Gennaio 2001 Anno XVIII - N. 1 Lire 9.500 €4.90

Storie di sangue alla corte di Sua Eccellenza

La Repubblica Domenicana narrata da Vargas Llosa

di Laura Luche

con l'Indice dell'Indice 2000

Memoria fascista di uno storico democratico Claudio Pavone legge Roberto Vivarelli • CARO ECO, PARLI TROPPO DI CANZONETTE Lette- re di Italo Calvino• VILLON Testamenti anarchici del poeta dell'incertezza T T 1 UN OCCHIATA FUORI DALLA CAMERETTA Bosonetto e la Shoah, che • SOTTOMESSE A DIO, RIBELLI ALL'UOMO donne dell'Islam raccontate da Fatima Mernissi e Assia Djebar Baczko di fronte alla sfida del male• SOL^SìMmSyiMSMììSO PER UOMINI^rista storia di donne e mate- 1 II nazista dalla faccia pulite• SPARTAN E SENZA o U&H 3 signore delle SS• LAVORARI^BSRWNME FCTBBA MALWSE ÌT^ secoli in cattiva salute SEGNALI: Minima civilia. Sulla chiusura del Giubileo • Dobbia- mo fidarci della biologia? • Joyce a Trieste • Il piacere del significan- te • Cases, errata corrige • EFFETTO FILM: Kitano, questa volta si esagera • LE SCHEDE •

MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. COMMA 20/b ART. 2, LEGGE 662/96 - ROMA - ISSN 03933903 RINDICm DEI LIBRI DEL MESE^E I

Abbiamo chiesto ai mem- sita e delle passioni. La BAYTA GUR, Omicidio in un kib- JAN ASSMANN, Mosé l'egizio, bri del nostro comitato di lista che scorrerete con- butz, Piemme. Per seguire an- Adelphi. Un grande egittologo e cora, dopo Delitto in una mattina redazione e ad alcuni nostri tiene titoli che forse ri- studioso della memoria culturale di sabato, le awenture dell'inve- collaboratori abituali di , torneranno recensiti e invita a ripenseare le origini del stigatore Michael Ohayon, un mi- scegliere tra i libri citati, e altri di cui forse monoteismo a partire da una to del poliziesco israeliano. usciti di recente, che non parleremo mai, ma nuova presentazione del faraone Ekhnaton, come pretesto per ri- JOSEBA ANDONI DE LA FUENTE E stanno leggendo o offre uno sguardo in an- MARIA CLAUDIA ORIGLIA, Ama tur. costruire un filone importante che intendono leg- ticipo sui lavori in corso Miti, leggende e curiosità dei della nostra cultura. dell'Indice. Paesi Baschi, Mesogea. Un pri- gere, quelli che con- MOSHE IDEL, Maimonide e la mi- mo passo per provare a sondare siglierebbero ai letto- I consigli di questo stica ebraica, il melangolo. Una le radici dell'identità basca. ri dell'"lndice". Tro- mese sono di Elisabet- originale lettura della Qabbalah KAMILA SHAMSIE, Sale e zaffe- verete di tutto, tra ab- ta Bartuli, Chiara Bon- provenzale e spagnola come rea- zione alla Guida dei perplessi: rano, Ponte alle Grazie. L'al- binamenti arditi e compe- giovanni, Anna Chiarlo- ta borghesia pakistana dipin- Idei apre in questo saggio nuove tenze bizzarre. E ci piace che sia co- ni, Andrea Cortellessa, Lidia De ta con originalità e sagacia. Sem- prospettive di lettura nella storia Federicis, Alberto Fasolo, bra distinguersi tra i tanti giovani sì perché abbiamo voluto che del pensiero ebraico medievale. autori non occidentali pubblicati le scelte fossero dominate sol- Giovanni Filoramo e France- (G.F.) in Italia nell'ultimo periodo inse- tanto dai principi delle emio- CANTIERI sco Rognoni. guendo il filone della saga familia- re / ricostruzione storica. Nudo e sporco. Autobiografia di MICHELE ROBERTS, LO scambio, giorni nostri. Un percorso attra- GILLES DELEUZE, Pourpaler, no la loro presenza con questo MARCELLO MORANTE (fratello di Tufani. Secondo romanzo tra- verso dimore, ritratti e memorie di Quodlibet. Le interviste al pen- elegante libretto di poesie, cin- Elsa, padre di Laura) pubblicato dotto di una scrittrice inglese che un grande intellettuale. satore della "macchina da guer- quanta per ciascuna, su una città dall'introvabile Effequ, ma un li- scandaglia forma e linguaggio. IDA TRAVI, L'aspetto orale della ra", che qui opta per una filosofia rivisitata, l'umbra Norcia. Per Ga- bro che si contenderebbero i (E.B.) poesia, Anterem. Prose poeti- come "guerriglia". E appunto zebo l'indirizzo è Casella postale maggiori editori, in tutto all'altez- che sul nesso tra corpo e parola. pourparler: trattativa. 374, 50100 Firenze. za delle sue magnifiche epigrafi: Lungo le falde del silenzio, "la ANGELO MARIA RIPELLINO, Nel (L.D.F.) la prima da Sant'Agostino, "amai ALEXANDRE DUMAS, Le confes- bocca piena di neve". giallo dello schedario, Cronopio la mia caduta, non ciò per cui ca- sioni di una favorita, Pironti. ANTONELLA GARGANO, Risvegli. e GIORGIO MANGANELLI, Salons, devo, ma proprio la caduta"; la Lady Hamilton era o no l'amante Metamorfosi di Biancaneve nella Adelphi. Due maestri della criti- GIORGINA ARIAN LEVI e MANFRE- seconda presumibilmente del- segreta di Maria Carolina di Bor- letteratura tedesca contempora- ca dell'equilibrismo. Ogni parola DO MONTAGNANA, La famiglia l'autore, "la fantasia interviene bone? Un romanzo di Dumas nea, Bulzoni. Lo scrigno, il son- un fulmine di guerra. Adelphi ri- Montagnana, La Giuntina. Fra molto prima di quando ci accin- graziosamente maudit chiarirà il no e la veglia: analisi interdiscipli- stampa una "mitica", lussuosissi- storia e cronaca la volontà irridu- giamo a raccontare un fatto; in- mistero. nare della Bella Addormentata ma pubblicazione Fmr; la scelta cibile di ricordare gli eroismi quo- terviene quando il fatto sta acca- EMA WOLF, I fratelli della pira- nelle sue molteplici variazioni, let- delle recensioni di Ripellino è per tidiani di una famiglia ebraica pie- dendo". mide, Salani. Le peripezie di terarie e figurative. le cure amorose di Antonio Pane montese (e del movimento ope- ATTILIO BERTOLUCCI, HO rubato quattro artisti da circo smarriti GIAN ENRICO RUSCONI, Come se e Alessandro Fo. raio) fra le due guerre mondiali. due versi a Baudelaire, Monda- nella pampa argentina; un curio- Dio non ci fosse. I laici, i cattolici, (A.Co.) DIEGO CHAVARRIA, PAOLO DIAZ, dori. Prose e divagazioni dal tim- so e piacevole esempio di Sud la democrazia, Einaudi. Rifles- e bro inimitabile. Il volume è corre- America on the road per ragazzi. sione aperta, dialogica, sulle PACO IGNAZIO TAIBO II, La banda dato di quasi cinquanta pagine di TIBURCE/OGER, Gorn, Edizioni questioni nostrane, utilmente FABIO MOLITERNI, ROBERTO CIC- dei quattro, Tropea. Hard boiled bibliografia, che fanno sognare Di. Il primo volume di una saga confrontate con le vicende in cor- CARELLI e ALESSANDRO LATTAN- e nuovo romanzo d'azione in sal- un bel "Meridiano" con tutti gli medievale con tanto di elfi, fate e so in Germania. ZIO Primo Levi. L'a-topia lettera- sa latino-americana, con pimenti scritti sparsi. morti viventi; in Francia un fumet- (A.Ch.) ria. Il pensiero narrativo. La scrit- erotici e retrogusto tardo pro- ALBERTO ONGARO, Segreto dei to di routine come mille altri, qui tura e l'assurdo, Liguori. Tre gressista. Segonzac, Piemme. Il panora- da noi un'occasione per gli a- nuovi studiosi, tutti baresi e sotto (A.F.) ma italiano è troppo affollato di manti del genere. UMBERTO CURI, Polemos. Filoso- i trent'anni, si cimentano in una ri- giovani giallisti. In meno si prova- (C.B.) fia come guerra, Bollati Borin- lettura dell'opera di Levi come no nel genere affine del romanzo ghieri. Le metafore belliche dei luogo di una speciale sperimen- ADRIANO PROSPERI, L'eresia del d'avventura, di cui è maestro Al- filosofi: da Eraclito a Platone, da tazione letteraria. Libro Grande, Feltrinelli. Una berto Ongaro, il quale con il godi- bilissimo Segreto dei Segonzac CESARE CASES, Confessioni di un Nietzsche a Heidegger. L'aspet- MARIELLA BETTARINI e GABRIELLA storia avvincente, scritta come ottuagenario, Donzelli. Dall'in- to polemico di ogni ricerca della MALETI, Nursia, Gazebo. Le due un giallo, su un profeta miscono- ci dà la sua prova forse più im- fanzia milanese all'esilio svizzero, verità che rifugga le secche del curatrici delle edizioni Gazebo, sciuto del Cinquecento e il suo peccabile. dalla crisi del '56 alla politica dei relativismo. editoria non mercantile, segnala- messaggio di libertà religiosa. (F.R.)

Napoli), D'Auria (Calata Trinità Maggiore 52/53, tidiluviano come me l'affermazione di Stefania Sta- Lettere 80134 Napoli), Dessi (Largo Cavallotti 17, 07100 futti con la quale conclude, sul numero di novem- Sassari), Edes (via Nizza 5a, 07100 Sassari), Edizio- bre, la lunga e documentata presentazione del cine- Altri mezzogiorni. Nell'ultima pagina del dossier ni del Grifo (via del Tufo 6, 73100 Lecce), Edizioni se Gao Xinjian, premio Nobel per la letteratura, so- "Mezzogiorno Mezzogiorni" (novembre 2000) vi della Battaglia (Piazza Meschita 20, 90133 Paler- stenuto dai sinologi svedesi legati a Taiwan. Oltre il era una mappa "ragionata", ma necessariamente e mo), Edizioni della Torre (via Contivecchi 8/2, ponte, ricordo poetico della lotta popolare e nazio- larghissimamente limitata (per motivi di spazio), 09122 Cagliari), Galzerano (84040 Casalvelino Sca- nale di Liberazione, non era canzone comunista, degli editori meridionali. Della selezione effettuata, lo-Salerno), Enne (via Monforte 7, 86100 Campo- anche se scritta nel '48 da Italo Calvino, allora co- io, e solo io, sono stato responsabile. Alcuni editori, basso), Il Maestrale (via XX Settembre 59, 08100 munista, e musicata da Sergio Liberovici. Come do- come probabilmente ci si doveva attendere, hanno Nuoro), Japadre (corso Federico II 49, 67100 l'A- vevano pensare e sentire adolescenti di vent'anni o nel frattempo scritto, o telefonato, lamentando di quila), La Luna (via Di Giovanni 14, 90144 Paler- meno? Da sempre a quell'età e in condizioni norma- essere stati esclusi. Si tratta di realtà locali, e non so- mo), La Meridiana (via d'Azeglio 46, 70056 Molfet- li si vede e si sa soltanto il bianco e il nero; tutta la lo locali, importanti per la crescita culturale, e an- ta-Bari), Lisi (via Piave 49, 74026 Pulsano-Taranto), gamma dei grigi verrà dopo, molto dopo. "È quando che civile, di tutti quanti noi. Soprattutto in tempi Ripostes (viale delle Tamerici 4, 84134 Salerno), Sa- finisce la gioventù che inizia la tolleranza, quando si in cui si sono ventilate ipotesi di censura sui libri. mizdat (viale Regina Elena 113, 65122 Pescara), è troppo stanchi per tormentare gli altri con l'odio, e Premetto solo che alcune aree regionali (Abruzzo, Tracce (via Vittorio Veneto 47, 65123 Pescara). molto sovente anche con l'amore" (Marguerite Molise, Sardegna), come si poteva evincere dall'an- Non è un'operazione "di recupero", questa. È un Yourcenar). Registro l'attualità di pensiero concla- damento "geografico" dell'articolo, non sono state altro elenco. Conscio di ciò, chiedo per la seconda mata a conclusione dell'articolo (anche se proprio affrontate. Ci ripromettevamo di trattarle in un nu- volta scusa, come al termine dell'articolo, agli anco- "nessuno" mi pare alquanto esagerato, visto che po- mero a venire insieme ad altre aree regionali (ovvia- ra tantissimi, troppi, esclusi. E concludo con un ap- chi mesi fa una serata-ricordo dei "Cantacronache" mente non piti meridionali). Ben sapendo di conti- pello agli editori, soprattutto a quelli meno grandi e radunò gran pubblico al piccolo Regio), ma attenta, nuare ad incanaglirmi nell'incompletezza, cerco co- più coraggiosi. Mandateci i vostri cataloghi. Tenete- gentile signora Stefania, da sempre non c'è Rubicone munque di ovviare ad alcune assenze. Compren- ci informati. Aiutateci a dare un miglior servizio ai senza la complicità di una stanchezza collettiva. dendo ora anche editori delle regioni sopra vostri e ai nostri lettori. Grazie. Gianni Dolino indicate. Ecco dunque un mero e ulteriore elenco di Bruno Bongiovanni (dall'inverno 1942 comunista italiano, cosa di cui editori, tutti con pubblicazioni di qualità. In ordine meno vanto, non avendo nulla di cui vergognarmi. non più geografico, ma alfabetico. Capone (Sp. Nel lavoro, come nell'attività politica e sociale). Lecce-Cavallino, Km 1,250, 73100 Lecce), Colon- nese (via S. Pietro a Maiella 7, 80138 Napoli), Con- Oltre il ponte. Sapevo d'essere vecchio, ma da danghes (via S. Eulalia 52, 09124 Cagliari), Conge- qualche tempo capisco che tutti quelli come me sono e-mail: [email protected] do (piazza Stazione 80/88, 73013 Galatina-Lecce), antidiluviani, appartenendo al tempo precedente la http://www.lindice.com/ Dante & Descartes (via Mezzocannone 75, 80134 bomba atomica. Non accettabile dunque da un an- N. 1 SommariO

TESTO & CONTESTO BABELE 4 ITALO CALVINO Lettere 1940-1985, di Mario Barenghi, 19 Destra, di Daniele Rocca LE IMMAGINI con interventi di Rossella Bo, Bernard Simeone e Domenico Scarpa SEGNALI

NARRATORI ITALIANI 21 Minima civilia. Sulla chiusura del giubileo, di Franco Rositi 6 MARCO BOSONETTO Nonno Rosenstein nega tutto, 22 La biologia non è una scienza esatta. I limiti del Progetto di Andrea Bajani, con una conversazione con Genoma, di Luisa Minghetti Marco Bosonetto, Alberto Cavaglion e Lidia De Federicis 23 "Non servirò ciò in cui non credo più". Torino, di Lidia De Federicis ]ames Joyce esule triestino, di Elisabetta d'Erme 7 PIA PERA L'arcipelago di Longo mai, di Alberto Cavaglion 24 II piacere del significante, di Giuseppe Antonelli ALBERTO VIGEVANI La febbre dei libri, di Irene Amodei Intervento. Cases, errata corrige, di Delia Frigessi 8 Quel libro senza uguali. Le "Operette morali" e il Novecento italiano, di Stefano Verdino EFFETTO FILM

POESIA 25 KITANO TAKESHI Brother, di Dario Tornasi 26 La bellezza e lo sguardo. Il cinematografo di Robert Bresson, 7 ALESSANDRO FO Giorni di scuola, di Paolo Garbini di Massimo Quaglia 8 ALESSANDRO PARRONCHI Le poesie, di Giorgio Luzzi JULIO CABRERA Da Aristotele a Spielberg, di Alberto Corsani

LETTERATURE 27 SERGIO ARECCO Ingmar Bergman e INGMAR BERGMAN II quinto atto, di Stefano Boni Le immagini di questo numero 9 La festa del Caprone, di Laura Luche ELENA DAGRADA La rappresentazione dello sguardo nel sono tratte da Robert Hewison, Luis SEPULVEDA Le rose diAtacama, di Elia Cossu cinema delle origini in Europa, di Marco Pistoia Ian Warrell e Stephen Wildman, Ruskin, Turner and the Pre- 10 KAZUOISHIGURO Quando eravamo orfani, Schede di Giuseppe Gariazzo e Grazia Paganelli Raphaelites, pp. 288, Tate Gal- di Stefano Manferlotti lery Publishing, London 2000. 11 periplo di Baldassarre, di Francesco Rognoni MARTIN EDEN Musulmani in Italia e L'islam in Italia, di Francesca Prevedello 28 "Mano. Fumetti, scritti, disegni"

11 FATEMA MERNISSI THarem e l'Occidente e ASSIA DJEBAR Figlie di Ismaele nel vento e nella tempesta, di Elisabetta Bartuli 12 VLLLON Opere, di Giovanni Cacciavillani SCHEDE HONORÉ DE BALZAC SU Stendhal, di Lucette Finas 29 NARRATORI ITALIANI di Emanuele Vinassa de Regny, Sergio Pent e 13 BRONISLAW BACZKO Giobbe amico mio, di Claudia Moro Francesco Roat

30 LETTERATURE STORIA di Eva Milano, Elisabetta Bartuli, Michela Andreatta e Anna Ruchat 14 ROBERTO VIVARELLI La fine di una stagione, di Claudio Pavone, con una lettera di Claudio Pavone a Roberto Vivarelli 32 ANTICHISTICA di Giuliana Besso, Simone Beta, Elena Barrera 16 JOACHIM FEST Speer. Una biografia, di Maddalena Rusconi ed Elisabetta Berardi 17 GUDRUN SCHWARTZ Una donna al suo fianco. 32 ARCHEOLOGIA Le signore delle SS, di Renato Monteleone di Francesca Rocci e Fulvio Cervini

33 NATURA di Francesca Marzotto Caotorta, Elena Alleva, Enrico Alleva SCIENZE Le immagini che illustrano e Stella Falsini 18 GABRIELE LOLLI La crisalide e la farfalla, di Elisabetta Donini l'Indice dell'Indice sono tratte da 34 FUMETTI Biedermeier. Arte e Cultura nella di Chiara Bongiovanni, Paolo Vingon, Tommaso Valletti Mitteleuropa, pp. 304, s.i.p., Slo- SALUTE e Tiziana Magone mbilano 2000.

19 Lavoro e malattia, di Renzo Tomatis 35 INTERNAZIONALE di Daniele Rocca, Eric Gobetti, Guido Bonino, Francesco Cassata e Dario Destefanis URBANISTICA 36 STORIA 20 FRANK LLOYD WRIGHT La città vivente, di Francesca Rocci, Alessia Pedìo, Daniele Rocca di Cristina Bianchetti e Bruno Bongiovanni Quest'anno i regali li porta www.internetbookshop.it

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La priorità, avere, indipendentemente dalle no infatti sia la curatela àeB'Al- un duale "Carissimi") e l'amico pena di vivere" (16 giugno nell'ideazione del Barone, delle idee professate, "un fondo psi- bum Calvino, condivisa con Er- ed ex compagno di liceo Euge- 1943). avventure di Cosimo adulto su colinguistico reazionario" (10 nesto Ferrerò, sia e soprattutto nio Scalfari. Iscritto alla Facoltà Dopo un biglietto ai genitori quelle di Cosimo ragazzo (a Mi- aprile 1962). Né va dimenticata la fondamentale bibliografia de- di agraria, prima a Torino poi a inviato dalla clandestinità nel chele Rago, 22 luglio 1957); la la lucida rivendicazione del gli scritti calviniani, quasi 170 Firenze, Calvino proietta di sé settembre 1944, l'epistolario ta- proposta di leggere Paese infido, ruolo dell'industria editoriale: pagine, pubblicata nel terzo e ul- due immagini diverse ma com- ce per vari mesi, fino alla libera- un racconto del 1953, non tanto "credo molto alla funzione del- timo volume della silloge Ro- plementari: da un lato lo studen- zione. Quando riprende, Calvi- come un tardivo frutto della nar- l'editoria come necessaria me- manzi e racconti. A questi contri- te giudizioso, alle prese con i no ha cambiato voce. Ai can- rativa resistenziale, quanto come diazione attiva tra la genesi in- buti "visibili" vanno poi aggiun- corsi universitari, gli impegni gianti toni giovanili (retorici sva- un pamphlet sulla guerra fredda dividuale, privata della lettera- ti quelli meno vistosi, ma sempre premilitari, i disagi delle pen- gati ironici ammiccanti artefatti) (a Luigi Santucci, 17 aprile tura e il suo destino pubblico, la preziosi e puntuali, forniti a sioncine a buon mercato (il vitto è subentrata una dizione molto 1959); l'uso come testo di con- domanda sociale della lettura" quanti si sono occupati di Calvi- scarso, le stufe che non tirano, i più ferma e sicura di sé. Ora ha sultazione, durante la stesura del (a Paola Cusumano, 7 maggio no nell'ultimo decennio. Primi soldi che non bastano mai); dal- trovato la propria strada: si dedi- Cavaliere inesistente, dei Cantari 1975). fra tutti, ai curatori delle opere l'altro il giovane intellettuale in- ca al giornalismo e alla letteratu- cavallereschi dei secoli XV e XVJ, Anche se queste Lettere calvi- nei "Meridiani" Mondadori (fra quieto, intento alla ricerca di sé, ra, s'è impegnato con fervida a cura di Giorgio Barini, Bolo- niane sono da considerarsi es- cui chi scrive). Né vanno dimen- ma anche animato da una estro- convinzione nella militanza poli- gna 1905 (a Kitty Alenius, 17 senzialmente come un reperto- ticate le informazioni generosa- sa verve, che gli ispira disegnini, tica. La corrispondenza con maggio 1965); i titoli provvisori rio di documenti e di testimo- mente offerte ad altre iniziative, giochi di parole (la firma ana- Scalfari si esaurisce agli inizi del di Se una notte d'inverno un nianze - un'opera di consulta- quali ad esempio i due numeri grammata "Tanio il Calvo", 1947. Per qualche tempo pare viaggiatore (a Daniele Ponchiro- zione insomma, non un libro da dedicati a Calvino dalla rivista vent'anni prima del "Tonio Ca- che il ruolo di interlocutore pri- li, 15 agosto 1978). Molto spazio leggere dall'inizio alla fine - la "Riga" (nn. 9 e 14). La lunga, villa" postillatore del Barone), vilegiato possa passare a qualcun è riservato, nelle lettere agli in- successione cronologica dei te- alacre fedeltà date burlesche altro: a Silvio Micheli, o, meglio, terlocutori più fidati, alle opere sti consente tuttavia di ritrova- calviniana di Ba- ("oggi è Firenze a Marcello Venturi. Qualche incompiute o accantonate (pri- re e approfondire i momenti sa- sprazzo di vissuto conserva la me fra tutte II Bianco Veliero e I lienti della biografia intellettua- ranelli è ora co- "La mia vita / sto a quattro / ronata dall'edi- e fa aprile / sono freschezza delle lettere dei primi giovani del Po). Sull'attività edi- le di Calvino: dall'impegno po- zione dell'epi- è infestata le 1943"). D'al- anni, ma in generale, dopo la toriale, Einaudi a parte (dalle litico nelle file del Pei al disim- stolario, frutto di da periodi tronde, come guerra gli accenti confidenziali si Fiabe ai "Centopagine", attra- pegno dopo i fatti d'Ungheria, molti anni di ri- scrive Claudio diluiscono. Qua e là un tratto verso decenni di lavoro redazio- dalla tragica morte di Pavese al- cerche: un lavo- di irritabilità Milanini nella spiritoso, come lo stornello per il nale o di consulenza), parecchio lo sforzo di valorizzarne l'ope- ro destinato sen- e depressione" sua limpida in- gatto Alvaro inviato a Elsa Mo- si apprende sull'antologia scola- ra, dal viaggio in America nel za dubbio a ri- troduzione, "gli rante ("Fiore di maggio, / chi ha stica edita nel 1969, con poca 1959-60 al senso di "inapparte- sultare uno stru- accenti goliardi- testé vinto il premio di Viareggio fortuna, da Zanichelli. Fra i nenza" verso la realtà italiana mento di eccezionale utilità per ci, il falsetto gergale, i calchi li- / viene a Torino e paga il beve- progetti ultimi, degli anni set- gli studi venturi, sia per l'am- breschi e le allusioni dissacranti raggio", 16 giugno 1948); un spicca quello tanta. Ed è d'un lungo rac- istruttivo rileva- piezza del materiale raccolto, sia non inficiano in alcun modo la aneddoto suggestivo, come l'in- "Sono alla ricerca per l'accuratezza filologica ed serietà del dialogo: caso mai fun- contro con Hemingway (al pa- conto autobio- re, accanto al editoriale (e almeno una segnala- gono da salvacondotto per una dre, 12 ottobre 1948), che gli de- grafico sulla To- di una visione dialogo intrec- zione meritano gli scrupolosi in- più aperta manifestazione degli scrive il paesaggio di Cuba (lo rino del 1946-47 della vita cruda, ciato negli anni scrittore statunitense abitava al- ("che in parte ho con figure di in- dici, curati da Fiamma Bianchi stati d'animo". spietata, Bandinella. Il carteggio con Scalfari costi- lora a quaranta chilometri da già in mente discusso presti- Il massiccio volume compren- tuisce senza dubbio la parte più Santiago de Las Vegas, città na- quasi parola per senza balle" gio (Vittorini, de circa mille lettere: una quan- vivace, più immediatamente go- tale di Italo); un inopinato detta- parola"), dove Elsa Morante, tità impressionante, specie se si dibile dell'intero volume; e an- glio domestico, il "meraviglioso" sarebbero dovu- Pasolini, Forti- tiene conto del fatto che si tratta che l'unica che assomigli al seg- frullino elettrico ammirato in ca- ti comparire gli amici Graziana ni, Fenoglio, Manganelli, Zan- solo di una parte della produzio- mento di un'autobiografia, in sa di Giulio Einaudi (di nuovo al Pentich e Alfonso Gatto (a Gra- zotto), la continuità del collo- ne epistolare di Calvino. Manca- una fase decisiva della forma- padre, 17 novembre 1950). ziana Pentich, 18 maggio 1985). quio con personaggi meno fa- no infatti all'appello molti testi, zione calviniana. Fra gli ele- In verità, chi cercasse nel volu- Numerosi i giudizi significati- mosi, ma indispensabili per la presumibilmente (come precisa menti di maggior interesse, le me delle Lettere un'immagine a vi su opere altrui, spesso indi- ricostruzione della cultura di Baranelli nell'avvertenza) parec- conclamate ambizioni dramma- tutto tondo di Calvino rimarreb- rizzati agli autori medesimi. È quegli anni (Michele Rago, chie centinaia. Lettere che i de- turgiche, le testimonianze sui be deluso. Il Calvino che s'in- questo il caso delle letture di G.B. Vicari, Mario Boselli): a stinatari hanno smarrito, o che primi cimenti narrativi, il rege- contra in queste pagine parla Fausto e Anna (a Cassola, 5 feb- tacere del dialogo con tanti stu- non erano interessati a cercare; sto delle letture e dei primi giu- bensì spesso di sé: ma piuttosto braio 1958), Ragazzi di vita (a diosi, di varie generazioni (De lettere indirizzate a destinatari dizi critici (fra cui un precoce a proposito di quello che sta fa- Pasolini, 9 giugno 1959), Una Robertis, Camerino, Caretti, irreperibili, ovvero a giornali e elogio di Zavattini), i franchi cendo - o ha fatto, o progetta di nuvola d'ira (a Giovanni Arpi- Pampaloni, Varese, Ferretti, associazioni scomparsi senza la- rimproveri all'amico troppo de- fare - che non di quello che è, o no, 1962), Le furie (a Guido Falaschi). sciare archivi; e naturalmente, sideroso di far carriera a Roma si sente di essere. Il suo è l'atteg- Piovene, 24 maggio 1963), di Inoltre, bisogna anche ricono- per ragioni di discrezione, le let- ("ti stai incommendatorendo"), giamento di chi cerca di comuni- Centuria di Manganelli (31 mar- scere che non poche pagine pos- tere di natura privata. Del mate- le anticipazioni più o meno va- care, di discutere, di mettersi in zo 1979), del Nome della rosa di sono imporsi per una loro auto- riale disponibile, il curatore ha ghe di progetti realizzati in fu- discussione: non di confessarsi. Eco (29 novembre 1980), di noma efficacia. Eccone una bre- operato una scelta ponderata. turo ("io ho sempre sognato di Tanto più significativi appari- tanti libri di Sciascia. Stupisce, ve e - s'intende - del tutto sog- Ad esempio, dei testi già editi scrivere del mio paese, del mio ranno allora i saltuari affiora- inoltre, la serie di nomi elencati gettiva campionatura. La lettera nel volume einaudiano I libri de- mondo di contadini travagliati menti di stati d'animo profondi: a un'interlocutrice finlandese "sul paradiso" a Mario Motta gli altri (1991) ha privilegiato dalle tasse, dalle leggi fatte da "La mia vita è infestata da perio- che lo interroga su chi avrebbe del luglio 1950 (che sarebbe do- quelli dove Calvino parla della incompetenti, della loro vita co- di di irritabilità e depressione, di meritato di ricevere il Nobel, e vuta uscire nei Saggi, se il cura- propria opera, accantonando le sì elementare e pure così piena cui l'inefficacia nel lavoro è in- su chi lo meriterebbe in futuro. tore avesse allora dato ascolto a missive di interesse più stretta- di difficoltà; se non l'ho fatto è sieme causa e effetto, e quest'an- Per il primo caso, oltre al pre- Baranelli); la splendida lettera mente editoriale. Alcuni testi perché ho sempre trovato più no ne soffro particolarmente" (a vedibile Queneau, Calvino cita "sul silenzio" a Luigi Nono (25 sparsi erano già stati pubblicati facile e accomodante abbando- Tullio Pericoli, 28 giugno 1984). Nabokov; per il secondo, ac- settembre 1966); l'analisi inviata in varie sedi: periodici ("Repub- narmi alle iridescenze della mia "Le divergenze tra noi sono canto a Borges e , in- all'americano Bob Silvers sulla blica", "Nuova Corrente"), epi- fantasia di cui sono più schiavo profonde e antiche. Ogni colla- dica Henry Miller, Thomas lotta politica in Italia (26 luglio stolari di altri autori (Pasolini, che padrone", 21 giugno 1942). borazione tra noi che non ne te- Bernhardt e Alberto Moravia (a 1976); la romanzesca ricostru- Fortini), qualche monografia. Man mano che i mesi passano, nesse conto sarebbe insincera. Pirkko-Liisa Stàhl, 14 settem- zione di un episodio della vita Ma gli inediti sono ovviamente però, i pensieri letterari cedono Così come ogni momento d'ini- bre 1977). Rarissime le espres- paterna, il passaporto per la la stragrande maggioranza. il passo a considerazioni d'altro micizia tra noi mi pesa" (a Fran- sioni di insofferenza rivolte a Russia ceduto a un anarchico ordine. "Sono alla ricerca di co Fortini, 7 maggio 1979, "su- terzi, come il "personale pare- L'arco cronologico abbraccia- poi giustiziato dalla magistratu- una visione della vita cruda, bito dopo la telefonata"). Ma le re", espresso a Marco Forti, che to dalla raccolta va dal luglio ra zarista (a Angelo Tamborra, spietata, senza balle", scrive il vere ragioni di interesse sono al- "di Testori meno se ne parla 1940 (lettera ai genitori da Ga- 20 agosto 1978). E, dulcis in fun- 22 gennaio 1943 (ed è la prima tre. Questo "Meridiano" costi- meglio è" (giugno-luglio 1961). ressio, dove Italo si era recato in- do, lo spazientito rimbrotto da- occorrenza d'un aggettivo, tuisce un formidabile archivio di Non mancano invece le polemi- sieme agli zii) al 5 settembre tato 9 maggio 1962 al giovane "spietato", che diverrà un Leit- informazioni circa la vicenda in- che dirette, come la stroncatura 1985 (biglietto a Maria Corti, Umberto Eco, autore di un sag- motiv negli scritti del futuro in- tellettuale di Calvino, l'evolversi del primo numero del "Con- che accompagna le risposte al- gio destinato al "Menabò": tellettuale engagé)-, "Viviamo delle sue idee, la gestazione del- temporaneo": "Cari Salinari, l'intervista edita postuma su "Parli troppo di canzonette: tempi grossi, siamo senza dub- le sue opere, i rapporti con altri Antonello [Trombadori], Cesa- "Autografo"). Dal 1940 al '45 questo involgarisce il discorso. bio a una 'svolta' e ci brucia scrittori e critici, ivi incluse le ri- rmi, Valentino [Gerratana], è l'epistolario presenta una note- Cos'è questo Claudio Villa? Co- l'ansia di sapere quel che ci sarà sposte (spesso puntuali e analiti- orribile! Tutte le mie più pessi- vole compattezza. Gli unici de- s'è questo Festival di S. Remo? al di là, l'ansia di potercelo co- che) ai recensori. mistiche previsioni sono supe- stinatari sono Mario Calvino, il Mai sentito nominare ! ". • • N. 1

Al centro del Novecento

Il paradosso della trasparenza Sulla via del racconto

Rossella Bo Domenico Scarpa

Il fantastico e il visibile. L'itinerario visibile e quindi anche indicibi- di Italo Calvino dal neorealismo al- le. Cosa ci può essere allora al- ANGELA M. JEANNET, Under the Radiant Sun pagine di racconti e saggi dispersi, e adesso di le "Lezioni americane", a cura di la base della conoscenza, della and the Crescent Moon. Italo Calvino's Story- epistolari. Una novità particolarmente apprez- Caterina De Caprio e Ugo Maria trasmissione della parola? Os- telling, pp. XX-197, s.i.p., University of Toron- zabile nel libro di Angela Jeannet è l'attenzione Olivieri, pp. 373, Lit 30.000, Libre- sola richiama l'attenzione sul to Press, Toronto-Buffaìo-London 2000 minuziosa per il primo Calvino, piuttosto tra- ria Dante & Descartes, Napoli frammento, le ceneri, gli scarti, Natalia Ginzburg. A Voice of the Twentieth Cen- scurato negli Stati Uniti, e in particolare per un 2000 che sono gli elementi capaci di tury, a cura di Angela M. Jeannet e Giuliana San- libro seminale e di lunga durata come Marcoval- produrre l'opacità e la vischio- guinetti Katz, pp. XVII-250, s.i.p., University of do. Su sei capitoli ce ne sono almeno tre che re- Resoconto dettagliato della sità necessarie a restituire visi- Toronto Press, Toronto-Buffalo-London 2000 steranno e andrebbero letti dai calvinologi ita- giornata napoletana di studi bilità alla forma assòluta. Per liani: quello sull'influenza di Montale su Calvi- dedicata a Calvino il 9 maggio questa ragione Calvino assegna "Non bisogna 'leggere' i libri di Calvino, ma as- no, quello dedicato alla compresenza dei motivi 1997, il volume è la prova tan- alla letteratura il compito di oc- sociarsi alla sua fantasia": questa frase convinta è della spazzatura e dell'ordine cosmico, e infine gibile del ruolo che lo scrittore cuparsi del residuo, o, per me- il baricentro della monografia di Angela Jeannet, l'ultimo - Under the Crescent Moon - che scar- gioca nel panorama internazio- glio dire, di quel "residuo di in- professore emerito di lingue romanze all'Univer- rella un lungo piano sequenza sull'immagine nale della letteratura e degli felicità" (così lo definisce Ku- sità di Toronto. C'era da aspettarsi che prima o della donna in Calvino; e qui, per la primissima studia humanitatis: figura ama- blai Khan conversando con poi l'ammasso cumuliforme della produzione cri- volta, qualcuno si occupa di quello spicchio di ta o (più raramente) rinnegata, Marco Polo) a cui la storia non tica calviniana si sarebbe rasserenato imboccando luna che sono le bambine di Calvino, mutevoli e finisce comun- sa dare un risar- la via del racconto; non del racconto critico ma fosforescenti creature magiche. que per collo- cimento, e che proprio della fiction, della reinvenzione romanze- I libri stampati dall'Università di Toronto sono sca dei suoi percorsi biografici e intellettuali. Sta oggetti molto belli, a cominciare dalle sovracco- carsi, a pieno "Quel residuo permane visibi- diritto, al centro le al di là della accadendo da un po' di tempo, ed è un fatto po- perte che virano intensamente in seppia le imma- dei complessi di infelicità che permane perfezione e sitivo quando, come in questo caso o in quello di gini di Calvino e Natalia Ginzburg. A lei è dedi- percorsi ideolo- visibile al di là della della simmetria Silvio Perrella (Calvino, Laterza, 1999), l'approc- cata infatti la raccolta di saggi che la stessa Jean- gici e culturali della materia al cio narrativo è sostenuto dalla passione e dalla net cura con Giuliana Sanguinetti Katz. Anche del Novecento. perfezione della materia suo stato più competenza. Angela Jeannet apre il suo libro con questo volume è pieno di novità e inediti: una Le categorie at- al suo stato più puro" puro. una short story che ci porta nella Firenze 1943, do- lunga intervista del 1990, curata da Peg Boyers e torno alle quali Ma il volume ve Calvino sta studiando agraria con convinzione uscita a suo tempo sulla rivista "Salmagundi", e si dipanano gli edito dalla Li- decrescente: contempleremo piazza Santa Croce tre brevi articoli politici pubblicati tra la fine del interventi degli studiosi conve- breria Dante e Descartes, oltre attraversata in bicicletta dal Nostro, da Eugenio 1944 e l'inizio del 1945 su "L'Italia Libera", il nuti in questa occasione (tra cui a testimoniare la visibilità di Montale, da Carlo Levi, da Natalia Ginzburg che quotidiano del Partito d'Azione. Dobbiamo que- citiamo almeno Giulio Ferroni, Calvino nella transizione tra tiene per mano i suoi tre bambini, e dall'autrice sto ritrovamento a David Ward: malgrado l'an- Carlo Ossola, Corrado Bolo- vecchio e nuovo millennio, of- stessa, fiorentina di nascita e allora undicenne. damento informativo, il suo saggio è anche il più gna, Marco Belpoliti) sono fre in appendice una ricca e ve- Le impalcature critiche degli studi calviniani penetrante del volume, insieme con quelli di Lui- quelle del fantastico e del visibi- ramente ben congegnata bi- all'estero stanno ormai beneficiando del lavoro gi Fontanella e delle curatrici. Convincono meno, le, punti di vista a partire dai bliografia della critica (Calvino, di Claudio Milanini e della sua équipe dei "Me- invece, i contributi che tendono a spostare l'au- quali appare lecito e necessario articoli saggi e studi, 1947- ridiani", che ha messo a disposizione migliaia di trice verso i territori della differenza sessuale. interrogare la scrittura di Calvi- 2000), curata da Domenico no, narrativa o meta-letteraria Scarpa, autore fra l'altro di un che sia. volume dedicato allo scrittore e L'indagine, restituita a chi recentemente edito da Bruno legge come work in progress ca- Mondadori (Italo Calvino, mificazioni della scrittura calvi- pasoliniani, quanto il peso che ratterizzato da una forma aper- 1999). Si tratta di un aggiorna- Scrittore niana, attribuendo, proprio co- hanno in Calvino le esperienze ta, seminariale, che conferisce tissimo repertorio, costruito me la foto di Carla Cerati, la vissute, che si tratti dell'impe- al volume maggiore freschezza, per lo più a partire da una di- di mestiere massima importanza alla sfal- gno precoce nella Resistenza o si dipana soprattutto a partire retta consultazione delle opere datura, alla scissione, e a quel di quella crisi del rapporto con dall'analisi di alcuni testi forti, citate (sulle quali non manca potere di penetrazione dello l'ideologia (crisi quasi religio- a cui è impossibile non richia- anche qualche discreto ma inte- Bernard Simeone sguardo che percepiamo tanto sa, in ogni caso metafisica) che marsi: le Lezioni americane, Le ressante giudizio di valore), in Calvino quanto nella sua si riflette nella Giornata di uno città invisibili, La giornata di strutturato in modo razionale e JEAN-PAUL MANGANARO, Italo Cal- opera. Non dello sguardo otti- scrutatore. Quando Calvino, uno scrutatore, ma anche II sen- organico, tanto che neppure il vino, pp. 159, FF 120, Seuil, Paris co soltanto, ma di quella facoltà agli inizi degli anni cinquanta, tiero dei nidi di ragno, che neofita incontra difficoltà a 2000 che permette al mondo, attra- cominciò la stesura della sua com'è noto costituisce l'esordio orientarsi. Vi si trovano sette verso un soggetto umano, di ri- celebre trilogia, voleva, ancor realista dell'autore. Lo stesso sezioni diverse (Testimonianze Per prima cosa, una foto: Cal- cevere "continuamente notizie più che nei suoi primi testi, di- Calvino, coniugando in un suo biografiche, Monografie di ca- vino ritratto da Carla Cerati, in della propria esistenza"; lo fendere una concezione della saggio le due categorie del fan- rattere generale, Atti di conve- copertina. In piedi, dietro una sguardo che raggiunge la sua cultura come "superamento tastico e del visibile, afferma: gni e volumi collettanei, Nume- persiana che lo nasconde per verità nel personaggio di Palo- che (...) conduce al rifiuto di "quando ho cominciato a scri- ri speciali di periodici, Primi bi- metà, lungo una linea che coin- mar. una rappresentazione obiettiva vere storie fantastiche non mi lanci, Opere, Tematica), le ulti- cide con l'asse di simmetria del Uno dei meriti di questo stu- degli avvenimenti". Quanti ponevo ancora problemi teori- me due delle quali risulta- corpo, sembra incarnare il vi- dio è quello di restituire a Cal- rimproverano a questo percor- ci; l'unica cosa di cui ero sicuro no particolarmente corpose e sconte dimezzato (un visconte vino il giusto peso sin nella sua so la sua eccessiva astrazione, il era che all'origi- interessanti. Il di cui sia rimasta non la metà leggerezza, e di ricollocarlo al suo progressivo disimpegno so- ne di ogni mio curatore non destra, come nel racconto, ma centro di un rapporto totale, ciale e politico, potranno risco- racconto c'era manca di inseri- la sinistra). Il suo unico occhio prire nella monografia di Man- "L'opacità necessario, con la scrittura e la un immagine vi- re qualche rilie- visibile acquista un'intensità struttura narrativa, senza in- ganaro tutto il peso di un altro suale". Da que- e la vischiosità vo statistico si- particolare, quell'energia pru- dulgere all'immagine, troppo impegno, radicale, quello dello gnificativo, co- sta consapevo- necessarie a restituire dente e grave, un tantino ironi- accreditata, dell'autore ludico "scrittore di mestiere". "E forse lezza egli appro- me quello che ca, che l'osservazione metodica e cerebrale che, una volta inse- in questo, sostiene Manganaro, da poi a una visibilità segnala un pic- richiede. Si pensa allora al più ritosi nel gruppo congeniale che risiede la verità ultima della continua e sem- alla forma assoluta" co positivo nel segreto dei suoi libri, La giorna- dell'Oulipo, sarebbe diventato biografia di Calvino". Una ve- pre diversa mise diagramma de- ta di uno scrutatore, e al doppio "internazionale", cosa che sot- rità inseparabile dalla percezio- en ahimè dell'u- gli studi su Cal- senso di quest'ultima parola, tintenderebbe un certo caratte- ne poetica, ben più che concet- mana possibilità di vedere, di vino nel periodo immediata- che designa simultaneamente re asettico dei suoi testi. Que- tuale, di quel che è o può essere conoscere: così che la cono- mente successivo alla pubblica- l'uomo che scruta, e colui che sto nuovo modo d'inquadrare ancora una storia: "sono uno scenza si traduce ironicamente zione delle Città invisibili, per sorveglia una votazione e poi ne l'autore e il suo lavoro arriva in che crede che da una storia (e autoironicamente) in una vi- tacere poi di quello che Scarpa fa lo spoglio. un momento strategico, mentre poeticamente buona gli inse- definisce un vero e proprio "fu- gnamenti da trarre saranno sione che, secondo Ferroni, è Questo ritratto fotografico è ancora persiste in Italia l'eco ror saggistico", scatenatosi alla buoni, e da una poeticamente contraddittoria, e non giunge il portico ideale per entrare nel- della polemica su Calvino e Pa- morte dello scrittore e dopo cattiva, cattivi", dice nell'intro- mai a essere rassicurante, tota- la monografia che Jean-Paul solini suscitata dal saggio di l'uscita postuma delle Lezioni duzione del 1960 ai Nostri ante- le, epifanica, "trasparente". Manganaro - eminente specia- Carla Benedetti. Contrapporre americane. nati. Inseparabile anche da uno Anzi, come si afferma più volte, lista di Gadda, cui si devono le il vitalista Pasolini, lacerata vit- scandaloso rifiuto della serio- la poetica di Calvino trova una più recenti traduzione francesi tima sacrificale, a Calvino il di- Uno strumento utile che, sità, provocazione costante per delle sue più alte attuazioni di Calvino - ha dedicato all'au- sincarnato, il giocatore, l'eco- insieme al ricchissimo sito i nostri anni drogati sino all'o- proprio nel paradosso della tra- tore della trilogia I nostri ante- nomo (per non dire l'avaro), si www.msu.edu/~comertod/ verdose da simulacri di morale, sparenza, la quale ultima, pur nati. Una monografia di cui bi- gnifica, almeno per me che ve- Calvino, può soddisfare le esi- di coscienza e di memoria. rappresentando la forma per- genze di lettori appassio- sogna sottolineare, per prima do le cose dalla Francia, sotto- fetta, cristallina della materia, è valutare tanto l'intellettuali- nati e studiosi a caccia di no- cosa, che aderisce in modo (trad. dal francese anche, per sua stessa natura, in- smo esacerbato di molti testi vità. • straordinario, organico, alle ra- di Martolina Bertini) R INDICE ••DEI LIBRI DEL MESEBI

BOSONETTO Mi limito a scrivere un'eccezione. Di storia oggi si Conversazione di Andrea Bajani con storie che non mi annoino. E la affabula molto e in un'ampia ti- Progetto biografia della maggior parte pologia testuale. Tanto che il Bosonetto, Cavaglion e De Federicis dei trentenni dell'Occidente og- genere stesso del romanzo stori- Resurrezione gi rischia di essere molto noiosa. co conosce una nuova fioritura Una specie di Grande Fratello e nuovi e un po' speciali autori. ANDREA BAJANI La scrittura è te- per nostra fortuna, Nonno Rosen- con i congiuntivi (o anche senza, La novità di Bosonetto sprizza MARCO BOSONETTO, Nonno Rosen- stimonianza, è il racconto che vie- stein nega tutto non è un'opera- ma apposta). Credo che un'oc- invece dall'attrito fra il piglio stein nega tutto, pp. 166, Lit 22.000, ne dopo il fatto. Su questo si gioca zione commerciale, scaltra, come chiata fuori dalla cameretta ogni del racconto e la materia. È in- Baldini & Castoldi, Milano 2000 la trama del tuo romanzo. Nonno il film di Benigni. Bosonetto non tanto sia opportuno darla. So- solita infatti la contaminazione Rosenstein è un reduce dai campi è Cerami. Ha assimilato bene prattutto in tempi in cui di Sto- fra quella storia e questo stile, Affabulatori si nasce, non si di- di sterminio nazisti, ma nega la lo- Singer e i suoi capitoli hanno il ria si occupa gente della caratu- con il parlato basso, il gioco lin- venta, e Marco Bosonetto è senza ro esistenza. Perché? ritmo della musica klezmer. Il li- ra di Storace. La scelta dell'Olo- guistico, l'iperrealismo, l'irrive- dubbio uno dei più talentosi. Già MARCO BOSONETTO La rimozio- bro a me sembra soprattutto una causto è stata dettata dall'esi- renza: lo stile finora preferito nel suo romanzo d'esordio, Il sot- ne di Simon Rosenstein dev'esse- satira di quelli che sono definiti "i genza di parlare di un evento dalle avanguardie giovanili. tolineatore solitario (Einaudi, re totale, deve coinvolgere il de- dopolavoristi del negazionismo": tanto traumatico da indurre una 1998), di storie ne aveva racconta- stino di tutte le vittime dell'Olo- i vari Mattogno che negano l'esi- persona a sposare la tesi dei suoi BAJANI Questo libro è un'occa- te a bizzeffe, mirabolanti e para- causto, non solo quello di Simon stenza delle camere a gas. E altre- nemici pur di anestetizzare la sione per un bilancio del Nove- dossali, disegnando un mondo stesso. C'è un brano dei Sommer- sì una parodia dello Shoah busi- sofferenza del ricordo, "una sof- cento? simpaticamente cartoonesco che si e salvati di Primo Levi che ness, o meglio degli effetti perver- ferenza tanto grande da spinge- CAVAGLION Non gli attribuirei a tratti ricordava le avventure di sembra il riassunto del mio ro- si che l'eccesso di memoria pro- re un uomo a rimodellare la Sto- una responsabilità così grande. tanti personaggi di Pennac. Con il manzo. Parla di persone che han- duce anche nel nostro paese. Nel ria per procurarsi una biografia Come nel precedente suo ro- secondo romanzo, Nonno Rosen- no attraversato l'esperienza del demi-monde descritto da Boso- decente", se mi è permesso au- manzo, Il sottolineatore solitario, stein nega tutto, Bosonetto rad- Lager e che "provano ripugnan- netto non sfigurerebbero il pro- tocitarmi. Bosonetto è maestro nel genere doppia la puntata, coniugando le za per le cose fatte o subite, e ten- fessor Marsiglia di Verona, che della parodia, fa mille storie e i mille personaggi dono a sostituirle con altre. La ha ritrattato tutto come Nonno BAJANI Bosonet- venire in mente del Sottolineator'e con la Storia sostituzione può cominciare in Rosenstein, oppure la preside di to si tuffa nella "Credo che il rischio il primo Arbasi- dalla "S" maiuscola, quella dei piena consapevolezza, con uno quella scuola che in queste setti- Storia. Eppure no. Non a caso grandi fatti e delle grandi trage- scenario inventato, mendace, re- mane, non sapendo a chi intesta- molta narrativa della banalizzazione, l'epicentro del die, quella, nella fattispecie, dello staurato, ma meno penoso di re il proprio istituto, ha scartato il contemporanea quando si parla della libro rimane la sterminio dègli ebrei durante la quello reale; (...) la distinzione nome di un bambino morto dav- sembra quasi ne- Shoah, risieda proprio biblioteca. Sot- seconda guerra mondiale. tra vero e falso perde progressi- vero ad Auschwitz e ha optato garla, la Storia. tolineatori di li- Nonno Rosenstein è un reduce vamente i suoi contorni, e l'uo- per La vita è bella. Scuola Media DE FEDERICIS nelle liturgie" bri, osservatori da Auschwitz, un ebreo che pas- mo finisce col credere pienamen- Statale "La vita è bella": la realtà, Qui è giusto metafisici di libri sava la vita a girare il mondo con te al racconto che ha fatto così in Italia, supera l'immaginazione, scrivere Storia negli scaffali. il clarino tra le mani e con al se- spesso e che ancora continua a per altro vulcanica, di Bosonetto. con la maiuscola, per contrap- Questo non vuol dire che sia guito la sua banda di keltzmorin, fare, limandone e ritoccandone porne la micidiale grandiosità un'operazione colta. E uno scrit- un esuberante che sembra uscito qua e là i dettagli meno credibili, BAJANI II tuo libro sembra un ma- alle vite spicciole e spezzate. Di tore giovane, che piace molto ai da un romanzo di Hrabal. Questo o fra loro incongruenti, o incom- nifesto contro una certa narrativa grande Storia racconta infatti giovani. Pieno di talento, dotato fino alle guerra. Poi Rosenstein patibili con il quadro degli eventi ombelicale e giovanilistica che è Bosonetto. Racconta di Ausch- di uno stile ironico particolaris- torna dai campi di concentramen- acquisiti: la mala fede iniziale è stata, e in parte è tuttora, à la pa- witz, un evento che ha avuto la simo, perlustra la società dei no- to e comincia a scrivere un diario, diventata buona fede". Peccato ge. Alla microvicenda del giovin massima risonanza simbolica, e stri giorni con occhio divertito. che finirà tra le mani di Viola Eva- che all'Einaudi se ne siano accor- scrittore opponi la grande Storia di varie altre specie di massacri Per questo dobbiamo seguirlo ga (già personaggio del Sottolinea- ti in pochi e alla fine la casa edi- con la S maiuscola... e massacratori. Ma in ciò non è con attenzione. • tore, così come il bibliotecario Sil- trice abbia respinto il mio libro vano Biula, nipote di Rosenstein, giudicandolo "irriguardoso" an- il commissario Pierangelo Vairos che per un riferimento a Levi. e Anna Crono) portando alla luce Forse è una forma di riparazione una terrificante verità: la Shoah tardiva per il rifiuto di Se questo è Torino non è mai esistita. L'Olocausto è un uomo nel 1946. Certo il mio soltanto il frutto di un fantomati- non è un libro liturgico, Simon co "Progetto Resurrezione", un come reduce è tutto fuorché so- Torino, città tradizionalmente minore nella Bosonetto al contrario fa correre i suoi antieroi grande inganno orchestrato dalle lenne. Ma credo che il rischio geografia della letteratura, ha un insolito risalto in mezzo al traffico di strade anonime e nell'ec- grandi potenze avversarie di Hi- della banalizzazione, quando si verso lo scorcio del secolo. Attorno a Torino è cesso di iperboliche ridondanze. Ma a metà libro der. Il nonnetto di Varsavia fini- parla della Shoah, risieda pro- fiorita infatti negli ultimi anni una svariata narra- si concede un buon passo di realismo grazie alla sce così vittima dei raggiri di una prio nei cliché e nelle liturgie. zione. E in questo momento stanno sul banco precisione dell'indirizzo, "in corso Re Umberto, setta strampalata di negazionisti della libreria il secondo romanzo di Marco Boso- al numero 75 " ; e subito ecco raffigurate in poche internazionali, in cui confluiscono BAJANI L'ironia, la comicità, così netto, cuneese di trent'anni (passato da Einaudi a frasi piatte e con totale trasparenza le scale dove personaggi degni della migliore presenti in Nonno Rosenstein ne- Baldini & Castoldi), e il terzo, Lampi nella nebbia precipita Primo Levi. tradizione comico-surreale di ca- ga tutto, segnano la tendenza do- (Marsilio), di Gianni Farinetti, torinese, anni Ceronetti è come Farinetti (o viceversa). Si ser- sa nostra (del resto chi non pense- minante di tanta narrativa con- quarantasei; il settimo, Romanzo di un ingenuo ve di un caso giudiziario del 1930 per agganciarvi rebbe, incontrando il bizzarro temporanea. E forse un indice di (Sperling & Kupfer), di Pansa, nato a Casale il tema che gli piace, l'invisibilità del profondo don Zaffa di Bosonetto, al don disillusione? Monferrato nel 1935; e La vera storia di Rosa Ver- da cui discendono inspiegabili destini, "pulvi- Bifferò della benniana Compagnia LIDIA DE FEDERICIS Ma in questo cesi e della sua amica Vittoria (Einaudi), di Cero- scolo umano e cosmico". Ma quel che ci stampa dei celestini.?). romanzo l'aspetto comico non è netti, nato a Torino nel 1927, scrittore anomalo in mente è una minuziosa toponomastica d'epo- Nonno Rosenstein, alla fine, esclusivo. C'è infatti un doppio che, oltrepassato il numero di trenta titoli, saggia ca, specie il "corso Oporto (dal 1945 Matteot- nega anche la sua negazione. registro. La comicità - che ci di- ora la formula del racconto-ricerca. Editori diver- ti)", celebrato "Corso della Tranquillità" dove al Confessa cioè di avere dato fiato sturba quando investe anche temi si. Diverse fasce d'età. Interessante miscuglio numero 51 esplode "un eccitante ferragosto cri- alla sua (falsa) teoria simil-nega- intoccabili - implica il filo sotteso d'autori piemontesi. Non mi fermo tuttavia su di minale". zionista perché incapace di sop- di un serio messaggio reso esplici- loro. E neppure su Torino città-laboratorio. Pen- Il narratore Pansa è storico e politico. Di Tori- portare il dolore della memoria to dalla conclusione: là dove in so- so invece alla Torino che entra nel romanzo tema- no negli anni cinquanta rievoca l'Università, una dei campi di concentramento e gno si avvera la speranza della ticamente e prende posto fra le nostre visioni. La stanza in via Bogino, il mestiere alla "Stampa" e dello sterminio. Bosonetto toglie Terra Promessa a tutti (quel che Torino romanzesca è stata costruita sul rapporto Mario Soldati che gli consigliò di andarsene, così ogni dubbio, liberando il Cases sintetizzava anni fa nell'u- ambiguo che la sua forma suggerisce: tra il fuori e spiegandogli "a Torino c'è la monarchia". Stan- lettore da qualsiasi possibile topia del poter essere miti "senza il dentro, tra l'ordine formale e la deformità delle co di domandarsi "perché il centro della nostra fraintendimento. essere vittime"). Aggiungo ancora vite, geometria e anarchia (di segrete pulsioni). vita dev'essere una fabbrica di automobili", Pan- Eppure, se anche Bosonetto qualcosa sul valore attuale dell'i- Forma di nobili edifici sui quali s'affacciano però sa infine se ne andò. avesse lasciato spazio a qualche ronia. Viviamo in un'età confusa, le escrescenze maligne degli abbaini. Dunque, Dagli scrittori maestri, un Soldati appunto ambiguità, Nonno Rosenstein non di passioni e di bugie, di maschere nella realtà romanzesca, un tipico luogo di con- e Pavese e il Calvino di La giornata d'uno scru- sarebbe stato comunque un ro- moltiplicate. L'ironia di Bosonet- traddizione; o un luogo comune? tatore (e Frutterò & Lucentini e Volponi), so- manzo irriguardoso. Mettere a so- to, a tratti sguaiata e spesso irresi- Alla città visibile Farinetti è ben attaccato. Pare no discesi i due o tre schemi di Torino, fra de- qquadro la Storia, nel modo in cui stibile (assai spiritoso il suo "cele- che racconti il nebbioso enigma dell'amore e del- scrizione e astrazione, tuttora in corso. Ma lo fa Bosonetto, non può che esse- ste Fruttivendolo", detto così per la morte. Ma quel che davvero gli riempie le pagi- dov'è finita la monarchia, dove la centralità re un invito a raccontarla di nuo- via della mela; e ben giuocati i ne è invece una leggibilissima guida al paesaggio di una fabbrica detta la Feroce ? (Peccato per vo (sia detto, naturalmente, da un "Poeti di Razza"), può essere un urbano, una mappa esattissima. Per il lettore di i romanzi, ai quali si sa che gli antagonismi gio- punto di vista narrativo e non sto- segnale positivo, un appello alla casa non sarà facile resistere alla seduzione di cer- vano). riografico). Bosonetto ha avuto il ragionevolezza, un antidoto con- te vedute che l'autore stesso a romanzo concluso Chi ha bisogno di passioni e memorie non solo coraggio di stimolare uno sguardo tro luoghi comuni e fedi pietrifi- gli addita ; così "l'imboccatura rosata di via Pro- private può leggere in "MicroMega" (2000, n. 5) strambo, diverso anche sul gene- cate (e fanatismi e revisionismi o vana, la scuola elementare Niccolò Tommaseo di La morale laica: settant'anni di vita torinese rias- re comico e sulla sua utilità. Ope- negazionismi). via dei Mille (e in special modo i due platani e il sunti da Alessandro Galante Garrone in una pic- razione doverosa, in un periodo in frassino nel cortile della medesima)". Bei nomi ri- cola autobiografia. cui forse si vorrebbe che gli scrit- BAJANI II romanzo di Bosonetto sorgimentali virati in rosa e verde. LIDIA DE FEDERICIS tori comici fossero soltanto diver- scomoda l'evento più tragico... tenti, rassicuranti e inoffensivi. Un po' come scimmiette da circo. ALBERTO CAVAGLION È vero, Bo- sonetto "scomoda" la Shoah, ma, ANDREA BAJANI , L'INDICE

