Tesi Dott Romano
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View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by Università degli Studi di Napoli Federico Il Open Archive UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” DIPARTIMENTO DI DISCIPLINE STORICHE “E. LEPORE” DOTTORATO DI RICERCA IN STORIA Storia di una rete. Famiglia, professione e politica nel Carteggio di Antonio Ranieri (1855-1865) Tutor Dottoranda Prof. Paolo Macry Tonia Romano Coordinatore Prof. Marisa Tortorelli A. A. 2004-2005 INDICE Introduzione p. 3 I. Carteggi e biografie nel secolo XIX: un caso napoletano 1. Opinione pubblica e carteggi ottocenteschi p. 10 2. Il carteggio di un notabile meridionale p. 17 3. Percorsi culturali e relazioni intellettuali p. 30 4. Attività letteraria e censura politica nella capitale p. 39 borbonica 5. Dal foro napoletano al Parlamento italiano p. 53 II. Amicizia, parentela e professione. La lenta costruzione di un network 1. Reti e relazioni tra analisi teorica e ricerca p. 67 empirica 2. Un caso di studio: la rete epistolare di Antonio p. 73 Ranieri 3. Una strategia di partenza: rete familiare e p. 79 professionale 4. Patronus quasi pater: dall’attività filantropica p. 90 al potere politico III. Reti e clientele: le strategie politiche e professionali di un notabile meridionale 1. Dalla clientela professionale al clientelismo p. 107 politico 2. Il funzionamento del sistema clientelare p. 117 3. Un esercito di collaboratori: il ruolo di impiegati e p. 123 funzionari pubblici 1 4. Famiglia e intermediazione sociale p. 140 5. Un tecnico prestato alla politica: Agostino p. 155 Magliani 6. Appalti pubblici e mondo dell’imprenditoria p. 167 7. Un appalto particolare: p. 181 la costruzione delle strade ferrate nel Mezzogiorno IV. La trasmissione della cultura e dell’opinione politica meridionale tra il 1855 e il 1865. 1. La scarsa circolazione dell’informazione p. 194 politica negli ultimi anni del Regno borbonico 2. L’informazione politica in tempi di crisi p. 204 3. Conflitti e disordini nella pubblica p. 209 amministrazione 4. La deputazione meridionale a Torino p. 224 5. “Io ho imparato ad amare l’Italia assai p. 232 prima del quarantotto”: il ruolo politico delle donne 6. La crisi delle industrie p. 245 7. Reazione, brigantaggio e tumulti p. 254 contadini nella periferia meridionale Bibliografia p. 270 Indice dei corrispondenti p. 282 2 INTRODUZIONE Storia di una rete. Famiglia, professione e politica nel Carteggio di Antonio Ranieri (1855-1865) è la ricostruzione della vasta ragnatela di relazioni che si formò attorno ad Antonio Ranieri, notabile meridionale vissuto a Napoli durante il XIX secolo. La consultazione del fondo, conservato presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, ha reso possibile tale operazione. Pur trattandosi di materiale inventariato, quello di Ranieri è un archivio estremamente complesso, sia per la straordinaria quantità di scritti in esso contenuti, sia per il disordine materiale secondo cui la documentazione è conservata. Le centocinquantamila carte di cui si compone il fondo comprendono materiali di diversa tipologia, distinguibili in tre gruppi principali: 1. i manoscritti e le bozze di stampa delle opere di Ranieri; 2. le pratiche e le allegazioni forensi, testimonianza dell’intensa attività professionale del notabile, prima e dopo l’Unità; 3. le lettere e i biglietti di migliaia di corrispondenti. L’attenzione maggiore è stata rivolta senza dubbio all’ultima categoria di documenti per due ragioni fondamentali: in primo luogo, un 3 particolare interesse per la ricostruzione delle tipologie relazionali stratificatesi intorno al notabile, secondo le basi teoriche della network analysis, che si occupa in buona sostanza delle reti di relazioni tra individui, gruppi, imprese, istituzioni (di tali stratificazioni sociali il Carteggio sembra proporre un ampio e significativo modello ottocentesco); in secondo luogo, l’interesse per l’elemento contenutistico offerto dalle missive, lungo la particolare congiuntura politica del crollo del Regno delle Due Sicilie e della costruzione della nazione. Il lungo lavoro di schedatura e la costruzione di un ordine cronologico interno hanno consentito di portare alla luce, per il decennio 1855-1865, circa ottomila documenti, distribuiti in maniera significativamente diseguale lungo l’arco cronologico preso in esame. Si tratta, nella maggior parte dei casi, delle lettere inviate da ottocentocinquanta corrispondenti provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero. Essi rappresentano solo una parte dell’ampia rete di relazioni che si formò attorno all’avvocato napoletano nel corso della sua lunga esistenza. Il fatto che ve ne sia rimasta traccia scritta nelle lettere è un modo attraverso cui ricostruire un network in prospettiva diacronica. Cosicché