Corrado Di Altamura

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Corrado Di Altamura CORRADO DI ALTAMURA Bonello - Ignora tutto Dramma lirico in un prologo e due atti Al par che il padre. Libretto di Giacomo Sacchero Giffredo - Oh scorno! Musica di Federico Ricci Bonello - Di lei in traccia 1ª rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 16-11-1841 Lascia ch’io corra... ________________ Giffredo - Arresta... e acqueta in seno Personaggi, vocalità (PRIMI INTERPRETI) Tanto tumulto. Corrado, conte di Altamura, baritono (FELICE VARESI) Bonello - Io vo’ vederla almeno. Delizia, figlia di Corrado, soprano (LUIGIA ABBADIA) Sì. – Vederla è il solo bene Roggero, duca di Agrigento e di Aragona, tenore (CARLO GUASCO) Che rimane a questo core; Guiscardo Bonello, cavaliere di ventura, Negli affanni e nelle pene mezzosoprano (MARIETTA BRAMBILLA) Solo balsamo è l’amore. Giffredo, capitano d’avventurieri, basso (GAETANO ROSSI) Ella sola un dì m’addita Il marchese Albarosa di Novara, tenore (NAPOLEONE MARCONI) Di dolcezze e di splendor: Margarita, figlia del marchese Albarosa, mezzosopr. (FELICITA BAYLLOU) È lo spirto di mia vita... Isabella, soprano (TERESA RUGGERI) È la gioia del mio cor. Un cavaliere, basso (?) Giffredo - Resta: l’iniqua insidia Coro e comparse: Cavalieri di ventura, Vassalli, Palese a lei verrà. Cavalieri e Dame Siciliani e Spagnuoli, Paggi, Guardie, Popolo. Bonello - E il padre? La scena è in Sicilia, nel secolo XII. Giffredo - Ei per me conscio ________________ Dell’onta sua sarà. Roggero Duca di Agrigento e di Aragona [*], città della Sicilia, per malvage Bonello - Mentre a te, mesto amor mio, opere ebbe lunga guerra co’ suoi vassalli, fra’ quali furono Giffredo, Bonello Sciolgo l’alma in un sospiro. ed il conte di Altamura. Quest’ultimo fu un tempo educatore ed amico di Rog- Piangi tu, qual piango anch’io, gero: egli lo aveva cresciuto amorosamente nel suo tetto alle discipline militari I sereni e scorsi dì. ed aveva diviso con lui ogni gioia dell’anima. Il conte di Altamura ebbe Presto, è vero, il dì del pianto un’unica figliola, Delizia: e ripose in lei tutte le sue gioie e speranze. Roggero Per te giunse o vergin fiore, la conobbe, l’amò e le promise la sua fede; ma poscia il disleale mancò alle sue promesse e pose in altra donna il suo cuore. Il conte di Altamura giurò Troppo presto, il dolce incanto vendetta, ed isfidò a duello Roggero; ma questi uscì vincitore, se non che do- Della vita illanguidì. vette poi cadere sotto la spada di Giffredo e Bonello, i quali vendicarono Giffredo - Presto il ferro punitore l’amico e la figlia di lui dai ricevuti oltraggi. G. Sacchèro colpirà chi la tradì. (partono) [* oggi: Aragona, distante da Agrigento 17 km; circa 9.400 abitanti; nota so- SCENA 3ª - Sala terrana nel palagio del conte d’Altamura prattutto per la riserva naturale delle maccalube] la quale mette in giardino. Delizia ed Isabella. ________________ Isabella - Qui meco posa: la benigna brezza PROLOGO Ti fia ristoro. SCENA 1ª - Sala d’armi. Delizia - A core oppresso il pianto Molti Cavalieri di ventura siedono lietamente a desco bevendo. È solo refrigerio. – Almen foss’io Coro Nel castel d’Aragona, Parte 1ª - Del vino a noi. Fra le paterne braccia io piangerei. Parte 2ª - Si colmino le tazze. Qui... Parte 1ª - Evviva! Isabella - Segui. Parte 2ª - Evviva! (bevono) Delizia - Qui distrugge ogni mia gioia Tutti - Pera chi insano o barbaro Un sospetto d’amor... Libare al nappo schiva. (riempiono le tazze) Isabella - Forse Roggero?... Beviam... dell’ansia l’impeto Delizia - Di quel cor le potenze arcana cura Tutti travaglia eguali: Tempra e governa. Spargi, o liquor mirifico, Isabella - E un giorno... Su noi l’oblìo de’ mali. Delizia - Oh! un giorno ei lieto Godiam de’ sogni rosei A me veniva... e assiso a me d’accanto D’amor di gioventù: Gl’inspirava l’amor sì dolce canto: Godiam, che gli affanni fervidi (come assorta in dolce rimembranza) O cara, tu sei l’angelo Non tornano mai più. De’ desiderii miei. Il Duce! Lieti i tuoi giorni a rendere SCENA 2ª - Giffredo e Detti; indi Bonello. Vita ed onor darei, Giffredo - Ite agli uffici. (i Cavalieri partono; entra Bonello) Altra d’amor letizia All’altrui gioie Nell’alma mia non è: Tu non sedesti? E beni e gioia e gloria Bonello - Quando l’alma piange Sol io possiedo in te. Sembra la gioia insulto. Isabella - Ed or? Giffredo - E che t’affanna? Delizia - L’amaro dubbio Bonello - Acerbo duol. – Delizia. M’agira e serra l’alma. Che all’amor mio preferse Isabella - Questa gelosa insania Più insigne sì, ma non più ardente affetto. Reprimi omai, ti calma. Ell’è tradita da Rogger. Delizia - Lo tento io ben; ma torbida Giffredo - L’indegno... Sempre più in cor si fa. Bonello - Trarrà all’altare una gentil bellezza Isabella - Spera. Di Navarra. Delizia - In amor quest’anima Giffredo - E Delizia? Più da sperar non ha. (Delizia rimane in dolorosa meditazione, ma tosto è serenata dalla presente melodia) Delizia - (Qual dolcezza e qual incanto Una Voce interna - La tua bocca, o mia vezzosa, Nel suo labbro e nello sguardo! È soave e cara e bella, Simular potrebbe tanto Qual sul calamo la rosa Chi giammai non fu bugiardo? Irraggiata d’una stella... Oh! chi d’angelo ha l’aspetto Un tuo riso... è il paradiso Non ha il labbro mentitor; Che raccoglie ogni mio ben! Egli m’ama... è nel suo detto Delizia - Ciel!... Roggero! Tutto il foco dell’amor!) Isabella - Oh caro accento! La tua fede avvalora d’un giuro Delizia - Segui, o tenera canzon. Nel cospetto del Dio che ci ascolta. Isabella - Muore il canto... è spento. Roggero (essendo per giurare) - Io... Delizia - È spento! SCENA 5ª - Giffredo e detti. Fu de’ sensi illusion?... Giffredo (arrestando il braccio di Roggero) Forse, ah! forse è un messaggero Roggero, non farti spergiuro; Che a me il Cielo invia pietoso, Ti potresti pentir questa volta. Negli stenti del sentiero Dèsti un foglio d’amore qual arra Per guidarmi ad un riposo... A una vergin gentil di Navarra, Forse è desso un angel santo Nè di fede mancare vorrai Che m’inebria del suo canto, A chi trarne vendetta potrà. Per sopirmi della vita Delizia - Ei spergiuro!... A quest’ultimo patir. Giffredo - Sì. (parte) Isabella - Forse è l’angelo che addita Delizia (a Roggero) - Infame!... Un confine al tuo martir. Roggero - Ah non sai Delizia - Lasciami o amica. (Isabella parte) Qual cagion mi costringe... Io squarcerò il sospetto... Delizia - Or ben... va. Pera con esso pur la più beata Roggero - M’odi: spergiuro ed empio Illusion del core! Teco son reso, è vero: SCENA 4ª - Roggero e Delizia. Dure ragion mi trassero Roggero - Mesta, o Delizia? Su questo reo sentiero. Delizia - Lieta esser poss’io? Piombi or in me la collera Roggero - A te che manca? Dei regni della terra... Delizia - Amore. Io sfido a mortal guerra Roggero - E in me non hai Chi mi contende a te. Tale un amor che sconvenevol rende Delizia - Pon freno al labbro perfido, Ogni ombra pur di sospettoso affanno... Falso ed abbietto core. Ogni perduta speranza di futura gioia? Va – più non t’amo – un fremito Delizia - Oh!... che dici? Tu desti in me d’orrore. Roggero - Non agita E se il mio core un palpito L’amor per me il tuo petto? Per te provasse un giorno, Delizia - Esserlo puote Compresa d’ira e scorno Sol d’una sposa in core! Lo strapperei da me! Roggero - E tal saresti (Delizia rientra nelle sue