••DEI LIBRI DEL MESE|M|

nessuna esperienza nasce dal l'Umbria, in virtù delle relazioni Bibliofilo senza pedigree, libraio La comunità niente. Molti materiali prodotti culturali avviate con quella parte Tutto torna per avventura ed editore per con- dai "longomaiani" sono esami- del modernismo non immemore vinzione, ma comunque irregola- inclusiva nati nel libro: circolari interne, delle radici risorgimentali, sono ai libri re, Vigevani ripercorre tra un'Hy- resoconti di emissioni radiofoni- due altre sedi di idillio per i "fra- pnerotomachia Poliphili e un Ali- che, opuscoli informativi, saggi, ti minori della geografia". E poi, Irene Amodei titi onfo di Scaruffi, la sua forma- Alberto Cavaglion memorie autobiografiche di pio- allargando il raggio dell'analisi: il zione mai "filatelica" attraverso nieri, ma questo materiale lascia Nuovo Mondo delle comunità re- nozionistiche divagazioni e frivole PIA PERA, L'arcipelago di Longo soprattutto intravedere un senso ligiose d'oltreoceano, filtrato at- ALBERTO VIGEVANI, La febbre dei curiosità che sfiorano l'aneddoto mai. Un esperimento di vita comuni- di sradicamento e il desiderio di traverso la conoscenza di William libri. Memorie di un libraio bibliofi- quando non addirittura il pette- taria, pp. 261, Lit 24.000, Baldini & cancellare la storia. James (gli Assembly Grounds); la lo, pp. 310, Lit 18.000, Sellerio, Pa- golezzo, declinando su carta un Castoldi, Milano 2000 La caratteristica più appari- Russia tolstoiana filtrata attraver- lermo 2000 apparentemente casuale, ma sto- scente dei "monasteri laici" è so la lettura di un altro esule ripa- ricamente efficacissimo Areopago Nella vasta letteratura sulle sempre stata l'isolamento, per rato in Svizzera, Africano Spir. Più che un diario un catalogo, di personaggi, da Gian Dàuli ("il utopie 0 luogo della preghiera fedeltà a un modello. Giustinia- La rivista svizzera "Coenobium" più che un libro di memorie una più intraprendente editore di al- - la chiesa, la sinagoga, la mo- no stabiliva per legge che il mo- (1906-1918), diretta da Enrico coltissima rassegna, di libri, in- lora") ad Arnoldo Mondadori ("il schea - non ha mai scatenato la nastero fosse circondato da un Bignami, portava alle ultime con- nanzi tutto, sognati e sfogliati, e grande editore che porterà a ter- furia immaginativa che hanno muro, con una porta custodita seguenze un'idea che, nell'Otto- di librai, per lo più antiquari, co- mine la sprovincializzazione edi- scatenato i luoghi della politica da portieri anziani e prudenti. cento francese, ha avuto molta nosciuti, amati e sfidati, cui la sa- toriale del Paese"), da Tammaro - la repubblica, la città, il falan- Nessuna donna poteva entrarvi, fortuna nell'ambito del sociali- piente penna del fu poeta e ro- De Marinis ("un ometto piccolo, sterio - o del rifiuto della politica la proibizione era estesa ai fan- smo utopistico. Bignami in verità manziere dà vita e calore, rita- ma, come parecchi piccoli, autori- - l'isola. Quando la creatività ciulli; spesso era categoricamen- non faceva altro che applicare le gliando rapidi quadri che, inten- tario e gonfio di sé") a Gianfran- raggiunge il suo culmine, fra te proibito introdurre animali di modalità di un ideale ritornato in samente e in ordine sparso, van- co Contini ("Filologo maximo" Quattro e Cinquecento, l'isola sesso femminile: che derivi di auge ai tempi della sua giovinezza no a comporre al fine un unico, conosciuto durante "epulonici rinsalda il suo primato: dal 1516, qui la punta di misoginia che la garibaldina: l'idea del luogo d'in- lungo racconto. banchetti" e "gargantuesche pa- anno in cui esce l'Utopia di Tom- stessa autrice denuncia come contro di frati filosofi che, sul "Tutto per me torna ai libri o stasciutte"), da Ludovico Lanza a maso Moro, l'isola diventa 1'" al- una delle cause delle frequenti modello del simposio platonico, da essi parte", quasi confessa Riccardo Bacchelli ("l'ultimo trove" per antonomasia. Nelle fratture tra i "longomaiani"? si riuniscono per varare una rifor- Vigevani, a commento di una grande conversatore, prima della società antiche non si è mai pen- La storia dei "laici monasteri" è ma di tipo etico-religioso. vita fatta di innocenti ed emo- sparizione dell'arte stessa del con- sato a una convivenza fra creden- invece straordinariamente ricca Sarebbe bello poter consultare zionanti "safari" libreschi, co- versare") a Cesare Musatti (non ti e agnostici che potesse attuarsi per il periodo che accompagna la il catalogo della biblioteca di me dire pazienti e devote ricer- ovviamente lo "psicoanalista", ma entro le mura di un santuario. cultura italiana e francese nella Longo mai. Quali sono i classici che erudite all'inseguimento, "l'uomo di cultura curioso di tut- Sono considerazioni che ven- seconda metà del XIX secolo. Un che la caratterizzano e la distin- tra Firenze e Torino, Grenoble to (...) mordace, al massimo sti- gono in mente leggendo l'appas- futuro senza passato ha poche guono da altre congregazioni? e Parigi, Londra, Amsterdam e molante, mentre si faceva a sua sionato reportage che Pia Pera, speranze di durare nel tempo. S'intuisce che la biblioteca sia il Colonia, del libro ardentemen- volta stimolare da un'affettuosa, già autrice di due libri interessan- L'atlante geografico che il libro centro dell'arcipelago, ma nel li- te desiderato, della preziosa incessante carezza praticata sulla ti (La bellezza dell'asino, Marsilio, sintetizza in copertina ricalca l'a- bro se ne parla poco. L'archeti- edizione "principe", rarità ine- snella gamba dell'ultima mo- 1992 e Diario di Lo, Marsilio, tlante del cenobitismo di fine Ot- po è costituito dall'Abbazia di briante dal nome impronuncia- glie"), passando per Vittorini, 1995) dedica all'esperienza co- tocento. Ritroviamo i luoghi del- Thélème di Rabelais, ma le rami- bile di fronte alla quale il pro- Eerrata, Lalla Romano, Solmi, Se- munitaria di Longo mai", un luogo l'esilio, dei grandi sconfitti della ficazioni sono tutte da verificare: fano stenta forse un po' a com- reni, Sciascia, Calvino, Antonicel- aperto, "un arcipelago di fuggia- storia d'Italia, in particolare i luo- gli "anacoreti del deserto" di muoversi, non fosse che per la li. E su tutti, gentile e al tempo schi", nato in Provenza sull'onda ghi della emarginazione cattanea- Anatole France? gli scritti politi- fervida passione della ricerca e stesso "compiaciuta" e ammic- del Sessantotto, con sedi in tutta na, il Canton Ticino, la Castagno- ci e letterari di Edouard Bel- il divertimento sempre stupito cante concessione, il nostro sce- Europa e anche oltreoceano. A la e il luganese. La Toscana e lamy? • della scoperta. glie di indugiare, con gusto e svariati anni dalla fondazione, scanzonata ironia, su due figure consolidati i successi anche eco- per le quali la memoria - che nomici, superati gli inevitabili "non conviene controllare a più scogli giudiziari e qualche proces- di mezzo secolo di distanza" - re- so in Francia, i "longomaiani" Trixi nella luna stituisce, quasi per gioco, ritratti s'interrogano sul loro statuto fon- curiosi e garbati: Luigi Einaudi, che scopriamo così collezionista dativo, rivedono autocriticamen- Paolo Garbini te il proprio passato, cercano di delle opere di Sainte-Beuve, darsi un'identità nuova. Il libro amante delle ceramiche di Vino- vo, parsimonioso al punto da ap- ha la struttura dell'inchiesta gior- ALESSANDRO FO, Giorni di scuola, pp. 121, "assenza": Prologo (del tutto a parte) e Andrea, parire avaro, e avvezzo alle "sotti- nalistica, si fonda su testimonian- Lit 18.000, Edimond, Città di Castello (Pg) che vuol dire coraggio. La perizia formale eredi- li schermaglie, insieme dialettiche ze orali (decine di interviste a lea- 2000 tata dai suoi amati poeti latini tardoantichi e ar- e bizantine, dell'antiquario per der e semplici cenobiti), ma è an- ricchita dalla scompaginante esperienza futuri- vocazione"; e Raffaele Mattioli, che un romanzo sul desiderio di La poesia nei giorni, la poesia nelle cose: "le sta si sposa in Fo con la malinconica ed elegan- che "umanista-banchiere", lettore stare insieme per costruire qual- luci delle cose" scrive Alessandro Fo, poeta te ironia crepuscolare di Gozzano, con il quale formidabile, "con una memoria cosa. Né si dimentichi la forma- d'occasione. Apriamo la sua ultima raccolta di Fo pure condivide il gusto per le situazioni dia- da elefante", si rivela anima "ge- zione dell'autrice, che viene dalla poesie, questi Giorni di scuola che dapprima si logate, quasi brevi pièces inscenate ad arte in un mella" riflessa in uno specchio slavistica, traduttrice di classici sgranano nel ricordo delle ultime sofferenze di teatro mentale sospeso tra sorriso e rimpianto. che è lo stesso al quale l'autore si russi: questo spiega il cupo timo- un cagnolino adorato, poi trascorrono lievi e Brilla tra le altre, per il pathos formale, Voce con affaccia, "non soltanto brillante, re che l'assale, vedendo allungar- pensosi tra una memorabilmente quotidiana gi- vista, teso ricordo di una anziana e cieca donna ma creativamente penetrante: si ombre dostoevskiane tra i "lon- ta scolastica in Spagna, e poi ancora si accendo- scomparsa, costruito in acrostico sui versi di traeva dallo spesso affascinato in- gomaiani" della prima e dell'ulti- no in ricordi di professori e maestri a vario tito- Montale "Ascoltare era il tuo Solo modo di ve- terlocutore - soprattutto se nuo- ma ora, in specie sull'enigmatica lo di vita, tra aule universitarie e negozi di ferra- dere. / Il conto del telefono s'è ridotto a ben po- vo nel confrontarsi con lui - tutto figura rasputiniana del padre fon- menta, tra appassionate memorie domestiche e co": poesia verticale e poesia orizzontale, una quello che c'era, talora al di là di datore, Roland Perrot. foto di Audrey Hepburn. Apriamola, questa croce di parole, un tombeau di carta e inchio- quello ch'egli conosceva di sé. Un Questo libro tocca un argo- raccolta in forma oblunga di registro di classe, e stro. La passione per la forma non impedisce uso maieutico, a volte teatrale, di mento di grandissima attualità. troveremo poesie come cristalli, rapprensioni tuttavia a Fo di dare forma alla passione, e così i un talento sofistico, con parados- In Toscana, il movimento eco- trasparenti che del magma infuocato da cui pro- versi sul cagnolino morto si impregnano - con si e ribaltamenti degni del più pe- logista ha avviato esperimenti vengono ci conservano la luce di vampa ma non una fisicità non sperimentata nelle sue raccolte rito dei dialettici. Scandagliava analoghi, nella Lucchesia dove la muta furia divorante; troveremo poesie raffi- precedenti - di feci e muco e urine e gocce di chi gli stava di fronte, oltre l'im- vive Pia Pera; alle ipotesi di una natissime, simultaneamente capaci di dialogare sangue e bave e denti marci ed epilettiche con- menso tavolo dietro il quale sede- convivenza che escluda la logica con la tradizione poetica, antica e moderna, e di vulsioni (Rime aspre). Ogni giorno il professor va, fin nelle più intime risorse in- del profitto (banche alternati- farsi elettrocardiogramma di un uomo assaltato Alessandro Fo sa farsi scolaro per apprendere tellettuali, riuscendo persino a ve, cooperative di produzione dai ricordi. Dalla sezione Stanze per un cagnoli- tutto dalle circostanze della vita, e nei Giorni di promuoverle". La levità e natura- e servizi) già il compianto no morto leggiamo Astronomia, un nitidissimo scuola ha imparato - e ora ci insegna - che an- le dolcezza dei ricordi solo a trat- Alexander Langer aveva dedi- spiraglio govoniano che apre su un universo che nella morte di un cane c'è impresso qualco- ti - quando lo sfondo degli orrori cato pagine suggestive. L'autri- perduto: "Sull'ago di quel giorno, per la cruna / sa che ci sfugge, qualcosa di importante e che ha della guerra, delle leggi razziali, ce esclude infiltrazioni del New della finestra, si sarebbe vista / rotonda e luci- a che fare con noi. Leggiamo Geometria e fisica-, dell'esilio e degli amici scomparsi Age, ma una venatura religiosa dissima la luna. / Ma sopra luna e condomìni e "Zampettine bagnate in cruciverba / ora non è prende il sopravvento - si cor- è evidente, né potrebbe essere stelle / stava serrata a chiudere ogni vista / la ancor molto, eppure ora / morbido (stilla a stil- rompe in amarezza, per stempe- altrimenti in un luogo di aggre- ghigliottina delle tapparelle. / Così non so come la / alle radici d'erba / lenta tranquillità, si dissi- rarsi subito, sfumata ma sempre gazione ispirato al socialismo li- le venne in mente, / ma abbracciata nel buio, gilla / sotto la terra) ghiaccio", dove nella di- latente, in dottissime e talora bertario o anarchico. dolcemente, / mi chiese: 'Adesso, Trixi è nella stanza tra le parole "morbido" e "ghiaccio" si oscure citazioni bibliografiche o luna?'". La cura della forma è il balsamo con cui inscrive tutto il dolore e la solitudine di un de- Colpisce, tuttavia, in un'espo- paleografiche, con la fiera consa- Alessandro Fo sa lenire le ferite sue e nostre, stino, e nell'assonanza tra "cruciverba", "erba" sizione così serrata, l'assenza di pevolezza di chi, al di là di tutto, perché la pazienza con cui egli sa lavorare alla e "terra" risuona il mistero della poesia, della vi- una qualsiasi consapevolezza "nel profondo dell'animo e della forma è la stessa pazienza che in due poesie del- ta, della morte. Accostiamoci grati a questa storica sugli inconsci precursori mente" aveva a cuore solo la "cor- la raccolta fa rima, dunque collide e collude, con scuola dei giorni. della prassi cenobitica. "Longo rente della vita che non saprei de- "mai"' in provenzale è un augurio finire se non come la vita stessa, di lunga durata, una speranza l'esistenza, il suo flusso ". • volta interamente al futuro, ma N. 1

I I nipoti

di Leopardi Questo mondo è malato

Stefano Verdino Giorgio Luzzi

"Quel libro senza uguali". Le "Ope- rette morali" e il Novecento ita- ALESSANDRO PARRONCHI, Le poesie, introd. di fame una sorta di baluardo da opporre all'ordine liano, a cura di Novella Bellucci e Enrico Ghidetti, 2 voli., pp. 791, Lit 90.000, Po- intemo delle dualità, caos e cosmo, continuità e Andrea Cortellessa, pp. 472, listampa, Firenze 2000 mutamento. "Amo il nuovo, non l'avventura", scri- Lit 50.000, Bulzoni, Roma 2000 ve in un verso efficacemente programmatico attor- Se si rivolge oggi uno sguardo calmo alla "tria- no alla metà degli anni settanta. E il nuovo, qui, è Verso la fine di questo volu- de" fiorentina dei poeti nati nel 1914, si è ormai costituito dalla molteplicità e spesso dalle contrad- me miscellaneo che ospita di- più disposti ad accertarne le differenze che non a dizioni dell'ampliamento della zona di riferimento ciotto saggi e dieci testi o docu- consolidarne pigramente i tratti comuni. In ogni del poetico. Grande paesaggista, Parronchi terrà menti sul tema, Nicola Gardini caso la situazione di Parronchi mostra forse fede al radicamento costituito dal dato fisico, alla Bollati Boringhieri (in Borges e Leopardi) dà notizia un'estensione di provocazioni tematiche e di qualità anche soavemente identitaria della visibilità di un "recentissimo" ritrova- comportamenti di stile più accentuata rispetto a rassicurante dei luoghi, al principio equilibratore Michel Aglietta quella dei coetanei Bigongiari e Luzi. C'è un mo- della Residenza come messa a dimora dell'io. Con- Giorgio Lunghini mento: "nella biblioteca di Sul capitalismo Smolensk, a 400 chilometri da mento, peraltro, nel quale il codice stilistico temporaneamente si muove in lui un'attitudine al Mosca, è stato ritrovato un vo- compatto praticato dai tre giovani fiorentini rap- "nuovo", appunto, entro la quale si avverte il co- contemporaneo lume denso di annotazioni su presenta un fenomeno di impressionante omo- raggio della crisi intesa propriamente come una Temi 104 pp. 131, L 26 000 Giacomo Leopardi. La scrittura geneità e, aggiungeremmo, a costo di urtare con- forma di inadattabilità perpetua al mondo che ha è quella di Lev Tolstoj". È que- tro un vecchio e abbastanza infondato pregiudi- bisogno dei propri vettori espressivi per non per- Lea Melandri sto, per ora, l'ultimo capitolo, zio, di seducente perfezione. E la stagione erme- manere in una condizione di ferita o di supplizio. Le passioni del corpo ancora da registrare in sede cri- tica, alla quale Parronchi unisce la sua voce Parronchi è consapevole del fatto che l'insop- La vicenda dei sessi tica, di una fortuna e di una in- precoce e libera, per poi congedarsene - come portabilità del presente lo conduce talora verso gli tra origine e storia informano i suoi stessi preziosi autocommenti ai Temi 105 cidenza - non solo nazionale - orizzonti stilistici dello sdegno, dell'acredine, del- pp. 181, L. 26 000 che sempre più emerge con due volumi - verso l'avvio degli anni quaranta. la stessa insofferenza. Ne è perfettamente consa- spicco quanto più si lancia una Ma intanto si celebrava un breve quanto violento pevole, al punto di fare di certe zone di oltranzi- Gaia De Pascale sonda in diversi scrittori. fuoco di autoprotezione artistica da parte di una smo l'ampliamento necessario verso un modello Scrittori in viaggio Presenza rimossa od occulta civiltà del pensare isolata in un assedio storico. integrato del lirico, quel lirico che includa in sé Narratori e poeti italiani Poi Parronchi trova un proprio percorso preciso l'ampio fiume dell'autobiografismo. Raramente il del Novecento in giro per il mondo nell'Ottocento, Leopardi è sta- Saggi. Arte e letteratura to davvero centrale nel Nove- tra fisica e metafisica, tra introspezione e teatralità nostro Novecento ha inteso come in Parronchi pp. 247, L. 40 000 cento, il secolo cui anelava par- dell'io, tra gnomica e poematicità. Ed è un'avven- dare voce a una forma di umanesimo integrale che lare. Già oltre vent'anni fa, Gil- tura non priva di qualche scompenso, sempre però fosse anche modello di vigilanza. Se lo sconvolgi- Giovanni Macchia berto Lonardi, nella prima edi- con quella capacità tutta toscana di saper rendere mento della temporalità è in grado di rimettere in I fantasmi dell'opera zione del suo fondamentale non vistoso l'errore, non irredimibile la flessione di questione la permanenza per trasformarla in lutto, Idea e forme del mito romantico Leopardismo, aveva fatto emer- tono; e dunque questo è anche il modo, rischioso il poemetto che chiude questa grande opera in Saggi. Arte e letteratura ed energico, per uscire dalla prigionia del sublime versi, datato Natale 1998, è ancora una finestra se- pp. 161, L. 30 000 gere una serie di nessi e con- fronti essenziali nell'arco della ermetico. C'è in lui un'autorevole capacità di for- vera aperta sul mondo come conflitto: scrive il Enzo Mari poesia italiana, e ora giunge malizzare l'ordine sparso della realtà sensibile per poeta, "questo mondo dove abiti è malato". Progetto e passione quanto mai opportuno questo Saggi. Arte e letteratura regesto specifico tra Operette pp. 172, L. 35 000 morali e prosatori del Novecen- Francesco Germinario to. Questo è il campionario de- Razza del Sangue, gli "indagati" (tra parentesi il padre e figlio nella Coscienza di tenza destabilizzante delle Ope- grande guerra, e giustamente Razza dello Spirito nome del relativo studioso): Pi- Zeno ("Tu credi che quando si rette con la loro "leggerezza ap- scelto per le immagini di co- Julius Evola, l'antisemitismo randello (Nicola Longo), Svevo è morti tutto cessi?""Io credo parente". Un'altra riscrittura pertina e controcopertina del e II nazionalsocialismo (1930-1943) (Giovanni Palmieri), Michel- che sopravviverà il piacere, deviata riguarda I dialoghi con volume. Anche il Soffici dell'/- Saggi. Storia, filosofia e scienze sociali staedter (Fabiola Pagnanelli), perché il dolore non è più ne- Leucò di Pavese, per i quali Ma- gnoto toscano, scopriamo con pp. 175, L 30 000 Soffici (Leonardo Bucciardini), cessario: la dissoluzione po- riasilvia Tatti rileva i margini, Patrizia Girolami, si misurava Enzo Rutigliano Savinio (Paola Italia), i rondisti trebbe ricordare il piacere ses- per così dire ar- a stretto giro Teorie sociologiche Cecchi, Cardarelli, Bacchelli, suale"). chitestuali, con con la distanza Baldini (Graziella Pulce), Sini- e lo strania- classiche L'occasione di questa citazio- Leopardi (nello "Le Operette Comte, Marx, Durkheim, Simmel, sgalli (Paolo Pasquini), Landol- ne sveviana ci evidenzia una st raniamento mento operetti- Weber, Pareto, Parsons fi (Gabriele Pedullà), Moravia particolare modalità del leopar- dialogico e clas- come una sorta stico. Nuova Didattica. Storia, filosofia (Marino Biondi), Pavese (Ma- dismo novecentesco, che potre- sico), ma anche di nucleo sacro, come Ultima mo- e scienze sociali riasilivia Tatti), Ortese (Anto- mo rubricare come testuale. Ma il discrimine del- dalità mi pare pp. 287, L. 35 000 una legittimazione nella Anedda), Morselli (Fabio non è certo il solo. La maggio- l'ironia, del tut- si possa inten- Vincenzo Manca Perangeli), Pasolini (Marco ranza dei saggi configura all'in- to assente dall'o- radicale e giustificativa" dere quella che Logica matematica A. Bazzocchi), Sciascia (Wanda terno dei singoli autori un per- pera pavesiana, intende Leo- Strutture Rappresentazioni Marra), Manganelli (Andrea corso di tipo tematico, che inve- che privilegia pardi e le Ope- Deduzioni Cortellessa). Seguono i docu- ste aspetti particolari come la una monocromia malinconia e rette come una sorta di nucleo Nuova Didattica. Scienze menti con testi rari o dispersi di luttuosa sul più vario e ricco co- sacro della propria scrittura, pp. 202, L. 35 000 natura teatrale delle Operette Savinio, Landolfi, Manganelli, per Pirandello, l'inattualità per lore leopardiano. In questo Pa- come una legittimazione radi- Cari Gustav Jung Prete, nonché un intervento di Boine, i margini cosmo-apoca- vese non è solo, anche Anna cale e giustificativa. E quanto Richard Wilhelm Michele Mari e un'intervista di littici per Sinisgalli, l'intreccio Maria Ortese assume le sue do- capiamo, con Bazzocchi, per II segreto del fiore d'oro Gian Piero Maragoni a Goffre- di noia e satira per Moravia, i si di leopardismo fuori del ver- Pasolini, per il quale Leopardi Un libro di vita cinese do Petrassi, che con il suo Coro diversificati margini dell'ironia sante ironico, conficcata com'è condensa il sacro della tradi- Saggio introduttivo di morti ci ha dato forse la più e del ridicolo per Sciascia e Vol- a configurare una mappa del zione classica, da impiegare di Augusto Romano alta pagina musicale del Nove- poni. dolore umano. Antonella Aned- nella purulenta e opaca mo- Saggi. Psicologia cento italiano. Oltre ai modelli testuali e te- da sottolinea per questa scrittri- dernità degradata, per quanto pp. 154, con 10 illustrazioni fuori testo ce l'equazione tra dolore e ma- i margini siano discreti e non L. 35 000 Naturalmente il discorso è matici, mi sembra possibile in- le, nonché la funzione consola- è estensibile ad ventariare altre molto esibiti. Ben diverso il Max Milner toria di una recuperabile frater- altri nomi (spic- tre diverse mo- caso di Landolfi, dove l'esibi- Satana nità, memore di Porfirio e Ploti- è ca, fra tutti, dalità di utilizzo zione leopardiana dissemi- e il Romanticismo "Quando si è morti no. A un sottile innesto, invece, è un'assenza: lo del Leopardi nata e ossessiva, ma non di Con un intervento di Lucio Felici di ironia e tragico concorre la Sbarbaro in soprawiverà "operettistico". meno necessaria ad autorizza- Pubblicazioni del Centro studi storico- peculiare riscrittura di Carlo re la scrittura stessa, secondo letterari «Natalino Sapegno», prosa di Trucio- il piacere, Uno riguarda la Michelstaedter. Lezione Sapegno 2000 li), ma è chiaro riscrittura del Gabriele Pedullà. Infine, sem- perché il dolore pre in questo canale di intima pp. 81, L 18 000 che questo pri- modello, la sua Un diverso sguardo leopar- necessità letteraria, si colloca- mo campionario non è più necessario" aggiornata e diano è quello per così dire sti- no i leopardismi di Manganel- offre una ricca personalizzata listico, ma a tratti invasivo e li e di Calvino, il primo assai gamma di per- prosecuzione. non chiuso come nel formali- scoperto, il secondo meno, ma corsi e anche di sorprese. Tra i Nel caso non mancano rilievi smo rondista. E quello, per apertamente confessato alla fi- meno prevedibili ascritti leo- interessanti: ad esempio Gra- gran parte, dell'opera di Alber- ne della vita, in una lettera ad Bollati Boringhieri editore pardiani vi è ad esempio Svevo, ziella Pulce, alle prese con la to Savinio, percorsa da Paola Antonio Prete apparsa su 10121 Torino di cui Palmieri evidenzia una più esibita e massiccia riscrittu- Italia, che tra l'altro ci offre la "Nuova corrente" nel 1987: corso Vittorio Emanuele II, 86 puntuale fonte, sul tema della ra del modello operata dalla preziosa edizione delle chiose "le Operette morali sono il li- tel. 011.5591711 fax 011.543024 morte-piacere, dal Dialogo di "Ronda", rimarca i limiti di saviniane alle Operette, emble- bro da cui deriva tutto quello e-mail: [email protected] Ruysch e delle sue mummie, in quella che fu una ingessata for- maticamente stilate in un mo- che scrivo". • alcune battute che si scambiano malizzazione lontana dalla po- dulo militare prestampato della , rlNDICF •••EL LIBRI DEL MESEBB

ra del buon padre l'opportunista appare con maggiore evidenza il politico privo di scrupoli e die- dominio assoluto del dittatore, tro la facciata di un paese pro- in grado non solo di controllare spero e moderno il fondo di il comportamento dei suoi citta- Sconfìtti con onore menzogne e di miseria del regi- dini, ma di penetrare nel loro me e le aberrazioni del Padre spirito e di privarli del libero ar- Elia Cossu della Patria Nuova, il Benefatto- bitrio. È questa la ragione che, al re, Sua Eccellenza, il Generalis- di là dei piccoli e grandi rancori simo Trujillo. e delle motivazioni ideologiche LUIS SEPÙLVEDA, Le rose di Atacama, ed. tirato fuori dai musei tutta la cianfrusaglia etni- Urania, ossessionata dal passa- riportate dalla storiografia, indu- orig. 2000, trad. dallo spagnolo di Ilide Carmi- ca e la bestialità del nazionalismo croato si è ve- to, mostra le cicatrici che ogni ce i cospiratori ad assassinare il gnani, pp. 172, Lit 20.000, Guanda, Parma stita da ustascia"; le fredde e imbiancate terre dittatura lascia nell'anima di chi dittatore. Ed è questa la causa 2000 della Lapponia, la Germania di un pirata corag- l'ha vissuta. La sua è la voce del- che determina il fallimento del gioso, l'Italia delle cave di marmo e delle picco- l'umiliazione, della sterilità e del colpo di Stato che dopo la mor- Dall'uscita del suo primo romanzo II vecchio le osterie, lo "spietato splendore" del deserto di silenzio. Ma Urania appare an- te del tiranno avrebbe dovuto ri- che leggeva romanzi d'amore (1989; Guanda, Atacama. che e soprattutto come l'incar- stabilire la democrazia. Nelle 1994), Sepùlveda si è presentato ai lettori, con Sepùlveda inserisce in queste ambientazioni le nazione di una delle vittime più splendide pagine che riferiscono cadenza annuale, offrendo romanzi e racconti sue storie di personaggi silenziosi, "marginali" drammatiche del regime trujilli- le riflessioni dei congiurati, che mossi dalla volontà di promuovere generi let- - il titolo originale della raccolta è Historias mar- sta: la donna, ridotta a mero og- attendono per ore l'arrivo della terari spesso considerati minori, come il noir, ginales, storie marginali -, che hanno vissuto getto da un dittatore machista macchina del Caudillo, emerge la le memorie di viaggio, il romanzo d'avventura. nell'ombra esperienze di eroica semplicità. Una che faceva del sesso uno dei sim- vergogna che questi uomini pro- Ora, dopo due avventure in nero (Diario di un vittima dell'orrore nazista che, cieco e mutilato boli della sua autorità, un'arma vano di sé stessi per il ripugnan- killer sentimentale, 1998, e Jacarè, 1999; en- nel corpo ma non nell'animo, gira per la Ger- per umiliare i suoi collaboratori te regime di cui fanno parte, per trambi editi da Guanda), presenta al lettore mania cercando di ritrovare le voci dei suoi e per mettere alla prova la loro essersi dati anima e corpo a un italiano una raccolta di racconti che, come aguzzini. Un pirata tedesco che, condannato a capacità di sacrificio andando a solo uomo, per essersi lasciati l'autore stesso ci spiega nel primo, nasce per essere ucciso insieme ai suoi uomini, propone al letto con le loro mogli. trasformare in esseri spregevoli, reagire all'emozione causatagli da una scritta boia di essere decapitato in piedi e di avere sal- Mentre Urania rievoca il regi- che hanno continuato a servirlo scolpita su una lapide nel campo di concentra- va la vita dei suoi compagni, uno per ogni passo me negli anni novanta, nella se- malgrado l'odio e gli hanno ce- mento di Bergen Belsen: "Io sono stato qui e che compirà senza testa. Due donne apparte- conda linea narrativa il racconto duto la dignità, l'onore e il ri- nessuno racconterà la mia storia". Così, colpi- nenti alla resistenza alla dittatura cilena che, gra- retrocede al 1961, si introduce spetto di sé. Ma la morte del dit- to dalla tragicità di tali parole, Sepùlveda ci zie alla loro forza interiore, riescono a sopravvi- nella mente del dittatore e narra tatore non è sufficiente ad af- racconta le storie di personaggi vissuti nel- vere alla tortura e alla repressione dei militari. gli ultimi giorni della sua vita. francarli dal giogo. Così il co- l'ombra, con la "certezza che la parola scritta Un indio aguaruna che vive la sua schietta esi- Attraverso i ricordi di Trujillo e mandante supremo dell'esercito, è il più grande e invulnerabile dei rifugi per- stenza nel cuore della selva amazzonica. Un di chi lo circonda, La festa del il generale José René Roman, da- ché le sue parole sono unite dalla malta della idraulico cileno innamorato della sua professio- Caprone ricostruisce anche la vanti al cadavere di Trujillo si memoria". ne a tal punto da trasformarla in una missione, storia della sua ascesa: l'aborrita paralizza e fa l'esatto contrario I trentaquattro racconti di Le rose di Atacama un cameraman olandese ucciso dall'esercito in discendenza dai neri haitiani, ce- di quanto convenuto, perché, si muovono in realtà e luoghi molto lontani tra Salvador. lata sotto nubi di talco; le origini sebbene il dittatore non ci sia loro: la selva amazzonica, in cui "immobili sopra I protagonisti di Le rose di Atacama sono per- umili e i lavori modesti; l'arruo- più, sente che il suo spirito "con- tronchi semisommersi, le tartarughe invitano al- lopiù accomunati dall'aver organizzato la loro lamento nella Guardia Naziona- tinuava a schiavizzarlo". l'oziosa contemplazione delle ventimila specie vita secondo una forma di resistenza, così testi- le - il corpo di polizia creato da- Con un naturalismo brutale di farfalle presenti"; l'isola jugoslava di Lussin- moniando una concezione tutta latinoamericana gli Stati Uniti negli otto anni di Vargas Llosa descrive la feroce piccolo, quasi un paradiso per l'autore, fino a della sconfitta, per cui chi è abituato a perdere occupazione e destinato a diven- repressione successiva al tentato quando "la bestialità del nazionalismo serbo ha riesce a farlo con onore. tare l'esercito della Repubblica colpo di Stato orchestrata dal fi- Dominicana - in cui Trujillo si glio del dittatore, lo squilibrato distinse per disciplina e capacità Ramfis Trujillo, e dal perverso di lavoro sino a diventarne il co- Johnny Abbes Garcìa, l'esecuto- mandante, e infine le prime, re dei lavori sordidi del regime. Il romanzo è infatti incentrato fraudolente, elezioni con cui riu- L'episodio dantesco in cui a uno Vita e morte di Rafael Trujillo sugli ultimi giorni di vita di Ra- scì a farsi eleggere Presidente dei congiurati viene dato in pa- fael Leonidas Trujillo Molina, della Repubblica. Venerato dal sto il proprio figlio, rappresenta Nell'intimo del Mostro detto "il Caprone" per le sue popolo che vede in lui il Salvato- il culmine di una parabola disu- prodezze sessuali, dittatore della re della Patria, Tessere messiani- mana con cui lo scrittore sinte- Repubblica Dominicana, assassi- co che ha posto fine ai conflitti tizza il crescendo di terrore che Laura Luche nato nel 1961, dopo trentun anni interni, all'invadente presenza caratterizzò la dittatura di Rafael di regime, da un gruppo di uo- haitiana e al dominio statuniten- Leonidas Tfujillo Molina. MARIO VARGAS LLOSA, La festa del se, Trujillo a poco a poco accen- potenti, che accanto al lato mo- mini di sua fiducia appoggiati Altre figure del regime trova- tra su di sé tutto il potere e mol- Caprone, ed. orig. 2000, trad. dallo struoso illumina la loro dimen- dalla Cia. Tre linee narrative si no spazio nel romanzo. Tra que- tiplica gli atti di crudeltà, mentre spagnolo di Glauco Felici, pp. 500. sione umana, le debolezze e per- intrecciano nel racconto contri- ste spicca quella del sibillino e l'ammirazione di chi si è affidato Lit 36.000, Einaudi, Torino 2000 sino le loro recondite tenerezze. buendo a formare un quadro al camaleontico Joaquin Balaguer, a quell'uomo che secondo la mi- La storia del tiranno, non più contempo vasto e sintetico di un Presidente fantoccio del regime, tologia popolare non suda mai Paternalisti e dispotici, spesso mera biografia di un avventurie- paese sottomesso alla dittatura, scelto dal dittatore per la sua ed è capace di penetrare l'anima eccentrici e grotteschi, i dittatori ro ignobile, diviene il centro di di un popolo annichilito dal ter- mancanza di ambizione e per la con lo sguardo, si tramuta in hanno condizionato profonda- una vasta analisi, di un tentativo rore e piegato dal servilismo. La personalità insignificante. Alla amore servile e in terrore. Se dal mente la storia della America di comprensione della realtà cui prima è quella di Urania Cabrai, morte di Trujillo prende in ma- passato emerge la figura di uno Latina tanto da diventare prota- appartiene e dell'immaginario la figlia di un senatore trujillista no le redini del potere e, la- scaltro statista, di uno spietato gonisti di un vero e proprio ge- sociale che l'ha reso possibile. caduto in disgrazia poco prima sciando a Ramfis la libertà di trionfatore, di un mito e di un nere letterario: il romanzo del In questa tradizione si inscrive del crollo del regime, nei con- compiere la sua atroce vendetta, mostro, la cronaca del tramonto dittatore. La festa del Caprone, l'ultimo fronti del quale Urania manife- ma preoccupandosi di "rispetta- del despota delinea un uomo Con gli antecedenti del Tiran- romanzo dello scrittore peruvia- sta un odio le cui ragioni si sve- re le forme", capeggia la transi- spesso malinconico, impegnato no Banderas (1926; Feltrinelli, no Mario Vargas Llosa. lano solo nelle pagine conclusi- zione verso la democrazia del in una dura battaglia contro gli 1984) di Ramon del Valle-In- L'autore si era già confrontato ve. Urania è una donna svuotata paese di cui sarà Presidente al- Stati Uniti e la Chiesa, per i qua- clàn, e di II signor presidente col fenomeno dell'autoritarismo e piena di paure che rifugge ogni tre tre volte. sentimento e si dedica anima e li, dopo anni di appoggio incon- (1946) di Miguel Àngel Astu- in una delle sue opere migliori, Con magistrale dominio dei corpo al lavoro. dizionato, è or- rias, il romanzo del dittatore co- Conversazione nella cattedrale dialoghi, con l'impiego di mol- Avvocato di suc- mai uno scomo- nosce il suo apogeo negli anni (1969; Rizzoli, 1994), ambienta- teplici punti di vista e di repen- cesso di un im- do ostacolo da settanta, quando appaiono ope- ta negli otto anni di regime del tini cambiamenti di spazio e di portante studio "Secondo la mitologia eliminare, ma re di gran pregio quali Io il Su- generale Odria (1948-1956), l'e- tempo, Vargas Llosa riesce a di New York, ha soprattutto con- premo (1974) di Augusto Roa sperienza dittatoriale che mag- popolare non suda mai condensare tre decenni di storia un unico "per- tro l'avanzare Bastos, Il ricorso del metodo giormente ha segnato lo scritto- di una dittatura sulla quale si è verso" passatem- ed è capace dell'età e della (1974) di Alejo Carpentier e re, allora adolescente. Una diffe- documentato per venticinque po: collezionare di penetrare l'anima decadenza fisi- L'autunno del patriarca (1975; renza fondamentale distingue i anni, secondo una pratica abi- e leggere qual- ca. Il romanzo Mondadori, 1986) di Gabriel due romanzi. In Conversazione con lo sguardo" tuale in uno scrittore che si defi- siasi testo sull'E- presenta il ditta- Garda Màrquez. Tre romanzi la figura del dittatore non com- nisce "ostinatamente realista". ra Trujillo, l'uo- tore ghermito diversi fra loro che, rispetto al pare mai, il regime è mostrato at- Come sempre, il prodigioso la- mo che insieme a suo padre ha da un tumore alla prostata e da passato, presentano un'innova- traverso le sue ripercussioni a li- voro di ricerca non serve all'au- fatto di lei "una lastra di ghiac- un'impotenza che mina la sua zione comune: non si limitano a vello sociale e individuale, attra- tore per trasporre nel romanzo cio", "un deserto". Dopo trenta- onnipotenza e pone l'accento offrire il ritratto esteriore degli verso la violenza, la corruzione, una possibile verità storica, ma cinque anni di autoesilio negli sulla sua condizione umana, sul autocrati, ma si addentrano nel- la miseria morale e la frustrazio- per tentare di afferrare la verità Stati Uniti e di silenzio totale grande amore per la Patria, sulla la loro coscienza, ne rivelano i ne che caratterizzano il mondo evanescente che sfugge alle ma- con la famiglia, torna nella Re- solitudine nella malattia, sui sen- processi mentali e la padronan- rappresentato. Nella Testa del glie della storia ufficiale, la par- pubblica Dominicana per con- timenti per la famiglia, amata e za dei meccanismi del potere. Caprone, al contrario, il dittatore te umana dei grandi avvenimen- frontarsi con l'episodio che ha disprezzata. Dall'interiorizzazione del rac- è uno dei protagonisti principali, ti, il profilo intimo di chi, in mo- distrutto l'idilliaca immagine pa- conto emerge un'immagine il nucleo intorno al quale proli- do diretto o indiretto, vi ha pre- complessa di questi esseri onni- ferano molte altre storie. terna, rivelandole dietro la figu- La terza linea narrativa, dedi- cata al complotto, è quella in cui so parte. • .. L'INCHCF

••DEI LIBRI DEL MESE|H

sonale e la direzione presa dagli eventi collettivi. Di qui la pratica Il diritto costante dell'autoinganno esibi- ta da tutti i protagonisti di questi alla moschea Farsi complici del cielo romanzi, che o non vedono o fanno finta di non vedere: la ma- Francesca Prevedello Francesco Rognoni niera di argomentare di Masuji Ono, il pittore di Un artista del mondo fluttuante e di Stevens, il Musulmani in Italia. La condizione AMIN MAALOUF, Il periplo di Baldassarre, ed. l'introvabile manoscritto arabo che rivelerebbe maggiordomo di Ciò che resta giuridica delle comunità islamiche, a orig. 2000, trad. dal francese di Egi Volterrani, il Centesimo nome di Dio, e tu te lo lasci soffia- del giorno, ancora più capziosa, cura di Silvio Ferrari, pp. 308, pp. 377, Lit 32.000, Bompiani, Milano 2000 re da un qualsiasi emissario della corte di Fran- involuta, ellittica, capace di ac- Lit 32.000, il Mulino, Bologna 2000 cia, senza neanche il tempo di provare a deci- cogliere dentro di sé detti e con- L'islam in Italia. Una presenza plura- In Francia, si sa, hanno un debole per il ro- frarlo. Quindi il viaggio, all'inseguimento del traddetti, è il perfetto corrispon- le, a cura di Chantal Saint-Blancat, manzo storico; e un altro per l'Oriente. Perciò volume, e ben presto anche dell'amore, cioè di dente formale di un'incertezza pp. 211, Lit 25.000, Lavoro, Roma quando - come spesso avviene - le due cose si se stessi: da Gibelleto a Costantinopoli, all'isola di fondo; non si sa se costoro pe- 1999 coniugano, il risultato è il più delle volte al di di Chio, alle coste di Calabria, a Genova, ap- scano nella memoria per trovare sotto delle aspettative: cioè dei bei colori delle punto, a Lisbona, a Amsterdam, a Londra (s'in- il proprio io più vero o per fug- Spesso la percezione dell'islam copertine, e della facile baldanza delle prime pa- tende, nei giorni del grande incendio del 1666, gire da se stessi. O meglio, il let- come oggetto di studio ha impli- gine. quello descritto da Samuel Pepys in un altro ce- tore arriva a comprendere che la cato l'assunzione di ottiche fisse, Non così per il Periplo di Baldassarre, ottavo lebre diario...), ancora a Genova, ancora a verità è ciò che più di tutto li al- incapaci di muoversi nel tempo e romanzo di Amin Maalouf (1949), libanese tra- Chio, ancora a Genova, definitivamente: "Non larma, ma è affascinato dalla re- nello spazio per cogliere la com- piantato a Parigi, autore anche di due fortunati ho veramente scelto di mettere i piedi là dove li te verbale intessuta da personag- plessità di questo sistema di cre- saggi, Le crociate viste dagli Arabi (1983; Sei, ho messi, ma davvero si sceglie mai qualcosa? gi che si mostrano tetragoni ad denza che, come qualsiasi altro, è 1993) e L'identità (1998; Bompiani, 1999). Sarà Allora meglio farsi complici del Cielo che attra- ogni scioglimento che provenga in continua evoluzione. Questa perché Baldassarre, quasi a farlo apposta, perde versare la vita intera nell'amarezza e nella con- dall'esterno. Il maggiordomo tendenza ha favorito la conside- regolarmente i quaderni su cui annota le sue av- trarietà. Non c'è da vergognarsi di deporre le ar- Stevens, per esempio, trova arzi- razione dell'islam come sistema venture, e quindi ogni volta deve ricominciare mi ai piedi della Provvidenza: la lotta è impari e gogolate giustificazioni al fatto chiuso, monolitico, radicale e im- come dall'inizio, il suo racconto mantiene lo l'onore è salvo. In qualsiasi caso, non si vince di non aver capito che il suo ve- mutabile. Su scala più vasta, nel- slancio fino all'ultima riga: quando (piacerebbe mai l'ultima battaglia". nerato padrone era un nazista. l'opinione comune, la pretesa di a Giorgio Caproni) "chiuderò il quaderno, ri- L'espediente del diario non sarà originale, ma Ora, l'ironia creata dalla spe- giungere a una definizione e co- piegherò lo scrittoio, poi spalancherò questa fi- qui funziona benissimo. Maalouf è un narratore requazione fra convincimenti e noscenza il più possibile rassicu- nestra, perché il sole mi invada insieme con i ru- straordinario, più abile nel concatenare gli even- osservazioni personali e realtà rante soprattutto rispetto all'i- mori di Genova". ti che nello scavo dei personaggi: uno scrittore dei fatti (fatta assurgere in Gli slam che oggi ci è più vicino, Sono frasi scritte il 1° gennaio 1667, e il tanto - a dispetto dell'inclinazione al grande affresco inconsolabili a livelli grotteschi e quello degli immigrati musulma- paventato "Anno della Bestia" - quello che, se- storico - al tempo presente piuttosto che al pas- surreali nel senso più letterale ni, dà origine a semplificazioni condo le profezie millenariste, avrebbe segnato sato, dove rischia qualche sbavatura nel senti- del termine) diviene eclatante in percepite come verità universal- la fine del mondo - grazie a dio è passato senza mentalismo (come in quel piccolo gioiello che è un romanzo come Quando era- mente applicabili. E accaduto l'Apocalisse. Non che Baldassarre, libraio qua- Gli scali del Levante, 1996; Bompiani, 1997), nel vamo orfani, in cui il protagoni- anche che le domande "È possi- rantenne d'origine genovese, ma in terra musul- bozzettismo (Col fucile del console d'Inghilterra, sta è un investigatore che, come bile che vi sia una rappresentan- mana da generazioni, ci abbia mai veramente 1993; Bompiani, 1994), o può indulgere allo tale, dovrebbe avere una perce- za per le comunità islamiche? creduto. Però è impossibile non avere almeno sfarzo hollywoodiano, come nell'autobiografia zione dei fatti più acuta degli al- Chi o quale organismo potrebbe una pulce nell'orecchio; tanto più se un vecchio tri. Ciò che gli diranno alcuni rappresentarle? In che modo?" mendicante ti mette tra le mani proprio quel- deuteragonisti nel capitolo finale siano state spesso sottovalutate. dimostrerà invece a Banks quan- Così non fa il volume Musul- to fossero infondate tutte le pre- mani in Italia. Il tema è comples- messe da cui muoveva e tutte le so in quanto sono molte le divi- interpretazioni delle azioni al- sioni interne all'islam italiano romanzi di Dickens, dove defla- Quando inizia a narrare, è il lu- trui, comprese quelle dei genito- che si rispecchiano nelle diverse La Storia non grano pulsioni irrisolte) e che il glio del 1930. Lo seguiremo per ri. La critica inglese si è mostra- proposte di intesa che le associa- modello a cui lui si riferisce nel- Londra fino all'aprile del 1937, ta piuttosto severa nei confronti zioni di musulmani hanno pre- siamo noi l'intervista doveva il suo trionfo poi per le strade di Shanghai, dal di questo capitolo conclusivo, sentato allo Stato italiano. Vale al favore di una collettività trau- settembre all'ottobre dello stesso che ha accusato di essere troppo la pena di chiedersi, e il volume matizzata dalla carneficina della anno, dove lo vedremo indagare spettacolare, melodrammatico, curato da Ferrari lo fa in modo Stefano Manferlotti prima guerra mondiale e quindi quasi a tempo pieno sulla scom- addirittura raffazzonato. Si trat- critico considerando anche ar- ansiosa di tornare a credere nel- parsa dei genitori. Un capitolo ta di censure che si possono an- gomenti specifici quali il "diritto che condividere, ma che sono KAZUO ISHIGURO, Quando eravamo la ragione e nei suoi corollari. Sa conclusivo, intitolato Londra, 14 alla moschea", se lo strumento forse meno rilevanti di quanto si orfani, ed. orig. 2000, trad. dall'in- bene, insomma, che la "deco- novembre 1958, scioglierà in ma- dell'intesa e l'individuazione di possa credere. Ciò che conta, ai un organismo specifico che rap- glese di Susanna Basso, pp. 326, struzione" del detective novel è niera per più versi inattesa l'intri- fini degli effetti complessivi del presenti i musulmani sia la stra- Lit 34.000, Einaudi, Torino 2000 cominciata da gran tempo e tut- co tessuto nel resto del libro. tora dura, nella narrativa e so- Quando eravamo orfani è lega- testo, è infatti la malferma quest da percorribile oggi in Italia ver- di un personaggio mutilato fin so il raggiungimento di pieni di- " Quando eravamo orfani è nato prattutto nel cinema, dove non to a filo doppio ai romanzi che dai primi anni di età (la sparizio- ritti di cittadinanza. da alcune riflessioni sul detective di rado si è spinta fino alla paro- l'hanno preceduto, e per più dia, vale a dire a una forma de- motivi. Innanzitutto, l'imposi- ne dei genitori), che si volge a Se lo sguardo di Ferrari è giu- novel inglese degli anni '20, la ve- una professione che dovrebbe il- ra età dell'oro di questo genere. stabilizzante per antonomasia. zione del narratore-protagonista ridico, il tema delle differenzia- come unica fonte di informa- luminarlo e invece lo immerge in zioni interne all'islam nel conte- Una società pacifica, tranquilla, Quando eravamo orfani, in cui un'oscurità sempre più fitta, e come può esserlo per esempio un campeggia un detective più di zione su se stesso e su quanto lo sto dell'immigrazione musulma- circonda consente a Ishiguro che infine perde anche quel pas- na in Italia lette in chiave socio- villaggio di campagna, viene a un altri imperfetto, ha per fortuna sato che si era costruito a pro- tratto sconvolta da un evento finalità più am- di riproporre logica è invece al centro del volu- con più marcato pria immagine e somiglianza. E me curato da Chantal Saint- inatteso: qualcuno avvelena ima biziose. La tra- allora il lettore, pur cogliendo e zitella, qualcun altro commette ma, come sem- understatement Blancat L'islam in Italia, che "Una professione ironico un mo- accogliendo i substrati ironici contiene saggi di Renzo Guolo e un diverso delitto, e tutto ciò pre accade in che Ishiguro infiltra con chiarez- causa un'ansia e un panico col- Ishiguro, è ad- che dovrebbe illuminarlo dello già speri- Fabio Perocco, oltre che della mentato con za crescente nella pagina e, per stessa Saint-Blancat. I saggi dan- lettivi, finché non interviene il dirittura scar- e invece lo immerge così dire, alle spalle del suo per- detective, che non solo risolve il na: Christopher successo in Un no l'immagine di un islam che in un'oscurità pallido orizzonte sonaggio, si accorge che al tutto viene vissuto con modalità diver- mistero, ma restituisce questo Banks, il narra- è sottesa una pietà parimenti piccolo mondo al suo ordine ori- tore, ha trascor- sempre più fìtta" di colline (1982), se e ha pesi diversi nella vita per- in Un artista del percepibile per quanti credono sonale e sociale dei musulmani in ginario. .. Ciò che maggiormente so gli anni di in- di essere i protagonisti della sto- mi colpiva, però, era il fatto che fanzia a Shan- mondo fluttuan- Italia, mettendo in particolare te (1986), in Ciò che resta del ria e invece sono collocati a una evidenza il rapporto tra islam e dopo la soluzione del caso tutto ghai, in compagnia del padre, im- distanza abissale dagli eventi che tornasse perfettamente come pri- piegato di un'impresa commer- giorno (1989) e in Gli inconsola- genere, nel momento dell'inseri- bili (1995), tutti pubblicati da la governano. Indagando sul- mento sociale delle famiglie mu- ma, sebbene si fosse scoperto che ciale inglese, e della madre, impe- l'impegno della madre contro il l'assassino era una persona ac- gnata a contrastare (con un impe- Einaudi. Anche qui, infatti, il sulmane. Nella prima parte si af- punto di vista unico e unilatera- commercio dell'oppio, Banks frontano aspetti religiosi e cultu- canto alla quale si era vissuto, po- gno molto vicino ai modelli del scoprirà che i documenti ufficia- niamo, per trent'anni". Così Ka- nostro volontariato) il floridissi- le da cui dipendeva il racconto rali relativi al sistema di credenze non si sovrapponeva mai a li di quegli anni non la citano islamico, per poi passare all'ana- zuo Ishiguro in un'intervista rila- mo commercio dell'oppio. Sono nemmeno una volta: non era, sciata un paio di mesi fa alla stati anni felici per Christopher, un'onniscienza di stampo natu- lisi delle strategie di inserimento ralista ma si effondeva in una evidentemente, il personaggio di e all'emergere della questione "Good Book Guide". almeno fino a quando la repenti- primo piano ch'egli credeva. na scomparsa del padre e il suc- lunga serie di rimembranze in- della rappresentanza comunita- In realtà Ishiguro sa bene che Banks ne ricava un'intensa soffe- cessivo rapimento della madre complete, di flashback ora vividi ria. La seconda parte rappresen- l'idea di un controllo integrale e renza, ma è proprio questo ad non hanno frantumato l'idillio. ora sfocati, e l'ironia nasceva dal ta invece un tentativo empirico razionale dei dati dell'esperienza avvicinarlo a noi, spesso vittime Rispedito in Inghilterra, Chris- fatto che il narratore mostrava di di descrizione dell'islam in Vene- era già stata messa in discussione di decisioni insondabili, prese topher vi ha compiuto i suoi stu- essere consapevole solo in parte to, tracciata sui risultati di una ri- dal romanzo poliziesco vittoria- molto più in alto e molto più di, divenendo poi uno dei detec- dello iato incolmabile apertosi cerca condotta nel 1996-97 per no (si pensi, per fare un solo lontano. • tive più apprezzati del suo paese. fra le scelte operate a livello per- conto della Regione. • esempio, agli ultimi, magistrali Contro lo stereotipo della donna velata

