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Val Di Cecina
piano paesaggistico scheda d’ambito logo REGIONE TOSCANA livello d’ambito ambito 13 val di cecina Comuni di: Bibbona (LI), Casale Marittimo (PI), Castagneto Carducci (LI), Castellina Marittima (PI), Castelnuovo di Val di Cecina (PI), Cecina (LI), Guardistallo (PI), Montecatini Val di Cecina (PI), Montescudaio (PI), Monteverdi Marittimo (PI), Pomarance (PI), Radicondoli (SI), Ripabella (PI), Volterra (PI) profilo dell’ambito 1. descrizione interpretativa 2. invarianti strutturali 3. interpretazione di sintesi 4. disciplina d’uso 5. informazioni relative al piano piano paesaggistico logo REGIONE TOSCANA livello d’ambito val di cecina Montecatini Val di Cecina Bibbona Saline Volterra Cecina Pomarance Donoratico Castelnuovo Val di Cecina Bolgheri Monteverdi marittimo Castagnateto Carducci Profilo dell’ambito 1 p. 3 val di cecina Profilo dell’ambito p. 4 piano paesaggistico logo REGIONE TOSCANA livello d’ambito val di cecina Il paesaggio costiero dell’ambito Val di Cecina è caratterizzato dall’incedere regolare delle forme, dal mare alle colline. La profonda fascia di “Costa a dune e cordoni” so- stiene una testimonianza, ben conservata, delle pinete litoranee. Immediatamente alle spalle, la fascia di Depressioni retrodunali, storiche ‘Maremme’, oggi in gran parte bonificate, ma ancora ospitanti l’eccellenza del Padule di Bolgheri. L’ambiente costiero è tuttavia caratterizzato dalla considerevole espansione edilizia legata al turismo balneare che, concen- trandosi dapprima nei centri sub-costieri di Cecina e Donoratico e nelle Marine, è poi diventato un fenomeno esteso nella forma di villaggi turistici e di campeggi. I centri urbani situati in posizione collinare a ridosso della pianura costiera hanno subito crescite contenute mantenendo il loro carattere di borghi, ma hanno perso importanza rispetto ai nuovi centri sviluppatisi sulla costa. -
Overview of Native Chicken Breeds in Italy: Conservation Status and Rearing Systems in Use
animals Article Overview of Native Chicken Breeds in Italy: Conservation Status and Rearing Systems in Use Annelisse Castillo 1 , Marta Gariglio 1, Alessandro Franzoni 1, Dominga Soglia 1 , Stefano Sartore 1 , Arianna Buccioni 2 , Federica Mannelli 2 , Martino Cassandro 3 , Filippo Cendron 3 , Cesare Castellini 4 , Alice Cartoni Mancinelli 4, Nicolaia Iaffaldano 5 , Michele Di Iorio 5 , Margherita Marzoni 6 , Sonia Salvucci 6, Silvia Cerolini 7 , Luisa Zaniboni 7 and Achille Schiavone 1,* 1 Dipartimento di Scienze Veterinarie, Università degli Studi di Torino, Largo Paolo Braccini 2, 10095 Grugliasco, Italy; [email protected] (A.C.); [email protected] (M.G.); [email protected] (A.F.); [email protected] (D.S.); [email protected] (S.S.) 2 Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali, Università di Firenze, Via delle Cascine 5, 50144 Firenze, Italy; arianna.buccioni@unifi.it (A.B.); federica.mannelli@unifi.it (F.M.) 3 Department of Agronomy, Food, Natural Resources, Animals and Environment (DAFNAE), University of Padova, Viale dell’Università 16, 35020 Legnaro, Italy; [email protected] (M.C.); fi[email protected] (F.C.) 4 Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, Università di Perugia, Borgo XX Giugno 74, 06121 Perugia, Italy; [email protected] (C.C.); [email protected] (A.C.M.) 5 Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti, Università degli Studi del Molise, Via Francesco De Sanctis, 86100 Campobasso, -
Allegato C Genio Civile Toscana Nord Elenco Comuni
