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LA PIETRA DEL PARAGONE DEL PARAGONE LA PIETRA (Collezione ElioGiuliani, Pesaro) Olio sutavola Dintorni diPesaro Giuseppe Vaccaj In copertina (1882) Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica

L’edizione 2017 è dedicata ad Alberto Zedda Regione Marche

Il Rossini Festival si avvale della collaborazione scientifica della Fondazione Rossini.

Il Festival 2017 si attua

con il contributo di: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Comune di Pesaro, Regione Marche;

in collaborazione con: Intesa Sanpaolo, UBI Banca, Carifano - Rete commerciale del Credito Valtellinese;

con l’apporto di: Abanet Internet Provider, Grand Hotel Vittoria - Savoy Hotel - Alexander Museum Palace Hotel, Harnold’s, Hotel Excelsior, Ratti Boutique, Retina Web Agency, Enti fondatori Subito in auto;

partecipano: AMAT-Associazione marchigiana attività teatrali, AMI-Azienda per la mobilità integrata e trasporti, ASPES Spa, Azienda Ospedaliera San Salvatore, Comune di Pesaro Provincia di Pesaro e Urbino Centro IAT-Informazione e accoglienza turistica, Conservatorio di musica G. Rossini.

Fondazione Scavolini Il Festival è membro di Italiafestival e di Opera Europa. Sovrintendente Gianfranco Mariotti

Direttore artistico Ernesto Palacio

Direttore generale Lorella Megani

Presidente Matteo Ricci Amministrazione e coordinamento Allestimenti scenici Sindaco di Pesaro sicurezza del personale Mauro Brecciaroli Marco Angelozzi Coordinamento tecnico Consiglio di amministrazione Assistente del Sovrintendente Claudia Falcioni Ludovico Bramanti Maria Rita Silvestrini Giorgio Calcagnini Ufficio tecnico Lucia Ferrati Segreteria artistica Katia Ugolini Federica Tittarelli Sabrina Signoretti Coordinamento di Produzione Segreteria Sovrintendenza Daniela Ridolfini Collegio sindacale Alexia Mariotti Paolo Balestieri (presidente) Produzioni esterne Gabriele Angelini Contabilità, Economato e Accademia Tommaso D’Angelo e Servizi informatici Francesca Battistoni Loris Ugolini Edizioni e Archivio storico Segreteria amministrativa Carla Di Carlo Paola Vitali Pubbliche Relazioni Ufficio gare Adamo Lorenzetti Massimo Barilari Carla Viti Relazioni istituzionali e Marketing Servizi di Biglietteria e Promozione Cristian Della Chiara Patricia Franceschini Comunicazione Archivio musicale e Ufficio Stampa Federica Bassani Giacomo Mariotti La Fondazione Rossini

La Fondazione Rossini è il referente musicologico del Rossini Opera Festi- val: ad essa compete la responsabilità scientifica delle partiture eseguite; il Festival è partner istituzionale e primo referente teatrale della Fondazione. La Fondazione ha come scopo precipuo quello dello studio e della diffu- sione della musica del Maestro. A tale fine, con la nomina di Bruno Cagli alla direzione artistica nel 1971, ha avviato la pubblicazione in Edizione critica dell’intera produzione rossiniana con un primo comitato, del quale facevano parte anche Philip Gossett e Alberto Zedda. Un progetto senza precedenti che prosegue ininterrotto tra nuovi approdi e consolidamento delle acquisizioni maturate in un’attività che copre ormai più di quattro decenni, grazie all’attuale comitato scientifico composto da Ilaria Narici (direttore dell’Edizione critica), Annalisa Bini, Daniele Carnini, Damien Colas, Davide Daolmi, Renato Meucci, Reto Müller, Emilio Sala, Cesare Scarton, Benjamin Walton. La Fondazione si fregia inoltre di un Comitato d’onore, presieduto da Bruno Cagli, di cui fanno parte Jeremy Commons, Johan Eeckeloo, Maurizio Pollini, Antonio Pappano, Salvatore Settis. La ricerca che è alla base dell’Edizione critica ha portato, nel corso degli anni, a scoperte fondamentali nel campo delle fonti autografe e documen- tarie e al recupero di musica considerata perduta, come, per fare qualche esempio, , il Finale tragico di , e alla riproposta al pubblico di titoli dimenticati quali , , , , . Accanto all’E- dizione critica si è sviluppata la ricerca sui documenti storico-biografici e con l’avvio, nel 1992, della pubblicazione del nuovo epistolario rossiniano (Lettere e Documenti a cura di Bruno Cagli e Sergio Ragni), giunto ad oggi a cinque poderosi volumi. L’attività editoriale della Fondazione si è inoltre arricchita nel corso del tempo di collane destinate ad ulteriori aspetti della produzione rossiniana: “Saggi e Fonti” ospita atti di convegno e studi specialistici; “I libretti di Rossini” riproduce, in versione anastatica e con un ampio commento intro- duttivo, le fonti letterarie e le principali edizioni del di ogni opera; “Iconografia rossiniana” include volumi dedicati alle fonti iconografiche quali bozzetti, figurini, materiali scenici, ecc.; l’ultima collana in ordine di uscita reca il titolo “Tesi rossiniane” e premia i lavori inediti di giovani studiosi all’inizio della carriera accademica. A queste si affianca la pubbli- cazione del “Bollettino del Centro rossiniano di studi”, rivista internazionale di studi musicologici. Il grande lavoro di ricerca e di acquisizione di fonti bibliografiche e documentarie (che si aggiungono agli autografi del Maestro, custoditi per lascito dalla Fondazione e oggetto di un innovativo, recente, restauro) ha portato all’apertura della Biblioteca, punto di riferimento sia per il pubblico che per gli specialisti della musica di Rossini e di tutta la produzione coeva. La Fondazione, insieme al e a Casa Ricordi, è membro del “Comitato per la Restituzione rossiniana”, che ha lo scopo di coordinare e rafforzare l’azione delle tre istituzioni.

