guida all a natura delle pre alpi varesine I protagonisti di questo libro vivono nelle aree naturali tra il Verbano e il Ceresio, frequentano i numerosi e di- versi ambienti che disegnano questo ricco territorio e beneficiano della qualità di aria, acqua e alimenti offerti dalla spiccata biodiversità locale. C’è chi studia e lavora, corre freneti- camente, e c’è chi ha un altro ritmo, procaccia il proprio cibo, va in letargo e cerca faticosamente di convivere con i primi. Due mondi all’apparenza di- stanti, ma che compongono il medesi- mo mosaico. Quello della vita. guida all a natura delle pre alpi varesine
testi di Federico Pianezza racconto di Davide Longo illustrazioni di Giacomo Bagnara CONOSCERE VUOL DIRE PROTEGGERE
Conoscere la natura, immergersi nella sua bellezza, riconoscere gli animali che la abitano, saperne di più sulla loro vita e i loro habi- tat, è il primo passo per amare il loro, il nostro mondo. Un mondo bellissimo e delicato, oggi più che mai da conservare e proteggere. Quali sono i principali ambienti naturali delle Prealpi Varesine? Come si sono formati e quali animali e piante li popolano? Dove potete vedere un bosco di ontano nero, un picchio nero, una sa- lamandra o un capriolo?
Leggendo FLORA, FAUNA E ALTRE VITE lo potrete scoprire, un nuovo, affascinante libro, frutto di anni di studio, ricerca e del lavoro di esperti, naturalisti, grafici e illustratori. Unica nel suo ge- nere, quest’opera di 176 pagine ci presenta, con bellissimi disegni, ogni singola specie e ambiente, non solo descrivendone le carat- teristiche ma anche parlandoci del loro stato di salute.
Gli autori del libro ci guidano alla scoperta di una materia tan- to affascinante quanto fondamentale per il futuro del pianeta: la conservazione della natura. Schede sintetiche di immediata consultazione, a cura di Federico Pianezza, ci spiegano alcune caratteristiche di uccelli, rettili, anfibi, insetti, vegetazione, anche attraverso un'iconografia che in modo semplice ci aiuta a sapere quando e dove osservarli. Completano la pubblicazione oltre 100 splendidi disegni di uno fra i più apprezzati illustratori italiani, Giacomo Bagnara, di questi oltre 60 rappresentano le specie più facili da osservare o più curiose. Ma il libro è unico nel suo genere perché è anche un romanzo, certamente il racconto è l’elemento più inconsueto, introduce ad una modalità nuova e diversa di comunicare la natura. Davide Longo è il narratore del libro, la sua idea è quella di racconta- re la relazione tra l’uomo e la natura di questi luoghi, così ac- cessibile e forse anche per questo motivo da tutelare dall’uomo stesso. Il filo conduttore è rappresentato da Ettore e Agata, due fratelli che in ogni racconto vivono momenti diversi della loro vita. Tutto l’insieme dell’opera si deve al magistrale lavoro dello Studio Corraini che con sapienza e cura ha saputo coniugare e assembla- re un romanzo illustrato a una guida, un manuale.
Quest’opera fa parte del più articolato piano di comunicazione, curato da Lipu, del progetto Corridoi Insubrici, il network a tute- la del capitale naturale insubrico che nasce per dare continuità e completezza agli interventi pianificati e realizzati sul territorio della provincia di Varese tramite precedenti esperienze. Oltre 15 interventi concreti in aree fragili, spesso in cattivo stato di con- servazione sul territorio lombardo, che rischiano di scomparire con gravi conseguenze per la biodiversità. Vede come coordinato- re il Parco Campo dei Fiori con uno speciale partenariato compo- sto da Provincia e Comune di Varese, Comunità Montana Valli del Verbano, Università degli Studi dell’Insubria, Lipu, Istituto Oikos, Legambiente, con l’insostituibile sostegno della Fondazione Cariplo.
FLORA, FAUNA E ALTRE VITE ha questa ambizione, aiutarci a scoprire e amare alcuni dei luoghi più preziosi delle Prealpi Varesine.
Giuseppe Barra Presidente Parco Campo dei Fiori A nome di tutti i partner del Progetto capitolo iv introduzione LA PALUDE IL TERRITORIO p.93 p.10 Evoluzione e scomparsa di un ecosistema p.98
Paludi perdute p.100
Gli animali nascosti nel canneto p.104
p.107 I sette laghi p.28 Dove esplorare la palude?
Gli animali delle acque aperte p.30
Gli animali delle spiagge p.34
Dove esplorare il lago? p.36
capitolo i Le specie aliene p.38 capitolo v p.116 IL LAGO Nascita di un lago p.40 Una storia millenaria I BOSCHI p 21 p 118 . I relitti glaciali p.44 I boschi e le attività dell'uomo . p.111 Il bosco umido p.120
Chi è passato di qui? p.124
La selva castanile p.128
La faggeta p.132 capitolo ii La foresta di conifere p.136 Vie d’acqua p.56 IL FIUME Il querceto p.140 Il fiume Tresa p.58 p.51 Dove esplorare i boschi? p.146 Gli animali del torrente p.60
Gli animali del fiume p.62
Dove esplorare il fiume? p.64
Le forme dell’acqua p.66
Dove esplorare le forme dell’acqua? p.70
L’importanza delle aree aperte p.158
Gli animali dei pascoli di quota p.161
Gli animali dei prati aridi p.164
capitolo vi Gli animali dei prati da sfalcio p.166
LE AREE Il muro a secco p.169 APERTE Dove esplorare le aree aperte? p.172 p.153 La migrazione degli anfibi p.82 capitolo iii LO STAGNO Gli animali dello stagno p.84 p.75 Dove esplorare lo stagno? p.87 Piante galleggianti p.88 gen.
