N. 13_Layout 1 09/03/14 11:22 Pagina 1

n. 13 yankee, non poteva essere diversa- gham da un anno. Così con Robbie Ancona, 22-23 febbraio - Campionati italiani assoluti indoor mente, ha fatto suoi i 1500, lasciando Grabarz, bronzo olimpico, e uno il giorno dopo i 3000 alla compagna di stuolo di saltatori di primo pelo nella delle due giornate ha squadra Giulia Viola (altra ragazza da terra d’Albione sotto le grinfe di Fuzz fatto sbadigliare pa- seguire) davanti a Miss Sara Galim- Ahmed ex saltatore di origine paki- recchio, il caffè mi ha berti, quest’ultima miglioratasi di 20”! stana, Marco ha preso il volo. Quin- tenuto sveglio fn- Bene anche la Giorgi (nei 3000 in- dici giorni prima di Ancona ad tanto che non si sono door di marcia), specialità non com- Arnstad aveva eguagliato il record palesate in pista Mar- presa nei mondiali al coperto, meglio italiano indoor di 2,33 (Silvano Che- gherita Magnani ed così, dopo aver visto certi tacchi e sani esattamente un anno prima di Vola Marco Eleonora Anna punta un po’ troppo aerei. La mila- Fassinotti, sempre ad Ancona), ma Giorgi. La prima già nese ha messo a frutto il periodo di quel che più conta era da un quarto defnita la globetrot- allenamento a S. Diego con Giupponi, di secolo che il primato italiano di ter del mezzofondi- accompagnati da Gianni Perricelli. Marcello Benvenuti 2,33 all’aperto smo femminile, L’atleta più atteso era Fabrizio Do- non veniva battuto. Poche altre cose capace di misurarsi nato, che dopo il forfait di Daniele in riva all’Adriatico, fa eccezione un sulle piste strette di Geco, era una delle nostre carte in bel salto in estensione di Tremigliozzi tutta Europa e volare vista dei Mondiali. Purtroppo la me- misurato a 8,06. sino a New York per daglia di bronzo ai Giochi di Londra, Tutto qui. Poco, molto poco. prendere il via al Mil- s’infortunava dopo il terzo salto e tor- Walter Brambilla lroses Games, ovvero nava mesto mesto tra le braccia della la madre di tutte le piccola Greta che l’attendeva in tri- gare indoor con oltre buna. Niente Sopot (Danzica/Polonia/ Marco Fassinotti mentre supera 100 edizioni. Marghe- mondiali). Negli ostacoli buona im- l’asticella a 2.34, nuovo rita è tornata entusia- pressione l’ha destata Dal Molin che record italiano al coperto. sta dalla trasferta vive, da sempre, in Germania. La do- Sotto, tutta la felicità del 25enne torinese menica tanto per rima- dopo il record. nere in tema, mentre la (foto E. Panciera) televisione trasmetteva tutt’altro, l’anima lunga di Marco Fassinotti pren- deva, letteralmente par- lando, il volo elevandosi sino a 2,34. Nel mese di Ancona, Genova, Padova tre città con Spiego meglio: dall’inizio di gennaio l’estate tutto è tornato nel febbraio il torinese che è impianto al coperto dove è possibile alla prima domenica di marzo com- grigiore più assoluto. Co- espatriato (non solo i allestire un campionato italiano di presa, l’impianto indoor dorico ogni minciamo col dire che forse cervelli in fuga, ma Eleonora Anna Giorgi, gare indoor. Caspita, siamo quasi a li- week end viene dedicato all’atletica. gli atleti erano pochi, il pro- anche gli atleti, pur- tricolore indoor 2014 nei 3.000 di marcia vello della vecchia DDR! Ci si passi Si va dalle prove multiple ai campio- gramma orario ridotto a due troppo) a Birmin- (foto E. Panciera) l’ironico commento che non vuole es- nati italiani allievi, dagli junior che pomeriggi, con la sola ap- sere dispregiativo, anzi… quest’anno hanno fatto il loro