Il Presidente Oriano Giovanelli

Rossini Opera Festival 2017 Sommario

A cura dell’ufficio edizioni e archivio storico Amabile conversare di oziosi benestanti del Rossini Opera Festival di Alberto Zedda p. 13

Consulenza scientifica della Fondazione Rossini The Pleasant Chatter of Idle People of Independent Means by Alberto Zedda p. 19 Immagine grafica coordinata Massimo Dolcini «Il poeta con le carte… Il Maestro con la parte…»: Progettazione grafica La pietra del paragone alla luce dell’autografo e delle testimonianze Dario Ottaviani di Patricia B. Brauner p. 25

Stampa “Il Poeta con le carte… Il Maestro con la parte…”: Pazzini Stampatore Editore, Villa Verucchio (RN) Insights into La pietra del paragone through the Autograph luglio 2017 and Other Documents by Patricia B. Brauner p. 41 Stampato su carta Pordenone Vergata/Laid Avorio del Gruppo Cordenons spa Soggetto p. 55

Story p. 58

Argument p. 62

Handlung p. 66

Argumento p. 70

p. 74

Schema musicale p. 78

Libretto p. 81

Gioachino Rossini, elementi biografici p. 165

Quando non diversamente indicato, fonte dell’apparato iconografico è il volume Rossini sulla scena dell’Ottocento. Bozzetti e figurini dalle collezioni italiane, a cura di Maria Ida Biggi e Carla Ferraro, Pesaro, Fondazione Rossini, 2000. Ritratto di . Incisione da un disegno di Louis Dupré, 1819 (Col- lezione Reto Müller, Basel) LA PIETRA DEL PARAGONE

Melodramma giocoso in due atti di Luigi Romanelli

Musica di Gioachino Rossini

Personaggi

La Marchesa Clarice, Vedova brillante, accorta, e di buon cuore, che aspira alla destra del Conte Asdrubale La Baronessa Aspasia e Donna Fulvia, rivali della medesima non per amore, ma solo per interesse Il Conte Asdrubale, ricco Signore, alieno dall’ammogliarsi non per assoluta avversione al matrimonio, ma per supposta difficoltà di trovare una buona moglie Il Cavalier Giocondo, Poeta, amico del Conte, e modesto amante non corrisposto della Marchesa Clarice Macrobio, Giornalista imperito, presuntuoso, e venale Pacuvio, Poeta ignorante Fabrizio, Maestro di casa, e confidente del Conte Coro di Giardinieri, Ospiti, Cacciatori, Soldati del Conte L’azione si finge in un popolato e ricco Borgo, poco lontano da una delle principali Città d’Italia; nelle vicinanze del Borgo medesimo; e particolarmente in un’amena villeggiatura del Conte Asdrubale ivi situata

Prima rappresentazione Milano, Teatro alla Scala 26 settembre 1812 12 La pietra del paragone Amabile conversare di oziosi benestanti 13

La pietra del paragone: «Casino di cam- Amabile conversare di oziosi benestanti pagna» e «Cortile», bozzetti di Paolo Landriani per la prima rappresentazio- ne dell’opera (Collezione Ragni, Napoli)