estate inverno come leggere ottima assente gli schemi di sett. mar. osservabilità buona scarsa autunno privavera giu. IL TERRITORIO % L’alta densità abitativa della provincia di Varese, 16 pari a circa quattro volte quella italiana, aree agricole non impedisce la conservazione di un alto tasso di naturalità dei propri ambienti. Anche se i celebri 11% seminativi laghi e le ampie superfici forestali sono gli ambienti 4% prati stabili naturali che spiccano maggiormente agli occhi di 1% frutteti, un visitatore, sono i piccoli habitat, meno noti e più % piantagioni legnose, nascosti, ad aumentare la biodiversità. 1,5 praterie di quota È infatti nei prati aridi, nei frammentati boschi di aree pietrose ontano nero o di quercia, negli affioramenti carsici, e prive di vegetazione, spiagge nelle pareti rocciose a picco sui laghi, nelle grotte, nelle brughiere, nei radi canneti che si nasconde la maggior ricchezza floristica e faunistica di % questo territorio. 27 aree residenziali produttive e servizi , % 18% insediamenti 0 5 6% zone produttive aree umide 3% servizi e verde urbano
46% boschi
40 % latifoglie % 5 % conifere e misti 9 1 % arbusteti fiumi e laghi La migrazione degli uccelli acquatici VITE IN MOVIMENTO avviene a “salti” tra le residue aree di naturalità conservate lungo le sponde del Lago Maggiore. In linguaggio tecnico queste Maccagno Gli animali si spostano sul territorio con aree diffuse lungo il percorso con Pino e Veddasca movimenti quotidiani oppure periodici, 230 di migrazione vengono dette L’urbanizzazione specie di ragni di alcune aree ognuno secondo la propria velocità e STEPPING STONES. spinta aracnidi ha prodotto una netta ricoprendo distanze più o meno lunghe. foce del Tresa Luino frammentazione del territorio Lo fanno per diversi motivi: per che la fauna attraversa con Germignaga re difficoltà. io raggiungere le aree di alimentazione, g g a Ponte lag per la conquista di nuovi territori, m o o Tresa La conservazione della g d a i l l continuità delle aree naturali per la riproduzione, oppure in risposta u g a (RETE ECOLOGICA) agli effetti dei cambiamenti climatici. n o e della possibilità per gli animali di muoversi Laveno-Mombello Porto Ceresio liberamente sul territorio è un elemento fondamentale per la tutela della biodiversità non solo locale ma anche su scala Sabbie d’Oro 133 più ampia. specie di la VARESE specie di Ispra go territorio d i v uccelli ret tili a
il r 12 es e Malnate nidificanti
specie di Palude Bruschera 61 mammiferi Sesto Calende
Tradate o n i c i
t
e
m u fi 47 Gallarate specie di libellule specie di odonati 49 pesci Il corso del Ticino Saronno Busto costituisce un vero e proprio Arsizio corridoio ecologico che supporta lo spostamento specie di farfalle diurne della fauna selvatica attraverso specie di lepidotteri 115 Specie di animali presenti la Pianura Padana. Aree di naturalità 11 anfibi nella provincia di Varese Aree antropizzate Aree individuate dalla LE AREE PROTETTE Comunità Montana Valli del Verbano fondamentali per la conservazione dei corridoi Circa un terzo del territorio provinciale gode di forme diverse Maccagno ecologici. Ogni intervento in con Pino e di protezione al fine di tutelarne gli aspetti più caratteristici Veddasca del terrritorio è costituito da queste aree che possa interrompere aree protet te e di interesse ambientale. Questo sistema costituisce l’ossatura il movimento degli animali della rete ecologica locale: un insieme di boschi, zone coltivate, deve essere sottoposto a Luino corsi fluviali, sponde lacustri, che facilita il libero movimento della una valutazione preventiva. Germignaga re fauna all’interno del territorio. io 3 Parchi regionali g g a Ponte lag 3 Riserve naturali m o o Tresa g d a i l 12 Parchi Locali l
u g a di Interesse n situazione migliore o Sovracomunale (PLIS)
Laveno-Mombello Porto 3 Monumenti naturali Ceresio 5 Zone di Protezione
Parco Regionale Speciale (ZPS) Campo dei Fiori 23 Zone Speciali di Conservazione (ZSC) la VARESE Ispra go Valle della d Bevera i v La biodiversità è più tutelata se le a r territorio A parità di superficie è meglio Un sito è meglio conservato e se aree protette sono collegate tra loro Malnate il un’area protetta ampia se circondato da un margine Parco del Golfo da aree naturali che fungono da della Quassa Palude Cintura verde piuttosto che tante piccole. di aree naturali. Brabbia sud Varese CORRIDOI ECOLOGICI.
