60° Anniversario della Repubblica

Gli interventi in Aula

DAVIDE GARIGLIO, presidente del Consiglio regionale

a seduta odierna si svolge in ses- sione straordinaria, ai sensi dell’ar- Lticolo 46 del Regolamento. Si trat- ta di un’assemblea aperta per il 60° anniversario della Repubblica, della Costituente e del voto alle donne. Prego la Presidente della Regione, la Presidente della Consulta delle Elette, il rappresentante dell’ANCI di accomodarsi ai banchi della Presidenza. Ringrazio le autorità civili e militari che ci hanno onorato della loro presenza. Ricordo che la celebrazione di quest’an- niversario è stata voluta dal Consiglio regionale, d’intesa con la Consulta delle Elette e con il Comitato per la difesa e l’affermazione dei valori della Resisten- za e della Costituzione. Cari colleghi, il 2 giugno 1946, dopo Ha ritenuto che questo fosse il modo rica: l’unico modo possibile è un rinno- oltre vent’anni di dittatura, gli italiani migliore per onorare la ricorrenza di un vamento delle regole su cui si fondano furono chiamati alle urne, per votare il momento fondamentale per l’identità e le nostre istituzioni. referendum istituzionale - Monarchia o la storia del nostro Paese. Questo dibattito in atto a livello politi- Repubblica - e per l’elezione dei membri Un momento fortemente voluto, con la co sui possibili cambiamenti da appor- dell’Assemblea Costituente. Quel 2 giu- convinzione che fosse necessario evita- tare nelle parti riguardanti la configura- gno andarono a votare l’89,1% degli re il più possibile accenni puramente zione istituzionale e l’organizzazione aventi diritto, una percentuale senza rievocativi. dello Stato nel suo complesso costitui- precedenti, e le donne arrivarono alle Il problema che ha preoccupato ed sce uno stimolo di confronto sul valore urne vivendo l’emozione della prima impegnato il legislatore nazionale, e stesso della nostra Carta fondamentale grande esperienza di partecipazione che si è ritenuto indispensabile affron- e sull’attualità dei principi espressi. E politica finalmente come elettrici e tare nelle ultime legislature repubblica- non è senza preoccupazione che possia- come candidate. ne, è stato quello di rivisitare la nostra mo assistere al fatto che ormai la dottri- Furono eletti 556 deputati con il compi- Costituzione. Infatti, si è continuato a na tende a parlare di banalizzazione del- to di redigere la nostra Costituzione parlare, anche se spesso in modo confu- la Costituzione laddove ne intenda sot- repubblicana: 21 degli eletti erano don- so, di revisione della forma dello Stato, tolineare la tendenza del legislatore e ne. Cinque di loro, Maria Federici, Ange- intesa nella contrapposizione tra cen- anche dell’opinione pubblica di conside- la Gotelli, Nilde Jotti, Tina Merlin e tralismo e regionalismo; di revisione rare questa Carta ormai facilmente Teresa Noce, furono chiamate a compor- della forma di Governo, del bicamerali- modificabile da parte delle maggioranze re la Commissione dei 75, incaricata di smo e delle forme di garanzie. che di turno si insediano in seno al redigere il testo del documento fondan- Il Parlamento, con le leggi costituziona- governo dello Stato. te la nostra convivenza civile. li del 1999 e del 2001 e, infine, con la Oggi non voglio fare un’orazione forma- L’Assemblea regionale del Piemonte, legge costituzionale recentemente le, ma piuttosto guardare al passato per insieme con il Comitato per l’afferma- approvata ed in attesa del referendum pensare al futuro. zione dei valori della Resistenza e dei confermativo, si è quindi prefissato un Allora uno dei punti di partenza sul qua- principi della Costituzione e alla Consul- compito ambizioso: la costruzione di un le riflettere è se questa concezione del ta delle Elette (qui rappresentati dai sistema costituzionale rispondente alle contenuto e della funzione della Costi- rispettivi Presidenti), ha scelto di cele- nuove, e ormai improcrastinabili, esi- tuzione sia ancora attuale. La risposta a brare il 60° anniversario dell’Assemblea genze innovatrici. questo quesito, a mio giudizio, deve Costituente, della Repubblica e della La nostra democrazia, infatti, deve essere senz’altro positiva. conquista del voto alle donne con que- dimostrare di essere “matura”, di essere Se alle riforme istituzionali sono legate, sta seduta consiliare aperta. all’altezza delle sfide di questa fase sto- probabilmente, le sorti dell’intero Paese,

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tutta l’opera riformatrice deve, prima di se violata, sarebbe inevitabile una frattura. Il voto alle donne è stato concesso il 1° tutto, tenere presente l’aspetto dei limi- Non vi è, infatti, difesa della Costituzione febbraio 1945. Ci sono dunque voluti ti-principio: l’essenza della Costituzio- senza la sua riforma e non vi è riforma settantaquattro anni per vedere ricono- ne, i principi supremi. senza la difesa della Costituzioni. sciuto il diritto di voto: la prima richie- I costituenti francesi del 1789 afferma- Pertanto il valore o, meglio, i valori sui sta di estensione era, infatti, stata rono che “una società nella quale non è quali è fondato un ordinamento giuridico depositata nel Parlamento del Regno assicurata la garanzia dei diritti, e non è non sono rovesciabili o sostituibili con d’Italia nel 1871. stabilita la separazione dei poteri, non altri ad essi irriducibili soltanto perché si Possiamo dire che oggi celebriamo un ha Costituzione”. presumono indotti da nuovi fatti compiuti. passaggio storico. Può sembrare sconta- Si può notare come con questa afferma- Quei principi fondamentali scolpiti dal- to, a una prima riflessione, ma in realtà zione non solo si dia una nozione non l’Assemblea Costituente sono ancora da questo risultato non era affatto scontato. meramente formale della Costituzione, tutti riconosciuti come vivi, attuali e Quel 2 giugno si sceglieva tra Monarchia bensì una Costituzione vista come insie- capaci di dare significato e prospettiva e Repubblica, si eleggevano i Costituen- me di regole fondamentali diretta a al nostro essere cittadine e cittadini di ti e finalmente le donne uscivano da disciplinare la vita dello Stato e i suoi questo Paese. Scrivere una Costituzione una condizione di cittadinanza negata. rapporti con i cittadini. vivente che possa aprirsi all’evoluzione Il problema del diritto di voto per le Questo sigillo volge ad una nozione di della cultura attraverso formule in grado donne era strettamente legato alla posi- Costituzione in senso materiale, che di vivere nel futuro è un obiettivo per zione ricoperta nella famiglia, concetto deve rappresentare il punto di partenza, tutti. I principi contengono “concetti” che non riconosceva loro diritti al di di non ritorno, per fondare ogni muta- che vivono mutevoli nel tempo. fuori della sfera privata. mento ed evitare che qualsiasi interven- Proprio a memoria del valore della Basti ricordare il Codice Pisanelli, il to correttivo non sia già, dalla sua par- nostra Costituzione e a ricordo e ringra- codice dell’Unità d’Italia, che esplicita- tenza, un salto nel buio. ziamento per l’impegno e il lavoro svol- va, sia sul piano giuridico sia sul piano La prima parte della nostra Costituzione to dai nostri padri costituenti, il Consi- teorico, la subordinazione della moglie riguarda proprio i valori e i principi fon- glio regionale del Piemonte ha deciso di al marito, ed è proprio da questa condi- damentali su cui si fonda il nostro ordi- partecipare, con vivo entusiasmo e con zione che era impossibile considerare le namento. Rappresenta la carta di iden- sentito orgoglio nazionale, ad ospitare, donne un soggetto politico autonomo. tità della Repubblica, l’elemento di con- nel prossimo autunno, la mostra pro- Ma da quel lontano giugno del 1946 ini- tinuità storica anche in presenza di tra- mossa dalla Camera dei Deputati dal zia un lungo e ancora incompiuto cam- sformazioni profonde. titolo “La rinascita del Parlamento, dalla mino per i diritti, l’emancipazione L’Assemblea Costituente ha determinato Liberazione alla Costituzione” (ospitata sociale e la parità delle donne italiane il sistema costituzionale scegliendo la nel Palazzo di Montecitorio, fortemente Una rivoluzione, quella delle donne, forma repubblicana quale limite inviola- voluta dall’ex Presidente della Camera, pacifica e moderna, che ha cambiato il bile; è vero che all’inizio è stato un Casini, e all’epoca dal Presidente della volto e gli stili di vita del nostro Paese e deterrente nei confronti del precedente Fondazione Camera dei deputati, Onore- che ancora oggi non è stata conclusa. ordinamento monarchico, più che prin- vole Napolitano, ora Presidente della Tengo a sottolineare che, di recente, è cipio ispiratore del nuovo regime. Repubblica). Ospiteremo questa mostra stato modificato l’articolo 51 della Ma gli anni, oggi si potrebbe dire la insieme con altre tre Regioni italiane Costituzione e la legge del 2004 per l’e- Storia, hanno accresciuto questa “for- che hanno risposto all’appello della lezione al Parlamento europeo. Entram- ma” di valori e di principi che non pos- Camera dei Deputati. be le riforme sono state tese ad ottene- sono e non potranno essere negati. Il progetto, attraverso documenti, voci re pari opportunità tra uomini e donne. La “forma repubblicana” non può essere e immagini, intende tracciare il percor- Tengo a precisare che con la legge oggetto di revisione costituzionale: so di crescita della nostra Repubblica. costituzionale n. 3 del 2001, che ha questo è infatti l’epilogo della Costitu- Perché per comprendere i compiti di modificato l’articolo n. 117, comma 7, zione. Ma proprio questa “forma repub- oggi è importante ricordare le ragioni della Costituzione italiana, si è intro- blicana” non rappresenta che un guscio della storia e sessant’anni fa, insieme dotto, come principio sotteso all’ordina- vuoto, una mera “formuletta”, se non è alla nascita della Repubblica e della mento giuridico, la piena parità di letta con l’ausilio delle altre disposizio- Costituente, si sanciva anche il diritto al uomini e donne nella vita sociale, cultu- ni del nostro ordinamento giuridico. voto alle donne, così segnando una rale ed economica. Ma la cosa più signi- Solo così può essere colorata e riempita di svolta decisiva nel mondo femminile, ficativa per questa Assemblea è che l’ar- significato in concreto. Non si possono nell’affermazione della parità dei diritti, ticolo n. 117 della Costituzione attribui- sopprimere i principi e i valori supremi del- nella presa di coscienza di una parte di sce ai Consigli regionali il compito di l’ordinamento dello Stato senza violare con mondo fino allora ritenuta in qualche garantire che questo principio venga ciò il sistema dal di dentro. modo “minore”. rispettato nella legge regionale, ma Nel caso in cui la Costituzione materiale, Le donne entravano pienamente nella anche in quella nazionale. quale “decisione totale costituente”, venis- vita pubblica nazionale. È una parte del nostro ordinamento costi-

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tuzionale che, forse, è rimasta poco cono- azioni concrete. Non richiamo statisti- nale mi sia consentito un ringraziamento sciuta se non proprio agli addetti ai lavo- che e indagini dell’ISTAT e dell’EURI- al lavoro svolto in questi anni dal Comi- ri, ma su cui dobbiamo riflettere perché SPES, però ricordo che il tasso di occu- tato per l’affermazione dei valori della assegna un compito a quest’Assemblea. pazione femminile è fermo al 42%. Resistenza e dei principi della Costitu- Consapevoli di questo ruolo, il Consiglio È previsto nell’obiettivo e nella strategia zione e dalla Consulta delle Elette. Rin- regionale che ci ha preceduto, scrivendo di Lisbona (tanto cara alla nostra Presi- grazio questi organismi tramite i rispet- il nuovo Statuto, ha garantito da un dente della Giunta regionale) che per il tivi Presidenti che siedono accanto a me. lato le pari opportunità, dall’altro ha 2010 il tasso di occupazione femminile Ogni giorno, tramite il lavoro di queste ribadito di assicurare uguali condizioni deve essere portato al 60%. istituzioni e grazie al lavoro di tanti di accesso tra uomini e donne nelle A conclusione, voglio richiamare a tutti funzionari che si impegnano in questa cariche elettive. voi le parole pronunciate dalla Senatrice attività, noi facciamo sì che la nostra La Consulta regionale delle Elette è stata Rita Levi Montalcini e ricordate dal Pre- Regione si impegni quotidianamente anche investita di una funzione consulti- sidente della Repubblica Carlo Azeglio per l’affermazione dei principi e dei va di proposta in relazione all’attività Ciampi. La Senatrice Montalcini afferma: valori che qui oggi ricordiamo. normativa del Consiglio e della Giunta “Non ho dubbi. L’emancipazione femmi- Questo non è solo un momento celebra- regionale, nonché di esprimere pareri sul- nile è sicuramente uno dei risultati più tivo. Prendiamo atto che all’interno del le politiche regionali per rimuovere ogni belli del ‘900. Proprio il maggior peso Consiglio regionale operano degli orga- ostacolo che impedisca la piena parità di sociale conquistato dalle donne è stato nismi che hanno proprio il compito di accesso alle donne e agli uomini nella uno dei più importanti fattori di progres- lavorare e di impegnarsi affinché i prin- vita sociale, culturale e politica. so dell’ultimo secolo e anche una delle cipi e i valori che oggi richiamiamo e Si può pertanto affermare che il diritto più grandi esperienze per un futuro di commemoriamo, siano tradotti in realtà alla pari opportunità sia stato ormai pace e di equità”. Queste cose le ha det- nella vita della nostra Regione. chiaramente sancito dalla legge, ma è te un premio Nobel. Prima di lasciare la Per questo, ringrazio i Comitati e i ancora lontano dall’essere introdotto in parola alla Presidente della Giunta regio- rispettivi Presidenti. Grazie.