stanze. Roggero parte) Tu ad un mio cenno innanzi al mondo e Dio, Fine del Prologo Oh dell’anima mia solo desìo. ATTO PRIMO - PARTE 1ª Delizia - Cessa, o Duca. SCENA UNICA - Gabinetto nel castello d’Aragona. Roggero - Ah! più non m’ami! Corrado solo, indi Giffredo. Delizia - Troppo, o ingrato! un dì t’amai. Corrado - Inoperosi giorni! – Insofferente Roggero - Se te lieta a me tu brami D’ozii il mio spirto abborre M’ama ancora e mia sarai... Ingloriosa vita. (siede pensieroso) Mia compagna. Giffredo (entrando) - Ardito forse Delizia - Agli occhi miei Sarei troppo?... Mal nasconde una rivale Corrado (correndo ad abbracciarlo) - Oh! Giffredo!... La tua frode, o disleale. Giffredo - O fratel d’armi! Tutto, amore, ah! tutto vede, Corrado - Qui?... donde? Core ingrato e senza fede. Giffredo - D’Agrigento. Roggero - Taci o scaccia il vil sospetto: Corrado - E qui ti tragge?... Altro amore è stranio in me. Giffredo - Non dimandarlo. – Ahi troppe son le offese Delizia - Parli il vero? Che su di noi versa Roggero. Roggero - In questo petto Corrado - E speri?... Arse il core ognor per te. Giffredo - Vendicarmi, o Corrado. Io t’ho amata e t’amo ognora, Corrado - Che di’, Giffredo! – Scellerate voci E ti piango e ti sospiro; Spargon mille calunnie. Di mia vita nell’aurora Giffredo - Oh, se tu padre Sei tu il cielo, il sol ch’io miro. Fossi, o Corrado, e tolto a’ figli tuoi Come il fiore nel deserto Pane ed onor vedessi... Langue un core senza amor. Corrado - Oh! lieto forse Più d’un trono e più d’un serto Non son fra tutti? È figlia mia Delizia! M’è il sorriso del tuo cor. Non è sposa a Roggero? Giffredo - Tu l’ami? Poni freno al tuo trasporto. Corrado - A me lo chiedi?... Se a pregarti, o generoso, Nel sorriso dell’anima nol vedi! Degno ancora è questo cor, L’amo qual s’ama un essere Per me prega al Ciel pietoso Che la mia vita infiora, Ch’abbia pace il mio dolor. Ne’ sogni dello spirito SCENA 2ª - Voci interne indi Corrado e detti. Io la vagheggio ognora: Coro Interno - Godi, o figlia delle grazie, Ha il riso della vergine, Il tuo sposo è alfin con te. Ha i vezzi della sposa..
Recommended publications
  • IL CROCIATO in EGITTO Heroic Melodrama in Two Acts Libretto by Gaetano Rossi
    MEYERBEER Il CrociaOtoRC 10in Egitto in association with Box cover and CD inlays Set design by Alessandro Sanquirico for 1826 production at La Scala, Milan . Arrival of the crusader into the Port of Damiette (akg-images/Pietro Baguzzi) Booklet cover Velluti as Armando, London 1825, watercolour by Chalon (Opera Rara archive) Opposite Giacomo Meyerbeer (Opera Rara archive) –1– GIACOMO MEYERBEER IL CROCIATO IN EGITTO Heroic melodrama in two acts Libretto by Gaetano Rossi Aladino, Sultan of Damietta ................................................................Ian Platt Adriano di Montfort, Grand Master of the Knights of Rhodes .............Bruce Ford Armando D’Orville, a Knight of Rhodes ..................................Diana Montague Palmide, daughter of the Sultan ...................................................Yvonne Kenny Felicia, in the attire of a Knight ........................................................Della Jones Alma, confidante of Palmide ........................................................Linda Kitchen Osmino, the Grand Vizier ..............................................................Ugo Benelli Geoffrey Mitchell Choir Chorus master: Geoffrey Mitchell Royal Philharmonic Orchestra Conductor: David Parry –2– Managing Director: Stephen Revell Producer: Patric Schmid Performing edition for this recording prepared by Robert Roberts Assistant conductors: Paul McGrath, Peter Lipari Répétiteur and recitatives: Rosemary Barnes Italian coach: Gabriella Bullock English libretto: Gwyn Morris Article: Don White Recording