ALLEGATO C GENIO CIVILE TOSCANA NORD ELENCO COMUNI Comune Provincia ABETONE - CUTIGLIANO PISTOIA AULLA MASSA BAGNI DI LUCCA LUCCA BAGNONE MASSA BARGA LUCCA BORGO A MOZZANO LUCCA CAMAIORE LUCCA CAMPORGIANO LUCCA CAREGGINE LUCCA CARRARA MASSA CASOLA IN LUNIGIANA MASSA CASTELNUOVO DI GARFAGNANA LUCCA CASTIGLIONE DI GARFAGNANA LUCCA COMANO MASSA COREGLIA ANTELMINELLI LUCCA FABBRICHE DI VERGEMOLI LUCCA FILATTIERA MASSA FIVIZZANO MASSA FORTE DEI MARMI LUCCA FOSCIANDORA LUCCA FOSDINOVO MASSA GALLICANO LUCCA LICCIANA NARDI MASSA LUCCA LUCCA MASSA MASSA MASSAROSA LUCCA MINUCCIANO LUCCA MOLAZZANA LUCCA MONTIGNOSO MASSA MULAZZO MASSA PESCAGLIA LUCCA PIAZZA AL SERCHIO LUCCA PIETRASANTA LUCCA PIEVE FOSCIANA LUCCA PODENZANA MASSA PONTREMOLI MASSA SAN GIULIANO TERME PISA SAN MARCELLO PISTOIESE - PITEGLIO PISTOIA SAN ROMANO IN GARFAGNANA LUCCA SERAVEZZA LUCCA SILLANO GIUNCUGNANO LUCCA STAZZEMA LUCCA TRESANA MASSA VAGLI DI SOTTO LUCCA VECCHIANO PISA VIAREGGIO LUCCA VILLA COLLEMANDINA LUCCA VILLAFRANCA IN LUNIGIANA MASSA ZERI MASSA ALLEGATO C GENIO CIVILE VALDARNO SUPERIORE ELENCO COMUNI Comune Provincia ANGHIARI AREZZO AREZZO AREZZO BADIA TEDALDA AREZZO BAGNO A RIPOLI FIRENZE BARBERINO DI MUGELLO FIRENZE BIBBIENA AREZZO BORGO SAN LORENZO FIRENZE BUCINE AREZZO CAPOLONA -CASTIGLION FIBOCCHI AREZZO CAPRESE MICHELANGELO AREZZO CASTEL FOCOGNANO AREZZO CASTEL SAN NICCOLO' AREZZO CASTELFRANCO - PIANDISCO' AREZZO CASTIGLION FIORENTINO AREZZO CAVRIGLIA AREZZO CHITIGNANO AREZZO CHIUSI DELLA VERNA AREZZO CIVITELLA IN VAL DI CHIANA AREZZO CORTONA AREZZO DICOMANO -
A Provincia Di Pisa Accordo Di Programma Per L
ALL. A PROVINCIA DI PISA ACCORDO DI PROGRAMMA PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DI ALUNNI/STUDENTI IN SITUAZIONE DI DISABILITA’ 1 INDICE Art. 1 – Obiettivi e finalità Art. 2 – Competenze degli Enti sottoscrittori Art. 3 – Individuazione della situazione di disabilità Art. 4 – Documentazione certificativa Art. 5 – Gruppi di lavoro Art. 6 – Modalità Operative Art. 7 – Ricorsi delle parti firmatarie - Collegio di Vigilanza Art. 8 – Ricorsi di utenti - Glip Art. 9 – Durata dell’accordo e rinnovo Riferimenti normativi: Le leggi, i decreti ministeriali e le circolari si intendono richiamate integralmente e costituiscono supporto e parte integrante del presente Accordo di Programma. 2 Premesso che: le Associazioni che rappresentano le persone disabili, anche tramite la Consulta Provinciale dell’Handicap, collaborano con gli Enti locali, l’Amministrazione Scolastica, le Aziende sanitarie locali e le Società della Salute, nell’individuazione dei problemi e nell’elaborazione di indirizzi e proposte operative, nella prospettiva del “sistema integrato” previsto dalla legge 8 novembre 2000, n.328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”; è volontà comune configurare un contesto unitario per la programmazione e la gestione degli interventi necessari per conseguire gli obiettivi condivisi; Tutto ciò premesso tra La Provincia di Pisa, l’Ufficio Scolastico provinciale, le Aziende Sanitarie locali 6, 5, 11, le Società della Salute area Pisana, Valdera, Valdarno Inferiore, Alta Val di Cecina e Bassa Val di Cecina, -
C:\Users\User\Documents\Castagnicci Trovatelli
