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NUMERO DOC94 FILM Anno XIX • settembre | ottobre 2011 PERIODICO DI INFORMAZIONE CINEMATOGRAFICA DISTRIBUZIONE REGIONALE GRATUITA

Polanski, Cronenberg,Crialese: i film di Venezia in sala 03-05 09 14-15 21

Il meglio Intervista a di Venezia 2011 Pedro Almodovar Genova set TARIFFA REGIME LIBERO: “POSTE ITALIANE S.P.A.• SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% DCB GENOVA” POSTALE ABBONAMENTO SPEDIZIONE IN S.P.A.• REGIME LIBERO: “POSTE ITALIANE TARIFFA IN QUESTO NUMERO ≤ FILMDOC

PERIODICO DI INFORMAZIONE CINEMATOGRAFICA Nuova serie • Anno XIX • N° 94 Settembre Ottobre 2011 REDAZIONE c/o A.G.I.S. LIGURIA via S.Zita 1/1 16129 Genova tel. 010 565073 - 542266 fax 010 5452658 www.agisliguria.it e-mail: [email protected] DIRETTORE RESPONSABILE 04 Renato Venturelli COORDINAMENTO EDITORIALE Daniele Biello Vittorio Di Cerbo Gianfranco Ricci Riccardo Speciale 03 Coordinamento redazionale Giancarlo Giraud Registrazione stampa 03> I migliori di Venezia N. 30/93 (1/10/1993) secondo Bruno Fornara del Tribunale di Genova Progetto grafico, ricerca immagini VENEZIA 68: e impaginazione 04-05> B&G Comunicazione I premi - Intervista a Crialese- via Colombo 15/2 - 16121 Genova Carnage di Polanski - subito in sala [email protected] Stampa 06> Intervista a Nicolas W. Refn Ditta Giuseppe Lang srl 05 Via Romairone, 66 - 16163 Genova (Bolzaneto) 07> This Must Be Paolo Sorrentino 06

Questa pubblicazione, ideata nel quadro della 08> Dany Boon - collaborazione tra Regione Liguria - Settore Film Doc Ragazzi: Arrietty Spettacolo e la Delegazione Regionale Ligure 09 dell’AGIS, contiene i programmi delle sale del Circuito Ligure Cinema d’Essai e viene distri- 09> Intervista a Pedro Almodovar - buita gratuitamente, oltre che in dette sale, Occhio ai film doc anche nei circoli culturali e in altri luoghi d’in- contro e di spettacolo 10> Cannes 2011 - Delitto in Anatolia - Il © A.G.I.S. Liguria - Regione Liguria ritorno di Bertolucci

I cinema del Circuito Ligure Cinema 11> Intervista a Malcolm McDowell - d’Essai aderiscono a: Hawks a Bologna

12-13> Le recensioni - Fight Club

F.I.C. 14-15> I registi: Terrence Malick 17 F.E.D.I.C. 16> Colonne sonore - C.G.S. Cinema e cucina A.N.C.C.I. 17> La posta Doc - Forza Italia 14-15 La rivista è anche visibile on-line Libri & Riviste sul nuovo sito www.filmdoc.it . 18> Ogni numero è anche scaricabile 19> Martino Oberto in formato pdf. 19 20> Intervista a Alice Rohrwacher - Oggetti smarriti

21> Sfondo Genova

22> Prime visioni in versione 20 originale a Genova

23> Germania in autunno - Bellocchio Day

24-27> Programmi sale d’essai 21

In copertina www.filmdoc.it Il regista Roman Polanski sul set di Car- Leggi la rivista, guarda i programmi e commenta gli articoli sul nuovo sito on line nage (foto © 2011 Studio Lucherini Pi-

gnatelli) ≥ ≥ FESTIVAL DOC VENEZIA 68: GUIDA AI MIGLIORI FILM DELLA MOSTRA

MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA la Biennale di Venezia 2011 Cronenberg e Sokurov su tutti

[ di Bruno Fornara ]

IARIO DI BORDO DI VENEZIA 68. Parecchi film buoni. Parecchi timo euro per poter rivedere il figlio. Li lavora in un bar e gli avventori im- film meno buoni o deludenti. Diciamo: un sostanziale pareggio.Qui parano a volerle bene. Sono l’ex jugoslavo Bepi, detto il poeta (Rade Sher- D parliamo dei film migliori (parere personale, ovvio). Il film di Ge- bedgia), Coppe (Marco Paolini), l’Avvocato (Roberto Citran) e Devis orge Clooney, Le idi di marzo, conferma la sua (Giuseppe Battiston). Il film è semplice, deli- abilità di regista: sa raccontare e mettere cato, rispettoso. È il miglior film italiano in scena i suoi pensieri scomodi sulla della Mostra tra quelli che sono riu- politica americana che continua a scito a vedere (erano un’infinità), portarsi dietro una scia di scan- a pari merito con il documenta- dali. Basta sollevare un angolo rio Piazza Garibaldi di Davide del tappeto e appaiono intrighi, Ferrario che segue i garibal- sesso, doppi giochi, slealtà. At- dini nella loro impresa e veri- tori di vaglia: oltre a Clooney, fica come l’Italia di allora, Ryan Gosling, Philip Seymur appassionata e patriottica, sia Hoffman, Paul Giamatti. Ugual- ben lontana dall’Italia stanca e mente godibile e perfido con la smemorata di oggi. società americana è Carnage, scate- L’accoppiata di derivazione let- nata farsa da appartamento di Roman teraria formata dal Faust di Alek- Polanski. Unità di tempo, luogo e azione sandr Sokurov e dalle Cime tempestose perfettamente rispettate: i protagonisti, la coppia Sokurov della regista Andrea Arnold è tra le cose più pre- borghese Kate Winslet e Christoph Waltz e quella dei neo- “reinventa” ziose viste a Venezia. Sokurov “reinventa” ilFaust di Goe- quasi-ricchi Jodie Foster e John C. Reilly, si colpiscono con the trasformandolo in un campione della modernità, in un qualsiasi arma, retorica e non, per la gioia dello spettatore. il Faust di personaggio posseduto dalla voglia di andare oltre, di Battute a raffica. Anche Dark Horse di Todd Solondz traccia “ Goethe usare il patto con il diavolo per inaugurare una nuova un ritratto per niente attraente della società americana. Il pro- epoca. Immagini elaborate, colori soffocati, tensione conti- tagonista Abe lo dice chiaro e tondo: “La verità è che siamo trasforman- nua. Non è un film facile: è per spettatori allenati. Ma que- tutto orribili”. Lui per primo. Solondz, come al solito, è abi- dolo in un sto Faust non è solo un film: è un’esperienza trascinante e lissimo nel descrivere con tranquilla chiarezza l’abisso di vorticosa. Anche il romanzo di Emily Brönte viene trasfe- vuoto in cui si muovono i suoi prigionieri, strettitra realtà e campione rito al cinema dalla Arnold in maniera sorprendente, allucinazioni. Il migliore di tutti gli americani, canadesi com- della moder- oscura e insana. E Heathcliff è nero: è l’alieno, il barbaro. presi, è David Cronenberg, in trasferta a Vienna. In A Dan- nità, in un Volete invece un bel film, elegante, preciso, attraente, con gerous Method risale ai suoi vati fondatori, va a rendere un magnifico Gary Oldman, un film girato come si faceva omaggio ai primi esploratori dell'inconscio, della libido e personaggio una volta? Eccovi La spia dello svedese Tomas Alfredson, delle nevrosi. A formare la trinità cronenberghiana sono Jung posseduto tratto dal romanzo di Le Carré. Nel cuore dei servizi segreti e Freud più Sabina Spielrein, loro allieva e per Jung anche inglesi c’è un doppiogiochista russo, bisogna scovarlo. Pre- appassionata amante. Il film è incandescente, sprofondato dalla voglia cisione di ogni particolare, abiti, ambienti, scrivanie, mobili. dentro una ambientazione molto controllata, belle case, bei di andare Anche la polvere sembra curata granellino per granellino. giardini, bei costumi. È quel che sta sotto che interessa a Cro- oltre...” Una bella sorpresa è Texas Killing Fields di Ami Canaan nenberg come a Jung e a Freud: è il vulcano nascosto, è la Mann, figlia di Michael Mann. Film poliziesco con caccia a lava. un serial killer (o due?) che uccide giovani donne e le ab- Due bei film dal lontano Oriente, più uno dove l’Oriente è bandona mutilate in un terreno paludoso. Poliziotti smarriti, false piste, arrivato da noi. Tao Jie – A Simple Life di Ann Hui racconta di un’anziana scontri sanguinari, tre coprotagonisti: Sam Worthington, Jeffrey Dean Mor- donna di Hong Kong che per sessant’anni ha servito la stessa famiglia. È gan e l’ormai immancabile Jessica Chastain. Avvertenza: in una scenasi fa rimasto ad aiutarla l’ultimo dei suoi ‘padroni’. Tra i due c’è una rete fitta di un salto sulla sedia. simpatie e di comprensione. Un film di dolce intimità e umanità, mosca Per finire, una menzione per due eccellenti documentari.Frederick Wi- bianca in mezzo a innumerevoli film truci e violenti.In Cutdi Amir Naderi, seman va al Crazy Horse, il locale parigino dove si celebrano i fasti del nu un giovane regista senza soldi si trasforma in apostolo del vecchio cinema. chic e si dedica con puntiglio al corpo femminile, soprattutto alle fesses, che Proietta sulla terrazza del posto dove abita, a Tokyo, le gloriose pellicole di il corpo riassumono. Resta incantato. Come noi. Nel finale, l’immagine di Ford, Mizoguchi, Kurosawa, Fellini. E per ripagare un debito agli yakuza un mare di sederi femminili che si muovono come onde è superlativa.Who- diventa un bersaglio umano di pugni e cazzotti a pagamento. Sopravvive re’s Glorydi Michael Glawogger è un viaggio in tre tappe, a guardare come stilando, colpo dopo colpo, la classifica dei migliori cento film di sempre. ‘lavorano’ le prostitute: molto professionali e ‘pulite’ a Bangkok, disperate Io sono Li di Andrea Segre ha al centro una donna cinese, Li, arrivata clan- nel Bangladesh e in Messico. Immagini lontane da ogni sensazionalismo, destinamente a Chioggia, che deve ripagare i suoi ‘proprietari’ fino all’ul- dolorose sulla crudeltà del mondo.

Crazy Horse A Simple Life di Ann Hui Io sono Li di Andrea Segre La spia di Tomas Alfredson Whore’s Glory di Michael Glawogger di Frederick Wiseman

3 SETTEMBRE - OTTOBRE 2011 FILM DOC FESTIVAL DOC ≤

Premio Speciale della Giuria a Terraferma di Crialese Uomini in mare

Un Leone

© 01 Distrib. -ph.: Angelo Turretta Leone d’oro al Faust di Sokurov, Dal regista di Respiro, un film ambientato su argento al cinese Shangjun Cai. un’isola siciliana, tra pescatori e migranti Ignorati Cronenberg e Polanski. barca di Filippo come i dannati di una bolgia Tutti i premi di Venezia 68. [ di Maria F. Genovese] dantesca), a tratti sembrano cristallizzarsi nell’estetismo. E la sceneggiatura, che così RONENBERG, SOKUROV, POLANSKI: UTTI CERCANO la pro- nettamente distingue i “buoni” dai “cattivi”, ri- tre grandi autori si contendevano il pria Terraferma, l’ap- sulta troppo schematica. Tuttavia Terraferma C Leone d’oro di quest’anno. Alla fine, T prodo sicuro alla fine di raggiunge lo scopo: scuote lo spettatore dal- è stato premiato Aleksandr Sokurov, il ses- un viaggio intrapreso per ne- l’indifferenza, lo costringe ad interrogarsi sul- santenne regista russo che da tempo era cessità. Giulietta (Donatella l’egoismo contemporaneo, che spesso guarda considerato uno dei maestri del cinema con- Finocchiaro), giovane madre con timore e sospetto alla tragedia vissuta dai temporaneo, ma finora non era ancora riu- vedova, vuole lasciare l’isola migranti. scito a vincere nessuno dei festival dove vive per dare un futuro “Secondo me oggi si difetta in sensibilità”, ha maggiori. Nel 2007 avrebbe forse meritato la Palma d’oro a Cannes per lo splendido a se stessa e al figlio Fi- detto Crialese durante la conferenza stampa Aleksandra, ma era stato ignorato per motivi sostanzialmente lippo (Filippo Puccillo). del film, in concorso a Venezia. politici (non era abbastanza anti-russo e filo-ceceno). Adesso Che non sa ancora, come Pensa che l’Italia non abbia gestito effica- ha ottenuto finalmente con Faust il riconoscimento che meri- tutti gli adolescenti, quale cemente le ondate migratorie? tava, col quarto film della tetralogia sul potere, dopo Moloch sia la sua Terraferma, Lo Stato ha risposto agli sbarchi in modo ina- (1998), Toro (2001) e Il sole (2005). Accanto a lui, pioggia di confuso da un nonno di deguato. Anzi, è andato contro le più elemen- premi per il cinema orientale, niente per Cronenberg e Polanski. verghiana memoria tari regole di civiltà. Molti sembrano aver Ma ecco il palmares completo della Mostra 2011: (Mimmo Cuticchio) che dimenticato il nostro passato di migranti e Il regista Emanuele Crialese lo vorrebbe pescatore a quanto sia importante la contaminazione col LEONE D’ORO PER IL MIGLIOR FILM: ( © 01 Distrib. -ph.: Paolo Leone) vita e uno zio traffichino nuovo, specialmente in un paese vecchio come Faust di Aleksander Sokurov (Russia) (Beppe Fiorello), che tenta di rivolu- il nostro. Ma non è un film “a tesi”, né voglio Leone d’Argento per la migliore regia: Shangjun Cai per Ren Shan Ren zionare le tradizioni locali puntando sul turi- giudicare qualcuno, spero solo di suscitare un Hai (People Mountain People Sea) (Cina - Hong Kong) smo. Ha invece le idee chiare Sara (Timnit T.), dibattito nel pubblico. Premio Speciale della Giuria: Terraferma di Emanuele Crialese (Italia) extracomunitaria che il nonno salva da un nau- Per la sceneggiatura vi siete ispirati a fatti fragio e nasconde in casa di Giulietta: lei vuole di cronaca? SUBITO IN SALA rimanere in Italia, sfuggire ai controlli della po- Sì, ma cronaca rielaborata, trasformata in un lizia e ricongiungersi al marito che vive a To- racconto che non rispondesse a canoni da tra- Il villaggio di cartone rino. L’iniziale istinto di solidarietà di Giulietta smissione televisiva. E poi è stata fondamen- di Ermanno Olmi presto si trasforma in fastidio nei confronti tale Timnit, l’attrice che interpreta Sara nel UATTRO della donna, che potrebbe diventare un osta- film. colo alla realizzazione del suo nuovo progetto anni dopo Q C e n t o - di vita. Intanto sull’isola si susseguono gli sbar- Perché? chi di migranti e, in un clima di grande ten- Nell’agosto del 2009 mi colpì la notizia di una chiodi, Olmi torna sione, la Finanza aumenta i controlli perché barca rimasta alla deriva per tre settimane con a riflettere su reli- tutti gli abitanti rispettino le leggi sull’immigra- 79 persone a bordo. Ne morirono 76, uno dei giosità e fede at- zione clandestina. tre sopravvissuti era Timnit. Quando vidi il suo traverso la storia Il cinema di poesia civile di Emanuele Cria- volto in foto ne rimasi ipnotizzato: aveva vissuto di una chiesa che lese ci immerge ancora una volta nel blu ipno- l’inferno ma sorrideva come se fosse arrivata viene smantellata : tico di quel mare che già tanta parte aveva in in paradiso. Le ho chiesto di partecipare alla ma un giorno en- Respiro (2002) e Nuovomondo (2006). Questa stesura: l’ha corretta dove pensava che fosse trano in quello spazio ormai vuoto alcuni immigrati, volta il realismo magico che da sempre con- necessario aggiungere o tagliare qualcosa. che tornano a popolarla. “Se le chiese, le case e noi traddistingue la cifra stilistica del regista è al Perché non dà un nome all’isola? Non si stessi non ci liberiamo dagli orpelli ritenuti nobili, servizio di una fiaba dei nostri giorni, triste e tratta di Lampedusa? come possiamo entrare in contatto con gli altri? Sa- tragica come le fiabe sanno essere. Le imma- Non volevo che fosse identificata con un remo solo maschere, uomini di cartone – dice il re- gini, forti e simboliche (una tra tutte: il gruppo luogo in particolare: una storia come questa gista – Invece di inginocchiarci davanti a simulacri di migranti naufraghi che nel buio circonda la può accadere in qualsiasi parte del mondo. di cartone, inchiniamoci davanti a chi soffre di più. Qualche volta anche io faccio fatica a riconoscerlo, ma è l’unico modo per lodare Dio”. 4 FILM DOC SETTEMBRE - OTTOBRE 2011 MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA la Biennale di Venezia 2011 Ottime accoglienze ma nessun premio per Carnage, il nuovo film di Roman Polanski in uscita nelle sale Scene da una carneficina

[ di Massimo Lechi ]

LL’INDOMANI DI UNA premiazione, al nome del vincitore assoluto è sempre A affiancato quello di chi, secondo stampa e addetti ai lavori, è uscito sconfitto contro ogni previsione: il vinto di turno, la vittima im- potente di complotti e veti incrociati. Que- st’anno, ad avere la peggio al Lido è stato diabolico proprio Roman Polanski, trionfatore annun- ciato costretto alla fine ad inchinarsi di fronte al Faust di Sokurov. Da Papa a cardinale in soli Kate Winslet in Carnation: ©studio Lucherini Pignatelli dieci giorni, quindi – senza neppure il benefi- Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Michael Fassben- cio di una passerella d’onore, vista la minaccia dalle convenzioni sociali, trincerati nel ruolo der in Shame di Steve McQueen (Gran Bretagna) di estradizione negli Usa che limita i suoi spo- parentale ma in realtà incapaci di gestire istinti Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: Deanie Yip in Tao stamenti da anni. e frustrazioni. Una spirale, questa, che ricorda jie (A Simple Life) di Ann Hui (Cina - Hong Kong) E dire che Carnage, in uscita nelle sale ita- da vicino altri titoli del maestro polacco (Il col- Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente: liane il 16 settembre, aveva tutto per ambire al tello nell’acqua e La morte e la fanciulla, in parti- Shôta Sometani e Fumi Nikaidô in Himizu di Sion Sono (Giappone) Leone d’oro: un cast d’eccezione, dialoghi ful- colare), e che non a caso ha mandato in Osella per la miglior fotografia: Robbie Ryan per Wuthering Heights di minanti e la maestria di un autore in grado di visibilio critica e cinefili, conquistati dalla sua Andrea Arnold (Gran Bretagna) unire da sempre raffinatezza formale e defor- diabolica abilità nel costruire situazioni chiuse Osella per la migliore sceneggiatura: Yorgos Lanthimos e Efthimis Fi- mazione grottesca, esigenze commerciali ed e senza via d’uscita: prigioni ammobiliate in lippou per Alpis (Alps) di Yorgos Lanthimos (Grecia) anticonformismo intellettuale. Alla base del cui gli attori si feriscono con crescente cattive- Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”: film vi è infatti Le Dieu du Carnage, crudele ria verbale, il paradosso viene spinto al- Là-bas di Guido Lombardi (Italia) - Settimana della Critica piéce di Yasmina Reza che Polanski ha astu- l’estremo, e la demolizione delle certezze di PREMI “ORIZZONTI” tamente deciso di adattare nel più maniacale personaggi e spettatori procede inesorabile tra Premio Lungometraggi: Kotoko di Shinya Tsukamoto (Giappone) rispetto delle unità aristoteliche di tempo, bicchieri di whiskey, cellulari inopportuni, Premio Speciale della Giuria (lungometraggi): Whores’ Glory di Mi- luogo e azione, dimostrando ancora una volta borsette volanti e schizzi di vomito. Il tutto fil- chael Glawogger (Austria, Germania) la sua predilezione per il kammerspiel clau- mato con un’eleganza imperturbabile ed un Premio Mediometraggio: Accidentes Gloriosos di Mauro Andrizzi, strofobico d’ambientazione borghese. ritmo quasi mozartiano che concilia il ghigno. Marcus Lindeen (Svezia, Danimarca, Germania) La vicenda è tanto semplice quanto spiaz- “E’ stato come lavorare a teatro” hanno in- Premio Cortometraggio: In attesa dell'avvento di Felice D'Agostino, zante: una rissa al parco tra due bambini porta tonato ammirati gli interpreti nel corso dell’af- Arturo Lavorato (Italia) le rispettive coppie di genitori, i Cowan (Kate follata conferenza stampa veneziana, Menzioni Speciali: O Le Tulafale (The Orator) di Tusi Tamasese (Nuova Winslet e Christoph Waltz) e i Longstreet rievocando le due intense settimane di prove, Zelanda, Samoa), All The Lines Flow Out di Charles LIM Yi Yong (Sin- (Jodie Foster e John C. Reilly) ad incontrarsi le riprese e il grande assente: un regista che, a gapore) nell’appartamento di questi ultimi per appia- settantotto anni, ha ancora la capacità di far PREMI “CONTROCAMPO ITALIANO” nare il contrasto. Inizialmente all’insegna della danzare la macchina da presa, disintegrare i tic Premio lungometraggi narrativi: Scialla! di Francesco Bruni cordialità, il tentativo di pacificazione nau- della borghesia nello spazio di un tappeto e Premio cortometraggi: A Chjàna di Jonas Carpignano fraga presto in un mare di recriminazioni e scatenare applausi in contumacia. Un regista Premio documentari: Pugni chiusi di Fiorella Infascelli battute acide, trasformandosi in un gioco al che, con o senza Leone, ha ancora voglia di di- Menzioni Speciali: al documentario Black Block di Carlo Augusto Ba- massacro “da salotto” tra individui repressi vertirsi alle nostre spalle. chschmidt e a Francesco Di Giacomo per la fotografia di Pugni chiusi

A dangerous method Contagion L’ultimo terrestre di Gianni Pacinotti di David Cronenberg di Steven Soderbergh Arrivano gli alieni, ma lo spettacolo più inquietante è offerto dall’Italietta di oggi: con un protagonista solitario che vive in un condominio di periferia, lavora in un Bingo ed è circondato da personaggi squallidi, meschini e feroci. Esordio nella regia di Gipi, autore di fumetti. Stralunato e originale.

Questa storia qua di Alessandro Paris e Sibylle Righetti

La storia di Vasco Rossi a partire dal suo paese d’origine, la mitica Zocca. Non il solito film su una rockstar, ma una rico- struzione delle sue radici: dalla famiglia agli amici, dall’infanzia L’intreccio di rapporti tra Jung, Un’epidemia dilaga improvvisa- all’Italia anni ’70 e ‘80. Con tante testimonianze, filmini, im- Freud e la paziente-amante Sa- mente nel mondo, uccidendo mi- magini d’epoca: e Vasco che commenta. bina Spielrein nell’Europa d’inizio gliaia di persone, scatenando la ‘900. “In un mondo che credeva nel psicosi del contagio, minando i Quando la notte di Cristina Comencini progresso, è arrivato Freud e ha principi morali e sociali. Grande detto no. Ha detto che ci sono cose cast per un bel film corale: “e Una madre va col bambino piccolo a trascorrere una va- che la razionalità non può risol- dopo un film così, è impossibile canza in montagna, nella casa isolata di una solitaria guida al- vere, e l’inconscio può irrompere non pensarci su ogni volta che si pina. Ma il bimbo piange sempre. E, una notte, viene trovato in modo disastroso nella vita di stringe la mano a qualcuno…” ferito. Che cosa è successo? Dal romanzo scritto dalla stessa ognuno” (Cronenberg). dice Soderbergh. regista, con Filippo Timi e Claudia Pandolfi protagonisti. LE INTERVISTE DOC ≤

Intervista a Nicolas Winding Refn, regista di Drive, con un grande Ryan Gosling

Los Angeles neon-noir [ di Roberto Pisoni ]

NA STREPI- stato lui a volere me, dopo aver visto Valhalla Ri- esce diritto dal folklore americano. È l’uomo che TOSA SE- sing. Io me la sono immaginata così: Ryan cer- arriva dal nulla e protegge l’innocenza contro il cava il regista ideale per la sua idea di noir e, male senza ragione che compiono i suoi simili. U QUENZA come Steve McQueen ha voluto Peter Yates per Ma è anche molto femminile ed esorcizza i suoi d’apertura, un’estetica Bullit e Lee Marvin chiese John Boorman per demoni interiori sacrificandosi per la bontà del- eighties rafforzata da Senza un attimo di tregua, lui ha pensato che l’amore e per i suoi ideali di purezza assoluta. una colonna sonora che fossi la persona giusta per ottenere un certo tipo Ryan Gosling è un protagonista eccezionale, è già cult, il premio per di risultato (ride). Questa è l’origine di un matri- capace di alternare momenti di gelida ferocia la migliore regia. Drive di Nicolas Winding Refn, re- monio fortunato, Ryan mi ha regalato un’oppor- ad altri di spiazzante tenerezza. gista danese con otto film all’attivo, ha sedotto giuria tunità straordinaria e il nostro legame è stato Ryan è un attore straordinario, è James Dean e spettatori dell’ultimo Festival di Cannes con le sue fortissimo fin dall’inizio. e James Stewart insieme, Charles Bronson e atmosfere noir astratte e dilatate, il romanticismo esa- Qual è stata la nuova direzione che avete im- Alain Delon, Marcello Mastroianni e Clint Ea- sperato, le improvvise esplosioni di violenza e una posto alla sceneggiatura? stwood. Il suo personaggio ha nel film poco più struggente malinconia. Tratto da un romanzo breve La prima decisione importante è che volevamo di 25 battute, eppure è capace di attraversare di James Sallis, il padre dell’investigatore Lew Griffin, fare un film su un uomo e una macchina. Con l’intero spettro dell’animo umano, dal vendica- ha per protagonista uno stuntman (Ryan Gosling) che tutto il feticismo del caso. Io non so guidare ma tore senza pietà alla madre preoccupata per il nel tempo libero offre i suoi servigi di pilota virtuoso sono molto sensibile all’estetica della velocità e suo bambino. Io lavoro molto fidandomi del- e imprendibile a rapinatori e uomini della mafia. Per- delle automobili, che è ovviamente supercine- l’istinto e quando ho incontrato Ryan ho capito sonaggio opaco, “Driver” è un eroe che parla poco ma matografica. Ho ricominciato da capo leggendo che era l’uomo perfetto per un progetto perfetto. capisce tutto e prende sostanza con il passare del il romanzo di Sallis, una storia molto bella con È bello quando entrambi i genitori vogliono cre- tempo, plasmato dai lunghissimi primi piani e dai una struttura semplice e diretta, e mi sono ac- scere il proprio bambino, in questo caso Drive, lenti travelling che lo avvolgono. Da puro oggetto corto che nella sceneggiatura della Universal allo stesso modo. molti elementi preziosi erano stati soppressi. Per della finzione, vuoto e senza identità, diventa un es- Il budget era molto ridotto per una produ- esempio avevano eliminato completamente tutta sere umano dotato di un’anima, capace di sacrificarsi zione hollywoodiana, quasi da film indipen- la parte che riguardava il suo lavoro di stuntman, nel caos della violenza per amore e per difendere l’in- dente. Ma il salto ad un sistema produttivo più perché volevano estrarre dal plot le eventuali po- strutturato, industriale, immagino abbia avuto nocenza altrui. Una presenza mitologica, come e più tenzialità action, trasformarlo in un franchise i suoi effetti: quanto si è liberi oggi a Holly- di Bronson e del guerriero divino di Valhalla Rising. alla Fast and Furious. Ho riportato il romanzo wood? Alla prima trasferta hollywoodiana, Refn mette il suo nella sceneggiatura e ho amplificato alcuni ele- Come molti miei coetanei e cinefili sono imbe- talento considerevole – un equilibrio ideale e profon- menti ambientali, soprattutto quell’aspetto da vuto di mitologia americana, soprattutto di film damente personale tra l’immagine, il suono e il movi- noir scintillante che Los Angeles porta con sé di genere. Il budget era ristretto ma gestibile, con naturalmente. Ecco, volevo spingermi più in là ed mento – al servizio esclusivo del suo soggetto, il lavoro di preparazione – notti e notti a girare esplorare un sottogenere più preciso e meno alternando ambientazioni e personaggi da b-movie a per Los Angeles in macchina con Ryan – avevo praticato, che oggi potremmo definire il neon- folgorazioni poetiche, feroci inversioni di registro a so- già tutto il film in testa e sul set non ho avuto bi- noir (ride). spensioni sorprendenti ed emozionanti. Drive è un sogno di molte coperture. D’altra parte avevo sei magnifico omaggio ai noir e ai gangster movie ameri- Si è parlato a proposito di Drive di apologo settimane a disposizione per girare, non un cani di fine anni settanta e inizio anni ottanta, un Vi- morale, è un film che ha l’andamento di una fa- giorno di più, e lo sapevo fin dall’inizio. Hollywood vere e morire a Los Angeles depurato e morale. vola crudele. è da anni in mano a delle corporation molto di- Come è nato il progetto Drive, come è finito a Crudele? No, direi piuttosto tradizionale, le fa- spotiche e vive nella paura di sbagliare “pro- dirigere un film a Hollywood? vole sono per loro statuto crudeli. Anni fa ho co- dotto” ma esistono ancora delle persone La sceneggiatura era in mano alla Universal minciato a leggerle alla mia bambina, prima che intelligenti che si sanno smarcare da questo do- da diversi anni, il progetto originario era un ac- si addormentasse, e ne sono rimasto affascinato minio e con cui si può ipotizzare di lavorare con tion movie da sessanta milioni di dollari con per la forza primordiale che hanno i personaggi una buona libertà. Tutto sommato sono fidu- Hugh Jackman protagonista. Hanno cercato di e la semplicità primitiva delle emozioni che cioso. realizzarlo inutilmente per sei anni. Poi è passato esprimono. Il protagonista di Drive è mitologico, di mano e lo hanno proposto a Ryan Gosling ed è come John Wayne o come Shane, il “cavaliere L’attore Ryan Gosling in una scena di Drive (in testa) della valle solitaria”, non arriva dalla realtà ma e il regista Nicholas W. Refne sul set (riquadro piccolo)

6 FILM DOC SETTEMBRE - OTTOBRE 2011 ≥ REGISTI DOC

Esce in Italia il film di Sorrentino con Sean Penn. E pone il problema di un cinema d’autore “internazionale”.