dovere pendice mattutina degli Poi chi vive al nord della nostra peni- con le promesse, sino agli assoluti, ostacoli (sabato) e della ve- La scheda del nuovo primatista italiano sola può trovare impianti anche a Sa- per fnire alla prima settimana di locità (domenica). C’è chi Marco Fassinotti è nato a Torino il 29 aprile del 1989. È ronno o Bergamo, insomma si eviti marzo con l’ondata dei master. Asso- sussurra che alcuni hanno alto m. 1.90 per 71kg di peso e gareggia per l’Aeronautica. una buona volta di lamentarci per luti, dunque. Un anno fa il campio- deciso di evitare la stagione Vanta 3 in nazionale. mancanza di impianti per fare atle- nato, abbinato alla categoria invernale per attendere Ha scoperto l’atletica a 11 anni, leggendo a scuola un vo- lantino promozionale del Cus Torino. All’inizio si è dedi- tica. Ecco avete letto bene, fare, pra- promesse, era stato frizzante, esplo- l’estate. Giusto? Sbagliato? cato al lungo, ma poi nel 2006 ha scoperto l’alto, portando ticare l’atletica, cosa che sta sivo, c’era stata una ventata di giovi- L’ardua sentenza verrà data in due stagioni – sotto la guida dell’allenatrice Valeria divenendo sempre più rara dalle no- nezza, per la gioia di tutto il nuovo alla fne dell’estate, anche Musso - il personale da 1.90 a 2.17. Dal novembre 2009 è stre lande. Ma non è questo l’argo- staff federale, tant’è che qualcuno di se mezzofondisti (alcuni) e stato reclutato dall’Aeronautica. Dall’inizio del 2013 ha scelto di trasferirsi a Birmingham (Gran Bretagna) per mento da trattare in quest’occasione. loro si lanciò nel affermare che le per- marciatori (alcuni) la loro farsi seguire da Fuzz Ahmed, tecnico del bronzo olimpico Questa volta si parla di attività sotto sone, inteso come atleti, erano gli onesta fgura nel corso del- e campione europeo 2012, Robert Grabarz. Il 23 febbraio tetto e nella fattispecie di Ancona, stessi della precedente gestione, ma i l’inverno nei cross o in del 2014 ad Ancona ha migliorato il record italiano asso- luto a 2,34, misura che nessun azzurro aveva mai saltato sede quest’anno, come negli ultimi, di risultati completamente diversi, ov- strada l’anno fatta, o almeno né in sala, né all’aperto. campionati italiani di tutte le specie. vero assai migliori. Poi durante ci hanno provato. La prima sorta di flo conduttore della nostra terrore degli amici, tanti, giunti dalla Christian e del Bayer di Monaco Ga- chiacchierata incentrata non solo sui Trinacria per incitarlo, inseguimento briele che Totò chiama il tedesco per suoi ricordi, ma anche sulle sue delu- e volata vincente del nostro e altra i suoi capelli biondi. “Non faccio as- sioni. Procediamo con ordine. Il sici- medaglia al collo. Per ulteriori noti- solutamente nulla, ci dice Antibo, ma Il dimenticato! liano è ancora primatista italiano dei zie chiedere direttamente a Daniele non voglio passare come uno che si 5 e 10 mila e non vedo all’orizzonte Perboni che gestisce con il sotto- lamenta e basta. L’atletica? Mi ha in tempi brevi chi possa migliorarli, scritto questa rivista on line. Per- dato molto, l’aver avuto la possibilità lo stesso discorso vale anche per i boni, allora “inviato” della rosea era di avere visitato luoghi come il Bra- 3000 siepi (Panetta) i 1500 (Di Na- in tribuna a fanco dei supporter sici- sile, Cina, Giappone, Usa, non se lo poli) e gli 800 (Fiasconaro). Ho liani per scrivere un pezzo completa- possono permettere in molti, questo avuto la fortuna di seguirlo durante il mente