d i Gi a n c a r l o Me s s i n a

ulle motivazioni della reunion abbiamo sentito dire “Do una mano a Matteo ed alla oncert tutto e il contrario di tutto, dalle cose più ovvie alle produzione – ci spiega Nico‑ c

più fantasiose; ma, a noi, questo è in effetti l’aspet‑ la – ed ovviamente curo soprat‑ to che interessa meno. La cosa più importante è il tutto l’aspetto legato al lavoro

ive S Reunion risultato. Perché una reunion è davvero un’operazione d’agenzia: seguo insieme ad molto rischiosa: l’effetto “brodino riscaldato” è sempre Anna tutti i conteggi sui costi, L in agguato, come il pericolo di resuscitare un Lazzaro anche se poi questo è un com‑ inattuale e improponibile, magari affossando anche il ri‑ pito specifico di Luca Forni che cordo di ciò che è stato. si occupa proprio dell’account, Ed è giusto cominciare questo articolo sottolineando subito cioè contratti, biglietteria e tut‑ che questo rischio è stato del tutto scongiurato, grazie alla to l’aspetto economico”. risposta del pubblico, all’entusiasmo ed alla voglia di suo‑ Visto che International Music è nare degli artisti. Abbiamo assistito ad un concerto vero, un’agenzia un po’ atipica per que‑ carico di energia sopra e sotto il palco. Anche perché i re‑ sto settore, essendo nata nel cam‑ divivi Litfiba hanno avuto l’intelligenza di ripartire da loro po della musica classica, della dan‑ stessi, quindi con una scaletta basata sui loro successi storici, za e della world music, chiediamo arrangiati esattamente come allora e con le stesse sonorità. a Nicola di parlarci delle differen‑ D’altra parte era quello che il pubblico voleva sentire, che si ze nella gestione fra questi due aspettava di sentire. mondi così vicini e pur così diversi. E ci piace anche sottolineare come questa reunion sia parti‑ ta non da un nuovo disco ma dal live, con un giro di rodag‑ gio in alcuni club europei e poi subito una data al Forum di Assago, una prova del nove non da poco. E con successo. Subito dopo, due date a Firenze, al Mandela. Alla seconda ci siamo anche noi, davvero curiosi di vedere ed ascoltare il frutto di questa reunion. Al lavoro tutte nostre conoscenze di vecchia data, dalle aziende ai professionisti. La produzione Cominciamo a raccogliere informazioni sul tour con una chiacchierata insieme a Matteo Chichiarelli, qui impiegato in veste di produttore esecutivo e direttore di produzione. “L’incarico mi è stato affidato alla fine del 2009 da TEG – ci spiega Matteo – la società che produce lo show. L’obiettivo era quello di organizzare queste prime cinque date nei pa‑ lasport italiani, ed il mio compito era ovviamente quello di curare gli aspetti tecnici ed organizzativi. Più che altro ho fatto da collante fra i vari settori necessari ad uno spetta‑ colo come questo, anche perché la richiesta era di ricreare il più possibile una situazione simile, anche per uomini e mezzi, a quella storica dei Litfiba. “Abbiamo fatto cinque giorni di prove qui a Firenze – con‑ tinua Matteo – durante i quali il lighting designer Jò Cam‑ pana è stato molto bravo a programmare tutto con velocità e gusto; poi subito il Forum di Assago, con la grande soddi‑ sfazione di una venue pienissima, un pubblico scatenato ed entusiasta ed una molto molto in forma e veramente “rock”. Sono rimasto positivamente stupefatto. “Si tratta di una produzione contenuta – continua Matteo andando più nel dettaglio tecnico – che necessita di tre bilici Mai dire mai. L’esperienza per il trasporto del materiale, ma ha comunque un grosso dei Litfiba sembrava impatto, soprattutto sull’audio, ed un taglio molto rock. Devo ammettere che fa un’ottima figura, perché il mate‑ davvero conclusa riale è impiegato davvero ottimamente. Lo spettacolo è poi definitivamente, invece il distribuito dalla International Music and Art di Carpi, rap‑ 2010 ha visto il ritorno del presentata in tour da Nicola Rossoni, un professionista con duo Pelù-Renzulli. cui avevo lavorato solo occasionalmente e che ho scoperto essere un ottimo compagno di lavoro. Sappiamo già che il tour continuerà questa estate con altre dieci date in varie regioni da metà luglio a metà agosto”.

