Monumenti, Piazze, Vie Di Bergamo Alta
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GIULIO ORAZIO BRAVI Monumenti, piazze, vie di Bergamo Alta Versione inglese di SHERRY ROSENSTEIN Testi per pannelli turistici da collocare in Bergamo Alta: iniziativa del Lions Club Colleoni di Bergamo promossa e organizzata con la collaborazione del Comune di Bergamo, novembre 2011. Nella fase finale di realizzazione dei pannelli, installati nel luglio 2012, i testi, volutamente brevi ed essenziali per scelta dei committenti, sono stati dagli stessi leggermente modificati sia nell’italiano sia nell’inglese per motivi tecnici e funzionali. Qui vengono pubblicati nella loro forma originaria italiana e inglese Nella redazione dei testi l’autore si è servito di Vanni Zanella, Bergamo città, Bergamo, Azienda autonoma di turismo, 1971; Sergio Del Bello, Bergamo: guida turistica, Clusone, Ferrari, 1992; degli studi di Gianmario Petrò, in particolare del saggio Sulle tracce di Lorenzo Lotto a Bergamo: amici e committenti, in «La rivista di Bergamo», gennaio-giugno 1998, pp.74-127; dei preziosi consigli di don Bruno Caccia e del dr. Andrea Zonca. La mappa di Bergamo Alta in Google Maps Oppure : www.tuttocitta.it/guida/bergamo/itinerari Mura Venete Grandiosa opera di fortificazione, avviata nel 1561 dalla Repubblica di Venezia sotto il comando del generale Sforza Pallavicino. Fu progettata per la difesa di Bergamo, città del dominio veneziano dal 1428 al 1797, da possibili attacchi dal vicino Stato milanese, allora parte del dominio spagnolo. Non fu mai utilizzata per scopi bellici. Per far posto alle mura, la cui costruzione durò trent’anni, furono demolite abitazioni e chiese che erano lungo le vie di accesso alla Città Alta. These impressive walls were built, beginning in 1561, by the Venetian Republic under the command of General Sforza Pallavicino. Bergamo was ruled by the Venetian Republic from 1428 to 1797. The walls were intended to defend the city from an attack by the Duchy of Milan, then under Spanish rule, but the town was never attacked. Building the walls, which lasted 30 years, involved the demolition of many houses and churches along the roads leading to Città Alta. Porta di Sant’Agostino Da quando furono costruite nel 1561 le mura venete, è l’ingresso più frequentato per Città Alta. Le arcate in muratura della strada di accesso furono fatte costruire dal podestà Alvise Contarini nel 1781, in luogo di un ponte in legno. Sul fronte esterno in arenaria, di raffinato decoro per riguardo di chi arriva in Città, campeggia l’emblema della Serenissima. Costituita da un passaggio centrale carraio e due laterali per i pedoni, al piano superiore era un vasto locale per i difensori armati. From the time the Venetian Walls were built in 1561, this has been the most frequently used gate. The archways were built by the Venetian Podestà (Governor) Alvise Contarini in 1781, replacing a wooden bridge. On the front of the sandstone gate is the majestic winged lion of St. Mark, the symbol of Venice, welcoming visitors arriving in town. There is a central passageway and two side passageways for pedestrians. The large room on the upper floor was for armed guards. Baluardo di San Michele Le mura di Bergamo sono una delle più rinomate fortezze realizzate da Venezia. Costituivano a occidente l’estremo sistema difensivo della Serenissima, mentre a oriente lo era la fortezza di Famagosta, nell’Isola di Cipro. Mai servite per scopi bellici, a partire dall’Ottocento, ridotti ad area verde spalti e baluardi, divennero luogo privilegiato per il passeggio. L’itinerario lungo le mura, meglio se percorso a piedi, offre motivi di grande interesse storico-urbanistico e paesaggistico. The Venetian Walls are one of the most famous fortresses built by Venice. They were built to defend the Western border of the Venetian Republic, while the Eastern border was defended by the fortress in Famagosta, on the island of Cyprus. No battles were ever fought here. From the 19th century on, the tree-lined bastions and ramparts have been a favourite walkway. The best way to see the walls and enjoy the impressive historical buildings and beautiful landscapes is on foot. Porta di San Giacomo Le quattro porte che si aprono nelle mura prendono nome dalle chiese che erano nei pressi. La Chiesa di S. Agostino è tuttora esistente. Le altre tre chiese, compresa la Basilica paleocristiana di S. Alessandro, vennero demolite nel 1561 per far posto alla fortificazione. Il fronte esterno delle porte, di belle forme monumentali, come si vede qui nella Porta di S. Giacomo terminata nel 1593, aveva funzione scenografica e di decoro: vi campeggia il Leone di S. Marco, emblema di Venezia. The four gates along the walls are named after the churches that were once located there. Only the Chiesa di S. Agostino still exists. The other three churches, including the Early Christian