La pietra del paragone, andata in dove Rossini aveva corredato il cor- scena a Milano il 26 settembre 1812, poso ruolo di Ernestina di un’aria rappresentò una tappa fondamenta- en travesti (vestita da militare) che le nella vita artistica di Gioachino le era talmente piaciuto da indurre Rossini perché fu la prima opera il Maestro a trasporla tale e quale commissionatagli dalla Scala, il più nella Pietra del paragone; ancora la importante teatro dell’epoca secondo Marcolini aveva ricoperto il ruolo Stendhal, e comunque un centro principale nel Ciro in Babilonia a culturale di referenza. Un invito , ed è probabilmente du- eclatante quando si consideri che il rante le prove di quest’opera che il ventenne Gioachino prima di allora contratto scaligero si è concretato aveva visto rappresentate soltanto (il 18 febbraio 1812 Rossini scrisse un’opera comica a (L’equi- alla madre «Vi averto che sono stato voco stravagante, Teatro del Corso, scritturato per Milano»). Filippo 26 ottobre 1811), un’opera-oratorio Galli, non ancora assunto al soglio a Ferrara (Ciro in Babilonia, 14 divistico che gli avrebbe meritato marzo 1812) e tre farse a Venezia l’interpretazione dei grandi ruoli al Teatro San Moisè (La cambiale ‘seri’ e nella stagione di Carnevale di matrimonio, 3 novembre 1810, del 1812 al Teatro San Moisè incari- L’inganno felice, 8 gennaio 1812 e cato, come Primo Buffo, di coprire il di seta, 19 maggio 1812). ruolo di Batone nell’Inganno felice, Anche Demetrio e Polibio, composta si era tanto guadagnata la stima di per gli amici Mombelli quando anco- Rossini che il Maestro, conscio delle ra studiava a Bologna, era andata in sue straordinarie qualità, scrisse scena prima delle rappresentazioni per lui un’aria di importanza inusi- scaligere (Roma, Teatro Valle, 18 tata per il ruolo secondario di una maggio 1812), ma dopo la stipula farsa. A sua volta Galli, che aveva del contratto con la Scala. L’invito intuito, come già prima di lui la del teatro milanese era stato moti- Marcolini, che la musica del geniale vato dai successi, davvero insoliti, giovanotto era tale da valorizzare conseguiti con le sue prime composi- quanto nessun’altra le sue doti di zioni, ma una spinta decisiva è certo cantante e di artista, si era premu- venuta anche dall’interessamento rato di raccomandarlo alla Scala. di due grandi cantanti amici e am- La facoltà di contare su questi fuo- miratori, Maria Marcolini e Filippo riclasse ha certamente influenzato Galli, scritturati dalla Scala per le scelte inusuali di attribuire a un quella stagione lirica e destinati basso il ruolo dell’amoroso, Asdruba- a ricoprire i ruoli principali anche le (audacia mitigata dalla presenza nell’opera del giovane debuttante. di un altro spasimante, Giocondo, Maria Marcolini era stata la prota- tenore) e a un , Clarice, gonista dell’Equivoco stravagante, quello dell’amante femminile. 14 La pietra del paragone Amabile conversare di oziosi benestanti 15

