile 2007: In- una formalità che un’educazione a un impegno che duri segnamenti III, 1 [2007], 667). per tutta la vita; Amare incondizionatamente tutte le fami- 8 Un’analisi acrostica della parola “famiglia” ci aiuta a glie e in particolare quelle che attraversano un momento riassumere la missione della Chiesa nel compito di: For- di difficoltà: nessuna famiglia deve sentirsi sola o esclusa mare le nuove generazioni a vivere seriamente l’amore dall’amore o dall’abbraccio della Chiesa; il vero scandalo non come pretesa individualistica basata solo sul piacere è la paura di amare e di manifestare concretamente questo e sull’“usa e getta”, ma per credere nuovamente all’amore amore. autentico, fecondo e perpetuo, come l’unica via per uscire da sé, per aprirsi all’altro, per togliersi dalla solitudine, 8. Discorso in occasione del 5° convegno na- per vivere la volontà di Dio, per realizzarsi pianamente, zionale della Chiesa italiana per capire che il matrimonio è lo «spazio in cui si mani- Firenze, Cattedrale, 10.11.2015 festa l’amore divino; per difendere la sacralità della vita, di ogni vita; per difendere l’unità e l’indissolubilità del Sogno una Chiesa inquieta vincolo coniugale come segno della grazia di Dio e della capacità dell’uomo di amare seriamente» (Omelia nella Nella cupola di questa bellissima Cattedrale Messa di apertura del Sinodo, 4 ottobre 2015: L’Osser- è rappresentato il Giudizio universale. Al cen- E SANCTA SEDE 361 tro c’è Gesù, nostra luce. L’iscrizione che si mo, ma rappresentano la calda forza interiore legge all’apice dell’affresco è “Ecce Homo”. che ci rende capaci di vivere e di prendere de- Guardando questa cupola siamo attratti verso cisioni. l’alto, mentre contempliamo la trasformazione Quali sono questi sentimenti? Vorrei oggi del Cristo giudicato da Pilato nel Cristo assi- presentarvene almeno tre. so sul trono del giudice. Un angelo gli porta Il primo sentimento è l’umiltà. «Ciascuno la spada, ma Gesù non assume i simboli del di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri su- giudizio, anzi solleva la mano destra mostran- periori a sé stesso» (Fil 2,3), dice san Paolo do i segni della passione, perché Lui ha «ha ai Filippesi. Più avanti l’Apostolo parla del dato sé stesso in riscatto per tutti» (1Tm 2,6). fatto che Gesù non considera un «privilegio» «Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per l’essere come Dio (Fil 2,6). Qui c’è un mes- condannare il mondo, ma perché il mondo sia saggio preciso. L’ossessione di preservare la salvato per mezzo di lui» (Gv 3,17). propria gloria, la propria “dignità”, la propria Nella luce di questo Giudice di misericor- influenza non deve far parte dei nostri senti- dia, le nostre ginocchia si piegano in adora- menti. Dobbiamo perseguire la gloria di Dio, zione, e le nostre mani e i nostri piedi si rin- e questa non coincide con la nostra. La gloria vigoriscono. Possiamo parlare di umanesimo di Dio che sfolgora nell’umiltà della grotta di solamente a partire dalla centralità di Gesù, Betlemme o nel disonore della croce di Cristo scoprendo in Lui i tratti del volto autentico ci sorprende sempre. dell’uomo. È la contemplazione del volto di Un altro sentimento di Gesù che dà for- Gesù morto e risorto che ricompone la nostra ma all’umanesimo cristiano è il disinteresse. umanità, anche di quella frammentata per le «Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma fatiche della vita, o segnata dal peccato. Non anche quello degli altri» (Fil 2,4), chiede anco- dobbiamo addomesticare la potenza del volto ra san Paolo. Dunque, più che il disinteresse, di Gesù. Il volto è l’immagine della sua tra- dobbiamo cercare la felicità di chi ci sta accan- scendenza. È il misericordiae vultus. Lascia- to. L’umanità del cristiano è sempre in uscita. moci guardare da Lui. Gesù è il nostro uma- Non è narcisistica, autoreferenziale. Quando il nesimo. Facciamoci inquietare sempre dalla nostro cuore è ricco ed è tanto soddisfatto di sé sua domanda: «Voi, chi dite che io sia?» (Mt stesso, allora non ha più posto per Dio. Evitia- 16,15). mo, per favore, di «rinchiuderci nelle strutture Guardando il suo volto che cosa vediamo? che ci danno una falsa protezione, nelle norme Innanzitutto il volto di un Dio «svuotato», di che ci trasformano in giudici implacabili, nelle un Dio che ha assunto la condizione di servo, abitudini in cui ci sentiamo tranquilli» (Esort. umiliato e obbediente fino alla morte (cfr Fil ap. Evangelii gaudium, 49). 2,7). Il volto di Gesù è simile a quello di tanti Il nostro dovere è lavorare per rendere que- nostri fratelli umiliati, resi schiavi, svuotati. sto mondo un posto migliore e lottare. La no- Dio ha assunto il loro volto. E quel volto ci stra fede è rivoluzionaria per un impulso che guarda. Dio – che è «l’essere di cui non si può viene dallo Spirito Santo. Dobbiamo seguire pensare il maggiore», come diceva sant’An- questo impulso per uscire da noi stessi, per es- selmo, il Deus semper maior di sant’Ignazio sere uomini secondo il Vangelo di Gesù. Qual- di Loyola – diventa sempre più grande di sé siasi vita si decide sulla capacità di donarsi. È stesso abbassandosi. Se non ci abbassiamo lì che trascende sé stessa, che arriva ad essere non potremo vedere il suo volto. Non vedremo feconda. nulla della sua pienezza se non accettiamo che Un ulteriore sentimento di Cristo Gesù è Dio si è svuotato. E quindi non capiremo nul- quello della beatitudine. Il cristiano è un beato, la dell’umanesimo cristiano e le nostre parole ha in sé la gioia del Vangelo. Nelle beatitudini saranno belle, colte, raffinate, ma non saranno il Signore ci indica il cammino. Percorrendolo parole di fede. Saranno parole che risuonano noi esseri umani possiamo arrivare alla felicità a vuoto. più autenticamente umana e divina. Gesù parla Non voglio qui disegnare in astratto un della felicità che sperimentiamo solo quando «nuovo umanesimo», una certa idea dell’uo- siamo poveri nello spirito. Per i grandi santi mo, ma presentare con semplicità alcuni trat- la beatitudine ha a che fare con umiliazione e ti dell’umanesimo cristiano che è quello dei povertà. Ma anche nella parte più umile della «sentimenti di Cristo Gesù» (Fil 2,5). Essi non nostra gente c’è molto di questa beatitudine: è sono astratte sensazioni provvisorie dell’ani- quella di chi conosce la ricchezza della solida- 362 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 rietà, del condividere anche il poco che si pos- Però le tentazioni da affrontare sono tante. siede; la ricchezza del sacrificio quotidiano di Ve ne presento almeno due. un lavoro, a volte duro e mal pagato, ma svolto La prima di esse è quella pelagiana. Essa per amore verso le persone care; e anche quella spinge la Chiesa a non essere umile, disinte- delle proprie miserie, che tuttavia, vissute con ressata e beata. E lo fa con l’apparenza di un fiducia nella provvidenza e nella misericordia bene. Il pelagianesimo ci porta ad avere fidu- di Dio Padre, alimentano una grandezza umile. cia nelle strutture, nelle organizzazioni, nelle Le beatitudini che leggiamo nel Vange- pianificazioni perfette perché astratte. Spesso lo iniziano con una benedizione e terminano ci porta pure ad assumere uno stile di control- con una promessa di consolazione. Ci intro- lo, di durezza, di normatività. La norma dà al ducono lungo un sentiero di grandezza possi- pelagiano la sicurezza di sentirsi superiore, di bile, quello dello spirito, e quando lo spirito è avere un orientamento preciso. In questo tro- pronto tutto il resto viene da sé. Certo, se noi va la sua forza, non nella leggerezza del sof- non abbiamo il cuore aperto allo Spirito Santo, fio dello Spirito. Davanti ai mali o ai proble- sembreranno sciocchezze perché non ci por- mi della Chiesa è inutile cercare soluzioni in tano al “successo”. Per essere «beati», per gu- conservatorismi e fondamentalismi, nella re- stare la consolazione dell’amicizia con Gesù staurazione di condotte e forme superate che Cristo, è necessario avere il cuore aperto. La neppure culturalmente hanno capacità di esse- beatitudine è una scommessa laboriosa, fatta re significative. La dottrina cristiana non è un di rinunce, ascolto e apprendimento, i cui frutti sistema chiuso incapace di generare domande, si raccolgono nel tempo, regalandoci una pace dubbi, interrogativi, ma è viva, sa inquietare, incomparabile: «Gustate e vedete com’è buo- animare. Ha volto non rigido, ha corpo che si no il Signore» (Sal 34,9)! muove e si sviluppa, ha carne tenera: si chiama Umiltà, disinteresse, beatitudine: questi Gesù Cristo. i tre tratti che voglio oggi presentare alla vo- La riforma della Chiesa poi – e la Chiesa è stra meditazione sull’umanesimo cristiano che semper reformanda – è aliena dal pelagianesi- nasce dall’umanità del Figlio di Dio. E questi mo. Essa non si esaurisce nell’ennesimo piano tratti dicono qualcosa anche alla Chiesa italia- per cambiare le strutture. Significa invece in- na che oggi si riunisce per camminare insie- nestarsi e radicarsi in Cristo lasciandosi con- me. Questi tratti ci dicono che non dobbiamo durre dallo Spirito. Allora tutto sarà possibile essere ossessionati dal “potere”, anche quando con genio e creatività. questo prende il volto di un potere utile e fun- La Chiesa italiana si lasci portare dal suo zionale all’immagine sociale della Chiesa. Se soffio potente e per questo, a volte, inquietan- la Chiesa non assume i sentimenti di Gesù, si te. Assuma sempre lo spirito dei suoi grandi disorienta, perde il senso. Se li assume, invece, esploratori, che sulle navi sono stati appassio- sa essere all’altezza della sua missione. I sen- nati della navigazione in mare aperto e non timenti di Gesù ci dicono che una Chiesa che spaventati dalle frontiere e delle tempeste. Sia pensa a sé stessa e ai propri interessi sarebbe una Chiesa libera e aperta alle sfide del pre- triste. Le beatitudini, infine, sono lo specchio sente, mai in difensiva per timore di perdere in cui guardarci, quello che ci permette di sa- qualcosa. E, incontrando la gente lungo le sue pere se stiamo camminando sul sentiero giu- strade, assuma il proposito di san Paolo: «Mi sto: è uno specchio che non mente. sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i Una Chiesa che presenta questi tre tratti – deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare umiltà, disinteresse, beatitudine – è una Chie- a ogni costo qualcuno» (1Cor 9,22). sa che sa riconoscere l’azione del Signore nel Una seconda tentazione da sconfiggere è mondo, nella cultura, nella vita quotidiana del- quella dello gnosticismo. Essa porta a confi- la gente. L’ho detto più volte e lo ripeto ancora dare nel ragionamento logico e chiaro, il quale oggi a voi: «preferisco una Chiesa accidentata, però perde la tenerezza della carne del fratello. ferita e sporca per essere uscita per le strade, Il fascino dello gnosticismo è quello di «una piuttosto che una Chiesa malata per la chiu- fede rinchiusa nel soggettivismo, dove inte- sura e la comodità di aggrapparsi alle proprie ressa unicamente una determinata esperienza sicurezze. Non voglio una Chiesa preoccupata o una serie di ragionamenti e conoscenze che di essere il centro e che finisce rinchiusa in un si ritiene possano confortare e illuminare, ma groviglio di ossessioni e procedimenti» (Evan- dove il soggetto in definitiva rimane chiuso gelii gaudium, 49). nell’immanenza della sua propria ragione o E SANCTA SEDE 363 dei suoi sentimenti» (Evangelii gaudium, 94). ro e non mi avete accolto, nudo e non mi avete La differenza fra la trascendenza cristiana vestito, malato e in carcere e non mi avete vi- e qualunque forma di spiritualismo gnostico sitato» (Mt 25,41-43). sta nel mistero dell’incarnazione. Non mettere Le beatitudini e le parole che abbiamo ap- in pratica, non condurre la Parola alla realtà, pena lette sul giudizio universale ci aiutano a significa costruire sulla sabbia, rimanere nella vivere la vita cristiana a livello di santità. So- pura idea e degenerare in intimismi che non no poche parole, semplici, ma pratiche. Che danno frutto, che rendono sterile il suo dina- il Signore ci dia la grazia di capire questo suo mismo. messaggio! E guardiamo ancora una volta ai La Chiesa italiana ha grandi santi il cui tratti del volto di Gesù e ai suoi gesti. Vedia- esempio possono aiutarla a vivere la fede con mo Gesù che mangia e beve con i peccatori umiltà, disinteresse e letizia, da Francesco (Mc 2,16; Mt 11,19); contempliamolo mentre d’Assisi a Filippo Neri. Ma pensiamo anche conversa con la samaritana (Gv 4,7-26); spia- alla semplicità di personaggi inventati come molo mentre incontra di notte Nicodemo (Gv don Camillo che fa coppia con Peppone. Mi 3,1-21); gustiamo con affetto la scena di Lui colpisce come nelle storie di Guareschi la pre- che si fa ungere i piedi da una prostituta (cfr ghiera di un buon parroco si unisca all’eviden- Lc 7,36-50); sentiamo la sua saliva sulla pun- te vicinanza con la gente. Di sé don Camillo ta della nostra lingua che così si scioglie (Mc diceva: «Sono un povero prete di campagna 7,33). Ammiriamo la «simpatia di tutto il po- che conosce i suoi parrocchiani uno per uno, li polo» che circonda i suoi discepoli, cioè noi, e ama, che ne sa i dolori e le gioie, che soffre e sperimentiamo la loro «letizia e semplicità di sa ridere con loro». Vicinanza alla gente e pre- cuore» (At 2,46-47). ghiera sono la chiave per vivere un umanesimo Ai vescovi chiedo di essere pastori: sia cristiano popolare, umile, generoso, lieto. Se questa la vostra gioia. Sarà la gente, il vostro perdiamo questo contatto con il popolo fedele gregge, a sostenervi. Di recente ho letto di un di Dio perdiamo in umanità e non andiamo da vescovo che raccontava che era in metrò all’o- nessuna parte. ra di punta e c’era talmente tanta gente che non Ma allora che cosa dobbiamo fare? – direte sapeva più dove mettere la mano per reggersi. voi. Che cosa ci sta chiedendo il Papa? Spinto a destra e a sinistra, si appoggiava alle Spetta a voi decidere: popolo e pastori in- persone per non cadere. E così ha pensato che, sieme. Io oggi semplicemente vi invito ad al- oltre la preghiera, quello che fa stare in piedi zare il capo e a contemplare ancora una volta un vescovo, è la sua gente. l’Ecce Homo che abbiamo sulle nostre teste. Che niente e nessuno vi tolga la gioia di es- Fermiamoci a contemplare la scena. Torniamo sere sostenuti dal vostro popolo. Come pastori al Gesù che qui è rappresentato come Giudice siate non predicatori di complesse dottrine, ma universale. Che cosa accadrà quando «il Figlio annunciatori di Cristo, morto e risorto per noi. dell’uomo verrà nella sua gloria e tutti gli an- Puntate all’essenziale, al kerygma. Non c’è geli con lui, siederà sul trono della sua gloria» nulla di più solido, profondo e sicuro di questo (Mt 25,31)? Che cosa ci dice Gesù? annuncio. Ma sia tutto il popolo di Dio ad an- Possiamo immaginare questo Gesù che sta nunciare il Vangelo, popolo e pastori, intendo. sopra le nostre teste dire a ciascuno di noi e Ho espresso questa mia preoccupazione pa- alla Chiesa italiana alcune parole. Potrebbe di- storale nella esortazione apostolica Evangelii re: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete gaudium (cfr nn. 111-134). in eredità il regno preparato per voi fin dalla A tutta la Chiesa italiana raccomando ciò creazione del mondo, perché ho avuto fame che ho indicato in quella Esortazione: l’inclu- e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e sione sociale dei poveri, che hanno un posto mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete privilegiato nel popolo di Dio, e la capacità di accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi incontro e di dialogo per favorire l’amicizia avete visitato, ero in carcere e siete venuti a sociale nel vostro Paese, cercando il bene co- trovarmi» (Mt 25,34-36). mune. Ma potrebbe anche dire: «Via, lontano da L’opzione per i poveri è «forma speciale me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per di primato nell’esercizio della carità cristia- il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto na, testimoniata da tutta la Tradizione della fame e non mi avete dato da mangiare, ho avu- Chiesa» (Giovanni Paolo II, Enc. Sollicitudo to sete e non mi avete dato da bere, ero stranie- rei socialis, 42). Questa opzione «è implici- 364 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 ta nella fede cristologica in quel Dio che si è per costruire insieme con gli altri la società fatto povero per noi, per arricchirci median- civile. Noi sappiamo che la migliore risposta te la sua povertà» (Benedetto XVI, Discorso alla conflittualità dell’essere umano del cele- alla Sessione inaugurale della V Conferenza bre homo homini lupus di Thomas Hobbes è Generale dell’Episcopato Latinoamericano e l’«Ecce homo» di Gesù che non recrimina, ma dei Caraibi). I poveri conoscono bene i senti- accoglie e, pagando di persona, salva. menti di Cristo Gesù perché per esperienza co- La società italiana si costruisce quando le noscono il Cristo sofferente. «Siamo chiamati sue diverse ricchezze culturali possono dia- a scoprire Cristo in loro, a prestare ad essi la logare in modo costruttivo: quella popolare, nostra voce nelle loro cause, ma anche a essere quella accademica, quella giovanile, quella ar- loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli e ad tistica, quella tecnologica, quella economica, accogliere la misteriosa sapienza che Dio vuo- quella politica, quella dei media... La Chiesa le comunicarci attraverso di loro» (Evangelii sia fermento di dialogo, di incontro, di uni- gaudium, 198). tà. Del resto, le nostre stesse formulazioni di Che Dio protegga la Chiesa italiana da ogni fede sono frutto di un dialogo e di un incon- surrogato di potere, d’immagine, di denaro. La tro tra culture, comunità e istanze differenti. povertà evangelica è creativa, accoglie, sostie- Non dobbiamo aver paura del dialogo: anzi è ne ed è ricca di speranza. proprio il confronto e la critica che ci aiuta a Siamo qui a Firenze, città della bellezza. preservare la teologia dal trasformarsi in ide- Quanta bellezza in questa città è stata messa a ologia. servizio della carità! Penso allo Spedale degli Ricordatevi inoltre che il modo migliore Innocenti, ad esempio. Una delle prime archi- per dialogare non è quello di parlare e discute- tetture rinascimentali è stata creata per il servi- re, ma quello di fare qualcosa insieme, di co- zio di bambini abbandonati e madri disperate. struire insieme, di fare progetti: non da soli, tra Spesso queste mamme lasciavano, insieme ai cattolici, ma insieme a tutti coloro che hanno neonati, delle medaglie spezzate a metà, con buona volontà. le quali speravano, presentando l’altra me- E senza paura di compiere l’esodo necessa- tà, di poter riconoscere i propri figli in tempi rio ad ogni autentico dialogo. Altrimenti non migliori. Ecco, dobbiamo immaginare che i è possibile comprendere le ragioni dell’altro, nostri poveri abbiano una medaglia spezzata. né capire fino in fondo che il fratello conta più Noi abbiamo l’altra metà. La Chiesa madre ha delle posizioni che giudichiamo lontane dalle l’altra metà della medaglia di tutti e riconosce nostre pur autentiche certezze. tutti i suoi figli abbandonati, oppressi, affatica- Ma la Chiesa sappia anche dare una rispo- ti. Il Signore ha versato il suo sangue non per sta chiara davanti alle minacce che emergono alcuni, né per pochi né per molti, ma per tutti. all’interno del dibattito pubblico: è questa una Vi raccomando anche, in maniera specia- delle forme del contributo specifico dei cre- le, la capacità di dialogo e di incontro. Dialo- denti alla costruzione della società comune. I gare non è negoziare. Negoziare è cercare di credenti sono cittadini. E lo dico qui a Firenze, ricavare la propria “fetta” della torta comune. dove arte, fede e cittadinanza si sono sempre Non è questo che intendo. Ma è cercare il bene composte in un equilibrio dinamico tra denun- comune per tutti. Discutere insieme, pensare cia e proposta. La nazione non è un museo, ma alle soluzioni migliori per tutti. Molte volte è un’opera collettiva in permanente costruzio- l’incontro si trova coinvolto nel conflitto. Nel ne in cui sono da mettere in comune proprio le dialogo si dà il conflitto: è logico e prevedibile cose che differenziano, incluse le appartenen- che sia così. E non dobbiamo temerlo né igno- ze politiche o religiose. rarlo ma accettarlo. «Accettare di sopportare il Faccio appello soprattutto «a voi, giovani, conflitto, risolverlo e trasformarlo in un anello perché siete forti», come scriveva l’Apostolo di collegamento di un nuovo processo» (Evan- Giovanni (1Gv 1,14). Superate l’apatia. Che gelii gaudium, 227). nessuno disprezzi la vostra giovinezza, ma im- Ma dobbiamo sempre ricordare che non parate ad essere modelli nel parlare e nell’agire esiste umanesimo autentico che non contem- (cfr 1Tm 4,12). Vi chiedo di essere costruttori pli l’amore come vincolo tra gli esseri uma- dell’Italia, di mettervi al lavoro per una Italia ni, sia esso di natura interpersonale, intima, migliore. Non guardate dal balcone la vita, ma sociale, politica o intellettuale. Su questo si impegnatevi, immergetevi nell’ampio dialogo fonda la necessità del dialogo e dell’incontro sociale e politico. Le mani della vostra fede E SANCTA SEDE 365 si alzino verso il cielo, ma lo facciano mentre del popolo di questo straordinario Paese. edificano una città costruita su rapporti in cui Vi affido a Maria, che qui a Firenze si vene- l’amore di Dio è il fondamento. E così sarete ra come “Santissima Annunziata”. Nell’affre- liberi di accettare le sfide dell’oggi, di vivere i sco che si trova nell’omonima Basilica – dove cambiamenti e le trasformazioni. mi recherò tra poco –, l’angelo tace e Maria Si può dire che oggi non viviamo un’epoca parla dicendo «Ecce ancilla Domini». In quel- di cambiamento quanto un cambiamento d’e- le parole ci siamo tutti noi. Sia tutta la Chiesa poca. Le situazioni che viviamo oggi pongono italiana a pronunciarle con Maria. dunque sfide nuove che per noi a volte sono persino difficili da comprendere. Questo no- Papa Francesco stro tempo richiede di vivere i problemi come sfide e non come ostacoli: il Signore è attivo e [L’Osservatore Romano, 11 novembre all’opera nel mondo. Voi, dunque, uscite per 2015, pp. 4-5] le strade e andate ai crocicchi: tutti quelli che troverete, chiamateli, nessuno escluso (cfr Mt 22,9). Soprattutto accompagnate chi è rimasto 9. Discorso all’Angelus al bordo della strada, «zoppi, storpi, ciechi, Piazza San Pietro, 08.12.2015 sordi» (Mt 15,30). Dovunque voi siate, non Solennità dell’Immacolata Concezione BVM costruite mai muri né frontiere, ma piazze e ospedali da campo. Misericordia sintesi del Vangelo *** Cari fratelli e sorelle, Mi piace una Chiesa italiana inquieta, sem- buongiorno e buona festa! pre più vicina agli abbandonati, ai dimentica- ti, agli imperfetti. Desidero una Chiesa lieta Oggi, la festa dell’Immacolata ci fa contem- col volto di mamma, che comprende, accom- plare la Madonna che, per singolare privilegio, pagna, accarezza. Sognate anche voi questa è stata preservata dal peccato originale fin dal Chiesa, credete in essa, innovate con libertà. suo concepimento. Pur vivendo nel mondo se- L’umanesimo cristiano che siete chiamati a gnato dal peccato, non ne viene toccata: Maria vivere afferma radicalmente la dignità di ogni è nostra sorella nella sofferenza, ma non nel persona come Figlio di Dio, stabilisce tra ogni male e nel peccato. Anzi, il male in lei è stato essere umano una fondamentale fraternità, sconfitto prima ancora di sfiorarla, perché Dio insegna a comprendere il lavoro, ad abitare il l’ha ricolmata di grazia (cfr Lc 1,28). L’Im- creato come casa comune, fornisce ragioni per macolata Concezione significa che Maria è l’allegria e l’umorismo, anche nel mezzo di la prima salvata dall’infinita misericordia del una vita molto dura. Padre, quale primizia della salvezza che Dio Sebbene non tocchi a me dire come realiz- vuole donare ad ogni uomo e donna, in Cristo. zare oggi questo sogno, permettetemi solo di Per questo l’Immacolata è diventata icona su- lasciarvi un’indicazione per i prossimi anni: in blime della misericordia divina che ha vinto ogni comunità, in ogni parrocchia e istituzio- sul peccato. E noi, oggi, all’inizio del Giubileo ne, in ogni Diocesi e circoscrizione, cercate di della Misericordia, vogliamo guardare a que- avviare, in modo sinodale, un approfondimen- sta icona con amore fiducioso e contemplarla to della Evangelii gaudium, per trarre da essa in tutto il suo splendore, imitandone la fede. criteri pratici e per attuare le sue disposizioni. Nel concepimento immacolato di Maria Sono sicuro della vostra capacità di mettervi in siamo invitati a riconoscere l’aurora del mon- movimento creativo per concretizzare questo do nuovo, trasformato dall’opera salvifica del studio. Ne sono sicuro perché siete una Chie- Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. L’au- sa adulta, antichissima nella fede, solida nelle rora della nuova creazione attuata dalla divi- radici e ampia nei frutti. Perciò siate creativi na misericordia. Per questo la Vergine Maria, nell’esprimere quel genio che i vostri grandi, mai contagiata dal peccato e sempre ricolma da Dante a Michelangelo, hanno espresso in di Dio, è madre di un’umanità nuova. È madre maniera ineguagliabile. Credete al genio del del mondo ricreato. cristianesimo italiano, che non è patrimonio né Celebrare questa festa comporta due cose. di singoli né di una élite, ma della comunità, Primo: accogliere pienamente Dio e la sua gra- 366 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 zia misericordiosa nella nostra vita. Secondo: Come diventare, a nostra volta, artefici di misericor- il buon samaritano dia mediante un cammino evangelico. La festa dell’Immacolata diventa allora la festa di tutti Tra poco avrò la gioia di aprire la Porta noi se, con i nostri “sì” quotidiani, riusciamo a Santa della Misericordia. Compiamo questo vincere il nostro egoismo e a rendere più lieta gesto – come ho fatto a Bangui – tanto sempli- la vita dei nostri fratelli, a donare loro speran- ce quanto fortemente simbolico, alla luce della za, asciugando qualche lacrima e donando un Parola di Dio che abbiamo ascoltato, e che po- po’ di gioia. Ad imitazione di Maria, siamo ne in primo piano il primato della grazia. Ciò chiamati a diventare portatori di Cristo e te- che ritorna più volte in queste Letture, infatti, stimoni del suo amore, guardando anzitutto a rimanda a quell’espressione che l’angelo Ga- quelli che sono i privilegiati agli occhi di Ge- briele rivolse a una giovane ragazza, sorpresa e sù. Sono coloro che Lui stesso ci ha indicato: turbata, indicando il mistero che l’avrebbe av- «Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, volta: «Rallegrati, piena di grazia» (Lc 1,28). ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero stra- La Vergine Maria è chiamata anzitutto a niero e mi avete accolto, nudo e mi avete vesti- gioire per quanto il Signore ha compiuto in to, malato e mi avete visitato, ero in carcere e lei. La grazia di Dio l’ha avvolta, rendendola siete venuti a trovarmi» (Mt 25, 35-36). degna di diventare madre di Cristo. Quando L’odierna festa dell’Immacolata Concezio- Gabriele entra nella sua casa, anche il mistero ne ha uno specifico messaggio da comunicar- più profondo, che va oltre ogni capacità della ci: ci ricorda che nella nostra vita tutto è dono, ragione, diventa per lei motivo di gioia, mo- tutto è misericordia. La Vergine Santa, primi- tivo di fede, motivo di abbandono alla parola zia dei salvati, modello della Chiesa, sposa che le viene rivelata. La pienezza della grazia santa e immacolata, amata dal Signore, ci aiuti è in grado di trasformare il cuore, e lo rende a riscoprire sempre più la misericordia divina capace di compiere un atto talmente grande da come distintivo del cristiano. Non si può capi- cambiare la storia dell’umanità. re un cristiano vero che non sia misericordioso, La festa dell’Immacolata Concezione come non si può capire Dio senza la sua mise- esprime la grandezza dell’amore di Dio. Egli ricordia. Essa è la parola-sintesi del Vangelo: non solo è Colui che perdona il peccato, ma in misericordia. È il tratto fondamentale del volto Maria giunge fino a prevenire la colpa origi- di Cristo: quel volto che noi riconosciamo nei naria, che ogni uomo porta con sé entrando in diversi aspetti della sua esistenza: quando va questo mondo. È l’amore di Dio che previene, incontro a tutti, quando guarisce gli ammalati, che anticipa e che salva. L’inizio della storia quando siede a tavola con i peccatori, e soprat- di peccato nel giardino dell’Eden si risolve nel tutto quando, inchiodato sulla croce, perdona; progetto di un amore che salva. Le parole della lì noi vediamo il volto della misericordia di- Genesi riportano all’esperienza quotidiana che vina. Non abbiamo paura: lasciamoci abbrac- scopriamo nella nostra esistenza personale. ciare dalla misericordia di Dio che ci aspetta e C’è sempre la tentazione della disobbedienza, perdona tutto. Nulla è più dolce della sua mi- che si esprime nel voler progettare la nostra sericordia. Lasciamoci accarezzare da Dio: è vita indipendentemente dalla volontà di Dio. È tanto buono, il Signore, e perdona tutto. questa l’inimicizia che attenta continuamente Per intercessione di Maria Immacolata, la la vita degli uomini per contrapporli al dise- misericordia prenda possesso dei nostri cuori gno di Dio. Eppure, anche la storia del pec- e trasformi tutta la nostra vita. cato è comprensibile solo alla luce dell’amore che perdona. Il peccato si capisce soltanto sot- Papa Francesco to questa luce. Se tutto rimanesse relegato al peccato saremmo i più disperati tra le creature, [L’Osservatore Romano, 9-10 dicem- mentre la promessa della vittoria dell’amore bre 2015, p. 8] di Cristo rinchiude tutto nella misericordia del Padre. La parola di Dio che abbiamo ascoltato 10. Omelia nella santa Messa e apertura del- non lascia dubbi in proposito. La Vergine Im- la Porta Santa macolata è dinanzi a noi testimone privilegiata Piazza San Pietro, 08.12.2015 di questa promessa e del suo compimento. Solennità dell’Immacolata Concezione BVM Questo Anno Straordinario è anch’esso dono di grazia. Entrare per quella Porta signi- E SANCTA SEDE 367 fica scoprire la profondità della misericordia 11. Atto di venerazione all’Immacolata del Padre che tutti accoglie e ad ognuno va in- Roma, Piazza di Spagna, 08.12.2015 contro personalmente. È Lui che ci cerca! È Lui che ci viene incontro! Sarà un Anno in cui Sotto il tuo manto crescere nella convinzione della misericordia. c’è posto per tutti Quanto torto viene fatto a Dio e alla sua grazia quando si afferma anzitutto che i peccati sono Vergine Maria, puniti dal suo giudizio, senza anteporre invece in questo giorno di festa per la tua Immacolata che sono perdonati dalla sua misericordia (cfr Concezione, Agostino, De praedestinatione sanctorum 12, vengo a presentarti l’omaggio di fede e d’amore 24)! Sì, è proprio così. Dobbiamo anteporre la del popolo santo di Dio che vive in questa Città misericordia al giudizio, e in ogni caso il giu- e Diocesi. dizio di Dio sarà sempre nella luce della sua Vengo a nome delle famiglie, con le loro gioie misericordia. Attraversare la Porta Santa, dun- e fatiche; que, ci faccia sentire partecipi di questo mi- dei bambini e dei giovani, aperti alla vita; stero di amore, di tenerezza. Abbandoniamo degli anziani, carichi di anni e di esperienza; ogni forma di paura e di timore, perché non in modo particolare vengo a te si addice a chi è amato; viviamo, piuttosto, la da parte degli ammalati, dei carcerati, gioia dell’incontro con la grazia che tutto tra- di chi sente più duro il cammino. sforma. Come Pastore vengo anche a nome di quanti Oggi, qui a Roma e in tutte le diocesi del sono arrivati da terre lontane in cerca di pace e mondo, varcando la Porta Santa vogliamo an- di lavoro. che ricordare un’altra porta che, cinquant’an- Sotto il tuo manto c’è posto per tutti, ni fa, i Padri del Concilio Vaticano II spalan- perché tu sei la Madre della Misericordia. carono verso il mondo. Questa scadenza non Il tuo cuore è pieno di tenerezza verso tutti i tuoi può essere ricordata solo per la ricchezza dei figli: documenti prodotti, che fino ai nostri giorni la tenerezza di Dio, che da te ha preso carne permettono di verificare il grande progresso ed è diventato nostro fratello, Gesù, compiuto nella fede. In primo luogo, però, il Salvatore di ogni uomo e di ogni donna. Concilio è stato un incontro. Un vero incontro Guardando te, Madre nostra Immacolata, tra la Chiesa e gli uomini del nostro tempo. Un riconosciamo la vittoria della divina Misericor- incontro segnato dalla forza dello Spirito che dia spingeva la sua Chiesa ad uscire dalle secche sul peccato e su tutte le sue conseguenze; che per molti anni l’avevano rinchiusa in sé e si riaccende in noi la speranza in un vita mi- stessa, per riprendere con entusiasmo il cam- gliore, mino missionario. Era la ripresa di un percor- libera da schiavitù, rancori e paure. so per andare incontro ad ogni uomo là dove Oggi, qui, nel cuore di Roma, sentiamo la tua vive: nella sua città, nella sua casa, nel luogo voce di madre di lavoro… dovunque c’è una persona, là la che chiama tutti a mettersi in cammino Chiesa è chiamata a raggiungerla per portare la verso quella Porta, che rappresenta Cristo. gioia del Vangelo e portare la misericordia e il Tu dici a tutti: “Venite, avvicinatevi fiduciosi; perdono di Dio. Una spinta missionaria, dun- entrate e ricevete il dono della Misericordia; que, che dopo questi decenni riprendiamo con non abbiate paura, non abbiate vergogna: la stessa forza e lo stesso entusiasmo. Il Giubi- il Padre vi aspetta a braccia aperte leo ci provoca a questa apertura e ci obbliga a per darvi il suo perdono e accogliervi nella sua non trascurare lo spirito emerso dal Vaticano casa. II, quello del Samaritano, come ricordò il bea- Venite tutti alla sorgente della pace e della gio- to Paolo VI a conclusione del Concilio. Attra- ia”. versare oggi la Porta Santa ci impegni a fare Ti ringraziamo, Madre Immacolata, nostra la misericordia del buon samaritano. perché in questo cammino di riconciliazione tu non ci fai andare da soli, ma ci accompagni, Papa Francesco ci stai vicino e ci sostieni in ogni difficoltà. che tu sia benedetta, ora e sempre, Madre. [L’Osservatore Romano, 9-10 dicembre Amen. 2015, p. 8] Papa Francesco 368 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

[L’Osservatore Romano, 9-10 dicembre re suo efficace strumento in mezzo alle nazioni. 2015, p. 7] Quando, dunque, sentiamo parlare della na- scita di Cristo, restiamo in silenzio e lasciamo che sia quel Bambino a parlare; imprimiamo 12. Omelia nella notte di Natale nel nostro cuore le sue parole senza distogliere Basilica S. Pietro, 24.12.2015 lo sguardo dal suo volto. Se lo prendiamo tra le nostre braccia e ci lasciamo abbracciare da Ritorno all’essenziale Lui, ci porterà la pace del cuore che non avrà In questa notte risplende una «grande luce» (Is mai fine. Questo Bambino ci insegna che cosa 9,1); su tutti noi rifulge la luce della nascita di è veramente essenziale nella nostra vita. Nasce Gesù. Quanto sono vere e attuali le parole del nella povertà del mondo, perché per Lui e la sua profeta Isaia che abbiamo ascoltato: «Hai mol- famiglia non c’è posto in albergo. Trova ripa- tiplicato la gioia, hai aumentato la letizia» (9,2)! ro e sostegno in una stalla ed è deposto in una Il nostro cuore era già colmo di gioia per l’attesa mangiatoia per animali. Eppure, da questo nul- di questo momento; ora, però, quel sentimen- la, emerge la luce della gloria di Dio. A partire to viene moltiplicato e sovrabbonda, perché la da qui, per gli uomini dal cuore semplice inizia promessa si è compiuta, finalmente si è realiz- la via della vera liberazione e del riscatto peren- zata. Gioia e letizia ci assicurano che il messag- ne. Da questo Bambino, che porta impressi nel gio contenuto nel mistero di questa notte viene suo volto i tratti della bontà, della misericordia veramente da Dio. Non c’è posto per il dubbio; e dell’amore di Dio Padre, scaturisce per tut- lasciamolo agli scettici che per interrogare solo ti noi suoi discepoli, come insegna l’apostolo la ragione non trovano mai la verità. Non c’è Paolo, l’impegno a «rinnegare l’empietà» e la spazio per l’indifferenza, che domina nel cuore ricchezza del mondo, per vivere «con sobrietà, di chi non riesce a voler bene, perché ha paura con giustizia e con pietà» (Tt 2,12). di perdere qualcosa. Viene scacciata ogni tri- In una società spesso ebbra di consumo e di pia- stezza, perché il bambino Gesù è il vero conso- cere, di abbondanza e lusso, di apparenza e nar- latore del cuore. cisismo, Lui ci chiama a un comportamento so- Oggi il Figlio di Dio è nato: tutto cambia. Il brio, cioè semplice, equilibrato, lineare, capace Salvatore del mondo viene a farsi partecipe di cogliere e vivere l’essenziale. In un mondo della nostra natura umana, non siamo più soli che troppe volte è duro con il peccatore e molle e abbandonati. La Vergine ci offre il suo Fi- con il peccato, c’è bisogno di coltivare un for- glio come principio di vita nuova. La luce vera te senso della giustizia, del ricercare e mettere viene a rischiarare la nostra esistenza, spesso in pratica la volontà di Dio. Dentro una cultura rinchiusa nell’ombra del peccato. Oggi scopria- dell’indifferenza, che finisce non di rado per mo nuovamente chi siamo! In questa notte ci essere spietata, il nostro stile di vita sia invece viene reso manifesto il cammino da percorre- colmo di pietà, di empatia, di compassione, di re per raggiungere la meta. Ora, deve cessare misericordia, attinte ogni giorno dal pozzo della ogni paura e spavento, perché la luce ci indica la preghiera. strada verso Betlemme. Non possiamo rimane- Come per i pastori di Betlemme, possano anche re inerti. Non ci è lecito restare fermi. Dobbia- i nostri occhi riempirsi di stupore e meraviglia, mo andare a vedere il nostro Salvatore deposto contemplando nel Bambino Gesù il Figlio di in una mangiatoia. Ecco il motivo della gioia e Dio. E, davanti a Lui, sgorghi dai nostri cuori della letizia: questo Bambino è «nato per noi», l’invocazione: «Mostraci, Signore, la tua mise- è «dato a noi», come annuncia Isaia (cfr 9,5). A ricordia e donaci la tua salvezza» (Sal 85,8). un popolo che da duemila anni percorre tutte le Papa Francesco strade del mondo per rendere partecipe ogni uo- mo di questa gioia, viene affidata la missione di [L’Osservatore Romano, 28-29 dicembre far conoscere il “Principe della pace” e diventa- 2015] E SANCTA SEDE 369

2. Anno Vita consacrata Fori Imperiali per arrivare al Colosseo.

1. Incontro Mondiale dei/delle Giovani con- 16 settembre 2015 sacrati e consacrate «Siate forti, siate fedeli, svegliate il mon- Città del Vaticano, 16-19.09.2105 do!» Con questa esortazione di Mons. José Rodríguez Carballo, OFM Arcivescovo Se- 1. Cronaca gretario CIVCSVA, nella veglia di ieri sera a Piazza S. Pietro, è iniziato l’Incontro Mondia- 4 settembre 2015 le dei Giovani Consacrati e Consacrate. Saranno circa 4.000 i giovani consacrati e Ad aprire la giornata di oggi, dedicata al consacrate provenienti da ogni parte del mon- tema della vocazione, il Cardinale João Braz do (tra cui Iran, Filippine, Costa d’Avorio, de Aviz, Prefetto della Congregazione. Fo- Zimbabwe) che arriveranno a Roma dal 15 al cus della relazione la novità di vita che i consa- 19 settembre p.v per partecipare all’Incontro crati sono chiamati a incarnare, in risposta alla Mondiale dei Giovani Consacrati e Consacra- chiamata di Dio. «La Chiesa – spiega – ci chia- te, dal titolo «Svegliate il mondo – Vangelo, ma alla spiritualità di comunione, alla “cultu- Profezia, Speranza», organizzato dalla Con- ra dell’incontro”, in cui il fratello e la sorella gregazione per gli Istituti di Vita Consacrata con cui seguiamo Gesù non rimangono solo la e le Società di Vita Apostolica nell’ambito nostra “maggiore penitenza”, ma diventano la dell’Anno della Vita Consacrata. possibilità di sperimentare concretamente Dio, Queste le finalità del Convegno: vivere perché il fratello e la sorella ci permettono di un’esperienza di formazione attraverso un ap- amare». profondimento biblico, teologico-carismatico «Non ci sono vocazioni speciali – ha sotto- ed ecclesiologico degli elementi fondamenta- lineato poi Mons. Carballo nel corso del suo li della Vita consacrata; offrire uno spazio di intervento – ci sono vocazioni specifiche». condivisione della propria realtà, dei desideri Ciascuno è chiamato all’incontro personale e delle aspettative formative. Celebrare e te- con il Signore e a rispondere alla sua chiama- stimoniare la bellezza della propria vocazione. ta, collaborando con lui. La vocazione alla vita Ogni mattina i giovani si incontreranno consacrata è una chiamata specifica a seguire il nell’Aula Paolo VI in Vaticano per ascoltare Signore “più da vicino”. Ai consacrati «verrà e riflettere sui temi della vocazione, della vita chiesto di rompere con il passato e di condivi- fraterna e della missione; il pomeriggio si riu- dere tutto con Gesù: il suo stile di vita, il suo niranno in diverse parti di Roma per momenti cammino, la sua missione e la sua sorte». La di dialogo e condivisione e la sera potranno vocazione non è una “professione” o una “at- prendere parte agli itinerari proposti: il cammi- tività”, è la sequela di una persona, la persona no dell’annuncio (notte missionaria al centro di Gesù. È una chiamata personale e una libera di Roma), il cammino dell’incontro (itinerari scelta, è un dono da condividere con gli altri, con alcune organizzazioni socio-ecclesiali: si mantiene giovane e si rinnova nella misura Caritas, Comunità di S. Egidio, Talitha Kum), in cui diventa il mezzo attraverso cui gli altri il cammino della bellezza (visite guidate ai possono incontrare il Signore. Musei Vaticani e alla Cappella Sistina). «Essere giovani vuol dire essere aperti al Tre gli eventi aperti a tutti: veglia di pre- nuovo – ha affermato P. Fabio Ciardi - liberi ghiera in Piazza S. Pietro presieduta dall’Ar- da pregiudizi, incondizionati nella donazione, civescovo Segretario CIVCSVA, Mons. José disponibili alla divina avventura dello Spirito, Rodríguez Carballo, OFM (15 settembre ore con davanti il futuro di Dio, i suoi infiniti oriz- 20.30), Celebrazione eucaristica nella Basili- zonti». È l’invito ad avere il coraggio di fidarsi ca papale di S. Pietro presieduta dal Prefetto di Dio e lasciarsi guidare dal suo Spirito, co- della Congregazione, il Cardinale João Braz me una matita, come un pennello nelle mani de Aviz (19 settembre ore 11.30), serata di dell’Artista. Come fare? «Ascoltare e vivere musica e testimonianza in Piazza S. Pietro la Parola di Dio – spiega P. Ciardi – colloquia- (18 settembre ore 20.30). Il 19 settembre avrà re con lui in maniera amorosa nella preghiera; luogo la grande Celebrazione della Memoria esercitarci nella carità fattiva verso tutti, spe- dei Santi e dei Martiri della Vita Consacrata, cialmente i poveri e gli ultimi». preghiera itinerante che partirà da S. Maria in Accogliere la chiamata nella Chiesa e per la Aracoeli, attraverserà il Carcere Mamertino e i Chiesa essere consapevoli che ogni vocazione 370 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

«ha bisogno degli altri», accorgersi di ciò che quanto teologico. Dopo la Risurrezione, infat- si riceve aiuta a crescere nella gratitudine e ti, nasce una fraternità non fondata da legami preserva dalla tentazione di vivere la vocazio- di parentela, ma su Gesù Risorto, che rende ne in modo “individualistico” ha aggiunto Sr. tutti fratelli. Betania è anche la Chiesa in mis- Mary Melone, SFA, Rettore della Pontificia sione, “in uscita”, «la Chiesa che esiste per il Università Antonianum, concludendo il suo mondo, perché c’è e deve esserci salvezza». intervento con un forte appello alla correspon- sabilità: «La Chiesa è il nostro luogo, dove il 18 settembre 2015 Signore continuamente ci invita ad assumer- Cosa vuol dire, oggi, vivere la missione co- ci la responsabilità di edificare la comunione: me una “mistica dell’avvicinamento”? Chiede qual è la Chiesa che noi stiamo facendo?». Andrzej Wodka nella sua relazione. Esiste una mistica “quotidiana” che consiste nel metter- 17 settembre 2015 si in movimento per incontrare l’altro, acco- Scegliere la vera libertà che viene dallo gliendolo e aiutandolo, cercando il suo bene. Spirito e non dalla mondanità, coltivare grandi Avvicinandosi al prossimo, si incontra Dio e sogni per Dio, avere un cuore che arde d’amo- si percepisce l’altro come fratello. Questa mi- re, ha detto il Santo Padre ai giovani consa- stica però, dice Wodka, richiede diversi ele- crati e consacrate presenti nell’Aula Paolo VI menti tra cui «il coraggio di comunione, della per l’Incontro mondiale che si sta svolgendo quale dobbiamo essere esperti»; richiede una in questi giorni. Si è poi rivolto ai consacrati conversione missionaria e pastorale, che porta provenienti dall’Iraq e dalla Siria, ricordando all’incontro, all’accoglienza e al sostegno reci- i numerosi martiri, che hanno testimoniato la proco. Nell’Anno giubilare che sta per inizia- fede fino al dono della vita. Ha poi voluto rin- re «sta a noi consacrati essere una continua e graziare tutte le donne consacrate per la loro semplice “memoria vivente” di questo eterno testimonianza, donne che non si risparmiano, abbraccio del Padre con i suoi figli». vere icone della Chiesa-sposa e della sua ma- La missione della Vita consacrata oggi è un ternità. impegno socio-ambientale, spiega Maria Inés «Ecco quanto è buono e quanto è soave che i Ribeiro nel corso del suo intervento, ponen- fratelli vivano insieme». È possibile vivere re- do l’accento non tanto su ciò che si deve fare almente le parole del Salmo 133 – chiede Paul quanto su come bisogna essere. Il missionario Bere, gesuita, nella sua relazione che apre la è «una presenza amica, amorevole, profetica giornata dedicata al tema della vita fraterna –? e critica, capace di manifestare l’amore e la La fraternità è un dono “dinamico” il cui tratto misericordia di Dio nelle sue azioni, parole e fondamentale è sentirsi responsabili dell’al- testimonianza di vita». È urgente un rinnova- tro. Le parole del salmo esprimono la certezza mento della Vita consacrata (adattare i carismi che l’amore fraterno è possibile, che non c’è alle urgenze del momento attuale) insieme bisogno che esso si basi su legami di sangue, all’impegno profetico (vivere la comunione di nazionalità o sulla simpatia: la fraternità si per generare comunione, vivere in sintonia costruisce. Se la Chiesa come famiglia di Dio con il creato, fare crescere la vita). nella molteplicità dei suoi doni vuole un segno Al termine della mattinata, P. Fabio Ciardi, visibile di questo mistero rivelato in Cristo esorta i giovani a seguire l’esempio dei loro Gesù, è la vita consacrata che serve come luce fondatori e fondatrici, uomini e donne capaci di testimonianza nel quotidiano. «Le persone di «cogliere valori laddove gli altri vedono so- consacrate diventano, allora, per vocazione, lo disvalori, di riconoscere bellezze dove altri segno concreto della grazia offerta all’umani- non sono in grado di scorgerle». È chiesta a tà di edificare relazioni fraterne» e conclude ciascuno la stessa capacità creativa, l’audacia «il solo modo di vivere la fraternità nella vita e intraprendenza dei fondatori, la capacità di consacrata, non sarà forse semplicemente di conoscere e comprendere la società in cui si essere quello che siamo: fratelli e sorelle»? vive, di lavorare insieme per dare risposte ai Di Chiesa-famiglia parla anche Junkal bisogni dell’uomo. «Non abbiamo soltanto Guevara, RJM, facendo riferimento a Betania, una grande storia da raccontare – conclude P. la casa di Marta e Maria e di Lazzaro. L’espe- Ciardi, citando S. Giovanni Paolo II – ma an- rienza della Chiesa unita nell’amicizia di Dio, che una grande storia da costruire». convocata da Gesù Risorto, è rappresentata da Stasera, alle ore 20.30 in Piazza S. Pietro Betania, che non è tanto un luogo geografico, avrà luogo una serata in cui musica, danza e E SANCTA SEDE 371 spettacolo si alterneranno a testimonianze di Rimanete nel mio amore consacrati e consacrate di diverse parti del mondo, a cui tutti sono invitati a partecipare. Carissimi giovani consacrati, cari fratelli e sorelle consacrati, 19 settembre 2015 carissimi tutti: Questa sera alle ore 19.00, a poche ore Il Signore vi dia la pace! dall’inizio del viaggio apostolico del Santo Pa- dre a Cuba e negli Stati Uniti, i consacrati e le Benvenuti a questa meravigliosa piazza di consacrate si ritrovano nel cuore di Roma per san Pietro, pensata e realizzata come icona fare memoria dei Santi e dei Martiri che han- della Chiesa madre di Roma che accoglie tutti no “reso testimonianza a Cristo Signore con il gli uomini e le donne di buona volontà che si dono della propria vita” (VC 86). La celebra- avvicinano alla tomba di Pietro, in particolare zione - presieduta dal Prefetto della Congre- quanti come voi, cari giovani, vengono a Ro- gazione per gli Istituti di vita consacrata e le ma per ravvivare la loro fede e il dono della Società di vita apostolica S.Em. il Card. João loro propria vocazione, che Dio ha depositato Braz de Aviz -, si comporrà di tre Stationes. nel cuore di ognuno di noi (cf. 2Tm 1,6), in Partirà dal cuore della città di Roma, Piazza modo che, vivendo in costante atteggiamento Venezia, all’inizio di via dei Fori Imperiali per di gratitudine, conducendo una vita segnata arrivare al Colosseo. dalla passione per Cristo e per l’umanità, aper- Sono migliaia le persone consacrate che ti sempre alla speranza, possiamo comunicare nei secoli XX e XXI sono state Misericordiae e testimoniare questo dono davanti agli uomini vultus: volto della misericordia di Dio, segno e alle donne del nostro tempo, particolarmente del suo amore per ogni uomo e ogni donna. davanti ai giovani, con convinzione e in auten- Questi consacrati hanno vissuto in pienezza la ticità di vita. vocazione a irradiare questo amore come linfa Grazie per aver ascoltato il nostro invito a per la vita dell’umanità e vitale missione della partecipare a questa Veglia di preghiera con Chiesa nella storia. la quale iniziamo il Primo Incontro mondiale Le consacrate e i consacrati mettono la pro- di giovani consacrati, nel contesto dell’Anno pria esistenza a servizio degli ultimi in ogni della vita consacrata. periferia della terra, con una generosità senza Che questi giorni che trascorreremo insie- limiti e senza calcoli, per sanare le ferite e gua- me per riflettere sugli elementi essenziali della rire dagli orrori di ogni guerra, di ogni male, di vita consacrata – consacrazione, vita fraterna ogni povertà. in comunità e missione – e per celebrare il Questa “Memoria” assume un’importan- dono della nostra comune vocazione a segui- za particolare alla luce della grave situazione re Cristo “più da vicino” attraverso i consigli attuale di intolleranza e di persecuzione, che evangelici di obbedienza, senza nulla di pro- tocca molti fedeli cristiani, di denominazioni prio e in castità, illuminati anche dalla parola diverse, in molte parti del mondo. Papa Fran- e dall’esempio del nostro amato Papa France- cesco afferma che oggi ci sono più martiri di sco, ci servano per ravvivare, come ci chiede quanti se ne siano stati all’inizio della storia l’Apostolo Paolo (cf. 2Tm 1,6-11) il dono del- cristiana. In un contesto sociale portato ad esa- la vocazione alla quale siamo stati chiamati. sperare le tensioni, ad alimentare le contrap- In questo contesto, alla luce della Parola posizioni, in un contesto mondiale e locale che abbiamo proclamato e seguendo l’esem- segnato dalla violenza, anche di quella che si pio di Papa Francesco, desidero lasciarvi tre poteva un tempo ritenere impensata, lo stile parole che possano aiutarvi, cari giovani, e mite e disarmato delle persone consacrate è aiutare tutti nel cammino di fedeltà creativa molto più che un fatto personale e individuale alla quale quanti siamo stati chiamati a segui- e acquista valore di testimonianza di un modo re Cristo nella vita consacrata siamo chiamati. diverso e possibile – riconciliato e unitario – Queste tre parole sono: Animo, siate forti! Per- cui nel profondo ciascuno aspira. severate, siate fedeli! Portate frutto, risveglia- te il mondo! 2. Intervento di Mons. Carballo alla Veglia Animo, siate forti! Il Signore è stato gene- di preghiera roso con voi, guardandovi con amore (cf. Mc Piazza S. Pietro, 15.09.2015 10,17-30), chiamandovi a condividere la sua vita e la sua missione (cf. Mc 3,13). Siate voi 372 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 generosi con Lui. Non siate vittime della pi- costantemente questa offerta, perché l’amore grizia che vi porta a scegliere il cammino più di Cristo continui a far ardere il tuo cuore e si comodo e facile. È vero che quello che il Si- mantenga viva la passione per il primo e unico gnore ci chiede, seguirlo “più da vicino” (cf. amore (cf. Os. 2,9). Mt 19, 21), e quello che esige la vita consacra- Cari giovani, siate generosi con il Signore, il ta vissuta in pienezza supera le nostre forze e grande Elemosiniere, come lo chiamava Fran- capacità. Ma non abbiamo ascoltato forse che cesco d’Assisi, uno, tra molti, che nella sua gio- nella nostra debolezza si manifesta la forza di ventù lascia tutto per abbracciarsi a colui che è Dio (cf. 2Cor 12,9)? Non afferma la Scrittura Tutto. Non siate pigri né avari con il Signore, che per Dio “nulla è impossibile” (Lc 1, 37), e sapendo che Egli non si lascia vincere in gene- che tutto possiamo in Colui che ci dà forza (cf. rosità. Hai fame e sete di significato: Dio è il tuo Fil 4,13)? pane e la tua acqua. Cammini nelle tenebre: Dio Non allineatevi, miei cari giovani, al numero è la tua “luce elevata”, il tuo Hermon. Cammini di coloro che udendo la “Tromba dello Spirito” nel peccato? Dio è abbraccio di misericordia e (Sant’Agostino) che li chiama a seguire il Si- perdono. gnore nella vita consacrata non possono rispon- Cari giovani, siate coraggiosi e forti nello dere ad essa, a causa del rumore e della disper- spirito, abbiate la diligenza propria dell’amo- sione in cui vivono, o semplicemente perché re che non conosce limiti nel donarsi, anche se sono troppo attaccati ai propri piani e progetti tutto questo comporta l’andare contro corrente. per dare la vita al progetto di Dio. In questo contesto vi ricordo le parole di Papa Non siate di quelli che davanti alla chiamata Francesco ai giovani che ha incontrato a Tori- del Signore dicono: “domani”! Rispondere do- no: Vivete, non vivacchiare. Non vivete una vi- mani, fa lo stesso (Lope de Vega). Non siate di ta che vita non è. coloro che, perpetuamente chiamati, vivono un Maria, la vergine del fiat, coraggiosa e fiden- processo di discernimento vocazionale senza te, vi accompagni, ci accompagni nel nostro sì, fine, senza mai decidere, adducendo ogni tipo coraggioso e fiducioso. di pretesto per non mantenere l’appuntamento Rimanete, siate fedeli! Nel testo del Vangelo con il Signore (cf. Lc 14,15-24) o per rimandare che abbiamo ascoltato, in sette versetti si ripete la risposta all’invito del Signore (cf. Lc 9,60). 10 volte il verbo rimanere. Probabilmente l’au- Non fate parte di una certa “aristocrazia dello tore del quarto Vangelo constatava che già nella Spirito” che sentendosi chiamata dal Signore Chiesa a cui si rivolgeva non pochi, di fronte non si impegna mai a seguirlo. Non fate della alla difficoltà di vivere le esigenze della loro vi- questione vocazionale una storia senza fine, una ta cristiana, erano tentati di lasciare e di tornare semplice ricerca, senza desiderare di incontrare indietro. Fu la tentazione alla quale cedette il il Signore e di seguirlo con coraggio, per timore giovane ricco (cf. Mt 19,16ss). È la tentazione a di perdere la propria libertà o autonomia. Di- cui cedono tanti giovani e non tanto giovani, nel ce la Scrittura: “Se ascoltaste oggi la sua vo- momento presente. Di fronte alle esigenze che ce! Non indurite il cuore” (Sal 95,7-8). Sì, se comporta la vita consacrata decidono di lascia- ascoltate la voce del Signore, vivete un serio e re, dimenticando la parola che un giorno hanno sereno discernimento vocazionale, facendovi dato al Signore nella loro professione religiosa accompagnare da un autentico maestro di spi- o di vita consacrata. rito, e pregate incessantemente (cf. Lc 22,46), Forse tutto è cominciato con piccole infe- perché il Signore vi faccia conoscere la sua san- deltà che sono andate spegnendo la passione ta volontà. E, conosciuta la volontà del Signore, che ardeva nei loro cuori; piccole infedeltà che con fede viva, speranza certa e carità perfetta, hanno portato, poco a poso, a grandi e gravi in- non rimandate la risposta per molto tempo, non fedeltà. Forse tutto è cominciato con una vita passate la vita nell’incertezza di chi non assume senza passione, dominata dalla mediocrità, dal- con coraggio il rischio di una risposta generosa. la rassegnazione e dalla mancanza di speranza, Sapendo che Dio è chiamato a essere il tuo tut- o forse da una vita che non più alimentata da to, la tua ricchezza, la tua sicurezza, la tua vera una profonda comunione con Cristo, che ha re- libertà, la tua sovrabbondante ricchezza, il tuo so insipido, senza senso il sale della propria vo- bene, il sommo bene, ogni bene (cf. San Fran- cazione (cf. Mt. 15,13-16). Molte e complesse cesco). Consegnati a Lui con tutto il tuo cuore, possono essere le cause. Certo è che la fedeltà, con tutta la tua mente, con tutta la tua anima e come già diceva il beato Paolo VI, non è la virtù con tutte le tue forze (cf. Dt 6,5), rinnovando del nostro tempo. E ciò che succede nella nostra E SANCTA SEDE 373 società succede nella Chiesa e nella vita consa- e, poiché è tutto per il Signore, è tutto per gli crata. altri. E tutto questo motivato dall’amore incon- In questo contesto è necessario ri-accendere dizionato, l’unica ragione valida per scegliere costantemente il fuoco dell’amore a Cristo me- la vita consacrata. Colui che ha consacrato tutta diante una profonda comunione con Lui, come la sua vita al Signore, deve vivere secondo l’a- i tralci alla vite (cf. Gv 15,1ss), per ri-avvivare more e con l’amore, lasciando che sia l’amore a la nostra donazione incondizionata al Signore. dare frutti abbondanti: nella sua comunità, nella È necessario riconoscere che senza di Lui non Chiesa e nel mondo. possiamo far nulla (cf. Gv 15,1ss), e che “lo spi- Cari giovani, siate padri e madri, non celibi rito è pronto, ma la carne è debole” (Mt 26,41). e zitelle (Papa Francesco). Fuggite dalla ten- Per tutto questo abbiamo bisogno di alimentare tazione di idolatrare la vostra immagine, dalla la nostra fedeltà con una vita forgiata secondo i tentazione di Narciso, che vi porterà, come il sentimenti di Cristo (cf. Fil 2,5), attraverso un personaggio mitologico, a morire nelle vostre progetto di vita “ecologico” nel quale abbiamo proprie reti. Ricordate sempre che “c’è più gio- tempo per noi stessi, tempo per gli altri, a partire ia nel dare che nel ricevere” (At 20,35). E che è dando che si riceve (San Francesco). Non vi- dai fratelli e sorelle della nostra comunità/fra- vete, cari giovani, chiusi in voi stessi, nei vostri ternità, e tempo per Dio. Senza questo progetto interessi, piani e progetti. ecologico di vita, la tentazione di lasciare si farà Il vostro amore e la vostra castità siano fe- sentire, e, piuttosto prima che dopo, molto pro- condi e, per questo, che il vostro amore affon- babilmente cediamo e ce ne andiamo. di le sue radici nell’humus, nel terreno fertile Nella nostra vita, come in quella di Paolo, del Signore. Chiedetevi, come Papa Francesco sicuramente, con maggior forza e frequenza del chiede a tutti i consacrati, se Gesù è ancora il vo- previsto, sentiamo le spine conficcate nella no- stro primo e unico amore. Solo se Egli occupa stra carne (cf. 2Cor 12,7), che in momenti par- il vostro cuore potrete amare nella verità e nella ticolari di notte oscura o di crisi esistenziale, misericordia ogni persona che incontrerete sulla come quella vissuta da Elia, ci fanno sperimen- vostra strada, perché avrete appreso da Lui che tare la fatica di andare avanti nella sequela di cos’è amore e come amare. Solo allora sapre- Gesù che abbiamo intrapreso, e che, come Lui, te amare in verità, amare con la A maiuscola, sentiamo il bisogno di gridare: “Ora basta!” (cf. perché avrete il suo stesso cuore, come afferma 1Re 19,4). È allora che il Signore ci rassicura: il Santo Padre nella Lettera ai consacrati (I, 2). “Ti basta la mia grazia” (cf. 2Cor 12,9). E se Sì, abbiate il cuore pieno di Dio e in esso rinnoviamo la nostra fiducia in Lui, anche noi entreranno tutti gli uomini e le donne che in- sperimenteremo, come San Paolo, che la sua contrerete nel camino. Abbiate il cuore pieno di grazia in noi non sarà vana (cf. 1Cor 15,10). Ri- Dio e il vostro sarà casto e fecondo nello stesso manete. Non abbiate paura. Non venga meno la tempo. Abbiate il cuore pieno di Dio e sarete vostra fede né si indebolisca la vostra speranza. Vangelo vivente, e darete frutti, e frutti abbon- Il Signore, come un giorno a Geremia, oggi as- danti. sicura a ciascuno di noi: “Io sono con te per pro- • Maria, madre dei consacrati, volgi a tutti i teggerti” (Ger 1,8). Maria, la vergine fedele, è il consacrati quegli occhi tuoi misericordiosi nostro modello di fedeltà in tutte le circostanze e ottienici dal tuo Figlio e Signore nostro il della nostra vita. dono della fedeltà. Portate frutto, risvegliate il mondo! L’albe- • Maria, vergine fatta Chiesa: non manchi mai ro si riconosce dai suoi frutti (cf. Mt 7,16). Ge- il vino di un amore appassionato per te e per sù ci dice: “Questa è la volontà del Padre mio, quanti incontreremo nel nostro camino. che portiate frutto” (cf. Gv 15,8). Non siamo • Maria, Figlia di Dio Padre, Madre di Dio consacrati per noi stessi. Nemmeno possiamo Figlio, Sposa dello Spirito Santo, cammina chiuderci nelle nostre beghe di casa o nei no- con noi per i sentieri della vita e ottienici stri problemi, come ci ricorda Papa Francesco dall’altissimo, onnipotente e buon Signore nella lettera apostolica a tutti i consacrati (II, il dono di fare in ogni momento qualunque 4). Siamo consacrati per vivere secondo la lo- cosa Egli dica. gica del dono, donandoci, in libertà evangelica • Vergine Addolorata, la cui festa celebriamo (obbedienza), senza nulla di proprio assumendo oggi, prega, Madre, per noi. Fiat, fiat, amen, la kenosis o minorità come forma di vita (po- amen. Mons. José Rodríguez Carballo, OFM vertà), e con cuore indiviso (castità), a Cristo e agli altri. Il consacrato è tutto per il Signore, Arcivescovo Segretario CIVCSVA

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS

1. Intervista sul futuro dei Frati Minori che mette in crisi l’identità stessa della nostra vocazione. Siamo chiamati a rendere concreta Stare con i poveri e la misericordia di Dio con atti di giustizia e ca- rità. Ci sono almeno due medicine per curare aprire le porte: questa malattia. La prima è stare con i poveri, è la nostra missione vivere tra i sofferenti. I poveri non sono un’en- tità astratta ma hanno un nome, provengono La qualità evangelica delle relazioni frater- da una famiglia, hanno dei figli, cercano ogni ne, il rapporto con i laici, la missione, il rischio giorno di lavorare per migliorare la qualità dell’imborghesimento e la capacità di vive- della loro vita. E noi dobbiamo stare lì. Se ci re con i poveri. Quello che si è tenuto prima lasciamo accompagnare dai poveri, riscoprire- dell’estate ad Assisi è stato un Capitolo gene- mo la bellezza della vocazione francescana». rale impegnativo per i Frati Minori, che si so- no confrontati con temi gravosi contenuti in un E il secondo rimedio? Instrumentum laboris frutto del lavoro di anni. «Avere un Papa che, primo nella storia della «Aprirci alla Parola di Dio che non si trova Chiesa, ha scelto il nome di Francesco è per soltanto nella Bibbia ma anche nella Eucare- noi una grande sfida», confida il Ministro ge- stia della vita delle persone che incontriamo nerale Fr. Michael Perry confermato in carica ogni giorno. Bisogna aprire le porte per acco- fino al 2021. Nato a Indianapolis ma di sangue gliere il mondo. Dobbiamo entrare in ascolto irlandese, come rivelano gli occhi cerulei, Fr. e in dialogo con la Chiesa e con le persone». Perry sta accompagnando con determinazione e pragmatismo gli oltre 10mila confratelli in Parrocchie e Santuari sono luoghi in cui si una stagione di rinnovamento. «Il Papa ha in- concentra l’attività pastorale dei Frati. Per- dicato chiaramente cosa si attende: una Chiesa ché? povera con i poveri. Abbiamo tante strutture e ricchezze ma dobbiamo diventare poveri con i «I Frati rispondono alle richieste delle poveri per creare una nuova relazione con lo- Chiese locali. Oggi, però, è tempo di cambia- ro». re. Nel corso degli anni abbiamo assunto una logica “parrocchiale” che dobbiamo rompere. In che modo si può stare accanto ai poveri? La richiesta del Papa di uscire è la stessa rivol- ta da Francesco d’Assisi ai suoi Frati. È diffi- «La povertà non è qualcosa da valorizzare cile essere pellegrini quando abbiamo queste ma i poveri esistono. Nel Vangelo di Marco responsabilità, che sono senz’altro importan- è scritto: “I poveri li avrete sempre con voi”. ti. Ma anche nelle Parrocchie e nei Santuari Mi viene da pensare che se Gesù avesse avuto dobbiamo ripensare la presenza coinvolgendo tempo per aggiungere qualcosa, forse avreb- i laici e permettendo loro di essere veri pro- be detto: “Perché voi non volete cambiare il motori del Vangelo. Ad esempio, non capisco vostro stile di vita?”. Per essere Frati Minori perché dobbiamo tenere noi le chiavi della dobbiamo modificare i nostri comportamenti. chiesa quando essa appartiene alla gente…”. Papa Francesco sta riprendendo le idee del cri- stianesimo delle origini. La Chiesa non deve Dunque una valorizzazione dei laici? essere una presenza potente ma umile. E la sua condotta è di esempio per tutti noi». «Per noi Frati Minori, ma per tutta la Chie- sa, è fondamentale ripensare il ruolo dei laici. Vivere in una tranquillità borghese è un peri- Nelle comunità francescane dei Santuari e del- colo per la vita dei Frati le Parrocchie dobbiamo preparare i laici, la cui importanza è decisiva per la Chiesa. San Fran- «È un rischio percepito dagli stessi Frati, cesco era solito prendere con sé anche i laici 376 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

– uomini e donne – che, con il permesso del Laudato si’, mi’ Signore Vescovo, facevano catechesi e predicavano. Non vedeva ostacoli nel consentire la predica Carissimi fratelli e sorelle, alle donne, che hanno una diversa sensibilità e il Signore vi doni la sua pace! prospettiva». Stanotte siamo saliti su questa santa monta- C’è però un rischio che deriva dal clericali- gna per fare memoria e celebrare l’esperienza smo per i laici e per la vita di fraternità mistica dell’impressione delle stimmate, le fe- rite del Signore Gesù crocifisso, nel corpo del «Il clericalismo danneggia la dignità della Poverello di Assisi, l’uomo tutto evangelico, vocazione dei laici nella Chiesa e nel piano di san Francesco d’Assisi. Dio. Anche noi siamo chiamati a una conver- Egli non è venuto su questa montagna a ma- sione in tal senso. La Chiesa ci ha chiesto di ni vuote. Ci è arrivato portando le sue ferite, assumere tante responsabilità. A volte, però, ossia quelle della Fraternità che stava attraver- abbiamo portato avanti la pastorale in modo sando un periodo di conflitto e di divisione; caotico con conseguenze negative per la vi- quelle della Chiesa, bisognosa di un rinnova- ta fraterna. È importante, allora, riscoprire la mento spirituale; quelle del mondo lacerato qualità della vita fraterna affinché possa essere dai potenti e dai ricchi, che cercavano in tutti offerta ai laici. Il mondo cerca la fraternità, ba- i modi di tenere i poveri in condizioni di sot- sta guardare ai conflitti in famiglia o in politi- tomissione; quelle del creato: infatti, a causa ca. E noi abbiamo l’onere di essere testimoni del comportamento disumano degli uomini tra di Francesco d’Assisi. Sarebbe un regalo per il di loro, già ai tempi di Francesco l’ambiente mondo di oggi”. subiva abusi. Già allora il suolo e le foreste venivano sfruttati e impoveriti a causa dell’in- È difficile guidare un numero tanto grande di saziabile desiderio da parte dell’uomo di pos- confratelli in 110 Paesi? sedere sempre di più. E questo desiderio non portava di certo pace, ma solo vuoto, rabbia, «Non mi sento in grado ma è una gioia co- disperazione e distruzione. noscere la vita dei Frati, la maggior parte dei Nonostante queste ferite, Francesco è arri- quali vive il Vangelo in profondità. Recente- vato qui portando anche una grande speranza mente sono stato a Hong Kong dove i Frati nel suo cuore. svolgono attività pastorale con 4 mila cristiani Altissimu, onnipotente, bon Signore, cinesi che partecipano ogni settimana alla vi- Tue so’ le laude, la gloria e l’honore e onne ta comunitaria. Hanno paura di ciò che potrà benedizione… accadere dopo le elezioni del 2017 ma conser- Come Francesco, anche noi non siamo ve- vano una fede salda. A Taiwan, invece, i Frati nuti qui, su questa montagna, a mani vuote. cinesi sono a servizio dei poveri in Parrocchie Abbiamo portato con noi le nostre ferite e le dove i sacerdoti diocesani non vogliono an- conseguenze che queste ferite hanno sulla no- dare. Sono queste le testimonianze di cui ab- stra vita. Soffriamo perché i nostri cuori sono biamo bisogno. Da Ministro generale voglio divisi. Nonostante sappiamo bene che cosa do- lavare i piedi dei Frati per permettere loro di vremmo e dobbiamo fare, per vivere bene con lavare i piedi degli altri. Credo sia il modo mi- Dio, con gli altri, con il creato e con noi stessi, gliore di vivere il discepolato di Cristo. Sono scegliamo di non seguire la via che ci porta a un peccatore, con tanti limiti, ma è una grazia quest’armonia. essere al servizio dei Frati. Sono umano e per Soffriamo per le violenze che ci provo- questo mi sento bene tra i miei Frati, perché chiamo gli uni gli altri, direttamente e indi- anche loro sono umani». rettamente, sia attraverso le nostre azioni, sia Benotti Riccardo attraverso l’indifferenza che mostriamo verso [Servizio Informazione Religiosa, 10 settem- le sofferenze dell’umanità; l’indifferenza nei bre 2015] confronti dei milioni di rifugiati, che non han- no un posto dove riposarsi; l’indifferenza nei 2. Omelia nella Messa della notte in occasio- confronti dei poveri che vagano per le strade ne dell’Impressione delle Stigmate delle nostre città in cerca di pane e di dignità; Santuario della Verna, 16.09.2015 l’indifferenza nei confronti dei giovani e dei meno giovani che vivono vicino a noi dimenti- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 377 cati e senza nessuno che li vada a trovare. scaricato ai bordi della strada della vita. E soffriamo per le violenze che operiamo Solo se lasciamo che la misericordia di Dio contro la nostra madre terra, usando e abusan- metta radici nella nostra vita, solo allora po- do dei suoi frutti oltre ogni limite, consumando tremo assumerci la piena responsabilità della molto di più di quanto sarebbe nostro diritto. cura della nostra casa comune. Ma sono sicuro che, come san Francesco, «È sulla stessa lunghezza d’onda che si anche noi, stanotte, siamo venuti qui con una deve orientare l’amore misericordioso dei cri- grande speranza nel cuore. stiani. Come ama il Padre così amano i figli. Laudato si’ mi’ Signore, cum tutte le Tue Come è misericordioso Lui, così siamo chia- creature… mati ad essere misericordiosi noi, gli uni verso Carissimi fratelli e sorelle, come san Fran- gli altri» (MV, 9). cesco, anche noi siamo saliti su questa monta- Celebriamo con gioia e trepidazione questo gna alla ricerca di Colui che, solo, può suscita- evento significativamente spirituale dell’im- re in noi il miracolo della misericordia e della pressione delle stimmate di san Francesco, os- riconciliazione. Lui ci conosce molto bene: sa sia il sigillo della passione del Signore Gesù chi siamo veramente: ossia, figli amati di Dio vissuto intimamente da Francesco ed impresso che ama e perdona. Egli ci perdona tutto il ma- esteriormente nella sua carne. le che abbiamo commesso; e lo fa senza porre Il nostro pellegrinaggio qui alla Verna condizioni e subito. non si esaurisce nella commemorazione di un Egli ci viene incontro perché è Amore e non evento accaduto più o meno 800 anni fa. Come vuole che noi ci sentiamo soli, isolati o sconfit- san Francesco, anche noi siamo chiamati a di- ti. Egli ci viene incontro affinché noi possiamo ventare vera presenza dell’amore e della mise- imparare da Lui la via del suo amore e della ricordia del Signore Gesù l’uno per l’altro, per sua misericordia senza limiti né condizioni. il mondo intero e per tutto il creato. Come ab- Il Signore Gesù, su questa montagna, ha ab- biamo sentito nell’antifona al Vangelo: «Sono bracciato san Francesco, con le sue sofferenze stato crocifisso con Cristo e non sono più io e i suoi bisogni. Ha impresso esternamente nel che vivo, ma Cristo vive in me» (Gal 2,20). corpo del poverello quanto già era presente nel Questa convinzione ci rende liberi, come suo cuore, rendendo così visibili i segni dell’a- è avvenuto per san Francesco, liberi di speri- more e della misericordia senza confini. mentare la pace e la misericordia che Dio offre Ecco, quanto il Signore Gesù ha fatto allo- a tutti coloro che accettano di prendere la pro- ra, qui, in san Francesco, lo ripete stanotte, qui, pria croce e di seguirlo. per noi: Egli abbraccia ciascuno di noi, acca- Laudato e benedicite mi’ Signore e rengra- rezza il nostro cuore, si prende cura delle no- ziate e serviateli cum grande humilitate. stre insicurezze e ci mostra teneramente la via che porta al suo Regno, che regno di giustizia, Fr. Michael A. Perry, OFM di verità, di pace e d’amore. Ministro generale Papa Francesco ci ricorda nella Bolla di indizione del Giubileo della Misericordia: «Misericordia: è la legge fondamentale che 3. Lettera del Ministro e Definitorio genera- abita nel cuore di ogni persona quando guar- le per la Festa di san Francesco da con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che Francesco ci invita ad una unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla conversione ecologica speranza di essere amati per sempre nonostan- te il limite del nostro peccato» (Misericordiae Cari fratelli, vultus, 2). il Signore vi dia pace! Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke per- donano per lo Tuo amore… Con questo saluto, che Francesco ci ha in- Solo se ci lasciamo abbracciare dalla mise- segnato, ci rivolgiamo a voi in questa lettera ricordia di Dio, potremmo fare nostra la mis- all’inizio del nostro mandato. sione che Dio ci ha affidato, ossia amare senza Come Definitorio generale vogliamo anzi- condizioni tutti quelli che Egli stesso pone sul tutto dirvi che intendiamo rispondere con tutte nostro cammino, specialmente i poveri, coloro le nostre forze alla chiamata che il Signore e che soffrono a causa di ingiustizie, chi viene il Capitolo generale ci hanno rivolto, affidan- 378 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 doci questo incarico. Cercheremo di servire la le convinzioni della nostra fede e denunciando Fraternità universale dell’Ordine svolgendo il che spesso si tratta di una dimensione man- nostro compito di animare e guidare i fratelli cante nella nostra spiritualità. «Manca dunque per una fedeltà sempre più grande a ciò che una conversione ecologica, che comporta il abbiamo promesso al Signore. Chiediamo la lasciar emergere tutte le conseguenze dell’in- vostra preghiera e il vostro aiuto perché, in- contro con Gesù nelle relazioni con il mondo sieme, possiamo realizzare la nostra comune che ci circonda. Vivere la vocazione di essere vocazione. custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa Lettera enc. Laudato si’ di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana. Ricordiamo il mo- All’approssimarsi della festa di san Fran- dello di san Francesco d’Assisi, per proporre cesco di quest’anno, ci sembra importante una sana relazione col creato come una dimen- riprendere in mano e iniziare una riflessione sione della conversione integrale della perso- comune sulla lettera enciclica Laudato si’, na» (nn. 217-218). che Papa Francesco ci ha indirizzato la scor- sa Pentecoste «sulla cura della casa comune». Vedere diversamente il mondo Ci sentiamo chiamati doppiamente in causa: come tutti gli uomini di buona volontà, per- Abbiamo ripreso qualche spunto dell’enci- ché il successore di Pietro si è rivolto a tutti clica per stimolare ancora ciascuno di noi, se noi, e come francescani, perché il riferimento a ce ne fosse bisogno, a rileggerla, meditarla e Francesco d’Assisi percorre questo testo, fino farla oggetto di discussione fraterna. Si tratta dal suo titolo. Il Papa stesso giustifica questo di un tema che ci riguarda davvero, come Fra- riferimento, dicendo: «Credo che Francesco ti Minori, seguaci del Signore alla maniera di sia l’esempio per eccellenza della cura per ciò Francesco d’Assisi. che è debole e di una ecologia integrale, vissu- Francesco ci invita a guardare il creato con ta con gioia e autenticità» (n. 10). Tale idea di occhi spirituali, cioè animati dallo Spirito del “ecologia integrale” percorre tutta l’enciclica Signore e resi occhi credenti, così da vedere e vuole ricordarci che il problema ecologico meglio tutta la realtà. Un ottimo esempio ce non è una questione settoriale, limitata al rap- lo dona egli stesso nel Cantico delle creatu- porto con l’ambiente inteso in senso stretto, re: per la prima delle creature ricordate, che è quasi una sorta di “giardinaggio”, ma riguar- il sole. Dice che «ellu è bellu e radiante cum da un insieme di problematiche ampie, quali grande splendore: de Te, Altissimo, porta si- la giustizia nei rapporti sociali, l’impegno per gnificazione». Lo sguardo di ogni uomo può la pace, il rispetto della vita, che sono stretta- dire che il sole è bello e luminoso; ma France- mente connesse al problema dell’ambiente. sco aggiunge che esso ci rimanda a Dio, usan- Rapporti giusti tra gli uomini e i popoli si do l’impegnativa parola «significazione». È riflettono in un giusto rapporto con l’ambien- bello notare che lo sguardo del cristiano non te, mentre sfruttamento e ingiustizia nelle rela- vede un sole diverso dagli altri uomini: nella zioni umane generano sfruttamento e inquina- medesima realtà che vedono tutti, noi credenti mento delle risorse naturali. Quando si parla di possiamo gettare uno sguardo più penetrante, “ecologia integrale” si vuole invitare a questo che va al di là della superficie e ne coglie il sguardo d’insieme, che veda la profonda re- più profondo significato (la «significazione», lazione che collega inquinamento, questione appunto). La fede non ci fa vedere un mon- dell’acqua, cambiamenti climatici e perdita do diverso da quello reale, ma ci fa vedere di- di biodiversità con la degradazione sociale, il versamente lo stesso mondo. Questo sguardo deterioramento della qualità della vita umana diverso potrà avere un benefico effetto anche e l’iniquità planetaria. Il Papa declina la pro- nella prospettiva della cura dell’ambiente. A spettiva integrale di questa ecologia mostran- partire dalla fede, noi potremo ricordare a noi do i diversi ambiti in cui si sviluppa e parlando stessi e al mondo che le realtà naturali, l’acqua, di ecologia ambientale, economica e sociale, l’aria, la terra, i boschi, sono anche creature di strettamente connesse tra loro, come pure di Dio. Questa osservazione, elementare per ogni ecologia culturale, riguardante la vita quoti- credente, ha il benefico effetto di farci uscire diana. Il Papa invita in speciale modo i cristia- da una relazione bipolare uomo-natura, perché ni a una “conversione ecologica”, riprendendo inserisce un terzo elemento in questo rapporto EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 379 che altrimenti rischia di diventare conflittua- buona pratica, ma è altrettanto vero che, senza le: il terzo elemento necessario è Dio. Se nella la pratica, la teoria rimane sterile. Francesco nostra considerazione esistono solo l’uomo e ci ricorda che non è sufficiente “avere lo Spi- le realtà naturali, scoppia un conflitto che vuol rito del Signore”, ma che è necessaria anche stabilire chi comanda tra i due; se invece ci ri- “la sua santa operazione”. Prendere coscienza cordiamo che sia noi che la natura siamo crea- che l’acqua è un bene prezioso dovrà dunque ture di Dio, riconoscendo che l’origine di tutto manifestarsi anche in una disciplina personale è lui, al di sopra di noi, ritroveremo l’equili- e comunitaria che cerchi di evitare gli sprechi brio di una pacificata relazione. inutili di acqua, che in alcuni paesi possono facilmente avvenire. Le riflessioni sugli ec- Le nostre Costituzioni cessivi consumi energetici, fonte di inquina- mento, dovranno anche influire sull’utilizzo, Altre considerazioni possono nascere da personale e comunitario, dell’elettricità, del uno sguardo all’esperienza spirituale di Fran- riscaldamento, dell’aria condizionata o degli cesco d’Assisi: il suo invito alla povertà di- apparecchi di refrigerazione. Le informazioni venta modello di una sobrietà nell’uso delle sul problema dell’accumulo di rifiuti, soprat- risorse, che oggi è sempre più indispensabile tutto di plastica o non biodegradabili, e sul loro e che dovrebbe contrassegnare il nostro stile smaltimento dovranno orientare i nostri com- di vita. Il suo rapporto fraterno non solo con portamenti nell’utilizzo dei detersivi e nell’ac- le persone, ma anche con gli animali e le cose cumulare rifiuti, che possano essere smaltiti in ci potrà insegnare una diversa maniera di en- maniera adeguata. Anche come consumatori trare in relazione con la vita, con coloro che (visto che anche noi inevitabilmente lo siamo) incontriamo e con le cose che usiamo. Sarebbe dovremo imparare a scegliere i nostri acquisti così bello diventare “fratelli universali”, come considerando anche altri elementi di carattere Francesco ci insegna e come la nostra vocazio- etico, oltre alla convenienza economica e al- ne di Frati Minori ci chiede! la comodità. Si tratta di considerazioni mol- Questa consapevolezza ecologica si è fatta to pratiche, che potrebbero continuare. Come strada nella nostra coscienza di Frati Minori, Definitorio generale vogliamo che questa con- in questi ultimi decenni. Il nostro Capitolo sapevolezza si traduca in un rinnovato stile di generale del 2003 modificò il testo del primo vita, nella nostra casa generalizia e in tutte le articolo delle nostre Costituzioni generali, là fraternità dell’Ordine. dove si descrive la nostra identità fondamenta- le, aggiungendo alla fine del paragrafo 2, che Conclusione già parlava di «predicare, con i fatti, riconcilia- zione, pace e giustizia», l’espressione «mani- Il nostro fratello San Francesco ci aiuti e ci festando sommo rispetto verso il creato». Fu il accompagni in questo cammino di conversio- riconoscimento che la cura della casa comune ne, cui Papa Francesco ci richiama con forza fa parte essenziale del nostro carisma. Può es- e urgenza. Facciamo tutto quanto è in nostro sere utile forse ricordarlo oggi, dodici anni do- potere di fronte al grave pericolo in cui si tro- po, per chiedersi che cammino concretamente va il Creato e alle necessità di tanti fratelli e abbiamo compiuto da allora. Sappiamo tutti sorelle che richiedono la nostra solidarietà e che anche il cambiamento del testo delle Co- accoglienza. Saremo allora, costruttori di un stituzioni, come tante dichiarazioni, potrebbe futuro di pace, sostenibile e fraterno, per la no- restare sulla carta: si tratta di cambiare anche stra Casa comune e per tutti noi. le pratiche della nostra vita. La benedizione del Signore scenda sulle no- stre Fraternità e su ciascuno di noi come segno La sua santa operazione della sua presenza di comunione e di amore.

Molte altre riflessioni potremmo fare, e ci Roma, 17 settembre 2014 auguriamo che vengano fatte sia personalmen- Festa delle Stigmate di san Francesco te che comunitariamente, nei nostri incontri fraterni. Vorremmo però anche invitare tutti I vostri fratelli del Definitorio generale noi a cercare di tradurre queste riflessioni in decisioni che siano anche scelte concrete. È Fr. Michael Anthony Perry, Min. gen. vero che una buona teoria è necessaria per una Fr. Julio César Bunader, Vic. gen. 380 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Fr. Caoimhín Ó Laoide, Def. gen. can, brother to all of us, for your willingness to Fr. Ignacio Ceja Jiménez, Def. gen. work with us your brothers, and to place your Fr. Nicodème Kibuzehose, Def. gen. expertise in service to the renewal of our Gos- Fr. Lino Gregorio Redoblado, Def. gen. pel project of life, which is the purpose of this Fr. Ivan Sesar, Def. gen. Chapter of Mats and of any and all revitaliza- Fr. Lóránt Orosz, Def. gen. tion and restructuring. Fr. Valmir Ramos, Def. gen. Fr. Antonio Scabio, Def. gen. Fr. Aidan McGrath, Seg. gen. “And at the end of all of our exploring, Will be to arrive where we started Prot. 105910 And know the place for the first time.”