TROVATELLI A CASTAGNICCI La storia dei “Trovatelli” di Pisa è nota. Verso il 1218 si costituì l’ospedale di San Domenico per soccorrere l’infanzia abbandonata grazie all’iniziativa del beato Ver- nagalli, camaldolese di San Michele in Borgo. La prima sede fu vicina al monaste- ro, poi si trasferì in via Calcesana (pare tra il 1279 e il 1305) e alla fine nella cappel- la di Santa Maria Maggiore presso la chiesa di San Giorgio (1436). Il suo imponen- te edificio si affaccia oggi su Piazza dei Miracoli. Poco note invece sono alcune vicende riportate dalle carte degli archivi. Ad esem- pio, in un registro del 1353 sempre di san Michele, sono descritti i beni dell’ospe- dale nella zona della Villa di Castagnechio (Villa Castagnicci), Camugliano e For- coli nei comuni di Ponsacco e Palaia. Si tratta, come al solito, di descrizioni di pezzi contigui di terra. I luoghi sono quasi tutti scomparsi anche perché la zona già da allora fu tartassata dalle guerre. Nel 1342 subì Luchino Visconti e la sua “gente” d’arme, i quali si installarono in Camugliano, distrussero il castello e misero fuoco a tutto. Sopportò altre devasta- zioni pure nei decenni successivi. Per quanto riguarda le terre del 1353, il motivo dell’acquisizione non è cono- sciuto. Forse vi ebbero parte una benefattrice dell’ospedale ricordata dal registro, Perina di Forcoli che abitava a Pisa nella cappella di san Iacopo degli Speronai (via Santa Maria) e il castaldione (= amministratore) dell’istituto, Puccino da Santo Ruffino, probabilmente frazione della vicina Casciana Terme. O può darsi che altri fossero i motivi, che non sappiamo in quanto non sono documentati. -
Piana Livorno-Pisa-Pontedera
piano paesaggistico scheda d’ambito logo REGIONE TOSCANA livello d’ambito ambito 08 piana livorno-pisa-pontedera Comuni di: Bientina (PI), Buti (PI), Calci (PI), Calcinaia (PI), Capannoli (PI), Capraia Isola (LI), Casciana Terme (PI), Cascina (PI), Chianni (PI), Collesalvetti (LI), Crespina (PI), Fauglia (PI), Lajatico (PI), Lari (PI), Livorno (LI), Lorenzana (PI), Orciano Pisano (PI), Palaia (PI), Peccioli (PI), Pisa (PI), Ponsacco (PI), Pontedera (PI), Rosignano Marittimo (LI), San Giuliano Terme (PI), Santa Luce (PI), Terricciola (PI), Vecchiano (PI), Vicopisano (PI) profilo dell’ambito 1. descrizione interpretativa 2. invarianti strutturali 3. interpretazione di sintesi 4. disciplina d’uso 5. informazioni relative al piano piano paesaggistico logo REGIONE TOSCANA livello d’ambito piana livorno-pisa-pontedera Pisa Pontedera Casciana Terme Peccioli Livorno Castiglioncello Profilo dell’ambito 1 p. 3 piana livorno-pisa-pontedera Profilo dell’ambito p. 4 piano paesaggistico logo REGIONE TOSCANA livello d’ambito piana livorno-pisa-pontedera L’ambito Piana Livorno-Pisa-Pontedera - i cui confini non si discostano molto da quelli della sezione pisana del bacino idrografico dell’Arno - presenta una strut- tura territoriale ben riconoscibile disegnata dal sistema insediativo storico e dal sistema idrografico. A caratterizzare la porzione settentrionale, la pianura alluvionale del basso Valdarno, con un’agricoltura intensiva, un’elevata urbanizzazione concentrata e diffusa, la presenza di aree umide relittuali e un ricco reticolo idrografico principale (Arno e Ser- chio) e secondario. La pianura si completa verso ovest con l’importante sistema costiero sabbioso del Parco Regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli. La fascia costiera comprende sia le coste sabbiose - tra Livorno e Marina di Torre del Lago e tra Castiglioncello e Cecina, che la costa rocciosa - tra Livorno e Castiglioncello, a cui si aggiungono gli ambienti insulari delle Isole di Capraia e Gorgona. -
Fistful of Tears”: Encounters with Transnational Affect, Chinese Immigrants and Italian Fast Fashion Elizabeth L