MERCEDES BRESSO, presidente della Giunta regionale ome il Presidente ha già ricorda- to, il 31 gennaio del 1945, con il CPaese diviso ed il nord sottopo- sto all’occupazione tedesca, il Consi- glio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi emanò un decreto che ricono- sceva il diritto di voto alle donne. Il 2 giugno del 1946 le donne votarono per il Referendum istituzionale e per le elezioni dell’Assemblea costituente, ma già nelle elezioni amministrative precedenti avevano votato, risultando in numero discreto elette nei Consigli comunali. Sui banchi dell’Assemblea costituente sedettero le prime parlamentari: nove della DC, nove del PCI (una parità esatta), due del PSIUP ed una dell’Uo- mo qualunque. la lunga battaglia che il Presidente ha le donne. Senza quella guerra non ci Per la prima volta nella storia dello ricordato, ma anche perché dopo oltre sarebbe stata la legge che allargava il Stato unitario, tutti gli italiani furono vent’anni nel nostro Paese si svolsero diritto di voto alle donne. Soltanto da chiamati ad eleggere i loro rappresen- libere elezioni. Certamente questa quel dopoguerra infatti le donne ita- tanti (tutti gli italiani, anche le don- coincidenza delle libere elezioni e del liane acquistano il pieno diritto di ne), con il compito di redigere la legge primo voto alle donne ci fa molto pia- eleggere e di essere elette. Anche per fondamentale del nuovo Stato: la cere. questo è corretto individuare nella Costituzione della Repubblica. Questa Possiamo dire che uno degli effetti Costituzione repubblicana la tappa consultazione ebbe un’importanza più importanti della Guerra di libera- fondamentale di un processo di rico- strategica, non solo perché il diritto al zione nazionale fu proprio il pieno noscimento e di valorizzazione delle voto fu esteso anche alle donne, dopo riconoscimento dei diritti politici del- libertà personali. Un processo nato

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con il Risorgimento e proseguito con no delle donne italiane per i diritti, Tina Anselmi, una “staffetta partigia- la Resistenza, che si trova oggi l’emancipazione sociale e la parità. na” che arrivò al Governo come Mini- davanti ai problemi posti dalla defini- Inizia quella che è stata definita stro del Lavoro. Che cosa rappresentò, zione di una nuova e più piena citta- come “la grande rivoluzione pacifica e dunque, la conquista del voto alle dinanza europea. Anche su questo moderna del nostro paese: la rivoluzio- donne? Voglio dirlo con le parole di avremo occasione prossimamente di ne delle donne”. Una rivoluzione che, una protagonista: “Le schede che ci discutere, perché credo che il nostro cambiando la coscienza delle donne, arrivano in casa e ci invitano a com- compito sia quello di adeguare i ha cambiato il volto del nostro paese, piere il nostro dovere - scrive Anna nostri ordinamenti, nel caso natural- gli stili di vita, le leggi. Una rivoluzio- Garofano, una delle più sensibili gior- mente del Consiglio regionale, alla ne lunga che non è ancora conclusa. naliste dell’epoca - hanno un’autorità legislazione europea, proprio perché Nonostante le donne di oggi siano ric- silenziosa e perentoria. Le rigiriamo quella europea è la nostra nuova e più che di talenti e di forza, la società e la tra le mani e ci sembrano più preziose ampia cittadinanza. politica italiana non sanno ancora della tessera del pane”. Vorrei osservare che in quegli anni avvalersene pienamente, gli ostacoli Quello fu un momento magico per la molto si discusse sul diritto di voto non sono ancora rimossi. Questo politica e per la democrazia: l’impe- alle donne e su quali potessero esserne ritardo pesa non solo sulle donne, ma gno politico, l’esercizio del voto, la gli effetti politici. Eppure, anche con sulla qualità delle classi dirigenti ita- ricostruzione dell’Italia erano una le paure che le forze politiche poteva- liane. Come sapete, noi siamo uno dei missione condivisa da milioni di ita- no avere sull’ipotesi di impoliticità paesi con il più basso tasso di attività liane, oltre che di italiani. Coincideva delle donne, si scelse di farle votare. femminile e questo rappresenta uno con la rinascita e il riscatto della pro- Nonostante le preoccupazioni che dei nostri problemi all’interno dell’U- pria vita dalla sofferenza e dall’umilia- aleggiavano e aleggiano sempre fra gli nione Europea. zione. Coincideva anche con l’amore uomini rispetto ai diritti delle donne, Come per un popolo e per un paese, per la libertà e la giustizia. Poter si scelse di far valere la ragione dei anche per le donne la memoria va col- votare per queste donne era come diritti, con coraggio. Le donne non tivata e svelata, per mettere in grado riprendere a vivere, a riconoscersi, a dovevano votare per far vincere uno le più giovani di riconoscerne gli erro- ricostruire la propria esistenza. schieramento o l’altro, ma erano chia- ri e di evitarli, di leggerne i limiti e di I valori di questa nuova Italia li ritro- mate a votare per esercitare un diritto. provare a superarli, di imparare quan- viamo nella Costituzione. Quella È giusto anche ricordare (prima il Pre- to c’è da imparare. Costituzione che, grazie a quelle 21 sidente ne parlava) che il cammino Quelle 21 donne che nel 1946 furono donne che entrarono a Montecitorio, delle donne e le loro battaglie per il elette nell’Assemblea Costituente die- parla al futuro, nomina diritti fonda- diritto di voto nascono molto tempo dero finalmente voce e rappresentan- mentali nella famiglia, nel lavoro, nel- prima: innanzitutto in America con za alle donne italiane che avevano l’accesso ai pubblici uffici. Siamo cer- donne come Margaret Brent, come sofferto con i loro compagni la guer- ti che fu proprio anche grazie al con- Olympe De Gouges in Francia, come ra, la dittatura del fascismo, l’occupa- tributo di quelle donne che queste Anna Maria Mozzoni, senza dimenti- zione tedesca, che avevano dato un questioni nuove, estremamente inno- care Anna Kuliscioff, che in Italia si contributo fondamentale alla guerra vative rispetto alle Costituzioni esi- era già distinta con molte iniziative partigiana. stenti in quegli anni negli altri Paesi, volte a migliorare le condizioni di Alcuni di quei nomi ci sono familiari: furono inserite. lavoro delle donne nelle fabbriche e Teresa Noce, Rita Montagnana, Nadia Diritti esigibili che ancora non dob- nelle risaie, finalizzate alla soppres- Spano, la più giovane venticinquenne biamo smettere di pretendere comple- sione dello sfruttamento della mano- Teresa Mattei, Lina Merlin - persone tamente, perché non sono ancora dopera femminile. che hanno poi marcato la storia del completamente esigibili. Permane, Credo che anche questo sia importan- nostro paese - Maria Federici, Angela infatti, anche se si è molto accorciata te da ricordare: le donne ebbero il Gottelli, Maria Jervolino. E Nilde Jot- nel tempo, una distanza tra la Costi- diritto di accesso al lavoro, seppure in ti, la prima donna italiana che occu- tuzione formale e la Costituzione condizioni di estremo sfruttamento, perà il posto di Presidente della sostanziale, basti pensare che solo nel prima di avere il diritto di voto, quin- Camera dei deputati. 1963, quindici anni dopo l’approva- di le battaglie per i diritti delle donne Voglio ricordare anche una straordina- zione della Costituzione, le donne e della manodopera minorile nelle fab- ria donna milanese, Gisella Floreanini, possono entrare in Magistratura e solo briche fanno parte integrante delle che, prima di lei, fu il primo Ministro poco tempo fa hanno avuto il diritto battaglie per l’affermazione piena dei donna nel Governo della Repubblica di accesso, ad esempio, nell’Esercito. diritti delle donne. della Val D’Ossola. Ma in questi sessant’anni i passi Da quel lontano giugno del 1946 ini- Abbiamo dovuto aspettare molti anni avanti sono grandi e costanti: la pari- zia il lungo e ancora incompiuto - di perché un’altra donna diventasse tà salariale, la tutela della maternità - questo oggi noi discutiamo - cammi- Ministro della Repubblica: parlo di tutte cose che ci sembrano evidenti,

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ma che non lo erano - l’istituzione del differenza di genere. Inizia il cammi- sempre lo è il Parlamento, nel quale divorzio nel 1974, il nuovo Diritto di no della cittadinanza attiva, delle pari sono ancora oggi in minoranza. famiglia nel 1975 - questi me li ricor- opportunità, ma, soprattutto, delle Tullia Zevi, un’intellettuale che ha do perché sono battaglie che ho fatto libertà femminili nella vita sessuale e rivestito la carica di Presidente delle anche personalmente. Nel 1975, la di coppia, nella scelta libera e respon- Comunità Ebraiche d’Italia, osservava famiglia patriarcale fondata sul capo sabile della maternità. che “i diritti e le libertà delle minorane famiglia esce dal Codice Civile e, in Grandi sono le conquiste simboliche e rappresentano la spia della salute di quegli anni, esce anche il delitto d’o- legislative. Non mi riferisco soltanto una democra zia. Finché le minoranze nore, un’altra infamità del nostro alla legge n. 194, quella che riconosce saranno libere di essere se stesse, gli diritto. Quel nuovo Diritto di famiglia nell’aborto non un delitto, ma un dirit- italiani potranno dire di vivere in sarà firmato da deputate di partiti to necessario a strappare alla clande- democrazia”. diversi: Adriana Seroni, Nilde Jotti, stinità il dolore di migliaia di donne, Le donne non sono una minoranza, ma Tina Anselmi, Maria Eletta Martini e ma anche alla legge sulla violenza ses- a lungo, come le minoranze, hanno Giglia Tedesco. Quasi tutte le grandi suale che mobilitò per anni il movi- sofferto per violenze e discriminazio- leggi civili dell’Italia si sono conqui- mento femminista e che vide la luce ni. Per questo si sono trovate spesso a state grazie alla capacità delle depu- solo nel 1996. Intanto, avanzava la fianco delle minoranze ingiustamente tate e delle donne di rompere gli stec- legislazione di parità sul lavoro e si private di diritti fondamentali. Per cati ideologici e i recinti dei partiti, iniziava a discutere sul tema cruciale questo stiamo lavorando come Giunta, anche quando l’Italia era divisa e i della conciliazione dei tempi di vita e e spero tra poco come Consiglio, ad partiti contrapposti - questo accade di lavoro fino a scrivere le nuove nor- una moderna legge contro tutte le dis- ancora oggi. E’ un grande insegna- me sui congedi parentali. Infine, solo criminazioni. Per questo, mi permetto mento a cui sarebbe bene continuare nella passata legislatura, si riesce ad di concludere parafrasando le parole ad attingere. Quasi tutte le grandi leg- approvare la modifica dell’articolo 51 di Tullia Zevi: “I diritti e le libertà del- gi che hanno cambiato la condizione della Costituzione per rendere effettivo le donne e di tutte le minoranze etni- di vita femminile sono state oggetto quell’accesso ai pubblici uffici sancito che, linguistiche o di genere rappresen- di un’azione trasversale delle donne, nella nostra Carta fondamentale, ma tano la spia della salute di una demo- quelle poche che erano state elette anche questa modifica deve trovare crazia. Fino a che le donne e tutte le nelle istituzioni. ancora piena attuazione, se è vero che minoranze non saranno libere di essere Il 1975 è un vero e proprio spartiac- lo stesso Parlamento che approva la se stesse non potremo dire di vivere in que: nasce il femminismo e la genera- modifica boccia le quota rosa, che ne una vera democrazia e non potremo zione dell’emancipazione e della bat- sarebbero stata la logica conseguenza. affermare di avere pienamente applica- taglia per l’uguaglianza con gli uomi- Le donne sono davvero cittadine to la Costituzione voluta dall’Assemblea ni cede il passo alla generazione della europee, moderne e laiche, ma non votata il 2 giugno di sessant’anni fa”.