L’emozione e il senso di responsabi- dall’accostamento di strutture nate salvo rare eccezioni, non corrisponde italiana che la tradizione ha conse- lità derivatigli da questo appunta- per altre collocazioni, discontinuità fino in fondo né all’una né all’altra. gnato a Rossini era tutt’altra cosa. mento, capitale per la sua carriera, che viene ad offuscare quell’aurea Importanti anche i ruoli vocali degli Abitata da stereotipati personaggi suscitarono in Rossini una timorosa proportio conseguita abitualmente altri interpreti, che sarebbe impro- che recitano con poche varianti la cautela che ritroveremo in altre oc- da Rossini per divino istinto o per prio e riduttivo definire secondari, stessa mediocre commedia, l’opera casioni di pari magnitudine, quali il sublime mestiere. dato che richiedono professionisti di comica aveva esaurito l’originaria suo inserimento a Napoli, con Elisa- L’autografo della Pietra del para- grande caratura. Anche per questo funzione di divertire e rasserenare. betta regina d’Inghilterra e a Parigi, gone prova infatti che l’ordine di La pietra del paragone non ha regi- Riprenderà fiato proprio con Rossini con Le siège de Corinthe e il Moïse composizione dei pezzi e la sua de- strato la diffusione che meriterebbe- trasferendosi nell’astrazione del co- et Pharaon, dove anche era tenuto a finitiva disposizione non riflettono ro i suoi contenuti musicale e dram- mique absolu per inseguire il sogno confrontarsi col nuovo genere della l’attuale successione, anche se le matico, prontamente apprezzati dal di una trasgressione lusinghiera di tragédie lyrique. elucubrazioni non erano tali da to- pubblico scaligero, accorso per ben felicità (L’Italiana in Algeri, La gaz- Nell’intento di presentarsi con le gliere al compositore il buon umore, cinquantatré repliche a incoronare il zetta, ) o esercitando migliori credenziali, Rossini volle come si evince da talune spiritose ragazzo di Pesaro: il successo fu tale una satira sociale potenzialmente riprendere nelle nuove opere pagine indicazioni di tempo che si leggono che all’ultima rappresentazione si eversiva perché in contrasto con già sperimentate che riteneva di nella partitura: Risoluto, per il con- dovettero replicare a furor di popolo la morale imperante (La pietra del comprovato valore. Nella Pietra del certato che descrive l’incerto duello ben sette pezzi, cosa mai accaduta, paragone, , La Ce- paragone ritroviamo interi brani di Giocondo-Macrobio-Asdrubale; secondo quanto racconta il libretti- nerentola, Il barbiere di Siviglia, Il dell’Equivoco stravagante e nell’E- Andante intonato, per il passo a sole sta dell’opera Luigi Romanelli. viaggio a Reims). In queste ultime lisabetta regina d’Inghilterra ancor voci del Quartetto, dove il procedere Le difficoltà indotte da una scrit- opere il filone giocoso si mescola più numerose pagine dell’Aureliano a cappella rende problematica la tura vocale farcita delle consuete a quello serio e semiserio in una in Palmira e di altri lavori giova- stabilità dell’intonazione. acrobazie belcantistiche vengono commistione fascinosa – dal buffo nili; le due opere serie con le quali La pietra del paragone risulta di accentuate dalla mancanza di espe- caricato alla tenerezza amorosa, Rossini si presenterà al pubblico di difficile programmazione per il duro rienza specifica, dovuta all’ancora dall’ironia graffiante alla nobiltà di Parigi, Le siège de Corinthe e Moïse impegno riservato ai cantanti. Il acerba frequentazione di Rossini col sentimenti veri – che la miracolosa et Pharaon, sono rifacimenti di ruolo di Clarice pretende un auten- mondo del teatro, che ne accresce la follia rossiniana riesce a ricomporre melodrammi composti per Napoli, tico contralto che possieda anche complessità. Il quotidiano operare a in superiore armonia. Nella Pietra rispettivamente Maometto II e Mosè sicura estensione nel registro acuto, fianco di grandi interpreti non atte- del paragone, a figure macchiettisti- in Egitto. un ossimoro difficile da coniugare nuerà l’esigenza di sfruttare l’infini- che della più greve tradizione far- Per quanto la sintassi rossiniana, con la realtà. La propensione di Ros- ta potenzialità della voce umana al sesca (il fantomatico ‘turco’ in cui si nutrita di vocaboli astratti e ase- sini per un’agile voce femminile in fine dell’espressione drammatica, traveste il Conte Adrubale per lan- mantici, più di altre consenta una grado di risolvere difficili passaggi ma gli insegnerà il modo ottimale ciare il suo emblematico «Sigillara, molteplice utilizzazione mimetica, tanto nel registro grave che in quel- di distribuire il fiato e di alternare sigillara» o l’improbabile poetastro l’operazione non restò senza conse- lo acuto contrassegnerà poi tutti i i disegni della coloratura affinché il Pacuvio per ricamare l’allitterazione guenze. In opere farcite di autoim- capolavori drammatici composti a canto risulti meno arduo e faticoso, di «Misipipì») se ne affiancano altre prestiti, come le sopra menzionate, Napoli, dove alla protagonista fem- spontaneo e non artificioso. Per ra- di fantasiosa estrazione: l’amico Gio- si avvertono in minor misura quella minile, la diletta Isabella Colbran, gioni analoghe la trama istrumen- condo, le capricciose Donna Fulvia e perfezione formale e quel felice verranno costantemente richieste tale della partitura, pur brillante Baronessa Aspasia, il presuntuoso e ritmo drammatico che consentono dolcezze, tensioni drammatiche e e trasparente come di consueto in venale giornalista Macrobio, anche a melodrammi monumentali quali virtuosismi acrobatici in ogni re- questo grande orchestratore, suona capace di elucubrazioni non banali. , , Ma- gistro della gamma vocale. Anche a volte farraginosa perché la frase La protagonista femminile, Clarice, tilde di Shabran, Guillaume Tell dal protagonista maschile, il Conte vocale cui si accompagna pretende- agisce con una intelligenza e una di scorrere veloci da capo a fondo, Asdrubale, si pretendono vorticose rebbe una flessibilità agogica che la misura sconosciute alle scolorite mai generando stanchezza, mai escursioni nell’acuto e nel grave: notazione adottata non consente in subrettine della tradizione buffa. inducendo distrazione. Non ne è col- pane per i denti di , misura adeguata. Vi è poi da considerare lo scompenso pevole una utilizzazione impropria ma oggi fonte di turbamento per Riesce difficile condividere le paro- fra una trama di elementare sem- di spunti musicali – giacché alla cantanti e organizzatori musicali le del fido Stendhal che giudicava plicità e una superba costruzione geniale ambiguità del compositore che nell’unitaria figura del basso quest’opera «le chef d’œuvre de di quasi tre ore di musica densa e è concesso di adoperare, con esito nobile ottocentesco percepiscono Rossini dans le genre bouffe». An- investita da un vitalismo inebrian- felice, gli stessi artifici per suscitare le distinte categorie del baritono e che difficile condividere la qualifica te, capace di supportare vicende di riso e pianto, gioia e sconforto – ben- del basso, surrettiziamente riunite di ‘opera buffa’. Il soggetto è cer- ben diverso impegno. La pietra del sì una certa discontinuità derivante in un ipotetico basso-baritono che, tamente giocoso, ma l’opera buffa paragone richiama nel titolo la selce, 16 La pietra del paragone Amabile conversare di oziosi benestanti 17

