Storia E Memoria

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Storia E Memoria Storia e memoria Nella collana «Storia e memoria» di Ediesse una sezione specifica è dedicata alle iniziative della Fondazione Giuseppe Di Vittorio che approfondiscono il ruolo svolto dal lavoro dipendente e dalle sue organizzazioni di rappresen- tanza nella storia dell’Italia moderna. Con i volumi che raccolgono gli ap- profondimenti di tali iniziative ci si propone di fornire una lettura critica uni- taria di passaggi chiave della vicenda sociale del paese, al fine di sostenere una memoria chiara e certa di ragioni e valori che hanno connotato la formazione della società e dello Stato nazionali e che si confermano come riferimenti in- derogabili per il loro futuro. «Storia e memoria del lavoro», in collaborazio- ne con la Fondazione Giuseppe Di Vittorio, è diretta da Carlo Ghezzi. Fondazione Giuseppe Di Vittorio Via Donizetti 7/B - 00198 Roma tel. 06.85356715 - fax 06.85834227 email: [email protected] www .fondazionedivittorio.it La Fondazione Giuseppe Di Vittorio, promossa dalla CGIL, si è costituita a Roma il 21 dicembre 2001. Le attività della Fondazione riguardano la cono- scenza, la divulgazione e l’approfondimento della storia della CGIL e del movimento sindacale, lo studio dell’evoluzione della ricerca economica e isti- tuzionale, l’analisi delle articolazioni delle forme espressive della cultura, le problematiche della ricerca scientifica e della sostenibilità ed il confronto tra i modelli di integrazione economica e sociale europea. La Fondazione è strutturata in Sezioni tematiche e in Gruppi di lavoro. Le sue attività di ri- cerca e di studio sono condotte dagli «Amici della Fondazione», organismo che raccoglie studiosi ed esperti delle aree tematiche cui fanno riferimento le sezioni e i gruppi di lavoro. Le Sezioni tematiche sono: Storia, Scienze so- ciali, Scienze e sostenibilità, Politica internazionale, Education, Comunica- zione e formazione, Cultura e innovazione, Archivi e Biblioteche della CGIL, Bruno Trentin, Vittorio Foa. L’insurrezione legale Italia, giugno-luglio 1960. La rivolta democratica contro il Governo Tambroni a cura di Edmondo Montali con un saggio di Fabrizio Loreto La presente pubblicazione è stata realizzata con il contributo della Compagnia Assicuratrice UNIPOL S.p.a. © Copyright Ediesse s.r.l., 2010 Viale di Porta Tiburtina, 36 - 00185 Roma 06/44870283-325 Fax 06/44870335 www.ediesseonline.it [email protected] Progetto grafico: Antonella Lupi In copertina: Genova, Piazza De Ferrari Indice PARTE PRIMA La rivolta democratica del 1960: origini, sviluppi, esiti di Fabrizio Loreto Capitolo primo Una crisi politica e istituzionale 13 1. I partiti politici e la «crisi» 16 2. Il peso decisivo delle gerarchie ecclesiastiche e degli industriali; il ruolo defilato degli americani 37 3. Le divisioni sindacali e il Congresso nazionale della CGIL 45 Capitolo secondo La quiete «apparente» prima della tempesta 55 1. L’ordine pubblico ai tempi di Tambroni 55 2. La paralisi dei partiti 60 3. L’antifascismo e i Consigli federativi della Resistenza 67 4. Le giornate di Genova 72 Capitolo terzo Il luglio 1960 87 1. Gli «eccidi proletari» 87 2. La gestione dell’ordine pubblico 95 3. I «misteri» del caso Tambroni e il «sommerso della Repubblica» 102 4. Ancora sui partiti: il ruolo del PCI nei moti di piazza e le «convergenze parallele» 105 5. Gli Stati Uniti «aprono» a sinistra 113 Capitolo quarto La CGIL contro Tambroni e l’antifascismo delle nuove generazioni 115 1. La CGIL dal congresso nazionale di Milano allo sciopero generale dell’8 luglio 115 2. Vecchio e nuovo antifascismo 133 Le interpretazioni dei fatti del giugno-luglio 1960. Una conclusione 143 1. Le interpretazioni dei contemporanei 143 2. Il giugno-luglio 1960 tra cronaca, testimonianze e storia 149 3. Le storie dell’Italia repubblicana e la centralità degli eventi del 1960 151 PARTE SECONDA A cinquant’anni dal giugno-luglio 1960 Programma dei convegni e delle iniziative organizzati da: Fondazione Di Vittorio, ANPI, SPI-CGIL, CGIL Roma/Lazio, Camere del Lavoro di Genova, Reggio Emilia, Agrigento, Catania e Palermo 167 Il Convegno di Roma Giugno-luglio 1960. Cinquant’anni dopo. La rivolta democratica contro la destra 171 Introduzione di Carlo Ghezzi 171 Relazione di Cesare Pinelli 175 Relazione di Adolfo Pepe 194 Interventi e testimonianze: Pietro Ingrao 199 Interventi e testimonianze: Fulvio Cerofolini 201 Interventi e testimonianze: Guido Bodrato 204 Interventi e testimonianze: Giannetto Magnanini 214 Interventi e testimonianze: Armando Cossutta 220 Interventi e testimonianze: Guglielmo Epifani 223 Il Convegno di Genova A cinquant’anni dal 30 giugno 1960: per una fase politica nuova, per la difesa del lavoro, dei diritti, della democrazia e della Costituzione 229 Introduzione di Walter Fabiocchi 229 Il saluto delle