E allora non possiamo che fare qualche domanda proprio a Nicola Rossoni, in tour per International Music.

60 luglio/agosto 2010 - n.84 www.soundlite.it 61 “Ultimamente – ci spiega – soprat‑ positivo per un gruppo rock che si oncert tutto grazie al legame con la Sony, muove molto. c

curiamo sempre più spesso anche “Piero nei suoi ascolti vuole la giovani artisti italiani. Ovviamen‑ sua voce, le ritmiche, il charleston

ive te fra il rock e la musica sinfonica e l’armonia, mentre la batteria è o il balletto le questioni logistiche anche nei side ed anche al centro L e di produzione sono molto diver‑ del palco è già molto presente. Poi se, sia per la tipologia di venue sia ogni musicista ha un ‘totalone’ con per gli artisti. In una tournée tea‑ il proprio strumento in rilievo. trale con un bilico si può andare “Nonostante il palco abbia biso‑ 1 da soli... qui ovviamente no. Con gno di molto volume per superare un’orchestra, il lavoro manageria‑ i rientri della sala, primo fra tutti le più impegnativo è verso le per‑ quello generato dall’entusiamo sone: i musicisti da gestire sono del pubblico, non ho problemi tantissimi ed il lavoro è più com‑ di feedback, tanto che non uso plesso. In un tour del genere inve‑ affatto gli equalizzatori di cui di‑ ce bisogna essere bravi a gestire il spongo. Curiamo invece molto la materiale, mentre con le persone posizione dei microfoni, soprat‑ è più complesso... ed è forse più tutto su charleston e rullante, per facile gestire del materiale! avere molta precisione sull’attac‑ “È un piacere lavorare a questa co: preferiamo fare così piuttosto reunion – conclude Nicola – con che lavorare di EQ”. 2 Matteo ed i suoi collaboratori”. stessi concetti dell’incandescenza, con molti bianchi e molta Visto che già dal soundcheck abbiamo capito che ci trove‑ Cos’è cambiato rispetto ai tour luce. In particolare ho dei motorizzati Martin Mac 700 Spot remo di fronte ad un muro sonoro dal volume a dir poco precedenti del gruppo? “Tenica‑ 5: Il fonico di palco David Bisetti. Set e lighting e Wash, poi i Panorama della Coemar ed i BB7 i‑Pix, questi generoso, chiediamo a Red di parlarci di questo aspetto: “Sì, mente niente – risponde David – 6: Da sinistra: Enrico Fumasoli, Ad occuparsi del disegno luci e ‘padelloni’ esagonali che fanno le veci dei 5000 o dei 2000 il volume è piuttosto alto, soprattutto perché la band ha un forse adesso c’è ancora più sereni‑ Stefano Rocchi (di Audiosales), della sua realizzazione in tour tro‑ Fresnel con ottimi risultati: hanno una lente da 10°, ma mi monitoraggio tradizionale ed un palco che suona davvero tà di allora”. Renato Fumasoli ed Andrea viamo Jò Campana, professionista sarebbe piaciuto che fosse stata ancora più stretta. molto. Ma non mi preoccupa, i rientri sono quelli che sono Fumasoli che ci fa piacere vedere molto im‑ “La programmazione è tutta in cue con il ‘go’ dato da me, abituato a gestire da sempre. Aggiungi che il pubblico è Il service 5 pegnato in questo periodo in di‑ ma l’intervento manuale è sempre presente per creare una davvero coinvolto e canta moltissimo dall’inizio alla fine, Facciamo due chiacchiere anche versi importanti tour, vista la sua dinamica che abbia maggior feeling sulla musica; insomma così per compensare il palco e il pubblico alzo un po’ il vo‑ col simpatico Renato Fumasoli, 3 bravura e la sua creatività. una programmazione ibrida, perché le cue non comprendo‑ lume. D’altra parte dispongo di un generoso Martin Audio, proprietario dell’omonimo servi‑ “Ho lavorato con Piero negli ulti‑ no tutti i fari, alcuni infatti sono sempre gestiti da me dal‑ un PA che conosco bene: è molto solido e qui abbiamo mon‑ ce, in questa occasione fornitore mi due tour – ci spiega – così sono la console GrandMA. Usiamo invece due soli seguipersona, tato una configurazione ricca di bassi, per spingere in modo di audio e luci. stato incaricato di questo lavoro. perché Piero non gradisce troppo la luce in faccia. uniforme su tutto il palazzetto. Suo figlio Enrico si occupa del PA, È un evento che ho subito associa‑ “Devo dire che bisogna saper lavorare un po’ in tutte le si‑ “Il parco outboard è molto semplice, anche se di ottimo mentre il padre