University of Massachusetts Amherst ScholarWorks@UMass Amherst Anthropology Department Faculty Publication Anthropology Series 2015 Fistful of Tears”: Encounters with Transnational Affect, Chinese Immigrants and Italian Fast Fashion Elizabeth L. Krause University of Massachusetts Amherst, [email protected] Follow this and additional works at: https://scholarworks.umass.edu/anthro_faculty_pubs Part of the Anthropology Commons Recommended Citation Krause, Elizabeth L., "Fistful of Tears”: Encounters with Transnational Affect, Chinese Immigrants and Italian Fast Fashion" (2015). CAMBIO. 334. https://scholarworks.umass.edu/anthro_faculty_pubs/334 This Article is brought to you for free and open access by the Anthropology at ScholarWorks@UMass Amherst. It has been accepted for inclusion in Anthropology Department Faculty Publication Series by an authorized administrator of ScholarWorks@UMass Amherst. For more information, please contact [email protected]. Elizabeth L. Krause [“Fistful of Tears”] Encounters with Transnational Affect, Chinese Immigrants and Italian Fast Fashion Abstract: In the made in italy fast-fashion sector, the ultimate flexible workers are Chinese migrants, whose parenting practices include circulating children back to China. This paper draws on collaborative research in Prato, Italy, to grasp how Chinese families and individuals encounter the Italian state and negotiate the terms of transnational capitalism. The project innovates an encounter ethnography framework to guide research. This paper investigates the dialectic between economics and affect. Chinese immigrants’ desires to make money are situated in three structural encounters, each at a different level of scale: the Wenzhou regional model of economic development; a Central Italian small-firm environment connected to the made in italy brand; and global restructuring of the textile and clothing industry. -
Val Di Cecina.FH10
24 129 44 S. Lucia Agliati Nebbiano 5 Il Pero 5 PONSACCO M. RUGLIOLI Casastrada Lavoria 3 Dogana 108 5 4 Il Trivio Barbialla 3 2 La Turchia 186 S. Martino 4 a 4 1 Cenaia Quattro 4 Montacchita Gello Collelungo CASTELFIORENTINO 50 Vecchia Strade in 6. Forcoli Bagni Voltigiano 6 2 Perignano 3 Camugliano Partino Collegalli S. Stefano S. Chiara 3 4 sc 2 27. Alica Renacchi 2 a PALAIA 5 Cenaia 2 2. PROV. 5.5 C 439 2 -Le Casine 6 Villa 1 148 31. Lucagnano Medicea C. Profeti Volpaia Baccanella 6 193 4 F. Villa Saletta Orceto Solaia Srada 3 L' Olmo Toiano Le Cascine Petrazzi 5 5 3 4 Case 4. -Spinelli 6 62 La Capannina CAPANNOLI 1 Nuove Ceppaiano Convento Tinti dei Mori 5 3.5 4 Montefoscoli M. LA COLLINA Alberi Siberia Catelani SS. Annunziata 207 5. 7. Ripoli 2 Le Selve 5 Piazza 2 182 Sughera Tripalle 4 Mura 7 Colle Capavoli 3 193 C. Ferri 5 6 3. Cevoli S. Pietro Legoli 217 Varna 5 236 T. Egola DI Pillo 1. 147 Belvedere 3 4. 91 3 Sala Ripalta 5 Botteghino 2. S. Caterina Catignano 108 2 S. Ruffino 3. Sorgente 5 3. 5 Salsa CERTALDO FAUGLIA CRESPINA Tonda 5 LARI Chientina Selvatelle 5 Pratello 3 3. 194 MONTAIONE S. Pancrazio Soianella T. T Pieve . -Castelluccio Vicchio Libbiano 372 di S. Maria 5 272 Soiana 6 C 3. Gramugnana PECCIOLI R a 2. Usigliano 5 1. o r f 2. La Rosa g 4.5 alo 332 1 5 7 3 li 2.5 5 Badia a 5 1.5 o Ghizzano Castelfalfi Croce Badia di Casanova 3 Cerreto Tremoleto Casciana Morrone 144 6 GAMBASSI S. -
Elenco Degli Edifici Monumentali
MISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ELENCO DEGLI EDIFICI MONUMENTALI X X X III Provincia di Pisa ROMA TIPOGRAFIA DELL'UNIONE EDITRICE Via Federico Cesi, 45 1921 AVVERTENZA L'idea di formare un catalogo di tutto il patri monio artistico dello Stato risale assai addietro nel tempo. Già l'imperatore Costantino aveva ordmata una statistica degli edifici e delle opere pubbliche che erano allora nelle quattordici re gioni delle città di Roma, donde risultarono, tra le altre opere, 22 statue equestri, 423 templi con 80 statue d’oro e 77 d’avorio e 1352 fontane. Quattordici secoli più tardi, il 20 aprile 1773, il Consiglio dei Dieci di Venezia comandava che fosse compilato il catalogo generale dei più insigni dipinti esistenti nei confini della Serenissima ; ma questo elenco aveva natura di semplice in ventario, di accertamento della consistenza patri moniale della Repubblica, senza effetti giuridici determinati. Questi invece cominciano ad appa rire connessi col catalogo delle opere d’arte nel l'editto Pacca del 7 aprile 1820, il quale, ordi nando la formazione di un elenco degli oggetti artistici più preziosi dello Stato Pontificio, im poneva alle commissioni preposte alla loro conser vazione di esaminarli « presso qualunque proprie tario e possessore ». Unificate le varie provincie in un solo regno, il concetto di porre il catalogo dei monumenti e delle opere d’arte a fondamento di ogni sanzione — fi legislativa appare in quasi tutti i disegni di legge presentati all’esame del Parlamento. Non com preso nel progetto Coppino del 31 maggio 1887, vi fu introdotto dalla Commissione parlamentare che volle la formazione di un unico catalogo degli immobili. -
The Paradox of Being a Recognized Refugee in Italy
EDUASYL Integration of Refugees into the European educational and labour market: Requirements for a target oriented approach The paradox of being a recognized refugee in Italy : living in an open prison, Florence, Tuscany. Editors: Maria Omodeo and Claudia Zaccai Autors: Margherita Buchetti, Rita Cardini, Daria Franceschini, Chiara Trevisan Translated by: Rita Cardini 1 Contents CHAPTER 1 General Introduction – National Asylum Framework in Italy CHAPTER 2 Survey of reception centers for young asylum seekers and refugees in the City and Province of Florence Introduction 1. Methodology of work 1.2. Quantitative analysis and distribution of the reception centers on the territory 1.3. Mapping reception centers and integration programs 1.3.1. Residential centers for adults and families under International Protecion 1.3.1.1. District 1: Historic center 1.3.1.2. District 2: Campo di Marte 1.3.1.3. District 5: Rifredi 1.3.2. Centers for adults and families under International Protection. Provincial area of Florence 1.3.3. Unaccompanied minors asylum seekers 1.3.3.1. Reception centers for unaccompanied minors asylum seekers 1.3.4. Occupied buildings in the City and Province of Florence CHAPTER 3 Life stories Introduction 3.1. The journey to Italy and mobility in Europe 3.2. Family context and cultural background 3.3. Living in occupied buildings 3.4. Wishes for the future CHAPTER 4 The VET system in Italy Introduction 4.1. Training and working biographies 4.2. Italian courses 4.3. Obstacles related to VET and employment 4.4. The VET system in the Province of Florence CHAPTER 5 Good practices: “Villaggio La Brocchi” CHAPTER 6 Integration problems in Italy for people under International Protection CHAPTER 7 Recommendations 2 Chapter 1 General Introduction – National Asylum Framework in Italy The first and the most important law concerning the right of asylum in Italy is the Constitution of the Italian Republic, article 10. -