Sesto Calende
Tradate o n i c i
t
e
m u
situazione peggiore fi Anche l’ampia area Gallarate posta tra il Parco Campo Parco della dei Fiori e il Parco della Valle del Ticino Saronno Valle del Ticino Lombardo Busto Arsizio DISTRIBUZIONE SUL TERRITORIO riveste un ruolo strategico per i collegamenti ecologici La diversa dimensione e distribuzione sul territorio delle aree protette condiziona il livello di biodiversità provinciali. La valutazione della che il loro sistema naturale sostiene. Le aree protette inserite in un contesto di buona qualità ambientale compatibilità degli interventi raggiungono in modo più efficace i loro obiettivi di conservazione rispetto a quelle poste all’interno di un previsti è in capo ai due Enti Parco contesto fortemente urbanizzato. e alla Provincia di Varese. il territorio a renderla sempre più efficiente. più sempre a renderla volti interventi di eall'attuazione locale ecologica rete della pianificazione alla merito in ruoli, rispettivi loro nei esperienza, I una di numerosi vantano ricca questo progetto partner aree. singole le tra connessione interventi di specifici e l’attuazione collegamento, di naturali aree delle ruolo il evalorizzi protette aree pianificazioneterritoriale un’attenta attraverso realizza si ecologica rete della funzionalità della miglioramento Il a un’elevata diuccelli. ericchezza diversità l’omogeneità dell’ambiente dando ospitalità forestale interrompono semi-aperte montagna. aree Queste intensiva edall’abbandono delleattivitàrurali in tradizionale emarginata èstata dall’agricoltura dopoguerra,foraggera. ilsecondo quest’attività Dopo cui si abbinava la aquella delcastagno produzione in selve, ovvero prati adoperati ilpascolo per ein avveniva coltivazione contadina. La laper civiltà considerato dalla delcastagno, coltivazione secoli unper tempo interessati sonostati immediate vicinanze abitati, degli montuosiI versanti prealpini, soprattutto nelle “CORRIDOI INSUBRICI” IL PROGETTO “albero delpane”perché fontedicibo
recupero di coltivazioni di castagno di castagno abbandonate
volti al miglioramento della della miglioramento al volti alimentazione per numerosialimentazione per animali. e dirifugio e dellespiagge loro la econ possibilità ha prodottofiumi una drastica deicanneti riduzione dellesponde deilaghi edei cementificazione La della fauna.che permettano glispostamenti traumide lorotramite connesse corridoi ecologici diuna la dizone conservazione rete necessaria ma anchedeirettilianfibi, ealcuni insetti, rende degli dispostamento moderata capacità La nella fascia l’Alta cheunisce pianura lePrealpi. con una delleprincipali dibiodiversità cause diperdita umide aree si evidenziacome dipiccole scomparsa La conservare le aree umideconservare , che istituisca , che istituisca è un’ottima idea! idea! è un’ottima
che riduce la biodiversità di questi ambienti. diquesti lache riduce biodiversità aliene vegetali dispecie presenza anche la diffusa enormemente pesa forestali, dellearee distruzione notevolmente inpianuraamplificano alla dove, oltre problematicheLe evidenziate neifondivalle si chemanifestano. di conservazione soprattutto habitat, lecriticità per diquesti importanza deimammiferi hannospostamento attestato l’estrema sull’avifauna emigratrice, esullo sugli nidificante anfibi tra noncollegate effettuati studi spesso loro. Gli parcelle inpiccole appaiono frammentati i boschi Lungo ifondivalle urbanizzati, sempre piùestesamente la biodiversità di questi ambienti. diquesti la biodiversità fatto chesostiene alberiisolati disiepi, emuri asecco rurale diquelpaesaggio aree) edella conservazione dell’allevamento (di estensivo ditipo capisu pochi vaste crisi ditutte legate coltivate, allearee quellespecie deipascoliriduzione una edeiprati, con conseguente in pianura, alla progressiva infatti, hanno portato L’abbandono el’urbanizzazione dellemontagne efauna diflora numerose specie sempre piùrare. cheospitano importanti dihabitat la conservazione con L’agricoltura èun’attività checoniuga illavoro dell’uomo dei pascoli dei pascoli fondovalle dei e prati l’importanza l’importanza dei boschi di miglioramento miglioramento tutela e tutela
(agricoltori, tagliatori ecc.). quotidianamente naturali dellearee all’interno ma anchela ituristi echiopera popolazione adulta, coinvolte inprogrammi ambientale, dieducazione riguardare piùgiovani, sololefasce solitamente eprogrammi nondeve diinterventi di tutela della natura. dellefinalità condivisione La conservazione sistema di rappresenta un efficace naturalidi aree tra loro integre econnesse diun sistema Comunicare aicittadini l’importanza residenziali. delleareedel territorio dovuto alla continuità meridionali lampante èun esempio diframmentazione più traIl collegamento deiFiorielearee ilCampo soprattutto glianimali ditaglia maggiore. stradalimeno mobiliegliincidenti checoinvolgono soprattutto riguardanti la riproduzione dellespecie separazione determina criticità diverse ecologica verdi Questa lembi diaree alquanto limitate. tramite spesso tra difficoltà, loro connesse con aree l’ambienteframmentando naturale intante piccole infrastrutture (strade,sta ferrovie, canali ecc.) muovere, ma l’espansione dellecittà edelle Per vivere, glianimali selvatici devonopotersi
le aree naturali perché i corridoi conoscere per
proteggere ecologici?
