Avvicinamento: Dal parcheggio del campo di rugby di Monigo, si imbocca la SS Feltrina che si segue fino a Feltre. Si prosegue per Primolano - . Dopo la galleria di Arsiè si svolta a dx in direzione Trento e si prosegue sulla Valsugana sino al casello di Trento Nord dove si prende l’autostrada A22 in direzione Bolzano, fino a . Si svolta a dx per - Madonna di Campiglio. A Dermulo si svolta a dx per - Mendola. Dopo il museo dei Reti si svolta a sx per Casez - . Ci si ferma in piazza a Dambel dove inizia la nostra escursione. Il Parco Fluviale Novella: Fra le spettacolari forre della Val di Non, Domenica 18 Maggio 2008 rese accessibili dal lavoro dell’uomo, si è aggiunto nel 2005 il Parco Fluviale Novella, sintesi ineguagliabile di tutte le straordinarie caratteristiche proposte da questo territorio. Dopo un “viaggio” nel cuore VAL DI NON della roccia, questo itinerario si affaccia su uno scenario che, per i colori PARCO NOVELLA - SAN ROMEDIO e formazioni delle ampie pareti del canyon tra i paesi di Dambel, e , ricorda il Gran Canyon americano. Il Rio Novella in milioni di Proposta da: Gandin Albino anni, ha costruito un capolavoro che oggi è possibile visitare grazie a Tel. 0422.899678 un’importante opera che consente a chiunque di camminare, “sospeso a mezz’aria” nella forra, in uno scenario che lascia senza fiato Partenza: Domenica 18 Maggio 2008 dall’emozione. ore 6.30 dal Piazzale della palestra di Dosson Escursione: Dalla piazza Dante nel centro di Dambel , dopo il ritrovo ore 6,45 dal Parcheggio dello stadio del rugby a Monigo con la guida dell’Associazione Parco Fluviale Novella, che ci metterà a disposizione anche l’attrezzatura necessaria, (vale a dire il casco e la Rientro previsto: ore 20.30 mantella impermeabile), si scende per una stradina asfaltata fino agli Difficoltà: E/T E per il parco Novella (percorso con guida del antichi mulini di Cloz, oltrepassando l’opera di presa della Centrale parco nella forra del torrente Novella). Idroelettrica di Pozzena, da cui ha inizio il sentiero attrezzato nel canyon. La prima parte dell’itinerario, che nel suo complesso si distende T per il percorso Museo Retico - San Romedio. Sentiero in cengia ben protetto da balaustra in legno. per circa tre chilometri e mezzo, si inserisce in un paesaggio ampio e soleggiato, salendo lungo il fianco sinistro orografico del canyon, Lunghezza: 8,5 km (3,5 + 5 km) svelando scenari spettacolari: fasce di rocce rosse, gialle, grigie e Dislivello: 300 m (150 + 150 m) bianche danno l’illusione di trovarsi in un set cinematografico ambientato nel West americano. Si raggiunge una radura con panchine, Quota massima: 752 m (Dambel) 732 m (San Romedio) luogo ideale per una piccola sosta, da dove volgendo lo sguardo sulla

Tempi: 4,5 ore (2,5 + 2 ore) destra si gode della vista di una bella cascata. Poi, costeggiando le coltivazioni di mele al limitare del bosco si arriva all’imbocco della forra Equipaggiamento: Completo da montagna con scarponi leggeri scendendo a qualche metro dal torrente, e si inizia il percorso su impermeabili, pile, giacca a vento, berretto, crema mensole e passerelle metalliche, solidamente ancorate alla roccia, solare e casco (anche da bicicletta). Pranzo al sacco. all’interno della forra che conduce in un mondo ipogeo buio e sinistro, (San Romedio è dotato di chiosco di ristoro). scavato da canyon profondi centinaia di metri. Da questo punto, per precauzione è bene che i minori (specialmente se piccoli) vengano Cartografia: Kompass n° 95 Chiamata soccorso alpino: tel.118 tenuti saldamente per mano o legati in conserta dai genitori o da chi ne Costi: Pullman 12,00 € - Ingresso/guida Parco Novella 6,00 € fa le veci. A mezza costa si percorre l’abisso che si insinua nel sottosuolo, alla scoperta dei capolavori creati da infiniti miliardi di gocce Cartina: Scala 1:50.000 d’acqua: salti, cascate, passaggi e cunicoli larghi poche decine di centimetri, volte che paiono disegnate da un enorme compasso, accompagnati dall’incessante rimbombo dell’elemento liquido che precipita verso valle. Si prosegue per circa seicento metri nello stretto passaggio e un’occhiata in alto poco prima dell’uscita dalla forra, svela il Ponte di Pozzena (di importanza storica), dove nel 1276 il Principe Vescovo di Trento Enrico II e Mainardo II Conte del Tirolo, stipularono un compromesso di pace. Appena usciti dalla forra si trova la piccola centrale idroelettrica di Pozzena. Ultimi metri in passerella e poi si sale verso il Dos de’ Marsili, dove, prima della scalinata metallica, si trova una vecchia calcara. Ancora qualche passo avvolti dalla fragranza del bosco in cui è possibile ammirare la flora e la microfauna tipica dell’ambiente alpino per poi spuntare ai piedi del romantico eremo di San Biagio a monte dell’abitato di Romallo, dopo aver oltrepassato un ponte alto circa 80 metri. Qui troveremo ad attenderci il pullman che in pochi minuti ci condurrà presso il museo Retico poco più a nord di Sanzeno, per la pausa pranzo prevista in una vicina area di sosta con panchine. Dopo la pausa iniziamo la seconda parte dell’escursione: dal museo Retico al Santuario di San Romedio. Il percorso è stato realizzato sul tracciato di un canale irriguo scavato nella roccia a metà ‘800. Si tratta di circa due chilometri e mezzo di sentiero, di cui circa 500 m in roccia e oltre 300 su passerella; un robusto parapetto in legno chiude la cengia artificiale e rende sicuro il cammino. L’attenzione va posta solo al “tetto” roccioso, che in qualche punto è un po’ basso; si consiglia pertanto di riparare la testa con un caschetto (può andar bene anche uno da ciclista o pattinaggio). Percorrere questo itinerario è veramente suggestivo, poiché si ha l’impressione di essere “dentro la roccia”, soprattutto quando ci si inoltra tra le strette pareti che caratterizzano l’ultima parte del canyon prima di arrivare al santuario. Alcuni scorci visti da questo “tunnel” aperto sullo strapiombo, spesso alto poco più di un metro e mezzo, sono veramente incantevoli. Il percorso termina nei pressi dell’8A stazione della via Crucis; l’ultimo tratto quindi è caratterizzato da una discesa su gradini in legno che si congiungono con la strada asfaltata. Ancora qualche minuto, e si raggiunge il parcheggio del Santuario, (qui tra l’altro si trova un fornito chiosco con bibite e panini), da dove dopo aver attraversando il ponte sul Rio San Romedio, si prosegue lungo la scalinata esterna fino all’ingresso. Dopo la visita al Santuario (di cui parliamo diffusamente Prossima escursione: Domenica 01 Giugno 2008 nell’allegato Escursionando con…La Soldanella), e un’adeguata sosta COSTA VEDORCIA – RIFUGIO TITA BARBA nell’attiguo parco, si ritorna per lo stesso percorso al museo Retico di Proposta da: Martignago Daniele / tel. 347.5040872 Sanzeno dove troveremo ad attenderci il pullman per il rientro. Presentazione: Giovedì 29 Maggio 2008 ore 21,00