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Scaricare Il FONDATA DA FILIPPO TURATI NEL 1891 DIREZIONE GIORNALISTI EDITORI scarl Ugo Finetti - Stefano Carluccio Via Benefattori dell’Ospedale, 24 - Milano (direttore responsabile) Rivista di Cultura Politica, Storica e Letteraria Tel. +39 02 6070789 / 02 683984 Email: [email protected] Fax +39 02 89692452 [email protected] Grafica: Gianluca Quartuccio Giordano Anno CXXII – N. 2-3 / 2013 Email: Registrazione Tribunale di Milano n. 646 / 8 ottobre 1948 e n. 537 / 15 ottobre 1994 – Stampa: Industria Grafica - Editoriale Pizzorni - IGEP srl - Via Castelleone, 152 - 26100 Cremona - Abbonamento annuo: Euro 50,00 Euro - 10,00 ■ UN DURO ATTO DI ACCUSA PER L’“IMPERDONABILE NULLA DI FATTO” IN MATERIA DI RIFORME SOPRATTUTTO DELLA LEGGE ELETTORALE DI FRONTE AD UN DRAMMATICO ALLARME RINNOVAMENTO DELLO STATO, CONTRO PULSIONI EVERSIVE ULTIMO AVVISO a almeno tre anni abbiamo operato perchè nel sistema politico in declino D nascesse una reazione vitale per favorire le riforme istituzionali con i ca- ratteri essenziali delle trasformazioni sociali che la prima parte della Co- stituzione aveva indicato. La crisi dei partiti ha provocato la disfatta sociale, la disgrega- zione della coesione sociale e minaccia di travolgere le istituzioni. Un nuovo virus è penetrato nel corpo vivo della nazione: il fascismo mediatico. Un mezzo di comunicazione è diventato un fine, senza regole, senza guida e senza cul- tura politica. Questo virus ha intaccato tutti i partiti ed ha paralizzato i sindacati. La democrazia politica e sociale nelle sue forme storiche organizzate è senza ossigeno. Il Parlamento sempre più impotente ne ha preso atto e ha rivolto il suo disperato SOS all’anziano Capo dello Stato, ultimo figlio generoso e forte della grande generazione dei padri repubblicani. Napolitano non imporrà niente. Ha già dato molto e, forse, troppo. Ora sono i partiti che dovranno offrire la loro rivoluzione culturale. Se non lo faranno sappiano che il Presidente della Repubblica ha due pistole cariche: lo scioglimento delle Camere e la sua lettera di dimissioni. “Dal discorso per il Giuramento di Giorgio Napolitano ai Grandi Elettori dopo la sua ri- Se non sarà costretto ad impugnare queste armi vorrà dire che il fascismo telematico è conferma alla Presidenza della Repubblica”. stato distrutto nella sua fase ascendente più pericolosa. s Rino Formica Giorgio Napolitano emerso da tali incontri, nella mattinata di sabato, un drammatico allarme per il È rischio ormai incombente di un avvitarsi del Parlamento in seduta comune nel- ultimi anni, a esigenze fondate e domande pressanti di riforma delle istituzioni e di rinnovamento l’inconcludenza, nella impotenza ad adempiere al supremo compito costituzio- della politica e dei partiti - che si sono intrecciate con un’acuta crisi finanziaria, con una pesante nale dell’elezione del Capo dello Stato. Di qui l’appello che ho ritenuto di non poter declinare - recessione, con un crescente malessere sociale - non si sono date soluzioni soddisfacenti : hanno per quanto potesse costarmi l’accoglierlo - mosso da un senso antico e radicato di identificazione finito per prevalere contrapposizioni, lentezze, esitazioni circa le scelte da compiere, calcoli di con le sorti del paese. convenienza, tatticismi e strumentalismi. Ecco che cosa ha condannato alla sterilità o ad esiti La rielezione, per un secondo mandato, del Presidente uscente, non si era mai verificata nella minimalistici i confronti tra le forze politiche e i dibattiti in Parlamento. storia della Repubblica, pur non essendo esclusa dal dettato costituzionale, che in questo senso Quel tanto di correttivo e innovativo che si riusciva a fare nel senso della riduzione dei costi aveva lasciato - come si è significativamente notato - “schiusa una finestra per tempi eccezio- della politica, della trasparenza e della moralità nella vita pubblica è stato dunque facilmente nali”. Ci siamo dunque ritrovati insieme in una scelta pienamente legittima, ma eccezionale. ignorato o svalutato : e l’insoddisfazione e la protesta verso la politica, i partiti, il Parlamento, Perché senza precedenti è apparso il rischio che ho appena richiamato : senza precedenti e tanto sono state con facilità (ma anche con molta leggerezza) alimentate e ingigantite da campagne di più grave nella condizione di acuta difficoltà e perfino di emergenza che l’Italia sta vivendo in opinione demolitorie, da rappresentazioni unilaterali e indiscriminate in senso distruttivo del un contesto europeo e internazionale assai critico e per noi sempre più stringente. mondo dei politici, delle organizzazioni e delle istituzioni in cui essi si muovono. Attenzione : Bisognava dunque offrire, al paese e al mondo, una testimonianza di consapevolezza e di coe- quest’ultimo richiamo che ho sentito di dover esprimere non induca ad alcuna autoindulgenza, sione nazionale, di vitalità istituzionale, di volontà di dare risposte ai nostri problemi : passando non dico solo i corresponsabili del diffondersi della corruzione nelle diverse