GLI EBREI a FONDI E NEL SUO TERRITORIO Atti Del Convegno Fondi, 10 Maggio 2012

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GLI EBREI a FONDI E NEL SUO TERRITORIO Atti Del Convegno Fondi, 10 Maggio 2012 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “L’ORIENTALE” CENTRO DI STUDI EBRAICI COMUNE DI FONDI ARCHIVIO DI STUDI EBRAICI V GLI EBREI A FONDI E NEL SUO TERRITORIO Atti del convegno Fondi, 10 maggio 2012 GLI EBREI A FONDI a cura di GIANCARLO LACERENZA ISBN 978-88-6719-061-4 ARCHIVIO DI STUDI EBRAICI V UniorPress AdSE V COMUNE DI FONDI ASSESSORATO ALLA CULTURA ARCHIVIO DI STUDI EBRAICI DIRETTO DA GIANCARLO LACERENZA CENTRO DI STUDI EBRAICI DIPARTIMENTO ASIA, AFRICA E MEDITERRANEO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “L’ORIENTALE” PIAZZA S. DOMENICO MAGGIORE 12, 80134 NAPOLI TEL.+39 0816909675 - FAX.+39 0815517852 E-MAIL: [email protected] In copertina: Parma, Biblioteca Palatina, ms. 2162; Pentateuco, Firenze 1494, c. 5r con il nome di Menaḥem ben Mešullam da Terracina (da Mortara Ottolenghi) ISBN 978-88-6719-061-4 © UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “L’ORIENTALE” Prodotto da IL TORCOLIERE – Officine Grafico-Editoriali di Ateneo Finito di stampare nel mese di febbraio 2014 Edizione digitale UniorPress - 2020 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “L’ORIENTALE” CENTRO DI STUDI EBRAICI ARCHIVIO DI STUDI EBRAICI V GLI EBREI A FONDI E NEL SUO TERRITORIO ATTI DEL CONVEGNO FONDI, 10 MAGGIO 2012 A CURA DI GIANCARLO LACERENZA NAPOLI 2014 SOMMARIO Indirizzi di saluto 9 LUCIO BIASILLO - SALVATORE DE MEO Assessore alla Cultura - Sindaco di Fondi 11 GADI PIPERNO Unione delle Comunità Ebraiche Italiane 13 PIER LUIGI CAMPAGNANO Presidente della Comunità Ebraica di Napoli Studi 17 ELIODORO SAVINO Gli ebrei nel territorio di Fondi nella Tarda Antichità 33 HEIKKI SOLIN Iscrizioni giudaiche antiche a Fondi 49 MARIA TERESA CACIORGNA La contea di Fondi nel XIV secolo 89 GIOVANNI PESIRI Insediamenti ebraici a Fondi e negli altri feudi dei Caetani nel Regno di Napoli (secc. XIII-XVI) 163 ANNA ESPOSITO La presenza ebraica fra Lazio e Campania tra XV e XVI secolo 175 NELLA VANO Dal Regno alla Campagna: insediamento e mobilità ebraica a Veroli nella prima metà del ’500 187 PIER LUIGI DE ROSSI Gli ebrei a Terracina 215 GIANCARLO LACERENZA La distruzione di Fondi nel Sefer divrê ha-yamîm di Yosef ha-Kohen 223 GAETANO CARNEVALE Riscoprire Fondi ebraica INDIRIZZI DI SALUTO La presente pubblicazione raccoglie gli Atti del Convegno di Studi “Gli Ebrei a Fondi e nel suo Territorio” svoltosi presso il Palazzo Caetani di Fondi il 10 Maggio 2012, promosso dal Comune di Fondi con il Centro di Studi Ebraici dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e il CREIA - Centro Regionale di Educazione e Informazione Ambientale e il Parco Na- turale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi. L’iniziativa si è giovata del patrocinio dell’UCEI - Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e delle Comunità Ebraiche di Napoli e di Roma. Nell’elaborazione del Convegno si è inteso operare necessariamente con un approccio scientifico al fine di integrare le appassionate ricerche sulla presenza ebraica a Fondi – svolte sin dai primi decenni del ’900 e, in maniera più approfondita, a partire dagli anni Settanta – che hanno avuto il merito di sollevare l’interesse su questo tema e avviarne la riscoperta, a beneficio non solo degli studiosi ma della stessa comunità cittadina. Ab- biamo pertanto affidato l’organizzazione scientifica