My brothers, these words from T. S. Eliot 4. Reflections to the Friars at the Canadian describe the purpose of any and all efforts to Chapter of Mats Montréal, Canada, 22.09.2015 enter into a process of revitalization and re- structuring. It is clear from the life and ex- Quote: T. S. Eliot, Four Quartets: ample of St. Francis that inner renewal of the “We shall not cease from exploration spiritual, fraternal, and missionary life of the And the end of all our exploring brothers involves a return to a spirit of prayer Will be to arrive where we started and devotion, a deepening of our individual And know the place for the first time.” and fraternal capacities to listen to the Word of

God, and what the Word of and the Spir- My dear brothers, it has been doing and is doing within us and may the Lord give you peace! among us. Thus, revitalization and restructur- ing is about revitalizing our engagement in the What a wonderful idea, to hold a Chapter evangelical life, re-committing to being men of Mats to bring the brothers together, to pray of prayer and spiritual brothers to one another. and sing and laugh together as brothers of the The restructuring that must take place is noth- and men on the same human, Chris- ing other than allowing God, through prayer tian and Franciscan journey! Bro. Caoimhin and also through the living together as broth- and I wish to thank the Provincials of the three ers, to re-structure our lives, our values, and to provinces for your courage and commitment seek to re-center our lives on Christ and in convoking this first Chapter of Mats to the his Kingdom of justice, peace, reconcilia- which have been invited all of the Friars liv- tion and restoration. ing and working in Canada. Thanks to you, Revitalization and restructuring engag- Dennis, Marc and Primo, and to your Defini- es not only the singular friar but also that of tories and Councils (Bro. Robert Campagna, the life of the friars living together in frater- Bro. Jimmy Zammit), and to all the brothers nity. It is about giving heart and soul to the of St. Province, Christ the King Prov- experience of fraternal life. It is from a deep ince and the St. Francis Foundation of the Im- spiritual life and from living a radical life of maculate Conception Province. A special is in fraternity that our missionary activity should order for the three friars who helped organize derive, emerge, thrive. However, all too often, friars – as if that ever would be possible – and we seem to start from the opposite direction, for bearing the major burden of promoting and beginning with work, pastoral engagement, giving structure to this Chapter: Pierre, Pierre mission and then hoping there might be some and Rohwin. Thanks also to the brothers of the time left for prayer and devotion and for the Croatian Custody, represented in the person of fraternal life. The Questionnaire sent to 1,500 Bro. Marko Puljic, and from the Foundation brothers of the Order tell us just this story, a of Lithuania in the person of Bro. Aurelius. story of Franciscan life that is all about work, Thanks also to Doug Clorey, Secular Francis- all about being driven from without/outside of EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 381 ourselves, outside of the fraternity, outside of friars. Space, time, expanse, and the different our spiritual friendship and time ‘wasted’ in frontiers seem to have played a significant role prayer with the Lord of Life, Jesus. in promoting the development of different val- ues, depending on geographical, social, and Brothers and Minors for the Twenty-First religious location. In the East, these factors Century seem to have shaped a drive to promote sim- plicity of life, interdependence, a structured As many of you are aware, the focus of the life in fraternity, the pursuit of the intellectual 2015 General Chapter was “Brother and Mi- tradition, and the urgent need to create frater- st nors in our Times (For the 21 Century).” The nities among and with brothers and sisters who General Definitory has decided that we will are poor and marginalized. In the West, indi- pursue this course of inspiration and challenge vidual freedom, the empowerment of young by structuring our six-year work for the Order friars, a less clerical vision of Church and a on the theme of “Friars and Minors towards sense of limitless expanse seem to have played the Peripheries.” Having said this, this theme a central role in defining the character of Fran- is filled with a number of ‘Franciscan pre- ciscan life among the brothers in that region. sumptions’, which bear some scrutiny. This And in the center, a focus on service to Italian, Chapter of Mats also is filled with a number of and now other immigrant populations, a spe- ‘Franciscan presumptions’, so I would like to cifically ecclesial or pastoral service, seems begin my remarks unearthing these presump- to have played a dominant role in shaping the tions. specific form that our Franciscan charism and First, I presume that we are on the same life would take. These caricatures or descrip- evangelical adventure or journey, the pursuit tive broad strokes are neither exhaustive nor of radical evangelical life. Thus, as do they take into account the complexities and Flood indicated, our story begins in the deep idiosyncracies that have always been present experience of the Gospel, finds its soul and and that will continue to give shape to differ- direction in the Rule and Life of the Friars ent ways we live out our Franciscan identity Minor, and a further exploration of the cen- and mission in Canada. tral themes of the Rule in a careful reading and One question I would ask you to ponder, af- study of the General Constitutions and Gen- ter having heard the stories of the three entities eral Statutes. To my surprise, when in recent – the Province of St. Joseph, Christ the King, years I took up the General Constitutions, I and the Foundation of discovered a deep spirituality filled with the Province, and also that of the brothers from spirit of the Gospel, of the inspiration of the Mostar/Chicago and from Lithuania: Did the life of Francis, and of a renewed vision of the centrality of our Gospel life lived in fraternity Church and the world. emerge from the stories and histories shared In listening yesterday to the histories and yesterday? If so, how? If not, why not? stories of the evolving historical presence of Second, I presume that we profess the the friars in Canada, what emerged clearly is same commitment to the development of our the deep commitment the friars made to ac- life with God, our life with the brothers, and companying the Catholic and other popula- our life as ‘missionaries’ in the service of the tions in Canada, serving the local Church, Church and the world. For the Friar Minor, responding to emerging social needs, and to the itinerary for our lives begins in the experi- the waves of immigrants who have come – and ence of God, of Jesus. It is translated in and who continue to come – to the vast expans- through the daily living out of fraternity with es of the country called Canada. It also was our brothers, in all of its difficulties, messi- striking how much geography has played in ness, and also its joys and goodness. And it is shaping the national and personal character brought to completion, as is the experience of and imagination of Canadians, and also of the Eucharist, in and through missionary engage- 382 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 ment. After all, as Francis reminds us ity is moving from Europe and the North to the in Evangelii gaudium, we do not ‘do mission’; South and East. The provinces located in the ‘we ARE mission’! former, Europe and North America, are get- Third, I presume that God is calling us to ting older and smaller while those in the South life, conversion, renewal, revitalization and to and East continue to demonstrate growth and embracing a future that will be radically dif- a youthfulness that brings with it both exciting ferent from the past or the present because it newness but also the major challenges. embraces the fullness of God’s vision for the The growth of the Order brings with it ever life of the world, not our tiny and limited vi- greater diversity. We will need to develop new sions. To repeat the image I used yesterday in tools and new forms of evangelical living in the homily, we are called to greatness; this call order to respond to the changes taking place requires of us to “draw a larger circle around within the Order, the Church and the world. what we think is possible,” “un grand hom- But we must make sure that our forma vitae is me est celui qui est capable d’insérer ce que at the heart of all change and all missionary nous croyons possible dans un espace qui le engagement. dépasse.” It is critical that we tell our stories, And, finally, I assume that we are prepared the many ways you and the brothers of your to abandon all for the sake of the Gospel and entities attempted to respond to the Gospel the revitalization of our Franciscan charism, call to leave all and follow the Lord Jesus, in including the possible – if not probable – re- the service of God’s people. However, I repeat structuring and reorganizing of our current my question to you: Did the centrality of our structures - for the sake of revitalizing our lives, Gospel way of life, lived in and through the not simply to become more efficient or to fill fraternity, fraternities that are missionary by the gaps/holes in our ministry sites. In the end, their very existence, emerge from the sharing the processes of restructuring in which you are of histories and personal biographical story- engaged must seek first to deepen the experi- telling yesterday? We need to get to the heart ence of the living out of the Core Values of of who we are as Friars and Minors, and not our Franciscan evangelical charism expressed focus simply or exclusively on what we do! in the Five Priorities, priorities that find their Fourth, I assume that all of us have come to full expression in the 7+ 1 values expressed in this meeting with open minds and hearts, and the document, Guidelines for the New Forms that all of us are committed to seeking ways of Life and Mission in the Order of Friars Mi- to ensure the future witness to the Gospel life nor, Ite Nuntiante (GSME, 2014). I will as expressed in and through St. Francis of As- name these 7 + 1 principles presently. sisi, in and through our faithful living out of [The theme of revitalization is de rigueur in the Rule and Life of the Friars Minor, in the the life of the Order today. Closely linked to context of a post-modern, globalized, trans- this theme are processes for restructuring that Canadian context. The world is changing. go in multiple directions. These include both Canada is changing. The Church in Canada is a reduction of the number of entities in some dramatically changing. One statistic you might regions, and an expansion of entities in other find of relevance to the process into which you regions. Spain is a most recent example of the are entering: in 1991, 45% of religious believ- former while the Democratic Republic of Con- ers in Canada were Catholic, while in 2011 go witnesses to the latter. Thus, restructuring it dropped to 38%; those indicating they had is not a one-way experience in the current life no specific religious affiliation or identity in- of the Order. Most if not all of these processes creased from 12.6% in 1991 to 24% in 2011 of restructuring have had as their point of ori- (cf. https://en.wikipedia. org/wiki/Religion_ gin or destination the desire to give birth to a in_Canada). deeper experience of the Franciscan charism These changes also are affecting the Order in the life of the Order, the Church and the in major ways. The center of Franciscan grav- world.] EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 383

Seven Plus One Core Values of Our Francis- and conversion. can Life and Mission In the document entitled “Ite Nuntiate: Guidelines for the New Forms of Life and I would now like to turn attention to the Mission in the Order of Friars Minor” (Rome, set of seven plus one core Franciscan values, Easter 2014, General Secretariat for Missions which have the potential to lead us, in the and Evangelization), seven core values are words of Rev. Dr. Martin Luther King, Jr., to mined from the experience of a number of nurture ‘our dream’. This dream is about iden- new fraternities that have emerged in different tifying, embracing and being embraced and regions in Europe and which seek to propose transformed by (the experience of Francis at the revitalization of the life and mission of the San Damiano and the Crucifix, Francis and Friars Minor in the world today. These core the leper) eternal values, which are capable of values should be at the heart of the living out evoking and provoking a revolution of mind, of the Gospel life by each and every friar, each heart and spirit within each of us and within and every fraternity, each and every entity, and each of the brothers of our respective enti- also at the level of the General Curia. Perhaps ties. I am speaking here of what revitalization it would be helpful if in each and every prov- is about, namely, a restructuring of the inner ince/entity of the Order several fraternities ex- world of each of us; a restructuring of the vital plicitly demonstrating these core values would relationships that guide our lives and lead us to be created, as a permanent reminded to all of a deeper experience of life in God, life with the us of the core values that should guide our brothers, life in the Church and in the world; lives together as brothers living in fraternities and a restructuring of our affective as well as that are by their very ecclesial and Franciscan effective means for being a sign and symbol of nature missionary. the Kingdom of God to a world that is desper- The core values for Franciscan life and mis- ately in need of ‘good news’. sion articulated in the short booklet, “Ite - Values, dreams and visions are not one and tiate” (pp. 30-31), include the following: the same thing. Vision is what happens when 1. Primacy of the life of prayer and of lis- we commit to the deepest values of our hu- tening to the Word of God. man, Christian/Catholic, and Franciscan iden- 2. Care of the authentic and deep fraternal tity and to the reorganizing of our structures relations, which irradiate a testimony of in such a way that they reflect our deepest fraternal life. 3. A simple and sober lifestyle, minority identity as men of faith, hope and love, men and testimony. of the Gospel, the Church, and men commit- 4. Welcome and sharing of life with the ted to living fraternity with one another and people of God, and above all with our with the world as the most authentic manner brothers and sisters who are poor (en- for expressing our specifically Franciscan counter with people). identity. Vision emerges from the confusion, 5. Evangelizing mission with a charac- chaos, sweat and faithful commitment to stick- ter of inter gentes, itinerancy, presence ing together, living to the best of our abilities in unknown, difficult and risky areas, closeness to the poorest of the poor, the the core values in pursuit of the Gospel life, suffering, and to the excluded through living as fraternities guided by the Beati- ‘inserted fraternities’ (living among the tudes. Vision is the confirmation or certifica- poor). tion that the manner in which the core values 6. Communion with the local Church (tes- of our Franciscan vocation/charism are being timony to fraternity and minority). embraced and applied in our lives is authentic, 7. Willingness to adopt forms of active col- life-giving and spiritually renewing for indi- laboration with the laity and the Francis- vidual friars and for the institutions and struc- can family. To these seven core values, I would add an tures that serve as temporal containers for the eighth, which finds expression in the lived ex- promotion ongoing formation, transformation, 384 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 perience and writings of , in is our business, and vice versa. At the same our Rule and Life, in Chapter 4 of our General time, however, this process should never be Constitutions (cf. also Pilgrims and Strang- handed over to those of us ‘flying at 35,000 ers), and in the recent Apostolic Exhorta- feet’. It needs to remain as organic and local/ tion Evangelii gaudium (cf. Chapter 4) and national as possible, with the brothers of the Encyclical Laudato si of . entities engaged in this process as the central 8. Commitment to the transversal values protagonists. There is a danger for the Prov- of JPIC, and to working for the social ince of Christ the King that unless God sends transformation of the structures in soci- a rush of new vocations, the Minister General ety and the reconciliation and healing of and the General Definitory will be required in the social and natural world. the near future by the norms of the General “Ite Nuntiate” makes clear that the ‘new’ Statutes relative to the fundamental require- that is so widely invoked in the recent past in ments for what constitutes a province to in- the life of the Church and the Order reflects tervene. This should never be a first or even the ardent desire to undergo a more radical and second course of action but only a measure continuous conversion of mind, heart and soul. taken ‘in extremis’. Nor do I hope you sense “To be real, the ‘new’ always demands the em- my words as a veiled threat or premonition of brace of the past with the richness of its heri- what is already in the planning. We in Rome tage, and the [embrace also] of the future, with are not quite that Machiavellian, nor are we all the changes that can already be perceived in that future oriented. What we cannot and will the present. The ‘new’ subsequently conjoins not allow to happen is for an entity to choose (unites) memory and prophecy, the return to death on its own, and to pursue that course the sources and the longing for the future [as in an expedient manner. We do not have the God imagines it to be]” (p. 20). ‘right’ to die but only to live: let us choose

Role of the Minister General and the Gen- life, as the writer of the Book of Wisdom eral Definitorium in the Process calls us to do! We your brothers who serve you in the General Government of the Order In some side meetings with the Provincials are prepared to work with you to create flex- and the organizing committee for this Chap- ible structures for the service of authority that ter of Mats, the question was raised about the will allow you to respect and promote legiti- role of the Minister General and the General mate geographical, historical, linguistic and Definitory in this process that you are now cultural particularities that contribute to the beginning for revitalization and restructuring. construction of a unified vision of Franciscan Neither I nor the General Definitory can re- life in Canada, placing itself at the service of main indifferent and ‘on the sidelines’ as you a changing Church and world community. face and embrace the consequences of living Parenthetically, one of the new and more the Franciscan charism in Canada today. We exciting possibilities that is emerging in dis- are a universal fraternity, each responsible cussion between the OFM, Conventuals and with and for one another. The General Defini- Capuchins, and also TOR is the formation tory has by right and obligation the respon- of inter-obediential fraternities to express sibility to accompany, cajole, encourage and the common nature of our Franciscan iden- challenge you to seek new ways for revital- tity and evangelizing mission. A 3-year pro- izing our presence in the Canada, and to open gram has been developed to promote mutual your geographic experience to the universal understanding, healing and reconciliation, brotherhood and the universal Church. The the emergence of new structures that would General Definitory is required by the man- allow us to live together and, perhaps, to dates of fraternal charity to accompany and to open our lives to the possibility of a future ‘meddle’ in your business since your business reunification of the Orders. In 2016, we will mark the 800th anniversary of the Pardon of EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 385

Assisi by focusing collectively on the ways values of the Gospel expressed in the 7 Plus 1 we have done violence to one another and to Franciscan values, expressed in the daily tak- seeking reconciliation. In 2017 we will com- ing up of the Cross of Jesus and following in memorate the 500th anniversary of the Bull of his footsteps. We are not called to maintain Pope Leo X, Ite et vos in vineam meam (May that which has served us well but which, for 29, 1517), which divided the Friars Minor of one reason or another might no longer be ca- the Regular Observance and the Friars Minor pable of serving us. We are called to reclaim Conventuals. We will call upon the histori- the charismatic, itinerant nature of our Gospel ans and specialists of our respective Orders to life, walking by faith and not by sight, nor by review the literature and to propose ways in fear, nor by a false sense of historical secu- which we might renew the vital links between rity. Believe and trust in God’s promise to be us. And in 2018, efforts will be made to cre- with us always, even in the midst of diminish- ate opportunities for sharing and collaborat- ment, aging and an uncertain future. Believe ing on common missionary projects, with the in the power of the fraternity and in the uni- possible creation of a unified Franciscan Uni- versal nature of our Franciscan charism that versity in Rome and of inter-obediential fra- allows us to recognize one another as broth- ternities in different parts of the world. And ers pursuing the same evangelical values. Be- so, while we reflect and work on revitaliza- lieve that the future is in God’s hands and that tion and restructuring within the OFM world, God is calling and urging us to step out with a process that we hope will give new energy, the same radical trust that Francis of Assisi hope and courage to all of the brothers of the and the early brothers demonstrated in their Order and those living at the level of singu- lives. Let us reclaim who we truly are: Friars lar entities, we need also to begin to dream and Minors called to go to the Peripheries! a much greater dream, God’s dream for the “Let us begin, brothers. For till now we three First Orders: the Reunification of our have done little or nothing.” Gospel project to form one universal brother- hood of the Order of Friars Minor. Fr. Michael A. Perry, OFM In closing, I would urge you my brothers Minister and Servant to seek new ways of living out the Franciscan evangelical charism in Canada. I urge each of you to do all you can both individually 5. Omelia nella Festa degli Arcangeli Miche- le, Gabriele, e Raffaele and collectively to make visible and ‘entic- Curia generale, Roma, 29.09.2015 ing’ the 7 Plus 1 Core values of our Francis life, to model these in your relations with one A distanza di pochi giorni, la Chiesa per another, and to challenge one another to pur- ben due volte ci invita a fare memoria delle sue these values. I urge you to come to a new schiere angeliche: oggi, insieme a tutti gli an- understanding of the historical heritage and geli, celebriamo in particolare gli Arcangeli beauty of your 2 provinces, the Foundation, Michele, Gabriele e Raffaele; il 2 ottobre, poi, and also the other Franciscan presences in ricorderemo gli “Angeli custodi”, proprio per- Canada in which history becomes prologue, ché la Divina Provvidenza ci ha affidati tutti alla custodia e alla protezione delle schiere setting the stage for the rich and exciting fu- angeliche. Come afferma tutta la tradizione ture that God is preparing for the friars and biblica, come possiamo leggere nella Lettera the Order in Canada. agli Ebrei, questi spiriti beati, che vivono al I urge you to get the friars moving again. cospetto di Dio, “sono spiriti inviati da Dio al We are members of a movement. We have servizio di coloro che devono ereditare la sal- not made a vow to stabilitas loci but rather vezza”. In tutta la tradizione biblica solo i tre to‘stabilitas evangelii’, if such a term exists. Arcangeli che celebriamo oggi hanno un nome Our stability does not come from structures or particolare e significativo in base alla missio- ne che debbono svolgere. Michele, il cui nome geographical locations but from the enduring 386 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 ebraico significa ‘Chi è come Dio?’, è il di- Natanaele. Facciamo memoria e facciamo te- fensore di Dio, il custode della sua verità, che soro dell’amore risanante di Dio; rievochiamo è la sua unicità. Non vi sono altri dèi. Nessun e rifondiamo la nostra fede in Lui; ridiamo vita altro è Dio al di fuori di Lui. Tutte le altre per- e forza alla fiducia che l’opera divina ha su- sone, angeliche e umane, sono sue creature. E, scitato nella nostra interiorità, grazie alla sua se sono sue creature, non possono essere Dio! presenza rivelata anche per mezzo degli Ar- Inoltre, Michele è l’Arcangelo incaricato di di- cangeli Michele, Gabriele e Raffaele. fenderci dallo spirito del male e dai suoi colla- boratori. Michele è colui che veglia sul popolo Fr. Michael A. Perry, OFM di Dio, è il protettore degli amici di Dio. Ga- Ministro generale briele, ‘forza di Dio’, è colui che reca e spie- ga i messaggi divini. Siccome anche i Profeti hanno bisogno di conoscere il significato delle 6. Omelia nella Festa di san Francesco di As- loro visioni, per esempio, Gabriele viene man- sisi dato a rivelare al profeta Daniele i tempi della Santa Maria degli Angeli, Basilica, 04.10.2015 salvezza. Ancora, nel Nuovo, l’Arcangelo Ga- briele è inviato a portare i lieti annunci della Carissimi fratelli e sorelle, nascita del Battista e quella di Gesù. Raffaele il Signore vi doni la sua pace! è l’Angelo che viene, accompagna, orienta, di- rige, protegge e risana. La narrazione del Libro La croce del Signore Gesù continua a par- di Tobia, ci presenta tutto ciò. Raffaele è ve- lare a ciascuno di noi oggi con la stessa forza ra medicina di Dio per l’anima, per lo spirito, con cui ha parlato a san Paolo e a san Fran- per il corpo. Con lui il viaggio della vita può cesco. San Paolo afferma chiaramente che, se essere portato a buon termine. Anche Gesù, vogliamo realizzare appieno la nostra vita con l’unico Mediatore tra Dio e ogni uomo, parla noi stessi, con gli altri e con Dio, dobbiamo di angeli. Di fronte a Natanaele, che si meravi- necessariamente passare attraverso l’esperien- glia di essere stato visto da Gesù stesso senza za di sofferenza e di morte vissuta dal nostro accorgersene, il nazareno afferma: “Vedrete il Signore e Salvatore Gesù. «Fratelli, quanto a cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scen- me non ci sia altro vanto che nella croce del dere sul Figlio dell’uomo”. Gesù viene anche Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della servito dagli Angeli. quale il mondo per me è stato crocifisso, come Carissimi fratelli e sorelle, siamo consape- io per il mondo» (Gal 6,14). Credo che que- voli di essere costruttori di una storia che ha ste parole di san Paolo non ci lascino assolu- Cristo al suo centro e come suo fine. Sappiamo tamente indifferenti. Anzi, oserei dire che ci bene di essere chiamati a diventare come Dio, sfidano esplicitamente ad aprire il nostro cuore perché siamo stati creati a sua immagine e so- per appropriarci della nostra vera identità di fi- miglianza. Facciamo continuamente esperien- gli e figlie amati da Dio. Con il suo amore Dio za della presenza dello Spirito Santo nella no- ci fa incamminare sulla via che ci porta alla stra vita, che sempre ci accompagna e ci dà la piena libertà filiale e al suo Regno. forza necessaria per testimoniare quanto Dio Sono tanti i credenti che erano stati battez- sta realizzando nella nostra vita. Prendendo zati nella vita, morte e risurrezione del Signore spunto anche dall’Enciclica di Papa France- Gesù ma che, in seguito, venendo a contatto sco Laudato Si’, ci rendiamo sempre più conto con la sofferenza del mondo, fingevano di non della condizione in cui si trovano l’umanità e il percepire quel dolore o di non sentire le gri- creato, una condizione di sofferenza e di ferita. da di agonia del popolo di Dio e dell’univer- Ecco, Dio attraverso i suoi angeli, interviene, so da Lui creato. Questa è stata l’esperienza con amore e rispettando la nostra libertà, per anche di san Francesco. Nei primi anni della guarirci, per riportarci alla dignità originaria e sua vita, pur battezzato, pur essendo cristia- per ripristinare il giusto rapporto con Dio, con no, san Francesco non sentiva, non percepiva noi stessi, con l’umanità e con tutto il creato. il dolore di tutti quelli che erano condannati In tutta semplicità, oggi, vi invito a richiama- a una vita di miseria assoluta e di emargina- re alla memoria e a rievocare un’esperienza zione, specialmente i lebbrosi e i poveri, che personale e intima di incontro “guaritore” con si trovavano dappertutto. Il giovane Francesco Dio. Sono certo che ciascuno di noi ha vissuto si interessava e si prendeva cura solo dei suoi una tale esperienza, proprio come è capitato a amici più stretti, uomini, che come lui gode- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 387 vano i lussi di una vita distaccata, divorziata voglio svegliarvi ad ascoltare il solenne in- dalla realtà effettiva del mondo di quel tempo. vito di Dio, l’invito a ritornare alla vita e a Solo un’esperienza simile a uno tsunami è riu- sperimentare nuovamente il potere liberante scita a spezzare le catene che rinchiudevano il del suo amore, della sua misericordia, della cuore di Francesco in una prigionia lussuosa e sua riconciliazione e della sua gioia. Però, anestetizzante. per sperimentare questo potere, dobbiamo L’abbraccio delle ferite di Cristo crocifisso, abbandonare il lusso della nostra indifferen- pendente dalla croce nella chiesetta diroccata za. Dobbiamo intraprendere lo stesso cammi- di San Damiano, ha liberato Francesco dalla no di mistero pasquale di sofferenza, morte e schiavitù dell’egoismo e dell’orgoglio. L’ab- risurrezione che Gesù ha vissuto. Dobbiamo braccio del lebbroso sfigurato e macilento ha scrollarci di dosso tutte quelle cose che non sanato le piaghe dell’indifferenza che ferivano nutrono la nostra fame spirituale. Se voglia- il cuore di Francesco e ha guarito gli occhi del mo nutrirci spiritualmente, se vogliamo rea- suo cuore, permettendogli per la prima volta di lizzare davvero la nostra vita, relazionandoci cogliere la bellezza e la dignità della persona con noi stessi, con Dio e con gli altri; se vo- posta da Dio sul suo cammino. I due abbrac- gliamo sperimentare davvero la gioia, allora ci che Francesco ha ricevuto, quello di Gesù dobbiamo in qualche modo offrire la nostra crocifisso e quello del lebbroso, lo hanno len- vita in riscatto per molti. Dobbiamo aprire il tamente ma sicuramente condotto ad abbrac- nostro cuore, la nostra casa e la nostra vita ciare tutti i poveri, gli stranieri e i nemici. Lo agli altri. Dobbiamo abbracciare tutti quelli hanno spinto fino in oriente ad abbracciare il che fanno fatica a soddisfare i bisogni primari sultano musulmano. Lo hanno guidato ad ab- della sopravvivenza. Dobbiamo abbracciare bracciare tutto il creato, Lo hanno portato per- quelli che ci fanno più paura e gli stranieri fino ad abbracciare l’ultima barriera umana: la e i migranti che arrivano sulle nostre coste e morte. nelle nostre città. Non possiamo più guardarli Laudato si’, mi’ Signore, cum tucte le Tue di traverso e fingere che non ci siano, come creature… se a loro vita e i loro bisogni non avessero frate Sole, sora Luna, frate Vento, sor’A- niente a che fare con la nostra vita e la nostra qua, frate Focu, matre Terra… fede. Don Tonino Bello ci sfida a guardare Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke per- non ai limiti della sofferenza, ma piuttosto donano per lo Tuo amore, al potere illimitato della risurrezione nella e sostengo infirmitate e tribulazione. nostra vita quando afferma: «Riconciliamo- Beati quelli ke ‘l sosterrano in pace, ci con la gioia. La Pasqua sconfigga il nostro ka da Te, Altissimo, sirano incoronati. peccato, frantumi le nostre paure e ci faccia Francesco ha permesso alla potenza del vedere le tristezze, le malattie, i soprusi e per- sangue e dell’acqua che sgorgano dal Croci- fino la morte dal versante giusto: quello del fisso di condurlo ad una nuova comprensione “terzo giorno”». Oggi, facendo memoria del- della sua vita e missione, che è anche la vita la vita e morte di san Francesco d’Assisi, noi e missione di tutti i Frati Minori e di tutti i celebriamo proprio questa grande verità del discepoli del Risorto. Francesco ha accolto su mistero della nostra vita cristiana. Ci unia- di sé le ferite del mondo, proprio come Ge- mo a lui, nel suo cantico di lode e di gioia, sù stesso, suo e nostro Signore e Salvatore, Laudato si’, abbracciando non solo la grande ha fatto. Come scrive san Paolo: “Per mezzo speranza che questo santo ci offre attraver- della quale il mondo per me è stato crocifisso, so l’esempio della sua vita, ma abbracciando come io per il mondo”. Anche noi siamo stati anche le sofferenze del mondo, come ha fatto crocifissi per la vita del mondo attraverso il Gesù. Abbracciando la croce, san Francesco Battesimo. Perché fingiamo di non saperlo e è riuscito a vivere in assoluta libertà, anche viviamo la nostra vita come se niente fosse? nei confronti della morte: «da la quale nul- Perché fuggiamo dalla croce quotidiana della lu homo vivente po’ skappare:…beati quelli violenza, dell’odio, della migrazione di intere ke trovarà ne le Tue santissime voluntati, ka popolazioni e della distruzione dell’ambiente la morte secunda no’l farrà male». L’infinito naturale che affliggono il nostro mondo? amore e la sconfinata misericordia di Dio ci Fratelli e sorelle, in questo giorno di gran- aiutino ad abbracciare la croce di Gesù e a se- de festa non voglio rattristarvi o farvi star guirlo nelle periferie del nostro mondo, dove male o farvi venire dei rimorsi. Al contrario: Dio vive e dove noi possiamo attingere vita. 388 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

«Sono stato crocifisso insieme a Cristo; vivo, che porta al vuoto, alla solitudine e alla morte. però non più io, ma vive in me Cristo» (Gal Il cammino del discepolato autentico con- 2,20). Buona festa! siste nel coltivare un profondo senso di verità riguardo a sé stessi e agli altri: tutti siamo crea- Fr. Michael A. Perry, OFM ture che dipendono, creature amate e curate da Ministro generale Dio, che si inserisce nello scorrere della storia dell’uomo non per condannare e disprezzare, ma per innalzare e riportare alla luce l’imma- 7. Omelia in occasione della settimana di gine divina impressa in ogni creatura. Se ci formazione fidiamo dell’altro – e questo vale in ogni re- Roma, Curia generale, 08.10.2015 lazione – piano piano riveleremo all’altro la verità di noi stessi e anche le zone d’ombra della nostra vita. Con il tempo cominceremo Chiedete. Cercate. Bussate. La cultura glo- anche a fidarci del fatto che l’altro cerca solo bale ed elettronica, sempre più onnipresente, il nostro bene e non è una minaccia per noi. In nella quale ci troviamo a vivere, promuove questo clima di fiducia possiamo abbassare la sempre più l’idea che il fine ultimo della no- guardia e mostrare i nostri veri bisogni spiri- stra vita è diventare autosufficienti, in grado di tuali. Il primo luogo in assoluto dove possiamo soddisfare tutti i nostri bisogni senza dipende- vivere tutto ciò è la relazione con Dio, amore re dall’Altro con la A maiuscola, Dio, e senza infinito e misericordia senza limiti. Ma l’invito dover dipendere reciprocamente gli uni dagli di Gesù si estende anche alle relazioni con il altri. Tale cultura ci vuole convincere che, nostro prossimo. I veri discepoli sono disposti vivendo così, possiamo dimostrare la nostra ad affidarsi reciprocamente, perché sanno che grandezza e la nostra forza. lo Spirito di Dio guida la loro vita e la loro Al contrario, il Vangelo ci presenta una comunità. Ogni volta che troviamo il coraggio posizione diametralmente opposta all’idea di fare tutto ciò, siamo sulla strada giusta, che dell’assoluta indipendenza e auto-realizzazio- porta alla santità e alla comunione. ne. Gesù chiama i suoi discepoli a non isolarsi Fratelli carissimi, abbiamo analizzato e stu- e a non rinchiudersi in sé stessi. Gesù ci invita diato la missione che l’Ordine ci ha affidato. ad aprire il nostro cuore per esplorare la verità Sappiamo e abbiamo scoperto ancora di più più profonda di noi stessi e della nostra rispo- che la via per andare avanti si basa sulla coo- sta ai desideri del cuore e dello spirito. perazione esercitata in armonia. Nella misura Gesù non predica qualcosa in cui non crede. in cui coltiviamo questa profonda relazione Come potete ricordare, nei versetti del capitolo con il Signore Gesù e apriamo il nostro cuore a 11 immediatamente precedenti a questo brano, lui, nella stessa misura saremo capaci di fidarci Gesù insegna ai suoi discepoli come pregare. gli uni degli altri, arrivando senza timori a di- “Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo pendere gli uni dagli altri. Come il Dr. Becciu regno; dacci ogni giorno il nostro pane quoti- ci ha spiegato, la via verso la grandezza è an- diano, e perdonaci i nostri peccati, perché an- che la via dell’umiltà, ossia ammettere di aver che noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e bisogno di Dio e del fratello, affinché si possa non ci indurre in tentazione” (Lc 11,2-4). compiere in noi la missione di Dio. Questa è la Gesù mostra nella sua preghiera la relazio- via che ci conduce alla pienezza della vita, alla ne tra Dio e i discepoli, una relazione radicata comunione autentica e ad incarnare la giustizia nell’amore e nella fiducia, vissuta nella giu- e la pace del Regno dei Cieli. stizia, nella verità e nella speranza. Tale rela- “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, zione porta ad ammettere che non siamo auto- bussate e vi sarà aperto”. Il Signore ci fa pas- sufficienti e a riconoscere che siamo chiamati sare dai bisogni che abbiamo al bisogno che a percorrere il sentiero del perdono. L’umiltà siamo. Sì, abbiamo bisogno dei suoi doni, so- che Gesù esprime nella preghiera ci rivela che prattutto siamo bisognosi di Lui. non essere Dio e avere bisogno non sono se- gni di debolezza ma, piuttosto, segni di gran- Fr. Michael A. Perry, OFM de forza. Questo va contro la tendenza della Ministro generale nostra cultura umana. Del resto Gesù in molte parabole smaschera l’idolatria dell’autosuffi- cienza e ne dichiara la verità: essa è una bugia EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 389

8. Homily for the meeting of UFME act of becoming a ‘selfie’, pushing God to the Dubrovnik, Croatia, 19.10.2015 periphery and placing ourselves at the center. I am speaking here of what many call a crisis of My brothers, faith. In this sense, the man in the Gospel did the Lord give you peace! not believe that God was the center of his life, did not believe that God was the author of the “This is what I shall do: harvest and of all the goods he was accumulat- I shall tear down my barns ing, the One to whom all worship and thanks and build larger ones. are due. There is absolute silence in his heart: There I shall store all my grain the silence of living a life without gratitude, and other goods and I shall say to myself, without humility, and without love. ‘Now as for you, you have so many good things Second, when we place ourselves at the stored up for many years, center of our lives and work, we effectively rest, eat, drink and be merry!” participate in the construction of idols before (Lk 12: 18-19). which we must bow down in worship, and for which we must build bigger barns where we Perhaps no one noticed that the man in the can safely place these idols. There is a grow- story is totally alone. There is no one around ing threat in the age of internet, instant grati- him, no one with whom he shares his thoughts, fication, and unlimited individualism that the perhaps even his difficulties, hopes or dreams. brothers of our provinces and custodies are There is no one with whom he might share the constructing electronic and other types of material wealth that he has accumulated, no barns into which they – we – might withdraw, one to shower with affection or care. “I shall mentally, psychologically and affectively. say to myself, Self!” In the age of ‘selfies’ this What follows is the danger of sacrificing a one stands out above all others. And what is qualitative life with the brothers and others for the point of the parable of Jesus? What values a vicarious life lived in solitude. As was re- does it seek to convey to those who are dis- vealed at the General Chapter, brothers who ciples of the Risen Lord Jesus? What does it are seduced by these promises end up being have to say to us Friars and Minors gathered completely divorced from human relation- here for the meeting of the Conferences of Eu- ship just like the man in the Gospel. As Pope rope, UFME? What challenges does it place Francis reminds us, “Whenever our interior before each of us and before the brothers of life becomes caught up in its own interests and these regions of UFME and to the universal concerns, there is no longer room for others, brotherhood? no place for the poor. God’s voice is no longer During the General Chapter, we focused heard, the quiet joy of his love no longer felt, much attention on the different forms of cri- and the desire to do good fades” (Evangelii sis that we as a universal gospel brotherhood gaudium, par. 2). are experiencing. We gave particular attention to the economic crisis that has occurred in the How many of our brothers are already liv- General Curia, to the crisis of numerical dimi- ing a life in which God’s voice is not heard, the nution, aging and the departures from the Or- quiet joy of God’s love is not felt, and the de- der. In the midst of these different crises that sire to do good for others is no longer a burn- we have examined, there appear three very ing concern? How many of our brothers are specific, deeper crises that are posing a serious divorced emotionally, psychologically, spiri- threat to the health and well-being of our spiri- tually and affectively from the other brothers tual, fraternal and missionary identity today. in our fraternities, our province and the Order? First, there is a crisis of identity, which is Even worse, are we even capable of recogniz- also revealed in the parable of the wealthy ing these death-inducing symptoms and take land-owner. If our only point of reference steps to counter them? in those areas of our life that really matter is A third symptom of crisis within our lives, ourselves, our own personal projects, and the the lives of our brothers in the Order is that of development of methods for realizing our per- a growing distance between friars and the life sonal projects, we will progressively find our- situation of our brothers and sisters who live in selves as Franciscan men talking to ourselves. material, social and in other forms of poverty. We will join the rich land-owner in his selfish Our ‘barns’, the lifestyle and mental structures 390 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 we construct to protect us from external threats (Verso le periferie con la gioia del Vangelo, reflect the false sense of security behind which Documento del Capitolo generale 2015, n. 3) we seek to hide. “Now as for you, you have so many good things stored up for many years, Cari Fratelli Ministri delle Conferenze rest, eat, drink, be merry!” (Lk 12: 19). In the d’Europa, process, we progressively lose our capacity membri dell’UFME: to enter into authentic conversion. We lose il Signore vi doni la sua pace! our capacity to grown in compassion, to enter into the pain and despair, the hopes and joys È una grande gioia per me e per i Defini- of those around us, especially those most in tori generali – Fr. Ivan, Fr. Lóránt e Fr. Anto- need of love and affirmation. Without even nio – essere qui con voi questi giorni riuniti in being aware of it, we end up choosing a path assemblea per condividere le preoccupazioni that leads to death, not to life. We seek per- e gli interessi comuni, per trovare nuove stra- sonal comfort over self-sacrifice, and personal tegie di collaborazione e per riscoprire come protection over the taking of risks for the sake vivere i valori essenziali della nostra vita di of God’s Kingdom and God’s people. To this, Frati Minori in questo tempo. Questo, come Jesus responds: “You fool, this night your life ben sapete, era il tema centrale del Capitolo will be demanded of you...Thus it will be for generale 2015 e sarà anche il tema che guiderà the one who stores up treasures for himself but il lavoro del Definitorio generale nel prossimo is not rich in what matters to God” (Lk 12: 20- sessennio, durante il quale cercheremo di li- 21). berarci per andare verso le periferie, verso i My dear brothers, we are called to be mis- margini del nostro mondo contemporaneo. sionaries of mercy, bearers of the joy of the Inoltre, è molto chiara la chiamata dall’interno Gospel, called to experience and to share with e dall’esterno dell’Ordine a ritornare ad essere all of the brothers the opportunity that God of- ancora itineranti e missionari, disposti a porta- fers to us for personal and fraternal encounter re la Buona Notizia del Vangelo alle periferie with the living, loving and merciful God who della nostra società. E questo lo dobbiamo fa- “gives life a new horizon and a decisive direc- re in un modo che sia capace di risvegliare il tion” (EG 7). When we place God at the cen- mondo a nuove possibilità e nuove speranze, ter, we discover that we become fully human e che sappia offrire la misericordia, il perdo- and fully alive. God is then able “to bring us no e la potenza della riconciliazione di Dio. In beyond ourselves in order to attain the fullest tal modo corroboriamo la grazia della nostra truth of our being” (EG 8). When this happens, vocazione alla conclusione di questo speciale we discover a new capacity to forgive one an- anno dedicato alla Vita Consacrata e ci presen- other, a willingness to collaborate together for tiamo come precursori che annunciano il tema the sake of the Kingdom, a burning desire to centrale dell’Anno giubilare della misericor- go to the peripheries of the world, in humility dia ormai alle porte. and simplicity, in order to discover what mat- ters most to God, what gives life and instills Le nuove sfide che l’OFM courage and hope. deve affrontare

Br. Michael A. Perry, OFM Ci troviamo ad un bivio importante che pla- Minister General smerà il volto della comunità umana, dell’am- biente, della Chiesa e dell’Ordine nei prossimi anni. 9. Riflessioni nell’incontro delle Conferenze Nel Documento del Capitolo 2015 trovia- d’Europa (UFME) mo queste sfide: la rivoluzione digitale, che Dubrovnik, Croazia, 19.10.2015 con Internet permette di diffondere le notizie in tempo reale, e la rivoluzione bioetica che “Siamo ad un bivio importante sconvolge il nostro modo di agire sulla natura. per la storia dell’umanità. Nuove forme di povertà sono nate, ad esempio Un mondo nuovo sta la disoccupazione di molti giovani, la globaliz- per nascere e soffre le doglie del parto. zazione della violenza e della paura e il proble- La donna che partorisce soffre, ma dei movimenti migratori di enormi masse ma quando è nato il suo figlio ritrova la gioia” di persone. A tutto questo bisogna aggiungere EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 391 il cambiamento climatico, che comincia a pre- che queste sfide aprano in noi un nuovo desi- occupare tutti i governi, e altri grandi proble- derio di fare nostra la vita di penitenza vissu- mi ecologici come la deforestazione, la perdita ta e proposta da Francesco d’Assisi e dai suoi della bio-diversità e l’inquinamento dell’ac- primi Fratelli, semplificando il nostro stile di qua e della terra, che toccano soprattutto i più vita, creando nelle nostre Fraternità “oasi” di poveri. Eccole: misericordia, di riconciliazione, di autentico a. la rivoluzione economica legata alla globa- dialogo e di incontro? Siamo pronti e dispo- lizzazione; sti ad intraprendere il cammino meno battuto b. la rivoluzione digitale; (Robert Frost, The Road Not Taken), il cam- c. la rivoluzione bioetica che sconvolge il no- mino che richiede un’autenticità negli obiet- stro modo di agire sulla natura; tivi e una testimonianza della speranza che ci d. nuove forme di povertà cronica e di disoc- è data nella morte e risurrezione di Gesù, un cupazione; cammino di penitenza e di gioia evangeliche, e. la globalizzazione della violenza e le sue e sceglieremo di restare sul cammino percorso conseguenze; dalla maggior parte dell’umanità, un cammino f. il problema dei movimenti migratori di che non ci porta al cuore di Dio né dell’uma- enormi masse di persone, che sta avendo nità ma, che, al contrario, ci allontana da Dio, effetti diretti su molti dei Paesi rappresen- da noi stessi e dal mondo? Nel bosco mi sono tati nell’UFME: nel 2014 c’erano 60 milio- ritrovato ad un bivio e io – io ho preso quello ni di rifugiati o di migranti interni, 1 ogni solitario e meno battuto, e questo ha fatto la 122 persone nel mondo (cf. D. Graham, grande differenza (Robert Frost, “The Road 17 giugno 2015, “Violence Has Forced 60 Not Taken”– Il sentiero non intrapreso). Million People From Their Homes,” The Monthly Atlantic, http://www. theatlantic. Sviluppare una nuova ermeneutica com/international/archive/2015/06/refuge- per la vita francescana, es-global-peace-index/396122/); guardando il mondo dalle periferie g. una globalizzazione della retorica e della violenza terroristica; Una delle cose più sorprendenti che è ca- h. innovazioni biotecnologiche che stanno pitata nella Chiesa è essersi spostata dal cen- avendo effetti irreversibili sull’ambiente; tro, da Roma, per andare verso le periferie, le i. un contributo negativo da parte dell’uomo Chiese locali. Questo movimento è cominciato al fenomeno del surriscaldamento del pia- durante il Concilio Vaticano II, ha preso ul- neta, alla distruzione delle foreste e della teriore forma nei vari Sinodi della Chiesa, a biodiversità e all’inquinamento atmosferi- cominciare da quello sull’evangelizzazione co. del 1971, per passare poi nei successivi Si- Queste sfide alla qualità della vita umana e nodi in , nelle Americhe, in Africa e in dell’ambiente esigono una maggiore attenzio- Europa “fuori Roma”, ed è ancora più chiaro ne da parte della Chiesa, come Papa Francesco nell’attuale Sinodo sulla famiglia. Non è stato ha evidenziato tanto nella Evangelii gaudium un cammino lineare, bensì si è interrotto ed è che nella Laudato si’. Ciò che non è ancora stato ripreso più volte. Il pericolo che la Chie- chiaro è come noi Frati e Minori nel nostro sa e anche l’Ordine ritornino al loro interno e tempo risponderemo a queste gravi sfide. De- divorzino dalle realtà del mondo e del creato dicheremo il tempo necessario ad approfondi- resta una minaccia costante, da tenere sempre re la nostra conoscenza dei valori evangelici sott’occhio. che sostengono la nostra vita? Svilupperemo Papa Francesco ha anche giocato un ruo- nuove strategie per vivere le Cinque Priorità lo maggiore nel modo in cui la Chiesa vive, personalmente e fraternamente, nelle nostre riflette e testimonia attraverso i propri atti di Province e Custodie? Avremo il coraggio di giustizia e di carità. Il fatto che egli provenga tuffarci nel cuore del mondo, analizzando le dall’America Latina ha avuto un impatto rile- sfide che ci stanno davanti e usando i miglio- vante sul modo in cui egli percepisce il mondo, ri strumenti disponibili delle diverse scienze, la sua comprensione di come la Chiesa debba unendo le forze con altre persone di buona agire all’interno delle proprie mura e ci come volontà, al fine di proporre possibili soluzioni debba impegnarsi nel mondo composta da a queste domande cosi profonde? Lasceremo comunità ecumeniche, inter-religiose e cul- turali. Non intendo offrire un’analisi esausti- 392 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 va della visione che Papa Francesco ha della di figli di Dio. La sfida per la Chiesa è ab- Chiesa e del mondo perché io non ho ancora bandonare qualsiasi diritto speciale o privi- capito che cosa stia succedendo nella sua testa legio e la ricerca dell’auto-accrescimento a “gesuito-francescana”, e credo che nemmeno motivo del Vangelo. La sfida per tutti i cri- nessun altro sia riuscito a farlo! Comunque, stiani è abbracciare gli insegnamenti socia- si intravedono dei temi-chiave del suo ponti- li della Chiesa come dimensione costitutiva ficato, che risuonano nei suoi scritti, nella sua della nostra fede. Non riuscire ad integrare i testimonianza di vita e nel suo incarnare con- valori evangelici di giustizia, pace, integrità cretamente ciò che definiamo gli specifici va- del creato e riconciliazione nella nostra vita lori francescani. Questi temi-chiave erano già e a cercare di camminare insieme con gli presenti nella sua testimonianza di vita come anawim Adonai significa fallire nel com- Arcivescovo di Buenos Aires e hanno trovato prendere chi sia Dio e come agisca nel suo sviluppo in maniera chiara e sistematica nel e nostro mondo (cf. Parte IV di Evangelii suo contributo alla Chiesa dell’America Latina gaudium, 49; 176-221). ad Aparecida nel 2007 (cf. http://www.aecrc. 3. Dio cerca di abbattere i muri che ci separa- org/documents/Aparecida-Concluding%20 no gli uni dagli altri. Questi muri sono stati Document.pdf ). costruiti all’interno della cristianità e tra il Vorrei sottolineare alcuni di questi temi per cristianesimo e le altre religioni; separano suggerire a voi, cari Fratelli delle Province e le persone di buona volontà dai credenti e Custodie delle Conferenze d’Europa, alcune impediscono loro di collaborare in armonia linee di fondo che magari vorrete prendere per perseguire il bene comune. Per Papa in considerazione, mentre l’Ordine cerca di Francesco compito del papa è creare oppor- rispondere alla sfida di portare il Vangelo ai tunità di dialogo alla ricerca dell’unità dei confini, alle periferie, nel contesto della situa- cristiani e ri-orientare l’identità religiosa zione storica attuale. al fine di costruire ponti che permettano a persone di diversi credo e diverse culture Temi centrali di Papa Francesco di ritrovarsi per cercare cammini di pace e di verità [cf. Evangelii gaudium, 238-258, 1. Dio è misericordia totale e non giudizio to- specialmente il 244, “Dobbiamo sempre tale: il punto di partenza di Papa Francesco ricordare che siamo pellegrini, e che pe- riguardo al discepolato cristiano e alla vita regriniamo insieme. A tale scopo bisogna di fede cattolica è la convinzione che Dio è affidare il cuore al compagno di strada sen- misericordioso e cerca ogni modo possibile za sospetti, senza diffidenze, e guardare an- per offrire misericordia a tutti coloro che la zitutto a quello che cerchiamo: la pace nel chiedono, senza limiti né condizioni. L’An- volto dell’unico Dio”]. no giubilare della Misericordia è una chia- 4. Dio agisce dall’esterno verso l’interno e mata rivolta a tutta la Chiesa ad intrapren- dal basso in alto e la Chiesa, che è missio- dere la missione della misericordia verso ne, esce da sé per andare dappertutto incon- tutti. [“Gesù Cristo è il volto della miseri- tro al popolo di Dio. Questo risulta evidente cordia del Padre,” Misericordiae vultus, 1]. nelle omelie, negli scritti e nella testimo- Guardare Dio attraverso le lenti della mise- nianza di vita del Cardinal Bergoglio/Papa ricordia ci porta ad incontrarlo davvero per Francesco, che ha scelto coscientemente di quel che è, ossia il Dio vivente e amante [cf. vivere in semplicità, permettendo ai poveri Evangelii gaudium, 3: “Invito ogni cristia- di raggiungerlo e permettendo a sé stesso di no, in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a raggiungere i poveri. Le sue corse in auto- rinnovare oggi stesso il suo incontro perso- bus e metropolitana a Buenos Aires gli of- nale con esù Cristo o, almeno, a prendere la frivano la possibilità di avvicinarsi alla sua decisione di lasciarsi incontrare da Lui, di gente e toccare con mano il dramma della cercarlo ogni giorno senza sosta”]. vita umana in tutte le sue forme. Egli spinge 2. Dio si prende specialmente cura dei poveri, la Chiesa a mettere al centro della propria degli emarginati, di coloro che a causa del- vita e testimonianza gli interessi altrui, spe- la violenza dei sistemi politici, economici cialmente quelli dei poveri e degli esclusi, e culturali che disumanizzano la gente e la e non il carrierismo e l’abuso di potere [cf. privano della capacità di vivere nella libertà Evangelii gaudium, 27: “Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni co- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 393

sa, perché le consuetudini, gli stili, gli ora- la visione di un Dio umile, che è misericor- ri, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale dia totale. Il Dio che adoriamo è personale, diventino un canale adeguato per l’evange- amante, misericordioso e fedele. Il nostro Dio lizzazione del mondo attuale, più che per esce da sé e entra nell’esperienza esistenziale l’autopreservazione”]. di ogni singola persona e del creato attraverso 5. Dio non cerca il potere, preferisce l’umiltà, l’Incarnazione. Il nostro Dio rimane fedele al- non crede nel formalismo ma cerca la sem- la promessa fatta ad Abramo e Sara di restare, plicità, l’accessibilità e la condivisione del abbracciare e accompagnare l’umanità e il cre- ruolo dell’autorità in una maniera che riflet- ato nella via verso la piena realizzazione del ta il rispetto reciproco, la promozione della Regno. corresponsabilità e lo sviluppo della colle- I temi-chiave del pontificato di Papa Fran- gialità come modello del servizio dell’au- cesco, che guidano la chiesa, delineano gli torità. Papa Francesco cerca di potenziare elementi fondanti di quanto, vorrei suggeri- le Chiese locali, affidando loro maggiori re, potrebbe costruire una nuova ermeneutica responsabilità e impegnandole in modo più francescana per vivere il Vangelo nel XXI se- chiaro e costruttivo in ogni settore della vi- colo, qui in Europa e in ogni parte del mondo ta della Chiesa, imparando ad ascoltare la francescano. Ecco questi elementi fondanti: voce dello Spirito che parla ovunque nella 1. Un Ordine di Fratelli che cercano di rinno- Chiesa, non solo nel suo centro. vare ogni giorno la propria relazione per- 6. Dio desidera sporcarsi, entrare nella tra- sonale con Gesù Cristo e fanno sì che Egli gedia umana della vita della gente, nella scorra nella loro vita – la nostra vita! – con sofferenza del creato e dare voce alla gente misericordia, perdono, accoglienza, amore e al mondo che soffrono. Ci ricordiamo tutti e gioia. Le crisi che alcuni Fratelli attraver- la sua predica in cui ha invitato i pastori ad sano, la crisi economica che ha colpito for- avere l’odore del gregge. Pertanto, la Chie- temente la Curia generale e altre Istituzioni sa è chiamata ad uscire dalle sue strutture dell’Ordine in Europa e anche altrove e la fisiche e mentali per abbracciare gli esse- crisi di umanità e di fede nella vita fraterna re umani e il creato in un modo che istilli e nel servizio dell’autorità ci impongono di fiducia, costruisca confidenza e promuova approfondire la nostra relazione con Dio, coraggio e speranza per tutti i popoli. lasciando che Dio ritorni al centro della no- 7. Dio è il Dio dell’ospitalità, che accoglie chi stra vita, del nostro agire e del nostro servi- scappa dalla violenza e dalla minaccia di zio di autorità e di animazione. Dobbiamo, morte verso posti dove poter trovare tran- inoltre, cercare la riconciliazione tra noi quillità e nuove opportunità di vita in liber- in uno spirito di rinnovamento, cercando tà, per poter vivere una vita degna da esseri di perdonarci a vicenda, per ogni violenza umani. Nonostante alcune soluzioni propo- che possiamo aver esercitato sugli altri, a li- ste da Papa Francesco per rispondere alla vello personale o istituzionale, nelle nostre crisi della migrazione mondiale non siano Entità, a livello di Conferenza e a livello di praticabili né contengano dettagli sufficien- UFME. Non potremo procedere finché non ti per aiutare la gente a compiere le giuste ci saremo riconciliati, individualmente e decisioni, egli comunque dà voce a uno dei istituzionalmente. fondamenti biblici più profondi: accogliere 2. Un Ordine che cerca la via della minorità lo straniero, l’orfano, la vedova e i poveri. e della semplicità di vita, abbracciando il Papa Francesco estende questa esperienza valore evangelico del vivere sine proprio, di ospitalità a coloro che si sono sentiti al- liberandosi per vivere e diventare amici e lontanati dalla Chiesa, i cattolici divorziati fratelli dei poveri e degli emarginati, dei ri- risposati, gli omosessuali, chi ha praticato o fugiati, delle vittime di traffici umani e di provocato l’aborto e tutti coloro che si sono ogni forma di violenza, di ingiustizia e di sentiti emarginati dalla Chiesa istituziona- disumanizzazione. Questo potrebbe avere le. serie ripercussioni sulle scelte che compia- Una Chiesa che da testimonianza alla vi- mo rispetto a dove dobbiamo vivere e la- ta, morte e risurrezione del Signore Gesù e ai vorare e dove dobbiamo porre le Fraternità valori proposti dalle beatitudini del Regno di di formazione, come molti voci al Capitolo Dio (cf. Mt 5) è una Chiesa che, secondo Papa generale hanno evidenziato, specialmente Francesco, porta in sé e condivide col mondo voci dall’America Latina. 394 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

3. Un Ordine caratterizzato da uno spirito di dell’Ordine dovrà riflettere sulla sua pre- dialogo in ogni settore di vita, sia all’inter- senza nella Curia generale a Roma e sulla no (tra i Fratelli) che all’esterno con tutte possibilità di aprirsi a nuove opportunità in le istituzioni e i popoli; un Ordine che pro- futuro. muove i valori del Regno di Dio, che vive il 5. Un Ordine profondamente impegnato a sogno della riunificazione delle Chiese cri- combattere ogni forma di peccato sociale stiane, che cerca una maggiore prossimità e (S. Giovanni Paolo II, 1984, Riconciliazio- un senso di fraternità condivisa con creden- ne e penitenza, 16), impegnato nei valori ti di altre fedi, con non credenti e con tutte trasversali di giustizia, pace, integrità del le persone di buona volontà. Sollecitando creato e riconciliazione. Il Capitolo gene- un’accesa discussione sulla crisi ecologica rale 2015 ha dichiarato urgente il bisogno che il mondo sta affrontando, Papa France- per tutti i Fratelli dell’Ordine di integrare sco è convinto che possiamo collaborare in i valori di GPIC e della Dottrina Sociale tutte le dimensioni della nostra vita: ecume- della Chiesa nelle dimensioni spirituale, nica, inter-religiosa, culturale e scientifica. fraterna e missionaria della nostra vita. Ci È un ottimista radicale perché crede che il sono ancora delle incomprensioni, delle dialogo cominci quando viene fatta riemer- paure e delle reticenze tra i Frati in alcune gere l’immagine di Dio iscritta in ogni sin- parti d’Europa e in altre parti dell’Ordine golo essere umano. E così anche la ricerca che impediscono loro di abbracciare le di- del bene comune arriva al centro degli in- mensioni sociali del Vangelo, la Dottrina teressi politici, economici e socio-culturali. Sociale della Chiesa, lasciando che essa dia Noi Frati Minori, siamo pronti ad essere forma alla loro spiritualità, alle loro relazio- promotori di dialogo? Abbiamo le qualità ni fraterne e alla loro testimonianza evange- necessarie, personali e tecniche, per portare lica nel mondo. L’attuale crisi dei rifugiati avanti la nostra vocazione di uomini di fede aggiunge ulteriore pressione sulle società e di dialogo? Siamo convinti davvero che il e sulla Chiesa, testando la credibilità della dialogo sia una qualità essenziale della no- nostra fede. È possibile, inoltre, che i nostri stra vita e vocazione? Paesi lascino crescere le nubi di un nuovo 4. Un Ordine caratterizzato da un rinnovato nazionalismo e protezionismo, che oscura- spirito missionario, dove i Fratelli si sento- no i valor più profondi che hanno permes- no spinti da Cristo ad uscire e condividere so la fondazione di queste nazioni. Queste la Buona Novella attraverso la testimonian- stesse nubi rischiano di penetrare la corazza za di vita; dove le Province e le Custodie del nostro impegno evangelico, trasforman- siano disposte a sacrificare i Frati miglio- do alcuni Fratelli in nazionalisti esasperati, ri, per lasciarli camminare in modi nuovi, chiusi nei confronti di coloro che scappa- sviluppando forme che possano incarnare i no da pericoli che minacciano la loro vita. valori francescani, forme in linea con i più Non dobbiamo lasciarci fuorviare da questi profondi valori della nostra tradizione ma venti di paura e di xenofobia, né permettere che possano anche offrire nuove opportuni- che oscurino e trasformino il nostro cuore tà affinché il popolo di Dio possa fare espe- e la nostra mente. Al tempo stesso, dobbia- rienza dell’amore, della misericordia, della mo essere critici e analitici, riconoscendo il pace, della riconciliazione e della gioia del bisogno di rispettare il dominio della legge Vangelo. Questo avrà serie ripercussioni e facendo molta attenzione ai singoli rifu- sulle nostre attuali “buone opere” e struttu- giati, per non permettere che individui vio- re, nelle Provincie e nelle Custodie, come lenti e dediti al terrorismo infiltrino violen- pure nella Curia generale. Questo dovrebbe za e odio in Europa come in altre parti del sfidarci ad interrogarci sulle strutture fisi- mondo. E dobbiamo dialogare tra noi per che che attualmente usiamo per realizzare vedere come possiamo rispondere, in qua- la nostra missione di governo e amministra- lità di Fratelli nel Vangelo, alle difficoltà zione: sono le migliori possibili per l’og- dei poveri, dei rifugiati, delle vittime di in- gi? O forse dobbiamo riflettere e decidere giustizie e all’inarrestabile distruzione del di abbandonare queste strutture in cerca creato. Al Capitolo è emersa chiaramente di altre che ci aiutino a attuare la missione la preoccupazione per le condizioni di vita che Dio affida oggi al nostro Ordine? Que- del pianeta. Questa preoccupazione è sta- sto implica che anche il Governo generale ta sollevata fortemente dai Fratelli asiatici, EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 395

che stanno sperimentando in prima persona valori più profondi che diciamo di abbrac- le conseguenze negative delle crisi umana ciare come Frati e Minori. ed ecologica di cui Papa Francesco parla 7. Un Ordine i cui membri – a livello di nell’Enciclica Laudato si’. Il Capitolo ge- UFME, di Conferenze e di Province e Cu- nerale 2015 ha già dato mandato al Defini- stodie – sono impegnati a scoprire nuove torio generale di preparare un documento vie da percorrere per una collaborazione tra sulla salvaguardia del creato; ma io solleci- le Conferenze, tra le Province e tra le Entità to ogni vostra Entità a intraprendere il pro- seria e sempre più intensa. In un’epoca di cesso di formazione alla luce della Laudato diminuzione numerica, di invecchiamento si’ e a verificare i modi in cui state o meno e di decrescita delle vocazioni, abbiamo da- rispondendo alla crisi ecologica. vanti a noi due alternative tra cui scegliere 6. Un Ordine che mostri i valori del sine pro- in questo preciso momento storico: la vita, prio e della semplicità di vita nella gestione che significa impegnarsi con altre Entità economica. Come ricorderete, uno dei pri- all’interno delle Conferenze e dell’UFME, mi argomenti trattati nel Capitolo generale convogliando le energie, le risorse e le for- 2015 è stato quello della crisi economica, ze che abbiamo per condividerle e costruire che sta impedendo alla Curia generale di qualcosa che serva a ciascuno e a tutti al- mantenere fede alle proprie responsabilità. lo stesso tempo; oppure la morte, ossia la- È emerso chiaramente che molte altre Enti- sciarci consumare dalla decrescente capaci- tà dell’Ordine non stanno amministrando i tà di governarci, di animare e di impegnarci beni che Dio e il popolo di Dio ci hanno af- nell’evangelizzazione missionaria della fidato secondo i valori della nostra vocazio- Chiesa e dell’Ordine. Il sentiero della morte ne francescana e le direttive della Chiesa. smaschera la mancanza di fiducia che a vol- Non possiamo fare sconti alla trasparenza, te nutriamo reciprocamente tra diverse En- al rispetto delle leggi dei Paesi dove vivia- tità dell’Ordine. Riconosciamo e onoriamo mo e in cui operiamo. Non ci sono modi le esperienze e le sensibilità storiche e cul- miracolosi per aumentare i guadagni e as- turali, ma queste non possono diventare una sicurarci così una stabilità economica. La scusa che blocchi l’azione. Alcune Entità recente crisi economica ha messo in luce preferiscono morire piuttosto che collabo- tutto ciò. Inoltre, dobbiamo aiutare i Fratel- rare. Altre Entità hanno scoperto una nuova li a riscoprire la “grazia del lavoro e della energia e una rinascita della speranza tra i fatica”. Dobbiamo aiutarli ad rendersi con- Fratelli grazie al “dono della collaborazio- to di essere corresponsabili di quanto rice- ne fraterna”. Lo scopo della collaborazione viamo come corrispettivo per il nostro ser- non deve mai essere la sopravvivenza. La vizio al popolo di Dio e per il nostro lavoro. collaborazione serve a promuovere un rin- I nostri Fratelli Cappuccini hanno scelto novamento nella visione, nel coraggio, nel- come tema del loro Consiglio Plenario la speranza e nella gioia e non a prolungare 2015 proprio questo tema: “La grazia del l’agonia della morte e ad allungare la pro- lavoro”. Il piccolo manuale L’amministra- cessione verso il cimitero. Il prezzo da pa- zione francescana dell’economia offre una gare per la collaborazione è lasciar andare il visione semplice e chiara di come dobbia- potere e il controllo, lasciando che Dio porti mo usare delle risorse che sono state messe qualcosa di nuovo in noi e tra di noi. Solle- a nostra disposizione per grazia di Dio. La cito tutte le Entità dell’UFME a seguire il presentazione dei valori biblici, ecclesiali cammino della collaborazione immediata- e francescani che devono guidare le nostre mente e con determinazione, lasciando spa- pratiche viene compendiata da linee-guida zio all’aspettativa che Dio opererà miracoli molto specifiche e concrete. Questo docu- in noi e tra di noi. Questo vale anche per i mento e i passi concreti in esso proposti in programmi di formazione iniziale come per materia di trasparenza economica, dovreb- ogni altro aspetto di governo e di animazio- be essere studiato da tutti i Frati, a livello ne della vita dei Fratelli. personale, locale e provinciale. Per di più, 8. Un Ordine che spera che “tutto possa diven- le line-guida dovrebbero essere integrate in tare unico”, che i tre Primi Ordini – OFM, tutti i sistemi di rendicontazione economi- OFMConv e OFMCapp – possano iniziare ca, nella speranza che questi possano essere un processo di dialogo, di scambio e di col- legalmente conformi e possano riflettere i laborazione, per intraprendere un cammino 396 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

spirituale e fraterno che possa, un giorno, incontrarsi condividendo la preghiera e il pa- creare le condizioni per la riunificazione sto fraterno. degli Ordini in un unico Ordine dei Frati Cosa potrebbe essere fatto in più a livello Minori. Come già sapete, la Pontificia Uni- di Province e Custodie e a livello di Conferen- versità Antonianum, il Seraphicum e l’I- ze Europee e di UFME per aiutare i Fratelli a stituto Francescano di Spiritualità divente- entrare nello spirito di questo cammino trien- ranno l’unica Università Francescana entro nale di fede, speranza e amore? So che ci so- Pasqua 2018. La decisione è già stata presa no Fratelli ed Entità che troveranno difficoltà e si concretizzerà senza se e senza ma. I ri- a far proprio questo suggerimento, a motivo spettivi centri di studio hanno tempo fino a di conflitti storici, di offese di diverso tipo e Pasqua 2018 per creare le strutture necessa- di reciproca sfiducia. Allo stesso tempo, mol- rie per portare avanti questa unificazione. ti Frati Minori (OFM) in Europa hanno amici Conventuali, Cappuccini e del TOR. Pertanto, L’itinerario triennale verso il futuro non è impossibile immaginare di partecipare a questo cammino triennale di condivisione. Il C’è anche il cammino di penitenza, ri- Definitorio generale sostiene appieno tale per- conciliazione e riscoperta del dono della no- corso e farà tutto il possibile per incoraggiarlo stra comune vocazione condiviso tra OFM, e favorirne la piena realizzazione. Riteniamo e OFMConv, OFMCapp e TOR. Questo cammi- speriamo che questo processo potrà aiutarci a no avrà luogo negli anni 2016-2018 e cercherà crescere nella costruzione della fiducia frater- di promuovere un maggior senso della voca- na vicendevole all’interno del nostro Ordine, zione e della fraternità condivise. Nel 2016 favorendo la disponibilità a edificare un futuro l’attenzione si concentrerà sulla commemora- sempre più condiviso. zione dell’VIII centenario del Perdono d’As- sisi. Sarà un tempo di penitenza, di perdono Quale futuro per l’UFME? e di riconciliazione tra i Fratelli dei differenti Primi Ordini e del TOR. Come molti di voi sanno, alcune Entità Nel 2017 si celebrerà il V centenario della dell’UFME non sono pienamente rappresen- Bolla Ite vos che in realtà divise i membri del- tate a questo incontro. Diverse sono le moti- la Famiglia Francescana in Frati Minori della vazioni, che saranno esposte dal Vice-Presi- Regolare Osservanza e Frati Minori Conven- dente dell’UFME, Fr. Michel Laloux. Questo tuali. Ci sforzeremo di interpretare in una nuo- fatto deve farci fermare a riflettere ed esigerà va prospettiva le forze e gli eventi che portaro- un’analisi seria dello scopo e della missione no alla divisione dell’Ordine dei Frati Minori, dell’UFME in futuro. L’importante, credo, è chiedendo perdono e cercando nuove strade continuare a promuovere vari forum di discus- per superare le offese storiche e le diverse in- sione in cui approfondire la nostra vocazione terpretazioni e nutrendo la speranza e il sogno comune, condividere quanto impariamo nelle di un’eventuale riunificazione. La visita di Pa- nostre Entità e anche nel lavoro di collabo- pa Francesco ad Assisi e i suoi suggerimenti ai razione con le altre Entità e cercare modalità Ministri generali hanno sollecitato fortemente per promuovere ulteriori progetti di collabo- il desiderio e il bisogno di avvicinarci di più gli razione che coinvolgano non solo le strutture uni agli altri e di cercare il sentiero dell’unità. interne ma che ci sfidino a crescere nel nostro Nel 2018 ci impegneremo a rafforzare sem- impegno verso il mondo d’oggi. Da questa pre più i legami già esistenti, studiando nuo- analisi approfondita sullo “stato delle questio- ve possibilità per vivere e lavorare insieme in ni umane ed ambientali” l’UFME e altri forum modo interobbedienziale. L’unica Università di condivisione tra Entità potranno aiutarci a a Roma è un asso in questa direzione. Si par- sviluppare una maggiore capacità di collabo- la seriamente anche di creare diverse nuove razione, al fine di reperire nuovi strumenti e Fraternità interobbedienziali in diverse parti metodi per portare avanti il programma spe- del mondo. La speciale relazione che esiste cificamente francescano di evangelizzazio- da tempo al centro studi “S. Bonaventura” di ne missionaria in ogni angolo d’Europa (Est, Lusaka, in Zambia, mostra come davvero sia Ovest, Nord e Sud). possibile lavorare, studiare, pregare e vive- Suggerisco di non cercare i possibili svi- re insieme. I Frati delle Case generali OFM, luppi futuri dell’UFME basandosi su quanto OFMConv e OFMCapp hanno cominciato ad è stato fatto, elencando i successi o i fallimen- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 397 ti di alcuni progetti collaborativi del passato. 10. Omelia ai Vespri in occasione della com- Dovremmo, invece, guardare al futuro del memorazione di Fr. Ginepro mondo, al futuro della risposta della Chiesa e Ara Cœli, Roma, 25.10.2015 della nostra risposta alle sfide urgenti e pres- santi che stanno di fronte ai nostri fratelli e so- Papa Francesco, parlando dell’amore cri- relle, specialmente i poveri e gli emarginati, e stiano ci dice che deve essere concreto. «L’a- che stanno di fronte alla nostra casa comune, more cristiano ha sempre una qualità: la con- al nostro pianeta. Dovremmo porci questa do- cretezza. L’amore cristiano è concreto. Lo manda centrale: come Ordine, chi dobbiamo stesso Gesù, quando parla dell’amore, ci parla diventare, perché Dio ci chiama a diventare, di cose concrete: dare da mangiare agli affa- per il bene del mondo, del pianeta e dell’Euro- mati, visitare gli ammalati e tante cose con- pa? L’impegno a rispondere a questa domanda crete. L’amore è concreto. La concretezza centrale richiederà molto sacrificio, l’impiego cristiana. E quando non c’è questa concretez- delle nostre qualità migliori per compiere ana- za, si può vivere un cristianesimo di illusioni, lisi e preparare proposte d’azione, e la dispo- perché non si capisce bene dove è il centro del nibilità da parte di tutti i Fratelli ad impegnarsi messaggio di Gesù» (Radio Vaticana, 1° set- reciprocamente per il bene del pianeta, della tembre 2014). comunità umana, della Chiesa e dell’Ordine. Questa sera ricordiamo con affetto spiritua- Anche se l’UFME non realizzasse mai pie- le la vita e la testimonianza di Fr. Ginepro, uno namente le aspettative dei Fratelli delle diverse dei primi compagni di san Francesco d’Assi- Entità che la compongono, dovremo ritornare si. Anche se non sappiamo molto della vita di ancora e sempre alla fonte della nostra comu- Ginepro prima che egli si unisse al gruppo dei ne vocazione e dovremo trovare nuove vie per seguaci di Francesco, la testimonianza concre- collaborare più strettamente per il Regno di ta della sua semplicità di vita e della sua comu- Dio, in nome della nostra presenza e testimo- nione profonda con Dio, con i confratelli e con nianza francescane e per il bene del mondo e i poveri sono due qualità che trovano un’eco del pianeta. Io temo solamente che, se conti- profonda nella tradizione francescana. nueremo a lavorare nei nostri piccoli, angusti Nello Specchio di perfezione, san France- mondi, chiudendoci in noi stessi, sperperere- sco elenca le qualità fondamentali del “frate mo le nostre energie solo in manutenzione e perfetto”: «Francesco, immedesimato in certo assistenza, derubandoci e derubando i Fratelli modo nei suoi fratelli per l’ardente amore e il della possibilità di creare una nuova visione, fervido zelo che aveva per la loro perfezione, una nuova speranza e una nuova testimonian- spesso pensava tra sé quelle qualità e virtù di za condivisa della nostra vita evangelica per il cui doveva essere ornato un autentico frate mi- bene del mondo e del creato. nore. E diceva che sarebbe buon frate minore In ultima analisi, due sono le domande cui colui che riunisse in sé la vita e le attitudini dei dobbiamo necessariamente rispondere. seguenti santi frati: la fede di Bernardo, che Primo: crediamo di essere chiamati ad an- la ebbe perfetta insieme con l’amore della po- dare verso le periferie con la gioia del Vange- vertà; la semplicità e la purità di Leone, che lo? rifulse veramente di santissima purità, la cor- Secondo: se rispondiamo positivamente e tesia di Angelo, che fu il primo cavaliere en- se questo impegno sta al centro della nostra at- trato nell’Ordine e fu adorno di ogni gentilezza tenzione e del nostro impegno concreto di vita, e bontà, l’aspetto attraente e il buon senso di come possiamo aiutarci l’un l’altro al di là del- Masseo, con il suo parlare bello e devoto; la le nostre rispettive identità e strutture provin- mente elevata nella contemplazione che ebbe ciali o custodiali per realizzare questa comune Egidio fino alla più alta perfezione; la virtuo- vocazione francescana in Europa e nel mondo sa incessante orazione di Rufino, che pregava d’oggi? anche dormendo e in qualunque occupazione Grazie per la vostra cortese attenzione! aveva incessantemente lo spirito unito al Si- gnore; la pazienza di Ginepro, che giunse a Fr. Michael A. Perry, OFM uno stato di pazienza perfetto con la rinunzia Ministro generale alla propria volontà e con l’ardente desiderio d’imitare Cristo seguendo la via della croce» (Spc 85). Inoltre sappiamo che Francesco ha mandato Ginepro a stabilire “luoghi” per i Fra- 398 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 ti a Gualdo Tadino e a Viterbo. Ancora, Gine- mo fatto. In questo modo ci auguriamo che si pro lo troviamo accanto a Chiara morente, che possa mettere in moto una esperienza simile, e «trova grande consolazione nelle sue parole» forse anche migliore, per tutti i Frati dell’Or- (LegsC 45). dine. Ci sono poi altre narrazioni dei Fioretti che Vi consegniamo tre testi: il documento fi- ci offrono un ritratto di Ginepro, mettendone nale, le decisioni del Capitolo per il sessennio in evidenza la generosità abbondante e quasi e i testi relativi alla bella udienza che Papa esasperata ed esasperante. Conosciamo tutti Francesco ci ha concesso. Mentre il documen- l’episodio del “peduccio di porco”, ossia quan- to, partendo dall’esperienza da noi vissuta in do Ginepro, mentre curava un fratello infermo Capitolo, elabora alcune riflessioni generali che aveva desiderio di mangiare uno zampone emerse in quei giorni, le decisioni hanno uno di maiale, andò alla ricerca di un maiale e, tro- stile più operativo e pratico. I testi dell’udien- vatolo, gli tagliò la zampa, la cucinò e la diede za, infine, sono la grata memoria di un mo- al Frate infermo, che se la mangiò con gusto. mento “alto” per tutto l’Ordine, alla presenza Ovviamente, il guardiano dei porci, infuriato, del Papa. andò dai Frati a pretendere una spiegazione e Abbiamo cercato di scrivere un testo abba- il risarcimento. Ma dopo aver incontrato Gi- stanza breve e di proporre un numero contenu- nepro, che amareggiato riconobbe il suo erro- to di decisioni, per una esigenza di sobrietà che re e lo supplicò di perdonarlo, promettendo di si traduce anche nella scelta di non moltiplica- risarcirlo, l’uomo si commosse a tal punto da re le parole, ma di dare il giusto peso a quelle andare a prendere il maiale amputato e lo donò che si dicono. In particolare sottolineo la scelta tutto ai Frati. di usare uno stile narrativo per il documento Ancora, Ginepro era noto per il fatto di do- finale, con numerosi riferimenti all’esperienza nare i vestiti ai poveri: non solo i suoi, però, vissuta in Capitolo. Dallo stesso testo emerge ma anche quelli degli altri fratelli! Ginepro, anche la convinzione di riflettere sulle situa- secondo la tradizione, è stato un uomo di mi- zioni che stiamo vivendo attraverso l’ascolto sericordia, di pazienza, di gioia, di generosità. della Sacra Scrittura: la scelta delle “icone bi- Preghiamo perché queste stesse qualità evan- bliche”, che struttura quel testo, vuole espri- geliche si possano radicare nel cuore di ognu- mere questa convinzione. no di noi, di ogni Frate della Provincia romana Il titolo del documento: “Verso le periferie dei santi apostoli Pietro e Paolo e di ogni Frate con la gioia del vangelo” esprime la scelta di dell’Ordine. fondo, che è quella di uscire da ogni recinto che ci tiene rinchiusi per portare la buona no- Fr. Michael A. Perry, OFM vella a coloro che oggi ne hanno bisogno più Ministro generale che mai, con la gioia che nasce dal Vangelo. Il sottotitolo dello stesso documento, “Fra- tres et minores in nostra aetate”, esprime la 11. Documento del Capitolo 2015 forma del nostro andare per il mondo: non da soli, ma in fraternità, non con mezzi potenti Verso le periferie ma da minori, con i poveri strumenti che ab- con la gioia del Vangelo biamo e che siamo. Fratres et Minores in Nostra Aetate Vi affidiamo questi testi, all’inizio di que- sto sessennio, perché tutti noi possiamo rinno- Presentazione vare la nostra scelta di essere davvero fratelli e minori nel nostro tempo, muovendoci con Cari fratelli, decisione verso le periferie con la gioia del vangelo. il testo che vi presentiamo è un risultato Il Signore ci accompagni oggi e sempre! dell’ultimo Capitolo generale, che abbiamo celebrato ad Assisi per la festa di Pentecoste. Roma, 1° novembre 2015 Il Capitolo, certamente, è stato una esperienza Festa di tutti i Santi più grande di quello che i testi scritti possono Fr. Michael A. Perry, OFM esprimere; ma crediamo che attraverso questi Ministro generale e Servo testi possiamo condividere con voi alcuni ele- Prot. 106007 menti essenziali dell’esperienza che noi abbia- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 399

a che fare con lo Spirito e la comprensione ve- 1. Pace e bene da Assisi! Noi, vostri fratelli, ra del Vangelo passa attraverso la sua messa ci siamo radunati alla Porziuncola per il Capi- in pratica. Non si capisce l’amore se non si è tolo di Pentecoste 2015, con la presenza di 129 amati e se non si ama. Frati da diversi paesi del mondo. Per un mese abbiamo pregato insieme e ci siamo ascoltati 3. Il nostro mondo oggi sta vivendo molti l’un l’altro in un clima sereno e positivo che mutamenti radicali, tra cui la rivoluzione eco- ha favorito il nostro lavoro per tutto l’Ordine. nomica legata alla globalizzazione, la rivo- Certamente noi, vostri Ministri e Custodi, vi luzione digitale, che con Internet permette di trasmetteremo il contenuto dei nostri lavori diffondere le notizie in tempo reale, e la rivo- e vi parleremo di quanto abbiamo discusso e luzione bioetica che sconvolge il nostro modo stabilito insieme. Ma il Capitolo, nel suo insie- di agire sulla natura. Nuove forme di povertà me, vuole anche raggiungervi con questo do- sono nate, ad esempio la disoccupazione di cumento, per illustrare il senso di quelle deci- molti giovani, la globalizzazione della violen- sioni e offrire le ragioni che ispirano le scelte, za e della paura e il problema dei movimenti per dare a tutti i Frati una nuova energia e un migratori di enormi masse di persone. A tutto nuovo entusiasmo nel cammino che ci attende. questo bisogna aggiungere il cambiamento cli- Inoltre, al Documento del Capitolo 2015 alle- matico, che comincia a preoccupare tutti i go- ghiamo, nell’Appendice 1ª le Decisioni votate verni, e altri grandi problemi ecologici come e, nell’Appendice 2ª, il saluto del Ministro ge- la deforestazione, la perdita della bio-diversità nerale a Papa Francesco e il discorso di Papa e l’inquinamento dell’acqua e della terra, che Francesco. Non solo per ricordare l’evento, toccano soprattutto i più poveri6. Siamo ad un che viene comunque menzionato nel testo (cfr. bivio importante per la storia dell’umanità. Un nn. 19-20), ma perché nel saluto viene indica- mondo nuovo sta per nascere e soffre le doglie to l’orizzonte verso cui tendiamo e nel discor- del parto. La donna che partorisce soffre, ma so c’è la possibilità di conoscere che cosa la quando è nato il suo figlio ritrova la gioia7. Chiesa si aspetta oggi dai Frati Minori. 4. Come il mondo sta rapidamente cam- All’ascolto dei Frati biando, così anche il nostro Ordine si trova a fronteggiare grandi mutamenti. L’Ordine 2. Francesco ha voluto che il Capitolo si comprende Entità giovani, piene di dinamismo svolgesse durante la festa di Pentecoste, che e di nuove iniziative e con una buona fioritura ricorda non solo il dono dello Spirito Santo, vocazionale, che devono investire molto nella ma anche il dono della Legge al Sinai. Il li- formazione dei formatori e nei necessari centri bro dell’Esodo narra che Mosè lesse il libro di formazione. D’altra parte esistono Province dell’alleanza davanti al popolo che rispose: dove la maggioranza è formata da anziani che «tutto quello che il Signore ha detto noi lo fa- meritano un ringraziamento per la loro fedeltà remo e lo ascolteremo»1. Israele promette di e perseveranza. Per tutti, vuole essere un mes- fare e poi di ascoltare. Per questo motivo, nel- saggio di speranza e di incoraggiamento. la tradizione ebraica, esso viene paragonato al Quattro immagini bibliche possono accom- melo che prima dà un piccolo frutto nel fiore pagnare la nostra riflessione per intendere le e poi mette le foglie. Per capire un insegna- prospettive di questo Capitolo. mento bisogna metterlo in pratica, fare per comprendere, conclude la tradizione biblica. All’ascolto della Parola di Dio E Francesco, che si è ben inserito in questa tra- dizione, giacché la sapienza di Dio è riservata 5. La prima immagine, sulla quale abbiamo ai piccoli e ai poveri2, inizia la nostra Regola meditato insieme il primo giorno, è quella del- dicendo che «la vita e regola dei Frati Minori la tempesta sedata. «Salito sulla barca, i suoi è questa: osservare il santo Vangelo vivendo discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel in obbedienza, senza nulla di proprio e in ca- mare un grande sconvolgimento, tanto che la stità»3. Aveva ben compreso quella prospetti- barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva. va biblica, che egli riafferma quando ci invita Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, di- ad «avere lo Spirito del Signore e la sua santa cendo: “Salvaci, Signore, siamo perduti!”. Ed operazione»4, perché «un uomo è tanto sapien- egli disse loro: “Perché avete paura, gente di te quanto opera»5. L’azione ha profondamente poca fede?”. Poi si alzò, minacciò i venti e il 400 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 mare e ci fu grande bonaccia. Tutti, pieni di coloro che sono stati chiamati secondo il suo stupore, dicevano: “Chi è mai costui, che per- disegno»9. San Paolo dice «tutto» e sant’Ago- fino i venti e il mare gli obbediscono?”»8. stino aggiungeva «etiam peccata»10, perfino i peccati. 6. Tutti noi abbiamo conosciuto qualcuna Anche per noi questa vicenda difficile e tri- di queste tempeste, quando tutto si oscura e la ste può diventare qualcosa che coopera al no- barca della nostra vita comincia a fare acqua stro bene: si tratta di trasformare questa grande da tutte le parti, mentre Gesù sembra essere as- difficoltà in una opportunità di nuova fedeltà sente o dormire. Durante i nostri primi giorni al Vangelo. insieme abbiamo parlato delle onde impetuose che fanno vacillare le nostre barche provincia- 10. Mantenere la fiducia in Dio è il mes- li, come le sfide di un aggressivo secolarismo saggio principale della tempesta sedata. Quel e l’indebolimento della tradizionale fede re- giorno ciò che salvò i discepoli dal naufragio ligiosa, il crescente proselitismo di comunità fu il fatto che «avevano preso con sé Gesù ecclesiali cristiane evangeliche, la crisi econo- nella barca», prima di iniziare la traversata, mica creata dalla crescente disparità di entrate e il fatto che l’hanno svegliato nella difficol- tra pochi ricchi e molti poveri, la sfida posta tà. Questa è anche per noi la garanzia contro da elementi radicali all’interno dell’Islam, la le tempeste della vita: avere con noi Gesù. Il diminuzione numerica di molte Entità, e il mezzo per tenere Gesù dentro la barca della conseguente ritiro da luoghi dove l’Ordine propria vita e della nostra Famiglia France- era presente da molto tempo e anche la crisi scana è la fede, la preghiera e l’ubbidienza di identità causata dalla ristrutturazione delle alla sua volontà. nostre Province. 11. Nel passato, quando in mare si scate- 7. Anche nelle nostre Fraternità locali pos- nava la tempesta, i marinai erano soliti getta- sono scatenarsi tempeste quando non siamo re in acqua il peso superfluo, come ci attesta davvero fratelli, quando non preghiamo in- anche il libro di Giona11. Anche noi siamo in- sieme, quando tralasciamo il Capitolo locale, vitati a ritornare alla povertà ed a liberarci dal quando non diamo nessuna importanza alla superfluo. Nei nostri tempi, anche noi dob- lettura orante della Parola nella vita personale biamo gettar via le nostre false sicurezze e ca- e comunitaria, quando ci isoliamo dagli altri valcare l’onda della paura e dell’angoscia per con il nostro computer e quando consideriamo mezzo della nostra fede in Dio. La mancanza le nostre Fraternità come alberghi. In questi di fede che Gesù in quell’occasione rimpro- casi, la tentazione di abbandonare l’Ordine si verò agli apostoli consisteva nel fatto che essi fa più forte. L’Eucaristia è un momento della mettevano in dubbio che a lui «importasse» nostra vita fraterna che ci invita a ricordare che di loro e della loro incolumità: «Non t’impor- Cristo dovrebbe essere il centro della nostra ta che noi periamo?». Dobbiamo credere nel vita e che la fraternità è un dono del Risorto. Signore e rinnovare il nostro affidamento ra- dicale a Lui. 8. E tutti noi dobbiamo confrontarci con le conseguenze della tempesta che ha colpito la 12. Quando la tempesta si è placata, Gesù Curia generale del nostro Ordine: un rovescio e i discepoli approdano all’altra riva, la terra finanziario che ha provocato in alcuni Frati dei pagani che aspettano un messaggio di li- perfino il venir meno della fiducia nel nostro berazione. Oggi diventa urgente che noi dia- governo centrale. loghiamo con le altre religioni e culture nello Siamo convinti che il nostro fratello Fran- spirito di Assisi. L’Islam, in particolare, era cesco ci inviti a vedere e capire come Dio può ben presente alla mente di Francesco. Per essere all’opera anche in questi difficili mo- portare luce e speranza nello scontro di civil- menti della vita, come egli stesso ha dovuto tà, il dialogo con l’Islam si impone in Oriente apprendere in diverse circostanze. come in Occidente, nel Nord come nel Sud del mondo. Quell’edificare la pace che merita 9. Un testo della Lettera ai Romani ci aiuta la beatitudine di Gesù, significa collaborare a fronteggiare la sfida che stiamo sperimentan- alla costruzione della giustizia e della pace do: «Del resto, noi sappiamo che tutto concor- nel rispetto del creato. re al bene, per per quelli che amano Dio, per EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 401

Un tempo di esilio dia, che corrisponde all’ottavo centenario del perdono di Assisi, Francesco ci invita in mo- 13. La seconda immagine che vogliamo do speciale a prenderci cura gli uni degli altri: evocare viene dal Primo Testamento ed è la «Se la madre nutre e ama il suo figlio carnale, profonda crisi conosciuta dal popolo di Dio quanto più premurosamente uno deve amare e durante l’esilio in Babilonia, quando ha perso nutrire il suo fratello spirituale»18. Parlando di il Tempio, il sacerdozio, le sue strutture e la sua «madre», Francesco ha davanti agli occhi l’i- terra. Questa traversata notturna segnò la fine deale di una madre naturale, ma ci invita anche di un mondo: il popolo conobbe la notte delle a fare un passo avanti, per vivere una maternità istituzioni. Spogliato da tutti i suoi segni parti- spirituale. Essere misericordiosi significa ave- colari e disperso in mezzo alle nazioni pagane, re viscere di madre, che vuole dare ogni cosa Israele fu riportato alla sua nudità primitiva12 e buona al suo bambino. Questo anno di mise- rimandato alla povertà essenziale dell’uomo. ricordia ci ricorda pure che la conversione di Ormai non sa più in anticipo quello che Dio Francesco avvenne nel «fare misericordia» ai vuole e cammina nella notte. Non è più dal Si- lebbrosi19; anche a noi oggi è richiesto di esse- nai che viene la parola di Dio, ma dalla profon- re attenti e compassionevoli verso gli emargi- dità del cuore spezzato: «Un cuore affranto ed nati di oggi. umiliato tu, Dio, non disprezzi»13. Toccando il Anche tra le famiglie del Primo Ordine e fondo, Israele sperimenta una nuova nascita. Il del Terz’Ordine Regolare è nato un desiderio popolo di Dio riscopre l’importanza del cuo- di maggiore comunione; chiari passi in questo re nuovo e dello spirito nuovo14. Nel profondo senso sono stati presentati per il triennio 2015- dell’abisso si forgia una speranza indistrutti- 2018. Cercando di superare le nostre storiche bile. Può attraversare la notte alla luce della divisioni, vogliamo prendere iniziative di col- parola di Dio. Può credere al Dio che ridona laborazione per imparare a camminare insie- vita ai morti15. me come fratelli. Papa Francesco ricorda che i cristiani so- 14. Se vogliamo essere figli di Dio e Frati no chiamati a vivere la gioia del Vangelo ed Minori nel mezzo di un mondo postmoderno e invita a riflettere sul fatto che «quando in una ritrovare la nostra identità, dobbiamo anzitutto famiglia si perde la capacità di sognare, i bam- rinnovare la nostra fiducia in Dio che ci parla bini non crescono e l’amore non cresce, la vita anche nelle tenebre e la cui Parola è sempre vi- si affievolisce e si spegne»20. Ancora una volta, va. Dobbiamo credere nel Dio che ci chiama a dobbiamo coltivare i nostri sogni per una vita vivere la forma del santo Vangelo attraverso il più piena. sacramento che è la nostra fraternità nel nostro tempo. Siamo invitati a ritrovare il radicalismo 16. Tra questi problemi, oltre alla sfida del evangelico, per essere davvero fratelli e figli di dialogo tra religioni e culture, che abbiamo Dio nel mondo d’oggi. Dobbiamo ripetere, con già menzionato, ci pare importante ricordare il Pietro e Giovanni, ai paralitici moderni che ci crescente divario tra i ricchi, che progressiva- chiedono l’elemosina: «Non ho né argento, né mente diminuiscono di numero e aumentano oro, ma quello che ho te lo do: nel Nome di di ricchezza, e i poveri, che al contrario vanno Gesù Cristo, il Nazareno, alzati e cammina»16. crescendo di numero, assorbendo sempre di Sì, Cristo è risorto e vivo e ci fa dono della più anche coloro che una volta facevano parte fede in Lui, così da essergli testimoni in mezzo della classe media. Udiamo il grido dei poveri a un mondo secolarizzato, sempre annuncian- e uniamo le nostre voci nello sfidare le strutture do la pace: «Pace a voi. Non abbiate paura»17. di peccato che creano e perpetuano tale situa- Il mondo umano e tutta la creazione hanno zione. Dobbiamo essere agenti di cambiamen- urgentemente bisogno di questa pace, special- to, sempre più convinti della nostra chiamata mente nei molti paesi in cui oggi i cristiani ad abbracciare la situazione dei nostri fratelli e sono di nuovo perseguitati e là dove vengono sorelle la cui vita di povertà non è volontaria, meno le risorse. La paura che blocca le inizia- come la nostra, ma piuttosto disumanizzante. tive nuove deve essere eliminata, nonostante l’età avanzata di molti Frati e l’abbandono di 17. Noi siamo chiamati a mostrare con la altri. nostra fraternità e la nostra minorità un model- lo alternativo di vita, valido e profetico per gli 15. Nel prossimo giubileo della misericor- uomini e le donne del nostro tempo. La nostra 402 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Fraternità ci offre sicurezza nelle dure realtà ti di essere peccatori, tanto più siamo disposti della vita e questo può mostrare un concreto a essere salvati». Perciò vogliamo riconosce- modo di combattere il problema più vero dei re che noi Frati Minori siamo talvolta deboli, nostri contemporanei, che è la solitudine e la uomini peccatori e bisognosi della misericor- precarietà per l’isolamento in cui ciascuno vi- dia di Dio e del suo popolo. In particolare vo- ve, con le sue conseguenze a livello economi- gliamo riconoscere che sono stati commessi co, relazionale, umano. La minorità ci chiama errori, talvolta seri, nell’amministrazione dei a vivere sobriamente e a scoprire le ragioni più nostri beni temporali. vere della felicità umana, così diverse da quel- le proposte dal consumismo. 20. Come Bartimeo, noi fratelli riuniti nel La nostra vita potrebbe essere un richiamo Capitolo generale abbiamo chiesto al Signo- continuo alla fede e all’amore, le sole carat- re «che noi vediamo di nuovo». Certamente, teristiche che fanno nascere quella gioia che la realtà che ci fissa addosso lo sguardo in rende la vita religiosa attraente. questo Capitolo è il serio danno causato dalla crisi finanziaria che ha colpito la Curia gene- Come il cieco Bartimeo rale dell’Ordine. Questo avvenimento è stato davvero una drammatica dimostrazione della 18. La terza immagine viene da un brano nostra minorità: noi Frati Minori siamo dav- evangelico letto nell’Eucaristia durante il Ca- vero gente povera e bisognosa. Il danno non è pitolo. È il racconto della guarigione del cieco solo materiale, ma anche spirituale e morale; Bartimeo21. Lo incontriamo seduto lungo una in modo ancor più importante, in questo Capi- strada polverosa, all’ingresso di Gerico, rice- tolo abbiamo visto bene davanti ai nostri occhi vendo ogni tanto una monetina nella sua mano il danno che questa crisi ha provocato a noi. stesa, e tenendo strette quelle poche monete, Avvertiamo l’irritazione di quei fratelli che che potevano fare la differenza tra la fame e la contribuiscono generosamente all’ammini- sopravvivenza. Sapeva bene che sarebbe sta- strazione centrale dell’Ordine con il frutto del to lo stesso, il giorno dopo e anche il giorno loro lavoro, ed ora si chiedono dove sono fini- seguente. Ma quella volta aveva improvvisa- ti questi contributi. Sentiamo la pena di quei mente sentito delle voci che dicevano che Ge- fratelli, specialmente nelle Entità emergenti, i sù sarebbe passato lungo la strada, quell’uomo cui pressanti bisogni avranno difficoltà ad es- del quale si diceva che guariva la gente dalle sere soddisfatti dall’amministrazione centrale proprie malattie. Bartimeo, in qualche manie- a causa delle nostre attuali strettezze econo- ra, aveva capito nel suo cuore che Gesù poteva miche. Sappiamo anche che questa situazione aiutarlo e che per la sua vita si apriva una pos- ha danneggiato le nostre relazioni con i molti sibilità di cambiamento. Era la volta buona! E uomini e donne che per anni hanno generosa- così aveva recuperato la sua voce più forte e mente sostenuto noi Frati come pure i molti gridava: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di progetti dell’Ordine. me!». E così dobbiamo portare nel cuore la conso- lazione e la sfida delle ultime parole che Papa 19. Fratelli, crediamo che noi oggi siamo Francesco ci ha rivolto: «Voi avete ereditato in un passaggio cruciale della storia del nostro un’autorevolezza nel popolo di Dio con la mi- Ordine. Ciò che è necessario in questo mo- norità, con la fratellanza, con la mitezza, con mento, se vogliamo cercare di realizzare quei l’umiltà, con la povertà. Per favore, conserva- sogni che abbiamo evocato prima, è che noi tela! Non perdetela! Il popolo vi vuole bene, Frati Minori ammettiamo il nostro bisogno di vi ama». essere guariti e gridiamo al Signore per otte- Pertanto, durante questo Capitolo, abbia- nere la sua pietà e compassione. Nella terza mo preso misure per assicurare una maggiore settimana del Capitolo, siamo andati a Roma trasparenza nell’amministrazione della nostra per essere ricevuti in udienza da Papa France- Curia generale e provvedere una maggiore tu- sco. Egli ci ha ricordato che la minorità con- tela ai beni che abbiamo ricevuto dal Signo- siste anzitutto nel riconoscere la propria vera re e dal suo popolo. Chiediamo a tutti voi di condizione: cioè che siamo «piccoli, bisognosi rinnovare la vostra fiducia nell’Ordine, spe- e peccatori davanti a Dio». Infatti, «quanto più cialmente nei fratelli che abbiamo scelto per il siamo consapevoli di questo, tanto più siamo governo durante questo Capitolo. Mentre essi vicini alla salvezza; quanto più siamo convin- assumono l’incarico che abbiamo loro conferi- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 403 to, possano sentire le parole risanatrici di Gesù cielo; e vieni! Seguimi”»23. Questo significa attraverso la vostra comprensione e la vostra che davvero noi non dovremmo avere nulla di fiducia: «Va’, la tua fede ti ha guarito». proprio, ma essere legati insieme come fratelli in una famiglia, godendo insieme delle bene- 21. Ma l’attuale crisi finanziaria che riguar- dizioni di Dio, condividendo liberamente que- da la nostra amministrazione centrale – come sti beni l’uno con l’altro e con i poveri di Dio. pure la sfida di Papa Francesco che abbiamo Francesco ci dice che dobbiamo essere, senza ricordato – tocca davvero un punto che riguar- distinzioni, Frati Minori24. da tutti noi Frati Minori. Si tratta del modo in cui usiamo il denaro e i beni materiali. C’è un 22. Meditiamo anche le ultime parole della altro interessante dettaglio nella storia di Bar- storia di Bartimeo: «E subito vide di nuovo e timeo. Quando i discepoli gli dicono «Corag- lo seguiva lungo la strada». Il suo cammino gio! Àlzati, ti chiama!», egli, «gettato via il futuro non sarebbe stato un ritorno alla vita suo mantello, balzò in piedi» per raggiungere precedente, ma l’ingresso in una comunità di Gesù il più presto possibile. Bartimeo ha getta- discepoli che seguono Gesù sulla strada verso to via la preziosa proprietà di ogni mendicante la sua morte a Gerusalemme e la sua risurre- che vive sulle strade: il suo mantello per scal- zione per una vita nuova. In questo Capitolo, darsi di notte. abbiamo pregato fin dal primo giorno per ave- Ed egli ha probabilmente lasciato cadere re il coraggio di osservare il santo Vangelo, le poche monete che stringeva in mano, per la come la nostra Regola di vita ci insegna, e per sua trepidazione nel rispondere alla doman- essere «fratelli e minori nel nostro tempo». da di Gesù: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». La chiamata a una nuova vita che Gesù 23. Sappiamo che questo significa che dob- gli offriva gli ha fatto dimenticare le sue vec- biamo seguire le orme di Gesù nello svuota- chie sicurezze. Quando in questo Capitolo rie- mento di noi stessi, nell’umile amore, andan- vochiamo la nostra chiamata ad essere fratelli do sempre più verso le periferie, nella Galilea e minori, ricordiamo il nostro fondamentale delle genti, e diventando sempre più vicini ai impegno francescano di vivere «senza nulla poveri e a quelli di cui nessuno si prende cu- di proprio»22. Anche questo anno della Vita ra. Così diceva Francesco nella nostra prima consacrata ci ha più volte ricordato la nostra forma di vita: «E devono essere lieti quando chiamata a vivere in gioiosa povertà. Purtrop- vivono tra persone di poco conto e disprezzate, po, qualche volta troppi di noi sembrano aver tra poveri e deboli, infermi e lebbrosi e tra i dimenticato questo impegno. Ci possiamo mendicanti lungo la strada»25. Il Signore risor- chiedere se ci accade di trattare i beni che ci to è già presente e vivo in quelle periferie. Nel sono stati affidati dal popolo di Dio come no- tempo pasquale, che abbiamo concluso da po- stro personale possesso – usandoli come pen- co, abbiamo ascoltato esempi su esempi, negli siamo meglio – senza alcun senso di responsa- Atti degli Apostoli, di come quei primi com- bilità verso i nostri benefattori e verso coloro pagni di Gesù erano sfidati ad allargare con- che oggi sono poveri. Forse ci capita di tenere tinuamente i propri orizzonti e a riconoscere per noi stessi il frutto del nostro lavoro, senza che lo Spirito di Dio era già all’opera tra quei devolverlo al bene comune della Fraternità? E corrotti pagani e anche in posti strani, perfino alcune Fraternità locali accumulano forse de- ostili. Ma per seguire Gesù in quelle periferie, naro per sé, senza un senso di responsabilità noi dobbiamo, come Bartimeo, gettare via il per le necessità dell’intera fraternità provin- vecchio mantello delle nostre sicurezze; dob- ciale? Forse capita che anche alcune Provin- biamo, come Pietro e Paolo, perdere alcune ce sembrino intente soprattutto ad assicurare delle cose e dei pregiudizi che, per varie ragio- la propria sicurezza e benessere, ignorando le ni, teniamo ben stretti e riporre tutta la nostra necessità dell’intera fraternità dei Frati Mino- fede in Gesù, camminando insieme con gioia ri? L’attuale situazione finanziaria che stiamo verso il Regno di Dio. attraversando ci riporti tutti alle fondamenta della nostra vita evangelica: il nostro deside- Come Abramo e Sara rio di «seguire l’insegnamento e le orme del nostro Signore Gesù Cristo, il quale dice: «“Se 24. Il Capitolo generale, con statistiche vuoi essere perfetto va’ e vendi tutto quello alla mano, ci ha dimostrato che l’Ordine dei che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro nel Frati Minori sta diminuendo ed invecchiando 404 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 in alcune parti del mondo, mentre in altre sta Vangelo di Luca all’annunciazione. Sara ha crescendo, pieno di dinamismo. Una visione creduto. Lo conferma l’autore della lettera realistica deve riconoscere l’uno e l’altro ele- agli Ebrei: «Per fede, anche Sara, sebbene fuo- mento: la crisi di alcune Entità e la crescita di ri dell’età, ricevette la possibilità di diventare altre. madre, perché ritenne degno di fede colui che Là dove l’Ordine è in declino numerico, glielo aveva promesso»31. benché ci possano essere in atto molte realtà positive, alcuni Frati si stanno interrogando 27. Il problema fondamentale è un problema sul proprio futuro. di fede. In un mondo che cambia rapidamen- Di fronte a questa crisi è possibile un at- te si tratta di accogliere con fede la situazione teggiamento di scoraggiamento: «la barca af- attuale non come una catastrofe, ma come un fonda. Si salvi chi può!». Questo non si gri- mistero pieno di richiami che fa parte del di- da sui tetti, ma alcuni frati lo pensano senza segno di Dio. «Abbiamo la parola dei profeti confessarlo apertamente. E con questa scusa e su di essa dobbiamo fissare il nostro sguardo si inizia a ritirarsi dalla vita fraterna, aprendo come su una lampada che brilla nella notte»32. conti privati per finanziare la propria carta di Bisogna continuare il riso di Sara ed essere te- credito. Questo atteggiamento è contrario alla stimoni della gioia. Dio che ha aperto il seno di fede totale alla quale il Vangelo ci chiama. Sara è in grado oggi di rendere fecondo l’Ordi- L’unico atteggiamento positivo è di non ne francescano vecchio di 800 anni. restare nella sofferenza della notte, ma di at- traversarla alla luce della Scrittura «finché non 28. Durante il Capitolo, abbiamo potuto ve- spunti il giorno e non sgorga nei vostri cuori la dere anche il dinamismo e le energie di alcune stella del mattino»26. Entità dell’Ordine attraverso dei video signifi- cativi, preparati dalle diverse Province, che ne 25. La nostra chiamata a rimanere aperti al- illustravano la vita. Oltre a una parola di grati- la speranza è stata vissuta in maniera profetica tudine e incoraggiamento, vogliamo esprimere dai Patriarchi, in modo particolare da Abramo la nostra fiducia e stima a tutte le Province e che, quando ricevette la promessa, era già vec- Custodie giovani, che sono il futuro dell’Ordi- chio: aveva 100 anni27 e sua moglie Sara ne ne. Voi siete un dono di Dio per noi. aveva 90. Tre stranieri passano alle querce di Mamre. 29. Con grande umiltà e realismo vorrem- Abramo da buon orientale pratica l’ospitalità mo proporre alcuni suggerimenti, senza cade- per questi sconosciuti. Fa prendere acqua per re nel paternalismo. Senza copiare le culture lavare loro i piedi, fa preparare un po’ di pane occidentali, le giovani Entità devono vivere lo e uccidere un vitello tenero. Prepara latte aci- stile di vita francescano, ispirato al Vangelo, do. rispettando le culture locali e integrando in es- Abramo chiama i tre ospiti «Mio Signo- se lo spirito di Assisi. Francesco era un uomo re»28. L’autore della lettera agli Ebrei com- universale e la bellezza del suo carisma è capa- menta: «Alcuni, praticandola [l’ospitalità], ce di trasfigurare tutte le culture, inserendoci senza saperlo hanno accolto degli angeli»29. E un fermento nuovo. Tocca a ciascuno di fare il noi potremmo aggiungere che altri, praticando discernimento necessario. l’ospitalità, hanno ricevuto novizi. 30. Sappiamo bene che la quantità di vo- 26. Sara ha ascoltato il messaggio dell’an- cazioni non esclude la qualità. In modo parti- gelo: «Tua moglie avrà un figlio». Il sorriso di colare i formatori ben preparati dovranno tra- Sara, che essa stessa voleva negare, può essere smettere ai giovani Frati il senso di famiglia interpretato come segno di mancanza di fede. che caratterizza il nostro Ordine. Occorre non Ma questo sorriso ricorda il sorriso di Dio nel lasciarsi prendere dal virus dell’attivismo che Salmo 2, che spazza via ogni perplessità: «Ri- ha colpito tante parti del mondo. Non bisogna de colui che sta nei cieli, il Signore si fa beffe ripetere alcuni sbagli commessi dalle Entità di loro»30. Il riso di Dio sa trasformare l’uma- più anziane. nità. Egli ride davanti agli ostacoli. Il suo riso disarma. 31. Il figlio di Abramo e di Sara fu chiama- Nulla è impossibile a Dio. Questa frase sa- to Isacco, che vuol dire «il figlio del sorriso». rà ripresa dall’angelo Gabriele per Maria nel La vocazione delle nostre Entità più giovani è EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 405 quella di essere un sorriso di Dio nelle proprie nell’urgenza, più imperiosa che mai, culture per tutti quelli che le circondano; così di far risuonare la Buona Notizia di Gesù. sarà trasmessa la gioia del Vangelo a un mon- … do che cerca la pace. Nell’apertura allo Spirito, Ottienici ora un nuovo ardore di risorti possiamo diventare profeti per il mondo. Che per portare a tutti il Vangelo della vita che Francesco ci insegni a fare la volontà di Dio, vince la morte. come Isacco ha accettato di farla. Dacci la santa audacia di cercare nuove strade Chiamati ad uscire con gioia perché giunga a tutti il dono della bellezza che non si spegne…. 32. Fratelli, c’è stato un messaggio chiaro Stella della nuova evangelizzazione, durante il mese del Capitolo generale: siamo aiutaci a risplendere nella testimonianza chiamati, una volta ancora, ad uscire dalla co- della comunione, modità delle nostre case e delle nostre vite. Ot- del servizio, della fede ardente e generosa, tocento anni fa, in questo luogo della Porziun- della giustizia e dell’amore verso i poveri, cola, Francesco inviò i suoi primi fratelli «due perché la gioia del Vangelo a due» a predicare il Vangelo con l’esempio e giunga sino ai confini della terra usando anche le parole, quando fosse necessa- e nessuna periferia sia priva della sua luce. rio. Allo stesso modo, anche noi siamo chia- mati ad essere, ancora una volta, ministri della gioia del Vangelo; ministri della misericordia Appendice 1ª di Dio; ad uscire verso le periferie, verso chi sta ai margini, in quei luoghi dove la gente ha Decisioni del Capitolo generale 2015 più bisogno, sia molto lontano, dall’altra parte del mondo, sia molto vicino, magari nella stra- A. A livello del Governo generale da di casa. Questo è sempre stato il cuore della nostra forma di vita francescana e ora siamo Istituto misto sfidati a ricominciare ancora. 1. Il Governo dell’Ordine e delle altre Entità promuovano l’uguaglianza tra i Frati 33. Durante questo mese, abbiamo scrutato (CCGG 3) rafforzando l’identità del frate lai- le molte sfide che incontriamo, sia quelle che co nell’Ordine. provengono dall’interno del nostro Ordine, sia 2. Il Capitolo Generale dà mandato al Defi- quelle che emergono dal mondo intorno a noi, nitorio generale di indirizzare nuovamente una ma siamo anche stati rinvigoriti dai molti segni richiesta al Santo Padre perché sia portato a di vita nella nostra Fraternità. La sensazione compimento quanto è indicato in Vita conse- percepita da noi, fratelli riuniti per il Capitolo crata, 61, circa gli Istituti misti. generale, non è stata di rassegnazione davanti alle realtà difficili, ma piuttosto un profondo Formazione iniziale e permanente senso di speranza e di possibilità. Questa spe- 3. Il Definitorio generale, insieme con il ranza, però, si realizzerà solo se noi tutti rinno- Segretariato generale per la Formazione e gli viamo il nostro impegno per la nostra forma di Studi, promuova la cultura e la pastorale delle vita evangelica. Dobbiamo tutti fare una scelta vocazioni e della formazione permanente ed – a livello personale, locale e provinciale – per iniziale nella Fraternità universale, a partire diventare veramente Fratelli e Minori e uscire dalla RFF e dall’insieme dei Documenti OFM, verso i luoghi del nostro mondo dove la gioia con strumenti pedagogici adeguati e organiz- di Dio e la misericordia sono così profonda- zando Congressi di formatori per Conferenze mente richieste. Così questo documento non e per tutto l’Ordine sul tema dell’accompagna- rimarrà un pezzo di carta, ma sarà incarnato mento. nella nostra vita. 4. Il Definitorio generale insieme al Segre- tariato generale per la Formazione e gli Studi, 34. Mentre lasciamo questo luogo consa- promuova lo sviluppo del patrimonio intellet- crato a Santa Maria degli Angeli, chiediamo tuale francescano per mezzo della ricerca, l’in- la sua guida con le parole di Papa Francesco33: segnamento e le pubblicazioni, di alto livello Vergine e Madre Maria,… scientifico; incoraggi la collaborazione fra i aiutaci a dire il nostro “sì” Centri di Studio Superiori OFM; convochi un 406 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Congresso per i Centri di Studio OFM sui temi in mezzo ai poveri, per assicurare che tutte le di attualità, per la vita e missione dell’Ordi- Entità e le Fraternità locali diventino comunità ne nella Chiesa, a partire da una prospettiva di presenza e solidarietà “con” e “nel” servizio culturale e teologica globale; studi e favorisca ai poveri. le possibilità di una maggiore collaborazione accademica della PUA e degli altri Centri di Commissione internazionale per gli affari Studi OFM con l’intera Famiglia Francescana. economici 5. Il Definitorio generale, insieme al Segre- 9. Il Definitorio generale istituisca una tariato generale per la Formazione e gli Studi, commissione internazionale per gli affari eco- continui a favorire le Case e le esperienze for- nomici (SSGG 160), composto da Frati con mative interprovinciali, internazionali e inter- esperienza e da laici professionisti. La com- culturali; accompagni esperienze missionarie missione presenterà annualmente le relazioni nei progetti internazionali di missione dell’Or- al Definitorio generale e all’incontro dei Presi- dine; segua il progetto di vita della Fraternità denti delle Conferenze. Francescana “Beato Gabriele Allegra” di Ro- ma. Sussidio per l’integrità del Creato 10. Il Definitorio generale pubblichi un Fedeltà e Perseveranza Sussidio sulla cura del Creato che abbia una 6. Il Definitorio generale mantenga viva solida base biblica, ecclesiale, francescana una Commissione internazionale per il «Ser- e scientifica, e dia degli orientamenti perché vizio di Fedeltà e Perseveranza», in collabo- le nostre Entità possano rispondere alle sfide razione con la Procura generale dell’Ordine, il ecologiche del nostro tempo. Segretariato generale per la Formazione e gli 11. Ogni Entità, attraverso il Moderatore Studi, il Segretariato generale per le Missioni della Formazione Permanente, l’Animato- e l’Evangelizzazione, la Pontificia Universi- re per l’Evangelizzazione e l’Animatore di tà Antonianum ed altri esperti del settore. La GPIC, seguendo gli orientamenti del sussidio Commissione avrà il compito di approfondi- generale, prepari un programma affinché que- re ulteriormente le motivazioni vocazionali sta dimensione entri a far parte del nostro stile dinanzi alle crisi e proporre strategie per rin- di vita e dell’attività pastorale e sociale delle novare e rinvigorire la fedeltà carismatica at- Entità. Questo obiettivo venga verificato negli traverso: la formazione permanente e iniziale; incontri dei Presidenti delle Conferenze con il il capitolo locale e il servizio dell’autorità; lo Definitorio generale. studio delle sfide culturali odierne e delle va- rie tappe della vita; sussidi online che aiutino i Nuove forme e Fraternità di presenza ed Frati e le Fraternità a riproporsi continuamente evangelizzazione la domanda vocazionale. 12. Il Governo dell’Ordine e delle altre En- tità, in collaborazione con i rispettivi Segreta- Linee guida sull’Eremo e casa di preghiera riati per la Formazione e gli Studi, per le Mis- 7. Il Definitorio generale incoraggi, con la sioni e l’Evangelizzazione e l’Ufficio di GPIC, pubblicazione di Linee guida e l’indicazione in prospettiva di una vita francescana rinnova- di vie concrete, ogni Entità, o almeno ogni ta e profetica – secondo i sette punti del Docu- Conferenza, a costituire una Fraternità di Ere- mento Ite Nuntiate (2 §1) e tenendo conto delle mo o Casa di preghiera (cfr. SSGG 15 §1), categorie illustrate nell’Instrumentum laboris particolarmente dedita alla vita di orazione e del Capitolo generale nn. 84 e 98 – promuova- devozione. Ai Frati sia permesso di dedicare no nell’Ordine (a tutti i livelli) esperienze di tempo e formazione ad uno stile di preghiera uscita verso i poveri e le periferie (geografiche francescana, che possa essere utile anche per ed esistenziali) attraverso le Nuove Forme e le altre Fraternità. Fraternità di presenza ed evangelizzazione.