afferma di ricopri‑ to al mondo dei Litfiba degli anni tuazioni – ci risponde Jò punzecchiato dalle nostre doman‑ livello – prosegue Red –: voce con Avalon 737vp (ho due re il ruolo di icona, limitandosi a ’80‑‘90, quindi abbiamo scelto di de – sia quando si ha a disposizione tantissimo materiale sia macchine, per una voce di riserva), sulla chitarra ci sono due guardare quanto succede. non utilizzare materiale ‘invasi‑ quando se ne ha di meno. Anzi: ti dirò che quando si hanno microfoni i cui segnali attraversano due Summit MPC‑100A, Enrico ci spiega che il tour utilizza vo’, come proiezioni o schermi meno mezzi occorre fare di necessità virtù ed affinare l’in‑ e due TLA‑100A per il basso. Anche i compressori sono im‑ 48 cabinet Martin Audio W8L LT, a LED: abbiamo pensato che la gegno, perché quando hai tantissimo materiale basta ac‑ piegati con discrezione, specie quelli su Ghigo, uso l’Avalon anche se a Milano sono stati ag‑ gente volesse sentire, ed anche cenderne un po’ e qualcosa succede, e questo forse, a volte, per pulire un po’ la parte bassa della voce. Adopero inoltre giunti degli extra side per coprire vedere, un concerto come quelli può andare a discapito della qualità”. la gamma XTA G2 per la compressione ed i gate sulla bat‑ 4 proposti venti anni fa. Ho dovuto teria, invece per cassa e rullante ho dei dbx 160. Come ac‑ 6 adattare alcune mie idee alle esi‑ l’Audio in sala cennato, penso che le dinamiche del gruppo debbano venir genze logistiche, come, ad esem‑ Passando all’aspetto audio del concerto, troviamo in regia fuori, non si deve comprimere molto se si vuole valorizzare pio, la mancanza di un giorno di front of house Paolo “Red” Talami, fonico legato alla storia il modo di suonare della band. Il nostro lavoro è in fondo premontaggio. Così abbiamo op‑ del gruppo. quello di rendere al pubblico il suono generato sul palco”. tato per un rig triangolare, incli‑ “Si ricomincia con Litfiba come nel ‘99 – ci racconta sorri‑ nato per migliorare i controluce, dendo – era una cosa un po’ nell’aria, per me sicuramente l’Audio sul palco con fondale nero, con le torri a una buona nuova: mi fa davvero piacere tornare in tour con Il monitoraggio è affidato a David Bisetti, che già ricopriva terra che seguono e si allineano al loro. La richiesta artistica era di riproporre una situazione la stessa mansione in tour storici come Terremoto e Spirito. profilo del triangolo sopra di loro. analogica ed un vero concerto rock, quindi senza program‑ Anche in questo settore l’idea è di riportare indietro le Non c’è niente di innovativo, ma è mazioni, in-ear monitor e cose del genere: ‘brutti, sporchi e lancette dell’orologio ricreando le stesse atmosfere anche ovviamente una cosa voluta. cattivi’ insomma, un crudo gruppo rock senza artifici. sul palco. Tutto analogico, quindi, con banco Midas Herita‑ “Ciò non toglie che abbia comun‑ “Da qui sono venute tutte le scelte – continua Red – tutto ge 3000 con 24 aux, monitor Martin per la band e sei Clair 1: Matteo Chichiarelli, direttore di produzione. que impiegato tecnologie moder‑ molto ‘classico’, dal microfonaggio alla console. Per quan‑ per Piero che si aiuta anche con un in-ear PSM 600 di casa ne ed all’avanguardia – continua to riguarda i microfoni, infatti, Ghigo usa un SM57 ed un Shure. Poi equalizzatori, gate e compressori XTA. 2: Nicola Rossoni. Jò – con proiettori motorizzati e MD 421, Piero canta con un SM58 via cavo; standard anche “I monitor Martin sono biamplificati, come i Clair – ci spiega sostituendo i pesi e l’ingombro la batteria, con MD 421 sui tom, SM57 rullante, Beta 52 cas‑ David – generano molta pressione e la loro caratteristica è 3: Il lighting designer ed operatore Jò Campana. delle incandescenze e degli scrol‑ sa con Subkick e C 414 come over. Il basso usa l’uscita della di non avere un fuoco concentrato in punto preciso, ma un ler con prodotti più moderni e testata Ampeg e una DI box valvolare, c’è anche un micro‑ raggio d’azione molto ampio, così non c’è un punto usciti 4: Paolo “Red” Talami, fonico FoH. leggeri, anche se utilizzati con gli fono MD 421 ma che in effetti uso raramente”. dal quale il suono peggiora decisamente. E questo è molto