This must be Paolo photo credit: ©Luckyred distribuzione Sorrentino

This Must Be the Place [ di Giona A. Nazzaro ] cesso della singolarità della mostruosità sino alle nale per realizzare un sue estreme conseguenze, trasformando l’oriz- prodotto globale. ELL’ARCO DI SOLI CINQUE lungome- zonte dell’Agro pontino in una sorta di incubo me- Non avendo più il traggi, il cinema di Paolo Sorrentino si è tafisico nel quale era comunque ben visibile sia la nostro cinema un N imposto con grande determinazione al di lezione felliniana che la vertigine architetturale di serbatoio di generi fuori degli ambiti soffocanti del “nuovo cinema Antonioni e il grottesco ferreriano, This Must Be cui affidare questa italiano”. Sorrentino oggi sembra l’unico regista the Place, dovendo mettere in scena il paesaggio impresa o autori in interessato a raccogliere la sfida di un cinema in statunitense, abbraccia con grande convinzione grado di diventare grado di dialogare con la produzione d’autore in- una sorta di esperanto della memoria collettiva aggettivi, sconcerta ternazionale. This Must Be the Place scavalca in- delle immagini, provocando paradossalmente la radicalità di Sor- Il divo fatti d’un balzo tutte le preoccupazioni localistiche uno smarrimento nello smarrimento. Come dire rentino attraverso la nostrane per gettarsi a capofitto nell’universo che il mondo nel quale Cheyenne vaga alla ricerca quale si cimenta in della coproduzione mondiale dove dominano i dell’uomo che ha umiliato il padre non è il mondo, questa impresa. nomi di cineasti come Walter Salles, Fernando ma solo l’immagine, vaga, di un mondo intravisto Con This Must Be Mereilles, Neil Jordan, Tom Tykwer e altri. Un ci- altrove. Un vuoto pieno di vuoto. the Place è come se nema transnazionale, dichiaratamente “globale”. Questa trasformazione della poetica sorrenti- Paolo Sorrentino ten- Inevitabile quindi che This Must Be tasse consapevol- the Place manifesti una metamor- Sin dal suo primo film, Sorrentino si è mente di mettere a fosi forte nella poetica del regista punto un suo speci- L’amico di famiglia napoletano. Se infatti la linea di con- premurato di creare un corrispettivo og- fico marchio, convo- tinuità tematica con i suoi “uomini in gettivo ambientale al male di vivere dei gliandolo in quella più” è confermata anche dall’ultimo categoria pericolo- suoi personaggi. " film, cambia completamente il “ sissima che è il ci- senso dell’isolamento nel quale nema d’autore da sono calati loro malgrado e, soprattutto, il loro niana, che s’ancorava sempre allo specifico dei festival. Se infatti i va- rapporto nei confronti del mondo circostante, ele- corpi - mentre ora Penn è colto soprattutto come lori produttivi del film mento determinante nell’equilibrio poetico del re- immagine traslucida - si può leggere anche come sono di eccellenza Le conseguenze dell’amore gista. un desiderio di perdita di peso specifico per gua- assoluta, ponendo Sin dal suo primo film, Sorrentino si è premu- dagnare una leggerezza in grado di essere accet- quindi in questo rato di creare un corrispettivo oggettivo ambien- tata come segno di un discorso piuttosto che modo una precisa ri- tale al male di vivere dei suoi personaggi. Con come discorso in quanto tale. Se così fosse, si chiesta di responsa- This Must Be the Place, introduce l’elemento tratterebbe di un autentico cambio di pelle che bilizzazione al dell’erranza. Il rocker interpretato da Sean Penn permetterebbe di ragionare su come un certo ci- cinema italiano che scivola sulle superfici del mondo esterno con la nema italiano aspiri a rappresentarsi sul mercato volesse seguire Sor- leggerezza di un cursore da pc. Segno tra i segni, cinematografico internazionale. rentino su questa Cheyenne, come le stelle di Andy Warhol, resta This Must Be the Place, ed è un aspetto davvero strada, dall’altro L’uomo in più sempre ben visibile sulla superficie. interessante, si oppone con grande determina- resta da verificare cosa Questa mutazione di prospettiva può essere zione alla convinzione che ciò che piace al pub- resterà del cinema del regista una volta che pro- compresa in primo luogo con la scomparsa del blico internazionale delle storie italiane sia seguirà il cammino lungo questa strada. paesaggio della provincia italiana o, come nel proprio il carattere locale. Da Nanni Moretti agli Sarebbe davvero un’amara ironia della sorte se caso de Il divo, di una scenografia o di fatti nei alfieri della neocommedia, il valore che si tenta di il regista che aveva preso in contropiede critica e quali contestualizzare i corpi; dall’altro con la ne- difendere sempre a tutti i costi è proprio l’italia- pubblico con L’uomo in più fosse alla lunga fago- cessità di cambiare segno al radicale individuali- nità. Sorrentino, invece, scommette in una dire- citato dalla sua stessa macchina per diventare smo dei personaggi sorrentiniani, offrendoli a una zione completamente diversa e, nel medesimo l’ennesimo uomo in meno del cinema italiano. più comprensibile anomia (elemento che su scala tempo, lancia anche una sfida al nostro cinema: Per il momento, però, i giochi sono ancora aperti globale è più comprensibile). realizzare un cinema che non sia più italiano ma e tutti da giocare. Se infatti L’amico di famiglia spingeva il pro- internazionale, perdere il proprio specifico nazio-

SETTEMBRE - OTTOBRE 2011 FILM DOC 7 Dany Boom

Esce Niente da dichiarare, la nuova commedia dell’autore di Giù al nord

piaggio, parte della sua verve comica. dichiarare, è nuo- [ di Francesca Savino ] Ebbene, Dany ci riprova. Restando nel suo amato vamente ambien- Nord. Anche lui, infatti, è originario del Nord-Pas- tata al nord, in un L PROSSIMO 23 SETTEMBRE arriverà anche de-Calais, ed è cresciuto senza parlare il francese borgo immagi- nelle sale italiane Niente da dichiarare, attesis- fino a 12 anni (la sua unica lingua prima di allora nario che si I simo ultimo film di e con Dany Boon dopo il era il dialetto chtimi, profondamente legato all’an- chiama Courquain successo di Giù al Nord (2008), ambientato questa tica lingua d’oïl). Arrivato a Parigi nel 1989 poco più sul lato francese e Koorkin su quello fiam- volta subito dopo la firma del trattato di Maastricht, che ventenne per cercare fortuna, comincia a la- mingo, e altri non è se non la “reale” Hirson, fino nel febbraio 1992, quando si cominciò a pianificare vorare come mimo nelle strade della capitale per a poco tempo fa cittadina sconosciuta e ora getto- lo smantellamento dei posti di frontiera all’interno guadagnare qualche soldo, riuscendo a entrare in natissima in Francia grazie a un boom turistico si- dell’UE. Sarà un nuovo campione di incassi e sarà un secondo tempo nella compagnia del Théâtre mile a quello vissuto da Bergues (dove ora esiste ancora una volta utilizzato per un remake italiano, Trévise. Grazie al suo spiccato senso dell’umori- addirittura un museo dedicato a Giù al Nord). La sulla scia di Benvenuti al sud? Le premesse ci smo si impone come uno dei più importanti one- vicenda stavolta è quella di un doganiere belga to- sono tutte. man-show del teatro parigino: i suoi sketch ispirati talmente francofobo, Ruben Vandervoorde (inter- Giù al Nord è stato visto da oltre 20 milioni di a situazioni quotidiane, come le interminabili file pretato da Benoît Poelvoorde, attore comico belga), spettatori in Francia, numero due della classifica agli uffici postali, gli incidenti stradali multipli, la e del suo collega francese, decisamente più mite, dei lungometraggi più visti nella storia del Paese, depressione, lo shopping, il culturismo e altre Mathias Ducatel (Dany Boon). Con la fine dei con- secondo solo a Titanic. Fu una sorpresa totale, dal amenità di questo genere conquistano migliaia di trolli alle frontiere ai due è imposto di costiture momento che si trattava di una commedia senza spettatori. un’unità franco-belga di controllo mobile nella troppe pretese diretta da un comico quasi esor- Il cinema arriva nel 1995 con Le grand blanc de zona del confine, a caccia soprattutto dei trafficanti diente come regista. Era la storia di un direttore Lambaréné , nel quale recita accanto a Marisa Be- di droga. E così i due, che a lungo si sono scrutati delle Poste in Provenza trasferito, per punizione, a renson, a cui segue Bimboland (1998) con Gérard a distanza e profondamente odiati, si ritrovano su Bergues, anonima cittadina del Nord-Pas-de- Depardieu. Nel 2004 Dany Boon è pronto per ci- una Renault 4 scassata a perlustrare la zona in Calais, ex bacino minerario, oggi una delle zone mentarsi anche con la sceneggiatura e la regia di nome dell’Europa unita. Il tutto poi si complica più depresse (economicamente e forse anche psi- un film: lo fa con la trasposizione cinematografica quando Ruben scopre che Mathias ha una rela- cologicamente) di Francia. Ma l’uomo, inizialmente di una piéce teatrale nella quale aveva lavorato, La zione con sua sorella Julie… molto pervenuto, impara presto ad apprezzare la vie de chantier (2004). L’anno dopo recita nel film All’anteprima col solo pubblico del Nord della disponibilità dei suoi nuovi colleghi e dell’onesta Joyeux Noël – Una verità dimenticata dalla storia, Francia, il 10 dicembre scorso a Hirson, quasi cin- gente del Nord. Una commedia degli equivoci dal mentre nel 2006 è nel cast di Una top model nel quantamila spettatori hanno affollato le sale per sapore antico, che elogia la provincia e invita alla mio letto di Francis Veber e duetta con Daniel Au- vedere il film, e alla prima francese, il 2 febbraio tolleranza, con una comicità semplice e rassicu- teuil nella commedia dolceamara Il mio migliore 2011, più di trecentomila spettatori hanno com- rante basata principalmente sulle differenze cul- amico di Patrice Leconte. Dopo Giù al Nord, la sua prato il biglietto e hanno applaudito fino a spellarsi turali e linguistiche tra nord e sud della Francia; carriera continua spedita verso il cinema: recita in le mani. Insomma, se il protagonista di Giù al Nord nessuno si aspettava un successo tale, ma il mix Sarà perché ti amo (2008) insieme a Sophie Mar- «raglia» - cioè piange - due volte (quando arriva al di ironia e buoni sentimenti e l’assenza di qualsiasi ceau ed è il protagonista di L’esplosivo piano di Nord e quando è costretto a ripartire), il nostro volgarità sono stati una carta vincente, anche in Bazil (2009, di J.P. Jeunet). Dany invece ride due volte, perché ha di nuovo Italia dove tuttavia il film ha perso, a causa del dop- Come dicevamo, la sua ultima fatica, Niente da sbancato il botteghino.

FILM DOC RAGAZZI [ di Maria Francesca Genovese ]

Norton) per quaran’anni. Ma altri pro- vivono in completa armonia con la natura e Arrietty getti hanno preso il sopravvento e la riciclano in modo intelligente e creativo og- Norton nel frattempo ha ispirato una getti altrimenti abbandonati. centimetri. Tra loro c’è Arrietty, quat- serie tv e un assai dimenticabile lungome- Arrietty è forte e determinata tordicenne dolce e intraprendente traggio live di Peter Hewitt (I rubacchiotti, come tutte che vuole aiutare il papà nell’ “atti- 1997). Nel 2010 il Maestro è finalmente tor- le eroine vità di famiglia”: prendere in prestito nato alla vecchia idea, limitandosi però a cu- di Miya- ciò che gli umani dimenticano o non rarne sceneggiatura e supervisione generale zaki, tanto utilizzano, per poter condurre in in- ed affidandone la regia a Hiromasa Yoneba- da essere cognito un’esistenza parca e serena. yashi, già animatore di punta di pellicole d’ispira- Fino al giorno in cui Sho, un ragaz- come La città incantata e Il castello errante zione al zino umano dalla salute cagionevole, di Howl. Ne è nato un film poetico e delicato, fragile Sho accidentalmente la vede. L’unica so- in pieno “stile Miyazaki” sia dal punto di vista (personag- luzione per la famiglia di Arrietty è estetico che soprattutto tematico. Come in gio nuovo ri- abbandonare la casa, ma ci sarà il Ponyo sulla scogliera o in Il mio vicino Totoro, spetto al tempo perché tra i due adolescenti anche qui è centrale l’amicizia tra esseri di- r o m a n z o ) . nasca una splendida amicizia. versi che si aiutano e si rispettano l’un l’altro. Grazie a lei il OTTO IL PAVIMENTO DI UNA CASA di Hayao Miyazaki ha accarezzato l’idea di Non manca poi la tematica ambientalista, da ragazzo cono- campagna alla periferia di Tokyo vi- portare su grande schermo “Gli sgraffignoli” sempre così cara al Maestro, unita ad una sce un sentimento a lui sconosciuto prima di S vono misteriosi esserini alti solo pochi (cinque romanzi fantasy dell’inglese Mary chiara critica al consumismo: Arrietty e i suoi quel magico incontro: la speranza.

8 FILM DOC SETTEMBRE - OTTOBRE 2011 Il thriller secondo Pedro Intervista a Pedro Almodóvar, di cui vedremo La pelle che abito, presentato a Cannes 2011. [ di Roberto Pisoni ]

coup de théâtre, ribalta ruoli e pulsioni, con un «La ragione per cui ho scelto di fare un thriller uso magistrale dei tempi del racconto e della su- è proprio il desiderio di costruire un film di su- spense. Il risultato seduce per la felicità narra- spense. Un tempo mi piaceva realizzare delle tiva, per il primato dell’azione sullo commedie scanzonate, oggi considero il thriller psicologismo e per un’intuizione efficace quanto una specie di genere trasversale che mi consente geniale: auscultare la transessualità attraverso la di accedere a tutti gli altri e che descrive bene la chirurgia e il fantastico. Una bella sorpresa: Al- realtà. La suspense è tutto in questa storia, che modóvar continua a fare Almodóvar. Questa si regge sul difficile equilibrio tra quello che suc- volta però senza averne troppo l’aria. cede e quello che si vede. Non m’interessava ot- Un romanzo, una struttura da thriller, un tenere effetti raccapriccianti, mostrare lo film di vendetta, un tributo a Occhi senza volto spettacolo dei corpi brutalizzati dagli interventi di Franju… La pelle che abito ha molte anime chirurgici, ma lasciare intendere che tutte quelle diverse. operazioni avvenissero, anche se lontane dagli «È il mio metodo, lavoro per associazioni. Le occhi dello spettatore. Il processo emotivamente idee possono arrivare da un trafiletto di cronaca, più coinvolgente, e attorno a cui vale la pena di da un aneddoto sentito per caso, da un film che costruire il mistero, è la folle idea della transge- LMODÓVAR E IL GENERE: un idillio ro- ho visto e poi hanno il loro tempo di matura- nesi, che il personaggio principale arriva a con- busto e vitale che ci ha regalato alcuni dei zione. Alcune muoiono perché non sono abba- cepire, e la sua possibilità di realizzarla». A momenti migliori del suo cinema. L’Almo- stanza forti, altre sopravvivono ma non sono L’aspetto “sociologico” del film, la questione drama, versione survoltata del melò, si è lasciato niente finché non diventano storie. Del romanzo dell’onnipotenza dello scienziato, quanto le in- spesso contaminare da inserti noir, situazioni di Jonquet non è rimasto quasi nulla, soltanto teressa? horror e vaghi intrighi polizieschi per innescare l’idea della vendetta, che una decina d’anni fa, «Il personaggio di Antonio Banderas, questa al meglio le ossessioni del regista manchego. quando lessi il libro, mi colpì molto. Le dimen- specie di Cary Grant impazzito, ha l’ambizione Dopo le tinte algide e crepuscolari di Gli abbracci sioni della vendetta di Ledgard sono spropor- di essere demiurgo onnipotente ed è completa- spezzati, il suo ultimo film è insieme un ritorno zionate rispetto all’offesa che ha subito, la sua mente svincolato dalla morale. Credo che la al passato e un vigoroso salto in avanti. Presen- richiesta di risarcimento sfugge a ogni misura. scienza contemporanea rischi di alterare il con- tato all’ultimo festival di Cannes, La pelle che Uno psicopatico che mi ha fatto venire in mente cetto di umanità, sono spaventato di fronte alla abito si nutre d’influenze letterarie – Mygale, il gli horror americani degli anni quaranta, ma possibilità che l’uomo possa determinare, grazie romanzo di Thierry Jonquet che è all’origine del anche i film di Fritz Lang: mi piaceva recuperare alla genetica, la nascita di un essere vivente. Io film –, di passione cinéphile (è zeppo di omaggi quella sensazione di turbamento e inquietudine sto con il personaggio di Elena, che trova con- a Franju, Lang, Hitchcock e Mankiewicz) e che certe incarnazioni del male provocano forto nell’arte per resistere. La scienza ci aiuta prende per buona la drammaturgia classica del prima di ogni interpretazione psicologica». ma espone l’umanità al pericolo di precipitare thriller. La storia è un intrigo sulla metamorfosi, Uno degli aspetti più sorprendenti del film nell’abisso, l’arte invece ci è sempre vicina, rie- innescato dal desiderio di vendetta di un chi- è la costruzione di una suspense “vecchio sce a regalarci il piacere e ci dà la forza per so- rurgo estetico (Antonio Banderas), che prima si stile”, suggerire più che mostrare, molto bril- pravvivere». tinge di gotico e poi, dopo un imprevedibile lante nei suoi esiti. occhio ai film doc

TOMBOY BAR SPORT COWBOYS & ALIENS MOZZARELLA STORIES (ID, GERMANIA, 2011) di Céline Sciamma ITALIA, 2011) DI MASSIMO MARTELLI (ID, USA, 2011) DI DI JON FAVREAU, (ITALIA, 2011) DI EDOARDO DE ANGELIS, CON REGINA ADVENTO, MALOU AIRAUDO, CON CLAUDIO BISIO, ANTONIO CATANIA, CON CON DANIEL CRAIG, HARRISON FORD CON LUISA RANIERI, MASSIMILIANO GALLO, RUTH AMARANTE GIUSEPPE BATTISTON AIDA TURTURRO Una ragazzina di Dopo oltre tren- Un misterioso Esordio nel lungometraggio dieci anni si sente t’anni, arriva fi- straniero arriva per Edoardo De Angelis, molto più a suo nalmente sullo nel vecchio napoletano, 33 anni, vinci- agio comportandosi schermo il libro West, rischia di tore di svariati premi ai fe- da maschio: e così, di Stefano fare una brutta stival dei corti. Qui racconta durante l’estate, ap- Benni (1976). fine, ma si ri- la guerra scoppiata tra ita- profitta della distra- “Abbiamo cer- trova ben presto liani e cinesi per il controllo zione dei genitori cato di essere il coinvolto in del mercato delle mozza- per girare in abiti più possibile fedeli al libro, una bibbia un’emergenza: l’invasione degli alieni nel relle di bufala, l’oro bianco maschili, giocando della comicità in cui siamo cresciuti, cer- bel mezzo delle praterie! Da un graphic della Campania. Tra can- a calcio e comportandosi come i suoi com- cando di renderlo commedia popolare in novel di successo, un film delirante a tanti neomelodici, immagini grottesche, pagni. Viaggio nelle ambiguità tra infanzia senso positivo. Anche perché dentro ci base di cowboy, banditi, indiani ed extra- commedia e noir. Con un produttore e adolescenza, raccontato in modo coin- sono i temi che hanno fatto grande la terrestri. John Ford si sta rivoltando d’eccezione: Emir Kusturica. volgente: una delle piccole grandi sorprese commedia all’italiana” (Martelli). nella tomba, ma il risultato è molto di- della stagione francese. vertente. I FESTIVAL DOC Quel che Gran Premio della Giuria al film di Ceylan Bilge resta di Cannes 2011 Delitto in Anatolia [ di Renato Venturelli ]