Sussidio per la vita di poveri e minori Linee guida sull’evangelizzazione missiona- 8. Il Definitorio generale elabori un sussi- ria dio per aiutare i Ministri provinciali, i Custodi 13. Il Definitorio generale, con il Segreta- e tutti i Frati ad animare e valutare regolar- riato generale per le Missioni e l’Evangelizza- mente quanto onestamente, concretamente ed zione, elabori delle Linee guida (cfr. mandato autenticamente viviamo come poveri e minori 16, Capitolo generale 2009) sull’evangelizza- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 407 zione missionaria, a partire dalle proposte con- 19. Ogni Fraternità nel progetto di vita e tenute nella Relazione capitolare del SGME. missione elabori un programma ecologico che promuova stili e scelte concrete di vita che Formazione missionari manifestino il rispetto e la cura per il Creato 14. Il Definitorio generale, attraverso il Se- (Cfr. Sussidio, La salvaguardia del creato nel- gretariato generale per le Missioni e l’Evan- la vita quotidiana dei Frati Minori, pubblicato gelizzazione, continui la formazione “iniziale dall’Ufficio generale GPIC 2011). I Visitatori e permanente” dei missionari nella Fraternità generali nel loro servizio alle Entità abbiano “N.S. delle Nazioni” di Bruxelles, aperta anche l’attenzione di verificare e promuovere questo agli altri membri della Famiglia Francescana, programma. prevedendo un coinvolgimento dell’UCLAF per un analogo progetto in America Latina. Appendice 2ª

Sostegno ai Vicariati Apostolici affidati 1. Saluto del Ministro generale a Papa Fran- all’Ordine cesco 15. Il Definitorio generale continui a dare Città del Vaticano, Sala Clementina, 26 maggio 2015 sostegno ai Vicariati Apostolici affidati all’Or- dine, sensibilizzi tutta la Fraternità a questo Santità, nostro amatissimo Signor Papa servizio richiesto dalla Chiesa, aiuti le Entità Francesco, con profonda gioia Le porgo il più incaricate in termini di personale e di risorse cordiale saluto da parte di tutti i membri del economiche, verificandone, in dialogo con la Capitolo generale dell’Ordine dei Frati Mino- Santa Sede, la sostenibilità dell’attuale nume- ri. ro. Dal 10 maggio scorso siamo riuniti ad As- sisi, presso Santa Maria della Porziuncola, do- Sostegno economico del SGME ve san Francesco d’Assisi voleva che si ritro- 16. Il Capitolo generale stabilisce che l’ob- vassero i suoi fratelli. Ciascuno di noi e tutti bligo previsto da SSGG 72 §2 (Il Segretariato insieme vogliamo ringraziarLa di cuore per la Generale per le Missioni e l’Evangelizzazione benevolenza che da sempre ci dimostra. dev’essere sostenuto economicamente da tut- In particolare Le esprimiamo la nostra gra- te le Entità dell’Ordine. Il Capitolo Generale titudine per l’udienza che oggi ci concede e deve stabilire forma e metodologia di questo per la squisita attenzione che ha avuto per il sostegno), deve essere soddisfatto attraverso nostro Capitolo mediante l’amabilissima pre- la struttura basata sull’attuale modalità delle senza del Suo delegato, il Card. Javier Franci- “fasce”, usata dall’Ordine per il “contributo di sco Errázuriz Ossa, che con la sua discrezione solidarietà”. fraterna e la sua autorevolezza paterna ci ha trasmesso la vigilanza e la cura premurosa del Sostegno economico SGFS Papa per il nostro Ordine. 17. La pratica stabilita dal Definitorio gene- In una breve frase abbiamo riassunto il te- rale assieme ai Presidenti delle Conferenze nel ma che stiamo affrontando in Capitolo: «Fra- maggio 2012, circa il finanziamento del Segre- tres et minores in nostra aetate». Due sono gli tariato Generale per la Formazione e gli Stuti, aspetti di questo motto: fratelli e minori è il continui fino al prossimo Capitolo Generale, nome scelto da san Francesco per sé e per i con una verifica annuale durante l’incontro suoi compagni; l’attenzione al nostro tempo è con i Presidenti. la prospettiva a partire dalla quale vogliamo interrogarci sul modo in cui essere sempre più B. A livello delle Entità fratelli e sempre più minori. Siamo, infatti, convinti che la profezia che il mondo di oggi si Vita fraterna: programmazione e verifica aspetta da noi sia soprattutto quella fraternità e 18. Il Ministro Provinciale e il Definito- minorità che vogliamo testimoniare in manie- rio, il Custode con il Consiglio, insieme con i ra credibile. Guardiani, programmino e verifichino annual- Siamo venuti qui da lei, «Signor Papa», mente, come animare le Fraternità negli aspet- come diceva san Francesco, per esprimere la ti essenziali della vita fraterna. nostra ferma decisione di essere sempre fedeli alla santa Chiesa romana, e anche per ricevere Programma ecologico della Fraternità locale indicazioni, correzioni e suggerimenti affinché 408 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 possiamo seguire sempre più fedelmente le or- Cari Frati Minori, me di Gesù. Sappiamo che tra non molto tempo ci ren- siate i benvenuti! Ringrazio il Ministro Ge- derà partecipi di una Sua riflessione sul tema nerale, Padre Michael Perry, per le sue cordiali dell’ecologia. Questo è un tema molto caro a parole e gli auguro ogni bene per il compito tutti noi francescani. Le promettiamo sin d’ora nel quale è stato confermato. Estendo il mio di fare tutto il possibile per tradurre in scelte saluto all’intero Ordine, specialmente ai con- concrete quanto vorrà indicarci anche in que- fratelli malati e anziani, che sono la memoria sto ambito. dell’Ordine e sono la presenza di Cristo croci- In sede di Capitolo generale e in questo in- fisso nell’Ordine. contro con Lei desideriamo ritrovare nuovo In queste giornate di riflessione e di pre- slancio, coraggio e audacia per la nostra vita ghiera, voi vi siete lasciati guidare in parti- di frati minori. Così potremo tornare nei pa- colare da due elementi essenziali della vostra esi dei cinque continenti da cui proveniamo, identità: la minorità e la fraternità. confermati nella volontà e rinnovati nelle for- Io ho chiesto consiglio a due francescani ze in modo da poter annunciare la pace, dono amici, giovani, dell’Argentina: «Devo dire del Risorto, ed essere testimoni della gioia del qualcosa su questo, sulla minorità, dammi un vangelo, Evangelii gaudium! consiglio». Uno mi ha risposto: «Dio me la Talvolta, però, accade che la nostra testi- conceda ogni giorno». L’altro mi ha detto: «È monianza di vita vacilli, rendendoci poco quello che cerco di fare tutti i giorni». Questa è credibili. Come ben sa, Santo Padre, la nostra la definizione di minorità che questi due amici, coerenza con il carisma della minorità e della giovani francescani, della mia terra, mi hanno povertà recentemente è venuta meno, in par- dato. ticolare con scelte di gestione economica di- La minorità chiama ad essere e sentirsi pic- scutibili. In questo Capitolo abbiamo voluto coli davanti a Dio, affidandosi totalmente alla parlare con onestà e chiarezza anche di que- sua infinita misericordia. La prospettiva della sto. Chiediamo a Dio che queste situazioni misericordia è incomprensibile per quanti non problematiche e provocatorie possano essere, si riconoscono «minori», cioè piccoli, biso- per grazia divina, una morte che fiorisce nella gnosi e peccatori davanti a Dio. Quanto più resurrezione della vita evangelica. Il Vangelo siamo consapevoli di questo, tanto più siamo abbiamo promesso di vivere è l’unico solido vicini alla salvezza; quanto più siamo convinti fondamento della nostra vita. Chiediamo al Si- di essere peccatori, tanto più siamo disposti ad gnore di rimarginare, con il suo santo Spirito, essere salvati. Così accade nel Vangelo: le per- le ferite alla fiducia fraterna che questi eventi sone che si riconoscono povere davanti a Ge- hanno provocato. sù vengono salvate; chi invece ritiene di non All’inizio e alla fine della nostraRegola san averne bisogno non riceve la salvezza, non Francesco unisce strettamente «l’osservare il perché non gli sia stata offerta, ma perché non santo Vangelo» con «l’obbedienza e riveren- l’ha accolta. Minorità significa anche uscire da za al Signor Papa Onorio e ai suoi successori sé stessi, dai propri schemi e vedute persona- canonicamente eletti e alla Chiesa Romana». li; significa andare oltre le strutture – che pure Per questo voglio ora terminare questo salu- sono utili se usate saggiamente –, andare ol- to con la frase che conclude la nostra Regola tre le abitudini e le sicurezze, per testimoniare e che spiega bene perché oggi siamo qui da- concreta vicinanza ai poveri, ai bisognosi, agli vanti a Lei: «perché sempre sudditi e soggetti emarginati, in un autentico atteggiamento di ai piedi della santa Chiesa, stabili nella fede condivisione e di servizio. cattolica, osserviamo la povertà e l’umiltà e il Anche la dimensione della fraternità appar- santo Vangelo, che abbiamo fermamente pro- tiene in maniera essenziale alla testimonianza messo». evangelica. Nella Chiesa delle origini, i cristia- ni vivevano a tal punto la comunione fraterna Fr. Michael A. Perry, OFM da costituire un segno eloquente e attraente di Ministro generale unità e di carità. La gente era stupita nel vedere i cristiani così uniti nell’amore, così disponi- 2. Discorso di Papa Francesco bili nel dono e nel perdono vicendevole, così Città del Vaticano, Sala Clementina, 26 maggio 2015 solidali nella misericordia, nella benevolenza, nell’aiuto reciproco, unanimi nel condividere EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 409 le gioie, le sofferenze e le esperienze della vi- ta religiosa. Più gli diamo spazio, più Egli è ta. La vostra famiglia religiosa è chiamata ad l’animatore dei nostri rapporti e della nostra esprimere questa fraternità concreta, mediante missione nella Chiesa e nel mondo. Quando un recupero di fiducia reciproca – e sottolineo le persone consacrate vivono lasciandosi il- questo: recupero di fiducia reciproca - nelle re- luminare e guidare dallo Spirito, scoprono in lazioni interpersonali, affinché il mondo veda questa visione soprannaturale il segreto della e creda, riconoscendo che l’amore di Cristo loro fraternità, l’ispirazione del loro servizio guarisce le ferite e rende una cosa sola. ai fratelli, la forza della loro presenza profetica In questa prospettiva, è importante che ven- nella Chiesa e nel mondo. La luce e la forza ga recuperata la coscienza di essere portatori di dello Spirito vi aiuteranno anche ad affrontare misericordia, di riconciliazione e di pace. Rea- le sfide che sono davanti a voi, in particolare lizzerete con frutto questa vocazione e missio- il calo numerico, l’invecchiamento e la dimi- ne se sarete sempre più una congregazione «in nuzione delle nuove vocazioni. È una sfida, uscita». Questo del resto corrisponde al vostro questa. Poi vi dico: il popolo di Dio vi ama. carisma, attestato anche nel Sacrum Commer- Il Cardinale Quarracino una volta mi ha detto cium. In questo racconto sulle vostre origini si più o meno queste parole: «Nelle nostre città narra che ai primi frati fu chiesto di mostrare ci sono gruppi o persone un po’ mangiapreti, e quale fosse il loro chiostro. Per rispondere, es- quando passa un sacerdote gli dicono certe co- si salirono su un colle e «mostrando tutt’intor- se: «Corvo» – in Argentina gli dicono questo no la terra fin dove giungeva lo sguardo disse- –; lo insultano, non fortemente, ma qualcosa ro: “Questo è il nostro chiostro”» (SCom 63). gli dicono. Mai, mai, mai – mi diceva Quarra- Cari fratelli, in questo chiostro, che è il mondo cino – dicono queste cose ad un abito france- intero, andate ancora oggi spinti dall’amore scano». E perché? Voi avete ereditato un’au- di Cristo, come vi invita a fare san Francesco, torevolezza nel popolo di Dio con la minorità, che nella Regola bollata dice: «Consiglio, am- con la fratellanza, con la mitezza, con l’umiltà, monisco ed esorto i miei frati nel Signore Gesù con la povertà. Per favore, conservatela! Non Cristo, che quando vanno per il mondo, non perdetela! Il popolo vi vuole bene, vi ama. litighino ed evitino le dispute di parole e non Vi sia di incoraggiamento nel vostro cam- giudichino gli altri; ma siano miti, pacifici e mino la stima di questa buona gente, come pure modesti, mansueti e umili, parlando onesta- l’affetto e l’apprezzamento dei Pastori. Affido mente con tutti. … In qualunque casa entre- l’intero Ordine alla materna protezione della ranno, dicano prima di tutto: “Pace a questa Vergine Maria, da voi venerata come speciale casa”; e sia loro lecito mangiare di tutti i cibi Patrona con il titolo di Immacolata. Vi accom- che saranno loro messi davanti» (Rb 3,10-14). pagni anche la mia Benedizione che di cuore Quest’ultima cosa è buona! vi imparto; e, per favore, non dimenticatevi di Queste esortazioni sono di grande attualità; pregare per me, ne ho bisogno. Grazie! sono profezia di fraternità e di minorità anche per il nostro mondo di oggi. Quanto è impor- Papa Francesco tante vivere un’esistenza cristiana e religiosa senza perdersi in dispute e chiacchiere, colti- 1 Es 24,7. vando un dialogo sereno con tutti, con mitez- 2 Cfr. Mt 11,25. za, mansuetudine e umiltà, con mezzi poveri, 3 Rb 1,1. annunciando la pace e vivendo sobriamente, 4 Rb 10,8. contenti di quanto ci è offerto! Ciò richiede 5 CAss 105; cfr. anche Egidio d’Assisi, Dicta, 16, edi- anche un impegno deciso nella trasparenza, zione critica a cura di Stefano Brufani, Spoleto 2013. nell’uso etico e solidale dei beni, in uno stile 6 Cfr. Papa Francesco, Lettera enciclica, Laudato si’. di sobrietà e di spogliazione. Se, invece, siete Sulla cura della casa comune, 24 maggio 2015. attaccati ai beni e alle ricchezze del mondo, e 7 Cfr. Gv 16,21. 8 Mt 8, 23-27. ponete lì la vostra sicurezza, sarà proprio il Si- 9 Rm 8,28. gnore a spogliarvi da questo spirito di monda- 10 Augustinus, De libero arbitrio 3, 9-26, Opera Om- nità al fine di preservare il prezioso patrimonio nia, PL 32; De doctrina christiana 3, 23-33, Opera Om- di minorità e di povertà a cui vi ha chiamato nia, PL 34. per mezzo di san Francesco. O siete voi libe- 11 Cfr. Gio 1,5. ramente poveri e minori, o finirete spogliati. 12 Cfr. Ez 16,8. Lo Spirito Santo è animatore della vi- 13 Sal 51,19. 410 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

14 Cfr. Ger 31,33. hacia el año 1525, estableciéndose en la región 15 Cfr. Ez 37. de Michoacán. Tan sólo 40 años más tarde, al 16 At 3,6. separarse de la Provincia del Santo Evangelio, 17 Gv 20,19; Mc 16,6. de la cual era custodia dependiente, se consti- 18 Rb 6,8. tuyó la Provincia de San Pedro y San Pablo. 19 Test 2. Este acontecimiento es una oportunidad 20 Papa Francesco, Discorso a Manila, 16 gennaio 2015. para mirar la propia historia como un don de 21 Mc 10,46-52. Dios, y es un momento providencial para revi- 22 Cfr. Rb 1,1. sar el presente y orientar el futuro desde nues- 23 Rnb 1,1; cfr. Mt 19,21. tra forma de vida de hermanos y menores, de- 24 Cfr. Rnb 6,3. dicando tiempo a la experiencia de Dios en la 25 Rnb 9,2. oración, a la formación intelectual y cultural, 26 2Pt 1,19. siendo generosos para la misión evangelizado- 27 Cfr. Gen 21,5. ra en fraternidad. Teniendo en cuenta la invita- 28 Gen 18,3. ción de San Juan Pablo II a la Iglesia al inicio 29 Eb 13,2. de este milenio: “recordar con gratitud el pa- 30 Sal 2,4. sado, vivir con pasión el presente y abrirnos 31 Eb 11,11. con confianza al futuro” (NMI 1), los invito a 32 2Pt 1,19. recomenzar, a estar y a proyectar. 33 Papa Francesco, Esortazione apostolica, Evangelii Llamados a recomenzar. Al hacer memoria Gaudium 288, 24 novembre 2013. de estos años de presencia y de servicio, mira- mos esta historia hecha de luces y de sombras. 12. Homilía en la conclusión de las celebra- En ella encontraremos páginas con errores, ciones del Jubileo por los 450 años de la temores y egoísmos, pero también páginas Erección canónica de la Prov. San Pedro gloriosas, escritas con tinta de Evangelio. Así, y San Pablo de Michoacán mientras que con humildad pedimos perdón a Acámbaro, México, 03.11.2015 Dios por los pecados cometidos contra su plan Estimados hermanos y hermanas: de salvación, al mismo tiempo reconocemos ¡El Señor les dé la paz! agradecidos al Señor “de quien es todo bien” (Adm 7,4), que en la Provincia de San Pedro y Con gran alegría celebramos la Eucaristía San Pablo tenemos una gran historia que re- en acción de gracias por los 450 años de la cordar y contar. Provincia de San Pedro y San Pablo y con ello, Desde la conciencia agradecida del pasado damos gracias por la presencia de los Herma- y siguiendo el buen ejemplo de quienes nos nos Menores, quienes han vivido y anunciado han precedido, los invito a recorrer el camino el Evangelio en estas tierras. Hoy somos tes- interior de conversión que hizo Francisco de tigos de la fidelidad de Dios y de los herma- Asís, para que los hermanos de esta Provin- nos franciscanos, que desde el siglo XVI es- cia estén dispuestos a recomenzar. Este nuevo tán cercanos al Pueblo de Dios. Una herencia inicio, con el corazón vuelto a Dios, hará po- que sigue invitando a las nuevas generaciones sible que en la situación actual puedan dar una a elegir y estar con los más pequeños. Ayer respuesta fiel al llamado que Dios les dirige de como hoy, los hermanos sienten la urgente lla- salir para llevar a todos el gozo del Evangelio. mada de responder al mandato que Jesucristo Recomenzar quiere decir, por tanto, fundar dio a sus discípulos, como cantamos en el Sal- radicalmente la vida en Jesucristo, ser hombres mo: Vayan por todo el mundo y proclamen el de oración y hacer de las Fraternidades lugares Evangelio. del encuentro con Dios. Dice el Documento El Señor nos reúne para hacer memoria de Aparecida: Todos los bautizados estamos agradecida de los hijos de Francisco de Asís, llamados a “recomenzar desde Cristo”, a re- hermanos nuestros que han evangelizado en conocer y seguir su Presencia... Sólo gracias a estas tierras, marcados por una profunda sabi- ese encuentro y seguimiento, que se convierte duría y santidad de vida, verdaderos iconos de en familiaridad y comunión, por desborde de una vida según el Evangelio de Jesucristo. Sa- gratitud y alegría, somos rescatados de nues- bemos por la historia que los frailes francisca- tra conciencia aislada y salimos a comunicar nos, encabezados por Fray Martín de la Coru- a todos la vida verdadera, la felicidad y espe- ña, llegaron a esta zona de la nación mexicana ranza (DA 549). EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 411

Llamados a estar. El evangelista Marcos sino como profecía del futuro” (NMI 3). Es ne- señala que Jesús llamó a los que él quiso “pa- cesario proyectar nuestra vida y misión desde ra que estuvieran con él, y para enviarlos a la llamada continua a la profecía. predicar” (Mc 3,14). Por su parte, el Apóstol El Papa Francisco llama a toda la Iglesia, Pablo señala en la Carta a los Filipenses: “a en particular a los consagrados en ocasión del ustedes se les ha concedido la gracia de estar Año de la Vida Consagrada, a salir de sí mis- al lado de Cristo, no sólo creyendo en él, sino mos e ir a las periferias existenciales. “Hay to- sufriendo por él” (Flp 1,21-30). Hemos sido da una humanidad que espera, dice el papa: llamados a ser discípulos y misioneros de Je- “personas que han perdido toda esperanza, sús y a formar, en él, una comunidad. Cuando familias en dificultad, niños abandonados, san Francisco pensaba en su vocación y en la jóvenes sin futuro alguno, enfermos y ancia- de sus hermanos, tenía en su mente y en su co- nos abandonados, ricos hartos de bienes y razón la imagen de Jesús acompañado del gru- con el corazón vacío, hombres y mujeres en po de los apóstoles. Es desde esta imagen que busca del sentido de la vida, sedientos de lo comprendía nuestra vocación a la fraternidad divino... No os repleguéis en vosotros mismos, y a la misión. no dejéis que las pequeñas peleas de casa os Deseo que la celebración de vuestro jubileo asfixien, no quedéis prisioneros de vuestros profundice el sentido de la fraternidad, don- problemas... Encontraréis la vida dando la de se acrecienta el sentido de pertenencia a la vida, la esperanza dando esperanza, el amor Orden de los Hermanos Menores, en esta fra- amando” (Carta a los Consagrados.., 2,4). ternidad Provincia de San Pedro y San Pablo El Capítulo general de nuestra Orden ape- de Michoacán. La dimensión comunitaria es nas celebrado, nos ha hecho el mismo llama- un elemento esencial de la vida consagrada, do a salir hacia las periferias con la alegría del más aún para nosotros que profesamos ser her- Evangelio. Nos pide ir “hacia los que están manos, porque el Señor nos “da hermanos”. marginados, hacia los lugares donde la gente Este aspecto debe ocupar un lugar importante más lo necesita – ya sea muy lejos, en el fin del en nuestros proyectos de vida personal, local y mundo o sea más cerca, en el camino a casa.” provincial. En este tiempo donde se realza el Y afirma: “Este ha sido siempre el núcleo de individualismo, es urgente crear vínculos con nuestro modo de vida franciscano y se nos está familiaridad, crecer en el diálogo, la confianza desafiando a ‘empezar de nuevo’” (CapGe- y la igualdad entre todos los hermanos. nOFM 2015, n. 32). Sean en la Iglesia servidores de la autén- Por lo tanto, hermanos, desde la conciencia tica comunión. Nuestra sociedad necesita sa- agradecida del pasado de su Provincia, pre- ber que hay otra manera de vivir, de relacio- gúntense qué orientación quieren dar, según narse, más allá de la codicia y de la violencia Dios, al caminar de esta Fraternidad provin- que siembran el miedo entre tantas personas y cial. Desde la llamada a revitalizar la identidad comunidades. Estamos llamados a demostrar de ser hermanos y menores, en una fraternidad con nuestra fraternidad y nuestra minoridad contemplativa en misión, es necesario Pro- un modelo alternativo de vida, válido y pro- yectar. Desde nuestra vocación a la profecía, fético para los hombres y mujeres de nuestro es necesario cuestionarnos sobre la vigencia tiempo. ... La minoridad nos llama a vivir so- de las presencias y las obras. Los proyectos briamente y a descubrir las razones más au- provinciales, comunitarios y personales, han ténticas de la felicidad humana, tan diferentes de estar inspirados por la decisión de conver- de las que promociona el consumismo (Ca- tirnos continuamente al Señor y de ser fieles pGenOFM 2015, n17). a nuestra forma de vida. “Ustedes tienen una Llamados a proyectar. La celebración jubi- gran historia que construir” (VC 110). lar de esta Provincia, no debe quedarse en una Hermanos, los animo a caminar agradeci- celebración puramente externa, en un simple dos a Dios, con las palabras que nos dirigiera recuerdo de hechos del pasado y que deje in- el Santo Padre a los participantes al Capítulo tactas las fibras más íntimas de nuestra vida general, palabras que encuentran un cumpli- consagrada. Reconocemos todo el bien que el miento muy claro en estas regiones de México: Señor ha realizado durante todos estos años, y “Habéis heredado una autoridad en el pueblo queremos restituírselo a él, “de quien es todo de Dios con la minoridad, con la fraternidad, bien” (Adm 7,4). Por lo tanto, recordamos esta con la mansedumbre, con la humildad, con la historia “no sólo como memoria del pasado, pobreza. Por favor, ¡conservadla! ¡No la per- 412 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 dáis! El pueblo os quiere, os ama.” anche semplicemente come un insieme di co- Hermanos y hermanas, unámonos en la se da poter utilizzare, un grande magazzino di oración pidiendo a Santa María de Guadalupe, oggetti utili: legname per le costruzioni e per il presente en la vida y misión de los hijos de riscaldamento, sassi per i muri, foglie e bacche esta Provincia de San Pedro y San Pablo, bajo come medicine. la advocación de Nuestra Señora del Refugio, La natura, senza il modo in cui la interpre- Nuestra Señora Purísima de Celaya, y en par- tiamo, è muta: la natura si esprime così come ticular Nuestra Señora de El Pueblito como noi la vediamo. su Reina y Patrona, que interceda junto a San Vorrei con voi, questa mattina, percorrere Francisco de Asís, Santa Clara de Asís y todos un po’ di strada in mezzo al bosco, lascian- los santos de la Orden, ante nuestro Dios, Tri- domi condurre da alcune riflessioni di papa nidad y Unidad, para que bendiga a los herma- Francesco, che troviamo nella sua ultima en- nos menores de la Provincia de Michoacán, a ciclica, Laudato si’ e da alcuni testi del beato todos los franciscanos y a los hombres y mu- Giovanni Duns Scoto, di cui celebriamo oggi jeres que comparten la misión evangelizadora. l’anniversario della nascita al Cielo. Así sea. 2. Ci vuole uno sguardo da poeta, come Fray Michael A. Perry, OFM quello di Baudelaire, per guardare alla natura Ministro general con occhi estasiati. Come quello di S. Giovan- ni Paolo II, che disse: “per il credente, contem- plare il creato è anche ascoltare un messaggio, 13. Discorso per la festa di Giovanni Duns udire una voce paradossale e silenziosa”1; co- Scoto me il mistico sufi Alì Al-Khawwas, che dice- Roma, PUA, 10.11.2015 va: “c’è un segreto sottile in ognuno dei movi- menti e dei suoni di questo mondo”2; o come 1. “La Natura è un tempio dove viventi pi- S. Giovanni della Croce, per il quale il mistico lastri lasciano talvolta uscire confuse parole; “sente che Dio è per lui tutte le cose”3. l’uomo vi passa attraverso foreste di simboli Mentre con l’immaginazione attraversiamo che lo osservano con sguardi familiari”. il bosco, ci rendiamo conto che non è scon- tato avere lo sguardo del poeta e del mistico. Magnifico Rettore, Suor Mary Melone, Anche noi possiamo essere tentati dal conside- Illustri Autorità accademiche e Professori, rare quello che incontriamo come qualcosa di Stimati Studenti, Officiali, “utile-per-me”. Personale ausiliario, In fondo, è quello che diceva Heidegger in Presidente, Fr. Josip Percan, e Soci della merito al nostro rapporto con il mondo, inteso Commissione Scotista, come luogo abitato da oggetti che appaiono, Carissimo Fr. Leonardo, relatore di oggi, innanzitutto, per l’uso che ne possiamo fare4: Distinti Ospiti e cari Amici della dentro di noi sperimentiamo che la natura è Pontificia Università “Antonianum”, strettamente connessa con la cultura, e se oggi il Signore vi doni la sua pace! la natura soffre per la violenza che l’uomo ha e buona festa! nei suoi confronti, questo dipende dalla diffu- sione di una cultura malata di potere, che nei La natura, agli occhi del poeta Charles Bau- secoli si è nutrita dell’ideologia di una liber- delaire, nella poesia citata – “Correspondances tà senza limiti e che ha guardato alla natura [Corrispondenze]” – appare come un tempio quasi esclusivamente attraverso il paradigma vivente, luogo familiare eppure arcano, dove omogeneo della tecnica, inteso come posses- so, dominio e trasformazione di una realtà da l’uomo più che vedere, è visto. Sarà capitato 5 anche a voi, entrando in un bosco, di sentire manipolare . qualcosa di magico, come la presenza di uno “spirito del luogo”, che rende gli alberi eleva- 3. La natura soffre di molteplici squilibri, ti, le felci del sottobosco, i licheni sui sassi, e che sono sotto gli occhi di tutti. Il papa, nel- pure l’acqua dei ruscelli come un unico grande la sua enciclica, compie un’analisi approfon- organismo, una realtà vivente che accoglie chi dita della situazione di disastro ecologico nel la attraversa. Eppure, la natura può essere vista quale ci troviamo, e propone, in dialogo con la scienza, alcuni percorsi di soluzione. Se l’ac- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 413 corato appello per una nuova sensibilità eco- piacimento. L’uomo non è al di sopra delle logica deve essere accolto da tutti i cristiani, altre creature, ma insieme ad esse, e con loro anzi, da ogni uomo e donna di buona volontà, tende alla realizzazione ultima del creato, fin- a maggior ragione noi francescani dovremmo ché “Dio sia tutto in tutti”9. sentirci coinvolti per primi in un cammino di Ecco, si tratta di riscoprire il fine ultimo per conversione. Si tratta di vivere, noi per primi, cui siamo stati fatti. È la causa finale, per dirla e di aiutare gli altri a vivere una nuova armonia con il linguaggio della metafisica, che getta lu- con la natura, in un progetto di ampio respiro ce su tutto il presente. In questa auspicata “ri- che abbracci con la medesima passione ogni voluzione culturale”, il beato Giovanni Duns creatura, così come sapeva fare Francesco Scoto ha delle cose importanti da dire. d’Assisi, che tutti chiamava “fratello” e “so- rella”. 5. Con la dottrina dell’individuazione il Sì, si tratta di una conversione. Se pensia- Dottor Sottile prende in considerazione ogni mo che basti qualche accorgimento, qualche individuo nella sua singolarità. Ciò che deter- aggiustamento al nostro solito modo di vivere, mina la particolarità di un oggetto, infatti, è una ci sbagliamo. La gravità delle disuguaglianze non meglio precisata “ultima realtà dell’ente”, sociali e dell’impoverimento degli ecosistemi l’haecceitas (che potremmo tradurre: “la que- ci impongono una vera e propria conversio- stità”, cioè, relativa a “questa cosa qua”). La ne. Un cambiamento di paradigma. Lo sguar- storia della metafisica occidentale non aveva do del poeta e del mistico può essere deriso mai dato rilievo al singolare, considerandolo con superficialità da coloro che sono abituati contingente e transitorio: la scienza, in quanto ad affrontare la vita con troppo pragmatismo. conoscenza esatta e certa, è conoscenza dell’u- Facciamo attenzione che non ci sia questa su- niversale. Con Scoto, per la prima volta, il sin- perficialità anche dentro di noi: sarebbe il se- golo individuo viene colto nella sua rilevanza gno che, nonostante le apparenze di una vita ontologica e si considera la sua individualità religiosa, anche noi siamo assetati di profitto e come l’elemento di compiutezza e di attua- di potere, più inclini a vedere l’altro, sia esso lità piena della sua sostanza, in linea con la un altro uomo o un’altra creatura, a partire dal “scoperta” di un rapporto inedito, articolato e nostro interesse. compiuto, tra individuo e Dio, così come ce lo Il papa ci chiede di diffondere una “cultu- descrive Francesco d’Assisi nei suoi scritti10. ra ecologica” capace di opporre “resistenza” Ma facciamo attenzione: l’esaltazione al paradigma tecnocratico6, e di operare una dell’individualità non significa la consacrazio- “coraggiosa rivoluzione culturale”7 che aiuti ne dell’individualismo. Scoto non ha in mente il mondo d’oggi a curare le ferite del nostro questo modello di uomo, quello che troviamo mondo malato. in una società atomizzata, dove ciascuno pen- sa a sé stesso ed è chiuso in modo solipsistico 4. In questa direzione si può prendere in su di sé. L’uomo medievale pensa sé stesso seria considerazione il contributo della tradi- sempre in relazione. Anche laddove il Nostro zione culturale francescana, filosofica e teolo- parla dell’uomo come di ultima solitudo, lo fa gica, al fine di delineare le caratteristiche di un per specificare la dignità dell’uomo, che non nuovo umanesimo. La cultura postmoderna in ha bisogno, come altre realtà, di dipendere filosofia ha già messo da parte la vecchia con- ontologicamente da altro: egli è negatio de- cezione, viziata da un eccesso di antropocen- pendentiae actualis et aptitudinalis a persona trismo, alla quale anche una “presentazione alterius naturae11. inadeguata dell’antropologia cristiana”8 aveva dato il suo contributo. Ma il nostro modo di 6. Tuttavia, non è contrario alla natura pensare è ancora in gran parte moderno, cioè umana una dipendenza potenziale nei con- legato ai miti del progresso e della superiorità fronti di un’altra persona. Infatti, la persona, dell’uomo rispetto al mondo. Non possiamo tanto nella realtà divina della Trinità, quanto considerare l’uomo al centro dell’universo, e nella realtà creaturale degli uomini, è anche non soltanto perché da secoli ormai sappiamo relatio transcendentalis, relazione strutturale che l’universo non ha un centro, ma soprattut- che trascende ogni catalogazione12. L’uomo to perché non è giusto che ci consideriamo al è persona-in-relazione, in relazione con altri di sopra di tutte le altre creature, le quali non uomini, in relazione con il creato, in relazione sono state fatte perché le sfruttassimo a nostro con Dio. Quest’ultimo, anzi, essendo la causa 414 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 prima efficiente e finale della creazione, attira riescono a rispondere all’amore di Dio in mo- a sé ogni creatura, che a lui deve una sorta di do perfetto, perché sono limitate. Ecco perché obbedienza ontologica: è a lui legato da una il Figlio si è fatto uomo: solo così il perfetto potentia oboedientialis che lo configura come amante del Padre, in quanto Verbo incarnato, in perenne tensione verso il suo fine ultimo13. rende solidali con sé tutte le creature, in virtù Quando, nell’enciclica Laudato si’, il papa della sua umanità, ed è in grado di coinvolger- ripete più volte che “tutto è connesso”14, ci ri- le nella sua capacità d’amare19. Così esse avan- corda una verità profonda della visione meta- zano, insieme a noi e attraverso di noi, verso fisica cristiana, che forse la storia della cultura la meta comune, che è Dio, in una pienezza occidentale ha progressivamente perso, acqui- trascendente dove Cristo risorto abbraccia e stando un sempre maggior grado di specializ- illumina tutto20, come dice il papa. zazione del particolare in ogni disciplina e in La sorte dell’universo passa attraverso il ogni scienza, ma trascurando il punto di vista mistero di Gesù Cristo21, primizia della crea- dell’intero. Questo intero non può essere quel- zione22 e modello dell’ordo amoris con cui Dio lo del web, della rete virtuale delle relazioni o da sempre ha voluto questo mondo; in Cristo delle transazioni economiche della finanza on ogni uomo diventa capace di amare Dio come line. Questo intero, piuttosto, è quello descrit- egli vuole essere amato, e con l’umanità anche to da Scoto nella concatenazione dei rapporti tutta la creazione, che nella storia “geme e sof- causali tra tutti gli enti, i quali costituiscono fre le doglie del parto fino ad oggi”23. come una grande “catena dell’essere”15 che ha il suo punto di partenza e di arrivo in Dio. Que- 8. Ecco, cari amici, in che modo la parola sto è quanto egli delinea nel suo Trattato sul autorevole di papa Francesco e la dottrina il- primo principio, ed è grazie a questa fitta rete luminata del Dottor Sottile ci hanno accompa- di collegamento fra gli enti creati che si può gnato in questo percorso che abbiamo affron- risalire all’esistenza di Colui che è il primo tato in mezzo alla natura. efficiente, la causa finale e l’eminente sommo Piuttosto di cercare “radure” nel bosco, di tutto ciò che esiste: Dio, il primo principio, come disse l’ultimo Heidegger24, dove è più unico e infinito, autore intelligente e libero di facile vedere, ma anche essere accecati, prefe- tutto il creato16. riamo inoltrarci nella selva della vita presente senza il timore di perdere la via, come capitò a 7. Per noi cristiani il primo principio non Dante Alighieri. Abbiamo la guida sicura della è un’entità astratta, ma un Dio personale che Parola di Dio, “lampada ai nostri passi”25, da ha deciso liberamente di dare vita ad una re- cui occorrerà sempre ripartire per ritrovare il altà al di fuori di sé, il mondo. Come dice il vero senso del cosmo e del nostro posto nel papa nell’enciclica, “per la tradizione giudeo- mondo. Una rinnovata cultura della relazione cristiana, dire ‘creazione’ è più che dire natura, tra uomo e creato ci aiuterà a vivere meglio perché ha a che vedere con un progetto dell’a- su questa nostra terra. Non è solo questione di more di Dio, dove ogni creatura ha un valore ecologia, come se si trattasse di qualcosa che e un significato. La natura viene spesso intesa interessa solo gli estremisti pacifisti, o qualche come un sistema che si analizza, si comprende frate un po’ originale e naif. “Tutto è connes- e si gestisce, ma la creazione può essere com- so”, tutto è collegato: ne va della sopravviven- presa solo come un dono che scaturisce dalla za della specie umana. E ne va della dignità mano aperta del Padre di tutti, come una realtà del nostro essere umano: chi vogliamo essere, illuminata dall’amore che ci convoca ad una oggi, in questo mondo? comunione universale”17. Questa comunione è segnata dalla disarmo- 9. Le provocazioni di papa Francesco e le nia introdotta dal peccato. Tuttavia Dio, che intuizioni di Giovanni Duns Scoto possono ha pensieri di pace e non di sventura per le sue aiutarci a scrivere nuove pagine di francesca- creature18, secondo Scoto aveva comunque nesimo. Nel campo della filosofia, della teolo- pensato di realizzare la pienezza della crea- gia, del diritto e delle scienze bibliche, possia- zione attraverso l’incarnazione del Figlio, mo e dobbiamo dare il nostro contributo per così che, per mezzo di lui, tutte le creature realizzare la “coraggiosa rivoluzione cultura- potessero contraccambiare l’amore del Padre. le” che la Chiesa ci chiede e di cui il mondo ha Dio creando “dà forma” all’amore, ma tutte tremendamente bisogno. le creature, per quanto capaci di amare, non Penso alle tante modalità con le quali pos- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 415 siamo dimostrare di prendere seriamente in 8 Francesco, Laudato si’, n. 116. considerazione l’haecceitas di ogni fratello, 9 1Cor 15, 28. la sua dignità, indipendentemente da quello 10 Cf. A. Tabarroni, Individuo o individualismo? Sco- che fa o che possiede, innanzitutto nelle nostre to e Francesco d’Assisi, in Etica e persona. Duns Scoto fraternità, e poi nell’accoglienza degli ultimi e suggestioni nel moderno, a cura di S. Casamenti, Bo- della società, nella formulazione teoretica di logna 1994, p. 101-119. un’antropologia giuridica e morale, oltre che 11 Ioannes Duns Scotus, Ordinatio III d.1 q.1 n.17. filosofica e teologica, che tenga conto della di- 12 Cf. Ioannes Duns Scotus, Quoldibet q.3 n.4. versità ontologica di ogni individuo, superan- 13 Cf. Ioannes Duns Scotus, Quodlibet q.19 n.15. Si veda, per ulteriori approfondimenti, A. Pellegrini, do le chiusure e le discriminazioni che ancora Scoto e Occam: “persona” come progetto. Contesto – permangono anche in ambito ecclesiale nei spunti antropologici e teologici, in Miscellanea France- confronti di tante persone. scana, 108 (2008) p. 83-110. Penso alla necessità di collaborare sempre 14 Francesco, Laudato si’, n. 117. e di più, fra studenti, fra docenti, fra studenti e 15 Cf. A.O. Lovejoy, The great chain of being. A study docenti, tra le diverse istituzioni accademiche of the history of an idea, 14a ed., Cambridge (MA) - e di ricerca dell’Ordine, tra le diverse compo- London, 1978. nenti della famiglia francescana, e via allar- 16 Cf. Ioannes Duns Scotus, De primo principio, c.III, gando il cerchio delle nostre relazioni. Non n.48. solo perché “l’unione fa la forza”, ma perché 17 Francesco, Laudato si’, n. 76. la “resistenza” al paradigma tecnocratico del 18 Cf. Ger 29, 11. profitto passa anche attraverso la via della fra- 19 Cf. Ioannes Duns Scotus, Reportata Parisiensia III ternità e della minorità, laddove si preferisce d.7 q.4: Dico ergo sic: Primo Deus diligit se; secundo fare insieme, anche se è più difficile, piuttosto diligit se [in] aliis, et iste amor est castus; tertio vult se che pretendere di fare da soli per rendere di diligi ab illo qui potest eum summe diligere, loquendo de amore alicuius extrinseci; et quarto praevidit unio- più. nem illius naturae quae debet eum summe diligere etsi Penso, infine, alla gioia che possiamo te- nullus cecidisset. stimoniare al mondo dicendo, con le parole 20 Francesco, Laudato si’, n. 83. e l’esempio, che Dio è amore, un amore così 21 Cf. Francesco, Laudato si’, n. 99. grande che anche se l’uomo non avesse pecca- 22 Cf. Col 1, 16. to, aveva già in mente di farsi nostro fratello, 23 Rm 8, 22. per darci la possibilità di amarlo proprio come 24 Cf. M. Heidegger, Holzwege. Sentieri erranti nella lui ci ama! selva, a cura di V. Cicero, Milano, 2002. Affidiamo a Maria Immacolata, la donna 25 Cf. Sal 118, 105. vestita di sole26, cantata con passione da Gio- 26 Cf. Ap 12, 1. vanni Duns Scoto come primizia della reden- zione operata da Cristo, il nostro desiderio di essere strumenti di pace, persone capaci di 14. Riflessioni sulla misericordia costruire relazioni, testimoni della fraternità e Roma, Fraternità “B. Gabriele Allegra”, 11.11.2015 dell’armonia universale. Siate misericordiosi Fr. Michael A. Perry, OFM (cf. Lc 6,36-38) Ministro generale Carissimi Fratelli, 1 Giovanni Paolo II, Catechesi (26 gennaio 2000): Insegnamenti 23/1 (2000), p. 123, citato in Francesco, stasera ci siamo presi un po’ di tempo per Laudato si’, Lettera enciclica, 2015, n. 85. ascoltare insieme la Parola di Dio. 2 Da Anthologie du soufisme, a cura di Eva De Vitray- Insieme vogliamo scoprire cosa significas- Meyerovitch, Paris, 1978, p. 200, cit. in Francesco, se questa Parola per i contemporanei di Gesù. Laudato si’, n. 233, nota 159. Ci caleremo nel contesto in cui è nato questo 3 Juan de la Cruz, Cántico Espiritual, XIV, 5, cit. in brano della Sacra Scrittura. Insieme ne appro- Francesco, Laudato si’, n. 234. fondiremo il valore profondo e composito per 4 Cf. M. Heidegger, Logica. Il problema della verità, a la nostra vita. Credo sia già chiara la motiva- a cura di U.M. Ugazio, 2 ed., Milano 2013, p. 96. zione per cui ho scelto questo testo del Vange- 5 Cf. Francesco, Laudato si’, n. 106. lo secondo Luca che parla della misericordia 6 Cf. Francesco, Laudato si’, n. 111. come stile di vita. Ormai, infatti, siamo alle 7 Cf. Francesco, Laudato si’, n. 114. 416 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 porte dell’Anno giubilare della Misericordia, da dentro, dal cuore, e “richiama in particola- annunciato da Papa Francesco nella Miseri- re il grembo materno, facendoci comprendere cordiae vultus, il quale ci ricorda: “Come si l’amore di Dio per il suo popolo come quello nota, la misericordia nella Sacra Scrittura è di una madre per il suo figlio. Così ce lo pre- la parola-chiave per indicare l’agire di Dio senta il profeta Isaia: «Si dimentica forse una verso di noi. Egli non si limita ad affermare donna del suo bambino, così da non commuo- il suo amore, ma lo rende visibile e tangibile. versi per il figlio delle sue viscere? Anche se L’amore, d’altronde, non potrebbe mai essere costoro si dimenticassero, io invece non ti di- una parola astratta. Per sua stessa natura è vita menticherò mai» (Is 49,15). Un amore di que- concreta: intenzioni, atteggiamenti, comporta- sto tipo implica fare spazio all’altro dentro di menti che si verificano nell’agire quotidiano” sé, sentire, patire e gioire con il prossimo”. (Mv 9), come abbiamo sentito nella seconda Mi ricordo di una visita in Rwanda, do- parte del brano evangelico. po l’orrendo e indimenticabile genocidio del “Siate misericordiosi, come il Padre vo- 1994, nel quale furono assassinati più di otto- stro è misericordioso” (Lc 6,36). Nell’Anti- centomila innocenti – uomini, donne e bam- co Testamento la misericordia è un elemento bini – a causa di una lunga storia di violenza, fondamentale dell’essere e dell’agire di Dio. esclusione sociale e manipolazione politica Come dice il Salmo 116: “Pietoso e giusto è il delle identità, compresa l’identità cristiana, in Signore, / il nostro Dio è misericordioso” (Sal quanto più dell’85% della popolazione che di- 116,5). Nel concetto espresso dal termine he- rettamente o indirettamente commetteva atti di sed ritroviamo insieme l’idea di gentilezza, di genocidio era cattolica. Mentre ero in visita ho giustizia e di misericordia. partecipato a diversi atti comunitari di riconci- Questa sgorga dalla generosità e dalla so- liazione, durante i quali alcuni membri di pic- vrabbondanza; trabocca senza misura per il cole comunità cristiane circostanti chiedevano bene altrui. La misericordia è anche diretta- perdono. Durante una visita, un giovane Hutu mente collegata alla giustizia, ossia al vivere di nome Pierre, che era coinvolto insieme ad in giusta relazione con sé stessi, con gli altri e altri in atti di violenza contro i loro vicini Tut- con Dio. si, ha confessato la sua colpa e chiesto perdo- Ancora, la misericordia è la sorgente no. Tra i presenti c’erano tre donne Tutsi che dell’effusione della compassione, che, nel avevano perso i loro mariti e i loro figli nel contesto più ampio del Vangelo secondo Lu- genocidio. Ricordo che c’è stata una pausa, un ca, e da quanto emerge anche nel contesto del momento di silenzio, quasi per lasciare che la brano che ci è stato proclamato è la capaci- voce dei defunti si manifestasse, alla ricerca di tà di entrare profondamente nell’esperienza una liberazione che permettesse loro di trovare esistenziale dell’altro, del povero e dell’e- pace. Alla fine del silenzio, il catechista laico marginato, come è avvenuto per san France- ha chiesto alle tre donne di commentare o re- sco d’Assisi, che nel suo Testamento scrive: plicare alla confessione del giovane assassino. “Quando ero nei peccati mi sembrava cosa La prima donna, Grace, ha ammesso di aver troppo amara vedere i lebbrosi e il Signore serbato odio e rancore nel suo cuore contro tut- stesso mi condusse tra loro e usai con essi ti coloro che avevano ucciso suo marito Char- misericordia” (Test 1-2). Un altro concetto les e i suoi loro tre figli, Grace, Diue-Donné chiave della nozione biblica di misericordia e Filobert. Mentre le lacrime le solcavano il è questo: è riversata allo stesso modo su chi viso, la donna ha guardato il giovane Hutu e la merita e su chi non la merita. Dio non ha gli ha detto che lei non ce la faceva più a tenere dei favoriti. L’offerta di hesed, di misericor- in cuore tutto quell’odio. Ha aggiunto che Dio dia, l’invito a entrare nell’alleanza d’amore aveva salvato altri membri della sua famiglia e di Dio, è un dono che Dio ci offre nonostante anche lei e ha espresso il suo profondo deside- noi non meritiamo quest’offerta di amore e rio: che suo marito e i suoi figli potessero ripo- di accoglienza senza limiti. Nel messaggio di sare in pace. Le altre due donne presenti, che annuncio della Giornata Mondiale della Gio- avevano perso i loro cari, hanno pronunciato ventù 2016 Papa Francesco presenta la natu- più o meno le stesse parole e hanno invocato la ra della misericordia di Dio in riferimento a misericordia di Dio su tutti i responsabili del- un altro termine ebraico: rahamim, che sta ad le azioni violente del genocidio, chiedendo il indicare le viscere. Questa parola annuncia perdono e la misericordia di Dio per gli autori chiaramente che la misericordia di Dio fluisce di tali atti. Inoltre hanno perdonato Pierre e gli EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 417 altri. Credo non dimenticherò mai le parole, i courage them spiritually” (RnB 4,2). The same volti e gli atti di coraggio fedele di queste tre advice is found in the Approved Rule, with donne. Esse sono arrivate ad ammettere che, other shades of meaning which seem impor- per poter sperimentare appieno il potere libe- tant: “Let the brothers who are the ministers rante della misericordia e della riconciliazio- and servants of the others visit and admonish ne di Dio nella loro vita, esse stesse dovevano their brothers and humbly and charitably cor- diventare misericordiose, lasciando che la ri- rect them” (Rb 10,1). Let us now look briefly conciliazione guidasse la loro vita e le loro re- at the objectives and means for the carrying lazioni. Carissimi fratelli, accogliamo l’invito out of the Visitation. di Gesù: “Siate misericordiosi, come il Padre The objective of the visitation is two-fold. vostro è misericordioso” (Lc 6,36). First, it is to encourage the brothers of a spe- cific entity to deepen their spiritual, fraternal Fr. Michael A. Perry, OFM and missionary identity as Friars and Minors Ministro generale today. Francis speaks about “fragrant words” that the Visitator should offer to encourage the brothers, celebrating areas of strengths of the 15. Speech at the meeting with the General brothers, inviting them to seek always to pur- Visitors sue the way of the Gospel life, and never to Rome, Curia General, 16.11.2015 allow themselves to be defined by their limita- tions or failures. Second, it is to “admonish” Canonical Visitation and to “correct” (cf. Rnb 10,1). This requires a great deal of humility, attentive listening, The Canonical Visitation is regulated by looking beyond the surface and entering into the Code of Canon Law1, by our Constitutions2 the life of the brothers, of the local fraternities, and General Statutes3, by the Statutes for the and of the provincial administration. If the Canonical Visitation and Presidency of the brothers have difficulties in certain areas, it is Provincial Chapter4, as well as by other docu- a matter of justice to help them see the truth ments of the Church. It pertains to the Min- and to allow the truth to set them free, from ister General to carry out the Canonical Visi- unhealthy behaviours, attitudes and structures. tation either personally or through Delegates It is important to underline that the first (cf. SSCV 1). During the Canonical Visitation, objective of the visitation is to evangelise the the Visitator “represents the Minister and acts friars by communicating to them the “words in his name (SSCV 8 §1). Even though it may of our Lord Jesus Christ, Who is the Word of have special legal connotations, the Canonical the Father, and the words of the Holy Spirit, Visitation must, however, be carried out in the which are spirit and life (Jn 6,63)” (2LtF 3). spirit which Francis indicated for visits to the The Visitator should constantly remind the Friars. brothers of the Gospel life, which they have promised to observe faithfully (cf. Rnb 1; Rb The Canonical Visitation in the mind of St. 1,1). In addition, the Visitator is to ‘animate’ Francis the brothers, namely, to communicate spirit and life so that the friars may live according St. Francis considered the visitation of the to the spirit (cf. Rnb 5,7), in obedience to the Friars to be one of his main obligations. When will of the Lord. In other words, the Visitation he could no longer visit them because of the has to foster growth in the life of the spirit in “sickness and weakness” of his body (2LtF the Friars and “to urge one and all to progress 3), he opted to write letters and send “messen- from the good to the better (cf. GGCC 213)” gers” to continue serving them and offering (SSCV 3). them “fragrant words” of his Lord (2LtF 2-3). St. Francis was very aware of the presence Aware of the importance of such visits of sin in the fraternity, and of the consequenc- and of such service or ministry, he wrote in es of this on the common life and on the struc- the First Rule: “Let all the brothers who have tures that should promote the evangelical fra- been designated the ministers and servants of ternal life. For this reason, Francis saw as part the other brothers assign their brothers in the of the visitation to the brothers the need to call Provinces and places where they may be, and them to deeper conversion of mind, heart and let them frequently visit, admonish and en- spirit. Conversion is at the heart of the canoni- 418 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 cal visitation. Thus, Francis speaks of a second task, is to act with due thoughtfulness, not objective of Visitation, namely to “admonish” visiting places too quickly” (SSCV 14 §1). and “correct (cf. Rnb 10,1)”. The Visitator To fix too short a time for this service could cannot be indifferent to the sin of the Friar and lead the Friars to think that the Visitation is the sinfulness of the entity, but must admon- simply a process to be completed. The Fri- ish and correct the Friars who have sinned (cf. ars need to be heard and that requires time6. GGCC 213), remembering that “the care of the • Evaluating the life of the Province and of Friar’s soul has been entrusted” to him (Rnb the Friars. The Statutes for the Canonical 4,6) during the Visitation. Silence before sin Visitation and Presidency of the Provincial will make him an accomplice in the sin and, as Chapter speak of a “careful evaluation” of such, culpable of the loss of the Friar. the government of the Province and of the Regarding the way to carry out the Visita- life of the Friars (cf. SSCV 1). tion, Francis used very clear expressions. The • This careful examination of the life of the Visitator has to “admonish” and “correct” (cf. entity takes place within the context of the Rnb 10,1) in humility, without pride or vain- promotion of a process of deeper conver- glory (cf. Rb 10,7), without being “disturbed sion, explaining the vision of the Order in or angered at another’s sin or evil” (Rnb 5,7), our times (e.g. knowledge of the General with familiarity and kindness (cf. Rb 10, 5), Chapter 2015 document and decisions). and always moved by charity towards and love This vision is cast in the language of the of the Friar (cf. Adm 11, 2;25). The Visitator call to be ‘Friars and Minors’ who go out must never forget that, above all, he is a broth- to the Peripheries’ carrying a message of er, and that the other Friars, though sinners, mercy, peace and reconciliation (May the have to see the merciful face of the Father in Lord give you peace =LgP 4). him (cf. LtMin 9-12). At the same time, he has • Knowing the legislation of the Order well to do it “diligently” (Rnb 5, 5), without spar- (The Statutes for the Canonical Visitation ing effort or time. Tenderness has to be com- and presidency of the Provincial Chapter, bined with rigour, charity with clarity, during the General Statutes and, of course, the the Visitation5. General Constitutions) and the Particular Legislation of the Province (Particular What is asked of the Visitator Statutes). How the Province is to prepare for, and par- 1. Preparing and celebrating the Canonical ticipate in, the Visitation: Visitation • Place itself in an attitude of listening and openness to what the Spirit will say to the In order for the Canonical Visitation to bear Friars through this fraternal and legal me- human, spiritual and Franciscan fruit, and for diation; this includes, among other things, it to be an experience of authentic kairos, it praying, individually and in fraternity, for must be well prepared and celebrated. the success of the Visitation. Preparing and carrying out the Visitation • Allow itself to be challenged by the Visita- well by the Visitator implies: tor through his reflections and exhortations. • Being well informed of the religious and • Enter into a process of growth and, there- social ambience in which the Friars you fore, of conversion in order “not to domes- must visit live and work. In addition to in- ticate the prophetic words of the Gospel in vestigating the present conditions of the order to adapt them to a comfortable style life and mission of the Friars, it would be of life” (LgP 2). good to know the history of the Entity you • Speak honestly and openly, “according to are to visit, since history conditions pres- the truth and with charity”, speaking “con- ent circumstances and sets the stage for the fidently” (cf. SSCV 25 §1) about the nega- future. This aspect seems to be well under- tive and positive aspects of life in the Enti- stood by our General Constitutions where ty, in a climate of freedom so as to promote it indicates that for the Visitator “it will be the life of the fraternity (cf. SSCV 23). his concern to learn the circumstances of the • Overcome the “I” in order to enter into a Friars” (GGCC 213; cf. SSCV 3 §1). dynamic of “we”, passing from the individ- • Being disposed to dedicate the time neces- ual project to the fraternal project, and from sary to it: “The Visitator, in carrying out his the provincial project to participation in the EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 419

life of the Order (invitation to participate dience; growth in the area affectivity; etc. In in the formation, education and missionary this way, the Visitation will serve as a power- projects and programs of the Order). ful moment of the vocational and spiritual ac- • Make available all the official books of the companiment of the Friar. It is also important, Entity, which are part of the Visitation; pro- in this context, that the Visitator help the Friar vide any additional information that could to discern his engagement, ministry, service help the Visitator understand the life of the within the Province. Vocational fulfilment is Entity and facilitate his task (cf. SSCV 18), not in opposition to human development but including the reports of the provincial/cus- should, rather, promote human and spiritual todial offices (cf.SSCV 19). development. The individual Friar should also be encouraged to engage himself in programs 2. Carrying out the Canonical Visitation, in for Ongoing Formation, to further enrich his an attitude of conversion personal and fraternal life, and his engagement in the mission of the Province/Custody, the The Visitator is to use the Visitation as a Order and the Church. The Visitator should means to help the brothers in the renewal of also help the Friar to examine his life in light the quality of life in the Province/Custody, “to of the dangers of individualism and activism foster and strengthen their Franciscan spirit” into which many Friars often fall. (GGCC 199) and “to promote the spirit of fra- Fraternal Dimension: Quality of Francis- ternity and the observance of our Rule” (GGCC can life presupposes for us Friars Minor the 213) and General Constitutions. In this way, cultivation of interpersonal relationships based the Visitation is a means for promoting “a re- on familiarity (cf. Rb 6,7), equality (cf. GGCC newed commitment to holiness” (Vita Con- 41), mutual forgiveness (cf. Fraternal Life in secrata = VC 39a) on both the personal and Community = FLC 26), respect for and accep- institutional levels” (LgP 2). tance of diversity (cf. GGCC 40), profound communication (cf. VFC 29-34), and the cul- Three Dimensions of the Quality of Life: tivation of human virtues which characterise a Personal, Fraternal and Missionary “healthy” relationship with others (cf. GGCC 39; FLC 27). It presupposes placing the fra- Personal Dimension: This involves pro- ternities in an attitude of constant discernment moting among the Friars a desire to walk in (cf. LgP 7) and that the Friars, mendicants of authenticity, transparency, and truth within meaning (cf. LSR 6), feel they are on a journey oneself. Quality of life is incompatible with a of faith, a deepening of their humanity, and an “double life” or with the consequences which expansion of their awareness of and commit- follow from living a superficial life. Quality ment to the missionary and justice and peace of life demands that each friar work at the per- dimensions of their religious profession. As sonal, interior levels, allow his relationship many recent reports have indicated, there of- with Christ to transform his feelings, attitudes ten is a lack of quality of life among the broth- and behaviour, “taking on the mind of Christ” ers, a lack of quality of communication and (1 Cor. 2: 16). I encourage you as Visitators to collaboration. This can oftentimes produce or help each Friar with whom you will speak to provoke a crisis of identity, weaken a sense of examine the quality of his life with God, with belonging, isolate the Friars living in the same Jesus, encouraging the Friars to place the Lord fraternity but who do not share a quality of at the center of his life and action. In this way relationship between them, who do not share you will help the Friar to explore the life of their lives of faith together. Thus, it is critical faith, which “involves all we are, our history, that the Visitator help the Friars at the individ- body, mind and emotions” and “is the abso- ual and fraternal levels to reflect together, to lute source of our joy and our hope, our dis- articulate that which is important and central cipleship of Jesus Christ and our witness to the for their lives as brothers on the road together, world” (The Lord speaks with us on the Road and to encourage them to develop Fraternal = LSR 18). Plans of Life and Mission for the life of the lo- The Visitator should also help the Friar to cal fraternity. This should also be encouraged examine the way he is concretely living out his at the Provincial/Custodial levels. religious profession: personal prayer; fraternal Evangelizing and Missionary Dimension: prayer; the vows of poverty, chastity and obe- Quality of life demands testimony and consis- 420 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 tency of life (cf. GGCC 103), striving to live minded years ago in the Final Document of the what we profess. It also requires that we invent 2003 General Chapter. “We cannot domesti- new forms of evangelisation, including new cate [or allow others to do so because of our methods for engaging the people of God in silence] the prophetic words of the Gospel in the “missionary Church” (Evangelii gaudium, order to adapt them to a comfortable style of 20, 27, et passim) in order that the life of the life” (LgP 2), to a mediocre life. Rather must Church might be renewed. We should also en- we constantly call the Friars to conversion and courage the brothers to examine the possibility awaken in them a sense of gospel urgency to for creating new presences, in the spirit that is convert and believe in the Gospel we have pro- found in the recent document of the Order, Ite, fessed (cf. Mk 1, 15). In this way, the Visita- nuntiate (Rome, 2014) and as encouraged by tion might help the Friars to once again “find the document of John Paul II, Vita Con- one’s first love, the inspiring spark that first secrata (12). Programs for ongoing and initial gave rise to the following” of Christ and Fran- formation should be constantly renewed in the cis (SAFC 22c). light of the specific historical, cultural, spiritu- In this context, I think it is necessary and al and geographic situations in which the Fri- urgent that the Visitation should make “a re- ars live (cf. OF and RFF), and should include a newed reference to the Rule” (VC 37b) in so solid intellectual and pastoral preparation (cf. far as it is “a journey of discipleship” (John Ratio Studiorum 28-30). It also requires op- Paul II, Message to the Chapter 2003, 2) and tions of life and mission in harmony with our an open and incomplete book which is com- being minors: “minors with the minors of this pleted “in our fidelity to God and the world” earth” (LSR 30), ready to go to the ‘peripher- (LSR 8). This might help promote a constant ies’ where we might enter into the lives of the awareness of what it means to be “Friars and people, sensitive to their needs, and allowing Lesser Brothers” in the world today, and also their lives to affect our lives, transforming us a constant awareness of the missionary call to into ‘brothers of the people’ as Pope Francis join with our brothers and sisters on the road, called to remain (Message of Pope Francis to meeting them in the peripheries, and attentive the Order, 28 May 2015). to the plight and cry of the planet, our ‘com- As can be seen, the quality of life presup- mon home’ (cf. Laudato Si’). poses “leaving the world”, i.e., leaving the mentality of the world in order to commit one- Visitation, a moment of grace to self to the discipleship of Christ, to put down construct the local and provincial Fraternity roots in Christ by living the Priorities of the Order, which are nothing more than the pri- It is frequently heard that our Order is com- orities expressed in the Rule and the General posed of a federation of Provinces, the Prov- Constitutions. In other words, the quality of ince a federation of houses and the houses a life necessarily presupposes fidelity to what federation of individuals. What this reflects we promised at profession: “To observe the is the increasing impact that individualism is Holy Gospel of our Lord Jesus Christ by liv- having on our personal, fraternal and mission- ing in obedience, with nothing of one’s own ary lives. and in chastity” (Rb 1,1) in order “to follow The Canonical Visitation should have as the footprints of Jesus Christ more closely” one of its prime objectives the encouragement (GGCC 5 §2). of the Friars at the local and provincial/custo- The role of Visitator is not to become a ‘su- dial levels to seek new ways for living, play- per-provincial’. At the same time, the Visitator ing, praying, working and witnessing together. must constantly remind the Friars to be faith- It is critical that the Friars be encouraged to ful to the evangelical life and to their vows. re-commit to the common life, to building fra- He cannot close his eyes to areas of danger, ternal communion, and to giving witness to a or in the face of grave sin and faults against fraternity and a Church that seeks to demon- the deepest values of our Franciscan life. This strate the power of fraternity for the promotion includes the area of non-observance of the of the Kingdom of God. vows by Friars, or situations where the life of The Priorities for this six-year period in- the local fraternities or the quality of fraternal clude the promotion of a quality of life and life at a more general level in the entity faces mission, a deepening of mutual trust, pro- serious challenges and threats. As we were re- moting simplicity of life, closeness to God’s EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 421 anawim, the poor and marginalized and all provincial initiatives in both formation and living on the peripheries, commitment to the evangelisation (cf. LSR 54. 57. 59). It is very transversal values of Justice, Peace and the In- necessary to pay attention to communications tegrity of Creation, with special care for our among the Friars: an unrestricted communica- ‘common home’, the created universe. Every tion, like the Samaritan woman had with Jesus effort should be made to encourage the Friars (cf. LSR 17), a profound communication on to work together and ‘go out to the peripheries’ the basis of our poverty, which leads to “shar- together, two-by-two, promoting collabora- ing the joys and difficulties of being Friars” tion with the members of the Franciscan Fam- (LSR 31). It is also necessary that the fraterni- ily and with the laity who by their baptismal ties – local and provincial – be creative, that identity are co-disciples and co-missionaries they seek and cultivate moments of dialogue with us. in accordance with their culture and particular One of the continuing challenges to our fra- needs (cf. LSR 11. 32). ternal life and mission is the sense of ‘inequal- The common life of prayer should not be ity’, that can be further aggravated by the neg- restricted only to the faithful recitation of the ative impact of clericalism in the Church and Office but should incorporate other valuable in the Order (cf. Pope Francis, “Address to the styles and methods of prayer and the prayerful Leadership of the Episcopal Conferences of reflection on the Word of God. To this end, Latin America,” Rio de Janeiro, 28 July 2013). the Visitators should encourage the Friars to This issue also was seriously discussed at the make us of the methodology of Emmaus as an 2015 General Chapter, which led to the Deci- excellent method for sharing and celebrating sion that the Minister General and the General life in the light of the Word. The Friars also Definitory should write to the Pope requesting have expressed the desire to not allow our that the issue of ‘mixed institute’ be pursed form of prayer simply to become ‘routine’ but with vigour by the Holy See, as promised in to try to infuse it with creativity, making use Vita Consecrata, article 61. of different methods for the celebration of our The Visitator should take care to help the liturgical life. This could also include the in- Friars reflect on attitudes towards the com- volvement of the laity, organizing opportuni- mon identity and dignity of each of the broth- ties in which the laity could share in our life of ers who have “the same rights and the same prayer. obligations, [living in] fraternities of equals” The local Chapter also is a suitable instru- (cf. GGCC 3,1; LSR 60); fraternities in which ment for sharing the faith and fraternal life (cf. there is “accompaniment and maternal care” LSR 31), without forgetting ongoing forma- (LSR 32), particularly during the first years tion which continues to be another privileged after profession (cf. LSR 53) and at the time instrument for caring for, constructing and of aging (cf. LSR 54). The issue of economic strengthening communion of life in fraternity disparities between the brothers should also be (cf. LSR 16. 53-57). The Visitator should help examined so that equality become a reality in the Friars re-discover the beauty and impor- all areas of the common life of the Friars. tance of the local Chapter and that it be cel- There also is need to promote the role of ebrated regularly as an instrument for the cre- Guardian in the life of the local fraternities, so ation of a sense of belonging and communion, that the Guardian fulfils his responsibilities to and that it not be reduced to formalism and accompany the Friars entrusted into his care, business. Rather, it should be an opportunity as a mother cares for her children, in a manner for spiritual and fraternal growth, the deepen- that fully respect the dignity of each Friar and ing of mutual trust and bonds of friendship, also that promotes a growth of a sense of co- and as a tool for the ongoing formation and responsibility, that all brothers are mutually discernment of the Friars as they seek to re- responsible for the common life of the frater- spond to the challenge of what it means to be nity. “Friars and Minors in Our Times,” called to go The Visitator should also help the Friars to the peripheries of the world carrying the joy and the Entities to deepen their sense of be- of the Gospel. longing to the one universal fraternity of the In order to achieve these goals, the Friars Order, helping them to overcome provincial- must be encouraged to engage in healthy per- ism and particularisms (cf. LSR 57)7. To do sonal and communal introspection, always this it is important to support and push inter- with the objective to externalize in mission 422 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 that which the Lord might reveal to them. As with the options of the Order, would have such, these efforts must respond to the charis- the Friars grow in their sense of charis- matic identity (in our case, Franciscan) and to matic identity and creative fidelity (cf. VC the “needs” of the person that desires to grow 37). An Entity, local or provincial, it should within this identity. They also must respond to experience in the course of the visitation three fundamental questions: Who am I / are a call, or rather a challenge, to pursue the we? Of whom do I/we wish to be and what do fullest expression of our evangelical, char- I/we wish to be? What does God want of me/us ismatic, fraternal and missionary identity. at this concrete moment that we are living as It, at the end of the Visitation, the Friars of a local and provincial Fraternity? At the heart the entity do not in any way sense hope for of all of this must be the will, the burning de- renewal, then one must question whether sire to “begin again always”, to discern in or- the (a) Friars and entity visited were truly der to “distinguish what comes from the Spirit prepared to enter into a process of conver- and what is contrary” (LgP 7), to progress and sion for the renewal of life, spirit, fraternity to seek, to examine the signs of the times and and mission; and (b) the Visitator was well to interpret them in the light of the Gospel (cf. prepared and capable of helping the Friars LgP 6) in order to opt for new paths of creative to have a deeper experience of the power fidelity (cf.LgP 3). of the Gospel and for promoting renewal. The Fraternal and Provincial Plans for Having said these things, it must also be Life and Mission must also assure some “min- kept in mind that the Visitator is not the ima” without which it would not be possible to super-provincial, as I said earlier, nor is speak of a Franciscan life. These minima are: he the ‘savior’ of the Friars and the entity. • Quality of prayer life (personal and of the However, the role of the Visitator can be fraternity) and of the celebration of our decisive in promoting a restructuring of the faith, especially of the Eucharist and Rec- life of the individual Friars and that of the onciliation, with one another in fraternity. Province/Custody. • Quality of fraternal life and all that this en- tails. The Canonical Visitation, • Consistency with our profession as “mi- a moment of grace to nors”, seeking to go in search of God’s construct the world-wide Fraternity anawim, going to the peripheries of the world, opening our personal and fraternal The Friar Minor is co-responsible for the lives to the needs of those around us, sim- construction of a sense of belonging and plifying our style of life, and taking con- shared vocation and mission that engaged the crete steps to reduce the negative impact we worldwide Fraternity. This is both a grace and have on the created universe, the environ- a duty bestowed on each of us Friars through ment. our religious profession. Although the Prov- • Commitment to the values of the justice ince is the place where his legal incardination and peace of the Kingdom of God, caring into the Order is made concrete and where the for poor and ‘becoming poor with the poor’ majority of the Friars will live and carry out (Cf. Pope Francis, Message to the Order of their mission, the Province can never be un- Friars Minor, May 28, 2015), working to derstood as an end in itself or as an institution protect the rights and dignity of all people, on the margins of the Order. and most especially those who are poor and The Canonical Visitation can be a privi- marginalized. leged moment for helping the Province to go • Engagement in the missionary evangeliza- out of itself and to open up to solidarity with tion of the Church, working in close col- the other Friars and Entities of the Order. I laboration with one another, with the other would like, in this context, to underline the members of the Franciscan family, and following: with the laity. • It is important to present the Projects and • On-going formation, as a path to conver- needs of the Order to the Province, espe- sion. cially the missionary projects. We Friars The Visitator must carry out a “careful have to grow in the sense of belonging to evaluation” of all these elements and make the Order and the Provinces have to grow concrete proposals which, in communion in solidarity with the Order on all levels: EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 423

through personnel, economic aid and new to realize the mission entrusted to it by the ideas for a greater creative fidelity. In this Church, and seek always to make more sense The Particular Statutes for the Ca- relevant and credible the preaching of the nonical Visitation point out, among other Good News of Jesus Christ. objectives, the need “to foster awareness of • Since we have been called to evangelise, being participants in the life and activity of the Visitation must be a privileged time to the entire Order among the Friars” (SSCV 3 evaluate how the mission of the Order is §1). carried out by the Province (cf. SSCV 27). • It is also fundamental to present the itiner- The entities should be encouraged to pro- ary of Order during recent years in order mote always a spirit of missionary evange- to grow in the sense of belonging. There lization, in the same spirit that is articulated are Entities that run the risk of making a in the missionary documents of the Church parallel path on the level of formation (on- and the Order, and most especially in the going and initial) and on the level of op- Pope’s Apostolic Exhortation Evangelii tions for evangelisation. This would be gaudium. extremely dangerous for both the Order • Besides, it cannot be forgotten that the Or- and the Entities. How are the instructions der, in this case the government of the Or- of the Order in the fields of life, formation der, needs to know the reality in which the and evangelisation put into practice in the Friars live and the reality of the Entities in Entity visited? The Canonical Visitation is order to fulfil its “ministry” of animation. a propitious moment to carry out a serious It is very important, therefore, that the Re- evaluation in this direction. It is important port of the Visitation be realistic and that it to keep in mind what The Particular Stat- should contain, at the same time, propos- utes for the Canonical Visitation affirm in als for the future. I would like to remind this respect: “Bring it about that each one you that, in this context, the Visitator is the complies more fully with what is laid down “representative of the Minister General and in the documents and laws of the Church acts in his name” (cf. SSCV 8 §1). He is not and Order” (SSCV 3 §1, n. 9). the representative of the Minister Provin- • The future of the Order lies in interprovin- cial before the General Curia. Be vigilant cial collaboration on all levels: formation so that you do not find yourself drawn into and studies, ad gentes missions and popular the internal dynamics of the entity you are missions, and in other forms of of collabo- to visit. The greatest service you can give ration and common mission promoted at to the Province visited and to the Order it- the level of the Conferences. The Canonical self is to make a clear Report8 in which the Visitation must help the Friars to become positive and negative aspects of the life and conscious of this requirement so that op- mission of the entity visited are pointed out portune decisions in this direction can be clearly (cf. SSCV 21). In this way, the Let- taken during the Chapter. ter that the Minister General writes after the • Given that the present and future of the Or- Visitation will respond to the needs of the der is brought into play in formation, the life of the Province and will not be a pious Visitator must pay special attention to this exhortation that leaves life exactly as it was area. It is not without reason that The Par- prior to the Visitation. It is a matter of help- ticular Statutes for the Canonical Visitation ing the Entity visited to grow and progress also point out the need “to promote initial and this entails “correcting”, when neces- and ongoing formation at the scientific, sary, and “encouraging” everyone in every- ministerial and professional levels” (SSCV thing so that they may pass from the good 3 §1; cf. 28). The entity, and each and every to the better (cf. SSCV 3 §1), thus helping Friar, should be encouraged to commit to the Friars to grow in creative fidelity. these values, and to demonstrate openness to engage in ongoing formation as an inte- Conclusion gral dimension of our religious profession. Provinces should be encouraged to send Dear Brother Visitators, I wish to conclude brothers for advanced degrees in forma- this intervention by thanking you for having tion, theology, philosophy, the sciences, accepted this service that is delicate but also and in other areas that will help the Order very important. The Minister General and his 424 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Definitory, on appointing you to this office, were “reserved items”, these must be communicated have placed great confidence in you. The Fri- in a separate Report to the Minister General. Together ars of the Entities that you will visit also ex- with the Report there are also different forms to be filled pect a lot from your service. I am convinced in and information to be given about the capitular deci- that you will not dash these expectations. sions and the progress of the Chapter Congressus. Please greet all the Friars you meet on be- half of the Minister and Definitors. You may rely on our prayers, so that the Lord might en- 16. Omelia nell’Incontro con i Formatori lighten you and give you the gift of wisdom as della COMPI you fulfil the duties of your office. Assisi, 23.11. 2015 May the Lord bless you and protect you al- ways, in his mercy and his love. Evangelium observare. La vita evangelica: luogo ordinario Bro. Michael A. Perry, OFM di formazione e di evangelizzazione Minister General La vita evangelica, che cosa ha significato 1 The Code of Canon Law (=CIC) deals with the Ca- per san Francesco e che cosa significa per noi nonical Visitation in canon 628. oggi? Riflettendo sia sullaRegula non bullata 2 The General Constitutions (= GGCC) 213. che sulla Regula bullata, Fr. Thaddée Matura 3 The General Statutes (GGSS) 155. scrive: «“Osservare il vangelo” significa ac- 4 The Statutes for Canonical Visitation and Presiden- cogliere il messaggio della rivelazione di Ge- cy of the Provincial Chapter, Rome, 1995. sù nella sua totalità: le sue rivelazioni, le sue 5 These aspects of the Visitation, the time, objectives promesse, le sue più diverse esigenze, senza and mode of carrying it out, seem to be brought together escluderne o favorirne alcuna in particolare. by the present Statutes for the Canonical Visitation and the Presidency of the Provincial Chapter, especially in Nella pienezza del suo significato, il Vangelo art. 3. è Gesù stesso, che ci rivela con la sua vita e 6 The Friars today often suffer loneliness, even when con la sua parola l’essere profondo del Padre living with others in the same house. Communication e ci introduce nella sua comunione» (cf. Fran- cannot be taken for granted. The Visitation is an oppor- cois d’Assise, Héritage et héritiers huit siècles tune time for unhurried, attentive and respectful listen- après, Paris, Cerf, 2008, p. 19). ing to the Friar, of trying to put yourself in the position Per voi che siete stati chiamati a esercita- of the Friar. It will be up to the Visitator to help in dis- re il servizio di formatori e per tutti noi Frati cernment and, perhaps, in making decisions, but to do Minori è chiaro che la dimensione essenziale that it is necessary to listen first. e centrale della vita evangelica è l’offerta di 7 Formation of Guardians is necessary to achieve this amore e misericordia da parte di Dio per cia- (cf. LSR 54). scuno di noi. Dio viene a noi nell’umiltà, sotto 8 The Statutes for the Canonical Visitation and Presi- forma di servo e di schiavo (cf. Fil 2,6-11). Si dency of the Chapter speak of three Reports. The first offre a noi in Gesù Cristo, unto dallo Spirito is that which must be sent to the Minister General as Santo e inviato a proclamare un giubileo inin- soon as the Visitation is finished and before the celebra- tion of the Chapter. This Report has to be brief, with the terrotto di misericordia, riconciliazione, liber- opinion of the Visitator about the candidates for Minis- tà e gioia (cf. Lc 4,18-20). Questo messaggio è ter Provincial and with some indications about the life rivolto soprattutto ai poveri, agli oppressi, agli of the Province. This Report is important so that the orfani, alle vedove e agli ultimi nella società, Definitory can ratify the candidates for office of Minis- ma non si limita a questi che sono gli anawim ter Provincial and for the Letter the Minister will send to di Dio, bensì si estende a tutta l’umanità e a the Chapter Members. Remember that the results of the tutto il creato. final ballot for candidates for Minister Provincial cannot L’unzione che Gesù riceve da Dio Padre be communicated to the Province (cf. SSCV 41, 2). The lo avvia su un percorso in cui egli vive e in- second Report is the one the Visitator reads to the Chap- carna pienamente i valori del Regno di Dio ter. It has to be a clear Report that deals with the positive per il bene del mondo (cf. Gv 3,16-17). Tali and negative aspects of the life of the Province or Custo- valori sono fondati nell’amore, nella carità e dy, offering the Chapter Members adequate indications nella giustizia. Papa Francesco ci ricorda nella for improving the life and mission of the Friars. The Evangelii gaudium: «Il Vangelo invita prima third Report is to the Minister General after the Chap- di tutto a rispondere al Dio che ci ama e che ter and the Capitular Congressus. In cases where there ci salva, riconoscendolo negli altri e uscendo EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 425 da sé stessi per cercare il bene di tutti» (EG vocazione di frati minori: ce lo ricorda France- 39). Il nostro è un Dio d’amore che salva ed è sco stesso quando nel Testamento, ricordando presente in ogni persona e in tutto il creato (cf. l’arrivo dei primi fratelli, dice con una espres- EG 84-84). sione sintetica e essenziale: “quando il Signo- Affinché la potenza del Vangelo si radichi re mi dette dei fratelli, nessuno mi mostrava in una persona, questa deve intraprendere un che cosa dovessi fare: ma l’Altissimo stesso cammino di conversione che dura tutta la vita, mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma ossia un cammino di accoglienza dell’amore del santo Vangelo”. Francesco parla di una “ri- e della misericordia di Dio. Le condizioni di velazione” dell’Altissimo, che però non è un questa accoglienza affondano le proprie radici nuovo contenuto che si aggiunge a quanto già nella coltivazione dell’autentica libertà evan- sappiamo, come una specie di rivelazione pri- gelica, chiaramente espressa in tutta la vita di vata. La “rivelazione” di cui parla è il ritorno a Gesù, oltre che nel brano che abbiamo appena ciò che è più essenziale e noto a tutti i cristiani: ascoltato. Anche nella vita di san Francesco il Vangelo. In tre parole (“vivere secondo la ritroviamo questa stessa libertà evangelica, of- forma del santo Vangelo”) egli condensa una ferta ad ogni persona che vuole condividere la sintesi che mette insieme la vita (“vivere”), un vita di Gesù di Nazareth. Anche san Francesco modello capace di plasmare (la “forma”), e un chiama ciascuno di noi a questa vita di libertà contenuto che è il Vangelo, il “buon annun- evangelica, fin dai primi passi con cui ci avvi- cio”. Il passaggio dalla vita al vangelo e dal ciniamo alla vocazione religiosa francescana vangelo alla vita è mediato da una “forma”, fino alla fine dei nostri giorni su questo pia- che plasma la vita e interpreta il Vangelo. Per neta che chiamiamo “madre” e casa. Questo è noi, lo sappiamo, questa “forma” è la Regola l’obiettivo della formazione francescana: col- e le Costituzioni, un testo che è il tentativo di tivare una vita radicata in una relazione inten- Francesco e dell’Ordine di declinare il Vange- sa e fedele con Dio (cf. Evangelii gaudium), lo nella vita concreta di ogni giorno. Questo che ci fa aprire verso il cuore dell’umanità e testo “aggiunto” non è uno schermo tra il Van- del creato, dandoci la capacità di impegnarci gelo e la vita, ma piuttosto è come una lente a portare la gioia del Vangelo e la speranza e per leggere meglio, lo strumento che dovrebbe la misericordia di Dio ad ogni essere umano, facilitare il contatto più immediato possibile a cominciare dai Fratelli con coi viviamo fino con la parola del Signore, nella quale attingere agli estremi confini della terra. la forza rigenerante dello Spirito. È lo Spirito santo infatti che rende viva la parola del Van- Fr. Michael A. Perry, OFM gelo che ascoltiamo, perché “la lettera è morta, Ministro generale mentre lo Spirito dà vita”: anche la lettera del Vangelo e la sua forma sarebbero morte se non ci fosse la forza dello Spirito, che rende vero e 17. Intervento al Convegno Formatori personale il mio contatto con il Vangelo. COMPI Questa “personalizzazione” del rappor- Assisi, 23.11.2015 to con il Signore che mi parla nel Vangelo è opera dello Spirito e passa, secondo France- Sono contento di poter condividere con voi sco, attraverso l’agire della vita. Vivere vuol alcune riflessioni sul rapporto tra formazione dire agire, come sperimentiamo ogni giorno, ed evangelizzazione, che è il tema che vi sie- perché il mio vivere e il mio agire sono uniti te proposti per questo triennio, e di fermarmi nella concretezza delle relazioni, delle scel- in particolare sul rapporto tra la nostra vita di te, dei pensieri e delle azioni di ogni giorno. ogni giorno e il Vangelo, sul quale mi pare che Se dunque vivere è agire, si capisce bene che volete riflettere in questi giorni. Francesco colleghi l’azione dello Spirito all’a- Il Vangelo, infatti, è la nostra forma di vi- zione, anzi alla “santa operazione”, in quella ta ed è anche il contenuto essenziale di ogni frase che giustamente è diventata una specie evangelizzazione: esso è il punto di raccordo di sintesi dell’impegno formativo: “avere lo tra l’impegno per la mia formazione e l’impe- Spirito del Signore e la sua santa operazione”. gno per la formazione altrui, tra la vita ad in- La parola del Vangelo diventa viva e parla tra delle nostre fraternità e l’impegno ad extra personalmente a me per opera dello Spirito e per l’evangelizzazione. lo stesso Spirito realizza la comprensione vera Il Vangelo è davvero al centro della nostra di questa parola attraverso l’agire. 426 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Nel Documento finale dell’ultimo Capitolo miei fratelli»7. La presenza e l’aiuto dei fratelli generale, proprio all’inizio del testo, si cita il è uno degli strumenti per leggere il Vangelo. libro dell’Esodo, quando narra che Mosè les- In fondo, questa è stata fin da principio anche se il libro dell’alleanza davanti al popolo che l’esperienza dei primi frati, ricordata nel brano rispose: «tutto quello che il Signore ha detto del Testamento che ho già citato: in quel testo, noi lo faremo e lo ascolteremo»1, e si dice: Francesco collega l’arrivo dei fratelli con la Israele promette di fare e poi di ascoltare. … “rivelazione” dell’Altissimo di vivere secon- Per capire un insegnamento bisogna metter- do la forma del santo Vangelo. E ci possiamo lo in pratica, fare per comprendere, conclu- chiedere, senza voler essere maliziosi: se non de la tradizione biblica. E Francesco, che si fossero arrivati i fratelli, Francesco avrebbe è ben inserito in questa tradizione, giacché la capito questa “rivelazione”, che non è altro che sapienza di Dio è riservata ai piccoli e ai po- il rimando al Vangelo? Le fonti biografiche ci veri2, inizia la nostra Regola dicendo che «la spiegano che all’arrivo dei primi due compa- vita e regola dei frati minori è questa: osser- gni e alla loro domanda “che cosa dobbiamo vare il santo Vangelo vivendo in obbedienza, fare?”, Francesco rispose “chiediamo consi- senza nulla di proprio e in castità»3. Aveva ben glio a Cristo” e si recò con loro ad aprire tre compreso quella prospettiva biblica, che egli volte il Vangelo. In questo episodio gli studio- riafferma quando ci invita ad «avere lo Spirito si ci indicano il “fatto” storico cui Francesco del Signore e la sua santa operazione»4, per- si riferisce nel Testamento, con le parole che ché «un uomo è tanto sapiente quanto opera»5. abbiamo citato. È interessante cogliere questo L’azione ha profondamente a che fare con lo stretto collegamento tra la presenza dei fratelli Spirito e la comprensione vera del Vangelo e la comprensione del Vangelo. passa attraverso la sua messa in pratica. Non Tutto sommato, mi pare che possiamo leg- si capisce l’amore se non si è amati e se non gere in questa luce anche il ruolo di voi for- si ama6. matori, intesi come questa presenza di fratelli Mi pare che in queste parole sia espressa che propiziano una migliore comprensione del una indicazione preziosa per parlare di forma- Vangelo: una comprensione che, per essere ta- zione francescana: si tratta di quella attenzione le, non può essere solo intellettuale, ma deve alla vita nell’ascolto del Vangelo e al Vangelo essere in sintonia con “lo Spirito del Signore nell’ascolto della vita che ci contraddistingue e dalla sua santa operazione”, passaggio con- e che ci permette di realizzare una compren- tinuo dal Vangelo alla vita e dalla vita al Van- sione “vera” di quanto ci dice il Signore, che gelo. integra e supera quella che viene fornita solo Un bel modello di questo accompagnamen- dallo studio. to formativo ci è offerto da Francesco stesso Questa “personalizzazione” dell’ascolto nel suo biglietto a frate Leone, un testo che, del Vangelo disegna un cammino personale anche per il fatto di essere autografo, conserva con la parola del Signore che è diverso per cia- una autorità indiscutibile. In quelle poche ri- scuno nella modalità del percorso, anche se è ghe, vergate con mano un po’ incerta da Fran- uguale per tutti nel suo contenuto ultimo, per- cesco, egli dice a Leone: Così dico a te, figlio ché il Signore è uno ed è il medesimo per tutti mio, come madre: che tutte le parole, che ab- noi. Come sappiamo, si tratta di integrare, nel biamo detto lungo la via, brevemente in questa nostro cammino personale e in quello di colo- parola le dispongo e consiglio, e non c’è biso- ro che ci sono affidati, la dimensione personale gno che tu venga da me per consigliarti, per- con il passo comune, l’intuizione specifica con ché così ti consiglio: in qualunque maniera ti l’esigenza fraterna, il carisma proprio con l’e- sembra meglio di piacere al Signore Dio e di dificazione della comunità. seguire le sue orme e la sua povertà, fatelo con Proprio per questo l’ascolto della parola del la benedizione del Signore Dio e con la mia ob- Signore, nella nostra spiritualità, sarà sì per- bedienza. sonale ma anche comune: la lectio che ogni Vorrei attirare l’attenzione solo su qualche giorno mi accompagna dovrà essere integrata aspetto del processo indicato da Francesco: da un ascolto comune, dove si realizza per cia- prima di tutto, egli evoca “tutte le parole, che scuno di noi quello che diceva bene san Gre- abbiamo detto lungo la via”. Si può pensare che gorio Magno: «So infatti che molte cose nelle siano molte parole: un dialogo fitto, tra formato- sacre Scritture che da solo non sono riuscito a re e formando, di cui anche voi avete esperienza, capire, le ho comprese mettendomi di fronte ai dedicando a questi colloqui tutto il tempo che ci EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 427 vuole. Un dialogo fatto “lungo la via”: quella Francesco, nel suo Testamento, scrive: Si suggestiva precisazione richiama un cammino guardino bene i frati di non accettare assoluta- fatto insieme. Però c’è anche l’indicazione che mente chiese, povere abitazioni e tutto quanto non si può continuare a parlare all’infinito. A viene costruito per loro, se non fossero come un certo punto diventa necessaria una sintesi, si addice alla santa povertà, che abbiamo pro- che “brevemente in una sola parola dispone” e messo nella Regola, sempre dimorandovi da riordina quel che si è detto, facendolo diventare ospiti come forestieri e pellegrini 8. un sintetico consiglio, che nel testo di Francesco È interessante perché sembra modificare o coglie bene l’essenza dell’intuizione francesca- almeno interpretare in maniera più morbida la na: “piacere al Signore Dio e seguire le sue or- severa disposizione della Regola che dice “I fra- me e la sua povertà”, con la precisazione, così ti non si approprino di nulla, né casa, né luogo, liberante, che ciò può essere fatto “in qualunque né alcuna altra cosa”9. Francesco infatti dice di maniera ti sembra meglio”. non accettare povere abitazioni e chiese “se non Francesco ci insegna dunque l’importanza fossero come si addice alla santa povertà”: si del dialogo, in un processo formativo, con un può intendere che se sono secondo la povertà, accompagnamento che dura tutta la vita e che possono essere accettate. In queste parole pos- reciprocamente ci offriamo; tale dialogo cono- siamo leggere una prova del realismo e insie- sce anche dei momenti “alti” di sintesi, in cui me della fedeltà creativa di Francesco: vedendo si riassume il cammino fatto e si formula la che nell’espansione dell’Ordine si costruivano parola che dice bene la situazione che si sta edifici per i frati, ne prende atto e chiede che, vivendo o che ci è chiesto di vivere. Perché la anche in questo significativo cambiamento, si formazione, lo sappiamo bene, non si conclu- mantenga fede alla intuizione fondamentale. de con la professione solenne o con l’ordina- Emerge fino alla fine, pochi giorni prima della zione, ma continua per tutta la vita: e le situa- morte, questa capacità di discernimento e cam- zioni di oggi ci mostrano con evidenza spesso biamento, nella fedeltà creativa. cruda che il discernimento e le scelte conti- Allo stesso modo Chiara, nel suo Testamen- nuano anche oltre il termine della formazione to, così dice alle sorelle: Se poi dovesse suc- iniziale. Forse un aspetto del fenomeno degli cedere in qualche tempo, che le dette sorelle abbandoni, vero almeno in qualche caso, è che lasciassero questo monastero di San Damia- si tratta di fratelli che finalmente hanno scelto! no e si trasferissero altrove, siano nondimeno La scelta di andarsene, come quella di restare, tenute, ovunque abitassero dopo la mia morte, si realizzano per tutta la vita, ben oltre la fine ad osservare la stessa forma della povertà, che della formazione iniziale, e avrebbero bisogno abbiamo promessa a Dio e al beatissimo padre di un accompagnamento e di un dialogo for- nostro Francesco10. mativo che solo i fratelli possono assicurare, Come per Francesco, registriamo un sano ma che spesso, purtroppo, non c’è. realismo che sa prevedere quello che avverrà Sia Francesco che Chiara ci mostrano l’im- di fatto, con il trasferimento della comunità portanza di questo accompagnamento fraterno in città, pochi anni dopo la morte di Chiara, e per il discernimento che accompagna tutta la l’indicazione per vivere questo cambiamento vita e che spiega quella loro attitudine al cam- in coerenza con il carisma. biamento, che ha segnato il tempo relativa- Si tratta di quel discernimento e di quella mente breve (solo vent’anni) della vita dopo fedeltà creativa di cui anche noi abbiamo biso- la conversione di Francesco e il tempo più che gno, sia comunitariamente che personalmente. doppio (più di 40 anni passati a san Damiano) La nostra spiritualità francescana, che ci pro- che ha segnato la vita reclusa di Chiara. Mi pone l’ideale di una “santità fraterna”, ci chie- colpisce sempre la capacità di realizzare dei de questa attenzione, ben testimoniata anche cambiamenti alle diverse età della vita, fino al- da Francesco e Chiara. la fine, senza fissarsi in una fedeltà ossessiva, Questa presenza fraterna che accompagna che ripete sempre le stesse cose, vivendo quel- il discernimento è vera in ogni cammino for- la fedeltà creativa che significa cambiamento mativo, anche a livello personale, e può aiuta- di modi di agire per essere davvero fedeli alla re a discernere ciò che è bene non solo per me, medesima intuizione. ma anche per gli altri e soprattutto ciò che è Cito solo due esempi, prendendoli dal Te- conforme alla volontà di Dio. L’obiettivo del- stamento dell’uno e dell’altra, che certamente la formazione che noi perseguiamo, infatti, è sono testi della fine della vita. parzialmente diverso da quello di un accom- 428 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 pagnamento psicologico che, normalmente, il ruolo di Francesco per i nostri fratelli, come cerca soprattutto un ragionevole benessere accompagnatori e formatori, quando ci viene individuale per la persona: noi cerchiamo an- richiesto. È importante però trovare per noi zitutto di discernere e di compiere, per quanto stessi e per gli altri questo momento di sintesi possibile, la volontà di Dio. È questo il nostro e di arrivo a una decisione: conosciamo anche primo obiettivo. Io sono anche convinto che troppo bene quei processi di discernimento e poi, nell’adesione di fede alla volontà di Dio, di accompagnamento lunghissimi, che sem- troviamo anche la pace, che è più appagan- brano non approdare mai a una scelta. Non te e profonda del semplice benessere psico- va bene così. Certo, non possiamo imporci logico, e quindi alla fine ci troviamo anche alla vita e ai suoi tempi, che vanno rispettati, felici e realizzati, perfino psicologicamente. ma è anche vero che non possiamo rimandare Ma talvolta il passaggio da compiere, per noi all’infinito qualche decisione concreta, per- come per gli altri, è un passaggio “pasquale”, ché rischiamo di perdere il tempo opportuno, cioè di morte e risurrezione, o come direbbe per noi e per gli altri. “C’è un tempo per ogni Francesco, si tratta di accogliere l’amaro che cosa”, ci insegna Qoelet, e bisogna saperlo si converte, per opera di Dio, in “dolcezza cogliere. d’anima e di corpo”. La dolcezza è, in certo Il lavoro formativo, su di noi come sugli modo, una conseguenza “seconda” del nostro altri, consiste nell’educarci all’ascolto dello primo obiettivo, che è quello espresso nel Spirito, che ci parla attraverso il Vangelo, at- Padre nostro: “sia santificato il tuo nome, sia traverso i fratelli, attraverso la vita: questo si- fatta la tua volontà come in cielo così in ter- gnifica preparare gli altri e noi stessi ad essere ra”. In questo discernimento della volontà di profeti per il presente e per il futuro. Quella Dio è importante il confronto con quello che dimensione profetica che fa parte della nostra i fratelli mi chiedono, e non solo con quello vita va coltivata attraverso un ascolto attento che piacerebbe a me. Spesso, infatti, sono i della voce dello Spirito, che è il senso della fratelli a rendermi concreta la volontà di Dio, formazione permanente, come di quella ini- attraverso le loro attese, le loro richieste, la ziale. loro semplice presenza. Notate: non vuol dire Questo ascolto dello Spirito, oggi, mi pa- che tutto quello che gli altri mi chiedono sia re che si concretizzi anche nell’invito di Papa la volontà di Dio! Sappiamo bene (e ognuno, Francesco ad “uscire” verso le periferie. Co- io compreso, dobbiamo impararlo sempre …) me sapete, è l’invito raccolto anche dal nostro che talvolta è necessario dire di NO a quanto ultimo Capitolo generale, che in conclusione gli altri ci chiedono, proprio per fare la volon- del Documento finale propone una sorta di tà di Dio. Ma è profondamente vero, credo, sintesi: Fratelli, c’è stato un messaggio chiaro che un sano confronto con gli altri fa parte di durante il mese del Capitolo generale: siamo un processo francescano di discernimento. In chiamati, una volta ancora, ad uscire dalla questo confronto ci sono figure e ruoli diver- comodità delle nostre case e delle nostre vite. si: gli altri con cui mi confronto sono i poveri Per ben tre volte, in quello stesso paragra- che incontro e sono i fratelli della mia fra- fo, viene ripetuto questo “siamo chiamati”: ternità, sono il Ministro provinciale e il mio 1. “chiamati ad essere ministri della gioia del Guardiano come i fedeli che frequentano la Vangelo”, 2. “chiamati ad essere ministri della chiesa o i gruppi che mi chiedono un servizio, misericordia di Dio” 3. “chiamati a uscire ver- sono il confessore come l’amico di cui so di so le periferie” che possono essere “sia molto potermi fidare. Figure diverse e ruoli diversi: lontano, dall’altra parte del mondo, sia molto non sarà bene dare a tutti la stessa importan- vicino, magari nella strada di casa”. Il testo si za, ovviamente, ma sarà importante cercare conclude ricordandoci che questa non è una di allargare lo sguardo a tutti e l’ascolto al novità: “Questo è sempre stato il cuore della maggior numero di voci possibili. Questo è nostra forma di vita francescana e ora siamo il momento delle “molte parole da dire lungo sfidati a ricominciare ancora”11. la via”. Poi viene il momento in cui è neces- Contro la tentazione di ripiegarci solo su sario far sintesi, raccogliere “in una sola pa- noi stessi, sui nostri sacrosanti problemi di nu- rola” quello che abbiamo ascoltato, giovan- meri e di vocazioni, sulla gestione sempre più doci anche dell’aiuto di qualcuno che, come difficile delle nostre case, il soffio dello Spirito Francesco, ci può accompagnare in questo di- ci invita ad uscire, con la voce della Chiesa e scernimento. Talvolta saremo noi a svolgere dell’Ordine. Sarà un passo che si può fare solo EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 429 per la fede in Colui che ci invia. da madre saggia sa bene che la conversione Cari fratelli, ho voluto offrirvi qualche ri- non è mai totalmente compiuta e che la nostra flessione sulla nostra chiamata a “vivere se- “ristrutturazione” personale ha ancora bisogno condo la forma del santo Vangelo”. Si potreb- di lavoro e di manutenzione. bero aggiungere molte altre cose, ma credo che In questa ristrutturazione personale saremo nel dialogo potranno emergere altri interessan- chiamati, noi stessi prima di tutto ma anche ti temi. Voglio concludere questa esposizione gli altri che cerchiamo di aiutare, a passare dai assicurandovi il mio appoggio fraterno, la mia programmi individualistici a quelli fraterni, ri- preghiera e la benedizione del padre san Fran- spondendo a quello che la fraternità ci chiede, cesco sul vostro prezioso lavoro per la forma- anche se non sembra corrispondere sempre ai zione dei nostri fratelli. miei personali progetti. Ma saremo chiamati anche a unire a questa obbedienza alla Chiesa Appendice e all’Ordine l’apertura allo Spirito: perché è lo Spirito che fa camminare la Chiesa e l’Ordine In questo discernimento che ci accompa- nelle direzioni che egli conosce. Chissà che gna lungo le età della vita ci incontreremo an- non sia anche attraverso la persona in forma- che con la tensione tra esperienza personale e zione che abbiamo davanti o perfino attraverso strutture provinciali, tra carisma e istituzione. di me che lo Spirito sta cercando di dire qual- Si tratta di una tensione che accompagna la cosa di nuovo alla Chiesa e all’Ordine? vita di un Ordine come il nostro che non è na- L’obbedienza non è una passiva adesione to ieri e che si porta la gloria e il peso di una a quello che mi dicono i superiori, ma è di- tradizione secolare. Per questa tensione credo scernimento, talvolta sofferto, della volontà che non esistano ricette prestabilite e che sia di Dio. L’Ammonizione 3° di san Francesco, importante renderci semplicemente “sensibili che distingue i tre gradi di obbedienza, quella allo Spirito”, capaci di riconoscere qual è la “vera”, quella “caritativa” e quella “perfetta”, fedeltà creativa che oggi è richiesta a noi. pone la perfezione proprio nel caso del sud- Credo che l’unica cosa certa sia la necessi- dito che non obbedisce a quello che gli viene tà di evitare di ripetere quello che si è sempre comandato, ma non abbandona i fratelli, of- fatto, semplicemente “perché si è sempre fatto frendo così la sua vita per loro e realizzando così”. Ripetere banalmente il passato non è fe- la parola del Vangelo. Una strana perfezione deltà, ma sclerosi: non siamo chiamati a fare dell’obbedienza, quella di chi non obbedisce! fotocopie del passato, ma a scrivere testi nuovi Inoltre mi pare che anche nel sacrificio che che dicano con le parole di oggi la perenne no- talvolta viene chiesto a noi o agli altri di rinun- vità del Vangelo. ciare ad un proprio progetto per “tappare un Credo che la via per risolvere l’apparente buco” dell’organigramma provinciale può av- o reale conflitto tra carisma e istituzione sia venire una conversione secondo lo Spirito: chi quella di risalire allo Spirito santo che, nella sa che sia proprio in questo modo che si può re- prospettiva cattolica, è alla radice sia del ca- alizzare un cambiamento dall’interno? Perché, risma che dell’istituzione. L’istituzione di cui come sappiamo, ci sono maniere molto diver- siamo eredi e che conosciamo oggi è nata, tan- se di occupare i posti delle nostre strutture: si to o poco tempo fa, per il soffio dello Spirito e può fare il guardiano o il parroco o il maestro per far risuonare attraverso i tempi e attraverso in maniere MOLTO diverse. Chissà che nel gli spazi la parola sempre nuova del Vangelo. sacrificio di miei personali progetti non pos- Se questo è stato l’obiettivo, chiediamoci sem- sa realizzarsi una trasformazione dall’interno plicemente come realizzarlo oggi, attraverso degli altri ruoli e strutture a cui vengo chiama- istituzioni che riflettano la forza risanatrice e la to e che forse hanno bisogno di qualcuno che grazia del Vangelo. Lo Spirito, che ha ispirato sappia trasformarle dal di dentro? E chissà se i nostri padri, potrà ispirare anche noi a rin- quello che mi è chiesto, in certe situazioni, non novare le nostre strutture, con fedeltà creativa. è anche la forza e la determinazione di porre Siamo chiamati a ristrutturare le istituzio- fine a situazioni problematiche che altrimenti ni, ma ancor prima e più profondamente siamo continuerebbero ad affliggerci o di traghettarle provocati ad una ristrutturazione della perso- altrove? Credo che lo Spirito agisca anche in na: ricordando che il nome cristiano di questa questo modo. ristrutturazione personale è conversione. Non Fr. Michael A. Perry, OFM a caso la Chiesa ogni anno, nel ciclo dell’anno Ministro generale liturgico, ci ripete l’appello alla conversione: 430 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

