2003 Parte 1 Pp. 1-347
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STRENNA DEI ROMANISTI NATALE DI ROMA 2003 ab U. c. MMDCCLVI ARRIGHI BORGHESE - BARBERITO - BARTOLONI - BATTELLI - BENOCCI - BIANC!Nl E COSTABILE - BONADONNA Russo - CARLONI - CAZZOLA - CECCARELLI - CECCOPIERI MARUFFI - CERESA - C!AMPAGLIA - COCCIA - CRIELESI - D' AMBROSIO - DELLA SETA - DE ROSA - Dr CASTRO - Dr GIOIA - DOMACAVALLI - EscH - ESCOBAR - FAGIOLO - FAITROP-PORTA - FLORIDI - FRAPISELLI - GUIDONI - HARTMANN - IMBRIGHI - IMPIGLIA - LOTTI - MALIZIA - MAMMUCCARI - MARIOTTI BIANCHI - MASETTI ZANN!Nl - MAZIO - MORELLI - F. ONORATI - U. ONORATI - ORSINI - PAGLIALUNGA - PANELLA - PASERO - PINTO - POCINO - PORF!Rl - QUINTAVALLE - RAVAGLIOLI - Russo DE CARO - SANTINI - TAMBLÉ - TOURNON - TRASTULLI - VERDONE - YIAN MATIJRIS NISl8U5 (o'EllfTRICE ROMA AMOJI. 1980 In copertina: EDITRICE ROMA AMOR 1980 G. B. BUSIRI, Campo Vaccino (sec. XVIII) Roma, coll. privata I Comitato dei curatori: MANLIO BARBERITO ANTONIO D' AMBROSIO LAURA GIGLI UMBERTO MARIOTTO BIANCHI ANTONIO MARTIN! FRANCO ONORATI MARIA TERESA Russo BONADONNA DONATO TAMBLÈ FRANCESCO PICCOLO Coordinamento e impaginazione: GEMMA HARTMANN AMEDEO INNOCENTI BRUNO MARIO NOBILE GIOVANNA RONDONI Consulenza editoriale: ANDREA MARINI GRUPPO DEI ROMANISTI MMDCCLVI www.gruppodeiromanisti.it [email protected] AB VRBE CONDITA © EDITRICE ROMA AMOR 1980 TEL. 06 32 34 375 S. Pietro successore di Romolo MANLIO BARBERITO In un mio scritto di qualche anno fa, ho parlato delle cerimo nie e delle tradizioni religiose e popolari che nella Roma papale contrassegnavano la festa dei santi Pietro e Paolo, annunciata e preparata già vari giorni prima da tridui e novene che si teneva no non solo in tutte le chiese dedicate ai due Apostoli e cioè le due basiliche, la vaticana e l'ostiense, S. Pietro in Vincoli, S. Pietro in Montorio e S. Paolo alla Regola, ma anche in quelle co munque legate alla loro memoria e alle loro vicende. Pertanto i riti preparatori venivano celebrati anche in S. Pudenziana, sorta sulla casa dove il senatore Pudente ospitò S. Pietro c~ vi cele brò la Messa, S. Giuseppe dei Falegnami sul Carcere Màmerti• no dove fu prigioniero S. Pietro liberato dall'Angelo, dopo che ebbe convertito e battezzato i suoi carcerieri, S. Maria in via La ta, dove alloggiarono gli Apostoli Pietro e Luca che qui avrebbe scritto gli Atti, S. Sebastiano f.m., sorta sul luogo che ospitò i corpi di S. Pietro e di S. Paolo durante le persecuzioni, SS. Ne reo e Achilleo, il titulus fasciolae dalla benda che qui cadde dal piede di S. Pietro mentre veniva condotto al martirio, S. Gio vanni in Laterano, in cui si venerano le Teste dei due Apostoli, Domine Quo Vadis ?, sul luogo dove Gesù sarebbe apparso a S. Pietro mentre fuggiva da Roma per sottrarsi alla persecuzione, provocando il suo ritorno a Roma per affrontare il martirio. Nella chiesa, come tutti sanno, un tempo era custodita la pie tra su cui sarebbero rimaste le impronte dei piedi del Salvatore, ora nella basilica di S. Sebastiano; citeremo ancora la Cappella o Oratorio della Separazione, dove si incontrarono i due Apo- 7 stoli mentre venivano condotti al martirio, l'Oratorio dei SS. Al termine della Messa, il Pontefice riceveva dal Cardinale Pietro e Paolo del Gonfalone in via Giulia e infine S. Angelo in arciprete