UTTI D’ACCORDO. Cannes 2011 è stata una delle migliori edizioni degli ultimi tempi, [ di Umberto Rossi ] T forse un po’ povera di novità, più festival di conferme che di sorprese. Alcuni film sono già usciti anche da noi o ne parliamo in questo nu- mero: Malick, Almodovar, Rohrwacher, Refn, Sor- RA I GRANDI FILM DI CANNES 2011, spicca dura oltre un’ora sulle due e venticinque in cui si ar- rentino, Ceylan… Ecco allora un altro pugno di C’era una volta l’Anatolia (Bir Zamanlar Ana- ticola la storia. Dopo una serie di soste, una cena not- segnalazioni, non il meglio del festival ma dieci T dolu’da) di Nuri Ceylan Bilge, il maggior regista turna e qualche schiaffo dato all’arrestato da un flash su quello che potrebbe o dovrebbe uscire turco contemporaneo, già noto al pubblico italiano ufficiale di polizia, ma prontamente bloccato dal pro- KAURISMAKI – Per molti, Le Havre era il mi- per film come Uzak (2003), Il piacere e l’amore curatore venuto dalla capitale per seguire l’inchiesta, glior film in concorso, l’ideale Palma d’oro. C’è il (2006) o Tre scimmie (2008). In questo suo ultimo il cadavere è trovato, dissotterrato – ha mani e piedi suo solito mondo, la sua poesia puntinista, perfino lavoro, vincitore del Gran Premio della giuria, con- legati alla maniera degli incaprettamenti mafiosi - e il tema d’attualità dei clandestini: da vedere ferma uno stile narrativo disteso che sviluppa storie trasportato nel paese più vicino dove, in un improv- quando uscirà, ma attenzione, non siamo ai livelli apparentemente semplici, in realtà molto complesse visato obitorio, si svolge una sommaria autopsia. di L’uomo senza passato o Nuvole in viaggio. e dense di significati coglibili in seconda lettura. Non Con molte reticenze riusciamo a capire che si è WOODY ALLEN – Stavolta le cartoline arrivano gli manca un pizzico d’ironia e un florilegio di citazioni trattato di un delitto sentimentale – un amante ha am- da Parigi e trasportano Owen Wilson tra i miti cinefile coltissime. mazzato il marito della donna con cui aveva una rela- della Lost Generation: Midnight Paris è il teatrino Iniziamo da quest’ultimo punto. Il film rimanda, sin zione – ma questo non è il solo dato importante. Il alleniano della vita in forma di rosa purpurea del dal titolo, a un classico di Sergio Leone – C’era una viaggio e la vicinanza hanno portato anche guardie, Quartiere Latino. Il trionfo della maniera. volta in America – facendo riferimento allo spirito magistrato e dottore a capire qualche cosa di loro e VAN SANT – Il suo Restless è stato confinato profondo del regista italiano che, dilatando i tempi del mondo che lo circonda. Il magistrato scoprirà che nella sezione “Un certain regard”, forse perché della narrazione, intendeva anche imporre allo spet- la moglie, che ha sempre creduto morta per cause non abbastanza sperimentale. Ma la sua storia di tatore uno spazio di riflessione in apparente contrad- naturali, in realtà si è suicidata. Il medico sarà toccato adolescenti alle prese coi sentimenti, la morte, la dizione con la velocità dei generi cui si applicava. Altre dalla violenza primordiale del dramma e tacerà, nel- precarietà del tempo merita attenzione. citazioni nascono dalla storia stessa raccontata, una l’autopsia, alcuni particolari che rendono il delitto par- VON TRIER – Più che per Melan- vicenda che fa riferimento al primo lungometraggio ticolarmente orribile e che avrebbero aggravato la cholia ha fatto discutere per le di- firmato da un altro maestro del cinema contempora- posizione dell’omicida. Gli stessi poliziotti avranno chiarazioni e il cartellino rosso neo: il greco Theo Angelopoulos. Il ricordo va a Ri- mostrato come ciascuno sia diverso dai colleghi, ricevuto dagli organizzatori. Una costruzione di un delitto (Anaparastasi, 1970) in cui abbia atteggiamenti opposti nei confronti del proprio censura quanto meno contradditto- un sopralluogo giudiziario, organizzato per chiarire lavoro. C’è chi pensa solo a trarre minimi vantaggi da ria, in un festival pomposamente cause e modi con cui è stato commesso un uxorici- qualsiasi occasione e chi si indigna ancora davanti proteso a proclamare ad ogni occa- dio, diventa lo specchio dei rapporti sociali e umani alla brutalità della natura umana, anche se non esita sione la libertà di parola dei cineasti: in un’intera società degradata dalla miseria e dall’os- a usare la violenza. La regia ci fa scoprire tutto questo la tolleranza è un valore da imporre solo all’altra sessione verso valori arcaici. disseminando la storia d’indizi senza mai cercare d’in- parte del mondo? Anche l’opera di cui stiamo parlando muove dalla dottrinarci e spiegarci o banalizzare ogni passaggio. BRUNO DUMONT – Anche il suo Hors Satan è ricerca del cadavere di un assassinato, caccia in cui E’ un testo magnifico, ricco di spruzzate di mesta iro- stato dirottato su “Un certain regard”. Qualcuno il presunto colpevole indica, o finge di indicare, luoghi nia e di costruito con una densità estrema, davvero l’avrebbe voluto in concorso, altri lo trovano ripe- sempre diversi. E’ questa la prima parte del film e un grandissimo film. titivo: ma l’ennesimo rapporto tra personaggi estremi in un paesaggio livido passa per un’au- tentica tensione di cinema. Evento speciale alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro GUEDIGUIAN – I cinefili lo snobbano, vedendolo come il Ken Loach dell’Estaque. Ma il suo mondo proletario dove tutto sta cambiando è raccontato Il ritorno di Bertolucci con giustezza di tocco tra dramma e umorismo, Darroussin interpreta a memoria il sindacalista STATA FESTA GRANDE il ritorno di Bernando Bertolucci alla improvvisamente preda del dubbio, e insomma Le Mostra di Pesaro (19-27 giugno). Un ritorno “a casa” partico- nevi del Kilimangiaro sarà un film che i festivalieri sdegnano, ma che in sala merita di essere visto. E’ larmente gradito, molto atteso, perché in questi anni più volte è stato annunciato e mai si è realizzato. Bertolucci è stato negli anni KIM KI DUK – Dopo un lungo silenzio, il regista Sessanta un protagonista del Nuovo Cinema, ne ha interpretato la coreano torna con Arirang, diario sul suo eremi- rabbia ed i fermenti più profondi, ha partecipato e sostenuto molte taggio in una capanna tra i monti, dove racconta delle battaglie civili e culturali presenti anche alla Mostra di Pesaro di solo se stesso, i propri gesti, le proprie riflessioni cui si sente con orgoglio, insieme a Lino Micciché e Bruno Torri, un co- sulla vita e sull’arte. Il narcisismo autoriale tra im- fondatore. E quindi non poteva mancare questo ritorno, nell’anno che pudenza e sperimentalismo. ha visto un rinnovato interesse intorno alla figura e all’opera di Berto- JEFF NICHOLS - Take Shelter è stato la rivela- lucci: Palma d’Oro alla carriera a Cannes, Lo Sguardo dei Maestri XIII zione della Semaine de la critique, col suo gruppo edizione in Friuli, restauro ed eccezionale uscita in Dvd di Novecento (1976), riproposta in digitale di famiglia nell’occhio del tornado e le sue apoca- nelle sale de Il conformista (1970). A Pesaro gli è stato dedicato il 25° evento speciale sul cinema lissi dell’America profonda. Provenienza Sundance italiano, con una grande retrospettiva di oltre venti film, accompagnata dal consueto volume edito (e ti pareva), ottime accoglienze a Cannes: proba- da Marsilio - Bernardo Bertolucci. Il cinema e i film a cura di Adriano Aprà. Dal debutto a soli 21 bile che esca anche da noi. anni con La commare secca (1962) a The dreamers (2003), l’opera di Bertolucci non ha cessato di GERARDO NARANJO - Messicano, quaran- confrontarsi con la propria epoca sia storica che cinematografica, né tantomeno ha abbandonato t’anni, in Miss Bala bracca una ragazza che finisce l’intento inquisitore di sfidare il presente. La partecipazione del regista nelle giornate conclusive incastrata dalla malavita. Inseguimenti, sparato- del Festival ha avuto momenti significativi come il ricordo di Bruno Cesari (1933-2004), lo sceno- rie, boss e schiave, droga e violenze: è il nuovo ci- grafo pesarese premio Oscar nel 1988 per L’ultimo Imperatore e collaboratore di alcuni dei più nema criminale messicano da esportazione, ma grandi registi contemporanei a cui è stata dedicata una piazzetta di Pesaro e l’affollato incontro con raccontato a un ritmo infernale. il pubblico al Teatro Sperimentale. L’evento, ripreso interamente dal regista Luca Guadagnino, per MIHAILEANU – Il regista di Il concerto e Train il documentario Bertolucci on Bertolucci ci restituisce un Bertolucci sorridente e disteso, nono- de vie è uno dei più sopravvalutati del mercato stante la sedia a rotelle e le tredici operazioni alla schiena: “…con Io e te dal romanzo di Niccolò para-essai: inopinatamente invitato in concorso, Ammaniti, torno al lavoro di regista”. confeziona una maldestra versione di Lisistrata ambientata nel mondo arabo (La source des fem- (Giancarlo Giraud) mes). Un disastro da segnalare. I FESTIVAL DOC ≤

Presentato a Cannes il blue-ray di Arancia meccanica Cattivissimo Malcolm Alle soglie dei settant’anni Mc Dowell continua a divertirsi. Facendo il cattivo.

[ di Barbara Zorzoli ]

DIVERSO DAGLI ALTRI ATTORI. E’ un ragazzo di 68 “Se devo diventare un vampiro anni, allegro, irriverente, scanzonato, con un grande come in Vamps, con Sigourney Wea- È sense of humor. La sua voce, profonda e nitida, di- ver, me la spasso come un bambino e stilla con cura ogni parola con un linguaggio semplice e cerco solo di divertirmi! Se invece devo L’unica cosa divertente era cantare gli inni. Un giorno, il di- giovane. Non c’è in lui velleità di raccontarsi con toni alti- trasformarmi in Satana come in Suing the Devil, o in un mostro rettore mi chiamò nel suo studio. Ero convinto volesse pic- sonanti, solo la semplicità del rispondere con franchezza. ‘umano’ come in Silent Hill: Revelation 3D e Zombex , o ancora chiarmi, invece, quando entrai, iniziò a suonare e disse: ‘Dai, Sono passati quarant’anni da Arancia meccanica (anniver- in un personaggio oscuro come in L.A. I Hate You, Lords of canta! Bravo, sarai Aladino nel musical scolastico! Sei con- sario festeggiato al Festival di Cannes, dove ci siamo in- Magic o Mischief Night, invece di partire da me stesso, come tento?’. Non ero affatto contento! Mi aspettavano settimane contrati), ma McDowell è sempre a caccia di nuove al solito, entro nel ruolo dall’esterno e cerco un elemento di prove mentre i miei amici se la spassavano! Poi però ac- esperienze. I suoi occhi sono infuocati d’entusiasmo, e il umano e un pizzico di umorismo; anche se fai il maniaco omi- cadde qualcosa di magico: venne il giorno della recita, salii pubblico lo vede, così come vede il suo sguardo ghiac- cida ci deve essere sempre un po’ di humor!”. sul palco, e mi sentii completamente a mio agio, rilassato. ciarsi quando presta il volto a personaggi inquietanti, Come nel caso di Alex di Arancia Meccanica? Capii che quella sarebbe diventata la mia professione”. come nelle dodici pellicole (sei completate e sei in pre- “Esatto! Nel caso di Alex, il mio impegno è stato quello di Qual è stata la svolta nella sua carriera? produzione) di prossima uscita. renderlo guardabile, ma era un immorale stupratore, come Quando stavo per abbandonare la Royal Shakespeare Com- Qual è la sua miglior qualità? poteva piacere alla gente! Perciò ho cercato qualcosa di buono pany perché mi davano solo ruoli insignificanti, e al tempo “Dovresti chiederlo a mia moglie! (scoppia a ridere) Da at- in lui e l’ho trovato: amava Beethoven”. stesso recitavo nella serie Tv Saturday Wild Sunday, dove tore, cerco il ‘senso del pericolo’ in ogni ruolo, ossia voglio es- Già, anche lei ama la musica, giusto? avevo soffiato la parte a Timothy Dalton. Sentivo la mia occa- sere spontaneo in ogni momento senza sfoggiare tecniche “La musica ispira tutto, ispira il mondo, ispira l’arte stessa! sione vicina, e infatti andai all’audizione di un certo Lindsay recitative sbalorditive. Ho sempre cercato di essere un attore Essendo un ragazzo di Liverpool andavo al Cavern Club, dove Anderson. Il film era If… premiato con la Palma d’oro nel alla James Cagney, ossia fare in modo di essere credibile…” si esibivano vari gruppi tra cui The Silver Beatles. Erano dav- 1969. E’ stato così che ho incontrato Lindsay, la persona che Cosa ammirava di lui? vero bravi, ma non avrei mai pensato che diventassero i Bea- ha cambiato la mia vita“. “Tutto! Il suo modo di camminare riempiva lo schermo… tles! Comunque conosco tutte le loro canzoni. Adoro anche In che senso? le sue battute erano mitragliate, sembrava naturale ma il suo Van Morrison, lo ascolto sempre. L’ho visto dal vivo, è gran- “E’ stato il mio mentore, ma anche un amico e forse anche era solo stile, uno stile unico”. dioso, ha una voce straordinaria e che tocco!”. un padre. Era un regista straordinario, mi ha fatto conoscere Lei spesso interpreta ruoli oscuri, ‘da cattivo’. E’ una Lei suona? il cinema di Ford, Kurosawa, Hawks. I miei preferiti? Capra, scelta o un caso? “No. Suono solo per divertimento!” (Mentre lo dice finge di Wyler, Sturges e Lean”. “Credo mi abbiamo sempre proposto ruoli da villain per strimpellare una chitarra). C’è un suo film a cui è particolarmente legato? colpa del mio aspetto fisico! Ma mi diverto come un pazzo a Se non sbaglio anche lei ha iniziato cantando… “Sì. O Lucky Man!, che parla di quando vendevo caffè nello fare il cattivo, il mostro o il vampiro!”. “Sì, con un musical, a scuola. Avevo undici anni, frequen- Yorkshire (volge lo sguardo verso il mare come se lì fossero I suoi prossimi film la vedono proprio in ruoli di questo tavo un noioso collegio maschile dove mi costringevano ad sparsi pezzi di ricordi). Ma chi mai avrebbe sognato una car- tipo. Ha qualche segreto per calarsi nei loro panni? andare a Messa tutte le domeniche… non ne potevo più! riera così?”

Retrospettiva del regista americano al XXV Festival del Cinema Ritrovato di Bologna

di teatro che non vert. Tra i film della sezione “Alla ri- Tiger Hawks sa vivere se non cerca del colore dei film”: French Cancan teatralmente, in- di Jean Renoir e Wind Across the Evergla- terpretato da un des (Il paradiso dei barbari) diretto nel '58 IKE MASCARENHAS, “il più stival del Cinema incontenibile da Nicholas Ray. Uno dei primi film che grande pescatore di tutto Ritrovato di Bolo- John Barrymore; affronta il problema della difesa del- l'Oceano Pacifico”, magistral- gna. “I cinefili prefe- M The Criminal l'ambiente contro l'ingordigia degli uo- mente interpretato da Edward G. Ro- riscono Howard Code (Codice pe- mini e la frivolezza delle donne – ignare binson, è il protagonista di Tiger Shark Hawks” era il titolo nale) del' 30, un che le piume dei loro cappellini possano (Tigri del Pacifico) che Howard Hawks della rassegna che film feroce sui causare l'estinzione di molte specie di ha girato nel 1932. Un film straordinario comprendeva di- guasti provocati uccelli – all'interno di un racconto che per almeno due ragioni: perché è girato ciassette film: tutti i dal sistema car- ha la struttura narrativa di un western dal vivo e mostra, con una nota di rea- muti e i primi sonori cerario ameri- classico. E tra gli eventi speciali: la pro- lismo alla De Seta, la pesca del tonno oltre a The Big Sleep cano dove il iezione di The Artist di Michael Haza- nelle acque al largo di San Diego negli (Il grande sonno) e al grande Walter navicius, presentato con grande anni '30, e perché, con il pretesto di rac- coloratissimo e Huston è il de- successo al Festival di Cannes e The Look contare la storia d'amore tra il capitano scoppiettante Gentle- terminato diret- (A Self Portrait Through Others) di Ange- Mascarenhas e la figlia di uno dei suoi men Prefer Blondes tore del carcere lina Maccarone, il ritratto che l'attrice marinai morto dilaniato dagli squali, ne (Gli uomini preferi- mosso da un inglese Charlotte Rampling dà di se racconta una ancora più grande tra lo scono le bionde), pro- profondo senso della giustizia. E altro stessa attraverso le sue scelte interpre- stesso capitano e Pipes Boley, il suo se- iettato sul grande schermo di Piazza ancora: un'occasione straordinaria per i tative e le relazioni con le persone della condo. Una delle più belle storie di Maggiore. Tra gli altri film presenti ci- molti che preferiscono Howard Hawks. sua vita. Il film, in anteprima nazionale, “amicizia virile” raccontate da Hawks. tiamo Fazil (L'oasi dell'amore), un melo- Di questa edizione ricordiamo anche è stato presentato da Gian Luca Fari- Forse la più bella dopo A Girl in Every dramma muto del 1928 che racconta gli omaggi a Maurice Tourneur, a Boris nelli, Thierry Frémaux e dalla stessa Port (Capitan Barbablù), il film muto del una storia modernamente razzista sul- Barnet e Conrad Veidt; la proiezione in Rampling. 1928 con Victor McLaglen, Robert Ar- l'impossibile convivenza della cultura Piazza Maggiore de Il conformista, pre- Con questa edizione il festival ha mstrong e Louise Brooks. araba con quella occidentale; Twentieth sentato dallo stesso Bertolucci e di Les compiuto 25 anni: lunga vita al Cinema Tiger Shark e A Girl in Every Port sono Century (Ventesimo secolo) del '32: ritratto Enfants du Paradis: il capolavoro poetico Ritrovato! stati presentati alla XXV edizione del fe- cinico ed esilarante di Oscar Jaffe, uomo di Marcel Carné scritto da Jacques Pre- (Antonella Pina)

SETTEMBRE - OTTOBRE 2011 FILM DOC 11 LE RECENSIONI DOC ≤ trava nulla. Era solo un “Mac Guf- CONTAGION fin”, avrebbe detto Hitchcock. Ma Soderbergh lo usa esclusivamente come “incipit”, solo per avviare il Il male discorso, senza poi sfruttarlo ai fini della suspense, la quale, in Conta- gion, nasce soprattutto dal ritmo e la colpa incalzante del racconto, non dallo svolgimento delle singole situa- compongono il suo cast interna- zioni. Ne consegue così un film zionale, si può infatti facilmente molto disteso sul piano narrativo, leggere tutta l’amarezza della fine arioso sia nelle “location” sia nelle del tempo delle certezze. Tanto soluzioni drammaturgiche, e che che il ripetuto rifermento all’epi- come tale si fa apprezzare. Un film demia di febbre spagnola del 1918 il cui tema sociale, da allarme eco- non suona solo come una citazione logico, nasce in modo diretto dal- storica, ma anche come il segno I RI- una malattia che provoca ormai l’articolarsi delle situazioni e dalla della consapevolezza che un’epoca TORNO milioni di morti. La rabbia sociale sapiente definizione dei numerosi si sta concludendo, dell’affacciarsi D da un si scatena: saccheggi, violenze, so- personaggi, e non solo da una pro- su un futuro in cui tutti (scienziati, viaggio nel- spetti di privilegi, anche tentativi di grammatica enunciazione ideolo- politici, giornalisti e gente co- l ’ E s t r e m o speculazione più o meno consape- gica. E’ in questo senso, che mune) dovranno necessariamente Oriente, Gwy- voli. L’interesse privato viola so- Contagion s’iscrive direttamente interrogarsi sulle proprie respon- neth Paltrow tra- vente quello che si chiama il bene nella tradizione del cinema holly- sabilità e sulla sopravvivenza scorre poche ore comune e l’egoismo fa dimenticare woodiano classico, al quale Steven stessa dell’uomo. a Chicago in inti- a molti (anche a qualcuno dei Soderbergh guarda con crescente mità con il suo ex-fidanzato, e poi “buoni”) quello che eticamente si simpatia, pur senza dimenticare torna in famiglia dove l’attendono chiama il bene comune. Poi, come mai le sue radici (Sesso, bugie e vi- CONTAGION il figlio e il marito Matt Damon. Il sino a oggi è sempre accaduto, deotapes) nel cinema indipen- (Contagion, Usa, 2011) giorno dopo, l’adultera ha forti sin- qualcuno riesce quasi per caso a dente. Strutturato come un thriller Regia e fotografia: Steven Soderbergh tomi di malessere e in poche ore, trovare l’antidoto e tutto ritorna e aperto a qualche incursione – Sceneggiatura: Scott Z. Burns - Sce- quella che sembrava essere una alla normalità, che lascia però die- verso il genere horror (gli interni nografia: Howard Cummings - Costumi: semplice influenza, degenera sino tro di sé una lunga scia di lutti. E’ notturni e i dettagli autopsia o i Louise Frogley – Montaggio: : Stephen Mirrione.- Musica: Cliff Martinez - alla morte. Anche suo figlio com- solo a questo punto che Steven So- volti agonizzanti), Contagion è un Interpreti: Gwyneth Paltrow (Beth Em- pie lo stesso tragitto letale, e casi derbergh ci fa vedere la vera causa film che enuncia una grande con- hoff), Matt Damon (Thomas Emhoff), simili iniziano a moltiplicarsi in della pandemia: semplice, natu- sapevolezza tecnico-professionale, Marion Cotillard (dottoressa Leonora tutto il mondo. Tosse, febbre alta, rale, strettamente legata al ciclo ma è anche qualcosa di più di una Orantes), Kate Winslet (dottoressa Erin difficoltà di respirazione, decesso. dell’alimentazione. L’adulterio ve- pellicola dall’ottima confezione Mears), Jude Law (Alan Krumwiede), spettacolare. Nei suoi fotogrammi, Laurence Fishburne (Dr. Ellis Cheever), I medici brancolano nel buio e, no- nato di nostalgia della Paltrow (la Elliott Gould (Dr. Ian Sussman). nostante gli sforzi internazionali, quale ritornerà sovente sullo infatti, come del resto anche sul Distribuzione: Warner Bros - Durata: non riescono a isolare la causa di schermo in flash-back) non c’en- volto degli ottimi interpreti che un’ora e 45 minuti

RUGGINE ma sanno anche restituire la la- tente malvagità che solo gli ado- lescenti sanno avere. In questo Memoria ed emarginazione sguardo c’è la componente mi- gliore di Ruggine. Ma le ambizioni uarantacinque anni, negli bilmente si portano dietro. In Rug- del film tendono ad andare oltre. ultimi dieci dei quali ha gi- gine, Gaglianone si trova per la Gaglianone, infatti, non vuole par- Q prima volta a dirigere un cast com- lare solo della “ruggine” storico- rato quattro lungometraggi a soggetto (prima di Ruggine, I nostri posto di attori di primo piano del ci- esistenziale entro la quale quei anni, Nemmeno il destino e Pietro) e nema (e del teatro) italiano, e piccoli protagonisti imparano a vi- un documentario (Rata neci biti), Da- indirettamente ne paga pegno. Negli vere; perché intende sottolineare niele Gaglianone è un torinese anni Ottanta, all’estrema periferia anche come le esperienze della gio- rire nelle suggestive immagini di d’adozione che insegna Ingegneria torinese, vivono i figli di emigranti ventù tendono ad “arrugginire” quel mondo infantile, dove fantasia e del cinema e dei mezzi di comunica- meridionali, descritti da Stefano nell’età adulta. Da qui, la scelta di realtà riuscivano a fondersi in modo zione al Politecnico e un regista che Massaron nel romanzo da cui il film intrecciare, con una libertà che a fluido. persegue testardamente un’idea di nasce. Ai margini di quei casermoni, volte rende faticoso seguirne lo svi- cinema essenzialmente figurativo, tra gli scheletri arrugginiti delle au- luppo narrativo, la “favola” di quei RUGGINE ma non calligrafico, sotteso da una tomobili e di una vecchia cava, gli bambini nel territorio dell’orco-pe- forte tensione etico-sociale, ma mai adolescenti hanno eletto il loro ca- dofilo, con ciò che alcuni di loro sono (Italia, 2011) Regia: Daniele Ganaglione- Soggetto: banalmente didascalico. I temi ricor- stello. Lì c’è il potere e c’è l’amore, diventati da grandi. Progetto legit- dal romanzo omonimo di Stefano Massa- renti nei suoi film sono quelli della ci sono i sogni e la paura. E, come timo, se però ci si fosse preoccupati ron - Sceneggiatura: Daniele Gaglia- memoria e dell’emarginazione. s’addice alle favole, si concretizzerà di dar loro l’autonomia di autentici none, Giaime Alonge, Alessandro Scippa Siano essi ex-partigiani (I nostri ben presto anche l’orco, nell’aspetto personaggi. Ma questo, in vero, non -Fografia: Gerardo Gossi - Musica: Evan- anni) o giovani sradicati (Nemmeno sovente troppo sopra le righe di Fi- accade. Con la conseguenza che (in- dro Fornasier, Walter Magri, Massimo il destino), disadattati (Pietro) o ra- lippo Timi. Costui è il nuovo medico dipendentemente dalla bravura e Miride l - Scenografia: Marta Maffucci gazzini in una periferia in cui si ag- condotto, tanto riverito dai genitori, dall’impegno degli attori chiamati a montaggio: : Enrico Giovannone gira un mostro pedofilo (Ruggine), i quanto subito riconosciuto nella sua interpretarli) il film sbanda, i perso- Interpreti: Filippo Timi (dottor Boldrini), Stefano Accorsi (Sandro adulto), Valerio personaggi di Gaglianone sono ine- pericolosità sia dai bambini, sia dagli naggi diventano schematici e dida- Mastrandrea (Carmine adulto), Valeria sorabilmente condannati alla solitu- spettatori. Con pudore e senza lezio- scalici, il discorso sulla memoria e Solarino (Cinzia adulta), Giampaolo dine, interessanti non tanto per saggine, Gaglianone ricostruisce sull’emarginazione corre il rischio di Stella (Carmine bambino), Giuseppe quello che dicono (pochissimo) o che quel mondo con lo sguardo dell’in- far naufragare nella banalità quanto Furlò (Sandro Bambino), Giulia Coccel- fanno (sovente banale), ma per quel fanzia: le sue immagini ne conser- di universale e di umanamente mi- lato (Cinzia bambina). - Distribuzione: senso di male di vivere che inesora- vano tutto lo stupore e l’innocenza, sterioso era stato capace di sugge- Fandango- Durata: un’ora e 49 minuti.