MARIANGELA COTTO, presidente della Consulta regionale delle Elette giugno 1946. La data è di quelle che hanno cambiato davvero la 2storia del nostro Paese: gli italiani quel giorno hanno votato scegliendo la Repubblica al posto della Monarchia. Ma non solo: quel giorno hanno potuto accedere alle urne anche le donne, gra- zie ad un decreto che, come è stato ricordato, era stato varato l’anno prece- dente dal governo Bonomi. In quell’occasione alle donne venne det- to “Non pitturatevi la bocca”, invitan- dole così a non mettersi il rossetto. Le schede, che allora venivano incollate, se portavano una traccia di rossetto corre- vano il rischio di essere annullate. E le donne, per quell’occasione, si tolsero il rossetto, ben comprendendo quanto la posta in gioco fosse alta. Le donne per essere votate, venivano eletti i parla- dovuto scrivere la Costituzione. Tutto la prima volta potevano votare ed anche mentari e le parlamentari che avrebbero questo rappresentava un passaggio sto-

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rico. Il diritto al voto per le donne è sta- importante. Ancora oggi con una certa passi avanti: dalla parità di salario alla ta una conquista davvero difficile: per emozione leggiamo le testimonianze tutela della maternità, dal divorzio al ben venti volte, nella storia dell’Italia delle protagoniste di allora e di chi con- nuovo diritto di famiglia, conquiste unita, la richiesta del voto alle donne fessa, come ha già ricordato la Presiden- ottenute grazie alla capacità delle depu- era stata presentata e per ben venti vol- te Bresso e vale la pena ricordarlo, che tate e delle donne di lavorare insieme, te era stata respinta. Da quell’ormai lon- le schede elettorali venivano più volte dimostrando la capacità di collaborare tano giugno 1946 inizia un lungo cam- rigirate tra le mani, ritenute preziose al perseguimento di ideali comuni. Tan- mino per le donne italiane, un cammino alla stregua, e cito fedelmente, della to è stato fatto, ma altrettanto resta da ancora in parte incompiuto per il rico- tessera del pane, o di chi confessa l’e- fare. Questo è importante che sia ben noscimento dei propri diritti, per l’e- mozione ed, al tempo stesso, la paura di chiaro; che sia ben chiaro soprattutto ai mancipazione e per la parità. Inizia commettere errori. Un’immagine bellis- nostri giovani: ragazze e ragazzi. Occorre quello che in molti hanno definito una sima quella che ci trasmette chi raccon- preparare il futuro con lo stesso entusia- grande rivoluzione pacifica: la rivoluzio- ta che “…il giorno delle elezioni uscii smo e la stessa determinazione che han- ne delle donne, una rivoluzione che ha dalla cabina come liberata e giovane no spinto le donne, 60 anni fa, per anda- cambiato la nostra coscienza e di conse- come quando ci si sente con i cappelli re oltre la soglia dove allora quelle donne guenza stili di vita e, piano piano, ben riavviati sulla fronte”. Poter votare fu si erano fermate e noi vogliamo andare anche il volto del nostro Paese. Una allora come riprendere a vivere, come avanti, vogliamo contribuire a diffondere rivoluzione che già si sapeva sarebbe riconoscersi, come desiderio di rico- una nuova cultura della politica. Non stata lunga e che non è ancora conclu- struirsi, come voler sentire la politica vogliamo, come donne, ritrovarci a parla- sa, perché non tutti gli ostacoli sono come davvero deve essere, una cosa di re di questi argomenti non solo tra di stati rimossi e perché, nonostante le tutti, perché la politica fa parte della noi, che già siamo convinti. Oggi abbia- donne siano - è questo è ormai univer- vita. Valori che grazie a quelle 21 don- mo voluto dedicare uno spazio qui in salmente riconosciuto - ricche di talento ne che per la prima volta in quel lonta- Consiglio regionale, con l’augurio che e di forza, la politica è ancora saldamen- no 1946 entrarono a Montecitorio ritro- anche nei Consigli provinciali, nei Consi- te tenuta nelle mani degli uomini. Cer- viamo ancora oggi nella nostra Costitu- gli comunali dei 1206 Comuni della tamente per le donne di allora, per le zione, quella Costituzione che rappre- nostra Regione e nelle circoscrizioni si donne di quel lontano 1946, il diritto di senta sempre un grande insegnamento. affronti questo tema e non solo in occa- voto rappresentò qualcosa di forte, di In questi 60 anni sono stati fatti grandi sione della celebrazione del 2 giugno.

ROBERTO PLACIDO, vicepresidente del Consiglio regionale delegato al Comitato Resistenza e Costituzione nnanzitutto, porgo un cordiale salu- to ai nostri invitati. I nostri ospiti Ihanno risposto alla proposta che il sottoscritto, come Presidente del Comi- tato Regionale Piemontese per l’afferma- zione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione Repubblica, insieme alla Consigliera Cotto e alla Con- sulta delle Elette del Piemonte, ha volu- to presentare, per ricordare e commemo- rare questo importante appuntamento, un appuntamento che ha segnato una tappa fondamentale nella vita della nostra Repubblica. Vorrei partire proprio da quel periodo, ricordando com’era l’Italia alla fine della guerra, dopo una lotta di liberazione che ha causato tragedie e divisioni nel nostro Paese; una lotta di liberazione della Divisione Acqui, legata alla storia del Friuli Venezia Giulia ancora in via di che ha coinvolto centinaia di migliaia di della nostra Regione. definizione. È un Paese ridotto in ginoc- persone e che ha visto la partecipazione Alla fine della guerra il Paese è diviso, chio. Alcune cifre: 2 milioni di case delle Forze dell’Ordine e di parte dell’E- con una parte non ancora sotto la sovra- distrutte; un milione e mezzo di disoc- sercito. Voglio ricordare, una per tutte, nità e l’amministrazione del nascente cupati (per la popolazione di allora si la tragedia di Cefalonia e il massacro Stato; la situazione di Bolzano, Trieste e tratta di una cifra importante); 13% di

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analfabeti (con punte, in alcune Regioni pertura del Paese alla democrazia. Occor- che si concretizzò sì nel voto alla Costi- meridionali, del 25-30%); 4 milioni e reva, quindi, “riempire” le istituzioni e la tuente, ma anche nelle precedenti ele- mezzo di famiglie sotto la soglia della vita democratica svuotata dal regime zioni amministrative che si svolsero nel- sussistenza, in un’epoca in cui mangiare fascista. Il referendum - è stato ricorda- la primavera del 1946. I fatti che segui- carne una volta alla settimana diventa to prima - fu indetto dal decreto luogo- rono sono noti a tutti: si decretò la fine un miraggio; trasporti paralizzati, se tenenziale del Governo Bonomi, che sta- della monarchia e la conseguente abdi- non le due linee laterali; due automobili bilì le consultazioni al termine della cazione del Re Umberto II; fu convalida- ogni cento abitanti; la produzione indu- guerra: occorreva scegliere fra repubbli- to il voto da parte della Corte di Cassa- striale ridotta ad un/terzo e la produzio- ca o monarchia, ed eleggere 556 Depu- zione e il 25 giugno 1946 si istituì l’As- ne agricola a due/terzi, rispetto a prima tati (per la verità, la legge elettorale ne semblea Costituente, presieduta - così della guerra. Questa era la fotografia del prevedeva 573, ma una parte del Paese come i Partiti hanno riempito cinquan- nostro Paese, con un tasso di violenza e non ricadeva ancora sotto la sovranità t’anni di democrazia italiana, alcuni per- una percentuale di delitti così elevati nazionale). I risultati evidenziarono sonaggi hanno rappresentato una parte come solo si verifica nel momento in cui quella che fu la struttura portante della fondamentale della nostra storia repub- termina una guerra. In questo quadro Prima Repubblica: i Partiti come la blicana – da Giuseppe Saragat (divenuto, avviene l’elezione per la Costituente, tra Democrazia Cristiana, il Partito Comuni- in seguito, Presidente della Repubblica), l’altro, promessa da Mussolini e, ironia sta, l’Uomo Qualunque (non tutti lo che elesse, come primo atto, Enrico De della sorte, realizzata proprio dopo la ricorderanno) e il Partito d’Azione, furo- Nicola alla Presidenza della Repubblica, fine del regime fascista che portò la no in seguito “l’ossatura” di cinquan- nominato temporaneamente Capo prov- rovina del Paese e consegnò un Paese in t’anni dalla nostra vita repubblicana visorio della Repubblica. L’Assemblea ginocchio. Il naufragio di quel Regime (oggi, infatti, parliamo di Seconda Costituente, inoltre, deliberò la nomina portò l’Italia nelle condizioni che tutti Repubblica). Come hanno ricordato la di una Commissione ristretta - Commis- noi sappiamo. Gli italiani furono chia- collega Cotto e la stessa Presidente sione per la Costituzione - composta da mati a votare, per la prima volta, l’As- Bresso, questo fu anche il momento del 75 membri e da tre sottocommissioni. semblea Costituente e a scegliere, con riconoscimento alle donne del diritto di Nenni, Togliatti, Saragat, Calamandrei, un referendum, fra monarchia e repub- voto (suffragio universale), dopo i vani Parri, Pertini, Moscatelli, Mortati, De blica. Fu proprio in una situazione così tentativi fatti nel 1881 e nel 1907 da Gasperi, La Malfa sono solo alcuni dei drammatica e difficile che si creò un Maria Montessori, prima donna laureata nomi che hanno segnato la storia della grande attivismo, con un’altissima per- in medicina in Italia. Oggi potremmo Repubblica. Alcuni di loro divennero, in centuale di votanti: quasi il 90% della definirla “leader” del Movimento Femmi- seguito, anche Presidenti della Repub- popolazione partecipò a quella tornata nile Italiano - in passato non si usavano blica. Dopo quei passaggi formali, parti- elettorale. Dopo un ventennio di violenze questi termini - che dedicò decenni al va, di fatto, la democrazia in Italia. e di tragedie, questo atto rappresentò l’a- raggiungimento del suffragio universale,

AMALIA NEIROTTI, sindaco di Rivalta Torinese, presidente dell’ANCI Piemonte

residente del Consiglio, Presi- dente della Giunta regionale, PConsigliere e Consiglieri, è un onore essere qui con voi oggi. Risulta difficile, intervenendo per quarta, non ripetere gli importanti concetti autorevolmente espressi da chi mi ha preceduto. Approfitterei di questa speciale opportunità per approfondire e riper- correre i passi che sono stati fatti in questi sessant’anni, con una consi- derazione finale sulle responsabilità che intendo rivolgere a questa Assemblea regionale. In primo luogo, vorrei formulare un augurio ai nuovi Sindaci e ai nuovi

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Consiglieri neo-eletti nella nostra concreti passi in avanti rispetto alle Opportunità (Angela Finocchiaro). Regione, affinché la loro attività sia opportunità per le donne di inserirsi Il percorso delle leggi successivi è davvero orientata alle garanzie di efficacemente nel mondo del lavoro. già stato ricordato e prosegue con la pari opportunità testé richiamate. Nel 1975 viene riformato il diritto di legge 8 marzo 2000, n. 53, che ha Come premesso, vorrei ripercorrere in famiglia: con questo nuovo strumen- per oggetto: “Disposizioni per il questa sede, in maniera più sistema- to, la legge riconosce parità giuridi- sostegno della maternità e della tica, i passi che sono stati fatti in ca tra i coniugi che hanno uguali paternità”. Nel 2003, come già ricor- questi sessant’anni, partendo proprio diritti e responsabilità e attribuisce dato dalla Presidente Bresso, ha luo- dal 1948, anno in cui entra in vigore ad entrambi la patria potestà. go la modifica dell’articolo 51 della la Costituzione. Nel 1976, per la prima volta, una Costituzione attinente alle Pari Solo nel 1956 ci fu la prima impor- donna, Tina Anselmi, viene nomina- Opportunità con la vicenda delle tante innovazione riguardante le ta Ministro (lavoro e previdenza quote rosa. Ritengo estremamente donne, con la possibilità di accedere sociale). significativi gli eventi che ho ricor- alle giurie popolari, con il limite Nel 1978 venne approvata la legge dato, in quanto passi estremamente massimo di tre su sei, e solo nei casi sull’aborto. importanti, ma la strada da percorre- in cui la loro competenza sia partico- Nel 1979, Nilde Jotti è la prima don- re è ancora lunga. larmente significativa, trattandosi di na nominata Presidente della Camera Ed è su questo punto che intendo casi riguardanti i minori. dei Deputati. rivolgere ad un’Assemblea così auto- Nel 1958 la Legge Merlin chiuse defi- Nel 1981 il “motivo d’onore” non è revole un appello alla responsabilità. nitivamente le case di tolleranza. più considerato attenuante nell’omi- Rivolgo lo stesso appello, anche a Nel 1959 viene istituito il Corpo di cidio del coniuge infedele. nome dei Comuni piemontesi, al Polizia femminile. Nel 1983 la Corte Costituzionale sta- Governo nazionale e nelle sedi auto- Nel 1963 il matrimonio non è più bilisce la parità tra padri e madri cir- revoli (proprio questa mattina il Pre- ammesso come causa di licenziamen- ca i congedi lavorativi per accudire i sidente dell’ANCI nazionale lo rivol- to (sembra assurdo richiamare queste figli. gerà al nuovo Presidente). Un appel- norme, ma fino ad allora ciò era sta- Nel 1984, per la prima volta, presso lo a far sì che vi siano realmente le to possibile). Sempre nel 1963, per la Presidenza del Consiglio dei Mini- condizioni affinché la garanzia delle la prima volta, una Vicepresidente stri, è costituita la Commissione Pari Opportunità possa davvero eser- donna è eletta alla Camera dei Depu- nazionale per la realizzazione delle citarsi. Queste condizioni riguarda- tati: parliamo di Marisa Cinciari pari opportunità, presieduta da Elena no, ad esempio, una dotazione ade- Rodano. Marinucci. guata di risorse economiche ai Ancora nel 1963, le donne possono Nel 1989 le donne sono ammesse Comuni, quindi leggi e finanziarie accedere a tutti i pubblici uffici, sen- alla Magistratura militare e nel 1991 che consentano agli Enti locali di za distinzione di carriere né limita- l’approvazione della legge n. 125 mettere mano ai progetti di sviluppo zioni di grado. finalmente pone al centro dell’atten- locale e all’organizzazione di servizi Nel 1968 l’adulterio femminile non è zione del Parlamento il tema delle sociali e che, davvero, consentano di più considerato reato. Per il marito discriminazioni e della valorizzazione recuperare quei dati devastanti ricor- non esisteva nulla del genere: la dis- della presenza e del lavoro delle don- dati prima dal Presidente Gariglio, parità di trattamento non rispettava ne nella società (una legge ancora che si riferiscono alla bassissima per- le norme fondamentali della Costitu- oggi poco applicata). centuale di occupazione riferita alle zione. Nel 1992, viene approvata la legge n. donne. Nel 1970 viene approvata la legge 215, quella che ha per oggetto “Azio- Sviluppo locale, servizi adeguati, sul divorzio (non richiamerò gli ni positive per l’imprenditorialità fem- tutela dei diritti dei lavoratori: que- importanti contenuti ed effetti che minile”. Nel 1993, per la prima volta, sti sono gli strumenti necessari dopo produsse, già ampiamente sottoli- vengono introdotte le quote rose, un percorso così importante, perché neati). con le vicende che sono già state si possano davvero garantire diritti Nel 1971 la Corte Costituzionale can- ricordate. che, ad oggi, non sono così esigibili. cella l’articolo del Codice Civile che Sorvolo su altri aspetti che sono È reale la preoccupazione, che già punisce la propaganda degli anticon- meno rilevanti, per arrivare al 1996 richiamava il Presidente Gariglio, di cezionali. con l’approvazione della legge che ha una involuzione rispetto al passato, Viene inoltre approvata la legge sulle per oggetto “Norme contro la violen- proprio di questi anni. Il tema della lavoratrici madri e, per la prima vol- za sessuale”, che punisce lo stupro precarizzazione del lavoro e, soprat- ta, si istituiscono gli asili nido come delitto contro la persona e non tutto, i problemi delle lavoratrici ati- comunali. Ci tendo a sottolineare contro la morale, com’era in prece- piche fanno sì che le garanzie, così quest’ultima novità, perché queste denza. In quell’anno il Governo faticosamente conquistate rispetto strutture hanno rappresentato dei nomina un Ministro donna alle Pari all’astensione da lavoro, ad esempio,