diverso dai soliti. Quello che è forse il ricordo più bello degli anni suo anno migliore: il 1990. Era si defnisce un pezzo di colore, e Da- di attività sulle piste di tutto il L’anno degli Europei di Spalato, città niele di colori quella sera ne annotò mondo”. Quando posso vado a cor- dalmata sull’Adriatico che solo pochi tanti. Due anni prima l’esile mezzo- rere a giorni alterni e se il piccolo mesi dopo fu investita dalla guerra fondista era giunto secondo dietro il male non mi mette del tutto fuori dei Balcani. S’incendiò tutta la allora marocchino Brahim Boutayeb nella combattimento. Corro più o meno Jugoslavia. Particolare non indiffe- fnale Olimpica di Seul, argento nei una sessantina di minuti, dieci chilo- rente i sinistri segnali si potevano già 10.000, tra l’altro l’allievo di Gaspare metri, con altri ragazzi. Mi piace- cogliere durante il periodo degli Polizzi è stato l’unico azzurro a vin- rebbe fare l’allenatore ma ad stessi campionati continentali. Un cere con la maglia azzurra una fnale Altofonte non ci sono luoghi adatti, esempio? Tutto il pubblico dello sta- di Coppa del Mondo. La fase discen- solo la strada e io sinceramente non dio di Poljud fschiò sonoramente la dente iniziò dopo i Mondiali di me la sento di seguire in strada i gio- nazionale slava che chiudeva la sf- ’91. “In seguito a un incidente stra- vani” Dei due fgli il secondo, Ga- lata nella cerimonia d’apertura. Ap- dale, ci ha ricordato Totò, comparve briele, pare mostri attitudini plausi per Tudman leader croato, il piccolo male. Stavo malissimo atletiche, tant’è che Antibo ha già al- divenuto poi presidente e fschi ai avevo quasi una ventina di attacchi lertato il presidente Alfo Giomi: non russi. Spalato, dicevo, anzi Split, al mese”. L’atletica italiana perse così è detto che un giorno o l’altro un com’è scritto da quelle parti fu una un personaggio storico del nostro nuovo Antibo possa fare parlare di specie di passeggiata di salute per la mezzofondo e lentamente Totò se. Te lo auguro grande Totò, forse nostra nazionale, specie nel mezzo- scompare dalle cronache sportive. allora qualcuno, fnalmente, comin- fondo. andò a “Per due anni ho vissuto grazie ai cerà a cercare il tuo numero di tele- medaglia (d’oro) dopo una strenua proventi che avevo incassato nella fono. lotta con Mark Rowland nei 3000 mia carriera”. Lo dice senza falsi pu- W. B. Foto grande: una siepi, si prese l’ar- dori, come quello di ricordarci che delle tante vittorie gento nei 1500, e grazie al di Salvatore An- tibo, grande mez- si piazzarono primo e se- presidente zofondista azzurro A Battocletti quel che è degli anni 80 e 90. condo nella maratona, lasciando al della Fidal Uno dei pochi in quarto posto . Totò Franco grado di compe- di Battocletti tere con le gaz- Antibo, invece, scese in pista nei Arese può zelle africane. 10.000 e tutti, ripeto tutti, non si oc- godere di Se è scontato, come disse Gesù e come ri- Sopra: Totò oggi. portano i Vangeli, che bisogna “Dare a cuparono di lui, lo lasciarono andare, una pic- Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel tanto era il divario tra lui e gli avver- cola pen- che è di Dio”, allora bisogna dare anche sari. Una corsa, la sua, fatta tutta in sione che a quel che è di Giu- liano Battocletti. Che nella fattispecie è solitario, con gli altri fnalisti intenti a gli per- costituito da due titoli italiani in più rispetto ai soli quat- battersi per le piazze d’onore. Ste- mette di tro che gli abbiamo incidentalmente