12 FILM DOC SETTEMBRE - OTTOBRE 2011 [ di Aldo Viganò ]

TERRAFERMA (Donatella Finocchiaro), che il mare ha reso ve- dova e insofferente di L’isola quel mondo circo- scritto. E’ lei che fa na- e il mare scere la figlia di Sara, ospitandola suo mal- grado nel garage; ma è edele alla sua idea di un ci- anche lei che vorrebbe F nema realisticamente meta- spingere il figlio Filippo forico, Emanuele Crialese ha (Filippo Pucillo) a cer- individuato nella dimensione insu- care fortuna nel Conti- lare lo spazio ideale della sua ispira- nente. L’estate è vicina e zione poetica. L’isola diventa così il con le nuove leggi i con- luogo in cui le tradizioni si sedimen- trolli della Guardia di Fi- tano e, insieme, la prigione dalla nanza e dei Carabinieri quale si vuole fuggire: sia per vincere si fanno sempre più la depressione (Respiro), sia per stringenti, anche perché poter sognare il futuro (Mondo mare, appunto. Nei momenti più i turisti stanno per arrivare. ispirati di Terraferma, Crialese lo nuovo). Ma l’isola è anche la “terra- Educato dal nonno al rispetto ferma” circondata dal mare: approdo eleva a vero protagonista del film: te- delle tradizioni, incitato dallo stimone silente nelle numerose ri- sognato da chi affida alle onde la zio Nino (Beppe Fiorello) ad propria disperazione e punto di par- prese subacque o, soprattutto nel approfittare delle risorse of- finale, limacciosa divinità arcaica alla tenza per chi spera nel diverso. Nel ferte dai villeggianti, turbato suo ultimo film premiato a Venezia, quale l’inquadratura dall’alto affida il dalla presenza in casa sua (af- futuro di Sara e di Filippo. Crialese sembra voler sintetizzare fittata dalla madre per la sta- quanto già detto e sviluppato nelle gione) di una bionda coetanea TERRAFERMA sue opere precedenti. In Terraferma, arrivata dal nord (Martina Code- (Italia, 2011) tre generazioni si confrontano con casa), Filippo diventa il protago- Regia e soggetto: Emanuele Crialese - l’insularità e con le trasformazioni nista di un viaggio di formazione, Sceneggiatura: Vittorio Moroni e Ema- etico-sociali provocate dal turismo e che lo obbliga a scelte etiche e a l - nuele Crialese– Fotografia: : Fabio Cianchetti – Musica: Franco Piersanti - dai fenomeni migratori. Fedele alle sociali, per le quali non possiede l’arroganza del potere co- leggi del mare, il nonno Ernesto Scenografia: Paolo Bonfini – Costumi: gli strumenti culturali. E’ questa la stituito. Quelle, invero alquanto Eva Coen - Montaggio: Simona (Mimmo Cuticchio) accoglie a bordo componente più interessante e per- maldestre nella loro appiattimento Paggi. del suo piccolo peschereccio un sonale del film, che Crialese costrui- sui modelli dello stile “vanziniano”, Interpreti: Donatella Finocchiaro (Giu- pugno di naufraghi, i quali fuggono sce con forti salti narrativi e del coreografico parco di diverti- lietta), Beppe Fiorello (Nino), Mimmo nella notte appena giunti a terra; ma privilegiando le “scene madri”. menti testardamente animato dallo Cuticchio (Ernesto), Filippo Pucillo (Fi- Sara (interpretata da Timnit T. prota- Quelle notturne in cui appaiono zio Nino; quella efficace del parto e lippo), Martina Codecasa (Maura), Ti- gonista di una vicenda simile a Lam- come fantasmi le nere ombre dei quella speculare dei turisti che ac- ziana Lodato (Maria), Timnit T. (Sara). Distribuzione: 01 Distribution - Du- pedusa) resta, perché sta per colgono i cadaveri dei fuggiaschi, clandestini, ma anche quella della rata: un’ora e 28 minuti partorire. Poi, c’è la madre Giulietta provocatoria risposta dei pescatori gettati dal mare sulla spiaggia. Il

FIGHT CLUB [ di Giona A. Nazzaro ] Super Abrams E C’È UNA poco alla volta si sta rivelando anche COSA CHE È cineasta a tutto tondo. Con una filmo- S DIFFICILE far grafia che sfida qualunque politica auto- capire agli assediati riale, anche se ne è paradossalmente nel fortino cinema l’espressione più radicale immaginabile cosiddetto d’autore oggi, il produttore e regista attraverso è che il cinema una serie di film estremamente diversi americano più bello tra loro come Cloverfield, Mission Impos- del momento si fa in televisione. Da The sible III e Star Trek ha dimostrato non Wire a Mad Men, la tv ha prodotto il ci- solo di conoscere alla perfezione i me- nema più appassionante degli ultimi anni andri dell’immaginario collettivo come venti in poi. Con una consapevolezza po- la quale (la cui onda lunga per una volta si è av- forse solo Steven Spielberg prima di lui, litica degna di Joe Dante, Abrams non Abrams lavora vertita positivamente anche in Italia con ma, proprio come Spielberg, evidenzia solo ci restituisce un sapore di cinema spazio e inqua- l’ottimo serial Romanzo criminale). Que- anche un’acutissima sensibilità filmica e che avevamo perso (le luci di Larry Fong drature è la sto per dire che una figura come quella strategica in grado di riorganizzare ricordano quelle dell’immenso Vilmos prova inconfuta- di J.J. Abrams sino a qualche anno fa sa- drammaturgicamente e mitopoietica- Zsigmond) ma mette in scena le tappe bile che al fondo rebbe stato del tutto impensabile. Deux mente materiali che sono davanti agli attraverso le quali il cinema americano del miglior cinema ex machina di Lost, la più grande e com- occhi di tutti. Per cui stare a lamentare si è andato progressivamente trasfor- americano pulsa plessa opera di decostruzione di massa che Super 8 è un calco spielberghiano è mando a contatto con una realtà sempre sempre un classici- che nel corso di sei stagioni imperdibili un’operazione critica completamente più militarizzata. Come in un racconto smo (modernista…) ha reinventato il rapporto tra avanguar- priva di senso. Abrams mette in scena iniziatico che riguarda tutto il cinema insopprimibile. Come dia e fruizione di massa - una roba che l’intero paradigma del cinema americano americano, Super 8 è la storia di una dimostra anche l’ot- nemmeno i postmodernisti più radicali così come questo si è andato affer- vocazione che diventa consapevo- timo Cowboys & Aliens di Jon Favreau, hanno osato immaginare - J.J. Abrams mando a partire da La notte dei morti vi- lezza politica. La precisione attraverso ma questa è un’altra storia.

SETTEMBRE - OTTOBRE 2011 FILM DOC 13 GLI SPECIALI FILM DOC Terrence Malick

[ di Aldo Viganò ] un improvviso campo lungo o un imprevisto scarto tem- porale del racconto. Basta vedere l’opera omnia di Malick (in fin dei conti si fa presto: cinque lungometraggi in quarant’anni, a con- HE COS’È IL CINEMA? L’interrogativo di “bazi- forto di coloro che credono che l’arte sia ispirazione, più niana” memoria (da André Bazin, padre putativo che fatica quotidiana) per rendersi conto che il suo cinema C della Nouvelle Vague) si presenta ormai a ogni uscita si muove in direzione opposta rispetto a quella indicata di un nuovo film di Terrence Malick, che divide puntual- dal grande modello del cinema classico e che i suoi riferi- mente il pubblico e la critica in due fazioni contrapposte: menti sono caso mai il documentarismo calligrafico degli una che grida al capolavoro e l’altra che s’indigna e fischia. anni a cavallo tra muto e sonoro, e, al limite, il magistero Perché? Nel caso di Malick il contrasto non sembra nascere di Stanley Kubrick, di cui i suoi film portano alle estreme CHI È dall’annosa contrapposizione tra forma e contenuto. Qui, conseguenze l’ambizione di trascendere il cinema come il problema in gioco è il cinema stesso: il suo senso, la sua narrazione per giungere all’assoluto di un’Arte che guarda progettualità, la sua funzione artistica. La frattura passa innanzitutto a se stessa come criterio e canone del Mondo. Terrence Malick nasce a Waco (Texas) il attraverso i “cinéphiles” più accaniti, come tra coloro che E’ su questo terreno critico, forse filosofico (la filosofia 30 novembre 1943, da madre di origine al cinema ci vanno solo saltuariamente, per diletto o per era stata il primo grande amore di Malick) prima ancora irlandese e da padre geologo libanese. conoscenza. che analitico, che i giudizi sul cinema di Malick inesora- Maggiore di tre figli, studia alla Episco- Certo, in questa estremizzazione dei giudizi gioca un bilmente si divaricano. Da una parte coloro per cui il ci- palian School di Austin, sino a che la sua ruolo anche l’involucro “mitico” del quale Malick ama cir- nema ha come proprio oggetto la complessità vivente famiglia si trasferisce in Oklahoma. Du- condarsi. Ma questo sicuramente non basta. Ciò di cui i degli uomini e del mondo e per i quali lo scorrere dei fo- rante l’estate svolge diversi lavori: pozzi film di Malick fanno discutere riguarda, appunto, la rispo- togrammi è innanzitutto in funzione del racconto; e, dal- petroliferi, ferrovia, raccolta del grano, sta che si dà alla domanda: “Che cos’è il cinema?”. E que- l’altra, coloro che al cinema chiedono soprattutto la ecc. Nel 1961, s’iscrive a Harvard dove si sto anche al di là della volontà del suo stesso autore, il spiegazione diretta della vita e delle cose, per cui il narrare laurea nel 1966, per frequentare poi un quale non dimostra di amare in modo particolare l’inter- e gli stessi personaggi tendono a dissolversi dentro all’in- rogarsi sugli statuti linguistici del mezzo espressivo che volucro figurativo e a un divenire delle immagini verso la dottorato al Magdalen College di Oxford. sta utilizzando, non è tendenzialmente un cinéphile («Non rappresentazione della soggettività autoriale. In Inghilterra, inizia anche la sua carriera ci sono soltanto i film nella mia vita», ha affermato in una Non è certo un caso che la carriera professionale di Ma- giornalistica per “Newsweek”: carriera delle sue rare dichiarazioni) ed enuncia, con le sue opere, lick abbia avuto inizio (La rabbia giovane) con un parricidio che prosegue anche dopo il ritorno in pa- di preferire le affermazioni alle domande, le certezze con- e con una fuga. Come molti artisti che erano giovani nei tria per “Life” e per “The New Yorker”. cettuali ai dubbi quotidiani dell’esistenza. primi anni Settanta del Novecento, Malick non fa mistero Nel 1968, inizia a insegnare filosofia al Nessuno, credo, mette in discussione la competenza ci- di volersi liberare del passato e di fuggire lontano da Hol- Massachussetts Institut of Technology. nematografica del regista di The Tree of Life, anche se molti lywood, dal modello consolidato di classicità. La rabbia gio- Leggenda vuole che nello stesso anno trovano alquanto letterario il suo uso della voce fuori vane è un film che nasce in forma quasi amatoriale e che (quello della morte per suicidio di suo campo. Ciò che divide non è mai la sua professionalità, ma guarda direttamente ai modelli recitativi dei primi anni fratello Larry) Malick abbia incontrato in – vale la pena ribadirlo - la stessa idea di cinema che sot- Cinquanta (Martin Sheen che imita James Dean), ma è anche un’opera nella quale la riflessione sul linguaggio e Germania Martin Heidegger, di cui tra- tende i suoi film. Un cinema come arte figurativa ostenta- tamente contrapposta a un cinema come narrazione. Un le strutture narrative del cinema (riflessione particolar- durrrà in inglese Won Wesen des Grun- cinema che intende rappresentare direttamente un’idea mente cara a molti registi di quegli anni) passa decisa- des (Dell’essenza del fondamento). Nel del mondo, piuttosto che lasciare che questa si definisca mente in secondo piano rispetto al prevalere di un’idea 1969, abbandona l’insegnamento e attraverso la forma del racconto e i comportamenti dei per- essenzialmente calligrafica e aprioristicamente assunta s’iscrive ai corsi dell’American Film Insti- sonaggi che la vivono. Un cinema estetizzante e metafo- della vita e del mondo. tut, dove realizza due cortometraggi a rico, dichiaratamente “poetico” che poco tiene conto delle In La rabbia giovane, ma ancor più nei suoi film seguenti, 8mm e il suo primo cortometraggio reso strutture narrative e continuamente esce dalla affabula- Malick tende già a quella contrapposizione tra vita e rap- pubblico (Lanton Mills), che interpreta zione e dall’azione dei personaggi, per indugiare su parti- presentazione, che lo porterà a dare sempre meno impor- insieme con Harry Dean Stanton e War- colari figurativi, intesi a universalizzare ciò che accade tanza ai personaggi, dai quali pur muove sempre il suo ren Oates. Nel 1978 si trasferisce a vivere sullo schermo: un tramonto o un’aurora in controluce, una discorso, rispetto all’apparato figurativo nel quale ven- in Francia. goccia di rugiada su una foglia che il vento fa fremere, una gono collocati. Così accade per i due amanti / fratelli di I cavalletta o una farfalla pronta a spiccare il volo; ma anche giorni del cielo (ancora una coppia in fuga) raccontati, con

14 FILM DOC SETTEMBRE - OTTOBRE 2011

duzione delle macchine – che distruggono che – macchine delle duzione

maltrattato dalla critica e ignorato dal pub- dal ignorato e critica dalla maltrattato

nesimo: Malick mette l’accento sull’intro- l’accento mette Malick nesimo:

, World New The E’ facile prevedere che che prevedere facile E’ ) Monde Le (Thomas Sotinel, Sotinel, (Thomas volgente.

n

- Nostalgia e uma- e Nostalgia - CIELO DEL GIORNI I

volta in volta agghiacciante, ridicola e scon- e ridicola agghiacciante, volta in volta

) Cineforum

gista americano, è di una presunzione di presunzione una di è americano, gista

La Revue du Cinéma Cinéma du Revue La

Fbii Tassi, (Fabrizio elemento”. deggiante ) Colpart, (Gilles ranea.

The Tree of Life of Tree The , il quinto film del re- del film quinto il , gini». gini».

rativo, ma che esige l’abbandono “all’on- l’abbandono esige che ma rativo, ma pudico e realista, sull’umanità contempo- sull’umanità realista, e pudico ma

«Là sulla spiaggia, guarda, ne ho le imma- le ho ne guarda, spiaggia, sulla «Là

ti chiede di assecondare il suo ritmo nar- ritmo suo il assecondare di chiede ti 29 anni ha le qualità di uno sguardo sensibile, sguardo uno di qualità le ha anni 29

di Giobbe, 38). E Terrence Malick risponde: Malick Terrence E 38). Giobbe, di

un’opera che non invita alla danza, che non che danza, alla invita non che un’opera ex-giornalista e ex-insegnante universitario di universitario ex-insegnante e ex-giornalista

ponevo le fondamenta della terra ?» (Libro ?» terra della fondamenta le ponevo

e un po’ perduto di fronte a tanta abbon- tanta a fronte di perduto po’ un e

facendo critica su critica facendo t pio im es i sea a un da scena in messo film primo sto

Il Signore domanda : «Dov’eri tu quand’io tu «Dov’eri : domanda Signore Il

spettatore, nello stesso tempo affascinato tempo stesso nello spettatore,

misticheggiante cimento rancoroso o lirismo nostalgico. Que- nostalgico. lirismo o rancoroso cimento

oae olwoin pr sgr dallo esigere per hollywoodiano colare

cir l deriva la schiare realizza un’opera lucida, senza alcun compia- alcun senza lucida, un’opera realizza ) L’Espresso (Roberto Escobar, Escobar, (Roberto torna.

il più possibile dall’univoco cinema spetta- cinema dall’univoco possibile più il

ae a ea ri- pena la Vale Non concedendo nulla alla moda retrò, Malick retrò, moda alla nulla concedendo Non ai suoi movimenti e al tema che più volte più che tema al e movimenti suoi ai

si allontana si rossa linea sottile La scomodo, scomodo,

: senza fretta, abbandonandosi fretta, senza : Life of Tree

Panorama Panorama

e contraddittorio, a volte ripetitivo e sovente e ripetitivo volte a contraddittorio, e du Cinéma du ) Kezich, (Tullio fatiscente. ) )

Lo si vede come si ascolta una sintonia, The sintonia, una ascolta si come vede si Lo

n n

- Eccessivo - ROSSA LINEA SOTTILE LA Cahiers quadro della Vecchia Frontiera, malinconica e malinconica Frontiera, Vecchia della quadro Delorme, Delorme,

(…) Questo del dottissimo Malick è ancora un ancora è Malick dottissimo del Questo (…) (Stéphane svanito.

) Mattino Il (Valerio Caprara, Caprara, (Valerio

Panorama

) Kezich, (Tullio sociale. e dividuale la capacità di respirare nei grandi spazi aperti. spazi grandi nei respirare di capacità la rne mondo grande

disagiata categoria dei capolavori mancati. capolavori dei categoria disagiata

nevrosi osservata sotto un doppio profilo, in- profilo, doppio un sotto osservata nevrosi tezza insolita, una tenerezza controcorrente, tenerezza una insolita, tezza ion s un su ritorna

rischia d’entrare di slancio nella slancio di d’entrare rischia tree of Life Life of tree

lavoro campestre con l’intimo disagio di una di disagio l’intimo con campestre lavoro prime immagini si avverte subito una schiet- una subito avverte si immagini prime antico. (…) L’elegia (…) antico.

The film che ne contiene almeno altri tre... tre... altri almeno contiene ne che film

film riesce a combinare la sacra ritualità del ritualità sacra la combinare a riesce film viste al cinema, ma sullo schermo fin dalle fin schermo sullo ma cinema, al viste “nuovo” mondo è mondo “nuovo”

satelliti filosofici, scientifici e religiosi, un religiosi, e scientifici filosofici, satelliti

Testimonianza di un talento già sicuro, (…) il (…) sicuro, già talento un di Testimonianza Sulla carta è una storia come tante altre già altre tante come storia una è carta Sulla umana in un medesimo movimento; ma il ma movimento; medesimo un in umana

zione, una cosmogonia frantumata in troppi in frantumata cosmogonia una zione,

prima, tanto celebra la Natura e la Natura la e Natura la celebra tanto prima,

Film Quarterly Film Un poema soverchiato dalla propria ambi- propria dalla soverchiato poema Un )

dall’altra. Malick potrebbe rivendicare la rivendicare potrebbe Malick dall’altra.

(Vlada Petric, (Vlada film grandi i tutti ratterizza

la celebrazione da una parte, il compianto il parte, una da celebrazione la ) nale

“gestalt” di pace e tempo e atmosfera, che ca- che atmosfera, e tempo e pace di “gestalt”

tradizionalmente i due grandi generi lirici: generi grandi due i tradizionalmente Il Gior- Il (Massimo Bertarelli, Bertarelli, (Massimo anni. questi in

le belle inquadrature, ma un sentimento di sentimento un ma inquadrature, belle le

n n - L’ode e l’elegia sono l’elegia e L’ode - WORLD NEW THE storie sulla famiglia raccontate al cinema al raccontate famiglia sulla storie

Quello che resta nella memoria non sono solo sono non memoria nella resta che Quello

xano di rara poesia, una delle più potenti più delle una poesia, rara di xano

La Revue du Cinéma du Revue La

Guerra in 100 film 100 in Guerra ) Gauthier, (Guy stino. stino. ) Fava, G. (Claudio mente.

alle dipendenza di qualche misterioso de- misterioso qualche di dipendenza alle dezza, senza giungere a recuperarla critica- recuperarla a giungere senza dezza,

sato, esalta i grandi spazi e pone l’uomo pone e spazi grandi i esalta sato, immagine per immagine, si avverte la gran- la avverte si immagine, per immagine

dizionale, che rimpiange i valori del pas- del valori i rimpiange che dizionale, Un opera ambigua e contraddittoria, di cui, di contraddittoria, e ambigua opera Un

così nella scia del cinema americano tra- americano cinema del scia nella così

Positif ) Henry, (Michael trilogia. gloriosa sua

rapporti di classe. Il suo film s’inserisce film suo Il classe. di rapporti

ode lirica: senza dubbio la più complessa della complessa più la dubbio senza lirica: ode

Positif n. 170 170 n. Positif ’qiiro auae putso h sui che piuttosto – naturale l’equilibrio ) Ciment, Michel da

Malick, il poeta, affida allo schermo una nuova una schermo allo affida poeta, il Malick,

(Terrence Malick intervistato Malick (Terrence a sopravvivere. sopravvivere. a

sempre nascosta, perché solo così si riesce si così solo perché nascosta, sempre Les inrockuptibles Les ) Bonnaud, (Frédéric

però, la sofferenza delle persone è quasi è persone delle sofferenza la però, un film profondo e sconcertante. sconcertante. e profondo film un

n n che accade sovente al cinema. Nella vita, Nella cinema. al sovente accade che - Un Amarcord te- Amarcord Un - LIFE OF TREE THE genda di regista mitico: e ci consegna così consegna ci e mitico: regista di genda

fosse appena fatte. Questo è almeno ciò almeno è Questo fatte. appena fosse re prmnae h al pora leg- propria alla che sperimentale arte

mostri le proprie ferite come se ce le si le ce se come ferite proprie le mostri ) Segnocinema Usai, Usai, dunque scelto di essere più fedele alla sua alla fedele più essere di scelto dunque

ci si comporti come un animale ferito e si e ferito animale un come comporti si ci Poo Cherchi (Paolo riconoscere. a preparati u gad rtro Trec Mlc ha Malick Terrence ritorno, grande suo

dere che, quando si ha sofferto nella vita, nella sofferto ha si quando che, dere gere in virtù di valori che non siamo ancora siamo non che valori di virtù in gere orsodni le u abzoi Pr il Per ambizioni. sue alle corrispondenti

n

- Si tende a cre- a tende Si - GIOVANE RABBIA LA come oggetto di culto, lo vedremo riemer- vedremo lo culto, di oggetto come az u’tezoe ua disponibilità una e un’attenzione danza

morire: dapprima rimosso e poi recuperato poi e rimosso dapprima morire:

blico, sia uno di quei film che non vogliono non che film quei di uno sia blico, I suoi film secondo la stampa stampa la secondo film suoi I

contrappone, ha sempre portato con sé. sé. con portato sempre ha contrappone, degli effetti speciali un po’ retrò, supervisionati da supervisionati retrò, po’ un speciali effetti degli

nema classico, al quale Malick tanto ostentamente si ostentamente tanto Malick quale al classico, nema proiettato a bobine invertite) e ricorrendo al trionfo al ricorrendo e invertite) bobine a proiettato

di Laura Dunn (documentario) Dunn Laura di Unforeseen quell’aspetto di verità, gioiosamente vitale, che il ci- il che vitale, gioiosamente verità, di quell’aspetto una settimana non si accorsero che il film veniva film il che accorsero si non settimana una

apeetzoe elato a é m ace di anche ma sé, da dell’altro rappresentazione (da qui, la scusa per gli spettatori bolognesi che per che bolognesi spettatori gli per scusa la qui, (da The 2007: - Apted Michael di Grace Amazing

solo del piacere di conoscere se stesso attraverso la attraverso stesso se conoscere di piacere del solo fine del mondo, frantumando la continuità narrativa continuità la frantumando mondo, del fine di D. G. Green - 2006: - Green G. D. di Undertow - Moland P. H.

mento estetico? Magari privando lo spettatore non spettatore lo privando Magari estetico? mento smica genericità di un apologo sull’origine e sulla e sull’origine apologo un di genericità smica

di Country Beautiful The 2004: - Yimou Zhang

que tanta emotiva comprensione e tanto rispecchia- tanto e comprensione emotiva tanta que senza drammaturgica, viene fatto esplodere nella co- nella esplodere fatto viene drammaturgica, senza

di Times) (Happy felicità della locanda La umani, per la cui sorte i suoi film esibiscono comun- esibiscono film suoi i sorte cui la per umani, quale, però, invece di essere scavato nella sua es- sua nella scavato essere di invece però, quale,

(documentario) - (documentario) Butler George di Expedition la concretezza di quel mondo, la vita di quegli esseri quegli di vita la mondo, quel di concretezza la ressante messa in scena di un interno famigliare), il famigliare), interno un di scena in messa ressante

cendo, non corre anche il rischio di negare proprio negare di rischio il anche corre non cendo, e che sottende l’inte- sottende che e Life of Tree The di base alla sta Endurance: Shackleton’s Legendary Antarctic Legendary Shackleton’s Endurance:

sti dilemmi. Ma i suoi fans sono sicuri che, così fa- così che, sicuri sono fans suoi i Ma dilemmi. sti sentimento autobiografico (la morte del fratello che fratello del morte (la autobiografico sentimento

The 2000: - Greenspan Bud e Woodhead Leslie

evidentemente a privilegiare le seconde parti di que- di parti seconde le privilegiare a evidentemente come nell’intima rappresentazione di un doloroso un di rappresentazione nell’intima come

di Endurance 1999: - ALTRI PER PRODUZIONI

di una verità già data. La filmografia di Malick tende Malick di filmografia La data. già verità una di ), World New The ( Seicento primo del Virginia nella

rosimile della vita in movimento o astratto specchio astratto o movimento in vita della rosimile storia di Pocahontas e dell’arrivo dei coloni inglesi coloni dei dell’arrivo e Pocahontas di storia

male dell’assoluto soggettivo. Rappresentazione ve- Rappresentazione soggettivo. dell’assoluto male presenta – sempre più esibita - anche nella mitica nella anche - esibita più sempre – presenta di Steven Soderbergh. Steven di

Azione o sogno. Arte drammaturgica o metafora for- metafora o drammaturgica Arte sogno. o Azione scendentale ostentamente assegnata all’arte), si ri- si all’arte), assegnata ostentamente scendentale

Che: Guerriglia (Che: Part Two) Part (Che: Guerriglia Che: 2008: - ditato)

contemplazione. dire e la funzione tra- funzione la e dire

di Sergej Bodrov jr. (non accre- (non jr. Bodrov Sergej di Kiss) (Bear’s

arzoe o Narrazione ur flsfc del filosofico lucro

" post-produzione, e ancora senza titolo. senza ancora e post-produzione,

Il bacio dell’orso bacio Il 2002: - Starret Jack di (idem) stessa di cinema. di stessa “ octul (l’invo- concettuale

etmni dl’mr, nucao in annunciato dell’amore, e sentimenti iea l’idea diceva, generalizzazione h Gay Train Gravy The 1974: - Rosenberg Stuart

ic è cm si come è, gioco rmaih) alla drammatiche)

attesa del nuovo film sul grande tema dei tema grande sul film nuovo del attesa Per una manciata di soldi (Pocket Money) (Pocket soldi di manciata una Per di

ulo h è in è che Quello zoi l relazioni le azioni,

(idem) di Vernon Zimmerman - Zimmerman Vernon di (idem) Miles dhead lick. E’ un cinema che ha i suoi fans, già in già fans, suoi i ha che cinema un E’ lick.

at dividono. tanto vere (i personaggi, le personaggi, (i vere

Dea- 1972: - Nicholson Jack di Said) He (Drive, im i Malick di film oceez dl vi- del concretezza Questo è il cinema secondo Terrence Ma- Terrence secondo cinema il è Questo

os, ecé i perché forse, h sbria la subordina che di Don Siegel (non accreditato) – – accreditato) (non Siegel Don di Yellow 33 Yellow

ranza nei confronti dell’altro da sé. Si capisce allora, capisce Si sé. da dell’altro confronti nei ranza

mitraglia. E puntualmente questa idea di un cinema, un di idea questa puntualmente E mitraglia. Callaghan: il caso Scorpio è tuo (Dirty Harry) (Dirty tuo è Scorpio caso il Callaghan:

annegare nella sua narcisistica “bellezza” ogni tolle- ogni “bellezza” narcisistica sua nella annegare volta dai bombardamenti e mutilata dalle raffiche di raffiche dalle mutilata e bombardamenti dai volta

Ispettore 1971: - ALTRI PER SCENEGGIATURE

mente già data; un cinema che corre il rischio di rischio il corre che cinema un data; già mente scono da immagini che insistono su una natura scon- natura una su insistono che immagini da scono

timidire lo spettatore con la sua “verità” ostentata- “verità” sua la con spettatore lo timidire della Storia, quanto le sensazioni panteiste che na- che panteiste sensazioni le quanto Storia, della

fanno opinione. Ma anche un cinema che tende a in- a tende che cinema un anche Ma opinione. fanno (idem). Life of Tree The 2011: - World) vita e della morte o la loro reazione al divenire stesso divenire al reazione loro la o morte della e vita

internazionali e alla maggioranza dei giornali che giornali dei maggioranza alla e internazionali è tanto il loro comportamento di fronte ai temi della temi ai fronte di comportamento loro il tanto è h Nw od I noo od (h New (The mondo nuovo Il - Word New The

cinema che piace moltissimo alle giurie dei festival dei giurie alle moltissimo piace che cinema Guadalcanal, una guerra in cui quello che conta non conta che quello cui in guerra una Guadalcanal,

sottile linea rossa (The Thin Red Line) Line) Red Thin (The rossa linea sottile - 2006: -

ciato in post-produzione, e ancora senza titolo. Un titolo. senza ancora e post-produzione, in ciato che combattono, a combattono, che rossa linea sottile La di soldati ai

giorni del cielo () Heaven) of (Days cielo del giorni La 1998: -

sul grande tema dei sentimenti e dell’amore, annun- dell’amore, e sentimenti dei tema grande sul vallette. Ma qualcosa di molto simile avviene anche avviene simile molto di qualcosa Ma vallette.