Istituzioni di Marta Vincenzi 233 Il saluto delle Istituzioni: Alessandro Repetto 234 Il saluto delle Istituzioni: Claudio Burlando 236 Il saluto delle Istituzioni: Raimondo Ricci 238 Relazione di Paolo Arvati 242 Interventi e testimonianze: Enrico Beltrametti 253 Interventi e testimonianze: Fulvio Cerofolini 256 Interventi e testimonianze: Fernanda Contri 257 Interventi e testimonianze: Curzio Maltese 262 Interventi e testimonianze: Moni Ovadia 264 Conclusioni di Enrico Panini 267 Il Convegno di Reggio Emilia Lavoro, libertà e democrazia. A cinquant’anni dal 7 luglio 1960 273 Le ragioni di un Convegno 273 Presentazione e saluti: Maria Nella Casali 274 Presentazione e saluti: Mirto Bassoli 275 Presentazione e saluti: Alfredo Bertelli 280 Relazione di Marco Revelli 283 Interventi: Paolo Nori 289 Interventi: Alfredo Reichlin 293 Interventi: Loredana Cicciù 296 Interventi: Iman Al Kadri 298 Interventi: Tiziano Rinaldini 301 Interventi: Roberto Natale 308 Interventi: Giovanni Caligiuri 314 Interventi: Giorgia Bia 317 Interventi: Aldo Tortorella 319 Conclusioni di Carla Cantone 327 La Conferenza di Catania Crisi del centrismo e nuovi movimenti popolari 333 Relazione di Rosario Mangiameli 333 Il convegno di Palermo Dal luglio 1960 ad oggi. Democrazia e unità del paese. Il lavoro e lo sviluppo nel Sud per l’unità d’Italia 343 Relazione di Franco Padrut 343 Indice dei nomi 359 La Fondazione Giuseppe Di Vittorio, l’ANPI e le Camere del lavoro di Catania, Genova, Licata, Palermo, Reggio Emilia e la CGIL Roma/Lazio, congiuntamente con i Comitati promotori territoriali, ringraziano: – AAMOD, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio; – ANPI Agrigento; –ANPI Catania; –ANPI Genova; –ANPI Palermo; – ANPI Reggio Emilia; – ANPI Roma; – ARCI Reggio Emilia; – Autorità portuale di Genova; – Boorea; – CCFS; – CCPL; –CIR; – Compagnia portuale Pietro Chiesa; – Comune di Genova; – Comune di Reggio Emilia; – COOP Consumatori Nordest; – COOP Italia; – COOP Liguria; – Cooperativa Santa Barbara; – Cormo; – CULMV Paride Batini; – Fondazione Argentina Bonetti Altobelli; – Fondazione per la cultura Palazzo Ducale; – Gruppo finanziario UNIPOL Assicurazioni; – ISSICO - Istituto Siciliano per la Storia dell’Italia Contemporanea; – ISTORECO; – Museo Alcide Cervi; – Provincia di Genova; – Provincia Reggio Emilia; – Regione Emilia-Romagna; – Regione Liguria; –Sech; –SPI CGIL; – Terminal Rinfuse; –Unieco; – Unitelefilm. PARTE PRIMA La rivolta democratica del 1960: origini, sviluppi, esiti di Fabrizio Loreto Io sono antifascista e sono per la Resistenza perché voglio essere un giovane moderno. E oggi non si può essere moderni se non si è contro questa società diventata vecchia. A.Z., studente Ho vissuto intensamente quell’estate del 1960. L’antifascismo era solo in piccola parte un richiamo a una memoria storica, esso era tutto rivolto al futuro, alla ricerca di spazi di libertà. Vittorio Foa, sindacalista È fatto giorno, siamo entrati in gioco anche noi, con i panni e le scarpe e le facce che avevamo. Rocco Scotellaro, poeta Il saggio rappresenta una versione riveduta e ampliata di un prece- dente lavoro, intitolato 1960: la «lunga» crisi, apparso nel volume Un territorio e la grande storia del ’900. Il conflitto, il sindacato e Reggio Emi- lia, vol. II, Dal secondo dopoguerra ai primi anni ’70, a cura di Luca Baldissara, Myriam Bergamaschi, Antonio Canovi, Alberto De Ber- nardi, Adolfo Pepe, Roma, Ediesse, 2002, pp. 117-178. Ringrazio la casa editrice per avermi dato la possibilità di aggiornarlo, soprattut- to alla luce della nuova documentazione oggi disponibile e dei con- tributi storiografici pubblicati negli ultimi anni. 12 Capitolo primo Una crisi politica e istituzionale Una democrazia che avvilisce il Parlamento avvilisce se stessa e le masse elettorali, perché nessuno può contestare che soltanto il Parlamento sia l’e- spressione genuina e totale della volontà di tutti gli elettori. […] Una atmo- sfera di corruzione pesa – ed è inutile negarlo, dopo gli esempi disgustosi e recentissimi – sulla vita politica italiana, inquinata dall’affarismo e dagli in- terventi finanziari illeciti, e ben noti, dei grandi gruppi di potenza parasta- tali e privati. […] Onorevoli colleghi, così non si può andare avanti e, se il mondo politico italiano non ritrova rapidamente il piacere dell’onestà, tristi prospettive, purtroppo si aprono per il nostro avvenire. Queste parole sintetizzano alcuni dei passaggi più significativi del «discorso sul piacere dell’onestà», pronunciato dal Presidente del Senato Cesare Merzagora il 25 febbraio 1960, in occasione della ca- duta del Governo Segni, causata dalla scelta, operata qualche giorno prima dal Consiglio nazionale del PLI, di non sostenere più l’Ese- cutivo1. L’intervento, insolitamente duro, stigmatizzava la prassi,
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