19
capitolo i IL LAGO
Il treno sferraglia, così a scuola gli hanno detto che si dice: l’elefante barrisce, l’asino raglia, il treno sferraglia, il coccodrillo non si sa. Biso- gna parlare appropriato e chiamare le cose con il loro nome, quando il nome esiste. La maestra Vittorina è stata chiara. Questo pensa Ettore mentre fissa oltre il finestrino le cose scorre- re nemmeno troppo veloci: un po’ di bosco, un po’ di case, un po’ di strada, macchine e asfalto. Alcuni capannoni, niente belli. Inutile na- sconderlo, si era immaginato di meglio. Invece il treno è lento, i sedili spugnosi e la mamma da mezz’ora parla al telefono con papà mentre Agata legge, facendo finta di non sentire che litigano a proposito del calendario di Natale, che poi è tra tre mesi. È una pizza avere una so- rella due anni più grande, pensa Ettore, una sorella tutta culturale e tutta non mi sporcare e basta con questi giochi scemi, non sono mica di seconda come te. Invece i genitori separati a volte sono una pizza a volte una convenienza, dipende. Oggi comunque sono una pizza. Ettore dà un morso al panino salame e sottiletta. Se la mamma non stesse litigando gli direbbe «Cosa mangi? Non è l’ora, ti rovini il pran- zo!». Invece è concentrata sulla questione pre vigilia, orario di con- segna dei ragazzi, dove sono finiti i moon boot di Agata, ce li hai tu, idiota, perdi sempre tutto. Il treno sta rallentando. La mamma scatta in piedi e afferra lo zaino: «Mi stai facendo passare tutto il giorno al telefono. Per una volta che porto i ragazzi da qualche parte! Addio!».
23 CAPITOLO I IL LAGO
La mamma, Ettore e Agata scendono dal treno, attraversano l’atrio «Lui l’ha già mangiato». ed escono dalla stazione del paese dove la mamma ha deciso che saba- «Agata, ti prego… Davvero l’hai già mangiato?». to si andava a prendere un po’ di aria buona. C’è una piazzetta, qual- «In treno, avevo fame». cuno passa in bici, due bar, un grande albero, la passeggiata e il lago. «Non importa, te ne darò un pezzo del mio, guardate che sogno «È quello il lago?» dice Ettore. quelle barchette!». «Secondo te?» dice Agata. «Ci possiamo salire?». «Piantatela di litigare» dice la mamma «Siamo qui per rilassarci e «Non credo, sono private, e poi Agata patisce». ci rilasseremo. Le grandi masse d’acqua cullano l’anima e placano le «Anche lui patisce». ansie. Respirate forte. Sentito che aria pulita? Attraversiamo, attenti «Anche tu patisci, niente barchette, c’è una fontana, riempiamo le alle macchine». borracce!». Ettore, Agata e la mamma raggiungono la passeggiata. È sabato, c’è Dopo una decina di minuti qualcosa intorno a loro è cambiato: un po’ di gente, ma non troppa. Alcune bancarelle vendono pantaloni, meno case, più verde, la passeggiata è ormai divenuta un viottolo ster- cover per cellulari, ce n’è una a forma di lapide che attira l’attenzio- rato. Restano i cestini, a distanza di cinquanta passi uno dall’altro. ne di Ettore. Forse potrebbe chiederla e conservarla in attesa di avere A Ettore piace contare. Per questo guarda la terra alla sua destra e non il cellulare, medita una strategia, ma quando l’ha trovata Agata e la il lago alla sua sinistra. L’acqua è un soggetto difficile per un appassio- mamma sono già lontane. Le raggiunge a passo svelto osservando il nato contatore. Come conti un lago? Uno, e hai già finito. Certo ci sono lago che è proprio lì a un metro da lui, oltre la balaustra. Rispetto al le barche e gli uccelli, ma anche quello è presto fatto. mare lo definirebbe meno acqua, niente onde, barche, ma non mo- «Sono stanca» comunica Agata al mondo. toscafi e voglia di tuffarsi solo così così. In più ci sono boschi e case «Sì anch’io» dice la mamma «e siamo abbastanza lontani dal paese». sull’altra riva, cosa che al mare non gli risulta. E la questione acqua Ettore camminerebbe ancora perché a ogni passo sente la natura dolce, acqua salata, tutta da verificare. Si annota queste faccende in attorno farsi più natura e l’intenzione degli uomini di cambiarla, soc- testa, casomai lunedì gli toccasse il tema: come hai trascorso il week combere. Soccombere è una bella parola per Ettore. I cartaginesi soc- end. Intanto ha raggiunto la mamma e Agata. comberono ai romani, mentre prima sembravano i romani a rischiare «Che stiamo facendo?» lascia cadere lì. il soccombimento. La storia insegna. «Facciamo una bella passeggiata sul lungolago!». Si siedono su un tronco che fa da panchina. Agata e la mamma be- «Per andare dove?». vono, Ettore va verso la riva del lago. Prima o poi, in fondo, deve pren- «Sei proprio un bambino!». derci confidenza, soprattutto in vista del tema. «Agata! Ti prego, non cominciare, tuo fratello ha diritto di chiedere! C’è una spiaggetta di nemmeno un metro, ghiaia fina, quasi sabbia. Comunque non abbiamo una meta precisa, la mia idea è raggiunge- Lì il lago ondeggia appena, fa risacchetta, sciaborda. Anche sciaborda re un posto un po’ fuori dal paese dove sederci nell’erba, mangiare i è una bella parola, i pirati sempre sciabordano e… Non deve distrarsi, panini e goderci questo bel sole e…». è lì per prelevare informazioni sul lago in vista del tema. Non vuole