1 Es 24,7. cultural context. To this end, the General 2 Cfr. Mt 11,25. Definitory has chosen the theme of “Brothers 3 Rb 1,1. and Lesser Ones toward the Peripheries for the 4 Rb 10,8. 2016 program of animation, with special atten- 5 Compilatio Assisiensis 105: «tantum scit homo de tion to the theme of Mercy. We know full well scientia, quantum operatur»; cfr anche Egidio d’Assisi, the Jubilee year that Pope Francis has declared Dicta, 16. 6 Verso le periferie con la gioia del Vangelo, n. 2. celebrating this same theme. We also will cel- Pardon of 7 Gregorio Magno, Omelie su Ezechiele, II, 2, 1. ebrate the 800th anniversary of the 8 Test 24. Assisi in this same year. And the three First Or- 9 Rb 6,1. ders (OFM, OFM Capuchins, and OFM Con- 10 Test 52. ventuals) and Third Order Regular (TOR) also 11 Verso le periferie con la gioia del Vangelo, n. 32. will use this year to seek pardon and reconcili- ation among us. In 2017, the focus will be on the themes of Justice, Peace, and Integrity of 18. Message to the EAC Creation, with special attention on developing Rome, 28.11.2015 concrete ways by which we might respond to the cry of creation and the call of Pope Fran- Dear Brother Ignatius cis in his Encyclical Laudate Si. A short book- and all Ministers let is being prepared to further explain these and Secretaries of the themes and propose concrete ways to enter East Asian Conference, more deeply into the reflection that the entire May the peace of the Lord be with you all! Order is called to undertake. It is the hope of the General Definitory that your Conference First of all, I would like to thank you for might be able to further develop these central inviting me to your EAC assembly. Due to a themes and help the brothers to enter fully into series of other commitments, it will not be pos- this worldwide exploration. sible for me to attend but I have asked Bro. I also take this opportunity to compliment Gregorio Redoblado, General Definitor, to you on the many ways you continue to coop- represent me at your gathering. erate across the different entities of the Con- It is prophetic that you have chosen as your ference, making collaboration a way of being document the title of the Final Document of Franciscan in your region. May God continue the 2015 General Chapter, Going to the Pe- to lead and guide you in these inter-provincial ripheries with the Joy of the Gospel, Frates et and inter-entity endeavors. You are helping Minores in Nostra Aetate. I encourage you to the Order to realize the dream God has for us, take up the challenges included in the docu- that “all might be one.” I also want to thank ment, to give special attention to the deepen- those entities who have made sacrifices in or- ing of our Franciscan identity in the world to- der to help the General Curia to address the day, to dialogue in all forms, to reconciliation serious economic situation that persists, and and peace, and to care for the environment. It that cripples our ability to respond in greater is my prayer that these will take concrete form solidarity to the urgent needs expressed by in your lives and in the lives of the brothers some entities in your Conference. I also ap- of your respective entities. Unless and until peal to those entities that are able to consider we undertake a renewal of life, making a clear make a special donation to the General Curia commitment to enmesh our lives with those of so that we might pay off the heavy debt burden the poor and marginalized, and undertaking and, thus, eliminate the even more distress- a reform in the way we use the goods of the ing burden of interest on those debts. A spe- earth, I fear the life of the Order might begin cial Ad Hoc Commission will meet in January to drift, a boat without a rudder and no wind to and will make several proposals to the General fill the sail. Definitory. One of those proposals will, likely, For our part, the General Definitory has include a request to all entities of the Order to begun to develop its overall program to guide make a loan to the General Curia, with clear the first two years of this 6-year period, some- terms for condition of use and repayment of thing we hope the entities of the Order might the loan. Your support in these matters will be embrace and make their own, giving it life in both necessary and also demonstrate the power forms most adapted and appropriate for each of solidarity among the brothers of the Order. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 431

Wishing you a successful and fruitful as- Siamo invitati a questo anche dall’esorta- sembly in Seoul, South Korea, I remain, zione di Papa Francesco che il 4 ottobre 2013, Fraternally, ad Assisi, ci ha sollecitati ad essere segno di unità della comune identità francescana. Br. Michael Perry, OFM Sono soprattutto questi i motivi che ci han- General Minister and Servant no mosso nella decisione presa lo scorso 2 ot- ­­­­­­­­­­­­­­­______tobre nel nostro abituale incontro annuale ad Br. Ignatius Nguyen Duy Lam, OFM Assisi di lavorare per l’istituzione a Roma di EAC President un’unica Pontificia Università Francescana. EAC Office Crediamo infatti che sia giunto il tempo di una 69 San Pedro Bautista Street significativa trasformazione delle nostre attua- SFDM, Quezon City li presenze nel mondo accademico romano, le cui forze non devono continuare ad essere di- vise, ma raccolte nell’identità che ci accomuna 19. Lettera dei Ministri generali del 1° Ordi- anche nel campo del ministero intellettuale. ne e del TOR A partire da questo patrimonio esistente vo- Roma, 29.11.2025 gliamo fare un deciso cammino, espressione di novità e di unità, per una presenza sempre Carissimi fratelli, più qualificata dal punto di vista ecclesiale e il Signore vi dia pace! universitario che sappia convogliare le forze per un servizio intellettuale più significativo Desideriamo condividere con tutti voi un ed efficace. progetto che sta prendendo avvio, quello del- Crediamo che il progetto di un’unica Uni- la nuova Pontificia Università Francescana in versità Francescana si collochi nella missio- Roma. ne di evangelizzazione propria della Chiesa, Nasce da un cammino che da tempo, noi che intende permeare «della virtù dello stesso Ministri generali del 1° Ordine, abbiamo in- Vangelo i modi di pensare, i criteri di giudi- trapreso, ascoltando lo Spirito che ci dice co- zio, le norme d’azione» dell’uomo (Sapientia me in questi tempi di divisione e frammenta- Christiana, n.1). zione siamo chiamati a fare emergere la nostra Quale espressione accademica unitaria del- identità unitaria dovuta al nostro essere figli la Famiglia francescana il suo impegno sarà at- di san Francesco, eredi della sua esperienza tento nel valorizzare la peculiarità “sapienzia- e intuizione di vita evangelica. Per quanto la le” del primato dell’amore propri della Scuola storia e le diverse sensibilità e accentuazioni francescana, offrendo nuovo vigore a quella carismatiche ci abbiano divisi, siamo consape- via affettiva, che nella storia è stata variamen- voli che l’Ordine, nato dall’intuizione di san te esplorata. Francesco, è uno e che l’unità nella diversità è È una tradizione di pensiero ed esperienza la vocazione a cui siamo chiamati, per essere che oggi, illuminata dalla riflessione ecclesia- segno eloquente nella storia della presenza e le contemporanea, provocata dalle domande dell’azione del Dio-Comunione di Persone. e dalle istanze dell’uomo e delle culture, può Rileggendo la storia che ci sta alle spalle fungere da rinnovato strumento concettuale, non possiamo negare che interpretazioni e per esprimere con le parole dell’uomo di og- percorsi possono anche averci divisi: ma è una gi la bellezza della vita divina che ci abita per storia che alla luce dei segni dei tempi a noi da- grazia. ti, sentiamo essere stata anche ricchezza nella I docenti dei Centri accademici romani so- diversità interpretativa. E non sono mancati, no già stati contattati e intendiamo avvalerci poi, comuni percorsi condivisi nella riflessione particolarmente del loro prezioso contributo teologica e spirituale, nel riconoscere il prima- nel cammino che ci attende per realizzare que- to dell’amore nel rivelarsi di Dio e nella sua sto impegnativo, ma anche affascinante pro- pratica spirituale esperienziale. getto. Sappiamo anche che in Vaticano, fino ai I segni dei tempi che viviamo ci indicano, massimi livelli, ci si rallegra molto per questa inoltre, che le forze che ancora il Signore vuo- iniziativa, che corrisponde anche alle indica- le donarci, non vanno disperse, ma ci solleci- zioni alle Università romane della Congrega- tano a collaborare in sinergia, grazie anche alla zione per l’Educazione cattolica. comune fonte di ispirazione. Abbiamo, per questo, dato mandato alle Se- 432 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 greterie di Formazione e Studi delle nostre Fa- newly infected in in that same year. That is miglie di formare un gruppo di coordinamento the bad news. The good news is that infection che elabori un percorso a tappe che porti a que- rates are down by more than 1 million since sta nuova realtà accademica entro la Pasqua the year 2000, a 35% reduction. The better del 2018. Chiediamo la collaborazione di tutti news is that 15.8 million people now have ac- affinché cresca e si sviluppi questo germoglio cess to life-saving antiretroviral therapies, al- di vitalità francescana che testimonia anche un lowing many to return to active, productive desiderio di unità, riconciliazione e creatività lives. New scientific and medical develop- di cui il mondo ha bisogno. ments have led to more effective treatments Vostri ministri e servi and could, one day, lead to the creation of a vaccine against HIV. Education related to HIV Roma, 29 novembre 2015, and AIDS, the promotion of a responsible and Festa di tutti i Santi francescani ethically-based life-style, and the promotion of spiritual and social support groups and net- Fr. Michael A. Perry, OFM works are playing an increasingly positive and Ministro generale effective role in reducing infections, reducing Fr. Marco Tasca, OFMConv stigma, and improving life conditions of those Ministro generale who are living with the virus. I urge you to call Fr. Mauro Jöhri, OFMCap upon your government officials to make addi- Ministro generale tional resources available to sustain efforts to Fr. Nicholas Polichnowski, TOR eliminate this illness. Ministro generale The , the Franciscan Order and family, and other faith-based and civil so- 20. Franciscan Commemoration of World ciety groups are on the forefront in the fight AIDS Day 2015 against HIV and AIDS, playing a major role in Rome, 01.12.2015 the fight to end this public health threat. For all of our brothers of the Order who are engaged My dear brothers of the Order, directly and indirectly in accompanying those Members of the Franciscan movement, living with HIV, their families, and providing Friends of , spiritual and emotional support to health care May the Lord give you peace! workers, I wish to recognize your heroic deeds and encourage you to persevere in this service I take this opportunity to speak to you of mercy, justice and love. on this the annual World AIDS Day, which On this World AIDS Day 2015, I urge all is commemorated each year on December of you my brothers to become more aware of 1. The purpose of this day is to call to mind the HIV and AIDS pandemic, and to explore and prayer all of our brothers and sisters who ways to provide additional material, spiritual are living with the virus, and also those who and social support to all who are living with or have died in the past year. We also unite our affected by HIV. Through our fraternities and prayer with all families, health care profes- ministries, let us promote the merciful face of sionals, religious institutions, Franciscans, and God who, as Pope Francis reminds us in Mi- all who offer care and support to those living sericordiae Vultus, “does not limit himself to with HIV or AIDS. Our prayer also reflects our affirming his love, but makes it visible and commitment to do all we can to join efforts to tangible” (#9). Just as God feels responsible end new infections, to end discrimination in all for all of his creatures, so too are we invited to of its forms, and to create loving environments become responsible for one another, demon- where people most directly affected might find strating the love and mercy that we ourselves support, consolation and encouragement. have received and are called to share. Let us HIV and AIDS continue to pose a very seri- join with the human community and ‘End ous threat to human societies everywhere. Ac- AIDS as a Public Health Threat’ (Pope Fran- cording to the United Nations program on cis, 5 June 2015, International AIDS Society AIDS, there were 36.9 million people globally Conference). who are living with HIV in 2014). More than Fraternally yours, 1 million people died from AIDS-related ill- Br. Michael A. Perry, OFM nesses in 2014. Nearly 2 million people were Minister General and Servant EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 433

21. Message for the Opening of the Holy tion and in pastoral work”.6 Year of Mercy Our recent General Chapter invited us to be bringers of Gospel joy to the margins. The Dear Brothers, greatest joy in any human life is that of being loved and accepted in mercy. As heralds of the It is with great joy that, in union with the Good News, we commit ourselves during this whole Church, we friars minor will celebrate Jubilee Year of Mercy to leaving our comfort the opening of the Holy Year of Mercy on 8 zones, and moving towards those places and December 2015, the Solemnity of the Immac- people who most are in need of this message. ulate Conception. In the coming year we also celebrate 800 This feast day itself is a reminder that God, years of the Pardon of Assisi or the Portiun- in the face of human sin and frailty, responds cula Indulgence, and joyfully remember that with a love and mercy that is active and cre- God’s pardon is greater than any sin. ative. He chose Mary to be Mother of the My dear brothers, let us welcome the offer Redeemer of the world, and she in her turn of God’s forgiveness and mercy in this Jubilee responded humbly to the love of God whose year. Let us make this a hallmark of the quality mercy is from age to age on those who revere of fraternal life that we share together. And let him. us work together, strengthening one another St. Francis teaches us that mercy is first and so that we might be formed into ‘missionaries foremost an attribute of God from whom all of mercy’ for the life of the Church, the world mercy comes, and it must also characterize our and our ‘common home’, mother nature. relationships with others. Fraternally yours, The relationship between these two dimen- sions is vital. In the words of Pope Franics: Rome, 7 Dicember 2015 “Jesus affirms that mercy is not only an action of the Father, it becomes a criterion for ascer- Bro. Michael A. Perry, OFM taining who his true children are. In short, we Minister General and Servant are called to show mercy because mercy has Prot. 106122 first been shown to us”.1 Pope Francis also writes that the mercy of 1 Misericordiae vultus (MV), 9. God is the beating heart of the Gospel. Surely, 2 Letter to the Entire Order. we friars who have vowed to live a Gospel 3 Letter to a minister. life must have God’s mercy at the heart of ev- 4 Cf. William Shakespeare, The Merchant of Venice, erything we do and say. As Friars Minor we Act 4, scene 1. choose a life of being lesser ones, seeing our- 5 MV 21. selves as small and needy before God and en- 6 Dives in misericordia, 14. trusting ourselves in humility to the Almighty, eternal, just and merciful God.2 Mercy is the fundamental criterion for how 22. Lettera per la Natività del Signore 2015 we treat others – to paraphrase St. Francis, Roma, Curia generale, 08.12.2015 there should not be anyone in the world who has sinned, however much they may have pos- Con l’Incarnazione sibly sinned, who after they have looked into la misericordia ha assunto un Volto our eyes, would go away without having re- ceived our mercy.3 This applies to all of those with whom we come in contact, whether inside A tutti i Frati dell’Ordine! or outside our fraternities. This does not mean that we dispense with justice; it means that Carissimi Fratelli, we season justice with mercy4 and realise that Il Signore vi doni la sua pace! God’s love is the foundation of true justice.5 St. John Paul II writes that: “merciful love is Mentre vi scrivo questa lettera, si sta per supremely indispensable between those who aprire il Giubileo della Misericordia, che, co- are closest to one another: between husbands me ha scritto Papa Francesco nella Bolla d’In- and wives, between parents and children, be- dizione, è un momento nel quale “in modo tween friends; and it is indispensable in educa- ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso 434 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 lo sguardo sulla misericordia per diventare noi do, fratelli gli uni in relazione con gli altri, in stessi segno efficace dell’agire del Padre” (MV comunione con tutte le creature. 3). Se la misericordia ha tanto a che fare con la Potremo sopportare lo sguardo di questa nostra umanità in cammino, allora con l’Incar- misericordia mentre tanta cieca violenza, così nazione essa è il luogo fecondo di ogni uma- numerosi segni di terrore e di morte ci colpi- na ricerca del Mistero. Infatti, dove la grazia scono, entrano dai nostri occhi nell’immagi- dell’Incarnazione esplode nella nostra realtà nazione, nelle emozioni, nell’intelligenza? di creature, ci fa diventare veramente umani! Certo tutto questo non ci aiuta a maturare uno E non ci sembri poco! Qui si compie l’unica sguardo capace di compassione. Abbiamo bi- vocazione dell’uomo (cf. GS 19): «essere par- sogno di uno scatto del cuore, per poter vedere tecipi della natura divina» (2Pt 1,4), ricono- in modo nuovo e riconoscere i segni di una mi- scere che «con l’incarnazione il Figlio di Dio sericordia che ci viene incontro in molti modi, si è unito in un certo modo ad ogni uomo» (GS proprio in questo tempo e in questo mondo, 22). così apparentemente ad essa estranei e al con- È da qui che possiamo riconoscere il mo- tempo tanto assetati. vimento incessante che anima il cammino di Nella Santa Notte di Natale canteremo la tanti uomini e donne e dei popoli, chiamati a Misericordia del Padre, che è apparsa tra noi diventare una sola famiglia: la misericordia e si è rivelata nella carne della nostra fragilità, ne costituisce l’anima profonda, che traluce che il Signore Gesù ha ricevuto dalla Vergine in tante lingue, culture e ricerche religiose. Maria, che lo ha reso nostro fratello e ci ha ot- Le forze oscure del male, che in questo nostro tenuto la misericordia (cf. LegM 9,3). tempo sembrano scatenarsi con forza inusita- Quella carne debole di fanciullo è la me- ta sino a paralizzarci e che toccano con forza desima che attraverserà le vie della Palestina, anche «nostra madre terra», sembrano sovra- accarezzerà i poveri e i malati, si chinerà sui stare col loro rumore questo bene che cresce peccatori, non avrà paura di lasciarsi toccare nei solchi profondi dell’umanità. E ci fanno con tenerezza dai bambini e dalle donne. Quel- paura! Eppure possiamo dire che non sono la la carne che «passo per tutte le afflizioni degli realtà definitiva: «il male non è per sempre» uomini» (S. Basilio Magno, Omelia sull’umil- (Ap. 12,12b). tà, 6), sino alla morte di croce. Veramente stia- Il Natale allora non è una dolce festa che ci mo per celebrare con il Natale la vera «Pasqua anestetizza dal dramma che si consuma nella dell’Incarnazione» (Paul Evdokimov)! storia. Proprio la presenza in essa del Bam- La fragile carne di ogni uomo, donna, bam- bino, debole e povero, destinato alla morte di bino, anziano e giovane è stata toccata e pla- croce, rivela che «il mistero dell’iniquità è già smata dal contatto con la misericordia, che in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo porta i tratti del volto di Gesù di Nazareth, na- colui che finora lo trattiene» (2Ts 2,7). L’iden- to per noi. Nella nostra carne, dunque, è già tità di chi lo trattiene resta misteriosa, ma pos- inscritto il mistero di un amore che dona tutto, siamo provare a pensare che ogni ritardo e fre- che perdona, che sempre apre, anzi spalanca, no opposto alla misericordia sia complice del una porta di misericordia per chi lo accoglie. ritardo della venuta del Signore, perché riduce Non abbiamo scelta, Fratelli! La miseri- lo spazio della vita e quindi della salvezza che cordia è il DNA della persona umana e con Cristo ci ha donato. essa del credente. Non è esclusiva dei cristia- Se col Natale «è apparsa la grazia di Dio, ni, perché non è appena una virtù tra le altre o che porta la salvezza a tutti gli uomini» (Tt un’attitudine umana qualsiasi. Essa è piuttosto 2,11), la misericordia, che è il sapore, la luce, il cuore di ciò che è semplicemente umano. il calore di quella grazia, è la realtà che ma- Potremmo dire che l’immagine che il Creatore nifesta la novità della vita nuova in Cristo, il ha impresso in noi sin dal principio è segnata tratto decisivo del discepolo di Gesù. dalla misericordia, perché siamo stati creati «L’architrave che sorregge la vita della per amore e nell’amore, così come tutta quella Chiesa è la misericordia. Tutto della sua azio- “casa comune” che è il creato, a noi affidato in ne pastorale dovrebbe essere avvolto dalla te- custodia. nerezza con cui si indirizza ai credenti; nulla Seguire così la via della misericordia signi- del suo annuncio e della sua testimonianza fica vivere secondo ragione, vale a dire secon- verso il mondo può essere privo di misericor- do il senso profondo del nostro essere al mon- dia. La credibilità della Chiesa passa attraver- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 435 so la strada dell’amore misericordioso e com- Con San Francesco cantiamo con gioia al passionevole» (MV 10). mondo che «in quel giorno il Signore ha man- San Francesco ci dice che la misericordia dato la sua misericordia, nella notte si è udito è il cuore della sequela di Gesù come fratelli: il suo cantico» (UffPass 15, 5). «che non ci sia alcun frate al mondo, che abbia Buon Natale a tutti e a ciascuno! peccato, quanto è possibile peccare, che, dopo aver visto i tuoi occhi, non se ne torni via senza Roma, 8 dicembre 2015 il tuo perdono, se egli lo chiede; e se non chie- Solennità dell’Immacolata Concezione desse perdono, chiedi tu a lui se vuole essere ed apertura della Porta Santa perdonato» (Lmin 9-11). Mentre ci preoccupa il male che c’è nel Fr. Michael A. Perry, OFM mondo, non giriamo la testa davanti a quello Ministro generale e Servo che abita in noi e tra noi! Diventiamo fratelli minori nella misura in cui la misericordia cre- Prot. 106137 sce e guarisce le tante nostre divisioni e ferite, peccati e chiusure all’amore del Padre, man- canze di stima e di bene reciproco, tiepidezza 23. Omelia in occasione della festa della Ma- nel rispondere al dono della vocazione ricevu- donna de Guadalupe ta, comodità e appropriazione di beni che ci Siena, 13.12.2015 sfigurano. Camminiamo come fratelli e minori in «Rallegrati, figlia di Sion!» questa nostra epoca nel segno della miseri- (cf. Sof 3,14.17) cordia. È su questa strada che incontreremo Colui «che per noi è nato lungo la via è de- Queste parole del profeta Sofonia furono posto in una mangiatoia, perché non c’era annunciate a un popolo che aveva cominciato posto nell’albergo» (UffPass 15,7), straniero a perdere la speranza, che si stava scoraggian- e pellegrino, rifiutato e marginalizzato come do a motivo della situazione sociale ed econo- i tanti reietti della storia che affollano anche mica in cui si trovava, un popolo che stava ini- oggi tante nostre terre, spiagge e mari, saltano ziando a dubitare della fedeltà di Dio, della sua muri e barriere, sono fatti nuovamente schiavi presenza nella vita del popolo e del suo amore e profughi, muoiono senza speranza di un fu- e della sua cura per i figli di Israele. Pian pia- turo possibile. no avevano cominciato ad allontanarsi da Dio È su questa strada che potremo ricevere un per volgersi ad altre cose, addirittura ad altri impulso nuovo, che tanti fratelli tra noi cer- dei, cercando di sfuggire alla paura al senso di cano e desiderano, per ridare forza e luce alla incertezza. In aggiunta, c’era la vergogna che nostra vita evangelica di fratelli minori. aveva investito Israele, una nazione che aveva È su questa strada che la nostra umanità po- perso la propria terra e, con essa, la dignità ed trà crescere e diventare capace di tenerezza e era ormai assoggettata all’occupante e al do- di lacrime, di vicinanza ai piccoli e di conver- minatore straniero. sione nella carità. Nel bel mezzo di questa situazione buia È su questa strada che la gioia del Vangelo e apparentemente senza speranza, il profeta potrà divenire contagiosa nella testimonianza Sofonia proclama a gran voce al suo popolo: resa con la vita, senza far liti e dispute e restan- “Il Signore tuo Dio è in mezzo a te!” Nono- do soggetti ad ogni creatura umana per amore stante il popolo avesse dato le spalle a Dio e di Dio (cf. Rnb 16, 6). avesse dimenticato il suo amore e la sua mi- È su questa strada battuta dalla misericor- sericordia, Dio non si dimentica mai di coloro dia che auguro a tutti voi, Fratelli, un Natale che ha creato e che ama. scomodo perché ricco di questa misericordia Quando le persone si allontanano da Dio, che sovverte le nostre abitudini, mette forza ai finiscono per divorziare da sé stesse, senza nostri passi per incontrare gli altri, rianima le aver più un chiaro proposito di vita e senza nostre forme di stanchezza e di sfiducia. una precisa meta per la propria esistenza. È su questa strada di misericordia che vo- E diventano fredde e indifferenti; non si ri- gliamo camminare con gli uomini e le donne, i spettano più e non si prendono più cura l’u- piccoli e i grandi, i poveri e i ricchi, i giovani e na dell’altra. Anzi, si sfruttano a vicenda e si gli anziani e le famiglie del nostro tempo. trattano come nemici anziché come amici. 436 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Carissimi fratelli e sorelle, questo non è solenne Messa di apertura dell’Anno giubi- accaduto solamente nella vita del popolo di lare della misericordia: “Questo Anno Stra- Israele, ai tempi del profeta Sofonia. Tutto ordinario è anch’esso dono di grazia. Entrare ciò può accadere e di fatto accade nella nostra per quella Porta significa scoprire la profon- vita oggi. Sono certo che ci sono momenti dità della misericordia del Padre che tutti nella vostra vita in cui vi sembra che Dio non accoglie e ad ognuno va incontro personal- sia più vicino a voi, sembra quasi che vi ab- mente. È Lui che ci cerca! È Lui che ci viene bandoni al vostro dolore e alla paura. Quando incontro! Sarà un Anno in cui crescere nella ci sembra che Dio sia distante da noi, allora convinzione della misericordia”. cominciamo a camminare in altre direzioni Passiamo per “la porta santa”, la porta che che ci allontanano sempre più da Dio, da noi ci porta all’amore e alla misericordia di Dio. stessi e gli uni dagli altri. Quando ci capita Rinnoviamo ancora una volta la nostra spe- questo, pian piano chiudiamo la nostra mente ranza e la nostra fede, riponendo tutta la no- e il nostro cuore all’offerta di misericordia e stra fiducia in Dio, che non si dimentica mai di perdono che Dio costantemente ci dona. di coloro che ha creato e reso destinatari al Quanti di voi hanno dovuto affrontare la suo amore, del suo perdono e della sua gioia! perdita del lavoro o vedere un familiare che La “porta” è già aperta. Non dobbiamo aspet- si è ritrovato in questa drammatica situazio- tare che tutto sia in ordine e perfetto. Dio ci ne? Quanti di voi hanno perso una persona accoglie così come siamo; egli non bada a ciò cara oppure hanno avuto un familiare che si che abbiamo fatto. Anzi, ci corre incontro per è ammalato gravemente? Quanto di noi si so- abbracciarci. Accogliamo l’offerta di Dio: la- no sentiti minacciati dall’arrivo di così tanti sciamoci abbracciare da Dio. Rinnovati nella migranti, dalla crescente ondata di terrorismo fede, andiamo gli uni verso gli altri, curando- globale o dalle sfide relative all’ecologia e ci a vicenda le ferite, condividendo la mise- all’ambiente? Tutte queste difficoltà mettono ricordia e l’amore che abbiamo ricevuto da alla prova non solo la nostra determinazione Dio con tutti coloro che ci circondano, senza umana ma possono anche portarci a dubita- alcuna eccezione. O figlia di Gerusalemme! re della fedeltà e dell’amore di Dio. Quando O figlie e figli di Siena! Gridate di gioia! Non questo avviene, possiamo perdere l’orienta- avete nulla da temere, DIO È QUI! mento, ci possiamo preoccupare e spaventare sempre più e così capita che addirittura cer- Fr. Michael A. Perry, OFM chiamo di sostituirci a Dio, dimenticando che Ministro generale solo Lui è in grado di gestire la situazione e di proteggerci da ogni male. Il messaggio del profeta Sofonia è rivolto 24. Omelia ai Vespri in occasione del Natale proprio a noi e al nostro tempo, a motivo delle Roma, Fraternità “B. Gabriele Allegra”, 15.12.2015 sfide che dobbiamo affrontare personalmen- te o come comunità umana globale. Sofonia La speranza: parla a noi come ai suoi contemporanei, ri- desidera l’assurdo cordandoci lo straordinario e sconfinato amo- re che Dio nutre per noi! Noi siamo invitati a Carissimi Fratelli, rispondere innanzitutto tenendo fissi i nostri il Signore vi doni la sua pace! occhi su Dio solo, che è la fonte della nostra speranza e della nostra salvezza, e poi aiu- Stasera ci ritroviamo qui per pregare as- tandoci l’un l’altro a rimanere forti nella fe- sieme e per partecipare a una processione: de, sostenendoci a vicenda. Proprio come san Las Posadas. In questa processione rivivia- Paolo ci ricorda nella Lettera ai filippesi: “Il mo una tradizione spirituale popolare molto Signore è vicino! Non angustiatevi per nul- antica, nella quale riscopriamo una mesco- la, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio lanza delle diverse esperienze spirituali cat- le vostre richieste con preghiere, suppliche e toliche della Spagna e delle Americhe e la ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera celebrazione popolare annuale del ritorno del ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le Dio Azteco Quetzalcoatl. Cosa c’è al cuore vostre menti in Cristo Gesù” (Fil 4,5-7). di questa celebrazione? In primo luogo, Las Anche Papa Francesco ha proclamato al Posadas rappresenta uno sforzo onesto di in- mondo questo stesso messaggio durante la culturare il messaggio evangelico nell’imma- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 437 ginario culturale e religioso del popolo di Dio Avvento ci stiamo preparando ad accogliere in Messico. Ha preso piede e ha messo radici proprio Lui, che viene e ci porta in proces- profonde perché i cuori della gente del luogo sione, affinché possiamo essere trasformati si sono aperti ad accogliere il messaggio cri- in missionari di misericordia, strumenti della stiano, messaggio di speranza, di pace, di gio- sua compassione, della sua gioia, della sua ia e di amore: il messaggio dell’Incarnazione. pace e del suo amore. Voglio concludere con In secondo luogo, e questo è forse il signifi- le parole di Papa Francesco nell’omelia del cato più profondo di questa celebrazione reli- 25 dicembre 2013: “Con loro [i pastori] ci giosa: l’invito per ciascuno di noi ad aprire il fermiamo davanti al Bambino, ci fermiamo cuore, la mente e lo spirito alla novità santa, a in silenzio. Con loro ringraziamo il Signore Dio che viene a far visita alla nostra vita, alle di averci donato Gesù, e con loro lasciamo nostre Fraternità francescane, al nostro Ordi- salire dal profondo del cuore la lode della sua ne, alla Chiesa e al mondo. C’è molto buio fedeltà: Ti benediciamo, Signore Dio Altis- attorno a noi, molta violenza, molta paura e simo, che ti sei abbassato per noi. Tu sei im- disperazione. Ogni giorno ci sono nuove sto- menso, e ti sei fatto piccolo; sei ricco, e ti sei rie di violenza, storie di scandali, il collasso fatto povero; sei l’onnipotente, e ti sei fatto delle economie e, con esso, la perdita di po- debole. In questa Notte condividiamo la gio- sti di lavoro e dello stipendio, specialmente ia del Vangelo: Dio ci ama, ci ama tanto che a scapito dei più deboli, dei giovani e dei più ha donato il suo Figlio come nostro fratello, vecchi. I flussi migratori crescono, il numero come luce nelle nostre tenebre”. dei rifugiati aumenta, il terrorismo si sparge Feliz navidad! Auguri! Buon Natale! a macchia d’olio in tutto il mondo: tutto ciò genera paura e rabbia, e con esse il deside- Fr. Michael A. Perry, OFM rio di isolarsi, di fuggire e di nascondersi. E, Ministro generale di conseguenza, ci distacchiamo dall’impe- gno attivo nel mondo, diminuendo nella ca- 25. Intervention at the Conference present- pacità di annunciare un messaggio diverso: ing the Handbook “Making Human evangelico e sostenuto dalla promessa. Las Rights Work for People Living in Ex- Posadas ci ricorda che Dio prende l’iniziati- treme Poverty” va per primo. Egli viene in cerca di noi. Tra , 17.12.2015 poco porteremo in giro l’immagine di Gesù, di Giuseppe e di Maria in diverse parti del- Good morning! la casa, così Dio continua la sua visita, viene nei nostri cuori nelle nostre Fraternità, nelle Pope Francis reminds us that “The human nostre famiglie, nelle nostre cerchie di amici, environment and the natural environment de- nelle nostre Comunità cristiane (la Chiesa), e teriorate together; we cannot adequately com- ci porta un messaggio di misericordia senza bat environmental degradation unless we at- limiti e di fedeltà costante. Come Papa Fran- tend to human and social degradation. In fact, cesco ci ricorda, Dio è sempre pronto a per- the deterioration of the environment and of donare e ad abbracciarci. Noi dobbiamo solo society affects the most vulnerable people on aprire il cuore per accogliere questa offerta the planet” (Laudato Si’, no. 48). “assurda” di Dio. L’assurdità di un Dio che si One of the most fundamental insights of rifiuta di aspettare che noi andiamo da Lui, si Biblical and Catholic Social teaching and rifiuta di esercitare la vendetta su quanti non that of our Franciscan tradition, relates to the gli sono fedeli, che rifiuta di darci le spalle, fundamental dignity that all creatures enjoy nonostante noi le diamo a Lui. by their very existence. This dignity cannot Cari Fratelli, apriamo il nostro cuore e la be earned, nor can it be denied or diminished nostra mente alla presenza di Dio che è già without serious consequences. Societies that qui, che sta già in mezzo a noi, che già cam- fail to respect the fundamental dignity of their mina con noi e che non ci lascia mai soli. citizens, and those who sojourn within their Lasciamo che Dio ci abbracci, per quel che borders, not only do harm to the persons most siamo, nel bene e nel peccato. Riconosciamo affected - principally those who are poor, mar- che la nostra unica speranza è in Lui. Lascia- ginalized and excluded, but also undermine mo che Dio ci abbracci attraverso l’abbrac- the very foundations upon which human so- cio di Gesù, suo Figlio. In questi giorni di cieties are constructed and from which they 438 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 derive their right to exist. local farming cooperatives they are helping As is made clear in the Guiding Principles to create and sustain. From a Franciscan per- on Extreme Poverty and Human Rights, par. spective, the human and natural environments 36: “All policies relevant to poverty must be are intrinsically and inextricably intertwined. aimed at empowering persons living in pov- These same farmer cooperatives are now ex- erty. They must be based on the recognition of ercising control over land use, playing a major those persons’ right to make their own deci- role in the fixing of prices for their agricultural sions and respect their capacity to fulfil their and other products, and are working with civil own potential, their sense of dignity and their authorities to defend against exploitative and right to participate in decisions affecting their abusive landowners and national and multi-na- lives.” The values espoused and promoted in tional interests that do harm to both the human the Guiding Principles, and elucidated in the community, especially those who are poor and very helpful Handbook for Implementation, marginalized, and to the natural environment. are most clearly reflected in the Social Devel- Strong monitoring and measurement tools are opment Goals, to which the Franciscan family slowly being developed in collaboration be- actively and energetically subscribes at the lo- tween Franciscans, the poor who are their part- cal, national and international levels. ners, and with other groups and individuals, in Franciscan men and women in India, In- order to measure progress achieved and also to donesia, South Sudan, Lebanon, Lampedusa identify weaknesses within their own respective (Sicily), Peru, Kenya, and in other parts of the approaches to social analysis and advocacy. world are working together with other reli- It is the hope of the Minister Generals of gious congregations, with the local Bishops’ the Franciscan family (CFF) who I represent Conferences, with Caritas-based groups, with today that the Handbook for Implementing the other Christians churches, with Muslims, Jews, UN Guiding Principles on Extreme Poverty Hindus and also with non believers, engaging and Human Rights, produced by Franciscans directly with those trapped in extreme and all International, ATD Fourth World, in collabo- forms of poverty and exclusion, gaining their ration with Caritas Internationalis might serve trust (cf. Handbook, p. 13), promoting social as an effective tool for deepening capacity, mu- cohesion, identifying and activating human tual trust, critical analysis, and social cohesion and other resources at the local, national, and among those living in conditions of extreme international levels (cf. Handbook, p. 18, Step poverty. It also is our hope that these Guide- 3), and developing programs and strategies by lines will help ensure full respect for the inher- which they might pursue an effective course of ent rights and dignity of all and that, through advocacy. Franciscans International continues the concerted efforts of the world community, to play a critical role in its collaborative work the Social Development Goals might be fully with Franciscan and other organizations at the realized, and with them, extreme poverty might grassroots. be wiped from the face of the earth. In India, the Franciscans and their Muslim Thank you! and Hindu partners are living and working closely together on a tea plantation, educating Bro. Michael A. Perry, OFM the workers and their families about their fun- Minister General and Servant damental rights, the right to a decent wage, to on behalf of the just and safe work conditions, and to quality Conference of Franciscan Families health care and education for themselves and their families. They also are helping workers to organize and to bring their concerns regarding 26. Omelia di Natale abuses committed by state and non-state actors Greccio, 25.12.2015 to the attention of competent State authorities so as to gain their confidence and commitment Ogni giorno to protect human rights (cf. Handbook, p. 19, egli si umilia Step 4). In Indonesia, the Franciscans and their part- Nella celebrazione di questa notte abbiamo ners are establishing a strong link between pro- ascoltato il Vangelo che ci narrava la nascita di motion of human rights and the rights of the Gesù a Betlemme, in una povera stalla, “per- natural environment through their work with ché non c’era posto per loro nell’albergo”. Qui EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 439 a Greccio, il ricordo di quella stalla e di quella di condividere. povertà è ben vivo e concreto, a pochi passi da La parola chiave per cercare di capire il mi- qui, dove è bello tornare e provare commozione stero di un Dio che si comporta in questo mo- e tenerezza di fronte al bambino piccolo e fra- do è una parola che ci è particolarmente cara gile del presepe, che giace nella mangiatoia tra quest’anno: MISERICORDIA. Come dice il bue e l’asino. Papa Francesco, all’inizio della Bolla di indi- Ma la messa del giorno di Natale, che stiamo zione del Giubileo: Gesù Cristo è il volto della celebrando ora, ci fa invece ascoltare un altro misericordia del Padre. … Nella «pienezza del brano evangelico, che è il prologo del Vangelo tempo» (Gal 4,4), quando tutto era disposto se- di Giovanni. condo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo Un testo che forse ci intimorisce un po’, con Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a quel suo solenne esordio: “In principio era il noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Lui vede il Padre (cfr Gv 14,9). Gesù di Naza- Dio”: ci sentiamo trasportati nelle altezze del reth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta mistero di Dio, forse troppo in alto per sentirci la sua persona rivela la misericordia di Dio. La a nostro agio… Ma senza alcun equivoco, de- misericordia è la ragione dell’incarnazione e ve essere chiaro per noi che questi due Vangeli, l’incarnazione rivela la sua misericordia. uniti nella celebrazione del Natale dalla saggez- Ma non solo la rivela: l’incarnazione è un za della Chiesa, ci mostrano due aspetti diversi gesto di Dio che opera e che trasforma dal di dell’unico mistero che celebriamo. dentro la nostra realtà. Trasforma l’immagine In quel bambino tenero e fragile contemplia- di Dio e l’immagine dell’uomo. Dopo il Natale, mo la vera umanità di Colui che, tuttavia, non è insomma, cambia il nostro modo di vedere Dio niente di meno che Dio! Il mistero del Natale, e cambia il nostro modo di vedere gli altri, uo- per noi credenti, è proprio la gioiosa contem- mini e donne. plazione di un Dio che si è fatto uomo: “E il Cambia il modo di vedere Dio: non lo dob- Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo biamo più cercare nei cieli, ma in una stalla, non a noi”, dice il Vangelo che abbiamo ascoltato. più allontanandoci dalla nostra umanità, magari La carne di quel piccolo bambino è la carne di illudendoci di innalzarci sopra la nostra realtà Dio! E dire “carne di Dio” ci fa entrare in pieno umana, ma proprio cercando la presenza di Dio nel paradosso della nostra fede. nel cuore dell’umano, là dove egli ha scelto di Francesco, che qui ricordiamo in maniera dimorare. E cambia anche il modo di vedere speciale, era ben consapevole di questo: nella ogni essere umano: perché in ogni persona, or- Lettera a tutti i fedeli (e quindi nella lettera a mai, vedremo una traccia di Dio, e in ogni vol- tutti noi) egli descrive il mistero dell’incarna- to umano, anche nel più sfigurato, vedremo un zione partendo dall’alto, nientemeno che dall’ tratto del volto benedetto di Gesù, uomo come “altissimo Padre” che manda “il Verbo, così noi. Se celebriamo davvero il Natale, insomma, degno, così glorioso” nel grembo di Maria. No- nulla rimane come prima: né l’immagine di Dio tiamo bene le sue parole: il Padre è altissimo, né l’immagine di noi stessi e degli altri. il Verbo è degno e glorioso: sono tutti gli at- Queste riflessioni le stiamo facendo nella ce- tributi della grandezza trascendente di Dio. Ma lebrazione dell’eucaristia, e anche questo vuol poi continua: “E dal grembo di Maria egli prese dire molto, come aveva ben capito Francesco: la vera carne della nostra umanità e fragilità”. qui, a Greccio, in quella notte di Natale del Si tratta dell’unione tra ciò che è alto, degno 1223, egli non volle statue ma volle la celebra- e glorioso e ciò che è basso, umano e fragile: zione dell’eucaristia, che in maniera misteriosa Francesco sa bene che nel piccolo bambino di rende nuovamente presente la scelta di Dio, che Betlemme, che condivide la nostra umanità e volle abitare in mezzo a noi. fragilità, è presente personalmente il Figlio di Nella prima delle sue Ammonizioni France- Dio, che è Dio come il Padre. sco rende esplicito questo collegamento tra il Nel presepe risplende l’immagine tipica- Natale e l’eucaristia, dicendo: “Ogni giorno egli mente cristiana di Dio: un Dio che sceglie di si umilia, come quando dalla sede regale disce- non stare in alto, sul trono, nel suo cielo, ma se nel grembo della Vergine; ogni giorno viene che viene sulla terra: non solo accanto a noi, ma a noi in apparenza umile; ogni giorno discende addirittura come uno di noi. Un Dio così inna- dal seno del Padre nelle mani del sacerdote”. morato della persona umana da voler condivi- Ecco, Francesco ci insegna che qui, in questa dere la sua vita, perché l’amore chiede sempre messa, ci è data l’occasione di incontrare Dio 440 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 davvero, come i pastori nel presepio di Betlem- Sappiamo bene che da soli non siamo capaci me: qui egli ci viene incontro nel pane e nel vi- di amore e di misericordia: ma se accogliamo no, in un segno piccolo e fragile, come era pic- lui, egli ci rende capaci di tutto, nella forza del colo e fragile il bambino di Betlemme. Qui noi suo amore. Sarà questo il più vero e prezioso possiamo accogliere la sua presenza, addirittura regalo di Natale che possiamo ricevere e che cibarci di quel pane che è il segno più alto del- possiamo offrire; sarà questo dono di misericor- la sua misericordia. Così, trasformati dalla sua dia ricevuta ed offerta che renderà vero il nostro presenza di amore e misericordia, diventeremo augurarci, di cuore: BUON NATALE! anche noi operatori di misericordia. Fr. Michael A. Perry, OFM Ministro generale E SECRETARIA GENERALI

1. Electio extra Capitulum Prov. S. Petri in the Friary of Dublin, on the 5th May 2015, Baptistæ in Philippinis under the presidency of McKenna Br. Hugh, Minister Provincial of the said Province, and The General Definitory, during its session ratified, in accordance with the prescriptions of the 7th September 2015, examined and of art. 198 of the General Statutes of the Order approved the Acts of the extra-capitular the election of Wash Br. Donal, to the office elections by the Definitory of the Province of of Councillor of the Custody of the Immaculate San Pedro Bautista, held during an ordinary Conception, in Great Britain, dependent on the session in the House of St. Gregory the Province. Great Friary, on the 17th June 2015, under the Given in Rome, at the General Curia of presidency of Almazan Br. Cielito R., Vicar the Order of Friars Minor, on the 8th day of Provincial of the said Province, and ratified, September 2015. in accordance with the prescriptions of art. Prot. 105793/S184 -15 198 of the General Statutes of the Order the election of to the office of Minister Provincial 4. Electiones extra Capitulum Prov. Ss. of the Province of San Pedro Bautista Francisci et Iacobi in Mexico almazan Br. Cielito R. Given in Rome, at the General Curia of El Congreso Definitorial de la Provincia the Order of Friars Minor, on the 8th day of de los Ss. Francisco y Santiago, en México, September 2015. legítimamente celebrado en la Casa “Ntra. Prot. 105758/S168 -15 Sra. de la Expectación”, de Zapopan, el día 18 de junio de 2015, y presidido por el Vicario 2. Electio extra Capitulum Dominæ Nostræ provincial, Hernández Medrano Fr. Rodolfo, de Guadalupe in America Centrale et fuera del Capítulo Provincial eligió: Panama para el oficio de Ministro provincial, hernández Medrano Fr. Rodolfo El Congreso Definitorial de la Provincia para el oficio de Vicario provincial, “Nuestra Señora de Guadalupe”, en gutiérrez Martínez Fr. Ángel Gabino Centroamérica y Panamá, legítimamente para el oficio de Definidor provincial, celebrado en la Curia provincial, Ciudad de Muñoz Curiel Fr. Juan Manuel. Guatemala, el día 30 de junio 2015, y presidido El Definitorio General, en la Sesión del día por el Ministro provincial, Segura Alvarado 7 de septiembre de 2015, después del estudio Fr. Edwin, fuera del Capítulo Provincial eligió: atento del Acta auténtica, aprobó esta elección. para el oficio de Definidor Provincial, Prot. 105795/S186-15 Maliaño Téllez Fr. Anselmo Alberto. El Definitorio General, en la Sesión del día 5. Electio extra Capitulum Prov. Magnæ 7 de septiembre de 2015, después del estudio Dominæ Hungarorum in Hungaria atento del Acta auténtica, aprobó esta elección. Prot. 105798/S189-15 Il Congresso Definitoriale della Provincia di Nostra Signora degli Ungheresi, in Ungheria, 3. Electio extra Capitulum Cust. dep. regolarmente celebrato secondo le disposizioni Immaculatæ Conceptionis BMV in Britagna del Diritto, presso la Curia provinciale in Magna Budapest, presieduto dal Ministro provinciale, Dobszay Fr. Benedek, il 23 giugno 2015, ha The General Definitory, during its session eletto extra-capitolo: of the 7th September 2015, examined and per l’Ufficio di Definitore provinciale, approved the Acts of the extra-capitular varga Fr. Kapisztrán, elections by the Definitory of the Province ufficio vacante per l’elezione a Definitore of Ireland, held during an ordinary session generale del predecessore. 442 AN. CXXXIV –SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Questa elezione è stata ratificata dal elections by the Definitory of the Province of Definitorio Generale il 7 settembre 2015. San Pedro Bautista, held during an ordinary Prot. 105808/S196-15 session in the House of St. Gregory the Great Friary, on the 17th June 2015, under 6. Electiones extra Capitulum Prov. S. the presidency of Almazan Br. Cielito R., Antonii Patavini in Italia Minister Provincial of the said Province, and ratified, in accordance with the prescriptions Il Congresso Definitoriale della Provincia of art. 198 of the General Statutes of the Order di S. Antonio di Padova, in Italia, regolarmente the election of Galoy Br. Reu Jose C., to the celebrato secondo le disposizioni del Diritto, office of Vicar Provincial, of the Province of presso la Curia Provinciale in Marghera (VE), San Pedro Bautista. presieduto dal Delegato e Visitatore generale, Given in Rome, at the General Curia of rd Fusarelli Fr. Massimo, il 15 giugno 2015, ha the Order of Friars Minor, on the 23 day of eletto extra-capitolo: September 2015. per l’Ufficio di Ministro provinciale, Prot. 105841/S224-15 favretto Fr. Mario (ufficio vacante per l’elezione a Definitore 9. Electio extra Capitulum Prov. S. Elisabeth generale del predecessore); in Germania per l’Ufficio di Vicario provinciale, cavalli Fr. Giampaolo The General Definitory, during its session per l’Ufficio di Definitore provinciale, of the 28th September 2015, examined and Miele Fr. Bruno. approved the Acts of the extra-capitular Queste elezioni sono state ratificate dal elections by the Definitory of the Province of Definitorio generale il 7 settembre 2015. Saint Elizabeth, in Germany, held during an Prot. 105764/S175-15 ordinary session, on the 11th September 2015, under the presidency of Bohl Br. Cornelius, Minister Provincial of the said Province, and 7. Electio extra Capitulum Cust. Boni ratified, in accordance with the prescriptions Pastoris in Zimbabue of art. 198 of the General Statutes of the Order the election of Barden Br. Franz-Leo, to the The General Definitory, during its session office of Definitor Provincial. of the 7th September 2015, examined and Given in Rome, at the General Curia of approved the Acts of the extra-capitular the Order of Friars Minor, on the 12th October elections by the Definitory of the Province 2015. of Ireland, held during an ordinary session in Prot. 105924/S269-15 the Friary of Dublin, on the 17th June 2015, under the presidency of McKenna Br. Hugh, 10. Electiones extra Capitulum Prov. Ss. Minister Provincial of the said Province, and Trinitatis in Chilia ratified, in accordance with the prescriptions of art. 198 of the General Statutes of the Order El Congreso Definitorial de la Provincia de the election of Tigere Br. Alfred Patience to la Santísima Trinidad, en Chile, legítimamente the office of Councillor of the Custody of the celebrado en la Casa “Inmaculada Good Sheperd, in Zimbabwe, dependent on Concepción”, de Osorno, el día 14 de the Province. septiembre de 2015, y presidido por el Vicario Given in Rome, at the General Curia of Provincial, Andrade T. Fr. Santiago, fuera the Order of Friars Minor, on the 8th day of del Capítulo provincial eligió: September 2015. para el oficio de Ministro provincial, Prot. 105794/S185-15 andrade T. Fr. Santiago para el oficio de Vicario provincial, 8. Electio extra Capitulum Prov. S. Petri covili L. Fr. Isauro Baptistæ in Philippinis para el oficio de Definidor Provincial, Márquez A. Fr. Mario. The General Definitory, during its session El Definitorio General, en la Sesión del día of the 15th September 2015, examined and 28 de septiembre de 2015, después del estudio approved the Acts of the extra-capitular atento del Acta auténtica, aprobó esta elección. E SECRETARIA GENERALI 443

Prot. 105921/S266-15 dell’Immacolata Concezione, in Polonia, regolarmente celebrato secondo le disposizioni 11. Electiones extra Capitulum Prov. del Diritto, presso il Convento di San Assumptionis BMV in USA Bernardino da Siena, in Cracovia, presieduto dal Ministro Provinciale, Kania Fr Jarosław, The General Definitory, during its session l’11 settembre 2015, ha eletto extra-capitolo: of the 28th September 2015, examined and per l’Ufficio di Definitore provinciale, approved the Acts of the extra-capitular stasiuk Fr. Wenancjusz elections by the Definitory of the Province per l’Ufficio di Segretario provinciale, of the Assumption of BVM, held during an syty Fr. Kolumban ordinary session in the House of Our Lady of per l’Ufficio di Segretario provinciale della Lourdes Friary, on the 7th September 2015, Formazione e gli Studi, under the presidency of Gannon Br. James Gniecki Fr. Czesław. J., Vicar Provincial of the said Province, and Queste elezioni sono state ratificate dal ratified, in accordance with the prescriptions Definitorio generale il 9 novembre 2015. of art. 198 of the General Statutes of the Order Prot. 105958/S295-15 the election of to the office of Minister Provincial, 14. Electio extra Capitulum Prov. gannon Br. James J., Franciscanæ de Arantzazu in Hispania to the office of Vicar Provincial, Tlucek Br. Edward, El Congreso Definitorial de la Provincia to the office of Definitor of the Province, de Arantzazu, en España, legítimamente Cella Br. John. celebrado en la Casa de San Francisco, en Given in Rome, at the General Curia of Tolosa, el día 19 de junio de 2015, y presidido the Order of Friars Minor, on the 12th day of por el Ministro provincial, Martínez de October 2015. Ilarduia Fernández de Troconiz Fr. Juan Prot. 105908/S260-15 María, fuera del Capítulo provincial eligió: para el oficio de Definidor provincial, 12. Electio extra Capitulum Cust. dep. a Larrea Arrizabalaga Fr. Juan Ignacio. Prov. Hiberniae El Definitorio General, en la Sesión del día 9 de noviembre de 2015, después del estudio The General Definitory, during its session atento del Acta auténtica, aprobó esta elección. of the 9th November 2015, examined and Prot. 106000-1/S317-15 approved the Acts of the extra-capitular elections by the Definitory of the Province 15. Electiones extra Capitulum Prov. of Ireland, held during an ordinary session in Immaculatæ Conceptionis BMV in Polonia the Friary of Dublin, on the 7th October 2015, under the presidency of McKenna Br. Hugh, Il Congresso definitoriale della Provincia Minister Provincial of the said Province, and dell’Immacolata Concezione, in Polonia, ratified, in accordance with the prescriptions regolarmente celebrato secondo le disposizioni of art. 198 of the General Statutes of the Order del Diritto, presso il Convento di Santa Maria the election of degli Angeli, in Kalwaria Zebrzydowska, faloona Br. Isidore, OFM presieduto dal Ministro Provinciale, Kania Fr to the office of Councillor of the Custody of Jarosław, il 14 agosto 2015, ha eletto extra- the Immaculate Conception, in Great Britain, capitolo: dependent on the Province. per l’Ufficio di Vicario Provinciale, Given in Rome, at the General Curia Kachel Fr. Józef of the Order of Friars Minor, on the 10th day of per l’Ufficio di Definitore provinciale, November 2015. Gniecki Fr. Czesław. Prot. 106010/S324-15 Queste elezioni sono state ratificate dal Definitorio generale il 20 novembre 2015. 13. Electiones extra Capitulum Prov. Prot. 106081/S358-15 Immaculatæ Conceptionis BMV in Polonia

Il Congresso definitoriale della Provincia 444 AN. CXXXIV –SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

16. Statutis Generalibus mutationes maioris momenti, quae Ordinis intersint, consilium. Curia Generalis Ordinis Fratrum Minorum Italiano Articolo 21 Prot. 106145 La condizione giuridica dei Vescovi emeriti che rientrano in Provincia o Custodia Capitulum Generale Ordinis Fratrum sia definita negli Statuti particolari, tenendo Minorum Festo Pentecostes anni 2015 Assisii tuttavia presente che essi non possono godere celebratum, aliquas immutationes Statutis nell’Ordine di voce attiva e passiva. generalibus attulit, videlicet articulis: 21; 158 Articolo 158 § 3; 201 b. […..] Nos, itaque, necessaria recognitione § 3 Per gli affari riguardanti i beni temporali peracta et obtento voto Definitorii generalis in che a norma del diritto civile richiedono il suo Congressu diei 7 mensis decembris anni 2015, ufficio, vi è,distinto dall’Economo generale, il vigore facultatum, quibus iure gaudemus, hoc Rappresentante legale, nominato dal Ministro ipso Decreto generale con il consiglio del suo Definitorio. promulgamus et Articolo 201 promulgatos declaramus [….] sequentes emendatos articulos Statutorum b. Prestare aiuto al Ministro generale e al generalium, id est: 21; 158 §3; 201 b. et suo Definitorio nel governo e nell’animazione iubemus ut praescripta eorundem articulorum di tutto l’Ordine. A tal fine, negli incontri vim legis pro toto Ordine sortiantur a die 19 con il Governo generale, i Presidenti delle martii 2016. Conferenze vengano consultati sulle questioni di maggiore importanza dell’Ordine. Romae, die 8 Decembris 2015 In sollemnitate Immaculatae Conceptionis Español Beatae Mariae Virginis Articulo 21 Fr. Michael A. Perry, ofm La condición jurídica de los obispos Minister Generalis eméritos que regresan a la Provincia o Fr. Aidan McGrath, ofm Custodia, determínese en los Estatutos a Secretis Ordinis particulares, señalando sin embargo, que éstos no pueden gozar de voz activa y pasiva en la Latine Orden. Articulus 21 Articulo 158 Condicio iuridica Episcoporum emeritorum […] qui ad Provinciam vel Custodiam redeunt §3 Un representante legal, distinto al in Statutis particularibus definiatur, sed Ecónomo General, debe ser nombrado por animadvertendo ipsos voce activa et passiva el Ministro General, previa consulta con in Ordine gaudere non posse. su Definitorio, para aquellas transacciones Articulus 158 concernientes a los bienes temporales que, [...] según el derecho civil, requieren dicho oficio. §3 Pro negotiis respicientibus bona Articulo 201 temporalia, quae iuxta ius civile eiusmodi [...] munus requirant, ab Oeconomo generali b. Ofrecer asistencia al Ministro general y separatus datur Repraesentans legalis, a su Definitorio en el gobierno y la animación de Ministro generali, consulto suo Definitorio, toda la Orden. Con este fin, en sus reuniones nominatus. con el Gobierno general, los Presidentes de Articulus 201 las Conferencias han de ser consultados en […] las cuestiones de mayor importancia para la b. Ministro Generali et suo Definitorio Orden. in regimine et animatione totius Ordinis auxilium praebere. Hac mente, Praesidum English Conferentiarum cum Definitorio Generali Article 21 convenientium opportune exquiratur de rebus The juridical condition of retired Bishops E SECRETARIA GENERALI 445 who return to a Province or Custody is to be de Guadalupe, in USA, pro Prov. S. Petri defined in particular Statutes, noting however Baptistæ, in Philippinis: 16.09. 2015; prot. that they cannot enjoy active and passive voice 105840/S223-15. in the Order. Article 158 – Zegarra Ponce Fr. Guido Santiago, [...] Prov. Ss. XII Apostolorum, in Peruvia, pro §3 A legal representative separate from the Prov. S. Francisci de Quito, in Aequatoria: General Bursar is to be named by the Minister 30.09.2015; prot. 105881/S246-13. General, after consulting his Definitory for those transactions concerning temporal goods – Hernández Martín Fr. Jesús, Prov. which, according to civil law, require such an Immaculatæ Conceptionis BMV, in Hispania, office. Visitat. Adsistens Visitatoris Várnai Fr. Jakab: Article 201 30.09.2015; prot. 105892/S251-15. [...] b. To offer assistance to the Minister – Zamorano Soto Fr. Manuel Saúl, Prov. General and his Definitory in the government Ss. Trinitatis, in Chilia, pro Prov. S. Francisci and animation of the entire Order. To this end, Solano, in Peruvia: 12.10.2015; prot. 105951/ in their meetings with the general government, S284-15. the Presidents of the Conferences are to be consulted in questions of greater importance – Joly Fr. Dominique, Prov. B. Ioannis for the Order. Duns Scoti, in Gallia/Belgio, pro Cust. Martyrum Marochiensium, dep. a Ministro 17. Visitatores Generales Generale: 13.10.2015; prot. 105827/S217-15.

– Žeglin Dymitr, Prov. Assumptionis – Amaral Fr. Bernardo Amaral, Cust. BVM, in Polonia, pro Prov. S. Francisci Sanctæ Claræ, in Mozambico, pro Prov. Verbi Assisiensis, in Polonia: 12.03.2015; prot. Incarnati, in Africa Occidentale: 19.10.2015; 105824/S14-15. prot. 105592/S119-15.

– Várnai Fr. Jakab, Prov. Magnæ Dominæ – Maggioni Fr. Enzo, della Prov. Hungarorum, in Hungaria, pro Cust. Terræ Mediolanensis S. Caroli Borromæi, in Italia, Sanctæ, in Israel: 23.06.2015; prot. 105699/ pro Prov. Apuliae S. Michaëlis Archangeli, in M032-12. Italia: 13.11.2015; prot. 105969.

– Berti Fr. Fabio, Prov. Romanæ Ss. 18. Notitiæ particulares Petri et Pauli, in Italia, pro Prov. Salernitano- Lucana Immaculatæ Conceptionis BVM, in – Cavazos Fr. Gilberto, della Prov. “Ss.mo Italia: 14.09.2015; prot. 105702/S153-15. Cuore di Gesù”, USA, è stato nominato, «ad nutum Ministri Generalis», Traduttore per la – O’Conaire Fr. Francisco Geróid, Prov. lingua inglese ed Incaricato alla Teconologia Nostræ Dominæ de Gaudalupe, in America didattic alla PUA: 12.11.2014; prot. 105471. Centrale et Panama, pro Prov. S. Barbaræ, in USA: 14.09.2015; prot. 104412/S534-13. – Sztyk Fr. Witoław, della Prov. dell’Assunzione della BVM, Polonia, è stato – Ngga Fr. , Cust. Aut. S. nominato Rettore della Fraternità “Beato Francisci Assisiensis, in Indonesia, pro Gabriele Allegra”:18.06.2015; prot. 105762. Prov. S. Michaëlis Archangeli, in Indonesia: 15.09.2015; prot. 105797/S188-15. – Figueroa García Fr. Héctor Manuel, della Prov. “Santi Francesco e Giacomo”, – Moore Fr. John Gerrard, Prov. Nostræ Messico, è stato nominato, «ad nutum Ministri Dominæ de Gaudalupe, in America Centrale Generalis», membro dell’Ufficio delle et Panama, pro Prov. S. Francisci Solano, in Comunicazioni: 08.09.2015; prot. 105947. Argentina: 15.09.2015; prot. 105805/S194-15. – Te Fr. José Alvin Amigleo, della Prov. – Correa Fr. Gino, Prov. Nostræ Dominæ “Immacolata Concezione della BVM”, USA, è 446 AN. CXXXIV –SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 stato nominato, «ad nutum Ministri Generalis», Eugenio, Cirino Fr. André: 20.11.2015; prot. membro dell’Ufficio delle Comunicazioni: 106089. 08.09.2015; prot. 105945. – McGrath Fr. Aidan (Presidente), Horta – Campos Fr. Jaime, della Prov. della “Ss. Espinoza Fr. Jorge, Etzi Fr. Priamo sono stati ma Trinità”, Cile, è stato nominato Direttore nominati dal Definitorio generale membri dell’Ufficio di GPIC della Curia generale: della Commissione per i Ricorsi al Ministro 08.09.2015; prot. 105949. generale: 20.11.2015; prot. 106086.

– Micangeli Fr. Augusto, Puodziunas Fr. – Murray Fr. Russel è stato nominato John e Scabio Fr. Antonio sono stati nominati dal Definitorio generale Presidente membri del Consiglio Amministrativo della della Commissione per il “Servizio del Fondazione Opere Antoniane. Presidente Dialogo”, delegandogli anche il compito e Rappresentante legale è Micangeli Fr. della presentazione di eventuali membri: Augusto: 18.09.2015; prot. 105929. 20.11.2015; prot. 106090.

– Mirri Fr. Franco, della Prov. del “Ss. – Bunader Fr. Julio Cesar, Ramos Fr. mo Cuore della BVM”, è stato nominato, Valmir, Scabio Fr. Antonio, Puodziunas «ad nutum Ministri Generalis», Direttore Fr. John sono stati nominati dal Definitorio dell’Ufficio “Raccolta Fondi e Sviluppo”: generale membri del Consiglio per gli Affari 1°.10.2015; prot. 105971. Economici: 20.11.2015; prot. 106088.

– Overend Rigillo Fr. Sandro è stato – Overend Rigillo Fr. Sandro, Egloff eletto Guardiano della Fraternità di “Santa Fr. Otmar, Nguyen Van Si Fr. Ambrogio, Maria Mediatrice in Roma: 1°.10.2015; prot. Gómez Martínez Fr. Eulalio, MacCraith 105963. Fr. Micheál, Sztyk Fr. Witosław sono stati nominati dal Definitorio generale membri del – Echeverry Carbonell Fr. Akjmed è stato Consiglio del Ministro generale per le Case nominato Vicario della Casa Generalizia e dipendenti: 20.11.2015; prot. 106091. i Descreti sono: Vaiani Fr. Cesare, Martín Rodríguez Fr. Luis, An Fr. Peter: 09.11.2015; – Vaiani Fr. Cesare (Presidente), prot. 106057. MacCraith Fr. Mícheál, Puodziunas Fr. John, Freyer Fr. Johannes, Ó Laoide Fr. – McGrath Fr. Aidan (Presidente), Schöch Caoimhín, Ramos Fr. Valmir sono stati Fr. Nikolaus, Horta Espinoza Fr. Jorge, Etzi nominati dal Definitorio generale membri Fr. Priamo sono stati nominati dal Definitorio della Commissione “S. Isidoro”: 25.11.2015; generale memri della Commissione giuridica: prot. 106115. 20.11.2015; prot. 106087. – Micangeli Fr. Augusto, Puodziunas Fr. – Bunader Fr. Julio Cesar, Evans Fr. John, Buffon Fr. Giuseppe sono stati nominati Gerardo, Dalla Gassa Fr. Diego, Rocha dal Definitorio generale membri del Consiglio Grande Fr. Emilio sono stati nominati di Amministrazione delle “Edizioni dei Padri dal Definitorio generale membri della di Quaracchi”: 25,11.2015; prot. 106118. Commissione “Orazione e Devozione”. Come consulenti sono stati nominati: Barelli Fr. E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 1. Inaugurazione dell’Anno Accademico della capacità di lavorare in équipe, come 2015-2016 segno di fraternità e come esigenza richiesta PUA, 22.10.2015 dalla ricerca stessa, oggigiorno difficilmente 1. Cronaca conducibile attraverso il lavoro solitario di singoli studiosi. In questa direzione va anche La Pontificia Università Antonianum ha la creazione dell’Associazione degli studenti iniziato ufficialmente l’anno accademico ed ex-studenti della PUA, il cui regolamento è 2015-2106 il giorno 22 Ottobre u.s. con i in fase di elaborazione: sarà un modo ulteriore discorsi del Magnifico Rettore, del Segretario per potenziare il senso di appartenenza alla generale Formazione e Studi dell’Ordine e con comunità accademica e per individuare forme la S. Messa presieduta dal Ministro generale, nuove di collaborazione e di diffusione della nonché Gran Cancelliere dell’Università. cultura francescana nella società. La comunità accademica si è riunita Dopo aver passato in rassegna alcuni dati nell’Auditorium alle 9.30, quando è iniziata la statistici e relativi a diversi eventi occorsi prolusione con una breve esecuzione musicale l’anno passato, il Magnifico Rettore ha affidata, quest’anno per la prima volta, a un proclamato i migliori studenti di ogni grado trio (tastiera, violino e voce) composto da accademico, i quali hanno ricevuto dal Gran studenti dell’Ateneo. Cancelliere il premio, consistente in un Il Segretario generale della PUA, Fr. Marek abbonamento annuale alla rivista Antonianum. Wach, ha introdotto la giornata sottolineando L’Università ha poi ascoltato con attenzione che lo scopo che si prefigge l’Antonianum il discorso del nuovo Segretario generale per la attraverso la sua offerta formativa è quello di Formazione e gli Studi dell’Ordine, Fr. Cesare preparare uomini e donne non solo competenti, Vaiani, il quale ha richiamato l’importanza ma dotati di autentica sapienza. dello studio nella vita dei Frati Minori, non solo Da par suo il Magnifico Rettore, Sr. Mary in funzione della predicazione, ma soprattutto Melone, nel presentare la Relazione relativa in vista di poter sempre meglio comprendere il all’anno accademico appena conclusosi Vangelo e il mondo. «La ragione più profonda (2014-2015), ha evidenziato come al binomio che giustifica lo studio, anche in prospettiva “ricerca-insegnamento”, che sempre deve francescana, mi pare infatti che rimandi a qualificare il corpo docenti di un’Università, quella intuizione fondamentale, riaffermata occorra aggiungere anche la “diffusione” del da Francesco all’inizio della sua Regola: sapere, affinché quanto prodotto all’interno del “osservare il santo Vangelo del Signore mondo universitario sia messo a disposizione nostro Gesù Cristo”. Il Vangelo, per essere di un sempre maggior numero di persone. osservato, deve essere compreso. E proprio In questo modo, collegati alla società che ci questo capire, intelligere, gettare uno sguardo circonda, docenti e studenti possono produrre e profondo sulla parola del Signore che ci parla, trasmettere un sapere non autoreferenziale, ma per poterla osservare e seguire, è l’essenza e in grado di entrare in dialogo con altri agenti la motivazione profonda dello studio». Questo formativi e con la cultura contemporanea. La giustifica l’impegno francescano nello studio diffusione del sapere è una caratteristica che e nella ricerca, pur con le cautele espresse occorre potenziare in una realtà accademica da san Francesco stesso, che invita a non francescana, poiché è proprio la formazione «estinguere lo spirito della santa orazione per l’evangelizzazione e la testimonianza che e devozione» (Lettera ad Antonio) e a non richiede di assumere, come dice papa Francesco, appropriarsi della scienza che arricchisce il una mentalità “in uscita” e non chiusa nei proprio orgoglio e può diventare strumento di circoli spesso ristretti della produzione del potere (Ammonizione VII). sapere. Allo stesso tempo, richiamando In seguito, la comunità accademica si è quanto aveva detto il Gran Cancelliere l’anno trasferita nella attigua Basilica di S. Antonio scorso, va incentivata la collaborazione tra per la solenne Concelebrazione eucaristica docenti e la diffusione anche tra gli studenti presieduta dal Ministro generale e Gran 448 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Cancelliere, Fr. Michael Antony Perry. spiritualità e ad alcune pregevoli pubblicazio- Commentando le letture, relative alla S. ni dei nostri docenti –, ma in particolare ha Messa votiva dello Spirito Santo, il Ministro promosso diverse iniziative per corrisponde- ha invocato su tutta l’Università il dono della re all’invito e all’attesa di un impegno nella sapienza, per essere «amministratori saggi» di formazione alla responsabilità verso la “casa quanto ricevuto da Dio, segno di misericordia comune”, un impegno che il santo Padre ha e di pace per il mondo, anche attraverso la fortemente richiamato nell’enciclica. Questi serietà e l’impegno nello studio. temi, mi sia consentito sottolinearlo, appar- Fr. Ernesto Dezza tengono al cuore della riflessione filosofica e teologica francescana, come del resto dimostra 2. Relazione del Rettore sull’Anno l’esistenza, presso la nostra facoltà di teologia, Accademico 2014-2015 della cattedra di giustizia, pace e salvaguardia Roma, PUA, 22.10.2015 del creato. Tra gli eventi che hanno segnato lo scorso Molto Rev.do Fr. Michael Perry, anno, inoltre, non posso non richiamarne uno Gran Cancelliere della nostra Università, che riguarda direttamente l’Ordine dei Frati Autorità, Minori, di cui questa Università è espressio- Segretario generale per la Formazione e ne. Si tratta dell’atto che l’anno 2014-2015 gli Studi, ha segnato anche la ripresa di un percorso di Professori, Studenti, collaborazione e unità, di cui il capitolo ge- Personale amministrativo, nerale celebrato a giugno ha ribadito l’impor- Collaboratori e Amici tutti, tanza, vale a dire il percorso di collaborazione desidero porgere a voi il mio saluto più dell’Antonianum con le istituzioni accademi- cordiale e carico di gratitudine. che dei frati minori cappuccini e conventuali, in vista della realizzazione di un unico centro Con il solenne atto che stiamo celebrando di studi accademici a Roma, una Pontificia diamo inizio ufficialmente ad un nuovo anno Università francescana. Questo percorso, che accademico, e desideriamo farlo riservandoci ci coinvolge e ci impegna profondamente, si anzitutto uno spazio di riflessione che consen- colloca dunque tra gli obiettivi prioritari della ta a tutta la nostra comunità di confrontarsi sul nostra progettualità. cammino percorso, per assumere con consa- Infine, vorrei ricordare che lo scorso anno pevolezza sempre maggiore gli obiettivi che accademico è stato anche l’anno in cui l’Anto- dovranno indirizzare e guidare la nostra pro- nianum ha celebrato il decimo anniversario del gettualità. suo passaggio da Ateneo ad Università. Lo scorso anno è stato caratterizzato da al- Nella nostra intenzione, questo anniversa- cuni eventi che, per la loro importanza, vorrei rio è stato non tanto un momento celebrativo richiamare almeno sommariamente. formale, quanto piuttosto un’occasione pri- Mi riferisco anzitutto al contesto ecclesia- vilegiata per riflettere sulla nostra specifica le, verso il quale la nostra Università è e deve identità e per aprire gli orizzonti della nostra essere sempre attenta: tra il 2014 e il 2015, in- missione. Nella Lectio magistralis tenuta per fatti, la Chiesa ha vissuto e sta ancora vivendo noi proprio in quella circostanza, mons. Zani, l’anno della vita consacrata; è stata poi inten- segretario della Congregazione per l’Educa- samente impegnata nella preparazione e cele- zione Cattolica, ci ha rivolto un invito preciso brazione del sinodo sulla famiglia ed ha rice- e molto impegnativo, vale a dire l’invito ad ag- vuto in dono l’enciclica Laudato si’ di Papa ganciare il cammino dell’Antonianum a quello Francesco che, tra l’altro, contiene un invito dei sistemi universitari di oggi, accogliendo la esplicito ai centri di formazione ad assumere sfida di costruire l’Università di domani (cf. V. il compito di impostare itinerari pedagogici A. Zani, Quale idea di università? La prospet- in vista di un’etica ecologica. L’Antonianum tiva degli studi ecclesiastici, in Antonianum 90 ha cercato di inserirsi fattivamente in questo (2015) pp. 403-422). ricco e diversificato cammino ecclesiale dan- Quali sono i toni che concretamente assu- do il suo contributo di riflessione e di ricerca, me questo invito? Il cuore della sfida sta nel ad esempio con l’approfondimento di alcune superare la visione che fa consistere il compito dimensioni della vita consacrata – penso alla specifico delle istituzioni accademiche nella giornata di studio dell’Istituto francescano di produzione e trasmissione del sapere, cioè nel E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 449 binomio ricerca e insegnamento; questo bino- più per mettere in rete le proprie potenzialità, mio va riconosciuto come strutturale, fecondo può portare frutto solo se sostenuto concreta- e fondamentale per la vita universitaria, non mente dalla volontà di tutti di immettersi in un lo si può negare, ma deve essere ampliato: ad clima di cambiamento. esso, cioè, si deve aggiungere un terzo elemen- Ma richiede il coraggio di un cambiamen- to, quello del diffondere il sapere. In sintesi, to, e qui vorrei rivolgermi agli studenti, anche dunque, questi dunque sono i compiti di un’U- la capacità di non ridurre l’esperienza dello niversità che risponde pienamente alle attese studio solo ad un dovere da compiere, a volte di oggi: produrre, trasmettere e diffondere il un po’ subito, di cui non si comprende fino in sapere. fondo il senso, quasi che le facoltà e gli istituti Un esempio concreto, anche se circoscritto fossero importanti solo come dispensatori di alla realtà italiana, può risultare significativo: titoli accademici: gli anni trascorsi tra i banchi l’ANVUR, cioè l’agenzia nazionale di valuta- sono anni di formazione vera in cui, accanto zione del sistema universitario e della ricerca, all’impegno per acquisire conoscenza e sa- ha attivato a partire da quest’anno una valu- pienza, c’è un mondo di relazioni non meno tazione della terza missione nelle Università significative per la nostra vita, che possono italiane. Oggetto specifico di questa valutazio- essere valorizzate sempre più. Vanno in que- ne è la capacità delle Università di entrare in sta direzione due iniziative che caratterizzano dialogo con il territorio, o valorizzando eco- questa giornata: anzitutto, l’invito ad aprire e nomicamente la conoscenza prodotta, oppure chiudere questo solenne atto accademico con il producendo beni di contenuto culturale, come canto di uno dei nostri studenti, Luca Scavone, la collaborazione con musei, scavi archeolo- che con la collaborazione di tanti altri studenti gici, divulgazione scientifica, organizzazione ci ha offerto e ci offrirà un prezioso saggio di di mostre, esposizioni, concerti, conferenze e canto. Grazie di cuore a Luca e ai suoi collabo- letture. ratori. In secondo luogo, la premiazione degli Per le Università Pontificie, e quindi anche studenti più meritevoli dell’anno accademico per l’Antonianum, si potrebbe dire che questa che si è chiuso, e che facciamo per la prima terza missione non rappresenta un elemento di volta quest’anno, vuole essere proprio un’oc- totale novità, perché la nostra mission compor- casione di riconoscimento dell’impegno dimo- ta già in sè la capacità di coniugare la ricerca strato nello studio e dei risultati raggiunti. E e l’insegnamento con la formazione all’evan- io mi auguro che davvero all’Antonianum sia gelizzazione, cioè con la partecipazione alla sempre più possibile una circolazione dei tanti missione evangelizzatrice della Chiesa, nella diversi talenti dei nostri studenti. consapevolezza che tale partecipazione richie- Per questa serie di motivi, mentre da una de la capacità di incidere sulle complesse si- parte vengo ora a presentare le iniziative e le tuazioni dell’oggi. Tuttavia, ci sembra quanto scelte operate dalla nostra Università durante mai appropriato anche per la nostra realtà ac- l’anno accademico 2014-2015 per realizzare cademica l’invito a diffondere quel sapere che qualche passo concreto verso il raggiungi- la nostra ricerca ha prodotto, a diffondere quel mento di un profilo universitario sempre più sapere che attraverso l’insegnamento abbiamo adeguato, dall’altra vorrei incoraggiare tutta la cercato di trasmettere ai nostri studenti facen- comunità accademica a continuare il cammino do il più possibile attenzione a custodire la di- di collaborazione che ho potuto personalmen- mensione formativa di questa trasmissione. te sperimentare, durante lo scorso anno acca- È chiaro che assumere consapevolmente demico, e per il quale ringrazio sinceramente questa sfida all’apertura, al confronto, alla dif- tutti, il cammino necessario per potenziare la fusione dei risultati del nostro lavoro richiede qualità della nostra istituzione, accettando la di mettere in campo iniziative concrete e di sfida del cambiamento. compiere coraggiose scelte operative, ma allo All’interno delle linee programmatiche fis- stesso tempo richiede anche l’acquisizione di sate per l’intero triennio, e orientate in modo una mentalità in uscita. Uso questo termine, privilegiato alla qualificazione dell’offerta for- oggi un po’ troppo inflazionato, non per fare mativa, al potenziamento della professionalità una facile retorica con le categorie care a pa- dei docenti e alla cura del supporto istituziona- pa Francesco, ma per richiamare piuttosto una le, durante l’anno 2014-2015 abbiamo realiz- verità fondamentale: lo sforzo che l’Antonia- zato queste iniziative concrete: num sta compiendo, e deve compiere sempre – anzitutto, è stato attivato un ufficio del retto- 450 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

re per lo sviluppo e l’orientamento, affidato – Vorrei segnalare anche la convenzione, al dott. Paolo Cancelli, che in collaborazio- firmata per la prima volta lo scorso anno e ne con l’ufficio informatico sta potenziando rinnovata anche quest’anno, con il Centre le strategie di comunicazione dell’Univer- Saint-Louis per la frequenza di corsi di lin- sità, ad esempio con l’offerta di percorsi gua francese. a tema, cioè di proposte formative rivolte Tra le iniziative particolarmente significa- soprattutto alle scuole superiori: qui l’Anto- tive nell’ottica della terza missione, vorrei ri- nianum si fa conoscere offrendo dei corsi di chiamare: formazione su temi specifici come lo studio – la disponibilità data dalla nostra Universi- della Laudato si’, l’educazione alla legalità tà a coordinare una missione archeologica ed altro. Tra le altre strategie messe già in sul monte Tabor, la cui realizzazione è allo campo dall’ufficio per l’orientamento vor- studio delle istituzioni competenti, ma che rei segnalare, per quanto riguarda la comu- potrebbe rivelarsi davvero un campo di fe- nicazione, l’accordo con la rete Sicomoro, conda interazione tra ricerca e formazione che non solo segnala tutti i nostri eventi, ma anche con altre istituzioni; ci consente anche di offrire moduli virtuali – inoltre la partecipazione della nostra Uni- per l’e-learning; passando poi alle strategie versità, tramite la biblioteca e la Facoltà di di sviluppo della rete dell’Università, se- Scienze bibliche e Archeologia di Gerusa- gnalo gli accordi di partenariato realizzati lemme, insieme all’Ordine dei frati Minori, dall’ufficio con alcune istituzioni france- alla Custodia di Terra santa e alla Commis- scane, e in particolare la creazione di una sio Sinica, all’allestimento presso la Galle- piattaforma di collaborazione nella ricerca ria dell’Accademia di Firenze della mostra: con l’Università della Sapienza di Roma. L’arte di Francesco: capolavori dell’arte – Con particolare soddisfazione vorrei poi e terre d’Asia dal XIII al XV secolo, otte- comunicare che nella seduta del senato nendo poi anche la possibilità di una visita accademico di maggio, l’ultima dell’anno gratis. 2014-2015, è stata approvata la creazione di una associazione per studenti ed ex stu- Presentazione dei dati statistici denti dell’Antonianum, che ha lo scopo di rafforzare l’appartenenza alla nostra istitu- a. Studenti zione degli studenti di ieri e di oggi, e di 1. Diritto Canonico: Ordinari (23), Fuori cor- promuovere iniziative che possano favorire so (21), Totale (44). la crescita dei valori della nostra Universi- 2. Filosofia: Ordinari (33), Fuori corso (22), tà. Sono convinta che si tratta di un’inizia- Totale (55). tiva che sarà molto utile per sviluppare le 3. Scienze Bibliche e Archeologia: Totale tante potenzialità dell’Antonianum e perciò (116). vi invito davvero di cuore a tenere d’occhio 4. Teologia: Ordinari (159), Fuori corso (78), il sito, per iscrivervi non appena sarà termi- Totale (237). nata la revisione degli statuti che sancisco- 5. I.F.S.: Ordinari (50), Fuori corso (0), Totale no la nascita dell’Associazione. (50). – Abbiamo poi incrementato la strategia del- 6. I.S.S.R.: Ordinari (33), Fiori corso (10), le borse di studio. Le prime saranno offerte Totale (43). proprio oggi, ma nel corso dell’anno verrà 7. S.S.S.M.F.: Ordinari (7), Fuori corso (4), segnalata la possibilità di partecipare all’as- Totale (11). segnazione di altre borse di studio, nella b. Tesi dottorali discusse e pubblicate forma di borse di collaborazione, certo di 1. Teologia: 2 (7). non grande entità, ma che comunque ci au- 2. Studi Ecumenici: 0. guriamo rappresentino un’ulteriore risorsa 3. Teologia Dogmatica: 0 (2). per i nostri studenti. Vorrei ringraziare a 4. Teologia Biblica: 1 (1). questo proposito la Commissione Scotista, 5. Teologia Fondamentale: 1 (1). in particolare nella persona del presidente 6. Teologia Spirituale: 0 (3). Fr. Percan, per la disponibilità a organizza- 7. Filosofia: 1 (2). re insieme un bando di collaborazione con 8. Diritto Canonico: 1 (1). l’Università per una borsa sugli studi dedi- c. Promozioni cati a Scoto. Emeriti E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 451