62 luglio/agosto 2010 - n.84 www.soundlite.it 63 7 8 co e recording. “Conosco Piero dal ‘93, conosco bene oncert la band ed anche David Bisetti. Più che altro faccio un c

controllo sulla sicurezza, perché Piero usa uno Shure via cavo e bisogna stare attenti che il filo non si blocchi

ive da qualche parte. Ci vuole l’esperienza di poter pre‑ vedere quello che potrebbe succedere. Insieme a me L lavorano altri due backliner, Claudio Grillo si occupa della batteria, mentre Rudy (Rodolfo Di Monte) segue Ghigo e le tastiere”. Lo show Cosa pensiamo di questo concerto lo abbiamo in gran 7: Michele Russotto, backliner. parte scritto in apertura: una reunion ben gestita a li‑ vello artistico e manageriale, con i protagonisti molto 8: Giovanni Gasparini, fonico per Silenzio!Silenzio! la registrazione dal vivo. motivati che sul palco danno l’impressione di divertirsi davvero. Eccezionale senza meno la risposta del pub‑ al meglio la venue. I sub sono 24 Il routing dei canali viene effettuato tramite XTA 448 in fun‑ blico, per numero ed entusiasmo. W8, quindi con i doppi 18” in re‑ zione di matrice: dal mixer arriva infatti un L/R che viene poi Un plauso a Jò Campana che ha saputo utilizzare al EntraEntra inin flex, a cui si aggiungono altri otto splittato e lavorato per le varie mandate. meglio le potenzialità del set e del materiale a disposi‑ WLS, sempre di Martin, usati cen‑ Renato ci spiega che la sua azienda ha in tour dieci persone, zione, facendolo sembrare davvero più di quello che in tralmente. cinque dedicate alle luci e cinque all’audio: “Una reunion effetti fosse. Proiettori moderni ma utilizzati in chiave La configurazione dell’impianto anche per me molto emozionante – sottolinea Renato – per‑ vintage (se gli anni ‘80 si possono considerare tali), con scenascena ilil viene progettata grazie al sof‑ ché sono tornato indietro di colpo di 15 anni, ho avuto pro‑ un bel gusto nella scelta di cue non banali ed un ottimo tware Display di Martin che uti‑ prio l’impressione di una porta chiusa che si riapre, facendo feeling musicale. lizza una riproduzione 3D delle ritrovare insieme le stesse persone di allora”. Non lo stesso possiamo affermare dell’audio, e lo dicia‑ colore!colore! venue, anche se ovviamente oc‑ mo un po’ a malincuore. Non siamo proprio brontoloni corrono poi le regolazioni fini La registrazione ottuagenari appassionati di musica classica, ma il vo‑ che è possibile fare solo dopo che Una reunion che non poteva non essere immortalata. Infatti lume scelto per questo concerto era, a nostro avviso, l’impianto è montato. A questo i concerti sono registrati su multitraccia, compito affidato davvero sopra le righe. Le orecchie di chi firma questo FUSION COLOR 7 FC scopo Enrico utilizza il software a Giovanni Gasparini: “Uso due sistemi diversi – ci spiega articolo hanno fischiettato allegramente