La rabbia giovane (Badlands) giovane rabbia La 1973: I 1978: - cinema che ha i suoi fans, già in attesa del nuovo film nuovo del attesa in già fans, suoi i ha che cinema ciata infine da una (metaforica?) invasione delle ca- delle invasione (metaforica?) una da infine ciata

Questo è il cinema secondo Terrence Malick. E’ un E’ Malick. Terrence secondo cinema il è Questo d’acqua e una visione pànica della Natura, minac- Natura, della pànica visione una e d’acqua (cortometraggio) - (cortometraggio) Mills Lanton 1969: - REGIE

scena “onirica” “onirica” scena di 2001: Odissea nello spazio nello Odissea 2001: di . canizzazione dei raccolti di grano, tra limpidi corso limpidi tra grano, di raccolti dei canizzazione

25 anni, era stato il curatore di quelli dell’ultima quelli di curatore il stato era anni, 25 mendros e Haskell Wexler, sullo sfondo della mec- della sfondo sullo Wexler, Haskell e mendros

Filmografia

quello stesso Douglas Trumbull, che, quando aveva quando che, Trumbull, Douglas stesso quello l’ausilio della fotografia estetizzante di Nestor Al- Nestor di estetizzante fotografia della l’ausilio

I REGISTI • 40 • REGISTI I ≥ PERCORSI SONORI • Musiche da Film ≤ [ di Barbara Zorzoli ]

Cars 2 1999, sempre per volere di Spielberg, gli viene affidato il commento sonoro del gioco Medal of Honor- war game, ispirato al film Salvate il Soldato Ryan, a cui seguono svariati altri progetti. Nonostante la trama ben confezionata del film prece- Il 2001 è l’anno della svolta: entra nello staff di J.J. Abrams e firma le musiche delle serie Alias dente, Cars 2 perde mordente e si concentra esclusi- e Lost. Il 2004 e gli anni a venire segnano il suo incontro con i cartoon; Michael compone un’ine- vamente su Saetta McQueen e il suo migliore amico, dita partitura jazz appositamente per il film della Pixar Gli Incredibili, torna a collaborare con Cricchetto, coinvolti in un caso di spionaggio inter- J.J. Abrams per Mission: Impossible III, e un anno più tardi, lavora nuovamente con Brad Birdper nazionale. Alle musiche troviamo un esperto in mate- per Ratatouille. Ma veniamo ad oggi. Per Cars 2, Giacchino rispolvera il suo amore per la musica ria cartoon, Michael Giacchino, premio Oscar per Up. La sua carriera ha ‘genere spia’ (esplorato da lui già per Gli Incredibili e Speed Racer). Nonostante questo vantag- avuto inizio nel 1977, quando questo ragazzino del New Jersey passava il tempo a realizzare gio, il suo continuo richiamo ad atmosfere tipiche da pellicola di spionaggio rendono questo CD film d’animazione in Super 8. Film dopo film, Michael si accorse che gran parte del divertimento piuttosto monotono (le continue percussioni martellanti, i lamenti d’ottone e le stoccate di chi- arrivava proprio nel momento in cui doveva scegliere le musiche più adatte per il suo lavoro. tarra elettrica sempre ripetuti diventano a tratti irritanti). Un appunto: i due album che compon- Una volta cresciuto si reca dunque a Hollywood, dove si divide tra i Disney Studios di Los An- gono la colonna sonora, oltre ad una generosa porzione di partitura originale, contengono alcuni geles, i corsi di composizione per il cinema dell’UCLA e la scrittura per giochi elettronici. Il 1997 brani che si odono nel film tra cui "You Might Think" (1984) originariamente dei The Cars, qui viene convocato della Dreamworks SKG (di Spielberg, Katzenberg e Geffen) per la cura della reinterpretata dai Weezer, "Polyrhythm"(2007) delle Perfume, e tre canzoni originali, "Mon coeur colonna sonora del videogioco basato sul film di Spielberg Il mondo perduto. Da quel momento fait vroum" scritta da Giacchino e interpretata dal cantautore francese Bénabar,"Collision of questo ragazzotto dal volto paffuto e dall’aria simpatica diventa il primo compositore della storia Worlds" scritta e cantata in duetto dal cantante country Brad Paisley e dalla popstar inglese della musica incaricato di realizzare una colonna sonora sinfonica per un gioco interattivo. Nel Robbie Williams, e "Nobody's Fool" scritta e interpretata da Brad Paisley.

sando per Guillame Roussel, Tom Gire, John Sponsler, Jacob Pirati dei Caraibi: Oltre Shea, Nick Phoenix e Thomas Bergersen. Nonostante questo i confini del mare escamotage, lo sviluppo narrativo della soundtrack non offre nulla di interessante. Viene allora spontaneo chiedersi cosa Originariamente concepito sia successo a Zimmer. Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del per essere un film unico, i ‘Pirati’ mare è il lavoro di un compositore pigro, annoiato o sempli- sono diventati una saga (o un cemente non adatto? Dal solo ascolto pare vincere la pigrizia, tormentone) che in quest’ultimo che ultimamente lo porta sempre più a delegare i lavori che episodio (tratto dal romanzo di meno lo intrigano ai colleghi. In questo CD non c’è ombra nè di pirati né di tesori… tranne fugaci momenti di interesse, Tim Powers "On Tides Stran- mografia di lungometraggi d’animazione tra cui Happy Feet, tutto il resto è noia. ger") oltre ad alcune star Ortone e il mondo dei Chi, L’era glaciale 3 ed il recente Rio, (im)portanti (Orlando Bloom e Zimmer si è aggiudicato persino un Oscar nel ’94 per le Kiera Knightley) ha perso parec- Kung Fu Panda 2 musiche del classico Disney Il Re Leone), e per Kung Fu chi colpi. Su tutto sembra aleg- Panda 2 danno il meglio, anzi, paiono arricchirsi a vicenda. giare una coltre di mancanza di Sequel fortunato del cartoon Kung Fu Panda, Kung Fu Azzardando, si potrebbe notare come l’influenza di Powell entusiasmo che appanna, Panda 2 vede Po, l’amabile Panda protagonista diventato renda il tono d'orchestrale di Zimmer più dinamico rispetto ahimè, le interpretazioni delle ormai un Guerriero Dragone, salvare la Valle della Pace alle sue solite partiture, mentre l’afflusso di materiale rit- star rimaste (Johnny Depp e Ge- dalle grinfie di un nuovo e terribile nemico. Le musiche del mico da parte di Powell (utilizzato per gli sketch comici), offrey Rush), e della new entry primo film erano state curate in toto dal compositore Hans compensa abilmente la tendenza drammatica di Zimmer. Penelope Cruz. La caliente spagnola non è in grado di alzare Zimmer, che oggi, invece, ancora una volta (vedi sopra), de- Se siete fan di Hans Zimmer e John Powel, questo è lo la pressione di un film fiacco. Così come fiacco è Hans Zim- cide di avere al suo fianco un collega, MrJohn Powell. I due score che fa per voi: suono, temi, arrangiamenti, e un coro mer, che ha pensato di ricorrere all’ausilio di una notevole musicisti in passato si sono già misurati con successo con straordinario che offre momenti di vera ispirazione, rendono quantità di artisti: da Matteo Margeson, a Geoff Zanelli, pas- le musiche per cartoon (Powell ha all’attivo una corposa fil- il CD un prodotto davvero appetibile.

QUANDO IL CINEMA SPOSA LA CUCINA • 16 • [ di Antonella Pina ]

e portando la voce e l'immagine del politico di giusta consistenza. Le ricette sono infinite, con L’esordio di Alice Rohrwacher con Corpo Celeste turno. La zia di Marta, la cui figlia da grande risultati molto diversi tra loro. Quasi tutte pre- vuole fare la santa, cucina calamari ripieni vedono di tritare i tentacoli e, dopo averli rosolati per tutta la famiglia, facendo molta atten- in padella con olio e aglio, metterli in una terrina Calamari e clandestini zione alla loro provenienza. Devono essere con formaggio grattugiato (due cucchiai per calamari dell'oceano perché, come ricorda ai quattro calamari a vostra scelta tra pecorino, l'uomo a se stesso e al mondo che lo circonda suoi commensali gioiosamente riuniti a tavola, parmigiano o caciocavallo a seconda della re- sono servite alla Rohrwacher per mettere in oggigiorno i pesci del Mediterraneo non si sa gione in cui vi trovate), prezzemolo, sale, un scena una storia lieve: una commedia neorea- cosa possano mangiare: con tutti quei clande- uovo e quattro cucchiai di mollica bagnata. lista divertente e amara sul vuoto che sostiene stini che annegano in mare! Questi sono gli ingredienti necessari ed anche la nostra vita, sull'assenza di Dio e sul grido di- Trattandosi di una rubrica di cucina, oltre che sufficienti per una buona farcia, magari con sperato e furioso del Cristo: Eli, Eli, lama saba- di cinema, il nostro interesse è rivolto prevalen- l'aggiunta di maggiorana e di due acciughe chthani? temente ai calamari - grandi protagonisti di sotto sale. Ma le infinite ricette esistenti preve- Gli occhi che guardano la realtà, senza riu- molte ricette della cucina mediterranea - e al dono, oltre a piccole variazioni nell'operazione scire a comprenderla, sono quelli di Marta, una loro triste legame con una delle più grandi tra- di base, l'utilizzo di altri ingredienti. Gli spagnoli ragazzina cresciuta in Svizzera che a 13 anni gedie dei nostri tempi. aggiungono prosciutto affumicato, i greci riso, i torna a Reggio Calabria, la città in cui è nata, Con la cinica consapevolezza che i corpi dei provenzali verdure, i veneti gamberi e tonno con la madre e la sorella maggiore. Marta è ta- tanti clandestini annegati diventano, inevitabil- sott'olio, i calabresi gamberi e branzino, i napo- citurna e introversa, sale sul tetto della sua casa mente, cibo per i pesci, proviamo a preparare i letani olive nere di Gaeta, alcuni liguri la morta- nostri calamari ripieni. Si tratta di una ricetta della… o questo. Che la terra è un corpo per osservare la città, grigia nonostante il sole che appartiene a molti Paesi che si affacciano Dal momento che la storia di Marta si svolge celeste, che la vita che vi si del sud e urbanisticamente devastata, come la sul Mediterraneo, e a molte regioni italiane. in Calabria, abbiniamo un Cirò bianco. espande da tempi immemorabili periferia di un luogo eternamente in guerra. Fre- “S L'operazione di base consiste nel separare i è prima dell'uomo, prima ancora della cultura, quenta il catechismo perché ha l'età per pren- tentacoli dalle sacche del calamaro (quattro ca- e chiede di continuare ad essere, e a essere dere la Cresima e diventare “soldato di Cristo”. lamari di circa quindici centimetri per due per- amata.” L'insegnante di catechismo è Santa: segreta- sone), riempire queste ultime con una farcia, Il brano è tratto da Corpo Celeste, il libro che mente innamorata di don Mario, tenta di spie- chiuderle con uno stuzzicadenti o con del filo raccoglie gli ultimi pensieri di Anna Maria Or- gare ai ragazzi, con caparbietà e devozione, da cucina e farle cuocere in forno a 180° irro- tese, da cui Alice Rohrwacher ha tratto ispi- cose di cui non comprende appieno il signifi- rate d'olio e vino bianco per circa 30 minuti, op- razione per il suo film dal titolo omonimo. Le cato. Don Mario è il parroco del quartiere: con pure nel tegame con una salsa di pomodoro. La gravi riflessioni della Ortese sull'estraneità del- molto pragmatismo recita il rosario su un tapis roulant, si aggira per le case riscuotendo affitti difficoltà sta nella scelta della farcia e della sua

16 FILM DOC SETTEMBRE - OTTOBRE 2011 ≥ LA POSTA DI DOC HOLLIDAY

A proposito di Oscar DISEGNO DI ELENA PONGIGLIONE DISEGNO DI ELENA categoria del miglior film tutti i membri hanno su- nella patria bito diritto di voto per scegliere i candidati alla vit- stessa del toria. In una seconda votazione egli può Grande Sogno esprimersi nell’ambito di quasi tutte le categorie. Cinematogra- Si formano così le cosiddette “nominations”, che fico americano, sono da tre a cinque, fra le quali sono scelti i vin- essi sono dive- citori, svelati soltanto la sera delle premiazioni. nuti un simbolo Nell’ultimo numero avevo risposto ad una let- Come si vede è un regolamento di un tipo quasi determinante tera di Mauro Rimassa. Per motivi di spazio non “parlamentare” che riesce a consacrare i pareri nel mondo del ho risposto alla sua richiesta di fornire un parere della maggioranza, secondo un criterio rigida- cinema e dell’esercizio cinematografico. I premi in sui premi Oscar. In particolare egli si riferiva alle mente democratico. E’ ovvio che l’alto numero genere influiscono in modo notevole sugli incassi. ultime statuette assegnate nel 2011, ma mi limi- degli aventi diritto al voto e il carattere speciali- Ad esempio in Italia, ma credo anche negli Stati terò a specificare quel che penso sull’argomento. stico delle diverse categorie non garantiscono che Uniti, è un fenomeno corrente vedere che un film, tutti i soci riescano a vedere tutto, anche se credo ormai già distribuito nei locali e poco compensato ella prima edizione vennero assegnati due che ultimamente ad essi vengano forniti DvD in dal pubblico, inaspettatamente vince un Oscar Oscar distinti, uno per il miglior film ed uno tempo utile. E’ ovvio che il voto di categoria forma importante e viene immediatamente riproposto in N per la miglior produzione artistica. Dal 1929 una iniziale base di schede in cui giocano in modo uno o più locali con forte pubblicità specifica. Ecco si designò solo il miglior film con un'unica sta- decisivo le diverse specializzazioni mentre un sa- perché, pur col massimo rispetto per i votanti che tuetta. Con l’andar del tempo venne completato pore più collettivo si riflette nei voti per il miglior rappresentano in un certo senso la crema profes- l’elenco dei premi. Oltre a quelli per il miglior at- film. Come si vede è un tipo di premio quasi sin- sionale del cinema americano, io tendo a non dar tore, la migliore attrice e il miglior regista, che esi- dacale, che sempre riflette le opinioni più diffuse troppa importanza a questo premio. Che è più il stevano sin dall’inizio, dal 1936 sino quasi ai nell’ambiente del cinema hollywodiano, ma che frutto di una specifica tendenza collettiva di un giorni nostri vennero aggiunti molti altri premi manca di quel carattere specificamente astratto mondo di professionisti più che quello di un me- specifici, compreso quello per il miglior film stra- pur essendo meno professionale, tipico delle giu- ditato giudizio. Non è un caso che l’anno dopo niero che in realtà è il miglior film in lingua non rie formate da critici. Non è un caso che un premio l’assegnazione (accade anche con Cannes e Vene- inglese. di categoria (ad esempio quello dei giornalisti spe- zia) quasi nessuno ricordi più i titoli dei film pre- Per quanto ne so io il regolamento degli “Acca- cializzati di New York, Los Angeles e Boston) ge- miati… demy Award” prevede due turni di votazione. Il neralmente assegnato poco prima della consegna meccanismo funziona così: i circa 6000 membri at- degli Oscar, finisca spesso con l’assumere un ca- tivi ricevono schede di votazione e promemoria rattere ammonitorio ed indicativo. riguardante i film ammissibili al concorso per data E’ evidente che in presenza di un meccanismo di uscita. Dato che ogni socio è iscritto in una delle così complesso e con un numero così alto di vo- numerose specializzazione di appartenenza tanti, si comprendano le motivazioni di molti (regia, sceneggiatura, direzione della fotografia, premi e in diversi casi l’assenza di film che con scenografia, musica, montaggio, disegni animati, l’andare del tempo si riveleranno importanti ed a sonoro e montaggio del sonoro, eccetera) in una volte decisivi. Il che rende in certo modo fragili gli prima tornata egli vota per il migliore della sua stessi Oscar ma, forse proprio per questa ragione Per scrivere a Claudio G.Fava: categoria, con alcune eccezioni. Ad esempio nella e perché gli “Accademy Award” sono attribuiti [email protected]

Forza Italia • 04 • [ di Giovanni Robbiano ] “Il caso Krolevsky” di Alessio Gambaro e Christian Zecca piani temporali che si rincorrono, di rap- presentazione teatrale, con tanto di prove Scusa se è poco... ed apparizione dei registi (veri) sullo sfondo ed intervento di regista (interno alla storia) che è in realtà un bambino dalla NCORA UN PRODOTTO INDIGENO conto e nel film diventa l’immaginaria par- voce adulta, alla stessa messa in scena/ci- che comincia tra poco la difficile di- tita a scacchi con un doppio: un… regi- tazione di un Amleto che vede l’intervento A scesa nella giungla del mercato na- stratore. di numerosi allievi della gloriosa Quinta zionale, un prodotto anomalo, singolare da Naturalmente non si può sfuggire al praticabile, in buon numero formati dal numerose trappole che il testo aprirebbe ogni punto di vista: narrativo, formale, sti- proprio destino o se si preferisce non si ri- buon Christian. loro una avanti all’altra con una certa leg- listico. scattano i propri errori e le proprie colpe. Aggiungiamo negli ingredienti alcuni gerezza, perfino con ironia, si servono di Si parte da un breve testo di Max Frisch, E si ritorna invariabilmente a quel mo- vezzi per così dire, formali, che sembrano attori ispirati e convincenti, e giocano con “Biografia – un gioco scenico” in cui l’ar- mento, a quell’episodio in cui le cose essere fatti apposta per mettere alla prova competenza portando a termine il loro la- chitetto e scrittore svizzero scomparso hanno origine: nel film e nel racconto que- gli attori: azioni senza oggetti con tanto di voro con eleganza. venti anni fa, ed autore tra l’altro del cele- sto momento è l’incontro del protagonista sonoro che contestualizza e spiazza, am- Non a caso il film ha già avuto una certa bre “Homo faber”, si interroga su uno dei con la propria futura moglie. bienti asettici (anzi proprio il nulla bianco circolazione in festival sfiziosi e per quanto quesiti fondamentali della nostra vita, Come si vede materiale stimolante ma come ambiente…) rimandi interni, e un possa apparire difficile, visti il tema del ossia se questa sia una successione di non facile e non di per sé drammatico, così tessuto di riferimenti espliciti e non all’arte, progetto e la congiuntura del mercato na- mosse casuali, o una specie di ordito de- come la biografia e l’opera di Frisch, pur alla letteratura, al cinema. zionale, una distribuzione oceanica, van- finito da tempo a cui non possiamo sfug- non nuove al cinema (Volker Schlondorff Insomma gioco, come da titolo, di ri- tando perfino una prossima edizione gire. realizzò una versione di Homo Faber nel- mandi e di specchi, su cui domina la me- testuale che supporterà la visibilità, es- Nel testo Kurmann, alter ego dell’autore, l’anno stesso della morte di Frisch) sfug- tafora tutt’altro che mascherata degli sendo prevista la formula libro più film si domanda, come un giocatore di scacchi gono ad una classificazione semplice e scacchi, in una partita che simula la vita e (oltre al sito www.ilcasokrolevsky.it). che analizza ogni mossa di una partita, se univoca. che invariabilmente si ripete, nonostante Insomma Alessio e Christian, come altri certi eventi della propria vita possano es- Alessio Gambaro e Christian Zecca ag- le variabili che Kurmann/Frisch può ope- che si sono occupati di scacchi al cinema, sere analizzati e compresi come, appunto, giungono ai vari labirinti ed alle simbolo- rare, in un esito ineluttabile e amaro. per citarne due Kubrick e Bergman, co- mosse su una scacchiera. Se gli errori o i gie, gli scacchi, il doppio di sé, i livelli di Detto così il timore è di trovarsi di fronte minciano ad avere i loro esegeti ed il loro dolori che la vita provoca possano essere realtà e fantasia del testo originale, una ad un pasticcio velleitario ed indigeribile, testo critico prima ancora che il film arrivi evitati attraverso per così dire una con- messa in scena ancora più articolata, nella ed invece, il film è ingegnoso, godibile e in sala. Come direbbe Diego Abatantuono, dotta più attenta e pianificata che nel rac- compresenza di scena filmica, di differenti stuzzicante, gli autori riescono a gestire le “scusa se è poco…”

SETTEMBRE - OTTOBRE 2011 FILM DOC 17 LIBRI E RIVISTE ≤ ≥René Clair. Il sorriso al cinema di Giulio D’Amicone (Falsopiano, Ales- Classici americani sandria 2010, pp.199, 17 euro) di Oreste De Fornari (Le Mani, Recco 2011, pp.367, 20 euro) Sessant’anni fa era un classico dei cinéclub, oggi René Clair è un regista quasi accantonato Manuale o baedeker, vademecum o livre del chevet? curioso occasionale non re- dalla comunità cinefila. In questa monografia, No, “solo” un’antologia di testi pubblicati nel corso di sisteranno alla tentazione di Giulio D’Amicone parte subito da un’afferma- trent’anni da Oreste De Fornari sul periodo 1939-1968 leggere il capitolo su que- zione provocatoria, definendolo “il più grande del cinema americano, ovvero sui Classici americani. sto o quel regista, su que- regista della storia del cinema”. Quindi la mo- Eppure dietro una denominazione così importante ciò sto o quel film, magari tiva, sostenendo che “i suoi film, anche i meno che si impone soprattutto nel volume è il tentativo di riservandosi a un momento successivo i difendibili, respirano cinema dalla prima all’ul- formalizzare con un sistema di lettura l’esperienza di saggi iniziali su Ford e Walsh, su Minnelli e Hawks. tima inquadratura” e compongono un quadro un cinefilo del passato prossimo, a cavallo tra quello Così, assieme al “ripasso” di vecchie emozioni emerge “non si saprebbe immaginare più esauriente di oggi sopraffatto dal «troppo sussiego, troppo pro- l’autore, la cui personalità si impone tanto nelle scelte delle possibilità offerte dal linguaggio filmico”. E infine de- grammatico entusiamo per capirlo» quel cinema, e critiche quanto nella funzionale brillantezza della scrit- scrive il suo “stile aristocratico”, da “ultimo erede di una quello di allora che «lo capiva troppo bene per tura, cui si può imputare solo l’aver esemplificato più tradizione artistica e filosofica che conta tra i suoi antece- amarlo»: come afferma puntualmente l’autore, citando nell’impianto drammaturgico che in quello visivo la ri- denti La Rochefoucauld e Marivaux”: rifiuto di un approccio diretto con la realtà, qualche limite “nobiliare” (ad esempio, la famosa battuta della “sozzetta” Shirley MacLaine per cetta di glamour e understatement, che per De Fornari la tendenza a rappresentare il popolo parigino in termini vi- lo scrittore Frank Sinatra nel minnelliano Qualcuno è l’asse portante dei classici americani. A leggere le pa- vaci ma stereotipati), la continua riflessione sul linguaggio verrà («Io ti amo, però non ti capisco. Cosa ci trovi di gine su Hitchcock, viene da pensare che se gli affondi e sul rapporto tra la realtà e la sua rappresentazione. Breve strano?»). sulle immagini propriamente dette fossero stati più fre- introduzione, seguita da un’analisi film per film: da Paris qui È infatti l’effetto-cinefilia che il lettore percepisce dopo quenti, il monumento eretto da De Fornari al cinema dort (1924) e Entracte (“l’unico tra i film di Clair che non poche pagine di lettura, non necessariamente le prime americano sarebbe stato ancora più alto. ebbe origine da un’idea del regista”) fino a Per il re, per la del libro, perché sia l’emozionato conoscitore che il (Massimo Marchelli) patria e per Susanna (1964), passando attraverso Sotto i tetti di Parigi, Il milione, A me la libertà, Accadde domani, Il silenzio è d’oro (“il suo capolavoro”) e via via tutti gli altri. cultori dell’argomento (nella stessa collana c’è anche “Se- titoli più famosi sono Magnifica ossessione, Il gigante, Qual- gretissimi – Guida agli spy-movie italiani anni ‘60”). Con cuno verrà, Lo specchio della vita, Splendore nell’erba: un ≥ Vivement Truffaut! prefazione di Umberto Lenzi, che cita en passant i suoi autori genere che parte da materiali narrativi da best-seller e am- di Ugo Casiraghi (Lindau, Torino 2011, preferiti: Castellari, Massi, Di Leo, Girolami, Guerrieri e ov- bientazioni provinciali per lavorare poi sul contrasto tra l’op- viamente se stesso. pressione soffocante delle vicende e gli eccessi deliranti pp.281, 24 euro) della messinscena. Dopo Alfabetiere del cinema e Naziskino, ebrei ed altri erranti, ≥ Hedy Lamarr, la donna gatto Lorenzo Pellizzari cura un altro volume degli scritti di Ugo Ca- di Edoardo Segantini (Rubbettino, So- ≥ Là dove scende il fiume – il Po e il siraghi (1921-2006), critico del quotidiano L’Unità dal veria Mannelli 2011, pp. 260, 16 euro) cinema di Pino Micalizzi (Fondazione 1947 al 1977, quindi suo collaboratore (e, tra le tante Carife, pp.367, sip, Ferrara 2010) altre cose, membro del comitato scientifico della Ci- La vita e la carriera di Hedy Lamarr, al secolo Hedwig Kiesler neteca Griffith di Angelo R.Humouda). In questo (1913-2000), la donna più bella del mondo, l’attrice vien- Nella geografia del cinema italiano, l’immagine del Po sullo caso, si tratta dei testi che Casiraghi realizzò in oc- nese diventata famosa per essere apparsa completamente schermo costituisce uno degli argomenti più ampi e sfac- casione dell’uscita in videocassetta di tutti i film nuda nel film Estasi di Gustav Machaty, poi trasferitasi alla cettati. In questo volume corposissimo, Pino Micalizzi di Truffaut: ventitré capitoli che corrispondono ai MGM per ricoprire ruoli a dire il vero spesso decorativi. Bel- scheda oltre 500 film, tra lungometraggi proiettati nelle sale, ventitré film (21 lunghi e due corti) del regista lissima lo era, anche se l’autore ricorda più volte la sua con- documentari, produzioni TV, cortometraggi, video. Un lavoro francese, e che confluiscono in una vera e pro- vinzione di avere seni picccoli. E il volume rievoca dettagli colossale, che parte dai film delle origini e tocca poi i titoli pria monografia, dove le opere vengono descritte, e curiosità della carriera, la sua decisione di diventare pro- più celebri: Ossessione di Visconti, l’episodio di Paisà, La vi- approfondite e sviscerate con stile pacato e grande leggibilità. duttrice indipendente (La Venere peccatrice di Ulmer, 1947), sita di Pietrangeli, Novecento di Bertolucci, La casa dalle fi- nestre che ridono o Le strelle nel fosso di Pupi Avati, e poi Con una premessa di Walter Veltroni, che aveva lanciato tutta i suoi legami con l’ambiente dell’immigrazione mitteleuro- Mario Soldati, Antonioni, Olmi, Vancini, ma anche favole ori- l’operazione dei film in VHS quando dirigeva L’Unità. E con pea a Hollywood. Ma il libro sottolinea un episodio meno ginali e poco note come Un ettaro di cielo. Tra le varie se- una prefazione di Pellizzari, un’introduzione in cui Casiraghi noto: Hedy Lamarr era stata sposata in Austria con un po- zioni, quella dedicata ai film sulla guerra, la Resistenza, spiega tra l’altro il sottotitolo del volume (“il cinema, i libri, le tente fabbricante d’armi (da cui era fuggita avventurosa- l’epopea di Peppone e Don Camillo, i gialli e gli horror, l’ero- donne, gli amici, i bambini”) e un utile apparato: le recensioni mente), e nel 1942 aveva cercato di aiutare la causa bellica tismo padano (da Sensualità a Tinto Brass, da Bambola al scritte a suo tempo da Casiraghi all’uscita dei film di Truffaut americana brevettando un sistema per guidare i siluri senza essere intercettati dal nemico. Suo partner in quel brevetto Corpo della ragassa ispirato a Giuanin Brera). Compreso un nelle sale, permettendo un confronto non solo sull’evolversi era George Antheil, inventore di macchine musicali mecca- documentario anni ’50 sulla pesca degli storioni realizzato da del giudizio critico, ma anche sulle trasformazioni dei criteri nizzate e coautore del famoso film d’avanguardia Ballet mé- Carlo Rambaldi: siccome gli storioni latitavano, il futuro crea- di valutazione attraverso le varie epoche. canique (con Fernand Léger e Man Ray). Ebbene, quel tore di King Kong ne fece un paio finti, anticipando così la sua fama di mago dei trucchi. Cinici, infami e violenti brevetto anticipava i principi su cui si sarebbero basati i te- ≥ lefonini cellulari, come è stato riconosciuto all’attrice nel di Daniele Magni e Silvio Giobbio (Blo- 1997 da un premio della Electronic Frontier Foundation. ≥ La coscienza di Tullio odbuster, Milano 2010, pp.319, 25 euro) A cura di Stefano Bianchi (ed.Comune di Il melodramma familiare holly- Trieste. 2011, pp.111, 12 euro) Nuova edizione del dizionario dei film polizieschi italiani anni ≥ Pubblicazione realizzata in occasione dell’omaggio tributato ’70 pubblicato da Bloodbuster, il negozio milanese specia- woodiano di Roberto Manassero (Le da Trieste a Tullio Kezich (1928-2009), con mostra, incontri lizzato in “tutto il cinema dalla B alla Z”. Vengono schedati Mani, Recco 2011, pp.272, 16 euro) e proiezioni. Nato a Trieste “a pochi passi dalla casa di Italo in ordine alfabetico i film polizie- Saggio di taglio universitario sul melodramma familiare Svevo e quattro giorni dopo la scomparsa dello scrittore”, schi, noir e criminali del decennio americano degli anni ‘50, inizialmente bollato come sem- Kezich è famoso soprattutto come critico di “La Repubblica” (da Abuso di potere di Camillo plice produzione strappalacrime per un pubblico femminile, e del “Corriere della sera”, ma il volume rievoca attraverso Bazzoni a Una vita lunga un poi preso in considerazione dalla critica auteuriste per i re- varie testimonianze i numerosi aspetti della sua attività: giorno di Ferdinando Baldi), ac- gisti di maggior personalità (Sirk, Minnelli, Kazan, Nicholas come produttore cinematografico, sceneggiatore, autore compagnati da saggi sul “prima Ray…), quindi addirittura esaltato come lucido e cosciente teatrale e televisivo, collaboratore di Fellini, per qualche del poliziottesco”, sulla sua sta- tentativo di far deflagrare l’invisibilità dello stile hollywoo- tempo anche redattore di “Cinema Nuovo” (presto dimessosi gione d’oro e sul “dopo”, con le diano e la convenzionalità dei suoi ritratti sociali. Sottoposto per “incompatibilità con Guido Aristarco”)… A Milano fondò derive sempre più televisive. Un attraverso gli anni alle letture più con Ermanno Olmi la casa di produzione “22 dicembre”, in libro realizzato con la passione disparate, il melodramma familiare tv fu tra l’altro coinvolto nella produ- dei fan, ma anche con discernimento critico. Le schede sono è un genere “estremo” che punta zione del Sandokan con Kabir Bedi, accompagnate da indicazioni videodiscografiche, mentre in sull’enfasi dei conflitti drammatur- mentre il Teatro Stabile di Genova coda figurano appendici su registi, musicisti e interpreti (con gici, del divismo (Rock Hudson, portò sulle scene il suo famoso adat- foto anche dei principali caratteristi), breve bibliografia, vi- Lana Turner, Elizabeth Taylor, tamento di “La coscienza di Zeno” deografia e discografia. Per scrupolo, alla fine sono stati in- Montgomery Clift…), degli spazi (1964). Tra le curiosità, la sua parteci- seriti pure i polizieschi francesi coprodotti dall’Italia, che e dei corpi ripresi per lo più in Ci- pazione alla collana di libri sul western però in effetti non c’entrano. Libro di assoluta utilità per i nemascope e Technicolor. I suoi dell’editore triestino per ragazzi AMZ.