inquietanti sulla natura camale- ai giorni nostri. Molto apprezzati ontica della sua arte. Come nel ancora l’aria di sortita di Clarice Viaggio a Reims, l’azione tratteggia con eco e il temporale del secondo uno spaccato di società privilegiata atto, un tormentone già presente dove in briosi conviti vengono af- nelle primissime composizioni e frontati temi quanto mai variegati. ripreso poi innumerevoli volte, Si discetta di mass media corrotti e in opere serie e giocose, sino al corruttibili, di gazzette usate stru- commiato del Tell. La pietra del mentalmente, di spregiudicate cacce paragone si caratterizza anche per alla dote, di cambiali non onorate, un impiego particolarmente esteso del ruolo malefico del denaro, della del recitativo secco, in buona parte viltà della menzogna, dell’impu- composto dallo stesso Rossini (quasi denza del ricatto amoroso, della tutto quello dell’Atto primo è di suo futilità del pettegolezzo, del valore pugno), contrariamente a quanto dei sentimenti, della superficialità succederà nelle opere successive, della critica, della convenzionalità dove tale recitativo verrà affidato a del giudizio estetico... Viene schiz- un collaboratore. Rossini aveva de- zata una classe sociale di cogente ciso di farsene carico egli stesso, ma attualità, animata dalla macchina la sopravvenuta indisposizione che industriale che guiderà alla moder- ha fatto ritardare l’andata in scena nità. Invece di osannare Rossini, i dell’opera l’ha costretto a rivolgersi palchettisti della Scala dovrebbero a un collaboratore per terminarlo in aver provato imbarazzo nel ritrova- tempo utile. Il libretto stampato a re in scena personaggi appartenenti Milano per accompagnare la prima al loro stesso ceto e accogliere con rappresentazione conteneva ancor La pietra del paragone: frontespizio e ratamente scelto per determinare diffidenza la caustica provocazione più versi (riportati fra virgolette distribuzione delle parti del libretto un totale straniamento. Per questo rossiniana, come più tardi i cortigia- per segnalare che non sono stati stampato in occasione della prima rap- la comparsa di Adrubale travestito ni di Carlo X affrescati nell’equivoco musicati), utili per una miglior defi- presentazione dell’opera (Collezione da turco avviene in un esagitato omaggio del Viaggio a Reims. nizione della storia e per una giusta Ragni, Napoli) clima farsesco, di stampo comme- Come nel Viaggio a Reims, la rifles- rivalsa del librettista. Il ricorso a un dia dell’arte, in radicale contrasto sione sociologica si snoda attraverso ampio testo letterario è giustificato pietra dura, inattaccabile dall’acido col realismo della narrazione. Per una serie di autonomi quadretti che dal soggetto, che affida il dispiegarsi che serviva anticamente a saggiare contro, il duello amoroso di Clarice non sviluppano una trama dotata della fragile vicenda al conversare l’oro. Nell’opera l’espediente esco- e Asdrubale, combattuto con ele- di un capo e una coda. Il lieto fine si di personaggi intenti a godersi il gitato per mettere alla prova la gante schermaglia da uno dei tanti consuma, all’uso rossiniano, nell’at- tempo libero alle spalle di un ricco sincerità dell’amore di Clarice verso misogini dell’opera buffa e da una timo necessario a pronunciare una anfitrione. Sotto questo aspettoLa Asdrubale è la finta notizia della donna disinvolta, ma ricca di sen- frase della protagonista: «Lucindo pietra del paragone è antesignana bancarotta che avrebbe ridotto in timenti sinceri, rievoca situazioni non tornò: Clarice io sono». Altret- dei melodrammi di conversazione miseria il mecenate ospitante (nel e personaggi cari al Goldoni delle tanto folgorante la reazione del che troveranno in Richard Strauss primo atto); quello per ‘saggiare’ la commedie popolaresche. Conte Asdrubale: «Finor di stima io il cantore insuperato, segnatamente solidità dell’amore di Asdrubale per Curioso notare quanto La pietra del fui verso le donne avaro: da questo con Capriccio e Intermezzo, opere Clarice (nel secondo atto) è la com- paragone, ‘opera prima’ di questo punto imparo le donne a rispettar». oggigiorno apprezzatissime. Rossini, parsa di Clarice mascherata nelle originale teatro musicale, assomigli L’arietta «Ombretta sdegnosa del in apparenza tanto ossequiente alle vesti di un immaginario fratello re- nella struttura episodica e nell’as- Misipipì» cantata da Pacuvio (punto forme arcaiche della convenzione, divivo per annunziare l’irrevocabile sunto semiserio all’ultima composta di forza del trionfo milanese insie- ancora una volta stupisce per la rifiuto alle nozze. Per la verifica dei da Rossini in lingua italiana, quel me alla scena del Conte Asdrubale chiaroveggenza anticipatrice del sentimenti Rossini ricorre dunque Viaggio a Reims che adattato poi travestito da creditore, tanto po- suo ingegno. all’antico espediente del travesti- a un testo di lingua francese, Le polare da aver fatto cambiar nome mento, qui tanto assurdamente Comte Ory, cambierà nuovamente all’opera, ribattezzata «Sigillara», scoperto da suggerire l’ipotesi che sembiante e significato rinnovando la minacciosa ingiunzione da lui Alberto Zedda il ricorso alla più convenzionale i fasti del comique absolu e accen- pronunciata), sopravvisse al seco- delle convenzioni sia stato delibe- dendo una selva di interrogativi lare silenzio rossiniano, citata sino 18 La pietra del paragone The Pleasant Chatter of Idle People of Independent Means 19