per due gior‑ 7 Led Full color P5II da 3 W Smaart, ormai un prodotto diffu‑ Giovanni – uno montato in regia, con Tascam X‑48 e con‑ ni, e ciò non dovrebbe succedere. Un po’ ci meraviglia Senza ventola di raffreddamento sissimo fra gli specialisti. vertitori Prism Sound ADA‑8XR, utilizzando i segnali prove‑ che Red, professionista di cui abbiamo la massima sti‑ IP20 e IP65 nienti dai direct out del Cadac; il secondo sistema è invece ma, abbia fatto questa scelta, anche perché è stata in posto... nei bagni del piano di sotto. Qui è anche installata parte inficiata la gradevolezza dell’ascolto, soprattutto una regia per il monitoraggio. Le macchine impiegate sono sulle frequenze perforanti della chitarra. una D‑Show Profile ed un sistema Pro Tools”. Certo non si può dire che la musica non fosse avvol‑ Di interessante, la presenza di 16 canali di Millennia remo‑ gente e che il pubblico non ne avesse da saltare tutta tabili, che consentono a Giovanni il controllo e l’eventuale la sera; non sappiamo nemmeno quali direttive abbia variazione dei parametri dei preamplificatori direttamente avuto Red, ma forse una diffusione meno aggressiva FUSION COLOR 18 FC dalla sua regia. Lo stage rack del Profile è infatti sul palco avrebbe giovato al concerto. 18 Led Full color P5II da 3 W accanto agli splitter, dai quali cablaggi analogici portano Senza ventola di raffreddamento il segnale ai Millennia. Tutto poi arriva in regia tramite gli snake digitali proprietari. IP20 e IP44 Giovanni ha anche il compito di mixare al volo a fine concer‑ to un report della serata da consegnare agli artisti. Proprio per la registrazione sono stati aggiunti alcuni microfo‑ ni, come l’Audio‑Technica AE 2500 a doppia capsula condensa‑ tore/dinamico usato anche in studio da Ghigo e Piero, mentre per gli ambienti sono impiegati due mezzi fucili Schoeps mon‑ tati sulle torri delle luci, altri due Shoeps cardioidi per il center LINEA COLOR 12 FC e poi altri due in sala. Sei in tutto per l’ambiente. 12 Led Full color P5II da 3 W Il backline Senza ventola di raffreddamento Dulcis in fundo, “Don” Michele Russotto, backliner di gran‑ Controllo indipendente dei singoli led de esperienza internazionale, che può vantare fra i suoi IP65 crediti collaborazioni come quella con Peter Gabriel. Con la sua cadenza squisitamente palermitana, ci dà qualche det‑ taglio sulla strumentazione e sul suo lavoro: “In questo tour mi occupo di seguire Piero ed il basso. Quest’ultimo è in ENTIRELY effetti molto semplice: ‘basso-cavo-Ampeg 8 x 10 con testa‑ MADE ta valvolare’, un classico. Lo strumento è in effetti splittato IN in tre segnali: diretta basso, diretta testata e MD 421 sulla cassa, in pratica ogni fonico ha la sua scelta per sala, pal‑

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ive Il più potente proiettore L led profile al mondo!