Cd Marsia Miranda Phd Thesis Xxx Cycle Agriculture
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL MOLISE Department of Agricultural, Environmental and Food Sciences International Ph.D Course in: AGRICULTURE TECHNOLOGY AND BIOTECHNOLOGY (C URRICULUM : Welfare, biotechnology and quality of animal production) (C YCLE XXX) Related disciplinary scientific section: AGR/20 (Zoocolture) PhD thesis Semen cryopreservation as a tool for preserving genetic biodiversity of avian and rabbit species: national cryobank launch Coordinator of the Ph.D Course: Prof. Giuseppe Maiorano Supervisor: Ph.D candidate: Prof. Nicolaia Iaffaldano Marsia Miranda-153768 ACADEMIC YEAR 2016/2017 INTRODUCTION The conservation of genetic diversity in livestock species can be related to biological, social, cultural and economic aspects. Animal genetic resources and animal management systems are an integral part of ecosystems and productive landscape in Italy, Europe and all over the world. Local breeds can be considered as a part of the history of some human populations as well as important materials from a scientific point of view. To date there is an urgent need of a specific conservation program for these breeds because of the limited number of their individuals and their risk of extinction. Although the local breeds are usually not competitive for production traits, they may carry valuable features such as disease resistance or distinctive product quality. The higher economic value of typical productions compared to conventional commercial products and the growing consumer preferences towards food quality, could strongly support the need to launch conservation programs of livestock biodiversity. In this regard, efficient in situ and ex situ conservation strategies are obligatory tools in order to implement an appropriate action for the conservation of livestock biodiversity. -
Diffusione Del Cancro Colorato Del Platano
Cancro colorato del Platano Stato dell’arte della lotta contro Ceratocystis platani in Toscana e a Firenze Alessandro Navarra Carlo Campani Servizio Fitosanitario della Regione Toscana Firenze villa Vogel 19/06/2014 1 Zone focolaio (Comuni ove è presente il cancro colorato). Al 4 marzo 2014 Provincia Comuni Firenze Firenze, Fiesole, Scandicci, Tavarnelle Val di Pesa Grosseto Grosseto Livorno Bibbona,Cecina, Collesalvetti, Livorno, Rosignano Marittimo Lucca Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Camaiore, Capannori, Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione di Garfagnana, Coreglia Antelminelli, Forte dei Marmi, Gallicano, Lucca, Massarosa, Minucciano, Pescaglia, Pietrasanta, Seravezza, Viareggio Massa- Carrara, Massa, Montignoso Carrara Pisa Bientina, Calcinaia, Cascina, Guardistallo, Pisa, San Giuliano Terme, Santa Maria a Monte, Vicopisano Prato Prato 2 Zone di contenimento Visti i ritrovamenti di nuovi focolai in alcune zone già focolaio, poiché non è più obbiettivamente prevedibile l’eliminazione nell’immediato del focolaio, è stato deciso di ridefinire queste aree in “zone di contenimento”. “Zone di contenimento”. Aggiornamento al 4 Marzo 2014 Provincia Comuni Firenze Firenze, Fiesole Lucca Lucca Massa-Carrara Carrara Pisa Pisa, San Giuliano Terme 3 Zone tampone Esternamente alle zone focolaio e di contenimento sono individuate le “zone tampone” (Comuni compresi entro un chilometro dalle zone focolaio e di contenimento). Aggiornamento al 4 Marzo 2014 nota: in nero anche focolaio sottolineato solo tampone Provincia Comuni Firenze Fiesole,