• Fr. Claudio Bottini, OFM (Fac. Scienze Bi- Affido questo il percorso che stiamo per bliche e Archeologia). iniziare alla regina dell’Ordine dei Minori, • Fr. Alfio Marcello Buscemi, OFM (Fac. perché custodisca in noi l’amore vero per la Scienze Bibliche e Archeologia). sapienza. • Fr. Roberto Giraldo, OFM (ISE). Con questo augurio e con questa gratitudi- Straordinari ne, dichiaro aperto l’anno accademico 2015- • Fr. Salvatore Barbagallo, OFM (Fac. Teo- 2016. logia). • Fr. Narcyz Klimas, OFM (Fac. Scienze Bi- Sr. Mary Melone bliche e Archeologia). • Fr. Alfredo Manhiça, OFM (Fac. Filosofia). 2. Festa in onore del beato Giovanni Duns • Fr. Mario Cucca, OFMCap (Fac. Teologia). Scoto Aggiunti Roma, PUA, 10.11.2015 • Fr. Piotr Blajer, OFM (Fac. Scienze Bibli- che e Archeologia). Il 10 Novembre 2015, presso l’Aula Magna • Fr. Alessandro Cavicchia, OFM (Fac. della Pontificia Università Antonianum, con Scienze Bibliche e Archeologia). solenne atto accademico è stata celebrata la • Fr. Matteo Cavicchia, OFM (Fac. Scienze festa in onore del beato Giovanni Duns Scoto. Bibliche e Archeologia). Come da consuetudine, l’inaugurazione del d. Eventi nuovo anno accademico si svolge in due mo- 1. Scuola Superiore di Studi Medievali e menti: un primo, alla ripresa delle lezioni, con Francescani la solenne Celebrazione Eucaristica presiedu- • Lezioni pubbliche sul tema “Raimondo ta dal Gran Cancelliere dell’Università – Fr. Lullo tra Oriente e Occidente”. Michael Anthony Perry – e con il consueto di- • IX stage di archivistica. scorso da parte del Rettore Magnifico, la Prof. • Convegno di Greccio: Lauda Sion. I ssa Mary Melone SFA.; un secondo momento, francescani di Terra Santa nel XIII se- celebrato in concomitanza della memoria li- colo. turgica del beato Giovanni Duns Scoto, carat- 2. Festa dell’Università e del Gran Cancellie- terizzato da una prolusione su un tema speci- re fico della riflessione filosofica o teologica del • “Tutta la novità della Tradizione”. Dottor Sottile. 3. Facoltà di Diritto Quest’anno, la solenne e tradizionale le- • I Religiosi tra Ecclesia e Civitas. zione è stata tenuta dal Prof. Leonardo Sileo 4. SSSMF OFM, docente ordinario presso la Pontificia • L’agiografia di Bernardino da Siena. Università Urbaniana, il quale – partendo da 5. IFS una rilettura della quaestio 2, distinctio 15 del • Scrutare gli orizzonti: la vita consacrata IV libro dell’Ordinatio – ha illustrato gli ele- dopo 50 anni dal Vaticano II. menti più significativi della riflessione etica- 6. Facoltà di Teologia economica del Dottor Sottile. • La Scrittura anima della teologia. Come di consueto, la prolusione è stata 7. Facoltà di Filosofia introdotta dal discorso inaugurale tenuto dal • L’Africa tra la sfida del terrorismo e la Rettore Magnifico, durante il quale sono stati mobilità nell’era della globalizzazione. sottolineati due tra i diversi motivi più signifi- e. Convegno cativi in forza dei quali è opportuno incorag- • Donne nella Chiesa: prospettive in dia- giare ed incrementare gli studi sul pensiero di logo. Giovanni Duns Scoto. Come sempre, non appare da queste rela- Il primo motivo riguarda, in modo partico- zioni il lavoro prezioso e quotidiano di tutto il lare, la capacità – da parte del Dottore scozze- personale non docente della nostra Universi- se – di mettersi in ascolto del sensus fidei; ciò tà: quello del segretario generale e dell’intera è stato particolarmente evidenziato dal Rettore segreteria, dello staff della Biblioteca, dell’e- Magnifico attraverso la citazione di alcuni pas- conomo e di tutti coloro che contribuiscono saggi del discorso tenuto da Papa Benedetto in modo insostituibile alla vita della nostra XVI durante un’Udienza Generale del 2010. comunità accademica. A tutti va il mio grazie In esso, l’attuale Papa Emerito sottolineava sincero. che «Teologi di valore, come Duns Scoto circa 452 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 la dottrina sull’Immacolata Concezione, han- sione etica-economica scotiana raggruppabili no arricchito con il loro specifico contributo intorno a quattro nozioni principali: possesso, di pensiero ciò che il popolo di Dio credeva trasferimento, uso, produzione e circolazione già spontaneamente sulla Beata Vergine, e (scambio e mercato). manifestava negli atti di pietà, nelle espres- Ripercorriamo brevemente i diversi punti sioni dell’arte e, in genere, nel vissuto cristia- della trattazione offerta dal Prof. Sileo. no. Tutto questo grazie a quel soprannaturale In primo luogo, emerge come per il Dottor sensus fidei, cioè a quella capacità infusa dallo Sottile il diritto alla divisione dei beni non sia Spirito Santo, che abilita ad abbracciare le re- fondato sulla legge di natura ma derivi da moti- altà della fede, con l’umiltà del cuore e della vazioni storico-culturali: la razionalità umana, mente. Possano sempre i teologi mettersi in infatti, legittima tale diritto al fine di garantire ascolto di questa sorgente e conservare l’umil- la pacifica convivenza tra gli uomini i quali, tà e la semplicità dei piccoli!». In continuità nella presente condizione lapsaria, qualora si con le parole di Benedetto XVI, il Rettore Ma- trovassero in uno stato di comune partecipa- gnifico ha espresso la convinzione secondo la zione di tutti all’uso di beni, tenderebbero ad quale l’attenzione al sensus fidei – richiamata appropriarsi per cupidigia degli stessi beni più attraverso l’insegnamento del Dottor Sottile del necessario, creando in tal modo disugua- – aiuterebbe la Chiesa a realizzare quel movi- glianze in seno alla società civile. mento di riforma voluto da Papa Francesco, in Ascrivibile, inoltre, all’ambito del diritto quanto garantirebbe all’intera comunità eccle- positivo piuttosto che a quello del diritto di siale quella dimensione di comunionalità e di natura è anche l’appropriarsi di beni in ante- sinodalità che le è propria. cedenza non appartenuti ad alcuno, contraria- Il secondo motivo evidenziato durante il di- mente a quanto sostenuto nelle Institutiones scorso inaugurale, è il legame della Pontificia di Giustiniano. Posta quindi tale premessa Università Antonianum con la Commissione teoretica, intravedendo una maggiore ragione- Scotista Internazionale, la quale cura l’edi- volezza nell’intervento umano positivo atto a zione critica delle opere del Dottor Sottile: a regolare i rapporti con le res, Duns Scoto passa riguardo, il Rettore Magnifico ha ringraziato all’esplorazione degli elementi di razionalità i Membri dell’équipe per il loro «lavoro d’ec- che concorrono alla giusta legislazione umana cellenza» (così lo ha definito il Rettore), sia relativa a tale ambito. per i risultati finora ottenuti sia per la modali- Riguardo invece il trasferimento (transla- tà di raggiungimento di questi, cioè lo studio tio) di beni, il Dottor Sottile ritiene che esso sia serio e rigoroso che impegna quotidianamente consequenziale alla liceità della divisione dei ciascun Socio. dominia, e che in esso sia da distinguere una Alle parole del Rettore, ha fatto seguito la duplice forma di realizzazione: una prima, re- prolusione del Prof. Sileo. lativa al dominio; una seconda, relativa all’uso Come già accennato, il tema sviluppato ri- senza il trasferimento del dominio. Un’ulterio- guarda alcuni tra gli elementi più significativi re distinzione viene, inoltre, operata in merito della riflessione etica-economica, rintracciabi- al trasferimento di un bene da parte del suo li attraverso la rilettura ed il commento della possessore: la translatio può qualificarsi quale quaestio 2, distinctio 15 del IV libro dell’Or- atto gratuito da parte del possessore nei riguar- dinatio. di del percipiente oppure finalizzata ad essere Dopo una breve contestualizzazione della contraccambiata con un bene equivalente, sal- quaestio (che rientra nel quadro generale della vo sempre il libero concorso di entrambi i per- trattazione del Sacramento della Penitenza), cipienti; in quest’ultimo caso, infine, rientrano immediatamente dopo la sezione relativa alla i contratti di scambio. satisfactio, Duns Scoto analizza il problema Al fine, poi, di connotare qualitativamen- della restituzione delle cose sottratte ad altri, te la moralità dell’agire in seno alla socialità nella cui trattazione si sofferma sulle impli- economica che viene a crearsi – nell’atto dello cazioni personali, sociali ed economiche con- scambio – tra i percipienti, Duns Scoto appli- cernenti il dovere di ripristino della concordia ca ad essa la massima evangelica secondo la nell’ambito dei rapporti personali in relazione quale la relazione con l’altro dovrebbe esse- a beni immobili e mobili. re regolata a partire da quanto non si desideri Dallo sviluppo delle diverse argomenta- ricevere nei confronti della propria persona zioni emergono gli elementi fondanti la rifles- («Tutto quanto volete che gli uomini facciano E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 453 a voi, anche voi fatelo a loro», Matt. 7, 12). coli, continua a difendere la sua attualità fa- Elemento di svolta, infine, è rappresentato cendo assonanza anche con parole e concetti dalla rivalutazione dell’attività di mercato da sviluppati nella recente enciclica Laudato si’, parte del Dottor Sottile. Diversamente, infatti, richiamata e citata mediante brevi ma signifi- da una sensibilità alquanto diffusa a partire dal cativi riferimenti da parte del Ministro genera- XII secolo – secondo la quale sia sul versante le dell’Ordine e Gran Cancelliere della Ponti- teologico-canonistico che su quello filosofico ficia UniversitàAntonianum . veniva esaltata l’attività agricola a disprezzo di quella di mercato e, in generale, della figura Fr. Giammarco Francesco Fiore del mercante stesso – Duns Scoto avanza, le- gittimandola in modo ragionevole, una difesa 3. Notitiæ particulares tanto del mercato quanto dei mercanti. Questi, in estrema sintesi, sono solo alcuni 1. Noviziato tra i punti trattati dal Prof. Sileo durante la sua prolusione, dalla quale si evince chiaramente il – Prot. 105988 (179/15) Il Ministro generale rigore di un’«etica dell’argomentazione» – per (dec. 13.10.2015), a norma dell’art. 97 §1 usare un’espressione del relatore – che onora degli SSGG, dietro la richiesta del Ministro tanto la razionalità umana quanto l’incedere provinciale della Prov. di Irlanda, Dublino argomentativo del Dottor Sottile. (lett. 09.10.2015), concede la dispensa per- Alle parole del Prof. Sileo, ha fatto seguito ché la Provincia possa iniziare il prossimo la relazione di Fr. Josip B. Percan, presidente corso di Noviziato con un solo Novizio. della Commissione Scotista Internazionale. Fr. Percan ha comunicato ai presenti lo sta- – Prot. 106096 (195/15) Il Ministro generale to attuale del lavoro condotto dai membri della (dec. 23.11.2015), a norma dell’art. 97 §1 Commissione, annunciando l’ormai prossima degli SSGG, dietro la richiesta del Ministro pubblicazione del primo dei due volumi degli provinciale della Prov. di Cristo Re, Cana- Indici: uno strumento prezioso ed indispen- da/Edmonton (lett. 14.11.2015), concede la sabile per quanti sono impegnati nel lavoro dispensa perché la Provincia possa iniziare di ricostruzione sistematica del pensiero del il prossimo corso di Noviziato con un solo Dottore Sottile a partire dalle fonti di cui si di- Novizio. spone. Tale volume, infatti, contiene un indice di nomi ed un indice bibliografico di tutte le 2. Nomine, Obbedienze, Ratifiche, Approva- fonti primarie e secondarie presenti nelle due zioni opere scotiane di commento alle Sentenze di Pietro Lombardo (l’Ordinatio e la Lectura). – Prot. 105893 (156/15). Il Ministro generale Inoltre, è riportato un elenco esaustivo di tutti ha approvato il programma di Formazione i codici e delle edizioni usate per editare ogni per l’Aspirandato della Fraternità “Nostra singolo volume della corrente edizione critica Signora degli Angeli” nel Sud Sudan (Ju- tanto dell’Ordinatio quanto della Lectura. In- ba) (lett. app. 16.09.2015), su richiesta di fine, tra gli elementi innovativi che ricorrono Fr. Mario Debattista (lett. 20.08.2015), nel volume – rispetto ai volumi pubblicati in precedenza – è da segnalare l’impiego sia della – Prot. 105922 (167/15). Il Ministro generale lingua italiana che di quella inglese, almeno (obb. 29.09.2015) concede l’obbedienza a nella parte introduttiva dell’opera. Fr. Xavier Fco Calpe Melendres, professo- Infine, a termine della festa è intervenuto re presso la PUA e residente presso la CI- Fr. Michael Anthony Perry, che, nel saluto SA, di risiedere preso il convento SS. Qua- conclusivo introdotto da una lirica di Charles ranta a Roma fino a febbraio 2016, dietro Baudelaire, ha richiamato la nozione scotiana la lettera del suo Ministro provinciale (lett. di haecceitas e di relatio trascendentalis con 11.09.2015). l’intento di sottolineare, ad un tempo, la singo- larità di ciascun individuo e il suo essere parte – Prot. 106035 (184/15). Il Ministro genera- di un unico orizzonte creato. le nomina a Professore aggiunto della cat- Singolarità, dunque, e relazione: questi i tedra di Antropologia filosofica presso la poli attorno ai quali si concentra la prospettiva PUA di Fr. Eladio Conchas Guzmán (dec. antropologica scotiana che, a distanza di se- 454 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

23.10.2015), su richiesta del Rettore Ma- provinciale (lett. 88/2015, del 14.09.2015). gnifico (lett. 232/15, 23.10.2015). – Prot. 106083 (194/15). Il Ministro Genera- – Prot. 106037 (185/15). Il Ministro generale le (dec. 23.11.2015), a norma dell’art. 267 (obb. 23.11.2015) concede l’obbedienza al degli SSGG, concede che Fr. João Paulo professore Fr. Martin Carbajo Nunez, per- Nascimento dos Santos ofm, della Prov. SS. ché possa insegnare un semestre per ogni Nome di Gesù in Brasile (Anápolis), possa anno accademico, nel periodo 2016-2018, essere riammesso all’Ordine senza ripetere presso la “Franciscan School of Theology” il noviziato, dietro richiesta del proprio Mi- (Ocaenside – USA), su richiesta del Presi- nistro provinciale (lett. 11.11.2015). dente del “FST”. – Prot. 106140 (204/15). Il Ministro genera- – Prot. 106047 (189/15). Il Ministro generale le (dec. 14.12.2015), a norma dell’art. 267 (dec. 6.11.2015) nomina a professori ag- degli SSGG, concede che Fr. Edison Ro- giunti presso la PUA: Fr. Wieslaw Block lando Valiente Fandino ofm, della Prov. S. ofmcap, per la cattedra di Spiritualità fran- Paolo in Colombia (Santa Rosa de Cabal), cescana; Fr. Maksym Kopiec per possa essere riammesso all’Ordine senza ri- la cattedra di Teologia fondamentale; Fr. petere il noviziato, dietro richiesta del pro- Stanisław Bogusz Matuła per la cattedra prio Ministro provinciale (lett. 16.049 del di Ecclesiologia ed Ecumenismo; Fr. Jorge 10.12.2015). Humberto Ríos Morales per la cattedra di Esegesi – Teologia biblica di Nuovo testa- 4. Segreteria generale per la Formazione e mento I (Vangeli sinottici/Atti); Fr. Albert gli Studi Schmucki per la cattedra di Psicopedagogia della vita spirituale, su richiesta del Rettore – Prot. 106042 (186/15). Il Segretario gene- Magnifico (lett. 245/15 del 4.11.2015). rale per la Formazione e gli Studi OFM pre- senta al Ministro generale un Promemoria Prot. 106117 (199/15). Il Ministro genera- sulla situazione delle edizioni di Quaracchi le (dec. 27.11.2015) nomina Fr. Benedikt (lett.3.11.2015). Mertens ofm, direttore delle “Edizioni dei Padri di Quaracchi”. 5. Varie

Prot. 106133 (202/15). Il Ministro Generale – Prot. 105890 (161/15). Il Ministro generale (dec. 11.12.2015) nomina Fr. Nicola Ric- (obb. 07.09.2015) concede l’obbedienza a cardi come Vicario del Collegio S. Antonio Fr. Aaron Tirado Zuniga (Prov. Jalisco dei di Roma. SS. Francesco e Giacomo in Messico) di ri- entrare in Provincia sotto l’obbedienza del 3. Riammissioni suo Ministro provinciale dopo aver svolto il suo servizio di Vice Rettore ed Economo – Prot. 105905 (160/15). Il Ministro genera- presso la Fraternità Internazionale “Beato le (dec. 28.09.2015), a norma dell’art. 267 Gabriele Allegra”, in Roma. degli SSGG, ha disposto che Fr. Jonatán Córdoba Arias ofm, della Prov. S. Fede in – Prot. 105912 (165/15). Il Ministro generale Colombia possa essere riammesso all’Ordi- accoglie le dimissioni dall’ufficio del Vica- ne senza ripetere il noviziato, dietro richie- rio della Fraternità “San Antonio” a Roma sta del proprio Ministro provinciale (lett. di Fr. Cristobal Solares, dietro la sua lettera 07.09.2015). di presentazione delle dimissioni (lett. del 15.09.2015). – Prot. 105914 (166/15). Il Ministro generale (dec. 28.09.2015), a norma dell’art. 267 de- – Prot. 105954 (173/15). Il Rettore Magni- gli SSGG, ha disposto che Fr. Francesco di fico della PUA (lett. 157/15, 18.09.2015) Piede ofm, della Prov. SS. Apostoli Pietro comunica che lo Studio Teologico France- e Paolo in Italia (Roma), possa essere ri- scano Interprovinciale Campano-Lucano, ammesso all’Ordine senza ripetere il novi- affiliato alla Facoltà di Teologia della PUA, ziato, dietro richiesta del proprio Ministro in Roma, ha sospeso la sua attività a partire E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 455

da quest’anno accademico 2015/2016. anche la sanazione dei titoli rilasciati dopo la scadenza degli Statuti. – Prot. 105996 (181/15). La Congregazione per l’Educazione Cattolica, dopo la pre- – Prot. 106124 (201/15). I Ministri generali sentazione della richiesta da parte del Ret- francescani del 1° Ordine e del TOR (lett. tore Magnifico della PUA (lett. 172/15, 29.11.2015) presentano il Progetto della 07.10.2015), concede il rinnovo degli Sta- nuova Pontificia Università Francescana in tuti peculiari della Facoltà di Scienze Bi- Roma. bliche e di Archeologia a Gerusalemme e

E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 1. Nuova Fraternità francescana in Senegal L’abitazione è stata proposta dall’Arcive- Rufisque, Senegal, 02.10.2015 scovo e si tratta di un antico piccolo centro dove ha operato per alcuni anni l’associazione La mattina del 2 ottobre 2015 è nata uffi- Raoul Follereau (che ha dato il nome al luo- cialmente in Senegal la nuova Fraternità dei go fino ad oggi) e poi utilizzato per incontri Frati Minori. L’Arcivescovo di Dakar, Mons. di spiritualità dell’Arcidiocesi. La struttura Benjamin Ndiaye, ha presieduto una sempli- richiama un poco la Porziuncola delle origi- ce celebrazione della Parola durante la quale è ni, con una costruzione centrale e tante casette stata inaugurata la nuova presenza francescana attorno. Ciò ha ispirato a dare il nome di “La e benedetta la casa che ospita i Frati. Durante Porziuncola” alla nuova Fraternità, anche co- la celebrazione è stata riascoltata la parola di me auspicio che dalla piccola nascita possa san Francesco che invia i primi compagni due svilupparsi in futuro una ricca presenza fran- a due a predicare la conversione e la penitenza, cescana in tutto il Senegal. la parola del Papa Francesco che descrive il La località si trova nella città di Rufisque, ruolo che hanno i carismi nella Chiesa, e la pa- alle porte della capitale Dakar, dove i primi rola dell’Arcivescovo che ha ricordato la mis- missionari francescani sono arrivati per evan- sione che egli si attende dai Frati nella chiesa gelizzare la regione. Così, dopo più di tre seco- locale. Ispirandosi ad un autore contempora- li di assenza, i francescani sono tornati in Se- neo, ha anche messo in evidenza che il carisma negal proprio nel luogo dove avevano iniziato, francescano è quello più vicino alla spiritualità come per segnare una continuità ideale. dei Marabou musulmani, presenti in Senegal. Infatti, nel XVI secolo, per disposizione del E già la Parola di Dio del giorno conteneva un Papa, il Frate Minore spagnolo Fr. Alfonso di messaggio programmatico: essere nel cuore Bolaño ricevette la missione di evangelizzare della Chiesa, come santa Teresa del Bambin la Guinea di allora, molto più ampia dell’at- Gesù, e andare a portare il Vangelo, secondo tuale, con l’aiuto di altri Frati spagnoli e por- la missione affidata da Gesù ai suoi discepoli. toghesi. Nel 1462 Fr. Alfonso fu nominato All’inaugurazione hanno partecipato l’in- Prefetto della missione di Guinea e Province caricato degli affari ecclesiastici della Nunzia- vicine (compreso il Senegal attuale), e poi nel tura apostolica, il Vicario generale, i Parroci 1472 il Papa Sisto IV lo nominò Commissario delle parrocchie vicine, alcuni Superiori mag- Apostolico di tutta la Regione. Poco dopo la giori di Istituti religiosi – tra i quali i Monaci di sua morte (1480), la prima missione france- Ker Moussa e i Domenicani –, un gran numero scana ebbe termine. di Suore Francescane Missionarie di Maria, le Una seconda missione dei francescani fu Suore Francescane dei Poveri e alcuni rappre- realizzata dai Frati cappuccini della Francia e sentanti di laici amici di san Francesco. E poi dell’Italia nel XVII secolo. La Congregazio- hanno fatto corona alla nuova Fraternità il Cu- ne romana di Propaganda Fide inviò i Frati stode della Custodia san Francesco d’Assisi di cappuccini, i quali entrarono in Senegal dalla Guinea Bissau, Fr. Victor Quematcha, da cui città di Rufisque. Ma furono costretti ad ab- la Fraternità dipende, con il suo economo, Fr. bandonare la missione in Senegal appena dieci Laurentino Okica Gomes, e il Custode della anni dopo (1644) quando il Paese fu conqui- Custodia del Marocco, Fr. Manuel Corullon, a stato dagli Olandesi, i quali portarono i loro nome della Conferenza africana dei Frati Mi- missionari. nori. Il carisma francescano è tornato in Senegal La Fraternità è formata da quattro Frati di nel secolo XX, con l’arrivo delle Suore Fran- nazionalità diverse: due Frati della Guinea cescane Missionarie di Maria. Nel 1948/49 le Bissau (Fr. José Infanda e Fr. Antonio Tcha- Suore presero il servizio nell’Ospedale di Da- mi), un italiano (Fr. Vincenzo Brocanelli), e kar, nel 1955 hanno aperto la “Pouponnière” Fr. Célestin Ngoy, della Provincia di san Be- che accoglie bimbi neonati o di poche settima- nedetto l’Africano nella Repubblica Democra- ne di vita, e poi il “Foyer” della Medina di Da- tica del Congo. kar. Nel 1978 sono arrivate le Suore France- 458 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 scane dei Poveri. Oggi ambedue le Congrega- cesitamos en este tiempo, para ser capaces de zioni francescane stanno sviluppando la loro responder con alegría y con hechos concretos presenza in Senegal. a los desafíos actuales. A continuación y si- Finalmente, in questo nuovo millennio e guiendo las directrices del Documento Final proprio durante l’anno dedicato alla Vita con- del Capítulo general 2015 queremos llegar a sacrata sono tornati anche i Frati Minori. Si cada uno de ustedes con nuestras palabras de tratta di una nuova fondazione o “implantatio ánimo y esperanza. Ordinis” della Custodia san Francesco d’Assi- “Hacia las periferias con la alegría del si della Guinea Bissau, che si apre alla cultura Evangelio” “expresa la decisión de fondo, que e Chiesa senegalese, con la partecipazione di es aquella de salir de cada recinto que nos tie- Frati di altre culture e Province francescane. ne encerrados, para llevar la Buena Noticia a La piccola Fraternità di Rufisque (Dakar) aquellos que hoy la necesitan más que nunca, non ha la cura di una parrocchia né un’altra con la alegría que nace del Evangelio”. Con attività prestabilita. Essa vuole essere anzitut- estas palabras nuestro Ministro General Fr. to una “presenza” francescana, in cui si vive Michael Perry, introduce el documento final con cura “lo spirito di orazione e devozione”, del Capítulo, haciendo nuestras las palabras la comunione fraterna, nella semplicità e la- del Papa Francisco, de salir al encuentro del boriosità; vuole essere una Fraternità “aperta”, otro de rostro concreto, pero con el firme testi- nel senso che è mobile, va verso la gente, si monio de que estamos alegres de hacerlo con inserisce nel contesto locale, e nel frattempo prontitud, con diligencia, con audacia y crea- accoglie coloro che desiderano condividere la tividad. spiritualità francescana; una Fraternità di “ser- “Fratres et Minores in Nostra Aetate”, vizio” nella chiesa locale e verso gruppi, movi- “expresa la forma de nuestro caminar por el menti e comunità religiose; una Fraternità che mundo: no solos, sino en fraternidad, no con desidera “mostrare” il carisma di Francesco e medios poderosos, sino como menores, con los Chiara, come dono dello Spirito, e così costru- instrumentos que tenemos y lo que somos”. Fr. ire anche la Famiglia Francescana in Senegal. Michael insiste en nuestra identidad, en dar Le attese sono molte e già sin dai primi testimonio de lo que somos o de lo que debe- giorni i Frati sono stati invitati e sollecitati da mos ser. La urgencia de ir por el mundo, nues- parrocchie, gruppi francescani di laici, comu- tro claustro, como Fraternidad contemplativa nità religiose. Tutto ciò, per la Fraternità, co- en misión permanente. stituisce una grande responsabilità ma anche Estamos llamados a dejarnos conducir por una forte motivazione per essere fedele alla el Espíritu Santo para que todo lo que pensa- “forma di vita evangelica” professata. mos y soñamos se haga realidad en cada una de nuestras Entidades, que seamos capaces de Fr. Vincenzo Brocanelli, OFM transmitir el Amor y la Misericordia de Dios que opera en nuestras vidas. El mundo actual cambia velozmente y nos 2. Carta de los Animadores generales para interpela a vivir cambios radicales en nuestras las Misiones y la Evangelización vidas, frente a ciertas formas de modernidad (como el individualismo, el consumismo y el materialismo) que han penetrado el corazón Hacia las periferias de nuestra propia identidad, somos testigos de con la alegría del Evangelio nuevas formas de pobreza global, no solo físi- “Fratres et Minores ca sino también espiritual y que afecta nuestra in Nostra Aetate” vida de consagrados. Estamos llamados a glo- balizar el amor, la solidaridad, la misericordia Roma, 01 de noviembre de 2015 en nuestro mundo contemporáneo para ser ca- paces de vivir con esperanza y de dar razón de Queridos hermanos responsables de la Se- ésta frente a la humanidad, es tener conciencia cretaría para las Misiones y la Evangelización clara de que nuestra propia vida es MISION. de las diversas Conferencias y Entidades de En esta gran tarea evangelizadora, esta- nuestra amada Orden, que el Señor les llene mos llamados a tener FE, a confiar en Aquel de su Paz y les conceda la sabiduría que ne- que nos ha llamado, porque es su obra, no la nuestra y Él sabe hacia dónde nos conducirá, E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 459 solo nos pide que creamos. Que no tengamos de devolvernos la alegría que nos arrebata el miedo a las crisis de la vida, a los problemas, mundo de la superficialidad. a las dificultades, al contrario que miremos Como hermanos responsables de la anima- éstas como una oportunidad para crecer, para ción para las Misiones y la Evangelización de ser emprendedores, y ser capaces de mirar ca- nuestras Entidades nos apremia sobre todo te- minos nuevos, de dar respuestas a los aconte- ner claro cuál es nuestra función y las tareas cimientos de nuestro tiempo: “... los desafíos que debemos llevar adelante ahí donde esta- del laicismo agresivo y el debilitamiento de la mos presentes (cfr. CCGG Cap. V; EEGG cap. religión tradicional, el creciente proselitis- V), lo que nos pide la Orden y la capacidad que mo de las comunidades eclesiales cristianas tenemos de llevarla a la práctica, de encarnarla evangélicas, la crisis económica creada por en nuestras propias realidades. No se trata de la creciente disparidad de los ingresos entre inventar algo nuevo, sino simplemente de ser los pocos ricos y los muchos pobres, el desa- fieles a lo que hemos profesado. De tal forma fío planteado por elementos radicales dentro que podamos mantener la unidad y el sentido del Islam...”. (Documento Final del Capítulo de ser una fraternidad misionera internacional, General -DFCG n. 6). Más allá de toda esta intercultural que participa de la misión de la realidad debe brillar nuestra esperanza y la Iglesia (cfr. CCGG art. 116). alegría de vivir el Evangelio como norma de ¿Qué caminos queremos seguir para el vida, como fuerza renovadora que nos cambia próximo sexenio? y ¿hacia dónde queremos y quiere transformar el mundo. llegar?, no pretendemos tener respuestas pa- La Orden nos recuerda que “también pue- ra todo, pero si queremos que juntos podamos den estallar tormentas en nuestras fraternida- concretizar lo que nos pide el Capítulo general des locales cuando no somos verdaderamente y también queremos soñar juntos como una hermanos, cuando no oramos juntos, cuan- verdadera Fraternidad Misionera de Hermanos do no celebramos capítulos locales eficaces, Menores. cuando no prestamos suficiente atención a la A continuación queremos subrayar algunos lectura orante de la Palabra de Dios en nues- aspectos que pueden orientar nuestro trabajo, tra vida personal y fraterna, cuando nos ais- de tal forma que tengamos un mismo horizon- lamos de los demás hermanos con nuestras te que nos guía: computadoras, cuando consideramos nues- 1. La ANIMACIÓN, no podemos animar a los tras fraternidades como simples hoteles...” demás, si nosotros no sentimos el deseo de (DFCG n.7). Más allá de esta realidad, tene- transmitir con alegría aquello que llevamos mos que abrir nuestros ojos, nuestro corazón y dentro. Esto sin lugar a dudas implica un nuestra mente a la novedad de Dios que quiere dinamismo de salida, la misma que parte de operar en nuestras vidas, pero como buenos nuestra propia identidad: somos una frater- discípulos-misioneros tenemos que ser humil- nidad misionera desde los inicios, nuestro des y como el ciego Bartimeo debemos gritar claustro es el mundo, y hoy estamos invi- sin miedo “Señor ten compasión de mí” (cfr. tados a ir hacia las periferias (cfr. EEGG Mc 10, 46-52) y sin dudas nuestra vida tomará 47; 48; 154; DFCG n. 23). Por eso debemos otro rumbo y el verdadero cambio comenzará formar para la misión, para salir de nuestras en nosotros. Porque solo el que experimenta propias comodidades, para mirar más allá la Misericordia de Dios en su propio contexto, de nuestros límites provinciales: la puede transmitir a los demás con la misma 1.1. Invitamos a que todas las Entidades alegría. Esa es nuestra primera misión: “noso- piensen en los Proyectos de la Orden tros”, para que podamos ir al encuentro de los (para citar algunos ejemplos: China, otros en sus propias periferias. Tailandia, Myanmar, Rusia, Kazajstán, Frente a esta realidad que se palpa en nues- Estambul, Palestrina, Marruecos, Tierra tras vidas y que urge un cambio radical, “tam- Santa, Sudán, Congo Brazzaville, Ama- bién nosotros somos invitados a volver a la zonía, etc.) y que se comprometan a en- pobreza y a librarnos de lo superfluo. En nues- viar al menos un hermano a cualquiera tros tiempos, nosotros también debemos tirar de estos proyectos. Que no les impidan nuestras falsas seguridades y remontar la ola partir, sino que estos hermanos volun- del miedo y la ansiedad por medio de nuestra tarios sientan el apoyo y que parten en fe en Dios” (DFCG n. 11). Solo Dios puede nombre de la propia fraternidad (cfr. Rb llenar nuestra vida de lo esencial, solo Él pue- 12). 460 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

1.2. Como camino de renovación invi- bre, en lengua inglesa. tamos a fijar un tiempo concreto en el 2.1. La Orden pensando en la necesidad de que se pueda pensar a nivel de Confe- abrir otro centro de formación misionera rencias en abrir una fraternidad dentro nos dice: y “sin copiar las culturas oc- del espíritu de las Formas Nuevas (cfr. cidentales, las Entidades jóvenes deben Ite Nuntiate n. 29-56) que sean pensadas vivir el estilo de vida franciscana, ins- y ejecutadas de manera interprovincial. pirada en el Evangelio, respetando las Así pondremos en práctica la decisión n. culturas locales e integrándolas en el es- 12 del Capítulo general 2015. A nivel de píritu de Asís. Francisco fue un hombre Orden se está estudiando la posibilidad universal y la belleza de su carisma es de abrir una nueva fraternidad al estilo capaz de transformar todas las culturas, de Palestrina en Croacia (Pazin). introduciendo en ellas una nueva leva- 1.3. Que comencemos a abrirnos más allá dura. Le toca a cada uno efectuar el dis- de las fronteras, con el intercambio de cernimiento necesario” (DFCG n. 29). hermanos que quieran realizar una expe- Por eso nos ha pedido trabajar junto a las riencia misionera en una Provincia dife- autoridades competentes para que este rente a la suya. Con un tiempo mínimo proyecto se haga realidad lo más pronto de un año y un máximo de tres. De tal posible en América Latina (Decisión ca- forma que podamos entender la urgencia pitular n. 14). de la solidaridad interprovincial. 2.2. Como parte de la formación misionera 1.4. Que demos espacio a la formación ini- debemos continuar con los Congresos cial (por ejemplo en tiempo de vacacio- Misioneros en América Latina (el terce- nes escolares) para que bien acompañada ro), en otros continentes a nivel de Con- puedan realizar experiencias misioneras ferencias y el Congreso Internacional formativas en nuestras Conferencias. para toda la Orden (el segundo en otro 1.5. No puede existir buena animación si no continente). Que estos sean espacios de existe una comunicación de calidad, ob- formación, de actualización y sobre todo jetiva y transparente, por tal motivo so- para hacer visible la obra de los herma- licitamos a todos los responsables de los nos en los diversos lugares de misión y secretariados mantenernos informados de evangelización. sobre: los nuevos responsables, las obras 2.3. Parte de la formación específica para la misioneras de cada Entidad, los herma- misión y la evangelización sobre todo en nos que tienen fuera de sus Provincias, lugares donde somos minoría, apremia las nuevas iniciativas de evangelización la preparación para el diálogo no solo en todas las áreas. De tal forma que las ecuménico sino sobre todo interreligioso podamos hacer visibles a nivel de toda la e intercultural: “Hoy es urgente que dia- Orden y del mundo, mostremos lo bueno loguemos con otras religiones y culturas que tenemos y lo que somos. en el espíritu de Asís. El Islam, en parti- 2. La FORMACIÓN MISIONERA, no pode- cular, estaba muy presente en la mente mos partir sin tener una adecuada forma- de Francisco...” (DFCG n.12). Por tal ción que responda a los desafíos actuales, motivo el Servicio para el Diálogo de la vivimos en una aldea global que nos afecta Orden tendrá un lugar especial durante a todos. Por tal motivo queremos invitar a este sexenio. todos los hermanos a tener presente nuestro 2.4. Formar para el diálogo desde las eta- centro de Formación Misionera en Bruse- pas de Formación Inicial y Permanente las, la misma que fue pensada para formar es algo indispensable en nuestros días, de manera inmediata a los misioneros que por tanto tienen que entrar en nuestros van por primera vez a un lugar de misión, planes de Provincia. pero también es un lugar de formación per- 3. ECONOMÍA, la Orden nos recuerda la se- manente y de actualización para los herma- riedad de este aspecto para la vida y misión: nos que viven en las misiones o que se en- “...hemos tomado medidas para garantizar tregan totalmente en diferentes servicios de una mejor transparencia en la administra- evangelización. Normalmente los cursos se ción de nuestra Curia general y proveer una dan en dos momentos: a) marzo a mayo, en tutela adecuada de los bienes que recibimos lengua francesa; b) septiembre a noviem- del Señor y de su pueblo. Os pedimos a to- E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 461

dos vosotros que renovéis vuestra confian- sino gestores de esta misión que nos za en la Orden...” (DFCG n. 20). atañe a todos por el simple hecho de ser 3.1. Un llamado a reconocer que nada nos bautizados. Que sientan, vivan y com- pertenece y como Hermanos Menores partan con nosotros el ser discípulos- que hemos profesado el vivir “sin nada misioneros. Y sin lugar a dudas los pri- propio” debemos estar abiertos a la so- meros a involucrar son los hermanos de lidaridad, a la colaboración económica, la OFS y de la JUFRA. restituyendo así a los pobres lo que he- 4.3. Que nuestras Universidades y Centros mos recibido gratuitamente (cfr. DFCG de estudios superiores a nivel de Orden n. 21). establezcan dentro de su curriculum, un 3.2. Por tal motivo invitamos a todas las serio estudio y reflexión sobre la misio- Entidades a ser fieles al compromiso ad- nología actual y el aporte concreto desde quirido: “El Capítulo general establece nuestro propio carisma. que la obligación prevista por los EEGG 4.4. La elaboración de las líneas guía: “El 72 §2 («El Secretariado general para las Definitorio general, con el Secretariado Misiones y la Evangelización debe ser general para las Misiones y la Evangeli- apoyado económicamente por todas las zación, elabore líneas guía (cfr. Manda- Entidades de la Orden. El Capítulo ge- to 16, Capítulo general 2009), sobre la neral debe establecer la forma y meto- evangelización misionera a partir de las dología de este apoyo»), debe ser satis- propuestas contenidas en el informe ca- fecha mediante la estructura basada en la pitular del SGME” (Decisión capitular actual modalidad de las “franjas” usadas n. 13). por la Orden para la “contribución de so- 4.5. Que las reuniones tanto del CEME lidaridad” (Decisión capitular n. 16). (Consejo Ejecutivo para las Misiones 4. Nuevos DESAFÍOS, lo que nunca pasa de y la Evangelización) como del CIME moda es aquello que el mismo Papa Fran- (Consejo Internacional para las Misio- cisco nos ha pedido en su encuentro con los nes y la Evangelización) sean más efi- Capitulares, que vivamos nuestra propia caces y que realmente ayuden a la Orden Identidad, por tal motivo el gran desafío en su gran tarea evangelizadora. No nos en todos los ámbitos de la evangelización olvidemos que sobre todo es un SERVI- es siempre aquella de anunciar el Evange- CIO a la Orden, a la Iglesia. Por tal mo- lio según nuestro propio carisma, ese es el tivo debe ser realizada con alegría, con aporte que las Iglesias Locales nos piden y responsabilidad y con efectividad. que el mundo de hoy necesita VER: Frater- nidades Misioneras que viven la minoridad Conclusión y que con su vida se convierten en presen- cia profética. Queridos hermanos queremos comunicar- 4.1. Estamos llamados a salir de nuestras les que nuestro único deseo durante este próxi- propias comodidades a ir al encuentro mo sexenio es trabajar como y para la Orden de los leprosos de nuestro tiempo, a las y ustedes son parte de esta gran familia. Por periferias. Y no al contrario, dejando tanto no se sientan solos, además, el Señor las periferias para concentrarnos en los nunca abandona nuestra barca y no hay nada grandes conventos defendiendo lo histó- que temer, solo abramos nuestros corazones y rico y sacrificando nuestra identidad mi- nuestras mentes a la esperanza, a la novedad, sionera. Estamos llamados a ser testigos porque para DIOS nada es imposible (cfr. Mt de la Misericordia, de la reconciliación 8, 23-27). Si ponemos su confianza en Él to- comenzando con nosotros mismos. Es do será posible (Cfr. DFCG n.26). Que María un desafío a “...empezar de nuevo...” Santísima Reina de nuestra Orden y Estrella (cfr. DFCG n. 15; 19; 32). Es tiempo de de la Evangelización nos cubra bajo su manto pensar en una fraternidad interobedien- y nos lleve siempre hacia su hijo amado. Que cial, internacional, intercultural en los las palabras de Francisco nos animen a reto- cinco continentes. mar el camino con alegría, a no tener miedo 4.2. Crear estructuras que faciliten el traba- de volver a comenzar: “Hermanos hasta aho- jo de misión compartida con los laicos ra poco o nada hemos hecho, empecemos de donde no sean simples colaboradores, nuevo”. 462 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

A vuestro servicio fraterno, ouvir um texto enviado por Frei Michael An- tony Perry, ofm, Ministro Geral, cujo título “A Educação Franciscana como Agente de Trans- Gallardo Loja Fr. Luis formação” já indicava a tônica estritamente Animador general para las Misiones franciscana de sua reflexão. Em seguida foi a vez de Frei Cesare Vaiani, ofm, Secretário Geral para Formação e Estudos da Ordem, Murray Fr. Russel proferir sua palestra sobre a formação e edu- Animador general para la Evangelización cação franciscanas como missão comportando seus desafios cujo tema foi “A Evangelização Franciscana na Educação diante dos Desafios 3. V Encontro dos Centros Franciscanos de da Cultura Atual”. Estudos Superiores Ibero-Americano O Encontro seguiu com várias participa- Curitiba, Brasil, 30.11-03.12.2015 ções importantes: Frei Gilberto Garcia, ofm, reitor da Univer- Com o tema “Educação Franciscana: Espe- sidade Católica de Brasília (UCB), presidente rança em uma nova Humanidade” este V En- do Conselho Nacional de Educação (CNE), contro foi realizado pela Província Francisca- que apresentou o tema “Memória, identidade, na da Imaculada Conceição do Brasil. Durante desafios e sonhos da educação franciscana bra- o V Encontro aconteceram “reflexões, debates sileira e ibero-americana - Um olhar a partir do e trocas de experiências sobre o papel dos cris- Brasil”. tãos comprometidos com a tarefa educacional, Prof. Alberto da Silva Moreira, doutor em suas responsabilidades e as melhores práticas Teologia Fundamental, PhD em Ciências da para a formação de pessoas com virtudes e va- Religião e Gastprofessor da Rheinisch-Wes- lores”. tfälische Technische Hochschule de Aachen Contemporaneamente ao V Encontro acon- na Alemanha, coordenador do Núcleo de Es- teceu o I Congresso Brasileiro de Educadores tudos Avançados em Religião e Globalização Franciscanos promovido pela CFMB (Confe- na Pontifícia Universidade Católica de Goiás rência Franciscana dos Ministros do Brasil). (PUC-GO), expôs sua abordagem sobre “De- Por isso algumas atividades eram comuns aos safios da Pós-Modernidade à Educação Fran- quase 200 participantes. Ambos eventos acon- ciscana”. teceram nas dependências do Colégio Bom Je- Dom Leonardo Ulrich Steiner, secretário- sus e da FAE Centro Universitário mantidos geral da Conferência Nacional dos Bispos do pelos Frades da Província Imaculada Concei- Brasil (CNBB), doutor em Filosofia pela Pon- ção do Brasil. tifícia Universidade Antoniana, em Roma, A abertura e o encerramento aconteceram apresentou o “Perfil do Educador Francisca- na bonita Igreja Bom Jesus dos Perdões, paró- no”, partindo da perspectiva da educação co- quia cuidada pelos frades da Província Imacu- mo um despertar. lada. Os Freis Fidêncio Vanbömmel, Ministro Frei Betto (Carlos Alberto Libânio Chris- Provincial local, e Carlos Alberto Breis, Pre- to), religioso dominicano, escritor e conferen- sidente da CFMB, presidiram as celebrações. cista, fez a assembleia refletir sobre a “Educa- Ambos fizeram reflexões profundas sobre a ção: esperança em uma nova humanidade em evangelização na área educacional do jeito um contexto de mudança de época” apontando franciscano. os grandes desafios das sociedades na atuali- Para o V Encontro estavam representadas dade. 18 instituições de ensino superior e para o I Frei Ernesto Londoño, ofm, reitor do cam- Congresso 50 instituições de 39 Ordens ou pus da Universidade São Boaventura em Ca- Congregações religiosas da Família Francis- li (Colômbia), apresentou sua reflexão sobre cana. “Fundamentos e valores da educação francis- Os eixos temáticos foram: “A educação, cana”. hoje, é a missão central”; “Transmitir conhe- Em lugares diferentes os dois eventos tive- cimento”; “Transmitir modos de fazer as coi- ram momentos específicos de trabalho. O V sas”; “Transmitir valores”. Encontro Ibero-Americano realizou plenário Os participantes tiveram a oportunidade de com apresentações e trocas de experiências entre as Instituições de Ensino Superior e nou- E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 463 tro dia debate sobre “Convênio macro e a iden- propuseram a realização do VI Encontro em tidade franciscana” dessas Instituições. julho de 2018 em Nova Yorque nas dependên- Por sua vez, o I Congresso Brasileiro rea- cias do Siena College, mantido pela Província lizou Oficinas “Práticas pedagógicas”. Foram Holly Name. 10 oficinas que ofereceram indicações desde a Ficou muito clara a importância de atuar prática educativa até a gestão de uma unidade com o máximo empenho a partir do carisma educacional. franciscano, pois as instituições de ensino Seguiram-se debates e discussões para o atingem muitas centenas de milhares de alu- aprofundamento do modo franciscano de atu- nos e suas famílias. Também ficou muito mais ar na área educacional, com transmissão de evidenciada a necessidade de colaboração en- valores evangélico-franciscanos, formação de tre os centros franciscanos de ensino superior, educadores e intercâmbio internacional. seja para a formação dos franciscanos espe- Os participantes acertaram a realização do cialmente nas áreas de Filosofia e Teologia, II Congresso Brasileiro de Educadores Fran- seja para os cursos universitários nos diversos ciscanos para julho de 2017 em Anápolis, GO, países ibero-americanos. nas dependências do Colégio São Francisco, mantido pela Província do Santíssimo Nome Fr. Valmir Ramos de Jesus. Definidor geral Já os representantes do V Encontro dos Centros Franciscanos de Estudos Superiores

E POSTULATIONE GENERALI

1. Canonizatio beati Iuniperi Serra OFM nardino, pur rendendosi utile alla famiglia nel lavoro dei campi, in un tempo di grande 1. Iter della Causa povertà a causa di ricorrenti epidemie e care- stie. Avvertita la vocazione alla vita religiosa, In occasione della solenne celebrazione del chiese e ottenne di entrare nell’Ordine dei Fra- terzo centenario della nascita del beato Juni- ti Minori a Palma di Maiorca. Dopo l’anno di pero Serra (1713-2013) si sono moltiplicate noviziato, nel settembre del 1731 emise la pro- nell’Ordine dei Frati Minori e nelle Regioni fessione dei voti religiosi prendendo il nome Ecclesiastiche che più direttamente ne custo- di Fr. Junípero, in onore di Ginepro, singolare discono la memoria (Stati Uniti, Mexico, Eu- compagno di san Francesco, esempio di gioia ropa), le iniziative a favore del suo culto e gli e semplicità francescana. auspici per una sua sollecita canonizzazione. Ordinato sacerdote nel dicembre del 1737, La Postulazione generale dell’Ordine dei Frati visse per circa diciotto anni nel convento di Minori, sensibile alle attese dei numerosissi- San Francesco di Palma, dedicandosi all’inse- mi devoti del beato, ha redatto nei primi mesi gnamento della filosofia e della teologia pres- dell’anno 2015, una speciale super ca- so l’Università Lulliana. Nei tempi liberi dalla nonizatione per chiedere al Santo Padre Fran- docenza fu zelante nel ministero della confes- cesco la grazia di una canonizzazione del beato sione sacramentale e nella predicazione delle per via straordinaria, con dispensa dallo studio missioni popolari. di un miracolo. La Positio raccoglie le prove All’inizio del 1749, quando aveva 35 anni, dell’estensione del culto e della devozione di seguendo un’ispirazione favorita dalla lettu- un’ampia fascia del popolo di Dio verso il bea- ra delle vite dei Santi missionari dell’Ordine, to Junípero Serra; significative attestazioni del partì per l’America insieme al suo fedele di- potere di intercessione del beato che si mani- scepolo Padre Francisco Palóu, che gli rimase festa con il conseguimento di grazie materiali accanto per tutta la vita e fu poi autore della e spirituali; testimonianze sulla rilevanza della sua prima e fondamentale biografia. Salpata sua figura di evangelizzatore nella storia della da Cadice il 29 agosto 1749, dopo aver fatto Chiesa in Mexico e Stati Uniti, di civilizza- tappa a Porto Rico nel mese di ottobre, la sua tore nel dialogo tra le culture. Non mancano, nave approdò il 7 dicembre 1749 a Veracruz, nel volume, autorevoli interventi degli ultimi dopo circa 99 giorni di navigazione. Da qui Sommi Pontefici e dell’Episcopato Cattolico Padre Junípero proseguì a piedi fino a Città del sulla permanente attualità del messaggio spi- Messico dove il 1° gennaio 1750 fu accolto dai rituale e dello zelo missionario di Junipero confratelli del convento di San Fernando, se- Serra. de del Collegio Apostolico e principale centro La Positio super canonizatione è stata esa- di irradiazione missionaria in tutto il territorio minata dagli Eminentissimi Cardinali ed Ec- della Nuova Spagna. cellentissimi Vescovi nella Congregazione Il beato vi trascorse cinque mesi di prepa- Ordinaria del 5 maggio 2015, nella quale è sta- razione per poter svolgere efficacemente l’a- to Ponente Sua Eminenza Reverendissima il postolato tra gli Indios. Nel mese di giugno Signor Cardinale , SDB, Prefet- 1750 partì insieme al Palóu per la regione della to della Congregazione delle Cause dei Santi. Sierra Gorda, dove prese in carico l’evangeliz- zazione dei Pames, di cui imparò le lingue e i 2. Profilo biografico costumi. Le sue prerogative spirituali e umane gli consentirono di consolidare quelle stazioni Miquel Josep Serra nacque a Petra, nell’i- missionarie mediante la edificazione di nuove sola di Maiorca, il 24 novembre 1713, da An- chiese e l’educazione delle popolazioni alla fe- tonio e Margherita Ferrer, e fu battezzato nello de e al lavoro. Nominato presidente delle mis- stesso giorno. Frequentò la scuola annessa al sioni della Sierra Gorda, nel 1758 i superiori di locale convento dei Frati Minori di San Ber- San Fernando lo richiamarono a Città del Mes- 466 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 sico, con l’intento di destinarlo alla missione 1767 al 1784 percorse circa 9900 km e 5400 di San Sabás nel Texas, che in quell’anno era miglia di navigazione, sopportando nonostan- stata distrutta da un attacco di Indiani. Non es- te l’età e le infermità (una dolorosissima ferita sendo stato possibile organizzare la prevista alla gamba lo tormentò senza tregua dal 1749), missione, Padre Junípero restò nel Collegio di le condizioni aspre e disagiate dei lunghi viag- San Fernando, fino al 1768, con il compito di gi in mare, sui fiumi e soprattutto a piedi; fon- maestro dei novizi e di predicatore di missioni dò, oltre a quelle della Sierra Gorda, nove mis- popolari. sioni lungo il cosiddetto “Camino Real”, da Con l’espulsione dei Gesuiti da tutti i terri- cui derivano i nomi francescani di importan- tori spagnoli, sintomatica di una più generale tissime città californiane come San Francisco, avversione nei confronti della vita religiosa San Diego, Los Angeles, Santa Clara. nel tempo, complesso e articolato, dell’Illumi- nismo, i Francescani furono chiamati a sostitu- 3. Cronaca della canonizzazione irli nelle missioni della Bassa California, dove essi erano stati i primi ad impiantarsi. Padre L’annuncio della canonizzazione del beato Junípero fu nominato superiore e insieme ad Junipero Serra, sacerdote professo dell’Ordi- altri 14 compagni si avviò verso quel territorio, ne dei Frati Minori, è stato dato dallo stesso fondando nel 1769 la missione di San Diego. Papa Francesco in una modalità insolita e sor- Spostatosi poco più tardi verso l’Alta Cali- prendente il 15 gennaio 2015, nel corso della fornia, tra il 1771 e il 1772 fondò le missioni di conferenza stampa concessa ai giornalisti du- San Carlos Borromeo, di San Antonio, di San rante il volo che da Colombo lo conduceva a Gabriel e di San Luis Obispo. L’ardore apo- Manila: “A settembre, Deo mediante, farò la stolico del presidente delle missioni dell’Alta canonizzazione di Junípero Serra, negli Stati California, che, in base al tradizionale legame Uniti, perché è stato l’evangelizzatore dell’o- fra trono e altare dell’ancien régime, chiedeva vest degli Stati Uniti ”. uomini e mezzi per impiantare nuove missio- Riferendosi alla scelta di procedere alla ni, provocò una forte tensione con le autori- canonizzazione di figure esemplari di grandi tà civili e militari ivi stabilite. Per difendere evangelizzatori, come recentemente Josè de i diritti della Chiesa, impedire indebite intro- Anchieta, Maria dell’Incarnazione Guyart, missioni e, soprattutto, per garantire la promo- Francisco Laval, Giuseppe Vaz, il Papa ha det- zione umana e religiosa degli Indiani che ve- to che ciò che caratterizza questi santi è la gio- deva messa in pericolo dalla secolarizzazione ia della evangelizzazione. In effetti il richiamo strisciante dei vari governatori e comandanti all’Evangelii gaudium, l’esortazione aposto- militari spagnoli, Padre Junípero nel 1772 fe- lica di Francesco scritta alla luce della gioia ce ritorno a Città del Messico, dove spiegò le per riscoprire la sorgente dell’evangelizzazio- sue posizioni e riuscì ad ottenere dal Vice Re ne nel mondo contemporaneo, rappresenta il ampie rassicurazioni per poter continuare ad punto focale in cui si situa anche la canonizza- evangelizzare senza ostacoli e impedimenti. zione del beato Junípero Serra. Ritornato in Alta California nel 1774, dires- Il Santo Padre ed i vescovi statunitensi han- se personalmente i lavori di ricostruzione della no desiderato poi che questa canonizzazione missione di San Diego distrutta dagli Indiani; si svolgesse nella capitale, Washington, e nel fondò, quindi, tra il 1776 e il 1777 le missioni santuario nazionale dell’Immacolata Conce- di San Francisco, di San Juan Capistrano e di zione, patrona degli Stati Uniti, per sottoline- Santa Clara. are come il nuovo santo abbia contribuito allo Clemente XIV, intanto, gli aveva concesso stabilirsi delle radici cristiane nel grande con- il privilegio di amministrare il sacramento del- tinente del Nuovo Mondo. la Cresima per dieci anni, al termine dei quali Intorno alle ore 16.00 di mercoledì 23 set- il numero dei cresimati di tutte le sue missioni tembre Francesco ha fatto il suo ingresso nel da lui visitate fu di 5309; nel 1782 fondò la sua santuario dell’Immacolata accolto dall’en- ultima missione di San Buenaventura. Si ritirò, tusiasmo di oltre quattromila fedeli, princi- quindi, alla missione di San Carlos Borromeo palmente seminaristi, suore e religiosi. Dopo al Carmel di Monterey e lì morì il 28 agosto aver sostato in preghiera davanti al Santissi- 1784, munito dei conforti religiosi. mo Sacramento ha indossato i paramenti ed Autentico gigante dell’evangelizzazione, in processione si è diretto verso l’altare, posto nella sola California in diciassette anni dal all’esterno della basilica, al canto dell’antifo- E POSTULATIONE GENERALI 467 na d’ingresso “Laudate Dominum omens gen- dato il canto dell’intera liturgia. tes”. Tra i concelebranti, oltre l’arcivescovo di L’inno “Veni Creator Spiritus” ha dato ini- Washington e i presuli dell’Episcopato sta- zio al rito di canonizzazione. Secondo la mo- tunitense, anche S. Ecc. Mons. Faustino Ar- dalità consueta sua Eminenza Rev.ma il Car- mendáriz Jiménez, vescovo di Queretaro, dinale Donald William Wuerl, Arcivescovo di S. Ecc. Mons. Javier Salinas Viñals, vesco- Washington, ha rivolto al santo Padre la peti- vo di Palma di Majorca, il Ministro generale zione ufficiale di voler iscrivere nell’albo dei dell’Ordine dei Frati Minori, Fr. Michael Per- santi il beato Junípero. Dopo la lettura della ry, ofm e diversi Frati Minori. biografia in lingua spagnola da parte del vice I fedeli convenuti erano circa quindicimila, postulatore Fr. Ken Lavarone, ofm, e il can- con delegazioni provenienti dalle varie dioce- to delle Litanie dei santi, Papa Francesco ha si degli Stati Uniti, dal Mexico, da Maiorca, pronunciato la nota formula di canonizzazione dall’Italia. Significativa la presenza di ampie “Beatum Juniperum Serra Sanctum esse de- delegazioni del movimento Serra Interna- cernimus et definimus…” cional, e dell’associazione Amigos de Fray Quindi un artistico reliquiario, rappresen- Junípero Serra di Petra de Mallorca (Spagna). tante la croce patriarcale “di Caravaca” che il Tra le autorità del Governo c’era il Vice Presi- beato aveva sempre con sé nei viaggi missio- dente statunitense, Joe Biden. nari, e contenente un frammento delle sue ossa, Prima della benedizione l’arcivescovo di è stato portato processionalmente da Andrew Washington ha rivolto al Santo Padre parole Galvan, un discendente dei nativi Oholone, e di ringraziamento, ricordando che la Chiesa posto accanto all’altare per la venerazione. Il negli Stati Uniti, abbracciando in sé persone di Postulatore generale dell’Ordine, Fr. Giovan- ogni continente e di numerose etnie e culture, è giuseppe Califano, ofm, e i due vice postula- impegnata a crescere nella gioia del Vangelo. tori della Provincia dei Frati Minori di Santa Grazie a San Junípero Serra — ha aggiunto — Barbara, Fr. Ken Lavarone ofm e Fr. Melvin «oggi cerchiamo di arricchire la cultura uma- Jurisich, ofm, hanno potuto ringraziare perso- na con il grande comandamento dell’amore di nalmente il Papa per il dono fatto alla Chiesa Dio e del prossimo. Cerchiamo anche di pren- e all’intera famiglia francescana canonizzando derci cura della nostra casa comune, la buona questo eminente figlio di San Francesco d’As- terra ». sisi. Al termine della messa Francesco, ha vene- La messa è proseguita con la liturgia della rato l’immagine dell’Immacolata posta accan- Parola. La prima lettura, dal libro del profe- to all’altare ed ha donato al santuario, in ricor- ta Isaia, è stata proclamata nella lingua “cho- do della sua visita pastorale, un rosario d’oro. chenco” dei nativi di America. La lettera ai Fi- lippesi invece è stata letta in lingua inglese da 4. Omelia del Santo Padre (cf. E SANCTA una ragazza portatrice di sindrome di Down. Il SEDE, 1.4) bellissimo salmo interlezionale, in inglese e in spagnolo, “Cuentas las maravillas del Senor” 5. Un articolo di Mons. José R. Carballo è stato composto per l’occasione dal musicista statunitense Tony Alonso. Nella preghiera dei Colosso fedeli sono risuonati alcuni degli idiomi che dell’evangelizzazione testimoniano l’interculturalità della grande na- zione. Le intenzioni sono state, infatti, procla- Vero figlio di san Francesco di Assisi, mate in coreano, vietnamita, tagalog (espres- Junípero Serra cercò di adeguare la sua vita sione della cultura filippina), igbo (espressione all’invito del Poverello di andare «nel mondo della cultura africana) e creolo (testimonianza intero», per recare a tutti, con «la parola e le delle antiche colonie europee, parlato in par- opere», la Buona Novella e il suo contenuto: ticolare in Louisiana). Una è stata proclamata la persona di Gesù Cristo (cfr. San Francesco, anche con la lingua dei segni. Lettera all’Ordine, 9 ss). Una poderosa corale composta da circa cin- Junípero nacque in Spagna, isola di Maior- quecento cantori e orchestrali, appartenenti al ca, e si dedicò all’insegnamento universitario. Catholic University Chamber Choir, CUA Or- Ma essendo già francescano mai tralasciò il chestra, Gospel Choir, e Intercultural Choir, e ministero della predicazione. Accorrevano le diretta dal maestro Thomas V. Stehle, ha gui- folle per ascoltare la sua parola. Il suo modo di 468 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 parlare rivelava un ardente zelo apostolico, lo si tratta tanto di quello che ha fatto, ma di co- stesso che all’età di trentacinque anni lo portò me lo ha fatto e perché lo ha fatto. Potremmo in Messico come missionario, dire che si tratta di uno stile, risultato delle Vi andò con frate Francisco Palóu, che gli forze interiori che modellano l’atteggiamento rimase accanto per tutta la vita (come colla- spirituale di una persona. Nel suo caso, come boratore, amico, storico), Fr. Juan Crespi ed si vede dai suoi scritti: la semplicità, la fede, altri trenta missionari francescani. Qui fondò la carità, la pietà, l’umanità, la vicinanza alla cinque Missioni: Jalpán (dedicata a San Gia- gente, lo spirito di sacrificio, la compassione, como), Conca (dedicata a San Michele Arcan- la passione per il Vangelo. Tutti atteggiamen- gelo), Landa de Matamoros (dedicata all’Im- ti che devono caratterizzare un vero evange- macolata Concezione), Tilaco (dedicata a San lizzatore. Le sue Lettere, che sono tante, ci ri- Francesco d’Assisi) e Tancoyol (dedicata a velano una personalità molto ricca, un grande Nostra Signora della Luce). In queste zone la- missionario, un grande apostolo di Cristo, un vorò con costanza e zelo apostolico, apprese la vero araldo del Vangelo. Chi desidera cono- lingua Pame e tradusse in questo idioma le pre- scere la ricca personalità di Junípero non può ghiere e i precetti cristiani, diffondendo inoltre fare a meno di leggerle. Il nuovo Santo si pre- la devozione all’Immacolata Concezione. senta a noi, prima di tutto come esempio di Le circostanze storiche, poi, portò il sa- passione per il Vangelo. Lui che come Frate cerdote francescano a svolgere la sua attività Minore aveva professato di vivere il Vangelo missionaria presso le popolazioni dell’Alta come sua “Regola e vita” (cfr. San France- California, l’attuale Stato della California ne- sco, Regola bollata, I, 1) e aveva gustato la gli USA, dove fondò ben nove Missioni: San bellezza di una vita in conformità con il Van- Diego (1769), San Carlos Borromeo (denomi- gelo, non poteva fare a meno di condividere nata anche Missione Carmel, 1770), San An- con gli altri questa grazia. È la sorte di quanti tonio e San Gabriel (1771), San Luis (1772), scoprono il tesoro, è quello che fa dire a Pao- Missione Dolores (San Francisco) e San Juan lo: «Guai a me se non evangelizzo!». D’altra Capistrano (1776), Santa Clara (1777) e San parte si presenta a noi come esempio di una Buenaventura (1782). vera inculturazione del Vangelo in una nuova Giustamente Junípero Serra fu definito co- cultura, rispettandola profondamente e, allo me un colosso dell’evangelizzazione. Non ri- stesso tempo, evangelizzando detta cultura sparmiò sforzi per portare a tutti la Buona No- in tutto quello che non era compatibile con vella. Per lui il Vangelo era tutto. Ecco perché il Vangelo. con vera passione si dedicò a predicarlo e te- Canonizzando Junípero Serra, il 23 set- stimoniarlo ai vicini e ai lontani (cfr. Ef 2,17), tembre a Washington, Papa Francesco lo ad- prima di tutto con la sua vita e poi anche con dita alla Chiesa locale e alla Chiesa universa- la parola. In diciassette anni, dal 1767 al 1784, le come l’incarnazione di un suo sogno, ripe- percorse nella sola California circa 9900 km tuto continuamente, quello di una «Chiesa in a piedi. Con una piaga in un piede che lo ac- uscita», «in cammino» per portare la Buona compagnò fino alla morte, fedele al suo motto: Novella a tutti gli uomini e in tutte le culture. «Avanti, sempre!». Fino al giorno della sua E di fronte alle difficoltà di questa missione, morte, avvenuta a Monterey il 28 agosto 1784. Junípero ci esorta: «Avanti, sempre avanti!». Junípero fu pervaso da una sola passione, quella di condividere con tutti la “dolcezza del Mons. José Rodríguez Carballo, OFM Signore”. Considerato il padre degli Indios, fu Arcivescovo Segretario CIVCSVA onorato come un eroe nazionale: la sua statua troneggia nella Sala dei Congressi tra i Padri [L’Osservatore Romano, 24 settembre fondatori degli Stati Uniti. 2015, p. 7] La sua attività evangelizzatrice fa di Junípero una delle figure più importanti del- 2. Beatificatio Venerabilis Servae Dei Ma- la storia d’America. La sua grandezza, però, riae Theresiae Casini non consiste soltanto nei risultati visibili del- la sua opera, nel grande numero di missioni 1. Profilo Biografico che ha fondato, o nei chilometri che ha fatto a piedi. La sua grandezza, come quella di tutti La Venerabile Maria Teresa Casini nacque noi, sta in lui stesso. Nel caso di Junípero non a il 27 ottobre 1864, primogenita di E POSTULATIONE GENERALI 469

Tommaso e di Melania Rayner. Due giorni ideò nel 1925 la nuova opera dei “Piccoli Ami- dopo ricevette il battesimo nella chiesa catte- ci di Gesù”, che ben presto si diffuse in Italia e drale. Fin da piccola manifestò un’indole pia e all’estero come vivaio di vocazioni. incline alla contemplazione. Dall’esempio del Per il restante tempo della sua vita la padre apprese la compassione per i poveri, lo Madre Maria Teresa si prodigò nell’apostola- spirito di servizio, la generosità verso tutti. to specifico della propria Congregazione tutto Nel 1876, mentre era alunna del Collegio volto al bene dei sacerdoti. Visitata dalla ma- di S. Rufina in Roma, in occasione della Prima lattia, si perfezionò nella conformità a Cristo Comunione percepì con chiarezza la chiamata sofferente attraverso l’esperienza di una dolo- alla vita religiosa. Rientrata in famiglia, ormai rosa immobilità. Morì, circondata da vasta fa- orfana del padre, per compiacere la mamma fu ma di santità, a Grottaferrata, il 3 aprile 1937. costretta a frequentare la vita di società a cui si Il 7 luglio 1997 San Giovanni Paolo II ne sentiva estranea. riconobbe l’eroicità delle virtù. Il 22 gennaio L’incontro con Padre Arsenio Pellegrini, 2015 Papa Francesco ha autorizzato la pro- Abate del Monastero di Grottaferrata, l’aiutò mulgazione del Decreto di riconoscimento del a discernere la volontà di Dio che le si mani- miracolo attribuito alla sua intercessione, che festava in ripetuti appelli del Cuore di Gesù. ha aperto la strada all’odierna beatificazione. Il Signore le chiedeva infatti riparazione e La Causa della Venerabile Maria Teresa Casi- consolazione perché: “… non tutti i Sacerdo- ni fu affidata al Rev.mo P. Luca M. De Rosa, ti corrispondono alla loro vocazione e con le ofm, postulatore generale, nell’anno 1997. loro infedeltà e ingratitudini trafiggono il mio Cuore, conficcando una spina in esso”. 2. Cronaca Nella gioia di un’offerta totale di sé e con il fermo proposito di santificarsi, il 1° feb- Il 29 ottobre 1864 la piccola Maria Teresa braio 1885 Teresa entrò nel Monastero delle Casini veniva presentata al fonte battesimale Clarisse della SS.ma Concezione in Roma. della Cattedrale di Frascati per divenire figlia Per ragioni di salute, però, dovette rientrare della Chiesa. Sabato 31 ottobre 2015, a circa in famiglia dopo quasi due anni. Un’ulteriore 150 anni da quel fatidico giorno, nella medesi- esperienza di vita religiosa nella nascente ope- ma Cattedrale è stata iscritta, per decreto di Pa- ra delle “Vere amanti del Cuore di Gesù” in pa Francesco, nel catalogo dei beati. La grande Roma non ebbe seguito. Teresa, giunta all’età festa liturgica, preparata con amore dalla Dio- di 23 anni, scelse allora di vivere in comune cesi e dalle suore Oblate del Sacro Cuore di con alcune giovani desiderose di condividere Gesù, figlie spirituali di Madre Maria Teresa, il suo ideale di oblazione per la santificazione è stata resa ancor più significativa per la con- dei sacerdoti. comitanza della celebrazione dell’Anno della Il 17 ottobre 1892, in una nuova abitazione vita Consacrata. La beata infatti è un fulgido costruita con la sua parte di eredità, avviò a esempio di quanti, mediante la professione re- Grottaferrata l’opera delle “Vittime del Sacro ligiosa seguono Cristo casto, povero e obbe- Cuore di Gesù”, il cui fine principale era la vita diente e per suo amore si dedicano al servizio di riparazione nutrita di ininterrotta preghiera dei fratelli. dinanzi a Gesù Sacramentato, per implorare Nella immediata vigilia della beatificazio- doni di santità ai sacerdoti. ne, venerdì 30 ottobre, una veglia di preghiera Nel 1908 incoraggiata dal Card. Sa- itinerante nella vicina cittadina di Grottaferra- tolli, Vescovo di Frascati, comprese di dover- ta, ha condotto i fedeli a sostare nei luoghi cari si aprire anche all’attività apostolica in aiuto alla memoria di Madre Maria Teresa: la badia dei sacerdoti e del popolo. Così con il nome Greca di San Nilo, dove aprì il suo animo al nuovo di “Oblate del Sacro Cuore di Gesù”, primo direttore spirituale, dove venerò con te- la Venerabile aprì la clausura e diede avvio al nera devozione la Madre di Dio e dove ebbe primo laboratorio per educare le figlie del po- le prime manifestazioni del Cuore di Gesù; le polo, per formare cristianamente future madri varie case dell’opera, dalla più antica a quella di famiglia e favorire lo sbocciare di vocazioni attuale, testimoni silenziose della sua pover- sacerdotali nell’intimità del focolare domesti- tà e delle sue virtù di fondatrice; la chiesa del co. Per rispondere poi in maniera più efficace Sacro Cuore sua parrocchia e luogo delle sue alla richiesta di Gesù che sentiva riecheggia- esequie. Si è voluto in tal modo rievocare il re nella sua anima: “Dammi Sacerdoti Santi”, percorso spirituale della nuova beata, perché il 470 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 suo messaggio fosse ancora più vivo e leggibi- bilendo che la sua festa possa celebrarsi ogni le ai numerosi fedeli convenuti. anno il 29 ottobre, giorno anniversario del suo Fin dalle prime ore del mattino di saba- battesimo. to 31 ottobre la piazza antistante la basilica Un caloroso applauso e il suono festoso Cattedrale di San Pietro Apostolo in Frascati delle campane ha accompagnato lo svelamen- ha accolto i fedeli della Diocesi e le delega- to dell’arazzo della nuova beata, mentre il co- zioni dei pellegrini provenienti dai luoghi in ro diocesano di Roma eseguiva l’inno compo- cui sono presenti le Oblate del Sacro Cuore sto per l’occasione dal maestro Mons. Marco di Gesù. Un numeroso gruppo di volontari ha Frisina. Il giovane miracolato Sebest, prestato servizio per il decoroso svolgimento accompagnato dalla Superiora Generale del- dell’evento. Ha presieduto il rito in qualità le Suore Oblate, Suor Arcangela Martino, ha di Rappresentante del Santo Padre, Sua Emi- portato all’altare il bel reliquiario di alabastro nenza Reverendissima il Signor Cardinale contenente una folta treccia di capelli della Angelo Amato, SDB, Prefetto della Congre- beata. Una rappresentanza di piccoli Amici di gazione per le Cause dei Santi. Con lui hanno Gesù e di suore ha offerto i fiori e i ceri per la concelebrato le Eccellenze Reverendissime venerazione delle reliquie. La celebrazione è Mons. Raffaello Martinelli, Vescovo di Fra- proseguita con la liturgia della parola e l’ome- scati; Mons. Nunzio Galantino, Segretario lia, letta dal Cardinale Amato, il cui testo si della C.E.I.; Mons. Marcello Bartolucci, Se- pubblica a parte. gretario della Congregazione delle Cause dei Tra i numerosi fedeli erano presenti i diretti Santi; Mons. George V. Murry, S.J, Vescovo discendenti della beata da parte paterna, prove- di Youngstown (Ohio-USA), diocesi in cui è nienti da Spagna, Belgio e Libano; la famiglia avvenuto il miracolo riconosciuto per la beati- Sebest, parenti del miracolato, e un gruppo di ficazione; Mons. Carlo Ellena, Vescovo eme- circa 70 pellegrini e suore provenienti da Hub- rito di Ze’ Doca (Maranhão-Brasile); Mons. bard (Ohio-USA); gruppi di Oblate provenien- Selvister Ponnumuthan, Vescovo di Ponalur ti da diverse parti dell’Italia e del mondo ove (India); Mons. Nelson Westrupp, S.C.I., Ve- sono presenti (Brasile, India, Guinea Bissau, scovo emerito di Santo André (San Paolo-Bra- Perù); i bambini che frequentano le scuole del- sile); Mons. Pietro Maria Fragnelli, vescovo le Oblate con le proprie famiglie, provenienti di Trapani; Mons. Angelo Spinillo, Vescovo da Parete, Foggia, Baronissi; pellegrini prove- di Aversa; Mons. Francesco Pio Tamburrino, nienti da Potenza, Trevi nel Lazio, San Salva- arcivescovo emerito di Foggia; Padre Michel tore Telesino (BN), parenti e amici delle Suore Van Parys, OSB, Egumeno dell’Abbazia di Oblate, ex Piccoli Amici di Gesù, catechisti, Grottaferrata. Anche la partecipazione dei sa- animatori pastorali della Diocesi, l’UNITAL- cerdoti è stata particolarmente significativa: SI che ha svolto anche il servizio di accoglien- circa 150, tra religiosi e diocesani, provenienti za e sicurezza; le autorità civili e militari di da varie parti d’Italia e dall’estero, alcuni pre- Frascati, Grottaferrata e di alcuni Comuni dei senti in qualità di ex Piccoli Amici di Gesù, tra Castelli, e tante persone di buona volontà che i quali Mons. Battista Proia che ebbe la gioia hanno accolto l’invito. di conoscere Madre Teresa, come uno dei pri- Nel tardo pomeriggio di sabato 31 ottobre, mi alunni a Roma. ha avuto luogo, nei locali della ex Tipogra- Dopo i riti iniziali, il Vescovo di Frascati fia dei Monaci Basiliani in Grottaferrata un Mons. Martinelli ha rivolto al Rappresentate omaggio alla beata con canti, musiche sacre, del Santo Padre la richiesta di voler iscrivere danze, e testimonianze delle suore degli USA nell’albo dei beati la Venerabile Maria Tere- e del giovane favorito dal miracolo riconosciu- sa Casini, il cui profilo biografico è stato letto to per la beatificazione. In concomitanza è sta- subito dopo dal postulatore, padre Giovan- ta anche inaugurata una mostra documentaria giuseppe Califano, ofm. Quindi il Cardinale e fotografica sulla vita e le opere della beata in Amato ha reso noto la lettera con la quale Pa- Frascati, Roma e Grottaferrata tra ‘800 e ‘900: pa Francesco, il 7 ottobre 2015, ha attribuito tale mostra si è protratta fino al 8 novembre per il titolo di beata alla Fondatrice delle Suore permettere agli abitanti dei Castelli romani di Oblate del Sacro Cuore di Gesù, ricordando visitarla comodamente. che Madre Maria Teresa “ donò la sua vita per Il 1 novembre, solennità di Tutti i Santi, la santificazione dei sacerdoti sostenendo con più di duecento tra suore e pellegrini convenu- la preghiera e le opere il loro ministero” e sta- ti per la beatificazione hanno partecipato alla E POSTULATIONE GENERALI 471 celebrazione di ringraziamento nella basilica sua intuizione nacquero i preseminari e i col- papale di San Pietro in Vaticano, presieduta legi dei Piccoli Amici di Gesù, con lo scopo da S. Eminenza il Cardinale Angelo Comastri, di preservare e coltivare la vocazione di quei Prefetto della Basilica Vaticana. Al termine fanciulli, che il Signore chiamava al suo servi- della preghiera dell’Angelus lo stesso Papa zio. Ma la generosità della sua carità si estese Francesco, parlando ai pellegrini presenti in all’assistenza dei sacerdoti anziani, ammalati, piazza, ha ricordato Madre Maria Teresa con poveri e, anche, infedeli. Madre Teresa voleva queste parole: “Donna contemplativa e mis- sacerdoti santi, perché non fossero una spina sionaria, ha fatto della sua vita un’oblazione sanguinante nel Cuore di Gesù. di preghiera e di carità concreta a sostegno dei Di qui i tre pilastri della sua spiritualità, sacerdoti”. lasciata in eredità alle sue Figlie spirituali: 1. avere gli stessi sentimenti di Cristo, attraverso 3. Omelia del Cardinale Angelo Amato, SDB una convinta devozione al suo Cuore trafitto; 2. valorizzazione del sacerdozio ministeriale, 1. Con i santi la città di Dio introduce nel- amato, implorato e aiutato in tutte le forme la città dell’uomo l’energia vitale del bene e possibili; 3. riparazione e immolazione nasco- del bello. I santi sono uomini e donne, grandi sta, silenziosa, costante per la fedeltà e la san- e piccoli, ricchi e poveri, che hanno dato una tità dei sacerdoti. testimonianza concreta di fedeltà quotidiana 3. Conoscere più da vicino la vicenda della alla misericordia di Gesù e al suo Vangelo. La vocazione della nuova Beata fa risaltare mag- Chiesa non avvolge i santi nel mantello della giormente il suo sì alla chiamata del Signore, invisibilità, ma, al contrario, li celebra, li glo- la sua fortezza nella perseveranza e il suo co- rifica, li espone all’ammirazione di tutti, per- raggio nella fondazione di una nuova comuni- ché essi costruiscono un mondo fraterno, sano, tà religiosa. giusto. I santi sono una risorsa insostituibile Maria Teresa Lutgarda Casini nacque a per la vita buona della società. Frascati il 27 ottobre 1864 da Tommaso e Me- La grazia di Dio trasforma gli eventi ordi- lania Rayner, francese. La famiglia era di agia- nari della loro quotidianità in una storia stra- ta condizione economica perché il papà inge- ordinaria, ammirevole, eroica, esemplare. Essi gnere era direttore di una fornace per la cottura mostrano che la santità è una concreta possi- dei mattoni. Il genitore, uomo pio e devoto alla bilità per ogni battezzato. Per questo l’hanno Chiesa, il giorno del battesimo della bambina voluta, desiderata, amata, spesso fin da piccoli, invitò i poveri della città, ai quali elargì una per una speciale illuminazione dello Spirito di generosa elemosina di denaro. Si adoperò poi Dio, lo Spirito di santità. a formare cristianamente la fanciulla. L’ac- È questo il significato dell’odierna cerimo- compagnava in chiesa a pregare. Le dava in nia di beatificazione, di Madre Maria Teresa mano dei soldi da consegnare ai poveri. Que- Casini, fondatrice delle Oblate del SS. Cuore sto gesto di carità rimase per sempre impresso di Gesù, che – come dice Papa Francesco nella nella memoria di Teresa, che, crescendo, di- Lettera Apostolica – «consacrò la sua vita alla ventò sempre più generosa verso i bisognosi santificazione dei sacerdoti, accompagnando il ai quali dava quanto aveva di suo, in silenzio e loro ministero con le preghiere e le opere». con discrezione. Nonostante un atteggiamen- 2. La cura, infatti, delle vocazioni sacer- to piuttosto vanitoso della mamma, la giovane dotali nel loro sbocciare e nel loro misterio- sentì fin da piccola la chiamata alla vita reli- so fiorire fu l’intuizione carismatica di Madre giosa. Casini, da lei attuata con una materna disponi- Nel 1874 morì l’amatissimo papà, lasciando bilità alla voce del Signore, con una preghie- la piccola in uno stato di profonda prostrazio- ra assidua e fiduciosa e con una sorprendente ne. Egli infatti le era padre, amico, educatore. creatività. «Dare alla Chiesa santi sacerdoti» La famiglia si trasferì da Frascati a Grottafer- fu la ragione del suo apostolato e della sua co- rata accolta con bontà dai nonni materni, che raggiosa e profetica pedagogia vocazionale. vivevano anch’essi in condizioni di agiatezza La Madre intravide per tempo la carenza economica. Qui è nonna Melania Jossart, che delle vocazioni sacerdotali, affrontandola con si occupa della formazione umana e cristiana coraggio e concretezza e proponendosi di do- di Teresa, mentre la mamma va incontro a un nare alle diocesi molti e santi sacerdoti, rin- secondo matrimonio con nuovi figli. novati dal fuoco della Pentecoste. Da questa 4. A diciotto anni, Teresa diede una svolta 472 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 alla sua vita quando scelse come confessore e La fede fu la leva della sua esistenza, una direttore spirituale il padre basiliano Arsenio fede eucaristica: «Il punto saliente della vita Pellegrini, dell’Abbazia greca di Grottaferra- della Madre Teresa è l’attrattiva verso la Divi- ta, che la spronò a un comportamento in ar- na Eucaristia. […] Da questo amore si svilup- monia con il suo desiderio di consacrazione. pò la sua particolare vocazione e poi l’Opera Teresa smise gli abiti eleganti e iniziò una vita da lei fondata». di ascesi e di mortificazione. Rifiutando ogni Fin da piccola era stata un’adoratrice arden- proposta di matrimonio, manifestò ai suoi te dell’Eucaristia, trascorrendo alcune ore del l’intenzione di farsi religiosa. L’opposizione pomeriggio ai piedi del tabernacolo. Questa fu netta da parte dei suoi parenti ad accezione prossimità a Gesù permetteva al suo cuore di della nonna, che invece la incoraggiò. staccarsi dalla vanità delle giovani della nobil- Teresa entrò così il 1° febbraio 1885 nel tà, rinunciando agli agi della sua condizione monastero delle Clarisse della SS. Concezione sociale e rifiutando gioielli e accessori alla mo- presso S. Pietro in Vincoli a Roma, conosciute da. come le “Sepolte vive”. Vi rimase solo per al- Dai frequenti e intensi colloqui eucaristici cuni mesi, trascorsi nella gioia e nell’entusia- fu ispirata a consolare il Sacro Cuore di Gesù, smo spirituale. Poi, per ragioni di salute, fu co- ferito da coloro che lo offendevano e soprattut- stretta a ritirarsi ai primi di dicembre del 1885. to dalle spine dei sacerdoti che non corrispon- 5. Dopo varie vicende, tornò a Grottafer- devano alla loro vocazione. Col permesso del rata dove visse da sola, sostenuta dall’aiuto confessore cominciò allora a fare penitenze generoso della mamma, che aveva finalmente afflittive, come discipline, cilizi e veglie not- accolto questa sua vocazione. Il raccoglimento turne di preghiera. Voleva essere una vittima le permetteva una preghiera più assidua e un di riparazione per gli oltraggi fatti al Signore. tenore di vita più povero. Il suo abbigliamento Era, però, prudente nei confronti delle sue era dimesso, fatto di abiti consunti e rattoppa- suore. A una che durante la quaresima le pro- ti. Non si vergognava di andare ad attingere spettò un elenco delle penitenze che voleva l’acqua alla fontana insieme alle altre donne fare, la Madre rispose semplicemente: «No, tu del popolo. Si recava nel bosco per la legna e farai solo quello che ripugna al tuo amor pro- tornava a casa con un mazzetto d’insalata rac- prio». colta nei campi. l’Istituto da lei fondato ebbe come carisma A poco a poco si unirono a lei altre giova- proprio questa esigenza di riparazione. L’a- ni, che desideravano condividere l’esperienza dorazione eucaristica quotidiana, anche not- di preghiera, di riparazione e di consolazione turna, costituiva per lei e le sue consorelle un del Cuore di Gesù. Il direttore spirituale, Padre appuntamento da non trascurare neppure nelle Arsenio, provava la saldezza delle sue convin- giornate più faticose. Amava il decoro della zioni, umiliandola. La faceva andare, ad esem- cappella e del tabernacolo, luogo privilegiato pio, a mendicare la minestra del monastero in- della presenza di Gesù. sieme ai poveri del paese. Oppure la obbligava Con la mente rivolta a Dio e confidando a recarsi a Roma per elemosinare le somme nella Divina Provvidenza la Madre superava indispensabili alla costruzione della casa del- situazioni difficili e spiacevoli. Niente e nessu- la nuova congregazione. Fu così che il 2 feb- no riuscivano ad avvilirla. Ripeteva spesso che braio 1894, con l’autorizzazione del Vescovo non si sarebbe lasciata vincere dallo sconforto. di Frascati, il Cardinale Serafino Vannutelli, Le cose terrene erano accolte e valutate nella Teresa Casini con le prime cinque compagne prospettiva del paradiso: «La Madre –testimo- diede inizio ufficialmente all’Istituto allora nia una consorella – era un’anima assetata di chiamato delle Vittime del Cuore di Gesù. La Dio». Casini divenne prima superiora della piccola 7. E la carità divina incendiò la sua esisten- comunità. za, che diventò amore del prossimo, vicinan- 6. Le letture bibliche odierne offrono gli za, generosità. Abituata fin da piccola, non si elementi essenziali per inquadrare la santità di lasciava vincere dalla grettezza, ma dava con Madre Casini: la sua fedeltà di sposa di Gesù generosità denaro, cibo e assistenza a coloro (Osea, 2,16-22); il suo culto spirituale gradito che le tendevano la mano. a Dio, fatto di sacrificio vivo e santo (Rm 12,1- Suor Donatina Poppa dichiara: «Amava i 2); la sua sapienza spirituale, ricca di mitezza e poveri. Volle che la Suora portinaia non man- umiltà di cuore (Mt 11,25-30). dasse mai via alcun povero prima di avergli E POSTULATIONE GENERALI 473 dato un’offerta. Ricordo anzi che rimproverò sacerdoti bisognosi con vestiti, denaro, bian- duramente la portinaia quando venne a sapere cheria, medicine. che aveva mandato via un povero senza aver- Si adoperò anche per la formazione delle gli dato nulla. Ricordo ancora che ogni giorno vocazioni. Desiderava che i piccoli seminaristi veniva da noi una certa Raparelli a prendere il fossero trattati bene e che il cibo fosse sano e pranzo». abbondante. Ella stessa lo esaminava in cucina Questa donna, la Raparelli, era un’ex reli- con una grossa forchetta (Ib. p. 89). giosa che aveva lasciato l’Istituto. Madre Te- Ancora oggi è questo lo scopo principa- resa ebbe per tutta la vita una particolare carità le dell’Istituto. Le Suore Oblate provvedono verso di lei, alla quale offriva quotidianamente all’assistenza dei sacerdoti in cura d’anime, cibo e sostegno per sollevarla dall’indigenza. dei sacerdoti malati, anziani e abbandonati. E Era premurosa con le consorelle con mani- le loro opere sono diffuse non solo in Italia, festazioni di squisita bontà materna. Ad esem- ma anche all’estero, negli Stati Uniti, in Brasi- pio, a una suora che stava ore e ore seduta al le, India, Guinea Bissau, Perù. Sull’esempio e telaio del ricamo, la Madre, vedendola pallida, con la generosità della loro Beata Fondatrice le disse di uscire per fare una passeggiata. An- Suore, inoltre, assistono i poveri, istruiscono i zi le sue parole precise furono: «Corri, vai in bambini, aiutano le famiglie bisognose, educa- giardino e giralo per 50 volte e se non ti basta, no alla vita cristiana. anche di più, poi ritorna a lavorare». 9. Cosa dice oggi la Madre alle sue figlie? Un giorno una giovane consorella, che ave- Le invita a perseverare nel loro apostolato di va accompagnato l’economa a Frascati per le educazione e di formazione dei giovani, per un spese, scaricando la roba, si accorse che il fia- cammino vocazionale, e a promuovere l’Ope- sco dell’olio si era rotto. L’economa per poco ra dei Piccoli Amici di Gesù. non la mangiava viva. Piangendo la poveret- Le chiama poi a rinnovare il loro impegno ta si recò dalla Madre, la quale, facendole il di accoglienza e di assistenza ai sacerdoti nelle segno abituale della croce in fronte, la tran- parrocchie, nei seminari, negli episcopi. quillizzò con un bel sorriso. Non solo non la Le sollecita, infine, a fondare il loro aposto- rimproverò, ma con tenerezza e comprensio- lato sulla spiritualità oblativa, fatta di santità ne le offrì un bicchiere d’acqua per calmarla quotidiana, nutrita di preghiera e di sacrificio. dall’angustia dell’incidente. In tal modo le Oblate del Sacro Cuore di Gesù Un’altra consorella, Suor Leonardina Di continuano ad edificare la città dell’uomo con Pierro, aveva un temperamento gioviale ed lo stesso cuore compassionevole e misericor- estroverso e mancava spesso al silenzio. Ave- dioso del nostro Salvatore. va sempre voglia di ridere e scherzare. Un Ma anche noi, sull’esempio della Beata giorno, approfittando dell’assenza della Ma- Teresa Casini, siamo chiamati a partecipare a estra, si mise a fare la buffona, imitando la questa missione rendendo, il nostro quotidiano voce degli animali e il modo di camminare di pellegrinaggio un rigoglioso tempo di compas- alcune suore. Tutte si divertirono e risero di sione. «Oggi – ha detto Papa Francesco nell’o- gusto. Di tutto ciò Suor Leonardina si accusò melia di chiusura del Sinodo sulla famiglia – è presso la Maestra, la quale arrabbiatissima la tempo di misericordia». Beata Teresa Casini, condusse dalla Madre, riferendole l’accaduto. prega per noi! Al racconto della Maestra, Madre Casini ave- va anche lei tanta voglia di ridere, ma si sforzò 3. Congressus Theologorum di restare seria. Poi, simulando una certa se- verità e non potendo esimersi dalla punizione, – Giovedì, 10 settembre 2015, si è celebrato ingiunse alla giovane di mettere per qualche con esito positivo il Congresso Peculiare minuto sulla fronte un cartello con la scritta: dei Consultori Teologi sull’asserito mira- «Io sono una buffona e faccio ridere anche du- colo attribuito all’intercessione del Venera- rante il silenzio» (cf. ib. p. 95-96). Insomma, bile Servo di Dio Francesco Maria Greco, la Madre perdonò volentieri l’esuberanza gio- Fondatore delle Suore Piccole Operaie dei vanile della consorella. Sacri Cuori (1857-1931). 8. Ovviamente, una particolare benevo- – Martedì, 27 ottobre 2015, i Rev.mi Con- lenza ella esercitava nei confronti dei ministri sultori Teologi della Congregazione delle dell’altare, nei quali vedeva le persone più Cause dei Santi hanno preso in esame la vicine e più care al Cuore di Gesù. Aiutava i Positio super vita et virtutibus del Servo di 474 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Dio Agostino Ernesto Castrillo, vesco- brese Salgano, attribuito all’intercessione vo di San Marco Argentano e Bisignano, della beata Maria Domenica Mantovani, appartenente all’Ordine dei Frati Minori Cofondatrice e prima superiora generale (1904-1955). delle Piccole Suore della Sacra Famiglia, – Giovedì, 17 dicembre 2015, un ulteriore (1862-1934). Congresso Peculiare dei Teologi ha va- – È stata consegnata al protocollo della Con- lutato l’asserito martirio dei Servi di Dio gregazione delle Cause dei Santi la Posi- Vincenzo Prennushi, Vescovo di Durazzo, tio super vita et virtutibus del servo di Dio appartenente all’Ordine dei Frati Minori e Alfredo Morganti, detto Berta, sacerdote 37 compagni, uccisi in odio alla fede negli professo dell’Ordine dei Frati Minori (1886 anni 1945-1974 in . - 1969). – Nel mese di dicembre 2015 la Congrega- 4. Congressus Peritorum Historicorum zione delle Cause dei Santi ha approvato il mandato di postulatore a favore di Fr. Gio- Il 1° dicembre 2015 si è svolta la Seduta dei vangiuseppe Califano, OFM, per la Causa Consultori Storici, che hanno preso in esame del beato Andrea de Soveral, Ambrosio la Positio super vita et virtutibus del Servo di Francisco Ferro, Mateus Moreira e 27 Dio Luigi Sodo, Vescovo di Cerreto Sannita compagni martiri, conferito da S. Ecc. Rev. (1811-1895). ma Mons. Jaime Vieira Rocha, Arcivesco- vo di Natal, in data 12 novembre 2015. 5. Varie – La Congregazione ha, infine, approvato il mandato postulatorio per la Causa del bea- – Il 14 ottobre 2015 ha preso avvio a Cordo- to Vincenzo Romano, sacerdote e parroco, va, in Argentina, l’Inchiesta diocesana sul- conferito dal Rev. Don Giosuè Lombardo, la presunta guarigione del piccolo Joaquin parroco della Basilica Pontificia di Santa Luna Navarre, attribuita all’intercessione Croce in Torre del Greco, in data 17 no- della beata Maria del Transito Cabanil- vembre 2015. Quest’ultima Causa fu affi- las, Fondatrice delle suore Francescane da in precedenza al Rev.mo P. Luca M. De Missionarie di Argentina (1821-1885). Rosa, ofm. – Lunedì, 14 dicembre 2015, a Bahia Blanca, in Argentina, si è celebrata la prima Ses- Fr. Giovangiuseppe Califano OFM sione della Inchiesta diocesana sull’asserito miracolo a favore di Maria Candela Cala- AD CHRONICAM ORDINIS

1. De itineribus Ministri Generalis 1.2. Solennità dell’Impressione delle Stigma- te di san Francesco 1.1. Convocation of over 70 Lay Brothers from Santuario della Verna, 17.09.2015 the ESC San Juan Bautista, USA, 10-14.08.2015 In occasione della Festa dell’Impressione delle Stigmate del serafico padre san Fran- A Convocation of over 70 Lay Brothers cesco, come ogni anno, il Ministro genera- from the ESC met August 10-14, 2015, at St. le Fr. Michael Perry, insieme al Definitorio, Francis Retreat in San Juan Bautista, Califor- si è recato presso il santuario della Verna. Il nia. This included Brothers from the seven programma di partecipazione è stato intenso United States provinces, Australia, Singapure, e molto partecipato da Frati, Religiosi e Pel- and South Korea. legrini. Alle 19.00 i Primi vespri in Basilica, Bro. Bill Short OFM presented an informa- presieduti dal Ministro generale e alle 22.30 tive history of the Lay Brothers in our Order. l’Ufficio di Letture. La Santa Messa è stata Bro. Sean Sammon FMS delivered a well-re- presieduta dal Ministro generale alla mezza- ceived talk titled ‘Brothers for the Church and notte, con la partecipazione dei giovani al ter- World.’ Richard McManus OFM of the ESC mine del loro pellegrinaggio da Chiusi della ‘Franciscan Interprovincial Team’ led a dis- Verna al Santuario. Molti altri pellegrini sono cussion to hear the concerns of the Brothers in saliti al Monte e la chiesa era stipata. Alla Ce- the U.S. province re-alignment process. lebrazione ha fatto seguito la veglia notturna The Brothers met in small groups and ple- protrattasi fino al mattino e conclusa con le lo- nary sessions to process throughout the week di il mattino seguente. a theme of ‘What is Ours to Do?’ Most impor- Alle ore 11.00 c’è stata la solenne Conce- tant were the meal times and informal chances lebrazione eucaristica in Basilica, presieduta for the Brothers to get to know one another. dal Ministro generale Fr. Michael Perry e ani- The attitude of the gathering was upbeat and mata dal Coro di Chiusi della Verna, assieme positive. al Coro dei Frati Minori della Verna, con la Bruce Michalek OFM (Our Lady of Gua- partecipazione del Ministro provinciale Fr. dalupe Province) commented, “Participation Guido Fineschi e molti Frati della Provincia di in the Brothers Convocation affirmed my vo- Toscana, di altre Province francescane e anche cation as a Brother. My Franciscan soul was di confratelli Conventuali e Cappuccini, con nourished by the presence of so many talented un’ampia presenza di fedeli e pellegrini, fra i and generous Brothers from throughout the quali vi erano i rappresentanti delle ammini- USA and beyond. The message was clear . . . strazioni comunali di Firenze, di Chiusi e di We live in Hope!” San Leo, che hanno relazioni storiche e attuali Minister General Michael Perry OFM and molto strette e particolari con il Santuario. General Definitor Caoimhín Ó Laoide OFM A seguire si è festeggiato in refettorio con were with us. Both said they were there to lis- un pranzo a buffet, presenti le varie autorità ten and to learn. Michael gave a rousing reflec- civili e religiose. tion after an evening prayer. Nel primo pomeriggio il Ministro genera- The purpose of the gathering was to begin le ha presieduto l’Ora Nona e la processione a process of helping the ESC clarify the for- alla Cappella delle sacre Stigmate. I Frati e il mation of Lay Brothers within our provinces. popolo presente hanno partecipato con molta The outcome of this first-ever gathering of the devozione alla tradizionale processione. Mol- ESC Lay Brothers became a commitment to to suggestiva ed intensa la sosta sul piazzale gather again, and to begin working with the antistante alla Basilica per impartire la bene- Lay Brothers in other conferences–to assist the dizione con la Reliquia di san Francesco, sulla Order on the international level in deepening città di Firenze, sulla regione e su tutta l’Italia. the formation and role of Lay Brothers. Fr. Antonio Scabio, ofm 476 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

1.3. Partecipazione al Festival Francescano I partecipanti al corso hanno anche iniziato Bologna, 25-27.09.2015 a pensare a come poter collaborare sempre me- glio all’interno dell’ampia e ramificata Fami- Fr. Michael A. Perry, Ministro generale, glia Francescana; inoltre, hanno preso in con- ha preso parte alla edizione 2015 del Festival siderazione la possibilità di istituire un pro- Francescano “Sorella Terra”, organizzato dal- gramma triennale interobbedienziale (OFM, la Famiglia Francescana dell’Emilia Romagna OFMConv., OFMCap., TOR) sul tema della e tenutosi a Bologna dal 25 al 27 settembre riconciliazione, al fine di trovare una migliore 2015 (www.festivalfrancescano.it). intesa e superare le divergenze storiche ancora Numerosissimi e molto variegati gli appun- esistenti tra i quattro Ordini. tamenti e le attività proposte nel corso della tre giorni francescana che ha visto Piazza Mag- 1.5. La visita alla Provincia francescana di giore riempirsi di gente di tutte le età. Oltre san Girolamo in Croazia ad interviste, presentazioni di libri e di mostre Zadar, Croazia, 15-18.10.2015 artistiche, dialoghi con autori e giornalisti, so- no stati offerti anche workshop e attività per Il Ministro generale ha visitato la Provincia bambini. Molto coinvolgente e partecipato è francescana di san Girolamo in Croazia dal 15 stato anche il concerto “Earth Mass” di Paul al 18 ottobre 2015. Winter, eseguito sabato sera. La sua visita ha avuto inizio a Spalato, dove Fr. Michael è stato intervistato domeni- ha visitato, insieme con Fr. Ivan Sesar, Defini- ca pomeriggio da Giuseppe Caffulli, diretto- tore generale, Fr. Andrija Bilokapić, Ministro re della rivista “Terra Santa”, ed ha parlato provinciale, e Fr. Tomislav Šanko, Segreta- dell’Enciclica Laudato si’. Sulla cura della rio provinciale, la Fraternità del convento di casa comune, presentandone i punti chiave, le Sant’Antonio da Padova. Nel pomeriggio del- nuove prospettive che offre e i gesti concre- lo stesso giorno ha visitato la Curia provincia- ti che Papa Francesco suggerisce e che ogni le a Zara. Il giorno seguente si è svolta la prima francescano, ogni cristiano e ogni uomo e don- parte dell’incontro con i Frati della Provincia. na di buona volontà sono chiamati a mettere in La riunione ha avuto inizio alle 9.30 ed ha pratica. avuto luogo nel Convento di San Francesco a Zara, il più antico convento francescano fuori Fr. Giovanni Rinaldi dall’Italia. Erano presenti 26 Frati della Pro- vincia che si sono confrontati, in un clima di 1.4. Visita al Corso inter-francescano di for- discussione aperta e fraterna, sul “futuro del- mazione missionaria la Provincia di san Girolamo”. Fr. Ivan Sesar Bruxelles (Belgio), “Notre Dame des Nations”, ha moderato l’incontro e, poi, ha presieduto la 2015 santa Messa, concelebrata dal Ministro gene- rale, dal Ministro provinciale e da tutti i Frati Il Ministro generale, Fr. Michael A. Perry, presenti. Il Ministro generale nella sua omelia OFM, e alcuni rappresentanti provenienti dalla ha esortato i Fratelli di non temere nel prende- Curia generale dei Frati Minori e da quella dei re decisioni, anche difficili, per aderire a Dio e Frati Minori Conventuali hanno fatto visita alla alla sua volontà. Fraternità OFM “Notre Dame des Nations” a Il giorno seguente Fr. Michael ha prosegui- Bruxelles e ai Frati che stanno partecipando al to la sua visita, recandosi nella parte meridio- corso trimestrale intensivo inter-francescano di nale della Provincia. L’incontro si è svolto a formazione missionaria. Tra questi ci sono Frati Dubrovnik con la stessa modalità del giorno Minori, Frati Minori Conventuali e Frati Minori precedente. Cappuccini. Nel pomeriggio, poi, il Ministro generale, Tutti i partecipanti hanno espresso parere il Definitore generale e il Delegato generale molto positivo riguardo all’esperienza di vita e per la collaborazione interprovinciale hanno formazione all’interno di una Fraternità interna- incontrato i membri del Governo della Provin- zionale e interobbedienziale. Tale opportunità cia di san Girolamo, tracciando alcune linee ha offerto loro una nuova prospettiva riguardo per il prossimo Capitolo provinciale, che sarà alla condivisione della nostra unica vocazione celebrato subito dopo la Pasqua del prossimo francescana e al ruolo che questa può e dovreb- anno. be giocare nella Chiesa e nel mondo d’oggi. Fr. Antonio Scabio AD CHRONICAM ORDINIS 477