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per maternità, non siano così facil- Un appello alla responsabilità, quin- e non in un futuro che ha necessità mente esigibili per persone che, ad di un appello al Consiglio regionale di essere anticipato, garanzie urgen- oggi, si trovano inseriti nel lavoro in affinché, come già sta facendo, pro- ti ed immediate. modo precario. Questa è una vergo- ceda nell’approvazione di leggi che Vi ringrazio per l’attenzione che mi gna, perché tante famiglie vivono consentano alle Province e ai Comuni avete rivolto. Vi chiedo scusa dell’ar- oggi condizioni subumane. È neces- piemontesi di muoversi al fianco del- dire nel rivolgervi questo appello, ma sario che, a queste persone, vengano le donne, degli uomini e delle fami- abbiamo davvero bisogno di voi e di garantite delle tutele; diversamente, glie piemontesi in modo responsabile leggi che ci consentano fino in fondo poco servirà aver fatto un percorso e autorevole, garantendo gli stru- di assumerci le responsabilità che ci così importante in questi anni. menti che consentano fin da subito, vengono attribuite.

ORESTE ROSSI, - Piemont

l’assetto costituzionale dello Stato, giun- A 60 anni di distanza, fatte alcune precisa- gendo non soltanto ad incidere sui profili zioni, la prima parte della Costituzione più strettamente ermetici del testo costi- conserva, intatta, la sua freschezza, la sua tuzionale, ma addirittura a modificare, tal- attualità, la sua adeguatezza alle necessità volta snaturando, lo stesso testo delle nor- dei tempi. Ciò dipende da un’osmosi tra mative scritte, alle quali, non raramente, si diritto e politica, tra legge scritta e vita è fatto dire molto più di quanto non sia vissuta che costituisce la irripetibile espe- scritto. Non basta per legittimare, in pri- rienza di questo Paese. mis storicamente, la manipolazione della D’altra parte - su questo non v’è discussio- Costituzione, si è voluto, in un certo sen- ne - la Costituzione è un testo vivente, che so, riscrivere e reinterpretare il lavoro della stimola la comunità che regola e che risen- Costituente, rinvenendo (meglio:dicendo te delle spinte evolutive della società. di rinvenire) in quei lavori, spunti per Basti pensare, al riguardo, alle varie pro- interpretazioni evolutive o radicalmente nunce della Corte Costituzionale nel corso innovative sul testo dalla Costituzione. degli anni di attività e tracciare una linea Chi si occupa, a qualunque titolo, di inter- che si scoprirà essere assolutamente pretazione di norme giuridiche non può sovrapponibile a quella del progresso della non riconoscere la significativa incidenza nostra Italia. Certo, alcuni correttivi devo- razie Presidente a lei e ai promotori dei lavori preparatori. no essere apportati anche alla parte che dell’iniziativa. Le ricorrenze, non Ma, com’è noto, le apparenze, spesso, definisce i diritti fondamentali, nei quali, a Gdiversamente dagli anniversari e dai ingannano: ciò tanto più quando, come nel nostro avviso, dovrebbero essere inclusi genetliaci rappresentano, da sempre, caso di specie, la premessa ideologica è lo l’ambiente, la salute, il diritto all’istruzio- un’occasione di riflessione su ciò che è sta- strumento che consente di giungere a con- ne, la libertà della scelta e la proprietà. Se to e uno spunto per discutere di ciò che clusione già definite. ne potrà discutere, ma una cosa deve esse- sarà. Passato e futuro si saldano in una for- Gli angusti limiti di questo intervento non re chiara: i diritti possono essere integrati, midabile connessione nella quale il presen- consentono di ripercorrere le fasi di quel non ridotti. te viene proposto come una cartina di tor- lavoro e le discussioni che lo animarono. Diverso, invece, è il discorso relativo alla nasole, per verificare la validità delle pro- Possiamo quantomeno liberare il campo da struttura dello Stato. I padri costituenti spettive di analisi. un luogo comune, che, oggi, dobbiamo pensavano ad una società diversa rispetto Se questo è vero in termini generali, non scrollarci di dosso. Che la nostra Costitu- a quella in cui noi viviamo, non sapevano sarà difficile riconoscere che è ancora più zione sia il risultato di un compromesso tra che il bicameralismo perfetto avrebbe, in vero in riferimento ad un tema, quale è le tre componenti dell’Assemblea Costi- molti casi, paralizzato l’attività dello Sta- quello che coinvolge la Costituzione, nel tuente, è una posizione così riduttiva da to; non immaginavano neppure che l’era quale politica e diritto si condizionano non rendere affatto giustizia ai grandi per- della globalizzazione avrebbe scoperto il reciprocamente, al punto che la dottrina sonaggi che, di quella Assemblea, fecero nervo delle autonomie locali. costituzionalistica, in questo come in altri parte. La Costituzione, anzi: la parte con- Non crediamo che denunciare inadeguatez- Stati, non può non risentire delle modalità cernente i diritti fondamentali, è il punto ze di alcune parti della Costituzione sia un d’approccio politico alla questione. d’incontro di spinte concentriche che sacrilegio, anche perché il diritto costitu- Certo, da noi, diversamente da quanto dovettero - questo è ciò che definiamo zionale non è una teologia fondata su dog- accade altrove, l’esasperazione ideologica compromesso - reciprocamente legittimar- mi. La nostra convinzione era ed è tale che degli interpreti è tale da avere gravemente si lasciando il campo alcune delle loro per primi abbiamo sollecitato a portare a inquinato ogni occasione di dibattito sul- aspirazioni più marcate. compimento ciò che gli altri mai avrebbero

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osato incominciare. Non ci siamo limitati a cazioni di competenze, e potrei continua- Un passo lo voglio anche fare, nonostante denunciare l’esistenza del problema: abbia- re. Abbiamo, insomma, fatto, mentre altri, il tempo sia trascorso, su quell’analoga mo cercato di risolverlo in una prospettiva a volte, parlavano. Il lavoro della costi- importante ricorrenza rappresentata dal di modernizzazione di uno Stato che oggi tuente è, per molti versi, attuale, moderno riconoscimento del diritto di voto alle don- non è più al passo con i tempi. e deve essere conservato. Per sbloccare la ne. Finalmente anche l’altra metà del cielo Abbiamo semplificato la struttura del Par- situazione da qualche punto si doveva pur entrò, in quella data, a pieno titolo, a far lamento, abbiamo introdotto elementi di partire. La nostra stella polare non è stata parte della vita pubblica nazionale. Forse caratterizzazione federale nel rispetto dei la frantumazione del Paese, ma la sua c’è ancora molto da fare, forse rivendica- principi generali, che non abbiamo neppu- modernizzazione in un quadro di progresso zioni delle donne hanno seri fondamenti e re sfiorato, primo fra tutti il principio di e civiltà che pone l’uomo al centro del devono essere tenute in massima conside- solidarietà nazionale. mondo e non il collettivo. razione. Io credo che sia possibile farlo, dal Abbiamo ripartito le attribuzioni, scongiu- Conservare il passato, progettare il futuro: momento che sono principi su cui tutti rando il rischio di sovrapposizioni e dupli- noi crediamo che sia possibile. concordiamo.

LUIGI SERGIO RICCA, Socialisti Democratici Italiani quale la socialista Anna Kuliscioff pole- e la professionalità del loro esercizio. mizzava con il suo compagno Filippo Resta il fatto che nel panorama politico Turati, ostile alla concessione del voto nazionale la nostra realtà contrasti con alle donne finché durava “la pigra un’altra realtà internazionale e un’Euro- coscienza politica e di classe delle masse pa dove una donna è Cancelliere in Ger- proletarie femminili”. mania, una donna potrebbe essere, fra Se nel campo liberale e democristiano un anno, Presidente in Francia, una don- pesavano ancora le antiche riserve ideo- na Ministro degli esteri in Inghilterra, logiche e di costume sull’idoneità “natu- un’altra è Vicepresidente in Spagna di un rale” della donna alle incombenze politi- Governo per metà costituito da donne. che, a sinistra si continuava a considera- Per tacere l’esempio di altri Paesi, come re prioritario il conseguimento di quei l’Austria, la Finlandia e il Cile, che con- diritti sociali che soli avrebbero potuto trastano con la realtà italiana. Al con- conglobare quelli civili anche per le don- fronto, l’Italia fa una figura mediocre. ne. Fu la straordinaria partecipazione Credo che la questione della presenza delle donne alla Resistenza e alla lotta femminile debba essere affrontata anche di Liberazione a dare loro la forza e la andando oltre un dibattito che, a volte, convinzione per reclamare, con un’inci- è rimasto per troppo tempo schiacciato li autorevoli interventi che mi sività e veemenza fino allora sconosciu- su questioni come quella delle quote che hanno preceduto hanno già trat- te, quell’elementare diritto di eguaglian- fanno tanto richiamo e titoli accattivan- Gteggiato il percorso za e di cittadinanza. ti sui giornali e in televisione. “Ripren- che ha portato, il 2 giugno 1946, al Devo dire che fu quella la molla morale e diamoci la politica” dovrebbe essere uno referendum istituzionale e all’elezione politica che spinse le donne politica- slogan importante cui fare riferimento dell’Assemblea Costituente con la parte- mente più impegnate nelle formazioni per affrontare questa questione e per cipazione al voto delle donne. Voglio partigiane e nei partiti a battersi instan- non ridurre il problema a presenza, qua- ricordare come solo il 10 marzo 1946, si cabilmente per ottenere quella basilare si a tutela, più che di stimolo, e a met- riconobbe, oltre che il diritto del voto conquista e conseguirla in un clima mai tere invece in discussione comporta- alle donne, anche l’eleggibilità delle più ripetuto di solidarietà di genere tra- menti e tendenze che, negli ultimi anni, stesse. A quella decisione si era giunti sversale alle pur contrastanti apparte- hanno contrassegnato il mondo della sospinti da un quadro internazionale che nenze di schieramento. politica, così come quello delle imprese si muoveva in quel senso. Nell’estate del Certamente amareggia constatare come in termini, a volte, contraddittori, spes- 1944 lo aveva decretato per la Francia oggi, a sessant’anni da quel voto, l’Ita- so facendoci assistere a quello che l’ada- liberata il Governo De Gaulle, ma non lia, com’è già stato ricordato, sia fra gli gio popolare chiama un passo avanti e senza molte reticenze e residue diffiden- ultimi Paesi in Europa per la scarsa pre- due indietro. ze percepibili tanto sulla destra che sul- senza femminile nelle Assemblee politi- Il sistema maggioritario non ha certo la sinistra dello schieramento antifasci- che elettive, nei gruppi dirigenti dei par- aiutato la presenza delle donne. L’abbia- sta. Ricordo questi aspetti perché credo titi, nei ruoli direttivi di impieghi e pro- mo superato con una legge in cui è can- che il percorso sia stato travagliato pro- fessioni, dove pure ormai è folta la loro cellato il voto di preferenza e valgono le prio all’interno dello schieramento poli- presenza nei ranghi intermedi e ricono- teste di lista predesignate, che hanno tico. Ricordo l’episodio del 1910 nel sciuta la qualità della loro preparazione portato qualche donna in più in Parla-

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mento, ma questa scelta non risolve da effettiva e vera di questi diritti per rea- date da leader femminili siano più orien- sola la questione. Vorrei richiamare lizzare una partecipazione paritaria in tate al cambiamento, più inclini a svi- come la stessa evoluzione sociale del percorsi decisionali della politica e delle luppare logica di rete, più inclini all’a- Welfare, tendente a scaricare maggior- imprese. Oggi c’è ancora uno scarto scolto e al pragmatismo. Non ne scaturi- mente sulla disponibilità della famiglia troppo grande tra il patrimonio di cono- sce un modello di Governo delle donne, il sostegno dei soggetti più vulnerabili, scenze, di sapere, di progettualità e dis- ma certamente un quadro in cui la pre- chiede alla donna un ruolo dove l’equili- ponibilità della donna a partecipare e la senza femminile migliora anche il ruolo brio tra responsabilità familiari, lavoro e capacità della politica di accoglierlo e della politica. politica diventa sempre più difficile. valorizzarlo. Quindi, occorre rimediare a Voglio concludere dicendo come il CEN- Occorre, quindi, un gran salto qualitati- questo deficit, perché la sete delle don- SIS, dal mio punto di vista, con la sua vo per affrontare la questione della rap- ne nelle Istituzioni è un deficit che ricerca avvalora una frase che mi piace presentanza delle donne, non come fat- toglie credibilità alla democrazia stessa. molto: “L’assenza di donne in certi luoghi to meramente quantitativo o di semplice Valori e contenuti specifici, di cui le non squalifica le donne ma quei luoghi”. presenza e visibilità, ma come elemento donne sono portatrici, sono importanti Io credo che la sollecitazione che può che può fare la differenza in termini per portare avanti una nuova politica. venire dal confronto di oggi possa esse- qualitativi di differente progettualità L’anno scorso c’è stata un’indagine del re quella di un impegno del Consiglio politica. Oggi la questione non è più CENSIS che voleva misurare la percezio- regionale a mettere in moto un’iniziativa quella dei diritti che devono essere attri- ne sociale nei riguardi delle donne sin- politica con nuove leggi, perché anche buiti (anche se, a volte, alcune delle daco e con altre cariche pubbliche. Non- la nostra Regione dia un contributo al conquiste che sono state richiamate pri- ostante la ricerca abbia evidenziato le nostro Paese e che quei luoghi squalifi- ma vengono ancora messe in discussio- difficoltà di accesso agli incarichi, ha cati siano sempre di meno, anzi, venga- ne) bensì la possibilità di una fruizione registrato come le amministrazioni gui- no annullati.