Sottomesse a Dio, ribelli all'uomo programmaticità (che pure ci sarà) non si sen- te, travolta dall'urgenza narrativa, resa credibi- Elisabetta Bartuli immaginaria di Leone l'Africano (Leone l'Afri- le dell'empito di benevolenza di questo mer- cano, 1986; Longanesi, 1987; Tea, 1995) o nella cante non privo di ruffianeria ("Non sono af- vita del profeta Mani (Giardini di luce, 1991; fatto i mercanti, quelli che Gesù avrebbe do- FATEMA MERNISSI, L'Harem e l'Oc- proprie scelte a padri mariti o Corbaccio, 1993; Tea, 1996). vuto scacciare dal tempio, ma i soldati e i pre- cidente, ed. orig. 2000, trad. dall'in- fratelli, agivano in prima perso- Neanche l'ombra di questi difetti nel Periplo ti!"), ma anche di autentica, malinconica inge- glese di Rosa Rita D'Acquarica, na ed erano brave musulmane" di Baldassarre, forse perché la storia procede a nuità: eterno fanciullo, figliolo, anzi "genero pp. 190, Lit 28.000, Giunti, Firenze (Isabella Camera D'Afflitto). ritmo troppo sostenuto perché le cose s'inca- prodigo", che torna alla casa del suocero; que- 2000 Come gran parte delle magrebi- glino acquistando pesantezza. Papista in piena sto "complice del Cielo", un uomo non ine- ASSIA DJEBAR, Biglie di Ismaele nel ne e delle arabe d'oggi, sotto- armonia con ebrei, musulmani e protestanti, sperto nelle arti amatorie - ma per il quale le vento e nella tempesta, ed. orig. messe a Dio e ferocemente ri- Baldassarre è un bell'esempio di tolleranza donne, in definitiva, resteranno sempre terra 2000, trad. dal francese di Maria belli. multietnica. Ma, anche sotto questo aspetto, la incognita. Nadotti, postfaz. di Jolanda Guardi, Almeno per quanto concerne i pp. 143, Lit 20.000, Giunti, Firenze nostrani mezzi di comunicazio- 2000 ne, però, non sembra che il de- cennio trascorso dopo la pubbli- Già alcuni anni or sono Fati- cazione dei due testi abbia in ma (nel libro di Giunti traslitte- qualche modo apportato modifi- rato "Fatema") Mernissi, socio- cazioni allo stereotipo di parten- loga marocchina, e Assia Dje- za. Solo molto di rado, infatti, si bar, scrittrice algerina, avevano assiste a dei distinguo non dico compreso quanto fosse radicata tra donna e donna, ma almeno nell'opinione pubblica occiden- tra gruppi organici di donne. Di- tale la pregiudiziale che etichet- stinzioni di base come aree rura- ta la condizione delle donne li / aree urbane, per esempio - o arabe come una, monolitica e paesi a governo laico / paesi a indifferenziata e come, nono- governo islamico, lavoratrici/ca- stante gli sforzi di molti specia- salinghe, musulmane/cristiane - listi e di altrettanti diretti inte- sono ancora troppo spesso ac- ressati, più di 120 milioni di cantonate in nome della genera- donne arabe vengono solita- lizzazione massmediata (sempre mente rappresentate dai media attuale a questo proposito Tele- come una categoria omogenea, visione e islam, a cura di Carlo coerente e astorica, che vive in Marietti, Nuova Eri, 1995) che società retrograde, sclerotizzate veicola il termine ormai abusato e, in sunto, fondamental-inte- di "islamica". Ed è, oramai, un graliste. Per contrastare questa termine che induce a rappresen- tendenza, ognuna con il suo tarsi una donna coperta da vari proprio stile ma con un'eviden- paludamenti e priva di cultura te sincronia di intenti, sia Assia quando non analfabeta, la cui Djebar con Lontano da Medina abilità si esaurisce nell'emissione (1991; Giunti, 1993), sia Fatima di strani suoni metallici in occa- Mernissi con Donne del Profeta sione di manifestazioni di gioia o (1987; Ecig, 1992) si erano au- di dolore. Specificatamente, poi, tonomamente rivolte al pubbli- per quanto riguarda gli oltre nale: Scheherazade goes West or suo pensiero: "le élite maschili molti testi che permettono di at- co occidentale per ricordare co- trenta milioni di donne che vivo- The European Harem), assecon- al potere nel mondo musulma- tualizzare lo sguardo posato sul- me sia in atto, all'interno del no nel Magreb, il drammatico da le politiche di mercato pro- no hanno già perso la battaglia le donne in terra di islam. Basti mondo musulmano, la ricerca evolversi della situazione algeri- mettendo una piccante versione contro le donne, e gli estremi citare, tra tutti, l'inchiesta della di nuove chiavi che consentano na è servito, e serve, a trainare lo aggiornata di odalische e despo- casi di violenza nelle strade al- giornalista marocchina Hinde la messa in discussione del mo- stereotipo deleterio di una cultu- ti orientali, riuscendo invece a gerine e afgane, contro quelle di Taarji Le donne velate dell'islam do in cui il ruolo femminile vie- ra magrebina immobile, intangi- contrabbandare un ottimo ma- loro che non si velano, altro (Essedue, 19922), che percorre ne percepito, vissuto, spesso su- bile, atemporale, contraria alle nuale per l'educazione all'inter- non sono che il segno della fine gran parte dei paesi arabi pro- bito. Nei due testi, infatti, erano innovazioni, alla libertà e alle cultura, che non è, nonostante del dispotismo misogino dei prio per domandare alle donne narrate le vite e i pensieri delle donne. nel testo venga ripetutamente musulmani. (...) Le donne mu- il perché del loro indossare molte donne che gravitavano A distanza di una decina affermato il contrario, frutto di sulmane moderne hanno polve- \'hijab\ Tra veli e turbanti (Mar- nell'orbita della comunità mu- d'anni, perciò, Assia Djebar, un improvviso guizzo di curio- rizzato la frontiera dell'harem silio, 2000), recente studio su ri- sulmana al momento della mor- prendendo atto del ristagno sità. L'avventurarsi di Fatima voluta dagli uomini e hanno ot- tuali sociali e vita privata nei te del profeta. Ridistribuendo le della situazione, interviene nuo- Mernissi nell'immaginario ses- tenuto il diritto allo spazio pub- mondi dell'islam, di Giorgio responsabilità delle prime inter- vamente per cercare di "modifi- suale maschile infatti data di blico. Velate o no, fatto sta che Vercellin; l'analisi di Leyla Ah- pretazioni del messaggio divino, care lo sguardo delle persone" e quasi un lustro, da quando ha siamo per strada a milioni". med il cui titolo originale Wo- si dimostrava, da una posizione ripresenta Lontano da Medina cominciato a lavorare a Étes- Con buona pace di chi anco- men and gender in Islam. Histo- decisamente laica ma non accu- alla sua gente emigrata in Euro- vous vaccini cantre le harem? ra non vuole capirlo, in primis rical roots of a modem debate satoria, l'esistenza, a quei tempi, pa e all'Occidente che la osser- (Fennec, Casablanca 1998), li- il pubblico veneziano che il compie una mutazione per il di un universo femminile più vi- va, affidandosi a un altro lin- bro scritto per il pubblico ma- cinque ottobre scorso - duran- pubblico italiano e diviene Oltre vo e più autono- guaggio e tra- rocchino francofono con l'in- te le giornate di Fondamenta il velo. La donna nell'Islam da mo di quanto sponendolo in tento di "scorticare gli arcaismi dedicate, quest'anno, a globa- Maometto agli ayatollah (Nuova non sia oggi. In un'opera teatra- dei nostri vicini europei, deco- lità e conflittualità - ha avuto Italia, 1995); il lavoro di Giulia- questa difesa dei "Le élite maschili le di cui Giunti dificando con cura il loro mito modo di ascoltarla e ha conte- na Sgrena La schiavitù del velo. diritti della don- al potere nel mondo pubblica il testo della modernità occidentale". stato in parte il suo atteggia- Voci di donne contro l'integrali- na condotta dal- In quel primo testo l'autrice di- smo islamico (manifestolibri, musulmano hanno già (Figlie di Ismae- mento giudicato troppo ottimi- l'interno dell'i- le nel vento e chiarava chiaramente di aver sta. La risposta di Fatima Mer- 1995). Sono tutti lavori che, co- slam da parte perso la battaglia nella tempesta, compreso che per i mass media nissi è stata chiara: quello che me L'Harem e l'Occidente di Fa- delle due intel- contro le donne" dramma musi- occidentali "l'harem è il solo fa vedere la televisione occi- tima Mernissi, ma anche il suo lettuali magrebi- cale in 5 atti e angolo interessante da cui parti- dentale sullo stato della donna Chahrazad non è marocchina ne più universal- 21 quadri, a re per parlare della donna mu- in Pakistan o altri paesi islamici (1991; Sonda, 1993) e come Fi- mente riconosciute, taluni ave- partire dalle cronache di Ibn sulmana", anticipando così la è una visione parziale; il model- glie di Ismaele di Assia Djebar e vano ravvisato "quanto sia esi- Saad e di Tabari) facendolo se- sua intenzione di rivolgersi a lo di osservazione si fonda sul- ancor più il suo romanzo Le not- guo lo spazio di queste rivendi- guire da una postfazione di Jo- ovest per far notare come "per l'interesse politico alla margi- ti di Strasburgo recentemente cazioni e come l'autrice (...) landa Guardi. accrescere la capacità di ascolto nalizzazione culturale e allo tradotto in italiano (1997; il Sag- debba tenersi su una linea pru- bisogna liberarsi della propria screditamento di questi paesi, e giatore, 2000) trasudano pura dentissima e in alcuni punti Nello stesso momento Fatima arroganza, o almeno provarci". modernità, dando conto di come Mernissi decide di cambiare alla fine persegue scientifica- piuttosto imbarazzata" (Patrizia Il risultato è questo L'Harem e mente esattamente gli stessi l'evoluzione di molte donne ara- Oppici sulT "Indice", 1994, tattica e di rovesciare i termini l'Occidente, che gioca con in- be sia a tutt'oggi indelebilmente del contendere facendo leva scopi che intende denunciare n. 1). Pochi avevano compreso credibile disinvoltura la carta (www. fondamenta. it). iscritta nei fatti attraverso una che, al contrario, Fatima Mer- proprio sullo stereotipo di par- dell'ironia. Camuffando da di- progressiva appropriazione delle nissi e Assia Djebar stavano in- tenza, l'infinita gamma dei sim- vertissement sui reciproci pre- Eppure, pur rappresentando cittadelle dello spazio maschile: dicando la via per una "alterna- boli che pet l'Occidente defini- giudizi un serio e documentato spesso in copertina l'abusata scolarizzazione, accesso al lavo- tiva non traumatica: ricordare scono inequivocabilmente la discorso sul confronto tra ma- icona pregiudiziale della donna ro salariato e, più lentamente ma che Fatima, A'isha e Umm sottomissione femminile in ter- schile e femminile in Oriente e musulmana associata al velo e al- con un processo irreversibile, Kulthùm ragionavano con la ra d'islam: velo, harem e Mille e in Occidente, Fatima Mernissi la miseria intellettuale, in altri autonomia decisionale sulla loro propria testa, non delegavano le una notte. Pubblicando L'Ha- arriva comunque a ribadire il termini alla non-modernità, so- fertilità. • rem e l'Occidente (titolo origi- no presenti nelle librerie italiane N. 1 12 IDEI LIBRI DEL MESE!

Violento e tenero, nero e azzurro Un capolavoro di passione erudita: le opere poetiche di Francois Villon Giovanni Cacciavillani

VlLLON, Opere, a cura di Emma le-Bestourné, che gli diede il suo vile o religiosa, uomini d'affari, La finzione è ambiziosa. Secon- da Villon sono spesso tradizionali Stojkovic Mazzariol, prefaz. di Ma- nome e si occupò della sua edu- ricchi canonici, personaggi loschi do le leggi strutturali di questo ge- (la morte, l'amore, le donne, le di- rio Luzi, trad. dal francese di Attilio cazione. e poco raccomandabili. Se lo spi- nere parodico e tradizionale, la struzioni del tempo, la miseria, la Carminati e Emma Stojkovic Mazza- Nel 1452 ottenne la licence e la rito satirico è già ben affermato, morte è vicina e "qui meurt a ses decadenza), se certi procedimenti riol, testo originale a fronte, pp.792, maitrise ès arts. Condusse una vita manca ancora quella dolente vi- loix de tout dire". L'insieme, pa- formali sono convenuti - così il Lit 85.000, Mondadori, Milano 2000 agitata nell'ambiente studente- sione del mondo che caratterizza rodia del modello giuridico, ne ri- "Mais où sont?" che trascina cer- sco, fino al 5 giugno 1455, quan- il Testamento maggiore. Nel 1462 prende l'organizzazione bipartita: te ballate non fa che riprendere Cinquantanni di riflessioni, do, nel corso di una rissa, ricevet- Villon è a Parigi, dove lo aspetta la in una parafrasi del Confiteor, il l'"Ubi sunt?" dei poeti latini-, se, studi ed esperienze presiedono a te un colpo di daga sul viso e ferì a giustizia: incolpato per il furto al testatore comincia col pentirsi infine, la mescolanza dei toni, del questo capolavoro erudito ed ese- morte un prete, Philippe Sermoi- collegio di Na- delle sue colpe; "rire en pleurs" è comune all'epo- getico di Emma Mazzariol sul suo se. Lasciò precipitosamente Pari- varre, incarcera- dopo di che si ca, la loro espressione e la loro la- grande autore. Magnifica anche la gi, e nel gennaio del 1456 "mai- to poi liberato ra- "Comincia la leggenda apre il testamen- vorazione sono di un'originalità cornice del volume villoniano, va- stre Francois des Loges" ottenne pidamente, egli si to vero e pro- audace. Dotato di un temibile le a dire l'ispirata prefazione di delle lettere di remissione per mette in una nuo- del poeta maledetto, prio, mescolan- istinto e, per quanto non molto Luzi, l'introduzione della curatri- questo omicidio. Ma, la sera di va bagarre in cui l'anarchico, il marginale, do lasciti imma- novatore, artigiano del verso co- ce, ampia, filologicamente impec- Natale dello stesso anno, con viene ferito il no- l'escluso in pura perdita, ginari e disposi- sciente della sua abilità, Villon cabile e insieme incantata dal suo quattro complici, fra cui Colin de taio Ferrebouc, zioni finali. Ci si non perde mai di vista la sua chia- oggetto di studio, quasi un com- Cayeux - che faceva parte della che aveva parte- il gaudente" chiede ancora se roveggenza. Egli possiede un sen- pagno vivo, ma soprattutto la banda dei Coquillards - e Gui Ta- cipato all'interro- un criterio speci- so vivo e penetrante della formula straordinaria puntualità del com- barie, commise un furto con scas- gatorio di Taba- fico - e quale - o della frecciata terribile, e certe mento delle note, esteso per ben so nel Collegio di Navarre. Il mi- rie. Torturato e destinato a essere possa presiedere all'organizzazio- sue notazioni realistiche acquista- 360 pagine contro le 160 di testo, sfatto non fu scoperto che nel strangolato e impiccato, il poeta ne complessiva di questa innu- no un sapore fantastico, surreale: commento che rende questo lavo- marzo seguente. Nel frattempo sembra conoscere la sorte evoca- merevole schiera di lagatari che di fronte al poeta, "sec et noir ro per "I Meridiani" superiore a Villon fu ad Anger, probabilmen- ta nel suo epitaffio: "Je suis costituiscono, all'interno del poe- comme [ung] escouvillon [scopa ogni altro, anche della pur bella te a Orléans, Moulins e Blois. Francois, dont il me poise [mi ma, una sorta di minuziosa topo- per pulire i camini]", si drizzano edizione rizzoliana; ma qui filolo- Verso il 1458 era alla corte di rammarico] / né de Paris auprès grafia umana della Parigi del tem- gli appesi, "plus becquetez d'oy- gia, sensibilità e conoscenza si Charles d'Orléans, da cui tentò di Pontoise, / et la corde d'une toise po. Forse la chiave sta nella pira- seaulx que dez à coudre". Il suo sposano in un lavoro che assomi- avere protezione. A questi anni ri- / saura mon col que mon cui poi- midalità della visione del mondo gioco di maschere, talvolta tolte glia alle miniature dei vari medie- sale probabilmente il Lais o Picco- se [pesa]". Ma il poeta interpone medievale, quel che si dice "gli nel momento di qualche acrosti- vali "Libri d'Ore". lo Testamento, in cui il poeta - lai appello, e il 15 gennaio 1463 il stati del mondo". Coronano l'o- co, gli permette di muoversi negli Francois de Montcorbier nac- equivalendo a "legato testamen- parlamento cassa il giudizio e pera le Poésies diverses e le sei interstizi delle parole e delle cose: que nel 1431 - anno della morte tario" - scatena tutte le fanta- bandisce Villon da Parigi per die- (forse undici) Ballades en jargon, "Item, m'amour, ma chiere rose / di Giovanna d'Arco. Orfano di smagorie della sua potenza lingui- ci anni. A quest'epoca rìsale ve- evidentemente di ardua decifra- Ne luy laisse ne cueur ne foye". padre, fu preso in carico da Guil- stica in pieno spirito di gioco e le- rosimilmente la composizione zione - anche questa una eruditis- Villon cerca dappertutto l'ambi- laume de Villon, il suo plus que ga alle persone più disparate del Testament, o almeno della sima vittoria della curatrice. Do- guità e la polivalenza, fino alle pére, cappellano di Saint-Benoìt- - rappresentanti della giustizia ci- sua maggior parte (2023 versi). po il bando da Parigi, per cui Vil- vertigini del non senso, come ne- lon ottiene tre giorni di dilazione, gli enigmi delle ballate in gergo, il poeta scompare nella notte e co- coltivando l'ellissi, l'antifrasi, mincia la leggenda del poeta ma- l'antitesi, l'ossimoro e il parados- ledetto, l'anarchico, il marginale, so. Questa filosofia dell'incertez- l'escluso in pura perdita, il gau- za, personale ma anche profonda- La Certosa letta da Balzac dente, ecc. mente ancorata nel suo tempo, popola la pagina di fate e di fanta- Lucette Finas La prima edizione delle opere di Villon, data alle stampe da smi, di tracce sottratte all'evane- Pierre Levet nel 1489, ebbe un scenza: "Mais où sont les neiges notevole successo e conobbe di- d'antent?". L'arte del poeta rag- HONORÉ DE BALZAC, SU Stendhal, seguito dalle Scott - la cui influenza, fortissima in Francia ne- verse riedizioni in un mezzo seco- giunge quella del regista e dell'at- Lettere di risposta di Stendhal, a cura di France- gli anni venti dell'Ottocento, si attenua all'inizio lo. In seguito, malgrado la bella tore, fedele alla recitazione dei sco Fiorentino e Maria Grazia Porcelli, pp. 130, degli anni trenta - sopravvive, intatta, l'ammira- edizione critica fatta da Clément jongleurs, ma accentuata dalla sa- Lit 20.000, Lisi, Taranto 2000 zione di Balzac che non rinnegherà mai l'eredità tira e dalla farsa, la creazione poe- del romanziere scozzese: "La sua ambizione Marot nel 1553, l'opera del poeta "licenzioso", severissimamente tica mimando la rivolta e la libera- Ecco, nella sua completezza, un libro di cui si sarà quella di riuscire, grazie a sostanziali inno- giudicata da Malherbe, è caduta a zione dello spirito, ridistribuendo avvertiva l'esigenza. Al centro, con il titolo al vazioni, a essere all'altezza del grande modello". sua volta nell'oblio fino al 1832, alla sua maniera le ricchezze, i po- plurale Studi su Beyle, plurale ripreso dal fran- Si potrebbe suggerire, senza esagerare troppo, quando la nuova edizione dell'a- teri, le sofferenze e i piaceri del cese, campeggia il lungo articolo che Balzac de- che Balzac legge i romanzi del suo tempo attra- bate Pompsault ne ha rilanciato la cuore, del corpo e del mondo. dicò alla Certosa di Parma nel terzo e ultimo nu- verso il modello scottiano: "Quale che sia il nu- lettura e gli studi. Gautier, Ner- mero della "Revue parisienne", il 25 settembre mero degli accessori e la molteplicità dei perso- Un'opera poetica come quella val, Banville, Rimbaud, e, più 1840. Questo testo, accuratamente annotato, è naggi, scrive nelle sue Lettres sur la littérature, il di Villon si apprezza in funzione vicini a noi, Mac Orlan, Suarés, preceduto da un'introduzione di Francesco Fio- romanziere moderno deve raggrupparli, come della forma, che è quella di un Brecht, Tzara, Cendrars, Bras- rentino, acuta analisi dell'analisi balzachiana, e fa Walter Scott, l'Omero del genere, in base al- virtuoso del verso, nell'economia sens, fra gli altri, sono stati molto seguito dai tre abbozzi che ci restano della lette- la loro importanza, subordinarli al sole del suo estrema dei mezzi; in funzione sensibili all'opera o alla leggenda. ra di ringraziamento di Stendhal di cui non s'è sistema, che si tratti di un interesse o di un pro- della sua tematica, dove ritrovia- Schwob consacrò degli studi al- mai ritrovato l'originale. tagonista, e guidarli, come una brillante costel- mo tutta la gamma della tradizio- lazione, in un ordine preciso". E proprio in no- l'opera e alla "Coquille", e il suo ne lirica del Medioevo; in funzio- Non riprenderò qui gli aspetti più noti del amico e biografo Pierre Cham- ne dell'immaginazione, che sor- saggio balzachiano - l'abbondanza degli elogi, il me di queste regole che Balzac proporrà a Stendhal di correggere l'inizio e la fine della pion ha scritto nel 1913 una mo- prende per la vivacità del tratto e dovere di giustizia che Balzac si impone anche nografia su Villon, vita e ambien- la verosimiglianza della caricatu- nell'entusiasmo, la sua attenzione al carattere es- Certosa. Dopo aver analizzato le ragioni esteti- che, ideologiche, politiche e private che dettano te del poeta, interpretando al ra. Un'Odissea "bassa di tono, senzialmente politico, anzi, machiavellico, della massimo la vita a partire dall'ope- scornata e tuttavia capace di riso Certosa, gli ampliamenti e i tagli ch'egli suggeri- a Balzac il suo saggio, Fiorentino ricorda che so- no le sue riserve sullo stile di Stendhal che han- ra. Francis Carco ha pubblicato e di intenerimento (...) Un caso sce a Stendhal in nome dell 'unità di composizio- nel 1926 un Roman de Prangois che tocca da vicino ciascun uo- ne -, ma mi limiterò ad affrontare l'appassio- no fatto mettere l'accento (un po' ingiustamen- te, oserei dire) sui limiti della sua comprensione Villon, prendendo ancor più alla mo lontano dalla perfetta co- nante puntualizzazione proposta da Francesco lettera gli elementi biografici del- scienza di ciò che accade" (Luzi). Fiorentino nella sua introduzione. della Certosa. E conclude: "Evidentemente pro- prio lì risiede la differenza irriducibile: non l'opera poetica. Nella letteratura Ma è entro l'arco di un epocale Fiorentino individua nel comportamento cri- quella che divide uno scrittore dal suo critico, critica si contano più di duemila autunno del Medioevo che mag- tico di Balzac "una contraddizione che contri- ma quella che oppone uno scrittore a un altro titoli, libri o saggi: sono il piacere giormente e più a fondo si com- buisce non poco alla sua grandezza di critico scrittore". e la potenza d'interrogarci ancora prende quest'opera singolare, letterario. Nell'esercizio anche feroce della criti- che suscita il povre escollier, il violenta e tenera, nera e azzurra. ca, egli non smette nemmeno per un momento I tre abbozzi che possediamo della lettera quale, da Dubout a Moebius, Coinvolto in prima persona o di essere romanziere". Nonostante la sua pas- perduta presentano, con alcune varianti che continua a interessare anche gli contemplante da lontananze ol- sione per l'esattezza, preferisce al particolare non ci è possibile esaminare qui, un certo nu- autori di fumetti. tretombali, Villon incide qui i propriamente storico quello romanzesco, più si- mero di punti su cui l'autore insiste particolar- tratti di un'invenzione poetica La lingua di Villon non è più gnificativo ai suoi occhi: "Sembra continuamen- mente. Per tre volte, ad esempio, con finta e "ottenuta attraverso un processo l'antico francese - di cui fa un pa- te sovrapporre le leggi della verosimiglianza del gioiosa umiltà, Stendhal deplora la sua solitudi- di combinazione e scombinazio- stiche in una ballata del Testament romanzo storico a quelle del 'vero' della rico- ne, di corrosione e di ricostruzio- - ma presenta le tipiche caratteri- struzione storiografica". Al declino di Walter ne di tutti i materiali linguistici e stiche di uno stadio intermedio, letterari che il suo tempo gli of- preso fra tratti di arcaismo e indici fre" (Mazzariol). • di modernismo. Se i temi trattati M—M3N, RINDICF ••DEI LIBRI DEL MESE||Ì

BRONISLAW BACZKO, Giobbe amico svillaneggia il "gran fondatore e mio. Promesse di felicità e fatalità del Saggi liminari di un grande storico delle idee maestro della filosofia della va- male, trad. dal francese di Paolo nità". Comecchessia, è inoppu- Virno, pp. 376, Lit 55.000, manife- Lo scandalo del male e i paesi della felicità gnabile che "la Rivoluzione pro- stolibri, Roma 2000 metta di realizzare (...) idee e aspettative dell'illuminismo. Eb- Coeli enarrant gloriarti Dei. Claudia Moro bene, è proprio in seno a tale Può darsi; ma, mentre la perfe- promessa di felicità che riemerge zione delle sfere celesti celebra ciano, dalla lunga apertura su le désastre de Lisbonne e il suo Barère de Vieuzac ncWLloge de brutalmente la fatalità del male", 10 splendore divino, "il male è Voltaire alla chiusa su Condor- lapidario "Bisogna ammetterlo, Jean-Jacques del 1787, nove anni la cui oscura incombenza falci- sulla terra", e questo scandalo, cet; negli altri sono rifusi articoli il male è sulla terra: / il suo prin- dopo la scomparsa del filosofo e dia uomini e idee, parimenti che affratella iniquamente il e saggi apparsi tra il 1979 e il cipio segreto ci è sconosciuto", il sette anni prima che il Termido- "vulnerabili e mortali". creato senza discernere tra il 1992, che rimettono in campo fi- manicheismo rivisitato di Candi- ro ne porti a compimento la Libro liminare nei contenuti probo e l'empio, provoca e intri- gure e argomenti nodali della de ou l'Optimisme, il dilagare, pubblica apoteosi, peraltro già manifesti e nelle inappariscenze, ga una Ragione che, con il Set- storiografia baczkiana: il predi- nell'epistolario, dei crucci perso- deliberata dal Terrore. Il rito di il Giobbe di Baczko è racchiuso tecento, sfiamma nel suo mo- letto Jean-Jacques già monogra- nali, ossia queU'"intensa dram- pantheonizzarlo, sottraendolo al tra due soglie di dolore. Termina mento zenitale. Anzi, secondo fato in Rousseau. Solitude et matizzazione del male" che all'e- culto preromantico del parco di con una sorta di vibrante epitaf- 11 polacco-ginevrino Bronislaw communauté (1974), i loci felices poca risuona ineguagliata e avrà Ermenonville, è più di una se- fio per una tomba che non c'è, Baczko, uno dei massimi dix- della ragione, da cui il classico echi su su fino a Leopardi, non poltura di Stato al Panthéon: il quella di Condorcet morto in huitièmistes viventi, quando i Lumières de l'utopie (1978), la sono sufficienti a scuotere in lui neologismo rivoluzionario sigilla una cella non si sa in che modo, Lumi questionano sul male rag- pedagogia giacobina illustrata un sia pur indebolito e desacra- in direzione monumentale la vi- gettato in una fossa comune e giungono gli esiti di pensiero più nella silloge Une éducation pour lizzato deismo da grand siècle, e cissitudine dei rousseauvismi, onorato tardivamente (1989) da singolari, più caratterizzanti. Il la démocratie. Textes et projets lasciano scarse tracce nella sua che da anni invadono i circuiti un cenotafio; si era avviato con il loro proprio, la differentia speci- de l'époque révolutionnaire ultima produzione. Al capo op- discorsivi, saturano lo spazio del privatissimo strazio di lutti fami- fica, si identificano con il gesto (1982). posto, Rousseau, uomo del mar- politico e del simbolico, trapas- liari, appena alluso dalla dedica insieme teoretico e morale che I lettori del Baczko storico gine se mai ve ne furono, solita- sano dalla teoria della costituzio- a quattro fresche lapidi del Père- affronta il male in terra sconsa- delle idee e degli immaginari so- rio che vive antinomicamente la ne alla tecnica della propaganda, Lachaise: la figlia, il genero, i crata, e ne chiede conto al di qua ciali non si sgomenteranno da- sradicatezza come amaro fato dall'eloquenza civile all'istruzio- due nipoti. Nessun dubbio che di ogni trascendenza e di ogni vanti a un indice un po' miscel- esistenziale e affaccio privilegia- ne pubblica, e si invorticano tra l'autore si riconosca nell'apo- giustificazione filosofica o teo- laneo, e ben prima di arrivare al- to sul mondo; espulso in vita, ma l'ammissione di Lakanal ("In strofe volterriana del Dictionnai- logica, siano gli arcani millenari l'autocommento concessivo del- requisito in morte, spoglie e la- qualche modo, è la Rivoluzione re philosophique: "Buongiorno, che lo pretendevano coeterno la Postilla ("Quest'opera è fram- scito letterario compresi, da un che ci ha spiegato il Contract so- Giobbe, amico mio...". Comun- al mondo o lo imputavano alla mentaria, sì, ma non quanto sa- litigioso manipolo di adoratori cial"), le correzioni capitali di que sarebbe importuno forzare caduta dell'uomo, ovvero la rebbe necessario. La storia dei che credono di trovarla facile Sieyès alla nozione di sovranità, alla tonalità autobiografica il recente teodi- Lumi è la storia con una vedova semianalfabeta, il sospetto di Condorcet verso il contegno rattenuto di queste pa- cea leibniziana, a di una unità mai reclamante il manoscritto delle trasmodare dell'entusiasmo, gine, trasformate in libro dopo cui basta sospin- "Bisogna ammetterlo, realizzata e di "quon fesion" (le Confessions) sentimento caro ai giacobini, in una tragedia. Anche ai libri "po- gerlo nell'irrile- una progressiva del suo "gan gaque". "Il signore pura prassi agitatoria. La contro- stumi" va estesa la cautela che vanza ontologi- il male è sulla terra: frammentazio- di Ferney, circondato dalla ric- versa filiazione tra Lumi e Rivo- Baczko suggerisce per le opere ca del non esse- il suo principio ne") si saranno chezza e dalla gloria, declama luzione, ora rivendicata ora im- cosiddette precorritrici: non bi- re per preservare segreto ricordati di co- senza posa contro la Provviden- pugnata, giusta le parti che la di- sogna "sostituire alle loro reti- la pienezza del me procedere za. Il cittadino di Ginevra, im- battono, passa soprattutto attra- cenze e ai loro silenzi una parola "tutto è bene" e ci è sconosciuto" "per tagli e son- merso nei più grandi mali, non verso gli usi, da morto, del pove- che (...) non potevano [o vole- scagionare la daggi" sia sem- smette di benedirla", sentenzia ro Rousseau, in cui già Burke vano] contenere". • giustizia di Dio. pre valso per lui Se tempo dell'origine, sacralità, da indefettibile principio meto- HHjSHB assoluto, ottimismo metafisico à dico, verificabile nella cosa stes- la Leibniz cessano di significare, sa. E accanto a "discontinuità e alle tribolazioni dei Giobbe ri- rotture", altrettanta marcatura è dettate, confessa il suo amore eccessivo per la versi in mezzo alla cenere come riservata a soglie, margini e non logica, e la quotidiana lettura del Codice civile l'eponimo biblico non sopravan- luoghi (u-topie, alla lettera); il ne letteraria e dice di essere "un orfanello ab- "per trovare un tono". Considera necessari l'a- zano ulteriori, magniloquenti re- non, l'appena, sembrano insom- bandonato sulla strada". Sostiene che, appena bate Blanès e altri personaggi "che non servono gimi di senso; resta l'orizzonte ma avanzare i maggiori diritti di ricevuta la rivista, ha "ridotto di 4 o 5 pagine le a niente ma che toccano l'anima del lettore ed - privativo e sconsolato, oppure, pertinenza laddove è in causa la prime 54 pagine della Certosa". Insieme o iso- eliminano l'aria romanzesca". Non ha paura di di necessità, contingente: dipen- negatività, il male. latamente, gli abbozzi affermano la rapidità dichiarare che i versi di Racine, di Voltaire ecc. dell'esecuzione (il romanzo dettato in sessanta- "occupano il posto che era legittimamente do- de dallo sguardo - della finitu- Una nuova tipologia di non settanta giorni), proclamano l'amore per Ario- vuto a piccoli fatti autentici". Avrà lasciato, nel- dine umana che non si aspetta ri- luoghi modifica, nel sorpren- sto, Fènelon, Montesquieu e... Gouvion la lettera spedita a Balzac, la frase sulla prosa di sarcimento. dente Supplément au voyage de St Cyr, o per la "divina Principessa di Clèves", il Walter Scott "inelegante e soprattutto preten- Orizzonte, forse, dalla curva- Bougainville di Diderot, il tradi- desiderio di raccontare: 1° con un'idea, 2° con ziosa"? Correggerà lo stile della Certosa, alme- tura più esitante e ristretta del zionale "dispositivo utopico" chiarezza quello che avviene in un cuore. E an- no afferma di volerlo fare, ma sarà per far pia- dovuto. "Per liberarsi dall'assillo degli " straniamene topografie/" cora, Stendhal dice il suo disprezzo e il suo cere a Balzac, non per autentica persuasione. dell'assoluto, i Lumi adottano e delle "cesure temporal/", con odio per La Harpe, le sue reticenze davanti al- "Lo stupefacente articolo, che nessuno scritto- una strategia di aggiramento: relativo corredo di isole favoleg- lo stile di Chateaubriand che gli pare ben rias- re ha mai ricevuto da un altro scrittore", non riformulare il problema del male giate e città ideali fuori dalla Sto- sunto dall'espressione "la cima indeterminata avrà scosso le convinzioni di colui che vede "la così da relativizzarlo. Il male ria. Adesso i "paesi della felicità delle foreste". Confessa la sua ripugnanza a ri- futura storia delle lettere francesi nella storia non ha un'unica origine né un possibile e sognata" sono indica- toccare quel che ha scritto ("il ritocco è il mio della pittura" e profetizza con certezza che sarà senso assoluto". Accampati nel ti sulle carte geografiche, e tutta- orrore"), riconosce che moltissime pagine sono letto nel 1880. tempo della storia, "i philo- via se ne intravede a stento la state stampate tali e quali, così come le aveva sophes preferiscono ricercare le concreta fisionomia, perché un (trad. dal francese di Mariolina Bertini) cause delle innumerevoli sventu- sottile lavorio di interpolazio- re di cui gli uomini stessi si col- ne li utopizza, li sospende "tra — mano", con il rischio però di l'empirico e lo speculativo". : non "raccogliere la sfida che il Utopiser, conio del 1730 per un male lancia alla nostra ragione". esercizio antico, si risemantizza e Così Baczko, che mutua da un ammoderna grazie a un testo di vecchio saggio di Ricoeur l'e- Diderot in cui il termine non spressione "sfida del male", compare mai, come non vi com- esplicita, a libro inoltrato, una pare il fictionner che meglio de- tesi subito appuntita in giudizio finisce qui la sua inventività di fi- di elusione e di opacità, quasi losofo e che Baczko preleva dal- che interrogarsi sulla poligenesi la posteriore Neologie di Mer- dei mali, spodestare la teodicea cier (1801): fingersi "caratteri a favore dell'antropodicea, di morali e politici allo scopo di far una giustizia soltanto umana, e passare verità fondamentali per prefiggersi un bonheur mondano l'ordine sociale". Tali finzioni lasciassero "per contrappasso rappresentano alla ragione la sua (...) dietro di sé una grande om- vera eu-topia: il luogo felice e bra". Lo dice, confermandosi tuttora innominato dove il male chiaroscurista dell'Illuminismo sarà infine sconfitto. Non se lo francese al riparo da "postmo- figura di certo Voltaire, che dernismi di ogni risma" e dai re- un'irresoluta, e in buona misura visionismi in voga, in uno dei ca- ritrattata, dottrina del male rive- pitoli inediti che tematizzano la per uomo di soglia. La sfida più frontalmente l'oggetto di intellettuale della catastrofe, rac- Giobbe amico mio e lo incorni- colta nel 1755 con il Poème sur L'INDICE

ILI DEI LIBRI DEL MESE ••

motivazioni più forti che Vivarelli nello sfondo, di filosofia morale. rito e confrontare le intenzioni con Memoria fascista dà della sua scelta. Ma il suo libro Egli afferma che "l'onestà riguar- i risultati e quindi anche con i poco ci fa comprendere di cosa da le intenzioni e il modo partico- comportamenti adottati per realiz- di uno storico democratico fossero davvero per lui patria e fa- lare del proprio agire" (p. 15); zarli. I risultati - lo sappiamo bene scismo, né egli ricorda che della che è ingiusto attribuire "meriti o - possono verificarsi tenendo scar- patria e dell'onore si potessero demeriti morali non in base al so o nessun conto delle intenzioni; Claudio Pavone dare, in quelle circostanze, anche comportamento e alla buona fede e qui sta il nodo tanto difficile da interpretazioni opposte alla sua. di ciascuno, ma alla parte nella sciogliere per giudicare sia le azio- ROBERTO VIVARELLI, La fine di una fermare che nei tedeschi "non ve- Comunque, le sue motivazioni so- quale ci si trova schierati, che poi ni dei singoli che quelle collettive, stagione. Memoria 1943-1945, pp.126, devamo i nazisti ma semplicemen- no quelle che si trovano ripetute significa dalla parte dei vinti o dei per formulare sia il giudizio mora- Lit 18.000, il Mulino, Bologna 2000 te i nostri alleati". Basti pensare al- in larga parte della memorialistica vincitori" (p. 16); e infine, icastica le che quello storico. la esaltata consonanza ideologica dei "ragazzi di Salò" e, già prima, chiusa del libro, che "io feci sem- E per questi motivi che la strut- Il libro può essere letto sotto fra fascismo e nazismo che era il nelle lettere dei caduti della Rsi. plicemente quello che ritenevo il tura del libro di Vivarelli non ap- molteplici profili. Innanzi tutto ci cemento dell'alleanza alla quale Non mi soffermerò pertanto su mio dovere, e credo che basti" (p. pare atta a risolvere i problemi si può- chiedere se esso apporti egli volle rimanere fedele. Ancor questo punto, limitandomi a ri- 106). Purtroppo non basta, per che una vicenda come la sua po- novità di qualche rilievo alle co- meno convincente è l'affermazio- cordare che l'espressione "ragazzi Vivarelli come per qualsiasi altro ne. In realtà Vivarelli utilizza il noscenze che già abbiamo sulla ne secondo la quale "tra la genera- di Salò" (non usata peraltro da Vi- essere umano. criterio formale della buona fede Repubblica sociale italiana. La ri- e dell'onesta intenzione per giu- sposta è negativa. Si trovano pe- stificare, sul piano individuale, il raltro nel libro molte conferme, contenuto di una scelta che, per ad esempio che, secondo gli atti altro verso, egli dichiara di con- istitutivi, le Brigate Nere, alle dannare sul piano del giudizio quali Vivarelli appartenne, furo- Claudio Pavone a Roberto Vivarelli storico generale, quando afferma no impiegate soprattutto come che il campo da lui scelto era quello sbagliato. Ma questa di- strumento di lotta antipartigiana, mente connessi, cavalli e cavallinità. Proprio la La recensione al libro di Vivarelli è completata stinzione di piani appare labile e cui anche egli partecipò. Vivarel- mia origine, grosso modo, di storicista di sinistra da questa lettera, finora inedita. La lettera era stata contraddittoria. li, che dichiara di essersi arruola- inviata da Pavone in risposta alla recensione di Vi- mi ha portato a pormi con crescente intensità que- Una prima contraddizione deri- to per fedeltà all'alleanza con i te- varelli a Una guerra civile (la recensione ora è ri- sto problema. Ho avuto infatti sempre più forte va dal fatto che buona fede e one- deschi e per combattere contro pubblicata in appendice a La fine di una stagione). l'impressione che lo storicismo, che pur pensava ste intenzioni per essere davvero gli invasori angloamericani, si di poter fondere in un'unica compatta considera- moralmente fondanti devono de- mostra più volte deluso per il zione cavalli e cavallinità, abbia poi finito, anche Torchiara, 24 agosto 1992 rivare da una libera scelta. Invece mancato invio al fronte; e quando nei suoi punti più alti - quello materialista (il Affronto subito quello che mi è sembrato il Vivarelli, nell'ansia giustificatoria questo desiderio sembra final- marxismo) e quello idealista (la dottrina della sto- punto centrale del tuo discorso, tranne a soffer- che nascosta sotto l'orgoglio ser- mente sul punto di essere appaga- ria etico-politica) - col sacrificare i cavalli alla ca- marmi poi brevemente anche su qualche punto peggia attraverso l'ordito del volu- to siamo ormai verso la fine del- vallinità. Fuori di metafora: fui sempre più insod- particolare. me, finisce col negare la libertà l'aprile 1945 e la sua brigata arri- disfatto del pensiero che le grandi idee, i grandi Sintetizzerei così, se ben l'ho intesa, la tua argo- della scelta da lui compiuta. Egli va a Bologna giusto in tempo per interessi, i grandi scontri di civiltà usassero gli uo- mentazione: il giudizio storico può vertere, nella ripete più volte che non poteva dissolversi, abbandonata dai ca- mini come meri strumenti per il raggiungimento sostanza, solo sui grandi conflitti politici e ideali, agire diversamente; e con questa merati tedeschi in fuga. dei grandi fini della storia e li relegassero così ai sui "fatti", sulla "realtà", sull'"essere", sui risultati; affermazione non si limita a sotto- Posta a confronto con le altre margini del "vero" discorso storiografico. non sulle intenzioni, le "speranze", il "soggetto". lineare che le nostre scelte scaturi- opere di memorialistica dei fasci- Anche qui sto semplificando molto; ma credo Da questa impostazione di fondo mi sembra che tu scono sempre dall'incontro fra il sti di Salò, ormai numerose, que- che la scoperta della "soggettività" da parte di tragga la conseguenza che è disviarne portare il di- passato individuale e il contesto sta presenta molte significative as- molte persone della sinistra sia scaturita da una scorso sugli individui, sui fascisti, appunto, e non che ci circonda, ma fa della sua sonanze e sostanziali coincidenze: sincera insoddisfazione verso esiti che lasciavano sul fascismo, sui "resistenti" e non sulla Resistenza. personale situazione un dato asso- si pensi ad esempio a opere ormai libero il campo alle astuzie della provvidenza, al- Più che mai priva di sbocchi sarebbe in questo lutamente cogente: "Era stata una da tempo in circolazione, come la eterogenesi dei fini, alla mano invisibile, o ad- quadro la strada che pretende di stabilire differen- scelta obbligata e tanto doveva ba- quelle di Giose Rimanelli e di Car- dirittura alla "linea" tracciata dal comitato cen- ze storicamente rilevanti nei confronti dei compor- stare" (p. 45). Così la necessità an- lo Mazzantini. Anche da questo trale, unico in grado di intendere e di additare il tamenti individuali nella pratica della violenza. nulla la responsabilità. punto di vista il libro di Vivarelli corso obiettivo della Storia. So bene che in nome Non so se ho riassunto bene, ma ti dico subito Ma esaminiamo nel merito al- non può dunque essere conside- della soggettività si sono fatti tanti discorsi su- che questo che tu sollevi è in qualche modo il pro- cune delle affermazioni di Viva- rato, come pur è stato detto, rive- perficiali e confusionari, e che essa è stata usata blema dei problemi. Potrei perfino dire che si trat- relli basate sulla confusione fra la latore di vicende e di esperienze per frettolosi riciclaggi. Ma è proprio per coglie- ta di un rovello di fondo che attraversa tutto il li- memoria e il giudizio storico. costrette finora a rimanere nasco- bro (e, se la frase non suona retorica, la vita stessa). re il succo della esigenza che aveva portato a ri- ste. Un discorso più articolato è prendere in considerazione i soggetti umani, sen- Una delle pagine che più colpi- 10 ho infatti avuto l'ambizione di trovare un ponte sce è quella in cui si sostiene che tuttavia suggerito dalla persona fra la oggettività e la soggettività o, in altri termini, za peraltro indulgere alle approssimazioni che ne dell'autore - autorevole storico erano scaturite e senza, nello stesso tempo, di- nella lotta fra fascisti e resistenti (il di cercare di comprendere come la oggettività caso in questione è quello di Mila- delle origini del fascismo, studiate operi trasformandosi in soggettività, perché nulla, menticare le dimensioni della grande politica, da un angolo visuale di ispirazione che mi sono messo su una strada della quale tu no) "la partita era impari", a tutto credo, è così "oggettivo" da non aver bisogno per svantaggio dei fascisti e dei tede- democratica - e dal clamore crea- camminare delle gambe dei soggetti individuali. ben segnali i rischi. L'aver scelto la parola "mo- to attorno al suo libro. ralità" invece di mentalità può essere comunque schi. Questi infatti "per lo più cir- Anche il fascismo camminava sulle gambe dei fa- colavano in divisa ed erano quindi Si presenta innanzi tutto una scisti, e senza di queste non sarebbe stato il feno- un segnale di questa impostazione. questione di metodo. Qual è l'io facile bersaglio degli avversari. I meno storico che (più o meno) conosciamo. E vengo a un secondo punto essenziale, stretta- quali applicavano nei nostri con- narrante che si racconta in queste Ricordi il sofista che diceva: oh Socrate! io vedo mente connesso al primo: quello della violenza. pagine? è il tredicenne che fugge fronti la regola dello spara e fuggi" 11 cavallo ma non la cavallinità? Io penso che lo (p. 55). L'impressione che l'autore di casa per combattere con i fasci- storico dovrebbe saper vedere insieme, stretta- sti risorti sotto l'egida tedesca o è stia pedissequamente riproponen- l'uomo maturo di questi nostri do uno dei peggiori temi cari alla giorni? il libro vuole rievocare il propaganda fascista è rafforzata ragazzo di allora o intende espor- da quanto subito segue: "Noi con- sideravamo questo genere di im- re il giudizio che oggi lo storico lità dei militanti della Rsi che io ho varelli), oggi in gran voga, occulta È opportuno procedere al ri- prese una vigliaccheria, perché si dà degli eventi vissuti da quel tre- conosciuto una questione ebrai- gran parte di quella che fu davve- guardo ad alcune distinzioni. La indirizzavano contro vittime im- dicenne-quindicenne? Queste ca semplicemente non esisteva" ro la Rsi, fatta anche di vecchie buona fede è certo un elemento possibilitate a difendersi. Certo domande nascono dal fatto che (p. 26): oltre alla politica antiebrai- cariatidi del fascismo, di opportu- necessario perché un comporta- eravamo armati anche noi, sicché Vivarelli cita più volte le pagine di ca praticata ormai da cinque anni nisti che avevano sbagliato indi- mento possa essere qualificato co- in teoria avremmo potuto reagire, un suo diario di allora, alternan- dal regime fascista, come si pote- rizzo, di aspiranti al ritorno alle me morale. Ma non è un elemento ma di fatto non ne avevamo il tem- dovi parafrasi e giudizi che ritiene vano ignorare il punto 7 della Car- origini violente e "sociali" del fa- sufficiente. E molto probabile che po (...) perché in genere ci spara- tuttora validi e che non si capisce ta di Verona ("Gli appartenenti al- scismo, di apparati burocratici e Hitler fosse in buona fede quando vano alle spalle, sicché 0 colpirci bene se facciano parte di una me- la razza ebraica sono stranieri. Du- repressivi ereditati dal ventennale scatenò la guerra e quando decise era un vero e proprio tiro al piccio- moria scarsamente rielaborata o rante questa guerra appartengono regime, di persone dedite al dop- lo sterminio degli ebrei, con com- ne" (p. 56). I fascisti, dice in un al- della interpretazione storica di a nazionalità nemica") e la concre- pio gioco: insomma una comples- portamento coerente alle sue più tro passo, erano "carne da macel- cui oggi egli vuol farsi portatore. ta caccia agli ebrei che i tedeschi sità di componenti che la storio- profonde convinzioni e a quello lo" (p. 49). Lo stereotipo del parti- È spia di questa non dichiarata avevano scatenato assistiti dai fa- grafia va ormai ponendo in rilievo che riteneva essere suo dovere. giano vigliacco che colpisce a tra- ma praticata sovrapposizione di scisti? Del resto, a p. 23 l'autore - si pensi ad esempio ai recenti li- Discorso in parte analogo può dimento è qui riprodotto con piani l'orgoglioso rifiuto che Vi- parla dei "nostri compagni di fede bri di Dianella Gagliani e di Luigi farsi per la "onestà delle intenzio- totale adesione. varelli compie della "attenuante" [sottolineatura mia] e di lotta", Ganapini - e che anche Vivarelli ni", a sua volta senza dubbio indi- dell'essere egli allora un adole- dove il passaggio dall'io al noi, riconosce quando parla della Re- spensabile. Ma la parola "onestà" Pagine come questa rafforzano scente: il valore della scelta fatta molto frequente nella sua scrittu- pubblica sociale come di un "coa- può avere due sensi differenti. Es- una impressione che spesso viene non patisce per lui limiti di età. ra, segnala lo slittamento dal piano cervo difficile da capire per chi sa può esprimere la coerenza con suscitata dalla lettura della memo- Eppure di attenuanti Vivarelli del ricordo personale a quello di non l'abbia vissuta" (p. 26). ciò in cui si crede in buona fede, e rialistica fascista. I fascisti, e Viva- va più volte in cerca, non tutte pie- una testimonianza di gruppo rite- L'argomentazione che Vivarelli allora è poco più di una tautologia; relli con loro, dimenticano che essi namente convincenti. Dichiara nuta tuttora veritiera. usa per rivendicare con immutato oppure contiene un implicito rin- erano parte integrante di uno Sta- che "ignorava del tutto" cosa fosse La patria, identificata con il fa- vigore la sua scelta - e questo mi vio al contenuto delle intenzioni, e to che guardava loro le spalle, che il nazismo (p. 24): se si riferisce a scismo e la sua guerra, e l'onore pare un punto di particolare rilie- allora va posta la domanda: onestà garantiva vitto e alloggio e li faceva un corretto giudizio storico è quasi da riscattare contro il tradimento vo - induce a un difficile e delica- rispetto a che cosa? Per risponde- una ovvietà; ma è meno ovvio af- monarchico e badogliano sono le to discorso di metodo storico e, re, il giudizio deve entrare nel me- • colo solo ora, scrivendo queste pa- traddicono la sua tesi, senza che la mento in essi dei singoli esseri gine affrettate e sommarie all'av- gine, è riuscito a uscire (p. 95). E lo sua scrittura operi alcun tentativo umani. Possiamo ora comprende- vio della sua uscita dall'adole- scenziale fascismo. Il lettore rima- scrive con il sospiro di sollievo di agenti del potere dominante con- di mediazione. Ricorda ad esempio re come l'equiparazione delle due ne deluso, perché comprendere chi senza rischio può finalmente tro i fuorilegge perfidamente dedi- che i brigatisti neri per essere bene minoranze annate composte da come tanti italiani da fascisti sia- lasciarsi alle spalle una sorta di pe- ti alla vita clandestina. Ce un'altra accolti dai contadini erano talvolta volontari sicuri di sé trovi in Viva- no diventati democratici è una sante nicodemismo troppo a lun- pagina di Vivarelli in cui questo costretti a travestirsi da partigiani relli la sua base, altrettanto arbitra- impresa indispensabile se si vuole go praticato. punto di vista è ribadito come giu- (p. 66); e, riportando con onestà il ria, nella netta separazione che egli davvero uscire dai moralismi di Nel 1955 Vivarelli inviò a "Il dizio tuttora valido. Il reparto di giudizio rispettoso di alcuni briga- opera fra la lotta in cui esse reci- basso profilo e dai reciproci rin- Ponte" (XI, pp. 750-54), di cui Brigate Nere di cui egli fa parte eli- tisti sulla banda partigiana di cui procamente si uccidevano e il con- facciamenti. Costanzo Casucci era collaboratore, una lettera nel- mina con procedimento somma- erano stati per qualche tempo pri- testo generale della guerra contro scrisse una volta che questo era la quale, con onestà, parlava del rio tre presunte spie, e Vivarelli gionieri, sottolinea "l'aiuto costan- la Germania nazista e l'Italia fasci- un punto storiograficamente rile- suo passato nella Rsi. Lo spirito di formula un disinvolto paragone te" che i partigiani ricevevano dalla sta e della posta in gioco mondiale vante almeno quanto quello del quello scritto, allora espresso con con il modo in cui operavano in popolazione e "il modo estrema- - l'umana civiltà - che essa com- consenso prestato al fascismo. parole caute e misurate, non è casi analoghi le forze della Resi- mente corretto" con cui erano stati portava. Vivarelli distingue infatti Forse Vivarelli si è precluso que- molto lontano da quello del libro stenza, "perché di fatto neppure trattati i prigionieri (p. 71). Specu- tra fascismo e fascisti: il primo è da sto approfondimento per il di- odierno. noi disponevamo di un retroterra lare contraddizione emerge quan- condannare con il giudizio storico, do egli scrive che, almeno in una i secondi sono da assolvere per la spregio con cui, dall'alto del suo Nel 1998 Vivarelli ha pubblicato istituzionale in grado di risolvere su "Belfagor" (n. 315, pp. 346-54) casi del genere secondo regole me- un breve saggio, Guerre ai civili e no barbare". Ma la Repubblica so- vuoti di memoria, molto polemico ciale italiana disponeva di un rie- contro gli studi sulle stragi com- sumato tribunale speciale, di tri- dovuto innanzi tutto, come tu dici, alla minore piute in Italia dai tedeschi e dai fa- bunali militari, di una Direzione scisti. Era preso particolarmente di generale di pubblica sicurezza disponibilità di fonti e di prime sistemazioni sto- Io ho cercato di farmi guidare da due conside- riografiche; ma cercando meglio avrei certo tro- mira il libro di Michele Battini e passata al suo servizio, di una buo- Paolo Pezzino, Guerra ai civili. Oc- na rete di carceri, insomma pro- razioni. La prima è la ripugnanza ad accettare l'i- vato qualcosa di più. (Tu però non hai tenuto dea che soltanto la bontà della causa finale possa conto dell'ampia utilizzazione che ho fatto delle cupazione tedesca e politica del mas- prio di un largo e poderoso "retro- sacro: Toscana 1944 (Marsilio, terra istituzionale".. costituire un discrimine fra le varie pratiche della lettere dei caduti della Rsi.) E poi dovuto, più in profondità, al fatto che la mia ricerca è partita 1997; i due autori risposero in mo- Per capire la rimozione da lui violenza. Basta un poco, e su questa strada, scor- avendo come oggetto precipuo i resistenti. Reso- do bene argomentato su "Belfa- operata credo che occorra rifarsi a porata dagli uomini che la percorrono, si arriva al mi conto che non potevo parlare adeguatamente gor", 1998, n. 319, pp. 346-54: De un dato costitutivo della storia del fine che giustifica i mezzi, tutti i mezzi. In partico- di essi senza fare entrare in scena anche i fascisti, Bello civili, con postilla di Vivarel- fascismo, dalle origini a Salò. I fa- lare, tutti i tentativi compiuti, almeno dall'Otto- ho volto lo sguardo anche su di essi, senza tutta- li). Vivarelli accentuava alcune sue scisti hanno sempre amato rappre- cento in poi, per creare un diritto bellico interna- via riuscire a toglierli completamente dal ruolo tesi quali la negazione di ogni spe- sentarsi come ribelli, ma hanno zionale la cui violazione carichi di una particolare di controfigura. Connesso a questo punto è un cificità nazista alla guerra condotta sempre agito, anche nelle loro azio- colpevolezza il violatore dovrebbero essere consi- altro: non ho inteso scrivere la storia d'Italia fra il dai tedeschi, la ineliminabilità in ni più violente, con una copertura derati illusioni da dissipare e ipocrisie da sma- 1943 e il 1945, ma solo un "saggio storico" su un qualsiasi guerra "senza eccezioni" istituzionale, esplicita o implicita. scherare (come appunto insegnavano i fascisti). tema specifico anche se ricco di implicazioni ge- delle atrocità da non considerare Questo accadeva anche sotto la La seconda considerazione è che fra la uguaglian- nerali. Chi vorrà cimentarsi in quell'altra più va- pertanto monopolio nazista, come Rsi, ma i "movimentisti" preferiva- za del gesto finale - premere il grilletto - e le gran- sta impresa a troppe altre cose dovrà rivolgere la "tante anime belle unite nella lotta no far finta di ignorarlo, anche per di antinomie della storia esiste una ricca e aggro- sua attenzione: da coloro che non scelsero al contro la Germania" affermano, e il nascosto desiderio di mimesi che vigliata gamma di non omogenee mediazioni eti- Mezzogiorno, dalla politica degli alleati a quella infine la tesi, ripetuta in questo li- molti di essi nutrivano verso le sini- co-culturali, anch'esse degne di considerazione tedesca, dai partiti politici agli apparati statali, bro più drasticamente, che i veri stre e ora verso i partigiani. C'è nel storiografica. È lecito cioè, a mio avviso, ricercare eccetera. Molte di queste cose le dò forse troppo invasori furono gli angloamericani, libro di Vivarelli una interessante anche su quel terreno differenze fra un soldato frettolosamente per scontate, con implicito, rare non i tedeschi. Queste e altrettali spia linguistica. A proposito dello austro-ungarico e uno italiano, fra un fascista e un volte esplicito, rinvio allo stato delle conoscenze proposizioni convivono nel saggio stato d'animo suo e dei suoi giova- resistente, e così via. La eguale materialità del ge- in merito. con la riaffermazione che "moral- ni camerati durante i quarantacin- sto violento non deve indurci a creare un abisso fra quei gesti e i sommi principi in base ai quali la E ora passo a qualche osservazione su punti mente e storicamente" la Resisten- que giorni badogliani egli scrive: za rappresentò "la parte giusta". "ci consideravamo già come dei ri- grande storia dà ad essi un senso. La grande storia particolari, non privi peraltro di nessi con quan- Possiamo dunque tornare al belli" (p. 19). Perché già? Forse i non può cioè ridurre quei gesti a ciechi suoi stru- to scritto finora. Innanzi tutto, la scelta, tema di problema posto prima: la difficile brigatisti neri che, come lui, face- menti, valutabili caso mai solo in base a criteri pu- cui anche tu sottolinei l'importanza. Mi sembra conciliazione dei due criteri inter- vano parte della guardia del corpo ramente morali che rischiano di essere rimossi co- però che la tua sottolineatura rischi di diventare pretativi proposti da Vivarelli. di Pavolini erano dei ribelli? me moralistici e che di nuovo creerebbero un in- un po' astratta quando scrivi che "questa libertà di scelta era pur sempre limitata dai precedenti Egli si dichiara contrario al cosid- Vivarelli aderisce a una tesi oggi colmabile fossato fra morale, politica e storia. della propria esperienza", ma esistono forse scel- detto "revisionismo" proprio largamente diffusa: dal 1943 al Il discorso che ho fatto sopra spero aiuti a te che non abbiano questi "limiti" e questi "pre- mentre vi apporta sostanziosi con- 1945 si sono combattute in Italia comprendere perché sono da essi rimasto avvin- cedenti"? Esistono scelte che consentano all'uo- tributi, accolti con grande soddi- due minoranze armate, le uniche a to nel tentativo di ristabilire anche una differen- mo di uscire totalmente dalla propria esperienza sfazione da chi milita in quel cam- essere veri attori, quale che fosse la za etico-culturale fra fascisti e resistenti (pur es- per attingere, come l'asino di Buridano, un aset- po politico-ideologico; sembra in- parte scelta, mentre "la maggior sendo i secondi, ma in qualche misura anche i tico arhitrium indifferentiae? Può darsi che io sia vece stranamente convinto che parte delle persone erano semplici primi, notevolmente diversi fra loro): proprio stato troppo influenzato da affrettate letture di succubi del revisionismo siano spettatori" (p. 55) e preferivano perché il fascismo è stato una cosa terribilmente Sartre (filosofo che gode oggi di ampio discredi- proprio coloro che indagano sulle "stare alla finestra" (p. 106; e an- seria e proprio perché questo è l'unico modo per to), contaminato troppo alla svelta con remini- stragi naziste e fasciste. Ripete più che questa è una espressione tipica rispettare, reintegrandoli nella fisionomia che scenze kantiane, ma la libertà si esercita sempre volte il luogo comune che la storia della propaganda fascista). La stra- ebbero da vivi, i morti di entrambe le parti. "in situazione", e la situazione è insieme interna la scrivono i vincitori, qualificati grande maggioranza del popolo Detto questo, non ho difficoltà a riconoscere nel libro come impostori, ma non italiano andrebbe pertanto ascritta che ai fascisti ho dedicato un'attenzione meno spiega come egli abbia potuto a quella che suole essere chiamata intensa di quella riservata ai resistenti. Questo è scrivere i suoi libri di storia pro- "zona grigia". Di questa zona si prio passando dalla parte dei danno oggi peraltro due opposte "vincitori" e utilizzando tutte le interpretazioni, specularmente opportunità che gli hanno offerto ideologiche. Per gli uni essa rap- elitarismo eroicizzante, egli guar- certa fase, "Milano pareva essere loro buona fede, così come, sem- la sconfitta del fascismo e la vitto- presenta la sanior et maior pars del da alla massa informe dei poveri tornata una città fascista" (p. 62). bra, vanno assolti i resistenti. ria della democrazia. Dichiara che popolo italiano, refrattaria per na- italiani voltagabbana. Del suo Vivarelli è certamente sincero Voglio ora affrontare un ulti- preferisce essere stato dalla parte tura e per cattolica educazione a vecchio professore Rossi, fascista, quando scrive che "il formarsi e lo mo punto. Vivarelli, come ho già dei vinti perché così ha potuto ogni lotta di fazione. Per gli altri, che ritrova antifascista dopo la scendere in campo di un movi- ricordato, ribadisce più volte sfuggire alla superbia dei vincito- come per Vivarelli, si tratta invece prigionia subita in Germania, do- mento partigiano fu una complica- con fermezza che la scelta da lui ri; ma oggi, nel clima di rivincita dell'amorfa massa dei voltagabba- ve evidentemente era stato fra co- zione non gradita" (p. 26), riba- allora compiuta era giusta, tanto della vecchia Italia che va guada- na e degli opportunisti. Nel pro- loro che avevano eroicamente ri- dendo poi che "la guerra civile fu che la rifarebbe senza esitazioni. gnando spazio, sembra non saper porre più volte e con forza questa fiutato di entrare nell'esercito una conseguenza sgradita e non Che rapporto c'è fra queste nette resistere alla tentazione della su- tesi, Vivarelli non tiene conto dei della Rsi, Vivarelli sa delineare so- l'originario stimolo dell'impegno e e chiare affermazioni e l'opera perbia dei vinti. risultati della storiografia, che ha dell'azione" (p. 71). Anche queste storiografica da lui svolta pro- lo un ritratto pieno di sarcasmo. cominciato a scomporre la zona affermazioni vanno tuttavia lette in prio sulle origini del fascismo? D'altra parte, se si legge con at- Insomma, sul piano della critica grigia, mostrando come nella mas- un contesto schiettamente fascista. La conversione alla democrazia tenzione quanto da Vivarelli scrit- storica, la conciliazione del Viva- sa di coloro che non impugnarono Abituati ad esercitare la violenza in sembra essere in lui un punto di to, non solo nella recensione ora relli di quest'ultimo libro con lo le armi, che erano ovviamente la regime di monopolio illegale e/o arrivo che convive peraltro con ripubblicata, attorno a quel mo- studioso di stampo democratico, o maggioranza, fossero presenti la legale, i fascisti non riuscivano a ca- una tenace persistenza etico-po- mento della nostra storia, è possi- addirittura salveminiano, appare Resistenza passiva, la Resistenza ci- pacitarsi, e sembra che ancora non litica del suo passato fascista. bile rintracciare tracce e segnali veramente ardua. Ma qui debbo vile, il rifiuto di partecipare al dop- si capacitino, del fatto di trovarsi Non intendo porre a Vivarelli delle posizioni che, espresse in fermarmi. Memoria e storia intrat- pio gioco e al collaborazionismo questa volta di fronte altri italiani una domanda di carattere perso- passato con discrezione, vengono tengono fra loro rapporti compli- passivo, fino ad arrivare a coloro il in armi contro di loro: davvero una nale: ognuno è giudice dei per- finalmente alla luce nel clima poli- cati, segreti e spesso contradditto- cui impegno fondamentale fu so- sgraditissima sorpresa. corsi e dei contenuti della pro- tico-culturale oggi prevalente in ri. Forse la confusione che Vivarel- pravvivere come che fosse in attesa li opera fra rievocazione e giudizio Mi sono in precedenza soffer- pria vita. Vorrei soltanto accen- cui, attraverso la equiparazione dell'arrivo degli Alleati, non della storico potrebbe essere attribuita mato sulla non esaustiva validità nare ad alcuni punti che hanno, a delle due parti, si mira alla rivinci- vittoria di Hitler ("attesisti", li a una incompiuta elaborazione del dei criteri della buona fede e della mio avviso, rilievo storiografico. ta degli sconfitti. Egli scrive infatti chiamavano i resistenti). E curioso lutto della sua disastrosa esperien- retta intenzione nel giudicare i Innanzi tutto, nel finale del vo- che da quella "specie di esilio" in che Vivarelli citi episodi che con- za adolescenziale. grandi eventi storici e il comporta- lume egli dedica solo due o tre pa- cui ha vissuto per più di mezzo se- famigliare alto borghese, figlio e ca della personalità di Speer fu nipote di architetti, a sua volta la sua dichiarazione di essersi destinato alla medesima carrie- sempre astenuto dall'esercitare riori insidie. La prima era che, trasferito il discor- ra, sia pur dopo un inizio fati- ogni attività politica, anche co- so su quel terreno, non bastava più il flashback coso a causa della crisi econo- me ministro degli armamenti, ed esterna a noi, perché uno dei suoi elementi co- sul 1940-43, ma gli incunaboli andavano ricerca- mica in atto. Si sposa con la fi- quasi che l'attenersi all'etica stitutivi è, accanto alla Storia, la nostra biografia. ti anche molto più lontano. Lungo questa strada glia di un falegname benestante, del risultato gli risparmiasse di Naturalmente, utilizzare questa maniera di vede- ho potuto procedere ben poco e sono perciò ri- con cui condivide una forte pre- doversi interrogare sugli ulte- re le cose come strumento di ricerca storica com- corso, per distinguere le due parti, a rinvìi, anche dilezione per la natura, e che gli riori scopi delle sue azioni. In porta difficoltà e trabocchetti che non sempre ho qui talvolta più impliciti che espliciti, a compo- darà sei figli. Sebbene sia com- particolare, fino all'ultimo so- saputo evitare. Innanzi tutto, occorrerebbe un nenti culturali diverse di medio periodo, come prensibile il fatto che Fest pre- stenne di non avere saputo nul- ampio e accorto ricorso anche a categorie di tipo appunto quelle relative alla violenza. Natural- ferisca dare rilievo ad altri lega- la del destino degli ebrei. Que- antropologico con le quali ho invece scarsa di- mente, cercando le diversità si rinvengono anche mi, la quasi totale assenza della sto nonostante precisi episodi mestichezza. Ho dovuto così limitarmi a suggeri- le eguaglianze o almeno le affinità; e, quando mi componente famigliare costitui- finiscano per riproporre rego- re dei nessi e a cercare di problematizzare ciò che è riuscito, ho cercato, per inquietanti che mi sia- sce un neo del libro, soprattutto larmente la questione, come nel troppe volte viene dato come ovvio. Così non no apparse, di farle notare. E questo groviglio di tenendo conto del senso di caso del suo coinvolgimento posso essere d'accordo con te quando parli della affinità e di differenze che qualifica davvero la estraneità che questo stesso nel processo di espulsione di esperienza delle truppe italiane di occupazione guerra come "civile": perché tutti erano fino in rapporto gli procurerà negli an- famiglie ebree da alcune zo- nei Balcani come irrilevanti ai fini del mio discor- fondo italiani, erano andati alle stesse scuole, ni successivi alla sua scarcera- ne di Berlino o della sua par- so. Accettando questo punto di vista, tutto il ca- avevano respirato la stessa aria, avevano avuto zione. Fest pog- tecipazione a pitolo sulla "eredità della guerra fascista" sareb- tante esperienze comuni. La tua critica che io ab- gia invece la un discorso di be superfluo. Io sono stato colpito dal fatto che bia dimenticato che tutti (meglio sarebbe dire, propria narra- "Fino all'ultimo Himmler sulla quasi tutti) gli italiani erano stati fascisti - ma tut- zione sulla de- strategia di ster- la stessa esperienza "oggettiva" - ad esempio, le sostenne atrocità commesse dalle nostre truppe nei Balca- ti nello stesso modo? - non mi pare calzante. An- scrizione del minio. Oggi è ni - possa aver dato esiti soggettivi tanto diversi che se mancarono durante la Resistenza analisi rapporto privi- di non avere difficile capire in che misura le - resistenziali e Rsi - in quanto scuola a un tempo originali del fascismo, era coscienza largamente legiato, di parti- saputo nulla diffusa che il fascismo fosse una macchia nazio- colare affinità, a sue negazioni di abitudine alla repressione e di rivolta contro di del destino degli ebrei" essa. Nella discussione sul mio libro svoltasi a nale da cui era necessario riscattarsi, rintraccian- tratti quasi di fossero verità, Torre Pellice un anziano alpino raccontò che nei done le radici più profonde che avevano suggeri- amicizia, instau- finzioni o biso- Balcani aveva partecipato all'incendio di villaggi, to le formule della "rivelazione" e della "auto- ratosi tra Hitler gno di rimozio- alla fucilazione di sospetti, alle violenze sulle biografia degli italiani" (anche se la maggioranza e Speer, legame in cui alcuni ne. Fin dalla sua scarcerazione donne: "poi mi sono pentito, e cosa potevo fare? dei partigiani non aveva certo letto né Fortunato storici hanno rintracciato una storici e giornalisti cercarono ho fatto il partigiano". Non è forse un caso in cui né Gobetti). Il desiderio di espiare per sé e per componente erotica. Speer in- inutilmente di ottenere una l'esperienza pregressa (il modo cioè di essere sta- gli altri e di collocarsi al di là del fascismo è ri- contrò per la prima volta Hitler presa di posizione certa. Lo ti in guerra) contribuisce ad alimentare, non a li- scontrabile in molti resistenti. Non capisco per- nel dicembre 1930 durante una stesso Fest in questi passaggi mitare, la successiva libertà di scelta? ciò perché tu abbia un'osservazione ironica circa sua conferenza a Berlino, quan- critici non riesce ad avere l'in- do rimase conquistato dal cari- cisività, la capacità di convince- Avendo dunque sempre di mira la specificità l'aspirazione dei resistenti a "nientemeno che fa- re i conti con il passato". Ma proprio di questo si sma del relatore. Il vero contat- re, la scioltezza di stile che sa- del mio tema, sono stato attratto dal tentativo di to avverrà però un paio di anni rebbero invece auspicabili. Del rintracciare alcuni almeno degli incunaboli della trattava, e proprio per questo, nella individua- zione del nemico, non si faceva distinzione tra fa- più tardi. Da quel momento, resto è l'autore stesso a confes- scelta fra Resistenza e Rsi: della scelta iniziale co- anche grazie ad alcune felici sare, per un caso preciso, il ri- me dell'assenso che consentì di permanere, con- scismo e fascisti. E, volendo insistere nella ricer- ca delle differenze fra le due parti in lotta, mi pa- coincidenze, iniziò la sua fortu- torno di Speer nel bunker di sonanti, nella situazione in cui ci si era all'inizio na di architetto. In pochi anni Hitler per un ultimo saluto, la venuti a trovare quasi per caso. Ma su questo Albert Speer progettò una serie propria incapacità di compren- cammino di ricerca erano certo in agguato ulte- di costruzioni faraoniche, met- dere. tendo a frutto le proprie doti di Un passaggio interessante del enorme resistenza sul lavoro, di libro è la descrizione della stra- forte ambizione, di abilità a tegia messa in atto da Speer contrarre alleanze strategiche e revisione delle sue memorie (Al- a fine conflitto per ritagliarsi ad accentrare il potere. Sono II nazista dalla faccia pulita bert Speer, Memorie del Terzo un ruolo politico anche dopo caratteristiche che Fest rintrac- Reich, Mondadori, 1971, 1995). l'esperienza nazista in quali- cia regolarmente nelle tappe Nonostante il ruolo di Fest all'e- tà di ministro per la ricostru- della carriera di Speer, anche se Everybody's darling poca fosse limitato alla segnala- zione. L'inserimento tra gli im- l'elemento risolutivo del suc- zione di omissioni storiche nella putati del processo di Norim- cesso dell'architetto rimase Maddalena Rusconi narrazione, senza alcuna interfe- berga lo sorprende, come l'in- sempre il costante appoggio di renza nella interpretazione ge- criminazione sotto tutti e quat- Hitler, che gli nerale scelta da tro i punti d'accusa previsti. JOACHIM FEST, Speer. Una biografia, (con un'espressione dello stes- mise a disposi- Speer, quest'ap- L'accusa principale riguarda il ed. orig. 2000, trad. dal tedesco so Speer), caratterizzata da zione strumen- poggio portò in suo coinvolgimento nell'impie- di Umberto Gandini, pp. 600, un'intensa attività memoriali- "Oggi è diffìcile ti e strutture seguito all'accu- go di deportati nell'industria Lit 49.000, Garzanti, Milano 2000 stica. straordinari. In- sa di avere aiuta- capire in che misura bellica. Nella sua nuova opera Joa- sieme Hitler e to Speer nella Per alcuni storici, ma non per Albert Speer, capo architetto chim Fest ripercorre la vita di le sue negazioni Speer proget- costruzione del- Fest, che la giudica una teoria di Hitler prima, giovane mini- Albert Speer, adottando un'im- fossero verità, finzioni tarono la nuo- la propria leg- troppo semplicistica, Speer ini- stro per gli armamenti e le mu- postazione biografica tradizio- va capitale del genda. Infatti, o bisogno di rimozione" ziò a impostare un disegno di nizioni del regime nazista poi, è nale, che vuole differenziarsi da Reich, Berlino/ l'impostazione sopravvivenza già prima del diventato oggetto di analisi sto- altre indagini esistenti, focaliz- Germania, che delle Memorie suo arresto. Fest, se contesta rica proprio per i due ruoli gio- zate maggiormente sulla psico- avrebbe dovuto vedere la com- del Terzo Reich consentì a molti l'esistenza di una strategia a cati all'interno della dittatura logia dell'individuo. L'ultimo pleta realizzazione nel 1950. I tedeschi di identificarsi con l'ex lungo termine, riconosce però nazionalsocialista. Questo de- libro di Fest - già autore di una diversi progetti, destinati a ri- ministro e con il suo tentativo di la notevole capacità di adatta- cennio rappresentò il periodo monumentale biografia di Adolf manere su carta per il prolun- discolparsi dai crimini commes- mento e sopravvivenza dimo- cardinale di una vita comincia- Hitler, recentemente ripubblica- garsi della guerra, trovano una si dal regime. Lo storico strata dall'imputato e l'accor- ta nel 1905 e conclusasi nel ta da Garzanti - nasce in parte descrizione plastica nel volume. 1981: alla fine della guerra se- dalla volontà dello scrittore stes- Eberhard Jaeckel arrivò a defi- tezza della linea difensiva: guirono vent'anni di detenzio- so di confrontarsi con l'ex mini- nire Speer "everybody's darling Le doti di Speer di "improvvi- Speer si assunse la corresponsa- ne nel carcere di Spandau e stro del Reich, che conobbe nel - l'architetto preferito di Hitler, sazione organizzata", di accen- bilità morale complessiva per i quindici anni di vita "postuma" 1966, quando lo assistette nella dal 1-942 il suo ministro preferi- tramento e di sfruttamento del- crimini commessi, ma sostenne to, a Norimberga l'imputa- le alleanze, troveranno piena anche di essere un artista che to preferito ed oggi il Spae- espressione con la sua ascesa a circostanze casuali avevano theimkehrer preferito della so- ministro per gli armamenti, a se- portato a ricoprire un'alta cari- cietà della Germania Occiden- ca ministeriale, dove si era sem- Hermann Cohen guito della morte misteriosa di tale". Todt. Speer raggiunse l'apice del pre mantenuto apolitico. Nel complesso Fest sfoggia grandi L'ultima fatica di Fest, sebbe- potere a metà del 1943, quando La fede d'Israele è la speranza doti narrative, che riescono a ne non porti elementi nuovi utili il rifiuto di considerare la situa- restituire le sfaccettature degli all'analisi storica e non sciolga i zione bellica più ottimista di interrogatori in aula e del retro- nodi critici della vita di Speer, è quella reale portò a durissimi Interventi sulle questioni ebraiche (1880-1916) scena difensivo. in ogni caso un imponente lavo- scontri tra lui e Hitler. Speer ri- ro di sistemazione delle fonti già mase schierato con il Fuhrer fino L'ultima parte del libro tratta Liliana Treves Alcalay esistenti; inoltre il valore del la- a quando comprese che ogni al- della parte meno nota, ma voro è arricchito dallo stile del- tro estremismo sarebbe stato ugualmente interessante, della Melodie di un esilio l'autore, in grado di riprodurre una follia. Da quel momento so- biografia di Speer, del suo sforzo Percorso storico-musicale degli ebrei e marrani spagnoli con forte vivacità momenti chia- stenne il boicottaggio dell'ordi- di dare una struttura agli anni di ve della carriera del personaggio ne di distruzione totale dell'in- carcere, della difficoltà di man- (con CD accluso) e della storia nazionalsocialista. dustria tedesca. tenere i legami con i vecchi com- Editrice La Giuntina - Via Ricasoli 26, Firenze Le prime pagine ritraggono Accanto al suo rapporto con pagni una volta uscito, delle pro- wwu.giuntina.it un giovane Speer nell'ambiente Hitler, l'altra componente criti- prie scelte editoriali. • Laltra metà del cielo nazista