1.6. Partecipazione alla XII Assemblea Encuentro con los Hermanos en general dell’UFME A las 10:00 horas se reunió con poco más Dubrovnik, Croazia, 18-24.10.2015 de cien hermanos de la Provincia, entre profe- sos solemnes, profesos temporales, novicios y Il Ministro generale, Fr. Michael Perry, ha postulantes, en la Sala Capitular de la Fraterni- partecipato ai primi due giorni alla XII Assem- dad de San Juan Bautista en Coyoacán. blea dell’UFME presiedendo alla S. Messa di En primer lugar recibió la bienvenida por apertura il mattino del lunedì 19 ottobre, pres- parte del Ministro provincial Fr. Juan Medi- so la piccola chiesa dedicata a S. Ilario, vicina na, quien también agradeció la presencia del all’Hotel Astarea di Mlini dove risiedevano i Definidor general Fr. Ignacio Ceja, del Dele- partecipanti. gado general Fr. Juan Manuel Muñoz y de los La mattina è proseguita con l’apertura dei hermanos de la Provincia reunidos para este lavori dell’Assemblea, iniziando con la pre- evento. ghiera delle Lodi cui ha fatto seguito il saluto Enseguida Fr. Juan de Dios García presentó del Presidente UFME Fr. Miljenko Steko e il el Plan Global Provincial 2014-2024. Poste- saluto di benvenuto da parte del Vescovo di riormente se presentaron algunos proyectos Dubrovnik, S.E. Mate Uzinić. provinciales. Il Ministro generale ha quindi presentato Por su parte, Fr. Michael agradeció al De- all’Assemblea la sua relazione dal titolo: “Le finitorio provincial y a todos los hermanos la nuove sfide dell’ Ordine dei Frati Minori in elaboración del Plan Global provincial y les Europa secondo le indicazioni dell’ultimo Ca- habló sobre la necesidad de ser acompañados pitolo generale”. en vistas a la renovación, de los retos actuales Il Ministro generale ha quindi partecipato que enfrenta la Orden en México y el mundo al proseguo dei lavori fino a mercoledì 21 ot- debido a los cambios en muchos campos, de tobre. los elementos comunes en las nuevas formas Fr. Antonio Scabio de vida y misión que nos presenta el subsidio Ite Nuntiate, proponiéndolos para ser vividos 1.7. Il Ministro generale partecipa alla Com- en las Fraternidades, y de los temas centrales memorazione di Fr. Ginepro del pontificado del Papa Francisco. Roma, Basilica dell’Ara Cœli, 25.10.2015 Finalmente, Fr. Michael inició una dinámi- ca de diálogo fraterno, haciendo que pasaran La sera della domenica 25 ottobre 2015 il algunos hermanos para hacerles preguntas o Ministro generale, Fr. Michael A. Perry, ac- para que ellos hicieran alguna pregunta a otro hermano de la Provincia o a él mismo. compagnato dal Segretario personale Fr. Gio- Se concluyó este encuentro fraterno alre- vanni Rinaldi e dal Definitore generale Fr. dedor de las 14:00 horas para luego continuar Antonio Scabio, si è recato presso il Convento con la comida. dell’Ara Coeli in Roma per la benedizione della rinnovata urna contenente le spoglie mortali di Encuentro con el Definitorio provincial Fr. Ginepro, compagno di S. Francesco, presie- Además del Definitorio provincial, estuvie- dendo prima la Celebrazione dei Vespri. ron también presentes el Definidor general y el Delegado general. Fr. Antonio Scabio En primer lugar Fr. Michael pidió a los mi- embros del Definitorio provincial que expresa- 1.8. Encuentro con los Hermanos de la Pro- ran cuál ha sido su experiencia y los desafíos vincia del Santo Evangelio que enfrentan. Ciudad de México, México, 31.10.2015 Enseguida Fr. Michael hizo algunos co- mentarios a lo expresado por el Definitorio Con motivo de su participación en la clau- provincial y explicó cómo la experiencia de sura del 450º aniversario de la Provincia de crisis permite reflexionar, abrirse a la acción San Pedro y San Pablo de Michoacán, el Mi- del Espíritu Santo, discernir y recuperar la mi- nistro general Fr. Michael A. Perry también se noridad y pobreza y sentir la fraternidad. Fr. encontró con los hermanos de la Provincia del Ignacio felicitó a los hermanos por no sólo Santo Evangelio en México. ocuparse de afrontar los problemas del cada día de la Provincia, sino por darse a la tarea de 478 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 proyectar con esperanza. Fr. Juan Manuel, por cial, unos ochenta, venidos de las diversas ca- su parte, expresó a los hermanos su disponibi- sas de formación y con algunos formadores. lidad para apoyarlos en su servicio a través de En primer lugar, se presentaron los respec- las 16:00 hrs., en la Sala Definitorial se realizó tivos programas de formación y los retos que un encuentro del Ministro general con la tarea en las diversas etapas se han de afrontar. Se encomendada. compartieron también algunas luces y som- Finalmente, vino la fotografía del recuerdo bras que se viven en la Provincia en el campo y la bendición de San Francisco. de la formación. El Ministro general se dirigió a los presen- 1.9. Encuentro con los Hermanos de la Pro- tes compartiéndoles algunas reflexiones en vincia de San Pedro y San Pablo en Méxi- torno al objetivo de la formación (crecer en co humanidad y ser auténticos discípulos de Cri- Celaya, México, 02.11.2015 sto), al carácter de continuidad que ésta debe tener, a la formación para ser hermanos y me- Con motivo de la celebración del 450 ani- nores, al peligro del clericalismo, a las venta- versario de la Provincia, se programaron tam- jas y riesgos del mundo digital, a la necesidad bién algunos encuentros del Ministro general de ofrecer al mundo y a la Iglesia nuestro testi- con hermanos de la misma entidad y con algu- monio de fraternidad. nas religiosas. El encuentro con las hermanas Enseguida pasamos a la cena, durante la Clarisas, Concepcionistas y Capuchinas tuvo cual algunos hermanos en formación pre- lugar el 1 de noviembre por la tarde. sentaron algunas representaciones teatrales y musicales sobre la llegada de los primeros Encuentro con el Definitorio provincial y franciscanos a la región y la fundación de la Guardianes Provincia de San Pedro y San Pablo. A las 10:30 hrs., luego de presidir una oración por la fraternidad en las oficinas de 1.10. Celebración Eucarística por el 450º la Curia provincial, Fr. Michael junto con el aniversario de la Erección de la Provincia Ministro provincial develó una placa conme- de San Pedro y san Pablo de Michoacán morativa del 450º Aniversario de la erección Acámbaro, México, 03.11.2015 canónica de la Provincia de San Pedro y San Pablo. Enseguida dio inicio el encuentro con el Luego de una serie de eventos religiosos Definitorio provincial y los Guardianes. y culturales llevados a cabo durante todo un Comenzó con una reflexión a partir de sie- año, este 3 de noviembre llegó a su conclusión te elementos que estuvieron presentes en la la Celebración Jubilar por los 450 años de la dinámica del Capítulo general: Desconfianza, Provincia de San Pedro y San Pablo de Micho- Crisis, Llamada a la fe, Fraternidad, Misión, acán en México con una Solemne Eucaristía Mundo y Creación. Hizo un llamado a abrirse presidida por el Ministro general Fr. Michael con fe a Cristo, a la transparencia, a la incultu- A. Perry. ración del carisma, a la animación en vistas a El atrio del templo de San Francisco fue el una vida fraterna de calidad, a la misionaridad recinto para albergar también al Obispo de Cd. y a ir a las periferias. Lázaro Cárdenas D. Armando Ortiz Aguirre, Enseguida el Definidor General Fr. Ignacio al Definidor general Fr. Ignacio Ceja, al P. Ceja expuso las cuatro imágenes bíblicas del Ulises Vega, Vicario Episcopal y represen- Documento final del Capítulo 2015 y lo que tante del Cardenal D. Alberto Suárez Inda, a tienen que decir a la realidad Latinoamericana. Fr. Eduardo López, Ministro Provincial anfi- Posteriormente Fr. Michael pidió a los pre- trión, a Fr. Flavio Chávez, Vicario Provincial, sentes que expresaran cuáles consideraban además de 120 sacerdotes y a la Conferencia eran los retos más significativos que deben de Ministros de Santa María de Guadalupe de afrontar y entró en diálogo con ellos. México, Centroamérica y del Caribe. Estuvie- ron presentes miembros de diversos grupos y Encuentro con los Hermanos en Forma- movimientos parroquiales. Participaron tam- ción inicial bién algunas Hermanas Clarisas y un nutrido A las 17:30 hrs., en la Fraternidad de San grupo de Hermanos de la Orden Franciscana Antonio en Acámbato, Guanajuato, saludó y Seglar así como cientos de fieles más que abar- convivió con los hermanos en formación ini- rotaron el lugar. AD CHRONICAM ORDINIS 479

La Provincia se encuentra presente princi- deben afrontar sus respectivas entidades. palmente en el centro y norte del país, cubrien- Enseguida el Ministro general compartió do los Estados de Michoacán, Guanajuato, con los hermanos algunas reflexiones en torno Querétaro y Chihuahua, y cuenta también con a la perseverancia, al ejercicio de la autoridad, dos Fraternidades en el Estado norteamericano a la desconfianza, a la gestión económica, a la de Texas. Cuenta con 211 hermanos profesos formación y al acompañamiento de los herma- solemnes y 31 profesos temporales. Su servi- nos por parte de los ministros. cio evangelizador lo desarrolla principalmente A mediodía Fr. Michael se despidió de los en el campo de la pastoral parroquial y de la hermanos para viajar a la Ciudad de México y pastoral educativa, pero se encuentra presen- luego de allí tomar su vuelo a Roma. te también en otros países apoyando diversas misiones de la Orden, como son Marruecos, Fr. Ignacio Ceja, OFM Puerto Rico, Turquía, Italia. 1.12. Incontro con i Visitatori generali 1.11. Encuentro con la Asamblea Plenaria de Roma, Curia generale, 16-20.11.2015 la Conferencia Santa María de Guadalupe La Sabanilla/Querétaro, México, 04.11.2015 Dal 16 al 20 novembre 2015 si è tenuto, presso la Curia generale, il consueto incontro La sede de la Asamblea fue la Casa de Re- del Ministro e Definitorio generale con i Visi- novación de la Provincia de San Pedro y San tatori. Pablo en La Sabanilla, Querétaro. Llegamos al lugar el día 3 de noviembre por la noche. Antes Partecipanti de la cena, el Ministro general Fr. Michael A. Perry bendijo la capilla y nuevas habitaciones Ministro e Definitorio generale de dicha Casa donde los hermanos de la Pro- Fr. Michael Anthony Perry, Min. gen.; Fr. vincia se reúnen periódicamente por pequeños Julio César Bunader, Vic. gen.; Fr. Caoimhín grupos para hacer experiencias de fraternidad Ó Laoide, Def. gen.; Fr. Ignacio Ceja Jiménez, y de oración. Def. gen.; Fr. Nicodème Kibuzehose, Def. El 4 de Noviembre por la mañana dio ini- gen.; Fr. Lino Gregorio Redoblado, Def. gen.; cio la celebración de la Asamblea Plenaria de Fr. Ivan Sesar, Def. gen.; Fr. Lóránt Orosz, la Conferencia Santa María de Guadalupe, Def. gen.; Fr. Valmir Ramos, Def. gen.; Fr. la cual comprende las Provincias de Méxi- Antonio Scabio, Def. gen.; Fr. Aidan McGrath, co, Centroamérica y la Custodia del Caribe. Seg. gen. Estuvieron presentes el Definidor general Fr. Ignacio Ceja, el Presidente de la Conferencia y Visitatori generali Ministro de la Provincia de los Santos Franci- Aguirre Garza Fr. Jesús, Prov. Ss. Cordis sco y Santiago Fr. Rodolfo Hernández, el Mi- Iesu, USA, pro Prov. S. Benedicti Africani, nistro de la Provincia del Santo Evangelio Fr. Rep. Congo; Amaral Fr. Amaral Bernardo, Juan Medina, el Ministro de la Provincia San Cust. Aut. S. Claræ, Mozambico, pro Prov. Pedro y San Pablo Fr. Eduardo López, el Mi- Verbi Incarnati, Togo; Berti Fr. Fabio, Prov. nistro de la Provincia San Felipe de Jesús Fr. Romanæ SS. Petri et Pauli, Italia, pro Prov. Gabriel Romero, el Ministro de la Provincia Salernitano-Lucanæ Immaculatæ Conceptio- San Junípero Serra Fr. Carlos Ramón García, nis BMV, Italia; Cegłowski Fr. , Prov. el Custodio de la Custodia Santa María de la S. Hedvigis, Polonia, pro Prov. S. Michaëlis Esperanza Fr. Gerardo Vargas, el Vicario de Archangheli, Ucraina; Charland Br. Pierre, la Provincia Ntra. Sra. de Guadalupe Fr. Jesús Prov. Ioseph Sponsi BMV, Canada, pro Prov. Gómez y el Secretario ejecutivo de la Confe- B. Ioannnis Duns Scoti, Francia/Belgio; Co- rencia Fr. Juan Rubio. Estuvieron también re- lomer Barber Fr. Rafael, Prov. Immaculatæ presentantes de la Conferencia para las áreas Conceptionis BMV, Spagna, pro Prov. As- de formación y estudios, de misiones y evan- sumptionis BMV, Argentina; Correa Br. Gino, gelización, y de JPIC. Prov. Nostræ Dominæ de Guadalupe, USA, Luego de la bienvenida por parte del Pre- pro Prov. Petri Baptistæ, Flippine; Crisci Fr. sidente de la Conferencia, Fr. Michael pidió Livio, Prov. Tusciæ S. Francisci Stigmatiza- a los Ministros, Vicario y Custodio que com- ti, Italia, pro Prov. Neapoletanæ Ss. Cordis partieran un poco de los retos principales que Iesu, Italia; Ferro Fr. Salvatore, Prov. Siciliæ 480 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Ss. Nominis Iesu, Italia, pro Prov. Saminito- Ivan, ha parlato della «Visita», del «Capitolo Hirpiniæ S. Mariæ Gratiarum, Italia; Johnson provinciale» e del «Congresso capitolare». Fr. Michael, Prov. Ss. Nominis Iesu, USA, pro Nel secondo giorno, 17 novembre, animato Prov. Sancti Spiritus, Australia/Nuova Zelan- da Defintore generale, Fr. Lino G. Redoblado, da; Magyar Fr. Gergely, Prov. Magna Domina il Segretario generale, McGrath Fr. Aidan, ha Hungarorum, Ungheria, pro Prov. S. Stepha- commentato alcune «Questioni giuridiche»; ni Regis, Romania; Moore Fr. John Gerrard, l’Economo generale, Puodziunas Fr. John, Prov. Dominæ Nostræ de Gaudalupe, Panamà/ e un Membro della Segretaria generale, Fr. America Centrale, pro Prov. S. Francisci So- Stefano Lovato, hanno presentato alcune que- lano, Argentina; Ngga Br. Gabriel, Cust. Aut. stioni di economia e i Moduli da compilare. S. Francisci Assisiensis, Wets Papua, Prov. S. Nel pomeriggio il Segreatrio generale per la Michaëlis Archangeli, Indonesia; O’Connell Formazione e gli Studi, Vaiani Fr. Cesare, ha Br. Niall, Prov. Hiberniæ, Irlanda, pro Prov. illustrato il Documento del Capitolo generale Immaculatæ Conceptionis BMV, USA; Obico 2015, e, poi, il Definote generale, Kibuzeho- Fr. Baltazar, Prov. Petri Baptistæ, Filippine, se Fr. Nicodeme, ha tenuto la Relazione su: pro Cust. Aut. S, Antonii Patavini, Filippine; «Ridemensionamento e ristrutturazione delle ; Oliver Alcón Fr. Francisco, Prov. Immacu- Province e Presenza dei Frati nel territorio di latæ Conceptionis BMV, Spagna, pro Prov. altre Province». Ss. Martyrum Marochiensium, Portogallo; Il 18 novembre è stato dedicato all’incontro Sangseon Oh Br. Paolo, Prov. Ss. Martyrum dei Visitatori con il Ministro generale, allo stu- Corearum, Corea, pro Prov. S. Mariæ Re- dio personale degli “Statuti per i Visitatori” e ginæ Sinarum, Taiwan; Skoko Fr. Iko, Prov. di altri Documenti (ad esempio, gli SSPP della Assumptionis BMV, Bosnia/Erzegovina, pro Provincia da visitare). Mentre nel tardo pome- Prov. S. Crucis, Bosnia/Erzegovina; Tax Bu- riggio si è tenuta la Lectio divina nei gruppi lux Fr. German Faustino, Prov. Dominæ No- linguistici. stræ de Guadalupe, America Centralis et Pa- Animato da Ramos Fr. Valmir, il 19 di- namà, pro Prov. S. Philippi de Iesu, Messico; cembre nella mattinata Etzi Fr. Priamo ha ri- Trần Đúc Hải Br. Alexis, Prov. S. Francisci ferito sulla Procura generale, e il Definitore Assisiensis, Vietnam, pro Prov. S. Thomæ generale, Scabio Fr. Antonio, trattando delle Apostoli, India; Valer Fr. Daniel Dominik, «dinamiche fraterne», ha parlato della «Riso- Prov. S. Venceslai, Rep. Ceca, pro Prov. Ss. luzione dei conflitti nella vita quotidiana» e sul Salvatoris, Slovacchia; Várnai Fr. Jakab, «Metodo di dialogo personale con i Frati». Nel Prov. Magna Domina Hungarorum, Unghe- pomeriggio ci sono stati i lavori nei gruppi lin- ria, pro Custodia di Terra Santa, Israele; Woo guistici e in Assemblea plenaria. Br. Michael, Prov. S. Mariæ Reginæ Sinarum, Il 20 novembre si è concluso l’incontro con Taiwan, pro Cust. S. Francisci Assisiensis, i Visitatori. Al mattino il Ministro generale, Fengxiang/Cina; Zamorano Fr. Manuel Saúl, Fr. Michael A. Perry, ha presieduto l’Eucari- Prov. Ss. Trinitatis, Cile, pro Prov. S. Franci- stia con la celebrazione delle Lodi. Sono se- sci Solano, Perù. guite le visite agli Uffici della Curia generale. Nel pomeriggio sono continuate le visite, a cui Agenda è seguita l’Assemblea plenaria con la verifica dell’incontro, animato dal Definitore generale Celebrate le Lodi, presiedute dal Vicario Ó Laoide Fr. Kevin. L’ultimo giorno è termi- generale, alle 9 è iniziato l’incontro con i Visi- nato con la Celebrazione dei Vespri, presieduti tatori generali nell’Aula “Duns Scoto”. Dopo dal Vicario generale, Bunader Fr. Julio. la presentazione dei partecipanti, sono state date delle informazioni sulla Curia generale, Fr. Luigi Perugini OFM da parte di Fr. Alvin Te, e il Ministro generale, Fr. Michael A. Perry, ha tenuto la sua Rela- zione. È seguito il lavoro nei gruppi linguisti- 1.13. Incontro fraterno dei Frati francescani ci sulla Relazione del Ministro. Il pomeriggio delle Case generalizie è iniziato con i lavori in Assemblea, in cui i Roma, Seraphicum, 28.11.2015 Segretari dei gruppi linguistici hanno riferito su ciò che è emerso negli stessi. Poi, sempre I Frati francescani del 1° Ordine e del TOR in Assemblea, il Definitore generale, Sesar Fr. delle Case dipendenti dai Ministri generali si AD CHRONICAM ORDINIS 481 sono incontrati il 28 novembre 2015 a Roma, manere uniti». «Perché – si sono allora detti presso l’Aula Magna del Seraphicum. Per quelli del “gruppo di Assisi” – non dovreb- quanto riguarda i Frati Minori vi hanno par- bero riguardare anche tutti i francescani del tecipato numerosi dalla Curia generale, dai mondo?». Si sono recati, pertanto, dai Ministri Frati Penitenzieri del Laterano, dal Collegio di generali, i quali hanno stabilito che i Vicari ge- sant’Antonio (le due Fraternità: CISA e “be- nerali di ogni Ordine seguissero il “gruppo di ato Allegra”) e da sant’Isidoro. Era la prima Assisi”. Le parole del Papa hanno fatto sorgere volta che ci si ritrovava tutti assieme e l’Aula nei Frati della Famiglie Francescane di Assisi Magna era gremita. Uno spettacolo. Infatti, il , scrissero i Ministri generali il 12 marzo 2015, Ministro generale OFM, Fr. Michael A. Perry, un «desiderio sincero e profondo di cammina- all’inizio del momento di preghiera, ha inviato re insieme e crescere nella comune vocazione i presenti a guardare: «Che cosa vedete? – ha e missione, suscitando, in modo profetico, l’i- esclamato – Solo dei Fratelli»! dea di un Capitolo delle Famiglie Francesca- Erano presenti i quattro Ministri generali e ne». Fr. Antonio, ha concluso, illustrando l’iti- il Moderatore dell’incontro, il Vicario gene- nerario per camminare insieme, specialmente rale OFMConv, Fr. Jerzry Norel, salutando i in occasione del centenario del “Perdono di partecipanti anche a nome loro e illustrando Assisi” (2016) e in quello della Bolla di Papa il programma della mattinata, ha sottolineato Leone X, Ite vos (2017). C’è stata, infine, la che quello che si stava vivendo fosse un mo- proiezione di un film sulla vita di due giovani mento di comunione, di fraternità e di cono- francescani polacchi, uccisi in odio alla fede scenza reciproca fra i componenti della Fami- in Perù e che verranno beatificati il 6 dicembre glia Francescana romana. 2015. Dopo l’accoglienza, alle 9.30, la giornata è L’incontro si è concluso, sempre nell’Au- iniziata con un momento di preghiera prepara- la Magna, con la rinnovazione dei voti nelle to dai Frati del CISA e presieduto dal Ministro mani di Fr. Mauro Jöhri, Ministro generale generale OFM, intervallato da canti, eseguiti OFMCap, nuovo Presidente della Conferenza dal coro di sant’Antonio, Fraternità “beato Francescana. Allegra”. Suggestiva è stata la preghiera del Di fatto, il primo incontro fraterno dei Frati “Cantico delle creature” di san Francesco, pro- francescani delle Case generalizie si è conclu- clamato da un Frate e “commentato” dal coro so con un “arrivederci”, espresso dai Ministri e dall’Assemblea con il ritornello: «Lodate e generali e dall’Assemblea con un prolungato benedite il Signore / ringraziate e servite con applauso, con cui ci si è salutati. Tale incontro grande umiltà». È seguito il saluto del Ministro si è reso possibile grazie alla Lettera dei Mini- generale del TOR, Fr. Nicolas Polichnowski, stri generali e all’iniziativa dei Frati francesca- che si è soffermato, particolarmente, sull’e- ni di Assisi, sintetizzate dal motto del presente vento ecclesiale dell’anno della misericordia. incontro: “camminare insieme” [cf. AOFM Subito dopo c’è stato un momento formativo. 1(2015)60-65]. in cui Fr. Ugo Sartorio, OFMConv, ha bre- vemente presentato l’enciclica di Papa Fran- Fr. Luigi Perugini, OFM cesco, Laudato si’, sottolineandone l’inizio originale (non “parla” con un linguaggio apo- 1.14. Four Centuries of Canadian Mission calittico, ma con la lode), il punto di osserva- and ‘Paddling’ toward New Structures! zione della realtà (i poveri), l’ortoprassi per Montréal, Canada, 21-22.09.2015 cambiare le idee. Dopo il “break”, l’incontro è ripreso con The year 2015 marks 400 years since la narrazione di Fr. Antonio Tofanelli, OFM- French Franciscans of the Recollect tradition Cap, portavoce del “gruppo di Assisi”, dell’e- celebrated the first ever Mass on Canadian soil. sperienza dei “Frati francescani in Capitolo”. Legend has it that French Explorer, Samuel du Una’esperienza nata quasi per caso, cioè, dalla Champlain, asked the friars to make an altar on collaborazione e dall’affiatamento reciproco. the back of a canoe and thus claim a vast, lush Tutto ha avuto inizio dalle parole semplici di - and often freezing - territory for God. Today, Papa Francesco in occasione del suo pellegri- more than 120 friars labour in what is the sec- naggio ad Assisi, quando, nel ricevere il dono ond largest territorial state in the world, with della Famiglia Francescana presso la tomba only Russia larger in area. Canada is served by di san Francesco, ha detto: «Bravi! Dovete ri- several OFM Franciscan entities, all dedicated 482 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 to warming people’s hearts to the Gospel. Cereda. Entrando subito “in medias res”, que- On September 21-22, 2015, Canadian sto papa, scrive Secondin, «sembra pieno di OFMs from the Province of St. Joseph (East- fantasia per destrutturare il sistema ecclesiasti- ern Canada), the Province of Christ the King co sacralizzato e ricco di passione creativa per (Western Canada), the Ontario Foundation ricostruire l’identità ecclesiale ripartendo dal of the Immaculate Conception Province (To- Vangelo». Siamo di fronte ad una “identità in ronto), the Croatian Franciscan Custody of the progress”, ad un “pensiero aperto”, ad una Holy Family (Chicago), and the Lithuanian “capacità creativa che lascia spiazzati tutti». Franciscan Friars of Toronto, gathered with their Minister General Michael Perry, OFM, Il Papa vuole and General Definitor Caoimhín Ó Laoide, una Chiesa “in uscita” OFM, to celebrate their varied, but very much inter-connected, histories as well as their com- Non si capisce molto di questo papa se lo si mon evangelical zeal. The bilingual (French “chiude” nel confronto con i suoi predecesso- and English) and interprovincial Chapter of ri. Non è assolutamente “ossessionato” dal fat- Mats with the theme of “Sharing Our Stories/ to di voler essere “diverso” rispetto a Giovanni Partager nos histories” helped, first and fore- Paolo II o a Benedetto XVI, «non ha nessun most, to build fraternal relations, but also pro- complesso di inferiorità o di dissomiglianza: è pelled the Canadian Friars on their journey to- semplicemente se stesso». La sua impostazio- ward the restructuring and renewal of their life ne teologica è latinoamericana, non europea. and mission to the land claimed by Champlain Le sue priorità sono quelle legate «alle cultu- and to the Canadian people. re emergenti, alle masse degli impoveriti, alla A healthy contingent of younger and older corruzione globale, alle tradizioni violentate, friars returned home renewed by the event alle donne e ai poveri, ai conflitti tribali, alle held at St. Francis Centre in Caledon, Ontario. dittature di vario colore, alle differenze etni- The next step will be to discern the future to- che». gether. Although it is to unknown ports that we Le sue preoccupazioni ecclesiali, anche se paddle our canoe, we seek a new world which vuole una “Chiesa in uscita” dalle sue “osses- will teach us new ways of doing God’s work. sioni”, dalle sue “malattie”, non sono comun- que quelle legate principalmente alla “rifor- Friar Pierre Ducharme, OFM ma” della curia. È un fatto che sono in tanti Province of Christ the King quelli che «fanno fatica a seguirlo nelle sue anticipazioni». Non ha mai nascosto la sua “matrice gesuitica”. La sua appartenenza al- 2. 85ª Assemblea semestrale dell’USG la vita religiosa, anzi, lo ha arricchito di una capacità di adattamento e di intuizioni molto Inviati spesso assenti in chi proviene dalle file del cle- nella gioia ro diocesano. Papa Francesco «è il primo vero papa post- Dal memorabile incontro di papa Francesco moderno». L’immediatezza del suo rapporto con i superiori generali del 29 novembre 2013, umano, un certa “demitizzazione” della “sa- nell’aula del Sinodo in Vaticano, anche nella cralità” del vivere ecclesiastico, mentre da recente assemblea semestrale dell’USG, 27-29 una parte «rompono in maniera sconcertante», maggio 2015, è continuato l’approfondimento dall’altra stanno producendo «un nuovo senso sul presente e sul futuro della VC alla luce del di appartenenza e partecipazione» a una Chie- suo insegnamento. L’Assemblea infatti aveva sa intesa come “casa ospitale”, come “ospe- come tema: Inviati nella gioia. La missione dale da campo” e non “dogana né museo di della vita consacrata nella Chiesa di Papa tradizioni obsolete”. Francesco. Papa Francesco ha un “fastidio istintivo” Avrebbe dovuto aprire i lavori p. Bruno Se- per tutte le formalità e i formalismi della curia condin, ma per ragioni di salute non ha potuto romana. Se il popolo dei credenti e anche di presenziare di persona. Il suo testo sui “nuo- tanti non credenti o di altre religioni lo hanno vi orizzonti” del progetto ecclesiale di papa preso in simpatia, è soprattutto per il fatto che Francesco è stato integralmente riproposto dal in lui vedono un “uomo diventato Papa”, un vicario generale dei salesiani, don Francesco “uomo normale”, che vuole rimanere tale non AD CHRONICAM ORDINIS 483 solo nel modo di abitare, di vestire, ma anche Non è più tempo nelle relazioni, nelle emozioni. Mal sopporta di ripiegarsi su se stessi il “narcisismo teologico” e soprattutto quel- la che lui chiama la “mondanità spirituale”. Tentando di rileggere alla luce di queste L’unico scopo per cui la Chiesa esiste è per premesse la realtà della vita consacrata in que- portare “l’abbraccio di Dio” agli “scarti” del- sti ultimi decenni, anche se è stata “snobba- la società, ai derelitti, agli ultimi della terra. È ta” nei sinodi continentali e in quelli tematici, facile allora comprendere come, per lui, l’ar- anche «se si è affaticata di suo per l’anemia chitrave che sorregge la vita della Chiesa sia di forze e la crisi di progettualità», proprio in la misericordia: infatti «nulla del suo annuncio questo contesto «ha continuato il suo servizio, e della sua testimonianza verso il mondo può ha subito umiliazioni senza quasi essere cal- essere privo di misericordia». colata». Per certi versi è stata «resa invisibile e sub tutela», per favorire il protagonismo di Opzione per le categorie altre aggregazioni “rampanti”. Quante volte la dei poveri ed emarginati VC è stata «gratuitamente criticata come resi- duo in via di estinzione!». Con Francesco, in- Papa Francesco è «il primo Papa che non vece, è stata chiamata «ad un nuovo protagoni- ha vissuto direttamente il concilio». Eppure smo, tolta dall’emarginazione e dall’invisibili- ne è il frutto più maturo, avendone acquisito tà, per partecipare alla nuova forma Ecclesiae, il metodo, lo spirito e il soffio carismatico. con coraggio profetico». Se si può dire che è Lo dimostra la sua ferma convinzione che nel “passato l’inverno”, perché fiorisca una nuova popolo dei credenti e in quello di ogni perso- primavera «ci vogliono risorse fresche» che na onesta, ci sia «un’apertura alla trascenden- sappiano garantire «un ritorno serio e purifica- za, una disponibilità al vero e al bene»; anzi, tore alla centralità della sequela Christi, ad un spesso c’è un “sensus Dei et fidei” più profon- senso ecclesiale non più basato sull’efficien- do di quello degli stessi “professionisti della za e il darsi da fare, ma sull’ascolto empatico fede”. Sul piano delle categorie esistenziali il delle nuove domande, dentro i nuovi contesti, primato è occupato dai poveri, da quanti nel- per non dare risposte vecchie a domande che la società «sono marginali, di scarto, esclusi, nessuno fa». Non è più il tempo di ripiegarsi ultimi, rifiutati, vittime, soli, inutili». Questa, su se stessi, di lasciarsi asfissiare dalle piccole precisa Secondin, è una «pura opzione evan- beghe di famiglia, di rimanere prigionieri dei gelica, non sociologica». È in gioco niente- propri problemi. meno che la dignità della vita. Ancora nel suo intervento al sinodo sulla Fin dagli inizi del suo servizio pastorale VC del 1994, mons. Bergoglio, allora vescovo papa Francesco ha coniato un vero e proprio ausiliare di Buenos Aires, aveva parlato delle criterio ermeneutico, quello delle “periferie tre tensioni a cui dovrebbe rispondere la VC: esistenziali”. Da quest’angolo di visuale, non stare in mezzo al popolo di Dio, in una speci- si stanca di ripetere, è più facile capire la re- fica Chiesa locale, contribuendo, col proprio altà, il mondo e anche la vita della Chiesa, carisma, all’edificazione comune nella fede, continuamente sollecitata a «collocarsi ai garantire una chiara e responsabile identità margini, a diventare se stessa frequentando le carismatica, evitando «un atteggiamento di periferie geografiche ed esistenziali, a vive- mondanità spirituale che distrugge la vita con- re uno stato di rifondazione e reinvenzione sacrata», immergersi nella realtà storica senza evangelica». Del tutto conseguente l’invito, ipocrisie, fermentando il tutto in vista di una allora, “ad uscire” non solo per compatire pienezza che si realizza oltre il tempo. pietosamente chi soffre, ma piuttosto per fa- Anche nel testo più organico di papa Fran- cesco sulla VC (la Lettera apostolica a tutti i vorire «una vera e originale rielaborazione consacrati per l’inizio dell’Anno della VC), dell’identità stessa della Chiesa». Ma, anche non vi si trova una “teoria generale”. Vi si col- qui, spesso, le resistenze vengono proprio da gono i temi a lui più cari: la centralità costante quegli apparati ecclesiastici, che della Chiesa e distintiva della sequela Christi, la testimo- «hanno fissato fisionomia e compiti, a proprio nianza della comunione, l’invito ad elaborare uso e consumo». risposte evangeliche sempre più adeguate alle esigenze di testimonianza e di annuncio, l’in- sistenza sulla gioia che scaturisce dalla seque- 484 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 la generosa, la sfida a non “rinunciare mai alla Concretamente, cosa potrebbe fare un supe- profezia” e a “creare altri luoghi, dove si viva riore generale per entrare in questa dinamica? la logica evangelica del dono, della fraterni- Anzitutto dovrebbe promuovere la formazio- tà, dell’accoglienza della diversità, dell’amore ne permanente delle comunità e delle perso- reciproco, la disponibilità a percorsi nuovi di ne non limitandosi al puro apprendimento di interculturalità, di solidarietà, di prossimità, nuove conoscenze (teologiche, pastorali, psi- di riutilizzo delle grandi case a beneficio delle cologiche, sociologiche). Il punto d’arrivo, at- nuove esigenze di accoglienza e in risposta al traverso un itinerario spirituale, è quello della grido dei poveri. riscoperta fondamentale del rapporto persona- Nella guarigione del cieco di Gerico, Bar- le e comunitario con Dio. Le tentazioni degli timeo, conclude Secondin, è forse possibile “operatori pastorali”, e cioè l’individualismo, trovare la sintesi delle sofferenze patite dalla la crisi d’identità e il calo del fervore, posso- VC in questi ultimi decenni. «Costretta a vi- no facilmente annidarsi anche all’interno della vere al margine, proprio come il cieco, rim- VC. Quante volte, come dice papa Francesco, proverata e zittita per vario tempo, o accusata anche i consacrati «sognano piani apostolici, di dare disturbo alla comunione e alla gestione espansionistici, meticolosi e ben disegnati, ti- tranquilla del sistema, la VC ha passato tempi pici dei generali sconfitti». Quante volte ci si di tristezza e di invisibilità». Con l’indizione lascia tentare dalle “spiritualità del benessere” dell’Anno della VC, «è come se avesse detto: e dalle “teologie della prosperità”. “Coraggio, alzati!” a tutti i consacrati». Li ha Proprio attraverso una formazione perma- invitati «ad alzarsi, a gettare mantelli e difese, nente più seria, si dovrebbe saper rispondere pigrizie e resistenze, alibi e mondanità, per una insieme all’unica missione della Chiesa. La reciproca conoscenza nella verità… per una lettera di papa Francesco scritta per l’inaugu- nuova libertà nella sequela, dentro una Chiesa razione dell’anno della VC, proprio a questo che a volte rischia di irrigidirsi nella sua auto- riguardo, è molto esplicita. Tra le tante sue referenzialità sacralizzata». “aspettative” eccone alcune: «essere vivi di gioia, saper risvegliare il mondo proponendo Il contributo della VC utopie e creando altri luoghi in cui si vive la alla missione della Chiesa logica evangelica del dono, della fraternità, dell’accoglienza della diversità, dell’amore Da un’attenta rilettura dell’insegnamento reciproco, essere esperti in comunione, uscire di papa Francesco, il maestro generale dei do- da se stessi per andare alle periferie esisten- menicani, Bruno Cadoré, facendosi portavoce ziali, interrogarsi su ciò che chiedono Dio e anche della commissione teologica dell’USG, l’umanità di oggi». In un contesto come quello ha provato a mettere in evidenza gli aspetti attuale di una “crisi dell’impegno comunita- specifici di ciò che può e deve essere il contri- rio”, non si può ulteriormente trascurare il di- buto della VC alla missione della Chiesa. Pa- scernimento evangelico e «una capacità, vigile pa Francesco ha sicuramente un’antropologia e costante, nello studio dei segni dei tempi». al centro della quale è facile individuare una La globalizzazione dell’indifferenza, la cri- “spiritualità dell’esodo”, una spiritualità che, si finanziaria, la logica del consumo, queste se ben compresa, può ispirare anche la missio- grandi sfide del mondo contemporaneo, chia- ne della VC oggi. Paradossalmente si potrebbe mano in causa anche i consacrati. Il nostro non dire che mentre la VC si radica nella tradizione è più il tempo delle «affabulazioni pessimi- monastica della “fuga mundi”, della rinuncia stiche, delle analisi della realtà miopi, o delle alle cose del mondo, questo papa chiama ad dichiarazioni d’intenti velleitarie». È il tempo, “uscire”, a raggiungere le “periferie esisten- semmai, di “situazioni paradossali” come: vi- ziali”. Nella prospettiva di un esodo più de- vere l’impegno della consacrazione religiosa cisamente “missionario”, è facile individuar- in un contesto di diffusa indifferenza relati- vi alcuni “passaggi” fondamentali: la priorità vista, riaffermare la credibilità della Chiesa data a Dio e più specificamente la sequela di nonostante l’irrigidimento delle strutture re- una persona, Gesù Cristo, la celebrazione della ligiose, riscoprire l’importanza della famiglia vita come dono di Dio dedicato agli altri come nonostante l’indebolimento e l’instabilità dei “ fonte della gioia dell’evangelizzazione”, la legami famigliari, inculturare il vangelo in solidarietà con i mondi contemporanei nella un contesto soggetto a tanti mutamenti come costante dinamica dell’incontro e del dialogo. quelli attuali, recuperare, sia pure con fatica, il AD CHRONICAM ORDINIS 485 valore della pietà popolare e delle nuove for- sone e di mezzi, favorire la crescita della cor- me di vita religiosa, aprirsi alla creatività degli responsabilità, promuovere e sostenere nuovi altri, in particolare delle nuove generazioni e progetti, anche interprovinciali, di frontiera, delle culture diverse dalla cultura di fondazio- rendere sempre più visibile ed effettiva la cir- ne degli istituti religiosi. colazione dei beni nell’istituto (dalle idee, alle Non si tratta, in conclusione, di elaborare persone, alle risorse economiche), favorire, nuovi piani strategici per il futuro della VC. infine, il valore e il vissuto dell’intercultura- Basta saper affrontare in un modo soprattutto lità come globalizzazione della fraternità, of- “spirituale” le sfide e i rischi dell’evangelizza- frendo linee unitarie di formazione iniziale e zione oggi. L’Anno della VC in corso, potreb- permanente. be favorire il “cammino dell’esodo”, partendo dalla ferma convinzione che «la priorità asso- Con il card. Braz de Aviz luta non è costruire istituzioni, ma accoglie- e mons. Carballo re la salvezza da Cristo, lasciarsi salvare da Cristo, accogliere con sempre maggiore gioia Per la prima volta, in un’assemblea USG, l’annuncio dell’avvicinarsi del Regno e, in tal i superiori generali si sono confrontati in dia- modo, lasciare lo Spirito Santo rendere conti- logo aperto con il Prefetto e con il Segretario nuamente più». del dicastero vaticano per la VC, il card. João Braz de Aviz e mons. José Rodríguez Carbal- Un governo generale lo. Prendendo lo spunto dal detto evangelico più carismatico e ispiratore “vino nuovo in otri nuovi”, il Prefetto ha ri- chiamato l’attenzione dei presenti su alcuni In merito a quanto detto nei gruppi lingui- aspetti in particolare: la vita comunitaria, la stici a proposito dell’animazione dei consigli formazione, l’autorità-obbedienza e l’uso dei generali nella vita delle province, nella sintesi soldi. Non si può non essere stupiti dal fatto, fatta da don Mario Aldegani, è emersa, anzi- ha detto, che per papa Francesco lo specifico tutto, una sempre più marcata autonomia della dei consacrati non sia la radicalità evangelica province rispetto ai governi generali. Da qui, (propria di ogni cristiano), quanto piuttosto da una parte, la necessità di un “governo ge- la testimonianza dei valori del Regno, la pro- nerale sempre più carismatico e ispiratore” e, fezia. Dal canto suo mons. Carballo, ispiran- dall’altra, il rischio di una “frammentazione dosi alla citata lettera di papa Francesco, ha dell’unità”. Da tempo si stanno implementan- evidenziato tutta una serie di “preoccupazio- do diverse esperienze per “ridurre la distanza” ni” per la VC del nostro tempo. Ha parlato di fra governi provinciali e governo generale. autoreferenzialità, di mancanza a volte di di- Anche la valorizzazione delle diverse forme di scernimento, di un certo autoritarismo nell’e- comunicazione e dei mezzi tecnologicamente sercizio dell’autorità, di certe improvvisazioni più avanzati, non sopprimerà mai «l’importan- nella formazione dei formatori, di abbandoni za primaria del rapporto personale con i singo- (con statistiche sempre più preoccupanti), di li confratelli o con i superiori provinciali». accidia e di scontentezza nelle nostre comu- Secondo i nostri superiori generali ci sono nità, di mancanza di mistica e di motivazioni alcune “priorità” da prendere in seria consi- profonde, di un certo fondamentalismo che derazione: custodire e far crescere il senso di mette in discussione il Vaticano II. Ha parlato appartenenza all’istituto come comunità inter- , ancora, della doppia valenza (negativa e po- nazionale, favorire e costruire la comunione sitiva) di espressioni riferite alla VC di oggi: fra le diverse parti e di ciascuna con il governo crisi, notte oscura, inverno. Mai come oggi, ha generale, nel rispetto delle autonomie e delle concluso mons. Carballo, c’è bisogno di una differenze, contribuire alla costruzione della grande lucidità per guardare a tutti questi pro- “cultura dell’incontro”, mantenendo un dialo- blemi con molta concretezza, non lasciandosi go aperto e continuo con i governi provinciali, sviare da discorsi ideali, spesso troppo lontani aiutare a leggere ed interpretare il presente alla dalla realtà. Nel dialogo diretto conclusivo con luce delle ispirazioni dei capitoli, stimolare le il Prefetto e il Segretario del dicastero per la realtà delle province verso un movimento in VC, con molta libertà, da una parte e dall’altra, “uscita”, aiutarle a leggere i dati del presente sono stati posti sul tappeto alcuni dei problemi e a proiettarsi nel futuro favorendo una cono- particolarmente sentiti non solo dai superiori scenza chiara e trasparente delle risorse di per- generali, ma anche dal dicastero della VC. Il 486 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 clima di reciproca fiducia percepito nelle do- Invito tutti ad accogliere con animo aperto mande e nelle risposte, è la premessa più pro- questo documento, che si pone nella linea del- mettente anche per i futuri rapporti fra questi la dottrina sociale della Chiesa» ha detto all’u- due organismi impegnati, su fronti diversi, nel dienza generale di mercoledì 17 giugno. vivere la missione della VC alla luce degli in- «La sfida urgente di proteggere la nostra segnamenti di papa Francesco. casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca Arrighini Angelo di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare» (13). Alla gratitudine per quanti “lottano con vigore [Testimoni, 7-8(2015)1-5] per risolvere le drammatiche conseguenze del degrado ambientale per la vita dei più poveri”, si sottolinea che “i giovani esigono da noi un cambiamento”. 3. L’enciclica “Laudato si’” di papa Fran- Riguardo alle motivazioni e ai contenuti si cesco può dire che non sembrano esserci novità ri- spetto ai numerosissimi interventi in oltre due Un appello anni di pontificato. Un’enciclica però è un do- alla responsabilità cumento ufficiale e l’aver preso carta e penna per indicare all’uomo contemporaneo di ogni fede e nazione che forse la direzione imbocca- Qualcuno si lamenterà che non è un’enci- ta non è proprio quella giusta, rappresenta un clica teologica, altri che il papa ha dato, come passo che molti auspicavano (e qualcuno an- si dice, un colpo al cerchio e uno alla botte nel che temeva), e che sarà difficile ignorare. Co- senso che non sposa la causa dei “verdi” (e me purtroppo accaduto ai suoi predecessori: 2 non avrebbe potuto farlo), né quella del potere volte è citato Giovanni XXIII, 4 Paolo VI, 23 economico e politico che finora ha ignorato il Giovanni Paolo II, 20 Benedetto XVI. problema dell’ambiente, ma che agisce come In condivisione di intenti su un tema che da può per far avanzare la medicina e il benessere quasi trent’anni è un cardine del dialogo ecu- (purtroppo solo di alcuni). menico, ampio spazio è dedicato al Patriarca Al di là del giallo sulla pubblicazione del “verde” Bartolomeo I della Chiesa ortodossa testo (ma dove sta oggi più un codice etico di Costantinopoli. Proprio perché “uniti dalla nella nostra società?) e di tutte le anticipazioni stessa preoccupazione”, ben due paragrafi per che spesso mettevano in guardia il pontefice il suo concetto di «peccati contro la creazio- stesso dall’esprimersi su un tema “non religio- ne», che aveva creato scalpore quando il Pa- so”, papa Francesco ha scritto un testo che mo- triarca l’aveva esplicitato la prima volta e per stra innanzitutto il suo essere pastore, e questa di più in un discorso in California: «un crimine volta di tutta l’umanità. Come accaduto infatti contro la natura è un crimine contro se stessi e per laPacem in Terris di Giovanni XXIII, an- un peccato contro Dio»(8). che questa è rivolta a tutti gli uomini di buona volontà: «Di fronte al deterioramento globale Lo sguardo dell’ambiente, voglio rivolgermi a ogni perso- di san Francesco na che abita questo pianeta. Nella mia Esorta- zione “Evangelii gaudium”, ho scritto ai mem- Il titolo francescano tratto dalle prime pa- bri della Chiesa per mobilitare un processo di role del Cantico delle Creature (FF 263) sta a riforma missionaria ancora da compiere. In ricordarci che «la nostra casa comune è anche questa Enciclica, mi propongo specialmente di come una sorella, con la quale condividiamo entrare in dialogo con tutti riguardo alla nostra l’esistenza, e come una madre bella che ci ac- casa comune» (3). coglie tra le sue braccia» (1), ma essa «protesta «Questa nostra “casa” si sta rovinando e ciò per il male che le provochiamo, a causa dell’u- danneggia tutti, specialmente i più poveri. Il so irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio mio è dunque un appello alla responsabilità, ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che in base al compito che Dio ha dato all’essere eravamo suoi proprietari e dominatori, auto- umano nella creazione: “coltivare e custodire” rizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel il “giardino” in cui lo ha posto (cfr Gen 2,15). cuore umano ferito dal peccato si manifesta AD CHRONICAM ORDINIS 487 anche nei sintomi di malattia che avvertiamo azione, vista come «progetto di amore di Dio» nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri (78) che riporta al concetto di “relazione” tra viventi» (2), soprattutto nelle aree più povere l’uomo e Dio e l’uomo e le cose in un’armonia del pianeta. sinfonica dove «ogni creatura ha una funzione Ed è proprio la figura del Santo di Assisi e nessuna è superflua» (84). «l’esempio per eccellenza della cura per ciò Colpisce in un testo papale il frequente ri- che è debole e di una ecologia integrale, vis- chiamo a documenti di conferenze episcopali suta con gioia e autenticità (10), è il suo sguar- che in tutto il mondo (tranne l’Italia) hanno do di mistico e di pellegrino che lo induceva a scritto più volte sul tema, segno di una rela- prendersi cura di tutto ciò che esiste, chiaman- zione anche pastorale di fraternità voluta dal do ogni cosa col nome di fratello o sorella. Se vescovo di Roma. non ci accostiamo alla natura senza lo stupore Eppure la conclusione allarga ancora il rag- e la meraviglia di Francesco, inevitabilmente i gio del cerchio. «Oggi, credenti e non credenti nostri atteggiamenti saranno quelli del domi- sono d’accordo sul fatto che la terra è essen- natore, del consumatore o del mero sfruttatore zialmente una eredità comune, i cui frutti de- delle risorse naturali, incapace di porre un li- vono andare a beneficio di tutti» (93) perché mite ai suoi interessi immediati» (11). «l’ambiente è un bene collettivo, patrimonio di tutta l’umanità e responsabilità di tutti» (95). L’ecologia integrale da Genesi 2,15 La crisi ecologica e le soluzioni I nodi centrali del testo sono esplicitati al n. 15: «riconoscere la grandezza, l’urgenza e la «Quello che sta accadendo alla nostra casa bellezza della sfida che ci si presenta» a parti- comune» (capitolo primo) – inquinamento e re dalla situazione attuale letta alla luce della cambiamenti climatici, la questione dell’ac- tradizione giudeo-cristiana che fa ritrovarne qua, la perdita della biodiversità, il deterio- le radici. Di qui la proposta di un’ecologia in- ramento della qualità della vita umana e la tegrale (l’uomo in relazione col mondo) con degradazione sociale, l’iniquità planetaria, la linee d’azione personali che si ampliano fino debolezza delle relazioni, la diversità di opi- alla sfera internazionale. Ma per far questo si nioni in merito alle possibili soluzioni – fan- riconosce che «ogni cambiamento ha bisogno no affermare che «la Chiesa non ha motivo di di forti motivazioni e di un cammino educati- proporre una parola definitiva» (61). Tuttavia vo». «la speranza ci invita a riconoscere che c’è Ed ecco gli assi portanti che attraversano sempre una via di uscita, che possiamo sem- l’Enciclica: «l’intima relazione tra i poveri e la pre cambiare rotta, che possiamo sempre fare fragilità del pianeta; la convinzione che tutto qualcosa per risolvere i problemi» e, ben al di nel mondo è intimamente connesso; la critica là di ogni previsione catastrofica, non si può al nuovo paradigma e alle forme di potere che dimenticare come i maggiori effetti si stiano derivano dalla tecnologia; l’invito a cercare manifestando proprio nelle regioni più povere altri modi di intendere l’economia e il progres- del pianeta, dove «l’umanità ha deluso l’attesa so; il valore proprio di ogni creatura; il senso divina». umano dell’ecologia; la necessità di dibattiti Non esiste traccia di condanna velata a sinceri e onesti; la grave responsabilità della scienza e tecnologia che permea spesso i di- politica internazionale e locale; la cultura del- scorsi della riflessione cattolica (e che finisce lo scarto e la proposta di un nuovo stile di vi- per allontanare le giovani generazioni), ma ta»(16). un fermo richiamo alla responsabilità. Siamo In un testo aperto a tutti perché mai inserire eredi di almeno due secoli di cambiamenti ra- un 2° capitolo riferito alle convinzioni di fede? pidissimi ed è giusto rallegrarsi dei progressi (62). Perché «la scienza e la religione, che for- e delle possibilità che si aprono: «la tecnolo- niscono approcci diversi alla realtà, possono gia ben orientata è in grado di produrre cose entrare in un dialogo intenso e produttivo per preziose e di far compiere all’essere umano il entrambe». Da quell’ ”era cosa molto buona” salto nell’ambito della bellezza. Si può negare (Gen 1,31) al comando di “coltivare e custodi- la bellezza di un aereo o di un grattacielo?» re” il giardino in Genesi 2,15 e poi i Salmi di (103), tuttavia questo comporta anche un im- lode (72) e gli scritti dei profeti (73). È la cre- menso potere, soprattutto economico (104) e 488 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 il paradigma tecnocratico sembra il solo do- si allarga a diverse dimensioni, dalla famiglia minante (108-110). Nell’illusione che tutto sia fino alla comunità locale e internazionale con possibile «l’essere umano e le cose hanno ces- tutte le istituzioni coinvolte in prima persona sato di darsi amichevolmente la mano» (106). (142) e di “ecologia culturale” che chiede non La cultura ecologica non si può ridurre a solo di salvaguardare il patrimonio artistico, una serie di risposte urgenti e parziali ai pro- ma anche quello delle popolazioni locali di un blemi che si presentano, occorre «uno sguardo territorio (143). diverso, un pensiero, una politica, un program- Di qui l’ecologia della vita quotidiana, dal- ma educativo, uno stile di vita e una spiritua- la nostra casa al luogo di lavoro (147) fino alle lità che diano forma ad una resistenza di fron- grandi scelte urbane per assicurare una casa a te all’avanzare del paradigma tecnocratico» chi non ce l’ha (150-155). (111), occorre «una coraggiosa rivoluzione Se «l’ecologia umana è inseparabile dal- culturale» (114). Se nessuno vuole tornare la nozione di bene comune» (156), se questo all’epoca delle caverne, è indispensabile però «coinvolge anche le generazioni future» (159) rallentare la marcia e recuperare i valori e i fini e «l’umanità ha ancora la capacità di collabo- e, soprattutto allontanare il rischio insito in un rare per costruire la nostra casa comune» (13) «eccesso antropocentrico» (116) o «antropo- occorre interrogarci su che tipo di mondo vo- centrismo deviato» (119) che conduce al do- gliamo trasmettere a quanti verranno dopo di minio per puntare invece alla relazione inelu- noi (160). dibile dell’uomo col mondo e all’accoglienza Vengono indicate alcune linee di orienta- degli esseri più deboli (120). mento: il dialogo sull’ambiente a livello di po- La particolare posizione dell’uomo nel cre- litica internazionale, in vista anche di COP 21 ato allontana ogni concezione immanentistica a Parigi a fine anno (163-175), il dialogo verso e romantica della natura e soprattutto induce a nuove politiche nazionali e locali (176-181), sottolineare l’imprescindibile diritto dell’esse- la trasparenza dei processi decisionali (182- re umano al lavoro (124-129). Il richiamo alla 188), una politica e un’economia in dialogo tradizione monastica, in particolare benedetti- (189-198), le religioni in dialogo con le scien- na, «impregna di sana sobrietà la nostra rela- ze (199-201). zione col mondo» (126). Ma ciò che è più importante è il riconosci- Molto realistica la posizione riguardo alla mento di «una grande sfida culturale, spiritua- ricerca biologica dove, citando Giovanni Pa- le ed educativa» (202). Occorre puntare ad un olo II, si afferma che manifesta «quanto sia altro stile di vita (203-208) ed educare all’alle- nobile la vocazione dell’uomo a partecipare anza tra l’umanità e l’ambiente (209-214): «È responsabilmente all’azione creatrice di Dio» molto nobile assumere il compito di avere cura (131) e che le sperimentazioni sugli anima- del creato con piccole azioni quotidiane». li sono legittime se contribuiscono a salvare Solo così quella «conversione ecologica» vite umane (130). Allargherà il cuore di tanti di cui parlava ancora Giovanni Paolo II potrà scienziati quell’affermazione che«non è possi- davvero far invertire la rotta (216-221) assicu- bile frenare la creatività umana» (131) pur nel rando un futuro al pianeta e un modo alterna- riconoscimento dell’esistenza di limiti etici e tivo di intendere la qualità della vita all’uomo di un potere dai grandi rischi. Condivisibile (222-240) senza dimenticare il ruolo della spi- la prudenza sugli OGM, considerati in senso ritualità e della festa. davvero scientifico (le mutazioni sono pro- dotte spesso dalla natura stessa e l’intervento Maria Teresa Pontara Pederiva umano non è certo un fenomeno moderno), dove si insiste sui possibili rischi a livello di [Testimoni, 7-8(2015)8-10] ecosistemi e di acquisto di brevetti. Ma l’ecologia integrale implica anche fer- marsi a riflettere sulle condizioni di vita e di 4. I Religiosi e la cura del creato sopravvivenza con l’onestà di mettere in dub- bio modelli di sviluppo, produzione e consu- Ecologia mo (138) perché quando si parla di “ambiente” e Vita consacrata si fa riferimento ad una particolare relazione, quella tra la natura e la società che la abita L’enciclica sulla salvaguardia del creato (139). Si parla allora di “ecologia sociale” che suggerisce una domanda circa il rapporto tra AD CHRONICAM ORDINIS 489 vita consacrata e cura ambientale. Come si un san Francesco per la tradizione occidentale collocano i religiosi e le religiose in ordine al o di un Isacco di Ninive o di un Silvano del tema. Ecco qualche appunto. Solo iniziale. Monte Athos per quella orientale. Per quanto riguarda la Chiesa cattolica ri- 1. La cura del creato e l’attenzione all’am- mando come esempi all’Octogesima adve- biente sono largamente diffuse nelle famiglie niens di Paolo VI (1971), al messaggio per la religiose, ma più come sperimentazioni e in- pace di Giovanni Paolo II (1 gennaio 1990), teressi diffusi che come tematizzazioni privi- all’enciclica Caritas in veritate (2009). Ma legiate. Si vive più di quanto se ne parli. Non sono numerosissime le prese diposizioni degli credo ci sia istituto o provincia religiosa che episcopati: da quello lombardo nel 1988 («La non abbia incrociato nelle sue commissioni, questione ambientale») alla lettera pastorale capitoli o gruppi di lavoro temi come gli stili dei vescovi tedeschi «Agire per il futuro della di vita, il risparmio energetico, il non spreco creazione» (1998) e dei vescovi francesi «Il del cibo, l’uso dei territori propri e il rispetto di rispetto del creato» del 2000. Poi il rapporto quelli comuni alle società di riferimento. Una del gruppo di lavoro ai vescovi della Commis- vitalità che si fa fatica a registrare, ma non per sione degli episcopati della Comunità europea questo meno vera. Abbastanza diffusa alla ba- (Comece) «Cambiamento climatico: una pro- se e poco elaborata nei vertici. spettiva cristiana», il testo della Chiesa orto- In linea generale si può dire che, all’inter- dossa russa «I fondamenti della concezione no di una comune attenzione, vi è una crescita sociale» del 2000 (aggiornato nel 2008) e lo esponenziale nei contesti culturali e locali in studio per conto della Federazione delle Chie- cui la discussione pubblica è molto coltivata. È se protestanti svizzere «Etica dell’energia». il caso delle società nord-europee e nord-ame- ricane (dall’Austria alla Germania, dalla Sve- Elementi zia alla Gran Bretagna; dal Canada agli Stati anticristiani Uniti); oppure là dove si creano contraddizioni molto forti come nel caso della regione amaz- 3. Non si entra in questi territori a passo di zonica. In ogni caso, il tema creato è sempre danza, senza cioè avere fatto i conti con alcune connesso a quello della pace, della giustizia difficoltà e alcuni scogli o sfide. Il primo è le- sociale e al compito dell’evangelizzazione. gato all’accusa al cristianesimo di una dottrina di dominio sul creato. Quando l’emergenza Nativamente ambientale si va imponendo, cioè negli anni ecumenica ’60 – la pubblicazione di «Primavera silenzio- sa» di Rachel Carson, de «La bomba della po- 2. Rispetto a molti altri argomenti morali polazione» di Paul Ehrlich, de «Il cerchio da e teologici la questione della cura del creato e chiudere» di Barry Communer, del Rapporto dell’ambiente non conosce confini confessio- del Club di Roma su «I limiti dello sviluppo» nali. In linea generale si può confermare una e del primo vertice ONU sul tema a Stoccolma singolare situazione delle Chiese davanti ai te- (1972) – esce un piccolo saggio dello storico mi ecologici: quella di non avere eredità con- protestante americano Lynn White («Le radici flittive e dissensi di tipo dogmatico o teorico storiche della nostra crisi», pubblicato in Italia in merito: dai programmi del CEC sulla pace nel 1973 su Il Mulino) in cui si accusa il mon- e salvaguardia del creato, ai viaggi ecologici do cristiano di una responsabilità diretta circa di Bartolomeo I, alle iniziative pubbliche del- la crisi ecologica. «Sarebbe la stessa struttura la Chiesa anglicana. È un singolare privilegio del cristianesimo ad essere irrecuperabilmente che prelude alla crescita della collaborazione antropocentrica, come fede in un Dio che si fa in queste materie. uomo, escludendo così dallo spazio di salvez- Bisogna anche aggiungervi un consistente za le altre creature» (S. Morandini, Teologia patrimonio comune: a partire dall’attenzione ed ecologia, Morcelliana, Brescia 2005, p. 17). della Scrittura alla natura e alla creazione fino Il secondo è la presenza nel contesto am- alla tradizione monastica e religiosa, storica- bientalista di un nucleo fortemente anticristia- mente molto rilevante nell’ambito della ge- no che si qualifica comunemente come «eco- stione del territorio agricolo e boschivo. Ma logia profonda». In termini essenziali essa si- non si può ignorare la dimensione della santità. gnifica: difendere i diritti della natura contro È difficile sovrastimare la forza di attrazione di l’uomo, cancellare la distinzione qualitativa 490 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 fra uomo e animale e sradicare l’antropocen- Festival francescano previsto per il settembre trismo della tradizione ebraico-cristiana. Solo di quest’anno. Nel testo si mette in evidenza la il paganesimo e il politeismo sarebbero in gra- diversità fra «natura» e «creato»: la prima fa do di assumersi questo compito. Senza tagliare riferimento oggi al dato oggettivo, il secondo le radici del cristianesimo l’emergenza ecolo- invece lega il dato oggettivo al suo significa- gica non verrebbe risolta. to e cioè al suo rapporto con il Creatore. Lo Il terzo è relativo a quel gruppo credente sguardo di Francesco interroga gli esseri, li ri- che, pur attento ai dati ambientali, si oppone conosce come orma del passaggio di Dio. alle posizioni considerate «ideologiche o di si- Il secondo testo è la lettera del ministro ge- nistra» degli ambientalisti cristiani (dal CEC nerale dei conventuali, fra Marco Tasca, che fino ai francescani). Il quarto è la lucida in- nel marzo scorso ha affrontato il tema del ci- dicazione di Benedetto XVI circa l’ecologia bo. In tale quadro si ricorda come lo sguardo umana (il rispetto della natura dell’uomo e non incantato di Francesco nei confronti della cre- solo del creato), ampiamente trattata in Cari- azione non trascuri la necessità del sostenta- tas in veritate e nel discorso al Bundestag te- mento (cf.Testimoni 4/2015 p. 34). Poesia e desco (2011). concretezza convivono. Se la natura è a nostra disposizione ne possiamo godere e fare buon I ceppi uso, ma non siamo i padroni. Custodi, non pa- maggiori droni.

4. Un primo ceppo religioso di particolare 6. Un terzo ceppo riguarda gli organismi attenzione al tema ecologista è quello gesui- di rappresentanza delle famiglie religiose, le ta (cf.Testimoni 3/2015 p. 28). Il tema appare Unioni nazionali e internazionali. Hanno in- fin dalla Congregazione generale del 1983. In crociato il tema ecologico le suore italiane quell’occasione si denunciava l’atteggiamento raccolte nell’USMI, ma soprattutto la Com- distruttivo dell’uomo nei confronti della natu- missione giustizia e pace e Integrità del creato ra. Nel 1999 esce il documento «Viviamo in dell’Unione superiori generali (USG) e dell’U- un mondo frantumato. Riflessioni sull’ecolo- nione internazionale delle superiore generali gia» del segretariato per l’apostolato sociale. (UISG). Nel documento Itinerario formativo Nel 2008 la Congregazione generale ha richia- per una vita religiosa profetica (2010) si di- mato il creato come aspetto essenziale dell’a- ce: «Coltivare una forte spiritualità che, alla zione missionaria. Da qui sono nate molte luce della Parola e della dottrina sociale della iniziative scolastiche, imprenditoriali e di con- Chiesa, porti ad ascoltare Dio nella realtà quo- divisione di vita basate sulla consapevolezza tidiana, nella situazione dei più poveri, nella che la cura dell’ambiente influisce sulla qua- creazione … Assumere la responsabilità della lità delle nostre relazioni con Dio. Cura della salvaguardia dell’ambiente, collaborando in natura, difesa dei più deboli, nuovi stili di vita modo creativo alla risoluzione dei problemi ri- costituiscono le premesse per un discernimen- guardanti il pianeta e che possono distruggere to apostolico comune secondo la tradizione la vita… La salvaguardia del creato, a partire ignaziana. Un processo che richiede «indiffe- dalle azioni concrete della vita quotidiana, de- renza», cioè la capacità di adeguare personali ve essere un distintivo della sequela di Cristo interessi, aspirazioni, paure alla prospettiva che si assume fin dalle prime tappe del proces- del piano di Dio sul mondo. Dal 2011 è attivo so formativo». nella Compagnia un Progetto internazionale di ecologia per fornire sussidi e aiuto in questa Le opportunità direzione. che si offrono

5. Un secondo ceppo è quello francescano. 7. Un quarto ceppo è legato all’elaborazio- È attivo da alcuni anni un apposito segretariato ne teorica nell’ambito della vita consacrata a a livello delle famiglie francescane. Vi è una proposito dell’ecologia. Ne do due esempi. Il immediata sintonia fra tradizione francescana primo è legato al progetto dei gesuiti statuni- e sensibilità ecologica, largamente percepita tensi Curare la terra. Il progetto è partito nel anche fuori dei confini degli ordini e delle con- 2011, verificato da un gruppo di esperti nel fessioni. Mi piace citare due elementi recenti. 2012 e sperimentato in molti ambienti sco- Il primo è relativo al manifesto scientifico del lastici in questi anni. La sua formulazione fi- AD CHRONICAM ORDINIS 491 nale dovrebbe avvenire in quest’anno. Cura- chegou no dia 01 de Setembro devido a pro- re la terra si occupa di sei sfide contestuali: blemas em seu voo. Após a oração da manhã, la diminuzione della biodiversità, la qualità celebrando o dia mundial de oração pelo cui- dell’acqua, i sistemi di nutrizione, energia e dado da criação, instituído recentemente pelo combustibile fossile, risorse della terra e mi- Papa Francisco, foi aprovada a programação niere, cambiamento globale del clima. Scopo e realizados os encaminhamentos iniciais para del testo è di fornire agli studenti una panora- toda semana. Alguns assuntos tratados: mica sufficientemente completa (casi, scienza, Eleição da Presidência da CFMB. Foram riflessione etica e spirituale) sul tema ecologi- lidos os Estatutos referentes à Assembleia, co (Annuario della compagnia di Gesù 2015, Presidência e eleições. Em seguida foi reali- pp. 15-17). Un secondo esempio è l’ampia vo- zada a eleição da nova Presidência da CFMB, ce «Ecologia e vita consacrata» del Dizionario sendo: Presidente: Frei Carlos Alberto Breis teologico della vita consacrata (Ancora, Mila- 06 votos; Frei Bernardo 01 voto; Frei Marco no 1994), curata da José Garcia Paredes in cui Aurélio 01 voto. Frei Carlos Alberto Breis si accenna a riformulare la teologia della vita foi eleito Presidente e aceitou o encargo. Vi- religiosa in prospettiva ecologica, riprendendo ce-Presidente: Frei Inácio Dellazari 04 votos; i temi fondamentali nell’ambito dell’interesse Frei Roberto 02 votos; Frei Bernardo 01voto; per la terra. «Fare teologia della vita consacra- Frei Marco Aurélio 01 voto. Frei Inácio Della- ta in prospettiva ecologica non solo ci permet- zari foi eleito e aceitou. Secretário: Frei Marco te di “dare ragione” del nostro stile di vita, in Aurélio 07 votos; Frei Bernardo 01 voto. Foi un momento storico particolarmente sensibile eleito Frei Marco Aurélio da Cruz como se- a questa esigenza, ma anche ci fa recuperare cretário. Tesoureiro foi eleito Frei Francisco un aspetto che ha configurato il monachesimo Carvalho com 07 votos e 01 abstenção. primitivo come profezia e simbolo del paradi- Atualização das situações das entidades e so, tanto iniziale come finale; ci offre una im- Partilha. Cada Ministro apresentou brevemen- postazione integrale della dimensione escato- te a caminhada da entidade com seus avanços logica della vita consacrata partendo non solo e desafios. dal finale (eschaton), ma anche dal progetto Assuntos do SIFEM (Serviço Interprovin- creatore di Dio (la protologia, la creazione); cial Franciscano de Evangelização e Missão): ci permette di spiegare integralmente la vita a. Missão do SIFEM em Roraima - Juntamen- consacrata, come una forma peculiare di vita te com Frei Pedro Bruxel foi avaliado que umana, con il fascio di relazioni che la costitu- pelo número de frades convidados, tendo iscono: non solo con Dio, con l’uomo e la sua em vista a logística e a organização, não é storia, ma anche con la natura». viável, por isso propõe que inicialmente se- ja uma visita da Executiva, com a intenção Prezzi Lorenzo de conhecer e experienciar o Projeto Mis- sionário de Raraima. [Testimoni, 7-8(2015)6-8] b. Coleta da Amazônia - A utilização dos re- cursos desta coleta é para os projetos de 5. 2ª Assembleia Ordinária e Eletiva da evangelização na Amazônia, em que os CFMB 2015 frades estão envolvidos, além de Roraima Manaus, Brasil, 31.08-09.04.2015 e Requena. c. Subsídio e proposta de Celebração para o Ano da Misericórdia - Foi avaliado po- Ata da Segunda reunião ordinária e eletiva sitivamente, mas pediu-se que o próprio da CFMB realizada em Manaus-AM na casa SIFEM, por meio das entidades, possa ela- de Encontros das Irmãs Salesianas de 31 de borar e propor roteiros, programação e sub- Agosto a 04 de Setembro. Estavam presen- sídios. tes Frei Bernardo, Frei Carlos Alberto Breis d. Seminário sobre a Amazônia - Ainda não Pereira, Frei Francisco Carvalho Neto, Frei se percebeu uma clareza e objetividade na Roberto Miguel do Nascimento, Frei Flaerdi questão. Propõe que o SIFEM forme uma Silvestri Valvasori, Frei Bernardo Brandão, equipe com 03 frades da Custódia São Be- Frei Marco Aurélio da Cruz e Frei Francisco nedito para preparar a partir da realidade de Assis Paixão. Frei Fidêncio não participou local, sendo: Fr. Florêncio, Frei Manoel e devido a problemas de saúde e Frei Bernardo Frei Messias. 492 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 e. Assembleia. Deverá ser juntamente com a entanto a CFMB deverá revisar o seu Esta- CFMB em Setembro 2016 com a Pauta pro- tuto e também dos serviços. Frei Chiquinho posta e momentos comuns com a CFMB. A juntamente com Frei Celso Márcio Teixei- assembleia deverá ser articulada e progra- ra ficaram responsável pela articulação, mada com o Presidente da CFMB, Delega- mas cada um poderá ler e encaminhar al- do do SERFE e Secretário do SIFEM. terações. Deverá ficar pronto até março de Fraternidade da Missão em Roraima. A 2016 na reunião da CFMB. fraternidade atualmente é composta por Frei e. Encontro de Formandos do Pós novicia- Pedro Jeremias Bruxel, Frei João Bosco, Frei do CFMB. A CFMB não acha viável pelos Armando Mariani, Frei Cauê e Frei Eduardo. custos, distâncias, logística e também fal- Tem uma boa convivência na vida Fraterna. ta de objetivo neste encontro. Sugere que Frei Armando e Frei Pedro compõem a Fra- sejam favorecidos encontros de entidades ternidade há muitos anos, por isso deverão ser próximas e regiões. Ou então aproveitar os pensados nomes de frades que possam substi- encontros de Juventude da CFMB para mo- tuí-los em caso de transferência. Atuam numa mento de encontro. área pastoral – diaconia – além da Catequese, f. Retiro de Profissão Solene. A Província parte administrativa da Diocese, Curso de Te- Santa Cruz está organizando o retiro em ologia para leigos, atualmente colaboram nou- preparação para a Profissão Solene nos dias tra área pastoral junto com as irmãs Bernardi- 15 de dezembro de 2015 a 10 de janeiro de nas, também na Cáritas. Pastoral da Terra. A 2016, aberto para a CFMB. Diocese e a comunidade reconhece a impor- Master de Evangelização - Petrópolis. A tância da presença franciscana em Roraima. CFMB deverá manter ao menos 06 membros. E espera que essa presença continue. É uma Algumas Províncias já têm nomes previstos: iniciativa significativa da CFMB que deve ser Santa Cruz: Frei Francisco; São Francisco: continuada. Foi solicitado que a CFMB come- Frei João Renato Puhl. A Imaculada terá 02 e ce a pensar nomes para compor a Fraternidade a Santo Antônio 01. As outras entidades irão para que o trabalho tenha continuidade. analisar as possibilidades, podendo também SERFE (Serviço Interprovincial de Forma- mandar leigos. O Curso é para ser articulado ção e Estudos): também entre SIFEM e SERFE. Frei Marco a. Curso de Formadores. Foi lida a avaliação deverá motivar o SIFEM na efetivação do nú- das duas etapas realizada pelos participan- mero necessário para a CFMB. tes e sugestões da Executiva. O curso é vá- Agenda 2016: Janeiro - 04 a 08 Capitulo lido e deve ser mantido, deste modo o SER- Intermediário da Província N Sra da Assunção FE deve na próxima Assembleia avaliar e e da Província SS Nome de Jesus; 18 a 24 Ca- projetar o próximo curso considerando a pítulo Eletivo da Província Santa Cruz; 18 a avaliação e as sugestões. 26 Capítulo Eletivo da Província da Imaculada b. Reavivar o Dom da Vocação. É proposto Conceição; 25 a 29 Capítulo Eletivo da Custó- acontecer no segundo semestre de 2016, dia Sagrado Coração; 28/01 a 02/02 Capítulo mas devido a Assembleia ampliada deve- das Esteiras da Província Santo Antônio. Abril rá ser em Maio/Junho. As entidades apre- - 04 a 08 Assembleia da CFMB em Porto Ale- sentaram o número de frades que poderão gre; 25 a 29 UCLAF em Santa Cruz de la Sier- participar: São Francisco: 02; São Benedi- ra; Maio - 17 a 29 Encontro dos Presidentes to: 01; Assunção: 01; Sagrado Coração: 01; das Conferências em Roma; Agosto - 22 a 26 Sete Alegrias: 01; Santa Cruz: 03; Imacu- de agosto Encontro dos Ecônomos da CFMB lada: 06; Santo Antônio: 02; SSmo. Nome: em Porto Alegre; Setembro - 04 Dia da coleta 02. da Amazônia; 19 a 24 Assembleia Ampliada c. Assembleia. Deverá ser juntamente com a da CFMB em Rondinha PR. CFMB em Setembro 2016 com a Pauta pro- posta e momentos comuns com a CFMB. A Frei Valmir Ramos, ofm assembleia deverá ser articulada e progra- Definidor Geral mada com o Presidente da CFMB, Delega- do do SERFE e Secretário do SIFEM. d. Revisão dos Estatutos. As alterações de- verão ser encaminhadas e discutidas na Assembleia e aprovadas pela CFMB. No AD CHRONICAM ORDINIS 493

6. Os Irmãos leigos franciscanos do Brasil se através da convivência fraterna e do estudo encontram pela primeira vez em grupo. As várias propostas foram sinteti- Agudos, Seminário Santo Antônio, 04-07.09.2015 zadas numa carta aberta ao final do Encontro.

1. Crônica 2. Carta final Agudos, Brasil, 07.09.2015 Os Irmãos leigos das diferentes obendi- ências franciscanas do Brasil (OFM, OFM- “Vós sois todos irmãos” Conv, OFMCap e TOR) reuniram-se, de 4 a (Mt 23,8) 7 setembro no Seminário Santo Antônio de Agudos, Estado de São Paulo, para promo- Aos Ministros Gerais, ver a vida fraterna e aprofundar a dimensão Aos Ministros Provinciais, laical da frade franciscano. O encontro pode E a todos os Frades, ser classificado como histórico, porque acon- Paz e bem! teceu pela primeira vez no país e teve a parti- cipação de 80 Frades de 15 estados diferentes A identidade é tarefa e exercício de criar- do Brasil. se e, continuamente, recriar-se. As pessoas A reunião foi aberta com o “bem-vindo” têm de se explicar a partir das inspirações que, do Fr. Fidêncio Vanboemmel, Ministro da muitas vezes, lhes antecedem. Nisto, as pes- Província da Imaculada Conceição do Bra- soas se conquistam, concretizam-se em meio sil, que, em nome da Conferência dos Fra- a relações humanas e sociais, deixando sur- des Menores do Brasil (CFMB), sublinhou o gir ideais e projetos que são legados para as sentido da reunião: “Estamos aqui reunidos gerações posteriores como dom e horizonte, para pensar exatamente o que era a nossa Or- para também elas cumprirem a própria tarefa dem Franciscana na origem: uma família de da identidade humana. Certamente, não foi di- irmãos dados pelo Senhor”. Também o pre- ferente com Francisco de Assis. Desde a sua sidente da Conferência dos Capuchinhos do juventude, teve que se medir com os valores e Brasil (CCB), Fr. Liomar Pereira da Silva, as intuições fundamentais do Evangelho. No recordou a importância do encontro das qua- encontro com o Cristo pobre e ao longo da sua tro obediências, depois de mais de quinhentos identificação cada vez mais radical com Ele, anos de presença franciscana no Brasil. “Isso Francisco foi interpelado a empenhar-se criati- significa olhar - disse entre outras coisas Fr. va e fraternalmente na descoberta de um modo Liomar - para o futuro com esperança, como novo de viver o Evangelho. Um projeto que nos disse Papa Francisco neste ano da Vida Francisco sempre reconheceu como revelação Consagrada”. do Senhor, e que nos comunica no Testamen- O segundo dia os Frades foram animados to, quando afirma: “E depois que o Senhor me por Fr. Sandro Roberto da Costa, OFM, e Fr. deu irmãos, ninguém me mostrou o que deve- Bruno Alexandre Scapolan, OFM, que refle- ria fazer, mas o Altíssimo mesmo me revelou tiram sobre os aspectos da história e da espi- que eu deveria viver segundo a forma do santo ritualidade franciscana, a partir da dimensão Evangelho” (Test 14). laical do carisma. Compartilhamento con- Para o frade franciscano, a tarefa da identi- cluiu as atividades do dia, destacando a expe- dade humana é tornar-se irmão menor. Nosso riência de ser Irmãos Leigos Franciscanos em nome revela o projeto de vida que se realiza cada uma das obediências. em fraternidade. Concretizamos, no tempo No terceiro dia se tentou indicar prospecti- atual, a identidade franciscana nas relações in- vas para viver a vocação de Irmão Leigo fran- terpessoais e fraternas. Para compreender me- ciscano. Fr. Rubens Nunes da Mota, OFM- lhor esta tarefa, partilhar as experiências que Cap, aprofundou este assunto, sublinhando formam esta identidade, nós, irmãos leigos nos a necessidade de construir e rever o projeto reunimos de 4 a 7 de setembro de 2015, em de vida, a partir dos pontos fundamentais do Agudos (SP), para o I Encontro Nacional de carisma como a oração, fraternidade, minori- Irmãos Leigos Franciscanos. Pertencentes às dade missão e formação. diversas obediências da Família Franciscana O encontro, organizado por um grupo de (OFM, OFMCap, OFMConv e TOR), éramos representantes das diversas obediências, fa- 77 frades menores leigos, oriundos de 15 es- voreceu a troca de experiências e partilha tados brasileiros. Também tivemos a presen- 494 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

ça dos ministros provinciais: Frei Fidêncio a consagração religiosa não é suficiente para Vanboemmel (Conferência dos Frades Meno- dar pleno sentido à existência de uma pessoa. res do Brasil), Frei Carlos Silva (OFMCap), Creio que esta concepção da vocação dos nos- Frei Liomar Pereira (Conferência dos Capu- sos irmãos leigos influencie não pouco na di- chinhos do Brasil) e Frei Gilson Nunes (União minuição dos ‘irmãos’ na nossa Ordem e corre dos Conventuais do Brasil e CFFB). Trouxe- o risco de depreciar e enfraquecer o significa- mos conosco diversas culturas e diferentes ex- do profundo e autêntico da vida consagrada”. periências formativas, mas unidos na mesma Como “a vida consagrada, por sua nature- raiz carismática e empenhados na realização za, não é laical nem clerical” (VC 60), conside- da única tarefa de tornarmo-nos frades meno- ramos de grande importância e louvável o diá- res. Por isso, sabíamos da importância histó- logo dos Ministros Gerais Franciscanos junto rica deste encontro, não somente pelo fato de à Santa Sé em vista de sermos reconhecidos que era a primeira vez em que os irmãos leigos como uma Ordem de irmãos, em que frades das obediências franciscanas se encontravam clérigos e leigos tenham igualdade efetiva e em nível nacional e, quiçá, mundial, mas tam- jurídica. bém porque, por meio deste feito, demos jun- No horizonte da espiritualidade, reconhece- tos um passo significativo na obra de perfazer, mos a urgência de reavivar esta dimensão fun- em fraternidade, a nossa identidade comum. damental e originária de nossa vocação fran- “A dimensão laical do frade franciscano: ciscana, ou seja, de que somos todos irmãos. A história, espiritualidade e perspectivas” foi centralidade da pessoa de Jesus Cristo, que se o tema do encontro. No primeiro momento, o fez por nós irmão, faz ver que se fazer irmão olhar voltou-se para a história da Ordem, ao não é um aspecto secundário e que possa ser longo da qual a institucionalização do movi- suprimido da experiência da formação de nos- mento franciscano foi acompanhada, infe- sa identidade. Francisco compreende o irmão lizmente, pela clericalização. Trata-se de um como dom do Senhor e vincula esta doação processo histórico que, desde os inícios, gerou com a descoberta do estilo de vida que queria dificuldades na compreensão da identidade, para si e para os seus primeiros companheiros: papel e testemunho do irmão leigo, bem como a conformação progressiva e radical ao Evan- ainda hoje é responsável por ferir a igualdade gelho. Por isso, sua conversão é frequentemen- efetiva e jurídica entre os frades. Contudo, a te mediada pelo encontro com tantos irmãos, clericalização não fere apenas a condição dos paradigmaticamente, aquele com os leprosos: irmãos leigos e prejudica as relações fraternas, “O próprio Senhor me conduziu entre eles e fiz mas, sobretudo, e de modo extremamente pe- misericórdia com eles” (Test 2). E outra coisa rigoso, desfigura a inspiração originária e, com talvez não tenha querido ser senão um irmão isto, a identidade franciscana. É a experiên- menor entre tantos e, os primeiros irmãos, in- cia franciscana no seu núcleo que vem sendo dependentemente de serem leigos ou clérigos, comprometida. Neste sentido, a clericalização contentavam-se em ser submissos a todos. A é um mal a ser superado tanto pelos irmãos lei- vida de Francisco e da fraternidade primitiva, gos quanto pelos irmãos clérigos num esfor- pode-se dizer, foi uma conversão crescente pa- ço conjunto. Ela põe em perigo, pois, o nosso ra serem irmãos. Na esteira desta inspiração, futuro de irmãos menores e arruína a base de nós, como frades menores leigos, somos hoje nossa fraternidade minorítica. chamados a ser “testemunho da caridade de Para este risco nos alerta, profeticamente, Cristo para com todos, especialmente os mais a recente carta circular “O dom irrenunciável pequeninos, os mais necessitados, e irmãos pa- dos irmãos leigos para a nossa Ordem”, do ra uma maior fraternidade na Igreja” (VC 60). atual Ministro Geral dos frades capuchinhos, Eis o sinal em que a nossa vida religiosa fran- Frei Mauro Jöhri: “Algumas vezes escutei afir- ciscana pode se tornar! mações do tipo: ‘Este jovem é muito capaz, Recuperar a lógica do dom que cria a frater- homem intelectualmente e humanamente do- nidade e nos empenharmos para uma transfor- tado, decidiu permanecer ou continuar apenas mação das estruturas, de modo que elas favo- irmão’. Confesso que estas palavras me irritam reçam a conversão de nós mesmos em irmãos seriamente! O verbo ‘permanecer’, neste caso, é missão de todos os frades. Urge superar as revela que, àquela pessoa, a quem se refere, divisões que ainda estabelecemos, até mesmo falta alguma coisa, que a sua vocação, seu ser- entre as obediências, com coragem e confiança viço é parcial e incompleto. É como dizer que no Senhor. Nosso encontro nos motivou para AD CHRONICAM ORDINIS 495 esta conversão e, assim, despertou para a ne- 7. A 10 anni dall’uccisione di Fr. Angelo Ra- cessidade de mútua ajuda e maior aproxima- daelli ção entre as obediências, inclusive por meio de projetos comuns de vida e missão, para uma Sono passati 10 anni da quel tragico 12 set- vida fraterna mais intensa e ampla entre os me- tembre 2005. Fr. Angelo Radaelli ha percor- nores. so il cammino che lo ha portato fino al cielo. Quanto às perspectivas dos irmãos leigos Noi Frati e ospiti del Centro, a lui dedicato, franciscanos, percebemos a grande oportuni- abbiamo voluto commemorare questo giorno dade de sermos presença nos mais variados in modo solenne per non dimenticare, perché espaços eclesiais e sociais, muitas vezes onde altri sappiano e perché vogliamo restare in co- a evangelização se faz ausente e a vida se en- munione con lui. contra ameaçada. Nesse sentido, a animação Le sorelle Clarisse di Djiri (Congo/Brazza- vocacional pode apresentar as nossas variadas ville) ci hanno accompagnato con la loro pre- formas de presença e modos de viver como ir- ghiera fin dalla sera prima, organizzando una mãos menores. veglia che si è protratta per tutto il giorno se- Por outro lado, há o desafio de conferir es- guente. pecial atenção ao projeto de vida dos irmãos In casa noi abbiamo celebrato una santa Mes- de opção laical, sobretudo em vista de que eles sa, presieduta dal Nunzio in Congo Brazzaville não permaneçam reféns dos projetos institu- e concelebrata da vari Frati della Fondazione cionais em vigor nas províncias, não poucas «Nostra Signora dell’Africa». La cappella del vezes pensados e consolidados segundo a Centro era piena e abbiamo dovuto sistemare compreensão prioritariamente clerical da vida alcune persone all’esterno per dare anche a loro franciscana, que nos leva, por exemplo, à re- la possibilità di pregare con noi. dução da missão à manutenção das estruturas Il Nunzio durante la sua omelia ha fatto me- paroquiais. Neste sentido, acreditamos que se moria dell’incidente, ma anche della storia della deve dar especial atenção à profissionalização Fondazione che conta in cielo già tre missiona- dos irmãos de opção laical, sem descuido da ri che, in modo diverso, hanno dato la vita per sua formação teológica e espiritual. E é ne- questa realtà francescana in Congo/Brazzaville. cessário repensar profundamente os processos Prima della benedizione finale uno dei Frati formativos nas províncias que, historicamente, presenti al momento della morte di Fr. Angelo são estruturados em vista da formação de mi- Radaelli ha narrato un «ricordo personale», per- nistros ordenados, não reduzindo a formação mettendo, a chi non conosceva ancora i fatti, di inicial à formação seminarística. Trata-se de poterli rivivere con commozione e riconoscen- organizar uma formação que, antes de tudo, za. esteja direcionada para a constituição da iden- Alla fine della celebrazione tutti insieme ci tidade franciscana do irmão menor, que, neste siamo recati processionalmente al memoriale sentido, constitui-se como meta da formação che i ragazzi del Centro hanno voluto realizza- de cada um de nós. re per l’occasione: si tratta di una grande croce Por fim, manifestamos a grata certeza da verde in ferro piantata nel giardino del Centro, riqueza que o Senhor nos doou em sua libe- con una scritta che ne ricorda i 10 anni. Il Nun- ralidade. As partilhas e a convivência nestes zio ha benedetto il memoriale e invitato alla dias nos mostraram que nos diferentes servi- preghiera quotidiana davanti a questo simbolo ços realizados pelos irmãos em todo o Brasil di una vita donata. e na multiplicidade de talentos e experiências In seguito, ci siamo recati ancora nella cap- dos irmãos presentes no encontro está mani- pella: è stata l’occasione per il Nunzio di bene- festo um grande bem que o Senhor continua dirla e dedicata al Nome di Gesù. realizando em nossas fraternidades. Este bem Infine il Centro ha offerto un pranzo sempli- é o dom do ser irmão leigo, que desde os pri- ce a tutti coloro che hanno partecipato a questo mórdios enriquece a fraternidade minorítica momento e delle immaginette ricordo. e que precisa ser cuidado e promovido, como La scritta al retro recita questa frase di san restituição ao Senhor, em todos os lugares on- Paolo: «se noi abbiamo sperato in Cristo uni- de vão e se encontram os irmãos menores. camente per questa vita terrena, allora siamo i più miserabili di tutti gli uomini» (1Cor 15,19). Infine, ricordiamo ciò che ha anche detto nell’omelia il Nunzio: noi abbiamo adesso un 496 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

“Angelo” tutto nostro in cielo. È a questo Ange- tion de 7 critères de renouvellement de ces lo dunque che noi vogliamo chiedere di vegliare fraternités, appelés 7 Points (voir plus loin). su ogni ragazzo che viene qui a cercare rifugio Au cours des rencontres, ces 7 points ont été e speranza, ma anche su ogni Frate della Fonda- améliorés, modifiés, reformulés. zione, affinché ciascuno di noi ricerchi sempre À l’occasion de la rencontre de Palestri- e solo la volontà del Signore. na, en mars 2014, s’est faite jour la nécessité d’une formulation plus précise de ce réseau, Fr. Adolfo Marmorino dans le but de préciser pour ces fraternités les points essentiels et partagés et pour faciliter le dialogue avec d’autres instances de l’Ordre. 8. Ministres et Serviteurs Le réseau “Saint-Joseph-Gardien” existe à travers des rencontres régulières, des col- Nouvelles Formes laborations, des échanges et des visites réci- de Vie et Mission dans L’OFM proques entre les fraternités.