attribuito nel n°12 di fano Mei giunse terzo. Antibo fece il continuare Trekkenfld. In effetti in totale i titoli sono sei. In particolare: 1/10.000 (2005); 2/maratonina (2002- giro d’onore con la bandiera italiana a vivere 2007); 3/cross lungo (2003-2004-2007). A onor del vero di Ammetto che l’argomento che tratto quel giorno Salvatore, questo il nome nel dimenticatoio di tutti che nep- e quella siciliana. Nella distanza infe- con la mo- titoli ce ne sarebbe anche un settimo, e cioè quello che il è già stato preso in considerazione di battesimo dell’ex mezzofondista pure nei quotidiani sportivi avevano riore, subito dopo lo sparo. Antibo glie Stefa- trentino si aggiudicò nella maratonina di Busto Arsizio del 1999. Quel titolo non gli venne riconosciuto per una dal sottoscritto con un pezzo scritto azzurro, di anni ne celebrava 52. un suo recapito telefonico. L’ex me- ruzzolò a terra, qualcuno gli aveva nia e con i questione di doping anche se per questo malaugurato fatto e pubblicato sul sito della rivista Totò di Altofonte, in provincia di Pa- dagliato al telefono ci ha esternato giocato un brutto scherzo, si parlò al- due fgli l'anno dopo fu completamente prosciolto – e indennizzato “Correre” venerdì 7 febbraio, giorno lermo l’ho cercato e trovato telefoni- tutta la sua delusione per essere lora di uno sgambetto da parte di un entrambi - per assoluta mancanza di intenzionalità (tra l'altro va anche detto che nessuno gli ha mai chiesto la restituzione del compleanno di Totò Antibo. Non camente con l’aiuto della considerato un dimenticato. “Non mi mezzofondista della terra d’Albione, tifosi di della maglia e della medaglia). un anno tondo, inteso come con lo federazione, a dimostrazione che lo chiama nessuno” ha ripetuto più ma confermarlo dopo tanti anni mi calcio, E.B. zero fnale o il cinque, esempio: 45, stesso ex atleta è talmente entrato volte Totò, una frase che è stata una pare diffcile. Antibo a terra, urla di dell’Inter, Storie di maratona

Il portoghese Josè Luis Peixoto, nato nel 1974 a Galveias, su Gitsham e 1'48” sull'italo-americano Gastone Strobino. ha, come romanziere, come poeta e come drammaturgo, Il vincitore, trentuno anni, verrà accolto con tutti gli onori una vasta fama internazionale. Di lui, laureato in Lingue e nella natia Irlanda. I due italiani in gara, Francesco Rug- Letterature Moderne, il premio Nobel 1998 per la lettera- gero e il diciassettenne bustocco , sono co- tura, il portoghese Josè Saramago, ha scritto: “Josè Luis stretti al ritiro rispettivamente al 25° e al 35° km. Il primo Peixoto è una delle più sorprendenti rivelazioni della svedese è Sigfrid Jacobsson, sesto (sei connazionali riti- letteratura portoghese contemporanea”. Ben detto. rati); il primo britannico è Clarence Forshaw, quattordice- Ben detto perché basta leggere un suo lavoro per rendersi simo. A tagliare il traguardo sono solo in trentaquattro, conto di che raffnata stoffa – per non dire seta - è fatta la l'esatta metà dei partenti. Il “Drago Caldo” s'è divorato le sua scrittura. Tra i suoi tanti meriti, Peixoto, per noi inna- sue vittime. morati dell'Atletica, ne ha uno in particolare: quello di Tra queste vittime c'è Francisco Lazaro, il portaban- aver scritto in modo assai originale, nella forma e nel con- diera portoghese. Lo troviamo in diciottesima posizione tenuto, la storia, qui ovviamente romanzata, di un fatto al 25° km con evidenti segni di crisi. Troppo è il caldo, atletico realmente accaduto. Il