    [Show full text]
  • Messa Per Rossini
    Messa per Rossini L'oeuvre oubliée... 13 novembre 2018 30 ans Un événement exceptionnel pour fêter les 30 ans du chœur ! 1792 – 1868 Pour le 150è anniversaire de la disparition du maître, le chœur Arianna présente pour la première fois dans notre région une œuvre du Répertoire Romantique majeure et pourtant oubliée : Messa per Rossini composée en 1868-69 par Antonio Antonio Carlo Antonio Federico Alessandro BUZZOLA BAZZINI PEDROTTI CAGNONI RICCI NINI Requiem – Kyrie Dies irae Tuba mirum Quid sum miser Recordare Jesu Ingemisco Raimondo Carlo Gaetano Pietro Lauro Teodulo Giuseppe BOUCHERON COCCIA GASPARI PLATANIA ROSSI MABELLINI VERDI Confutatis – Oro supplex Lacrymosa Domine Jesu Sanctus Agnus Dei Lux æterna Libera me 13 novembre 1868, l'Europe musicale est sous le choc : Rossini est mort ! Les hommages pleuvent de toutes parts : compositeurs, musiciens, politiciens ou simples mélomanes, aucun ne trouve assez de mots pour exprimer son désarroi face à cette perte immense. Il est vrai que, de son vivant même, Gioacchino Rossini est devenu une légende, lui qui, après avoir composé des chefs-d'œuvres immortels, dont plus de trente opéras, a décidé, dès 1830, de se retirer en n'écrivant plus que pour ses amis. Cette longue « retraite » voit naître tout de même des œuvres extrêmement célèbres telles que le Stabat Mater (1841) ou la Petite Messe Solennelle (1864). L'Italie est en deuil Verdi souhaite un hommage au maître digne de son talent, de son génie. Non pas un simple concert hommage ou des discours... Il faut une œuvre monumentale qui rappelle au monde, aux générations futures, à quel point Rossini était immense.
    [Show full text]
  • Nini, Bloodshed, and La Marescialla D'ancre
    28 Nini, bloodshed, and La marescialla d’Ancre Alexander Weatherson (This article originally appeared in Donizetti Society Newsletter 88 (February 2003)) An odd advocate of so much operatic blood and tears, the mild Alessandro Nini was born in the calm of Fano on 1 November 1805, an extraordinary centre section of his musical life was to be given to the stage, the rest of it to the church. It would not be too disrespectful to describe his life as a kind of sandwich - between two pastoral layers was a filling consisting of some of the most bloodthirsty operas ever conceived. Maybe the excesses of one encouraged the seclusion of the other? He began his strange career with diffidence - drawn to religion his first steps were tentative, devoted attendance on the local priest then, fascinated by religious music - study with a local maestro, then belated admission to the Liceo Musicale di Bologna (1827) while holding appointments as Maestro di Cappella at churches in Montenovo and Ancona; this stint capped,somewhat surprisingly - between 1830 and 1837 - by a spell in St. Petersburg teaching singing. Only on his return to Italy in his early thirties did he begin composing in earnest. Was it Russia that introduced him to violence? His first operatic project - a student affair - had been innocuous enough, Clato, written at Bologna with an milk-and-water plot based on Ossian (some fragments remain), all the rest of his operas appeared between 1837 and 1847, with one exception. The list is as follows: Ida della Torre (poem by Beltrame) Venice 1837; La marescialla d’Ancre (Prati) Padua 1839; Christina di Svezia (Cammarano/Sacchero) Genova 1840; Margarita di Yorck [sic] (Sacchero) Venice 1841; Odalisa (Sacchero) Milano 1842; Virginia (Bancalari) Genova 1843, and Il corsaro (Sacchero) Torino 1847.