Préambule Ses options fondamentales: les sept points Au début des années 2000, dans un mou- vement de renouveau déjà initié dans l’Ordre 1. Vie contemplative: Primauté de la vie de des Frères Mineurs en Europe1, sont nées prière et de l’écoute de la Parole. (Partage quelques nouvelles fraternités à partir d’ex- quotidien ou hebdomadaire sur la Parole; périences partagées et de rencontres. temps quotidien prolongé de prière per- Le réseau, que nous voulons confier à la sonnelle; soin de la prière liturgique). garde de , met en relation ces 2. Vie fraternelle: Soin des relations frater- fraternités qui cherchent à s’insérer dans la nelles authentiques et profondes (chapitres dynamique proposée par l’Ordre concernant locaux fréquents; moments quotidiens de les Nouvelles Formes de Présence (NF). dialogue fraternel; discipline dans l’usage Cette charte a pour but de préciser les des moyens de communication, Internet, éléments caractéristiques de ces nouvelles téléphone portable, télévision). formes. Elle veut être un document de réfé- 3. Vie de minorité ad intra: Style de vie rence et d’inspiration (en lien avec ”Ite nun- simple et sobre, avec des choix concrets tiate...”) pour aider les fraternités du réseau à de minorité et de témoignage évangélique poursuivre leur conversion et leur renouveau, (fidélité au travail manuel; gestion frater- mais elle veut être aussi un document de dia- nelle des services de la maison, si possible logue à l’intérieur et à l’extérieur de l’Ordre. sans personnel payé; engagement à l’auto- En signant ce document (cette charte), financement; sobriété dans l’usage et la chaque fraternité s’engage à assumer avec possession de moyens de transport). responsabilité ce qu’il contient. En outre, un 4. Vie de minorité ad extra: Accueil et par- frère, quel qu’i1 soit, qui est intéressé, mais tage de vie avec les gens, surtout avec les qui ne fait pas partie des fraternités du réseau, pauvres et ceux qui sont «loin». peut signer le document en s’engageant au- 5. Vie de mission (inter gentes): Mission tant que possible à en vivre l’esprit. évangélisatrice selon une modalité d’inser- tion, d’itinérance et sous d’autres formes Origine avec une attention particulière aux «lieux de frontières». Le réseau «Saint-Joseph-Gardien» trouve 6. Vie de communion ecclésiale: Commu- son origine dans la recherche de certains nion avec l’Eglise locale. frères désirant renouveler leur vie francis- 7. Vie en collaboration: En partant de la col- caine2. Depuis 2006, le réseau s’est consti- laboration et des liens entre les diverses tué progressivement autour de quelques ren- Nouvelles Formes (NF), disponibilité à la contres régulières: les séminaires organisés collaboration avec l’entière famille fran- par le Secrétariat Général pour les Missions ciscaine et avec les laïcs. et l’Évangélisation3 et d’autres rencontres plus informelles4. Cette dynamique a débouché sur la rédac- AD CHRONICAM ORDINIS 497

Objectifs Les fraternités qui ont pris part au projet 1. Pour les fraternités 1-1 Chercher à insérer toujours plus les «7 Voici la liste des fraternités qui ont parti- Points» dans les projets et dans la réalité de cipé aux rencontres au cours desquelles est notre vie. née l’exigence de constituer un réseau. Elles 1-2 Créer dans les provinces européennes sont le reflet de certaines provinces d’Italie, un espace de meilleure connaissance réci- de France et d’Autriche, et aussi de parcours proque, de dialogue et d’encouragement interprovinciaux; la fraternité de Palestrina dé- entre les frères et les fraternités qui vou- pend directement du Ministre Général, duquel draient vivre cette recherche de nouvelles elle a reçu une mission d’animation et de coor- formes de présence; favoriser dans ce but dination pour le cheminement des NF5. l’échange, l’évaluation des projets avec une • Fraternité de Pupping (Autriche) relecture fraternelle en partageant les joies • Fraternité de Varazze (Interprovinciale Ita- et les difficultés pour vivre chacun des «7 lie du Nord) Points». • Fraternité de Prato (Toscane) 1-3 Favoriser des occasions de vivre en- • Fraternité de Padoue-Roncajette (Venise) semble la vie fraternelle et la mission. • Fraternité de Palestrina (Curie Générale) 1-4 Favoriser entre les NF des échanges de • Fraternité de Marseille (France) frères qui se rendent disponible pour cela. • Fraternité de Rome-Torre Angela (Inter- provinciale Latium, Abruzzes, Toscane) 2. Pour les Provinces • Fraternité de Mazara del Vallo (Sicile) (en Participation pleine et active à la vie de la suspens depuis 2014) Province et intégration des Nouvelles Formes. • Fraternité de Favara (Sicile) • Fraternité de Besançon (France) 3. Pour l’Ordre • Fraternité de Gênes-CEP (Interprovinciale Donner une visibilité dans l’Ordre à ces Italie du Nord). nouvelles formes de présence; diffuser – à tra- vers le témoignage de la vie – les ”7 Points». Palestrina, 19 mars 2015, solennité de saint Joseph 4. Plus largement Favoriser le dialogue et l’échange avec la famille franciscaine et les laïcs. [Vie des Franciscains, Province du Bien- heureux Jean Duns Scot, 42(2015)5-7] Organisation

Le réseau “Saint-Ioseph-Gardien” s’orga- 1 , «Quelques réflexions sur les nouvelles nise autour de rencontres qui favorisent le par- Fraternités pour le troisième millénaire», in “Des tage. À chaque rencontre, le réseau nommera signesTh. Maturades temps au temps des signes». Témoignages, une équipe de quelques frères pour organiser le rendez-vous suivant. Chaque fraternité, ou 2 ”Ite, nuntiate... chaque frère intéressé à la dynamique des nou- Curie Générale OFM, Rome, 2002, pp 7-9. velles formes de présence, sont les bienvenus à Réflexions sur les nouvelles formes- ces rencontres. Dans la mesure de leurs possi- de vie et mission dans I’Ordre des Frères Mineurs», bilités, les fraternités s’engagent à y participer. 3Secrétariat Général pour les Missions et l’Évangéli Sur la base de la relation déjà existante avec sation, Curie Générale OFM, Rome, 2014. le Secrétariat Général pour les Missions et 4 Assise 2006, Frascati 2009, Sassone 2011, Greccio 1’Évangé1isation, les NF en réseau souhaitent 2013. que le Gouvernement général, après les avoir 5 Porto Maurizio 2010, Palestrina 2012, Palestrina consultées autant que possible, nomme un 2014. frère délégué, pour les accompagner et les ai- “La Fondation Beato Egidio a un rôle d’animation, der à réaliser leur propre mission en référence de relation et de collaboration avec les nouvelles- au cheminement de 1’Ordre et en particulier à entités/fraternités présentes dans l’Ordre, toujours partir des reflexions sur les NF. en accord avec le Ministre Général et les autres Mi nistres» (Statut de la Fondation Beato Egidio, art. 9). 498 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

9. Intervista al direttore de Il Sismografo del conclave erano state fatte interviste alla gente in tutto il mondo e tutti, alla domanda Il Papa, la rete e il Vangelo ‘quale papa vorresti’, dicevano più o meno la stessa cosa: vogliamo un samaritano, capace Luis Badilla sembra uscito da un romanzo di piegarsi sulle sofferenze del mondo, un pa- di Roberto Bolaño, non è affatto vecchio ma pa che si faccia capire perché parla dei proble- ha già vissuto alcune vite, una più avventurosa mi di tutti, con i piedi per terra. Una sorta di dell’altra. È stato un giovanissimo collabora- premonizione, di prefigurazione di molte delle tore di Salvador Allende in diverse e delicate caratteristiche dell’uomo Jorge Mario Bergo- circostanze, al momento del golpe del ’73 non glio. era alla Moneda per una serie di circostanze fortunate e, come dice lui, per tanti anni non Tanto atteso dalla gente quanto sorprenden- ha rimesso piede in patria «perché con Pino- te per gli addetti ai lavori. Bergoglio era un chet avevamo un’incompatibilità di carattere». outsider che nessuno metteva in conto e il 13 Nella sua vita presente questo cileno secco marzo è stata la Waterloo dei vaticanisti. secco e dallo sguardo penetrante è uno degli «Una conferma di quanto diceva un leone uomini più preziosi e meno conosciuti a ser- della Chiesa, il navigato cardinal Siri: “I papi vizio del papa. Per anni ha lavorato alla Radio si fanno nel Conclave!”. La gente, invece, ha Vaticana e poi si è messo in proprio aprendo percepito molto di più e molto più seriamente un sito web, in termini tecnici un aggregatore, la crisi della Chiesa di quanto l’abbiano perce- che tiene d’occhio tutto ciò che riguarda anzi- pita gli addetti ai lavori. Ecco perché i vatica- tutto il papa e il Vaticano e poi la Chiesa nel nisti non ci hanno preso. L’unico, e gliene va mondo: Il Sismografo setaccia tutto quello che dato atto, è stato Jacopo Scaramuzzi. Spinto da passa in rete e rilancia ciò che è degno di atten- una questione di cuore, ha detto poi, ma anche zione, nel bene e nel male. Con acribia e fiuto. da un ragionamento: i cardinali erano consa- Badilla e il suo minuscolo staff di collaborato- pevoli del bisogno di una svolta. Non bastava ri portano avanti un monitoraggio quotidiano. eleggere un altro papa, doveva essere radical- mente diverso». La scossa data da questo fenomeno ha man- dato in tilt anche i rilevatori del Sismografo? Qual è il sentimento, le vibrazioni della rete «Sono nel mondo dell’informazione da oggi, in pieno pontificato bergogliano? tanto tempo ma non mi era mai capitata una «L’interesse è andato sempre crescendo. cosa del genere. Bergoglio è uno spartiacque, Oggi è più alto di quando è stato eletto. E va in la sua personalità desta enorme curiosità. C’è due direzioni: da un lato l’interesse per la per- una sorta di frenesia attorno a quest’uomo e sona, il sacerdote, il suo stile di vita, di agire, cose che oggi non fanno più notizia nei primi di lavorare, di parlare, si è mantenuto molto al- dieci mesi erano la notizia: le telefonate, ad to e quando non c’è un argomento specifico la esempio. Che d’altronde lui continua regolar- stampa trova comunque un modo di parlarne; mente a fare. D’altra parte Bergoglio riesce da dall’altro lato questo interesse si è organizzato subito, fin dalla sera dell’elezione, a stabilire attorno a cosa rappresenta questo papa per la un feeling con l’opinione pubblica ben oltre Chiesa, la riforma, le cose necessarie da fare, il mondo cattolico. E quando, nei primissimi le questioni di fondo. In questo senso il sinodo giorni, si rivolge ai cardinali come ai giornali- della famiglia è l’argomento che interessa di sti, si capisce che è un papa con delle priorità più chi si occupa dei contenuti del magistero». intellettuali ed ecclesiali inattese». Insomma la star mediatica Francesco non si è La gente intuiva preso tutta la scena. C’è spazio anche per la Chiesa. Un uomo curioso? «Sì e no. Per un certo tempo la curiosità per «Sì, e con un linguaggio insolito che mette la biografia di Bergoglio aveva finito per -fa sul tappeto argomenti che nessuno si aspettava gocitare tutto il resto, ora non è più così, c’è da un papa. Basta pensare al famoso discorso un certo equilibrio e ci si domanda: cosa di- ai giornalisti accreditati per il conclave, il 16 ce e cosa pensa Francesco? Soprattutto sulla marzo, il momento della consacrazione media- famiglia, ma ci sarebbero altri temi da appro- tica. Ma c’è una cosa interessante: alla vigilia fondire come la povertà. In questa fase di ri- AD CHRONICAM ORDINIS 499 equilibrio c’è meno personalizzazione. L’en- al centro, ben sapendo la sfida che la Chiesa ciclica Laudato si’ è emblematica: mette in aveva davanti. Si potrebbe dire che Bergoglio secondo piano lo stesso Bergoglio rispetto ai si avvale di Francesco per parlare del vangelo temi di cui discute. E questo mi permette di far e della Chiesa. Il suo primo servizio è quello notare un aspetto troppo poco sottolineato: la di donare alla Chiesa la sua persona». sua straordinaria capacità di riportare al centro dell’attenzione temi di cui non si parlava da Come se dicesse: va bene, sto al gioco, «ad anni. D’altronde lui è enormemente ascoltato, maiorem Dei gloriam». magari anche per criticarlo. Resta il fatto che «In questo senso sì, ma con una postilla oggi come oggi – e mi rendo conto di dire una importante: chi ha capito meglio la rinuncia cosa forte – l’agenda del mondo la detta il papa di Benedetto XVI, il discorso dell’11 febbraio e gli altri arrivano dopo. Anche sulle cose più 2013, è proprio Bergoglio. I mutamenti sono modeste. Da quando il papa si mette a visitare rapidissimi, le mie forze non mi consentono carceri anche molti leader, politici e religiosi, di seguire questi cambiamenti eppure la barca hanno messo piede in una prigione, forse per di Pietro non può smettere di funzionare per- la prima volta in vita loro». ché il vangelo ha di fronte sfide che vanno af- frontate, dice in sintesi Benedetto. Bergoglio È diventato un altro assume questa urgenza. Ecco perché Bergo- glio ha fretta, brucia i tempi, ha fatto in due Però il gioco non lo conduce lui. Forse chi ha anni quello che in un pontificato di norma si in mano la comunicazione lo sta usando co- faceva in dieci. Non perché è frenetico o per- me il volto pulito, che piace alla gente, dietro ché dorme poco, c’è una ragione di fondo». cui nascondersi. «Anzitutto faccio notare che papa France- Per la riforma sco non corrisponde al cardinal Bergoglio che era un uomo schivo, non rilasciava interviste, È anche la santa inquietudine gesuitica. temeva i giornalisti e si infastidiva davanti ai «Probabile. Come dice nell’enciclica a microfoni. È capitato anche a me. Bergoglio proposito dei problemi ambientali, non basta non era come lo vediamo adesso nei confron- avere buone soluzioni, occorre applicarle nel ti della gente: ne vedeva molta ma erano in- momento opportuno perché poi potrebbe es- contri personali, non gradiva i raduni e se la sere troppo tardi. Io credo che lui sia molto svignava alla svelta. Non dava nemmeno la consapevole che la situazione in cui prende comunione a quei politici che andavano alle in mano la Chiesa, i tempi che ha davanti, celebrazioni in cattedrale per paura di essere consentono una sola manovra: mettersi al strumentalizzato. Tutti gli argentini dicono la centro e farsi ascoltare. Nella sua vita è già stessa cosa: adesso è un altro uomo. C’è stata successo. Quando viene eletto provinciale dei dunque una metamorfosi. Non so spiegartela, gesuiti, 42 anni fa, e poi quando viene chia- qualcuno parla di stato di grazia. Comunque mato dal cardinale Quarracino come coadiu- dietro papa Francesco non c’è nessuna regia tore con diritto di successione: anche lì riceve mediatica, non ci sono consulenti d’imma- una Chiesa in crisi, con una banca cattolica in gine o cose del genere, malgrado qualcuno uno stato simile allo Ior – dove non a caso ha provi ad accreditarsi in tal senso. In effetti fa poi applicato lo stesso metodo sperimentato a impressione che nel giro di due anni un uomo Buenos Aires. Io credo che quello che alcuni dal nulla diventi il personaggio più conosciu- descrivono come stato di grazia nuovo, ine- to, più amato e più autorevole dell’umanità, dito, sia in realtà una scelta fredda, razionale, non solo dei cattolici. In effetti mai un papa pensata. E forse, quando lui crederà di aver era stato tanto citato dai leader politici, mai. raggiunto il giro di boa che rimette le cose Per quanto riguarda la comunicazione di mas- nel corso normale della storia, di per sé sem- sa, Francesco opera con gli stessi strumenti e pre molto dinamico, farà un passo indietro. le stesse persone con cui hanno operato i suoi In qualche modo ci sta dicendo: sì, io sono ultimi due predecessori. In questo ha pie- il papa, ma sono stato eletto per fare questo, namente ragione padre Spadaro: è lui come quindi a un certo punto posso anche non farlo papa il fenomeno, “la comunicazione”, e in più». questo stato di grazia credo che abbia scelto in modo deliberato e consapevole di mettersi 500 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Il ministero petrino è un tesoro della Chiesa, – pensi a una Chiesa bonsai, domestica, do- non del singolo. ve si può fare tutto con le minime risorse pos- «Appunto. Quindi io lo immagino che si di- sibili e la minor quantità possibile di regole. mette, si congeda e prende l’aereo per Buenos Il suo progetto di riforma è ridimensionare il Aires per finire i suoi giorni. Non lo vedo se- mastodonte che abbiamo creato man a mano polto nelle Grotte Vaticane». che la Chiesa si associava sempre più a forme di potere. Così come lui ha poca fiducia nella Provo a immedesimarmi in Jorge Mario B.: politica perché ormai ostaggio della finanza, «Va bene, ci sto. Mi prendo questo ruolo, mi immagino che in un qualche modo ritenga la metto in gioco perché questo è il kàiros, il Chiesa stessa presa in ostaggio da un sistema tempo propizio, e sono il vescovo di Roma. che la vede come uno stato, una struttura, un Lo faccio anche con la dovuta distanza criti- ente erogatore di servizi, un magistero funzio- ca, quindi non pensiate di incastrarmi con il nale che si può citare per fare i comodi propri. culto della personalità. E soprattutto lo faccio Lo abbiamo visto in questi giorni, in Italia, perché alla fine il vangelo dei poveri torni al a proposito del dibattito sull’accoglienza dei centro della scena». migranti. Molti, tra cui politici sino a ieri cat- «Siamo al problema, al nocciolo della que- tolicissimi, hanno scoperto – ma non lo dico- stione. Secondo me, a un certo punto della sua no – che il vangelo preso sul serio e non per vita è arrivato a una conclusione: la Chiesa è in raccattare voti, è scomodo ed esigente. Allora crisi. E non per tutte le ragioni che si sono date hanno fatto come era prevedibile: scaricare la in questi ultimi cinquant’anni: perché il Con- loro presunta fede. Quel che lui va dicendo in cilio era troppo spinto, perché è stato tradito, giro è molto dirompente ma proprio in quan- perché non è stato applicato, perché si sono to dirompente e per certi versi sovversivo, in scoperti molti preti pedofili… No, la Chiesa è alcuni ambienti, viene ignorato. I destinatari in crisi perché ha abbandonato e tradito il van- dei messaggi del papa, a volte destinatari unici gelo. La Chiesa stessa, la religione più in gene- delle sue parole, fanno finta di niente. D’al- rale, sono diventate potere. Quindi finché sono tronde in questi due anni e mezzo non ho mai potere saranno sempre in crisi e verranno usate trovato una critica dottrinale a Bergoglio, e di- o scartate, secondo convenienza, dai potenti. re che le ho cercate in maniera spasmodica. Ci Per Francesco la vera crisi è il tradimento, il sono state critiche dottrinali persino a Bene- mettere in secondo piano Cristo e il suo van- detto XVI e non poche a Giovanni Paolo II, ma gelo. Perciò lui ritiene che l’unico modo per ri- a Francesco no. Sul sesso, sulla famiglia, sulla portare la Chiesa a quello che dovrebbe essere Dottrina sociale della Chiesa: nulla. D’altron- è tirarla fuori da questa mutazione genetica». de se si va a rileggere i suoi testi, soprattutto quelli dell’ultimo viaggio in America Latina, Oltre il potere sono ripresi dalla dottrina tradizionale che lui riporta con piccole modifiche senza usare le Recentemente Enzo Bianchi ha usato una for- virgolette. Ecco perché sull’aereo di ritorno a mula efficace: Francesco non si presenta co- chi gli fa una domanda sulla dottrina sociale me il sostituto di un assente. Mentre troppe risponde: «non è la Chiesa che segue Bergo- volte con gli uomini di Chiesa l’impressione è glio, è Bergoglio che segue la Chiesa». Anche esattamente questa. Bergoglio ha la stoffa del riguardo alla Laudato si’ tutte le critiche sono profeta che oggi si trova a capo dell’istituzio- di tipo pastorale o sociologico o scientifico ma ne. Ma questo crea un attrito. non c’è una sola critica dottrinale. Il silenzio «Credo che anche in questo caso vadano del potere dimostra che è spiazzato. Quello prese alla lettera le sue parole. La Chiesa ha che dice Francesco è inattaccabile: per attac- bisogno di una banca, di una struttura burocra- care lui dovrebbe attaccare Cristo stesso». tica, perché non si può annunciare il vangelo in modo bucolico, disincarnato. Ma al tempo Insomma Francesco non ha avversari all’al- stesso lui dice: tutto questo mastodonte, que- tezza. sto dinosauro non serve perché ha tradito la «Anche perché non ha mai offerto il fianco Chiesa, il suo messaggio. Dobbiamo ridurre, a una critica dottrinale. È impeccabile, non c’è dobbiamo ridimensionare. Io immagino che alcuna fessura. Io credo che lui sia molto at- nella sua testa – ma è sempre un esercizio mio tento a questo perché sa benissimo che la forza del suo messaggio sta proprio in questa fedel- AD CHRONICAM ORDINIS 501 tà. Poi ci sono le sue caratteristiche personali: Penso che lo scopo fondamentale del papa un uomo di dialogo, aperto, senza paura, cu- sia proteggere i cattolici cinesi, fedeli o no a rioso, che sa ascoltare, che applica – come di- Roma, con una formulazione giuridica sulla rebbe Totò – la livella ma non ai morti, ai vivi, libertà religiosa. Non mi sembra che ci siano e quindi per lui è interessante tanto il sovrano strade non percorribili in partenza, la diploma- quanto la vecchietta. In questo la sua biografia zia vaticana nei confronti della Cina è quanto è determinante: la sua famiglia, il fatto di es- mai flessibile. Non tanto perché la Cina sarà sere un migrante, le sofferenze, le difficoltà. la prossima prima superpotenza ma perché La sua vita non è stata facile e poi si è forma- ritiene che il cattolicesimo in Asia senza una to ed è cresciuto in una cultura diversa. È il normalizzazione dei rapporti con la Cina dif- primo papa non europeo dopo dodici secoli, ficilmente potrà decollare. Resta un ostacolo: non è figlio della guerra fredda, in lui non ci il fatto che il Vaticano sia uno stato, sia pure sono quelle categorie. Guerra fredda che noi minuscolo. I cinesi identificano il papato e lo latinoamericani abbiamo vissuto di riflesso e stesso cattolicesimo con lo Stato Vaticano e in un modo piuttosto singolare perché è quel quindi ritengono, nei documenti privati e pub- clima che spiega le dittature militari. Grazie a blici, che la nomina di un vescovo in Cina di Francesco l’America Latina sta rileggendo la fatto sia l’ingerenza di un altro stato». propria storia e da fuori la si vede con un altro occhio». D’altronde il confucianesimo è questo, identi- ficazione tra religione e stato. Impero celeste «Qui forse c’è il problema più grosso nell’intendersi. Subentrano tradizioni, cultura, Finalmente è finito il Novecento anche per voi. paradigmi…». «Secondo me sì. E prossimamente finiran- no anche altre cose». Inculturazioni non riuscite… «Esatto. È un problema di percezione cul- Forse, a pensarci bene, l’unico avversario turale. Forse un domani la Chiesa in Cina avrà di Francesco sulla faccia della terra è l’im- uno status diverso rispetto a quello che ha in peratore della Cina, in quanto portavoce del altre nazioni, specie per quanto riguarda la confucianesimo, anzi di quel neoconfuciane- nomina dei vescovi: non una Chiesa istituzio- simo con cui – lo ha spiegato bene lo storico nalmente autocefala ma episcopalmente auto- Paolo Prodi – bisogna fare i conti. E chissà se noma, legata alla sede di Pietro dal punto di Xi Jinping è consapevole fino in fondo del suo vista del magistero ma con pochi legami dal ruolo… punto di vista canonico, disciplinare. E penso che la flessibilità con cui la Santa Sede tratta la «Penso che in Bergoglio ci sia una partico- questione sia dovuta a questa consapevolezza: lare attenzione alla Cina. Alcuni sono andati in nessun cinese, nemmeno cattolico, sopporte- avanscoperta per conto del papa, altri andran- rebbe una Chiesa sinonimo di occidente. Tutto no. È un’area privilegiata sulla quale il papa quello che la Chiesa fa per scongiurare questa è molto attento, così come il suo segretario di identificazione, faciliterà l’accordo». Stato. La Santa Sede ha una strategia di av- vicinamento, con alcune caute risposte cine- Il popolo e il suo odore si. Una prima tappa tipicamente bergogliana, che ha già avuto successo in altre occasioni, Mi pare ci sia trepidazione per l’impresa è il rapporto personale che il papa sa coltivare evangelica di Francesco. Il popolo di Dio si in modo geniale. E anche molto sincero, con stringe attorno al pastore e gli dice: «Dai che tutti i rischi che questo comporta. Comunque ce la fai, siamo con te, ti sosteniamo nella tua Francesco ha scritto al presidente cinese e una azione». risposta c’è stata. Poi c’è tutto il tema della «Anzitutto faccio notare che c’è un modo cosiddetta Chiesa patriottica che è un ostacolo di leggere il papato e tutto quello che gli sta alla normalizzazione dei rapporti con la Cina, attorno molto italiano. Questo ha a che fa- come lo è Taiwan – anche se su questo secon- re con il conclave e la scelta di Bergoglio. In do aspetto c’è già la soluzione con la Santa Se- quel momento molti cardinali si sono lamenta- de disposta a chiudere i rapporti diplomatici ti dell’‘italianizzazione’ della Chiesa, ovvero con Taipei in cambio di quelli con Pechino. identificare l’annuncio del vangelo con una 502 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 struttura di potere. Visto invece con gli occhi provare a condizionare i padri sinodali. Lo ab- del resto del mondo, la trepidazione di cui si biamo già visto». parlava c’è, c’è il timore che non possa farce- la o perché troppo vecchio o perché malato o Il sinodo perché lascia. Questo spiega la morbosa atten- zione alla salute del papa. Anche nel recente Nella prima tappa del sinodo il lavoro ai fian- viaggio in America Latina certe manifestazio- chi qualche risultato l’ha dato. Alcuni uomini ni di massa lasciano intravvedere questo: noi chiave sono partiti baldanzosi per finire quasi siamo qua, non mollare, non sei solo, potrai spaventati dalla risonanza mediatica dei loro avere nemici ma non temere. Poi, per quanto interventi. riguarda i presunti nemici del papa dentro le «In effetti questo lavoro di lobbying qual- gerarchie, tipo quelli che scrivono libri e cose cosa ha ottenuto. La Sala Stampa aveva pro- del genere, io ho un’opinione un po’ particola- vato ad opporsi imponendo l’anonimato agli re: in realtà non esistono nemici del papa, cioè interventi ma la cosa non è facilmente risolvi- non ci sono persone in grado di creare un’op- bile. I padri sinodali non sono completamente posizione a Francesco né tra i cardinali né tra isolati: almeno qualche giornale lo leggono, gli episcopati». poi c’è internet, il passaparola. Non mi faccio illusioni su questo, ma in senso più generale Non ci sono personalità forti? sono fiducioso perché il papa ha un’idea pre- «È così. Tutti quelli che vengono presentati cisa sullo svolgimento del sinodo che, in fon- come avversari del papa sono una creazione do, ci sta già comunicando con le catechesi del esterna, mediatica, più che una opposizione in- mercoledì sulla famiglia. E comunque credo terna vera e propria. Certo, Bergoglio non go- che lui sia arrivato alla conclusione che ades- de dell’unanimità: ci sono cardinali e vescovi so non è possibile raggiungere tutti gli scopi più o meno critici o perplessi – d’altronde è già che aveva fissato. Francesco è realista: si potrà successo a Benedetto XVI e a Giovanni Paolo raggiungerne solo una parte. Certo non farà al- II e in forme ben più clamorose e organizza- cuna marcia indietro, anzi ci sarà qualche pas- te – ma non hanno avuto una gran fortuna, in so in avanti, ma non più di quello». parte perché non sono personalità di grande calibro e in parte perché l’unico modo per co- Per salvaguardare l’unità? struire un’opposizione al papa, come insegna «Certo Bergoglio non vorrà mai associare la storia, è sul piano dottrinale. Ma, come già il suo nome a uno scisma ma lui crede anche dicevo, in questo Bergoglio è inattaccabile. E che un’accelerazione nel cambio di mentalità quindi anche alcuni di quelli indicati come ne- sia già avvenuta grazie al suo magistero itine- mici del papa, ad esempio il cardinale Burke o rante. I viaggi sono decisivi, sono il momento il cardinale Sarah, si sono affrettati a rifiutare massimo di visibilità e di attenzione alle sue questa etichetta. L’opposizione in realtà sta parole, ecco perché è così attento alla scelta fuori e preme dall’esterno. Lo abbiamo già vi- dei luoghi in cui parlare e dei temi sui cui pro- sto nel sinodo straordinario dello scorso anno nunciarsi: sceglie ciò che gli permette di par- e lo rivedremo tra poco per il sinodo ordinario: lare di povertà, giustizia sociale, famiglia, im- sbarcheranno molte testate che non sono mai migrazione, pace, traffico d’armi. Il viaggio lo venute in Vaticano, arriveranno giornalisti ben organizza lui mentalmente a partire da quello pagati che non sanno distinguere un cardinale che vuole andare a dire. Bergoglio usa la geo- da un chierichetto, avremo un gran cancan me- grafia, lo spazio, per dare il palcoscenico alla diatico alimentato dai settori tradizionalisti e Parola così come usa se stesso per mostrare il di destra in gran parte legati agli ambienti nor- vangelo». damericani del Tea party. Ma non troveranno trippa per gatti». Perciò, tornando al sinodo, non si fa prendere dalla fretta perché sta già guadagnando sul I padri sinodali riusciranno a mantenere una campo la maturazione ecclesiale necessaria. certa serenità? «Esatto. E contrariamente a quello che si «Credo di sì, anche se non è del tutto sicu- va scrivendo, il prossimo sinodo non chiude- ro perché queste operazioni verranno lanciate rà affatto i lavori sulla famiglia. Questo è un in grande stile e hanno come scopo quello di tema che non avrà mai fine nel pontificato di Bergoglio». AD CHRONICAM ORDINIS 503

cristiana di Francesco d’Assisi. Alcuni suoi Questo toglie ansia all’evento e lo riconduce a scritti e numerose agiografie mettono in evi- una logica raffinata. La logica di un impreve- denza come la sua vicenda personale sia ca- dibile, geniale pianificatore quale si sta dimo- ratterizzata proprio dalla scoperta della mise- strando il gesuita Bergoglio. ricordia di Dio verso di sé che apre all’essere a «Anche perché io credo che abbia indivi- propria volta misericordiosi. duato nella famiglia l’argomento chiave. Da Nel suo Testamento, dove Francesco rileg- lì si può arrivare ovunque, dalla giustizia so- ge tutta la sua vita, ormai giunto al termine dei ciale alla guerra all’immigrazione. E poi, a suoi giorni, riconosce l’origine del suo percor- proposito di Bergoglio improvvisatore, faccio so: «Quando ero nei peccati mi sembrava co- notare che è finita l’epoca di Vatileaks. Molti sa troppo amara vedere i lebbrosi e il Signore vaticanisti che hanno costruito la loro fortuna stesso mi condusse tra loro e usai con essi mi- sulle veline sono in crisi perché non hanno più sericordia». Egli incontra una realtà che gli è gole profonde, non sanno più cosa raccontare. data, davanti alla quale conosceva solo la fuga Bergoglio è ritenuto un grande improvvisatore a causa del suo «essere nei peccati», mentre semplicemente perché in realtà non comunica nella fede impara ad accoglierla, a «usare mi- le sue iniziative. L’anno santo della Misericor- sericordia». Quella persona ferita diventa per dia l’ha meditato per mesi eppure lo ha comu- Francesco segno nel quale il mistero di Dio lo nicato solo all’ultimo momento. Bergoglio fa raggiunge. Da qui il Santo di Assisi inizia il come Che Guevara e gli altri guerriglieri su- suo cammino, in cui riconosce il perdono di damericani: dividere per compartimenti, non Dio per i propri peccati e impara a essere mi- dire mai tutto a uno solo di quelli che ti stanno sericordioso. Questo sguardo determinerà san intorno. La lezione di Buenos Aires, ai tempi Francesco in tutti i suoi rapporti. della dittatura, non l’ha dimenticata. È un mec- Nella sua Lettera ad un Ministro, ossia a un canismo di difesa naturale, fa così con la curia responsabile del suo Ordine, che presumibil- e anche con il suo entourage». mente voleva lasciare l’incarico a causa dei problemi che doveva affrontare quotidiana- C’è chi impugna questo stile e ne fa una lettu- mente, Francesco lo invita ad accogliere quel- ra politica. Molto italiana. la realtà che sembra disturbarlo dal suo per- «Sì, ma a costui io risponderei soltanto: ma sonale rapporto con Dio: «Quelle cose che ti scusa, perché non dovrebbe farlo?». impediscono di amare il Signore Iddio, e ogni persona che ti sarà di ostacolo, siano frati o al- Marco Burini tri, anche se ti percuotessero, tutto questo devi (a cura di) ritenere come una grazia». Vale a dire: il rap- porto con Dio passa attraverso il dramma della [Testimoni, 9(2015)8-12] vita quotidiana e non nella nostra fantasia reli- giosa. Per questo aggiunge: «E questo tieni per te in conto di vera obbedienza [da parte] del 10. Un’anticipazione di Mons. Martinelli Signore Iddio e mia, perché io so con certezza che questa è vera obbedienza». Si obbedisce Umanità e misericordia a Dio quando si accetta il rischio dell’impatto Il peccatore perdonato quotidiano con il reale in cui il Mistero tocca la nostra libertà. Papa Francesco durante il suo primo An- Francesco poi aggiunge: «E ama coloro che gelus, commentando il brano evangelico della ti fanno queste cose (…) e non pretendere che donna adultera (Giovanni 8, 1-11), ha richia- siano cristiani migliori». A noi è difficile ca- mato tutti al mistero della misericordia di Dio: pire oggi che cosa voglia dire stare di fronte «Lui mai si stanca di perdonare, ma noi, a vol- all’altro senza pretendere che sia “migliore”, te, ci stanchiamo di chiedere perdono (…). Lui tanto il nostro cristianesimo è ridotto morali- è il Padre amoroso che sempre perdona, che sticamente. Ma è proprio così, poiché la vita ha quel cuore di misericordia per tutti noi. E cambia quando la si accoglie come è e non anche noi impariamo a essere misericordiosi perché la si piega ad un proprio pregiudizio. con tutti». Ma l’indicazione più dirompente la troviamo In queste espressioni, semplici e profondis- nel passo successivo in cui l’Assisiate scrive sime, si trova anche la radice dell’esperienza a questo ministro come comportarsi di fronte 504 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 ai frati che commettono peccato: «E in questo neo”. Tra padri, delegati fraterni e uditori, so- voglio conoscere se tu ami il Signore ed ami no 318 coloro che avranno diritto di parola, in me servo suo e tuo, se farai questo, e cioè: che aula (per tre minuti) e più ampiamente nei 13 non ci sia mai alcun frate al mondo, che abbia “Circuli Minores”, i gruppi di lavoro su base peccato, quanto è possibile peccare, il quale, linguistica: quattro in inglese, tre in spagnolo, dopo aver visto i tuoi occhi, se ne torni via tre in francese, due in italiano, uno in tedesco. senza il tuo perdono misericordioso, se egli lo Le novità. Tra le novità più rilevanti di chiede; e se non chiedesse misericordia, chiedi questo evento il fatto che sarà dato più spazio tu a lui se vuole misericordia. E se, in segui- ai Circoli Minori, le cui relazioni (39 in tut- to, mille volte peccasse davanti ai tuoi occhi, to, 13 a settimana) saranno per la prima volta amalo più di me per questo: che tu possa attrar- rese pubbliche integralmente; sarà eliminata lo al Signore; ed abbi sempre misericordia per la “Relatio post disceptationem” a metà per- tali fratelli». corso. Senza contare la redazione in tre fasi, Francesco d’Assisi guarda l’altro con il da parte di una Commissione di 10 padri, del perdono di Dio negli occhi e nel cuore. La mi- documento finale, che sarà consegnato nelle sericordia appare qui il principio che rigenera mani del Papa, a cui spetterà “l’ultima parola”. continuamente l’umano, vincendo indoma- Le modalità. Le tre settimane dei lavori del bilmente tutte le resistenze. Questa è in fon- Sinodo saranno rispettivamente dedicate alle do la consapevolezza che Francesco d’Assisi tre parti dell’Instrumentum laboris. Al termi- ha sperimentato lungo il suo cammino: essere ne di ognuna di esse, saranno rese pubbliche un peccatore perdonato, divenendo segno del- le relazioni dei Circoli Minori. Nella sessio- la misericordia di Dio. Questa realtà è bene ne inaugurale, il presidente delegato rivolge il espressa da un noto passaggio dei Fioretti, in suo saluto al Papa, che apre i lavori. Interven- cui frate Masseo di fronte al suo “successo” gono quindi il segretario generale e il relatore esclama: «Perché a te tutto il mondo viene di- generale con le loro rispettive relazioni, quindi rieto, e ogni persona pare che desideri di ve- il relatore generale presenta i temi della prima derti e d’udirti e d’ubbidirti? Tu non se’ bello parte: dopo la testimonianza di una coppia di uomo del corpo, tu non se’ di grande scienza, coniugi uditori, hanno inizio gli interventi dei tu non se’ nobile onde dunque a te che tutto il Padri sinodali nelle Congregazioni generali. mondo ti venga dietro?». Seguono poi le sessioni dei Circoli minori, in Ecco la risposta di Francesco: perché gli cui i Padri produrranno i “modi” sul testo. occhi di Dio «non hanno veduto fra li peccato- La relazione finale. Dieci padri in tutto, no- ri nessuno più vile, né più insufficiente, né più minati dal Papa in rappresentanza dei cinque grande peccatore di me». continenti (con le Americhe che hanno a di- sposizione due padri, uno per quella del Nord Paolo Martinelli e uno per quella del Sud), più tre “ex officio” Vescovo ausiliare di Milano (il segretario generale, il relatore e il segreta- rio speciale) e un religioso: è la Commissione [L’Osservatore Romano, 3 ottobre 2015, p. per l’elaborazione della relazione finale, che 4] ha il compito di seguire ogni fase di avanza- mento del testo con cui si concluderà il Sinodo 11. Dal 4 al 25 ottobre il Sinodo sulla fami- e si riunisce al termine dei lavori su ogni parte glia dell’Instrumentum laboris e per la redazione Città del Vaticano, 04-25.10.2015 finale. Al termine delle tre tappe di lavoro la Commissione sovrintende all’elaborazione del Con la Messa presieduta progetto della relazione finale, che viene pre- da Papa Francesco sentato in aula come frutto dei tre testi che han- al via il Sinodo sulla famiglia no già recepito i “modi” dei Circoli Minori. La Commissione elabora il testo definitivo della Con la celebrazione eucaristica presieduta Relatio finalis, che nel mattino di sabato 24 da Papa Francesco la mattina di domenica 4 ottobre viene presentato in Aula e nel pome- ottobre è iniziata in Vaticano la XIV Assem- riggio votato dai padri, prima della consegna a blea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, Papa Francesco. Le varie fasi di elaborazione sul tema “La vocazione e la missione della fa- del documento rimarranno riservate, conside- miglia nella Chiesa e nel mondo contempora- rando che i testi, nel corso del cammino sino- AD CHRONICAM ORDINIS 505 dale, sono suscettibili di continui sviluppi fino 13. XII Assemblea Generale UFME alla redazione finale. Quanto al documento fi- Dubrovnik, Croazia, 18-24.10.2015 nale, che i padri consegneranno al Papa, sarà un documento organizzato, diviso in numeri e 1. Progetto Europa votato alla fine secondo i numeri, come se fos- sero proposizioni. Itineranti e missionari Il Papa. La relazione finale sarà consegna- verso le periferie d’Europa ta a Papa Francesco, così come è stata votata, e il Papa ne terrà conto nel modo che ritiene Noi Ministri provinciali, Custodi e Delegati più opportuno. Il Santo Padre sarà presente per delle diverse Entità presenti sul territorio euro- tutta la durata dei lavori sinodali. All’inizio di peo, insieme ai Definitori generali dell’Ordine essi, il Papa parlerà, farà almeno un saluto. incaricati di accompagnare le nostre Confe- I mass-media. Capillare la copertura gior- renze d’Europa e ai Segretari delle Conferen- nalistica, con un briefing giornaliero in sala ze, siamo stati convocati a Dubrovnik (Croa- stampa vaticana a cui in tre settimane parteci- zia) dal 18 al 24 ottobre 2015, per celebrare la peranno 50 padri sinodali, che – come tutti gli XII Assemblea Generale dell’Unione dei Frati altri – sono liberi di comunicare con i media. Minori d’Europa (UFME). In questi giorni abbiamo avuto modo di [Da: www.diocesidicremona.it] approfondire il significato del nostro essere Frati Minori oggi sulle strade d’Europa con 12. English Speaking Conference (ESC) Maria Regina Pacis. Abbiamo posto al cen- gathers in New York for Fall meeting tro della nostra riflessione il contesto storico New York , USA, 12-16.10.2015 odierno così delicato, accogliendo la sfida di ridare speranza all’uomo contemporaneo nello spirito di quanto ci va proponendo Papa Fran- The Provincial Ministers and Custodes of cesco attraverso il suo magistero, specialmen- the English Speaking Conference (ESC) held te quello contenuto nelle Encicliche Evangelii their annual Fall meeting at the Provincial Cu- Gaudium e Laudato Si’. E la proposta tipica ria of the Immaculate Conception Province in cristiana di tenere insieme l’attenzione ai po- New York from October 12-16. veri e al creato a partire dal riconoscere che The Fall meeting was marked by welcomes Dio è Padre di tutti, che per tutti il Figlio ha and farewells. Conference members welcomed dato se stesso, che su tutti il Padre e il Figlio General Definitor Caoimhin O’Laoide, OFM, hanno riversato lo Spirito d’amore. to his first ESC meeting since being elected È da questa coscienza evangelica che nasce at the recent General Chapter. They also wel- il desiderio di prenderci cura di ogni creatura, comed the newly elected Assumption BVM di difendere la qualità autenticamente umana Provincial Minister James Gannon, OFM. Jim della vita in ogni suo istante, di tutelare la fa- was elected to complete the term of former miglia naturale, di promuovere l’accoglienza, Provincial Minister John Puodziunas, OFM, la solidarietà e la pace nel Continente europeo, who was recently named Economo General attraverso una testimonianza di vita evangeli- of the Order. The Fall meeting also marked ca significativa. the final meeting of Provincial Ministers John L’Assemblea ha avuto inizio con il saluto Hardin, OFM (St. Barbara), Astijus Kungys, del Presidente UFME, Fr. Miljenko Steko a OFM (St. Casimir), and Dennis Vavrek, OFM nome di tutto il Consiglio Permanente. Sono (Christ the King), who are completing terms seguiti gli interventi di diversi relatori: il Mini- of office. stro generale del nostro Ordine, Fr. Michael A. During the meeting, the Provincial Min- Perry, ha presentato una riflessione dal titolo isters of the United States and the Provincial Le nuove sfide che l’Ordine dei Frati Minori Ministers of Canada each met separately in deve affrontare in Europa; a seguire il Dott. sub-conference to discuss matters relevant Prof. Davor Pavuna (Swiss Federal Institute to their regions. The Canadian members dis- of Techonology Lausarme, EPFL) ha tenuto cussed their recently completed Chapter of un creativo incontro sul tema La nostra fede e Mats which took place September 20-23, 2015 la scienza nel terzo millennio; prezioso e pro- as part of their ongoing conversation about re- fondo è stato l’intervento del Rettore Magnifi- configuration. co della Pontificia Università Antonianum in 506 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Roma, Sr. Mary Melone, sul tema Le sfide del proposta da presentare alla prossima As- pensiero francescano oggi: chiamati a gene- semblea generale. rare futuro. 4. Sia convocata un’Assemblea Generale Nelle nostre assemblee, sempre riveste dell’UFME prima della celebrazione del un’impo1tanza particolare il conoscere la real- prossimo Capitolo generale (2021), affin- tà locale, la vita e la testimonianza che i nostri ché si possa preparare la partecipazione fratelli incarnano in un luogo concreto, come delle Entità europee al Capitolo medesimo. pure le attese che i pastori della Chiesa hanno EUROFRAME nei nostri confronti di Frati Minori. Per questo 5. L’Assemblea dà mandato al Consiglio Per- è stato importante per il nostro stare insieme la manente di chiarire gli obiettivi, i destina- visita al Santuario di Sinj a Spalato, la concele- tari e i metodi dell’EUROFRAME ed in brazione con l’Arcivescovo di Spalato Mons. riferimento a tale iniziativa si chiede che: Marin Barišić e con il Vescovo di Dubrovnik a. non sia celebrata in concomitanza con la Mons. Mate Uzinić e la condivisione fraterna GMG; della mensa con i fratelli della Fraternità di b. i Ministri/Custodi intervengano presso Spalato, di Siano e di Dubrovnik. i responsabili della Pastorale giovanile L’Assemblea dopo aver approvato alcune per aiutarli ad orientare e accompagnare modifiche allo Statuto UFME, che rafforzano i giovani a questa proposta; il legame tra e con le Conferenze, e il bilancio c. se necessario si riveda il periodo di rea- economico, ha eletto il nuovo Consiglio Per- lizzazione; manente UFME nelle persone di: d. si abbattano i costi cercando il modo di Presidente, Fr. Sabino Iannuzzi finanziare tale iniziativa magari rico- Vice-Presidente, Fr. Juan Maria Martinez rrendo alla ASBL, UFME; de Ilarduia e. sia cercata una maggiore collaborazione Consigliere, Fr. Lovro Gavran tra gli Animatori di pastorale giovanile e Consigliere, Fr. Alan Tomasz Brzyski vocazionale e la Gi.Fra, inserendo even- Consigliere, Fr. Hugh McKenna tualmente un rappresentante nel Comita- Consigliere, Fr. Oliver Ruggenthaler. to organizzativo. Il nuovo Consiglio Permanente dell’UFME 6. ASBL ha eletto il suo Segretario generale nella per- a. Nella gestione della ASBL il Consiglio sona di Fr. Paolo Maiello e come Economo, Permanente, secondo le necessità, si av- Fr. Mario Vaccari. valga della consulenza di un perito in giurisprudenza europea. b. Vengano individuate le modalità attra- Proposte verso le quali le singole Entità possano L Assemblea ha quindi approvato le se- avvalersi dell’attività di ricerca fondi guenti proposte emerse dai lavori di gruppo: della ASBL. 1. L’Assemblea generale demanda al Consi- Affidiamo ai Fratelli del Consiglio Perma- glio Permanente di proseguire il dialogo nente UFME queste proposte votate dall’As- con il Ministro generale ed il suo Definito- semblea generale, dopo giorni di intensa pre- rio per la costituzione in Europa di almeno ghiera, fraternità e condivisione, affinché aiu- una Fraternità internazionale secondo i set- tino tutti i Frati Minori presenti sul territorio te punti della Carta della rete San Giuseppe europeo ad essere, con la testimonianza di vita Custode, soprattutto in quei luoghi nei qua- personale e fraterna, itineranti e missionari li la presenza dell’Ordine appare essere in verso le periferie d’Europa. maggiore difficoltà. Il Signore che ha guidato per mezzo dello 2. Si dà mandato al Consiglio Permanente di Spirito i lavori della nostra Assemblea, sotto chiedere al Ministro generale con il suo De- la protezione materna di Maria Regina della finitorio di nominare un Delegato che ac- Pace, benedica i nostri passi sulle strade d’Eu- compagni le Fraternità della rete di “nuove ropa. forme di vita e missione” San Giuseppe Cu- stode in Europa. L’Assemblea dell’UFME 3. L’Assemblea dà mandato al Consiglio Per- manente di studiare le modalità di presenza dell’UFME a Bruxelles e di elaborare una AD CHRONICAM ORDINIS 507

2. Messaggio nostre parole: imparando ad abitare la soglia dell’accoglienza, a frequentare la scuola della “Sulle Strade dell’Europa misericordia e del dialogo, ad aderire alla fa- con Maria Regina Pacis” miglia di Gesù, quella che nasce dall’ascolto della sua Parola e dal compiere la volontà del Cari fratelli, Padre. il Signore vi dia Pace! Il Signore, per intercessione del Serafico Padre san Francesco, benedica questi nostri Nei giorni 18-24 ottobre 2015 a Dubrovnik, propositi, su ciascuno di noi faccia splendere Croazia, noi Ministri, Custodi e Delegati del- la bellezza del suo volto e ci doni la capacità di le Conferenze OFM presenti in Europa e i tre testimoniare la gioia del Vangelo. Definitori generali che collaborano nell’ani- mazione delle stesse, ci siamo riuniti per la Dubrovnik, 23 ottobre 2015 dodicesima Assemblea generale dell’UFME. Festa di san Giovanni da Capestrano In questi giorni di fraternità e di grazia, il Signore con la sua Parola ci ha illuminati e L’Assemblea dell’UFME aiutati a prendere sempre più coscienza della nostra missione evangelizzatrice di Frati Mi- nori nel Continente europeo, nella varietà e 14. Forum di mariologia nella complementarietà dei doni e dei compiti Roma, PUA, 29-30.10.2015 di ciascuno. Accogliendo le parole del nostro Ministro Maria di Gesù di Ágreda, generale Fr. Michael Perry, che ci ha esortati una storia e un pensiero a fermarci e a riflettere per sviluppare un’a- nalisi attenta della missione e dello scopo La Pontificia Accademia Mariana Interna- dell’UFME in futuro, continuiamo a credere zionale ha organizzato, insieme alla Pontificia che siamo chiamati a camminare sempre più Università Antonianum, e, specificamente, assieme. Per questo vogliamo promuovere, in con il contributo di professori appartenenti al- comunione con il Definitorio generale, varie le facoltà di teologia e di filosofia e ad altre iniziative che ci portino a: istituzioni accademiche, un Forum di mariolo- – approfondire la nostra vocazione comune; gia riguardante la venerabile Maria di Gesù di – condividere quanto impariamo dal servizio Ágreda (1602-1665), monaca concezionista, alle nostre Entità; scrittrice e mistica, personalità di primo piano – cercare nuove forme e modalità per realiz- nella storia della spiritualità mariana. Il Fo- zare progetti di collaborazione; rum, che si è svolto nell’Aula San Francesco – crescere nel nostro impegno verso il mondo dell’Auditorium Antonianum nei giorni 29-30 di oggi; ottobre 2015, era stato richiesto espressamente – continuare ad interrogarci sul contributo dall’abbadessa e dalla comunità del monaste- che la nostra spiritualità può offrire alla co- ro delle concezioniste francescane situato nel- struzione della casa comune europea. la città di Ágreda (Spagna), in occasione del Sulle strade d’Europa, percorse oggi da 350° anniversario della morte della venerabile. milioni di migranti e segnate da nuove sfide, Si è trattato di un evento culturale molto im- con Maria nostra Madre e Regina della Pace, portante, essendo il primo celebrato fuori dalla riaffermiamo la nostra identità e testimonianza Spagna. di fraternità evangelica a servizio dell’Uomo. Gli scopi che gli organizzatori hanno inteso Vogliamo promuovere una cultura dell’acco- perseguire sono sostanzialmente due. Innanzi- glienza e della solidarietà con un’attenzione tutto, intensificare e migliorare, sotto il profi- agli immigrati, ai rifugiati e ai più bisognosi. lo storico e scientifico, gli studi sulla vicenda Ad essi vogliamo offrire non solo una rispo- storica, sugli scritti, sul pensiero mariologico, sta a bisogni materiali immediati, ma anche il sull’esperienza spirituale e sulla fama di san- pane della fraternità, il vino della speranza e tità della concezionista spagnola, nota soprat- l’olio della consolazione che solo Gesù Cristo tutto per La mistica Città di Dio, opera di alto ci può donare. Come ci siamo detti più volte profilo teologico e mistico, riguardante la vita in questi giorni, vogliamo evangelizzare col della beata Vergine Maria Madre di Dio. Ma nostro essere, col nostro agire e anche con le nota anche per le sue prodigiose bilocazio- 508 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 ni nel Texas e nel Nuovo Messico, per cui è offerto un interessante contributo per la co- considerata una delle evangelizzatrici dell’A- noscenza del pensiero mariologico elabora- merica. Il secondo motivo è la ripresa dell’iter to dall’Ágreda. Il prof. Cecchin ha esposto i canonico per la sua beatificazione, tenuto con- temi essenziali della mariologia fornendone to anche del fatto che la fama della sua santità una chiara contestualizzazione storica e de- è diffusa in ambito internazionale. La relativa scrivendo l’ampio quadro delle discussioni causa è affidata alla Postulazione Generale intorno alla dottrina dell’Immacolata Conce- dell’Ordine dei Frati Minori. zione. Dottrina difesa e promossa dall’Ágre- Il Forum è iniziato nel pomeriggio di gio- da, come pure da altri autori francescani sia vedì 29 ottobre. La sessione, moderata dal contemporanei che posteriori. Il prof. Calpe, prof. Pietro Messa, Preside della Scuola Su- a sua volta, ha messo in luce la presenza e periore di Studi Medievali e Francescani, si è l’incidenza della dottrina cristologica e ma- aperta con gli interventi di sr. Mary Melone, riologica di Giovanni Duns Scoto nella visio- Rettore Magnifico della Pontificia Università ne dottrinale della protagonista. Antonianum, di P. Gianni Califano, Postula- La sessione si è conclusa con l’intervento tore Generale dell’Ordine dei Frati Minori, di don Pino Esposito, il quale ha descritto il e di P. Vincenzo Battaglia, Presidente della lungo percorso del processo di beatificazio- Pontificia Accademia Mariana Internaziona- ne iniziato nel lontano 1667, informando an- le. che sui miracoli attribuiti alla venerabile. Per Le relazioni riguardanti l’ambito degli quanto riguarda l’argomento specifico della studi storici e scientifici sono state tenute da causa di beatificazione, all’inizio della terza esperti di primo piano. In particolare, il pas- e ultima sessione, svoltasi nel pomeriggio di sionista Antonio M. Artola Arbiza ha presen- venerdì 30 ottobre, ha preso la parola Mons. tato in modo dettagliato la situazione degli Vicente Jimenez Zamora, Arcivescovo di studi sulla vita dell’Ágreda e del travagliato Saragoza, il quale, dopo essersi congratulato iter del processo di beatificazione che deve con gli organizzatori per l’importante inizia- essere rimesso in moto; ha fatto anche il pun- tiva messa in atto, ha informato sulla decisio- to circa lo stato attuale della pubblicazione ne che sarà presa dalla Conferenza Episco- e diffusione dei suoi scritti, a partire dalle pale spagnola nella riunione del prossimo 16 numerosissime edizioni e traduzioni in varie novembre di perorare la ripresa della causa di lingue dell’opera La mistica città di Dio. Ha beatificazione. fatto presente, tra l’altro, che la monaca con- La moderatrice di turno, la professoressa cezionista è la terza personalità più importan- Alessandra Bartolomei Romagnoli, docente te nella Spagna del secolo XVII insieme a S. presso la Pontificia Università Gregoriana ed Teresa d’Avila e Isabella la Cattolica. Subito esperta sulla mistica femminile medievale, ha dopo, il prof. P. Giuseppe Buffon, da specia- diretto la tavola rotonda, durante la quale i lista nel campo degli studi storici, ha parlato relatori hanno risposto a varie domande poste sul rapporto tra francescani e politica al fem- dai partecipanti al Forum, tra cui erano pre- minile nel XVII secolo, soffermandosi a illu- senti alcuni giornalisti, i cui interventi sono strare l’influsso esercitato dall’Ágreda sul re stati coordinati da Paloma García Ovejero, Filippo IV quale sua consigliera negli affari corrispondente COPE in Italia e in Vaticano. di stato, come si evince dal carteggio tra lo- Sono stati messi in luce, tra l’altro, i risvol- ro intercorso. Anche la professoressa Rosaria ti scientifici di una feconda interazione tra Cabibbio, dell’Università degli studi di Roma storia religiosa, storia politica e storia della Tre, si è mossa secondo lo stesso registro in- cultura. Inoltre, è stata richiamata l’atten- terpretativo, parlando sul tema: “Suor Maria zione a promuovere una lettura ermeneutica di Ágreda: una donna e la politica”. contestualizzata del linguaggio, del pensiero La seconda sessione si è svolta nella mat- e delle prese di posizione teologiche che ca- tinata di venerdì 30 ottobre ed è stata guidata ratterizzano l’opera La mistica città di Dio. dal prof. Agustín Hernandez, Decano della Infine, è emersa la necessità sia di promuo- facoltà di filosofia e Vice-Rettore della Pon- vere l’edizione critica di tutti gli scritti della tificia Università Antonianum. Gli interven- grande monaca concezionista, sia di favorire ti proposti dai professori Stefano Cecchin progetti di studio e di ricerca per l’approfon- e Francisco Javier Calpe Melendres hanno dimento del suo prezioso contributo alla sto- ria della mariologia e della mistica. AD CHRONICAM ORDINIS 509

Infine, una troupe della rete televisiva “E! glia conferma la vocazione francescana al control- Entertainment” proveniente dal Nuovo Mes- lo sociale, maturando una particolare propensione sico ha provveduto a filmare l’intero svolgi- alla legittimazione dell’identità nazionale, special- mento del Forum, per diffonderne la notizia a mente dopo la morte di Filippo III e di Pio V, gli raggio internazionale. indiscussi protagonisti degli avvenimenti del bien- nio 1616-1617. Infatti, le manifestazioni religio- Battaglia Fr. Vincenzo ofm se, cui si votano i francescani della città iberica, Presidente si dimostrano un vero laboratorio di simboli, che Pontificia Accademia gli artefici della religione mettono a disposizione Mariana Internazionale di una monarchia spagnola avida di corroboranti a sostegno dell’unità nazionale. 15. Francescani e politica al femminile nel In verità, non solo il casato iberico, ma anche XVII secolo la monarchia francese avverte la necessità di ricor- rere ai simboli mariani, per risollevarsi dalla crisi «Maria di Gesù di Ágreda una storia e un di identità politica e sociale, indotta dalle guerre di pensiero» è il tema che ha animato i lavori religione. Nel 1631, la solennizzazione della con- del forum di mariologia che si è svolto il 29 sacrazione nazionale alla vergine Maria, voluta da e 30 ottobre presso l’Auditorium Antonianum Luigi XIII, imprime una sorta di sigillo mariano a Roma. Pubblichiamo stralci dall’intervento alla Stato moderno, che riceve la sua consacrazio- del francescano professore ordinario di Storia ne laica a Vestfalia. della Chiesa moderna e contemporanea alla Tuttavia, il significato sociale e politico del Pontificia UniversitàAntonianum . gesto consacratorio, confezionato dai re taumatur- ghi, non si può paragonare alla pregnanza sociale Una donna e politica dell’immaculismo francescano di segno tra gli indios iberico, qualora si consideri l’ossessione, tutta spa- gnola, per la purezza del sangue, esito delle cam- Femminile, francescano e politico sono agget- pagne di riconquista e delle successive espulsioni tivi che connotano perfettamente il dibattito, inne- dei moriscos e dei maranos, giunte a compimento scato nella Spagna di Filippo III, intorno al tema proprio all’inizio del XVII secolo. dell’Immacolata Concezione, che vede protagoni- Inoltre, il fascino esercitato dalla Vergine sen- sti, da una parte, i frati minori, affiancati solo in za macchia sulla monarchia di Filippo III e ancora un secondo tempo dai gesuiti, favorevoli alla tesi di più su quella di Filippo IV trae vantaggi dall’a- immaculista, e, dalla parte opposta, i predicatori, spirazione della medesima a riprendere l’iniziati- contrari a quella medesima dottrina. La questio- va politica in un’Europa devastata dalle guerre di ne religiosa si trasforma immediatamente in que- religione per imporsi anche sulla Francia, avver- stione di ordine pubblico, quindi, in questione di saria degli Asburgo finanche all’interno dell’aula politica internazionale, per iniziativa degli stessi tridentina. francescani e dei gesuiti, che dimostrano di eserci- In realtà, gli Asburgo aspirano a un dominio di tare un serrato controllo sull’intera rete dei rapporti proporzioni non solo monarchiche, ma anche im- sociali. periali, obiettivo ambizioso, perseguito mediante Lo rileva, il 24 marzo 1616, il nunzio pontificio l’estensione del controllo sociale e politico fino ai a Madrid, paventando l’ipotesi di un sommovimen- territori del Nuovo mondo, dove i francescani so- to popolare, organizzato su istigazione dei gesuiti no già impegnati a diffondere i simboli della pietà e dei francescani per ottenere l’approvazione uffi- mariana. ciale della dottrina immaculista. L’allarme che il L’uso delle immagini mariane, infatti, costitu- diplomatico lancia alle autorità romane costituisce isce una vera e propria strategia missionaria, spe- un avvertimento a non lasciare passare altro tempo cialmente per i minori della seconda generazione, nel chiudere l’iter di approvazione della dottrina. inviati a servire le missioni di frontiera. Superata Il 12 settembre 1617, la pubblicazione del San- l’iniziale diffidenza verso l’effigie della Vergine di ctissimus Dominus noster – che di fatto non con- Guadalupe, mediante l’acquisizione di fiducia nel- tiene alcun elemento di novità rispetto alla dottrina la potenza del simbolo, essi giungono addirittura a tradizionale – viene celebrata dai francescani di farne un uso consuetudinario: offrono agli indigeni Siviglia con trionfali manifestazioni, degne di una le icone di ispirazione cristiana in cambio delle im- vittoria politica. magini degli idoli, fulcro di un culto avito. La festa dell’Immacolata Concezione di Sivi- Tali pratiche di evangelizzazione, basate sulla 510 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 diffusione di oggetti miracolosi e immagini maria- nata in «diversi temperamenti di terre», come si ne, a parere di John Elliott, vengono assunte come continua ripetere lungo tutto il Seicento, intende parte di un progetto di interculturalità, che mira a condividere una rete ideologica, atta a congiunge- un modello di convivenza tra indios e spagnoli. re, coniugare e mediare le differenze, unendo gli La realizzazione del progetto scopre l’inci- animi tra il vecchio e il nuovo continente. sività del simbolismo femminile di impronta mariana, proprio nella mediazione offerta dalla Giuseppe Buffon confidente di Filippo IV, María de Ágreda. Lo te- stimonia con estrema lucidità il memoriale che, [L’Osservatore Romano, 1 novembre 2015, p. nel 1630, Alonso de Benavides, di ritorno dal 5] Nuovo mondo, consegna allo stesso Filippo IV, per dimostrare la veridicità delle apparizioni del- 16. L’enciclica «Laudato si’» la monaca concezionista, cui si deve addirittura la conversione di alcune tribù indigene, conside- Provocazioni rate tra le più refrattarie all’azione missionaria a religiosi e missionari condotta lungo le frontiere del Texas. María de Ágreda appare in visione agli indios chichimecas, La lettura dell’enciclica Laudato si’, delle responsabili dell’uccisione di alcuni missionari sue analisi sull’origine e i rimedi della crisi francescani, nell’atto di invitarli ad abbracciare ecologica, che il papa chiama «la catastrofe la vera fede. ecologica», si conclude con un capitolo sul- Il memoriale pone in risalto, non tanto la du- la spiritualità dell’ecologia, il sesto capitolo, rezza di una missione costata il sangue di molti intitolato: «Educazione e spiritualità ecolo- religiosi, quanto la fiducia riposta dai francescani gica» (203-246), un capitolo di indicazioni nella forza delle immagini, nell’efficacia del loro pratiche che suggerisce atteggiamenti e scelte ruolo visivo ai fini dell’evangelizzazione. per guardare il mondo con lo sguardo di Ge- Offre ulteriore testimonianza di ciò la ripro- sù, accorgerci dei guasti e dei disastri operati duzione del museo del Virreinato, dove a María nella «casa comune», sentire la sofferenza de Ágreda, raffigurata con le sembianze di una dei nostri fratelli e assumere uno stile di vi- concezionista messicana, viene associata una di- ta rispettoso del creato. Solo così reagiremo dascalia che la definisce evangelizzatrice degli alla cultura dell’indifferenza, dello scarto e indiani e proto-missionaria. In un’altra similare alla dittatura del denaro e della tecnologia, raffigurazione dell’inizio del XVIII secolo, la re- responsabili del degrado ecologico, della ini- ligiosa viene riprodotta nell’atto di evangelizzare quità e del dissennato sfruttamento delle ri- gli indiani del New Messico e del Texas, in un sorse e del corrispondente degrado umano e atteggiamento che ricalca l’iconografia del gran- sociale. Solo così promuoveremo la rinascita de missionario Diego di Valdes. L’aggancio tra di quell’umanesimo, delle buone relazioni fra l’evangelizzatrice dell’America Latina, che tesse le persone e i popoli e la rigenerazione della legami con popoli estranei al messaggio evange- tecnologia che da padrona che domina l’u- lico, e l’Immacolata Concezione della Spagna, manità, si metterà al servizio dell’umanità e che invece assicura un connettivo sociale entro del mondo. Il discorso di Laudato si’ vale per i confini nazionali, viene confermato dall’ampia tutti, cristiani e uomini di buona volontà, sen- diffusione, in Amarica Latina, dell’immagine di za distinzioni particolari, religiosi compresi. María de Ágreda accanto a quella dell’immacola- Qualcuno sarà stupito dal fatto che l’Encicli- ta Concezione, dove l’effigie della concezionista ca neppure li nomina i religiosi. Ciò non vuol è il pendant di quella di Giovanni Duns Scoto. dire che Laudato si’ non abbia delle richieste In altri termini, il binomio della Ágreda, pro- che risuonano con accenti particolari in colo- pagandata dalla strategia missionaria francesca- ro che si propongono di vivere radicalmente na, e dei simboli dell’Immacolata Concezione i valori del Vangelo e di «seguire con mag- si dimostra elemento altamente strategico per la gior libertà Cristo e imitarlo più da vicino» monarchia spagnola, impegnata con Filippo IV (cf. Perfectæ caritatis 1) e che sono chiamati a sostenere un processo di assolutizzazione, e, a essere segni del Regno (cf. Lumen gentium per questo, ansiosa di suturare le crepe e lenire le 44) e stimolo per la costruzione di un mondo contraddizioni evidenti sia in patria sia nel Nuovo altro secondo il progetto di Gesù. mondo. La nazione spagnola, ora più che mai frazio- AD CHRONICAM ORDINIS 511

Ci interpella sito, dal momento che si vedono risorgere nel come consacrati mondo e nella Chiesa pratiche spiritualistiche e contrapposizioni di tipo sociale, etnico, reli- 1. Laudato si’ evidenzia che ciò che ha cau- gioso, nazionale e di «genere» che non corri- sato il disastro ecologico è l’aver estromesso spondono al disegno creatore. Noi dobbiamo Dio e la sua Parola dall’organizzazione della riaffermare con forza e credere che l’impe- vita del mondo e dai processi tecnologici (122- gno per un’«ecologia integrale» è un dovere 123). È il peccato dell’uomo, l’aver preteso di della chiesa e, all’interno della chiesa, dei re- prendere il posto di Dio (66). I religiosi sono ligiosi. Il papa ricorda che «niente di questo quindi provocati a riaffermare con la loro vita mondo ci risulta indifferente» (3), perché «le il primato di Dio. Questo è decisivo per pro- gioie e le speranze, le tristezze e le angosce muovere la vera qualità della vita dei singoli e degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto» della società e per il rispetto della natura di cui devono trovare eco nel cuore della Chiesa l’uomo non può disporre a suo piacimento. In- (Gaudium et spes 1) e quindi anche in quello sieme con il primato di Dio i religiosi ricono- dei religiosi sceranno l’interconnessione di tutto in Cristo e quindi la fraternità universale dei popoli che si Attenti raggiunge «nella pienezza di Dio, già raggiun- al consumismo ossessivo ta da Cristo Risorto, fulcro della maturazione universale» (83), nella noosfera di Teillhard. 3. Nella loro vita personale e comunitaria i Per questo deve crescere in noi lo sguardo religiosi devono vegliare per non cedere alle contemplativo che si stupisce davanti al cre- mode correnti e soprattutto al «consumismo ato (111), e la mistica ignaziana del «veder ossessivo che è il riflesso soggettivo del para- Dio, cercar Dio e amar Dio in tutto» là dove digma tecno-economico» (203) fino a rendere viviamo. Questo ci porterà a fare esperienza le persone dipendenti dalle cose.2 Il consumi- del divino e a rimanere connessi con lo Spirito smo è entrato anche nelle comunità religiose di Dio che «rinnova la faccia della terra» (Sal e ne determina le scelte. Anche i religiosi ne 104,30) e che – con l’esperienza della fraterni- sono schiavi e anzi ... lo giustificano, diceva tà – fa nascere in noi i sentimenti della mise- Arturo Paoli, come un compenso per il gran ricordia e della compassione evangelica per il sacrificio (!) del celibato. Il papa classifica il mondo sfigurato dall’incuria e dalla specula- consumismo nella categoria della «mondani- zione. I religiosi sentono il bisogno di procla- tà spirituale» (Evangelii gaudium 93-95). Se i mare l’evangelo dell’incarnazione di Dio che religiosi devono essere segni «dell’elevazione è entrato nel nostro mondo facendo di Gesù del regno di Dio sopra tutte le cose terrestri» Cristo il cuore del mondo, e dello Spirito santo (Lumen gentium 44), dovranno vigilare per l’energia che rinnova il mondo e lo conduce non essere contagiati da quell’«umanesimo alla sua piena realizzazione, come «casa co- antropocentrico» (68) che in pratica esclude mune» che il Padre ha preparato per tutti i suoi Dio e ignora ogni norma trascendente nel giu- figli. dizio sulle realtà terrene (115) e dalla monda- nità spirituale che, senza accorgersene, rimane Superamento vittima dello spirito del mondo e giustifica tut- tra spirituale e secolare to con il «principio del piacere».

2. In linea con il mistero dell’incarnazione, Cambiare i religiosi supereranno definitivamente ogni stile di vita dicotomia, dualismo e contrapposizione tra la vita spirituale e la realtà secolare nella visione 4. Un discorso che riguarda tutti, ma che i del mondo e quindi ogni residuo spiritualismo religiosi devono assumere con molta respon- per il quale la conversione all’«ecologia inte- sabilità, è il ripetuto richiamo dell’Enciclica grale» e la «cura della casa comune» sareb- all’urgenza di cambiare lo stile di vita attual- bero estranee alla missione della chiesa o, al mente in corso, sia perché difficilmente soste- massimo, sarebbero una supplenza per l’insuf- nibile (203-215) e perché è uno schiaffo alla ficienza della politica. Un tal processo di su- condizione dei poveri. La vita religiosa, senza peramento, per quanto messo in moto già dal accorgersene, si è progressivamente configu- Concilio, non è ancora definitivamente acqui- rata alla vita borghese a cui «nulla deve man- 512 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 care». Il papa chiede a tutti di riportare lo stile stra dignità, ci conduce ad una maggiore pro- di vita all’uso rispettoso della natura, a una fondità esistenziale» (212). concezione cristiana della dignità della perso- na umana e all’attenzione ai poveri che pagano Le nostre comunità con la miseria l’altrui opulenza. Cambiare sti- siano luoghi ecologici le di vita è un discorso che si fa ormai da trop- po tempo, negli ambienti della vita consacrata, 5. Insieme con il degrado ambientale il pa- e che riviene puntualmente ogni volta che si pa denuncia anche il corrispondente deterio- tratta del voto di povertà. Raramente tuttavia si ramento della qualità della vita e il degrado riesce a concretizzarlo soprattutto a livello co- sociale (urbanizzazione selvaggia, privatizza- munitario. Non basterebbe a volte pensare alle zione degli spazi comuni, esclusione, disugua- famiglie ordinarie dove si devono far i conti glianze, frammentazione sociale, aggressività con un salario ...? ecc. 43-47) che rendono invivibile la società Il papa ci suggerisce un cammino per cam- perché le sottraggono quell’armonia che il biare lo stile di vita e lo fa citando il Patriarca Creatore ha voluto tra la natura e l’umanità. I di Costantinopoli, Bartolomeo I, che propone religiosi, ritenuti esperti in umanità e esperti «di passare dal consumo al sacrificio, dall’avi- della vita comune, della prossimità e delle re- dità alla generosità, dallo spreco alla capacità lazioni interpersonali, possono e devono esse- di condividere, in un’ascesi che significa im- re un «segno» di quel mondo nuovo che Gesù parare a dare, e non semplicemente a rinun- ha inaugurato con la sua Pasqua, un anticipo di ciare» (9). Cambiare lo stile di vita, continua «un nuovo modello riguardo all’essere uma- Bartolomeo, è «un modo di amare, di passa- no, alla vita, alla società e alla relazione con la re gradualmente da ciò che io voglio a ciò di natura» (215). cui ha bisogno il mondo di Dio. È liberazione Per questo Laudato si’ ci invita a fare delle dalla paura, dall’avidità e dalla dipendenza» nostre comunità ambienti ecologicamente si- (ib.). Papa Francesco scende a delle indicazio- gnificativi, che mostrano cioè che si può vivere ni molto concrete e quotidiane, relative per es. bene e gioiosamente anche con l’essenziale e allo spreco, al risparmio dell’acqua e delle ri- senza tutte le comodità che il mondo offrireb- sorse non rinnovabili, alla gestione dei rifiuti, be; a rivedere una vita religiosa «orientata alla ai problemi del surriscaldamento dell’atmo- produzione», al «fare» e al «dare» – frutto di sfera ecc. una mentalità mondana – per ricuperare invece Cambiare lo stile di vita impone un ritor- la mistica della vita religiosa e della missione no alla sobrietà, alla semplicità, al senso della secondo le categorie della kenosis, della croce misura (passando dal «sempre più» all’«è suf- e della condivisione con i poveri, ricuperan- ficiente ed è anche troppo», come diceva A. do la «mistica dell’incontro» che, come dice Lang), alla vigilanza per non cedere alla se- Francesco in Evangelii gaudium, non teme di duzione delle cose; un ritorno alla gratuità (al toccare la «carne» di Cristo (270. 24), i poveri «principio del dono»), alla ricerca della qualità cioè, i sofferenti, il mondo deturpato dalla tec- e non alla quantità delle relazioni e degli in- nocrazia per comunicare loro la forza salvifica teressi, a un uso sobrio del tempo e della co- del Vangelo. municazione, alla sobrietà nelle abitazioni, nei mezzi di trasporto e nell’uso del denaro, ecc. Un’epifania Il cambiamento di stile di vita è richiesto non dell’umanità redenta solo dall’emergenza ecologica in corso, ma anche – e forse più – dal ricupero dell’uma- 6. La nostra maniera di vivere dovrebbe nesimo ecologico e dalla «verità» dell’uomo. essere infine l’epifania (siamo nell’ordine dei Rispondendo a un’obiezione tanto frequen- segni, e quindi della visibilità e della strumen- te quanto insidiosa, il papa ricorda che «non talità e non della virtualità o della sola inten- bisogna pensare che questi sforzi non cambie- zionalità!) dell’umanità redenta, segnata dalla ranno il mondo [perché al contrario] diffondo- comunione della carità, dal rispetto delle per- no un bene nella società che sempre produce sone, aperta ai più deboli dei nostri fratelli e frutti, [e] provocano in seno a questa terra un sorelle; l’epifania di una società segnata dalla bene che tende sempre a diffondersi, a volte fraternità, dall’accoglienza, dall’ascolto, dal invisibilmente. Inoltre, l’esercizio di questi dialogo, dal rispetto reciproco e dalla comu- comportamenti ci restituisce il senso della no- nione interculturale che annunzia la possibilità AD CHRONICAM ORDINIS 513 di vivere da fratelli, non malgrado, ma grazie gressiva distruzione del mondo e nella soffe- alle diversità culturali, nazionali, etniche;3 una renza dei poveri. È sintomatico che certi poteri società segnata soprattutto dalla solidarietà.4 economici e finanziari abbiano accolto male Tutto questo è un contributo alla conversione Laudato si’ e cerchino di screditarla. Questo ecologica. conferma che la parola del papa è una grazia Anche i voti, gesti significativi e costitutivi dello Spirito che parla alle Chiese. Infatti, è della vita consacrata, assunti in modo positi- parte della missione della Chiesa svegliare le vo e non solo negativo o giuridico, sono dei coscienze di chi non si rende conto che il suo cammini ecologici, che indicano il valore co- benessere è pagato dai fratelli più poveri e che struttivo dell’amore rispettoso e della tenerez- quanto noi possiamo offrire a questi ultimi è za, della libertà interiore, della sobrietà e della sempre e solo una restituzione di quanto sot- gratuità. La vita consacrata, vissuta in una re- traiamo loro con la nostra agiatezza. lazione semplice e profonda con Dio, non to- Ma saremo voci critiche autorevoli e cre- glie né la gioia né la felicità, né la possibilità dibili solo se saremo coerenti con le nostre di- di vivere relazioni profonde e significative con chiarazioni, liberi dai privilegi e dai compro- i fratelli e le sorelle di ogni parte del mondo; messi con il potere corrotto e con chi dilapida non ci impedisce di usare con saggezza i beni il creato, se saremo liberi dalla seduzione delle della terra, ma ci fa vivere quell’umanesimo cose e in linea con le proposte di conversione cristiano che è un presupposto essenziale per ecologica di papa Francesco nella sua encicli- un’autentica ecologia integrale. ca Laudato si’.

Difesa del creato Gabriele Ferrari s.x. e di quanti soffrono [Testimoni, 11(2015)5-7] 7. L’impegno per la pace e la giustizia, or- mai entrato negli obiettivi della missione ec- 1 «Se noi ci accostiamo alla natura e all’ambiente senza clesiale, s’è ulteriormente allargato alla sal- questa apertura allo stupore e alla meraviglia, se non vaguardia del creato. Il papa con Laudato si’ parliamo più il linguaggio della fraternità e della bellez- conferma la convinzione che i missionari han- za nella nostra relazione con il mondo, i nostri atteggia- no acquisito dall’esperienza, che cioè è loro menti saranno quelli del dominatore, del consumatore compito assumere la difesa del creato e di co- o del mero sfruttatore delle risorse naturali, incapace di loro che soffrono le conseguenze del disastro porre un limite ai suoi interessi immediati. Viceversa, se ecologico, perché questa è una dimensione noi ci sentiamo intimamente uniti a tutto ciò che esiste, obbligata della missione: «I cristiani, in parti- la sobrietà e la cura scaturiranno in maniera spontanea. La povertà e l’austerità di san Francesco non erano un colare, avvertono che i loro compiti all’interno ascetismo solamente esteriore, ma qualcosa di più radi- del creato, i loro doveri nei confronti della na- cale: una rinuncia a fare della realtà un mero oggetto di tura e del Creatore sono parte della loro fede» uso e di dominio» (11). (16). Da sempre la missione si sviluppa lungo 2 Il libero mercato e la pubblicità hanno messo in atto i due assi dell’incarnazione e della solidarietà. un semplice, ma potente meccanismo psicologico, de- Per questo i religiosi – e in particolare i missio- nunciato da Erich Fromm già alcuni decenni per il quale nari – abitano in mezzo alla gente, secondo lo «ciò è bello è buono, ciò che è buono è utile, ciò che è stile d’incarnazione di Gesù, condividono con utile è necessario, ciò che è necessario è indispensabile» loro le loro lotte in difesa dell’ambiente e i loro (cf. E. Fromm, The Anatomy of the Human Destructive- tentativi di liberazione dalle ingiustizie. Sento- ness, New York 1973; trad. italiana presso Mondadori, no sulla loro pelle i problemi che fanno soffri- Anatomia della distruttività umana, Milano 1975). Il re i fratelli e le sorelle e solidarizzano con loro. consumismo è penetrato nella nostra cultura e anche in quelle che stanno emergendo, introducendo abitudini e Voci critiche, scomode costumi nuovi e sconosciuti, incentivando bisogni veri ma autorevoli e non veri, insieme a speranze e attese che non posso- no essere sempre soddisfatte. Il consumismo è oggi una tendenza ormai imperante che sta dettando la lista della 9. Per questa ragione non possono non es- spesa del mondo, inducendo anche bisogni che non so- sere delle voci critiche e scomode, «la voce di no sempre veri, ma che sono entrati ormai nelle esigen- chi non ha voce» (Ecclesia in Africa 70.106) ze della nostra società. che raggiunge e disturba coloro che non si ren- 3 Giovanni Paolo II, Vita consecrata, n. 51. dono conto delle loro responsabilità nella pro- 4 Giovanni Paolo II, Sollicitudo rei socialis, n. 38. 514 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

17. V Encontro dos Centros Franciscanos de O Encontro seguiu com várias participações Estudos Superiores Ibero-Americano importantes: Curitiba, Brasil, 30.11-03.12.2015 Frei Gilberto Garcia, ofm, reitor da Univer- sidade Católica de Brasília (UCB), presidente Com o tema “Educação Franciscana: Espe- do Conselho Nacional de Educação (CNE), que rança em uma nova Humanidade” este V En- apresentou o tema “Memória, identidade, de- contro foi realizado pela Província Francisca- safios e sonhos da educação franciscana bra- na da Imaculada Conceição do Brasil. Durante sileira e ibero-americana - Um olhar a partir o V Encontro aconteceram “reflexões, debates do Brasil”. e trocas de experiências sobre o papel dos cris- Prof. Alberto da Silva Moreira, doutor em tãos comprometidos com a tarefa educacional, Teologia Fundamental, PhD em Ciências da suas responsabilidades e as melhores práticas Religião e Gastprofessor da Rheinisch-Wes- para a formação de pessoas com virtudes e va- tfälische Technische Hochschule de Aachen na lores”. Alemanha, coordenador do Núcleo de Estudos Contemporaneamente ao V Encontro acon- Avançados em Religião e Globalização na Pon- teceu o I Congresso Brasileiro de Educadores tifícia Universidade Católica de Goiás (PUC- Franciscanos promovido pela CFMB (Confe- GO), expôs sua abordagem sobre “Desafios da rência Franciscana dos Ministros do Brasil). Pós-Modernidade à Educação Franciscana”. Por isso algumas atividades eram comuns aos Dom Leonardo Ulrich Steiner, secretário- quase 200 participantes. Ambos eventos acon- geral da Conferência Nacional dos Bispos do teceram nas dependências do Colégio Bom Je- Brasil (CNBB), doutor em Filosofia pela Ponti- sus e da FAE Centro Universitário mantidos fícia Universidade Antoniana, em Roma, apre- pelos Frades da Província Imaculada Concei- sentou o “Perfil do Educador Franciscano”, ção do Brasil. partindo da perspectiva da educação como um A abertura e o encerramento aconteceram despertar. na bonita Igreja Bom Jesus dos Perdões, paró- Frei Betto (Carlos Alberto Libânio Christo), quia cuidada pelos frades da Província Imacu- religioso dominicano, escritor e conferencista, lada. Os Freis Fidêncio Vanbömmel, Ministro fez a assembleia refletir sobre a “Educação: Provincial local, e Carlos Alberto Breis, Pre- esperança em uma nova humanidade em um sidente da CFMB, presidiram as celebrações. contexto de mudança de época” apontando os Ambos fizeram reflexões profundas sobre a grandes desafios das sociedades na atualidade. evangelização na área educacional do jeito Frei Ernesto Londoño, ofm, reitor do campus franciscano. da Universidade São Boaventura em Cali (Co- Para o V Encontro estavam representadas lômbia), apresentou sua reflexão sobre “Fun- 18 instituições de ensino superior e para o I damentos e valores da educação franciscana”. Congresso 50 instituições de 39 Ordens ou Em lugares diferentes os dois eventos tive- Congregações religiosas da Família Francis- ram momentos específicos de trabalho. OV En- cana. contro Ibero-Americano realizou plenário com Os eixos temáticos foram: “A educação, apresentações e trocas de experiências entre as hoje, é a missão central”; “Transmitir conhe- Instituições de Ensino Superior e noutro dia cimento”; “Transmitir modos de fazer as coi- debate sobre “Convênio macro e a identidade sas”; “Transmitir valores”. franciscana” dessas Instituições. Os participantes tiveram a oportunidade Por sua vez, o I Congresso Brasileiro rea- de ouvir um texto enviado por Frei Michael lizou Oficinas “Práticas pedagógicas”. Foram Antony Perry, ofm, Ministro Geral, cujo títu- 10 oficinas que ofereceram indicações desde a lo “A Educação Franciscana como Agente de prática educativa até a gestão de uma unidade Transformação” já indicava a tônica estrita- educacional. mente franciscana de sua reflexão. Em seguida Seguiram-se debates e discussões para o foi a vez de Frei Cesare Vaiani, ofm, Secretá- aprofundamento do modo franciscano de atuar rio Geral para Formação e Estudos da Ordem, na área educacional, com transmissão de valo- proferir sua palestra sobre a formação e edu- res evangélico-franciscanos, formação de edu- cação franciscanas como missão comportando cadores e intercâmbio internacional. seus desafios cujo tema foi “A Evangelização Os participantes acertaram a realização do Franciscana na Educação diante dos Desafios II Congresso Brasileiro de Educadores Fran- da Cultura Atual”. ciscanos para julho de 2017 em Anápolis, GO, AD CHRONICAM ORDINIS 515 nas dependências do Colégio São Francisco, e nelle sue lettere indirizzate a Maria Maria- mantido pela Província do Santíssimo Nome de ni dice: “Il Signore quando volle mi rivelò di Jesus. vivere nell’unione con Dio nell’interna cella Já os representantes do V Encontro dos dell’anima, in mezzo al mondo con i fratelli. E, Centros Franciscanos de Estudos Superiores con certezza Gesù me lo rivelò: altre anime sa- propuseram a realização do VI Encontro em rebbero venute a vivere allo stesso modo Suo julho de 2018 em Nova Yorque nas dependên- Vangelo, nella legge della carità, dello Spirito cias do Siena College, mantido pela Província Santo dono del Padre. Confidò il suo desiderio Holly Name. di essere consacrata al Signore nel mondo a Ficou muito clara a importância de atuar padre Ireneo Mazzetti, Frate Minore, e a lei si com o máximo empenho a partir do carisma associarono altre cinque terziarie francescane. franciscano, pois as instituições de ensino Padre Ireneo accolse la loro proposta mossa atingem muitas centenas de milhares de alu- da ferma volontà, così fu formulato il primo nos e suas famílias. Também ficou muito mais regolamento di vita, successivamente svilup- evidenciada a necessidade de colaboração en- pato e perfezionato fino alle attuali costituzio- tre os centros franciscanos de ensino superior, ni. Nasceva così il 26 dicembre 1929 dalla vo- seja para a formação dos franciscanos espe- lontà di Vincenza e di padre Ireneo la Piccola cialmente nas áreas de Filosofia e Teologia, Famiglia Francescana per seguire le orme di seja para os cursos universitários nos diversos san Francesco nella minorità e l’intima unione países ibero-americanos. con Dio. La Piccola Famiglia Francescana nel Fr. Valmir Ramos 1940 venne riconosciuta e approvata dal Mini- Definidor geral stro generale dell’Ordine dei Frati Minori e al- cuni anni dopo, l’8 dicembre 1961, anche dalla 18. Vincenza Stroppa: una donna normale Congregazione dei Religiosi come associazio- molto speciale ne di perfezione evangelica propria dell’Ordi- ne dei Frati Minori. Il 18 maggio 1975 venne Fondatrice dell’Istituto riconosciuta come Istituto Secolare dal vesco- Piccola Famiglia Francescana vo di Brescia e il 1° gennaio 1983 la Congre- gazione per gli Istituti Religiosi Secolari la Vincenza Stroppa nacque ad Urago d’O- dichiarò Istituto Secolare di Diritto Pontificio. glio il 7 Agosto 1893. La sua vita fu una lode Oltre allo sviluppo storico e bello raccon- a Dio dalla nascita al suo tramonto. Dalle sue tare anche lo straordinario spirito interiore di testimonianze sappiamo che già all’età di no- questa donna che ha dominato su ogni diffi- ve anni, frequentando l’oratorio, fece i primi coltà e sacrificio. Lei si definiva “un piccolo esercizi spirituali con le giovani di 18 anni. Fe- straccio nelle mani di Dio”, e da Dio si lascia- ce di tutto quel giorno per non essere mandata va plasmare sicura del Suo amore. Nel suo te- a casa come tutti i bambini coetanei dell’ora- stamento scrive: “Ho sempre avuto la certezza torio. Voleva sentire parlare di Gesù, così fu che Gesù mi amava e che la Sua dolce mise- ammessa dal Parroco e seduta ai suoi piedi sta- ricordia mi copriva di grazia, della Sua Vita va molto attenta. Grazie a quell’omelia sulla Divina, perciò ero sua, bella, piena della Sua “Distruzione di Gerusalemme” che non aveva grazia a somiglianza della nostra cara Madre la ascoltato la voce del Signore, interiorizzò bene Vergine Maria”. Lei decanta la sua vocazione il Santo Timore di Dio, e la convinzione che come la Sposa nel Cantico dei Cantici, bella e per Gesù bisogna affrontare qualsiasi sacrifi- innamorata dell’Amore, e sempre nel suo te- cio, evitargli la minima offesa, amarlo con tut- stamento dice: “Se io avessi scelto seguendo to il cuore. Così fece suo il fermo proposito di il mio desiderio e bisogno, avrei dovuto sce- cercare sempre ciò che piace a Gesù e cresceva gliere un eremo, ma il mio eremo, Gesù, lo ha nella ricerca di Dio e della Sua volontà. Nel formato nel mio cuore, dove c’e solo Lui con suo testamento narra: me. Io desideravo il deserto, la fuga dal mon- “Sentivo il desiderio della clausura, ma il do, ma il mondo divenne il mio deserto, dove Signore mi guidava per le rinunce più sante, nell’unione con Dio le anime dilatano l’anima dove il cuore dovette organizzare, l’anima pu- mia in un amore sempre piu grande per Dio e i rificarsi, temprarsi”. In tanta ricerca e in tanto fratelli, nella piena dedizione al mio Signore”. desiderio ebbe la certezza della sua vocazione La sua costante preghiera era: “Mio Dio Trini- tà Santissima che abiti e vivi in me Ti adoro, 516 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Ti amo; Signore, fa che io parli di Te secondo al mondo non e come vivere in clausura, non il tuo volere. Dammi di volere e fare null’altro e come vivere in convento; il nostro e dentro che la Tua volontà”. Questo fu il suo stile di di noi, la nostra clausura e dentro di noi e fuo- vita, nella famiglia e nel lavoro da operaia e da ri dobbiamo affrontare tutti i rischi, tutte le maestra di scuola elementare. Con questo suo croci ognuna dove si trova: una maestra nella stile di vita esorta le sue figlie spirituali a vi- scuola, una nella fabbrica, una nella famiglia vere in intima unione spirituale con Dio Ss.ma (Vincenza Stroppa). Trinità, a fare tutto per amore e per la gloria di Maria Coppola Dio nel mondo. Per alimentare il rapporto tri- nitario, sostiene, bisogna svuotarsi di se stesse, [Azione Francescana, Bollettino di San del proprio io, del proprio egoismo, e fare si- Michele Arcangelo dei Frati Minori di Puglia lenzio dentro se stessi. Bisogna far tacere i no- e Molise, 2(2015)12-13] stri pensieri, sentimenti e preoccupazioni per ascoltare la Trinità che parla dentro. Solo spoglia di sé l’anima può avvertire la 19. EAC Assembly propria miseria, la debolezza, il proprio niente Seoul, South Korea, 06-10.12.2015 e lasciare operare la Ss.ma Trinità; solo nell’u- miltà Dio fa grandi cose, come nella Vergine 1. Chronicle Maria ha generato Gesù: solo l’umiltà genera l’amore. EAC Meeting L’amore non ha niente di giuridico. L’amo- held in Korea re da libertà, da distacco dalle cose, l’amore e povertà, e non si lega ai beni materiali, ma li The General Assembly of the East Asian usa solo come doni del Signore, perché solo il Conference was held last December 6-10, Signore noi dobbiamo possedere nella mente, 2015 at the Provincial House of the Holy Ko- nel cuore, nelle nostre azioni. rean Martyrs Province in Seoul, South Korea. La Trinità e il centro di tutto: Vincenza for- The Ministers Provincial, Custos, Federation mulava così la regola dell’Istituto della Picco- Presidents together with the Secretaries for la Famiglia Francescana, che nel tempo si e Formation and Studies, Mission and Evangeli- sviluppato in tutto il mondo con tante sorelle zation and Coordinator for Justice, Peace and che hanno accolto questo progetto di Dio. Integrity of Creation (JPIC) of each entity at- L’Istituto non ha vita comune ne opere tended the said assembly. The chosen theme of proprie, ma unisce i membri con ritiri men- the assembly is the title of the final document sili, esercizi spirituali annuali, corsi di for- of the General Chapter 2015: “Going to the mazione iniziale e permanente. Si serve della Peripheries with the Joy of the Gospel.” stampa per arricchire i membri della Parola di The Minister General Br. Michael Anthony Dio e organizza incontri fraterni per alimenta- Perry, OFM was represented during the meet- re l’unione, ma ogni sorella e responsabile di ing by Br. Lino Gregorio V. Redoblado, OFM, se nella ricerca di Dio nel silenzio interiore, Definitor General of Asia, Australia and Ocea- nella mortificazione, nella preghiera continua, nia. The message of the Minister General was nell’osservanza dei voti, nell’ascolto della Pa- read by the Definitor General. In his message, rola pur restando nel mondo, nel lavoro, nella he encouraged everyone to take up the chal- propria famiglia per essere luce nel mondo, se- lenges raised in the document and to give em- condo le parole del Vangelo. phasis on the importance of developing a Fran- La Piccola Famiglia Francescana ha la se- ciscan identity in the world today. “Unless and de in via Valle n 48 a Ome, in Provincia di until we undertake a renewal of life, making Brescia, tel. 030652024, ma e anche a Foggia, a clear commitment to enmesh our lives with seguita da padre Leonardo Civitavecchia. those of the poor and marginalized, and under- Vincenza e una miniera che non finisce mai taking a reform in the way we use the goods di stupire e contagiare, per cui le sorelle so- of the earth, I fear the life of the Order might no liete di accogliere chiunque volesse vivere begin to drift,” he said in his message. questo progetto di Dio, di secolarità consacra- The first part of the assembly was focused ta. on studying the Final Document through a Non dovete pensare a grandi cose, dovete summary presented by Br. Lino Gregorio Re- stare umili ai piedi di Gesù. Vivere in mezzo doblado, OFM. In his presentation he empha- AD CHRONICAM ORDINIS 517 sized the vocation to be fratres et minores in at the Franciscan Education Center in Seoul, nostra aetate, commissioned to be “going to South Korea on December 6-10, 2015, we, the peripheries with the joy of the Gospel.” In provincial ministers/custos/president, forma- the face of the many radical changes the world tion and studies coordinators, mission and and the Order are experiencing, he asked all evangelization coordinators, and JPIC anima- friars to take their inspiration from the four tors, thank the Lord for assembling us together biblical icons presented by the General Chap- for the purpose of collaboration in the areas ter. The Final Statement of the General As- of governance, formation, mission and JPIC; sembly presented the summary of his sharing communication between the General Admin- and the reflection of the friars gathered for the istration and the Conference; and, fraternal assembly by stating that: “In the face of the bonding among the participants. “Going to the many storms, particularly that which struck Peripheries with the Joy of the Gospel” was the Curia of the Order, with implications to the theme of the conference. the EAC entities in need, Jesus invites us to Guided by the presentation of the Definitor ‘hold on to our confidence in God.’ In today’s General for FCAO, we reflected on the Docu- experiences of exile, we are to rediscover ‘the ment of the General Chapter (Assisi: OFM, importance of having a `new heart and a new 2015). Our vocation is to be fratres et minores spirit’. In the many forms of our blindness, we in nostra aetate, commissioned to be “going to are asked to “cast aside the old cloak of secu- the peripheries with the joy of the Gospel.” We rity.” Like the son of and Sarah, we feel challenged “to act and then to listen.” In are called “to become a smile of God” in our the face of the many radical changes the world East Asian cultures and religions.” and the Order are experiencing, we take inspi- Thereafter, the assembly was divided into ration from the four biblical icons presented four groups to reflect on the challenges posed by the General Chapter. In the face of the ma- by the document and to come up with concrete ny storms, particularly that which struck the suggestions which they see emerging from the Curia of the Order, with implications to the document/mandates which could be acted up- EAC entities in need, Jesus invites us to “hold on in each of the entities and in the East Asian on to our confidence in God.” In today’s ex- Conference. periences of exile, we are to rediscover “the Also during the meeting, Br. Carolo My- importance of having a `new heart and a new eong Hwan Kim, Minister Provincial of South spirit’.” In the many forms of our blindness, Korea was elected as the new President of we are asked to “cast aside the old cloak of the East Asian Conference. Furthermore, Br. security.” Like the son of Abraham and Sarah, Ignatius Nguyen Duy Lam, OFM, Minister we are called “to become a smile of God” in Provincial of Vietnam was elected Vice Presi- our East Asian cultures and religions. dent. The Conference also confirmed the ap- Reflecting on our challenges confronting us pointment of Br. Cristino Pine, OFM as EAC in the East Asian Conference, we make the fol- Secretary for Formation and Studies and Br. lowing recommendations: Oscar Ante, OFM, EAC Secretary for Mission 1. That the EAC coordinator for formation and Evangelization. Br. Rufino Lim, OFM of and studies, in collaboration with the mis- South Korea was elected EAC JPIC Coordi- sion and evangelization coordinator and nator while Br. Dexter Toledo, OFM of the JPIC animator, organize a program for the Philippine Province was appointed EAC Sec- formation for mission (e.g., care of cre- retary. ation and new forms of evangelization), of The meeting also included a tour to some Young Friars under Ten Years after solemn tourist attractions in Seoul, South Korea profession, to be held in Vietnam in the like the National Museum of Korea and the year 2016. Changdeokgung Palace. The friars also visited 2. That the leadership of the EAC entities, the Post-Novitiate Formation House. mindful of the previous recommendations made on mission priorities, consider the Br. Lino Gregorio V. Redoblado, OFM following areas as priorities for mission cooperation: (1st) China, (2nd) Nagasaki, Ja- 2. Statement pan, and (3rd) Cambodia. 3. That the EAC collaborate more effectively Gathered for the East Asian Conference for establishing the Our Lady of the Angels 518 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Seminary (Philippines) as a renewal center proprie dimore pieni di gioia. Questo, nella in the areas of language training, formation, sostanza, il racconto di Tommaso da Celano, mission, fraternal life and governance. il quale narrò per primo l’episodio nella sua 4. That the EAC leaders strongly implement, Vita del beato Francesco, scritta tra il 1228 e among others, the 2015 Chapter decision il 1229. on the ecological program of the local fra- Dal racconto di Tommaso non risulta che ternity (no. 19), and share what activities Francesco avesse pensato di mettere in scena are being done in their respective entities un presepe come oggi noi lo intendiamo, pura regarding ecology. rappresentazione di un mistero di fede. Piutto- 5. That the next EAC meeting of provincial sto, aveva voluto ricreare le condizioni per un ministers/custos/president and conference incontro reale con il mistero dell’incarnazione secretaries for formation and studies, mis- del Signore. Non c’era il bambino nella man- sion and evangelization and JPIC will be giatoia (né vi fu chi interpretò i ruoli di Giu- held at Cebu City, Philippines on Septem- seppe e Maria), ma su quella stessa mangiatoia ber 5-9, 2016. For information, the FCAO fu celebrato il sacrificio eucaristico, poiché per will be held in 2017. Francesco entrambe le realtà – l’eucaristia e As we end this gathering, we thank Br. Mi- l’incarnazione – rimandavano alla stessa scel- chael Perry, OFM, the Minister General, for ta di fondo. La scelta di un Dio che si umilia, his message to this EAC gathering and Br. che si svuota delle sue prerogative divine, per Lino Gregorio Redoblado, OFM, the Definitor la salvezza dell’uomo. General for FCAO, for his fraternal presence Il pensiero di Francesco è sufficientemente and contribution to our gathering. Finally, we chiaro in proposito, ed è in sintonia con quello feel very grateful to Br. Carolo Ho, OFM, the di molti altri autori spirituali del tempo. «Ec- Minister Provincial and the members of the co, ogni giorno egli si umilia – scrive nell’Am- Province of the Holy Martyrs of Korea, for monizione i –, come quando dalla sede regale their hospitality and generosity to us in our discese nel grembo della Vergine; ogni giorno gathering here in Seoul. egli stesso viene a noi in apparenza umile; ogni giorno discende dal seno del Padre sull’altare 20. San Francesco a Greccio nel Natale del nelle mani del sacerdote». 1223 L’eucaristia perpetua quindi l’incarnazione di Cristo nella storia e, al tempo stesso, esige Il re povero che – come Cristo – sappiamo espropriarci di tutto, senza ritenere per noi niente di noi stessi. Nel Natale 1223, Francesco d’Assisi predi- Lo grida a viva voce, Francesco, in un passo spose a Greccio l’occorrente per celebrare in pieno di lirismo della Lettera a tutto l’Ordi- modo degno l’eucaristia in quel giorno solen- ne: «Tutta l’umanità trepidi, l’universo intero ne: con l’aiuto di un uomo della contrada, di tremi e il cielo esulti, quando sull’altare, nelle nome Giovanni, fece mettere della paglia in mani del sacerdote, è presente Cristo, il Figlio una mangiatoia e fece procurare un bue e un del Dio vivo. O ammirabile altezza e stupen- asino, perché fosse visibile a tutti – con «gli da degnazione! O umiltà sublime! O sublimità occhi del corpo» – in qual modo il fanciullo umile, che il Signore dell’universo, Dio e Fi- Gesù era nato a Betlemme, privo di tutto ciò glio di Dio, si umili a tal punto da nascondersi, che è necessario a un infante. per la nostra salvezza, sotto poca apparenza di Giovanni preparò ogni cosa secondo le in- pane! Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio, e apri- dicazioni ricevute: in quella circostanza solen- te davanti a lui i vostri cuori; umiliatevi anche nissima il popolo accorse in massa portando voi, perché siate da lui esaltati. Nulla, dunque, ceri e fiaccole. Dopo aver meditato la gran- di voi trattenete per voi, affinché tutti e per in- dezza del mistero, ripresentato visivamente tero vi accolga Colui che tutto a voi si offre». grazie alla scena fatta allestire da Francesco, Espropriarsi di tutto, anche di ogni attesa nei sulla greppia venne approntato l’altare e fu riguardi degli altri. Nel Natale del 1223 Fran- celebrata l’eucaristia. Francesco, diacono, in- cesco volle ricordare, ancora una volta, questa tonò il Vangelo e predicò al popolo, parlando realtà, ripresentandola visivamente agli abi- con molto trasporto di quel grande mistero: tanti di Greccio e del contado vicino. terminata la celebrazione, tutti tornarono alle È opportuno soffermarsi su quanto Tom- maso riferisce sui contenuti e le modalità della AD CHRONICAM ORDINIS 519 predicazione di Francesco. L’agiografo affer- diffusione del presepe (si pensi peraltro quale ma che il santo, quella notte, predicò sulla na- straordinario strumento di catechesi esso fi- scita del re povero e su Betlemme, piccola cit- niva per essere nella polemica contro l’eresia tà. Il fulcro della predica di Francesco in quella catara, che negava la realtà dell’incarnazione e santa notte mirava, dunque, a contemplare le l’umanità di Cristo). Tuttavia, ben più profon- modalità scelte dal Figlio di Dio per il suo in- do e impegnativo fu il messaggio lanciato da gresso nella storia degli uomini: il re era un Francesco nel Natale del 1223: un messaggio re povero, la città nella quale era nato era una che era invito ad accogliere la proposta di Ge- città piccolina. Si tratta, indubbiamente, di un sù e a seguire le sue orme, nell’umiltà, nella tema costante nella meditazione di Francesco povertà, nell’espropriazione totale di sé. Cosa e nella sua proposta di vita cristiana. che egli fece con decisione e con forza, fino Interessantissime, poi, le annotazioni alla fine. dell’agiografo sulle modalità di quella predi- cazione: Tommaso afferma infatti che quando Felice Accrocca Francesco pronunciava la parola «Betlemme» lo faceva riempiendosi la bocca di tenero affet- [L’Osservatore Romano, 28-29 dicembre to e producendo (ovviamente con la reiterazio- 2015, p. 4] ne della prima “e”) un suono simile al belato di una pecora, e tutte le volte che diceva «bambi- 21. Scelte e gesti del Poverello nel racconto no di Betlemme» oppure «Gesù» si leccava le di Tommaso da Celano labbra e deglutiva, quasi a gustare la dolcezza di quelle parole. Tommaso, peraltro, è – tra gli Fieno, agiografi – colui che meglio ci informa sul mo- mangiatoia ed eucaristia do in cui Francesco utilizzava tutte le risorse del corpo e della voce per comunicare i propri Nel 1228 Gregorio IX canonizzò frate sentimenti, fino al punto di affermare che egli Francesco d’Assisi, ossia ne riconobbe cano- aveva fatto di tutto il suo corpo una lingua. nicamente la santità mediante una prassi con- Il Signore, dunque, nasceva ancora una vol- solidatasi negli ultimi decenni. Da quel mo- ta, umile e povero come a Betlemme, e chiede- mento il figlio del mercante assisano Pietro di va agli uomini di seguire le sue orme. Il miste- Bernardone è per la Chiesa un modello da imi- ro dell’incarnazione e il sacrificio eucaristico, tare, un intercessore da pregare e un maestro saldamente uniti nella celebrazione voluta da da ascoltare. Se l’intercessione, direttamente Francesco (è importante ribadire che l’eucari- collegata all’aspetto taumaturgico cioè alla ca- stia fu celebrata sulla mangiatoia da lui fatta pacità di compiere miracoli, si esplicita soprat- appositamente preparare), attestavano un’irre- tutto mediante la preghiera e in particolar mo- vocabile scelta di campo da parte del Figlio di do la liturgia, quello esemplare è mediato dalla Dio. Tra l’altro, lo stesso Tommaso da Cela- conoscenza di parole e fatti edificanti della sua no dice espressamente che «l’umiltà della in- esistenza narrati in un’opera da divulgare me- carnazione e la carità della passione» di Gesù diante la lettura. Cristo tenevano tanto occupata la memoria di Certamente quando Gregorio IX commis- Francesco, che egli non voleva pensare ad al- sionò al frate Tommaso da Celano di scrivere tro. la vita del nuovo santo non pensava assoluta- Tommaso si premura poi di spiegare bene il mente a narrazioni fantastiche o eteree, ma a senso della visione avuta da uno dei presenti, un racconto delle opere e parole dell’Assisiate uomo – egli precisa – di mirabile virtù. Co- che facesse risaltare la sua santità. E quindi il stui aveva visto che nella mangiatoia giaceva Celanense si mise a scrivere non una cronisto- esanime un fanciullo, il quale, però, all’avvi- ria, ma una lettura teologica – cioè che consi- cinarsi di Francesco, si era ridestato dal suo derasse l’azione della grazia del Signore – del- profondo torpore. Questa visione, chiarisce la storia ma senza eliminare quest’ultima. Fu Tommaso, non era in contraddizione con la re- così che a soli due anni di distanza dalla sua altà delle cose, poiché, attraverso il suo servo morte ebbe origine la prima agiografia, ossia Francesco, il fanciullo Gesù si era ridestato nel scrittura della santità, di san Francesco; l’auto- cuore di molti che lo avevano dimenticato. re lo denomina indifferentemente santo o bea- Certamente la notte di Greccio ha eserci- to, ma ciò non deve destare meraviglia perché tato una profonda influenza sulla posteriore la distinzione attuale tra santo, a cui è riservato 520 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 un culto prescrittivo e universale ufficializzato 22. Notitiæ particulares mediante una canonizzazione, e beato, a cui è concesso un culto solamente indultivo e locale – Mons. Fernando Antônio Figueiredo, dopo la beatificazione, ha origine solo più tar- OFM, ha dato le dimissioni dal governo pasto- di, nel Seicento. rale della Diocesi di Santo Amaro (Brasile), Un’agiografia, quindi, in cui la lettura sa- accettate da Papa Francesco, in conformità al pienziale della vita di Francesco a volte è fatta canone 401 §1 del Codice di Diritto Canonico. mediante una riflessione logica, ma più spesso (L’Osservatore Romano, 3 dicembre 2015). tramite il genere letterario narrativo. E così, soprattutto per narrare la gioventù e la conver- – Fr. João Muniz Alves, OFM, è stato no- sione, l’autore non disdegna di attingere a mo- minato da Papa Francesco Vescovo Prelato di delli narrativi precedenti, come racconti biblici Xingu (Brasile). oppure di santi famosi quali Martino di Tours (L’Osservatore Romano, 24 dicembre 2015). o Antonio abate. C’è da considerare che se per quanto accadde nei primi decenni della vita Breve nota biografica dell’Assisiate si potevano assumere modelli precedenti, forzando a volte la storia – anche Fr. João Muniz Alves è nato l’8 gennaio se per dire il vero in vari casi è la forza della 1961 a Carema, municipio di Santa Rita, arci- storia che deforma tale stile agiografico – ciò diocesi di São Luís do Maranhão. Ha emesso risultava più difficile per non dire impossibile i primi voti religiosi nell’Ordine dei Frati Mi- per gli episodi più recenti che potevano essere nori, Prov. Assumptionis BMV, il 2 febbraio accaduti solo pochi anni prima. In fondo Tom- 1986 e i voti solenni il 14 gennaio 1991. È sta- maso da Celano scrive quando frate Francesco to ordinato sacerdote il 4 settembre 1993. è morto solo da un paio d’anni. Ha frequentato il Corso di Filosofia (1986- Il testo della Vita beati Francisci fu pronto 1988) e il Corso di Teologia (1989-1992) pres- nel 1228-1229. Come incastonate tra un prolo- so il Seminario Maggiore “Sagrado Coração go e i miracoli, le due parti che la compongono de Jesus” a Teresina. Inoltre, ha ottenuto la narrano rispettivamente dall’infanzia al 1223 Licenza (2004) e il Dottorato in Filosofia al- e dalla permanenza a la Verna nel 1224 fino la Pontificia Università Antonianum (2006- alla morte e canonizzazione. Quasi fosse un 2008) e il Dottorato in Teologia Morale presso racconto di passaggio, al termine della prima l’Alfonsianum (2005-2007). parte è narrato ciò che accadde nella notte di Nel corso del ministero sacerdotale, ha ri- Natale del 1223 a Greccio. coperto i seguenti incarichi: Tommaso da Celano innanzitutto conte- – Vicario parrocchiale della parrocchia São stualizza l’episodio nella scelta esistenziale José a Lago da Pedra, diocesi di Bacabal di Francesco d’Assisi da lui stesso ricordata e (1993-1994); trasmessa ai frati poco prima di morire nel Te- – Vicario parrocchiale della parrocchia São stamento, ossia «vivere secondo la forma del Francisco das Chagas e Vice-Maestro dei santo Vangelo» seguendo le orme del Signore Postulanti a Bacabal (1994-1995); nostro Gesù Cristo. Quindi non si tratta di una – Parroco della parrocchia São Francisco das imitazione mediante una osservanza letterale e Chagas (1995-1998) e Maestro dei Postu- pedissequa del dettato evangelico, ma come ha lanti a Bacabal (1995-2001); ben illustrato André Vauchez, di una «osser- – Definitore della Vice-Provincia Francesca- vanza spiritualmente letterale» del Vangelo; na di Nossa Senhora da Assunção, con sede infatti per l’Assisiate la lettera era importan- a Bacabal (1995-2001); Membro del Con- te — tanto da avere davanti ad essa un atteg- siglio Presbiterale della diocesi di Bacabal giamento quasi integralista — però non per se (2007); stessa, ma in quanto mediante essa è possibile – Ministro provinciale a Bacabal (2007- accedere alla Parola che è “spirito e vita”. 2013); – Visitatore generale della Custodia Autono- Pietro Messa ma del Mozambico (2014); – attualmente era Guardiano della Fraternità [L’Osservatore Romano, 28-29 dicembre di São Luís do Maranhão, Vicario parroc- 2015, p. 4] chiale, Formatore e Professore di Teologia Morale. 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– Pazzini Massimo (a cura di), La vita come un viaggio. Ricordando Pietro Alberto