Marietta Marcolini, prima interprete The Pleasant Chatter of Idle People dell’opera nel ruolo della Marchesa Clarice. Incisione di Sasso (Collezione of Indipendent Means Ragni, Napoli)

La pietra del paragone [The touch- Marcolini had sung the leading stone], first performed at on role in the Equivoco stravagante, the 26th September 1812, marked in which Rossini had enriched the a major step forward in Gioachino bulky role of Ernestina with an aria Rossini’s artistic life because it was en travesti (dressed as a soldier) the first opera commissioned of him which she liked so much that she by La Scala, the most important the- persuaded the Maestro to transport atre of the day in Stendhal’s opinion, it wholesale into the Pietra del para- and in any case a leading centre of gone; Marcolini had also taken the culture. An amazing invitation when leading role in Ciro in Babilonia at one considers that the twenty year- Ferrara, and it was probably during old Gioachino had so far only seen the rehearsals for this opera that one comic opera staged at Bologna the Scala contract was formulated (L’equivoco stravagante, at the Tea- (on the 18th February 1812 Rossini tro del Corso, 26th October 1811), wrote to his mother “I must tell you an opera-oratorio at Ferrara (Ciro that I have been engaged for Milan”). in Babilonia, 14th March 1812) and Filippo Galli, not yet having reached three one-act comic [farse] the celebrity status that would later at the Teatro San Moisè, win him the great “serious” roles, (La cambiale di matrimonio, 3rd was engaged for the Carnival season November 1810, L’inganno felice, of 1812 at the Teatro San Moisè as 8th January 1812 and La scala di leading buffo, and took the part of seta, 19th May 1812). Demetrio e Batone in L’inganno felice, so gain- Polibio, composed for his friends ing Rossini’s admiration that the the Mombelli family during his stu- Maestro, aware of his extraordinary dent days at Bologna, had also been qualities, wrote for him an aria of staged before his La Scala début (the unusual importance for a minor Teatro Valle, Rome, 18th May 1812), character in a comedy. On his part, but after he had signed his contract Galli, who had realized, as indeed with La Scala. The invitation to La had Marcolini before him, that the Scala, Milan was inspired by the music of this talented young man successes, unusual indeed, scored was such as would bring out, as none by his first compositions, but a de- other could, his skills as a singer and cisive influence was undoubtedly an artist, did not fail to recommend exerted by the interest taken by two him to La Scala. The opportunity great singers who were friends and to rely on two such star singers admirers of his, Maria Marcolini certainly influenced the unusual and Filippo Galli, both engaged for choice of entrusting the lover’s part, that opera season by La Scala and Asdrubale, to a (a daring choice destined to fill the leading roles in mitigated by the presence of another the young debutant’s opera. Maria lover, Giocondo, a part) and 20 La pietra del paragone The Pleasant Chatter of Idle People of Independent Means 21 the part of the enamoured heroine, arouse laughter and tears, joy and the figure of the nineteenth century Rossini has adopted does not leave Clarice, to a contralto. unhappiness – but rather a certain basso nobile, the different categories sufficient room for. The emotion and the sense of re- lack of continuity deriving from the of and bass, surreptitiously It is difficult to agree with the faith- sponsibility deriving from this mixing together of structures born joined together in a hypothetical ful Stendhal when he judges this engagement, a capital one for his for other destinations, a lack of basso-baritono which, except on rare opera to be Rossini’s masterpiece in career, aroused in Rossini a timid continuity that ends by obscuring occasions, does not completely corre- the comic genre. It is also difficult cautiousness that we will find in the aurea proportio that Rossini spond to either of the two categories. to accept his very definition of the him on other occasions of similar habitually finds by divine instinct Equally important are the parts for work as an “opera buffa”. The story magnitude, such as his taking up his or by sublime skill. the other characters, which it would is certainly humorous, but Italian post in , with Elisabetta regi- The autograph score of La pietra be inappropriate to call secondary, comic opera as it was passed down to na d’Inghilterra and in Paris, with del paragone proves, in fact, that seeing that they call for professional Rossini was quite a different thing. Le siège de Corinthe and Moïse et the order of composition of the pieces specialists of top quality. For this Peopled by stereotyped characters Pharaon, in which he was also called and their definitive order in the score reason, too, La pietra del paragone acting out, with little variation, the upon to measure himself in the new have nothing to do with their present has not been as widely performed same mediocre old comedy, comic genre, tragédie lyrique. arrangement, even though his medi- as its musical and dramatic con- opera had exhausted its old function In an effort to introduce himself with tations were not such as to take away tents deserve, qualities appreciated of amusing and tranquilizing its the best credentials, Rossini decided any of the composer’s good humour, at once by the La Scala audience, audience. It would come into new to