24 25 CAPITOLO I IL LAGO
fare come quella volta che lo zoo gli è piaciuto così tanto che poi non Il bambino guarda la mamma. si ricordava niente. Dunque concentrarsi sul lago che al momento, «Come sai tutte queste cose?» le domanda. pensa Ettore, potrebbe essere definito posto incerto, poco contabile e Lei lancia un’occhia d’intesa alla folaga. senza preamboli dove le cose non sembrano appartenere né all’acqua «Quando ero iscritta all’università pensavo di specializzarmi in or- né alla terra. Al mare invece c’è sempre una striscia che divide acqua nitologia, poi sono rimasta incinta di Agata e…, ma non importa, e terra, e la striscia è l’Aurelia, le sdraio dello stabilimento, la passeg- possiamo piuttosto parlare di una cosa?». giata e ferrovia, qui invece… Molto incerto, bisogna stare all’occhio. Ahi, pensa Ettore, quando iniziano così… e guarda verso Agata che La mamma gli si avvicina e gli porge mezzo panino. li sbircia facendo finta di leggere. Probabilmente lei sa già di cosa si «Non ho fame, grazie» dice Ettore. tratta. «Dai prendilo, non sono mica arrabbiata!». «Il punto» attacca la mamma «è che da un paio di mesi tu e tua Perché dovrebbe essere arrabbiata, pensa Ettore, ma non indaga e sorella dormite in stanze diverse…». prende il mezzo panino che la mamma si è preparata con bresaola «Lei dorme in una stanza! Io nello studiolo». senza olio e senza sale. Praticamente è come masticare un dischetto di «Però ti ci trovi bene, no? L’altro giorno l’avevi anche trasformato in cotone per struccarsi. Ettore lo sa perché quando era piccolo la mam- astronave». ma dimenticò sul bordo del lavandino il dischetto con cui si era tolta il «Veramente era un veliero a reazione». rimmel e lui… comunque è inutile rinvangare. «Infatti era molto bello come veliero a reazione, comunque, il punto Si avvicina a loro un uccello acquatico forse attratto dai loro sman- è che Agata si sente sola in camera e…». giucchiamenti. Ettore lo osserva, sempre per interesse scolastico. «Ma se è lei che mi ha cacciato per poter stare in mutande!». È nero, di medie dimensioni, piumaggio lucido, zampe curiosamente «Non era questo il motivo, comunque cerca di essere ragionevole, concepite e visibili nell’acqua limpida. Ettore sa che se scriverà «con- per lei è un grosso sforzo ammetterlo». cepite e visibili nell’acqua limpida» la maestra andrà in sollucchero. «Cosa?». Le maestre hanno i loro punti deboli. Basta saperlo. «Che le manchi e che vorrebbe che tornaste a dividere la stanza». «È un’anatra?» domanda. Ettore lascia galleggiare per un po’ quelle parole nella lentissima «È una folaga» dice la mamma. risacca del lago. È pomeriggio ormai, sopra di loro passano voli d’uc- Buono a sapersi anche questo, pensa Ettore. celli, da una barca qualcuno urla: «E dopo?». Le cime degli alberi si «Cos’ha sulla faccia?». muovono appena, come se fosse il lago a dettare il tempo di ogni cosa. «Una placca frontale bianca» dice la mamma, masticando il suo pa- «Posso pensarci prima di dire sì o no?» dice alla fine. nino «è il suo segno distintivo, insieme al modo di nidificare. Quan- «Certo che puoi pensarci» sorride la mamma «adesso finisci di man- do devono deporre le uova infatti le folaghe costruiscono un grossis- giare, goditi il lago, l’aria pulita e tutto il resto «e con la mano fa un ge- simo nido galleggiante e poi lo legano alle piante della riva in modo sto come a dire che bendidio! Poi si rimette in piedi e va verso Agata. che la corrente non lo porti via. Sono davvero molto ingegnose». Quando Ettore si decide a voltarsi verso quelle due, cinque o sei
2426 27 CAPITOLO I
minuti dopo, la mamma è distesa e forse dormicchia, mentre Agata legge. Qualcuno dice che lui e la sorella si somigliano, ma anche lui ha scambiato la folaga per un’anatra… Agata d’improvviso solleva gli occhi, lo guarda, poi socchiude la boc- ca e gli fa una linguaccia. Ettore torna a voltarsi verso il lago che adesso ha tutto un altro colo- re. Nel tema l’indomani scriverà che il lago è bello, arioso, tranquillan- te, ma, a dirla tutta, come luogo non si capisce.