18 FILM DOC SETTEMBRE - OTTOBRE 2011 AVANGUARDIA DOC Ricordo di un protagonista del cinema d’avanguardia Il “saltello” di Martino Oberto, artista visivo e cineasta genovese

[ di Massimo Bacigalupo ] le sue mani, la biblioteca di cui si era servito © Gianni Ansaldi ) per scrivere la sua storia del mondo e umana commedia, i Cantos. Fra le pile di carte c’era Journal Anaphilosophicus del 1969, un “antifilm” di RANO GLI ANNI IN CUI TUTTI FACEVANO anche la sceneggiatura di un film sulla Marcia su una cinquantina di minuti, con immagini a colori di FILM, come oggi i video (solo che eravamo in Roma, Le fiamme nere, stesa da Pound e da Fer- vita di spiaggia, compagni di ricerca a spasso per E meno). Martino Oberto (1925-2011) con la gio- nando Ferruccio Cerio, cineasta savonese nato nel Italia e USA (ci fu una mostra di arte visiva italiana a vane moglie Anna e l’amico Gabriele Stocchi, siamo 1904 su cui si potrebbe fare delle ricerche. Dunque New York). Un giorno, si spera, questi documenti all’inizio dei ’50, erano curiosi di Ezra Pound, il poeta Martino e Anna riuscirono a farsi aprire il sacrario saranno religiosamente maledetto di cui Guanda aveva da poco pubblicato i della mansarda poundiana dove si erano soffermati conservati in cineteca. Ma Canti pisani. Giovani romantici, Martino e Anna almeno due premi Nobel più fortunati di Ezra, Yeats era un piacere parlare con erano venuti da Genova a Rapallo ed erano andati a e Hemingway. Ne nacque un filmino 8mm, A propo- Martino, sempre ospitale e cercare l’appartamento abitato per tutto il Ventennio sito di Ezra Pound, musica di Vivaldi, immagini di generoso con chi come me dal poeta, una mansarda sul Lungomare. Lui era de- coinquilini che sfogliano i libri del Grande Assente, si affacciava nel mondo tenuto in un ospedale psichiatrico a Washington per alternate con scritte tratte dai Canti pisani. Gli Oberto della lettura e scrittura cri- le sue trasmissioni profasciste del 1940-43, indub- presentarono il loro documentario nostalgico al Fe- tica e filmica. Nel 1972, ero bio sintomo di pazzia giudiziaria, ma a Rapallo c’era stival del Passo Ridotto che si teneva annualmente di partenza per un Fulbright ancora il suo archivio, i mobili che aveva fatto con a Rapallo sotto Capodanno, e raccontavano che a New York, mi regalò cin- molti dei veri amici di Ezra (il popolino, non politici que o sei rulli di pellicola ed ex-repubblichini) erano accorsi commossi. Fra Gevaert 16mm colori sca- l’altro queste immagini hanno un interesse docu- duta, che usai per regi- mentario notevole, perché di lì a poco la mansarda strare le mie impressioni fu smantellata per essere affittata ad altri. Fu un er- americane. Infatti nel 1967 rore cedere l’appartamento perché nel 1958 Ezra fu era nata a Roma la “Coope- rilasciato e si ripresentò a Rapallo, in cerca di casa, rativa Cinema Indipen- e dovette ripiegare su un caseggiato moderno. dente”, e gli Oberto Fu appunto nel 1958, quando Pound sbarcò a Ge- entrarono nell’elegante catalogo edito nel 1969 a nova dalla “Cristoforo Colombo”, che Anna e Mar- cura di Gianfranco Baruchello. Anche questa era una tino lo accolsero offrendogli un numero speciale performance d’artista. I film di OM sono come le della loro rivista d’avanguardia “Ana Eccetera”. Sta- schegge di una persona gentile che solo negli ultimi vano infatti definendo le basi dell’Anaismo, una sorta anni acquistò l’aspetto spiritato delle sue opere. Un di Dadaismo genovese in cui pensiero e arte conflui- aspetto molto simile a quello di ulivo scavato del suo vano in un clima di pseudologica materica. Martino, maestro di sempre, lo zio Ez. stimato restauratore di professione, stendeva mani- festi di Anafilosofia e dipingeva grandi tele su cui scriveva formule. Cosa significassero lo sapeva lui. Contava il gesto. Di “Ana Eccetera” uscirono diversi Nelle immagini: Marino Oberto in una foto di Gianni Ansaldi numeri dalla circolazione riservata a pochi cultori (in alto), in una foto anni ‘70 scattata da Massimo Bacigalupo (a sinistra) e in una scena del film di Adel Oberto “OM parla di dell’anarchia linguistica, poetica, artistica. Molto ele- OM con OM”(sotto). Qui sopra una riproduzione di “ Afiloso- ganti nel design, oggi oggetto di collezione, persino fare-Letterismo Kosmos” (2006, acrilico su tela, 60x40, tratta tradotti (ma come tradurre un non-pensiero?). Forse dalla riproduzione su catalogo “Afilosofia”, Livorno, 2006) . sullo sfondo c’era un rifiuto del conformismo degli schieramenti clericali e comunisti di quegli anni di passaggio all’inizio dei ’60. E a forza di scrivere su tela, Martino Oberto, che ormai si firmava OM (forse con riferimento alla sillaba sacra intonata dai santoni e dai loro seguaci alla Allen Ginsberg), passò o tornò alla pellicola, que- sta volta al 16mm. I suoi erano film-happening, oggetti trovati. Performance di artista visivo. Fra questi O botteto, cioè (in geno- vese) il saltello. Per una decina di minuti OM è fermo contro una parete bianca, poi negli ultimi se- condi ci sorprende con un “sal- tello”, cioè un vero e proprio salto su due piedi. Questo, spiega nelle note, è il famoso salto dell’intui- zione filosofica. O anche un gesto zen, minimale. Molto più ampio il

SETTEMBRE - OTTOBRE 2011 FILM DOC 19 LIGURIA D’ESSAI ≤

La regista di Corpo Celeste al festival di Levanto Celeste Alice [ di Antonella Pina ]

LL’OTTAVA EDIZIONE del una storia e mettersi in gioco com- Laura Film Festival, svoltasi que- pletamente, prendere la telecamera e andare. Attraverso i documentari dal libro di Anna Maria Ortese, viene veramente in quel fiume, ab- A st’anno tra Levanto e Bonassola, Corpo Celeste: è la Terra il corpo ce- biamo girato ad una settimana di di- sono poi arrivata alla finzione. abbiamo incontrato Alice Rohrwacher, la leste, un corpo celeste tra corpi ce- stanza da quella vera - Reggio cui opera prima, Corpo Celeste, era pre- Per raccontare la sua storia si è lesti. Calabria è solo un simbolo, la sua re- servita di un’adolescente, Marta, sente nella sezione dedicata alla rassegna Bisogna guardare alla Terra come altà potrebbe essere ovunque. non più una bambina e non ancora italiana, ovvero: “al cinema indipendente si guarda una stella, con lo stesso Nonostante la devastazione ur- una donna. E’ sembrato che per lei stupore e lo stesso desiderio. di qualità”. fosse importante sottolineare que- bana e morale che emerge dal film, Il suo film è stato presentato al sta età di confine. Lei è cresciuta in modo laico. La alla fine c’è un cauto ottimismo. Festival di Cannes, alla Quinzaine A me interessano molto i momenti conoscenza del mondo delle parroc- C’è un grande ottimismo, perché des realisateurs, dove il pubblico di incertezza: l’adolescenza, il pas- chie ha presupposto quindi una ri- esiste un’umanità e la possibilità di l’ha applaudita con molto calore. saggio tra la notte e il giorno. Ci vedo cerca, uno studio. relazionarsi faccia a faccia con le E’ stata una grande felicità perché una grande fragilità e una possibile Sì è un film nato dalla ricerca. Il cose. Certo c’è molta strada: “Lungo ho sempre cercato di seguire, anche apertura, molto più che nella pie- progetto risale a circa quattro anni fa. è lo cammino ma grande è la meta“ se da lontano, i film che passavano nezza. Non ho mai avuto interesse Ho frequentato gli ambienti di cui come dice Brancaleone da Norcia. per la Quinzaine. per la bellezza nel suo splendore, per parlo come osservatrice esterna. Alcuni personaggi sono molto ne- Questo presuppone una notevole la pienezza delle cose nel loro espri- E’ stata accusata di aver fatto un gativi, ma lei ha uno sguardo indul- passione per il cinema. mersi. Mi piacciono i boccioli, ciò che film contro l’insegnamento della gente. E’ la stessa indulgenza con Sì, anche se la mia passione è ini- deve ancora diventare. Nel film avevo Chiesa. A me pare che la storia sia cui guarda l’umanità? ziata tardi. Vengo da un piccolo paese il desiderio di raccontare una forma- pervasa da una religiosità profonda. Mannaggia sì! Perdono tutto anche dove non c‘è una sala cinematogra- zione, molto selettiva, molto di parte: E’ così, ma non ho prestato ascolto se poi, a volte, mi pento. fica e da bambina non avevo la possi- prendere solo un momento della vita alle polemiche. Volevo raccontare Ha un progetto per il futuro? bilità di vedere film. Però ho sempre di questa ragazzina, trapiantata in una realtà completamente di parte, Sto scrivendo una sceneggiatura. Il avuto una grande attenzione per le una città che non conosce, in un’età senza essere politicamente corretta. tema è ancora molto vago, comunque immagini, per la pittura oltre che per che, proprio perché è un momento di Il fatto che sia di parte fa sì che non sarà una fiction sul cambiamento in la letteratura. Nel cinema ho trovato passaggio, presenta un varco e può ci sia un giudizio, perché dichiaro tutti atto nel mondo agricolo. Penso che il matrimonio tra l’immagine e la sto- lasciarci entrare. i miei limiti. Racconto l’esperienza di ambienterò la storia nel Centro Italia. ria. Devo molto al Festival di Torino. La domanda che lei pone è: come un alieno che arriva in un luogo e fa E un film con sua sorella come Andando a studiare in quella città mi si può crescere in un mondo come una limitata esperienza di vita. Co- protagonista? sono accreditata al Festival. Ho visto questo? munque le reazioni sono state oppo- Se accadesse ne sarei molto con- film straordinari, introvabili, ed ho Sì, ho cercato di dire che si deve ste, non ci sono posizioni mediane e tenta, ma non posso saperlo prima, potuto coltivare l’idea che il cinema crescere dentro il mondo e non inse- questa è una cosa positiva. Non si non posso iniziare a costruire il film non sia solo spettacolo ma anche ri- guendo modelli aldilà del mondo, può piacere a tutti, per piacere a tutti partendo da un attore. Devo partire cerca. E’ forse il Festival a cui sono modelli astratti, siano quelli dello non piacerei a me stessa. da un paesaggio e poi da questo fare più legata per la sua linea e il suo spettacolo o di un certo tipo di fede. E la scelta di Reggio Calabria? un’indagine per arrivare a capire che proposito. E’ lì che è iniziata la pas- Volevo che Marta facesse un determi- E’ un grido di dolore per una città cosa vi accade dentro. Non posso sa- sione e quindi la voglia di entrare in nato percorso, che trovasse la sua che amo. E’ una città molto fragile e pere se lei potrà esserne la protago- quel tipo di ricerca. Il modo più sem- strada attraverso il mondo e non oltre penso che ci sia un desiderio di cam- nista. Nel caso lo fosse sarebbe un plice e immediato è stato il documen- il mondo. biamento. E poi, nonostante i luoghi grande onore. tario: c’era l’urgenza di raccontare Da qui la ragione del titolo preso siano tutti reali - la processione av- Il mistero della bambina scomparsa PREMIATO A GIFFONI OGGETTI SMARRITI , IL FILM DI GIORGIO MOLTENI GIRATO IN LIGURIA

successo, quarantenne, divorziato e la sceneggiatura del giovane la luna 2), Chiara Gensini (Capri 2, Robbiano e Matteo Zingirian. Il mi- con spider e casa superaccesso- Giorgio Fabbri avevano intenzioni I Cesaroni 3), Michelangelo Pulci stero della bambina scomparsa è riate. E’ talmente superficiale da e ambizioni alte e puntavano ad (ex Cavalli Marci, Colorado Cafe,). presto svelato: si tratta della bra- dimenticarsi di avere una figlia che insinuare – sottotraccia – motivi Premio ANEC al Giffoni Film Fe- vissima Ilaria Patané, per la prima lo adora. La piccola gli sparisce profondi e ultimi (la citazione fi- stival 2011, Oggetti Smarriti rap- volta sullo schermo, allieva della DISORDINATI E I DISTRATTI lo letteralmente da sotto il naso e nale da Giorgio Caproni ne è un presenta il ritorno in Liguria e al scuola di teatro “La quinta pratica- sanno bene: gli oggetti scom- Guido deve affrontare il mistero di indizio evidente). È questo per as- cinema (dopo Aurelia e Corsica!) bile” di Genova. I paiono facilmente, anche in queste sparizioni. Non ci troviamo surdo uno dei motivi di interesse per Giorgio Molteni, nato a Loano, (Giancarlo Giraud) casa, provocando un senso di di fronte ad un giallo della ‘stanza del film, quello che poteva essere e ormai affermato regista di film e smarrimento, di frustrazione e di chiusa’ o ad una puntata di “Alfred e non é. Il “dove” è nel “non dove”. serie televisive (Un posto al sole, rabbia. Ma da un piccolo inci- Hitchcock presenta”, ma ad una Ma il film per caratteristiche pro- Vivere, La squadra) e per Giorgia dente di percorso quotidiano, la commedia surreale, un fantasy, duttive non va in questa direzione. Würth nata a Genova, attrice negli sparizione di un cacciavite, alla che ci porta in un mondo parallelo, Oggetti smarriti è un lungometrag- ultimi film di Brizzi e nel recente scomparsa di una bambina ce ne una zona dell’universo dove fini- gio lowbudget, una commedia di Boxoffice di Ezio Greggio. Girato a passa. E’ quello che succede a scono gli oggetti smarriti e Guido chiara impronta family, con situa- Genova, Savona e Spotorno gra- Guido nel film Oggetti smarriti, è uno di questi. Sbandato in que- zioni assurde e divertenti, e nel zie anche alla collaborazione della quando “deve” badare per una sta “geometria del vuoto”, fra contempo e soprattutto un’opera- Liguria Film Commision, il film si sera alla figlia di sei anni e rinun- mondo e oltremondo, appaiono a zione crossing dalla tivu al cinema avvale dei contributi creativi e tec- ciare all’invitante cenetta pro- lui figure diafane, personaggi sen- per volti noti come quelli di Ro- nici di figure note del cinema indi- grammata con la ragazza del suali e bizzarri. Lo spunto originale berto Farnesi (Cento Vetrine, Butta pendente ligure come Giovanni momento. Lui è un architetto di

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Il capoluogo ligure è il set due film attualmente in lavorazione, Diaz e Cosimo e Nicole . Ce ne parlano le le due scenografe, Marta Maffucci ed Emita Frigato.

Sfondo Genova

[ di Francesca Felletti ]

UE TITOLI COSÌ DIVERSI come Diaz di altà dei fatti. Le montagne di de- Daniele Vicari, che denuncia le violenze e triti e di macerie nel quartiere della D soprusi in occasione del G8 del 2001, e Co- Foce dopo i vandalismi. La blinda- simo e Nicole di Francesco Amato, film musicale tura non solo della zona rossa, i tir sull’amore fra due giovani insegnanti, in comune con i container sulla sopraelevata. hanno sia l’ambientazione genovese, sia i dram- Tutti effetti ricostruiti digitalmente. matici fatti del tristemente noto summit interna- La desolazione di una città abban- zionale, in occasione del quale Cosimo (Riccardo donata, la cui popolazione aveva Scamarcio) e Nicole si conoscono, per poi rincon- presagito che qualcosa di terribile trarsi nel capoluogo ligure cinque anni dopo. sarebbe accaduto». sottolineare la sua dimensione verticale, che si svi- Marta Maffucci e Emita Frigato, scenografe ri- Marta Maffucci - che ha al suo attivo titoli im- luppa nei suoi diversi strati: vie, strade sopraele- spettivamente di Diaz e di Cosimo e Nicole, ci portanti come Caro diario e Aprile di Nanni Moretti, vate, autostrade, ferrovie, importanti per il hanno raccontato le loro impressioni in occasione Io sono con te di Guido Chiesa, Lezione Ventuno di racconto legato al viaggio. Poi c’è la zona portuale dei sopralluoghi genovesi e le parti della città che Alessandro Baricco e i precedenti di Vicari Velocità e la Commenda, che rappresentano la parte lavo- vogliono evidenziare durante le riprese. Massima e L’orizzonte degli eventi, senza contare gli rativa. E il centro storico con la sua multirazzialità. inizi di “assistentato” con autori come Luigi Co- Mentre l’amore ha il suo apice nella casa sulle pa- «A Genova giriamo gli esterni che ci permette- mencini e Alberto Lattuada – è alla 68esima Mo- lafitte che abbiamo costruito a Varazze, in un ranno di raccordare con chiarezza i luoghi e i fatti stra di Venezia con Ruggine di Daniele Gaglianone luogo allo stesso tempo romantico, riservato e sel- della notte passata dai manifestanti alla scuola dal romanzo di Stefano Massaron, che narra le vaggio.dal Visto 5 al che 26 il luglio periodo storico va dal 2001 al Diaz, e di fare da sfondo ai chroma key girati in Ro- drammatiche violenze subite da un gruppo di 2006 eliminiamo tutto ciò che al tempo non c’era: mania con il blue screen” – spiega Marta Maffucci bambini. schermi al led, smartphone, e poco altro». - «La maggior parte delle riprese sono avvenute a «L’ambientazione è quella della periferia di una Quale è la sua reazione quando rivede le sue Bucarest sia per una grande convenienza econo- metropoli degli anni ’70 – afferma la Maffucci - Ini- scenografie sul grande schermo? Di sorpresa? mica, sia per la difficoltà ad ottenere alcuni per- zialmente ho fatto una ricerca storica alla biblio- «Ci sono momenti in cui provo una grande messi, come quello di lavorare dentro la scuola teca universitaria di architettura; poi, per la prima emozione ma quasi mai sorpresa. Perché sul set si Diaz, dove la ferita è ancora aperta e difficile da volta, per i sopralluoghi mi sono avvalsa del- crea una forte sinergia fra il regista, il direttore rimarginare. Abbiamo scelto la capitale rumena l’aiuto di Google; a quel punto ho visitato i luoghi della fotografia e lo scenografo: un dialogo conti- anche per via di alcune somiglianze architettoni- che mi sembravano più adatti per poi scegliere i nuo per raggiungere l’obiettivo che ci si era pre- che: se abbiamo dovuto ricostruire parte di via Ce- dintorni di Taranto. Trovo che sia Gaglianone sia posto. A volte, come nel caso del film di Amato, sare Battisti – la parte restante verrà aggiunta con Vicari abbiano una sensibilità affine nel volere lavoriamo prima delle riprese su dei provini di effetti speciali tridimensionali – abbiamo anche puntare il dito su alcune situazioni che esistono materiali che poi utilizzeremo sul set. Questa volta utilizzato esterni somiglianti, come alcuni edifici ma restano invisibili in un mondo dove si crede di dalle scelte del direttore della fotografia abbiamo davvero simili a quelli genovesi. La questura, ad essere sempre al sicuro». capito i colori da utilizzare: siccome viene saturata esempio, è stata sostituita dal palazzo della molto la pellicola dobbiamo, ad esempio, evitare i stampa fatto costruire da Ceausescu durante la Emita Frigato ha iniziato giovanissima come as- bianchi che sparano troppo e stare attenti ai con- dittatura». sistente alla scenografia con registi come Sergio trasti. Per mantenere delle dominanti bisogna Maffucci, che idea della città volete trasmet- Citti, Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, quindi intervenire scurendo o accentuando certi tere? Gianni Amelio, Margarethe von Trotta, per poi la- toni». «L’immagine sarà prevalentemente notturna, vorare come scenografa in film come Strana la vita Dietro al suo film Noi credevamo, sui moti l’intenzione è quella di mostrare tutto quello che i e Amore in corso di Giuseppe Bertolucci, L'acqua e del Risorgimento italiano che dura tre ore, media in quei giorni non hanno fatto vedere: la re- il fuoco di Luciano Emmer, Amen di Costa Gavras, dev’esserci stato un lavoro davvero impegna- Noi credevamo di Mario Martone, che le è tivo di ricostruzione storica. valso un David di Donatello. «È stato un lavoro immenso che è durato tre Di Genova come sfondo di Cosimo e anni di preparazione e uno di girato con tante dif- Nicole dice: «È una città ricca di fascino ficoltà produttive ed economiche. Ma è stato un ed estremamente versatile. Ho cercato di impegno serio e molto disciplinato che è partito da una documentazione molto approfondita. Il set è stato altrettanto faticoso perché, come accade in televisione, si cambiava quasi un set al giorno. Tanti adattamenti ma anche ricostruzioni, come il Teatro dell’Opera di Parigi che è stato fatto a Ci- necittà. Tanta fatica è stata ripagata, dopo l’uscita in sala, da una grande soddisfazione per il suc- cesso ottenuto»

