P08 Trebbia 10

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P08 Trebbia 10 Relazione monografica n. P08 TREBBIA IDENTIFICAZIONE BACINO Elenco dei Comuni appartenenti al bacino e relativa % di territorio interessato Superficie occupata % superficie Codice ISTAT Provincia e dal Comune nel Nome del Comune Bacino occupata Comune Bacino 2 dal Comune (km ) 010022 FASCIA 17,02 6,71% 010024 FONTANIGORDA 16,61 9,78% 010026 GORRETO 18,51 10,92% 010030 LORSICA 4,36 2,53% 010038 MONTEBRUNO 17,50 10,31% 010036 MOCONESI 2,68 1,52% 010041 NEIRONE 2,68 1,60% 010045 PROPATA 16,79 9,87% 010050 RONDANINA 12,65 7,43% 010052 ROVEGNO 42,39 24,94% 010062 TORRIGLIA 23,75 13,94% Elenco corpi idrici tipizzati afferenti al bacino Denominazione Corpo Categoria Corpo Natura Corpo Tipologia Codice Corpo Idrico Idrico Idrico Idrico F. TREBBIA 10SS2T 2081li corso d'acqua NATURALE F. TREBBIA 10SS3T 2082IR corso d'acqua NATURALE Bacino Trebbia 1 P08 CARATTERISTICHE DEL BACINO Caratteristiche geografiche Il F.Trebbia ha origine alle pendici Sud-Est del Monte Prelà, a quota 1135m. s.l.m.. Il tratto di corso d’acqua che ricade nel territorio regionale ligure corrisponde a circa 30Km, il fiume entra nel territorio della provincia di Piacenza a quota 509 m. s.l.m. dopo la località Gorreto. La superficie del bacino idrografico nel territorio della regione Liguria è di 175 Km2 e interessa un’area prevalentemente montuosa con crinali piuttosto elevati. Il bacino del F.Trebbia confina a Sud con il bacino idrografico del F.Entella, ad Est e Sud-Est con il bacino del T.Aveto, ad Ovest con il T.Scrivia ed infine a Nord e Nord-Ovest è delimitato dai confini con la regione Piemonte e l’Emilia Romagna. A partire dal monte Prelà lo spartiacque tra il bacino del Trebbia e quello dello Scrivia, andando in direzione Sud-Nord, comprende i Monti Duso e Cremado, il Monte Antola (1597m.), il Monte delle tre Croci e raggiunge il Monte Carmo al confine tra le Regioni Liguria, Emilia e Piemonte. Il crinale che separa la Val Trebbia dalla Val d’Aveto comprende il Monte Laghicciola, il M. Gifarco, il M. Roccabruna, il M. Montarlone e il M. Orama e prosegue al di fuori del territorio regionale Ligure fino alla confluenza dei due corsi d’acqua. I principali affluenti del F.Trebbia in destra idrografica sono: R. Bagordo, Fosso Costafontana, T. Cavagnaro, T. Cascinetta, T. Solve, T.Craveghie, T. Sermigliasca e T. Pescia. In sinistra idrografica troviamo: T. Brugneto, T. Terenzone, T. Cassingheno e T. Tagliana. Da segnalare la presenza dell’invaso artificiale del Lago del Brugneto. Caratteristiche geologiche Il versante orografico di sinistra della Val Trebbia è prevalentemente impostato sulla Unità di Monte Antola, costituita da Argilliti di Montoggio (argilliti grigio scure con intercalazioni di livelli varicolori – Campaniano inf.) e Calcari di M. Antola (calcari marnosi, marne calcaree e marne argillose in sequenze aritmicamente ripetute, argilloscisti e arenarie straterellate). Il versante orografico di destra risulta invece interessato prevalentemente dalla Formazione di Val Lavagna (argilliti scistose più o meno siltose generalmente scure e calcareniti fini con intercalazioni di marne plumbee e rari strati calcarei), dalla Formazione di Ronco (calcari marnosi, marne calcaree e marne grigie, alternati, ed arenarie , calcareniti ed argilliti scistose) e ancora dai Calcari del M. Antola. Sempre sul versante orografico di destra vi sono inoltre rocce metamorfiche e magmatiche come serpentiniti, basalti poco metamorfici e brecce ofiolitiche in particolare presso Roccabruna, Pietranera, e Montarlone. Bacino Trebbia 2 P08 Caratteristiche climatiche Di seguito si riportano i valori medi mensili relativi alle piogge e alle temperature medie nel territorio del bacino interessato (dati da studi relativi alla disponibilità idrica dei copri idrici significativi ricadenti nel bacino del F.Po). Caratteristiche geomorfologiche e idrogeologiche L’orografia del bacino risulta complessa in funzione delle diverse formazioni geologiche presenti; ad esempio, infatti, le zone dove sono presenti le Argilloscisti di Cassingheno presentano pendii abbastanza modellati che si contrappongono ai versanti decisamente più scoscesi dei calcari del Monte Antola o, ancor peggio, dei Diabasi del Castello del Fante. Il contatto fra litotipi estremamente diversificati e quindi con caratteristiche idrogeologiche intrinseche differenti, ha determinato, a seconda dei casi, emergenze o immagazzinamento delle acque sotterranee. In generale, comunque, la morfologia del territorio e la struttura della rete idrografica sono condizionati dai diversi tipi litologici presenti nell’area e dall’assetto strutturale del substrato stesso; per quest’ultimo aspetto, la maggior parte degli affluenti del fiume Trebbia possiede una vergenza O-NO/E-SE e NO/SE. Bacino Trebbia 3 P08 