28 il l ago disponibilità alimentare che i laghi offrono. ilaghi che alimentare disponibilità ricca una eda rifugio di possibilità ampie dalle mite, clima dal attirati inverno in radunano si eanatre gabbiani svassi, di soprattutto considerevoli, Gruppi autunno. in Sud e verso primavera in Nord verso porta li che migrazione crocevia un importante rappresentano laghi I nostri e Varese). Lugano di Comabbio, di (Laghi bicicletta in sia apiedi sia sponde, le lungo percorribili facilmente oppure Ganna) di (Lago naturali aree estese da circondati essere Possono Maggiore). (Lago allagati eboschi rocciose pareti e sabbiose ciottolose, sponde, come spiagge sue le lungo ambienti di diversità alla Ghirla), edi Monate di (Laghi balneabili acque delle qualità buona alla Varese), di (Lago canneti ambientale un’ da accomunati ma Differenti lorotra per dimensione, forma e profondità. diversi tutti laghi”, sette dei provincia “la come descritta spesso viene Varese di provincia La LAGHI I SETTE per gli uccelli lungo la rotta di di rotta la lungo uccelli gli per dovuta alla presenza di vasti vasti di presenza alla dovuta elevata qualità elevata qualità 2,5 Lago diMonateLago
km 2
17 266
17 m s.l.m.
215,9
34 m 0,28 km Lago diGhirla Lago 2
16 3,57 diComabbio Lago 442
19 17
km m s.l.m. 2
7 243
138,4 14 7,3 m s.l.m. 19 14,8 di Varese Lago m Lago Maggiore Lago 370 194 212
31 km 7,7 2
m m s.l.m. km m 238 2 1360 m s.l.m. massima profondità livello delmare sul media quota superficie
25 m Lago diGanna Lago 17 0,1
km 5 2
2380
452
29 48,9 diLugano Lago 19,4 33 41
m s.l.m. 27 km acquatici ininvernoacquatici diindividuiuccelli n. medio ininverno acquatici uccelli di dispecie n. medio dipesci n. dispecie 2
4 270 1910 m m s.l.m.
322 m il l ago svasso maggiore che serve a consolidare il rapporto di coppia. di rapporto il aconsolidare serve che e riemergono danza continuando la si tuffano testa, richiami, la scuotono lanciano ripetutamente eretti, auricolari iciuffi con all’altro, fronte di uno laghi: dei riva dalla anche osservare èfacile eche minuti di decine durare possono che ritualizzate danze e proprie di irituali corteggiamento iniziano maggiori svassi gli cui in periodo il questo È infatti 3500 a circa aumenta considerevolmente, arrivando esemplari 300 circa contano si estivo periodo nel Se Ticino. il elungo principali laghi dei canneti nei nidifica provincia, in comuni più acquatiche specie delle èuna maggiore svasso Lo ACQUE APERTE tutto l'anno di osservarlo ottime possibilità PODICEPS CRISTATUSPODICEPS individui. GLI DELLE ANIMALI coppie, in inverno il numero degli degli numero il inverno in coppie, . Si tratta di vere vere di tratta . Si
46 lunghezza lunghezza - 51
cm macchiato di marrone e il becco ènerastro. becco e il marrone di macchiato omeno è più piumaggio loro il ma adulti, degli a quelle simili dimensioni hanno anni, 1-3 di gabbiani, I giovani loro. per rigurgitano lo stimolati, così adulti, gli cibo: chiedere per becchettano ipulcini che rossa, macchia una hanno becco del inferiore parte Nella identici. praticamente sono efemmina maschio di adulti esemplari Gli Nero. Mar del dell’area PONTICO eil centro-settentrionale dall’Europa il nostro, al oltre loro: tra simili molto gabbiano di specie diverse tre ospitare possono prealpini ilaghi inverno In case. delle tetti osui aterra anche ma Maggiore, Lago del Nord nel accade come rocciose, pareti su nidificare Può gruppo. in ma isolati, mai vivono non individui gli SPECIE GREGARIA èuna mediterraneo reale gabbiano Il MEDITERRANEO , si può trovare il NORDICO il trovare può , si ottobre amaggio da di osservarlo ottime possibilità
gabbiano reale mediterraneo LARUS MICHAHELLIS , proveniente , proveniente , originario 128 apertura alare: apertura
: - 150
cm
33 il l ago nidificazioni. risalgono all'inverno 1987 risalgono Varese di provincia in osservazioni prime le particolare, In il in continente. il tutto si cormorano diffuso è progressivamente Europa Nord del riproduttive colonie delle tutela la attraverso Infatti, specie. una di efficace modo in cura prendersi può l’uomo come di virtuoso esempio èun cormorano del diffusione La eBruschera. Brabbia Paludi nelle esempio, per accade, che È ciò o (dormitori gruppi folti in riuniscono si icormorani sera Alla loro. tra uguali sono efemmina maschio di esemplari Gli sole. al eariscaldarsi penne le asciugare ad intento allargate, ali le con vederlo Èfacile zampe. delle spinta sola la con profondità in anche e nuotando tuffandosi cattura che crostacei edei pesci dei Si nutre inconfondibile. specie è una Il cormorano che svernano neilaghi individui dicormorano 120 apertura alare: apertura ROOST - 150 1986 tutto l'anno di osservarlo ottime possibilità ) su piante alte che costeggiano gli specchi d’acqua. d’acqua. specchi gli costeggiano che alte piante ) su
cm 1990
1994 400 PHALACROCORAXcormorano CARBO e dal 2004 edal 1998 1000 2002 si ha notizia delle prime prime delle notizia ha si 2700 2006 2010
NELL’ACQUA… folaghe abbattute 36- lunghezza: 700 in un anno 70 2009 1994 42 settembre amaggio da di osservarla ottime possibilità
cm maggior probabilità di osservare sonoi maggior diosservare probabilità da unSe lungolagopaesirivieraschi deinostri viaffacciate sull’acqua, che pesci i avete la serpenti: nostri dei ilMarianneSu come ilpiùacquatico aCasalzuigno, laghi efiumi, si puòosservare oggi. di praticata più molto era specie questa di danno a caccia di l’attività passato in poiché numerosa, così stata èsempre non però, folaga, La provinciale. il circa conta Varese di Lago il inverno, In acquatica. vita alla adattate ben comunque rende le che membrana una con allargano si che DITA lunghe da formate ma anatre, delle quelle come palmate non sono completamente particolari: sono zampe sue le Anche estesi. più canneti nei Nidifica riconoscere. da facile più acquatica specie la folaga della fanno bianchi frontale placca el’evidente becco eil piumaggio del nero colore Il 20% degli esemplari presenti su tutto il territorio biscia tassellata cavedani ( NATRIX TESSELLATA ( SQUALIUS CEPHALUS SQUALIUS FULICA ATRAFULICA folaga 650 )
individui, individui,
LOBATE ).