della basilica una borsa di seta bianca contenente - se Pescheria, sede della Confraternita dei SS. Pietro e Andrea dei condo una cronaca della metà dell'Ottocento - trenta giuli d'o Pescivendoli. ro «pro Missa bene cantata», borsa che il papa consegnava al La festa cominciava fin dal giorno della Vigilia, colma di so cardinale diacono che ne faceva dono al suo caudatario, il quale lenni cerimonie, tra le quali spiccava quella dedicata al Pagamen la riportava al Capitolo Vaticano, ricevendone in compenso ven to dei Tributi dovuti alla Sede Apostolica da parte di coloro che ticinque paoli. avevano avuto l'investitura di feudi, la concessione per lo sfrutta Il pomeriggio avevano luogo nella basilica i Vespri solenni mento di miniere o di altri beni economici. La cerimonia trovava detti dai romani "il Vesperone" e la replica delle illuminazioni e il suo momento più importante con il festoso corteo con il quale il della girandola chiudeva la giornata. Gran Connestabile del Regno di Napoli - feudo della S. Sede - Ma le cerimonie in onore dei due Apostoli continuavano per prestava l'omaggio della Chinea recante sul dorso il cofanetto con tutta l'Ottava nelle varie chiese che abbiamo prima citato con la settemila ducati d'oro; persino il Capitolo della basilica di S. Pie celebrazione di Messe solenni e di Vespri "in musica": nel se tro doveva annualmente una libbra di cera per la concessione di condo giorno dell'Ottava (30 giugno) dedicato, come dice il ca una porzione dell'acqua che alimenta le fontane della piazza. La lendario liturgico, alla "Commemorazione di S. Paolo" era di cerimonia terminava con la solenne protesta del Procuratore Fi turno la basilica ostiense e alla Messa celebrata dall'Abate della scale della Camera Apostolica per i tributi non pagati. comunità benedettina interveniva anche il Papa; il terzo giorno Nel pomeriggio si celebravano Vespri solenni in S. Pietro e le cerimonie si svolgevano a S. Pudenziana; il quarto a S. Maria alla sera si assisteva all'illuminazione della basilica, del colon in via Lata; il quinto a S. Pietro in Vincoli; il sesto a S. Giusep nato, degli edifici pubblici della città e di molte case private. pe dei Falegnami e al Carcere Mamertino; il settimo a S. Pietro Due ore dopo il tramonto aveva luogo la girandola, un tempo in Montorio; l'ottavo a S. Giovanni in Laterano. accesa a Castel S. Angelo e poi al Pincio con la quale si chiude Abbiamo rammentato, sia pure sommariamente, le cerimonie vano le cerimonie della Vigilia. che contrassegnavano questa festa sia per dimostrare che nessu La mattina dopo, all'aurora, i romani venivano svegliati dal na altra festa - salvo il Natale e la Pasqua - riveste tanta solen le salve d'artiglieria di Castel S. Angelo che annunciavano la nità e importanza e anche perché costituiscono un necessario giornata festiva e nuove salve venivano sparate a mezzogiorno, punto di riferimento per il nostro discorso che ora sarà dedicato qualora il tempo fosse stato favorevole per confermare l' accen alle cerimonie che in questo stesso giorno, il 29 giugno, si svol sione della girandola che veniva replicata al Pincio. gevano nella Roma pagana. Nella mattinata si teneva in S. Pietro il solennissimo pontifi Sull'argomento, Ovidio ci dà precise notizie: «del mese [di cale celebrato personalmente dal papa