Al Crocevia Del Rock Alternativo Ecco I Nuovi «Supergruppi»
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20VAR01A2007 ZALLCALL 12 20:52:08 07/19/97 Domenica 20 luglio 1997 12 l’Unità2 LINEE eSUONI Esce il secondo album dei Brad, la band di Seattle formata dal chitarrista dei Pearl Jam I ritmi lisergici Al crocevia del rock alternativo dei Jungle Funk ecco i nuovi «supergruppi» Il basso ulula degli acuti al E intanto Peter Buck dei Rem, e Barrett Martin degli Screaming Trees, hanno dato vita ai Tuatara; vento mentre i lampi alle nel loro primo disco c’è solo musica strumentale, fra jazz, etnica e space pop. spalle del palco illuminano di un colore innaturale l’inquieto tramonto ROMA. Certo, neanche i super- fiorentino sulla piana delle gruppi sono più quelli di un tem- Piagge, quartiere po: guardate i Legends con Eric ultraperiferico della città del Clapton, David Sanborn, Marcus giglio. Sotto il palco ci Miller & soci, sembravano l’even- Ap saranno al massimo 30-40 to dell’estate, sono arrivati, hanno persone, di cui le prime 10 suonato,egiàcisiamodimenticati con le mani tese verso i tre diloro. Sisonmessi insieme perdi- uomini neri impegnati in un vertirsi, o per far fruttare i loro co- Storie di «matrimoni» esaltante viaggio sonoro in gnomi,pocoimporta.Mapoiciso- 20VAR01AF02 20VAR01AF04 cui dolci paesaggi lisergici si no anche altre storie. Meno ecla- musicali durati poco alternano a furiose tanti, in termini di mercato, forse 1.0 1.0 tempeste ritmiche. Sembra più interessanti in termini artisti- 18.0 11.0 uno di quei film post- ci. La storia del rock è costellata da supergruppi dalla vita atomici in cui tutti gli Dagli Stati Uniti arrivano, per più o meno lunga, minata a volte da personalità troppo elementi si confondono e esempio, due «supergruppi» poco esuberanti e gelosie interne. Unioni sempre un po‘ capovolgono. E invece no: omologati, di quelli che nascono ballerine e incerte, ma che hanno dato era il concerto dei Jungle dalle frequentazioni incrociate tra frequentemente risultati memorabili. Il primo esempio Funk, formazione nuova di le band del rock alternativo. Affa- che viene in mente è quello dei Cream, generalmente zecca che riunisce sotto uno scinante l’esperienza dei Tuata- riconosciuti come il primo «supergruppo» del rock, nati stesso tetto l’ex bassista e ra. Nome dalle suggestioni etni- nell’estate 1966 e scioltisi dopo un paio d’anni per batterista dei Living Colour, che, dietro cui si celano Peter attriti interni. Vi militavano, per chi non se lo i virtuosissimi Doug Buck, chitarrista dei Rem (e già ricordasse, Eric Clapton, Jack Bruce e Ginger Baker, già Wimbish e William Calhoun, reduce da altre esperienze paral- al tempo considerati al top nel filone del blues bianco. nonché il cantante- lele al gruppo di Athens, come Clapton e Baker faranno parte, di lì a poco, di un altro percussionista Vinx, che ha gli Hindu Love God), Barrett supergruppo, i Blind Faith, con il meraviglioso Stevie collaborato con Herbie Martin, multistrumentista che Winwood alla voce (Spencer Davis Group e Traffic) e Hancock e le Zap Mama. giunge dalle fila degli Screaming Ric Grech (Family): la storia dura lo spazio di un anno (il Trattavasi di una specie di Trees - e da un altro supergrup- 1969), qualche concerto e un disco. Saltiamo al di là anteprima mondiale: nel po alternativo, i Mad Season -, dell’oceano e piombiamo dritti nella West Coast di fine senso che il primo cd del Skerik, sassofonista dei Critters anni Sessanta per trovare i classici Crosby, Stills, Nash gruppo deve ancora uscire, Buggin, e il contrabbassista Ju- & Young, anch’essi durati lo spazio di un annetto per e che una tournée più stin Harwood. Per dirla con la ri- l’impossibilità di far convivere caratteri e personalità. sostanziosa della band è vista Rolling Stone, i Tuatara nel 20VAR01AF03 20VAR01AF05 Di quell’avventura restano, però, due album da favola, prevista per novembre. loro album Breking the Ethers, «Deja vu» e il doppio live «Four Way Street». Tornando Poca gente, s’è detto, «fanno di tutto meno che rock». 1.0 1.0 in Inghilterra ricordiamo due session live con nomi da eppure, è stato uno dei più Insomma, chi pensava che met- 11.0 11.0 brivido come il «Rock’n’roll circus» (1968) con Rolling bei concerti della stagione. I tendo insieme le esperienze di Stones, Who, Clapton e John & Yoko Lennon, e il virtuosissimi Jungle Funk si gruppi come Rem e Screaming «Raibow Concert» del ‘73 con un Clapton appena sono concessi per oltre due Trees sarebbe venuto fuori il disintossicato dalla droga e circondato dall’affetto di ore, proponendo una volto futuro del rock, dovrà amici colleghi come Ron Wood, Stevie Winwood e Pete musica che è un insieme di aspettare. Perché qui Buck & so- Townshend. Calandoci, invece, in piena epoca improvvisazione, black rock, ci si concedono una vera vacan- «progressive» troviamo gli