UGO CAVALLERA, libertà della Patria. politici che si adoperarono in quella Oggi le Forze Armate, in una conce- direzione. Ovviamente non posso non zione più ampia della loro azione a ricordare l’impegno del Presidente De livello internazionale, sono anche Gasperi, successore di Bonomi, alla presenti nello scacchiere mondiale a Presidenza del Consiglio dei Ministri, supporto delle decisioni degli organi- che diede un grosso impulso, soprat- smi internazionali. tutto per quanto riguarda l’elettorato Ritornando al 2 giugno come momen- passivo. to di partecipazione, sia come eletto- La pattuglia di costituenti (in tutto rato attivo che come elettorato passi- 21) che furono eletti, ma è già stato vo, delle donne alla vita politica ita- ricordato, determinante e lo si evince liana, non possiamo non rinvenire gli anche dai lavori dell’Assemblea costi- elementi di novità che ci furono in tuente, soprattutto per redigere ade- quella scelta coraggiosa, pragmatica guatamente quelle parti della Costitu- e complicata, ma necessaria se si zione che maggiormente erano voleva davvero allargare la partecipa- improntate all’uguaglianza e alla zione di tutto il popolo alla costruzio- tutela dei diritti di cittadinanza di ne della nuova Italia. tutti i cittadini senza discriminazione Quindi, dobbiamo dare atto di come di sesso, di razza, di religione, di opi- nche noi prendiamo la parola in questa scelta contribuì in modo nioni politiche, costruendo quello che questo importante dibattito determinante alla decisione dell’Italia poi fu il profilo e la sostanza dell’Ita- Aper ricordare i sessant’anni dal- di intraprendere la strada e la via del- lia moderna nella quale noi siamo cre- l’elezione dell’Assemblea costituente, la Repubblica, che tanto ha contribui- sciuti e stiamo operando a livello dalla scelta repubblicana ,natural- to non solo alla ricostruzione, ma politico e personale. mente con riguardo alla ricorrenza in anche all’emancipazione e al progres- Quindi il voto del ‘46 fu senz’altro, sé, quindi ad una grande festa di uni- so del nostro Paese. come è già stato ricordato e noi lo tà nazionale, che rappresenta un A questo punto dobbiamo richiamare, condividiamo, un momento cruciale momento importante per stringerci il non solo il nome del Presidente del nella storia dell’emancipazione fem- 2 giugno intorno alle Forze Armate, Consiglio che allora firmò il decreto, minile e il coronamento di tutto quel- perché rappresentano il presidio della ma l’impegno di tutti i grandi leader l’impegno che vi era già stato in pre-

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cedenza. Naturalmente tutti quei deve essere svolto. Non tutti i tra- quelle che sono le nostre competen- momenti, quelle decisioni e quelle guardi sono già stati raggiunti. Voglio ze. Credo che ci si debba impegnare svolte che hanno costituito la vera citare, ad esempio, quello del tasso di in una giornata come questa proprio essenza della partecipazione attiva attività femminile, che in Italia ha in questa direzione e l’ordine del gior- dei cittadini, in modo particolare del- superato il 50% e a livello regionale no che è stato definito, proposto e da le donne, sono già state ricordate. piemontese siamo al 58% ma siamo noi sottoscritto, sostanzialmente ha Credo che dobbiamo pensare e rivive- ancora al di sotto degli obiettivi euro- questo significato. re quei momenti decisivi che ci sono pei che sono stati delineati, non sol- Ben venga la memoria, il ricordo della stati nella vita del nostro Paese, nei tanto in Piemonte, ma complessiva- ricorrenza del 2 giugno del ‘46, che ha quali si sono compiute le scelte di mente in tutt’Italia. Voglio altresì tanti significati ed è unificante per schieramento e di collocazione. Ricor- ricordare un altro indice molto impor- tutto il popolo italiano e per tutte le diamo, ad esempio, le elezioni suc- tante, che significa la crescita di que- parti politiche, ma da questa ricorren- cessive del 1948, i grandi dibattiti sta parte importante della nostra za scaturisca anche la condivisione di parlamentari nei quali si compivano popolazione. L’istruzione universita- impegni significativi. Ci sono ovvia- le scelte per l’orientamento occiden- ria, oggi è più appannaggio delle mente divergenze di opinioni che tale dell’Italia per la costruzione del- donne che non degli uomini, in quan- dividono su certi problemi i Gruppi l’Unione Europea. Ovviamente spicca- to vi sono più laureate di sesso fem- all’interno di questo Consiglio, così vano grandi indirizzi di grandi perso- minile. come, ad esempio, noi siamo dalla naggi, anche di area cattolica. Credo che occorra a questo punto parte di coloro che ritengono che la Comunque le decisioni furono assun- lavorare per superare quei gap che ci Costituzione riformata debba essere te, sia con la spinta del voto popola- sono e che impediscono un’adeguata confermata nel referendum che ci sarà re, sia con le decisioni e i dibattiti rappresentanza nelle istituzioni da verso la fine di giugno, ma al di là di parlamentari addirittura passati alla parte delle donne. Tanto è stato fatto, questo ci sono nella Regione Piemon- storia, che costituiscono una pietra tanto resta ancora da fare, come ci te competenze, iniziative e leggi che miliare nella costruzione dell’Italia hanno ricordato coloro che sono possono essere al nostro livello e moderna nella quale noi operiamo. intervenuti (richiamo l’intervento del- orientate nella direzione che qui è Credo che si debba porre, oggi, in la collega Cotto, della Presidente del- stata richiesta dagli autorevoli inter- modo nuovo, fattivo e concreto, la l’ANCI, della Presidente della Giunta venti dei rappresentanti che ci hanno questione di un equilibrio della rap- regionale). Quindi noi ci impegniamo preceduto. In questo senso ci impe- presentanza politica delle donne nelle senz’altro a fare di più anche all’inter- gniamo, in questo senso opereremo. istituzioni. Questo è un tema che no di quest’Assemblea legislativa, per

ANGELA MOTTA, La Margherita olevo far notare a quest’Aula to a tutte le donne che hanno sacrifi- che questa importante ricorren- cato la loro vita anche in questo sen- Vza del sessantesimo anniversa- so per regalarci questa battaglia di rio della Costituente e del voto alle civiltà, penso dovremmo loro un po’ donne si sta svolgendo un po’ come più di rispetto. un vecchio rito stanco e consumato, È già stato ricordato in precedenza vista la quasi totale assenza della che il voto alle donne segnò un pas- Giunta, e soprattutto, delle compo- saggio fondamentale per la vita nenti femminili della Giunta. Questo democratica del nostro Paese, un ci deve far riflettere su quanto stiamo momento decisivo nel processo di facendo e se queste ricorrenze, alla emancipazione femminile, che, nei fine, hanno un senso o se sono vera- decenni che seguirono, ha portato le mente solo un atto dovuto. Io penso donne a essere protagoniste in tutti i di no, anche perché alle tante date settori della società, politica compre- riferite nei discorsi precedenti ne sa. Sentiamo spesso parlare di quote volevo aggiungere una, quella della rosa. È un dibattito che, personal- difficile battaglia del diritto di voto mente, non trovo entusiasmante, alle donne, che arriva a 154 anni dal- anche se sono convinta che la parità la Dichiarazione dei diritti della don- sia una conquista che ancora oggi mente normativi, che, forse, con na e della cittadina, che, nel 1793, non abbiamo raggiunto, ma non deb- maggiori accordi e condivisione, costò la ghigliottina a Olympe de ba essere una riserva, perché non è potremmo riuscire ad eliminare. Gli Gouges. Quindi, come forma di rispet- solo una rimozione di ostacoli banal- ostacoli che maggiormente incidono

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nella scarsa partecipazione alla vita una riforma che non possiamo accet- Ricordiamoci che solo un anno fa il politica delle donne sono di natura tare, perché non pone le basi per uno Parlamento del Kuwait ha varato il sociale e culturale, che difficilmente Stato federale, ma rischia di far divi- suffragio universale ed è proprio di riusciremo a battere se non con poli- dere il Paese, mettendo a rischio i questi giorni la notizia che il Governo tiche proprio fatte apposta per le diritti delle libertà che ci sono stati militare birmano ha prolungato gli donne. regalati e lasciati in eredità dai nostri arresti al Premio Nobel Aung San Suu Con questa premessa, però, si deve padri costituenti. È una Costituzione Kyi, a causa della sua lotta in favore prendere atto che l’Italia è all’ottan- che, ancora oggi, riteniamo di grande della democrazia e dei diritti umani. tanovesimo posto della classifica dei attualità, che tra i suoi principi anno- Come donne di quest’Aula abbiamo Parlamenti per la presenza femminile, vera quello del lavoro, della famiglia, presentato un ordine del giorno, che quindi, forse, non è retorico interro- della responsabilità sociale dell’im- speriamo venga posto in votazione garsi sulle ragioni per le quali è anco- presa, fino al ripudio della guerra. nella sessione ordinaria pomeridiana, ra così bassa la partecipazione delle Quindi, sono veramente tante le buo- per chiedere un impegno affinché si donne alla vita politica.È stato tocca- ne ragioni per difenderla. ottenga la liberazione del Premio to dal collega Rossi un passaggio Questa è una premessa che lascio Nobel e di tutti gli altri prigionieri delicato, quello in cui ricordava la come sottolineatura, avremo sicura- politici, per l’avvio di un dialogo tra Carta costituzionale. Noi dobbiamo mente altre occasioni per discutere tutte le forze politiche ed etniche, al sottolineare che le donne italiane sulla nostra Carta costituzionale e sul fine di arrivare ad una vera riconcilia- hanno potuto esercitare per la prima voto al referendum. zione nazionale in questo paese asia- volta il diritto di voto scegliendo la Voglio ritornare a questa celebrazione tico. Repubblica e coloro che da lì a poco perché non ha senso celebrare il voto Concludo dicendo che celebrare il avrebbero redatto la Carta costituzio- alle donne senza ricordare le tante diritto di voto delle donne sarebbe nale.Noi non possiamo dimenticare donne che, soprattutto nei Paesi del oggi un vuoto esercizio retorico se il che tra poco più di un mese saremo sud del mondo, non possono essere ricordo delle nostre conquiste del chiamati a un referendum e dovremo protagoniste della democrazia e della 1945 non si trasformasse anche in un votare “sì” o “no” a una riforma volu- società, a causa della miseria, della appello urgente a favore di tutte le ta dalla Casa delle Libertà, che riscri- sopraffazione maschile, dello sfrutta- donne la cui libertà e dignità viene ve 43 articoli della Costituzione; di mento oppure di una malintesa con- quotidianamente negata e calpestata. fatto, è una nuova Costituzione. È cezione del credo religioso.