    [Show full text]
  • JOS-075-1-2018-007 Child Prodigy
    From the Bel Canto Stage to Reality TV: A Musicological View of Opera’s Child Prodigy Problem Peter Mondelli very few months, a young singer, usually a young woman, takes the stage in front of network TV cameras and sings. Sometimes she sings Puccini, sometimes Rossini, rarely Verdi or Wagner. She receives praise from some well meaning but uninformed adult Ejudge, and then the social media frenzy begins. Aunts and uncles start sharing videos, leaving comments about how talented this young woman is. A torrent of blog posts and articles follow shortly thereafter. The most optimistic say that we in the opera world should use this publicity as a means to an end, to show the world at large what real opera is—without ever explaining how. Peter Mondelli The sentiment that seems to prevail, though, is that this performance does not count. This is not real opera. Opera was never meant to be sung by such a voice, at such an age, and under such conditions. Two years ago, Laura Bretan’s performance of Puccini’s “Nessun dorma” on America’s Got Talent evoked the usual responses.1 Claudia Friedlander responded admirably, explaining that there are basic physiological facts that keep operatic child prodigies at a distance from vocally mature singers.2 More common, however, are poorly researched posts like the one on the “Prosporo” blog run by The Economist.3 Dubious claims abound—Jenny Lind, for exam- ple, hardly retired from singing as the post claims at age twenty-nine, the year before P. T. Barnum invited her to tour North America.
    [Show full text]
  • MESSA DA REQUIEM Júlia Várady • Alexandrina Milcheva Alberto Cupido • Nicola Ghiuselev ORF Chor ORF Vienna Radio Symphony Orchestra Leif Segerstam
    Giuseppe Verdi MESSA DA REQUIEM Júlia Várady • Alexandrina Milcheva Alberto Cupido • Nicola Ghiuselev ORF Chor ORF Vienna Radio Symphony Orchestra Leif Segerstam 1 GIUSEPPE VERDI (1813-1902) MESSA DA REQUIEM CD 1 .............................................................................................47:49 1 1. REQUIEM (chorus, soloists) [9:43] 2. DIES IRAE 2 Dies irae (chorus) [2:23] 3 Tuba mirum (chorus, bass) [3:09] 4 Liber scriptus (mezzo-soprano, chorus) [5:08] 5 Quid sum miser (soprano, mezzo-soprano, tenor) [3:42] 6 Rex tremendae (soloists, chorus) [4:21] 7 Recordare (soprano, mezzo-soprano) [4:10] 8 Ingemisco (tenor) [3:19] 9 Confutatis – Dies Irae (bass, chorus) [5:37] 10 Lacrymosa (soloists, chorus) [6:11] CD 2 .............................................................................................39:31 3. OFFERTORIO (soloists) 1 Domine Jesu Christe ............................................................................[4:20] 2 Hostias ................................................................................................... [5:33] 3 4. SANCTUS (double chorus) ...................................................................[2:54] 4 5. AGNUS DEI (soprano, mezzo-soprano, chorus) ................................ [5:34] 5 6. LUX AETERNA (mezzo-soprano, tenor, bass) ..................................... [6:39] 7. LIBERA ME (soprano, chorus) 6 Libera me, Domine – Dies Irae – Requiem aeternam ......................[8:09] 7 Libera me ..............................................................................................[6:17]
    [Show full text]
  • Archivi Delle Donne, Vol. 2
    pp I-VI tomo II.qxp:pp 1-6.qxd 12/03/12 16.33 Pagina 1 pp I-VI tomo II.qxp:pp 1-6.qxd 12/03/12 16.33 Pagina 2 pp I-VI tomo II.qxp:pp 1-6.qxd 12/03/12 16.33 Pagina 3 MEMORIA E SCRITTURA DELLE DONNE LOMBARDIA pp I-VI tomo II.qxp:pp 1-6.qxd 12/03/12 16.33 Pagina 4 Questo volume è stato realizzato con il contributo di Dipartimento di Scienze della Storia e della Documentazione Storica Università degli Studi di Milano Regione Lombardia Provincia di Milano Comune di Milano Fondazione Cariplo Istituto Lombardo di Storia Contemporanea Centro di Studi per la Storia dell’Editoria e del Giornalismo con il patrocinio di Ministero per i Beni e le Attività Culturali Ministero per le Pari Opportunità Soprintendenza Archivistica per la Lombardia Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano Comitato di Milano pp I-VI tomo II.qxp:pp 1-6.qxd 12/03/12 16.33 Pagina 5 SUSSIDI ERUDITI 85 SERIE “MEMORIA E SCRITTURA DELLE DONNE” LOMBARDIA GLI ARCHIVI DELLE DONNE 1814-1859 REPERTORIO DELLE FONTI FEMMINILI NEGLI ARCHIVI MILANESI a cura di MARIA CANELLA ePAOLA ZOCCHI Prefazione di MARIA LUISA BETRI Tomo secondo ROMA 2012 EDIZIONI DI STORIA E LETTERATURA pp I-VI tomo II.qxp:pp 1-6.qxd 12/03/12 16.33 Pagina 6 Il progetto Gli archivi delle donne è promosso dal Dipartimento di Scienze della Storia e della Documentazione Storica dell’Università degli Studi di Milano Comitato scientifico: Maria Luisa Betri (coordinatrice) Letizia Arcangeli, Marina Benedetti, Marco Bologna, Elena Brambilla, Maria Canella, Elvira Cantarella, Luisa Dodi, Ada Gigli Marchetti, Daniela Maldini, Susanna Peyronel, Emma Scaramuzza, Paola Vismara, Paola Zocchi.