Emerson Lake & Palmer, un spruzzate etniche, jazz, za con un disco interamente vero e proprio fenomeno degli anni Settanta, per blues-funk, world-hop e chi strumentale, di musica dalla for- l’abilità tecnica dei tre e le loro discutibili miscele fra più ne ha più ne metta, di ti tinte jazz, funk, etniche, al pop e sonorità classicheggianti. Lo stesso batterista contaminazioni, fusioni e massimo «space age pop», con- Carl Palmer sarà uno dei protagonisti di un altro miscele più o meno dite dalle comparsate illustri di famoso supergruppo, stavolta negli anni Ottanta e con innovative. Per due ore Steve Berlin, dei Los Lobos, e di dici anni. Siamo amici; ascoltia- mo stati fortemente influenzati una valenza più nettamente commerciale: gli Asia, Wimbish ha bistrattato il Mike McCready dei Pearl Jam. mo lo stesso tipo di musica, ci da gente come i Queen e Elton Stone assieme a John Wetton, Steve Howe e Geoff Downes. suo strumento, dilatandone E a proposito dei Pearl Jam, a vediamo spesso, siamo in perfet- John, tutta quella musica pop Shawn Sempre negli anni Ottanta del pop inglese citiamo un i suoni fino a farlo diventare Seattle ha messo radici un altro ta sintonia. Tanto che questo di- che girava quando eravamo ra- Regan supergruppo dei poveri come i Powerstation con una chitarra, usandolo supergruppo alla cui guida figu- sco lo abbiamo registrato senza gazzini»), e momenti cupi, emo- e Jeremy Robert Palmer e John e Andy Taylor dei Duran Duran. sovente come uno ra Stone Gossard, chitarrista dei nemmeno avere il bisogno di tivi, come la struggente Funeral dei Brad. Molto meglio, in America, il «Ten Million Dollar strumento percussivo, Pearl Jam, affiancato dal cantan- provare. È questo il punto - con- Song o Upon My Shoulders. In Alto, Quartet» che nel settembre 1985 vede riuniti quattro oppure traendone te Shawn Smith e il batterista tinua Smith -, che i Brad sono Il tutto segnato dalla voce di Peter miti del rock’n’roll: Jerry Lee Lewis, Johnny Cash, Carl sequenze registrate sulle Regan Hagar, che arrivano dalle una band di amici che si ritrova- Smith, che usa spesso il falsetto Buck Perkins e Roy Orbison. Una specie di ripresa del quali poi ulteriormente fila dei Satchel, e dal bassista Je- no insieme per fare musica, non perché, spiega, «sono stato in- dei «Million Dollar Quartet» del dicembre 1956, dove al improvvisare linee remy Toback. Si fanno chiamare una stronzata di supergruppo fluenzato da un sacco di cantan- R.E.M. posto di Orbison c’era nientemeno che sua maestà melodiche sicuramente Brad, e in questi giorni pubbli- messa insieme da delle rockstar ti soul, quelli che ascoltavo da Elvis Presley. Lo stesso Orbison è al centro del tributo inusuali per un basso. Per cano il loro secondo album, In- annoiate che pensano così di ri- ragazzp, gente come Prince, gli live che lo vede in compagnia di Springsteen, Waits, due ore Vinx ha soffiato e teriors, arrivato a due anni di di- trovare uno stimolo». Earth Wind & Fire, Stevie Won- Costello, Browne e altri nel settembre ‘87, e della ululato nel microfono, stanza dall’eccellente debutto Seattle oggi, racconta ancora der, e anche Michael Jackson, sì, successiva formazione dei Traveling Wilburys con passando da suadenti per con Shame. Smith, «è tornata ad essere quel- non mi interessa quel che la George Harrison, Jeff Lynne, Tom Petty e Bob Dylan. due ore Calhoun ha tratto I Brad nascono decisamente al lo che era: una città del nord- gente pensa di lui, mi piace. Chi Sempre nell’ambito del rock americano si ricorda la dalla sua batteria echi di crocevia della scena grunge, o ovest, normale, tranquilla, che ascolto di più? Di questi tempi i bella avventura dei Little Village con la complicità di Ry metropoli dissestate come post-grunge che sia; Stone Gos- per un po’ ha avuto gli occhi di Radiohead e Prince. Poco altro, Cooder, Nick Lowe, John Hiatt e Jim Keltner, culminata di foreste tropicali. Un sard e Regan Hagar, per esem- tutti puntati addosso». Nelle un- anche perché al momento sia- in un album e in un tour molto divertenti. Per la serie viaggio sonoro che andava pio, si conoscono da quando il dici canzoni di Interiors non si mo alle preso con la nostra pri- dei supergruppi alternativi ricordiamo anche gli Hindu da un rock-funk aspro e primo militava nei Green River, respira affatto aria di post-grun- ma tournée; per ora stiamo gi- Love Gods, vale a dire il grande Warren Zevon con i tre potente a una versione di e l’altro nei Malfunkshun, grup- ge; sembra piuttosto di stare dal- rando gli Stati Uniti, e l’anno R.E.M. Bill Berry, Mike Mills e Peter Buck in un album The age of Aquarius pi che animavano i club di Seat- le parti dei Radiohead, rock dal- prossimo dovremmo arrivare omonimo, uscito nel 1990, fatto di cover varie, da (ricordate Hair?) in una tle prima dell’esplosione-Nirva- le tinte forti, che si apre con Se- anche in Europa.