35 il l ago smergo maggiore 58 lunghezza: fino a20 fino - lunghezza: 68
cm agosto amaggioagosto da di osservarlo ottime possibilità
cm Dal Dal gruppo. oin coppia in anche otalvolta sole da sott’acqua, inseguono che pesci i efficace modo in pescare di anatre a queste permette eseghettato uncinato corallo, color becco, lungo Il e riuscire dai predatori. a difendersi maggiormente piccoli dei numero il aumentare per nidiate le contendersi solite sono femmine Le costruzioni. in oanche roccia della anfratti piante, vecchie come cavità di all’interno dell’acqua prossimità in nido suo il costruisce maggiore smergo Lo svernamento. lo durante solo frequentati erano luoghi questi quando precedenti, anni agli rispetto differenza una segnando nidificare, per Margorabbia) il il e Tresa (come principali fiumi einostri laghi MERGUS MERGANSER MERGUS 2003 lo smergo maggiore sceglie sempre di più i nostri inostri più di sempre sceglie maggiore smergo lo
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che perdere tempo in litigi inutili. litigi in tempo perdere che continuare a piuttosto mangiare preferisce casi questi In elevata. ricchezza di prede è abbastanza la quando tranne caccia, di aree i suoi dalle competitori allontana territoriale, Specie disponibile. luce invasive che determinano danni agli habitat e agli altri organismi del Lago Maggiore. Lago del organismi altri eagli habitat agli danni determinano che invasive aliene specie di dall’ingresso minacciata èoggi molluschi dei conservazione La icolori. miscelare per pittori dai utilizzati venivano gusci isuoi passato in che PICTORUM specifico, nome suo il edeve bivalve L’unio mollusco èun 3 ogni insetto un catturare deve dell’acqua. Per superare l’inverno prossimità in spesso concimati, se soprattutto ecoltivi, prati su anche osserva si La ondulato. volo suo al e coda la continuamente abbassa e alza cui in modo al è dovuto bianca ballerina della nome Il il cibo di ricerca alla dedica questo eper secondi ballerina bianca MOTACILLA ALBA 90% - 16,5 lunghezza: del tempo di di tempo del tutto l'anno di osservarla ottime possibilità 19
cm -
4 tra maggio egiugno. maggio tra spiagge queste su avventurarsi non èmeglio questo Per calpestare. possano le ipassanti che rischio il con iciottoli, tra mimetico colore di uova le depone ma nido, un costruisce non corriere il assicurato: è successo il sempre non ma Tresa, del foce alla uova le depone coppia una anno Ogni becco. il econ zampe le con terreno il battendo overmi, molluschi insetti, Smuove le sue prede, tipicamente corsette. eveloci brevi compie corriere il bagnasciuga, il lungo cibo di ricerca alla spostarsi per che, fatto dal deriva nome suo Il CHARADRIUS DUBIUS corriere piccolo , al fatto fatto , al aprile agiugno da di osservarlo buone possibilità 15,5 lunghezza: - 18
cm
37 Maccagno con Pino e Veddasca LE ACQUE APERTE
Dove 4 • Maccagno Passeggiando sul 7 • Lido della Schiranna In località lungolago è possibile fare birdwatching Schiranna di Varese (via Giovanni Macchi) Luino esplorare aiutati da un percorso didattico si raggiunge il Lago di Varese e il Parco
E Germignaga costituito da pannelli che illustrano le comunale Zanzi. il lago? R IO G O principali specie di uccelli osservabili. G N A Ponte A M Tresa G 8 • Pontile di Capolago Percorrendo O U L G A I 5 • Palude Bruschera Dal parcheggio la pista ciclopedonale del Lago di L D O G di via Arena di Angera si procede verso Varese, nelle vicinanze di una stazione A L Sud, dove ha inizio il sentiero che entra di rifornimento di carburante si incontra
Cuveglio nell’area protetta. il sentiero che porta al pontile sul lago. Laveno-Mombello Porto Ceresio 6 • Pontile di Bodio Lomnago 9 • Bozza di Bogno Da via Lago Parco Regionale Campo dei Fiori Dal parcheggio di via Acquadro si scende di Brebbia si arriva a un parcheggio verso il lago. In alternativa è possibile sterrato, situato all’ingresso di un Gavirate arrivare al pontile anche percorrendo la cantiere nautico. Costeggiando il fiume pista ciclopedonale del Lago di Varese. Bardello si arriva al lago. L AG VARESE 1 Ispra O D I V A 39 R E S E Malnate E ancora... Ogni paese costiero sul Lago Maggiore ha un proprio accesso al Angera lago da cui è possibile fare osservazioni. Lungo la pista ciclopedonale del Lago di Varese si trovano interessanti punti di osservazione: a Cazzago Brabbia, Biandronno e Gavirate (lungolago e frazione di Oltrona al Lago). La pista ciclopedonale che LE SPIAGGE costeggia il Lago di Comabbio ha i punti di osservazione migliori nella sua parte Sesto Calende occidentale.