del Convegno al Prof. Giancarlo Lacerenza, Direttore del Centro di Studi Ebraici dell’Università degli Studi di Napoli “l’Orientale” e della Collana “Archivio di Studi Ebrai- ci”, incaricandolo in seguito anche della curatela degli Atti, poiché sin dal primo approccio abbiamo avuto piena contezza della sua profonda compe- tenza e del suo scrupoloso operare. Il Convegno e gli Atti consentono di fare il punto sulla presenza ebrai- ca non solo a Fondi ma anche, dal XIII al XVI secolo, negli altri feudi dei Caetani nel Regno di Napoli e, tra il XV e XVI secolo, in un’area molto più vasta, ovvero il Lazio e la Campania. La meticolosità delle odierne ricerche e delle derivanti trattazioni assume un’indubbia valenza, anche alla luce della limitatezza delle fonti documentali che è stato possibile raccogliere in precedenza e della loro disorganicità. Gli esiti delle nuove indagini storiche, in particolare quella del Dott. Giovanni Pesiri, hanno confermato come la città di Fondi sia stata sempre tesa all’integrazione – una prerogativa ancora oggi attuale. Si evince infatti a più riprese che la minoranza ebraica non subì penalizzazioni o discrimi- nazioni dalla popolazione e dalle istituzioni locali. Ciò conferma storica- mente la grande tradizione di accoglienza della comunità fondana, sempre improntata a rapporti di pacifica e feconda convivenza. È indicativo, a tal riguardo, l’incremento della comunità ebraica a Fondi a seguito dell’allon- tanamento, stabilito nel 1492 dai regnanti di Spagna, di ebrei e convertiti all’ebraismo – anche se gli editti di espulsione della prima metà del ’500 e l’incursione del “Barbarossa” del 1534 ne decretarono la quasi totale spari- zione, intensificata a seguito della bolla di Paolo IV nel 1555, che compor- tò un flusso migratorio verso Roma anche degli ebrei fondani. 10 Gli studi hanno inoltre evidenziato i buoni rapporti e la familiarità de- gli ebrei con le locali chiese cristiane e quanto essi siano stati partecipi del- lo sviluppo economico dei feudi Caetani, in particolare di quello di Fondi – almeno fino alla morte di Onorato II – esercitando attività commerciali, di credito al consumo, tintura di tessuti e concia di pellami, macerazione di lino e canapa. Il rigoroso lavoro di approfondimento delle radici ebraiche nel nostro territorio che ha avuto esito dal Convegno, e che ci si propone di divulgare con la presente pubblicazione, si affianca da tempo ad altre attività cultu- rali promosse dall’Amministrazione comunale di Fondi. Tra queste figura in primis la “Giornata Europea della Cultura Ebraica”, che rappresenta una preziosa opportunità di conoscenza e condivisione delle numerose peculia- rità dell’ebraismo diffuse sul territorio e costituisce al tempo stesso un giorno di festa che affonda le sue radici in una tradizione tanto antica quanto immersa nella modernità. In ciò ci siamo avvalsi dell’imprescindi- bile apporto dell’UCEI - Unione Comunità Ebraiche Italiane, che qui si co- glie l’occasione per ringraziare unitamente alla Comunità ebraica di Roma, alla quale siamo profondamente legati. Poiché la conoscenza dell’apporto ebraico alla storia secolare delle culture e delle civiltà contemporanee – ivi compresa quella del territorio di Fondi – è una fonte di costante arricchimento, è nostra ferma intenzione consolidare ancor più i legami con il mondo accademico e le Comunità e- braiche per promuovere e coordinare ulteriori indagini e ricerche connesse alla storia e alla cultura dell’ebraismo, non solo a livello locale, e