Cattive a modo loro da utilizzare nei loro confronti, a meno che per "realtà" non si intenda soltanto la vittoria nella Renato Monteleone re che proprio nella incapacità di fare i conti con conquista del potere politico. il passato, innanzi tutto con il proprio passato, La seconda osservazione, i cui nessi con la pri- stia una caratteristica dei fascisti: da quelli della ma mi sembrano evidenti, riguarda la tua critica, GUDRUN SCHWARTZ, Una donna al delle SS rappresentano forse il Rsi a quelli odierni. in verità molto discreta, che il libro manchi di suo fianco. Le signore delle SS, trad. più stupefacente esempio di Il problema della scelta mi ha piuttosto fatto conclusione. E un'osservazione che mi è stata dal tedesco di Barnaba Maj, pp. 317, isteria burocratica e razzista del- comprendere ancora una volta quanto sia diffici- fatta anche da altre persone, quasi deluse dal fat- Lit 34.000, il Saggiatore, Milano la Germania hitleriana. Ma quel le trasformare in criteri di indagine e di giudizio to che io non dica come le cose sono andate a fi- 2000 che nel libro di Schwartz è in storici principi elaborati in sede di speculazione nire. In effetti non lo dico, almeno per tre motivi. piena sintonia con quanto emer- filosofica. Sembra che la storia, della quale be- Il primo è che all'andamento saggistico di un'o- A leggere questo libro si ride- so dagli altri studi sull'argomen- ninteso non si può fare a meno, non ce la faccia a pera avente per oggetto la "moralità" mi è parso sta nella memoria uno dei motti to è che in quel clima di maschi- scendere fino in fondo nei problemi della vita. si addicesse di più una conclusione "aperta". Il più luciferini usciti dalla penna lismo trionfante e di culto della Nel mio piccolo ho dovuto limitarmi a constata- secondo motivo è che io sono stato sempre infa- di Oswald Splengler: "Essere violenza, le donne delle SS non re una aporia Ili fondo a proposito della scelta: lo stidito dalle interminabili diatribe fra una Resi- una bestia feroce conferisce al- vissero da vittime gagnolanti o scegliere costituisce di per sé un valore fondante, stenza delusa o tradita, generatrice di lamenta- l'uomo un alto rango". Non ri- da rassegnate spettatrici: tutt'al ma nello stesso tempo la valutazione dei conte- zioni, e una Resistenza sciropposa e soddisfatta, sulta che l'illustre autore (c'è già contrario, vi si sentirono ben af- nuti della scelta fa parte integrante del giudizio celebrata da capi di Stato Maggiore e da ministri in giro anche per lui qualche pu- famigliate, spesso godevolmen- sia etico che storico. della Difesa. Mi è sembrato di aver fornito ampio gnace revisionista?) abbia mai te connivendo. Sapevano benis- "Volgare desiderio di vendetta" contro il 25 materiale perché il lettore possa abbozzare per- inteso introdurre in quel suo simo quel che succedeva in luglio da me attribuito ai fascisti della Rsi? certo, sonali giudizi. Il terzo motivo è che io ho dato epigrafico pensiero una sia pur quell'inferno di umani accata- c'era anche questo, ma perché definirlo volgare? per scontato che l'Italia post-resistenziale sia di- sfumata distinzione tra i sessi. stati nei lager, ai cui margini, in Quando parlo di desiderio dei fascisti di dimo- versa e migliore di quella fascista e anche di quel- Dunque, il soggetto di cui parla lindi e infioriti alloggiamenti, le strare innanzi tutto a se stessi di essere ancora vi- la prefascista, pur se solcata da profonde fratture è di specie e non di genere, il che SS s'annidavano con le loro fa- vi nonostante la caduta nel baratro del 25 luglio, e offuscata da molte ombre. Ma non era mio significa che la donna entra an- miglie. Le mogli non ebbero né un giudizio di volgarità è del tutto estraneo al compito enunciare giudizi definitivi su questa ch'essa nella bestievole compa- scrupoli né pentimenti nello mio discorso. Pensavo addirittura di aver reso Italia. Essi competono a chi ha scritto e a chi gnia, a vele spiegate. E quel che sfruttare esse stesse i prigionieri, omaggio ai fascisti. vorrà scrivere la storia dell'Italia repubblicana. Gudrun Schwartz dimostra in malsanicci o premorienti, messi Prima di concludere permettimi ancora un Le luci e le ombre che il 1945 proietta in avanti questo suo libro dedicato al a servire in casa oppure costret- paio di osservazioni. dovranno allora essere intrecciate con i molti fili comportamento delle 240.000 ti, con la corruzione o con mi- Con la prima ritorno al tema speranze/illusio- nuovi, belli e brutti, e anche con quelli vecchissi- mogli appartenute alla "comu- nacce di morte, a rubare per lo- ni/delusioni. Le speranze dei resistenti sono sta- mi, dei quali è intessuta la storia del nostro paese nità di stirpe delle SS", con tutto ro a man salva negli spacci e nei te tante, e molte di esse, come tu scrivi, e io sono negli ultimi decenni. Ogni nuova leva di studiosi il formicolante codazzo di segre- magazzini dei lager. S'inghiotto- d'accordo, si sono rivelate illusorie. Ma può il avrà il diritto di dire la sua. La Resistenza potrà tarie, impiegate, infermiere e nirono spudoratamente di tutto giudizio storico limitarsi a chiamare illusioni le allora essere valutata nel lungo periodo, e non è medichesse, sninfie e amanti, quel che era appartenuto agli speranze non realizzate? Le speranze, cioè il pro- detto che le opinioni saranno più concordi di che vi vorticavano attorno, nei ebrei nei territori occupati, case, getto di chi agisce (la "causa finale", avrebbe det- quelle odierne. Forse che gli storici non si affati- circoli, nei quartieri militari, nei preziosi e denari, e vivevano to Aristotele), sia egli un uomo di governo o un cano ancora, senza mettersi d'accordo, a discute- lager, in uno stato di levitante sfoggiando ricchezza, tra ban- uomo qualsiasi, influiscono sul futuro al di là del- re sugli effetti della tariffa doganale di Crispi? dedizione ai mostri sacri del re- chetti luculliani e allegre serate la loro materiale realizzazione, il confronto con Un fatto tanto complesso come la Resistenza me- gime. di gala. la quale non è dunque l'unico criterio di giudizio riterà un trattamento almeno uguale. È da tanto ormai che va fio- Gudrun Schwartz riporta rendo un filone storiografico in- moltissime testimonianze di tento a sfatare la leggenda del- partecipazione perfino diretta l'angelica natura del sesso debo- di mogli delle SS a torture, puni- le, come fosse cosa tutt'altra da zioni, fucilazioni, mostrando riti, in paesi compiacenti, come numerose deposizioni testimo- adempimento del dovere, vitti- quella del maschio sanguinario talvolta più feroce sadismo dei in Sud America, per esempio, niali, le accuse nei loro confron- me di uno stato di necessità, e forcaiolo. Qualche anno fa la loro pur smagatissimi consorti. sotto l'ala protettiva di dittature ti furono archiviate per 'man- ignare, fiancheggiatrici, sedotte. storica americana e militante La signora Hòss, moglie del co- filonaziste! Quante ne uscirono canza di prove' (...). Nel dopo- Di colpevoli 'veri' ne rimase so- femminista Jean Bethke Elsh- mandante del campo di Flossen- indenni, se non addirittura lau- guerra i colpevoli e le colpevoli, lo un pugno". Allora viene da tain scrisse un libro per sostene- burg, non esitava ad angariare e tamente ricompensate! La de- i sostenitori e gli spettatori in- chiedersi: quali edificanti pen- re il seguente assunto: "le donne a punire i prigionieri al suo ser- nazificazione in Germania è sta- differenti si trasformarono: di- sieri potrà mai ispirare alle gene- sono sensibili quanto gli uomini vizio, denunciandoli infine, ap- ta in generale una fantocciata, ventarono tutti, uomini e don- razioni sopravvenienti lo studio alla retorica bellicista e a costru- pena li trovava troppo allassati o oltraggiosa per i milioni di vitti- ne, persone che avevano obbe- di questa storia di impunita bar- zioni della 'guerra santa'"; il pa- imbalorditi per continuare a me del più sanguinario regime dito a ordini crudeli solo per barie? • cifismo è appannaggio di poche starle utilmente tra i piedi. Peg- della storia. E potuto succedere "anime belle", tra le quali le gio ancora, la signora Wera che la moglie di Reinhard Hey- donne sono in minoranza nel- Wolhauf, moglie del comandan- drich, uno dei più biechi figuri l'ambito del proprio sesso. Infu- te di un lager polacco, parte- tra i capintesta nazisti, accusata riano, invece, quando l'aria in- cipò personalmente a operazio- essa stessa di crimini contro l'u- fuoca e ruggiscono i cannoni, le ni di rastrellamento e di sgom- manità, non sia mai stata citata "donne spartane", quelle che bero in quartieri ebrei, aggiran- in giudizio: anzi, le fu revocato spingono gli uomini "a fare il dosi tra i malcapitati armata di il blocco del patrimonio e, per proprio dovere, sostenendone un minaccioso frustino. E che suggellare degnamente la beffa, nel fascicolo in libreria gli sforzi, onorandone le azioni, dire di quella sposa di un mem- le venne infine assegnata la pen- piangendone la bro della Gesta- sione completa del diletto mari- po, che uccise di to, "defunto Protettore del Rei- perdita", anche DOSSIER/NANOTECNOLOGIE se s'involano im- sua mano, con ch". Hildegarde Bischoff, infe- brattati nel san- "Vivevano sfoggiando un colpo di pi- delissima moglie del maggiore Curati da un biodispositivo gue di uomini, ricchezza, stola, uno dei che diresse i lavori di costruzio- genti e popoli, cinquanta ebrei ne delle camere a gas e dei forni Transistor oltre tra banchetti luculliani sterminati per le avviati alla fuci- crematori di Auschwitz e Birke- la fisica classica terre d'Europa. e allegre lazione; oppure, nau, sbordellante frequentatri- di quell'altra ce dei corpi di guardia delle SS, Architetture Helga Schu- serate di gala" degna "signora si divertiva a denunciare i pri- su scala molecolare bert, una psica- delle SS", Will- gionieri obbligati a servirla che, nalista tedesca haus, che nel campo di lavoro per un motivo qualunque, le di- che ha studiato il fenomeno del- TEST PSICOLOGICI TRA forzato di Lamberg-Janovska, ventavano insoffribili per anti- le delazioni femminili nella Ger- comandato dal marito, fu vista patia o sospetto: eppure, questo SCIENZA E IDEOLOGIA mania nazista, ha avuto mille ra- sparare al tirassegno dal balcone bel campione di donna nazista, gioni per arrivare a questa stizzi- della sua villa su un gruppo di che per i suoi capricci mandò al ta confessione: "Mi infastidisce MUCCA PAZZA prigionieri, uccidendone uno. rogo chissà quante larve di uo- l'idealizzazione delle donne, Mangimi ai prioni, follia degli umani mini, visse fino a cinquant'anni, non siamo poi così sensibili, così Quale fu la sorte di queste spegnendosi poi nel suo letto, delicate, così disponibili, così donne quando il macabro festi- senza essere minimamente di- VOLONTARIATO materne, così comprensive, così no nazista finì e venne il giorno sturbata dalla giustizia. creative, così autentiche. Siamo della resa dei conti? È sconfor- Che business il no-profit! anche cattive e pericolose, a mo- tante trovare nel libro di C'è poco da meravigliarsi, do nostro". Schwarz la conferma di quel dunque, se il libro di Schwarz si che già è noto per altri percorsi chiude con questi accenti indi- Abbonamento 2001: lire 80.000. L'importo dell'abbonamento può essere pagato: Da quel che ha appurato con versamento sul c/c postale n. 11639705 intestato a Edizioni Dedalo srl, casella Gudrun Schwartz, scavando storiografici. Quante si squa- gnati: "Nessuna delle donne di postale BA/19, Bari 70123 o anche inviando assegno bancario allo stesso indirizzo, con perizia in fonti spesso inedi- gliarono ai quattro venti, ripa- cui si è riferito è stata mai con- e-mail : info @ edizionidedalo.it www.edizionidedalo.it te, i criteri selettivi delle mogli rando, sole o al seguito dei ma- dannata. Sebbene esistessero N. 1 18

gli studi matematici, quanto sia ancora ai nostri giorni - alle don- dere ben diversamente per don- berate dalle cure materne - pos- Le porte chiuse complesso il tessuto di inclina- ne non sia stata riconosciuta la ne e uomini dove entrano in gio- sano volgersi alla "più nobile zioni soggettive, vicende biogra- capacità di cimentarsi con la co i rapporti tra vita privata, ri- manifestazione dello spirito". della scienza fiche, atteggiamenti culturali e produzione intellettuale come cerca scientifica e carriera acca- Ponendosi interrogativi in parte pressioni dell'ambiente che in soggetti autonomi? Certo, il demica. Nel caso ad esempio simili circa le possibilità di ciascun percorso individuale mondo della matematica è parso della coppia costituita da Grace rafforzare la presenza femminile, Elisabetta Donini possono agevolare oppure impe- ancora più inaccessibile di altri, Chisholm e dal marito William Mauro Palma (nel contributo dire lo sviluppo di una scelta in troppo rarefatto e puro per esse- Henry Young, Lolli riporta un dal titolo L'effimera neutralità GABRIELE LOLLI, La crisalide e la contrasto con i canoni correnti re abitato da chi come primo brano a dir poco indecente trat- della matematica, pubblicato farfalla. Donne e matematica, (che vietavano alle giovani don- compito veniva destinato alle cu- to da una lettera in cui il marito nella raccolta Saperi e libertà. pp. 126, Lit 18.000, Bollati Borin- ne di aspirare a porsi come sog- re familiari e materne, con il loro spiegava alla moglie come e per- Maschile e femminile nei libri, ghieri, Torino 2000 getti intellettualmente creativi, carico di quotidiana grevità. Ma ché fosse bene che lui solo rac- nella scuola e nella vita, a cura di non solo in campo scientifico, non attiene alle sole caratteristi- cogliesse i riconoscimenti ed Ethel Porzio Serravalle, Associa- Il fatto che per tanti secoli sia ma anche letterario: lo "scanda- che della matematica l'insieme esprimeva la speranza che a lei zione Italiana Editori, 2000) sot- stato impedito alle donne di vo- lo" destato in famiglia dalla so- dei fattori sociali e culturali che piacesse lavorare per lui: "Il pro- tolinea che è importante passare lare liberamente negli spazi della rella di Sofja, Aniuta, per avere tuttora portano alle disparità che blema è che i nostri lavori do- a un insegnamento della mate- "regina delle scienze", per Ga- addirittura ricevuto denaro co- l'autore documenta con grande vrebbero essere pubblicati insie- matica che non la appiattisca briele Lolli ha significato non me compenso di un racconto ne precisione: dalle difficoltà nel- me con la firma congiunta. Ma nelle soluzioni univocamente soltanto privare una parte dell'u- dà una testimonianza incisiva, l'accesso alle posizioni accade- se si fa così nessuno dei due ne formalizzate, ma ne valorizzi manità di un "investimento di così come molte riflessioni si miche più alte, al disagio che le ha vantaggio. No. Miei gli allori piuttosto la storia densa di con- passione" in quella che gli appa- possono trarre dalla descrizione giovani donne ora insieme alla flitti e aperta a un sistema multi- re una "grande avventura intel- dei rapporti con Dostoevskij che avvertono in am- conoscenza. A plo di intelligenze. lettuale", ma anche menomare la di lì scaturirono e che approda- bienti in cui si "Incomincio a capire te la conoscenza Viene così messa in risalto una matematica di un apporto pre- rono al rifiuto da parte di Aniuta sentono margi- soltanto. Tutto a questione su cui, a mio parere, le zioso. di sposare quest'ultimo, avendo nali e prive di perché gli uomini mio nome ora, e considerazioni di Lolli non si so- Scandito in otto agili capitoli, capito che ciò che lui le chiedeva modelli di riferi- apprezzano tanto in seguito, quan- no invece soffermate a fondo: il saggio discute la questione col- era di "dedicarsi a lui completa- mento che le le brave, utili do non servirà benché uno dei capitoli del suo locandola in una varietà di con- mente, consacrargli tutta la sua aiutino ad avere più per campa- libro si confronti con qualche te- testi: nella storia, nel presente, esistenza, pensare esclusivamen- maggiore fiducia casalinghe" re, tutto a nome ma sollevato dal pensiero fem- nelle statistiche, nella soggetti- te a lui. E questo mi è impossibi- nelle loro capa- tuo. Questo è il minista, il dibattito degli ultimi vità, nei test attitudinali, nella le: anch'io voglio vivere"). cità; dalla inade- mio program- decenni sul carattere non neutro biologia, nel pensiero femmini- Ho accennato a questa vicen- guatezza dei test attitudinali co- ma. Al momento tu non puoi in- della razionalità accreditata da sta, nella letteratura, nel futuro, da, pur se laterale rispetto al ca- struiti secondo standard già se- traprendere una carriera pubbli- secoli come scientifica viene per concludersi con un'appendi- so specifico della matematica, gnati da presupposti sbilanciati, ca. Hai i tuoi bambini. Io lo pos- contratto in alcune argomenta- ce che riporta un brano dai Sou- sia perché l'attenzione con cui alla persistenza di stereotipi che so fare, e così farò". Meri aggiu- zioni, riportate piuttosto som- venirs d'enfance di Sofja Kova- Sof'ja Kovalevskaja scava nei vorrebbero le donne biologi- stamenti di fasi diverse? Una re- mariamente e assimilate ad altre levskaja. Quasi a compendio e sentimenti propri e della sorella camente inadatte al pensiero stituzione successiva degli allori correnti culturali, come il "post- incrocio di molte tra le diverse rivela una sensibilità degna di astratto e alla potenza creativa. sottratti? Non pare, se come modernismo multiculturalista e dimensioni prima esaminate in nota, sia perché gran parte degli Ben altri sono piuttosto i fatto- precisa Lolli, Grace Chisholm di relativistico" con cui i rapporti sede analitica, l'appendice sug- ostacoli di cui Lolli dà conto nel ri da cui derivano i vantaggi ma- solito viene menzionata solo della critica femminista delle gerisce efficacemente, attraverso suo studio mi pare rinviino spes- schili: come l'autore segnala quando si citano collettivamente scienze - in sede storica e episte- i ricordi di una tra le figure più so a problemi di ordine più ge- usando la suggestiva espressione "gli Young", mentre non vengo- mologica - sono ben più com- affascinanti di donne del passato nerale: come è accaduto che per "problema dei due corpi", le di- no ricordate le opere di cui è sta- plessi. Basti qui ricordare che che sono riuscite a emergere ne- tanti secoli - e in buona misura namiche di genere possono inci- ta autrice da sola. Ben venga al- Evelyn Fox Keller (ad esempio lora la spregiudicatezza ribelle in Sul genere e la scienza, Gar- della scandalosa Sofja Kovalev- zanti, 1987) ha spesso criticato il skaja, che si permetteva di scri- relativismo e gli orientamenti vere: "Incomincio a capire per- postmoderni. Così come appaio- ché gli uomini apprezzano tanto no un po' troppo trancianti le le brave, utili casalinghe. Se fos- annotazioni polemiche che Lolli si un uomo, anch'io mi sceglierei dedica al lavoro di Margaret una bella piccola mogliettina che Wertheim sui rapporti tra scien- mi libererebbe da tutto questo za, genere e religione, la cui tesi lavoro". viene giudicata "unilaterale e Nella storia come nel presente, semplicistica"; anche qui, si trat- il saggio tratteggia varie figure di ta di temi che meritano una di- matematiche - da Ipazia a Emmy scussione più attenta, come mo- Noether, da Maria Gaetana strano vari studi recenti - mi li- Agnesi a Julia Robinson, da Ada mito a citare due opere di David Lovelace alla appena citata Sofja F. Noble tradotte in italiano: Un Kovalevskaja - non solo con sim- mondo senza donne. La cultura patia e con rispetto, ma spesso maschile della Chiesa e la scienza anche preoccupandosi di fare occidentale (Bollati Boringhieri, giustizia di molte incrostazioni 1994) e, recentissimo, La religio- tramandate da una cultura di ne della tecnologia: divinità del- stampo misogino, come "l'ag- l'uomo e spirito di invenzione ghiacciante battuta" attribuita a (Edizioni di Comunità, 2000). Hermann Weyl secondo cui Con molta discrezione, Lolli Emmy Noether non era una don- stesso presenta il suo saggio non na e Sofja Kovalevskaja non era come il frutto di "un lavoro spe- una matematica, a riprova del- cifico di ricerca", ma come "una l'impossibilità di combinare le testimonianza del genere di co- due condizioni; o come l'insisten- noscenze e di pensieri che sull'ar- za sul far dipendere i successi di gomento si agitano nell'aria che una donna dalla presenza di un professionalmente si respira, e di mentore accanto a lei, negandone conseguenza della percezione quindi l'autonomia: ancora una che del problema viene ad avere volta in polemica con la ricostru- una persona comune". Mi è pe- zione storica proposta da Gino raltro evidente, per esperienza Loria a fine Ottocento e con la quotidiana, che negli ambienti sua carrellata di padri, fratelli, scientifici già soltanto considera- mariti che sarebbero stati decisivi re rilevante un problema di parità per i risultati delle poche riuscite tra donne e uomini non è affatto a emergere, Lolli sottolinea inve- comune. Tuttavia, ritengo sensa- ce che semmai andrebbe osserva- te anche aspirazioni e intenzioni to che spesso "questa era l'unica che vadano oltre la parità, conti- occasione per poter lavorare: si nuando a indagare sul carattere ricorda il caso di Maria Winkel- socialmente costruito di ogni sa- mann, che per poter accedere al- pere, perché i soggetti nuovi che l'Osservatorio di Berlino ha do- si affacciano non debbano soltan- vuto sposare Gottfried Kirsch, di to provare di essere altrettanto trent'anni più anziano". capaci di chi abita quegli spazi da L'auspicio conclusivo del sag- secoli, ma si sentano soprattutto gio è che si completi il processo in grado di trasformare gli schemi di parificazione e le donne - li- esistenti. • N. 1 19

dentaria, mascella e mandibola, i termini prescritti dalla legge e svolge una funzione puramente ri è lungi dall'essere terminata, e Lavorare con conseguenti gravi mutilazioni protestarono violentemente con- consulenziale: dati i consigli si di- nuovi problemi si affiancano a e gravi forme di infezioni, fre- tro una legge che, secondo loro, sinteressa di ciò che succede a quelli non ancora interamente ri- fa male quentemente mortali. Così gravi era incompatibile con gli interes- monte della malattia diagnosticata solti, come le patologie da lavoro erano le condizioni dei fiammife- si degli industriali e dei lavorato- e studiata con rigore scientifico, nero e da non lavoro, e i rischi più rai e delle fiammiferaie che ne ve- ri. Cedendo alle pressioni che gli trascura quindi e dimentica so- gravi e più frequenti dei lavorato- Renzo Tomatis nivano a contatto da attirare l'at- venivano dai politici e dalla sua prattutto la prevenzione primaria ri immigrati, siano essi regolari o tenzione di un'inchiesta parla- propria amministrazione, il mini- Non è questa forse l'ultima ragio- clandestini. Carnevale e Baldasse- BERNARDINO RAMAZZINE Le ; mentare condotta nel 1877 sulle stro dell'industria il 1° luglio ne per cui, dopo le spinte innova- roni ci ricordano inoltre come il tie dei lavoratori (De morbis artifi- condizioni di lavoro. Si è dovuti 1903 sospese con una circolare tive e i progressi realizzati negli riconoscimento di malattie da la- cum diatriba), a cura di Francesco però arrivare al 1920 perché ve- l'applicazione della legge. anno sessanta e settanta, il movi- voro sia grandemente incompleto Carnevale, pp. 292, Lit 38.000, nisse abolito l'uso del fosforo La medicina del lavoro vede ai mento per la salute si indebolisce (sono riconosciuti, ad esempio, Chiari, Firenze 2000 bianco. Eppure la nocività del fo- suoi inizi due figure dominanti, verso la fine degli anni settanta e come di origine professionale, FRANCESCO CARNEVALE, ALBERTO sforo aveva anche stimolato la Luigi Devoto a Milano e Gaetano subisce il contraccolpo padronale, poche diecine di tumori all'anno, BALDASSERONI, Mal da lavoro. Sto- convocazione di una conferenza Pieraccini a Firenze. A Milano favorito dalla crisi economica. In contro circa duemila che, date le ria della salute dei lavoratori, internazionale, a Berna nel 1905, viene aperta la Clinica del lavoro, quegli stessi anni però la preven- condizioni prevalenti fino a epo- pp. 371, Lit 56.000, Laterza, Bari- durante la quale per la prima vol- che per decenni si erge a guida e zione primaria sui luoghi di lavo- ca recente, sarebbe giustificato Roma 1999 ta veniva messa sul tappeto la faro della medicina del lavoro ita- ro viene confermata come priori- attendersi), come le statistiche ROBERTO ROMANO, Fabbriche, ope- possibilità di scegliere fra la red- liana, e che ha in Enrico Vigliani il taria, seguendo quella corrente di dell'Inail siano al riguardo larga- rai, ingegneri, pp. 239, Lit 32.000, ditività economica derivata dal- più famoso dei suoi direttori. Vi- pensiero che Giulio Maccacaro mente deficitarie, e come tuttora Angeli, Milano 2000 l'uso industriale di una particola- gliani fra l'altro sarà anche il pri- aveva portato avanti per anni con l'ente nazionale che deve occu- re sostanza e i benefici di ordine mo al mondo a segnalare già nel rigore e ardore trascinanti. parsi della prevenzione, che si Pochi trattati di medicina han- sanitario che potevano derivare 1938 che il benzolo o benzene In contrasto con l'atteggiamen- chiamava Anpi e oggi si chiama no avuto la fortuna del De mor- dalla sua messa al bando. non solo è all'origine di varie gra- to del Ministero della sanità che Enpi, rimanga una struttura di bis artificum diatriba di Bernardi- Gli interventi a protezione dei vi alterazioni del sangue e del mi- - fino all'avvento di un ministro osservanza padronale. no Ramazzini da Carpi, pubbli- lavoratori, fino a un'epoca relati- dollo, ma è causa di leucemia. sensibile alle problematiche della Si affiancano utilmente alla cato a Modena nel 1700. Ramaz- vamente recente, si limitavano in Malgrado ciò bisognerà arrivare prevenzione quale è stata Rosy ponderosa opera di Franco Car- zini si era proposto di individua- genere ad allontanarli da una la- al 1963 perché in Italia si faccia Bindi - ha continuato a dimo- nevale e Alberto Baldasseroni i re sia la pericolosità delle sostan- vorazione pericolosa per qual- una normativa che protegga dai strarsi fermamente ostile a una saggi che Roberto Romano ha ze manipolate dai lavoratori nei che tempo. Nel caso dell'avvele- danni del benzene. Vigliani e la riforma che contempli la preven- raccolto nel volume Fabbriche, vari settori della produzione, sia i namento da mercurio, per esem- sua clinica rappresentano senza zione sui luoghi di lavoro, si operai, ingegneri, e che hanno danni alla salute dovuti all'orga- pio, ai primi segni di tremore l'o- dubbio un livello di coinvolgi- espande e rafforza in Italia un fatto da base per l'insegnamento nizzazione del lavoro e al modo peraio veniva sospeso dal lavoro mento scientifico e clinico che si movimento autonomo degli ope- di storia del lavoro, un corso da in cui esso veniva eseguito. Il per diverse settimane, per essere può definire eccezionale, e non ratori della prevenzione. Nello poco istituito presso la Facoltà trattato ebbe una larga diffusio- poi rimesso nelle medesime con- solo a livello nazionale, dato che la stesso periodo si irrobustiscono di lettere dell'Università di Mila- ne in originale e venne tradotto, dizioni lavorative, per cui pun- clinica milanese è molto nota in diversi gruppi di epidemiologi no. Frutto di una ricerca ap- elaborato e preso a modello in tualmente l'avvelenamento si ag- tutta Europa. Se un appunto si preparati e impegnati, a Torino, profondita di fonti primarie, la molti paesi europei. Tradotto in- gravava e si cronicizzava. può fare, e non da poco, è che la ma poi anche a Milano, Firenze, raccolta di Roberto Romano ci fine anche in italiano, viene esal- Mentre si registrano casi isolati medicina del lavoro così come è Roma e Napoli, per ridare all'epi- fornisce un'analisi dettagliata e tato in epoca fascista come uno di associazioni di operai che si concepita e orientata a Milano demiologia il suo originario signi- puntuale delle trasformazioni dei primati italiani in un periodo battono autonomamente per un privilegia le procedure diagnosti- ficato di strumento della preven- economiche e sociali che hanno nel quale i presunti primati italia- miglioramento delle condizioni che e cliniche e trascura l'igiene zione e ricostituire il suo essenzia- caratterizzato il faticoso e dolo- ni si moltiplicavano e le condi- di lavoro - come ad esempio le si- industriale e gli ambienti di lavo- le legame con la sanità pubblica. roso passaggio dei lavoratori zioni dei lavoratori peggiorava- garaie fiorentine alla fine dell'Ot- ro. Nei riguardi delle aziende La lotta per la salute dei lavorato- dalle campagne alla fabbrica. • no. Una nuova edizione è ora fi- tocento -, il movimento sindaca- nalmente disponibile per merito le che dall'inizio del secolo conti- di un coraggioso editore fiorenti- nuava a espandersi e rafforzarsi si no, in una esemplare traduzione mostrava, come fa notare Carne- curata da Francesco Carnevale. vale, disattento e rinunciatario Babele. Osservatorio sulla proliferazione semantica Nel periodo tra le due guerre, nei confronti delle questioni lega- mentre tributava un interessato te alla stato di salute dei lavorato- riconoscimento al pioniere della ri. A questa disattenzione si ap- Destra, s.f. Ovvero "la mano che si trova dal Maistre, ma anche Evola e nazisti vari) e una na- medicina del lavoro negli anni paia quella dello Stato che, mal- lato opposto a quello dove è il cuore" (Rizzoli- zional-populista (Mussolini, Perón). René Ré- venti, l'Italia arrancava per porta- grado la svolta voluta da Crispi, Larousse). Questo e null'altro, almeno fino al mond ha poi individuato nella storia francese tre re la sua capacità industriale a li- in pratica continuò a ignorare i 1672, allorché il Chamberlain, a proposito della destre, divenute veri idealtipi storico-politici: le- velli europei, cercando di recu- problemi della salute. Alla dire- Camera dei Comuni, parla d'una mano sinistra e gittimista borbonica (latifondo e tradizionali- perare almeno parte dei ritardi zione generale della sanità pub- d'una mano destra del re. Il topografico si fa as- smo cattolico), orléanista (moderatismo borghe- accumulati nei decenni prece- blica Crispi aveva chiamato nel siologico solo nel maggio 1789, quando, agli se oligarchico), bonapartista (cesarismo plebi- denti nei confronti delle altre po- 1887 l'igienista torinese Pagliani, Stati Generali, i membri del Terzo Stato si divi- scitario). Nel Dizionario di politica (1940) Canti- tenze europee. Nel 1927 sarà favorevolmente orientato verso dono nell'emiciclo: i conservatori di Malouet mori rileva il sorgere, col Novecento e con l'ur- emanata la Carta del lavoro, dove una protezione della salute pub- vanno a destra, i radicali di Mirabeau a sinistra. to della modernità, d'una destra nuova, radica- il lavoro viene glorificato come blica condotta in maniera indi- D'ora in poi l'idea di destra sarà associata alla le, di massa. Componenti: un nazionalismo anti- dovere sociale e viene sanzionato pendente da altri interessi, e conservazione, se non alla restaurazione, e quin- democratico, antisemita, antimassone, e un so- il primato degli "interessi supe- quindi inevitabilmente in contra- di alla controrivoluzione. Restaurare un sistema cialismo interclassista; su tale humus, assomma- riori", che troppo spesso coinci- sto con quelli di un ceto indu- abbattuto da una rivoluzione non è forse infatti tosi dopo il 1918 al combattentismo e alla rispo- dono con quelli degli interessi striale poco incline a migliora- compiere un'altra rivoluzione, benché di segno sta al biennio rosso delle classi possidenti coa- privati, degli imprenditori e degli menti igienici e impiantistici, ma opposto? In Italia è Lazzaro Papi, nel 1836, a diuvate dalla piccola borghesia, nacque il fasci- industriali. La storia della salute in contrasto anche con il macchi- inaugurare questo tipo di terminologia, scriven- smo. Oggi in Italia il termine destra, a lungo se- dei lavoratori getta luce sull'ag- noso funzionamento di un'ammi- do che nell'Assemblea francese era rivoluziona- questrato da Pnf, monarchici e Msi, è di quelli ghiacciante sequela di infortuni, nistrazione inefficiente. Gli stru- rio chi stava alla sinistra del Presidente, conser- che scottano: più che di destra tout court si par- mutilazioni, malattie acute e cro- menti che questo apparato buro- vatore chi stava alla sua "parte diritta". Fin qui la non a caso di destra sociale, o economica (se niche, morti precoci e infelicità e cratico amministrativo pachider- la genesi - anzi, la poligenesi - del termine. Fer- interna all'alta finanza), o religiosa. Negli Stati miserie di cui è costellata l'ascesa mico e oscurantista mette in ope- ve però il dibattito circa la sua sostanza ultima: Uniti quest'ultima affratella il Ku Klux Klan, dell'Italia al consesso delle otto ra, in stretto collegamento con tradizione (Cofrancesco), ineguaglianza (Bob- svariati miliziani e non pochi repubblicani. At- nazioni più ricche del mondo. quello politico, per ostacolare bio) oppure individualismo, comunitarismo, tualmente la destra, oltre che per rigurgiti po- qualunque cambiamento che Oggi si dimentica o non si vuol razzismo? E infatti vero che la destra etema è pulisti e xenofobi, vive un periodo aureo per il possa anche solo minimamente ricordare che il prezzo del pro- sangue, terra, gerarchia, spirito guerriero; ossia, successo delle sue proposte in materia di econo- incrinare il suo potere, si sono af- gresso industriale ed economico notò Furio Jesi, mistica della mia (il neoliberismo), leader- finati con gli anni, e consistono in del paese è stato pagato da quella morte, esoterismo, odio per l'e- ship (il presidenzialismo) e or- proroghe, deroghe, eccezioni, parte della popolazione italiana breo. La relatività del termine dine pubblico (la zero toleran- rinvìi e sanatorie, "cioè tutto che della produzione dei beni dei si e peraltro via via imposta: ce); mentre crescono, nel sotto- quell'armamentario elaborato quali era l'artefice subiva soprat- non solo all'interno d'ogni bosco ostile alla globalizzazio- per piegare a tornaconti partico- tutto i danni. Benvenuta quindi complesso ideologico è destra ne, la Nouvelle droite, il nazio- lari qualsiasi norma venisse ema- l'opera di Franco Carnevale e Al- "la parte moderata, conserva- nalbolscevismo e i nazionalismi nata". Esemplare a questo riguar- berto Baldasseroni Mal di lavoro. trice, o reazionaria, retriva, se- europeisti. Il nazional-europei- do è l'episodio che riguarda la Le cifre parlano da sole. Da un'in- condo i casi" (Dizionario Enci- smo è a destra da tempo, del re- legge sul lavoro dei fanciulli e chiesta del 1911 risulta che il clopedico Treccani), ma, in ge- sto, una risposta allo strapotere delle donne emanata nel 1902 al 90% dei verniciatori edili e degli nerale (Grande Dizionario En- americano. Il neogollista Ras- fine di aggiornare il testo del operai delle fabbriche di biacca ciclopedico Utet), esistono una semblement pour la France et 1886, che, fra l'altro, doveva im- "è fatalmente destinato a diventa- destra liberal-élitista (destra l'independance d'Europe è lì a pedire il lavoro nelle miniere di re vittima dell'avvelenamento da storica italiana, tories), una ari- dimostrarlo. zolfo ai ragazzi di meno di 15 an- piombo". L'avvelenamento da fo- stocratico-tradizionalista (de ni d'età. I solfatari e industriali si- DANIELE ROCCA sforo bianco, impiegato nella pro- ciliani fecero in modo che le nor- duzione dei fiammiferi, provoca me non venissero applicate entro la necrosi delle ossa dell'arcata N. 1 20

Esercitare l'occhio, ma anche l'intelligenza Riedizione di un feroce classico dell'antiumanismo Cristina Bianchetti