include in the new operas numbers as is proved by a number of witty who rushed to the theatre to see no life with Rossini himself, transfer- that he had tried before and found tempo indications that can be read fewer than fifty-three performances, ring itself into the abstractions of successful. In La pietra del para- in the score: Risoluto [determined] awarding a crown to the boy from the comique absolu to pursue the gone we recognize entire numbers for the ensemble describing the Pesaro: such was the success that, dream of an enticing transgression from L’equivoco stravagante and uncertain duel between Giocondo, at the last performance, no fewer of happiness (L’Italiana in Algeri, La in Elisabetta regina d’Inghilterra Macrobio and Asdrubale; Andante than seven numbers were encored gazzetta, Le Comte Ory) or carrying even more numerous pages from Au- intonato [andante in tune] for the by public demand, a previously out a social satire that was poten- reliano in Palmira and other works section for unaccompanied voices unheard-of event, according to the tially revolutionary, because it went of his youth; the two serious operas in the Quartet, where the a cappella description by the opera’s librettist against current ideas of morality with which Rossini would make his writing micht lead to possible prob- Luigi Romanelli. (La pietra del paragone, Il Turco in bow to Parisian audiences, Le siège lems of intonation. The difficulties of performance of Italia, , Il barbiere di de Corinthe and Moïse et Pharaon, La pietra del paragone is difficult to this opera are accentuated by vocal Siviglia, Il viaggio a Reims). In these were reworkings of operas composed cast because of the great demands writing padded out with all the latter operas the funny element is for Naples, respectively Maometto II made on the singers. The role of Cla- traditional coloratura of bel canto, mixed with the serious and semi-se- and Mosè in Egitto. rice requires an authentic contralto made even worse by the young Ros- rious in a fascinating mixture – from However much Rossini’s syntax, who also possesses a secure upper sini’s lack of theatrical experience. the slapstick (buffo caricato) to the enriched by abstract and meaning- extension, an oxymoron difficult to His daily work beside great singers tenderness of love, from biting irony less words, more than any others make correspond to reality. Rossi- would not attenuate his desire to to the nobility of true feeling – all of permits a multiple mimetic use, ni’s penchant for an agile female exploit the fullest resources of the which Rossini’s miraculous mad- this operation would not be without voice able to execute difficult florid human voice with an aim to the ness succeeds in gathering together consequences. In operas replete with passages both in the lower range maximum of dramatic expression, in flawless harmony. In the Pietra self-borrowings, like the ones men- and in the higher would later stamp but it would teach him the best way del paragone grotesquely exagger- tioned above, there is less sense of the all his dramatic masterpieces com- of leaving spaces for breathing and ated characters stemming from the formal perfection and the gripping posed in Naples, where his leading to alternate different kinds of colo- heaviest farcical tradition (the mys- dramatic rhythm that allow monu- lady, his beloved Isabella Colbran, ratura passages so that the vocal terious “Turkish” disguise assumed mental operas such as Semiramide, would be called upon to perform part became less arduous and tiring, by Count Asdrubale to launch his La gazza ladra, sweet sentiments, dramatic tensions spontaneous rather than artificial. emblematic “Sigillara, sigillara” or or Guillaume Tell to run smoothly and virtuoso acrobatics in every For similar reasons the instrumen- the improbable poetaster Pacuvio from beginning to end, without ever register of her voice. The male lead tal network of the score, however to weave the alliteration of “Misi- giving rise to tedium, never permit- also, Count Asdrubale, has both to brilliant and transparent it always pipì”) take their place beside more ting the attention to wander. This is climb to dizzy heights and to plumb is in the hands of this great orches- imaginatively conceived characters: not caused by any mistaken use of the depths: written to measure for trator, sometimes sounds confused the Count’s friend Giocondo, the musical themes – since the compos- Filippo Galli, but today a source because the vocal phrase which it capricious ladies Donna Fulvia and er’s genial ambiguity allows him to of worry for singers and planners is supposed to accompany needs a Baroness Aspasia, the presumptuous use, with success, the same tricks to of musical events who perceive, in rhythmic flexibility that the notation and venal journalist Macrobio, who 22 La pietra del paragone The Pleasant Chatter of Idle People of Independent Means 23 is also capable of lucubrations far in its episodic structure and in its Rossini had decided to see to this from banal. Clarice, the leading lady, semi-serious pretensions, Rossini’s duty himself, but his ensuing illness, acts with an intelligence and good last opera in the Italian language, Il which caused the first night of the taste unknown to the usual colour- viaggio a Reims, a work that when opera to be delayed, forced him to less soubrettes of the buffo tradition. it was later adapted to a French text turn to a collaborator in order to We must also consider the lack