la categoria di rete, mutuata dalle scienze sociali, viene applicata ad un caso storico specifico. L’immagine metaforica della rete risulta un’efficace rappresentazione dei sistemi sociali, che si compongono delle relazioni flessibili e discrezionali degli individui. Tuttavia l’utilizzo di ipotesi teoriche suggerite da varie discipline sociali quali l’antropologia, la sociologia, la politologia, rappresenta solo una griglia interpretativa, una guida alla lettura di dati forniti dalla fonte storiografica. L’ “uso predatorio” delle scienze sociali, infatti, può solo suggerire allo storico accostamenti ed analogie ad alcuni modelli teorici, che non devono avere tuttavia un carattere vincolante, perché la storia “con le sue evidenze archivistiche” 4 ha una “vocazione irrimediabilmente individualizzante”, lontana da ogni presunto schematismo teorico1. La network analysis, proponendosi come teoria generale dell’azione sociale, può essere applicata a quasi tutte le forme sociali costituite da due o più individui. La natura flessibile del concetto permette di adattare il modello relazionale ai casi imprevisti e imprevedibili che la fonte storica può offrire. Da un caso individuale, semplice e necessaria esemplificazione sperimentale, si giunge ad una prospettiva sociale più vasta e generale. In questo senso, la biografia personale di un singolo trova senso solo in relazione alla rete di cui è perno centrale. Come a dire che le scelte e i comportamenti politici e professionali di un avvocato come Ranieri si spiegano solo in relazione alle sollecitazioni e agli stimoli che dalla sua stessa rete provengono. Per questo è apparso necessario chiarire in via preliminare gli aspetti essenziali della biografia del personaggio. A partire dagli anni giovanili, sono state ricostruite le sue relazioni culturali, l’impegno antiborbonico, il viaggio/esilio per l’Italia e l’Europa, l’attività letteraria e la professione forense. Tali percorsi sono stati analizzati soprattutto come cantieri di formazione di una rete relazionale vastissima, che fu alla base della fortuna politica e del successo professionale del notabile dopo l’elezione politica del 1861. Nel primo capitolo inoltre è contenuta un’introduzione teorica sulle molteplici potenzialità della fonte epistolare, con riferimento particolare alle possibilità di trasmissione e diffusione delle culture e delle opinioni politiche attraverso le lettere. 1 R. Romanelli, Razionalità borghesi. Prefazione a A.M. Banti, Terra e denaro. Una borghesia padana dell’Ottocento, Venezia 1989, p. XIX. 5 Dopo un’introduzione teorica sulle possibilità di studio offerte dalla network analysis, sono stati approfonditi i legami amicali, familiari e professionali da cui trae origine la rete epistolare dell’avvocato napoletano. Particolare importanza è stata data alla ricostruzione del network familiare, come base di partenza di un consenso sociale e politico che Ranieri sfrutterà abilmente negli anni della maturità. La conquista di un seggio nel Parlamento italiano fu il frutto di queste strategie consapevoli. Sono state poi analizzate le tipologie sociologiche dei corrispondenti, la loro provenienza geografica, gli ambiti culturali nei quali gravitarono; il tutto finalizzato alla ricostruzione di uno spazio pubblico, nel quale transitavano notizie, informazioni, opinioni, culture e ideologie. Il quadro, naturalmente, fa riferimento a livello diacronico alle vicende storiche italiane e meridionali comprese tra il 1855 e il 1865. Intellettuali, avvocati, politici, giornalisti, opinionisti, militari, familiari, medici, ecclesiastici, uomini, donne, liberali e borbonici, questo lo spaccato sociologico che viene fuori dal Carteggio. La rete si estende a livello geografico a partire dal Mezzogiorno, da cui proviene il maggior numero di corrispondenti, fino a tutta Italia. Per ragioni diverse, legami altrettanto saldi si stabiliscono con gruppi romani, toscani, milanesi, torinesi e recanatesi. Tuttavia la consistenza numerica di questi cluster è assai inferiore rispetto ai gruppi meridionali. In totale l’analisi ha messo in evidenza più di 850 corrispondenti, di cui, nei casi, possibili sono state ricuperate le biografie. La ricostruzione nominativa e morfologica della fitta rete epistolare rivela non solo l’insieme delle prestigiose relazioni di Ranieri, ma soprattutto apre uno squarcio significativo su tutto un sistema sociale, identificandone norme e valori di riferimento. Tuttavia, per comprendere la natura dei molteplici legami relazionali e le circostanze 6 in cui essi si consolidarono, è stato necessario ricostruire l’identità dei singoli corrispondenti. Con l’aiuto di strumenti bibliografici diversi e di numerosi repertori biografici, la vicenda personale di numerosi corrispondenti è stata chiarita. Molte notizie sono state recuperate