FRANK LLOYD WRIGHT, La città vi- del progetto; i vuoti sarebbero miglianze, differenze, variazio- ne (che diverrà progetto in condiviso nella cultura america- vente, ed. orig. 1958, trad. dall'in- le inevitabili sbavature che il ni. Oggi, a dodici anni dai pan- Broadacre) si fonda su un visce- na fin dal XIX secolo. Ciò che glese di Enrico Labò, introd. di tempo ha messo in mezzo. nelli proposti nella XVII Trien- rale antiurbanesimo che guida tuttavia preme sottolineare è Jean-Luis Cohen, postfaz. di Bruno E un'ipotesi fertile? Possiamo nale che hanno segnato l'emer- l'autore all'uso di termini e im- come l'idea di una città tradi- Zevi, pp. 259, Lit 42.000, Edizioni dire innanzitutto che è un'ipo- gere del tema, si può ritenere magini tetre per dipingere la zionale, intesa nei termini di di Comunità, Milano 2000 tesi che incontra una ricerca che il lungo lavoro condotto città: mostro nato dal caso, irra- "perdita assoluta" non sia scin- quasi esasperata di radici e rife- sulla dispersione nel nostro pae- gionevole trappola, mucchio di dibile dall'immagine wrightiana Nella sua acuta introduzione, rimenti capaci di dare solidità e se abbia avuto un importante scatole, ammassate su scatole della "città estesa nella campa- Jean-Luis Cohen imbocca deci- spessore ai tanti percorsi de- ruolo di rottura di schemi con- accanto ad altre scatole, frutto gna" fatta di insediamenti pun- samente la strada di una riat- tuali, larghe agglomerazioni, tualizzazione di The Living City formazioni lineari lungo valli alla luce di alcune nostre recen- fluviali e litorali: un nuovo pae- ti incertezze circa i territori del- saggio nel quale autostrade, la dispersione, quelle ampie fa- strade, ponti, centri commer- sce di paesaggio urbano conno- ciali, stazioni di rifornimento tate da insediamenti pulviscola- della benzina sono le nuove ti che ormai assediano, quasi opere di architettura (ed è sor- ovunque, le città. Il libro, pub- prendente la capacità di prefi- blicato nel 1958, sarebbe così gurare a così lunga distanza le - prima ancora che la precisa- nostre attuali "strade mercato", zione del modello di Broadacre gli shopping malls e uno stile di City (l'insediamento orizzonta- vita costruito sulla ricerca di le ideato da Wright tra il 1932 e mobilità, sicurezza e perfetta li- il 1936) - una fine e per molti bertà di comunicazione che versi lungimirante interpreta- "metta in relazione ognuno con zione delle tendenze insediative tutto"). Il contrappunto città degli Stati Uniti alla fine degli dei grattacieli / città dello anni cinquanta, una riflessione sprawl non è in Wright solo un su società e territori segnati già espediente espositivo. Le due in modo evidente dalle dinami- forme sono inscindibili, espres- che dello sprawl. Si allentereb- sione a suo modo storicista, di be dunque in parte il legame un evoluzionismo esplicitato fin con Broadacre sempre ribadito dal titolo. La dispersione è la dalla critica, mentre a reggere il nuova esperienza che nasce da libro sarebbe piuttosto un in- una condizione di intollerabile tento di spiegazione e di razio- fatica, la oltrepassa e la trasfor- nalizzazione della diffusione. ma. La città intera è vista come Solo alle spalle ci sarebbe la movimento. messa a punto di un principio Allora l'aiuto che può darci generale di organizzazione del- questo libro, per alcuni aspetti lo spazio, quel principio ("non così difficile oggi da leggere, va meno di un acro per ogni indi- ricercato non tanto nelle sintesi viduo, uomo, donna, bambi- interpretative che propone, no") che il plastico di Broada- quanto nell'invito a guardare cre aveva materializzato nella dall'alto, guardare le cose nel lo- New York uscita dal New Deal. ro insieme, cercare il senso della L'ipotesi è affascinante. Segna, proporzione e le relazioni di si- come si è detto, la distanza con gnificato che intercorrono tra numerose altre letture e anche tessuti pulviscolati, frange urba- con la rivendicazione zeviana ne, piccoli centri, aree metropo- dell'attualità del pensiero urba- litane. O, come dice Wright, tra nistico di Wright tutta giocata città e individui; città e architet- sulla condivisione di un model- tura; architettura e vita civica; lo disurbanista lontano dalle nuova spazialità e felicità indivi- utopie howardiane di città giar- duale; umanità e natura. dino e sul ruolo in esso affidato Non sarebbe generoso cercare all'uso generalizzato dell'auto- nei nostri paesaggi pulviscolari e mobile e alla diffusione delle frammentati gli scarti di signifi- telecomunicazioni. Zevi scrive cato e forma con le descrizioni l'introduzione all'edizione del wrightiane. La morte della città 1991 di The Living City, oppor- e la despazializzazione della so- tunamente riportata in appen- scrittivi che si sono esercitati at- solidati, abbia prodotto nuove di un'ambizione spietata. Solo cietà possono con qualche ragio- dice a questo volume. A guida- torno alla dispersione negli anni descrizioni e nuove interpreta- di notte la città ha una miriade ne essere ritenute esempi di pre- re la sua idea sono le tristi fac- novanta. Con ogni probabilità zioni dei nostri territori, ma si di bei profili fatti di luci iride- visioni errate per inadeguata co- cende urbane degli anni settan- si è ormai alla fine di una prima sia fermato sostanzialmente su scenti, punteggiate, riflesse. So- noscenza (come sono propensi a ta e ottanta: il disfarsi della lunga fase di riflessione sulla qualche secca. Quanto più si è lo di notte vive, ma "vive come fare oggi alcuni sociologi, ad città industriale, il sorgere del- città dispersa che è stata, princi- guadagnato nei vive un'illusio- esempio Giandomenico Amen- l'internazionalizzazione che po- palmente, una fase descrittiva. I particolari, nel- ne": alla luce dola, nel suo Scenari della città ne le città in una competizione molti programmi di lavoro che l'insieme sem- del giorno la nel prossimo futuro, Laterza, reciproca e senza confini. su questo tema si sono esercita- bra essere anda- città torna a es- 2000). Su questi aspetti proba- Cohen ha invece presente il lar- ti (pensiamo all'elementarismo to di nuovo per- sere un'immen- bilmente bisognerà essere più go dibattito sulla dispersione di Bernardo Secchi, al neo-co- duto, sicché ab- sa prigione dalla prudenti di quanto non lo sia del decennio successivo che, munitarismo di Alberto Magna- biamo sempre facciata di ve- stato cinquantanni fa Wright. specie nel nostro paese, ha oc- ghi, ma anche alle tante ipotesi più descrizioni tro. Il rifiuto di Ciò nondimeno possiamo conti- cupato quasi per intero la ri- riformiste della scuola venezia- accurate e sem- Wright per la nuare a seguire qualche suo flessione sulla città contempo- na o alle rinnovate curiosità fe- pre meno idee metropoli mo- buon consiglio: possiamo conti- ranea. Può dunque impostare nomenologiche milanesi) hanno generali, sempre derna è ben no- nuare a osservare quanto ci sta diversamente il suo ragiona- preso avvio dalla convinzione più domande aperte. Alla fine to come abbia dato luogo a stu- attorno dall'alto per ritrovare mento sostenendo una sorta di che per affrontare un fenomeno di questa prima fase di studi, af- di come quello di Muchamp ri- una perduta comprensione del linea tratteggiata tra un princi- variegato, confuso, irregolare e fannosa è divenuta la ricerca di cordato da Cohen (Man about territorio; possiamo continuare a pio di organizzazione spaziale discontinuo come quello della matrici e radici. La linea trat- Town. F.L. Wright in New York esercitare l'occhio, ma anche affermato da Wright più di cin- dispersione vi fosse bisogno di teggiata di Cohen sembra deli- City, Mit Press, Cambridge, l'intelligenza, per cogliere accan- quant'anni fa e la nostra città esempi, di comparazioni, che si neare una risposta, ma come Mass., 1983). Poco altro è estra- to alla città e alla dispersione re- dispersa, dove ciò che fa la li- dovesse esplorare questo "nuo- The Living City può aiutarci? neo alla nostra tradizione disci- se nella loro evidenza, quella nea è, come egli giustamente percezione della città e della di- vo spazio" un pezzo alla volta, Ciò che più serve di questo li- plinare quanto questo feroce sostiene, il registro dell'inter- spersione che è sguardo d'insie- caso dopo caso, accumulando bro è ciò che è meno condivisi- antiurbanesimo, espressione di pretazione piuttosto che quello me, dubbio, sospetto. • osservazioni, lavorando su so.- bile. L'attenzione alla dispersio- un atteggiamento largamente s i N G 4 • I

"U Giubileo è il sabato dei sabati, il 'sabbatico dei equilibrio può essere garantito soltanto dal perma- sabbatici', l'anno che giunge dopo sette settimane MINIMA CIVILIA nere di una tendenziale logica di distinzione istitu- di anni, e partecipa perciò della sacralità del sabato, zionale. il giorno del riposo di Dio e della sue creature (...) Sulla chiusura del Giubileo In questo quadro non solo deve esigersi (anche per Per noi cristiani c'è però un altro 'sabato' che è al pure ragioni funzionali) che le Chiese restino entro la centro e al cuore della nostra fede: è il Sabato santo di Franco Rositi società civile, ma anche deve porsi attenzione affinché (...) E un sabato di grande silenzio, vissuto nel pian- gli inevitabili trasferimenti delle loro istanze culturali to dai primi discepoli (...) E in questo sabato, che e morali nella sfera pubblica (politica e statuale) non sta tra il dolore della Croce e la gioia di Pasqua, che suonino come ingerenza illegittima e come confuta- i discepoli sperimentano il silenzio di Dio, la pesan- zione della distinzione. Qui dunque emerge innanzi- tezza della sua apparente sconfitta (...) Contemplo tutto una questione di stile. La fragilità di confini che Maria: è rimasta in silenzio ai piedi della Croce nel- pur sono di importanza fondamentale può rendere te- l'immenso dolore della morte del Figlio e resta nel mibili non solo i comportamenti che illegittimamente silenzio dell'attesa (...) Siamo dunque nel sabato del li annullino, ma anche quelli che inopportunamente li tempo, incamminati verso l'ottavo giorno: fra 'già' e mettano a rischio. 'non ancora' dobbiamo evitare di assolutizzare l'og- Molto emblematico è il modo con cui Casanova com- gi, con atteggiamenti di trionfalismo o, al contrario, menta vari episodi di intervento dell'episcopato ameri- di disfattismo". cano in questioni politiche. In particolare l'autore espri- Forse qualche cattolico troverà discutibile che altri, me apprezzamento per la lettera pastorale del 1983, La frugando in questa lettera pastorale dedicata al Giu- sfida della pace, riguardante le politiche nucleari, e per bileo da Carlo Maria Martini (La Madonna del Sabato l'altra lettera pastorale del 1986 sul tema Una giustizia Santo, Centro Ambrosiano, 2000), opponga il "silen- economica per tutti. Caratteristica di entrambi i testi è il zio" e lo "smarrimento" che ispirano il Cardinale Ar- rifiuto dell'apodissi e di ogni retorica dell'autorità, a fa- civescovo di Milano al trionfalismo e al frastuono con vore di un'ampia analisi empirica e di uno stile argo- cui Giovanni Paolo II ha governato questo lungo an- ziosa presenza nel cuore e nella sfera privata dei fe- mentativo che riconosce anche gli argomenti contrari e no giubilare (con la sola eccezione dell'umile silenzio deli. Che le cose potessero nella modernità andare che impone, se così può dirsi, la discussione. Clausole con cui egli ha introdotto la domanda di perdono fra da sole in questo senso, e cioè verso una "religione come "noi crediamo", "a nostro parere", "secondo noi" le fessure del Muro del pianto). Per altre ragioni, non invisibile" quale per esempio quella teorizzata dal segnalano un contesto che gli stessi vescovi-autori defi- per fastidio verso l'ingerenza di estranei, lo stesso sociologo Luckmann, era non solo una previsione niscono di "devotaoculatezza". Martini rifiuterebbe questo gioco di contrapposizio- incredibile, ma perfino un esito indesiderabile: in La sfera della società civile è questo: informazione, ar- ni: probabilmente lo troverebbe semplicistico. Ma una società dove fosse obbligo, anche solo morale, gomentazione, discussione. Nella società civile ci si quelli che, anche laici, pensano che sia dannosa per la di essere religiosi soltanto nel privato, non si vede informa, si argomenta e si discute molto più di quanto società italiana, già politicamente così dilaniata, la ria- per quale ragione potrebbe mantenersi un privile- possa mai accadere nella stessa discussione interna al si- pertura di un fronte antiguelfo, hanno serie ragioni gio di pubblicità a tutte le altre fonti di senso e di stema politico, o comunque nelle presentazioni di ap- per accogliere con attenzione e con animo favorevole moralità. In una società a religione invisibile reste- poggio alle decisioni pubbliche. Quando si parla davan- i segni di una Chiesa cattolica non ancora del tutto rebbero "invisibili" anche tutte le altre opzioni non ti alla società civile, e non solo a una privata cerchia di conforme all'assiduo fervore integrista di questo pa- tecniche. Se mai ciò fosse possibile, dovremmo co- fedeli, il linguaggio dovrebbe essere diverso, più mite e pato. munque rattristarci per una siffatta società unidi- più ragionato, e forse anche più parsimonioso, di quello Aver convocato a Roma tutte le possibili categorie mensionale. che Giovanni Paolo II ha usato perentoriamente per (di sesso, di età, di mestiere...); aver ottenuto una Si può ottenere qualche idea chiara su tali proble- questo intero anno di celebrazione del Giubileo. Già metropoli a propria disposizione per un anno, per- mi da un libro non proprio recente, ma recentemen- solo su tali questioni di stile, ancor prima di giudicare la fino reclamandone e per fortuna non ottenendone il te tradotto in italiano: nel 1994 José Casanova ha moltitudine delle politiche concrete del Vaticano e delle monopolio; aver voluto circondarsi di qualche mi- pubblicato Public Religions in the Modem World, sue ingerenze negli affari di qualche Stato, compreso gliaio di dirigenti politici proprio nella data di una che è stato ora tradotto con il titolo Oltre la secola- quello italiano, dovrebbe cominciare un esercizio di cri- festa nazionale italiana (il 4 novembre); aver co- rizzazione (il Mulino, 2000). Dopo aver mostrato tica: da parte di credenti e di non credenti. struito eventi mediatici e reali di discutibile giganti- che a livello mondiale non si sono avvera- smo; aver ottenuto nella televisione di Stato italiana te né la profezia sul declino della religio- una continua presenza (concordata e controllata nei ne, né l'altra sulla sua privatizzazione, e Daniela Marcheschi Sitila "riforma"della scuola particolari) - nulla di tutto questo può essere singo- prima di condurre cinque studi di caso I DESTINO E SORPRESA a larmente considerato illegittimo. Ma è lo stile di tut- (Spagna, Polonia, Brasile, protestantesi- J Per Giuseppe Pontiggia, Massimo Bontempelli to questo a destare preoccupazioni. Anche l'aver ri- mo evangelico e cattolicesimo america- con i suoi primi scritti sul "verri" • L'AGONIA badito il possesso esclusivo della verità, e l'aver insi- no), Casanova ricorda, in accordo con stito sulle proprie irrinunciabili scelte morali, non DELLA SCUOLA ITALIANA una ampia letteratura, che la modernità si Carlo Carrara avrebbe potuto essere criticato sul piano della legit- caratterizza per aver prodotto l'emergere LA DOMANDA DEL SENSO timità se non si fosse accompagnato a una retorica della "società civile" come una terza sfe- Fabio Bentivoglio, Per una filosofia del «ri-trovamento» della potenza. Nel delicato rapporto fra la grande ra, complessa e autonoma, situata fra IL DISAGIO DELL'INCIVILTÀ organizzazione della Chiesa e i poteri pubblici, lo pubblico e privato. La sfera pubblica è In APPENDICE testi di: 3 Kasper, Antiseri, Giussani, Heschel, Un insegnante stile, come andrò ripetendo nei paragrafi seguenti, è quella più propria della politica, dello 7, Alfaro, Fischer, Welte, Rahner, Rigobello, Anders, Pannenberg, Bobbio nella scuola dell'autonomia di decisiva importanza. Stato e dell'amministrazione; la sfera del- Non sono in questione, ovviamente, i diritti di la società civile è quella della discussione Editrice J/ C R T Coscienza Realtà Testimonianza comunicazione e di presenza simbolica della Chie- pubblica su interessi e su valori divergen- sa cattolica. Nessuno che abbia un poco di ragione- ti. Non si tratta di sottosistemi rigidamen- Via S. Pietro, 36 - 51100 Pistoia E-mail: [email protected] Tel.: 0573/976124 - Fax: 0573/366725 In Internet: www.zen.it/crtiltempio volezza può oggi condannare le religioni alla silen- te separati, ma di sfere interagenti il cui N. 1 22 |DEI LIBRI DELMESE|

L'esempio più convincente tempo, il Progetto Genoma I limiti della crescente importanza è diventato "l'Affare Geno- della ricerca biologica (rivol- ma": parte la corsa al bre- ta ali 'umano) a scapito delle vetto dei geni identificati, i del Progetto scienze fisiche (che si occu- giganti farmaceutici forma- pano della materia) è rappre- no consorzi con società mi- Genoma sentato, secondo Lewontin, nori, specializzate in geno- dalla decisione del Congres- mica, e finanziano la ricerca so americano di bocciare la G prevedendo enormi margini s richiesta di un ingente finan- di profitto nelle possibili ap- RICHARD LEWONTIN, It ain't necessarily so: the dream ziamento per la realizzazione di un acceleratore di par- plicazione della "farmacogenetica" e della terapia of the human genome and other illusions, pp. 330, ticelle, e di finanziare l'ambizioso progetto di decifra- genica in un futuro sufficientemente prossimo. Le £ 14.99, Granta, London 2000 re l'intero codice genetico umano: The Human Geno- aspettative di ingenti guadagni sono all'origine del me Project, un progetto costato fino a oggi circa due- duello tra pubblico e privato nella corsa al comple- Progetto Genoma, clonazione, cibo geneticamente centocinquanta milioni di dollari (oltre cinquecento tamento del sequenza del genoma umano. Un esem- modificato. Negli ultimi anni, le conquiste della bio- miliardi di lire), basato su un consorzio a finanzia- pio eloquente è quello della Celerà Genomics, una logia molecolare e lo sviluppo delle tecnologie di ma- mento pubblico di laboratori prevalentemente anglo- giovane azienda del Maryland, diretta da J. Craig nipolazione genetica si sono susseguite, offrendo americani (informazioni dettagliate sono disponibili Venter, precedentemente coinvolto nella direzione promesse di un futuro migliore in cui ogni malattia sul sito www. nhgri . nih. gov/hgp). del Progetto Genoma, che ha annunciato lo scorso sarà sconfitta, la fame nel mondo debellata e il dete- Il Progetto Genoma e le sue ambiziose aspirazioni aprile di avere ottenuto la sequenza grezza del Dna rioramento ambientale arrestato. Molti di noi hanno sono temi ricorrenti nel libro. Lewontin non perde di un donatore anonimo, battendo in velocità il con- seguito, con interesse e preoccupazione, l'acceso di- occasione di manifestare il suo scetticismo sulle ef- sorzio di laboratori finanziato da fondi governativi. battito tra sostenitori di questi nuovi sviluppi scienti- fettività potenzialità del progetto e sul vero grado di Il successo della Celerà Genomics è in larga parte di- fici e tecnologici e coloro che invece invocano pru- priorità rispetto ad altri progetti nell'ambito della ri- peso da una diversa strategia, basata sulla frammen- denza e cautela. Nell'inevitabile confusione generata tazione dell'intero genoma e dall'utilizzazione di po- da una informazione scientifica spesso inadeguata tenti macchine (i sequenziatori) appositamente pro- - in egual misura trionfalista o catastrofista - e da di- La biologia non è gettati e costruiti in collaborazione con un colosso scussioni spesso concitate, in cui si confrontano inte- industriale (la Perkin-Elmer Corporation). La sola ressi economici e politici, valori morali e religiosi, commercializzazione di queste macchine, appena sa- preoccupazioni ambientaliste, è alla scienza che ci si una scienza esatta ranno disponibili sul mercato, frutterà profitti ben affida per legittimare gli obiettivi da perseguire e le superiori all'intero costo del progetto. Non è quindi strategie per raggiungerli. di Luisa Minghetti del tutto infondata l'osservazione di Lewontin, se- Ma la scienza è davvero al di sopra delle parti e de- condo cui, a tutt'oggi, il Progetto Genoma trova una gli interessi particolari? Possiamo accettare il rischio DA TRADURRE sua reale giustificazione solo se collocato in un con- di delegare agli scienziati la facoltà di decidere, in ba- testo economico e del profitto delle grandi industrie. se alle conoscenze scientifiche raggiunte, quale sarà il Oltre al Progetto Genoma, Lewontin affronta altri futuro dell'umanità? argomenti di interesse scientifico e sociale: dalla fal- Sono queste alcune delle riflessioni su cui Richard lacia dei test di misurazione dell'intelligenza, al suc- Lewontin richiama la nostra attenzione nel suo re- cesso della teoria evoluzionistica darwiniana nelle cente libro It ain't necessarily so: the dream of the hu- scienze sociali, alla neurobiologia e alla sua incapa- man genome and other illusions ("Non è necessaria- cità di comprendere la mente umana, alla discrimi- mente così: il sogno del genoma umano e altre illu- nazione tra i sessi, alle conseguenze etiche e sociali sioni"). Professore di genetica all'Università di Har- della clonazione umana, all'inaffidabilità delle inda- vard, eminente biologo molecolare e genetista, espo- gini sociologiche sulle abitudini sessuali. Il filo con- nente della genetica evoluzionistica (a cui ha contri- duttore che unisce gli argomenti è sempre l'acuta e buito anche con l'introduzione di tecniche per la mi- talvolta feroce critica al determinismo biologico e ai surazione delle variazioni genetiche), Lewontin ci ha suoi preconcetti ideologici. Passo dopo passo, da tempo abituati a una critica aspra, attenta e spes- Lewontin, sottolinea ripetutamente i limiti alle no- so polemica del determinismo genetico e delle facili stre possibilità di conoscenza, rifiutando nettamente interpretazioni della realtà anche sociale che spesso la visione ottimistica che il potere analitico della bio- se ne derivano. logia possa superare qualsiasi limite conoscitivo e Il volume raccoglie nove recensioni, pubblicate che la completa conoscenza dell'essere umano sia dal 1981 al 1998 sulla "New York Review of Books", cerca medico-biologica. In particolare, le obiezioni e dietro l'angolo. La posizione ideologica di Lewontin in cui i libri originariamente recensiti servono come le critiche esposte da Lewontin nel saggio origina- non ha nulla di anti-scientifico e anti-evoluzionistico spunto per una più ampia opera di divulgazione riamente apparso sulla "New York Review of - due peccati spesso attribuitigli - ma rappresenta scientifica. Come spiega l'autore nel- Books" del maggio del 1992 (capito- invece un rifiuto coerente del determinismo e del ri- la sezione introduttiva, le recensioni lo 5) sono oggi più che mai attuali e duzionismo in biologia. Lewontin riconosce i pro- sono state mantenute nella loro ver- "Possiamo accettare meritevoli di attenzione. Partendo gressi del pensiero scientifico, ma riafferma la neces- sione originale, aggiornate dove ne- dalla critica al "dogma centrale" del- sità di un atteggiamento critico, che metta in eviden- cessario da un breve "epilogo", affin- il rischio di delegare la biologia molecolare, che attribui- za ciò che non conosciamo e probabilmente non po- ché "il lettore possa beneficiare della agli scienziati la facoltà sce alle sequenze di Dna la capacità tremo mai conoscere e non lasci spazio a facili illu- prospettiva storica". In alcuni casi, il di decidere il futuro intrinseca di determinare come sia- sioni e trionfalismi. Un atteggiamento che richiede il contesto storico, sociale e accademi- mo, camminiamo, parliamo e pensia- coraggio di contrapporsi al coro della maggioranza co nel quale il dibattito ha avuto luo- dell'umanità?" mo, si giunge all'analisi specifica dei degli scienziati, e di assumere posizioni scomode o go è ulteriormente arricchito dalle limiti del Progetto Genoma, ultima impopolari. pungenti e spesso aggressive repliche espressione meccanicistica e determi- Come sostiene Mark Ridley, dell'Università di degli autori recensiti e dalle contro-repliche di nistica della ricerca scientifica. Il consenso e gli en- Oxford, nella recensione apparsa recentemente nel Lewontin. tusiasmi suscitati dal Progetto Genoma trovano ra- volume 406 della prestigiosa "Nature", It ain't neces- Con la vivacità espositiva e lo stile chiaro ed elegan- gione nell'assunto che ottenere la sequenza delle sarily so non aggiunge alcunché di nuovo alla posi- te che lo contraddistinguono, Lewontin introduce i te- quattro basi azotate che compongono il Dna umano zione critica di Lewontin - tra i cui saggi più specia- mi affrontati nei vari capitoli del libro, illustrando le - indicate con le lettere "A", "T", "C" e "G" - si- listici tradotti in italiano vanno invece ricordati Bio- ragioni che negli ultimi quarant'anni hanno portato al gnifichi conoscere l'intero processo che dà origine logia come ideologia, la dottrina del Dna (Bollati Bo- crescente predominio della biologia nell'ambito delle all'essere umano e pertanto essere in grado di con- ringhieri, 1993) e Gene, organismo e ambiente (La- scienze e alla crescita esponenziale dei finanziamenti trollarlo e correggerlo per prevenire o curare disfun- terza, 1998). Molti degli argomenti usati per demoli- pubblici dedicati alla ricerca in campo biologico. A zioni e malattie. La sequenza del Dna sarebbe, in re le teorie deterministiche sono noti ai biologi e a partire dagli anni cinquanta, al culmine del prestigio e una parola, la "chiave" che consentirà chi segue il dibattito scientifico. Tut- del successo delle scienze fisiche classiche, molti fisici di appropriarci del nostro futuro e di tavia, l'alternanza di argomenti tecni- e chimici incominciarono a interessarsi dei problemi costruirlo come lo desideriamo. E tut- "Perché ci e non, i continui riferimenti al con- to questo scientificamente fondato? testo storico e ad altri campi della cul- biologici diventando i fondatori della moderna biolo- non possiamo gia molecolare. Questo cambiamento di interesse fu No. Come Lewontin e gli stessi ricer- tura, la scrittura chiara ed elegante, senz'altro motivato dalla convinzione di potere appli- catori che hanno preso parte al Pro- vivere spesso divertente, rendono questo li- care con successo allo studio della cellula gli stessi getto Genoma sanno, passeranno an- fino a cent'anni bro ideale per avvicinarsi o ri-awici- cora molti decenni prima che le narsi alla Scienza e alle sue interpreta- strumenti teorici e metodologici che avevano svelato i in ottima salute?" segreti dell'atomo. Ma, allo stesso tempo, andava cam- aspettative generate dalle asserzioni zioni. Questa opera è, forse più di al- biando la percezione di che cosa è davvero importan- dei sostenitori del progetto possano tre delle stesso autore, uno strumento te conoscere del mondo in cui viviamo. Se da un lato realizzarsi, se mai si realizzeranno. per rispondere all'esortazione dello è affascinante sapere quando ebbe luogo il "Big Bang" Tuttavia, eminenti scienziati e uomini politici festeg- stesso Lewontin - in Biologia come ideologia - di "in- che ha dato origine all'universo, dall'altro ciò che cia- giano il completamento della sequenza delle A, T, C coraggiare i lettori a non lasciare la scienza agli esper- scuno di noi vuole conoscere è perché qualcuno è sa- e G, che si alternano e si susseguono per formare il ti, a non farsi disorientare da essa, ma invece a esige- no e qualcuno è malato, o perché non possiamo vive- Dna dei geni umani in una lista così lunga da riem- re una raffinata comprensione scientifica che possa re fino a cent'anni in ottima salute. pire almeno duecento elenchi telefonici. Nel frat- essere condivisa da tutti". N. 1 23 • DEI LIBRI DEL MESE

zioni finanziarie, le alterne James Joyce vicende familiari, la nascita dei figli, la convivenza con Nora, il conflittuale rappor- esule to con il fratello Stani- slaus... triestino Nel pomeriggio del 20 ot- tobre del 1904, James Joyce, N A appena ventiduenne, arriva L alla stazione di Trieste assie- JOHN MCCOURT, The Years of Bloom. ]ames Joyce in me alla sua compagna Nora Barnacle. Sono in fuga All'inizio del XX secolo, sotto l'Impero Austro- Trieste 1904-1920, pp. 306, £ 25, The Lilliput Press, dall'Irlanda, un paese che era divenuto a entrambi Ungarico, Trieste era una città di intensi traffici com- Dublin 2000 troppo stretto, un paese dove, come ebbe modo di merciali e un fiorentissimo porto. Joyce arrivò in un JOHN MCCOURT, James Joyce. A passionate exile, scrivere Joyce, "nessuno che abbia un minimo di au- luogo dove si parlavano lingue diverse: l'italiano, il pp. 112, ili., £ 16,50, Orion Books, London 2000 tostima può pensare di vivere". Tra il 1904 e il 1920, tedesco, il dialetto triestino, lo sloveno, il greco; e in periodi diversi, James e Nora passarono undici questo medley of languages ebbe un impatto enorme Può accadere che una città di provincia si appro- anni della loro precaria esistenza a Trieste. Joyce in- sulla sua scrittura, tanto che si potrebbe affermare pri delle vite e delle imprese di personaggi che vi segnava inglese alla Berlitz School e dava lezioni pri- che Finnegans Wake sarebbe impensabile se Joyce hanno soggiornato, per una notte o per tanti anni. vate, ma dipese per tutta la vita dal supporto finan- non fosse vissuto a Trieste. Il dialetto triestino finì Che Goethe abbia passato solo qualche ora in una ziario del fratello Stanislaus o di parenti, amici e me- per essere la lingua di casa tra James, Nora e i loro locanda di Ercolano è sufficiente per accrescere la cenati. È sempre imbarazzante associare l'aspetto figli Giorgio e Lucia. gloria della cittadina campana. Che Joyce abbia vis- squallido e meschino del James Joyce sempre perse- Le atmosfere orientali che traspaiono tra le pagine suto dieci anni a Trieste basta per annoverarlo tra i guitato dai creditori all'autore di uno dei testi fon- dell' Ulisse, la vaga figura da odalisca che si nascon- protagonisti della locale storia patria. In verità il danti della letteratura contemporanea. de dietro alla languidità di Molly Bloom, provengo- ruolo avuto da Joyce nello sviluppo della cultura no tutte dalle esperienze triestine. Un'ampia sezione triestina è stato a lungo sottovalutato. Ancor più è della ricerca di John McCourt è dedicata all'incon- stato minimizzato l'influsso che ebbe la città sull'in- "Non servirò ciò tro tra Joyce e la cultura ebraica, che in quel perio- tero opus letterario joyciano. Per anni gli studiosi do aveva a Trieste una notevole diffusione. Per Joy- dell' Ulisse avevano dato per buona la versione di Ri- ce l'ebraicità era quasi sinonimo di "orientalità", e chard Ellmann. A seguito di quanto gli aveva di- in cui non credo più" l'incontro tra lo scrittore e importanti figure della chiarato Stanislaus Joyce, Ellmann riteneva che - ri- comunità locale, quali Ettore Schmitz, Annie Sch- spetto ad altre città come Zurigo o Parigi - l'impat- di Elisabetta d'Erme leimer e Amalia Popper, avrà un ruolo cruciale nel- to di Trieste su James Joyce fosse stato piuttosto la creazione del personaggio di Leopold Bloom, il marginale. A questa visione si è andata opponendo DA TRADURRE protagonista dell 'Ulisse, un ebreo profondamente negli ultimi anni una nuova tesi nata dalle ricerche laico, aperto e curioso a ogni nuova suggestione cul- condotte in primo luogo da Renzo S. Crivelli, pro- turale. fessore di lingua e letteratura inglese all'Università Un lungo capitolo di The Years of Bloom è intito- di Trieste, al quale si deve non solo una più detta- lato Was ist eine Nation?. "Che cos'è una nazione", gliata ricostruzione degli spostamenti di Joyce a una questione bruciante oggi come cento anni fa. Trieste, ma anche un'analisi dell'influenza che il sog- Con il suo volontario esilio Joyce si era lasciato alle giorno triestino ebbe nella scrittura e nella conce- spalle un paese dominato dagli Inglesi, percorso da zione delle opere dell'autore di Finnegans Wake. una drammatica volontà di autonomia, che nella L'esito di queste ricerche è raccolto nel volume di personale mitologia di Joyce era incarnata dalla fi- Crivelli Itinerari Triestini: James Joyce, pubblicato gura di Parnell. I fatti dell'Easter Rising del 1916 nel 1996 dalla casa editrice Mgs Press. Nel 1997 è erano ancora di là da venire, e Joyce trovò a Trieste seguita la nascita di una Joyce Summer School, di- una città ugualmente percorsa da ferventi sentimen- retta da Renzo Crivelli insieme a John McCourt, che ti irredentistici. Di ritorno da un fallimentare sog- ogni anno tra giugno e luglio ospita a Trieste scritto- giorno a Roma, dove aveva vissuto per sei mesi la- ri, poeti, studiosi ed esperti joyciani provenienti da vorando come impiegato in una banca, Joyce viene tutte le parti del mondo, e un numero sempre cre- invitato dai suoi amici Francini Bruni e Roberto scente di studenti e appassionati lettori di Joyce. Prezioso a scrivere una serie di articoli per "Il Pic- L'Università di Trieste si prepara inoltre ad accoglie- colo della Sera" sui parallelismi esistenti tra la con- re l'edizione del 2002 (centoventesimo anniversario Pur avendo vissuto tutta la sua vita in esilio, James flittuale relazione fra Irlanda e Impero Britannico e della nascita di Joyce) del Convegno internazionale Joyce ha dedicato ogni istante della sua esistenza al quella fra Trieste e l'Impero Austro-Ungarico. Non di studi joyciani. tentativo di ricreare nella sua intera opera letteraria era allora insolito porre le rivendicazioni di indi- John McCourt, nato a Dublino nel 1965, vive dal la città di Dublino. Joyce sapeva bene che se Dubli- pendenza degli irlandesi accanto a quelle degli un- 1991 a Trieste, dove insegna lingua e letteratura in- no fosse stata distrutta da un cataclisma i posteri gheresi. glese. Deve essere stato proprio questo personale avrebbero potuto ricostruirla facilmente leggendo La posizione di Joyce verso il nazionalismo è quel- percorso joyciano che gli ha permesso di compren- l'Ulisse. La passione che Joyce avrebbe riposto per la di sempre, che conosciamo dal già citato procla- dere più intimamente il tipo di esistenza che il suo tutta la vita nell'evocazione delle stra- ma di Stephen Dedalus: "Non ser- connazionale condusse a Trieste ottanta anni prima de, delle insegne, degli odori, delle virò ciò in cui non credo più, si chia- di lui. Più di ogni altra cosa John McCourt deve aver voci della sua città, era forte quanto il mi questo la casa, la patria o la Chie- capito che James Joyce è un personaggio che vuole disprezzo che lo spinse ad abbando- "Le sole armi sa". Ciò che lo scrittore proporrà nei essere raccontato. A soddisfare, parzialmente, que- narla giovanissimo, perché - come fa che mi concedo suoi articoli sarà piuttosto una forma sta inesauribile sete di notizie sulla vita sregolata, il dire a Stephen Dedalus nel Ritratto di usare: di "nazionalismo costruttivo", come dell'artista da giovane -: "Non servirò lo definisce McCourt, che non un genio, le disgrazie e la fama di Joyce, John McCourt il silenzio, ha scritto due libri: il primo - una biografia formato ciò in cui non credo più, si chiami cieco irredentismo (che porterà inve- coffee table hook, piena di splendide illustrazioni (tra questo la casa, la patria o la Chiesa: e l'esilio e l'astuzia" ce suo fratello Stanislaus nelle pri- cui alcune foto inedite) - è James Joyce. A passionate tenterò di esprimere me stesso in gioni austriache). James Joyce non exile\ il secondo è invece uno studio molto accade- qualche modo di vita o di arte quanto metterà mai la sua penna al servizio mico centrato sugli anni triestini: The Years of più liberamente e integralmente, adoperando per di- della causa irlandese. Il più grande scrittore che l'Ir- Bloom. James Joyce in Trieste 1904- fendermi le sole armi che mi concedo landa abbia mai avuto disprezzava la grettezza del 1920. Gli "anni di Bloom", come a di- di usare: il silenzio, l'esilio e l'astu- nazionalismo. Il suo mondo sarebbe stato sempre re: non dimentichiamo che Leopold multiculturale, risonante di voci e lingue diverse, "Nessuno che abbia zia Bloom è nato a Trieste, tra Ponteros- La via dell'esilio lo aveva dunque una continua eco di tradizioni, religioni, teologie, so e piazza Cavana. un minimo portato a Trieste, una città che in un letterature diverse. Riprendendo il lavoro iniziato con di autostima certo modo poteva ricordare Dubli- Eppure sarà proprio il destino irredentista di Crivelli, John McCourt ha ricostruito può pensare di vivere no, per il porto, per l'animazione del- Trieste che spingerà durante la Grande Guerra la con perizia infinita il lungo soggiorno le sue strade, ma che si rivelerà essere famiglia Joyce a un nuovo esilio. Come spesso acca- dello scrittore dublinese a Trieste. in Irlanda" anche un luogo ricco di sottili attratti- de, un ritorno a Trieste si rivelò impossibile. Gor- McCourt accompagna il lettore attra- ve. All'epoca Trieste era una vera città man, primo biografo di Joyce, scrisse che egli "ave- verso le strade affollate e animate del- cosmopolita e laica. Come sottolinea va amato la vecchia Trieste ed è possibile che la la Trieste di inizio secolo, nelle sue bettole e nelle ca- acutamente McCourt, Joyce vede in Trieste non solo nuova Trieste, quella di Vittorio Emanuele, gli rive- se della media e alta borghesia, ci introduce alle fre- la porta verso l'Oriente, con le sue seduzioni, i suoi lasse progressivamente la deplorevole assenza di quentazioni di James, ricostruisce il mondo cultura- profumi e le esotiche spezie che venivano scaricate a un'antica atmosfera fortemente desiderata". Nel- le nel quale visse lo scrittore, gli incontri, le serate al- profusione sui moli del porto, ma anche l'avamposto l'ottobre del 1919 la città dove Joyce aveva scritto l'opera, nei numerosi cinema, le visite ai postriboli della cultura classica, mediterranea. Il mare che si Dubliners, Ritratto dell'artista da giovane e diversi del vecchio ghetto, l'attività didattica, le conferenze, apriva nell'ampio golfo era già il mare di Ulisse: da capitoli dell' Ulisse non era più la stessa. Approfittò i viaggi, le malattie, gli interessi politici, il sociali- qualche parte una delle tante isole che affioravano dell'invito di Ezra Pound, e nel luglio del 1920 si smo, l'irredentismo, le fallimentari imprese commer- lungo la costa tra l'Istria e la Dalmazia poteva essere trasferì con la famiglia a Parigi. Da allora si autode- ciali, gli innumerevoli traslochi, le miserevoli condi- Itaca. finì un tergestis exul. Non aprite quel La Porta Solo che per distinguere A suo dire "Delia Frigessi, avendo sposato Enrico Il piacere l'una dall'altra occorre un palato abbastanza raffinato. Castelnuovo si guadagnò un seggio permanente nel- Scarpa immagina a un certo punto un lettore intento a l'augusto consesso" (p. 109). In verità, quando entrai del significante delibare Manganelli con tanto di "glottovora gola" e nella redazione della casa editrice - nel settembre o "logofaghe fauci": "se il romanzo vuole essere una nell'ottobre del 1960 - non avevo ancora incontrato il di Giuseppe Antonelli bottiglia di lettura, ogni lettore è un sommelier". Non mio futuro compagno e consorte. Avevo cominciato a sarei tanto ottimista: la degustazione della letteratura frequentare l'Einaudi quando la mia proposta di pub- richiede papille educate. La narrativa conosce perso- blicare un'antologia delle riviste italiane del primo Al capezzale della letteratura, data per agonizzante naggi gastronomi e sedicenti gourmets anche tra gli Novecento era stata accettata (il primo volume de La da più secoli, le polemiche letterarie prosperano, an- scrittori; ma i lettori? Chi insegna ai lettori a ricono- cultura italiana del Novecento attraverso le riviste uscì negate nei proverbiali fiumi d'inchiostro (nel frat- scere il sentore barriccato (passato in botte piccola, nel 1960). Luciano Foà l'avevo incontrato a Milano e tempo fattisi impalpabili onde di kilobytes). Solo vaniglioso, un po' facile e omogeneo) della scrittura di da lui mi venne la proposta di entrare a far parte del- che, in sintonia coi tempi che corrono, salgono di Baricco? Chi li aiuta a distinguere il pregiato invec- la redazione di Einaudi. Accettai e mi trasferii a Tori- uno stadio e cercano nuova forza elevandosi a poten- chiamento della lingua di Mari dalla maderizzazione no nell'autunno del '60. Chi non ha vissuto quegli an- za. Qui, nel geometrico livello del quadrato si situa la (vino passato, disgregato) della Capriolo o della Fusi- ni ormai lontani non immagina che cosa rappresentas- fantacritica (nel senso dell'aranciata) lanciata da Ti- ni? Gli sbalestramenti della Ballestra e le novene di se allora la casa editrice, una straordinaria officina del- ziano Scarpa nel suo recente Cos'è questo fracasso? Nove hanno comunque un corpo interessante, non la cultura italiana rispetto alla quale l'università e le (cfr. Andrea Cortellessa sull"Tndice", 2000, n. 6), così l'aromatizzazione artificiale di Pinketts. sue strade apparivano a noi giovani insignificanti. bell'esempio di riflessiva metacritica (nel senso del Questa è la sfida (dei narratori, dei critici, perché Rammento benissimo il primo lunedì di lavoro. Ar- goal?). Il divertissement di Scarpa, piccola vetrina al no? della scuola): diffondere il piacere della lettura rivai a via Biancamano alle 9 in punto, e salii al primo vetriolo che mette alla berlina i tic della critica più ti- attraverso uno strutturalismo sensoriale, che consen- piano. Un grande silenzio. In una stanza, la prima a si- tolata, non è - d'altra parte - un unicum. Giudicare i ta di apprezzare il testo partendo da un "attento esa- nistra per chi saliva le scale, c'era soltanto Luciano giudici, censurare i recensori: già Silvia Ballestra si me superficiale" (come voleva il Panella del disco Foà. "Ma cosa fa qui a quest'ora, signorina? Non lo sa era divertita - negli Orsi - a invertire i ruoli, facendo battistiano L'apparenza). E non bisogna aver paura di che qui si comincia a lavorare intorno a metà matti- letteratura sui letterati ovvero allestendo un gioco essere presi per esteti esteriorizzanti o per vacui for- na?". La mia iniziazione al lavoro redazionale fu que- delle parti in cui i critici si ritrovavano personaggi in malisti: le valenze del significante sono complesse e sta. Dopo poche settimane mi fu affidato un mano- balia dell'autore. profonde, e di gran lunga preferibili all'insignifican- scritto di Raffaele Giolli - che comparve, introdotto za di tanti presunti contenuti. Quello di La Porta, da Claudio Pavone, nel '61 con il titolo La disfatta del- Dove c'è Barilli c'è casa II racconto d'apertura di "un critico smaliziato" che chiede "agli scrittori di l'Ottocento - e mi fu chiesto di parlarne in consiglio quella raccolta ('63/'9.3) rievocava parodisticamente essere meno letterari", caro Scarpa, più che "un pa- editoriale. Ricordo ancora l'emozione con cui parteci- un convegno di Reggio Emilia, affollato di grandi no- radosso che forse può scandalizzare professionisti e pai per la prima volta alla riunione del mercoledì, ero mi coordinati dal "Professor Renato Omissis". Oggi, feticisti della scrittura" rischia di diventare una ri- l'unica donna e tale rimasi - se non sbaglio - per tutti specie dopo l'uscita del volume di Barilli E arrivata la chiesta di abdicazione ("non aprite quel La Porta"), i mercoledì successivi, fino al 1968, quando mi stabilii terza ondata, si può vedere in quel convegno l'atto di un tentativo di eutanasia, perché "quegli incontenta- in Svizzera, dove restai fino al 1981. fondazione in cui furono posti i primi mattoni di una bili che ai romanzi continuano a fare domande radi- Enrico Castelnuovo entrò in casa editrice sei o sette spaziosa Casa delle Avanguardie ("dove c'è Barilli c'è cali" chiedono prima di tutto alla letteratura di esse- mesi più tardi, dopo di me. Giulio Bollati me lo pre- casa"). Una sorta di comune, nella quale il battesimo re se stessa e di continuare a farli godere di quell'ir- sentò nella sua stanza, aggiungendo: "è un giovane degli accoliti avviene secondo un rituale molto sem- riducibile significante. molto ben educato". Forse anche per questo Suo in- plice: a ogni generazione si aggiunge un neo. Quella volontario ruolo di pronubo, con i contributi scritti che oggi calca le scene sarebbe dunque la neo-neoa- dai redattori e dai consulenti della casa editrice, e del- vanguardia (che si dovrà presumere affine ma opposta I libri lo stesso editore, Bollati organizzò una splendida Mi- al neo-neorealismo cinematografico di qualche anno scellanea per nozze Castelnuovo Frigessi. Vi scrisse lo fa, nonché postmoderna e postuma, essendo inaspet- Silvia Ballestra, Gli orsi, Feltrinelli, 1994. stesso Cases una spiritosa poesia in romanesco, Er tatamente risorta dalla morte del romanzo). Congresso eccumenico de li Traduttori. In una sua let- Ora, alcuni guardano a questi nei come a un in- Renato Barilli, È arrivata la terza ondata. Dalla tera a noi del 5 aprile 1963, Giorgio Levi della Vida, al confondibile marchio di fabbrica, personalissimi segni neo alla neo-neoavanguardia, Testo & Immagine, quale avevamo mandato la Miscellanea, scriveva diver- 2000. di riconoscimento di una fisionomia (come quelli di tito: "E vorrei dire a Cases (che conosco, ammiro e Marilyn o di De Niro), bollini blu che garantiscono la amo) che è molto rischioso rifare il verso a G.G. Belli Filippo La Porta, Manuale di scrittura creativa. qualità del prodotto. Altri li considerano un vezzoso quando si è 'Solymis natus in ipsis' e che il romanesco Per un antidoping della letteratura, minimum fax, orpello da cicisbei, un belletto belletristico da damine non conosce il congiuntivo (v. 13 del primo sonetto)". 1999. del Settecento (non a caso c'è chi ha parlato di una A partire dal '63 incominciò in casa editrice un pe- nuova Arcadia) e individuano il trucco nel restyling Tommaso Ottonieri, La Plastica della Lingua. Sti- riodo di grandi trasformazioni e mutamenti. Ancora editoriale e pubblicitario. Tutti puntano il dito sull'ar- li in fuga lungo una età postrema, Bollati Borin- prima di quell'anno avevo avuto qualche momento di tificiosità dell'impasto linguistico, sul gusto per la pa- ghieri, 2000. contrasto con Giulio Einaudi. L'editore avrebbe voluto, gina a effetto che sembra accomunare i vari esponenti per esempio, continuare la serie della Cultura italiana delle ultime leve. Fulvio Pezzarossa, C'era una volta il pulp. Corpo del Novecento attraverso le riviste, da me curata, che in- e letteratura nella tradizione italiana, Clueb, 1999. contrava non poca fortuna. Ma io mi opposi, non rite- La plasticità della lingua Ritornerei, a questo pun- nevo che continuare ancora fosse del tutto giustificabi- to, agli spunti del libro di Scarpa. Sillogisticamente, Massimo Raffaeli, Le plastichette dello scrittore le - e infatti ci fermammo al VI volume preparato da per Scarpa "il romanzo è una promessa di piacere", e sanguinario, "Alias", n. 6, 12 febbraio 2000. Paolo Spriano, che conteneva le pagine dell'"Ordine il piacere è "piacere del significante" ("Che cos'è la nuovo" (il volume suscitò una critica di Fortini). In letteratura? E un posto dove si fanno paragoni e simi- Tiziano Scarpa, Cos'è questo fracasso? Alfabeto e quegli anni difficili e tempestosi, nelle riunioni del mer- litudini un po' strane"), quindi il romanzo è il suo si- intemperanze, Einaudi, 2000. coledì come nel lavoro editoriale continuai a dire la gnificante: lo scrittore deve "entrare nella scrittura mia, malgrado Einaudi chiedesse di rado il mio parere con il corpo" (l'ipercorpo direbbe Fulvio Pezzarossa) e sui libri che si discutevano. Lo feci anche nel caso sor- trasmettere "pulsazioni di parole", per offrire al letto- to intorno al libro di Goffredo Fofi (mandai allora il re il gusto pieno del racconto. INTERVENTO mio parere per iscritto, come ha ricordato di recente Piacere del significante può significare - nell'ecces- Luisa Mangoni, perché una gravidanza difficile mi ave- so - forma senza contenuto, affabulazione senza fabu- va costretto a qualche settimana di immobilità). la, mutilazione zoppa del bicipite segno linguistico, Cases, errata corrige Non saprei dire con precisione per quale insieme di corpulenza senz'anima. Ma anche, e converso, ludico e motivi io sia stata scelta per partecipare alla vita della lucido calembour capace di sprigionare concetti origi- di Delia Frigessi casa editrice. Certo in quegli anni '60 l'Einaudi sentiva nali; gioco coi topoi che fa della lingua un utopico luo- l'esigenza di aprire ai giovani: Solmi era da poco ritor- go d'incontro con la realtà. Oggi, d'altra parte, il lavo- nato, in redazione entravano Vittorio Strada e Sergio ro sulla lingua è diventato l'essenza stessa dello scarto È uscita dall'editore Donzelli l'autobiografia - Confes- Caprioglio. Lo snobismo esisteva senza dubbio, e for- letterario, la carta d'identità del racconto scritto ri- sioni di un ottuagenario - del nostro amatissimo presi- se una presenza anche femminile faceva "fino" averla, spetto alle proliferanti e invadenti tecnologie narrati- dente Cesare Cases. Se Cases non fosse un illustre mem- intorno al tavolo ovale. Quello che posso dire con cer- ve. Abbandonare la lingua media per una lingua iper- bro della nostra redazione, avremmo parlato diffusamen- tezza è che la pratica del familismo evocata da Cases media; montare e smontare "frasi giocattolo" come si te del suo libro, come ha fatto gran parte della stampa na- proprio non c'entra. Cases insomma non sembra aver fa coi mattoncini del Lego, manipolare le parole come zionale. Lo raccomandiamo comunque ai nostri lettori. considerato che una presenza femminile, la mia, potes- si fa col Das è la maniera migliore per valorizzare la se risalire a qualche merito intellettuale, anche se mi ri- plasticità della lingua. Nelle sue Confessioni di un ottuagenario Cesare Ca- conosce un certo "sapere". Era più facile spiegarla con Che è altro dalla plastica della lingua, sia che la si ve- ses dedica alcune righe alle "einaudiane" della casa i legami matrimoniali. Con l'accenno a una sorta di da come penetrante deformazione di "questo assoluto editrice torinese. O, per dir meglio, alla loro assoluta, ".legge salica che ammetteva le donne solo se imparen- presente deteriorabile della merce, in cui la merce (ge- o quasi, assenza di voce e di potere in quell'intellet- tate coi maschi" (non so se alluda anche a Natalia neralmente) parla la sua lingua elementare, più-che- tuale consesso. A pochi potrà interessare la storia del- Ginzburg), viene data un'interpretazione per lo meno reale" (secondo il punto di vista trascendente di Tom- la mia partecipazione alla vita della casa editrice, ma frettolosa dei comportamenti einaudiani. Fosse stato maso Ottonieri), sia che la si consideri - in senso limi- di fronte a posizioni che sembrano ispirate al gusto vero, Giulio Einaudi avrebbe mostrato qualità profeti- tativo - "il muro a colori dell'esistente", passivo por- della battuta più che alla serenità del giudizio, mi per- che, dato che quando fui assunta Castelnuovo e io non tato e sign o'time del bombardamento massmediologi- metto di segnalare alcuni errori in cui è incorso l'illu- ci conoscevamo nemmeno. Così facendo Cases non si co (come vuole Massimo Raffaeli). stre amico. è accorto di aver mostrato un po' di misoginia. Nichilismo all'americana

Dario Tornasi

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uò lo stile salvare un Brother di KitanoTakeshi con KitanoTakeshi, Osugi Reu, che spesso si leggono nelle re- regista? Può, ad esem- censioni ai suoi film. Il perso- pio, il modo in cui la- WatariTetsuya, Omar Epps, Giappone 2000 naggio di Denny e il suo mono- vora sulle ellissi e i logo finale - chi ha contato Pvuoti, le dialettiche di stasi e è entrato nel giro dello spaccio Il viaggio a Hollywood di Ki- mondo contemporaneo, potreb- quante volte vi pronuncia le pa- movimento, le pause e i détours della droga. Grazie a Yamamo- tano è così anche un omaggio- be anche essere un capolavoro. role "cazzo" e "vaffanculo" pri- narrativi fare di Kitano Takeshi to, la banda del fratello diventa contributo a uno dei generi più Ma letture come queste presen- ma del conclusivo "ti voglio be- sempre e comunque un autore una delle più importanti della importanti del cinema america- tano sempre molti rischi, ed è ne"? - sembra proprio un assolo da portare ad esempio? Quan- città. Sino al momento in cui no classico (i film prima citati), troppo facile trasformare, grazie degno dell'inventore delle lene, do ci si pone domande come non deciderà di scontrarsi con moderno (da Bonnie e Clyde alla ad esse, un brutto film in una una sfida a chi entra nel Guin- queste è perché in qualche mo- la mafia italiana... Il clima è co- saga di II padrino) e contempo- grande opera. Così come è peri- ness dei primati del turpiloquio do ci si sente un po' traditi. E sì quello tipico del gangster film raneo (Tarantino e John Woo). coloso osannare Brother proprio cinematografico, a tal punto che perché qualcuno che abbiamo - a partire dagli anni di Scarfa- Ma, in questo suo giocare a fare per la sua radicalità, per la sua non siamo più in grado di capire amato - e ancora sappiamo di ce, Piccolo Cesare e Nemico pub- l'americano, Kitano forse radica- violenza senza speranza né re- se davvero si vuole fare di più o amare - ci ha fatto un torto. blico: c'è lo scontro fra bande, lizza troppo il proprio nichili- denzione, assecondando così se forse l'intento non sia quello Certo potremmo anche essere la polizia corrotta, l'ascesa e la smo, fa del suo Yamamoto un una tendenza che vuole che un della parodia. Ma una parodia noi a sbagliarci, a fraintendere rapida caduta del criminale ve- (anti)eroe senza speranza, che film giapponese si possa imporre deve far ridere o, almeno, sorri- la realtà, ma Brother, il primo nuto da chissà dove, la pupa del vive di sola violenza ed è nei fat- in Occidente solo grazie al nu- dere. Invece in Brother la vena film americano di Kitano, è an- gangster e così via. Ci sono an- ti incapace di altro - se non di mero dei morti e degli schizzi di comica di Kitano sembra prossi- che quello che nello stesso tem- che quelle veloci sequenze a uno stereotipato rapporto con sangue o, in altri casi, degli atti ma all'esaurimento. Le gag rela- po ci convince di meno e spa- episodi che mettono l'una dopo Denny, il giovane di colore, a sessuali e degli orgasmi. Per for- tive agli scherzi di Yamamoto venta di più. Convince di meno l'altra in rapida successione una cui, alla fine, regala una valigia tuna le cose non stanno sempre nei confronti di Denny non di- perché è un film a metà. Perché serie di violente azioni crimina- piena di denaro. Brother testi- così. vertono, e di conseguenza anche in esso ritroviamo solo il Kita- li a indicare l'intensificarsi dello monia la fine di ogni illusione. A vedere Brother, inoltre, sor- su questo piano - quello del rap- no dell'ultraviolenza - in effet- scontro fra bande, vero e pro- Se lo volessimo leggere come un ge anche il sospetto che Kitano porto fra dramma e commedia - ti un po' quella stilizzata all'A- prio marchio distintivo del allegorico manifesto della spieta- abbia preso un po' troppo sul il film non riesce a ricreare l'effi- rancia meccanica, ma non per gangster film. ta violenza e della crudeltà del serio i riferimenti a Tarantino cace equilibrio di un Sonatine o questo più sopportabile - che di un Hanabi. nei film precedenti aveva il suo Non rimane che consolarci nel senso anche perché costante- Kitano on line voro (ad esempio scopriamo progress) di filmografia com- riconoscere comunque la mano mente rapportata a una dimen- qui che sarà lui a dirigere lo pleta di Kitano attore, presen- giapponese del grande esteta, sione umana fatta di sofferen- Autore di culto e non più di spot giapponese della Johnnie ta, ma senza strafare, i nove del geniale inventore di forme, za, solitudine, affetti e senti- nicchia - i film da lui diretti ap- Walker). Nella biografia, oltre film diretti dal regista (qui for- di chi sa ricreare attraverso un menti. Fossero i giochi degli partengono ormai a quei film a un'ampia ricostruzione della se potrebbero essere inserite personalissimo sguardo le imma- yakuza sulla spiaggia di Sonati- che debbono essere visti -, Kita- carriera del regista, si trovano maggiori indicazioni bibliogra- gini del mondo che ci circonda. ne, il rapporto con la moglie no ha una buona presenza nel anche diciotto interviste (tal- fiche, con più attenzione alla Anche in Brother ritroviamo au- malata di Hanabi, il viaggio in- mondo della rete, e sono più di volta degli ampi stralci) e quin- critica anglosassone). Una voce tentici momenti di puro cinema, sieme al ragazzino di L'estate di uno i siti dedicati a lui e al suo dici articoli ripresi da quotidia- del sito è poi interamente dedi- come ad esempio in quella spa- Kikujiro, poco importava, ma cinema. Fra questi il più ricco e ni, riviste, emissioni televisive e cata al compositore delle musi- ratoria che è rappresentata solo c'era sempre qualcosa che apri- meglio organizzato è di produ- conferenze stampa ("Cahiers che dei film di Kitano, Joe Hi- attraverso il primo piano di un va un orizzonte altro rispetto a zione francese e si trova all'in- du cinéma", "Positif", "Pre- saishi, dove è possibile ascolta- uomo ormai morto e i lampi di quello della violenza più bruta- dirizzo www.multimania. mière", "Trafic", "Le Monde", re numerosi estratti delle sue luce che su esso gettano i colpi le e gratuita. Qualcosa che ci com/martinlang. L'home il Festival di Deauville ecc.). La opere (lo sapevate che Hisaishi d'arma da fuoco sparati all'im- ricordava che il mondo non fi- page del sito è dominata da sezione Immagini presenta più era anche l'autore delle musi- pazzata dai gangster delle due niva lì. In Brother, invece, ed è un'immagine del regista virata di settanta estratti video - che che di La principessa Mono- bande rivali. Più scontata - ma questo un po' a spaventarci, gli in rosso, con gli occhiali da so- costituiscono il contributo più noke?). Infine, la parte Varie nel contempo quasi ineluttabile orizzonti non esistono più se le, la giacca, il colletto della ca- rilevante dell'intero sito - com- comprende una ricca sezione nel suo riuscire a essere un'im- non per indicare spazi chiusi, micia sbottonato e una pistola prendenti trailer, interviste, dedicata a link legati a Kitano magine fortemente alla Kitano claustrofobici, dove manca l'a- tenuta fra le due mani, senza conferenze stampa, estratti di - fra cui tutti i modi possibili per l'uso del fuori campo e un ria e non è quasi più possibile che sia puntata contro nessuno. film e di spettacoli televisivi per arrivare a procurarsi i suoi omaggio all'epilogo di Scarface - respirare. Sulla sinistra c'è il frame che ci (tra cui una cialtronesca paro- film in Vhs o Dvd - e il Forum l'uccisione finale di Yamamoto, consente di passare alle pagine dia di I sette samurai). Oltre sul regista, al quale è possibile Yamamoto è uno yakuza che, che vediamo solo attraverso i fo- interne del sito. La prima sezio- cinquecento le foto dei film, intervenire per esprimere le costretto a lasciare Tokyo dopo ri delle pallottole sulla porta ne è quella delle Novità, una dei making of e delle diverse proprie opinioni o per contri- l'uccisione del suo boss da par- d'ingresso di un bar quasi ab- sorta di veloce rassegna stampa apparizioni di Kitano. Più de- buire a far circolare nuove te di una banda rivale, va a Los bandonato da cui il protagonista concernente le ultime notizie bole il capitolo Film che, oltre informazioni. Angeles in cerca del fratello. è appena uscito per andare ni- riguardanti Kitano e il suo la- a proporre un tentativo (in Questi si è messo in combutta (D.T.) chilisticamente incontro alla con alcuni giovani di colore ed morte. N. 1 26 I EFFÈTTO FI