    [Show full text]
  • 02 Istituz Nbc:V 9-10-2008 19:04 Pagina 1
    02 Istituz_nbc:v 9-10-2008 19:04 Pagina 1 nabucco dramma lirico in quattro parti libretto di Temistocle Solera musica di Giuseppe Verdi Teatro La Fenice domenica 19 ottobre 2008 ore 19.00 turno A1 martedì 21 ottobre 2008 ore 19.00 turno D1 mercoledì 22 ottobre 2008 ore 19.00 fuori abbonamento venerdì 24 ottobre 2008 ore 19.00 turno E1 sabato 25 ottobre 2008 ore 19.00 recita riservata a Il Sipario Musicale domenica 26 ottobre 2008 ore 15.30 turno B1 martedì 28 ottobre 2008 ore 17.00 turno C1 mercoledì 29 ottobre 2008 ore 19.00 fuori abbonamento La Fenice prima dell’Opera 2008 8 03 Prelim_nbc:v 9-10-2008 19:12 Pagina 2 Giuseppe Verdi al tempo di Nabucco. Litografia da un disegno di G. Turchi (forse identificabile con Gae- tano, 1815 o 1817-1851), 1842. Busseto, Casa Barezzi. 03 Prelim_nbc:v 9-10-2008 19:12 Pagina 3 La Fenice prima dell’Opera 2008 8 Sommario 5 La locandina 7 «Ci favella del tempo che fu» di Michele Girardi 11 Michele Girardi Nabucodonosor e le attese di un compositore democratico 23 Claudio Toscani «L’aure dolci del suolo natal». I cori verdiani nell’Italia del Risorgimento 39 Giuliano Procacci Verdi nella storia d’Italia 53 Guido Paduano La follia come conquista dei limiti dell’uomo 55 Nabucodonosor: libretto e guida all’opera a cura di Marco Marica 99 Nabucodonosor in breve a cura di Gianni Ruffin 101 Argomento – Argument – Synopsis – Handlung 107 Marco Marica Bibliografia 115 Online: Il Risorgimento di Verdi a cura di Roberto Campanella 121 Dall’archivio storico del Teatro La Fenice Verdi nel firmamento della Fenice a cura di Franco Rossi 03 Prelim_nbc:v 9-10-2008 19:12 Pagina 4 Manifesto stampato per la ripresa scaligera del Nabucco nella stagione d’autunno 1842.
    [Show full text]
  • Introspecţiuni Interpretative
    CODRUŢA MARA LUISA GHENCEAN INTROSPECŢIUNI INTERPRETATIVE Cluj-Napoca 2019 Referenți: Conf. univ. dr. Veronica Negreanu Prof. univ. dr. Gabriel Banciu Descrierea CIP a Bibliotecii Naţionale a României GHENCEANU, CODRUŢA Introspecţiuni interpretative / Codruţa Ghenceanu. - Cluj-Napoca : MediaMusica, 2019 ISMN 979-0-9009871-4-3 ; ISBN 978-606-645-048-5 78 Design coperta: Ciprian Gabriel Pop © Copyright, 2019, Editura MediaMusica Toate drepturile asupra acestei ediţii sunt rezervate. Reproducerea integrală sau parţială pe orice suport, fără acordul scris al editurii, este interzisă. Editura MediaMusica 400079 – Cluj Napoca, str. I.C Brătianu nr. 25 tel. / fax 264 598 958 2 CUPRINS: DON GIOVANNI de W. A. MOZART ................................................ 4 Mozart şi opera ................................................................................ 4 Opera Don Giovanni privit ă din perspectiva acompaniamentului 11 BELCANTOUL ŞI REPREZENTAN ŢII S ĂI DE SEAM Ă: ROSSINI, DONIZETTI, BELLINI .................................................... 62 Aspecte stilistice ale belcanto-ului italian ..................................... 62 GIOACCHINO ROSSINI (1792-1868) Crea ţia rossinian ă privit ă din perspectiva acompaniamentului .......... 66 GAETANO DONIZETTI (1797-1848) Crea ţia donizettian ă privit ă din perspectiva acompaniamentului .... 118 VINCENZO BELLINI (1801-1835) Crea ţia bellinian ă privit ă din perspectiva acompaniamentului ........ 132 GIUSEPPE VERDI (1813-1901) Crea ţia verdian ă privit ă din perspectiva acompaniamentului .........