PAOLA POZZI, Democratici di Sinistra cose che sono state dette e alle della donna al lavoro, protezione autorevoli voci che già si sono del lavoro femminile, scuole di espresse. avviamento professionale, istruzio- Per questo voglio parlare con la ne gratuita per tutti. Soprattutto, voce di una giovane donna che, non vogliamo più guerre, guerra sessant’anni fa, si apprestava per la alle guerre, poiché chi più sofferse prima volta ad andare a votare e durante la guerra fummo noi, parlava ad altre donne. A queste madri, spose e sorelle di tante vit- sue amiche, anche compagne di time innocenti”. Poi continuava e battaglia nella resistenza, rivolgeva diceva: “Donne italiane di qualsiasi le seguenti accorate parole: “Siamo tendenza politica, di qualsiasi reli- per la vera democrazia e vogliamo gione, uniamoci nella lotta per l’e- la rinascita del nostro Paese. levazione femminile, cerchiamo di La democrazia italiana ha bisogno superare nel più breve tempo possi- della donna per profondi motivi e bile la distanza che ci separa dalle sulle rovine del fascismo noi voglia- donne americane, russe, inglesi”. mo costruire un’Italia nuova. Noi Dal voto di quelle donne è nata la voteremo contro il fascismo e per nostra Repubblica, insieme, natu- razie, Presidente, grazie, col- chi difende la pace. Vogliamo una ralmente, al voto degli uomini, che, leghi e colleghe, per la società che non sia costruita sulla però, già da prima, avevano potuto Gpazienza con cui ascolterete menzogna, ma sulla lealtà. Voglia- esercitare questo diritto. È nata la questo mio breve intervento, che, mo giustizia sociale. Le nostre nostra Repubblica ed è nata la sua naturalmente, non potrà aggiunge- rivendicazioni immediate sono uni- legge fondamentale, cioè la Costi- re nulla di nuovo rispetto alle tante ficazione dell’assistenza, diritto tuzione. Quella Costituzione che

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Calamandrei ha detto essere nata realizzato. La fatica di quelle donne tante volte tiene le donne confina- sulle montagne, ma ha anche detto non ha avuto la risposta che si te a livelli più bassi delle carriere. essere stato un grande e immenso meritava, perché nelle Istituzioni le È stata ricordata la legge sul nuovo compromesso, che ha dato vita alla donne sono poche. È già stato riba- diritto di famiglia. Giustamente, legge fondamentale del nostro Pae- dito e ricordato che la legge sulle sono stati ricordati tutti gli inter- se. Un Paese che usciva lacerato nel quote rosa nel nostro Parlamento è venti che hanno modificato, dal profondo delle coscienze, e non sol- stata bocciata, ma ci sono altri punto di vista legislativo e formale, tanto negli aspetti suoi materiali, motivi di preoccupazione: il tasso il ruolo della donna e il rapporto da un guerra, usciva lacerato da di occupazione femminile nel della stessa rispetto alla realtà. anni di dittatura e, nonostante nostro Paese è tra i più bassi d’Eu- Abbiamo esempi di sentenze della questo, ha saputo raggiungere il ropa. Siamo lontani dagli obiettivi Corte di Cassazione che ritengono più alto compromesso possibile, fissati a Lisbona, per quanto riguar- meno grave la violenza domestica cioè la Costituzione, i cui principi da l’Unione europea, relativamente della violenza subita per strada, o fondamentali sono da tutti ricono- al tasso di occupazione femminile. che ritengono meno grave la vio- sciuti non solo nel nostro Paese, ma Troppe donne nel nostre Paese, nel- lenza fisica domestica. Ma cosa dire nel mondo, quali esempi di migliore la nostra Provincia e nella nostra della violenza psicologica che spes- Costituzione, per quanto riguarda i Regione lasciano il lavoro dopo la so confina le donne in posizione suoi aspetti fondamentali. nascita del primo figlio; nella mag- subalterna all’interno della fami- Allora, la Costituzione non si può gior parte dei casi non riescono a glia? Molto lavoro è ancora da fare. toccare e non si può modificare se rientrare nel sistema produttivo Concludo, perché non voglio abusa- non attraverso un ampio concorso e dopo l’allontanamento, a causa del- re della pazienza e del tempo che un ampio consenso. l’impossibilità di conciliare i tempi mi è stato concesso, ribadendo che Le modifiche alla Costituzione, di lavoro con i tempi di cura e con c’è ancora molto lavoro da fare: il effettuate solo perché si ha qualche la maternità. lavoro per le pari opportunità; il numero in più in Parlamento, non Troppe donne concludono gli studi lavoro per i diritti effettivi e non sono rispettose dell’alto compro- ma non riescono ad avere un’occu- solo formali; il lavoro per la conqui- messo che i Padri Costituenti rag- pazione adeguata e coerente con sta del giusto ruolo e della giusta giunsero in allora, e non sono gli studi compiuti. Abbiamo più collocazione nelle Istituzioni. rispettose dei bisogni del nostro donne che uomini iscritte e laurea- Tutto questo lavoro è necessario, Paese. te in medicina, ma abbiamo pochis- affinché la speranza di quelle don- L’auspicio che quella donna rivolge- sime donne ai vertici aziendali del- ne che sono andate a votare consi- va alla sue compagne prima del le ASL, degli ospedali e tra i prima- derando l’importanza di quel voto non si è verificato per altri ri. Eppure sappiamo che spesso le momento - come ricordavano la motivi. La distanza che ci separa donne ottengono la laurea con una Consigliera Cotto e la Presidente dalle donne di altri Paesi non è sta- votazione più alta rispetto ai loro Bresso - e considerando la scheda ta colmata e sono passati sessan- colleghi uomini. Nonostante que- elettorale più importante di quella t’anni. Non è stata colmata perché sto, nel comparto della sanità pie- del pane (non si sono messe il ros- nel Parlamento italiano la presenza montese la maggior parte delle setto sulle labbra per non correre il femminile è la più bassa d’Europa. donne è occupata nelle posizioni rischio di segnare la scheda) siano Nelle ultime elezione siamo arrivati più basse e non certo ai vertici del- esaudite. ad avere il 17,4% di donne presenti le carriere mediche ospedaliere. Quelle donne, che hanno atteso con alla Camera e il 13,6% al Senato. Ho citato questo esempio perché la ansia quel momento - ricordiamo Vi ricordo che eravamo partiti, nel sanità è una delle materie su cui la che il primo tentativo di concedere 1948, da 7,7% di donne presenti Regione può intervenire. il voto alle donne ebbe luogo con alla Camera e dall’1,2% al Senato. Mi rifaccio anch’io all’appello alla una proposta di legge del 1904, Bene, in sessant’anni siamo passati responsabilità rivolto dal Presiden- alla quale si oppose fieramente il dal 7 al 17% e siamo l’ultimo Paese te dell’ANCI, Amalia Neirotti, Sinda- liberale Giolitti - attribuivano a in Europa. Ma non siamo solo l’ulti- co di Rivalta. Dobbiamo raccogliere quel voto una speranza. mo Paese in Europa, siamo uno fra quest’appello e dobbiamo assumerci Questa speranza non deve essere gli ultimi Paesi nel mondo. In alcu- la responsabilità di comprendere in delusa e credo che noi, come ne delle Nazioni che noi consideria- quali modi sia possibile introdurre Assemblea legislativa, dobbiamo mo del Terzo o del Quarto Mondo, vi elementi di sostegno al lavoro fem- assumerci la responsabilità, per è una presenza femminile nell’Isti- minile, che consentano alle donne quanto possiamo, di non deludere tuzione ben superiore a quella del della nostra Regione non solo di ulteriormente la loro speranza. nostro Paese. essere occupate, ma di superare il L’auspicio di quella donna non si è cosiddetto “tetto di cristallo”, che Grazie.

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PAOLA BARASSI, Rifondazione Comunista nell’Assemblea costituente; donne che, In ambito lavorativo, inoltre, le donne, insieme con tutti gli altri Costituenti, tendenzialmente, ricoprono i ruoli più contribuirono a scrivere la nostra Costi- precari. tuzione; una Costituzione che, a sessan- Solo pochi giorni fa esaminavo i dati t’anni di distanza, è ancora una delle più dell’Osservatorio sul mercato del lavoro: avanzate ed è quella che esprime, come se è vero che sono stati registrati, per le ha ricordato la Consigliera Pozzi, un donne, degli inserimenti lavorativi nel livello più avanzato di compromesso tra VCO (parlo, in questo caso, per la mia tutte le culture che contribuirono alla Provincia), è altrettanto vero che tali lotta di liberazione e alla nascita del inserimenti riguardano tutti lavori preca- nostro Stato repubblicano. Quel 2 giu- ri o contratti a tempo parziale o deter- gno disegna, comunque, un passaggio minato, o interinali. Il discorso della fondamentale nella rinascita della demo- precarizzazione, dunque, è molto forte crazia in Italia. Lo rappresenta anche nei confronti delle donne. proprio in virtù della rottura politica e Questi sono solo alcuni degli esempi di simbolica che il suffragio femminile rap- discriminazione femminile, con una con- presenta e ha rappresentato, e in virtù seguente recrudescenza anche alle con- delle sfide che questo suffragio ha posto quiste di libertà e di democrazia che le razie, Presidente. Grazie, colleghe - e continua a porre - a tutto il mondo donne, con le loro lotte, hanno ottenu- e colleghi. A questo punto della politico e alla questione della democra- to: pensate, ad esempio, ai continui Gdiscussione non è semplice inter- zia sostanziale nell’evoluzione dell’Italia attacchi a cui abbiamo assistito negli venire, essendo già state dette tante repubblicana. Sono passati sessant’anni ultimi anni rispetto alla legge n. 194 e al cose, ma è comunque doveroso ricordare da quel 2 giugno, e le donne, com’è sta- principio di autodeterminazione; o, la giornata del 2 giugno 1946. to ricordato anche negli interventi pre- ancora, alla legge n. 40, che, comunque, Il 2 giugno 1946, giorno in cui oltre 14 cedenti, hanno indiscutibilmente otte- sul corpo delle donne, vede ancora svol- milioni di donne italiane, che rappresen- nuto il riconoscimento di molti diritti. Le gersi una battaglia politica, le cui conse- tavano il 53% dell’elettorato, entrarono lotte che hanno portato avanti per la guenze negative ricadono, sostanzial- per la prima volta in una cabina eletto- conquista dei diritti e delle libertà sem- mente, sempre sulle donne; pensate rale, con tutta l’emozione e con tutte le brano oramai un ricordo. Resta, però, un ancora alla tendenza di continuare a aspettative - non mettendosi il rossetto, vago senso di disagio: ma abbiamo dav- relegare le donne a ruoli marginali di come ha ricordato la Consigliera Cotto - vero raggiunto quella pari dignità testé aiuto e di cura tendenzialmente sempre per andare ad esprimere il proprio voto, ricordata nella testimonianza letta dalla e comunque a sostegno dell’uomo, del la propria partecipazione, la propria Consigliera Pozzi, quella pari dignità suo ruolo, della sua personalità e profes- empatia, quale risultato di una loro bat- riaffermata anche negli articoli 2 e 3 del- sionalità. E anche quando si pensa di taglia, per scegliere, sul referendum isti- la Costituzione, in cui si ribadisce l’ugua- riconoscere loro ruoli specifici - penso tuzionale, tra Monarchia e Repubblica. glianza di tutti i cittadini davanti alla soprattutto alla sfera politico-istituzio- Su questo dobbiamo dire che da parte legge, quella pari dignità che anche le nale - spesso si gratificano con incarichi degli uomini, anche espressione di parti- donne hanno contribuito, direttamente più o meno evanescenti, inventati su ti e di forze che si esprimevamo per la e indirettamente, a sancire e a far vivere misura per loro, che tendono a ricalcare Repubblica, c’era grande apprensione e nella società? gli stereotipi e i dettami di una cultura paura per quello che sarebbe risultato Se ci soffermassimo a riflettere sul que- di chiara impronta maschile, relegando dal voto delle donne. Le donne, invece, sito, basandoci anche sul vissuto perso- le donne a esprimere competenze su che rappresentavano la percentuale più nale e collettivo - ovviamente non pos- argomenti tipicamente femminili. Que- alta dell’elettorato, diedero un segnale siamo dare soltanto delle risposte gene- sta è la realtà con cui dobbiamo fare i importante: votarono a stragrande mag- rali e politiche, ma dobbiamo partire dal conti. gioranza, contribuendo alla svolta vissuto e dalle esperienze personali - ci Non entro nel merito del rapporto fra le repubblicana del nostro Paese. Una scel- accorgeremmo che la risposta, probabil- donne e la politica, posto che già molte ta importante e fondamentale. mente, non sarebbe così positiva. Le dis- parole sono state spese rispetto alla Le donne votarono, altresì, per l’elezione criminazioni nei confronti delle donne, scarsissima rappresentatività delle don- dell’Assemblea costituente, non solo in maniera più o meno velata, continua- ne all’interno delle istituzioni o all’inter- esprimendo il diritto di elettorato attivo, no ad esistere.Nel mondo del lavoro, per no dei partiti, o del ruolo che i partiti ma anche potendo essere elette all’inter- esempio, sono frequenti gli episodi di svolgono nei confronti delle donne: la no di quest’Assemblea. È già stato ricor- mobbing, soprattutto dal punto di vista politica ha, comunque, un’impostazione dato che ventuno furono le donne elette sessuale (la percentuale è incredibile!). al maschile, che non tiene conto dei

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tempi, dei modi, delle sensibilità e delle fare. La Presidente Bresso ha testé citato 2 giugno 1946 e del voto alle donne non esigenze delle donne; tende, sostanzial- una proposta di legge contro tutte le rappresenti soltanto, in questo Consiglio mente, ad escluderle. Questi sono gli discriminazioni: credo che sia un provve- regionale, un’occasione istituzionale fine elementi che intendevo portare in dis- dimento importante, non solo nei con- a se stessa, ma costituisca un trampoli- cussione. fronti di tutte le fasce deboli, ma anche no per azioni dirette, da parte del Consi- Come donna, e soprattutto come donna - e soprattutto - rispetto al ruolo delle glio e della Giunta regionale, volte a all’interno di un’istituzione come il Con- donne e alla riaffermazione dei diritti dare risposte concrete ai problemi tutto- siglio regionale, ritengo che alcuni pro- delle stesse e delle loro libertà. ra aperti rispetto alla questione delle gressi, anche importanti, si possano Spero che questo momento di ricordo del donne.