Personale

Direttore di produzione Matteo Chichiarelli Tour manager/ Resp. Artisti Valentina Parigi Site Manager/ Load-in load-out Piero Chiaria Assistente produzione Anna Giannella Resp. sicurezza Andrea Sembiante Spirito (’94), il bassista International Music Nicola Rossoni International Music Luca Forni Daniele Bagni Fonico FoH Paolo Talami Entrato nell’organico di Litfiba all’epoca di Fonico monitor David Bisetti Daniele “Barny” Bagni ha fatto parte dei due gruppi Supercombo–. Verso natale e Lighting designer Jò Campana P‑Trio, a supporto di Piero Pelù dal 2000.commenta È stato Barny la scelta più naturale Resp. catering Alessandro Silvaggi per il ruolo della base armonica nella sezione ritmica del gruppo. Catering Luca Pieroni Resp. service palco/ “Dopo dieci anni si ricomincia – Generatori Gennaro Chinelli dell’anno scorso mi hanno chiamato e sono stato davvero contento Gruppista Gennaro Caianiello di fare parte di questa reunion. Abbiamo fatto delle prove, ed ho 8,000 lumen! Resp. registrazioni Giovanni Gasparini partecipato anche alla registrazione di due nuovi singoli che usciranno Resp. service Renato Fumasoli prossimamente. Artisticamente, c’è un’ottima atmosfera e molta voglia Resp. luci Giorgio Geromin di suonare. Il Forum è andato benissimo, una grande indigestione di 25,000 ore di durata Dimmer Sergio Pennisi energia positiva”. della lampada Elettricisti Diego Gasbarre Com’è cambiato il tuo suono in questi 10 anni? Davide Pedrotti È cambiato molto perché in 10 anni ho avuto molte altre esperienze, Fabrizio Cardinale ed ho sviluppato molto il mio stile personale. Adesso uso il Buzzard della Warwick, strumento Resp. audio Enrico Fumasoli Linea compatta Tecnici P.A. Giorgio Contardo eccezionale che ha. La una tecnica scala è molto simile lunga. a quella Questo del basso mi permette a cinque di corde, essere ma accordato senza una in “lowercorda sol. bass”, si-mi-la-re Andrea Fumasoli cioè Tecnici audio Andrea Frassy Ho cambiato anche amplificazione, negli ultimi anni: dopo tanti anni con un suono molto “inglese”, Giuseppe Bottega sono passato ad Ampeg perché non c’è niente come avere 14 valvole che spingono dietro. Backliner Michele Russotto Adesso sto usando anche le corde DR colorate che suonano molto bene e (non si può dimenticare Risparmio energetico Claudio Grillo l’aspetto estetico) hanno un bel “look”. Rodolfo Di Monte Come gestisci il tuo monitoraggio? Venite a visitarci all’Infocomm presso Resp. rigging Luca Guidolin Ho l’ascolto del totale nei wedge. Non sono esperto in materia per quanto riguarda le spie, ma sono gli stand C7668, C7674, C7776 Rigger Max Gianchini Minima manutenzione Giorgio Sala monitor Martin molto validi. Ovunque mi muovo, sento sempre allo stesso modo. Principalmente Bilico pilota Davide Schierano nel mio mix ho batteria, chitarra, voce e tastiera perché il basso lo sento dalle mie casse. Questa Bilico guido Franco situazione è una di quelle in cui mi sento meglio tra i vari tour che ho fatto, cosa importante perché Resp. merchandising Luca Bonechi il pubblico ed il PA hanno volumi pazzeschi, quindi ho bisogno di riferimenti precisi sul palco. Niccolò Tabani Interagisco molto con i fonici di palco e di sala. Chiedo sempre un riscontro dopo il concerto per Resp. Fan Club Lidia Poletto capire se il suono usciva bene e cercare di capire la natura di eventuali problemi… sempre partendo Riccardo Rossi dal gusto dell’artista che vuole un certo suono di basso. MAC350 Entour: la migliore luminosità, efficienza e Dal tuo punto di vista, come deve essere un bravo backliner? Oh, il Backliner... lo scudiero del musicista! Deve avere la professionalità e l’esperienza unite alla compattezza nella gamma dei proiettori a led. voglia ed alla passione per questo lavoro. Si vede, ad esempio, da come accorda gli strumenti, o www.martin.it da come organizza la postazione. Deve essere pronto a tutto... e tenermi sempre d’occhio durante il concerto. Qui ho Michele Russotto che viene da esperienze con Tony Levin e Peter Gabriel quindi non è certo il primo venuto, ed è capace di mettere a posto qualsiasi cosa.