nematografo, forse la principale ni aperte e sempre dubbiose di- biente e il dibattito culturale del miti della libertà (ottimo lo stu- Bresson risorsa per evitare la fallimenta- nanzi ai problemi via via posti". tempo. dio a questo proposito su Thelma re ricaduta nella rappresentazio- Non per questo, tuttavia, il cine- Il libro presenta dunque una e Louise), ed è geniale l'ultimo Massimo Quaglia ne. A partire da Mouchette ma si preclude l'esercizio della serie di accostamenti film-filoso- capitolo, vero coup de théàtre, (1967), Anna Lo Giudice effet- razionalità: anzi, il cinema ridefi- fi, seguendo la traccia di un par- che mette in relazione il monito tua un'analisi comparata della nisce la razionalità proprio rifiu- ticolare problema: alcuni acco- di Wittgenstein sull'indicibilità La bellezza e lo sguardo. Il cinemato- voce nel testo e nel film. Michel tandosi di dare a ogni espressio- stamenti risultano più riusciti e con il cinema muto, e affronta la grafo di Robert Bresson, a cura di Estève, lavorando su Mouchette ne di valore uno statuto di defi- altri meno, alcuni sono affasci- distanza o la sovrapponibilità tra Luciano De Giusti, pp. 254, e Journal d'un cure de campagne nitività. L'unità di misura che nanti, altri un po' forzati. Ap- "dire" e "mostrare". Più deboli Lit 34.000, Il Castoro, Milano 2000 (1951), svela che il segreto è co- permette al cinema di esprimer- paiono meglio congegnati gli ab- invece le pagine che affrontano struire un film sul romanzo at- si, che l'autore chiama "concet- binamenti che partono dall'indi- problemi morali o esistenziali in Attraverso i suoi film, e le traverso le risorse del cinema, timmagine", è una sorta di solle- viduazione di un "metodo": la ri- riferimento a opere di Bunuel, Note sul cinematografo stese in cercando equivalenze sul piano citazione in cui gioca un ruolo di flessione, cioè, su quei problemi Eastwood, Wenders e Antonioni. parallelo, Robert Bresson è pe- compositivo. Sia questi, sia gli primo piano l'elemento visivo, che oltre a valere per se stessi netrato nell'universo del cine- altri interventi presenti nel libro ma a cui si affiancano le altre hanno avuto carattere fondante ma, si è impadronito dei suoi testimoniano un'indubbia ve- componenti del linguaggio filmi- dell'indagine filosofica: dunque i mezzi e li ha piegati a un altro rità: la modernità di Robert co, il tutto al fine di produrre un capitoli sul pensiero greco (Pla- fine: il cinematografo. Regista Bresson e la forte influenza eser- "impatto emotivo che (...) dica tone, ma soprattutto Aristotele Bernardo Bertolucci. El cine corno appartato - fuori da manifesti e citata dal suo modo d'intendere contemporaneamente qualcosa con la dialettica tra reale e verosi- razón de vivir, a cura di Carlos F. Fle- ondate, e soprattutto marginale il cinema. sul mondo, sull'essere umano, mile: termine di paragone è il redero, testo spagnolo con traduzione rispetto agli apparati produtti- inglese a fronte, pp. 462, s.i.p., Festi- vi -, ha avuto il coraggio di bat- M "'"e ":.. val International de Cine de Donostia- tere, da solo, una via del tutto lisiyi San Sebastiàn 2000 nuova, costellata di rinunce, V; come il secco "no" alla recita- Utile, appassionante ed esaustivo zione degli attori. Ha rinuncia- il libro pubblicato dal Festival inter- to all'idea tradizionale di messa nazionale di San Sebastiàn in occa- in scena e al ruolo del regista sione della retrospettiva dedicata al come colui che la dirige. Ha : cinema di Bernardo Bertolucci. Un concepito piuttosto la sua fun- ricco volume (il testo spagnolo è tra- zione come quella di un ordina- dotto integralmente anche in lingua

tore di frammenti del mondo, * *• inglese) con interventi che affronta- catturati dalla macchina da pre- no l'opera del regista italiano sotto sa e dai microfoni. Si può par- molteplici punti di vista e che, so- lare di una vera e propria ana- prattutto, sanno ben rendere la com- tomia del reale compiuta da un •Pi H Sfili plessità di un cinema che in trent'an- occhio che analizza e ricompo- ni di storia è riuscito sempre a co- ne, di un'ars combinatoria che è gliere la realtà e le sue trasformazio- un'esca, una trappola, un au- r, ... ^^T^ f* ni con la leggerezza e la lucidità del tentico dispositivo di cattura e poeta. E il dibattito critico su cui si accesso all'invisibile. Quello soffermano molti saggi si interroga che propone è un patto diffici- proprio sul realismo di Bertolucci, le da accettare per lo spettatore sulla sua natura di cifra stilistica che abituato al piacere di assistere a vii si fa dato culturale, punto di parten- una rappresentazione, piacere za necessario che attraversa e sot- che egli invece mortifica. Lo tende tutti i suoi film, da La comma- spettatore è messo in condizio- • re secca a lo ballo da sola, da Ulti- ne di non subire il sogno che al HHHHBM mo tango a Parigi a Piccolo Budda, cinema usualmente gli viene dove il dato reale viene assimilato e imposto, ma di costruirne uno analizzato in senso critico a partire proprio a partire dalle tracce da un punto di vista che unisce la frugali che gli vengono offerte sua cultura aristocratica a una visio- per tesserlo. ne politica utopistica. Nel panorama dei giovani registi destinati a rinno- In questo volume sono raccol- vare il cinema italiano dei primi anni ti gli atti del convegno di studi sessanta, Bertolucci può dirsi isolato tenutosi all'Università di Udine da qualsiasi raffronto. Bellocchio, il 4 e il 5 dicembre 1998 a con- Olmi, Ferreri o Rosi esprimono scel- clusione della retrospettiva te estetiche che si pongono su un completa dedicata al cinemato- piano nettamente distinto, mentre è grafo di Robert Bresson, prima in Pier Paolo Pasolini e nella Nou- edizione di "Lo sguardo dei velle Vague francese che l'autore di maestri", organizzato da Centro Parma può trovare elementi di stret- espressioni cinematografiche, ta affinità, oltre a riconoscibili punti di Cinemazero, La Cineteca del riferimento estetici e morali. Tant'è Friuli, in collaborazione con che, secondo lo stesso curatore del l'Università degli Studi di Udine libro Carlos F. Heredero, La comma- e realizzato con il sostegno della re secca e Prima della rivoluzione Fondazione Crup. neorealismo), l'impostazione del sulla natura, ecc.", e che natural- non potrebbero essere del tutto Filosofìa problema della conoscenza in Giorgio Tinazzi, nel suo inter- mente lo dica "con valore di ve- compresi senza Pasolini e Godard, Descartes, il concetto di causalità vento d'apertura, traccia una rità e universalità". come sarebbe altrettanto difficile ca- e la critica empirista al concetto mappa delle linee tematiche del- Alberto Corsani Detto così, l'assunto di par- pire a fondo Agonia o Partner senza di sostanza, l'introduzione del l'autore: la dialettica espressiva tenza può sembrare pretenzioso inserirli nella generale atmosfera de- tempo nel pensiero da parte di tra materiale e costruzione, l'e- e al tempo stesso semplicistico, rivata dal '68. Particolarmente inte- JULIO CABRERA, Da Aristotele a Hegel. Sono affascinanti le pagi- mergenza formale e la concezio- ma l'originalità del libro sta nel ressante la lunga intervista che oc- Spielberg. Capire la filosofia attraver- ne su ciò che si vede e ciò che si ne dello stile, la crisi della rap- voler seguire sottotraccia la dia- cupa interamente la seconda delle so i film, trad. dal portoghese di deduce nella finestra sul cortile presentazione e la recisione del cronicità della storia del pensie- tre parti in cui è diviso il libro. Si trat- Marco Di Sario, pp. 341, Lit 38.000, di Hitchcock, così come quelle legame originario con l'impres- ro, pescando nel campionario ta di una densa conversazione rica- Mondadori, Milano 2000 sui film di guerra nel capitolo sione di realtà, il rapporto con le dello scibile cinematografico. vata da un attento lavoro di ricerca e "platonico" (si tratta, nel Caccia- altre arti, in particolare con la Anche questa è operazione più di assemblaggio di oltre trenta inter- tore di Cimino, "di quella parti- pittura. Jean Sémoulué mette Cinema e filosofia si trovano a che legittima, ma forse viziata da viste pubblicate negli anni sulle rivi- colare guerra" o dell'"idea di invece in luce la presenza non confrontarsi nel libro anomalo due dati di fatto ineludibili: il ste di cinema più prestigiose, in mo- guerra"?), quelle su Sartre e i li- occasionale di humour e ironia scritto da un professore di filo- primo è che a una storia del pen- do da formare un testo omogeneo e nei testi bressoniani. Kristin soria contemporanea (Università siero occidentale da Platone al coerente, chiarificatore e rivelatore Thompson analizza il punto di di Brasilia), che ripercorre la sto- Novecento corrisponde una sto- al tempo stesso. Attraverso queste contatto tra Bresson e Jacques ria del pensiero occidentale af- ria del cinema compattata in un Le immagini dichiarazioni, infatti, è possibile otte- Tati sulla base di quel tipo di ci- fiancando alle note sui filosofi secolo, e questa asimmetria di nere un'immagine a tutto tondo del nema, da lei definito "parame- analisi e commenti di film. Le scala è talvolta molto evidente; il A pagina 25, un'inquadra- regista, della sua idea di cinema e trico", nel quale la forma, non soluzioni della filosofia - scrive secondo è che, a fronte di una tura di Brother; in questa pa- dell'evoluzione del suo pensiero. tutta piegata alla funzione nar- Cabrera - pretendono di essere storia della filosofia lineare e tra- gina Antoine Monnier in II Non manca una sezione dedicata rativa, gode di una relativa auto- "risolutive, definitive e rassicu- dizionale, non compaiono nel te- diavolo probabilmente... di all'analisi dei singoli film con schede nomia. Concentrando la rifles- ranti. L'ingresso del singolare, sto molti riferimenti alla databi- Robert Bresson; a pagina 27, critiche e commenti che scendono sione su alcuni momenti di Pick- del caso, dell'emozione, della lità dei film, che invece in alcuni Birger Malmsten e Doris nel dettaglio dei quattordici lungo- pocket (1959), René Prédal por- sorpresa, dell'errore, della con- casi sono rilevanti; mi riferisco Svedlung in Pàngelse di Ing- metraggi girati da Bertolucci. ta l'attenzione sull'insostituibile tingenza ecc. fanno invece in per esempio allo stretto legame mar Bergman. funzione del frammento nel ci- modo che il cinema offra soluzio- dei film di Antonioni con l'am- GIUSEPPE GARIAZZO N. 1 [INDICE 27 •-EFFETTO FILM»-

ta del cinema svedese, un uomo ghi delle Case, in particolare). to di arte delle meraviglie. Ne Bergman che, sebbene dotato di grande Soggettiva Nata come tesi di dottorato al- consegue che lo spettatore è talento, non riuscì mai a rag- la fine degli anni ottanta, l'ana- posto continuamente in causa, Stefano Boni giungere il successo dei più ce- Marco Pistoia lisi si è sempre più instradata e allorché diviene soggetto lebrati Sjòstròm e Stiller; l'ulti- nel flusso dei nuovi contributi (.Rosalie et Léontine vont au mo è la sceneggiatura di Vanità - di Burch, Gunning e Gaud- théàtre, 1911; Le Bazar mysté- SERGIO ARECCO, lngmar Bergman. e affanni, un lavoro televisivo ELENA DAGRADA, La rappresenta- reault, tra gli altri - che hanno rieux, 1913) e talora artefice Segreti e magie, pp. 241, Lit 28.000, di pochi anni fa centrato sulla zione dello sguardo nel cinema delle messo in discussione l'atteggia- della diegesi (Le Théàtre du pe- Le Mani, Recco (Ge) 2000 figura dello zio Cari Àkerblom, origini in Europa. Nascita della sog- mento più ricorrente della sto- tit Bob, 1906) può accadere INGMAR BERGMAN, Il quinto atto, già presente nel volume auto- gettiva, pp. 343, Lit 42.000, Clueb, riografia sul cinema delle origi- che queste opere combinino pp. 221, Lit 32.000, Garzanti, Mila- biografico Lanterna magica e Bologna 1998 ni. Rispetto a esso anche Elena l'articolazione paratattica delle no 2000 nel cineromanzo famigliare Dagrada prende le distanze, ad inquadrature con quella ipotat- Fanny & Alexander. Nell'ambito di un'evoluzione esempio mettendo subito in di- tica. Finché lo sguardo sul Chi ha visto Fanny & Alexan- A dimostrazione di quanto non lineare e non a tutti gli ef- scussione l'apparente natura- mondo non finisce per orien- der - il film del 1983 con cui l'interesse nei confronti di fetti progressiva del cinema, lezza del cinema e, in particola- tarsi verso se stessi, divenendo Bergman dava l'addio al cine- Bergman sia ancora molto for- una figura stilistica che oggi re, della soggettiva. In quanto sguardo interiore. ma su grande schermo - non te, Le Mani pubblica un pre- denominiamo in un certo mo- prodotto di una cultura e di ha certamente dimenticato la zioso saggio di Sergio Arecco do, attribuendole talune fun- una storia volta a volta diverse, sequenza d'apertura, con il che, senza farsi intimidire dalla zioni e vari significati, non ha il cinema ha, fin dalle origini, piccolo Alexander che, rannic- messe di opere già dedicata al sempre avuto uguali caratteri- sviluppato un linguaggio (o, se chiato sul pavimento, apre il si- MARGUERITE DURAS, Gli occhi verdi, pario di un teatro in miniatura pp. 104, Lit 20.000, Shake, Milano per rivelare allo spettatore il 2000 proprio volto. Quest'inquadra- tura emblematica, accarezzata "Quando faccio cinema, scrivo, appena dalla luce calda, sen- scrivo sull'immagine, su quello suale, crepuscolare del maestro che dovrebbe rappresentare, scri- fotografo Sven Nykvist, riassu- vo i miei dubbi sulla sua natura. me in pochi secondi tutta una Scrivo sul senso che dovrebbe vita, quella di Ingmar Berg- avere. La scelta dell'immagine man, che si è sempre messo in che poi si fa è una conseguenza scena, a teatro come al cinema. della scrittura". Non c'è divisione, August Strindberg, che il regi- nell'opera di Marguerite Duras, tra sta svedese ha amato sin da ra- lo scrivere e il fare cinema. In en- gazzino, aveva fatto la stessa trambi i casi si tratta di un moto cosa, in particolare con il ciclo del cuore, anzi, di una necessità, dei suoi romanzi autobiografici che spinge fino a trovare la sua inaugurato da II figlio della ser- forma. Un processo creativo che va. Questo raffronto, tuttavia, riflette su se stesso e sul proprio merita due precisazioni fonda- linguaggio, che diventa trascrizio- mentali. Innanzitutto, Berg- ne di un modo di vivere e di per- man ha sempre amato riflettere cepire la realtà attraverso lo sul proprio lavoro di metteur- sguardo di chi partecipa e osser- en-scene, osservandosi mentre va contemporaneamente le cose la sua opera prende forma, co- del mondo. Al centro di tutto sta la me se Alexander potesse sdop- parola, quella che suggerisce alla piarsi e passare dall'altra parte fantasia del suo lettore un mondo del teatrino guardandosi men- da costruire, e quella che, invece, tre guarda. Rispetto poi al di- si fa immagine, che la sorregge e scorso autobiografico, è bene la interpreta. Non è un caso, allo- sottolineare che Bergman, so- ra, se Marguerite Duras si è avvi- prattutto negli ultimi due de- cinata alle immagini in movimento cenni, ha rappresentato più la proprio attraverso la scrittura, nel vita dei suoi genitori che la 1958, con la sceneggiatura del propria. film Hiroshima mon amour. A quel Un tentativo, da parte sua, di punto è scattata la scintilla, una inventare la memoria, di ricor- sorta di richiamo di nostalgia che dare ciò che non ha visto ma ha poi avviato il naturale meccani- che ha soltanto sentito dire, che smo per cui le parole hanno preso ha intuito tra i bisbigli dei pa- a coabitare con le immagini, e vi- renti nelle lunghe notti di Nata- ceversa. Il forte legame che rende le, immagini e situazioni osser- scrittura e cinema avventure con- vate solo con l'occhio della tigue e imprescindibili è sottoli- mente, brandelli di film muti neato in ogni pagina de Gli occhi che non potranno mai essere verdi (traduzione integrale degli restituiti alla loro integrità. La scritti pubblicati dai "Cahiers du vita di Bergman, per sua stessa Cinéma" nel giugno dell'80 e cura- ammissione, è un caos, un mag- maestro svedese, delinea un stiche. È il caso della soggetti- si preferisce, una forma d'e- to dalla stessa Duras), diario inti- ma rovente che le mani non percorso interpretativo perso- va, figura tra le più suggestive e spressione) autonomo rispetto mo e appassionato in cui trovano possono modellare, una sostan- nale e affascinante prendendo ricca di connotati prettamente alla sua evoluzione successiva. spazio giudizi e brevi racconti, spunti critici e dissertazioni sulla za priva di forma che soltanto in considerazione l'intera - e cinematografici, alla quale Ele- Il costante impegno di Elena vita, il cinema, l'amore, la politica, nella rappresentazione può ac- copiosa - filmografia bergma- na Dagrada dedica questo mi- Dagrada è in primo luogo quel- la società. Senza un'apparente quistare un senso e un ordine. niana. Dimostrando grande nuzioso studio, accurato, mol- lo di precisare bene i termini e consequenzialità, ma in ordine Il cinema e il teatro (con tutte competenza in materia di cul- to ricco di esempi dettagliata- le caratteristiche della soggetti- sparso come l'affiorare imprevedi- le libertà sui testi che Bergman tura nordica, una dote che mente trascritti in apposite va e delle opere che a essa si le- bile dei pensieri, come una con- si è sempre preso) sono dunque spesso è mancata ad altri stu- schede filmografiche, ma nello gano. Nel cinema delle origini fessione sussurrata a mezza voce i mezzi che consentono all'au- diosi, Arecco affronta i grandi stesso tempo condotto con sti- è per lo più improprio parlare e dettata dal fluire degli eventi. Al- tore di riordinare i pezzi della temi del cinema di Bergman, le non pedissequo e ridondan- di questa figura nel modo più la fine si ha l'impressione di cono- sua esistenza che, terminato lo dal silenzio - anche, ma non te. L'analisi della soggettiva, letterale con cui la si è conno- scere un po' di più Marguerite Du- spettacolo, vengono nuova- solo - di Dio alla morte, dal- come una delle forme principa- tata più tardi. Ovvero quella di ras, non soltanto la sua opera di mente sparpagliati dal caso. Il l'incomunicabilità all'illusio- li in cui si manifesta il cinema una ripresa che inquadri in scrittrice e di cineasta, ma anche quinto atto, appena edito da ne/ allucinazione/sogno. Parti- delle origini, diviene frequen- successione un personaggio, le motivazioni teoriche e le spinte Garzanti, raccoglie tre testi colarmente densa risulta essere temente racconto di quel cine- ciò che questi osserva e, di impulsive che l'hanno indirizzata bergmaniani che ancora una l'analisi di II posto delle fragole, ma, riscrittura della prima sto- nuovo, il personaggio stesso. verso il cinema e ia scrittura, la lu- volta, volutamente, non possie- straordinario film sulla memo- ria del cinema, sulle tracce dei D'altra parte quel che più con- cidità dell'ideologia e l'urgenza dono una loro autonomia lette- ria, la senilità e l'adolescenza molti e variegati esempi propo- ta in quel cinema è l'atto di dell'intervento, "...ascoltala, guar- raria. Il primo è la sceneggiatu- (del resto, come ben sanno, gli sti. In parte influenzata dal me- guardare e la sottolineatura che dala, viene, è lei, viene, lei, la per- ra di Dopo la prova, breve film scandinavisti, il "posto delle todo morelliano applicato da la macchina da presa fa di que- dizione del mondo, guarda, ecco- televisivo realizzato nel 1984 e fragole" indica, nella metafora Carlo Ginzburg - le tracce, le sto atto. distribuito nelle sale contro la la, la riconosci, è nostra sorella, svedese tanto usata anche da spie - Elena Dagrada è andata Il film "a strumento ottico" o volontà del regista; il secondo è nostra gemella, viene, salutiamo- Strindberg, proprio la giovi- alla ricerca di centinaia di tito- "a buco della serratura" fa da invece una micro-pièce - quasi la, sorridiamole, è così giovane, nezza). Il volume è arricchito li, li ha visionati e, quando non padrone nel cinema delle origi- un monologo - dedicata a così bella, vestita di pelle bianca, da un'ottima filmografia, una è stato possibile, li ha letti at- ni, non solo rimarcando il pri- Georg af Klercker, uno dei con gli occhi verdi". bibliografia essenziale e un uti- traverso un sistema paratestua- mato dell'occhio ma anche protagonisti della stagione mu- le indice dei nomi. le (stampa del tempo e catalo- conferendo al cinema lo statu- GRAZIA PAGANELLI N. 1 28

"Mano, fumetti, scritti, disegni" è una rivista semestrale (edita da L'ancora) con redazione a Bologna fondata nel 1996 da Stefano Ricci e Giovanna Anceschi. Ospita materiali diversi nella loro natura, ma tutti ugualmente utili a indagare e definire il disegno come momento fondante del progetto. Si tratta di materiali cer- cati, suggeriti, ricevuti e tradotti, che trovano nuove opportunità di lettura nel montaggio. Dal taglio delle immagini al processo di accostamento e di avvicendamen- to con i testi, quello del montaggio si rivela un momento peculiare, dove si svolge un lavoro critico, uno dei possibili; da qui nasce questo tentativo di parlare della scrittura attraverso l'assemblaggio di frammenti di alcuni testi che abbiamo pubblicato.

hd cominciato'a scrivere,,un po' senza pudore, e per fortuna mi è mancato il pudore, perché altri menti non lo avrei mal fatto.,Non lo so, avevo blj sogno di scrivermi una storia, la sentivo proprio come una mancanza. Forse all'inizio è stato così;1 e poi ha preso forza dentro di me, è diventa^ la' uria parte di me che si è consolidata. È una consapevolezza che forse è di chi scrive. Dipelo,con scarso pudore... Qualche volta non tut! to| funziona come dovrebbe, ma per me è necessaria, anzj è.vitale; oramai'è esattamente un bisogno, cioè per me equivale a disegnare. ' È come potare gli alberi. Questa è la mia arte. Sono1 brava nettarlo. "Il tema del dolore è la cosa da cui sono assorbita. Dare significato e forma1 alla frustrazione el alia sofferenza. ^Devo dare forma a quel'che succede al mio corpo. Si potrebbe dire che il dolore riscatta il formalismo. La.ripetizióne rende tangibile l'esperienza. Ripetere, riprovare, ancora e ancora i Se sono di buon umore mi interessa congiungere.Sfe so Jàdtìi cattivo umore, taglio. Rompo ie cose perché ho paura e passo llltempo a ripararle. 1 Quando mi siedo e cerco di immaginare,la[scritturà5mi metto a disegnare. In questo modovengono mòltenuove idee. Cercando di costru ire un'immagine. ;si definiscono del dettagli che permettano una '-svolta.) E comincia a svilupparsi, so che devo fere |cpsti ;jg Sposso cambiare f, prograrrHT^'miJovermf lìberamente nel disordine. "Negli ultimi anni non riesco più a scrivere, nemmenoj una sempjice| lettera. JNon 1 amo più ili processo della scrittura. Preferlscol cominciare a disegnare, ma costruire defila frasi mi è diventato molto difficile. Q "Non riesco olù a scrivere senza disegnare".1! miei disegni non sono del diseani. ma dei docu menti. Bisoqna auardarli ej comprendere che cosai c'è dentro Prima di fare una qualunque j cosa, |la mia tecnica è di.farcente schizzi sulla stessa fissazionefc/edéndobhe' modtficheku possono! portare e che cosa significano. ' r • • — ^P . t* \ .ho l'impressione che potrei descrivere moltolmeglio tutto quanto a parole/'poi,"vistò cheì mi ~pìace,<^m"unicare quéste idee"sotto forma visiva,' mi metto ascrivere una scena molto dettagliata, dove per esempio ,indico il colore degli oggetti-, 1 '•••••• . .. Nell'interesse per gli oggetti devo ammettete efie mi è sempre successo Òi confondere la cosa stessa con la parola: per uriaforma di ignoranza o di prègiudizicnb anche peri la sospensione che tutto questo poteva dare al senso di un'affermazione o di un disegno. Per esempio il termine apparecchio èjsempre statola me concepito in modo almeno singolare ed è fegato afta lettura del,1'voìumei intitolato appuntoìApparecchio alla morte, e persino, al suo possesso, conquesto strano libro che conservo ancora, mi sembrava esso stesso un apparecchio anche per il suo formato piuttosto^ piccolo e molto alto; mi sembrava che si potesse1 anche non leggerlo, perché bastava posse) derlo in quanto (strumento. Ma il legame tra l'apparecchio e la morte tornava ànche nette frasi come quella quotidiana di apparec ctiiare la tavola, di preparare, di disporre, fissità di quei miracoli senza tempo,: tavole apparecchiate per sempre, bevande mai consumatale cose che sono soip se stesse, mi accorgo che|ni interessano'moltcle cose' che stanno per dirsi e il meccanismo con cuilsi potrebbero dire pur sapendo che un altro più oscuro1 impedisce il compiersi! polare détte', operazioni necessàrie perché •Qualcosa avvenga - In certi ultimi progetti o idee di progetti cerconi fermare appunto l'avvenimento prima che esso si prcducai pome se s/ potesse prevedere, e in certo) modo lo prevede, lo svolgersi de^a vitaj y nascosa' che mì^ succede spesso) è di fare dei disegni che riguardano!icee di-masse, ,ferme ^atmosferei)per) esempio' una bambina che salta la corda: una-1 specie di allegoria , E sono certo che sia a partire da un movimentodellà penna, cPcercanda) tfi greare un'ombra, che questo tema| ha cominciati a imporsi. Un progetto può nascére in\ m°di diversi... | L'occasione del testo fu undisegno. di una studentessa, Aveva disegnato un sogno® muoveva senza timore,Ho cominciata a descrivere i'immij gìne, esuccessivamente le associazioni che nascevano dall'irtiprecisione del | disino, gli \ errori erano spazi liberi'. Descrivere un'immagine significa dipingerci sopra con laschttura: Àlbero, donna, uomo e casa erano i punti fermi del disegno.proprio per la presenza di punti fermi cH'

si poteva costruire un VOrtlceLal struttura dèi testo é in discussion^un'lm magine attraverso l'altra.Uno strato cancella il preceder tè M'il her sQQ^agio che descrivel'immagine!. ...» - " jv '"'' |è la-storia di un uomo, segnato da un'im maglrie'della sua infanzia!' La scena violenfa che lo tiene sospeso, e il cui significato! riuscirà i ad afferrare [ • 1 (Solo anni dòpo. In questa particolare domenica, il bambino di cui, stiamo raccontando |era assorto nefricordare il sole gelido, lo scenario al

Ilimitare- delia terrazza, e un volto di donnajsjierjte distingue i ricordi dagli altri momenti. Più tardi | pretenderanno fii\ essere ricordati [ quando) t mostreranno le loró cicatrici, Quei volto che"aveva vistdjriL'avevaivistò veramente? Corse verap di lei. \E quandòj riconobbe-l'uomo) che lo àveva1 seguitol'oapì che non c'era modo di sfuggire che quel momento che gli era stato concessoci assistere da bambino,che non aveva mai smesso!

di ossessionarlo, je-aJ momento della sua stessa morte, ho notato che l'unica cosa chef restava viva era lo sguardo | Il resto,) (a testai che si trasforfmava in craniot

diventava quasi tequivatenteì. ^cranio di! un morto. Quel che costituiva ; la differenza tra il morto ejal ,-persona era lo sguardo.;, ne. vivente non c è dubbio eiò, " ch^lo fa tale e lo sguardo, mi svegliavo nella mia camera, c'era la sedia con un asciugamanoisopra: questo mi impressionava, perché tutto aveva tariffi un'immobilità assoluta. Una specie di inerzia, di perdita cfT peso: l'asciugamano sulla sedia non aveva) peso, norE aveva.alcun, rapporto con ta\ sedia, la sedia) sul pavimento', non vi.pesava ' sopra, era inerte, così, e questo dava una sorta di impressione di.silen_zio,,Ere u^nizio/Ona pedona che oarlava non era più in movimento era'no delle immobilità che^si suo cedevano, completamente staccate l'una all'altra; momenti immobili), tigà' volta'chied^tTqualcosa at bit,'«-cameriere apriva la bocca e dicevahon socosà: questo movimen; to deità bocca mi sembrava una successione di momenti immobili, discontinui, completamente discontinui. L'uomo diventava una specie di ignoto 1 posale, meccanico;, implicava t'idea del meccanico. La; coscienza che ognuno - quasi tutto ciò che diceva - era come una meccanica, come se dicesse solo1 cose imparate e quasi in una sorta di incoscienza. Sì, delle meccaniche inconsce.) ' " tln paio di settimane fa ho fatto un sógno straordinario - J.no dei sogni più forti ;che| abbia mai avuto nelta'mia vita - un tipo di esperienza sin golare «... e quando mi risvegliai,) imffrowisa'mente rigettato all'indietro in questo mondo, era come sei questo mondo fdssé la condizione del sógno, mentre .quel lo era, in qualche modo, più reale di questo..Sfoi\ lunatamente non ricordo come iniziò... mi piacerebbe, ma non posso... ricordo solo che stava succedendo qualcosa, qualcosa dì importante, e i dettagli, per qualche1 ragie! ne, dono stati inibiti dal mio ricordo... molto frustrante!.. .ricordo vagamente fotte dì persone, che convergono verso queste posto... j " Davvero davano l'impressione di uscire "tìal| nulla . Mai visto niente del genere. Far uscire in modo così naturale dei cospiratorijd^H'ombra,, 'da un'ombra densa, commovente,(piena di mistero, era una cosa senza precedenti, seguivo l'azione in un sottofondo di riflessioni,d'irtierpretazip /ni, di una particolare ammirazione, mentre continuavano a uscire-.d^l buio, e dal buio sembravano scorrere nel' reale. Questo, insieme in movi •f mento era solo una parte di una massa più grande, più accalcata, piùùnquietante. defle cose. Cose, toccate,f-to cercato du •V^acune cosej parole... nient'altro che parole. Il sogno è muto.'chi ha sognato si racconta dopo} sogno. " \ . _« c'è qualcosa da/dro ! nel contesto dei racconta, it^ver trovato una bandiera pietrata ridi cui c'è scritto "reve d'or.v dordxt dispiega- questa bandiera, e c'è scritto "RevoIutiOTi-d'octobreVr. Ecco, questa storiella, è per dire chi questa rivista I 1 mantiene la piega importante che non sia spiegata . tutto, il iato importante è il lavoro del.sogrto, non solo il iato deduttivo dpi { l'enigma; Ma che cosa vuol dire, chi se ne frega! sarà comunque deludente, nello' stesso : tempo il modo stesso di costruire la rivista,) iper giustapposizione dei - materiali .^E'feià un lavoro critico Altera quello die rischiamo" spiegando il lavoro della rivista, è esatta, finente questo: è dare la soluzione del rebus, che non friaoghaM^erch é saranmo deludenti hon siamo all'altezza della sapienza del lavora) V,..-, . ....—tèi i scrittori non scrivono, leggònó'é trascrivono. 'Essi hannoi accesso ai libri solo in certi momenti, del tutto arbitrari, e devono .sfruttare come megtio\ possono| • questi^ occasioni.'^ '-lnoltre\ Una buona parte dei miei personaggi e dei miei ambienti derivavano da sogni, e, a non scriverlo, un sognojn rrióltUfasi si| dimentica. La traccia cerebrale airjale detta memoria dèi sogno è diversa da quella delta memoria dello stato di veglia. Ho fatto più volte l'esperienza di svegliarmi da

un sogno, di ritornarci su un_.eerto numero di volte e poi'di dimenticarlo completamenté. E così, mi tenevo sul comodino carta e penna, I e buttavo giù i sogni in caso di, necessità. Cpme succede, tirai fuori un nuovo episodio per il libro che sto scrivendo adesso e risolsi un problema di struttura in un^ogjro registrato_ in questi diari. Insomi ma, sento dì aver tirato fuori più cose scrivendo di quanto non avrei [potuto fare con qualsiasi fstemS\ sto cercando dertibri. Nei sogni qualche volta trovo i libri dove)

sta scritto e posso ricavarne qualche ffase che poi svolgo come, un rotolo. Poi scrivo più in fretta che posso, perché sto leggendo, non scrivendp4 annotai àlcùni sogni\ e l'elaborazione diI sogni che si inseriscono spontaneamente nello stato dnveglià. Nell'associazione usai il, seguente1, esercizio: facèyo una passeggiata, poi buttavo giù 1 quello che mi veniva I"7 rnenJe quando un cervo mi attraversava la strada o j quando mi mettevo a sedere su una-roccia e. uccìdevofuna rnofea { p'penso che questa I, non Ossessione dì\n0n uccidere sia uh nonsensgyÀtcune delle associa rioni > POsSono essere seguite e neppure'previsterAltre derivano moltdfhiaramenteda eventi noti] 'della vita. La struttura è un uomo che sta guardando un film composto di passato presente futuro, sogno eifantas^, un film che il tetlore non putyedere direttTfoente ) ma solo attraverso le parole. Questa è\aPPunto H struttura dei miei diari. £ La morte è una pafòiq/ -.Ho sempre) sentito che l'essenza dei sé è fatta di parole. di\ diatogoV Eternò/Come scrittore, ho a che fare cori le parole. Più i personagg_ e gli ambienti si sviluppano da soli e più essi sono' validi a fini artistici. Se sto leggendo^ non scrivencot vorrei letteralmente essere fuori del mio corpo e dentro i miei personaggi e i mici ambienti, come quel pittore che sin. chinò tre volte e scomparve nel suo quadro. E neoes saria una trasformazione di base delta coscienza. Quat è la natura di questo-drastico passo nell'ignoto?,"Ngp', so. Vediamo!^ , N.L [INDICE

un romanzo che si sviluppa se- cato e sconnesso di un curioso un fotogramma) della ragazza col La messa a nudo delle inquietudi- Narratori italiani condo le sequenze di un giallo e della vita, che dai suoi molteplici violoncello alla stazione di Immen- ni patite dalle varie comparse nel che è una reinterpretazione, opi- amori ha sempre creduto di poter see, la cui apparizione fa scattare teatro narrativo di Stelzer ha sem- FRANCO MIMMI, Il nostro agente in nabile come tutte le interpretazio- trarre un appiglio di eterna soprav- una sorta di déjà vu in Gionata Le- mai un fine straniante. Esploran- Giudea, pp. 248, Lit 25.000, Diabasis, ni, ma affascinante e del tutto vivenza. Nella fuga dei suoi giorni rolieff spalancando "una di quelle do le orme della carne, l'io nar- Reggio Emilia 2000 plausibile, delle vicende di Gesù cordialmente infedeli c'è la fuga ir- immense crepe nella sfera del rante di queste storie irreali fini- - miracoli compresi - come ci so- risolta dei nostri tempi confusi, tempo". O come gli innumerevoli sce per travalicare l'angustia del- La citazione di Bulgakov che no narrate dai Vangeli. Una co- senza memoria. squarci di ricordi che, pur inne- la corporeità con velate aperture l'autore ha posto all'inizio di que- struzione romanzesca che si in- SERGIO PENT scando felici intermittenze del rispetto a un oltre immateriale sto romanzo sembra rendere treccia con la ricostruzione stori- cuore, non alludono a un tempo ri- - fatto di pietas, empatia e altrui- esplicite le sue intenzioni: un rac- ca, con un'accuratezza e una me- trovato, semmai inesorabilmente smo - cui paiono tendere tutti i conto che "non corrisponde affat- ticolosità esemplari, ben lontane perduto. suoi antieroi. to a quanto raccontano i Vangeli", da quelle delle fantastorie grevi e FRANCESCO ROAT (F.R.) anche se "niente di quanto è scrit- approssimative - ma purtroppo al- GIOVANNI ORELLI, Gli occhiali di do- to nei Vangeli è mai successo" e la moda - che imperversano nelle nata Lerolieff, pp. 116, Lit 20.000, quindi "nessuno potrà confermare librerie. Donzelli, Roma 2000 che quello che ci ha raccontato è EMANUELE VINASSA DE REGNY avvenuto per davvero". Il racconto Il perdigiorno Gionata Lerolieff, FRANCO STELZER, Ano di volpi argen- si svolge tra la Palestina e Capri, protagonista dell'ultimo e strava- tate,, pp. 117, Lit 18.000, Einaudi, To- BULZONI EDITORE dove l'ormai anziano imperatore gante testo narrativo di Orelli, è un rino 2000 PRESENTA IN Tiberio convoca un agente, suo eccentrico flàneur che predilige antico e fedele collaboratore, Lu- GIORGIO PRESSBURGER, Di vento e di vagabondare con la fantasia attra- Appaiono inconsueti, nel pano- cio Valerio Adunco, per inviarlo fuoco, pp, 123, Lit 24.000, Einaudi, verso la memoria. E forse non po- rama della recente narrativa ita- appunto in Palestina a valutare la Torino 2000 trebbe fare altrimenti, essendosi liana, i quattro racconti d'esordio Sopralluoghi possibilità e anche l'opportunità ritrovato in treno senza occhiali. di Stelzer; non tanto per l'assenza Collana diretta da - suggerita da Pilato - di assume- Il senso di un'appartenenza ca- Così, da bravo svizzero qual è, d'una vera e propria storia o tra- Orio Caldiron e Matilde Hochkofler re come agente segreto un giova- suale alle sorti del mondo è una dopo aver fatto denuncia per ma e l'insistita attenzione al parti- ne ebreo, Gesù di Gamala detto il delle più felici caratteristiche della smarrimento presso un alquanto colare: alla parola come immagi- Cesare Zavattini Come nasce un soggetto Nazireo. Il Nazireo predica infatti narrativa di Pressburger. Le sue surreale Ufficio informazioni e og- ne e persino come suono, ma per cinematografico la pace e la fratellanza, ha molto coordinate senza bandiere nazio- getti smarriti d'una stazioncina fer- la pregnanza metaforico-poetica 190 pagine, lire 20.000 ascendente sui suoi compatrioti e roviaria elvetica, riprende sì il suo nali appartengono per eredità alla di una prosa allusiva sempre in ISBN 88-8319-533-7 quindi potrebbe essere in grado letteratura che in se stessa riesce tragitto verso casa, ma quello che bilico fra visionarietà e iperreali- di convincerli che i romani sono a ricreare i punti di riferimento dei egli racconta ai lettori - tra una smo. È una scrittura legata allo PROFILO DELL'OPERA buoni e giusti e perciò di pacifica- destini umani. In questo veloce e fermata e l'altra dell'espresso Ol- sguardo, quella di Stelzer. Una «Cinque o sei anni fa lessi su un giornale re finalmente la regione, una delle suggestivo romanzo - da un lato ten-Lugano - è più che altro un scrittura iconica; a tratti franta, serio che nella Lomellina si aggirava una più turbolente dell'Impero. In Pale- perfetto per sintesi, dall'altro su- viaggio a ritroso nel tempo. Un essenziale, a tratti esasperata ricca auto con a bordo un signore il quale stina la storia si sviluppa sulla scettibile di più ampie e comples- percorso assai letterario dunque, nell'ossessivo scavo del dettaglio cercava un occhio da comperare. Poco traccia dei Vangeli, soprattutto dei tempo dopo nel pensare alla trama di un se stratificazioni - l'amore segna i punteggiato da dieci stazioni del attraverso la ricognizione della fi- giovane regista che lotta con un produttore Vangeli apocrifi, seguendo, da suoi punti nel gioco del caso, in ricordo (lungo quelle della strada sicità, dei meandri corporei e dei il quale lo spinge a far sempre dei film con una parte, le vicende di Gesù e una originale e intrigante catena di ferrata) che fanno appunto scatta- loro secreti. Ogni vicenda è risol- soluzioni liete, socialmente acritiche, mi della sua famiglia, di Giovanni re flashback davvero memorabili, sembrò che, come pretesto chiave della circostanze raggruppate nel nodo ta come attraverso un film al ral- polemica tra i due eroi moderni, l'ideale Battista, di Bar-Abba, di molti altri del pettine. Sara, prossima a par- grazie ai quali il protagonista rie- lentatore: mediante una serie di fosse proprio la storia di un disgraziato personaggi e delle varie sette torire, riceve messaggi e consigli voca accadimenti e figure del pro- fotogrammi riversati in prosa a costretto dai debiti a vendersi un occhio. ebraiche - zeloti, esseni, saddu- dalie quattro donne del suo cari- prio passato con una felicità e vi- cogliere soprattutto le tracce fi- A nessuno interessò questa crisi di un cineasta, che pertanto rimase nel mio cei, farisei ecc. -, dall'altra la tra- smatico e scomparso padre: la vacità descrittiva che irretiscono il siologiche dei vari personaggi, cassetto; però da quelle pagine nel '59 ma che Pilato intreccia con il som- madre premurosa, le due donne lettore in una trama contrappunti- per investigarle e forzarle affin- ricavai con diverse intenzioni stilistiche, mo sacerdote Caifa per por fine ai quasi invecchiate nell'attesa, la stica intessuta di sconfinamenti, ché tali indizi corporali - legati al più grottesche, una commedia, Come disordini che si susseguono nella nasce un soggetto cinematografico, giovane ancora illusa di un reale ri- rimandi, scaltre divagazioni che coito, perlopiù - svelino le passio- rappresentata lo stesso anno al Piccolo regione, e soprattutto a Gerusa- scontro affettivo. Rivcà, Rachele e fanno deviare il tragitto narrativo in ni di chi incautamente li ha lascia- Teatro. Arrivò il 1962, De Sica doveva fare lemme. Parallelamente si svolge la Lia - accanto alle tiepide confiden- una miriade di snodi fabulistici e ti sulla scena. I quattro testi po- un film per De Laurentiis, così una sera storia di Adunco che, raggiunta la microstorie all'insegna d'una iro- raccontai a lui, a Sordi e a De Laurentiis ze materne - rievocano man mano tranno pur apparire truculenti, le linee maestre del fatto. I tre amici si Palestina, cerca di portare a buon la loro storia parlando del grande nia garbata ma dissacratoria. C'è ma, grazie alla personalissima ci- dichiararono caldamente soddisfatti, fine l'incarico avuto dall'imperato- assente, e scorrono brandelli di una levità di scrittura che avvince fra stilistica dell'autore, sanno te- cercammo un titolo che non scoprisse troppo le carte, dissi II boom, ohe piacque re. Il sogno di Tiberio però non si guerra e di dolore, di mondi scom- in questo mosaico dì storie nella stimoniare in modo esemplare subito. Molti mi hanno domandato se realizzerà, gli ebrei preferiranno (e parsi, di luci sfocate dal passato. storia, assai difficili da dipanare le emozioni come amore, gelosia, davvero possono accadere delle cose il libro spiega bene il perché) Bar- La ricerca psicologica è una sorta une dalle altre in quanto "l'intrico sofferenza, rancore. Così l'essere come quelle descritte in II boom. Abba a Gesù, che sarà crocefis- di omaggio-condanna per colui della vita è centomilavolte più intri- ridotto a guardarsi il piede mala- È possibile ben altro, mi pare. Non è forse ancora possibile la guerra?» so, e Pilato immergerà le mani nel- che in realtà sta morendo in un cato di quello dei binari". Vicende to, da parte di un vecchio, allude l'acqua, non per liberarsi da ogni ospedale di Gerusalemme. Sarà crude ed elegiache, filosofeggian- a un degrado fisico e psicologico responsabilità ma per attenuare Rivcà a raggiungerlo e a farsi da ti e paesane, attraversate da cita- altrimenti indicibile. Così una BULZONI EDITORE una volta di più ii terribile prurito tramite per gli ultimi messag- zioni vernacolari o coltissime. "sposa" sa trasmutare il proprio Via dei Liburni, 14 che da qualche tempo lo affligge- gi - personali e universali - che Quasi tutte risolte in brevi scam- vissuto doloroso in uno "strascico 00185 Roma va. Mimmi, giornalista professioni- l'uomo trasmetterà alla figlia. Tra poli, alcuni dell'ampiezza di po- splendido e spossato". Ma non si Tel. 06.44.55.207 sta che vive a Madrid, ha scritto nascita e morte c'è il percorso intri- che righe, come la scena (quasi pensi a una scrittura voyeuristica. Fax 06.44.50.355 N1 riNDICF ,„ ^SCHEDE DEI LIBRI DEL MESE MB

giare con leggerezza sul filo della sione del paradiso perduto di Car- L'incontro amoroso di Aida con il di vita. L'assolo si vivacizza, i con- Letterature non-appartenenza, sempre preca- los Franz, d'origine cilena e cileno grande tenore italiano fu l'evento trappunti lo arricchiscono di altri rio, discosto dalla sua storia e da per elezione, nel suo primo roman- fondante per la vita di Enriqueta, fi- sentimenti e altri ricordi, e anche al- CARLOS FRANZ, Dove una volta c'era il ogni vincolo sociale e affettivo. Me- zo tradotto in italiano. glia di quell'amore e sua cronista. tre versioni, altre verità che si fon- paradiso, ed. orig. 1996, trad. dallo glio le destinazioni periferiche, me- EVA MILANO Unica prova della veridicità di una dono nel groviglio della memoria. E spagnolo di Pino Cacucci, pp. 231, glio lasciarsi condurre in un luogo storia che sa di leggenda, Enrique- sopra tutte la parola di colei che, te- Lit 30.000, Feltrinelli, Milano 2000 qualsiasi, perdersi in balia di scelte ta consegna gli appunti sparsi di nace e fiera, attraversò la vita per- e forze esterne, per non sentirsi pa- quella storia, testimonianze raccolte correndo quella breve avventura Se mai il paradiso c'è stato, nella droni di niente e non portare il far- con dedizione scientifica, come un con l'importanza di un atto fonda- foresta intorno a Iquitos non lo ri- dello della responsabilità. Nella fo- MAYRA MONTERO, Come un tuo mes- oggetto sacro che conserva il se- mentale - amare Caruso è per Aida corda più nessuno. Bagliori di luce resta, dove ci si risveglia con la saggero, ed. orig. 1998, trad. dallo spa- greto di un'esistenza, ma che ormai molto più che amare una persona, edenica sono solo nell'ironia dolen- quotidiana consapevolezza di non gnolo di Ilide Carmignani, pp. 252, non ha più significato venerare, nel ma ritrovare un altro luogo, uno spa- te di chi vive a fatica nelle spire lasciare tracce, dove sopravvive Lit 24.000, Guanda, Parma 2000 momento del declino inevitabile zio sconosciuto, un'altra vita che della natura troppo feconda dove il solo chi non oppone resistenza al- verso la sua morte, con intorno lo riaffiora in questa, in quegli occhi flusso rigoglioso e incessante della le sue regole, e al limite ci si adat- Il passaggio di Enrico Caruso nei sfacelo di una realtà presente, quel- persi amare la stessa morte... Il vita non fa che evidenziare la quo- ta, il Console vede l'unico luogo in teatri dell'opera della zona caraibi- la cubana, completamente a bran- racconto che nasce dalla cronaca tidiana minaccia di decomposizio- cui può terminare sereno i suoi ca e della foresta amazzonica è un delli. Lo scoppio di una bomba nel si presta a una lettura scorrevole, e ne e morte. Il paradiso è un'illusio- giorni. Ma neanche nella foresta ci tema ricorrente nella memoria arti- teatro dell'opera dell'Avana, in una assume increspature vivaci sotto la ne e la foresta una voragine alla si può nascondere a se stessi e al stica europea e d'oltremare - il Fitz- sera di giugno del 1920, arrivò co- luce dei riti vodoo. Nelle parole vive maniera di José Eustasio Rivera, e mondo. "Finiamo sempre per esse- carraldo di Werner Herzog (1982) me un turbine a sconvolgere la vita dei ricordi ie persone diventano chi vi proietta i sogni diventa auto- re responsabili di qualcosa. O di ne è forse il testimone più noto -, di molte persone. Enriqueta ne rac- "cavalcature" delle divinità, gli ori- re della sua tragedia. Così per Ana, qualcuno...", ma le regole del gio- cosi come non cessa d'essere og- coglie i ricordi e le emozioni a di- shas si incarnano stimolando forti la figlia del Console, partita dal Ci- co della fuga non prevedono so- getto di dicerie e miti legati al patri- stanza di trent'anni, nel momento in passioni. I personaggi diventano le alla riconquista di quell'uomo spensioni, nemmeno quando il pe- monio orale di quelle zone d'Ameri- cui la madre, minacciata da una così personificazioni dei sentimenti sempre in fuga, e così per lo stes- so degli anni comincia a rendere ca. Mayra Montero ha scelto questo grave malattia, decide di raccontar- e delle ossessioni umane, turbinio so Console, padre fuggito dalla ter- indesiderabile la solitudine. Il prez- episodio per fondere l'intento artisti- le quella storia. Mille voci intreccia- che scuote il corso regolare del ra dei padri, rappresentante in car- zo della sovversione è la tragedia, co con la memoria popolare di viva no il loro canto alla melodia domi- tempo. Il culto popolare offre la sua ne e ossa del suo paese in terra suprema punizione tesa a colpire e quotidiana intensità, fissandone la nante di un'interprete principale ricca carica vitale all'istanza narrati- straniera, a cui il paradossale ruolo tutti coloro che per ragioni diverse natura fugace attraverso la sua vo- che intona note d'amore per quel- va, che le regala la memoria. del diplomatico permette di viag- ne sono stati complici. Ecco la ver- ce e attribuendole dignità letteraria. l'uomo bianco ormai malato e in fin (E.M.)

ROSALBA CAMPRA, America Latina: l'identità e la ma- completezza un unico, ampio panorama. Rosalba Campra spinoso e ricorrente interrogativo sull'identità latinoame- schera, 1" ed. 1982, pp. 238, Lit 32.000, Meltemi, Roma articola il suo discorso - dal di dentro, a partire da un ricana, realizzata con la scioltezza e la libertà di movi- 2000 "noi" tutto latinoamericano - su una serie di costanti let- mento propria di una profonda competenza e capacità cri- terarie che hanno caratterizzato, e caratterizzano, il pro- tica. Versione della proiezione del sé che si autodetermi- Ritorna alle stampe, corredata di una nota introduttiva cesso storico-letterario di autodeterminazione. La lettera- na, revisione critica che gioca a rintracciare segni di vo- che ne aggiorna il percorso, un'interessante opera di Rosal- tura gauchesca, il mito della civiltà e quello della barba- lontà comuni e mette in luce mille sfumature autentica- ba Campra, la cui edizione originale risale al 1982. Non si rie, il reale meraviglioso e la letteratura rivoluzionaria so- mente originali. Risposta in seconda battuta: il romanzie- tratta di una storia della letteratura, ma di una "guida per no forme e temi dell'espressione, e al contempo versioni re dice: "Questo è quel che siamo". Il critico ribatte: "Que- decifrare (...) un'immagine nella quale l'America Latina possibili del sé che si proietta, si interroga, si trasforma e sto è quel che diciamo d'essere", poiché anche la maniera cerca e costruisce se stessa". Chi vi cerca una pista, una se- si mette in gioco, necessità questa tanto pressante quanto di raccontarsi è indizio d'identità. rie di possibili tracce per definire in che maniera la produ- quella di definirsi di fronte a se stessi e agli altri. Lo stes- E infatti la conclusione dell'autrice è che "identità è cer- zione letteraria ispanoamericana - con quali temi, sotto so atteggiamento di ricerca e confronto anima l'autrice, carsi", in una realtà nata dall' annientamento e dalla con- quali forme, a partire da quali archetipi- vada definendo o che nella seconda parte dell'opera presenta una serie di in- quista e spinta senza rete verso la globalizzazione, futuro ponendo in causa il profilo della propria identità, troverà terviste ad alcuni autori citati, tra cui forge Luis Borges, del mondo. Ambivalenza della parola scritta, capace di un prezioso strumento d'indagine e riflessione. Alejo Carpentier, Julio Cortàzar, le cui considerazioni in- smascherare clichés imposti, e pronta a costruirne di nuo- Davanti a tale istanza, necessariamente fondamentale torno agli stessi temi rappresentano una revisione critica vi, consolatori e mistificanti, per annientare il brivido del per ogni società, l'America Latina, Brasile compreso, pre- di quanto affermato, oltre che un prezioso approfondi- vuoto. E ancora, nella sua più nobile funzione, parola co- senta caratteristiche condivise sulla base di modalità e re- mento. Il lavoro si chiude con le schede biohibliografiche me capacità di dare forma alla realtà, strumento che dà la ciproche influenze. La storia coloniale, i passi verso l'in- dei principali autori presenti nel testo, adeguatamente ag- consapevolezza di possedere l'arma contro il silenzio e la dipendenza, i regimi totalitari sono storia comune, e le giornate e complete di riferimenti alle traduzioni italiane. maschera. Potere in divenire, grazie a cui si realizza il mi- manifestazioni letterarie, lette con ampiezza di sguardo e Il cuore palpitante dell'opera, così formalmente com- racolo di spostare nel futuro le radici dell'essere, quando in profondità per riconoscervi gli intenti fondamentali che pleta ed equilibrata, è comunque l'analisi che si focalizza il passato non cessa d'essere motivo di turbamento. le hanno prodotte, possono essere considerate nella loro sulla produzione narrativa, una risposta tra le tante allo (E.M.)