    [Show full text]
  • Gaetano Donizetti Il Furioso All’Isola Di San Domingo
    Gaetano Donizetti Il furioso all’isola di San Domingo Teatro Dante Alighieri Stagione d’Opera 2013-2014 Fondazione Ravenna Manifestazioni Comune di Ravenna Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regione Emilia Romagna Teatro di Tradizione Dante Alighieri Stagione d’Opera e Danza 2013-2014 Teatro Alighieri sabato 15, domenica 16 febbraio Il furioso all’isola di San Domingo Melodramma in due atti Libretto di Iacopo Ferretti Revisione sull’autografo a cura di Maria Chiara Bertieri Fondazione Donizetti, Bergamo Musica di Gaetano Donizetti con il contributo di partner Cmc_ins gruppo opera_170x240_4c_es.pdf 1 04/12/13 12.08 Sommario La locandina ................................................................ pag. 5 C Il libretto ....................................................................... pag. 6 M Coordinamento editoriale Cristina Ghirardini Y Struttura e argomento dell’opera ............ pag. 33 GraficaUfficio Edizioni CM Fondazione Ravenna Manifestazioni La furia e il perdono MY Il testo del libretto è tratto dal libretto Sul “Furioso” di Donizetti CY della prima rappresentazione dell’opera, stampato a Roma dalla Tipografia Michele di Stefano Castelvecchi ..................................... pag. 37 CMY Puccinelli nel 1833. K “Fu l’orror dei tradimenti”? Si ringraziano gli autori e la Fondazione Donizetti di Bergamo per la gentile Il Furioso da Cervantes a Ferretti concessione del materiale editoriale, ideato di Maria Chiara Bertieri ...................................... pag. 47 e commissionato per il volume 37 (2013) dei Quaderni della Fondazione Donizetti. Pazzie maschili donizettiane In copertina e alle pp. 33, 37, 47, 55, 63, di Fulvio Stefano Lo Presti ................................ pag. 55 65, 67, 75, 76, 77: Jacob e Wilhelm Grimm, Fiabe scelte per i fanciulli e la famiglia, illustrate da Emanuele Luzzati, Ivrea, Note di regia Olivetti, 1988.
    [Show full text]
  • Un Giorno Di Regno/Verdi 15.8
    http://www.bloggione.com/parma/un-giorno-di-regno/297/admin • Cantiere Montepulciano ’10: Un Giorno di Regno/Verdi 15.8. Mit “Un Giorno di Regno ossia il finto Stanislao” (König für einen Tag oder Der falsche Stanislaus kam beim 35.Cantiere eine frühe (die 2.) Verdi-Oper haraus. Bemerkenswert an diesem Werk ist, daß sie die einzige Buffo-Oper in Verdis Oevre ist, wenn man mal vom großen Opernfinale mit Falstaff absieht. Verdi verarbeitet hier verschiedene Einflüsse, besonders Donizetti und Rossini. Von ersterem haben wir einige Episoden, die zu Beginn des 19.Jahrhunderts en voge waren. Die Buffo-Elemente haben natürlich ihre großen Vorbilder in Rossini, dem Großmeister in diesem Genre. In den Belcanto-Stellen hat Vincenzo Bellini seine Eindrücke hinterlassen. Wir finden hier aber auch achon Verdi, der auf eigenen Füßen steht, neben volkstümlichen Stellen, die auf Verdis Faible für die italien.Banda (Straßenkapelle) fußen, blitzt bereits seine Meisterschaft in der Behandlung der Solisten-Ensembles besonders bei Aktschlüssen auf, die sich in den späteren Opern weiter perfektionierte. Dieser ‘Giorno di Regno ist also eine vergessene Perle und Bindeglied zwischen frühem und mittlerem musikalischen 19.Jahrh. Bei der UA in Mailand fiel er beim Publikum durch, was aber wohl der schlechten Interpretation geschuldet war, danach konnte die Oper in Italien nur wenige Erfolge verbuchen und wurde in Mailand erst 2001 wieder aufgenommen. An einem polnischen Hof soll eine Doppelhochzeit gehalten werden, in die auch der ‘falsche’Stanislaus involviert ist. Es handelt sich dabei aber um arrangierte Hochzeiten und es bedarf einiger komplizierter Verwicklungen und Aktionen auch von seiten des Noch- Regenten, um letztendlich die Hochzeit mit den richtigen Liebespaaren halten zu können.