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MAC350 ad_sound&lite.indd 1 350Entour01/06/10 12.01 L ive concert Wedge Audio Monitor Regia FoH P.A. FoH Audio FoH Scheda Tecnica 12 12 24 32 48 1 2 6 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 8 Amp rack12AM 3 Lab.gruppen/Lake PLM10000 Amp racksLE2100: Clair Bros12AMstagemonitor Martin Audio S15subwoofer1x15” Martin Audio LE2100stagemonitor 10 dbx 160compressor 4 Summit Audio TLA 100 2 Summit Audio MPC 100 Rack dynamics: 2 EventideH3000digitalreverb 1 Lexicon480Ldigitalreverb Rack FX: Cadac R‑Type consolle54ch Tablet PCremote AudioCore control PC with AudioCore 8.60XTA controlsoftware 1 Furman AR2306 AC powerconditioner 1 XTA GQ6002x30bandgrapheq 2 XTA DP448speaker managementsystem 1 EmoSystemsRK1racklight Control rackmainsystem: 2 Lab.gruppen LAB1600amplifier 3 Lab.gruppen LAB6400amplifier Amp racks W8LS +infill: 6 Lab.gruppen LAB2002amplifier Amp racks WS218X: 3 Lab.gruppen LAB3400amplifier 1 XTA DP226speaker managementsystem Amp racks W8LM: 3 Lab.gruppen LAB6400amplifier 1 XTA DP224speaker managementsystem Amp racks W8L Longbow: Martin Audio W8LS subwoofer Martin Audio WS218X subwoofer Martin Audio W8LM Martin Audio W8L Longbow Rigging Palco Regia Materiale Luci Regia Monitor In-ear Sidefill

28 10 20 18 18 24 24 12 22 16 4 4 4 8 2 2 2 2 5 4 2 2 1 1 1 1 1 4 4 J.Thomas blinder–4x650 Martin Atomic Colors Martin Atomic 3000strobe+spare ACL 250 Wash 700 Beam 700 Spot 700 Martin Audio W8LM 2way linearraysystem Verlinde Stagemaker arganoelettrico500 kg Verlinde Stagemaker arganoelettrico1000 kg Verlinde Stagemaker 2000 kg Intercom beltpackdoubleheadphone Swefog Live T26 Evo2 Swefog Ultimate2000hazermachine+2ventole Robert JuliatCyrano2500HMIfollowspot Robert Juliat Aramis 2500HMIfollowspot Coemar ParLite led I-pix BB7 Coemar Panorama SuperCycMK2 Coemar Panorama Power MK2 MA LightingNSP+2switch GrandMA Full+2UPS XTA activesplitter48 ch 10 XTA GQ600 Rack EQ: Rack dynamics Rack FX Midas H3000console52 ch Shure PA 821antennacombiner Shure PSM600inearmonitor Martin Audio WS218X subwoofer2x18” W lamp+2spare W 28 W lamp+2spare W lamp+2spare V lamp-blackcanbars W DWE lamp W DWE