MARCELA SERRANO, Antigua, vita mia, destino di ognuna è scritto nel filo to ogni tentativo d'incontro con un le cui ferite sono lontane dal rimar- nazione che si susseguono con ed. orig. 1995, trad. dallo spagnolo di che la lega alle "altre", quelle che unico concetto: "Nessuno mi capi- ginarsi. Le atmosfere agitate di quotidiana frequenza e vengono Simona Geroldi, pp. 294, Lit 28.000, l'hanno preceduta in questo mon- sce". Questo è tutto ciò che la sua scosse temporali, allucinazioni sin- accolti come brezza vitale. Il lessi- Feltrinelli, Milano 2000 do, e che da ognuna discende. vita intera comunica. E una setti- tetiche e ritmi irrequieti segnano il co che fissa emozioni e pensieri ri- Con questa traduzione arriva in Ita- mana spesa con lui che non è più tempo per destini sconvolti dalla vela la sensibile soddisfazione di L'amicizia di una vita tra due lia un'opera che testimonia l'ade- cantante, non più pubblicitario, non violenza di una storia d'oppressio- una donna che si sente fortunata e donne è sorta sotto la protezione sione ai temi cari all'autrice, con più amante né marito - il lunedì è ne. Un autore giovane, da tenere gode delle gioie di una famiglia se- spirituale delle note appassionate motivi e modalità - la casa-rifugio l'odioso giorno in cui tutto ricomin- d'occhio. rena e di amici che la amano, e di una grande cantante cilena. Una per le amiche che isolate dal mon- cia, il martedì corridoio innocuo, il (E.M.) racconta le sensazioni che dà una di loro ne ha la voce, Josefa, l'altra do ritrovano l'essenza della loro vi- mercoledì scorpione che ti punge passione esigente ma gratificante di Violeta Parra porta il nome. Non ta, il dialogo tra donne, mezzo di una volta arrivato sano e salvo sul- come la scrittura. Alcune pagine c'è molto in comune tra loro: una è confronto e conquista dell'autoco- l'altra riva, giovedì-perdono, ve- seguono dal di fuori il filo della la donna di successo la cui condi- scienza - in seguito ripresi e riela- nerdì emotivo, sabato notturno e creazione letteraria, come testimo- zione creativa è l'isolamento anche borati nei romanzi che l'hanno resa frenetico di rivelazione... - è il tem- ANGELES MASTRETTA, Il mondo il- ni esterne, ma anch'esse rese pub- a costo di creare distanza rispetto famosa, Noi che ci vogliamo così po in cui si sciolgono le lacrime e i luminato, ed. orig. 1998, trad. dallo bliche, di ciò che il progetto coeso, ai famigliari, l'altra vive con traspor- bene (1991; Feltrinelli, 1996) e L'al- dubbi, i nodi sospesi coperti da spagnolo di Antonella Donazzan, per quanto vario e molteplice, di un to in funzione della felicità di quan- bergo delle donne tristi (1997; Fel- lungo silenzio: sono Lisa e Anita pp. 168. Lit 13.000, Feltrinelli, Milano romanzo esclude. In una nicchia ti la circondano. Quello di Violeta è trinelli, 1999). sulle scogliere di Canciones Tristes 2000 della memoria di ogni scrittore un destino costellato di grandi so- (E.M.) in Patagonia, la donna amata e sua stanno le sensazioni, il malessere e gni appassionati e immense tristez- figlia, desaparecidas, tolte al suo Episodi di vita, finestre sugli la benedizione della creazione, i ze che la separano dalla realizza- amore e depositate sulla sua co- eventi e sui pensieri sparsi della sentimenti contrastanti che lo lega- zione della sua vita, fatta di sere- scienza come un peso schiaccian- messicana autrice di Strappami la no a ogni pagina e personaggio, e nità semplice e legami affettivi po- te. Sono Cecilia e Albertina sulla vita (1986; Feltrinelli, 1988) e Male proprio il romanzo, che di tali im- spiaggia di Buzios, con un gesto pulsi è il frutto, nega la deliberata e sitivi. Ma per ottenere la sua fortu- RODRIGO FRESÀN, Esperanto, ed. orig. d'amore (1995; Feltrinelli, 1996). È tanto più terribile quanto inconsa- diretta espressione delle manife- na dovrà vivere due vite, morire 1995, trad. dallo spagnolo di Paola uno zibaldone che non ci coglie pevole spazzate via, una dalla vita, stazioni dell'animo. Una volta scrìt- sotto il peso di un grave gesto Tomasinelli, pp. 109, Lit 14.000, Ei- del tutto di sorpresa, visto che una l'altra dalla propria mente. E arri- ti, come qui succede, acquistano il compiuto per liberare la vita sua e naudi, Torino 2000 simile impostazione era già compli- quella di sua figlia, e rinascere ad verà la domenica della redenzione, ce del progetto di Puerto libre valore di didascalie che racchiudo- il momento di tornare a parlare, no un'anima viva - pur sempre "let- Antigua, città dove il filo della sua Esperanto è il sogno di cancella- (1993; Zanzibar, 1995). L'atmosfe- spiegare a tutti se stesso definitiva- teraria", comunque - a confronto storia si riannoda attraverso il ri- re il disastro di Babele, artificio ca- ra è domestica, confidenziale e mente... Rodrigo Fresàn racconta con ia materia organica e circo- congiungimento con la madre, e rico d'ottimismo e fiero del suo no- semplice, disvelamento di un'ani- il passato duro della sua Argentina scritta dai confini del romanzo, ar- ove finalmente può trovare la pace bile scopo. Federico Esperanto è ma a contatto con la sua vita fatta nella confusione annichilente di Fe- ricchendolo di un personaggio in e una casa. Una storia di donne, di uno che ha l'incubo di non riuscire di routine familiare, piccoli e grandi derico, non un santo, ma comun- più, l'autore. legami che trascendono differenze a dire, che ha smesso di parlare avvenimenti che scuotono la sua di carattere e scelte di vita, dove il que vittima di un momento politico per dire se stesso, che ha sostitui- sensibilità, e gioiosi voli d'immagi- (E.M.) N. 1 riNDICF 31 SCHEDE DEI LIBRI DEL MESE lai

conduttore iniziato con Morituri, la mente irriverente, ai limiti del bla- schi di Yasmina Khadra - in italia- ritratto ricamato in fili di lana della Letterature connivenza della mafia politico- sfemo. E proprio l'indulgere trop- no Morituri (deI 1997, recensito in regina Soraya adornava le case finanziaria con la mano armata po spesso e con troppa insisten- questa stessa pagina) e Doppio degli ebrei sottoposti al regime YASMINA KHADRA, Morituri, ed. orig. del movimento politico-religioso za sulla dissacrazione a tutti i co- bianco (1997; e/o, 1998) - e di dello scià Reza, Spose persiane 1997, trad. dal francese di Maurizio islamista, una connivenza che ha sti ("il Dio onnipotente, più grande Boualem Sansai (inediti in Italia i racconta, in uno stile che a tratti Ferrara, pp. 161, Lit 15.000, e/o, Ro- come risultato il coesistere di mi- della Torre Eiffel, delle sette mera- suoi Le Serment des barbares, richiama per ricchezza e vivacità ma 2000 serabili baraccopoli periferiche viglie del mondo e del World Tra- Gallimard, 1999, e l'ultimo, L'En- quello dell'egiziano Nagib Mah- con un bel mondo dalla vita dora- de Center messi insieme", ma an- fant fou de l'arbre creux, Galli- fuz, la vita quotidiana nella Juba- L'entusiasmo che, al momento ta ("Pastori ieri, dignitari oggi, i che "Rinnega tuo padre e rinnega mard, 2000). Fa eccezione anche reh, il quartiere ebraico tradizio- del suo esordio letterario italiano, notabili del mio paese hanno am- quel nome del cazzo che ti ritro- questo Estetica di macellaio, di nale. Pratiche religiose, credenze ha salutato la virileggiante scrittura massato colossali fortune, ma non vi!") mostra l'unico limite di un Mohamed Magani (1948), poco popolari e superstizioni vengono di Yasmina Khadra si è smorzato riusciranno mai a far distinzione racconto altrimenti ben riuscito, noto scrittore-sociologo dalla sor- rievocate - accanto alla puntuale non appena è stato reso noto che tra il popolo e il bestiame"). A la- laddove sa condensare i luoghi prendente biografia e bibliografia, descrizione di singoli aspetti del- lo pseudonimo femminile celava in tere, spesso ignorati e altrettanto comuni tanto cari all'umanità di scoperto da Edizioni della Meri- ia quotidianità, come la prepara- realtà uno scrittore. Indipendente- spesso dimenticati, si muovono ogni latitudine. Simpatico, estro- diana e inserito in una collana di zione dei cibi o la giornata di bu- mente dal suo sesso, infatti, que- decine di commissari Llob, quella so, brillante e un po' saputello, un narrativa chiamata "tutt'altro". E il cato ali'hammam - in una dimen- st'autore - che per primo, dall'Al- società civile che, in Algeria, non nutrito pubblico ha potuto incon- romanzo è effettivamente tutt'altro sione tutta femminile, a volte sen- geria, ha scelto la forma del ro- cessa di far sentire la sua stanca trare il giovane scrittore olandese- rispetto all'attualità più ricercata suale a volte crudele e spesso manzo poliziesco per narrare l'e- ma decisa voce: "So di rischiare marocchino (nato in Marocco nel dagli editori. Principalmente per- tragica, scandita dai ritmi fisiolo- volversi dell'attualità più recente - la pelle ogni giorno e la cosa mi fa 1975, e residente in Olanda dal ché si ambienta ben lontano dal- gici connessi alia fertilità. Attorno riesce a mettere su carta un'ine- incazzare". 1979) al Salone di Torino in com- l'orrore algerino più recente, in un alla vicenda delle due giovani guagliata capacità di vivificare ELISABETTA BARTULI pagnia di due dei più grossi nomi periodo che passa dal pre- al post- protagoniste, Flora e Nazi, che in- l'invivibile. Un'inchiesta di polizia delle lettere arabe. Per nulla inti- indipendenza (1962) attraverso carnano due opposti paradigmi vecchio stile, quella di Morituri, morito, Benali si è mostrato esat- un uso ben dosato di flashback, della difficile condizione femmini- che prende l'avvio dalla scompar- tamente come il suo libro: esube- ma anche e soprattutto perché le all'interno di un'organizzazione sa della figlia di un grosso papa- rante e iconoclasta, sicuramente riesce a dare per intero il senso di sociale di tipo tradizionale, vorti- vero mettendo in scena gli espe- , Matrimonio al deciso a dire la sua sui meticciati estraniamento di una gioventù cano, in un susseguirsi di digres- dienti tipici del noir, ma senza al- mare, ed. orig. 1996, trad. dal neerlan- culturali senza permettere parti- che si presume essere la genera- sioni, mille storie laterali alle qua- cun rispetto per l'etica poliziesca dese di Claudia Di Palermo e Alessan- gianerie. A fine lettura resta qual- zione giunta oggi all'età adulta. I li fa da comune denominatore il tradizionale. Il commissario Llob dra Corda, pp. 206, Lit 24.000, Mar- che perplessità nel leggere il Ma- protagonisti, molti e forse troppi vicolo dei Mandorli, cuore del dei libri di Khadra, infatti, non è cos y Marcos, Milano 2000 rocco attraverso una traduzione per la verità, sembrano essere quartiere, dove Flora e Nazi vivo- l'ennesima clonazione dei vari dal neerlandese: come dovrebbe- rappresentativi di più di un livello no, e dal quale il romanzo trae ti- Marlowe del genere giallistico eu- Come spesso accade con i ro- ro suonare all'italiana le parole sociale e culturale (un macellaio tolo nella versione originale. La ro-americano. Anzi, il motivo del manzi d'esordio, Matrimonio al arabe traslitterate sulla pronuncia autodidatta, un azzeccagarbugli totale assenza di analisi psicolo- successo dell'intera serie si fonda mare è più una promettente olandese? e "ambarabà cicì intellettualmente dotato, un poli- gica e la distanza frapposta tra proprio sul suo re-inventare la for- scommessa sul futuro che una cocò" come suona in arabo (o in ziotto vendicativo, una ragazza ri- narratore e vicenda narrata, unite ma letteraria, spostando l'azione forma completa di presente. La olandese)? belle, una prostituta autonoma e alla vena comica che attraversa dall'era industriale allo spazio di- storia, leggermente surreale, di (E.B.) altri ancora), ma paiono nel loro l'intero romanzo, permettono a versamente organizzato del Nord un matrimonio mancato con finale insieme voler dimostrare con I fat- Dorit Rabinyan di ritrarre con la Africa di oggi. Scelta pedagogica, a sorpresa - arricchita di luoghi e ti l'esistenza di quella modernità saggia leggerezza di un canta- dichiara, che si propone di riconci- personaggi in via di estinzione, coniugata alla tradizione che, con storie le spietate leggi che rego- liare la sua gente con la letteratu- non senza una punta di rammari- tutto il suo carico di paradossi e lano il mondo della Jubareh, dove ra, dato che "i grandi autori algeri- co per quello che avrebbe potuto MOHAMED MAGANI, Estetica di macel- contraddizioni, aiuta a compren- la vita di ogni donna è sottoposta, ni hanno sempre puntato troppo in essere, ma non è dato - è narrata laio, ed. orig. 1990, trad. dal francese dere un mondo la cui poetica è nei suoi dettagli più intimi, all'oc- alto e gli altri si sono mossi tra in uno stile in linea, per quanto di Serenella Pirotta Stefinlongo, fatta "di burnus, di minigonne, di chio indagatore dell'intera comu- esercizio di stile e sciovinismo, di- possa risultare da una traduzione, pp. 234, Lit 20.000, Edizioni della haìk, di pantaloni attillati, di sa- nità: chi si sottrae alla fagocitante samorando i lettori". A Morituri, se- con le tendenze globalizzanti del- Meridiana, Firenze 2000 roual e unisex". intrusione della collettività è con- dannato senza scampo a subire guono Doppio Bianco e L'Automne le nuove generazioni di scrittori. (E.B.) des chimères, a completamento Benali infatti miscela la logorrea La letteratura algerina scritta in l'ostracismo della maldicenza e della trilogia del commissario Llob, tipica della lingua parlata con ri- francese, negli ultimi anni, ha tro- l'isolamento sociale. Romanzo mandato in pensione da un alto petuti giochi di richiami e virtuosi- vato in Francia e di riflesso in Ita- d'esordio (risale al 1995 e nel funzionario che non gradisce l'im- smi aggettivali. A titolo di esempio lia una sua precisa collocazione 1999 è stato insignito del Jewish Quarterly / Wingate Prize), Spose magine del regime che i suoi libri basti citare il personaggio princi- che spesso prescinde dal valore DORIT RABINYAN, Spose persiane, ed. persiane è parte di un più ampio hanno presentato (perché il com- pale, quello zio che fugge ii gior- intrinseco delle opere, ma si basa orig. 1995, trad. dall'ebraico di Elena moto di riscoperta e recupero missario Llob, per un colpo di ge- no delle nozze, chiamato "Mosa sul sensazionalismo espresso nei Loewenthal, pp. 204, Lit 24.000, Neri delle radici etniche orientali (e nio dell'autore, è a sua volta auto- l'Arrapato, l'Impetuoso, il Sostitu- testi ("En langue frangaise, les hi- Pozza, Vicenza 2000 re). Nei più recenti À quoi rèvent to, il Trascinatore, il Lebbroso (an- stoires de bougnoules égorgeurs, non più unicamente europee) che sta interessando la cultura israe- les loups (1999), e Les Agneaux cora un paio e mi apro un bel ne- ga marche bien", ha crudamente Ambientato nell'immaginario du Seigneur (1999), infatti, Llob liana degli ultimi anni. gozio di soprannomi)", in una lita- sintetizzato Selima Ghezali). Fan- villaggio persiano di Omerijan non c'è più, ma resta intatto il filo nia di maiuscole di marca vaga- no eccezione i romanzi polizie- agli inizi del Novecento, quando il MICHELA ANDREATTA

ABRAHAM B. YEHOSHUA, Il potere terribile di una piccola col- Yehoshua lamenta nella premessa di questo suo libro l'as- Chaim Brenner /'Eterno marito di Dostoevskij, Una rosa pa, pp. 142, Lit 30.000, Einaudi, Torino 2000 senza oggi di un giudizio schiettamente etico sulla lettera- per Emily di Eaulkner, Nel fiore degli anni di Agnon, e tura: "Eccezion fatta per alcuni aspetti del pensiero fem- Cattedrale di Raymond Carver•). Lo sguardo che Yeho- "Disapprovazione. Questa parola fu pronunciata per la minista e per certi sviluppi della teoria della ricezione, la shua ci propone gettare su questo scorcio di letteratura è prima volta durante l'incontro estivo nella Marca di Spagna questione dei rapporti tra etica e letteratura resta margi- sempre di grande interesse, in particolare convince lo stu- nell'anno 4756 dalla creazione del mondo, 386 anni dal- nale, problematica e comunque non più 'alla moda'", in- dio di quei tre personaggi che, per la loro tenace contro- l'Egira del Profeta, quattro anni prima dell'agognato Anno somma sopraffatta dall'interpretazione politica, sociologi- versia, più sembrano aver suscitato la curiosità analitica Mille dei cristiani. E nel piccolo muscolo utero di questa ca o psicologico-psicoanalitica che riduce ai minimi termi- dello scrittore: Admeto, che contro ogni regola del patto semplice e breve parola, sfuggita alla bocca diAbulafia a no- ni lo spazio concesso al giudizio di valore, operando una coniugale chiede alla moglie di sacrificarsi per lui, per poi me di donna Ester-Mina, era già presente l'embrione dello sorta di rimozione del conflitto morale inevitabilmente riscattarla dagli inferi in virtù del suo animo sincero fino scontro che avrebbe travolto i soci negli anni a venire". È presente in ogni opera d'arte che descriva rapporti umani. alla follia e di un'assoluta indipendenza dall'opinione pub- così, con un termine debolmente negativo, che ha però il ri- Ciò che più sembra interessare Yehoshua tuttavia non è blica, Vel'càninov, l'eterno amante del racconto dostoev- gore inappellabile di una legge, che Yehoshua circoscrive la tanto il ruolo della critica nel mettere a fuoco i conflitti skijano, che coerentemente va incontro alla propria distru- questione morale nel Viaggio alla fine del millennio (cfr. presenti nell'opera letteraria, quanto, più direttamente, il zione, schiacciato dal peso terribile di una piccola trasgres- "L'Indice", 1999, n. 1). Sarà la disapprovazione della Nuo- rapporto di immedesimazione e quindi di complicità che si sione, e infine la Tirza, protagonista dello splendido Nel va Moglie, e non la scomunica, a determinare il fallimento viene a creare proprio sulla questione etica tra lo scrittore fiore degli anni, indotta ad abbracciare un destino che non del progetto di Ben Atar. C'è sempre, nei romanzi di Yeho- e il lettore. Da scrittore, Yehoshua entra nel merito di que- è il suo per riscattare la madre e la sua morte precoce. La shua, uno scoglio etico che ostacola, sprona e comunque sto patto di alleanza interrogandosi sui meccanismi narra- lettura di Yehoshua, in questi tre casi, risulta davvero illu- muta l'esistenza dei personaggi, funge da matrice dell'azio- tivi, psicologici, estetici che possono indurre il lettore a se- minante per cogliere l'effettiva portata stilistica, la forza ne. Si tratta non solo di un elemento stilistico o narrativo guire la voce narrante sui percorsi insidiosi, controversi e estetica, del paradigma etico che si nasconde nelle pieghe ma di un vero e proprio principio motore intorno al quale precari del racconto. Nel libro le analisi sono suddivise se- di una narrazione indagata fin nelle sue oscillazioni più nasce e si sviluppa tutta la costruzione dell'opera. condo i diversi tagli interpretativi in quattro capitoli: l'in- impercettibili. Ciò che forse rimane in ombra nell'acuta in- Non stupisce dunque che Yehoshua saggista si cimenti fluenza estetica sulla morale, i limiti morali della psicolo- dagine anatomica che Yehoshua compie sui testi è il carat- ora proprio con il tema dell'etica in letteratura, come an- gia, la responsabilità morale nei processi di rimozione e lo tere esistenziale, non astratto, del conflitto di valori nel- nuncia il sottotitolo dell'ultimo suo libro uscito in Italia e sviluppo morale nel valore estetico. Dentro la bottega del l'opera d'arte; il dilemma etico, come diceva il giovane basato su un corso da lui tenuto in diverse università d'I- narratore, sotto la sua acuta lente didattica vengono passa- Lukdcs, è il momento in cui "la forma si frange sugli sco- sraele e d'Europa, Il potere terribile di una piccola colpa. ti nove brevi testi della grande letteratura classica e con- gli dell'esistenza", e forse anche questo andrebbe ricordato Assumendo il punto di vista della critica letteraria, ma temporanea (l'episodio biblico di Caino e Abele, /'Alcesti alla critica letteraria contemporanea. di Euripide L'ospite di Camus, Via d'uscita e Nervi di conservando e ribadendo il proprio statuto di scrittore, ANNA RUCHAT N. 1 riNDICF 32 '•schede^

DEI Lem DEL MESE 1 traverso le parole di Volney e go Massimo Osanna, segue la fal- ne per il contegno tirannico nei le vicende di Creso, il re dei Lidi Antichistica Tocqueville, l'autore mette in guar- sariga dei precedenti: dopo una confronti della moglie legittima? che, per avere assoggettato i Gre- dia dall'idealizzazione e dal clas- prima parte dedicata alle vicende Nulla invece in Petronio traspare ci d'Asia, appare a giudizio di Ero- LUCIANO CANFORA, Prima lezione di sicismo tout court e fornisce nuovi storiche della regione (che com- dei fini pedagogici perseguiti dal doto il primo responsabile dello storia greca, pp. 120, Lit 15.000, La- spunti al dibattito sull'utilità dell'in- prende anche un excursus sulla filosofo nelle due opere, vergate scontro fra Oriente e Occidente. terza, Roma-Bari 2000 segnamento del greco e del lati- colonizzazione delle coste dell'A- allo scopo di educare Nerone a Avvenimento centrale della narra- no, molto attuale nell'Italia dei no- sia minore e una lunga digressione trarre insegnamento dagli errori zione è l'incontro tra Creso e l'ate- Il volumetto di Luciano Canfora, stri giorni. La lettura di questo sulla lotta tra Roma e la lega del predecessore e a riparare a niese Solone (I, 30-33): il monito di autore assai fecondo, si presenta contributo risulterà certo di spe- achea, che aveva portato alla fine quelli commessi in prima persona, Solone a non giudicare nessuno già a un primo approccio come ciale interesse per tutti coloro che della libertà politica della Grecia secondo l'ottica cristiana del per- felice prima che ne sia conclusa lettura accattivante per fruitori da- in qualche modo in questa discus- con la distruzione di Corinto nel dono verso il peccatore pentito. A l'esistenza non ha effetto alcuno gli interessi più disparati. Contri- sione sono coinvolti. 146 a.C.), Pausania ne descrive le parere di Gamba, acriticamen- sul re, reso cieco dalla grande buiscono a questa prima impres- GIULIANA BESSO località più importanti, come per te convinto dell'autenticità dello prosperità del suo regno. Solo a sione il formato tascabile, leggero, esempio Dime, Egio, Bura, Egira e scambio epistolare tra il filosofo e distanza di anni, dopo la morte del i capitoli brevi, i titoletti intriganti, Pellene, dedicando come è sua san Paolo, l'adesione di Seneca figlio Ati e dopo un tragico rove- la veste tipografica. Anche il titolo consuetudine ampio spazio alle al cristianesimo sarebbe maturata sciamento di sorte, che lo muta da del libro ha un suo fascino, ben- leggende mitologiche. verso il 58-59 d.C. a seguito di potente sovrano in vinto condan- ché dovuto all'appartenenza a PAUSANIA, Guida della Grecia. Libro SIMONE BETA contatti diretti con gli apostoli Pie- nato a morire tra le fiamme della una collana di "prime lezioni" di VII: L'Acaia, a cura di Mauro Moggi e tro e Paolo. Sulla fondatezza di ta- pira, Creso comprenderà quale numerose discipline (dalla filoso- Massimo Osanna, Fondazione Loren- le premessa è lecito nutrire seri differenza intercorra tra felicità e fia alla pedagogia alla matematica zo Valla - Mondadori, Milano 2000 dubbi: l'interpretazione che ne fortuna, e saprà a sua volta rende- ecc.). I vari capitoli si aprono per deriva appare pertanto tributaria re consapevole il suo vincitore, Ci- lo più con il riferimento a un avve- Il nome "Patrasso" evoca alle GIUSEPPE GIOVANNI GAMBA, Seneca di un atto di fede difficile da con- ro di Persia, della mutevolezza nimento storico, analizzato alla lu- orecchie dei turisti italiani sola- rivisitato. Per una lettura contestuale dividere. delle cose umane. Il "dramma di ce delle fonti antiche, e guidano il mente il porto dei traghetti prove- dell'"Apocolocyntosis" e dell'"Octavia", ELENA BARBERA Creso" si conclude con un lieto fi- lettore tra le difficoltà del com- nienti da Brindisi e diretti verso la pp. 140, Lit 20.000, Las, Roma 2000 ne: il sovrano viene salvato per vo- prendere con chiarezza fatti e pro- Grecia. Ma nell'antichità la città di lere di Ciro e per l'intervento di blemi. Canfora sviluppa in effetti Patre era uno dei centri più impor- Nel volume confluiscono due Apollo. Ma la caduta del regno di tutti i temi fondamentali che costi- tanti dall'Acaia, la regione più set- studi dedicati all'Apoco/ocyntos/s Lidia acquista nell'economia del tuiscono la base delle nostre co- tentrionale della penisola pelopon- e ali 'Octavia, affiancati da una co- ERODOTO, Il regno di Creso, a cura di racconto ulteriori significati, in noscenze sulla storia greca, pro- nesiaca, confinante con l'Elide, mune chiave di lettura: entrambi Luigi Belloni, testo originale a fronte, quanto epilogo espiatorio d'una prio quelli che un docente dovreb- l'Arcadia e la Corinzia: se la Pa- gli scritti, la cui paternità senecana pp. 202, Lit 22.000, Marsilio, Venezia colpa lontana. La dinastia dei be affrontare volendo fare un'intro- trasso di oggi è una città essen- Gamba difende (non senza trac- 2000 Mermnadi, cui Creso appartiene, duzione generale sulle fonti, sul zialmente moderna, ricostruita nel ciare, in riferimento alla tragedia, ha difatti origine, quattro genera- loro uso, sui pericoli che derivano 1821 dopo un incendio, che non una essenziale rassegna delle di- La collana di classici greci e la- zioni prima, in un'altra storia dal dimenticare che "noi mettiamo conserva quasi nulla dei suoi anti- scordanti opinioni degli studiosi), tini "Il Convivio", che già accoglie "drammatica" ed empia, quella di insieme i cocci casualmente su- chi monumenti, la Patre di Pausa- costituirebbero "l'antefatto storico, in catalogo scelte dall'opera tuci- Gige, costretto all'omicidio del perstiti di un intero infranto". I vari nia era famosa sia per il santuario giustificativo ed esplicativo, del didea, presenta ora per la prima proprio signore Candaule per aver argomenti sono peraltro esaminati di Artemide Laphria, edificato sul- Satyricon" di Petronio, che appun- volta Erodoto, il "padre della sto- salva la vita (I, 7-13). Il commento dall'autore con il consueto rigore l'Acropoli (adesso occupata da to dalle opere del maestro avreb- ria". La traduzione del logos di di Beiloni è particolarmente rivolto scientifico e in uno stile assai pia- una fortezza bizantina costruita be tratto ispirazione per il feroce Creso, sovrano dei Lidi (Storie, I, a evidenziare nel racconto intera- cevole, e offrono numerosi motivi agli inizi del IX secolo), sia soprat- attacco nei confronti dell'amico di 1-92), è curata da Luigi Belloni, zioni e consonanze fra il teatro tra- di interesse, non solo a coloro che tutto per l'Odeion, definito "il più un tempo, Nerone. Quale modello professore di letteratura greca a gico del V secolo e le Storie, e sa si avvicinano alla storia greca per bello fra quelli della Grecia, fatta più appropriato, per fustigare i vizi Trento, attento studioso dell'imma- cogliere con notevole sensibilità le la prima volta ma anche agli spe- eccezione, ovviamente, per quello di Nerone, se non la caricatura che gine della regalità in Erodoto e ne- notazioni drammaturgiche del te- cialisti. Com'è consuetudine di di Atene". Il nuovo volume della dell'imperatore Claudio offre \'Apo- gli autori del V secolo a.C. Sue so- sto. La traduzione è limpida e fe- Canfora, non mancano i collega- Guida della Grecia (il settimo sui colocyntosis (Petronio ne riprende no anche l'introduzione e le ricche dele al dettato erodoteo; la biblio- menti con la modernità: al concet- dieci previsti: mancano Arcadia, anche la forma, il genere satirico note di commento. Come è noto, il grafia costituisce un utile strumen- to di storia greca "come mito" è in- Beozia e Focide), curato dallo sto- menippeo) o il severo rimprovero libro I delle Storie è dedicato in to per la ricerca. fatti dedicato l'ultimo capitolo. At- rico Mauro Moggi e dall'archeolo- rivolto nell'Ocfav/a proprio a Nero- buona parte alla rievocazione del- ELISABETTA BERARDI

smare una narrazione in cui i dati centesca è comunque bilanciato na; ma anche a cercare nuove so- cheologa medievista, e la pubbli- Archeologia storici si fondono con la passione, da due saggi sul Medioevo e l'età luzioni alle molte domande formu- cazione è promossa, oltre che da la meraviglia, la fiducia dell'uomo. moderna che lasciano intravede- late in questo libro, dove è preval- Comune di Alba e Provincia di Cu- MARCO ZATTERIN, Il gigante del Nilo. Si dice ad esempio del protagoni- re, a fronte di una generale deca- sa di necessità l'ampiezza della neo, dalla Soprintendenza Archeo- Storia e avventure del Grande Belzoni, sta: "scrive per intrattenere e istrui- denza urbana a partire dal XVI se- panoramica. logica del Piemonte), il volume l'uomo che svelò i misteri dell'Egitto re, impara mentre insegna". Una colo, la vivacità di un tessuto me- FULVIO CERVINI comprende ben diciannove saggi dei faraoni, pp. 316, Lit 32.000, Mon- buona epigrafe per il libro. dievale che ha nella cattedrale e riccamente illustrati che coprono dadori, Milano 2000 FRANCESCA ROCCI nel San Pietro (XI secolo) i suoi con ambizioni di sistematicità un precoci fulcri, ancora meritevoli di lungo periodo in cui le fonti più cor- Toni da romanzo su una base di essere rivisitati. La lettura incro- pose e succose risultano dalla ricerche da saggio; un titolo ro- ciata dei differenti capitoli stimola Una città nel Medioevo. Archeologia e combinazione fra i molti dati di sca- boante, unito al plauso degli stu- a ragionare su come si interseca- architettura ad Alba dal VI al XV seco- vo e le non meno numerose testi- diosi di egittologia (molti interpella- Acqui Terme dall'archeologia classica no storicamente le prevalenti ani- lo, a cura di Egle Micheletto, pp. 352, monianze monumentali superstiti. ti per la stesura); non un episodio al "loisir" borghese, a cura di Vera Co- me (quella medievale e quella pri- s.i.p., Famija Albèisa, Alba 1999 Al di là dell'innegabile ricchezza di inventato, e una collana di grande moli Mandracci, pp. 176, s.i.p., Cassa monovecentesca) di una città in informazioni e riflessioni, che resti- diffusione come "le Scie" Monda- di Risparmio di Alessandria, Alessan- cui non si è mai spenta la memo- Terzo di una collana - "Studi per tuiscono un ritratto sfaccettato e dori. Questa inconsueta mescolan- dria 1999 ria del passato romano e che ha una storia d'Alba" - che mira a ri- inedito di una città rimasta a lungo za è II Grande Belzoni, biografia di sempre svolto una funzione di cer- leggere la storia urbana di un'im- stranamente in secondo piano nel- un personaggio oggi quasi dimen- Le vicende urbanistiche e archi- niera tra il Monferrato - e in gene- portante città romana e medievale, la memoria storiografica, va rileva- ticato, parte di quell'avventurosa tettoniche di una gloriosa città ro- rale il mondo piemontese e pada- vescovile e comunale, con un oc- ta soprattutto la notevole qualità di schiera ottocentesca di proto- mana che alla fine del XIX secolo no - e il suo terminale marittimo chio di riguardo all'archeologia un dialogo a più voci che parte dal- archeologi e predatori di tombe avrebbe trovato nelle terme il pun- rappresentato da Genova e Savo- (non a caso la curatrice è un'ar- l'archeologia per aprirsi a contribu- (epiteto quest'ultimo sdegnosa- to di forza per riconvertirsi in una ti sull'urbanistica, l'architettura e la mente respinto per il protagonista). turistica ville de saison sono inda- sua decorazione plastica e pittori- Padovano di modeste origini e pri- gate in una prospettiva molto dila- ca, senza mai perdere di vista il vo di studi, Giovanni Battista Belzo- tata (appunto, dall'antichità al pri- raccordo con le trame istituzionali ni visse picarescamente esibendo mo XX secolo) che privilegia l'ana- e politiche, e superando l'approc- la sua forza erculea - e la sua mo- lisi del costruito e la documenta- cio meramente settoriale per fare le, di qui l'appellativo del titolo - si- zione architettonica, com'è pro- storia a più livelli. Un salutare con- no a quando s'inventò esperto d'i- prio dell'ormai densa collana fronto fra archeologi, storici dell'ar- draulica per un pascià d'Egitto; fal- "Città e fortificazioni nell'alessan- chitettura e storici dell'arte è stato lito questo primo tentativo, seppe drino", diretta da Vera Comoli. quasi imposto dalle circostanze (vi- riciclarsi in quelle terre come sca- Amalgamati da un vasto repertorio sto che certi edifici albesi, in pro- vatore, improvvisato, ma non mil- iconografico e cartografico che spettiva medievistica, vanno dav- lantatore, dal momento che il suo già da solo funge da ottimo punto vero studiati per frammenti), ma ha nome si lega ad Abu Simbel, alle di partenza per future esplorazio- dimostrato come questa via possa piramidi di Sethi I e di Chefren, ol- ni, i nove contributi raccolti nel vo- rivelarsi assai efficace per ricucire tre che ai pezzi famosi inviati in Eu- lume non disdegnano però una ri- criticamente un contesto plausibile ropa, fra cui il busto di Ramses II cognizione di taglio archeologico attorno a ogni singolo manufatto, e del British Museum. La memoriali- di Aquae Statiellae e un excursus in definitiva per cogliere la dimen- stica, i diari e le lettere su cui si ba- sull'antiquaria fra Sei e Ottocento. sione architettonica e quotidiana di sa larga parte del volume hanno Il meritato spazio concesso alla ri- una comunità medievale. probabilmente contribuito a pla- trovata città termale otto e nove- (F.C.) N. 1 33

micoltori) con il sostanziale contri- na compresa tra il golfo di Salerno tiva. A questo proposito assumono rietà di piante da una fotografia, Natura buto di Paolo Galeotti, curatore del e il golfo di Policastro. Attraverso particolare significato i contributi soprattutto quando l'aiola o la fila giardino mediceo di Castello. A le parole del filosofo e il racconto di Maurizio Boriani e dello stesso dei vasi è composta da tanti ve- OSCAR e SERGIO TINTORI, Gli agrumi quest'ultimo si deve il ricco appa- del viaggiatore dei Grand Tour ci Laurano. getali cresciuti vicini e di cui ap- ornamentali, pp. 216, Lit 42.000, Cal- rato iconografico costituito da foto si avvia a una lettura del paesag- (F.M.C.) pare solo una visione parziale del- derini-Edagricole, Bologna 2000 e stampe antiche, capaci di illu- gio intesa anche come storia del le fronde. Adesso, invece, grazie strarci specie e varietà disponibili lavoro dell'uomo e del suo immagi- all'uscita di questo grazioso volu- Poche piante come gli agrumi oggi e di ricollegarci a un lontano nario. Alle indagini che coinvolgo- me sull'orto-giardino, scegliere la hanno avuto nel nostro paese la passato. no lo sguardo e la mente si ag- composizione preferita e realiz- capacità di modellare il terreno ma FRANCESCA MARZOTTO CAOTORTA giungono anche quelle che coin- RICHARD BLRD, L'orto in giardino e in zarla sarà un gioco semplice e anche di influenzare la storia del- volgono altri sensi, come nel caso vaso, pp. 112, Lit 35.000, De Agostini, appassionante. Anche per i meno l'architettura. Dalla Sicilia al Lago degli scritti di Antonio Arpini su Novara 2000 esperti in giardinaggio. Sfoglian- di Garda i giardini di agrumi vege- Ecologia del paesaggio sonoro e do il libro, ci si accorge immedia- tano grazie a sapienti tecniche di Giuseppe Anzani su Campane e Finora gli appassionati di piante tamente che ogni doppia pagina è agricole o alla costruzione di limo- Paesaggi, percorsi tra mito natura e sto- paesaggio sonoro. In quella por- e di giardini si sono dovuti accon- dedicata a una particolare com- naie a struttura fissa o mobile. Nel- ria, a cura di Paola Capone e Mas- zione del nostro paese in cui fu co- tentare di sfogliare e invidiare le posizione a tema in cui le piante la storia dell'arte dei giardini gli simo Venturi Ferriolo, pp. 196, struita Paestum e la dilatata mera- belle composizioni vegetali illu- orticole assumono la rilevanza di agrumi occupano capitoli di rilievo. Lit 32.000, Guerini, Milano 2000 viglia della certosa di Padula, il te- strate sui tanti libri tradotti dall'in- piante ornamentali: c'è l'orto tradi- Dal Cinquecento in poi sono stati ma della tutela si espande dal sin- glese, non sapendo da dove co- zionale o quello dedicato all'insa- oggetto di un collezionismo capa- Paesaggi, percorsi tra mito natu- golo monumento al concetto di be- minciare per poterle realizzare in lata mista - suddivisi entrambi in ce di destare grandi passioni. Or- ra e storia, è il titolo dell'undicesi- ne colturale, al quale attribuire sia proprio. Non è facile identificare aiole ordinate come nei giardini mai gran parte di quel patrimonio è mo quaderno della collana "Ke- valore storico sia possibilità evolu- una specie, o addirittura una va- all'italiana - oppure quello ai sa- però andato disperso, e pochi san- pos" di Guerini Studio, organizzato pori d'oriente, composto da pian- no riconoscere una varietà di limo- in modo da illustrare le ragioni del- te da fiore assieme a cavoli o se- ne da un'altra. Oggi, basta una ri- la costituzione del territorio del Ci- dani cinesi e giapponesi. E poi cetta su un giornale per credere di lento e del Vallo di Diano in Parco prati di fragole, pareti di ribes, poter fare il limoncello con il primo Mediterraneo da iscrivere tra i be- pergolati di peri, aiole di fiori e or- limone che capita sottomano, men- ni culturali considerati patrimonio taggi, cestini di pomodorini rica- tre quella fragranza tutta particola- dell'umanità e come tali tutelati denti da appendere al pergolato, re, né troppo pungente, né troppo dall'Unesco secondo la conven- o primizie da coltivare in vasi di le- amara, tipica del liquore di Sorren- zione del 1972. E poiché, come gno facili da costruire per la ter- to deriva dal limoncello di Napoli, scrive Pietro Laurano (cui già si razza. E aprendo a finestra tutte le ovvero dal Citrus aurantifolia "Nea- deve l'iniziativa dell'iscrizione dei . pagine che si trovano sulla destra, politanum" dalla buccia sottile e Sassi di Matera nella Lista del pa- si scoprono le semplicissime dalla polpa priva di semi. Ebbene, trimonio mondiale), "non ci può es- istruzioni per trasformare in realtà per orientarci alla riconquista di un sere tutela senza la precisa defini- quelle visioni da sogno che si so- patrimonio tanto colturale quanto zione dei significati, della storia no appena sfogliate. Sfogliando, culturale arriva Gli agrumi orna- passata ed evoluzione futura", i si scopre insomma a quali piante mentali, scritto da Oscar e Sergio vari autori contribuiscono al ritratto appartengono le foglie. Tintori (della famosa famiglia agru- di una parte della regione campa- ELENA ALLEVA

GUIDO PREMUDA, BRUNO BEDONNI, FABIO BALLANTI, molto sagge, rifiniture. Il tutto al fine di invitare e aiuta- infestato da zanzare-tigre sogna di vedere svolazzare co- Nidi artificiali, pp. 414, Lit 49.000, Calderini-Edagrico- re il lettore a costruire nidi artificiali per uccelli di tutte le piosi per il proprio giardino o terrazzo. Corredato da le, Bologna 2000 specie, le razze, le dimensioni, le difficoltà (abitative) in spunti sull'agricoltura biologica, la didattica naturalistica, ambienti rurali e nelle cementizie giungle metropolitane, l'osservazione etologica (anche di livello semi-professio- Finalmente un prodotto editoriale naturalistico comple- compresi ospiti abusivi come i pelosissimi ghiri e moscar- nale), il testo non tralascia alcuni abitanti - abusivi o tol- to e ben rifinito, che ha immediatamente riempito di gioia dini. Il libro non manca di suggerire imprese da artisti, co- lerati - dei nidi artificiali per gli uccelli: quei pipistrelli noi militanti del perbenismo ecologista! Fulco Pratesi, me le isole artificiali da allestire su stagni o anse di fiume, potentissimi distruttori di insetti nocivi alla nostra quiete presidente onorario del Wwf ne è rimasto addirittura en- né i trucchi del mestiere per trasformare alberi in comodi casalinga e alle nostre attività di pacifico giardinaggio tusiasta; il notissimo etologo Danilo Mainardi, docente di siti di nidificazione per scriccioli e rampichini - semplice- "biologico". conservazione della natura all'Università "Ca Foscari" di mente sapendoli lievemente scortecciare. Unica piccola pecca, la bibliografia che privilegia autori Venezia nell'introduzione parla di "bellissimo libro". Il te- Bedonni graziosamente disegna mattoni-nido, ovvero italiani a scapito di manuali, anche importanti, editi in sto racchiude qualche centinaio di schede (davvero tante illustra come trasformare un ruvido blocchetto di cemen- questi anni all'estero. Una doverosa aggiunta alla augura- per un'opera del genere), corredate da fotografie, schizzi, to in una graziosa abitazione ornitica per cince, codirossi, bile prossima seconda edizione. suggerimenti architettonici: che non tralasciano piccole, ballerine e quegli utilissimi pigliamosche che chiunque sia ENRICO ALLEVA E STELLA FALSINI

PIERRE GRIMAL, L'arte dei giardini. l'architetto paesaggista che ha po della progettazione di parchi o cento. Chi è alla scoperta della idroponica, è infatti quella di limi- Una breve storia, ed. orig. 1954, a cura promosso e curato entrambe le di giardini, lo leggessero, quasi materia, grazie alla lettura del li- tare ai massimo la frequenza e la di Marina Magi, pp. 95, 46 ili. a col., edizioni. Né al fatto che il ben no- fosse un obbligatorio libro di te- bro acquisterà un'infinità di infor- quantità di tempo impiegato nella 19 disegni b/n, Lit 38.000, Donzelli, to paesaggista e scrittore Ippolito sto, e soprattutto lo meditassero". mazioni - ricche di spunti e sug- manutenzione dei vegetali: basta Roma 2000 Plzzetti, che attualmente insegna Quel che rende speciale questo gerimenti da approfondire -, e chi rimboccare l'acqua del vaso di arte dei giardini all'Università di manualetto, tanto da averlo tra- invece ha già una base di cono- tanto in tanto e cambiare la car- A partire dagli anni ottanta a Ferrara, abbia presentato il libro sformato in un classico di succes- scenza riuscirà senz'altro ad ap- tuccia della soluzione nutritiva al- oggi sono usciti in Italia vari libri augurandosi che "tutti gli studenti so, è soprattutto lo stile narrativo, prendere qualcosa di nuovo. l'incirca ogni sei mesi - acqui- sulla storia o sull'arte dei giardini, di architettura, o coloro che in sintetico e chiaro del testo, che, (E.A.) standola in un vivaio - per ottene- ma forse nessuno di questi, tran- qualche modo operano nel cam- attraverso fonti letterarie e docu- re piante floride e rigogliose ne quello di Pierre Grimal, vanta mentarie d'epoca - come per quanto quelle coltivate nel suolo. nell'arco degli ultimi quindici anni esempio i racconti di uno storico, Il libro affronta il tema idrocoltura una doppia pubblicazione a ope- i versi di un poeta, un'incisione, la in chiave moderna, funzionale e ra di due differenti case editrici, trama variopinta di un tappeto, ROBERTO DE' RISI, Colture senza suo- completa. Partendo dall'alternati- rispettivamente a 33 e 46 anni di un affresco, un quadro o un dise- lo, in casa, sul terrazzo, in giardino, va di coltivare ie piante in acqua e distanza dalla sua stesura. Que- gno -, riesce a ricostruire per ve- pp. 220, Lit 36.000, Calderini-Edagri- argilla espansa, oppure ghiaia, sto piccolo manuale pubblicato rosimiglianza e ipotesi quegli anti- cole, Bologna 2000 sabbia o altro materiale insolito nel 1987 dalle Edizioni Ripostes chi giardini persiani o arabi che - quale per esempio le bilie di ve- di Salerno e nel giugno del 2000 oggi non ci sono più, e il cui ricor- Perché coltivare le piante senza tro per bambini o per composizio- dalla Donzelli risale infatti al 1954: do è stato ricoperto da secolari suolo, ma con le radici immerse ni ikebana -, arriva a istruire su ai primi anni di laurea di quel gio- veli di leggende. Inoltre l'autore, nell'acqua? Per fare una nuova e come preparare le proprie piante vane e intraprendente filologo pur analizzando in diversi capitoli curiosa esperienza, per poter col- al cambiamento di substrato di francese alle prime armi che di- i progressi dei giardini dell'anti- tivare piante anche nelle seconde coltura, oppure su come seminar- venterà poi professore alla Sorbo- chità occidentali e orientali, non case frequentate saltuariamente le, riprodurle, curarle e mantener- na di Parigi, e autore di molte im- racchiude in semplicistici e rias- durante l'anno, ma soprattutto per le in salute. Senza mancare di portanti opere sulla civiltà romana suntivi compartimenti stagni le semplificare la manutenzione di suggerire coltivazioni insolite in - fra cui anche una su I giardini di tappe della loro evoluzione, ma quei vegetali che alloggiano in uf- acqua, per esempio piante gras- Roma antica, pubblicata nel 1990 anzi dà loro spazio, collegandole fici pubblici o privati, ospedali, se, rose, agrumi, piante da frutto, dalla Garzanti. Il successo e la ri- e mettendo in luce con erudita scuole, banche, negozi o alber- azalee, buganvillee e gardenie, o pubblicazione di questo manua- semplicità proprio gli apporti, i ghi: in quegli ambienti di lavoro come eventualmente usare il letto storico di piacevolissima let- punti di contatto, le sovrapposi- dove le piante non vengono colti- software per il calcolo della più tura non è dovuto soltanto all'in- zioni o i contrasti che si sono sus- vate tanto per passione, quanto opportuna concentrazione delle traprendenza della sua attenta e seguiti nelle diverse epoche e ci- per esigenze di arredo. La como- soluzioni nutritive. sensibile traduttrice, Marina Magi, viltà fino allo scoccare dell'Otto- dità dell'idrocoltura, o coltura (E.A.) - »

«'dei libri del mese •••

EDMONDO DE AMICIS, Cuore, illustra- gherata famiglia di Uncle Scrooge MAX, Il lungo sogno del signor T., RENÉ GOSCINNY, ALBERT UDERZO, Fumetti to da Federico Maggioni e Alberto Re- e in particolare Paperino, lo sfiga- pp. 80, Lit 24.000, Mare Nero, Roma Asterix e Obelix alla conquista del bori, pp. 255, Lit 38.000, Corrami, Pa- to, il proletario al servizio del capi- 2000 mondo, pp. 345, Lit 16.900, Monda- DANIEL PENNAC, JACQUES TARDI, Gli dova 2000 tale, hanno suscitato molta più DAVID B., Guerra di demoni, pp. 146, dori, Milano 2000 esuberati, ed. orig. 2000, trad. dal fran- simpatia ed entusiasmo delle vi- Lit 26.000, Mare Nero, Roma 2000 cese di Yasmina Melaouah, pp. 76, Garrone? Un mostro pelato. Il cende dell'eterno nemico di Gam- Mondadori pubblica nella colla- Lit 25.000, Feltrinelli, Milano 2000 muratorino? Con le orecchie lun- badilegno. Lo humour surreale e "Il 17 marzo 1993 Cristóbal T., na "SuperMiti" una raccolta di sette ghe come quelle di un coniglio o sballato di Pippo non era sufficien- sposato, impiegato, si coricò, co- avventure del piccolo eroe gallo e La collaborazione tra Daniel con la cazzuola al posto del naso. te a riscattare l'immagine troppo me di consueto, intorno a mezza- del suo inseparabile compagno Pennac e Jacques Tardi è sicura- Le nuove illustrazioni di Maggioni e pulita e borghese del detective di notte. Quando si svegliò - alle 7 Obelix. Non rileggevo Asterix da mente di quelle da far venire l'ac- Rebori per Cuore, anzi per il "Libro Topolinia, sempre dalla parte del di mattina, come di consueto - si quando ero bambino, e mi sono di- quolina in bocca; vedere ciò che cuore", come tanti l'hanno chiama- bene, sempre pronto a ristabilire ritrovò nell'ospedale Son Dureta, vertito tanto adesso quanto allora, possono realizzare insieme il crea- to, giocano a ruota libera con il te- l'ordine sociale. Forse per rimedia- a Palma di Mallorca. Erano passa- forse di più. Non avevo mai fatto tore di Benjamin Malaussène e il sto, ora rendendo in modo para- re a questo sentimento diffuso tra i ti 40 giorni. La prima cosa che caso che il bardo Assurancetourix disegnatore che ha saputo rende- dossalmente letterale le immagini lettori, la Disney Italia in questi ulti- Cristóbal fece dopo aver aperto significa "assicurazione turistica", re alla perfezione gli struggenti che compaiono nel libro (dando ad mi anni ha operato un deciso cam- gli occhi fu di chiedere carta e così come mettevo l'accento sba- gialli di Leo Malet è certo per molti esempio al muratorino un vero biamento di rotta lanciando sul penna alle attonite infermiere. gliato sul nome del malcapitato ac- una ghiotta occasione. Il romanzie- "muso di lepre"), ora esprimendo mercato una nuova rivista, "MM Nelle settimane seguenti, il sig. T. campamento romano Babaorum, re e il disegnatore sono infatti due graficamente giudizi ironici e scan- Mistery Magazine", in cui Topolino riempì tre quaderni con un reso- perdendo quindi l'associazione tra i più recenti cantori dell'immar- zonati, come quando il padre di viene sradicato dalla sua cittadina conto dettagliato di quanto aveva con la leccornia al rhum. Ho sco- cescibile mito di Parigi, capaci di Enrico, per sottolinearne le indub- natale e catapultato nella misterio- sognato. Le pagine che seguono perto che la spia Zerozeroseix (L'o- restituirci con freschezza e passio- bie capacità da menagramo, è af- sa Anderville, un misto tra la Chi- sono la trascrizione grafica del dissea di Asterix) ha la faccia di ne il caotico e multilingue quartiere fiancato da una rozza manina che cago anni trenta del cinema hol- suo racconto." È l'inizio - gravido Sean Connery. Ho apprezzato la ri- di Belleville o le vie lastricate e lu- fa le corna. Questi disegni sono lywoodiano e la New York dei primi di promesse - di II lungo sogno chiesta di procura affinché i due cide di pioggia del 13° arrondisse- però forse anche qualcosa di più di film di Scorsese. Questo Topolino del signor 77, romanzo a fumetti eroi ricercati dai Romani e nascosti ment prima della costruzione della un gioco. Sono il sintomo di un noir di Einaudi si muove nella stes- dello spagnolo Francese "Max" in una cassetta di sicurezza si pos- Grande Bibliothèque. Anche la de- nuovo cambiamento nel modo di sa direzione: svecchiare Mickey Capdevilla che inaugura "Para- sano fare aprire la porta all'indo- dica "Ai licenziati, ai silurati, agli leggere il "Libro cuore". Dalla sua Mouse, sporcarlo, rendere più in- Cult", la collana con cui la Mare mani da un amico (Asterix e gli El- espulsi, ai flessibilizzati, ai ristruttu- pubblicazione, a Unità d'Italia an- vezi). Le storie si fanno leggere tut- rati, ai fusionati, ai globalizzati, agli cora calda, fin verso gli anni cin- te d'un fiato e rileggere da capo, esuberati. Insomma, a tutti quelli quanta, generazioni intere di bam- immagine per immagine, battuta che si ritrovano a spasso" sembra bini si sono commossi per la gam- per battuta. Si godono quindi le promettere bene. Ci si aspetta una ba perduta del tamburino sardo, scene di villeggiatura e l'incontro bella storia, disegnata magnifica- hanno ammirato Derossi e temuto con gli zingari di Asterix in Iberia. mente e con tanto di risvolti socia- Franti. Poi anche questo catechi- Si prendono in giro i permalosi, irri- li. Invece purtroppo non è così. In- smo laico dell'Italia unita è stato denti e generosi Corsi (Asterix in tendiamoci, il giallo con i risvolti annoverato tra i simboli retorici e Corsica). Si inventa il tè contrab- sociali c'è e i disegni sono tutt'altro desueti di una sorta di ancien régi- bandato per bevanda miracolosa che brutti, ma si ha l'impressione me all'italiana. Dal 1963, data di in Asterix e i Britanni, dove tutti gli che entrambi gli autori abbiano la- pubblicazione di Diario minimo di aggettivi sono invertiti in traduzioni vorato al minimo delle loro possibi- Umberto Eco, a tutti gli anni settan- letterali dall'inglese: "lo magico po- lità. La vicenda è piuttosto sempli- ta, i tanto temuti giovani rivoluzio- zione serve quindi per combattere ce e molto politically correct un di- nari si sono più volte chinati con la romana armata, è semplice, soccupato si rinchiude in una gab- consumata acribia sul "Libro cuo- semplice non è?". Si scopre che il bia dello zoo per denunciare la re" per affossare Garrone e idoleg- dubbio amletico non riguarda la vi- propria condizione e si nutre solo giare Franti, l'indisciplinato, il ribel- ta o la morte bensì è legato a un di cibo per cani. Quando viene tro- le, l'anarchico. Il gioco irriverente navigatore vichingo (di nome Kero- vato impiccato si scopre, però, non di Rebori e Maggioni tende invece sene) che non sa se è o non è uno solo che è stato ucciso, ma anche a cancellare tutte le interpretazioni scopritore visto che ha riportato che non era un vero disoccupato, storico-ideologico-pedagogiche due galli e non due selvaggi da bensì un pubblicitario che intende- che si sono costruite negli anni, per certi e labili i confini tra il bene e il Nero si propone di tradurre in ita- una terra lontana e sconosciuta va lanciare quella certa marca di restituire una lettura immediata e male, tra la preda e il cacciatore. liano graphic novels selezionate (Asterix in America). Gli episodi cibo per cani sul mercato. C'è un infantile, la sola che può oggi per- Una squadra di disegnatori, capi- nell'ambito dei circuiti indipen- meno riusciti sono quelli apparsi poliziotto cattivissimo, una veteri- metterci di rileggere Cuore a men- tanati da Romano Scarpa, si è ci- denti di produzione - vale a dire dopo la morte di Goscinny (ad naria buonissima e un simpatico te fresca e senza pregiudizi. mentata nell'impresa riprendendo opere che hanno in genere una esempio Asterix e il grande fossa- colpevole che il lettore individua (C.B.) il filone poliziesco e avventuroso scarsa visibilità anche nel loro to). Stessi disegni ma i testi perdono già a metà del volume. Riguardo delle grandi storie disegnate negli paese di origine, e che molto ra- quasi del tutto il ritmo felice dei rac- invece ai disegni, sono, per chi co- anni quaranta e cinquanta da ramente riescono a uscire dai conti firmati a quattro mani. Certo, nosca già l'opera di Tardi, sul ge- Floyd Gottfredson e arricchendolo confini del mercato locale. Una era più bello leggere gli episodi sin- nere di quelli delle Avventure di di continue citazioni cinematogra- ragione in più per non farsi sfug- golarmente, nelle edizioni rilegate di Adèle Blanc-Sec, cioè gradevoli, grande formato (disponibili sempre Topolino noir, a cura di Daniele Brol- fiche e televisive. I destini di Topo- gire né questo né il secondo tito- spiritosi e leggermente grotteschi, da Mondadori), ma almeno qui ce li, storie di Tito Feraci, disegni di lino e Gambadilegno appaiono qui lo: Guerra di demoni, del francese ma come appiattiti e banalizzati in ne sono ben sette insieme. E tutti gli Giorgio Cavazzano, Fabio Celoni, più che mai indissolubilmente le- David B. - un romanzo a fumetti in un lavoro di routine privo di guizzi appassionati si possono fare una Massimo De Vita, Corrado Mastran- gati l'uno all'altro, ma i ruoli sono cui il disegno lineare e prezioso al originali. Una bella occasione scorpacciata degli ingredienti noti e tuono, Paolo Mottura, Romano Scar- pronti a invertirsi, il vecchio "Gam- tempo stesso nasconde una tra- sprecata, insomma, che non può irrinunciabili: cinghiali, scazzottate, pa, Silvia Ziche, pp. 329, Lit 24.000, ba" diventa un poliziotto quasi per- ma intricata come quella di un che deludere chi aspettava un'o- menhir, pozioni e il cielo che un Einaudi, Torino 2000 fetto e Topolino finisce spesso Dal- feuilleton. Talmente bello da es- pera all'altezza della fama e del ta- la parte sbagliata, come recita il ti- sere raccomandabile anche ai giorno o l'altro cadrà sulle nostre te- lento dei due autori. ste. Ma sicuramente non domani. Negli ultimi trent'anni Paperopoli tolo della prima storia. bambini. CHIARA BONGIOVANNI ha trionfato su Topolinia. La sgan- (C.B.) PAOLO VINQON TOMMASO VALLETTI

ANGELA E LUCLANA GIUSSANI, Diabolik. Gli anni della del male strappa la pelle dai polpastrelli della sua vitti- non vengono più pugnalate, ma narcotizzate e rapite, l'o- ferocia, pp. 472, Lit 9900, Mondadori, Milano 2000 ma per riprodurne le impronte digitali. L'ispettore micidio diventa un fatto raro e marginale. Diabolik ha Ginko, che della cattura di Diabolik ha fatto lo scopo mantenuto la Jaguar, il pugnale e la calzamaglia, ma il Diabolik faceva la sua prima comparsa in edicola nel della sua vita, da sempre lo contrasta con alterne fortu- suo fisico è ora statuario, e il suo volto sensuale. Eva novembre 1962 ed era rivolto, nelle intenzioni delle au- ne. Nei due episodi centrali (Sepolto vivo e II treno del- Kant ha sviluppato un'astuzia sopraffina e, abbandonati trici, ai pendolari della Stazione Nord di Milano: un'av- la morte) compare, con curve molto pronunciate, la bel- con i titoli e lo snobismo i negligés e i tacchi a spillo, è ventura bimestrale lunga quanto il monotono tragitto in lissima Eva, ancora Lady Kant. Agli esordi la futura diventata una donna longilinea e sportiva, audace e in- treno. Il volto di Diabolik si ispirava a Robert Taylor. I complice e compagna è una donna atterrita dal pericolo, traprendente. I due continuano ad amarsi alla follia, il quattro episodi qui raccolti non contengono alcunché di che solo per un amore cieco accetta una vita clandestina che è un grande vantaggio per chi è costretto a condurre inedito, ma permettono di seguire l'evoluzione di questo e braccata. La tesi che si tratti di una donna succube e per motivi professionali una vita tanto isolata. Tra un classico del fumetto dalle origini a tempi più recenti. A vittima di un mostro è accolta dal tribunale che le ri- colpo, una fuga e un' evasione, però, non rinunciano a go- chi dell'attore americano non ha più chiara memoria, il sparmia la ghigliottina. Poi il fumetto si evolve, e nella dersi la vita: vanno in barca a vela e a sciare, a teatro e cattivo Diabolik della prima ora non può che apparire co- presente raccolta se ne vedono i risultati nell'ultimo epi- al ristorante, dietro l'anonimato delle maschere. Nel cor- me uno stempiato quarantenne, solitario, ladro e assassi- sodio: Delitti senza motivo. Scomparse le ampollose di- so degli anni si sono fatti qualche amico (pochi), hanno no, con la faccia truce, gli occhi spiritati e un fisico tar- dascalie, il disegno è più accurato, si è accentuata l'e- simpatizzato con i figli dei fiori e gli ambientalisti, e han- chiato fasciato da una calzamaglia. Indossando maschere spressività dei volti, i personaggi sono ringiovaniti, le no denunciato le violenze carcerarie, ma la loro più au- di paraffina, questo personaggio efferato e geniale può ambientazioni si sono fatte più varie e sono comparsi i tentica vocazione è rimasta quella di architettare sistemi assumere le sembianze di chiunque, ma a volte si posso- rumori. Diabolik, pur rimanendo il genio del male, ha di fuga e furti considerati impossibili. no rendere necessari altri accorgimenti. Così in II genio smorzato gli aspetti feroci del suo agire: le sue vittime TIZIANA MAGONE N.l L'INDICE 35