Basilica di S. Alessandro, were demolished in 1561 in order to build the walls. The façades of the gates were intended to be elegant and monumental, as seen here at the Porta di S. Giacomo, completed in 1593. At the top is the winged lion of St. Mark, the symbol of Venice. Cannoniera di San Giovanni La costruzione delle mura iniziò nel 1561; ma solo nel luglio del 1590 il Baluardo di S. Giovanni, ove siamo, divenne operativo nel sistema difensivo. Nel 2009 è stata rimessa in luce la cannoniera, rimasta nascosta dal terriccio per oltre duecento anni. Collocata all’interno del baluardo, utilizzata come alloggiamento per l’artiglieria e le munizioni, la cannoniera è costituita da ampi locali a volta, due bocche di fuoco e una galleria che conduce alla sortita, posta ai piedi delle mura. The building of the walls began in 1561, but it wasn’t until July 1590 that the Baluardo di S. Giovanni began to be used as a defence system. In 2009, after restoration, the embrasure was opened to the public. For over 200 years it had been covered by earth. Located within the bastion, it was used to store artillery and ammunition. It is made up of large vaulted rooms, two gun emplacements and a tunnel leading to the exit at the foot of the walls. Convento di Sant’Agostino Fondato alla fine del sec. XIII dagli Agostiniani, è oggi sede universitaria. La Chiesa, con facciata tardogotica in arenaria, è stata rifatta nella seconda metà del sec. XV. Nel chiostro minore permane parte dell’originario fronte della Sala Capitolare, di eleganti linee gotiche. Il Convento fu un rinomato centro di cultura. Qui si formò e visse fra Ambrogio da Calepio, che pubblicò nel 1502 il famoso dizionario latino detto Il Calepino, tra le opere più diffuse in Europa in età moderna. This convent, built at the end of the 13th century by the Agustinian Order, is now a seat of the University of Bergamo. The church, with its late Gothic façade in sandstone, was rebuilt in the second half of the 15th century. In the small cloister there is still part of the original façade of the Chapter House, in elegant Gothic style. The convent was a well-known centre of learning. Ambrogio da Calepio lived and studied here and in 1502 he published his famous Latin dictionary Il Calepino, one of the most widely read books in Europe during the Renaisssance. Via Porta Dipinta Obbligato accesso al centro della Città per chi veniva da Venezia, la via è così chiamata perché un tempo la porta della cinta medievale, demolita nel sec. XIX, era affrescata. Sulla sinistra la piazzetta con la Chiesa di S. Michele al Pozzo Bianco, del sec. XV: all’interno affreschi con la Vita di Maria di Lorenzo Lotto del 1525. Il pittore veneziano, vissuto a Bergamo dal 1514 al 1525, abitò in una delle case della famiglia Bonghi, non più conservate, prospicienti la piazzetta San Michele al Pozzo Bianco This street was the only way to enter the town for people coming from Venice. It gets its name from the gate, completely covered with frescoes, in the medieval wall, which was demolished in the 19th century. On the left is the small square of the Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, dating from the 15th century. Inside are frescoes of scenes from The Life of Mary painted by Lorenzo Lotto dating from 1525. The Venetian painter, who lived in Bergamo from 1514 to 1525, stayed in one of the houses, no longer standing, owned by the Bonghi family, overlooking the square San Michele al Pozzo Bianco. Piazza Mercato delle scarpe Situata nel punto di incontro di importanti vie d’accesso alla Città, fu in passato un vitale spazio commerciale. Nell’attuale edificio della funicolare, di cui resta la facciata trecentesca, secondo la tradizione aveva sede la Corporazione dei Calzolai, donde il nome della Piazza. Nella città medievale artigiani e commercianti erano organizzati in corporazioni, la cui attività era regolata da statuti approvati dal Comune, alcuni dei quali sono ancora conservati nella Civica Biblioteca. This square, an important intersection of several streets leading to the town, was once a thriving area of trade. The building with its 13th century façade, now the funicular station, was, according to tradition, the seat of the Shoemakers’ Guild, from which the square takes its name, Shoe Market Square. In the medieval period, craftsmen and shopkeepers were organized into guilds. Their work was regulated by statutes approved by the Town Council. Several of these old statutory laws are conserved in the Civica Biblioteca (Public Library). Via Rocca Dalla Piazza Mercato delle Scarpe, dove è l’ex Chiesetta di S. Rocco eretta nel sec. XVI sull’arcata di una fontana trecentesca, inizia la salita di via Rocca, che porta al Colle di S. Eufemia, dove sorge la Rocca. Sulla destra una interessante sequenza di case medievali con porte arcuate che hanno bei contorni regolari di pietra viva.