e al quale intervenivano giugno] tanti giorni restano quanto le Parche» - e, quindi, siamo il Senatore di Roma e i Conservatori che muovevano in corteo al 29 - «quando sorse il tuo tempio o Quirino trabeato» (F. VI, dal Campidoglio recando al Capitolo Vaticano il tradizionale 795-796). Si festeggiava, dunque, l'anniversario della dedicazio omaggio di un calice d'argento cesellato. ne del tempio di Quirino, eretto sul luogo che è stato individuato 8 9 po secoli, un altro tempio è stato innalzato a Roma ad un altro nei pressi dell'incrocio tra la via del Quirinale e via delle Quattro fondatore della Città, la Roma cristiana e cioè a Pietro, secondo Fontane e sorto molto probabilmente, come dice anche Festa, su il mandato divino «Tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la un sacello molto più antico e sempre dedicato a Romolo Quirino. mia chiesa» chiesa anch'essa destinata a diffondersi per tutto il comunque quello di cui si parla fu votato nel 325 a.C. da L. Pa mondo e «le porte dell'inferno non prevarranno contro di lei». piro Cursore e dedicato nel 293 a.C. dal figlio, dopo le guerre Torniamo ora ai versi che abbiamo citato poco prima da Ovi sannitiche, secondo il racconto di di Livio (X, 46): «consacrò il dio, il quale, a proposito della festa del 29 giugno, ci dice che nel Tempio di Quirino» ... «ma fu il padre dittatore a votarlo». tempio è la statua di Quirino che veniva rivestita dalla toga tra Non abbiamo bisogno di rammentare che il dio Quirino era beata e cioè la toga a strisce di porpora bianche e scarlatte riser lo stesso Romolo divinizzato dopo la morte ed è ancora Livio vata ai re e ai consoli. che narra come Romolo, subito dopo la morte, sia apparso a A questo punto, il pensiero corre a quanto accade ora nella Giulio Proculo predicendogli che Roma avrebbe dominato il basilica dedicata al fondatore della Roma cristiana e dove la sta mondo; episodio narrato ancora più distesamente da Ovidio (F, tua di S. Pietro, il 29 giugno, viene rivestita dalle insegne sovra II 475-512) che mette in bocca a Romolo la frase «Incenso m 'of ne: il triregno, la croce, la stola, il piviale con il pettorale di pie fra il popolo pio placando il novello I Quirino ... Al dio s 'innal tre preziose, al dito l'anello con rubino e diamanti e, nella mano, za un tempio: da lui prese nome anche il colle», dove quell'in la chiave adorna anch'essa di pietre preziose e cioè le vesti ere vito a placare il nuovo Quirino è da riferirsi alla tradizione che di della "toga trabeata" di Quirino. vuole Romolo assassinato dai senatori. Ma non si ferma qui il parallelismo tra i due fondatori - en Per quanto riguarda il tempio, esso ci è stato tramandato dal trambi uccisi ed entrambi, in un certo senso, "martiri", l'uno dei la descrizione di Vitruvio (De arch, 2, 7) con un doppio ordine senatori l'altro dalla persecuzione ordinata da chi era "principe" di colonne intorno alla cella e otto colonne di stile dorico in cia del Senato. scuna delle due facciate. Essi hanno in comune anche l'evento dell"'apparizione": Ro Ma quel che è più interessante è quanto era stato raffigurato molo appare a Giulio Proculo per svelargli i destini universali nel frontone del tempio, giunto fino a noi, e il Lugli ne dà preci della Roma da lui fondata, Cristo appare a Pietro che sta fug sa descrizione.