suo romanzo è intitolato: troppa la stanchezza. Ma Francisco ha compiuto un “Il cimitero dei pianoforti”. grosso errore: ritenendo di potersi in questo modo ripa- Peixoto ci fa rivivere, tra una pagina e l'altra, una storia rare dall'insolazione s'è cosparso buona parte del corpo di maratona. Sono infnite le storie che si possono scri- con una specie di cera, una mistura vera e propria. Così vere sui 42,195 km. Ma quella del portoghese ha la pelle non trasuda, non traspira. Inevitabile il una sua particolare matrice che tanto più è defcit elettrolitico e la disidratazione. Con lontana nel tempo, tanto più è autentica, sofferenza indicibile il ragazzo si trascina proprio da “realtà romanzesca”. Nel sino al 30° km ma qui giunto schianta. testo in questione si prende a pretesto Si capisce subito che le sue condizioni un fatto realmente accaduto durante sono gravi: ha febbre altissima, non è la quinta maratona olimpica, quella più cosciente. Viene portato d'ur- svoltasi il 14 luglio 1912 a Stoccolma. genza all'ospedale dove lo trattano Nella realtà il protagonista in carne e con iniezioni di acqua salata. Sembra ossa di questo fatto fu un portoghese riprendersi un poco, ma nelle prime di ventuno anni (ma alcuni lo dicono di ore del mattino seguente muore. Le ventiquattro), Francisco Lazaro. José Luis Peixoto. cause non sono mai state del tutto chiarite: Nato nel quartiere Benfca di Lisbona, Lazaro, meningite fulminante causata da un colpo di carpentiere in una fabbrica di automobili, già campione calore, come dice il referto medico? mancata traspira- nazionale di maratona nel 1910 e nel 1911, fa il suo in- zione dovuta alla cera? inadeguato allenamento? do- gresso nell'Olympiastadion come portabandiera della ping? sua Nazione. E' la prima volta che il Portogallo partecipa La salma di Francisco torna in patria solo alla fne di set- a un'Olimpiade. tembre. La Svezia dona alla famiglia la somma di 14.000 La giornata è torrida, 32° gradi all'ombra. E il colpo di pi- corone frutto di una sottoscrizione in memoria dell'atleta. stola viene sparato a un'ora impossibile: le 13,48. Gli atleti Il decesso di Lazaro è il primo caso di morte nel corso di allineati sono sessantotto dei quali quarantasette europei una gara olimpica e resterà unico nel mondo dell'atletica (tra questi dodici svedesi, otto britannici, due italiani), do- seguito soltanto da quello verifcatosi all'Olimpiade ro- dici statunitensi, due sudafricani. A prendere l'iniziativa mana del 1960: qui a morire in gara fu un ciclista, il venti- è lo svedese Alexis Ahlgren (si ritirerà) ma ben presto quattrenne danese Knud Enemark Jensen. Per lui si parlò passa a condurre il fnlandese Tatu Kolehmainen, fratello più apertamente di doping. maggiore di quell'Hannes che in quella stessa Olimpiade si Il Portogallo considera oggi il suo Francisco alla stregua di aggiudica l'oro nei 5000, nei 10.000, nel cross individuale, un eroe nazionale: una via di Lisbona porta il suo nome l'argento nel cross a squadre e ancora l'oro nella maratona così come lo stadio di calcio Clube Futebol de la Luz nel olimpica del 1920 ad Anversa. Tatu al 15° km precede di suo quartiere natale di Benfca. E Peixoto, come abbiamo una manciata di secondi i due sudafricani, Ken McArthur visto, gli ha dedicato un bellissimo romanzo del quale ci e Christian Gitsham, ma a metà gara si ritira. Vince McAr- permettiamo consigliare la lettura. thur in 2h36'54” (la distanza era di km 40,200) con 58” EnnioBuongiovanni