sfere della politica di qui una ritrovata fiducia in noi stessi e una rinnovata apertura di fiducia internazionale verso e dell’amministrazione, ma nemmeno i responsabili di tanti nulla di fatto nel campo delle riforme. l’Italia. E’ a questa prova che non mi sono sottratto. Ma sapendo che quanto è accaduto qui nei Imperdonabile resta la mancata riforma della legge elettorale del 2005. Ancora pochi giorni giorni scorsi ha rappresentato il punto di arrivo di una lunga serie di omissioni e di guasti, di fa, il Presidente Gallo ha dovuto ricordare come sia rimasta ignorata la raccomandazione della chiusure e di irresponsabilità. Ne propongo una rapida sintesi, una sommaria rassegna. Negli Corte Costituzionale a rivedere in particolare la norma relativa all’attribuzione di un premio di maggioranza senza che sia raggiunta una soglia minima di voti o di seggi. La mancata revisione di quella legge ha prodotto una gara accanita per la conquista, sul filo del rasoio, di quell’abnorme premio, il cui vincitore ha finito per non riuscire a governare una 2 0 PER ABBONARSI simile sovra-rappresentanza in Parlamento. Ed è un fatto, non certo imprevedibile, che quella 0 3 legge ha provocato un risultato elettorale di difficile governabilità, e suscitato nuovamente fru- 1 Abbonamento annuo Euro 50,00 strazione tra i cittadini per non aver potuto scegliere gli eletti. c/c postale 30516207 intestato a Giornalisti editori scarl 3 Non meno imperdonabile resta il nulla di fatto in materia di sia pur limitate e mirate riforme 0 0 Banco Posta: IBAN IT 64 A 0760101600000030516207 della seconda parte della Costituzione, faticosamente concordate e poi affossate, e peraltro mai 7 5 Banca Intesa: IBAN IT 06 O 0306901626100000066270 giunte a infrangere il tabù del bicameralismo paritario. 0 E-mail: [email protected] 0 Molto si potrebbe aggiungere, ma mi fermo qui, perché su quei temi specifici ho speso tutti i 0 0 8 possibili sforzi di persuasione, vanificati dalla sordità di forze politiche che pure mi hanno ora comma 1, DCB Milano - Mens. Editore - Stefano Carluccio 7 POSTE ITALIANE S.p.A. Spedizione ITALIANE POSTE 7 in a.p.D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) Art. 1 353/03 (conv. in a.p.D.L. ISSN 1827-4501 La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7/08/1990 n.250 9 Continua a pagina 24 2 ■ CRITICAsociale 2-3 / 2013 IL LIBRO ■ L’INTRODUZIONE DAL LIBRO DI PAOLO FRANCHI SUL “SOCIALISTA” DEL PCI NAPOLITANO, DA BOTTEGHE OSCURE AL QUIRINALE Paolo Franchi o intervistato per il «Corriere H della Sera» Giorgio Napolita- no un’infinità di volte, impa- rando subito a conoscerne, come tutti i suoi in- tervistatori, la proverbiale pignoleria: «Alla terza riga della quarta risposta, hai scritto: “dunque”. Ma a me sembra proprio di aver detto “quindi” ... », Almeno altrettante ho scritto di lui, delle sue posizioni politiche. dei suoi libri e anche del suo ottantesimo comple- anno, festeggiato con una bella cena sulla fan- tastica terrazza di un ristorante al Campido- glio. È ospite di una trasmissione che condu- cevo alla radio, Radio Tre Mondo, sul finire del 2005, quando per la prima volta gli viene pubblicamente pronosticata, da un’amichevole radioascoltatrice, l’imminente ascesa al Qui- rinale, e lui smentisce ogni possibilità, ma pri- ma ancora ogni personale interesse al riguar- do. lo gli credo. Sbagliavo, ovviamente, quan- to alle possibilità. Ma sull’assenza di ambizio- ne personale penso di essere stato nel giusto. Napolitano, comunque, non l’ho conosciuto da giornalista. La circostanza esatta in cui ho parlato con lui per la prima volta non la saprei indicare con precisione: di sicuro risale a qua- ranta e passa anni fa, quando guidava la com- missione culturale del Pci, e io, ventenne o po- co più, ero il responsabile nazionale degli stu- denti comunisti. Di quel tempo ho, credo, una discreta memoria politica. Ma i miei ricordi di allora più vivi sul Nap, come lo chiamavamo, riguardano episodi che con la politica propria- ‘e Nola e di Pupetta Maresca (testimoni di funzionano benissimo anche con i compagni Se è così, qualche mese dopo, sarà stato settem- mente detta c’entrano fino a un certo punto. nozze del boss sono stati, nell’aprile del ‘955, più stagionati. Poi, tocca a Napolitano. bre, devo avergli dato una delusione. In agosto, Storie minime, si capisce, visto che all’epoca Giovanni Leone e Silvio Gava), alla cui storia Proprio quel giorno «l’Unità» ha pubblicato in vacanza sulla Costiera amalfitana, a Praiano, Napolitano è uno dei dirigenti più autorevoli un vecchio amico di Napolitano, Francesco una pagina intera di dichiarazioni di voto al mi sono lasciato crescere, per estiva pigrizia, la del partito, e io un giovanotto. Se mi sono ri- Rosi, ha dedicato un film famoso, La sfida, Pci di docenti universitari, intellettuali, perso- barba che, tra l’altro, porto ininterrottamente da maste impresse nella memoria, però, è perché con José Suarez nel ruolo di lui, Rosanna nalità dello spettacolo: il rito è antico, ma per allora.
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