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PRIMI TITOLI IN PROGRAMMA CONTAGION, CARNAGE, A DANGEROUS METHOD

a vederlo al City. Oppure va a vederlo prima in un modo e poi I film? Solo se originali nell’altro. Ad aprire la nuova programmazione è stato Contagion di Steven Soderbergh, reduce dalla Mostra del Cinema di Vene- Da settembre, i film in prima visione escono al City di Genova in zia. A seguire, altri titoli di prestigio. Come Carnage di Roman versione originale con sottotitoli in italiano. Polanski, interpretato da un vero poker d’assi: Jodie Foster, Kate Winslet, John C.Reilly e Christopher Waltz, il memorabile listi, ma a tutti quegli spettatori che vogliono vedere un film nazista di Bastardi senza gloria. In questo caso, l’importanza così come è stato realizzato, indipendentemente dal fatto che della versione inglese è particolare, perché il film è ispirato a conoscano o no la lingua originaria. Fino all’anno scorso, i film un testo teatrale di Yasmina Reza, e ascoltare i dialoghi origi- in versione originale erano infatti proiettati nelle sale solo sin- nali diventa quindi importante. goli giorni della settimana, spesso senza sottotitoli, e si rivol- Altro film in programma, A Dangerous Method di David Cro- gevano quindi a un pubblico di studenti delle scuole di lingua, nenberg, con Viggo Mortensen che fa Sigmund Freud, Michael o comunque a spettatori particolari. Da questo settembre, in- Fassbender che interpreta Jung, Keira Knightley nella parte vece, i film monteranno regolarmente al cinema City di vico di Sabina Spielren (e c’è pure Vincent Cassel…). E non man- Carmagnola e verranno proiettati tutti i giorni della settimana, cheranno film in altre lingue, a cominciare dallo spagnolo di con orari normali, come gli altri titoli in prima visione. A quel La piel que habito di Pedro Almodovar, delirante storia di chi- punto, gli spettatori potranno scegliere. Chi vuole, andrà a ve- rurgia con Antonio Banderas e la Marisa Paredes di Tutto su dere il film nelle sale in cui viene presentato doppiato. E chi mia madre. Inglese, spagnolo, francese o tedesco, del resto, Una scena di Carnation: ©studio Lucherini Pignatelli invece vuole ascoltare il sonoro originale, le vere voci degli fa poca differenza: quello che conta non è tanto imparare una lingua, quanto ascoltare i film così come sono stati realizzati. ILM IN VERSIONE ORIGINALE inglese, ma non solo. attori, e insomma il film com’è Anche film in spagnolo, in francese… E tutti debita- stato girato, ma con la garan- F mente sottotitolati in italiano. zia dei sottotitoli che gli per- Arrivano finalmente a Genova i film in lingua originale sot- metteono di seguire totitolata, quelli che non si rivolgono a un pubblico di specia- agevolmente i dialoghi, andrà

UNA VITA DA CINEFILO TRA SOTTOTITOLI E DOPPIAGGIO I miei primi sottotitoli L’emozione di quei primi film del dopoguerra, con le voci originali delle star di Hollywood. Claudio G. Fava ritratto da Gianni Ansaldi [ di Claudio G. Fava] 1946 a Roma erano ripresi i doppiaggi ed, ovviamente, con la fine dell’oc- UN AVVENIMENTO MINIMO ma, non so cupazione l’esperimento non ebbe seguito). perché, me ne sono ricordato per tutta la vita Scopersi così il duplice piacere del cinema sonoro. Da un lato l’ingegnosa È (che ormai è lunghetta). Nell’estate del 1945 sovrapposizione delle voci nostrane a quelle originali, intarsiate in un altro ero ormai sfollato in campagna vicino a Novi Li- corpo da attrici ed attori di straordinaria duttilità. Dall’altro il gusto letterario gure da almeno due anni e in quei primi mesi di dell’immagine originale animata, se così si può dire, dal fiato primigenio di fine della guerra assorbivo tutto a doppia velocità: ogni personaggio, insieme alla voce, componente irrinunciabile della per- soprattutto il sapore inebriante di miele delle si- sonalità di ognuno di noi. Affiancando così al piacere della lettura quello garette americane (del danno mi sono accorto cin- delle battute e dei rumori della presa diretta. Che è la regola per il cinema quanta anni dopo !) e, senza paura di anglosassone e per quello di molte altre nazioni. bombardamenti, l’andar liberamente in bicicletta Come è noto il doppiaggio di fatto totale in uso in Italia è anche frutto, ol- a Novi, con i suoi giornali nuovissimi ed i suoi treché di una profittevole concessione ai gusti del pubblico, anche della le- ghiotti cinematografi (ora tutti scomparsi). Un gislazione fascista che di fatto proibì in pomeriggio vado appunto a Novi ed entro in un modo esplicito di far udire al cinema cinema, forse l’Iris. Mentre sono ancora mezzo lingue che non fossero l’italiano (de- dentro e mezzo fuori dalla sala, scosto una di cisione doppiamente paradossale in Non passa quelle tende pesanti che usavano allora e odo una voce soffocata ripetere un mondo ancora largamente dialet- lo straniero una strana parola: “Tughedèr, Tughedèr”. Entro evedo sullo schermo un at- tofono: si spiega così la famosa bat- tore che parla in una lingua che non conosco (allora il “mio” idioma straniero tuta di Ennio Flaiano secondo cui N ITALIA, I FILM IN VERSIONE ORIGI- era il francese) e leggo una parola sovrascritta: “Insieme ! Insieme !”. l’italiano è la lingua in cui parlano i NALE hanno da sempre avuto vita dura. Fu quello il mio primo, indimenticabile incontro con i sottotitoli al ci- doppiatori). I Fin dagli ‘30 il fascismo vietò la distri- nema. L’attore era Charles Boyer, la parola che diceva era “Together, To- Professionalmente ho diviso le due buzione di pellicole che contenessero del gether!” che suonava vagamente milanese così come l’ho prima trascritta passioni: alla Rai ho commissionato dialogo in lingua straniera. Qualche anno perché la pronunciava Charles Boyer, interpretando con il suo accento fran- migliaia di ore di doppiaggio e da 14 dopo, impose espressamente il doppiaggio cese un avventuriero rumeno in cerca di una zitella americana da sposare anni sono il direttore artistico del più come forma di sostegno all’industria na- per entrare negli Stati Uniti. Il film era “La porta d’oro” (Hold Back the Dawn, noto Festival italiano del doppiaggio. zionale, pretendendo venisse effettuato solo in Italia. Qualche film in versione ori- 1941) di Mitchell Leisen, al fianco di Boyer Paulette Goddard e Olivia De Come cinefilo ho sempre gustato ginale sottotitolata circolò subito dopo la Havilland, il Morandini 2011 del mio amico Morando gli dà ben tre stellette, l’emozione di cogliere insieme la guerra, ma la pratica durò poco tempo: elogiando il protagonista e gli sceneggiatori Billy Wilder e Charles Brackett. parziale o totale traduzione scritta di Dopo quasi 70 anni, eccetto la trama, ricordo tante cose e soprattutto l’emo- ormai il pubblico italiano era abituato a ve- un dialogo che contemporanea- dere solo film doppiati, mentre in molti zione di quei sottotitoli mai visti prima, che mi aprirono un universo cine- mente mi scaturisce nelle orecchie. paesi stranieri i film escono da sempre sia matografico ancora ignoto e che in Italia furono importati sino a tutto il 1945 E tutto per merito di Charles Boyer in versione doppiata, sia sottotitolata. dal benemerito PWB, il Psychological Warfare Branch anglo-americano (nel e del cinema “Iris”.

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RASSEGNA SUL CINEMA TEDESCO ANNI ‘70 AL CINEMA AMERICA DI GENOVA Germania in autunno In programma film di Herzog e Fassbinder. E il 25 ottobre una giornata tutta dedicata a Marco Bellocchio.

ERZOG, FASSBINDER E BELLOCCHIO… Le re- Herzog è ancor oggi uno dei registi più ostinata- trospettive del cinema America e della Cine- mente sperimentali e non riconciliati in circolazione, Hteca Griffith continuano a scandagliare l’epoca l’opera di Fassbinder resta forse la più traboccante di d’oro del nuovo cinema tra gli anni ’60 e ’70, quello spunti vitali nella leggendaria stagione del cosiddetto che ha radicalmente trasformato in tutto il mondo la nuovo cinema tedesco. Ma dopo l’accoppiata di grandi maniera di concepire e realizzare i film. maestri della rassegna “Germania in autunno”, il Dopo il successo della rassegna sulla Nouvelle terzo autore in calendario è addirittura quello che Vague francese della scorsa stagione, dal 27 settem- possiamo ritenere il maggior regista del cinema ita- bre lo sguardo si sposta così sul cinema tedesco con liano di oggi, appena premiato col Leone d’oro alla MARTEDÌ 27 SETTEMBRE la rassegna “Germania in autunno”, imperniata su Mostra di Venezia: Marco Bellocchio, cui verrà dedi- Werner Herzog 1: due dei suoi massimi autori: Werner Herzog e Rainer cata un’intera giornata di omaggio il 25 ottobre, pro- ore 16 - 20.30 Nosferatu (1978) W. Fassbinder. Di Herzog si vedranno film anni ’70 babilmente con la sua diretta partecipazione alla ore 18 - Aguirre, furore di Dio (1972) come L’enigma di Kaspar Hauser (1974), La ballata di serata. ore 22.30 - La ballata di Stroszek (1977) Stroszek (1977) e Aguirre, furore di Dio (1972), con un I quattro titoli in programma vanno dal folgorante Klaus Kinski spiritato nella parte di un conquistatore film d’esordio (I pugni in tasca, 1965) a Nel nome del MARTEDÌ 4 OTTOBRE spagnolo che continua ossessivamente la sua im- padre (1972), sul quale il regista è tornato ancora re- Werner Herzog 2: presa feroce e spietata, fino all’autodistruzione: asso- centemente. Ma una raccomandazione particolare ore 16 – 20.30 L’enigma di Kaspar Hauser (1974) lutamente imperdibile! Accanto, due merita La Cina è vicina (1967), film ul- ore 18 – 22.30 Fitzcarraldo (1982) opere della seconda fase del regista, timamente poco visto eppure tutto da improntata a maggiori ambizioni pro- riscoprire. E, quanto al quarto film in duttive: come Nosferatu (1978), un programma, Sbatti il mostro in prima MARTEDÌ 11 OTTOBRE quasi-remake del film di Murnau che pagina (1972), è assolutamente cult Rainer Werner Fassbinder 1: è anche un ripensamento sulle radici per l’interpretazione di Gian Maria Vo- ore 16 – 20.30: La moglie del capostazione più profonde del regista all’interno del lonté, per il suo discorso alla moglie vers. originale con sottotitoli cinema tedesco, oppure Fitzcarraldo davanti alla televisione, per il nome ore 18 – 22.30: Veronica Voss (1982) (1982), dove i temi dell’avventura autodistruttiva e del profetico del quotidiano reazionario dove lavora, per confronto estremo con la Natura sfociano in una pro- Ignazio La Russa che si intravvede in un comizio, ma MARTEDÌ 18 OTTOBRE duzione più ricca ma non per questo più riconciliata. soprattutto per la presenza nel cast di Massimo Pa- Rainer Werner Fassbinder 2: Due film, questi ultimi, ancora interpretati da Klaus trone: tutti gli amici della Cineteca Griffith capiranno! 0re 16 – 20.30 Selvaggina di passo (1973) Kinski, protagonista di un’accoppiata di interpreta- ore 18 – 22.30: Querelle de Brest (1982) zioni strepitose: e per quanto riguarda Fitzcarraldo, si può sempre ricordare la scena riportata in Kinski – MARTEDÌ 25 OTTOBRE il mio nemico più caro, dove durante le riprese un capo indigeno, vedendo il comportamento di Kinski Bellocchio Day sul set, si offre a Herzog di eliminarglielo personal- Omaggio a Marco Bellocchio mente. Di Fassbinder, si vedranno invece film mitici come ORE 16.00 - I PUGNI IN TASCA (1965) - Il leg- ORE 20.30 - LA CINA E’ VICINA (1967) – Me- Querelle de Brest (1982), che difficilmente potrete gendario film d’esordio di Bellocchio, col protago- schinità, cinismi e arrivismi nell’Italia alla vigilia del guardare in tv su una rete nazionale a causa del suo ’68. Leone d’argento a Venezia, poi dimenticato, argomento, oppure il funereo Veronica Voss (1982), nista Lou Castel che decide lucidamente di sterminare i membri della sua famiglia: sconvol- oggi assolutamente da riscoprire. Con l’esordiente penultimo film del regista, girato in un malinconico e ventenne Alessandro Haber nella parte di Rospo. visionario bianco e nero, omaggio a un’ex-diva del gente per l’epoca, durissimo ancor oggi. ORE 22.30 - SBATTI IL MOSTRO IN PRIMA Terzo Reich travolta dalla morfina. Ma di Fassbinder ORE 18.00 - NEL NOME DEL PADRE (1972) – PAGINA (1972) – Caccia al mostro nella Milano si potranno vedere anche due titoli particolarmente Un ragazzo entra in un collegio gestito dai preti e dei primi anni ‘70, tra depistaggi e campagne dif- rari: La moglie del capostazione (1977) in versione scatena la rivolta degli studenti. Ambientato negli famatorie di un giornale reazionario. Sarcastico e originale sottotitolata, e soprattutto Selvaggina di anni Cinquanta e ispirato a spunti autobiografici, sferzante, con un geniale Gian Maria Volonté. passo (1973), splendido esempio della sua prima fase, pervaso da “un senso di disperata ribellione” (Bel- attualmente uno dei film del regista più difficili a ve- locchio). dersi.

sità e la naturalezza dei suoi dialoghi”. Habemus Agave Haber, in preda ad una certa agitazione L’Agave di Cristallo per i migliori dialoghi al film di dovuta, forse, ad una crisi di astinenza da Moretti. Ritira il premio a Lerici Renato Scarpa. fumo, ha ringraziato gli organizzatori del Festival parlando della sua carriera e di Antonio Tarantino, ha preferito il film di sona civilissima e molto disponibile, che come ami entrare nei ristoranti ed assag- Nanni Moretti a Gorbaciof di Stefano In- ha saputo rendere l'esperienza vissuta giare le cose che gli altri avventori hanno certi e a Una seconda giovinezza di Pupi sul set particolarmente piacevole, cosa nel piatto. Ha poi polemizzato un po' con Avati. Renato Scarpa, che nel film inter- non frequente in questi tempi di generale il presentatore e con il direttore artistico, preta il Cardinale Gregori, ha ritirato il imbarbarimento”. Scarpa ha quindi salu- Oreste Valente, e non ha resistito alla ten- abemus Papam è stato il film premio durante la serata di gala al Teatro tato il pubblico di Lerici con l'augurio che tazione di accendersi una sigaretta, fu- vincitore della settima edizione Astoria. L'attore italiano, al suo secondo “l'umiltà e l'educazione possano tornare marla e quindi spegnerla sul palco H dell'Agave di Cristallo, il Festival film con Moretti, ha alle spalle una lunga presto a governare le nostre vite”. dell'Astoria. ideato da Stefano De Martino per la Città e prestigiosa carriera cinematografica e Un premio speciale è stato assegnato Ci uniamo a Scarpa nell'attesa di tempi di Lerici che premia i migliori dialoghi ci- televisiva. Sul palco dell'Astoria ha rac- ad Alessandro Haber, come protagonista migliori. nematografici. La giuria, presieduta da contato il suo lavoro con il regista, “per- del film Un giorno nella vita per “l'inten- (Antonella Pina)

SETTEMBRE - OTTOBRE 2011 FILM DOC 23 I PROGRAMMI DEI CINEMA DOC in LIGURIA ≤ GENOVA e PROVINCIA

CLUB AMICI DEL CINEMA - Tel. 010. 413838 c/o Cinema Don Bosco - Via C.Rolando, 15 16151 Genova - Sampierdarena www.clubamicidelcinema.it Orari: feriali: Unico spett. ore 21,00 sabato: ore 15,30 - 21,00 La commedia domenica e festivi: ore 18,30 - 21,00 secondo Woody Allen

Da sabato 8 a martedì 11 Da lunedì 17 a giovedì 20 paese, pieno di soldi e convinto di poter comprare tutto. Quando la guerra bussa alla porta della cit- OTTOBRE 2011 LE DONNE DEL 6° PIANO VENERE NERA tadina la situazione si ribalta e Divko conquista di Philippe Le Guay con Fabrice Luchini, di Abdellatif Kechiche con Yahima Tor- l’unica cosa che ha sempre voluto, il vero motivo Venerdì 30 Settembre Sandrine Kiberlain, Natalia Verbeke, Car- rès, Andre Jacobs, Olivier Gourmet, per cui ha fatto ritorno. Dal regista premio Oscar men Maura, Francia 2011, 104’. Francia 2010, 160’. di “No man’s land”. LA COMMEDIA SECONDO WOODY ALLEN La barriera che separa l’ambiente ovattato di una La terribile storia di una donna ottentotta, Saartje LA ROSA PURPUREA DEL CAIRO famiglia borghese dal mondo allegro e vitale delle Baartman, trasferita in Europa nel 1810, che i suoi Venerdì 28 con Mia Farrow, Jeff Daniels, Danny domestiche spagnole relegate al sesto piano viene aguzzini esibiscono come fenomeno per le sue ca- infranta per caso da un tranquillo e metodico LA COMMEDIA SECONDO WOODY ALLEN Aiello, USA 1985, 82’. ratteristiche fisiche al pubblico delle fiere, agli agente di cambio. Da allora la sua vita non sarà scienziati, ai ricchi frequentatori di salotti libertini. Un’appassionata dichiarazione d’amore per il ci- più la stessa. ACCORDI & DISACCORDI nema tra realtà -la Grande Depressione- e finzione Dal regista di “Cous Cous” e di “Tutta colpa di Vol- con Sean Penn, Samantha Morton, Uma - il film visto e rivisto da una povera casalinga , Mercoledì 12 e giovedì 13 taire”. Thurman, USA 1999, 95’. coinvolta e travolta dalla speranza di un amore fe- MICHEL PETRUCCIANI - Venerdì 21 Biografia immaginaria ispirata alla figura di Django lice con un attore capace di uscire dallo schermo. Reinhardt, il grande compositore jazz di etnia sinti, BODY & SOUL LA COMMEDIA SECONDO WOODY ALLEN ossessione e punto di riferimento per il protago- Da sabato 1 a martedì 4 Ottobre di Michael Radford, Italia/Francia/Ger- nista del film, un chitarrista donnaiolo e ubriacone. mania 2011, 90’. RADIO DAYS IL RAGAZZO CON LA BICICLETTA con Mia Farrow, Seth Green, Diane Kea- L’ambiente è quello dei locali tipici dello swing, la La vita e la carriera di un pianista jazz dal tocco di Jean-Pierre e Luc Dardenne con Cé- colonna sonora è un’antologia da collezione di irripetibile, la forza della sua personalità esube- ton, Jeff Daniels, USA 1987, 88’. cile de France, Thomas Doret,- Francia classici degli anni ’30. rante e l’incredibile dedizione alla tastiera che no- Dagli anni ’30 al 1944, la vita immaginaria di un /Italia/Belgio 2011, 87’. nostante una malattia genetica invalidante gli ragazzino ebreo americano popolata dalle voci dei Un ragazzino che non si arrende di fronte all’ab- consentirono di diventare un gigante della mu- cantanti, presentatori, eroi dei fumetti e commen- Da sabato 29 a martedì 1 Novembre bandono del padre, una giovane donna che lo con- sica. tatori sportivi dei suoi programmi radiofonici pre- sola per la perdita della preziosissima bicicletta ed CARNAGE In collaborazione con Cinemabili feriti. Ricordo di un mondo spontaneo dove la di Roman Polanski con Kate Winslet, è disposta ad accettarlo e a rispondere al suo di- parola era ancora regina. Christoph Waltz, Jodie Foster, John sperato bisogno di affetto. Grand Prix della Giuria Venerdì 14 Reilly, USA 2011, 79’. a Cannes 2011. LA COMMEDIA SECONDO WOODY ALLEN Da sabato 22 a martedì 25 Faccia a faccia tra due coppie di genitori dopo che Mercoledì 5 e giovedì 6 ALICE TERRAFERMA i loro figli sono stati coinvolti in una lite scolastica. THE TREE OF LIFE con Mia Farrow, William Hurt, Joe Man- di Emanuele Crialese con Donatella Fi- Basta mezz’ora perché quello che doveva essere tegna, Alec Baldwin, USA 1990, 106’. un incontro cordiale si trasformi in uno scontro di Terrence Malick con Brad Pitt, Sean nocchiaro, Beppe Fiorello, Mimmo Cutic- Una ricca quarantenne molto per bene tradisce il senza esclusione di colpi, e le convenzioni sociali Penn, Jessica Chastain, USA 2011, 138’. chio, Italia/Francia 2011, 88’. marito per un sassofonista. Grazie a pozioni ma- vengano spazzate via da istinti primitivi e spieta- Una summa del cinema di Malick. La vita di pro- Le nuove norme del respingimento non hanno giche che dovrebbero alleviare il suo senso di tezza. In concorso a Venezia. vincia di una cittadina americana degli anni ’50 e corso per Ernesto, un vecchio marinaio che si ri- colpa si avventura in dimensioni fiabesche, ma il mistero indecifrabile della morte messi in rela- fiuta di abbandonare in mare i migranti, e decide scopre che il Paese delle Meraviglie non fa per lei. zione con la genesi dell’universo, la presenza del di prendersi cura di una donna incinta e del suo Male e il concetto dell’uomo nel cosmo. Palma Sabato 15 e domenica 16 bambino di pochi anni. Una scelta che non viene d’Oro a Cannes 2011. condivisa dai membri della sua famiglia. Gran Pre- SUPER 8 mio speciale della Giuria a Venezia 2011. Venerdì 7 di J.J. Abrams con Joel Courtney, Elle LA COMMEDIA SECONDO WOODY ALLEN Fanning, USA 2011,112’. Mercoledì 26 e giovedì 27 SETTEMBRE Un gruppo di ragazzini appassionati di cinema vogliono realizzare un film in super 8 e si ritro- CIRKUS COLUMBIA con Denholm Elliott, Mia Farrow, Elaine vano a riprendere un disastro ferroviario. Il treno di Danis Tanovic con Miki Manojlovic, Mira Stritch, USA 1987, 82’. che deraglia libera una misteriosa presenza, e i Furlan, Jelena Stupljanin, Bosnia Erze- L’autunno è il momento della resa dei conti in una fatti successivi all’incidente coinvolgeranno in govina/ Francia/ GB/ Germania/ Slove- tranquilla casa del Vermont dove riemergono ten- maniera drammatica la vita dell’intera città. nia/ Belgio 2010, 115’. sioni familiari a lungo sopite, il ricordo di un as- Spielberg rivisitato con molta adrenalina. sassinio e il rancore per un amore rubato. Alla vigilia del conflitto nei Balcani Divko torna al

Anteprima MISSING FILM FESTIVAL Organ Traffic). Dietro questa storia, che MISSING FILM Biblioteca Cervetto Via Jori, 60 - sembra tratta da un romanzo di un narratore Genova – Rivarolo favoloso della magia del Sudamerica, Orazi FESTIVAL non perde un dettaglio della natura lussureg- LO SCHERMO PERDUTO -20a EDIZIONE A MAO E A LUVA Storia di un giante, della povertà da dopoguerra, dei visi Progetto speciale dell’Associazione trafficante di libri che irradiano speranza e paura, gioia e ras- Nazionale di Cultura Cinematografica di Roberto Orazi - Documentario – segnazione. C.G.S. (Cinecircoli Giovanili Sociocultu- 80’ – Italia 2010 E’ prevista la partecipazione del regista. rali). Recife, nord-est del Brasile: in una delle aree Ingresso libero. Dal 15 al 24 novembre 2011 più povere del pianeta, un ragazzo come MEDIATECA DELLO Giovedì 27 ottobre - Ore 17,30 tanti decide di aprire una biblioteca per bam- SPETTACOLO E DELLA bini nella favela cittadina. Sacrificando le sue poche risorse, compra libri usati ed accoglie COMUNICAZIONE i ragazzi per qualche ora ogni giorno. Il suo CENTRO CIVICO BURANELLO nome è Kcal, si definisce un “trafficante di Lezioni di Cinema a cura di Elvira libri” e le sue giornate di cantastorie e biblio- Ardito e Giancarlo Giraud tecario ambulante sono raccontate dal ta- lento di Roberto Orazi (premiato al Festival Musiche per lo schermo di Roma lo scorso anno con H.O.T. – Human Dal 6 ottobre tutti i giovedì ore 17,45 24 FILM DOC SETTEMBRE - OTTOBRE 2011 ≥ I PROGRAMMI DEI CINEMA DOC in LIGURIA

CINECLUB NICKELODEON - Tel. 010 589640 CINEMA COLUMBIA - Tel. 010 9657020 Via Consolazione, 1 - 16121 Genova Via Vittorio Veneto, 1 Ronco Scrivia -GE e-mail: [email protected] Orari spettacoli: gio - ven - sab - dom: ore 21,00 Orari: venerdì e domenica ore 16,00 e 21,15; sabato e feriali: unico spettacolo ore 21,15 www.cinemacolumbia.it e-mail: [email protected] Da ven 23 a gio 29 settembre Da ven 14 a gio 20 ottobre Da ven 17 a dom 19 settembre HABEMUS PAPAM LE DONNE DEL 6° PIANO KUNG FU PANDA 2 di Nanni Moretti con Michel Piccoli, ddi Philippe Le Guay con Fabrice Luchini, di J Yuh, con Jack Black, Dustin Hoff- Jerzy Stuhr, Margherita Buy, Italia-Fran- Sandrine Kiberlain, Carmen Maura, Fran- man, Lucy Lin , USA 2011, 91’ cia 2011, 100’ cia 2011, 106’ Da ven 23 a dom 25 settembre Da ven 30 sett a gio 6 ottobre Da ven 21 a gio 27 ottobre KUNG FU PANDA 2 COSE DELL’ALTRO MONDO THE CONSPIRATOR di J Yuh, con Jack Black, Dustin Hoff- di Francesco Patierno con Valentina Lo- di Robert Redford con James McAvoy, man, Lucy Lin , USA 2011, 91’ dovini, Valerio Mastandrea, Diego Abatan- Robin Wright, Kevin Kline, USA 2011, Da ven 16 a dom 25 settembre tuono, Italia 2011, 90’ Gio 6 ottobre 122’ LE DONNE DEL 6° PIANO Da ve 7 a gio 13 ottobre SORELLE MAI di Philippe Le Guay con Fabrice Lu- Da ven 28 ott a gio 3 novembre di Marco Bellocchio con Pier Giorgio chini, Sandrine Kiberlain, Carmen IL PRIMO INCARICO Bellocchio, Elena Bellocchio, Dona- Maura, Francia 2011, 106’ di Giorgia Cecere con Isabella Rago- RUGGINE tella Finocchiaro, Italia 2010, 110’ di Daniele Gaglianone con Filippo Timi, nese, Francesco Chiarello, Italia 2010, Giovedì 27 ottobre 90’ Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea, Va- Gio 13 ottobre leria Solarino, Italia 2011, 109’ TUTTI PER UNO CORPO CELESTE di Romain Goupil con Valeria Bruni NEI GIORNI MARTEDÌ 4 - 11 - 18 - 25 OTTOBRE 2011 di Alice Rohrwacher con Yle Via- Tedeschi, Linda Doudaeva, Jules Rit- nello, Anita Caprioli, Renato Carpen- manic, Francia 2010, 90’ CORSO DI LETTURA DEL LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO tieri, Italia 2011, 98’ Per informazioni ed iscrizioni : Tel. e fax 010589640 [email protected] www.cineclubnickelodeon.it