NECROLOGIA

1. Fr. Ambrogio Damiata filosofia per il Liceo classico, in 3 voll., molto Abbadia S. Salvatore, Italia, 17.04.1920 apprezzata dalle riviste specialistiche e adotta- Fiesole, Italia, 02.08.2015 ta da molti Licei. In questo periodo coprì vari uffici: Direttore di “Studi Francescani”, Defi- Fr. Ambrogio, al battesimo Marino, nacque nitore provinciale, Prefetto degli studi, mem- a Abbadia S. Salvatore, in Provincia di Sie- bro del Consiglio plenario della Provincia. na, il 17 aprile 1920, da Giovanni Porcelloni Cessato il suo impegno al “Marsilio Fici- e Geltrude Scalacci. Dopo aver compiuto gli no” di Figline, fu nominato Guardiano a Fi- studi primari nel paese natio, all’età di 12 anni renze/San Francesco e continuò la professione entrò nei Collegi serafici prima di S. Romolo e di docente nei Licei statali di Firenze. Dopo poi di Galceti e, dopo l’anno di Noviziato, fe- due anni, avendo partecipato al concorso di ce alla Verna la prima professione il 1° agosto assistente ordinario per la Storia della filosofia 1937. Frequentò poi gli studi liceali a Signa e nelle Università, fu assunto come assistente as- a Fiesole e poi quelli di teologia nei conventi sociato nella facoltà di Magistero dall’Univer- di Sargiano, La Verna e S. Francesco a Firen- sità di Siena, nella sede distaccata di Arezzo. ze. Il 26 novembre 1942 emise la Professione Successivamente, dal 1979 al 1983 ebbe l’in- perpetua e il 10 settembre 1944 ricevette l’Or- carico di Storia della filosofia medievale all’U- dinazione presbiterale. niversità di Messina. Frattanto partecipava al Fr. Ambrogio già nel corso degli studi filo- Concorso nazionale a cattedre per Storia della sofici e teologici aveva mostrato, insieme ad filosofia: ottenne unanimi e lusinghieri giudizi una ferrea volontà, una spiccata intelligenza, sulla sua preparazione, e competenza, sia dalle amore allo studio e aveva maturato una note- varie Commissioni giudicatrici che dai singo- vole cultura; per questo i Superiori gli affida- li Commissari. Altrettanto pregevoli furono i rono subito l’insegnamento di latino e greco giudizi sulle sue pubblicazioni scientifiche, da negli studentati di Sinalunga e di Figline S. essi esaminate; in particolare sui due volumi Romolo, dal 1945 al 1948, e gli concessero su Ockham (che citeremo più avanti). Il Com- di iscriversi alla Facoltà di lettere e filosofia missario prof. M. Dal Pra ebbe a dire: «Il lavo- prima a Firenze e dopo, dal 1948 al 1951 alla ro di Damiata, rigoroso nella documentazione, Cattolica di Milano, dove si specializzò nelle approfondisce in modo esaustivo il pensiero discipline filosofiche e della psicologia. Qui, il politico di Okcham». 26 febbraio del 1951 ottenne il dottorato in Fi- Dopo questo concorso e il successivo giudi- losofia, con il punteggio di 110 e lode, presen- zio unanime di idoneità dei membri della com- tando una tesi sul fondamento metafisico della missione, Fr. Damiata, dal 30 maggio 1983, morale in G. Duns Scoto, tematica prettamente risulta inquadrato come professore associato di Scuola francescana, facendo così già com- presso l’Università di Siena, facoltà di Magi- prendere quale sarebbe stato il principale argo- stero, con la cattedra di storia della Filosofia mento dei suoi studi successivi. medievale, cattedra che tenne fino al raggiun- Ottenuta brillantemente l’abilitazione gimento della pensione. all’insegnamento di filosofia e storia nei Li- Dal 1985 al ‘90 fu direttore degli Studi del cei, dal 1 ottobre del 1952 ricoprì la cattedra di Collegio “S. Bonaventura/Quaracchi” a Grot- filosofia e storia civile per 18 ore settimanali taferrata. Dal 1988 fino al 2007 fu direttore nel Liceo, legalmente riconosciuto, “Marsilio della rivista “Studi Francescani”. Nel 1990 Ficino” di Figline Valdarno, che tenne ininter- fece ritorno nella fraternità di S. Francesco a rottamente fino al 1° ottobre 1971, ricoprendo Firenze, dove è rimasto fino al 27 agosto del dal ’61 al ’71 anche l’ufficio di Preside dell’I- 2011, quando fu ricoverato alla nostra infer- stituto. Insegnante serio, preparato, talvolta meria di Fiesole, dove è deceduto. anche severo ed autoritario, formò alla cultura La vita di P. Damiata è caratterizzata dallo e alla vita molti giovani; per essi scrisse e pub- studio profondo e assiduo, unito ad una per- blicò con l’editore D’Anna una Storia della spicace intelligenza e ferrea volontà. Un frate 524 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 di grande cultura e soprattutto di cultura fran- servizio della Provincia e dell’Ordine france- cescana. La maggior parte della sua vita è sta- scano. ta dedicata all’insegnamento nei Licei e nelle I funerali sono stati celebrati dal Ministro Università: profondo, chiaro e preciso nel pre- Provinciale la mattina del 4 agosto nella chiesa sentare le tematiche, esigente, talvolta anche di S. Francesco a Fiesole. La sua salma è stata severo con gli studenti, che voleva portare ad poi trasferita per volontà dei parenti al paese una preparazione approfondita e ad una capa- nativo, Abbadia S. Salvatore, dove riposa ac- cità critica sul piano umano e intellettuale. canto alle tombe dei suoi familiari. Come Frate, pur avendo tanti incarichi che A lui la nostra stima e il nostro fraterno ri- lo tenevano fuori dal convento, ha sempre cordo nella preghiera, perché il Signore l’ac- amato vivere nella fraternità, seguire l’orario colga nella pace dei giusti, in mezzo allo stuo- di vita quotidiana, quello della preghiera co- lo dei figli del Padre San Francesco. munitaria, svolgere i compiti pastorali asse- gnati, prendere parte a tutte le dinamiche della Fr. Ugo Rossi fraternità; talora assorto nei suoi problemi, ma pronto a partecipare alle discussioni, magari 2. Mons. Giuseppe Nazzaro, OFM sdrammatizzando situazioni particolari con San Potito Ultra, Italia, 22.12.1937 aneddoti e battute sagaci. Ha partecipato anche Avellino, Italia, 26.10.2015 alla vita della Provincia, accettando i compiti e uffici assegnati, presenziando attivamente co- Monsignor Giuseppe Nazzaro era nato il 22 me deputato ai Capitoli provinciali, portando dicembre 1937 a San Potito Ultra (Avellino) avanti per tanti anni, oltre ai suoi studi perso- ed era entrato nel seminario minore della Cu- nali, anche la direzione della rivista culturale stodia di Terra Santa, a Roma, nel 1950. della nostra Provincia, “Studi Francescani”. Vestì il saio francescano nel 1956 ed emi- Non posiamo tuttavia dimenticare uno de- se la professione solenne nel ‘60. Ad Aleppo gli aspetti che meglio caratterizzano la sua giunse per la prima volta nel 1966, un anno personalità di uomo e di Frate francescano, dopo l’ordinazione sacerdotale. Vari incarichi quello dello studioso, dell’uomo di cultura, in seno alla Custodia lo condussero però ben appassionato e profondo. Oltre agli scritti a presto a Roma (1968), ad Alessandria d’Egitto carattere didattico, legati alla sua professio- (1971) e al Cairo (1977). ne di insegnante e pubblicati da case editrici Nel corso del Capitolo custodiale del 1986 scolastiche, sono da ricordare numerose re- venne nominato Segretario della Custodia. censioni e articoli su tematiche di storia della È del 1992 la sua nomina a Custode di Terra filosofia, apparsi in varie riviste e in particola- Santa. Al termine del mandato, nel 1998, fu re in “Studi Francescani”. Di grande spessore trasferito in Italia. Ma nel 2001 venne nuova- sono i suoi saggi, numerosi e voluminosi, che mente inviato in Siria. Un anno dopo venne affrontano tematiche molto dibattute nella sto- scelto come Vicario apostolico d’Aleppo da ria della Chiesa e dell’Ordine francescano del san Giovanni Paolo II e ordinato Vescovo il 6 XIII e XIV secolo. Ricordiamo i principali: I e gennaio 2003 dal Papa stesso in nella Basilica II tavola. L’etica di G. Duns Scoto, 1973, pp. di San Pietro. 217; Guglielmo d’ Ockham: povertà e potere Monsignor Nazzaro lasciò l’incarico nel in 2 voll., 1978-9, pp. 996; “Plenitudo potesta- 2013, al compimento dei 75 anni, quando or- tis e universitas civium” in Marsilio da Pado- mai la Siria era già da due anni stravolta da va, 1983, pp. 308, Alvaro Pelagio, teocratico disordini e moti di piazza contro il governo scontento, 1984, pp. 350. centrale, ben presto trasformatisi in un vero e Veramente straordinaria la mole di lavoro proprio conflitto. svolta da Fr. Damiata sia sul piano dell’inse- Giuseppe Nazzaro ha speso le ultime ener- gnamento che in quello della ricerca scien- gie della sua vita viaggiando, pronunciando tifica, riguardante in particolare le vicende discorsi e rilasciando interviste per sensibi- dell’Ordine Francescano nei due primi secoli lizzare l’opinione pubblica, i media e i poli- di vita. Seppe mettere a frutto le sue capacità tici sulla tragedia del popolo siriano. Non si intellettuali al servizio dei giovani nei Licei e stancava di scuotere i cristiani d’Occidente, nelle Università, nella ricerca storico-filoso- spiegando quanto non fosse poi così lontana la fica, producendo saggi di innegabile valore, Siria, sia in termini di distanze, sia in termini senza trascurare il suo essere Frate Minore al di prospettive future. Una persona che ha toc- NECROLOGIA 525 cato con mano, nel corso della sua esistenza, profès temporaires à la maison de formation le difficoltà di una terra afflitta da conflitti, è d’Adidogomé de 1998 – 2003. sceso sempre in campo per aiutare i più deboli De 2003 au 2006, frère Marcel poursuivit che hanno pagato le conseguenze di una guerra des études de spiritualité franciscaine à l’Uni- ancora attuale. versité Franciscaine Antonianum à Rome Monsignor Nazzaro dipingeva una situa- obtenant une Licence en spiritualité francis- zione durissima. Queste le sue parole a Livor- caine. Elu Ministre Provincial en 2007, il prit no lo scorso aprile: «Esistono le malattie, ma de nombreuses initiatives pour redynamiser la non esistono le medicine, per cui la gente muo- jeune Province du Verbe Incarné et pour sti- re perché non si può curare. La popolazione muler l’esprit missionnaire et les initiatives muore di fame. Non si riesce a cucinare ed è caritatives des frères. Réélu à la même charge fortunato chi ha degli alberi vicino alla pro- pour un mandat de 3 ans, il fut rappelé à Dieu pria casa perché può tagliarli e fare un fuoco. dans un accident de circulation le 11 novembre L’acqua non arriva più nelle case, ma è pre- 2015 alors qu’il était en visite canonique. En sente solo nelle cisterne, ma per arrivare alle effet, frère Marcel avait entamé la Visite cano- cisterne bisogna percorrere molta strada e so- nique des frères en Côte d’Ivoire le 3 novembre prattutto esporsi ai cecchini che presidiano le 2015 et se rendait à Yamoussoukro lorsque le strade e si rischia di morire, ogni giorno, per véhicule qui l’emmenait percuta un camion en un secchio d’acqua. Fratelli, io credo che sia panne et stationné. Sur le coup, il rendit l’âme. arrivato il momento di scuotersi, di cacciare Frère Marcel n’a pas servi seulement la via questa gente che ci vuole continuamente Province du Verbe Incarné, mais aussi la far combattere delle guerre. Anche quando ci Conférence Franciscaine Africaine. Il fut aussi dicono che si preparano contingenti di pace… membre du bureau de la Conférence des Supé- non è vero! Sono pur sempre soldati armati rieurs Majeurs du Togo et membre du Conseil che vanno a combattere. Purtroppo dietro a presbytéral de l’Archidiocèse de Lomé. motivazioni religiose si nasconde il puro inte- Homme d’une profonde foi évangélique, resse economico». frère Marcel a rayonné l’esprit franciscain de contemplation, de fraternité, de simplicité de 3. Fr. Marcel Bakoma vie, de proximité aux pauvres, de joie et du zèle Niamtougou, Togo, 05.07.1061 pour le Royaume de Dieu. Nous, ses frères de la Yamoussoukro, Côte d’Ivoire, 11.11. 2015 Province du Verbe Incarné, nous rendons grâce à Dieu pour sa vie et pour nous avoir aidés à Né le 5 juillet 1961 à Niamtougou – Koka mieux comprendre ce que veut dire être frère et (Doufelgou) – Togo, Bagueta Marcel Bako- mineur aujourd’hui. ma, fils de: Bakoma Dowayéma et de Sikpa- liba Diyakadola, fut baptisé le 24 juillet 1961 Fr. Tiburce Agbohouto, ofm à Niamtougou. Après son parcours scolaire il entra au noviciat des Frères Mineurs le 16 sep- 4. Fr. Nikolas Zumalde Ugarte tembre 1989, fit sa première profession le 17 Oñati, España, 23.12.1932 septembre 1990 et fut admis à la profession San Sebastián, España, 23.12.2015 solennelle le 30 décembre 1995. Après les études philosophiques chez les Nuestro hermano Nikolas ha fallecido ha- Salésiens à l’Institut de Philosophie Don Bos- cia las tres de la tarde. Ha estado internado en co (1990-1992) à Lomé et les études théolo- el Hospital Donostia, en cuidados paliativos, giques au Grand Séminaire d’Anyama en Côte unas tres semanas. El mismo Nikolas, cons- d’Ivoire (1992-1996), Fr. Marcel reçut l’ordi- ciente y viendo que le llegó la hora de ir al Pa- nation diaconale le 10 aout 1996 à la paroisse dre, mostró su deseo de morir en su cama de Marie de Lomé Agoenyivé et fut la casa de Atotxa. Y así ha sido. Hoy, precisa- ordonné prêtre le 28 juin 1997 par Monsei- mente en el día de su cumpleaños, ha entrega- gneur Paul-Siméon Ahouanan-Djro, ofm, à do su vida al Señor. la paroisse saint Antoine de Padoue, Hanou- Ordenado sacerdote en Arantzazu, en 1957, kopé, Lomé. Au lendemain de son y al año siguiente fue destinado a Copacabana presbytérale, il a été nommé maître-adjoint au (Bolivia), donde, por espacio de cuatro años, postulat et vicaire paroissial à Songon (Cote fue profesor de Filosofía en el Centro Francis- d’Ivoire) de 1996 – 1998. Il devint maître des cano, tomando parte también en la atención 526 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 al Santuario. En 1964 fue destinado a Japón 1955. comenzando su labor en Tokio como capellán In his ministerial career, Fr. Alban served as de las comunidades de habla castellana. Más associate pastor at St. Anthony Church in New tarde, dominando a la perfección el inglés y York, as Headmaster and History Instructor at el japonés, estuvo destinado en Nagano, Osa- Christopher Columbus High School in Boston, ka y otras ciudades ejerciendo como párroco Master of Formation and History Instructor at y como profesor de Religión en dos Colegios Immaculate Conception College in Troy, Pre- Universitarios dirigidos por Religiosos; daba fect of Students and History Instructor at St. también conferencias y charlas a padres de Francis Seminary in Andover. familia y Religiosas. De 1981 a 1997 trabajó Fr. Alban also served in Provincial Admin- para la Comisaría de Tierra Santa; cinco años istration as Provincial Vicar from 1973-1979; vivió en Jerusalén atendiendo a los peregri- and as Provincial Minister from 1979-1989. nos; y a partir de 1985 como guía, viviendo In recent years, Fr. Alban was living at Pad- en Burgos, Bilbao, San Sebastián (Jakin). En ua Friary as his declining health required the 1997 fue nombrado Secretario de la Secretaría care the friars and staff could offer there. This General para Misiones de la Orden OFM y vi- year, Fr. Alban, celebrated his 50th anniver- vió en Roma hasta el 2003, año en que volvió a sary of his priestly ordination. España y fue nombrado Guardián del conven- He is survived by a brother, Salvatore to de Santander y Responsable de la Evangeli- Montella of North Providence, Rhode Island, zación misionera de la Provincia. En 2006 hi- and two sisters, Dorothy Vita of Providence, zo año sabático residiendo en la casa de Olite. Rhode Island, and Lucy Prosser, of Green- El año 2007 fue destinado al convento de San wich, Rhode Island; and several nieces and Sebastián y en 2012 fue nombrado Comisario nephews. de Tierra Santa en Territorio Peninsular, oficio Fr. Alban’s body will be received at 2:00 al que renunció en 2014 por motivos de salud. p.m. tomorrow, Tuesday, December 29, Nikolas llevó a cabo los oficios y trabajos 2015, at the Shrine Church of St. Anthony of encomendados con responsabilidad, rectitud y Padua, 154 Sullivan Street, New York, New lealtad. Todo lo hacía con la conciencia de que York. There will be a wake from 7:00 - 9:00 lo más grande de su vocación era la entrega a p.m. with a Prayer Service at 7:30 p.m. Dios y a sus hermanos. Lector empedernido The Solemn Mass of Christian Burial will de libros de todo tipo; teología, historia, no- be celebrated on Wednesday, December 30, velas…; igual en euskera como en castellano. 2015 at St. Anthony Church at 10:00 a.m. In- Con admiración y agradecimiento despedi- terment will take place at the Friars’ Cemetery remos a Nikolas dejándole en manos de Dios in Wappingers Falls, New York, following the que le recibe en su Reino. funeral Mass. May our brother, Fr. Alban, rest in peace. 5. Fr. Alban Montella Providence, USA, 26.09.1928 Primo Piscitello, OFM New York, USA, 28.12.2015 Provincial Minister

I commend to your prayers the soul of our 6. Anno 2014 mortui sunt brother and former Provincial Minister, Fr. Al- ban Montella, who died peacefully this morn- * 6 febbraio: Piperno Fr. Leone, Sal- ing, Monday, December 28, 2015 at Padua vatore, nato il 20 febbraio 1933 a Laureana Friary in New York City. di Borrello, della Prov. Calabriæ Ss. Septem Vincent Montella was born on September Martyrum, Italia. Uomo tenace e determina- 26, 1928 in Providence, Rhode Island, the son to, pieno di passione per la vita e per la co- of the late Salvatore and Elizabeth (Rozzero) noscenza. Ha saputo dirigere queste qualità Montella. He was received into the novitiate nell’impegno per lo studio e la cultura in gene- on July 14, 1947 taking the religious name re, nell’amore per il canto e la musica e nel mi- Alban. He made his First Profession of Vows nistero pastorale. Grato a Dio per il dono del- on July 15, 1948 and his Solemn Profession of la vocazione religiosa, ha saputo manifestare Vows on July 15, 1951. Alban was ordained l’amore per la vita francescana e testimoniare to the Priesthood of Jesus Christ on June 19, il carisma del Poverello di Assisi, soprattutto attraverso una vita retta, fedele all’osservan- NECROLOGIA 527 za dei voti e operosa. Ha affrontato il tempo parrocchiale. È morto Joliet, Illinos, all’età di della malattia con grande dignità, in spirito di anni 88, di vita francescana 67 e di sacerdozio fede e ha lottato con coraggio per espletare fi- 61. no alla fine i suoi doveri di Frate Minore e di sacerdote. È morto nella Casa di Cura “Villa * 2 agosto 2015: Damiata Fr. Ambrogio, Ermelinda” di Cutro all’età di anni 81, di vita Marino, nato il 17 aprile 1920 ad Abbadia S. francescana 62 e di sacerdozio 55. Salvatore, Prov. Tusciæ S. Francisci Stigmati- zati, Italia. È morto nell’Infermeria provincia- 7. Anno 2015 mortui sunt le di Fiesole all’età di anni 95, di vita france- scana 78 e di sacerdozio 73. * 12 gennaio 2015: Kemner Fr. Kieran, Charles, nato a Quincy, della Prov. Ss. Cordis * 12 agosto 2015: Picard Fr. Armand, Iesu, USA. Ha svolto vari ministeri: Maestro, Georges-Étienne, nato a Montréal, della Prov. Parroco, Diretore dei Ritiri, Cappellano. È S. Ioseph Sponsi BMV, Canada. Ha svolto in morto a Quincy all’età di anni 87, di vita fran- diverse Fraternità varie mansioni, cercando cescana 68 e di sacerdozio 61. sempre di essere fedele alla Regola. Uomo di preghiera e vero discepolo di san Francesco, * 15 giugno 2015: Gabrus Fr. Alois, ha vissuto con radicalità il Vangelo, amando Aloysius, nato ad Ashland, della Prov. Ss. la povertà e i poveri. È morto presso l’Hôpital Cordis Iesu, USA. Ha svolto, in particola- Maisonneuve-Rosemont, Montréal, all’età di re, pastorale parrocchiale. È morto St. Louis aii 87 e di vita francescana 66. all’età di anni 70, di vita francescana 49 e di sacerdozio 43. * 15 agosto 2015: Bush Fr. John, Jo- seph, nato a Chicago, della Prov. Ss. Cordis Ie- * 30 giugno 2015: Lambert Fr. Crhisto- su, USA. È stato a servizio delle Fraternità. È pher, David, nato ad Indianapolis, della Prov. morto a Manitowoc all’età di anni 96 e di vita Ss. Cordis Iesu, USA. È stato Professore, Se- francescana 64. gretario della Provincia per 19 anni. È morto St. Louis all’età di anni 70 e di vita francesca- * 21 agosto 2015: Lessard Fr. Marius, na 43. nato a Broughton-Est, della Prov. S. Ioseph Sponsi BMV, Canada. È stato Assistente spi- * 7 luglio 2015: Aguirre Ayaviri Fr. rituale regionale dell’OFS (1956-2013); Cap- Manuel, nato a Llica-Potosi, della Prov. S. pellano; Direttore della Colonia per vacanze Antonii, Bolivia. È morto a Copacabana all’e- Plein-Champ (1963-1990) e di un Centro di tà di anni 77, di vita francescana 53 e di diaco- Ritiro e di Spiritualità a St-François-du-Lac, nato permanente 7. Québec; predicatore di ritiri. È morto presso l’Hôpital Santa Cabrini, Montréal, all’età di * 30 luglio 2015: Busana Fr. France- anni 88, di vita francescana 65 e di sacerdozio schino, Paolino, nato a Cinte Tesino, della 60 Prov. Tridentinæ S. Vigilii, Italia. Ha servito la Provincia ricoprendo tanti uffici. È stato Se- * 10 settembre 2015: Callanan Fr. Ri- gretario provinciale, Guardiano, e Cappellano chard, nato a Dublin, della Prov. Hiberniæ, degli emigrati italiani in Germania. Rientrato Irlanda. In vari conventi della Provincia, ha in Provincia è vissuto con quotidiana fedeltà svolto, soprattutto, il ministero della pastorale. la vita con Dio e il ministero sacerdotale sia in Frate tranquillo, gentile e cortese, è morto a convento che fuori fino a quando l’età e la ma- Rossnowlagh all’età di anni 73, di vita france- lattia l’hanno portato nell’infermeria france- scana 55 e di sacerdozio 47. scana dove ha concluso il suo esodo. È morto nell’Infermeria provinciale di Trento all’età di * 14 settembre 2015: Correa Suárez Fr. anni 94, di vita francescana 75 e di sacerdozio Rubén, nato il 5 giugno 1954 ad Hidalgo, della 68. Prov. Ss. Petri et Pauli de Michoacán, Mes- sico. Ha trascorso la maggior parte della vi- * 31 luglio 2015: Schubert Fr. Gerold, ta nella pastorale parrocchiale. È morto nella Anthony, nato a Chicago, della Prov. Ss. Cor- Casa “San Francisco y santa Clara de Asís” di dis Iesu, USA. Ha svolto, sopratutto, pastorale Acámbaro all’età di anni 61, di vita francesca- 528 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 na 38 e di sacerdozio 33. * 30 settembre 2015: Williams Fr. * 16 settembre 2015: Barrientos Var- Rayner, Edward Francis, nato a Jessup, della gas Fr. Wilder, nato a Mizque, della Prov. S. Prov. Ss. Nominis Iesu, USA. Dopo l’ordina- Antonii, Bolivia. Nel 2009 ha iniziato un’e- zione ha proseguito gli studi in economia pres- sperienza missionaria in Mozambico, ma fu so il Siena College in Loudonville. Ha inse- anche un anno piuttosto problematico per la gnato per due anni contabilità ed economia e, salute. È morto a Cochabamba all’età di anni poi, ha ottenuto un Master in economia presso 35, di vita francescana 12 e di sacerdozio 1. l’University of Notre Dame in South Bend. Inoltre, per 37 anni ha seguito l’amministra- * 16 settembre 2015: Van der Meer Fr. zione della Provincia, anche come Economo Zeno, Albertus Theodorus, nato ad Alkema- provinciale, svolgendo anche il compito di de, della Prov. Ss. Maryrum Gorcomiensium, Segretario provinciale. È morto a Ringwood, Olanda. È stato Professore di Religione a Ma- N.J., all’età di anni 88, di vita francescana 64 e astricht, Vicario a Gouda e Parroco a Hoek van di sacerdozio 59. Holland. È morto a Warmond all’età di anni 88, di vita francescana 57 e di sacerdozio 50. * 7 ottobre 2015: Zeinstra Fr. Theodu- lus, Sebastianus, nato a Wonseradeel, della * 24 settembre 2015: Schmelz Fr. Er- Prov. Ss. Martyrum Gorcomiemsium, Olanda. win, Ludwig, nato il 10 settembre 1915 a Die- È stato missionario in Pakistan, lavorando co- tershan, della Prov. S. Elisabeth, Germania. me Parroco in vari posti: Badin, Mirpurkhas Dal 1948 al 1964 ha lavorato come Cappel- e Karachi. È morto a Nijmegen all’età di anni lano a Kirchhain, Mannheim e Kelkhaim. È 93, di vita francescana 73 e di sacerdozio 66. stato Parroco (1994-1973) a Kirchhain. Ha poi lavorato molti anni presso l’Ospedale * 7 ottobre 2015: Van Vugt Fr. Padua- “Herz-Jesu” di Fulda. Conclusasi l’esperienza nus, Joannes Iosephus, nato ad Utrecht, della dell’Ospedale, ha accompagnato a Frauenberg Prov. Ss. Martyrum Gorcomiemsium, Olan- la liturgia con l’organo, specialmente i Ve- da. Nel 1955 è andato in Norvegia, dove è spri della domenica. Nel 2008 si è trasferito stato Parroco per 34 anni. È morto in Alverna nell’Infermeria del Convento, dove è riuscito a (Wijchen) all’età di anni 90, di vita francesca- festeggiare i suoi 100 anni con i Frati, i Parenti na 68 e di sacerdozio 61. e gli Amici. È morto a Fulda all’età di anni 100, di vita francescana 78 e di sacerdozio 67. * 16 ottobre 2015: Dougherty Fr. John Forest, Patrick, nato a Berfalst, Irlanda, della * 26 settembre 2015: Weist Fr. Edgar, Cust. Dep. a Prov. Hiberniæ, Gran Bretagna. È nato a Osnabruck, Germania, della Prov. Im- morto a Craigmillar all’età di anni 75 e di vita maculatæ Conceptinis BMV, Brasile. Ha la- francescana 52. sciato la sua città, per essere missionario in Brasile, ispirato dai francescani. Si è caratte- * 22 ottobre 2015: Kapitanovic Fr. rizzato per la sua semplicità, laboriosità e per il Vicko, nato il 12 giugno 1944 a Ogorje Gornje, suo buon cuore. È morto a Blumennau all’età della Prov. Ss. Redemptoris, Croazia. È morto di anni 81, di vita francescana 56 e di sacerdo- nel Convento di Trstenik (Split) all’età di anni zio 51. 71, di vita francescana 56 e di sacerdozio 48.

* 29 settembre 2015: Montañez Val- * 18 ottobre 2015: Fornal Fr. Wilhelm, lejo Fr. Salustiano, nato l’11 settembre 1936 nato il 28 ottobre 1952 a Crudec-Rzeszów, a Garagoa, della Prov. S. Pauli Apostoli, Co- Polonia, della Prov. S. Hedwigis, Polonia. È lombia. Per molti anni fu missionario nelle pe- morto a Larnaca, Cipro, all’età di anni 62, di riferie, ma svolse anche vari uffici: formatore, vita francescana 28 e di sacerdozio 24. economo, sagrista, catechista, ministro straor- dinario dell’Eucaristia. Si è distinto per il ser- * 19 ottobre 2015: Menesello Fr. Otto- vizio, la gioia, per il suo amore verso tutti, in rino, Odino, nato a Ca’ Oddo di Monselice, particolare verso i piccoli, i poveri e gli umili. della Prov. Venetæ S. Antonii Patavini, Italia. È morto all’età di anni 79 e di vita francescana La sua personalità non passava inosservata, 56. soprattutto a motivo della sua determinazione. NECROLOGIA 529

Anche la sua cordialità era una qualità che gli tutti i commensali un “goccio” di vino per ral- permetteva un facile approccio alle persone. legrare il cuore dell’uomo. È morto a Sabbion- Ma la schiettezza, manifestata nel parlare e ri- cello all’età di anni 94, di vita francescana 76 chiesta nel trattare, è sempre stata il primo trat- e di sacerdozio 69. to della sua persona. Svolse il suo ministero in varie case della Provincia. Negli anni trascorsi * 22 ottobre 2015: Bezzon Fr. Sigismon- a Gemona fu chiamato a custodire il Santuario do, Romeo, nato a Saonara, della Prov. Venetæ di sant’Antonio come Rettore e come Guardia- S. Antonii Patavini, Italia. Operò in varie Fra- no della comunità. L’impegno e la tenacia con ternità della Provincia svolgendo i servizi di cui affrontò i lavori di completamento del San- questuante, sacrestano e cuoco. La sua vita è tuario e dei locali annessi, dopo la distruzione legata anche al servizio dei confratelli amma- del terremoto, resteranno scolpiti in quel luogo lati dell’Infermeria di Saccolongo. Attraverso come le pietre. È morto a Saccolongo all’età di l’opera di infermiere svolse per oltre 15 anni anni 92, di vita francescana 74 e di sacerdozio un servizio molteplice e laborioso, vissuto nel- 66. lo stile del Frate Minore con speciale attenzio- ne e preferenza ai frati infermi e ammalati. A * 21 ottobre 2015: Speziali Fr. Giacomo, questi confratelli e in particolare a Fr. Daniele Alfredo, nato il 28 luglio 1924 a Petrignano Hechich, che ha accompagnato per molti anni, di Assisi, della Prov. Romanæ S. Petri et Pau- ha saputo donare senza misura spazio, tempo li, Italia. Ci lascia la testimonianza di una vita e affetto. È morto a Saccolongo all’età di anni donata a Dio e ai fratelli con passione, impe- 90 e di vita francescana 68. gno e allegria francescana. Uomo intelligente, creativo, è stato impegnato in vari campi di * 24 ottobre 2015: Zanconato Fr. Ma- apostolato: Assistente nazionale degli Araldi- rio, nato a Marana di Crespadoro, della Prov. ni dal 1968 al 1971; insegnante d religione; per Venetæ S. Antonii Patavini, Italia. Animato da diversi anni Rettore della basilica di s. Ubal- appassionato spirito missionario, nel 1959 par- do a Gubbio; per molti anni impegnato nella tì per l’El Salvador, dove giunse dopo 22 gior- pastorale parrocchiale a Latina. È morto nella ni di nave. La sua attività può essere riassunta Clinica Annunziatella di Roma all’età di anni in tre parole: costruttore, maestro e pastore. 91, di vita francescana 75 e di sacerdozio 66. Grazie a lui furono edificate varie chiese. Si dedicò alla problematica dell’istruzione, fon- * 21 ottobre 2015: Sagl Fr. Bernhard, dando e ampliando scuole. Ma il suo lavoro Joseph Karl, nato a Sitzendorf, della Prov. S. principale fu l’attività pastorale che non cono- Leopoldi, Austria/Italia/Svizzera. Ha svolto il sceva limiti. Sempre pronto a ogni chiamata servizio di Giardiniere e di Sagrestano a Maria per gli ammalati, per mitigare la povertà e per Lanzendorf e a Maria Enzersdorf. Per 30 anni seminare speranza, i bambini e i giovani fu- ha svolto il suo lavoro con diligenza, come un rono la sua principale preoccupazione. Aperto “culto”, nella chiesa e nella sacrestia di Graz! alle istanze dei movimenti apostolici, la sua È morto a Graz all’età di anni 85 e vita france- opera riuscì ad essere efficace soprattutto nel scana 45. campo dell’evangelizzazione, della catechesi e della liturgia. È morto nell’Ospedale di San * 22 ottobre 2015: Confalonieri Fr. Salvador, El Salvador, all’età di anni 95, di vi- Carmelo, Romildo, nato il 12 febbraio 1921 ta francescana 75 e di sacerdozio 68. a Seregno, della Prov. Mediolanensi S. Caroli Borromæi, Italia. Uomo dal carattere schivo * 25 ottobre 2015: Goulet Fr. Jean, nato ed essenziale nei modi, ma allo stesso tempo a Québec, della Prov. S. Ioseph Sponsi BMV, arguto e ironico, lascia la traccia di una vita Canada. Di temperamento vivo, attivo e gene- semplice spesa nel servizio discreto e pondera- roso, ha esercito il suo ministero sacerdotale in to per il Regno di Dio. La sua lunga esistenza varie parrocchie per 23 anni; poi, per 29 anni è è contraddistinta dal susseguirsi di numerosi stato Assistente spirituale regionale dell’OFS. trasferimenti, fino a quando nel 1983 l’obbe- Ha anche pubblicato volumi sui Vangeli e di dienza lo chiama a Dongo (CO) ove rimarrà spiritualità. È morto nell’Infermeria provin- per ben trent’anni. Qui, rallegra la vita della ciale di Montréal all’età di anni 81, di vita Fraternità, oltre che con la sua originale sim- francescana 60 e di sacerdozio 52. patia, con il servizio di cantiniere, offrendo a 530 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

* 26 ottobre 2015: Mons. Giuseppe Naz- Negli anni in cui è Archivista provinciale e di zaro, OFM. Il Vescovo Giuseppe Nazzaro, già Vicepostulatore delle Cause dei Santi si dedica vicario apostolico latino di Aleppo, in Siria, e, con entusiasmo alla riorganizzazione dell’ar- prima ancora, Custode di Terra Santa, era na- chivio provinciale e lo arricchisce con il ritro- to il 22 dicembre 1927 a S. Potito Ultra, della vamento di preziosi manoscritti e di volumi Cust. Terræ Sanctæ, Israele. È morto nell’O- antichi. In una sua memoria scrive: “l’amore spedale di Avellino all’età di anni 77, di vita al mio Ordine e la mia nomina ad Archivista francescana 58, di sacerdozio 50 e di episco- provinciale ha accentuato la simpatia per il pato 12. passato così da farmi dedicare tutto il tempo disponibile alle ricerche storiche sul france- * 28 ottobre 2015: Samac Fr. Šime, nato scanesimo lombardo con l’intento di far amare il 5 maggio 1946 a Miljevci, della Prov. Ss. san Francesco e il suo Ordine nel tempo anche Redemptoris, Croazia. È morto a Zagreb all’e- quando io sarò fuori del tempo”. Lascia una tà di anni 69, di vita francescana 51 e di sacer- ricca bibliografia costituita da circa 30 volumi dozio 43. e da numerosissimi articoli su riviste e giorna- li; degno di nota è l’approfondito studio circa * 5 novembre 2015: Van Hook Fr. John la storia dei tre Ordini francescani in terra di Edward, nato a Fair Lawn, NJ, della Prov. Ss. Lombardia dalle origini fino agli anni ’80. È Nominis Iesu, USA. Laureatosi presso la St. morto a Sabbioncello all’età di anni 100, di vi- University, è stato Professore ta francescana 82 e di sacerdozio 75. (1956-2004) di Filosofia e in vari modi ha la- vorato presso il Siena College in Loudonville, * 11 novembre 2015: Bakoma Fr. Mar- NY. In questo periodo ha scritto molti articoli cel, Marcel Bagueta, nato il 5 luglio 1961 a per Riviste scientifiche e nel 1979 ha pubblica- Koka, della Prov. Verbi Incarnati, Togo/Costa to la Systematic Philosophy. Ha ricevuto vari d’Avorio/Benin. È morto in un incidente d’au- riconoscimenti. Il lavoro presso il Siena Colle- to, Yamoussoukro (Costa d’Avorio), all’età di ge è stato interrotto solo per studi universitari, anni 54, di vita francescana 25 e di sacerdozio tipo la frequentazione del PAA di Roma. Nel 15. 2006 è stato nominato Professore Emerito. È morto a Ringwoord, NJ, all’età di anni 85, di * 12 novembre 2015: Ewert Fr. Micha- vita francescana 65 e di sacerdozio 60. el J., nato 16 giugno 1932 a Dubuque, della Prov. Ss. Cordis Iesu, USA. Ha lavorato nella * 7 novembre 2015: Rienzi Fr. Canio, pastorale, è stato Cappellano militare. È morto Donato, nato il 17 maggio 1938 a Cancellara, a Springfield, Illinois, all’età di anni 83, di vita della Prov. Salernitano-Lucanæ Immaculatæ francescana 63 e di sacerdozio 56. Conceptionis BMV, Italia. È morto nell’Infer- meria provinciale di Nocera Superiore all’età * 14 novembre 2015: Laurita Fr. Le- di anni 77, di vita francescana 59 e di sacerdo- opoldo, Gerardo, nato il 13 marzo 1931 a zio 51. Potenza, della Prov. Salernitano-Lucanæ Im- maculatae Conceptionis BMV, Italia. È morto * 9 novembre 2015: Mosconi Fr. Ana- all’età di anni 84, di vita francescana 67 e di cleto, Antonio, nato il 15 febbraio 1915 a Pre- sacerdozio 60. valle, della Prov. Mediolanensis S. Caroli Bor- romæi, Italia. Ha nutrito una vera passione per * 18 novembre 2015: Padilla Martín Fr. la storia e per tutto ciò che è legato al passato. José María, nato il 26 aprile 1927 ad Irapua- Riteneva, infatti, che l’incontro con la storia “è to, della Prov. Ss. Petri et Pauli de Michoacán, pur sempre una memoria, una presenza, un far Messico. Si distinse per il suo lavoro, la sua rivivere uomini e cose, passate nel tempo, ma autenticità e il suo darsi da fare come costrut- non nella mente e nel cuore”. Nel 1943 l’ob- tore di Cappelle e altri edifici a favore delle bedienza lo conduce a Busto Arsizio dove ini- comunità più povere. È morto presso l’Hospi- zia la sua attività di insegnante di Storia della tal San José, Celaya, all’età di anni 88, di vita Chiesa. Per circa vent’anni si prodiga per la francescana 65 e di sacerdozio 59. formazione culturale delle giovani generazio- ni di frati insegnando anche Patrologia, Storia * 19 novembre 2015: O’Connell Fr. dell’Arte e Storia dell’Ordine Francescano. Aquinas, Con, nato a Cork, Irlanda, della Cust. NECROLOGIA 531 dep. Immaculatæ Conceptionis BMV a Prov. di Sauerkand e, poi, come Cappellano delle Hiberniæ, Inghilterra. È morto presso New Carceri di Atterdon e di Siegen. È stato anche Southern Hospital, Scozia, all’età di anni 85, Cappellano nel Pensionato di Dorsten. Nel di vita francescana 66 e di sacerdozio 61. 2009 fu trasferito nella Fraternità di Köln-Vin- gst. In seguito è stato nominato Collaboratore * 22 novembre 2015: Langone Fr. Do- nella Parrocchia “St. Theodor/St. Elisabeth” in menico, Vincenzo, nato il 22 agosto 1931 a Köln-Höhenberg/Vingst. È morto a Dortmund Polla, della Prov. Salernitano-Lucanæ Im- all’età di anni 76, di vita francescana 56 e di maculatæ Conceptionis BMV, Italia. È morto sacerdozio 50. a Cava de’ Tirreni, all’età di anni 84, di vita francescana 66 e di sacerdozio 59. * 7 dicembre 2015: Happel Fr. Seve- rus, Wilhelmis Hubertus, nato a Gouda, della * 24 novembre 2015: Gola Fr. Hubert, Prov. Ss. Martyrum Gorcomiensium, Olan- Josef, nato il 9 dicembre 1914 a Leschnitz, da. Ha lavorato come Parroco, dedicandosi, della Prov. S. Elisabeth, Germania. Come Fra- soprattutto, ai giovani. Esperto in liturgia, ha te e Sacerdote è vissuto ed ha lavorato ad Han- lavorato presso la Radio cattolica della Bro- nover, a Hessisch-Oldendorf, a Goslar, ad Ott- adcasting Organisation (KRO). È morto a Kou- bergen e a Berlin, dove è stato anche Ministro dekerk all’età di anni 80, di vita francescana provinciale dell’allora Provincia francescana 61 e di sacerdozio 54. della Slesia. Nel 2005 fu trasferito da Han- nover a Warendorf e, poi, a Dortmund, dove * 11 dicembre 2015: McManamon Fr. ha celebrato solennemente i suoi 100 di vita, James, Terence, nato a Clevend, Ohio, della ringraziando il Signore per il dono della vita Prov. Ss. Cordis Iesu, USA. È stato Professore e per averlo chiamato al suo servizio. È morto e Amministratore nel campo dell’educazione; a Dortmund all’età di anni 101, di vita france- ha lavorato come Cappellano, in Parrocchia; è scana 80 e di sacerdozio 68. stato Direttore dell’«American Franciscan Hi- story». È morto a Parma, Ohio, all’età di anni 93, di vita francescana 73 e di sacerdozio 66. * 24 novembre 2015: Kircher Fr. Matthias, Anton, nato il 1° luglio 1930 a Hün- feld, della Prov. Prov. S. Elisabeth, Germania. * 13 dicembre 2015: Lasta Fr. Ljude- Dopo la Laurea è stato ordinato sacerdote, e, vit, Miljenko, nato il 25 agosto 1947 a Mostar, della Prov. Assumptionis BMV, Bosnia/Erze- compiuto l’anno pastorale, è stato trasferito a govina. È stato Cappellano, Parroco e Guar- Marienthal in Rheingau con il compito di par- diano. È morto a Mostar all’età di anni 69, di tecipare al pellegrinaggio, attraverso l’informa- vita francescana 49 e di sacerdozio 43. zione, e di occuparsi dei Frati in Giappone. Nel 1973 è stato trasferito a Kirchhain come Parroco * 22 dicembre 2015: Barato Fr. Um- e Guardiano; poi, a Salmünster, dove si distinse berto, nato a Camisano, della Prov. Venetæ S. per il suo tratto amichevole ed accogliente, ed, Antonii Patavini, Italia. Dopo aver trascorso infine, a Fulda, dove è morto all’età di anni 79, alcuni anni in Provincia, dal 1964 al 1970 è di vita francescana 58 e di sacerdozio 52. stato missionario nelle Filippine, professore nel seminario francescano di Manila e per 4 * 27 novembre 2015: Rigali Fr. Joseph, è anni segretario del Nunzio Apostolico pres- nato a Lima, Ohio, della Prov. S. Ioannis Bapti- so il Governo Filippino. Nel 1971 ha iniziato stæ, USA. È stato missionario in Giamaica, ha il suo servizio nella Custodia di Terra Santa. lavorato nella pastorale parrocchiale, in quella Parroco a S. Maria della Vittoria in Rodi, a Li- universitaria e giovanile, in una casa di ritiro. massol e a Nicosia “S. Croce”, per vent’anni è È morto a Cincinnati all’età di anni 84, di vita stato Vicario Patriarcale dei Latini a Cipro. In- francescana 65 e di sacerdozio 57. caricato della Nunziatura Apostolica di Cipro, dal 1995 è stato Delegato del Custode di Terra * 5 dicembre 2015: Bollmann Fr. Her- Santa per Cipro. Ha trascorso gli ultimi anni bert, Joseph, nato il 20 gennaio 1939, della della sua vita nel convento di S. Maria delle Prov. S. Elisabeth, Germania. Come Sacerdo- Grazie a Larnaca, continuando il suo servizio te ed Assistente sociale ha lavorato attivamen- nell’amata isola di Cipro, ormai sua seconda te, per molto tempo, prima come Cappellano patria. È morto a Larnaca, Cipro, all’età di an- 532 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3 ni 85, di vita francescana 69 e di sacerdozio 82, di vita francescana 62 e di sacerdozio 54. 61. * 25 dicembre 2015: Weber Fr. Allen, * 22 dicembre 2015: Gournay Fr. Gil- Henry, nato a Newark, Prov. Ss. Nominis les-Marie, Michel, nato il 26 settembre 1917 Iesu, USA. Sacerdote diocesano, ha svolto a Boulogne-sur-Mer, della Prov. B. Ioannis vari servizi pastorali per la sua Arcidiocesi. Duns Scoti, Francia/Belgio. È morto a Atis- Diventato francescano, è stato assegnato nel Mons all’età di anni 98, di vita francescana 78 1987 alla St. Bonaventure University in Al- e di sacerdozio 71. legany, N.Y., dove ha lavorato per circa 27 anni, prima Addetto al personale e, poi, come * 23 dicembre 2015: Zumalde Ugrate Professore. Ritiratosi nel 2014 dall’insegna- Fr. Nikolaus, Nikolas, nato ad Oñati, della mento, fu assegnato alla chiesa “Our Blesed Prov. Franciscanæ de Arantzazu, Spagna. È Lady” in Wood-Ridege, N.J.. È stato anche morto nella Fraternità di San Sebastian all’età Assistente spirituale dell’OFS nella Parroc- di anni 83, di vita francescana 65 e di sacerdo- chia “St. Anne” in Fair Lawn. Nel 2015 ha zio 58. celebrato il 50° anniversario della sua ordi- nazione sacerdotale. È morto ad Hackensack, * 23 dicembre 2015: D’Andrea Fr. Fe- N.J., all’età di anni 75, di vita francescana 33 derico, Antonio, nato il 30 agosto 1943 a S. e di sacerdozio 50. Bartolomeo in Gualdo, della Prov. Samnito- Hirpiniæ S. Mariæ Gratiarum, Italia. Dopo * 28 dicembre 2015: Montella Fr. Al- l’ordinazione presbiterale, completati gli stu- ban, Vincent, nato in Providence, della Prov. di di Licenza in Teologia presso la Pontificia Immaculatæ Conceptionis BMV, USA. È Facoltà Teologica di Napoli (1969), conseguì morto a New York all’età di anni 87, di vita la Laurea in Filosofia presso l’Università Fe- francescana 67 e di sacerdozio 60. derico II di Napoli (1974) ed iniziò l’attività didattica con l’insegnamento di discipline * 29 dicembre 2015: Soede Fr. Leoni- umanistiche nelle Scuole statali, fino al 1990. des, Adranus Louis, nato ad Amsterdam, della Con l’apertura dello Studio Francescano In- Prov. Ss. Martyrum Gorcomiemsium, Olanda. terfamiliare di Nola e Liveri, dal 1998 fino al Assistente in una Casa per anziani, è stato 2013 offrì la sua collaborazione accademica. membro di un gruppo pastorale e Vicario nella Significativo è stato il suo impegno nell’As- Casa di Nijmegen, dove è morto all’età di anni sociazione “Il Pioppo” di Somma Vesuviana 83 e di vita francescana 65. (NA), con attività indirizzate all’accoglienza, al recupero e al reinserimento sociale di ex tos- * 31 dicembre 2915: Van Weelden Fr. sicodipendenti, minori e giovani a rischio di Clemens, Gijlbertus Bernerdus, nato a Haar- devianze. È morto nel Convento “Ss.ma An- lem, della Prov. Ss. Martyrum Gorcomiem- nunziata” di Avella all’età di anni 72, di vita sium, Olanda. È stato Maestro dei Novizi, francescana 55 e di sacerdozio 48. Parroco e Cappellano di Ospedale, Guardiano a Bonn, Germania, e ha lavorato per MZF. * 25 dicembre 2015: Petri Fr. Gregg, È morto ad Utrecht all’età di anni 69, di vita Donald, nato a Bloomington, della Prov. S. francescana 51 e di sacerdozio 42. Ioannis Baptistæ, USA. Ha lavorato in campo educativo e si è occupato della pastorale nel sud-ovest, si è occupato della pastorale parroc- chiale nel Midwest e del mondo ispanico. È morto a Bloomington, Illinois, all’età di anni INDEX NOMINUM PRO ANNO 2015 (CXXXIV) A Barrientos Vargas Wilder 528 Bartolini Bruno 47 Accrocca Felice 519 Bartolucci Marcello 128-132 passim, 296-300 passim, Acquadro Chiara Agnese 205 470 Juniper 74 Battaglia Vincenzo 316, 508 Afonso do Nascimento Aquiles 336 Battolini Ottaviano 333 Aguirre Ayaviri Manuel 527 Beck Bernardin 173, 181 Aguirre Garza Jesús 479 Beinert Wolfgang 521 Alamilla Gabriel Romero 48 Belanger Brian 48 Alberto Suárez Inda 478 Benedetto XVI 482 Aldrich Albert 178 Benoît Mutombo Bwanacing 147 Alfiere Francesco 290 Benotti Riccardo 376 Alfio Marcello Buscemi 451 Berardinetti Pasquale 48 Aliquò Pietro 171 Beristain Uzkudun Iñaki 73 Allimant Raúl 74 Bernardi Sozo Orlando 180 Almazan Cielito R. 441 Berta Alfredo 327 Alonso Tony 467 Berti Fabio 445, 479 Alvarado Segura Edwin 47, 143, 200 Bezzon Sigismondo 529 Alves Barbosa Severiano 75 Bianchi Luca 290 Amador Rubio Rigoberto 176 Bianchi Michele 175 Amaral Bernardo Amaral 445, 479 Biasiotto Richard 334 Amato Angelo 128-132 passim, 296-300 passim, 315, Bilokapić Andrija 47, 476 470, 473 Bini Giacomo 316 Amigo Vallejo Carlos 139 Blachut Adam Jan 174 An Peter 446 Blajer Piotr 290, 451 Anastasi Leonardo 179 Blanco Pérez Rafael 290 Andrade T. Santiago 442 Blażkiewicz Henryk 174 Ante Oscar 517 Block Wieslaw 454 Aphonse Charles 85 Boadas Llavat Agustí 171 Appolonio Adriano 48 Bochicchio Emanuele 47 Aranguren Pagola Manuel 175 Bohl Cornelius 48, 442 Aravena Luis Mauricio 74 Bollmann Herbert 531 Arévalo Sánchez Antonio 143 Bon Pedro 181 Armendáriz Jiménez Faustino 467 Bots Piet 73 Arregi Guridi Joxe Maria 78 Bottini Claudio 290, 451 Arrighini Angelo 486 Bourdeau Gilles 77 Artola Arbiza Antonio M. 508 Bowa Kateta Grégoire 48, 76, 147 Artola Ibarguren Jesus 73 Bratti Claudio 171 Bravi Francesco 47 B Braz de Aviz João 89, 92, 156, 369, 371, 485 Breis Carlos Alberto 47, 75, 144, 462, 514 Baawobr Richard 304 Brignami Bruno 324 Bagh Yusuf 48, 143 Brioschi Edoardo 171 Bakoma Narcel 48, 525, 530 Britz Guido 338 Bala Juniper 174 Brocanelli Vincenzo 47, 143, 316, 457, 458 Balajić Siniša 286 Brząkalik Antonin 47 Bałdyga Sergiusz 48, 144, 202, 289 Brzozowski Przemyslaw 174 Barato Umberto 531 Brzyski Alan Tomasz 47, 200, 506 Barbagallo Salvatore 289, 451 Buarque de Souza Wellington 75 Barden Franz-Leo 442 Budzinski Salwator 174 Barelli Eugenio 446 Bufalini Fulgenzio 175 Baril Maurice 336 Buffon Giuseppe 446, 508, 510 Barnard David 48, 77 Bugeja George 325 534 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Bunader Julio César 47, 143, 199, 202, 203, 208, 125, Codoré Bruno 484 126, 201, 205, 379, 446, 479, 480 Coelho da Rocha Angela de Fátima 315 Burigana Riccardo 135 Colomer Barber Rafael 77, 479 Burini Marco 503 Colón Fernando 335 Busana Franceschino 527 Comastri Angelo 471 Buscemi Alfio Marcello 290 Concha Cayuqueo Jorge 47, 74, 325 Bush John 527 Conchas Guzmán Eladio 453 Confalonieri Carmelo 529 C Convery Daniel 74 Cordisco Vittroio 132 Cabanillas Maria del Transito 474 Córdoba Arias Jonatán 454 Cabibbio Rosaria 508 Correa Gino 445, 479 Cabrera Orlando 48, 144 Correa Suárez Rubén 527 Cacciotti Alvaro 290, 521 Corullón Fernámdez Manuel 48, 457 Cadoré Bruno 304 Costa Pedro José António 74 Caffulli Giuseppe 307 Coulot Claude 48 Calderón Martín Severino 76, 140 Courros Gérard 180 Califano Giovannigiuseppe 133, 301, 467, 474, 508 Covertino David 305 Callanan Richard 527 Covili Isauro 74, 442 Calpe Melendres Xavier 453, 508 Crisci Livio 285, 479 Campana Ferdinando 47, 209 Croatto Tony 335 Campos Jaime 446 Crociata Mariano 38 Canale Franco 177 Cubillo Martínez Pedro 338 Canali Paolo 48 Cucca Mario 290, 451 Carbajo Núñez Martín 206, 454 Čuden Marjan 47, 144 Carboni Roberto 85 Cvitak Marijan 48 Cardini Franco 324 Czerwinski James 176 Caro Morales Eddie 48 Caro Nydia 335 D Carrasco Vega Manuel Eugenio 48 Carrero Morales Ángel Darío 199, 201, 329, 335 Da Costa Morais Fernado 292 Carvalho Neto Francisco 47 Da Costa Sandro Roberto 493 Casini Teresa 128, 132, 468 Da Cruz Marco Aurélio 48 Castelli Giuseppe 333 D’Adrea Federico 532 Castiñeira Chouza José Antonio 47 Dalarun Jacques 321, 327 Castrillo Agostino Ernesto 474 D’Alessandro Benedict Joseph 333 Cavalli Giampaolo 442 Dalla Gassa Diego 446 Cavalli Stefano 135, 290 Dall’Osto Antonio 322 Cavazos-González Gilberto 48, 290, 445 Damiata Ambrogio 523, 527 Cavicchia Alessandro 290, 451 D’Angeli Francesco 338 Cavicchia Matteo 451 D’Angelo Giacinto 77, 291 Cavinato Geminiano 177 D’Arelli Francesco 171 Cecchin Stefano 315, 508 Da Silva Correia José 336 Cegłowski Samuel 77, 479 Da Silva Moreira Alberto 462 Ceja Jiménez Ignacio 47, 203, 380, 477-479 Da Silva Moreira Alberto 514 Cella John 443 De Blas Alonso 180 Cencini Amedeo 309 De Carvalho Jún. Walter 48 Cerrato Chamizo Guillermo 76, 140 De Cristofaro Remigio 174 Charland Pierre 77, 479 Degnii Renzo 85 Chávez Flavio 478 Deja Leonard 75 Cheri Fernand J. 324 De la Fuente Silvio 48, 202, 286 Chiaro Mario 153, 156 De la Fuente Eloy Bueno 315 Chorzewski Antoni 174 De la Mata Miguel 48 Ciardi Fabio 369, 370 Dellazari Inácio 47 Ciarrocchi Egilio 181 Dell’Oglio Demetrio 177 Ciceri Antonio 291 Del Pezzo Pasquale 48, 202 Cirino André 446 Del Prete Sosio 132 Civilini Luigi 175 Del Vecchio La Rovere Alberto 334 INDEX NOMINUM 535

De Miranda Evaristo Eduardo 521 Fineschi Gido 47, 143, 207 De Miranda Filho Jose Maria 291 Fioravanti Gregorio 301 De Sousa Rogério Viterbo 285 Fiore Giammarco Francesco 453 De Souza Brandâo Neto Bernardo 48 Florentino Paulo Sergio 291 De Soveral Andrea 474 Flores Guerriero José Ángel 286 Dessinga Kevin 144 Fornal Wilhelm 528 Dezza Ernesto 80, 448 Fragnelli Pietro Maria 470 Díaz Cázares Juan Manuel 178 Freire Fierro Jorge Luis 292 Dicicco Mario 84 Freyer Johannes 446 Díez Bartolomé Adolfo 76, 140, 141 Furlato Emilio 175 Di Piede Francesco 454 Fusarelli Massimo 73, 442 Di Prinzio Benigno 338 Dobszay Benedek 441 G Dobszay Benedek 48, 143 Domínguez Serna Joaquín 141 Gabrus Alois 527 Do Nascimento Antunes Virgilio 315 Gallardo Loja Luis 286, 462 Do Nascimento Roberto Miguel 48, 285 Galoy Reu Jose C. 442 Dorfern Dominik 291 Gambetti Mauro 208 Dorronsoro Mujika Juan Miguel 73 Gandolfi Federico 48 Dos Santos Benjamim Miguel 74 Gannon James 443, 505 Dos Santos João Amilton 75 Gaol Goklian Lumban 73 Dos Santos João Paulo Nascimento 454 Garcia Gilberto 514 Dos Santos Marto António Augusto 315 García Padilla Alejandro 335 Dougherty John Forest 528 García Paredes José Christo 314 Ducharme Pierre 482 García Ramis Magali 335 Duk Andrzej 289 Garcoa Acosta A. Filomeno 132 Dukowski Ignacy Ludwik 173 Gardi Teresa 129, 132 Duque José Félix 327, 521 Garro Abarrategi Domingo 174 Durighetto Claudio 47, 143, 200 Gasnick Roy 338 Dürr Thomas 305 Gattei Gianni 48, 144 Dzierzenga Richard 76, 147 Gavin Robert 336 Gavran Lovro 47, 506 E Gendrau i Valls Josep 141 Genovese Giovanna 301 Echeverría Benjamín 141 Geraros Emile 291 Echeverry Carbonell Akimed 285, 446 Gianaroli Onofrio 171 Echeverry Hincapié Joaquín Arturo 521 Giannone Carmelo 48 Egloff Otmar 446 Gibu Tokumoto Alfonso 76 Ellena Carlo 470 Giovannetti Ottaviano 180 Errázuriz Ossa Francisco Javier 199, 203 Giovanni Paolo II 482 España Jesús 139 Giraldo Roberto 135, 289, 451 Esposito Agostino 47, 304 Giubbani Francesco 175 Esposito Pino 508 Giugno Emilio 336 Etzi Priamo 286, 446, 480 Gjerkaj Aurel 48, 75, 144 Evans Gerardo 446 Gniecki Czesław 443 Ewert Michael J. 530 Gola Hubert 531 Gomes de Figueiredo Wanderley 77 F Gómez Jesús 479 Gómez Martínez Eulalio 446 Faloona Isidore 443 Gómez Vargas Francisco 47 Färber Klaus-Josef 181 Gonsalit Saur Wilhelmus 48, 144 Favretto Mario 442 Gonsalves Anthony 337 Felipe Tapia Vicente-Emilio 47, 139, 143 Gonzalez Naranjo Miguel Ángel 48 Ferrari Gabriele 513 Gori Nicola 41 Ferro Ambrogio 474 Goroni Alberto 283 Ferro Salvatore 285, 479 Gotay Consuelo 335 Figueiredo Fernando Antônio 520 Goulet Jean 529 Figueroa García Héctor Manuel 445 Gournay Gilles-Marie 532 536 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Granier Agnès 304 Jungco Jr. Felix 48 Grech Richard Stanley 47, 143 Jurka Jeroným František 47, 143 Greco Francesco M. 301, 473 Guadalupe Oscar 48 K Guida Marco 290, 521 Gutiérrez Fernández José de Jesús 175 Kabong François Marie Tshiteya 147 Gutiérrez Martínez Ángel Gabino 441 Kachel Józef 443 Gutiérrez Olmos José Enid 47 Kalaj Gjon 75 Guzmán Ángel Mariano 141 Kamleitner Gottfried Santiago 337 Kamoń Justyn Walenty 174 H Kania Jarosław 47, 443 Kapitanovic Vicko 528 Hanton Capistran 179 Kasombo Joseph 76, 147 Happel Severus 531 Kauser Tibor, 204 Hardin John 47, 200, 505 Kemner Kieran 527 Harris Zavier 178 Khanyile Makhomba 77 Hasil Berard 178 Kheswa Simphiwe 77 Heising Heldmar 180 Kibuzehose Nicodeme 47, 143, 148, 203, 380, 479, 480 Hekić Daniele 171 Kingery Victor 176 Heo Basil 145 Kinsella Austin 177 Hernandez Agustín 508 Kircher Matthias 531 Hernández Martín Jesús 76, 140, 141, 445 Klimas Narcyz 289, 451 Hernández Medrano Rodolfo 441, 479 Kodžoman Joško 47, 199, 200 Hernández Vidales Agustín 144, 206, 290, 289 Koeters Stephan 176 Herzner Bonifatius 179 Kohlmann Bonaventura 336 Hidalgo Iglesias Enrique 48 Kohorst Leo 179 Hilgeman Waldery 171 Kolacz Mauryey 174 Ho Sang-seon 77 Konkol Robert 175 Hoebing Philibert 176 Kopiec Maksym Adam 454 Holguín Lara Andrés Victor 292 Kopysterynskyi Dobroslav 48 Hoogenboom Rob 47 Korošak Bruno 171, 327 Horta Espinoza Jorge 290, 446 Kosi Theodorus 73 Hudson Patrick 48 Kozhu Stefan 204 Hunter Victor 336 Krekelberg Michael 337 Husek Vit 177 Kulba Andrezej 48 Hwan Kim Carolo Myeong 517 Kungys Astijus 48, 505 Kvaka Jeremiáš 47, 199 I L Iannuzzi Sabino 47, 506 Inácio Ilídio Jacinto 74 Labib Kamal 48 Infanda José 457 Labor Marcello 300, 301 Ispizua Ensunza Jose Luis 175 Laloux Michel 48 Lambert Crhistopher 527 J L’Amur Ferreira Fabio 48 Langone Domenico 521, 531 Jaeger David M. 290 Lanzrath Curt 338 Janka Filemon Tadeusz 47 Larrea Arrizabalaga Juan Ignacio 443 Jaskulski Roland 174 Lasta Ljudevit 531 Jeusset Gwénolé 136, 169 Laurita Leopoldo 530 Jiménez Ivelisse 335 Lavarone Ken 467 Jimenez Zamora Vicente 508 Leclerc Éloi 521 John Vaughn 199 Le Goanvec Marc 47, 143 Johnson Michael 480 Lessard Marius 527 Jöhri Mauro 21, 199, 432, 481 Lim Rufino 517 Joly Dominique 445 Linares Cerezuela Francesc 76, 140 Jukes Anthony 74 Lombard Louis-Marie 180 Juma Manuel José 144 Londoño Ernesto 514 INDEX NOMINUM 537

Longo Fabio 171 McMullan Eunan 48 Lonsdale Patrick 74, 144 McNally Nathan 174 López Bermúdez Francisco 150 Medina Juan 477, 479 López Eduardo 47, 478, 479 Medina Palma Juan 47, 143 Lovasz Janos 292 Melandri Valerio 206 Lovato Stefano 48, 285, 480 Melícias Lopes Vítor J. 47, 141 Lucas Moral José María 73 Melli Maria 521 Ludovico da Casoria 293 Melo Luisa 171 Lugo García Héctor Eduardo 47, 143 Melone Mary 79, 80, 83, 92-94, 144, 206, 287, 315, Luzi Roberto 94 447, 451, 505, 508 Menegatti Valentino 202 M Menesello Ottorino 528 Menor Vargas Neri 144 Mabić Franjo 181 Mertens Benedikt 454 Maccabelli Anna 327 Messa Pietro 290, 520 MacCraith Micheál 446 Meyers Nicolaas 178 Maggioni Enzo 303, 445 Micangeli Augusto 289, 446 Magro Joseph 48, 97 Michalek Bruce 475 Magyar Gergely 77, 480 Miele Bruno 442 Maiello Paolo 506 Milani Andrea 333 Mainardi Adalberto 135 Miles Cassian 339 Mąka Tyberiusz 48, 286 Miljenko Steko 477 Makowiecki Ladislaus 178 Miranda Lino 74 Maliaño Téllez Anselmo Alberto 441 Mirri Franco 446 Manhiça Alfredo 290, 451 Monaco Adelmo 180 Manns Frédéric 48, 208 Montañez Vallejo Salustiano 528 Mantovani Maria Domenica 474 Montella Alban 526, 532 Manuel José Juma 48, 74 Montero Mayra 335 Marangolo Alberto 47 Montes Moreira António 139 Marchal Roger 47, 136, 137, 143, 149 Monti Dominic 48, 208 Maresca Aniello F.S. 300 Moore John Gerrard 445, 480 Marinaj Mirash 75 Morales Alonso 333 Marmorino Adolfo 496 Moreira Meteus 474 Márquez A. Mario 442 Morganti Alfredo 474 Martí Gandía Juan Bautista 73 Mosconi Anacleto 530 Martignetti Rick 48 Moura Rodrigues Sergio 75 Martín Rodríguez Luis 446 Moya Ovejero Juan Carlos 48, 73, 76, 139, 140 Martinelli Paolo 80, 171, 504 Mrše Marko 77 Martinelli Raffaello 470 Mullen Kevin J. 47, 143 Martínez de Ilarduia Fernández de Troconiz Juan M. Munari Matteo 290 47, 73, 141, 443, 506 Muniz Alves João 74, 520 Martinez Hernandez Raul 48 Muñoz Juan Manuel 441, 477 Maryjka Rufin 47 Murakami Paul Miki Yoshitaka 47 Massi Eugenio 327 Murray Russel 135, 286, 446, 462 Massone Pasqualino 48 Murry George V. 470 Mate Uzinić 477 Mutombo Benoit 76 Mateus Duarte Ricardo 181 Mutombo Emmanuel 76, 147 Mathias Gabriel 47, 143, 147 Myeong-Huan Ho Carolo 47, 144 Matos Paoli Francisco 335 Matuła Stanisław Bogusz 454 N Maúl Arias Carlos 181 Mazzotti Ireneo 171 Nadon Elgar 179 McCoy Art 181 Nahak Hendrikus 73 McGrath Aidan 47, 73-77, 143, 126, 199, 202, 285, Najib Ibrahim 289 380, 444, 446, 479, 480 Nardi Bartolomeo 176 McKenna Hugh 47, 139, 442, 443, 506 Nascimento da Silva Gilmar 75 McManamon James 531 Nazariusz Popielarski 289 McManus Richard 475 Nazzaro Giuseppe 524, 530 538 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

Ndiaye Benjamin 457 passim, 408, 457, 481, 483, 486 Neto João Francisco 285 Papež Victor 48 Ng William 48 Parisi Salvador 181 Ngga Gabriel 445, 480 Pastrana Wilma 335 Ngoy Célestin 457 Patton Francesco 47, 200 Nguyen Duy Lam Ignatius 47, 143, 517 Pavuna Davor 505 Nguyen Van Si Ambrogio 285, 446 Paz Guzmán Carlos Guillermo 48 Ngyuyen John Francis 145 Pazzini Massimo 289, 521 Nicolas Gilberto 300 Pedrosa Cabecinhas Carlos Manuel 315 Nikel Krzysztof 126 Pegoraro Cluadio 47, 306 Njoko Nkosinathi 77 Pellegrini Arsenio 469 Norel Jerzry 481 Peña López Fermín 76 Nuguȇn Van Thuȃn François-Xavier 171 Percan Josip 291, 453 Nunes da Mota Rubens 493 Pereira da Silva Liomar 493 Núñez Saavedra Elfer 76 Pereira José Carlos 521 Nunzio Galantino 470 Perry Michael A. 47, 49-72 passim, 73-77, 79, 125, 126, Nyembwe Zacharie 76, 147 136, 139- 149 passim, 143, 199-204, 200, 210, 218- 266 passim, 267-283 passim, 303-306 passim, 375-440 O passim, 444, 462, 467, 475-482 passim, 448, 505, 514, 516 Obico Baltazar 285, 480 Perter Turkson 205 Ocampo Arturo Miguel 176 Perugini Luigi 97, 144, 480, 481 Occhiuto Fabio 47 Petri Gregg 532 O’Connel Niall 285, 480 Piacenza Mauro 125, 126 O’Connell Aquinas 530 Picard Armand 527 O’Connor Francisco 48, 445 Pine Cristino 517 O’Connor John 78, 84, 205 Piperno Leone 526 O’Dea Egbert 179 Piscitello Primo 47, 526 Office Stephen 179 Pizzaballa Pierbattista 47, 208 Ojeda Nieve Nicolás 76 Plata Domingo 144 O’Keeffe John 180 Polichnowski Nicholas 432, 481 Okica Gomes Laurentino 457 Polidoro Gianmaria 521 Okica Gomes Laurentino.48 Polimena Alfonso 47 Okica Laurentino 48 Ponnumuthan Selvister 470 ÓLaoide Caoimhín 48, 203, 380, 446, 479, 480, 482, Pontara Pederiva Maria Teresa 488 505 Potolwana Mawethu 77 Oliver Alcón Francisco 285, 480 Prennushi Vincenzo 474 Oppes Stéphane 290 Prezzi Lorenzo 319, 491 Orban Szabolcs 47 Profilio Florenzia 301 Orossz Lórant 203, 207, 285, 380, 479 Proia Battista 470 Ortega Abarca Mario Liroy 47 Przybylak Józef 174 Ortiz Aguirre Lázaro Armando 478 Pumarino Claudio 74 Ostojić Berislav 339 Puodziunas John 47, 200, 201, 286, 446, 480, 505 Ottenbreit Estêvão 75 Overend Rigillo Sandro 77, 446 Q

P Quematcha Victor 48, 457 Quenardel Olivier 304 Pacheco Palomino Elvis 76 Paczkowski Kamil 48 R Padovese Luigi 171 Pamplany Babu Jose 47 Radaelli Angelo 495 Pancheri Aldo 73 Ramón García Carlos 48, 479 Panduro Álvarez José Ángel 179 Ramos Valmir 203, 207, 380, 446, 463, 479, 480, 492, Paolazzi Carlo 521 515 Papa Diana 166 Rauch Winthir 178 Papa Francesco 3-32 passim, 128, 136, 155, 185-197 Ravasi Gianfranco 315 passim, 204, 294, 303, 307, 310, 315, 322, 343-368 Razionale Alma Letizia 171 INDEX NOMINUM 539

Recchia Luigi 47, 144 Saur Wilhelmus I. Gonsalit 73 Recchia Stefano 48 Savoia Maria Cristina 127 Reczek Felix 176 Scabio Antonio 77, 135, 203, 380, 446, 475-477, 479 Redoblado Lino Gregorio 47, 203, 380, 479, 517 Scapolan Bruno Alexandre 493 Reintjes Sergius 179 Scarato Mariano 176, 178 Renyaan Norbertus 73 Scascitelli Federico 339 Resoldi Venanzio 180 Scheeler Jeffrey 47, 143 Rewers Donald 334 Scheibel José 338 Rey Jaime 85 Schilings Philippe 48 Ribeiro Maria Inés 370 Schmelz Erwin 528 Riccardi Nicola 454 Schmucki Albert 144, 202, 454 Ricci Claudio 206 Schneider Herbert 171 Rienzi Canio 530 Schöch Nikolaus 446 Rigali Joseph 531 Schort Bill 48, 144, 475 Rijper Vigilius 336 Schubert Gerold 527 Rinaldi Giovanni 48, 305, 476, 477 Schulz Konrad 177 Ríos Morales Jorge Humberto 454 Schwerz Nestor Inácio 47, 143, 285 Rivera Danny 335 Scodeggio Floriano 334 Robert Pascal 135 Segura Alvarado Edwin 441 Roberto Carlo 92 Sensi Mario 167 Robinson Jack Clark 47, 143 Sernagiotto Antonino 176 Rocha Grande Emilio 446 Serpetti Carmine 521 Rodrigues da Silva Rogério 75 Serra Junípero 132, 300, 301, 465 Rodrigues de Freitas Virgílio Augusto 179 Serri Carlo 47, 200 Rodríguez Carballo José 40, 42-46, 89, 92, 156, 204, Sesar Ivan 203, 207, 380, 476, 479 317, 369, 373, 468, 485 Shaughnessy Thomas 175 Rodríguez Juliá Edgardo 335 Shim Sylvester 135 Rodríguez Vidal 48, 83, 85, 92, 139, 200 Siedlecki Feliks 174 Rogelio de la Fuente Silvio 209 Siekierka Ernest 47, 143 Romano Vincenzo 474 Sileo Leonardo 451 Romero Gabriel 479 Simunovich Klara 204 Rossi Ruggero 337 Siqueira da Paixão Francisco de Assis 48 Rossi Ugo 524 Skoko Iko 77, 480 Rovegno Suárez Juan 327 Smeralda Eustochia (Santa) 171 Rozansky Joseph 200 Smith Paul 47 Rubio Juan 479 Snoek Cleophas 337 Ruggenthaler Oliver 48, 506 Sodo Luigi 474 Ruiz de Loizaga Saturnino 291 Soede Leonides 532 Rusmadji Aloysius 73 Solares Cristobal 454 Sorrentino Domenico 199 S Spencer William 47 Speziali Giacomo 529 Sabattini Alberto 327 Spinillo Angelo 470 Sadiq Javed 48 Srednicki Roger 175 Sagl Bernhard 529 Sroka Albin Bronislaw 174 Sainz Giménez José María 76, 140, 141 Stasiuk Wenancjusz 443 Salamon Barbara Veronica 76 Steckert Nilton Waldemar 336 Salinas Viñals Javier 467 Steiner Leonardo Ulrich 462, 514 Samac Šime 530 Šteko Miljenko 47, 505 Sammon Sean 475 Stokman Alfred 337 Sánchez Luis Rafael 335 Stoppa Maggiorino 47 Sangseon Oh Paolo 480 Stroppa Vincenza 515 Šanko Tomislav 476 Stubenrauch Bertram 521 Santacaterina Donato 333 Sulek Zbigniew Józef 173 Santana Santos Lenilson 75 Sunarko Adrianus 47 Santos-Febres Mayra 335 Syty Kolumban 443 Saravia Orellana Marcos 48 Sztyk Witoław 77, 286, 446, 455 Sartorio Ugo 481 540 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

T Van Parys, Michel 470 Van Vugt Paduanus 528 Talatinian Basilio 181 Van Weelden Clemens 532 Talone Raffaele 334 Varanath Scaria 144 Tamburrino Francesco Pio 470 Varga Kapisztrán 441 Taroni Massimiliano 171 Vargas Gerardo 479 Tartuferi Angelo 171 Vargas Neri Menor 47, 75 Tasca Marco 204, 432 Várnai Jakab 445, 480 Tavares Oliveira Marcos 292 Vavrek Dennis 47, 208, 505 Tax Bulux German Faustino 77, 480 Vázquez Gutiérez Giovanna 131, 132, 294 Tchami Antonio 457 Vega Ana Lydia 335 Te Amigleo Jose Alvin 445, 480 Vega Ulises 478 Tedoldi Massimo 48, 84, 96, 200 Viale Giacomo 132, 171 Teresa de Jesus (Santa) 521 Vigliotta Thomas 337 Than Van Huan Peter 290 Vizcarra Pablo 334 Theeuwes Marcellin 304 Vörös Győző 521 Thomas Anba 304 Vrdoljak Ilija 47, 143 Tierrablanca Rubén 48, 135 Tigere Alfred Patience 442 W Tinaj Gazmend 75 Tinga Calisto Anastácio 74 Wach Marek 79, 289, 447 Tirado Zuniga Aaron 454 Walter Francis 47, 139, 143 Tjera José Lucas 48 Wash Donal 441 Tlucek Edward 74, 139, 443 Washburn Tom 48 Tofanelli Antonio 481 Weber Allen 532 Toledo Dexter 517 Weist Edgar 528 Tomiri Giuseppe 47 Westrupp Nelson Tommaso da Celano 521 Williams Rayner 528 Tomo Simbe Domingos Pedro 74 Wodka Andrzej 370 Tondello Olivo Luiz 201, 334 Wohler Gil 208, 336 Tonini Aldo 333 Wolter Klaus 178 Torrez Carlos 286 Woo Michael 480 Tran Đúc Hải Alexis 77, 480 Wotzka Szymon 179 Tshiteya François Marie 76 Wuerl Donald William 467 Tufo Berard 333 Turek Boguslaus 299 Z

U Zamorano Saúl 75, 77, 291, 445, 480 Zanconato Mario 529 Uribe Escobar Fernando 330, 337 Zani Vincenzo 79 Urretavizcaya Tellería Ignacio 338 Zegarra Ponce Guido 75, 445 Uzinić Mate 506 Žeglin Dymitr 445 Zeinstra Theodule 528 V Zilli Peghín Luis 339 Zitha Pedro 77 Vaccari Mario 47, 208, 506 Zumalde Ugarte Nikolas 525, 532 Vadakkal Bobby 78 Zurera Ribó Joaquín 141 Vaiani Cesare 48, 201, 208, 286, 446, 447, 480, 514 Zuriarrain Urretabizkaia Juan Telesforo 73, 139 Valer Daniel Dominik 77, 480 Valiente Fandino Edison Rolando 454 Vallejo Lagos Mauro Alberto 47 Valvasori Flaerdi Silvestre 48 Van Beeck Lambert 337 Vanbömmel Fidêncio 47, 462, 493, 514 Van Deal Edward 336 Van der Meer Zeno 528 Van Hook John 530 Van Oosterhout Antonius Franciscus 178 TABULA MATERIARUM PERIODICI «ACTA ORDINIS» FRATRUM MINORUM (An. CXXXIV, IANUARII-DECEMBRIS 2015- N. 1-3) E SANCTA SEDE 5. Omelia nella festa della Provincia del Ss.mo Cuore di Gesù ...... 275 N.1 6. Encounter of Young Temporary Professed ...... 276 1. Papa Francesco...... 3 7. Lettera per la Festa di santa Chiara...... 279 2. Anno della Vita Consacrata...... 32 8. Lettera della Conferenza della FF...... 281 9. Intervista a Fr. Michael A. Perry Ministro generale N.2 OFM...... 282 1. Discorso ai partecipanti al Capitolo generale dell’Ordine dei Frati Minori...... 185 N.3 2. Viaggio Apostolico a Sarajevo...... 186 1. Intervista sul futuro dei Frati Minori...... 375 3. Enc. Laudato si’...... 194 2. Omelia nella Messa della notte in occasione dell’Im- 4. Lettera per l’istituzione della «Giornata Mondiale pressione delle Stigmate...... 376 di Preghiera per la Cura del Creato»...... 196 3. Lettera del Ministro e Definitorio generale per la Fe- sta di san Francesco...... 377 N.3 4. Reflections to the Friars at the Canadian Chapter of 1. Papa Francesco...... 343 Mats...... 380 2. Anno Vita consacrata...... 369 5. Omelia nella Festa degli Arcangeli...... 385 6. Omelia nella Festa di san Francesco di Assisi...... 386 DE CAPITULO 7. Omelia in occasione della settimana di formazione...... 388 8. Homily for the meeting of UFME...... 389 GENERALI ORDINIS 9. Riflessioni nell’incontro delle Conferenze d’Europa (UFME)...... 390 N.2 10. Omelia ai Vespri in occasione della commemora- 1. Cronaca...... 199 zione di Fr. Ginepro...... 397 2. Conferenza del Ministro generale dei Cappuccini...... 210 11. Documento del Capitolo 2015...... 398 3. Report of the Minister General to the Chapter 2015... 218 12. Homilía en la conclusión de las celebraciones del 4. Eucharist Opening Homily ...... 259 Jubileo por los 450 años de la Erección canónica de 5. Saluto a Fr. Mauro Jöhri...... 260 la Prov. San Pedro y San Pablo de Michoacán ...... 410 6. Saluto al Vescovo di Assisi Mons. Domenico Sor- 13. Discorso per la festa di Giovanni Duns Scoto...... 412 rentino...... 261 14. Riflessioni sulla misericordia...... 415 7. Conferenza stampa del Ministro generale...... 262 15. Speech at the meeting with the General Visitors...... 417 8. Saluto a Papa Francesco...... 264 16. Omelia nell’Incontro con i Formatori della COMPI... 424 9. Eucharistic Celebration Closing Homily ...... 265 17. Intervento al Convegno Formatori COMPI...... 425 18. Message to the EAC...... 430 EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 19. Lettera dei Ministri generali del 1° Ordine e del TOR.431 20. Franciscan Commemoration of World AIDS Day N.1 2015...... 432 1. Omelia nella Solennità dell’Epifania...... 49 21. Message for the Opening of the Holy Year of Mercy. 433 2. Intervento in occasione della Festa della PUA e del 22. Lettera per la Natività del Signore 2015...... 433 Gran Cancelliere...... 50 23. Omelia in occasione della festa della Madonna de 3. Omelia ai Ministri provinciali e Custodi...... 53 Guadalupe ...... 435 4. Concluding Homily...... 54 24. Omelia ai Vespri in occasione del Natale...... 436 5. Homily for the Friars in Myanmar...... 55 25. Intervention at the Conference presenting the 6. Homily for the Friars in Indonesia...... 57 Handbook ...... 437 7. Intervista al Ministro generale...... 58 26. Omelia di Natale...... 438 8. Lettera della Conferenza dei Ministri generali del 1° Ordine e del TOR...... 60 E SECRETARIA GENERALI 9. Itinerario per camminare insieme e crescere nel- la comune vocazione e missione francescana 1. Capitulum Intermedium Prov. Franciscanæ de (2015/2018)...... 61 Arantzazu in Hispania...... 73 10. Letter for Easter...... 65 2. Electio extra Capitulum Prov. Tridentinæ S. Vigilii 11. Intervento al Capitolo delle Stuoie delle Province in Italia...... 73 del Nord Italia...... 68 3. Electio extra Capitulum Prov. Valentiæ et Aragoniæ 12. Omelia al Capitolo delle Stuoie delle Province del S. Ioseph in Hispania...... 73 Nord Italia...... 71 4. Electiones Cust. “St. Francis Herald of Peace” in West Papua...... 73 N.2 5. Erectio Prov. Immaculatæ Conceptionis BMV in Bri- 1. Intervento nell’incontro con i Frati di Foggia...... 267 tannia Magna a Cust. dep. Prov. Hiberniæ...... 73 2. Omelia nella Celebrazione eucaristica in occasione 6. Electiones Cust. dep. Immaculatæ Conceptionis della Festa della Provincia...... 271 BMV in Britannia Magna...... 74 3. Maria Vergine Madre e Mediatrice di Grazia...... 272 7. Capitulum Intermedium Prov. Ss. Trinitatis in Chilia..... 74 4. La cura del pianeta al centro dell’attenzione del 8. Electiones Cust. Aut. S. Claræ Assisiensis in Mo- Santo Padre...... 274 zambico...... 74 542 AN. CXXXIV – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2015 – N. 3

9. Erectio Prov. Annuntiationis BMV in Albania a Cust. N.3 dep...... 74 1. Inaugurazione dell’Anno Accademico 2015-2016...... 447 10. Electiones Cust. dep. Annuntiationis BMV in Albania.75 2. Festa in onore del beato Giovanni Duns Scoto ...... 451 11. Capitulum Prov. S. Antonii Patavini in Brasilia ...... 75 3. Notitiæ particulares...... 453 12. Capitulum Prov. Ss. XII Apostolorum in Peruvia...... 75 13. Electiones Prov. Immaculatæ Conceptionis BMV in E SECRETARIATU PRO Hispania...... 76 EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 14. Erectio Prov. S. Mariæ Angelorum in Rep. Congo...... 76 15. Electiones Prov. S. Mariæ Angelorum in Rep. Congo.. 76 N.1 16. Capitulum Intermedium Prov. N. D. Reginæ Pacis 1. Visita alla nuova Missione del Sud Sudan...... 95 in Africa Meridionali...... 77 17. Visitatores Generales...... 77 N.3 18. Domus suppressæ...... 78 1. Nuova Fraternità francescana in Senegal...... 457 19. Notitiæ particulares...... 78 2. Carta de los Animadores generales para las Misiones y la Evangelización...... 458 N.2 3. V Encontro dos Centros Franciscanos de Estudos Su- 1. Electiones extra Capitulum Cust. Aut. “Nostræ Do- periores Ibero-Americano...... 462 minæ Septem Gaudiorum” in Brasilia...... 285 2. Electio extra Capitulum Cust. Aut. “Nostræ Do- minæ Septem Gaudiorum” in Brasilia ...... 285 STATISTICA 3. Visitatores Generales...... 285 ORDINIS FRATRUM MINORUM 4. Domus suppressæ...... 285 (31 Decembris 2014) 5. Notitiæ particulares...... 285 N.1 I. Relatio de statu personali et locali Ordinis...... 97 N.3 II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. 1. Electio extra Capitulum Prov. S. Petri Baptistæ in adscripti...... 101 Philippinis...... 441 III. Fratre et domus secundum regiones...... 105 2. Electio extra Capitulum Dominæ Nostræ de Guada- IV. Status domun et presentia fratum in singulis natio- lupe in America Centrale et Panama ...... 441 nibus...... 109 3. Electio extra Capitulum Cust. dep. Immaculatæ Con- V. Provinciae vel Cust. Aut. juxta...... 113 ceptionis BMV in Britagna Magna...... 441 VI. Incrementum vel decrementum numeri fratrum...... 115 4. Electiones extra Capitulum Prov. Ss. Francisci et Ia- VII. Inter 2014 et 2013 comparatio...... 119 cobi in Mexico...... 441 VIII. Alumni cursus Philosophiae, Theologiae et ad 5. Electio extra Capitulum Prov. Magnæ Dominæ Hun- Gradus Academicos...... 122 garorum in Hungaria...... 441 6. Electiones extra Capitulum Prov. S. Antonii Patavini E PROCURA GENERALI in Italia...... 442 7. Electio extra Capitulum Cust. Boni Pastoris in Zim- N.1 babue...... 442 1. Prorogatur ad quinquennium indultum Pænitentiariæ 8. Electio extra Capitulum Prov. S. Petri Baptistæ in Apostolicæ...... 125 Philippinis...... 442 9. Electio extra Capitulum Prov. S. Elisabeth in Germa- nia...... 442 E POSTULATIONE GENERALI 10. Electiones extra Capitulum Prov. Ss. Trinitatis in Chilia...... 442 N.1 11. Electiones extra Capitulum Prov. Assumptionis 1. Venerabili Servae Dei Mariae Chrstinae a Sabaudia BMV in USA...... 443 honores decernuntur...... 127 12. Electio extra Capitulum Cust. dep. a Prov. Hiberniae.443 2. Decretum super mira sanatione intercessioni Ven. 13. Electiones extra Capitulum Prov. Immaculatæ Con- Servae Dei Theresiae Casini tributa...... 128 ceptionis BMV in Polonia...... 443 3. Decretum super virtutibus Servae Dei Theresiae Gardi.129 14. Electio extra Capitulum Prov. Franciscanæ de 4. Ponens in Causa Servae Dei Ioannae a Cruce nomi- Arantzazu in Hispania...... 443 natur...... 131 15. Electiones extra Capitulum Prov. Immaculatæ Con- 5. Tertius peritus ex officio medicorum in Causa Servae ceptionis BMV in Polonia...... 443 Dei Seraphinae ab Angelis nominatur ...... 131 16. Statutis Generalibus mutationes...... 444 6. Promulgatio Decretorum...... 132 17. Visitatores Generales...... 445 7. Congregationes Ordinariae...... 132 18. Notitiæ particulares...... 445 8. Congressus Teologorum...... 132 9. Notitiae particulares...... 132

E SECRETARIATU N.2 PRO FORMATIONE ET STUDIIS 1. Litterae Decretales super peracta canonizatione b. Ludovici a Casaurea...... 293 N.1 2. Decretum super virtutibus SD Ioannae a Cruce...... 294 1. Avvenimenti...... 79 3. Decretum super virtutibus S.D. Antonii Antić...... 296 2. Visite...... 92 4. Decretum super virtutibus S. D. Marcelli Labor...... 297 3. Notitiæ particulares...... 92 5. Ponens in Causa b. Iuniperi Serra nominatur...... 299 6. Ponens in Causa S. D. Marcelli Labor nominatur...... 299 N.2 7. Validitas in Causa S. D. Bernardi Károlyi et Socio- 1. Avvenimenti...... 287 rum declaratur...... 299 2. Notitiæ particulares...... 289 8. Facultas in causa S. D. Gabrielis Mariae aperiendi..... 300 TABULA MATERIARUM 543

9. Promulgatio Decretorum...... 300 9. Intervista al direttore de Il Sismografo...... 498 10. Congregationes Ordinariae...... 301 10. Un’anticipazione di Mons. Martinelli...... 503 11. Congressa Teologorum...... 301 11. Dal 4 al 25 ottobre il Sinodo sulla famiglia...... 504 12. Consulta medica...... 301 12. English Speaking Conference (ESC) gathers in New 13. Notitiae particulares...... 301 York for Fall meeting...... 505 13. XII Assemblea Generale UFME...... 505 N.3 14. Forum di mariologia...... 507 1. Canonizatio beati Iuniperi Serra OFM...... 465 15. Francescani e politica al femminile nel XVII secolo... 509 2. Beatificatio Venerabilis Servae Dei Mariae Theresiae 16. L’enciclica «Laudato si’» ...... 510 Casini...... 468 17. V Encontro dos Centros Franciscanos de Estudos 3. Congressus Theologorum ...... 473 Superiores Ibero-Americano...... 514 4. Congressus Peritorum Historicorum...... 474 18. Vincenza Stroppa: una donna normale molto spe- 5. Varie...... 474 ciale ...... 515 19. EAC Assembly...... 516 E “SERVITIO PRO DIALOGO” 20. San Francesco a Greccio nel Natale del 1223...... 518 21. Scelte e gesti del Poverello nel racconto di Tomma- so da Celano ...... 519 N.1 22. Notitiæ particulares...... 520 1. Séminaire sur l’œcuménisme...... 135 2. Prière interreligieuse à l’Antonianum...... 136 BIBLIOGRAPHIA

AD CHRONICAM ORDINIS N.1 Libri...... 171 N.1 1. De itineribus Ministri Generalis...... 139 N.2 1.1. The Province of the Immaculate Conception in Libri...... 327 Great Britain becomes a Dependent Custody...... 139 1.2. Fundación de la Provincia franciscana de la In- N.3 maculada Concepción en España...... 139 Libri...... 521 1.3. Incontro annuale del Ministro e Definitorio ge- nerale con i nuovi Ministri e Custodi...... 143 Definitorio generale...... 143 NECROLOGIA Ministri provinciali e Custodi...... 143 1.4. The fraternal visit to the Found. of Myanmar, N.1 the Found. of Thailand, the Prov. of St. Michael the 1. Beck Frère Bernardin ...... 173 in Indonesia and the Cust. of St. Antho- 2. Anno 2011 mortui sunt...... 173 ny, Singapore...... 145 3. Anno 2012 mortui sunt...... 173 1.5. Erection canonique de la Province Sainte Marie 4. Anno 2013 mortui sunt...... 174 des Anges dans la Rép. Dém. du Congo...... 147 5. Anno 2014 mortui sunt...... 174 1.6. Rencontre des deux Conférences Anglophone 6. Anno 2015 mortui sunt...... 176 (ESC et COTAF)...... 148 1.7 Partecipazione al Capitolo delle Stuoie delle N.2 Province del Nord Italia...... 149 1. Carrero Morales Fr. Ángel Darío...... 329 2. Carta de la Tierra Internacional...... 149 2. Uribe Escobar Fr. Fernando ...... 330 3. L’amministrazione francescana dell’economia...... 150 3. Anno 2015 mortui sunt...... 333 4. Anno della vita consacrata...... 153 N.3 N.2 1. Fr. Ambrogio Damiata ...... 523 1. De itineribus Ministri Generalis...... 303 2. Mons. Giuseppe Nazzaro, OFM...... 524 2. La sana golosità del Poverello d’Assisi...... 306 3. Fr. Marcel Bakoma...... 525 3. Congresso mondiale sulla formazione alla VC...... 307 4. Fr. Nikolas Zumalde Ugarte ...... 525 4. Attese per l’anno della vita consacrata...... 310 5. Fr. Alban Montella...... 526 5. Forum internazionale di Mariologia...... 315 6. Anno 2014 mortui sunt...... 526 6. Primo anniversario della morte di Fr. Giacomo Bini.. 316 7. Anno 2015 mortui sunt...... 527 7. Anno della vita consacrata...... 316 8. La vita consacrata luogo della gioia...... 319 INDICES 9. Un articolo di «Avvenire»...... 322 10. L’ecologia: un atto di amore verso la Creazione...... 324 1. Nominum pro anno 2015 ...... 533 11. Notitiæ particulares...... 324 2. Anno 2015 ...... 541 N.3 1. De itineribus Ministri Generalis...... 475 2. 85ª Assemblea semestrale dell’USG...... 482 3. L’enciclica “Laudato si’” di papa Francesco...... 486 4. I Religiosi e la cura del creato...... 488 5. 2ª Assembleia Ordinária e Eletiva da CFMB 2015...... 491 6. Os Irmãos leigos franciscanos do Brasil se encontram pela primeira vez...... 493 7. A 10 anni dall’uccisione di Fr. Angelo Radaelli...... 495 8. Ministres et Serviteurs...... 496