ENRICO MORICONI, Verdi per la Pace pochi giorni. Se è vero che le Carte di madre, di donna, non diventasse fondanti devono essere attente alle solo un’affermazione pro-forma che nuove problematiche e alle nuove poi non si concretizza in scelte culture, è altrettanto vero che si coerenti. Nelle nostre società si dis- devono tenere ben saldi i principi cute molto su questo punto, ma vor- fondamentali. rei sottolineare che sono le scelte A tal riguardo, vorrei esprimere tutta concrete che poi effettivamente la mia preoccupazione, perché le difendono la maternità. Su questo, modifiche apportate alla nostra per me, vi è ancora molto da operare Costituzione, che dovranno essere sia a livello legislativo, sia a livello confermate con il voto referendario, di crescita culturale. produrranno, a mio giudizio, uno Se non vi sono discriminazioni evi- stravolgimento nell’impianto costitu- denti come un tempo, non mi sembra zionale, andando in una direzione tuttavia che la nostra società sia che non mi sembra portare un strutturata in modo da offrire davve- miglioramento all’intera società ita- ro sostegno di fronte alle difficoltà liana. che si vivono quotidianamente, nel- E, proprio perché sono favorevole ad l’affrontare i problemi che la società razie, Presidente. Intervengo a ascoltare le nuove tematiche e le pone alle madri. Come è stato ricor- nome del Gruppo dei Verdi, che richieste che giungono dalla società, dato, conciliare l’esigenza del lavoro Gricordo essere rappresentato al ritengo che adeguare le nostre Carte con il ruolo materno è ancora un 50% da una collega Consigliera: da dei principi alla sensibilità e alla momento difficile, pieno di ostacoli questo punto di vista, direi che nel cultura attuale richieda un momento per le donne. Tuttavia vorrei sottoli- nostro Gruppo le “quote rosa” sono di riflessione, anche in merito ai neare un altro problema collegato più che rappresentate! diritti degli animali. alla maternità. Sempre più spesso si In questa ricorrenza, credo che il Come sapete, questo tema è stato sentono voci che invocano interventi ricordo di ciò che si celebra e il inserito nel nuovo Statuto della a favore della natalità. È sicuramente momento politico attuale siano due Regione Piemonte, anche se non si è importante tutelare e difendere que- realtà inscindibili: tra pochi giorni, riusciti a farlo riconoscere nella Car- sto ruolo, ma non possiamo dimenti- infatti, i cittadini saranno nuova- ta Costituzionale Europea. Viste però care che, da altre parti, altre voci mente chiamati al voto col referen- le vicissitudini di questo documento, segnalano il rischio per tutto il pia- dum confermativo sulle modifiche spero che ci sia il tempo per ripensa- neta di una crescita della popolazio- della Costituzione. re a questo argomento. ne che è diventata esponenziale. In Nell’evocare quanto è avvenuto ses- Per quanto riguarda il tema di oggi, questi ultimi anni, da parte di molte sant’anni fa, con l’importante rico- la ricorrenza del voto alle donne, voci autorevoli, sono arrivati appelli noscimento del diritto al voto alle non vi è dubbio che la strada del per quella che è stata definita la donne, non possiamo dimenticare riconoscimento, del ruolo importante decrescita dolce, ovvero una pianifi- che le Costituzioni e gli Statuti riba- della figura femminile, iniziata ses- cazione di una riduzione globale discono le regole del vivere comune, sant’anni fa, sia ancora lunga. Vorrei degli abitanti del pianeta. È vero che e con essi dobbiamo difendere i in particolare sottolineare un argo- in Italia siamo a bassi livelli di nata- valori che riteniamo fondamentali mento già affrontato: la maternità. lità, tuttavia in questa considerazio- per la vita civile. Da un lato non vorrei che, come mol- ne di tipo generale di un’Italia inse- È necessario riflettere, quindi, sul to spesso accade, la difesa e la valo- rita in un ambiente globale qual è il referendum che andremo a votare tra rizzazione dell’importantissimo ruolo nostro pianeta, più che puntare ad

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una crescita della natalità, sarebbe diventano madri e ai nuclei familiari momenti, confermi la necessità di meglio adoperarsi per una maternità in genere. In conclusione, spero che continuare sulla strada di promuove- felice garantendo serenità e sicurez- questa ricorrenza con il ricordo che è re la difesa dei diritti delle donne e za sociale e lavorativa alle donne che stato fatto di tante voci, di tanti di tutti i diritti civili e sociali.

GRAZIELLA VALLOGGIA, Sinistra per l’Unione

Si può ben dire che esse ne sono sta- sionali in particolare. Nei Consigli te l’anima e il cuore, perché senza la regionali, per esempio, le elette nella loro ampia partecipazione, senza il primavera del 2005 sono state circa il loro coraggio, il movimento partigia- 12%, una percentuale modesta, no non avrebbe potuto avere l’am- anche se superiore all’8,5% raggiunta piezza, lo slancio e la solidità che nella consultazione precedente. Solo ebbe La decisione alla fine arrivò e due Presidenti di Giunta Regionali sarebbe stata ricca di conseguenze sono donne, una di queste è la nostra per la vita politica italiana, obbligan- Presidente Mercedes Bresso. Non si do tutti i partiti a organizzare, con tratta solamente di un difetto di fun- metodi e parole d’ordine nuove, zionamento superabile attraverso una milioni di donne fino ad allora esclu- serie di aggiustamenti tecnico-giuri- se dalla vita e dal dibattito politico. dici, come le tanto discusse, quanto Fin dalla prima tornata elettorale, necessarie, quote rosa da inserire nel- quella del 1946, le donne votarono in le liste elettorali, ma piuttosto di dif- massa. Il voto venne vissuto subito, ficoltà legate all’atteggiamento e non solo come un dovere, ma anche e all’organizzazione interna dei partiti: soprattutto come l’esercizio di un difficilmente gli uomini rinunciano i tratta di un breve intervento, diritto, un’affermazione di sé, una alle loro posizioni consolidate di sono solo delle considerazioni. speranza e una scommessa sull’avve- potere. In questa logica trovano poco S“Eravamo ancora in guerra e l’I- nire. Il voto delle donne e la loro pre- spazio le competenze, le capacità, talia era ancora divisa in due, quando senza sulla scena politica, è stato in l’attitudine alla collaborazione e con- il 30 gennaio del 1945 le donne italia- Italia un fattore decisivo di cambia- divisione dei compiti, il bisogno di ne videro riconosciuto, finalmente, il mento. Nella primavera del 1946 conciliazione tra i vari ambiti della diritto di voto”, così scrive Miriam furono elette per la prima volta, oltre vita, che esprimono le donne. Non- Mafai. Il decreto del Consiglio dei duemila donne nei Consigli Comunali ostante si siano da tempo costituite Ministri che porta la data del 1° feb- e il 2 giugno ne vennero elette ven- commissioni per le Pari Opportunità, braio, non prevedeva però che le tuno alla costituente. Poche, ma i risultati ottenuti sono insufficienti, donne potessero anche essere elette. riuscirono a fare iscrivere nella nostra la vita delle donne, il rapporto con la Forse non fu solo una dimenticanza o carta costituzionale, in tema di pari- società resta disseminato di luoghi un errore. Ma ci volle più di un anno tà e di diritti tra uomini e donne, comuni. Le discriminazioni che le perché l’errore o la dimenticanza alcuni principi che, nel corso degli donne subiscono, sono ancora oggi venisse corretta, con un decreto del anni successivi, avrebbero costituito rilevanti: ma sono forti e chiare le 10 marzo del 1946, che affermava il solido aggancio per importanti loro voci. essere eleggibili all’assemblea costi- conquiste legislative sul piano socia- Marina, avvocato e titolare di uno tuente, anche le cittadine. Sfogliando le e civile, e per la liquidazione di studio affermato: una vita dedicata i giornali dell’epoca, non si può non quelle norme del codice Rocco, che alla sua professione, senza svaghi, restare stupiti per lo scarso peso dato ne sancivano l’inferiorità, anche nella senza sosta e senza nessun altro pen- a quella decisione, quasi ci fosse da famiglia. Sono convinta che il nostro siero: si è resa disponibile a lavorare parte delle forze politiche, anche se paese sarebbe diverso, se, in quel gratuitamente allo sportello donna. non esplicita, una riserva, un timore lontano giorno di sessant’anni fa, le Anna, sposata giovanissima, tre figli, o un sospetto, per le conseguenze donne non avessero conquistato il un marito violento, subito in silenzio che una simile scelta avrebbe potuto diritto di voto e non lo avessero eser- negli anni, poi la decisione di rivol- comportare nella vita italiana. Ma citato nel corso di tutti questi anni, gersi al servizio sociale, in disaccordo quali che fossero questi timori o con tanta passione e puntualità. con la famiglia e contro il comune riserve, la decisione fu inevitabile, Pur tuttavia, rimane un percorso sentire che la vorrebbe comunque poiché imprescindibile dal ruolo che incompiuto, poiché è ancora scarsa la sottomessa: sporge denuncia. le donne italiane si erano conquista- presenza delle donne nell’attività Florence, senegalese solare e piena di te durante la resistenza. politica in generale e nei ruoli deci- vitalità da tredici anni residente in

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Italia, mi ha insegnato le differenze tessile e delegata sindacale; delle mettere sul futuro, immaginandosi che arricchiscono, abbiamo, con stu- duecento donne che lavoravano, ne un mondo dove libertà, giustizia, pore, scoperto le tante cose che ci sono rimaste ottanta, nessuna più ci pace dovessero essere vissuti ogni uniscono: aspetta la cittadinanza. pensa a lottare per i diritti, hanno giorno, non sia colto come un pro- Denise, pochi esami alla laurea di paura di perdere il posto di lavoro. blema, ma come una grande occasio- architettura, vuole fare politica, una Lei non vuole arrendersi per orgoglio, ne per portare a compimento la sua vera passione, cerca uno spazio per dignità. democrazia nel nostro Paese e per di aggregazione. Il coraggio di queste donne e di tut- trasformare la società italiana. Grazie Maddalena, operaia in una fabbrica te quelle che hanno saputo scom- per l’attenzione.

FRANCO GUIDA, Unione Democratici Cristiani Se insieme alla giornata per i dirit- meno spirito democratico al Paese, ti della donna si festeggia anche quanto nei valori che la differenza quella della pace internazionale, i di questo genere, del genere fem- partiti non devono però assillare i minile, può esaltare all’interno del- cittadini con una caccia al voto. la politica. Certo è che ancora oggi, All’epoca della guerra fredda si par- leggendo La Stampa e scorrendo le lava di caccia alle streghe; oggi cronache di queste ore, viene fuori viene un pensiero più spontaneo: che un noto giornalista scrive e quale valore aggiunto può avere la dichiara, in seguito alla vittoria di politica senza la presenza delle Letizia Moratti al Comune di Mila- donne? no: “Un tempo le signore si dedica- Ricordiamo il 60° anniversario del vano al ricamo. La signora Letizia suffragio femminile ottenuto per le ha scelto la politica”. elezioni politiche del 2 giugno Ebbene, questo è un errore, è un 1946, in occasione del referendum atteggiamento sbagliato e proba- istituzionale e dell’elezione dei bilmente si confonde la partigiane- rappresentanti all’Assemblea costi- ria politica con il fatto che comun- tuente, senza dimenticare il decre- que una donna ha vinto le elezioni razie, Presidente. Vorrei col- to emanato alcuni mesi prima dal al Comune di Milano. legare la data del 2 giugno Governo provvisorio su proposta di È possibile, dunque, anche alla luce Gcon quella dell’8 marzo, che De Gasperi e Togliatti, che costitui- di questi errori, di queste dichiara- tradizionalmente è la festa della sce un atto fondamentale di zioni - certamente non condivisibi- donna. L’Assemblea generale delle modernità per il nostro Paese. li, anzi assolutamente criticabili - Nazioni Unite, quando invitò gli La ricorrenza di questo anniversa- recuperare delle giuste regole che Stati membri a individuare nel rio e i numerosi dibattiti sulle permettano alle donne non soltan- calendario una data per la celebra- famose quote rosa degli ultimi mesi to di rigovernare il Paese, ma di zione dei diritti della donna, unì a mostrano, però, un’insufficienza di governarlo? Il pensiero cristiano, a questa richiesta anche quella di regole del potere politico. Questa è cui noi ci appelliamo ogni volta una giornata internazionale per la un’espressione di Renzo Foa, raffor- che parliamo di diritti civili, aiuta pace, per ricordare il fatto che la zata anche dal più recente sondag- a ritrovare il giusto bilanciamento garanzia della pace e il pieno godi- gio del CENSIS. Diamo spazio ai del rapporto fra uomo e donna. Non mento dei diritti umani e delle numeri: il 76% degli italiani ritiene è una questione di costole, ma di libertà fondamentali hanno biso- la presenza delle donne in politica incontro: l’atteggiamento di un gno della partecipazione attiva, fondamentale per il buon governo cammino, talvolta attraversato dal- dell’eguaglianza, della crescita del delle amministrazioni, e ovviamen- la sofferenza, di chi si trova di ruolo delle donne. Pace e donne. te anche noi siamo tra questi. Ma fronte oppure contro una persona Il tema della partecipazione attiva di tale opinione sono in misura diversa. della donna alla vita politica è que- maggiore le donne (83%) rispetto Il ruolo della donna, peculiare per stione che investe i Paesi occiden- agli uomini (67%). La motivazione il rapporto che ha con la vita, per- tali dal 1835, come hanno già det- è che la presenza femminile è mette di dare un nuovo senso to alcuni colleghi prima, da quando innanzitutto una questione di anche al potere politico, che non cioè le suffragette del Regno Unito democrazia. diventa fine a se stesso, ma stru- iniziarono a battersi per l’estensio- Tuttavia, il problema non è tanto mentale per il buon governo della ne del diritto del voto alle donne. nelle quote, che conferiscono più o cosa pubblica.