(l'Alternativa Kas, una piattaforma guerra ^SCHEDuna commissioneE pe r con- Stefan Dusan, paragonata a quella Urss. Un primo momento di sfida DEI LIBRI DEL MESE MB Internazionale programmatica varata nel 1975; i durre "cervelli", purché anticomuni- di Elisabetta I e contrapposta alla frontale, in Europa (1947-1961) e in sindacati Lab; ii quotidiano "Egin"; sti, in Argentina. D'altro canto il go- barbarie turca che sarebbe respon- Asia, dalla proclamazione della Re- CALOGERO CARLO LO RE, La questio- Pierri Batasuna, il partito nato nel verno italiano e i servizi segreti an- sabile dell'arretratezza attuale. pubblica Popolare Cinese (1949) ne nord-irlandese. Per una storia critica 1978) e contrasti (con i Grapo e i glosassoni erano intenzionati, dopo Scritto senza velleità letterarie ma alla guerra di Corea (1950-1953), del conflitto in Ulster, prefaz. di Ludo- Commandos Autonomos Anticapi- Norimberga e con l'inizio della con una prosa molto piacevole e fino al lungo conflitto indocinese vico Incisa di Camerana, pp. 218, talistas; con la gran parte dei par- guerra fredda, a chiudere in fretta e curata non priva di humour, questo (1962-1975). Una seconda fase, gli Lit 26.000, Pellicani, Roma 2000 titi politici), ben chiariti in questo li- in silenzio quella recente pagina libro è più che altro un documento anni sessanta, di mutamento delle bro dal giovane Marco Laurenza- della storia. Fu così che, grazie al- di un'epoca lontana, nella quale es- relazioni internazionali, con il non A due anni da La strategia della no, che ha passato al vaglio gior- l'appoggio logistico di alcuni eccle- sere un turista era ancora un lusso allineamento e per l'autoafferma- tensione in Italia e in Europa, in cui nali e archivi. Se però le ragioni dei siastici e alla leggerezza con la che non andava sprecato. zione nazionale espressa dal terzo si consideravano i rapporti fra stra- baschi, la repressione governativa quale la Croce Rossa rilasciava do- (E.G.) mondo, con l'allargamento pro- gismo di matrice atlantica e impo- e la laboriosa scelta della lotta ar- cumenti di viaggio, fu possibile co- gressivo della guerra fredda all'A- sizione del pensiero unico (edizioni mata vengono attentamente illu- stituire la "via dei ratti", la quale frica, l'America Latina, il Medio Associate, con dedica a "Paolo strati, ciò che resta sullo sfondo aveva come principali tappe euro- Oriente, e con il ruolo più attivo ri- Borsellino, Giovanni Falcone, Olof sono i 311 morti fatti dall'Eia dal pee Roma e Genova. Pur dando vendicato da Europa occidentale, Palme, uomini giusti"), Carlo Lo Re, 1968 al 1980, frutto dell'assom- forse eccessivo spazio alle leggen- Primavera di Praga e dintorni. Alle Cina e Giappone. Segue, quindi, il giovane catanese, analizza un più marsi e compenetrarsi criminale de sull'oro dei nazisti, sulla scom- origini dell'89, a cura di Francesco decennio della "distensione" vasto e complesso fronte terroristi- d'un terrorismo selettivo (Manza- parsa di Bormann e sulle storie di Leoncini e Carla Tonini, pp. 190, (1969-1979), che rimane tuttavia li- co, quello costituito dall'Ira, del nas, Bianco, Berazadi) e d'uno in- sbarchi di sommergibili nella Terra Lit 22.000, Ecp, San Domenico di Fie- mitato ai temi del controllo degli ar- quale già nella prefazione Ludovi- discriminato. Nelle pagine finali del Fuoco, questo resoconto susci- sole (Fi) 2000 mamenti e della sicurezza euro- co Incisa di Camerana rileva il ca- sono affiancate, in una tabella, il ta interrogativi interessanti: furono pea, mentre i dissidi sulle crisi in rattere prototipico. Lo studio di Lo numero delle vittime dell'Età anno davvero decisioni politiche che in- I contributi che compongono Medio Oriente, nell'Africa sub- Re si avvale largamente di fonti di per anno e le principali tappe del dussero la Croce Rossa, il Vaticano questo volume hanno avuto origine sahariana, in Iran, in Afghanistan, buon livello, come i lavori di Silvia "cammino verso l'autonomia" dei e il governo argentino a consentire dal convegno II '68 all'Est, tenutosi sembrano già annunciare la "se- Calamati e di Paolo Giuntella, auto- baschi: ma ci si doveva forse chie- l'espatrio dei nazisti oppure la fretta a Padova nel maggio 1998. Circa conda guerra fredda" (1980-1985), re nel 1974 - l'anno dei fatti di dere, piuttosto, se le manifestazio- e la confusione del momento non due terzi del libro sono dedicati al- mossa da Reagan contro T'impero Guildford, rievocati dal film Nel no- ni popolari degli anni settanta consentivano effettivamente un la Primavera di Praga, il rimanente del male" sovietico. Due gli eie- me del padre, e dell'incredibile - per di più intensificatesi con la controllo più rigido? Ed è davvero ai "dintorni", ovvero alle vicende menti di continuità dell'intero perio- Prevention of Terrorism Act, voluto crisi economica - non avrebbero per l'antipatia che gli Usa nutrivano del '68 in altri paesi dell'Europa do: lo scarto tra valutazione politica dagli inglesi, che decretò nelle zo- potuto sortire risultati radicalmente per il regime di Perón che l'Argenti- orientale (Polonia, Unione Sovieti- e costruzione ideologica, determi- ne calde della protesta il crollo del- diversi qualora l'Età, preferendo il na ha acquisito la sinistra fama di ca, Romania, Jugoslavia). La parte nato dalla retorica monolitica e lo Stato di diritto - d'un Dossier Ir- comizio all'autobomba, non aves- protettrice di nazisti? Perché Men- riguardante la Primavera di Praga semplificatrice della cospirazione landa. Come punto di partenza vie- se seguito la strategia che ha inve- gele è considerato un terribile cri- è costituita da otto articoli piuttosto mondiale (occidentale o comuni- ne scelto il 1969, poiché fu allora ce deciso di seguire. minale mentre l'alto responsabile eterogenei (come ci si può aspet- sta); la compresenza, in ognuna che nel movimento repubblicano si (D.R.) della politica di esperimenti sugli tare dai materiali di un convegno): delle fasi, nella diplomazia ameri- verificò la scissione fra Officiai IRA ebrei, Schreiber, emigrato inizial- si va da una riflessione del filosofo cana come in quella sovietica, di (gli eredi del socialismo di Con- mente negli Usa, non venne mai in- Karel Kostk, a un resoconto di Lu- tendenze al confronto militare e di nolly, aperti al confronto politico) e criminato? E infine: quanto le gerar- ciano Antonetti sulle novità emerse spazi di "distensione". Provisionai IRA (i nazionalpopulisti chie vaticane erano al corrente de- dagli archivi russi, dalla disamina FRANCESCO CASSATA rivoluzionari, fautori della lotta ar- GIOVANNI MARIA PACE, La via dei de- gli oscuri traffici organizzati dal di- condotta da Francesco Toniato sul- mata). E fu così che la repressione moni, pp. 146, Lit 26.500, Sperling & rettore del. Collegio San Girolamo di l'accoglienza riservata alla Prima- inglese seminò, alla fine, la guerra: Kupfer, Milano 2000 Roma e da altri prelati di medio li- vera di Praga nella stampa italiana, e gli attori del dramma, vecchi e vello? alla ricostruzione di alcuni eventi nuovi, dall'Ira al Sinn Féin ("Noi so- È a dir poco inquietante scoprire ERIC GOBETTI interni al Partito comunista ceco- PAUL ARIÈS, I figli di McDonald's. La li", in gaelico), dagli Shankill But- i numerosi appoggi politici che han- slovacco durante la Primavera da globalizzazione dell'Hamburger, ed. chers, lealisti, agli innumerevoli no permesso, fra il 1945 e il '48, ad parte di Jaroslav Sabata, che a tali orig. 1997, trad. dal francese di Maria- comprimari, presero a muoversi e alcuni fra i peggiori criminali nazisti eventi partecipò direttamente. In chiara Giovannini, Dedalo, Bari 2000 ad agire in una quotidianità di san- di rifugiarsi indisturbati in Argenti- parecchi contributi sono presenti gue, depistaggi e coperture politi- na. Ma forse è più inquietante an- REBECCA WEST, Viaggio in Iugoslavia: - più o meno esplicitamente - due "La cucina di un popolo è la sola che. Come si vede, la tematica è cora il fatto che i governi argentini la vecchia Serbia, ed. orig. 1940-41, domande relative a ciò che la Pri- esatta testimonianza della sua ci- densa e stimolante. Lo Re assegna (come quelli boliviani, brasiliani, trad. dall'inglese di Sarina Reina, mavera di Praga sarebbe potuta viltà". Ariès, citando questa frase, uno spazio privilegiato agli aspetti paraguayani...) non ne abbiano Lit 25.000, pp. 188, Edt, Torino 2000 essere, ma non è stata. La prima ri- dà subito una netta indicazione del sociologici della questione, svilup- quasi mai concesso l'estradizione. guarda le reali possibilità di resi- punto di partenza del libro. Mcdo- pando i binomi protestantesimo- Questo libro si occupa però soprat- Si tratta del terzo volume pubbli- stenza della Cecoslovacchia all'in- nald's - chiarisce l'autore - nega borghesia e cattolicesimo-proleta- tutto dei meccanismi che hanno cato in Italia del lungo diario tenuto vasione sovietica (l'invasione stes- questa verità e globalizza il gusto, il riato; ma la sua prospettiva resta consentito la fuga di quegli uomini. da Rebecca West durante i suoi sa era evitabile? chi !a decise vera- cibo e quindi l'uomo che lo mangia. politica, e lo dimostra quando, nel Si tratta, a detta dello stesso autore, viaggi in Jugoslavia nel 1937 e mente? era possibile resistere mili- Tende quindi alla creazione del ci- riportare un passo di Eco sul "fa- della trasposizione narrativa dei ri- 1938. Questo libro in particolare si tarmente?). La seconda riguarda bo senza tempo e senza cultura scismo eterno", afferma che "l'Ira e sultati di un'inchiesta del governo riferisce a una visita di pochi giorni invece il significato stesso della - ma ripieno di sogni e immagini - gli squadroni della morte lealisti argentino da poco conclusasi, che nella "vecchia Serbia", ovvero in Primavera, ovvero ii suo carattere per un uomo senza storia. Un pro- spesso non sembrano null'altro se ha portato alla luce l'esistenza di Kosovo, e certamente potrà susci- di alternativa tanto al modello di so- dotto unico, semplice e "falso". Co- non due facce della stessa 'mone- una cosiddetta "via dei ratti" (ribat- tare una certa curiosità nel lettore cialismo reale di provenienza so- me falsa sembra essere la gioia ta' di estrema destra". tezzata elegantemente dall'autore veder descritti luoghi tristemente vietica quanto al capitalismo. Pro- che sprigiona dai suoi segni di co- prio questa sua caratteristica ha DANIELE ROCCA "dei demoni") attraverso la quale noti al grande pubblico, come Ko- municazione verso gli adulti come molti gerarchi di seconda linea, non sovo Polje, Kosovska Mitrovica e fatto sì che essa non sia stata ade- verso i bambini. In questo libro vie- solo tedeschi, hanno potuto sfuggi- Pristina. Ma, a parte questo, il libro guatamente apprezzata in Occi- ne spiegato come nulla sia lasciato re alla giustizia. Tra di essi il dittato- è tutt'altro che d'attualità: i continui dente, dove la retorica della guerra al caso o all'iniziativa personale. re croato Ante Pavelic, Eichmann paragoni con l'Inghilterra del tempo fredda imponeva la tesi dell'irrifor- Tutto è regolato come in una gran- mabilità del comunismo, favorendo MARCO LAURENZANO, ETÀ. Il nazio- (catturato poi dai servizi segreti e le annotazioni di carattere igieni- de fabbrica anonima, a Singapore così un'alleanza di fatto con i con- nalismo radicale basco 1973-1980, pre- israeliani nel 1960) e il famigerato co-sanitario (per non parlare dell'a- come a Francoforte. Nel libro si ri- servatori di Mosca. faz. di Giuseppe Giacopuzzi, pp. 131, medico di Auschwitz, Mengele. Alla bitudine a parlare di "razza slava" e trovano quindi analizzati i segreti ricerca di tecnici e scienziati che gli Lit 25.000, Semar, Roma 2000 difesa della stessa, che può risulta- GUIDO BONINO per far marciare spedita un'indu- permettessero di colmare il gap re, al lettore di oggi, francamente stria alimentare che non accenna a Nel dicembre 1958 il gruppo con i paesi sviluppati e affascinato fastidioso) lo connotano immediata- rallentare: psicologia e marketing, Ekin ("Fare"), che si è già da tem- dai regimi dell'Asse, Juan Domingo mente come un testo diretto a un comunicazione e ingegneria ge- po sganciato dal partito nazionali- Perón istituì nell'immediato dopo- pubblico inglese degli anni trenta. stionale. L'autore si basa sul caso sta basco (Pnv), tacciandolo di va- Innamorata della Jugoslavia e del JOSEPH SMITH, La guerra fredda. 1945- francese ma sintetizza anche la si- no filoamericanismo e scarso atti- popolo serbo in particolare, entu- 1991, ed. orig. 1998, trad. dall'inglese tuazione di altri paesi esemplificati- vismo, fonda l'Età (Euskadi Ta siasta della "curiosa sincerità del- di Maria Luisa Bassi, pp. 221, vi della globa'izzazione di quest'im- Askatasuna: "Paese Basco e Li- l'anima slava, che rifiuta di masche- Lit 20.000, il Mulino, Bologna 2000 presa. Analizza nel dettaglio ele- bertà"). Dieci anni dopo, l'Età fa la rare le proprie incongruenze soltan- menti della società moderna quali sua prima vittima, il commissario to per farle apparire accettabili ai La chiave interpretativa adottata la solitudine, la ricerca della sicu- Manzanas; nel frattempo, si è data seguaci della logica", questa gen- da Smith nella sua sintesi sulla rezza e della felicità a portata di una struttura e un'ideologia tributa- tildonna britannica intelligente e an- guerra fredda è già in parte rac mano, la rapidità, il nomadismo rie del modello leninista, ma anche ticonformista cerca di scardinare chiusa nelle date che fanno da sot- della popolazione. Elementi basila- tutto quel sistema di pregiudizi che ri che, se ben compresi e gestiti dal del pensiero di Mao. di Fanon e totitolo: l'origine, il 1945, con la di- dei teorici della guerriglia. Nel fanno (ancora oggi) dei Balcani si- struzione dell'Europa e la nascita sistema, fanno passare in secondo 1973 gli etarras uccidono Carrero nonimo di arretratezza. Il viaggio in di due nuove "superpotenze", gli piano il cibo incolore e insapore Bianco, primo ministro e perno del Kosovo è dunque un'occasione per Stati Uniti e l'Unione Sovietica; la fi- che i ristoranti propinano e che di- ripercorrere la storia medioevale venta un elemento accessorio ri- regime franchista. Da qui al 1980 ne, il 1991, con la disintegrazione la storia dell'Età sarà costellata di serba e bizantina (della quale l'au- del sistema comunista. All'interno spetto ai messaggi lanciati e alle scissioni (come quella del 1974, trice dimostra una conoscenza più di tale cornice cronologica, l'autore certezze vendute. Ottime esche quando si spacca in ramo politico che buona), decantando oltre ogni individua sostanzialmente quattro per il suo pubblico globale. e ramo politico-militare), creazioni limite lo splendore della corte di fasi di sviluppo nel confronto Usa- DARIO DESTEFANIS N.l LINDICF 36 ^SCHEDE DEI LIBRI DEL MESE ••

ti, conduce un'analisi serrata di un base dell'adozione di criteri o poli- venzione del titolo. Viene messo in l'incentrarsi sullo sviluppo delle Storia singolo caso. Considera però un tici o prevalentemente economici. rilievo come lo studio dei Lumi, so- ideologie e dei conflitti socioeco- ambito ristretto, lasciando il desi- Detti e Gozzini tentano, in primo prattutto dagli anni trenta in poi, si nomici: se infatti sono sostanziosi DOMENICO SELLA, L'Italia del Seicen- derio di veder verificate le stesse luogo, di chiarire il terminus a quo sia approfondito in più direzioni, ri- gli approfondimenti sull 'Anima to, ed. orig. 1997, trad. dall'inglese di tesi in altre aree e in diversi possi- che, come Hobsbawn, rintracciano velandosi fecondo al punto di attri- dell'uomo sotto il socialismo di Luca Falaschi, pp. 352, Lit 45.000, La- bili ambiti; alcune lunghe citazioni nella duplice rivoluzione del Sette- buire talvolta ad essi ascendenze Oscar Wilde, su Veblen, Sombart, terza, Roma-Bari 2000 e minuziose descrizioni possono cento; successivamente riflettono, improbabili eppure a tutti gli effetti, Taylor, Mario e Luigi Einaudi, Key- poi risultare ostiche per il lettore in maniera assai pertinente, sul si- nota Ricuperati, "geniali" - è il caso nes e Rathenau, mancano invece Un libro scritto in inglese per il non specializzato. gnificato della contemporaneità dei Rosacroce, cui si dedicò Fran- anche nominalmente, nel mare pubblico anglosassone da un ita- (F.R.) che, alla luce di una riflessione re- ces Amelia Yates. Nel libro, al già magnum delle citazioni e dei ri- liano, pur docente oltreoceano, e trospettiva, ci porterebbe, oggi, a citato saggio su Illuminismo e Set- chiami, personaggi come Sorel, tradotto poi nella nostra lingua può considerare veramente attuali solo tecento nel dopoguerra se ne af- Ortega y Gasset, Trockij, Chur- rappresentare un caso curioso, ma i rivolgimenti politici ed economici fiancano uno di Tortarolo su Ventu- chill, De Gaulle, Stalin, Castro, proprio questa sua origine di com- determinatisi dal 1991 in poi e, in- ri e quattro realizzati negli ultimi an- Kennedy, Gorbacèv. Viene inoltre pendio ideale per chi non conosce AUGUSTO COMBA, Valdesi e masso- vece, come un'età "di transizione" i ni in ambito seminariale sotto la su- in gran parte tralasciato un aspet- quel tempo e quelle vicende, costi- neria. Due minoranze a confronto, due secoli precedenti. Ridenomi- pervisione del curatore e di Lucia- to fondamentale del Novecento, tuisce la nota distintiva - e il pre- pp. 190, Lit 25.000, Claudiana, Torino nare il passato non è operazione no Guerci. L'obiettivo è tratteggiare nonché emblematico della sua in- gio - di un libro che, sostenuto da 2000 semplice, soprattutto perché il ri- i profili dei più originali interpreti sonnia, come quello artistico e uno stile brillante, offre con grande schio di compiere fraintendimenti è novecenteschi dell'Illuminismo: ol- culturale: nelle conversazioni non chiarezza tutte le notizie essenziali, Può apparire di primo acchito assai alto. Ne sono consapevoli i tre all'eccentrica Yates (Patrizia compaiono Joyce, Svevo, Pasolini senza però limitarsi ai luoghi comu- sorprendente che esistano ele- due autori che, per il "lungo Otto- Delpiano) troviamo così Arthur Lo- e la protesta giovanile, né Picasso ni. Risolti abilmente, in una ventina menti in comune fra due piccoli cento", propongono un manuale vejoy (Roberto Festa), Lester o la Pop Art, per tacere dei Bea- di pagine, gli intricati avvenimenti gruppi, ciascuno con caratteristi- maneggevole, in grado di associa- Cracker (Barbara Maffiodo) e Peter tles, nei quali lo stesso Le Goff ha del "secolo di ferro", guerre, al- che ben definite e, almeno appa- re, all'analisi degli eventi storici, Gay (Paolo Bianchi). Ad altri "illu- indicato uno dei dieci fenomeni leanze e diplomazia lasciano defi- rentemente, assai diverse da quel- approfondite schede che ripercor- ministi" (come Ernst Cassirer o culturali essenziali per la lettura nitivamente il passo a economia, le dell'altro, come valdesi e mas- rono il dibattito storiografico su Paul Hazard) sono rivolti non pochi del secolo - pur collocandoli dopo società e cultura. Nel primo di que- soni, ma proprio sulle loro affinità questioni rilevanti quali ad esempio cenni specifici della sezione intro- Sigmund Freud, primo della lista, sti settori, alla luce di quanto molta si sviluppa questo convincente e la nascita del capitalismo/il con- duttiva, ma i loro nomi ritornano at- cui L'insonnia del '900 riserva solo della recente storiografia sta facen- documentato libro di Augusto cetto di borghesia o la nazionaliz- traverso l'arco dell'intera opera, di un cenno fugace. Infine, sarà dav- do, viene assai ridimensionato il Comba. Il volume, lungi dal soste- zazione delle masse. notevole livello. Il patrocinio è della vero possibile affrontare il Nove- concetto di "crisi", per mettere in ri- nere che tutti i valdesi furono mas- ALESSIA PEDÌO Fondazione Einaudi di Torino. cento senza un cenno alla decolo- lievo le varie fasi e le differenze tra soni (o viceversa), mette in luce DANIELE ROCCA nizzazione e alla globalizzazione, le diverse aree del paese. L'analisi valori ed esperienze condivise dal- al maoismo e al gandhismo, in una sociale non si limita a ceti e profes- le due "fedi" (come diritti dell'indi- prospettiva cioè strettamente oc- sioni, ma comprende anche con- viduo, libertà di coscienza, accet- cidentale? trasti religiosi e potere della Chie- tazione di un "essere supremo", le La reinvenzione dei Lumi. Percorsi sto- (D.R.) sa, essenziali nel Seicento segnato persecuzioni, o, quantomeno, l'au- riografici del Novecento, a cura di Giu- LUCIO ViLLARI, L'insonnia del '900, dalle conseguenze della Riforma ra del sospetto, l'esigenza o la seppe Ricuperati, pp. 233, Lit 49.000, pp. 135, Lit 18.000, Paravia, Torino protestante, tra Controriforma e scelta del riserbo, se non della se- Olschki, Firenze 2000 2000 Riforma cattolica. La cultura è infi- gretezza) e si sofferma sulle nume- ne esaminata nella sua accezione rose, e non di rado importanti, fi- Nel corso del Novecento, con Nel secolo appena conclusosi, Atlante del Novecento, diretto da più vasta, di pensiero e pratica, sia gure appartenute a entrambe. La l'esplosione dei razzismi e l'affer- nota Lucio Villari, si è voluto por Luciano Gallino, Massimo L. Salva- umanistici sia scientifici, questi ulti- ricerca muove dal tardo Settecen- marsi dei totalitarismi, l'approccio mano alla realizzazione di miti e dori e Gianni Vattimo, 3 voli., mi d'altronde imprescindibili nel to per giungere sino all'epoca con- illuministico alla contemporaneità e utopie, rinnovare il mondo, infran- pp. XII-1186, Lit 620.000, Utet, Tori- secolo di Galileo e del Cimento. Le temporanea, ma si concentra so- alla storia ha costituito un richiamo gere barriere consacrate: in una no 2000 note, tutte schiacciate a fondo vo- prattutto sul XIX secolo, età bor- imprescindibile per molti di coloro parola, celebrare, secondo meto- lume, non sono fatte per essere let- ghese per eccellenza, nella quale che a quei rivolgimenti epocali di e sistemi di valori differenti, l'av- Era ora. Una grande opera, in te, mentre utili risultano gli appara- conobbe il suo più dinamico svi- hanno inteso opporsi, nel pensiero vento della modernità. Senonché grande formato, con collaboratori ti, specie il poco usuale indice dei luppo anche la massoneria, "parti- come nell'azione. Questo rinnovato tale nascita del Moderno ha finito assai competenti, e corredata di un nomi e analitico. to della borghesia". Il volume poco interesse per i Lumi è all'origine di per verificarsi in circostanze tu- eccellente apparato illustrativo, at- risente dell'essere una raccolta di FRANCESCA ROCCI considerevoli ricadute in sede sto- multuose, quando non tragiche. È traversa i molteplici aspetti del se- saggi, risultando omogeneo nelle riografica, tanto che per Giuseppe quanto si intende raccontare in colo appena trascorso e serena- tematiche, ma ben di rado ripetiti- Ricuperati - nella presente raccol- queste conversazioni immaginarie mente mostra, a differenza di quel vo. Proprio perché di minoranze si ta autore dell'introduzione e di un attraverso una panoramica ragio- che ossessivamente appare dalle tratta, ai saggi sono premesse sin- lavoro su Illuminismo e Settecento nata sul secolo degli estremi, vol- pagine culturali dei grandi quoti- tetiche quanto chiare notizie sulle ANTONIO TRAMPUS, I gesuiti e l'Illu- dal dopoguerra ad oggi-sì può di- ta a considerarne l'arte, la filoso- diani, che il Novecento non è stato origini e sulle vicende di Chiesa minismo. Politica e religione in Austria re che il XX secolo abbia fornito "un fia, la scienza e le ideologie, il tut- un secolo di solo bolscevismo, fa- valdese e fratellanza massonica, e nell'Europa centrale (1773-1798), contributo essenziale alla definizio- to nel breve giro di centotrenta pa- scismo, nazionalsocialismo. Certo, in modo da consentire anche ai pp. 386, Lit 77.000, Olschki, Firenze ne dei Lumi": li ha riscoperti e al gine. È comprensibile come in si- questi fenomeni sono adeguata- non adepti di farsene un'idea. 2000 tempo stesso, inevitabilmente, rilet- mili operazioni i prò siano supera- mente trattati. E gli orrori della se- (F.R.) ti e rivisitati, e proprio a tale dupli- ti dai contro. Nel libro in oggetto, conda guerra dei Trent'Anni (1914- Quando la Compagnia di Gesù ce movimento si richiama la rein- la trattazione finisce di fatto con 1945), e di tutte le altre guerre "mi- cessò d'esistere che cosa avvenne nori", non sono taciuti. Basti, a que- di coloro che ne avevano fatto par- sto proposito, segnalare i due sag- te, ricoprendo ruoli di prestigio tra gi di Jean-Claude Pressac (Tecni- cultura e politica? Per rispondere TOMMASO DETTI, GIOVANNI GOZZI- che belliche di sterminio e L'orga- l'autore sceglie il quarto di secolo NI, Storia contemporanea. Voi. I: L'Ot- nizzazione, del genocidi: i Lager) e seguito alla soppressione nei terri- tocento, pp. V-407, Lit 42.000, Bruno quello di Antonella Salomoni (Il si- tori ereditari della monarchia au- Mondadori, Milano 2000 stema concentrazionario sovietico: striaca ricostruendo i destini perso- il Gulag). Eppure, in questa impe- nali dei confratelli e analizzandone Risultato della lunga esperienza gnativa impresa, che mette in luce i rapporti con l'Illuminismo, l'edito- didattica e divulgativa dei suoi due la solida tradizione, e lo stile, della ria e, insospettabilmente, la masso- autori, questo primo volume, dedi- Utet, vi è ampio spazio per le que- neria. Ciò che emerge suffraga i cato alla sezione ottocentesca del- stioni nazionali, per i problemi del moniti di chi continuò a temere i di- la storia contemporanea, vanta fra i lavoro e dell'industria, così come scepoli di sant'Ignazio; costoro, so- motivi di maggiore originalità un per l'agricoltura e l'alimentazione, stenuti, almeno a tratti, da Casa capitolo metodologico introduttivo per lo sviluppo demografico, per le Asburgo, conservarono posizioni in cui si discute della periodizza- questioni ambientali, per il. com- di rilievo proseguendo e rinnovan- zione della disciplina. Questione mercio mondiale e il mercato glo- do le loro battaglie, dapprima con il controversa, la periodizzazione bale. E vi sono poi la scienza, le tentativo di imprimere caratteristi- della storia contemporanea ha vi- megatecnologie e le nanotecnolo- che moderate alle nuove forme di sto delinearsi una vasta gamma di gie, le grandi invenzioni sociali: tra pensiero, poi diventandone strenui posizioni. Dall'ipotesi di un "lungo queste la grande azienda, il Wel- oppositori. Il loro ribadito ruolo di Ottocento" (contrapposto al "seco- fare, le forme della burocrazia, le difensori dell'ordine costituito li re- lo breve", il Novecento) di Eric comunicazioni di massa, persino lo se alfine nuovamente indispensa- Hobsbawm, all'"epoca lunga" di sport. E ancora: le religioni, le filo- bile sostegno delle monarchie, nel- Charles Maier che vede le sue ori- sofie, le certezze che si assottiglia- la chiusura reazionaria seguita alla gini negli anni cinquanta-sessanta no, il confronto-scontro tra i mondi Rivoluzione francese, ponendo le del XIX secolo e si conclude con la e le civiltà, le frontiere della bioeti- premesse per la ricostituzione del crisi economica degli anni settan- ca, le tecniche espressive, le arti. 1814. Nato come tesi di dottorato, il ta-ottanta del Novecento. Per non Ci sono state davvero molte cose libro palesa le sue origini nei pregi citare le interpretazioni di altri stori- nel cielo e sulla terra del Novecen- come nei limiti. Assai solido nella ri- ci quali Arno Mayer, Geoffrey Bar- to. Impariamo a conoscerle, nella cerca, più che ricco nella docu- raclough, Giovanni Arrighi che ar- loro complessità. mentazione, convincente negli esi- gomentano le proprie scelte sulla BRUNO BONGIOVANNI N. 1 37 AgendA Tecnica ed etica briella Rovagnati, Erminia Passin- Sulla dote ne vanno inviate al Centro studi li- Resistenza sulle Alpi nanti, Fabio Scotto, Anna Maria gure per le Arti e le Lettere, via Carpi, Anna Ruchat, llide Carmi- Aurelia 4, 16031 Bogliasco (Ge- ell'ambito del Premio di filo- l Comune di Lione e il Centre gnani. Torino, presso il Dipartimento nova). Nsofia "Viaggio a Siracusa", il Id'Histoire de la Résistence et A di Economia - via Po 53 - si 18 gennaio, in occasione del con- de la Déportation organizzano a 0 tel. 02-72333222 inaugura un nuovo Centro interna- 0 tel. 010-3470049 ferimento della cittadinanza ono- Lione, il 26 e 27 gennaio, in ave- zionale di economia della famiglia e-mail [email protected] raria a Jacques Derrida, si tiene nue Barthelot 14, un convegno e della popolazione (Chld) coordi- works.it a Siracusa (Palazzo del Senato) sul tema "La Résistence des nato da Daniela Del Boca, che riu- un dibattito sul tema "Su Jac- deux còtés del Alpes". Temi delle Scuola per librai nisce le attività dì ricerca e di di- ques Derrida. Filosofi a confron- relazioni: i tre fronti della Resi- dattica delle Università di Firenze, to", con Gianfranco Dalmasso, stenza (partigiani, operai, resi- Venezia, presso la Fondazio- Modena, Pisa, Roma, Torino e Ve- l Teatro della Limonaia di Sesto Maurizio Ferraris, Francesco Gar- stenza civile) la cattiva coscienza A ne Cini, si tiene dal 21 al 26 rona. Il primo seminario (11 feb- IFiorentino (Firenze) istituisce un ritano, Silvano Petrosino, Cateri- (ia questione ebraica in Italia), gennaio - organizzato dalla Scuola braio) è dedicato allo studio degli laboratorio gratuito con registi e na Resta. Il 19 gennaio si svolge l'occupazione italiana e le sue per librai Umberto ed Elisabetta scambi o trasferimenti economici drammaturghi, riservato a giovani il convegno "Tecnica ed etica". ambiguità (Alpi Marittime ed Isè- Mauri - il XVIII corso seminariale, nella famiglia dell'Italia medieva- autori under 25 che vogliano pro- vare a scrivere testi teatrali. Scopo Roberto Esposito parla de "Il do- re), la tipologia dei partigiani del- nel cui ambito sono previsti un in- le, e in particolare della consisten- finale è la creazione di uno sketch no della tecnica"; Remo Bodei di le Alpi e il loro contributo alle lot- contro su "Come cambiano i cana- za e composizione delle doti per le teatrale di dieci, venti minuti che "Bioetica e biotecnologie"; tra gli te di liberazione, la resistenza al- li di vendita del libro" (a cura di figlie da marito. Maristella Bottici- sarà rappresentato al teatro della altri relatori: Umberto Curi e Cate- pina come luogo di cultura. Ne Giovanni Peresson); un dibattito ni (Boston University) ne discute Limonaia nel maggio prossimo. rina Resta. parlano: Sabine Zeitoun, Claudio dedicato alle nuove tecnologie: con Ugo Colombino, Daniela Del Boca, Silvia Pasqua e Chiara Sara- Dellavalle, Bruno Maida, Gianni Arianna, Libreria-on-line, E-book, 0 tel. 055-440852 atei. 0931-494103, ceno. Perona, Jean-Louis Panicacci, Gii Book-on-demand (a cura di Marco e-mai! [email protected] 0347-9484239 Emprun, Claude Collin, Jean-Pier- Vigevani e Alessandro Baldeschi); 0 tel. 011-6702726 re Martin, Jean-Franpois Murac- un intervento di Herbert R. Lott- ciole. man, "Libreria come controrivolu- Moda nel Medioevo 0 tel. 04-72733354 zione". Corrado Augias, Annie l Premio Grinzane Cavour - con Francois, Blake Morrison e Giusep- Premi Ila Regione Liguria, la Cassa di pe Pontiggia parlano del loro rap- Risparmio di Cuneo e l'Università 'Istituto di studi umanistici porto col libro. Francesco Petrarca organizza a Fondazione Bogliasco offre di Genova - promuove la nona edi- L Poeti tradotti da poeti 0 tel. 02-799652 a Milano (via Brera 28), dal 16 Lborse di studio a studiosi im- zione del Premio internazionale gennaio al 3 aprile, un ciclo di pegnati in lavoro creativo avanza- Giardini botanici Hambury, che ha conferenze sul tema "Moda e mo- l Piccolo teatro di Milano orga- to o in ricerche accademiche nel- 10 scopo di valorizzare la cultura dei di nel Medioevo e nel Rinasci- Inizza al Teatro studio (via Rivo- le seguenti discipline: archeolo- giardini, dei fiori e del paesaggio, mento". Argomenti delle relazio- li), in collaborazione con l'Asso- Grandi sapienze gia, architettura e architettura del segnalando testi letterari, di archi- ni: modi del linguaggio filosofico ciazione degli Istituti culturali eu- paesaggio, arti figurative, cine- tettura, di botanica, di fotografia. e religioso tra medioevo ed età ropei di Milano, un ciclo di letture i svolge a San Martino al Ci- ma, danza, filosofia, lettere anti- La giuria è composta da Marella moderna, consuetudini letterarie poetiche. 29 gennaio, Laura Ma- S mino (Viterbo), promosso da che e moderne, musica, storia, Agnelli, Francesco Biamonti, Ser- e sociali nell'epistolografia bizan- rinoni legge William Shakespea- Biblia, dal 25 al 28 gennaio, un teatro. Vengono presi in conside- gio Givone, Annalisa Maniglio Cal- tina, feste nuziali, autocelebra- re tradotto da Giuseppe Ungaret- seminario invernale dedicato a razione soltanto i candidati che cagno, Francesca Marzotto Caotor- zione nei monumenti e nelle cap- ti; 5 febbraio, Massimo Popolizio "Due grandi sapienze: Bibbia ed possano dimostrare di aver rag- ta, Paolo Mauri, Nico Orengo, Pao- pelle funerarie, "caso Pontormo", legge Hugo von Hofmannsthal Ellenismo". I temi trattati sono: giunto, nella loro disciplina, un li- lo Pejrone, Ippolito Pizzetti, Paola abiti dei viaggiatori, moda e musi- tradotto da Leone Traverso; 26 l'Impero Persiano e l'Impero di vello professionale molto eleva- Profumo, Giuliano Soria, Massimo ca, moda alla corte di Alfonso X. I febbraio, Galatea Ranzi legge Pe- Alessandro, il cosmopolitismo e to. I candidati devono presentare Venturi Ferriolo. Il premio compren- relatori sono: Alessandro Ghisal- dro Salinas tradotto da Vittorio il plurilinguismo ellenistico, le un curriculum che contenga infor- de tre sezioni: 1) libro italiano o berti, Carlo Maria Mazzucchi, Ste- Bodini; 19 marzo, Franca Nuti correnti di pensiero in età elleni- mazioni sui dottorati di ricerca straniero di narrativa o creatività in fano Benassi, Guido Arbizzoni, cui prevalga il sentimento dell'am- Luciano Patetta, Paolo Belli- biente e della natura 2) libro italia- ni, Maria Rosa Masoero, Bodo no o straniero di botanica o archi- Guthmuller, Thérèse Bouquet tettura dedicato alla cultura del Boyer, Beatriz Hernàn Gómez giardino e dei fiori 3) segnalazione Prieto, Antonio Pinelli. di una personalità che si sia distin- 0 tel. e fax 02-6709044 ta nello studio del giardino o di un volume o tesi di laurea sulla storia del giardino e del paesaggio medi- terraneo. Le opere (pubblicate fra Il piacere di leggere 11 1° gennaio 2000 e il 15 febbraio 2001) devono essere inviate, en- tro il 5 marzo, in sedici copie alla Brescia, il 19 gennaio, al- segreteria del Premio Grinzane Ca- A l'Auditorium Santa Barbara, vour, via Montebello 21, 10124 si svolge, a cura della Civica Bi- Torino. blioteca Queriniana, il convegno nazionale "Leggere a scuola, leg- 0 tel. 011-8100111 gere a casa". Roberto Faeti, Ro- e-mail [email protected] berta Cardarello, Luigi Catalano, Ornella Foglieni, Margherita Fore- stan, Giovanni Peresson, Roberto Piumini, Guido Quarzo, Tiziana l Dipartimento di studi italiani- Roversi, Gualtiero Schiaffino e Istici dell'Università di Pisa, da Giuseppe Cosentino discutono tempo impegnato nell'applicazio- sull'utilità del leggere, il piacere e ne teorica e pratica delle nuove il dovere del leggere, le azioni del tecnologie informatiche allo stu- ministero per la promozione delle dio della letteratura italiana, pro- biblioteche scolastiche, la pubbli- muove un concorso per la creazio- ca lettura nel servizio biblioteca- ne di un ipertesto in CD-Rom, ri- rio regionale, la formazione dei bi- servato agli insegnanti e agli stu- bliotecari e la promozione della denti dell'ultimo triennio delle lettura, i nuovi curricula e la nuo- scuole secondarie superiori della va didattica per costruire la rifor- Toscana e zone limitrofe. Ogni cor scuola può partecipare con una ma della scuola. 0 tel. 030-2978201 classe o un gruppo di non più di 25 studenti, coordinati da inse- gnanti (non più di tre) ed eventual- mente da un tecnico informatico. Conferenze lincee Gli ipertesti (max 200 Mb) dovran- no riguardare opere o autori della letteratura italiana. Vanno specifi- 'Accademia nazionale dei Lin- cate le caratteristiche tecniche per Lcei organizza quattro confe- una corretta lettura. Si richiede la renze nella sua sede di via della compatibilità con i browser Inter- Lungara 10, Roma. 11 gennaio, net Explorer e/o Netscape 4.5. È Alberto Tenenti, "La città europea legge Philippe Jaccottet tradotto stica, gli sviluppi del pensiero conseguiti, recenti incarichi pro- inoltre richiesta una relazione di tra Rinascimento e Barocco"; 9 da Fabio Pusterla; 23 aprile, Mil- giudaico in epoca tolemaica e in fessionali ricoperti, lavori signifi- massimo 10 cartelle riguardante il febbraio, Thomas Wellems, "Ma- va legge Bertolt Brecht tradotto epoca seleucide, la scuola d'Ate- cativi (pubblicazioni, rappresenta- progetto didattico e gli obiettivi laria, Chloroquine Resistance da Franco Fortini; 14 maggio, Ot- ne, la versione dei "Settanta" e zioni, produzioni), titoli, onorifi- raggiunti. Il materiale va inviato, and a New Family of Transport tavia Piccolo legge T. S. Eliot tra- altre versioni greche della Bib- cenze accademiche o professio- entro il 31 marzo, alla segreteria Molecuies"; 9 marzo, Piergiusep- dotto da Eugenio Montale, Attilio bia, Filone di Alessandria. Ne nali, una descrizione succinta del organizzativa c/o Dipartimento di pe Scardigli, "Per Vittorio Santoli, Bertolucci e Giovanni Giudici; 28 trattano: Mario Cimosa, Aldo Ma- progetto che si vuole sviluppare studi italianistici, via del Collegio filologo e critico, nel centenario maggio, Giancarlo Dettori legge gris, Gabriele Beccaccini, Germa- durante il soggiorno al Centro Ricci 10, 56126 Pisa. della nascita"; 11 maggio, Joei L. Guillaume Apollinaire tradotto da no Mulazzani, Luca Mazzinghi, Studi Ligure. Le scadenze per le 0tel. 050-25305, fax 050-500896 Lebowitz, "Order, Chaos and En- Vittorio Sereni. Il 22 febbraio si Gianluigi Prato, Lucio Troiani, domande di ammissione sono il e-mail [email protected] tropy: Reversibility and the Se- tiene una tavola rotonda su "Tra- Francesca Calabi, Paolo De Be- 1° febbraio (per il semestre del- cond Law of the Thermodina- duttori: mediatori creativi o mano nedetti, Laura Nivati. l'autunno 2001) e il 1° maggio mics". d'opera letteraria?", coordina- 0 tel. 055-8825055 (per il semestre di primavera del di Elide La Rosa 0 tel. 06-6833131, 6861159 ta da Giovanni Raboni, con Ga- e-mail [email protected] 2002). Le domande di ammissio- N. 1 Tutti i titoli di questo numerO

RECCO, SERGIO - Ingmar Bergman - Le Mani - p. 27 AMBA, GIUSEPPE GIOVANNI - Seneca rivisitato, per ACE, GIOVANNI MARIA - La via dei demoni - Sper- AARIÈS, PAUL -1 figli di McDonald's. La globaliz- Guna lettura contestuale deli ' "Apocolocyntosis " e Pling & Kupfer - p. 35 zazione dell'Hamburger - Dedalo - p. 35 dell'"Octavia " - Las - p. 32 PARRONCHI, ALESSANDRO - Le poesie - Polistampa - Atlante del Novecento - Utet - p. 36 GIUSSANI, ANGELA / GIUSSANI, LUCIANA - Diabolik. Gli p.8 anni della ferocia - Mondadori - p. 34 PAUSANIA - Guida della Grecia - Mondadori - p. 32 GOSCINNY, RENÉ / UDERZO, ALBERT - Asterix e Obelix PENNAC, DANIEL / TARDI, JACQUES - Gli esuberati - Fel- alla conquista del mondo - Mondadori - p. 34 trinelli - p. 34 GRIMAL, PIERRE - L'arte dei giardini. Una breve storia - PERA, PIA - L'arcipelago di Longo mai. Un esperimen- ACZKO, BRONISLAW - Giobbe amico mio. Promesse Donzelli - p. 33 to di vita comunitaria - Baldini & Castoldi - p. 7 Bdi felicità e fatalità del male - manifestolibri - p. 13 PREMUDA, GUIDO / BEDONNI, BRUNO / BALLANTI, FABIO BALZAC, HONORÉ DE - Su Stendhal - Lisi - p. 12 - Nidi artificiali - Calderini/Edagricole - p. 33 BELLUCCI, NOVELLA / CORTELLESSA, ANDREA (A CURA PRESSBURGER, GIORGIO - Di vento e di fuoco - Einaudi - DI) - "Quel libro senza uguali". Le "Operette morali" p. 29 e il Novecento italiano - Bulzoni - p. 8 EREDERO, CARLOS F. - Bernardo Bertolucci. El ci- BENALI, ABDELKADER - Matrimonio al mare - Marcos y Hne corno razón de. vivir - Festival International de Marcos - p. 31 Cine de Donostia-San Sebastiàn - p. 26 BERGMAN, INGMAR - Il quinto atto - Garzanti - p. 27 BIRD, RICHARD - L'orto in giardino e in vaso - De Ago- ABINYAN, DORIT - Spose persiane - Neri Pozza - stini - p. 33 Rp. 31 BOSONETTO, MARCO - Nonno Rosenstein nega tutto - RAMAZZINI, BERNARDINO - Le malattie dei lavoratori - Baldini & Castoldi - p. 6 SHIGURO, KAZUO - Quando eravamo orfani - Einaudi Chiari-p. 19 BROLLI, DANIELE (A CURA DI) - Topolino noir - Einaudi - I -p. 10 RICUPERATI, GIUSEPPE (A CURA DI) - La reinvenzio- p. 34 ne dei Lumi. Percorsi storiografici del Novecento - Olschki - p. 36 ROMANO, ROBERTO - Fabbriche, operai, ingegneri - Angeli-p. 19 EANNET, ANGELA M. - Under the Radiant Sun and ABRERA, JULIO - Da Aristotele a Spielberg. Capire Jthe Crescent Moon. Italo Calvino's Storytelling - Cla filosofia attraverso ifilm - Mondadori - p. 26 University of Toronto Press - p. 5 CALVINO, ITALO - Lettere 1940-1985 - Mondadori - p. 4 JEANNET, ANGELA M. / SANGUINETTI KATZ, GIULIANA CAMPRA, ROSALBA - America Latina: l'identità e la (A CURA DI) - Natalia Ginzburg. A Voice of the Twen- AINT-BLANCAT, CHANTAL - L'islam in Italia. Una maschera - Meltemi - p. 30 tieth Century - University of Toronto Press - p. 5 Spresenza plurale - Lavoro - p. 10 CANFORA, LUCIANO - Prima lezione di storia greca - SCHWARTZ, GUDRUN - Una donna al suo fianco. Le si- Laterza - p. 32 gnore delle SS - il Saggiatore - p. 17 CAPONE, PAOLA / VENTURI FERRIOLO, MASSIMO (A CU- SELLA, DOMENICO - L'Italia del Seicento - Laterza - RA DI) - Paesaggi, percorsi tra mito natura e storia - p. 36 Guerini - p. 33 HADRA, YASMINA - Morituri - e/o - p. 31 SEPÙLVEDA, LUIS - Le rose diAtacama - Guanda - p. 9 CARNEVALE, FRANCESCO / BALDASSERONI, ALBERTO - Mal K SERRANO, MARCELA - Antigua, vita mia - Feltrinelli - da lavoro. Storia della salute dei lavori - Laterza - p. 19 p. 30 COMBA, AUGUSTO - Valdesi e massoneria. Due mino- SMITH, JOSEPH - La guerra fredda. 1945-1991 - il Muli- ranze a confronto - Claudiana - p. 36 no - p. 35 COMOLI MANDRACCI, VERA (A CURA DI) - Acqui Terme STELZER, FRANCO - Ano di volpi argentate - Einaudi - dall'archeologia classica al "loisir" borghese - Cassa AURENZANO, MARCO - ETÀ. Il nazionalismo radi- p. 29 di Risparmio di Alessandria - p. 32 Lcale basco 1973-1980 - Semar - p. 35 LEONCINI, FRANCESCO / TONINI, CARLA (A CURA DI) - Primavera di Praga e dintorni. Alle origini dell'89 - Ecp - p. 35 LEWONTIN, RICHARD - It ain 't necessarily so: the dream INTORI, OSCAR / TINTORI, SERGIO - Gli agrumi or- AGRADA, ELENA - La rappresentazione dello ofa human genome and other illusions - Granta - p. 22 Tnamentali - Calderini / Edagricole - p. 33 Dsguardo nel cinema delle origini in Europa. Na- Lo RE, CALOGERO CARLO - La questione nord-irlande- TRAMPUS, ANTONIO -1 gesuiti e l'illuminismo. Politica scita della soggettiva - Clueb - p. 27 se. Per una storia critica del conflitto in Ulster - Pelli- e religione in Austria e nell'Europa centrale (1773- DAVID B. - Guerra di demoni - Mare Nero - p. 34 cani - p. 35 1798)- Olschki -p. 36 DE AMICIS, EDMONDO - Cuore - Corrami - p. 34 LOLLI, GABRIELE - La crisalide e la farfalla. Donne e DE CAPRIO, CATERINA / OLIVIERI, UGO MARIA (A CURA matematica. - Bollati Boringhieri - p. 18 DI) - Il fantastico e il visibile. L'itinerario di Italo Cal- vino dal neorealismo alle "Lezioni americane " - Dante & Descartes - p. 5 ARGAS LLOSA, MARIO - La festa del Caprone - DE GIUSTI, LUCIANO (A CURA DI) - La bellezza e lo VEinaudi - p. 9 sguardo. Il cinematografo di Robert Bresson - Il Casto- AALOUF, AMIN - Il periplo di Baldassarre - Bom- VIGEVANI, ALBERTO - La febbre dei libri. Memorie di ro - p. 26 Mpiani - p. 10 un libraio bibliofilo - Sellerio - p. 7 DE' RISI, ROBERTO - Colture senza suolo, in casa, sul MAGANI, MOHAMED - Estetica dì macellaio - Edizioni VILLARI, Lucio - L'insonnia del '900 - Paravia - p. 36 terrazzo, in giardino - Calderini / Edagricole - p. 33 della Meridiana - p. 31 VILLON - Opere - Mondadori - p. 12 DETTI, TOMMASO / GOZZINI, GIOVANNI - Storia contem- MANGANARO, JEAN-PAUL - Italo Calvino - Seuil - p. 5 VIVARELLI, ROBERTO - La fine di una stagione. Memo- poranea. Voi. I: l'Ottocento - Bruno Mondadori - p. 36 MASTRETTA, ANGELES - Il mondo illuminato - Feltrinel- ria 1943-1945 - il Mulino - p. 14 DJEBAR, ASSIA - Figlie di Ismaele nel vento e nella tem- li - p. 30 pesta - Giunti - p. 11 MAX - Il lungo sogno del signor T. - Mare Nero - p. 34 DURAS, MARGUERITE - Gli occhi verdi - Shake - p. 27 MCCOURT, JOHN - James Joyce. A passionate exile - Orion Books - p. 23 MCCOURT, JOHN - The Years of Bloom. James Joyce in EST, REBECCA - Viaggio in Jugoslavia: la vec- Trieste 1904-1920 - The Lilliput Press - p. 23 Wchia Serbia - Edt - p. 35 MERNISSI, FATEMA - L'Harem e l'Occidente - Giunti - WRIGHT, FRANK LLOYD - La città vivente - Edizioni di " RODOTO - Il regno di Creso - Marsilio - p. 32 p.ll Comunità - p. 20 MICHELETTO, EGLE (A CURA DI) - Una città nel Medioe- vo. Archeologia e architettura ad Alba dal VI al XV se- colo - Famija Albeisa - p. 32 MIMMI, FRANCO - Il nostro agente in Giudea - Diabasis -p. 29 EHOSHUA, ABRAHAM B. - //potere terribile di una ERRARI, SILVIO (A CURA DI) - Musulmani in Italia. MONTERO, MAYRA - Come un tuo messaggero - Guan- Ypiccola colpa - Einaudi - p. 31 FLa condizione giuridica delle comunità islamiche - da - p. 30 il Mulino-p. 10 FEST, JOACHIM - Speer. Una biografia - Garzanti - p. 16 Fo, ALESSANDRO - Giorni di scuola - Edimond - p. 7 FRANZ, CARLOS - Dove una volta c'era il paradiso - ATTERIN, MARCO - Il gigante del Nilo. Storia Feltrinelli - p. 30 RELLI, GIOVANNI - Gli occhiali di Gionata Lero- Ze avventure del Grande Belzoni, l'uomo che svelò i FRESÀN, RODRIGO - Esperanto - Einaudi - p. 30 olieff - Donzelli - p. 29 misteri dell'Egitto dei faraoni - Mondadori - p. 32 N. 1 Hanno collaborato

EDITRICE COMITATO DI REDAZIONE IRENE AMODEI ELISABETTA DONINI vimento operaio all'Univer- "Eindice S.p.A. " PRESIDENTE Laureata in storia contem- Insegna fisica all'Università sità di Torino. Registrazione Tribunale di Roma Cesare Cases poranea all'Università di di Torino (Conversazioni n. 369 del 17/10/1984 Enrico Alleva, Arnaldo Bagna- CLAUDIA MORO sco, Elisabetta Bartuli, Gian Lui- Torino. con Evelyn Fox Keller. PRESIDENTE gi Beccaria, Cristina Bianchetti, Una scienziata anomala, Redattrice editoriale presso Gian Giacomo Migone Luca Bianco, Bruno Bongiovan- GIUSEPPE ANTONELLI Eleuthera, 1991). la casa editrice Bollati Bo- ni, Guido Bonino, Eliana Bou- AMMINISTRATORE DELEGATO Ricercatore di storia della ringhieri. chard, Loris Campetti, Franco Maurizio Giletti LUCETTA FINAS Carlini, Enrico Castelnuovo, lingua italiana all'Univer- CONSIGLIERI Guido Castelnuovo, Alberto Ca- sità di Cassino. Saggista e romanziera. Ha CLAUDIO PAVONE Li dia De Federicis, Delia Friges- vaglion, Anna Chiarloni, Sergio insegnato al Collège Inter- Insegna storia contempora- si, Gian Luigi Vaccarino Chiarloni, Marina Colonna, Al- nea all'Università di Pisa. ANDREA BAJANI nationale de Philosophie. berto Conte, Sara Cortellazzo, DIRETTORE EDITORIALE Piero Cresto-Dina, Lidia De Fe- Laureato in lettere moderne Piero de Gennaro MARCO PISTOIA dericis, Giuseppe Dematteis, Mi- all'Università di Torino. DELIA FRIGESSI REDAZIONE chela di Macco, Giovanni Filora- Si occupa di cultura e storia Insegna storia del cinema via Madama Cristina 16, 10125 mo, Delia Frigessi, Anna Elisa- alla Scuola di specializza- MARIO BARENGHI sociale tra Ottocento e No- Torino betta Galeotti, Gian Franco Gia- zione in storia dell'arte del- notti, Claudio Gorlier, Martino Ricercatore d'italiano all'U- vecento. Ha curato con Lui- tel. 011-6693934, fax 6699082 l'Università di Firenze. e-mail: lindiceOtin. it Lo Bue, Diego Marconi, Franco niversità di Udine. sa Mangoni e Ferruccio http: www. lindice.com Marenco, Luigi Mazza, Gian Giacanelli Cesare Lombro- Giacomo Migone, Angelo Mori- FRANCESCA PREVEDELLO ELISABETTA BARTULI so. Delitto genio follia, UFFICIO ABBONAMENTI no, Alberto Papuzzi, Cesare Laureata in lingua e lettera- tel. 011-6689823 (orario 9-13). Piandola, Luca Rastello, Tullio Si occupa di letteratu- Bollati Boringhieri, 2000. Regge, Marco Revelli, Lorenzo ture orientali. Si occupa di UFFICIO PUBBLICITÀ ra araba contemporanea e Riberi, Alberto Rizzuti, Gianni PAOLO GARBINI letteratura araba contem- tel. 011-6693934 Rondolino, Franco Rositi, Giu- di problematica intercultu- poranea. È ricercatore di letteratura PUBBLICITÀ CASE EDITRICI seppe Sergi, Stefania Stafutti, rale. Gian Luigi Vaccarino, Maurizio latina medievale all'Univer- Argentovivo, via Bordighera 6, MASSIMO QUAGLIA 20142 Milano Vaudagna, Anna Viacava, Paolo sità "La Sapienza" di Roma. CRISTINA BIANCHETTI Docente di cinema dell'Aia- tel. 02-89515424, fax 89515565 Vineis, Dario Voltolini, Gustavo Insegna urbanistica all'Uni- e-mail: argentovivo@argento Zagrebelsky ce di Torino. vivo.it versità di Chieti (Pescara, DIREZIONE Laterza, 1997). FRANCESCO ROGNONI DISTRIBUZIONE IN EDICOLA Sul prossimo numero Mariolina Bertini, Aldo Fasolo So.Di.P., di Angelo Patuzzi, via Insegna letteratura anglo- Bettola 18,20092 Cinisello (Mi) REDAZIONE ROSSELLA BO Vittorio Coletti americana all'Università di tel. 02-660301 Camilla Valletti (redattore capo), Dottore di ricerca in scienze e Giuseppe Sergi Udine. Baudolino DISTRIBUZIONE IN LIBRERIA Daniela Corsaro, Norman Go- letterarie. betti, Daniela Innocenti, Elide La di Umberto Eco Pde, via Tevere 54, Loc. Osmanno- FRANCO ROSITI ro, 50019 Sesto Fiorentino (Fi) Rosa, Tiziana Magone STEFANO BONI Insegna sociologia all'Uni- tel. 055-301371 RITRATTI Tullio Pericoli Crìtico cinematografico. Re- Ezio Pellizer versità di Pavia e qui dirìge VIDEOIMPAGINAZIONE GRAFICA dattore di "Garage". Le orecchie di Hermes la Scuola Universitaria Su- la fotocomposizione, via San DISEGNI di Maurizio Bettini periore di Pavia. Pio V15,10125 Torino Franco Matticchio GIOVANNI CACCIAVILLANI STAMPA MARTIN EDEN Insegna letteratura francese Andrea Cortellessa MADDALENA RUSCONI presso So.Gra.Ro. (via Pettinen- go 39, 00159 Roma) il 27 dicem- a cura di Elide La Rosa, Dario all'Università "Ca' Foscari" Amore mio infinito Laureanda in storia con- bre 2000 Voltolini di Venezia. di Aldo Nove temporanea all'Università STRUMENTI di Torino. COPERTINA E RESTYLING GRAFICO a cura di Lidia De Federicis, Die- Rosi Berghelli go Marconi, Camilla Valletti ALBERTO CAVAGLION DOMENICO SCARPA "Eindice" (USPS 0008884) is Insegnante (Per via invisi- LAURA LUCHE EFFETTO FILM Traduttore e saggista (Italo published monthly except Au- a cura di Sara Cortellazzo, Nor- bile, Il Mulino, 1998). Insegna lingua e letteratura gust for $ 99 per year by "Eindi- Calvino, Bruno Mondadori, man Gobetti, Gianni Rondolino ispanoamericana all'Uni- ce S.p.A." - Turin, Italy. Periodi- con la collaborazione di Giulia 1999). ALBERTO CORSANI versità di Sassari. cals postage paid at L.I.C., NY Carluccio e Dario Tornasi 11101 Postamster: send address Redattore del settimanale BERNARD SIMEONE changes to "Eindice" c/o Spee- MENTE LOCALE "Riforma", collaboratore del- GIORGIO LUZZI dimpex Usa, Inc.-35-02 48th a cura di Norman Gobetti, Elide Scrittore, traduttore, diret la rivista on-line "Expanded Poeta, critico e traduttore Avenue, L.I.C., NY 11101-2421 La Rosa, Giuseppe Sergi tore della collana italiana Cinemah". (Predario, Marsilio, 1997). "Terra d'altri" delle edizio ni Verdier. Collabora alla ELIA COSSU ABBONAMENTO ANNUALE STEFANO MANFERLOTTI "Quinzaine littéraire". (11 numeri corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto) Laureando in lingua e lette- Insegna letteratura inglese Italia: Lit 88.000, €45,65. Europa: Lit 110.000, €57,07 (via super- ratura spagnola. all'Università Federico II di ficie) e Lit 121.000, €62,78 (via aerea). Paesi extraeuropei (solo via DARIO TOMASI aerea): Lit 147.000, €76,27. Napoli (Dopo l'Impero. Insegna storia del cinema LIDIA DE FEDERICIS Romanzo ed etnia in Gran all'Università di Torino. NUMERI ARRETRATI Si occupa di storia della let- Bretagna, Liguorì, 1995). Lit 12.000, €6,22 a copia per l'Italia; Lit 14.000, €7,26 per l'estero. teratura e di didattica (Let- RENZO TOMATIS Gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese successi- teratura e storia, Laterza, LUISA MINGHETTI vo a quello in cui perviene l'ordine. Direttore scientifico dell'Ircec Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 37827102 1998). Dirìge il Reparto di Neuro- di Trieste e membro del Con intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Madama Cristina 16 - biologia dell'Istituto Supe- siglio Superiore di Sanità. 10125 Torino, oppure l'invio di un assegno bancario "non trasferibi- ELISABETTA D'ERME riore di Sanità di Roma. le" all'Indice, Ufficio Abbonamenti, via Madama Cristina 16-10125 STEFANO VERDINO Torino, oppure l'uso della carta di credito (comunicandone il numero Si occupa di letteratura an- via fax o per telefono). glosassone e tedesca. Col- RENATO MONTELEONE Redattore di "Nuova Cor labora a "il manifesto". Ha insegnato storia del mo- rente". Sete di lettura?

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