inoltre favorire lo scambio di informazioni e iniziative atte a promuovere collabo- razioni interdisciplinari per la divulgazione della storia e della presenza ebraica in Italia e promuovere in tal senso accordi di collaborazione con Enti pubblici e privati. LUCIO BIASILLO SALVATORE DE MEO Assessore alla Cultura Sindaco di Fondi 11 A nome del Presidente Avv. Renzo Gattegna, vi porgo il saluto dell’istituzione che rappresento, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, oltre che il ringraziamento al Centro di Studi Ebraici dell’Università di Na- poli L’Orientale e al Prof. Lacerenza per questo convegno, come sempre di grande livello e connotato dal grande prestigio degli oratori coinvolti. Con il Prof. Lacerenza ormai le occasioni di scambio iniziano ad avere una ca- denza quasi semestrale. Pur non essendo presenti a tutte le iniziative che promuove, non possiamo non notare il grande lavoro di ricerca storica che sta promuovendo, che ha pochi pari in Italia. Il ringraziamento natural- mente si estende al Comune, agli Enti organizzatori e patrocinanti e ai pre- stigiosi oratori che hanno aderito alla manifestazione. L’istituzione che rappresento ha nel suo statuto come missione princi- pale quella di curare e tutelare gli interessi generali – esclusi fini di lucro ovviamente – dell’ebraismo in Italia. Questo si declina in varie ramifica- zioni, nelle quali l’aspetto storico-culturale non è certamente secondario. La ricerca storica delle radici ebraiche in luoghi che videro il fiorire di co- munità, vive, integrate, ma anche profondamente radicate nell’ebraismo, assume oggi un valore che non è solamente storico. L’ebraismo italiano, in età medievale, rappresentava un’avanguardia di tutto il mondo ebraico in termini di vivacità intellettuale, di capacità professionali, di integrazione nel territorio, di presenze rabbiniche. Non mi avventuro in analisi storiche vista la presenza di cotanti esperti. Ma di testi di normativa ebraica penso di avere qualche conoscenza. In un’opera fon- damentale per la halachà, la normativa ebraica, qual è il Beth Yosef conclu- so nel 1555, Rabbi Yosef Caro riassume i diversi punti di vista dei vari rab- bini medievali, tra i quali spiccano lavori quali lo Šibbolé ha-leqeṭ di Roma, i testi di Rabbi Yeša‘yah da Trani, l’Aruḵ, solo per citarne alcuni. Oggi que- sti testi, per la maggior parte ancora manoscritti, sono oggetto di riscoper- ta e se ne sta procedendo alla stampa e alla pubblicazione. La cacciata dal Sud, i ghetti e altre vicende storiche hanno modificato pesantemente lo scenario sociale, culturale e demografico dell’ebraismo in Italia. Nell’ultimo secolo e mezzo, dopo l’apertura del ghetto di Roma, ab- biamo assistito da un lato all’emancipazione degli ebrei romani, ma dall’altra a un continuo aumento del tasso di assimilazione. Negli ultimi tempi si nota invece un maggiore interesse verso la riscoperta delle nostre radici. Molti ebrei romani, peraltro, portano cognomi che chiaramente ri- mandano ai luoghi di cui si discuterà in questo convegno. Il mio cognome è Piperno, quindi ho origini che distano meno di 50 km da qui. Oggi scopriremo le caratteristiche, le originalità della presenza ebraica in questi luoghi. Ebbene per noi è importantissimo prendere coscienza di cosa sia stato l’ebraismo in Italia fino a cinquecento anni fa, perché l’ere- dità culturale di quei tempi rappresenta per noi un patrimonio identitario 12 che in certe aree dell’ebraismo italiano si è perso.
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