T IC 1 • Lido del LavorascioI 3 • Foce del Tresa Seguendo N Tradate
O Dalla SP 69, nel comune di Ispra, la SP 69 attraverso il centro abitato viaggiando in direzione Nord, si svolta di Germignaga si incontrano alcuni a sinistra in via Leopardi e si raggiunge parcheggi verso il lago: da qui si accede la foce del fiume Acquanegra. al Parco pubblico Boschetto che offre Gallarate un punto di osservazione sopraelevato 2 • Sabbie d’Oro di Brebbia sulla foce del fiume. Al km 15+300 della SP 69 si incontra SARONNO l’accesso dell’area protetta. BUSTO ARSIZIO
E ancora... Soprattutto quando il livello del Lago Maggiore è particolarmente basso nella Palude Bruschera emerge un’ampia spiaggia. il l ago danno agliecosistemi. un gravecomporta animali diorigine esotica Rilasciare innatura ( regioni altre di originari organismi ovvero invasive, aliene specie di èl’introduzione biodiversità di perdita di cause principali delle Una LE SPECIE ALIENE danni alle attività agricole eforestali. agricole attività alle danni ( locali specie le con concorrenza in entrare possono specie ALLOCTONI AUTOCTONE MICROPTERUS SALMOIDES MICROPTERUS ) che hanno la capacità di diffondersi in natura. Queste Queste natura. in diffondersi di capacità la hanno ) che ), alterare gli ecosistemi e a volte provocare ingenti ingenti provocare eavolte ecosistemi gli alterare ), persico trota persico AMEIURUS MELAS AMEIURUS MELAS pesce gattopesce
porracchia agrandi fiori LUDWIGIA HEXAPETALA
peste d’acquapeste comune ELODEA CANADENSISELODEA PROCAMBARUS CLARKII PROCAMBARUS gambero rosso della Louisianagambero rosso TRACHEMYS SCRIPTATRACHEMYS testuggine palustre americana palustre testuggine
ORCONECTES LIMOSUS ORCONECTES gambero americano MYOCASTOR COYPUS MYOCASTOR nutria
(Svizzera) diCostanzaLago HYBRIDA)(FORMA COREGONUS lavarello RUTILUS RUTILUS RUTILUS
gardon MACROPHTHALMUS COREGONUS bondella (Svizzera) diNeuchatelLago è diffuso sui Laghi di Varese eComabbio. Varese di Laghi sui è diffuso loto di fior Il mentre nell'illustrazione, compaiono che specie delle parte maggior la ospita Maggiore Lago Il varesino. territorio sul anche presenti sono queste di ealcune eanimali vegetali aliene specie di 10-15% 12.000 circa presenti sono Europa In siluro Danubio SILURUS GLANIS lucioperca lucioperca STIZOSTEDION LUCIOPERCA STIZOSTEDION è ritenuto invasivo èritenuto
Mar Nero, Caspio POLYMORPHADREISSENA zebracozza
. L’Unione Europea ha pubblicato due liste liste due pubblicato ha . L’Unione Europea carassio CARASSIUS CARASSIUS CARASSIUS SINOSUTHORA WEBBIANA SINOSUTHORA panuro diWebb specie aliene, delle quali il il quali delle aliene, specie
WOODIANA ANODONTA (SINOANODONTA) d’acqua cinese cozza dolce CORBICULA FLUMINEA CORBICULA vongola asiatica
NELUMBO NUCIFERA diloto fior
41 il l ago denominato territorio, del fiume grande più Il Dumentina. Val ola Valganna la esempio 500 ai intorno trovano si oggi che valli quelle invece Esistevano Valtravaglia. ola Valcuvia la né Varesotto, del laghi Circa NASCITA DIUNLAGO 8
non esistevano né il Lago Maggiore né gli altri altri gli né Maggiore Lago il né esistevano non fa anni di milioni
8 m Paleo-Olona il io n i d i a
Cittiglio n n i
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, scorreva lungo la Valganna da Nord verso Sud. verso Nord da Valganna la lungo , scorreva a