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LUCA ROBOTTI, Comunisti Italiani possibilità che ci siano maggiori uomini.Gli uomini devono cedere il diritti, maggiori opportunità, mag- passo, e lo devono fare sapendo che giori incisività per le persone che c’è un’unica grande consapevolezza: hanno meno in un modello sociale questa democrazia si può arricchire e che guarda agli interessi generali e può avanzare solo se il ruolo delle non agli interessi particolari. donne sarà sempre più importante e Questo processo innovativo, che ha più ricco nella definizione del proces- rimesso al centro la grande questione so e dell’avanzamento politico e dell’inclusione sociale contro le dis- costituzionale del nostro Paese. A criminazioni ha visto, nella formula- dimostrazione di ciò che ho detto, vi zione della sua natura giuridica, il è la specificità del contributo che le ruolo fondamentale delle deputate e donne hanno sempre dato ai grandi delle donne nel nostro Paese, donne processi che hanno permesso l’evolu- che hanno contribuito alla liberazio- zione della nostra democrazia. Ogni ne del nostro Paese anche con un provvedimento che è stato fatto in sacrificio umano terribile, quello della favore delle donne ha garantito dirit- morte. Tante donne hanno combattu- ti e libertà per tutti. Spesso le grandi razie, Presidente. Sarò velocis- to e si sono fatte immolare per la riforme che hanno interessato il simo. Festeggiamo oggi il 60° liberazione del nostro Paese. Queste genere femminile sono state grandi Ganniversario dell’Assemblea donne hanno contribuito a scrivere la riforme che hanno fatto avanzare Costituente, che ha permesso a que- nostra Carta costituzionale come un civilmente e democraticamente il sto Paese di diventare una grande documento aperto, che guarda al pro- nostro Paese. Bene, allora festeggia- democrazia occidentale, libera, plura- gresso civile e democratico della mo in modo non retorico questo anni- le e soprattutto attenta a quelli che nostra Repubblica. Una Repubblica versario e festeggiamolo soprattutto sono i diritti delle persone. Quell’As- che mette al centro il tema delle nella consapevolezza che tanta strada semblea Costituente ci ha consegnato garanzie; garanzie che devono essere abbiamo ancora da fare. Per farla, il una Carta costituzionale che è un a volte sospinte, perché questa demo- nostro genere, quello maschile, deve documento aperto, che non guarda al crazia, purtroppo, è ancora troppo essere consapevole che è necessario passato, ma che guarda al futuro, alla controllata e troppo guidata dagli fare qualche passo indietro.

Pubblichiamo i contributi dei Gruppi consiliari che non sono intervenuti nella seduta del 31 maggio 2006

WILLIAM CASONI, Alleanza Nazionale uest’anno si celebrano due tano infatti un momento di “assolu- eventi particolarmente ta compiutezza democratica” per la Qimportanti e significativi per Nazione che si avviava infatti, dopo la storia del nostro Paese; due anni difficili e di profonde lotte eventi che verranno certamente intestine, ad un futuro di democra- ricordati negli annali futuri ma che zia e di libertà. oggi, costantemente, abbiamo l’im- E sono proprio questi due momenti pegno e l’obbligo morale di richia- a diventare il simbolo di questa mare alle generazioni più giovani svolta profonda ed estremamente per ricordarne il valore, evidenziar- significativa per l’Italia. Le origini ne l’alta caratura e farsi sì che i della nostra Repubblica affondano nostri figli possano proseguire con le proprie radici nel primo voto a risolutezza nel cammino aperto dai suffragio universale maschile e nostri padri. femminile e, al tempo stesso, la Sia il sessantesimo anniversario partecipazione attiva e in forma dell’elezione dell’Assemblea Costi- democratica di tutte le forze politi- tuente, sia il sessantesimo anniver- che all’Assemblea Costituente sario del voto alle donne rappresen- segnano un Paese che non solo sta-

22•Notizie 3-2006 60° Anniversario della Repubblica

va risorgendo ma che, anzi, si di rimuovere tutti gli ostacoli rima- dal primo passo decisivo, ma occor- incamminava con gli strumenti del- sti e di percorrere con decisione la rerà tutta la forza e la volontà la politica e della partecipazione (e strada della costruzione di servizi offerte da una partecipazione attiva non più con le scorciatoie della vio- capaci di garantire la partecipazio- e paritaria per poter accelerare e lenza) verso una rinascita che ci ha ne attiva e paritaria alla vita politi- compiere finalmente tutti i cambia- guidato a sederci tra pari con le ca, sociale ed economica del Paese menti di cui il Paese ha ancora nazioni più importanti dell’intero I cambiamenti della società sono bisogno. pianeta La politica ha ora il dovere molto lenti, sono passati 60 anni

GIULIANO MANOLINO, Moderati per il Piemonte uella del 2 giugno 1946 è una gresso e della civiltà che ha portato fra le più importanti date sto- il nostro paese all’attuale stato di Qriche che hanno cambiato il benessere in cui viviamo. volto dell’Italia. I valori espressi sessant’anni fa dai Non possiamo disconoscere che l’An- fondatori della Repubblica italiana niversario della Repubblica e dell’As- sono quelli da cui ancora oggi semblea Costituente e anche l’Anni- vogliamo prendere spunto per dare il versario della prima volta in cui le nostro contributo alla vita politica. donne italiane hanno potuto andare Il Gruppo consiliare dei Moderati per a votare, hanno contribuito a raffor- il Piemonte celebra con solennità zare il significato di un cammino di interiore questa grande ricorrenza di parità e di libertà di scelta che non democrazia ed intende contribuire è mai venuto meno e, da allora in con questi propositi alla costruzione poi, ha reso grande l’Italia. di una nazione in cui la libertà e le Da quella data per fortuna è cessata pari opportunità siano realmente l’epoca della distruzione e della vio- patrimonio di tutte le componenti lenza ed è iniziata quella del pro- della società.

ANDREA BUQUICCHIO, Italia dei Valori per l’anniversario del voto alle donne. queste battaglie non sono bastate Il punto di partenza dell’Italia demo- per permettere loro di avvalersi pie- cratica fu proprio il 2 giugno del 1946 namente dei propri talenti, della loro quando alle urne si recò più dell’89% forza e delle loro ricchezze inestima- degli italiani per eleggere i membri bili, costituendo, ancora adesso, uno dell’Assemblea costituente, e che dei più evidenti deficit della nostra includeva, per la prima volta, tra gli democrazia. elettori, anche le donne.Incomincia Infatti la rappresentanza delle donne da lì l’incompiuto cammino delle don- in politica dal 1946 ad oggi è passata ne italiane verso i diritti, la parità e dal 3,7% al 15,9%, una percentuale l’emancipazione sociale, che ha vissu- piuttosto scarsa, tanto più se si pen- to in questi 60 anni tappe e conqui- sa che in Piemonte sono state elette ste significative: dal 1963 anno in cui 4 donne senatore su 22 e 8 donne non fu più ammesso il matrimonio deputato su 46 alle scorse politiche. come causa di licenziamento sul L’Italia dei Valori, fin da quando nac- posto di lavoro e anno in cui ci fu l’a- que come partito, ha puntato molto pertura alle donne alla magistratura e sulle donne credendo nei loro valori e agli uffici pubblici, al 1968, anno in nel loro intuito, ritenendo che il uest’anno la festa del 2 giugno, cui l’adulterio femminile fu depena- diritto alla parità non sia solo una che ha celebrato i 60 anni del- lizzato; il divorzio nel 1970, il diritto promessa, ma una battaglia da com- Qla Repubblica italiana e della all’uso degli anticoncezionali nel battere quotidianamente a partire Costituente, va ricordata soprattutto 1971, per citarne solo alcuni. Ma dalle nostre istituzioni.

3-2006 Notizie•23 MODERATI PER IL PIEMONTE 2 Consiglieri Via Santa Teresa 12, Torino DEMOCRATICI DI SINISTRA Tel (011) 57.57.113-719 Fax (011) 53.37.13 15 Consiglieri UFFICIO Via Santa Teresa 12, Torino PRESIDENTE Tel. (011) 57.57.465-466 Fax (011) 54.32.46 DI PRESIDENZA Giuliano Manolino

PRESIDENTE SEDE VICEPRESIDENTE Rocchino Muliere Via Alfieri 15 - 10121 Torino Giovanni Pizzale Tel (011) 57.57.111 VICEPRESIDENTI PER L’ITALIA Antonio Boeti 2 Consiglieri Marco Travaglini PRESIDENTE Via Arsenale 14, Torino Tel. (011) 57.57.327-328 Fax (011) 57.57.031 Angelo Auddino Davide Gariglio (La Margherita) Marco Bellion Tel (011) 57.57.200 - 209 PRESIDENTE Oscar Bertetto Fax (011) 562.92.09 Maurizio Lupi Mercedes Bresso Sergio Cavallaro VICEPRESIDENTE Pier Giorgio Comella VICEPRESIDENTI Michele Giovine Giorgio Ferraris Rocco Larizza Roberto Placido (Democratici di Sinistra) SINISTRA PER L’UNIONE Roberto Placido Tel (011) 57.57.206 Fax (011) 57.57.370 Paola Pozzi 2 Consiglieri Aldo Reschigna Gilberto Pichetto Fratin (Forza Italia) Via Arsenale 14, Torino Wilmer Ronzani Tel. (011) 57.57.204 Fax (011) 57.57.323 Tel. (011) 57.57.344-463 Fax (011) 57.57.649

FORZA ITALIA PRESIDENTE 10 Consiglieri SEGRETARI Mariano Turigliatto Via San Francesco d’Assisi 35, Torino Tel. (011) 57.57.278-292 Fax (011) 56.28.561 Vincenzo Chieppa (Comunisti Italiani) VICEPRESIDENTE Tel. (011) 57.57.283 Fax (011) 57.57.680 Graziella Valloggia PRESIDENTE Angelo Burzi Mariacristina Spinosa (Verdi per la pace) UNIONE DEMOCRATICI CRISTIANI Tel (011) 57.57.266 Fax (011) 57.57.680 2 Consiglieri VICEPRESIDENTI Via Alfieri 19, Torino Alberto Cirio Agostino Ghiglia (Alleanza Nazionale) Tel. (011) 57.57.407-600 Fax (011) 54.27.30 Luca Pedrale Tel (011) 57.57.468 Fax (011) 57.57.234 PRESIDENTE Ugo Cavallera Deodato Scanderebech Mariangela Cotto RIFONDAZIONE COMUNISTA Caterina Ferrero 5 Consiglieri VICEPRESIDENTE Giampiero Leo Via San Francesco d’Assisi 35, Torino Francesco Guida Gaetano Nastri Tel. (011) 57.57.904-909 Fax (011) 561.81.03 Gilberto Pichetto Fratin VERDI PER LA PACE Pietro Francesco Toselli PRESIDENTE 2 Consiglieri Sergio Dalmasso Via San Tommaso 20, Torino LA MARGHERITA Tel. (011) 57.57.295-231 Fax (011) 54.89.69 9 Consiglieri VICEPRESIDENTE Via Arsenale 14, Torino Juri Bossuto PRESIDENTE Tel. (011) 57.57.270-690 Fax (011) 54.57.94 Enrico Moriconi Paola Barassi RESIDENTE P Gian Piero Clement VICEPRESIDENTE Stefano Lepri Alberto Deambrogio Mariacristina Spinosa

VICEPRESIDENTE LEGA NORD PIEMONT PADANIA DEMOCRAZIA CRISTIANA Angela Motta 4 Consiglieri PARTITO SOCIALISTA Via San Francesco d’Assisi 35, Torino 1 Consigliere Alessandro Bizjak Tel. (011) 57.57.284-285 Fax (011) 53.83.62 Via San Francesco d’Assisi, 35 Torino Paolo Cattaneo Tel. (011) 57.57.276 Davide Gariglio PRESIDENTE Mauro Laus Mariano Rabino Oreste Rossi PRESIDENTE Elio Rostagno Riccardo Nicotra Bruno Rutallo VICEPRESIDENTI Stefano Monteggia ITALIA DEI VALORI ALLEANZA NAZIONALE Gianfranco Novero 1 Consigliere 5 Consiglieri Via Arsenale 14, Torino Via Dellala 8, Torino Claudio Dutto Tel. (011) 57.57.400-527 Fax (011) 53.19.14 Tel. (011) 57.57.296-297 Fax (011) 53.14.34 COMUNISTI ITALIANI PRESIDENTE PRESIDENTE 2 Consiglieri Andrea Buquicchio William Casoni Via Santa Teresa 12, Torino Tel. (011) 57.57.403-405 Fax (011) 561.29.62 SOCIALISTI DEMOCRATICI ITALIANI VICEPRESIDENTE 1 Consigliere Marco Botta PRESIDENTE Via Arsenale 14, Torino Luca Robotti Tel. (011) 57.57.322–379 Fax (011) 562.11.43 Roberto Boniperti Agostino Ghiglia VICEPRESIDENTE PRESIDENTE Gian Luca Vignale Vincenzo Chieppa Luigi Sergio Ricca