Da ven 14 a mer 19 ott QUESTA STORIA QUA CINEMA EDEN - Tel 01069812000 di Alessandro Paris, Sibylle Righetti con Vasco Rossi, Novella Rossi, Ivana Via Pavia, 4 canc - 16121 Genova Pegli Lenzi, Italia 2011, 75’ e-mail: [email protected]

Da ven 30 sett a merc 5 ottobre luogo del campeggio, lontani dalle ansie dei ge- LE GRANDI OPERE AL CINEMA - ore 20 nitori, a casa preoccupati o distratti, e da fidan- OLTRE IL MARE zate troppo prese da se stesse, si sentono tutti di Cesare Fragnelli con Alessandro In- più che mai liberi di appropriarsi dell’adesso e di 28 settembre 2011 - FAUST di Gounod tini, Alberto Galetti, Micol Oliveri, Italia seguire i propri impulsi, senza pensare alle con- 2011 seguenze. Si sentono immortali. Amori, sesso, in diretta da Royal Opera House Londra PRIMA VISIONE MICROCINEMA droghe, tradimenti si incrociano in una vacanza 4 ottobre - Puglia. Oggi. Un gruppo di ragazzi universitari de- da schianto. Ma le loro vite non ancora decise si TURANDOT di Giacomo Puccini cide di partire per una vacanza in campeggio. De- ritrovano di fronte ad un tragico evento. A salvarli near live - da Festival Pucciniano - Torre del Lago stinazione Otranto. Cinque ragazzi e tre ragazze, ci sarà un’amicizia senza fine? tutti amici dall’infanzia. Un bel campione di tipi 18 ottobre - LA BOHEME di Giacomo Puccini umani. Dal leader bello e carismatico al simpatico Da ven 07 a mer 12 ott sbruffone figlio di industriali, dal più emotivo ed near live - da Festival Pucciniano - Torre del Lago introverso al furbetto a caccia di avventure, dal- LE DONNE DEL 6° PIANO l’aspirante showgirl all’alternativo di sinistra. C’è di Philippe Le Guay con Fabrice Lu- chi soffre per amore, chi tenta di dare un senso chini, Sandrine Kiberlain, Carmen all’esistenza, chi si fa gioco dei sentimenti altrui, Maura, Francia 2011, 106’ chi pensa solo a divertirsi. Nello stato di non

IMPERIA E PROVINCIA

Cinema OLIMPIA - Tel. 0184 261955 Lun 17 e mar 18 ottobre Via Cadorna, 3 - BORDIGHERA - IM Lun 3 e mar 4 ottobre NON LASCIARMI COSE DELL’ALTRO MONDO www.bordighera.it di Mark Romanek con Carey Mulligan, di Francesco Patierno con Diego Abatan- Andrew Garfiels, Keira Knightley, USA- tuono, Valerio Mastandrea, Valentina Lodo- Orari spettacoli: unico spettacolo ore 21,00 Gran Bretagna 2010, 103’ vini, Italia 2011, 90’

Promozione film d’ Essai: Euro 3,00 Lun 10 e mar 11 ottobre Lun 24 e mar 25 ottobre IL RAGAZZO TUTTA COLPA DELLA MUSICA Lun 19 e mar 20 settembre Lun 26 e mar 27 settembre di Ricky Tognazzi con Stefania Sandrelli, CON LA BICICLETTA Elena Sofia Ricci, Marco Messeri, R. To- di Jean Pierre e Luc Dardenne con Cecile LONDON BOULEVARD THE CONSPIRATOR gnazzi, Italia 2011, 98 di William Monahan con Colin Farrell, di Robert Redford con James McAvoy, de France, Thomas Doret, Francia-Belgio- Keira Knightley, USA-GB 2010, 103’ Robin Wright, Kevin Kline, USA 2011, 122’ Italia 2011, 87’

SETTEMBRE - OTTOBRE 2011 FILM DOC 25 SAVONA e PROVINCIA

della rassegna cinematografica ‘’La casa del futuro’ Nuovo FILMSTUDIO - Tel./fax 019 813357 La bulle et l'architecte di Julien Donada produzione: Doc Net, Fran- Piazza Diaz, 46r - SAVONA cia 2003, 51' lingua: francese E' la storia dell'architetto radicale e sperimentatore www.nuovofilmstudio.it - [email protected] Pascal Hausermann che negli anni sessanta realiz- zava case a forma di bolla in cemento armato, tipiche di una stagione architettonica votata al rapporto tra architettura ed ecologia. da ven 2 a lun 9 settembre Creduto morto dopo uno scontro con il celeber- ingresso libero Film in prima visione rimo boss della droga Torrez, l'ex agente federale Miike con Koji Yakusho, Takayuki Ya- messicano Machete fugge in Texas tentando di mada, Giappone/Gran Bretagna 2010, da ven 21 a lun 24 ott mar 06 set 15.30 - 21.15 sparire e di scordare il suo tragico passato, ma 126' mer 07 set 21.15 Film in prima visione trova solamente una fitta rete di corruzione e in- Il nobile samurai Shinzaemon Shimada riceve in se- TOURNÉE giustizia. L'uomo decide allora di riscattare il suo greto l'incarico di assassinare il crudele signore feu- mar 25 ott 15.30 - 21.15 di Mathieu Amalric con Mathieu Amal- nome e svelare un intricato complotto che lo vede dale Naritsugu in seguito alla sua violenta ascesa al mer 26 ott 21.15 ric, Miranda Colclasure, Suzanne Ram- come capro espiatorio... potere. Insieme a un gruppo di samurai, Shinzaemon BRONSON sey, Francia 2010, 111' progetta un'imboscata per catturare il feudatario, da ven 30 set a lun 3 ott di Nicolas Winding Refn con Tom Joachim, ex produttore televisivo parigino, oramai in- anche se si tratta di una missione suicida... Hardy, Kelly Adams, Gran Bretagna viso a quel mondo per colpa del carattere, sta por- Film in prima visione 2008, 92' tando in giro per la Francia una compagnia di new gio 13 ott 21.00 mar 04 ott 15.30 - 21.15 L’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provin- Ostinatamente devoto alla violenza, Michael - in arte burlesque americana. Tra il successo delle serate e Charles Bronson - cresce collezionando bravate di le difficoltà di muoversi in un mondo di gente che lo mer 05 ott 21.15 cia di Savona e la rivista digitale di architet- tura Archphoto.it presentano, nell’ambito poco conto, ma una volta adulto, dopo una rapina conosce e lo vuole evitare, Joachim sogna di tornare THE TREE OF LIFE viene rinchiuso in carcere. Dentro diventa il prigio- nella capitale da vincitore. Gestire la truppa però non di Terrence Malick con Brad Pitt, Sean della rassegna cinematografica ‘’La casa del futuro’ niero più famoso d’Inghilterra: un carcerato eccen- è per niente facile… Penn, Jessica Chastain, Hunter McCrac- ken, Gran Bretagna/India 2011, 138' La fonte meravigliosa da ven 9 a lun 12 settembre di King Vidor produzione: Henry Blanke (Ci- Texas, anni Cinquanta. Jack cresce tra un padre duro neteca Griffith), Usa 1949, 119' lingua: in- Film in prima visione ed esigente e una madre dolce e protettiva. Stretto glese - sottotitoli in italiano tra due modi dell'amore forti e diversi, diviso tra essi mar 13 set 15.30 - 21.15 per tutta la vita, e costretto a condividerli con i due E’ un film drammatico diretto da King Vidor e basato mer 14 set 21.15 fratelli che vengono dopo di lui. La vita, la morte, l'ori- sul romanzo di Ayn Rand. Protagonista del film è Gary I BACI MAI DATI gine, la destinazione, la grazia di contro alla natura… Cooper nel ruolo dell'architetto Howard Roark, Patri- cia Neal nel ruolo di Dominique Francon, Raymond di Roberta Torre con Donatella Finoc- Massey nel ruolo di Gail Wynand, Robert Douglas nel chiaro, Carla Marchese, Italia 2010, 80' gio 06 ott 21.00 L’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provin- cia di Savona e la rivista digitale di architet- trico e sbiecamente intelligente che non ha mai tura Archphoto.it presentano, nell’ambito ucciso nessuno ma vive da trent’anni in totale isola- della rassegna cinematografica ‘’La casa mento… del futuro’ gio 27 ott 21.00 The electric house L’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provin- di Buster Keaton produzione: Joseph M. cia di Savona e la rivista digitale di architet- Schenk (Cineteca Griffith), Usa 1922, 19' tura Archphoto.it presentano, nell’ambito ‘’La casa Un cortometraggio diretto da Buster Keaton e Eddie della rassegna cinematografica del futuro’ Estate. Librino, un quartiere “modello”, periferico e Cline. Alla consegna dei diplomi del college avviene degradato di Catania. Manuela ha tredici anni, una un errato scambio di papiri: Buster si trova così ad La casa di Mario sorella maggiore che si sta infilando in giri pericolosi, "accettare" un lavoro da ingegnere, quando invece ruolo di Ellsworth Toohey e Kent Smith nel ruolo di di Emanuele Piccardo produzione: plug_in, una madre che non sa bene cosa fare della propria è un botanico. Un riccone lo ingaggia per trasformar- Peter Keating. Se leggiamo A Testament (1957) Italia 2011, 30' vita e un padre che c'è e non c'è. È un'esistenza gli la casa in un moderno ambiente tecnologico, ricco scritto da Frank Lloyd Wrigh otto anni dopo il film di Un cortometraggio sulla ricerca abitativa che Mario come tante, fino a quando la statua della Madonna di comfort, e parte per le vacanze con moglie e figlia. Vidor, restiamo stupefatti nel ritrovarvi perfettamente Galvagni, poliedrico artista, architetto e fisico ha rea- le parla o, almeno, così sembra. La voce si diffonde Buster si mette di buona lena: apprende da un libro i intatta l’ideologia che ispira sia il romanzo di Ayn lizzato nel ponente ligure a Torre del Mare. Una con- e la sua abitazione diventa meta di un'umanità affa- rudimenti di ingegneria e al ritorno della famiglia la Rand, che il suo adattamento cinematografico. Prima versazione con Galvagni nella sua casa-frantoio di mata di grazia. Mentre sua madre Rita intravede la casa si presenta super accessoriata. di “The fountainhead”, non si era mai verificata una Carbuta mette in luce le influenze, l'importanza della possibilità di farne un commercio, Manuela si spa- Les mystères du château de Dé coincidenza tanto profetica con la biografia di un ar- luce e della fisica nella sua ricerca architettonica. venta e vorrebbe smettere di fare la santa, ma non è tista vivente. più così facile. Perché suo malgrado un miracolo ac- di Man Ray produzione: Viconte de Noailles ingresso libero L'isola di Lingeri (Cineteca Griffith), Francia 1929, 25' cade davvero... di Emanuele Piccardo produzione: plug_in, Man Ray realizza un viaggio nel sud della Francia da ven 14 a lun 17 ottobre Andrea Canziani, Rebecca Fant, Italia 2010, nella Villa Noailles progettata da Robert Mallet Ste- 26' a ven 16 a lun 19 settembre Film in prima visione Film in prima visione vens. Qui tra giochi e travestimenti di sapore dada si Nel 2008 inizia il progetto di restauro delle Case per celebra una delle architetture moderne più interes- Artista che l'architetto Pietro Lingeri costruì sull'Isola mer 19 ott 21.00 mar 20 set 15.30 - 21.15 santi nel rapporto con il Mediterraneo: la casa dei Vi- Comacina nel 1938. Il cortometraggio racconta la mer 21 set 21.15 sconti di Noailles a Hyeres. Compagnia Teatrale Salamander presenta: storia delle case, il cantiere del restauro in una vi- POETRY Il Girasole Otello - contenuti speciali sione tra il reale e l'onirico. di Lee Chang-dong con Yoon Jeong- di Christoph Schaub, Marcel Meili produ- di Luigi Coppola Interviene Andrea Canziani, progettista del hee, Lee Da-wit, Corea del sud 2010, zione: Christoph Schaub, Svizzera 2010, 17' Nell'ambito della VII edizione di “Shakespeare in restauro delle Case per Artista di Lingeri 135'sey, Francia 2010, 111' Progettata dal costruttore veneto Angelo Invernizzi Town!”, la Compagnia Teatrale Salamander propone ingresso libero nel 1935 nella campagna di Marcellise è raccontata un documentario sull’ultima produzione di “Otello”. Mija è una signora anziana che vive con suo nipote nel contemporaneo documentario degli svizzeri Chri- Il filmato, girato da Luigi Coppola, presenta il “making in una piccola città di provincia attraversata dal fiume stoph Schaub e Marcel Meili. Casa Girasole perché of” dello spettacolo e del metodo della Compagnia, Han, nella Corea del Sud. La donna è piena di curio- azionando una leva la casa inizia un lento girare quasi un’occasione unica per sbirciare dietro le quinte sità e nel tempo libero si appassiona a un corso di a ricercare il sole per compiere, attraverso un com- dell’allestimento! Dopo la celebre commedia dai tratti scrittura poetica. Ma, mentre un controllo medico le plesso sistema di ingranaggi da orologio gigante, un comici “La bisbetica domata” soggetto dell’edizione fa scoprire di avere le prime avvisaglie del morbo di giro completo lungo un giorno. Un movimento imper- 2010 del Festival, nel 2011 Salamander presenta una Alzheimer, il suo sogno di scrivere poesia deve fare i cettibile alla vista che consente non solo alla luce di delle tragedie più famose. La chirurgica destrezza conti con una realtà ancora più dolorosa, a cui si ri- creare ombre all'interno ma di percepire il paesaggio verbale e psicologica di Jago nel provocare e far fiuta di prestare il fianco. Una realtà a cui si ribella in un lento disvelamento. emergere le più oscure pulsioni dell'animo del valo- con la ricerca della bellezza... Interviene Lidia Invernizzi, figlia del proget- roso e nobile Otello continua a risuonare attuale, da ven 23 a lun 26 settembre tista e proprietario della Villa Girasole spettacolo dopo spettacolo, dal suo debutto in Inghil- ingresso libero terra nel 1604. Una riflessione sul linguaggio, sul Film in prima visione ruolo delle differenze nella società che procede col mar 27 set 15.30 - 21.15 ritmo e la velocità di un thriller. mer 28 set 21.15 da ven 07 a lun 10 ottobre MACHETE Film in prima visione ingresso libero di Robert Rodriguez con Danny Trejo, Jessica Alba, Robert De Niro, Michelle mar 11 ott 15.30 - 21.15 gio 20 ott 21.00 mer 12 ott 21.15 Rodriguez, Lindsay Lohan, Usa 2010, L’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provin- 105' 13 ASSASSINI cia di Savona e la rivista digitale di architet- (Juusan-nin no shikaku) - di Takashi tura Archphoto.it presentano, nell’ambito

26 FILM DOC SETTEMBRE - OTTOBRE 2011 ≥ I PROGRAMMI DEI CINEMA DOC in LIGURIA LA SPEZIA e PROVINCIA

della pelle, abbiano inciso profondamente sulla sto- gode ancora i frutti economici, è un uomo che quo- ria del Novecento passando attraverso le illumina- tidianamente si trasforma in maschera. Quasi Cineforum Film Club PIETRO GERMI zioni e le contraddizioni di tre personalità in avesse bisogno di aggrapparsi a quel passato di costante ricerca. gloria che ora non rinnega ma rifugge. Accanto a Tel. 0187 24422 lui da 35 anni una donna solida che sa come essere Mar 4 e Mer 5 ott sorridente argine alla sua pacata depressione. Sean c/o Cinema teatro Il Nuovo Ore 17.30-19.30-21.30 Penn è straordinario nel disegnare, ancorandolo alla realtà, un personaggio che potrebbe ad ogni inqua- Via Colombo, 99 - 19100 LA SPEZIA “Quel che rimane dell’estate” dratura dissolversi nel grottesco o nella caricatura. Quest'uomo che fa di tutto per essere riconosciuto e-mail: [email protected] BALKAN BAZAAR e, al contempo, nega pervicacemente con tutti la www.cinemailnuovolaspezia.it di Edmond Budina con Luca Lionello, propria identità ha la complessità di quelle figure Catherine Wilkening, Italia-Albania che si imprimono con forza nell'immaginario cine- 2011, 91’ matografico. Un personaggio che, anche se lo nega Mar 20 e Mer 21 sett chini, Sandrine Kiberlain, Carmen Opera bizzarra e commedia etnica. Con il sorriso (“Non sto cercando me stesso. Sono in New Mexico Maura, Francia 2011, 106’ e l'uso del grottesco Budina racconta uno strano non in India”) compie un lungo viaggio per ri/trovare Ore 17.30-19.30-21.30 un posto dentro di sé. Uno di quei film che si lasciano vedere con gioia, e inquietante legame tra Chiesa (ortodossa) e po- “Quel che rimane dell’estate” litica, con un giornalismo d'inchiesta che nuota leggerezza e un pizzico di profondità. Il film è Mar18 e Mer 19 ot UN GELIDO INVERNO fatto molto bene, ha degli ottimi attori e soprat- nel fango con disinibita nonchalance. Una storia ore 17.30-19.30-21.30 di Debra Granik con Jennifer Lawrence, incredibile ma vera. Un film tra Kusturica che in- tutto attrici. Equivoci, sorprese e ribellioni in “Quel che rimane dell’estate” John Hawkes, USA 2010, 100’ un’agiata famiglia parigina negli anni Sessanta. contra la Labaki, un lungometraggio tagliente e Vincitore del Sundance Film Festival. C’è un’altra Quando si ha il dono di sapere ascoltare, com- allo stesso tempo tenero. Ci si diverte con ottime THE CONSPIRATOR America. Lontana dai centri del potere, dalle prendere gli altri e aprire la mente senza pre- idee, in un bazar, un Ballkan Bazar, dove si trova di Robert Redford con James McAvoy, luci dei riflettori, dal glamour con cui il cinema concetti, la vita può cambiare in modo di tutto un po', ma comunque “merce” d'eccel- Robin Wright, Kevin Kline, USA 2011, 122’ racconta le grandi città. Lo sapevamo, come sa- imprevedibile… Un film grazioso, raffinato, lenza. Grazie alla bellissima fotografia che ricrea splen- pevamo che esiste un altro cinema oltre a quello senza sbavature o cadute di tono. Da non didamente ogni particolare della seconda metà del Mar 11 e Mer 12 ott hollywoodiano, ma è bello che un film come “Un perdere. 1800 americano ed una storia forte ed emozio- gelido inverno”, tratto dall’omonimo romanzo di Ore 17.30-19.30-21.30 nate, Robert Redford può scriversi alla categoria Daniel Woodrell sia arrivato a ricordarcelo. Dal 30 sett al 13 ott “Quel che rimane dell’estate” grandi registi. Perfetti tutti gli interpreti, uno di quei film che ti "rapiscono" dall'inizio alla fine. Assolutamente da vedere. (esclusi 4, 5, 11, 12 ott) LONDON BOULEVARD “Il meglio del cinema mondiale” di William Monahan con Colin Farrell, Mar 25 e Merì 26 otto Dal 22 al 26 sett Keira Knightley, USA-GB 2010, 103’ ore 17.30-19.30-21.30 “Il meglio del cinema mondiale” A DANGEROUS METHOD Film noir su di un ex-galeotto ormai assoldato “Quel che rimane dell’estate” di David Cronenberg con Michael Fas- CARNAGE come guardia del corpo di una famosa attrice. THIS IS ENGLAND sbender, Keira Knightley, Viggo Morten- Perfettamente consono al tema, talvolta anche di Roman Polanski con Kate Winslet, di Shane Meadows con Thomas Tur- sen, Vincent Cassel, Gran Bretagna - ironico al fine di smorzare la tensione e con una Christoph Waltz, Jodie Foster, John goose, Stephen Graham, Gran Bretagna Germania-Canada 2011, 93’ bellissima rappresentazione della Londra con- Reilly, USA 2011, 79’. 2006, 101’ Nell'ospedale in cui Jung esercita la professione di temporanea. Sempre più bravo Colin Farell che Adattamento cinematografico dell’opera teatrale psichiatra viene portata una giovane paziente, Sa- qui rimanda subito all'altro suo personaggio di “Questa è l'Inghilterra”, ovvero questa storia, che vincitrice del Tony Award di Yasmina Reza, che bina Spielrein. Jung decide di applicare le teorie "In Bruges". la pellicola racconta, di comune razzismo subur- racconta di due coppie di genitori che si incon- freudiane sul caso di questa diciottenne che si sco- bano, della grigia periferia o provincia inglese. E trano per discutere in modo civile del fatto che uno prirà aver vissuto un'infanzia in cui le violenze su- Dal 14 al 27 ott che il protagonista sia soltanto un dodicenne ci dei loro figli abbia ferito l’altro in un parco pub- bite dal padre hanno condizionato la visione della (esclusi 18, 19, 25, 26) dice di come il razzismo sia qualcosa che si as- blico. Man mano che la sera si avvicina, i genitori sessualità. Croneberg è attento, come sempre, a sorbe nell'aria che si respira, andando a scuola in “Il meglio del cinema mondiale” diventano incredibilmente infantili creando così il vicende in cui siano centrali la complessità dell'es- bicicletta o tornando a casa dopo aver fatto a caos. sere umano e il coacervo di sentimenti e pulsioni THIS MUST BE THE PLACE pugni con qualcuno. “This is England” è un film che ne promuovono l'agire. A Cronenberg inte- di Paolo Sorrentino con Sean Penn, Fran- che ha avuto una tale eco in Gran Bretagna da di- Mar 27, Mer28 e Gio 29 sett ressa analizzare ancora una volta la fragilità del- ces McDormand, Robert De Niro, Italia- ventare una serie televisiva molto seguita, ma Ore 17.30-19.30-21.30 l'agire anche quando, a livelli culturali elevati, si Francia-Irlanda 2011, 118’ mantiene intatta la sua forza cinematografica. “Quel che rimane dell’estate” tenta di lavorare sullo smascheramento delle cause Sorrentino torna al lucido intimismo degli esordi del disagio finendo poi con il precipitarvi. Gli splen- sotteso costantemente da una ricerca che si fa per- LE DONNE DEL 6° PIANO didi titoli di testa e di coda ci ricordano come i segni corso di vita. Cheyenne, rocker ormai in disarmo di Philippe Le Guay con Fabrice Lu- dell'inchiostro, su una carta che assume la porosità ma che un tempo fu celebre e di quella celebrità

CONTROLUCE - Nuovo Cineforum CINEforuModerno - Tel.: 0187 714955 Sarzana - c/o Cinema ITALIA - Tel.: 0187 620 714 c/o Multisala Moderno - Via del Car- Via Roma, 128 - 19100 LA SPEZIA P.zza Niccolò V, 2 - Sarzana (SP) mine, 35 19038 Sarzana (SP) - Fax: www.cgscontroluce.it Tel. e Fax uffici 0102476147 0187 603 941 cell.3483368713 Orari spettacoli: ore 21,00 Orari spettacoli: ore 21,00 www.moderno.it [email protected] Giovedì 27 ottobre 2011 ore 21 Venerdì 28 ottobre CYRUS IL VILLAGGIO DI CARTONE di Marc Duplass e Jay Duplass con John C. Reilly, Ma- Da venerdì 30 Settembre di Ermanno Olmi con Michael Lonsdale, Rutger Hauer, risa Tomei, Jonah Hill, Usa 2009, 93’ Alessandro Haber, Massimo De Francovich, Italia 2011, 87’. BACIATO DALLA FORTUNA Molly e John si conoscono a una festa e si innamorano contro “(…) Il film è un apologo: non è realistico, non simula la realtà ogni pronostico. Lui è un divorziato depresso cronico, lei una di Paolo Costella con Vincenzo Salemme, Asia Argento. bensì la sua connotazione è, di fatto, una sorta di celebrazione dello madre single. Eppure le cose sembrano funzionare davvero… fin- Gaetano è un vigile urbano pieno di debiti che trova un modo di spettacolo. Il riferimento del titolo è alla precarietà, quella preca- ché non entra in scena Cyrus, il figlio di Molly: un musicista new risollevarsi. Quando una sua amica, innamorata di lui, vince al su- rietà oggi avvertita da tutti, seppure prenda forme diverse. (….) age che con la mamma ha un rapporto quanto meno particolare. perenalotto, Gaetano la sposa. Ma Gaetano non sa è che la vincita Viviamo in case di cartone… Una volta la casa era sicurezza, ma Commedia sentimentale a suo modo insolita, con ottimi attori. I è stata data in beneficenza. non è più cosi perché siamo noi a non avere più fiducia in noi fratelli Duplass hanno vinto valanghe di premi con i loro cortome- stessi, a non avere più alcuna sicurezza rispetto a noi stessi, a Prossimamente: traggi prima di esordire nel 2009 con “The Puffy Chair”. Non sa- quello che siamo. E anche noi, così come le nostre case, stiamo di- ranno i nuovi Coen, ma sono ragazzi in gamba. THIS MUST BE THE PLACE ventando un po’ di cartone… Se guardiamo a quello che succede di Paolo Sorrentino con Sean Penn, Tom Archdeacon, Toni intorno a noi siamo deboli, fragili, abbiamo più paure dei quelle che Servillo, Frances McDormand, Robert De Niro, Italia- avevano i nostri padri, i nostri nonni.. (…)” Francia-Irlanda 2011, 118’ da Vivilcinema n.4/2011 - Intervista a Ermanno Olmi