    [Show full text]
  • Celebramos El Día De Las Bibliotecas Y El Día Mundial De La Ópera En SIMURG
    Biblioteca Virtual Catálogos DIGITAL.CSIC Simurg GesBIB Intranet La Red Recursos de información Apoyo a la investigación Servicios Preguntas frecuentes Spanish Inglés Inicio » Celebramos el Día de las Bibliotecas y el Día Mundial de la Ópera en SIMURG Celebramos el Día de las Bibliotecas y el Día Mundial de la Ópera en SIMURG La Red de Bibliotecas y Archivos del CSIC se une a la celebración del Día de las Bibliotecas (24 de octubre) y el Día Mundial de la Ópera (25 de octubre) del año 2020 con la difusión de la reciente incorporación en Simurg, fondos digitalizados del CSIC de un fondo de libretos de ópera conservados en una de sus bibliotecas. Los libretos de ópera del fondo antiguo de musicología de la Institución Milá y Fontanals de Investigación en Humanidades (IMF). Se acaba de incorporar a Simurg un nuevo trabajo de digitalización de un conjunto de obras procedentes del fondo antiguo de musicología de nuestra biblioteca. En esta ocasión se han digitalizado 28 títulos de la colección de libretos del siglo XIX conservada en la Biblioteca de la IMF del CSIC en Barcelona. La colección se compone de 98 libretos encuadernados en 21 volúmenes, de óperas representadas entre los años 1822 y 1868 en los teatros de Madrid, teatro de la Cruz y el del Príncipe; y en Barcelona en el Teatro de la Santa Cruz, posteriormente Teatro Principal, y en el Liceo Filarmónico Dramático Barcelonés de S.M. Doña Isabel II, el actual y emblemático Liceo. Entre las obras digitalizadas se encuentran siete óperas de Gioachino Rossini, cinco de Gaetano Donizetti, tres de Vincenzo Bellini, tres de Giovanni Pacini, dos de Saverio Mercadante y obras de diversos autores como Giuseppe Verdi, Luigi y Federico Ricci, Giacomo Meyerbeer, Ferdinand Hérold y D.F.E.
    [Show full text]
  • Federico's Prison
    20 Federico's prison Alexander Weatherson (This article originally appeared in Donizetti Society Newsletter 90 (November 2003)) The fact is, Federico Ricci never completed his musical education. Born in Naples on 22 October 1809, sibling and shadow of the irrepressible Luigi Ricci, born 8 July 1805, music ran like fraternal ink in his veins. Both brothers studied at the side of Vincenzo Bellini, indeed Federico had Bellini as his maestrino (a sort of pupil-teacher) at the Conservatorio di S.Pietro a Majella so both can be said to have received the very best that Naples could offer. In real life both learned nearly everything on stage, both began as streetwise teenagers furnishing scatalogical musical additions to the scrofulous parodies of the theatres in the backstreets; as a result both antagonised the long-suffering Zingarelli, Director of the Conservatorio: Luigi - after impudently staging an opera before the King at the S.Carlo when professional engagements were expressly forbidden to students (a blind eye had been turned to a whole series of ribald farse on dimmer stages but a Royal Gala could in no way be ignored) was expelled without a diploma. Federico, nineteen years old, went too. Shrugging, they set up in Rome instead. This would seem to imply a close relationship, but these brothers could never have been so unlike: Luigi was reckless, expansive and prodigal, Federico was cautious, calculating and prudish. The ainé was sensual and gregarious, the cadet kept himself to himself. Luigi went bald as a teenager, Federico covered himself with whiskers. This schism was not so obvious in their first youth.
    [Show full text]