of in Le Comte Ory would change its finish the opera in time. The libret- balance between a plot of elementary aspect and its meaning, renewing to published in Milan to go with simplicity and a superb construction the triumphs of the comique absolu the first night contained even more of nearly three hours of dense music, and igniting a series of burning and verses (printed in inverted commas impregnated with a stimulating vi- disturbing interrogatives into the to indicate that they had not been tality, which might well have served chameleonic nature of his art. As in set to music), useful for a more to support a much more elaborate Il viaggio a Reims, the plot portrays complete comprehension of the story plot. La pietra del paragone, the a cross-section of privileged society and for a juster reappraisal of the touchstone of the title, refers to flint, in which very different subjects Ricevuta per un abbonamento alla sta- librettist. The use of a long literary a hard stone, impermeable to acid, are discussed in joyous gatherings. gione scaligera dell’autunno del 1810 text is justified by the subject, which which in ancient times was used Debates arise about mass media, (Collezione Cavallari, Milano) entrusts the flow of the fragile plot to test gold. In the opera the trick corrupt and corruptible, newspa- to conversations between characters invented to test the sincerity of Cla- pers wielding unwelcome power, intent on enjoying their spare time rice’s love for Asdrubale is the false shameless dowry-hunting, prom- at the expense of a rich Amphitry- news that the hospitable Maecenas issory notes not honoured, the evil Asdrubale’s reaction is equally shat- on. In this respect La pietra del has been reduced to beggary by the role played by money, the baseness tering: “Until now I had little respect paragone anticipates the conversa- failure of his bank (in the first act); of lying, the impudence of lovers’ for women: from today I am learning tional operas that would find their the trick to “taste” the solidity of blackmail, the futility of gossip, the to respect women” [Finor di stima io unrivalled composer in Richard Asdrubale’s love for Clarice (in the value of feelings, the superficiality fui verso le donne avaro: da questo Strauss, particularly with Capriccio second act) is the arrival of Clarice of the critical faculty, the conven- punto imparo le donne a rispettar]. and Intermezzo, operas very much herself disguised as an imaginary tionality of aesthetic judgments… The little aria “Ombretta sdegnosa enjoyed today. Rossini, apparently so brother who forbids the marriage. In A sketch is made of a social class del Misipipì” sung by Pacuvio (a obsequious to the archaic formulas order to verify people’s real feelings, of forceful actuality, inspired by high point in the Milanese triumph of convention, once again amazes us therefore, Rossini has recourse to the the industrial machine that will together with Count Asdrubale’s by the forward-looking clairvoyance old-fashioned trick of disguise, here guide them to modernity. Instead of scene disguised as a creditor, so pop- of his genius. so absurdly unconvincing as to sug- praising Rossini, the box-holders of ular indeed as to change the name of gest a hypothesis that the recourse to La Scala ought rather to have felt the opera, which people rechristened the most conventional of conventions embarrassed at seeing onstage char- “Sigillara”, the menacing injunc- Alberto Zedda has been deliberately chosen to bring acters belonging to their own class tion that he pronounces), survived Translation by Michael Aspinall about a complete sense of lack of and to have experienced the distaste the century-long neglect of Rossini, reality. For this reason Asdrubale’s for Rossini’s caustic provocations being quoted to this day. Other suc- appearance dressed as a Turk hap- that, later on, Charles X’s courtiers cessful numbers included Clarice’s pens in a climate of farce, in the style would show when they were treated entrance aria with the echo, and the of the commedia dell’arte, in radical to the equivocal homage represented second act storm, a kind of storm contrast with the realism of the plot. by his picture of them in Il viaggio already present in some of his ear- On the other hand, the lovers’ duel a Reims. liest compositions and successively between Clarice and Asdrubale, As in Il viaggio a Reims, sociological repeated innumerable times, in both fought with elegant skirmishing by reflection is unraveled in a series of serious and comic operas, right up to one of the many misogynists found in separate illustrations that do not his farewell with Tell. La pietra del opera buffa and an unselfconscious turn out to be a plot furnished with paragone is also characterized by a woman full, however, of sincerely a beginning and an end. The happy particularly wide use of recitativo loving feelings, recalls characters ending is realized, in typical Rossin- secco, much of it written by Rossini and situations in Goldoni’s comedies ian fashion, in just the time needed himself (almost all that in Act One of the people. for the leading lady to pronounce is in his handwriting), contrary to It is curious to observe how much a certain phrase: “Lucindo didn’t what would occur in his following La pietra del paragone, the first in come back: I am Clarice” [Lucindo operas, in which these recitatives this original kind of opera, resembles non tornò: Clarice io sono]. Count were entrusted to a collaborator.