Caratteristiche idrologiche Si riporta di seguito il valore del deflusso medio annuo e mensile alla sezione di confine regionale calcolato con il modello utilizzato negli studi relativi alla disponibilità idrica dei corpi idrici significativi ricadenti nel bacino del F. Po individuati dalla DGR 1705/2003 (dati da studi relativi alla disponibilità idrica dei copri idrici significativi ricadenti nel bacino del F.Po). PERIODO DEFLUSSO MC/SEC ANNUO 6,977 GENNAIO 11,253 FEBBRAIO 9,383 MARZO 9,824 APRILE 8,069 MAGGIO 6,213 GIUGNO 3,404 LUGLIO 1,399 AGOSTO 1,196 SETTEMBRE 3,621 OTTOBRE 10,432 NOVEMBRE 9,721 DICEMBRE 9,211 VALORE DEL DEFLUSSO MEDIO ANNUO E MENSILE ALLA SEZIONE DI CONFINE REGIONALE DEFLUSSI MEDI ANNUI E MENSILI 12 10 8 Media Mensile Media Annua 6 4 Portata (mc/s) 2 0 MARZO APRILE LUGLIO GIUGNO MAGGIO AGOSTO GENNAIO OTTOBRE FEBBRAIO DICEMBRE NOVEMBRE Mesi SETTEMBRE Bacino Trebbia 4 P08 Caratteristiche naturalistiche L’area del bacino idrografico del Trebbia risulta interessata in prevalenza da formazioni boschive. Alle quote più elevate risultano prevalenti le faggete, mentre al di sotto degli 800m. le zone boschive sono in gran parte costituite da castagneti e da bosco misto con carpino nero, orniello, maggiociondolo. Nel territorio della Val Trebbia vi sono inoltre zone in cui è stato effettuato il rimboschimento con conifere come il pino nero e il pino silvestre. Sono inoltre Assetto presenti formazioni con robinie in prevalenza nella zona bassa della Val Trebbia, ad vegetazionale esempio nella zona di Gorreto. Alle quote inferiori nelle aree pianeggianti o in aree terrazzate sono presenti prati a sfalcio. Tipologia in % Prateria: 4,63 Vegetazione arbustiva: 7,74 Ceduo semplice misto: 44,06 Ceduo semplice puro di altre latifoglie: 0,03 Ceduo semplice puro di castagno: 4,45 Ceduo semplice puro di faggio: 22,76 Ceduo semplice puro di querce caducifoglie: 3,53 Fustaia di abete bianco: 0,38 Fustaia di altri pini: 0,36 Fustaia di pino marittimo: 0,15 Tipologie forestali Fustaia mista di latifoglie: 0,08 Fustaia mista di resinose e latifoglie: 4,46 Altri coltivi: 3,74 Ambito di formazione fluviale: 1,44 N° Parchi nazionali Riserve Denominazione Superficie occupata % superficie di Bacino nel Bacino (km 2) occupata Parchi regionali Parco Naturale Regionale dell’ 41,98 24,68% ANTOLA Denominazione Codice Superficie % superficie di occupata nel Bacino occupata ZPS Bacino (km 2) Denominazione Codice Superficie % superficie di occupata nel Bacino occupata Bacino (km 2) L. BRUGNETO IT1331019 7,67 4,51% SIC L. MARCOTTO - ROCCABRUNA - GIFARCO - L. d. NAVE IT1331012 12,21 7,17% PARCO DELL'ANTOLA IT1330905 19,62 11,53% Bacino Trebbia 5 P08 INQUADRAMENTO SOCIOECONOMICO E IMPATTO ANTROPICO Caratteristiche socio-economiche Abitanti residenti (dati 2001) 2767 Abitanti residenti previsti al 2318 2016 Presenze turistiche medie giornaliere nei mesi estivi 63 (dati 2002) Popolazione Densità media residenti/km 2 16 Imprese per classi economiche Addetti Industria 192 Commercio 164 Istituzioni 101 (dati (dati 2001) Altri Servizi 282 Attivitàindustriali L’antropizzazione del territorio risale a tempi molto antichi, di conseguenza nell’area di bacino del Fiume Bormida gli utilizzi del territorio sono vari ed in genere gli insediamenti abitativi sono sparsi. L’utilizzo agricolo del territorio e l’allevamento sono ancora praticati, in particolare l’allevamento dei bovini è realizzato con attività di piccole dimensioni. Attività Scendendo nelle zone più a valle l’impatto antropico diventa più importante con centri abitati produttive ed alcune attività artigianali presso Bardineto, fino ad arrivare alle zone industriali di Millesimo (aggiornamento 2004) (aggiornamento e di Cengio. Tipologie di animali n° di capi Avicoli 874 Bovini 814 Bufalini 10 Caprini 177 Conigli 623 (dati (dati 2004) Equini 338 Ovini 172 Capizootecnici Struzzi 0 Suini 20 Tipologia di uso in % Aree insediate diffuse: 0,09 (dati (dati Uso 2000) Aree insediate sature: 0,78 suolo Bacino Trebbia 6 P08 Pressioni antropiche Principali attività antropiche correlate allo sfruttamento delle risorse idriche (dati da studi relativi alla disponibilità idrica dei copri idrici significativi ricadenti nel bacino del F.Po). Nel bacino vi sono molti piccoli scarichi urbani (una quarantina), nessuno superiore ai 1.000 AE e la maggior parte inferiore ai 100 ed un solo scarico industriale derivante da un’azienda Scarichi di imbottigliamento di acqua minerale. 1 scarico industriale: Bozzini Group Srl (Rovegno) 1 impianto di gestione rifiuti pericolosi: Pressioni isola ecologica – Comune di Savignone (Savignone) puntuali 1 sito presente nell’Inventario delle Emissioni: discarica loc. Vallà (Torriglia) attualmente dismessa Scarichi Dilavamento aree Zootecnia Agricoltura Scarichi Piccoli scarichi CARICHI (t/a)
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